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GIOIELLERIA
SENIGAGLIA DAL 1897... IL FUTURO DALLA STORIA
MESSAGGERO VENETO VENERDÌ 31 GENNAIO 2014
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GIOIELLERIA
SENIGAGLIA DAL 1897... IL FUTURO DALLA STORIA
DIRETTORE RESPONSABILE Omar Monestier
A CURA DI Stefano Polzot
Le imprese che battono la crisi Indici e risultati delle aziende friulane. Le storie di chi, nonostante tutto, ce la fa
la classifica
L’intervista
industria
agricoltura
Uno scenario Bono: cruciali Abs investirà Mercato globale tra luci e ombre ricerca e qualità altri 300 milioni per le barbatelle ■ BELTRAME A PAGINA 3
■ CESCON A PAGINA 15
GIOIELLERIA
SENIGAGLIA DAL 1897... IL FUTURO DALLA STORIA RIVENDITORE AUTORIZZATO
PORDENONE - CORSO VITTORIO EMANUELE, 8/A - Tel. 0434 520729 - mail: frangiamoregiampaolo@tin.it
■ A PAGINA 19
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Imprese ancora in difficoltà ma c’è chi va controcorrente Metà delle aziende Top 500 con vendite in calo. In crescita metallurgia e agricoltura di FEDERICO BELTRAME
L
a situazione economica delle imprese della regione è contraddistinta da una doppia velocità: da un lato le top 500, per le quali si registra un trend negativo delle vendite per la metà delle stesse; dall’altro le imprese di dimensioni più contenute le quali essendo fortemente dipendenti dalla filiera produttiva, non potendo spesso permettersi investimenti per la crescita, manifestando più difficoltà di accesso al credito, avendo un minor potere contrattuale nei confronti dei clienti e presentando minori percentuali di export, registrano un trend negativo più generalizzato. Sulle top 500, l’analisi della dinamica delle principali grandezze tra il 2011 e il 2012 è stata effettuata escludendo cinque delle cinquecento imprese per le quali la banca dati non disponeva del bilancio 2011. Il fatturato aggregato è in calo di un punto percentuale
abbondante a fronte di una stabilità degli investimenti aziendali espressi negli attivi di bilancio. I costi operativi aggregati sono aumentati più che proporzionalmente rispetto alle vendite, generando un calo importante di tutti i principali margini aziendali. In particolare, si evidenzia una diminuzione considerevole del margine operativo lordo (Ebitda meno 16,2 per cento), e del risultato operativo (Ebit meno 50,4 per cento). Sebbene il dato aggregato non rappresenti appieno l’andamento delle singole aziende del campione, si evidenzia come dal 2011 al 2012, 293 imprese registrino un calo del risultato operativo e la percentuale delle imprese che chiudono con un margine negativo passa dal 16 per cento del 2011 al 20 per cento del 2012. Tale tendenza è confermata dal calo di principali indicatori di redditività medi: il ritorno sulle vendite (Ros) e il ritorno sugli attivi (Roa) passano entrambi da valori superiori al 4 per cento a
la classifica
Bilanci sotto esame grazie alla ricerca dell’ateneo di Udine di STEFANO MIANI
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a ricerca operata riguarda le società di capitali aventi sede legale o operativa nella regione Friuli Venezia Giulia, presenti nella banca dati Aida (che contiene informazioni finanziarie, anagrafiche e commerciali su 700 mila società italiana in attività o cessate) al 12 novembre del 2013. I dati economico finanziari singolarmente raccolti fanno riferimento ai bilanci individuali delle prime cinquecento imprese per fatturato 2012 mentre per le analisi settoriali è stata considerata la totalità delle imprese friulane presenti nella banca dati. Per evitare di omettere dal novero imprese con numeri rilevanti sono state considerate al 2012 anche imprese che nel 2011 non presentavano informativa contabile (complessivamente cinque imprese su cinquecento). I settori sono stati aggregati sulla base di un criterio di rappresentatività degli stessi nel contesto del Friuli Venezia Giulia. Si consideri che non sempre l’attività principale
Stefano Miani
dell’impresa è ottimamente rappresentata dal settore di appartenenza in quanto lo stesso potrebbe considerare un’attività secondaria nella classificazione merceologica di riferimento (codice di classificazione delle attività economiche Ateco). Nel calcolo dell’indice oneri finanziari percentuali sulla totalità delle imprese friulane, sono stati considerati solamente i valori positivi e inferiori al 100 per cento. I valori di tutte le tabelle presenti in questo inserto sono espressi in migliaia di euro. università di Udine ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Supplemento al numero odierno del Messaggero Veneto Direttore responsabile Omar Monestier Vice direttore Giuseppe Ragogna a cura di Stefano Polzot
Un operaio al lavoro in fabbrica e, a destra, Federico Beltrame
valori inferiori al 2 per cento. Sul fronte dell’indebitamento si osserva un calo dei debiti finanziari, in linea con la generale politica di delevering delle banche, che consente alle imprese di ottenere una minor pressione degli oneri finanziari tanto rispetto al margine
operativo lordo che rispetto al fatturato. Nonostante il minor indebitamento finanziario, il calo dei margini operativi porta in media ad una riduzione del guadagno per i soci in quanto il ritorno sul capitale proprio (Roe) diminuisce, attestandosi su valori negativi. Il
confronto tra i settori viene operato utilizzando i dati mediani che rispetto a quelli medi non dipendono dai valori molto più elevati o molto più contenuti delle imprese maggiori. In termini di vendite, i settori che hanno registrato le migliori performance tra il 2011 e il 2012 sono la metallurgia, la fabbricazione di macchinari/apparecchiature nca e l’agricoltura (sebbene l’assenza di imprese individuali e della quasi totalità delle società di persone dalla banca dati renda tale risultanza meno significativa per tale comparto) men-
tre i peggiori sono stati il settore chimico, della gomma e materiali plastici e il settore dei trasporti. In termini di margine operativo lordo le diminuzioni più considerevoli del 2012 rispetto al 2011 sono relative al settore della fabbricazione di macchinari/apparecchiature Nca, al settore della fabbricazioni di altri mezzi di trasporto, ai chimici, gomma e materie plastiche, a quello della fabbricazione di computer e di apparecchiature elettriche e il commercio non all’ingrosso. Metallurgia, trasporti e agricoltura registrano le migliori performance. Per ciò che concerne la pressione dell’indebitamento finanziario, si registrano basse incidenze degli oneri finanziari su fatturato per il settore del commercio all’ingrosso e dei trasporti, fabbricazione computer e di apparecchiature elettriche; i valori più elevati sono propri del settore delle costruzioni e dell’agricoltura. università di Udine ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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