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ALESSANDRO ARENA

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“aspettarsi l’inaspettato è sintomo di modernità di pensiero” O. Wilde


capitolo 0

CV

INFORMAZIONI PERSONALI nome: Alessandro Arena indirizzo: via Sampolo 214 - 90143 Palermo (PA) telefono: ab. 091 6251224 cel. +39 3292129317 nazionalità: italiana data e luogo di nascita: 09/03/1985 Palermo

ISTRUZIONE E FORMAZIONE Laurea di primo livello in Disegno Industriale conseguita presso l’Università degli Studi di Palermo, in data 20/07/2008 con votazione 110/110 e Lode

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Immatricolato al Corso di Laurea in Disegno Industriale presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo nell’anno accademico 2004/2005 Diploma di Maturità Classica conseguito presso il Liceo Classico “G. Garibaldi” di Palermo nell’anno 2004 con votazione di 92/100

ALTRE ATTIVITA’ Ottobre / Giugno 2008-2009 Collaborazione al corso di Laboratorio di Disegno industriale di primo anno, cattedra della prof.ssa Viviana Trapani, presso il C.d.L di disegno industriale della Facoltà di Architettura di Palermo. 26/30 Maggio 2009 Partecipazione, con il progetto sviluppato all’interno del Workshop: “Design per Caleca Ceramiche”, alla mostra “Palermo Design Week” presso la Fondazione Basile, Facoltà di Architettura di Palermo. 10/12 Novembre 2008 Partecipazione al workshop “More E Less LAB, un laboratorio per il riuso dei materiali”, indetto dal Dipartimento di Design dell’Università di Palermo, diretto da Michele Argentino e Anna Catania, menzione. Marzo / Maggio 2008 Partecipazione al workshop “Il design per NUTELLA”, indetto dalla Ferrero, diretto da Viviana Trapani.

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22 Febbraio / 9 Marzo 2008 Partecipazione alla mostra “More & Less / Nuovi stili di vita e di consumo” presso la “Sala Borsa” Camera di Commercio, Ragusa piazza della Libertà. Stage

Febbraio / Aprile 2008 Tirocinio presso lo studio FeedBack s.r.l. di Palermo, svolgendo attività di progettazione per la comunicazione visiva di eventi culturali, e di progettazione d’immagine coordinata. 18/21 Dicembre 2007 Partecipazione al workshop “FOOD DESIGN in sicily/ valorizzazione dell’agro-alimentare ragusano”, indetto dal Dipartimento di Design dell’Università di Palermo, curato da Michele Argentino e Anna Catania, diretto da Giulio Iacchetti, menzione. 16/25 Novembre 2007 Partecipazione, con i progetti sviluppati all’interno dei Workshop: “Gibellina museum experience” e “Design per Caleca Ceramiche”, alla mostra “Abitaly” presso la Fiera Del Mediterraneo, Palermo piazza Cascino Antonino Generale 177. 6/9 Novembre 2007 Partecipazione al workshop “BAG PACK, nuovi stili di vita e di cartone Packaging in carta e cartone”, promosso dal Dipartimento di Design dell’Università di Palermo, curato da Michele Argentino e Anna Catania, diretto da Giulio Iacchetti, menzione.

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05/13 Ottobre 2007 Partecipazione, con i progetti sviluppati all’interno dei workShop: “RICIOC, design in Sicily nuove forme per ilcioccolato di Modica”, “Design per Caleca Ceramiche”, “Design & Sicily/ MATERIA E MEMORIA”, alla mostra ”Created in Italy for China” presso lo Spazio Etoile, piazza San Lorenzo in Lucina 41, Roma all’interno della manifestazione “ROMA DESIGN PIU’ International Design Week”. 20/24 Settembre 2007 Partecipazione alla mostra “Italian New Wave”, presso il Quartiere fieristico di Verona, all’interno della manifestazione “Abitare il Tempo. Giornate internazionali dell’arredo”. 26/28 Luglio 2007 Partecipazione al workshop “Design per Caleca Ceramiche” promosso dal Dipartimento di Design dell’Università di Palermo, coordinato da Mariella La Guidara, con la collaborazione dell’azienda Caleca Ceramiche s.r.l. di Messina.

