Abbi Abbè, 07 aprile 2012

Page 1

ITA Distribu zione G RATU

QUINDICINALE INDIPENDENTE DI GIUGLIANO E DINTORNI Questo giornale non riceve contributi economici, né da enti pubblici, né da enti privati

CRONACA

Aprovitola, vittime della camorra

Il riesame li scarcera, dissequestrati anche i loro beni. La svolta dopo il clamoroso arresto di padre e figlio

Da fiancheggiatori a vittime, da conniventi di un sistema criminale collaudato a semplici cittadini ignorati dalla giustizia alla quale più volte avevano fatto appello sporgendo denuncia contro falsi braccianti o querelando i gestori dei propri bar perché a tutti i costi volevano che tra i loro fornitori ci fosse il distributore della oramai famigerata marca di caffè “Seddio”, già finito in galera per associazione camorristica al clan Mallardo.

Fondato nel 1998 - Direttore: Sergio Pacilio - Anno XV - N. 8 - Sabato 7 Aprile 2012

DANZE E BALLI TRADIZIONALI PER PASQUA

Due giorni con le tammorre

Doppio appuntamento per l’edizione 2012: sul litorale si balla il martedì in Albis, in piazza Annunziata il sabato sera Al suono di sisco, castagnette e scetavajasse si rinnova la tradizione della tammurriata. Ma quest’anno, per la prima volta nella storia di Giugliano, la manifestazione si sdoppia. La festa contadina con cui si propizia il buon raccolto nel giorno di martedì in Albis, si concluderà con la serata in piazza Annunziata sabato 14 anziché lo stesso giorno. Così - tra brindisi e degustazioni di prodotti tipici - i

SERVIZIO a pagina 7

carri in bella resteranno in bella vista, il sabato dalle 17, per consentire l’esibizione, una dietro l’altra, delle paranze storiche di Giugliano, e degli appassionati che ogni anno arrivano da ogni parte d’Italia per ballare tutti assieme la cosiddetta “giuglianese”. I danzatori hanno tutte le età e si cimentano nella tipica “votata”, con le gambe agganciate a quelle del partner.

Sbloccare l’edilizia serve a fare consenso

Tra abusi e nuovi vani, entro l’anno arrivano gli strumenti urbanistici di Qualiano e Giugliano

Cosa sarà del nostro territorio? Il dibattito resta aperto in un’area in cui gli spazi vuoti diventano discariche oppure luoghi di speculazione edilizia. Monnezza o case, in pratica. Il timore arriva dalla redazione dei piani urbanistici comunali (Puc) in piena campagna elettorale. SERVIZIO a pagina 11 SERVIZIO a pagina 3

INTERVISTA AD ANTONIO RUSSO (SEL)

FESTA DELLA LEGALITÀ CON LE SCUOLE

Sull’inceneritore: «Non è la soluzione per bonificare il territorio». Donne e giovani? “Una grande risorsa”

L’arteria che attraversa quattro comuni è stata intitolata all’imprenditore ucciso nel 2008 nel suo lido per essersi opposto al pizzo

“Se non c’è il ritorno alla passione, non ci sarà un’alternativa politica per questa città. Giugliano da tempo non produce più niente. L’unica risorsa che avevamo era il territorio e lo abbiamo visto morire sotto i nostri occhi. Ce ne dobbiamo riappropriare, opponendoci con forza all’inceneritore, che finirà col condannare definitivamente questa terra al ruolo di immondezzaio di tutta la regione”. Parla Antonio Giuliano Russo, nuovo coordinatore di Sel.

È partito da via Giovanni Falcone di Marano il corteo che ha inaugurato il primo tratto della strada intitolata a Raffaele Granata, l’imprenditore ucciso dalla camorra l’11 luglio 2008, per essersi coraggiosamente opposto al pagamento del pizzo. Un applauso caloroso ha sottolineato il taglio del nastro tricolore, accompagnando con entusiasmo l’apertura di una via che unisce l’urgenza dell’impegno sociale contro la camorra all’esigenza di decongestionare una delle arterie più trafficate del territorio.

«Siamo noi l’alternativa» Una strada per ricordare Granata

SERVIZIO a pagina 9

URBANISTICA

SERVIZIO a pagina 5



3

Speciale Pasqua

N. 8 del 7 Aprile 2012

Usi & Costumi

Tammorre, due giorni per rinnovare la tradizione di TONIA LIMATOLA

Doppio appuntamento per l’edizione 2012: sul litorale si balla il martedì in Albis, in piazza Annunziata il sabato sera ta adottata dall’associazione Tamburriata Giuglianese assieme al Comune per la prima volta e che rischia di disorientare il popolo delle tammorre, che da anni arriva in città direttamente la sera del martedì per ballare al suono del sisco, il tradizionale strumento a fiato che caratterizza la cosiddetta “giuglianese”. Si potrà ballare, però, di mattina sul litorale. La festa del martedì, quindi, resta, an-

Iniziativa nella casa famiglia per disabili La Villa

Danze e musica per imparare a stare bene con gli altri In occasione della Pasqua, l´evento `´Nacchere e Tammorra" ritorna nella casa famiglia per disabili di mente di via Colonne per far rivivere una serata di integrazione sociale. La sera del 12 aprile, presso la struttura sanitaria "La Villa", diretta dal dottor Raffaele Iodice, arriveranno le tradizionali paranze giuglianesi che si esibiranno assieme al gruppo musico-teatrale “Mentelocale”, formato da ospiti della struttura di riabilitazione. L´evento organizzato dalla cooperativa Novella Aurora e dal gruppo AslNapoli2Nord, quest´anno è alla sua IV edizione, promuovendo da sempre un´animazione pura per i giuglianesi meno fortunati all´insegna della festa e della tradizione, rivissuta attraverso balli folcloristici e popolari grazie all´innesto delle paranze locali (D´Alterio ``Pall `e roje´´ e `´O sisco Giuglianese´´) con i disabili e grazie alla degustazione di prodotti tipici nel corso della serata all´aperto. Non resta che attendere giovedì 12 aprile, a partire dalle 18, 30, recarsi presso "La Villa", e intrattenersi con tutti i presenti all´insegna dell´integrazione assieme alle nacchere e tammorre, che allieteranno la serata. Antonio D’Angelo

Al suono di sisco, castagnette e scetavajasse si rinnova la tradizione della tammurriata. Ma quest’anno, per la prima volta nella storia di Giugliano, la manifestazione si sdoppia. La festa contadina con cui si propizia il buon raccolto nel giorno di martedì in Albis, si concluderà con la serata in piazza Annunziata sabato 14 anziché lo stesso giorno. Così - tra brindisi e degustazioni di prodotti tipici - i carri in bella resteranno in bella vista, il sabato dalle 17, per consentire l’esibizione, una dietro l’altra, delle paranze storiche di Giugliano e degli appassionati che ogni anno arrivano da ogni parte d’Italia per ballare tutti assieme la cosiddetta “giuglianese”. I danzatori hanno tutte le età e si cimentano nella tipica “votata”, con le gambe agganciate a quelle del partner. Per questo modo di danzare, la giuglianese assomiglia a un combattimento. È molto forte, infatti, l’idea di competizione. “La nostra tammurriata è nata come sfida con gli altri comuni e si caratterizza con il suono del sisco”, racconta Vincenzo Pennacchio, erede dei “mezzone”, che sta per mozzicone, soprannome del bisnonno Domenico, e presidente dell’associazione Tammurriata Giuglianese. Come mai si sdoppia l’appuntamento? A sentire gli organizzatori, la scelta arriva per rilanciare anche l’economia. Per evitare che il corteo delle paranze che si spostano da Licola e Lago Patria verso il centro, ingolfi la città e lasci i negozi chiusi, la città ridimensiona la festa del martedì in albis e occupa uno spazio serale il 14, giorno in cui si svolgerà il consueto spettacolo serale in piazza Annunziata preceduto dal posizionamento delle cinque paranze, dalle 17, lungo il corso Campano. Una scel-

à La curiosit In tutto il mondo fin dall’antichità l’uovo ha rappresentato sempre la vita, la nascita, quasi proprio come un simbolo di sacralità. Già Greci, Cinesi e Persiani usavano scambiarsi uova di gallina come doni per le feste Primaverili, nell'antico Egitto uova decorate venivano regalate all'equinozio di primavera. Fatto sta che la Pasqua coincide con l’inizio di Primavera e lo scambiarsi uova è sempre stato un rito molto gradito dall’uomo che simboleggia proprio la rinascita, la fecondità della natura che si rinnova. Con il Cristianesimo, l'uovo fù legato all'immagine della rinascita non solo della natura ma dell'uomo stesso, con la resurrezione di Cristo. Così già nel Medioevo le uova venivano regalate ai bambini ed alla servitù per festeggiare appunto la Resurrezione. Una tradizione riguardante Maria Maddalena racconta che dopo la morte di Gesù Cristo la donna fù invitata ad un banchetto dall’ imperatore Tiberio e lì con un uovo tra le mani affermò “Cristo è risorto!”. L’imperatore schernì le parole della donna e disse che quello che lei sosteneva era tanto possibile quanto l’uovo che teneva in mano potesse diventare rosso. E proprio mentre stava finendo di pronunciare queste parole, ’uovo divenne rosso. Oggi le nostre uova sono di gustosa e ricca cioccolata con sorprese per tutti i gusti ed età. Chiara Buonavolontà

che se la soppressione del corteo fino al centro storico potrebbe anche costringere la maggior parte dei giuglianesi ad anticipare la gita fuori porta al lunedì in Albis per poter presenziare ai balli del martedì mattina. I tradizionalisti potrebbero decidere di restare comunque in città di lunedì per ammirare le processioni dei fujenti diretti al Santuario della Madonna dell'Arco. Nel cesto non mancheranno fave, capicollo e vino locale. “È una tradizione che va conservata con tutta la sua tipicità”, dice l’assessore alla cultura Angela Rispo. Di martedì, la tradizione si rinnova solo sul litorale, dalle 10 del mattino fino a pomeriggio inoltrato, con le paranze che animano le strade con i suoni e le danze di origine contadina. I carri con i danzatori si posizioneranno come sempre sulle sponde di Lago patria, presso lo Stadio del remo, presso i lidi di Varcaturo e sul piazzale antistante gli scavi archeologici di Liternum. L’esibizione in piazza Annunziata, invece, viene spostata al sabato. Dal tramonto le paranze confluiranno per l'appuntamento nel centro storico di Giugliano, per i balli e la degustazione di prodotti tipici. Nel giorno di Pasqua i carri delle paranze vengono benedette nell’area mercatale di via Pigna per essere pronte ad andare in pellegrinaggio al Santuario della Madonna dell’Arco la mattina del lunedì in Albis. Le vere protagoniste sono le paranze. Quelle storiche sono: “Mazzone” di Vincenzo Pennacchio, “D’Alterio” di Francesco D’Alterio, “Quartarola” di Giovanni Pennacchio, “Pistola” di Carmine Pennacchio e Pallerone di Mario Quaranta.



5

Attualità

N. 8 del 7 Aprile 2012

Ambiente & Legalità

Una strada per dire No alla camorra di VALENTINA OTTAVIA DI LAURO

È partito da via Giovanni Falcone di Marano il corteo che ha inaugurato il primo tratto della strada intitolata a Raffaele Granata, l’imprenditore ucciso dalla camorra l’11 luglio 2008, per essersi coraggiosamente opposto al paga-

L’arteria che attraversa quattro comuni è stata intitolata a Raffaele Granata, l’imprenditore ucciso nel 2008 nel suo lido per essersi opposto al pizzo

mento del pizzo. Un applauso caloroso ha sottolineato il taglio del nastro tricolore, accompagnando con entusiasmo l’apertura di una via che unisce l’urgenza dell’impegno sociale contro la camorra all’esigenza di decongestionare

Villaricca città dei colori

Al via il recupero del verde di via Giancarlo Siani La città di Villaricca strizza l’occhio al verde pubblico ed apre ad un piano di recupero e valorizzazione delle aree urbane. La manifestazione si svolgerà venerdì 13 Aprile, alle 10, presso il giardino pubblico di Via Giancarlo Siani, grazie all’iniziativa del Progetto Napoli Nord, in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente e con l’Assessorato all’istruzione del Comune di Villaricca insieme con la Scuola Media Giancarlo Siani e con la chiesetta del Sacro Cuore. Dopo l’azione di recupero sul giardino di Palazzo Baronale, con piantumazione di alberi e di fiori, oltre ad un particolare spettacolo di cabaret con Lino Barbieri ed Enzo Costanza, e dopo l’allestimento delle fioriere in copertoni colorati di Via Napoli, giunge, alla sua terza tappa, con la creazione di una piccola oasi verde in un’area pubblica, quella di via Siani, particolarmente colpita dal degrado di cittadini irresponsabili che hanno ridotto il piccolo parco urbano a pattumiera pubblica. “La sinergia con il Progetto Napoli Nord resta un esempio civico di straordinario interesse - dice l’assessore all’Ambiente ed Ecologia, Maria Rosaria Punzo - il Presidente Trinchillo, per la verità, costantemente impegnato nella promozione di attività sociali e

culturali, si offre come esempio di imprenditore impegnato concretamente nell’interesse generale del territorio. In questo senso, nella stessa giornata di venerdì si terrà una visita speciale all’isola ecologica di Villaricca, riconosciuta a livello territoriale una delle gestioni migliori nella provincia di Napoli”. Nel corso della mattinata, oltre alla piantumazione di fiori ed alberelli tipici della macchia mediterranea, si terrà una benedizione inaugurale del Parroco Don Gaetano Bianco con la partecipazione di Don Alessio Mallardo e di tutta la comunità parrocchiale. In apertura, saluti del Sindaco di Villaricca, Francesco Gaudieri, del Dirigente scolastico, Michele Alliegro e del Presidente del Progetto Napoli Nord - imprenditori per il territorio, Giuseppe Trinchillo. Per il coordinatore operativo dell’evento, Salvatore Salatiello, l’impegno del Progetto Napoli Nord può e deve diventare esempio per tutti gli imprenditori del territorio, la sinergia con l’amministrazione comunale, infatti, si rivela essenziale per la creazione di vere e proprie reti e di comitati civici che impegnano i cittadini in prima persona nella promozione e nella valorizzazione della città. Carla Pacilio

una delle arterie più trafficate del territorio. Partendo da Marano, infatti, la strada attraversa i comuni di Mugnano e Calvizzano, giungendo fino alla circumvallazione esterna di Villaricca: tale circostanza ha coinvolto i sindaci dei rispettivi comuni, richiedendo il loro intervento e la loro collaborazione nella soluzione delle questioni relative ai sensi di marcia, agli espropri e all’allaccio dell’energia elettrica. Una pioggia sottile sembra lavare via i problemi burocratici verificatisi con Metrocampania nord est, il ritardo del collaudo e i continui rinvii dell’inaugurazione. È tempo di guardare avanti, con entusiasmo ed ottimismo. Non a caso il taglio del nastro è stato eseguito dai giovani alunni dell’istituto “Marco Polo” di Calvizzano: la loro presenza ha caricato di significato simbolico l’apertura di un’arteria che porta il nome di un loro concittadino, e precisamente, del padre del loro sindaco, del nonno dei loro compagni di scuola. Come ha spiegato anche la preside dell’isti-

tuto, la dott.ssa Armida Scarpa, la partecipazione affettiva sollecita, anche nei più giovani, la lotta contro l’illegalità; la conoscenza di eventi così vicini ai ragazzi, inoltre, mostra loro la crudeltà e la violenza di un mondo che non si anima solamente nelle fiction, ma si incarna quotidianamente nell’ambiente in cui gli stessi ragazzi vivono. Il primo cittadino di Calvizzano, avv. Giuseppe Granata, ha evidenziato l’importanza di affermare i valori della legalità attraverso il ricordo di quello che è stato un vero e proprio “sacrificio umano”, come lui stesso lo ha definito, e mostra, ai margini della strada, il terreno dove il padre ha vissuto gran parte della sua giovinezza. Al ricordo di Raffaele Granata si aggiunge, tuttavia, la realizzazione di un progetto da tempo in cantiere. Il sindaco di Villaricca, Francesco Gaudieri, parla di «un miglior servizio reso alla cittadinanza, attraverso un ampliamento del reticolo stradale che certamente favorirà i commercianti e, in generale, tutto il settore terziario». Pienamente soddisfatto anche l’assessore ai lavori pubblici di Villaricca, Raffaele Cacciapuoti: «Abbiamo lavorato in sinergia con lo scopo comune di aiutare i cittadini. Siamo l’amministrazione del fare e rispondiamo con i fatti ai manifesti pubblicati dal consigliere Guarino». La benedizione del decano don Giovanni Liccardo accompagna l’apertura della strada e un flusso di cittadini, autorità e forze dell’ordine percorre i primi 50 metri di una via che ha unito i comuni, le amministrazioni e le coscienze.


