Permette di rallentare l’insorgenza e l’evoluzione dei fenomeni degenerativi legati all’invecchiamento e alla cattiva funzionalità delle strutture organiche. La P.F. si compone da: 1. Attitudine a sopportare l’esercizio fisico 2. Caratteristiche dei sistemi energetici 3. Forza e resistenza muscolare 4. Coordinazione neuro-muscolare
di svolgere il proprio lavoro con efficacia di superare facilmente sforzi fisici di possedere riserve energetiche adeguate L’efficienza fisica può essere definita come la capacità di svolgere un esercizio fisico sostenuto, ed è caratterizzata da una effettiva integrazione di forza, flessibilità, resistenza cardiorespiratoria, coordinazione e corretta composizione corporea.
• A partire dai 55 anni di età aumenta il numero di persone che erroneamente si ritengono troppo anziane per la pratica di attività fisica, o che, dietro suggerimento del proprio medico, affermano di dover abbandonare una certa attività sportiva. • Questo numero continua ad aumentare fino ad arrivare al 52% fra gli uomini ed il 73% delle donne over 65. Ciò è dovuto, soprattutto, alla pigrizia e alle comodità.
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atteggiamento scoliotico dismetria degli arti cifosi cervico – dorsale iperlordosi varismo e valgismo delle ginocchia platismo del piede perdita della forza muscolare
• Eccesso ponderale con sfavorevole rapporto peso – statura • Alterazioni del feed-back diencefalico relativo all’appetito • Precoce comparsa di alterazioni ematochimiche (riguardanti l’assetto lipidico) • Dismetabolismi: diabete, ipertensione, malattia coronarica
• Riduzione della riserva cardiaca • Aumento della FC a parità di carico di lavoro • Riduzione della FC max raggiungibile durante l’attività fisica • La capacità contrattile ed elasticità del cuore si deteriorano • Aumenta la rigidità delle pareti dei grossi vasi • Valori più elevati di pressione sistolica • Peggiora la portata circolatoria e l’ossigenazione dei tessuti
• Diminuisce il valore della massima ventilazione polmonare • Ridotta elasticità polmonare • Limitata efficienza dei muscoli respiratori accessori • Si riduce la perfusione ematica a livello alveolare • Alcune unità alveolari possono risultare ipoventilate ed ipoespanse, riducendo l’efficienza degli scambi gassosi
• Anni: 54 • Altezza: 1.69 m • Peso: 70 kg • Fumatore: NO • Stato civile: coniugato • Lavoro: operaio in fabbrica da 40 anni • Hobbies: passeggiate, bicicletta, musica • Pratica attività fisica regolare: NO
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Appendicectomia Emorroidectomia 10.04.1991: TC per ernia L5-S1 12.12.1997: radiografia RC per spondilosi 02.10.2004: cardioconversione elettrica per fibrillazione atriale • 02.12.2004: cardioconversione elettrica • 24.11.2005: cardioconversione elettrica • 25.01.2006: discopatia protusiva con lombosciatalgia sx
• Pz. lombalgico cronico con blocchi frequenti • Rachide cervicale limitato per ½ su tutti i piani di movimento • Pettorale dx atrofico • RD cifotico • RL: in flex anteriore dista 9 cm al pavimento • Ipoestesione arto inferiore sinistro • Contratture muscolari dei paravertebrali su tutti i livelli e dolore
• Buoni i parametri ventilatori • Dispnea da sforzo, durante es. fisico e in alcune attività della quotidianità, dovuta alla limitazione del rachide cervicale e dorsale, alla ridotta mobilità della gabbia toracica, alla ridotta efficienza muscolare ed ai problemi cardiologici (fibrillazione atriale)
Altezza cm
Media kg
Range Accet.
Sovrapp kg
Obeso kg
166
60.6
48-69
76
83
168
61.7
49-71
78
85
170
63.5
51-73
80
88
172
65
52-74
81
89
174
66.5
52-74
83
90
Eseguito per valutare la flessibilità del tronco e della muscolatura posteriore della coscia. La flessibilità si definisce come un range di movimento attorno ad un’articolazione; essa è molto importante per la valutazione del benessere fisico. Più la flessibilità è buona minore è il rischio di traumi, sia durante esercizio che nella vita quotidiana.
UOMINI
DONNE
ECCELLENTE
> + 27
> + 30
ECCELLENTE
+ 17 / +27
+ 21 / + 30
BUONA
+ 6 / + 16
+ 11 / + 20
MEDIA
0/+5
+ 1 / + 10
GIUSTA
-8/-1
-7/0
SCARSA
-19 / - 9
- 14 / - 8
M. SCARSA
< - 20
< - 15
Il nostro pz. è risultato – 10, scarsa flessibilità.
I questionari sono stati sottoposti in 3 momenti diversi: prima dellâ&#x20AC;&#x2122;inizio del trattamento, durante il trattamento e alla fine, dopo 3 mesi di trattamento.
• Il soggetto ritiene la propria salute passabile • È molto limitato nelle attività fisicamente impegnative e parzialmente nella vita quotidiana • È scoraggiato e triste a causa del dolore fisico • È calata la sua resa personale al lavoro • Dedica meno tempo ai suoi hobbies
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Ripristino del tono e trofismo muscolare Mantenere e migliorare l’efficienza del motore metabolico Mantenere una buona coordinazione motoria Mantenere e migliorare l’efficienza respiratoria Migliorare la mobilità articolare Migliorare la flessibilità del rachide Allenamento cardiaco Ritardare l’invecchiamento fisiologico Riduzione di ansie e stress e miglioramento del profilo psicologico
LUNEDì
MERCOLEDì VENERDì DOMENICA
mattino
Passeggiata
18-18.4 5
Pancafit®
20-20.4 Aerobica + Aerobica + 5 mantenimento mantenimento 20.45-2 1.30
Posturale + Respiratoria
Posturale + Respiratoria
Il soggetto non riferisce più dispnea a riposo, e una dispnea lieve e di ritardata insorgenza nell’eseguire esercizi in palestra Migliore articolarità del rachide Raggiunta distanza 0 in flex anteriore del rachide! Diminuito il dolore alla muscolatura paravertebrale in una percentuale del 10% Calo dell’indice BMI ad un valore di 23.8 (24.5 iniziale) Calati i battiti per minuto a riposo, da un range di 61-68 a 56-60 Netto miglioramento del profilo psicologico e dell’umore Sit & reach test: raggiunto valore –1,giusta flessibilità