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nullii, tail.01r.a il'Illveee nl'air.cati (c.o.n vu1sio·n i, .com·a) che .p oirtano a n1orte in br.eve tempo, ·sintomi -cardio-vasoolari .assenti o d ':illltielllsità va.,,.\..,.· 1 r1>(Jd)1. e. Varia ne è anclle .l ' evoluzii1onie: in, qu·alche caso, l'a; guarigione sii. avv1ei11a in pochi giionn1i, in altri .si ha invece un ipa1&saggito v.eTso la cronicità, o i·n ·vece morte in breve tempo.. Qualouno ria.cquista uin dil&CI'leto 1struto gienell'a:le, a:na presenta ·p o1iuria e ·pfI'1c,ssi1 on.c.~ elevaita. Le prove d~ elliminJazione (bJ..u ieli metilene , trrea, ·clo·r uro di .sodio) dimo stran·o diminuzionie della perme.iabili tà r.en·ale. Non 1sd. rp.uò ·qui>n di •OO·n cJu.d.e1re siJStematicam.einte per la g1avità rimmediiata o 101n.ta·n a delJle nefriti a cute .n e,g li eTedo-s.ifilritic.i; la debo- · lezza ire11a·l e, in es·s.i è friequre nt e, m ·a, no n costante : vi è sa1o dm .g,eneir~, tuno stato df min:o1·e .:Pesisterwa .deJl ~eil'.l e, di ·Cu i ttimanie a chillarire l'o:r1iginie. Come già si è detto, l'aS1S1e1nza di fatti patoJiogici che possano sp.i egare tale diebolezza1, r .esistenza di istigmate , la pirese[Iljza di :rieazdio.n e vV asseTm anrn oosi tJi.V a d ebbot11.o ,f ar pen~aine in tali casti. aiùl '1e·redo-sifi:Lide 1
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FILIPPINI.
NEUROL OGIA. •
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SEZIONE PRATICA
IJa sindrome quadrigemina. Gazett P de s H opitaux, gennaio 1920).
(LHER1\1ITTE.
lVlalgrado le numerose ricerche fatte in prop osito la funzione dei corpi quadrigemini non è. ancora ben nota. Tuttavia si sa che nella loro parte centrale si trovano centri motori importanti, quelli d·e ll'occhio, · e ·f asci non m .eno imiportanti11 i fasci cerebellari si.1peri9ti, il fascio longitudinale posteriore, grande via d'as: sociazione interneuronica dei nuclei oculomotori, i nastri di Reil m ediano, via della sensibilità generale, e la terale, via d el1a sensibilità acustica, ed infine il fas·c io piramidale, via clella mdtilità volontaria. Una lesion.e ·distruttiv a qualunque (foyo1a i.o d ' emorragia, di rammollim.ento, un'alterazione neoplastica id i origine infettiva sifilitica o tu ·beraolal'le) detemnina quaisi faJta1me·n te m odificazioni funzionali o distruttive dei detti centri e fasci, ohe ·offuscano qurindii 1a sintom.atologia della le1sdone id ei conpi quaidri!gem1ni, •ammesso che ·eiststa una tale sin1dirom :e, ciò 1che è ancoTa da dimostra.nsi. In effetti la comparsa e lo svilup i:>o di un processo neoplastico nella r egione dei corpi quadrigemini <ietetrmina ur1 insi1em e sintomatico molto comples so a cau.sa dei r a pporti .a natomici dt questa regione dell' en cefalo con 1e vie inotrici, sensitive, sensoriali, , cerebellari, e la 1
difficoltà consiste ap.p unto nel definire i segni clinici che per la loro frequenza e p-er i loro caratteri formano il nucleo della sin·drome d ell e neovlasie q11acJ rigemine. , Nothnagel in un primo st1Jodio condott o al riguardo concluse così: « È possibile, fors-e anche probabile, tenendo çonto dei risultati sperimentali .della fisi ologio, che le l esioni d·e} cor.pi LJUadrigemini, sp ecie della loro .p arte ant eriore, pro.dJucono disturbi c1ell '·equilibrio ;o della coordinazione, ma i dati patolog i ci finora acqui siti non dan r10 a l riguardo .alcun.a prova » . E p iù l ontano : « La lesione d elle paia anteriori p roce de q11::i.si costantemente dimi,,, n 11e11do la acutezza visiva o ·determinando l a cecità. L e lesioni delle p aia p osteriori posson o proclurre un.a p aralisi o paresi -del nervo oculomotore co1nun e. Sembra inoltre che l·e lesioni d elle paia a nteriori abolis'c ano la reazione pupilla.re» . In l1no stl1dio su ccessivo Nothnagel mod1ficò qaeste vedute e con cluse che le lesioni clei corpi quadrigemini determinano: 1. and atl1ra titub.a n te identi.ca a quella dell' atassia cerebellare ; 2. oftalmoplegia bilaterale ma non simmetrica. ' :i\tl onakow sostiene che la lesione dei tubercoli quad.rigemi11i a nteriori determina solo distl1rbi della visione : le mc>'difioazioni p upillari sono più fr equenti, e nelle l~sioni gravi le' pl111ille sono dilatate e reagiscono imperfettamente a lla lu ce ed all'accomodazion e. Le paralisi oc.11lari semb1"ano più frequenti dei disturhi .., p11pi·llairi p el' quanto pos•s ano fare difetto n·elle l esioni strettamente limitate a lla regione qua ùrigemina. P er quel S!he iiguar·da i disturbi r della coordinazione Mona kow ne ammette ' la eststenza, ma r itiene che. non rispondano ad un medesim o fenomeno :, talor.a s i trattere·b b e di atonia ver a, tal'altra d'asinergia cerebellare. ., Guillain insiste sulla moltiplicità dei sinto·m i attribuiti a i tu1nori che si svilup1p a no n.ei tll· berceli quaclrigemini: Titiene che l ' atassia e l 'oftaJ.m-0plegi a non sono p atognomonici dei tumori dei corpi qu.adr~gemi.ni -e ·' che l'associazion·e di questi due .sintomi si può avere nei tum ori cerebellari.. L'A. ha osservato un individuo di 24 anni n el ·qua le lo svilt-i.';}po di un glioma infiltrante i corpi quadrigemini anteriori e posteriori si m anifestò con una sindrome m olto particolare i cui elementi fondamentali ararlo, da una parte, dilsturbi notevoln1ente acc entuati della .coord.inazione degli arti inf.eriori asso.c iati vertigini, fenomeni auricolari .subbiettivi, e, dal1' a ltra p.arte, ipersonnia, polifagia, a diposità eccessiva . Di questi sintomi ql1ello çh e più colpiv.a era 1
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IL POLICLINICO
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l'incoordinazione degli arti inferiori con i conGINECOLOGIA ED OSTETRICIA. seguenti distuirbi della andatura e derl'astatica. Gli arti superiori .presentavano solo una legFattori pratici gera incoordinazione che non disturbava affat- ed errori comuni nel trattamento della sterilità. to i movimenti della vita ordinaria. I caratteri (EDWARD R EYNOLDS. J o11,rn. of the Amer. Med. dei disturbi della coordinazione che presen• Ass., 11 ottobr.e 1~19) . tava il pazjente erano veri fenomeni distasiri e disbasici., ossia erano. qu-el1i dell 'inyoordinaU11a •e'Sperilenza oram1ati. i00D1side!ìev-0le perzio1J e cerebellare. mette rd i riunire sotto, distinti C8.\J>ito'1'i le cause F.enameni molto, MlJa1·o,gthi ali' esiner.gta cere- più fréc1uenti d.i ste-rilità: ognuno di essi giustibellare pois sono comparire in seguito a lesioni fi:cher.ebbe .u11a 1ung.a traittaz.i one: il runiJrlli. in irritative del labirinto o del nervo ve.stibo1are. Ulll solo a r ticol!o in1plica una restrizione ei1tro Non sorprenderebbe quindi, in considerazione rigorosò. co·n fini, sp·esso in t111a; •soheùetrioa dedei fatti act1stici che presentava il paziente sc riziio:ne. (ipoacu sia, ronzii), che i fenomeni disbasici e Sterilità dovuta ad errori nei 1·appor.tì coriiil::. distasici fossero dovuti a modirficazioni dell'ap- g(})li. - TaJie causa nor1 è rara, di solito per la parecchio vestjl)olare. :i\ Ia . i risultati negativi produzion,e d i una congestione e delle sue oondella prova della vertigine voltaica ai Babin- seg.uenz'E3. Molti pratici· trovam.o difficrhl·e· in\·eski fanno escl11de.re tale ipotesi. I disturbi ·d·el- stigare su questi argomenti, a prascindere poi la coordinazjone quindi, in .assenza anche di dal fatto che essi stes&i non siamillo benie che ogni altro fenomeno •s ensitivo o motore, si de- cosa ,doman1dar e. ì\IIa va con.stdeTato ch e i pa. vono attribuir.e ad una peirturbazione anat0zien1tj vengiOIIlio 'a ll a consl1ltazion1e assai desi.dernica o funzionale .d.e[ cervelletto. Il tumore rosi di porrie fine aJl ~·oro stato, ,e se tll soggetto 1 era net.trurnente1 limitato. all1a 11e1gi one qua;dirig eè abbordato francam·ente, è talvo,l ta sorprenn1 Lna e la d eformava pochissimo, il tumore non dente come :si possano oiterner.e, am..che e spedeterminav.a alcuna compressione del cervelci almente ·dalle donne, tl1tti J particolM'i r he letto e del ponte. Conviene quindi ritenere re- occorrooo. sponsabile dei disturbi .della coo:ridinazione la. Di solito il paziente riferisce di una dimi1111alterazione anatomica delle vie ·efferenti' del zione -0 di un:a scoinJparsa di sod1ddsfaziione n1el cerv elletto. Al riguardo è rimarchevole che coito. Delle eccitazioni frequenti non accompaquesta lesion e dei p eduncoli cerebellari supegnate dalla coabitazion·e costitt1i s001D.J{) uno deriori non 1p.r ovocava nessun movimento coreigli. err11ori piì1 comt1nj della vita ooniugal.e, e co o atetosico., ciò che parlerebbe contro la se ripetl1te hanno spesso risultati danno~i st1ipo~esi che detti disturbi di movimento abbiagli org1ani cli aimbedu1e i coningi. no rapporto con la l esione dei pedu;ncoli stessi . La non contemporaneità dell'orgasmo, risul Il seconclo f 1enon1eno, 1 ipoacusia, .avrebbe spiegazione analoga, sarebbe dovuta a lla com- · tato taloTa di µ11a .s.empli·ce idiosiinlarasia p erson1ale, t.alo1ra di l1n·i f"lritazione Locale in q1talpressi one eser.o itata dal t umore sul n astro di che piunto degli 0T.ga11i maschili, aostituris.ce una Re il. La tendenza al sonno, i disturbi dello stato raUisai fre.t:rue11tissima di congestione cro11ica degli 0 rgani femn1in ili. ~L\.llo stEl•Sso porta la generale ·e del met~boli$mo sono molto freq11erLti n ei tumori cerebra1 i di qualunque secle. Tut- co·m unissima pratica del coitus interruptus, tavia bisogna ricordare che .alla base del cer- usata qt1ando pion si clesideri la g1 aYidanza ltei primi tempi del matrtmonio, con l'effetto \1ello, nella r egione opto-peduncolare0 esistono poi di n on ri11scire ad ottenerla quando la ~i centri importanti che regolano il metabolismo vorrebbe. e la funzione ipnica. Non sar.ebbe quindi azzarD'altrr a prarte, una congestione accentuata dato amn1ettere che l'ipersonnia e l a polifagia i11egli organi femminri.lli produce ta1\tolta uno assorinte ad t1n'adiposità patologica siano dostato m entale, per il quale il desiderio rprerede vute ad a lterazioni della regione infundil)olare. ..i\.dl1nq11e i sintomi determinati da una neo- 1a ieoaJb i tazi on~ e, quallldo questa avvii.e.ne, l 'orgasmo è cessato. In tali casi delle irrigazioni di plasia dei .c orpi quadrigemini potrebbero diglicerina nella vagina, deco11ge.ç;ti onando, spe ... stinguersi in due gruppi. Quelli di un grupp:> so rompon10 d!l circolo vizioso, e ristabiliscono sono la. espression e di una sofferenza dei faf:r i , $Ottoql1adrigemini (incoordinazion e a tipo ce- la n onnalità. ..\.nche gli eccessi abituali in ooiiti norma]~ rrhellare ecl i"'Joacl.1sia), quelli del! 'altro gruppo J)Qtita.110 a c:Oiilgestione. Sono aneli~ con:inn1 ~n rehbero la. espì~essione di una distensione nelle donn.e delle c~11,e p11r.nme11te ps1colog1che. d ~1 ,, :lntricolo medio e pa:rticolarmente della che è facile rim11overe. cl1e h anno il ri~l.1ltato regione inf11ndibola re ( czonnolenza, polifagi a, adiposità). dr . di non ottenere l'orgasmo. 1
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SEZIONE PRATICA
S1aI1eibbe troppo lung·o continu.a.ire. M ,a è ce rto che sipeis5'0 0 0111 sempll.ici consiglli modiftcato1ri delil.~ abtudimi si riesce a superare una· a1pparente ,sterilità, sp eci.almente n.ei ·Casi inizdali. Se invece l1a cong1esttone, plrod,o tta da tali abitu0diini, data da ·p1arecchio temp·o, può richiedersi un trattamento prol•u ngato o runche un i11terven to operati~o, prima di a.issic~ra;1~e I.a gravidanza .. sterilità del maschio. - È sorpr1endente come si di.mentichi facilmente che perchè accada la fe,oondazi o.n e, ocoorre la coo1peira·zi.one di drue elementi sani e vàtali. Secondo l'e$I)erienza d.e.11'A. nella .ste·r.ili.t à la oau,s a, e pei" lo p·i ù nom specifica, risiedeva niell'u,omo nel 50 % dei ca;si. Invece dai piµ, e anche da m e.dici, . si ritiene che Uf uomo che non abbia avt1to malatti.e veneree e"a.ipparentemente in bu·ona salute debba esser.e· fertile. Si aggiu11ga che tra la fertit:l.i•tà comp1eta. e la completa .sterilità vi oono f11.t ti i gradi di passaggio. Anzitutto· v'è la sterilità co11gienita o n1e1glio compu.b,e re, ehe c1 onsi1ste in u·n a.rreis to ·d i svi, ]11ppo degli orgiani genital•i. La su1a siu scet.t ibilità. d.i miglioramento varia col grado di questo ar:r.esto di svilupipo. M,a •Otl tre a ·oiò i medici com.un.e.mente ritengono ·Che, sie una go,ac.ia di seme vista al mJi.. croscopio n1ostra d egli spermatozoi mobili, l'uomo sia fertile. Ora s11 questo argome11to già notizie importanti ci dànno gli alle'1atori <;lf .Mlimal;i. C·OOCO·f!deme.nte a questa l'e1S1p.e1rienz,a ha in1s 21gnato all'A. che la feTtilità di ltn uomo i1on v ai giudicata solo tlalla freqt1enza e dall1a percènt uale di mobjlità degli .s permatozoi pre~ senti, ma ·dev,e ~ esser.e aip.p1r.~z.ata la vitalità di questi con 0 sseirvazioni prolungate. Degli s.p eirmatozoli di una ·v ita,l ità piuttosto • moderata raramente riescolilo f erondanti. Oligospetmia con deficiente vitalità dei nueraispeTmi si ha rt1on di r.a.CLo 'P,e·r cause costituzionali, per neunastenia o .an ch ·e fo1r:se 1P1eT deficiente alimentazi one proteinica (iù .cui eff,eitto nocivo è stato constatato dagli aJ1evato·r.i di ' anim.ali). , De.gli uomjru moderratamenrte olig10.s.pe1rn1ici, e-on d.eficiente vitalità del seme, rprr obabi·lmente feconderanrno delle dooine ad alto grado a.i f eirtilità, m·a s18irann1ò tnfeccmdi per delle donne i cui genitali siano mo,deratamente ostili ai neuraspermi e che sarebbero fe1con·d e per altri uo. mini. Tali soggetti oligospermi.ci per causa Co· fl.itituzionale p1ass.ono taJ.orna esseT resi flertili con il cambto di abitudini o oon t;rattameTIJti stimol'a1I1ti, e sebbene l 'inf,e;con1dità .r elatjva di ambedue i coniugi sia sem1n'Iie piuttosto sfavorevole, talvolta in q11.esti oasi si p.uò. ottenre re il 1
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·suocesso,1 sipecialmente .se· 1a 5terilità non data da molto tempo. L' epididimi te gonQrI"o\l.ca diopp~a rproduce .sp.esso asp1e rmta assoluta; se li·m ita1ta al1a pOTzione superi,oJie drel globus maior, 1determina. oll.i·go1s1pe1rmJa, ·che l)ratiaamente 1si ri:soJ.ve in infecondità, per 1p1000 che i genitali ·d1ellla donina siano in uD1o stai.10 moderatamente ostil:e ·rugild. sp1ermatozoi. L 'u.nico wattamen to corrus1iste niella resezione ed' anastomosi del deferente, o1p erazione che talvolta ha ,st1cce.sso. Delle c.ondizioni J,01ca.1Ii. nel' ca.i1ale gen;itale maschile, 'se11za alcu11a influenza sullo stato g:e nerale, possono produrre infecondità. Così l1na in.fiammazio·n e strettamier1te localizzata dell'uretra, s1)e~tfica o anche apparentemente non specifica, produce t1TIJa' sec;rezronie u·retrale ch e 1ann1ulla O ddrrninui1SQe [La vitalità d.egli .s peirma1toz10iÌ. Un.o ·Sltato ·irrritativ10 ·dielle ves1cie0Je· semin.ali pro1duce lo ste$50 eff etto. E una conge.s tione e turr1efazione della prostata, da cause le più svariate, 'Pro1duce ,tina secrezione di muco den$.o, che a.gglut.ina tt1iti o quasi gli sp·ermato~oi, facend 0 p·e~dere loro la mobilità. Tutte queste condizioni sono c11 tabili ·con t1n ad eguato trattamanto. ' Il .g,rad·o di f,~rtilità dl 11n 1nas.chio non p.uò mai esser 1d.eciso ,~·en.z,a ·11n esia me co.mipleto (vedi .aJPpresso) e di solito noin è ·gius tificato di trattare e ipiù sipeicial:memte di opeT1aÌ'e una donna 1p er sterilità se non ·dopo essie rsi acce.r, ta ti delle condizioni 1del suo coniu.g e . Autointossicazioni. - Parec chi , casi· d:Lmostran-0 che una fu.nz:io·n alità lenta d·el colon, con niten.z.ione cronic.a di feci, può p11·ovoca1r e sterilità. Si p.u ò p,erusame a p1rima vista a una influenrna dire:tta ,s ugli orge.I).i .g.e,nita.J.i .d'i una • oongestiio1n.e .pelvica: ma l'a ssenza di una cong.estionie ·evi.dente, e i · 1sii-ntomi dii intossicazJone cronica presente in molti casi, fanno -pensare piutto1s1to a11l'eff etto id i t1na autointossic.a zione. E nei c.as,t clinici di (lUesto tiipo, la 1r.ite~irorne di f•eci è apparsa, Qosì alla diagnosi come al trattamento, il fatto pi1ì im·p ortante, sì d a autoriz.z are la oonc1u1Si'()ne .che lta S'terilità fo1s se diovu ta, esslem.iialmein te ,a quiesto f attorr.e. N 0111 si hanin o airgomenti ooisì ·COrnclooivi per ammettere che anche u na autod.nto1ssi cazi one generale, da 1esi.oni distaµti, .s ia per sè una oau1.Sa sufficie·n 't e d.i ·~·te'I'ilità. Ma l'A. è in.dotto ad .a.m:m.etter1e una ta.Jie• iponesi, sia per alcuni fatti da [uli 01ss e.r vati, sia, per l'eiSiperienz.a d~ gli all&vatcmi di animaJi, i qua1i insiston10 molto sui vantaggi di un mantello liscio, di un occhi.o .chiairo, di un temp·e·-riamenta M1.imato, ,e;cc. 1
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Oss r:rvazioni empiriche. - ~a . sterlilità è un argomernto eh.e n,o n ha a11cora in.t eressato la
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ina.s a dei ineùicii: consegt1enza di ciò è che
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l ino peciali~ta vede molti oasi ch e sor10 1stati co11)Jpli ca ti da pr eced1enti -opera,zioni inefficaci, ~peoialme11te i1elle donne. Quando negJ.i organi <li u11'a don11a steri.Le 110n si tr-0va alcn11ia anor. lnalità ill1.porta1n te, essa vie111e rimandata con i viecc.:hi oomuni co11sigli: ma se si tirava qualcosa di abn1o·rn1e, tnop:po spe.sSIO 11a si sottomette a t1n 01Jerazione, .sru·l1a sem1plicei p1robalbilità c l1e qt1e1ln éùbn101mità 1possa esser J.a .ca;u1Slli d,ell 'essere ·la. cl011IIl·a ste·ril·e. Q11ante -01perazi.ond inutili si pT1aiticano per taglierie t1na. 1·.etroversiioo1e, senza prima aooeirtaT.e se esri&ta. IJ)er es., qualche rulteraz.i on,e delle ovaie che im1plichi la non ovulazione! · A prescindere da ciò, c·h e è un vesr-0 errore, la fissamone ant.erio:ne Qiel collo .col rista.b ilimen.to di u11a flessione dell'11tero p11ò aumentare, invece che diminruire, le condiziond. dd sterilità. Un altro elemento frequenti ssi.m o nel trattamentJo empirico die lla steTili.t à è ipoistituito dal l'a ~chi1am.en to 11on n·eicessarril() nè efficace. Mo1ti operatori, i1ion trovallfdio· e non :s apend~ che a ltro fare, lo acloperano ·Com1e una routine. · La dilataztoo..e ..e il r.aschiamein tq, ben .eseguiti e associati alla ·p 1astica deilla cervice, ~stitui scono una !)arte .essenzi.aJ.e di m-0.l te 01P,er.a.ziom.i per sterilità, ma, esegu irti per sè stessi e 1pe1· t111 l)rincipio sbagliato, s on() .r aramente efficaci, non di rado da1111Jo i: e tanto più, natu,r alment.e, quando s.ia110 e,:;eg11-iti difetto1Samente e se11zn, correg·gere l a forn1a dtel collo. L ' uso cli -pe8 ari è un trattamento troppo frec111ente, e che p11ò e~sere assai dp.nnoso0 della. stel'.iùi tà. A1cu1ni vranta.1110 il 25 % di ISllCCeS1Si: la realtà è che qtiesti ·debbo·n o esser ri1datti al 10-15 %, e ch1e lJ.el re.sto 1d1ei casi l'effetto è invece t1utto l'opposto, perchè, producen·d o n ,ecro1si da })!reissioné, JJo ·strumento ip1rovoca t1na ste:rilità senza più speranza. E le p·o che graviclélJnz,e che si sono a V'U te, si 1so1I10 ve'ci.fi,cate nei p rimi me, i, perClhè, in ..seguito, si produce una distruzione della mu.cosa t1terina. È ben noto che r1f i fibroidi uterini, n è i ci... tomi ovar~ci costituiscono 1111 imp~d,imento a "Oll1to alla gravidanza, la q11a1e, in Joro p•r e... enza r t11ttavia rarfl. Se truli neoplasmi sono ' con1bi11ati co11 o ~ tilità di secrezione o co11 ovain no11 ov11lanti, si ha la sterilità; consegue11ten1ente la rin1ozior1e di essi, con1binata con l 'nllontana111e11tl) delle cause di sterilità, è sol0 efficace: la se1111>li ce a spo.1·tazi-011e del ttm101re, 'e11z·1 porre at.tenzione alle cause 1eali di ster ilità, offre oln una minirna percentuale di l i'ultati. ne~ta u11 'altra ala . e l)ill va ~ ta di deficie11ze. . eml•ra in1110 sihile con1 no11 :-o.i pen i che 11t'.''~t1n t uho è più ampio del "uo pt111 to l)iù 1
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ristretto. Una alter.azione (di solito infiammatoria) eh-e in via meccanica o chimica ostruisca un [)unto qualsi.asi, anche assai loca.lizzarto, d.el canale gen]tale, p11ò, senza effetto sulla salute g.enecr~1e, render1o imp.e:rvio .alla impregnazione. È sta,t a g·ià ei&aminiata 11na simile co·n di z:iione di .cose ~eri masc:h,io. N ell.a donna puo aveDsi o~tilità bi·oohim1c.a . d·i O'rigtnie b.atterica 11~1 canale v.a;gi.nal.e, ostilità rne,cca11i.ca da muco ispessito nel c·anale oervi.c1 a~e1, ostilità tu1bari.ca is·ooza acc,e11trua:to ing1rossament.o del'1e tube, e non ovulazione ovarica da ritenzione follico1are. S.on.o cion.dizioni che no.n inf1Ui•SCOI10 sullo stato generale, che SOID.'0 diagnost.ioabili so.1-0 oo!l micl'oscopio .e daJrlo specialista, .e c!he · formano un gruppo importante e a prognosi che può e~1Se1I1e buona, ,s pecialn1e.nte .sie il traittamem.to è iniziato sul ·1prmcipio della vita coniug.alie, e non quando l a sterilità data dia molto tiem1po~
L a1 .cariatteiristica g.e,uer~lie è l 'a.ssen:za cli sintorni, fatta eccezione talvolta da dismenorrea, nietta anti1J..essione dte·l 001110, coillo 9iioco1o co 11 piceo1o o·rjfiz.io, fond,o delrute1r-0 non grande. V è scarso drenaggj.o dalll'uteiro e la .secrezione cervi.cale è iispess~ta. Quando l a. gravidanza avvien.e -nriesto dono - il matTim101n io, lo ,gv.i luppo dell utero si c.ompleta durra:nte l a g·r avidaru8 ~tiessa, e t11tto r ie.n tra nell'ordin~. i\Ia se ci6 nan avviene, Sii Strub:iJliJsce di Solto 11Ilra •soorezion·e va·g ina le assai aci da. fortemente mi.crobica, e quindi la sterilità. 1
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Nelle 'Prin1e fasi, acce.r itata 1a norn1alità della fusio11e ov1a ri ca durante iJ m-e.se mestruale, un tt . plastica .cervicale, scxlJa, o combinata con disinf.eizioni vaglin·a li .e ,a,,11toivaccini, OTdina:ri.amente porta a successo.. N.ed casd più avanzati ·s i stabjlisce una nlterazi.o·n e funzio11ale · delle ovaia ed oc.corre, combinat a co11 le mis11re precedeJ1ti, una operazione conser,·ativa s11 quell€. Da rtotare, che la gravidanza. di rado segue nei primi 6 miesi, n1a di solito nel primo anno n anche nel bien nio. Esa1n,e, diagnosi e prognosi. - Le cause poten.do essere così \·arie, occor le un esame acct1rato e com1)1eto. Si cominieerà con un 'eEauriente anamnesi dei d l1e coniugi, co11 speciale ,y•ig-uaxdio .a i111itossicazioni precedrenti o a inf ezi~ni ' ch1e nossano aver intaccato ovaia o testicoli. Se nece~sario, seguirà iu11 .e~·ame fisico gen1eraJe. Poi si pa1s erà a un' aiccuratai storia sess11ale (abit11di11i, g.r aclo di desi·de·r io, alterazio11.i n1estr11ali, e.cc. ) dei due coniugi. L·e.same t1$iro ~orale 11ell'l1omo ~i ri,·olgerà • • a tutte lei parti ge11i tali a.ccessibili, aggiungendo, se vi è nella storia infezione tI.r:etrale. un e~'lme clell't1retra. 1
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f _>\NNO
XXVII,
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FASC.
SEZIONE PRATICA
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Nella ùo:nma, 0'11,re all' is pezion,e, 1s i .eooguirà ~ali possOJ:i.o essere inolJi e Muniti in parecchi una aocurat<t pa1'p a.zione b.iman.ua:le vaigin10,,.re·t- nehlo ,s tesso sogg.ett.o, e che la pr·o.g·nos.i vaJria tale, tenern.do di miira specialmente l'eveintuale a .seconda delle combinazioni così ottenute. Si esistenza dii spaisimi nie.1 così detti Legamenti u- p11ò tuttavia dit··e .che i1n soggetti giovani, senza • terini e di alterazioni funzio·n ali delle ovaia, anam·n esi venerea, o difetti cong·eniti g:navi, ·e Se è ne.cei.Ssari·o, l' esam·~ Ba;rà fatto iSotto nar- ocm una steTilità c:h·e d.ati solo da ·p o1chi anni, cosi, ~ ripetuto i1eille varie fasi del mesie mela p·oss'ibi·l ità ~i oittenere col tiratta·m en to la gi~a strua.i.e. E1sso ricerche.rrà de11e sing·ol.e parti d·e lvi d.anza esiste quasi sempre. 111 casi scelti essa 1' a:pipa·ra·to genita Le; le dirr1en1sito·n i, la forrma, raggiun g·e il 75-8{) %; ma i.n ·ca;s.i rhen.o .sc:eJ.ti il gDado di sviluppo, La do·1 orabili.tà, J.a ccxngcossa segue tutte le graduazio1n i fino .a quelle aisstione, gl;i stati inifiammato·r i lo.cali, 1o 1s p.asmo solut am ente senza speranz,a . Qg,n i caso quin1d i ' Finalmente si farà l'esame de.Ile secrezio.n .i. deve ~sser e -conS'iderato p.er sè stesso, ed è Si c..:.ominoerà. da q.u,eù.IJ:a vagfualie e oorvical.e : chia:ro c~.e non Pliò dar.si alc1l1·n a re1g1oaa fiisisa. reazione chimica e ai.spetto g,riosso.Lano; poi coSEBASTI ANI. Iorazi-0ne e studio batteriologiço ·e citologico: qua·ntità e condizioni d·elle cellu1e eipiitetiaJli, girado e qualità de.Ha J eucoicitJosi, spe&Sorr.e e tenacità del muco. , Società Medico - Chirurgica di Bologna. In seguito, il più con v.enri.iente · è un esan1e _4.rt1t/na11 za. •::cien,ti/ica rlel i4 giugno 1920. della secrezione femrniniile doipo il ~oito, perchè I se in qu·esta si trov3.111o spermato.zioi i·n bu1one Presidente : prof. VITTORIO PUTTI. oondiziioni di numero e vita)ità, è inuti1e l 'e- Intorno ad una sublussazione del radio in bàsso. -sra.me ·della ~ecr.ez.ione maschiile. A. Avom. - Questa lesio11e, pl'opTia dei bamE nece.ssario pe·rò ohe 1'.esam.e si.a fatto ·n ella bini di non olb:·e ,qt1a ttro atnni d'et~, .&i osservn prima ora do1p o ra.mp1'e1Sso. Di soJito ba.sta oon una èerta rarità e può sfl1g·gire anche ad uri prend.ere con u.na sirin·gai ! a secrezion1e1 cle:l ca- esame accurato. Espone il dissel'ente, {!he è aiuto 11ale cervica1e : in certi ·C.asi è cùesiderabii.le l'e- · dj patologia chi rul'gica, quanto i tratta tii:ìti ne ha nno scritto, e riferice q:n indi il suo caso. Una same della secrez.ion·e del oorpo uit etrino, Ip1a bimba di quattro 3J?-Ili: fu 11resa nn Po· Yioleiiteciò è dif.:ficile senza oOIThtaminazio:ne da parte 1uente, e trattenut<.i., IJer l~t rnauo ~iuistra, a fine dèlla sec:r.ezione d•el collo, e non è sempre indi impedire che cadesse dal letto, suII'orJo del nocuo. quale trovavasi. Immediat:aruente gridò forte e Se gli speirmatozoi v1sti éo'l meto,do • ud1detJto accusò vivo dolore al braccio, che più non . mosse non sono in bu001e condizi1oni, si :imJpon e l'esanf. volle più fosse toccato. Nulla di obbiettivo me dreltai .sec:nezio1n e maschile. Non .si potrà presentava.si aJJ.'esan1e, salvo un liev'issimo grado con·dannare l'uomo senza ·l '·esame diretto della d~ pronazione. Anche la radioscopia era negativ.:i . ... s11a 11T.et:r a. Da 11Jotar.e ch e g-11 s1p e rmatozoi oo- Il disserente pensò acl l1na sublussazione del ca pitello del radio in basso, . e, attenendo.s i a i conno '. eccessivamente s ensibili aJl freddo, al disseccamento e a ll!I1 legge:ri•s simo· sov.r arislcalida- sigli dei predecessori, eseguì un dolce movime.pto dj •sui;>inazione dell'avambraccio. · Percepì a llora, men.to. ins ieme agli astanti, un ·r umore di 1·itorrio in corDopo uno studio CO'.IlllPleto d·ella sto·ria. looale risPondenza 'del gomito. E la bambina r iacql1istò e generale, dopo g-ili esami genierale, locale e immantinente l'uso completo del braceio. microscopico, in rumbedue i se1Ssi, può eil.netterPer la interpretazione delle ombre si una dia1gnotSi etiologica e una pr ognosi sufdella ·base del cuore. ficientemente iaccurEtta1. La quale ha una sponG. G. PALMIERI. - Enumera le cau~ che rentanea imparianza in rapporto al trattamento, spe-Oita!lm.ente oper:ati·vo. Si ten·g•a ~:r.esentie che dono djfficile una sicura i!nterpretazione delle ombre cb.e sj \ edono dipr1 rtite òallà bn$e del Cl1or~ , questo, n,·el ca.so .di s terilità, va .cronsiderato in nelle varie proiezioni del cuore, e più a lungo m1oèfio di..fferen,te dla1 quei casi in cui u:n.'q.p,er.aconsiclera i p:i rticolari della proiezio11e obliqua aneo -Dllr s'enza esser sicl1ri. del- teriore destra a circa 45°, illustrand·o il suo dire zione· si imnon l'esito, .c om.e .q ttan·do è in peri,co·l o la vita. P e! oon la proiezione èLi diapositive e eol mostrare la sola st•er:ilità, invece, 1Si ri·chi:ede, se no11 modelli plastici ed i$trumen'\ari 'Telativi al suo proprio la garanzia0 per lo meno unn b11oha metodo, appositamente oostruiti e iu parte già presemtati a l Congresso Radiologico in Genova probabilità rli. su.ccesso. (ottobre 1919). E a'P·pu11to il ·grad·o di su.cce:SJSO è ciò che di • solito viene chiesto .rullo s uec.i'alista. Q,r a, s.ebDi un fìbromioma interparietale bene l'esaane acct1rrato, ,come sopra è stato de~ in una vescica a clessidra. ~critto, possa daTe n11m,eros:i elementi al chiM. MONTAXARI. - Rife1isce ampiamente su d) rurgo, non ci 1Si climenti.cherà che i fatto.r i oau- t1n caso osservato nel reparto urologico dell'Osp. ~ 1
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Btt~DEMIE, SOCIETÀ MEDICHE, tONGIESSI.
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rL POLICLI NICO
Maggiore di Milano, aggiungen do c'Onside razionl d'ordine embriologico ed anatomo-pa tologico, oltre che cliniche.
Ricerche sulla minuta struttura della mucosa intestinale di pesci in rapporto a diversi momenti funzionali. ( Neeo11da c-0municazione). •
A. CoRTt. -;-- Espone pregev-01i ricercl1e.
Stenosi relativa del coJon ,sigmoideo determinata . da sovrariempimento d~lla vescica orinaria.· A. MoNTAN/\HI. -
Ha eseguito le ricer<:l1e i11 un.1a donna affetta da diabe-te insipido, "metl.Wnte un <'ntProclisma. ovat:o. A vescica m<;>lto diste~ si pro(luc:e t1n<.t stenosi relativa nella quarta porz;i'one clel sigma, mentre la terza ·porzione ,·iene iruna lz«tta, uscendo dalla pelvi e.d entrando nella c:avità a.cldominale. Il diss. illustra. l'importanZ<1 l'raticu delle ::;ue ric.-erche. D-0tt. G. 1'!. PICCININI. I
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Soeietà Medico-Chiru'rgica di Pavia. RPàu.to rZcl 23 apri:ie 1920.
Modificazioni della curva, degli accessi epilettici. \Talendosi .di osserva~ioni praticate sul ricco matel'iale clinico del lVlanicomio di ~1orobello , 1'0. dimostra., col sussidio di graficl1e e cli · tlia~ra1umi : 1° che durante l'l1ltima epidemia. gril)l:>ùle si è constatata negli epilettici colJ)iti da influenza la soppressione quasi totale degli accessi convulsivi; però, cessata la epiderni<l, gli accessi epilettici riapparvero non modifica ti nè per frequenza nè per gravità. L'O. ritiene che tale azione ~1ntiepiletticu della grippe sia legata alla presenza <lelle tossine influenzali, le qt1ali eserciterebbero lln'a?Jfone inibitrice m1lla corteccia. cerebrale. 'L 'andamento dell'epide.µ1ia . fu meno graYe tra gli epilettici cl1e tra gli altri ammala ti di mente, Poichè sopra ;106 epilettici si, verificarono 214 . casi d 'intl11enzn coi~ una u1ort.:'1Jità del 15 per cento. cioè di gran lunga inferiore a quella di molti altri revarti u1anicon1iali: 2° che il trattamento razionale clella cpilcf.;~in è <}t1ello delli1 terapia bromica asso~ eia tn all 'a limentazion~ ipoclorurata, continuata. per anni ; col qual metodo il numero degli .ammala ti colti dall'acce~so epilettico ed il numero e la gravità <leA"li accessi risultano costantemente rie.lotti in n1oclo not<1Yolissimo. IJ·o. illustra le grafiche relative alle rispettive cur-ve e le confronta con altre riferentesi nel epoche in cui o non Yeniva sommini~trato :.1lcun riu1edi-0, o veniva &omministrato i l ~lo bromuro colla dieta AA lata comttn<>. BRAVETT.\
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E. -
Sull' genesi dell'empiema. Slntomatologi~ della perforazione polmonare .
:\loKt-:r r t E - f ; ·o. inette in evi<le nza la ~rn vitit clPI <lt'<·or~o <lee:li en1piemi 1>0. t-influerumli in confronto llelle forn1e c:he ebbe a~lo di studiare l'anno d t·orso. I ..a gravità è dovubt nlltl più frequente Jl<'t'fnrnziorH' poltnonni:e. )fentre nell'anno 1>assato •
su 6 e.asi ebbe a notare una sola volta quest.<1 c.•omp licanza, quest'anno, su 7 casi, la notò ben 5 Y<.)ltti Questa c-0mpJicanza è difficile a mettersi in evi· denza coi soliti .mezzi curatjvi dell'empiema, è in· vece e\identissimu col metodo già proposto d.11 )!orelli (Cura, delle f erite toraoo-polmonari. Editore Cappelli, Bologna). (lella dilatazione attiYa del i10lm-0ne con aspirazione costante, esplicata attraverso il foro toracotomico. In tal ea.so si possono notare quattro segni della perforazione : 1.0 ..L\.nche <'On perfetta chiusu ra del for-o toracotomico, la bottiglia di aspirazione (bottiglia A della fignra nel testo cit.::'lto) si vuota del liquido in essa contenuto, perchè il gas pu ò pas·sare nella bottiglia à ttra verso la perforazione pleurica ; 2° Durante tale svuotatura spesso insorge utL rantolo orale. avvertito e dal medic-0 e dal paziente, dovuto al passaggio d'aria: il rantolo scompare cessando l'aspirazione; 3° Immettendo nel cavo plel1rico del clorosol per la la.'Tatura, il ma1'lto può · avere accessi <ii ' tosse e a. vvertire sapore d i cloro. È questo il segno più carat teristico e di ,assoluta certezza quand('J esiste; 4° Lasciando le due bottiglie di aspirazione in ~sizione \ta lè che il livello dei liqu idi sia. uguale, dopo poco teinpo si vedr~ quello della. bottiglia. B (veda.si la figura del testo citato) farsi più. alto: si vietie, insomma, c-0strnendo una. contropressioneao,;uta. al pneumotorace a valvola che si costituisce. La contropressione aumentando. Yiene a con1primere il polmone fino ad ottenere la chiusura della fistola., e serve di dimostrazione terape11tica, poichè 1nsegna ql1ale pressione debbasi attuare per favorire la cicatrizzazione del polmone. Si potrebbe pensare . che il metodo aspira torio r>otesse favorire 'la. perforazione polmonare, e in realtà, se la. cura è male esplicata, questo è possibile. Nei casi citati dall'O., che la perforazion~ f-0sse primitiva, è dimostrato dal fatto che la im1rilssi-0ne d i clorosol attuata prima dell'aspirazione diede sapore di cl,>ro a l paziente. È certo però ·che i cas i suddetti debbono rendere molto prudenti nell'attuare l'aspi razione. , Pur con tali complicazioni i malati hanno avuto decorl?<) buono. I due casi non perforati ebbero, come sempre, decorso ottima: guarirono 8mbedue in meno d'11n meS°'c", A. G .*>SBARRIN1.
Società Lombarda di Scienze mediche e biologiche in Milano. • 'eduta del 25 giugno 1920. Pr~sidenza
L~asportazione
del professor
DEVOTO.
della parte postero-superiore della sinfisi pubica (sinftslotomia parziale). Una nuova operazione per l'ampliamento permanente del bacino. r
L'operazione concede di asportare t1n pezzo d'os90 dello spessore di· 15 mm. cioè di allungnre di 15 n1iJJlmetri la coniugnta vera. Detta opernzione ~i svolge senzn le<ler , le inserzioni CosTA R. -
SEZIO~E PRATTCA.
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museolo-apo11curotiche ehe si inseriscono sul pube nel tratto fra le ~ue spine, perchè dette inserzioni si fanno tutte sul 1abbro anteriore del margine superiore della sinfisi o sulla faccia anteriore di questa. Solo la fascia transversalis si inserisce sul labbro posteriore di detto . margine superiore. I vasi del campo operativo sono esigui, al massimo raggiungono la grossezza di uno ®ilio. L'<>pera7.ione va eseguita disponendo la donna in posizi<.>ne a. cosce pendenti, e, medi.ante l'incisione. traisversa delle pareti addomirui'li, si penetra nella cavità preperitonale di Retzius; si introduce u11a compressa che difenda bene la vescica ed i suoi plessi. il peritoneo non viene interessato. Si pratica un'incisione trasversa da una spina del pube all'altra sulla parte più ,alta della faccia. posteriore della sinfisi . :fino a ll'osso e si .. scolla il periosteo ,fino a metà altezza della faccia posteriore della sinfisi, indi, con una sega sottile o con l1no scalpello lievemente arcuato, della larghezz<1 di circa 4 centimetri e mezzo, si asporta la parte postero-superiore della sinfisi lasciando in alto solo lo spessore di qua lche millimetro. Si sutura il periostio bene a'derente tilla superficie crt1e11ta ta dell'osso. L'O. presenta sei tavole dimostrative. , I
Il coroz<t - Rilievi alimentari. PRE~
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Il corozo od avorio vegetale è il seme di àlcune specie di palme e pandanacee delle zone equatoriali ; il quale, per la durezza, struttura e colore, ha un'apparenza a·ssai simile all'avorio naturale e serve specialmente alla hbricazione dei bottoni (bottoni di frutto), corallo .arti:ficiale, ecc. Dalla lavorazione dei bottoni reE:idua una grande quantità di ritagli e di polvere. La polvere tra gli altri usi viene implegata nella sofisticazione delle farine a limentari. L'd. dato l'uso che ne viene fatto, ha voluto stabilire, c:on una ~rie di indagini opportùnamente condotte su anirnal i, se detta sostanza gode di Ull qualcl1e potere nutl'itivo e se eventualmen~ è dannosa. Dai reperti ottenuti I'A. conclude che l'albumina, il grasso e gli idrati di carbon.io contenuti nel carozo non sono affatto utilizzati dall'organismo animale, e prescindendo dalla mancanza di qualsia,s i valore alimentare negli a nimn li non sen1bra dar luogo a disturbi di grande en• tità. L. -
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so 0.78, Ceneri 1.15, Jn<lice del rame 14.25, Cellulosa pur.a 11.70, conclt1dendo si potrebbe utilmente impiegare tale ··Seme nella preparazione degJi eteri, sia organici che minerali della cellulosa .
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Il circolo vizioso dopo la gastroenterostomia e un nuovo processo operativo.' '
Il circolo vizioso - vero ileo acuto molto a lto per chiusura· dell'apertura gastro-digiunale - nella grandi~sima maggioranza dei ca si è meccanico e l)l'odotto da cause diver se : forrp.azio11e di uno sperone, :fissàzione antiperist:altica di a11sa troppo lunga, torsione e compressione dell'efft!rente, flaccidità dello stomaco e dell'jntestino (Kausch) . , Preferibili quindi i metodi che eliminano tali cause ; ideale l'Y ·d i Rot1x ma di tro~po lunga esecuzione (doppia .anastomoSi termico-laterale) e costi tuente, una bocca tr-OIPIPQ stretta ed insufficiente · (Mattoli) quando il tenue è aiplasico. IJ V.; Hacher modificato (stiramento ed anastomosi della primissima R.nsa del digiuno con incisj.one verticale) ren<le eccezionale il circolo, ma, se sgraziatamente insorge, rende anche difficilissima, spesso impossi bile l'enteroanaJSto1nosi alla Braem che può salva re l'operato. In ql1esti ultimi tem.pi, sperimentai la sospensio- , ne verticale delil 'an·s a anastomizzata, secondo Rie.arò e Chevrier, ò~ndo la preferenza a l processo di ' M. R. Toupet, con distacco dell'epiploon dal colon trasverso per a1prire la rgamente la retrQCavità e scoprire tutta la faccia post~iÒre ,dello ·stomaco rovesciato fu a lto. Attraverso il mesocolon f.a tta passare la primis-sirrul a nsa digiunale si fissa' l'angolo duodeno-digiuna'.le al cardias (punti fissi)) e còn sopragitto siero~sieroso verticale obliquo verso l'antro prepilorìco, si ad dossa l'ansa digiunale. stirata, .l'anastomosj nel punto più declive si eseguisce con incisio11e vertiea·le, come nel V.' Hacher modificato. Dura nte l'interve.J1to il colon t.. è rimesso nell'ad. tiome esteriorizzanclosi solo lo stomaco e il digiuno, ben circoseritti durante i'apertura dei visceri. L'ansn , addossata verticalmente, rende' impossibile il riflusso e permette facilmen'te di stabilire · 11na enteroanastomosi secondaria.. L'opernzione è fnril~ e spedita. CRo::>TI F. -
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rJ'-'U I GI PRETI.
Il corozo ~ Rilievi' chimici.
PROFFERTE AGLI ABBONATI.
P. - L'O. riferisce anzitutto la percen' tuale dei componenti di questo seme : umidità 10.25, Proteina greggia 6.65, Grasso gre1'8'io 1.57, Ceneri 1.16, Cellulosa 10.42, E strattivi inazotati 70.15, Pentosa ni 2.25. Passa quindi a trattare della composizione delle ceneri, e doPo aver ricordnto dell'impiego dei cascami di tale ·seme - residui del•la fabbricazione dei bottoni, principalmente nella fa bbr:icazione dell'alcool e dei concimi e come sofisticanti delle farine st1lle quali ' è possibile rilevarne la presenza mediante soluzione di NaOH ~l 10 % che si colora quasi ist.-'l11taneamente in giallo-verdast1;0 - dà la composizone della cellulosa stessa : umidità 6.37, Gras-
A quei nostri associati che non raccol gono in volume I numeri del «POLICLINICO» e che volessero gentilmente restituirci I fascicoli 4, 9, 10, 11, 12, 14, 19 e 20 della Sezione Pratica di quest'anno, es:iuriti in seguito ai molti smarrimenti verificatisi pel disservizio postale, noi daremmo in cambio le due seguenti pubblicazioni : 1° MURRI ·• MARAGLIANO • SANARELLI: « In memoria del prof. GUIDO BACCELLI »; 1 2 ~ MENDES: « Manuale di Medicina e Chirurgia di guer· ra ». Volume di 255 pagine con 20 figure intercalate nel testo ed una tavota in tricromia. • Ed a chi, oltre ai suddetti 9 fascicoli di Sezione Pratica, cl rinv;erà anche il numero 2 di Sezione Medica (1° Febbraio 1920) ed il numero 2 di Sezione Chirurgica (15 Febbraio 1920), noi, alle suddette due pubblicazioni, aggiungeremo: FERRERI: «Chirurgia dell'orecchio, prime vie respiratorie e loro complicazioni intracraniche ». Volume di 392 pagine con 14 figure inter'\alate nel testo. Coloro che vogliono profittare di tale proposta, sono pregat~ d! r!manaarc• subito i fascicoli suddetti, in piego raccoman· dato, accompagnati da carta da visita.
SARDI
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IL POLICLINICO
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APPUNTI DI MEDICINA PRA 'l ICA. 1
CASISTICA E TERAPIA. Versamenti asettici pneumogeni della pleura secondari a lesioni polmonari da influenza. Georges S . Corki,11as (La Presse .~1 édicazeJ 17 ge1111aio 19"20) riporta 1°9 caisi di modic;i veirsa111e11ti pleurici non purulenti, asettici, ora siero1so-chia1·i (1 ca.so), ora sieiro--fibrinosi (10 casi), ora ·siero-ema ti.ci (7 cas,i ), ora purif o·:rrn..i ( 1 c.ao), · riscontrati j11 militairi affetti da inftnenz·a, , casi raccolti f.r a 2i8 malati, che presentavan·o fe11ome11ù cli congestio11e polmonare o focolai di !J ro11copolrt1011ite. Non con idera sei casi di ver!--an1ento etti c.:0 , risco11trati fra gli stessi 28 ma.ltt ii. Nella i11agg·ior pa.rte si t1attò di versainento 1ninin10. Pròpone di cl1iamarli con Le 1
J ~t 111a11y
rersanie'nti pneil1riogeni anzichè pleu-
rici, l)Oirl1è no11 sareibber\O accompfgn;a.ti da i pe~· in1ento i:)leu.r ico.
alla pleura pneumodiafrtio.1u11atica, pneumon1ediastinica, interlobare. È però poco conosciuta la pleurite parziale della grande cavità, che viene descr.itta. come pJeurite ascellare da P. Emile-~'ei1l . e Loiseleur (Journ. d. Praticiens, 17 ma.g·gio 1919). L 'eziologia. può essere traumatiç,a o inif ettiva> spesso tubercoJar.e, talora ba11a:le. L 'evol:uzion~ può essere acuta1, srubacuta ·O cron ica. Vi sono forme ·S eoche con YersMnento sieroso, ·emorrag·ico, il più ~esso, suppurato. Di .sC1lito l'esistenza di ques,t e pleuriti M.cellari viene ril-evata dalla sola radioscopia, ciò che s·piega il fatto· che essa è tgno·rata dal pubbli co e ·d·ai medici. Snecialmente in tuberco'l otici, si trova alla radios·copja .la iplet1<ritè aisc€Jlar·e, senza ·ohe n·u ala al)bia IJotuto farne sospetta;re J' esistenza. Nei ,casi acuti, i sintomi ple11rali son'° più disti:rutii, ma [a .sola rad'i o,scopia permette di distin1g u&e l a l ocalizzazione e di ri1como,scere pJeurÌte parzi ?.le, rusce/llare. ~ieglio anic ora serve per la diagnosi, i'l processo de1la pneumosie.rosa, ch·e è p11 re assai l l tile per la c11ra, associato allle inipzioni di bleu di n1etilene o di o1io al gomen1olo. fi 7. 1
Sal'ebbero prodotti seco11clo 1 da due elementi pat·o1g·enetici : un10 e~tra.p ol1110.nare (vuoto p1'eurico, co·ngestione l)leu l'ica) e uno 1p101'mo11a1·e infia111rnatorio (COIJ.gestione infia.mmatoria del r:>olmon~ ·sottostante n l focolaio d, epa,t izz,azi o11·e). • T/c n111e citolo1g ico diede unn for1n111la poli11101fu, dalla. quale l '_i\. tabilì le se·guenti catego rie di versamenti: 1° Con polin11cleo·si neutrofila, cellule end'OSul trattamento dell'empiema.~ teliali e gloh uli rossi 1n g·rande qt1a11tità; Pl1ilips, Langn1ann e :Jiix (J-oilrn . Am. nLed. 2° Con poli11ucleosi neutrofila , cell11lp endo· · A ssoc., 3 maggio 1919) l1anno fatto uno studio telinli ea assenza o qua·si di en1azie; · 3° Con !)Olinl1cleo i e linfocito i pre~. ochè comparativo dei diversi m·etodi di trattamento dell'empien1R, venenclo alla concl11sione cl1e: uguali, cellule e11doteliali e pochi globu li .r ois si; 1° Le a pirazioni ripetate nella rnag·gioi· ~.° Con pol:i.nu eleo.si eosinofila, celluJe endoparte dei casi l10n possono a-pplicarsi; come 1eli al i. e g1 ol)Uli ro\s si; pr.ocerdime.n to J~alliaijrvo, provocano spesso la 3° Con 11oli11ucleosi i1e11trofila o lirufocitosi, formazione di pne11n1otorace e ~ono q11indi di glob11li rosgi nucleati., cellule endoteli ali e poche un valore '.iisc11tibi le; so110 poi assol11tame11 te o molte en1azie; . 6° Con cell11le e111doteliali, <ts e-nza o lJre- controindicate nella tossiemia grave. 2° Il clrenaggio intercostale è in1possibile, . e11za di en1azie e rairi polin11cleari o linifociti. se11za la forn1a:zione cli lln l)Ilet1n1otorace, che I . . a fo111111ln l e11cocitaria d11rante lo svtquppo complira la sitt1azione, togliendo lina porzion e r1e1 Yer:·a111 e11t o ora caml) iò i1otevo lmen te, ora (lel ca mpo re~1)iratorio ad nn a111111alato cli';\ invece re tù lJtinsi im1n11tata; così anche non si avrebbe bisog·110 cli ampia ve11tilazio11e pol1nopotr ~tabi li re alc1111a r eg·ola rig-uo1rclo al nt1mero nare ...t\.d ogni m odo e~so offre gli inco11vP11ien ti cle~li cle111e11ti figurati. Le lesio11i i tologichP della l'esezio11e coatale, genzn aver11e i Ya11tagd elle cellule endoteli al i co11si stevan o i11 n ltegi. Questo ultimo 1netodo sn rel)be clunq11e <ln rnzio11i degenerative ba11ali. I let1cociti })Olin11fJreferi'rsi, qt1alora 11on ve 11e fosse 11n altrn. clen.ri si i11r111tennero· integri in tutt€' le fa . i del elle gli :Lt\.. hanno ri ~co11trato di gra11 lu1lga ,·er amento. I .. e ricercpe hntteriologiche furono il migliore. ('O tn11teme11tc n egati,·e. • Tale n1etodo i hn c:a ~11 ll '11so rlell 'a1":>pareocl1i o CESEITI. cli Philips. Questo co11si "te e.li 11na r.ann11la speLe pleuriti ascellari. ciale, una bottiglia, lln ma1101netro a pressi~ne negativa, una !)OTilJ)a aspi ro11te, con le relat1Ye I.e p1è11riti localizzate pre"'entano ltna si11toconnessioni in t11hi cli ~01nma. La cannt11a e Ì11:1tolo~ia nffatto differente cla. qucl~n della cli t1n moclello ~pec·iale, nrlatta a ser\'ire come r1nn l \ t':tvi t:). E~-...e ])l) '-OllO (*'Sere l'Ìl'C.:0 critte 1
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trequarti per la toracotomia, f.~tta i11 modo sotto anestesia lqcale (iniezione di novo caina che non può ostruirsi. • E ssa rimane nel1e pa·· a ~~-2 ~~) nella doccia sottocostale accanto alla reti toraci.ohe, fino a che la cavità dell'empiecolo11na vertebrale. Si lava la cute con sapone, ma n911 si.a obliterata, ed è circondata da un poi alcool .a 5D %, poi etere : , si sp·e nnella con cappuccio ·di gomma che .aderisce a lle par.eti tintura di jo1cli·o a- 2 ~lo . . . toraciche permettendo una connessione stagna L 'incisione di scelta (salvo indicp.zioni patticon il sacco plet1rale. Mediante tal.e dispositicolari fornite dall'esame clinico e radiosco•pico) vo si puù svuotare il aacco pleul'j co con un ' si fa sulla linea ascellare posteriore nel 7°-8° drenaggio che non si ostruisce, mantene:µdo spazio intercostale. Ançt1e senza resezione col1na. pressione negativ.a continua di 30-60 mm. stale si }Juò ottenere un · buon d1·einaggio, pll r- , di mercurio, fi110 a che non siasi obliter.ato il chè si metta un m ~terj, ale (tubo di gomma forsacco e i1on si siano formate .s alde aderenze fra te) che non venga schiacciato nei mo·v imenti la l)le11ra vis.cerale e la parietale. àel!le costole. I vantaggi di tale .apparecch io sono diversi; Nelle operazioni secondarie è inve_c.e necesper il fatto che si trova una pressione negasaria la costotomia, reseçando almeno 7-8 cm. I tiva si impedisce in !)rimò tempo il collasso di costola, avendo cura di l asciare superfici • del polmone e si evita ogni •difficoltà di .r espip·i ane, poichè altrimenti una piccola scheggia, razione . .La cannula, che può anche contener.e necrosand.osi, può essere cau.sa di fistole interuna c11retta, assicura un ampio dre11aggio. La rrtin.abili. r. s. medicatura si fa una volta per sempre: si ovIl pneumotorace nella cura della pleurite via così al pericolo di infezioni secondarie ·e ' siero-fibrinosa. I aì fastidio ~elle cont]nue medicazioni; tutto il 1.)US si accum11la da sè nella bottigli.a, ed ha Sono not~ a tutti i pratici le consegue11ze rag·git1ntc, in un caso. degli AA., la quantità della p1eurite siero~fibrinostt .che lascia un .p oldi 11 litri. La d11rata del trattan1.ento viene .almone raggrinzato, i.a cassa toracica timpicciotresì ridotta. r. s. lita, la lJleu·r e aderenti. Allo scopo di evitare tali esiti spiacevolj , è stato racro1na11dato anTratt~mento operativo della pleurite purulenta. che da Forla-nini il pneun1otorace. La sostit11In un'epidemia di pleurite pun1lenta (da zione clell'aria al liql1i·,d o .estr.atto _con .la tora~ tr ep t o cocco ieirn o·l i ti1co·) , v exifioàtaisi n e·g l i Sta ti centesi no11 solo assicura la distensione graUniti 1aJi 1priI1lcpio .d el 1918, i meidicd si aocorduale del polmone e la soppressione degli ·j11- · sero ben presto che il trattamento classico op·ecide11ti, talora g.r avi, c~e accom pagnano in ratorio portava a cattivi risl1ltati, specialmenqualche ca~ o la toracentesi, m 8 signifioa reate per quanto rig11arda la 1nortalità. L'operalizzare la còn1pìeta eva_c uazione del versamen• zione precoce provoca di _c011seguenza cianosi to, permettere il riposo del polmone e della pleura ed im.p edire che i dt1e foglietti pleurici e dis-pnea, in causa del collasso de.I polmone; non vi è inve ce riessun d'a nno u.d attendere. venga110 aò. affrontarsi pri1na che sia del tutto Spesso, con 1e sole punt11re aspiratric·i, ch e sr>ento il processo flogistico. E>Vitan·o la compressione del polrnorie, il .p us si OcCotre intervenire precocemente ·e rifornire :iassorbe gradatamerJte, e l' an1ma lato guariil pn.e11motorace qu.a ndo la .comparsa di sfresce. In _c aso contrario, ·con l'att&sa il pus si gamenti indica un riassorbin1ento tro:9 po precircoscrive, sicrhè all'atto operatorio non s1 coce dell'ari.a. Il pnel1n1otorace deve essere suha da ap.rire che una pi.ccola cav!tà l)eriore al minima necessario oer l'evacuazio11e . , completa del liquido pleuricò. La puntura aspiratrice va fatta qua11.d o vi ~ono f·enorneni .fil cornpressiJnc, C(1n .appare·~ Da una sta.tisti.c a -cli Weil e Loi.seleul' (rif. i11 Riforma medica, 22 n ov€mbre 1919) ris11lta che chio Potair1 o con siringa <li l.t1r1·; il pus da streptococco è di aspetto sier·1-fibr!noso, quello con qt1esto metodo si .ha11no .ad·erenze solo da i>n.e11mocoeco, cremoso. Le J)Unture vanno nel 18 o/o dei casi, mentre nel 4~ % la. guarigione anatomica e funzionale è perfetta. poi ripetute ogni tr~ giorni od ar1che piìt spesfil. so» se il versamento .si riform a rapidamente. Doipo 2-3 settimane, lo sta.idio a cuto è sco.m parLa tubercolina s0 ' e , se persiste tuttor.a il versamento, si potrà nella cura della pleurite essudat·va specifica. 1 procedere all'atto operativo. A q11esto si r icorNe riferisco.no soltanto ·du·e at1tori. Il Be c l~ rerà anche prima se vi fossero indicazioni particolari, p. e. se l'esame del sangue indica una i1el 1912 d'un ragazzo quattordicenne, affetto da plE?Aurite e peritonite e.ssudativa, ·in ct1i la notevole leucocitosi polimorfo-neutrofila. Cllra venne jniziata con iniczio11i di 0,01 g. di L'operazione (C. Sçhultz de Brun, JOu'r n. <),e Tlll)erc oliin a , l'lono.stante la feibb:re a 38°, nu111e11Jl l>d. de B ordeau.x, 25 maggio 1919) va fatta )
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t ando poi l a close fino a 1 g. l entamente in intervalli di 3 o 4 giorni. In queisto frattempo I'eSsudato si ria sorbì e la temperatura ridivenne n ormal e. Cu110, nel 1913, descrive 2 casi di pleurite con formazi on e di grossi coltroni (bambi,n o di 6 e 8 a.nni ), in cui l ' ottUJs ità scomparve in 2 mesi iniettando .consecmtivam ente 6 g . di tubf> rcoli11a R osenbach. Bandelier e Roepke sconsiglian10 n el loro noto trattai o s ulla tuber~c olo1si , . l 't1so della tubercolina tan to a scopi di a,gn101s tici ch e terap·e uti ci, fino a quand10 Sllssistano febbre ed essudazioni; poichè una reazi oa.1e ·di f.ocola io non subentrerebbe alla 'Oresenza di essu• dazioni e la ·reazione generarl e ipoteva esser data ancl1e .da un· focolaio che no:n stava in nessun n esso colla pleurite in ·cor.so. 1
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Incor.aggia.to dai st1cc essi terapeutici di Beck e Cuno, Stuhl sperimentò [a tubercolina in 4 casi, la cmi storia egli pubblica brevemente nella D. !J!l. W. (,n . 49, a. XL V ). Nel pr·imo si trattava d'una pleurite essu d·ativa .d. con leggera apicite, :n el seco.n,do di pleurite es sudativa sin. e i) er itonite es.sudativa, n.el t er zo di pleurite e~s udativa ,con eoncomitamte affezio,n e d'ambo ,gli a pici, nel quarlo d 'una tùbercol osi cr onica, che in un decelilfilio aveva intaccato consecutiviamente tutte l e sierose del torace. In • t ntti questi casi, piuttosto gravi, poich è l'ess udato deve ,s empre esser oon:siderato come una com'l(licazione ,della tubercxolosi, l'azione della tubercolina si ·r ese mantlesta COTI l'aumento della diuresi, dimi.n iuzione della febbre, riassorbin1en'to degli essudati, rrupido miglioramento d elle condizioni generali dell'infermo. (La poli111ia consecutiva ad ini·ezioni diag·n 1ostiche di ttib er colina era già .stata .con statata dal .Rei,ch rna nn nel 60 ~'o dei casi). L ' auto.re si servì d ella tubercolina Denys o Rosenbach. A:doo2ra11do la vecchia tubercolina Koch, molto più concentrata, è consigliabile la .soluzione VI , al n1as imo ql1 ella V, di clti 1/ 10 di yIDC . corrispo11d e a 0.000,001 cli g. La dose va a11mentata molto lentam ente. L a febbre non costituisce al c11 n a controindicazione alla cura, l a quale per la, s ua semplicità d 'uso dovrebbe dive·n tare d o1nir1io di qualunq11e 1nedico pra tico. 1
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M. P.
Son o ri1nasti disponibili alcuni esemplari (estratti dal "Policlinico,, - Sezione Medica) delle seguenti 111onografìe : A . ~ltiRRI, Del medici futuri (L. "2.50).
C. Eco"o~10, Sull'encefalite letargica (L. 5).
'oloro cl1e de ""ideruno averne co pie, mandino la r ela. ti va e arto lina--vaglia all' -~ t11 n1inistrazione.
NOTE DI ME DICINA SCIENTIFICA. Sulla patogenesi defl'ulcera duodenale. J 011a (di ~Ielb o u r 11 e) ha messo i11 luce sperimentalmente l'influenzia di.retta che la mancanza di ·succo panicreatico ha nella patogenesii del1le ulceI'e del[o stomaco e delil'intestino (Med. J ournal of Australia, aprile 1919) . In un buon numero ùi cani s i p.r aticò, con le rego.l e deil1' arte, la l egatur.a •del dotto p a n creatico. Gli animali nel p e1iodo con secutivo all'esr>erienza ·d·eperirono, perd ettero il pelo, carnj;}iaTono di umore. All'autopsia furono riscontrate numeiro se ulcere al duodeno e al digiuno. l.e. p iù g.I'land.i d eJ diametro di ciroo 1 cm. Lo stomaco, il resto d el tenue, il craisso erano linm uni .da qualsiasi l esione . L e Ullcerazio,n.i così riscontrate possono essere 'a ttribuine all 'azione del succo gastTico (aci do cloridrico), non neutralizzato, sulla mucosa intestin•a1e; quand o l' ulcera è al piloro od allo . stomaco si può ,ritenere .che in queisti intj.ividui avven·ga di nor ma un r igurgito ·di sucCt) pan cre~tico e bile dal duo deno nello stomruco; tale fatto si rj..sico,n tra, netl 50 % dei casi. L a esa tta l ocalizzaz.i.one d ell 'u1'cerra è detecminata probabilmente' da altri fattoTi-. Siffatti risult~i spe:imentali hann o portato l'au tore a tenitare u na teraiiJia medie a deJ.1 'u1cera d uodenal e intesa nei sen so di riattivare la secrezione .pancreati.ca, com11nqt1e dimin11i t a , e li.m itare od arrestare le conseguenze di tale insufficienza. L 'A. si è servito, e con buoni risultati, della secreti n a Fairch ild di B. , ,. . e C. so1nministrata per os a digiuno,, di cure generali e dei mezzi miranti alla.,, soppr-essione di prodotti di attività: J)atterica capaci di inibire la secrezione J)Mlloreatica, com.e risulta da p.recedentj esperienze d~ll o stesso autore. D. l\{. 1
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POSTA DEGLI ABBONATI. (1197). Cura d,•l g ozzo con le i n iezioni iodiche. - Al dott. Pietro Zanotti, da Frassinoro : L a. cura del gozzo con le ini ezioni iodicl1 e ~ stata trovata e sp erimen ta ta principalme11te dal prof. D11rante. Può riu cire u tile . . ia nel gozzo comune e 6ia in quello esoftalmico. La cura riesce 11tile quando, in entrambi i casi, si tratta di gozzo gelatinoso o colloideo o parenchi1natoso. Si usa la sol11zion e acquosa iodo-iodu rata di 1° grrudo (1 I, 2 I K, 100 H!? 0 ) . i prati ca l'iniezio11e in modo da imbibire tutto il te ~suto i1)e1·tr ofi co della ghiandola o d'un lobo di essn. L'iniezione p11ò prati ca rsi giornal m ente o ;,1 gio rni alter11i, sospende11df\ per qt1nlcl1e gioruo quando accade forte r eazione loeale. •
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Gesch lechtskrankheiten. Un vol. in-16 di pag. 1.71, con figure, rilegato. - . Georg 'fhiem·e, ed., Lipsia . - Prezzo L. 9.60.
Il beneifico eff·ettp si rivela per riduzione .dellJla ghian dola in seguito ad indurimento. , La stessa •.cura !!) 11ò riu·s cire utile ancora nel gozzo cistico: previa aspirazio n1e del contenuto iniettare 1-2 cc. d1 . detta ·soluzione nel cavo·. (Cura ancora non molto sperimentata). Altr.a cur.a incruenta sarebbe quella con la tirotdina, la quale1 •può co·aidinlrvare• la prece'dente .
ZIELER KARL:
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Buon m.anualetto, ·destinato ai medi.ci pratici, sulla dtagnosi ed il tr.attam.ento della blenorragia, dell'ulcera molle e della sifilide. s.enza ·diffondersi troppo sulla descrizione dei quadri clinici, l 'A. insiste. particolarmente sulle difficoltà che possono incontrarsi nelle diagn osi e sui più comuni errori in cui ~8'dono i no.o. specialisti. Vengono o~ortunamente descritti i principali m·etodi ai rice.r ca 1e dàte utili e mjnute indicazioni sul tr.attamento. . · r. s. 1
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GUSSIO.
(1198) Al d ott. ClJenn ent~ S antillo, da Casapulla (Caserta) : Non consta che .s iano indetti Congressi medici a Trento pe.r questo 1sco·!'~io d'anno. :El probabile che per il mese ·d1 genn.aio 1921 sia organizzata una 2a. gita (la 1a si fece nel gennaio .clii quest'anno) per vi·s itarre 1e staz.i•o:Qi invernali della V·en·ezia Tr]dentina, per iniziativa dell'Associazione di l·dro-Climatologia. L. D.
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FINDLAY LEONARD:
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Syphilis in childhood. Un vo-
l:ume in-16 rileg1at 0, di pag. 150, .e.on fotograe tavole ,c olorate. -- H. Fr:owq.e, Hodder ·e Stoughton, editori. t.ondrà, 1919. - Prezzo · s_c ellini 8.6. \ 1
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La 1sifilid1e inf an tile·, trop1p o s.pesiso m:L'Scoriosciuta, ·ravìp·r eisP-n tar ~n impo·r tante oapito~o. sia a.al punto di vista pediiatri CO, ·che da que·llo de~le m1alattie vene.ree.. Il pr.esente vol1Ume, clle fa parte delle p11bblicazioni mediche di Qx,for:dt si este·n dè specialmente ~ulla svariata sintoma. tol·ogia, sulla .di.hgno.si e sul trat.taIT1;ento. La sifili,d e infantile è p el' lo più congenita: il triste argomento di quella aoqui sita -yien1e trattato in un capitolo· a parte. • 1
CENNI BIBLIOGRAFICI
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(Non si recensiscono che i libri pervenuti in dono alla Redazione)
HARRISON L. \V. :
A-1anuai of Vene1·eal Diseases.
Fr0W1d·e . Hodder .anid Stoughtion. London1, 1920. - ' Prezzo S.ceI.lini 16. . Libro per st11denti e medici, come ve n'ha molti in Inghilterra e, purtr()\p,p o, n eppur uno an.co•r'a r1a n oi. Le mal;attie v·enereo-sifilitiche vi ,s ono 'i.riattate con modernità di . vedute, cori larga parte all'anatomia patologi ca ed alle ricerche di laborato,rio ma con c0.stante in.dirizz,o clini·co. ' La trattazion, e u.er regioni anatomi·che· de[la . parte clinica, insolita per noi, ha se non altro il vantJggio di obbligare a1d una gran copi~ di di agfu-o.si differenzia~i; e, mentre qua e là e un p·Q.' superficial~, 1C•Ome a p.roposito ' della Sifilide viscerale e specialmente car1dio-vas1co1are, si diffonde con la consueta larghezz·aj dei liibri ingleSli sulle le1sioni del srstema nervoso. La speciale frammentazione d ella materia in parag.rafi, il risalto oonrferito 1èLa un lal'go e opportnn,o uso del ca.rattere gT1assettù e particolarmente la grande ri·cchezza in schemi, disegni, ,foto.grafie, micro1gran1mi (in tutto lilla settanfina) e tavole (d ell~ qt1ali 16 in quadiricromia,) ne fanno una prezios1a guida per i m e1dici pratici ed un invidiabile testo per gli s~d~ti. · Invidi.abile anche pe·r J.a solita signorilità de~ l'edizione su 1c~rta patinata, che - a quels ti chiari di luna - su1ggeri-s1ce inevitabilmente melan.conici conironti intera]J.eati. R ~ ~ CA.
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L YDSTON
G. FRANK: Impot ence and sterility. Un
vol. in-8, rilegato, di 322 pag., .oon figure. The Riverton Press, Chicago. - Prezzo 4 dollari. I
Il concetto che l'A. svqlge in ·questo volume è che il pervertimento della qualità o la dimin1Jzione de.Ila qu.antità dell'orn;ione sessuale; fo rmato dalle ghiand-0le cbe producono le oe)- t lule germina.tive o spermatiéhe, è il fondam ento biologico delle aberrazioni fisiche o 'PSiPhiche della differenziazione sessuale. P erver.sione ed inversione sessuale sono di •o.rigine e.ssenzia.1mente biochimica e, prese a tempo, -possono venir curate co11 l'impianto di ghiandol.e sessuali anche estranee. Tale teoria non è incompatibile con quella della influenza d·ella pituitaria e della cortecoia surrenale sullo sviluppo primarjo deg1i organi sessuali. L'A. consi1dera· quindi l'imperfetto d.ifferenziamento sessuale (ermafroditismo) e le malattie dell'istinto e delle funzioni $essuali (perversioni, impotenza , sterilità·, spermatorrea, ·ecc.) , r4edicanòo un . capitolo, con n11merose osservazioni personali, all'impianto delle ghiandole sessuali. . l. b.
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1'he medical Annual. A year book ·of treatment and pract'itioner' s index, 1920. Un vol. in-8 di 45{) pag. -
L ondra. -
John vVrjght and Sons Ltcl, ed.., Prezzo 15 scellini.
Questo compdo repertorio dei progressi d elle sc ienze medi,ch e, che conta già 38 anni di vita, é diviso i11 tre parti. Nella prima si trova u11 resoconto sui diversi lavori di materia me dica , farmacol ogia e radiologia. · La seconda parte, cl1 e è la pili ricc·à, tratta svariati argomenti d·elle diverse scienze medico-chirurgiche, spec ia lmente dal -punto d i vista della t erapia. Nell a terza si d a nno notizie sull'igiene e la sanità pubblica. · Ogni argomen to porta le precise indicazioni bibliografich e ; le fonti delle citazioni sono per la m assima parte tratte <la lavori in lingua inglese. Il volume è, come s empre, accompagnato da nit id e fi gure e da belle tavol e colorate. l. b. 1
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e 1918 : .f atta esclusione delle op ere musicali e d ell·e p ubhlioazioni p eriodiche, si discende da 5054 a 4484 in F1·a.ncia , d a 8131 a 7716 in Inghilterra, da 8349 .a 5902 in Ita;lia, da 10060 a 9'237 negli Stat i Uniti, da 1491-0 à 14743 in Germania . 'La p.roduzion e r el.ativa a l 1919 ncm è ancora nota, ma probabilmelllte segna un 'ul, teri ore diminuzione. Interessa notare che il decrem·ento, nel corso di un .amno, è stato di 2447 op ere iln I talia, ·di 823 ,ne.gli Sta t i Uniti, di 540 in Francia, di 415 in I nghilterra, dJ apipena 167 n ella Germania vinta e di·SOI'!ganizzata1. P ·e·r quanto m g'uarda 11e oipere medich·e, da un·a sta tistica r e·cem,temente inserita n ei11a « Bibliographie d e FI'aJilJOe » risulta che i·n Franciat -si ebbe già un.a forte riduzione a partire d al 1910 con 1230 opere, fino al primo ann'O di g11erra, 1914, con 721 oper e; n el 1915 si produsse un fortissimo declino, 1c on 202 opere; si . manifestò un a tendeniza a l mjglioramento nal 1916 e più Ml Co1r a n el 1917, in erri ' 1ap.p·M"Veiro 292 lib r i; ma n.eil 1918 suc.oess·e t1 n a nuova r iduzi.one : si crede\' a ch e questa si sarebbe a:ç.oentuata nel 1919, m.entl"e i•nviece in ,qll;est'a·nwo apiparver.o 300 opere · ,n u o·ve. (Irn Journal A . 'J\tl. irl. ). R. B. 1
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VA.R .I A
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La crisi libraria. Com'è h ·u to, il rinc'aro d elia .. carta e d'ella mano d'opera tipografica creano d ifficoltà gravi.~isime all'iniduis tria editoJTial·e. In un articolo p ubblicato nella « R evu1e S.ci entifjque )). Ducrot · rileva che,, se questa crisi colpisce la produzi on e l ett er a.rta, è ancora più se11tita per ql1ella sci entifi.~a. Egli . n1e analizza le oau s1e : la c a rta costa 01g gi, irì m edia , cin·que volte più che prima de.JJ,a g11er ra e la sta1n1p a dia tre a quat. t ro volte : quindi i lib·ri vengono a oootar.e in ID·"idia qua ttr o vo.lte ·di più. (Com 'è noto, in It alia la spr op·o rzione è anc ora· ma1ggiore: si va ci rca al d ecu.p1lo!). Ora , gl'intr.oiti dei lavoratori intellettuali si sono, in medi.a, ap.pena raddoppiati; a l ten1po stesso i bilanci delle istituzioni scientifir h e, delle biblioteche, dei laboratori universitari sono stati ridotti. D' nltra parte oonvien·e con siderar e ch e i libri s cientifici - anche quelli che nortano con t ributi notevoli a l sapere - non costit111iscono 11n g Pnere di prima necessità : {f11indi si ries ce a. farne a meno, e s e ecce don.o 11n certo prezzo, non c::oon o p iù ·v enduti : .questo limite massimo sembra es~cre stato raggi11nto se n1on ·superato. ~ : ff1t tP oninrlizior1i co titl1iscono lin verro periroln '"'er i p r ogr essi della scienza, in t11tti i p1 e~i civili'. TT11n ~t11clio Sitati ~tico , va.l evole ad illustrare qu ec:;te premP$S?, viPne pubbl icato da Fernond R or es nel .u Co1·r ec::.p onrla11t n. Err1i dim ostra il derrem en to cl P l~ P Dllbblira7.iOl1i cci entifiche nei P ' in r inali !)ae~i. a pa1·tire clnl 101 ~. I d:-iti pii) :preci"i ~i rifet·i ,cono allr cl11 e n11natP 1!>17 1
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Valutaausgleich. Come sappiamo, il prezzo della . m er ce :Ln Germania è ·Subordina to alla namonalità del clien te; un libro ·che vale 10 maTchi peir un tede.s co ne varrà 30 per un fr a111cese, 24 per u n it.illi ano ecc., in b ruse ad una proporzione fatta ogni quindici giorni dalle camere fedie rali le quali s.i basan o p er qu eista valutazione stil corso de-i ·camb.i : &i vuol·e in .sostanza che lo strai11.iero non frui1sca della svalutazione died m a rco su l m·eroato inte1rn1azionale del d.e naro. Vediamo cbe lo stesso sistema si a:ppli.ca ora a lle stazjoni termaJ.i. L a Standesvereins deir R eich sdeutiSChoo Badeaertzte comincia pure a stabilire ch e l e cons1llt azio1nd n elle stazi orni termali saranno pagate in ba.se a·d un onorario di dieci maJ·chi nominali oTo a,J e-ambio del paese di origine. Cosi ad e·~ - l'onorai i o nominale per i 1a tit1i è fr. 12.50; m a in sostanza il franrese pagher à l a consultaziion e 46 m arrc11i, l'italiano 3G e 1o sp·agnoa,o 12-6. T più hi qtrattati ,.eJ1gOn<> qu indi Fi cl ec:i5eTe gli america ni ch e per i1n onor8rio n on1inale di dol lnri 2.40 flevono p a~are 141 marchi. Dopo ec::si vengono gli $ViZ7Pri, che n1algrado la c11ginanza sono tnrt~sc::1ti in ba~e al camhio •1i frs. 12.50 con mk. 13.i. A c::110 tem!lo verlremo i ric::ultati di cp1esto tentativo cli congna glio monet~rio. 1
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(Pnth olng ica ).