6

Cronaca

N. 8 del 7 Aprile 2012

Da diverse settimane presso i parcheggi del parco commerciale si starebbero verificando anomali furti di documenti dalle auto

Denuncia shock da parte della nota trasmissione “Le Iene”

Parco commerciale Auchan di Giugliano nel mirino di una banda di esperti truffatori di MONICA D’AMBROSIO

Vetri rotti e documenti spariti. Stranamente i ladri che da qualche settimana si aggirano nei parcheggi del parco commerciale Auchan non sembrano interessati ad autoradio, navigatori o oggetti personali lasciati in macchina dalle malcapitate vittime. È chiaro, stando a quanto emerge dalle varie denunce presentate in commissariato ed ai carabinieri, che l’obiettivo è quello di allungare le mani sui documenti delle vetture. Si alzano i livelli di allarme presso il mega complesso com-

Per gli investigatori i malviventi potrebbero agire su commissione merciale di via San Francesco a Patria. A lanciare l’allarme un nutrito gruppo di automobilisti che, quasi sempre durante i week end super affollati, si sono trovati a subire anomali furti e danni alle auto. Secondo gli investigatori che hanno subito avviato un’indagine, si tratterebbe di un’unica specializzata banda di truffatori che agisce con alle spalle un’unica regia composta presumibilmente da imbroglioni specializzati nella ricettazione e nella falsificazione dei documenti. Fonti bene informate ritengono addirittura che dietro i numerosi raid registrati e denunciati ci sia un vero e proprio business. I documenti verrebbero spediti al-

l’estero dove i complici della banda di ladri ruberebbe a sua volta auto dello stesso modello e della stessa cilindrata di quelle scassinate e ripulite dei documenti a Giugliano. Furti su commissione insomma per poter clonare i documenti e far viaggiare alla volta dell’Italia auto di immatricolazione estera. Non si tratterebbe certo della prima truffa simile messa in piedi da una banda composta da esperti imbroglioni ed abilissimi ladri. L’Auchan dal canto suo sta tentando di rafforzare le misure di sicurezza potenziando i turni di vigilanza e aumentando il numero delle ronde diurne e serali. Ma no-

nostante le misure, i ladri sarebbero comnque riusciti a raggirare i controlli e a colpire ancora. Mentre si cerca di risalire ai possibili mandanti dei furti decine di documenti potrebbero essere già partiti alla volta di chissà quale paese europeo e potrebbero essere pronti a tornare in Italia assieme a vetture rubate. Una truffa che va svelata e fermata al più presto per la sicurezza delle vittime dei furti, per quella di possibili ignari acquirenti di auto in realtà rubate e per l’immagine del parco commerciale i cui parcheggi sono stai trasformati dalla banda di criminali nello store del documento da clonare.

Per anni alla guida della comunità, scoperto a Marano il prete che abusava dei fedeli di MONICA D’AMBROSIO

Don Francesco De Vivo si è dimesso. Comunità di fedeli sconvolta

L’identikit del sacerdote pedofilo

Procedimenti legali contro i preti colpevoli

A partire da un campione di sacerdoti esaminati, è possibile secondo studi recenti individuare alcune categorie: il gruppo più numeroso comprende individui con disturbi di personalità dipendente, evitante o ossessivocompulsiva, personalità che implicano il bisogno di essere percepiti come socialmente desiderabili oltre al bisogno di approvazione e accettazione. Lo studio descrive questi sacerdoti come “naïf e socialmente immaturi”, come individui che cercano nella vocazione religiosa la gratificazione del proprio bisogno di essere idealizzati, ammirati ed amati: caratteristiche spesso attribuite agli individui narcisisti. Un numero inferiore di sacerdoti mostra personalità più elementari, caratterizzate da disturbi antisociali, esibizioni di elementi borderline, narcisismo e istrionismo. L'ultimo e meno numeroso gruppo, comprende individui con caratteristiche o disturbi di tipo paranoide, schizoide e schizotipico, caratterizzati da isolamento, fantasie aggressive e/o sessualmente primitive. In conclusione, un numero significativo di sacerdoti e seminaristi sottoposti a psicoterapia presenta elementi caratteriali e psicodinamici associati a profonde ferite e vulnerabilità narcisistica associati a instabilità dell'autostima. Tali individui tendono a percepirsi come inferiori, inadeguati o fortemente carenti con conseguente alto livello di ansia e vergogna, episodi depressivi, o varie combinazioni di queste emozioni. Impossibilitati nel raggiungimento di una ideale perfezione e preminenza, e nella necessità di essere percepiti e trattati come esseri speciali, ammirati da tutti, questi sacerdoti sono spesso afflitti, in varia misura, da ansia, depressione e invidia degli altri.

Secondo studi e statistiche condotte da un osservatorio di esperti, l'avvio di un procedimento legale contro il colpevole avviene, in genere, tardivamente, spesso dopo che le vittime hanno cercato gesti di riparazione più personali. Occorre tener conto del fatto che molte vittime non rivelano mai l'abuso subito, a causa di imbarazzo e pudore dovuti alla natura sessuale dello scandalo, e del fatto che gli autori degli abusi inducono esplicitamente le vittime a mantenere il segreto, facendo loro intendere che verrebbero rimproverate se rivelassero quello che è successo, e in seguito allontanate da casa e messe in orfanotrofio, oppure minacciano la propria vittima di fare del male a lei o ai membri della sua famiglia, se dirà qualcosa. L'abusante può talvolta incolpare la vittima, accusandola di averlo sedotto, e quindi scaricando su di lei la propria vergogna e il proprio disprezzo di sé, coinvolgendola in un patto di segretezza con tanto di doni e privilegi speciali che comprano il suo silenzio. Molti bambini abusati da sacerdoti restano in silenzio perché sentono chiaramente che nessuno, nel loro ambiente, sarà disposto ad aiutarli, se diranno la verità. L'azione legale rappresenta quindi l'estremo tentativo del superstite di riprendere in mano la propria vita, oltre a costituire l'unica occasione per poter finalmente affermare pubblicamente la verità.

Una denuncia anonima, ma non alle forze di polizia, bensì ad una nota trasmissione televisiva, le Iene che in pochissimo tempo ha fatto luce su una agghiacciante storia di pedofilia e disturbi sessuali che ha per protagonista l’an-

ziano sacerdote di una comunità religiosa, quella dello Spirito Santo con sede in via Piave a Marano. Don Franco De Vivo, 63 anni, da 33 guida spirituale della piccola comunità parrocchiale è stato filmato mentre adescava alcuni ragazzi, uno dei quali addirittura minorenne, convincendoli a denudarsi o ad assistere al suo impietoso spogliarello. Una storia, secondo i tre ragazzi prestatisi spontaneamente alle telecamere delle Iene che si ripeteva da anni nei locali attigui la Chiesa ma che mai nessuno aveva avuto il coraggio di denunciare. Una storia che getta nello sconforto e nella vergogna un’intera comunità che da anni ascolta prediche e si affida alle preghiere del suo pastore. Don Franco non ha neanche provato a giustificarsi ha solo rassegnato le sue dimissioni e abbandonato la chiesetta andando incontro a quelle che saranno le conseguenze del caso denunciato innanzi

agli occhi di tutta Italia. Una storia deplorevole ma che non sembra abbia colpito particolarmente la curia napoletana. L’arcivescovo di Napoli il cardinale Crescenzio Sepe, ha nominato un amministratore parrocchiale che sostituisca il vecchio pastore e, in una lettera resa pubblica, espresso solidarietà ai preti di Marano la cui immagine potrebbe essere ora lesa da un comune e comprensibile senso di disgusto condiviso dall’intera comunità di fedeli. In realtà, proprio una cospicua parte di quella comunità vittima della mostruosa storia di abusi e vessa-

zioni da parte della loro guida spirituale, ora invoca giustizia, e non solo quella celeste o divina. Una giustizia che però purtroppo, troppi casi nella storia recente, dimostrano essere troppo clemente con i preti peccatori.


7

Cronaca

N. 8 del 7 Aprile 2012

A due settimane di distanza dall’arresto di Domenico ed Alfredo Aprovitola per presunte connivenze col clan Mallardo, arriva il contrordine

Gli Aprovitola vittime della camorra, il riesame li scarcera di MONICA D’AMBROSIO

Da fiancheggiatori a vittime, da conniventi di un sistema criminale collaudato a semplici cittadini ignorati dalla giustizia alla quale più volte avevano fatto appello sporgendo denuncia contro falsi braccianti o querelando i gestori dei propri bar perché a tutti i costi volevano che tra i loro fornitori ci fosse il distributore della oramai famigerata marca di caffè “Seddio”, già finito in galera per associazione camorristica al clan Mallardo. Nell’unico caso in cui gli Aprovitola hanno provato a fare impresa, gli sarebbe andata anche male perché la Technocem, l’azienda fornitrice di calcestruzzo, sarebbe ad un passo dal fallimento, sommersa di debiti e dunque assolutamente estranea alla gestione criminale dei Mallardo.

Anche i loro beni dissequestrati. In due anni tutti gli indagati per connivenze col clan Mallardo sono stati scarcerati dal Tribunale della libertà Sono questi i pilastri sui quali ha costruito la difesa di Domenico e Alfredo Aprovitola, il collegio difensivo presieduto dall’avvocato Giuseppe Pellegrino. Padre e figlio sono stati scarcerati dai Giudici della XII sezione del Tribunale del Riesame, i loro beni dissequestrati. Il collocatore (già ai domiciliari da diversi giorni per motivi di salute) e suo figlio Alfredo, sono uomini liberi e nel pieno possesso di parte del loro patrimonio che ammonta a 72 milioni di euro. Come abbiano accumulato tali beni, un semplice dipendente di un ufficio pubblico e suo figlio alla guida di uno studio di consulenza fiscale, non sono problemi che riguardano la Procura di Napoli perché di sicuro, stando all’ordinanza del

MARANO / Verrà estradato entro i primi di maggio

Polverino ritornerà presto in Italia

L’uomo arrestato in Spagna il 6 marzo dai Carabinieri e dalla Guardia Civil

Subito dopo il blitz del 3 ta maranese e quartese. maggio 2011 dove venneFatto sta che Polverino, 53 ro arrestati numerosi espoanni, sposato con certa Finenti della banda Polverilomena Schiano e padre, no di Marano, i Carabinieri verrà estradato a fine aprifecero sapere che presto le o al massimo ai primi di anche ‘O barone sarebbe maggio. Per il momento si finito in galera. Ormai attrova nelle galere di Matorno al delinquente di Tordrid. Ah, come è bello il re Caracciolo si stava facaffè, anche in carcere lo cendo terra bruciata, nel sanno fare. Durante la latifrattempo tra luglio ed agotanza, in Spagna conobbe sto i Carabinieri arrestaro- La palazzina di Santa Croce dove nel una giovane prosperosa no Salvatore Cammarota, 1997 fu arrestato già Polverino (Foto brasiliana da cui ha avuto Vincenzo Vaccaro e Ange- Archivio Guerriero) un figlio che oggi ha 2 anni. lo D’Alterio, affiliati a PolIl malavitoso, detto anche verino. Addirittura D’Alterio si era rifugiato in ‘O puorco, perché mangia e beve come un Olanda, ma il balordo si fece intercettare e venmaiale, fu arrestato già il 20 maggio 1997 in via ne arrestato. Orsolone n. 29 a Santa Croce. Si nascondeva Ma l’obiettivo a quel punto rimaneva proprio in una palazzina verde su due livelli. Furono i il signor Polverino, che più volte in questi 5 anni Carabinieri di Giugliano del giovane capitano di latitanza aveva cambiato casa, ormai semConio a mettergli i ferri ai polsi. Quando uscì pre più braccato dalle forze dell’ordine. La sera dalla caserma con baldanza insultò giornalisti del 6 marzo l’uomo veniva individuato e arree fotografi, allora portava il pizzetto ed era stato a Jerez de la Frontera, vicino Cadice, in grasso. Invece nelle foto dell’ultimo arresto è Spagna. Nella villa dove si nascondeva tentaapparso più magro e con pochi capelli. va di scappare, ma veniva subito inseguito e Il prete di Marano, Don Luigi Merolla si era buttato per terra da Carabinieri e Guardia Civil. complimentato coi Carabinieri per la cattura Fine. Con lui finiva in galera anche un certo del criminale. Raffaele Vallefuoco, detto “Pallefuoco”, un noElio Guerriero elio.guerriero@libero.it me quasi sconosciuto nell’ambito della malavi-

Tribunale della libertà, non sono beni riconducibili ad attività camorristiche. Totalmente ribaltata dunque nel giro di due settimane circa la ricostruzione di un rapporto che per l’antimafia esisteva ed era datato, tra gli Aprovitola ed il clan Mallardo del quale i primi sarebbero stati colletti bianchi. Un ruolo chiave l’aveva soprattutto il collocatore che dall’alto della sua posizione avrebbe favorito l’assunzione di decine di persone vicine al clan senza che mai prestassero una sola ora di lavoro. Aziende agricole ma anche grossi complessi commerciali sarebbero stati convolti nella macchinosa truffa finalizzata solo ad assicurare uno stipendio ai sodali del clan. Altra importante attività costola del presunto potere economico acquisito dalla famiglia giuglianese: la fornitura di calce. Ma anche in questo caso l’accusa è risultata pressocchè vacante dal punto di vista probatorio dal momento che la contabilità dell’azienda in questione ne denuncia uno stato economico fallimentare. Diverse intercettazioni inoltre stando alla difesa, le stesse contenute nel fascicolo d’indagine impugnato dal Gip, dimostrerebbero che i gestori del bar “la Suisse” avrebbero subito pressioni per servirsi del noto caffè Seddio, ma che gli Aprovitola erano totalmente estranei alla trattativa. Anzi, una volta venuti a conoscenza della stessa avrebbero diffidato i gestori della loro proprietà, per vie legali. Insomma, in poco più di due settimane, il Riesame accoglie pienamente le istanze della difesa e scarcera padre e figlio restituendo loro i beni. Spetterà alla Corte di

Cassazione pronunciarsi rispetto al ricorso presentato dall’accusa. Intanto l’ultima parola la scrive il giudice Cosentino della XII sezione del Riesame. Prima di lui, a pronunciarsi in avverso alle misure applicate contro presunti affiliati o fiancheggiatori del clan, erano state la XII e l’VIII sezione. In tutti i casi, tranne che per i fratelli Dell’Aquila attualmente sotto processo, gli indagati sono stati rimessi in libertà dal Riesame e sono tornati ad esercitare le professioni nella piena disponibilità di beni e mezzi. In due anni sono almeno 4 le indagini che hanno colpito il clan Mallardo, decine gli indagati, molti finiti in carcere, quasi tutti per errore secondo le ordinanze del tribunale della libertà. Cifre che cominciano ad assumere un significato sul quale occorre riflettere. Fino ad oggi, stando al Tribunale napoletano, solo i Dell’Aquila, (e bisognerà comunque attendere il terzo grado di giudizio per poterlo affermare) potrebbero essere stati alla guida del clan Mallardo, un clan i cui esponenti dunque dovrebbero essere cercati lontano dalle famiglie fin’ora finite sotto la lente della Dda e dei finanzieri del Gico di Roma.

