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Associazione Arma Aeronautica Oltre 35 mila soci 257 sezioni in tutta Italia e all’estero 260 nuclei Una rivista con la più alta tiratura nazionale nel settore aeronautico Un Centro studi di rilevanza nazionale con un Comitato Tecnico Scientifico che raccoglie importanti personalità del mondo politico, scientifico, militare ed industriale Importanti obbiettivi all'orizzonte L'AAA è la più grande realtà associativa aeronautica nazionale
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Anno LVI - N.6 GIUGNO 2011 Poste Italiane - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 art. 1 comma 1 del 01/02/2011 - Roma
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GIUGNO 2011 ANNO LVI
AERONAUTICA Anno di fondazione 1956 Pubblicazione mensile edita dall’Associazione Arma Aeronautica Direttore editoriale GIANBORTOLO PARISI Direttore responsabile SILVANO BRONCHINI Direzione, Redazione, Amministrazione 00192 - Roma, via Marcantonio Colonna, 23 Tel. 06/3215145 - Tel. e Fax 06/3216882 C.F. 80248150585 – Partita IVA n. 10925071002 e-mail: assoaerorivista@libero.it (per il periodico sociale) e-mail:assoaeroamministra@libero.it (per l’amministrazione) www.assoaeronautica.it (per l’Associazione) www.cesmaweb.org (per il Centro Studi Militari Aeronautici) c/c.p. ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA, 310003 c/c. banc. n. 000000136949 Banca Popolare di Lodi Ag. 4 via Pompeo Magno, 25 - 00192 Roma IBAN: IT20 F 05164 03204 000000136949 Realizzazione grafica e stampa Raia srl - 00166 Roma, via G. B. Impallomeni, 66 Tel. 06/6690252 - Fax 06/5599675 - e-mail: a.raia@raiaweb.eu Registr. Tribunale di Roma n. 5315 del 12.7.56 Iscrizione al R.O.C. n. 6972 “Aeronautica” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla L. 7/8/1990, n. 250 Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni degli autori. Proprietà letteraria, artistica e scientifica riservata. Per le riproduzioni, anche se parziali, dei testi, è fatto obbligo citare la fonte. I testi delle collaborazioni - che si intendono comunque inviati a titolo di liberalità - anche se non pubblicati, non si restituiscono. Chiuso in redazione il 18 giugno 2011.
In copertina Un momento del XIX Raduno nazionale dell’AAA con il XVII dell’ANAE. All’evento è dedicato l’articolo a pag. 4 (foto della 1ª Regione Aerea).
Il periodico sarà inviato in omaggio a “sostenitori” che verseranno almeno una somma annuale di € 21,00; il predetto invio si riferisce al solo territorio nazionale. Per spedizioni all’estero si invita a prendere contatti con l’amministrazione. La quota associativa fissata dal Consiglio Direttivo Nazionale AAA per il 2011 è comprensiva della spedizione in abbonamento postale (pari a € 8,00) del periodico sociale “Aeronautica". ISSN: 0391-7630
Ornella Rota, L’incantesimo dei tanti mondi. Conversazioni con Vincenzo Parma, Suono Musica, Roma, 2010. Cm 15 x 21, pp. 128. € 15. Con CD musicale allegato.
Un libro-intervista, accompagnato da un CD musicale e con prefazione di un intellettuale, è di per sé un testo anomalo, tanto più se a dialogare sono una giornalista specializzata in dialogo interculturale e un generale di brigata aerea con 9.000 ore di volo e oggi a capo delle Forze di Mobilità e Supporto dell’Aeronautica Militare. Il risultato è raccolto in sei capitoli che alternano episodi di vita operativa (come l’evacuazione di migliaia di italiani dall’Iran al Kuwait nel febbraio 1979) a rapporti umani intensi (come quello stabilito con Angelo D’Arrigo), fino a considerazioni quasi filosofiche, fino a comporre quello che la Rota definisce un viaggio all’interno di sé stessi. L’agile dimensione salva la freschezza di punti di vista spesso non ortodossi, impede ndo loro di diventare scontati.
Questo volume prende in esame lo sviluppo di questi preziosi aiuti tecnologici spaziali alle attività umane partendo - dopo una parte essenzialmente tecnica dedicata ai satelliti artificiali, all’illustrazione di alcuni elementi di astronautica e alle caratteristiche e funzionamento dei satelliti stessi – dal primo di essi, lo Sputnik appunto, lanciato dai sovietici il 5 ottobre 1957, a quelli dei giorni nostri che, a centinaia, orbitano intorno alla terra costituendo ormai elementi abituali d’utilizzo quotidiano nella nostra vita.
Una pubblicazione tecnico-scientifica molto accurata, quella di Di Leo, che copre un periodo di oltre cinquanta anni di esperimenti, tentativi, successi e insuccessi in questo interessante, e spesso affascinante settore, davanti al quale si aprono oggi infinite prospettive ancora tutte da scoprire. (SB) Disponibile presso l’Ediore IBN, Via Mingazzini, 7 00161 Roma, telefono 06 4452275, e.mail: ibn@aviolibri.it
Anche con l’ausilio di numerose fotografie, sovente inedite, di disegni e di altra documentazione, viene ripercorso quindi il progredire di questi mezzi in Italia - sia nell’utilizzo da parte di operatori militari, sia in quello di civili – dedicando di volta in volta ampio spazio ai progettisti, collaudatori, piloti e tecnici maggiormente distintisi, anche a prezzo della vita, nello sviluppo ed impiego dell’elicottero.
Mezzo che, viene ampiamente ricordato nel volume, è stato protagonista di eventi che vanno dalla lotta alla malaria ai voli turistici, dal soccorso aereo alle riprese cinematografiche, dall’aiuto nelle ricerche petrolifere alle missioni di collegamento con zone impervie altrimenti non raggiungibili. Completa l’opera un “English summary” di 44 pagine scritto da Richard J. Caruana. Un volume particolarmente curato, quindi, che ben si presenta e che risulta di sicuro interesse per quanti desiderano approfondire la storia dell’elicottero in Italia. (SB)
Disponibile presso l’editore
Carlo Di Leo, Dallo Sputnik ai giorni nostri, Roma, IBN Istituto Bibliografico Napoleone, 2011, Cm. 17x24, pp. 420, € 27,50.
Soci aeromodellisti La riproduzione, in scala 1:48, di un Eurofighter della RAF, realizzata dal socio Nedo Mori della sezione di Pisa.
L’utilizzo dei satelliti da parte dell’uomo copre un vastissimo campo che va dalla ricerca scientifica alla localizzazione di persone disperse, dalle trasmissioni radiotelevisive alla prevenzione di disastri naturali, dal rilevamento di abusi edilizi al miglioramento dei sistemi di difesa delle nazioni da minacce avversarie.
Maurizio Di Terlizzi, L’Alba degli Elicotteri in Italia, 1945-1960, Roma, IBN Istituto Bibliografico Napoleone, 2011, Cm. 21,5x30,5, pp. 240, € 43,00. L’autore, al quale si devono già altre opere a carattere aeronautico, ha voluto con questo libro fare la storia dettagliata del “mezzo ad ala rotante” in Italia, dal 1945 al 1960, periodo «colmo di speranze, sacrifici e prospettive da parte di pochi, motivati precursori ai quali va l’innegabile merito di aver permesso il volo di queste innovative macchine volanti nel nostro Paese».
Disponibile presso l’Ediore IBN, Via Mingazzini, 7 00161 Roma, telefono 06 4452275, e.mail: ibn@aviolibri.it
Rettifica: Per un errore del quale ci scusiamo con la casa editrice interessata e con i lettori, la e.mail dell’editore IBN indicata al termine della recensione del volume Le streghe della notte pubblicata nella prima colonna a pag. 42 di Aeronautica n. 5/2011, è stata riportata come inn@aviolibri.it invece dell’esatta: ibn@aviolibri.it
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Il XIX Raduno nazionale dell’AAA con il XVII dell’ANAE
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La parata militare per la celebrazione del 2 giugno
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L’Aeronautica Militare
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Rinnovato il drappo della Bandiera di guerra dell’AM L’AM riceverà i primi F-35A nel 2014 di Gregory Alegi
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L’aerorifornitore KC-767 ufficialmente in servizio con il 14° Stormo L’esercitazione multinazionale “Northern Viking 2011”
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Encomio solenne collettivo al Servizio Supporti e al Centro Sperimentale Volo Convegno sui 20 anni dell’Ispettorato Sicurezza del Volo
M Scienza, tecnica e industria
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Varie
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Il papavero è anche un fiore … di Mario Arpino
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Qualificato il missile antiaereo SAAM/IT per nave Cavour
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La 44ª Assemblea dell’ATA
Lettere al direttore
L’Associazione Arma Aeronautica
Libri
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Il XIX Raduno nazionale dell’AAA e il XVII Raduno nazionale dell’ANAE Quattromila radunisti con circa 250 Labari dell’Associazione Arma Aeronautica e centocinquanta Baschi Azzurri dell’Aviazione Esercito con i propri Vessilli, hanno colorato d’azzurro la città di Torino. di Emilio Carriero
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on poteva che essere Torino la città scelta per ospitare, il 10 e 11 giugno scorsi, il XIX Raduno dell’Associazione Arma Aeronautica (AAA) ed il XVII Raduno dell’Associazione Nazionale Aviazione Esercito (ANAE); e ciò non solo perchè quest’anno ricorre il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, ma anche per la tradizione aeronautica di questa città che ha visto librarsi in volo il primo velivolo a motore costruito in Italia ed ha visto nascere la prima rotta commerciale italiana (Trieste-Torino-Trieste) e la grande industria aeronautica che ancora oggi fa onore alla città ed a tutto il Paese.
La popolazione torinese ha dimostrato di avere in grande considerazione gli Aviatori e in tutte le occasioni ha saputo accogliere i radunisti con una affetto ed entusiasmo, partecipando numerosa all’evento e tributando scroscianti e sentiti applausi in ogni occasione. Di seguito una breve cronaca dei principali eventi organizzati per l’occasione. Conferenza stampa Il mattino del 6 giugno, presso la sede della Regione Piemonte, ha avuto luogo una conferenza stampa per la presentazione dell’evento. Nell’occasione ha portato il suo saluto il presidente della Regione, Roberto Cota, che ha consegnato al gen. Parisi ed al gen. D. Antonio Lattanzio, presidente dell’ANAE, una targa ricordo che i presidenti hanno ricambiato con i crest delle rispettive associazioni. La conferenza stampa, presentata dal dott. Renato Cigliuti del Comitato Italia 150, presenti numerosi giornalisti della carta stampata e TV, ha consentito al gen. Parisi ed al gen. Lattanzio di illustrare l’organizzazione e le finalità della manifestazione. Inaugurazione della Mostra
Ma, soprattutto, qui, nel febbraio del 1952, è stata fondata l’AAA da un gruppo di reduci della 2ª Guerra Mondiale con il preciso scopo di non disperdere il prezioso patrimonio di gloria e di tradizioni della giovane Forza Armata, patrimonio che noi abbiamo ereditato, conserviamo gelosamente e tramandiamo ai più giovani. In occasione del Raduno Nazionale dell’AAA, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per sottolineare la sua adesione all’iniziativa, ha inviato al presidente nazionale gen. SA (r) Gianbortolo Parisi, una medaglia ed un tricolore con relative iscrizioni. Anche il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ha inviato all’AAA una medaglia ricordo. Per il raduno, alla cui organizzazione è stata offerta la spontanea e competente collaborazione da parte delle autorità locali, dal Comitato Italia 150 e dal Comando Regione Militare Nord, è stato redatto un “numero unico” ed è stato concesso uno speciale annullo filatelico celebrativo dell’evento. Si è trattato di un raduno organizzato e diretto sì dalla Presidenza Nazionale dell’AAA, ma che ha avuto il suo fulcro nei componenti della sezione di Torino che si sono prodigati con entusiasmo, senso di responsabilità, sacrificio e piena competenza.
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Alle 18.00 dello stesso giorno, alla presenza dell’Assessore al Bilancio del Comune, Giovanna Quaglia, del capo di Gabinetto della Regione Piemonte, Luciano Conterno, nonchè dei presidenti di AAA e ANAE, è stata inaugurata una mostra di modelli di aerei, di vari apparati di bordo e di uniformi allestita nei locali del Palazzo della Regione.
Il Medagliere dell’AAA e il Labaro dell’AMAE
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All’inaugurazione erano presenti numerosi soci con i relativi familiari ed un folto gruppo di visitatori. La mostra è rimasta aperta dal 6 al 12 giugno.
denti hanno consegnato al sindaco, a ricordo dell’evento, il crest delle rispettive associazioni. Fassino ha augurato il pieno successo della manifestazione ed ha ricambiato consegnando ad entrambi una statuina del “toro”, simbolo della città di Torino.
La deposizione di una corona al Cimitero monumentale I Raduni nazionali dell’AAA e dell’ANAE Il mattino del 10 giugno ha avuto luogo la cerimonia della deposizione di una corona ai Caduti dell’Aeronautica presso il Cimitero Maggiore da parte del gen. Parisi e del gen. Lattanzio, presenti tutti i componenti dei Consigli Direttivi Nazionali dei due sodalizi. Il concerto della Fanfara dell’AAA Alle 19.00 del 10 giugno la Fanfara dell’Associazione Arma Aeronautica ha tenuto un concerto in Piazza Castello alla presenza di un pubblico numeroso. La Fanfara, costituita dall’AAA nel 2004 presso la Sezione di Ivrea Canavese e composta da 40 musicisti, quasi tutti diplomati presso i Conservatori italiani, ha un vasto repertorio di musica classica e jazz, ma suona anche medley di musica leggera.
Il concerto della Fanfara della 1ª Regione Aerea Alle 21.00 dello stesso giorno, nella prestigiosa Piazza S. Carlo, la Fanfara della 1ª Regione Aerea di Milano ha tenuto un concerto, suonando brani sia classici che di musica leggera e jazz. Il concerto ha avuto inizio con la marcia d’ordinanza dell’Aeronautica Militare ed è terminata con “il Canto degli Italiani”, tra gli scoscianti applausi del numeroso pubblico presente nelle tribune e oltre le transenne sistemate nella piazza. La Fanfara, che è composta da personale dell’Aeronautica Militare in servizio permanente ma con diploma di Conservatorio, si è più volte esibita, con successo, in prestigiose Piazze e Teatri italiani ed esteri.
I radunisti si sono concentrati in Piazza. S. Carlo, ove erano state allestite una tribuna centrale e due laterali. Dopo il posizionamento della Fanfara della 1ª Regione Aerea, della formazione in armi dell’Aeronautica Militare e del 4° Reggimento “Altair” e dei radunisti con i propri Labari e Vessili, sono stati resi gli onori all’arrivo dello Stendardo del del 4° Reggimento AVES, della Bandiera di Guerra del 6° Stormo Caccia, del Medagliere nazionale dell’AAA sul quale sono appuntate 292 medaglie d’oro al VM concesse al personale dell’Aeronautica, del Labaro dell’ANAE, decorato di cinque Medaglie d’Oro al Valor Militare, dei Gonfaloni della Città di Torino, della provincia di Torino - decorati rispettivamente di Medaglia d’oro al Valor Militare e di medaglia d’Argento al Valore Civile - del labaro della Regione Piemonte e, infine, dei Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma torinesi. Nel frattempo sono giunte sul posto le autorità civili e militari tra le quali il sindaco Fassino accompagnato da alcuni assessori, e numerose autorità civili e militari del capoluogo piemontese e di Forze Armate e Corpi armati dello Stato. Erano inoltre presenti in tribuna 15 rappresentanti di Associazioni Aeronautiche europee che fanno parte della EPAA (European Partnersphip of Air Association) di cui l’AAA fa parte. È seguita la resa degli onori al sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto, accompagnato dal gen. SA. Giuseppe Bernardis, capo di Stato Maggiore dell’A.M. e dal gen. CA. Roberto Bernardini, comandante del 1° Comando delle Forze di Difesa, in rappresentanza del gen. CA Giuseppe Valotto, capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Durante la resa degli onori alla massima autorità, la Pattuglia Acrobatica Nazionale dell’Aeronautica Militare, ha effettuato due passaggi a bassa quota sulla Piazza S. Carlo, il primo dei quali in direzione di Piazza S. Carlo e Piazza Castello, ed il secondo, un minuto dopo,
L’incontro con il sindaco di Torino Il sindaco di Torino, Piero Fassino, ha ricevuto i generali Parisi e Lattanzio, accompagnati dai propri collaboratori, al Palazzo del Comune. Dopo i doverosi ringraziamenti per il generoso supporto che il Comune ha concesso per l’organizzazione dei raduni, i due presi-
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L’intervento del generale Parisi
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in direzione opposta lasciando la tradizionale fumata tricolore che ha avuto l’applauso spontaneo e caloroso di tutti i radunisti e del numeroso pubblico presente (oltre 20.000 persone) che affollava la Piazza Castello, tutta via Roma fino alla Piazza Carlo Felice e le strade laterali. Dopo aver passato in rassegna, accompagnato dai generali Bernardis e Bernardini e dai presidenti nazionali AAA gen. Parisi e ANAE gen. Lattanzio, lo schieramento in armi e tutto il personale radunista, l’on. Crosetto ha preso posto sulla tribuna. È stata poi data lettura dei messaggi inviati dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e del ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Successivamente ha preso la parola il presidente dell’ANAE il quale, dopo i saluti ed i ringraziamneti di rito ha detto che «l’Associazione Nazionale Aviazione Esercito non poteva mancare a questo appuntamento, unico e irripetibile, per esprimere il proprio giovanile entusiasmo e la propria sentita partecipazione. Non si poteva non seguire l’esempio del nostro presidente della Repubblica, vero trascinatore morale e materiale che fin dal 17 marzo, giorno di apertura delle celebrazioni dei 150 anni dell’Italia Unita, nel suo intervento inaugurale ha fatto riecheggiare in tutti noi parole come: Orgoglio e Fiducia, senso della Missione dell’Unità Nazionale».
L’intervento del generale Lattanzio
Rivolgendosi poi al personale dell’ANAE ha continuato: «finalmente siamo in questa splendida piazza San Carlo insieme ai nostri fratelli dell’Aeronautica Militare e dell’Associazione Arma Aeronautica ai quali va la nostra gratitudine per aver accolta con immediatezza e senza riserve la proposta di effettuare insieme i nostri raduni, a confermare che i suddetti richiamati valori da sempre costituiscono l’essenza fondamentale di tutti noi, voglio ricordare che donne e uomini dell’Aviazione Esercito partecipano da anni alle missioni all’estero, operando con coraggio e sacrificio in luoghi martoriati da conflitti di varia natura, nella speranza di vedere anche lì quel Risorgimento che condusse allo Stato Nazionale Unitario». Ha quindi concluso «con questi sentimenti e con l’orgoglio di essere il presidente di questa meravigliosa compagine di Baschi Azzurri, mi inchino al cospetto dello Stendardo del 4° Reggimento AVES e della Bandiera di Guerra del 6° Stormo Caccia».
