STO RIE DI UO MI NI, a story of men, vines and wines
VI GNE TI E VI NI
LA NOS TRA STO RIA our story
© Luca Riva photo
La storia di Ca’ d’ Gal inizia proprio da questi tre fondamentali elementi: uomini che amano e rispettano la loro terra, vigne che da quella terra attingono nutrimento ideale, vini che grazie alle uve di quelle stesse vigne sanno esprimere la profondità e l’unicità di un connubio esemplare. Siamo a Santo Stefano Belbo, per la precisione in località Valdivilla e da generazioni, la nostra famiglia è legata a queste colline e al loro essere il cuore pulsante del Moscato d’Asti. Ca’ d’ Gal è nata qui, qui gli anni hanno visto crescere di pari passo le nostre idee e la nostra convinta passione e qui abbiamo costruito quella che oggi è diventata la nostra azienda. E in tutto questo, la memoria è stata per noi la solida base su cui progredire, sulla quale creare nel tempo il vino
che rappresentasse realmente la nostra identità e i nostri sogni. Grazie all’incontro fra tradizione e nuove esperienze, dai racconti di mio padre e i ricordi dei giornisti che venivano a vendemmiare con noi, riuniti per la cena a fine giornata e scettici di fronte alle tecnologie innovative e a quel moscato moderno, è nato tutto ciò che dopo oltre vent’anni ritrovate in una bottiglia di Vigna Vecchia. Da quel lontano 1990 la strada è stata lunga, intensa e costellata di prove e ricerche, di testimonianze e conferme ma oggi, degustando i nostri vini, visitando la cantina o sedendovi insieme a noi a tavola nel nostro agriturismo, potete ritrovare tutta l’esperienza e la consapevolezza di quella storia. Una storia di uomini, vigneti e vini in Ca’ d’ Gal.
The story of Ca’ d’ Gal starts precisely with these three elements: men who love and respect their land, vines which are perfectly nourished by that same land, wines which the grapes of those vines create with a depth and uniqueness expressing this perfect union. We are in Santo Stefano Belbo, in Valdivilla village to be precise, and our family has been associated for generations with these hills, the beating heart of Moscato d’Asti wine. Ca’ d’ Gal was created here and over the years our ideas and our unbridled passion have grown with the area. It is here that we have set up our company. In all of this, the past has always been the foundation on which to continue, on which to create a wine which genuinely reflects our identity and our dreams. Tradition and new experiences, the stories
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my father told and the reminiscences of the day labourers who came to harvest the grapes with us, joining us for supper at the end of the day’s work and unconvinced by the new technologies and that modern Moscato wine, are the basis for what, after over twenty years, you will taste in a bottle of Vigna Vecchia. The road since 1990 has been long, intense and strewn with tests and research, trials and tribulations but also great achievements, but the results of all that experience and awareness of all that history are what you will find if you taste our wines, visit our cellar or even sit down for a meal with us at our holiday farmhouse. A story of men, vines and wines in Ca’ d’ Gal.
LE NOS TRE VI GN E our vineyards
Tra queste colline, contraddistinte da un paesaggio vitivinicolo unico e nelle quali trova il suo terroir d’elezione il Moscato d’Asti, abbiamo ricercato e scelto nel corso del tempo i nostri migliori vigneti. Vigneti anche di oltre 50 anni d’età, su terreni bianchi e leggeri, ricchi di sabbia e dalle esposizioni ideali, che uniscono a produzioni meno abbondanti, la struttura e la longevità di una qualità costante nel tempo. Il progressivo lavoro di rigorosa selezione della produzione aziendale che abbiamo messo in atto dal 1997, ci ha permesso poi di esprimerne al meglio tutte le potenzialità, soprattutto in termini di ricchezza delle componenti olfattive e gustative, riscontrabili in primo luogo nei nostri moscati. The unique vine-growing and wineproducing landscape of these hills, the ideal terroir for Moscato d’Asti wine, is the place we found and chose for our best vineyards. Some of the vines are over 50 years’ old and grow on the white and light earth, full of sand and with ideal exposure, and combine less abundant production with a structure and quality which has remained constant over time. The gradual and meticulous selection we started in 1997 has allowed us to express the very best of their potential, particularly in terms of the unique taste and aroma of our Moscato wines.