16/20 Luglio 2007 Partecipazione al workshop “Design & Sicily/ MATERIA E MEMORIA” promosso dal Dipartimento di Design dell’Università di Palermo, coordinato da Viviana Trapani, con la collaborazione dell’azienda FRAMA Mosaici s.r.l. e con l’associazione LAPIS.

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28 Febbraio / 5 Marzo 2007 Partecipazione al workshop “Gibellina museum experience”, promosso dal dipartimento di Design dell’Università di Palermo, dalla Fondazione Orestiadi e con la partecipazione della Catholic University of America. Diretto da George J. Martin, Giuseppe Di Nicola, Matthew L. Geiss, Michele Argentino, Mariella La Guidara. 15/18 Gennaio 2007 Partecipazione al workshop “TypeDesign” promosso dal Dipartimento di Design dell’Università di Palermo, diretto da Luciano Perondi. 15/17 Novembre 2006 Partecipazione al workshop “RICIOC, design in Sicily nuove forme per il cioccolato di Modica” promosso dal Dipartimento di Design dell’Università di Palermo, curato da Michele Argentino e Anna Catania diretto da Giulio Iacchetti, con la collaborazione dell’EuroChocolate di Perugia. Vincitore primo premio. Ottobre / Dicembre 2006 Partecipazione al concorso “Suite d’Autore” indetto da Atelier X4, realizzazione stanza d’albergo con tema progettuale “Omaggio a Mondrian”, vincitore primo premio e realizzazione del progetto . 28 Settembre / 10 Ottobre 2005 Partecipazione, con i progetti “All’ombra dei Fiori” (libretto Fotografico), logotipo della Zisa di Palermo, alla mostra ”Scatola Nera” presso Velarredo, via Principe di Belmonte 13, Palermo all’interno della manifestazione “Genio di PALERMO”.

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Maggio / Agosto 2005 Partecipazione al concorso “Segni di Ficuzza” indetto dalla società IDRA A.R.L. in collaborazione col Comune di Corleone, l’Università degli Studi di Palermo e l’Azienda Regionale Foreste Demaniali. Vincitore del secondo premio del concorso, con il progetto “assiettati”. Aprile 2005 Partecipazione al workshop “Futura, come abiteremo domani” promosso dalla Facoltà di Architettura di Palermo in collaborazione con EXPA. 04/08 Ottobre 2004 Partecipazione al “Seminario sul mercato del lavoro e delle professioni”, relatori: Carlo Forcolini, Karim Azzabi, Aldo Colonetti, Philippe Daverio, Federico Butera.

PUBLICAZIONI Maggio 2009 Pubblicazione rivista Ottagono numero 220, “La ricchezza che non si rifiuta” di Anna Catania, progetto BPé, pag. 38-39. Febbraio 2008 Pubblicazione rivista Ottagono numero 207, “Take Away antispreco per un nuovo stile di vita” di Anna Catania, progetto “...---...” (S.O.S), pag. 88-93.

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CAPACITA’ E CONOSCENZE TECNICHE Conoscenza dei sistemi operativi Windows e Mac OS X e loro principali software applicativi. Utilizzo di applicativi professionali specifici quali: Autocad Rhinoceros Photoshop Illustrator InDesign Buone capacità nell’utilizzo di macchine fotografiche analogiche e digitali.

CAPACITA’ E CONOSCENZE ARTISTICHE Ha sviluppato buone capacità artistiche nel periodo di studi: Schizzo Fotografia Realizzazione di modelli con materiali quali: cartoncino, plastilina, polistirolo, das, poliplast.