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È seguito l’intervento del nostro presidente nazionale che, dopo aver salutato e ringraziato le Autorità e gli invitati presenti e la cittadinanza per la festosa accoglienza riservata agli aviatori in congedo, ha detto tra l’altro «Oggi sono assieme a noi in fraternità d’animo, i baschi azzurri dell’ANAE ai quali ci sentiamo affettuosamente vicini per aver condiviso la passione e le emozioni che ci hanno animato durante il nostro servizio e che hanno sempre avuto lo stesso scenario: l’azzurro del cielo della nostra Patria». Ha poi continuato «Mi rivolgo a voi ora, aviatori d’Italia che ringrazio per aver voluto partecipare così numerosi a questa festa, provenienti da tutte le regioni e dall’estero per testimoniare il vostro attaccamento all’Aeronautica e alla nostra Associazione. Il 17 marzo l’Italia ha celebrato il 150° anniversario della sua unità. In quella circostanza gli Italiani tutti si sono ritrovati uniti nel commemorare con entusiasmo ed orgoglio, assieme al presidente delle Repubblica, al quale rivolgiamo un deferente pensiero, questa data fondamentale della storia della Nazione. Sulle finestre di molte case italiane è riapparso il tricolore. Si è parlato di ritrovato senso della Patria. Di ciò noi non possiamo che compiacerci ma non possiamo non osservare che, per quanto riguarda noi direttamente, il senso della Patria non è stato mai smarrito. Lo dimostra l’attività che svolgiamo in tutte le città ed i paesi dove le nostre sezioni sono capillarmente distribuite, attività sempre tese a ricordare le tradizioni e gli ideali dell’Aeronautica italiana, a commemorare nelle date importanti della storia i Caduti per la Patria, nella piena convinzione che è proprio questo ricordo che è alla base del nostro essere Nazione; per ricordare agli italiani, e specialmente ai più giovani, cosa ha fatto in pace ed in guerra l’Aeronautica Militare e cosa fa ancora oggi, in Italia e nel mondo, in aiuto di tante popolazioni che vogliono conquistare indipendenza e libertà. E anche la nostra numerosa presenza oggi qui, in questa splendida piazza, è una chiara dimostrazione di attaccamento alla Patria e alle libere istituzioni, prima di tutte la nostra Forza Armata. Certo, gli anni passano e le nostre file si assottigliano, ma sulle nostre teste, inesorabilmente tendenti al grigio, le nostre bustine rimangono di un azzurro indelebile. In un momento di diffusa incertezza quando, cadute le ideologie, molti ideali sembrano vacillare, noi, Aviatori d’Italia, ci sentiamo ancora cittadini di serie “A”, cittadini che hanno fiducia nelle nostre istituzioni e nella nostra gente. Da questa città dove l’Italia è nata, formuliamo
I Gonfaloni della regione Piemonte, della proncia e della città di Torino
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l’auspicio che essa possa avanzare nel progresso economico e sociale, per essere sempre all’altezza del suo passato, nell’Europa e nel Mondo...» Ha preso quindi la parola il gen. Bernardini, che ha detto: «Rivolgo un deferente omaggio allo Stendardo del 4° Reggimento Aviazione Esercito - Altair - di Bolzano e alla Bandiera di Guerra del 6° Stormo di Ghedi, simboli della Patria e delle più nobili tradizioni militari che le Associazioni Combattentistiche e d’Arma mantengono alte anche nella società civile. Nel rendere omaggio all’Aeronautica Militare Italiana ed alla sua splendida Associazione Nazionale, mi sia consentito come Ufficiale in servizio attivo più elevato in grado della specialità di rivolgermi a tutti i radunisti dell’ANAE. Sono trascorsi 60 anni da quel 10 Maggio 1951, quando nacque il nostro primo Reparto Aereo. L’Aviazione Esercito è quindi una specialità relativamente giovane rispetto alle altre armi. I Baschi Azzurri sono però riusciti ad affermarsi in un tempo breve, fino a divenire un riferimento preciso per l’intera Forza Armata. Nei teatri di operazioni all’estero i Baschi Azzurri sono stati sempre presenti, operando con coraggio, generosità e spirito di sacrificio, spesso in contesti ad alto rischio. Ho qui l’onore di presentare loro l’affettuoso saluto ed augurio del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, gen. CA Giuseppe Valotto, sempre vicino alla nostra specialità, ai quali unisco il mio più sincero auspicio di sempre maggiori fortune». È seguito l’intervento del capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, il quale inizialmente ha rivolto un caloroso e cordiale saluto a tutti i Soci dell’AAA e dell’ANAE convenuti a Torino e un saluto alle autorità istituzionali, civili,militari e religiose presenti. Ha poi continuato: «È per me motivo di orgoglio potermi rivolgere a tutti coloro che hanno prestato e prestano servizio nella nostra amata Forza Armata ed ai tanti che con la loro attiva partecipazione nell’ambito delle Sezioni e Nuclei in Italia e all’estero rinnovano quotidianamente le nostre migliori tradizioni, facendo sì che il legame tra il passato ed il presente sia reso sempre più indissolubile. È ancora con orgoglio che partecipo oggi a questo evento in questa città ed in questa Regione che ha visto più di cent’anni fa il nascere dell’Aviazione Italiana ed ha mantenuto vivo fino ad oggi il suo spirito. L’Aeronautica Militare, proiettata ormai nel terzo millennio, è interessata da una profonda razionalizzazione della struttura volta a rea-
lizzare un’organizzazione più snella, integrata con le altre Forze Armate, pronta ad operare nei vari contesti multinazionali e preparata ad affrontare sfide sempre più impegnative, come quelle che ora sta affrontando nei cieli d’Oriente ed in quelli di Libia.
Il percorso intrapreso, tutt’altro che facile e non privo di sacrifici, si prefigge l’impegnativo compito di assicurare allo strumento militare nazionale una forza aerea ben addestrata, motivata e di prim’ordine per la quale si dovrà investire in via prioritaria sul bene più importante: il personale. A tutti i radunisti va il grato pensiero dell’Aeronautica Militare per quanto hanno saputo costruire e tramandare durante il loro periodo in servizio attivo e per quanto continuano a fare in seno a tutte le sezioni ed ai nuclei di questo nobile Sodalizio, assicurando così un fondamentale e sinergico raccordo fra le rispettive realtà sociali e la Forza Armata. In questa particolare circostanza, ancor più densa di significato perché ricadente nelle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, desidero partecipare a voi tutti il mio più fervido augurio con l’auspicio che possa essere foriero di fattive idee da concretizzarsi in sempre più ambiziosi obiettivi per l’Associazione». Questa parte della manifestazione è stata chiusa con l’intervento del sottosegretario Crosetto che, dopo aver salutato autorità civili e militari presenti, ha espresso parole di stima e considerazione nei riguardi dei radunisti dell’AAA e dell’ANAE ricordando che Torino, città di antiche tradizioni militari e aeronautiche ha accolto, con un affetto ed un entusiasmo tutto particolare, il personale in congedo convenuto in città per il significativo evento. La sfilata dei radunisti Subito dopo gli interventi delle autorità, sia il personale in armi che tutto il personale radunista, si sono ammassati in Piazza Carlo Felice per effettuare la sfilata in Piazza S. Carlo, davanti alle tribune delle autorità ed al pubblico, fino alla Piazza Castello, ove il corteo si è poi sciolto. La sfilata è stata aperta dalla Fanfara della 1ª Regione Aerea seguita dal comandante dello schieramento, dallo Stendardo del 4° Reggimento AVES e dallo squadrone in armi composto da personale del 34° Gruppo Squadroni
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AVES. A seguire la Bandiera di Guerra del 6° Stormo Caccia di Ghedi e la compagnia in armi dell’Aeronautica Militare composta da personale in servizio presso il Comando della 1ª Regione Aerea ed il 50° Stormo.
Subito dopo hanno sfilato i Gonfaloni della Città di Torino, della Regione Piemonte e della Provincia di Torino con al seguito tutti i Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma torinesi. È stato poi il turno dell’ANAE che ha iniziato la sfilata con in testa il presidente Nazionale, gen. Lattanzio, decorato di Medaglia d’Oro al Valore dell’Esercito, seguito dai due vice presidenti nazionali e dal Labaro dell’Associazione scortato da due membri del Consiglio Nazionale. A seguire i radunisti, inquadrati in tre formazioni in ordine di anzianità, con i propri Vessilli scortati dai rispettivi presidenti di sezione. Il primo blocco comprendeva le sezioni di Bolzano e Casarsa della Delizia, il secondo blocco le sezioni di Bracciano, di Bologna e di Viterbo, il terzo blocco le sezioni di Bergamo, di Cagliari e di Aosta. A seguire la sfilata dei radunisti dell’AAA con la Fanfara e subito dopo il vice presidente nazionale del Nord, gen. brig. Riccardo Marchese. Dopo di lui il Medagliere Nazionale, scortato da due membri della Presidenza nazionale, e quindi i membri del Consiglio direttivo nazionale, del Collegio dei Revisori dei conti ed de Collegio dei probiviri.
Hanno sfilato poi tutti i radunisti, circa quattromila soci, divisi per Regioni, con in testa i rispettivi presidenti regionali. Ogni Regione era preceduta da un cartello identificativo ed hanno sfilato in ordine alfabetico. Ha iniziato, pertanto, l’Abruzzo seguito da Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta e, infine, Veneto. Hanno sfilato quindi l’Associazione francese ANORAA (Associazione degli Ufficiali della Riserva dell’Aeronautica francese), appartenente al settore 630 della Savoia, e l’Associazione rumena ARPIA (Associazione rumena per la propaganda e la storia dell’Aeronautica). Ha chiuso, infine, la sfilata la Sezione di Torino, con numerosi partecipanti, la quale oltre ad essere la sezione organizzatrice del Raduno e, come già detto, la sezione fondatrice dell’Associazione Arma Aeronautica. In chiusura della manifestazione, 1.800 soci si sono recati presso le installazioni di Torino Esposizioni, dove in una cornice particolarmente festosa, è stato consumato il rancio sociale. Per molti di loro è stata l occasione per incontrarsi, trascorrere alcune ore assieme e rivivere vecchi ricordi di vita aeronautica.
(foto di Giuseppe Cunazza, Gabriele Margotti e Aeronautica Militare)
I messaggi inviati dalle autorità per il Raduno Il presidente della Repubblica «In occasione del XIX Raduno dell’Associazione Arma Aeronautica, rivolgo il mio deferente pensiero ai Caduti della Forza Armata e saluto il Labaro del Sodalizio, simbolo di amor patrio e di fedeltà alle istituzioni.
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Negli 88 anni della sua storia, l’Aeronautica Militare si è costantemente distinta per la straordinaria professionalità e la generosità del proprio personale, così come per le capacità tecnologiche tradizionalmente d’avanguardia dei mezzi a sua disposizione. D a p p ri ma nel cors o d ei grand i conflitti della prima metà del XX secolo, poi quale forza di deterrenza nei confronti della incombente m i nacci a d ei l unghi anni d el l a
guerra fredda ed infine, al nostri giorni, quale capacità di intervento immediato e puntuale contro possibili attacchi di natura terroristica, essa ha garantito e garantisce la sicurezza e la difesa dei cieli italiani. Il contributo dell’Arma Azzurra è altresì determinante nelle missioni internazionali, nel cui ambito opera congiuntamente ed in sinergia con le altre Forze Armate, nei teatri di crisi ove sono impegnati i no-
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stri contingenti militari, insieme a quelli di numerose altre nazioni alleate ed amiche, a salvaguardia. della sicurezza e della stabilità ed a tutela dei diritti umani fondamentali. Nell’anno del 150° dell’Unità d’Italia, il raduno di Torino sia l’opportunità per una ulteriore riflessione sulle prospettive della Forza Armata al servizio del nostro Paese, chiamato a confrontarsi con le sfide globali di questo XXI secolo. Con il mio apprezzamento per la straordinaria opera svolta, giunga a tutti i convenuti l’augurio per una perfetta riuscita dell’evento ed il mio caloroso saluto. Giorgio Napolitano» Il ministro della Difesa «Aviatori d’Italia, è con sentimento di sincera stima ed ammirazione che desidero rivolgere a tutti ì partecipanti al XIX raduno nazionale il più affettuoso saluto, a nome del Governo, delle Forze Armate e mio personale. Un’espressione di sentita gratitudine la rivolgo all’Amministrazione comunale, alle Autorità civili, militari e religiose e ai cittadini di Torino per l’ospitale accoglienza riservata agli Aviatori provenienti da ogni parte d’Italia. Quest’anno il raduno, che si svolge a Torino prima Capitale del Regno d’Italia e culla del Risorgimento italiano, assume un significato particolare per molte ragioni, prima fra tutte perché si inserisce nell’ambito delle celebrazioni ufficiali del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Si tratta poi di un momento storico di grande impegno per tutte le Forze Armate ed in particolare per l’Aeronautica Militare. L’Arma Azzurra sin dal momento della sua costituzione, il 28 marzo del 1923, è sempre stata valorosa protagonista delle vicende militari del Paese, dal secondo conflitto mondiale fino alle recenti missioni internazionali di pace e sicurezza. Sempre coerente al giuramento di fedeltà alla bandiera, pronta a servire con abnegazione ed entusiasmo
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l’interesse del popolo italiano e della Nazione. La grande famiglia degli Aviatori rappresenta da sempre uno dei caposaldi dello strumento militare ricca di valori etici ed innegabili qualità e capacità professionali. Le Associazioni d’Arma rappresentano un punto di forza del sistema Difesa che, oltre a riunire i militari in servizio con i militari in congedo, provvedono a promuovere, attraverso numerose iniziative, la conoscenza delle Forze Armate presso la società civile. Oggi, come ieri, gli uomini e le donne in uniforme si ergono a baluardo della salvaguardia degli irrinunciabili valori di democrazia e libertà; un impegno che richiede sentimento del dare, spirito di sacrificio e volontà di servire il bene comune. Desidero pertanto rendere omaggio agli Aviatori che sono caduti nell’adempimento del loro servizio. Ad essi e alle loro famiglie rivolgo un pensiero affettuoso e di gratitudine, perché hanno dato la vita per tener fede al giuramento prestato e per garantire la sicurezza di tutti gli Italiani. Aviatori d’Italia, l’Italia vi è grata e guarda con orgoglio e fiducia il lavoro che svolgete con dedizione e grande professionalità sia Voi che avete lasciato il servizio attivo sia Voi che operate quotidianamente nei reparti operativi per difendere e tutelare l’Italia nel quadro del sistema di sicurezza nazionale e internazionale. Nel rinnovarvi la mia profonda stima, voglio rivolgere un riconoscente ringraziamento a tutti gli intervenuti e un sincero augurio di successo per lo svolgimento del XIX raduno nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica. Ignazio La Russa» Il capo di Stato Maggiore della Difesa «Nell’occasione del XIX raduno nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica mi è gradito far giungere a tutti gli aviatori d’Italia il caloroso ed affettuoso saluto delle Forze Armate e mio personale.
In questo momento, nel quale la comunità tutta delle genti dell’aria rinnova il desiderio di “… stringersi a coorte”, si rafforza l’abbraccio simbolico tra coloro che hanno in passato vestito d’azzurro e quelli con le stellette, che oggi, raccolto il testimone, continuano a servire le istituzioni nelle fila dell’Aeronautica Militare. Lo scorso marzo, noi tutti, ne abbiamo celebrato l’88° anniversario della costituzione; nella cerimonia di Palazzo Aeronautica ne abbiamo idealmente ripercorso la storia e le gesta, sempre sorpresi e colpiti dal palpito del volo - sentimento affine a ciò che, da alpino, ritrovo nell’immensità della montagna. In quegli storici, sublimi, 12 secondi dei fratelli Wright, in un mattino di dicembre di 108 anni fa, con loro e tramite loro, si realizzava una delle aspirazioni di sempre dell’uomo: il volo. da allora, con il Flyer 1, un grande progetto ha preso il volo e, come poche volte accade nelle vicende umane, tutto è stato altrettanto coinvolgente, dinamico, sorprendente, totalizzante; la fantasia di tanti covava ardentemente anche nel nostro paese, e, con il sogno che diventava realtà, vi esplose da subito con tutta la sua prorompenza e vitalità. È l’Italia aeronautica delle teorizzazioni futuriste, delle sfide temerarie e delle imprese leggendarie, dei tanti record e dei grandi successi; il “dominio dell’aria” del Douhet, i primati di velocità di Francesco Agello e di quota di Mario Pezzi, l’impresa australiana di Francesco de Pinedo - per citarne solo alcuni - sono questi l’espressione di una forza armata e, direi, di tutta una nazione a cui da sempre non mancano, acume, concretezza, creatività e generosità. In questo “infinito” si sintetizza lo spirito - la coccarda - che da sempre caratterizza e accomuna - ad ogni latitudine e quota - chi delle vicende aeronautiche, con un pezzo della propria anima, è o è stato protagonista e partecipe. ed è ciò di cui l’Associazione Arma Aeronautica, custode e latrice dei valori e delle eroiche tradizioni della forza armata di riferimento animata di energia positiva - si fa portatrice verso le nuove generazioni. ad un passo dalla soglia del 60° anniversario dalla propria fondazione, continua a farlo brillantemente - con passione, forte radicamento nelle tradizioni e intelligente proiezione nel
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futuro - nel contesto culturale e sociale nazionale così come all’estero; con l’attività quotidiana delle tante sezioni e nuclei e le iniziative di affiliazione quali la European Partnership of Air Force Associations. Quale capo di Stato Maggiore della Difesa considero tutte le Associazioni combattentistiche e d’arma parte integrante della squadra della difesa - perché una volta nella squadra gli si appartiene, di diritto, per sempre. Le ritengo, infatti, un prezioso “valore aggiunto” per tutte le Forze Armate, a cui guardare con filiale rispetto e profonda stima. A tutti coloro, che - ad ogni livello di ruolo, impegno e partecipazione - sono cuore e motore dell’Associazione Arma Aeronautica, a voi tutti che, con la chiara consapevolezza del compito, profondo orgoglio, limpida generosità, immutato senso di appartenenza, contribuite con entusiasmo a svolgere una preziosa ed insostituibile opera di mediazione e di promozione nella società civile - la Difesa è profondamente riconoscente. Ancor più in un momento di grande impegno delle nostre Forze Armate e tra esse l’Aeronautica Militare - in patria così come nelle missioni internazionali; nei complessi teatri di crisi all’estero - i più critici dal dopoguerra - ove tutti i nostri militari sono profondamente coinvolti in uno sforzo di contrasto alle radici della minaccia terroristica transnazionale, e ove si opera a tutela dell’interesse della collettività nazionale, per promuovere stabilità, pace e sicurezza e per dare un futuro e speranza di vita migliori a popoli e terre in difficoltà. Sicuro di interpretare un sentimento, radicato e unanime, a nome di noi tutti, rinnovo ai nostri militari pieno sostegno e profonda gratitudine. Grati e riconoscenti lo saremo, per sempre, nei confronti dei nostri Caduti, ai quali ci inchiniamo deferenti e ai quali tutti noi - in concreto e con l’evidenza dell’opera delle Associazioni - rinnoviamo idealmente la più nobile promessa di custodirne la memoria nella maniera più degna. Il 2011 è l’anno delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia - importante traguardo per la nostra nazione, che fornisce degna ed emozionante cornice al vostro tradizionale raduno. sono certo che la città di Torino - benemerita del risorgimento nazionale, prima capitale della nazione italiana e decorata
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al valor militare per la guerra di liberazione - saprà accompagnare, con entusiasmo e partecipazione, questo Raduno; perché appaghi lo spirito che annualmente vi mobilita e contribuisca a rafforzare e consolidare la fratellanza dell’Arma Azzurra e, in prospettiva, stringa sempre più il legame fra le Forze Armate e il Paese. Il pensiero conclusivo non può non andare all’immagine vivida del “tricolore più lungo del mondo”, che la Pattuglia Acrobatica Nazionale traccia nei cieli con maestria da cinquant’anni. I nostri tre colori, ai quali in questa circostanza si associa deferente l’azzurro, riassumono la nostra storia; colori che oltre a ricordare sofferenze, guerre, eroi della ribalta come del quotidiano parlano di qualità, estro, valori umani, ancor prima che artistici e creativi, di una nazione che ha un potenziale eccezionale. Nell’anno del 150° voglio con fierezza riaffermare con voi tutti gli auspici di sempre; a tutta la comunità azzurra rinnovo la profonda e sincera riconoscenza mia e delle Forze Armate unitamente ai più fervidi voti augurali di un futuro costellato di gratificazioni e successi sempre maggiori. Viva l’Aeronautica! Viva le Forze Armate! Viva l’Italia! Generale Biagio Abrate» Il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare «In occasione del XIX Raduno nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica desidero far pervenire a tutti i soci convenuti a Torino il mio più caloroso e cordiale saluto, unitamente a quello di tutti gli uomini e le donne dell’Aeronautica Militare. È per me motivo di orgoglio potermi rivolgere idealmente a tutti coloro che hanno prestato e prestano servizio nella nostra amata Forza Armata ed ai tanti che con la loro attiva partecipazione nell’ambito delle sezioni e dei nuclei presenti in Italia e all’estero rinnovano quotidianamente le nostre migliori tradizioni, facendo sì che il legame tra il
passato e il presente sia reso sempre più indissolubile. A tal proposito considero vitale coltivare e riaffermare il senso della nostra storia, mantenendo i legittimi riferimenti con il passato pur interpretando, al tempo stesso, i radicali mutamenti che caratterizzano il nostro presente. L’Aeronautica Militare, proiettata ormai nel terzo millennio, è interessata da una profonda razionalizzazione della struttura ordinativa ed organica volta a realizzare un’organizzazione più snella, integrata con le altre Forze Armate, pronta ad operare nei vari contesti multinazionali e preparata ad affrontare sfide sempre più impegnative. Siamo pienamente consapevoli che tale rinnovamento debba essere costantemente soggetto ad attenta verifica in relazione al continuo evolversi delle situazioni che, peraltro, ci impongono di procedere con rinnovata integrità professionale, energico rigore istituzionale e lucida coerenza. Il percorso intrapreso, tutt’altro che facile e non privo di sacrifici, si prefigge l’impegnativo compito di assicurare allo strumento militare nazionale una forza aerea ben addestrata, motivata e di primo ordine per la quale si dovrà investire in via prioritaria sul bene più importante: il personale. Siamo orgogliosi di quanti, che come voi hanno costituito la risorsa più preziosa dell’organizzazione, continuano a condividere e riaffermare il loro profondo attaccamento all’Arma Azzurra e sono convinto che ciò costituisca un valore aggiunto ed un esempio per le giovani generazioni. A tutti i radunisti va il grato pensiero dell’Aeronautica Militare per quanto hanno saputo costruire e tramandare durante il loro periodo in servizio attivo e per quanto continuano a fare in seno a tutte le sezioni ed a nuclei di questo nobile sodalizio, assicurando così un fondamentale e sinergico raccordo fra le rispettive realtà sociali e la forza armata. Grazie a questo costante, efficace e sempre profondo spirito di appartenenza, l’associazione arma aeronautica continua ad affermarsi quale strumento di preziosa collaborazione ed insostituibile sostegno alla promozione dell’immagine dell’aeronautica militare in Italia e nel mondo. In questa particolare circostanza, ancor più densa di significato, per-
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«L’Arma Aeronautica si appresta a celebrare a Torino il suo Raduno nazionale. Una grande occasione per salutare una realtà impegnata quotidianamente a garantire la difesa del nostro territorio. Un compito che i membri dell’Aeronautica svolgono sia in Italia che all’estero, dove forniscono supporto alle missioni di pace e a quelle umanitarie. La ricorrenza del Raduno si svolge proprio nella città che ha visto nascere nel 1952 l’Associazione Nazionale Arma Aeronautica, a testimonianza di un legame che il tempo non riesce a scalfire. In città confluiranno radunisti da tutto il Paese, per una festa che animerà il capoluogo e le sue piazze per tutto il fine settimana. I cittadini piemontesi non faranno mancare il loro affetto ai nostri aviatori. Sono convinto che le manifestazioni previste in città per il raduno faranno registrare una grande partecipazione di pubblico. È quindi con grande piacere che, a nome di lutti i cittadini piemontesi, renderò all’Aeronautica gli onori che le spettano.