DIRETTORE RESPONSABILE:

Sergio Pacilio

Direzione, Redazione, Amministrazione

Via 4 Giornate, 29 - Giugliano (NA) Tel. e Fax 081.19973264 - 081.19973265 E-mail: abbiabbe@libero.it

Hanno collaborato a questo numero: Tonia Limatola, Valentina Angelini, Marco Aragno, Angela Ariano, Chiara Buonavolontà, Ivana Ciccarelli, Emmanuele Coppola, Monica D’Ambrosio, Antonio D’Angelo, Valentina Di Lauro, Barbara Donisi, Maria Rosaria Ferrara, Elio Guerriero, Francesco Saverio Iacolare, Serena Li Calzi, Francesca Ortese, Arianna Pacilio, Carla Pacilio, Eduardo Pellegrino, Lello Pianese, Giuliano Russo, Renato Scalfaro. Grafica e Concessionario per la pubblicità: GRAPHISTAR s.r.l. - Via 4 Giornate, 40 - 80014 Giugliano (Napoli) Stampa: GRAPHIC PROCESSING s.r.l. - Acerra (Napoli) Registrazione Tribunale di Napoli N. 44 del 26-04-2004 - N. Iscrizione ROC 11606

081.199.73.264 - 081.199.73.265 Le tue stampe in meno di un’ora Via 4 Giornate, 40 - 80014 GIUGLIANO IN CAMPANIA


8

Attualità

N. 8 del 7 Aprile 2012

Pensiero libero

Pianese finalmente saggio di FRANCESCO SAVERIO IACOLARE francescosaverioiaco@libero.it Blog: francesco saverio iacolare

Abbiamo letto con normalità, senza stupore, che Il sindaco non si ricandiderà. I suoi “fedelissimi” ritengono che dopo di lui vi sarà il “vuoto”. Vorremmo fare qualche modesta considerazione circa questi due momenti. Il primo scontato, il secondo, frutto di servilismo, privo di orizzonti culturali capaci di considerare l’azione politica mirata alla Persona e non all’individuo. Scusate ragazzi, ci vorrebbe qualche secolo per spiegare codesto pensare fuori dalla portata della non logica, intesa come logica del paesone. Gli scenari politici e culturali sono cambiati, la loro eco è arrivata dalle nostre parti al punto da non permettere la ricandidatura dei brontosauri del pensiero unico, né, illudersi di averne una romana. Pianese è stato “schiavo” di “cattivi maestri” dediti alla formazione di una “scuola” che ha partorito, fin dagli anni ottanta, solo comitati d’affari la cui gestione ha impegnato i promotori ad uccidere la cultura politica, intesa come servizio, e formare una pseudo cultura, la cui radice egoistica e individualistica ha dato luogo ad una rinnovata “morte di Dio” che si è diffusa nella persona, riducendola in infimo individuo. Il suo frasario, non è un parlare dell’animo, è lontano dalla comprensione di una cultura che sfiora i sentimenti che animano la politica per la persona. I suoi verbi sono sempre rivolti al futuro, mitizzando inconsciamente uno pseudo culto della personalità, privo della persona, pregno di individualità: ignorando che la individualità non è personalità. La decisione di non ricandidarsi non è una decisione, ma una non decisione o meglio una costrizione dovuta alla consapevolezza ch’è finito il tempo degli intrallazzi che animavano la politica del ”bastone e la carota”. Oggi la gente chiede il conto a coloro i quali ha dato mandato con il proprio voto. Pianese, dopo un lungo esame di coscienza, forse, non può presentare il bilancio dell’operato della sua persona, ha pronto però quello dell’individuo e ciò non basta nel nuovo tempo. Oggi il valore elettorale degli individui è ancora legato ad interessi particolari ed egoistici, che grazie a Dio sta finendo. Il valore politico è inesistente perché in trent’anni non si è mai fatta politica, si è solo gestito l’esistente sotto l’ombrello di un mostruoso

Coloro i quali pensano che dopo di lui vi sarà il vuoto, sono consapevoli della loro “nullità” potere politico che nulla ha avuto a che fare con il governo della politica. Il fatto stesso che abbia dichiarato che la sua amministrazione non ha mai avuto una crisi è la classica considerazione che, avendo sempre gestito il potere “spartitorio”, e non la bontà di governo è una prova illuminante di chi è lontano dal dramma di alcuni, tra cui egli stesso, che hanno vissuto intimamente il conflitto tra il proprio mondo ideale e il mondo reale concreto. Un atto di su-

si possa avvertire la “nostalgia” di un passato insignificante privo della più elementare azione politica. La nostalgia potrebbe evidenziare la mancanza di orizzonti altri perché costretti dalla schiavitù del pensiero unico. Forse la nostalgia potrebbe riguardare il tempo di quanto ci si sedeva intorno ad una tavolo per lunghe notti di discussioni, con i propri cattivi maestri, per elaborare “strategie vincenti” contro il “nemico” da fottere. Per anni è stato operato il sacco delle coscienze da un esercito di mercenari al servizio dei potenti, sulla scia di ciò, dopo quattro anni di crisi istituzionale si caccia il giovane valente Castelluccio, dichiarando ipocritamente che “gran parte dell’at-

perbia che allontana sempre di più la persona dall’individuo. Coloro i quali pensano che dopo di lui vi sarà il vuoto sono consapevoli della loro “nullità”. Povera gente, un’ammissione della morte della speranza del loro mai poter essere. Un giudizio negativo per se stessi perché non al passo del “sapere” del Pianese. Una mancata speranza di un futuro migliore in quanto la mancata riflessione, circa un proprio patrimonio di idee, li ha resi semplici megafoni che hanno amplificato la voce del padrone. I cattivi maestri di Pianese hanno contribuito ad emarginare le persone oneste con la loro illegalità, le loro menzogne, la loro ipocrisia. In codesto tragico contesto le “vestali” parlano di “vuoto” perché ignorano la grande risorsa di giovani dediti al volontariato, preparati professionalmente e che da sempre hanno frequentato la scuola del servizio, indossando il grembiule dell’umiltà di cui tanto ha predicato “l’apostolo dei poveri”; il vescovo Don Tonino Bello. Noi consideriamo il loro vuoto un felice auspicio affinchè non vengano candidati più individui ma, solo persone che sappiano sposare il mondo ideale con il mondo reale. Non ci meraviglia il fatto che

tività programmata è stata realizzata”. Una montagna di menzogne causa di tutte le Babele del mondo. Al suo posto si nomina Angela Rispo, facendola illudere che la nomina sia stata fatta per i suoi meriti, che certamente ha, ma perché non riconosciuti al tempo opportuno? Povera ragazza, non sarebbe mai stata nominata se la prefettura non avesse “indicato” di dare spazio ad una donna per “rispettare” la quota rosa. Che ipocrisia, nominare una persona a fine legislatura, è un atto di grande assenza di civiltà etica, uno specchietto per le allodole, una cattiva azione che non meritava la brava Angela Rispo. Purtroppo, la sua voglia di fare cultura (che mai farà) l’ha resa vittima della vecchia grammatica dell’impolitica del paesone che, da sempre, viene poterizzata squallidamente da un sistema che sta per morire, per fare spazio alla speranza come leva di cambiamento condiviso. La Rispo presto si renderà conto che la sua volontà di fare cultura sarà ostacolata dall’ignoranza porcile di coloro i quali detengono il potere come “cosa nostra”, un potere privatistico ove nessuno può entrare, perché gli altri “non devono pensare”. Abbiamo svolto l’attività

di docente sempre con l’umiltà dell’ascolto, dando ai giovani tutti gli orizzonti possibili, specialmente quello Politico abitato da Persone che svolgono un servizio con amore. Ci rifiutiamo di credere che la Rispo abbia vestito l’abito “aziendalista” cadendo nella trappola di tutti i nominati, cioè quello di eseguire gli ordini del nominante. Il nostro vocabolario è troppo logorato, non vi sono più parole per indignarci. Il male presente nella società sembra superare la capacità lessicale per poterlo rappresentare. Non bisogna arrendersi al male, significherebbe perdere la forza di ribellarsi e impegnarsi nel costruire un sistema di convivenza e di comunione più giusto e solidale. Qualcuno ha pensato che Pianese abbia avuto un moto di generosità nella nomina della Rispo. Il grande esistenzialista francese, Albert Camus, nella superba opera: “L’uomo in rivolta” diceva: “La vera generosità è donare tutto nel presente”. Pianese ha sempre ignorato il presente, oscurando il futuro. Oggi siamo alla fine del tempo delle “democrature” ove era permesso ai sindaci di “privatizzare” le maggioranze, e a volte tutto il consiglio, con degli squallidi ricatti fatti di elemosine, o di consapevole spartizioni di potere, questo perché non si è mai riflettuto che essere solamente individuo cancella l’essere Persona. Il sindaco sa bene che non sarà candidato da nessuna parte, noi, come già in una riflessione precedente, gli auguriamo di candidarsi alla dimensione verticale della sua esistenza mediante un percorso spirituale lontano dall’individualità egoistica. La lealtà di dire le cose con coraggio ci deriva dalla nostra libertà, in modo particolare dalla consapevolezza della misera provvisorietà dell’esistenza. Contrariamente ad altri che ne fanno un politico, per interessati rapporti, e continuano a ritenerlo vestito a festa, noi diciamo con onestà e sincerità che “Il re è nudo”. Nel chiuso della sua coscienza egli è consapevole di tutto, in modo particolare del fatto che il nostro dire, nella sincerità, ha un messaggio catartico. Che possa l’esodo pasquale liberarti dalla schiavitù del “faraone”, indicandoti all’orizzonte la terra promessa ove piantare la “tenda” dell’amore comunitario.


9

Politica

N. 8 del 7 Aprile 2012

L’intervista

«Ritornare alla passione politica è l’unico modo per far rinascere Giugliano» di TONIA LIMATOLA

“Se non c’è il ritorno alla passione, non ci sarà un’alternativa politica per questa città. Giugliano da tempo non produce più niente. L’unica risorsa che avevamo era il territorio e lo abbiamo visto morire sotto i nostri occhi. Ce ne dobbiamo riappropriare, cominciando con l’occupare gli spazi all’interno della città, luoghi in cui giovani, anziani possano confrontarsi e crescere, e a opporci con forza all’inceneritore, un nuovo mostro che finirà col condannare definitivamente questa terra al ruolo di immondezzaio di tutta la regione”. Parla Antonio Giuliano Russo, 61 anni, avvocato di professione e nuovo coordinatore Sel, componente attiva del laboratorio politico della PrimaVera. Appassionato di jazz (“È la musica che tiene allenata la mente alle novità”, dice), aveva in tasca la tessera del Pci, poi da diessino ha deciso di abbandonare la politica attiva quando è nato il Pd. “Lo spostamento dell’asse verso i moderati non mi apparteneva”, dice. Poi, la nascita

Parla il coordinatore di Sel, Antonio Giuliano Russo. E sull’inceneritore: «Non è la soluzione per bonificare il territorio». Donne e giovani? “Una grande risorsa” di Sel e l’entusiasmo intorno a Vendola, lo hanno convinto a rimboccarsi di nuovo le maniche. “Si può vincere nelle regioni e nelle città governate dal centrodestra se si impara a parlare alla gente con termini chiari e dicendo cosa si vuole fare per migliorare la qualità della vita dei territori. A Giugliano bisogna invertire la tendenza, guardare alle nuove tecnologie, pensare in prospettiva. Liberare il territorio dalle ecoballe è una necessità, ma l’inceneritore non è la soluzione: bisogna pensare alla filosofia di Rifiuti zero, a valutare con gli esperti con quali modalità. Finora, abbiamo subito troppi impianti senza che venissero risolti i nostri problemi, ma solo quelli di Napoli”. Perché il centrodestra non pensa al futuro secondo lei? «A Giugliano si lavora sull’emergenza. Lo dimostrano due provvedimenti del sindaco Pianese. È partita la raccolta differenziata per scongiurare il commissariamento ed è stata nominata una donna in giunta solo perché lo ha imposto il prefetto. E il fatto che lui lo ammetta, trascurando le ragioni di competen-

za e sensibilità per cui una donna dovrebbe far parte di un esecutivo, lo trovo persino di cattivo gusto». E cosa propone, invece, Sel? «Abbiamo una grande considerazione di donne e giovani. Grazie a questo atteggiamento di confronto coi diversi punti di vista, si può recuperare sulla disaffezione nei confronti dei partiti. A Giugliano c’è un clima di grande sfiducia ed è evidente che il centrodestra si sta spendendo il progetto del Puc e i cantieri in corso per fare consenso. Ma se chiedessimo ai cittadini se stanno meglio rispetto a quattro cinque anni fa, direbbero di no. Le strade sono sporche, troppi disservizi e non c’è trasparenza nel funzionamento della macchina burocratica». E l’alternativa al centrodestra può essere la PrimaVera? Avete già in mente un candidato sindaco? «Può e deve esserlo. In nessun’altra città, i partiti hanno deciso di lavorare assieme due anni prima delle elezioni coinvolgendo associazioni e movimenti cattolici. Il confronto è serrato: allo

stesso tavolo ci sono anime molte diverse, come Udc e Rifondazione, ma che trovano intesa sull’accoglienza, sulla tutela dell’ambiente, sulla legalità, sul welfare. Entro l’estate chiuderemo il dibattito sui temi scelti, e da ottobre discuteremo della figura del nostro sindaco. Non ha più senso che si arrivi a scelte calate dalle segreterie napoletane. Siamo aperti anche alle primarie, con tutte le riserve possibili legate ad eventuali condizionamenti esterni come si sono registrate a Napoli e Palermo». Nella lotta la criminalità, che ruolo può avere la politica? «Un’amministrazione ha il dovere di fare di legalità e trasparenza la propria bandiera. L’antimafia deve essere sociale, ponendo le condizioni per lo sviluppo. Ben vengano le iniziative delle associazioni, ma vanno accompagnate da azioni politiche, come la trasparenza dei concorsi, degli atti, consentendo la partecipazione alle scelte che riguardano il territorio. Ora il centrodestra è manchevole in questo senso, e non capiamo come ritiene di tenere all’esterno elementi poco trasparenti».



11

Politica

N. 8 del 7 Aprile 2012

Diario di bordo

Pianificazione del territorio, sbloccare l’edilizia serve a fare consenso per le prossime elezioni di TONIA LIMATOLA

Cosa sarà del nostro territorio? Il dibattito resta aperto in un’area in cui gli spazi vuoti diventano discariche oppure luoghi di speculazione edilizia. Monnezza o case, in pratica. Il timore arriva dalla redazione dei piani urbanistici comunali (Puc) in piena campagna elettorale col rischio che la fretta ed eventuali pressioni esterne possano inficiare la linearità del percorso di pianificazione urbanistica e anche delle elezioni, è forte. A Giugliano, la città dei record degli abusi edilizi e con oltre 140 mila abitanti, l’iter del Puc è appena entrato nel vivo e, a sentire gli amministratori, potrebbe arrivare a buon punto entro la fine dell’an-

Tra abusi e nuovi vani, arrivano gli strumenti urbanistici di Qualiano e Giugliano, dove si voterà la prossima primavera

no, tenendo conto dell’incremento demografico previsto nei prossimi dieci anni. Quindi è chiaro che si

dovranno costruire molte nuove case. D’altra parte nel 2010 il Consiglio comunale ha già approvato

Presentazione del calendario di iniziativa nel corso di una conferenza stampa allo chalet Cinque stelle

La PrimaVera riparte con i tavoli tematici per disegnare il futuro assetto della città e portare trasparenza al Comune

Quattro incontri su urbanistica, ambiente, fascia costiera e legalità. Il primo è stato convocato per il 19 aprile La bella stagione è ormai arrivata e il laboratorio politico che ne porta il nome pare, ad un anno dalla sua nascita, voglia accantonare il lungo e gelido inverno che lo ha caratterizzato. Con la conferenza stampa tenutasi venerdì 30 marzo presso lo Chalet 5 stelle i componenti de “La Prima vera” hanno lanciato le iniziative messe in cantiere per la prossima stagione politica. La prima vera proposta? La prima vera iniziativa? La prima vera “alternativa politica”, come amano definirsi i primaveriani? Urbanistica, ambiente, fascia costiera e legalità. Quattro incontri programmati, uno al mese per ogni tematica. Il 19 aprile il tavolo ambiente discuterà della questione inceneritore e delle modalità per approntare una seria raccolta differenziata cittadina. Il successivo appuntamento è previsto il 17 maggio per discutere del piano urbanistico comunale. Incontro titolato “Meno case, più parchi. Come noi vediamo il Puc”. “Dalla fascia costiera al centro storico: lo sviluppo possibile”. Questo