MO SCA
I NOS TRI VI NI our wines
D’AS TI
RO SS O
BI AN C O
VI GN A VEC CH IA
la realtà di un sogno Parlare del Vigna Vecchia equivale a raccontare un lungo viaggio. Il viaggio che ci ha portato negli anni alla realizzazione di un sogno: quello di poter costruire una nuova identità per il nostro Moscato Ca’ D’ Gal, di riuscire a ritrovarne quella personalità spesso dimenticata. Oltre vent’anni fa ascoltavo mio padre e i suoi compagni di vigna obiettare, in modo pacato ma scettico, alle nuove tecnologie che stavano portando il Moscato ad essere sempre più un vino perfetto e dentro di me ne condividevo i dubbi. Li condividevo perché sentivo che la memoria che emergeva da quei ricordi di vendemmie passate, aveva il potere di rendere viva la possibilità di un’altra strada per il mio, il nostro Moscato. Recuperare quella memoria e renderla attuale, attraverso una visione più moderna ma basata su alcuni aspetti troppo spesso ignorati, è stato lo scopo del mio viaggio fino ad oggi. Da quel lontano 1990 di tempo ne è passato, da allora abbiamo iniziato a selezionare in modo rigoroso la produzione aziendale fino ad arrivare all’attuale vigneto, dedicato solo al Vigna Vecchia. Basse rese e uve raccolte in avanzato stato di maturazione, quello che mio padre mi aveva insegnato. E all’inizio quando assaggiai, pensai subito che quel Moscato così intenso, pieno e cremoso, ma anche fresco e ricco di aromaticità, meritava un trattamento diverso da quanto descritto nel disciplinare di produzione del consorzio. Il nostro Vigna Vecchia aveva diritto al suo tempo e quindi sarebbe uscito
sul mercato nel settembre successivo alla vendemmia. La curiosità di capire come potesse essere conservato, fu anch’essa aiutata dai ricordi e dalla memoria. Ricordavo in cantina le bottiglie messe a riposare nella sabbia al fresco, per diverse annate. Dal 1997 iniziai a conservare alcune decine di bottiglie per ogni annata prodotta, in modo più moderno certo, ma cercando di mantenere intatta quella visione. Oggi quel sogno è diventato realtà. Abbiamo dimostrato come il Moscato possa essere caratterizzato da un preciso legame con il terroir e sia in grado di possedere una forte personalità, esprimendo complessità olfattiva e profondità gustativa al pari di molte realtà maggiormente blasonate. L’inserimento lo scorso anno, da parte di Luca Gardini, del Vigna Vecchia 2005 all’interno della classifica dei migliori 100 vini al mondo, insieme ai molti altri riconoscimenti ottenuti, ha suggellato definitivamente questa nostra intima convinzione.
A dream becomes reality Telling the story of Vigna Vecchia is like telling the story of a long journey. This journey has led over the years to realisation of our dream: creating a new identity for our Ca’ D’ Gal Moscato wine, successfully rediscovering its true personality, often forgotten. Over twenty years ago, I used to listen to my father and his fellow vine growers complaining, peacefully but sceptically, about the new technologies which were turning Moscato into an increasingly perfect wine and, in my heart of hearts, I shared their doubts. I shared these doubts because I believed that what emerged from those reminiscences about past harvests could offer a new path for my, and our, Moscato wine. Collecting those reminiscences and reviving them with a more contemporary
vision, based on certain aspects which are too often ignored, has been the purpose of my journey until now. Much time has passed since 1990, when we started making a more careful selection of the company wine production, which has brought us to the current vineyard, producing only Vigna Vecchia wine. Low yields and grapes collected when they were already at an advanced stage of ripeness is what my father taught me. In the beginning, when I tasted the wine, I immediately decided that the Moscato, so intense, full-bodied and creamy, but also so fresh and highly aromatic, deserved a different treatment to what was described in the consortium’s production regulations. Our Vigna Vecchia needed time and therefore only reached the market in the September following the harvest.
Discovering how to conserve it was also assisted by memories and reminiscences. I remember bottles being left to rest in sand and in the cool at the cellar, for various vintages. In 1997, I started keeping several dozen bottles for each vintage produced, in a more contemporary fashion, but still keeping that vision in mind. That dream has now become a reality. We have demonstrated how Moscato wine may be characterised by a precise link with the terroir and have its own strong personality, expressing its complex taste and aroma just as well as many more heralded wines. Our firm belief was definitively confirmed last year when Luca Gardini included Vigna Vecchia 2005 on the list of the world’s 100 best wines and also by the numerous other awards received.
MO SCA D’ TO AS TI
DOCG
Il nostro Moscato d’Asti Vigna Vecchia nasce da tre appezzamenti di terreno situati nella collina di Valdivilla. Insieme vanno a comporre un vigneto di un ettaro, impiantato con un vecchio clone di Moscato bianco di Canelli, che oggi ha raggiunto l’età di 55 anni. Grazie ad una esposizione perfetta e rivolta completamente a sud, nella quale il termine Sorì trova la sua espressione più significativa, tutti i filari godono di maturazioni regolari e grappoli uniformemente dorati. Il terreno è leggero e tendente al bianco, la maggiore percentuale di calcare lo rende ideale per trasmettere struttura e corpo mentre il clima temperato, con inverni rigidi e autunni piovosi che si alternano a estati calde, ma siccitose, donano al moscato la necessaria freschezza e mineralità. Dal 2003 abbiamo deciso di protrarre il tempo di riposo e maturazione in bottiglia di parte della produzione, prima della messa in commercio. Perciò da allora 1000 bottiglie di ogni annata prodotta sono conservate per poi essere presentate sul mercato solo nel settembre del quinto anno dopo la vendemmia. Una vera e propria riserva nella riserva quindi, una rarità che oggi siamo orgogliosi di presentare al pubblico anche in una veste rinnovata, all’interno di eleganti cassette di legno personalizzate.
Our Vigna Vecchia Moscato d’Asti wine comes from three plots of land situated on the Valdivilla hills. They combine to create a one-hectare vineyard, implanted with an old clone of the white Canelli Moscato, which is now 55 years’ old. Thanks to the perfect and completely south-facing exposure, in which the term Sorì has its most eloquent expression, all the rows of vines ripen regularly, with uniformly golden bunches of grapes. The earth is light and whitish and the higher percentage of limestone makes it ideal for giving structure and body, while the temperate climate, with cold winters and rainy autumns alternating with hot but dry summers give the Moscato the necessary freshness and mineral content. In 2003, we decided to lengthen the resting and maturing time in bottles of part of the production, before selling it. Since then, 1000 bottles for each year are kept and only placed on the market in September of the fifth year after the harvest. A genuine reserve within a reserve, a rarity which we are now proud to present to the public in new packaging, inside highly elegant and customised wooden cases.