L’aver scelto la prima capitale d’Italia quale sede del XIX Raduno nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica è un ulteriore, significativo momento delle celebrazioni torinesi del 150° anniversario di unità nazionale. Perché la vostra presenza, qui, tra noi è, ad un tempo, presente e memoria. Presente, perché testimonia con la vostra partecipazione l’adesione piena e totale allo spirito di questo anniversario che vuole ricordare il nostro percorso comune di un secolo e mezzo anche attraverso raduni come il vostro che permettono d’incontrarsi, stare insieme, condividere, in serenità, l’essere italiani. Memoria, perché tante delle radici della prestigiosa storia dell’aeronautica militare e civile italiana sono qui, nel territorio Torinese. Un legame che risale al 13 gennaio 1909 quando, da Venaria Reale, sp iccò i n vol o i l p ri mo vel i vol o completamente realizzato in Italia, appunto a Torino: un triplano costruito dall’ingegner Aristide Facc i ol i , i ns i eme al l a d i tta Sp a, e p i l otato d al fi gl i o M ari o. Cos ì com’è da ricordare la costituzione nel 1912, a Torino, nella Caserma Lamarmora, del Battaglione Aviatori. Da allora Torino, la sua Provincia ed il Piemonte sono stati, e lo sono tuttora, palcoscenico su cui fascino, amore e passione per il volo si sono palesati e concretizzati in progettualità e realizzazioni industriali militari e civili di alto ingegno aeronautico frutto dell’intelligenza, delle intuizioni, del lav o r o, d el s ens o d el d overe, d el coraggio di tanti. Per questo legame che parte dal passato e arriva al presente, amici dell’Aeronautica, sotto il cielo di Torino, ieri come oggi, e di certo in futuro, siete stati, siete e sarete sempre a casa vostra.
Roberto Cota»
Antonio Saitta»
ché ricadente nelle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, desidero partecipare a voi tutti il mio più fervido augurio di buon lavoro con l’auspicio che possa essere foriero di fattive idee da concretizzarsi in sempre più ambiziosi e prestigiosi obiettivi per l’associazione. Generale Giuseppe Bernardis» Il presidente della Regione Piemonte
Il presidente della Provincia di Torino «Amici dell’Arma Aeronautica, benvenuti a Torino! Vi porto il saluto, partecipe ed affettuoso, di tutta la comunità provinciale.
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Il sindaco di Torino «Cari Amici, Il legame tra Torino e l’Aeronautica è molto antico. I cicli della nostra città più volte hanno dettato i ritmi della storia dell’aviazione in-
ternazionale a partire dal luglio del 1908 quando su Piazza D’Armi, l’aviatore francese Lèon Delagrange fece la prima prova di volo su un aereo a motore, con a bordo la scultrice Teresa Peltier. Fu lei, la prima donna al mondo a volare su un aeroplano e lo fece nel cielo di Torino. Il giorno dopo, lo stesso Delagrange fece un altro breve volo, questa volta accompagnato da Carlo Montù, che divenne il primo passeggero su un velivolo in ltalia. Nacque a Torino la prima Officina Italiana di Costruzioni Aeronautiche di Franz Miller, dedicata alla costruzione di motori e progetti sperimentali e nel 1909, su un terreno dell’Ippodromo di Mirafiori, decollò il primo aeroplano costruito in Italia; nell’inverno del 1910 nasceva sempre a Mirafiori, dove oggi c’è il Parco Colonnetti, il primo aeroporto di Torino che sarebbe presto diventato il più importante del nostro Paese. E queste sono solo alcune delle ‘prime volte’ dell’Aeronautica Militare tra le nuvole piemontesi. Il XIX Raduno Nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica, celeb rato i nsi eme al XVII Raduno dell’Associazione Nazionale Aviazi one E s erci to s arà senz’altr o un’occasione che permetterà alla nostra Città di ricordare il legame fra Torino e il cielo, riappropriandosene per esserne fiera. Non solo. L’evento offre occasione per ricordare la forte presenza dell’industria aerospaziale sul territorio e l’alta qualità che esprime nel mondo. Tutto questo va ad inserirsi in un più ampio contesto industriale nel quale Torino eccelle e per il quale, a fronte della crisi economica. Le Istituzioni devono impegnarsi pechè il tessuto produttivo aeronautico civile e militare non sia spostato altrove o declassato. Abbiamo non solo il sogno di portare un pezzo di Torino nello Spazio ma da mantenere quanto donne e uomini hanno costruito negli anni, dandoci la possibilità di vantare un’eccellenza riconosciuta nel mondo. Guardando al futuro, guardando in alto. A tutti Voi, benvenuti a Torino. Piero Fassino»
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Per il 65° anniversario della Repubblica e il 150° dellʼUnità dʼItalia
Il 2 giugno celebrato con una significativa parata militare Presenti anche le delegazioni di 80 paesi e istituzioni internazionali stre Forze Armate e Corpi armati dello Stato. Successivamente il capo dello Stato ha deposto una corona d’alloro al Milite Ignoto mentre i nove aviogetti della Pattuglia acrobatica nazionale sorvolavano il monumento rilasciando nel cielo i loro fumi tricolori. Da sottolineare che, ai lati del Sacello per la consueta tur nazione della guardia d’onore - figuravano due militari, una donna e un uomo, dell’Arma Azzurra. Napolitano ha quindi passato in rassegna i reparti che, prima della para t a, erano schi erat i d i et ro i l Colosseo, costruzione questa il cui lato prospiciente la via dei Fori Imperiali è stato poco dopo ricoperto da un enorme tricolore dispiegato dai Vigili dl fuoco. l 2 giugno, in occasione del 65° anniversario della costituzione della Repubblica e del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, si sono svolte a Roma le solenni celebrazioni di queste feste nazionali, celebrazioni caratterizzate da una parata militare che quest’anno ha avuto una composizione diversa dal consueto e che è stata particolarmente apprezzata e applaudita anche dalle delegazioni di 80 tra paesi e istituzioni internazionali intervenute con ben 31 capi di Stato e di governo tra i quali il re di Spagna Juan Carlos, il presidente russo Dmitri Medvedev, il vicepresidente americano Joe Biden, il presidente israeliano Shimon Peres e quello dell’autorità palestinese Abu Mazen, il presidente della Turchia, Abdullah Gul, quello tedesco Christian Wulff, l’argentina Cristina Kirchner, l’afgano Hamid Garzai, il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon e il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy.
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La giornata è stata aperta a Roma dal “rito solenne dell’Alzabandiera” che alle 10,00 ha avuto luogo ai piedi del Vittoriano alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, delle più alte cariche politiche, civili e militari del Paese e di un reparto di formazione delle no-
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Alle 11,00, davanti ad oltre 20.000 cittadini entusiasti affollati ai lati del percorso e provenienti da ogni parte d’Italia attratti dal particolare “fascino” che connota da sempre la manif e s t az i one, è p art i t a l a p arat a m i li t are che, avent e p er t ema “Il 150° anniversario dell’Unità d’Italia”, è stata aperta dalla Banda dei Granatieri di Sardegna, il più antico reparto militare italiano costituito nel 1659, e da cinque grandi bandiere tricolori rappresentanti l’evoluzione del vessillo attraverso un cammino di 214 anni (Repubblica Cispadana del 1797, Repubblica italiana del 1802, Prima guerra d’indipendenza del 1848, Regno d’Italia del 1861 e Repubblica italiana del 1946) segui-
te, su un affusto del Reggimento Artiglieria a cavallo “Voloire”, dal Tricol ore d i O l i osi , si mbolo per eccellenza del sentimento patriottico. Si tratta, infatti, del drappo tricolore della Brigata “Forlì” che nel 1866, durante la Terza guerra d’indipendenza, quando a Custoza tale reparto fu attaccato e vinto dagli austriaci, vide i superstiti tagliarlo in 13 pezzi e nasconderlo sotto altrettante giubbe per non farlo cadere in mano al nemico. Dopo i gonfaloni delle tre capitali d’Italia Torino, Firenze e Roma, scortati dai motociclisti della Polizia municipale del Campidoglio, hanno sfilato la banda dell’Arma dei carabinieri e le Bandiere di Guerra delle quattro Forze Armate e della Guardia di finanza, nonché i Gonfaloni delle regioni e province e quello dell’Associazione nazionale comuni d’Italia, e i labari e medaglieri delle Associazioni d’arma e combattentistiche seguiti dalla parata vera e propria articolata in tre settori. Il primo, a carattere storico-rievocativo e suddiviso in quattro sottosettori, per raccontare le origini dello Stato unitario, le Guerre d’Indipendenza, la Grande Guerra, la II Guerra Mondiale e la Liberazione, soprattutto attraverso le uniformi d’epoca di Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e di tutti gli altri Corpi armati e non dello Stato, intervallati da alcuni mezzi che furono impiegati dalle varie armi e specialità nelle epoche rievocate quali l’ambulanza S.9, il mitico autocarro 18BL, la Fiat tipo 4, la Mignatta antenata del Siluro a lenta corsa (SLC) Maiale anch’esso presente, il carro armato pesante P.40 e il carro veloce L3 (meglio noto come “scatola da sardine”), il barchino esplosivo, la torretta di un sommergibile. In questo settore, per quanto riguarda in particolare l’Aeronautica - oltre all’aereo monoposto Blériot XI, progettato nel 1909 e primo velivolo al mondo ad avere effettuato un volo di guerra nel corso del conflitto italo-turco, e al caccia MC.202 “Folgore”, impiegato dalla Regia Aeronautica su tutti i fronti del secondo conflitto mon-
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diale - essa ha sfilato, preceduta dalla Bandiera del 9° Stormo, con una compagnia di personale indossante le uniformi utilizzate nella stessa Regia Aeronautica tra il 1923, anno della sua costituzione a forza armata autonoma, e la seconda guerra mondiale a rappresentare il periodo in cui l’Arma Azzurra si impose all’attenzione del mondo per le imprese compiute dai suoi piloti, soprattutto nella conquista di primati e nelle trasvolate atlantiche. Il secondo settore, suddiviso in due sottosettori, era invece dedicato alle missioni internazionali alle quali le Forze Armate italiane, Corpi dello Stato e organizzazioni civili partecipano in diverse aree del mondo, dall’Africa all’Europa, dal Medio Oriente all’Asia ed all’America. Erano presenti anche le rappresentanze militari delle nazioni che hanno operato e che tuttora operano a fianco dei nostri contingenti all’estero, quali la Francia, la Germania, il Regno Unito, la Slovenia, gli Stati Uniti, l’Ungheria, nonché 35 Gruppi Bandiera di paesi amici ed alleati con i vessilli dell’ONU, dell’UE e della NATO. Relativamente alla nostra Aeronautica è da sottolineare che per essa hanno sfilato varie componenti in rappresentanza del personale e degli assetti impegnati in questi ultimi anni nelle numerose operazioni multinazionali svolte all’estero. Tra queste, una compagnia della 46ª Brigata Aerea di Pisa, reparto di punta del trasporto tattico e strategico del Paese, e personale della Sanità aeronautica, spesso impiegato in missioni umanitarie in Italia e all’estero.
Il terzo settore - suddiviso in cinque sottosettori e che costituiva uno “sguardo” al “moderno, attualità e futuro” non solo del nostro apparato
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militare - era infine dedicato alle “eccellenze e specificità italiane” con lo sfilamento di rappresentanze degli Istituti di formazione e di reparti d’élite delle Forze armate altamente specializzati: dagli incursori paracadutisti del Reggimento Col Moschin agli uomini del Comando incursori subacquei (Comsubin) della Marina, dai Gruppi di intervento speciale (GIS) dei Carabinieri al Nucleo operativo centrale di sicurezza (NOCS) della Polizia di Stato, insieme a mezzi d’avanguardia dell’industria nazionale, per evidenziare un binomio di professionalità e tecnologia al quale contribuisce l’intero Sistema Paese.
In questo ambito l’Aeronautica ha sfilato con una consistente presenza di sue componenti che, nello specifico settore, hanno espresso il contesto attuale e futuro dell’Aeronautica Militare: dalla sua Banda musicale, ad una rappresentanza degli Istituti di formazione, composta da personale dell’Accademia Aeronautica e della Scuola Militare Aeronautica “Giulio Douhet”, dal personale del 16° Stormo “Fucilieri dell’aria”, specializzato nella protezione delle forze aeronautiche in campo nazionale e nelle operazioni all’estero, a quello del 17° Stormo “Incursori”, reparto di forze speciali a connotazione tipicamente aeronautica, comprendente anche unità cinofile e unità specializzate nel disinnesco di ordigni esplosivi; dagli aerosoccorritori del 15° Stormo Combat/SAR, che assicurano la ricerca e il soccorso aereo e l’intervento a favore della popolazione civile in caso di calamitá naturali, alla compagnia composta da piloti e specialisti di vari reparti di volo dell’Aeronautica Militare, espressione delle competenze uniche e distintive della Forza Armata nel settore aereo e spaziale.
La manifestazione è stata conclusa dai reparti a cavallo dei Lancieri di Montebello, della Polizia di Stato, dei Carabinieri e del Corpo Forestale dello Stato e da due sorvoli della Pattuglia Acrobatica Nazionale che, con la loro scia tricolore, hanno salutato dal cielo il pubblico e la città di Roma. Nella parata di quest’anno, durata circa 80 minuti, hanno complessivamente sfilato 161 Bandiere e Medaglieri, 5.239 militari, 460 civili, 216 quadrupedi, 196 mezzi di varia tipologia e nove velivoli delle “Frecce tricolori”. Da non dimenticare l’imponente servizio di sicurezza che ha visto impegnati oltre 2.500 uomini delle Forze dell’ordine con tiratori scelti, pattuglie cinofile specializzate e squadre di artificieri antiesplosivi. Da ricordare, infine, che dopo la parata, all’Altare della Patria, vi sono state le esibizioni della Fanfara dei Bersaglieri e della Banda militare interforze e che, nelle tribune, lungo via dei Fori Imperiali, hanno assistito alla parata anche alcune centinaia di giovani di ambo i sessi che hanno già partecipato all’iniziativa “Vivi le Forze Armate. Militare per tre settimane” (v. anche pag. 7 di Aeronautica n. 5/2011).
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Breve storia della parata militare a tradizionale parata di via dei Fori Imperiali rappresenta da anni il momento più suggestivo della celebrazioni del 2 giugno. Voluta quale evento per contribuire a risollevare le Forze Armate dall’avvilimento del dopoguerra e per sondare il consenso popolare, la rivista militare ha assunto nel tempo quei caratteri di una tradizione che, nell’onorare la Repubblica attraverso i suoi uomini e, oggi, anche donne in uniforme, riscuote un grande successo che vede sempre la entusiastica partecipazione di migliaia di cittadini. La prima parata militare risale al 1948 e venne indetta per celebrare il secondo anniversario della proclamazione della Repubblica. Per l’occasione, in Piazza Venezia, davanti all’Altare della Patria, vennero schierati nove reggimenti dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dell’Arma dei carabinieri insieme ai bersaglieri del 3° Reggimento, alle artiglierie, ai carri armati, ai militari a cavallo. Speculare esempio anche dei mutamenti che hanno interessato l’Italia in oltre mezzo secolo, la parata militare ha visto negli anni molti cambiamenti. Nel 1949, anno dell’ingresso dell’Italia nella Nato, se ne svolsero dieci contemporaneamente in altrettante città, tra cui Pordenone, Latina e L’Aquila. Nel 1950, invece, per la prima volta la parata fu inserita nel protocollo delle celebrazioni per la Festa della Repubblica e, nel 1961, Centenario dell’Unità, ebbe luogo anche a Torino e Firenze, prime capitali dell’Italia unita. La morte di SS. Giovanni XXIII, il 3 giugno 1963, impose di posticipare le celebrazioni al 4 novembre. Nel 1965, per celebrare il Cinquantenario dell’entrata dell’Italia nella Prima
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guerra mondiale, sfilò anche un Gruppo Bandiere composto dai vessilli delle Unità disciolte che avevano preso parte alla “Grande guerra”. Nel 1975, invece, in occasione del trentennale della fine della Seconda guerra mondiale, tra i reparti partecipanti furono immessi dei Gruppi Bandiera delle formazioni che avevano partecipato alla Guerra di Liberazione, insieme ai Gonfaloni delle città decorate di Medaglia d’Oro al Valor Militare, poi stabilmente inseriti nelle sfilate del 1983-89. L’anno successivo, a causa del terremoto in Friuli, la parata fu sospesa e sostituita dalla deposizione di una corona al Milite Ignoto, mentre esigenze di bilancio - nonché le accese contestazioni di antimilitaristi e ambientalisti ed anche la soppressione, nel 1977, del 2 giugno come giornata festiva - portarono alla sospensione della manifestazione dal 1978 al 1982 compreso, quando la parata, di nuovo programmata nelle celebrazioni, fu annullata all’ultimo momento per ragioni che non sono mai state chiarite. Nel 1983 la sfilata fu ripristinata, sull’itinerario Aventino-Porta S. Paolo, nella prima domenica di giugno. Nel 1989 la parata fu sostituita da una mostra storico-rievocativa in Piazza di Siena, mostra che nei due anni successivi fu allestita a Piazza Venezia. Dal giugno 2001 la sfilata, che ogni anno è dedicata ad un tema differente, avviene nuovamente su via dei Fori Imperiali, ma senza la presenza di mezzi pesanti cingolati quali i carri armati e, da qualche anno, per motivi di economia, del sorvolo di formazioni aeree delle varie specialità dell’AM e delle componenti aeree delle altre Forze Armate e Corpi dello Stato ad eccezione delle “Frecce Tricolori”.
Il presidente della Repubblica al capo di Stato Maggiore della Difesa...
alla loro professionalità, alla loro abnegazione, al modo costruttivo in cui esse interpretano i compiti che sono chiamate quotidianamente ad assolvere in tante regioni del mondo: compiti difficili e densi di rischi, come gli eventi di questi giorni in Libano ed in Afghanistan purtroppo ancora una volta dimostrano. Viva le Forze Armate italiane, viva l’Italia»
«Ai militari italiani di ogni grado, specialità e categoria vanno il plauso incondizionato dei cittadini, la riconoscenza delle popolazioni presso le quali ogni giorno essi prestano la propria opera di protezione e di assistenza. Ad essi va egualmente il rispetto dei Paesi alleati che di tale opera hanno imparato ad apprezzare sul campo il valore e l’efficacia. Nel giorno in cui celebriamo il centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, il 2 giugno ci offre un’opportunità del tutto speciale per soffermarci a riflettere sulla storia del nostro Paese e sui grandi eventi che l’hanno segnata: dalle guerre risorgimentali ai due conflitti mondiali, tra i quali si collocarono gli anni bui della dittatura e del bellicismo fascista; e poi, finalmente, la Liberazione, la Repubblica e la Costituzione e, con esse, una nuova alba e la rinascita della Patria, illuminata dalla riconquistata libertà e dalla ricostruzione della democrazia. Da allora, l’Italia è cresciuta, quale stato moderno ed industrializzato, protagonista del concerto delle nazioni, in una nuova Europa e nell’ambito delle organizzazioni internazionali di cui essa è stata sempre convinta ed attiva sostenitrice. Negli scenari complessi ed in costante trasformazione che caratterizzano il mondo sempre più interdipendente e globalizzato in cui viviamo, il nostro Paese svolge un ruolo fondamentale di equilibrio ed apertura, di incessante ricerca del dialogo e della cooperazione, ma anche di fermo presidio dei valori fondamentali che sono alla base della sicurezza, dello sviluppo e della pace. Le Forze Armate sostengono una parte considerevole di questo gravoso impegno ed hanno contribuito sostanzialmente ai risultati straordinari conseguiti in questi ultimi decenni, grazie
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... e al ministro della Difesa Il presidente della Repubblica, rientrato al Quirinale dopo la parata ai Fori Imperiali, ha inviato al ministro della Difesa il seguente messaggio: «Al termine della Rivista Militare che ha avuto luogo questa mattina, alla presenza di migliaia di cittadini e con la partecipazione di numerosissimi Capi di Stato e di Governo, ministri ed autorità, giunti in rappresentanza di Paesi amici di ogni continente, le esprimo il mio compiacimento per il perfetto svolgimento della manifestazione. Nell’anno in cui celebriamo il centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, la speciale caratterizzazione storico-rievocativa conferita all’evento ha presentato, attraverso lo sfilare impeccabile di bandiere, reparti e mezzi d’epoca ed attuali, un’immagine viva e dinamica del nostro Paese, della sua storia passata e recente e del ruolo rilevante che esso svolge nell’ambito della comunità e delle organizzazioni internazionali. È quindi con orgoglio e soddisfazione che le chiedo, signor Ministro, di far pervenire a tutto il personale militare e civile che ha contribuito al successo della manifestazione il più sentito ringraziamento e l’apprezzamento mio e degli italiani per questa ulteriore brillante espressione di impegno e professionalità».
