tre domande a... Davide Hassan, presidente dell’azienda 7camicie. E’ nel tessile dal 1977. Emerge nel settore con il marchio David Saddler, famoso per un prodotto di alta qualità con tessuti naturali uniti allo stile e tradizione della sartoria italiana. Ha scelto la formula vincente del franchising, che lo ha portato a diventare leader per le sue formule contrattuali da lui ideate e denominate «Easy franchising», con la quale ha dato vita alla catena 7camicie.
Artigianato tecnologico > I negozi della vostra catena vendono esclusivamente camicie. Quali possono essere i vantaggi di un negozio monoprodotto rispetto a quelli dove si possono acquistare tutti gli articoli coordinati? E’ vero. Il nostro cliente, che ha imparato a conoscerci e ad apprezzare la qualità del prodotto, è costretto poi ad andare in altri negozi per comperare il vestito. Ma quando abbiamo creato il marchio 7camicie abbiamo valutato che la specializzazione avrebbe potuto orientare il cliente verso una nuova proposta. Una catena monoprodotto presenta il vantaggio di una gamma molto più vasta, rispetto a un negozio con più articoli. Inoltre, concentrandoci su una tipologia, otteniamo dai fornitori condizioni più favorevoli. Che significano anche costi più competitivi. Ma oggi che il nostro marchio è affermato e possiamo contare su una base di clientela fidelizzata, abbiamo deciso di creare un nuovo marchio: 7abiti. Negozi che nasceranno accanto ai 7camicie o al loro interno, con la formula del cosiddetto “shop in the shop”. 152
> I capi d’abbigliamento sono legati alla mano d’opera di tipo artigianale. Perché puntate sulla tecnologia per rafforzare l’immagine dei vostri negozi? L’attenzione al dettaglio, il tessuto di qualità, le rifiniture controllate dall’occhio umano per ogni singolo pezzo sono elementi irrinunciabili per un capo d’abbigliamento di buon livello. Ma l’immagine della vecchia camiceria legata alle antiche sartorie è ormai superata. Noi abbiamo puntato su un arredamento moderno con schermi al plasma, metallo, vetri, colori vivaci che si intonano con le tonalità delle nostre collezioni. L’immagine complessiva è più adeguata al cliente di oggi e risulta d’impatto e gradevole. Ma la tecnologia dei nostri negozi non si limita all’arredamento. E’ alla base del funzionamento di un negozio che deve essere rifornito tempestivamente e sfruttare tutto lo spazio per l’esposizione e non sprecarlo per il magazzino. Il software gestionale installato presso tutti i punti vendita consente di ordinare i capi automaticamente e riceverli entro 24-48 ore.
> Le vostre collezioni sono frutto della creatività italiana e ora state programmando un’espansione all’estero. Come si fronteggia l’aggressione al nostro design? Lo stile italiano all’estero è vincente e viene sempre accolto a braccia aperte. Ma poi bisogna garantire la qualità del prodotto e la tempestività nelle consegne. Dobbiamo utilizzare la tecnologia per organizzare al meglio tutto il ciclo produttivo, che va dall’approvvigionamento delle materie prime alla gestione degli ordini, fino alla consegna sul punto vendita. La concorrenza si fronteggia con il servizio al cliente, l’attenzione alle rifiniture e con un attento studio di marketing che ci consente di far avere il prodotto giusto disponibile al momento giusto proprio dove il cliente l’andrà a cercare. Noi siamo i primi a investire sul nostro marchio con i nostri negozi (sono quasi dieci), nei quali lavoriamo direttamente e verifichiamo per primi il comportamento e le esigenze della clientela. Quando verifichiamo che un articolo non incontra il favore del pubblico, lo ritiramo subito e lo destiniamo agli outlet.