"La mistica" Vol.1 - by Angelo Marchetti (Italia, Milano 1930-2000)

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LILIANA

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Š Copyright by Giuseppe Marchetti, 2007 ISBN 978-1-7303-2189-7

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Angelo Marchetti presentazione di Beppe Della Petra

La mistica

Volume primo

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Angelo Marchetti è stato un artista che, per libera scelta, si è allontanato dal circuito “dell’arte” verso la fine degli anni ’70, scomparendo di fatto dal mercato, sia per tormentate vicissitudini esistenziali che per la volontaria scelta di estraniarsi totalmente (come forma di ribellione culturale alle regole imposte dal mercato), a costo di abbandonare nell’oblio il proprio successo d’artista. Ma nel contempo, non ha mai interrotto la produzione artistica, riservandola solo in parte ad una cerchia ristretta di collezionisti ed il resto per ricerca personale, ed ora riemersa alla luce. Nel realizzare questa pubblicazione con opere fino ad ora mai esposte, alcune provenienti da collezioni private, si vuole ripresentare l'artista per il suo valore espressivo e ricollocarlo più compiutamente nel quadro globale dell'arte contemporanea e, per questo intento, si è pensato di far parlare direttamente il pittore, in una sorta di auto-presentazione, rivelando un suo scritto che fù utilizzato da Angelo come appunto personale, in occasione di una prima serata per l’inaugurazione di una mostra presso la galleria d’arte “La Cripta”, attiva in Milano fino agli inizi degli anni ‘80. “Angelo Marchetti, nato a Milano 1930, ho sempre dipinto e scolpito. Ho frequentato per un breve periodo l'ambiente artistico senza frequentare la scuola intesa sul piano didattico. Ho considerato i maestri del passato affidandomi alla mia intuizione, ho cercato di ascoltare e d'imparare da chi, al momento in cui vivevo, ho ritenuto valido di chiarimenti. Mi sono estraniato dalla cosiddetta cultura, intesa come "fabbrica della cultura", ma ho sempre cercato di ascoltare le parole dei maestri di vita e di sviluppare poi nel mio intimo, i loro insegnamenti, per tradurre in azione il mio sentire fino all'estremo. Ho preso coscienza dei miei limiti, sia pure cadendo spesso in presunzioni, cercando subito dopo di ridimensionare la mia posizione di uomo. L'incontro quotidiano con la vita, mi ha fatto riflettere sulla scelta della mia realtà più vera, intendo dire la scelta ben distinta da quella realtà apparente, costruita da tutte le distrazioni mosse, dalla mia struttura a personalistica e cerebrale, ma di quella realtà interiore che ho potuto cogliere solamente nel silenzio e nell'astrazione di me stesso.