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Cambio del drappo della Bandiera di Guerra dellʼA.M. l 24 maggio, a Palazzo Aeronautica - presieduta dal capo di Stato Maggiore AM gen. SA Giuseppe Bernardis ed alla presenza di tutti i generali di squadra aerea ed equipollenti nonché di una rappresentanza dei comandanti di Stormo e dei relativi presidenti dei sottufficiali - ha avuto luogo la cerimonia per il cambio del drappo della Bandiera di Guerra della Forza Armata. Il gen. Bernardis, nel consegnare la Bandiera all’alfiere, ha sottolineato che «questo drappo divenuto logoro al servizio della Patria, ma fatto sacro dal nostro giuramento, sarà conservato in questa sala» aggiungendo, nel ricevere la nuova, «…ma la nostra Bandiera resta
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immutata e sarà custodita tra noi che continueremo a difenderla con valore in ogni circostanza». La nuova Bandiera di Guerra è stata poi benedetta dal vicario episcopale per l’Aeronautica Militare, don Giorgio Nencini. Ricordiamo in proposito che la prima Bandiera di Guerra venne consegnata alla Regia Aeronautica il 4 novembre 1923, nel corso di una solenne cerimonia sull’aeroporto di Centocelle dove si era radunata tutta l’Arma Azzurra, nelle mani del suo primo comandante generale, l’asso e medaglia d’oro al VM Pier Ruggero Piccio, Bandiera che è oggi un cimelio storico custodito presso il Sacrario delle Bandiere nel Vittoriano a Roma in quanto, dopo la proclamazione della Repubblica, essa fu modificata rimuovendo dal drappo lo scudo sabaudo.
Nel 1937 e nel 1958, si procedette al rinnovo ed alla benedizione del drappo che, nel corso del 2008, venne sottoposto ad un restauro conservativo. L’attuale sostituzione del drappo - si legge in una nota dell’AM - rappresenta, quindi, «la “continuità” di quei valori che si identificano con la storia dellʼIstituzione; il senso ultimo è quello di perpetrare e trasmettere rinnovati, a coloro che verranno dopo di noi, i valori per i quali i nostri predecessori hanno combattuto, testimoniati dalle decorazioni che ornano la Bandiera dellʼAeronautica Militare. Lʼevento odierno, seppur in forma ʻridottaʼ, mantiene i caratteri della solennità e tiene conto dellʼassoluta valenza emblematica della Bandiera, quale simbolo inalienabile dei valori fondanti della Forza Armata e della sua stessa storia».
Lʼattività dellʼAM in Libia
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rosegue il mantenimento del massimo riserbo, sia da parte della NATO sia, per quanto ci riguarda, dal ministero della Difesa italiano sulle operazioni svolte dai velivoli dell’Alleanza Atlantica nei cieli della Libia. Dalle scarne notizie fornite dall’amm. Russel Harding, vice comandante dell’operazione “Unified Protector”, si è appreso soltanto che il 20 maggio gli aerei alleati - dei quali non è stata tuttavia indicata la nazionalità - hanno bombardato e affondato otto navi della flotta militare libica nei porti di Tripoli, AlKhoms e Sirte, che tali navi «erano navi da guerra, senza alcuna struttura civile» e che gli affondamenti intendevano anche dimostrare «la risolutezza nel proteggere la popolazione civile della Libia attraverso l’uso appropriato e proporzionato della forza» in quanto, di fronte ad una «escalation nell’uso della forza navale» di Gheddafi, l’Alleanza «non ha avuto altra scelta che agire con decisione per proteggere la popolazione civile della Libia e le proprie forze marittime» concludendo con l’affermazione: «Tutti gli obiettivi della NATO sono di natura militare e direttamente legati ai sistematici at-
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tacchi del regime contro i civili». Qualcosa di più si è appresso da un’intervista che il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Anders Fogh Rasmussen - in Italia per la celebrazione del 60° anniversario del NATO Defense College che ha sede a Roma - ha concesso il 20 maggio ad un quotidiano nazionale, intervista nella quale ha detto: «I nostri aerei hanno compiuto (dal 31 marzo, data dell’inizio delle operazioni sotto comando NATO e fino a quel momento, NdR) oltre settemila missioni, quasi la metà di bombardamento, eliminando una parte significativa della capacità militare di Gheddafi colpendo carri armati, veicoli da combattimento, lanciarazzi, depositi di armi e centri di comando, degradando notevolmente la sua macchina da guerra». Sulle operazioni aeree della NATO in Libia è da aggiungere che il 10 giugno il governo norvegese ha annunciato che terminerà la propria partecipazione alle operazioni aeree nei cieli di quel Paese, alle quali l’Aeronautica norvegese partecipa con sei velivoli F-16, il 1° agosto prossimo, un annuncio che arriva pochi giorni dopo quello della NATO di voler invece prolungare le operazioni aeree fino alla fine di settembre.
Da rilevare che un successivo comunicato stampa dell’AM ha reso noto che «i caccia F-2000 del 4° e del 36° Stormo rischierati sulla base aerea di Trapani e facenti parte del Task Group Air “Birgi”, hanno raggiunto il traguardo delle 1.000 ore di volo nell’ambito dell’operazione NATO “Unified Protector” che, dal 29 marzo scorso assicura, in osservanza delle risoluzioni ONU 1970 e 1973, l’imposizione di una “No Fly Zone” sulla Libia». «I compiti assegnati dalla NATO agli Eurofighter italiani - si legge ancora sono la difesa dei cosiddetti “High Value Airborne Assetts”, ossia la scorta ad altri assetti tattici impegnati nell’operazione, nonché la partecipazione alle Combined Air Operations (COMAO). Il comandante della Squadra Aerea, gen. SA Tiziano Tosi, ha voluto personalmente complimentarsi con il personale per il raggiungimento delle 1.000 ore di volo, intervenendo il 14 giugno, assieme al comandante delle Forze di Combattimento, gen. BA Aerea Enzo Vecciarelli, alla cerimonia organizzata presso il 37° Stormo, base di rischieramento dei Gruppi che partecipano alle operazioni sotto comando NATO».
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AERONAUTICA MILITARE Lockheed Martin aggiorna lo status del programma JSF
LʼAeronautica Militare riceverà i primi F-35A nel 2014 Gli aerei finanziati sono 98, di cui 61 già in costruzione di Gregory Alegi a tempistica generale dell’entrata in servizio del Joint Strike Fighter F-35 con l’Aeronautica Militare è immutata, ma la sequenza specifica dei modelli è rovesciata. Il primo tipo a vestire le coccarde tricolori non sarà più l’F-35B a decollo corto/atterraggio verticale (STOVL) ma la più semplice versione convenzionale F-35A (CTOL). È quanto è emerso a fine maggio nel corso del Media Day di Lockheed Martin a Washington, durante il quale l’azienda ha fatto il punto sulla situazione generale e organizzato incontri specifici sui singoli programmi. Il più importante tra questi - non solo per i suoi riflessi italiani - è appunto il JSF, in quei giorni sotto i riflettori dopo la pubblicazione di costi gestione flotta stimati in mille miliardi di dollari nell’arco di 50 anni. Una stima dalla quale Lockheed Martin ha in vario modo preso le distanze, rimarcando i limiti delle previsioni non omogenee per metodo e dati: i calcoli Lockheed Martin sono basati su 30 anni, mentre quelli dei mille miliardi fanno riferimento a 50. L’avanzamento del programma è chiaro nello stabilimento di Fort Worth, in Texas, dove l’edificio di 1.617 metri costruito durante la seconda guerra mondiale per i B-24 è oggi interamente dedicato al JSF con 11 macchine in linea di volo e 35 in produzione, per cir-
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ca due terzi allo stato di assiemi e per il resto in assemblaggio finale. Su quella lunga linea di assemblaggio finale si intrecciano le tre versioni terrestre, STOVL e da portaerei e persino i primi due F-35B destinati al Regno Unito, che - pur avendo rinunciato a dotarne le proprie future portaerei - li utilizzerà per la fase Operational Test and Evaluation (Prova e valutazione operativa, OT&E). Gli aerei finanziati sono 98 e quelli in costruzione 61. Secondo Lockheed il lavoro manuale per l’assemblaggio finale sarebbe già sceso dalle 250.000 ore del primo esemplare alle 120.0500 circa della metà-fine del lotto LRIP 2. Il ritmo di assemblaggio finale dovrebbe passare a un aereo a settimana nel maggio 2012 per toccare quindi un aereo ogni giorno lavorativo a pieno ritmo. Il tempo di produzione di un singolo esemplare, dal taglio della prima lamiera al primo volo, dovrebbe aggirarsi tra 800-450 giorni lavorativi, pari a 36-24 mesi, su due turni di montaggio ed un terzo di preparazione e manutenzione della linea. I trattamenti che danno alla superficie esterna in compositi la perfetta levigatura radar assorbente richiedono da soli 18 giorni. I primi quattro F-35A per l’Italia dovrebbero uscire nel 2014 dal nuovo stabilimento di assemblaggio finale in
costruzione sulla base di Cameri, ma andranno inizialmente sulla base americana di Eglin per l’addestramento degli istruttori. Questi aerei saranno costruiti nell’ambito del 6° lotto di produzione iniziale, composto di 38 macchine in attesa di contratto ma per i quali è stata già autorizzata l’acquisizione dei “long lead items”, cioè i pezzi la cui costruzione richiede più tempo. Altri aerei per l’Italia saranno costruiti nel lotto successivo LRIP 7, da dividere tra Eglin e l’Italia. Il primo reparto a ricevere i nuovi cacciabombardieri dovrebbe essere il 32° Stormo di Amendola (Foggia). Lo stabilimento di Cameri, già in via di costruzione, sarà del tutto simile a quello di Fort Worth, a valle della fase di Electronic Mate and Alignment System (Accoppiamento e allineamento elettronico, EMAS). Al montaggio confluiranno sezioni fornite dai vari partner internazionali (fusoliera anteriore Northrop Grumman, centrale Lockheed Martin Palmdale o della turca TAI, posteriore BAE Systems) e dalle ali costruite da Alenia Aeronautica, che saranno circa un quarto del totale. Dati i minori volumi complessivi, la linea italiana sarà fissa e non avrà il binario sospeso per lo spostamento delle sezioni da montare. A Cameri sarà inoltre presente una piccola delegazione americana per gli aspetti di formazione, gestione e controllo.
Il “NATO Tiger meet 2011” Dal 9 al 20 maggio, sulla base aerea francese di Cambrai, sede dell’Escadron de Chasse 01.012, il 21° Gruppo “Tigre” del 9° Stormo di Grazzanise ha partecipato all’esercitazione “NATO Tiger Meet 2011”, evento al quale sono stati abbinati l’airshow di Niergnies e la celebrazione dei 50 anni di costituzione della “NATO Tiger Association”, il sodalizio che raggruppa tutti i reparti aerei alleati che hanno nel proprio emblema il simbolo della “Tigre”. È da sottolineare che nell’esercitazione - volta tra l’altro a incrementare l’interoperabilità tra le nazioni NATO e partner, all’interno di scenari realistici e missioni complesse “joint” e “combined” - gli elicotteri AB.212 del 9° Stormo hanno svolto le tipiche missioni di Personnel Recovery, quali Combat SAR (ricerca e soccorso di personale in territorio ostile) e Combat Recovery, missioni NEO (Non-combatant Evacuation Operation) ed in supporto alle Forze Speciali nonché per il trasporto tattico di personale. Particolare attenzione è stata rivolta all’utilizzo del “Link 16”, il sistema di comunicazione (v. anche pag. 7 di Aeronautica n. 8/2008) in coordinamento con il velivolo AWACS (Airborne Warning and Control System), il Ground Based Air Defence (GBAD) e l’Air to Air refuelling (AAR). L’esercitazione ha visto l’impiego di 62 aeromobili (tra caccia, aeroplani, elicotteri e trasporti) appartenenti a 24 gruppi di volo di 17 paesi partecipanti (NATO e partners). A proposito del “Tiger Meet” è da ricordare che l’Italia, entrata a far parte nel 1968 dell’allora “NATO Tiger Club” e vincendo poi il prestigioso trofeo “Silver Tiger” nel 1998, costituisce oggi una delle Nazioni più anziane di tale organismo dopo Inghilterra, Francia e Stati Uniti.
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Il 15° Stormo ha festeggiato il suo 80° compleanno l 1° giugno, sulla base aerea di Pisignano di Cervia, dove ha sede dal 5 ottobre 2010, hanno avuto luogo la celebrazioni dell’80° anniversario di costituzione del 15° Stormo CSAR (Combat Search and Rescue). La cerimonia, presieduta dal gen. SA Nello Barale, comandante della 1ª Regione Aerea e “decano” del 15° Stormo e dal gen. BA Vincenzo Parma, comandante delle Forze per la mobilità ed il supporto, è stata aperta dal rito dell’Alzabandiera e dall’intervento del col. pil. Ludovico Chianese, comandante del reparto, che ha rievocato gli eventi più significativi dello Stormo, ricordandone i Caduti e sintetizzando un’attività che ha portato finora al
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salvataggio di oltre 7000 persone. «Questa - ha concluso l’oratore - è la nostra storia, che, lontano dalle luci della ribalta, è stata costruita con atti di quotidiano eroismo, sul mare di notte o sulle cime innevate, dove e quando nessun altro osava, appagati al nostro rientro dalla sola soddisfazione di aver riportato qualcuno dai suoi cari e di avere unʼavventura in più da raccontare ai nostri figli». La giornata è proseguita con il sorvolo del luogo da parte di una formazione composta da un Agusta-Sikorsky HH-3F, di un Agusta-Bell AB.212 ed un Breda-Nardi NH-500E e con il trasferimento degli intervenuti alla linea volo dove le autorità e gli ospiti hanno assistito ad una dimostrazione delle capacità operative dei mezzi in dotazione e degli equipaggi del 15° Stormo, dimostrazione che ha visto
operare elicotteri AB.212 e HH-3F nella simulazione di operazioni di ricerca e soccorso condotte a favore di persone in pericolo di vita nonché il recupero di personale navigante che si ipotizzava disperso in territorio ostile (Combat Search and Rescue). Nell’occasione è stato ricordato che il 15° Stormo assicura costantemente, con i suoi Centri/Gruppi di Pratica di Mare, Brindisi, Trapani e Cervia, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo anche ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita, il soccorso di traumatizzati gravi e, infine, svolge anche missioni di supporto alla sicurezza (Slow Movers Interception) in occasione di grandi eventi.
Festeggiati i 35 anni di attività del 14° Stormo l 6 giugno, sulla base aerea di Pratica di Mare, ha avuto luogo la celebrazione del 35° anniversario della costituzione del 14° Stormo attualmente comandato dal col. pil. Andrea Viperini, celebrazione che è stata aperta dalla deposizione di una corona di fiori in onore dei Caduti del reparto. Il 14° Stormo, sciolto il 15 gennaio 1942 è stato ricostituito il 1° giugno 1976 su due Gruppi di volo, l’8° ed il 71°. L’8°,
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che vanta nel suo passato di essere stato il primo Gruppo di volo costituito in seno alla Regia Aeronautica, garantisce, con la recente entrata in servizio del Boeing KC-767A (v. altro articolo a pag. 18), un’eccezionale capacità di proiezione della componente aerea nazionale e NATO mentre il 71° Gruppo, dotato invece di velivoli P-180 e P166DL-3, assicura la fotogrammetria aerea, i trasporti a corto raggio e le radiomisure concorrendo inoltre ai trasporti sanitari urgenti.
Raggiunte le 45.000 ore di volo dagli F-16 dellʼAM
3.000 ore di volo per gli AMX in Afghanistan
caccia F-16 Fighting Falcon dell’Aeronautica Militare hanno raggiunto il traguardo delle 45.000 ore di volo sulle 47.000 previste dal contratto di leasing stipulato a suo tempo con gli Stati Uniti in base al “Piano Caesar” e che ha visto il primo atterraggio di un F-16 a Trapani il 28 giugno 2003 (v. anche pag. 5 di Aeronautica n. 7/2003). L’importante evento è stato celebrato il 14 giugno sulla base aera di Trapani Birgi, sede del 37° Stormo (che con il suo 18° Gruppo di Volo è attualmente l’ultimo reparto dell’AM a volare con questo aereo) alla presenza del gen. SA Tiziano Tosi, comandante della Squadra Aerea e del gen. BA Enzo Vecciarelli, comandante delle Forze di combattimento.
velivoli AM-X, in linea nel Task Group “Black Cats” della Joint Air Task Force (JATF) di Herat, hanno superato il traguardo delle 3.000 ore di volo nei cieli dell’Afghanistan dove sono da tempo rischierati per compiere missioni di ricognizione e supporto aereo a favore delle forze di sicurezza operanti in quell’area. Ricordiamo in proposito che i velivoli AMX e i relativi equipaggi e specialisti impegnati in quel teatro - appartenenti a rotazione al 132° e 103° Gruppo del 51° Stormo di Istrana ed al 13° e 101° Gruppo del 32° Stormo di Amendola - hanno fino a questo momento assicurato oltre 22.000 prodotti fotografici realizzati in volo e successivamente analizzati e distribuiti ai comandi interessati.
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Il KC-767 ufficialmente in servizio con il 14° Stormo
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l 12 maggio un KC-767A del 14° Stormo dell’Aeronautica Militare ha operato sugli aeroporti di Al Bateen e Al Maktohun, rispettivamente ad Abu Dhabi e a Dubai, per verificare sul campo la compatibilità con i servizi aeroportuali e le attività di movimentazione delle merci presso la la Joint Multimodal Operational Unit della Task Force Air. È una delle tante tappe verso l’otte-
nimento della piena capacità operativa della componente di trasporto strategico e rifornimento in volo dell’Aeronautica Militare, ormai prossima al ripristino dopo l’uscita di linea del precedente Boeing 707T/T. Qualche giorno dopo questo debutto operativo il tanker è stato presentato ufficialmente il 17 maggio a Pratica di Mare, in una cerimonia che il gen. SA Giuseppe Bernardis, capo di Stato Maggiore A.M., ha definito «volutamente contenuta e sobria in riconoscimento di quello
che l’Aeronautica Militare e le altre forze armate stanno facendo in questo momento». Alla cerimonia sono intervenuti il gen. Biagio Abrate, capo di Stato Maggiore della Difesa, e ill sottosegretario alla Difesa Guido Crosetto, concordi nell’affermare sia l’enorme valore del nuovo aeroplano per la Difesa italiana e la tensione verso - parole di Crosetto - «un punto di arrivo non ancora raggiunto.» In effetti, come ha sottolineato Bernardis, è ancora in corso il lavoro per portare la nuova macchina «al suo stato finale per essere quello che noi da sempre abbiamo desiderato». Il costruttore americano Boeing ha diffuso una nota nella quale dichiara di lavorare con l’AM «per inserire il terzo velivolo KC-767 nella procedura di accettazione in vista di una consegna quest’estate, con un quarto tanker a seguire poco dopo». L’Aeronautica Militare intende - aggiunge Boeing - dichiarare la Final Operational Capability (Capacità Operativa Finale) solo con la consegna del quarto aereo. Il conseguimento della certificazione operativa è dunque solo il primo passo verso l’impiego operativo, simboleggiato dal passaggio del secondo esemplare con le sonde flessibili estese e due caccia in formazione, Eurofighter a destra e AMX a sinistra. Il primo dei quattro bireattori era stato accettato negli Stati Uniti il 29 dicembre 2010, seguito dal secondo il 3 marzo 2011. I due aerei erano poi giunti in Italia a fine gennaio e fine marzo. In questo arco di tempo i due aerei hanno volato con equipaggi del Reparto Sperimentale Volo e del 14° Stormo per completare la certificazione operativa. G.A.
LʼAM allʼesercitazione multinazionale “Northern Viking 2011” al 2 al 10 giugno quattro caccia F-2000 del 4° e del 36° Stormo, un aerorifornitore KC-130J della 46ª Brigata Aerea e personale del Reparto Sperimentale Volo e del 16° Stormo Fucilieri dell’Aria. hanno preso parte - assieme al Reggimento San Marco e a nuclei di subacquei incursori della Marina Militare - all’esercitazione di addestramento congiunto “Northern Viking 2011” (NV 11) che ha avuto luogo sulla base aerea islandese di Keflavik nell’ambito di un trattato bilaterale tra il governo Islandese e l’European Command (USEUCOM) e che ha visto la partecipazione anche di forze aeree e marittime di Danimarca, Finlandia, Norvegia e Stati Uniti, nonché di due velivoli AWACS (Airborne
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Warning And Control System) della NATO.
La NV 11 è stata una esercitazione interforze volta ad addestrare le Forze di risposta rapida in un’area di crisi nelle fasi di deployment, employment e redeployment nonché ad operare in teatri operativi all’estero - sovente in condizioni ambientali molto diverse da quelle esistenti sul territorio nazionale - in modo perfettamente integrato con gli altri assetti
multinazionali attualmente coinvolti in operazioni reali. In particolare l’esercitazione, configurata come uno scenario realistico utile a sviluppare l’integrazione degli assetti aerei presenti per lo svolgimento di operazioni aeree e navali complesse, ha posto molta attenzione alla verifica delle tattiche relative al supporto aereo in quanto gli equipaggi di volo dei caccia e dell’aerorifornitore hanno operato a stretto contatto con quelli delle forze navali, provando quindi “sul campo” le tattiche più efficaci per gli attuali teatri operativi nel corso di missioni quali le COMAO (Combined Air Operations), DCA/OCA (Conduct Defensive and Offensive Counter-Air Operations), ASFAO (Anti-Surface Force Air Operations) e AAR (Air to Air Refueling).
