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introduzione

Il padiglione Finmeccanica è un’architettura temporanea reallizzata per l’Airshow 2006 e riutilizzabile dal committente per le successive edizioni della fiera internazionale degli aeromobili, su progetto architettonico dello Studio Gris e con il contributo del Gruppo Bodino per la progettazione produzione e installazione delle carpenterie metalliche, dello studio di ingegneria Bassignana-Bertelli per l’analisi strutturale, dell’azienda Canobbio e dello studio Form TL per la progettazione, produzione e installazione delle parti pneumatiche a doppia membrana.


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dall’idea al progetto

Il compito di realizzare un nuovo padiglione Finmeccanica in occasione del Salone Aerospaziale di Farnborough 2006, che fosse in grado di tradurre non solo architettonicamente ma anche emotivomente la missione del Gruppo, è stato affidato all’architetto Stefano Gris. Lo Studio Gris si occupa dal 1999 dell’immagine Finmeccanica nei saloniaerospaziali, in particolare i due saloni internazionali più importanti d’Europa che si svolgono ad anni alterni a Farnborough, Londra e a LeBourget, Parigi. La presenza del Gruppo prevedeva fino al 2005, uno stand espositivo aperto al pubblico, destinato principalmente all’esposizione dei prodotti, allestito all’interno dei padiglioni esistenti e un’area business/ accoglienza dedicata ai clienti, alle delegazioni e alla stampa, denominata “chalet”. Quest’ultima era situata lontano dallo stand, in zone definite dall’organizzazione della fiera.

Per gli chalet è infatti consuetudine noleggiare strutture modulari, messe a disposizione degli organizzatori, disposte in linea lungo la pista di atterraggio. Ciascuna azienda noleggia un numero idoneo di moduli posti in linea trovandosi così a confinare con altre due aziende. Per questo, oltre all’allestimento interno, la personalizzazione della facciata costituiva un intervento essenziale ai fini della riconoscibilità.

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I punti principali sui quali lo studio si è dovuto basare per il padiglione del 2006 rispetto a quelli degli anni precedenti sono: - Una nuova location, esterna ai padiglioni espositivi in cui stand, chalet e area statica, destinata all’esposizione dei velivoli, saranno accorpati in un unico spazio “esclusivo”; - Per lo chalet saranno noleggiate strutture modulari su dui piani, mentre per lo stand è previsto il progetto e la realizzazione di un nuovo e originale padiglione temporaneo, che possa essere rimontato per le successive tre edizioni di Farnborough, ma anche per altri eventi speciali; - I criteri dello stand ribadiscono l’unitarietà e l’integrazione tra le varie componenti del gruppo; l’esposizione deve, quindi, comunicarne i valori guida: internazionalizzazione, innovazione, e integrazione, con al centro un simbolo rappresentativo di Finmeccanica. - Presentare al pubblico internazionale il nuovo marchio e la nuova identità visiva del Gruppo. La sagoma dell’area ha innegabilmente dato il via a quel segno di matita che fin dall’inizio ha generato la forma ovoidale che il padiglione ha poi mantenuto. Soluzioni tecniche orignali, innovative e funzionali sono conseguite anche in seguito alla collaborazione con gli allestitori, Gruppo Bodino*, al quale lo Studio Gris si è affiancato per valutare, verificare e testare tutte le scelte progettuali. 4


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Pianta piano terra 1 ingresso 2 reception 3area espositiva 3a area ‘internazionalizzazione’ 3b area ‘innovazion’ 3c area ‘integrazione’ 3d esposizione aziendale 4 sala riunioni 5 sala multimediale 6 area tecnica 7 bar stampa 8 ufficio stampa 9 sala stampa 10 area tecnica 11 servizi 12 guardaroba 13 area privata Augusta Westland 14 hall 15 bar 16 ufficio 17 focal point 18 ufficio delegazioni

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La struttura portante del padiglione è risultata molto leggera e agile nel montaggio; le travi di copertura esilissime in proporzione alla loro lunghezza massima, erano al contempo in grado di sostenere gli appendimenti dei corpi illuminanti. I requisiti di leggerezza, agilità di trasporto e montaggio hanno suggerito l’utilizzo di un rivestimento pneumatico per il quale sono stati realizzati numerosi prototipi utili alla scelta dei materiali e delle dimensioni. Il padiglione e lo chalet, nonostante fossero due architetture completamente diverse, andavano integrate tra loro come parte di un unico progetto e l’integrazione doveva necessariamente perseguire il fine dell’uniformità formale ed estetica. I plastici li hanno aiutati a risolvere la disomogeneità dei due volumi introducendo un terzo elemento di giunzione, in grado di stabilire un equilibrio volumetrico.

