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IL RICORDO DEI MARTIRI DELLE FOIBE

Il ricordo dei martiri

delle foibe con l’ANPI Un’iniziativa di studio e approfondimento in collaborazione con la Fondazione Ecm I n occasione del Giorno del Ricordo, la sezione Guerrino Nicoli di Settimo Toriense dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha dato vita nel tardo pomeriggio di martedì 11 febbraio nella sa la Primo Levi della Biblioteca Archimede ad un’iniziativa di studio e di approfondimento, in collaborazione con la Fonda zione Ecm.

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“Fummo condotti in sei, legati insieme con un unico filo di ferro, oltre a quello che ci teneva avvinte le mani dietro la schiena, in direzione di Arsia. Indossavamo i soli pantaloni e ai piedi avevamo solo le calze. Un chilometro di cammino e ci fermammo ai piedi di una col linetta dove, mediante un filo di ferro, ci fu appeso alle mani legate un masso di almeno 20 chili. Fummo sospinti verso l’orlo di una foiba, la cui gola si apriva paurosamente nera”. Con queste parole lo storico Raoul Pupo racconta il dram ma delle Foibe: fra il ‘43 e il ‘45 in Venezia Giulia si consumò una strage che costò la vita a migliaia di persone, rastrellate dai soldati titini e gettate, spesso ancora vive, nelle cavità carsiche.

In Sala Levi, l’ANPI Settimo Torinese nell’occasione ha organizzato una proiezione dell’intervista a Raoul Pupo per Rai Storia. È stata l’occasione per commemorare, assieme al lo storico Silvio Bertotto, le foibe e l’esodo giuliano-dalmata. “La violenza va sempre condannata – è intervenuta la presidente del Consiglio Carmen Vizzari - È importante mantenere viva la memoria di ciò che è avvenuto al confine orientale, in quella che fu fra le più buie pagine della nostra storia”. L’iniziativa ha fatto seguito all’esposizione straordinaria di giovedì 30 gennaio nel corrido io della sala consiliare del palazzo civico della mostra “Gabbiani - La lezione di Primo Levi”, a cura di Silvio Bertotto, e della proiezione del film “Lettere da Berlino” in Sala Levi di lunedì 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria.

Segre è cittadina onoraria L’attestato è stato consegnato ad Avataneo, la nipote del deportato settimese Castelletti

Da giovedì 30 gennaio Liliana Segre è cittadina onoraria di Settimo Torinese. È stato un momento emozionante e sim bolico per la nostra Città. Settimo, che ha vissuto la Resistenza nei suoi momenti gloriosi ma anche tragici, come l’uccisione per rappresaglia di sei partigiani l’8 agosto del ‘44, non può e non deve dimenticare.

Il 30 gennaio Liliana Segre era ospite al Parlamento Europeo e non ha potuto essere presente. Così, simbolicamente, la cittadinanza onoraria è stata consegna ta a Franca Avataneo, membro dell’ANPI Settimo Torinese e nipote di Aldo Castelletti, deportato settimese che non fece mai ritorno dai lager.

“La sua testimonianza è stata toccante e la sala, gremita, ha applaudito senza eccezioni – commenta la presidente del Consiglio Carmen Vizzari –. Ringrazio il Consiglio intero, che si è espresso all’u nanimità. È stato un momento di unità

importante che dimostra ancora una volta l’impegno di Settimo Torinese sulla me moria”.

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