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Encomio solenne collettivo al Servizio Supporti e al CSV l 18 maggio, a Roma, ha avuto luogo la cerimonia per il tributo di un “encomio solenne collettivo” al Servizio dei Supporti dell’AM, attualmente comandato dal gen. div. AAran Stenio Vecchi, cerimonia che, presieduta dal Comandante Logistico, gen. SA Giuseppe Marani, è avvenuta alla presenza del personale militare e civile del Servizio, dei comandanti degli enti dipendenti nonché di tutti i precedenti capi del Servizio stesso. Nella lunga motivazione del riconoscimento collettivo viene evidenziato tra l’altro che tale Servizio è una «articolazione di assoluto pregio del Comando Logistico dellʼAeronautica Militare, sorta da una lunga e solida tradizione di eccellenza nonché di eccezionale professionalità del proprio personale, si è particolarmente distinto per lo straordinario impegno, lʼabnegazione e lʼaltissimo senso del dovere dimostrato nellʼorganizzazione e nellʼesecuzione di numerose attività svolte nel triennio 2008/2010» con particolare riguardo a quelle «per fronteggiare la drammatica emergenza sisma che, nella notte del 6 aprile 2009, ha devastato LʼAquila e Provincia. In particolare, allo scopo di ripristinare la completa operatività dellʼaeroporto dei Parchi di Preturo (AQ), individuato quale fulcro di tutte le operazioni di soccorso aereo della zona e consentire il necessario svolgimento delle attività operative». Nella conclusione la motivazione riporta che Per il conseguimento di risultati logistico-operativi così prestigiosi, si è dimostrato determinante il profondo spirito di sacrificio
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del Servizio e dei propri Enti dipendenti che si è tradotto, pur in una fase congiunturale non semplice, nella convinta entusiastica partecipazione e nello spirito dʼabnegazione di tutto il personale. Lʼinsieme dei valori militari e professionali dimostrati e lʼacclarato eccezionale rendimento fanno del Servizio dei Supporti il fiero interprete delle migliori tradizioni dellʼAeronautica Militare. Articolazione logistica agile e costantemente protesa alle nuove sfide cui è chiamata, il servizio dei supporti si pone come chiarissimo esempio di reparto dʼassoluta garanzia, che fa onore al comando logistico sia in patria che allʼestero e che contribuisce a rendere lʼAeronautica Militare una forza armata moderna, efficace ed efficiente, in grado di operare nelle condizioni più disparate ed in risposta alle più articolate esigenze». Il 7 giugno, in occasione della cerimonia per il passaggio di consegne al Comando del Centro Sperimentale Volo (v. pag. 20), il Comandante Logistico, gen. SA Giuseppe Marani, ha tributato un “encomio solenne collettivo” al CSV stesso per il costante impegno e la professionalità del personale in molteplici attività tecnico-scientifiche. In particolare la lunga motivazione, rilevato che trattasi anch’esso di «articolazione di assoluto pregio del Comando Logistico dellʼAeronautica Militare, sorta da una lunga e solida tradizione di eccellenza nonché di eccezionale professionalità del proprio personale » evidenzia che il CSV si è distinto «per lo straordinario impegno, lʼabnegazione e lʼaltissimo senso del
dovere dimostrato nellʼorganizzazione e nellʼesecuzione di numerose attività svolte in particolare negli ultimi anni in un contesto caratterizzato da aree multidisciplinari che vanno dalla medicina, alla chimica, alla fisica ed al mondo ingegneristico nelle sue varie specificità nonché nel contesto delle Certificazioni Tecnico Operative e del supporto ai Reparti Operativi impegnati in operazioni reali sia fuori area che sul territorio nazionale». Sottolineato tra l’altro che «a seguito di un tragico incidente di volo il Centro con grande immediatezza, acume scientifico ed eccezionale professionalità ha saputo individuarne con certezza le cause scatenanti e subito dopo con altrettanta capacità di analisi ha studiato, testato e messo a punto un efficace sistema di controlli non distruttivi per mantenere ad un livello di adeguata sicurezza tutta una linea di volo della Forza Armata», la motivazione, elencati numerosi altri settori nei quali quel reparto «si è adoperato senza alcun risparmio di energia» conclude affermando che il Centro ha conseguito prestigiosi risultati logistico-operativi dimostrandosi per «lʼinsieme dei valori militari e professionali dimostrati e lʼacclarato eccezionale rendimento» un «fiero interprete delle migliori tradizioni dellʼAeronautica Militare» ponendosi come «chiarissimo esempio di Ente di assoluta garanzia, che fa onore al Comando Logistico sia in Patria che allʼestero e che contribuisce a rendere lʼAeronautica Militare una Forza Armata moderna, efficace ed efficiente, in grado di operare nelle condizioni più disparate ed in risposta alle più articolate esigenze».
Prima donna istruttrice pilota nellʼAM l 26 maggio, nel corso della cerimonia svoltasi al 72° Stormo di Frosinone per la consegna delle abilitazioni a svolgere le mansioni di istruttore di volo sull’elicottero TH-500B, tale diploma è stato consegnato anche al ten. pil. Carla Angelucci, prima donna a conseguire questa qualifica nella storia dell’Aeronautica Militare. Il ten. Angelucci, che proviene dal 15° Stormo CSAR di Cervia, svolgerà ora il compito di contribuire all’addestramento dei corsisti di tutte le Forze Armate e Corpi dello Stato, che devono conseguire le abilitazioni su TH-500B o il brevetto di pilota di elicottero.
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Il convegno sui 20 anni dellʼISV l 15 giugno, alla Casa dell’Aviatore in Roma, è stato celebrato il ventesimo anniversario della costituzione dell’Ispettorato Sicurezza al Volo (ISV) dell’AM con un convegno da titolo, appunto, di “20 anni di Ispettorato Sicurezza Volo. Passato, presente e futuro” organizzato dall’attuale Istituto Superiore per la Sicurezza del Volo della Forza Armata. Nel corso del convegno, aperto dal capo di Stato Maggiore AM gen. SA Giuseppe Bernardis ed al quale hanno partecipato tra gli altri i vertici dell’Aeronautica
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Militare, i responsabili delle componenti aeree delle altre Forze Armate e Corpi dello Stato ed anche del mondo dell’Aviazione civile, sono state concettualmente ripercorse le attività che, dalla sua istituzione ad oggi, hanno permesso all’ISV di acquisire una riconosciuta autorevolezza nel settore della sicurezza del volo e di individuare le linee d’azione per mantenerla. Il gen. BA Luca Valeriani, attuale Ispettore per la Sicurezza del Volo e moderatore del convegno, ha in particolare sottolineato come in questi venti anni di vita l’ISV abbia individuato e perfezionato una serie di strumenti concettuali, operativi ed educativi che hanno consentito di affermare e consolidare una cultura della sicurezza del volo orientata all’operatività nella migliore sicurezza possibile, condivisa non solo all’interno dell’Arma Azzurra ma in tutto il mondo dell’aviazione militare e di Stato e che ha trovato, inoltre, il vivo interesse anche del mondo accademico e produttivo. Da sottolineare, infine, che gli autorevoli relatori intervenuti hanno affrontato, dal rispettivo punto di vista legato alle loro alte funzioni, le varie tematiche della sicurezza del volo proponendo molti spunti di riflessione o presentando programmi e progetti che saranno sviluppati ed approfonditi nell’ambito di una sempre più radicata e credibile cultura della sicurezza del volo.
Cambi di comando e assunzioni dʼincarico nellʼAM Il 10 maggio, sull’aeroporto di Herat (Afghanistan), il col. pil. Gianluca Ercolani ha assunto il comando della Joint Air Task Force (JATF) subentrando al parigrado Maurizio DʼAndrea. Il 17 maggio, a Roma, il gen. DA Giuliano De Carlo ha assunto l’incarico di Ispettore dell’Aviazione per la Marina e di Rappresentante militare Italiano presso il Comitato direttivo del Consorzio NATO “Breguet Atlantic”. Il 25 maggio, presso il Quartier Generale del Comando della missione UNIFIL a Naqoura (Libano), il col. Marco Maistrello è subentrato al pari grado Antonio Picariello nella posizione di Senior Officer dell’Aeronautica Militare e capo delle Operazioni Aeree di UNIFIL. Il 7 giugno, a Pratica di Mare, il gen. DA Mirco Zuliani è subentrato al pari grado Fabrizio Draghi nell’incarico di capo della 1ª Divisione del Comando Logistico - Centro Sperimentale Volo (CSV).
Il giuramento del 14° Corso VFP-1 della SVTAM l 16 giugno, a Taranto, ha avuto luogo la cerimonia per il giuramento dei 300 allievi, tra cui 37 donne, del 1° blocco dei Volontari in ferma prefissata di un anno (VFP-1) appartenenti al 14° Corso “Rea”. Alla cerimonia, che è stata presieduta dal capo di Stato maggiore del Comando Scuole dell’AM-3ª Regione Aerea, gen. DA Vitantonio Cormio, e dal comandante della Scuola Volontari di Truppa dell’AM (SV-
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TAM) di Taranto, col. Raimondo D’Andria, erano presenti numerose autorità religiose, civili e militari, i Gonfaloni della Provincia jonica e della Città di Taranto, le rappresentanze con Labari delle Associazioni d’arma e combattentistiche, nonché un folto pubblico costituito soprattutto da familiari e amici degli allievi, giunti da ogni parte d’Italia per essere vicini ai loro cari in questo importante momento.
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Raduni nellʼAM Corsi vari Dal 13 al 16 maggio, in occasione del 59° anniversario del loro arruolamento, i frequentatori del 2° Corso “governo”, del 19° “elettricisti” e del 20° “aiutanti di sanità” - molti dei quali accompagnati dalle consorti - si sono riuniti a Viareggio. Tra gli eventi previsti dal Raduno vi è stata la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai Caduti dell’aria a Viareggio, la visita alla 46ª Brigata Aerea di Pisa (foto) e la visita alle città di Pisa e Lucca.
6° Raduno del 7° Corso Marconisti operatori 1955 di Caserta”. Dal 18 al 21 maggio si è svolto a Pisa, presso la 46ª Brigata Aerea, il 6° Raduno degli ex allievi del 7° Corso Marconisti operatori 1955 di Caserta per festeggiare il 56° anniversario del loro arruolamento. Nel corso del raduno i 70 partecipanti, accompagnati dalle loro consorti, hanno tra l’altro deposto una corona d’alloro ed assistito alla Santa Messa celebrata presso la Cappella eretta a ricordo dei militari della 46ª Brigata Aerea caduti nell’adempimento del dovere, visitando poi alcune strutture della base e pranzato presso la Mensa ufficiali assieme al comandante del reparto ospitante, gen. BA Stefano Fort.
3° Raduno del 6° Corso normale specialisti “Logistici” di Macerata Dal 20 al 22 maggio ha avuto luogo a Misano Adriatico il 3° Raduno degli ex allievi del 6° Corso normale specialisti “Logistici”che si svolse 55 anni fa a Macerata. Nell’occasione è stato distribuito ai partecipanti un opuscolo commemorativo e sono stati raccolti fondi a sostegno di “Aeronautica” e di alcune associazioni umanitarie.
3° Raduno degli istruttori ai corsi VAM di Vigna di Valle Il 28 e 29 maggio ha avuto luogo sull’aeroporto di Vigna di Valle il 3° Raduno del personale che svolse le mansioni di istruttore presso il locale Battaglione della Scuola Centrale VAM nel 1964-65. Il raduno ha compreso la visita della Villa Farnese a Caprarola e, il giorno successivo, la celebrazione del rito religioso, l’incontro con il comandante dell’aeroporto ospitante, col. pil. Alessandro Gresta, e con il direttore del Museo Storico dell’AM, ten. col. pil. Massimo Mondini, e la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai Caduti, occasione questa per ricordare con affetto i commilitoni scomparsi. Infine il “rancio” concluso da un “arrivederci” al prossimo raduno programmato per il 2013 (vedasi altra nota a pag. 29).
5° Raduno del 40°, 41° e 42° Corsi normali Marconisti Il 5 giugno, al Museo Storico dell’AM di Vigna di Valle, ha avuto luogo il 5° Raduno degli ex allievi Marconisti del 40°, 41° e 42° Corsi normali di Caserta.
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SCIENZA, SPAZIO, TECNICA E INDUSTRIA Con a bordo lʼastronauta Roberto Vittori
Terminata la missione STS-134 della NASA Conclusa con questo volo la vita operativa dello shuttle Endeavour lle 02,35 (ora locale) del 1° giugno la navetta Endeavour ha posato le ruote sulla pista di Cape Cannaveral in Florida concludendo così, dopo essere stato agganciato alla Stazione spaziale internazionale (ISS) per circa 12 giorni, il suo ultimo viaggio nello spazio effettuato per la missione STS-134 della NASA (v. pag. 8 di Aeronautica n. 5/2011). Tra i sei astronauti rientrati sulla Terra vi era anche il col. pil. Roberto Vittori, astronauta europeo, che ha concluso la missione scientifica italiana DAMA (DArk MAtter) dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) posizionando sulla ISS il “cacciatore di antimateria” AMS-02 e conducendo altri 12 esperimenti scientifici già illustrati nell’articolo sopra menzionato. Da ricordare in modo particolare che a bordo della ISS il col. Vittori ha incontrato anche l’altro astronauta italiano, ing. Paolo Nespoli, rientrato il 24 maggio con una Soyuz TMA-20 dopo una permanenza di sei mesi nello spazio, al quale ha passato in consegna la medaglia d’argento donatagli dal Santo Padre e il Tricolore, che il presidente della Repubblica aveva dato a Vittori in occasione dell’inizio delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
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Su questa particolare missione è da sottolineare che alle 13,11 del 21 maggio, dalla Sala dei Foconi del Palazzo Apostolico in Vaticano, Papa Benedetto XVI si era collegato per venti minuti con la ISS per parlare con i dodici astronauti che vi erano a bordo tra i quali, appunto, gli italiani Vittori e Nespoli. Dopo il «Welcome aboard, Your Holiness!» ricevuto dallo spazio, il Pontefice si era intrattenuto, parlando in inglese e trattando vari argomenti, con gli astronauti riservando a Nespoli, che dal dicembre scorso i trovava sulla ISS (v. pag. 7 di Aeronautica n. 1/2011), un pensiero particolare in italiano per la scomparsa della madre avvenuta pochi giorni prima. Il Papa aveva anche ricordato di aver consegnato a Vittori la medaglia d’argento raffigurante la creazione dell’uomo, dipinta da Michelangelo nella Cappella Sistina, medaglia che - durante il collegamento - Vittori, facendola fluttuare per l’assenza di gravità, aveva poi passato a Nespoli per riportarla, come sopra indicato, sulla Terra a bordo della capsula russa. Vicino al Pontefice, durante il collegamento che - lo ricordiamo - è avvenuto per la prima volta in assoluto
Importante sistema per il Neuron consegnato da Alenia a Dassault lenia Aeronautica ha consegnato a Dassault il “Weapon Bay Doors & Mechanism” per l’UCAV Neuron, il dimostratore tecnologico europeo di nuova generazione per un aereo da combattimento a pilotaggio remoto che potrebbe compiere il suo primo volo entro il 2012 (v. anche pag. 19 di Aeronautica n. 3/2006). Si tratta della fornitura dei portelloni dei vani di armamento con il relativo sistema di attuazione e controllo, interamente progettato, realizzato e integrato da Alenia in base ad un programma al quale partecipa anche Selex Galileo. I portelloni - che a mezzo di un sistema brevettato da Alenia vengono tra l’altro “sigillati” nel loro perimetro riducendo le tracce e l’osservabilità radar dell’UCAV - fanno parte della “Smart Integrated Weapon Bay” (SIWB), di competenza di Alenia, che consentirà, automaticamente, l’individuazione e il riconoscimento del bersaglio con l’invio della richiesta di approvazione al responsabile della stazione a terra per il successivo lancio dell’armamento con modalità stealth.
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tra un capo della Chiesa cattolica e uomini nello spazio, erano Thomas Reiter dell’Agenzia spaziale europea (ESA), Enrico Saggese, presidente dell’Agenzia spaziale italiana (ASI) e il gen. SA Giuseppe Bernardis, capo di Stato Maggiore dell’AM. E il 23 maggio, dal Quirinale, anche il capo dello Stato Giorgio Napolitano, si è collegato con le stesse modalità con la ISS ricevendo dapprima i saluti di benvenuto del comandante russo della base orbitale Dmitry Kondratiev e del comandante dello shuttle Endeavour Mike Kelly seguiti dalla conversazione con i due astronauti italiani su vari argomenti tra i quali la salvaguardia dell’ambiente, «qualcosa - ha detto Napolitano riferendosi a quanto Nespoli e Vittori avevano affermato sulla bellezza della Terra vista dallo spazio - che si può perseguire solo su scala planetaria. Non basta lo sforzo di un singolo Paese». Vittori aveva poi dispiegato il Tricolore che il capo dello Stato gli aveva affidato il 7 gennaio scorso a Reggio Emilia affinché lo portasse nello spazio (v. pag. 4 di Aeronautica n. 1/2011), bandiera che lo stesso Vittori aveva quindi consegnato a Nespoli per il suo ritorno sulla Terra.
Primo volo dellʼeGenius l 26 maggio, sull’aeroporto tedesco di Mindelheim, ha effettuato il suo primo volo di 20 minuti il motoaliante biposto a propulsione elettrica eGenius, aereo che era stato presentato in mostra statica all’Aero-Expo 2011 di Friedrichshafen lo scorso 19 aprile. L’aereo, sponsorizzato dall’industria Airbus, ha un’apertura alare di 16,86 m, una potenza di 60 kW per un peso al decollo di 850 kg, una velocità di 235 km/h e un’autonomia di 400 km con un consumo energetico equivalente a 1,2 litri di carburante per 100 km.
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SCIENZA, SPAZIO, TECNICA E INDUSTRIA Spirit, ora inefficiente, e Opportunity saranno sostituire da Curiosity
Una nota sullʼesplorazione di Marte l 25 maggio il Jet propulsion laboratory (JPL) della NASA ha annunciato che il rover Spirit, il robot che si era posato su Marte nel 2004 insieme al gemello Opportunity (v. pag. 17 di Aeronautica n. 6/2004 e articoli precedenti ivi richiamati) ha smesso di funzionare da oltre un anno a causa di un suo insabbiamento che, avvenuto nel maggio 2009 e nonostante i numerosi tentativi di ripristino, ha reso inservibili, a causa dell’inclinazione assunta, i pannelli solari con i quali ricaricava le batterie cessando, quindi, di trasmettere sulla Terra numerose informazioni considerate preziose per sapere qualcosa in più sul Pianeta Rosso. La missione di Spirit è stata comunque un successo, come quella di Opportunity che continua invece a inviare numerosi dati scientifici sull’atmosfera e sul suolo marziani, in quanto i due rover, progettati per operare per circa tre mesi, hanno invece superato di gran lunga tale periodo. La NASA ha comunque programmato una nuova missione automatica verso Marte e il prossimo 25 novembre farà partire Curiosity, un innovativo rover che scenderà sul Pianeta
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Rosso con una tecnica totalmente nuova: abbandonato infatti il sistema a rimbalzo tramite airbag, il rover verrà delicatamente deposto su Marte tramite una gru spaziale getto sostentata (Space Crane) alla quale è legata con cavi che verranno tagliati Il rover Curiosity
subito dopo aver toccato il suolo. Si tratta di un complesso laboratorio itinerante su ruote - capace di ospitare dieci volte la strumentazione scientifica di Spirit e Opportunity, delle quali è tre volte più grande che ha come obiettivi quelli di determinare «la composizione dei composti organici presenti, cercare tracce che possano suggerire la presenza di vita biologica sul pianeta in passato, studiare lʼatmosfera marziana e calcolare come potreb-
be evolvere nei prossimi miliardi di anni, determinare lʼattuale ciclo di acqua e ossido di carbonio, identificare la presenza dei componenti fondamentali per ospitare la vita». La nuova missione, sottolineano tra l’altro gli scienziati della NASA, potrà avere una durata molto lunga in quanto Curiosity è alimentato da un generatore di tipo nucleare. A differenza di Spirit e Opportunity costretti ad osservare sassi e formazioni rocciose coperte da una sottile polvere che falsa una pur attenta spettroscopia - il nuovo rover avrà anche la capacità di “spolverare” le rocce, raccoglierne campioni per mezzo di un braccio mobile di nove metri e analizzarli con la strumentazione di bordo, oltre a quella di scoprire l’acqua e di comprendere se le piogge, eventualmente cadute, abbiano avuto caratteristiche acide o saline. La principale strumentazione scientifica di Curiosity è costituita dall’APXS (Alpha Particles X-Ray Spectrometer), dal MAHLI (Mars Hand Lens Imager) e dal SAM (Sample Analysis at Mars), un vero e proprio “naso” spaziale che verificherà la presenza di metano.