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PRIMA LINGUA Italiana

ALTRE LINGUE Inglese: livello scolastico Francese: livello scolastico

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capitolo 1

TESI DI LAUREA


HELP! via messina montagne Partendo dalle esperienze più significative realizzate negli ultimi anni, in vari paesi del sud del mondo, da istituzioni internazionali, associazioni non governative e da singoli designer, il presente lavoro ha come obiettivo di identificare le tematiche, le esigenze primarie delle popolazioni che vivono in condizioni disagiate, e risolvere parte di questi problemi grazie ad una progettazione responsabile ed attenta, auspicando di avere così un miglioramento del livello delle condizioni di vita. A Palermo, in risposta alla sempre crescente “emergenza casa”, si è provveduto all’installazione di un campo container nella periferia sud della città: una schiera di 24 prefabbricati sparsi in un’area di 4 chilometri quadrati, privi di servizi sanitari e con illuminazione precaria. Questo provvedimento, che potrebbe apparire come una misura eccezionale a fronte di una situazione drastica, fornisce elementi importanti per comprendere in profondità come a Palermo un “emergenza” si trasformi in normalità: il container è il segno più estremo, ma anche più paradigmatico, della trasformazione dello spazio abitativo all’interno delle metropoli. E’ significativo allora che oggi si faccia ricorso proprio a dei container, si utilizza uno strumento che viene comunemente usato in situazioni di calamità naturale, quali terremoti o inondazioni, o in situazioni di guerra. E’ già paradossale che l’utilizzo dei container in seguito a catastrofi naturali, dall’iniziale momento emergenziale, si sia spesso prolungato per interi anni o addirittura decenni. Basti pensare a come, nonostante i miliardi erogati, quasi trent’anni dopo i terremoti dell’Irpinia o del Belice ci siano ancora centinaia di famiglie che abitano nei container ed esistano interi paesi, come Buccellato, nati in seguito a quei disastri e totalmente composti da prefabbricati. Gli stessi container del campo di Palermo provengono tra l’altro da una situazione di calamità naturale: sono stati infatti trasportati direttamente dalla Piana dell’Etna, dove erano stati utilizzati per soccorrere gli sfollati dei paesi limitrofi che erano stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni in seguito a colate laviche particolarmente copiose. La vera novità è che oggi il ricorso ai container non serve a rispondere ad un evento improvviso e imprevedibile, ma fare fronte ad una normale situazione di anormalità permanente. Non avviene cioè per un’emergenza esterna, ma per un fattore “proprio”: l’assenza

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di case non è una conseguenza di una qualche calamità naturale, ma la “causa” stessa della situazione di “emergenza”. Ventidue famiglie, che non hanno più una casa, vivono all’interno dei container nel campo di via Messina Montagne, il loro trasferimento in questa zona doveva durare solo due tre mesi, il tempo per consegnare loro le case popolari , ma adesso sono passati quasi due anni e non è cambiato nulla, sono state abbandonate e dimenticate all’interno di questa campo. La qualità della vita di queste persone è al disotto del limite delle condizioni umane. All’interno del campo vivono circa 30 bambini, che d’inverno per il freddo si ammalano continuamente, di quelle malattie definite dai medici “malattie della povertà”; raffreddori, febbre, bronchiti e infezioni all’apparato respiratorio. E come se non bastasse le loro condizioni di salute fisica sono aggravate dalle continue cadute provocate dalla natura del terreno in cui sono installati i container, l’unico spazio a loro disposizione in cui sono liberi di giocare provocandosi fratture, contusioni, escoriazioni. Ma le cadute non sono l’unica conseguenza della conformazione del terreno. Durante l’estate la ghiaia e la sabbia che costituiscono il campo provocano infezioni della pelle, gastroenteriti, che colpiscono non soltanto i bambini ma anche gli adulti. Il caldo torrido dei mesi estivi aumenta i disagi di quella, che sotto alcuni punti di vista, può essere considerata una “comunità” nella comunità. Le elevate temperature che raggiungono le lamiere dei container, continuamente esposte al sole ed insufficientemente isolate all’interno, rendono gli ambienti interni soffocanti di notte e impraticabili di giorno, costringendo la gente a stare all’aperto per ovviare al caldo.

