Arca news n. 1

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NEWS

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consorzio arca viale delle scienze, ed.16 90128 palermo tel 0916615611 fax 0916615628 info@consorzioarca.it

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newsletter dell’incubatore accademico arca febbraio 2008

COLLOQUIO CON UMBERTO LA COMMARE, PRESIDENTE DEL CONSORZIO ARCA E FABIO MARIA MONTAGNINO, RESPONSABILE DELL’INCUBATORE ARCA Come è nato l'incubatore ARCA? ULC

L’Incubatore ARCA è nato da un’iniziativa congiunta dell’Università di Palermo, di Sviluppo Italia Sicilia, dell’Associazione Sintesi e della società privata Easy Integrazione di Sistemi in risposta a un bando emanato dal Ministero delle Attività Produttive (oggi Ministero dello Sviluppo Economico n.d.r.), che destinava una parte delle somme ottenute dallo Stato dalla vendita delle licenze per la telefonia UMTS allo sviluppo di programmi per il sostegno della creazione di aziende innovative, con particolare riferimento al comparto delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Dopo l’approvazione del progetto da parte del Ministero, i quattro partner hanno dato vita al Consorzio ARCA con l’obiettivo di implementare a Palermo un modello di incubazione orientato alla creazione di imprese innovative, ponendo una specifica attenzione al bacino degli enti di ricerca operanti sul territorio. La missione che ci siamo dati è quella di contribuire a sviluppare nel ricercatore una capacità di proposizione attiva delle proprie

competenze sul mercato. In tal modo si incrementa la ricaduta dei risultati della ricerca nella società, accelerando la capacità di generare innovazione. Come si svolge il processo di incubazione? FMM

Si parte da un’attività preliminare che probabilmente è la più importante di tutte, perché è quella che determina, in qualche modo, la domanda di servizi di incubazione: la promozione della cultura imprenditoriale all’interno degli ambienti in cui possono nascere idee d’impresa innovative, integrata ad una attività di scouting di idee. Da una parte bisogna, quindi, promuovere l’interesse per un percorso di accompagnamento che traduca il valore potenziale di competenze, di prototipi, di prodotti della ricerca, in reali opportunità di mercato. Accanto a questa opera di sensibilizzazione va fatta un’opera di indagine, per andare a scovare nel mondo universitario e della ricerca cosa ci sia di interessante dal punto di vista imprenditoriale, sia in termini di persone che di risultati scientifici. Questo avviene per

conoscenza diretta delle strutture, attraverso il passaparola e mediante un contatto costante con i ricercatori garantito da seminari, incontri e iniziative promozionali. Alla fine, quando si è raggiunta una massa sufficiente di attività promozionali e di comunicazione, il sistema comincia ad alimentarsi da solo. Sicuramente, una componente importante in questa fase, è stata l’organizzazione della Start Cup, un’iniziativa annuale di premiazione delle migliori idee imprenditoriali, che motivasse i ricercatori, specialmente i giovani, operanti negli ambienti di riferimento della nostra attività a farsi avanti, a tradurre in una proposta leggibile da parte di un gruppo di valutatori indipendenti, la possibile iniziativa imprenditoriale. A valle di questa attività promozionale e di scouting, inizia la vera e propria attività di accompagnamento. Le iniziative che emergono dall’attività di promozione vengono assistite da un tutor in una fase di analisi di fattibilità, passando quindi per un filtro che seleziona quelle che hanno un potenziale maggiore in base alla loro fattibilità tecnico-economica. Naturalmente in questa fase è cruciale la qualità del gruppo proponente, sia dal punto di vista tecnico-scientifico, che in termini di


