Elettroradio Informazioni - Aprile 2014

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elettroradio informazioni elettroradio informazioni

PERIODICO TRADE LEADER NEI SETTORI ELETTRONICA DI CONSUMO ED ELETTRODOMESTICI * ANNO 54 *

Electrolux RealLife: elettrodomestici a misura d’utente

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Innovazione e design si mettono in mostra a Eurocucina

Dispositivi per il networking: la “rete” che fa business e mercato

Tablet: pregi, difetti e segreti di un fenomeno ancora in crescita

La tecnologia sposa il fashion e diventa sempre più trendy

18/04/14 12.09


RISULTATI PERFETTI, CONSUMI DIMEZZATI.

UN VERDE COSÌ NON LO AVEVI MAI VISTO. La nuova lavabiancheria di AEG utilizza l’innovativa tecnologia di lavaggio KOMix che premiscela e scioglie il detergente prima di erogarlo nel cesto, garantendo risultati eccellenti di lavaggio ed evitando macchie di detersivo e scoloriture. Consumerai il 50% in meno di energia e fino al 30% in meno di acqua rispetto a una lavabiancheria di classe A+++, nel massimo rispetto dei colori e dell’ambiente. www.aeg-electrolux.it


editoriale

“C

Prodotto e innovazione

’è baruffa nell’aria”, recitava la pubblicità di un noto profumo in onda qualche tempo fa. E, forse, non c’è frase più azzeccata per meglio descrivere questo particolare momento di mercato. Confusione, incertezze e timori sembrano regnare sovrani in attesa di quella ripresa che, seppur col contagocce, inizia a farsi viva (almeno così sembrerebbe). Dati contrastanti su consumi e vendite di prodotti si rincorrono e si scontrano con quelli invece più confortanti di industria e distribuzione, il tutto a dar vita a uno scenario dai contorni davvero sfocati e, soprattutto, di difficile lettura. Il trade è in subbuglio, stretto tra ristrutturazioni e grandi manovre ma, soprattutto, attento da una parte alle decisioni degli organi istituzionali e dall’altra agli input che arrivano dall’industria che, paradossalmente e inconsapevolmente, sta praticamente fungendo da vero e unico motore della macchina anti-crisi. C’è chi si rafforza aprendo nuovi punti vendita, chi si ristruttura tagliando costi e “rami secchi”, e chi, addirittura, cambia compagine distributiva. Le parole di moda tra i retailer sono ormai da tempo “efficienza” e “managerializzazione”: aspetti, si badi bene, di fondamentale importanza per superare indenni questo periodo maledetto, soprattutto per far quadrare quei benedetti conti economici che ormai da tempo chiedono aiuto. Ma, di certo, non si tratta di quelle panacee che tutti stanno aspettando.

Riportare le persone sui punti vendita e far fruttare quei sacrosanti metri quadri di esposizione che, è bene ricordare, sono tra i più belli al mondo: queste devono essere le parole d’ordine per eccellenza. Occorrono idee nuove e, perché no, rivoluzionarie. È inutile girarci attorno: le famiglie italiane si trovano ad affrontare una delle peggiori recessioni che si ricordi dal secondo dopoguerra in poi e la loro capacità di spesa si è ormai ridotta all’osso. Ma devono pur sempre tirare avanti. Il prezzo? Certo che è importante. Ma lo è ancora di più il prodotto da acquistare. Gli acquisti sono più oculati e più ragionati; non ci si può permettere di gettare via i soldi. Non più. E’ davvero finito il tempo delle proverbiali “vacche grasse”. Almeno per ora (si spera). Ed è proprio qui che arriva il ruolo dell’industria. Mai, come in questo momento di crisi economica, infatti, i nostri occhi si sono posati su prodotti davvero innovativi, sia per contenuti tecnologici che di design. I laboratori di Ricerca & Sviluppo di tutti i giganti dell’hi-tech e dell’elettrodomestico non hanno mai smesso di fare il loro mestiere e hanno continuato a sfornare “gioielli” degni del loro nome. Ed è da qui che bisogna ripartire dal valore del prodotto e dall’innovazione che, non sarebbe male, se entrasse anche all’interno della testa di tutti gli attori della filiera e, perché no, degli stessi punti vendita.

La Redazione


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Ei-Elettroradio Informazioni Periodico Trade per industrie e distribuzione • Audio • Video • Elettrodomestici • Informatica • Telecomunicazioni

anno LIII aprile 2014 edito da: la publiedim s.r.l. direzione, amministrazione e pubblicità: via matteo civitali, 51 20148 Milano telefono: 02 48.70.32.01 r.a. fax: 02 48.70.36.14 e-mail: eired@tin.it (redazione) eigraph@tin.it (grafica) testata iscritta nel registro della stampa presso il tribunale di milano il 18-06-2007 con il n. 385 - iscritta nel registro degli operatori di comunicazione con il n. 6107 - direttore responsabile: fiorenza moradei coordinamento redazionale: roberto bonin (eired@tin.it) Social media manager: roberto zarriello impaginazione: adm studio - cologno monzese stampa: ingraph s.r.l. via bologna 104/106, 20038 seregno (mb) telefono: 0362 24.00.69 le opinioni espresse dai singoli autori non impegnano la direzione - le norme sulla pubblicità prevedono l’obbligo di ospitare qualsiasi messaggio di ditte regolarmente costituite e registrate; pertanto né la direzione né la casa editrice sono responsabili di quanto pubblicato su annunci pubblicitari a pagamento, in quanto ogni ditta firmataria è chiamata a rispondere in proprio spedizione in abbonamento postale 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - filiale di milano i dati forniti dai sottoscrittori dell’abbonamento vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per nessun motivo.

A.N.E.S. Periodico associato a:

ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA

in questo numero: 6

Cover Story

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Electrolux: carica tutto con RealLife

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Appunti di vista

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News

Social

di Federico Cociancich

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Tutta l’esperienza social a portata di touch

di Federico Cociancich

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Trade Marketing

di Silvia Castoldi

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Il rump-up dei tablet di Massimo Bolchi

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38 In-store Verso il punto vendita 3.0

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Fashion tech La tecnologia? È fashion!

La “Rete” nel mirino di Dixe

di Monica Renna

Il carrello in un’app di Luca Salomone

50

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Aziende Prodotto e strategia: le armi vincenti di Lenovo LG festeggia l’innovazione

di Sara Romito

di Luca Salomone

48

Focus Eurocucina Tecnologia in cucina

di Roberto Zarriello

18

Focus Tablet La crescita continua, ma...

Al Web piace touch di Barbara Bianchi

16

Networking Il mercato delle reti

Aziende, Trade

14

Il successo di Dott. Paolo Zucconi

Intervista a Giuliano Noci

12

Psicology

L’obbligo di qualità efficiente di Arch. Olivia Carone

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Technology LTE, Long Term Evolution di Silvia Castoldi


cover story

Carica tutto con

RealLife Electrolux presenta la seconda generazione della sua gamma di lavastoviglie extra-large

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V

ersatilità, sicurezza nei risultati, semplicità d’uso, ma, soprattutto, comodità. A questo devono aver pensato i progettisti della linea di lavastoviglie RealLife di Electrolux, giunta alla sua seconda generazione. Proprio su queste basi, difatti, è stata concepita l’intera linea di prodotto, essendo in grado di offrire una lunga serie di accorgimenti davvero

innovativi, capaci di venire incontro alle reali esigenze dei consumatori. Lo stesso nome “RealLife” (“Vita reale”, ndr), difatti, raccoglie in sé tutto ciò che di meglio si può trovare in questa nuova linea di elettrodomestici: funzionalità, flessibilità e caratteristiche basate sui bisogni della vita di tutti i giorni. Il tutto condito dal know-

how in ambito tecnologico e di design che contraddistingue da sempre la multinazionale svedese. Forte della sua lunga esperienza nel settore professionale, dove ogni minimo particolare è studiato sulle esigenze di grandi chef e rinomati ristoranti, difatti, Electrolux è stata in grado di mettere a punto un prodotto consumer,


ma dall’anima prettamente professional.

Capacità Extra-large Iniziamo dalla capacità. RealLife è stata progettata per offrire una capacità nettamente superiore a quella delle normali lavastoviglie (pari a oltre il 25% in più) e un’estrema flessibilità per accogliere ogni tipo di carico. Una comodità che viene davvero incontro allo stile di vita frenetico imposto dai ritmi della vita moderna in cui l’accavallarsi di impegni lavorativi e famigliari lasciano ben poco tempo alla cura della casa: la possibilità di avere a disposizione un elettrodomestico così capiente dà la possibilità di ottimizzare al massimo i cicli di lavaggio senza dover ricorrere a lavaggi frequenti e al conseguente spreco di acqua, energia e detergenti. Una soluzione che, nel caso delle persone single, può davvero rivelarsi strategica se non addirittura risolutrice.

Grazie a un nuovo disegno della vasca, è infatti in grado di offrire spazio fino a 15 coperti, dando così la possibilità di poter inserire anche piatti di più grandi dimensioni: quelli, per intendersi, per la pizza o appartenenti al “servizio bello” che, proprio per la loro forma particolarmente ingombrante, si è quasi sempre costretti a pulire faticosamente a mano, senza contare il rischio di lasciare per qualche ora (o addirittura, per qualche giorno) la cucina in completo disordine e con il lavello pieno zeppo di piatti sporchi. La vasca dei nuovi modelli RealLife è più grande di circa 10 cm in

altezza e con un volume di circa 10 litri più ampio rispetto alle lavastoviglie della stessa categoria: la parte anteriore, tradizionalmente occupata dai controlli elettronici (spostati ora nella parte inferiore della macchina), risulta scavata verso l’avanti, in modo da recuperare spazio e permettere di accogliere un cesto più grande di circa 4,5 centimetri. Non solo. Sempre nell’ottica di recuperare il maggior spazio possibile, è sta-

L

a parete anteriore è

stata ampliata per guadagnare il massimo spazio disponibile


cover story

I

l grande vassoio portaposate

removibile è provvisto di uno speciale vano per coltelli, utensili lunghi e tazzine da caffè

Una delle modalità con cui viene esposta la nuova lavastoviglie nei punti vendita

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to anche eliminato il tradizionale cestello portaposate, che è stato invece trasformato in un terzo cassetto: un grande vassoio, posizionato nella parte superiore della lavastoviglie, provvisto di uno speciale vano per coltelli, utensili lunghi e tazzine da caffè. Il vassoio è inoltre removibile in modo da poterlo rimuovere al fine di guadagnare ulteriore spazio per il cesto inferiore nel caso di carichi eccedenti. Più nel dettaglio, il cesto superiore è regolabile in altezza anche a pieno carico e può contenere piatti fino a 25 cm e calici a stelo lungo. Il cesto inferiore è

stato invece progettato per poter caricare anche piatti di grandi dimensioni, fino a 34 cm di diametro, e pentole professionali, grazie ai settori reclinabili e al cesto portaposate spostabile. L’apertura dei cestelli è poi facilitata dalla presenza delle speciali maniglie QuickLift che ne rendono assai agevole la presa e la stabilità durante la fase di estrazione.

Flessibilità, pulizia e semplicità d’uso Spesso, inconsapevolmente, si associa disordine a spazi grandi. Nel caso di RealLife non è così.

I progettisti di Electrolux hanno pensato anche a questo, dotando le nuove macchine di ingegnosi accorgimenti capaci di semplificare notevolmente l’organizzazione e la disposizione di piatti e bicchieri, assicurandone la massima cura, sicurezza e stabilità durante i vari cicli di lavaggio. Oltre alla presenza del vassoio portaposate removibile, difatti, la lavastoviglie presenta le due soluzioni SoftGrip e SoftSpikes con cui è possibile assicurare la massima stabilità e sicurezza dei calici di cristallo, spesso esclusi dai lavaggi per la loro estrema fragilità. In-


serendone lo stelo in e poggiandone il bordo superiore in appositi supporti gommati ne viene assicurata non solo la protezione, ma anche la massima brillantezza, garantita ulteriormente dalla presenza del sistema anti-opacizzazione di vetri e cristalli Pure Crystal. Proprio la garanzia dei risultati, e quindi di pulizia di tutte le stoviglie, è uno dei maggiori punti di forza della nuova lavastoviglie della linea RealLife: grazie all’innovativo Mulinello Satellitare FlexiSprai è difatti possibile ottenere dei risultati di lavaggio ottimali, per mezzo della sua doppia rotazione, capace di raggiungere anche i punti più nascosti e difficili, assicura la perfetta pulizia di tutto il suo contenuto, indipendentemente dalla sua disposizione all’interno della macchina. Grazie ai 5 diversi livelli di lavaggio non è poi più necessario lavare separatamente stoviglie diverse, né prelevare quelle sporche. E non finisce qui. Lo speciale programma AutoFlex è in grado di rilevare automaticamente, grazie alla presenza di speciali sensori, il grado di sporco delle stoviglie e impostare di conseguenza il ciclo più indicato per un determinato carico, al fine di garantire prestazioni elevate col minimo consumo di energia, acqua e tempo: selezionando un unico tasto è in grado di coprire infatti un intervallo di temperature più ampio (dai 45 ai 70°C) e consumi d’acqua che possono scendere fino a 7 litri. Un programma, quest’ultimo, studiato appositamente per semplificare la vita di tutti i giorni, co-

sì come l’altro programma, altrettanto “user friendly” FlexiWash, che consente di caricare e lavare tutto insieme: la pressione e la temperatura dell’acqua vengono differenziate per lavare con delicatezza le stoviglie più preziose nel cesto superiore e con energia le pentole nel cesto inferiore. Se poi si desidera ritardare la partenza della lavastoviglie da 1 a 24 ore è possibile optare per il Programma MyFavourite o per la funzione TimeSaver se si vuole invece ridurre la durata del ciclo in base alle proprie esigenze.

Tecnologia e design all’avanguardia Accorgimenti e funzionalità a parte, quello che pulsa all’interno della lavastoviglie RealLife di Electrolux è un cuore davvero all’avanguardia, caratterizzato da tutto ciò che la più moderna tecnologia può mettere a disposizione. Le dotazioni tecniche della

nuova arrivata in casa Electrolux, difatti, sono di tutto rispetto e annoverano la classe di efficienza energetica A++, la presenza di un motore di tipo Inverter, una silenziosità pari a 46 dB(A) e la funzione di spegnimento automatico, in modo da non consumare energia in fase di standby. Riduzione dei consumi garantita anche per mezzo della tecnologia Energy Smart, così come il risparmio di energia fino al 35%, grazie alla possibilità di gestione dell’allacciamento all’acqua calda. Anche dal punto di vista dell’estetica, poi, Electrolux non si è certo risparmiata applicando le forme e le linee che l’hanno resa famosa in tutto il mondo, e “vestendo” questa lavastoviglie da 60 cm di larghezza con un design moderno ed elegante realizzato in acciaio inox antimpronta. I comandi, altamente intuitivi e semplici da utilizzare, sono invece affidati a un moderno LCD touchscreen.

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razie alle due soluzioni

SoftGrip e SoftSpikes è possibile lavare i calici di cristalli in tutta sicurezza


Intervista a:

appunti di vista

Giuliano Noci Professore Ordinario di Marketing al Politecnico di Milano, esperto di strategia d’impresa e marketing4

L

a multicanalità è una delle più grandi sfide del retail italiano. Quali implementazioni spettano ai retailer per agevolare questo “passaggio generazionale” dei consumatori? “Certamente per i retailer la sfida da affrontare è la riconfigurazione del ruolo del punto vendita. Un esempio è costituito da fenomeni come lo showrooming, in costante crescita negli ultimi anni e che nel 2013 ha rappresentato un comportamento frequente per il 36% degli utenti internet (fonte: Osservatorio Multicanalità, febbraio 2014, percentuali rispondenti molto + abbastanza). Tali cambiamenti costringono a rivedere l’essenza stessa e gli elementi caratterizzanti del punto vendita, i servizi offerti e il valore aggiunto portato al cliente. Tali valutazioni tuttavia devono essere effettuate in maniera integrata. Non si tratta della battaglia del punto vendita per la propria sopravvivenza, bensì dello sforzo da parte dell’azienda di armonizzare tutti gli strumenti a propria disposizione. Non è detto, infatti, che i punti di contatto debbano necessariamente essere aumentati, ma devono essere progettati e gestiti in risposta al processo d’acquisto multicanale e attraverso lo studio dei nuovi cluster di consumatori. Non solo, infatti, i consumatori multicanale costituiscono oggi oltre la metà della popolazione italiana, ma l’evoluzione del fenomeno fa emergere una stratificazione di comportamenti che mostrano un livello di multicanalità sempre più marcato”.

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Punto vendita fisico e virtuale. In che modo poter sovrapporre i due mondi in modo da non “cannibalizzarsi” a vicenda, ma al contrario collaborare e coesistere insieme? “Le aziende devono partire dal presupposto che, per il consumatore, mondo fisico e mondo virtuale non esistono. O meglio, esiste un’unica esperienza di marca, senza soluzione di continuità, che si srotola lungo i punti di contatto fisici e digitali. Questi ultimi si integrano, si completano, ma non devono essere vissuti come sostituti gli uni degli altri. Per il consumatore coesistono già, ed è proprio dal consumatore e dall’esperienza integrata di marca che si intende veicolargli che occorre partire. È lui che in qualche modo definisce i punti di contatto che intende utilizzare con la marca e quali contenuti intende trovare in coerenza con il proprio processo d’acquisto. Alla marca sta (quasi) solo ascoltarlo”. A che punto è l’Italia in tema di multicanalità? Quali difficoltà e

problematiche si trovano ad affrontare sia i retailer sia i consumatori? Come superarle? “Ci troviamo oggi in uno scenario in cui i consumatori sono generalmente più evoluti delle aziende. Sono già pronti, sono già “multicanale”, ma quello che manca oggi è un’offerta adeguata. Le aziende, viceversa, si trovano ad affrontare molte problematiche, in primis interne, come quelle organizzative, strategiche e di integrazione dei sistemi informativi. Quello a cui non si trovano però di fronte è una scelta: si tratta di una strada obbligata se si intende mantenere la propria competitività nel mercato contemporaneo. Come recitava il claim del convegno dell’Osservatorio Multicanalità di quest’anno: ‘è il momento di osare’. Andare oltre i dogmi organizzativi e le barriere e abbracciare il cambiamento”. In tutto questo scenario, che ruolo gioca l’ecommerce? A che punto siamo e quanta strada dobbiamo ancora percorrere? “Di strada, in particolare nell’ultimo anno, ne è stata fatta tanta, ma ce ne è ancora molta da fare. L’ecommerce B2C in Italia nel 2013 ha fatto registrare un +18%, raggiungendo gli 11,3 miliardi di euro (fonte: Osservatorio eCommerce B2c 2013). Questo risultato è il frutto, tuttavia, di dinamiche molto differenti al suo interno. Se da un lato, infatti, continua a crescere la quota dei principali play-

er online, nel 2013 alcuni importanti retailer si sono mossi in direzione del commercio elettronico, con effetti evidenti sul mercato. A titolo di esempio, le vendite online di prodotti sono cresciute del 25%, a fronte di un 13% dei servizi, già più affermati in passato. Le diverse categorie merceologiche non sono però l’unico punto di attenzione, bensì anche gli utenti lo sono. In Italia gli online shopper sono il 57% degli utenti internet ha effettuato acquisti nei 12 mesi precedenti (secondo i dati dell’Osservatorio Multicanalità, febbraio 2014). Vi sono, quindi, ampie tasche della popolazione che ancora non hanno approcciato il mondo dell’ecommerce, mentre chi lo ha fatto inizia a mostrare comportamenti consolidati, testimoniati, ad esempio, dalla crescente frequenza d’acquisto”. Qual è il suo personale rapporto con la tecnologia? “La tecnologia non rappresenta solo una passione e in alcuni è casi l’oggetto del mio lavoro, ma anche uno strumento per svolgerlo in modo produttivo e soddisfacente. Per quanto sofisticata, l’evoluzione della tecnologia risponde in modo nuovo a bisogni umani molto semplici e “vecchi”: comunicare, spostarsi, lavorare... Non coincide con il progresso, ma ne è parte integrante, e in quanto tale non può essere ignorata, bensì deve essere abbracciata, con discrezionalità rispetto alle esigenze personali, nella misura in cui può semplificare e migliorare la nostra quotidianità”.