MO SCA TO D’ AS LU TI MI N E DOCG
Dai vigneti aziendali la cui età varia dai 20 ai 35 anni, nasce il Moscato d’Asti Lumine. La superficie più vasta e la diversa composizione dei terreni ci hanno portato a intensificare sempre più il nostro impegno, per ottenere basse rese e maggiore qualità. L’ottimale equilibrio tra zuccheri complessivi e corretta acidità, segna ogni anno il giusto momento della vendemmia e ci permette di vinificare un Moscato fresco, dai profumi intensi, delicati ed eleganti. Aromi di acacia si accompagnano a profumi di salvia, rosmarino e muschio, il fruttato si avverte perfettamente al palato in un finale di mela verde, pesca gialla e albicocca. Il perlage vivace ma mai aggressivo, ne sostiene armonicamente presenza zuccherina e persistente freschezza. Un Moscato adatto ad accompagnare i classici dolci a base di nocciole, le crostate di frutta e crema ma anche a rendere frizzante una coppa di frutti di bosco o una macedonia. Anche qui, grazie ai nostri ricordi ci piace ancora oggi consigliarvi un insolito ma tradizionale abbinamento, con una fetta di salame o del pane casareccio spalmato di un velo di Bruss o gorgonzola.
The d’Asti Lumine Moscato wine is obtained from company vineyards ranging between 20 and 35 years of age. The larger surface area and the diverse composition of the earth have led us to intensify our commitment, in order to obtain low yields and higher quality. The perfect balance between complex sugars and the right acidity indicate every year the right moment for the harvest and allow us to make a fresh Moscato with an intense, delicate and elegant bouquet. Aromas of acacia are accompanied by aromas of sage, rosemary and moss and the ripe fruity flavour reaches the palate in an end note of green apple, yellow peach and apricot. The lively but never aggressive perlage harmoniously supports the sugar content and the persistent freshness. This Moscato is ideal for serving with classic, hazelnutbased desserts, fruit and cream tarts, but also for adding a sparkle to a bowl of mixed berries or a fruit salad. Here as well, thanks to our memories, we suggest an unusual but traditional combination with a slice of salami or wholemeal bread spread with Bruss or gorgonzola cheese.
A ST SPU I MAN TE DOCG
A Ca’ D’ Gal l’Asti Spumante lo produciamo da pochi anni, una scelta frutto dell’incontro con Brad Lewis, arrivato dagli USA al Vinitaly. Dall’esigenza di rispondere alla sua richiesta di produzione dell’Asti, con la stessa coerenza qualitativa di tutti gli altri vini prodotti fino ad allora, abbiamo ricercato per oltre due anni le vigne migliori per la nuova esperienza, quelle più giovani ma anche in grado di unire alla vigoria tipica dell’età, il giusto rapporto tra presenza zuccherina e livello di acidità. La vendemmia rigorosamente manuale nei primi giorni di settembre e la vinificazione secondo i dettami moderni ci permettono di ottenere un prodotto dalla grande freschezza, vivace e persistente nel perlage, profumato di sambuco, muschio e pesca, con ritorni finali di agrumi e aromi di salvia. Uno spumante di livello eccellente, da sempre abbinato idealmente ai dolci di tutte le festività classiche, dal panettone alla colomba, passando per le ricche macedonie estive. Anche l’Asti Spumante può prestarsi ad abbinamenti insoliti, magari osando addirittura un inedito brindisi con gamberi, ostriche e altri frutti di mare dalla spiccata sapidità.
We have only been making Asti Spumante at Ca’ D’ Gal for a few years and this decision was the result of a meeting with Brad Lewis, who was visiting Vinitaly from the USA. In order to satisfy his need for Asti production with the same quality as all the other wines produced so far, we spent two years seeking the best vines for this new experience, younger vines which were still capable of combining the typical vigour of age with the right balance between sugar content and acidity level. The entirely manual harvest in early September and the modern vinification process allowed us to obtain an extremely fresh and lively product with a persistent perlage, with an aroma of elder berry, moss and peach, citrus end notes and aromas of sage. An excellent sparkling wine which is perfect with the desserts served for all the traditional celebrations, such as the panettone and colomba cakes, but also with a delicious fruit salad in the summer. Asti Spumante may also be served in unusual combinations, such as a unique toast accompanied by prawns, oysters and other highly flavour seafood.
LA N GH E BIA NC O CHARDONNAY SAUVIGNON DOC
Dall’esperienza maturata nel campo della produzione di Moscato nasce anche l’unico vino bianco di tipologia ferma della nostra cantina. Una sapiente combinazione di vitigni internazionali, Chardonnay e Sauvignon perfettamente ambientati nei terreni prevalentemente calcarei nei quali sono stati impiantati oltre vent’anni fa. Un vino capace di proporre sensazioni di morbidezza e suadenza accompagnate però da una spiccata vena di freschezza aromatica. Note e aromi inizialmente floreali, con caratteristici accenni di vegetale ma che successivamente sanno
evolvere in una lunghezza gustativa fruttata e dal finale di mandorla, asciutta e persistente. A tavola la sua spiccata e piacevole bevibilità lo rendono adatto all’aperitivo, ma anche ad accompagnare con facilità antipasti di mare, piatti a base di preparazione di pesce o carni bianche e formaggi non eccessivamente stagionati.