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CONCEPT Immaginate di avere una famiglia composta da cinque persone, con tre bambini a carico. Immaginate di aver un lavoro precario ed essere l’unico a portare i soldi in casa. Immaginate di non arrivare a fine mese con lo stipendio. Immaginate di vivere in trentasei metri quadri. Immaginate di soffrire il freddo per tutti i mesi invernali. Immaginate di soffrire il caldo durante i mesi estivi. Immaginate di non avere un posto sicuro dove vivere, e dove fare giocare i propri bambini. Immaginate di dormire in un unico ambiente e non avere più la propria intimità. Immaginate di vivere in queste condizioni da quasi due anni!Fate un ultimo sforzo ed immaginatevi che esistono persone che vivono realmente in queste condizioni. Non bisogna allontanarsi dalla propria città, ed andare nei così detti paesi del “sud del mondo” per trovare queste condizioni di vita. In via Messina Montagne, nella periferia sud di Palermo, vi sono ventidue famiglie che vivono esattamente i disagi descritti. Dopo un incontro con i rappresentanti di questa “piccola comunità”, e avere ascoltato i loro problemi si è trovato superfluo riprogettare un container rendendo permanente la loro condizione, perché nel caso specifico sono famiglie che aspettano la consegna delle case popolari da parte del comune. Un aiuto più concreto sarebbe stato cercare di far conoscere la loro condizione a un più alto numero di persone (che ancora oggi non conoscono questa realtà). È da questi ragionamenti che si sviluppa l’idea di progetto. “HELP ! via Messina Montagne”, è un progetto ampio che coinvolge sia la comunicazione che la progettazione. Una campagna di sensibilizzazione sociale, che ha come intento quello di denunciare e coinvolgere la cittadinanza palermitana con lo scopo di rendersi parte attiva nel risolvere questo problema e per dare una mano a queste persone. La campagna affronta e racconta i disagi che queste famiglie hanno nel vivere in questo campo di container, attraverso un linguaggio provocatorio ma che utilizza immagini friendly e accattivanti, mantenendo il livello di comunicazione semplice e facilmente comprensibile da tutti. Questa si sviluppa su tre livelli, il primo costituito da artefatti di comunicazione virale, come ad esempio adesivi, stencil ecc. Hanno il compito di “infettare” la città diventando così un’ossessione visiva, continua e pressante. Questa fase ha come scopo catturare