UN NUOVO, INCREDIBILE ANNO CON KÄRCHER.

Nuovo sistema pulizia vetri

Nuove idropulitrici Nuovi aspiratori multiuso

KÄRCHER 2014. Incredibile ma vero. Dopo l’enorme successo europeo del Window Vac, l’aspiragocce Kärcher arriva anche in Italia, con una grande campagna televisiva. Per tutto il 2014, Kärcher ha preparato promozioni cash-back per la nuova, innovativa gamma di aspiratori multiuso e idropulitrici Kärcher.

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news aziende

NUOVA ORGANIZZAZIONE IN LG ELECTRONICS ITALIA

NUOVE NOMINE IN VODAFONE

LG Electronics Italia ha annunciato una nuova organizzazione aziendale: Paolo Locatelli ha assunto il ruolo di Consumer Electronics Director mentre Omar Laruccia mantiene la sua posizione di Mobile Communications Business Unit Director e acquisisce il ruolo di Marketing Director. Rispettivamente, Paolo Locatelli coordinerà le business unit Home Entertainment, Home Appliances e IT B2C, mentre Omar Laruccia sarà a capo sia della divisione Mobile Communication che del team Marketing. Entrambi rispondono direttamente al Presidente e CEO di LG Electronics Italia. La divisione Home Entertainment verrà guidata da Michele Uslenghi mentre la divisione Home Appliance resta nelle mani di Francesco Salza. Michele Uslenghi ha il compito di coordinare la struttura commerciale di LG per TV, Audio Video e Monitor, mentre Francesco Oscar Salza gestirà e coordinerà la struttura commerciale dedicata ai piccoli e grandi elettrodomestici.

GIORGIO ROSSI AI VERTICI DI ATTIVA SPA Giorgio Rossi è stato nominato nuovo Amministratore Delegato di Attiva SpA. Già CFO di Attiva, Rossi nel suo nuovo incarico avrà la responsabilità delle operazioni dell’azienda e svilupperà le strategie per continuare il processo di continua crescita che rende Attiva Spa una delle realtà più significative nel mercato della distribuzione ICT in Italia. Nel suo precedente incarico in Attiva come Chief Financial Officer Rossi ha avuto responsabilità inerenti la gestione amministrativa, finanziaria ed il controllo di gestione dell’azienda.

CRISTIANO BRAMBILLA NUOVO RESPONSABILE COMMERCIALE PED DI BSH ELETTRODOMESTICI

Dallo scorso 1° aprile Gianluca Corti ha assunto l’incarico di Direttore della divisione Consumer Mobile di Vodafone Italia. Corti avrà la responsabilità strategica e operativa della commercializzazione dei prodotti e dei servizi di telecomunicazione dedicati ai clienti consumer e riporterà a Ferruccio Borsani, Direttore Generale Commerciale dell’azienda. Sempre dal 1° aprile Stefano Gastaut ha lasciato la posizione di Direttore della divisione Consumer Mobile Italia, assunta nel 2012, per ricoprire il ruolo di CEO Partner Markets del Gruppo Vodafone. Gastaut avrà la responsabilità del coordinamento globale e dello sviluppo dell’offerta commerciale e dei servizi nei 50 Paesi in cui Vodafone opera con accordi di partnership.

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Cristiano Brambilla ha assunto la nuova funzione di Responsabile Commerciale Ped di BSH Elettrodomestici. Nel suo nuovo incarico, Brambilla, chiamato a sostituire Gianandrea Rossi, riporterà direttamente all’Amministratore Delegato e Direttore Generale Mercato Italia di BSH Elettrodomestici Mario Franzino.

VINCENZO BAGGIO NUOVO VP MANAGING DIRECTOR ITALY DI TECH DATA

Tech Data ha annunciato la nomina di Vincenzo Baggio nel ruolo di VP, Managing Director Italy di Tech Data. A diretto riporto di Jonas Elmgren, Regional Senior Vice President, Vincenzo Baggio assume l’incarico in sostituzione di Ernest Quingles che ha deciso di lasciare l’azienda. Vincenzo Baggio ha maturato una lunga esperienza nel mondo dell’IT e nella distribuzione in particolare, ricoprendo ruoli strategici sia marketing che vendita in scenari internazionali che lo hanno portato a sviluppare importanti competenze e capacità.

LORENZO SARVELLO DIRIGE LE VENDITE FREE STANDING DI WHIRLPOOL IN ITALIA

Lorenzo Sarvello è stato nominato direttore vendite free standing di Whirlpool per il mercato italiano. Entrato in Whirlpool nel 1999, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, da Key account manager per il retail a Lead Trade Marketing manager, da Country manager per l’Italia del Customer service a Direttore commerciale Customer service per la regione Emea. Sarvello riporterà a Lorenzo Paolini, Amministratore delegato e Vice Presidente West & South Europe Market Operations Whirlpool EMEA.

ALBERTO MARIA SACCHETTO RESPONSABILE VENDITE ITALIA DI BERTAZZONI

A partire dal mese di marzo è entrato a far parte dello staff di Bertazzoni, Alberto Maria Sacchetto nel nuovo ruolo di Responsabile Vendite Italia. Alberto Sacchetto riporterà direttamente a Maurizio Infantino, Direttore Mercato Italia ed Europa.

NUOVA BRAND IMAGE PER ELICA

Elica cambia pelle e lo fa presentando un nuovo logo, che racconta, in un’immagine grafica leggera, efficace ed essenziale, la filosofia aziendale e il lavoro che porta a pensare, immaginare e infine realizzare un prodotto capace di “governare” e migliorare un elemento tanto invisibile quanto fondamentale: l’aria. Elica ha dunque deciso di partire da una immagine nuova che permetterà di rafforzare la propria brand awareness ridefinendo il suo stile di comunicazione a livello internazionale. Dal 25 marzo scorso è inoltre online il nuovo sito web istituzionale.

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PAPINO ELETTRODOMESTICI ENTRA IN G.R.E.

Papino Elettrodomestici S.p.A., ex socio Expert, è entrato nella compagine di G.R.E. S.p.A. Fondata nel 1979 da Consolato Papino, Papino Elettrodomestici S.p.A. è oggi una fra le maggiori realtà nella grande distribuzione specializzata. Conta 30 punti vendita, attivi quasi tutti in Sicilia e differenti per format e profilo: dal negozio di prossimità al megastore di oltre 6.000 mq. Fortemente radicata a livello regionale, l’insegna è nota in tutta Italia come vero e proprio punto di riferimento nei settori Elettrodomestici, Audio Video, Informatica, Telefonia, Arredamento, Casalinghi, Brico, Giocattoli. “Una vera e propria svolta per il nostro Gruppo”, ha affermato Ina Papino, Presidente di Papino Elettrodomestici S.p.A. “Riscontriamo in G.R.E. grande solidità, coesione sociale e chiarezza di obiettivi: caratteristiche determinanti per operare da leader in questo settore. Siamo certi che il nostro ingresso garantirà nuova energia a tutto Gruppo, che ringraziamo per la calorosa accoglienza: la nostra collaborazione sarà all’insegna della crescita comune e di sicuri successi”.

CONTINUA L’ESPANSIONE DI ESSELUNGA

Continua lo sviluppo della rete commerciale di Esselunga annunciato per il 2014/2015 che ha visto l’apertura del primo superstore nel Lazio ad Aprilia (Latina), con 4.500 metri quadri di superficie di vendita e dotato di oltre 600 posti auto. Il progetto ha preso il via nel 2007 ed è il 146° negozio dell’insegna, con 130 dipendenti e ampi parcheggi, la maggior parte al coperto, in grado di ospitare oltre 600 autoveicoli, con ingresso da via Pontina, angolo via del Commercio.

IPER E CERIONI EURONICS POPOLANO IL CENTRO COMMERCIALE “IL CUORE ADRIATICO” DI CIVITANOVA MARCHE

Ha aperto i battenti lo scorso giovedì 3 aprile il nuovo iperstore a insegna Iper La grande i di Civitanova Marche (Macerata), all’interno del nuovo centro commerciale “Il Cuore Adriatico”, situato in via San Costantino 98, nelle immediate vicinanze dell’uscita autostradale sull’A14 Civitanova Marche. Il nuovo megastore conta 210 dipendenti e una superficie di oltre 6mila metri quadrati, estesi su un unico piano, tra cui compaiono anche grandi e piccoli elettrodomestici e prodotti di elettronica di consumo. All’interno del centro commerciale sono presenti altri 70 negozi, per una superrficie totale di 27mila metri quadrati distribuiti su due differenti livelli commerciali, dotati di un parcheggio di oltre 3.500 posti auto. Il bacino d’utenza è stimato in circa 350.000 abitanti. Sempre all’interno del nuovo centro commerciale “Il Cuore Adriatico” è stato inaugurato anche un nuovo punto vendita a insegna Euronics, di proprietà del socio Cerioni. Lo store ha una superficie di 2.200 mq e un’area di vendita di 1.900 mq. Conta 25 addetti alla vendita, coordinati dal direttore Daniele Ingo, e dispone di 4 punti cassa e 2 punti servizi.

IPERAL APRE A CARATE BRIANZA

E’ stato inaugurato lo scorso 27 marzo il nuovo punto vendita a insegna Iperal di Carate Brianza (Monza Brianza). Il nuovo iperstore, di 2.500 mq di superficie espositiva, è situato in via Milano angolo via Marengo, in prossimità della Statale 36 dello Spluga. All’interno del punto vendita, dotato di casse tradizionali, selfservice e del servizio di self-scanning, operano circa 80 addetti alla vendita. Il bacino d’utenza è un bacino d’utenza di circa 30mila famiglie. Tra i reparti attivi anche due spazi dedicati ai prodotti di elettronica di consumo e del piccolo elettrodomestico.

RESTYLING PER I MERCATONE UNO DI COLLE VAL D’ELSA, CIVITANOVE MARCHE E ALTOPASCIO

Dopo la riapertura dello store Mercatone Uno di Colle Val D’Elsa (Siena), riaperto lo scorso 29 marzo, è stata volta dei due store di Civitanova Marche (Macerata) e Altopascio (Lucca) che si sono presentati al pubblico con un look tutto nuovo dopo un’importante operazione di ristrutturazione e restyling degli spazi. La nuova formula d’offerta Mercatone Uno ha accolto i clienti dei tre punti vendita in spazi completamente rinnovati secondo un layout moderno e una marcata verticalizzazione nella presentazione dei prodotti.


social

Il mondo mobile sempre più padrone della rete

di Barbara Bianchi

Al WEB piace touch

I

tablet sono stati l’idea regalo del Natale 2013 e anche questo inizio di 2014 li vede sulla cresta dell’onda dal ppnto di vista della spinta che hanno da parte delle maggiori case produttrici. Questo prodotto ibrido (non un pc, né un telefono), con funzionalità borderline, che si adattano a diverse necessità, si rivela un prodotto su cui tutti i maggiuori produttori di device stanno ancora, e sempre più puntando. Insieme alla redazione The Fool ha scelto di andare ad analizzare il fermento che questi mezzi suscitano anche sul web, in particolare su Twitter. Quel che abbiamo scoperto è che nel periodo che va dal 17 dicembre 2013 al 17 marzo 2014, sulla

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base della parola ‘tablet’, abbinata col nome dei maggiori brand produttori, il software di The Fool Social Monitor ha rilevato un totale complessivo di ben 9.604 tweet, con una attività nel minuto di picco pari a 22 tweet. Queste migliaia di tweet sono state prodotte da 3.600 utenti unici, che hanno avuto un potere di Impression di ben 28.909.790 potenziali visualizzazioni, calcolate moltiplicando il numero di tweet effettuati da un singolo utente per il numero dei suoi Follower. Analizzando gli utenti coinvolti possiamo rilevare come gli utenti più popolari (calcolati secondo il numero di citazioni, siano esse mention o retweet) sono risultati capitanati da @lenovoitalia, pro-

filo ufficiale della casa produttrice, che trova menzione in un totale di 721 tweet, subito seguito da @hdblog, blog specializzato, con un totale di 223 tweet, e da @androidiani con 76 menzioni, che si definisce come la più grande community italiana Android. Differenti gli utenti più attivi nelle conversazioni, tra cui troviamo, al primo posto per numero di tweet generati, @24h_tecnologia con 215 tweet effettuati; a sorpresa, a seguire troviamo il sito @rajaduniadotcom (206 tweet): specializzato in accessori, gadget e strumenti per musicisti il profilo è una scoperta interessante dato che sempre più dispositivi come i tablet rappresentano - sebbene ancora di nicchia - una nuova frontiera per fare musica, come hanno dimostrato i DigiEnsamble Berlin nella loro esibizione al Festival di Sanremo. A seguire @ btouchit (tech e geek news) e @ articolistampa rispettivamente con 96 e 89 tweet inviati. Sul fronte dell’analisi della capacità dei singoli utenti Twitter di generare Impression potenziali (o OTS - Opportunities to See) troviamo in prima posizione per quantità @tecno__android con un totale di 4.841.724 Impression generate, @androidworldit


Nei tre grafici, dall’alto in basso: la timeline degi orari, gli utenti attivi e quelli popolari

con 2.879.119, @androidiani e @ tim_official rispettivamente con 2.715.627 e 1.340.839 Impression. Interessante notare come la somma delle Impression di questi primi 4 utenti assommi da sola al 40.7 dell’engagement totale. Ma di che cosa parlavano tutti i tweet? Lo abbiamo scoperto andando a vedere la parole e hashtag più utilizzati dagli utenti. Infatti, l’analisi statistica delle parole (escluse quelle di utilizzo comune) più utilizzate nelle conversazioni degli utenti di Twitter durante la finestra presa in esame, notiamo come sia in prima posizione la parola “tablet”(citata 8.976 volte), seguita da “samsung” con 2.817 citazioni, “sony” a quota 1.619 e “lenovo” utilizzata complessivamente 1.551 volte. Gli hashtag più popolari e più utilizzati (contando le ripetizioni) sono stati #tablet (965 utilizzi), #samsung (465 utilizzi), #android (392) e #apple (278). Infine, sul

fronte degli HastTag con maggiore audience, e cioè calcolando gli utenti unici che hanno utilizzato i singoli HashTag nel periodo di analisi, nella nostra classifica i numeri variano riportando la seguente classifica: in prima posizione l’HashTag #tablet (401 utenti unici), in seconda #samsung (224), in terza #apple (202) ed in quarta #android (142). Come si può notare dunque, oltre all’ovvia presenza della parola ‘tablet’ in prima posizione in quanto oggetto di analisi, troviamo che Samsung, Sony, Apple a Android costituiscono i maggiori temi insieme a Lenovo. Mentre quest’ultimo risulta protagonista indiscusso dal punto di vista della capacità di fare community attorno al tema del tablet: il profilo ufficiale di @LenovoItalia è risultato al centro di moltissime interazioni e questo si nota anche dalla classifica dei tweet più retweetati, di cui Lenovo detiene il record.


Da fisso a mobile, il passo è breve…

social

Tutta l’esperienza

di Roberto Zarriello

SOCIAL

a portata di touch L’

utilizzo degli smartphone e dei tablet sta ulteriormente modificando il nostro consumo dei social network. Pensateci bene: nella barra della chat di Facebook, in questo momento quanti

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dei vostri contatti sono connessi da web e quanti da mobile? E da quale dispositivo state leggendo questo articolo? L’80% della popolazione mondiale possiede un dispositivo mobile. Sempre più utilizzati non solo dagli adolescenti, ma dalle mamme e dai bambini, che ormai imparano a sbloccare la schermata dell’iPhone o dell’iPad ancor prima di imparare ad allacciarsi le scarpe. Nel 2013, 751 milioni di utenti hanno effettuato l’accesso a Facebook con circa 7mila device diversi. Che sia di Apple, Samsung o Nokia, di 3, 7 o 10 pollici, ognuno di noi trascorre la sua giornata a portata di touchscreen per poter controllare le notifiche dei propri account social e non solo. Aveva proprio ragione Steve Jobs quando, in occasione del primo keynote dedicato all’iPad, annunciò che avrebbe presentato “un prodotto magico e rivoluzionario”. Pensiamo a come gli smartphone, ma ancora di più i tablet stiano completamente modificando il nostro modo di comunicare, il nostro stile di vita, come ci rapportiamo con gli altri. Che sia un nuovo collegamento su LinkedIn, l’invito a un evento o una reply a un tweet, perdere una notifica è diventato il nostro peggior incubo. Essere connessi diventa una necessità, talvolta un’ossessione, per comunicare e fare networking sempre ed ovunque.

Se poi lo si fa da uno schermo grande tanto meglio. Vuoi mettere la differenza tra il vedere l’ultimo video del gattino di turno dal cellulare o da un tablet? Lo smartphone non basta più e il tablet sta conquistando il suo posto in sempre più case, inducendo gli utenti ad abituarsi all’utilizzo anche di tre device contemporaneamente. Se sugli smartphone l’attività più praticata è accedere ai social network, sui tablet si preferisce navigare in rete, controllare le email, svolgere attività di ricerca e leggere le news. Ma non bisogna sottovalutare il potere dei social network. Se siamo a un evento è utile portare con sé il tablet per mostrare il proprio portfolio, prendere appunti su un progetto con Evernote ed effettuare richieste d’amicizia e di collegamento in real time. Questo strumento può risultare utile anche per commentare una conferenza in diretta su twitter o scambiare i propri contatti. Perché i tablet ci piacciono così tanto? Perché li percepiamo sia come dispositivi utili per il lavoro che come strumenti di intrattenimento, che ci permettono di fare sia il dovere che il piacere. Un dispositivo “magico”, come dichiarato fin da subito da Steve Jobs, ma soprattutto “rivoluzionario”, nel senso che sta provocando un cambiamento radicale nei nostri comportamenti e nelle nostre abitudini di vita.