Our experience in producing Moscato is behind this unique still white wine produced by our cellar. A brilliant combination of international vines, Chardonnay and Sauvignon, which are perfectly suited to the prevalently limy land in which they were implanted over twenty years ago. This is a soft and seductive wine which nonetheless has a marked vein of aromatic freshness. Initially floral notes and aromas, with characteristic vegetable hints which subsequently transform into a long fruity flavour and an end note of almonds, dry and persistent.
It is extremely pleasant to drink, making it perfect for an aperitif, but also for being served with seafood, fish dishes or white meats and young cheeses.
DOL D’ CET AL TO BA DOC
Il nostro Dolcetto è un vero e proprio omaggio alla tradizione, una piccolissima produzione di sole un migliaio di bottiglie ogni anno, proveniente da un altrettanto limitato appezzamento di terreno, proprio a ridosso della ben più famosa Vigna Vecchia. Un piccolo e naturale guardiano insomma, del nostro vino più rinomato e blasonato, in grado però di regalare sensazioni di autentica e genuina appartenenza territoriale. Le caratteristiche note di viola e frutti rossi, si affiancano ad una beva semplice ma mai banale, dai toni asciutti ma al contempo, piena e persistente. Altrettanto classico il finale ammandorlato, perfetto per accompagnare un buon salame casalingo e la morbidezza di una Robiola di capra di Roccaverano in una merenda o anche piatti più strutturati come primi con sughi di carne e arrosti.
Our Dolcetto is a genuine homage to tradition, a very small production of just one thousand bottles a year, coming from an equally limited plot of land, just behind the more celebrated Vigna Vecchia area. A small and natural guardian of our most well-known and popular wine, but which nonetheless offers an authentic
and genuine taste of the area where it grows. The characteristic notes of violets and red berries combine with a simple but never boring drink, with dry, but full and persistent tones. Equally classic is the almond end note, perfect for accompanying a delicious home-made salami and a soft Roccaverano goat’s cheese Robiola as an afternoon snack or even more structured dishes, such as first courses with meat sauces and roasts.
LA N GHE RO SS O PINOT NERO DOC
Un vino nato dall’amore per questo vitigno tanto blasonato ma altrettanto scontroso e difficile. Una scelta maturata anche in questo caso da una iniziale e attenta selezione del terreno migliore nel quale impiantare il nostro primo vigneto di Pinot Nero. E la scelta non poteva che cadere in una parte del Sorì di Valdivilla, grande esposizione ma soprattutto, terreni ideali. Sabbia, vene di tufo calcareo e pietra a 50 cm di profondità, l’ideale per garantire al vitigno grande mineralità e pienezza di frutto. Oggi il vigneto ha sei anni, nel 2011 abbiamo presentato al pubblico le nostre prime bottiglie di Pinot Nero Ca’ D’ Gal e siamo sempre più convinti delle grandi potenzialità insite nel rapporto tra questo splendido vitigno e il nostro territorio. Un vino dalla giusta tonalità mai troppo carica, spiccata verve minerale, con delicate note fruttate di ribes, mora e lampone e una nota finale speziata, capace di evolvere e integrarsi sempre più negli anni. In bocca il crescendo di intensità è progressivo e perfettamente corrispondente. Da abbinare a tutto pasto, piacevole con piatti a base di carne ma anche con pesci in salsa, zuppe e preparazioni speziate.
A wine based on the love for this extremely popular, but equally difficult and delicate vine. This choice was also preceded by an initial and careful selection of the best land on which to implant our first Pinot Nero vineyard. The obvious choice could only be a part of Sorì di Valdivilla, not only for the great exposure, but also for the ideal earth. With sand, veins of limestone tufa and stone at a depth of 50 cm, it is ideal for guaranteeing the vine has the right mineral content and fullness of the fruit. The vineyard is now six years’ old and we presented our first bottles of Pinot Nero Ca’ D’ Gal to the public in 2011. We are becoming increasingly convinced of the great potential of combining this splendid vine with our land. This is a light wine with a marked mineral verve, with delicate fruity notes of blackcurrant, blackberry and raspberry and a spicy end note, capable of evolving and integrating perfectly over the years. The crescendo of intensity on the palate is gradual and perfect. It is ideal for serving throughout a meal, pleasant with meat dishes, but also with fish in sauce, soups and spicy dishes.
BAR BE RA D’ AS TI
DOCG
Secondo anno di produzione per questa Barbera d’Asti, proveniente dalla zona di Cassinasco definita anche la porta della Langa Astigiana. Questo vino rappresenta una particolare scelta produttiva per la nostra azienda, sia per la provenienza territoriale, che per la qualità e le caratteristiche dei vigneti utilizzati. Vigneti di oltre 50 anni , dalla grande personalità e dalle bassissime rese, caratterizzate da grappoli piccoli ma di straordinaria intensità ed equilibrio in ogni loro componente.