Ritira la tua copia di AbbiAbbè gratuitamente presso i ns. 400 punti di distribuzione a: GIUGLIANO (Lago Patria, Varcaturo, Licola) - VILLARICCA MUGNANO - MARANO - CALVIZZANO - QUALIANO - MELITO comprese edicole, librerie e stazione metropolitana

sarà il tema da affrontare a giugno con proposte per il centro storico e la fascia costiera. Infine il tavolo legalità si riunirà il 19 luglio per elaborare un codice etico da offrire alla città. Incontri con lo scopo di «scrivere un libro bianco per Giugliano» dicono i componenti. «La base di un programma elettorale per le prossime elezioni, che vedrà esprimere per il laboratorio un unico candidato sindaco». Ma, dopo gli scontri che li hanno accompagnati nelle ultime settimane, saranno davvero in grado di pronunciare un unico candidato che metta d’accordo Pd, Prc, Udc, Idv, Sel, Socialisti Italiani e associazionismo cattolico? L’arrivo della stagione calda pare dunque annunciare una ventata di concretezza e lo sbocciare di quel giglio bianco, simbolo del progetto. Insomma, soleggiate le previsioni di questa stagione politica, ma Giugliano abbisogna, oltre che del bel tempo, di una pragmatica e concreta “prima vera”. Maria Rosaria Ferrara

il Piano Casa, con 19 i voti favorevoli, e che il Ptcp prevede già la realizzazionedi nuovi 30mila vani. Intanto, a Qualiano, sono già più avanti. Il Prg del 2007 “a vani zero” sta per essere superato da un nuovo strumento urbanistico che prevede la realizzazione di ben 8mila nuovi vani. Nella cittadina del Ponte di Surriente, salvo qualche abuso edilizio scoperto e subito sequestrato dai carabinieri, non è stato possibile più cementificare con licenza. Ma ora, dati alla mano – con una previsione di incremento demografico che nel 2019 porterà la popolazione dai 14 mila degli anni Ottanta a 31 mila residenti - l’amministrazione di centrodestra interviene con uno studio preliminare, che il prossimo 20 aprile dovrà essere sottoposto per il parere a Autorità di Bacino, Sovrindentenza e altri enti, stabilendo che si possono realizzare altri 8mila vani. Dove, non si sa ancora, visto che la cosiddetta “zonizzazione” non è stata ancora determinata. Previsione che non mancherà di suscitare polemiche. Intanto, l’obiettivo rientrava nel programma elettorale della coalizione, che governa la cittadina dal 2008; mentre l’incarico ai tecnici è stato affidato un anno e mezzo fa. La progettazione avviene in economia: se ne occupano i tecnici comunali assieme a cinque consulenti esterni, tutti giovani, che hanno costituito l’ufficio di piano, per un costo di venticinquemila euro in totale. Il Prg che si sta per salutare era stato approvato dopo anni di polemiche e richieste di ulteriori pareri. Dopo il grosso boom degli anni Ottanta, considerava Qualiano un'area satura dal punto di vista urbanistico. Un limite con cui ha fatto i conti l'attuale amministrazione insediatasi dopo lo scioglimento del Consiglio in seguito alle dimissioni di 11 consiglieri su venti. Intanto, il Puc prosegue nella sua corsa. Il preliminare dovrebbe arrivare in giunta entro la metà di maggio ed essere operativo da gennaio 2013.

Tiratura:

Bacino di utenza:

10.000 copie

400.000 abitanti Tipologia:

Free Press Offerta: possibilità

per le aziende di avere una vetrina privilegiata su un territorio vasto e con una densità di popolazione elevatissima, ad un costo inferiore rispetto agli abituali canali di promozione.


12

Attualità

N. 8 del 7 Aprile 2012

Ambiente & Territorio

Raccolta differenziata, ecco come funziona il modello Portici di GIORGIO BANAUDI

Grande appuntamento, venerdì 16 marzo, presso l’Aula Magna dei Fratelli Maristi, per l’'incontro organizzato dall’associazione Cittadinanza Attiva sul tema della raccolta differenziata. Una tematica ben precisa e circoscritta che però può fare veramente la differenza. Proprio a partire da un gesto così "semplice" e diretto si possono innescare cambiamenti significativi. L'associazione Cittadinanza Attiva, che si è costituita da oltre un anno presso la parrocchia di S. Pio IX, da tempo sta cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica su queste tematiche civiche, per stimolare la partecipazione e la collaborazione con gli amministratori cittadini. su questo versante però è risultato molto difficile trovare finora interlocutori motivati e iniziare quindi quelle buone pratiche che in molti centri della Campania stanno iniziando a cambiare le abitudini e a mostrare una decisa inversione di tendenza. Dalla sterile protesta, quindi, occorre fare proposte ben precise. Che la nostra città, a dispetto di tutte le norme e di tutte le emergenze che avvertiamo quotidianamente non si sia ancora dotata di un chiaro programma per affrontare questi temi è veramente preoccupante. Sul sito del Comune si trovano tracce di programmi vecchi, l’ultimo disponibile risale al

L’incontro nell’istituto Marista con il sindaco Cuomo per conoscere buone pratiche: differenziare si può anche nelle città superaffollate 2009 e risultano coinvolte ditte che ormai sono sparite dalla circolazione: in pratica i cittadini non sanno bene a chi rivolgersi e tantomeno cosa fare. Si parla da anni di “avvio della raccolta”, ma quando si passerà finalmente alla “normalità”? Perché intanto gli effetti, purtroppo, si vedono e si fanno sentire. È necessario allora che i cittadini si diano da fare per vedere accolte queste legittime aspirazioni. All’incontro è stato invitato il dott. Vincenzo Cuomo, sindaco di Portici, ormai da diversi anni stimolo e riferimento per i comuni “ricicloni”; la sua presenza non intendeva ovviamente scavalcare ruoli e modalità operative locali; anzi, poiché è anche il Presidente dell'ANCI Campania, ente che riunisce e coordina tutti i Comuni della nostra regione, i suoi consigli ci hanno aiutato a conoscere e intervenire meglio sulla nostra realtà. Ha esordito ricordando come il procedere nel tempo non sempre equivale ad un progresso: il famoso treno Napoli-Portici, nel 1840, impiegava 9 minuti: oggi ne servono 11 per coprire la stessa tratta!. La sua presenza ha consentito di conoscere meglio questa complessa realtà, favorire la conoscenza di buone pratiche regionali (e ce ne sono tante, anche vicine a noi) e fornire ai numerosi partecipanti gli strumenti e le conoscenze per avviare il cambiamento. Abbiamo ascoltato come è stato affrontato nella città più affollata d’Europa (Portici ha una densità che supera i 12mila abitanti per kmq!) l’avvio e la messa a regime della raccolta differenziata, come si è passati dai timidi inizi ai livelli da primato (oltre il 65% di raccolta differenziata nel 2011), come si affrontano le difficoltà, le resistenze, come viene monitorato l’effettivo smaltimento… Sul sito della scuola marista sono a disposizione anche gli interventi audio, sia quelli del sindaco che le domande dei presenti, tutte molto concrete e circostanziate. Sono stati forniti anche gli indicatori regionali e alcuni siti per verificare come si comporta il nostro Comune. In effetti è piuttosto deludente verificare, dalle pagine dell’Osservatorio opr.provincia.

napoli.it/ che il nostro comune è ancora il fanalino di coda della regione, raggiungendo solo un misero 17,76% (dati del 2010). E’ da confronti sereni e documentati come questi che i cittadini pososno prendere lo spunto per agire, stimolare le istituzioni a fare ciò che i cittadini già si attendono e dare così risposte concrete ed efficaci. I timori che qualcuno ha avanzato sono difficili da fugare senza risposte autorevoli: qualcuno teme che l’attuale situazione di

stallo e di quasi-emergenza rifiuti porti poi a ritenere alcune scelte, come quella di un nuovo inceneritore sul territorio, soluzioni quasi inevitabili, mentre il problema dei rifiuti va affrontato in un’ottica di maggior respiro e di più ampio coinvolgimento della popolazione. Che ormai non aspetta altro che ricere le necessarie informazioni per iniziare davvero. Cittadinanza attiva farà sicuramente di tutto per ricordare questa necessità e favorire il suo avvio.

Forum di primavera dedicato alle vittime della camorra

Presidio di Libera: il giorno della memoria Prossimo appuntamento sabato 21, ore 18: incontro con il magistrato Antonio Ingroia

A poco più di un mese dall’inaugurazione del Presidio di Libera Giugliano, intitolato alla memoria di Mena Morlando, mercoledì 21, nell’Aula Magna dell’istituto marista, si è svolto il primo importante appuntamento aperto al pubblico. Per gli amici di Libera il 21 marzo si celebra la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Per questa occasione è stato proiettato il video “Questo non è un film", prodotto dalla Cei e dal Coordinamento familiari vittime di criminalità, che aiuta a riflettere su alcuni snodi cruciali del nostro territorio: anziani, rom, camorra…. E dopo la proiezione, con l’aiuto del giornalista e scrittore Raffaele Sardo, la parola è passata ai testimoni diretti: persone che vivono questi drammi sulla propria pelle. Nomi a basso impatto mediatico ma ad alto valore civico, che portano avanti un impegno, spesso silenzioso e sofferto, per trasformare la memoria in impegno. Chi era presente ha sentito parole che scuotono e che obbligano a moltiplicare l’impegno. E’ giunto anche, come riconoscimento significativo, il patrocinio del Comune di Giugliano. Alla fine riecheggiavano nell’aria le affermazioni sentite pochi giorni fa, per la prima volta, nella chiesa che fu di don Peppe Diana. “Se questi testimoni sono morti è perché noi, probabilmente, non siamo stati abbastanza vivi”. Il prossimo appuntamento del Presidio è previsto per sabato 24 marzo, Libera Giugliano incontra i cittadini e le associazioni del territorio, sempre presso l’Istituto dei Fratelli Maristi, dalle ore 17 alle 19, per un contatto tra le associazioni, le scuole e i gruppi che desiderano unire il loro impegno e le loro attività nel solco civile dell’impegno contro tutte le mafie. a cura del Presidio di Libera - Giugliano


13

Attualità

N. 8 del 7 Aprile 2012

Ambiente & Territorio

Discarica Resit: video choc sui fumi tossici di TONIA LIMATOLA

La discarica Resit: è una brace perpetua, da cui si innalzano fumi velenosi. È la denuncia -appello alla Regione e al Comune dei comitati civici del litorale, la stessa che si rinnova da anni a ogni inizio di bella stagione. Nel 2010 Legambiente aveva denunciato il rischio diossina e l’anno scorso c’era stata anche un’audizione sull’argomento all’assessorato regionale per l’ambiente. Ma la discarica fuma ancora. Ora ci riprovano con un video che gira in rete gli ambientalisti del litorale, promotori del progetto “Eco”, che ha l’obiettivo di monitorare e denunciare gli episodi di degrado. “I rifiuti bruciano senza sosta e i veleni finiscono sulle coltivazioni di fragole”, denuncia la pasionaria Lucia De Cicco, che ha postato il video sulla sua pagina di Facebook. Nella discarica Resit - sottoposta a sequestro nell’ambito dell’inchiesta a carico di Cipriano Chianese, vicino al clan dei Casalesi -

Il sito sotto sequestro continua a produrre diossina nonostante le denunce

a sentire il pentito Gaetano Vassallo, sono stati sversati per anni i fanghi e le scorie delle industrie del settentrione. Ma laResit è solo uno dei siti della zona- qui se ne concentrano ben 14 su un’area di appena tre kmq - in cui l'illegalità negli anni purtroppo è diventata prassi. Ma per fortuna c'è chi non demorde. Lo spettacolo resta, infatti, raccapricciante: fumarole di braci perenni, teloni di copertura divelti, collassi e frane di terreno, biogas che fuoriesce come gaiser dal terreno. E tutt’intorno campi agricoli, ricchi e, miracolosamente, ancora fertili, ma che danno frutti che - come testimoniano i contadini, che fanno i conti con la crisi e la paura dei consumatori nessuno vuole più comprare. E lungo la strada dei siti autorizzati, si contano a decine gli sversatoi abusivi. Resta assediata dal degrado anche la strada di accesso all'ex discarica Masseria del pozzo, quella che Legambiente defini-

GIUGLIANO / In piazza Municipio dal 6 all’8 aprile

Un bonsai per la lotta contro l’AIDS

Festa di Pasqua all’insegna della solidarietà e della salute L’Associazione Nazionale per la lotta all’AIDS (Anlaids Onlus) ha promosso per la Pasqua 2012 la manifestazione “Bonsai Aid Aids”, giunta ormai alla sua ventesima edizione. Si tratta di un evento nazionale che si è svolto nella giornata di ieri e che proseguirà oggi e domani (6, 7 ed 8 Aprile), in circa 3000 piazze italiane, in cui saranno allestite postazioni Anlaids nelle quali i volontari distribuiranno il bonsai da sempre simbolo dell’associazione - a tutti coloro che sosterranno l’Associazione aderendo all’iniziativa. L’intento è quello di portare avanti programmi di prevenzione, sensibilizzazione ed informazione inerenti le tematiche legate al virus dell’HIV ed alla ricerca per sconfiggerlo. ANLAIDS, infatti, promuove studi e ricerche sull'AIDS attraverso bandi per borse di studio, dottorati di ricerca e premi scientifici; svolge campagne di prevenzione e di educazione alla salute con la pubblicazione e la diffusione di materiale informativo e attraverso conferenze, dibattiti ed interventi mirati, sia nelle scuole che in luoghi di aggregazione giovanile; organizza corsi di formazione e di aggiornamento per gli operatori socio-sanitari e per i volontari; sostiene le persone affette dall’AIDS promuovendo, svilup-

pando e realizzando iniziative e progetti in loro favore, sia autonomamente che in collaborazione con servizi socio-sanitari pubblici ed organizzazioni o associazioni del terzo settore. Lo sportello “Informagiovani” del Comune di Giugliano e la Pro Loco Città di Giugliano hanno sostenuto questa iniziativa nazionale e nella giornata di ieri sono stati presenti in Piazza Municipio con un proprio stand, per coinvolgere la comunità ed aiutare a mantenere viva l’attenzione sul problema dell’infezione da HIV, spesso sottovalutato e persino dimenticato. I volontari hanno distribuito materiale informativo dell’Associazione ANLAIDS, gadget, palloncini e naturalmente i bonsai a tutti i cittadini che hanno aderito con un contributo all’iniziativa. “Bonsai Aid AIDS” rappresenta un importante momento di aggregazione intorno al problema dell'AIDS. È così da venti anni, grazie al supporto di tanti sostenitori e soprattutto di tanti volontari, che dedicano il loro tempo libero a questa causa e che rappresentano il valore aggiunto alla manifestazione. Un’azione di grande solidarietà! Roberta Marano

sce la "strada della vergogna". “Ci sono sempre decine di letti di combustione, con stracci e copertoni, già pronti ad essere incendiati e i roghi appestano ogni giorno l'aria", denunciano gli ambientalisti. Roghi e diossina qui non sono una novità. Cittadini e contadini hanno fatto il naso e l'abitudine alle bombe ecologiche che devastano l’ambiente nell’area in cui il tecnico Balestri, incaricato dalla Procura, ha annunciato un’apocalisse per il 2064 e denunciato l’inquinamento delle falde acquifere. Un'area compromessa lasciata all'abbandono nonostante la presenza di numerosi siti da mettere in sicurezza. Da cava Zeta a cava Giulia-

ni passando per Tre Ponti -Masseria del Pozzo. Poi, dalle prime piattaforme di ecoballe del 2002 fino all’ex Cdr, davanti al quale ogni giorno stazionano centinaia di mezzi, in attesa di scaricare. Tutto questo a due passi dall’inferno di Taverna del Re, dove sono accatastate sei milioni di ecoballe che, secondo il nuovo piano rifiuti, dovrebbero essere smaltite con un inceneritore realizzato in loco. Un panorama scioccante, in pratica. Nel mirino la mancanza di controlli, ma anche la mancata messa in sicurezza: teloni di copertura strappati, mancanza del terriccio di copertura in più punti. Nella lista anche i ritardi della captazione del biogas a Masseria del Pozzo.