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Quella realtà non palpabile, ma che ha la possibilità di essere sentita è confermata in quella leva di sguardi che viene fatta in se stessi. La certezza di quello che affermo non posso dimostrarla che con le mie opere, benché essere non siano che molecole di questo mio sentire. Posso perciò dire in piena coscienza , di cercare, di cercare in continuità. Perché solo verso questo sono proteso. So solamente una cosa come tutti gli uomini sono chiamato, ma al tempo stesso non mi preoccupo di essere eletto. Testimone del mio operato e solo Colui che mi fa sentire di Essere un atto d'amore e solo verso Lui io devo corrispondere come una docile fibra dell'universo.” Angelo, l’artista che credeva oltre che alla forza delle immagini, molto nel messaggio esoterico dei suoi quadri; per questo che è difficile spiegare quanto sia nascosto dentro un'opera, se non si conosce prima l’intimo religioso di Angelo artista e il suo evolversi come uomo dedicato all’arte; il suo rifiuto delle regole convenzionali, anche a costo di oscurare l’invisibile messaggio contenuto nelle sue tele, a favore della sua capacità rappresentativa d’immagine. Se è probabile quindi che l'invisibile sia importante quanto l'apparenza della rappresentazione, per entrare nella stanza di questa bellezza nascosta serve la curiosità di una mente che realizza il messaggio, che é percepibile solo dallo sguardo di un attento osservatore dotato di “grazia”. Angelo Marchetti condivideva in modo viscerale quanto in sostanza è affermato da Sant’Agostino – che l’uomo senza la grazia sarebbe una bestia – e dunque curiosare nelle tele, tra le righe non scritte delle sue opere, è come entrare in un ciclo vizioso di chi vuol capire; ecco il capire esoterico, gli estranei sono esclusi e possono comprenderla solo quelli che, già iniziati, iniziati alla ricerca interiore la conoscono. In correlazione Angelo usava sovente l’esempio della risonanza per far entrare nell’intimo dell’opera e per meglio leggerla nel suo contenuto; tutti conosciamo dalla fisica il concetto di risonanza, un diapason vibra ad un suono solo se questo suono corrisponde alla sua propria frequenza, se questo non avviene, il suono, per il diapason non esiste in quanto non può percepirlo… allo stesso modo l’uomo per ogni percezione ha bisogno in se stesso di una corrispondenza in grado di –vibrare all’unisono – e di trasmettergli quindi la percezione attraverso la risonanza. In alcune opere di Angelo Marchetti questo effetto è evidente ad ognuno e ha solo lo scopo di rendere più chiaro il principio che l’artista ostinatamente voleva divulgare… BEPPE DELLA PETRA

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Volete guardare in faccia la vostra anima ? Prendete una foglia e tagliatela in due strati, e, guardate. Volete guardare in faccia il vostro spirito? Prendete una foglia e, tagliatela in tre strati, e, ASCOLTATE. ANGELO MARCHETTI

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La mia amicizia con Marchetti e la dimestichezza con la sua arte dipendono, in gran parte, dalla curiosità suscitata in me dal suo temperamento, generoso spesso fino alla dissipazione del proprio lavoro e talvolta incurante di “amministrarsi”. Comunque restò per me sempre eccezionale e stupefacente la libertà e varietà di mezzi con cui egli aggredì la sua passione artistica, con elaborati ad un tempo raffinati e barbarici, schietti ed impetuosi, tutti risolti con enorme impeto ed entusiasmo. Specie nella scultura su rame e su ferro egli parve sfogare questo suo primo ordito, genuinamente primitivo, ma favoloso e poetico, e non è facile ridire del fascino di queste grandi scheggiature di ferro e di rame, di questi temi di guerrieri ed in specie il Don Chisciotte a tutto sbalzo, fatti senza l’Ausilio di una cultura profonda e cosciente, senza avere mai letto Cervantes, ed unicamente affidatosi ad un mondo di favole raccontategli ed assunte d’acciaio, ma non per questo meno sentite e potenti, e rese come una furente soffocazione plastica. D’altra parte fu proprio questo impetuoso lavoro di ricordo e di fantasia ad avvertire l’artista dell’esigenza di una maggiore leggibilità figurativa, della ricerca di un rapporto molto più elegiaco e tranquillo. Quando il mondo poetico dovette apparirgli interiormente provvisorio, ebbe a constatare che questa provvisorietà faceva tutt’uno con le forme che egli aveva più accettate di quanto non se le fosse conquistate personalmente, anche se l’accettazione era stata entusiastica. Da allora affiora il problema di una compiuta digitazione interiore, di un’esigenza costantemente sentita di formazione, spirituale, che solo attraverso la pittura poteva trovare inevitabilmente il rinnovo di tutto il suo mondo come radice vitale del suo sentire, direzione questa assunta sempre più coerentemente e con lucida ed appassionata fede. Io credo che non si possa meglio definire l'opera pittorica di Marchetti che uno stupendo viaggio negli infiniti mondi dello spirito. Egli riesce sempre a darci, in una ben equilibrata ed armoniosa spazialità, una profondità di sentimenti che nei toni lievi, caldi vibranti, tesi ad evocare i suoi soggetti in un alone di poesia pura, si esprimono amorosamente, e diremmo, religiosamente. In lui colpisce il vigore delle idee che si impone ai sensi e che veste di concreto i fantasmi dell'immaginazione; è evidente inoltre lo sforzo continuo di impoverire e sdrumare il colore nel fine certo di imporre la costruzione e l'offerta di un'infinità di sentimenti e di splendori di bellezze, che dagli occhi scende dentro l'anima castigando ogni tentazione d'effetto e di eccesso cromatico. La sua pittura nasce quindi da un travaglio, da un anelito verso una purezza assoluta. Occorre riconoscere all’artista quale atto di coerenza col lavoro sin qui svolto, che da un iniziale furore creativo, molte volte drammatico nella ricerca di un rapporto realtà-poesia che trovasse soluzione nella sua coscienza, egli può avere anche sbagliato talvolta, ma ha continuato a sperimentare con vivezza, impegno e sincerità sino a dare senso e dignità alla sua meditazione estetica. Milano 27 marzo 1976 ETTORE CERUTI 11