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trade marketing

Una categoria nata da poco, un gamma affollata di un’infinità di modelli eterogenei e delle caratteristiche più disparate, una “giungla” di prezzi e produttori. Il mercato dei tablet è un perenne divenire che solo da poco sta trovando un suo equilibrio strutturale

Il rump-up dei tab

di Massimo Bolchi

“C

he cosa vuoi che ti dica”, si sfogava qualche anno fa il direttore marketing di una nota casa produttrice. “Alla fin fine, gli pneumatici sono tutti uguali. Neri e rotondi”. Si trattava ovviamente di uno sfogo paradossale: dentro uno pneumatico c’è tanta tecnologia. La struttura della carcassa, il disegno del battistrada, le mescole determinano differenze di durata, di tenuta, di rumorosità e perfino di consumi. Ma alla fine, a un rapido sguardo - specie negli ipermercati dove l’acquisto è a libero servizio - nelle lunghe file esposte sugli scatìffali, gli pneumatici tornano ad essere “tondi e neri”, dove l’unico elemento differenziante, misure a parte, rimane il più delle volte il prezzo di vendita. Qualche cosa di simile si è vissuta e ancora si sta vivendo, sebbene il fenomeno sia in graduale flessione - nel comparto della distribuzione dei tablet. Discorso a parte, ovviamente va fatto per l’iPad, l’inventore della categoria: la primogenitura, unita all’appeal della mela morsicata, in questo caso continua a contare tanto. Nel caso del tablet ancora di più forse che per gli smartphone, dove l’immagine dell’iPhone quale “campione” della categoria non è più così nitida come in passato, pressato com’è da una concorrenza che non si limita a incalzarlo, ma che ormai talora lo supera in termini di prestazioni pure e di funzionalità. Nei tablet, nonostante gli investimenti di marketing dei maggiori concorrenti, nel comune sentire

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della maggioranza dei consumator, l’iPad “è” il tablet per antonomasia, e solo di poco ha mancato la sorte toccata in passato a un altro marchio eponimo, quando Jacuzzi era diventato sinonimo, nel linguaggio comune di “vasca idromassaggio”. Un primato non privo di ricadute negative, al punto che il fabbricante a stelle e strisce fu costretto a lanciare più di una campagna pubblicitaria per ricordare al mercato che Jacuzzi era un brand, non una semplice e generica definizione di prodotto. Analogie a parte, il vantaggio tem-

porale, in termini di disponibilità all’utente finale, dell’iPad gli ha effettivamente consegnato praterie libere da presidiare, che Apple ha sapientemente sfruttato per saturare il segmento degli early adopters. Così, quando sul mercato sono arrivati gli “altri” tablet, quelli del robottino verde, è stato giocoforza per loro rivolgersi principalmente agli “altri” consumatori, quelli meno innovativi, quelli meno “tech savvy”. Ed è stato questo il momento in cui si è corso il rischio dell’ “effetto pneumatico”. Dopotutto anche i tablet sono tutti “ret-

tangolari e con display a colori”. Paradossi a parte, è però inconfutabile che, al tempo, un numero crescente di consumatori, scarsamente alfabetizzati su un prodotto assolutamente nuovo, si è trovato a prendere decisioni di acquisto su un device mai utilizzato in precedenza, di cui - non avendolo mai avuto tra le mai - ignorava largamente l’uso effettivo che ne avrebbe fatto. Il tutto complicato da uno scenario in cui accanto ai marchi ormai affermati nel mercato mobile o in arrivo dal più tradizionale com-


ablet

parto Pc, facevano capolino nomi nuovi, proponendo prodotti OEM sostanzialmente molto simili tra loro (quando non proprio identici) con denominazioni e prezzi diversi, in un ventaglio che andava dai top di gamma “iPad-equivalenti” per prezzo e prestazioni, a terminali entry level da qualche decina di euro. I produttori, forse a causa della loro eterogeneità e delle market share (Apple a parte) molto frammentate, non hanno brillato con le loro attività di comunicazione, peraltro dal volume nettamente inferiore a

quello destinato alla categoria “cugina” degli smartphone, nell’acculturare il mercato. Quasi tutto il peso dell’operazione di alfabetizzazione degli acquirenti e dei prospect è quindi ricaduto sul trade, costretto a destinare risorse umane per illustrare a un pubblico spesso non informatizzato (i tablet secondo le statistiche sono in mano anche alle fasce di età più alte, i cosiddetti “Silver Surfer”) e talora privi anche degli strumenti linguistici specialistici, le funzioni, gli utilizzi e gli elementi tecnici differenzianti. Il rischio commodizzazione è stato così evitato, nonostante i volantini delle varie catene e i loro punti vendita si affollassero di tablet sotto gli 80, e talora - nei famigerati cassoni promozionali - anche sotto i 50 euro. Il comparto ha visto entrare in gioco, comunque, anche un terzo player, a fianco di costruttori/distributori e del trade: gli operatori del mobile, che hanno applicato anche al tablet - sebbene con forse minor successo - la strategia di fidelizzazione già vincente negli smartphone, offrendo terminali sussidiati a piccole rate mensili in cambio di un vincolo almeno biennale al piano tariffario abbinato. La gran maggioranza dei tablet proposti dagli operatori del mobile sono di fascia medio-alta, e anche questo elemento ha contribuito a rendere gradualmente consapevoli i consumatori meno esperti delle diverse caratteristiche dei prodotti

e del loro posizionamento. Le strategie di marketing attualmente in essere nella categoria delineano le dinamiche di futuro sviluppo, mettendo l’accento soprattutto sulle dimensioni dello schermo e sulle capacità di connessione, più che sulla potenza del processore che non ha assunto qui la funzione di discrimine evidenziatasi invece tra gli smartphone (a volte in maniera impropria - ma di questo parleremo un’altra volta). Se oggi i tablet da 7” pollici solo wifi sono ormai visti, con rarissime eccezioni, come poco più che come reader o giocattoli per i bambini, i tablet “seri”, per uso misto privatolavoro tedono a essere quelli da 8” in su. Un discorso a parte meritano invece i prodotti Windows-based, che dopo il modesto successo iniziale dei Surface, stanno puntando a conquistare, per ora con alterne fortune, il mercato business. Ma la maggiore incognita circa l’evoluzione del mercato tablet e del loro futuro utilizzo dominante è quella legata alla funzione di entertaiment media. Dopo le tv di Amazon e di Apple che trovano/ troveranno nel tablet un mezzo di fruizione con il vantaggio della mobilità, dopo le offerte analoghe di Sky Online e di Mediaset Infinty, dopo tutta la straordinaria massa di contenuti multimediali che presto sarà disponibile anche in Italia, forse il tablet è destinato a “cambiare pelle” ancora un volta.

U

n numero crescente

di consumatori, scarsamente alfabetizzati su un prodotto assolutamente nuovo, si è trovato a prendere decisioni di acquisto su un device mai utilizzato in precedenza


Multicanalità e negozio ibrido: le nuove frontiere

in-store

Verso il punto vendita

3.0

di Sara Romito

I

l fatto che viviamo in un mondo in evoluzione sempre più connesso e dipendente dalla rete è un’evidenza così naturale che basta osservare quello che succede quotidianamente in strada, in metropolitana e nella propria sfera personale, per rendersene conto. Una ricerca di mercato condotta a gennaio di quest’anno da “We are social”, rileva che il 42% della popolazione italiana ha un account su Facebook, il social network più usato in Italia e al mondo, e che il 41% possiede uno smartphone. Questo è un dato ancora più impressionante se si considera che il 92% degli utenti mobile cerca informazioni geolocalizzate con il proprio telefonino, e l’84% di loro, in particolare, utilizza lo smartphone per cercare informazioni su prodotti e servizi specifici. La rete è un potentissimo strumento di aggregazione che offre, a costi limitati, elevate potenzialità di attrazione e promozione. Come possiamo cogliere, sfruttare e integrare nel canale retail l’immensa forza del web e del social? Le iniziative più interessanti ruotano intorno ai concetti di ubiquità, multicanalità e massima interazione. Nel punto vendita 3.0 il consumatore vive un’esperienza

www.in-store.it

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emozionale di acquisto che trascende la fisicità del negozio e ne coinvolge pienamente l’attenzione. Un primo passo, semplice e al contempo fondamentale da svolgere, consiste nell’attivare una connessione wi-fi gratuita e liberamente accessibile all’interno dei punti vendita, in modo da avvicinare il cliente al proprio mondo internet e rendere disponibili le interazioni permesse dai mezzi digitali anche all’interno del negozio. Questo permetterebbe, da una parte di rendere disponibili servizi multimediali aggiuntivi come i QR code (per la diffusione di informazioni aggiuntive sui prodotti esposti e sulle promozioni in corso) o applicazioni web based

per il pagamento e la consegna della merce, e dall’altra di potenziare strumenti social come la georeferenziazione, ad esempio su Foursquare o Facebook Luoghi, e la condivisione in diretta di commenti ed esperienze di acquisto tramite Facebook, Twitter o Forum specializzati. Nel punto vendita 3.0, in pratica, dovrebbe essere presente una forte call to action che potenzi l’interazione immediata tra i consumatori e converta il cliente in fan o follower online. Una iniziativa, classica ma efficace in termini di visibilità, potrebbe essere quella di offrire uno sconto a chi effettua la registrazione presso il negozio, chiamata anche check-in, o la possibilità

di partecipare a concorsi esclusivi dedicati solo ai fan o follower. L’evoluzione nel punto vendita 3.0 si estende anche ai dipendenti e collaboratori del negozio, che sono dotati di un tablet e utilizzano strumenti multimediali per fornire ai consumatori ulteriori informazioni come: comparazioni qualitative tra diversi prodotti, approfondimenti tematici su tecnologie specifiche, dettagli sulle referenze presenti a magazzino e sulla disponibilità di prodotti in ordinazione. Un aspetto, quello delle forme di interazione per ottimizzare le attività di in-store marketing verso una logica evoluta di tipo 3.0, su cui proprio noi di Instore stiamo lavorando in questi ultimi tempi: una delle idee è, ad esempio, quella di utilizzare il sito del retailer e/o del vendor come un tool interattivo attraverso cui fissare appuntamenti sui negozi con i nostri Promoter Brand Specialist, in modo da garantire al cliente un momento dedicato attraverso cui approfondire ogni dubbio e concludere serenamente l’acquisto più indicato alle sue necessità. Un altro progetto in fase di elaborazione è la creazione di un “Promoter Virtuale”, un servizio aggiuntivo altamente tecnologico a supporto delle vendite che può essere utilizzato sia sui siti di e-commerce sia direttamente sul punto vendita, accedendo al sito del retailer o del vendor nei giorni e nelle fasce orarie in cui il Promoter Brand Specialist non è presente in negozio.


Essere vincenti anche nella vendita è possibile

psicology

Il successo

Dr. Paolo Zucconi, specialista in Psicoterapia comportamentale e psicoterapia cognitiva contributor@eimag.it

Q

uante volte abbiamo sentito e anche ripetuto il termine “successo” e quanti l’hanno veramente realizzato nella propria attività commerciale? Eppure in tutto il mondo tante sono le persone che pensano al successo illudendosi che la loro vita potrà cambiare solo a pensarci! Comunque tutti conoscono e temono ciò che da sempre al successo si oppone: il fallimento. Il fallito è soddisfatto: crede che il duro lavoro sia l’unico modo per andare avanti. Anche questa volta la psicologia della vendita, che è poi esemplificata dalla psicologia del successo, viene incontro agli audaci. Le otto lettere di cui si compone la parola successo ci aiuteranno a memorizzare meglio che cosa fare per realizzare progressivamente

un valido ideale che possa migliorare noi stessi. Ma per raggiungerlo più sicuramente dovrà essere questo il nostro ultimo pensiero prima di addormentarci e il primo al risveglio. La via verso il successo inizia per S e la lettera “S” è l’iniziale di Saper prendere decisioni, il primo passo verso il successo. La prima decisione? Iniziare ad avere successo! La lettera U sta per Usare il proprio cervello: chi continua a pensare in modo conformistico come le altre persone che ci circondano e con le stesse idee presenti in quasi tutti i giornali otterrà solo commiserazione! Il pensiero vincente è sempre divergente rispetto a quello della mediocrità rappresentata dalla maggior parte delle persone che ci circondano. C sta per Cercare di migliorare sé stessi: occupandoci più di noi stessi che degli altri, dei nostri aspetti ancora da migliorare e potenziare, ovviamente per iniziare ad avere, finalmente, successo! Incominciamo quindi a svegliarci almeno mezz’ora prima con la decisione, pensata divergentemente di migliorare ogni giorno qualcosa di noi stessi. La seconda C, di cui si compone la parola successo sta per Cercare una opportunità: tante persone di successo in tutto il mondo hanno iniziato cercando una opportunità e sono partite proprio da questa. E è la lettera iniziale della frase che senz’altro ci porta salute: Essere sempre allegri. Anche quan-

do qualcosa non va, come sperato. L’allegria non solo è contagiosa ma è il motore che ci carica e ci fa avanzare. La seconda S di successo va intesa come: Sapere ciò che si vuole. Soprattutto se si vuole veramente il successo. In questo caso, allora, si tratta di sapere (la terza esse della parola successo è appunto la lettera iniziale di un “altro sapere” richiesto a chi non vuole fallire) far di tutto il necessario per arrivarci. Quante volte nel corso della nostra giornata abbiamo tralasciato qualcosa! Di solito qualcosa di noi stessi, un nostro aspetto particolare che ha bisogno di essere migliorato. Quante volte poi abbiamo misconosciuto un’opportunità e non l’abbiamo colta prontamente. Parafrasando infatti il motto ciceroniano l’opportunità è come una testa con un solo ciuffo di capelli davanti! Altre volte poi ci siamo scordati che il necessario da fare era proprio in un difficile frangente: essere allegri! Quindi ci siamo abbattuti inutilmente perdendo tempo ed energie, sempre necessarie per il raggiungimento del successo. Infine la lettera O sta per Onestà. Ed è fondamentale. Tanti infatti sono i commercianti che pensano che uno degli ingredienti del successo è quello di agire disonestamente verso il prossimo e guadagnare qualche cosina in più imbrogliando l’altro! A volte è anche possibile: in tali casi ho vinto una battaglia, mentre mi preparo a perdere la guerra!


networking

commercializzazione di profili internet in fibra e ad un incremento delle offerte per connettività LTE, via satellite o wireless, in luogo della tradizionale linea internet erogata su doppino. L’incremento della banda internet influenzerà notevolmente il mercato delle CPE (customer premise equipment) nei corso dell’anno, ma non solo, a nostro avviso, l’utente che non vuole limitarsi alla mera navigazione, valuterà sempre più spesso il grado di innovazione e funzionalità offerto dal router domestico. AVM è presente in Italia da ormai un decennio, un lasso di tempo durante il quale abbiamo riscontrato un interesse che ha spesso superato le nostre più rosee aspettative, cosa di cui siamo estremamente onorati. Nel nostro ecosistema, la chiave del successo è indubbiamente l’innovazione, che per AVM corrisponde al consentire agli utenti di sfruttare al meglio la propria rete domestica. Questo è possibile solo attraverso l’implementazione di nuove tecnologie e servizi fruibili con un singolo dispositivo a prova di futuro. Il nostro nuovo top di gamma, il Fritz!Box 7490, non solo integra il protocollo wireless AC per la rete Wi-Fi ed il vectoring per le linee internet VDSL, ma oltre ad operare come piattaforma completa per la gestione telefonia, è da ritenersi una ve-

di Federico Cociancich

Abbiamo fatto il punto della situazione sul mercato networking assieme ai cinque maggiori produttori di dispositivi di rete. Design sempre più eleganti, l’adozione del nuovo standard AC e dei dispositivi LTE, ed una crescente attenzione verso la domotica stanno dando una boccata di ossigeno a tutto il settore

Il mercato delle reti Q

ual è la situazione del mercato networking nel nostro Paese? Quali sono le possibili soluzioni per dare più dinamismo a questo settore e le strategie per il futuro? Queste (e altre) domande le abbiamo rivolte ai principali produttori di dispositivi di rete. Ognuno ha una propria visione, propone proprie soluzioni ed ha un proprio modo di porsi verso il mercato, ma tutti vedono nello stretto rapporto con la GDO e il trade una componente strategica per affrontare il futuro. Gianni Garita, Country Manager Italy di AVM ha una visione globale del mercato e della sua evoluzio-

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ne: “Sebbene in termini di “banda larga” l’Italia non brilli esattamente per avanguardia, la spinta degli utenti in questa direzione è innegabile. Mentre in ambito pubblico ricorre sempre più spesso il tema della smart city e della digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, in ambito privato cresce l’interesse nelle applicazioni domotiche gestibili tramite internet, in streaming videoludico o multimediale live tramite canali online. In entrambi i casi è necessario avvalersi di una maggiore banda, sia in termini di connettività internet, sia all’interno della rete domestica. Assistiamo quindi alla progressiva

ra e propria centrale multimediale e domotica, e punto di raccolta di tutti i contenuti che l’utente ritiene di voler distribuire all’interno della sua rete.” Più “conservativa” la visione di Alessandro Taramelli, Sales & Marketing Manager D-Link “Il settore del networking ha sofferto meno di altri della tremenda crisi che ormai si avvia a compiere il sesto anno. Nonostante questo, le crescite a doppia cifra anno su anno a cui molte aziende erano abituate sono sparite e tutti hanno dovuto ripensare alle strutture interne e ai modelli di business. Ogni cambia-


i

Gianni Garita, Country Manager Italy di AVM

Alessandro Taramelli, Sales & Marketing Manager D-Link

Michele Puzzolante, Sr Director RBU Southern Europe EMEA di Netgear

Marcello Albanesi, country manager italiano di Belkin

mento porta con sé conseguenze negative, ma bisogna saper cogliere anche le conseguenze positive. Alcune aziende del settore networking sono state in grado di proporre innovazione a fronte di una crisi dei settori merceologici più tradizionali. Abbiamo quindi assistito all’introduzione di nuovi prodotti che, vista l’ottima risposta del consumatore finale, andavano evidentemente incontro alle necessità reali del pubblico. Tra questi possiamo citare le videocamere basate su IP, i prodotti mobile 3G/4G, il personal storage basato sul cloud.” Il settore del networking ha sofferto meno di altri della tremenda crisi che ormai si avvia a compiere il sesto anno. Nonostante questo, le crescite a doppia cifra anno su anno a cui molte aziende erano abituate sono sparite e tutti hanno dovuto ripensare alle strutture interne e ai modelli di business. Ogni cambiamento porta con sé conseguenze negative, ma bisogna saper cogliere anche le conseguenze positive. Alcune aziende del settore networking sono state in grado di proporre innovazione a fronte di una crisi dei settori merceologici più tradizionali. Abbiamo quindi assistito all’introduzione di nuovi prodotti che, vista l’ottima risposta del consumatore finale, andavano evidentemente incontro alle necessità reali del pubblico. Tra questi possiamo citare le videocamere basate su IP, i prodotti mobile 3G/4G, il personal storage basato sul cloud.” Estremamente positiva la visione

di Michele Puzzolante, Sr Director RBU Southern Europe EMEA di Netgear che afferma: “Il mercato italiano del networking, che nell’ultimo anno si è dimostrato abbastanza stabile e non ha fatto registrare segni negativi, si sta muovendo per rispondere alla grande richiesta di connettività, in continuo aumento e alla necessità di accedere ai suoi contenuti, anche in mobilità. Pur essendo già presenti sul mercato alcune soluzioni, come quelle fornite da Netgear, per rispondere a questa esigenza, il processo d’implementazione delle infrastrutture necessarie a garantire una user experience ottimale è ancora lento in Italia, seppur in costante crescita. La richiesta di banda larga è evidente, e le soluzioni Netgear mirano a soddisfare questa necessità, migliorando e otti-

mizzando le performance delle infrastrutture esistenti. Ad esempio, abbiamo già introdotto da più di un anno lo standard AC nelle nostre soluzioni di networking e stiamo presentando tante novità che si muovono per soddisfare i prossimi trend del mercato, sicuramente trainato dall’incremento dei dispositivi mobili quali smartphone, tablet etc etc.” addirittura si spinge a dire che “Netgear si è confermata leader di mercato con i propri prodotti e non ha risentito del clima generale di crisi. Anche il mercato dell’e-commerce ha mostrato segnali positivi, ampliando l’offerta legata ai dispositivi di rete.” Secondo Marcello Albanesi, country manager italiano di Belkin, “Il mercato non è nella sua fase migliore, ci sono trend diversi a livello europeo, nel nord Europa si

muovono bene i prodotti di fascia alta perché valgono le regole dei i prodotti di lusso in altri settori: chi può spendere continua a spendere. ln Italia c’è una certa flessione su tutta la linea ma i nuovi prodotti ci danno una certa speranza per i futuro. Noi siamo in un mercato fortemente price-driven: il primo prezzo la fa da padrone. Belkin, non avendo prodotti particolarmente di primo prezzo si è adeguata introducendo nuovi dispositivi economici nella propria gamma. Questi prodotti destinati al promozionale non hanno lo stesso design (hanno le antennine esterne) ed è una strategia temporanea per mantenere i livelli di fatturato. Dopodiché ci sono prodotti complementari al networking, come i range extender e quelli per la domotica che sono rappresentano nuovi interessanti filoni. Se noti, indipendentemente dalle scelta della nostra azienda, i grossi stravolgimenti di mercato, ad esempio l’acquisizione di Nest da parte di Google, stanno andando in questa direzione: ecosistemi molto semplici da gestire che presuppongono un enorme sforzo invisibile all’utente finale.”

