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IL MONDO VISTO DALL’ALTO

La prima applicazione su vasta scala della fotografia aerea risale al campo militare, dalla guerra civile americana, al Primo e Secondo conflitto mondiale, fino alla guerra fredda, per cui ci fu il maggior sviluppo con aeroplani dedicati allo spionaggio. Con il tempo la fotografia aerea ha trovato altre applicazioni, per dare il suo contributo a settori quali la meteorologia, il controllo ambientale e degli ecosistemi, il controllo di aree idrogeologiche, la mappatura di siti archeologici ed artistici in elicottero.

Giacomelli, M. (1975). Paessaggio dall’alto [Photograph]. The Mario Giacomelli Archive, Senigallia, Ancona, Italy.

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Giacomelli, M. (1975). Paessaggi dall’alto [Photographs]. The Mario Giacomelli Archive, Senigallia, Ancona, Italy.

Foto scattate durante un viaggio aereo per Bilbao nel 1975. Da qui arriva l’idea di elevarsi per guardare il paesaggio da un’altra prospettiva, quella per l’astrazione, preliminare di Presa di coscienza sulla natura (1976 / anni ’90).

Giacomelli, M. (1976/80). Presa di coscienza sulla natura [Photographa]. The Mario Giacomelli Archive, Senigallia, Ancona, Italy.

Sono fotografie di paesaggio aeree scattate da un Piper, ad alto contrasto e con la focale importanza dei segni, dell’astrazione e dell’essenzializzazione delle forme.

Applicazioni commerciali includono l’architettura, l’urbanistica e altri campi, come l’industria dei viaggi, pubblicità di vario genere ed editoria, come la nota National Geographic. Oggi, la maggior parte della fotografia aerea contemporanea si realizza attraverso l’utilizzo di aeroplani o elicotteri con fotocamere giroscopiche stabilizzate, ma un numero significativo di professionisti e dilettanti utilizza droni radiocomandati.

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