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L’uomo ha un vantaggio, se onesto con se stesso, sa riconoscere i propri limiti. Ma, il dramma avviene quando si accomuna. Di conseguenza, i casi detti più e, i casi detti meno entrano in conflitto. E, da qui; nasce l'anacronismo che li fa nemici, nemici anche di se stessi! Ma se i primi con umiltà sapranno accostarsi ai secondi, e, i secondi facessero lo sforzo di (da) accostarsi a loro volta cercando di elevarsi. Allora ci sarà vero equilibrio. Poiché l'uomo non è, solo un impasto di distinti animali. Ma ha il privilegio di doni divini, e, ognuno ha il dovere di scoprirli in se. Ma se ciò non avviene ci saranno sempre discordia e guerre. ANGELO MARCHETTI

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L'uomo libero con sé e gli altri in Dio, per Dio cosciente d’essere un uomo non comanderà al fratello e da esso non subirà comandi ma accetterà con tutto il suo sentire la gioia di essere uomo per dare sempre solo amore. Poiché questo è il suo progresso unico e vero verso la bianca vetta del monte divino che non ha misure ne confini. ANGELO MARCHETTI

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I poteri della mente, l'intelletto, il genio, sono le maggiori potenze che la Natura creata da Dio, distribuisce al genere umano. La sua comparsa, (ultimo animale creato da Dio a sua simiglianza,) a carponi, razziando, stupito, non per nulla perse. Si concentrò, crebbe, si moltiplicò, si comprese. Cominciò a grafitar sui massi, a coprirsi, e ad estendere per necessità di vita il complicato groviglio del cúmolo dei suoi poteri. La via ebbe inizio. Si creò il binomio, (Arte-Uomo.) Tù Angelo Marchetti, che la tua vita si inalza verso il sublime ancora in età immatura; è come se ti inoltrarsi in un fitto bosco dove la luce leggermente filtra fra le centenarie piante dove l'orizzonte appena si intravede ora sereno, ora coperto di nubi. Solo al calar del sole t'accorgi che il giorno sta per finire per la posizione inclinata che lascia in ombra le cime filtrando fra i tronchi più radi. Te ne ritorni a casa raccogliendo le tele appena bozzate e segui il sentiero fiancheggiato dal ruscello che ti da la gioia al vederlo, odi il mormorio dell'acqua che scorre al piano che ti da quel senso di benessere e una tranquillità per il tuo lavoro. La tua sensibilità, la raccolta delle immagini, elucubrate dalla fantasia, la tua capacità artistica che osserviamo sulle tue tele, ci rendono partecipi al godimento dello spirito dimenticando per un momento le amarezze della vita di tutti i giorni. Il turbine della discordia fra gli uomini in quella battaglia di vita e di morte, di quei cavalli terrorizzati di quella lotta fraticidra espressa con tanta forza in un quadro, la bellezza del nudo dell’essere creato da Dio per la continuazione della spece, (la donna) rivelano quelle capacità non comuni che ti elevano alla Gloria. Nondimeno scongiuri con veemenza quelle fantomatiche figure lasciate dal pennello infedele guidato dalle mani di fantomatici artisti. Non ti sei condotto, hai seguito la verità che Dio predilige e che tutti noi ammiriamo, hai raggiunto le più alte vette che può arrivare un artista creandoti Maestro delle future è generazioni che si dedicheranno allo studio delle Belle Arti. Milano, 27 marzo 1973 ALFREDO MARCHESI