QUALIANO / Presentazione nella sala consiliare

Donne in primo piano, nasce “Campania Idea Mediterranea” Inaugurata la nuova associazione politico-culturale che apre uno sportello in via Rosselli La sala consiliare gremita di persone, per la maggior parte donne di qualsiasi età, visto che è di donne che s’è parlato. Le donne, dunque, in prima fila a sostenere la nascita delle nuova associazione politico-culturale “Campania Idea Mediterranea”, per lanciare un mero messaggio al territorio, e, in linea di massima, al Paese intero, visto che, dati alla mano, l’Italia è la nazione con la più bassa occupazione femminile (circa il 27%). L’apertura di tale associazione nasce da un percorso di amicizia e di impegno sociale tra l’attuale assessore al bilancio Santolo Licciardiello, e, il presidente del consiglio comunale Giovanni Palma, che domenica 18 marzo hanno tenuto a battesimo, presso la sala consiliare, la nuova associazione, di matrice femminile, Campania Idea Mediterranea. L’incontro moderato dalla dottoressa Vittoria Pirozzi, ha visto la partecipazione dell’on. Massimo Ianniciello, presidente della 2ª commissione speciale regione Campania. Tale associazione femminile, nasce con l’obiettivo primario di interagire, democraticamente, sul territorio e tra le varie forze politiche, per mettere in primo piano, le stesse donne, che ne prendono l’iniziativa, e, soprattutto i giovani. Donne e giovani, sempre più esclusi dal pianeta politico, soggetto alle dipendenze di una vecchia e screditata classe dirigente, che ormai non ha più tempo per occuparsi della situazione sociale a livello nazionale, provinciale e comunale. Campania Idea Mediterranea, però, oltre a nascere come forza politica e culturale, vuole essere una rete di persone, che nel corso del tempo si è venuta ampliando, allargando questo gruppo ai consiglieri comunali dei territori limitrofi, esponenti della società civile, rappresentanti delle professioni, imprenditori semplici e cittadini che si rispecchiano sempre di più nel modo di pensare della stessa associazione. “Donne e politica”, questo il tema trattato nell’inaugurazione della nuova sede del circolo territoriale di Qualiano, lo ricordiamo ancora una volta ‘’Campania Idea Mediterranea”, situata in Via Rosselli al civico 31. Ad intervenire anche la dottoressa Carmela Sgariglia, membro attivo di Ambiente&Territorio, che ha parlato di come nell’aria circolino soltanto voci riguardanti la privatizzazione del cimitero, tema cruciale per la vita politica qualianese, e, la Multiservizi, quando non si parla della tutela del territorio messo a repentaglio sempre di più dall’agire umano. L’uomo, dunque, che tratta male il pianeta, ma che è anche artefice dei maltrattamenti sulle donne. E la riflessione, su un argomento sociale e pedagogico sempre attuale, di certo non poteva mancare all’interno di un convegno che ha visto protagoniste le sole donne. In definitiva, le malelingue, che non mancano mai, nella creazione di questa associazione culturale, ma soprattutto, di questo partito politico, che mette in primo piano le donne, dietro l’appoggio del presidente del consiglio comunale Giovanni Palma, vedono la prova tecnica di una lista civica, che dovrebbe avere, alle prossime comunali, come candidato lo stesso Palma. Si tratta di semplici voci di corridoio, o, di un tentativo chiaro, per far passare un messaggio politico alle prossime elezioni comunali? “Lo scopriremo solo vivendo…”, recitava una nota canzone di Lucio Battisti. Antonio D’Angelo


14

Attualità

N. 8 del 7 Aprile 2012

SOS Trasporti

Bike Buongiorno! Al via la petizione per le piste ciclabili sulla circumvallazione esterna di TONIA LIMATOLA

Piste ciclabili contro la crisi e lo smog, dalla rete l’appello alle amministrazioni comunali. Prima erano la tutela dell'ambiente e la necessità di abbassare il livello delle polveri inquinanti nell'aria, ma adesso più che suggerire l'utilizzo delle bici in alternativa alle auto, lo impongono la crisi economica e il prezzo della benzina schizzato alle stelle. Ma a frenare gli aspiranti ciclisti resta la scarsa sicurezza delle strade. E, allora, perché non prevedere delle piste ciclabili in città e sui tratti della circumavallazione esterna di Villaricca che collegano la stazione della metropolitana di Mugnano e

L'iniziativa è dell'associazione di Villaricca “illimitarte”. Duemila le adesioni raccolte finora sul sito www.illimitarte.com

quella di via Colonne a Giugliano? E parcheggi per le due ruote davanti a scuole e uffici? A chiederlo ci pensano le associazioni e gli attivisti dell'ambiente. A Villaricca, invece, è l'associazione "illimitarte" a lanciare dal proprio sito e sulla pagina di Facebook la campagna "Bike buongiorno!", accompagnata da una petizione popolare (che ha già raggiunto quota duemila firme) per chiedere ai comuni di Mugnano e Villaricca di realizzare una pista ciclabile per raggiungere in tutta sicurezza la stazione della metropolitana. Una richiesta anche a Metro Campania: consentire l’accesso

Letture pubbliche e incontri per difendere il diritto di informazione

Il Casalese, slitta al 24 l’udienza per il sequestro

Per il libro pubblicato da Cento Autori, la famiglia Cosentino ha chiesto la distruzione

il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano, due degli autori (Ciro Pellegrino e Giuseppe Crimaldi), la senatrice Teresa Armato, il presidente dell'ordine dei giornalisti Ottavio Lucarelli

Dopo il rinvio del 5 aprile, è stata fissata per il 24 aprile la prossima udienza per il ricorso ex art. 700 presentato al Tribunale di Napoli da Giovanni Cosentino, con la richiesta di sequestro e distruzione delle copie del libro 'il Casalese - asce-

sa e tramonto di un leader politico di Terra di Lavoro', pubblicato da Edizioni Cento Autori sulla vicenda politica e giudiziaria dell'ex sottosegretario ed ex coordinatore Pdl Campania Nicola Cosentino. Il giudice Anna Giorgia Carbone, sentite le parti, ha deciso un rinvio per poter consentire agli avvocati di Giovanni Cosentino, fratello di Nicola e proponente la citazione - che prevede con il sequestro e la distruzione anche una richiesta di risarcimento da 1,2 milioni di euro - di poter analizzare le controdeduzioni della difesa della casa editrice. Intanto - dopo l'affollata lettura pubblica del giorno prima nella libreria Treves di Napoli - ieri la mobilitazione a difesa del diritto d'informazione ha portato molte persone nella Feltrinelli di via Santa Caterina a Chiaia per un incontro straordinario sul tema. Intanto, fioriscono le iniziative: ieri Francesco Borrelli (verdi) ha annunciato che Radio Marte dedicherà uno spazio alla lettura di alcune pagine del libro a sostegno della libertà di stampa.

di tre bici per corsa tutti i giorni e in modo gratuito sui treni. "Tutta l’area di Napoli nord si presta, per tipologia, all’utilizzo della bicicletta, ma sono troppo poche le possibilità per i ciclisti di utilizzarla veramente - dice Raffaele Cardone, presidente di illimitarte - Così la realizzazione di piste ciclabili consentirebbe ai pendolari di fare a meno dell’auto per coprire i pochi km necessari arrivare in sta-

zione". A Giugliano, l’associazione AbbiAbbè, che edita il nostro giornale, sta rilanciando un progetto di mobilità alternativa «Più bici, più felici», nato nel 2006. All’epoca aderirono venti realtà economiche e sociali e le bici da passeggio verdi ancora in giro per la città restano un simbolo contro lo smog."Una delle cause che bloccano il progetto +Bici+Felici è l'estrema pericolosità delle strade cittadine - dice Sergio Pacilio, presidente di AbbiAbbè- L'entusiasmo intorno a questa iniziativa è enorme, ma resta da superare l’ostacolo dell’insicurezza. Chi si muove sulle due ruote lo fa a proprio rischio e pericolo". Si attendono da anni piste ciclabili in via Verdi, via Oasi Sacro Cuore e sulla Circumlago di Lago Patria. Senza contare che anche le strade del centro ormai sono a rischio caduta per le tante buche. Ma non si molla. In passato le iniziative, pur se sparute, non sono mancate e oggi sono in tanti a fare "resistenza" all’auto, ma le carovane che invadono il centro storico, si vedono solo in occasione di qualche manifestazione.

Iniziativa delle associazioni

Un laboratorio per pianificare la città Bianca Granata (Minerva): «Lo scopo? Dobbiamo diventare interlocutori accreditati per le istituzioni politiche» La cittadinanza giuglianese dà segni di risveglio. La scossa arriva dal mondo delle associazioni. Lo scorso 27 Marzo, Minerva, Culturart, Il Melograno, La Pro Loco e N’Azione Napoletana si sono riunite a Vico Martino, in Corso Campano, per dare vita al primo “laboratorio di pianificazione partecipata” della città. Per capire di cosa si tratta, basta spulciare una norma della legge regionale 13 del 2008, che prevede questo ed altri strumenti di partecipazione sulla base dell’agenda 21 dell’Onu del 1992. L’agenda 21, sottoscritta da 178 nazioni, è un piano d’azione per lo sviluppo sostenibile, da realizzare su scala globale con il coinvolgimento dei comuni cittadini, ma anche di figure tecniche e professionali, imprenditori e commercianti. L’obiettivo prefissato dal documento internazionale è quello di cambiare il volto delle città del XXI secolo con progetti che dotino il territorio di spazi verdi e servizi moderni. Il tutto all’insegna di “una qualità urbana ispirata ai principi di sostenibilità sociale, economica ed ambientale”, si legge nel primo atto ufficiale del laboratorio giuglianese, una lettera inviata al sindaco con cui i soci fondatori chiedono un incontro col primo cittadino per discutere sulle modalità di partecipazione della cittadinanza alle attività di “riqualificazione e di infrastrutturazione degli spazi urbani”. A dare un’occhiata al resto della penisola, sembra che quest’esperimento di cittadinanza funzioni bene e con ottimi risultati. “Solo a Bologna si contano sette laboratori che interloquiscono con le istituzioni politiche”, giura Bianca Granata, presidente dell’associazione Minerva. “Ci auguriamo che il laboratorio incontri anche a Giugliano la partecipazione di molti cittadini e soprattutto dei più giovani”. Riuscirà Giugliano a diventare una città moderna dallo sviluppo ‘sostenibile’? La sfida, da ora in poi, è lanciata. Marco Aragno


15

Attualità

N. 8 del 7 Aprile 2012

Eventi & Solidarietà

All’istituto Fratelli Maristi di Giugliano si rinnova la festa del Kilo di LELLO PIANESE pianeseraf@libero.it

A sinistra: tutte le classi in cortile per consegnare i prodotti alla Caritas A destra: i prodotti alimentari raccolti

Il direttore della scuola primaria Mimmo Vitiello e il responsabile della pastorale Gianluca Mauriello hanno nuovamente organizzata la festa del “KILO”. Gli attori sono sempre gli stessi: i bambini della scuola elementare. Ognuno di loro nel rispetto del piccolo patto di solidarietà, ha

Tutti i bambini hanno partecipato con la donazione di generi alimentari

portato un chilo di prodotto alimentare. Naturalmente la gara di solidarietà è stata vinta da loro perché sono riusciti a mettere insieme alcuni quintali di ogni genere per offrirli alle famiglie assistite della Caritas Territoriale della Parrocchia Madonna delle Grazie a cui ap-

Iniziativa di Confesercenti

partiene l’Istituto. Il parroco don Francesco Russo, che ricopre anche la carica di presidente della Caritas, ha ringraziato la direzione, i docenti, i non docenti, i genitori e soprattutto i bambini che come ogni anno, oramai diventata consuetudine da dodici anni, rinnovano questo piccolo patto di so-

lidarietà rivolgendo un pensiero semplice e innocente verso i poveri che questa società continua a produrre con incuranza e indifferenza. “Meno male che ci siete voi che abituandovi alla generosità e all’onestà, sicuramente diventerete protagonisti seri all’insegna della rettitudine e della coerenza ai sani principi. So che alle vostre spalle ci sono i vostri genitori dal cuore buono e nobile tanto da tramandare in voi il seme della generosità ed io a tale proposito vi ringrazio salutandovi con un forte abbraccio e unitamente alle vostre famiglie vi porgo gli auguri più sinceri per una serena e felice Pasqua: Voi donate qualcosa ai fratelli poveri ed io vi lascio affettuosamente con le stesse parole che Gesù pronunciò”: “Qualunque cosa farai al più piccolo dei miei fratelli, lo avrai fatto a me”.

Un‘iniziativa unica e degna di essere menzionata

Razzismo, uno sportello per l’uguaglianza I bambini della scuola “Lia” servono ai tavoli della mensa e per dare servizi agli extracomunitari Si è tenuto presso la sala dell’Asl di Piazza Annunziata l’incontro organizzato dalla Confesercenti di Giugliano sul tema dei “Servizi del territorio per gli immigrati”. L’iniziativa, finanziata dall’Ufficio Nazionale Anti Discriminazioni Razziali presso il Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, fa parte di un calendario di appuntamenti previsti nell’ambito del progetto Be different, be rich! di cui la Confesercenti di Giugliano è capofila. Alla tavola rotonda ha portato il saluto d’apertura il direttore del Distretto sanitario 37 Filomena Argenzio e il direttore provinciale della Confesercenti Tecla Magliacano. “Sono anni che siamo in campo a favore degli immigrati - ha sottolineato Magliacano - e questo progetto attiverà altre iniziative a favore degli extracomunitari”. Una sala gremita tra semplici cittadini e addetti ai lavori che hanno ascoltato con attenzione l’incontro a cui hanno partecipato Rosa Dell’Aversana (responsabile innovazione organizzativa Asl Na2 Nord), Rosalba Mincione (responsabile ambulatori per immigrati Asl Na2), Rosita D’Angiolella (magistrato Unar), Anna Torre (presidente dell’associazione Ariete), Lello Pianese (direttore della Caritas) e Maria Mallardo (coordinatrice dello sportello immigrazione Confesercenti di Giugliano). Invitati anche i sindaci del comprensorio: solo il sindaco di Villaricca, Francesco Gaudieri, era presente all’incontro. Presenti anche i rappresentanti del Cna e della Compagnia delle Opere. “L’intento della Confesercenti è quello di far incontrare tutti i soggetti che quotidianamente operano e lavorano sul territorio dell’area nord di Napoli per forni-

re servizi ai cittadini stranieri: le istituzioni, i servizi sanitari, le associazioni datoriali, il mondo religioso, il terzo settore e le imprese ha spiegato la coordinatrice Mallardo -. Attraverso il suo sportello di servizi per gli immigrati la Confesercenti si propone come luogo di snodo e indirizzo dell’utenza verso i differenti soggetti presenti nell’area”. “Da quando ha iniziato la sua attività nel 2009 lo sportello ha visto crescere il numero delle persone che ad esso si rivolgono con una molteplicità di richieste cui, spesso, risulta difficile dare delle risposte poiché bisogna andare a ricercare il soggetto in grado di fornirle. Lo sportello è diventato, nel tempo, un punto di riferimento non solo per chi ha bisogno del permesso di soggiorno o di chi rincorre un ricongiungimento familiare ma anche di persone in difficoltà che hanno bisogno di cure mediche o di altro tipo di prestazioni e assistenza - ha sottolineato Tecla Magliacano -. Ecco perché la Confesercenti ha deciso di organizzare un momento di incontro e confronto con soggetti importanti del territorio con cui costruire una rete di rapporti foriera di sinergie. Non sovrapposizioni e sprechi di energie e risorse ma una collaborazione concreta e quotidiana per raccordare il lavoro di tutti. Conoscere la tipologia di servizi e i luoghi e le modalità con cui essi vengono erogati permetterà agli operatori dello sportello di poter indirizzare i cittadini stranieri verso il giusto interlocutore. Allo stesso modo potranno fare gli altri indicando lo sportello come l’ufficio dove poter svolgere una serie di adempimenti e trovare un supporto nella risoluzione di alcuni problemi”. Mariano Fellico