L’Incubatore Arca anno di apertura

2006

superfice

600 mq

numero moduli

imprese ospitate servizi

11

12

segreteria, sala stampa, sala

convegni, sala riunioni, aula

didattica, cucina

motivazione imprenditoriale. In questo modo si riesce a comprendere quanto si sia vicini ad un prodotto pronto per essere commercializzato e quanto il mercato sia interessato a quel tipo di prodotto. Se per il tutor l’idea funziona, cioè risulta fattibile tecnicamente ed economicamente, i proponenti possono entrare in una fase di preincubazione: l’iniziativa viene validata dal Consiglio Direttivo di ARCA e le vengono assegnate risorse per un prima fase di accompagnamento. Questa fase consente di arrivare alla stesura del business plan e di dotare il gruppo imprenditoriale di una serie di strumenti che, una volta costituita l’impresa, ne consenta l’ingresso tempestivo sul mercato. A seguito di questa fase, l’impresa può sottoscrivere un contratto di incubazione per ottenere un “modulo” di incubazione, un ufficio in cui insediarsi e svolgere la propria attività. Insieme al modulo riceverà formazione ed il supporto di consulenti fiscali, di consulenti del lavoro, di grafici, di esperti in gestione della proprietà intellettuale o altre consulenze specifiche. Fino alla preincubazione l’assistenza di ARCA è gratutita. Dal momento in cui l’azienda viene costituita ed entra nella fase di incubazione, il rapporto fra ARCA e l’impresa è di tipo contrattuale e le attività di assistenza vengono cofinanziate, in parte, dall’impresa stessa. In cosa differisce un incubatore accademico da un incubatore d'impresa generico? FMM

Cambia la focalizzazione. Un incubatore d’impresa generico assiste qualsiasi tipo di impresa. Credo che il tempo degli incubatori d’impresa generici sia tramontato, nel senso che gli incubatori oggi possono non essere accademici ma, per dare un supporto efficace, è opportuno che siano comunque specialistici. Intendo dire: se un incubatore si dota di infrastrutture e di una rete di relazioni particolarmente utili per le imprese che

sviluppano software, sarà un incubatore specialistico nel settore del software, lo stesso nel settore della meccanica, del design, delle biotecnologie, e così via. Naturalmente, se dispone di risorse sufficienti, un incubatore può seguire adeguatamente più ”cluster” tematici. L’incubatore accademico ha in più un’attenzione specifica per quelle idee imprenditoriali che possono nascere da ambienti universitari e di ricerca, nella convinzione che il potenziale, in termini di opportunità per investitori e in generale per il territorio in cui l’impresa si muove, siano molto elevate quando il contenuto di conoscenza, il contenuto immateriale, nel processo o nel prodotto della nuova impresa, venga dall’innovazione. I servizi che offre l’Incubatore ARCA sono rivolti esclusivamente a soggetti provenienti dall'università? ULC

No, sono rivolti anche a soggetti non provenenti dall’ambiente universitario, intanto perché esistono enti di ricerca non universitari, come il CNR, che operano sul nostro territorio e che producono ricerca che potrebbe avere ricadute imprenditoriali. Più in generale il prerequisito per entrare in contatto con ARCA è che l’iniziativa imprenditoriale sia innovativa e che almeno uno dei proponenti abbia svolto attività di ricerca che vengono valorizzate dall’idea imprenditoriale. Questo vuol dire che,

potenzialmente, anche una buona tesi di laurea sperimentale è sufficiente per essere presi in considerazione dall’Incubatore. Quali sono i principali ostacoli che i neo-imprenditori incontrano all’inizio del loro cammino, e come si adopera il Consorzio per consentirne il superamento? ULC

Innanzitutto la carenza di mentalità imprenditoriale, che si sostanzia in un approccio che tende a non valutare correttamente e a non assumersi in pieno il rischio dell’attività d’impresa. Per questo, uno degli obiettivi di ARCA è quello di mettere i proponenti a contatto con ambienti imprenditoriali, di far respirare loro “l’aria giusta”. Il coinvolgimento di titolari d’azienda nello staff dei tutor di ARCA serve proprio a questo. Un altro vincolo è il tempo. Spesso le idee vengono da gruppi per i quali l’attività di ricerca e la didattica costituiscono il primo impegno. Noi stimoliamo i proponenti a trovare da subito al loro interno una figura che si dedichi in maniera prevalente all’impresa, altrimenti l’impresa stessa stenterà a partire. Infine, un ulteriore limite, al quale si fa fronte con attività formative ed attività di tutoraggio, è la scarsa esperienza nella gestione aziendale. Questo è l’elemento su cui si può lavorare di più, nel senso che se c’è la mentalità giusta e un reale impegno, gli ostacoli legati alla poca esperienza si superano, grazie all’assistenza che ARCA fornisce. A tre anni e mezzo dalla sua costituzione, l'incubatore ospita dodici imprese e altre sei sono in fase di costituzione. Un bilancio positivo? FMM