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Cercai Dio nella disperazione non lo trovai Cercai Dio nell'amore non lo trovai Cercai Dio nella ricchezza non lo trovai Cercai Dio nella gioia non lo trovai Cercai, Cercai, Cercai sempre e non lo trovai. Stetti in pace e in silenzio e Dio mi era accanto guida, amico, fratello, maestro, consolazione, infinito bene, Amore. ANGELO MARCHETTI

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Amici a voi che sulle spalle sentite il peso della croce della vostra condizione e della vostra fatica. Ricordate che proprio voi siete in grado di capire e di amare Cristo Gesù. Ci vorrà sì un po' di istruzione; e occorrerà una disposizione che si chiama l'onestà e più: la rettitudine, il desiderio di capire ed amare; ci vorrà un po’ di aspirazione e di preghiera, come quella del Vangelo: “ FA CHE IO VEDA” (MAR 10,51); ma poi Gesù si farà sentire, si farà vedere per quello ch’Egli è, in sé è per voi: il Fratello, il Collega, l’Amico, il Maestro, il Difensore, il Consolatore, il Redentore, il Signore. ANGELO MARCHETTI

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La sabbia fa dune di inetto granito. Il profilo dell'uomo ormai è deforme. E, un blando ricordo, di fede, nel rio si è perso. Il mare tutto ha cancellato. E l'ultima ombra di vita al sole si è arsa! ANGELO MARCHETTI

S’imbruna la pietra, e, dal pioppo la chiama Si fa scura e nera Un’ultimo trillo del passero in su la fronda come fosse l’amen al fin d’una preghiera. ANGELO MARCHETTI

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Angelo Marchetti ha mostrato nei suoi disegni e dipinti esposti alla Galleria La Cripta, il suo impegno di far sentire l’uomo teso nello sforzo per liberarsi dal peso e dalle costrizioni della materia, per cercare di ritrovare lo spirito puro da cui è nato. Il discorso grafico dei disegni, viene condotto col solo filo di contorno per marcare l’espressione dei personaggi, mentre nei dipinti l’artista si vale di tutti i mezzi (forte disegno, prospettive audaci, contrasti vivi, colori vibranti, composizioni serrate) per riuscire maggiormente efficace. Un artista serio che combatte la sua battaglia come un crociato: con autorità e fermezza, conducendo tuttavia avanti anche la sua maturità artistica poiché egli sa che si può divenire più persuasivi con un linguaggio suadente. Milano, Giugno 1971 Da la rivista “PARLIAMOCI” DINO VILLANI

Più che esposizioni figurative nel significato tradizionale del termine le composizioni di Angelo Marchetti sono degli eventi che impaginano forze spirituali in antagonismo tra di loro. GIUSEPPE NASILLO

... Alla Galleria La Cripta, espone per la prima volta Angelo Marchetti che presenta grandi quadri simbolici schizzati alla brava con gli immancabili cavalli che son sempre stata la sua preferita ispirazione. L’impeto di questa sua pittura estremamente decisa, garantisce futuri sviluppi a questo nuovo pittore che si presenta tanto coraggiosamente alla ribalta. Milano, Luglio 1971 LUIGI BRACCHI

