Dal parassitismo alla metamorfosi urbana. Strategie di rigenerazione di un quartiere ex INA-Casa a Mirafiori Sud Studentesse: Giulia Mazza, Celeste Moiso Relatori: Gustavo Ambrosini, Alessandro Armando, Guido Callegari
Tema e area di progetto La tesi ha come tema portante il “costruire sulla città esistente”, in cui sopraelevazioni e integrazioni di nuovi volumi, sono proposti come possibile strategia di sviluppo urbano sostenibile, a consumo di suolozero. L’ipotesi di lavoro è nata dalla necessità di intrecciare l’idea di intervento sul patrimonio costruito delle città con le istanze di sviluppo sostenibile, assunto come possibile approccio strategico alle diverse scale. In particolare il lavoro prodotto si è concentrato sullo studio di un intervento che ha coinvolto edifici di edilizia popolare e i connessi processi di rigenerazione urbana, proponendo un processo di riqualificazione sia architettonica sia estesa alla scala urbana. Gli edifici oggetto della tesi sono localizzati nel quartiere di Mirafiori
Sud, quadrante sud-ovest di Torino. L’area è delimitata, nei lati nord/ovest dagli edifici industriali del comprensorio Fiat, ed è compresa tra Via G.C. Anselmetti, Via Plava, Via G. Roveda e Via C. Negarville. Il quartiere, caratterizzato da 15 edifici a stecca con alloggi attualmente di proprietà privata, “nasce” nel 1962 come quartiere di edilizia popolare, prodotto del piano INA-Casa e riporta ampiamente i caratteri di una stagione nel panorama delle case popolari molto particolare. Il progetto di riqualificazione da noi proposto ha dovuto quindi confrontarsi con due problematiche distinte: la necessità di intervenire sui fabbricati esistenti e sulle aree comuni, cercando però di rispettare le esigenze delle singole proprietà coinvolte nell’intervento.
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Ricerca e strategie di intervento Punto iniziale della tesi è stata l’elaborazione di uno studio approfondito sul processo da seguire fin dai primi passi della progettazione al fine di attuare un’analisi ad ampio raggio circa le caratteristiche del caso studio in oggetto, in cui tutte le informazioni raccolte sono state utilizzate sia come “motore” delle scelte progettuali, che come “fine” da raggiungere al compimento del processo proposto. La tesi si è quindi sviluppata andando ad ipotizzare e studiare strategie di intervento da attuare nel quartiere, analizzandole secondo diverse scale di approfondimento (macroscopica e micro). Il raggio di intervento proposto si è focalizzato sui seguenti aspetti: - sociale, proponendo soluzioni che incentivassero la rivitalizzazione del quartiere; - funzionale e architettonico, studiando un riassetto degli spazi del primo piano fuori terra degli edifici e dei servizi presenti;
- distributiva, considerando la distribuzione a piano zero (pedonale, carrabile e mista), in relazione sia all’assetto viario presente all’interno del quartiere sia a quello che caratterizza il collegamento del quartiere con il resto della città; -aree verdi e permeabilità, analizzando gli spazi residuali interposti agli edifici, come possibile motore di rinnovamento. La scelta è stata quella di proporre tre scenari di realizzazione, differenziati secondo un diverso grado di intervento sul quartiere, più o meno esteso. Questa scelta è stata dettata dal tentativo di considerare il diverso grado di coinvolgimento da parte degli inquilini, ognuno dei quali può manifestare esigenze differenti, e quindi influenzare fortemente il progetto. “Parassitismo”, “metamorfosi urbana” e “commistione su accordo” sono gli scenari proposti all’interno della tesi.
Approfondimento tecnologico I tre scenari sono accomunati da un generale riassetto delle aree a piano zero ripensate per fornire diversi gradi di spazi verdi, piÚ o meno pubblici, e dalla proposta di annessioni e aggiunte di volume (sia a piano zero che in copertura) finalizzate a fornire nuovi spazi residenziali e servizi, a sostegno di una nuova utenza differenziata. La soluzione costruttiva proposta e analizzata, è stata quella prefabbricata in legno, tipo Xlam, scelta dettata anche dalla necessità di intervenire su un quartiere abitato e quindi dall’esigenza di velocizzare e ottimizzare le lavorazioni in loco.
Giulia MAZZA giulia.mazza.to@gmail.com Celeste MOISO cele.moiso@gmail.com