Pianta primo piano 19 ristorante 20 sala ristorante vip 21 cucina 22 sala riunioni 23 ufficio vip 24 sala conferenze 25 bar 26 buffet hostess 27 magazzino

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Ingresso 1 ingresso 2 pensilina 3 rivestimento pneumatico 4 copertura pneumatica 5 policarbonato alveolare 6 strutture in ponteggi 7 rivestimento in pvc

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padiglione La pianta ovoidale di 1000mq include un soppalco interno di 300mq. L’esile struttura metallica della copertura raggiunge una lunghezza massima di 30m e non prevede alcun pilastro di sostegno all’interno. Il profilo della facciata è sagomato riproponendo in tal modo le linee curve che caratterizzano l’immagine dello stand istituzionale Finmeccanica. Il volume complessivo del padiglione si sviluppa inseguendo i tracciati curvi disegnati in pianta e sezione, restituendo così un’immagine plastica e unitaria, priva di spigoli o interruzioni. La sensazione suggerita dalla sua forma trova nel rivestimento pneumatico interno ed esterno la massima espressione. Per questo progetto è stato messo a punto un innovativo sistema di rivestimento costituito da cuscini in pvc, bianco sul lato interno e trasparente Pianta statica 1 padiglione espositivo 2 chalet 3 statica 4 Augusta Westland outdoor 5 Alenia Aeronautica, Alenia North America e Alenia Aermacchi outdoor

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all’esterno. La forma organica e scultorea accoglie e riflette nella sua “pelle”, fatta di enormi bolle trasparenti e specchianti, il mutare del cielo e della luce: un oggetto in continua trasformazione. Oltre all’ubicazione, il cambiamento che Finmeccanica ha deciso di affrontare riguarda il criterio espositivo all’interno dello stand. La disposizione di materiali e prodotti è stata organizzata attraverso un percorso che inizia con la presentazione di Finmeccanica e si snoda verso la parte centrale, dando vita a tre aree tematiche del Gruppo: innovazione, internazionalizzazione, integrazione. Qui l’esposizione avviene in minima parte attraverso prodotti e modellini, dando ampio spazio a contributi audio e video, nonchè all’utilizzo di vari sistemi multimediali.


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chalet L’elemento architettonico che connette le due strutture dello stand e dello chalet ospita la zona accoglienza e servizi al piano terra e il ristorante al primo piano, che si affaccia sulla zona espositiva dello stand. La struttura dello chalet, sviluppato su due piani, presuppone un allestimento interno ed esterno in linea con un immagine consolidata nei precedenti saloni: superfici lucide e specchianti di colore rosso e bianco, volumi dinamici e avvolgenti. La distrubizione degli spazi interni risponde alle precise esigenze operative di un vero e proprio business center. Lo schema funzionale prevede un’area centrale al primo e secondo piano destinata all’accoglienza (hall, bar e ristorante) da cui si accede, a destra, all’area business Finmeccanica con uffici aziendali, sale riunio-

ni, focal point e aree vip, mentre a sinistra si raggiunge la zona destinata ad AugustaWestland. La struttura esterna è rivestita da una copertura in pvc rosso che restituisce un’immagine più raffinata e originale rispetto alle strutture fornite dall’organizzazione e permette di creare vani utili per le apparecchiature tecniche di supporto allo chalet, come generatori di energia elettrica o macchine per il condizionamento.

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statica L’area di 6000 mq è attraversata da un viale pedonale ricco di interventi grafici e scenografici, in sintonia con l’immagine Finmeccanica, su cui affacciano i due outdoor destinati ad AugustaWestland da un lato e Alenia Aeronautica, Alenia North America e Alenia Aermacchi dall’altro. Ogni singolo intervento, dal design delle barriere ai portali di accesso al rivestimento delle facciate e degli spazi interni, è stato progettato pensando all’unitarietà estetica e cromatica che caratterizza la presenza di Finmeccanica a Farnbourough 2006.

Lo spazio espositivo di Finmeccanica ha una forma avvolgente ottenuta mediante il montaggio reversibile di carpenterie metalliche e membrane tessili pressurizzate. L’esterno di questa architettura espositiva è caratterizzato interamente dalla materialità effimera del film trasparente, per la prima volta impiegato in accoppiamento con un tessuto in poliestere/pvc a formare un componente pneumatico di chiusura.