Un’offerta estremamente variegata Grazie alla – seppur lenta – diffusione del nuovo standard AC, all’introduzione dei primi dispositivi che supportano le reti LTE e a un crescente interesse verso una domotica da scaffale e l’integrazione di


networking

D-Link sconta con denaro sonante

Il principale focus di D-Link per il 2014 è il Wireless AC. Per promuovere questa tecnologia, D-Link ha in programma una campagna di marketing cash back, dove al consumatore viene restituita una somma di denaro (reale, non sotto forma di un buono) se acquista un prodotto Wireless AC tra quelli inclusi nella promozione. Punto di forza di questa attività è quello di essere trasversale rispetto a tutti i retailer ed etailer. Con l’obiettivo di incentivare il consumatore a rinnovare la propria dotazione tecnologica, il rimborso al consumatore è basato sul numero di serie del prodotto acquistato e non sul luogo di acquisto, incrementando le vendite dei nostri prodotti con un vero e proprio ’sconto’ al consumatore finale senza gravare sulla distribuzione. Ci si aspetta un incremento in termini di sell-out utile tanto all’azienda quanto al canale; la durata della promozione è di due mesi, indicativamente dalla seconda metà di aprile alla seconda metà di giugno. A supporto di questa iniziativa sarà prodotto del materiale marketing dedicato: volantini da esporre sui punti vendita, adesivi da applicare alle confezioni esposte (nei PV coperti da promoter), volantinaggi, newsletter e pagine pubblicitarie, oltre ad attività di comunicazione sui social network, tramite la Pagina Facebook di D-Link Italia (www.facebook.com/DLinkItalia?fref=ts). Verrà inoltre realizzato un micro-sito dedicato alla promozione, ospitato all’interno del sito D-Link, che sarà il mezzo attraverso il quale gli acquirenti poteranno registrarsi all’iniziativa di cash back per poter chiedere il rimborso.

prodotti smart (come i televisori), l’offerta di dispositivi di rete è estremamente variegata ed in grado di rispondere alle diverse esigenze dei consumatori. Paolo Ciavardini, country manager Sitecom Italia ci ha raccontato che “I consumatori sono senza dubbio sempre più esigenti: possiedono un maggior numero di dispositivi collegati alla rete e vogliono una connessione sempre stabile e veloce, ovunque si trovino. Il segreto per fare la differenza è riuscire a soddisfare queste esigenze con prodotti dalle elevate performance ma allo stesso tempo semplici da installare e dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. E questa è la filosofia di Sitecom: offrire soluzioni per una vita digitale più divertente e soprattutto più facile. La gamma di prodotti Sitecom offre tutte le soluzioni necessarie per la creazione e l’espansione di una rete domestica. Tra le novità che a breve lanceremo, una serie di prodotti con standard AC, modem router,

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adattatori e range extender, che andranno ad affiancarsi ai router AC già disponibili. Con queste soluzioni gli utenti potranno aggiornare la loro rete allo standard Wi-Fi più veloce che esista e ottenere il massimo dalla connessione domestica. Inoltre saranno a breve disponibili alcune soluzioni per la domotica, come le HD Wi-Fi Camera per la videosorveglianza della propria casa o ufficio da qualsiasi parte del mondo e gli Energy Monitor per il controllo dei consumi domestici di energia. In vista dell’estate infine sarà disponibile il Mobile Wi-Fi Router 3G per poter creare un hotspot WiFi mobile ovunque ci si trovi. Oltre ai prodotti, renderemo disponibile la “My Wi-Fi App”, un’applicazione gratuita che consentirà di configurare e gestire con facilità i modem/ router Sitecom in mobilità, sfruttando la connettività Wi-Fi o cellulare del proprio smartphone/tablet.” Secondo Gianni Garita (AVM) il suo cliente è tech-savvy: “Un gamer, che ha bisogno di una frequenza

wireless “pulita” e veloce dedicata alle console di gioco; uno studente che desidera accedere da remoto con smartphone o tablet ai materiali di studio archiviati nella sua rete, ascoltando nel contempo la sua collezione musicale; un professionista che necessita di un’infrastruttura avanzata multifunzione per svolgere al meglio la propria attività senza incorrere in costi improbi; un piccolo ufficio con alto traffico di fornitori e clienti che vogliono connettersi ad internet ma non necessariamente devono farlo tramite un access point ad hoc o devono venire a conoscenza della chiave di rete interna. L’utente Fritz! può essere anche una mamma, preoccupata per i siti consultati dai figli in internet, o desiderosa di porre un limite temporale alla loro navigazione o semplicemente desiderosa di avviare la lavatrice anche da fuori casa, con lo smartphone. La nostra differenza la fanno i nostri consumatori, con un feedback diretto e costante, da noi assimilato e riprodotto nei nuovi firmware gratuiti che rilasciamo ogni anno. I nuovi firmware (attualmente siamo alla versione 6.0x) oltre a perfezionare le feature esistenti, aggiungono di volta in volta nuove funzionalità al prodotto. Un Fritz! 7390 acquistato quattro anni fa oggi è il miglior esempio di una CPE allo stato dell’arte: gestisce le prese intelligenti, l’hotspot wireless per ospiti con QR code, ripropone i contenuti di Google Play Music tramite il server multimediale integrato e molto molto altro, senza costi aggiuntivi. Questa è innovazione, questo è quanto ci richiedono i nostri utenti, oltre all’affidabilità di un prodotto made in Germany su cui eroghiamo 5 anni di garanzia. In Italia AVM è presente con i pluripremiati modem/router Fritz! che si differenziano tra linee che includono la gestione della telefonia analogica / VoIP e ISDN (la serie 7xxx) e una stazione base DECT per fino a 6 cordless e 10 prese intelligenti, e prodotti per il puro traffico dati (serie 3xxx), che consentono comunque di avvalersi della telefonia VoIP (tramite internet) con apposita App per smartphone o telefoni IP, ma non dispongono di stazione base DECT. I top di gamma e attuali top seller delle due linee di modem/router Fritz!Box sono rispettivamente

il 7490 e il 3390, cui farà seguito, probabilmente entro l’anno il 3490, dotato di connettività Wi-Fi AC. Oltre ai Fritz!Box AVM produce un’ampia gamma di accessori, che spaziano dai telefoni cordless DECT (a breve annunceremo il Fritz!Fon C4), che fungono anche da “telecomando” del Fritz!Box, ai repeater wireless, con modelli che integrano una porta di rete Gigabit (ideali ad esempio per MySky), fino ad una gamma completa di adattatori Powerline che bypassano eventuali elementi di disturbo per il segnale Wi-Fi poiché estendono la rete domestica attraverso il cablaggio elettrico. Tra questi il Fritz!Powerline 546E è particolarmente apprezzato, perché integra un access point wireless, due porte LAN (100Mbit/s) ed una presa intelligente, attivabile anche da remoto con smartphone o tablet, ed in grado di monitorare il consumo elettrico dei device ad essa collegati. Sempre in tema di prese intelligenti, AVM produce un dispositivo basato sul protocollo DECT ULE (ultra low energy), che si collega alla stazione base DECT del Fritz!Box ed eroga la stessa funzione (attivazione da remoto e monitoraggio dei consumi) del Fritz!Powerline 546E. Per garantire la massima copertura del segnale DECT (per intenderci lo stesso impiegato dai telefoni cordless), AVM propone anche un ripetitore DECT, il Fritz!DECT 100. A costo zero AVM rende infine di-


sponibili App per smartphone basati su Android e iOS, per la perfetta gestione e consultazione remota dei contenuti archiviati in rete, l’accesso remoto alle impostazioni, agli elenchi delle chiamate e ai messaggi, e la gestione “on the run” di qualsiasi periferica collegate al Fritz!Box, dotata di una propria interfaccia web.” Diverso il punto di vista di Taramelli (D-Link), secondo cui il consumatore in questo momento è più che mai attento al prezzo e all’intelligenza del prodotto: “In un periodo di crisi va da sé che il prezzo diventi il primo criterio di selezione di un prodotto, ma questo non basta: con l’attuale abbondanza di fonti di informazione, l’end user è sempre più consapevole delle caratteristiche tecniche dei prodotti; ciò che gli manca è il tempo per capirne appieno tutte le funzionalità e utilizzarle. I prodotti D-Link sono semplicissimi da utilizzare, pur possedendo prestazioni all’altezza delle attese del consumatore, e sono dotati di servizi che semplificano realmente la vita delle persone senza costringerle a imparare processi nuovi. Il servizio gratuito mydlink ne è l’esempio perfetto, perché dà valore aggiunto a prodotti che altrimenti sarebbero commodity. E’ così che una videocamera, un router e un NAS diventano smart e parlano con noi attraverso i nostri smartphone o tablet, dandoci informazioni uti-

li e permettendoci di controllarli in tempo reale dovunque ci troviamo. Per quanto riguarda i prodotti Business, D-Link può vantare un servizio di assistenza estremamente rapido ed efficiente, così come di un Programma di Canale, chiamato Value In Partnership +, che mette a disposizione dei Partner gratuitamente vari software di progettazione: risorse impagabili per system integrator e progettisti di soluzioni di rete. La vasta offerta di prodotti D-Link comprende videocamere di sorveglianza, modem e router, PowerLine, switch di rete e accessori vari fino ad arrivare al recente Baby Monitor EyeOn, che ha vinto il prestigioso iF Design Award 2014. Lo standard Wireless AC supporta i nostri più recenti router e modemrouter Cloud, mentre i prodotti iPowerLine, per estendere il segnale Wi-Fi, sono semplici e velocissimi e, per questo, particolarmente apprezzati dai consumatori. Per quanto riguarda le tecnologie e i servizi di ultima generazione, il servizio gratuito mydlink supporta ormai tutte le videocamere IP, i router e i modem-router facendo la differenza rispetto ai prodotti concorrenti. Nel prossimo anno D-Link amplierà la gamma di prodotti smart per la casa, come anticipato al Mobile World Congress 2014, introducendo nuovi device per il controllo da remoto di vari aspetti della vita quotidiana (ad esempio la Smart Plug), e andando a esplorare il mercato della domotica fai-da-te a prezzi contenuti e potenzialità infinite.” Puzzolante (Netgear) crede che sia necessario invece puntare principalmente sul design e sulla facilità d’uso: “La tendenza all’essere sempre connessi è evidente, basta osservare la gente per strada per constatare che quasi tutti ormai possiedono ed utilizzano costantemente smartphone e tablet. Tuttavia, sta aumentando la consapevolezza dei rischi legati all’accessibilità dei dati in mobilità e, oltre alla possibilità di accedervi anche da remoto, gli utenti chiedono soluzioni che assicurino la salvaguardia dei contenuti. Consideriamo, quindi, fondamentale puntare su prodotti che garantiscano una connessione ottimale e un accesso alle informazioni richieste anche da remoto,

Prodotti per tutti i gusti Sagecom Wi-Fi Router X8 AC1750 WLR-8100 Si tratta di un router AC wireless ricco di funzionalità, per la connessione Wi-Fi più veloce di sempre: raggiunge infatti Velocità wireless di 450 Mbps ¬+ 1300 Mbps, utilizza il sistema Simultaneous Dual-Band per usare due frequenze, 6 antenne interne garantiscono la massima copertura wireless, mentre la velocità cablata è affidata a 4 porte Gigabit (1.000 Mbps). Dispone inoltre di una porta USB 3.0, 1 porta USB 2.0 e server DLNA con 6 mesi di prova gratuita al servizio Sitecom Cloud Security. AVM FRITZ!Box 7490 Il 7490 è dotato del nuovo firmware Fritz!OS 6.0 e offre connettività wireless AC (fino a 1.300 Mbit/s) di cui l’utente potrà avvalersi simultaneamente alla WLAN N (450 Mbit/s grazie alle antenne con architettura 3x3 MIMO). Il nuovo Fritz!Box 7490 consente di effettuare chiamate in qualità HD ed è impiegabile con tutte le più comuni tipologie di telefono (cordless DECT, IP, ISDN, analogico). si rivela piattaforma ideale per la gestione delle applicazioni domotiche e multimediali con il media server per la riproduzione di file audio, video e immagini, la funzionalità NAS per accedere comodamente a tutti i file condivisi in rete ed il controllo delle prese intelligenti Fritz!. Il sistema operativo Fritz!OS del nuovo Fritz!Box integra inoltre opzioni particolarmente utili tra cui il controllo genitoriale sulla navigazione dei minori, la sincronizzazione dei contatti personali archiviati nel cloud, la funzione di “Wake on LAN” via internet e la telefonia via rete Wi-Fi con gli smartphone. Netgear Range Extender WiFi AC750 Mbps EX6100 Il Range Extender WiFi AC750 Mbps estende la copertura e migliora la velocità della rete esistente, che può raggiungere una velocità fino a 750 Mbps grazie alla tecnologia AC Dual Band. È compatibile con qualsiasi router Wi-Fi ed è l’ideale per lo streaming video HD e il gaming. Ideale per collegare iPad, smartphone, computer portatili e altri dispositivi. D-Link Router Wireless AC750 DIR-510L Il nuovo DIR-510L, il primo Router/Caricatore portatile Wireless AC750 che integra le alte prestazioni di un router domestico con la massima praticità anche per gli utenti mobili. Il Router/Caricatore portatile con tecnologia Wireless AC750 offre ai viaggiatori e agli utenti in mobilità alte velocità di trasferimento dati e performance avanzate, trasformando ogni connessione in un hotspot WiFi wireless AC per condividere file, trasmettere video in streaming e navigare sulla rete. Per aumentare maggiormente la praticità d’utilizzo in mobilità, la batteria ricaricabile integrata ad alta capacità consente di ricaricare i dispositivi ovunque, senza il vincolo di una presa di alimentazione. WeMo LED Lighting Starter Set WeMo, Il marchio Belkin dedicato alla domotica ha appena annunciato al CES una nuova gamma di dispositivi tra cui le WeMo LED Lighting Starter Set ed le nuove lampadine WeMo Smart LED. Nel nostro paese sono già disponibili diversi dispositivi come l’Interruttore WeMo Wi-Fi enabled che permette di accendere e spegnere i dispositivi elettronici ovunque voi siate. L’Interruttore WeMo sfrutta la rete Wi-Fi domestica per consentire di controllare in modalità wireless TV, lampade, impianti stereo, ventilatori, impianti di riscaldamento e tanto altro. Basta scaricare l’app WeMo gratuita dal Google Play Store o dall’Apple App Store, collegare l’interruttore a una presa di corrente di casa e inserire qualsiasi dispositivo nell’interruttore.


networking pur preservando la sicurezza degli utenti. Alla base di tutto questo c’è un lavoro costante di R&D: i prodotti Netgear ci permettono di essere sempre connessi, a casa come all’esterno. Le soluzioni Netgear si distinguono per il design, la facilità di installazione e di uso e per la cura nel supporto pre e post-vendita che dedichiamo ai nostri clienti. Inoltre, per venire incontro alla tendenza mobile protagonista del settore, è stata sviluppata l’app Netgear Genie, disponibile sia per Android sia per iTunes, che consente di gestire e monitorare la propria rete domestica in modo semplice e autonomo. L’offerta di prodotti Netgear è molto vasta, copriamo tutte le esigenze di networking sia nel mercato consumer sia in quello business. Offriamo diverse soluzioni in base alle esigenze che ognuno di noi ha, ovviamente le tecnologie più avanzate offrono performance migliori in termini di velocità, copertura e sicurezza. In questi giorni abbiamo lanciato due nuovi Wi-Fi Range Extender (EX6100 e EX6200), premiati con l’Innovations Award durante il CES 2014, che garantiscono copertura Wi-Fi nelle case di grandi dimensioni e sono compatibili con

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l’ultimo protocollo di connessione 802.11ac.” Albanesi (Belkin) ci parla del design dei suoi prodotti e dei vantaggi tecnici: “Il design dei nostri prodotti ha un livello di finitura molto diverso dallo standard ed una doppia valenza: una estetica e una di performance. Le linee curve permettono una copertura Wi-Fi superiore pur non avendo antenne esterne: la struttura lenticolare consente un guadagno delle antenne in proporzione superiore, perché la struttura curvilinea evita le rifrazioni e migliora la copertura del segnale domestico. La famiglia originaria di prodotti mono e bi-banda si sta ampliando con i prodotti AC, 1750 – 1800 – 1900: siamo già sulla fascia molto alta della tecnologia e proseguiremo per dare al mercato prodotti allo stato dell’arte. Il design viene mantenuto con livelli di finiture diverse a seconda del modello: un N150 che è un prodotto di primo prezzo, pur mantenendo lo stesso form factor è un po’ più semplice, fino ad arrivare ai prodotti AC che hanno griglie in metallo e finitura lucida.” Belkin crede molto nei prodotti per l’Internet delle cose tanto che ha creato il marchio WeMo con prodotti per una “domotica da scaffale”. “Il filone è molto interessante, ed è stato il tema dominante di IFA e di altre fiere di settore di elettronica di consumo. Stiamo spingendo sempre più il nostro march: WeMo. È un brand nato 2 anni fa che raccoglie e rappresenta un ecosistema di domotica di consumo. Vogliamo staccarci completamente dalla domotica installata. Stiamo infatti parlando di prodotti che si possono acquistare a scaffale a prezzi molto competitivi. I pri-

mi prodotti che abbiamo introdotto sono prese gestite che consentono di accendere e spegnere dispositivi (caloriferi, pentole,) secondo alcune regole. Sono prodotti creati anche per chi non ha il PC. Sono realizzati per chi ha uno smartphone Android o iOS e vuole poter gestire un dispositivo del genere anche senza avere il computer. Con la app WeMo, si possono gestire tutti i dispositivi come, prese, telecamere di videosorveglianza, sensori per porte e finestre, allarmistica gas, acqua e sicurezza. Ci saranno dei termostati, lampadine e altri prodotti che comporranno un vero e proprio ecosistema completo che si andrà a completare nei prossimi due trimestri e che consentirà all’utente di gestire tutto il suo mondo.”

Il rapporto con la grande distribuzione Abbiamo quindi chiesto alle aziende quali fossero i loro programmi futuri per la comunicazione e la promozione dei loro prodotti e se è prevista a breve qualche particolare attività sui punti vendita o in collaborazione con il trade e la GDO. AVM si fregia di partnership commerciali forti con grandi carrier e nomi eccellenti della distribuzione italiana. “Oltre a condurre attività pubblicitarie congiunte con suddetti operatori organizziamo e conduciamo regolarmente “special AVM day” presso i cash and carry, roadshow e webinar per rivenditori e installatori, con l’intento di formare il personale sulle peculiarità dei nostri prodotti. A livello puramente trade siamo ben posizionati sul canale e-tail: i nostri prodotti sono

presenti sui principali online store italiani. Con la fine dello scorso anno abbiamo avviato trattative anche nell’ambito della GDS, con cui, una volta conclusi i debiti accordi, intendiamo replicare il modello di presenza fisica del nostro personale per formare la forza vendite dei singoli store, oltre ovviamente a condurre attività di marketing congiunto verso l’utente finale. Non celiamo infine l’interesse a future partnership con la GDO, qualora eventuali hyperstore gradiscano commercializzare i nostri accessori o i prodotti dedicati a consumatori meno evoluti.” Sitecom è presente da oltre 10 anni sul territorio italiano e si è sempre contraddistinta per la dinamicità nell’assecondare i mutamenti del mercato e nella capacità di incrementare la presenza del marchio in Italia arricchendo la filiera dei propri distributori su tutto il territorio nazionale. “Tra le novità più recenti riguardanti la rete distributiva, senza dubbio la nuova partnership con Brevi, che segna un importante progresso nel quadro di ampliamento del nostro canale di vendita sul territorio italiano. Questo nuovo accordo concorre al raggiungimento di una rete distributiva sempre più capillare.” Netgear non tralascerà le forme tradizionali di promozione e comunicazione e saranno impegnati come sempre con le singole catene o insegne al fine di stabilire le migliori azioni comunicative in base alla zona di appartenenza. Particolare attenzione verrà rivolta anche al segmento on line con azioni mirate e concordate con gli e-tailer. Belkin riconosce qualche limite alla grande distribuzione: “La GDO ha tanti pregi ma ha anche un difetto che deve essere risolto: i prodotti evoluti, specialmente quelli legati alla domotica, per chi non li conosce devono essere spiegati, a meno che non ci sia una stazione demo che spiega cosa possono fare. Gli operatori telefonici sono invece molto interessati perché sono sempre alla ricerca di un valore aggiuntivo da offrire ai loro clienti per fidelizzarli. Così come oggi ci sono le offerte che consentono di acquistare smartphone con un piccolo fee mensile, presto ci potrebbero essere offerte simili per la domotica.”