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SEZIONE PRATICA
NELLA VITA PROFESSIONALE. MEDICINA SOCI.LE. ' · · L' attività della Croce Rossa Italiana. Un recente decreto, ignoto forse a molti, stabilisce che la Croce Rossa Italiana in tempo di pace «debba dedicare la sua :attività a svolgere fra le <e popolazioni opera continuativa di educazione igie« nica. e di a~istenz.a sani~ria, in armonia col« l'azione delle autorità. direttive dello Stato, eser« citando in ogni caso tutte le forme di collettiva <<solidarietà umana consiglia te dalla necessità deJ« la salute pubblica». ~ In tal modo la C. R. I. che già in pieno periodo di guerra . mentre la cura degli infermi e feriti assorbiva gran parte del suo personale,. seguiva queste direttive, finisce di essere esclusivamente una istituzione di pronto soccorso ai feriti di guerra, ed entra con fervore nella vita ordinaria delle i>opolazioni e segt1e anzi di questa vita il ritmo più intenso e più vibrante apportandovi sistematicamente luce di scien?X'l e càlòre di fede, decisivi 1>e'r le sol'ti }iella Nazione. .... Se seguiamo l'attivitit fattiva della. C. R. I. vediamo come nella lotta contro la malaria essa ba ampliato l'opera che già s volgeva fino dal 1900: ' at1mentate le ambUJanze nelle Paludi Pontine, è stato migliorato il servizio nell'Agro Ron:iano, sono state inviate ambulanze nel1a Piana di Oatalila, lungo il litorale Jonico della Calabria, della Bn.81li<'ata, della Provincia. di I,-ecce, nelle Pugile, in Sardegna. Sotto la guida e la cooperazione ·della Direzior1e Generale della Sanità Pubblica e di altri enti statali si sta ora })rovvedendo, con opera uniforme in tutta Italia, al censimento e a lla cura dei malarici congedati a domicilio o in asppositi ambulatori. Inoltre sono stati <:>reati .speciali sanatori .antimalarici a Montebo'nclone sopra Trento, a Rivisindoli (Aquila), a Petralia Sottana. (Palermo), a Nuoro (Cagljari), a Ma~sa Lubrense (Napoli). Nel campo della tubercolosi (durante la gt1erra .la C. R. I. allesti a b·e n undici istituti climatici!) sono -stati conservati i migliori san~tori creati durante la guerra (quello di Cuasso a l Monte e quello dell'Eremo di Lanzo) C'he saranno trasformati ln sanatori a tipo popolare a disposizione delle clè;l ssi più modeste. È sb=\to inoltre acquistato lln grand·e sanatorio marino sulle spiaggie, dell'Istria, a Valle Oltra, che sarù dedicat-0 alla cura delle forme tubercolari chirurgiche infantili, tanto frequenti, cosi i bimbi d'ogni parte d'Italia, bisognevoli di q11ella cura·, vi troveranno tutti i m€Z7,li più efficaci per t1na assistenza risanatrice. ' Notevole impulso è stato pt1r dato alla creazione di ambulatori (dispensari) che hanno sezioni di J)ronto soccorso medico-chirurgico, di assisten7..a all'infanzia, di ct1ra antimalarica. Dispensari p'iù o lnen-0 complessi e sviluppa.ti sono sorti in breve t~mpo a Tori110, Bardonecchia, l?a Jlanza, Ge11ovn , Firenze. Piombino, Ferrara, Camerino, Caserta, !lieti, Reggio Calabria, ecc. 1
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Le colonie di vacanze, create à.llo scopo di ve-"
nire in aiùto dei bambini gracili e in condizioni {)iù o meno 'gravi di denutrizione, hanno avuto un notevole svill1ppo : mentre nel 1918 furono assi., stiti 1940 bambini e 3046 nel 1919, quest'anno si arriverà con vari turni alla cifra di 5000. Nelle colonie di quest'anno si segue il conc~tto di associa.re al benèficio del clima una sana' edu·c azione ed un insegnamento svolto secondo i criteri della scuola. all'aperto. Accanto .a quelle di carattere temporaneo, sono state i stituite delle colonie per~enti, sia per l bimbi delle terre redente, sia per i bimbi sani che vivono a contatto di genitori tubercolosi e che oc~ corre salvare 80ttraendoli all'ambiente famigliare infetto. Fra le altre iniziative ricordiamo l'aiuto dato all'opera dell'Italia redenta, i vasti sen'izi logistici d'approvvigionamento della popolazione di Fiu!Jle, i corsi speciali per i medici che vogliono dedicarsi all'assiste:r;iza degli operai sul lavoro, ecc. A migliQrare la coscienza igienica delle popolazioni sono state iniziate delle pt1bblicazioni di ca- ' rattcre popolare e preparate delle ~rtemurali che illustrano fondamentali precetti igienici; sono stati inoltre banditi due concorsi con premi per 10 mila lire per due libri di educazi<>ne igienica; è stato presentato a l Minister-0 dèlla P. I. un disegno -Oi assistenza sanitaria scolastica elaborato da una t~mnlissione di tecnici autorevoli della scuola e delle discjpline dell'igiene. Per ciò che riguarda l'organizzazione interna, !a maggiore attenzione è stata pure rivo lta a tutt~ ' le numerose e complesse questioni relative a l personale clell'A~sociazione, cui è stato dato un preciso a sRetto economico ; come pure è stato sistemato il materiale residuato dalla guerra e ·quello che, riordi:nat-0, dovrà essere a.doperato per i fini di pace. Nel mentre è molto confortev()le constatare come . ' la C. R. I. abbia fatto ptop1io e, sotto la. guida dell'attuale presid,e nte senatore Giovanni Ciraol-0 e ·del n11ovo direttore generale prof. Cesare Baduel, vada attuando con sistemi e mezzi modernissimi, un cosi ardito programma di assistenza sanitaria soctale, è da augt1rarsi che tutti gli italiani• i quali desiderano il rinnovamento igienico della Nazione - oggi più che m~i necessa ~·io dopo il deperimento f;ìsjco prodotto dallit ~uerra - si stringano intorno a questa grande istituzione e la confortino e sostenga no del loro 1liuto morale ~ n1ateriale ! \
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Assicurazioni sociali ed organizzazioni operaie. Nei giorni 22 e 23 agosto si te:p11e a '.rori110 il primo Congresso 11rovinciale della Federazione delle Società !\1\1tue e Coopera tive aderenti alla Camera del Lavoro. Riportiamo alcuni dei ,voti espressi sulle assicurazioni sociali. L egge s1tgli i1~fort uni agricoli :
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Abolizione d~i vincoli imposti all'azione di revisione,· Yin00li non e~istenti nella leg~e sugli in-
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IL POLICLINICO
fortuni inùustriali, e diritto alla revisione entro quattro annj, a partire ·da un ·anno dopo la prima liquidazione; Ente assicuratore unico ; Obbligo all'I~tituto assicu1·atore di dare ' pubb1icit:c~ alle denunzie ricevute ed ai dati clinici riguardanti gli infortunati; Commissione :1rbitrale OOfltrale con diverse sezjoni interregionali. · I Jegge ;:;u,gl-i. infortuni industr 'iaU :
Le den11nzie degli \ infortuni siano fatte all'Ispettorato del Lavoro; Obbligo agli Ospedali nonchè ai medici privati di dare comunicazione della c~r.tella clinica a~li infortunati ed agli Istituti di difesa medico-legale dei lavoratori; Massima estensione della . legge, in modo che tutti i lavoratori dell'industria e del commercio ~iano benefic~1 ti dall'assiC'urazione contro gli infortuni; AsSi.Cl1razi-0ne obbligatoria oltrechè per gli infortuni, anche per le malattie professionali specifiche; In ogni ca so di infortunio o di mala. ttia prof essi on.al e, diritto dell'operaio n·o n solo a ll'indennità, ma anche all'assiStenza medico-chir11rgica, 'ortopedica e farmaceutica sino al massimo ricupero possibile della capacità lavorativa; Esercizio dell'assicurazione n.ffidato alla Cassa Naziona le Illfortuni, riordinata in Istituti territoriali, a ll'amministr azione dei quali prenda parte una congrua rappresentanza operaia; Diritto a revisione entro quattro anni, a partire da t111 anno dopo la prima liquidazione; Procedura per le controversie uniformata a quella applicata negli infortuni agricoli.
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L egge stilla Assio-u ra:z ione-'lnalattie : '
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Il Congresso, ·p reso atto delle tergiversazioni e delle mal nascoste remore ch e da più parti si manifestano contro tale prov,idenza sociale, fa voti: Che sia al più presto presentato al Parlamento alm<:no il progetto di legge elaborato dalla Commissione R eale od uno altrettanto o più completo ed efficace ; ChC' la nuoYa pro,·nde nza contro le malattie sia orgnnnta in modo da ...riuscire integrata ed integrnnt~ di tutti q11egli a ltri p r ov"Vcclimenti che si rinssun1ono nel concetto delle assicura~ioni globali ; C'he nei nro\·vedimenti assic11rati,·i contro le 111aln ttic ~ a bbia di mira oltre al semplice problcn1n a sicura tiYo, nnche il più ,.a to e complesso proble1nn dell'as~istenz!"l snnit..'l ria integrn lC'.
Cronaca del movimento professionale. Cassa di Mutuo Soccorso ali' A. N. M. C. •
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on i!!lio di J>r~sidenza d~ll' ...\ ssocinzione h a
il re olan1ento relatiYo all'i~tih1zionc cli una l'a~~l cli n1utuo soccor"o. Il r "...ola1nento verrà sottopo. to a l • prossin10 Oon-
tlJlJH'o\•:1to
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lANNO
XXVII,
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l{ISPOSTE A QUESITI E A DOMANDE. Dott. abbo~ nato 4823. Se ricopre un Posto pre\isto in organico e privo di titolare Le compete la indennità caro-viveri a partire dal 1° gennaio 1919. Detta indennità è di lire 100 per gli ammogliati e di lire 65 per i celibi, <lltre centesimdi 85 al giorno per ognun~ dei figli minori e conviventi, oltre i prlmi tre. Tutti gli altri miglioramenti di stipendio, in cas<> di dini-e.go della Amministrazione municipale, debbono essere eoncessi dalla G. P . A. e decorrono dalla data della rispettiva deliberazione od ordi11anza, se non sia stabilito eipressamente termine diverso. (8458 Stabilità. - Dott. A. G. da G. - Non ostante la interruzione verificatasi per il servizio militare Ella è ora stabile per àver compito due anni di -servizio dal 1914 ad oggi . . (8459) Gassa dl previden.za. - Dott. abbon. 7777. - Cori 38 anni di servizio e 67 di età, liquiderà l'annua. pensione di lire 3000. Con 36 anni di servizio e 67 di et;à liquiderà la me..desima pensione,. ~be è la massima. ' (8460) P e nsioni. - Dott. B. F. da V. - ·11 regotamento 7 giugnQ 1920, n. 835~ sulla liqt1idazione delle pensioni, non è applicabile ai medici condotti. (8456) Jl igliorarnen.to econo1n ico . -
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(8461) _Medici ospe1talieri - Jnde;nnità oaro-viveri.
- Dot~. Direz. O. C. ~ V. - Nulla iisulta circa la pubblicazione del decreto-legge cui allude a riguardo dei medici ospedalieri. (8462) Infermità oontratta in servizio . - Dottor V • B. da B. - Noi crediamo che non le si possa togliere lo stipendio dopo i primi tre mesi di infermità.! non solamente perchè l'art. 29 del rego1.'lmento generale sanit:ario parla di medico condotto in genere senza distinzione fra condotta residenziale o a cura piena, anche perchè essendo,. come pare, medico unico in paese, anche le p~e stazioni fatte a chi non e ra inscritto nell'elenco debbono .essere considera te co1ne fatte in servizio di <X>ndotta. ' ' i è poi un'·a ltra ragione che milita in suo favore, e cioè che Ella non trascura di esercitare , la sua professione nei limiti che le uttuali sue condizioni di salute permettono. Non sarebbe, quindi, per nulla giustificato il diniego dello sti1)endio. Se quttl<!he :itto del genere fosse pronunziato, ce ne rife1isea per poterle dare i con igli richiestt dalle peculiari contingenze del caso. (84()3) Ordine dei sanitarii. - Dott. G. N. da I·. L. - L'iscrizione all'Ordine ,dei sanitaril è obbligatoria giust.o'l l'art. Jl del D. J;. del 16 luglio 1.916, · n. 947. I/Ordine dei sanitarii sorveglia e difende l'esercizio prof{\ssionale. (8464) Esercizio abusiv o. - Sig. abbonato 11835. - L'art. 8, lettera e) dellfl l~1!1!f\ sugli Ordini d e i snnitnrii attribt1isc-e a l ConRiglio amministrati-vo d1 ciasc11n Ordine di reprimere in YUi discipliiyire gli abusi e le mancnnzP di cui i RnniL'lrii liberi esercenti inscritti nell'albo Ri rcndes ero colpe-çoli ne l-• i·esercizio profesffionnle. Ren può, quindi. occuparsi di q11anto forn1n oggc>tto del suo que~ito. <~~fl=>) (fon . ulto 1ned ico - Ou rn piena. Dottor ~I. ~ . 1.1 G. .\nch) qunn<lo si:i riehiesto . en1pli-
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SEZIONE PRATICA '
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<!€mente dalla famiglia il medico c-0nd-0tto a cura pie~a deve prestarsi gratuitamente al consulto. (8466) Stabilità - Periodo utik pe1' conseguirla.
- Dott. F. S. lta O. - Il periodo ·di interinato prestato in , un Comune :µon P1lò essere tenut.o in .conto per l'acquisto della stabilità quando il con-corso si è sostenuto e si è ·vinto per un altro Co1nune. (8467) Riassunzione in servizio di
1tn,
' 2° Con la la urea ~n medicina si ha l'iscrizione al 3° anno di scienze naturali; gli esami da dare • sono vari secondo le UniYf\rsità e le esigenze dei docenti; la frequenza ai Laboratori è obbligatoria. Per informazioni partjcolareggiate si rivolga alla Segret~ria dell'Università.. i 3° I concorsi di cui richiede sono sta ti pubblica ti. , l. b.
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rnedioo in
Al dott. Oreste l\'.Iarct1c:ci : Dott. A. P. Un corso di ra<.liologia si terrà a Roma alla da S. M. di C. -:- Nulla si oppone a che l1n medico Sc'llola di Radiologia .al Policlinico. Per le infor. <!-Ondotto in pensi-0ne riprenda servizio nello stesso 1nazioni relative si rivolga diretta·m ente al Diret- · -Od in altro Comune. Ocqorre, pePò, osserva.re che \ tore, {>rof. F. Ghilarducri. A. P. -€gli in tal caso 110-trà essere reiscritto alla Cassa. • di previdenza ed ottenere in seguit-0 la valutazione ,/ del tempo totale pasRato in servizio, rifondendo CONDOTTE E; CONCORSI. .all'Istituto le somme pagategli a titol-0 d'indennità. LucoLI (Aquila). - Sono aperti i concorsi a cia--0 di pensione coi relati vi interessi composti, ri.: scuna delle due condotte resid~nziali. Stipendio nunziando a.l go~imento della pensione già liquiL. 6000. Indennità cavalcatura L. 2000. Invio do; data. :E:: permesso licenziare il medico con,dotto, cumenti ed atti al R. Commissario. Scadenza' 15 ot.ancorchè stabile, per riduzione di organico, previo tobre 1920. Servizio automobilistico Lucoli-Aquiia. i debiti accertamenti ed approvazioni delle autoPESARO. - Tre condotte piene. Scad. 14. ottobre. rità competenti circa la ne~ssità della proposta riduzione. In tal caso si tro{rerebbero in conflitto · Età limite 45 anni. I.J. 8000; per le due condotte di l'interesse pubblico con quello . privato del sanitacampagna L. 1800 indenn. cavale. e L. 200-250 per rio, ed è naturale che q11ello su questo prevalga. l'alloggio; dieci bienni de+ ventesimo. Addivenen<8469) T ermine p er esaurimento d el oonoorsò . dosi alla 'trasformazione in condotte residenziali, Dott. P. P. da T. - Nou si può dire quanto tempo lo' stipendio Sa.rà ridotto ·a L. 6000. Servizio .e.n tro . -Oopo chiuso un . concorso per nomina a medico-chi20 giorni. rurgo se ne debba conoscere l'esito. Occorre rifletCercasi medico batteriologo· Laboratorio vigilantere che deve pronunziarsi in merito il Consiglio za igienica di Zara. Sti~ndio ipiz\ale mensile -comunale, ed bgnuno sa come la convocazione di netto L. 800, più percentuale analisi. Riplbors? tale consesso non è tanto facile, massime in questi f'r>ese di viaggio. Dirigere offerte, elenoahdo titempi in cui, anche in quelli che sono tuttora in toli e breve riassunto carrtera al Governatorato, • funzione, manca.no molti consiglieri. Ufficio Affari civili, Zara (Dalmazia). (8470) Uffioiale, san,itario · : Oonoo rsi. - Dottor Medico-chirurg<>,. dieci anni pratica in condotta G. C. da P . - L'ufficiale sanitario è ineleggibile ed ospedale, cerca interinato a buone condizioni, .a. consigliere provinciale. 'L 'età massima per conpreferibilmente in pianura e di lunga durata, nel-correre a.I posto di ufficiale sanitario è di 45 anni. l'Italia centrale o alta Italia. Scrivere subito: DiL'esenzione da. tale limite di età si accorda solo rettore Farmacia. Massaglia, piazza S .. lVlichele, :a coloro che dimostrano di a vere, nel periodo fra Lucca. ' 1'anda ta in vigore della legge ' 22 dicembr~ 1888 e U11 collega offre Microscopi~ ' Zeiss 2 ocul·1 · ·· Ja pi1bblicazione del regolamento 19 luglio 1906, n . 466, esercitato, in base a nomina prefettizia e .. 2 obbiettivi, 1/12. immers1one, Abbé Micrometro. Rivolgersi: «Batteriologo», Villa Hungaria, l\1eper la durata di almeno tre anni, le funzioni di l'ano (Alto Adige). 11fficinle sanitario. Il Com11ne pùò benissimo bandire il concorso per PARIGI. - Preiniio Redard. - Il dott. Paolo Rela nomina dell'ufficiale sanitario. d~rd, caPo del dispensario Furtadb-Heine di Pa(8471) Esercizio professionale all'estero. - Dott. rigi, autore di libri apprezzati ·di ortopedia e chiB. del S. da A. ~ N-0n consta che esista la faci- . rurgia ortopedica, morto .durante la guerra a Niz11tazion~ cui Ella accenna nel quesito per l'eserciza ha donàto all'.A.cadémie ·de Médecine di Parigi .' zio profe~sionale .negli Stati Uniti, come non consta mille franchi di rendita annua, per fondare un il numero dei medici che esercitano presso quell-0 pren1io d ortopedia, che sarà assegnato ogni cinque anni (così da for!l4'lre un premio quinquenStat". Doctor JusTITrA. · nn le di 5000 franchi) alla migli-0re opera di ch!rurµ;ia ortopedica pubblicata nel frattempo. Possono All'abbonato n. 12258 da Colangianus: concorrervi i medici stranieri. Rivolgersi alla seDiamo le notizie sui C-0rsi ,di perfezionamento, greteria dell~' Ac~demia. a misura che ci pe~vengono, sulla rubrica «Notizie ' <liverse ». Doveri mo.r ali degli abbonati : R. B. aiutare il periodico a superare le gravi difficoltà del dopo· Al dott. M. F. da G.: guerra; pertanto : ' diffonderlo tra I colleghi, facendolo conoscere ed apprez· 10 Dei corsi di perfezionament-0 che si terranzare; no a R-0ma si è già dato notizia : quello per ufprovvedere al pagamento della quota ctovuta all' Ammini· ficiale sanitario non vi sarà. atrazione, senza farsi sollecitare . 1>ensione - Riduzione di organico. -
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IL POLICLINICO ,
NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICENZE. ORDINE DELLA CORONA D'ITALIA. Commendatori: prof. .Annjbale Ghedini, Ferrara; prof. Giovanni Guicciardi, Modena; dott. Giudott. Ettore Jorio, Torino. seppe Cioffi, Sarno; , Ufficiale: dott. Cesare Salvetat, della C. R . .-I. Cavaliere: dott. ·M ario Qanali, TonoVIO Taro (Parrrfa). Ai professori se11atore Edoardo Bassini e 'L uigi Lucatello, clinici di Padova, è stat.a conferita la Croce di guerra per i servizi prestati ~urante la campagna quali e-0nsulenti delle Armate mobilit.atc nel Veneto in località esposte all'offesa nemica. Al dott. L. Mufioz di l\1adrid è stato nssegnato il premio Garcfa Faria dell'Istituto d'Ingegneria Spagnuolo, per la Slla opera intitolata: «Risanamento e igieniz7A!zione della Spagna)).
NOTIZIE DIVERSE. \
Congresso Italiano d'Idrologia, Climatologia e Terapia
(ANNO XX\1 II, FASC. 40}
La nostra .A.ssociazio11; <lal 1887 al 1919 - Doveri
e diritti dell'Associazione - Climi e fonti d'Italia poco o punto studiati. È fin d'ora stabilita una visita alle Terme rli Chianciano. S-Ono allo stt1dio ' 'isit.e a stazioni balneo:-climatiche dell'Umbria. , Tassa d'iscrizione L. 20; per le Signore dei <Jongressistl J.J. 10, da rirr1ettersi al più presto al cassier~conomo dott. V. Teixeira, in Perugia, Osper <lale Civile. Sono in corso prati che pet ottenere la concessione dei riba_ssi ferroviari. . ...
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Il Comitato dell'Italiu Meridionale dell,Associa~one rivolge un caldo appello ai proprietari, am.ministratori e gestori di tutti gli Stabilimenti di cure idriatiche o cliJnatiche, del Mezzogiorno d'Italia, perchè intervengano direttamente al Congresso, - i11 rappresentanza dei rispettivi Istituti, ovvero delegl1jno allo scopo i sanitarii ivi addetti, inca ricand.oli, ove lo erro.ano, di dar comunicazione di eventgali miglioramenti apporta ti agli impianti o di nuove installazioni che non siano ben con(}-
fisica. 1 Come abbiamo ar1nunziato, dal 4 al 7 ottobre ~ciute. corrente è indetto in Perugia, dall'Associazione ~1edlca Italiana d'Idrolog!a, Climatologia e Te- · Il Comitato stesso è cosl costituito: presidente i:on. prof. Francesco Paolo Sgobbo; segretario il rapi.a fisica, il XII Congresso NRzionale dell'Associazione stessa. dott. Emilio Di Tomma.si; vice-segretario il dottor Albert9 Botti. Qut>sto Congresso :1vrebbe dovuto svolgersi nel 1914, a due anni cioè di distanza dall'XI C-Ongres** * Ro, tenutosi e-0n tanto successo a Napoli; fu però La Presidenza dell'Ordine dei medici-chirurgi rimandato per il sopraggiungere della grande condella Provincic'l di Napoli esprime il desideratum :fiagraz.ione mondiale. Il ritardo frapposto costiche gli Or,dini dei medici del Mezzogiorno e contujsce dunque già un primo elemento di maggiore tinentale e insulare siano rappresentati a questo interesse per il XII Congresso; gli altri elementi Congresso, per le seguenti ragioni : risiedono nel maggior bisogno di cure fisiche na1° I territori delle varie provincie meridionali , turali che si sente nel dopo-gtierra e nella più sono ricchissimi di sorgenti di acque minerali do· estesa ,, possibilità di accedere a tali cure anche da tate di segnalate virtù terapeutiche (parecchie non r>arte delle <!lassi finora considerate meno absfruttate) ed ancor più di stazioni climatiche di bi enti. vari~ sJ)ecializzazione, per grandissima parte non Al Oongresso di Perugia sarà fatta llna rivista sfruttate. Occorre che la classe medica promuova dei {Jl'O~ressi raggiunti dalle varie Sì.azioni e Stalo sviluppÒ degli Istituti esistenti e l'impianto di bilin1enti idrolog'ici e climatici .italiani, e saranno )lUOVi. trattati a preferenza argomenti pratici, inerenti 2° Il movimento che si determina, specialmenanche allo sviluppo economico, dal punto di vista te nella stagione estiva, verso i luoghi di cure fisiindustriale, di tali Istituti. che naturali, va s-emnrfl più accentuandosi, parteIl Congresso assumerà dunque notevole imporcipandovi in larga nli~ura anche le <!lassi finora tanzn. ritenut:e meno abbienti. Un contributo grandissimo Saranno SYolte le seguenti relazioni: vi apporterà sicuramente la nuoYa legge sull'asRil\farfori prof. Pio (Napoli) : La composizione curazione obbligatoria, in base alla ql1ale l'Ente delle acque minerali sulfuree in rapporto alla assicuratore dovrà provvedere anche alle cure fisiloro azione terapeutica. che per la enorme massa degli assicurati. D~Yoto prof. Luigi (1\Iilano) : Il soggiorno inQuesto movimento non potrà lasciare indifferenvcrnn lc sulla neT"e in .alta montagna a fine di prote la- classe medica, m.'l dovrà svolgersi sotto il filassi e di cura. suo controllo. Vinnj 1>rof. G. S. ('l'orino): Delle indispensa 3° Gli Ordini dovrnnno intf'nsificare ta vigilanbili org•lJ1izza7'lo11i moderne per l'insegnamento 7'R sui rapporti trtt i me<iirl e le Amministrazioni dellii tern1)Ul. fiRica. degli stabilimenti baln<'n ri o ~tnr.ioni di cura cli)[elO<'chi prof. Fortunato (Ramioln) : Le basi matica, sin dal p\1nto cìi YiRta d0I ntimero dei me8Cif\n tifico-prn tichfl della dietotern pia. dici asst1nti, che è oggi di 1nolto inferiore rispetto Ril,·<> trini prof. Raffaello (Perugia) : Fonti e al bisogno, sia nei rlgua rdi <lel trn ttc'lmento fa ttr> c::l1n1i <lc ll 'T'rn1brin . ni medici steRsi. Fa irinnn dott. Edoardo (Ca ciana) : I Congressi IJa Pre~idPnza stes~'\ raccoglierà 1 ad c:ioni e tli ~Ionnco ecl i 1oro ri~lt.ati. .ncldi\c>rr~1 a~Ji ae<'ordi eircn le rnodnlità della par•tl perini prof. Gu tnYo e De\"'otò prof. Lnigl: teeipn ziDne. \
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[ANNO XXVII,
FASC.
40]
SEZIONE PRATICA
Corso di perfezionamento sulla patologia del lavoro.
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dire il diffondersi della malattia; i locali dove si sono verificati dei casi sono stati disinfettati e le rlersone isolate. Nello stesso tempo si fanno grandi 8forzi per distruggere i topi. I casi seguiti da morte ·sono stati una decina~
Presso la Croce Rossa Italiana in Roma (via Toscana,110) avrà luogo un corso· di perfezionamento sulla patologia del lavoro. Il corso sarà tenuto dal prof. A. Ranelletti e verrà integrato da una serie di conferenze da parte delle pili illustri personaIn menìoria di Angelo Celll. lità dell'ambiente medico romano: proff. R. AlesIn una cittadina d'Italia tutto un popolo si è san.drl, V. Ascoli, S . Baglioni, A. Chiavaro, G. Ciradunato, come ad un rito purificatore, per renrincione, R. Della Vedova, A. Ducrey, G. Ferreri, F. GhilarducC""i, G. Loriga, E. J\ilarchiafava, G. Min- dere om'agg·io alla memoria di un illustre uomo gazzini, E. Pesta lozza, ' G. Sanarelli, nonchè da dì scienza. Infa tti il 12 set'temb~e enorme folla è convenut.a in C~gli (P~saro-lTrbino), pe~~ assistere parte -del prof. I-'. Devoto di 1\IIilano. alla solenne inauguraz.rone della lapide appo.sta Saranno · fatte visite d'ii:;trt1zione ai principali alla casa dove nacque Angelo Celli ed alla posa _ stabilimenti industriali di Roma e di altre città, della pri1na pietra d~ll'erigendo monumento al e-0n l'intervento dell'ing. Oalderan, ·capo del Circ-010 di Roma dell'Ispettorato dell 'Indt1stria e del •grande igienista. Il dott. Aug·usto Maggi, che rappresenta va anche il Sinclaco di Roma, allo scoLavoro. priment-0 del ricordo marm..Qreo, con Ùn discorso Il corso avrà principio alla· metà di .novembre e riuscitissimo ed applaudito rievocò con feli{!e sindurerà tre mesi. Coloro che lo avranno frequentato tesi Ja bella figura di uomo e di scienziato del e che avranno superato una prova di esame, riceCelti. • v~ranno un diploma di perfezionamento. Durante la posa della prima pietra del monuLa vita a Fi111ne. mento, il prof. Riccardo Versàri, in l'appresenta?za dell'Ateneo Romano, parlò del contribut~ Da un giol'nale di Genova apprendiamo, sulla considerevole recato alla sciè11za dall'opera del città-olocausto1 le seguenti notizie date da un reCelti; un altro orat-0re portò l'adesione alle onhduce, il dott. Eugenio ~1aria Poletti. ranze dell'Istituto dei Piceni. La popolazione ed i legionari subiscono sacrifizi Infine, nel teatro di Cagli, il principe degli inauditi: nei mesi scorsi fu sofferta la fame più cruda, tanto che gli ufficia.li erano costretti a cer- ora tori, Innocen~o Oappa, disse una ma'gni:fica orazione per esaltare Io scienziato e per ricordare care nei :t:ondi di magazzino residui di gallette amal pubblico l'importnn7..a sociale degli studi commuffite e ghiottamente divorarli, morbiditi in acpi11ti d:il Celli, che f11 un vero e grande benefatqua e sale. Al tre amarissime verità ha riferito il tore dell'umanità. Poletti intorno ni disseusi interni e ~1 lla tragica ' Era pr<'sente la. Signora Celli; assistevano uno situazione della città., .cbe agonizza e minaccia d'instuolo di medici e notabilità, tra cui il Prefetto cancre11ire in una paralizz<-1nte desolazione. Ma esdi Urbino; aderirono molti ministri e sotto~-egre sa resiste ancora in uIUl mira bile costanza : pur tari e professori di lTniversità. fra tormenti e privazioni, sa trovar-e nelle ultfme Dott. ANGELINI. energie la foTza geniale di creare un nuovo diritto internazionale, di istituire 1e mantenere scuole di In memoria del ~rof. Enrico Morelli. tutti i gradi, corsi popolari, ecc. Alla pre~enza dei famigliari e di intimi amicir Il dott. Poletti, il quale partecipò all'impresa ebbe luogo, al Cirnitero di Roma, ' la traslazione d'annunziana di liberazione, si è reso benemerito della salute cittadina : ne fanno fede gli attestati <1al loculo provvh~orio alla tomba perenne, della ~Inia del e<)mpinnto fondatore del nostro Polie i tributi di Io.de conferitigli dal direttore della sanità di Fiume e dal sindac-o; egli. si è freso be- ' clinico, comm. prof. Enric0 Morelli, la cui nobile ed operosu vita di insegna11te, d.i professionista e nemerito anche dell'insegno.1nento, poichè ha tenudi gior11n lista venne tr-0nc.'l ta lo scorso febbrp.io da to dei corsi di biologia all'Istituto Tecnico e di repentino mo1·bo. , · filosofia alla Scuola dei legi0f8-ri; infine si è reso Amrr1irato ~ulla. tomba semplice _ed austera un benemerito della politica, con scritti e con confepregevole e 1nolto riu~cito medaglione in bronzo renze di propaganda, così da guadagnarsi molte atdell'1Dst1nto, mod€llato con fine arte d.a l noto scultestnzioni di stima e di affetto da parte di D'An• tore comm. Carmine Genua, presente alla ~ceri nunzio. monia . ' Casi di peste a· Fiu n1e. Fra gli intervenuti notati il cav. uff. Angiolo J Ponti, in i·apvresentan?;a della vedova, il commenNegli ultimi tempi, come hanno pubblicato quasi tutti i giornali, si son verificati a Fiume alc1 ~ da tor Ottorino Raimondi, per la stampa, il cavalier I"uigi Pozzi, per l'Amministrazione e la Recasi di peste bubbonica . II nostro Governo, appena avuta cognizione d~l dazion~ del Policliln'i co, il rag. cav. Quattrucci. anche per il comm. Gherardo Callegari, le famidiffondersi del morbo, è intervenuto energicamente. glie Pozzi. Mosca ) Olivieri, Mancini e Fiocchi. Il medico provinciale di Trieste si è recato a FiuV:nri altri amici dell'estinto, fra cui il prof. Viame I>er assumere la direzione di tutti i servizi sali, il prof Vianello, il prof. Salvatori, il commennitari. Numerosi medici specialisti sono sta ti invia ti a Fiume e con essi una quantità enorme <li da tor Noesa, il comm. Rocca, non potuti intervenire perchè assenti da Roma, si fecero rappremedicinali, disinfettanti e apparecchi profilattici. 80110 state prese tutte le precauzioni per impesentare.
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IL POLICL INICO
Ono1 anze al dott. Franresco Gatti. Ricordandosi con sirnpati~a cerimonia il Sanatorio l)()POlar e «Umberto I )) a Prasomaso, i tremila. ma lati che ebbero assistenza in quella ridente casa di cura offersero al fondatore, dott. Francesco Gatti, un'artistica medaglia ed un album con tutte • le loro firme precedute d!l una dedica, dettata dal Poeta Giovanni Bertacchi: P ei tre-rnila ohe si sitccedèttero - Ospiti rioono.~centi - ~7ei pri!mi d'ue lustri (lv, ohe sorse - Per quant'i vi si seguirann,o in fut'1.1/ro - I l Sanatorio TJ-n1 berto I - Dalle pendici di P 1rasom a,so - Saluta il s1'0 fondatore - Gatti g r . uff. Franoesoo - I b11oni offersero l'obolo - Le Alpi i loro· a.1r omi più pu1·i - Egli dal tu,tto creò - La Casa a,per ta sulle 1.ialli -- Dove nat1l/ra 'ltiadre - A uspioe la scienza, ch,e crede - Rivi.s,i ta in'L'ocata i suoi figli - Depon.endo - l,e dolci promesse ·a ella vi ta.
(...\.NNO
XXVII, F ASC. 40]
~ stata. aperta una~ ottoscrizion~ p11bbliC<'l, cl1\\
ba fn1ttato 12,000 dollari (o sia circa 200,000 delle nostre lire correnti), i:>er incoraggiare le nuove iscrizioni pi:esso la Facoltà medica dell'Università di Virginia, a Charlotteville. Le autorità accademiche hanno fatto unn campagna per elevare q11ella somma ed hanno sottoscritto per 2400 dollari; gli studenti del 1.0 anno di medicina hanno sott-0scritto per altri 1000 dollari. I
Scuola di Odontòjatria. e Protesi annessa alla Regia Università di Bologna.
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Un monumento a Lannelonirue. ~
Si è inaugurato n Castera-Verduzan, nel Gers (Francia), un mon11mento alla memoria di Lannelongue, il valente cult-0re di chirurgta infantile, morto nel 1911. A 'lui dobbiamo pregevoli .riC('rche sulla patologia ossea, sulle osteomieliti, " sulla tubercolosi ossea e articolare, sulle lesioni ossee -Qella sifilide ereditaria (tibia di Lannelongue); introdusse il metodo sclerogeno per la cura della tuber colosi osteo-articolare. '
In memoria
dell'oftalmolo~o
Brissaud. Si è costituito un Comitato per erigere un ricordo marmoreo in -0nore dell'oftalmologo Bri ssaud, il quale fu il primo a descrivere e individuare la cataratta. aprendo cosi la via all'estr<lzione iclea ta ed eseguita da Da viel. Segreta rio del Comitato è il prof. Ferrien, rne Pierre-Cha rron 41, Parigi. Il ricordo sorge rà a Tournai, nel Belgio, patria del Brissaud.
DeftciPnza di medici negli Stati Uniti d'America. Négli Sta ti merldiouali dell'Unione Nord-Am<~ ric:ana si lamenta ùna notevole deficienza di medjcl.
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Accessi epilettici : modificazioni della frequenza . I . . . . . . Pag. 1126 Colon i:;ign1oicleo : stenosi relativa, da ov 1·arieu1pi1nento della vescica ori. )) 1126 I1fll'Ul • · (1orozo : sofi "'ticazione .d elle farine . . )) . 1127 ('risi librnria . . . )) 1132 Cronnca del movimento professionale . )) 1134 Cuore : interpretc'lz~one delle ombre del1125 lh. bn se . . . . . . . . . . . . Bu1piema : genesi: su1t-0matologia. della )) 112<ì lX'rfor:lzione polmonare . . . . )) 1128 E1npie111u : trattamento . • Fibron1iomn interparietale in ve cica a idra
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tro(lnteroston1ia: c1rcolo vizioso con.. c:utiYo. Nuo,·o processo operativo (;ozzo: cu rn e<>n le iniezioni iodiche
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K friti ncute: slf1 litici
Esposizione per la tutela dell' infanzia e della maternità In India. Al principio dell'anno si è tenuta a Dehli, nel1' India inglese, ·un'esposizione sulla. tutela dell'in-
fanzia. e, della maternità. ~1odelli., fotogr afie, J>roiezioni, quadri, confereuzè, illustrarono i . mezzi più idonei per assicurare il benessere delle madri e dei bambini, per provvroere al periodo prenatale, ecc. Furono tenuti anche dei corsi sull'igi~ne generale, sul soce<>rso e sull'assistenza ai malati. Ebbe 111ogo una inostra di bambini a lla quale Y~nnero presentati più di 2000 con.correnti. L'esposizione è dt1rata un mese e vi so.n o accorse migliaia di 11ersone da t1.1tte le regioni dell'India.
-- -11 direttore del l\1anicomio provinciale di Arezzo, prof. Pieraccìni , ci prega di smentiJ:e la notizia da noi p11bblicata neJ fascicolo 37 reln.tiYa al1la chiu-
. sura di quèll'Istituto e la· dich:Ul ra assolutamente . inst1ssisten te.
Indice alfabetico per
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cle~
Sono a!)èrtE:- a tutto il 5 novembre 1920 le iscrizioni a lla Scuola di Odontojatria e Protesi dentale annessa alla R. Università di Bologna. Per programmi ed informazioni rivolgersi presso la Direzione dell'Istituto Clinico per le Malattie della bocca:, in via Spartaco, 63, Bologna, -nei locali d~1 <rnale ha sede la Scuola stessa.
. ~Yf)luzione •
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P leura: vl~rsn,m(\nti asettico-pneumogeni Pag. 1128 consecutivi a influenza . . Pleurite essrtdativa specifica: c·ura tu)) 1130 bercolinica · . • • • • • • Pleurite purulenta : trattamento operati.vo
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Pleurite siero-fibrinosa : cura pneumotoracica . . · · · Pleuriti ascellari . . . · Proteino-terapia nelle irifezioni pneumoniche . . . . . . . . · Radio: sublussiazione in basso . Reazione di Wassermnnn e reazi,one di Sachs-Georgi nella s ierodiagno~i clel1-'1 sifilide . . · · · Sjndrome qua drig(>mina . Sinfisiotomia parzin.le per l'nm1)lia1uento permanente del bacin<> . . . Rterilit:à : fattori ed e rro1i con1uni nel trattamento . · · · "Clcera duod 11nle: patogene. i . . . .
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1130
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1129 1128
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1107 1121
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1126
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1122 1130
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L. Pozzi, ed. resp.
Ro rn a . 19'20 • T ip. Car tiere (·ent rali . •
~aterie.
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Anno XXVI.I •
Roma, 11 Ottobre 1920
Fase. 41
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· fondato dai professori : I
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GUIDO BACCELLI
FRANCESCO .DURANTE
SEZIONE PRAT:lCA REDATTORE CAPO: PROF.
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VITT.O RIO A'SCOLI
SOMMARIO. Lavori originali: E. Podestà: Contribut ) allo studio dell'audimutìsmo e del so rdomutis1no di guerra . -Osserrazioni tlioiche : G. Aperlo: Sindrome emorragica (porpora) consecutiva a medicazione con gar~a iodoformica. Note e con,ributi: C. Arrigoni: La cura dell'~de 1na morbilloso della g: ottide con le in1ezioni di pi locarpina. Igiene : O. Ricci : Relazione medica .tinale sulla camp agna antimalari ca 2dl 'A< q uataccio. ~unti e r~segne: MEDI CINA S OCI ALE{: Kraemer: Errori commessi nella lotta contro la tubercolosi polmonare. - M AL ATTJE DIGERENTJ: G. Heu ydr e J. Le"euf : Appendiciti e sindrome pseudo-appendicolare delle diss~nt~riti. - A. Cade e A. D e· vie: Cancro dell'angolo digiuno-duodenale. - F1:-10PATO· LOGIA: G. Basile: Influenza. di estratti ipofisaFi e di lesioni del fa.tinge nasale s nl metabolismo cellulare dell 'ipotisi. ·t.eca«:len1ie, Società mediche, Congressi: R. Accademia Medica di Roma. - Accademia. Gioenia di Scienze natura li in Catania.
Appunti di medicina
p~tica: DIAGNOSTICA ·
Diagnosi djfferenziale fra bronchiecta sia e tubercolosi - L'importanza diagnostica delle adeuopatie toraciche laterali. - C AS ISTICA E TERAPIA: Quando deve alzarsi la puerpera? Sulla t-raµia d'll' ab uTto febbrile - Neuriti puerperali - Le salpingiti bassé. - NoTE DI MEDI CINA SCIEN'l!IFICA :· Sulla ter1nogenesi - Raffreddamento del corpo ed infezioni faringee e tonsillari.
Posta degli abbona,i. ' Varia. • ~noi bibliografici. • Nella vito professionale: Amministrazione sanitaria.. Risposte a queAlti e a domande. ~ndotte e concorsi. No,izie diverse. • Indice nllabetlco per 1naterie.
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E vietata la riproduzione di lavori pubblioati n el POLICLINICO e la pubbliqazione di sunti di essi senza citarne la fonte. \ ' •. .
Diritti dl proprietà riser'\'ati. -.
Memento· ai ritardatari - . '
Gli abbonati sono vivamente pregati di non frapporre altro indh~io nell'invio della quota deliberata dall'Associazione della Stampa Scientifica Italiana (S~ione medica) ed imposta dal Decreto Mini· steriale 30 giugno u. s., ad integrazione del prezzo (lO luglio-31: dicembre 1920) del rispettivo abbo- / I
namento al '' POLICLINICO '', la cui misura è di: Per l'Italia L.
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Per l'Estero FR . 10 - per chi è associato alla soia Sezione Pratica;
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alle Sezioni Pratica e Medica; alle Sezion,i Pratica e Ghi·r ur,qioa; a tutte e tre le Sezioni.. '
Si rammenta che la (}artolina-Vaglia, la quale (nel posto riservato al bollo dt>ll'uflìcio postale pagat-0re) deve essere munita di marca da
bollo da 5 centesimi, va intestata all'Editore del "POLICLINICO " : t:av. LUIGI POZZI - Via Sistina, N. 14 • RO!UA.
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da un l•ato · si ricon,osce una certa uniformità , d eJla 1siTIJ<l!r,ome, dis·é.oirid.i sono :Lnveioe i p·a.irelI'i .. \ ni1gua11do al.J!a nat1rra del p rto 000S·o. CLINICA DELLE MALATTIE MENTALI E NERVOSE ' Isola osserv.a oh.e .fr:a 1.e f 10Tm:ei n1ev.r.o siche da . DELLA R. UNIVERSITÀ D ( p ARMA. emozione, nei .so1dati rjedu1ci dalla fr101n te, una peT .il dott. .ERNESTO PODESTÀ. d alJ.e -priù f~equenti è ra.ipipres.en•t ata da.i distu·r \ Contributo allo studio dell'audimutismo b i d ella faviell!a, (m111tismo, o aif·onia, o b.a lbuzi1e, o .alalia). ·I ,'Autorre .Sii ·ocoo:pa esseruziaLmente e del sordomt1tismo di guerra d!ella c111ra, ed .ammiette, ser1z·a {tiscutere, che p·er il .dottor.e ERNES'.I'O PODESTÀ. si tra tti idi u na fnrma .em.otiva che egli ident iI ·c.rusi di aiudit1Slffio e id i 1sor1d·om·u tismo ve.ri- . :fica co11 I 'isterismo. È b.en n-0 to rperò che l'emoficatiSJi in conseguenza 1d1elfl.a gueirra hanno d 1a·- z.ioille n11ò essere JJaJ causa d.eterm.inante di var.ie fo.run1e m.entali, 1e non 1s.oltanto dejl'iste. to luo1go ' a n11.m·ero1s~ l avo ri nei quali, men.tre
LAVORI ORIGINALI.
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(ANNO XX,ill, FASC. 41]
IL POLICLINICO
rismo. quindi non si !J)UÒ senz'.ai'ltr.o identificare tr·attarsi di isterismo. Questi AA. poi invoca.le malattie da emozione con J.'iisteriSinto. no a spieg·azione cli alcuni lorto casi « degli I l Gra,denigo distingu~ le fo·r me organ·i che speciali .fenomeni pei:ioettivi 1a.n.01mali che p06dalle psichiche. Egli fonda J>-Oi la diagnosi di son·o determinarsi a carico dell'orecchio » qua~terismo,, n ei suoi 'c asi ·di mutismo, sulla pere... le un assordamento o una commozione labirinse11Z1a di anestesie gustative·, di aneste.sie tattica di liev.e :entità peir ila vicinanza dello scoptili della Lingua, deillre guancie, ·deJle v.arie :re1p i.o di un groSi.So proi10ttd.le o per un bombasrgioni della fac cia, delle due m€ffibraoo timpa- damiento ch·e, togliendo al s old!ntto il .controllo niche e talora an.c he .di altre parti ·del oorpo. della propria voce·, gili 1siug'gerisce l'idea di esTl1ttavia l'A. stesso descriv e c8Jsi di aionia e 'S'ere sordo o muto. L'esame auricolar.e in aldi sordità P,'siichica oon sen;s.ibilità tattile nor- cuni 1caS'i dtmostrava fatti di lacerazione detll~ mal1e e senza .stigmat:e d:elll'isterismo. Poss.iamo membrane ti•m pa:niche con piicaoli grl1mi di però ricord,ar:e che alle anestesi·~ 1dopo le ricer- sangu·e I'ecente, o tipii-ohe perforazj,onì da scopce di Babinski, non si dà più o.g;gt l'imporpio ,d,eJle memb1rane itimp,an:iicihe, o fatti di ot.ite tanza decisiva, per 1a 1d:ùa1g nosi di i steriislmo, media ·cataua1e di viecchia data. L esame laclle aveva al tema>o di Charcot, perchè in alringoscopioo in .ailcuni indivi,dui ·dimostrava le ' cu ni casi sono un fenomeno ·p rovocato d<l.lla card.e. voéali in abdt1zion°P, in a ltri, in.v iitando suggestione. Senza di•s conosoere però che an- l 'in1dividuo alla fo·nazioTue, le co1rde vocali oon che oggii abbila1no jrrnip·ortanza per la diagno1si si tend·evano compleit amente. di ilsterism10, .r icoodiamo che i grandi traumaRoussy diagillostica tr.e casri cli sio,r domutismo tismi 1e gli shok ;pos,s on10 dete:r:rniniarlie anche cJi.e ha poituto ~saJihinare come di origine istein fo'r1n,e non isterffiCJh.e. Anche Deje•r ine affeir ma ritca, perchè in tutti ·e tr.e i •paZlie.nti oesii·steva ./ ohe le anestesiie .se·n za lesd.on1e organica non un.a 1sinltom.atoJ..01gia ltniifo·r tne e a:>erchè i di,...00110 un sintomo patogniomoniioo de1 1l'ist eriS1In9 sturb~ scompa rver o 1du e o tre giofrlni dopo che e non si nota no af:t'a1tto in tutti gl.i isterici; l'A. rbbe 1orro prom·essa la gt1ari•gione in p-0gli- epilettici e _i pazz,i morali .po1~1soino avf>re chi~sirrl-0 tempo. u lgua}Jnente 'Babin ski in due casi 1da 11lli osdei graJdJi fo1Tti1ssimi di ipo1algesi·a fino a raggiungere l'analgesia. Un fatto analogo .s i notai servati afI,e rma che il ml1tismo n()n poteva estalora nei dementi precoci. Gravi a neste•s ie sere che isterico peirchè ~n.cilm en te guarito con possono n9tM,si n.egli s tati di rStup1ore 1egati mezzi .sugg.esti vi, e ciò in ra:pporto alla sua alle fo1me p eriodiche c1ep.r essive. Ne1la nievra- concezione aell 'isterismo. Il De Sandro in un caso di so·r domutismo sterui!a possonio aversi forme ane.stesiche, piiù faciJm.enite pe•r ò ipoestesie, con paJre,stesie. Ca- da lui illlustrato, asseir.i.soe che il mutismo sia ra tterrist1che dell'isterisan·o Ìl·on ·son.o tanto J,e 1a- da riten.eirs.i ·d i natura funzion.ale perchè ha i n·este.sie p1er sè stesse, quanto gli .aittributi 'P·ar- ca!'art.teri del mutismo psichico ;non crede però ticolQ.ri dell'anestesia; il sopravv·enire di 1es~a dli dover1o demni l'1e come tssteiric.o; la causa de'Pe·r suggesti-0nie, il p1ote:risi p.r:ovoca1"'e azioni ri- tei;min,a nte, e<ra lo 1shok emotivo, che trovò fl esse a.n-ch e eocita11.do l~ zone anestesdc·h e·, Jia il te:rrren-0 favoreivol e nello stato fisico e psichipossibilità ·di trans:feri, la 1p resenza (.oontamipo- co di un ·so1dat.o ... c'he aveva sopportato tutti i rane.a <:> non) di iip e1restesie, il pres·entrursi in .disaigi della .guerra e tutte le emozioni del comforma cli ·emianestesia, Ja mancanza di rap- battime-nto. Lia sordità invece sarebbe stata di porto col territorio dd. distribuzione di ·un 'dato . ro1ana organica per commozione labirintica. nervo. Quest'ultimo fatto non è c1a1ratteristico In cn1esto caso non si rilevarono zone isterogedell·i _t erismo, perch è si ha in g enerale nelle ne, mancava una base ererlitaria di neuropafo1me psicogene anche se non isteriche. Dej e- tta ed il paziente, neppure dopo l'accidente, rine distingue u n primo g1upp·o in cui bisogna presentò alcun sintomo di isteri~ mo: la causa fu un'emozione viol enta data rlallo scoprpio \Tif aire entrare i casi di simulazione, un secondo cino di una granata. La coscienza · era conlegato alla .. u ggestione, ·ed infine un te1zo servata,. gruppo nel qt1ale i ·disturbi della sensibilità Il F errari in dodici casi di mutismo da lui osseu11brano esser e dei fienOlllleni emotivi resi servati e 1pubblicati non può i1recisa1·e se esi(lll n~i. ste19sero fattori morbosi ereditari, causa la J) I .i~ i e B rllZZ L)lle i11 u11 lu.vo1o non n1etto110 cl1i ttra.m e11 te in evidenzA se ~si ritengano mancanza di precise notizie anamnestiche. o non ch e tutti gli afoni e i mt1ti di gt1erra Nella maggio1 anza dei C<tsi il mom Pnto occasionale fu di natura_pommotiva, come conferin no isterici, sebbene essi, avendo trovato che t11tt i i m ltti so1 di e afoni funzionali sono gua- ma la perdita completa della coscier za; in alriti g razie ad una energica P~irotePn1pia ed tri casi invece il mornento occasionale fu solall'an1hi ntc . : 11gge tivo, sen1bra i11tenda110 ta11to la em ozione ed il contin110 su segtti~ i 1
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di avvenimenti i.mproosi onanti. Mrun,c ano alterazioni uniiater.a.li deL.a r.efietti vità. Questi ·ammala ti, ·come osseTva lo steisiso A., ritcord·a no il tipo degli isterici, ·da cui si distinguo.n o ·pie1r la min1ore sugge.s tibili tà, per la tenacia dJelllfa malatt~a e per un c<>mplesso dii se.g ni olb·bi.ettivi che ten.dono a pr.ovare l'esastenza di una altei1·azi.one ·0rganic.a del -sistema nell"Voso. Q"l.lJesto. A. conclude aff·ermand·o che n.on tutti i casi di sor:do.m utisimo b1elliico, ·c onsi1de·r ati c1ome espre·ssioni di una tp1sico-neuro·s1--tr1a.11matica, soin-0 identici, .p•eT·Chè taluni presentano dei vielri sintomi a base organica, come la paresi deffile corde vocali ·e la I.oro posizione cadaverica, oome le reazioni vestibolari che prov.o c.acno d eJ.J:e vere turbe dell'equilib·rio. Ac·canto a .que1std. si osservano poi casi con alterazioni, 1sia pu1r , transitorie, del sistema n.e·rvos.o ce11traJle, oòme la ceifalea, 1e alt~alZlioni tr.o.fiche e del sils.tema simpatico ·endocrino 1come la tachicardia, l'ip1eri1dr o~i, soffio dolce alla pu111ta ,d el ·cuo:rie, 1eggero grado di e~oftalmo. Putt elli, senza descirivéire casi cld.·n ici, 1a1ooenna a·d alcuni dati favorevo1i ahla diagno1si di isteriY'mo, C'"'me la dimdnuzi-0n·e ded riflessi oon... giuntivali, faringeo, laringeo, l'aneistesiia o• la ipoestesia della mem.b rana timp~nica. L'A. p erò n.on esc1tlde la ipossibilità 1che possa trattarsi di ~imnlaziòne. ,; Vincenz10 Bianchi 1distmgue .due1 cateigori·e: un..t .clii vero mutism10 isteric-0, l'altra in cui l'i : :,.t crismo è dubbio re la guai1giorne è ~iù ta·r da e più lenta. · D'Onghia, senza d•escrivere casi c1inriJci, ritiene c.. he nella guerra sian 0 frequenti i casi di isterismo in· genere. Questo fatto contra1~teveb be con quanto avvenne durante il terremoto, dove il Neri su duemila superstiti n 1on ha riscontrato alcuno d·e i fenomeni di natura isterica, tanto che il, Babinski e Dagnan Bouveret concluser0 che: « ·qiuando lm:a emozione since, ra, profond.a, scuote l'anima umana, noo c'è più Dosto p:e r l 'ister:iJsmo ». Le manif eistazi0Illi iste1riche inve1ce· fann10 più le s.p e.se del1e p1coole em·oz.i oni e dell•e contrarietà de11a vita . .Sieoorndo il D'Ooghia dunque, il tercremoto, co1gLiendo l'indiviid 1· 0 1a ti'impr ovviso, n1on dà tempo al sorge.re di un'altra personalità" la .guerra inveo'-' m ette a dura prova la :nesistenza dell'indivi·duo 1e dà tempo. alla nevrosi di .svi[u1p1pars1i. Gualino·, in nume110,s i casi di so l'd1omuti,simo da lni r1s~1ervati, trovò eh.e una eredità neuiropatira esisteva sol o nel 37,5 % . dei C31sd di mutismo, merutre in tutti si notò una oondiziooo a~ten1ra a,oqurisita di ~eiaernte. In linea ge.ner4ale n.ei c.asn di questo A . .J1a pred.i spo1si·zi101D.e anti "a rore"raJ.e n·e1lle , fo.n me 1di 1a udim11tisrrrro.. mentre 1'1aq)aimnesli e l'eti<YJ.io gia se:mb:riaDJo im1
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muni nei 1casti. di sordomut:iism-0. Questi ultjmi ai sono moSlbr.ati .associati a J:i·evi stati 1dii · oonf u.stoD:Je allucin.atoria, mentre le sttgmate i.site:rioidi p r edomina110 nei .casi ·dri mutismo semiza sordità. An.che per q~sto A. la cauis a de.i muti1smi ie ~oo;domutismi e11~ru ·dovuta a1l'esp1osioine V<icina d€li, grossi p•JiOiettili 1di artiglieria •Che determinav,a il \Seppelllimento d el soggietto rs otto le ma~erie· (~O% d·ei casi), o, p.er i.I 1aosi dJetJto vent d'obus, al violenio abbattimie nto al 1SU1olo ·dorn sbalzamento l!ontano del soggetto, o, in tlìe ca,si, rud un pro1lunglato bombar:damento tra le St:Pettoie rd i una trincea popolata di cadaveri. In du·e 1casi poli in cui l·a -causa determrinarute non ·e ra rinvenibile si trattava di sd.mulazio1Ille N e1l 45,8 % vi •fu 1pertdita d·ella C'01S1ciernza 1St1nito dopo il tra.urna. L1ei ·c.air atteri stiC'h e in trin·sieie)le der:i mutismi osse!I'Va ti da questo A . .m o1stravan10 una certa identità uia, di loro, tiemd,evamo 1ciio'è alla 1srl.stemaz1i1one dei f;enomeni. In qu1esti casi si notava di .p articolare, ·nei .p .rimi giorni d oipo lo is ho·k , un'es~ge.razione della r.esl)iraziionie addomin.a1e, oont11Uisitante con la piocoliez.z a 1ed irreg.olari tà diel.la (Iiespira zione c191sto1s·u.pe1'lli0Te, un movimento a ssai frequente di ·d1eglutiz1onie p,eniQsa , una ~peiral.giesia e iper.estesia d .ella cute per .cui si ha reazionie ail sempljce av,1i cin:amen.to 1delll.o ·stimolo 1senz.a che ven.g a posto1a oontart- ~ to 1del1a 1cute u:n tremore fin.e, ,fibr.i1laroe., a p1i1ccole seosse. In .di.eci, f;ra i più tipici crusi, i·l repe.r to del liquido oefaro-rachi·dian ,o fu nieg1a:tivo~ La so1rdità, quando esisteva era com·p leta e 1sen.za fatti vestibola rti. Nei casli. di reintegrazione progressiva si aveva i.I p1a1ssa1ggio., dal mutismo all'afonia, oppure dal mutismo alla balbuzie, mentve il 1rito·r no ter1 ~p·eutico d1el1a parola con la eterizz,az.i one e-1~a improvviso e completo. L'eterizzazion1e 111i!Us·cì all'A. im 19 casi su 20. Ne!l caso1 in cui non ' riu1scì, trattava.si di s imulazione. Oome co,nclusione l'A nion isi ·p ronuncia sulla natura del priocesso, m1ai .alt.erma -che l1e .stigmate isteroidi, o in geneTaile • neuropati.chle, prevalgon10 nell'au1dimutrusmo, m ie n'tre nell. soll'ldomutismo 1a mancanza di -predisuosizione, l'as1siociazione con sta.ti di •oon·fìt1sion .e allucinatoria 1son o meno fav•o.r evoli all 'ass·egnazione deJla isindrome all'isterismo. Bonola afferma 1che iJ sio:ridomutJism.ò e il muttsmo di gu.e.r ra soipravv-en.go·n o ,qu1a1&i 1sem1prr-e neJ.le 1).rim.e line1e ,durra nte Le az.i.01n i e molto ·S·p e1s1so peT s:holk .com [peridita id i ao:sciein.z.a deterrmi11arta daJ'1o scoi:ppio vicino di un pI'oietti1e di grosso ca-libro. In alcuni casi di mutismo e S0rdoonu1tiismo trovò 1a mancanza del riflesso fia}ringeo, ma non anestesie del faringe. L a mancaniia ·d1eil riflesso :f.a.ringe.o e l'ipo,e st esia del f.arin.g1e· son.o finequenti in persoin e del t11tto no.rrna.li. Tra. i casi ·che l'A. non dJescll'ive sm1,
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·s ordom1u ti e 11 muti) a1cul1Ii sembra che appartengano senz'altro rull'isterism,o, come !)eit .es. tre Gh,e avevar10 p~esentato al1roe volte 1o stesso fenomeno nella vita b1oi'ghese, allri invece, e sono i più n11.merosi, ip:vooeDJtavarLo, anche tr~ai i soli muti segni dli aJteiiiazli.oni labirintiche e J.'otooatir.a vi trovò ·}esri.oiilli atte a giustificare l'ipoacusia. In nessuno .riscontrò ,runestesia 1del -pad.i.glione e del 1c on1d otto u clii tiv·o ·esternG, · a:rueistesia ritenuta f.riequ,enite n ella. sordità iist~rica. La c-0nclUJSi001e che possiamo dunqu,e ritrarre da questi casi 1del Bonola, è <:ihe la maggi·or .p aTte •non possa ri~erir,s i senz'altro· .all'.isterism-0. IJ PO.g·hini, pair1a.Il:do de'l la ·alintca e della p!ar togenesi delle .p stconevro1si emotive, .:r.ipo•r ta aJ' cuni casi .di mutismo . Per questo A. 1~ psr.i.conevrooi ·emotive, re ·COiD. e,sse. i mutismi, triOVMlO il lono momento etiologico s oltanto Illella violein ta emozion~ 1s·u bìta p.er 1o scopipio vicino di una .gra.Jlata o ipeir un epJsodi-0 gueirr.esoo e.be ' sempre tra ti. più terrificanti. Spesso, immediatam ente dopo i'l trauma p1sichico, vi è peT'd ita ·di 1oosci.oen·z.a però ·di b·l'ev.e d11·rata, .s eguita da 1sordità, sordoonutt&mo o mutism·o c;tie pare non .sopravvengano immediatamente. In tUittJi que1sti s~ggetti la 1cooci1enza nion era ·m :ai ludi... - da, si avevano segni ·di aJter.a.zii one delle funzioni s tatiche .da rif·erirsi 'Pll'efel'ipilmente al 111eirvio vestibola~e, ~ nei casi più .~ccent11ati di disturbo stattco, si associava 11na defici1enza del 00icleare specialmente sensibile ver i SUJOru alti. A\lcune voLte n·ei casi Cli muti1smo tro;vò una pa·r.esi .d1elle co·r.de vocali S-01stenuta 1da delfic~en te innervazione peI1iferica. L 'A. fece poi alcune ricerche per 1saggirure lo stato del .s ist.ema en- . doCJ.rino simpiat1co, trovando un10 is tato u.ev.emen,t.e i1Titat.ivo del sistema nervoso simpatico. L 'A. n on esclu,d e che m·oilte delle fo·r me da lui studiate di pstconeuro·si tr.aumati·che in genere, tra l e ·quali è· con11preso il 1'ord-0mutismo e l' audimutismo, non debban-0 attribuirsi a complicanze isteriche, ma nei casi con inumeirosi segni dii .a.utointa•ssiioa.ziODJe ed alteirata innervazione simpatica, l '}\.. propend.e a sca,r tare l'isteirtsmo. Egli ritiene che la patogene i di queste lforme sia iJl o.g ni modo n1olto oscura. In due osservazioni il mutismo da shok em otivo , ·enne delineandosi s11ccessivame.mte ad uno stato ·di eccita.m eDJto ps.icosensoria1e a caratt ere amenziale, e a11che qt1ando l'eccitamento emoti\'O era già spento e l'individuo era ritornato n ella piena co cienza di sè, il n111tismo ancora persisteva come sintomo residt10 delln, c::rindrome primitiva. Dal con1!)le~ del lnvo ro rist1ltPrebhe quindi il cliretto rapporto t rn il sordo e l1 n t1dimt1t i~mo e i terrifì<:anf.ri. e}li odi g11erre r hi ron azione emotiva () comgo~él!1mente (9
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motiva; l'in.izio con stati di eccitan1c.nto btuporosi e la p·n esenza di segni di autointosskaucm.1e e di alteTiatru inne·rvazione. Parlano per Ullla disf unziooie del .sistema aIUtonomo J.e a.ne. ste.sie faringee e -laringee, la paresi dellle corde vocali, la tachicardia, gti stati aiSmati·c iformi, i vomrti, l'assenza o l 'i.nv1er.sio111e 1del rifl·esso oculiQ...,cardiaico, le anurie e le ·disu1ie. A carico dlel 'simp.aitico ,s tavebbe:to gli eretis111.i vascola1i, il .dermo1g nalfismo, 1 ipecridrosi, l'llnjp,u lso èpigastr ico 1de1'l'aiorta. . . Altri 1.Segni ial1lillo parte della patologia endocri,n a, <::o:me i sintomi deJ. Basedo1w (tàch iicardia, aistenia, ripertermia, ipereccitabilità p.sichicai) 1'.eritrom1el:al.g ia ·e :il tremore. VVJ'roubow rafferma che la sordità scxpravviene immediatam•e nte d-0ip.o il trauma, il mlntiSmD il più d~Le. vo!lte, ma non sempr:e,,, sopravviiene al momeTIJto de1l'assordamento, .altre volte l 'assordato \rlJOn potenid o intendere la prop,ria voce, n1è quella 1degli .altri, ·1oes1sa aomp~e• 1 ta.mente di p a r lrur,e. L'A. non esprirrnei opinione sulla natu·r a d e·1l aifez.i.one. Lattes e Goria f,à cend10 ·delle 1co·n side raziioni sulle p·s icon.e11.1ivo1s i dii origine heNida, esrp101I1gono alcuni dati 5ru queste affezioo.i, fra le quali mettono in ervi1d enza a!llOhe la sordità e il mutisrrpio. In tutti qiue1srl:i casli vi è s1tata 'Perdita di cos1cienza :immedia tamente d0ipo :10 shOlk, dOvuto ad unta impressione terrifica, (come lo . S<::·Orppio VÌ!CIDO ·di un gr,01SSO proiettile d'artiglieria, 13. coouta .improvvisa sopra un cadav·ell"e) tn individui le cui condiziioni 01rganicihe nel momerrito dello ·SJhok eralll-0 alte·r.ate dallo stato di 1e•SJall..11r1mento cfiisico e (psichico d.éteirmJinato dalla ·v ita dJehla trincea e dalle vicende guerresche. s .ec,ondJo questi AA. n1ei lo·r-0 casi ma.nca l'.eiredità neurropatiic a, i l mutismo può scomrpam.re · improvvisam.ente !0 1 ,g r3Jdatamente ln ' pochissimo tem.p o, o'!)pur.e può pe;rsistere ostinta ta.men1t.e per J.unghi m.esi r.esi~tendo all'invio in licenza, alla nairoosi, al'f elettroterrupia, al~a psicotarapia.. Cosi pt11re la sordità o l a ipoacusia, sono in /cl.lt.cumi dasti. resjsteruti allei cuTe, dn alltri ts i diJ,e guano s1J1ontan.eam1~nt1e in 11n tempo relativamente broeve. Negativi fnrono sempr .gli esami auricolari e della laringe. Alcuni ca si tp1!'e sentan.o 11n qu1adro •Che i100 si diic-tingue dalla nevra~tenda e dalla psicastenia, i11 altri si h a l1na vera rps.icosi lipema.niaoo.. Frequenti J·e ip oestesi.e, anestesie e analgesie cutanee, Ì!rTegolarrm,ente dist1ribuite, mentrre è CO'Jlservata la sen·s ibilità Drofonda. Rif erendooi in genere alle forme di rp5icone11ro~i, gli AA. c~e dono che esse ·a ppartengano a dt1e tipi: quelle direittamente dir>Pnclenti da shok emozionale, nelle quali manca la predi,posizione, e allora ~i ha u na ~indrome rorufl1q,ionale e gl1nrigione co1nnleta ; e quelle in ct1i alla !)rorl nzione d ellla 1
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s:intdirome con.aorl'e la 1c:ongenita anormal.i tà in• dividual~ .e :iin cui l'emozione traumatica determina ·essenzi.aJmente tenruci disturbi ·sewsitiv10-motio1ri. Grasset .traend·o de!l.le co·r1clu·sionri ·d18J 17 .casi di 1Si01I'd•o mutilsmo belli100, .n ota ohe .i l 1di51tu1rbo è sermipre . avvenu to p er il così detto vent d'obus ooin· immedi'ruta peI~dita di .c~o.scie.nza ·e SOil'!d·i tà imm·ediata per ·sooSISa :labirintica, indi f.~nO!IIlerui. nerviosi che tendo!IlJo ,a prolungrure in·d eifinitamenite i if·einoµteni primitivi. J,n seguito poi ·ad una 1emozione o· ad una 1suggésti·oine, bruscamente ·riaippa:re, in un .ce1rto· n.um1er.r o di casi, l'u.dito iper primo. C.iò 1che caratteTizza questi fenomen·i di soridità è il 1cont~ollo p·e:rf.etto ,che il pa·zi.·ente ha ·de.I la pr.opTia voce, ·e l'imp.a raioo a leggwe \ rapidissimamelllte le pirur.ole iSIUl'le labib·r a. QueJSfìo, A. d1vi·de•n d101 ip.oi le psioonewosi di .guerr.a in tre gruppi, tr.ova che il tipo complerto· td el grUJppo d:elle psd.eo1n evro,si sensorio-motrr.i.ci è il 1so·ndiomut1·s m.o C'he per svilupparsi ha biso.g.no di una violenta commozione morraile e .fisdicia, ad .eis., •un 0 srcop1pio di. gr.a111ata 1ohe l ain·ci l·onrtano' il ·s·oggetto con p.erdita di coscienza. L' A., .sebbene tCODJV•enga che, irn tempi orridina1i, neJ:l'iste:r:o-triaiumatismo elrussi.ico µ .f attOO"e pTincilpale debba oonsideiDa:risi il teroeno pre,dtsrp-0nente, mentre che il traumatismo in sè fo ' si .deve con side·rar1e . con1e un f at· tore 1et101og11co s ec1onda-ri·o, tutta.viia in .neur·ol1ogia di gUJerra non è ico·s ì, per·chè ii traumatismi ·di guenra ·si pro1d uoono in -co.11dizi1oni 'dii · grrun•de ·drammaticità to1c1oan1do 0T1g.antsmi già sopir affaticati mora.lmei11te e fiffic·amente, così che 1a reist.sten.za a;Il.o 1Slhok ner-vios10 è diminuita. In un casò di mutismo del Gu.il·1 ain, la causa del disturbo era statia · 1io sco1ppio vicin10 .d i grossi 1proi-ettili. Sub:ito vi iilu perdita ·d i coscienz;a ~ dopo \due 1giorni mutismo compJe tO con immobilità d.eJ,J;a ling·ua, anestesi.a bucooi• 1ing·uale e im.anc1.n z·a 1del riflesso f.aring.eo. L'A. clice 1cl1e la guarr·iJgionie fu r'aipida e si.cura sotto l 'influenza della psicoterapia, il iehe v•e1rò . Jton dimo stra &~rma altro -cì1e si trattasse di i-. ster1smo, peirchè l'a ip1s ic.oter!a1pi.a, ch:e n ·OIIl ·coincide colla suggestione, può giovar e i.n qualunque f·orm,a di natu·r a psic·o1g1E}•na. _ Rou•s sy .e B o·isseau in V·enti ca·si di 1s or.d1omutismo, in ·dieci )so:vdJ. e tre muti osservano che gili amm·alatJi si ipire.s e.n tav.an o o•riai c.0111 um. a·s petto ç·h e esipTimeva il teirro.r e e che ri·oo rdlava la c:o11fusio.11Je menta:le., ora cori lma f aiccia impaissiib'ile,• etbete. L'e.sam1e :a1Ur.ic.olare rpraticato in 16 casi d·i sp-rdità 1h a rilievato so1o in 11 •Cta:si la prese·11za .di picc0le 1eSJi.o.n i .quasi 1s emp1r"e .an., tiche. Gli AA. non ave.nd.o trov·ato p.er turbazio,_ ne ·deJ siisteim a ner.vos·o cie ntra.le, di.~.tuTbi d·e i riflessi1, e nessu.n a mo.difì0azio11e ch1mica e 0
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citolo1gùiaa del liqu'Ìldo' cefa1o-radhi:d.i ano, vornebbero in·cludJere questi disturbi dell'udito e dJel:la p1rurola nel'la cateig·o·r-ia dell'istero-triaumatism·o, o.nc·h e 'Perchè la guarigione d.eii 1lo·rio i0a si . è ;stata immediata, :ria·p·i da., e· p.erich è i distuirbi spariro.n o con la pe1rsua:sione. Seppihli nota che p1er il vici'DIO ,scoip1pio· id i una gran.ata . .si p.ossrorn.01 osservrur:~ casi id i soridomutismo che rip•r oducano il cru·ad-ro ·classico e i1solato d e.ll ,·afas1a m.otJrice di Ero.ca. L'A. v-0r:. riebbe far rientraT~ qi.l!esta forma, dal p1Uillto di ;y.i .sta pato g.enetico, nelle oo,s ì dette p1aira1i&i p1$ichi1c·h e, o da imagiinazione, vo'lend1o:Li 1cionsi·decr.rure .espressione di una paralisi flNlziionale 1d el centr.o 1del liinguaggio1, il qua1e, .aivoodo ri~senti to l e C·On1seguenze 1d.el trauma p&ichico, determ·i nato dlallo1 IS'COIP'Pi·O di un gros1so p·r.o iettilie, r.ester.ehbe pruralizzato neJ.1 a su.a ·f unz,i1c}n.e. L~A. v·orr.ebbe ~osì, in questi casi, c.oneideraire i-I centr·o' di Broca oome uri ·locus minoris resistent·iae, r iten1endo che ,i soggetti aff.e,tti da mutismo· haniri.o una costi1tuzio·n e 1ce!I'e-brale fac.i l1e 1a1 squilib:raTsi e 1Stp1esso ip1 r esreintano n .ote isteriche, quali diminuzione .p1arziale· o totplle ,d elJa selllsibil-ità .gienerale e ·:s!)1e1c:ifioa .e sien.so di s.tTingdmento alla go]a. L'A. però fa nota.re che in questi c·a:s'i , bisogna temere 11n .g.rMl'dis1simo ·conto' la .1predilspo1slizione. In quanto a lla niattura dffiteJ lesioni è- ,d'oipiniione dhe sria ft1nzio1n'ail1ei e non orga.n i.c1a., i)terooè i m·a1ati .gl1ari1s co1n10 improvvisamente o in breve temp.o con un orpp1ortuno trattamento p•sicio tera•!)1co. Françats avem1do ruvu·to ocioaisione dri oss ervare casi ·d!i sordomuti smo bel.li.oo, nota .ohe, scartata / 11ru ·s imul.azi.001te, una gran 1par te dei guari.sce rapidamiente, o c101po una se·duta e:Lettmca, o dopo qualc,h e ~seduta di rieducazi 01The voca1e. La ~iordità si è mostrata molto più tenace in confro·n to. àll muti.smo, perchè furo!IlJo messe in evideniza 1e1sioni CLell'ol'ecic hio. I.I più sovente 1a so1rdità "sembra ess eTe 1'elemoo:to prinrcipa1e organico ·e q·u eista porta ·Con s·è il mutismo, .distuTbo ft1'~zional.e . Il Bilan·cioni in un sruo interessanttssimò la. voro trae l'a conclu·sione tjle « ·n on tutt~ gJli afoni e muti di g t1erra si ano 1d·eg'li 1~teir.ici ». L 'A. t1iae ·qt1.esrta co·nclu~io•ne dall'1e·s ame accurato ·e metodico ,dj_ n.u merosissimi casi idi mutlis1no id.a lui osservati, 1daff loro esam·e clinico . dai! loro· die·COTso, ·e dal l'o·ro comip orta,rsi di\ ersiamente idi fronte ai vari m·ezzi teraipe·11ticli ·a dou.e rati. L' A. vo•r.rebbe faT ri.entr.are. tiJ d11s.t11rbo la:rilingao nel quadro di turbe endocrin·o-sdmpatiC'h e. 1
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Riassumen.do queisti 1dati della letterr-atura, gli AA. p·o1siso!Ilo estier e 1d:ts1tinti in d11e cateigorrie: qu.elli che. senz'a ltro amm et tono l a .n a.itur.a1 iste,
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rica d€ll'audiso·r domutismo, e quelli che, 0 1 ·1a n eigiano, o sosterugooo ohe non tutti i casi appartengon o ahl'i sterismo. Cosi: . I sola iamrrnette senza discUJSSione Che si tratti di una .fornna emotiva che e1gli idem.tifica oon l 'iislteri·s mo; ' Gradenigo crede in run 1Soroomuiismo di natura isteri,ca ·p er Ja pTesenza !di ·disturrbi semsitivi sen,soriali e di zone i!Stencthe; . De Llsi e Bruzzon1e, l)Ur non pre·cisandooo la natura istea·ica, affermano che tutti i casi di 1soI'ldoonuti·smo ,dJa 1o·r o o sserv.alti ·erano sus cettibili di ·guarigione con I.a ipsictort.erapia; 1Roussy in tire casi 1da lui esami1n ati, crede il siordomutJi.smo di inatura i sterica p1w chè esas teva una sintomatologja uniiif.orrme e llat guarigione avv 8iI1Il1e rapidJa C{)til la p.siiooterrupia; Babinski in due oasi esaminati osserv.a ch e iù mutiismo dei su1oi ,p azi.enti n·on IJ)1otev1a. 1ess·e·I'!e ch·e isteirico ip.e nchè gururi1k> con me·e zi sugge1
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stivi; Putelli 1siarebbe f.avonev,ole .alla diagnosi di ilsterism.10 per la mancanza d ei .:r iflessi .aÒngiun1
tivaJe, faringeo, la.ring.eo, e .p er l'aJnestesiia e ipoestesiJru delle m em1bT1ane timpaniche. Però ,,, non esclud·e 1'a p ossib1ilità eh.e s i tratti di s i1n'u1
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lazion,e; Gr,a;s1sie1t .a ffmw·a che cicn: un 1certo nUIIIlero dti. casi l'udito ·e lJa 1parola riap.pruiono dopo unia suggestione .od llna ·eimozi·on·e v:iJorenta; Gt1i11ain in urn 1daiso osserva che la gu8Jrigiione fu r~pida e S!Ìlct1ra _sotto l 'inflt1enza d·ella psicoterapia; R'C>ussy e Bois~~·au vorrebbero includere ~ .car si da 101"0 osserva:ti nella ·catego1-.~a dell'isterotraumatismo x>erchè IllOiil riiscontJr1arono alcwna mod~ ca.ziooe· chimica ·O 1 cit ologica del liquido cefalo rachi·diMl!o e 1peirohè nei .1,or•o .casi 1!a ' gu.arigi~n.e è stata r.aipj.da .e i dTst11rbi .guarirono con l1a p ersuaS'iion.e; De S a11d1·0 in u1n caiso da lui o·sseirv,a to crie de il m utismo di natura funzionale e l a sordità di natt111'a -0rga ruca p er comm ozi.one l abirintica; F erra.ii. affermiai che non tutti i ca....c:U di sord omnti smo di gu e'l1'a sonio identlici, talt1ni rpresent n110 ''eI"i i11tomi a base orgaruica, altn:i alterazio11i clel sistema n e1'Voso ce11t1 ale e del sti.sten1 a enidocrino simpa tico ; \ 7inre11z 1 1Ji ' tnchi di ... tingue due catego11~ie, l111n cli 'ero i t•ert n1o, l' altra in cui l 'i ste;risn110 è dubbio; , Ttu1lino non vo1·rcbbe a ...,. eg11a.re il sordomt1ti 1no l>el lico a ll'i stet is1110, a,·endo 11otato nei ogaetti n1anranza. di p1"ed ic: 1)o ~izion e e ~·a oc i n zione {lel <1 i!'tu rbo co11 !'tat.i di con..fnsio11e 1
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al 1n 'inl3 torin; n onola a111111 lt e cl1P. ln tl1aggiorn11za d i ra i ~
di sordomutisn10 da lui osservati iilon. debba ritene1rsi di nratura isterica; .Pù.ghini nan esclude ·Ohe .talUJilli. oasi d·ebb'nillio attribuiTsi all'isterismo; alm caSi invece bisognenebbe I,>Orli' in 11ela.zjorue oon rnero~i segni ch'egli ha riscontratn, dii intosstca.Zion6' e alte1
rata in.n e:rvazione si'mpatica; Lattes e Go.ria .ammettono che il· sordomutismo 'i!n. qualche c8Jsio si.a di natura iste.Tica, in altri no, ·e al1o,_na prtesenta un qu·aidiro ch'e non. si distingue ·ora dalla nevras:teruia, e dtaùla psio~temò.a, ·ed ·ora .da una vera psicosi lipemia. DJ1aca; Sepplilli co!lJsideireI1ebbe il sordomutismo bel~ Ltoo di natura funzionaJ.e, 1e vorrebbe far ·riièntmaTe questa forma n1eJlle così d·ette par.al1rsi ip~li chi<:he o da iID1m.agin,azione; Français sare.bbe dell'Olpini!one che la sordità siembria 1essere l'·el em et1lto prrin1cipale ·c1rg1a1Il!ioo e che qu1esta porta .coni sè il mutisn110, di.sturbo fu.n ziooale; Il Bilancioni vorrebbe c·o nsiderare il mut1- ' sm•o. come apipra:rten,e nte al , qua·dl'o ·di turbe endlocrino-1simpatiche; S1ep·pi1lli .~mm<misoe che bisogna tene'OO tn grani con.to I.a prredispo'si?:ione; Per Gr,a1sse·t invece i1 fattore :predisponente d1ovi~ebbe l)·russa!'le m seconda lin1ea, ~erchè avv.enie.n.do i tra·u matisimi in condiz.Ìioni ·di ·girande ·drnamm.a ticit.à, tocche1neb1b ero organismi ormai meno resistenti allo shok. In gene1a le tutti gli AA. tengoilJO d.n ·oonto :la 1Pre.disiprosiz(1o~e oome di 'llln fatto etiologti.oo imipo·rt!liThte, però non semtme .p iotè esse.re messa i.n •evidenza, come n on p1otè .sempre dimasit rarsi che anche prima dello ,s viluppo deJ sovdomutism10, i cc,lpiti fossero psi.ohica.rò.ante anorr mali. Tutti gli AA. dan110 una grande imrporta112a come fattorie causn11.e, all'e.sploSti·o·nie vici11ia di gro,ssi proiettili di artiglieria . 11 Ferrairi trovò perdàta imm ediiata di. cos·ciie nza dopo l·o shak, e così il Grad.enigo, il Gualino nel 13, 8 d ei suo·i casa, il Bonola; il Pigihini nella maggior parte dei oa,si da ltti osserv ati, Latte.., e Go1ia, Grasset, Gt1illain, De Lisi e Bruzzone. Il Gualiillo trovò una .si tematizzazione d ei fe11on1enli morbosi, e cosi Rou sy. Alcuni At\. tro1·a1•ono ne1 ca.si da Joro studiati, clist urbi labirintici o le<sioni obbiettive dell'orecchio m ed io, cosi i1el caso di sordità di De S andro vi era commo~icm.e .lJaibirintico , n ei r asi di De Li. i e Bruzzone lacernzio11e <1e11 ~ n1embran e timpaniche, fat.t.i di antica otite m edia catarrale e di ~ornmozion e iahi rintica, in quelli cl i F r1amçnic;; lesioni dell'oreccl1i o. iv q11elli di Ferr.ari 1 eazioni ve~tiholrLri cl1e pr 1vqca' 'an ' 'ere t 11rh e d ell 'eqn ilil1rio. in r111eJli di Bo-
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noli.a s~gnli. di alter.azioni Labirinti.C'h e e .I.esioni deLl'orecchio atw a gi.ustift.ca>re l'i.p oa1ousia, in quelli di Pigh-ini segni di alteratl8J ifunzLone statica d1a rJ_,feririsi preferibilmente .al nervo vestiibo·l are, .e nei casi .più acce.n tuati di disturbo statico vi si .asso.ciava deficienz1a ·d-el c.oicleare, in . quello di Grasset lia. sordità . d1eil. pazti. ente eirra dovuta a 1SOOS'Sa lab ~l'.lii!!ttC'a, in 1qu1elli di. R·oiu ssy e Boos.serau si avevaJ110 1picC1ole 1e&ioni au·1-icolwri .q uasi sèmpre :antiche·. , . Molti . AA. trov.a·r01D.o alirre lesioni orgami1che oltre ai :disturbi éLeJ.l'u·dito e della paro~a. Co1si Fenrari o.S1servò ae.if.alea, .alterazi-0nd tvofiche, tachioardia, iJperid,rosti., soffio doil ce alla ipamta del cuore, leggerro grado di esoftalmo, il Gualino 11n'1es8Jgerata ·riespiiraizio,n e a<ld,o minale .c he contrastava 1con la ir.1~egolarità e ·ptC'ooJ.ezza delia ·r espi r~a.zione .c~o1~1to-sup 1 etri-0:re1, una f.r:e• quente e penosa. deglutizione, una iperalge~ sia e ipex·esite.sia d ella •cute, l1n .t remore lfi1b1rillare; il Pig·hini uno .s tato lieve~ente i:rritativo del sistema n·ervo.s o •stm1)atico, inumer01sd. segni di .autoinito.s5ticazione ed alterata innerv·azio111e simpattca, tachicardia, stati a·smaticiformi, v .01miti, 3$&enza o inrver.siion·e detl .rifl essio ocuJJo .cardiaco, anmie, disurie, eTetismrl. v1ruscolairi, dier- · mo·grafismo, iperidrosi, impuJ.so epi gaistrico d,e ll'aarta, sintomi del Ba1sedow, tr:em1oire, eritro,.. melalgia. , Alcuni .!\A. tl'ovaro.n o sintomi di c1onfus,ion·e mentale, cosi Gualtin10 notò liev;i 1sta.ti ·dii 1001Il1fusi<me 1aJJucinatoria Jllel 1~101:ridiomt1itismo; in quasti. tt1f.ti i .casi :studi•at1 dal Pig·hini la ·ooscie1nz.a non era 11\ai lu·ci,da .e in un oa:sio il mutismo si ·de1i.n eò su1coessivamern.t1e ad . uni0t •st&to di eccitazior1ie psi·co-sen,s ori1ale a ca.ratt1er.e rumenziaJ.e. Roussy e · BoisseaJU nei l.01ro am.m alati notarolJ'.lJo 11n aspetto che eS1pirimeva il teirrrorr.e e ch e rioo1rdava 1a .c·onfusiionie men.trule. P er alcunii AA. ·p oi semb.r a .che il rapip orto con l 'iste·rismo 1siaI ...niù suli:caai t o neill'au.dimutisrn·o che nel .so'!'domuti.sm-0. Cosi Gualrimo osserva n·ei suio!i. c.a:st eh e la :pred.1isp·o1si·zi0ll1•e era p1rev.a1ente nell'at1dimuiti.smo, mentre nell ·oo·r domrutisruo i· ana1nnesi eiT·a• j.m m.u11e.. 1
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lo ·r ltien:e cc come UJila mialliattia i cui •cMr1biamenti .patd1ogici sO!ffiaticd. .s0'!1o ·prQIV01cati aa rwppreise.ntaz.ioni forteirµente foei!lifiln1ental·i o da sentimeniti » fino a q111e]l10 ·di Bern.h eim e di Ba- !linski, che ridu1c:ono 113J cwusa id ei fenoim.eni dell1)iste1rism·o al1a -1su.g:g0stidne. A r,agiane qiuinidi il Brubiniski · sostemmie cbe al neurologo è neioessario d~finit~e l ' ister.tsm.o come aJl n1atJuraltsita Ja specie, salv·o cih.e a'.l:l'ilsterismo mancano gli attrtbuti sin1golarmenrt:e .ooistanti ~he ha invee.e la specie. Dei! resto il 1Babilllski nJon ci, dà U[la verra d1e finizione 1deùl'iJs1ter:iisimo, ma solo un carattere non assoluta.men~costante e tipiico. ·Ri·coriderò 1che il R·o, ncoroni rjruss111m.e· i caratteri sui .quali si ba.isa hl mecoanismo intim.o dei f1a'Lti ·ilsteri1cf, eid ·eJS1sen.zia11men1te, o1t!'ie al'la natura psiioo geina di -oosi, ed ahla ma.ncanza d·i hase .anatorno-patologiqa, anch·e la mancanza di tendenza al~1a, sistematizzaz,iotlle ·dei feni01Inenli. . . la pre1s1einza di 1s rntomi id i ilperfunzi·one idi rulcund oentl'i e deficienza in altri, e il r.estrin1gimeinto dei camiJ>i seDJso1riali ed td·eati.vi. Tu~ tavi.a ce~o soltanto quando tutti i neurol·ogi potess1 ~·0 .ac·oardarsi tn u1n 1a concezi10.n.e untca· ' -dell'i.sterisano, !la p.ossibilità id i un .aiooordo nel cons~derare una data sindrome come iistertca o noi, yeT.reìbbé 1granidem.ente ~ge\lolata. Rife:tlirò ip!l'lima di d!ilscute·r e l'.argom1ooto, alC'l1Ili e.asi c1intLci .s tudiati im. questa ·Cl'iruca deJ11e mall attte n1ervios:e ·e menta1i. 1
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Osservazione I. S ... B ... , re g gim·ento Granatieri de'lla cl·aisse 1890. Pirovienie .aaJ. ifrtornte" ,dj gu·erra; e1nWfu all'osi:)e·dlaJe militare il 16 .giru1gnro.. Conista, da1le inif o·rmaz.ioni 1riferite da·l fra.tello, che anni :fla tern tò i[ siui cidio. 'PT.e1se1I1ita s1t.u1Pore con m u t1srrn.o ~ ·1ieve soridità. C0tmiprenide ·p erfettamente qu3/IltJ~1gli si di.ce. Funzio1 rui ·di nutrizione, di reìSi'.Pirazione -e ·dligestivie, illlarma'li. No.n presenta alteriazi.onii 1p1sichiche. I'l sonno è no.r m.ale. Prese nta uin ti.e ai muscolli del lato sicnistmo "della ii.accia. Ri.ft1eissi .rotl1lei e pu1pillari norm1a'J.i, N e:gatilv·o l' eis am e a urioo la:rie. I[ 1proJ·so v èl.lt'.La1 da 58 a 60 pul.s . al minurto. Temp,e ra;twra 1asoeJlaTe 36.5. C:hie1sto1gli 1dove si tro1v·av1a al fronte, ·s e1g na :ne:l:l a carta ge01grafica Monifalcone. Chiooto1gl·i a qua·n- . ti 1oom·b at:ttm.eintì .aveva prreiso 1p arte, risp0Illd1e peT isoritto. Non I'lircorda ·che quelùo di Mo:rufalDal1o. istudiio d1el1Ja1 1etterra.tuTa non è quJ·11di ·C'One. P er iJscr.itto in1•di1ca iJ Comun·e d·ove ·abita. agevole orientarsi i-nto:rno alla natma Lsitel!'ica . e l'in1dirizzo. Rico·n osce il ritratto del'la m.o,g.Lie. IL 23 giu1gno incomincia a rispo.n dere al1e doo mren10 della sind'f'oan.e in 1e1s ame. S1em:b·•r ami .ch e manide a monosil1rubi.. I il primo "luglio 1'ipoa.cula ragi1òne fonid amentale di questa disc10iidaiwa sia permane. Il ti1c alla 1guamcia si11istra è quasi. di par·eri stia nel fatto ·che ogni A. ha . un sioom'Pa'r.so•. Non ·Sà rileJVano anestesie deila guanci·a e derla mu cos1a iboiecrule. Al 1° a:.gosto suo concetto particolar.e dell'isterismo, così ohe rlsiponde ,aJ'.le domande cn1antunque .s carsamen1 alcuni fMlJll() riecntral"e, ·e1d altri n10, una site s sa te. I1 tono emotiv.o è m10Lto· del!)re1sso. Vien.e in• .s1i'ndrom·e nel suo 1campo. Mi dilun1ghe:re·i tDopptO vi.ato in licenza di 1conivalesce1I1za. se vidJessi esporre tutte ae dottrine ·de i sd..p.gioli Osservazione II. AA. sl1ll'i·s terismo,, dal con cetto ·dri Strumpell s.... U ... , di l\fiITano, a iuta·ni:le 1injeirmiere det1J.ta di coni~id1 eirarlo cio m·e U1I1a p·s i·cosi nel ,se:nso J»iù CT!oce RosSla, entra .all'os1peda!le mi1itare il 16 ampio della parola, a que llo di Kirae,cpellm che lugli10 . ProvieD1e ·dal fronte cli guema. Non pre1 1
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senta ipoact1sia, nè distur.bi delll/a. senisiibilità. ma un a rresto di tutte .l e fu11.Zioni motrici. Gli P·re e.nta. mutiismo con un certo grado di stupore. Il mutilsmo non è camipleto. Chiestogli amma18>ti se •n e stavano i1ei primi g:iiorni imcome si chiama, ri$Ponde: « Io?». OhiestQgli mobili, Lnc.~paci di 1reagire agli, stimoli este1riodel paicl1.,e risponde più volte: « prupà » . Funzio-ri, di manif·estrure un1a attività spO!Iltam..ea. Si ni rlegli 0 rgani toraciici e addominali no1maJi. nutrivan10 parò regolarmente. Il ·sOOllllo non Riflessi :votu1ei ·e pupillani. normali. Comprende · era distua-bato. Gltl. ammialJati riacquistavano la tutto quello cfue gli si chiede, e msiP01lde per iscritto. Non rico.:rida qu.a rudo e come il mutism1o · p0issibilità di scriviere 1prima di p.oter 1p ar1a.re in.comin1ciò. ·R i coffda la ·s iua p1artenza per la liberam oorte. La du1·ata tota·l e d.el processo, guerra .fì•no al 9 giu1g no 1915, ma n·o n più in là. ,daJ.J'inizi 0 , .alla guari·gion·e oscilla d·a ci1r ca ro Se n e 1Slk'L comipletame·n te inerte. Nota;si un certo giraid10 idi rigidità mu,sco!lare. P 1oilso 96 al m\ig·i101r ni ad un mese. Ln quasi t'q.tti notavaSli i1poanuto. Il 24 giu.g nio ·inaomin1cia a rtispo1n dere aJcu,ffia fino aj.lai 1S10.rdità com esame aurtiJc.oJiare le (loma·nde. Fu inviato in 1i1cenz.a 1d,i c®v.aleneg;ativo. Essa ·p uò essere quin·di attribuita ad scen~a il 27 giugn?· uin distuT1bo dri ipencez.tonie defil'orecchio. interno che in pochi g'iorn:i scompariva, e non 1Si riferiOsservaz·ion,e III. va .alla sola parola, ma a.nche a,i rtlIDO!ri. S ... V ... , .e ntra .afil'ospeda1e militare il 21 .giuIn tutti ·notavalS!i. amnesta anterograda. · gno. Ptroviene d·al fronte di .guerra. Presenta DaJl',esame ·d·ei cwsi nostri e diell'a J1e iteratura mutismo oon sordiltà e stupc:xre. E same au(fiOOt.. ~are 11 egativo. Rifle1ssi ipri( )[on.di e cutaa1ei ie senci è risuJtato : • sibillli.tà normali; 001SÌ' ·pUire le ftunzioru ·dieg1l1i or1° lVIerntI'e l'isterismo è una malattia a base gani toracri.cd. e addominali. Il p.o'l.so ·O·sc~lla da 49 a 68 pul·sazioni. all minut01. I f.einl()meni stu- .essenzi.alm.ente er:editaria, .non è dimost.rato•iehe tutti. i crusi studiati a.bJ::>:i.ano u.n a base eTeditapo1iosi e l'ac11·sia ·diminudsoooo vieir.sio il 2S giugno. IJ 1primo lu~li·o i.ncomdinc•i a a r1sporuìe:rie .nia. ., qual1che prurola1 e vien•e i:rwrl.lato a 1ca1S.a in tlic1en... ~ N.e.iri'sterisrno anche prima ·delllo svi1upza di cooval escen12a. po1d·eg1J.i, .a;cieessi 1suolle m.ani·festa.rsi un carattere ' osservazione IV. anomalo. Ora r1iC)'Jl è dirn10.s11rat.o ·Che t.u·t ti i c,a si di .s-0rdoonutismo ap.pa1rtenes~1eiro a ·soggietti psiZ ... , entra all 'OEIPe.dale mi1itare il 21 ~;iuig-:n.o. Presenta muti·smo .e stupo1~e. N o.rmaìi l e fThThdhi•cam.e nte anomali in q11esto senso; zio.ni, d1egli organi a:c1dominali e to1·acici, i ri~ 3° Gli .accessli. i·steri·ci si manifestano runche flessli pr.ofondi ·e s upertfi.ciaili, tla sensibilità de•l la cute, e de·lle mucose. Vivi però i rif1'essi ro- · indip ®derutememte da cau.se piorbose esterne provocatrici gravi che po&Sono deJ tutto mantule.i, ad1c ifominali e crem.asteriioi. 1"iene sempre l'occh·i-O &so verso l q stesso ;p unto senza &pocare al!mooo 1n a.p1p1arenza, mentre le cause sta.re l'ass~ .dei bulbi oculari. Il .sonno è regopiù comuni son,o la sugrgestion.e, i diSipiaceri, 1 la·re. Tell1lpera;tu:na. ascellare 36.2; po1so tlia 4.6 a ecc. 54 1pu1sazioni al minuto. Presenta ,fenomeni di N·el caso d.rel sordomutismo al1biamo inve.ce automatilsano..del caipo. Movimenti ritmici di dinieg-0 e 'Cii a,PfProv.azionei. Movimenti ritmici di um,a deùl'e .c•a use morbose esogene pliù imp,o.nentorsione ,d ei tron1c.o. Pr~senta un ce1~to g.r.a.dlQ di ti che ·s i possano immagin.BJre, t1;r1 '·emoziooe vioTigi1d.i tà degli arti inlferiori. N·ota.sii iip oacusia. Non comprende 'le doima111de. E~ame auricolare lenta, m condizioni di trél>gicità, di attesa acntSiosa eòc. , qua.ile nella vita n ,ormal1e non si i1egatirvo. Il 25 gi uigno .cessano gli automati·s mi, diminutsce la sor1dità. C011111inoia a oomrpre·n1dere presenta. Sulla 1presem.za di qnesto momento le domande éi>ll~ q'llali ·nsl)onde per i&eritt.o. Al .etiolo.g ico e ccezion.a.le, si può dire che tutti gli p.rimo lt1g1io incOIIIliDJCia .a iparlare. Dice che ha AA . •sono cocncordi; amne~.i·a. completa di queltlo che è avvenuto doipo 4° Gli ace-essi isterie~ soglìon-0 ripetensi inil 13 g:iugno. Incominca a ricordare quai1che oo a dal 27 giu.gno dello stesso anno. &a ch a.u f- dipendentemente da caiu~e n1orbose gra·y i, esof e\1r, non combatteva, raccoglieva i feriti. Rigene. Quì non risulta che im un gran numero ma e impressionato 111el vedere i morti e i fedii casi, 111.è prima nè dopo, si siano avuti altri iiti. Dice che a 16 ann~, in seguito a uno szpaa ccessi. N ehla grande niaggioranza dei casi si ·v ento. a n.clo ved11to a mezzanotte llna per~ ona ve ti.ta di bianco, con1e fantasma, rin1ruse tratta di un accesso \ini·co direttamente in raptre giorn.i .~enza ~aria.re. porto con il violento trauma pt.Sichico che aveva In dt11e di q11esti casrl. ernJ).r.a evid1enté la pre.- ripercoosiom.e suJl ,intero 01'1gianismo somatico e poteva giungere sino alla commoz:ioo.e ceredisposizione -alle malattiei m&it.ali. Il disturbo mentale può opravveniTe anche ii1 solda t.i che bro.le; 5° Nell'istea-ismo no11 Yi è tendenza alla inon prendono pa1 te ai carnbattime11ti ... empre st ernatizzazione clei ferwmeni, cosi cl1e non ..-olo però ~ otto l'influen.za di ,·iole11te im1)re~ siorni ogni .amn1>.1 lato pre enta manilfe tazioni . tl.e mo1:ali . Un caso aveva feno1oeni. di au.tom11t.iproprie differentii dn qt1elle degli altri, ma nel51no i11ot.ore. Dt1e di ipertonia. 1nt1 colar e. In dn e ere en..,i not~ \~asi talora hradi ca.rdia. Dal p11nto di lo stes~o ammalato c i~ · cun nC"ce~c:o ptiò ''i .. t.a ' p i ico non ... i av.e.,·a . oltan.to m 1tiS1110 , d iff erent 0 cta.gl i allt ri i11 1110 lo no tevole e le 1
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XXVII,
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SEZIONE PRATI CA
.si11ià.rami essere preyalenteme11te motrici con latti ·di oocita:n1ento, ·a ltre vo•l te con fatti di par.alliisi, 1altre volte 1pr.evalel1e i f enorµen i di a lberata 1serusibilità, a1tre v·Òlte i fatti orgia:n:ilci, n,ltr.e v.olte i d istul'!bi ·ipsiJohici e 1~01pratutto defila coscienza. Nel caso del sordomu.ttsmo invece i11anif estJatosi .i n .ca;mpi ·di batta.glia di ·Illazioni d.iV1arse a ·dista:nza di nitgliaia di chilometri, si
ha teDJdenza· al1a sisteqnatizzaziorie de.i feno meni, peT cui l·e sindromi .sono affatto para. goniabili fra di rl oiro, callcate> quasi su di una. falsariga, i:>er qUJa;nto esist1am{)1 differenze i.nJdividuaJli. A.nahe Sll qne~to ipunto a lcuni autori sono d',aiacordo; 6° N etl, i1s ter~su.1. o la presenza d e'l ·r estrtlngim en to . d ei campi sensoriali .e id:e1ativi ' d·etermina, oltre ad a ltru f.atti, .anch e turbe d1eill1a coscie·n za che se· 11ton rag1g·iungo110 per solito i gradi de11't14)i.:l'essia, la ofiusc:ai10 :pe·r ò p1etr tutta la durata d.ell' a ccess·o i!ll modo notevo1e, tanit o che si può pa1r lare citi. una ve.ra co~i~enz1a. crepuscola.ve. In quiest.i casi inv.ece, se si esclu.c1ono i primi periodi delr accreisso, ·n ei ciais.i in ciui era esistita oommiozione cereb.1ale, la cosc~enza è .con servata ~om·p1etament e; 7° Non const•a. ch e nella grande n1.aggìi.o•r anz.a dei casti, all'infu10.ri CLell'ialterata f~nzilOlne llditiva e v1 erbo motrice, esista.mo f.atti 'con:tiem, poranei di ipeI"f.llD:lziO'Il.€ e di pair.aLi&i di altre attività ·del ststemla1 nerVioso, peir quanrto in un cerrtx> n11µi:ero d'i .casi sii posisa1DJO trovare altri fe;nomeni dri eccitam.ento ed ·anche di d.eftL cienza, 1spiegabi1i .coo i'l ,fatto ohe tutta il a funzi 01talità d€l sisterwru n ie;i·v.oso è disturb ata: . 8° Mo1ti AA. msiJstJono sulla 1p.r.esenzia di lesioni organiche, crune ~1esio'nri. lia-birintiche, alterata l!'espi'I'azdcme, seg.ni idi autJointossicazione da d.istuTbat:a \i1n1nervaktione :sinnp.aiJi.aa., iecc., ahe male si acoordamo con la d·i agn osi di i s1Je1.. 1
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1JE-L1sr e BR'Ll ZZO~E. Sulla ciira della sordità, della afonia, del mutismo di guerra, ecc.