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Le travi a campata unica, divenute l’elemento caratterizzante del progetto, sono state realizzate con uno schema ad arco-tirante spaziale, con una coppia di tubi in compressione irrigiditi da una coppia di funi con andamento parabolico, ottenuto mediante bielle distanziatrici di lunghezza variabile. Una trave reticolare spaziale perimetrale raccoglie quelle di copertura e le centine curve delle pareti, trasferendo i carichi ai pilastri. Il risultato raggiunto è di estrema leggerezza e consente una immediata lettura dello schema statico. La tipologia del rivestimento scelto, costituito da una pelle formata da una doppia membrana mantenuta in pressione, seppure molto leggero, produce grandi sforzi membranali causati dalla pressione interna, accentuati ulteriormente dall’asimmetria della pianta. I pilastri di sostegno della struttura sono stati ancorati a fondazioni realizzate con plinti isolati aventi funzione di appoggio statico ma anche di zavorra antisollevamento in virtĂš della grande leggerezza del manufatto.

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La concezione strutturale studiata dagli ingegneri Bassignana-Bertelli ha avuto un ruolo significativo per ridurre il peso dei componenti, ma soprattutto per ottenere uno spazio interno il cui impianto strutturale si traduca in leggerezza e leggibilitĂ immediata dello spazio architettonico.

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details Da sinistra in senso orario: Dettaglio del sistema di fissaggio del rivestimento della copertura alla trave reticolare perimetrale; dettaglio costruttivo con l’attacco a terra; dettaglio dell’attacco tra la trave di copertura e la trave reticolare perimetrale; dettaglio dell’attaco a terra.

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i pannelli pneumatici Lo studio tedesco Form TL, specializzato in progettazione di strutture tensili, e l’ufficio tecnico della Canobbio SpA hanno sviluppato i dettagli dei 51 cuscini pneumatici di chiusura del perimetro curvilineo del padiglione. Sedici esili colonne sorreggono la trave reticolare di colmo che con il suo andamento curvilineo demarca il perimetro del tetto del padiglione: al suo corrente in posizione più esterna vengono agganciate le teste flangiate dei montanti curvilinei della facciata in cuscini pneumatici. Ciascuno dei 51 pannelli pneumatici di involucro è a sua volta suddiviso in altezza da sette piccoli cuscini. La forma particolare del padiglione sia a livello planimetrico che in sezione verticale ha imposto un dimensionamento ad hoc di tutti i cuscini costituenti l’involucro. I cuscini pneumatici delle pareti perimetrali sono realizzati con due differenti layer di membrana con interposta camera d’aria: il layer esterno è in film di pvc trasparente, mentre quello interno è in tessuto di poliestere/pvc traslucente.

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L’esigenza fondamentale di consentire un montaggio in opera estremamente veloce, ha suggerito una procedura di assemblaggio a terra dell’intera copertura, incluso il cuscino, con il successivo sollevamento mediante quattro gru da 30 tonnellate ciascuna, opportunamente posizionate. L’intero processo, dalla progettazione fino alla consegna dell’opera ha richiesto tempi molto contenuti, valutabili in tre mesi tra la progettazione e la produzione e solo tre settimane per il montaggio. Tutte le fasi montaggio sono state riprese da due macchine fotografiche digitali posizionate su supporti esterni fissi, collegate a due computer, allora volta controllati a distanza tramite internet. Ciascuna macchina era programmata per scattare ogni 80 secondi e scaricare direttamente il file nel computer. Complessivamente sono state scattate circa 45000 fotografie che montate in sequenza hanno prodotto un filmato (visibile al seguente link: www.bodino.it sezione allestimenti, stand speciali). Nella pagina succesiva sono visibili alcuni fotogrammi del montaggio.

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farnbourgh 2006

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Dopo il tramonto del sole, quando l’impianto di illuminazione artificiale inverte la direzione del passaggio della luce attraverso l’involucro, il padiglione Finmeccanica diventa un’ architettura colorata e luminescente, di grande impatto visivo nella pianura di Farnborough.

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interni

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Grazie alla traslucenza della membrana in poliestere/pvc dell’involucro pneumatico e del tetto pressurizzato, lo spazio interno appare luminoso e libero da colonne, adatto a organizzare in modo flessibile gli allestimenti interni.

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