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focus tablet

Nonostante riesca a crescere con numeri straordinari, c’è chi teme che il fenomeno tablet sia già pronto sgonfiarsi, anche a causa dell’arrivo di troppi interpreti che usano esclusivamente prezzi molto aggressivi e alla possibilità che i grandi player escludano i rivenditori dal processo stesso di vendita di Federico Cociancich

Tablet:

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tablet è un mercato dove c’è spazio per tutti» Carlo Carollo, Sales & Marketing Director della Divisione Telefonia Mobile di Samsung Italia

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o scorso anno, secondo le stime pubblicate da Gartner, sono stati venduti circa 195 milioni di tablet in tutto il mondo, con una crescita straordinaria rispetto al 2012 quando sono state vendute circa 116 milioni di unità. Nel 2013 il sistema operativo Android è riuscito a sorpassare lo storico rivale e conquistare il 61,9% del mercato. Apple insegue con il 36% delle vendite globali, mentre Microsoft si deve accontentare appena del 2%. Questo dato non stupisce più di tanto, considerando che Android può contare su centinaia di modelli dedicati ad ogni fascia di mercato, mentre il produttore americano si ostina a correre da solo. Ciò che stupisce sono i tempi di questo sorpasso: fino a poco tempo fa la stessa Gartner era convinta che Apple avrebbe dominato il mercato almeno fino alla fine del 2015. Samsung è leader indiscusso nel mercato dei dispositivi Android con un tasso di crescita del 336% passando da un 7,4% al 19, 1% di mar-

ket share. Con gli iPad Apple mantiene il primato come produttore, vendendo circa 9 milioni di pezzi in più rispetto al 2012. Asus, Amazon e Lenovo si posizionano dietro ai due leader vendendo rispettivamente 11, 9 e 6 milioni di tablet. Le previsioni per 2014 sono di 1,9 miliardi di dispositivi mobili e ben 270 milioni di tablet (+38,6%). Con questi valori le “tavolette” insidieranno da vicino il mercato dei PC tradizionali che dovrebbe assestarsi intorno alle 276 milioni di unità vendute, 20 milioni in meno rispetto al 2013. Ha le idee molto chiare sul mercato e sui prodotti vincenti Carlo Carollo, Sales & Marketing Director della Divisione Telefonia Mobile di Samsung Italia. “Quello dei tablet è un mercato dove c’è spazio per tutti. È uno dei pochi mercati che cresce: sta infatti ancora crescendo in quantità e c’è un ulteriore spazio di crescita. Questo principalmente per due motivi: il primo è che la penetrazione nelle

famiglie italiane è ancora bassa, è stimata attorno al 20%, il secondo motivo è che pensiamo che ci siano tante famiglie che hanno acquistato un tablet ma non sono soddisfatti del proprio acquisto. Sono entrati nel mercato dei tablet con prodotti entry level che rispondevano alle loro esigenze o i loro budget di quel momento ma dei quali hanno notato molto presto i limiti. Si apprestano quindi ad acquistare un nuovo tablet. Questo mercato sta quindi esprimendo positività, io penso che per tutto il 2014 crescerà, anche se è vero che si è stabilizzato per quanto riguarda il fatturati: all’inizio del 2014 ha fatto segnare una sostanziale stabilità rispetto al primo trimestre del 2013. Si sta abbassando il prezzo medio, stanno entrando tanti nuovi brand con prodotti abbastanza indifferenziati che quindi stanno abbassando la battuta media del trade e i margini della categoria. Da questo punto di vista sembrerebbe che il tablet abbia


esaurito la propria spinta propulsiva ma io non penso che sia così. Ci saranno diverse innovazioni tecnologiche nel corso del 2014 che riporteranno questa categoria a crescere. In questo momento è un mercato spaccato in due: da un lato Samsung ed Apple e, dall’altro il resto del mondo. Noi ed Apple abbiamo due scelte filosofiche molto differenti: loro hanno una gamma prodotti molto ristretta con polliciaggi molto ben definiti, tra l’altro uno di questi si è aggiunto solo l’anno scorso. Samsung ha invece fatto la scelta diametralmente opposta: è stata la prima a lanciare un’tablet da sette pollici già quattro anni fa e quest’anno ha introdotto per la prima volta un tablet da 12 pollici. Quindi la scelta è quella di lasciare al consumatore la scelta della dimensione giusta in funzione dei propri requisiti d’uso e delle proprie necessità. Qualsiasi sia la propria scelta, troverà il tablet Samsung giusto per le proprie esigenze. La gamma Samsung si sdoppia ulteriormente con i prodotti Galaxy, e quelli Note, che hanno caratteristiche particolari integrano la tecnologia di riconoscimento del testo tramite pennino . Questa si presta sia a utilizzi business superiori, sia a utilizzi consumer per chi vuole farne un utilizzo più creativo. La gamma Samsung è molto ampia, e le maggiori opportunità ci saranno quest’anno nella gamma alta e negli impieghi verticali. Que-

Carlo Carollo, Sales & Marketing Director della Divisione Telefonia Mobile di Samsung Italia

Alessandro De Lio Consumer Business Manager Acer Italia

Philip Schiller, Senior Vice President Worldwide Marketing di Apple

sto perché il nostro settore di ricerca e sviluppo ci sta dicendo che ci sono notevoli margini per migliorare significativamente la performance e le caratteristiche funzionali dei tablet i consumatori impareranno molto presto a riconoscere tablet di fascia da quelli di fascia più bassa. Faccio due esempi per spiegare cosa intendo per verticalità: il primo è relativo al business: ci sono ancora tanti utilizzi di tipo professionale in cui un tablet che può essere estremamente utile come ad esempio per le forze vendita, per le situazioni in cui serve una firma grafometrica e quindi questi sono casi in cui tablet di fascia alta e con caratteristiche funzionali particolari

devono ancora rompere il ghiaccio. Un secondo esempio verticale riguarda il segmento educativo inteso sia come scuola, sia come utilizzo con i bambini in generale. L’anno scorso abbiamo preso uno dei nostri tablet da 7 pollici, l’abbiamo arricchito con accessori per bambini come la cover gommosa super resistente e tanti contenuti offerti da Disney: ecco realizzata una Disney Edition specifico per i bambini. C’è ancora un’enorme possibilità nel versante scuola: l’Italia da questo

punto di vista è un po’ in ritardo rispetto ad altri paesi. Il nostro riferimento è quello della Corea, dove è stato annunciato che entro il 2015 non esisteranno più libri cartacei. Senza arrivare all’estremismo della Corea, vedo comunque una grande opportunità in Italia perché si faccia un grosso passo deciso verso la digitalizzazione dell’esperienza educativa.” Alla domanda se la gamma Samsung non sia persino troppo ampia e non ci sia rischio di so-

Novità in casa Apple Il 18 marzo Apple ha rinnovato la fascia bassa dell’offerta tablet da 9,7” mandando in pensione il modello di seconda generazione, il cui posto viene preso da un più attuale prodotto di quarta generazione con display Retina e processore A6X. L’iPad di quarta generazione ha il Wi-Fi ultraveloce, fotocamera iSight da 5MP con capacità di registrazione video HD a 1080p, una videocamera FaceTime HD e supporto per gli operatori LTE in tutto il mondo, il tutto con un’autonomia che arriva fino a 10 ore. iPad con display Retina è fornito di serie con iOS 7, che racchiude diverse di nuove funzionalità, fra cui Centro di Controllo, Centro Notifiche, multitasking migliorato, AirDrop, e Immagini, Safari, Siri e iTunes Radio ottimizzati. Nel commentare la notizia, Philip Schiller, Senior Vice President Worldwide Marketing di Apple ha affermato: “La famiglia iPad fissa lo standard di riferimento per i dispositivi mobili, e tutti i modelli hanno accesso all’ecosistema migliore e più vasto, con oltre 500.000 app ottimizzate per l’iPad disponibili sull’App Store. Ora, ad un prezzo base di € 379, i clienti possono avere un iPad con un meraviglioso display Retina da 9,7”, il veloce chip A6X e una fotocamera iSight da 5MP, in grado di offrire un notevole miglioramento in termini di potenza, prestazioni e valore rispetto all’iPad 2 che questo modello va a sostituire.”


focus tablet

La parola a NVIDIA L’ultimo prodotto di NVIDIA per il mercato tablet e smatphone è il SoC Tegra K1, che è stato annunciato al CES di Las Vegas a Gennaio e mostrato in Europa al MWC di Barcellona. Si tratta di un super chip basato sulla stessa architettura NVIDIA Kepler che equipaggia le più veloci GPU del mondo, come la GeForce GTX 780 Ti. Per la prima volta, i giochi per PC di prossima generazione saranno, quindi, disponibili anche su piattaforma mobile. Ce ne parla Luciano Alibrandi, Director Corporate Communications EMEA di NVIDIA: “Il Tegra K1 è un superchip a 192 core grafici, che porta l’esperienza ultraventennale di NVIDIA in ambito grafico nel settore ‘’mobile’’, consentendo di giocare con titoli next gen e utilizzare applicazioni estremamente impegnative anche su smartphone e tablet. Ma lo stesso Tegra K1 che equipaggerà molti dei prossimi tablet e smartphone sarà disponibile anche in una versione ‘automotive’ e lo troveremo, infatti, anche in molte auto del futuro.”

vrapposizione tra i modelli, Carollo risponde: “Questo è un problema che va affrontato su due livelli: noi ci faremo carico e ci stiamo facendo carico in termini molto pragmatici di sviluppare dei progetti di canale che una volta implementati con i retail permettano al consumatore di leggere in maniera alquanto più efficace possibile la gamma Samsung. Da questo punto di vista ci stiamo proponendo al trade specializzato come dei category leader che li aiutino non solo a realizzare la leggibilità della gamma Samsung ma nel supportarli nell’esposizione dell’intera categoria di tablet e che facilitino la scelta del consumatore pur con uno scaffale sterminato di prodotti apparentemente tutti uguali. C’è tantissima formazione da fare: lo abbiamo in programma e stiamo parlando in questo momento con i principali attori del trade per organizzare dei progetti di category management ben specifici. Aggiungo il fatto che è indispensabile che i prodotti siano accesi disponibili al tocco. Stiamo intervenendo su questo versante perché in molti casi è sufficiente vedere un tablet acceso in modalità retail mode, ovvero con video precaricati che mostrano le caratteristiche del prodotto. Già questo sarebbe un elemento molto importante attualmente mancante in molti dei punti vendita.” Il parere di Alessandro De Lio Consumer Business Manager Acer Ita-

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lia ha diversi punti in comune: “Attualmente il mercato vede solo due produttori notevolmente più avvantaggiati rispetto agli altri, ma ci sono segnali di un’inversione di tendenza e credo che il 2014 sarà l’anno di reale consacrazione per il mercato dei tablet. L’offerta di Acer è estremamente vasta sia per quanto riguarda le dimensioni, le prestazioni, i prezzi e i sistemi operativi. Gli ultimi trend vedono un grande interesse da parte dei consumatori verso soluzioni estremamente portatili, con dimensioni dello schermo tra i 7 e gli 8 pollici, come il nuovo Iconia A1-830. Acer investe da sempre in ricerca e svi-

luppo e crede nell’innovazione tecnologica per fornire ai consumatori strumenti che consentano loro di esplorare a fondo le potenzialità creative. Tutte le nuove generazioni di prodotti Acer sono ricche di innovazioni utili e funzionali, e non solo caratteristiche in funzione del marketing.” Apparentemente in controtendenza invece il punto di vista di Giovanni Bergamaschi, Responsabile Zenfone e Padfone e tablet Asus Italia. “Il mercato dei tablet mercato è in crescita, ma non come lo era l’anno passato dove tutti dovevano proporre un proprio tablet. Adesso vediamo che chi in passato ha acquistato un tablet economico decide di fare un passaggio tecnologico e sceglie di prendere un prodotto più performante, con uno schermo migliore che dia soddisfazione nell’utilizzo. Non credo si sia raggiunta ancora la saturazione del mercato, perché si parlava già di saturazione anche nella telefonia mentre in realtà il rinnovamento tecnologico è stato capace di rinnovare il mercato. Il settore dei tablet è veloce quanto quello della telefonia dove c’è un rinnovo tecnologico molto alto in parte legato a quanto detto: il primo acquisto è stato di impulso approfittando delle offerte, e adesso che l’utente ha capito come utilizzarlo è maturato. È aumentata anche la concorrenza: oltre al sistema operativo Android, e ad Apple è arrivata anche Microsoft con un si-

stema estremamente valido: Windows 8 offre la possibilità di poter utilizzare le proprie applicazioni e non solo quelle proprietarie come è stato fatto, per me maniera erronea, con la versione RT. Il nostro prodotto di punta è il Transformer Book T100, un tablet che si trasforma in notebook, con schermo da 10 pollici e tastiera rimovibile. Inoltre abbiamo un tablet da 8 pollici con Windows 8.1 disponibile anche in versione Pro: perfetto per essere utilizzato in ambito aziendale. Asus è sicuramente uno dei brand principali nel mercato dei tablet, Android fa la parte del leone, i nostri prodotti partono da una fascia entry level a poco più di 100 euro con la sola connessione Wi-Fi e crescendo andiamo al nostro FonePad, che è il tablet che si può usare anche per telefonare. All’occorrenza trasformo questo tablet nel mio telefono. E vero che può sembrare poco elegante telefonare con una mattonella da 7 pollici, ma nel momento in cui ho bisogno di un prodotto funzionale, il FonePad mi dà la possibilità di fare ciò che voglio. Salendo nella nostra gamma abbiamo tablet da 8 pollici 3G, quelli da 10 pollici 3G, fino ad arrivare al top di gamma con un tablet da 10 pollici e tecnologia 4G. L’utente finale ci sta premiando: come mettiamo sullo scaffale il FonePad da 7 pollici Wi-Fi e 3G questo viene acquistato immediatamente, anche grazie al posizionamento al di sotto dei 200 euro. Le promozioni sono il bene e il male del canale. Il trade punta sulla promozione perché vende, ma in realtà si abbassano la battuta e il margine. Con i nostri prodotti, e alcuni della concorrenza, si riesce tenere ancora una battuta alta di scontrino, ma se si va a vendere un prodotto da € 99 o € 79 allora è davvero molto difficile. L’utente finale prende il prodotto dal cesto e lo porta a casa, ma se devo spiegare le caratteristiche di un dispositivo evoluto impiego del tempo e ho quindi bisogno di un certo margine. Ben vengano quindi le promozioni ma dietro ci deve essere un discorso più allargato. Ad esempio possono aver senso se si riesce a vendere la fascia entry level di prodotti facendo fare loro da volano rispetto a quelli più costosi.”


Ecco infine il parere di Luigi Cattaneo, Country Consumer Manager, Lenovo Italia. “La nostra previsione, come Lenovo, è che continui la crescita del mercato italiano per i tablet, anche se con tassi di crescita minori rispetto all’anno scorso. I segmenti che a nostro parere stanno avendo più successo sono quelli con sistema Android e polliciaggio da 7 a 10 pollici, con connettività 3G; gli 8 pollici in particolare stanno mostrando un trend molto interessante. Il mercato ha per Lenovo ancora buoni spazi di crescita, grazie all’arrivo di nuovi form factor e di capacità di elaborazione sempre migliore, oltre che a tecnologie di connessione come LTE/4G. Inoltre c’è sempre piu una richiesta di “mobility” da parte degli utenti finali e quindi la convergenza tra PC tradizionale e il tablet si sta ulteriormente rafforzando, dando origine a nuovi prodotti ibridi e/o, come li chiamiamo noi, multimodali - come ad esempio il nostro Yoga Tablet 10” con tastiera bluetooth opzionale che lo rende un vero e proprio strumento di produzione, oltre che di fruizione, dei contenuti. Il cliente cerca di solito un prodotto con un’ottima qualità costruttiva (per questo Lenovo fa uso di case in alluminio sia sullo Yoga Tablet sia sull’S5000), che sia user-friendly, di peso leggero e che sia fatto in modo tale che sia possibile utilizzarlo anche da parte di diversi utenti, ad es. i componenti di una famiglia. La qualità del display è un altro fat-

tore fondamentale nella scelta, soprattutto nell’utilizzo di tutti i giorni, spesso in presenza di una fonte di luce forte. I nostri tablet vengono proposti con una risoluzione HD di 1280 x 800 e la tecnologia IPS che permette all’utente di vedere senza distorsioni fino a 178° - il che permette di condividere facilemente le foto e i video con gli amici. Ottima anche la luminosità e la gamma di colori, che rendono le immagini ancora piu vivide per un’esperienza multimediale tra quelle al top del mercato.” Riferendosi poi ai propri prodotti: “Il Lenovo Yoga Tablet esprime appieno il nostro concetto di design innovativo che va sotto il nome di multimodale, grazie alla sua impugnatura particolare a cilindro, che include anche la batteria con autonomia fino da 18 ore, e alle sue 3 modalità d’utilizzo, grazie alla staffa/cavalletto mobile: a libro, stand/ in piedi, tilt/obliquo. E’ un prodotto che ha avuto un buon successo sul mercato italiano fin dal suo lancio nel periodo natalizio. A breve, nei prossimi mesi, rinnoveremo la gamma Yoga Tablet con la versione con schermo Full HD, con una nuova piattaforma di elaborazione basata su processore Snapdragon: questo per garantire ottime performance multimediali e, grazie alla fotocamera da 8MP, la possibilità per l’utente di “immortalare” i suoi momenti piu belli e condividerli sui social media.” Per quanto riguarda le promozioni

aggiunge “Abbiamo appena lanciato la campagna “Yoga Tablet, il meglio per tutti”, una promozione con rottamazione dell’usato che permette di acquistare il Lenovo Yoga Tablet 10’’ con una supervalutazione di 100 € per il tablet usato funzionante. La promozione viene comunicata su molti canali di comunicazione tradizionali (radio, giornali) e social (FB, Twitter, Lenovo webpage ecc) e pubblicità su tutte le catene di CE principali.”

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l prodotto che ci

sta premiando è il FonePad: ci fa avere una quota di mercato paragonabile a quella di brand come Apple e Samsung» Giovanni Bergamaschi, Responsabile Zenfone e Padfone e tablet Asus Italia

Giovanni Bergamaschi, Responsabile Zenfone e Padfone e tablet Asus Italia

Luigi Cattaneo, Country Consumer Manager, Lenovo Italia

Luciano Alibrandi, Director Corporate Communications EMEA di NVIDIA


focus Eurocucina di Silvia Castoldi

Tecnologia in cucina A EuroCucina 2014 – FTK Technology for the kitchen il meglio della tecnologia per la casa

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TK (Technology For the Kitchen) è l’evento nato da alcune aziende tra le più qualificate del settore per presentare l’innovazione della tecnologia degli elettrodomestici da incasso attraverso prodotti innovativi, prototipi e concept: veri e propri studi su quelli che saranno gli elettrodomestici del futuro. La nuova edizione che si tenuta a Fiera Milano Rho dall’8 al 13 aprile scorsi , collocata con i suoi 9.800 metri quadrati all’interno di due dei quattro padiglioni di EuroCucina. Le aziende sono scese in campo con esclusive collezioni di prodotti – da quelli per la refrigerazione e il congelamento a quelli per la cottura e l’aspirazione – volti innanzitutto a migliorare le qualità della vita in cucina che si vuole sempre più salubre, efficiente e confortevole e in grado di creare esperienze ed emozioni. Le massime prestazioni dettate dall’alto contenuto tecnologico si declinano attraverso la grande faci-

lità di utilizzo e i minimi consumi. Il risparmio energetico insieme al rispetto per l’ambiente restano due forti componenti nella progettazione non solo degli elettrodomestici ma spesso anche della stessa catena produttiva delle aziende. Le soluzioni sono decisamente orientate al design per offrire ai consumatori prodotti di qualità che soddisfino tutte le esigenze di gusto e che siano al contempo elemento d’arredo. Gli elettrodomestici si vestono dunque di nuove forme, colori e materiali, leggeri e compatti, ergonomici e

accattivanti. E lo stile di vita contemporaneo e gli ambienti abitativi sempre più integrati portano a soluzioni multifunzione per garantire massima flessibilità nella gestione degli spazi. Non sono mancate poi le vere e proprie sorprese dal gusto avveniristico, per non dire fantascientifico, come, ad esempio, elettrodomestici governati da remoto per mezzo di applicazioni mobile o forni con schermi touchscreen capaci di suggerire ricette in real time, nonché piani cottura a induzione intelligenti, capaci di calco-


mentre GlassTray, lo speciale cestello per i bicchieri a stelo lungo, disponibile come accessorio, garantisce maggiore flessibilità e stabilità per le stoviglie. Infine, la zeolite, un minerale che non richiede manutenzione, consente di ottenere risultati di asciugatura ottimali, non soltanto con il cristallo.

Candy: prodotti di Elite

lare in modo del tutto automatico l’esatta area da riscaldare.