Fo,J ia m edica n, n . 5-v, ' anno 1919. Rb ussY . S'ltrlli-1niiti té par éclate·nierit d'obu s «
ch e:.
trois
zoua'ves
compagnorvs
d'annes.
cc R.e\·. n.eur. », n . 17-18, anino 1915. DE SANDRO. Il mittismo funzionale da scoppio
di granata e quello degli isterici. « Riv. di Pat-01. tnerv. e ment. »., f.asc. I, a.nJllo 1917. DEJERINE. Les rrianifestations fonctionnelles des P sicorievroses. ~lasson,, Paris. FERRAR! · ì\!I. E. Il mutismo nelle p siconeurosi di g'l.ierra. « R iv. I tall. <lu ne1t1rop ait. P sic·h . E1
~ett:rol. »,
fase. 7, .ainno 1918'. B TANCHJ. \ L e ·nevrosi n~l l' esercito i1~ r apporto alla guerra. « An~all:i di niev;rologia », fase . I , an1110 XXXIV. D ' ONGHIA F. L'ister is·m o .emotivo. « Ann. di. ·n,e vroliogia », .f.asc. III, anno XXIV . ., 7
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P UTELLI. Sordità,
1n·uti~<fi
e sordo11iutità iste1·0-
trau·1n atiche. « A1r ch. Ital: ·di Otol. Rin.c l. e L~riing. », f.a;sc. I, arun10 191 G U ALINO L. Ancora dei mutis1'1ii bellici. cc Quad.
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Contributo alla clinica e patog enesi « p sicOrieurosi emot ive n osservate al
delle frorit e. « Riv. speriim. di Freniatria », fasci-
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. \ iVYRO UBOW. Les altérations de 'la voix et de lei p ar ol e da1is la psico se ou p syconév rose par contusio1i. cc R,ev. N1eur. n; n. 11-12, an.n o 1916. I ... ATTES e GDRIA. Alctlne considera:::.ioni attor1i o alle psico·n eu.r osi d'origine bellica . « Arch. di an tr op. crim inaJe, .p 1Sliich. » , f aisc . 2-3, anno 1
1917.
,
Sii1·d·i m.utités coriimo t ione lles. « Rev.
GRASSFT.
N1eur. », n. ~3-24, anno 191'5. Les p syconévroses de guerre. Ibidem,
GRASSET.
n . 17-18, anDJO 1915.
,
.
Su.r un cas d e mutisrrie consecutif à [.' é(;latemient d'un projectile. Ibid·em, n. 23-
GU ILLAI N
24, anno 1915.
Ro1 1ssy e Bo1ssEAU. L es cc sin i stroses de \ guerre». Accidentes nerveux par éclatem ent d'o- . bus à d,is ta·nce. I.bidem. . ROUSSY ·e BOISSEAU. D is cussion. lbi·d.ero, n. 4-5, ' an11f()
1916.
I disturbi mentali nei niilitari i11 rapporto alla guerra. « Riv. ital .. di neur. p1sich. e elettr. », f~sc. 4, amno 1917. FRANçAIS. Si"rdi·mut·i té . cc R ev. Nel1•r . », n . 11-12.
SEPPI LLI.
•
Tll$m.O .
Senza· negair.e quindi che nei casii di so:rdomutiismo vi siano d ei 1puniti di contatto con l ·iste·rism-0, .cosa, ·che ,si eomproe. n d,e trattandosti. ' d•i forme psdcogen1e 1e rche. a'Il!Zi .ailctllili ~si 3ip1)a1·tengan-0 sienz'albrb 1ahl'1i:sterisa:no, l1e diiffe... renze tra iessi e l ' i ste1J'fi.smo ap1pa:ii0111.o ·in un gru,p po di casi aibb asta.nza numerose e sostaniziaJi per.eh è non sii. possa .ri1cd<YgJ.iere 'Senza ri · seI"Vla J'attl'ibuzi-o.ne della sindrome, in qu.ei e a.si, aJll 'iJs te<ri-smo.. 1
anno 1916.
1
BIBLIO.GRAFIA. Sul trattamen.to razionale d el mutismo sordo1n:zitismo isterico. « Qu3Jd. P si.eh . »,
ISOLA.
e n. 9-10, 1917.
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sci colo 3, anno 1917.
.
Per una nuova classi ftcazione patogenetica dei d{s turb·i riioto r ·i deila laring e osserv (l)ti in guerra. « Atti d1 el~a c'lin,ica ot0ri-
BILANCIONI.
,
n1ol.a1rjng. d1ella R. U. di R-0ma n, .anno 1917. RoNCORONI L. I ntroduzione alla cliniC'a delle malattie mentali e n ert ose. Torino.._ Unione Tip-ografl·ca, 1911. · \
Sono rimasti disponibili alcuni esemplari (estratti dal" Policlinico ,, - Sezione Medica) delle seguenti monografie: A. MuRRI, Del medici futuri (L. 2.50); c. EcoNoMo, Sull'encefalite letargica (L. 5) Coloro ~he desiderano averne copie, mandinc la. relativa cartolina-vaglia all'Amministraz1on~,
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11-IB
IL
POLICLI~ICO
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OSSERVAZIONI CLINICHE. '
1ST1Tl:TO DI PATOLOGIA CHIRURGICA
R. U~IVERSIT.~ DI PAVIA. (Direttore prOtf. G. PEREZ).
uELLA
-, la~o.
presente., - . Bllllilii!1a gracile; orga11i tor.ac1c1 e addo1111naJ1 nor1nali. Lrine noTinali. all ~a~e dei saI1g'ue : globuli rossi 3200000· ol '
eretta'"'~ )Jamb~na . t~ col COTlJ)O fies -- o lego·ern1ent · a va11 t.1; iSe s1 te~tia di e~te11dere la ~olonna eye ~
1Jul1
~Ja.11cl1i
7.-i·OO. Nella posizione
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teb1.ale la ba~nbn1a reaig·i,~l('.e e piange: lo stesso Sindrome emorragica (porpora) consecutiva avv 1e ne se : 1 ce1ica di far fl ettere La colonna. 1 N~a regione do!"sale della col-0nna vertebraa medicazione con garza iodoformica. le asi ossel'~a u11 .g1b?? a c~rico della 9'1', 1oa e L)ott. G. ~.\PERLO, assistente e docente. 11 ,ve1ie~~ a e~ 11 cui vert'lce è ra·p presentato dall apoi1s1 sp111osa della 1oa.. ~li sembr a deg11-0 di meauiorie il seguel1t.e caso N ·e1ùa regio11e lorr1bare ù est l'a, subito sotto. (li i11t-0ssi cazioIJie iodica-con ne.f rite acuta e sin1 arco c~staile e sulla li11ea emiscwpo1are si 11 ota 1111~ ·les1~11,e cl.i continuo con i caratte'ri deJ.'la drome en:iorra1gi.ca, oocor.so in questo I stituto ferita ch_11·1:1 r·g1<:a i1011 però r ecente, della lu 11 _ 11el 1915. Il e;a.s-0 cliniico n1i sen1bra di un· certo gl1e~a ~1 ·CLr~a 1 ce11t. e secerne11te di continuo i11teres ·e oltre ·che per non costituire una eveun ll{_'[Ulldo s1eir~l11rul ento, che e._siccaruiosi b'i 11ie11ze:t 001nt1ne f.ra i pazienti dei reparti chidep-0s1ta !n. ·cros~e giallastre attorno ad essai.. I1l fo11do e 1mbut1f01rme e si co.r1tinua al centro rurgici, a11cl'1e 1)e1'chè rstimo che con e.sso s:i con u11 . canale fisto'loso·; i mar2".ini sono epos ~l i~ortare un qt1alooie co,n.tributo al capistrofless1, violacei, ricoperti di ~granulazio11i tolo i·iguiandante ie c.::in1drdmi emormag.ir h e ritec~tl!g:~ste, n-0n facilmente sangl1in anti e di co1111ute dalla n1a.ggior i:>arte degli autori di nas11stenzai mdlJe geQatinosa. Alla sP~cillazione , penetra11·do nel canale fitura q11asi 1sempr~ esclJu,sivaane11te infettiiva. stoloso, s1 •s egue un decor.so dall'esterno all'i11I11teressa:nidoci il ·caso clinico in pa1rola non tyrno, dal bél>sso ir1 alt-0 e si arriva sulla 1am't11a. pe.r l ' ttffezioo1e per ct1i la paziente entrò nieÌ novert~bral e ·della 1oa. vertebre dor-sa:1e. L à r_nano, mediante lo s.peci1Jo, avverte la stro l·stitit1to \ n1-0roo di Pott) , ma peir Je 1c omplicazio11i avven ute (11efrite, sindrom·e emorraigi- .se11.saz1one car3!tterisstica 1della ca•rie ossea· l a.. specillazione ai ilive.llo d eilla superficie o~ea ca ) i11 seguito ·a d un :pi·ccolo intervento O'.DeJ:ati·scoperta è molto dolente. · ,.o (inreJ,sioine> raisch1ame·11to, oauteirizzia.zione di . ln atte~ di deterge.re t111 po' il t r a,;itto fistol111 ca11ale fistoloso residuato a(l incisione di loso ch e v1-t>ne lavato tutti i giorni oon debolis~t ... cesso freddo o~sitfluente eseguita dal medico _...sima soluzio11e fenica (0,25 %) si pratica o-io-rnaime11te ai glutei u11a i11iezione di soluzloneeondotto), riferirò in •s l1ccinto i dati a11an111eiodo-iodltrata alla Durante (iodio centgr. 1; iosti<..:i rigt1arda11ti l'affezione primitiva, riservanduro di potassio -ce11tg·r. 2; acqua distillata gr. 1) clomi cli ùiffo11dermi in,rece su quelù·a eco11damenJJ·e.,Si ~ .omminLstra per bocca dell 'o!io di fegato di inerlv-zzo. D~po c irca u11 t?ese di queri a. e di !)e 11d erlte daJl a tera;pia segl1i t.a (mooisto trattamento, jll 11 m a.r zo, l)rev1a cl0tr-0-11a.r~az ione ùella ferita cl1irurgica con garza iodocosi, si pro.cerl e ad u11 att'° cip era ti,ro consistente forn1ica~ . · i1ell' i11cisione deil seno fistolo&O, r·aschia.me11to de1lla la.mina \1 erte1brale ca tiata, cauterizzazioSTORIA CLI NICA. Omodeo-Zorini ì\1J.aria d'i ne ·della ferita e tamponamento di essa con ~t1111i 3, da Par-011a (Mo1·ta.ra), ·entra nell'Ìst:i- g·arza iodofarmi<:a. tuto Ji Patologia Cl1irur.gi.ca, il 13 ifeibbtaio 1915, Decorso po st-ope 1·a t'ivo i1orn1n.le fino al 23 n1are seri:do affetta da . p-ondilite tubercolare delJe zo, giorno in cui si fa la 1>rima medicazio11e ultime vertebre dorsali, oon ascesso freddo osricambia11-do gli 'zruffi dOPO toilette delJa ferita. ifluente fi . tolizzato alla reg·io11e lombare del •l 24 n1arzo la temperatl1ra inguinaJ.e, fin-0 al...,tra. lora· o ·cil'la11te fra i 36°,8 ed i 37°,2, sale a 38°; .4.11ani1ie~i ereditaria negat1va anche per ciò ·compaion u edemi alle pal'!Jeb re ed ai malleoli; clt e riguarda la tubercolosi . le uri11e si f a111io sca1'Se e c:o11te11gono albt1111in.a. :'\ cll'ana11inesi reniota nulla di i1otevole se si (0.40 per· n1ille) ; inda-canuria. e cilinduria. ec·cet t ti u110 i comu11i esa11temi dell 'i11f anzi a. Si pensa subito ad una nefrite tossica da iol)all'fl1ia1H1t e i prossi11ia risulta che i l)are11ti doformio. si tolgono imn1ediatamente gli zaJffi 1 11ot<.lro110 la tl1mefazione della regione 111édiana di g·a rza iodofo1mica e ~i ~ost itui. co110 c:on d -01 . n le r i1-ica ltt1 a11no 1pr'ima. La 1Ja.I11bi11a. l:t., ail.tri di garza ~emplire sterile; i ordina la n1entn1,dosi quru.1d10 doveva cllinar ... i, fu con<lieta latte~\. d,1tt<l dal i11ecli co il quaae dia.g11osticù n11 as·c es:.Jei gior11i 23, :!6 e :!7 n1arzo le t·o11d izio11.i re~o fl'e{lclo t lie svuotò facendo u11a uiccola incinali vanno le111tam en.te 111a l)l'O~re .. ivamente sione i11 corri po11denza d ella regiÒne lombare mitgliorando: le uri11-e si fa1ll)O pit1 abbonda111 de"t1·a, ·11b1itn .~otto l'ar<'O coSltrule, · ·ulla li11ea ti, l'albumina diminuisce. i cili1lJd,1·i div enta110 e111i~cn 1)()Ja.1 · e. D a allora la ferita cl1irl1rgica rarissimi. Gli e<lemi tendono a sconl'J)a.rire: la 11on ~i t•h.iu ~ e tliù, co11tinuando a fluire da e a te1nperatura ... cende fino a 36°,R; la '" era del 2ì llll licp1iùo ~ierù-l)ltt'U!lento, e la ba.n1bi11a c'onessa ri:sale nerò a 38° e ... ul11a faccia e, terna delt i11'l 1ò ,1 laa11e11ta1~i o.gn1 ' 'olta che do\'e\'a fl et le braccia è delle co""Ce con1paiono delle piccole tere la t•olo11na \ ert.ebrale od ipere te11derla. chiazze rosse, d ella gro~ . ez.za della te!":ta di lino 011tlt' ,·~1111n1inrtYn. 11n po' c'\.1rva. spillo. Q11e te n1a-ccl1ie ci 1·t-olari J1011 $'·ompaiono l)i qui la de~:i _ io11e dei p~renti, ancl1e dietro alla pre~.sione cti_itale e t1on ~i ele, •ano sulla • 011... i~lio lne<li ·u, di ric oYerare la ban1lti11a in _t1pe1·fi-cie cuta11ea: p-..-...e 1100 11'111110 alcllll rnp""'P cl a le. '
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SEZIO!\E PRATI CA
po1·to c0J1. i fo1lli-c0Ji dei ipeli. L a ban1 bi11a è J:>è.l lliid·a e .s ivoglia tia
Nei gior11i seguenti le ohiazze vanr10 face11do si più i1un1e.rose con te11denza .a confluire i1-elle · pa1•ti sUJddette d egli arti, n1entre altre nuove ne comp·aiono S'Ulle guan·ce, sulla faccia i11teirr1a ci.~li art.i inferio,r i e iswpe1io1i ed in &pecie ne~e regioni cubitali e maLLoolari, sui l·ati del t-0race e sulla faccia esterna delle ~;randi labbra. CorrllPare san·g ue nelle \feci me11t.re è assente nelle urine che continuan.o a p.res·e ntare invece tracce mi11i1n·ei ·d i alJ.bumina e qualchè cilindro .g1~a.i1ul.oso. Le mucose visiibi1i sono normhli. Esa·ni e d el .san,gtle : .globuli roosi 2,800,000; glohu~i bia1'tcl1i 8,700; 1ìella formula le u cocitaria nulla di notevole se si· e·c cettua u11a polinucloosi n eutroo'la (82 %). :\Ie11tre le chiazze va11no ·f-0111de11dosi ·l e u11e oor1 ile altre tanto d a formare i11 alcuni -punti (.gra11di Labbra, f.accria interna dei gomiti, v-eggasi fig. 1 e 2) ,dierle mélACchie t1nicl1e de.ll1a gro-=sezza di una m-0111eta da 1dieci ce11tes:im.i, esse varmo pure incontro a modificaz.io11i di èolore per cui -Oa rosse o rosso-vi11ooe, quali erano alla loro com1)a1 ~a, vianlilo ora i:mipaJlidendo. russun1e0Jdo u11a. tinta bruni1cci& o g1'allog11011a, ·p aissando 11er le diverse e-0lorazio11i ca1:atte.ristiche nell'ev,ol uzi·one di ogni st~avatSo sa111gtriigno •sottocutam eo. Si co11tin·u.a Ja dieta lattea, si soriuni11istra del decotto di g1·ainigna e si medica 'la! ·1eri ta giornalmente det.ergenidola e tam·ponandola co11 sem1)li ce garza sterile. Nel giro di 10-12 giorni · la bambina guarisce; le urine ridive11tano no.rmaùi, n-0rmale la temperatura, le chiazze quasi sco1n.paI'se, me11tre la p~lle in corrisrpondenza di esse va eissk,c andosi ed e&o.g·liandosi i11 lamellle éJ>iteliali. ' · La paziiente co11ti11ua ad essere medicata all'a1sci'l1tto; la ferita n.on si tratta con aloun antisetti.co, essa g ranu11 a bene e 1a cavità va ri due endosi. I parenti però d ecidonl() di condUJrre la ban1l:> i11a a ca sa e i1on osta11te i nosltri consigli sull!la neceStSità ·di ·lascia11~a ne1ll'Istituto pe,r l'appli,cazi.one di un co.I"setto .ge•ssato , la .paziente esce il 20 a.p rile. 1
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Nel caso o.r a riferito .a·ppe11a com11arse le chiazze ·emor.ra1gi-cl1e Cllfia·n ee si fece diaignDsi di p orpora e·1norrayica poten <lo e·.scludere faci1me.n;te a priori .le alt 1·e formie di diia.tesi ea.n.orragiche -che poteva.11-0 con essa. entrare i11 ,ca1npo nella diagno·s i differenziaJe (S'corl)11to, lnor bo di Ba1-lo\v) . Si sa che sotto il 11on1e cli po.rpora ~ i comprer1ide un gru•p.po di affezi oni 1Più o meno gravi ethie se oorno f acilmente ·ed indiscutiibilmente tien di·s tinte l'un-a dall'altra. dal pu11 to di vista nooograficl1e (( ben 1più diiffici1e si presenta il proble.n1a &e i11vero esse rapp.res-e-n·t ino sollo va.r iet.à s i11ton1at i-cl1e di un· l1'nica1 e11tità m orbosa derivate da condizi o1li i11dividu.ali -0 dfl. pro:. prietà peculiari del['age11te patoge110 » (l\Ioreschi). 1
t1n a p o rpu ra ~e 11i plice (em.orragie cuta11ee), u1w. ernorrayica (emoiu~a. g·ie ciutanee, ·1nL110o1s e, sirosie, ·p -ar·e11c-hfu.natose) , ::si suole disti11guere
u11 a ·reiu11iat·i ca ( tun1efaz~-0'11i e d'O'lo1i articio1la1~i) , H11a addo111,i.nn.le (dolori coli-ci, ea11or1-.e1.gi e intestir~ali) ed una fut1ni11,f),nte ~<1. -de.co-rso taµidi ssin10 col de{'eSiSO a11cl1e e11tro lè 24 e re). .. Per la ezi·ologia d ella porpora si può di:re che sino ·a ·u na venti 11-a di .an11i félJ essa è stata \.alqu a 11to o~ u1·a . In un iprimo tern130 1fu creduta dipe11id.e·n te da diìSturibi vasom ortori; ·p iù tardi, a.viendo quai1 che autore (D-0hrn ) riferito ca:si di do11.ne gravide affette da iporpor,a• en1orragica ·e che 1partorirono bambini affetti dalla stessa f orn1a, si cominiciò a pens are ~lila na-. turai quas i sict1ra·1ne11te ed· e sc1ru1si1vamenrte . infettiva deil l'affezione. Le. ric:e11,,.cl1e cù.inicl1e .ed i la;borato1~i co111fet1n·a.1 ~ono .qa.e:sta ipotesi. Petr·one, Ceci ed altri ottenn ero p-011)or e e1norr.agiche nei conigli Jt,raLtat"i oon sangu e di ind ividui ruff et~i da 1:>orpora. Fu r.o no iso1ati di~er<S\i g e.1m li dal sangue e ~agli o.rg a.11i di in1divid1ui affet ti d a tale a ffezione. Cosn Marrtin 1de1·Gin1ard tl'ovò , 11n g·e1me oon caratteri · n1icroscopici s i111i'li a q1u e1Lli del,l-0 s tafi1 lo~oceo ~ del~o streptococco. SiJ.\·estrini e Baduel irs cilarono in alcuni ·casi 110 stafilocooco pioge11e a.tiireo, in ·a1tri qUJello citiro ed al bo. • Guarnie1"i; Lan11ois e C,u rmo11t i,so'larono lo strerptococco, · B e1·11ei e B oschi, uno speciale stafil01e.occo; P etra.n e dei n1ic·ro.co1ccl1i; L e ·B.r eton· e. Antony lo stafilacooco .aureo; C1la rode, Hutinel, Claisse, lo pneumocooco . .R o1na11etl.li ha isolato 11110 strea:>tococco cl1e si d ifferenzierebbe da quel• lo rpiogene corn t1r1e })er q t1alche car,att.ere, n1.entre a \rrebbe qua l·0he sorr}igliamza con lo streptococco isdl(l)to da V ais·saJ.e. T11tte qt1este· riieeoch·e, pu l'è se i.1on co11co.rclanti 'Per la speci1fic ità di un germe oorne agente del1la porpora e1no r1~agica . .sfar ebbero a dimostrar e però .la i1a tura qiu·31Si sicur a111ente infett iva d eill'affezio11 e. In gene.r e .la p orpora s i 11a inf•atti dopo su1pe rata c111ailc:he i11.a la:tti a i11if etti\'a (ileoti.f o, to11.sillite .a:c11ta, m .a1l<:.i ttie -~· sa11te matiche); p e1rò 1s i è ve.r ificata anche du.ra11te od in segu ito ad au toi'ntossica::.io rii (m·orbo di Bright, ne0t~)lasi e inaligne e -sarcomi in ispecie) ecl eteroin,tossica.zioni (avvelena111enti da fOIS.foro , ar.se11ico, f.en.a;ceti11.a, com110 ti e derivati iodi,c i). Il nostro caso, fu · 1da noi 1S'ttbito C'lasisi.fìcato come porpotr à emorragica presentando es&o oltre che le eun10.rr~gje cu tanee a11cJl1e queilìe ·delaa mucosa intesti11ale (enteroragia). Ci.r ea l a cat1sa, pur essen(lo in·s orta l'affezio11e quando gi à la ban1biI1a migilior aNa <lal1a n e.f ritte, n è r>iù , cla quat)ro gi-0r11i venivia adOJp-erata per la me1
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IL POLICLINICO •
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dicazione la garza iodooormica, noi dobbia1110 a1n1nettere c.:l1e J:intos.sicaizione da io<lofo1mio che causò la nefrite fu anche l'esponente pl'in1itivo della seconda co1D{plicar1z.a (1SincLr-0me em1orrag·i1ca) Ja qu·ale in una bambina .già satuna di p11eparati i_o dici (essa aveva subì to circa trenta i11iezioni di 1Soluzione iodo-iodu.tata prima dell 'interve11to), ammalata di un processo infettivo cronico (tuberco1osi vertebrale) e con filtro re·nale gr~vemente alte1·atJo (n·e frite .a•cuta) trovò il te1Te110 pjù àdéJ,tto per .1a st1a in1s or• genza. , IL ca>so rife1rito ha i·ndUJbbia.menrte un certo interesse sia daJ lato scientifico che da qu:e1lo prati·oo; i11 iprimo luogo J.a giovanissima età de'lla paziente (tre anni) costitJuisce unia ra.rità per quaunto ·Si 1rif.e.riLSce l'eziologia d1el:l'aftìezione : s i · sa infatti che il pit1 spelSSO vengono colpi.te da m aJ.atitie a sindrome en101"I'latgica le p e:Psone f'I'la i 15 e 20 anni, m.ai o qrua&i mai que'fle a'l di sotto deJi 5 a11ni (Barthe2 e Ri·lliet) ~ D rech~1ler rlif eri se e c:on1e ca.so ra1wissimo que'lilo d'i uni bamlbino di cinque mesi; Doh111 un '.altro di un n eo11ato. È interessante anche la localizzazione del[ e ohiazze emor,ra.g iche nJJa faccia che resta invece ge::neraln"l!ente indenne (Eichhorst) e quei1.!la ai genitafli esterni (.g·randi labbra) che non son-0 m·ai co]Jpiti o 1so.lrtanto in rarissimi oasi ed ruppunto perciò resi noti netfla letteratura. 1Saa.1°s on cita infatti un caso in cui le chiazze e.ransi [o-caJizza.te ·a.tlo ·sc~oto in un bambino di 8 a.nni e Bolnitzki quello di una ragazza di vent'anni in cui si avevano Locailizzazioni Mle grar1dli labbra, ;precisamente crune nel n-0stro ca~o . Finalmente mi sembra che il niC>1.sit ro caJso me1·i ti di e. ere re o noto olt:re che per ~,a, ·C10J1· fem1a che esso può ,p ortare cirea la: possfbiilità · di aviersi porpora emorragica per intossicazioni da preparati iodici, anche, e spe~ia'1n1ente, per la oonseigt1ente i10II'1l1a rprati ca ri1guavdo al·lta ci rcospezi one da osserva·r e nell'uso di tali preJ)arati specie nei bambini. NeJJla n-0str.a piocoila pazie11te. infatti alqa d~bole r~iste~a orga1nica rlerri\·a11te daUl'affezione tubereo1are si è ag1 g:i1111ta l 'into i azio11e da iod<> e iod u·ro di ipotas~io in ' ~eguito ailla c11ra fatta nel mese che precedett.e i 1 :piccol-0 a.tto operativo; subito dopo qt1esto, lo zaffAmento con garza iod orformica dette il tracollo a11l'organi .. mo che rimase f ort.emente attossioato: n.e fa fede i1l miglioran1ento della n1ef1,ite a~na 1olti .gli zaffi iodofor111izzati; n è pllÒ im1)t1tarsi dell'alte.razione rettale il cloroformio arloperato per l'aneste . . ia, Jl-0icl1è gùi eden1i e ~'a 1lhl1mini1ria 1sarebbero comp a.r. i st1hito dopo l'ntto operativo e non do: t)() qt1alcl1e giorno e precisamente quando a1 prinl i zaffi di go rza ioc1 oforn1izzata , l tri della 1
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stessa pec1e se· i1e ...ostituirono {settima giornata). Onde, conolttdendo, la sindrome emorl'cvgi1ca. i1el'la nostta bambina è Sltata proYocata - i11olto p resumibiln1e11te - da dt1e ca-use cl1~ di per sè sole sarebbero già state sufficinti a • • l)r-0durla, voglio dire la n,efrite (causa autotos• si.ca) e l'avvele11an1.ento iodico (ca usa ete-1·ot-0ssica); è facile 1)erciò 51P'ieg1arci la diffutSio11e rapi1da ed in così .s,·ariate sedi del processo, il llllaJe, se non arrestato s ubito col riconoscerne e rin11u.overe pro11tame11te 1e ca11se, poteva anol1e avere deaorso n1oit'O .g·rave e forse pur esito letale, ciò che no11 costituisce pttrtroµpo · lln a eccezione (casi di \ Tassale, Tizzoni e Giov a nnini, Romanelli). Pavia, dice111bre 191B. 1
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NOl9E E CONTRIBUTI. La cura dell'edema morbilloso della glottide con le iniezioni di pilocarpina. , Dott. COSTANZO
ARRIGONI~
medico-chir. 0011dotto.
Dui~ante un·estesa epi1demia di morb111o, oc-
. r o11sa sul fi·n ìre .dell'aut.u1mo aJ pr·in<::ipio del1' inverno (1913-14) a Cav.enaglo ·d 'A•clcLa ( ~lilano), ov1e esercitavo in qualità di medico co~1dotto, ebbi a ri.Jievare jn alcuni piccoli malatd., o durante l 'espulsi·o,n e eruttiva o subito dopo, l'ins oro·enza deJl' « edema della gl.ottide ». o Da una relazion.e ·cfue ,s tesi ahlora per quell'_l\mministrafil.o ne oomunale e c1a note, che ho conservato ·ed oira consulto, ;rtisuilta che, •S U circa centosiessanta colpiti dal mm'lbi.llo, l'edema o-lattideo si manifestò in sei casi, ·de' quali due ~ori rono > uno venne tracheotomizzato all 'Ospe· • drule cirville di Lodi ove l 'inviai, e tire 1guar11 ono c001. cuir e medi·c'h e, prmciipalmen·t e basate sulle iniefil-0ni di « .pHoca"'i>ina » (idroolorato di .. . ). Mi 1permetto di richia.mBAre l'attenzione dei o~lleghi , in. ispecie di quel'Li esercenti in condotte rurali, •SU qu·esta èomplicaziooe del me>rbililio, sempre grave, n on tanto f1reqt1enfte, ma ne.mme-no rarissima (1'rousseSJu), oh-e ;pone a repentaglio la vita degli irufermi e che vivamente imipressiona i familiar.i ed aoohe il medico che si trova nell'impellente necessità di. porgere illnmediato socce>rso. Inoltre, credo di gioYare e~ponendo brevemente i resul•t ati, davvero 0~ timi, raggiunti i11 tre piccoli pazi.e.n1i con le i11iezioni di :ldr oclorato di ipilocatìpina, i11 qualche formt1lario per tale evenienza consi~liate. n1a non segt1ite dnO.la geneiralità dei medici, titubanti per il timore (del resto non gin tificato) dell'azio11e dep.re...siva da ~ e~ercitnta '111 ct1ore. )
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SEZIONE PRATICA
Io .stesso no11 ricor.si, subito, 11ei ,primi casi, a codesto ifar'il11a-co; ma .curai con . tt1tti glj altri n1ezzi iniedici, i11dicati clai teraip1sti. ...\.11zi, i1el d llbbi-O che col Vil''US filO•flbillOSO Si associasse quello clifterico (il che• può avvenire), e per la fenom.e nolog1ia qua.si ideo.1tri.,c a al c:roup, sehbe·n e no11 rilevassi I1'ella .prima :p_o rzione del fari111ge e del lar.i,n ge chiazze o strie membra.nooo, ·p ra• ti.cai ugualmente iniezio11ii pi11ttosto generos-e di si~ro B ehring, fiidando anch·e sul pù'!ii11cipio dehla polivaleruza dei sie1ri ed attendenciomi qualahe effetto .s al.u tare. Inv,ece i resu ltati furo110 sconf orta11ti, tanito .che, i11 bre1v e vo~g·e·r di -tem1po, i dua primi affe~tti di edema della glo·t tid-e Ye11n1ero a dee ed.ere in mezzo agli sten ti ed agli spa1sin1li dell a compJeta stenosi laringea. E cco le 01sservazio11i fatte su:ll'efficaicia dell1e iniezioni di pilocaJ'i!)ina nei tfre casi di ·e dema della glotti.die, co11 esse trattati: 1
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OssER\ AZfONE I. -· S. L., di Piet ro, d'an.n'i tino e mezzo, domiciJiato ·n el .centro d1el ·paese. Nato di .p arto a te1mri·n e e nor111ale . È se~ condo fig1li>0. N11lla di i1oteiv-0le n el genti liz.i o. No11 1StOS1Peitto di lu es. Il fratelli·n o ha tPe anni e memo, è sano ·e d è sempre stat-0 sano. L'attual~ paziente non ha mai rprima ,so.ffeirito n1°a1attie . . i è amim aliato di! mo·:rbi·I lo .oon i caratteristici prod1~omi il 5 dic&nbre 1913. L'aruzione .esantematica è durata ·t re giorni, in capo ai quali, pet"fettamente ·Sfiebbrato. perd.urando-gli però un ,p o' cli tosse secca e stizzosa, ipre1Sie freddo eid lllmriidiità (figlio 1dJ contadini, contro ogni m~o' \' olere, f.11 portato dal.la casa ne11la sta lla, ove i s uoi s vmmav.ano). Nella notte ·del 13. all 'trniJ) T"ovviso ve·nne '"'Òlto da grav·e att~o clispnoi00 cor1 ;;i,c:cen·ni a 11a i~·offocazio 11e . I.. a maJttinia del 14 ifl1i, d'11Tgenza, rj t ih iam.at.o ail letto <lel n1alato. El)J)i a.d OJS1se:rrvare come il bambino foss·e in .p reda ad una vera or.t opnea ccmtin111ata e, ·a,gitatissimo, non trovas•se c-0nvenie11te oos'.izionie. A q;t1ando, a ·quando, brulzava in piedi ~11lla c11lla, ·b ran·colan·do i11 c e.r ea d ' aria ...A.V'eva cian.osi n.1 volto, occhio sb8Jr1~a.to, esprimente 1:>rofon.d a ango~cia, midriaisd. prnipil1a1'e. Rien tr a,rr11ein•t i i nsp ira t.ari al gi l 11g n lo, al1' epigastri o ed al1le parti 1later.ali del to.r ace; 811dore fred1do alla front.e. Tem~er. i11g11ir1a le 38'>.5: pols-o lln po' })iccoiio. a·ritmico. freq.u..ente (120 battiti al m ') . . · _.\ }l'esame della gola, tranine modic a ipereilnia ton1&il lare e lP.12."Q."•ero t11.1rg'ore de1l'ug11la.. 11ull'1altro rilevai di saldente"; ~on macc hie, nè. .laicini e biaDJCOLgialla.st.1,e da in.g·e11erare a~ SO'S})ett-0 ·di una difteria. La voce er.a ·rau·c·a, :sen.za tin1 b ro e la tossie (p:rov.ocatai) ·aiv.eva· i.1 rearatter·e sp1ccato rli qne~la croupa le (l atr~nte). · Posi la diagnosi .ai « e.de1na della g·Jotti·d e post-mo11bitll.a~o n. 11 '1a?!ien1t.e era norn1almPnt1:i svilnll'.)!Pato, rna pr~serttaNia -scarso -pa:n11i(-,01o adirposo. _.\ ca1~co rlegli o.l:'gan.i toraicici eò a<ldominiali no•n ri'T1ve11ni ::l lc11nrc hè ·di rimanch-eiVoQ~. Lì per D, feci ap.plicare d'lle san1guisi11~gh.e a 1 giugnlo ordi.nni in.8lazioni i11inten"ott-e di , ,a,pori d'a~1a hol1ente ed un calmante, pe;r ,-i~ orale. a. bia1c: ~ cli l) ron111ro -cli r)'ota~sio Aggi1111L c:.i 1
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qualcl1e il1iezi.011fe di olio s terilizzato ca1lfo1·ato al 10 %. Il ,g i1or110 su-cce.s-sivo 11.0in ero pervenuto ad alcu11 aipprezzabile· e fav01revwe r:iis.ultato; a11zi pot~i conis .tatare un ipeg:giol'amento. Alloir a, riesaminaM. i'l ·owore ed i broncl1i, 1riJ!evat1a J.ia lo Po pe1ifetta intelgì'lità, · deici;si di ·SiP·eri.mneta.re le i11iezioni di 1piJ.01Ca11p ina e lie presc1i.ssi in ;;oluzione. sterilizz.a,t.a t1tolat.a d id1roclorat0 al 0.10/ lO, ·da s·o,n1mri.11istl'arsi i11 ra.gio.11e d.i mezza si1,inga U1s11al~ Pr1ruvaz1 c:La un c. c., pro die. Poco dopo, prooe1d·eitti a1l'i'nieziton1e. A s,o.s ten e re la: 1f.unzionaiità .ca,1icl1iaca, a1d evi taTe fe·n omei1i derp1~essivi ed ·ev•e'I11tual111e11'te di coJlaS1So P'e1· l ' azi-0ne dell II'i•n11edio, preiSJC·r itssi una pozione sciro1pposa di ben.zoato di rc affein.a ' da . ·s er\·ire a .au•c-chiai11i ogni ora o d.u e ed insi.- • stetti con J.e iniezioni di o•lio c.a11fo1·ato, pi1'1 Yol te i1ella giornata·. Circa mezz'o1ra, ·dopo dall'i11iezio.ne di .pi1ocarJ)ina, i1otai u·n f.orte aJl'Poissime111to dell volto. w1 diisoreto aumento dei battiti cardiaci (150 di i:>olso al m. ') 1e diioroti·sn10. o .uasi si11bi to comparve llilla salivazione abbo11dantissima, co11ati di vomito, segn.1ìiti da ·em.is.sj 011e dti. ro piose 1nas. e di muoco viti eo, p.1 ·ofu .:~a cliaifores.i.. 1.'a;mn1alato ~pa1·ve· a;ss·a:i clep.r esso. Ve.nn.ero '1)1l'O.p in.ati gli ie•cicitan.t i .a.nialetti ci siu ddetti. Tra·sco1,se .u n p1a io d 'o1re, -e.ra ·.subea1Jtirato U:Il certo ·b·e11esseire, U·11 ai -ceirta tr.anQ1l1riO.Li tà. La resp1irazione, nonostarl!te m ·ante111oose il rum-Olre cli' sega ed antco[' f osise ·diSIJ)noiic a, l)Ur si coml)ieva n1en10 faticosame.J.11te; il p,o lso e.ra disceso a ci1,ca 90 'b attiti al n1 .' ~ no11 prie.s enia,v,a .p iù il cli cr atis1no. Si era i11-01tre fatto p1iù ritn1i~o e val1ido. Ii colorito della cute e delle mu.ccosa visibili e1·a diiveniuto più rose·o, menitre la ·C~·a n0tsi era di molto d·imiruuita. Il p1e1·icolo tle1la soffoc azi<Y11e s'era dileguato. Il gi.orno dopo rileva.i 11n'·esa r.e rb azione clella .s u.r rife1'1ta si11Jtomato1ogia, JI1a e.11z·a che ra,g giung.e~ise i1 gra;do alla1un1a.nte di i:>1'ima. C1iedeitti oppo.r tun·o .di <p·r oceder.e ad un'al·t ra iniezione ·d '~d.Toclar.ato di pil o:ca;1 ·ì')in1a, la qua:le provocò, C011i lal sailiv,a;zi.orne e 1("0'11 la SJU dor1fel'azione, altro vomito mucoso . Stavolta, .CLoipo di &.S1sa, ri,011 .risc.011trai l'iml)Ol11e1nza dei fetl1omeni verirfì.c a1isi il dì p·rec~ die11te; an~i la- sec-011da· inie.zio11 e yenne n1egil10 t-0 lle.r ata. Ct1ore e bro11.ch ·i , co11 .sortl.p 1 olo~a attienzilOne, f11•ro110 ,sempre ten111ti d'occhio. . Così ad un.a p er gioir n10, a l picc-010 m aùato, oh e a~1dava le11 tan1ente migliora11do, fu·rono introdotte sotit o cute compilessi\' an1e'Ilte un~dici i·n iezi'onj ·d el farma.co• i11 disc-0r.so. 11 26 dicembre 1913 p.o.tei lasciarlo ·n erlettamente gua·rilto. . . . , . . OSSERVAZIONE II. ~t\. P. 1d:J. L.111.g1, _dan ni 21h, ·d'<1.In1ciliaita n-e'l cen tr.o del .co11'tnne. E s~sta -1 figlia, nata di pn:rto1 a t·erm1n~ ed et1.toc1C:o·. Una sua so·rella, 1a prima, m ori a quiatto1rdi-c~ mesi di v ita ,p er cc enterite ac11t3: n. Gli . alt1:1 f.ra:te.11.i 1sono tutt.i v iventi e sar1.1. ,I gen1tor1? ciontaidini, godono 1J11011~ . s.ailute. i1 e, ·P OS00Il.:5I a loro carjco .a,scriYere tI SI e luci. Pero. uno zio .n 1ate·r.no mor1 ~·iovi.r1e per· tnl)N"ColaS!l polmo 0
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naJ{~:nfern"'.a 11011 J1a n1ai p1reJCedenten1en.t e sorfferto ma1attie. . JJa madre m'ha ra<Ccontato c.l1e _la b ambina è stata. .co111ita d.al 1n-0rbi'1li0 il 1? ·d1cem bre 191:1 1
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IL POLICLINICO
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co11 forte febbre a tipo re1nittente, corizzc1, co11 giw1ti vite catarrale, fotofobia. lieve tosse ~ecca, breve, Lll1 .p o· striclula. Dopo t1n p o io dli g"iota1i s i r cope1ia cle11la caratteristica ert1zione e a1ltematica, .che è · totaln1ente soom:parsa dopo circa ,-e11ttqua1ttT'ore. Fui chiamato il 17 cli inattirta, quu1I1cl.o i suoi si eiran.o fortiem ente turliati per·ch è l'i11.fe1·ma era stata, nella notte e q11asi aill'im provviso , 1
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aissali ta da g!l'ande iiri-·equi·etezza, per una 1'€spi rn z1ione d ifficoltat.a , ai0co1nip1a.gnata co1i s jntroni di soffoc az:Lone. 1'·r o,·ai l ln q.ua dro i10.. olog·i co corrispondente a quel1o •esan1inato ne,l caso innanzi esposto. Anc.b e qu·e·sba bnrr1b1na e11a. ,f o,rtemente cliS·· pnoica, c1ianotic~t. agitat1sstlma. .A:lil'esame clelLa g·ol·a, nulla scorsi che pote$'Se avvaUorare la di ug111osi di Cit oup cli,fterico. II poi so si p1 ese11 ta\' a ass.ai accelerato, a rit n1ico· ltl 1,espirazione aff.i·ettata, con dil1fl tazione delle nairioi. Dtrrrante g·li atti inspiroto1·i rilevai retrazi.or1e del ,giug·ulo, ·rl eg·li ·sipuzi intercosta.li e dell'epig·a t1rjo, no,nchè u11 rumore fisr.• 1hi·a11 te. ' ' oce quasi afona, tosse cli timbro tubarico. 'fem1)e1·att1,r a ir1gtii11a:l1e 37°.3. CL1to1·e e polmoni 1
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, sani.
M.i per, ·u u1 i che ·i trattas% dj un al tr0 ca so di cc e.dema clell<t 'g·lottide ·-1)0 t.J11orbi·lloso ». N011 ind11giai a.id ordjnare le inieZiio 11i di idroclo:Pato di ·pil.oca1~pi.na, a.llo .stesso titolo dii ·so1uzio11e d1i etti sopra e c-l1e s ubito iniziai, sommi11i_tra1'ldope ll11a si.rin g.a i11 ti era P1 a vaz, della c u1pacità di un oc. A·l tempo stesso. non dimen ti t a i di p1"e'scrive.1·e revu.lsivanti esteriorme11Jte ullr. g·ola, le 1111alazioni cli Yapori d '.ac~ qua a bollore e sopratutto gli e ccitanti dell alti vità ca.r1di1ac:a, ta11 to ·pe1· ,·ia O(r"èt.le, q11a11to per ,·ia sottocu tarne a; prec]sain·ente con1e 110 de.se.ritto i11 a11tececlenza. DO!po poco datl' iniezion€ cli pil 01caup:Lna ehbi a;d oS,-servare: an.11n·ento d ell'agitazione. m ag·giore fr eqt1e11za del pol .. o e del respiro; sci ailorre a 1seguìtn da ·vo1m ito di abbonida11te lllll'OC'·O. cli af o r esi 1p rofusa: grave pi.,ostrazio11 e di f o r ze . ..\LlOll'a interve.nn1i ~0111 gli e.cc ita11ti n11a1e-tt.iri. Tornato cru alcl1e 01 a cl oq)o presso l a maJata, l a tiro,·ai anba stan.z a t r a·nq'l.1illa, assai m-e110 d~p11oica, con polso m eno freql1ente. l)iù ritmioo e J)i e110. L a to e ~'era fatta n1orbjdn. la voce u11 ta11tinio lri t1 r l1i n·ra e dii to110 l1eg·germ enrt f' !) i 11 e I eva t o. ~[a 11ella 11otte Hl}}}I e ... so fu 1l110,· rl111e11te colta da altro attacco asfittìc.o e piroJ11nga1to, sì da ti·o,·a.rJ.a, Qa matti11a ve11iente, l)l'e . . .s'a poco nelle r ondizio11i clel ~ i or110 a vanti. Re1)1ic·ai l'i11iezio11e di pi1loca1·11ina rhe f11 .. eg11ìta. dagli ... te~ ~ i effetti e s11c.c·e~siv1.11111ente cta 11n i1novo lleriodo di l)ene ere. Og-11i g~iorno, inoculai un ee11time-tro c11hico di '-Ol112ior1e del fa rmairo e conti111u ii fino al 1° g.e1111aio 19l i, cioè :fi110 a tn1anòo la respirazio11e per~e il ca rattere .;..fi idulo. ln voce riacq11i..:;tò il uo t.imlwo e le. .sua al tezza normali e In nnzie1lte })Otè <'on siflern r ::;i clel tt1tto g11aritn. Co11q)le, ~i\'\tn1e11te. i1el co1~0 della n1n.luttia, fu 1·u110 clt111cyut> fatte venti iniezioni di pilocai·t>in:t . <'ll:) ,·<'1111eiro egreginme-11te tollerate. _.\n zi rl<.>po te llll~ o tre l>rin1e. le alt1 P non Dl)Portal'Otll' llt~nnnt~n n di~tt1rbi notev,Jli e 1)rot1·ntti. 1
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OssERVAZIO~E
III. R. G. di Ant011io di annti 2 e m~i 3 . .N.ata di })arto a termi1le fisiologico. È terza rfig·lia. I due primi suoi fratelli vivo110 e godono buona sa.1l1te. Il 1p adre contadino, è sano e robusto. I-la. u11 fra.telÌo affetto d a c:r.etini~o. La n1adre n on presenta altro cl1e tina considere,·ole i.ipertrofia del corpo ti.roi(l~. ~on ri ~ultà tLtbe.r co1osi, llè ·&ifil.i ide neg'lf n ~ L er~den ti e i1ei colla tel'ali. l ,a ·ba111bi11 a i1on aveva n1ai, vrima d'allora, soffe1·to malattie. Il 25 dicembre 1911 fu colpita dal mo'lbillo. L 'e$antema du,rò circa ql1indicj .giorni. D<.tte le miis ere co,n (l izioni dei .suoi, la ·manieanza d i combt1stibile per il risca1aa me11to e la ri.g·i{l·ezza del'l 'in,·er110 , l'i·n ferma ve11ne t.en11ta 11el1a st.aùla!
Nel ~01rso clell 'infezion1e inor·biollosa pre ~e.nitò
raucedine ed afonia. 'l'osse aspra, caver11osa. ~ella n otte dal ?D al 30 clice:rn·b rie, all'i1111proYviso, fì1 aJssalita <:la a.i11baiscia resrpiratoria co11 g·1'a vi e;d ·im1)r•essior1a11 ti f è11omeni di ·soffocazio111e. L,a n1a tti11a del 30 ·Co111s tatai: vi ,.a agitazione, ocohio ·barrato, midrin,ti co. l:ieve clian·osi al volto; respirazione affrettata, rl1ssante, a tipo crou1pale, ·d :latazio11e del~e rNl.rici, rie11 tramenti inS1pil'ato1 i al git1gulo, a.gli ~·pazì intercostuild., all"e1:>1ig·astr1o. Tempera,tu·r'a i11gui- \ 11ale 39°; polso 14i0 ci1 ca al m. ', aritmico, piuttosto pi ccolo. Cuore ~ l)()l:n1oni sa11i. .. ulla in rig'ua:rdo a~li 011g·M1i adùominali. ~Ientr~ il volt.o si pre ·e11tava palli1 di0 e <;0perto cl1a finis-si111e lamellin e bianoo... spl-e11d·e nti, (u11a .specie di forfor n1), la l)ehle del ti onco, (lell'ad' d<Xme e degl:i aL1.i era completamerLte i·i\'e~tita clell' eruzionie p aipu.lo-nod ulif orme. ln gola ri.l ev~i i'Peremia e modi c13. ltL111efazj0111e d elle alnig·.dale e d·elle fn.u c·i; ma i1on \'idi l)lacche o laci11ie bianco-.gu'igiast1.,e. Edotto dai preced.enti ca, i , non dubitai di troval'n1i anco ra di f:ront e a.lla . te~s1 a fo1rn1a patologica, e cioè a ll' (< edema della g·lotticle ». .sta:volta du- · r an te J'eiruzio11e esa11 tema ticn. Qnin-Oi, presrrissi la n1ecl•e.:ima, iclentica cura ed inun1ediiatame11.t.e con1inci ai acl i 11iettrure i ·idroclora;to di pilocarpinth, sen1pre iI1 $0] 111ione allo is tesso titolo e nellla n1il8ura e.li lln ' 11~t1ale in·i11ga Pra•v.az dia 1111 C"C., pro die ~on ~ta rò qui :a ·r if8'rire detlagliatame11te le vicende di ql1esta tera:pia (c'l1f' dovi ei ri1)eter11ùi), vicende, che del resto, fl1 1rono t1 1naloµ-h~ a qu,e lle iieplJilcatamenite esposte. Solo di i-ò . cl1 e le in iezio11i. toll ~rati , ime e ~e11za cl1 e abb iano ~rreca t.o i nco11 veÌ1ie11 ti seri o di q11alche i1nq).orta nza, proseguii fino al 14 ge11.naio 191 ~; ~t qua11 ll o otte11ni la g-11arigione u1s ·olnta della 11laletta. Xe i1rati cai qnindici in t11tto. 1
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Da ttu e~te b11e,·i storie clit1i cl1e mi sen1b1a ri-;t1lti chiaro che la com1)li tnzi-01te n101 billo::-a, da 1ne l'Ì$Con tra ta f o~ 1) roprio r edema. de Ila glottide Infatti i1-0n potrenlrno lla rla re di ratal'ro laringeo eill!)lice perc-1tè, ~ehbe11e anch e nel t•or,o cli c1t1e~t'affezio11e ~i pns:-:.nn dare -rP-non1e1 Li di ~teno... i con attacchi di a'fi" . . ia t>er J'accLLmll l-0 del se0reto 11ella glottide o pe1 i·e~t~n~ione dellu ftogu~i n Lia ::--ott.o-n111 co...a, tali acce . . ~i so110 (li breve tiuratn e n1clt,.., liffl ci1n1ente 1>011gon o in seri11 peri olo il n1alnto. Nei 1
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SEZI01'E PRATICA
nostri ·casi i11yece l'ostacolo alla i~espi.razione 's 'è màni'festa.to in modo continuo, con qua1lche ren1itte1Tza, n1ai lJer·ò con la rompl:eta cessazione. Per contro, l)iù cQ1e legittimo era il dubbio che si anda·s ,· e svo lg·endo ttn processo dJ.lfterico. lVla che di difterite primitiva la.ri11gea {croup ge·n nino) non si trattasse è dimost1·ato i11 modo eYiclente da.Jl a1Viere, n ei dt1e lJrimi .casi, eJ in tempo · ·11tile per ot.t.en e1·e u1't resnltato btJO'n•o, 1usato se111,.a fl'Utto, la ·cu·r a ·Sl)OC.ifica Di e.t.ro èOLpi tli ti0&sie, n1.a,i vidi espeàJel'E\ laciniie ·Pt~ et1ùome111brttno.s~, i1 è ·di esse scorsi la p 1·esenza nei vooniiti coipics.is.:-imi, provocati _ da.lla pilocar·pina. DPl 1 e.~to i. ti e s uccessivi i11diYidui, colpiti da1ll;1 1n.a lattia 1~ril1ge~ gravi.s.sim.a e minaiccia11te la loro e,s:iistenza, guarirono senza siero Bel1rin g . Da to il g·r ado i•no.l.t·rato d~l mal:e, la difteir ite Stl!t'eibbesi !atta .asc€ndente, siic chè a vrei rin,v en1uto le p seucl·o111en1bra11e èl1nc.h e ._til le tonsi.l.J e, $ 'll•l lJalato m olle. su11 · ugUJla ; ciò .ch e non fn. F 11\ori di cliscussioue J ov e\·ano e. ere m eiS~e 1a l aringite t.nbercolare e quella d.a J.ue c.o ngeni ta. L'an nmne ~ i- ;re1n 01ta e q'l1eJ.tla pro ~sirna b astavano di p-er sè sol~ ad e,::;cluderle. f .'i11s orgenza improvvisa ·dei siritomi st1enotici i1on 'Par'l av.a in lo~·o fa,·ore, come i1 0 11 si doveva 1dimenticare la loro oomp1a nsa d 111'ante, o poco d opo l'in.fezione mor,b illosa. • / Dunqu e « ecl en1a gtotti cleo ». Posta la dia·gn o~i, dinanzi a cl u11 gl1aidfìo eh-e dava la sen&a.zione di un p,o ssi!biLe q.uanto rapido esito l1etale, s aff1acciò ·SU·b·i to il s erio p:riohlema d-ell'enunciaziQllle della cura più a1ppropriata , esr ln1sione fatta del trattament o chi·rUJrgico, a quesito op!Joill!end.osi i11'ridu ci~ilmente i genitori dei malati. Co1sì, in un 1primo .t empo, coilJSigliai quainto sp eci.ali:sti i11 materia in1dicanJO, .s ebbene fo.ssi p.ersuaso di non raggiunger.e 11n rest1ltato p ratico. Inrf atti, a ,niehe ora sconren{lo la b__ful:Log·rrufia sul·l arg·omen,to trovo, .a4 esen1ipio, .piropo~te ·iper' i.a cura molte forn1ule di so tanze sedativ.e (coca.i na, adrena-, lin:a, me11to1o, :novocaina, ecc .) da a clottarsi comie polveriz.z~.on,i. Pe·r mi-0 conto, qu·e ste gii.1dico p-000 efficaci, po1iohè .ragigi'll1ngoa.10 ·solit~nto le fauci e non i·iescono a penetra1·e che minin1'Mniente n~l lafl'linge, chiudendOlsi questo invoiont,ari!3.11Ilente, in cospeit to di .corpi estranei. Ad -ogni mo1do non 1giungon01 ad aigg1l'edire il pr.ocesso n1-0rboso, 'S itt1ato più iprofondamente.' In1possibilissimo appiliieairle ·p oi -0 farle applicare, a dive.ime riprese, a i pic.c0li bamtini, tenaicemente re~ti.i ad ~l!)rire .od a las.c iarsi a.p rire la 1bocica. Qualche cosa di più sarebbe da att:Pndersi <lia l si~tema delle in al.azioni. le qi..1ali però. ad 1
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aierecare qualct1e benefizio, debbo110 e-sse-re con tinuaite e_ richi edono lungo tempo . . Invece, nei casi riportati si recla111a:va u n intervento ·p iù pronto e di esito l)ÌÙ rapido. Le in1ezioni d'id1;ocl-0~"ato di pi·l ocarpina coi·rti.sponido11!0, oltre c~g11i credere, a qt1esti l 1lti.m i requisiti. I11oltre aieco.pp1ano con l 'aizione emetica quellh en1ii11e11.temente cliafolf.etica, ecci t aJlclo le fibre del simpatico che escon10 dal mi- ,, clollo per le radi.r i a,nterii0ri e che vann o a. distrjbui1r si alle ghian<l ole sudoll'ifere . . Henoch , '8(perim en1tati i st1dcletti rime c11, st: la .stenos i non cecle , raicCQmanda l'11so di un vùmitivo, pt1.r invit Frnd-0 a oomma caute1a p.e r la debolezza che ,suQle tenergli dietro. In pe 1·f:o 11.e,. a. condizioni n.ormali, la pilocarpina, impiegata al'1a ·d ose in ct1i prod11ce a}) bo t1danti s e.orezion.i, in ge·n erale ·dà ·$>0ar.sci fenom•eni accessori mo.Je1~t.i . .A.zione . ·d e·p resisiva •SUJ c uore, ,s empre in i,n,diYidn1i a.dulti con intiegrità di qu.es t'o r gan.o, è esercitata se son1n1inj str at a .p iù elevata di drue 1cenitigr.,am.1ni per a dose • iniezione ip.ode:mnica ( G~gli.o ) . Anche Alessandrini (sez. p.r ati ca del Policlin·ico, n. 13, anno 1920) conferm.a che ·l a pilocarpina ha una azione prevalente sullre fibre ·seoreto·rje, mentre l' a-zi.one sul cuore è qua si n11lla. Ga g·lio (fa i·macologi a ) prosegue: t< 1.•. è p er ò • cl a ()~. e rvétre ch e se hl cuore· non è. normale s QJ>11orta maJe la pilocanpina . A11che d a parte de•] polmoni esistono controindicazioni, ipoichè se il muco bronchiale, ·Ohe la pilocaI pina . fa sgreg·are. abbonf lantemenfe, non è .con fa cilità elimi11.ato, 1Juò dar Iùogo ad. incon\·enienti gr a . . . v1ss1n11 » . J) i (lll i l a.. 111(;\ces.~i tà, prima di p·1~oc ed ere alle i11·1ezioni d·el fa1rma.00, cli. e,s aminare vòlta a volta, c011 inet.icolo1sa accttra tezza , li0· s.t a t o del cuoì{'e e clei l}Olmoni. Ci 0 che non di1111enticai cli faire , s cru1p olosan1ertte. Interven11i con Ja pilooa rpina convi11to della pie rfietta sanità d i essi. Ad .o·gn.i moiel>0, io non mi ,t:;c}no certo ~11-0vato dav.anti. 811101 i1 0· 1 m.~lità d~lla lo-ro funzio- • n e. Il · cuore, s op1att;u tto, pçtlesava t1n 'esagerata funziona.lità, clovendo s0tppe-rire all insu.ff1c.ie11Za deiilo scambio ~a1sspso, ·di1pentlent·e .dall'ostaool.o .lairingeo all'·a.el'eaz.done. E cco perchè credetti, plù che. oip1)ort11no, ind.ispOOiSa·b ile di completare la CU1ra q.g,gi1111gendo i cardiocinetici., 1Sia iper via ipodwmica , 5ia .p er via ora.le. Con tale 1meizzo, non s olo evitai in.cidenti cardiacj e polmonali, m o. ril1&cii a ~ ol·lev are le forze degli iJ11ferrni, abbattl1te dall azione del rimedio. Ti ra.ndo le 1s orrune .daNe iniezioni di idro~ ' cli0rato d1 pil-0ca~ina , nei casi. di. edema d ella g:lottide -secondario a inorbil1o. ·rit1scii ad a., -er e 1
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IL POLJCLlXICO ~
[_.\~NO :.\X \ ·11, J:i'Asc.