Un vino importante quindi, in grado di identificarsi al meglio nel vitigno Barbera e nel suo territorio. Pieno, morbido e caldo in apertura si distende successivamente grazie ad un buon apporto di freschezza , che lo rende contemporaneamente strutturato ma anche di piacevole ed elegante beva. Ottimo accompagnamento ai salumi, con i ravioli del plin, per il classico carrello del bollito misto o ancora accanto ad un formaggio di lunga stagionatura.
Second year of production for this Barbera d’Asti, which comes from the Cassinasco area, also called the gateway to the Asti Langa area. This wine represents a particular production choice for our company, both in terms of its territorial provenance and the quality and characteristics of the vineyards used, which are over 50 years’ old. They have a strong personality and an extremely low yield, characterised by small bunches of extraordinarily intense grapes balanced in all aspects. This is therefore an important wine, the ideal calling card
for the Barbera vine and its territory. Full-bodied, soft and warm on opening, it gradually relaxes thanks to its freshness, which makes it both structured but also pleasant to drink and elegant. An excellent accompaniment for salami, ‘plin’ ravioli and the classic dish of mixed boiled meats or even with a very mature cheese.
LA N GHE FR PI EI AN SA DE L GÄ JE DOC
Proveniente da un vigneto anche in questo caso di oltre 50 anni d’età e acquisito nel corso del tempo, la nostra Freisa si caratterizza per essere un vino robusto, intenso e pieno. Considerato un vitigno di prossimità al nebbiolo sia per parentela genealogica che per la sua tardiva maturazione, per preservarne al meglio identità e caratteristiche organolettiche abbiamo deciso di vinificarlo nel modo più semplice, completamente in acciaio e sempre in purezza. Dalle note di frutti rossi, come lampone e ciliegia, evolve su toni floreali di rosa e una leggera speziatura.
In bocca è armonico e di ottimo corpo, dal finale asciutto e di lunga persistenza. Lo consigliamo in abbinamento a piatti di buona struttura come brasato con polenta, carni rosse alla griglia, formaggi di media e lunga stagionatura.
Our Freisa wine also comes from a vineyard which is over 50 years’ old, acquired over time, and is characterised by its robustness and intense and full-bodied flavour. Considered similar to the Nebbiolo vine, both in
terms of its genealogy and its late ripening, we decided to maintain its identity and organoleptic characteristics through simple vinification entirely in steel and always in purity. From the notes of red berries, such as raspberries and cherries, it evolves with flowery notes of rose and a slight spiciness. It is harmonious and has excellent body on the palate, with a dry and persistent end note. We recommend serving it with well-structured plates like braised meat with polenta, grilled red meats, medium and mature cheeses.
I NOS TRI EVE NTI SPE CIA LI our special events
LA PERSONALITÀ DEL MOSCATO THE PERSONALITY OF MOSCATO Nel 2008 con il contributo dell’amico Bruno Cingolani, nasce l’idea di dedicare al nostro Moscato Vigna Vecchia qualcosa di speciale. Un evento in grado di raccontarne sia le potenzialità di evoluzione, peraltro già ampiamente riconosciute, ma anche la versatilità in campo gastronomico. E quell’anno è iniziato un vero viaggio del gusto dedicato al Vigna Vecchia, che ci ha portato nel tempo ad avere accanto a noi alcuni dei più prestigiosi rappresentanti dell’alta cucina italiana. Quel viaggio si chiama ancora oggi “La personalità del Moscato” e nel 2008 lo abbiamo inaugurato con tre abbinamenti inediti per un Moscato : Prosciutto di Parma Sant’Ilario Gran
In 2008, with the contribution of our friend, Bruno Cingolani, we came up with the idea of dedicating something special to our Vigna Vecchia Moscato wine. An event capable of highlighting both its potential for development, already well-known, but also its versatility in the gastronomic sector. This was the year when a genuine journey of taste dedicated to Vigna Vecchia began and which led to us being joined over time by several of the most prestigious representatives of Italian haute cuisine. That journey is still called “The personality of Moscato” and we inaugurated it in 2008 with three entirely new combinations for a Moscato: Sant’Ilario Gran Riserva Parma ham and
Riserva e Vigna Vecchia 2004, Scaloppa fresca di fegato d’anatra su crostino e Vigna Vecchia 2003, Tagliere di formaggi caprini e vaccini, confettura di pere madernassa e cannella con Vigna Vecchia 2005. Come poi si sa, le cose si imparano strada facendo e in questi anni abbiamo imparato a organizzare, a raccontare, a rendere unico e coinvolgente il nostro evento.
2012 Un Anno Speciale Per Ca’ D’ Gal il 2012 è stato un anno da ricordare, tanti riconoscimenti, soddisfazioni e la sorpresa di trovare nel gotha dei vini mondiali scelti da Luca
Vigna Vecchia 2004, fresh duck’s liver cutlet on toasted bread and Vigna Vecchia 2003, board of goat’s and cow’s milk cheeses, Madernassa pear and cinnamon jam with Vigna Vecchia 2005. You learn as you go and over the past few years, we have learned to organise, to tell a story and to make our event increasingly unique and involving.
2012 A special year 2012 was a year to remember for Ca’ D’ Gal, so many acknowledgements and so much satisfaction and the surprise of our Vigna Vecchia 2005 being included on the list of the world’s best wines by Luca Gardini.