I bambini della scuola Lia mentre servono ai tavoli della mensa

Quaranta bambini delle classi IV e V della Scuola paritaria LIA di via Gabriele D’Annunzio si sono coronati di un gesto unico e nobile tale da suscitare stupore e compiacimento: hanno voluto servire ai tavoli della mensa del Centro Sociale pastorale GIOVANNI PAOLO II di via S. Vito i quarantacinque ospiti che quotidianamente frequentano la struttura. I loro genitori insieme alla direttrice Anna Palumbo, ai docenti e non docenti, hanno preparato e offerto un lauto pranzo, a partire dall’antipasto e finire al dolce. Prima che si desse inizio, il parroco don Francesco Russo ha salutato con profonda ammirazione tutti i componenti la Scuola esortandoli a non fermarsi al solo gesto della serata, ma compenetrarsi più frequentemente ai bisogni dei poveri rammentando che ogni cosa che si dona ai poveri si impresta a Dio che ricambierà cento volte tanto. Poi, una preghiera di ringraziamento e via alla festa. Per loro non è stato un gioco, hanno compreso che azioni del genere servono a risollevare, almeno per l’occasione, l’animo di chi per ragioni non attribuibili a se stessi, ma al contesto sociale in cui si vive, non riesce a scrollarsi di dosso il peso del disagio economico. Si sono calati nel ruolo con serietà e attenzione, sono stati umili, seri e felici; insomma, è stata una bella serata che sicuramente lascerà il modo di riflettere sull’importanza di alcuni valori che spesso, sottoposti a comportamenti altamente egoistici, non sono considerati nella sua giusta essenza. Lello Pianese


16

Attualità

N. 8 del 7 Aprile 2012

Eventi culturali

La Poesia aiuta a comprendere la realtà di ANTONIO D’ANGELO

Avremo cura? Non è una semplice domanda quella che arride i connotati all’incontro culturale tenutosi il 30 marzo grazie al patrocinio dell’associazione Minerva. Un reading che ha portato a Giugliano diversi giovani aspiranti poeti provenienti da diverse città d’Italia, che non aspettano altro che la consacrazione grazie alla poesia che li rende, mediante i loro versi, le proprie raccolte pubblicate, dei degni rappresentanti. Tante le tematiche tracciate dei singoli componimenti, e forte la partecipazione e il dibattito con il pubblico. Dunque, avremo cura della poesia? A porsi questa domanda, gli interessati Stelvio Di Spigno, Carmen Gallo, Tommaso Di Dio e Alessandra Frison entrambi milanesi, Gianluca Sansone, Anna Ruotolo, ‘’un’entusiasta della parola’’ com’è stata definita in alcune recensioni; e ancora Marco Aragno, poeta giuglianese già noto a

Reading letterario con autori da fuori regione promosso da Minerva Minerva con la sua raccolta d’esordio “Zugunruhe”, Domenico Ingenito, Gianni Montieri, giuglianese anche questi, ma emigrato a Milano, dove a volte, la eco di alcuni suoi versi rimanda al richiamo della terra natia. È difficile scovare una risposta. È quello che hanno provato a fare gli stessi poeti interagendo con i presenti in sala. È difficile riuscire a trovare una risposta nitida, alla domanda di partenza, ma soprattutto, al contesto sociale e storico in cui ci troviamo a respirare l’aria dei giorni nostri, se solo si pensa che, in Italia, la cultura in generale è passata ormai in secondo piano, e ci sono sempre meno persone che si indirizzano verso altri hobby invece che alla lettura di libri. Il periodo storico e il contesto sociale in cui si riversa la vita dell’individuo sono importanti per due lungimiranti motivi: da un lato, ogni epoca ha influenzato il proprio uomo, e, il tempo stesso s’è fatto promotore del poeta, permeando il complesso delle concezioni, le idee artistiche, i modi e le forme proprie di un poeta, insomma, facciamo riferimento alla poetica nel suo specifico; in secondo luogo, oggi, la criticità riguarda l’abnorme numero di scrittori e poeti rispetto al minore numero di lettori. Proprio in un periodo di austerity, che vede gli italiani messi alle strette economicamente, la cultura in generale, e, soprattutto la poesia viene vista come un rifugio in cui si annidano i tanti che cercano di

MELITO / Al via il dibattito sul destino del territorio

“The Dreamers” e il sogno di migliorare la città

Nasce la nuova associazione socio-culturale coordinata da giovani studenti. Presentazione del progetto nella biblioteca Rossi

Il loro è un sogno, alla cui base vi è un obiettivo tuttalpiù che onirico, che li ha portati a scendere in campo, a metterci la faccia non soltanto per rendere migliore la città di Melito e per non restare con i piedi nell’utopia, ma per divulgare un’idea che, nella quotidianità dei giorni nostri, è andata scemando, e che vede in prima fila, proprio loro, i giovani, in cui sempre di più si crede sempre di meno. “The Dreamers” il nome dell’associazione di promozione socio-culturale, di difficile scelta secondo i membri, ma che non riprende i connotati del celebre film omonimo del regista italiano Bernando Bertolucci, con una bellissima e bravissima Eva Green agli esordi. Ma ritorniamo a noi. La presentazione, avvenuta sabato 24 marzo presso la biblioteca comunale F. Rossi, è stata un’occasione per precisare che il movimento nasce come apolitico, o per meglio dire apartitico, ed aspira a porsi come un punto di riferimento, una pietra miliare per il territorio e per tutti quei giovani che volessero contribuire, al fianco dei ‘’Sognatori’’, in ogni modo per il bene del paese. Riuscire a captare l’attenzione di una cittadina non è sempre facile, spesso c’è il dissenso, ci si scoraggia davanti alle tante difficoltà, ma costruendo le basi e definendo le coordinate dell’associazio-

ne, appellandosi allo spirito da sognatori, sono emerse moltissime iniziative, che aspettano soltanto di essere intraprese. “The Dreamers” può essere considerata un gruppo solido di giovani, un brainstorming di idee che si moltiplicano per il bene pubblico, e, come associazione vede protagonisti Giovanni Sodano, uno dei primi promotori, Vittorio Pepe che si occupa del settore ambientale, Antonio Aino, Giuseppe Maisto impegnati, invece, in Cultura&Sport. Parte dell’associazione sono anche Francesco Marano che cura la grafica, Andrea Carpentieri, impegnato nei contatti esterni e addirittura un tesoriere Domenico Marrazzo con il suo assistente Gaetano Pagliuca. ‘’The Dreamers’’ è un’associazione che si forgia su ideali trasparenti, quali la legalità e la solidarietà, valori che si sono sbiaditi nel corso del tempo a causa dell’impegno troppe volte venuto meno da parte delle persone. Si cerca di tirare in ballo anche le varie forze politiche del paese, al fine di rendere più vivibile il paese di Melito, contando e facendo leva sulla passione, sull’impegno reciproco e sulla forza che nasce da una parola chiave dell’associazione: Rinascita. Perché quando le idee sono chiare, è tutto più semplice. Antonio D’Angelo

sfuggire dalla realtà, riportando in versi la realtà stessa, ma, quasi sempre, con altri pensieri alla testa, specie di chi non riesce ad arrivare

a fine mese, la poesia può passare inosservata. E allora avremo cura, divulgando e salvaguardando la poesia?

Il chitarrista, Peppe Fontanella, è di Giugliano

24 Grana: un tour in attesa del nuovo disco Dopo il successo dell’ultimo disco: LA STESSA BARCA (Canzonetta 2011), prima di lavorare al prossimo album, i 24 GRANA ripropongono una serie di concerti che prendono il nome di “Alternative Takes Tour”. Ricordiamo che la band nasce negli anni ’90 come trio: Francesco Di Bella, chitarra e voce; Armando Cotugno basso; Renato Minale, batteria. Nel 1996 fa il suo ingresso Giuseppe Fontanella, chitarra. È proprio con il chitarrista giuglianese che i 24 Grana assumono la loro formazione definitiva. In una data dell’Alternative Takes Tour, incontriamo il leader del gruppo, Ciccio Di Bella. Sono trascorsi tantissimi anni dal vostro successo. “Stai mai ccà” vi ha regalato la possibilità di farvi conoscere in Italia. Nonostante il boom ottenuto si percepisce la vostra umiltà. Ma quanto è stato difficile gestire il successo? “Siamo stati sempre consapevoli dei percorsi che facevamo. Siamo riusciti ad orientarci verso le giuste coordinate, forse questo il segreto che ci ha portato a sopravvivere negli anni”. Nei vostri brani non esistono solo testi in lingua napoletana ma anche in italiano. La scelta della lingua varia in base al messaggio che volete far recapitare? “No, è soltanto una scelta d’ispirazione. La melodia della canzone che viene fuori quando compongo porta già con se l’italiano o il napoletano. Più pregnante e urgente è il dialetto oppure più chiaro se il testo è in italiano. È una scelta limpida, come le tavolozze di colore. Quando decidi di dipingere scegli le tonalità in base a ciò che l’ispirazione detta: un cielo azzurro o la notte nera”. Con “Alternative Takes Tour” cosa proponete di diverso dal solito? “Proponiamo un’altra versione. Alternative Takes è un tour raccolto dove l’ascolto della musica è diverso. Suoniamo rilassati e ci divertiamo. Apriamo la nostra sala prove alla gente. Finito un disco o un tour, solitamente in sala, risuoniamo le canzoni vecchie, rigiocandoci. Riproponiamo una versione alternativa dei primi dischi anche con brani che di solito non si ascoltano nei live. Ripeschiamo vecchie versioni Demo. Riprendendo vecchi brani in una chiave del tutto nuova saltano fuori cose simpatiche e ci si rimette di nuovo in gioco”. Serena Li Calzi

Provini in tutta Italia per selezionare i giovani talenti della 5ª edizione della kermesse. Si parte da Giugliano il 22 aprile

LibereVoci Festival 2012: al via le audizioni Il Liberevocifestival scalda i motori in vista della quinta edizione. Il contest canoro per giovani artisti emergenti, ideato ed organizzato dall’associazione Libereinterpretazioni con il patrocinio del Comune di Giugliano, è alla ricerca dei suoi nuovi protagonisti. Sul sito ufficiale www.liberevocifestival.it è stato pubblicato il bando di partecipazione con tutte le informazioni per iscriversi ai provini. La kermesse è aperta a cantanti, cantautori e band di età compresa tra i 16 e i 40 anni che potranno scegliere di gareggiare in una delle due sezioni del concorso: cover e canzoni nuove. Le audizioni partiranno il 22 aprile prossimo da Giugliano, città natale della manifestazione, per poi estendersi in tutta Italia. Catania, Roma, Milano e Bologna. “L’elevato spessore artistico dei partecipanti della scorsa edizione ha fatto del festival uno degli eventi più attesi del comprensorio e dei palcoscenici maggiormente tenuti sotto osservazione dagli ambienti discografici e radiofonici - dice Francesco Mennillo, direttore artistico del lvf -. Tutto ciò ci inorgoglisce senz’altro ma ci carica anche di responsabilità”. Lo staff del festival si prepara, insomma, all’esame di maturità con la consapevolezza che a sancire l’enorme successo dell’edizione 2011 non sia stata soltanto la buona musica - che resta tuttavia la protagonista indiscussa della kermesse - ma un mix di ingredienti che si sono rivelati vincenti. Dalla scenografia, provocatoriamente realizzata in materiale riciclato per accendere i riflettori sul tema della differenziata, agli sketches, passando per le riflessioni che hanno aperto le serate soffermandosi di volta in volta su un determinato tema. Dalla stigmatizzazione dei tagli alla cultura alla crisi del settore discografico, per poi ribadire le radici giuglianesi del festival con un toccante monologo sul vertiginoso aumento dei tumori nel cosiddetto “triangolo dei veleni”.


17

Speciale Pasqua

N. 8 del 7 Aprile 2012

Viaggio nei riti pasquali tra fede e tradizione

Usi & Costumi

di DECIO CARACALLO

Quante volte nei giorni che precedono la domenica di Pasqua e quelli successivi sentiamo questo canto a distesa o a’ fronna, sia per la festa del lunedì in albis dedicato alla Madonna dell’Arco, che nei canti della tradizione popolare del nostro paese, anche se due cose distinte e separate esse si intersecano proprio perché succedono entrambe con la pasqua di resurrezione.

Il rito religioso Pasqua ed in particolare il lunedì in albis per i giuglianesi e non solo è dedicato al pellegrinaggio a Maria SS. dell’Arco, culto religioso che ha inizio nel 1450 data dell’avvenuto primo miracolo della Madonna in Sant’Anastasia (Pomigliano d’Arco). Da oltre cinque secoli i pellegrini della Madonna i cosiddetti “fuienti” vestiti di bianco con addosso due fasce una di colore azzurro che va dalla spalla sinistra al fianco destro ed un’altra di colore rosso che cinge la vita vanno in pellegrinaggio da ogni parte della provincia e dalla stessa Napoli verso il

Orari dal Lunedì al Venerdì

LUNEDÌ MARTEDÌ MERCOLEDÌ GIOVEDÌ VENERDÌ

dalle dalle dalle dalle dalle

10:00 10:00 10:00 16:00 09:30

alle alle alle alle alle

12:00 e dalle 15:30 alle 18:30 12:00 12:00 19:00 12:30 e dalle 17:00 alle 19:00

Nella settimana che va dalla domenica di Pasqua alla successiva domenica in Albis è tutto un susseguirsi di festeggiamenti in onore della Madonna santuario della Madonna con un incedere sempre di corsa, ed anche quando devono rallentare o fermarsi continuano a saltellare sul posto da questo loro incedere proviene il loro appellativo. Dapprima tali devoti erano gruppi di familiari e non che si mettevano insieme per raggiungere il santuario ognuno con il suo ex voto o col fazzoletto colmo di offerte avute dai paesani che portavano alla Madonna come segno di fede, nell’immediato dopo guerra questi gruppi di fedeli incominciarono a organizzarsi in vere e proprie associazioni, creando sempre più un pellegrinaggio, ordinato ed organizzato attenendosi sempre più ai canoni dettati dai frati domenicani reggenti il santuario della Madonna. Anche a Giugliano nella metà degli anni ’50 nacque la prima associazione dedicata alla Madonna, essa era situata in via A. Panico e la messa del lunedì era celebrata nella chiesa di San Francesco d’Assisi. Da allora nella nostra città sono sorte diverse cappelle votive alcune ormai storiche ed altre anche create per l’occasione nei vari quartieri o rioni della città per omaggiare la Madonna. Ad oggi nella settimana che va dalla domenica di Pasqua alla successiva domenica in Albis è tutto un susseguirsi di festeggiamenti in onore della Madonna.

La tradizione Pasqua dà inizio a tutta una serie di feste popolari che si succedono nella regione con scadenze più o meno fisse, a Giugliano la festa della Pasqua è caratterizzata dalle tammurriate ‘ncopp’o’ sisco strumento tipico della solo tradizione giuglianese ed è proprio la presenza di tale strumento a differenziarla dalle altre tammurriate di altre zone, per questo col nome della “giuglianese” s’indica solo e soltanto la nostra tradizione popolare. Dapprima già dal dopo carnevale in ogni vicolo luogo o cantina s’incominciavano a sentire il sisco e la tammorra che aggregavano decine di paesani affinché s’iniziasse a preparare la cosiddetta “carretta” ed a ognuna di essa si dava il nome della famiglia o del rione di cui si aveva la prevalenza, come non ricordare “i’ Mezzone”, “i Quartarola”, “i D’Alterio”, “i Pennacchio”, oggi chiamate paranze ma prima erano “a’ carretta e’…” perché i carri erano allestiti su vere e proprie carrette tirate da cavalli, dove sopra salivano i soli suonatori

e dove venivano riposti il cibo ed il vino che veniva consumato dai partecipanti di quella carretta. Ed è così che per settimane si sentivano canti e balli dedicata alla nostra cultura contadina ed anche alla Madonna dell’Arco. Già nel 1976 il nostro singolare ballo fu oggetto d’attenzione del M.R. De Simone, che inserì il nostro tradizionale in una collana di sette dischi corredato di un volume esplicativo fatto di foto e testi comprendenti la tradizione popolare campana di più zone della provincia di Napoli e non solo, a quel disco presero parte tre nostri concittadini che allora rappresentavano più di altri la nostra tradizione essi erano Pirozzi Giovanni detto “pellicchiella” alla tammorra, Vittorio D’Alterio detto “o scarparo” al sisco. E la moglie di quest’ultimo Lucia D’Alterio alla voce. Per anni questo disco è stato l’emblema della nostra cultura popolare giuglianese. Oggi il martedì in Albis giorno che i giuglianesi dedicavano alla gita fuori porta in località Lago Patria, dove le carrette andavano a dare sfogo alla tradizione più prosaica, dicevo oggi grazie alla associazione Arcinova, prima ed ad un

comitato ad hoc poi, la sera del martedì in una piazza di Giugliano si è creata una vera e propria festa del sisco e della tammorra alla quale prendono parte tutte le paranze giuglianesi, più altre invitate da fuori solo ed esclusivamente nel segno della “giuglianese”, tale evento con gli anni ha riscosso sempre più adesioni anche diventando data fissa per i cultori delle tradizioni campane. Chiudo l’articolo con una strofa di entrata del nostro canto tradizionale: o’ siente o’ sisco ds’o’ diretto a nnammurata mia tengo e’ rimpetto a mme me piace quanno me fa’ o’ zennetto a muntagna fredda. Con l’augurio che tale tradizione rimanga sempre viva e che sempre più concittadini ed istituzioni la preservino, chiudo come ho introdotto: Chi è devoto a Maronna e’ ll’Arco sore’ tenitece fede chille’ nu bellu nomme sore’ a Maronna.