Beko: frigo gelataio Tra le proposte di Beko c’è un frigorifero che non si limita a conservare il gelato, ma lo produce. Grazie a uno speciale mantecatore posto nel freezer del modello DN 162220 DJZIX (a doppia porta con macchina del ghiaccio, efficienza energetica A++), è possibile preparare gelati sia del tipo tradizionale, sia frozen jogurt. L’ideale per chi desidera prodotti genuini. Caratterizzate da spirito innovativo e, soprattutto comodità di utilizzo, il nuovo sistema di cottura Luminist, supportato da bruciatori a fiamma verticale ad alta efficienza e da un sistema di indicatori LED in grado di informare sulla potenza della fiamma grazie a un’interfaccia intelligente a LED, nonché l’innovativa tecnologia InnoWise, che propone una superficie di controllo virtuale proiettata sul piano cottura, do-

tata di un’interfaccia intelligente e flessibile, che permette di attivare piano cottura, cappa e lavastoviglie sfiorandola semplicemente. E, last but not least, la nuova tecnologia NeoFrost, caratterizzata da due sistemi di raffreddamento indipendenti in grado di mantenere l’umidità a un livello ideale (fino al 90%) per una freschezza degli alimenti prolungata nel tempo.

Bosch: delicatezza coi cristalli Il pensiero di dover lavare a mano porcellane e cristalli può far passare la voglia di utilizzarli. Ma le nuove lavastoviglie Bosch con zeolite elimineranno questa fatica. Bosch ha dotato le sue lavastoviglie più efficienti con funzioni che consentono di rilassarsi completamente mentre il lavaggio è in azione. Glass 40°, il programma per i bicchieri, ottimizza temperatura e quantità dell’acqua e tempi di asciugatura in favore di brillantezza, pulizia e protezione,

Per visualizzare il reportage fotografico

A EuroCucina Candy ha presentato la linea Elite, con finiture e materiali ricercati. Per esempio i forni Elite, disponibili nelle nuove maxi cavità che raggiungono fino a 78 litri di capacità, sono dotati di cornici ridotte per una completa visibilità dei cibi in cottura, del sistema esclusivo di illuminazione U-See e dello speciale sistema di cottura SoftCook per una cottura perfetta in ogni occasione. Il piano cottura Elite Flat Inox, invece, utilizza acciaio inox ultra sottile per la placca e bruciatori a file con funzionamento a fiamma verticale per garantire la massima precisione in cottura. La collezione Elite viene completata da una gamma di forni a microonde e di forni a vapore, in coordinato con una cappa e un frigorifero. FKT è stata anche la vetrina di consacrazione della tecnologia Simply|Fi, per la gestione da remoto, mediante tablet o smartphone, di frigoriferi, lavatrici, forni e cappe. In esposizione, tra i prodotti dell’azienda italiana, anche un prototipo di forno dotato di un avveniristico touchscreen in grado di suggerire la giusta combinazione di temperatura e tempo di cottura degli alimenti, nonché gli ingredienti e le modalità di preparazione di ricette selezionate.

Electrolux: flessibilità nel lavaggio stoviglie Tra le novità proposte da Electrolux a EuroCucina FTK c’è soprattutto la lavastoviglie TT 1003 R5 RealLife, in classe energetica A++ con vasca XXL (vedi cover). È in grado di lavare l’equivalente di 15 coperti, grazie ai cesti flessibili RealLife: il superiore con doppia fila di piatti ad altezza regolabile, anche a pieno carico, l’inferiore con supporti reclinabili. Il vassoio posate è removibile, mentre gli speciali supporti SoftGrip e SoftSpikes proteggono i bicchieri da rotture. Il lavaggio, ef-


focus Eurocucina

Elica: il design in cucina A FTK era presente anche Elica, che ha esposto la sua nuova collezione di cappe da cucina in uno stand commissionato al celebre studio architettonico stARTT. Lo stand è stato concepito secondo diverse aree che hanno dimostrato le tendenze di innovazione tecnologica che influenzeranno l’ambiente cucina nei prossimi anni. Lo stand realizzato da stARTT è stato caratterizzato da un brillante anello sospeso, all’interno del quale lo spazio cucina è protetto dal fogliame di un giardino, in contrasto con l’artificialità dell’ambiente circostante.

Hoover: professionalità in cucina

fettuato con mulinello satellitare, prevede sette programmi: AutoFlex 45-70 ºC, FlexiWash, Intensivo 70 ºC, Rapido 30 min. 60 ºC, Cristalli 45 ºC, Eco 50 ºC, Ammollo. Il sistema Pure Crystal evita l’opacizzazione di vetri e cristalli.

Passando al marchio Hoover, è stato presentato il forno Prodige, che vanta una capacità di 78 litri con possibilità di cuocere su 5 livelli. Ma non solo. Utilizzando l’apposito separatore è possibile dividere la maxi cavità in due, ottenendo due forni completamente indipendenti, ognuno dotato di una propria ventola e di una resistenza circolare. In questo modo è possibile cuocere con temperature e tempi differenti in contemporanea. Il sistema di ventilazione Pro è ispirato alla cottura professionale dei grandi chef. Citiamo anche il piano cottura in vetro temperato Gas on Glass, perfetto per chi ama l’eleganza in cucina combinata alla facilità di pulizia. La gamma è composta sia da versioni più tradizionali sia dalla nuova versione a 4 fuochi in 74 cm con i bruciatori disposti a rombo, che lascia più spazio per cucinare.

Hotpoint-Ariston: induzione per tutti La diffusione in Italia dei piani cottura a induzione è limitata a causa dell’elevato costo dell’energia e del limite al consumo di 3 kW posto sulla maggior parte dei contatori italiani. Ora però, grazie alla tecnologia di Hotpoint-Ariston, è possibile adattare l’assorbimento massimo di energia al livello desiderato. Grazie al Limitatore di Potenza è possibile selezionare su alcuni piani cottura a induzione l’assorbimento anche a 1,0 kW, 1,6 kW, 2,2 kW, 2,8 kW. Cotture lente e perfetta distribuzione del calore: l’elettronica all’interno del piano consente di mantenere la temperatura della piastra al mi-

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nimo per tutto il tempo necessario. Sarà quindi possibile sciogliere la cioccolata senza preoccuparsi di bruciarla. A chi preferisce il gas HotpointAriston propone la tecnologia dei bruciatori Direct Flame: grazie ai 420 microfori che irradiano verticalmente la fiamma, propagano il calore in modo uniforme su tutta la superficie del recipiente di cottura, a differenza dei bruciatori tradizionali a fiamma radiale, limitando al minimo i tempi e i consumi energetici. Il tempo di ebollizione dell’acqua è fino al 20% più breve rispetto ad un bruciatore standard, e i consumi di gas ridotti fino al 22%. Per questo, i piani gas Luce dotati di Direct Flame sono certificati Ecotech. L’esclusivo trattamento nanotecnologico Diamond Clean rivoluziona la pulizia dei piani cottura in acciaio: basta una semplice spugna inumidita e tutti i residui di cibo si eliminano con facilità, anche quelli carbonificati. Inoltre, grazie all’elevata idrorepellenza del trattamento, impedisce la formazione di aloni sulla superficie.

Indesit: sei programmi per ogni alimento I piani cottura Indesit offrono diverse tipologie di bruciatori, tra cui a tripla (3,6 kW) e doppia corona (3,5 kW) che permettono un’ottima distribuzione del calore su superfici più ampie con vantaggi immediatamente riscontrabili. Infatti utilizzando un bruciatore Tripla Corona, l’acqua raggiunge la temperatura di ebollizione risparmiando circa il 15% di tempo rispetto all’uso di un bruciatore standard. Un esempio è il piano cottura IPG640ST D, con superficie a effetto vetro e sistema di sicurezza Safe Flame per evitare fughe di gas. Il suo ideale compagno è il forno Multichef 6, sempre con estetica a effetto vetro color tortora, che promette la cottura perfetta per ogni alimento in soli sei programmi: Statico, Pizza, Grill, Gratin, Pasticceria e Multilivello.

Miele: sensibili al vostro tocco I nuovi prodotti da incasso Miele, dai forni tradizionali ai forni a vapore, dalle macchine per il caffè ai cassetti scaldavivande, si fan-


no notare per l’uso generalizzato della tecnologia sensibile al tocco M Touch. L’uso del nuovo display è facile e intuitivo: basta sfiorare comandi o passare un dito sul display, che, con testi e simboli bianchi su sfondo nero, rende le informazioni ben visibili e leggibili. Molte funzioni si selezionano semplicemente con un tocco. Per guidare l’utente le informazioni vengono evidenziate a colori. Tutte le caratteristiche estetiche della nuova gamma di apparecchi da incasso sono perfettamente omogenee. Miele ha introdotto anche la comunicazione intelligente tra cappa e piano cottura con la funzione esclusiva Miele Con@ctivity , che permette alla cappa di comunicare automaticamente con il piano cottura in completa armonia. Dal momento in cui un piano di cottura Miele è acceso, questa funzione attiva automaticamente l’illuminazione della cappa e l’accensione della ventola di aspirazione, assicurando l’estrazione ottimale dei vapori di cottura e degli odori, al fine di raggiungere il perfetto microclima in cucina. Con@ctivity adegua automaticamente la potenza della cappa in risposta a una modifica delle impostazioni sul piano di cottura, consentendo il massimo risultato di aspirazione e un risparmio energetico. In pratica la cappa non necessita di un funzionamento manuale, il che elimina anche la necessità di pulizia causata da eventuali ditate, in quanto i controlli rimangono sempre puliti.

Nardi Elettrodomestici Nardi Elettrodomestici ha portato a Milano il frutto del primo progetto di un nuovo piano cottura con comandi a sfioramento touch control, cui seguiranno nuovi modelli nel corso del 2014. Tra gli altri prodotti, un piano di cottura elettrico in vetroceramica e induzione da 45 cm con estetica in stile romantico a 3 zone di cottura, con possibilità di adeguamento a 3 Kw e 2,8 kW per l’utilizzo nelle case italiane.

Siemens: si aprono da sole Le nuove lavastoviglie da incasso Siemens sono dotate di una novità assoluta: il sistema di apertura della porta openAssist. Grazie ad un semplice tocco, attiva automaticamente l’apertura della porta, nella più totale semplicità e praticità. Il design delle cucine moderne, che prevede l’assenza totale di maniglie a vista, viene così esaltato nella sua interezza. I modelli top di gamma Siemens arrivano alla classe energetica A+++-10% (37% di risparmio energetico rispetto alla classe A). Come il marchio-fratello Bosch, anche Siemens utilizza la zeolite, un minerale naturale, per assorbire l’umidità in fase di asciugatura.

Whirlpool: il sesto senso Whirlpool ha proposto il rivoluzionario forno 6° Senso, il primo in cui viene impiegata la tecnologia a induzione, garantendo ottimi ri-

sultati di cottura insieme a un notevole risparmio di energia e tempo. Senza la necessità di preriscaldare il forno, infatti, 6° Senso Induction riduce i tempi di cottura e il consumo di energia elettrica fino al 50%, offrendo cibo tenero all’interno e perfettamente dorato all’esterno. Il tutto grazie ad un speciale ripiano a induzione che si riscalda immediatamente non appena viene inserito e posizionato all’interno della cavità. La tecnologia viene completata attraverso la funzione grill che si attiva, quando necessario, per completare il processo di cottura a induzione. Quando la modalità Induction non è attiva, è possibile utilizzare il forno in maniera tradizionale. La tecnologia 6° Senso controlla comunque la cottura in funzione dei risultati e del risparmio energetico.

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e aziende scendono in

campo con esclusive collezioni di prodotti volti a migliorare le qualità della vita in cucina


aziende

In attesa dell’arrivo anche nel nostro Paese dei suoi smartphone, il colosso cinese rafforza la sua presenza nel mercato italiano dell’informatica e del mobile

Prodotto e strategia: le armi vincenti di “F

or those who do” (“Per quelli che fanno”, ndr). Mai claim potrebbe essere più azzeccato per dei prodotti mobile e di informatica, dedicati a molteplici target di consumatori, dai networker ai websurfer, fino ad arrivare ai gamer e agli appassionati dell’entertainment. Lenovo si presenta così, come un’azienda “smart” al passo coi tempi e con le nuove mode, pur mantenendo le sue credenziali indiscusse di grande multinazionale, con una forza produttiva e innovatrice davvero impressionante e, soprattutto, con quote di mercato e risultati di vendita veramente da capogiro. “Siamo i numeri 1 in cinque dei sette principali mercati mondiali. Da diverso tempo deteniamo il primato mondiale nel settore PC e, negli ultimi due trimestri, l’abbiamo ancora più accentuato, allargando ulteriormente il gap con l’azienda competitor posizionata al secondo posto”, conferma infatti Giuseppe Finocchiaro, Executive Director e General Manager per il Consumer Business di Lenovo nella regione Sud-Europa. “Ma quello dei PC non è il solo settore che ci vede leader di mercato: siamo arrivati a conquistare anche la terza posizione a livello mondiale

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Lenovo

nel segmento dei cosiddetti ‘smart connected device’ (Pc + tablet + smarthpone, ndr) e la quarta posizione nel comparto smartphone”. Risultati, questi, che la dicono lunga sulla reale identità del colosso cinese, una delle poche realtà del settore ICT in grado di vantare la presenza costante del segno positivo nei conti economici degli ultimi esercizi fiscali. E non è tutto. I margini di crescita sono altrettanto importanti: basti pensare alla recente acquisizione di Motorola (ancora in fase di valutazione da parte degli organi competenti statunitensi, ndr) e a tutti i Paesi in cui Lenovo non ha ancora espresso il suo reale potenziale: solo nel comparto smartphone, ad esempio, il brand non è an-

cora presente in mercati strategici come gli Stati Uniti e l’Europa Occidentale. “Il prossimo anno sarà sicuramente importante per la crescita di Lenovo in Italia e nel mondo”, sottolinea a tal proposito Finocchiaro, mettendo l’accento su come anche il mercato italiano abbia riconosciuto all’azienda una capacità d’innovazione e di “diffusione di cultura digitale” di primissimo piano. “Lenovo ha una forza aggiuntiva: quella di essere una vera e propria global company”, aggiunge poi il manager. “Nel nostro top management sono presenti infatti persone di sette diverse nazionalità. E così via via scendendo nel nostro organigramma si trovano manager provenienti da tutte le parti

del mondo. Questo ci aiuta a essere un’azienda molto competitiva a livello locale, poiché capace di capire velocemente l’andamento del business del Paese di riferimento, essendo in grado di ‘vestire’ i prodotti con la giusta strategia”. Un management – fatecelo dire anche con un pizzico di orgoglio nazionale – caratterizzato da una buona rappresentativa di manager italiani, primo tra tutti Gianfranco Lanci, Chief Operating Officer (praticamente, il n. 2 mondiale) del Gruppo, e figura ben nota a tutto il mondo dell’hi-tech sia nazionale sia internazionale.

Parola d’ordine: multimodalità Finocchiaro non ha dubbi: “Per avere successo in questo mercato serve il prodotto”. “Lenovo è fra


le aziende più prolifiche di questo settore”, prosegue infatti il manager. “Continuiamo a presentare nuove soluzioni e nuove piattaforme e, quello che realmente ci distingue, è la nostra particolare offerta di prodotti, ossia la capacità di mettere a disposizione del mercato delle vere e proprie novità. Uno dei settori di mercato che ci vede davvero leader incontrastati è difatti quello della multimodalità, ovvero di quelle macchine che vanno ben al di là del tradizionale concept di computer formato da schermo e tastiera e che sono in grado di offrire un utilizzo del tutto nuovo e flessibile del prodotto”. Dai centri di Ricerca e Sviluppo della multinazionale cinese sono difatti usciti prodotti veramente innovativi sia per funzionalità che per design, come ad esempio i notebook convertibili della serie Yoga e Flex o il nuovo tablet Yoga Tablet, rinnovati recentemente nelle loro funzionalità e dotazioni tecniche in occasione dell’ultima edizione del Mobile World Congress di Barcellona. La serie Yoga PC, difatti, è caratterizzata dalla disponibilità, in un unico prodotto, di ben quattro diverse modalità di utilizzo, grazie alla presenza di una cerniera con apertura a 360°. A “laptop” normale, con l’uso della tastiera: a “tablet”, girando lo schermo su se stesso e utilizzando il touch; a “stand”, con la tastiera divolta verso il basso; a “tenda”, per vedere comodamente un film o un video. I portatili Flex sono invece dualmode, ruotando di 300° gradi in modalità stand. Davvero performante e versatile, e sicuramente unico nel suo genere, invece, lo Yoga Tablet, un device Android in grado di offrire tre diverse posizioni di utilizzo: verticale cioè a “libro”, tenendolo in mano comodamente grazie all’impugnatura ergonomica che contiene una batteria che dura fino a 18 ore; inclinata, detta “tilt” e stand, appoggiandolo

al cavalletto regolabile. Concepito con un design del tutto innovativo lo Yoga Tablet è in grado di offrire tutto ciò che di meglio è presente nelle dotazioni tecnologiche più all’avanguardia, e nella nuova versione appena presentata a Barcellona – che sarà sugli scaffali italiani nella seconda parte dell’anno – è dotato anche di schermo Full HD, processore quad core, doppia fotocamera e ampie possibilità di connessione. Ci sono due versioni 8” e 10”, la seconda con una tastiera bluetooth opzionale che fa anche da cover. “Stiamo lavorando molto sulla comunicazione sul punto vendita, al fine di valorizzare al meglio i nostri prodotti e facendone conoscere a tutti le reali funzionalità”, sottolinea Finocchiaro. “Da qualche tempo abbiamo iniziato un programma articolato di allestimento di apposite aree dedicate, supportate da materiale informativo e promoter, capaci di far vivere delle vere e proprie emozioni ai consumatori”.

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no dei settori di mercato che

ci vede davvero leader incontrastati è quello della multimodalità, ovvero di quelle macchine che vanno ben al di là del tradizionale concept di computer Giuseppe Finocchiaro, Executive Director e General Manager per il Consumer Business di Lenovo nella regione Sud-Europa


aziende

LG Electronics rinnova l’intera gamma dei propri prodotti puntando sul design, sull’innovazione tecnologica, sulla connettività dei diversi dispositivi e sulla loro eco-sostenibilità

I

n occasione dell’evento LG Innovative Festival 2014 organizzato una volta tanto nel nostro paese a Venezia a metà marzo, il produttore coreano ha svelato la nuova gamma di prodotti per il mercato europeo. Con una grande varietà di soluzioni disegnate sulle esigenze dei suoi utenti finali e caratterizzate da tecnologie premium e design innovativo, LG punta a rafforzare la sua leadership in Europa e le sue relazioni con i distributori partner.

Grandi novità nel bianco Non solo nuovi design per il bianco ma anche diverse innovazioni tecnologiche volte in particolar

più efficienti del 40% rispetto ai modelli A+++, il cui lancio è previsto in Europa per la prima metà dell’anno. Grazie alla tecnologia TurboWash e TrueSteam, la gamma LG dimezza i tempi di lavaggio, arrivando al tempo record di 59 minuti e riducendo il consumo di energia fino al 15% e il consumo di acqua fino al 40% senza sacrificare le performance. La nuova linea ha oblò sempre più grandi, permette carichi straordinari, fino a 10 kg con dimensioni standard e la possibilità di interfacciarsi con uno smartphone per la diagnosi in caso di problemi. Sempre puntando al rispetto ambientale, LG ha inoltre presentato

LG festeggia l’inno modo a semplificare la vita degli utenti e all’impronta green. Dai frigoriferi con il sistema door-indoor che permettono di accedere ad un secondo sportello posto dietro al primo per i generi che vengono consumati più frequentemente; alle lavastoviglie, con il nuovo sistema di lavaggio che sfrutta il vapore per sciogliere l’unto più ostinato e una lampada UV per la sanificazione tra un lavaggio e l’altro; al nuovo bedding cleaner per la pulizia approfondita di letti e divani, che unisce l’aspirazione a una sorta di battipanni elettronico. Punta di diamante della collezione, la gamma di nuove lavatrici a carico frontale

WebOS non è una semplice interfaccia ma un vero e proprio sistema operativo per le TV

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nuovi frigoriferi dotati dell’esclusivo Compressore Lineare Inverter che assicurano risparmio energetico, silenziosità e affidabilità ai massimi livelli. Tra le novità il primo frigorifero al mondo con classe energetica A+++ -10%. Novità anche nel campo della climatizzazione con l’Artcool Stylist, il cui design è impreziosito da luci LED personalizzabili e dalla nuova funzionalità 3-way Soft Airflow, per un flusso d’aria sempre uniforme.