Provata al CIRA la capsula IRENE l dimostratore tecnologico IRENE (Italian Re-Entry NacellE) - la capsula di rientro spaziale costruita in Italia dal Consorzio di piccole-medie imprese PMI Al (Aerospace Laboratory for Innovative Componentes) su finanziamento dell’Agenzia spaziale italiana (ASI) - ha recentemente superato con successo la prova di rientro simulato in atmosfera alla quale è stata sottoposta nel “Plasma Wind Tunnel” (v. pag. 14 di Aeronautica n. 10/2001), cioè la galleria del vento “Scirocco” del Centro italiano di ricerche aerospaziali (CIRA) di Capua. Il dimostratore, in scala 1:4 della capsula, è stato esposto per quattro minuti e mezzo ad una entalpia di circa 12 MJ/kg portandone la superficie a oltre 1.600°K, simulando così realisticamente le condizioni di affaticamento termostrutturale alle quali è sottoposta una capsula spaziale al momento del rientro nell’atmosfera terrestre. Il programma IRENE ha lo scopo di pervenire alla realizzazione di un sistema di rientro dallo spazio di piccole dimensioni (circa 200 litri di capienza) e peso non elevato (circa 150 kg) capace di semplificare sempre più l’invio nello spazio con mezzi affidabili, veloci e di costo contenuto - di carichi utili, limitati in termini di massa e volume, da orbite terrestri basse (Low Earth Orbit) nel corso di missioni scientifiche e/o tecnologiche. Da sottolineare che tra le più importanti caratteristiche di IRENE vi è un sistema di controllo e gestione della discesa costituito da una struttura a geometria variabile che nella fase di rientro nell’atmosfera «si apre ad ombrello», quasi come un paracadute, per aumentare la superficie esposta all’atmosfera e rallentare, quindi, la discesa diminuendo così i picchi di stress termo-meccanico, proteggendo nel contempo i carichi utili esistenti nella struttura.
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Intitolato ad Einstein LʼATV-4 l quarto Automatic Transfer Vehicle (ATV) dell’Agenzia spaziale europea (ESA) è stato intitolato allo scienziato Albert Einstein. L’ATV-4 Einstein, il più recente esemplare del mezzo di trasporto realizzato per portare rifornimenti sulla Stazione spaziale internazionale (ISS) ed il cui lancio è programmato per l’inizio del 2013, segue quindi i moduli Julius Verne, Johannes Keplero (nome peraltro dato anche a un potente telescopio spaziale della NASA v. pag. 13 di Aeronautica n. 3/2009) e Edoardo Amaldi (v. pag. 15 di Aeronautica n. 4/2010).
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Il papavero è anche un fiore di Mario Arpino l papavero è anche un fiore, come Ustica è anche un’isola. Invece, no. Ogni anno, quando il 27 giugno si avvicina, riemergono dal mare gli spettri del DC.9 I-TIGI dell’Itavia, volo IH 870, e delle sue inconsapevoli vittime. Oggi aleggiano a Bologna, in un apposito museo, ma non trovano pace. Infatti, è proprio da qui che si alimenta un duello ideologico senza fine, che dura ormai da trentuno anni. Perché Ustica, oggi, non è più un’isola da restituire all’incantesimo di cui la natura un tempo l’aveva privilegiata. Rappresenta solo, oltre al commosso ricordo dei famigliari delle 81 vittime in parte rappresentati da un’associazione presieduta dalla senatrice Daria Bonfietti - una spinosa questione ideologica a partiti contrapposti. Ma a quale titolo è stata scelta proprio Bologna come sede di questo spettrale museo? Solo perché l’aereo era decollato da quell’aeroporto? Apparteneva ad una Compagnia privata - la prima in Italia - di un impresario calabrese e i passeggeri, diretti a Palermo, non erano tutti bolognesi. Si può pensare allora ad una maggiore disponibilità di quel Comune rispetto ad altri, cui si potrebbero aggiungere comprensibili motivi logistici legati ai principali animatori del dibattito. Non è certo da scartare il fatto che questa città sulle questioni ideologiche ha un’esperienza lunga e riconosciuta.
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In barba a giudizi, ordinanze, sentenze e procedimenti, si continuano da anni a ripetere sempre le stesse cose, ciechi di fronte ad ogni evidenza, sordi a qualsiasi ragionamento che non porti nella direzione voluta, indifferenti al risultato di qualche decina di processi - non si tratta solo di quelli ai personaggi più noti, i quattro generali dell’Aeronautica - che hanno tutti, indistintamente, portato dopo vari gradi di giudizio all’assoluzione di ogni singolo imputato risultato dall’inchiesta dell’infaticabile giudice Priore. D’altro canto, questa è l’unica Bibbia sulla quale il partito del missile continua a giurare. Il quale, non rassegnandosi alla realtà dell’ultima sentenza della Cassazione, che ha spazzato via ogni dubbio sia sulla lealtà dei generali, sia sulla mitizzata quanto inesistente battaglia aerea, spinge per riaprire un nuovo processo. Sembra che il ruolo di inquisitore debba venire assegnato a un magistrato che, assieme a un avvocato di parte civile, avvalendosi delle carte del procedimento, dopo il giudizio di primo grado si era affrettato a pubblicare un libro sull’evento. Nel quale, con rispetto del livello di deontologia professionale che evidentemente lo caratterizza, si permette di ridicolizzare le affermazioni di alcuni testi. Se avesse avuto la pazienza di attendere anche la
sentenza della Cassazione, probabilmente questo libro non l’avrebbe mai scritto. Mi vengono in mente due episodi. Una confidenza del compianto senatore Libero Gualtieri, primo presidente della Commissione Stragi, fatta di fronte a un caffè al bar del Senato. «Qui, generale, ci sono stati almeno due errori. Uno dellʼAeronautica, la sottovalutazione iniziale. Lʼaltro, però, lo ha fatto lo Stato. Mi creda, se si fosse subito concordato un adeguato compenso per tutti, Itavia e famigliari, a questo punto il caso sarebbe già chiuso da un pezzo». L’altro, è un’osservazione del presidente Oscar Luigi Scalfaro, quando gli avevo fatto presente la difficoltà di guidare una forza armata oggetto di un continuo crucifige mediatico. «Caro generale, questo rumore di fondo è la colonna sonora del suo film. Non cʼè niente da fare, ci si abitui…». Ustica sembra il tipico caso di sentenza prima del processo e di processo dove ci si aspettava solo quella sentenza. Ma questa volta ai sinistri ideologi è andata male. Una nota teoria del complotto, che si basa sulla metodologia della ripetizione, spiega che più una tesi viene ripetuta, più nell’immaginazione collettiva si consolida come base reale su cui costruire l’accusa. Infatti, ci stanno riprovando.
Qualificato il missile antiaereo SAAM/IT per la portaerei Cavour on due lanci recentemente riusciti contro bersagli Mirach è stato «definitivamente qualificato» il sistema missilistico antiaereo SAAM/IT installato a bordo della portaerei Cavour. Il primo lancio - ha precisato in un suo comunicato la Selex Sistemi Integrati che per il SAAM/IT realizza il radar multifunzionale EMPAR (European Multifunction Phased Array Radar) e il sistema di comando e controllo AEGIS, mentre il missile Aster 15 è fornito da MBDA - è stato effettuato in configurazione autonoma, cioè non integrato con il sistema di combattimento della nave, pervenendo all’abbattimento del radio bersaglio. In questa prova, in particolare, l’EMPAR ha consentito di intercettare, tracciare e neutralizzare la minaccia, rispettando i tempi della missione. Il secondo lancio è stato invece effettuato utilizzando l’EMPAR in configurazione integrata nel sistema di combattimento della nave, prova che ha evidenziato una distanza d’intercetto del bersaglio inferiore a 50 centimetri, consentendo al sistema di combattimento di riconoscere la minaccia e permetterne la neutralizzazione.
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La 44ª Assemblea dellʼATA l 28 maggio, alla Casa dell’Aviatore in Roma, ha avuto luogo la 44ª Assemblea annuale dei soci dell’Associazione Trasvolatori Atlantici (ATA) che ha avuto come tema centrale la rievocazione della figura e dell’opera del giornalista aerospaziale Cesare Falessi. deceduto quattro anni fa e socio onorario del Sodalizio. Dall’ATA e dai suoi soci fondatori Falessi attinse molti spunti di conoscenza per il suo lavoro, vivendone con entusiasmo i più importanti appuntamenti. All’ATA, Inoltre, si sentiva legato da un sentimento di ammirazione per la responsabilità e la cura da questa assunte nei confronti del Riquadro Atlantici del Cimitero di Orbetello - ultima dimora di Italo Balbo e dei suoi compagni di trasvolate atlantiche tra i quali Ezio Vaschetto, padre di sua moglie Anna Maria - e per la partecipazione attiva e le donazioni di importanti cimeli dei soci al Museo dell’A.M. di Vigna di Valle fin dal 1977.
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Dopo un intervento introduttivo, il presidente dell’Associazione ing. Renato Valle ha lasciato la parola a numerosi oratori legati al personaggio da vincoli di amicizia e di lavoro. Il primo a tracciarne il profilo umano e professionale è stato Baldassare Catalanotto, che ne ha ricordato con commozione la generosità e il coraggio nell’affrontare arditi progetti, tra i quali per esempio la creazione e la direzione insieme ad Armando Silvestri della rivista “Oltre il Cielo” in cui aviazione, aerospazio e fantascienza convivevano in un mix affascinante di grande qualità, accolto con entusiasmo da un vastissimo pubblico, nonché i posti di responsabilità ricoperti in uffici stampa di grandi istituzioni, quali Aeroporti di Roma, Aeritalia e Alitalia. Si sono poi susseguiti Gianfranco de Turris, giornalista radiofonico, Enrico Ferrone, scrittore e direttore Unione Giornalisti Aerospaziali Italiani (UGAI) di cui Falessi fu dina-
mico presidente e Adalberto Pellegrino, autorevole esponente dei piloti civili italiani. Nel quadro degli interventi particolare rilievo ha assunto il messaggio all’Assemblea del socio onorario Giuseppe Orsi, amministratore delegato di Finmeccanica, che non potendo essere presente ne ha affidato la lettura al collega Riccardo Rovere il quale ha poi voluto anche testimoniare l’apertura nei confronti dei giovani di Falessi, argomento sottolineato a sua volta da Gregory Alegi, giornalista e docente di storia aeronautica. Per ultimi hanno preso la parola Paolo Balbo, la contessa Maria Fede Caproni e, interpretando i sentimenti e i ricordi della famiglia, il figlio Luca Falessi, ingegnere aeronautico, al quale il presidente Valle ha donato una medaglia ricordo opera dell’artista Luciano Zanelli, socio onorario anch’egli dell’ATA. R.V.
Prorogato lʼincarico nella NATO allʼamm. Di Paola
La gara per il nuovo addestratore polacco
Il 19 maggio il Consiglio dei ministri ha prorogato l’incarico di presidente del Comitato Militare della NATO conferito a suo tempo all’ammiraglio Giampaolo Di Paola.
Le offerte finali per la gara relativa al nuovo addestratore avanzato delle forze aeree della Polonia dovranno pervenire entro il 29 del prossimo luglio al governo di Varsavia. La gara, aperta l’anno scorso e che porterà alla firma di un contratto per la fornitura di 16 macchine per un valore di circa 370 milioni di euro, è stata indetta allo scopo di sostituire i vecchi monoreattori PZL Mielec TS-11 Iskra (“Scintilla”) che iniziarono a volare nel lontano 1960. A quanto finora reso noto sull’argomento, ricordiamo che alla gara partecipa Alenia Aermacchi con il suo M-346 Master, aereo che avrà come concorrenti anche il KAI/Lockheed T-50 Golden Eagle (prodotto da USA e Corea del Sud) e due addestratori della precedente generazione: il ceco Aero Vodochody L-159 e il britannico BAE Systems Hawk.
LʼIndia acquista dieci C-17 Globemaster III L’India’s Cabinet Committee on Security ha siglato con la statunitense Boeing un contratto del valore stimato di 4,1 miliardi di dollari relativo all’acquisto di dieci arei da trasporto C-17 Globemaster III, contratto che consentirà all’India di collocarsi come il paese con la maggior flotta di C-17 dopo gli Stati Uniti. È da ricordare in proposito che l’accordo, che era stato preliminarmente siglato dal presidente Barack Obama durante la sua visita in India, riduce notevolmente anche la tensione nei rapporti commerciali USA-India creata dall’esclusione dei caccia americani Boeing F/A-18E/F Super Hornet e Lockheed Martin F-16IN Super Viper dalla gara per il nuovo aereo da combattimento multiruolo per Nuova Dehli (v. anche pag. 23 di Aeronautica n. 5/2011).
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Rettifica È Tortona e non Alessandria Per un banale errore il ten. col. Ugo Mutti e il presidente Firmino Gelati citati nel “cappello” all’articolo “8.9.1943 - 27.5.1945: un lungo periodo di avventure” pubblicato a pag. 18 di Aeronautica n. 5/2011, sono stati indicati come appartenenti alla sezione AAA di Alessandria invece che a quella, corretta, di Tortona.
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Lettere al Direttore A PROPOSITO DI “QUEL MIO AMICO A3D…” Scrive il gen. BA Gugliemo Paolo Canham da Cuneo: «Pur avendo goduto della lettura dell’elaborato intitolato “Quel mio amico A3D… “, pubblicato a pag. 12 di Aeronautica n. 3/2011 non mi viene spontaneo l’associarmi a molti passi dello scritto ma, pur dolendomene, non posso citarli tutti. Si dovrebbe, forse, riscrivere il tutto. Per esempio, a metà della seconda colonna della pagina 12, l’estensore, dopo aver messo in chiaro la propria origine “continentale”, esprime giudizi invero generalizzati e non amabili sul personale sardo della Base Aerea di Decimomannu (“… riprendere le fila della situazione venendo a compromessi con il personale sardo che, oltre a non essere particolarmente flessibile, aveva la caratteristica di adombrarsi con facilità e poi legarsi al dito l’evento e non dimenticarlo per l’eternità... abituato all’insorgere di questi inconvenienti che consideravo ormai inevitabili se si voleva far funzionare qualcosa”). Ne sono costernato, ma questi pareri non collimano con i miei, mi sembrano, anzi, sommari ed ingenerosi non solo verso il personale di Decimo, ma anche verso il nobile ed ospitale popolo sardo. Devo riconoscerlo: anch’io sono “continentale”, ma ho avuto il piacere di spendere cinque anni della mia vita a Decimomannu (un anno da capo Ufficio operazioni, un anno da vicecomandante e
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ben tre anni - con due successive riconferme - quale comandante titolare. Ora mi riesce difficile l’immaginare che poi le cose fossero cambiate, ma nel corso della mia gestione, se si tolgono pochissime e ben individuate eccezioni, il personale, sardo o continentale che fosse, ha sempre condotto a termine i propri compiti, con efficienza e senso del dovere, senza bisogno di “compromessi” per “fare funzionare qualcosa”, tanto in circostanze ordinarie che per eventi inconsueti. Non riesce a far breccia nella mia mente il pensiero che in una ben collaudata organizzazione operativa aeronautica si debba ricorrere a compromessi: il dovere da compiere è ben conosciuto e tutti sanno che cosa fare e come farlo. Senza compromessi. Se ciò non avviene, c’è qualcosa che non gira bene al vertice dell’organizzazione. Nell’occasione dell’emergenza descritta, senza che vi fosse bisogno di compromessi, il personale di Torre, i pompieri ed i tecnici delle riparazioni del sistema di illuminazione hanno ben risposto alle necessità del momento. Non mi esprimo sulla gestione dell’emergenza in volo perchè non ne conosco i termini essenziali (posizione della portaerei rispetto a Decimo, manovrabilità del velivolo come percepita dai piloti dopo l’atterraggio pesante, autonomia residua). Mi pare di capire però (sapete, a Cuneo siamo un po’ tardi di comprendonio) che tutto quel mandare da Erode a Pilato avesse l’unico scopo di impedire che l’emergenza si risolvesse a Decimo.
Che si bloccasse la pista di Grosseto o di Grazzanise non era importante (eppure erano basi operative della difesa aerea), basta che non si bloccasse Decimo (base addestrativa). E mi chiedo se non sia meno doloroso l’avere una pista ingombra piuttosto che anche un solo uomo perda la vita. Poco cauto anche il giudizio sul pilota dell’A3D: “l’energumeno evidentemente non molto bravo negli atterraggi”. Ma si può formulare giudizio così drastico nei confronti di un pilota “combat-ready” per un occasionale atterraggio pesante? Suvvia! Ma c’è ancora il passo conclusivo dello scritto che mi angustia: “… venne riparato da una squadra di tecnici dell’US Navy che arrivò e se ne andò senza farsi notare … anche l’A3D ripartì qualche tempo dopo, senza che nessuno se ne accorgesse, insalutato ospite”. Sono allibito. Tutte le attività alleate su Decimo venivano concordate ed eseguite sotto il cortese ma ferreo controllo del Comando base. E poi cos’è successo? Tutti potevano fare quello che volevano?»
L’INDIMENTICABILE “FAZZOLETTO AZZURRO” DI TANTI ANNI FA Il socio Giuseppe Balice di Bari, ricordando il “fazzoletto azzurro” che veniva dato in dotazione al personale di “bassa forza” (avieri generici e graduati di truppa) della Regia Aeronautica tra la fine degli anni Trenta
e inizi degli anni Quaranta, ha scritto una lettera nella quale auspica che qualche ente o azienda voglia riprodurre tale oggetto in diecimila copie da mettere in vendita agli «aviatori di allora ancora viventi» che saranno felici di averlo «perché li riallaccia con commozione al loro passato più bello ed indimenticabile» di quando servivano la Patria in “grigio-azzurro”. Ricordiamo che il riferimento è al grande fazzoletto di circa 50 cm di lato con al centro l’aquila con corona e stemma sabaudi e, ai quattro lati, le viste frontali dei velivoli allora maggiormente in uso alla Forza Armata (dapprima S.55X, Fiat BR.2, Siai S.59 e Fiat Ansaldo A.120 sostituiti poi da SM.79, Fiat CR.32, Cant.Z.501 e Cant. Z.506), fazzoletto che è oggi ancora esposto con cura, orgoglio ed affetto in appositi quadri in varie sezioni dell’AAA alle quali è stato donato da anziani iscritti al nostro sodalizio. Ringraziando il socio Balice per la sua lettera, dobbiamo tuttavia doverosamente ricordare che la proposta appare di non facile realizzazione in quanto - considerato tra l’altro l’ormai purtroppo esiguo numero di «superstiti ultraottantenni» del periodo rievocato che potrebbero costituire i potenziali acquirenti di tale riproduzione - essa avrebbe costi che reputiamo non facilmente sostenibili da parte degli interessati. Esprimiamo comunque il sincero augurio che quello che il socio Balice definisce «un sogno di noi ragazzi di quel tempo» possa divenire realtà.
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L’Assemblea generale dei soci dell’AAA
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el primo pomeriggio del 10 giugno, al Circolo Ufficiali del Comando Regione Militare Nord di Torino e in occasione del XIX Raduno Nazionale dell’Associazione, ha avuto luogo l’Assemblea generale dei soci dell’AAA alla quale erano rappresentate 119 sezioni su un totale di 257 e che rappresentavano 23.063 soci su 35.867 iscritti al Sodalizio. I lavori sono iniziati con la nomina del presidente e del vice presidente dell’Assemblea, rispettivamente m.llo Giancarlo Milani e m.llo Egidio Ferrua e del segretario, aiut. Luigi Cedrone. Il m.llo Milani, dopo aver aver salutato e ringraziato i presenti per la fiducia accordatagli, ha invitato tutti ad osservare un minuto di raccoglimento in memoria dei soci deceduti; ha poi invitato il gen. Parisi a procedere con la propria relazione. Dopo il saluto agli intervenuti, il presidente nazionale ha dato il benvenuto al capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale SA. Giuseppe Bernardis, che ha poi rivolto il saluto augurale di tutta l’Aeronautica Militare ai presenti, confermando la vicinanza della F.A. al Sodalizio. È seguita la relazione del presidente nazionale che ha tracciato il punto di situazione sulle attività svolte, sottolineando l’attuale consistenza del Sodalizio che attualmente conta 35.867 soci suddivisi in 257 sezioni e 260 nuclei. Fra le attività svolte è stato citato il VII Premio letterario svoltosi nel settembre 2010 a Trento, i convegni/seminari effettuati dal CESMA, il 3° raduno aereo di soci volanti e, infine, ha illustrato l’attività svolta
L'Assemblea generale dei soci
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L’intervento del gen. Bernardis all’Assemblea
allo scopo di organizzare il serviz i o d i Protezi one ci vi l e i n s eno all’AAA. Passando alle attività future il gen. Parisi ha citato l’attività programmata dal CESMA che prevede, fra l’altro, un convegno al Nord (Venezia) ed uno al Sud (Bari) mentre altri eventi sono previsti dal Dipartimento Volo. La relazione è stata approvata all’unanimità. Il presidente dell’Assemblea è quindi passato al successivo argomento in agenda: l’approvazione del verbale dell’Assemblea generale preceden-
te che ha avuto luogo a Roma il 19 giugno 2010 che è stato anch’esso approvato all’unanimità. È seguita la relazione dei Revisori dei conti e l’esame e approvazione del Bilancio consuntivo - E.F. 2010 - e dello Stato patrimoniale. L’Assemblea ha approvato all’unanimità. È stata poi introdotta la discussione sull’esame e approvazione del Bilancio preventivo per l’E.F. 2011. Alcuni Soci sono intervenuti chiedendo spiegazioni su alcuni punti del Bilancio ai quali, il presidente dei Revisori dei conti ed il Direttore amministrativo, hanno dato dettagliate informazioni e, dopo alcune ulteriori discussioni, il Bilancio è stato approvato a larga maggioranza. Alle 18.30 il presidente dell’Assemblea ha dichiarato chiusa la riunione. Il verbale dell’Assemblea, come da prassi, sarà inviato a tutti i presidenti di sezione per eventuale consultazione dei soci. E.C.