Gardini, il nostro Vigna Vecchia 2005. Per questo “La personalità del Moscato” doveva essere un momento altrettanto speciale, per festeggiare insieme a tutti coloro che conoscono e amano il nostro vino, questi importanti traguardi. Per farlo non potevamo che scegliere coloro che dell’eccellenza hanno fatto una regola di vita e lavoro: la famiglia Cerea del ristorante Da Vittorio a Brusaporto (Bg). Tre stelle Michelin, una tradizione conosciuta in tutto il mondo e la capacità di rendere indimenticabile ogni occasione, questo il loro prestigioso biglietto da visita. E grazie a Vittorio, per due giorni l’azienda si è trasformata in un luogo magico, dalle mise en place perfette, in cui ogni finger food, ogni piatto e ogni
That is why “The personality of Moscato” had to be equally special, to celebrate these important achievements with all those who know and love our wine. It was therefore natural for us to choose those who have made excellence a way of life both personally and professionally: the Cerea family, owners of the Da Vittorio restaurant in Brusaporto (Bg). Three Michelin stars, a tradition known worldwide and the ability to make every occasion unforgettable are their hallmarks. And thanks to Vittorio, the company was transformed for two days into a magical place, a perfect establishment, where every type of finger food, every dish and every corner of the sumptuous buffet, including the unforgettable desserts, was dedicated to our story and to our Moscato wine.
angolo dei sontuosi buffet ,tra cui quello indimenticabile dei dolci, è stato dedicato alla nostra storia e al nostro Moscato. Questi i piatti presentati da Bobo e Francesco Cerea durante la serata di gala: Spugna di piselli alle erbe con zuppetta di crostacei e gamberi di Oneglia con Vigna Vecchia 2006 Morbido di salmone con crema al cipollotto bianco e aria di pesca con Vigna Vecchia 2007 Risotto pilaf con scampi al curry, ananas, fragole e mandorle tostate con Vigna Vecchia 2008 Nel 2009 e nel 2010 il nostro evento speciale è stato teatro di veri e propri incontri di Chef, ognuno dei quali ha ideato e presentato un proprio piatto, dedicato espressamente al Vigna Vecchia. Amici e grandissimi professionisti si sono affiancati e alternati nella nostra
The dishes presented by Bobo and Francesco Cerea at the gala evening were: Pea and herb sponge with shellfish soup and Oneglia prawns, with Vigna Vecchia 2006 Salmon mousse with white onion cream and peach fragrances with Vigna Vecchia 2007 Pilaf risotto with curried scampi, pineapple, strawberries and toasted almonds with Vigna Vecchia 2008 In 2009 and in 2010, our special event was a meeting between chefs, each of whom created and presented their own dish, dedicated specifically to the Vigna Vecchia wine. Friends and professionals came together and separately to our company and into our kitchen to celebrate together with us, our customers and our friends, the presentation of the new Vigna Vecchia vintages and our wines.
azienda e anche nella nostra cucina per festeggiare insieme a noi, ai clienti e agli amici la presentazione delle nuove annate del Vigna Vecchia e dei nostri vini. La personalità del Moscato 2010. Questi gli chef e le loro creazioni:
The personality of Moscato 2010. The chefs and their creations: Damiano Nigro of the Relais Villa d’Amelia Restaurant in Benevello (Cn)
Damiano Nigro Ristorante Relais Villa d’Amelia – Benevello (Cn)
Cream of pink Reggello chickpeas, natural yoghurt, raw Red Prawns and Vigna Vecchia 2006
Crema di Cecino Rosa di Reggello, yogurt naturale, crudo di Gambero Rosso e Vigna Vecchia 2006
Mirko Bischèri of the La Chimera Restaurant in Grosseto
Mirko Bischèri Ristorante La Chimera - Grosseto
Squid stuffed with Mortadella sausage and potatoes, basil pesto sauce, mini sea bream hamburgers and Vigna Vecchia 2005
Calamaro ripieno di mortadella e patate, pesto al basilico, mini hamburgher di dentice e Vigna Vecchia 2005 Christian e Maurizio Macario Ristorante Relais Il Nazionale – Vernante (Cn) Latte al Latte e Vigna Vecchia 2007
Christian and Maurizio Macario of the Relais Il Nazionale Restaurant in Vernante (Cn) Milk with Milk with Vigna Vecchia 2007
La personalità del Moscato 2009. Questi gli Chef e le loro creazioni: Giuseppe Ricchebuono Ristorante Il Vescovado – Noli (Sv) Trancio di Palamita scottata con peperone e melone, riduzione di Aceto Balsamico e Vigna Vecchia 2004 Alberto Zago Locanda del Pilone – Alba (Cn) Verso il Saor: Sarde in Saor con sorbetto di pompelmo all’oro e Vigna Vecchia 2005 Maurilio Garola Ristorante La Ciau del Tornavento – Treiso (Cn) Risotto mantecato con Scaloppa di Foie Gras al Cacao e Vigna Vecchia 2003 L’evento 2009 in particolare, è stata anche l’occasione per riunire intorno al
The personality of Moscato 2009. The chefs and their creations: Giuseppe Ricchebuono of the Il Vescovado Restaurant in Noli (Sv) Slice of lightly cooked Bonito fish with bell peppers and melon, Balsamic Vinegar reduction and Vigna Vecchia 2004 Alberto Zago of the Locanda del Pilone Restaurant in Alba (Cn) Saor marinade: Sprats in Saor marinade with golden grapefruit sorbet and Vigna Vecchia 2005 Maurilio Garola of the La Ciau del Tornavento Restaurant in Treiso (Cn) Risotto with Foie Gras cutlet in cocoa and Vigna Vecchia 2003
tavolo di degustazione 19 grandi esperti del settore vitivinicolo e proporre loro per la prima volta, 10 annate di Moscato d’Asti Vigna Vecchia. Con la collaborazione di Jean Michel Garcion, amico ed enologo di grande esperienza abbiamo stabilito l’ordine di servizio, dettato non solo dall’annata ma anche dalle caratteristiche climatiche della stessa. Riunendo quel tavolo abbiamo voluto riunire i concetti base della nostra filosofia produttiva e recuperarne significati e valori attraverso la discussione su quanto ogni vino poteva e sapeva esprimere. Queste le annate degustate in ordine di servizio: 2008, 2007, 2005, 2003, 2004, 2006, 2001, 2000, 1999, 1998.