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l’attenzione, facendo crescere la curiosità del cittadino, che comincerà a chiedersi cosa significano questi artefatti. A questo si affiancano dei manifesti nei quali vengono rappresentati i disagi che questa gente ha nel vivere nel campo dei container: il troppo caldo nei mesi estivi, il troppo freddo nei mesi invernali, l’assenza di privacy e la non sicurezza del luogo. I protagonisti dei manifesti sono dei personaggi realizzati in plastilina, dalle sembianze di un ominide, che interpretano ognuno un disagio diverso: Ulcara, recita il ruolo di un abitante del campo che si scioglie per il caldo estivo, Geldio si congela per il troppo freddo, Scurio rappresenta la non sicurezza del luogo per i bambini che vivono lì, ed infine Nimoti denuncia la mancanza di privacy ed intimità che queste persone hanno perso da quasi due anni. Lo scopo primo dei manifesti è quello di proporre la soluzione al problema, che può sembrare ovvia, ma l’unica realmente concreta: DIAMOGLI UNA CASA. L’ultima parte della comunicazione è la realizzazione di un sito internet, che spiega tutta la storia di queste famiglie e propone la vendita di oggetti di merchandising con l’obiettivo di una raccolta fondi per dare un aiuto concreto a loro. Nel sito vengono inoltre presentati tre progetti, che attraverso un linguaggio critico e provocatorio, “risolvono”, accentuandone il paradosso e la gravità del problema, i disagi denunciati nei manifesti. Questi progetti sono: Barabacco!, Bollaman, Propirietà Privata. “Barabacco” è un pupazzo di pezza amico dei bambini, che ha il compito di dare sollievo nelle giornate troppo fredde o troppo calde. È fatto di una stoffa di cotone e riempito con noccioli di ciliegia, che hanno la capacita, grazie alla loro particolare conformazione, di mantenere per un lungo tempo la temperatura desiderata. Quindi mettendolo nel forno a microonde per un minuto alla temperatura di 100° si riscalda dando sollievo ai bambini durante il freddo invernale, mentre se si mette nel freezer si raffredda per le torride giornate estive. Il secondo progetto si chiama “Bollaman” ed è sempre dedicato ai bambini. È un’armatura in polietilene a bolle d’aria, che trasforma i bambini in super eroi, proteggendoli da eventuali cadute, dato che il terreno su cui giocano è sdrucciolevole e pericoloso in quando fatto da ghiaia. “Proprietà Privata” è un progetto pensato per gli adulti, e serve a sottolineare maggiormente la totale assenza di privacy.

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tesi di laurea

LOGOTIPO 2009

Logotipo per la campagna di sensibilizzazione, a questo si affianca una comunicazione virale, composta da: adesivi, stencil, artefatti comunicativi ecc. Questi hanno il compito di incuriosire il cittadino. Diventando un’ossessione visiva, continua e pressante.

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tesi di laurea

MANIFESTI 2009

Manifesti nei quali vengono rappresentati i disagi che questa gente ha nel vivere nel campo dei container: il troppo caldo nei mesi estivi, il troppo freddo nei mesi invernali, l’assenza di privacy e la non sicurezza del luogo. Lo scopo dei manifesti è proporre la soluzione al problema, l’unica realmente concreta: diamogli una casa.

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tesi di laurea

SITO INTERNET 2009

Sito internet, che spiega l’intento della campagna e propone la vendita di oggetti di merchandising con l’obiettivo di una raccolta fondi per dare un aiuto concreto a queste famiglie. Nel sito vengono inoltre presentati tre oggetti, che attraverso un linguaggio provocatorio, accentuano i problemi e cercano di “risolverli”.

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tesi di laurea

BARABACCO 2009

Barabacco è un pupazzo di pezza amico dei bambini, che ha il compito di dare sollievo nelle giornate troppo fredde o troppo calde. Ăˆ fatto di una stoffa di cotone e riempito con noccioli di ciliegia, che hanno la capacita, grazie alla loro particolare conformazione, di mantenere per un lungo tempo la temperatura desiderata. Quindi mettendolo nel forno a microonde per un minuto alla temperatura di 100° si riscalda dando sollievo ai bambini durante il freddo invernale, mentre se si mette nel freezer si raffredda per le torride giornate estive.

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tesi di laurea

BOLLAMAN 2009

Bollaman è sempre dedicato ai bambini. È un’armatura in polietilene a bolle d’aria, che trasforma i bambini in “super eroi”, proteggendoli da eventuali cadute, dato che il terreno su cui giocano è sdrucciolevole e pericoloso in quanto fatto da ghiaia.

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tesi di laurea

PROPRIETÀ PRIVATA 2009

Proprietà Privata è un progetto pensato principalmente per i bambini ma che può essere utile anche agli adulti, un tappeto di feltro, che sfrutta la rigidità del materiale trasformandosi in una piccola tenda/ rifugio. Sottolineando la totale assenza di privacy.