Il bruno sceglie forme curve LG ha decisamente schiacciato l’acceleratore sul pedale dell’innovazione: dopo esser stata la prima azienda al mondo ad aver prodotto un TV Ultra HD da 84 pollici nel 2012, e ad aver ideato il più grande TV OLED Ultra HD nel 2014, ha svelato l’imminente arri-


Il sistema operativo per le TV La piattaforma WebOS, che ha l’ambizioso obiettivo di reinventare l’esperienza TV rendendola semplice e intuitiva, rende estremamente semplice la ricerca e la visualizzazione di contenuti, la connessione con altri dispositivi, così come il processo di impostazione iniziale. WebOS, da cui LG si aspetta molto nel mercato delle Smart TV, farà il suo debutto quest’anno su più di 40 modelli, tra cui i TV Ultra HD, gli OLED e le Smart TV Cinema 3D. utilizzando questo sistema è possibile passare velocemente da una sorgente ad un’altra, sia che si tratti di contenuti trasmessi via antenna, sia per quelli scaricabili dal cloud. Non mancano le applicazioni (al momento però sono ancora poche) né la possibilità di collegarsi ad altri dispositivi della rete domestica.

vo la nuova gamma TV con sette serie di TV Ultra HD dai 49 ai 105 pollici. Co-protagonisti d’eccezione, mostrati per la prima volta in Europa, sono stati inoltre i TV OLED LG da 77 e da 55 pollici insieme all’innovativa piattaforma WebOS. “Schermo curvo” è la parola d’ordine per il 2014 nei model-

Indecisi se scegliere la qualità dell’Oled o quella del 4K? Questo gioiello da 77 pollici (quasi 2 metri di diagonale) le racchiude entrambe ed vanta un pannello curvo per una visione ancor più coinvolgente

novazione

li di fascia alta che uniscono una qualità visiva davvero impressionante con un design altrettanto strabiliante: lo spessore dell’OLED è di pochi millimetri e la cornice praticamente assente. La tecnologia 4K (con risoluzione 3840 x 2160 pixel) si espande anche sui modelli di fascia medio alta delle serie UB9800 e UB8500, dotati di schermo piatto Ultra IPS. G razie all’altissima definizione anche le immagini in 3D assumono una nuova profondità e non è esclusa una rinascita di questa tecnologia che non ha mai sortito il successo sperato dai produttori. La scena audio per l’home cinema è dominata dalle soundbar che utilizzano il singolare formato 4.1, seppur con la possibilità di riprodurre musica di alta qualità (24bit / 192 KHz) e soprattutto con una potenza che arriva anche a 320 W.

Per visualizzare il reportage fotografico

Lifeband Touch

Il vapore ad alta temperatura scioglie e dissolve le trace di cibo più ostinate, mentre una lampada UV sanifica la lavastoviglie dai batteri dopo ogni lavaggio

Le novità del settore mobile, come lo smartphone G Flex dal display curvo, sono già state mostrate al CES di Las Vegas e al MWC di Barcellona, ma a Venezia abbiamo potuto provare il primo dispositivo indossabile di LG. Oltre all’accelerometro e all’altimetro, sensori che troviamo su altri dispositivi simili, è dotato di uno schermo OLED touch che permette di permette di vedere chi ci sta chiamando e leggere i messaggi ricevuti.


fashion tech

“Anche il gusto vuole la sua parte”… anche tra chip e fornelli… di Monica Renna

La tecnologia?

È fashion! M

oda, design e tecnologia in casa. Solo 20 anni fa sembrava un accostamento alquanto bizzarro e improponibile. Possedere un televisore o un elettrodomestico stilisticamente curato nei dettagli non era certamente condizione indispensabile per veicolare la decisione di acquisto del consumatore. Oggi invece lo è: le aziende si sono dovute adeguare nello studio e nella realizzazione di strumenti oltre che funzionali belli da vedere e da esibire. I primi articoli ad essere stati oggetto di un restyling totale sono stati i telefoni cellulari, che hanno smesso i panni dei citofoni in miniatura per diventare delle vere e proprie agende elettroniche, ultrasottili, satinate o a “specchio”, di ogni colore e forma. Un circolo virtuoso che ha coinvolto, come un effetto domino, televisori, piccoli e grandi elettrodomestici. Tra le aziende in prima linea in questa nuova strategia di mercato spicca Russell Hobbs Italia, che ha recentemente lanciato sul mercato “Illumina”, la nuova linea di design per la preparazione dei cibi, che coniuga l’aspetto stilistico alle perfor-

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mance in cucina, grazie alla tecnologia Colour Control, che permette di gestire e controllare la lavorazione dei cibi, attraverso un anello luminoso che cambia colore in base alla velocità selezionata. “Il consumatore moderno è diventato sempre più esigente”. Afferma Vieri Pecori Giraldi - Direttore Marketing di Russell Hobbs Italia. “In un elettrodomestico, infatti, non ricerca più soltanto la funzionalità o un buon rapporto qualità-prezzo, ma presta attenzione anche agli aspetti estetici e al design. Con Russell Hobbs vogliamo rispondere proprio a questa richiesta, offrendo dei veri e propri complementi d’arredo per la cucina, dei piccoli elettrodomestici per la preparazione dei cibi e per la prima colazione dal design elegante e curato, in grado di impreziosire la casa. Al tempo stesso i nostri prodotti si caratterizzano per le prestazioni molto alte e innovative e forniscono un aiuto concreto in cucina. La ricercatezza dei colori e le linee eleganti dei piccoli elettrodomestici Russell Hobbs li rendono dei complementi d’arredo moder-


ni e accattivanti, da tenere in bella mostra in cucina, apprezzati per le loro caratteristiche”. Veri e propri complementi d’arredo, da inserire all’interno di un ambiente domestico moderno e minimalista. Parliamo in questo caso di Bose, che ha realizzato sistemi stereo e home cinema dallo stile essenziale, ma fortemente fashion.

“Per Bose il design dei prodotti è fondamentale, tanto quanto le performance audio che i nostri sistemi sono in grado di offrire”. Dichiara Alberto Staderini, Consumer Marketing Manager di Bose Italia. “E in Bose i due concetti sono fortemente correlati: il design è estetica e funzione al tempo stesso. La musica è un elemento fon-

damentale della vita di tutti noi e per questo motivo mettiamo a disposizione dei consumatori prodotti che abbinino eccellenza tecnologica a un design che li renda il complemento perfetto per tutte le situazioni. In casa, i nostri sistemi si armonizzano con l’arredamento e si integrano perfettamente in ogni ambiente, in maniera di-

Tecnologia e Moda alla Milano Design Week 2014 Tengono il passo della moda e le sue evoluzioni le aziende del comparto tecnologico, che anche quest’anno si danno appuntamento alla Milano Design Week. Tra le molte realtà presenti segnaliamo Brother, che sarà presente all’interno del Temporary Museum for New Design, ideato da Gisella Borioli con l’art direction di Giulio Cappellini. Nell’esclusiva MyOwnGallery di Superstudio Più, Brother ha presentato “Print-àPorter”, un progetto sviluppato in collaborazione con POLI.design, nonché un’idea che unisce due aspetti importanti: il concetto di stampa e quello di fashion design. Un gruppo selezionato di studenti (master-class) del Corso di alta specializzazione in “Licensing dei Beni di Lusso” di POLI.design, consorzio del Politecnico di Milano guidato dal Professor Marco Turinetto, svilupperà abiti e accessori di design realizzati con la carta. Gli studenti lavoreranno sui modelli coinvolgendo il pubblico che entrerà in contatto con forme e materiali. Il workshop mostrerà come il design prende vita passando dalle due alle tre dimensioni: partendo dalla stampa, passando per realizzazione del singolo modulo, fino alla declinazione coordinata sui modelli. Una mostra dedicata al mondo home quella che invece attenderà i visitatori presso lo Spazio Zegna, dove Samsung ha organizzato: “Flows, a Journey to the Future” e la Samsung Premium House.

screta quanto efficace. Fuori casa, i nostri diffusori bluetooth coniugano qualità, stile e leggerezza. E gli inserti StayHere dei nostri auricolari caratterizzano fortemente il prodotto dal punto di vista stilistico tanto quanto da quello funzionale, offrendo al contempo una stabilità e comfort straordinari. Il design quindi si conferma elemento fondamentale sin dalla progettazione per offrire sempre ai clienti un’esperienza emozionante sotto ogni punto di vista”. Una scelta fatta da molte case costruttrici, come, ad esempio, Woox Innovations che, per il lancio delle sue cuffie Philips Citiscape, dal gusto spiccatamente glamour, ha scelto di affidarsi a dei noti fashion bloggers, costruendo un vero e proprio progetto di comunicazione fashion-oriented. Moda e tecnologia, nel vero senso della parola. Ovvero quando un brand di moda offre la propria immagine per “vestire” uno strumento tecnologico o casalingo. È il caso di Nespresso e Fiorucci, che hanno dato vita a un’edizione limitata della Nescafè Dolce Gusto, realizzata dal marchio De’Longhi. Caratteri distintivi di questo oggetto di design è l’immaginario pop, i colori e le immagine iconiche a cui Fiorucci è da sempre legato. Tema di questa edizione limitata è l’amore. Anche un articolo come il gasatore ha il suo oggetto di design: si chiama Source Wood di Sodastream, la nuova versione in legno del gasatore Source disegnato da Yves Béhar e premiato nel 2013 con il Red Dot Design Award. In linea con la tendenza a utilizzare ‘materiali grezzi’ nell’interior design, il rinomato designer ha realizzato una variante moderna usando una finitura in legno: si tratta del primo elettrodomestico da cucina al mondo con queste caratteristiche, un prodotto unico, di cui si sono rese disponibili sul mercato italiano esclusivamente in limited edition nella versione in bianco con copertura in legno chiaro solo 25 pezzi. Tocco fashion anche per gli smartphone. Tra le prime aziende ad aver ceduto al fascino del mondo del fashion è stata Motorola che ha rivisitato per l’occasione il suo Motorola Razr V3i Gold, rivestendolo completamente d’oro e personalizzandolo con il logo Dol-


fashion tech

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e aziende si sono dovute

adeguare nello studio e nella realizzazione di strumenti oltre che funzionali belli da vedere e da esibire

ce & Gabbana. Più che un cellulare un oggetto di culto, che è stato prodotto solo in 1000 esemplari ed è stato venduto nelle boutique D&G. Stessa sorte è toccata a LG Electronics, che invece ha scelto lo stilista Cavalli per i modelli U880 e U8360. Quest’ultimo venduto solo a Hong Kong, in 1089 esemplari alla modica cifra di 1000 euro. Infine non poteva mancare l’iconica e più glamour gattina del momento, Hello Kitty, che ha “prestato” la propria immagine per il Samsung Galaxy Y. L’azienda però non è nuova a collaborazioni questo tipo, perché ha collaborato anche con lo stilista Armani per altri modelli di cellulari, nonché per una linea di Tv LCD da 46 e 52 pollici, con scocca in vetro nero lucido, interruttore di accensione in quattro modalità con Led luminoso e telecomando piatto e ridotto nelle dimensioni. I prezzi? Dai 7.000 agli 8.750 euro. Un sogno. Un’altra azienda che ha osato e

Alberto Staderini, Consumer Marketing Manager di Bose Italia

Vieri Pecori Giraldi - Direttore Marketing di Russell Hobbs Italia

non poco è Nokia, che in occasione dell’ultima edizione della London Fashion Week ha presentato la prima gonna interattiva al mondo creata con dispositivi smartphone Nokia Lumia 1520 e realizzata in collaborazione con il duo dell’etichetta creativa Fyodor Golan. La gonna smart, disegnata da Fyodor Podgorny e Golan Frydman, vincitori del Fashion Fringe Award, e realizzata dallo studio di progettazione ricerca e design Kin, si adatta ai cambiamenti quotidiani di chi la indossa, grazie alla fusione dei 35 schermi che la adornano, le immagini scattate con il Nokia

Lumia 1520 e le notizie live dello smartphone. Le immagini sugli schermi con il movimento della gonna cambiano colore e, grazie a un’app, regalano effetti sfavillanti che in sinergia con i movimenti del capo indossato riproducono la reale delicatezza dei tessuti. Per la creazione della gonna, lo studio Kin ha lavorato in modo interattivo con una combinazione di software come Python e C#. Per la nuova collezione e la collaborazione con Nokia, Fyodor ha affermato: “Nella collezione Autunno Inverno 2014 abbiamo giocato con il contrasto tradizione-tecnologia. Crediamo si possa creare pressoché qualsiasi cosa che sfidi le leggi di gravità. Il colore cambia a seconda del movimento della gonna e l’idea di rendere gli schermi reattivi al mondo circostante attraverso fotografie e video rappresenta una novità assoluta”. Matt Wade, socio fondatore dello studio Kin, ha sottolineato: “È un territorio nuovo ed emozionante, che allarga i confini di ciò che è possibile fare nel settore della moda, del design e della programmazione”. Gli smartphone svolgono un ruolo sempre più importante nel mondo della moda e diventano protagonisti in occasione delle fashion week internazionali grazie anche alla possibilità di mettere online le collezioni prima ancora che sfilino in passerella. Il design nella tecnologia è anche oggetto di riconoscimenti presti-

Ritorno al “passato” Uno stile intramontabile che oltre a coinvolgere il mondo della moda, ha lentamente invaso il comparto casa e lifestyle. Il Vintage, stando al suo significato letterario indica le qualità e il valore di un oggetto indossato e/o prodotto almeno vent’anni prima del momento attuale, e che può essere riferito a secoli passati senza necessariamente essere circoscritto al Ventesimo secolo. Gli oggetti definiti vintage sono considerati oggetti di culto per differenti ragioni tra cui le qualità superiori con cui sono stati prodotti, se confrontati ad altre produzioni precedenti o successive dello stesso manufatto, o per ragioni legate a motivi di cultura o costume. Partendo da questa definizione, possiamo dunque parlare di rivisitazione di questo stile da parte di aziende quali Ariete per la linea Party Time (macchina per pop corn, zucchero filato, donuts, cup cake, hot dog), Smeg con la sua linea di Frigoriferi anni 50, e De’Longhi con le sue macchine per la preparazione del caffè. Da non dimenticare il marchio Brionvega, azienda specializzata nella rivisitazione di prodotti cult degli anni 60 come Radio Cubo, Radio Grattacielo, RadioFonografo, Doney e Algol, dal design al colore e alle forma accattivanti. Estetica unica, espressione di design senza tempo, qualità e professionalità. È il claim invece che caratterizza KitchenAid portavoce di un’arte di vivere fatta di piacere, condivisione e passione. L’estetica del marchio, si esprime attraverso tre concetti fondamentali: timeless design, quality you can feel e professionality. Il Vintage è stato anche celebrato grazie a una mostra organizzata ormai qualche anno fa da Whirlpool, esposizione dei prodotti storici a partire dagli anni 40, come il “milionesimo” frigorifero dorato o la rivoluzionaria lavatrice K5.

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giosi. Ultimate Ears, brand di Logitech, ha ricevuto poche settimane fa il prestigioso Gold iF Product Design 2014 per il suo speaker wireless UE BOOM Si tratta del quinto riconoscimento consecutivo per Logitech e del primo iF gold award. Un bel traguardo se consideriamo che solo 50 aziende possono entrare in questa classifica. Ma se si vogliono individuare due case costruttrici che fanno della ricerca del migliore design una vera e propria mission aziendale, non si può non citare Electrolux e Samsung. Ogni anno, infatti, la multinazionale svedese di elettrodomestici si rende protagonista di un vero e proprio evento mondiale, interamente dedicato allo stile: il Design Lab, una vera e propria accademia della progettazione dedicata a giovani designer e creativi che, ogni anno, richiama a sé migliaia di partecipanti provenienti da ogni parte del globo. Lo stesso si può dire della società coreana, protagonista dell’ormai consolidato appuntamento del Young Design Award, premio altrettanto prestigioso e di richiamo internazionale che vede , anche in questo caso, gareggiare tra loro i nuovi “saranno famosi” del mondo del design. Luogo prescelto per le premiazioni di entrambi i riconoscimenti? Ovviamente, Milano.

E se poi il design è ciò che contraddistingue l’azienda fin dalla sua fondazione, quell’azienda può avere un solo nome: Bang & Olufsen, la società danese, da sempre sinonimo di lusso ed eleganza. Dal genio ed estro creativo del suo leggendario designer, il compianto David Lewis, sono infatti nati oggetti che hanno fatto davvero la storia, non solo dell’elettronica di consumo, ma dell’arte propriamente detta.


technology

vengono usati sistemi diversi per trasmettere e ricevere, dato che in trasmissione è necessario consumare meno energia, per non far scaricare troppo in fretta le batterie del cellulare. Le prestazioni reali possono variare anche in dipendenza dall’hardware che si ha a disposizione. Per raggiungere il massimo è necessario un telefono con quattro antenne.

Evoluzione della specie

di Silvia Castoldi

LTE è un’evoluzione dello standard GSM/UMTS. Il miglioramento nelle prestazioni viene ottenuto utilizzando migliori algoritmi di elaborazione del segnale, nonché abbandonando del tutto le vecchie tecnologie multiplexing e a commutazione di pacchetto, per adottare il protocollo Internet (IP) normalmente utilizzato nelle reti informatiche. Il nome adottato per questo nuovo sistema di interfacciamento è E-UTRA. Lo standard consente l’utilizzo di un ampio spettro di frequenze. Particolarmente importante è l’uso della tecnologia MIMO (multi-input, multi output) che è in grado di recepire le trasmissioni attraverso più percorsi contemporaneamente, cosa utilissima in città dove gli edifici creano riflessioni multiple del segnale che interferiscono tra loro. LTE ha una grande flessibilità, consentendo di andare da cellule

Si diffonde finalmente in Italia la tecnologia che permette grandi velocità di trasmissione dati sui cellulari

LTE Long Term Evolution L

a sigla (“Long Term Evolution”, cioè “evoluzione a lungo termine) designa un insieme di tecnologie di telefonia mobile che ha lo scopo di migliorare le prestazioni in termini di qualità delle chiamate vocali e soprattutto di velocità nella trasmissione e ricezione dei dati. L’idea iniziale era quella di introdurre nell’attuale sistema di telefonia mobile (il 3G, cioè la “terza generazione”) alcune migliorie che, senza richiedere ai provider aggiornamenti tecnologici troppo gravosi, anticipassero parte delle

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caratteristiche attese dalla generazione successiva (la 4G). Si è però ingenerata una notevole confusione, dato che molti, per ragioni di marketing, hanno pubblicizzato le reti LTE come “tecnologia 4G”, anche se queste non rispondono interamente ai requisiti previsti per la quarta generazione. Questa pratica è stata inizialmente disapprovata, ma poi avallata dal 3GPP, l’ente che coordina l’introduzione delle nuove tecnologie di telefonia mobile. Per mantenere una distinzione tra le tecnologie attuali e

quelle future, si è stabilito di definire le prime “4G LTE”, e le seconde “True 4G”.

Una valanga di dati Più ancora che nelle chiamate vocali, è nelle connessioni dati che LTE costituisce una rivoluzione. In condizioni ottimali, il nuovo standard consente una velocità di 326,4 Mbs in ricezione e di 86,4 Mbs in trasmissione, prestazioni che rivaleggiano con quelle delle reti fisse. La differenza tra le due velocità è dovuta al fatto che

di appena una decina di metri di raggio fino a un centinaio di chilometri, per adattare il meglio possibile il servizio al territorio. Le cellule di dimensione normale devono consentire la connessione dati ad almeno 200 utenti in contemporanea. Il ritardo in ricezione non deve superare i 5 msec, per facilitare le trasmissioni radio e televisive.

Una voce più chiara Anche le chiamate vocali, in ogni caso, beneficiano dell’avvento di LTE, a cominciare dalla presenza


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ne di LTE da parte di Wind, che si fa perdonare il ritardo offrendo ai suoi utenti l’uso della nuova tecnologia senza costi aggiuntivi.