The 2009 event was also the occasion for bringing together 19 leading wine tasters around the table and offering them, for the first time, 10 vintages of Vigna Vecchia Moscato d’Asti wine. With the collaboration of Jean Michel Garcion, a friend and leading wine expert, we decided the order of service, based not only on the vintage, but also on its climatic characteristics. This meeting reflected the basic concepts of our production philosophy and allowed us to restore significance and values through a debate about what each wine was capable of expressing. The vintages tasted in order of service were: 2008, 2007, 2005, 2003, 2004, 2006, 2001, 2000, 1999, 1998.
DI CO N O DI NO I what they say about us
30 novembre 2012 RICONOSCIMENTO SLOW WINE Testata pubblicazione: SLOW WINE 2013
25 luglio 2012 WORLD WINE AWARDS 2012 Testata pubblicazione: DIPLOMA DECANTER
“L’età delle vigne e i diversi terreni argilloso-calcarei (più scuri e profondi vicino alla cantina, più bianchi e sciolti sui sorì di Valdivilla) uniti alla bravura di Alessandro, danno vini unici. Il Moscato d’Asti Vigna Vecchia 2006 invecchiato in bottiglia, ha note passite e di panettone. Fresco e piacevole, con profumi di menta e fiori il Moscato d’Asti Lumine 2011.”
“This is certify that Ca’ D’ Gal Lumine Moscato d’Asti 2011 Has been judget by the world’s best wine professional in the most comprehensive and authoritative wine competition in the world, and has been awarded.”
25 novembre 2012 I TRE BICCHIERI Testata pubblicazione: VINI D’ITALIA Gambero Rosso “Alessandro Boido da sempre si impegna al Massimo nella valorizzazione del Moscato. Le vigne sono situate sulle colline di S. Stefano Belbo, su terreni sabbiosi, leggeri, tendenti al bianco ed esposti completamente a sud e gli permettono di realizzare dei moscato non solo immediate e freschi, ma anche inusualmente profondi e di grande longevità. Splendido il Moscato d’ Asti Vigna Vecchia ’11, dai profumi intensi di salvia e lime, di grande finezza e dal palate che gioca sull’equilibrio tra freschezza e pienezza, con un lungo finale armonico.”
25 aprile 2012 UNCHARTERED TERROIRS Testata pubblicazione: DECANTER “It is often the unfamiliar, the asymmetrical wines - the most authentic expressions of the wonderful variety of Italian production - that get sidelined.” 19 marzo 2012 TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE SUL VINO (di Luca Gardini) Testata pubblicazione: ENCICLOPEDIA DEL VINO Nei 100 Best Wine Moscato d’Asti V.V. 2005 “La questione è quanto mai teorica, vista la sede: può un Moscato d’Asti metodo Charmat entrare nel novero dei più grandi vini? Ne può dubitare chi ancora non avesse assaggiato le riserve che Alessandro Boido ha iniziato a proporre dopo almeno 5 anni di affinamento...”
25 maggio 2011 MOSCATO VERTICALE DECENNALE DI SUADENTI CA’ D’ GAL Testata pubblicazione: SPIRITO DIVINO “IL TEMPO È AMICO SOLAMENTE DEI GRANDI VINI Una regola fondamentale confermata dai 10 Moscato d’Asti Ca’ d’ Gal, protagonisti di questa verticale,che con gli anni si arrichiscono di più intriganti sfumature.”
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In occasione dell’evento La personalità del Moscato 2009, abbiamo chiesto a tre grandi esperti del giornalismo e della critica enologica di degustare una particolare annata del nostro Vigna Vecchia. Ognuno di loro ci ha regalato poi le proprie libere e sincere impressioni. Ecco alcuni estratti delle loro parole.
Ho conosciuto Alessandro Boido qualche anno fa, mi piacquero fin da subito le sue idee sul vino e sul cibo. Idee che facevano della serietà e della qualità due punti fondamentali e imprescindibili. Da allora il suo Moscato rimane uno dei miei vini dolci preferiti. Il 2007 che mi è stato recapitato in Via della Mendicità Istruita è un vino che riassume tutte le enormi potenzialità di questo prodotto. I profumi sono esplosivi, frutto della passione in apertura, per virare poi su ricordi ancora più nobili di menta e citronella. In fondo appaiono il gesso e l’albicocca. C’è solo un sottofondo di bolle ma è l’acidità che conquista, che fa salivare in un crescendo di dolcezza e ricchezza regalando un ricordo che rimarrà a lungo scolpito nel tempo. Un vino che nessun folle fino ad ora aveva neppure immaginato, che invece Alessandro ha avuto la forza visionaria di creare.