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risulta ti ùa ,·vel'o tnsperati, ta.11to da doverle vi\'an1ente raccomandare in ::iiffatte occorrenze e prLn1a di procedere ad atti cl1irurgi.ci, quali l'intubazione, Jlon sernp1·e .agevole e l)OSSibile, e la tracheoton1ia, non sce,·ra di incidenti e di pericoli. .'a11 Ze11011e al Po (P avia·), lu~lio 1920.
c1inicaanente, sempre f-orn1e be1ligne di ter;;ana e quartana: Fo1me estivo-autunnali .a tipo subcontinue ve ·n e furono 3 o i solo, una delle • qt1alli a tipo tiioso. ' Quello ch e è irisu•ltato 1ndiscusso è l)efftcacii1 che ha avuto l a regolare son1mi11istra.zione ({el chi11ino, sotto- le p iù sva. rti.ate forme, -0he ha fatto hl che si sia giunti a:llla fi11e de lla1 Ca111BIBLIOGRAFI A CONST.J'L1'.t\ T i\.. p agn a ·con u111 n umero niinin'l() di perniciose TRU~IPELL. Patozqgia 31. edica, voi. I , pa·r te I : (3-4 1sdlo), ness·urio osp edaLi.z:ato~ riessu1i ·mo r,4.cute da ·i rif eziorie. t~; e ·con un andaJme11to .ge·n era1e del'! 'infezi one B'E~o1x. P e dia t1~ia. dei p iù !l:Yeni1gni: così gli .aoce.. si febbrili -contii EuL:E~Bt . RG. J)iagn,os.tica Mecliua, vol. II. nuarono ad awersi a lungh issima scadenza (di LB l · sE. Diagnostica dif{ ereriz. cl elle 1n alattie 1riterne, ·vol. I. 115-20 'gi o.rni ed olt"rie, 11n mese) ed intanto le FL.\nIINI. ]li anu(J}l e di P ediatria pratica (dono corl di:.ioni g e11erali di .salute si avvantaggjaagli aibbonati a l t< P ol~clinico1>, a1ìno 1914). rorto in modo notevole per opera dell'aintpia. BILANCIONI . .Yanuale di Oto-rino-laririgoialrici éListri1b uzione ·d ella mi stt11·a a11timaaarica, così (dono agli a•bbonat.i al cc Poli clinico », anno 1915). ben accetta. G AGLIO. Far11iacolog i{l) ~ terapia. · Sulla presenza di farnie pri1nitive, pare i11ì\ lòGLlE. Rice tta r io ragionato: nianuale di Te c1'1edliibile,' un s olro cas-0 sare-bbe stn to notato, i11e1J'(Lpia p1'atica. (Soc. editr. Dan·te Ali,ghie.ri) : la persona di tl·na b in1ba di 6 n1esi, figlia di geALESSANDRINI . • << Policlini co », , Sezione pratica, i1. 13, anr10 1920. 11itori n1aùa rici (..'\.leiss.i); co11 questo i1011 si vuol esic1u de1re .c:h.e i1on cd io ossano· esseir state delle nuove inf ezi•on i o megùio reinfeziorii in quei sog·g etti ch e ·gi·à erano stati i11alarici in anni etata disainofelizRelazione medica finale sulla campagna an- anteceden ti. Ce·r to oh·e la sioi1 • z a·z ione e lotta arttilnrvale fatta dall'ispettore timalarica all'Aequataccio. . sig. P ersiani, la quale ia 0011f erma della popoE _u, 'ebbe i11riz.io il 14 marzo 1919 e si chius'e l a zione portù a n.otevole climi11uzione di zan_ col cl ic.en1b1e. zaTe, deve avel' i11f•l111it-0 a cl impedire la diff.t1' ~ione dell'infezione dell'uomo maJato al~e za11Co ì possiamo iJ:iassumere i dati ~ tatistici: zar e e da queste agli ste%i individt1i mal.arici 1° inese: individ~i visitati '200; n1ala1ici crood ad nochi chiniruizzati. 11ici 150; èon febbre 36; Questa p ri1na Campagna antimal a1-ica p ost2° n1€iSe : ind~·vi1dui virSitati ::!30; n1alarici cragu e'r ra ha dimostr ato, lJ;n ,a ,Io1ta ancor.a, quanni.ci 200; con febbre 65; to stia a cuore a lla Civica .~mmi,n1isttrazione (e 3° m e e: indivi1dJui v ils i tati 502; r1ia.larici Cl'Oper ressa a l S1e1n atnre piro1. ~1tét l'Chiafava) la S:ln ici 35~; co11 felbbre 198;· . lrute <lel l'u'roe e f·ornito el'ellllenti non d el t11tto i 0 e 5° me ·e : indiviidui Yisitati j82; malartrascu rabi1i per f,ronte~are pie1r l'avvendre r1ci cr:oniJci 360; ~ 011 febbre 222; questa epidemia, ohe la guerra, per oouse m o'1infinie : jnidividui visitati 606; malaric i c 1·0te.pli<:i, ha re~a più diffuoo e (più grave. 11i c:i 123; con febbre 263. Dott. OMERO Rrccr . L e ertiali cifre ci pe1 metto110 og1g i di dire cl1e di CJll ell'a. Jimitatisistma ·pOJ.)Olazion·e dell'.~ c·qua nott. SERTORIO lfARIXACCI taccio, che l1l()l1 Oil>a:ssa Je 00 persone (se Liber o docente di P atologia Specia le Chirurgica e ... C'ludi 11 .popolazio11e fiutt11ante da.ta dalle or lùrurgo negli ospedali di Roma. pE'll'e cl1e .non ,.i a.bita11-0) oltre il 50 % è rrupOCCLUSIONE INTESTINALE pre entato da indd.\·id11i ma1larici cro11ici; e di lavoro è divfao In due parti, Nella prima parte è trattata qt1 e.. ti ( 123) olt1-e la inetà (263) ebbe1X> febbri in timodo chiaro e conciso, in dodici capitoli, la patologia dern1nlariC'l1e lo scol'so anno. l Ooclusk>ne : è eepotto quanto dallo studio ctinioo e 91N!rlmentale dell'importante argomento li è detunto, riguardo alQ11ie~tf' cif1·e testimoniano, o'tre il lavoro !atl'etiologia, alla patogeneei, all'anatomia patologica, alla 1in 1o la .....gravità dell ~ infeziooe. tomato1ocia, alla diagnosi, alla t erapia . Gli e . . arni d e l sangue dettero a tl1tto g il1gno Nefla seconda parte l'Autore 1tudia te cause della mo.rt ~ 11 1·e,·a lenz tL a~ ol11ta di forme ter:.ane pri111ovenall'Occtuatone : meuo i n tilievo l•tmportan.za dell'argomento. ri li: e pur tali s i con er\'arono in ll1 gli o e ago- solo di rec•te 1volta, in rappi9rto alle eue applicazioni Pt'•· to. fatto ~ul (1ua Je ripo11ò la t1a atte11zione t~, aggiunge un pregevole contributo personate, facendo M· guire le deduzioni deUe aue ricerche. il (I• tt . E a~ar, dac chè gli Psliri a1·reblJPro r eceCn volume in· grande di 182 pagine L. 13. - Per I nostri tlir af o ro111e pri111az·erili . I 1 .... egi1it o p1eval ero. abbooati I01e L . 11.75 franco df porto '" ra<'comanùato .
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SEZIONE PR.\TICA
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SUNTI E RASSEGNE.
cesso si pr0.::>,agrii al p olmone, n1a11tenendo çioèla tbc . all~ stadio. latente col miglioramento delle condizioni igieniche e socia:li (l'autore acMEDICINA SOCIALE. ce1111a brevemente soltanto ai successi .avuti in questi casi colla cura specifica della tubercoErrori commessi li11a), i11etod t1 poco rea!izzabile per il gran_nunella lotta contro la tube.rcolosi polmonare. • 1r1~ro degli affetti; oppur.e, ciò ·cl1-e sin dal prinLa Germania, 11ella quale in questi ultimi cipio sembr.a più effettu·abile, la cura delle 3 decen11i la tubercolosi fu in costante -dimip.utllbercolosi polmona1i ap-el'te , indispen.saibile zione, segna ora ·u11 .aumen\o ·della mortalità dal punto di vista profilattico e indispensabile. che in certi centri raggiunige il 150 %.. Di ciò .p er .gli· ammalati stessi. La migliore terapia è venaono ora o . incolipate la scarsa l)lltrizione e la quella igienico-clin1·atica. deficiente igioo.e, la cri1s'i delle abitazioni, i Si ti-atta .dµnqu.e di impedire che la fol'ma patemi d 'anin10 dovuti alla guerra, ecc. Kraeiate11te diventi a.perta e che questa a sua volta n1er, però , nella Ze~tsclir. fur Tiiberkuiose., fadia orig·ine .a n ·uove infezioni. La lotta contro sci colo 31, n. 4, obbietta che tutte queste cause la disposizione dovrebbe -esser chiamata ·co11 non avrebbero potuto esplicare la loro deleteun termine più scientifico: cura della tbc laria azione se 11011 avessero trovato un terren-0 te.nte. ' ' e n ' è un'unica misura che risponda ai ' già preparato. L ' apparente successo .della lot- postt1lati del medico_, dell'igieni·s ta e dell ' am- , ta anti. tubercolare a11da va d11n·q ue ascritto ad malatò ~ il ricovero cioè di tutti i tubercolotici u11a progressiva benignità del Ìnorbo, che f.aaperti in sa11atori çi,datti fino a ·t anto che le> cendo diminuire il numero dei casi letali ne ,s puto s i.a diventato negativo •P Br Koch. La colcel•ava i meto·d i insufficienti od addirittura pa che l'isolamento di questi infermi contasbagliati. Ar1zi tutto non s'era mai voluto .asg'i·osi non ven1ga praticato rigorosamente va segnare alla tubercol osi il posto chè' le s~etta attribt1ita a 2 fattori: all'insufficieµte scissione. nell'epide111iologia, cioè cli malattia contagiosa, delle differe11ti forme ,di tubercolosi << polmon•adelle quali ciascuna, secon.do i postulati <ii r·e » di cui non tutte risiedono i1el poln1one Koch, deve esser combattuta a s econda della stesso ,· e all'orga11izzazione sbagliata n-el modo . ' propria· individualità. di l'icovera.Te gli ammalati. In primo luogo, i Costretti, per ragi oni di iPl'n.ti·cità, si distintubercolpsarii n o11 {levono accogliere soltanto gue ora la tubercol('Si poln1onare aperta e chiu- infermi incurabili, i quali oltre c.he apportare sa, significando ·con ,quest'ultima l ' affezione loro fama di « caise di morte » riescono contadelle ghiandole bronchiali, dia.gnosticabile colgiosi soltanto alle limitate 11)erson.e che, li cir1'esame sen1iolo·g ic.o (ottusità ilare) .e radiocondàno, essen·do irremovibili dalla casa. o dal J()gico. Datando sin dall 'infa11zia, la tuberco- · letto L'isola.mento dei tubercolotici dev.e in• losi glandolare è la causa più frequente di cominciare .dunque coi casi più le·g·g·eri, poichè qt1ella ipolmonare aperta, che .solo di rado il gran1de, pericolo lgieni co-se>eìal.e vi-ene d·ato prend.e origine da un 'infezione tardiva. da qt1egli ammalati, cl1e meno gra.vi possono Il concetto .di ape~o e ·chiuso si copre ·dunatten•derre .alle più svariate occupazionj . Anche q11e · colla presenza di bacilli nello sputo (nel qui vale la legge epideniiolog·ica, che _i casi leg77· 0.1o ·delle tbc. -noJmonari e nell'l % d·e lle ilari) . geri prQpaigano il conta.gi o molto pit1 di freE' imroortantissima i1ella lotta .antitubercoqi.1ente , .dei casi gravi e conelam.ati. In ~econ·d<> . lar-e la scissione netta di queste due forme sin · luog·o bisogna sottoporre gli an11nalati 00. una clal primo esame dell'ammalato. Riesc.e favocura seria ed a ccurata è he dia .adito all~ sp-erevole un'altra. •circostanza, cioè il num~ ra11za in un esito favorevole. relativamente esiig·uo ,d elle tbc a·"9erte . (10 %) E il successo è il iniglior alleato nella lotta di fro11te alle cl1i u se (74 cy~ ). Nei reperti aucontro la prevenzione, radicatà ta:nto profontoptici di bambini, la t})C, ilare ammonta al dan1ente nell'opinione 1del volgo, contro tutto 98 %, trovan°dosi il focolaio primitivo nel polciò che possa somigliare a>d t1n ospedale. L 'isolamento dev-e rimanere dunqt1e compito preci- . · mone già guarito in 70 ~~ dei casi. La regola }JUO dell'ig}enista; .l'an1.n1alato non deve- a~ve è dunque cl1e l'infezione da parte del" tubercolotico aperto genera tbc. i.lare nell'indivi<l.uo dérs-ene ·e il medico, deve' dimenticarlo, preoc• infetto; questa a Sll<t volta !JUò pa?sar~ nella cu1Jato del ~uo successo terap eutico. Le forme forma aperta. Si pt1ò dunque sperare in un a.perte di tbc. polnior1are comportano il 10, al ~uc cesso della 1otta antit11berco1a·re soltanto ove massimo il 20 ~4' ; questo nt1mero ·esiguo soltanto ' si interrompa que4.~to 1cjrcolo i11 qualche punto. fa nensar.e alla possi·b ilj.tà di realizzare un isoCiò è p ossibjle in 2 modi: o col trattamento lame11to com?l eto. Qua.nto prima s'iniz~a lA: della tbc ilare, cercando di impedire ohe il proc11ra. tantg più faci1A riesce questa e tanto più I
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.essa sarà capace cli far valere il seco11clo po. ~tulato, di trattenere cioè gli ammalati fin-Oh.è lo sputo ia di\<e11tato negativo. Secondo le statisticl1e dei sanatori, 1111a sernplice cura dietetica riesce a far scon11parire dallo sipt1to i bacilli nel 20-30 o/o dei casi; prolungar1do la de.ge1iza, prendendo in aiuto rimedi specific~ e ~himi co-medica1nentosi,· l'elioterapia, tentar1do nei casi gravi il pneumotorace e l'intervento chirurgico, si potrebbero ottenere dei risultati molto mig·liori. Le eventuali .recidive, sottoposte a 1ipet11te cu1·e, fi11irebbero col guarire in -p-arte, i casi incurabili sarebbero eliminati un po' alld volta colla morte. Secondo una statistica di Ha1nel, i ca·si curati colla tl1bei-colina -offrirebbero nei casi- •avanzati una mortalità molto minol'e e 11na frf'qt1enza maggiore di guarigioni uei casi di poca o medio-cre gravità, se contemporanearn·ente. e.ra stata p,ossibile un.a degenza prolungata nella casa di salute. J,.a :scompansa d·ei bacilli, sintomo primo dell'incipiente g11arigiona., pon-e a11che una mèta fissa alle aspirazioni terape11tiche dei medici, capace idi. st.in1olare il loro interesse èd il loro z.elo. La tecnica batteriologica deve essere inecceJ)ibile; il reperto negativo acquista in valore qt1n11clo rim'a ne tale d11rante e subito dopo l'iniezione di tt1berco.lina. Dato che della dimis•'"" io11e d~icle il medico e .non jl ~atteriolog-0, ~ s uperftll<> pa1·1are di ql1e1 casi che, pur gravi, no11 hanno upo spt1to negativo, e di quegli altri che, i11 ottime condizioni generali devono esser dimessi ron lo sp11to ancora positivo, formano l'unica eccezione ammessa. IJa diag·nosi e la terapia J')l'ecoce, proclamate o ra .generaln11ente, non fann10 che render l)itL e\-idw:te iJ 'cootrosen.oo, petr il quale a m•oJtissim·i tubercolotJiai viene negato i·l ricovetro, perchè non bi ' ognosi dli c.urra. L'autore si ri"v dlta iITTfine ·contro i tubercolo~ari popolari, ~ q11Rli obbedendo ai regolamenti d-eil..le ~ooi.età d ' aissiourrazdone, alLe cud cli pen1"lenze g neralm ente si t!1ov&n-0, acco1gono soltanto f1mn1alati in c111i il rit,01'110 al1l'abilità al lavoro può e&.. er att•eoo ernt1·0 il termine fisso di 13 setti·n1;;tne. 1Così sorse 11 n IX>' a]Ja volta la tendenz•a di r.i.cO'Verare i casi legg"eri e più ~so ancora le tbc . .glan·dolari, le q11aLi alla lor \'IOlta per Ja c11ra troppo breve, ~olo di l'ado 11~ci·Yano .g uamti. Re~t.a i.noompren~ibile questa legge delle 13 settimane, dettata dalla -cupidigia di gt1ada1gn-0 d·el commerciante e non daJ n1edi co igienista, ove .. i con..~i<leri che -nmn1a.lnti din1e~~i ~on 11n processo a.ncora fto1·i1lo. E>~po~ti ai dnnni del me~tiere, non solo -peagiora110 rapidament.e. 1na ro. titl1iscono pt1r.e .. . . 1111n 111ina.ccia costante ner i loro , -1r1 n1, re~1 <>rn pii1 el1e n1ni ~ u~cettibili art infe1ioni per 1
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l 'insufficiente nutri.zione 1e le oonditioni i.gieniche di m olto peggiorate. È postulato categorico, dunqt1e, la costruzio11e di ospedali appositi, dove senza difficoltà bu·roarq.tiche i\Ilutili o ·p revio -consenso di medici di fiducia, glli. ammalati di tube1'colosi aperta vengano accolti iJ più pre.s to possibile e curati finchè sieno ·soomparsd. e la malattia e i·l pericolo di contaglio. 1n. p.
MALATTIE DIGERENTI.
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Appendiciti e sindrome pseudo-appendicolare delle dissenterie. (G. HEUYER e J. LF.\'EUF. A rchi'ves des ~ialadie:> de l' uppareil di (J<' st if <Jt de la nutritio11, n. ì,
febbraio 1920). Har.ris, Ka1ttuli·s, v\ ·ooley e ì.VIusgrave, Hoppe-· Seyler ed altri gia avevano notato la presenza di appendiciti nel corso della dissenteria amelbiiea. ' Le Roy des Biarres coDJstatò la ·µ resenz.a di amebe n.ella parete dell'appendice, ma ammise per altro che v'i siano oltre le appe11cLiciti amebiche, altre ruppendici·ti _oomip1icanti il d~ ~01'180 di ·un·a di~1Senterta aÌnebi.ca, ma d-0vute ad una i11fiRmmazione secondaria b.anale. Gli A1\ ., durantt la guerl'a, nel loro servizio in Oriente, ha11110 potuto osservare ve.re appenai-0iti nel corso. id i di:sisenteria amebica, constatando alle · volte soltanto '1)resenz.a di a111eibe n.ell '1'.ippendic'e senza ltlcerazioni, altre volte \11cerazione 1d .;) l~ ' a1P1Pe11.dice e numerose amebe nel pUJ&; altre volte, infine. perforazione d-e'll 'aippen1dic e e piresenza id i aimebe nel pus peritonrale. T·a.li a 1ppe111diieiti ve:riamente amebiche si erano manifestate tt1tte nel corso di dissenteri1e amebiche aicute. Nell~ di~1Senteirie cron i1cl1e tanto an1ebicl1e che bacillari si aveva il quadro di llna ap.penclicite croniiica senza lesioni ruppendicolari vere , tanto che e~si parlano di sindrome appendicolare per le~ioni del cieco. .. 1
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A ) .-lppen ll ici t e nella disserileriu
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cttta. - La dissenteria amebiica pllò pre....~1tare 11n decoroo .~1to grave, clinicamente ·ugnale a qt1ello dc1la di ... ~nteria bacillare. La diagnosi differenziale si può fare solo ron l'aiuto clrgli esami di laboratorio. In essa si può osservare una forma pseudo-colerica ed una forn1a tifoi de. T ca ratteri cli ,gr.aYità rlella fo1n1a aouta delJa cli :Senteria amehicu sono anzitut.to rappresentati dalla tempera tura elevata. (390-Wo) a platP-a11 i rregol~re. n. a o-randi oscillazioni ; dn 1 dolore ,1 lla i1res;;i0ne Sll t11tto il c:rros~n in-
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SEZIONE PRATICA •
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testi110 co11 ip~restJesi a cutanea e ctif esa della nteba nelle dis3enterie i)ri1nitiva 1ne11te a!ffi·ebi1)arete, d aJl'wg1grruvam.ento dello i.sta.t o· 1g enerale che; nel] e disse11te rie bacillari non è certo ·che co11 po1oo frequente e piiacolo; dalle scariche le 1icadute siano dovt1te allo stefiso bacillo, e freque111ti (30-1i0) niettam.e.n te fetide, e sa1ligui- si potrebbe ,jnvece trattare di l'~.in1fezioni. TutI 119lenti. tavia la constatazione che coloro i quali han .. L,a morte avviene per tossiemia generale o no· sofferto di dissenteria bacillare possono diper perforazi·one dell'ulcera intestinale. GJi ve.niiire veri portatori di baici.lli d~s.~iente;r1ci, ren_.\.À. ha.nno osserva:to 9 casi di ~perforazione; in de certa l'esistenza anche di una dissenteria 4 casi ja perfol'azion.e era sul cieco, in 3 casi b.acillare recidivante. Coloro eh-e furono affetti sull'a:p1)endice; in un caisio sull'S iliaiaa, in un . da disisen1terria tanto ameibi ca ,a he baci1lare n0t11 caso vi erano· 3 perforazioni (st1ll'S iliaca, sui sono da _c onsiderarsi come .guariti nell'i11tercolon discendente e fr.a il cieco e il colon ascen vallo fra u11a ricaduta e l'altra, e.d anzi preclente). Le lesioni dell' appe11di·ç·e nella dissensentano un quadro dri enterite cronica, studiateri·a aimebi1ca. act1ta, raipp1 esenta1ìio lln asip etto ta. · e messa in evitlEmzia da lVIo,uriiqt1a11(1 e .D·eparticolare delle lesioni del grosso intesti1 . . glos. Qt1est'uJtimo ino1tre ha clescritto fe110e sp·ecialm·e nte della regione cecale; l'ulcera- 1neni dolorosi 1partì'8olari che" costitt1irebber0 zione appendicolare dissenterica è una loca- una sindrorrl'e doloro~a add-0minale dell 'entelizzazione anatomica e non presenta senllpre r.i te croniJca deg1i amiebi,çi. cl-in~camente i 1s~g·n·i Clhia~>i 1 di ltna appendiGli AA. hanno constatato _cume · spesso tali dolori addominali sian o tali per localizzazione cite. 1Si p01SS011-0 .p er altro di·sting ùer.e tre oasi: 1° La dissenteri1a ameibioa rucllta EW101've con e per gli altri caratteri ch e 'li accoropag·nano rla potersi parlare di una vera e pr·opria sin · tl1tti i sintomi di l1na 1ossiemia mortale. Nulla richi.ama l' att~nzi one sull'ulcerazione appen- drom·e appendicolar-e. T18.le sindrome appendidicolare e si. p1tò J)e1·sino produ.rre u11a perfo- colare può ass1i.mere andamento acuto ·tra uri • razi-0n-e ·senza che $i manifestino seg·ni. di pe- attacco e l' altro di dissenteria, ç-0n tempèra:ritonite. L l1lcerazio'ne e la -p·erforazi.one ap- tura -elevata; d olore nel punto di 1V1ac-Burney 11en·dicolare sono un r·eperto .casuale dèlJ ' àLl- o dj .L.n11tz;. 1positirvo il :seig·no cli Rovsing. Però il dolorie è meno lo calizzato di qu,a nto si ritopsia. 2° L 'appendicite ulcerosa è mascherata scon tta 1n•e ll' appen·d icite, 1doloros.i appajono .dal quarlro della peritonite acuta settica difalla pressior1e anche il colon trasverso e il difu.sa, che può essere ·dovuta tanto alla perfo- scendente. Le feci acquistano il oaratter-e i1etra z,ione delr'à1)J)endioe, qt1anto a perforazione tamente dissenterico ed all'esame microsco1)i- . di altre parti. rlel grosso intestino . co. 1d1ilmostranio ameb e o .oi·sti amelbiche. 3° E·siste una peritonite generalizzata, ma Gli ..\A. cit·ano 6 casi di dissenteria oronica. il malato h a presentàto ,dolori nella fos sa iliarecidivante., nei quali eshstevano segni di inca dootra con fenomeni di reazion.e peritoneale fi amma~ione i·n co1:rispondenza della· -regione nella regione cie.c o-appen·dicolar.e, tanto che è appen dicolare, tanto che in t111 caso fu esestatò possibile formulare la diag·nosi - di ap- gt1ito l'intervento operativo. Però l'app endice fu rit-ro,·ata pelìf etta~ente sana, mentre evipendtaite nei 001100 ·di ·u na diissenteiria .amebi.c a denti erano le l esio11i a carico del cieco. Nelle ~cuta. • L' él.iPipendicite ulcerosa nella dissenteria a.. di ssenterie crontohe recidivanti secondo gli rr1e'b ica a ct1ta è d ov11ta all.a propagazione al..\.i\. la sindrome appendicolaire non è dovuta l'appendice delle ulcerazioni generalizza.te a n.d al1e.razioni . vere e. pro·p rie clell' a ~J pendi ce n1a pit1ttosto ad un risveglio delle lesioni del tutto il grosso intestino .e determinate d?..1I 1'ameil )a ài.s sen terilc a . . . General1m ente non è poscieco .conc01nit:1.nti all1a ri.ac11tizzazione ·della sibile f01rmularne la d.iJaign06i $j a perchè i se- fo~ma di:ssenterica; ond,e più Olpiportu110 è de\ I nomina re ·tali sindromi c0me ·p seudo-appendi·gr;i di ulcer.azione e perfo1_'azi-0ne <lell'appencolari. La ·d'iagn1JiSi cl ifferenziale tra queste dic.e passano inavvertiti n·el quadro della tossinclromi pseu{lo-appendicolari e le appen1 di~iti . siemia dissenterica. o della peritonite settiCél diffusa: $ia perchè è quasi im!)ossibile distin-· vere è alle volte assai difficile ed occorre riguere l'appen·dicite dalla tiflite che qu1aisi seirn- Geraare àttentamente la eventtlale concomitante dissenteria e la natura di essa, sperimen-pre-é' contempora·n·ea ad essa. tando an·~he la · ct1rR specifica. B) Sindrome psettdo-a11pendicolare delle dis~Ientr-e 11ella dis8enteria ac11ta esiste una se11 terie croniche: - Sipeis1so la gl1arigione ·della dissent·eria tanto amebica chie ba.cillare non è .appendicite vera 11lce1·osa e t.alvoJta perfor.anche 34pparente, !)oi,chè ,a ·d'istan·z a ·varia dal'la •te, con sinton1i non sempre _e ,·identi percl1è prima manife$tazione compaiono le ricadt1te. velati dal quadro ·del1'a tossiien1ia di s·senterioo., nel tlecorso della ' ·!lissenteria cronica tanto Se le ri.cadl1te so.n o . certan1ente dovt1te all'ri1
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IL POLICLlK ICO
.a1nebica c11e bacillare e i ... te nna ..,i11dro111e 111 ,·asione neoplastica dei gangli dell 'ilo del pseudo~ap11endicolare co11 sintomi evide11ti, i11a fegato, no11 d-ei gangli della piccola curvatura dovuti più acl l1na tifl ite ulcerosa dissenterica dello sto1naco • t l1e ad una a ppendicite. I stoiogican1e11te jf r~perto era quello di t111 Circa il tra ttan1ento di ques te forme gli . ~\. . ca11cro localizzato al cl uodeno e con propaig·azi 011e al mesenterio e cliff11sione nel fegato. consigliano i1ei casi di appendicite acuta i11L e stenosi d el duoden o a l (lisotto della pasorgen te nel co1·so di una disBenteria acuta pilla di Vater prElsentano dt1e ordi11i di si11togf'aYe, l)intervento operativo non dimostrandosi s uffici ente il tnattamento medico. ' Nei casi r11i, alouni a .cttri.c·o (liello ston1aco (1i1' lu ~so dt10clenale, vomiti, cli1atazione), altri i11te tinali di sindrome i1 set1clo appendico~are neJ decorso (stipsi e alle volte fenomeno di occlu"'ione) . di una dissenteria cronica è sufficiente jl tratPiù f1 equente.i11ei1te pred-0minanti i sintamj tamento Jnedico spe~ifico . g.astrici. TRENTI. . Secondo gli AA. l a · presenza di vomito coCancro dell' angolo digiuno-duodenale. sta n tement e biliare deve flar p r OfPendere pe·r la diagnosi d i $Ìenosi sottovateria11a, quantlo (.t\.. C ADE e l\ . DEvtc . .4.rclii·ues d es maladies de si accompa0 JJa a sindrome pilorica. La fam e L' appcireil llig vstif et d e lei nutritiqn, n . 7, feb dol,or-0sa è segno di t1lcera duodenale, ma tanbraio 1920). . to n el caso ·rtp nrtato, come i1egli altri casi cl i I 11eoplasrni de11 · a 11golo digiuno .. duoden.ale socan cro del duod eno 11on si è riscontrato segno no rari, e i vari a11tori cl1e .hanno trattato l'ardi 111.c era, tanto che gl i Al\. pensano che la. gom-ento si sono pit1ttos to preoccupati dei re · f&me dolorosa possa esseré piuttosto un segno perti clinici e radiologici che della sintomatodi lo calizzazion e d11odenale anzichè di vera nllogia clinica. ce na. C7li i\A. riporta.n o un ca o di can cr o dell'anTRENTJ. ' golo digiuno-d11od e11al e.. i trattava di una don ' FISIOPATOLOGIA. r_la di 7'> a11J1i c l1e da 18 m esi pl'esentava con• t inuo dimagra1ne11to e diminuzione dell·e forz e. Influenza di estratti ipofisari e di lesioni de'J .' Dopo t1n a J1no comparv ero · dolori epigastrici faringe nasa1e sul iqetabolismo eellulare ,, con netta ~ensazione di fa me. Tali dolori si dell' ipofisi. p1:e ~ e 11tavano art acces si piuttosto la ser.a e ~i c:alm.ava110 co11 introduzione di piccole quan(G. BASILE. Riv istrz di patol. nervosa e nientaf e,. tità cli c ib o. Un mese prima di essere accolta 1919, fase. 9-10). in osr)edale con1p a rvero vomito quotidiano e 1)-0})0 aiver e richiama to t11tLi i da.ti olinici e d,ol ori, .senc::o idi pe·s o narL1s ee. Il vomito era sperim entali relo.tivi a ll e conoscen ze dei rap~empre bi liare. Non em atern-esi, nè mele11a; port i f1-a faringe e _.;;i._ tema ipofi sario, l' ~i\. dai " tip~ i osti11a ta . suoi es')e rimenti co11cl ude che là somministra.<\ll'e --a1Y1 e obiettivo l 'infel'ma })l'esentava un zione di es tratto ipofisario l)er via intravenosa, 1. ~ldo111e fl accido, s11l quale ,c:;i diseg11ava nettap eriton eale e ~ottoc utarl ea ha prodotto n·ei con1ente lo ... to111aco i11grandito che scendeva al niao li e nei . cani ' alterazioni consistenti, in masdisotto delle Cl'este iliache e che n1ostra va netsima parte, in i1)erpla fa degli elementi, iperte onde peri talticl1e. Non ascite. >7o n a deno- plasia ch e è ta11to più accent11ata quanto magpntia. Fu praticata subito 11na ga$troe11ter o- giore è stato il l~u n1 ero delle i11ie.z ioni prati ,·att>. stomia , ina 1'infe1·ma morì d opo 36 ore. Tanto negli animali con canale cranio-faringeo .:\ ll'a.utop .. ia fu ri~ contra to stomaeo diJatat·1, persistente (conigli) con1e in quelli . enza trar• pi loro beante. Il cl11od eno aQ)j)M'iva d ilatat-0 sino ci a del detto canal-e- (cani), la reazione ipofìall'an golo digil1no-d11oden.ale: a tale livello si a ria , -nrovoc.a.ta in primo tern:po dalla ca ntenotc'li\·a u11 11e<.)plas n1a, d1 00111gi. t.eniza dt1ra, ch e rizzazi o11e e dal trattamento sulla volta del :i conti11uavft per clue centim etri 111 mesenfaringe 11asale, diventa inten~issima in segnito tere. all'11, o d el l estratto ipofisari o. Il lun1e i11tt>"ti11ale era ri ~t retto, la ~ci ando . \Ila ro~pi cua iperplasia e alterata f11n1i onalità degli elementi ipofisa1i ,che geg'l1ono all'in appena ryassare il piçcolo dito. finn1n1 ;zion e faringea, . i ~o,·rappongono altel,a. n1t1c o~a intesti11a1e era m acroseopican1e11ti· razioni 11it ana. - t inte11se , con c:i~ten ti sopratutto i11 1111 at1mento di eo~i11ofili. di gran11li e di ,·~ scicoJe Il ciPCO e<l il co1011 n. ce nde11te era110 vol11mi.. linoidee. E·sc::e, 111-esse in raipJ.ortn con quelle l1 e l1 i e pi€11i di f eri . si o~se rvano ~ia ne i a11i111ali cl1e hanr1 0 11Il fe ·,1to 1) 1 e e11tn\'.a •1u a lche p11nto neo11Jahito ol tant.o la cat1feqi1zazi 11ne del far·i11 ge 11a"' tl<'O in \·i ci11anzl1 tlella cistifellea. 1
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XXVII, FASC. 41]
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SEZIONE PRATICA
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sale, sia in quelli che sono stati sottoposti ad un numero eg·uale di iniezioni di estl'atto ipofi' sario, sono senza dubbio più apprezzabili. E R. Accademia Medica di :Q,oma. · da .r1i0t·are jnfine cl1e la ca.uterizz·azione sul paS€dnta strao1~dinaria clell'll luglio lf>20. lato duro non ~) rovo ca alcuna reazione i.pofisaria. V.a.coi no-profilassi e vaooino-te·r a.p i a nella perto.sse . Pt1r restando cli dif,fi cile internretazione il Prof: I.i. SPOLVERINI. - Riferisce ~ll la vaccinon1eocandsmo d 'az ione d·egli estratti ipofisari su pr-0.filassi e 'vaccino-tera1)ia i:iella p~rtosse da lui u11iipofisi .alterata n·ella sua funzione, si ipuò e dai ·colleghi (}ella Clinica ~iatri('èl praticata da queste ricerche concludere che se l'estratto mediante ,~accino preparato dal prof. LeYi Della ipofisario i'ni·ettato agisce stimolando gli ele- Vida co_l bacillo di Bordet e Geugou. (V. l'ul·i cl·i menti di un 'ipofisi normale, esso stirhola molto n.i co, Seziqne Pr,1tica, n. 88). l)iù intensamente tali elem.e nti quando già si Il prof. VALAGUSSA ~1nferma i ri~ultati ottenl1ti dRl èollega Spolverini. Ricoraa di avere esperit1·ovano in istato di alter.azione funzion.ai.e. mentH to col ,-acein<> fil Ni(\olle e <>tte11t1to il 10 % 111 un terre110 an~logo non è agevole stabi•l ire il significato fl1nzi.011al1e delle alterazioni ipofi- .di risultati ottimi. il 20 ~{, dubbi, il 60 % negatiYi. Prima di speriment.are col vacèin<> di Nicolle nel sarie riscontrate negli adenoidei e in .alcuni pazienti con tumori del rino-faringe e il mec- 19J. . già nel 1917 ha vaccinato con le emulsioni di ~pu to pertossico i bambini uttenendoRi al meto(lo canismo con cui ag·isce in essi l 'estratto ipofidi Kriens. I risultati <>ttenuti con questo metodo sario. Ma dal momento che tanto n·egli infermi oono sta ti superiori o ·p er lo men<> eguali a quelli i11 parola quanto negli ani.mali in cui .s ono ottent1ti col vaccino di' Nicolle e s0pra tutto il me- , • state provocate alterazioni ipofisarie si riscontorlo è stato superiore 1->er 1.a vaccino-profilassi : ciò si dev~ forse ·secondo l'O. al· fatto che il vactra;n-0 ·f atti d'iperplrusva oon aumento d·ed orocino di Nioolle è povero di germi. mofili e dei li"poidi, e dal mom,,ento che !'.e stratIl pr<>f. MODIGLIANI · crede che il metod<> della to ipofisario, pt1r stimolando maggiorm·ente l'iperplasia cellulare e l'aumento dei cromofili vaccinoterapia sia veramente efficace se impieinizi'ale della malattia. ,, . tBnd-e a ricondurre verso la norma la funzione '~ato nel periodo Jt problema. q11indi si iidnce a.Il'accertamento alterata dell'ipofisi, equivale dire ch e v'è ~o diagn<>stico precoce .p er mezzo dell'esame batteriotevole differenza funzionale o qu.alitativa tra i 8Copico ·<le1l'flspettorato e l'i11tradermo-reazione con cromofili aumentati per azione della malattia un ::tutolizZ<.t:tto ,d el bacillo di Bordet e Get1gou'. - spontanea o provocata - e qu·elli che inIl prof. •LEVI DELLA VIDA espone il metodo da duce l'estratto ipofisario. L'aumento di sec:r;.elni impiegato nella prer>arazione del Y.accino. zione e l,iperplasia degli elementi ipofisari, proSi stabilisc~ {l 'inviare copia del verbale sull'importante arg<>1nent;o alla Direzi<>ne di Sanità vocati da malattia, si dovrebbero interpretar-e ' . Pubblica per quelle dedru?;ioni ohe crede~ ~ C<~me i/perosecrezione e iJp·e1I'!Pla'Sia aJbnorme, analog.a a ,q uanto avviene nel gozzo comune; in- , trarre da i ris11lta ti ottenuti dagli .sperimentatori . V·ece l'aum·ento di cromofili e l'iper.plasia proRad·ioterCtp'ia del g·r a.ni1lomr1i 1n a,llgno. vocata dall'estratto ipafisario nell'ipofisi già Pl'of: P . ALESSANDRINI. - Facendo seguito alle • 'alterata sono dei fatti reintegrativi, che ten- altre comunicazioni su la ra dioterapia nei tt1mori dono alla guarigione della turba funzi onale. l'O. espone i riS11ltati ottenuti dall'applicazione <ii
BCCBDEMIE, SOCIETA MEDICHE, tONtmESSI.
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G. BILANCIONI. }
'PRQFFERTE AGLI ABBONATI .
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A quel nostri associati che non raccolgono in volume _I numeri del « POLICLINICO » e che volessero gentilmente restituirci I fascicoli 4, 9, 10, 11, 12, ~4, 16, 19 e 20 della Sezione Pratica di quest'annò, es·1urit1 in seguito ai molti 9111arr1mentl verifica· tisi pel disservizio postale, noi daremmo in cambio le due seguenti pubblicazioni: . 1• MURRI • MARACLIANO • SANARELLl: « In memoria de4 prof. CUIDO BACCELLI »; 2? ~ENDES: « Manuale di Medicina e Chirurgia di g.,er· ra ». Volume di 255 pagine con 20 figure intercalate nel testo ~d una tavota In tricromia. . Ed a chi, oltre al suddetti 9 fasciceli di Sezione Pratica, cl rinvierà anche Il numero 2 di Sezione Medica (1° Febbraio 1920) ed il numero 2 di Sezionè Chirurgica (15 Febbraio 1920), noi, alle suddette due pubblicazieni, aggiungeremo: ' FERRERI: « Chirurgia dell'orecchio, prime vie respiratorie e loro complicazioni lntracraniche ». Volume di 392 pagine con 14 figure intercalate nel testo. Coloro che vegliano profitta! e di tale proposta, sono pregati d ' rimanaarc• subito i fascicoli sudlletti, in piego raccoman· dato, accompagnati da carta da v isita~
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in t1n c.aso di gran11loma maligno.
Sindron1e da farne nei prigionie·r i di guerra. italiani i11i German i a.
Prof. l\I. BoLAFFIO. - Ha o .. servato casi completi di questa sinclro1ne frequente in Germania fra civili e prigi<>nie1i di guerra negli anni 1916 e ~917. Ne descrive il qt1adro clinie<>. L'O. crede la sindrome dovuta specialmente alla quasi asoolt1ta ·mancanza di grassi dovendosi attribuire ad essi una funzione n<>n solo energetica - ma anche regolatrice del ricambio. Egli interpreta la bradicardia come d<>vuta all'atrofia del miocardio, l'ed~ma come originato nei tessuti da richiamo d'acqua J)er parte dei prodotti abnormemente abbondanti del catabolismo, la poliuria come di origine complessa, in cni hanno parte l'idremia. l'abno1·me permeabilità degli enc;Ioteli de'i capillari renali e probabilmente un'abnorme stimoia.zione degli epiteli gJomerulari.
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~ [ •.\.NNO
IL POLICLINICO ~'J1 , turo
del1'ttorta ad<lo1ninrt1f' per f<'rita
XX\711, FA&r. 4-lj
fre~cl1e di
ca Yolo e crusca, guarirono con1plet<l<la, P'un.ta, e tflglio. mente. Essi trattati a ll1ng·o co11 la dieta di ,rise-. b1'illato· e JlOf'hi e.e. di nrina. non r>resenta ono Prof. J •. ZAPELT.ONI. - Riferisce su <li un caso , nessun disturbo nervoso e si ·.mantennero nelle più di ferita da punta e taglio dell'aorta addominale verfette 00nclizionl di v·ita. ~ vitamine che il d~ lui opc·1·ato e-on esito di g"l1arigio11e all'ospedale Fnnli: estrasse dalla crus('a di riso e dal lievito della Consolazione. \ <li birrà, risolyono la polineurite acuta (forma !'pastica), nou 11uella croniea (forma paralitica)> ,'-!.ug1i effetti di. 11na .'SflPO-ialf? di<'tn idriofl .setti111a~olta.nto per pochi giorni, in{li si ha recidiva. L'unttle rin 11 ·n ca 8<J cl;, rlia.t e.c;:i 11 rica·. ri11a (lel co11lglio, invece. cura il processo J)()liProff. ~. BA GL ION) ed E. ~1onr<}Ll_\ ,'\I. Riferi- . 11eutitico completamente, guarendolo in modo defi11itivò. ! J(' , ~osta nze dell'urina che spiegano azioni 8('0no su di u11a ò1~ta idrica settin~nale praticat~ <la un col le~:a aff<:;tto da rliat~~i urica con gra,·i • (li vitami11(? i,on 11a nno nulla da fare <'OD i sali i11organici in es.'a c.ontenutj. I sali, infatti ottemani·festa~ioni e ~u gli effetti YHntaggiosi da lni nuti con la calcinazione dell'urina, si sono moottenuti n1entre non era riu sci to ad aYerne con I stratj del tutto inefficaci nei colombi affetti da ne~sn1n a 1tro wetodo di cura. polinel1rite s"t>erin1entale. Si ritiene, quindi, che . 1 nell'urina del coniglio si trovino molte sost:Rnze ~ U d 'i 'U-na '111a'llOVrf1, 0.1J0 l'f'fVQ, dell 'a.Cée8.'S0 (/.i vert088P.t • • ra 11n(·i in. cli corupensar~ ·i n toto l'fllimentazione . ' Prof. E. ~foo10LIAN1. - T.,a manovra p.bo,rtiva completa.. Gli e~perimenti continuano per la riehe l 'O. ha c-on~tat<1ta consi~te nell'esercitare col cerca delle sostapze rl,ell'urina che sono pa rticodito 11na certi1 pressione nella regione im1nediataln rmente attiYe. rr1ente (lietro all'osso zigomG tico. sotto il ponte Il caffè e le vitarni ne. \ , zigomatico. ~nbito dietro il ,p rocesso coronoide, e ve1· conse~nen7'<1 nel tratto che corrisP0J1de all~ D<)tt. I·r~Tno 1)1 MATI'EI - J, ·o. ..... ha eseguito alnarte a ut<> riore· ùell'i11cisura sigmoiò('a della mancnni ~,,sperimenti.. diretti a ])recisa re il meccanismo dibola. clura nte 1~accesso di pet·tosse; questo ~i d~azione delle vitamine, a stabilire il com'pito eom::i rresta in1media tfl mente. Se si sospende la prespen.satore dell'infuso •li caffè. a indagare le mosione l'aceesso ritirende st1bito, se si ripete la presdificazioni indotte sulla res.isteqza org~:tniè<"l e sul sione ra c<'.'es:-:o <"<•ssa di nuoYo. l'J sa pf'rciò deve ricambio <l:\ lle ipervita1ninosi. (('fr. <]ne:-.to perioe~sere prolltng·ata fino a che si ha la certezza che - <lico, n. 37). l'a<:eesso non riprenda . El. GROSSI. I~a compreP-Rione, se esercitata da u n solo lato, è ineffiC"n~. I I~ ·o. ritiene c l1e l'effetto inibitorio sia doyuto ...t\ccademia Gioenia di Scienze naturali ad un fenomeno r!fiesso con secutiYo alla compresin Catania. sione tuecea nica dei ner1"i nella regione. Il prof. B1GNAMI ricorda lR n1an0Yra abortiY;l Seduta del 30 ~iug110 1920. già da tempo da ll1i · praticat}l e come tali mano·Id" inaiazio11i lii a.1 1iniuniaort e la. seore.z ione yre spesso non esaur~c'0110 co1upletamente l'acbrorich,iale. cesso, che dopo qna lche n1on1ento riprende colln stessa intensità iniziale. A.. CAPPARELLI. J,e inalazio11i di ammoniaca 1
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I11t rader1110-rea .~ioue ·n ella
pert<;.·.~c' .
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Proff. E . .NI00101 JA~I e DE ' 1 ILI4A. - Il J>l'Of. De Villa anche a no1ue del prof. ~1oòigliani riferisce ,;11 l'intrade1·mo-reazione i1ella i1e1·to~se. co11 un a utolizv..ato di C. di Bordet e Geugon. pre1)arato .da1 J)r<>f. ~vi, da loro vraticata e sui rist1ltati ottenuti. Con tale metorlo. !=\e nlteriori esp~rienzè con~entiranno ngli _-L.\_. di addiYenire a conclusioni conc\·etf' ·i l)Otrà. diagno~ti<:n re fa pertol:)se nel periodo iuiziale della n1ala ttia nel quale riesce sommamente diffi('ile {liff~r~nhin rla da una. bro11<'hite acut'l. da un cs:ttarro 11a~o-faringoo, ecc. e <lnlle così dette forme frust~. I
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Sulle sosta n:t e delt' urina che spiegano a .~· ion i di 1; ita.·111ine.
Dott. F C't· RAror.o. - I .. '0. riferisce alcuni espe· rimenti eseguiti $Ui col0ll1bi aff~ti da polineurite. Gli anin1nli an1 n1<lJa ti sottaposti nlla S9lnministrazione dell'urina d.el coni.~lio , alimentato con foglie
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diminuiscono imruediata.me11te la secrezione bron<;l1iale nelle ipersecrezioni infiammatorie sino a fi-lrla cessare. Esse Rembrftno inftuenzare favore• YOlmente anc~e i J)roc-essi tubercolari polmonari n1odificando l'escreato ed ::tbbassando la curva tern1ica. ,';ulla pre.çen .za à'i proteèìsi e perJtasi nell'epatoparioreas àell' Aplisia.
G. R u. so. - Col closaggio delle varie frazioni dell'azoto. 1'0. potè. di1nostrare la presenza di en7.in1i proteolitici e peptoliti~i. I
Df.
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a.lcnni fatti nuov'i sttl 1nodo di agire delle pepta si. • •
G. Russo. - J/O. dimostra cl1e in determinate condizi<lni, 1':1gginnta ' di piccole quantità di un IJOlipeptide può :tYYiare o proYocare un p.rocesso {)(!J'>ti(lolitico a ca rico di a Itri peptidi che altrimenti non sarebbe ::lVYi'>nuto o si sarebbe svolto molto lentamente. I
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FASC.
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rallelo di 464 sieri col n1~todo di Kanp modlfi.èato e col metodo origjnale del "·assern1ann giunge alla conclusione cbe jl primo metodo è molt0> più sen8ibile del seeondo ~ dil n1odo di controllare con noteT'ole precisione l'e~ito cli una cura specifica.
Le atti rità, enziniati<:ll e del bon1 bi ce d el gelso in
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rapportn
l'anzbien,tè
con
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"' EZIONE PR.tTICA
-nutritivo nei di.v ersi
stael i dello svil1rppo.
G. Russo. - I.e ossidasi sono quasi del tutto assenti : • gli e11,,;i1111 proteolitici e peptolitici sempre prese11ti i11 tntte le fasi : le amilasi; le invertasi e 1'enzi1na glicolitico sono presenti solo nelle 11riu1e fasi larvali: sono pure presenti enzimi n fnnzl<>ne sintetica.
rl i /foculrr .~:ionc> pe r lo rl ittgnosi di sifi.1-ide_
Pr() re '
G. IZAH t> ~ - R :\T'IRARDI. - l'° 'f..-0 stndi-0 compara tiyo della R . .,, . . _ <:ol n1~toclo di Ka rii) e della i-en ziont>- (li Sachs-Georgi in 219 sieri 'di soggettf Il fPgato grrrsso n,ei .111orti di fan1e. , ' • uon luetici ed, i11 148 sier!_ èl1 ~ggetti ll1etici badato risult~iti concordanti n~l ~)5 % dei sieri noll! _.\. l.,ETRO~E . J, ·o. ill11stra uno speciale e colt1etif'i P nel 90 % dei ~ieri luetici. stante rer>erto anatomo-patologico ed ist9logico a 2° DiY<'rsità òi rist1ltati . i òsservano coi sieri suffragio dell'accertamento medico-legale della no.n luetici dota ti di forte potere anticomplemenmorte ])(lr irutnizione. ta re e coi sieri lue tici che Sl)iegano una deboleDia.::orea çione <li Eh rlioTI . ,re6 .: :ione <li 117 Pis.s proprietn fissatr_ice specifica. e blun1 etil-rea.ç ione. :,: 0 r. ·ant;igeue colesteriniz7;a to l:>erde dopo un certo ten1po la sna attività specifica: una nu<\va :"\ . •.\RAD.~s . - T.1:0. afferma la superiorit~ '<lell;1 tl'l<li7-ione rli cole"5terinà lo ri:1 ttiYa. blumetilreazione ~ulle due precedenti -!0 I.ia reazione cli , Sacl1s Georgi coi liquidi cefalo-ra cl1idinni dà s<:arti nlolto sensibili. ~- •.\RADAS. -
l sPni 1iasall a11npirrn1 c'l'1 tc
I
.. ·ull'e8'i8ten.za
<.'ri'ELLl. -
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l ' no nuolYt 1na.lattia del seno • sfenoidale. •
) S. t 'ITEI,LI.
1.. ·o.
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oRsei·'·" to ec.l operato un'inferma cl1e pre~nta \·a prolasso della muco:.:a. llel seno sfenoidale. r .•l n1uc:osa prolassata occludeYR la Qoana. sini~tra sotto forma di un polipo l 1i1·jfol'me pie110 di liquitl-0 siero-ematico. -
l~'f.j'f' lfi della
11.1
irradia .:·ion~ deit·ipofisr
11te 11 'a. ·1~1 a
1
aJ)B'l'"t'i daJl a loro .parete•
a,nter·i.ore e rascll iot·i si ob7ite1·ano?
di un fte111111<J'nc pe-
r i t o n.~illa re cou rie st i1·o .
~I.
(
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1 l. ra.pore di ioil io pe'r la cu 1·a e la,
JJ roftla ss l d <'1.1 a tu be r ool,(1.si ' vo1..n1 ryn are. ·
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e _.\ , F'AGI"CJOLJ. - ~spongo110 i riSt1ltati ottennJ:i in cin_que i:>azienti affetti da asma bronchiale e · tr;1 tta ti con lievi irradia%ioni dell'ipofisi . I/effetto fu se11sibile: Ri osse1·yò cl1e gli accessi si distanziarono, si fecero più btevi e le~ geri ed i11 u11 ca. o sco1nparvero con1pletan1l~nte. 1\SCO'LI
Da ricercl1e eseguite sul cane1·0. 11a potnto con,rinc.-ersi. clie, in se~uito al raschiamento completo della 1nucosa, 11on si ottiene n1ni in s~ni suvpuranti r obliterazio11e della caCALICETI.
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Yità. ' ui 111efrJ(lf ('itrlli 11<'lla cura e diagnosi
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<le?lP sinu~ iti 1111r11len ti frontali <' 111ascellrr..ri.
(li n ver ottenutogua {·igione nelle sinnsiti pt1rulente acutè e sub::lcntP f'd 9ttin1i )·i~nltati nelle fo1·n1e croniche.
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D11P casi i11opPralJili
di càroinorna. r·utaneo 11a..'lale 'e d<! ll·oreccll io r111<1riti coll:a-ni<l1·,l de arseniosa. Sulla, 1·ea.~iO'J1e
G. IzAn. -
n1.01ri mali.gn,i..
111 eios1 a9rnica· ne'i tu·
Nota XIX·.
G. IzAri. ·- ~';11 71a rea-zio·n~ 1ne·i.ostagn1 ica ·1no<lificaJa (R . •11. P.) in alc une febbr·i <la i1ife~· io·ne. <i'Ul 11ietodo cli. Kau,p per la, prova della fi8. '(}Zion,e rlel 00111plen1ento nella sifiUde .
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apporta alcune modi~che alla del metodo di Kaup e dall'esame in pa-
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t~nica
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fe'/Jbrile epide111i,co
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VALENTINO
BARNABO'
I poteri defensionali e l'officio protettivo degli organi visceralte parenchimali contro i germi delle infezioni chirurgiche. Dat~
la notevole importanza dell'argoLnento, trattato esaurientemente in questa estesissima monografia, in cui sonc:o ri a!'sunte le\ più moderne 11ozioni anatomiche, istologiche, ~1i· nirhe e sperimentali, ed esposte le svariate ricerche e leconcezioni personali dell'autore, ci siamo procurati, certi d i" far cosa gradita ai nostri abbonati, il mezzo di offrire a. co·1 dizioni vantaggiose un libro indispensitbile non solo perchi si occupa di Patologia ,speciale chirurgica. ma .altTesr , per chi studia la Patologia in gen ere delle mal ~ttie infettive.
rn
volume fn-8 grande, di• pag. xvr-922: in com1qercioL. 20; pe1 nostri associati liole L. 15, franco di porto e raccomandato. JnviaTe Cartolina- Vaglia al Cav. Luigi Pozzi - Via Sist.i -
na, 14 - Roma.
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TI. POLICLI?-iICO
APPUNTI DI ·MEDICINA PRATICA. DIAGNOSTICA.•
CASISTICA E TERAPIA .
Diagnosi differenziale fra bronchiectasia e tubercolosi.
Quando deve alzarsi la puerpera?
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)
Talvolta può essere fatta solamente con u:na anamnesi açct1rata ed un esame minuzioso del1' a.m malato. Quando t1n paziente ~i presenta con un.a- lunga storia di tossi e profusa espettorazione, consec11tive a polmo11ite, in· discreto s~to di nutrizione, con una vita moderat a n !ente attiva., specialmente se non si hanno "b rividi, felbJ)re, sudori e tachicardia, ·e se l'es ame ripetuto dell 'espettorato è negativo, si può .~on tutta probabilità escludere che il pazienté si.a tt1be.r_colotiGo, anche se ha avuto emottis i (B. Stivelman, Am. Jour11. of med. sciences, ' ottobre 1919). Se poi l' esame dimostra che sono interessali i lobi inferio(i e liberi invece gli apici , la dia.gnosi di bronchi ectasia può essere gi11stificata. Sussidi diagnostici si avranno nell'inocula. -zione dello sputo alle cavie, nella radiosç.opia -e broncoscQpia. ~ on bisogn a dimenticare cl1e, di regola, la ~uberc ol osi estesa alla base rappresenta una fase terminale ed è ·a ssocia ta con comparte c1pazione bi1aterale dei lobi supeJ·io1·i e con spicc ati s intomi •d i tossiemia. ' "fi,l. 1
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L'importanza diagnostica delle adenopatie toraciche laterali.
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S. P1asc·h kes (Wiener lilinische Woch., 1920) richiama l'attenz,io.11e sull'imiportanza che dobbiamo a.ttribuliie al' .r ilievo di ghian.dole lin'fatiope nella linea ascellare media -drei due lati del torace e specialllllente in .corrispondenza del qu,artci spazio inte!'lcostal e a ,sini·s tra' e del ql1int0 •spazio interc01Stalce a d-estra. Le osservazioni. f~tte 1daill'A. po·r tano ad escluder.e ur1 r1esso etio·lo.gico fra que::;te gl1ia11. dolie e gli organi intorni limitrofi (polmonj , pleu.re, ·dia&rarnma; ecc. ). Froih se nota il ·fatto che i ,-asi linfatici di tali ~hiandole sono in ·conr,iessione con. .i tessuti della cute toracica· inferiore • e dellil a regione dell'ep·iig,a strio : in consi·derazione di ciò e ·delle osser,·a·zioni fnitte nel re1part.o ·derm.atol~gioo di Oppenhei1n, l A.· .conclu1de che verosimilmente le notate tumefazioni ghiandolari .negli aidulti per lo .p iù sono J.'esponiente di affez1o.n i cl1tanee nei territorio cutaneo toiracico inferiore ed. epig.aist"Diico: tal.ora di .p rocessi flogistici croni·c i d el peritoneo parietale o della ple11ra. costai.e. · 1
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]\{ONTELEONE.
È tl1ttora vivace il dibattito fra i sostenitori
del lungq riposo della 1puerper.a (almeno 3 set~ ti~ne). e q11€lli che i·nvece consigliano che essa si alzi d·opo due o tre giorni. S. Vanverts (Rev u e fr rtnçaise d e gynécologie et · d' obstétriquc, 15 marzo 1920) esamina la question-e dal punto di vista pratico, nel paso di parti n-0rn1ali, poichè, naturalmente, la distocia e l'infezione esigono un riposo prolungato. Lo 'SICO)po p rin1cipale di far rima·nere la. p1u erpera a lungo in letto è quello di attende.re che l'utero abbia rag1giunto il su o v.olume quasi 11orm.ale; c,iò per altro non si otterrebbe cl1r. entro sei settimane circa, periodo e.ccessiYamente lungo. Nella m.aggioranza dei cas~ la r estaurazione comp1eta degli. organi genital i si ottie11e in te,m.p o abbastanza breve, Si sono voluti attribuire .al lungo ri·p dso in letto diversi vantaggi, in co11f ronto di p ericoli a cui esporrebbe l'alza l'Si precocemente. Qu€sti ultimi sa rebbero i seguenti: ~ a ) L 'embolia. - Si co1nprende che è da proibire- l ' alzarsi, quando esista un aumento nella freqt1enza del polso, che possa far temere lo 1svi1Jutptpo id i u111a troanlbosi setti-ca od asettica ; tale precauzione però è ben lungi dal garantire in modo assol11to che embolie non .avver• ranno. Invee~, quando manca qualsiasi fenomeno anormale, non si ha affatto ragione di pen·s are allo sviluppo di una trombo-flebit~ e sa~ebbe esagerato il prescrivere il riposo in letto pon il pretesto di impedire 'ijD embolismo affatto ecc·ezionale. b ) Il prolasso t"aaino-uteririo. - ~liminato il' .ca-so in Clli il ·peritone<:> è s ta to suturato ed il ripooo in letto è necessario per .assicurare la cicatrizzazione delle f.erite, l a parte principale, • ·n·ella. ge11esi del •prolasso genitale·, come nel ri• la.&ci am·e·n to .d•ella parete add.OlmiilJale, è d·ata dalla ~attiv.a qualìtà dei tessuti. Si vedono qu.i·ndi. ddfferenze notevoli, . fra d·onne trattate allo stesso modo : prolu·n g.ate il riposo in letto per diver,s e settimane, circondate J'.add·ome con una cintura stretta, e non arriverete ad i:mrpedi1re le ptosi n·elle <lbnne ieon ciatti.rvi tessuti. Anzi l'alzarsi relativamente precoce .potrà · essere .vantaggioso in tali casi, purchè la puerpra non -si affatichi ed a condi1zione di _sostenere la prurete a.dJd(YlllinaJ.e con llJla cint11ra od un busto-cintu·ra ben-e adattato. Gli ostetrici che sostengono che l.a puerpera debba alzarsi dopo 2-3 giorni si ~-ppoggiano .st1 1
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[ANNO
XXVII, FASC. 41]
SEZIONE PRATICA
1163
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ragioni essenzial1nente teoriche, b.a,sandosi specialmente sul fatto che il parto è U·n atto :fisiolo1gico. Ora 1ia d ·onna, che ha Slllbìto il tra.umatismo d·el parto, la perdita de1 .s angue, che ha tuttora nell'ute·ro la fe.r ita e1steisa e s·a ngiuin.ante, ha pure bisogno ·di un congruo period·o di riposo. ' N elle ore che seguono il ip a rto lasoiam-011 a dunque riposare, senza esigere però che mantenga la {PO>Siz.i·one ·orizz1ontal·e .01d an1che· il dec11bito dorsale assoluto; quando poi essa lo desideri, p·e rmettiamole ·di prendere la posi·· zione che , preferisce, di sedersi, ·di muoversi. Questa mobilizzazione spontan·ea cos titu,isce la migliore ginnastica ed evita la maggior parte degli inconvenienti., ch·e si rimproverano al soggiorno in ·l etto: l'a,p ipetito rimane bruo no, lo ' scolo d.ei lochi è facilitato, 1a ritenzione ·d'urina cede se non si ricorre al cateterismo; così pure 'l a id·efecazi·Ollle , ta10ira imipo1ssibilei in .posdzione orizzontale, si c-0mpie più facilmente nella posizione abituale. La 1d1on.n a, p1o·i , p1otrà alzarsi qru.and10 l'utero avrà compiuto una parte della sua involuzione; ~on si .deye ~iù sentirne i_l fond? con la palpa z1.on1e adldomin·ale: 110 slcolo lo10h1ale 1d·eve esseire nullo ed insignificante. Ciò si verifica -d:a.1 9° al 15° giorno dopo· il parto. Non si po\Ssono ad ogni modo fissare reg·o.J.e assolute, ma si deve .giudicare d a lle condizioni indi vi-duali. L' a!Tgomento è stato .altresì ogig etto di .diJS10Ussione al 1re10ente C1ongresso di Bruxe·l les. Se.condo Bourcart, l'a,lz.arsi precoce ovvia ai ·danni della stasi (renale, epatica, uterina, .d egli arti inf.eriori) ed accelera. il peristaltismo . intestinale. Esso costituisce quindi uria buona nùsu- , r~, ma va autorizzato soltanto quando .si è ristabilito . ].'.equilibrio ad·dominale 1e qu,a ndo so110 compensati i disturbi proyocati . dal parto : va inoltre preceduto dalla posizione sednta e da eser.c izi .}.lluscolari d·ell'addome. Brouha conclt1de pure p er la pratica ·del trat~ tament-0 nl'obilizzato-re, cori movimenti passivi degli arti inferiori e .del tronco, segu,iti poi da movimenti attivi. Il metodo va applicato al 3° giorno dopo il parto; al 5° . giorno egli autorizza il trasportd sopra una poltrona a sdrai.o, al sesto fa rimanere I.a puerp era in piedi per qualche minuto. SeOO!ndo 'BouchaJcoùrt, il •d.ecubito prdl•UDJgato disturba la se_prezione lattea, causando l'anemia della reg.ionre toraicica. P;ierrra mobilizza _pure le puerpere precocemente, i.asciando compiere, il giorno dopo il parto, i movimenti fi- · siologici. I . 1
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fil.
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Sulla terapia dell'aborto febbrile. ~
01P:Lruioru, seiconid·o Ze1nik ( W. Klin. W ocrlcnschrift, n. 27, 1920), son·o ·discio:rdi riguiTidio · al modio in ouii ·s i dev.e -coo:nip1o rta.r e il merdic.o di froat~ 1ad un aborto 1ebbrile. Mentre alicmini (\~lint1er, Za;ngem~teir., Waitka:rid, ercic .) raioco' manda no .di evitare ogni interv181Ilto, orude n.on provocar.e la II»Vcxp~azione ·dei .gemli nelle vie limifat~Clhe ·e rSMl,gu.t gne, altri (Hamm, v. Franqué, 1S1ahottmull~r) in·silstoin o sulla necessità di un inter yen·t o, 01ndle evital!'e la prolif.eriazione ·d ei ge.rmi nelJ.'u-tero •conte1;nente r.e·sidui oivuJ.ari iln de1coi:rniposiZlione. I L'A.. ha trattato 144 aJb·o.r ti if~bb,rili 001n l'inteirv.ento, 122 senza intervento (riposo, vescic.a di ghiaacio •ergotina) . La rpercie n nuale di ·g uariigio1n0i 1oo·m plet,e (79 %) ri.s1u·l tò i1den t:hca nelle aanm·alJate tratita.t e .coi 1due metodi. Nei casi trattati e.on buoni ri.sultati senza l'intervento, la . ' cessazione 1dJe11:a met1rorragia) l a ·scomp,arsa della .f1ebbre, la chiusura d1el can1a:le cervi-cale e il r.~n1~i1c colim~to d·el~ ' uteiro_ "in1diica.v ano1che i res11du1. 0V1Ular1 eran•o, stati ·esn- uLsi ~roontaneamente. ~ei 1casi neti quali la ,m etronragia non ,cedeiva' .si ·dovette natura1mente .intervenire. In E:H~..gtuito a que,sti rosu1tati, che i'Il·d i·canò chei ~'in- . t ervento non va .oo•n giunrto a iperic.o,l i mag;gtori oh.e JJa terapi.a aspié ttante, l'autore interviJene · in tutti i •CaJsi di aiborto f·elt>brile · tranne i ~aisi ' nei q·U ali $sistono a lterazi·orli i.rufiamma,torie n ·ei dintorni d ell'11 tero. 1,
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POLLITZER.
Neuriti .Puerperali
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•G. B.a11e.r ini · (Annali di ostetr. e ginec. an. ' n o . XLI, n. 1-2), tSUilla ·.sco.r ta di ·due casi di neurite ,Sfciatioa e ·d i ·due casi ·di n evralgia lom, bar.e 1del puerperi.o, discutei p1r ecipu1am.ente l'eziologia .delle n.euriti pueripeirali. Ammessa per i 1prll:ò.i ·d~e ca;si l'influenza determinante <l:el fattore1traumatico" egli crede però che P'O ssano concorrer~ · S1Pecialli aITTiamalie di ·conf<>rm·az.Lo-· • ne del b8Jcino . e della 1001lonna 101mib8Jre o anomalie di décorso delle ~àdici. P er le neuriti e n.evralgie loIIl!bari, l'A. esita ..co1n 1r.agione a consi1c1erairle di originie tossica, ·come, fa la\ maggior parte degli AA. e cred·e ·che .spesso non si possa escludere un fatto re tratrmatico. M.a .sarebbero ·delle tossine. ben sin1gol.airi quelle del pue:rp·eri·o, clhe .andrebbero a oolip·i re - gua:vda combinazione ! - proprio solo i nervi .1del bacin o, mentre tutte le altr.e tossine, an .c he quel..: le· gravidiche, colpiscono a ;preferenza nervi cranici o del ·p les.s o brachiale. (N ota del red. ). (
BIL.
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1164
IL POLICLJNICO
[ANNO
FASC. 41~
XXVII,
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Le salpingiti basse. 1
senza influenza ap-prezzabile sulla temp-eratura e ·pr~ssiio.ne d·el san1gue. Il raffr.ed1damento cutaneo provoca una vaso-cc.strizione reflessa .della pelle della te·s ta e del collo, seguita da vaso-dilatazione. La vaso-costrizione è accompagnata da una isc.h.emia ·d elle mucose palati.ne, amig·dalina .e naso-faringea, senza che l'inter.ruzione del raffreddamento porti un ritorno assoluto alle con·dizioni normali. Vi può qui.nd'i e.sse\re ·U na iroitnura deUl'e,~ilibrio fr.a i b.atteri normali e le mUJCa~,e, ,d1on1d.e fa.cilità perchè si verifichi un'infezione in conseguenza del raffreddamento cutaneo. fil.
f. Aste;riadès (Thèses de Lyon e Presse médicalei, 23 ,gi·ugn·o 1~.20) riserv.a tal nome alle :torme, c:he -01ccurp.a no· iJ cul di sacco ·del pouglas e si troJVano in conta,tto ,oon la lfaiacia •pOSt~riore del!l'utero. · La .caratteri sti ca clin.ii0a è iJ dolore, ·che ii\ai di queste vazieinti delle vere inf eilm·e, e che è f11nzi one ·della looalizzazione anatomica e non del1a gr:avità ·d·el proceis·so'. L.e ·1caJUJse ·d i questo d-011.ore so1no •d a ·a ttribfllirsi: a) a.JJJa1 iparti,<}olare se11sibiJità d.el 1ctù di sacco .del Do·u glas a cui $Oil·O vicini i plessf sa~rali ed i pogastrici; b) a compressione slùle trombe e sulle ovaie; e) a . sensibilità dei le1gamenti utero ...sacr.ali, che, per POSTA DEGLI ABBONATI. · il fatto idi ·contenere filarrn.enti n e1ryosi, hanno ' una i.Sensibilità .p rorpria; d) a lesioni concomi(1199) Per disossidare . i ferri chirurg~ci. - . tanti .d.ell'ut~I'lo, :iJntestino·, eipiplo?n. All '.abb. n. 11806 : . L 'imipotenza funzionale., risultante dal1le ma_.\>.sport.are la ruggine con tela smerigliata finifestazioni .dolorose, e~ige un trattarrn.ento .chi- njssi·ma (2 o 3 zeri), op1pure con polvere di poru1'gioo, consistente nella 1°a par0itomia. mice, adoperata c·on una bacchetta sottile di Quamido si tratti .di lesioni !gr.avi bilate.Tali, si legno rloloe, umettanid o con olio. Ingr.assare proce,de.rà alla is.tere•ctomi.a, altrim.e!I1ti basterà , indi l'istrume ruto con olio o meglio con lanala sia1pingope ssi, .con o senza isterrop1essi; ne!le lina • Se il danno è e.ste1so e la nichelatura hai forme oon obliterazron.e «~ic1atriziale del ipad.imolto sofferto, non c'è che rivolgersi al f.aJbglion·e si rfarà anche la .s alpinigostomia. bricante che (fino un certo punto) potrà rifil. mediarvi. T. F . I
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NOTE DI MEDICINA SCIENTIFICA • • Sulla termogenesi.
Le~i (C~mpt . Rend. de la Soc. de Biol., 1920, n. 10), trattando d·ell'instabilità termìca nei piccoli stati tiroendocrinici, .attribuisce .a fasi <>}.l\POls.te del lflllnzj oname;n't o tiroidieo ~'tpo- o l'j pertermia in modo sirpul tan eo o successivo, <>&servata non raramente nello stesso soggetto. L'introduzione a limentare di ormoni tiroidei -0.à a1p1p101g gi·o H. .questa 1S1pi ~1gaz io:n.e: l' aJUtoire riferisce di due pazienti, reumatizzati cronici, nell'un·o dei qtl.ali l 'tp e.Ttermia sostituì l'ipo-. in seguito all'ingestione ·d i nove milligra·mmti di polvere tiroidea in nove giorni consecutivi, di 40 mi1ljgrammi in 8 riprese nell'altro. N·ell'~nstaì1ilità termica simultanea, pu.r es•s.en·do inneEZabile l'interv.e,n to del sistema nervoso, non si deve rigettare il meccanismo tiroideo; che ren,de senslibili i centri termici. L'autore ritiene ddentica la genesi dello squi. librio termico, ~Ch·e si verifica sia nell'ingestione dì ormoni. . ., tiroi,d.ei., sia nella loro •p ·e netrazione nel sangue, al momento delle emozioni Q dei mes!f: rui. .. fil. 1
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Raffreddamento del corpo ed infezioni faringee e tonsillari. • S. ~1a·dd e S. B. Grant (J oitrn. of med. res., maggio 1919) h anno potuto provocar..e un abbassrumento te,r mico ·della pelle e delle mucose de1le nr1me vie respiratorie e digerenti,
(1200) Sulla tec·n ica della reazio1ie di SaclisGeorgi. - Al ·,dott. Giuisep.p e D.e lla Valle, Ma;n•
tova: La p.reiparazione .1dell' eistratto di cmore cofteeterinizza to, ,p er la prov.a di Sae!hs-Georgi, esise.nzia1mente ieonsd·s te nel tritUJrare i:q. mortaio, finemente tag1iuz.zati 20 gr. di di cuore di bu~ · con 100 gr. ad.i alco·ol a 96°: si tiene tale estratto per .due or.e.. a 65° C. (in bagnomari.a) e quindi per 12 ore a tem1p e•r atura ·di stanza: si filtra e al filtrato si aiggiuingoTuO 200 gr. di alcool a 96° e 13.5 eme. di sol11zione alcoolica di ·Colesteri.n a 1 °/o. Per i dettagli, specialmente imiportant.i., sul modo di imrpieigare, diluendolo . ·a1 momento· .d.e ll'uso tal.e ·estratto 1si ·può co nsultare il lavo!I'o di Moll'eschi - sul ·si1gnifi·cato e sul valore cJinico id.ella reaazione di Sach-Geo1rgi per I.a 1di.rugnosi d.e lla ·silfiliide - ip ubblicato in « H.aematologia >>, Arch . italiano di ematologia-sierologia, 1920, fase. II, p . 22'2. La colesterina è oCOIIDlPresa n·el listino di 1crarlo Erma - Milano; JJ.Jon aibibiamo però e'StI»eirioo.z,a memo clle tale q1u alità ·di 1oolepe;r afferrmare s teirtna ·si ,pre1sti p1er la pre(paraz.i-0ne .dell'estratto 11>er la 1S·ac1h •s -Georgi. Per il glicocolato sodico, e al ,c aso 1anche 1p er la colesterina, converrà rivo1ge1'si a .qua1çhe .caisa P...stera di prodotti 1chimici (Po1ulenr. frères, Parigi; Merk, ... n 8;rm.staadt ; Kalh l•b ann, Berlin0). 1
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LF.VI DELLA '\'TIDA.
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{ANNO XXVII, FASC. 41]
SEZIONE
(1201) Iniezio·n i di latte. -
Ai d ott. l\I. Messina, L. M. Castelluccio de ' ,Sauri ei abb. 6265 C. P. :
PRATICA
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p1iò insorger.e ~UJb1dolamente e l1entame·n te· p•r ogredire, d eicor.rere com ·e un tifo COIIIlune, ;pr·esentare qualahe volta anche enterorr.agta. Le s indromi, n ,eLca;si particolari, dinanzi ai quali il m eidi·co deve emet ter e il suo giudizio, si -conf ondono a tal punto, che è mig lio·r: partito la·scia-re la d eicisione all' esarrie bacteriologico cult~trale, .e in m a.n.c.anzq. .di ~sso. alla sierodia,- . gnosi, 'Prati~aia con p,articolari accorgj:m,emti, 01~amai di .p ratiic a co1r-.:r:en~e.
I_p 1pratica della pnotein-Olteraipia n•elle maJ.Jattie iD.Jfett iv.e e n ell·e affezio11i. ocu1'ari è is tata 1argan1ente . adoperata iJn questi ultt\I1i tempi. Su d i essa, come S1U1l1a baicte.r i.otera.piia 1~peci:fioa, .una larga lette:r atur.a m ,ordeirna €Si.ste, diff usa in tutti i p1eriodi ci sitranierf ed ita liani. F 'r a Ile sO!Stanze p iù fre1que ntem•ente .rudqpe• t. p. rate è il latte, ste!·ilizzato a 100°, irioculato per ( 1~03) Al dott. C. M . .da P. : via sottocutanea o intramuscolare nella qu1a nConsigliamo : COTJRTors-SUFFIT e GIR01JX, La t ità di 1-5-10 cm3 per 1do1se, 1con t:r.e:g ue inter cocaine. Editoire Masson d i P a rigi. vallarri di u1n o o •più giorni. L 'ini€1ZiQn e, ohe si· dr. / p,T'lat1ca nella regione eisteifna deliLe· cosce, sul . dorao, nella p arete aJClrdoani.n aJ,e, se iper vi.a -sot(1204) Al dott. V. A. P .ansini, da ìVIolfetta: tocutanea; nelle mas~e glutee, sei per via int raSl1l liquido Carre.1-Dakin ofr. questo periom1UJsc-0lar;e, iproivoca m odioa, talora inten.sa iieiadico, 1917, pag. 1023, 1168. zicme locrale e f.reque·n temente s,piccata reazione ' genera1ei ifebbrile (:fin o a 3.9°-39°.5). Ctvca i ri1sul tati ·si ,d eve riconosce:rte cb,e tale prati•ca .ter,~eu t:iJca non ha. .3Jn·ooDa iJ comp.en1sio Il bols~evismo dei cartai. di tutti 1g li sperrimentatoir i: ru~canto a lodi 1oe·rto • esagerate, çhe préisentano il ' latte -come un riLa .crisi clhe si è ab1b .a ttuta sull'indru1stria ·edimed:iJo bon ti tout fa ir e bisoigna P·Oi!':r e tl gi1u- . toriale cs i 1rende sempre pitl a1cuta, ih tut ti i dizi-0 r iser vato o scettico di r i cer catori cos.cien piaesi civhli. ziosi. A11a .p rati.ca tumultuaria del primo m-0E•s s·a c9lpi1sce duramerpte La stamipa medica, mento segui.rà la ;r.evi sd one ruccurata e se:rema, la q ual e ·Condu1oe qurusi ·d ovunque una vita eh~ porterà la g iusta n.ota e darà e1eimenti per grama, in qua-nto che n.e esula -0gn~ intendiuna ~st1tta indtoazione ed un giu sto l11so neJla mento di speculazione industriale su larga p.ratica medica. . t. p. S"cala. 1 11 questi ul ttmi me·s i i gi.orrnali m e•di ci ·a •f .orte (1202) Tifi e paratifi: diagnosi clin)ca. - Al tiratura - ossia que~li - ch,e fanno maggiore dott. N. G ., 1S.an RUJfo: consumo ·di carta - sono .stati costretti, qiwasi .... . 11 par;atifo _.!\. e B po ssono ·deterriìinar:e· n eltutti, di buona o <li catti.va voglia, talvolta 1' o,rgiandismo umano ·sin d·romi moir1bo,se ,c~~ ·rdal1 con•formanid osi a. provvedim.enti legi·sl ativti., aid tifo s i ,allontania no n.el qiuad·r o c li'niico (gas tr-0- innalzare il :p1r~zzo .di abbon ament o, m .ruhgraido enteri·t i ac·u te) .e :sin,dromj gen1e-ra'li che, per la l 'anno fosse già i noltrato e quindi il -c<>ntratto loro pe1~fetta somiglianza ·Clind:ca -c.01 tifo, sono con gùi .abbon.ati fosse .da considerarsi come da a~cuni denominate Paratifo addominale. concll1so. · La di.agnOlsi diffe1renziale corr t ifo natu~al Ciò tanto in Franc:La qt1a11to in Ing hilterra, mente va 1posta pel' cp1este ultime forme. I l tanto in Germania ql1anto in Ital.ta .... modo bTU'SCQ ·d'insorgenza, il •p1redominio dei Purtroppo p erò il provvedimento si d i·m<>stra • fenomeni intestina li, l a llmg'h ezza del d.ecor.so, ·an·oor:a in.ade@Uat.o, a caus a id ei c ontinui, fanla rarti.tà delle enteror ragie, la minore g ravità, ta sti ci, a·s surdi ai1me·n ti nel iprezzo d ella carta~ Già si l avano insisteiliti le voci di protesta -coni caratteri, 1d elle feci, i1 tumor ·di milza più o m eno ·C1onsiderev.011e, ecc., sono 1stati portati t ro l' eso•s a ing.ordigta d,e i produttori ·di carta, all'onore di ,raTa tteri clini1ci diff erernziaLi dai ai quali rdeve :hmpi11tamsi la •Causa prin.cipale d ella cri si. Solo in lin ea s11bordinata 1ed a ccessovarri osSiervatari: c .h i ha esperienza di maLati ria v'interrvengono anche il rin .C·aro d ella ma·d i ta.l gemere (e la gt1 e1rra ha n1 ot~,vol!In1einte alno 1d'op.e~a tirp,o gr,afi ca, ir1aspri.r:nento ·delle ta1ar'g ata l' esperienza .comrune), sa quanto, srpesiso riff.e postali, Q.e m aggiori spese generali. tali m e·z zi di di1a gnolsi ·differenziale siano f alI frubbricanti di carta., i qua li prima .d1ella laci e ·oome il tifo ebefftian.o p.oissa in "'·o·:pger e ·b ru_ guerr a si con t enta va.no d i un gt1aid a gno 01n1esto, scarn ente, dJar.e imiponenti dist11rbi inte•s tirlali, prolung.arsi · per m ·eisd, e deterrni·n are •silrl.dromi ora sono capaci di rrudd.oip1p iare, in 11n a nno, i loro capi tali, grazie a l t a,cito trust che im-pone n.ttenuate, con lieve e g·rosso tumor di n1ilza; prezzi. enormi, Benza cont!'-Ollo e senza rischi . sa che j.l paratifo , sia esso il ti~o A o il tipo B, 1
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È stato f-01r mulato un ql1esito1: i falbbriio anti
di ,carta isono dei bo·l scavichi? Ri srpond ~a.moi : senza dubbio ; difatti una caratteristica , ·dei bolscevichi è q11ella di arricchirSd. ..sulla rovina degli altri, r.o.entr e gli industriaJi be,n .eme:ri.ti sono que'lli che ,cr~·ano la rioch1ez.z.a a beneficto n.dn soltant o .p roprio, in.a an1che1 della coll·e ttività. 1
[ANNO XXVII, FASC. 41J
CENNI BIBLIOGRA FICI (Non si recensiscono che i libri pervenuti in qono alla Redazione)
A. ZIVERI: M an11,aie di Psichiatria. - U:p.ione . Ti'P'CYgr.arfic10-E·ditlriJce T orinese. Torino, 1920. Prezzo . L . 28. '
Il manuale ·dl Psichiatria dello Ziv.eri fa. :p arte ·della splendida collana di manuali di I medicina, la cuf p11bblicazione è stata ini2i.ata dalla benemerita Unione E:ditrice Torines·e con lusso tùpografic-o veramente encomiabile. Il libro, come~ tutti qu.elli della collana, ha intenti puram·enie pratici, e raccogli.e in una sintesi chiar.a tutto crnello che di m.alattie mentali deve saperer-10 st11dente per poter 9o~venien~e m ·e nte sostenere gli esami, tutto quello che è necessario al m edico pratico per potersi 01ientare .quando Si. trovi di fronte ad un alienato.