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Biografia: Angelo Marchetti è nato il 10 gennaio 1930 a Milano, (risulterà registrato all’anagrafe del Comune di Milano solo il giorno dopo). Frequenta per un breve periodo l’ambiente artistico dell’Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano, ma di fatto è sempre stato un autodidatta, svolgendo la sua attività di Artista prevalentemente a Milano con lunghe parentesi estive in Friuli. Dal suo studio d’arte in via Giovanni Raiberti a Milano, organizza la sua prima esposizione d’arte al Palazzo Serbelloni nella sala Napoleonica con 12 grandi disegni illustrativi, dell'interpretazione poetica dell'opera: La sinfonia fantastica, di BERLIOZ, op.14. (Milano, 1961). Si susseguono numerose esposizioni nelle principali gallerie di Milano, città dove si è sempre sentito legato culturalmente ed affettivamente. Altre mostre d’arte sono realizzate in Francia, Svizzera, Germania e Inghilterra ed alcune sue opere sono presenti in America presso collezionisti privati.

~ Personalità artistica: Alternando l'attività di pittore a quella di scultore ed incisore, Angelo Marchetti è riuscito a costruirsi un modulo espressivo personale in cui è difficile scindere l'oculata conduzione disegnativa dalle componenti plastiche e cromatiche. Nel gesto esasperato, volutamente deforme ed irregolare delle sue figure è facile avvertire la percezione di stimoli polivalenti nei quali l'irruenza e l'istinto trasudano ad ogni passo, quasi ad evidenziare il turbinio psicologico che attanaglia continuamente l'essere umano deambulante «spinte vel sponte» sotto l'impenetrabile coltre della sua esistenza. « Il mio intento» - afferma l'artista milanese - «è quello di cercare, cercare, cercare, per scoprire la logica per la quale mi trovo nella condizione e nella posizione di uomo. Esternarsi attraverso un mezzo, nel mio caso l'immagine figurata, e nel contempo valutare nell'intimo i doni positivi e gli stimoli negativi; positivi, come riconoscimento che sento veramente tale, negativi in tutta la loro accezione». Una componente diarchica sembra continuamente affiorare nei lavori di questo artista che parla di lotte incessanti tra edonismo e patimento, tra Bene e Male, tra Ormudz e Ariman, e quali (bisogna purtroppo convenirne) sono retaggio insopprimibile della bisaccia esistenziale che ci trasciniamo ininterrottamente appresso. Il discorso che Marchetti propone con encomiabile convincimento appare ancora più apprezzabile se si pensa per un attimo che egli conversa senza poggiare su supporti di scuola o di formazione accademica alcuna, se non su quelli di una personale e continua stratificazione empirica guadagnatagli dal suo impegno di autodidatta che sappiamo sempre più laborioso e sofferto di qualunque corso di studi regolari. Pensiero sull'arte. «L'arte rappresenta l'essenza della vita stessa». Pensiero sulla vita. «La vita è coscienza, formazione diretta a cogliere i lati più importanti dell'esistenza stessa». 67


Documentazione critica. «L'arte di Angelo Marchetti ci appare semplice e complessa al tempo stesso. Questo artista milanese, non più giovanissimo, che non ha lunga consuetudine di mostre personali per il semplice fatto che la sua schiva umanità mai vi ha attribuito molta importanza, si presenta finalmente con una panoramica validissima della sua ultima produzione; ma un'antologica quindi essendo le sue opere precedenti irreperibili ormai pur se ben collocate, disperse come sono presso una moltitudine di collezionisti piccoli e grandi. Perché si tratta di un pittore circondato da un appassionato consenso di esaminatori, non ignoto al pubblico, da quello più voluto e culturalmente preparato a quello più sprovveduto ma forse per questo motivo più sensibile e spontaneamente onesto… La tecnica con cui Angelo Marchetti realizza i suoi quadri è semplice: colori magri , senza corpo quasi né spessore ; si avverte che il pittore sente le sue opere in grandi dimensioni , per dare maggiore evidenza alle sue strutture scultoree ed alle sue audacie prospettiche, uscite così nell'ansia di raccontare, prive di studi compositivi e di bozzetti preparatori o di altro, quasi alla maniera impressionista. La pennellata è sempre drammatica; un eventuale errore, anche se evidente o di facile correzione, è sempre lasciato per rendere più incisivo il discorso pittorico sul tema che l'artista ha meditato e sul quale a lungo ha riflettuto». Milano, 19 febbraio 1975 RENATO CUZZONI