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La riunione del Consiglio Direttivo Nazionale dell’AAA l Consiglio Direttivo Nazionale (CDN) è stato convocato a Torino il mattino del 10 giugno 2011, in occasione del XIX Raduno Nazionale dell’Associazione. Presso il Circolo ufficiali del Comando Regione Militare Nord, i componenti del CDN presenti hanno effettuato la riunione che ha avuto inizio con il cordiale benvenuto e saluto ai partecipanti da parte del presidente nazionale, gen. SA Gianbortolo Parisi. Dopo una breve relazione, il presidente ha aperto i lavori. Si è quindi passati alla discussione degli argomenti in agenda. È stata autorizzata la costituzione della sezione AAA di Capua, intitolata al cap. pil. MOVM Oreste Salomone e al serg. pil. MAVM Salvatore Borrozzino, e della sezione AAA di Vallecamonica e del Sebino nel Comune di Cividate Comuno (BS), intitolata al cap. pil. Mario Stoppani e al ten. pil. Bartolomeo Cattaneo. È stata quindi approvata all’unanimità la Direttiva che disciplina il conferimento delle qualifiche di “Socio onorario” e “benemerito” che sarà inviata a tutte le sezioni AAA per l’ottemperanza delle disposizioni in essa contenute. Dopo alcune considerazioni di carattere generale, il presidente, ha dichiarato chiusa la riunione. La riunione del Consiglio Direttivo Nazionale E.C.
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La riunione dell’EPAA a Torino el pomeriggio dell’11 giugno si è svolta a Torino la riunione dell’EPAA (European Partnership of Air Forces Associations) della quale l’AAA detiene la presidenza per gli anni 2011-12. Vi hanno preso parte i rappresentanti delle associazioni aeronautiche di Belgio (ten. col. Eric Rombouts, aiut. lan Bossuyt), Bulgaria (sig. Angel Yotov, sig. Dimitar Stavrev), Francia (col. Michel Garnier, magg. Bruno Lemaire), Germania (col. Fritz Thomsen), Olanda (sig. Michiel Kastelein), Repubblica Ceka (col. Oldrich Rampula, col. liri Macula), Romania (gen. losif Rus, sig.ra Maria Trandafir), e Slovenia (com.te. Gabriel Drago, sig. loze Konda), que-
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La riunione dell’EPAA
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sti ultimi con lo status di osservatore. I temi affrontati hanno riguardato i cambiamenti avvenuti di recente nell’assetto di alcune associazioni, l’approccio verso i giovani, le attività future e la riunione autunnale dell’EPAA. Sul primo tema è apparsa molto interessante la ristrutturazione avvenuta in Germania dove, al fine di rapportarsi con lo Stato Maggiore della Luftwaffe, è stata creata un’unica entità, la German Air Force Association (GAFA), sotto il cui “ombrello” operano le numerose associazioni aeronautiche tedesche, piccole e grandi. La GAFA sarà l’unico interlocutore con la F.A. e l’unico rappresentante presso l’EPAA. Anche in Belgio stanno lavorando per raggruppare in un’unica entità le 34 piccole associazioni a carattere aeronautico. Per quanto riguarda l’approccio verso i giovani, il rappresentante francese ha informato che le loro associazioni hanno stretto una sorta di partnership con le scuole, in particolare quelle superiori, e partecipano alla formazione dei giovani. Inoltre, il sodalizio francese partecipa alla conduzione dei musei a carattere aeronautico. L’associazione olandese, invece, ha istituito un gruppo di lavoro che sta esaminando i risultati di uno studio sui giovani. Inoltre, nel loro Comitato Di-
rettivo hanno inserito un avvocato 33enne che li consiglia sul modo di avvicinare i giovani. È stata, quindi esaminata la posizione della Slovenia che intende entrare a far parte dell’EPAA. Il presidente ha chiesto al rappresentante sloveno di far pervenire a tutti copia del loro statuto per un esame preventivo prima dell’accoglimento della richiesta, così come previsto dallo statuto dell’EPAA. I rappresentanti sloveni si sono riservati di ottemperare ed hanno chiesto, nel frattempo, di prolungare il loro status di osservatori. In merito alle attività future, l’AAA ha proposto di effettuare in Italia nel 2012 un simposio su un argomento di interesse delle Forze Aeree, alla stessa stregua di quello organizzato a Parigi nel 2008, sotto la presidenza francese. La proposta è stata accolta e l’Italia, alla prossima riunione dell’ EPAA, presenterà una rosa di temi tra i quali sarà scelto quello più idoneo. Infine, su richiesta della delegazione buIgara, la prossima riunione dell’EPAA non si terrà in Italia, come previsto, ma in Bulgaria, dal 2 al 4 settembre prossimi, in concomitanza con le celebrazioni per il 100° anniversario dell’ Aeronautica Bulgara. G. B.
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L’ASSOCIAZIONE ARMA PROVA AERONAUTICA TITOLO
RINNOVO CARICHE
NUOVI INDIRIZZI Chioggia
Bovolone Nel nuovo Consiglio direttivo di sezione figura anche il nome di Leonardo Perobelli quale rappresentante dei soci aggregati.
Palermo
La sezione ha variato l’indirizzo di posta elettronica da: aaachioggi@libero.it a: aaachioggia@gmail.com Per eventuali telefonate si possono contattare i cellulari n. 3343504581 (AAA Chioggia) o 3383510183 (aiut. Paolo Belfiori).
RADUNI
A seguito del decesso del vice presidente aiut. Girolamo Oliveri, il consiglio direttivo ha conferito tale incarico al consigliere m.llo 2ª cl. Emilio Corona.
Paullo Presidente: brig. gen. Augusto Del Lago; vice presidenti: 1° cap. Raffaele Perrone e gen.BA Osvaldo Sammarco; tesoriere: av. sc. Fabrizio Pidalà; consiglieri: av. sc. Cosimo Ascrizzi, av. Dario Colombi, av. Angelo Conca, av. Achille Esposti (capo nucleo di Zelo Buon Persico), av. Achille Rebughini; rappresentante dei soci aggregati: sig.ra Giuse La Mantia (anche segretaria).
Raduno del 21° e 22° Corso specialisti AM Nella ricorrenza del 50° anniversario dell’arruolamento, è in fase di organizzazione. per la fine del prossimo ottobre, il raduno dei frequentatori del 21° e 22° Corso specialisti AM, aperto a tutte le categorie degli allievi arruolati in ottobre e novembre 1961. Per adesioni e informazioni contattare i seguenti nominativi: - m.llo sc. Giuseppe Landolfi- tel. 0823-1870346, Email: giuland41@libero.it - m.llo sc. Salvatore Tavano - tel. 0823-493719, Email: sa.tavano@gmail.com - m.llo sc. Giovanni Viscardi - tel. 0823-345148, Email: gianni.visca85@gmail.com
4° Raduno degli istruttori dei Corsi VAM a Vigna di Valle nel 1964-65
Rovereto Presidente: col. pil. Gianni Pozzati; vice presidenti: m.lli Enzo Aramini e Erminio Lo Russo; segretario-tesoriere: av. Nino Dal Fiume; consiglieri: magg. Lorenzo Bernardi, 1° av. Silvano Bilagher, aiut. Rocco Colucci, com.te Antonio Sarnataro; rappresentante dei soci aggregati: Roberto Bini.
Dopo il loro 3° Raduno (v. pag. 21) gli ufficiali, sottufficiali e istruttori in ser vizio nel 1964-65 a Vigna di Valle presso il locale Battaglione della Scuola centrale VAM, hanno programmato un nuovo incontro per il 2013. Gli interessati a parteciparvi sono invitati a contattare per chiarimenti e dettagli in merito il promotore 1° av. istruttore Luigi Bonomi, socio della sezione AAA di Varese, al cellulare 331 5995435.
Caro amico, dove sei? l socio Luciano Lucini della sezione di Cremona, sta cercando gli ex avieri che hanno fatto con lui il CAR all’11° Reggimento fanteria a Casale Monferrato (AL) alla caserma “Pietro Mazza” nella 6ª compagnia, 2° plotone, 8ª squadra. La leva era il 2° contingente classe 1951 ed il periodo dal 6 agosto al 25 settembre 1971 (poi egli fu destinato al secondo “Autogruppo di manovra” della 1ª Aerobrigata I.T. all’aeroporto di Padova). Nel quarantesimo anniversario della chiamata alla leva, gradirebbe ritrovare gli ex “commilitoni” per un eventuale raduno. Contattare: Luciano Lucini, consigliere dela sezione AAA di Cremona, Via Kennedy, 28 - 25025 Manerbio (BS) - cellulari 3343517567 o 3382103800
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( AV V E N I M E N T I L I E T I ( PROMOZIONI A tenente AAra del Ruolo d’Onore - Vincenzo Grande (sezione di Frosinone).
Dipartimento della protezione civile l’attestato di benemerenza per il suo impegno nelle attività connesse ad eventi calamitosi.
A luogotenente - Pietro Catapano (sezione di Chioggia); - Gianfranco Vinci (sezione di San Gavino Monreale).
Il socio ten. col. Pasquale Antonucci della sezione di Caserta è stato eletto consigliere comunale di quella città.
A sergente - Ignazio Nuzzachi (sezione di Collepasso). CONFERIMENTO ONORIFICENZE OMRI Commendatore - gen. DA Luciano Bocus (sezione di Vicenza). Ufficiale - aiut. Angelo Cicconi (sezione di Vicenza). SOCI CHE SI FANNO ONORE Il socio ten. col. Luigi Catalano della sezione di Foggia ha ricevuto dal
Il socio av. Bruno Vano della sezione di Arpino è stato eletto sindaco di quella città. LAUREE In economia e finanza - Viviana Vadalà, figlia del socio s. ten. Alessandro (sezione di Palermo). In scienze dell’educazione e dei processi formativi - Cristina Basilicata, figlia del socio lgt. Vincenzo (sezione di Rezzato-S. Eufemia). In scienze forestali - Martina Camillo, figlia del socio Franco (nucleo di Jesolo).
In scienze infermieristiche - Ilaria Colopi, figlia del socio av. sc. Franco (sezione di Galatone). In scienze dell’educazione - Laura Benedetto, figlia del socio Michele (sezione di Martina Franca). In scienze organizzative e gestionali - il socio 1° m.llo Renato Angelotti (sezione Caudina); - il socio 1° m.llo Lorenzo Donno (Sezione di Soleto). NOZZE D’ORO Le hanno felicemente festeggiate: - il 1° av. Raffaele Cipolletta con la signora Anna (sezione di Mugnano-Calvizzano); - il presidente onorario brig. gen. Antonio Losasso con la signora Maria (sezione di Foggia); - il socio aiut. Salvatore Ristaldi con la signora Carmela (sezione di Cagliari); - il socio gen. Gianfranco
Rizzi con la signora Maria Grazia (sezione di Treviso). NOZZE Si sono uniti in matrimonio: - il socio serg. Pasquale Bizzarro e la signorina Antonella Piccolo (sezione di Caserta); - il socio Costa Alessandro e la signorina Luisa Pini (sezione di Ghedi); - la socia s.ten. Alessia Frasca e il signor Luca Acciai (sezione di Falconara); - il socio av. sc. Davide Sperotto e la signorina Vanessa Comelli (nucleo di Fara Vicentino). CULLE - Il socio av. sc. Simone Anatriello e la signora Laura annunciano la nascita del primogenito Vincenzo (sezione di Portogruaro). - il socio ten. Roberta Russo e il consorte Daniele Zega annunciano la nascita della primogenita Greta (sezione di Guidonia).
SEZIONI E NUCLEI PIEMONTE ASTI
lebrazione della Messa e della deposizione di una corona d’alloro, giunta sul posto con un elicottero, al Sacrario.
I momenti più salienti della cerimonia sono stati sottolineati dal sorvolo di alcuni deltaplani.
Raduno interregionale in onore degli aviatori caduti Il 29 maggio, presso il Sacrario dedicato agli aviatori piemontesi di Loreto di Costigliole d’Asti, la sezione ha organizzato l’annuale Raduno Interregionale che ha luogo dal 1974 per onorare gli aviatori caduti in pace ed in guerra e per ricordare il gravoso impegno delle nostre Forze Ar-
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mate a livello internazionale. La cerimonia, svoltasi alla presenza di numerose autorità religiose, civili e militari nonché delle rappresentanze delle Associazioni d’Arma e combattentistiche, ha visto lo svolgersi del corteo dei partecipanti, del rito dell’Alzabandiera, della ce-
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LOMBARDIA Vallecamonica e del Sebino Inaugurato il Monumento agli aviatori Il 29 maggio, ai piedi dell’Adamello, la neocostituita sezione ha inaugurato il Monumento agli aviatori dedicato, in particolare, a due pionieri dell’aeronautica: Bartolomeo Cattaneo, 2° brevetto di pilota italiano, e Mario Stoppani, famoso collau-
datore di numerosi velivoli idrovolanti e terrestri. Presenti alla cerimonia il sindaco di Cividate Cesare Damiola, il Medagliere nazionale dell’AAA, un picchetto del 6° Stormo, il presidente regionale AAA m.llo Giancarlo Milani e varie autorità civili e militari.
Pavia I cinquanta anni della sezione La sezione ha recentemente festeggiato i 50 anni della sua costituzione, periodo nel quale ha concretizzato molte iniziative tra le quali, ricca di valore affettivo, quella di creare un piccolo museo presso il “Tempio della Fraternità” a Cella di Varzi nell’Oltrepò Pavese, realizzando un piccolo luogo di culto per gli appassionati del volo. In esso fanno bella mostra, tra l’altro, uno splendido caccia F-104 ASA proveniente dal 5° Stormo
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di Cervia e relativo propulsore J-79, due propulsori stellari che motorizzavano i C-119 e, poi, ali, timoni e serbatoi subalari di vari velivoli. Dal 2004, anno della creazione di questo piccolo Museo dedicato all’Aeronautica, tutti gli anni, nel mese di giugno, la sezione organizza la “Giornata Azzurra” alla presenza di autorità civili e militari. Ma cos’è il Tempio della Fraternità? La storia racconta, che don Adamo, cappellano
militare reduce dalla Seconda Guerra Mondiale, volendo costruire una piccola chiesa nel suo minuscolo paese, ebbe l’idea di raccogliere le rovine del conflitto bellico e con esse edificare il Tempio come simbolo ed auspicio di una ricostruzione più grande, quella della fratellanza umana, arredandolo con tanti ricordi dolorosi della nostra generazione, trasformando gli ordigni di distruzione e di morte in simboli e richiami di vita. Sottopose casualmente il suo progetto all’allora mons. Angelo Roncalli, il futuro Papa Giovanni XXIII, che prese a cuore l’iniziativa, l’incoraggiò e l’aiutò inviando anche la prima pietra, tolta dall’altare frantumato di una chiesa francese distrutta durante lo sbarco alleato in Normandia nel 1944,
alla quale seguirono molti altri simboli di distruzione inviati da ogni parte del mondo dove maggiormente infuriò la guerra, comprese alcune guglie del Duomo di Milano. Nel Tempio, che ha accolto il ricordo di tutti i morti della guerra, ovunque e comunque Caduti, si è sviluppato il tema della fratellanza umana con simbologie ricche di particolare significato: così, ad esempio, la fonte battesimale è costituita dall’otturatore di un cannone da 305 della corazzata Andrea Doria, armi insanguinate compongono la figura del Crocifisso e resti di due navi inglesi formano il pulpito. Il Tempio è aperto dal mese di aprile al mese di ottobre tutti i giorni dalle 9 alle 18, mentre dal novembre al marzo è aperto solo il sabato e la domenica.
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Per ulteriori informazioni sulla visita telefonare al presidente della sezione di Pavia tel. 347-4714003 oppure al segretario tel. 366-
3357934, o al Rettore del Tempio don Luigi Bernini, tel. 0143-323621, cell. 338-9261500.
Cittadella 40° anniversario della sezione
VENETO Camisano Vicentino
La sezione ha recentemente celebrato il 40° anniversario della sua costituzione con alcuni eventi tra i quali la celebrazione del rito religioso, un corteo per le vie cittadine con la partecipazione del Gonfalone del Comune, di varie autorità
civili e militari, della banda cittadina e di numerose rappresentanze con labari delle Associazioni d’arma, la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai Caduti e il sorvolo di un aereo con fumate tricolori.
Celebrata la “Festa dell’aviatore” L’8 maggio la sezione ha celebrato a Villalta di Gazzo la “Festa dell’aviatore”, che ha avuto luogo alla presenza di numerose autorità civili e militari, del presidente regionale AAA gen. SA Alberto Frigo e delle rappresentanze delle Associazioni d’arma. Oltre
al rito religioso officiato dal cappellano militare don Massimiliano Bernardi, l’evento ha visto anche la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai Caduti.
Conegliano Celebrate alcune significative ricorrenze Dal 14 al 21 maggio la sezione ha organizzato una serie di manifestazioni per celebrare il 35° della sua costituzione, il 70°
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della scomparsa del m.llo pil. Cesare Barro al quale il sodalizio è intitolato e il 51° del ritrovamente nel deserto del Fezzan, in
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Africa settentrionale, del relitto dell’S.79 e dei resti dell’equipaggio del quale Barro faceva parte. Le manifestazioni hanno visto un Convegno sulle attività della sezione, convegno nel corso del quale è stato presentato il libro Lo “Sparviero” nel deserto che, edito a cura della sezione di Conegliano racconta la vita dello scomparso e la storia del velivolo disperso il 21 aprile 1941 e che fu ritrovato casualmente anni dopo. Tra gli eventi celebrativi sono poi da sottolineare una Mostra che ha ripercorso la storia della sezio-
ne e dell’eroico pilota ed ha esposto - oltre ad una Pala d’altare della Madonna di Loreto restaurata da quel sodalizio - numerosi modelli di velivoli, l’esposizione in una piazza della città della riproduzione del Blériot che 100 anni fa attraverò la Manica e, infine, un raduno interregionale con omaggio al monumento ai Caduti. Agli eventi hanno presenziato, tra gli altri, il Gonfalone della città, numerose autorità civili e militari, le rappresentanze con Labari di molte associazioni d’arma, la locale Filarmonica ed un folto pubblico.
FRIULI-VENEZIA GIULIA Palmanova Commemorato il m.llo mot. MOVM Giovanni Durli Il 23 maggio la sezione ha commemorato, prima nel locale cimitero e poi al Sacello dei Caduti della città, il m.llo mot. MOVM. Gio-
vanni Durli, caduto sui cieli di Malta nel corso del Secondo conflitto mondiale, ed al quale è intitolato il labaro della sezione stessa.
Maserada sul Piave Festeggiato il 25° anniversario di costituzione del nucleo Il 5 giugno il nucleo ha festeggiato il 25° anniversario della sua costituzione con una cerimonia commemorativa che, iniziata con l’Alzabandiera, è proseguita con la celebrazione del rito religioso e la deposizione di una corona al monumento ai Caduti mentre veniva sorvolato da velivoli storici. Nel corso della cerimonia avvenuta alla presenza del figlio del m.llo pil. MAVM Nello Meneghetti, caduto nel maggio 1942 a Bir Ar-
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mat ed al quale è intitolato il labaro sociale, e di varie autorità tra le quali il sindaco Floriana Cesellato e il comandante del 51° Stormo col. pil. Enrico Garettini, sono stati consegnati dei presenti agli anziani soci Giovanni Sartori e Giulio Zuccarello. Nell’occasione il nucleo ha anche organizzato una mostra storico-aeronautica durante la Sagra del Piave nei locali del Museo Storico di Maserada.
Udine Il 29 maggio ha avuto luogo il 24° pellegrinaggio della sezione alla chiesetta della Madonna di Loreto di Muina di Ovaro dove i
numerosi partecipanti, dopo la S. Messa, hanno deposto una corona al monumento ai Caduti di quel paese.
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TOSCANA Firenze Ricordati i caduti dell’incidente aereo del 1943 a Pratorsi Il 5 giugno una rappresentanza della sezione si è recata a Pratorsi (PT) per deporre una corona sul cippo che ricorda l’equipaggio dell’S.79 precipitato in quella località il 15 giugno 1943 durante un
volo di collaudo, equipaggio composto dal s.ten. pil. Alceste Borghi, serg. pil. Vittorio Ferzetti, cap. GAri Mario Loretti, 1° av. mot. Marzio D’Orazio 1° av. marc. Liborio Riggi e mot. civ. Augusto Guerrieri.
la piazza intitolata al suo nome in San Casciano Val di Pesa (Firenze). Agli eventi erano presenti,
con la nipote dell’Eroe signora Livia Zannoni, numerose autorità civili e militari.