Raccolta di generi alimentari per le famiglie disagiate

Una Pasqua di solidarietà per i bambini del 2° Circolo Didattico “Eduardo De Filippo” Pasqua di solidarietà, a Giugliano, per i bambini del 2° Circolo Didattico ‘‘Eduardo De Filippo’’. Sabato 31 marzo, nella Chiesa parrocchiale di San Pio X, si è svolto il tradizionale Precetto Pasquale. Durante l’offertorio i bambini hanno portato all’altare alcuni cesti di generi alimentari che il parroco, don Tommaso D’Ausilio, ha prontamente destinato alla Caritas parrocchiale, che segue molte famiglie bisognose. Tale inizia- Chiesa parrocchiale San Pio X tiva è stata fortemente sostenuta dalla dirigente Prof.ssa Concetta D’Orta, di continuo impegnata a trasmettere ai piccoli allievi della scuola i valori della solidarietà e della collaborazione, ciò soprattutto tenendo conto del periodo di crisi in cui la nostra società vive attualmente, crisi che ha impoverito anche molte delle famiglie degli alunni di questa Scuola. Legati alle condizioni socio-economiche della platea scolastica, sono stati organizzati diversi progetti P.O.N. volti a sottrarre gli alunni dai contesti problematici, permettendo loro di rimanere più ore nell’ambito scolastico impegnati in attività ludiche - come la danza, l’handball e il calcio - o di approfondimento, come l’inglese e il computer. Carla Pacilio


18

Attualità

N. 8 del 7 Aprile 2012

Allergie di primavera, ecco come curarle Continua l’appuntamento con il pranoterapeuta Piero Di Martino, in onda tutte le mattine su Radio Crc con una rubrica in cui risponde alle domande della redazione e degli ascoltatori, formulate in studio dalla giornalista Iolanda Stella Corradino, fornendo consigli utili per intraprendere il “cammino del benessere”. A lui abbiamo rivolto alcune domande di IOLANDA STELLA CORRADINO

Primavera è sinonimo di allergie. Come curarle in maniera naturale o, se possibile, prevenirle? «Come al solito la ricerca convenzionale e consumistica si adopera per individuare quali pollini scatenino le allergie o quali sostanze ci scatenino una qualche manifestazione di intolleranza. Dimenticando così che sarebbe più utile capire il meccanismo per il quale il nostro organismo si difende dall'eccesso di tossine accumulate reagendo in modo violento alle sollecitazioni stagionali. Proviamo a pensare all'eccesso di vaccinazioni alle quali siamo sottoposti. Proviamo a pensare all'eccesso di sostanze tossiche che introduciamo quotidianamente attraverso il cibo. Coloranti, conservanti, lieviti, cibi raffinati, fermenti creati in laboratorio e quindi non riconosciuti dal nostro sistema immunitario, giusto per citarne una piccola parte. Le medicine "dolci" ci mettono a disposizione molte possibilità di cura senza effetti collaterali. E molte di queste, in sinergia, possono cambiare la qualità di vita che le allergie e le intolleranze rendono difficile. L'omeopatia, l'oligoterapia, l'alimentazione naturale, l'agopuntura e la pranoterapia professionale sono valide terapie per risolvere il problema. Basta volerlo». Siamo nel tempo Pasquale che, per le nostre tavole, corrisponde ad un periodo di 'stravizi'. Quale dieta alimentare consiglia per disintossicarsi dai bagordi delle feste? «Fino ad un po’ di decenni fa le feste erano l'occasione per mangiare molte pietanze che nor-

malmente non si consumavano e che appartenevano alla tradizione, in un contesto lavorativo e familiare del quale si è persa memoria. Oggi arriviamo a queste scadenze già troppo nutriti di cibi inadatti, già preda di malanni che questi cibi ci procurano. Non solo, aggiungiamo ai piatti "tradizionali" anche quelli che il consumismo ci ha imposto in modo subdolo attraverso i media. Pertanto tralasciamo le raccomandazioni di moderare le gozzoviglie pasquali: pochi le seguirebbero. Ma suggeriamo una veloce disintossicazione dopo le feste. Una dieta molto rigida a base di cereali integrali biologici, ricchi di fibre, di sali minerali, di vitamine aiuterebbe il nostro organismo a disintossicarsi velocemente, recuperando la buona salute prima che si manifestino i sintomi inevitabili che si presentano dopo questi periodi dedicati alla tavola. Ad essa potremmo associare alcuni preparati fitoterapici oppure omeopatici con effetto drenante e disintossicante, ovviamente consigliati da un esperto anche in relazione al nostro stato di salute di base. Prudenza prima, veloce disintossicazione dopo è l'imperativo». La società contemporanea ci costringe ad una vita sedentaria. Ne conseguono patologie legate a problemi di postura. Cosa può fare la pranoterapia per la schiena e i dolori ossei? «La pranoterapia, professionale ovviamente, può aiutare molto l'organismo a recuperare benessere e scioltezza. Certo la postura, lo scarso movimento, le abitudini dannose, ma sopratutto lo stile di vita alimentare sono i peggiori nemici della qualità della nostra esistenza. Una qualità che attiene sia alla muscolatura in generale sia l'aspetto psicofisico,

da non trascurare. Agendo sopratutto sul nostro sistema nervoso periferico come nessun farmaco riuscirebbe a fare, la pranoterapia induce un rilassamento naturale della muscolatura e della circolazione favorendo il nutrimento di quelle cellule penalizzate da un sangue troppo viscoso e troppo acido. Questa peculiarità dell'azione bioelettromagnetica è immediatamente percepibile e ci risolle-

va con un altrettanto immediato effetto positivo sulla nostra psiche». Il cammino del benessere è in onda tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 7 del mattino su Radio Crc Targato Italia. È possibile entrare in contatto con la redazione o con il dott. Di Martino scrivendo a: redazione@radiocrc.com, pierodimartino@libero.it o cercandoci su facebook.

il veterinario risponde a cura del Dr. FRANCESCO MORLANDO

Rub rica

Salute & Società

Gentile dott. Morlando, sono Rodolfo, il mio maltese di 2 anni da una decina di giorni ha un forte prurito alla testa e si mordicchia le zampe nonostante gli abbia messo l’antipassitario... Cosa può essere? Salve Rodolfo, da come me la descrive potrebbe essere una dermatite atopica visto che ha già utilizzato l’antiparassitario e considerato il periodo dell’anno queste razze sono molto soggette a questo tipo di dermatiti. Se al prurito si aggiunge anche alopecia e eritema delle zone pruriginose è molto probabile che si tratti di questo problema... in ogni caso per una terapia consiglio di portare il suo cane ad controllo veterinario per una conferma eventuale del problema. Gentile dott. Morlando, sono Carla, il mio gatto maschio di 1 anno è risultato positivo alla FIV... il veterinario mi ha detto che è grave e in avanti potrebbe soffrire molto... Cosa devo fare...? Salve Carla, il virus dell’immunodeficienza felina o FIV è purtroppo un’infezione di facile riscontro nei gatti... soprattutto maschi non castrati, che sono soggetti a lotte con altri maschi, e viste le vie di trasmissione del virus sulle quali non mi dilungherò, sarebbe meglio far castrare il gatto se non è ancora stato fatto. Così come l’HIV umano (corrispettivo di quello felino), il virus non fa altro che creare terreno fertile nell’organismo del gatto per altre patologie che in futuro si manifesteranno. È importante sapere che il gatto con tutta probabilità non morirà di FIV, e che facendo molta attenzione ad evitargli altre patologie batteriche e/o combattendole in tempo con antibiotici quando si dovessero presentare si può tenere abbastanza bene sotto controllo la patologia in questione. È di fondamentale importanza vaccinare altri soggetti che sono in contatto con il gatto infetto e prestare particolare attenzione a qualsiasi sintomo di malattia del gatto in questione. Scrivete a: ilveterinariorisponde@gmail.com


19

Attualità

N. 8 del 7 Aprile 2012

La recensione

“Sogni e Speranze”attraverso la poesia di Domenico Maisto Il libro è disponibile presso l’Edicola di Claudio in Via Aniello Palumbo di EMMANUELE COPPOLA

Un libro di poesia non si legge tutto d’un fiato, come un racconto e con la curiosità di arrivare all’ultima pagina, ma lo si apre per attingere le emozioni occasionali dei singoli brani, così come nascono, di solito, da ispirazioni isolate e diverse. Con questa oziosa predisposizione mi sono interessato più volte ad approfondire la lettura della raccolta di poesie pubblicata nel luglio 2011 dall’esule concittadino Domenico Maisto, laureato in Letteratura italiana dal 1988 ed ‘’ex insegnate precario’’, al presente impiegato coatto presso la Questura

Una suggestiva rappresentazione del Teatro MadreArte

La “Voce del Verbo”di Diantosky è la Passione divina dell’umanità Il teatro di Antonio Diana si rinnova ogni volta come una sfida coerente alla sua sperimentata originalità, è il continuo superamento delle potenzialità espressive che si vanno affinando nella ricerca parossistica delle tematiche più difficili da sviscerare, quali sono quelle che ossessionano l’attualità, oppure quelle particolarmente trascurate dell’umana spiritualità. Pertanto, il suo teatro è pregnante di significati reconditi, che premono per affiorare nella coscienza degli spettatori, che alla fine si alzano rimanendo ancora visibilmente emozionati e stupiti, se non addirittura scioccati. Tutto questo, brevemente, è stato l’ultimo spettacolo allestito nella sala - oltre che sul palco - del Teatro MadreArte a Villaricca, dal sabato 31 marzo al lunedì 2 aprile 2012: ‘‘Voce del Verbo... SantinTerra’’, ovvero - si può dire - l’umana e divina Passione di Gesù, che ben si è adattata a quest’ultimo scorcio di Quaresima, come una originale rappresentazione della Via Crucis. Ma, questa volta, siamo stati immediatamente aggrediti dall’originalità della proposta annunziata, per come si è presentata alla curiosità degli spettatori che, prima di entrare in sala, si sono trattenuti a leggere il biglietto d’invito, sul quale abitualmente si trova un profilo dello spettacolo con l’indicazione dei personaggi, i nomi degli attori e le altre brevi notizie tecnicoprofessionali. Si è scoperto, così, che per l’ideazione e la regia dello spettacolo, per dare peso e importanza esotica alla sua credibilità artistica, si faceva riferimento ad un certo San Diantosky: una provocazione certamente burlesca, nella quale si configura l’istrionica duttilità artistica di Antonio Diana, che si è divertito a proseguire il gioco intenzionale dei significati reconditi nella rappresentazione dei personaggi e collaboratori come entità reali ed astratte, al fine di segnare un confine inesistente tra la loro natura umana e la finzione scenica spiritualizzata, che ben si adatta ad una drammaturgia sacrale. Quindi, gli spettatori erano già stati preparati ad assistere di fatto ad un dramma interpretato dalle seguenti controfigure: Santo Antonio Diana da Villaricca, San Marco Serra da Curti, San Maurizio Capuano da Bacoli, San Raffaele Imparato da Calvizzano, Santa Clelia Liguori da Napoli e Santo Alessio Spirito da Francavilla Fontana.

Nella trasposizione significativa dei ruoli sono stati inclusi gli altri artefici e collaboratori dello spettacolo, ovvero: San Salvatore Pisano da Marano, che ha dato corpo etereo agli spartiti musicali composti per i tre brani scritti dallo stesso Diantosky; Santa Grazia Ponticelli da Giugliano, come assistente alla regia; Santo Antonio D’Albenzio da Villaricca e San Gaetano Fierro da Mugnano, che hanno curato gli apparati audio e luci. Tutto questo era prevedibile sapere prima che iniziasse lo spettacolo, con la novità - per gli spettatori - di non potere accedere in sala se non dopo gli attori, che si erano già sistemati sul palco in assetto statico scenografico nella rappresentazione di una dirompente e suggestiva Crocifissione soffusa nell’alone mistificante di un canto gregoriano. Gli spettatori, religiosamente attoniti, sono stati lentamente invasi dai resuscitati che si muovevano attorno ad essi, sedendogli accanto e riprendendo a vagolare in un recitativo polifonico corale, nella loro plastica rigidità, come protagonisti di una Stazione apocrifa della Via Crucis, storicamente attualizzata con il recupero del brano evangelico di Gesù che scaccia i mercanti dal Tempio, nel quale si sono gradualmente fusi i racconti di Francesco che va incontro ai lebbrosi e della Vocazione di Chiara, mirabilmente interpretata e cantata, con dolcissima sonorità spiritualizzante, dalla ‘‘Santa Clelia Liguori’’. La rappresentazione sacra è stata permeata da tanti altri significati, attraverso il sintetico recupero emotivo della consacrazione religiosa di Fra Pio e di Frate Antonio, e poi nella disperazione finale dell’impotenza umana coincidente con la morte di Gesù, con i tradimenti di Giuda e di Pietro, e con la diffusione tra il pubblico delle pagine strappate dal libro delle Sacre Scritture. Lo spettacolo si è concluso così come era cominciato, e come si era dipanato nella continuita e sovrapposizione dei significati, cioè tra il pubblico, con i gli attori spersonalizzati che parlavano agli spettatori in faccia, ad uno ad uno, come per lasciare un messaggio personale e privilegiato per ogni uomo, declamando l’annunzio biblico di introduzione alla salvezza: ‘‘Preparate le strade e raddrizzate i sentieri’’. Emmanuele Coppola

di Milano, nipote di Eugenio Cucciariello, autore di una biografia letteraria del nonno e di altre apprezzate pubblicazioni. Questa ‘‘Raccolta di poesie 2011’’, uscita per AbbìAbbè Edizioni ed esposta simbolicamente al pubblico dei concittadini, per invogliarne la curiosità, al prezzo di tre euro, è dedicata al diciannovenne ‘‘fratellino’’ Ascanio, «volato via in cielo in età prematura per avverso destino» nel 1996. Il titolo, ‘‘Sogni e Speranze’’, è mutuato dice l’autore - da alcuni versi di una poesia di Nelson Mandela: «...Aggrappati sempre ai sogni e alle speranze...». La prima parte del libro è dedicata agli ‘‘Amori’’, un tema universale, ma particolarmente sofferto nell’autore, che comincia a raccontare a pezzi il suo recondito rimpianto, quello di non aver raccolto un amore lasciato stare «come una rosa dimenticata sul prato verde». Per lo più sono poesie dedicate in particolare ad una donna, con nome e cognome ed in ordine cronologico, dal 1982 al 2011, quasi per scandire la maturità delle illusioni deluse, e si comprende che ogni volta egli ha tramutato le accessibili realtà in sogni, poi ridestati come speranze nei versi sempre postumi di un desiderio, come «la cenere dei ricordi», cosciente della sua «ritornata voglia di non vivere», fermato ad un «incrocio come l’asino di Buridano», titubante e incapace di scegliere tra l’una e l’altra cosa. Sono emozioni, poesie e pensieri rappresi nell’istante dell’ispirazione, scarni e carichi di emotività inespressa, laddove si ritrova caratterialmente l’autore, per come ci tiene quasi a farsi riconoscere, cioè indeterminato a vivere le opportunità sfuggenti, come «la fine di un altro amore», ovvero come una poesia che «penzola ancora non letta tra le mie mani». Ed affiora, quindi, spesso, il rammarico anticipato per una irraggiungibile meta, verso la quale si pone in adorazione estasiata. L’amore è già passato, se non è sperato come qualcosa che somiglia a un desiderio distante. Allora di fatto esso è un «inestirpabile veleno», perché idealizzato ed inseguito invano.