L 'in1d·u s tria libraria p1eric.ola,, le rivi1ste ,s1ci ernti fi1Clhe ~ lettera:ri~ agonizz.an,o , l 'irr:élJdia.meJ;lltQ d.el p.en sier-0 langue.. . C1h e tmp,o rta tutto ciò ai fabb:rioanti di ·carta? Essi si .arricchisc0no a sp ese dell'intelligenza e della coltura; il livel'lo me·n tàJ,e ,s i .abbassa; in che cosa tl1tto .ciò p·u ò af. fliggerli? l\1olte riviste meidic:h e si estinguono, altre sono minaicciaite dalla stessa ,s orte; tutte peg.giorano la q-t1alità del.l a. carta fino all 'indecenza, riducono I.a mole, ·dir.ad·ano la p1eri·o dicità,' eppur.e ,d ·ebl)ono sostenere com e i:l « P olidr. clinic o» gravissi1mi .sacriflci, impegn1ànido l'avvenire; la lorio efficienza •Si rid11.c.e, i1 11orr.o ,com- ,OSSIP-LOURIÉ: La graph,onianie. - E1dito1r e F·é -pito u.ma11itario ne soffre; ma i cartai non se lix Alcan, P1ruriigri. - Pr~1zz10 fr. 7.50. • ne addolorano, dal mon1ento che es·si non n e ' Il libro sulla grafomania completa quello rise1n~.on·o .al1 0un d.anno immediato ... Fann·O la " precedentemente pubblicato dallo etesso autore propria fortuna, e ·c iò b,asta per eissi. s11l linguaggio e la verbon1ania. Il volum-e si Se il mo,s trnoso trust dei cartai poteis se debelinizia con una diffusa dissertazione sulle oril arsi, q11.a·l i benefizi ne deriverebbe.re! Dovere imprescin·dibile dello Stato dovrebbe , gini e sulla .p sicologia del linguaggio scritto. Segue la definizione e l a distinzione del1e varie essere quello di pcreo.c cuparsi df siff.atto arresto forme di grafomania, com·e sintomo di malattie ormai imposto alla produzione editoriale. A dir.e il vero, il nostro. Ministro dell 'indu- mentali ~ oome forma mooibosa n1iono1Sintomatica. Capitoli 1den.si di a.cume psicologico e di strj.a q11alcosa ha fatto, imp·O·n ·endo gli aumenti dottrina letteraria sono quelli dedica~i alla g,r a.di !)r.ezzo agli abbonati di .alcu111i peri·o1dici di alla mania d·ella lettura ed ,. me1dicina ·e ,c ominciando a far ottenere la carta. f omania letterari.a, alla bibli<>mania. Si tratta · Cli t1no studio psicoa oondizioni n on d1el tutto disaistlfose; ma si patolo,&ico che dest,a il pi1ì vivo interesse. tratta di palliativi : :sarebb·e de1si d.e!'1aìbile dhe dr. egTi poteis.se e 1sapesse1 colpire il male a ll·e radici, , i1er esem1uio in1oora1ggian1do quaJc·h e irii~I. CAMIS: Il m,eccanismo deLle e?nozioni. zi•ativa privata, qt1alche coQpe·r ativa ch e forEditori F .Ili Bocca, Torino. - Prezzo L. 9. nisse la carta pe1r riviste e. che ci libera1sse dall'attua'.~e riegime trusti.st,a . ' La letteratara sulla fisiousicologia delle emo.1 Tutti gli 11omini iii pe:n sierb lo ammil'erebzioni è molté abbondante, ma, sopratutto in bero; tutta la · Nazione gli dovrebb·e g·ratit11Italia ' è sna.rsa in monografie ed articoli, pui· . dine. '\ modo che Jn.a n ca un 'esposizione sintetica di · R . B. quanto è acqui·sii to alla s1cie11zia su queisto argomento. I l Camis n el suo libro· espone tutte l e dottrin,e, tutte le teorie avanzate per spieProf. TULLIO ROSSI-DORIA ~ primo aiutG della R. Clinica Ostetrica gar-e jl meccanismo delle ·emozioni, tutte le inLibero docente di Ostetricia e Ginecol. nell a R. Univ. di Roma. dagini speri1nentali praticate -per risolvere l 'intricato ,ed a"ppass.i onFtnte problem,a. OSTETRitl~ L'·esposizione è fatta con c1·itica· serena, obVolumE- (edizione 1917) in formato ta scabile di 528 pngine. biettiva, con forin.a chi~ra, elegante. con 95 figu re intercalate nel testo ed elegantemente ril egato in tutta t ela, che risponde a.i pro~re ssi di questa importante . L'argomento del libro è ceirtamente fra i più bran ca della medioeina ed · a lle esi{.?enze dei medici pratir l, i quali troveran110 in detto manuale quanto occorre per ess~re interessanti, ed il Camiis l'ha trattato con tanposti al corren te dei nuovi studi e per portare ne11a pratica ta signorilità, con lingua tanto italianamente quotidiana i lumi e i metodi !-;Uggeriti dalle p in recenti esper ienze in materia di Ostetricia. pura, da renderne dilettevole la lettu.ta. In commercio L. 12.• Per gli associati a l P OLI CLINI CO sole dr. L. 10.so, franco di porto e raccomandato. . . 1
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MODERNA PER I MEDitl PRftTf[J
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SEZIONE PRATICA
·: NELLA VITA .
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1AMMINl.STRAZIONE SANITARIA. Per la lotta contro la malaria. La Gaazett.a, Uffici:ale del 4 agosto 1920, n. 183, Teca un decreto d.el l\1inistro per l'Agricoltura con '{,-UÌ :
Riténuto che occorre intensificare e coordinar<~ le ini.z1a t i ve che ii Ministero per l 'Agricolturà as~ume <li rettamente, per quanto · rig-uarda le specjali esigenze della colonizzazione interna, nell<:t Jotta Gontro la malaria sotto la triplice furma delle campagne larvicide, della distrt1zione dell'anofele e deJ risanamento del suolo, in relazione a i. l)rogressi della scienza malario1ogica ed ai mezzi tecnici più effic-.n.ci a compiere l~ lotta stessa; Sulla ,p roposta del Direttor~ Generale della coJonizzazione e del Credito agrario; decreta : Art. 1. - È istituita presso la Direzione Generale della (;01-0nizzazione e del Credito agrario una Commissione di sette membri di cui cinq11e -e~rti negli studi di malariologia, un rappre.sentnnte della Direzione ' Generale della Sanità pubòlica ed un· funzionario tecnie<> della Direzione Generale della -Oolonizzazione, i1omillati con successivo d~creto. A1·t. 2. - Spetta alla Oom.Jnissione: formulare i programmi delle caD1pagne antimaluriche; esprJ.mere parere S'Ul1a più idonea soluzione dei pro.blemi di mal.1riologia !lgrariu, anofelologia pedio' . logia, microbiologia ~tgraria, biologi<,1 delle zone malariiC'he; redigere i progr.am1Ui dei concorsi ~i JJremi e sussidi da bandirsi periodicamente e pre, sentare le proposte rwl c-011.feximento dei premi e sussidi ·stessi, ancbe per le iniziative attualmente jn corso ; ed in ge11ere formulare tutte quelle proI•qste ohe crederà opport11ne per evitare alle pol}l()lafil-0ni rurRli i danni della infeiione malarica. Art. 3. - T-ia Commissione è a$sistita <la un funzionario della. Direzione Generale della Colonizzazione con le ma11sioni di segretario. ]1, -~!finistro : G. MICHELI. 1
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(8474) Oonc(Jrsi - E tà dei oo·n corrent1:. - Dott. A. T. di S. --=- Ella non può ~ssere esentata dal limite
di età, perch~· non ha prestato servizio in a ltre condotte come tassativamente ricl1iede l'articolo 27 del regola.mento gen~rale sanita1io. ' (84! 5) Sopp1·ession,e di coridotte. - Dott. abbonato 625. - Dal momento che il tes~'ltore av~1 disposta. l'istituzi-0ne costà di due c-Ondotte pei poveri e 1a distribuzione gratuita dei 1nedicinali, la Congregazione di Carità, in cui quella Pia istituzione era 8tata concentrata, non avl'ebbe patuto disporre la sopp.r esSi·o11e di· una de-Ile due condotte e . qt1ella della cessione gratuita ~ei medicinali a i poveri, tanto più in quant-0 l'articol,o 106 lettera a del regolamento arnmu1istrativo del 5 febbraio 1891, n. 99, . esenta d.:.tl conce11tramento e, quindi, da trasformazione i' sussidi per medicinali e per vitto agli infernu. Il Con1nne ben potrebbe .reclamare ponen:do in r ilievo il danno deriv.a to dalla soppressione a lla popolazione, cl1e avrebbe perduto t1na condotta ed i mefilcinali g·ratuiti. Ma occorre . sapere- se sieno ancora apet ti i termini per ricorrere e se al1la sop·pressione s.i addivenne a seguito della sola {1eliberazion~ dellia Congr€igazione di Carità. (8~76) Concorso - Illegaie costitu."Jione della. Oorn- • rnissione uwdioatrice. - Àl d-0tt . .A. S. da B. C-0ntro il Yerbale 1della Commissione giudicatrice non si può ricorrere che solo per rag·ioni di legittimità, e, cioè, per viol1azione di legge. La ragione di 11uhlità è costit11ita <lalla illegale sua c<>mposizione di cinque membri in lu·og~ di tte: Anche senzn ~icorso, il Consiglio C·omunale potrebbe, per lo stesso inotivo, non nominare alcuno dei classifienti ed ann11llare il concorso perchè esperito d<""t una Commissipne eon1r>osta in ID·odo non c-0nforme '3. legge. Nè potrebbe affi{l a l'e .ad una nuova Com_...(,nùssione formata reg-0larruente da tre persone l 'egame ·dei soli conc-0rtenti presentatisi a l concorso, pt-rchè la Commis~ione ·d eve essere nominata pri· 1na ·d el conP.orso e non ..dopo, e vi sarebbe indubbiamente lesione di diritti per 0CYl or-0 che potrebbf.ro vedere nlub:lta la loro sorte. Trattàndosi di ur1 provve-dirr1ento definitivo il ·v erbale può essere impugnato per vioiazione d ì legge dinanzi la IV Sezione del Con9iglio di Stato nel terntine di giorni 60 d:alla D.otificà. , (8478) Oongedo annnale - lnterin,ato . Dott. G.. B . da O. - 11 medico ~nterino non può usufruire del congedo annua le nè di · 'licenze speciali 1>er motivi di fanliglia perchè tant.o l'uno quanto le altre sono coneesse esclusiv1a mente al medico condotto titolare e non a chi temporaneamente lo sostituisce. (8479) R{oe1·ca ài doc1tnze nt·i . - D'Ott. L. 1\11. da P. - No·n riS11lta che durante la guerra ~ sia stata 01~.dinata la co11seg11a di tutte le I.auree in medicina alla rispettiva Prefettura. Occ-0rre clle Ella d1m-Ostri di aver consegnato la sua all'ufficio di quella l)refetturà. Tratt..'lndosi di un documento di riJeYnnte importanza l'ufficio ricevente avrebbe dovuto rilasciare ric~vt1ta. Ora non può nulla dimo$trare e, quindi, 1iulla pretendere giudiziaria.men-
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ltlSPOSTE A QUESITI E ADOMANDE. (8473)
lndennitJ. caroviveri - Va,qoin,azio ne stra-
01·ditnaria - Oompen.sfJ
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sp~aiale
per la epidemia
vaiwolosa. - Dott. V. C. di S. S . Q. - Non ha diritto a ricevere dal .Com11ne la indennità caroviveri pel t~mpo che è stato sotto le armi per;cliè ha riceV11to nel frattemP-O quella dovutale dall'amministrazione militare, benchè, c-0me dice, inferiore nel suo ammonta.re a quella comunale. Per la vaccinazione generale in caso di epidemia di vaiuolo, il medi<>o cond·o tto non ha diritto a speciale co1npenso ai sensi del di.sposto dell'art. 28 del regolam~nto generale sanitario. Se il locale d'isolamento è fuori dell'nbitato, il Comune deve corrispondere i mèzzi di viaggio. Se dalla Prefettura non ha potut-0 ottenere il certifìC<'l.to necessario t'ler Ja liqt1idazione del compenso promesso dnl Governo, può ben inviare gli atti, di cui è in possesso, ., d irettamente al l\1inistero dell' Interno i1er ottenere l'assegnazione della somma. 1
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te. Potendo essere sicuro del tempo in cui avvenne la presentazione del · documento e 1 della persona cui fu · consegnato, faccia pratiche amichevoli per 1·intraccial"lia e riaverlo. Faccia anche indagini al Consiglio dell'Ordine della Provincia. (8480) GapitoZati mediai - lmp11,gnat ilva. - Dott. R. C. da M. - Contro le deliberazioni della G. P. A. con cui si approvano ca-pitolati di condotte medico-chirurgiche è apert-0 adito al ricorso al Governo del Re giusta l'articolo 222 <lella legge comunale e provincia:te. Il ricorso dovrà essere intestato al Ministero dell'Interno, deve essere ~teso su carta da bollo da lire 2 e prodotto entro il termine -Oi giorni trenta. Si .avverte che la facoltà di ricorrere per tale artic-010 di leg·ge è ri~erva ta solamente a i C'°nsig!i Oom11naili ed .ai Prefetti.
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(8482) Esibizione di titoli a oo•n oorsi pubbZioi. J)ott. A. A. da B . - I.1~ legge ed il regolament•)
sanitario non danno norme precise -per lo invio dei documenti in caso di partecipazione contemporan~a a più di un concorso per medico condotto . .Si trova un accenno di modalità solamente nello articolo 75 del Regolamento del 19 luglio 1906 a µroposlto dei concorsi per la. nomina ad t1ffì~iale sanit:ario, i~ cui è detto che occorre 'invia.re llD doppio elenco dei titoli per averne restituito ·uno con · ,annotazio:r;ie di ricevuta. Però questa ultima modalità è intesa evidentemente ad assicurare l'interessato del recapito dei -Oocumenti ma non ' a provvedere alla contemvoranea esibizione cli titoli in più concorsi. Nella mancanza di norme speciali è, ql1indi, lecito applicare quelle che la legge Comunale e Provinciaìe stabilisce per i concorsi di tutti gli impiega.ti romunali, fra, cui è compreso anche il medico condotto. La decisi-On~ della . Commissione giudicatrice con cui .è sta t.-'l, . per lo indicato motivo, escll1sa . c1al concorso, non è, pertnnto, legale e può essere nnpugnat:a per violazione di legge innanzi alla IV Sezione del Consiglio di Stato nel termJne di giorni 60 d:alla i1otifica. · .
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(8483) lnoar'ioo
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provvisorio
di itffioiale sainlitarirJ .
-- Dott. C. Q.a S. A. dei L. - Probabilmente Ella desidera.va essere provvisoriamente incariieato delle funzjoni di ufficia.le sanitario, di fronte ad un collega anche provvisoriamente incaricato. Trattandosi di incarichi egualmente provvisorii, il Prefetto non avrà creduto smuo'Vere l'attuale stato di cose. Si dovrebbe provvedere per il sollecito esperimento del concorso prescritto. (8485) Visite ined1ohe in so8tituzione del titolare della condotta. - D-0tt. M. A. da ~. G. - Nel caso esposto il compenso avrebbe dovuto essere pattuito prima di intraprendere servizio. Non essendo stato ciò fatto, è logico che si.a corrisposto ai sostituti lo sti·p endio del titolare, ~ssendo giuSto compenso.re egualmente pr~stazioni eguali. Non crediamo • però opportuno che sta iniziata contesa giudiziaria in mancanza di _patti chiiari e precisi nell'atto <.ti assunzione. Sarebbe bene trattare amichevolmente e persuadere il Comune che i 111edici supplenti, in mancanza di speciali patti e condiziòni, Hon possono essf\re pagati a visite, ma bensi a sti1)e11di-0 . ,~<1lutabile a lla sh·egua. di ql1ello che percef>iva il titolare. D<>çtor JusTITIA. 1
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CONDOTTE E. CONCORSI: BALANGERO ("l'orino). - C-0ndQtta; 'L . 4500; alloggio; caro-viveri. - scaù. 15 ottobre. CAMINO (A.Z~ssandria). - Consorzio con Brisache~to; L~ 4500 e L . 500 quàle uff. san. Scadenza lf> ottobre. CROCETTA 'l'REVIGIANA (Treviso). Condotta lire 6000 fino a mille PO''ùl'i; per ogni "Ì>overo in più lire 2; mezzo trasporto I.1. 1800; per uff. san. L. 600; alloggio è caro-viveri. Scad. 20 ottobre. GAMBOLÒ (Pavia). Condotta residenziale esterna; lorde L. 6500; qt1attro quadrienni del decimo; L . 1000 per i primi mille poveri; L. 3 j)er ogni povero i~critto in più; L. 800 per mezw di trasporto. Scad. J 6 ottobre. MoNASTEB DI TUEVISO (1'reviso). Condotta: L. 6000 fino a 1000 poveri; per ogni povero in più L. 2; mezzo trasporto L. 1800; quale uff. san. L. 400; caro-viveri; indennità disagiata residenza. • Sead. 15 otto.l;>re. MONTESA.!."ìlGIUSTO (Macerata). - Condotta.; lire 11,700 oltre caro-viveri. -Scad. 25 ottobre. I . RESIA (Uditne). - Co11-0otta; L. 7000; caro-viveri; indennità trasporto r.J. 2000; per uff. san. L. 700 · e L. 1.50 per og11i povero in più di 1000. Scadenza 15 ottobre. ·"SANGIUSTINO (Perugia). C;0ndotta residenzia, le di Selci-Lama; L. (iOOO per mille poveri; L. 2 annua per ogni ~scritto in più; indennità residen'Za L. J_OOO; caro-viveri; tre quinquenni del decimo. Mezzi di trasp-0rto a Cc'lrico del Comune. Scadenza 20 ottobre. Cerca~i medico batteriologo Laboratorio vigilanza igienica di Zara. Stipendio iniziale mensile netto I..J. 800, più percentuale analisi. Rimborso Rpese . di viaggi-0. Dirigere offerte, elencando ti· to1i e brev~ rias~unto carriera, al Governatorato,. Ufficio Affari civili, Zara . (Dalmazia): Diffide e boicottaggi. I~ Sezione di Alessandria dell'Associazione nazionale Medici Ospita11eri, visto il concorso a due J><>sti di medico cllirt1rgo aggiunto indetto dal1' Amministrazione ospitaliera di Asti con l'anbu<>. stipendio di L. 500 gravato del· contributo ~Jla Cassa pensioni, -mentre ha diffidato tale concorso, 1 invita tutti i colleghi ad astenersi dal prendervi
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118.rte. . Oonoorsi, a prerrii. BRUXEI.T,ES. A.cu.dérn~e Royale de Médecine de Belgique. - Conco1·so al premio di Fr. 7500 fondato da un anonimo, Slll tema: « Elucidare con
fatti ·c linici ed eventt1~1lmente con esperienze la ' patogenes.i e la torapin delle malattie dei centri ner'\ro.Si e principalmente dell'epile$sia »; scaden· za 15 ottobre 1922. Potranno assegnarsi incoraggiamenti da Fr. 300 «t 3000, agl} autori ch,.e) no.n avranno meritato il premio, ma i cui lavori fos.~ero giudicati degni <li ricompensa. Una somma • di Fr. 5000 ed una di 25,000 potranno essere ai;:seg11ate, oltre il premio di F1·. 7500, all'autore che avesse compiuto un progresso capitale ne'lla terap1ia d~lle maJattiè dei cent1i ner-vosi: per es. la scoprrta di llll rin1eclio curativo dell'epilessia.
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XXVII,
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SEZIONE PRATICA •
• Concorsi d'Alvarenga de Planhy. Premio di 3500 , franchi a ll'autore dli un'opera o di una memoria inedita, su qualsiasi ra mo della medicj.Pa; scaden~ 15 gennaio 1921; premio di Fr. 800 sul tema : «Indicazioni, tecnica e risultati ,della sutura nervosa»; scadenza 15 luglio 1921; premi di Fr. 800 sul tema: «Eziologia e patogenesi dell'abort-0 epi7.tOOtico della giun1enta >); scadenza 15 luglio 1921. Premio M(>lsens di Fr. 3000 S'Qll'igiene professionale; riservato ad a utori belgi. Per informazioni rivolgersi al segretario del1' Accaden1ia, dott. E. Van Ermengem.
l.ia Presidenza prega i Soci, che intendono _par•tecipare ai lavor i del Congresso, di mandare in tempo utile ii' titolo rlelle ·p roprie co'1nt1nicazioni,. alla Segreteria <lella Società (.p resso la Clinica Ortopedica al ·Policlinco Umberto I, Roma). I ie relazioni saranno distribuite a stampa ai ·singoli soci, sempre che i signori Re1a tori ne ronsegnino tempestivamente i manoscritti alla Segreteria. . , Sarà data notificazione dell'ordine dei lavori.
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Congresso della Federazione tra i Brefotrofi.. 11 III Congresso della
La ."Jooietà, pierr1.ontese di Igiene, esaminando le e-0ndizioni difficili in cui si trovano m-0lte fam]glie per mancanza di persone di servizi-0, su proposta del presiden~e prof. Abba, ha. deliberato di bandire un pubblie-0 concors-0, col premio di L. 1000-. (in e-0nsolidato) da conferirsi a chi saprà, entro il 31 dicembre 1920, ridurre ad u~o domestice ed economico (elettrico, a gas od a C<'lrbone), un apparecchio per la lavatura automatica tielle stoviglie. TORINO. -
'I' ·zrE D I VER6'.l. .. , Congresso i talitt no di Chirurgia.
Il 26° Coiigres~o della Società Italiana di Chirurgia avrà lu-0go in Roma, a l Policlinico Umberto I, nei locali della R . Accademia Medica, durante i giorni 6-7-8 del prossimo novembre. ·. I temi di relazioni che saranno presentate al Congresso rigt1ardano: « l.ia cura 'delle fratture» (relatore Dalla \·Tedova); «La chirt1rgia del cie• co )) (relator·~ Gic)rda no) 1 «e del cÒlon » (relat-Ore Ma.ttoli). In queste ·a dunan7..e si discuteranno anche le modificazioni a llo Stn.tuto proposte dalla Commissione nominata nel Congresso di Trieste. Per le informazioni rivolger~i alla R . Clinica Crururgica, Policlinico Umberto I, Roma. Congresso italiano di medicina interno.. Il 2Go Congre~50 della Società Italiana di Medi~ina interna avrà lt1ogo in Roma, presso la Clinica ~1ed ica, <1al 3 a l 6 novembre. Verranno trattati i seguenti temi : L . Giuffrè e C. Frugoni, A sma bronchial e; · O. l\1Iorescl1i e A . Fer rata, Ijinfogran'ltlomatosi; p . slsto, F:lettrf)oardiogra-fia oliriioa (rivista critica). Per le informazioni rivolgersi a lll:\ R . Clinica ~fedica, Policlinico Umberto I , Roma. Congresso italiano di ortopedia. l .1a XI adtn1anza dell;i Società Italiana di Ort-0pedia si terrà in '.Roma: il 5 novembre, a l Poli. clinico Umberto 1. Sono a ll'ordine del giorno, quali temi. dj rela• zion·e e di discussione : Il trattamento ortopedico delle r igidità. e delle ,anchilosi; l.1a cura delle paralisi spastiche; T..1'odierno trattamento degli esiti della poliomielite anteriore acuta . • I
Federazione ..nazionale tra i Brefotrofi avrà luog-0 - giusta il deliberato del Consiglio direttivo - a Napoli, nella terZR. decnde di n-0vembre. I temi ed i brevi rfassunti delle e-0municaziolli ,.ìebbono essere rimessi per la fine di ottobre al J)rof. Tropeano, organizzatore del Congr~sso - Regio Stabilimento del!I.' Annunziata, N,:;Lpoli. Sarà inviato nei pr'imi di. ,novembre a tutti i Brefotrofi dei Regno il programma completo dei Congresso. Per ognJ informazione rivolgersi direttamente al professore Tropeano.
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Congresso internazionale di patologia com parata. .
Come abbiamo già annunziato, nell'aprile del I>rossimo aÌÌno s i t~rrà in Roma il secondo Congresso internazionale di pat-0logia comparata. Nella. seduta di chil1sura del primo Congresso ' internazionale del 1912, a Parigi, venne infatti ~C€lta Roma quale sede del secondo Congresso, el'-0rganizzazione dl questo fu affidata a l prof. Perroncit-0. Dopo il lungo intervallo determinatosi per• la guerra, il secondo Congresso inter11azionale, ehe avrà luog<.' in I talia, dovrà riuscire non inferiore al primo, per numero di adereD;tì e per la impor_tanZ<'l d,.elle questioni trattate. Si è costituito un Comitat-0 cli organizzazione, sotto la presidenza del prof. Perroncito, e-0mposto. dai professori Vittorio Ascoli, Golgi, Grassi, Lustig, ::rvlarchi.afava, Paternò, Raffaele, Sanarel1i, d.al Generale medico · di Marina pr-0f. Rho, dai Direttori generali ~ella Sanità p·ubblica: e della' · Sanità militare, dal Colonnello veterinario Borto, lotti. • Sono ~tati j1.ssati alcuni temi d'indole generale, C'he potranno essere oggetto di relazioni ; fra l vari argomenti accenniamo : influenza dell'uomo e degli animali; afta epizootica; nuove rice1:che su.1 cancro e sarcoma ; rabbia e vaccinazioni antirabbi~he: peste dei ruminanti; ·peste dei polli; peste delle api; ciclo degli anchilostomi; pirosplasmosi; acari e scabbja clell'uomo e degli animali; ciclo degli ascaridi·; ciclo e·v olutivo del dibothriooeplial 11.s; rigenerazione dei nervi; flaccidezza del bae-0 da seta; simbiosi e parassitismo nei vegetali; resistenza dei parassiti animali e vegetali; fillossera ; diaspis pentayona e prosparteiia Berlese1 . Le adesioni al Congresso (la cui quota è fissata. in lire 40) devon·o essere inviate a l Segretario generale del Comitato, prof. Mario Le·vi !lella Vida I stituto di Igiene; Vi.a Palermo, 58, Roma al qt1ale dovrà altresì in.dirizza rsi non oltre il 15
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' dicembre 1920 il titolo ed un breve cenno di ria $.sunto (non più di 25 righe) delle relazioni e delle comunicazi-0ni, intorno ad argomenti attinenti alla patologia co1npnrat.a dell'u·omo, degli animaii e delle piante.
Tribun3.le c1i Pe1·ugia lo ba condannato in contun:tacia or è qualche settimana. Più di recente si è accertato che un tal Pon~in'i potè fare il c,011dotto interino a Castelnovo ::VIonti (R~g~i~J En1illit). S'i era S'Pa<:ciato anche f.l€r Mbero docente e per maggiore medico, con re(! onfercnza interalleata per gl' iovalidi di guerra. 1a ti vi nastrini di guerra, ecc. In questi giorni &i è tenuta a Bruxelles la quarAnni or son-0 un certo Pedrelli, falsifica.te le vota Conferenza interalleata: per l'as~istenm agli tazi~ni degli esami ~ciali e 00nseguita una falinva.lidi di guerra . sa laurea, potr esercitare liberamente la mediciUn c-0ntributo speciale è stato dato dalla De-· na, finchè r1on venne scoperto e condannato a legazione italiana, di c.ui erano anima il gr. uff. quattro anni ·d i rerlt1sione; scarcerato andò a fa. . ' prof. Riccardo G<1leazzi e il comm. prof. Vincenl' è il medico in Francia, d'onòe, con In guerra, ·Z<> Nic-0letti. ' tornò in patria : riJprese il suo esercizio professioDaremo prossiLnamente urut breve notizia. dei nale a Milftno, dove riuscì a fars] accettare come ]avori. sostituto da un noto professionista... È ora nuo\ vamente impl"igionc'tto. Nella stampa medica. Non è ~1vventato pensare che non pochi altri L' Archi·v io Ital iano ài Clliru rg·i a e la Oliir1trgia falsi medici stano attualmente lin circolazione. · <legl ·i Organi del AfoviJrnerito b,anno iniziato 1a pub' Ciò i:;piega. forse comé sia tanto difficile, ai laublicazione di un supplemento bibfiografico, in cui reati autentici, di trovare un postò libero d'intevengono consegnate le recen&iol).i dei lavori italiarino, pur essend-0vi t.anti concorsi su b judice. ni e stranieri attinenti alla ID;ateria di ciascuno dei due importanti perj.odici, di cui esse accre- , Il gdornale ricorda anche il caso occorso in Francia e clel quale avemmo ad occuparci, del scono i pregi. s.oldato Vacher, un droghiere di Lione creatosi La Croce Rossa p,er. l'app,rovvlgionamento di Fiume. ltffìciale medico e che riuscì a dirig·ere per due anni tre o.speda.li militari Nizza! Lo scandalo Con lettera del 17 s~ttem bre 1919 il Presidente cui d~tte origine costò il 'POrtafogli-0 a Justin Godel CQnsiglio dei Ministri affidava a·lla Cròce Rostard, so~tosegretario per la Sanità. · Sc'l ·Italiana il compito di vettovagliare la città di Demmo notizia circostanziata a suo tempo di un Fiume. La C. R . ba espletato l'incarireo con una altro strano caso occorso in Inghilterra (cfr. fat~nica di. organizzazione per w quale è stata viscicolo 24 del 1919); inte~·essa ricordare che la scovamente elogiata. dal Governo italiano e dalle Auperta venne provocata dal conferimento di una torità di Fiume. onorificenza a l fq.lso medico per i suoi meriti F e.lsi medici. L' « A vv~11ire Sanitario >) d~l 23 se tte1n b:ue 1920 La notizia dn. 11oi data jn forma dubitativa nel raccoglie le seguenti notiziie. fa se. 37 sotto il titolo r< Cbinsura di ospedali?» ci Un sedicente <lott. Onesto l\!lisurata, ex-inferviene smentita, per quanto concerne il l\ilanicomio n1iere, ha fatto per alcuni anni il medico interin<> .a lVIontevarchi (Arezzo) ed a Pietra.lunga _(Peru- 1 di Tera.mo, il quale è an1mi11istrato da quella Congregazione di Oarità, dal presidente della C-0ngia) .. Si è lascia'to scoprire per una gaffe comme~ gregazione stessa .. · sa ·sostitt1endo il ·v eterinario condotto assente. Il 1
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Indice alfabetico per materie . Pag. 1160 Pertosse : manovra abortiva . . . Pag . 1163 .Al)()rto febbtjle : terapia · · • r•ertosse: vaccino-profilassi . e vaccinoA<funo.patie toraciche laterali : impor)) 1159 terapia . . . . . tanza diagnostica . >) 1162 )) 1162 I)ue1-pera : quando devE alzarsi? . . A.-0rta addominale : sutura . . . . )) 11()0 Appendiciti e sindrome pset1do-.appenRaffreddamer1to del corpo ed infezioni , )) 1164 dicolare d.e ]le dissenterie . . . >) 115G fa:ringee e tonsillari . . . . . ' .Asma bronchiale: irr;1diazio,n e dell'ipoR(:l..azione di Sachs-Georgi : tecnica . , . ))• 116-1 )) 1161 fisi . . . . . . )) 1164 Sa Ipingi ti basse ' . . . Aùdimutismo e sordomutismo di guerra )) 1139 Secrezione bron·chia le : inalazioni di amEronrehiectasia e tuberoolosi : diagnosi )) 1160 moniaca ri~ila . . . . differenziale . . . . )) 1162 Sifilide : siero-diagnosi )} 1161 . .. . . . . . Cancro. dell'angolo · digit1no-duodenale . )) 115g Sindrome da fame nei prigionieri. di )) 1160 Djatesi uric.1 : dietoterapia . . )) 1159 guerra italiani in Germani.a . . ~1dema morbillo.so della glottide; cura Sin(lr-Oilne emorragica (po1'pora) consecon le inie/1jioni di pilocarpina . . )) 1150 • cutiva n medicazione con garza iodo)) 1164 Ferri ch1rt1rgici : per . disossidare i )) 1148 formi.ca . . . · · · · )) 1159 Granuloma. maligno: radiote.tapia . )) 1166 : sulla . 'I'ermogenesi )) 1158 • Ipofisi: fisiopatologia . . · . » 11H5 'Tifi e paratifi : diagnosi clinica . )) 1165 lA.t tte : iniezioni <li . • Tubercolosi polmonar'€ : errori con1mes1154 l\1alaria: campagna contro la • )) 1155 • . 1167 . si nella lottÀ contro la )) Malaria : per la lotta contro la • • Neuriti puerperali . . ·. )) ll63 Vitamine : sostanz~ dell'urina che spie- )) 1160 gano azione di . . . . . )) 1160 Pertosse :· intradermoreazione .
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Roma, 1920 - Tip. Cartiere Centrali.
I ))
L. Pozzr, ed. resp. •
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\nno XXVII
Roma, 1s· Ottobre 1920
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Fase. 42
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fondato dai professori :
GUIDO BACCELJ..J I
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FRANCESCO ·-DURANTE I
SEZIONE PRATICA REDATTORE
CAPO:
PROF.
' ' ITTORIO ASCOLI
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SOMMARIO.
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Ri,•iste .sintetiche: C. Basile: Sulle micosi del siste1na respiragi'c he in Milano. - Società 1\fedico-Chirurgi <!a: di Pavia . torio. ' - S ocietà Medico-Chirurgica AnconeLana . Osservazioni cliniche: A. l\Iagi: Sarcoma della t ibia consecutivo A.ppunt1 di mcdicin~ pratica: - C AS ISTICA E T ERAP IA: Tubercolosi a trauma. Sui rapporti fra traumi e tu1nori nei riguardi di renale - Nefriti e pielonefriti di origine intestinale. Sinassicurazione-infortuni. . ' drome entero-ren a le _- Ematurie - I l sign ificato clinico Note e contributi: A. N~umann : Esiste ·1a possibilità. di t r attare dell'ematuria. - Valore terapeutico delle ini ezioni intravel e form e sessuate della malaria tropicale? - A, De Bla si : nose di soluzioni ipertoni che di glucosio nelle nefriti azo teIl chinino e il bleu di metilene nella tllalaria. miche. - I GI ENE: Sulla contagiosità. dell 'eneefalite letarSnnti e rassegne: FISIOP ATOLOGIA : E. Zunz : I fattori accessori gica. - Po.STA DEGLI ABBONATI. - CENNI BIBLI OGRAFICI : dello sviluppo e dell 'equilibrio organico. - N EUROLOGI A: Nella vita professionale: Cronaca del movim ento professionale . Milian e Schulmann: La disartria cerebellare . D .1::R~A - Risposte a quesiti e a domande. - Condotte e concorsi. TOLOGJA: G. ·Milian: L'eczema tuberculide. - I nuovi senatori medici. ,...... Nomine, promozioni e onoStoria della ltledicina: G. Bilancioni : Per la storia della fone- · r ificenze. - l\fedicina sociale. tica biologica . Laennec studioso della voce umana. Notizie diverse. 1 4tealfcmic, Società medic~e, Congressi: X Clnlgresso P ediatrico italiano - So cietà L ombarda di Scienze ined1che e bi oloIndice nUabetico t>er materie.
Diritti di proprietà riservati. - E' vi,etata la riprodu,zione di lavori 21ubblioati nel POLICLINICO e la pubblicazione di sunti di essi senza citarne la fonte. ·
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Memento
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a1
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ritardata.r i ,- -
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Gli abbonati sono vivamente pregati di non frapporre altro indugio nell'invio della quota deliberata dall'Associazione della Stampa Scientifica Italiana (Sezione medica) ed imposta dal Decreto !\lini· steriale 30 giugno u. s., ad intègrazione del prezzo (lo luglio-31 dicembre 1920) del i·ispettivo abbonamento al '' PO LICLINICO '', la cui misura è di: , , Per I'.Kalia ' L. a ,, 12 ,, 1 2 ,, 15 -
Per l'Estero FR . 10 - per chi è associato alla sola Sezione P1·atica;
alle Sezioni Prati ca e l\iedica; ,, 15 id. alle Sezioni P 1·atica e Ghiruroica; ,, 20 id. a t1~tte e tre le Sezioni. Si rammenta che la Cartolina-Vaglia, la quale (nel posto riservato al bollo dt>ll'officio postale pagatore) deve essere munita .di marca da bollo da 5 centesimi, va intestata all'Editore del "POLICLINICO" : ·cav. LUIGI POZZI - 'Via Sistina, N. 14 - ROMA. 11
15 -
id. id. . id.
id.
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Bennet ,d esorisse un tf1.11Il!go, .che egli denominò SINTE~ICHE. J. Oidiiim pulmonum, r iscontrato ne1llo 1s:puto di ISTITUTO DI CLINICA :;\'1EOICA DELLA R. lj'N I VERSITÀ i)neumoniici; ma è g·ran.de m~rito di Castellani l}I ROMA. di av.er .r ichia mato l 1a ttenzi.01ne .scientifica s1Ull 'azio111e· ·p atogena dei fun g hi (1905). I l CastelSulle micosi del sistema respiratorio (1). l a ni 11a d escritto una serie di casi di b ronDott. prof. CARLO BASILE, D. 'Ì'. lVI. (L ondon) oh1te cronica ,e ·subcr'onica n ei quali ia r tce11 ca lib.er.o 1docent~ ·di paira(ssitoiogia. , . clel ib aicillo tub·ericolaire e ·d ella ~iJ>iro ohete bronchiale .er a stata costantement e n1egativa; n e1gaGli if om1iceti 1d el si.stem.a respiratorio ~ on o tdve er.a n 0 state a.n che l1olfìtalmo e la ~uti-Te.a conosci uti . ·da molto t.e.mip.o; già sin dal 1842 il . zione. Dallo stu1dio •cti c.ru·esti casi egli ba ac(1) I dati scientifici d el ipre:sente l avoro sono ma oertato non s olo l a loro etiol-01gi a m i,cotica, • stati raccolti in parte•.da conferenze ten11te s uJra:rigorrn,ento neil. màrz;,o~aprile u . s .. ·dal p rof . . ha stabilito .anche l 'esiste,n za ·di una i nfezione Aldo Cast~l·la:nii al RoYal Callege oif Phisicians primaria. e ·di un.a i ruf·ezione seco,n ·daria; qu ~sta of London ·e1d alla L ondon 1S1chool o.f T ropi·c al l1.ltjma occorPe insieme aid altre m a latti e. l\1edici11e e dalla . M emo1ri-a del ·d ott . O. l\1aLe affe1Zioni micotiche .del si.sterna re spiraga1haies, Su una· nuova ?riicosi u11iana, pt1bblit orio .si ipossono e.on siQ.·er a:re un t1nità cli nica cata d a ll'I s tit11to O,sw.a l1d o Cruz (1918) .
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d etermi11ata da ya1ri.·e s p ecie ·di fun ghi; perciò questa tenrlenza .della localizzazione polmon:iesse s ci entiificam.en.te si classifica.n o in ba.se al re del fungo è di alto interesse. La malattia f·u11go c·h e le determin.a; io rtferiSico la seg uente s~erin).entale da Oidium brasiliense .è caratte. rec·emte 1classifi1cazione d:eJl Castellani: r~zz~a anche da 1maJ1iif e stazioni a carico delle ~ocarctiasi cau.sata 1d a tf·ung.hi 1d e1 g einere -No- s1etI"ose e d ei gangli; si ha potevole dimag racrirdia; moniliasi ca,usata d a fun gl1i del genemento e l ' anima.le rnuo re cach·etti~o . , re 'iJ!lon.i lia.; mucormycosi cau sat a da fun g·l1i A1iatorn,ia patol og i ca. - No11 ·si ha. tin qua(l el g·enere Mucor; as·p ergillosi causata da ·fundro esa.ttarniente d1efihi to delle lesioni anatoa1 10 _ g hi del genere .4spergillu~; peni.cilliosi cau sa ta da funghi .del genere PennicilLium; emi•Si'lJO- . p·atoloigioh,e d1eterminate da funghi; n.ei pochi ca si di oidi omico1s i s·tu.diati anatomo-patoao.gi. rosi ca11sata .d·a fungbi ",del genere H emispo;·n · came.nte d a l Maga1h:aes ·è stata .n .o;tata. all'esame oid i omi cosi cau·sata ·da funghi del gen er e Oi~ macro,sc o11i co la 1pres~nJZa di abbandante cadium; .sporotricosi causata da f11 nghi d el "getarro viscid o nella traohea ·e di liquido rossa. nere S_poro tricum. . ) stra .s chiumoso alla 1..;:1ezione ·dei polmoni. Part1co!larmenie ftequ enti nel~e infezioni d el Il onore p u ò es sere di voil.un1e n otevole e può sis lem1 respiratori·o s embrano, fino.: ad oggi, p~resentare liquido .p,e ricair.dico ; la pleura pail genere llf onilia e.d il ·geniere Oidium. ri etale è spessa con a d eirtenze a lla cassa toraCciratteri d egli ifo11iic eti patog er1,i. - I funcica; anch e il 11e.rit9n·eo può essere ispessito ghi. vivono molto· ·t1a;rgamen1te in nat.ura ; è stato con presenza di liq ni,d o nella cavi tà periton eale. poss ibi·l e i solar.e rfun·g hi del gen,ene '1-tf. onilia, Va~o è st ato ill I'lepe1rto a ca.rico d.eJ .fegato, Oidiuni ed .H emispora .·da casi di ami oo~dalite ' della milza ·e d ei reni. · la:Fingite, faring ite; qua n,d o il fun g·o, è espulso \ . L ~ .1esiooi m:Lcros,cop.i c•h ·e sono· is tat e ft11'oggi colla tos.!:11e può ·viv.ere 1sotto forma id i s·p or a, e . . .. . studia te isolta:nto i1e·i p olmoni; n,el1a oi.di~mi po1, in cond1z1on1 op·p ortune, può germinare. cosi gli ifomiceti patog·eini sono r.ag5.ruppati in Og nuno di ,essi ha car.a tteTI"istica m olI'fol o.g ia e n11m,erosi ifocolai attorno i q~ali si notano glodefinite proprietà biologiche e biochimiche per bu-li rossi, letl·CO·ci ti ed una ~icca rete di fibrina; cui è 1po.s sibil.e non so1lo ac~ertare il ·genieire al que1sti 1ocolai non preserutano struttura, mn qua1e esso appartiene, ma anche indivi·duarne dànn·o l 'aispetto di J u11a m aiSsa untfbrm1e fi11::i ' la .s9 ecie. me'I!te granuLare. llicerche sperinientali. - Si è studiata a n. Sinto11ia t o l o gi ~1. -- L e mi cosi del sistem·a re• ch e l'infezione sperimen t ale n egli a nima li; è s pir.atorio ·r ic·ordano il cort eo s initÒmatìco della Vie.r ame.nte interessant e lo stu,dio d el MatubercoJo.si. L a m onil ·a si .e l' oidiomicosi pregalha.es su.I la oidiomi.co1si. Quest'.autoreJ esa'm t-. sentano ·u n p1e.riodo di inc uba.zione; secondo il n a11..J.o in !ab.oratorio. ·g li espettorati inviati gli J\ilagalhaes l ' Oidiitm p enetr a · p1er l e àmig<lale p er Ja II'lcerca del b.aic1llo tuibercoLare , osservò nel sisten1.a lipf a tioo, come lo affermano le a1de. in 1alu·ni di essi un fungo ,ohe p otè isolaT.e "e Riti a l coJ.l.o, ·dellla traiohea , ·dei bronchi e del classifi,caffe nella famiglia dellie Oidiacee d.eno· · me1s ~n·t erio ohe p ossono as·s·nmere lpir op,o,r zioni minand:olo Oidium bras.il.iense; n .egli steissi sputi note.v oli. Dalla via lin.fati.ca l 'Oidium i nvadel a !'ti.cerca del b aicillo tUJbe·r cqJ.aiie .e ra stata nerebb e l'or gan is:110 ·p e'l' la v i a sanguign a . gati va non solo ,con tutti i meto1di di arricchiNegli infermi di m oniliasi e di otdiomicoc;i mento ma .a11che .col metodo sipeirimental e d·e·Lle il 1imagr an'l.ento è notev ole, la facci a è palinoculazioni in cavie. ,, lida, pallide sono tutte le mucose· visibili; alIl r ilp et er s i di questi casi in(duisse il M agalh a€s 1~esame em a tologi.co si n ota diminuzione dei .aid inocul,are 1c on detto fungo ,<l~i _n1acachi p er globuli rossi e d.i emoglobina. via naso-bronchiale; questi amimali hM1.no preGli infermi :p resenta no a n·che a.lito f.etido che sentato il a iSiDJtomatoJ.ogia ·q.linica ·de·~la tuberscomp.ar.e 1d.opo il trattam·e11to; non SIU!dori notcolosi e, dopo moir te , all~ a utopsia siono stati· turni . riscon tra ti i funghi in. tutti 1g li orngani e parti· L'infezio111e p uò d ec01f1I',ere in m odo, .ac.uto ed cola !'lm ente nei \p.o,l moni. in modo ·c.r onioo; i fenomeni ·cong.eistizii domiDallo studio spet_ime'ntale 4e1 M;agalhaes rin an o semp1re la seena. La . feibbre è irregoilare1 sulta cl1e non soi1o i macacohi, ma an•che i r c:ttti, ne1lla .fo1mia .acuta essa p uò ra@giungere i 400 le cavie, i conigli se ino.c ulati co,n Oidium bractgr., )mentre n ella forma · cronica D{)n sorpassa sil.iense muoiono costantemente; la via di inoi 38° /ctgr.; essa è in geneire irregola,;r.e, dopo culazione -può essere s{)ttocutanea, intramuscolare, endovenosa, intra peritoneale, n aso-boe.ca- 24 orre può discendere a 36° .ctg.r. e p·u ò man ten ensi a temperatura .elevata per più gi orni. 11 l e, tracheal e, faringea; gli animali~ comunque p olso arriva a 100-14·0; si nota tachicardia c:-enf11ocula ti con Oidium brasiliense, muoion o semza a:ltera.zj on i apprezz ~bili d el ritmo cardiaco. pre con l esioni · principalmente pulmonari ; 1
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SEZIONE PRATI CA
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L a tte112d.on e maggioir·e è richiamata da•l l'apparato respiratorio; si può avere doloir.e all'en1itorace, ·dispnea, r.antoli cr.epitanti, soffio • b :·onchiale, &fregamenti pJ.eu rici. I:' oopettor,a zione, nella massima . parte dei casi, è abbo11dante e gli sputi sono ermottoi ci. , ~"ella oidiomioosi si nota qua..:i se·m pre sierosi te; questa sierosite talvoù.ta si accei:rta ooltanto all'aut°'pisia; essa rp·u ò co1pire una o tutte le sierose ·e nel liquido prelevato si nota iJ f11ngo. Allo esam·e ·Clinrco si p1u ò notare pericardite e pleurite unilaterale o bila terale e c.osì a.n che ascite. Il fegato -è 'dolente .e, non raramente d·ebwda delrarc·) .costale; la milz.a , nella µiagigi-0r parte dei casi, non .si· palpa. Si nota a n oressia; talv·olta anche diairrea. L~ uxin·e possono con·t ener·e ailbumina e ciò è .seirrupre di prognosi g.rave. La ·durata media detlla ·f orma acuta è di 30-50 giorni; nelle ;f-0rm-e oroni1che essa è di molto variabile; nella forma cronic!l della oidiomicosi il Magal.haie s 1descrive una cacihe1ssia oon edemi, diarrea, cian·osi, lesioni trorfìche, mairasma . . 1
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J11in,a la g·ua11g·1.one d·ehla .i11assin1a p a rte d elle rnicos i, mentre essa determina a ggravamenti i1eJJa t ub eircolosi. ~, Resta 1a diaignosi differe11ziale rlelle vaa:i e n1icosi d ~l 1s:ùstema re e1pi1~atorio; anche a 1qu e: to rigu 21:1'do 1si h a11no d ati c1i11ici inter.e ssa11ti; l'actinomicosi (no cardiaisi) colpisce. a preferer1z a le b asi del })·Olmone an zitchè· gli .apici Come ,si 0 3seriva ne1Yl oi.dioimi-co: i; in e2sa s i ha r8!ramente .e·m ottisi ~ aèLenopatia;. 1'01Qs:poro1si (noca Pdias i) ·d·etermina una pulmo.nite. lobare cl '11Ssi ca 'ed una seme ·di caivel'11.e. L o stuid io morrfolog ioo 1dal! fungo ci dimostTa eara t te ris ti10he m o·:nf.o 101gic he1, bi oJ o gi eh e·, lb i ochimi c.he .sp e•cifiehe per ogni g.ene1r e (1) . È 111ece.ss ari o cl i a. v eire 1.)11·0 s p u to o - i ù f r es-e ò che .sia pois sibil e, raccolto d ni pazie11ti dOiPO che eissi hantio ripetutamente "lavato 101"0 bo.cca Co·n aoqiu.a l)ollita o .srte•riliz.z ata. Lo ·s~uto vien e .esaminato con og ni rn11ezzo cli ricer ca pel bachllo tuberco.lare, p·ar la spirochete bronchiale €d in 1casi rSJ}ecia 1i v · en e inoculato in cavie. I."a ricerca .degli ifOmiceti si ·esegue colorando col rrr1 eto do idi Leis1l111n .an, ·col ~ne todo di Zie.hl, col m eto·do di Gram. I funghi del g ene r e NOcardia, Monilia, Oi dium. non .sro no aci1do-re.sisten ti . . Da1gJi .sputi ,p 1r elevati ncl n1odo su indicato si '1.J.Ossono subito .eise1guirie le clùture nell' a gar maltosio di Sabor1raud per l't1lteri.01r e st·11dio d el fun.g o i:>atogeno,. La diagnosi d el 1fung.o sd basa non solo sulle c.aratteristiçhe n1.or fologiche, ma an che· sulle prroiprie~tà ,cu'lturali e sulla azione fermentativa d e·gli zucich.eTi; quest'azione è veramente sip.ecifica all~ varie specie, J.'.acidità p u ò esse·r e cont.ro.Llnta non .s olo qualitativame·n tei, n1a n.n·ch e quantitativamente. • . ...\ltro 1dato diagn,o stico imiportante è l '.aig1glutinazione con sieTo .s.p·e cifico; ·l'i11·oculazion.e in co nig:Ji ,d,ei v.ari funghi 1determina la produzione di un .siero agglutinante specifico per la sip e1cle inoculata; qÙmdi, avendo otten:uto una on 1tu r a pur.a, è possilii1e individuarla in· ba·s~ ai d a t i dell'aig glu tinaz-io'I1e COUl , rSie•rO Sli•curamente s p.ecifico; è 1da notare p·erò c.h·e-, c·ome n·ei b.atter1, 1si può av eir:e a.ggl'll.tin.azione di g,r uppo . 1
Per quanto riguarda la · oi.d.iomicosi è, c;econd o ~'.lagalhaes. ca r a tteristica e specifica la intradermoreazion e; si inoculano· s ottocute _ alcune gocce· di cult11ra di Oidium brasiliense uoci1sa al calore (56° gradi -per un'ora); la reazione è lo.cale; essa 'non .si 1riscontra negli amrnalati di tuberc-0losi e di sifilide o di altre malattie .dell'apparato re·spiratorio, digestivo e linfatico~ la reazione si ,p uò pres entare debole o folfte: essa è caratterizzata da arrossamento e d·olor e nel punto di ino cul1azjone, ·e non è accompagnata d a febbre nè da alte-razioni delle lesioni p olmonari. A ~oipo diagnostico si - può anehe usare la reazione di Bordet e1Gengou, la quale ha dato risultati in.teressanti; 1 ant:i!gerne 'Si ottiene tritwrando tuna cultu ria di 1fungo. di ci·r ca 3 0 giorni in sol11zione fisiologica all '85 °/r,., e qui·ndi filtrata ·.. .con questo antigene si hann.o, ·secondo il Ma:gal!h.aes, il 1'00 % di risultati po,si~v~ qu.ando si usa siero di sangue idi inf&r.m o 01d1om11cosico e cultura Oiditlm brasilien.se . (1)
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'fcrap ia. - - Nell a terapia deJJe micorsi del sist e1na resipi1r ator i o .sono state 'tentate emulsioni mercuriçi,li, 606, 914, ma sem·pre con risuJta to n~ gativo; la terapia. j.o.d i,c.a ha mois trato un'azione te!ap.e utica n otevol1e i1.ella massim a pa.rte de1le n1icosi; più r esi st enti a tale tera.p ia 1sono le N ocardiasi. Gli iord iuri .son.o .somministrati pelf boc,ca o
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Diagnosi. -· La ·diaigno.si delle micosi del sistema respiratorio ha dati cliniç,i ilnpo1rtanti, n1a essa si ·b asa 1srui dati microbiologici ·d el germ.e e sulle .reazio,n i .specifiche. Clinicamente, infatti, le i-nico.si del sistema respiratorio si possono confondere colla tubercolo,si e talvolta anche colla sifilide, e colla spir.ochetosi bronchiale. La diagnosi diffe!renzial e si bais a sull'·olftam·o ,e [a ,c utireazion.e e s11lla rea.zione di Wass e·mnann che iSono negative nel caso 1delle micosi (1). L'esame mi-croscopico dell' espettorato,· eseguito con ~gni mezzo ·di ricerca, 1è negativo pel ba~illo · tu·b ercola!'e e per la spirocheta bronchiale, ~entJre esso è positivo par i funghi patogeni. / La tube"Vco1osi si 1può anche ·esclud·ere in ,b ase al crit~rio ~te1rape11tic o; la teraJ)ia iodica dete.r -
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(1) I.o 1st11·dioso . tlell '.airgi0111e11t o i11ter e.ssant~ troiverà tutte le i111dicazioni a l rig-uar1do dei caratteri m ·o·nfollo1grci, biioJoigici e bi ocllin1ici nei lavori dei Castellani. •
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[ . POLJ CLI:\ LCO
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per vju, l11t1 arr1u ·colaI·e; sono dét pl'efe1 irsi l'ioCerto; come osser·v<l Aska11azy (in AsCH OFF: dt1ro cli potaissio ·e l 'iodu·r o di sodio. A 1iuto1nia patolog ., trad. Cesaris-Demel, ToSu r: Ja:u la sensibilità ienale se ne posc::orl!o 1·ino, vol. I, pag. 92 e seg.), i traumi da un clnre fino a 30--1:0-50 .gocc·e 1.•elle 24 ore. Nelle lato ·ed i tivmori •dall'altro nton son~ coisì frefo·~·111e gravi si p o·s-;ono a11Che usare le iniezionj quenti,' chè ' il ritroval'si riuniti · rlello stes o endo. \·0110,se di soluzioni isotoniche di ioduro soggetto . PlLò essei.e mera accidentalità. }la di so·d io i11 a cqt1a bidi.stilla ta e rece11te.mente l)Oi lo 1Ste1sso aut.ojr e·· ricoTuosce imp-0rtanza alle ste1ri1 izz'a ta·; l)Oichè le ini·ezioni endovenose irri tq.zi oni di ol i.gin,e meiccantca e cita anzi , tanto cli io·duto cli potas·si·o cl1e di io1duro di . esem·p:lif1camido, i sarcomj che si imrpia.ntano so.elio sono altamente dolorose ed irritanti sulle fratture oss~e. Lustig e GaleiO!tti d:i~ono (t1t1alora 'alcu11~ g·occe della sol11zio,n e Cétdo110 e~1ser.e iJin1probabile che UTu trauma d.a so1o posfn ori del ·,raso r1ei tes'5'l1ti vicinj ) il l\llagalhaes sa ipr<>,durre un fatto pro gres:sivo a oarico delle co11siglia.. i~ o n sol o di l1sare iodu ri chtrrÌicHmen_ cellule, quale è un tumore·; ma che è attendibite puri, n1a di 11sare a.ncl1e la seguénte teci1ile l 'opi11ion e cl1e un trauma, di azione r auida e. ca : i11trodotio l'ago nella vena si inoct1Ja dapn1ome ntanea" rpossa, più .che determin~re lo p.ri111a soluzione fisio logica, a c11i segue in1n1esviluppo· di un tumore, favorire quello di t111.a cliata1nente la soluzio11e di · ioduro seguita alla n.eoiplasia già esistente, ma rimasta fino alllora ~11a \'Olta c..l<.1 ·soluzione fi$ioJog·ica; tutto ciò latente od oc.culta. Ecco il punto ·Che dev·e eisprocedenLlO t.:olla n1a ssima attenzione e col la ser pres,o p 3rti colarmente in consi1derazione: m~lssima .asepsi (1) .. il tral1ma unico, violento, p11ò, favorire o addirittura 0.eteTminare t11no svil n'.t>PO n,eoplastico, t l ) .-\ ta ~ e· ie.cnica serve Ilrol to bene l 'apI)·aper cui ·esisteva già · l ocalmente un -elemento, l'eccJ1io, ideato dal Gones. . . cal1sale ifon:darn,e ntale, che . può cons is·terei n.ella presenza di. gerrrti em1b rionali aiberoanti (tie oria cii Cohnheim)', o di elémenti cellulari comun, OSSERVAZIONI CLINICHE. tjlLe at:Lpici, rappre·s entan.ti il capositip:tte della lazza cellulare anoT'ma1e blastcmato·s a. Oggi si OSPEDALE DI SAN .GIOVANN r or D10 lN FrRE~ZE tende 1sen1pre più a. mettere in evidenza l'oridiretto dal p1rof. NICCOLA GIANNEITASIO. gine con·genita dei tumo·r i, o della disposizione Sarcoma · della tibia consecutivo a trauma. Sui allo sviluppo neoplastiç.o, -e la ·dottrin~ che verapporti fra traumi e tumori · nei riguardi rle i.n elementi <:'mbrionali aberranti, dislocati, ~) er così ·dire tonnecchianti fra i tessuti nordi assicurazione infortuni. .. 1na li, la prima origJne dei t11.rnori, ha acquiDott. AGG lJSTO :.\IAGr, ai11to-chirurgo. .c:riedito. stato seimnre :oiù I rapporti fra traumi e tumori (s~:>ecialmentè Le r 11alo1gie fra cellt1le en1brionali e celll1le • ;rnaligni.) c ostitt1js1con;o ·u n argome·n to arduo e ' i1e.o plastiche 1~o no numerose e 1s·u ggestive. : Se com·p ,J.esso, reso più di.ffi cilmentei defÌ'nibile dal- lln tum':clire l)roviene da elemen ti restati n on sil a ig11 ora,11za in cui 1stam10 sulla eziologi a ve ra s.tem,ati nell a a rchitettoni.ca n·ormal·e dell'orgadei tuim.o·r i. 11isn10 du·r ante· lo svilupip·o, biso·g na .natt1ralN,on Yi è dubbto che i. tra1m1i age11t i dura11t.e mente ammettere l1n1a 1causn1, ahe :PUÒ essere la vita i1ntrauterina, potendo detern1irtare per- interna ed esterna, la qt1ale -urovochi la pro. turb a1nenti o di.slocazio11i di ç.ellule o gr11pp i liferazione degli .. elementi cellulari embri CYD.ali , di ce1111le, ro~sono farsi punto di parte11za di resiclui, o almèno si pt1ò riten ere che queista lJirol ife razioni blastoma.tose. l)folifer azione si a da determinate · azioni in loPitl oscuro è il nesso fra traumi agenti dt1co facilitata od a.ccelerata. Ecco come il tra11ra11te la vita extra11terina e neoiplasie: anche ma pt1ò agire, ri sveglian·do per il turb·arnentn . q11i l)O~siamo coi pri11cipali t;rattatisti (Bor.st, nl1tritivo pro·dotto sia, nel germe embrionale, Askanazy, L11stig e (;aleotti) procedere ad ltna ~ i.a far.se piuttosto nei tessuti cir costanti che di sti11zi,·"'Ille 1fc 1n ~1an1en.tal e, a seic·onda ci oè che lo isolan o e lo trngono in fre·n o, energ~e ipros i co,11 sid ::-il' .l il tranma llnico, acu.to, tpiù ·O me11 0 li.ferative l a tenti e oo~d11centi alla formazione • i11te11so, od il tra11Iìla lieve, ripetuto, cronico: blastomatosa. Anche Borst, ch,ei non ri·co.n psce la genesi da qu est'u ltiuno 11a .certamente una influenza non elem.enti embrioJ).ali nel s:einso di Cohnheim, tra.scuratbil·e e so·n10 i'lloti 21 t11tti g·li e.sempi di canc ri e sa rcon1i insorgenti in sedi ove a lun- 1na parla id i nt1ova razza cellulare che rapprego a.g·1 11na irritazione meccanica. nla q11ello senteirebbe le cellule neoulastiche, · a.mmette che qu.esta sp~cie di ano1na lia cell11lar e possa escl1e a noi qui intereB\Sa è il tra11n1a unico ed acuto, il c11i rap~)orto colla formazione b1asto"'ere congenita e .che m-0m.e11ti eiste-Tni (tr.al1n1a rna to a è da ta111no neg·a to e da a ltri soste- ccxn1ipreso) ne possano pro~'ocare o facilitare I ~ , 1111 t o. cootituzion e. 1
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SEZIONr PR.\TI C.\
Se si volesse poi dare importa·n z.a alla te-0ria patogenetica di Ribbe,r t, bisognerebbe amn1ettere che il trauma P?tesse eooe;re non solo , causa con1dizionale ma anche causa efficiente ' \'era e prQpria, detèrminando di staccl1i di cel1ule dai n ro rmali i ap porti ·e quindi condizioni che, .seicondo qu1est9 patoJ:o.go, colla so1ppr~s sione di momenti iniO:>itori od eq11ilibratori di 11a·t uiia ·c himica € rrieoca:ni•ca, p.orrterebbero alla · particolare cruratteir istica deil le oell11le, neo,p lastiche di molti.plicarsi indefinftame11te e dj vivere in modo a11tonomo • Con1unque sia, il trauma ha rapporto ezio. lagico, i11 .senso di con,d izione o momento determinante almen-0, coi t11mori: questo ·r nv.porto, a11che per il temrpo ed il modo· di insorg·enza, è evidente nel caso che &tiamo p er esporre. Non possiamo aYere aloun elemento di fatt0 che indfchi l1no svilu·~po neoplastico iniziato ava11ti il trauma : è a.ltamente pr-0babile che se il tra11ma non fo&se interVìenl1to, la condizio11e di ~ ontogenetica .ests.ten,t e n·eJla . epifisi tiliiale superio·r e del pazient~ sarebbe restata serr1p.re o a lungo 1ate·n te. Onid e, com.e dic.e ABkanazy (loc. cit. ), bisiogna nel casi meciicolegali avel'e presente questa concatenazione di evt'nti e de.cidere a favore .del traumatizzato •/ • 1
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'c1in10$t ra un·a deformazion1:3 dell:t e:µifi ~i tibia] e, co11 rarefazione notevole dieli'o ssc) r1ell:1 ·p arie centrale, mentre alla periferia esiste t1na teca di -osso co1nr)atto, abba tanza spessa nella faccia intel"n~, sottilissjma i11vece nella faccia esterua, ·dOv·e sembra tend a a disoontinuarsi. ~otooi inoltre 11n inc11neamento 1dell'astremo superiore della cliafisi nella massa rarefatta r entrale della epirfì.si.. · Ta~e 1~epe.1:to ~·a·~i.og·rafico, r.nes.so in rapporto. con i r1l1~v1 clm1c1, · po~cta .a f a1 e diagr.tc•si di l~s~one ne·opla;sti ca dell'est.ce mo ·t-u13eriore del] a .t1~1a .e, ·Con ogni V·e1 osimi·glianza, ·di sarco1na ·
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1nztloide.
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-16 gennai·o. _L\mputazione- della cul3cia al ter--
zo infet ior.e.
E sa m e delle ossa rlella g!l'nib .'t. -
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esa1ne.
delle. ossa. della 1g amba) Jjbe·r ate dalle · parti. molli , fa rilevare un :· ospicuo au1aento di v0iume del~a: epifisi superiore della tjbia, n1e11t.re· nulla s1 osserva a carico della diaf)si e (}.ella e"'J1tL.. i i11feriore, e nt1lla del pari a ca rico del l.Je rone. L:i11gro ssame11t~ d ella epUt.:-i tibiale s111)erio~ r e e i~eg·o1are, un1f orme, i11 1nodo che la co:niig1ira z1one della parte· nurL è sosta11zialmente 1no.difi cata: la sua co•p.sis~c311zn. non ·è unifor1ne P.e.rchè ment"re ~n g·ene1r e s1 avv6rt8 all a palpa: z1one una conSiisteinza ossea, p er .€011t.r'o in corris pon1denza d·el pui1to più sr}orgeJ1te. del cnndi1o tij1iale ·esterilo, imn1e1d.i!tta1•.ir~:nte al davanti della articolazione tibio-pron;.8ra, p er u11a zu11a de.ll 'a1)pro1S1simativa g1 d ù.J?zz1 di ur1a mc,neta da 10 centesi11ni, si a vve1·te u11a co11si1s tema più .. E:!la;stica , auasi pergame nacea,, ed. aumentando P. Domenico, di anni 25, di · Sant'Agata Fe1alqua,nto la :p,r ession.e, la superficie cede sotto tria, di 1professione sr.>accalegna. le dita, si ha una f :-att11ra degli strati pii:. suN"uJla di importante nei p:pecedenti personali perficiali dell os.so e ~i pen.:::.trn. in u1i.a cavità ed ereditari. I l 26 di agosto 1919, mentra l'orperipiena idi un tessl1to molle . grigio-roseo, di raio alle miniere di P erticara trasporta.va aspetto èarnoso. del J.eg'-name, veni'Va vliolentemente investito alla ,g.a.mba destra d a un b1occo di legr10, del Sezionata l'epifisi e la diafisi longi tudi11alpes9 di 3 quintali. , mente, .seguendo la linea me.diana, in modo da Il medico fi·duciario della Società. Infort11ni di v~dere 1'01sso in d t1e parti, si tròv.a ·Ch e 12.. riscontr.ava una contusione alla faccia ar1t.e- dia.tisi ·conserva inalterata J.a sua ·stru ttura i11 rio:r.e del .g inocohio de.strio e suocessivamente tutta q11anta la .lun:g·h,e zza, s in o al limite con una sinoiV.ite. v .enmerro fatte 1rup plicazion.i di a:c- la epifisi sup,ecriore. Qu,esta in'veice è pro[oDJdaq11a vegeto-minerale ·e·d in se·g uito1, peT1d11ran1do me·n t e modificata nie lla sna compag·in.e .struttqdol1orabili'tià ·e t11mefaiitone, fu aJ)plicatn un ra.le, imperocchè n ella sua ·p arte' .centrale, in luogo del trabeco1ato o~,c;eo spongioso, onde riappar.ecchio imm·oibilizzante J)e!I" tLri perio•1io di 27 gio.r ni. Tolto l'ap_p arecc1hio, residuò un. in- sulta norrr1 almente costituita, si . i'is9or1tra una grossarrnento deill'estnemo SU{Periore della ga111- mas·sa carnosa; omogenea, a Sll'Perficie di tagli-0 pe1i ettame11te li scia, di ciolorito grjgio-r os eo ha destra, che, a quanto riferisce il l')aziente, l1nifo1mè; ·di consi.stenza abbastanza ·elastica, rimase qurusi stazionario per circa 2 m.esi. Inviato a Firenze nei primi di gennaio del- clis cretame·n te 311ccosa al raschiamento e n.ella quale si può info Rsal'e, senza allct1na difficoltà. l'an·n o cornente, peir una v1sita di controllo, qt11alsiasi strumento, tanto acuminato, quanto all 'esan1e obi,ettivo dell'arto inferiore destro "mussò. Questa massa carnosa è co.nte.n11ta rilevai una notev1ple tumefazione dell'estremo superiore 1della tibia, con sporge11za accentua- in una specje di. teca ois sea, f 0.rmata da osso co mpa tto . col tru ale il tessuto pa to•logico ha ta da ambedue i l ati . La. c11te ch·e ricopr·e la tl1mefazione presenta, · non un sempli de rappo•r to di contiguità, ber1sì una di.lata.zi.one dei v8;si venosi. La consi·sten- 11n rapporto di conti.nl1ità. Quest~ teca osisea, za d el tumore è ossea; per a ltro. in corri·sp011- per la quale la e1)ifisi tibiale ha conservato de-11za cl ella f acicia e::::te•rna', ha carn.ttere perg.a- inalterata la .s11a fo.rn1·a: ha 11no spessore van1enaceo, potei:ndo1s i deprimere la super:fi.cie, riabile da un ·p unto all'altro, ar1dando assottiq11asi esistesse una cavità chiusa da una pa- glian.dost fino a rtdursi. a1d un so,t tilissimo verete sottile 100 elastica. La tumefazion e è inol- larnen.to in corrispo1n 1denza .della parte più .sp0r,gente del co11,d ilo esterno0, là ·d·ove con la tre leggermente 1dolente. Nulla rilevasi a 1carico della art1colazio11e del pressio,n e si è av11ta la rottura della teca ossea. gi:hocchio, i cui movin1enti s11no possibili in Esame istologico. - Asportati da;JJa massa grado quasi norma.lei, Non vi è tume;f1azione de.Ine-0pla.stioa alcuni frammenti, questi sono stati le ghiandole inguinali., ma esiste invece u11a fissati in ·fo.l 'malina, inclusi in paraffina e seipotrofia mu•s colare accentuata. zionati. L e sezioni colotrate con i meto di coEsri1ne radiografico. - L'esame radiografico 1nuni (emallume-eosi11a. emallume-orange .. van 1
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IL POLICLINICO
Gie so11 ) 11a11no dato all' € ... ame inie rosco1)ic-0 i _ segl.1aù1ti re'J)erti: Il tessuto -neoplast.i.co è costituito da uno stron1a connetti vale fibrilla r e delicati,s simo e da abbo11dantissimi elementi celU.ulari fra i qua li decorror10 va.s i sanguigni in discr'eto nu.... mero e per massima parte con paireti a ·S tru ttura elementare, cootituiti ci1oè da semplice end·otelio. Qt1es ti elementi cellula1i sono 111 prevale,n za 1Cellule affusate, ·di ptcooil e dimensioni, con nucleo allungato 1ed 1arrotoinct.aito agli e.stremi, discretamente rj cche idi :u.aTte crotl11atilc a, amm~sisate irre,golarm·e11te i~ ,ceJ."t.e Z·o·n e~ raggl'uppate i11 faisci in altr:e I:a. mezzo a11t: cellule ora ·descritte se ne scorgono altre, molto meno numerose, isolate· l'una dall'altra, di1Stribuite irregolarmente, ma di notevoli rti1nensioni, tanto da meritare di essere 1d esigilate con la qualifica di giga11ti. Di for~na rotondetgg·iante o pol\gonale , a contorno sinuoso, con prolungame11ti filifo1mi, har1no prot0iplasma abb o111dante e ·n umerosi nuclei (in media 18 0 20)' roton·d.i od ovali ammassati irregolarme nte nel centro del ~otp1> cellulare. . Qua e là si osservano· in rrieziio a l tessuto neopla's tiic i sèarsi e .p iccoli fo1còlai ·emorragici, qu a e là si ri-scontrano allcurne .p och e e piioc·ole tra.. be.cole ossiee, parte oon1 cellule ossee ben distinte, parte con eorpus.coli o,s sei vuoti di 1Ce!1: lule. In ba e a questi i~eiperti 1stolo1gici è l·ec ito concludere d i es.sere in prteisenza ,di u11 sarcoma (llganto-c e'll'>:larP, e più precisa.m ente di uri sarcoma f~so- oellu.lare .a mieloplassìi..
lANNO xxv II, 0
F ..\SC. ·i:!]
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f. eistairsi. ·p rimai della 4a
della 6a settiman::i : ' in med1a ·secondo i·l rfhe·i lhaber si manifesteT~bbe do•p o 2 anni, _$ecornd10 il Boas potre1b be comparire anch e ·dol)•O 4 01 5 anni. . Nel caso nostro non r isutla che, p1r ima d1el t . a 11ma, l'opruaio :=wesse aù. cuna mantfestaz~or. e dell•a malattia attuai.e, \r}·ein.t re i primi fenom·eni, interpretati dal curante cOlIIle d'Ovt1ti a siin·ovite ·del gin·o1c.c1hio, fu.r ono 001I1statati .a, bre0
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ve distanza dal trauma stesso. Non esiste anzi alcuna disfcontinuità fra i d'enro,1 neni di r etti del tl'lauma ed i ip.r imi sintomi d1e'll'affezione ne101
P 1aistiica. \.. Qu1esto ra.p porto erono}ogico poirta a do\·P.re ,,. .ammettere lln rappoll'to di causalità fra il trauma ed il tumore, nel senso· sopra indicato, e aooociato a l rapporto topG>grafico depone in
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modo as:-·oluto pe•r La dipen1d·en zai diretta della neo'Plasia del traun1a, il qu·alle avrebbie swegliato un p-roc8'Sso morboso ivi esi·stente allo stato' pio tenziale.
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' In -.ra!'1porto quin1di a lla assicura.zio111e de.gli inf.o,r tuni sul lavo.ro, per qt1anto debbasi am- ) m etter e una condizion e ~reiesisten te; la quale ha influito sull 'effetto che oggi con·statiamo, perchè è indubbio ,essere stato il trauma .l'a1
• gente .p rovocatore della manifestazio·ne morJ-1osa, devesi consi1derare la in abilità lavorativa colle.gata alla lesione oggi esisténte ·come conVenendJ o.ra a parlare del rapp·0irto .fra il segt1enza ·dell' infortunio del 2.6 di agosto e lineoplasma ed il trauma sofferto dall'o,perai-0 q11i.qar.e quindi a ll'op eraio la indennità corri~ il 26 idi agosto, si 1 de,-e riicordare ·che in linea spond ente alle pe~djta dell'arto inferiore. generale è ammes"o p JteTe lln traum a contu Firenz.e, 5 ,giugno 1920. sivo farsi ca UJsa determinante idi 11n tumo re • •BIBLIOGRAFIA. a1iche della nat11ra di quello riscontrato n el P "' allorqu.an.do c·o:l'Pì:sca u•n a regio,n ie .d·ove e·si- THEILHABER: I traumi contusivi e lo svilupp o dei ca1·ciomi e dei sa1·com·i . (Del1tsc.h e Zeitseh·r ilft . 's.ta 11na causa predi1s,p on-ante ' a ta le . a ff ezion e. . .f. .C·h ir. , B d . 11O) . Pe,r ammetter1e questo r,a p1porto di caus.a lità 1 ' HJEM: Gescfiwillste und Unf all mit bes orid erer B eri1.ksich,tiqung des J{rebs gewebses. (Moè 11ecessttrio che risulti non estster1e in antecenatsschri.ft fur Kufallheilkunde·, XIX). clenza, nella r.egi.one colpita., un p·ro1cess10 ·n eoCOLEY: D ella influenza dei traumi sulla produplaisti.:.10 ,già iestr-insecato. o com unqu e d i dizi òne dei sarc o1rii. (Annàls of Su1rgety, 1898) . s t1lrbi che possano· farlo sospettare, ed in seFLINTNER: 11;in F etraq zur Lehre von tra'Ùmatischen S a1·korri. (Di ss. Hall e. 1896). . , con,do luog·o çihe i sintomi. della neopla:sia si manifestino ad una distanza di tempo, relati- BORRI: Trattato di infortunistica. · CoHNHEil\f: Patologia g'enerale. vamente brev·e, data la natura sarcomato.sa LusTIG e GA.~EOTII: Patoiogia gene.rale. II edidel tumore. zione. J3oAS: Sitlio sviluppo del carcinoma intestinale · 1n1fatti dai ·casi pubbl ica ti nel1a l etteratura dopo i traumi. (V.er ein rfur iniD.Jer1e Medizin zt1 si ri leva ch e i sarcomi nost-traumatici com. . Berrli•n , 1897). " paiono entro limiti di tempo a.b bastanZia br·ervi: RIBBERT: Eutsteli1.tng der Gesch·w ulste. (Deutsch. Sleconrd.o' Thejlhab er questi lin1it:i. 01s,cillere·b berr.o m erd. Wo.ch, 1895 r, 1896). · . . a tto1~no ai nove mesi, se·condo Flintne,r oscille- RAFFAELE: I tumori di origine traumatica. i n .rapp orrto agli ifn,fortu'f':i s~l ~ayor_o~ (G~or rebbero1 .da un mese ad u11 anno, ma sec<?n do n·ale per i medi ci "periti g-1111d1z1ar1 ed llffiColey potrebbe il sarcoma mani1fe1Starsi anche .ciali 1sanitari, 1900) .. dopo una setti1nana, e secondo il Thiem· p11ò ASKANAZY (in ASCHOFF : Anat. patolog. , tra~. Cesairis-Dr.-meil, Torino. vol. I, pag. 92 e seg. L companire anc-he a soli 10 giorni da l trat1ma. BoRsT: Die L ehre von der Gesch~ulste, 1902. Per ·il carcinoma, in.vece, l' intervallo fira Dr MATTEI: Contributo allo studio della c~usa t~~at1n1a e manifiestazioni d eJ tumore è in genelità tra1tmatica dei tumori. (Ga~etta internazion a le di lVIedicina e Chirurgia, 1916. n1'1: rale assai ~1iù lungo ; si esclu·de infatti iehe mero 14 e seguenti). pe ,.. un traun1a unico il carcin·oma possa man1i1
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NOTE E CONTRIBUTI. Esiste la possibilità di trattare le forme sessuate ~ella malaria tropicale 1 Dott. ALFREDO
NEUl\IIANN,
Vienna.