Presente e futuro LTE è in continua crescita. Solo nel 2013 sono stati messi sul mercato 742 dispositivi compatibili, quasi il doppio rispetto all’anno precedente. Al momento le reti commerciali sono 274 in 101 Paesi. Quest’anno ne sono attesi circa 1.500, in gran parte smartphone, ma anche tablet e hotspot personali. Nel prossimo giugno, dal 23 al 25, si terrà ad Amsterdam l’LTE World Summit, un evento con

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TE ha una grande flessibilità,

consentendo di andare da cellule di appena una decina di metri di raggio fino a un centinaio di chilometri

di un codec più sofisticato per convertire la voce dal dominio analogico a quello digitale e viceversa. Il funzionamento base prevede che la voce passi attraverso lo stesso protocollo Internet usato per i dati. I provider hanno però l’opzione di mantenere il traffico vocale sulla vecchia rete a commutazione di pacchetto.

LTE nel mondo e in Italia La prima implementazione pubblica dell’LTE è avvenuta nel 2009 in Svezia da parte di TeliaSonera. L’anno successivo sono apparsi i primi provider LTE negli USA e in Giappone, mentre in India il sistema è arrivato nel 2012. Attualmente LTE è presente in quasi tutto il mondo, tanto che alcuni lo hanno definito il primo standard di telefonia mobile veramente globale (va detto però che le bande di frequenza utilizzate sono diverse nei vari paesi, ed occorre perciò un telefono multiband per poter usare LTE ovunque). In Italia LTE è arrivato tardi (con disappunto degli acquirenti dell’iPhone 5, che inizialmente non hanno potuto sfruttare a fondo le prestazioni all’avanguardia del nuovo telefono). Attualmente però tutti gli operatori del nostro Paese offrono un servizio LTE, anche se limitato alle grandi aree urbane e a poche altre zone (allo scorso febbraio TIM copriva 651 comuni italiani, e

gli altri provider un numero molto minore). Vodafone richiede ai suoi utenti 10 euro mensili (in aggiunta all’abbonamento che già si ha) per poter usufruire delle reti 4G, offrendo anche 2 GB mensili in più di traffico. TIM ha invece un abbonamento LTE dedicato, con 15 GB mensili a disposizione (30 se si è clienti anche di Telecom Italia) al costo di 35 euro mensili. Decisamente concorrenziale l’offerta di Tre, che offre l’accesso a LTE per un solo euro mensile in più rispetto all’abbonamento preesistente (ma senza incrementare i limiti di traffico). È recentissima l’adozio-

più di 150 espositori e più di 300 relatori, che faranno il punto sui futuri sviluppi di questa tecnologia, che ha di fronte ancora anni di espansione prima che si decida quali tecnologie faranno parte della generazione successiva, il True 4G. Non è da escludere che questo sarà basato su una versione potenziata di LTE, definita LTE Advanced.


in-store

Confermato anche per il 2014 l’articolato piano di marketing di Evoluzione che, da quest’anno, si arricchisce di nuove e importanti iniziative in ottica 2.0

La “Rete” nel mirino di Dixe I

l futuro di Dixe ha un nome ben preciso: “Rete”. Inteso in entrambi i suoi principali significati: sia come stretta collaborazione tra soci e affiliati sia come Internet. Se è infatti vero che tutti gli sforzi di Evoluzione vanno, come sempre, verso la creazione di una compagine distributiva sempre più affiatata e coesa riunita sotto un’unica insegna nazionale, è altrettanto vero che, proprio il web, rappresenta uno dei canali preferenziali su cui si è deciso di convogliare la comunicazione per il 2014, affiancandolo ai tradizionali mezzi di marketing finora utilizzati, come volantini promozionali, magazine informativi, advertising e attività di public relations. Sul fronte della comunicazione online, infatti, l’invito che è stato fatto a tutti i soci della grande X in occasione dell’incontro annuale svoltosi gli scorsi 25 e 26 febbraio, è stato proprio quello di utilizzare al meglio Internet e i social network per diffondere il più possibile la conoscenza dell’insegna. Il tutto,

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naturalmente, sotto la supervisione e il coordinamento dell’ufficio marketing della sede centrale di Milano del Gruppo, così come conferma Raffaella Saroni, Responsabile Marketing di Evoluzione: “La politica del nostro Gruppo è quella di dare spazio alle varie iniziative dei nostri soci e di fungere da collettore, senza però sostituirsi o imporsi ai progetti a livello locale. Noi forniamo un supporto di counselling, soprattutto per chi non ha dimestichezza con i nuovi media. In questo momento, infatti, cerchiamo di mantenere un atteggiamento sia ‘push’ che ‘pull’: da un lato veniamo stimolati dagli input provenienti dai soci più all’avanguardia in questo senso e dall’altro cerchiamo di supportare i soci e gli affiliati che, al contrario, sono del tutto inesperti o trovano difficoltà”.

Dalla comunicazione tradizionale… Andiamo per gradi. Non può esistere una comunicazione digitale

“evoluta” senza il prezioso supporto dei mezzi di comunicazione tradizionale. Appunto per questo, l’insegna ha confermato anche per l’anno in corso una lunga serie di iniziative già intraprese con successo in passato. Del Piano di marketing per il 2014 continuano così a far parte iniziative ormai consolidate come volantini e advertising, nonché la continua attività di conformità del layout e dell’immagine coordinata di tutti i punti vendita aderenti al Gruppo. Confermato a tal proposito il programma di uscita di 12 volantini che subiranno però un importante restyling grafico, con il colore blu di fondo riproposto in una tonalità leggermente più chiara per la prima e l’ultima pagina, e diversi colori per le pagine interne verranno a seconda della categoria merceologica trattata: grigio per l’elettronica, verde per il bianco e arancio per i piccoli elettrodomestici. All’interno dei flyer promozionali, inoltre, verrà notevolemente ampliato lo spazio dedicato alle immagini


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a politica del nostro Gruppo

è quella di dare spazio alle varie iniziative dei nostri soci e di fungere da collettore, senza però sostituirsi o imporsi ai progetti a livello locale dei singoli prodotti, così come la visibilità dei prezzi e degli sconti apportati. Il logo verrà infine inserito su un fondo di color bianco in modo da renderlo ancora più leggibile e riconoscibile. Tutti i volantini, stampati in diversi milioni di copie e personalizzati da ciascun socio secondo le necessità e le esigenze della zona di riferimento, verrà naturalmente abbinato a eventi di maggiore rilevanza come, ad esempio, i Mondiali di calcio, la Pasqua, il Natale o il Back to school. Confermate, in più, anche le consuete attività di visual adv e PR, nonché l’uscita del nuovo numero del periodico semestrale “Magazine News”, prevista per il prossimo mese di giugno.

…alla comunicazione 2.0 La nuova strategia comunicativa online di Dixe non può che iniziare da ciò che è che ormai ben consolidato in rete da diversi anni, ossia dal proprio sito web istituzionale che, secondo il Piano di marketing per il 2014, dovrà dedicare più spazio a tutti i punti vendita dell’insegna, i quali potranno inserire i loro riferimenti anagrafici, la rispettiva localizzazione su Google Map, oltre alle indicazioni utili sugli orari di apertura dei negozi, nonché il volantino in formato pdf dell’ultimo volantino in corso.

“Il nostro sito web istituzionale verrà presto rinnovato nella grafica al fine di dargli una veste più attuale e moderna”, conferma infatti Raffaella Saroni. Accanto al restyling del sito web, che, così come conferma la stessa Raffaella Saroni, fungerà da collettore a tutte le iniziative in rete firmate Dixe, sia a livello centrale che locale, vi è poi lo sbarco dell’insegna sui principali social network, strada già percorsa da tempo da qualche socio particolarmente lungimirante. A tal proposito, in sede di assemblea annuale è stata proposta la creazione di una pagina Facebook ufficiale Dixe. “Abbiamo creato una pagina istituzionale di Gruppo su Facebook al fine di renderla una sorta di ‘cappello’ comprensivo di tutte le fanpage che i nostri soci e affiliati hanno già creato o creeranno in futuro”, sottolinea a tal proposito la marketing manager di Evoluzione. “E, anche in questo caso, cerchiamo di fornire delle linee guida generali in modo da avere un’immagine univoca e precisa che le leghi tutte assieme, così da per ottenere la massima riconoscibilità dell’insegna”. Non solo. Allo studio vi sono anche ulteriori modalità di integrazione tra punto vendita fisico e virtuale in ottica 3.0. “Stiamo pensando a molte soluzioni”, precisa Saroni. “Stiamo ad esempio

pensando all’implementazione di particolari QR Code in grado di venire utilizzati anche in fase di acquisto e pagamento e non solo per fornire ulteriori informazioni sul prodotto”. Alcuni soci particolarmente evoluti dell’insegna, così come ci conferma la stessa Saroni, stanno addirittura per implementare all’interno dei loro punti vendita delle soluzioni in grado di rendere più efficace e ragionata l’esperienza d’acquisto dei consumatori: per mezzo di moderni tablet, ad esempio, gli addetti alla vendita potranno mostrare delle varianti colore o di modello dei prodotti presenti a magazzino e non esposti negli store. O ancora, avere a disposizione una serie di dati sulla distribuzione del prodotto e del prezzo medio del prodotto nella sua zona di riferimento.

Raffaella Saroni, Responsabile Marketing di Evoluzione


in-store di Luca Salomone

Il carrello in un’app Avete passato un quarto d’ora alla cassa, con i mano i contanti o la carta di credito e vi domandate, giustamente, se in un mondo 2.0 non ci sia forse qualche soluzione migliore. La soluzione l’avete in tasca, ed è il vostro telefonino. Basta un’app per fare tutto, dal self scanning al pagamento. Ecco cosa si è inventato Auchan

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he le app sarebbero state per le grandi catene commerciali un elemento di successo, ce lo si poteva anche aspettare. Incorporare in un semplice programma che ci accompagna tutti i giorni con il nostro smartphone – che al comando ci sia Android o iOs poco importa – e che ci segnala, mediante la geolocalizzazione, il punto di vendita più vicino, le migliori offerte speciali in corso qui e ora, che tiene il conto dei pun-

ti caricati sulla nostra fidelity card, che è in grado – tramite Qr Code – di raccontarci tutto sul prodotto che stiamo acquistando, tutto questo, dicevamo, è già un progresso stellare, oltre a un potente incentivo all’acquisto. Ma oggi la GDO generalista sta andando ben oltre. Mediante la lettura dei codici prodotto i cellullari di nuova generazione - a parte forse quelli Windows based che purtroppo scarseggiano ancora di


derone di programmi, che posizionamento abbiano quelle della distribuzione commerciale. Secondo il Politecnico di Milano nel 2012 i download totali degli italiani sono stati 800.000, rispetto ai 500.000 del 2011. Il 60% delle aziende, nel corso dello stesso anno, ha lanciato una propria applicazione e il restante 30% è in procinto di farlo. Dunque la copertura da parte delle imprese più avvedute si avvicina al 100%. Non solo. Dall’ultima puntata dell’analisi trimestrale condotta da comScore Mobile Advisor Study sono proprio le app delle grandi catene le preferite dagli italiani. Il 23,8% dei nostri conna-

software – si trasformano magicamente in uno scanner portatile. Addirittura da Auchan, da alcuni mesi, è possibile persino pagare. Tutto quello che rimane da fare, al cliente e alla cassiera, è una semplice verifica finale. Il che vuol dire abbattere drasticamente le code alle barriere di pagamento, liberare il personale da lavori noiosi e ripetitivi per destinarlo a compiti migliori (come la consulenza al cliente), ma anche risparmiare sull’acquisto di beni strumentali, come scanner e pos.

Se cinque iper vi sembran pochi Andiamo con ordine: la catena francese ai primi di gennaio ha sfoderato un vero gioiello che per il momento rimane il solo, anche se molti progetti – come quelli di Conad, Coop Estense, Esselunga – sono a un soffio dal chiudere il cerchio. Anzi, a quanto pare, il gruppo fondato da Bernardo Caprotti è in procinto di siglare un importante accordo con MasterPass, la nuova piattaforma per i pagamenti digitali di MasterCard, introdotta in febbraio anche in Italia con 3.500 esercizi già allacciati. Il servizio di Auchan, sviluppato in collaborazione con Banco Popolare e CartaSi, è di facile utilizzo: la prima volta che lo si usa è sufficiente scaricare sul proprio smatphone l’app Auchan e abbinare la propria carta di credito, in totale sicurezza. Successivamente, ogni qual volta si intende fare

la spesa, basta fotografare i codici a barre dei prodotti che si vogliono acquistare, recarsi presso una delle casse abilitate e pagare l’intero importo con il proprio smartphone, digitando un Pin di sicurezza. Il progetto è partito inizialmente in 5 ipermercati - Bergamo, Cuneo, Piacenza, Roncadelle (Brescia), Venaria (Torino) – e verrà esteso ad altri 20 punti vendita entro fine 2014. Il programma è il primo in Italia che, in una sola soluzione, consente il self scanning, l’offerta di informazioni commerciali e promozionali, il pagamento della spesa. La tecnologia dell’applicazione è stata realizzata da RetAPPs, startup italiana specializzata in soluzioni tecnologiche innovative per il retail. Il servizio, contraddistinto da un alto contenuto tecnologico, garantisce vantaggi concreti e, soprattutto, ha un potenziale di sviluppo importante: secondo una ricerca Nielsen (ottobre 2013), la penetrazione degli smarphone in Italia, sul totale dei possessori di telefoni cellulari, è pari al 62% e il tempo dedicato all’utilizzo di mobile app costituisce l’87% del tempo totale di utilizzo dello smartphone stesso.

Un matrimonio inevitabile A questo punto viene da chiedersi quante siano le scaricate dai nostri connazionali e, in questo cal-

zionali, fra settembre e novembre 2013, ha visitato con il proprio telefonino un sito della gdo nazionale e/o ha scaricato la relativa applicazione. Sempre la stessa fonte spiega che i siti web e i programmi del mondo distributivo sono cresciuti, su settembre-novembre 2012, del 74,8%. Il primato è assoluto, anche se, nel monitoraggio, si piazzano seconde le risposte legate ai pagamenti elettronici e al money transfer, con il 65,2% in più di utenti. Insomma una riprova che il commercio e i pagamenti, ossia la prima e la seconda voce in classifica, sono talmente vicine che il loro matrimonio è inevitabile.

Specialisti di elettronica all’ultimo miglio Cosa offrono in proposito le app delle grandi catene di elettronica? Ne abbiamo provate e scaricate alcune – sia su piattaforma iOs che su Android - senza la pretesa di essere esaurienti o statisticamente rilevanti. Lo nostra impressione è che molti operatori siano davvero a buon punto ma, come moltissime catene della gdo, stentino ancora a fare i due ultimi passi decisivi: self scanning e pagamento. u Unieuro offre una funzionalità molto interessante, fra le altre cose diciamo “ordinarie”, ossia la possibilità di scegliere il prodotto preferito, caricare il coupon per lo sconto, e disporne il ritiro nel punto di vendita più vicino. Decisamente una grande comodità, che permette di comprare quando si è in situazioni anche insolite: magari in tram o in treno. u Ricca la MarcopoloApp: oltre all’abituale consultazione del catalogo, delle promo, e allo store locator, troviamo sconti esclusivi per gli utenti in mobilità e, come nel precedente caso, la possibilità di prenotazione e ritiro nella località desiderata. u Euronics, dal canto suo, si distingue per le molte informazioni – volantini, store locator, sconti, notizie sugli orari e i siti web dei punti di vendita, news dal mondo tecnologico, recensioni di prodotto, interazione con i social – ma non incorpora al momento funzioni di acquisto o prenotazione. u Saturn-Mediamarket: offre saldo punti, news, video e altre funzionalità classiche. Molto pregevoli “Top of the shop”, area di approfondimento tematica riservata agli utenti con carta fedeltà, “Assistenza”, che consente di verificare lo stato di riparazione di un prodotto lasciato appunto in assistenza e specialmente il lettore Qr Code e Barcode integrato in app, che “permetteranno – come si legge su Google Play - di accedere più agevolmente alle iniziative digitali riservate”.


“Verso gli edifici a energia quasi zero”

in-store

L’obbligo di qualità efficiente

Arch. Olivia Carone Pres. Ass. Casaclima Network Milano e docente IED contributor@eimag.it

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bbiamo visto più volte ricorrere il termine edificio a basso consumo, passivo, attivo, nearly zero energy building, etc., ma vorrei sottolineare con forza che questa definizione è già norma europea, e che la regione Lombardia ne ha addirittura anticipato i tempi. Infatti la norma “Verso gli edifici a “Energia quasi zero” DIRETTIVA 2010/31/UE sulla prestazione energetica in edilizia” all’articolo 9 detta: Art. 9 Edifici a energia quasi zero - 1.Gli Stati Membri provvedono affinché: a) entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione siano edifici a energia quasi zero; b) a partire dal 31 dicembre 2018 gli edifici di nuova costruzione occupati da Enti pubblici e di proprietà di questi ultimi siano edifici a energia quasi zero. La regione Lombardia invece, con Legge Regionale 18 aprile 2012, n. 7 “Misure per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione”, all’ Art. 26 Inserimento dell’articolo 9-bis nella l.r. 24/2006, Disposizioni in materia di efficienza energetica in edilizia, detta: 1.Dopo l’articolo 9 della legge regionale 11 dicembre 2006, n. 24 (Norme per la prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e dell’ambiente) è aggiunto il seguente: «Art. 9-bis. (Disposizioni in materia di efficienza energetica in edilizia) 1. La Giunta regionale stabilisce le modalità, nell’ambito della disciplina finalizzata a limitare il consumo energetico degli

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edifici di cui all’articolo 9, comma 1, lettera a), per anticipare al 31 dicembre 2015 l’applicazione dei limiti di fabbisogno energetico previsti dall’articolo 9 della Direttiva 2010/31/UE”. Questo fatto, come cito spesso ai miei studenti, oltre a confermare che siamo già straordinariamente in ritardo nell’applicazione della norma, modifica sostanzialmente e profondamente tutti i criteri di progettazione, manutenzione, gestione e valutazione immobiliare, che si estenderà pian piano a qualunque tipologia di edificio. Prestiamo particolare attenzione all’ Allegato I - Quadro comune generale per il calcolo della prestazione energetica degli edifici dove con molta chiarezza vengono descritti i criteri per la creazione del sistema di valutazione della prestazione energetica degli edifici, mentre le osservazioni sulla validità di ciascun sistema li esamineremo prossimamente. In sintesi occorrerà, oltre che determinare la quantità di energia “reale o calcolata” consumata annualmente per riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria, prevedere il valore di energia primaria [quella risorsa naturale che produce energia senza ricorrere a trasformazioni di altre fonti energetiche cioè se sono utilizzabili direttamente come si trovano in natura] e soprattutto includere scelte progettuali per

l’efficientamento :“ Ai fini della determinazione della metodologia di calcolo si deve tener conto almeno dei seguenti aspetti:

h) condizioni climatiche interne, incluso il clima degli ambienti interni progettato; i) carichi interni

a) le seguenti caratteristiche termiche effettive dell’edificio, comprese le sue divisioni interne: i) capacità termica; ii) isolamento; iii) riscaldamento passivo; iv) elementi di rinfrescamento; v) ponti termici; b) impianto di riscaldamento e di produzione di acqua calda, comprese le relative caratteristiche di isolamento; c) impianti di condizionamento d’aria; d) ventilazione naturale e meccanica, compresa eventualmente l’ermeticità all’aria; e) impianto di illuminazione incorporato (principalmente per il settore non residenziale); f) progettazione, posizione e orientamento dell’edificio, compreso il clima esterno; g) sistemi solari passivi e protezione solare;

ed anche che : “ Il calcolo deve tener conto, se del caso, dei vantaggi insiti nelle seguenti opzioni: a) condizioni locali di esposizione al sole, sistemi solari attivi ed altri impianti di generazione di calore ed elettricità a partire da energia da fonti rinnovabili; b) sistemi di cogenerazione dell’elettricità; c) impianti di teleriscaldamento e telerinfrescamento urbano o collettivo; d) illuminazione naturale”. Con queste premesse, se consideriamo che il mercato si sta già orientando verso un’efficienza reale, di consumo, e non solo di calcolo ovvero teorica, estremamente bassa, possiamo prevedere che avremo un nuovo mercato in tempi ragionevolmente rapidi, certamente più veloci di quanto siamo abituati a pensare.


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