Giancarlo Gariglio, Curatore Guida Slow Wine, ha degustato il Moscato d’Asti Vigna Vecchia 2007.
critics and friends
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La raccolta delle uve, per scelta aziendale ritardata rispetto alla normalità, caratterizza questo Moscato nell’intera fase organolettica. La veste offre una cristallina tonalità paglierino dorata, mentre l’anidride carbonica forma una corona tenue ma persistente. All’olfatto si ritrovano gli aromi intensi e opulenti dei Moscati del passato, un quadro aromatico di sicura raffinatezza regala profumi di frutta candita, ricordando panettone e cassata siciliana, e il continuo susseguirsi di note agrumate- mandarino in primis- completano un insieme di invidiabile complessità. Al palato, si distingue per ricchezza e grassezza rese ancora più evidenti dalla cremosità dell’anidride carbolica ma il naturale ritegno dell’annata 2006 offre però la necessaria freschezza acida. Magistrale l’equilibrio raggiunto che permetterà a questo Moscato, ancora giovane, di conservarsi per almeno un altro lustro, esaltando le sue doti di finezza.
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CRI “ TI CI E AMI CI
Gianni Fabrizio, Curatore della Guida Vini d’Italia Gambero Rosso, ha degustato il Moscato d’Asti Vigna Vecchia 2006.
Credo che non dimenticherò mai quel giorno. Ho sentito le ossa della mano cedere sotto la stretta di quella manona… mi veniva da piangere, ma lui mi guardava con un sorriso che non lo ha mai lasciato in questi anni. Mi ha dato una bottiglia di Vigna Vecchia da assaggiare. Ho guardato l’annata e ho pensato che l’omone fosse pazzo. Un Moscato di 6 anni se lo beve lui, chissà che roba sarà? Io non lo bevo. E invece l’ho bevuto, ed era poesia racchiusa nel bicchiere. A distanza di anni ricordo ancora il naso esplosivo come un mazzo di salvia appena colto, nuance minerali che tendevano all’idrocarburo, scorza d’arancia e pesca. In bocca era polposo, fresco, elegante e lungo. Da quel giorno ho iniziato a frequentare Sandro e la sua pazzia contagiosa. Per guardare più in là degli altri sono salito sulle spalle dei giganti, diceva Newton. Sandro è salito sulle spalle del nonno. Ogni anno 1000 bottiglie di Vigna Vecchia vanno a riposarsi per 5 anni e quando rivedono la luce si fa festa insieme. Ed io ogni anno aspetto che quel giorno arrivi. Grazie Sandro! Christian Bucci
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Mario Busso, Curatore Guida Vini Buoni d’Italaia Touring Editore, ha degustato il Moscato d’Asti Vigna Vecchia 2005.
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Ma il nostro viaggio vogliamo raccontarlo anche con lo spirito e le parole di due grandi amici.
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Il mio vuole essere un incoraggiamento rivolto ai produttori più aperti ed intelligenti come Alessandro Boido, per perseguire, tentare, inventare nuovi percorsi senza perdere il riferimento del territorio, del prodotto e della tradizione, purché aggiornata. Ricordiamo che già i nostri vecchi tenevano moscati da invecchiare in cantina, nella sabbia, col tappo bloccato dal cordino, da stappare in occasioni particolari. Dopo molti anni di cambiamenti economico-sociali impensabili, Sandro Boido riprende un’idea che in un periodo di crisi evolutiva pretende di ridare al grande moscato il posto che gli compete in ambito nazionale ed internazionale, ma soprattutto gli consente grazie alla sua unicità ed alla maggior fruibilità nel campo della ristorazione un valore aggiunto, che purtroppo spesso manca al prodotto base proposto dal territorio. Partecipo con orgoglio a questo progetto da più di tre anni e gli auguro di cresecere con la partecipazione di altri produttori, poiché questo è il futuro del nobile moscato, del suo splendido territorio e dei suoi interpreti migliori. Giorgio Grigliatti
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Eravamo a metà del mese di giugno 2006. La degustazione avveniva a bottiglia coperta. Nella batteria dei Moscato arrivò ad un certo punto un vino che infervorò la discussione, poiché si capiva che eravamo di fronte ad un campione che, nell’unanimità dei favori, non lasciava tuttavia trapelare il suo volto. Il vino comunicava, a seconda della permanenza nel bicchiere, il mentolo, la nepitella, il cedro, il melograno, la mela renetta, l’incenso. Mano a mano che il tempo passava nuove emozioni allietavano naso e bocca. Il vino era un Moscato del 1998, che portato a finale raccolse lo stupore unanime delle commissioni riunite ad Alba e raggiunse a pieni voti la corona. Quando volli capire il Vigna Vecchia sentii confermato nel cuore che il vino, può essere tecnica, ma è soprattutto vigna, progetto, anima e intuizione. Il suo Moscato 2005 apre con richiami di salvia limonina, mele in confettura e scorzette di limone, ha bocca cremosa in cui è tutt’ora avvertita la freschezza e seppure gli anni annuncino la pesca gialla, l’albicocca secca e la fragranza di nocciole e amaretto, il richiamo al varietale rimane stupefacente.
finito di stampare nel mese di agosto 2013 da Coop Tipograf - SV su carta Arcoprint 1E.W.
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