Dtrr.ante il mio sogg.iorno i.n A~bania 1dal 1916 al 1918 qu1ale medico dell'·ospedalLe di campo austro-ungarico a Tirana, ho tentato di trattare nei n11esi d'estate 19 L7 i portatori di garneti della malaria trOlpicale col chinino come ' rifert~ce llia .seguente tabella : -
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Prbve del sangue dopo la cura
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Terapia . •
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Chinino mur. per os 2X 1.5 trP giorni
neg .-pos. (1)
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Chinino-uretano 24 Iniezioni s. e. 57 16 2.o·tre giorni I "(lJ Le prime prove negative, le seguenti positive.
Insoonma, ho tentato ·di trattare questi .ptrtatori dri. ,gia.aneti .colil grrunJdi ,dosi id i Clhinino, somministirato, tre giorni ·di 1saguito o per os o per iniezioni .sottocutane•e. Successivamente questi pazd:eiiliti hanno preso la regolare' profila c::si, giornalmente 0,5 i0hin. mu.r., e restarono almeno 14 .gio.rni nell'o~eda1e. Intanto furono fatte 3-4 volte le iprove idel sangue. ·Constderia.imo i dati ·dall1a taibella. Si vede uria differenza tria i oasi trattati col ·chinino per os, dei quali si vedeva sola.anente 7 volte, cioè in 13 ~-b? il desi,derato effetto, e tra quelJi trattati1 con iniezjoni di chinino-uretano· s . c., dove in 24 volte · (cioè tn 25 %) il sarigiue e'I'a alme110 dur.ante il tempo d'o1s serv.azio n·e negativo cli gameti. Cau1Sa 1e ·condizioni anormalj di guerra non potevo purtropipo teneTe per 1più tempo i miei casi in osservazio·n e, ma cercavo regola1mente di •provocare l1a comparsa .di parassi ti Jl·e·l circolo del conval·escente con lavoTo faticoso (in gii~ctini, eac.)' e nom.dilm.etllo in quei 31 casi il sangue :restava n1e.gativo (nè v•enner o nuovi acce.s~i). ~isto la conosciuta o·stin1at'ezza d·el[a :r;nalaria albanese, non mi serntbra .p.r ob1abile, ohe in tutti que.sti ca.isi, che furon~ tratta ti esic1usiiv a:trJ:ein.:. te nei mesi d' astate 1917, i gam.eit:Li. fossero scom- · par.si ~Jl)Onta:rreaanemte d:a1 sangue. B enchè s.i 1 av1esse prtlma l' Qpinione, ·Che i gameU d·e lla mai aria tropicale fossero sempre resistentissimi contro il phinino, crede Zi.em:ann (1), che con gran·di closi di çhinino, ·d ate durante qualche 1
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ZrEMANN. lJie
A-Ialaria in Mense 's Hcincl-
b-ilcli der Tropen. kranl~h.e'iten, 1917.
settimana,# s1 puù pregiudicare lo sviluppo dei gameti negli organi inter11i in un tal m,odo, che non possono più passare nel sangtie; ma SU')po~e ar1che che s i possono trattare l e forme mruS!ch11i ·aJdiulte ·de~la malari.a trojpiicale oo I chinino.. Lo ·Svil~po dei gameti dura re1golar1nente 10 giorni e s i cal cola il tempo che le f 01me aidulte VOISso·n .o ancora ooistere nel sangue, l)er alt1~i ·10 giorni [secondo Thpmson (1)1 . Fra i · 58 ca;sit d·OVie isi ve1d~a un effetto clefinitivo (cioè almeno du•rantei il te.mpo d osser vazi.one), vo1g lio e sclruidere tutti quei casi nei quaJi si p.otev.a 1credt\re ch·e il chini.no avesis e solaan·e-nte pTegiudtcato lo sviluipipo· d.elle nuove , forane, mentre Je ve1ochle pdteiv ano ·ess.ere scompar~e •S·enza teraipia nel sangue. Ma sette volte era stata praticata nell'i.nterv1a llo di 7-10 giorni prima un.a i1rova n1egativa de,1 sangu.e (tutte1 le ptrove furono f,atte esclusi1Vame1I1te oolla cc goccia concentrata»), poi una positiva, e, d~ipiO il trattamento con chinino., di ·nuovo una .prova negativa. Mi .semllb.:r;a un ipo co dliffici[e di con.ciliare que1sto risu1ltato 1co111 la teoTia che il chinino .sia. sio1amente i!D. grado ·di rp.r egiuidicare i g iol\·ani 1gameti neigRi organi interni e n-0.n anc.he .gli a.idu.lti Il!el san.gru.e. Fome che i miei risultati erano mativ·ati dal1'a farte oonoein.t:va.z.iione idi chinino nel sa.ngue effettuata da una ini•ezione sottoci.1tanea di 2 e chinino-uretano, o da due .dorsi di 1. 5 chinino m.ur. per os al giorno. S1poci'almente le iniezioni furono soippo·r ta.te abba.stanz·a ben·e·, ·senza incidenti. Le ini.ezioni di chinino an9he secondo le prescrizioni di Giemsa (chin. m·ur. 0.5, uretano 0.25, acqua dist. 5.0) o· Laveran (invece di uretano la steissa 1dc;se di ant]piiri.n.a) non sono -s enz.a perriicolo caUJsa l1a po.ssiliilità de111e necrosi, ben' chè queisto peric-0110 .non sti dimostri troippo gooJ!lJde, se le iniez·i oni veTugo110 effettuate da . n1edici d'e1siperii·EIDZa. E. p,ei:r questi meddic:i la possibilità che i gamet·i della malaria tropicale non s i.ano sempre, e sotto o•gni condizione, ir-
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SEZIONE PRATI CA
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re sistibili alla chinina, ha. iin intereisse pitì. . che teorico. \
Il chinino e il ble11 di metilene nella malaria. I
Dott. ALBERTO DE BLASI, T.aviano (Lecce). '
. R. ReiiJler, ne1 n. 1 della Wien. M ed. wochenschrift di ·quest'an'Ilo, in un a:rtiicoJ.o rias~unto pure neil faJS1cicolo 8 ·della .s ezi,on.e ~ ti.ca del Policlinico, si occl}'pa di queisto arigom.ento .arrivanido a1_].a oonelusion·e ohe, 1SlJ)eciallmemite nei caisi di malaria c hinino - reisil.stenti, il bleu di metflen1e - per sè· stesso ine·fficace nella maJ1aria - è ·effi,ca1cissimo ·se 1
(1) ru,f . 1da ZrEi\iIANN . •
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1L P OLICLINICO
(_L\.NNO
XXVII, F ASC. ~2) I
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dato co11temiporane.an1e11te o alternativai11.en te .al dhinino. Io, che q_.i malaria uni sono ·Spe s o occl1pa.to e in varie pubbli caziomi, ho t1rattato l'a~.go• m eJ.11to de[ « bleu di metilene i:iella mal·aria,, ll1na ventina di aru1i ad1di1etro e preci1g.amente n el 11. 30 1della Gazzettà degli Osp ecl.a li e dell e Clinic h e. d,el 1902. 1
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I 11 quella pubbli ca zione, 'P·r emessi ail.c1111i dati .stori1ci , rip.ortavo l ,e1s it.o ·di ricerc.l1e cli• ntoh·e e n1iic.r01sc01pich·e rigu1a:ridanti un centinato di cas'i di malaria di forn11a varia, prin1itiva e I'eci·diva~ e git1ngevo a. 'q.ueste conclusioni ch e riporto qui integra1n1enrte ipe1r comodità di c'l1i non avesse la ,·og·lia e l'QIP1POrt1111ità di consultare la memoria SOIPraicitata : « Cirica i r1sultati ottenuti tl'ovo da notare il 62 ~6 di guarigioni com;ple1te, in cui, ci·oè, - le feb bri non ,son tornate -più 1»er un perio{lo cli tem~o ·che va or'Jillai dai 3 ai 12 mesj : di q11·esti crusi .24 appartengono aid iI11f ezioni p·r in1itirve (si a ' p.~im·a verhli cl1e erstiv·o-aut lln111ali) e . 38 rud infezioni '. or·onidhe .e. l"'e cirdiv.a11ti . CoI si coh è su 32 casi di f·ebbri p1timitiv e, in soai 8, o·ssia in cir.ca "iJ 32 ~~ , il ble.u ·di mettilene s i m.ostrò di n essuna efficaicia e ·l e fe bbri ft1rono vinte dalla chinina: m i preme però notare ·che in 2 di qu·esti casi (osserv. XCIV e XC\ 71) le dosi usate, p er la intoller anza gastrica, fltron o addirittura minime (0.20-0.25 1
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E s·1)1essio1n·e cli questo mi.o convincime11to era l a coric lt11.S ione alla quale arriràvo in u11o sturdio polemico dal titolo: « In tema di ID<ilaria », 3JP1p·a1·so ugu·alrrne nte nel n . 79 del 191~ della Ga:.-:.etta degli Osp edali e delle Cliriiche e s.ucic eduto rud altro mio 1avoa."o : « Per la t lo! t a 1 coìiltro la .m aJlari-a », puibbli0ato neil. 1911. S1crivevo d un1que : i< Rin1·ane po.i in me sen1_pre ferma la convinzione C'he n·on tutte le f·ebhTi malar1che, e ·non i11 tutti gli i.Il!di·v idui, vengono d ebel'late dai sali di 1chiniiùa presi nella d ois.e 1n eceis1s1aria e talora an1che per iniezioni ipo1dermniche. <e S1 p e1ci éùlmente n.egli ann1i di n1alaria gra.ve, vi s o110 casi res.tstentil. alùa chinina ·contro i q11ali il m edico è oooli1gato arma:nsi di tutti quegli aJtri isussiidi tèrain1e1utic.i che l ' antica • m edicina. ci ha pu.re t1 amanclati. Iò che fin \ dal 190? mi ~sono occuipato dell, az.i one del iblet1 <ti metileine n~ll·a cu·r a dclla m• a.lari.a, rimango anche og,gi a ff ezioniato ad una fo.:ran1Ul.a cl1e s1)e,siso ini 1dà dlegJti. insrp.erati sUJcceissìi e l.a c:ui efficacia, ciom e sempre, è .strettamente leg·at.a alla bontà deiBa s crùpolosa preipara1
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zi~ne » .
Condii.ione quest'ultima - agìgiun.g.o ora che si è amdata ren d.e111do sie11111pre più difficile in questi anni p er la dif.ficoltà idi .avere delle buone materie prime per le B!Siatte p re.iparazi oin i f q.rm ac.eu tfch e. Il gil1diiio po.i 1p~ù gein1uin0 ·su:1la opportt111. die ) . ni tà -cl ell, a1soci az.ione dei farm1achi chinino e e~ Su 68 casi di recidiv e, da un temip o vab'leiu è·· d ato daJl·a p opolar ità detl i:rim€-d io in riabile da 2 mesi a 2 anni, ottenni la .gt1,a riquesti luoghi 1dd m.alaria grave~ dove spontagion e in 3·8 oasi, ossia ir1 1eiirca 'il 55 %. In ne.an:nente e la1rg.am·emt.e 1gi1i amma1ati hanno qu.es.te .f orme .d i. malaria ·Crtoiniica era t3j;ato· ... ricorso alle 1p1thloJ.Je 1C'o l b1eu ·, di · me·tilen·e, 1a ' fatto qurusi sempre. lli.SO ·d i chin.aicei e s:pesiso \ c.l1j f-0nmulla è la seguente: JH:~r lu11g·o tem·po; ma oon. ·ciò .non ·o so affer-: • ir1aDe che tutti quei crusi di maJari·a ·foissero Idro c[o,rato (di chinjna . • • • ag. 20 .l riberl'li a.ili.a chin.ina p er le ·s eguep·t i ragioni: Citrato di ferro . . • • • • • . )) 2 . 1° P e.rch è sip esso il chinino fu 1da 1oro u.s ato Carodilato di f1er ro . . . 2 • • • inrcon gruarrnente, .così da non rag1git1nige1.e quaBlel1 ·di. meti.l eme-medicinal~ • )) 5 si .m ai la dos·e .gioirnalieira .sufficient·e; 2!) Per Estratto di 1ql1 aissia, - genzi:an.à - .eucaeh è in quei caisi in cui il b·1 eu di mietilene lyptus11 ana q. b. per 1 f. 60 pili. si• si mostrò i11eiftfì.cace, il chinino usa.to da m e mili. ' dopo, ge.ne1,~aim.ente, tron.cò gli .accessi febD·s. 3-4 al g·i1orno, nel1e ore a'lltim·eridiane. brili come chiaram·ente rtsuil ta dai! qltadrp una ogni due orre. Da rjJpetersi. s tatist1co » . • Successivamente!, ne1ll'esercizio prati c.o quoTrattando qui ·den. .brreu di met i[iene nell1a tidian.o, elbibi a constata;ne che, sip e.cia;ln1e1n te mal aria · mi nrem.e rjcor:d.a,re che il- Mé.i~1séos . n.ei casi di maJa.ri.a crMica .e. chiinino - re.sicons ig.liava n1ei . casi di ittero-erno,glo·l;>inuria stenti. là dov e 'Ilon arrivava' a ·d·ebellare l 'indulbbi, se ·1da chinina o da mararia, di attefez1o·n e nè la sola ·chinina, nè il solo bleu nersi .a!ll·a prova del bleu di in1etilen·e per dedi metile ne, vi arrivava spesso - non se1mrime:r:e il dubbio e re1g0Jarsi- in c-0n.se~uenza; fJre - i1l ohinin10 asrsociato al ble.u, e m eglio gi a..c,chè ill ·b leu, ,dato per bocca o per iTiiezioancor a 1se uniti a d altri comuni sussi•di te.ra11i, tron-ca l,rueicesso d·i emoglobinuri.a· da mapel1 t.i·ci dell'infezione m alari ca cro!lJica. lari a . 1
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SEZIONE PRATICA
Fu11zi oni étnaloghe h anno altifi prodotti, di cui si ignora corr1pletamente lçi. costituzione chi mica e che ag1~~con.o in qu.antità pi cc-0.lissime. A qt1esti pro1otti si. è d.ato il nome di vitamin.e e poi quello più appropriato di fattori accessori dello sviluppo e dell,equilibrio. . Questi fattori sono tre : 1° d.l fatto.r e A solu))ile rl:ei grassi o liposolubile; 2<> il fattoire .B antin·ev:ritico, solubile nell'acqua; 3° il fatto1·.e e a11tiscorb\1tico, solubil·e nell acqua, Il fattore A si tr o, ·a so·p iratutto n el1e foglie, / n el burro , nei corpi grassi d el tuorlo d t1ovo, n ei corpi. grassi estratt i dagli organi gla n1l1lari (olio di fegato di merluzzo). La maggior l)U rte dei grani e dei grassi veg·etali i1on ne FISIOPATOLOGIA. co11ten g·ono affatto o po.chiss.i mo. E s:Lste nei gea ni del lino11 ael miglio, del soj a, del mais . I fattori . accessori r o1c:;so .a endosperma giallo. Il mais bianco ei il dello svilopp·o e dell'equilibrio organico. inais r osso a e11qos·perma bianco sono spr ovvi8ti di fattore liposolt1bile . .Sembra .che almeno (E. ZuNz. L e ._ calpel, 1920, i1. 25). in certe cir costanze sia a ssoci ato a i pigmenti , Si è creduto per lt1ngQ tempo ch e ba,stasse gi.alli tanto, d el r egn o animal·ei ch·e vegetale. La ·disseccazione del lat·t e di vacca fres co ed ·fornir~ ai ~ummif·eri €'4:~gli. U·ccelli. ade~u.at~ quantità d1 acqua, di sal1, d1 grassi, d '1drat1 intero non J1e diminuisce il contenuto in fattodi carbonio e di ipr,oteine per assicurare Io svire A. lYI.a questo è r el ativamente presto 1distrutluppo dei giovani e mantenere il peso degli to con ia .dis$eccazione a bassa tem~·erat1l1ra aclulti. nei cavolfiori. $i è poi vi$to che non è in·d~fferente sostituire Il fattore A resi.ste all.a saponificazione con 11na so.stanza alburninotdea ·con lln'altra, e ·che la so.da a lcoold.cn. dei gliceri di ·d el burro che lo si cleve tene re conto contiene. Agitando ~l sapo·n e sodteo c.q si otte. .della loro ·costituzionce chimica, cioè a. dire degli amin10-acidi p1." esenti nu to con olio di oli.va o di m .an dorle dolci si n·el'la l or.o molecola e delle loro propoirzioni. può ]ar passare il fattor·e A in d·etti olii. Al'l ora Il triip,tofano è indi.sp ensa·b ile per consrervrure questi olii attivati agtsco110 sull.io svilupipo C·ome • 1' equilib.r io ·corporeo, ma non determina proil burro. cessi di .aocresoimento. L'equilibrio organico riIl fattore A n on è so·l ubile nell'acqu.a e negli {'hi1ede· inoltre la presenza ??-·egli alLmenti ·di tiaci1di diluiii; è solubile nell'a:lcool anche alla rosina e ·d i fenilala lina. La presenza id i ctstina, tempera tu·r a oDdinari.a. di lisina e .di istidina o di arginina è nece ssaDrummon d 'r itiene che il f.attore A è una soria per lo sviluppo dei giovani. Altri .aicidi (glistanza labiJ.e: è facilmente ·di'strutto da una cocolla, ·p ro1ina, .acido !aspar,ti co0 acido gluta-: breve esposizione alla te.mperatura id i 100° nelrriico) pare possano ID?-nca:rie ·senza inconve- 1',olio ·di balena e ne·l burr·o; la dhstruzione è ni·enti per il mantenimento del·l ,organismo. La me·h o ra.p,i da a 50°. Oslbo,r ne e ·Mendiel inv·ece mancanza .di .am.ino-acidi .det ermi.na profondi riteng.ono il fattore A relativ.amente stabile alle disturbi nutritivi. , alte tempeirature. Esso resiste a lr.eddo ed anche a caldo all' azione 1degli 1aA1'cali, e meg1io anLo zinco; il manganese e altre sostanze .micora a que.Jla ·d egli .acidi. È ·distrutto .o ina tti · nerali (v-anadio, rame, a lluminio) pare siano indLspensabili in -piccolissime quantità · per lo vato dall'esposizione .ai r a ggi ultravioletti. sviltllp(po eJd il mantenimento del pes.o·. Lo stesso La carenza. del fiattore A determina un'avi11uò dir.si d1~ll'arseni1 co,. · del . b·oro, del · bromo, taminosi cauatteri2zata sopratutto d.a x e:ro ftald ello iodio, 1del si1lici·o. L'a:l imentazi.one deve Jn1i.a. Drypo 11n perio1do iniziale id i a-µmento di contenere in proporzioni dBterminate gli joni peso si ha dim a.g rime11to progressivo .e, n ei costituenti degli ·elein en ti minerali essenziali. ratti , .a o ryo tre mesi la mcxrte. Si è osservata . . l a, xerofta lmia n elle popolazioni agricole gia1pForse certi a.mino-acidi e certi elementi · mi11erali agiscono in quantità mini.m·e co.Ine .fe·r - ponesi strettame11te vegetariane. L R. in ge ~ ti c"--e m enti; la lo·r o azi..011e si può parag.on are .a quel- rl e1 l111rro ha t111a b enefi ca influenza su questa 1 affezto·n·e. Secondo M ella nby il fattore A li.p ola. ,d egli or111011i, O·Ssia a quella d:i ec.:çi ~anti sp;.;solubi·l e impedirebbe il rachiti.smo e dov~rebl)e cifici ·delle funzioni deill'or.gantsmo.
Io, cl1e a..etrittero-e1rnoglobinuria da chinina e da malaJria mi so.110 occUJp.a:to negli anni passati in vari~ pubblicazioni, avverto che U criterio dell MusséQl.S è fa1lace e che la dtscrimin·a tanto importa11te tra emoglo'b inuria da chinina e d·a mailarta ·d~ve far.si poggiand-0 su altri , criteri olini.ci imip·ortantissimi e · di lln' esattezz.a ma:te;m.atica se rilevati esattamente e .stu diati ·COil cl1ra, criteri sui quali è fuori di luogò ohe qui m 'intratteng,a.
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quindi essere considerato l111 a vita1nina antirachitica • Il ,f attore B si tro,·a 11el lattie, nel tuorlo d 'uovo, nel fegato, n.ei re11i, i1el pancreas; i mt1scoli n~ contengono solo piccolissirr:e quant1tà. Tutte le parti d·elle barb·abie.t ole, l e foglie del trifoglio, i frutti del p,omo.doro contengono questo principio in più o· meno grande quantità. Lo· si tro~a nella cuticola di :tutti i gran i, n elle pa tate, nei bul'bi dellie1 ci1901.1e, nel l~evito. 1 1
Il fattore IJ è solubile n ell 'acqua e nell' ailcool, n·1a non nell'alco.ol assoluto, nel benzolo, n èll 'ete1·~, n ell'acetone. È lentamente 1distrutto da gli a lcali. diluiti alla temperatura ordinaria, rapidamente a tem")eratura 1alta; resiste invece agli a-cicli dil11iti. Pare che r esista meglio <l·el f<:t ttore _t\. all'azione del calore, s pecie in ambiente i1e11tro: })t1ò r esistere .anche per più ore alla ten1rpera t11ra di 100°. Il fattul'e B e•ccitereJ)be l ' o1~ganismo ad u11a maggiore i1roieluzione ·di catalasi. L 'ass1e1J.1za del fatto:r e .D cletermina nei mammi·feri e ne1gli u ccelli si11tomi analo·g hi a quelli .d el b eri -])eri e spe.c ialmenter della polinevrite e dei di· t11rbi i1ervosi dipendenti ·da lla degen e.r azione delle gl1ain dei . e n1iel1nic:b e e clalla degenerazione . cilind rassi. La vitami11 a a11tiberiteri.ca , sembra indispensabile alla nutrizion e del sistema nervoso. Secondo le ricerch·e di Uh1mann avrebbe .azjone sopratutto sul sistema pa::nasimpatico. Nei oanj provocherebbe la secrezione della saliva, del succo gastrico, del .succo pa,.n·creatico, clel·l a bi.le, dél sur.·CO ente1i·Co e del sudore; ecciterebbe i movimenti dell'intestino, abbasserebbe la ,p reis sjone vasale e,d avrebbe sul cuore un'azion.e p.ar.alizzante. Gli effetti. f.arm.acologici della vitamina antiberiberica somiglierebbero molto a qu elli 1della \ pilocarpina, della mu scarina e d.ella colina, ' senza p erò esser e iJdent.i ci. L'atroip ina avrebbe in confronto della vitamina antinevritica una a zion e antagonista. · Il fattore C antiscorbutico è solubile n e11'8Jcqua. Si trova sopratutto nei f1r11tti verdi; la sua t1uantità pare diminui sca con la loro m aturità. I frutti acri.di conservano lungamente il loro potere antiscorbuti co, com.e .s e gli aci di (citrico e malico) imp e:disse.1o la diis truzione o I.a scom})arsa del fattore. Il fattore .e si trova anche nella maggio·r parte delle ve:rid-ure, nelle carote, nelle barbabietole, nelle '.Patate, nei grani in germinazaone. Il latte n e contiene poco: il latte di v.acca ha di solito un potere antiscorbutico maggiore in e~tate -che in inverno in rappprto alle differenze clella sua alimentaiio11e in dette stagioni. Secondo Dr11mmond, il fattore a11tiscorbuti c(' 1
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sarebb e più termola.b~le del fattore antinevl'itico e non resiste affatto all 'azione degli alcali. L'evaporazione a bassa tem'Per.atura ·del sucéo di aran·cia non ne fa diminuire il .con tenuto in !attore ·C: il residuo secco così otte11uto co11se1'"va a11cora a lla distanza di due- ,a nni uri con siderevole potere antisoorbuti·co.. Pare bene stabilito che lo scorbutò si>a una 1r1alat.tia da ·carenza del fattore C. Una pi.cc-0la lJl.Iantità di questo princi·Pio basta per proteggere le ·Cavie "contro lo scorbuto,, qualar:a il nlltr:iimento _oontenga in convenienti proporzio11i tutti gli a ltri costitu e11ti ·dietetiçii esse11ziali0 compresi i fattori A e B. Basta aggiungere del su cco fresco di 8Jrancia all'alimentazione di . ' l1ambini nutriti ieon latte di va.e.ca dissecc ato J)er impedire .che in ess.i si manifesti110 i segni 'del morbo di. Bar]o\v e i diveirsi si11tomi mor])osi do"\111ti alla mancanza d.el .f attore C. I n1amI11 iferi sono i11capaci di fare ·l a si11tesi dei principi accessori dello sviln -ppo. e dell'eq11ilibrio; queste ,sosta-p.ze esistono nel latte· solo in quanto sono introdotue n e.ll'or.ganisn10 m.aterno co·n l' al1mentazi·OiD·e. La maidire quindi deve in, . gerire u11a quantità notevole di fattori accessori dura11te la gestazione e l'allattamento. L'im"")iego esclmivo in troppo gra111de pro11orzione di latte sterilizzato, di fa ri11e sterilizzate o preparate .co11 gra11i d ecorticati, determina. trequen.temente• la mala ttia di Barlow, sintomi anemici e stmi.li. · · Abderhalden e Schaumann chiamano « nutramine » le sostanze accessorie indis pensabili alla nutrizione e indicano col i1om e ,di « eutonin.e )> i prodotti ,so,lubil.i n·e ll'alcool, estr.ath so-· • · p.ratutto d.al lievito d1 birra, .e di altri coaniposti di costituzione chimica ignota, cl1·e posseggono ad · alto .grooo la proprietà di e.mendar.e o di :p revenire i disturbi nervo:si •d1ella distro.f ia alimentare. La vitamin·a antinevrittca B rappresen terebbe un' euton~na. I . . e eutonine sarebbero con tenute in piccole quantità nel iSangue, ed in maggiore quantità nei fosfatidi, nei nucleaprotei-di e nelle nucleine. 1)1a questa distinzione in .nutramine ed eutonine non sembra esatta. Bickel ed i suOi collaboratori hanno dimostrato negli alimenti la prese·n za di sostanze ch e ,p.e r -via diretta o in.diretta determhl).ano la sepreziorLE~ · dei succhi ·digestivi; si tratter.ebbe di orilloni ,ecci to-secreto:r,j. E, le eis p,e rienze di Uhlmann e. idi L umière tendono a identificare i fattori ·a ccessori dello sviluppo e dell'equilib1rio c9n questi ormo11i. . .. L'origine dei fattori .accessori dello sviluppo e dell '-equilibrio sembra trovarsi 1sopratulto nel lavoro sintetico dj certi microrgan:Lsmi del su-0lo : i vegetali servirebbero di intermediari tra i batteri prod11ttnri ·dei fattori e gli· a.n imali che •
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SEZ IO~E
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PRATI CA
U11 altro t ipo di disartria cerebellare è costituito da ~ quella dBSCl"itta COIDe tipica della I sclerosi a p1accl1e. In questa J'o'illla di 1diswrtria ii mal,ato -oer emettere la na1 - rola deve .c.ontrà;rre tutto l'app,a recchio faringoi-laringeo e comllÌ'ere uno sfo;r zo .p-roolUIDig.ato. La p.e:risistenza di questo sforzo. determin?- uria grande monoto11ia, e ciasct111a sillaba richiede un nuovo ten · tativo, per n1odo che ieiascu11 peiz.z.o dell1a parola è sca11dito. Le pr-incipali caratte•ri.stiche di ql1esta varietà id i disartria è la parola spasmodir·a , monotona, sca.n dita. lQuesta vari.età è qu-ella che si trova più freql.1enteh1'e'rlte nel corso delle sindromi cere•b ellari. Tutta.via n0111 i.n tl.1tté i.e .sd11d.r1omi .cere:be11.airi si trova questa classica !fo·r ma di .disartria. Nella n1alattia di Friedreicl1 ,e i1e11·atassia cerebellare la parola p11ò essere lenta, gutturale, e1s1)lo1siva, ma 1nolto m .eno sciccaclée che 11.e .1 ~ a sclerosi a placche. · Gli autori .sulla ba:se di dt1e osservazioni perso11ali ha11110 fissato / i car·atteri di una speciale forma 1di disartria, i:>er la quale han.n o p1'011Josto 11 nom·e di disa1·tr~a· a sjnergi•ea. Inna1)zi tl.1tto la parola è generalme11te ralle11tata. Una frase, •comi11ciata non si aril~e·sit.a durante la su·a e111isisione: noo t utte le s illabe · .sono pironunziate, e s~o ti11'1piazziate 1d1a . u11, . Stlonio i11'disti11to, una speci1e di g1r t1gnito. I ~u-011i che n1a.n cano o sono a 1terati pa·re che voNEUROLOGIA. gliano essere detti dad malato, ma l1a laringe i1011 segue il pen.siero. Non v 'è. n1ai scl.opipiaLa disartria cerebellare. ' me111to c•ome nella p aralis.i !J'rog;res.siva; i1l ma( NIILIAN e SCHULMANN. Paris Médical, 1919, l~to tnoiil ta:rtaiglia·, nè 11n gt·upipo dii si.11aibe n. 13}. rientra i11 un altro . La 1disartria riguarda inLa di:Sia1rtria si ·v erifica frequentem.e nte i1.eJ diffier.entem~nite le sjllaib.e e ile lettere; non è . ';)OJSSll)ile come .in altri tipi cli·n ici_che si no~ino ool'ISo .d elle s.ind·:romi a tipo ce1~ebe1llarè : nelle distur1Ji a cari.c10 di queste o quelle conr&o.rlJaniti, lesioni emorragich·e, nei ·rammollamenti~ n.e-lle delle ling11ali, delle d.ffilt.a.0.i, delle guttuTali O .. sclerosi .del ceirve11etto, nell'atassia ered·o-cereclelle l abiali. V'è impo.ssibilit?, di pa:rlare . a vobelJ1are di Mairi1e, nell'atrofia <YITho-nonto-cecrece !Ji · S1sa. La disaTtria è· costam te ma la .su a b eltrure di Thomas. ii11t; sità talo•1"'a1 va:ria con 'l'•a.ff aticamen to e .0 011 Iil quadiro cltnJ.,co n,001 è seun1)re il medesimo, ' 'N1ess'lln di~turbo mimico a ecomv·al e. emozioni. se ne distinguono vrurii ti pi. . Nel prim,o quadro si trovani<:> Le sin·ètron1i ce- gna la pairola. Il paziente si rende perfettamente conto del st10 1distuTbo, ha un'auto-cri1 ebe1la:r i co,n !Le~:ione 1si·m ultamie1 a del · fasciio pitica 1)erfetta della sua disartria, che può in ramidale. È una f orrria ·di ·emtple1gia 'cerebellaparte correggere con l'attenzione. rB superiore .oon ·disartria, .n ella quale i· disturNon è .dubbio che la diagnosi differienziale di l1i della iparola so!I1o molto marcati'. La. lie1sione questo tiipo. di disartr.ia co11 altre foirme è beI1 ptramida1e si m 1anife.sta con dimi11uzione dii • ' fìorza .sorp.ria tutto all,'a1rto sup1e1r i oue, ~ui si s o- dffioil.e. Per disti111guerla .da quella dovuta a l esi 01li v·rap1pongo1110 i lfoolomein.i oeiieìb.eIB.ari C·ostituiti p a ra1i ti che dei muscol·i dell' articolaziQille 1dell·a pre'Va1ernte.mente 1daJ1a 1dlisrurtrta. 'Immediataparola (paralisi del grande ipoglosso, paralisi mente .dop10 l'ictus, la p1airola è altera,ta al punto ·ohe l'am.IJ1a11aito ta:rtagliia in modio incom- · facciale, paralisi del velopendolo, pa~ali1si del r~cou."':qente) baista l'esame 1ac.cull'ato de.i muscoli pren&i1biLe,. In seguito la 1paToila ~tgli1o!I'a e·d ·al1ara 1si JlJOtaJ che .si tratta ·di disartria C·On in- pairalizzati. :.\Iolti. .affini sono 1e disartriei della miopatia topp,o: il ·P_.,aziente 1sa1ta le >Sil1abe, s'~roglia dre1 tiip·o Landouzy-D ejerine .e della miastenia quando p~rla troppo in f.retta, e quand<>· proErb-Gi0 l<lflam. nunzia 1parool.e di 1a•rtic0Ja-zio·n e difficile. li utilizzan-0. Dalle esperienzè cli B-0ttomley riSl.llte t~e-bbe che durante il iperiodo, nel quale la giovane pianta è incapace di Yivere con i propl'i mezzi, il seme fornirebbe i -principi a9cessori in·d ispenis abili allo svilu· p po. Nei. vegetali . . adulti sal'ebbero .assor})iti d.al suolo d1ei fattoTi accesso1i, gli « euxirr1oni », eJaborati dai batterì. Comunque, s'ignora ancora se le piante fa111ero.ga111.e possano., almen o p·e r t1·n periodo ' elella loro vita, sintetizzare l ,uno o 1, altTo dei fattori A, B, C i:i;i1dispensabili allo· sviluppo efl . aJJa co11servazior1-e <lei vertebrati . . Lo studio dei fattori ac·cessorì ha una g1'ande im.po11·tanza 110.n solo tera~eutii.ca, ma a n che sociale, in quanto si riconnette con 1a censerva... zione degli .alimenti, e merita quindi di essere perseguito con la maggiore a l acrità . Dal }J11nto di ·vista patologico conviene iicorclara che si è tentato id i influenzare lo sviluppo ilei. t111m ori con le vitamin.e. Quando si dà ad nn ratto affetto da t11mdre un ,alimentazione 1•riva di fattore B, lo svilt1p';)o del tt1more dimi11uisce subito, ma si giunge a que·sto risultate? 1·endendo pI'ecaliia la vita de·l l'.animale. Non conviene, quindi, fa·re tale 'tentativo sull'uomo. · C. è parò da domandarsi Se gli effetti favore\' Oli del radio sui tumori no.n siano dovuti alla p·arziale distruzio11e delle sostanze accessorie. dr:
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N,eJla r)al'alisi labio-g"lo-sso-faringea sono prirall.èn bata come paS!tOsa; il malato ~pelle ·con pe11a le ,sihlab~, di cui_al<i·l1ne esplod·ono. Ma in questa malattia !Si h a rapidamente .deflc.i.t tntelcii··_ lettualie, segni 01"ganici .come la di'Ole.o-ia o ' turbi CLella deg'lutizi'One, ris o e pianto spa.simlQdioo. Nella p a:ralisi labio-glosso-faringea sorio primi~ivamente colpi·t~ le vocali « o >? ed (( ~ », 1p oi I.e ·1 ahiali esp1'0tsive <(pi», « ·b n, m.a sono so1Jratl1tto mar.cati i di·s turbi della deglutizion·e. La di1sartria ptlò essere anche l'.es,,ressione di fatti .atassici: ne.I coriSo clella tabe laringea, a.d es., la voçe divie11e tren1ant.e11 treml1la asso. ' ciata ad un movim·e nto di striscia111ento della ·lingua sul palato .. • Nella .p a·ra1:Lsi p·r o.gTessiva i ndi1:>end.enteme11te dai disordi·n i dell'inteJligen za e della memoL~ia che modjfic·ano il linguag.gio , i distl1.rbi del\ la· parola 1sono di natura a tasso-paretica : si net.ano arresti, esitazioni, falisi p.a.ssi inte·rn1ittenti, rip·e1tiziorli sillabich"e, intoppi, elisioni ed inve•r,s.i1o ni si1'la:b1.ìche. Si •a1rriva lJO'Ì ~J ta1·taigliam.ento, ch e diviene assoll1tam.ente in·comp:riensibile. I n casi affatto eccezi.011a:Ii converrà pe·rus~re alla disartria dell'atetesi •doppia, alla paralisi agitante, alle ~orme ano-nnali della corea gràve, all'alcoolismo cronico trerr1olante. Ma in linea genera le in questi casi il quadro clinico a ssum e un 3J&petto così deciso che :na.n .s ono po,ssihiJi le co.nfusionti.. La;scian1do adunque d a • p a;rte l·a fo·r rna -c ereb1elao ...pi:rami1dalei v.i sono due tipi b·e.n distinti di d:iisartri1a .c·eirebe'llairi. In un ·p rimo tipo, il tipo. clas sico, la parola è monoto·na., sca11·dita, e,s plosiva;. si tratta più di d.:iJs,fo.n i·a ·Che di ·di~a ·rtri•a. Collet con J.'esam·e laringo scopi.co vtde un trem·or~ ·d·elle _çorde vocali, che idivenivr:L più intenso al momento del• l'articolazion.e d.ella parola . .Si tratterebbe di un \ nistagno larjngo-farir1geo. Questo tif)O s'incon1 trerebbe nella sc1ero,s i a p l1a cèihe ed in a[ tre forme cerebellari. Nel sec·ondo tipo· si tratteirieb·b e .di una vera di1saTtria. Non si osserva tremOTe deNe cordre vocali, m,a si nota che l' azion e dei muscoli larin.gej è impe·rfetta, v'è una specie di roit turia · d·eJ. .s incronismo fl11I1Zi on.aile. L 'asine·rgia che colpisce gli altri muscoli del corpo non ~risp armia La mu·scoJ.atura d·elle coirde voç.ali e pertÌ.1rBa in rno,d.o pili O· meno intenso la fonazione. È per ques to· che la di·s.artria non rig·uarda .q uesto o -queil siu ono, ma tutti i suoni indistintamente. A lato ·di qu.esta asin ergia i1on du.bbia dei musc-0~i dJehla lariinge ,è p ossibil~ ch e tutti i muscoli accessori d1el.la fonazio·n e (11ngua, gola, ve·l,o pen·dolo) .siano co1piti egualmente ·e che il loro a.sincronismo funzional e aumenti i1l. di~ t11 r110 disartrico. dr. 1
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DERLVIATOLOGIA. ~ '
· L'eczema tuberculide.
(G. ::\IILIAN. Paris médical, 6 marzo 1920).
11 Clinico deJl 'Ospedale Saint Louis di Parigi espone in, q11est 'articolo il riass.u nto di nun1erose impressioni clintche, com 'egli stesso / si eSiprH;ne, e .c he, vagliate al lume di uiteriori osservaz1on1 e st udi, possono essere di gran·de in1portanza pratica per ql1anto si riferisce· ·a lla i:>atog·ene&i ed alla teraipia ·d·ell'eczem,a . La patogenesi dell eczema è sem1p re fra i problemi -piì1 .c:lisr11ssi della · dermatologia. Delle due dottrine prin'cip p.li ch e hann,9' tenuto a lt1ngo il cam po, la rlottrina par'assitaria di l Tnna attribuiva l'origine ·d ell'eczema 3J(i· un0 o più germi s1)ecifici inoct1lal::i ili all )uomo ed n.gli animali. La dottri·na l1morale o diatesica delJ.a sc11ola fra11cese ammette l'esistenza di .sostanze tossiche, -paragonabili a .quelle del diab·ete, del] a gotta e .dell 'trricernia che si eliminél:no peir 1a l)e~le. Le a lte·r azioni ' d·e·l le urine ne sarebb ero l.t-na d.imo,s trazione: abba.ssarùen• • to <lel raip1porto azoturico, aumento dei cloruri, presenza d 'trrobilin.a, ecç. Secondo questa 1dottrina l'eczema essudante avrebbe im· porta11za emuntoria. Il M. osse·r va che non semip.re le osservazioni rlini c~e di tutti i giorni trovano S'p iègazioni nella teor.ia umorale chimica, m1algrado questa sia fqrte di numerosi .f atti e do911menti. Egli trova strapo anche il fatto che 1 -eczema è così spesso ·cir.coscri tio e può recidiva re S'emrpre nella ste·ss.a se de, mentre ch e le sostanze to·ssiche ecziemig·e~e ·ci:rcolano in tutto l 'organis1no. Ma sopl"'a tutto la teoria umo·r ale non varrebbe a spiegare la guarigione ·dell' e.czemu. mediaute le sole cu.r e locali (raggi Rontgen, pomate al catrame)' e l'in·eiffiç.acia di ogni più . dettagliato regime dietetico e teraipeutiço se a questo non si . associ. il trattam·ento locale. La teoifia um·orale chimica ha messo in evidenza le alte·razioni 1della cr.asi negli eczematosì, m.a non h a potuto spiegare la vera patogenesi dell'eczema nè ha dato le basi ad una te:ra·p ia efficace L 'A. è stato tra tto per la prima volta a p en8are :i1lla ptob1abiJe origine. tubercolare d·el1' eczem?- 1dallo studio ·d i un caso clinico occorsogli quindici anni fa : si tl'attav:a ·d.i un uomo sl1lla cinqua.ntina che, affetto da tubercolosi ip olmonare acl1ta da circa t_r.e settimane~ aveva presen tato per la -prima volta in vita sua un eczema vescicoloso diiSseminato a ·chiazze. I fatti polmor1ari e l'eruzione cutanea ebbero un dec orso parall~lo e gu·arirono do1p o 4-5 mesi. :\Ia- dopo a1~.uni mesi reci·divaron~ gli uni e gìi altri: fenom·e ni, ad un intervallo di 4 mesi •
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S EZIONE PRATICA
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• i primi dai ~econ 1 di, e presentarono a11~ora I-0 stesso decorso ed esito in guarigione. Questa coincidenza r:Upetuta d 'una. f0rma emottoica di tubercolosi polmonare e ~i una violenta er11zione e.czen1atosa fecero pensare l 'A. all.a possibilità di un ~o·ri gi ne tube:ro.olare dell'e~ze m.a. Nel caso ri,cordato si ebbero anche no,tevoli alterazioni delle urine: glicosuria (gr. 4.10 % 0) e urobjlinuria i1el prim·o attacco; lieve albuminuria ed urobilinuria senza glicosttria n el secon,d o. La continua 11ratica cli11ica degli an11i successivi ha portato alr . .\. . nt1merosi fatti i11 favore del s uo concetto~ sì elle ·al l)re~e11te co11sid.era l 'eczem a ve,scicol oso oome lln sintom a ... · cl ell 'i11 f ezione tubercolare a lmeno n ell '80 % dei casi, e ri·p orta g·li altri casi aid. altre malattie c1uale la g otta., fors·a11che la sifilicl e, e talvolta lél ~tafìlococ~osi. Erl afferma cl1e l'eczema vescicolarP è clitHtJllC itna t tl berctllicl e nezz·so ~{, cl ei casi. . Già t Jnna aveva sosten11to che l,a tub er colosi rotesse prorlurre l'eczema ecl aveva descrit to l'eczenia tub ercolortlni o scroplittlosoru11i. ì\l[a forse lJer la scai-sa precisi o11e cl ella forma clinica descritta sotto q11esta de11ominazion e, con1e nota l '_-\.., il ,co11cetto del]· ecz~ma tuJ)ercolare incontrò ,cJ.ovu11q11e delle ostilità, nella sct1ola tedesca con1e nella francese . L'A. sostien e con n11m1erose osservazioni e èasi clini ci ~l concetto cl1e l'ecze1na s.i s viluppa m olto frequente111e11te sul terre110 tube:rcolare. .-'\.lla co111statazionc c.1 2 l Le1edoi. l2, c:l1e gli eczen1atosi recidiyi spesso s.on o colpiti da broncl1ite cronica enfiserpa asma, il Ì\Iilian osse1·va ch e spesso ques,t e forme morbose rnascher,ano l111a t ub·e rcolosi late11te e sclerotizzante. Secondo il L eredd c ancora, l 'eczema può alternarsi con manifestazio·n i varie d eùla .diatesi artritica; e a q11esto proposito l'A. nota cJ1e l 'artritismo spesso è l 'espressione di un.a infezione tul1erc0lare larvata, ch e vaccin·a l'organismo corttro ·Jé forme ac ute .della tubercolos.i e srpie·ga co·sì l'a1p:par·ente a n tagonismo fra tuberc.olosi ed artritismo. In tutti i casi di. eczema l' . t\.. . h,a quasi costantemente t rovato la infezione tubercolare, clinicamente m an~festa, o · torpi1da sclerotrca · ossea scrofulare, eç,c. ; in una parola ha sempre accertato la p r esenz.a d el terr•eno tubercola re . E,d. ' a dimo·strazione di q11anto afferma, c!ta in breve alcl1ni casi. fra i più . tipici. T a lvolta ha osservato la sue.cessione o l a coesistenza dell'eczema con altre forme di tl1bercoli1di come il lichen scrofui osorilni. È anche ' frequente osservare un'eruzione ,d i e.czem ,a ve, sci.colare 'tipico svilupp:arsi tutt'attorno a.Q. un focolaio di tubercol osi cutan€a 0 d anche a di1
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s t?-nza Slllla SUJPerfìcie del co.npo, come se l'eczema .abb.i a -Origin e 1diretta éLa quel ~oc01laio . In armon.ia ~on q uest'ultima serie di fatti è , importante un 'o.sservp.zio·n e del Besnier : Le eruzi oni su cressive di eczema in certi casi I ~em bra ab])iano per punto di -::>artenza un ~ cl1iazza di eczema cronico ·Che ra.-ppre senta qt1asi la cittad ella' d ella ma1attia; in questi casi in1ipoI·ta poco bcc111::iar.si delle manifestazio11i acute che tendono a guarire spontanean1e11te o sotto l'influenza clelle misure d'igiene , e con l a sem1:>1ioe p olvere id 'àmi1do; occorre sopra tutto cl1rare 1·adicalmente la chiazza d'e czem a croni.co. Questi fatti seconcl o l 'A. contraistano con la teoria 11111orale. ·E cit a. un ca so id i un bambin0 ,affett-0, da ul-cera tubercolare al mento eiontratta })er con tagio locale. Dopo alcunli. mesi, da.ppri ma attorno a11 'u1cera sulla c11te della faccia e poi a distanza su gran parte della stlJ})erficie cutanea si 1nanife star ono numerose cJ1i.azze di eczema ve·sci col are essudativo. E cosi l a chiazza cl'ecien1a primario avrebbe dato origine alle ch i azze secondar i e, .com e iJ. sifilomn inizi ale d à l11ngo agili accidenti .sec~n cla ri. Nell'eczem a pl'imario il bacillo tUbercolare a \·rebbe la stessa import.a nza della spiroch eta nel si.filo1m a in iziale. In molti .c asi jl decor.s0 dp l1a singola chi·azzà cl'eczema, per la sua fo,rm.a rotonda, l a pro-· gressione in sen so centrifugo, la r ecidività nella stessa sede, .si pieg·a ammettendo l 'inter-; ento cl ' un agen te infettivo e non la presenza di una 8ostanza t ossjca in circol o, prodotta in tl1tte le regioni ·dell'organismo. · L a noziu,n e ,della re.azione e1czemato1sa della ct1te si spi ega perrrettamein te co11 l a teoria m jcr obica t11bercolare dehl' eczema. . Per la tube rcÒlosi come per la sifilide ed altre infezioni. è· prov.ato il valore ·etiologico del +rauma come causa di ri_chiamo e di localizz[Lzione dell'infezione la tente. Qualun·que sia lo stin1olo esterno, uria tintur.a ip er crupe1li o il cem e11to· pe·r i cem entisti, il risultato può essere identico in un caso di tubercolosi latente, in cui si posson o sempre avere immissioni in .circolo di scariche di bacilli tuberco• lari cl1e possono arrestar si nella regione ·c11ta n ea comunque stimolata, ·orpipure scariche • tossicl1e cli tossir1e tubercolari capaci ·di proèl11rre i1e1lle stesse regioni speci a li r eazi o,ni mor. b ose dei tessuti. Come .a n che si può ammettere al1e le affezioni de,1 sistema «lig.erente · detern1ini110 la. mig r azione a diistanza ,di bacilli eczemi ge11i. Si l)UÒ pensare ancora ch e certi eczemi act1ti d 'orig ine medicam entosa dJipenc1a110 n on dal bacilJ.o tubercolare p er ·se stesso, n1a cl a l] e sue tossine, .c osì corrle la cuti- e l 'inI
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IL POLI CLINICO
[.i\.NNO XXVII, FAsc. 42]
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' tra1dermoreazione alla tubercoli11a sono\ quasi l'espressione .d el conflitto fra la tubercolina· en1dogena e l'esogena. . L'A. avverte che tutte queste ipotesi~ lungi · dall'aver po·r tato già a ·dimostrazioni definitive, conrispon~ono ·s oltanto a c9ncetti· Jog\ci, atti a sp.i·egare cori la teoria microbi~1a tuberco1are le particolarità etiologich-e é 1clini1che deìl'eczema vescicolare, che tuttora a~1o 1stato .attuale della siciernza restano OB~1t1re 1al lt1me di ogni , ::tl tr.a teoria patogenetica. Anche la ter~pia . dell'eczem·a .lascia sempra a desi1de1rare. ì\1algrado i regimi dietettci ')iù precisi. e·d ec·l ettici, non sempre però rispon<1enti .a principi scientifi~i, 1'•ecz.ema co11tinua il suo d ecorso e volge a guarigio ne quasi sem11re indipendentemente dall1a dieta istituita. ..\nzi secondo l'A. le diete i1sti.tuite sulla base di multi,f ormi esclusioni alimentari fì11iscono pe r nuocere al soggetto tt1bercqlotico, . che ha bisogn o ·di ipernutrirsi. Qt1anto al trattamento 10 cale, il catrame e c:l i raggi Rontgen sono fra i mezzi più efficaci: il ·catr,a me ~:hé è sempre staito il medilc·amento di maggior u·so contro ·l a tu·b ercolosi polmonai··e, i r.ag·gi Rontgen tanto hene.fìci i1ella tt1hercoilo1si os1s ea, .cl1 tanea, ecc. ; I successi ottenuti d.al ~Iarfan negli eczemi dei neonati mer·cè la cura dell'alta montagna sarebbero da rap.pol'tarsi alla: natura ,tu ber.col·are dell'eczema. . Il M . aS'Jetta ·dalle osservazioni avvenire la con;ferma della sua teor ia patogeneti•ca del1' ec.zema. p. SABELLA.
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STORIA DELLA. MEDICINA. Laennec . studioso della voce umana . •
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Verso La fine dell'anno 8CO·rso, in Francia, a Qu1miper, si è · festegig·iato solennen1ente il centenario di un librr·o imnìo.rtale: Le. Traité de l'auscttltat·ion 1nédiate di Laennec, apparso i1el 1819. I~ taile occas10!111e . numerosi scritt~ commemorativi hanno rinnovato le fron·de d1 la1.lI'O ·Che 1circondano la fig1.l ra e l'opera cre•l o·rande clinico ma un lato minore deJla sua o ' indag:i:ne è rimasto tr,ascurato, come 1d'altron1de . Yie11,e ·dimenticato in tutti i più rece.n ti lavori dd. fon·etic1a biologtca o sa>eri.m·entale : e ciQlè l 'impo.rtanz.a di Laenne~ nel. progresso ·d egli stucli s'l11l ' ànali1si de~la vooe umana . . Biso.gna rip·ort.arsi .ahle coilJOscenz.e dei tempi. e ricoTidare .con1·e avanti le I)ice!'che che intraprenderà i.l :\1l.i.ller (1839), la genesi de'lla ,·oc e era tt1ttavia oo·getto di discussioni ferventi.. o Re11cl1è mirabile contributo a,·ess·ero dato. gli it aliani ailla fo11etica sperin1e11ta.le - e basti110 1
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Per la storia· della .fonetica biologica. •
a lcuni no111i, da Leo·n ardo Lla \Tinci ' al Casseri, a Fabrizi d 'Acqtiapendente, al ì\tiorgagni (1) - . e sebbene fra noi fosse stato pubblicato il .primo trattato metodico sulle malattie della voce co·l De v·i tiis vocis di Codronclli (1597), alla fine d·el secol·o xvrrI , · il ·dei&Lder.io di conosicere bene il mecica11ismo .fi:siologico .della fo,nazione sembrava ave'S se .p reso stamza in Franrc.ia.. E qui, ~. ecie a11'Accadeinia delle S1cienz,e di Parigi, 1a. disi:>t1ta si acoe~e, ·dando 'larghi echi e certo ·con utilità d·el progresso sci.enti.fico: i . rf01111i di Do-d a·rt, di Perrault, di Ferrein e più tardi di Serres, di Geoffroy 1Sain t-Hilaire, e })Oi idel Gerd,· e del :\Iagendie, sono quelli che l)iti ricorrono. In qt1esto ambiente sorge a n1edltare il Laennec, ~urioso di tutte le questioni di acustica fisica. L'invenzione stessa .. del st10 strun1e11to di indagine clinica (2) è derrivata - ed origina a • sù a volta -. 1cla r1uroerosi lJroblemi .GIÌl;e in gran i)al'te sono tuttora insolutj : cosa è l 'es~enziale i1ello stetoscopio? la m ateria, cli cui è fatto il tubo o le dimensioni ·di esso e della colonna d'aria inclusa? conviene rirorrere ner esso a legni duri o a legni teneri? o a 1nateriali .anche più molli del legno? la colonna d'aria interÌlii. cleve essEre· ampia o sottile, breve o lunga. Vi f11 cl1i raccoma11dò i·l tubo di legno di a.b ete, che conduce i Sl1oni 18· volte meglio dell'ari.a, e chi. ·sçelse invece il tubo floscio di gt1ttaperca, in Clli Ja 'trasm.issione è affidata soltanto alla colonna d'aria interna .... · 1 Con il st10 cilindro Laennec ha trovato un modo a.gevolé ·di 8tud~are la voce,, umana e prova. la g·ioia at1st er a di numerose scoperte: egli co11 lucidità n1i.rabil.e fa ·conoscere ,ciò che la ,·oc e può dare all' oreccl1io di coloro eh.e sauranno ascoltare. ' La:e11nec. dà all'auscitltat·i on médiate varii còn1piti, uno fisio.logic-0, e cioè l'asc.oltazio11e della respirazione e della voce, l'altro patol-0gico, e cioè della tosse, . tubari.a o cavernosa, e dei ru1nori e.s tranei al respi·r o e alla voce. « Dès les premiers jol1rs où je commençai me"'5 re·c herches stlr l'ausc11ltatipn n1édiate, je .~ongeai à détermi111er l1 es di ffére11.ces que pouvait prése.n ter la résonnance de I~ vot~ dans · la poitrine». ' Egli ha stabilito che qt1ando t111 uomo sano pairla o canta, la sua voce si ri1)èrcuote in iut(1) KNOPF. Die . Lehre vo 1i den S pracJistorun,qen be.i "l\'1. orgagni. (:'.\. 1ed })8.~lag. nlo11atssch. f. di.e gesamte Sprachhe·i lkunde, 1898) . . (2) E. BAQt..rJs. 3'1 odifìca·~ion e allo stetoscopio clel Laennec . (Sperimentale. 1888) . - R. ~EI~EL. Die akust·i scli e Leis tun,g von Con11nu1iicat1on-
sroh rer1. und StPth osl1,open. (Arch. f. Pa thol. 4..nat. und P s}'~siol., c. \:L , 1895). - ,,~_ EBSTEI;\ . Rinige Bemerkitngen zu der Geschichte des 8tPf /1oskops. (Deut . .t\.rr tl. f. klin..: :\1ecl., 1901 ). 1
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SEZIONE PRATICA I
to l'app arato respi ratorio; ·e se si cerca con l'averse. L 'egofonia semplice è caratterizzata scoltazion e di valutare quE sta ripercussione, sj cc par un e voix trèmb1otante et saccadée com-.) trova .che varia nella laringe, nella trachea, me celle d'une chèvre; ayant un timbre aigu et i1ei grossi bronchi, nel · tessuto polmonare. en quelqu e sorte argentin, qu e n '·off r e point la ~oix du malade, o'introdui sant rarement dans ~ella laringe e nella })orzione, supe,riore delle tube du stéthosç.ope, et ne le, traversant, j a la trachea la voce ri.suona con tanta forza che rr1ais complètement. Lorsqu'il s'y joint de la. lo stetoscopio applicato sul~e parti de.I collo che bronchophonie, cette voix chevrotante s·e rapcorrispondon9 a questi org·ani l a trasrn-e ttono i11te1·a all'or.ecchio dell'osservato-re e l 'orecchi<J . i) roche de celle que déter1nine un j eto11 placé ' . entre les dents et les lèvres d'un homme qt1i l'e.~tato libero non perce,p isce più qt1ella che escs dalla bocca. La risonanza è un po' m·eno ·par le, ou bien encore . de la t'oix de Policli ine1Lle ». forte :riella -parte infe1ioré della trachea e la Tutta questa i1uova non1enclatu.r.a, ancol'a voce i1on attraversa più così evidentemsnte lo ogg·i in uso, è quella data ·d a Laennec; .di og11i stetoscopjo .aJ)pl'içato st1lla 1>arte ialta dello fenome110, di ogni segno ricerca il meccanhsmo e; terno . . e risolve quasi s empre così nettame·n te il que:\' el t:: ssu to polm ona1 e e nelle ramificazio11i sito da non 'esser possibile di mutarvi più nt1lla. br onchiali la risonanza della voce è quasi nulla • La risonanza della voce nel fondo ·d ella boce non si percepisce .all'ascoltazione cl1e un f.1~eca e nelle fosse nasali si percepisce pure più o .. mito l egg·ero analogo a quello çJ1e sente la ineno su tutta la sl1perfic·e della testa: pro1)0mano applicata sul tara.ce di un 11omo che parsizione che è stata di recente riaffermata dalle la. T11tta,·ia, nelle persone a voce fol'te e grave, ricerche di Flatau e di Zimmermann sulle Yiin qualunque punto della supevfice toracica si l)razioni del .cranio e d·ella faccia i1ell'e·m issiorle 2p-plichi' lo stetoscopio, si percepj sce una risonanza così. forte ç.ome qoolla che esiste d'ordì-. della Y)él rola e d.el ca11to. GUGLIEL!\10 BILANCIONI . nario n·ello spazio inte.rscapQlare. Quando per una causa <Ìualsiasi il tessuto polmonare perde la sua penne.abilità, la rjson.anza della voce l)UÒ divenire ~ensibile nei piccoli rami brqnchia1i e-cl essa aumenta molto nei grossi bronX Congresso Pediatrico italiano. chi, se J'induramento ha 111{)go verso la radice I 'u tenuto a 'J'rieste nelh1 sede dell'Ospe<.l.ale clel p olmon·e. È la bronco{onia. ('ivil~. i1ei giorni <1a I 2:3 al 26 settembre, ed è riuQ11a11do i)er un.a causa q11alsiasi si formi una :-:cito ottiruamente ~h1 per la precisione di Ol'g<1 • escavazione nel tessuto polmonare ecl essa co1!izzazio11e dit i}arte dell~ t r>r~sidenza (lella Societit Italiana d i r ecli:1tri<i, quanto del Comitato tri<~ munichi con i bronchi, la risonanza della voce RtinO e IH~1· il r1n1uero tlegli i1J.terYPnntì. Tutte le in questo punto djviene simile a quella che fa liniche pediatrie.be Llt'l I{eg110 ~rano rappresen·ndire lo stetosco~io applicato sulla laringe. ta te con i PJ.'off. Cou1b11, IelllDl<l, Cattaneo, Frn nf: la ·pettoriLoquia. c:joni, Spolverini, Cozzoli110. ('an11u ta . Di Cristinn . St11di are le s11e modalità e le ,çonclizioni ' di Caronia, Fiorè, l'incberle , ì\Iodigliani, Cncnc~ _\Il.1roduzione equivale a "studiare molte questioni laria, ecc., e nume1~ose sono state le adesi-0r1i di. di fonetica biologica; ed / egli lo fa ·Con il s.u o , Pr<r\incie, Comuni, E11ti di beneficenza . Le rela~lhi t11al e meto,do severo. all'orcline <lel giorno erano dl1e: .zioni . 1a. 1· aooinoterapi.a neile maiattie infettive del« On p eut tr,011ver, par la comparai·son de ce la infa11zia (proff. CAHONIA e Dr CRISTI~A). c1t1i a lieu ,dans ce..rtains i'11.struments à V·ent, la 2a Assi.sten.za a.lla- pri1n<t infan.ç·ia (proff. .._.\.L)·aison de ces différe n ces : on sait qt1e '.Plus le I.ARIA e MODIGLIA'XI). " diapason d'une flute est ·grave, et moins on e11 Delle due importanti relazioni diamo lln sunto. peut tir:er .de son, et que les l> rtsses de flute traVaoci11,oterapia (pr-0f. CAR0N'IA, Napoli). - L'0., ,·ersière que l'on a essayé de faire à l'octave f<1 tta la. ~tori.a del metodo del quale i primi tende cet instrum.ent ne donnent qu un murmur e tativi _risalg·ono a Wright, tratteggia le tre ta.psourd, et à peine plus sonore c1t1e c.elui d11 pe principaJi della vaccinotera1)ia fino ' a quésto ' inomento, la prima segnata dallo stnbilirsi del vent passant dans un tt1yat1 de poele. La coprincipio di poter con1battere la malattia medianlo11ne d~air que les lèvres et l 'haleine du mutP lo ste~:o agente morboso; la seconda dallo ims icien p·e uvsnt pousser par l'en1bouchure étroipiego nella pratica vaccinale della via endoy·eniJte de l'instrume'nJ est trop . faible pour faire &t (Ishikawa); la. terza caratterizoo.ta dalla iul'ésonner un e capacité at1ssi v aste» . trorluzi.011e dei nuovi tipi di vaccini, sia specifici L' egofonict è una rison.a nza })articolare dell::t ehe aspecifici, e dall'aprirsi del nuovo ca1)itolo \"OCe che si fa sen tire presso a lJOCo negli stessi "della prolei1iotera.1Yia. · p11nti della broncofonia, coi11cide spesso co11 Fatta u1-ui e atta ed an1pia rivista dei yari ti11i cli vaccini specifici ecl as11ecifici. dimostra la su· essa, ma è legata a con dizioni anaton1icl1e cli1
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· periorità l1 r efficacia dei \accini lisiz7.n1ti (Di Cristina e Caro11ia)), le vie migliori di introduzione 11<'1 bambino, le <losi, e tracciato un quadro della r~azione vaccinica e del meCCTtnis1uo di azione clel vaccino. accenna alla nt1ova teoria del Wright, i1er cui çgni organismo avrebbe dei poteri di di- ' ·fesa naturali (filassi) f' dei mezzi di distribuzione a.i questi poteri (cat.Rfilassi). Filassi e cat:afila.ssi i·ap1)resenterebbero l'immt1nità naturale che con .stimoli appropria ti (vaccini, l)roteine) i1oi possia- . mo rinforzare p rovocando una reazione di al'riccbimento. . Citate le Ynrie i11qtesi ·11er sp~egare il processo vacci110-tera11ico secondo· l'O . (·on 1n Yaccinoterar•in on1ologa , si ha esaltan1ento della immunità n llergica .e l'entrata in nzjone di altri elementi di difesa a~pecifici, per effetto della vaccinoterapia <ì:"pecifica .e11trano in azione quasi esclusivamente gli ele111enti di difesa aspecifici. Enumerate le aplllicazioni e i risultati dell::i Yaccinoterapia nelle <liverse forme mol'bose della infanzia, 1'0. conclt1de afferruando che: a) la ya cci11oterapia nelle infezioni batteriche òi1 buoni l'i~ultati. superiori• a quelli di t utti i inetodi curativi oggi in uso, n1entre risultc-'lti nulli c1i't nelle infezioni J)rotozoa i·ie: b) Ja yacc.:inoterapi ~t specifica, specie con Yacc:i11i ll sizzati, regi.stra i n1i.gliori e l)iù costanti st1c:ce --si di fron te alla v.accinot~rapia aspecificn, e 11e troYn la st1a in{licazione nelle forme n1orb<>se infettive a c.l etiologia ignota. DI CnISTI:\'.\ (Pcllermo) . - I /O., do1)0 lln mint1to e:-\arue delle condizioni in1n1unitarie del lattante etl 1!111<1 precisa. disamina della immunità conp:Pnita, della in11nt1nità allergica na t11ralè, dellà i1un1uuità incletermi11at:a e della a llergica p1·oyoca ta, a ccenna a lla tecnicil va ccinoterapica nel la ttn 11te nl ineto<lo ùi Wright modificato, a i var1 tiIJi cli ' Y<l ccini (lisizza ti, aspecifici). L'imn11111itit nel lattante è sostenut:a da tre #fattori: 10. .allattaruento; 2° SYilt1ppo dell'accresci1nento regolare d~ll'organismo; 3° eredità immt1nita rin. L'in1munità nel lattante è tra smessa, allergi~1 e cellt1lare ed indeterminata. I l meccanismo di azione dei vaccini non è ben chiaro, poic:l1è sp(.l ~o i11tervengo110 fattori di compenso non bene tudia.ti con azione imponente. Kel primo trin1cstre jl lattante si lascia influenzare ben P-Oc·o dall'uso dei \'accini, nell'età ulteriore è meg~io infit1er1za l'irum1111i tà .indet~rminata , per la quale rispQnclono l>eu~ i vaccini lisizzati e la 1J1'oteinoterapia. Il latt:ante è ~geYola to d.agli intel'Yenti vaccinali e risente grandiRòimi benefici specie nella ~psi dovuta a cocchi: la tt1ber.colosi, in tutte le s11e manifestazioni ne-1 lattante, 11011 è influenzata dalla. vaccinoterapia. ,. , ..r. .a vaccinotern pia nel lattante è la più ardita ni1plic.:'lzione <lel laboratorio ai •Serviz1 della . cl~ni~ ca; essa dà già risultati buoni e ne darà mlgl1or1 quando la tecnica dei vaccini sarà perfezionata. Assistenza alla prima i11fa1izia lf'gitt·in1a (professor ALL.\RIA. Torino). - A..cc-ennato a lla mort<llità infa ntile in Italia, cli~ è nncora doppia di quella minimn cl i altri Stati (No1·yegia), affermn ' \
cl1e tre gr11p11i di ma l~ ttie concorrono a ciò : le ;1ffezioni a cu te dell'apr1arato digerente; le a:ffezio11.i congepite; le a ffezioni acute dell'apparato respira torio; l'età, il sesso, le stagioni, i· climi, le calamità pubbliche, lo stato civile dei bambini, • lo st:ato di salute ed f'Conomico dei genftori f aYoriscono l 'elevatezza della mortalità nella prima infanzia, e così anche il tipo di allattamento e la professione dei genitori. .... I mezzi per combattere tale n1ortalità sono tre: 1" l'istruzione_ pediatrica; 2° la legi~lazione sanitaria; 3° l'assistenza ùiretta a ll'infanzia. Dimostrata l'i1~ilità (lell'insegnou1ento pediatrico obbligatorio ed alle leg-gi r1r0Yvide che concorrono alla tutela del bambi110, llire che l' assist~nza di esso sp~tta a lla m«ldrc ed nl1a fa111iglia: le pubbljcbe istituzioni 1'iutano ('{1 integrano il compito òP.lla madre e della famiglia e quando quest<> nu111ca lo sostituil"'cono. L 'assistenza an1bulatoria si sYolge eon consult;1zioni 11el'iodicl1e pei lattanti, di~tributor1 di latte, di fa r ine, (li corredi1ù, di medicinali e comè ni1)to a limentare alla madre nutrice (refettori): 1'<:1ssistenza con r icovero <lbbrnccia le sale di cn~todia, l'asilo d i lattanti snni di madri malate~ l'asilo matern,o, lt' pOH'}Jonniè1·es . Istituzioni sussidiarie sono le visitatri:o,i a. dorn icil io, i CJomitati J>er il la vor-0 a domìcilio, e l'Uffic~o del baliatico. In It:alia queste or>ere han110 raggit1nto un noteYole sviluppo, specie per oper a di pediatri, e costihliscono uno dei . mezzi J)iù forti i1e1· combattere la mortalità. infa ntile. Assistenz a ail-a p rinia infa1izia illegitti1na (prQfe sbr ~lODIGI.IAì\""I R onia) . - L'O., dimostrata con
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' dati di fatto e cifre la diminuzione del numero dei bµmbini illegittimi nati in It:alia ·dal 1887 e<l <llla diminuzione degli esposti, a ccenna alla mortalità fra gli illegittimi e gli es1)osti che, è cloloroso il dirlo, è il dop11io i.n confronto a· quella e1le si verifica fra i legittimi, ed è qua s~ esclt1sivamente a carioo degli assistiti. nei. brefotrofi. • IJamenta e;be questi I stituti diano relazioni ~ca.rse, saltuarie ed incomplete, più che altro con lo scopo di mettere nelln 111igliore luce i risultn ti ottenuti, e fatta 1111a i11inuta analisi delle principali cause di m-0rte, con critica stringentee serrata segna le. tt1tte le rleficienze dei brefotrofi yenuti meno a lla loro or iginaria funzione ùi . ' . . deposito teR1J)Oraneo degli es1)0st1, con corr1spoudente a u mento di ba1nbini i)Osti ad a llattamento artificiale. Pe1 e-ffetto della guerra questa con(lizione di cose è andata :fino a ll'intollerabile: le cifre del Brefotrofio di Roma bastano a dimostratlo : fra i bambi11i posti. ad allattàmento artificiale n1orivn. il 93 %, e ciò, tronne l'are eccezioni, i:ii avYerava in tutti i Brefotrofi del Regno. Unica yia di n scita a Qt1esto statò di cose è quella di assicurar~ al ba in bino illegittimo il l attr-: della propri~ rundre : ecl assicurargli la rna dre. (~uest-0 compito implica l1na serie di provvedimenti sociali necessari: ricerca della maternità, della paternità abolizione dei Brefotrofi. .Accenna all~ obiezioni 'a que ta rifo1·1n~1 per la quale il 50 ° 'o delle nostre ProYincie si sono mostrate fayore,
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SEZIONE
PR~TI CA_
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voli ed alle varie proposte di trasformazione di Società Lombarda q11esti Istituti. .di Scienze mediche e biologiche in Milano. Come progrÀmu1a cli azione do\rebbe primaria. • mente abolirsi la 1·uota, applicando largamente la Se<lu I a clel 4 giugno 1920. ricerca amministrativa della maternità, d9vrebbePr~sidenza del prof. DEVOTO. ro essere miglio l'U te le condizioni interne del brefotrofio, che, dovr~bbe essere istituto modello di Il clo11;0 rltn1 ·ico d &l diaframrna 1n1ericoltura. . 1ieil' encefa,l i f P r pid ent ica. J/as$istenza extrabrefotrofia]e de\e essere diretta ~111 ·a ssistenza !llla madre (materiale, igiel\iONCALVI L. -- Il clono ritmico del dia.framroa 11ira, leg;ale, sociale), ed a1 bambino: q11est-0 cou1- "' f11 segnalato con l1na cel'ta freqt1enza nelle sinpito spetta al pediatra e come ti110 di questa asclromi encefalitiche che caratoorjzzano l'ulttma épisistenza cita l'esperimento attuato nella Ca1)itate .demia d 'influenza. Esso può ·inoltre presentarsi dall'A ss isten za ':·n aterna organizzata d.all'oratore, come manifestazione nervosa monosintomatica. nel che ha dato risultati S"Ostanziali. corso o nel seguito cli t1n se1nplice attacco influenI.a clirezionf\ dei Brefotrofi poi, seco11do jl :\lozale .. Questo singolar~ fa tto spastico, che quando digliani, do,-tebbe essere afficl~ ta a J:>ersonale teci1on è accompagnato d&l singhiozzo nè dal clono nieo. re~ponsabile e1l 1ndipe11df\nte. in moclo chP simultaneo dei m11scoli addominali ha una. fisioquesto i tituto ce~i <l i essere la c:ittadelln ·chi11sa nomia ,·eramente caratteristica, olt re costituire, se della illegalit<'l legalizzata . yreseute, un buon segno diagnostico, permette di • stabilire l1n ulteriore punto di collegamento tra Queste rela zioni sull'assistenza alla infanzin jl processo infettivo eminentemente nel1roto~sico dettero luogo a·d una discussione 2lta ed elevata dell' influenza e le molteplici espressioni · cliniche e come corollario nella seduta del 24 fu appro'·a t-0 a lla unanimità, d,a l Congresso., . tl seg·uente cnln1inante nella. cosi detta encefalite epidemica. ordine del giorno presentato dal prof. ~polverini . Su.lla curn rli tal'lt'ne oi8ti ossee. cli Rorua: • «Il Cong·resso, consideratoi -che· la P.rotezionP )1.1..1occH1 A. L'O. riferi,s ce lln caso interesdella inf~nzia si svolge :11 presente in Italia in sa11te di cjsti' ossea da lui operato e guarito . . mo(lo irra?Jioriale, incompleto e clisorganizza to i11 J . . 'O. si intrattiene @ Ulla patog·enesi di queste ciDJancanza di una legge adatta; sti. Si estende poi sulla cura cl1irurgica, la quaJe riconosciuta la necessità che ogni opern cl~ consistette nel suo paziente nella osteotomia con nssi~tenza debba ~,·olgersi parallelan1ente a quelapertura delle cisti, scucchiaiamento e cauterizza1~ cli -prevideuza, di eùucaz ione e cli cult11ra inzione. dispen ~n bili per una completa e l'azionale proteI/O. dimostra con radiografie eseguite su cces<:>i. zione della infanzia ; Ya mente il processo cli riparazione. \ fa Yoti c:be i J)()teri costituiti, in linea -Pl'inc-ipn le, bn sa11dosi s11gli istituti delle Provincie, dei EncPfa_lite é']>-iclen1ioa e n1alattia di Parkin.son. C'on1uni, su q11elli di assicurazione e scientifici ~ :i\lEDEA E. --=- .A. proPosito di due casi capita.ti t~11endo l)resenti le n11merose inizia ti ve pubbliche 5otto la sua osservazione e presentanti in pieno ~ }>riva.te già esiste11ti a favore dei bambini, prola sintomatologia del morbo di Parkinson, l'O. rimnlghino una liberatJ.e ed organica legiskl.zi-0ne cl1inrua. l'attenzio11e sul la necessi tà di t1n esame Jl€r tt1tta l' Italia a favore della infanzia tanto ac:curato e di una. accurata anamnesi per evitare . legittima che illegittima, in ·modo da garentire eventuali er i:ori cliagnostici tra una paralisi agi<>vunqt1e l'a s~istenza completa. a lla madre e<l a l tante vera e pròpria e una sindrome parkinsoniana ba1ubino in ispecie lattante; da E. E. Si tratta di forme che miglioreranno col in linea suborclinata provvedano subito alla tempo corue miglioreranno molti degli esiti dell'E. trasfo1·1nazione totale degli attuali Brefotrofi in E., o queste sindromi ,si faranno stabili o, peggio .\sili per l'assistenza alle madri ed ai bambi11i ancora, evolveranno in senso progressivo come le i-;otto la direrhione e la responsabilità del medico vere paralisi agitanti? L'O. ritiene che la propediatra, ed inoltre che nei luoghi sede di Unignosi çlebba essere assai riservataJ a lme110 pei \ersità il Direttore della Clinica Pediatrica sia casi che presentano la · gravità di quelli da luf cli diritto membro della Commissione amministraQSServati. Infine 1'0. esprime il eoncetto che la trice del Brefotrofio con l'autorizzazione di va' n1alattia di Parkinson sia lln'affezìone orga nica lersi cle1 materiale clinico per l'insegnamento \1fdel sisteu1a nervoso centrale. ficiale ». , . . Nei g iorni susseguenti fino al 26 furono fatte ~L ~· f.one cu,rativa dello statu alti rifilatt·ioo ('Yn r1latti(J, d.a soci ed aderenti a l Congresso varie comunica da, si.c>ro) rie"lle 1nariifesta .~··ioni di. diatesi e?n,orzioni. l ragioa . · . A sede del f11turo (Jongresso ft1 scelta Milano. Proceclutosi alle elezloni delle cariche òella SoRONCHETTI V. Storia clinica di un caso di pe· cietà ltc'lliana. di Pedia trja ft1 nominato Preside11liosi reuma tica e di un caso di morbo maculoso ru ' te il prof. Comba di Firenze e vice-presidente il Wer loff, nei quali le manifestazioni ~morragiche, 11rof. lemma di Napo1i. A Presidente onorario fu sco~parse temporaneamente in seguito ad inienominnto l'illt1Stl'e prof. l,uigi Concetti. , zioni di siero, cessarono del tutto collo st:R bilirsi GENOESE. di una sindrome di malattia da siero. Raffronto
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t:li tal~ dne càsi col caso analogo r iferito da Dufour e Cron . Di scuss ion~ ed accen110 . alla possibilità che. la regola risultante dalla osser-ruzior1e cli "'\\""idal, ...\brami, di D11four e Cro~, di Dnfour e Hello 1X>S&1 .·l1bire clelle eccezioni, in quanto ancl1e l'esa11tem<'l (li un siero l >Uò talora, sia pure rat·issillUlmente, presentar i i11 forma di esantema emorragico, comù iI1 un caso perso11a~e che Yiene r ife rit-0. LUIGI PRETI.
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Società ll'Iedico-Chirurgica di Pavia '
~eduta _:lltc ra .~ioui
Ln dott0ressa
rlel 9 lugli o 1920.
degli ele111enli clel sangul. •
ROCCADORO 1111 f~ittù
og·getto di
Ull:l
s ua corn11nicazio11e un « Co1itributo aiio ."i.' ;.<dio df1le alte razion.i (legll eie1nenti del sangue in di,versi stati patologici», colla fondamentale idea direttiYa che le sue ricerche do,•essero svolgersi i1el cloppio indirjzzo : ql1ello sperime·1t.ale è q11ello dc--L1·osseTvazi-0~.ie clinica. Nel lavo1·0 in c.ttensu dj prossilna pt1bblicnzione si trovano descritti in dettaglio così le alte1'.azioni ruorfologiche più <.tccentuate che· l1a poturo verificare negli elen1(\nti del sangue, come le differe1lZe legate ai diYer si stati patologici. 1
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E.·periJl~e 1~ ti
d.i ,racci riciterapia per via 1·e.-!>iratoria.
GA~BARRI~I A. -
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JL P JLJ CL l~ I CO
L'O. riferisce i risu)tati di al-
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. ùi sospen. io11<· <li e1nazie <li cane in sol. fis. ul · 0.85 % centrifugate a 3 ,mi1:<1 giri, indi lacc.'lte con H 2 O sterile e 1sot0fnizzate, e ha J)()tuto vedere: 1° elle dura nte l'accesso emoglobinurico, mentre l'animnle en1ette con le urine (a~bumina, os~iernoglobina, l)igmenti biliari, urubilina) si h~n no modificazioni notevoli del sangue (diminUZi.one del tasso emoglohinico, del· numero dei globuli Tossi, a umenito dei globuli bianchi) le quali fuor c1€ll·accesso scompaiono; 20 che l'ipetute iniezioni endoperitoneali se fatte a lunghi intervalli di tempo preservano l'anilllille dalla emoglobinuria e si ripercuotono benefieamente sul ~nngue portando stabilment.e al diso1)ra della nor1ua il tasso emoglobinico, il numero dei glob11li rossi e dei globuli biainchi (sem• pte leucocitosi linfociticu); I 30 cl1e si! riesce ad evita r~ l'emoglobinuria Lasciando invariata. o quaSi la crasi sanguigna allÒrchè il liqu·i(lo prima della iniezione si ina.ttivi a 56° per 3 ore OJ)pure si inietti n elle venè contem1>oraneamen te •:tl liquido del ~iero di ca11e re-·o en 1-0g·lobin urico.