L’incubatore accademico ha in più un’attenzione specifica per quelle idee imprenditoriali che possono nascere da ambienti universitari e di ricerca, nella convinzione che il potenziale, in termini di opportunità per investitori e in generale per il territorio in cui l’impresa si muove, siano molto elevate quando il contenuto di conoscenza, il contenuto immateriale, nel processo o nel prodotto della nuova impresa, venga dall’innovazione Il bilancio è in linea con quelli che erano gli obiettivi del progetto. Il numero di imprese da creare a fine progetto era fra i più impegnativi, ma siamo sostanzialmente in linea con gli impegni presi con il Ministero. Con un obiettivo di venti nuove imprese da costituire, abbiamo dodici imprese assistite dall’incubatore, altre che sono nate a seguito delle attività di preincubazione, anche se non hanno proseguito il rapporto con l’incubatore in forma strutturata, e ulteriori sei iniziative sono in fase di preincubazione. Il progetto ha, tuttavia, richiesto uno sforzo promozionale superiore al previsto, perché in qualche modo le resistenze iniziali dell’ambiente di riferimento in termini di approccio al tema dell’imprenditorialità sono state significative. Abbiamo dovuto fare molta fatica per far conoscere ed apprezzare le opportunità offerte dall’Incubatore. Questo, in relazione al territorio all’interno del quale il Consorzio opera? ULC

Si. In un territorio come il nostro, l’elemento determinante per l’economia locale e prevalente dal punto di vista occupazionale, non è l’impresa privata; il nostro territorio vede un sottodimensionamento del sistema produttivo privato, soprattutto in ambito manifatturiero, meno nell’ambito dei servizi. La prevalenza è chiaramente del sistema del lavoro pubblico o legato alla mano pubblica, anche in forma privatistica, mentre l’attività privata è orientata verso alcuni comparti tradizionali come il commercio e l’edilizia. In questo contesto è sicuramente più difficile sviluppare il tema dell’impresa ad alta tecnologia o comunque ad alto contenuto di competenza e di conoscenza ed affermarlo come uno degli elementi costitutivi dell’economia locale. Per altro, il fatto che nella nostra economia questa componente non abbia ancora trovato un’affermazione, in una fase in cui si tende ad una generale

riduzione dell’intervento pubblico nell’economia, forse rappresenta anche un’opportunità, perché la proposta di un incubatore di imprese come il nostro rappresenta un chiaro messaggio innovativo ed attrattivo per chi immagina un modello diverso di sviluppo locale. È evidente che tradurre questo messaggio in qualcosa che incida fortemente sull’economia locale richiede un salto dimensionale ed è questa la nostra visione per il futuro di ARCA. E quali quindi le prospettive per il futuro dell’Incubatore? FMM

Le prospettive future sono determinate, da un lato, dal recente rifinanziamento di ARCA da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. I nuovi fondi ci consentiranno di dare un respiro più ampio alla nostra attività, potremo sviluppare ulteriormente il nostro approccio per altri quattro anni, con importanti novità: punteremo molto sull’internazionalizazione delle imprese e ci rivolgeremo ad alcuni

cluster tematici che ci sono sembrati più promettenti in questa fase: informatica e telecomunicazioni, nuovi materiali e nuovi processi industriali, risorse naturali e biotecnologie. Vogliamo che alcune vocazioni territoriali, per esempio l’agroalimentare, trovino spazio nell’incubatore. Dall’altro lato, vorremmo che ARCA partecipasse ad una strategia territoriale più complessiva rivolta a fare del territorio palermitano un’area di eccellenza su alcune tematiche, su alcuni ambiti di competenza e dove sia naturale creare o insediare imprese. Chiaramente, in questo, il rapporto con gli altri soggetti impegnati nel governo del territorio è essenziale, e mi riferisco sia agli Enti Locali che alle aree di sviluppo industriale, pensando anche ad una sempre maggiore sintonia dell’attività di ARCA con quella più generale dell’Università degli Studi di Palermo.