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INDICE DELL’ICONOGRAFIA ☼ 243 - Il santo 1245 - Il volo della forza 1223 - Caino e Abele 948 - Il peso della Croce 1220 - Don Chisciotte e Sancio 1082 - Cavaliere templare 1241 - La Battaglia di ogni uomo 1216 - Battaglia di centauri 1229 - Adamo ed Eva 1248 - Verso la Luce 1233 - senza titolo… 1227 - senza titolo... 1071 - Figure di pietra 1221 - Natività 1072 - Via Crucis 1076 - Fiori di pietra 1242 - senza titolo… 1234 - L’attesa dell’evento 1116 - senza titolo… 1115 - senza titolo… 269 - senza titolo… 308 - Adamo ed Eva e il frutto proibito 302 - Non hanno più speranza 1068 - L’Anima 71 - Tutti ci passeranno 66 - Sempre e in ogni luogo loda il Signore 92 - Guardati come sei veramente 93 - Pentimento 87 - Prega 145 - Verso la superficie 147 - Il più grande evento 158 - Come sarà considerata, fosse anche una sola ora di sofferenza umana 1075 - Vi ho dato il sentimento del mio cuore 267 - Andiamo 324 - senza titolo… 1186 - La fonte della vita 333 e 325 - senza titolo… 327 e 335 - senza titolo… 1093 - Bisogno di fede 1092 - Buon giorno mondo 1235 - Don Chisciotte 70

pagina 5 pagina 7 pagina 8 pagina 9 pagina 10 pagina 12 pagina 14 pagina 15 pagina 16 pagina 18 pagina 19 pagina 20 pagina 21 pagina 22 pagina 23 pagina 24 pagina 26 pagina 27 pagina 28 pagina 29 pagina 30 pagina 31 pagina 32 pagina 34 pagina 35 pagina 36 pagina 37 pagina 38 pagina 39 pagina 40 pagina 41 pagina 42 pagina 44 pagina 45 pagina 46 pagina 47 pagina 48 pagina 49 pagina 50 pagina 51 pagina 53


1183 - Il giudizio 1170 - bozzetto per studio... 617 - bozzetto per studio… 618 - bozzetto per studio... 1231 - Gli anni ’30 1083 - Lo studio del pittore 1084 - La visita inattesa 1087 - Le remore 1091 - Ultima notte dell’artista 1143 - senza titolo... 1146 - senza titolo… 1148 - senza titolo… 1140 - Autoritratto

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☼ Numero attribuito in base alla catalogazione nel “Catalogo generale di Angelo Marchetti”, che non necessariamente rispetta un ordine cronologico tra la data di creazione dell’opera e la sequenza di catalogazione.

INDICE DEL TESTO

Beppe Della Petra Poesia di Angelo Marchetti Ettore Ceruti Poesia di Angelo Marchetti Poesia di Angelo Marchetti Alfredo Marchesi Poesia di Angelo Marchetti Poesia di Angelo Marchetti Poesie di Angelo Marchetti Dino Villani Giuseppe Nasillo Luigi Bracchi Renato Cuzzoni

pagina 4 e 6 pagina 9 pagina 11 pagina 13 pagina 17 pagina 25 pagina 33 pagina 43 pagina 52 pagina 58 pagina 58 pagina 58 pagina 67 e 68

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Volume primo – La mistica – Impostazione grafica e impaginazione di Abufalia Prima edizione Finito nel maggio 2007 in Milano (Italia)

www.angelomarchetti.it

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