I 11 ust ri v ·ri.giun ieri il i
g1~crra 'in
Ge·r mania.. - Note
anrt'tomo-patolof!;c11e >nacrosoopiohP e> cliniche . REix~
G. -
Fa l111'es1)()sizione dettagliata del
cibo distribuito colà ·ai Ilrigiohieri di guerra dimostrando in n1odo l)alese l'enorme diffe1·enza fra il re;.1le fabbisogno per la Yita di essi e.d il wiuill.lo q11.a11tita.tiYo som1nin.i.strato, assolutamente t11sTtfficiente aneli~ alla' vita più misera. Pn.ssan<lo in rassegna le Yarie I.orme morbose che . colpironv • prevale ntemente i !nostri prigionieri. mette in eYidenza l'alta percentualità di morti a vuta. Parlando dell'idremia degli aff4llliati mette in rilievo, nei riguardi clinici, specialmente la temperatura sempre sub-11ormale e la bradicardia <.lCce11tuata (dai 35 a 4Ò puls. n.l minuto). Acceilll<'l. a brndièardie più marcate notate da autori tedeschi. II11lse in qualci1e çaso notò solo 26 puls. al minuto. I reperti «tna tonlo-patologici dimostralllo, in ogni caso venuto a morte, una marcata atrofia ·degli organi' (il cuore pesò talYolta solo 150 gr. circa) e la scomparsa totale clell'adipe, in l'elazione indiscussa coll'affamamento, col fr~do, colle fatiche inumane studiatan1ente imposte ai pria·ionieri. Parla di frequenti casi di polmonite lol)are astenica e del sorprendente tllumero di casr cli tubercolosi specioJ111ente I)()lmonare c-0là verificatisi.
c t1ni tentativi di vaccinoterapk'1. per - via respil't\toria in forme n perte di tu bércolosi polmonare, imp'iegnndo \acc-i11i polivalenti antipioge.ni, allo SC<YPO di influenzare la coopernzione della oosidet. ta flora <l soocj a ta, a cui spesso s i devono rife1ire le temperat11re elevate e tenaci dei tubercolosi. L'O. si è serYito di un nebulizz~Ltol'e rec~ntemente 1deato daì Nicolaj, ~he ris1.x>rrde ai requisiti fon<Ja.mentali della terapia. i1ialatoria. I vaccini somministrati per via aerea fu•r-0i_io sem.p re ben tollerati e non 1provoc.aTono mai l'eazione intensa, co1ne si ha invece allorquando sono introdotti nelle ,·ene. ~elle lesio11i tubercol~1ri poco estese la. ten1..; 11eratuC'a si abbassava più o meno; subito dopo le 1·rime nebulizzazioni di vacc,i no; in t1n caso la di1uint1zione. àella febbre fu gra·d uale e si raggi11nse 1'aptressia in poco tempo. Di solit?, con l'abba&·arsi della ten1peratura .si notava una riduzione <]ella quantitit . di escreato emesso, nelle 24 ore. La ~amministrazione dei comuni antipiretici o le nehuliz7.<lzioni fatte con sémpliee ya por acqueo per cljy·ersi giorni prima....del1trattamento non modi.fica' fegato . .._'11ll'rstirpr1ziorie del ,·ano sensibilmente la curva- te1 mica. /In ca·s i di lesioni .tubercolari vaste le· ·regressioni termicl1e A. PERP.OXGITO. -- Premesse a lcune osservazioni f urono lievi, insmbili e ~oprattutto tem·p oranee, circa il metodo col quale si ottiene l'anasto~osi eosicch è, sospendendo le neb\1liz~azioni , la febbre - fra la ye11a i}()rta e la T"ell.a cava ed esposte le ratendeT"a a risalire. gioni per eui l'operazione di T a n sini, le altre che • la equi-valgono e specialmente que lla dell' .A. che Jlodificazioni c n1atol.o'giolfe ed 1tr()lur1ic7IP ·i n una a11partiene a questo gruppo, è preferibile all'opeparticolare forn1a <li emogl obinuria 8Pf'rin1entale. rn7.ione di E ck: e a quella <li Qneirolo. I/ ..A.. sostie:n~ clxe l'~. tir'l>azioue del fegato, per scin<lere L . Oo:r--.iwrr. - L ' O. ha l])rovocato su cani ace:escli qnnntn è possibil<? l'azion~ dello schocl;;: operatorio . en1oglobinurici inietta11do i1e l peritoneo di essi (la ql1Pllo (lell~l iun11eanza dell'org<.1 110 . deve essere per ogni kg. di pero di ·anin1ale 5 cc. di sedimento 1
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f<1tta i n due tempi, fra i qllali intercedano almeno ~lcune settilllil.ne : anastomoi:,i della porta con la C:à \a e estir1)azione del feg·ato. ' In base alle l)roprie ricerche ritiene ch·e assollltamente non si posso.no considerare equivalenti la legatura delrarteria ei)a tica in, segl1ito alla devinzione del circolo portalè e l'estirpazione del fegato: di qt1est'uJtimo es1Jerimento soltanto egli inteucle di occuparsi i1ella i>resente ooml1nicaz;i.one. Ritiene clel pari necessari-0 evita.re di s0ttoporre l'animale !>l'ima 'dell'operazione a un periodo di digiuno ecce~. ivn111ente 111ng·o }Jer .quanto operanùo così si -0tteuga pià facilmente t1na sopra vYivenzc1 rela tiYi1IDente maggiore dell'animale. J ca!lj 01:>era ti muoio110 i11 un periodo che va l'i;1 da 2 a 8 ore. Rela tiYamente alla causa della morte, contrariamente a quanto si ammette, l' A. sostiene in base ai Slloi i:isultati, che non si p11ò ritenere dimostrato essa pro,ènga da t1n avvele11:lmento da carbamato di an:mopio e neppure da r t1na intofiSi<:azione acida . L' •.\... si è OCClll)ato in m-0do speciale del ricnrnbiD dell '~zoto; per qt1anto riguarda le orine i suoi · ri~'11ltati, pi11 c01J11pleti e più :fini, rispondono però ~llle linee generali cli quelli della scuola di P~1 ulo\V e di Abderha1{1en . Per ciò ehe rig:l1nrda il &1 11-• P.;ue invece, egli ha potuto mettere in evidenz<t fatti che st:a.n110. in disacoor<lo con le ricerche ùi quegli os5'en-atori, e fatti roi:npletamente nuovi. Dnl J)nnto cli ,·ista delle e0stanti fisico-chim i ·1_1e si 11a un abba samento del J)unto cli congelazioue e llll a nruento della condl1ttj.vitit elettri~'l spe · C'ifica. D.11 punto cli Yista dei corvi azotati, egli ha .no· ta to a la t.o di quantità di ammoniaca relativamente assai l)iecole, t1na dimin11zione notevolissi111a clell'azoto ureico, il q~ale in talt1ni casi arl'iva · a non ~ssere ptù closablle coi comuni metodi di ricerca. Ancora più c~ratteristico è l'aumento <leJl'aCiÙO uriCO che arriYa nel sangt1e del cane (animale a ricambio p11ril1i'co .e ssenzialmebte in allantoina).. a cifre che sono · fino ad oggi note '-olta nto per il sangue dell 't1omo uricemico prima òelrnccesso gottoso. •
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A.
GASBARRIX I.
Anconetana.
C llirurgia del pi~de varo- equirio.
· Ciste del rn.esentere.
Dott. Grouo 1L\RCORELL!. - I/O. riferisce la storia clinica 'd'una ciste ruesenterioo vascolare cl1ilo~, gt1arita in lln -0peraio di 50 anni' con in: tervento chirl1rgico. 7 '111110 1ri
i-nfia 111111 àtor·i da ·in,.iezio?ii cli olio oariforato (1-a sclinu1n i) .
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Dott. G. \,.1 . ANI. - J;'O . richiàll.la !~attenzione clei colleghi - ..e ne u108tr<1 alcuni ca' si clinici ~opra una speciale forma di tumore i11fiamma.torjo cl1e in quale:l1e caso tiene (lietro Hlle iniezioni di oJio canforato con ol io ùi vp.selìnn (Yaselinomi). 'I /O. crede che oltre I 'olio cli "" selina vi entri a Il<:he la s1)eciale costituzione ùei sogg·etti, a vendo <>sservato questi v~1seli11on1i sopratutto nei sogg·etti con ten<leuza all'obe~ità t1n po' avanti negli .anni . ' ed in ispecie nelle donne. Co11siglia Ql1indi, per eYitnre la J)l'Ocluzione, di <1ne ti Y<tselinomi, l'uso della cn nfora in olio vegetale pt11·issi1)10 ed ej:erizznto. Dott. RAI.YOLINr.
Importante pubblicazione: prof. L"CIOI CONCETTl Direttore della. Clinica Pediatrica nella R. (jnh·ersità di Roma.
Edizione notevol111e11te accresciuta e corretta) Prezzo L. 8
'O)ll\IA~IO.
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guarigione avviene ·subito
Dott. NL""\"O DE PAOLI. - ESJ){)De due casi osservati in donnf:l e dipenùenti dalla maternità. AvY<.>nuto il !)arto nella prima donna e so~peso l'alk1 ttamento nella seconda, ogni feuome110 se-0m1)arve. È ammes~o che ta 11 f1:i tti dipenda110 d<1llo apva rato para ti'l'O·i deo . 111 un terzo caso ·le mauifeswzioni tetaniche sçoppiarono in segt1ito a.d i ntluenza, c·lle è tra le rualattie infetttve quella che facilmente fa inso"!.'gel'e la sindrome. • In lln quarto caso con les ione tiroidea e accessi cl i tetania i n11merosi fenomeni di tetania sono, s~ c:ondo 1'0 .. da porre in relazione con la l~i:::ione nll8 tiroid~ che ha inter~. sa to for •e le va r n tiroidi inter11e.
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Dott. LUIGI I,oYADINA. - L·o. dopo aYer discusso 1,1 etiologia svariata e le a lteraziorii anatomiche, ar·c:enna a lle varie cu.re. meccaniche inc1·l1ente, e clic-e che e.la esse non ebbe mai la fortuna di veùete m~ravigliosi rist1ltK'1.ti, oome alcuno afferma. Disct1te i Yari 111etodi eruenti, e dell '011erazione di lll1elvs <lice che essa p u ò essere, f;1 tta util me11te, ma non ,-i è cla perare il iisulta to che si ha i1egli interY(lnti ossei. Egli invece ha ottenuto ottimi ris11lta.ti eon l'astragale<:to1nia. la qualP tog·lie il corpu.~ ne<t,,itiaP, acco1111>~1~nata da acl1illeo1lla~ti<"1 ed eyeut.. I
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Jlanifestazi011i cli t ctania negl-i adulti.
TJugJio 1920.
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adunanza -
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L'IGIENE DEL BAMBINO,·
~ledico-Chirurgica
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tqa1ruente r•JJelp~. <~d è Sbl.bile.
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Società
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- Prefazione . Parte I. Alimentazione e nutri· zione. Considerazioni generali s ulla digestion e e nutrizione del bambino . ~Ietodi di esami ùel latte . Sostanze estranee del . . latte · Allattamento materno · ALiatta mento misto - •.\Jlatt:imento pe1· nutrice - A.Hattament·o artificiale - Intolleranza .per il la.tte - Latti acidi - Surrogati e succedanei del latte · va. lore nutritivo ed economico dei vari alimenti - Anomalie e di~ ' sordini nella alimentazione infantile. - P arte II. lgien~ gene. rai e infantile. Ambi ente esterno abitudini · Igiene della pelle, vesti - Igiene della bocca - Igiene del naso e dell'orecchio Igiene delPocchio · Igiene di alcune praticbt' ùi profilas5i n1e• dica . Igiene della psiche · Igiene e n1ala.ttie ùella -cuoia Igiene del bambino malato. Inviare cartolina vaglia al CaY. Lr IGI POZZI. YI<\ Si tina, n. 14, Romll .
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IL POLICLINICO
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CASISTICA E TERAPIA.
1° La v.arietA. supp11rata : di essa ne esa-
Tubercolosi renale .. .I sin ton1i della . . tuber'lcolosi reil'.lale sòno in gen,erale poco noti; p~r una diagnosi precoce, • G. Vehler (Deut sclie 1ned. Wochenschrift, 1920, n . 22) insiste parti1co l arment1e sull'importanza dell'.anaunnesi. Si ,deve chied,eire a~ paziente se esista il frequente bisogno di urinare, sintomo principiale della vesicica netnatta tu.bercola1~e; il l) azie11te rileva più chiaramein te tale fenomeno, a ccu sando di essere costretto aid alzarsi di il1otte •p er urinare. L'emorragiai imziale n ,ell 1orina 11 a quas i s empre isignifi,cato fatalle; &osa>etti .sono se1npre i dolori localizzati nelle l'egioni renali. L 'orina tube.1•colare · è per lo più leggermen·t e bia,ncastra con sedimento p urulento gi a llo-v-ercia.stro~ 0011tlen,e traoce idi ~lbumin1a,, . !leucociti senza a ltri ele.·m enti morfologici. ciò che è •Caratteristic.01. s ,alvo nei "cìasi ,d i infezi one mista, l ' Orina è sterile, ciò ·c.he è quasi patoignomonico d ella inf·ezione tubercoJ.arie. • _L\.lla pa]Jpaz.ione, s i norta una certa, dol,en.z ia (lella vesci.ca: si può p1u re r.i leivare l 1aumento di Yolume idei re11i e la 1do1'orrubilità; a tale scopo i· _t\. . con s i.glia la -palipa.z:Lone bimanuale, f u.tta., a ff errand·o alla vita il paziente supin·o, con le \Jli a ttro dita aJl dorso ed iJ. ipollice ante:riormente, facendo poi compie.re respirazioni prorfonde. P ·er Ja dia,gnostica funzionale, l'A. usa il carmirp.o d'indaco e la criosco~ia del sangue. I m poftante è pure la cistosc1opia, ch·e, nei caisi dJ ves ciche molto retr.atte, va..pr.e:eedruta da irri1gazioù1i metodi.che, con i·rri,giator:e alto, pe.r au1111entarne la 1c apareità : eiv,entua1ment.e si prati, cl1erà la cistosicorpia sotto naDcosi, o con ·u n solo catetere urete.ric-0, riserbando J'rultro canal e pe1· la irrigazione perm.anente Nei casi i1n c t1i non si p 1uò fare la diagno'si .in tal moido , l'A. non ri1pete }1a. cistoscopia, che p11 ò anche e1ssere ipericolosa (in due casi dell 'A. iJe_rforazione della vescica), ma · preferisce mettere a nudo bilater'a Jm.e nte i reni, reseguen.do cl.a q11e]Lo 1so51Petto un'e~i·s1sione ·di prova e procedendo, in secoo·d ·o tempo, all a necf.r.e ctomiia. I ·disturbi da vesc-iica TetrattJa per~istono talo·r a. d.opo l'.e s ti11pazion,e del r.ene; il ten1esmo to.rmentos o .p11ò n1igli,orare con la b agnatl1ra della vescica a trave rso iÌ monco.n e ureterico. fil. 1
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mina tre forme: La forma setticemica con febbre a grandi oscillazioni, polso rapido~ pus n eJle· urin,e, con ..ambo i reni infetti, con colibacilli nelle urine. Urine scarse, torbide, purulente senza 1, aspetto del le {}rrdinarie urine pielon.efrit~.che_ l)isturbi v·esçic.a.li l ievi 1S1;)e·s so; La fo,rma rein o-vescicaile; La fo1ma vescicale. In queste due forme i n1alati hanno i sintomi di una pielonefrite o di 11na ci.stite con gravi a~cidenti 10cali, scarsi fenomeni generali e febbre non oltrenassan te i 39° : le urine. sono palli·de, abbondanti, torbide, varia la quantità di pus . La inalattia è tenace e reci divante. ~ In tutti i casi riferi~i dall'autore, ha potuto ri.ttrovare di·sturbi intestinali varii, il più specsso costipazione ed in l1n caso -o,ccl11sio·n e intestinal e. L a prov.a del l'origine· intestinal e :n questi. casi è data dal miglioram-ento n otevoìe e.d alilche dalla gual'ig]'One cur,a ndo fa sol a affezione intestinale. In 11n caso una emocultura . 11a mosir,ato la Pl'eSenza di ·Colibacilli nel sangue. 2° La seconid a varietà di fatti ç!l1e esamina • J,A.1 è la colilbaci·lluria senza pus i1elle urine. Gli americani e .gli inglesi molto insistono s11 questo rerperto: questa colibacilluria pe.r I1A. è di origine intestinale per il fatto . che in due casi con la tera.p ia ~ccu r ata ir1testinal e gli acc:Lde.nti renali sono scompa1~i . 1
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~10NTELEONE.
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Nefriti e' pielonefriti di- origine intestinale . · Sindrome entero-renale. 1\I. Heitz-Boy er (Société l\1édicale des Hopita11x, 1919) 11a studi.uto numerosi casi di nef1·iti e pielonefr1ti di origine intestinale e li l1a divisi nelle s eg nenti varietà :
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Ematurie. L'ematltria (Pillet, Joilrrial des praticieris. n. ' 27-28, 19~)0) di t11tte le s in•d1romi urologiche,. , è la più frequente ·_ il suo stu di 0 è una fine diagnosi diffetenziale. Qua11do l1emat11ria è .abbondante non si di s c11te sulJ 1 ~ventuale preser1za di sangue nelle urine; quando è scarsa, eliminate le urine febbri!{ o medicamentose intensamente colorate, il 1Di.croscopio la svela,, o i11eglio, lo spettroscopio. I n tal modo ,distingueremo anche l'ematuria dall 'emo~lobinuria. Dal •p11pto idi vitsta, 1clini·co eliminata una provenieTlZa dalle m 1esitruazioni (nell e ve:rigini può e.s.ser tratten11to in vagina per vaTio tempo!) occorre indagarne) ,origine. 1
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La cistoscopia e la raidiologi a hanno detro11izzato la proV'a dei, tre biccllieiri : purtu ttavia qi1 esta ci !}UÒ foi·nire dei ,primi utili criteri. e fatto 11rinare il 9. in ti·e diversi bicchieri e st1ccessiYamentP, po ~ ~iamo dire che:
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l--\.NNO
xx-v·11,
FASC . 4~]
SEZI ONE PRATICr\
se il sangue gocciola dal m e.ato, proviene dall'uret11a; .. ~e il primo biochiere è ipiù colorato, proviene dalla prostata; se lo è l'ultÌmo giu·nge dalla vescica; .s ~ sono ul).iifoI'IIIlerrnente colorati i tre bicchieri, urine e sangu.e s0J10 ,e&creti 1simultan e~~ mente : quindi il .sangu.e viene dal rene. Basta ,p.ooo .s angu·e iper c olo·r are moTta· urJ.na - d.a 12 a 1·5 .gr. p er ,litro. La 1P·r e8enz,a .di coag1u~i proiva l' abbon da.nza ·d.el sa.ngme; ed essi possono essere : grossi e oorti - oriJgine vescicale; vermtfonmi e sottili, da 15 1a 20 cm. - ureterali; allungati e un po' più grandi - uretrali; fibrinosi, grigiastri, d1oipo lt1ng.o soggiorno in ·vescica . 1
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ElVIATUHIE TERlVIINALI VESCICALI .
L 'ematuria rp'u ò ~ssere totale (ren.e) o ter·m in1ale (\rescica); questa è in raplJOrto ·col graido della cilstite € può appar'ire: 1° All'inizi·o : p er congieistione pro,stato-vescicale intensa. Notasi comparsa r apida della piuria nell 'intervall10 d1elle ematu.ri:e. 2° Nel p eriodo delle ul cera.zio.n i vescicali le ultime gocce so·n o composte di sangue puro e s'acc.omipaign a no · con craJmip.o fiwalle ·dolorosissimo. Attestano l a tubercolosi : la ridU2i·one 'Più o men•o intensa deJla .cap1rucità vescicaJ.e. L a 1frequ:enza delle min1z ioni. Il dol10Te alla miI1Zione. La piuria. La ricerca .del bacillo ·di Koçh. L 'inoculazion.e . Le l·esioni dell'epidi·dimo e della prostata Calcolosi. - L'e.m aturria è.1proiv-0·cata dalla n10 ~ bilizzaz.ione d.el ca!l.:col10. D10Jore e sangue non compaiono .che di •giorno o nelle prime ore della notte. Per la diagnosi: Dolore ipogastriico negli " di calcoli. Esplosforzi. Emission~ preced.ente razione m etanica. Radioscopia a vescica vuota. 'I'umor i benigni. - Em ::tturie sr Jitwri.e, spontanee, indolori, spesso n.bl>on ò :=t nti. ' Diagn osi : Cistoscopia. Tumori malig·n ·i . - Ematurie spontanee, sia di giorno ·che di notte, - abbondanti, r·esiste.nti più .g iorr ni .sia al riposo che alla terrupia: cessanti ibruscameinte. L~ ultime 1goc1ce .sono di sangue puro. Divengono meno abbondanti e più fr.eiquenti ·col pr.ogre dire d el tumore. L'ematu·ria p1u ò m a nica.r e .e d esistere solo la ci'stite. Diagnosi: E splorazione r ettale. Cistos·copia . Tub ercol qs i. -
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EMATURIE TOTALI RENALI . ,
L 'e\m aturia si ha- all'inizio p er ropg€stione inten sa., frequente s1peieiialmente se la lesione è corticale. Può essere abb.on.dante . lTrubercolOsi. -
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Nell'inter\·allo fra , un'ematuria e l 'ailtra le urine son.o to.rbide. Di~gnosi : Piuria intermittente. .con o senza un tumore renale. Cistite .secondari a. Si d is tingue. la nefrite ematurie;a .p·er Iia. pTesenza di cilindri, ~'demi , segni di uremia, ri tenzione di urea nel 1sangiue, assenza di bacilli 1d'i Ko·Clh. Calcolosi . .- L'ematuri~ è abb'O'nidante .s pecirè ' in .ca:si rli ieris'ta.U.li duri d i oa.s alato. P.r eicied e: e, Sì?ecialm·e111te, segue la çolica nefritica. Le em a turie. i.hanno una lun.ga durata, p~r anni, senza che il rene aJUmenti n1olto id i volumé e ch e le condizioni 1g·eneTali ne soffrano. Diagnosi: Emazie al microscorpio prima e do1)0 uno· sforzo . Dolori lombari ;provocati d a una marci1a1. E ccesso ·di aci.do l1riqo. Radiografia. Eli; min,a zi.one d i 1sahibi a . A meno che non -ci siano complic:1zio11i. il rer1e non è sem·11re a11mentato di voluirne. ·Ematuri a, S'Pontanea, a.bb1ondante, r~ci.divantei, talora con p;atoignomoni·ci' co1rugull l1reterali. Cilindri ematici. Minzio·n i ora chi'are o·r a con sangue.. Pooo· rpUis1. Ematuria 'Più alb, bo.ndanti m a ipiù di1s tanziate di quelle ·dei neo plasmi vesciJcali. Grosso rene. Di1a gnosi: Cistoscopia.
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Cancro. -
EMATU RIE I NIZIALI U RETRALI.
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Il più s9ess·o .date dalla ipertrofia prostatica, o ne.l~a caJ'ICinosi pro.stato-p:elviiea, tube:rc:olosi prostatica, n·eii cor'!)i estranei, calcoli uretrali, n.ei t raumatismi uretrali. • •
E same <),ell' ematurico . •
1° .P a l1pare i .reini. Sipe,sso ftn dall a ,prima ema1
turia s i 11>aJ.a>1a un g:r.osso• tumore de l r·e ne : ,p resso gli UiOID.ini il so~o fatto che si p altpi il polo inferiore del rene prova ·che questo è malato poichè un r.ene _normale. e. n.or.malment~ situato è impalpi-a bile. . 2° Palpare l'ipogastrio: se s i' riscontra un globo vescicale vol~inoso si tratta di un 1p.ro statico ch e sanguina in Ufl:a ves-ci ca di·stesa. 3° Palpare epi.di·dimi e testicoli per riscontrarvi .u:çio o più nodi in duriti di tmbercolo'Si. 4° Es!Pl.orazion.e rett.Ja11e utile per la cancinosi prostatica o per· i tumon 1della veisci.oa. f)0 ,c ,ateterismo aisettico ·e ·priu.d ent~. Non intr.o durr e in una vescica ematuri.ca u.n espl0tratore o:n~e.talli.co: un tu moire può dar luo•g o 'ad emo.rraigie ribelli. 6° Cist0iscopia : fatta dJa:ll10 specialista duran .te t1n'ematuria o n,e gli intervalli. 7° Cateterismo 1.1retera1e.. 1 ,
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lL PuLlCLINICO
EMATURL~ DA T.RA-CMI.
1° Pet rottu.ra ,· dell'uretr,a: d1entro ·o i11torno all'.ure·t ra. - ·di iJ.1tensit~ varia sec·ondo la s 1ede o il trauma. · . 2° Per false strade nell'uretra in seguito a sondaggio cattivo con oon,de metalliche o di g omn1a, ma a punta dritta od olivare. Ematuria iPo&siamo ave.re a vacuo .pe.r 1deoon1pressione b,r u,s,ca d·ella ·vescica, n~Jle contu·s i,oni o ferite dellJa vesciic a o del rene: esclusi' questi casi pen·sa1re: al1e errnatt1r1e ·del.l!à. 1g ravidanza, del rene mobile (!Per . vari~i del collo vescica.Le,); alle ematurie essenziali (emofilia - parassiti); all' emiglo'1ìinuria.
Piccoli papillomi vescicali . . . Ipernefromi . . . . . . . . . •. 'fumori benigni d.elJa p1"0 stata T1unori mali.g ni della prostata • Nefrite . . . . . . Tuberc·oO.osi renale ldronefrooi . . . . Calcoli renali . . . Ca.licoli nell'uretere, C:al,coli nella nrostata . M-orbo di BiarnJti . . . Rene po1li1cistico Divertic-qli vescicali Cistitè pf!Api[lare
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La .consiiderazione di q11este cif.re fa rile·v al'e . Cura. che l1na metà dei casi di ematuria ·o sse.rvati Preventiva. - Coilnbattere le caJuse di cor1g.e- dall'A. è .data ·da tumori della ves cica, ed il stione1vescicale (vita sedenta1·ia, liba.zioni, ecc. ); 64 % .a.a t11mori in genere, ciò che stia. ad indi1·ilpow per i calcolosi . . -carie ch·e ; in ·presenza di un'ematuria non v~ è Palliativa. - Ghiaccio sull'ipoga.strio; 4 gr. tanto temff)o da perder.e ed oiocorre. p .r ocedere cli. .cloruro di calcio; 10 gocce .di per.clO·ruro di stpeditamente a ri.cercar11e l a causa ed, ervenferro due vro lte a~ gio1rn.01. Emostyl. tu almente~ all 'intervento chirt1rgico. In i1essuS·e vi è ritenzione acuta per coaguli : diure110 dei casi .ae11·...\. l'ematuria riconosiceva per tici .e minzione orizzontale - aspira~ione dei causa l'ossaluria od i crtstalli <li aç.ido u1ico, • • coaguli" - iniezione di so~uzione fisiologica a co11dizioni che tr~>ip-po spesso, a eletta dell '1\., l'iccole ·ri.~)rese -- iniezione in Yescica di 2-0-30 vengono invocate per spiegare l 'ematuria. , di soluzione sterile di antipi·r ina al · 1 g·ram1ni Per q11anto riguavda ii t'llmori della vescic1:3., 4 per 100. Sonda a per1nanenza o, se, ciò è iml 'A. fa iilievare ·che l'i11tei1-vento chirurgico· no11 possibile: cistotomia. · dà r isultati molto S'.)ddi Etfaceinti nei tu.mori in.Nelle false stra1d e·: sonda a permanenza filtranti , ina -uotrhè er.-1sio è l'unico rim·e·dio , è puntura ipogastri1ca - nell e i otture uretrali su-cons11gliabhle ricoirrervi, in quunito che talvolta. • tura O resezione Con deri•V1a2ione - n,ella ·Cal- ·. si p·oss o110 avere l l1Illg:he soste del male: p-escol osi vesci.cale : litotrixia o incisione - nella sin1e sono le con dizioni ·ql1ando vi siah,o dolori tube11co1o.si: nef.rectomia . ò ca.strazi'one - nel irrad~a,ntisi agli arti, ·ciò C'he inJdi·ca infiltracancro ·elettroli·si neif:n~ctomia (,dop·o aver co~ zior1e 1p1r.01fonda nei tessuti ,p,elv1•ci. QuaJ:che vo1lstatato il valore del rene opposto') . t a l ' associazi·on1e della :Tiadioteirirupiia può 1d are ~ONTELEONE. risuùtati insperat:Ì'. I J!>a;pillomi .massivi r~ppre Il significato clinico dell'ematuria. sentano run'a oondizi·one di cose più favore'Vole, L'em1a.turia viene, di sdlito, 1divisa in diversi d1aJ ,p unto di vista operativo: a questo però ci si .d.e'Ve .de1ci.dwe presto con larga esiportazio.n.e tipi: essa può essere iniziale o termin.a le, . a seconda ·che si man1f~1sta :al princi.pio o·d alla fine ·della parte iool1trata. Una, buoin a parte ·dei ·casi id i ematuria è datèt. 1d·ella crn.inziotDe.: può- ·eisse1r e aocomtPagnata o non • da .con1d izioni patoJogic·h e del 1rerne, in cui pero da 1dolo1i; dolorosa è l'rematuria di -0rtgine ve&ci1da.le, e . qua1che volta neliLe forme renali, le indi1caziot1i oiperative .diff.e.riscono gramdequando il sa11gue nella -pelvi . renale dà origi11e me.nte; ~fft,c.ace è l 'intervento nella nefrite. a ad un ooagW.O, 1c1i oill l ,esipul sione provo·ca ·do- ' t~po inifi·a mmatorio (ematuria eisisemiale, nefrite lori a tip,o di .co,l ica1. lìl sussidio maggiore ~er focale varici .d ella papilla delle piramidi). Que' .. la :di~gnosi delLa ·caJUsia ·0he: ha originato l'·ema- sta forma è .aisis ai ruf:fi.ne all'ipernefroma in1z1aturia è' 1dlarto dal ci1sto·s:Co1Pto, a cui 1si .p uò asso- le in c·n1i ·è indi cata l ',aSIPortazione; nella neifriciJare il cateteri.sni.o d,egli ureteri e là• radioffocaÌe l o scapsulamento porta quasi sempre grafia. . un buon successo. ' _i\. L. Cih ute (Boston med. and surg. Journal, I ,calcoli remali -costituiscono un·' indicazione 17 .g iugno 1920) r~p01rta 100 1ca>si ,di ecrnatJuria, di per l'intervento ahiru.r gico, esponend·O. ~ltr~ oui. le caruse ven1gom.o ·s ud1divise .come segue: menti il paziente a ,graJVi .diistruzioni rena11 ; analogamente il calcolo ureterale in~~-rcerato Tt1mori indlltranti della vesciica . . . . . 32 esige l'i11tervemto. , . . . . . 11 P apillomi vescicali m 1aissi'Vi . 1
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XXV II, F ASC. .}.;?]
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SEZIONE PRATICA
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lii con11J>less·o r .L\.. ritiene che la sua ~tatistica ì·a~1~ese11~i nell~ debit e pro1!)01·2io.r ti l'aSlpetto de1 diversi casi di ematuria ohe si rpossono irtco11trarff n1ell1a1 prati.ca; t•rattasi quindi di 1111 ~i·n~i:ia che. non v.a considierato a.Ila leggera; in piu che la metà dei casi, essa esige u·n pron- · to intervento, che solo" Pllò portare qualche solli~vo ~ll'ammn.Iato. . fil.
4° A1 UJ1 persistente abbassan1 ento dell'e5'Cr ezione dell'azot-0 totaJJe e dell'urea.; , 5° _L\.d aume11to dell'azotemia. Riisuilta1i quasi tdenticii danno le an.alisi eseguite in un terz.o m ·nlato. ~all' esam·e dlmque ·dei tre i11ala ti s i può concll1dere ohe ppe.sso individui .con 'ffia·rcata azo- · iemia l'iniezione intravenosa di 25,0 c. c. di s·o-
so- ·· luiiione ipea1oni.ca ·di g lucosio n1011 ·&od·o n-0n ha
Valoré terapeutico delle iniezioni- intrave~ose di luzioni ipertoniche di glucosio nelle nefriti azotemiche.
Le. riceroh·e ·di R,icITT.et, :.\Iartin, -~.lberto11 i, .AJrrous, ecc., hanno di1nostrato l ' azione ·diuretica delle sol1Jzioni ipertoniche di glucosio: Jean· brau ha con esse ott eilluto ot timi effetti i11 1iti'asici anurici, Fleig i11 ,tifosi e 5carlattinosi anu. . . r1c1. D.ai. la\·ori cita ti ri·sult a a11che che ]'1niezioine iJpeirto11ica di ·g lucosio porta ad una. diu•resi abbenda.nte e q uasi im·m ed.iata, con n1odi.fi cazio~ trpiche 1d~ll1".erpiteJio renia:lei, modifi1oae..io,n i transitdrie riv ela.n ti . l ' attirvità 1del pare1nicib.i1m a · renale. I 1Si UJs a una 1 soluzione aJ tre pe r ce11to, ste rile : si fa l'iniezione · lentamente (u11 litro aJ.l'or.a ), · spesso com.ip1ar·e un poco di 0ipip·l 'eS!Sio111e una lieve angoscia oardiiaca, senso di J)attime~to in · testa - ci si ,ferma ql1a1che minut .Y 1p er rip·rendere poi subito. · Rathery e Boucheron (Paris 1n édical n 29 ' . ' 1920) hailJlo rpraticato in un cerr·to numero di nefTitici croni1ci tali iniezioni per .c ercare ·di r imediare ad lma oliguria iper.si·stente, ,e,d hanJ10 01s serv1ato ch e i riStul.tati nooi .hanno corriispos to a ll '.attesa . · Si trattava di tre mailati n11ess~ .ad un r egime fisso in oui le. analisti. deJIJ.a 11i1ina 1sono s t a te pr.atiicate ,cion ·C'Ulra per mo[to teJmpo e l'inie.zion€ di z1lJcoher o fatte 8-1-0 giorni drall'inizio del regtrne. · Nel pr.im.o mailato l'iniezdorne di 250 c. c. di siero glucos ato ,aJ 3 % ha portato : ·· 1° A.id un aibb1aissam.e nto notevole e persistente ·Q.el volume delle 11rine; 2° A·d una di.m inuita escrez.i one dell'azoto totale e dJell'1ur1eia: ·d im.inuzlione marcata pe·r dl1e giorni e ;persiilstita diTuo ailla morte· ' del3° AJd un abb'assamento per due giorni l'esc1rezi·o ne ammoniacale; 4° Ad :un aU1IDeinto 1cìe~l'a.zotemia. La ·stessa iniezione in, un 1sieicondo malato h a portato: ' 1° Ad un netto a.bbass amento de!l v0Jun1e del[e urir1e; 2° _t\d una lieve diminuzione dei cloru ri · ' 3<> Ad un lieve a11mento dell'esçrezione ammoniacale;
potta~ ~d
alrcllilia diuresi, ma llta provoicato una ·a1n11nuzione .di essa con dirninuzio11e del-· ]'l1reia dell'azoto t,otale urinario, con rialzo deÌ1'azotemia. Sie le iniezioo1i intravenose di glL1cosi dann o ec c.ellenti rii&Ui1.tati ~r.esso 1so~getti con ren.e i\}tatto non s embra. lo stesso avvenga nel'le nefriti uremigene, a11zi qui 5atebbero ass oluta- · n1ente con~roin1di cate.
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:.\!ONTELEONE.
IGIENE.
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Sulla contagiosità dell,encefalite letargica. •
L évy (Soci.été médj:ca,11e des Hò:pitaux, Bulle~ ti n., n . . 25, 1920) r ip.orta l'o ss ervaz.jone di tre fanc,iul'l·i di. 11na . stes sa ,fa;miglia ·COl!Piti suc·cessi'vamente da e,n•ce,f ali te letair ·gica. · :\ 11teced e11ti : Geni tori s ani. La fi oo-Jia ma oo·_ gi·o1re, 13 anni, 11a ~vuto rosdlia, influenza compli cata con otite € mastoidite destra. Il ,~,eco 1ndo fig•li.o, id.ti. 8 anni, h .a sofferto d ~ m orbi]lo, pertoss e, or ecchioni. Il t~rzo, identich e mrulatti e 1del secondo. , NeJ. 1919 t11tt.i e tre ammalano di .scrurlatt i:1.a e dille di essi flrrono :sottQpoS1ti aJl'abJazio.n e cli Vteg e._ azd oni aic;l enod,di. N e1· r101v1enn:bre la 1p,rima fig·li1a ebbe. in u11o cogli a ltri infil1t1e111za. , L e 1)rin1e manife;~itaziio·ni dell'·81n·c e•frulite c.omI• 1)aio110 nel gie!1naio 192-0 srul l:a1 .fi1g.lia maiggiore : C'efalea i ineguaglianza e. irregolarità del polso , vomito, nausea, talo•r a ritenz]one di urina e, sull'inlizio, prurito intenso diffus o ,suù'l'aiddome ,. e '81u1le coscie. In seig uito c.r i1si cat atoni1ohe, q.uas.i -pitiatiche. . All:i p-u ntq.ra Ion11)are : li<luild10 t ortbtdo, ·0011 modi.ca jjperaJ.ib·u mino si, marcata r eia.zione 1inf.01c.ita:ria, n egativa l.a .ri~erca del bacilllo' di . Ko.cili, negativa l'inoculaz1ione ,alle cavi e. Dopo 8 g1orni di m:a.I,a ttii a m ,orte. drur:ante un &ece·s.so ·Convullsi vo Fin dall'inizio d ella malattia i ·due fratelli • ·d ella mal?ta .ave~ano abbanidonat10 l'a11)rpartam ento, restando così escluso ogni contatto. Nel maggio veniva· const f:ttata in uno d~ a..c:;si unia paralisi del velo palatino 1s enza .alcun segno di difterite: tutte 1e ricerche ·,ròlte a sc()(J>lrire la pres enza del bacilllo difterico nella .golla del 1
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1194-
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IL POLICT.INICO
fanciuil:lo riusc.i1'1()Il-0 negative n.eJ ·m ,ent1'e era accertata !la s ede nucleare della lesione. Il più pi.ccollo d·e i tfiratelli -cadeva malato il 15 giugno: inizio ·della m -a lattia con disturbi g,rustro. . intestirulli, caf·rule:a ~ pruriti modici, inoegiuaglianza del ipolso e -rerS{piiro. Poi movimierut.i 1 eoreo 1ateto1Siéi oon ad.iaidQlc.oci1I1e1si ~ rari ooceissd di 's onn·OO.enza, 10001s se miocloni·che. al vii.so e arti ' ·rj~ion, e di urine~ Alla punturia ·l omb are . linfocito&i netta. F .u so ttop·o stò i'l ·P· ad un•a1 ini~zi.one di e1S1senz1a di ieTeb-e nt.ina: l'aisice.sso ahe ne oon·s egue .sembra influire bene;yolmie.nite sulla ·curva te:i'mica ·ch e- in pochi giorni .cade e la malattia evolve verso la guarigione. Sii tratta qui, pe:r cond!udere, di tre fo1·me diiff eirenti di enc ef1allite: una forma meiningea c on fin~ jm~r·o'Yvisa, µnia forma a·m b ulante avente per un.i ca ma.nifestazione una par.alisi d1el velo p1al1atino, in.fi.Il!e t1na f·orrma miocloni- · ca con inquietanti di.srturbi ca.rdio resrpJratoTi. ]l virus mostria un'aif.finità ·p er i nftlclei bulliarì infe·ri.oiri ne[ .m entre maTucano in tutti e tre i casi ·disturbi paralitici degli 01 c~hi. L'incubazione qui riS1Ulta oscillare fra 4{ me.s i e 30 gi•orni, ciirr.e .ana1:ogihe a quel~e ·d·eterminate .d a Netter e J acob; questo fatto dimostra la lunga resistenza nell'organismo del germe dell'encefnli.te letargica. 1
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·~IONTELEONE.
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POSTA DEGl-1 ABBONATI.
(ANNO
XXVII,
FASC.
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poli .Sgrosso, Tip. Giannini NapoU.i, Ovio, Caisa Va11ard1. Fra i compendi itaJlian~ il mtglìore: Fru.giue:le, ediz1. B on•h ote, Naa>oli; altri non consigliabili. D1el!1e ft.raduzi{)lni i ~i a ne di '! ~attatU. str~ 11ieri la miglio·r e è sempre. qu:el.lila ciel Fuchs, .fatta 1dal P ·rof. Cirinci'on~. Un icompendio di r>ratica utilità è que1fl,o di .l\1ay tr.aJdo.tto e aJilri.otato dal Trom1b etta. Fra i trattati più l'eoenti franc:esi, a usò. pratico sono: Morax, ·Terson, e inoùtre Truck, Vailude ~ F'ra.enckel; p!ref.eribile Morax (1913 ca:sa Mwsson, Parigi) . Interessamte, per le numerose figuve, il a traduz~olflle in francese del trattato tedesco AxenfeJ1d. Di periodici italiani i11 atto si plllbiblicano gli Arc_Jiivi di oftal1nologia editi a Napoli. Gli Annali di oftalmologia e clinica oculistica editi .a B·oma, ripriein1d eranno fra b1rev·e: la pubb1i.cazione. Dei periodici francesi: A rcliives d' oplitalmologie (Ma:sson, Parigi), Annales d'oculistique (G. 0Di n, P arigi), R evue Gé?térale. d'òplital1nologie (Kùndig, Genève). • ~
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MAGGIORE.
(1207) Assuef a:ione agli alcaloidi dell'oppio. - Al dott. ~. G., da S. Rufo: ·rutti i sedativi, che contengono gli a1cal-0tdi clell'oppio,. p:I'esentano i medesimi inconveniienti della morfina nei. riguaTdi dell'assuefazio.n e. P.er J.'inid-0.Ie della ruJbri1ca e deJ gi.onliaJe non po1ssiamo d!a:re indic.azdoni su Case produttrici, sru fabbriche di stirumenti, ecc. 1
(1205) Nell'acne rosa.ée~. ~ All'ab0n. 10:> 5g: La rosacea è urn ijperemia da .stasi ·dei .pilaooli v.asi .011.t an ed d.al volto con .tl1® ·ectél!Si1e, 1Più o t. p. meno complicata con ·stati infiammatorl (acne, (1208) All'abb. n. 7466: ecz.ema,, ecc.) .cop. seborrea, con pr01literazi·oni Sui trattati di storia della me1dicina a;bbi.amo conneit ttviali (.rinafima), ecc. già dato in·dicazioni. (Cfr. anno 1918, pag. 334 La teTapia d1ev.e mirare .a due ·SC0 pi, a rimuoe 1183, in questa rubrica), vere cioè od .a diminuire . l e flebectasie (scarifi- , cazioni, ago-puntura, elettrolisi, medica.m-e nti ' vasocostrittor~ ecc.) e gli stati morbosi cau· PROFFERTE AGLI ABBONATI. sali o complicanti della rosacea (cura deill~ A quei nostri associati che non raccolgono in volume i numeri mucosa naso-faringe.a se è alterata, d ello stodel « POLICLINICO » e che voi essero gentilmente restituirci f fascicoli 4, 9, 10, 11, 12, 14, 15, 1 9 e 20 della Sezione Pratica maco, dell'intestino, dell'utero, eç,c., quando si di quest'anno, es·.1uriti in seguito ai molti smarrimenti verifica· f1bbia motivo di supporre che alterioni di quetisi pel di$servizio postale, noi daremmo in cambio le due s~ guenti pubblicazioni : sti organi influiscano in via :riflessa su·l l 'ipe1° MURRI • MARAGLIANO • SAN,ARELLi: «In memoria re•m ia da sta1si .deilla cut1e del voil to) con approdel prof. GUIDO BACCELLI »; . . . -pri ato .regime generale antinervino, (proibizio- . 2? MENDES: « Manuale di Medicina e Ch1rurg1a d1 guer· ra ». Volume di 255 pagine con 20 figure intercalate nel testo ne ·d el caff1è, 1d elle bevande alco·oliche, dei cibi ed una tavola in tricromia. . . . ir r]tanti., d·el tabacco·, ecc.). Ed a chi, oltre ai suddetti 9 fascicoli di Sezione Pra_t1ca, cl . riny;erà anche il numero 2 di Sezione Medica (1° ~ebbra10 1920) V. MONTESANO . 1
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. (1200) Ttattati e periodici di oculistica. -
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l ' abb . n. 7712: Trattati i tali ani !'e·c enti di ocu[istica non ne esistono; gii unici consi.glia•b ili so.n o an<'ora qt1e1q1 di Del Monte , eidiz. Pasq;t1ale Na-· .
ed il numero 2 di Sezione Chirurgica (15 Febbraio 1920), noi, al le suddette due pubblicazioni, aggiungeremo: . . FERRERI: « cnn-urgia dell'orecchio, prime vie resp_ir~torse e loro cemplicaziOni intracraniche ». Volume di 392 pagine cen 14 figure intercalate nel testo. ti Coloro chP. vl'rliono profittare di tale prorogta. sono preg;i d ' rimanoar<:! subito i fascicoli suddetti, in piego raccoman• dato. accompagnati da carta da visita. I
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[.A.NN O XXVII, FAEC. 42]
SEZlONE PRATICI\
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CENNI )B IBLIOGRAFICI
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(Non si recensiscono che -i libri pervenuti in dono alla Redat:ione)
.F'ERNA~D : Lè lraite1nerit des 'f ractu• res el luxatioris en, clientèle. Un vol. in-16 di
1IASl\ilONTEIL
254 pagi11e con 117 figu11~e . - A. Maloi11e, ed.,. Parig.i , 1920. - P11ezzo frs. 10.
tà inooili - e la s ua fu ve1·ai11e11te ta}e -che ft1rono poi anche adottate dal R. Ese rcito e che hanno co.s titu,ito u11.a dre lle più lltili. e più nobili iniziat·i ve pel' soccor'l'ere i i1ostl'i feriti più piertosi. · l\1. A.
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VULPIUS OSCAR: Aus 25 Jalir eri Ortliopddisch er Fratt1.1re e lussazioni .apiparteng·ono alle più .1rbeit. Un vol. in-16 di 80 pag. - Urban e comuni lesioni che o ccorr<?no nella p-ratica ed Schvvarzenberg~, e.di tori. . Vie11na., 1920. -ogni medico h ·a fre1qu·er1te 01ccaisi001e di dove1"'11e P'rezz.o marchi 12. ,• ' -' cuvare; in questo m 1anuale, c.he n1on 11a alcuna Brev·e comp·endi.o sistematico di ortopedia, i11 ' pretesa scie11tifi·ca, i ii·r atici tro1vera11i10 Je nocui · dopo alcunj accenni gerle eali sui metodi zioni ìndis1Je11siabili per il t1·attame1nto dei'1le ' fratture, com.p rese 1e non poche m ·o{lifica,iioni .,.. ortopedi_c i, vengono trattati i problemi più in1porta11ti e di osservazione più frequente, come Che in tale cam~JO ha l)Ortato la vasta pratica il piede piatto, la lussazione congenita· dell'a11_ della guerra. Per no11 parlaTe d'altro basti rica, le paràlisi i nfa11tili, la scoliosi, la tuberco-.' cordare i notevoli pe1fezionamenti nella conlo si ossea ed a:rticoln re, ecc. P oche considerafezione degli ap1p arecchi, i'l sempli.ce e raziozioni teoriche, cliffond e11do;si l '.L\.. magg101:me1i.nale apparecchio ·di Hidden per le fra.tture te sulla 'parte prati.c a. \ della clavjcola con sp·o stamento, ecc. Le nrume• T. S. rose ·f igure a ttpo schematico, ail1tono molto la •Comprensione del testo, ohe è cl1iaro e rioco G. ·GATII : L'e'r nia i?igicinale riell'infanzia . Un di cons:Lgli .pratici. vol. in-8 dii .p•ag·. 175. --:- · L. Cap1p elli, eiditore; r. S. Bol101g n a .. - ,Pre·z zo L. 15. ,
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Et STACHIO: Lesi.ani osteo-artiColari per ar. 'tni di guerr:a. Un vol. in..-8 di 480 pagine. ::_ 1
L'A. che del\l.e -erni·e d e-Irin•f anzia si era altre vo1te occuu;:>ato a proiposito ·di qu11: lle ombe• P 1rogresso Arti Grafiche. ed Affini, Genova . licali, porta ·qui un largo contributo .p e•r 1sonale - Prezzo L. 35. b a sato sull'osse1·vazione di 1053 erni e in 968 • ba.mhi:ni, accolti nel1la Clinica Pediatrica ChlL' A. dopo av,e11· ·es.posito le generalità sugili rurgica di Firenz.e, da lui diretta. Fra l e conagenti vul11eranti e su gli eff,etti anatomo-padlusioni : cirtia.m o le ·segmenti.: l eTnia in1guinatologici clei pro1ettili, p·assa a trattare le 11e, 1e è f!1equente nell'icnfanzia (63.9 ~{, eùnie inguisioni sia delùa diaiìsi che dell'a.r tico1lazione ' nali, 35.2 %, ombelicali) P.., salvo casi e-ccooionella loro sintomatologia, ne'lla ·diagno;s~, nelnali, con,geni ta. Si aocom.p a.g na a gast r.oentela p!1ognosi e t errui)ia, n•e.gili esiti e reliquati. ri ti , b·ronchiti, linfoaid·enit.i, e norn rairamente Porta una sit atistica peir,so.n ale di 163 casi, ·die' all'ernia ombel~ca[e . ) • soritti n •e1i [o:rio tratti esis1e·n ziali. ' M e•n o 1spe.sso che 'n ·e.gli.- a·dt1-lti s i osservGlno Chiude il volume una ricca bibliografia sul• p11nte d~ ernia ed ernie in tra-inguinali: · la l'arg.o onento . I ri·s1u l tati daJlle osservazioni delle ferite di gi.1·e:rira. ipossono d ,i .fatto anch·e ap- · fojrma più frequente è il'inguino~s1crotale: i)er pùli.1cansi alla praJttca ci·vi-lte; il vo~um e mostra· quanto riguarda l 'ern1a .strozzata, -si deve tener conto oh·e lo stro~am·e·nto è meno .forte anche in questo la sua utilità. che n·eJJl'.adulto, ma la resiste.nz.a del soggie tto, r. s. • ' . e rmnore. Pro1f. ·BALDO Rossi . Il pri·mo Ospedale chirurPuò osservair.si la gu31rigi·on·e co~ cinto, il gico cc Città d·i M'ilano n al campo. - l\1il1a qual·e peTò costituisice 11·n a cura di esito il1. no, Tip. D. Coroan·i , 1920. . certo, di lunga 1durata, n-0n s·empre ap'Plicabille. ~ · quin.cii con1sig1liabil,e l 'li.ntervento precoiee, Questo gr0isso ed .ele gia.nte volt1me, oJtre che da .pr;it:1ca·rsi, p1oosibi lmente a i 9-12 me·si d i lln de.ttaig··liato re1so1conto ·d.ell'attività miraJJi~e svolta dall)Ospedale molbi1e, può dirsi un veetà. Le mortalità n ·e i ·ca·s i dell'A . è stata, duro e 00011p1eto tr.attato 'di chi·r ur:gi,a di grue·rra. ran·te g[i ultimi sei . anni ,d·el 0.71 %· r. s. Per opera deJ pro•f. Rossi .e dei sn1oi coll1aJ)·o' , ratori vi è ampiame11te svolta la clinica delle I ferite di guerTa dei div~rsi a'Ppar.ati e 1si1s terni Doveri morali degli abbonati : e -discussi i sistemi di cura più recenti. ~ un aiutare il periodico a superare le gravi difficoltà del dopo· guerra; pertanto: volume commemoir ativo ·che non .dcwrebbe diffonderlo tra i colleghi, facendolo conoscere ed apprez· ma11c:are a nessun ch:irurgo. Il pr.of. R-0ssi può zare; provvedere al pagamento della qùota dovuta all' Amminl· andar~ orgo g lioso di aveTe ideato qu.estte UITlietrazione, senza farsi sollecitare. · LEO
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IL POLICLIN I CO
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X\\7 II , F ASç. 42]
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VARIA
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Note d'igiene . .. internazionale.
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consi•g'Jia111clo, come min.or inale, l'uso della pip n..; b) proibendo 1a vendita a i r a gazzi éLi tab·acco e1d 11 re'l at ivo ., conisumo; e) aumentan.do . il p.rezz o ·delle sigarette. · Il compito .p :ù im,poir tante, cl1e ci sovrasta in q.u e.sto doipo gu er r.a, è 1la p·uri'fì.ca.zi-o:ne del1'uom.o, dovu nqu.e r ovinato ~sicam.ente e psichi,came'Il1tie, ed u no deii 1ati del pro,b lema è quello di ri"portare il consumo del tabacco al minore livello dell ante-guerra . Il P oliclinico può p otentemeTute contribuire a 'questo lavo.rio di ricos·ti t11zion·e uma n a . Prof. G10YANNI GALLI.
.. Stoccarda, 16-9-920. rlo 1etto con i1nte:re1sse J,a.1tico'lo.: N ot e di igie~e ... irit ernazionale, C·Ompars o nella seztone pratica . cle·l J3 ·corr., in ot1i si parla ·della « sor;p•r e1sa clel dott. Winter, vice-borgomastro di Vie.n11a,. che reca.tosi jn I talia a vilsitare i bambini 1 dell ..1 su 'a città, trMò eh~ g.l t italian i davMbO ai ra1gazzi più .g.y.andicelli, oliIDe il necessario in vitto1, veistiti e ·di·vertib enti, a~che il v]n 0 , e ' le sigarette » . L 'nbuso del tab.élJcco no·n è una s pecialità itaIl veleno mestruale. ria111a; tOrarrn.ali rin\' ~tu tto1 ill. 1ffi.On1d·O,. \gr.ain.di e ~ uria C·r edetnza ·diffusa fr a molti. p op oli, di·ce 1 1>ic·co1li fum ano. P och i .g iorni fa fn Austria h o B. .Schick (Wien. Klin. W ochenschr., n. 1.8, vis to dei •ragazzi, che fnma.,·ano ·1a loro brava 1920), ch e la donna nel peuiodo mestruai.e sia 1 si g aretta (può dar.si ·che si a.no .stati i raiga z.z i « :iimpura )) e dannosa aJle~ 1p ersope vicine. L A . del dott. Wiesner), m a qlli i11· Germania stessa. h·a potuto ·con statare che idei.i. fiori · fre1s1chi to·c' no.n è infrequente veder.e. ipe.r 1~ st~,a d e .r agazzi cati da una donna C·h e si trovava in •period-0 di dai 110 ai 15 anrui ·CO lla si garr.etta in bo,cca (1que- mestrua.zi o.n e, avvizzirv.a no rapidamente. Dalla sti non 1sono mai ist ati in Ita lia). N·elle ·donn1e vicina:niZa della istessa donna m eis tru.a ntei la pastess.e la sig1aretta h a JJT'eso una diff n.sio·n ,e e- sta di li.evito er.a danne1ggiata, al punto• da non n·orme; bo .conosciuto reieente.m ·er{te d ue giovani fermentar b ene. T ali « menotossin,e >~ 1sono consorelle viennesi, di c11i 11n.a .cardiaca, che fumatenute . n~l co,a gulo· 1san gui.gno, non n.el s i,e,ro;_ vano ~.ig ar.ette tutto il . ·g io1r.n-0. Eaista e1s1s,eire es·se vengono puT·e el i111inat.e col sudore·; non stati un a v·olta sol-a in un alp·eirgo· inte.rniaziosono contenute nella sali'va, nè n e'l l'aria espina.le ~·e.r conistatare• l'abuso del tabàicco . , anche r ata,. pol. • ne·l le 1do nne. N1eigli ·s tes'Si sanato1r i dell a Sviz1z era, ad Arosa,, per es., i t11bercolosi fumano senza A i nostri abbonati rammenti,a1no ritegn,o; in u·na 'P'e·rio,dico medi,co si ricbi.ann ava r ecenteun·ente 1 a tte11.ZJion.e 1sru qwesta ·degen.era- · Le malattie del cuore e dei vasi ... zione del'l1a vita 1sanato1-iale 1svi~zer a, prima .così periodico mensile jllt1strato corretta e pr0ci&a. Il b·a llo, il tango0 · il fox trotdiretto dal 11rof. VITTORIO ASCOLI. tet 1$0no all' o, r 1 dine ,d el giorno' ,a.inch1 e fra, i tur . RedatJtore : CES .\RE PEZZI. beirc oi1o.si, 1che ne.Ile sa:1e ballano, e to1ssisç-0n·o, 11 fase. 8° (31 .agosto 1920) contiene i eguenti la come~ scrive jJ petriod':hco, e n1ei coITidoi si .. .. vori origina li : baci a n o. . Dott. GIACOMO MINERilI : La d i ssoci;a.zione per arIl male1·è quindi ·univeirsale . I n .u na ·dleille !Ult eriosclerosi della soglia oseillatoria d el poìso àa time ·s ed·u te della R. A·cc1aidemia mediaa di ,R·o-· quella aou stica.; , m a 11.a iuto •d ella s .cu o1la id i I,g ien e romana b a Prof. PAOLO AL'l::SSANDRINI: RiceroJie r adiologiclie meiss:o in rilievo il fatto ohe il tabacco. non ha 'e r;l ·iri,iohe su,l cuore de'i tube·r oolosi, alcuna proprietà di;'sinfettan t e; del cavo orale. eçl una serie di ampie rassegne intorno ad argoI·l ip·u·bblico ed i m edici s tessi cr:e.dono ancora menti cardiologici. Nel prossimo fascicolo 9 pubblicheremo un im- . 1n questa p:r.esunta vi1rtù ,d~l taba·cico.1Pur tr.op. . ~ I po '1.a 1 COIDU·n1ca,z11o•n e~ nou1 ha- avut o l'eco, ip1r ati•CO portante: lavoro, riccamente illtl·Strato, del dott. FIch e merritava. D'alt:ra.. parte .si sia anico.r troppo LIPPO FRANCHINI dell'Ospedale Magglore di Bologna. « Tntorn{) a l1a paralisi d(\ll'orecchietta destra poco, CO'IIl•e' l'ab·o oo del trubacco 'Provochi distute a l polso venoso relativo)) ed un'interessante No~ bi .circolatori n egli adulti e pr.eipari il terveno (( Sull-0 sfìgmofotografo )) del d ott. CESARE TALENTOa lla p.a tolo,gia c.ardiaica nei gioivani. L·a. grande :l\'1:, della Clinica medica di Siena .. diffusione <li neurosi cardio-vascolari nei miliAbbonament-0 a nnuo : Italia r.J. 20: e~tero Fr. 25: truri è in ,g ran parte ibasata ne'll ah.11so dell.a si- per gli a ssociati al «Policlinico» : Italia L. 15, grurettia. estero Fr. 20. Num~ri separati L . 2.50. È indiisrpeillSabil1e qltin,di p1rendere po;izione P er a bbonarsi inviare cartolina-\'aglia o chèque e.antro qn~eisto malanno trniv.e rsale, il che a me bancario a l caY. Luigi Pozzi, vi.a Sistina, 14, Ro~'l. AJ r icevimento d~l suddetto jmporto Yengon-0 insembra ~1otrà ottenersi v·er tr~ vie : a) f.aicend.o 0 viati tl1tti i fascicoli pubbljca tisi dal J g-ennaio cono oere al popolo i daillni dell,abuso d e'l tabacco., specialmente sotto fonma ,di sigaretta, e ::i.ù ora . 1
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SEZIONE PRATI C.\
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NELLA VI'TA PROjj-, ES·S ION ALE . •
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Cronaea del movimento professionale. Per l'-e<Jucazione politica.
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I.J 'Ordine dei. rne ùici della provincia di :Jlilano ha eille$SO un ordine del gio1·no, Rffern1nnte che ;1 1 di~opra dì ogni conside1«1zit\_ne politica e cli ogni apriori'5mo ~ociale, e senza co11trastare il legittimD J)rogr~dìre d(:\11e · c1~1ssi lt1 Yora trici, la grn vità d~1 inomento in1pone l 'unio11c di tutti i1e1· nn 'opel'a chP sia ad un .tempo di per8uasione e di pr~1n11·azi-0ne di fronte a qualsiasi e,·entt1alità.
Le ~res~azioni. sani~a~ie a Enti ~ub.bliqi e privati. L Ordine de1 medici della prov1nc1a di Boleg11a, su prorw~ta del . dott. Carazzo, ha app1·0,ato ·a lla unn nin1itit un ordine del gior110 con cui delibera :
« cl1e ogni inscritto che intende <1i nssu1tH~re un ~1~zio sanitario presso Aziende priya te (case di enrn, nssociazioni di pubblica assistenZ<l , sta.bilin1enti industria.li, comunità, ecc.) sia t~nuto il sotttJp·orre le< ('Oildizioni Pl'OPoRtegli a l C,Ol1Siglio dell'Qrc.1i11e, jl quale git1dicherà se siano o i10 dec{)rosc e redatte in tale for1na contrath1ale cla g·arantire i òiritti del med~co contraente; «elle sia110 tenuti quelli degli inscritti che abbiano tali contratti in col'so a sottoporli a l Cons1. . glio <lell'Ordine entro due meSi dalla notifica della pr~Rente delibe razione. p('r la loro re1·isione seconcl0 i concetti Sl.1e~posti : «che nei conco1-.si indetti dalle p ubbliche Am- · rninistrazioru, il Consiglio, e~a minate le condizioni <lel concorso, nel caso ch e Il<On le giudicasse decol'o~~. t1opo esa.u rjte inutilmente le pratiche percb.è le condizioni stesse siano modifioate, previo accordo · ' ron le organizzazioni di categoria. renda Dnbblica . Jn sua diffida, affincl1è nessuno degli in scritti debb~ a<lire a l concorso ; «che i1~ i· g·li i11carichi presso pubb~iche Ainministrazio11} i in~iei <Jeb 1~'l no prima. di 'a ccettare l'i1npeg110, sottoporre le condizioni al Consiglio dell'Ordine e per gli impegni che attualmente abbiano in corso debbano denunziarli al Consiglio stesso <·ntro due mesi dalla notifiect della presen te deliberazione, per la loro 1·eYisione; «che per gli interina ti l'Ordine inYigili perchè i:1ano rispettate le condizioni poste clall'associazione di categoria : e invita : cc il Consiglio a fare prop.igand<l pel'chè tale· concetto sia accolto da tutti gli Ordini del R eg·un. e prop.one : « ~he clell'approvazione del presente orcline del giorno sia d~ta J;>ubblicità per conoscenza d€i me<1 ~ct inscritti nell'Albo dell'Ordin~ della P rovincia d1 Bologna e a norma de lle azienlie priva te e delle Ammini8trazioni pubbli<:he interessate ».
di l)ace il rioonoscimP11t.o della qualità. militare e dei gradi del persona le della Croce Rossa chi~ ma to in ser vizio. Aggiunge ch e il ricono$cimento militar~ dei gra.d i dell'Associazione fu !-\en111re una {lelle pii1 antiche e più fer,iae aspirazioni cli tutto il perl.'.\onale della C. R., e vivo e comuue era il l':.1-n1111arico ·per le lin1iu1zloni eontenute nel primo decreto ùi militartzzazione llel' il tempo di g·ue~ra (R. D. 2~ maggio 1915, n. 719, ru-0dificato con D . •I.i. 25 luglio 1915, n. 11()9 ), che restringeva il rieonoscimento dei gradi a quello di maggiore. , 1>eru1nto qualificare la importantissima ed agognata conquista come un pro-vvedimento vessato-· rio, è per lo meno enorme. Col R. D . 14 dicembre· 1919, n. 2470, si volle . sen1pliceme nte assicura re un regime disciplina.r.e nelle llnitit e nei servizi dell 'Associa7.ione : dispo- . sizioni eque e liberali, destinate a conciliare bo·li . in te ressi priva ti del persona le e il bt1on andameut0 dis1::iplina.re dei servizi. chiumata in serv i. Gli ~ffetti individuali della \ zio, sin l)Ur d'ordine dell'autorità mi°litare, ~no i1ettamente d efiniti dal Regolamento per l 'applicazione del R. D. 14 dicembre 1919, n 2470-:Contro i responsabili della propaganda diretta a sollevare discredito nel pubblico e indisciplina interna, sarà proceduto, deferendoli a l giudizio del, ConRiglio di dis~iplinn. I ..<;L Presidenza .as i<.:nra che se erTori vi son-0 stati, senza dubbio involontari e· dovt1ti a lle eccev,i,onalissime circostanze di g·uerr a , a danno del perso11ale, la ·Preside nza stessa ha cercato e cerca di porvi ·riiparo CC?l più eq.uo interessamento. · - Ciò costituisce anzi uno clei punti pr incipalissin1i del program.m a 1;he esso volle prefigg·ersi. Ma anche perciò non r)uò i:>ermettere che eccitamenti person.n.ll ~ssano .spingersi fino a falsare cose e disposizioni e segna.la quindi i deploFevoli artifici alla riprovazione degli onesti.
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Sindacato medico di Napoli e Provincia.
i suoi lavori il C.t0mitato di azione ha rivolto a lla classe medi-ca, a n1ezw della stampa uol ~tica, un appello in cui è detto: « I.r0ntano da qualsiasi ingerenza · politica, fino a quando non vi sia costretto dagli eventi, il Sindacato farà vagliare al suo giusto valo1·e l'opera. del medico, sicuro r he tutti .i sanitar i di Napoli e Provincia s'inscriveranno alle Associa- · zi.oni a lle quali appartengono per ·la loro speciale atti-rità, o direttamente faranno parte clel Sindacato. « Il n11ovo orienta.nient<> economico-sociale impone l 'orga11izzazi-0ne di classe, come l'unica atta alla JJrotezione ed a lla messa in valore dell'attiviSulla militarizzazione del personale della C. R·. I. tà dei singoli componenti, i quali non possono p iù Una circolare <le lla Presidenza gener<1le agli Uf- · da soli procurarsi e con.. crvar si un. degno p-Osto ficiali de lla Croce Rossa Italiana, de1Jlora che 1m corrispondente a l lavoro che prestano nucleo esiguo di Ufficiali medici dell'Associazione, « Il C-0mita to di azione spera che sia <legno deln bbia in-via to agli Ufficiali della- C. R. I , spedialla classe, e che •1uesta si trovi a li 'unisono dei nuomente me<li·ci, una circolaFe, per persua derli sovi tempi, spoglia ·,d.i pregiùdizi, a ll'a ,~ung-uardia stanzialment~ a rassegnare le proprie dimissiolli, J.>er ogni maggiore conquista, in perfetta cor rieome atto di . prote-Rta contro il R. D. 14 dicemspondenza con la sua nltezza morale ed intelletbre 1919, n. 2470. cl1e 11a esteso ·anche a l temPo tn nle ». Nell'ini~ iare
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I.!_ P OLI CLIN lCO
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l{ISPOSTE
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QUESITI E A DOMANDE.
.i..:er'rizio
Sig. clott. L. F. da 'L . - La legg(? non :fisAA liu1ite {1i età per 'i e-0nc-01·si per la nomin:1 a medici condotti e delle Opere pie, n1fl .fù<.:l1lta. l e amministra~ioni i11tel'essa te a metterlo i1~i rela tivi bandi. Però per i med) ci condotti -11on vi ha limiti cli etil. qual-0ra dimostrino di aver pre tnto o di prestare at"tualtnente servizio in condotta. 1
R.
Sig. dott. G. _\.. da C. -- ln -0cc:a~ion~ cli reyisione del capitoln to si Jl-OSson-0 modificn re i 11a tti prece<lentemente concll1si, tnnto riiù cl10 le modifìc11e coincidono con R-umento di Rt1pe11dio. (84891 Pen sione . - I)ott . L. S . ...-\.. {la T. de l P. Al!le concl1zi0ni ~SJ)OSte · Ellta ~·iquJderù ~·annua pensione di lire 1757· lorde. Per essere an1mes~o R11a pension•~ bi.sogna inoltra re analoga ista.nz:l all'ufficio sanitari.o provinciale unendo l'atto cli nascita l'indicazione dei se1·yizi i1restnti con le l'elative deliberazioni c·onsiliari di nomina, conferma e licenziamento o coll?camento ,a riposo ed il certificRto di laurea , o la laurea originale. La vedova, oltre i prtlcede11ti .doc~1menti, ò-0vri\ unir~ nlla domancla : 1° L'a.tto di matrimonio; 2° L'a tt di m-0rte clel sa11itario; 3° Un certificato comprovante ·che oon fi1 pronunziata senten~a di separazione personale; 4° l"l} cel'tifica to comprovante lo ~tato della fami~lia lasciata cl allo, estinto, noncl1è la eventuale esisteuza cli orfanj ' di l)l'<?cedent~ nJatrimonio. 1S490) Infortuni a.qricol i D' ott. P. P. cla F. • I J·rstitt1to assict11«~ tore non ha 'obbligo di pagare le visi te eur~1 ti\€ aeJlo infortunato qualora egli non si tro\i c:om11reso nell~elenco dei po\eri. Paga 1 solo compen-so 'per taluni certificati medici e per quelli indicanti la c-0ntinuazione della ipfermità. · (8491) Au.n1,e1rito · drl7o stipendio . - Dott. A. i~ . da U. la C. - .:\ ~egnito delln or (UJ1a11Z<1 clella' G. P. A. con cui le si aumentaYa lo .stipendio, :B~Jla ha acquistato cliritto a 1·iscuotere la mag- . giore ~onnnn . Si rifiuti. inta.!lto, a riscuotere i -manùati rtl:1 ~riatile in. 'ba.s e al vecchio stipendio e citi il C-0n1t1ne per corrisr)'()nderl'e lo stipendio, che Le è stat-o assegnato dalla G. P. A. Per In mancatn redazione {1ell'~lencs>· d~ve diffidare le~al mente il Comune a farlo subito, sotto co1nm1n<ltQria della richiesta di risarcimento dei danni cbe la sua negligenza Le produce nell-0 esercizio pro1 !essionale. (8492) FJserci:t io profe8 sion ale n et Bt,_as ile. D<>tt. S. M. da L. - Il Brasile concede recipro' cità di trattamento e perciò come un Ilr~silia110 può liberamente esercitare l.a professione i11 Italia, e-0sì un Ita liano può liberamente esercitare colà. Doctor JUSTITIA.
A . P.
l\1. G.
VERCELLE:-:E (Novara). • - Condotta c--0nsorziale : J). 4000, più I,. 3 i1er og11i ·po.v ero an1n1ess-0 al1'l c11ra gra tùira i11 ,i1ii1 di 300 se reRjcl ente, nel centro clell'al:>itato e L. · 5 ~e ]n case· i' nali 1 L. 500 pe r in<?z7.i di trn~r).: L. 500 quR le uff. sanit.; alloggio; ~lro-vi-ve ri. Kmq. 30, in piano; po1·eri 1085. Sca d. 20 ottobre. TORRE • . ~1Altl.1 (Su 11 dr i (J). Con.sorzi O CO Il S1)riana; L. 5250; dopo 11n biennio / L. 6000: quin<1nermi cli un decimo; fino a 500 poveri : inclennitit tra sfert.:1 L, 'i O e il1dennità cn Yalc. L. 2000: per uff. su11. IJ. 500. Rcèld. 31 ottobre. RAYEXX ..\. Ospeda le Civile. Pr1mo assistente a , r . . 2u00 · assiste11te medico e assistente chirurgo . a J ... 2000; caro-viveri: diaria di L. J 5 e vitto nei gi-0rni cli gt1ardia (a tt1rni 'di 4 gior11i) : il h1tto Jol'clo: .. tanza d'alloggio. Et~'t lllHssin1n 39 an11i. NoDlina bie11nn le e 3 e-0nferme bienné1li. Scnclenz·t 2'1 ottobre. -\'"ERO ~.\. Qqnsiplio C) SJJitaliero. - !">rimario meclieo : pe<liatru p~r l''Ospe<lale Infantile Alessand1·i; 1). 4900 i11iziali lorde, aum<tnti P,l'OYYisori compresi: titoli ecl esami. Scad . .ore 18 del 4 i10,~embre. Cl1iP: clere annunzio e ~chia 11meniti a lh1 segl'eteria. CerC'asi medie-0 batterjologo Labo1<1to1·!0 vigila~a igienica. dì Zara.- Stipendi-0 iniziale mensile netto r,. ' 00, più percentuale analisi. Ri1n borso spese di Yiaggio. Dit ig;ere {)fferte, elencando titoli e breYe rinssuntol c.a1·riera, al Gove1~Rtorato, Ufficio .Affari ciYilj , Zara (Dahnazi51) . ~1edico-chirurgo-ostetric-0, 3~enne, otto anni laui_·ca. lunga l)ratica osJ)edali, attivo. colto, cere-a ben retribuito interinato condotta residenziale Itnlia Centrale o Settentrionale, daudo la preferenza a località sita in pianura, sulla spiaggia o con stazione ferroviaria. Inviar~ offerte indiriz · ~nn(l-0 : Dott. liuigi Pansini, Ruvo di Puglia (Ba1:i). Dottore già quu ttro anni assiste11z<1 ospe<.laliera. autore ·d i molti l~'rori scte11tifici e 11oliglotta, cer• C•l pe~to Ospedale o in qualunque interinato. Pe::.· eventuali prop.o ste scrivere a.d ...\rnaldo Pozzi, via Sistina 14, Roma. · :\fedico-cbirurg-0 Yentiseienne, celibe, due anni laurea, !)l'atica osped'a liera, cerca eondottc1 o interi11ato. Scrivere al dott-0r FiliJ)PO Chiacchio a Lauria (Potenza). Q1}I XTO
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All'aùb. · n. 10981 :
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CONDOTTE E CONCORSI.
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qui<1lzione d<=>lla veusione. Di\er&1n1ente, ad un solo n1ese di com11etenze. . ...\ll'abb. n. 8928 · , No. Non c0mpet<:'. a ltl'a indeunitù di smobilita. 7iio11e oltre quella perce-pitn cowe t1fficinle i11
, (84 8) Diritti acquisiti. -
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111edioo- 111 ili tare . -
XX\ .T II,
Re l'i11ferruità è riconosciut..1 clipe11dente da cau, e di Herviz io ha diritto ng·li a~~g11i sino alla Jj-
(8486) Oo1ir.o,r si - l 1in1ite d i età. -
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Diffide e boicottagi.
i-acanti. ·-. Al dott . .A. B. da T.: Suggeriamo la « Rassegna dei e-0ncorsi >) ; Roma, C~tsa Editricf\ {]rbis (piazza in J,t1cina, 40); abbona.mento annuo L. 10 ~r l 'Italia, L. 12 per l'estero. R. B. Po·$ti
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Nuove diffide: · Reggi~ Emilia, Toano (Reggi\) E1nilia), BorgonOYO Val rridone (Piacenza). Revoca di diffide: Pella-.Artò-Boleto t~ovara), l)osta (Aquiùt).
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SEZIONE PRATICA
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I nuovi Senatori medici.
MEDICINA SOCIALE.
Sono stutì elevati ~!l'onore del laticlaYio clt1<.:· spiccate personalità clellu famiglia sanitaria, il (lott. Xicola Éac1nlo11i e il pl'of. Giu.·evve Sa n:irelli. Il dott. Badaloni, da R€canati, a ll1ngo medico condotto di TrecentaI (Ro\igo), fu un. iniziatore e 1111 i{lealista del F-ocialismo in Italia; {li un'atti,·ità feryi(la e ge11erosa, animato da l1n se.atiniento di .affetto ver i suoi simili, 0onverti alla sua fedP., con In J)arola c.alàa e affascina11te, le popolazioni tra cui eserciL1 ''a come llll apostolo In professione 111edl-ca ; e per otto legi$la t11re -fu chiamato :.:i ra vpresentarle. Il fJadaloni è u110 stuclioso avpassiona to e con111etente dei problemi di n1edi-cina sociale. Il prof. Sana relli, da. )lontP S . Suyino (.r'i..rezzo) . direttore dell'Istituto d'Ig·iene dell'Uni\ersità' di RomR, è una clelle intellig·enze più lucide del no ~tro n1onclo scientifico. Il suo nome è specialn1ente legato a tre grandi conquiste : la concezio11e ~ettic•~ ruica lle ll~ .febbre tifoide. ora generalrne11te an1n1essa : la teori<1 dell'<l ssuefazione alla tubercolosi <f-0rmnla.ta coij.te1npornneamente, su altre bn~i, dal Caln1ette), 1a quule si ' rn sempre più nffern1an{10 : e$Sa- ci rende. conto della maggiore resistenza, (}i fronte alla tubercolosi, cl0Jle popolazioni rurali ri.·11etto a quelle 11rban(! e d elle popolazioni incinljte riSJ)etto a quelle -rergini ed a \vaJ.ora la pratj c._1 d<:'lle ,·accinazioni profilattiche antitnhercol:iri; infine, là })atogeJH~~i del colera . Sul colel'<l il s~1- . n;1relli ha compiuto una mole formidabile <li ricerche, il rist1lti1to piµ noteYole delle quali è che il vir·us pe11etra 11ell 'organisu10 !)€r la mucosa <lell<.1 retrobocca. Gli stt1d.i oompi11ti dal Sanare~li sull'eziologi.1 delill. febbre gialJa hanno sollevato molte di~cus, sioni e polenliche non sempre serene ; ma l1ltima.mente la loro irn11ortanza è stata lumeggiata dalla ~coperta delle infezioni dopJ)ie,' 'sul tipo dell~ peste suiI1c.'l: l'ittel'oicle sarebbe un miorobe d e so·r tie . Dobbiamo al Sn11arelli a nche la scoperti clel 'primo virus :filtrabile. Nell'agone de lln l'ita p,u bblica il S<111nrel1i hn ùa to vrove prillanti. De1Jutat-0 di Bibbiena (.Ar ez- . zo) per quattro legislature, è stato sottosegretario a 11'~ gricoltura . 11 Sana ri,lli dirig~ co11 competenza e sucee~so bli <e Annali ù'lgiene » e l' <'Avvenire Sanitario» . · :ru (;ircond:ito dn larga fld affeth1osa esti1nazione. ·
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I.a tri~te ripercl1ssione cl1e lu guerra esercitò sulla saluté dei popoli riaccese ancl1e nel nostro va es~ il fervore, che pareva spento, verso le ope.re antih1bercolari e, qlasi p€r salutare reazione, Yerso tutte quelle ·provvidenze sociali che tendono nd accréscere il valore della Yita . Oggi si riparla con en10Jsiiasmo delle istituzioni scolastiche e para, scolastiche come quelle che mita no <1 tt1telare il fanciullo d~oggi, che sar à l '11olllo di domani, nella • famiglia e nella scuok1. Qtiesto comple~Bo l)l'Oblema ùelle opere antitubercola1i e delle istituzioni t)arascolastiche,• lasciato fino ad or.a qua si tn t~o a nobili iniziative l>l'iYa te ti'Ol1V0 isolate, ricche ùi fede, ma povere . di den_aro, è ,·erame ntè nella sua essenza un problema nazio11ale; ma io pènso però che la sua riso Ju zione non potrà in Italia effettll<l.r~i. che attraverso le iniziative del Comune. Gli uomini nuovi delle prossime fuh1re A1nministrazioni comunali d9''ranno pure affronJare e risolvere questi ptoblen1i : ogni 1 g·rande Coi;nune · clovl{à avere ' il proprio Sanatorio popolare per le f orme tuberc-0lari suscf\ttibili cli gruarigione, i prol)l'ii dispensarti, le scuole <"t ll'aperto, le colonie o L -, alpine o marine, o fluvia.li é Yia via; nessun Co1nune di importanza sfuggirà a questo preciso dovere che è un obbligo della civil~à verso i lavoratori e verso i diseredati dalla fortuna. Il Com11ne di Padova ha fatto moltissimo in questo campo a merito speciplmente del dott. Alessandro Randi, ufficiale sanitario, che da molti anni creò s ui bastioni della città la prin1a Sciiola all~apert.o d.' Italia _; ora poi d3 q11alche mese jJ u1cùico sc~ol<:1stico , prof. Alb~i·to Grnzia 11i, creò a due chilometri dalla çittà (frazione di Altichiero)) u11a ooZonia fl1t.viale snl Brenta per bambini
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scrofolosi e 11redisposti alla t'ltberoolosi.
NOMINE, PROMOZIONI ED ONO.RIFICENZE.
Medaglia Erb. L'alta onorificenza delL-'t così detta « medilglia di Erh », a ssegnata. og11i tre unni ai neuropatologi' ted€~<:hi che .abbin110 JHlbhlicato i migliori lavo,1·i del1.1 sj)ecial'i~à, è !==tata, nel n tese 'decorso, confe rita ni nrofes~ol'i F 6r ster d.i BteslaYia e. N-0nne c1i #ot\.mburgo. lJa Commissione aggit1dicatriee era composta dei professo ri Strl.1n11>ell, l1bersteiner e ~1ingazzini.