A cura di Luigi Cafarelli


LE AZIENDE DELL’INCUBATORE ARCA

BIONAT

IRRIWORKS

SECURPROJECT.IT

sistema per l’estrazione

che gestisce la

e sviluppo di applicazioni

La società ha brevettato un

Ha sviluppato un software

rapida del DNA: cinque

minuti contro un’ora dei

metodi tradizionali. Un altro brevetto riguarda un

sistema rapido e semplice per l’individuazione di

soggetti geneticamente predisposti alla malattia

celiaca. Clienti in tutta Italia: ospedali e laboratori privati.

DOCTOR GREEN

progettazione di reti di

irrigazione tenendo conto

della morfologia, del tipo di terreno e del tipo di

eventuali malfunzionamenti dell’impianto, con

sensibili e nel controllo della vulnerabilità dei

l’incremento in quantità e qualità delle produzioni agricole, e risparmi sui costi di installazione.

importanti in questo campo in Italia.

IDRAMBIENTE Svolge un ruolo di

consulenza nel campo del

rischio idrogeologico, per la

mammografico Cyclopus

CAD, un software che emula le capacità

diagnostiche di un medico senologo con grande

esperienza, grazie all’implementazione di tecniche

di intelligenza artificiale per il riconoscimento

d’immagine. Il sistema è attualmente in prova al

Policlinico di Palermo, e presto i primi esemplari

nazionali.

Offre tecnologie

soggette a potenziale esondazione, e per la

multimediali per la

gestione delle reti idriche. Sviluppa tecnologie

aziende private impegnate nella gestione del territorio.

INTRAM

La società studia e propone soluzioni innovative e

scientifiche per organizzare

conoscenza, la divulgazione

e la salvaguardia dei beni

culturali. Si rivolge a musei, soprintendenze,

pubbliche amministrazioni, studi di architettura,

restauratori e privati in generale. Tra gli attuali

impegni, il rilevamento con scanner-laser della

Cappella Palatina e i rilievi di Palazzo Branciforte

finalizzati al progetto di restauro di Gae Aulenti.

SIN

il traffico cittadino e per

La società sperimenta le

pianificare, progettare e gestire sistemi e reti di

applicazioni industriali delle

trasporto di persone e merci. Intram si rivolge in primo luogo agli enti locali preposti alla

pianificazione territoriale ed alle aziende che gestiscono sistemi logistici e di trasporto.

OPERA

radiazioni ionizzanti, che alterano la struttura dei

materiali irradiati: per esempio, irradiando un

legno povero, come l’abete, questo assume le

caratteristiche di un legno pregiato. L’attività

principale è il monitoraggio e la gestione delle

sorgenti di radiazioni, con particolare riferimento al Radon.

SOFTENERGY

La società si rivolge a

cliniche, impianti sportivi,

alberghi, centri commerciali

e più in generale a tutte le

strutture che hanno grossi e costanti consumi

energetici; propone anche applicazioni innovative, come l’installazione di impianti di raffrescamento

a energia solare e la produzione di energia elettrica da piccolissimi impianti eolici.

WINGS

saranno utilizzati presso altri centri diagnostici

valutazione delle aree

hardware e software destinate ad enti pubblici ed

sistemi informatici.

La società produce il CAD

ad esempio la “flebo” per le

col Parco di Monza, una delle scuole più

nella protezione dalle intercettazioni di dati

MEDICAD

tecniche innovative, come

la gestione del verde ornamentale in collegamento

informatica, che si rivolge

sia a privati che ad organismi pubblici come la

magistratura e le forze dell’ordine. È specializzata

realizza aree verdi usando

meno nocivo per l’ambiente. Organizza corsi per

software per la sicurezza

coltura. I vantaggi consistono nel risparmio di

acqua e fertilizzanti e nell’individuazione di

La società progetta e

piante, un intervento fitosanitario più efficace e

È un’azienda di consulenza

La società ha studiato un sistema per risalire

all’autore di collegamenti

illeciti nelle connessioni ad

Internet condivise da più utenti (alberghi, centri

congressi, internet-point). Più in generale Wings

progetta sistemi innovativi per la gestione di reti

di telecomunicazioni, con particolare riferimento alle reti senza fili.

WISENET

La società si occupa dello sviluppo di sistemi di

rilevamento dati. Attraverso reti cablate e wireless,

Wisenet consente di monitorare parametri critici

di tipo ambientale o strutturale. I campi di

applicazione riguardano, ad esempio, l’agricoltura

di precisione, la gestione dei beni culturali, la

prevenzione sismica, il controllo delle discariche.


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