Si legge la continuità di una passione, più che di un amore, che l’autore dei versi si è trascinata appresso negli anni, dalla primavera 1997 al 2011, inseguendo la realtà fantastica di una Virginia Viscardi. In questo senso, mi trovo a contraddire la mia stessa considerazione iniziale, perché qui si legge a puntate la trama di un racconto, e con la curiosità di arrivare all’ultima pagina, imbattendoci in espressioni iperboliche che servono a segnare i confini di un sentimento incontenibile e martellante per sfuggire alla delusione già maturata. Nelle trame sovrapponibili dell’ispirazione poetica, quel sentimento tradito o trascurato diventa un ‘‘amor cortese’’, e va quindi estraniandosi dalla rappresentazione reale di una determinata donna. Spesso già nei titoli si preannunzia una delusione che assurge a materia poetica, come un amore non dichiarato che si ritrova nei versi di ’’Avrei voluto dirti’’, scaricando così il rimpianto in una condizione di ineluttabilità (‘‘improbo e beffardo destino’’), collegando questo amore gozzaniano alla fatalità che ha segnato la sua vita con un altro evento che gli ha scavato ‘‘nell’anima colpe misteriose’’, alludendo ancora alla tragica morte derl ‘‘fratellino’’ Ascanio. É liricamente sentita e sofferta questa unica storia di un amore infinito distribuito su diverse donne come diverse occasioni ispiratrici di una ‘‘immateriale infatuazione’’. Il refrain è sempre quella ‘‘irripetibile occasione smarrita’’: «Se solo avessi potuto - se solo avessi voluto - se solo avessi avuto il coraggio...». Ma c’è anche un voluttuoso fantastico abbandono alla contemplazione di sguardi appena sfiorati, che sono storia della sua privata sensibilità, più che una corresponsione affettiva, e quindi una struggente rincorsa al ricordo dei sogni, quella per Virginia, ormai distante da qualsiasi realtà possibile. Possiamo concludere, allora, che questi sono amori ‘‘sospesi nei silenti ricordi’’, per lui che vive ‘‘nell’esilio coatto di Milano’’. La seconda parte del libro è dedicata ai ‘‘Paesaggi’’, e si può subito dire che il meglio dell’ispirazione poetica affiora nella pensosa contemplazione dei luoghi, quando l’autore si lascia permeare da un’intimità più sincera con una pacata riflessione su se stesso, dove l’amore entra veloce ed esce senza più voli iperbolici, ma con immagini ardite in una semplicità descrittiva. In fuga da se stesso, il poeta, con la sua sofferente umanità, approda in luoghi irreali, brevementi vissuti o sognati, dove aspira a naufragare; trova, quindi, requie nelle descrizioni paesaggistiche, teatro dei suoi pensieri/ricordi lontani struggenti e perduti, colori e profumi di fiori e alberi.


20

Sport

N. 8 del 7 Aprile 2012

il GUERRiER

sportivo

Chinaglia, triste epilogo di un ex campione All’inizio giocò nell’Internapoli al Collana. Proprio al Vomero conobbe la futura moglie, Connie Eruzione, italo-americana

Un infarto maligno e bastardo ha stroncato l’esistenza di Giorgione Chinaglia la mattina del Primo aprile nella sua casa di Miami, in Florida. L’ex campione della Lazio aveva 65 anni e da un po’ di tempo il suo cuore non funzionava più bene, tanto da essere operato una settimana prima del fatale infarto. Ascoltavo su RadioUno la radiocronaca di Juve-Napoli quando nell’intervallo davano la notizia della fine di “Long John”,

così era soprannominato. Sono rimasto basito, in silenzio per pochi minuti, poi ho telefonato a un amico di Marano (Franco) per liberarmi un po’ della tristezza che mi aveva assalito. Non incontravo Chinaglia da 33 anni, l’ultima volta fu a Napoli, all’hotel Royal in occasione d’una partita amichevole tra i Cosmos e il Napoli. A fine anni ’80. In precedenza lo andai a trovare a Roma, alla clinica Paidea, dove era morto Maestrelli, allenatore della Lazio, mi presentò il portiere Felice Pulici. Chinaglia è stato un personaggio del calcio italiano, a parte la bravura, un bisonte dell’area di rigore, giocava di potenza, di muscoli, anche rabbioso. Faceva parlare di sé pure fuori dal campo. Esuberante, rissoso, ci metteva poco a litigare con chiunque lo infastidisse. Era fatto così. Nato a Massa Carrara emigrò ragazzo assime col padre a Cardiff (Galles) dove il genitore trovò lavoro in una miniera. Giorgio lì

Salute & Benessere

Fitness e arti marziali, tre giorni di sport e spettacolo alla Mostra d’Oltremare Ospiti d’onore i ragazzi di Amici e Steve La Chance

Il 13-14-15 aprile il mondo del fitness, del wellness e della danza si incontrano al SEBS alla mostra D’oltremare di Napoli, dalle 9 alle 21 ingresso Piazzale Tecchio. Corsi, gare, esposizioni, incontri e workshop anche all’aperto. Oltre 10 palchi con i migliori presenters di fama mondiale. Gare di ballo no stop e la nuovissima area dedicata ai bambini da 0 ai 14 anni. Ultima novità di questa edizione l’area dedicata alle ARTI MARZIALI curata da Barrus. Inoltre, in occasione della quarta edizione del SEBS sarà tenuto il 1° Martial Arts Talent MAT con montepremi in denaro di mille euro. In giuria: Tonia Limatola (giornalista), Lino Pariota (musicista, produttore discografico), Maestro Lino Vacca (Etoile del Teatro San Carlo), Vinicio Mainini (Coreografo), Domenico Ventola (Consigliere Fondazione Cardinaletti), Giuseppe Ranieri (Presidente AGAR SPORT). Altra novità di questa edizione è la presenza dell’AIC (Associazione Italiana Calciatori) all’interno di uno stand con i centri medici campani, con la presenza del suo Presidente Damiano Tommasi. Il SEBS apre quest’anno le sue porte a tutti gli sport, accogliendo Federazioni e Comitati, Special Guest della Fiera: i Ragazzi di AMICI

con Josè Perez, Maria Zaffino e Stefano Di Martino. Giurato d’eccezione per il concorso della danza: Steve La Chance. Il torneo di Beach Tennis è una tappa nazionale di tipo agonistica disciplina registrata regolarmente presso la FIT caratteristica di svolgimento doppio maschile limitato 3.1. Domenica si svolgeranno i quarti, le semifinali e la finale con relative premiazioni. Non solo beach tennis, ma anche tennis per i diversamente abili. Saranno presenti in fiera gli istruttori dell’Associazione Asd Tennis club “Al tennis” per le dimostrazioni su carrozzella. Gli sport all’aperto non finisco qui, saranno disponibili in fiera: mini basket, mini volley, subbuteo, calcio balilla, ping pong, indoboard, sparring e duathlon. SEBS-Fimes non dimentica che la bellezza e il benessere non sono solo quelli del corpo. La manifestazione, infatti, si impegna nel sociale e lo fa attraverso partnership di grande rilievo. Saranno presenti alla manifestazione: i volontari di ABIO NAPOLI Associazione per il bambino in ospedale (www.abionapoli.org), di SAVE THE CHILDREN (www.savethechildren.it) e ASSOCIAZIONE ITALIANA LOTTA AL NEUROBLASTOMA (www.neuroblastoma.org). Giuliano Russo

cominciò a giocare nello Swansea, poi tornò in Italia ingaggiato dalla Massese in C, passò all’Internapoli nel 1967 fino al 1969. Con lui in squadra c’erano Pino Wilson, Peppiniello Massa e Tonino Incalza, quest’ultimo di Materdei non ebbe fortuna. Al Vomero Chinaglia conobbe la futura moglie, Connie Eruzione, un’italoamericana. Dopo l’esperienza vomerese andò alla Lazio dove esplose definitivamente. La squadra vinse uno storico scudetto e Chinaglia segnò 24 gol. Un idolo per il popolo laziale. Quell’anno fu chiamato in Nazionale da Valcareggi per i Mondiali in Germania, l’Italia fu subito eliminata e durante la gara con Haiti Valcareggi ebbe la sciagurata idea di sostituire Chinaglia con Anastasi. Apriti cielo. Giorgione avviandosi negli spogliatoi correndo, con la mano più volte mandò “affanculo” Valcareggi. Quel brutto gesto fece il giro del mondo. Seguirono polemiche a non finire, Maestrelli si precipitò immediatamente in Germania per calmare l’ira del suo centravanti. Nel ’76 lasciò l’Italia per l’America, lo presero i favolosi Cosmos di Nuova York, c’era anche Pelè. Lì Chinaglia fece furore e guada-

gnò soldi a palate. Aprì anche un ristorante, ma fallì poco dopo. Abitava nel New Jersy. Alcuni anni fa si mise nei guai colla giustizia italiana e contro di lui fu spiccato ordine di arresto. Voleva prendersi la presidenza della Lazio mettendo da parte Lotito. Fu accusato di estorsione, riciclaggio e aggiottaggio. Per la Procura di Roma era latitante a tutti gli effetti, in pratica in Italia non poteva più tornare. L’ex centravanti per scalare la Lazio prese contatti addirittura con quei delinquenti dei Casalesi. I funerali si sono svolti a Naples, in Florida dove viveva da anni. Lascia moglie e 5 figli e non 3 come scriveva il Mattino. Dunque, anche il Milan esce fuori dalla Champions ad opera di un superiore Barcellona. Ora alla squadra di Allegri non resta di vincere lo scudetto a scapito della Juve. Solo l’Inter nel 2010 batté il Barcellona nella semifinale a Milano, 3-1 il risultato finale. Al ritorno in Spagna la formazione di Mourinho per 1-0, ma in pratica era in finale col Bayern Monaco. L’Inter vinse la Coppa vincendo 2-0 con doppietta di Milito. Elio Guerriero

elio.guerriero@libero.it

SPORT VARI / L’evento mondiale

Ecco la Coppa America

Pronti, via. Solo dall’11 aprile fino al 15 iniziano le regate (preliminari) della Coppa America a Napoli. Tutto è pronto per ospitare il grande evento sportivo che è ripreso dalle televisioni provenienti da ogni parte del mondo. In Villa Comunale è allestito il “Villaggio della Vela” per accogliere addetti ai lavori, fotoreporter e giornalisti accredidati, si svolgeranno convegni e conferenze stampa. I controlli sono assai rigorosi, senza Pass non si passa. Il piano traffico naturalmente per l’occasione ha subito una rivoluzione, in strada moltissimi vigili urbani che danno anche indicazioni agli automobilisti “distratti”. Le imbarcazioni salperanno dal Molo Lauro del Lungomare e, quindi gli spettatori possono ammirare da una buona posizione e godersi l’incredibile spettacolo dei catamarani. Fatto sta che domenica 8 aprile in Piazza del Plebiscito sarà festa per la presentazione dei team che partecipano alle regate.

Personaggi dello sport sensibili per la prevenzione cardiovascolare. Al Primo Simposio Internazionale del 16 aprile che si terrà all’Agorà del Quick Parking Morelli (Via Morelli a Napoli) ci sarà anche il dottor Alfonso De Nicola, medico sportivo del Calcio Napoli. Invitato inoltre Francesco Postiglione, ex campione di pallanuoto. La conferenza stampa si è svolta il 2 aprile in Via Chiatamone n. 63 alla presenza di Annamaria Colao, Gaetano Cerrito, direttore organizzativo del Simposio “Club della Scienza… L’Altra Italia”. Presente l’avvocato Famiglietti. La serata inizia alle ore 17. Lo scultore Ambrosetti consegnerà targhe ai premiati. E.Gu.


21

Sport

N. 8 del 7 Aprile 2012

“Baskettando” verso il titolo di RAFFAELE SILVESTRI

Miglior epilogo non poteva esserci, per la stagione della selezione Under 21 giuglianese. La Tecfi, infatti, dopo aver concluso la regular season a punteggio pieno, ha ospitato la Final Four che l'ha consacrata campione regionale di categoria.

A Giugliano la Final Four Under 21 Nella due giorni vissuta al PalaTecfi, i gialloblu hanno incontrato prima il Portici 2000 in semifinale, e poi il Cala Moresca Mysenum in finale, dopo che questi ultimi avevano eliminato nell'altra semifinale la UISP Nocera. "Quest'anno abbiamo puntato molto sul settore gio-

buona per divenire in pianta stabile una delle società di riferimento nel panorama regionale, i numeri dicono che siamo la più vincente con oltre l'85% delle partite vinte". Il percorso di Giugliano continua quindi sui binari della crescita, puntando a coinvolgere quanto più

\

Under 17 Punti

TECFI GIUGLIANO Casaurea Piscinola Secondigliano Pro Cangiani Virtus Vico Mugnano Cala Moresca Arzano 2001 Arzano

32 26 26 20 18 14 12 8 4 0

\

Under 15 Punti

Via Campana, 226 - QUALIANO (NA) - Tel. 081 8189187

vanile", dice il presidente Andrea D'Alterio, "il nostro obiettivo è formarci in casa nostra gli atleti del futuro, per rendere sempre più radicata sul territorio la nostra società; abbiamo affidato la crescita di questi ragazzi ad uno staff tecnico guidato da un allenatore giovane ma già molto valido, ed i risultati ci stanno dando ragione: l'Under 21 è stata sicuramente la nostra punta di diamante, ma ci stiamo ben comportando in tutte le categorie, chiaro segnale che il futuro della nostra società ce lo stiamo costruendo in casa". Giugliano è stata autentica schiacciasassi, nella principale categoria juniores, terminando i propri match con una media di circa 40 punti di vantaggio sulle avversarie; numeri importanti, che fanno del sodalizio gialloblu una delle realtà più interessanti del panorama regionale. "Ci dispiace solo che per questa stagione" prosegue D'Alterio "la federazione abbia deciso di non far disputare le finali nazionali, sono certo che avremmo ben figurato anche in quella occasione, portando in alto il nome della nostra città; ma resto comunque molto soddisfatto di quanto realizzato fino ad oggi, coach D'Addio ha dato a tanti giovani la possibilità di misurarsi anche in prima squadra, accumulando esperienze importanti per il futuro, e nella stessa Under 21 hanno trovato spazio spesso ragazzi del '96, molto più piccoli dell'età massima consentita; questo vuol dire che siamo sulla strada

\

Under 19 Punti

Virtus Piscinola Pick and Roll Pro Cangiani Afragola Volla TECFI GIUGLIANO Casavatore Casalnuovo Napoli Nord Caivano

28 26 24 24 18 16 14 10 8 2

possibile i giovani del comprensorio. Una strada, però, che sfocia anche in altre iniziative, come il progetto "Baskettando", patrocinato dall'amministrazione comunale, con cui la società porta nelle scuole insegnamenti di vivere civile attraverso il gioco della pallacanestro. "I giovani sono una delle risorse principali di questa città" dichiara il presidente "e noi abbiamo il dovere di proporgli un'alternativa valida a tutte le devianze che rendono problematico il nostro territorio; con questo progetto gli insegnamo che è importante usare il casco ed allacciare le cinture, non usare droga, rispettare le leggi e le persone, il tutto proprio con lo strumento del basket, che ancora una volta si conferma grande sport e soprattutto palestra di vita".

Rosso Maniero TECFI GIUGLIANO Ischia Basket Minucci Forio Solfatara Pozzuoli N.O. Pozzuoli Iniziativa Popolare Partenope

25 24 22 16 12 12 8 4 2

\

Under 14 Punti

Secondigliano Kouros Napoli TECFI GIUGLIANO Collana Iniziativa Popolare Ischia Pro Cangiani Napoli

22 20 18 12 12 6 4 0

\

Under 13 Punti

TECFI GIUGLIANO Secondigliano S. Antimo Marano Villaricca Melito Casavatore Cala Moresca

24 18 14 14 13 6 2 2

Gestione Centro Ricerche Cangiano





Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.