LAZIO Bracciano Manifestazione “Bracciano in Tricolore” Il 14 maggio la sezione, unitamente alla locale Associazione nazionale amici della Scuola di Artiglieria, ha organizzato una grande manifestazione pubblica denominata “Bracciano in Tricolore” per festeggiare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. L’evento ha visto lo svolgersi di un corteo per le vie della città - addobbata con bandiere e manifesti - formato da autorità religiose, civili e militari, banda musicale e gonfaloni cittadini, rappresentanze con labari
delle Associazioni d’arma ed altri sodalizi, studenti e coro polifonico che ha raggiunto Piazza IV Novembre ove è avvenuta la cerimonia dell’Alzabandiera, l’esecuzione dell’Inno nazionale e la deposizione di una corona al monumento ai Caduti. Dopo gli interventi di rito da parte di varie personalità del luogo la manifestazione è stata conclusa dal sorvolo di quattro velivoli ultraleggeri con fumate tricolori pilotati da soci della nostra AAA.
Commemorata la MOVM serg. fot. Livio Zannoni La sezione ha voluto onorare la memoria della MOVM serg. fot. Livio Zannoni, caduto eroica-
mente il 26 dicembre 1935 in Africa orientale, deponendo corone d’alloro presso la sua tomba e nel-
Ciampino Inaugurata la nuova sede sociale Alla presenza del sindaco Walter Perandini e di numerose autorità religiose, civili e militari del luogo nonché delle rappresentanze delle Associazioni d’Ar-
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ma e di Volontariato e di molti docenti e studenti della locale Scuola media “Umberto Nobile”, la sezione ha recentemente inaugurato la nuova sede sociale
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che è stata benedetta da mons. Carlo Passamonti. Successivamente i presenti si sono recati in cor-
teo al monumento ai Caduti presso il quale è stata deposta una corona d’alloro.
Carmela Palombo per il lavoro multimediale “Cinque minuti con la terra” e, ex aequo, Stefano Petrungaro e Sara Giovannantonio per le poesie “Tra frastuoni musicali e natura” e “Orage d’amour”. Alla cerimonia - che ha visto anche l’intervento di presentazione del dirigente del Liceo Eusebio Ciccotti e una “lectio magistralis”
del col. meteo Giancarlo Bonelli sul tema “Clima nel mondo e sue implicazioni”, erano presenti - con i familiari dello scomparso - il presidente nazionale AAA gen. SA Gianbortolo Parisi, numerose autorità scolastiche, civili e militari, rappresentanze con labari di sodalizi AAA e numerosi soci e familiari della sezione di Guidonia.
Colleferro La sezione ha partecipato al 53° pellegrinaggio Militare a Lourdes.
Zagarolo Pellegrinaggio a Loreto Il 22 maggio i soci della sezione, insieme a quelli della locale Associazione Lauretana, hanno effettuato l’annuale pellegrinaggio alla Basilica di Loreto per onorare la comune patrona, assistendo alla cerimo-
nia religiosa che è stata concelebrata dal cappellano della predetta Associazione mons. Giovanni Verginelli, giudice di Sacra Rota ed eminente cittadino zagarolese.
Guidonia Assegnati i premi Roberto Giontella Il 27 maggio, al Liceo scientifico di Guidonia, ha avuto luogo la cerimonia per la premiazione dei vincitori della IX edizione del premio “Magg. Roberto Giontella” per i migliori elaborati sulla meteorologia presentati dagli studen-
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ti di quell’Istituto del quale Giontella, prematuramente scomparso, fu brillante allievo prima di divenire ufficiale meteorologo. I ragazzi premiati sono stati, nell’ordine, Federica Guercio per il racconto “La nascita dei pensieri”,
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VISITE DI AGGIORNAMENTO TECNICO E G I T E T U R I S T I C O - C U LT U R A L I
Asti alla 46ª Brigata Aerea e al Tempio-Sacrario di Kindu
Canosa di Puglia al Parco Nazionale della Sila Cesena, con gli allievi dell’Istituto Tecnico Aeronautico di Forlì, al 4° Stormo
Como al Museo “G. Caproni” di Trento
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Corato al 61° Stormo
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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA
Cormons in Germania a Dresda, Lipsia e Berlino
Desenzano e i nuclei di Lonato e Valtenesi, al 2° Stormo e alla PAN a Rivolto
Firenze al 4° Stormo
Foligno e Cannara a Londra
Gallarate al Museo Storico dell’AM
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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA
Gavardo al Museo dell’aria nel Castello di San Pelagio
Montepulciano al 4° Stormo
Monterotondo-Mentana e gli allievi dell'Istituto Tecnico Aeronautico di Monterotondo al Reparto Sperimentale Volo e al Centro Nazionale di Meteorologia di Pratica di Mare
Mortara in varie località della Toscana
Orvieto all’Accademia Aeronautica
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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA
Palermo alla Scuola lingue estere dell’AM di Loreto
Piacenza a Redipuglia
Palmanova al 51° Stormo
Pordenone al Museo Storico dell’AM di Vigna di Valle
Roma al 41° Stormo
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L’ASSOCIAZIONE PROVA TITOLO ARMA AERONAUTICA
Tigullio al 4° Stormo
Tortona alle Piaggio Aero Industries di Sestri Ponente
Vercelli e Borgosesia agli stabilimenti Alenia Aeronautica di Torino
Viareggio e Forte dei Marmi ad alcuni enti e reparti di Pratica di Mare
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L’ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA
HANNO CHIUSO LE ALI Leonardo Savi Il 15 aprile è deceduto il serg. magg. mot. silurista Leonardo Savi, presidente della sezione di Mantova. Nato nel 1912 entrò poi come volontario in Aeronautica e, nel corso del secondo conflitto mondiale, partecipò a varie operazioni belliche con il 132° Gruppo Aerosiluranti meritando due encomi solenni e tre croci di guerra al merito. Iscritto da subito all’atto della costituzione della sezione mantovana dell’AAA, alla quale dedicò ogni sua energia, era anche presidente della locale sezione dell’Istituto del Nastro Azzurro e presidente onorario dell’Associazione nazionale combattenti e reduci di Mantova.
- Giovanni Alesseri, signora Piera Beraudo (sezione di Albenga); - av. a. mot. Carlo Stoppoloni (sezione di Ancona); - av. Pietro Lenisa (nucleo di Badia Polesine); - Sergio Andreoni (nucleo di Borgosesia); - Vittorino Cantiero, socio fondatore e benemerito (sezione di Bovolone); - m.llo sc. Maurizio Espositi (sezione di Brescia); - m.llo sc. Antonio D’Aversa, socio fondatore (sezione di Brindisi); - Silvio Sorresu (sezione di Cagliari); - m.llo sc. Saverio Monastero (sezione di Campi Salentina); - m.llo Dimmo Simonazzi, vice presidente di sezione (sezione di Casalmaggiore); - m.llo della GdF Severino De Santis (sezione di Cassino); - av. marc. Felice Monti, av. sc. aut. Quirino Sarasini (sezione di Ferrara); - all. uff. Rolando Bracci (sezione di Firenze); - serg. pil. Arrigo Fiori, combattente della 2ª GM su bombardieri, presidente onorario della sezione (sezione di Forlì); - m.llo sc. Libero Aquilino (sezione di Frosinone); - serg. magg. Antonio Longo, aiut. Primaldo Marra (sezione di Galatina);
- m.llo 1ª cl. Gianfranco Giani, col. Ottavio Spaggiari (sezione di Gallarate); - gen. brig. Sandro Bravo (sezione di Grosseto); - Gianni Bertuzzi (sezione di Imola); - Ernesto Di Tofano (sezione di Latina) - Domenico Mancini (sezione di Leno); - Antonio Montedoro (sezione di Monteroni); - magg. Ermanno Schianchi (sezione di Napoli); - Mario Claretti (nucleo di Petritoli); - Antonio Beccari (sezione di Rimini); - av. Armando Signorati (sezione di Rovereto); - signor Angelina Ongis (nucleo di Scanzorosciate); - Domenico Vallesi (sezione di Tarquinia); - 1° av. Giuseppe De Bastiani, col. Domenico Pappalettera, Mario Tonelli (sezione di Torino); - av. sc. Gianni Muratori (sezione di Tortona); - Francesco Giuseppe Pagani (nucleo di Treviolo); - av. sc. Alfeo Carniato, s.ten. (to) Luigi Carpanini, ten. col. pil. Stelio Grespan, m.llo sc. Pietro Tasca, serg. Bruno Zuliani (sezione di Treviso); - col. Vittorio Organo, tre medaglie d’argento al VM e una promozione per merito di guerra, socio benemerito (sezione di Verona); - Fausto Braconcini (sezione di Viterbo).
Il presidente nazionale dell’A.A.A., ricordando le elette virtù di questi commilitoni che ci hanno lasciato, a nome proprio e di tutti i soci esprime ai familiari degli scomparsi il più sentito cordoglio.
Una lietissima rettifica: “Fortunatamente è vivo…” Per un increscioso, imperdonabile errore, nell’elenco dei deceduti della sezione di Latina pubblicato a pag. 42 di Aeronautica n. 4/2011, è stato riportato il nome del socio gen. BA Rinaldo Francioni che, invece, figurava correttamente tra i dimissionari nell’elenco delle “variazioni” trasmesso dalla sezione di appartenenza. Nell’esprimere i sentimenti del nostro profondo rammarico per lo spiacevole accaduto, rivolgiamo al gen. Francioni il più affettuoso e sincero augurio per un suo ancor lungo futuro ricco di gioia, serenità, soddisfazioni e personale prosperità.
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Libri a cura di Gregory Alegi Filippo Cappellano, Basilio Di Martino e Bruno Marcuzzo, Gli Artigli delle Aquile - L’armamento aereo in Italia durante la Grande guerra, Roma, Ufficio Storico dell’Aeronautica Militare, 2011, Cm. 21,5x30,5, pp. 200, €
Disponibile presso l’Ufficio Storico dell’Aeronautica Militare, Viale dell’Università, 4 - 00185 Roma, Tel. 06498646365, fax 0649865545.
Mario Castoldi, Aerodinamica e materiale d’aviazione. Alenia Aermacchi, Venegono Superiore, 2011. Cm 18,5 x 26, pp. X+334.
Margherita Colangelo, L’allocazione degli slots. Regole e modelli. Roma, Edizioni Procom, 2009. Cm. 15 x 21, pp. 144. Euro 22.
Quattro dettagliati, lunghi capitoli per raccontare - con l’ausilio di una vasta documentazione di fotografie, schede tecniche, disegni e altro - lo sviluppo delle armi aeree in Italia, dal 1910 al 1918, con particolare riferimento a quelle impiegate durante la Prima guerra mondiale dai nostri aviatori. Armi che furono veri e propri “artigli” di quelle “aquile” che tante vittorie conseguirono nei cieli infuocati del Paese. Gli autori, dopo l’esame dell’evoluzione dell’armamento aereo italiano dalle prime soluzioni sui dirigibili alle “frecce aeree” ed al primordiale munizionamento di caduta, passano alle mitragliatici, ai razzi, alle bombe, alle torrette, cannoncini e cannoni, proiettili traccianti e perforanti, collimatori, traguardi di puntamento e sincronizzatori via via perfezionati, siluri, e, infine, artifizi vari, realizzati in una costante ricerca del meglio possibile per ottenere che il velivolo divenisse “un sistema d’arma” sempre più efficace. Senza dimenticare la descrizione anche delle armi individuali spesso usate nei combattimenti, specie nei primi tempi, dagli aviatori. Completa l’opera - della quale è da sottolineare la notevole rilevanza per l’accuratezza con la quale è stata redatta un’appendice recante un sintetico quadro dell’armamento aereo utilizzato dall’aviazione austro-ungarica avversaria. (SB)
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Stampato nel dicembre 2009 per la collana dei “Quaderni dell’aviazione civile”, ma giunto alla nostra attenzione solo adesso, questo agile volume affronta in una prospettiva giuridico-economica gli “slot”, cioè le bande orarie di accesso agli aeroporti commercialmente più appetibili e pertanto più congestionati. Si tratta di una materia molto tecnica, ma con immediati riflessi sulla vita delle comunità circostanti gli aeroporti (si pensi a Ciampino e Linate, esaminati nel capitolo 3) e su quella delle aziende di trasporto aereo (e dunque del loro personale e dei loro clienti). L’autrice, avvocato, esamina la regolamentazione comunitaria, il dibattito sull’eventuale compravendita di “slot” tra vettori e la situazione italiana, aggiungendo un’appendice normativa che occupa l’ultimo quarto del libro. Per quanto possa apparire arcano, il tema è potenzialmente d’interesse per numerosi soggetti, a partire dai controllori di volo. Disponibile presso il Centro Studi Demetra (via Filippo Civinini 85, 00197 Roma; 06 8074497)
Un caso fortuito ha portato a riscoprire le dispense preparate da Mario Castoldi nel 1924 per gli allievi piloti di idrovolante dell’allora Aeronautica Macchi. La ristampa anastatica, molto opportunamente predisposta dall’attuale Alenia Aermacchi, restituisce con grande immediatezza lo stato della tecnica ed i programmi di formazione dell’epoca, permettendo al lettore di farsi un’idea non stereotipata della cultura aeronautica. Ulteriori motivi d’interesse derivano dalle illustrazioni, dall’occasionale rivendicazione di certe soluzioni tecniche da parte del futuro progettista di idrocorsa e caccia, persino dalla conservazione dell’originario aspetto manoscritto indice di una tiratura limitatissima e della tradizionale parsimonia dell’azienda. La ristampa è corredata da una nota storica di Gregory Alegi, che utilizza strumenti di critica testuale e analisi dei contenuti per proporre una datazione del testo e contestualizzarne natura e origine; un paragrafo traccia un succinto profilo del capitano Augusto Rota (1894-1922), il brillante collega al quale Castoldi dedicò il libro nel quale aveva utilizzato i suoi studi. Nel complesso una meritoria iniziativa di recupero storico, sia pur rivolta ad un pubblico dal gusto raffinato (SB). Fuori commercio.
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GIUGNO 2011 ANNO LVI
AERONAUTICA Anno di fondazione 1956 Pubblicazione mensile edita dall’Associazione Arma Aeronautica Direttore editoriale GIANBORTOLO PARISI Direttore responsabile SILVANO BRONCHINI Direzione, Redazione, Amministrazione 00192 - Roma, via Marcantonio Colonna, 23 Tel. 06/3215145 - Tel. e Fax 06/3216882 C.F. 80248150585 – Partita IVA n. 10925071002 e-mail: assoaerorivista@libero.it (per il periodico sociale) e-mail:assoaeroamministra@libero.it (per l’amministrazione) www.assoaeronautica.it (per l’Associazione) www.cesmaweb.org (per il Centro Studi Militari Aeronautici) c/c.p. ASSOCIAZIONE ARMA AERONAUTICA, 310003 c/c. banc. n. 000000136949 Banca Popolare di Lodi Ag. 4 via Pompeo Magno, 25 - 00192 Roma IBAN: IT20 F 05164 03204 000000136949 Realizzazione grafica e stampa Raia srl - 00166 Roma, via G. B. Impallomeni, 66 Tel. 06/6690252 - Fax 06/5599675 - e-mail: a.raia@raiaweb.eu Registr. Tribunale di Roma n. 5315 del 12.7.56 Iscrizione al R.O.C. n. 6972 “Aeronautica” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla L. 7/8/1990, n. 250 Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Gli articoli rispecchiano esclusivamente le opinioni degli autori. Proprietà letteraria, artistica e scientifica riservata. Per le riproduzioni, anche se parziali, dei testi, è fatto obbligo citare la fonte. I testi delle collaborazioni - che si intendono comunque inviati a titolo di liberalità - anche se non pubblicati, non si restituiscono. Chiuso in redazione il 18 giugno 2011.
In copertina Un momento del XIX Raduno nazionale dell’AAA con il XVII dell’ANAE. All’evento è dedicato l’articolo a pag. 4 (foto della 1ª Regione Aerea).
Il periodico sarà inviato in omaggio a “sostenitori” che verseranno almeno una somma annuale di € 21,00; il predetto invio si riferisce al solo territorio nazionale. Per spedizioni all’estero si invita a prendere contatti con l’amministrazione. La quota associativa fissata dal Consiglio Direttivo Nazionale AAA per il 2011 è comprensiva della spedizione in abbonamento postale (pari a € 8,00) del periodico sociale “Aeronautica". ISSN: 0391-7630
Ornella Rota, L’incantesimo dei tanti mondi. Conversazioni con Vincenzo Parma, Suono Musica, Roma, 2010. Cm 15 x 21, pp. 128. € 15. Con CD musicale allegato.
Un libro-intervista, accompagnato da un CD musicale e con prefazione di un intellettuale, è di per sé un testo anomalo, tanto più se a dialogare sono una giornalista specializzata in dialogo interculturale e un generale di brigata aerea con 9.000 ore di volo e oggi a capo delle Forze di Mobilità e Supporto dell’Aeronautica Militare. Il risultato è raccolto in sei capitoli che alternano episodi di vita operativa (come l’evacuazione di migliaia di italiani dall’Iran al Kuwait nel febbraio 1979) a rapporti umani intensi (come quello stabilito con Angelo D’Arrigo), fino a considerazioni quasi filosofiche, fino a comporre quello che la Rota definisce un viaggio all’interno di sé stessi. L’agile dimensione salva la freschezza di punti di vista spesso non ortodossi, impede ndo loro di diventare scontati.
Questo volume prende in esame lo sviluppo di questi preziosi aiuti tecnologici spaziali alle attività umane partendo - dopo una parte essenzialmente tecnica dedicata ai satelliti artificiali, all’illustrazione di alcuni elementi di astronautica e alle caratteristiche e funzionamento dei satelliti stessi – dal primo di essi, lo Sputnik appunto, lanciato dai sovietici il 5 ottobre 1957, a quelli dei giorni nostri che, a centinaia, orbitano intorno alla terra costituendo ormai elementi abituali d’utilizzo quotidiano nella nostra vita.
Una pubblicazione tecnico-scientifica molto accurata, quella di Di Leo, che copre un periodo di oltre cinquanta anni di esperimenti, tentativi, successi e insuccessi in questo interessante, e spesso affascinante settore, davanti al quale si aprono oggi infinite prospettive ancora tutte da scoprire. (SB) Disponibile presso l’Ediore IBN, Via Mingazzini, 7 00161 Roma, telefono 06 4452275, e.mail: ibn@aviolibri.it
Anche con l’ausilio di numerose fotografie, sovente inedite, di disegni e di altra documentazione, viene ripercorso quindi il progredire di questi mezzi in Italia - sia nell’utilizzo da parte di operatori militari, sia in quello di civili – dedicando di volta in volta ampio spazio ai progettisti, collaudatori, piloti e tecnici maggiormente distintisi, anche a prezzo della vita, nello sviluppo ed impiego dell’elicottero.
Mezzo che, viene ampiamente ricordato nel volume, è stato protagonista di eventi che vanno dalla lotta alla malaria ai voli turistici, dal soccorso aereo alle riprese cinematografiche, dall’aiuto nelle ricerche petrolifere alle missioni di collegamento con zone impervie altrimenti non raggiungibili. Completa l’opera un “English summary” di 44 pagine scritto da Richard J. Caruana. Un volume particolarmente curato, quindi, che ben si presenta e che risulta di sicuro interesse per quanti desiderano approfondire la storia dell’elicottero in Italia. (SB)
Disponibile presso l’editore
Carlo Di Leo, Dallo Sputnik ai giorni nostri, Roma, IBN Istituto Bibliografico Napoleone, 2011, Cm. 17x24, pp. 420, € 27,50.
Soci aeromodellisti La riproduzione, in scala 1:48, di un Eurofighter della RAF, realizzata dal socio Nedo Mori della sezione di Pisa.
L’utilizzo dei satelliti da parte dell’uomo copre un vastissimo campo che va dalla ricerca scientifica alla localizzazione di persone disperse, dalle trasmissioni radiotelevisive alla prevenzione di disastri naturali, dal rilevamento di abusi edilizi al miglioramento dei sistemi di difesa delle nazioni da minacce avversarie.
Maurizio Di Terlizzi, L’Alba degli Elicotteri in Italia, 1945-1960, Roma, IBN Istituto Bibliografico Napoleone, 2011, Cm. 21,5x30,5, pp. 240, € 43,00. L’autore, al quale si devono già altre opere a carattere aeronautico, ha voluto con questo libro fare la storia dettagliata del “mezzo ad ala rotante” in Italia, dal 1945 al 1960, periodo «colmo di speranze, sacrifici e prospettive da parte di pochi, motivati precursori ai quali va l’innegabile merito di aver permesso il volo di queste innovative macchine volanti nel nostro Paese».
Disponibile presso l’Ediore IBN, Via Mingazzini, 7 00161 Roma, telefono 06 4452275, e.mail: ibn@aviolibri.it
Rettifica: Per un errore del quale ci scusiamo con la casa editrice interessata e con i lettori, la e.mail dell’editore IBN indicata al termine della recensione del volume Le streghe della notte pubblicata nella prima colonna a pag. 42 di Aeronautica n. 5/2011, è stata riportata come inn@aviolibri.it invece dell’esatta: ibn@aviolibri.it
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Associazione Arma Aeronautica Oltre 35 mila soci 257 sezioni in tutta Italia e all’estero 260 nuclei Una rivista con la più alta tiratura nazionale nel settore aeronautico Un Centro studi di rilevanza nazionale con un Comitato Tecnico Scientifico che raccoglie importanti personalità del mondo politico, scientifico, militare ed industriale Importanti obbiettivi all'orizzonte L'AAA è la più grande realtà associativa aeronautica nazionale
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Anno LVI - N.6 GIUGNO 2011 Poste Italiane - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 art. 1 comma 1 del 01/02/2011 - Roma