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capitolo 2

PRODOTTO


prodotto

BPĂˆ 2008

BPĂˆ, è una borsa che riusa un telo di polietilene impiegato per la copertura delle serre. La forma rettangolare è pensata per ovviare ai problemi degli sfridi di produzione, mentre la cucitura colorata disegna la vera forma della borsa. Inoltre con gli scarti dovuti dal manico, sono stati disegnati dei toy per i bambini.

*Alessandro lavoro di gruppo: Arena Fabrizia Parisi Carla Piazza concept: gruppo progetto grafico: gruppo modello: gruppo

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prodotto

NÙCHEF 2008

Nùchef è un oggetto decorativo-significativo per la tavola. Il suo ruolo è quello di proporre differenti modalità di consumo di nutella® e frutta. Una sorta di “suggeritore”, raccoglitore di idee e di esperienze. Il suo scopo non è quello di imporre delle regole di gioco, ma quello di suggerire azioni e comportamenti che uniscono, sotto vari aspetti, la frutta con la nutella®, esaltando lo stare insieme e il divertimento che ne deriva. La forma organica di Nùchef è una stilizzazione della sagoma di un cervello.

*Alessandro lavoro di gruppo: Arena Fabrizia Parisi concept: gruppo progetto grafico: gruppo

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prodotto

D.VINO 2007

D.vino, un bicchiere da degustazione dedicato, e rappresentativo del Cerasuolo di Vittoria. La sua forma nasce dall’unione di due calici, come la composizione che da vita al Cerasuolo: il Moro piÚ il Frappato. Inoltre la pancia decentrata agevola il gesto di ruotare il calice per l’ossigenazione del vino.

*Alessandro lavoro di gruppo: Arena Clara Castellino Carla Piazza concept: gruppo progetto grafico: A. Alessandro cad: C. Piazza rendering: C. Castellino 50


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prodotto

AL-FRED 2007

Al-fred, una piccola posata da fingerfood. La pancia permette di tagliare il formaggio ecc, mentre le punte permettono di infilzare il cibo con facilitĂ per portarlo alla bocca.

*Alessandro lavoro di gruppo: Arena Clara Castellino Carla Piazza concept: gruppo progetto grafico: A. Alessandro cad: C. Piazza rendering: C. Castellino 52


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prodotto

..._ _ _... 2007

… _ _ _ … (Save Our Scraps) è un packaging dallo sviluppo semplice che cerca di ottimizzare il materiale utilizzato diminuendo gli scarti di produzione. Lo stesso nome suggerisce la sua funzione. Infatti Save Our Scraps, ovvero salviamo i nostri avanzi,con un chiaro riferimento all’acronimo S.O.S., allude ad un possibile cambiamento di abitudini e stili di vita. Le dimensioni sono state pensate per poter accogliere al suo interno la vaschetta monoporzione in alluminio dalle misure standard.

*Alessandro lavoro di gruppo: Arena Clara Castellino Fabrizia Parisi concept: gruppo progetto grafico: gruppo modello: gruppo

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prodotto

FLORA 2007

Flora è un progetto di piastrelle per rivestimento di pareti disponibili in due differenti formati, 50x50 e 20x20. Ogni famiglia di piastrelle è costituita da quattro moduli distinti dando piena libertà nel posizionamento a parete. Le piastrelle infatti sono pensate in modo tale da poter essere sempre accostate senza dover rispettare un verso prestabilito, permettendo la composizione di un disegno sempre diverso ma continuo.

*Alessandro lavoro di gruppo: Arena Fabrizia Parisi concept: gruppo progetto grafico: gruppo modello: gruppo

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prodotto

#01 2007

#01, è una pirofila da forno, disegnata per l’azienda Caleca Caramiche di Messina, l’appendice che fuori esce dal profilo facilità la presa della ciotola.

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prodotto

TEXT 2007

Text, progetto di merchandising per il museo delle Trame Mediterranee di Gibellina, è un timbro che permette di reinterpretare, alcuni dei segni che si possono trovare all’ interno del museo. In questo modo utilizzando le sei menbrane che si trovano nella scatola, si potranno creare un infinitĂ di disegni diversi, lasciando libero sfogo alla fantasia.

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geometrico

floreale

calligrafico

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prodotto

CIÓ_STIL 2006

CIÓ_STIL sottile gioco di parole: il CIOccolato ha STILe, ma questo cioccolato dà anche energia, un po’ come delle batterie stilo; perciò: CIOccolato STILo. Ecco a confronto due forme energetiche: le batterie ormai indispensabili per l’utilizzo di vari oggetti tecnologici ed il cioccolato non indispensabile, ma ormai necessario. Il primo è un processo prettamente chimico, il secondo è un processo psichico-chimico-fisico. Da ciò nasce la nostra idea di associare il pack delle batterie al cioccolato.

*Alessandro lavoro di gruppo: Arena Clara Castellino Alice Panepinto Melina Ricca concept: gruppo progetto grafico: A. Arena modello: C. Castellino, A. Panepinto 62


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prodotto

LUÍ 2006

Luì è un’amaca da giardino, la particolrità stà nel materiale, il linel. Materiale elastico estremamente confortevole, che avvolge la persona che vi si sdraia. In questo modo il pattern che vi è stampato nella parte sottostante si deforma sempre in modo diverso.

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prodotto

ASSIETTATI 2005

Assiettati, un gadget progettato per La Real Casina di Caccia di Ficuzza, è una borsa, utile per le passagiate nei boschi, nelle gite fuori porta, che all’occorenza può diventare un cuscino per portersi sedere in comodità anche in luoghi non confortevoli.

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prodotto

ALVARA 2005

Alvara, è una lampada in carta, facile da spostare, corredata da dei ganci che permettono un diverso utilizzo della lampada. Può essere utilizzata come lampada a sospensione, o da parete oppure ancora può essere aggancianta ad una libreria.

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capitolo 3

GRAFICA


grafica

SVLC

Stage

2007

Logotipo progettato per l’identità visiva del comune di San Vito Lo Capo (TP).

*Alessandro lavoro di gruppo: Arena Fabrizia Parisi concept: gruppo progetto grafico: gruppo

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san vito lo capo

san vito lo capo san vito lo capo

san vito lo capo

san vito lo capo

san vito lo capo

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grafica Stage

EXPORRE

2007

Logotipo progettato per l’azienda Exporre s.r.l. di Palermo.

*Alessandro lavoro di gruppo: Arena Fabrizia Parisi concept: gruppo progetto grafico: gruppo

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EXPORRE

EXPORRE 75


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GM

Stage

2007

GIARD A D I

I

Z

NA L E G N O M

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Z I O NE N A

Fabrizia Parisi concept: gruppo progetto grafico: gruppo

OC

IA

*Alessandro lavoro di gruppo: Arena

NO

AS S

IO

Manifesto progettato per la campagna pubblicitaria di Grande Migliore Arredo Verde.


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GAM 2005

Logotipo progettato per la Galleria d’Arte Contemporanea di Palermo.

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ZISA AZIZ 2005

Logotipo progettato per il Castello della Zisa di Palermo.

*Alessandro lavoro di gruppo: Arena Fabrizia Parisi concept: gruppo progetto grafico: gruppo

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capitolo 4

VIDEO


video

LA CAVA COME LA CITTÀ 2007

La cava come la città: un linguaggio di segni celatamente “uguali”. Così l’ambiente della cava ci si propone davanti agli occhi ogni giorno senza accorgercene. È in quest’ottica di rimandi e di suggestioni che si focalizza il filmato: un confronto diretto tra questi due mondi, che vivono di segni, di materiali, di colori, di nomi, di codici, non di certo con gli stessi significati ma con effetti visivi similari.

*Alessandro lavoro di gruppo: Arena Fabrizia Parisi concept: gruppo ripresa: gruppo montaggio: gruppo

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