Il dott. GioY.:1. uni :Nlazzarella, di Sant'Angelo d' ..\.life, è nomin'1to ca\aliere della Corona d'Ìtalia per benE:\n1erenze acq11ista te in occasione della guerra 1910 -191~.
Una co Ionia fluviale sul Brenta presso Padova.
In questi giorhi il C-0mitato provinciale a11titubercolare di P adova fu invitato ad ammirare queste istituzioni. e · le imvressioni riporta te nella Yisita Rlla colonia flt1vinle di Alti èhiero furono delle i1iù favorev.-0li. Il i1rof. Grazia1li, che nella s ua missione di me<1ic:o scolastico uitisce <ld una soda cultura moder11i t'à di vedute e gentilezza di cuore, liberatosi dal i•regi11dizio terapeutico cbe la predisposizione e le ya rie Jnanifestazioni in atto della tubercolosi non 11oss~ no favorevolmente moc.li:fica.r si e gt1arire se non col soggiorno al mare ocl in montagna, intuì t·he ~i pote·va fare anche a P~ dova quellç che qualcl1e an110 addietro si f ece a. Cremona sul Po e · poi }t R onH1 sul '1 evere, con risultati ve ramente note.. YOli. _, Qui a P t1do'\-a, data. · l'attuale g·ran<le affluenza <l i bambini agli Ospizi. marini di Venezia. e le dif- · f'tcoltiL economiche in cui si dilk'ltte questa Opera via, moltissi1ni fa11ciulli scrofolosi, mala ti cci, de1ioli e rl'edisr}()~ti Janguiv~1no in . case malsane ed i:1 a111bienti familiari profonùn mente antigienici. f{isogna'\'.a drlnqu'è pe11s~u·e anche a q11esti derelitti. bisognn,-a n11che a 'q uesti })()\eri i11felici d.are
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la loro parte di sole, cli vitto sano, d~ aria, di acde re che anche in I tj\ lia ::;i proy,·e{la con Decreti qua e di gioia. o Leg·gi analoghe. "' Il collega Urazia11i l)t'llSò allora. alla colonia flttA Torino un grnpl)-_? di Roçie tà 11Jediche, sulla viale; l<l Yolle fer1naruente e con l ~appoggio fin~1n propoota • del n ostro collega prof. Tirel:li, diziari-0 e mora le <.iell' A s ociazione padovana c'011tro rt-ttore de t R. 1\-lanirc>DJio. h..a Elme~su un voto a] la tuberr:olosi, del .PDtronato scolastic-0, <l.ell'lstiriguardo; a Ge11ova il prof, E11ric:~ .l\t101·selli ha tuto rachitici e della .:\1utualità scolastica, la traten11tu ne ll'Aula deila Soc. di I .1ettul'e e ConYer~. dusse in realtà . · Scientifiche, il 13 <:tprile u. s., t1na conferenza a ·· Così da più di u11 me,.e, cento e }Jiù bambini go~colta ti ssima da u.n affollato uditotio col titoln suggestivo : « Un, 11 uui:o pericolo sooiale: il 1norfiodono ogni gi-01·110 i benefict de l mare a d\1e ·Chilometri da PadoYa, ~d i yantaggi loro deri1Tanti da cooaisrntJ e la Loglslo.~:ione san,itaria. »; e la R. A <.:t1n 'ottima "e(l abbondan te refezione. Ogni mattina c:ademia _l\fedica., sotto la~ presidenza delli 'llustre due tranls a1)positi t rasportano da Padova la copatologo J>rof. A. Trn1llbusti, si è' a ssociata a l. YÒto .degli igienist1 e p~i cl1in tri Torinesi. Speriamo alonia bag11ante; appena giunti a d Altichiero, nt>l desso che la nostra Direzio11e di Sanità Pubblica. localP acldettu alle sct1ole di questa frazio:µe, i • conscia che le I.~ggi i talia ne sono fin qui i;J.suffiba.mbini prendono la prima colazione, f'onsisten t€' ·c ienti e quasi imr>0tenti. di fl'onte aJ ,pro1)agarsi in caffè e latte ; poi indossano il loro costt1me da • d el malanno, vorrà dare Ùdienza ai voti dei con1bagno, scendono sulla ri'va dél Brenta, in quel 1>etenti e promulgn.re con sollecitucline qualche n1·punto dolcissima e r icca di arena, e, tra il tufticol-0 aggiuntivo o -esplicativo della 'Legge sanitafarsi nell'acqua e l'ascjugarsi a l . sole e nella sabria del 1888, poco chia ra e tro1}1)0 n1olle per . tutti 'bia, paSR}ìno allegrame11te le ore che li separano i venditori e conl')l1n1a to1i di questi vele ni del cerdalla colazione del mezzodì : minestra, un piattcJ ,~euo (farmacis~i, drogh.isti, ecc.), no11 che per gli di <!llTne, pane a vol<>ntà e qualche frutto. Nell'o1·r1 stessi medici. Ocorr~ ai primi una restrizione fordella siesta i p iù grandicelli e i meno\ gracili vanno ~t r iposa.re all'ombra delle acacie che prnano . male per la spedizi-011e di' n1orfina, cocaina, ecc.; ai secon~i, un q uRlcl1e limite 1felle ·loro prescril'argine ò el fiume, ed i i1iù de boli invece r iposa.no zioni che òevono t-ssere di èSClusivo e ben definito nel lo~ale scola.stico in brande appositamente b roYe ben datn to scor~o terapeutico. ~iste ; dalle ore 15 a lle 18 tutti torna.no a lla spi.ag(Dai Quaderni di P sichiatria). gia, · a l sole e all'ac-<}ua, e poi, prima di far ritorno alla città, h a nno il confort o di un abbondant~ spuntino <;li latte, caffè e pane. • Ecco 1 come funziona la Colo nia fluviale di Alti-• . · NOTIZIE DIVERSE. • chiero. tD l ri•sultati? Iudvbbi{lmente e~s~ si i:>resentan·o XXVI Congresso di medicina · interna. I .a Società I tn li~ nn di u1edicina interna. terrh già fin d'ora superiori a~d ogni aspettativa, e tali i11 Roma, dal 3 a l n 11o~en1hre p . v., if suo Conda nulla invidiare a que lli che si ottengono di gresso a1111u~ Je (X.X\-I) . , solito a l mare e nel soggiorno in Colonie a lpine. f.J€ Relazioni messe ftll'ordine del giorno spno Il Co1nitato antitubercolare dina nzi alle l)tove . : GrtJFFRÉ e FR:tJGO~I: I ./ A..s111a bronchiale _ ; ì\10dei fatti non discusse, nè c1·iticò : solo alllmirò RRRCHI e FF.RRA1'A : '1i·n fogrwnuloniatosi.: SrsTO: sincel'a1nent e quanto possano1a volontà e la fede, R f PftrocaràiortrafiCI clinica. a nche se scarsamente sorrette da coloro che a vrebbero il dovere di fare molto, ma molto d i }')iù. Per rendere più ,ordina u1 la <liscussioue delle - Setten1bre 1920. 1·eJazio11i è stato d~iso <li invitare i Congressisti Dott. ADELCHI ZA~IBLEU . ehe lo desicle rino . ;:trl iscriversi a parla.re sulle relazioni. · J?e,r tal /g11isa, nella 1 compilazione · d~i 1 Contro .l'uso degli stul>efacenti. J.>rograni rni d rJlle sedute, si potrà aggiungere il JJiù completo , elenco cl'i coloro che inteyverrann.o ~Ientre l'use degli stupefacenti (oppio, m-0rfi11a, aJle òiSCllSSioni. ero1na, ma ~pratutto cocaina) va sempre, più e.- , J;a Segreteria del Congresso inYita perciò tutti stendendosi, così ila costituire una vera nuoYa mai parteci panti 'a l Congresso a \ Olersi iscrivere al Ja ttia ·s ociale per intossicazione volontaria, e menpiù presto a lJe discu ssioni delle singole R elazioni. t1'e ormai a tutti è notorio come nei nostri mag· I.ia Segreteria Lle l CDngressa di medicina. intergiori centri si faccia uno smeroio illegittimo e nu è presso iJ R. Istituto di Clinica Medica di dannoso di tali sostanze, massime in certi ceti Roma. La quota d ' jscrizione ~ di L. 25. È i'!li corultra-mondani e moralmente inferiori; nulla vien so la richiesta per ottenere i ribassi ferroviari, fatto e neanco PflilSc'lto dai nostri P-0teri 'pubblici come pure sf sta provvedendo nel miglior modo per porl'e un riparo a ql1esto inquinamento delle J">€rchè i Congres "'Ìsti abbiano a trovare facilmenl><>Polazioni . urbane. In Francia fin da l 1916 vige te gli n ll-0ggi. Sar~nno a tal uopo diramate uluna Legg(l rigor')~à contro chi traffica, detiene e t<.•riori istruzioni. usa gli stupefacenti senza legittimo II1-0tivo; e in I Congressi nazionali di chirurgia e di ortot>P-ii.:i. aprile anche la Spagna vi ha provveduto con di11 xx·v·r Con~resso della Societit I taliana cl i sposizioni restritti11 e e proibitive. Ul1irurgia, cli<> era inrl'?'tto per i giorni G, 7 e S Alcuni c;tudiosi :e1i pubblic~ Igiene e di Eugeniuo,·embl'f', è rimandato ai giorni 10. 11 e 12 noca, e JJartic-0ln. trrt€ilte nlienisti, coro incia~o a clli<~-
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vembre, per eYitare elle coincidesse con le eleziolardu~ci, G. Lo riga, E. :\larchiaf<l Ya,. G. llingnzn.i am19inis~ra tiv~. inc1ette r>er il giorno 7 in molti zini, E. Pestalo?:za, G. Sanarelli, A. Zeri. capoluog-l1i (li proYincia. Il cor.s o avrà _principio alla metà di noYembre ~ CorrelntiYa111ente la. XI riunio11e della Societ~t , durerà tre mesi. Italiana di Ortopeclia è rilflandata dal 5 nl 9 noCliniche mobili nella Nuova Scozia. yembre. La Sezione della Nuova Scozia della Crose Rossa XII Congresso italiano 'di idrologia e cÌimatologia. · ' I Canadese ha org'anizzato duè cliniche rno·b ili che , 11 4 <'orr., ~Ila prese11za delle al1torità, dei comcircolano in tutta la regione durante le . vacanz~ ' pone11'.t1 il Comit<:1to d'<>nore e cli quello .ordinatore .d ell'estate. Ogni · clinj ca è fo1·mata da furgoni e \li parecchie itotabi1ità scientifiéhe e 100.nitarie, automobili, <:la nmbl1lanze at1tomobili e da vetvenne inaugt1rato, nell'au1'1 magna della U11iverture da tu"rismo su cui viaggia•n J tre •o quattro sità di Perugia, il XII l~ongresoo nazionale di idrome.dici, dentisti, infeTmiere esperte e rappresenlogia e climatologin ; pronunciarono discorsi i protanti della Orocé Rossa e che' trasportano ne~lo ,r fesso ii Innam<;>ra tj . Devoto, Vivenza per il ministesso tempo il m.ateriale necessari-o per l'impianto stro ~licheli. Sinl{)Detta, .t\..gostini, Silvestrini, il rapido, in un qu.alsiasi locale adatto, di un osvesenatore Queirolo e· il prefetto Olivieri. dale da 10 a 12 letti. J;e clinicl1e mobili sono mnSi iniziarono quindi i lavoro del Congresso, che uite di tutto il materiale indispensabile i.>er le cure proseguirono nei due giorni successiYi. Ne daremo da prestare nei luBghi isola ti e privi di ogni copr0ssimame~ un breve resoconto. modità. Uno degli scopi di queste cliniche è qt1ello di ajutare i medici dei distretti rurali isolati. nei Il X Congresso italiano di pediatria. quali la man~a d'igiene e di cure frequenti hanno permesso la diff11.sione di molte malattie .· Si è svolto a 'l'riest~ dal J.6 al 23 settembre, con e di persuadere r1ello ste~so tempo la popolazione. largo intervento cli congressisti. . della ·necessitàt .di consultare i lmedici del paese. Diamo in altra pp.rte del) giornale il resoconto se>pratutto per i bambjni. I,,.e cure nelle .cliniche dei laYt>~i. mobili sono risel'vate agli indigenti, e sono. acPer combattere la malaria.. .. cordate in alcuni altri ca~i soltanto dietr-0 s.peIl ministro dell'agricoltura on. nlicheli 11a inau-ciale domanda del medico. gurati i la·vori della C-0mmissione pe.r lo studio dei Queste cliniche $1 fèrmer,1 nn-0 ordinariamente un problemi clelJa malaria in rapporto alla colonizzagiorno ed una notte in un punto d'incrocio di di. z1one. stretti isolati. Il loro passaggio sarà preannunIl ruinistro, dopo aver rivolto agli interYenuti il ciato dai giornali e, a c 'a dei diversi munici1)ì, suo cordiale saluto, ha illustrato i motiYi per i nelle scuole, nelle chie$e, nelle associazioni, orgaquali la Cornmis~ione è stata istituita ed il co1nniz7~zioni, ecc., in moclo che ognuno ne sia inforpito altamente soc:iale che le è stato affidato. mato. < ' ' Ha accennato alle cause che, duraute la guerra, , Le cliniche mobil1 si occuperanno inoltre di ed.11hanno indebolito la lotta antimalarica e han110 decare ·il pubblico in materia di sani,tà: e di miglioterminato una recrt1descenza della gra' re piaga che ·rare le condizioni sa.Bitarie facendo frequenti ispeafiligge non P-OCbe clelle nostre campague, e che zioni mediche. Faranno parte del programma la. tanto diminuisce 1a pr-O!duzione agricola. i · lotta contro la tl1berc0Jo.si e la protezione àell'inIla ql1i11di c11ia rito le a ttribuq,ioni specificl1e affifanzia. I medici ·delle regioni visitate presteranno da te alla Co1nmi:-;sione la qual~ non dovrà stucliare l'opera · lQ:vo alle clinich~ DJ.Obifi, che sceglieranno la questione malarica come problema generic-0 di fra di essj i loro specialisti: si consiglierà ai ma.difesa sanitaria - compito questo egregiamente lati di continuare a servirsi regolarmente delle • disim1Jegnato claJJa Direzione generale di sanità -loro cure. ID..'l sot~o l'aspetto particolare e concreto clella pro• Per gli ospedali di J;OD dra. tezione delle popolazioni rurali, al fine di meglio • È stata assegnata la son1ma di 250,000 lire sterassict1rare la trasformazione del latifo11òo e l'inline (corrispondenti ad oltl·e 6 milioni di lire itu.cremento della coltura. liane in oro) agli ospeda.lj di Lo;ndra, st1l Fondo Ha risoosto il pl'esidente. della• Con:imission..e, • R~ Edoardo per gli Ospedalj, allo soopo di far lJrof. Grassi, ringraziando il mi11.i!Stro per le corsuperare le gravissiµie 'difficoltà del m9mento, dotesi espressioni riY-0lte agli adunati, ed esponendo, vute ai rincari e al depr~zamento del denaro. C'-On larga copia di ele1nenti illustra tivj, i criteri cui dovrà attenersi l~ Commissione. . L'assic11razione éontro le malattie· in Inghilterra. Ritir4tosi l'on. l\iicJ1e1i, la Commissio?~ ha se11Notevoli modificazio11i sono state portate alla z'altro dato corso ai la1vori. legge per l 'assic,1razione ·contrG le malattie, jn . ... Corso di perfezionamento. sttlla patologia del lavoro. data del 3 luglio soorso. Si è 1stituito un corpo di ufficiali sanitari goverRicordiamo che sarà tenuto, presso la Croce Rosnativi i)er coadiuvare i n1edici delle assict1razioni sa Italiana in Roma \via Toscana, 10), dal pronei casi dubbi ~ difficili e per ispezionare i casi fessore A. Ranelletti e verrà integrato da confesospetti o di lunga dl1rata. renze da parte dei proff. R. Alessandri, V. Ascali, È data faeoltà alle società locali di estendere S. Baglioni, A. Cl1ia V<1 ro, G. Cirincione, R. Della l'assistenza sanit:iria alla moglie ed a tutte le VedoYa, I... De\·oto, ~.\. Dl1crey~ G. Ferreri, F. Gbi1
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i1ersone ùi fa1uiglj<1 clegli assicurati, di istituire co11Y<1lescenziari, e~ i n u111enw 1'e la 1ni·s ura dei suss-icli. Xei casi di l1rgflnzn, qual11nque :rp.edico delle ass1c11razion1 è obb1ig·.a to a prestare la sua opera, ancl1e se il paziente non è inscritto nella sua lista. I n1edici delle assicurazioni dovranno dispor;re di nn gH binetto pèr le ·pl'estaziohi ordinari~, compre::)i i piccoli interventi chirurgici. Le ~ocietà locali hanno accum nla to clelle riser\e che ascendono a 78 milioni di sterline, ossia circa 2 mili~rdi di lire in 01·0. .
La Confede razione generale del lavoro intellettuale. I .. 'a vv. Fabbri, seg·retario generale ·della C-0nfec1erazione del lavoro intellettuale, fu ricevuto dal lliinistro del lavoro, on. Labriola, il quale si è in•
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teressato· alla crescente itnportanza dell'organizzazione nel movimento sindacale del pae~ .e alla dom.anda di :una rappl'esentanza nel Consiglio sui periore del lavoro.
FASC.
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n-0n \erser.anno il supplen1e11t~ del prezzo viene ridotta la dt1:rata dell'apbonn1nento fino a concorrenza della somma. pagata. . .
Per evitare la cremazione nelle morti apparenti. 1
Il dept1tato giapponese dott. l\1atsusl1ita ha presentato un progetto di legge appoggiato da a ltri 23 me1ubri della Camera giapponese, · affinchè i cadaveri siano tenuti in deposito· per 72 ore invece di ' 24, com'le adesso, prima di p1·ocedere alla cremazione; e ciò allo scor.>0 di evitare in modo assoluto . che si tratti di morti apparenti . EglÌ .adduce la testimonianza di un crema tore di Kyoto, il quale afferma di aver· visto sei presunti . cadaveri destar si a l contatt-0 delle fiamme . ' Il progetto incont11a una viva opposizione tra i medici del Giappone, i quali sostengono che esso del\iva da presµp1>0sti assurdi e che costituisce un • insulto palese alla professione. _,,. \
In Francia, e<>m'è noto, è stato creato il Mittiist€ro dell'Igiene. Un e1nine11te medico pratico, il dott. I . B1·eton, ne è , st.<:t to fatto ministro. Il Brcton, parlàndo a Nizza· ai ginnasti italiani e francesi, 1Jre(:i8ò in questi termini il suo pensiero di u1edioo ministro jgie11i:~ta : «L'educazione sportiva è in'timamente legata. all'igiene. Un med€simo co,mpito spetta tanto a coloro che hanno la mission~ . di ripal'are le fotze decimate dalla più esténuante <.l~lle guerl'e, guanto ' a quelli che vogliono assicul'are un corpo sano e vigoroso, llllO s]'.}irito fermo e.a i11traprendente alfa gioventù. Per coprire le perdite di guerra, per f<1r risorgere la razza forte ed ene~·g ica, si deve rialzare la salute dei deboli, as· stcu rare ai fanciulli il supremo ristoro della vita • all 'aperto e dei sani esercizi fisici; si formerann0 così degli uomini, che no11 conosceranno mn.i ie insuflicien7.ie fisiche e 1nora li».
La crisi della sta.mpa. L'amrn-0ntare d~ll'abbonawent-0 al Bollettino c-ffioiale àel Miri,istero della- P1tbbUoa Istr1tzione è stato elevato, ùal 1° 111glio u. s., come appresso : e-dizione generale, di1 I.i. 33 a L . GO; eclizione priutaria, da L . ·1 6 a J_i. ~5: , L ·a11mento ·di prezzo sarà ap·p licato anche agli ·1 lJbo11ame11ti i11 ·cor so ; pertanto, agli abbonati che
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Le .t\.ruministrazioni os~da lie1·é <li Parigi' a ve va no cl1iesto al personale infermiere, nell'interesse <lei 111alati, che il servizio durasse 20-.30 minuti in i>iù ,rl elle ott-0 ore stabilite, per e,·itare interruzione 11el servizio. Le infe rmiere e le sorveglianti lranno acceduto; gl'inCermieri, invece, adunatisi alla Camera del la:. \01·0, hanuo 'stabilito d~ applicare rigorosamente ìa ~i.-0r11a ta di ott-0 ore.
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' _i.\.NNò'
Il Ministero dell'Igiene in Francia.
Gl' infermieri di Parigi. ·
t\.e;ne ros3JCea: nell'-
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lL POLICLINICO
Indice alfabetico per materie. •
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. , Pag. 1194 )) 1194
..\lc<1loidi del!'oppio : ass11efazione • Ciste del mesentere . . (;isti ossee : cura . • t'ronaca d.el movimento professionale l)i<1tesi emòrr.agica : azione c11rativa dello . tato anafilattico (malattia da siero) . .. . ' Disartria cerebellare . Ec;zerua tu oercolide E1ua tu ria : significato clinico • E1ni1 turie . . . Emoglobinuria pàrossistica: ricerche . Encefalite epiden1iea: clono del dinfram•J • n1a • • • • • Encefalite epideu.1ica e malattia. di Parli:inson . . . . . . . . :hlncefalit~ letargica : contagiosità . . F.:t ttori accessori , dello sviluppo e del1'equilibrio organico Fegato : estirpazione . '::.\Jalaria : il chinino e il ble11 di meti~e11e 11ella - . • •
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Malaria tropicale: . esiste .la _possibilittl Pag. 1177 di trattarne le forme sessuate? )) 1199 ~Ied.icina sociale· . . • l\ificosi cl€1 sistema respira torio . . . . )) 1171 Nefriti azoteÙÌiche : valore terapeutic-0 delle iniezi-o ni intra vf>-nose di sol1:lzi-0ni )) 1193 ipertoniche di glucosio . . . Nefriti e pielonefriti di origine ir1testi)) 1190 , nale. Sind1·ome entero-rena le . • )) 1185 Pedi.a tria : Congresso )) 1189 I'iede varo-equino : chirurgia r•rig,i.onieri di guerra in Gern1nnia ; note )) 1188 cliniche e anatomo-patologiche . . )) 1188 Sangue : a lterazioni degli elementi . Sarcoma della tibia consecutivo a tra1111Ul , Rapporti fra traumi e· tumori nei . )} 1174 ·riguardi di assicu razione-infortt1ni . Stol'ia della fon~tica-bi-0logica : Laennec )) 1184 studioso della voce u1nnnn . . )) 1189 ~retania_ negli adulti . . . • )) 11!>0 Tubercolosi rena le . . ..l1u111ori infìammntor! da iniezioni cli )) 1189 olio canforato (vaselinomi) . . . )) 11. . . ' VaC'Ci11oterapia per via respiratoria . I
L. Pozzr, ed. resp.
Roma, 1920 - Tip. Cartiere ('entrali. •
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Anno XXVII
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Roma, 25 Ottobre 1920
Fase. 43
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fondato dai professori :
GUIDO BACC ELJ-J I
FRAN CE SCO DURANTE
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SEZIONE PRATICA ·
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·R EDATTORE CAPO : P ROF.
VITTORIO ASCOLI
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SOMMARIO. Osservazioni cliniche : G. Antonelli: Diabete insipido e infantili-
smo d'ori#rine ipofisaria. Note e contributi: G. Marcialis: I l citrato di sodio nella cura della polmonite lobare. Resocont i clinici: G. Angiooi : Note di chirurgia di guerra. Commenti: F . Fasani-Volart>Ui : Effet ti dell'argirina sulla m ucosa uretrale. Lezioni : A. J. J ex Blake : Sulla bronchiectasia. Sunti e rassegne : ~1EDICINA: K . Clarke : La diagnosi differen· ziale delle va.ri e forme di cefalea persistente. - CHIRURG I A : A. N avar1·0 : Le stenosi duodenali nella pancreatite. I GI ENE SOCIALE : Riza: La sistemazion e dell'Oriente e la · protilassi internazionale delle malattie infettive epidemiche. 4ceade~nie. Societ-à mediche, Congressi: ·R. Accademia di ~cienze mediche di Paler mç>. ·-Società Medico-Chirurgi'c a d i Pavia.
·Appuati di medicina pratica:
Alcune forme' cliniche di cisti idatidee del polmone - Le reazioni mi otoniche nella tubercolosi pohnonare - Ancora sui rapporti t ra l ' influenza e la tubercolosi polmonare - L a canfora e l 'e1netina nella cura delle emottisi - La cura dell'ascesso polmonare col pneu m9torace artificiale. - POSTA DEGLI ABBO~ ATI. -
CASISTICA E TERAP IA:
CENNI BIBLIOGRAFICI. -
Nella vita professionale: D0tt. Gig i : A proposito del richia1n1.1 te1nporaneo di alcuni ufficiali medici di cvmplémento. Cronaca del movimento professionale. - Risposte a quesiti e a domande. - . Concorsi. - No1nine 1 promozioni e onorificenze . Notizie diverse. ludice alfabetico per materie. '
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,,. -OSSERVAZIONI CLINICHE . .
Diabete insipido ed infantilismo di origine ipofisaria per il prof.
G I OVANNI i \.NTONEI,L].
Il rappoTto patogenetico fr.a rulterazioni dell1ipofisi e diabete insiptdo, segnalato da Frank ttel 1912, poggia oramai .su si ~ure basi anato1no-patologiche, cliniche e sperim·entali. L 'emianopsia bitemporale, che dimostra l' esistenza di .looi-Oni a car ico ' d el cl1ias~a ottico, e; per Conttguità, dell 1ipofisi, Si 'àcCO·ID·p agna non d i rado a poliu ria ·JF'iù o ineno intensa. Oppe1n heim ri.corda ch e in 12 su 36 .ca.si di. menin·gite ba~nl e luetica, p:revalentemente l ocalizzata nello spazio interpe1duncolare, cioè n ei pres si ·d.·e'1ln. 1 egione ipofisaria, è stata con statata p oliuria, e in rl11e casi di emianop sia temporale co11 cliahete insip i1do ha eseguito 1 a11top si o riscon1
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trando lesioni go·m mose, nell'un.o lo calizzate fra il chiasma j le formazioni vi'ci11e, nell ' altro invadenti la pars- in'termedia dell'ipofisi. L a distrofia .adil)oso;genitale, o sindrome di Frolich, che sappiamo esser clovuta a lesione del-_ l'ipofisi, s i nccompagna s·p ess0 a diabete insipid·o. come risulta .d.alla statistica di v . FranklHoch'>vart e dalle osserviazioni di F alta. Nel1' acromegalia si h anno spesso crisi poli uriche, cl1e,, seicon~o Frank, sono da riferirsi a lesione. .i'1Joifi.saria. Stfilger , ilJl-·strò un caso di diabete insipido .iil un it1fermo, che .all'esame radiolog·ico presen tava ·~ nf,os srumento d.·e lla sella tureica . . Parecchi autori (R omer, Sirnmonds, Bo!'lelli, Benario, Rosenhat1pt ed altri) hann·o co·n statato la poliuria in casi id i t11m ori p rimiiiYi o secon . dari ]o.cali-z zati' 11~ ll 'ipo·fisi o n elle sue <:1;diacenze-· L uzzatto ha illu strato un caso cli diabete insipjdo in · un ve rthio, affetto da carcinomq della prostata, n el quale 1 at1topsia di. 1
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m ostrò sclerosi e gli-Osi della neuroipofisi ed en1orragia non recente nella stessa, oltre che n el pen duncolo,. N:e\i\11nark ha riferito un caso di diabete insipido in un 'bambino, affetto da tl1more dell'infundibolo, che aveva distrutto il lobo -posterio.r e dell 'iipofisi e gran parte della pars intermedia. Marafion e Pintos hanno con-, statato la sindrome a·djpo so-g-enitale insieme col diabete insipido in un caso di lesione trau, matica 1deJl 'ipofisi. Quanto al meccanism·o .con il quale le alterazioni i:pofisarrie ' possono in1d.urre poliuria od 11na 'v1era fiorma di diabete insipido~ i pareri degli .autori non , sono concoridi; alcu.n i riferiscono la poliuria ad un eccesso di funzione, cioè ·ad i-perpituitarismo, altri a .difettp, ci,0€ ad ip opituit.arismo; altri infine ammettono che, o i.ndipen1dentemente .dalle alterazioni funzionali della glan·dola, o conseguentemente aèi esse, sia necessari.o l'intervento dBl sistema nerv-0so, ossia di un centro destinato alla regolazione ùella diuresi. La 1sede di tale C·e ntro non è stata nie ttamente stabilita; E.ckardt lo collo.cò nei corpi mammillari, Kahler eid Ebstein n·el p~vi ment.o de,l IV0 ventri·colo; Rath e Loeb n·e1'le vi·cinanze del tuber cinereum; Aschner ammise che nuclei ·d'origine del vago .e del sim"'!ati'co .situ,.ati n el pavimento del III0 ventrioolo .p resiedano alla regolazione della diuresi. Camus e Ro11ssy attribuiscono tale funzione all 'infunrlibulum, la cui irritazion·e produrrebbe feno1neni di eccjtamento del simpatico e poliuria; il -diabete ,insiipido sarebbe dovuto, secondo· essi, non a lesione del lobo posteriore çlell 'ipofisi, ma a lesione od irritazione della regione opto-1)eduncolare; e~si, jnfatti, hanno spie·rim entalme,n te..dimostrata l'insorgenza della poliuria in .s eguito all'eccitazione dell'infundibulum e del tuber cinereum. Pen.de ditie.n .e logico, ammettere che le stimolazioni . del peduncolo, esercitate dal trauma op e.ratorio o dalla ci-catrice consecutiv~ all'asportazion•e uell'ipofisi, possano produrre poliuria per ec,citamenf•) delle fibre nervose del ped11ncol•o1, che può 1diffon·dersi fino ai .centri bulbari regolatori ·de.Jla di-1.1resi. • l dati sperimenta1li, sui quruli srl. è basata la teoria d·ell'ipe.rpituitarismo nella genesi del dialì ete insip~do, si riass11.m ono nella cons·t atazione idi u·na certa .azione 1d!iu·r etica esercitata da' gli estratti .i pofisari. Schafer ed Herring ammis ero ·Ch·e la secrezione interna della pars inter= ·1rieclia ecciti la fibra m11scolare lisci.a e quella . d el lob·o posteriore la diur.e,si, e ritenne·r o ~.he q11esta sia dovuta ad eccitazione diretta del1'epitelio renale. Gli steF'Si autori ·p erò · n otarono a nche che talvolta a:ll'iniezione intraven.o sa di • estratto ipofisari.o consegue riduzione della d:iu1
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· resi. S·chwfer constatò nel cane, in seguito n. stimo·l azione mec cani~a o termica dell'ipofisi, una poli1rria l·dell~ durata di parecchi giorni, ed all'esame istologico dell'ipofisi riscontrò -0.11mento ·del secreto nella pars intermedia. Pentima~li e Quercia stu.diarono l'.aztone dell'ip ofisi•na..sulla cir~olazion,e e secrezione renale e ' ritennero .che l'a11m·ento della. diuresi fosse do,,uta no·n a,d eccitamento dir.etto dell'epiteliri renale, ma ad 'aumento della ·v ,r essio·n e sangui. gna. L '~zione diuretica 1de1 secreto ·d·ella por~ zio:n e intermedia è stata sperimentalmente oonfermata anche clalle OS$ervazioni di De·an Lewis -e Matte~1 s. lJn forte sostenitore d1ell'iperpituitarismo nella. p atogenesi del diabete insip1do è stato Frank, ct1e ha ammesso t1n ·eccesso di f~nzione della pars inter11ie dia. Cushing e v. Biedl riteng.ono ch·e 11n trauma del peduncol<> pituitario, eccitandò la f11nzione secretoria delJ[t pars inter'm edia, pravc·chi ·p0'1lu:nia e ·glicosuria; seco!n do Cushing l 1i 'pe-rattività. secretori a ·del'l 'Yvofìsi, .s.pecialmer1t·e del suo lobo posteriore, 1p uò d are or.~ne al diabete ir;isipid-0. L'influenza della pa1·s interm.edia è stata sositenuta anc.he da Simmonids. P~ù numerose ~· dimostrative sono le osserv::izioni sp·erimeD:ta:i e cliniche cl1e fanno· capo alla teoria dell'ipopituitarismo, Nel campo spe• rimentale Va ssale e Sacchi dimostrarono negli ~ animali aumento della diuresi con basso peso ·specifico dell'urina ìn seguito ali' asp.ortazione parziale o totaile delJ 'i1.J ofisi. Konschegg e Schuster constataron·o che gli ootratti ipo'fìsari, a :piccole dosi, rpossono :,>rovocar·e u·n temporaneo aumento de.ila diuriesi, a cui segue la dirninuzione di .essa. Romer e 1J akoby hanno osser vg,to poliuria in se.guito alla o.c clusione sperimentale dell 'infunclihu.ltt1n, al st10 sbocco nel . Jll 0 ventri.colo, imped·en-0.o ci.o,è, secondo il loro mo1do di v·edere! la pen,:traziqne .del secreto ipo: fisari.o in ess 0, e per conseguenza l'azione che eser.citerebbe 1SUi rentri .di origine delle vie nervose -destinate alla regolarizzazion e della diuresiJ situati nel pavimento del 111° ventricolo. A .c.onf.orto del1la teor ia clell 'ipopituitansmo vale • l'osservazione di C11shing, che ha con-statato poli11ria d.opo 11'aspor~azione parziale di un turnare dell 'ip0.fisi.( La •di.stro·fia adi-1.oso-g·enitale, che oggi si ritiene 'quale una si n·drome dovuta ad i.popitud.ta rism.o, si , aocqrn.pagna ~on raramente a poliuria. F.a1rini (1913) constatò dimin t1zione della diuresi, ·in 2 ·e.asi idi · dianete insipi·do, in seguito a so·m m•inistrazi-One di preparati ipofisari. Benario attribuisce imip.ortanza, nella patogenesi del ·diabete insipido, al lob-0 posteriore del! 'ipofisi, spesso a]terata da processi gommosi. Anche Romer ha sostenl1to l'efficacia della cura con gli estratti ipofisari 1
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nel diabete insi1>ido, che ritiene dovuto ad ipo- in ·u n caso di tumore j11ofi~axio ha constatato funzione dell 'i.potfisi. Analoghe osservazioni infa:11tili·smo, distrofia e·diposo-ge11itale e diabehanno fatto Biach, V . .den Ve1den, Hoppe-Sey- te insipid_o. Lereb oullet, Fat1re-B·eat1lieu e Vauler, Strauss, Lichtwitz e Stromeyer, Lereboulcher · hanno descritto un ç.a·so dii diab·ete · insi- · let e Faure-Beauliet1. Bergé · e Pagni~z hanno pjdo con infantilismo; Souqu.es e Chauvet un riferjto un cais.o di diabete insiipid-0, cu.r ato con caso ·d i nani·s mo di tipo i:p ofrsario con dia;b·ete iniezioni quotildiane di eistratti del lobo posteinsipi1do. Ciò m 'in·dt1ce a 1render nota un'o·s ser. . riore d-ell'ipofisi, ·ed in seguito a tale cura hanvazione clinica, ch'ebbi a-p,p ortunità di fare nelno constatato temiporanea diminuzione d'e lla la CliillÌca Medi~.a di Rom.a, entro il 1915, e deldiuresi . Rilsultati più de cisi h.a'. ottenuto ;Da Vela qu3Jle riferisco l.a ·sto·rya·: • ;t1-ezia in ùu.e pazienti .affetti da diabete in1sipiL. B. S .. di anni 23. nativo del la provincia do. Secon1do Rosenfeld l'azione favor·evole degli estraJtti ipofisari è idi bre·v e ·durata. Germani in cli Avehlino {Chianche), celibe, · cam.eriere. Il padre è strenu·o. alcoolista; è pe·rò di robusta un ~aso dJi diabete in·si.pido ha constatato l '.effì- costituzione e vive in ottima salute. La madre cacia delle iniezioni di estratti di lobo poste- è di statura molto bassa (circa metri 1.40), ma riore. Barker -e Mosenthal hanno trovato ef·fi- wrm.oni,pamente costituita; si coniu1g ò a 23 ancaci le iniezioni dell"estratto di lobo posteriore ni·; ebbe 10 1g ravi1danze.I Il p,rim<> nato mori. all'età di 7 m ·esi; la seèonda gravid.anza terminò e intermeidiario, e concludono· per 1'imiportanza con aborto; la terza -ft1 condotta a termine e patogenetica della pars intermedia n·e l di.abete cla essa venne alla luce l'attuale. infermo. La quarta gr.avitdanza terminò con parto premainsipi·do. Chrtstie e Stewart, RosenbJ.o.o.m hanno avuto risultati an.aloghi. Marafion e Pintos·, jn turo, al 7° mese, ·id i i1n fe·t o vitale. che attualm·ente è una. ragazza di circa 21 ann-0. di bassa lln caso di sindrome adiposo-genitale e diabete statura, ma di robu·s ta costituzione ed avente insipi.do da lesione tra11matica 1d·ell'ipofìsi, han- in modo spicçato i caratteri sessuali secondari. no 1constatato netti .risultati .c on le iniezioni di Altrie 5 gravidanze pl1'ocedettero tu·t te regoùarestratto ipafisario: per essi l'i·p opituitatismo è mente; l'ultima termir1ò r·e centeinente con aborto. Un fratello <le1l'infermo ha 16 anni ed ha causa del diabete insipid-0, ma .anqhe t centri . normale svilurppo son1atico e sessuale; un.a so• nervosi vi ipren·derebbero parte. Uno stUJdro rella ·di' 1.4 a.nni ha statura sl1petriovEf .a quella molto dettagliato ed esauriente sulle modLlìca- dell'infermo. La mrudre, durante il decorso delzioni dehla 1diu·resi indotte d.agli estratti i'Pofi.; la gr.avidanza da cui venne alla Iu.ce l'infermo, fu colpita da infezione m.aJa:nica. sari in rapponto al ricambio dell' aicqua, dei L 'infeMl·O fu partorito senza l 'au.sili-0 di ma' . sali (cloruri, ,fosfati) e d·ell '.a zoto ' è stato fatto nov:re ostetriçhe; fu allattato al seno materno da Moreschl (1918), :dalla cui monografia ho per circa dt1e anni. Fin dall '-età di 7 mesi andò tratto parecehi dei dati storici sopir.a accennati. ·S oggetto a febb·ri m•alariche~ che non cessarono del tutto prima dei 7 .anni. Il .p aese di n.as.cita ' Eglì ha dfmogtrato che la diminuzione ·ma;s- è in zona mrulartca. Nei primi. 6 o 7 anhi egli sima dellla diuresi Sii ottiene con dosi iC1i 1 cc. assicura che le µroporzioni del1lo scheletro eradi « Pituitrin », e che tale diminuzione ri.m ane no norm~i per un bambjrto '.iella st1a età~ però presentava uno svilu-ppo esagerato di adi.p e su inalterata con 1d Oisi superi.ori; dunqu-e 1secO'ndo tt1tta l'estensi one ,del corpo, tanto d.a .destar~e l'autore, non esiste .r apporto fra limitazion e meraviglia nei ·p ar.enti. Negli anni successivi de·l la diuresi e quantità id.elll'estratto ipofisario lo svilurp1p o dell'adi·p e è anda-to gradatamente iniettato; la poliuria ·d ovr.ebbe riferirsi ad un' ab- dimin11endo fino all'età di 12-13 anni. Prima lo ·svilu:P'!>O spmati co_, fatta astrazione norme ·dilatazionP. dei vasi 'venali per mancata d'allova ielail1l 'adi.posi.tà, e ·qt1ello psichico non fecero mai od insufficiente circolazione .delf' o·r mone ipOfi- notare deficienze apprezzabili. ContJrasse 3 vols~trio. Recentemente Crot1zon e Bouttier hanno te malattie eisantematiche. Dai 7 fino ai 13 anni ar1che consta.tata l' a2Jione b·e.nefica ·d.ell' estratto t1a freouentato le sc110Ie. dimostrando diil.ig·enza e intelii·genza. normali . Fu sempre nutrito suf(lel lobo ·posteriore dell'iipof1si sul·la paliuria in fi·ci entemente; dopo il pe·rio·dD di dimora in zona una paziente colrpita .da sin1drome aili.poso-geni:- inalarica. ha sem'Pne· abitato in ambienti igienici. Egli · afferma che a 13 anni 'I'àggìun.se lo t::rle e diabete insipido. Il rapporto fra i·pofi·si e diabete .insipido è av- svilup·po attualle. A q11ell'età, i g7en1itali esterni presentavano dimencioni alquanto maggiori .. val(}rato an1che dall'-esistenz.a di quest'ultimo dahle att11ali. Le erezioni comincirurono a maniinsieme con vere forme di infantilismo od al- festarsi verso i 1-0 .anni, non accompagnate per0 tre sindromi 1dis.crini.che, nelle ql1ali hanno im- da s·e nso di libidine; .qf:iesta si iniziò verso i 13 portanza fon.d amentale le alterazioni dell'ipo- an11i, ed aHora l'infermo si die de mo1de·r ata- · mente a ,p ratiche masturbatorie, fino all'età di fisi. Str.au.ss ha richiama-to l'attenzi-qne, fin dal 16 anni. Da allora in :poi le erezioni sono ces1912, sui r.aw-porti fra il diabete insjjpi.do e l'ar- sate e con .e:sse anche il 'senso di li·n i•dine. In resto ·di sviluppo. Ebsteiu.Jia riferito un caso seguito alle 'Pratiçihe m31st11rbato.r ie non ha mai di eunu.coidismo n-el biabete insipido, con emia- notato emissione •di sperma. All'età di 16-17 anni osercitò per 6 o 7 me6i jJ mestiere di tornitore cromatopsia bitem·p orale e at:_rofia dei genitali, e fonditore; in que 11' epoca si iniziò notevole per effetto <ii. tumore ipofisario. KDpczynski senso di asteni a generaJle, p€r cui no11 poteva, 1
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disporre della forza i1ecessaria a1l ~ e~erciz io del suo mestiere. ·Avvertiva spesso ve·1·tigine, diminuzione del potere visivo, cefàlea a sede frontale cori oiscillaziÒn:i d'intensità, e· talvolta conati di vomito. Ogni. 7-8 giorni veniva pure col pito da a.cce.ssi dolorosi a carattere trafittivo attorno a lla regione o·m belicale, ch·e .duravano 10-12 ore e. Si atten11avano mediante applicazioni fre·dd e. F.in d1allora cominciò a·d avvertire limitazione d·el cam1po visivo nell'occhio sinistro. in quanto che non riusciva a v.eidere gli oggetti nella metà esterna di e~so, quanido l'asse oculare era dtretto .anteriorm1e nte ; oltre a ciò la vlisione n on era nitida.. Avvertiva pareste:si~ v~rj.~ alle estremità, 'sensilbilità a l freddo, -e seniso di cramrpo n egli arti inferiori, quando si levav:a di botto dalla posizio·n e seduta. Non ha notato frequenti a ccessi di sudora~ione . Talvolta. a-v·vertiva senso di vampa alla ·faccia ed alle estremità d-egli arti super iori, a-ccom.p agnato da visib~le çongestione. Dai 14 anni ha notato diminuzione ~ensibile dell 'app etito, indifferenza' ai -v·ari cibi e sen.so di lri-pien ezza gais trica, anche dopo pasti p oco ab1~on1danti; non vomito n è conati,' ma soltanto facil{ eruttazioni acide . .Alvo abitualmente stit_ ti.co; n on ha m.a.i notato emission e ·di muco <;> di sang·l1e, i1on crisi di arroicb.e. A 14 anni si iniziarono polidipsia e ·po~iuria . L 'infermo beveva avida·m·ente fino 1ad un litro di liqmdo per volta ed emetteva pOQo dopo una grande quantità di urina limp1da e qua;si fncòlore; La diUJr€Si ragigiungeva massimi ·dd. 8 o 10· litri nelle 24 ore. Nel 1910 fu ricoverato una prima volta ·nella Clinica Me1dj oa di Roma, dove fu diagnosti cata t1 na fo.r ma di ·diab·ete insi'P:bdo; ) a p o1i11ria no11 &ubi n otevole migiior amento. L'd._n fermo racconia di aver s off·arto molti p atemi d'anjmo; ogni lieve caU!sa ·d i dispiacere provocava in lui u11 'inte11sa agitazione. che si iacc·ompagnav.a con tremore generale Ha fatto· succ.essivamente il ·mestiiere di legatore d'i Jibr.iJ di ç.amerier.e, di sgu attero, alternando. i periodi di lavoro con lunghi perio1dt di riposo. I disturbi su de~critti e specialmente l'aistenia sono persi•s titi; costretto a r estare molto temrpo in piedi p·e r l 'ese·rci~ zj o del su o mestiere, avvertei s,p esso sen·s o di cr a mpo ai p olua cci e dolori plantari. In seguito alle emozioni, hR. fa cilità. al pianto. E ricoverato in Cliniça Medica il 21 aprrile 1915. Esam,e obbiettivo. _ Cois tituzion.e scheleit:rica cli·sarmoni.ca per sviluppo eccessivo iri ltin.ghezza ·d.egÌi arti inferiori, ·r ispetto al tronco. Cute roisea paillida, con lieve €-ianosi a l dorso delle m·ani, de.g radante dalle ·dita fino al 1/4 inferiore diegJi antibraccd.; t ale cianosi è accompagn a ta da modica i·pot ermia. J_,ievi chi.azze eianatiche sulla faccia anteriore dei ginocchi, al collo 1e d a l do.Tso d ei piedi. Pipco1i nevi pigm.entatì sparsi sulla faccia, .sul tronco e lungo gli arti s11periori. Unghi e con striat11ra lon{;rit11 A1_ naJ.e e trasversa1'e. Lie·ve pigmentazione delle· region1i. sopraorbitari e, e minute efeli1di rul dorso d el naso. Fini·s sim1a pelurie in luo·g6 dei , musrtacchi e della barba; iregioni aiscelllari glabre de1 tutto; rari, fini e corti peli al pube e.d alla r adice dello 1sm-oto. Sfreg.anido la SUt;>erficie· deilla cute, perman e pe·r ,parecchio tempo· una stria bianca da vaso-c0sti1izione; tale fatto si aroprezza pi'L1 chiaram·ente n e[l:e z.one cianotjcne, sp eciB al dorso delle m ani. C11te aTida e lievem ente grin zosa per rl1~osit à trasversali della p)11
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,fr o11te , delle palpebre e degli angoli estetrni delle orbite, çhe . danno ·a lla faccia dell 1infermo un asipett.o leggermente · senile. Sul resto • della superficie del corpo essa è pe-r lo più luc~da. quasi trasiparernt·~ al tronco nei quadranti inferiori 1de1ll'aiddome, men-01 lucida lun·go gli ar ti, un "PO' !I'Uvitla al dOII'so deJ.1le mani e dei ·~; edi. Al tatto la cute pre.s·enta una consistenza molJle ~lastica , e•d è sohlevabile pe·r .10 più in gro·s se ip lJche ; a.d essa si imprime f,acilmente in a.lcune regioni, speci·e nelle · mammarie e nelle ad·domin~li un tremolio gelatinoi,d·e: In detté regioni il pjzzicottamento . riesce alcn1aoto clol0ro1so; 'un Jteve graido di succulenza si rileva st1 tutta l'est.ensione del corpo, ma specd.almente i1e11'e regioni marnmaTie. al pube, alla radice 1 d~lle coscie. nelle r egioni deltoi dee e lombar1. La pres~i one digitale in nessun punto lascia impronta permanente; nella regiGpe epigastricn e nella metà ·"Più a1ta dei quadranti inferiori dell'aiddoim e il.a cute ri·cord1a un poco l'aspetto e la consistenza rnixe.dematosa. Non segI:l,i di is udo:razione, n•emmeno. nelle regioni ascell,a ri. Mucose congiuniivali .rosee; labiali lievemBnte cianotiche. I1pc)ite1rmia cutanea preyal ente alle estremità delJ•e mailli e dei piieid-i. Del pannicolo .a-d i poso non si riesce ad apprezzare n e.ttamente il ''olum,e p er il carattere mixedematoide dei • tessuti soi}r.a accennati. ' . Masse muscolari scaree. ipotoniche e dole11ii a l1m1an to alla pr.essione. Tanto i ç,api arli·colari quanto le- rd!iafisi delle OSda lunghe sono dol'enti · a una :pressjone non for te : leggero ingrossamento dei capi .airt1colari dei gomiti e dei gi.nocchi, s-pecie a carico dei condili interni d ei feTilori e delle tuberosità interne delle tibie : q t1e.ste n on sono abnormemente ..segh·ettaie. B arino Jél·l·rruanto a tioo fiemmine o. Piccoli P:an gli. di me,d ia consi\$tenza, piatti, mo.bili, intd olenti n elle regioni sottomas·ce.l lari e later9-cervicali. Mucois a or.ale pallida; aipvarato dentario noi·m~le, salvo l'iev.e usul!'a dei margini degl'inci.sivi, impianto· a nomalo di uno de i canini ed assenza degli ultimi 4 molari. Lingua diffUsarnente i'mpatinata con lievi impronte d·entarie. Iper.plasia dei follicoli faringei. Collo esile; glan•dola tiroi·d e di grandezza e consistenza p·resso che normali. · · To,race: o'Stio superiore ridotto sp,e cialmente nel senso antero-po·s teriore; metà superiore della r egìon·e ·s ternale a,-ppiattita; baisi tQll'aciche .d epresse in senso antero-laterr.ale. Notevole g"rado ·di cifosi do·r so-lombare e ·lievi.s simo girado di scoliosi· dorsale con conv·es.s1tà verso .aesL" u. Evidenti ~l·e if ossette di Morenheim. Angolo enig.aistrico lievemente ottuso. T1·po resp.irat_o1rio misto. con po.ca prevalenza del 1Ja resp1·raz1one. diaframmatièa; respiro ritmico, di frequenza = 24. t\l lA paJnazione. dolenzia dellP. ma $Se !P 1 scolari su tutta l'esten~ione· toTacica. Il resto de1'1 1ooame fisico è neg.ativo. A'Pparato cardio-vascolare: cuore nei I.imiti; 1° tono d ebole seguito da un • lievissimo rumore in tempo si·s toli1c0, maggiormente distinto sul centrum cordis. Lieve accentuazione tanto del 2° tono noilmonare quanto del 2° aortico. Il soffio non si p1rérpaga in direzione dell'ascella n è dello spazio sçrupo·lo-vertebr.ale sinistro. A·r t erie periferiche elastiche. Polso r~diale piccolo, a bassa pressione, uguale, ritmico, P,i frequ enza = 72. La pressionP dei bulb} O?ulari n on modifi ca la frequenza delle pulisaz1on1. • 1
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SEZIONE PR<\TI C.\
Addome: ~olo roso i.I })izzicottame11to della pelle; i!t1d0lente la palpazione profon<la; non segni d1 versamento intraperitoneale. Normale il fegato . Milza con ljmite. superiore alla 7a. costo!~ lungo I'ascel.lare _n1ed~a,_ anteriore lungo 1 as~ellaTe anteriore, inf.e r!ore un centimetro sotto 1 arcata costale; margine di consiste·n za aumentata. Nulla di particolar-e a cariieo d·egli altri organi a.ddominali. Genitali este rni: I.e dimensioni dell'asta ed .il vol~m·e. d~llo scroto .c.o rrispondono agli organi gen1tal1 d1 UJ?. bambino di 6 anni. L'i.nserzione . del frenulo giunge fin quasi al meato uretrale. L a lung·nezza de11' asta a.110 stato nacc1ao 1111s~1rata dall'attacco anteriore tlello scroto· è ~1 circa 4. cm. Il testi~olo si11istro h a l a gro6sezza ~i un gi:rosso fagiuolo; il destro è meno voll1m1noso e tende al cri;ptoro.h~di'smo. · Sistema, n·e rvoso·: ocu.Iomozione movimenti · facciaJi e linguali integ11'i. Normale.la direz'i.one · del velo pendulo. Ma.isse muscolari i1Potroficl1c ed . alquanto ipotohiche. Mobilità 1attiva degli a~t1 normale; dina~o~etr.ia: a destra 17, a sin'lstra 16. Lieve d1m1nuz1on.e di .,.resistenza ai Inovim enti passivi. Normali tutve J.ie spe·cie di · sensibilit~ 9llperfiic iale e profonda. L-eg,geirme~ te dol~nt1 alla prepsione tanto le mass.e muscolari quanto i tronchi nervosi iJeriferici PerCl1ssione cranica a1011 a nto dolorosa in co,l"rjspond.enza delle regioni te'Tl'lporo-oarietali, prevalentemente a destra. Alquanto dolorosa ar che la pressione de.11!1 colonna vertebrale nQ.11 che dell.e docce paravertebnali. P11nille li.ev .·ment~ <l_1su.g11ali di 1d1amet.ro (S > D ); normali e · pronti i rrftessi ,alla lu,ce, a,I1l'accon1odaziorn·e11 a.Ila conv.ergerua e consensuali .Reperto. o~ulare ( esann~ eisegu.ito nella R. Cli.: nica O:cul11st1ca, 1diretta ,dal prof. Cirincione). « Tenis1on,e enid.oct1lare normale. Visus: d D 10 ' 10; O S . 2/10, (n,on migliora con lenti). CailllfPo vLs1vo : marcata li·n iitaziorz.e nelle dite metà temporali. _Esame ~ftalmoscopic_o. - Paldoire · delle pa- . p1lle spee:1alm·ente a. sinistra e rest1·jno·imento dei vasi arteriosi. , ~ J?i~gnosi : atrdfia bian.ca primitilva dei nervi ott1('1 » . • Sen1so aicusti·ao, olfattivo e .gustati vo. .110:'mali. La voce ha più il tim·b ro di quella di u11 .aidolefilcente . rO'h e ·di Un• U1dUlto; ten·de l Ull P OCO al falsetto. Nell1a voce ·cantata l'e1ste,r1sione è defi cien·t e nell~ note central.i e JJiasse. Favella. n ormale. · •Esame. psichico. - Ness un ·disturba ,particolare all'1nfuori di un notevole g·rado di ipo111nesia J•er le nozioni astratte. Esa:1ne antropome-trico. - Statura n1. 1.465; peso ieanporeo kgr. 38,f OO. Volta crani•ca ie1g·germente aJPpi.attita; osiservaindo 'il .c ra.nio per la norma .sUfPeri ore, si ril (Wa un lie-vissimo grado .ai plagiocefalia, costituita da lln m .aiggior rilievo 1della ·se'miciflcorufe;r enza posterio1·e de.stira, e anteriore .sinistra. Osserv.an.do il cranio per la n0irma later.ale, si nota che lo· Jsvilu1ppo del'la .faccia è scarso IÙ.S}petto a qu èllo del cranio. :(>adi1gli•o1n i a 111ricolari normalmente impiaBtati ed allo s te.sso livello, 001n lieve tendenza al tipo ad ansa; a 1sini·stra presenza del t11J:>ereolo .di ·Dair.~rin. ,Normale l'ins.erzi·one del cap1 J1irii0 salvo n ella i·~gion:e ifronitale. d ove s i 1
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. so1sip.1inge n otevo1n1ente all 'in11 J n zi, tanto al centro quanto .ai lati. . Dia·m etro antero-poisteriore massimo (d.alla r1adice del naso all'inion) m ,m . 180. Diametro trasve1iso massimo o biJparietale mm. 14-8. · 148 X 100 Inrddice cefalic o :-:: = 82.2 ' 180 Curva cranica antera - po~·tel'iore (n.astion inio.n) mm. 310. Curva tTasvensa o bts.auri.oola·r e, dal1a rad ice. d ell'arcata zigiornatica· a qt1ella del J,ato 01p'p~sto, prussandio p~r i'l b.re1g m.a, mm. 325 . Circonferenza orizz()ntale ma:ssim a o contorno del capo, p·assante trasve·r salmente sulla fronte al disopra dei s0iprwcici;glio, posteriormente per l'in]on, m.n1. 53·J. · Semtict1rva ta.nte.riore, da.ll ''OII'~o ante1·io1re ·dell fot·él!rne a·c,.,u1siico d 'un lato a quello deJl '.altro ' pass and·o per I'.arcata .soipraocigli.are, mm. 26). Semicirconferenza posteriore mm 265 . S emicunta lat erale destra mm . 266; laterale sinistro mm. 260. Pro·sc4l)ometria: distanza !fra l 'ofrion (J>Ull fo so.p ranasale) ed il •P1l1nto mentoniera mm. 97. Di ame.fJro bizigon1ati•co mm. 112: Diar11ètro h:ilma·n1dibola re (.distanz.a m a,ssirr1a fra j due angoli dell a mandibola) mm .. 94. Diametro ·frontale minimo, o di ~·tan7a fra i d11e bordi ,s11iperfori ec::tern i delle apofì.c::i orbita.rie esterne, m1m . 1 06. ~
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31 X 100
= 64,5 (mesorrino). 48 Indice fa·ociale tiotale ( cio·è il cliametro ·J::>izig·o,1nati,co x 100 divi·so per la- distanza ofrioI nd1ce nasale
.m ento,niera
== -
11'~
== - -
X 100 I . .:= 11f> 07
Indice facciale ,51111p•erriore ' (cioè il diametro bizigomrutic,o x 100 diviso per 1a ·distanza naso112 X 100 alveolare)== == 164,7. 68 Tronco·: 1cir1conferenza toiracica (a livello 1della lin ea mammillare) mm. 725. Ci1"'conferenza add·ominale (a .livello della lin·ea omtelicale) mm. 730. •· Di·stanz.a fra l'estremità superiore della cervice ed il promonto.rio .saicra'le mm. 465. .i\ .rti superiori: grainde apertura delle ibraicoia (dall.a punta ·di lln dito medio a quella d ell'alt.ro) mm. 14.SO. . , Distanza dall'acromion alla 01u nta de.I dito ine·dio, a d~stra mm. 612, .a sinistra .m rm. 637. T,11ngl1ezza ·del braccio. dall'acromion .all'1enicoT1di1o, a destra mm. 263, a. sinistra mm. 255. Lunghezza dell' a;vaanbraircio, dall' epicondilo .all' a-pOlfi.si stiì ni d P cl e1 raidio, a ·de.stra mm . 24i0, .a mniistra mun. 235. L11n1ghezza della mano, dall 'a,poifisi .stiloide .del radio a ll' arpi,ce del meidio, a destra mm. 179, a 1sin i stra, J.nm. 176. Arti· inferimi: ll1nghez.za ·de Il'arto dalla sipin.q, iliaica ant.ericir-1s11 peri<>re al s11olo, a destra mm. 918, a. sinistra mn1. 915. T..unghezza ·della co.scti.a d alla detta ~in·a iliaca a.Ila linea airti·co·l a.re ~el ginocchio: a. destra i11m. 490, a s inistra ·r n:n. 500. Lun g.hezz.a <lel: a gamba dalla linea airti·colare d e) ginoiochin alla 1sommità rl el malleolo interno, a destra m ,m. 374, a. sini.r.:tra mrm. 374. f.11ng·hezza del pi eqe , a.a] t allone a ll 'estre1
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mità anterio•re .dell'allUJCt, a ·d estra rrun. 240, a sintstra mm. 245. A·d ammalato, cori.c ato, distanza ·da un piano passante 1p·er la ipian.ta dei piedi aì giugulo mm. 1210; a.Ila base 1d 'in.se·rzione ·dell'arpoosi xifoicle rnm. 1055; al pube :mm. 820; all'aicro-
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mion mm. 1230.
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t ito, di a cce·ssi doloroGi · nella regi.one pericmbelic.ale, e talvc1ta liung.o la eolanna ve.rtehra~e. sipe.c ie nel tratto lorrn.balie. · . . : - \ L'ondipe .di mooilitazioine in oona di guerra m'im1pe1dì idi eseguire 'à'ltre Tieerc.h e, . ·f r,a le quali 'l'esame J'a·diografioo ·diella sella tuTeiie.a. Alla fine d ello scor$o anno ho saputo in·dir~ttament~ ·che il .p,a.ziente viveva ancora in diis.cTete condizioni di :salute. ~
Diametro trasive:n'so toracico mm.. 226; trasve.r so ipoioondri.aico mm. ·217; toraicrico .antero..: posteriore mm. 173. Dia1metro trasverso ciel baicin·o mm. 250. . }\.ltez.za. ·sternale ·m m. 137. Distanz.a xifQ-01t11, beli,cale 111m. 170; ·distanza olll1belico-.P'Ubi·ca * *ì(· mm. 120. Distanza 1d.al ·gi:UJgùlo al rpube mm.. 420. Esame delle urine. _ AJssellt:la ·di .a lJbumina., Non mi s~mibra 11ece,s sario ~ender molte pa. di zu,ochero e 1di ogni altra eleqnento p.atolo- . role per di:m 1ostra.r e ·che il caiso soipra de.scrìtgiiicoi. . · to rientri fra quelli. nei quali il ·diabete insiEsame ·ematologico. - Globuli~ rossii 6,087,000; !ptdo è da ruscriversi ad alterata ·funzione de'll:Ib 1-06; valo1r e glo1bulare 0,87; glob-u li bi.anchi 6,8iU10. Fo1r.mul.a leu·cocitaria: "linfociti comuni l'~patl:si. La èostante intensa p _o liu.r ia, .che ra.g27 %; inononucle.ati medi e grrandi 18 %; form.e giungeva fino il volume ·di otto litri nelle 24 ~di prussa1g1gio 3.5 %; polinuicle.ati e p•olimorfì or.e, la ·polidLp1sia., .g li .a 1ccessi di ·cetfalea "e di neutrofi1i 47 %; .eosinofili 4.5 %. ALl'eisame mo•r veTtig-i ne, i'.asteni~, l'atrofia dei ·n ervi ·otti,ci, fol101gico del1.a .serie ros1sa non s i rileva altro che un·a modica anisocitosi. / . . l'emiano psia bite191poral·e, 1.a spiccata ip oten• Pressione : arteriosa. Con l'oscillòmetro/ stone arteriosa, la · s·oin nolenza sareb·b ero, ·da sfigmoma.nometrico 1del P aic.h on 1~i hanpo i se- ·soli, d.a ti ·suffi,cienti a che la s'indrom.e fosse guenti v a lori: Px = 80; Pm = 5'{). q·a riferi1I'si .all•a l1e,s ione della . gi.ando~ pj:tui Ricerche l;J io logiche. · - Reazione di Warssertaria. Infatti 1'atroifìa de1i nervi ottici e Ja' mann nel sangue negativa. ' Ofta·l moireaz1one e c-uti1meq.zio·n e alla tuberço- maPcata lim·i ta.zione delle metà temporali deJ · Jina negative. éamipo visi'Vo ·dimostr~no in modo in.confuta. R icerche speciali. - ltll segujt-0 ad una in.ie- nile l'.esistenz.a di un',alterazion·e in OO{['~i.z~ o·nzione i'P·01de:ranica ·di 1 mgr. ·di adreTualina, Ja . . . . , p·ressii onc ,. a.irteriosa maissima misur~ta ,col . . . ·deruz.~ <;l~lla reg1o!J1e Chi0Jsmat1ca: e qi.1etw.~a e Riv.a-Roioci sal.e ·da. 93 a 112, e i.a f.r e1cruenza . qiua.s1 sempTe .ra{pipre1 ~entata . da tumefazione ' . . . . d el polso da 7l8 a 100, doipo ~h oT.a; -la 1preJss1one dell'ipofisi, ·che ·sa,pfP·iamo esfsere .appunto 1ab.arteriosa ma·ssirna a 1'08, e la frequenza. del bracciata nel · suo tratto piedu111 colare dal c.hiapo1so a .88, "dopo un'ora e mezza; la p re1s.s1011e ' . ' . . . È . , . '. arterioisa ma.issiJna a. 98, e la f reiL.Itv:nz~1 ·d·el . srna d.e1 nervi ott1c1. noto che 1 d11St11rb1 v1p101s·o a 8:8, dopo 6 ore. · . . si'Vi tpiC)ISSono m.ailJCai'e se la tum·elfa~ione è in... Dopo 1h ora da11· in~e~ione. iip0t~·erm1ca d1 traseJ.I.are, ·come ai0crude rper lo 11iù nell'aiero1 · cgr. di cloriidrato· dj "YJllo~arpina 81 , constata : megalia, e ,che essi, al i00 ntrario, oon·o preooci fenomeni .di vaso-dilatazione . (ross.o r.e della fac cia), lacrimazione. salivazione abbondante~ e gravi se la ttllffieia.zione-è .a carico della 1porconati di và)mit<). su clorazione, un accesso di. zianre infrundibolare. Quanto all'abib9.ssamento diarrea-; la nr·e-s sione arteriosa :rµassiip.a scen- de'llfJ. pTessio!J1e arterio~a, cihe nel nostro caso <l.e da ·92 a 90; la. frequenza d·e l _polso sale da si è dirrno1str.ata notevolmente-al di sotto delta 1
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Esame del succo gastrico. - Re.azione acl:da; reazione al rosso. Congo positiva ;. Glinzb11rg positivo ; Uf-felmann nega tivo ; acidità totale 2.24 o/oo; HCI libero· 1 ·29· %o·
Durante I.a. ·degenza del paziente · 1rrl CliniiCa ., . Me.d ic.a (21 3Jp·rile,-23 magg.io ' 1915), il distuirbo fon·d·rum·entale e ioiù .'c otStante ·d·a n oi -00.n stn.tato l è stata un'intensa poliuria (quat1tità giornalier::l d·èil1a ·diuresi da cinq11.e . ad otto litri), con bassissimo petSo speri fico .d elle urin·e e· dilµizio·n e d·eTie sois ta·nze ser,.1\ete pro11o rz.i on.ata al1 ai~ein to 1de.l vorl um e a'Gql1oso. La te!Il1[peratnra · cuta:ne.?: è stata !)1e r lo .piy_ al di sotto della medi~ normale· il 1u.azien.te ha :c·o1st.antem·ent.e .accu' sato astenia p·revalente neig li . nrii inferiori -e sete iinten~a, e .sii è ·E1:p·esso lagn.ato di lievi accessi di .ceifaJen. frontale, di .annebbiamento del1a vi,sta, di tenden~a al soon.o , di qualche a cc9·S"'o di vertigin.e , .di di·minuzione de'll'a1pcpe• 1
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normale, ess:;i. trova ri!S1contrro nel caso illustra.to da l\/I_o res.chi· non clle in a1cune esjperi.enZie di P. aul~seo -e Cus!hin1g, cile constatarono nel ·can·e la caduta ·della temro1e!ratur.a e della pressioine arteriosa d.oipo l'estiq>aztone totale . . dell'iipofisi. Quani o aJla· tecr1d.enza .al so·n no .a:ccrusata dal nl(jstro 1 >iaziente, d·u rante la sua degenza 'i:q. ·Clini.ca, rioo~diàmo ·che J.e sindTomi irpòfisarie, G·o me, ad esempi·o, la ·distrofia aidiposo-igenitaàe; l'acromegalia, si aic·compagnano spesso a ·crisi . n.ai:rcolettf che; · ~a sonnolenza è uno dei sintomi constatati n.ergli animali ipofi. siectomizzati, .'00 è noto, ·p.er le o~servazioni · di 1Gamelli, C'UJSlhing e GoetJscìh, che durante il letar.go di alcuni animali, i 'i1pofi&i eubisc.e involuzi'One tfunzionale. Natur.almente•, il ritener certa e fondamentale l'alterazione d-ell'ipofisi nel nostro 'CaJSO non e&Clll·d.e 1a partecipazione di altire glai'i•d1ole a €·e·crezione interna nel de1
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SEZIONE PRATI CA
terminiS1I11.10 della sin·d·romè: ·ad e.sempio, ·della su.1 :r.enale per concorrere all'effetto ·della iipotensio11e art.eriosa, 1dell'i:Po·s teni.a vaso..,motoria (iperunan~a ·della .s t ria bian.ca da vaso-costrizio11 e in .seiguito allo 1srfre1g.arrnento della cute, .lieve acrociamo1si), d elle d1soroinie cutanee, dell'asten.ia n•euro-musoolaTe; ·Come anche del~a glan°d ola ttroi·de, ~e·r l'as1Pett:O· mixe·dematoi·de della cute in al·oun1e zone. Del rimanente, 1d'.3JcCOI'ldo con la méll~gioranza ·de·g-li .a.u tori, isi.a;mo convinti c·h e, ipur amm·ette.ndo l 'imiportainza :f.ìorida"Tlentale da1 !)-Unto di vi.sta ·ezJo-patogenetico ·di .que1sta o ·quella glandola a secrezione inter na nelle varie isinidrorni cliniche, in nessuna di queste l'a'lterazione rimane assoluta. mente monoglan1dolare, ma ind11ce nelle altre glan1dole diisturbi funzionali più o ·memo .p ronunciati. Carne dohbiarm-0 intemp!retarie le ma11ifeste n·ote di ir1fantilismo .s-01matico e sessual'e pre·sent~ te dal nostro soggetto? E noto che l'rublazio1n e 1del.la m.3Jggri or .p arte ·del 1obo anteriore dell :iJpofiisi indU•Ce n e·g li .animali .adrulti a.r re' . sto ·di funzi• o ne, e .nei giovani, di maturazione • delle ·glan•doTe sessuali no·n che ·d·ed ca ra.tteri • sessuali secondari. P.ende .amm·ette che il ise . creta interno , dell 'ipofisi conti.ene · 0 1rmoni ch8 eccitamo lo svi1111pipo e la funzio·n e tanto della porzione gen-erativa qu.anto de'lla interstizialP. della glandola genita:le, e che gli OI'IIIloilli della ·p retpofisi eccitano la ooteogen-e si encon.drale. Molti awtori hanno o·sservato -,c asi di vero. infantilismo, dovuti 3Jd .alteirazione dell'ip0tfi1si. Inte~ssante, a tal !)•roposito, è l'os:s e.rvazione dli Na.zari (1906), ·cìhe ha descritto un caso di ' inlfantil1smo (125 cm. di statuTa all'età di 2-0 anni), nel quale l'esame n·ecrosoorpico di-m.ostrò un 'aff.eziotne cistica dell '.i pofisi. ..t.\.nche F.alta insiste .s rhll'arresto di sviluipipo c·h e co.n seig ue all'.alteraziione d·ell'iipofi.sd, quando la malattia si .è iniziçi,ta fra l'età dell'infanzia e delJ 'a;do1escenza... Questo è \pr()(prio il ·caso _n ostro = i·n fatti, l'accurata anam.n esi dimostrava che il paziente fin dall'età di 13 anni aveva notato arreis to completo dello svilup·:oo e che anzi .a quell'età i genitali pre~ entava.no dimen•s ioni alqt1anto maggiori che ne·gli anni s11.cccssivi. L'arr.esto 1deil lo svillJ!PtpO sorn.atj.co .sessuale, fu inidotto ce·rtamente dalla. primtitiva -a lteTa- 1 zione ipofisaria, di çui il paziente aveva· già dato qualche segno in precedenza; infatti. nella urima infanzia av·eva presentato l1no straord!naric~ ·svdlu(p\po di .aidipe, che .rpoi .andò gradualmente decrescendo. 1S rperimentalmente è prov.ato ·che l'adiiposità .g ener-a1e può coooe, guitre all'rubla.zione d·ella poirzione glandolare dell'i;podìsi.; dunque essa po•t eva nel nostro caso esser già l'indizio di un defi,cit funzion.ale del1
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l'ipofisi, come, del rimanente, dimoistra la .sind rome ieltni.ca della distrafia adip.oso-genitale, da, tutti ritenuta quale sindrome di ipDpitui. , tarismo. L'arresto di svillllpp·o della glandola genitale nel pa.zie·n te h.a · condotto alla non coanp~rsa. d ei caratteni sessuali se·con·d3Jri, cio·e ·dei p·e:li al pube ..ed alle ascelle, ·dei mu.stacel1i e della banba, ·del!a voce .a tiro.biro nettamente ma·sicolino, ,della sipel"matog.enesi, alla ·S10o·m - · p.ar1Sa ,d~l s-e n so ·di libiidine, .e al ·determinaTSi di .a1rune di~ a;:nrr1onie . dello '81VilU1)po sch·eletrico, che hanno rivestito 'il tipo ipo·f isario .·del~ l'infant il1i~:mo di qua1ohe attributo ·eunuic oide. Infat~i, ciome arµp·are ·dall·e misuraziond. esipo, ste ne·l l'esaipe antr01poanetrioo, si è notata una· prevalenza in lunghezza :degli a:rti inlferi01·i, cioè 11na ~ecie . di .g igantismo parziale relativo, oh.e pruò considerarsi quale effett•o . del disord:ime ,genitale. . Nel nostro • ·ca,so è anèhe degno ·di nota i 1 .repe:Mo ematolo1gi·oo, ·cioè La mO!dica irp erglobulia, la liev~ ·dimiI11Uz:ione del valore glo1b ulare, e la ltnfocftosi e monocitosi russ olute e rel ati \ e,, sp.lede qu.est'.u1ti•m a. Ànche Moresch~, nel .~ruo caJso .di 1diabete insipido , di origine ipo . . fisaria, ha con·s tatato lieve. ipeTglobulia, valore globulare !basso e lirufo1citooi. Le nostre osserVa.2.i oni •p.r .esentano analog.ia con i reperti descritti da altri autori (Falta e Bertelli, Bor- · chardt, ~cc . ) n·alla sindrom.e adipo&o-genit:a.I.e, dove si può avere 1Stato •cloroti.co del sangue, diminuzione dei neutrofili ed aumento notevole. d ei monociti. e ·dei linfociti ..Tale analogia di re·p erto è un '.altra 'P,rova indi.retta dell' o·ri.git1e iipolfisaria dè1 nostro caso ,d i dia.bete in.sipido. Qual'è Stata la natura .a.ella lesione? Non si può rispon1dere con .e sattezza a tal,e quesito, m ancan.do,ci, per fortuna del paziente, il reperto necroscopico. Le alterazioni \più frequet e-m.ente descritte .a ca!rico <lell'ipoifis1, ·sono : fra i tumoir j, i carcinomi. i sarcomi, i gliomi, ·g li adienoani, i te-ratomli.~ i coodromi, i fib·r omi. gli steatomt; fra le altre specie di alterazioni, le cisti, i ttibercoli, le gomme. Nel n ostro caso . escl11·s e I.e .alterazioni di n atu•ra sifilitica per la neg.atività della v\Tassermann, quelle di n a.tura tuberoolrure per la negatività delle rice;r·che biologicme eseguite a sico1Po ·diagno•s ti·co, per rass.enza di lesioni tube·rco.lari in altri org.ani e di concomitanti lesioni di• parti conti~u·e alla region°e iipcxfisaria, per l'aJ~enza di febbre, e per altri criteri che è su1p.refluo invocare, rite11i.a mo davocsi trattare, tenen do in debito conto I.a luruga durata del !Processo, ch i' rimonta certamente all'infanzia, di una neofo.rmaz.ione di nat11ra benigna, la cui struttura, 0
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i1aturalmente, non è possibile de.finire intrti vitam. . ' Del r:iimanente, ·nem.m eno l'ès.am.e ra·diolo·g·ico avre[>be pot11to ri~olvere la questione. L 'alter2zioY,le i.pofisarfa, ossia, c0n grande probabilità, l'ipofunzione :iJpoifi•s aria, SJ>·ecie d·el1a neuroipofisi. e d~ll~ porzione intermedia, come ha11no climostrato gli studi e le osservazioni rico.r date nelle som1marie note di l etteratura · riguai"danti. l'argomento, deve · ritenersi, quallllùque .sia la nat-qra del 11roces,.. o, causa fon dament9.le del diab ete insiuido e clell'in.fantilismo somati·co _e g·en'it~~e . · 111 con·clu·sione: l' osservazione da me a:irporta t a 1Si riferisce aid un caso di cc diabete insipido ed ·infantilismo .g·enito-soimatico di orjgjne ... ipo.fi·s ari a », ch ·e,\.i:P.·o cre,duto opp ortuno illustrare dal punto ~i vista clinico e renider noto, data la rarità di anal oghe osservazioni nell::i. lettera:tura. · Ron1a, agosto 1920. • ~
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Prof. TULLIO · ROSSI·DORIA già primo aiuto della R. ·clinica Ostetrica Libero docente di Ostetricia e Ginecol. nella R. Univ. di Rom.a.
OSTETRICIR MODERNR PER I MEDICI PRRTICI Volume ('edizione 1917) in formato tascabile di 528 pagine, con 95\ figure intercalate nel testo ed elegantemente rile~ato in tuttà tela, che risponde ai pro~res si di questa importante branca della medircina ed alle esigenze dei medici pratici, quali troveranno in detto manuale quanto occorre per es~re posti al corrente dei nuovi studi e per portare nella pratica quotldian~ i lumi e ~ metodi suggeriti dalle piil recenti espe· rienz.e in mater ia di Ostetricia. In commercio L. 12. • Per gli associati a l POLICLINICO •~e L. 10.so, fra nco di porto e raccomandato.
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SEZIONE PRATICA •
NOTE E CONTRIBUTI.
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prio in ques t0 perioc1o in Sassari, ho potuto applicare· il metodo di Weaver solo in due casi di polmoD:ite franca, entrambi oc.c orsimi nella. pratica ospeda liera. Per ,q uanto rqu.esti d,u e casi fo!S1sero sta.ti gravissimi, specialmente il iprimo a prognosi infausta, .e portati a guarigione in u11 modo quasi iillSiperato, p·u re, data l 'esiguità ·de1lla mia casi, . stica, ave;vo ·decisQ idi .snerimenitare il nu·orvo medicamento .s apra un maggior p·l1mero di casi prima .di rendere.r tllote le mie· 0 ~1servazioni, allorqt1an.do lessi il lavoro del prof. ·L. Sicjliano 1 pu1bbl:iicato ipciehi gio.1ni .f a nel·l a Gazzetta degli Ospedali e clelle Clinirhe. Confesso ,o h.e la lettu1a di quel lavoror,. serenamente 'c ritico e giu diziosam.ente •p1on.d1eJ'ato .nel suo sc.etticiism.o verso il nuovo .meto•do di Cl1ra, :mi ha ind10 tto senz'.altro a pubblicare .questa breve nota, perchè, dati i ,rt~iultati ,b rillantissimi · e; riipeito, qua~si in.s 1)erati otten11ti n ei miei due .a mmalati, non posso, almeno per il momento, condivicLere lo scetticismo ·del prof. S1ciliiano e 1C'Oil1dannare .senz'altr·o un meto,do dj cura ·che, per le ba.si rigoro1se su cui è fon1cl ato, p eìl' 1 s11.a . semplicità e, sopratittto, per la sua innocuità, m 2.rita di 1essere sperimentato su l a.r1g.a .sca'la .e dal mag.gim numero cli me.dici. Il medicamento 1pr.opostio dal 'Veaver eaid rà d1opo n·ell' 0blio come 1an1ti e tanti a1.tr1 medicamenti, pe1r non dire mi,g liaia, 'J)rec.onizzati dai tern ~}i più nn1tichi a·d 01 g gi con ti o· l' aff ezionie .pn·eumo001ccica? Nienit~ di male,, pe:rchè credo che si debbano a priori lodare ed incoraggiar e tutti i tentativi seri ed oneJsti, •e sopratutto privi di nocumen·to, eme .s i fann 0 nell'intento nobilissim10 ·di a lleviare l~ ~ 01ff.e1renze umé.rie, a prescindere id.al fatto, in sè .s tesso ovvio, che, ,se è vero çhe un dato med1çamento o metodo di ~cura hanno bisogno di prove e di r iprove pri· • ma .di affermarsi in modo .assoluto e indiscusso, è vero, d'altra 1;)arte, chB queste prove t' riprov·e devono pur faI\Si prima di condannarli oonie inu~ili o dannosi. , P er questei r agiorni h-0 creduto n cin <lel . tutto int1tile p.u bbliic ar·e i mi.ei dlue casi, non foss'altro p,e r invoglirurei gli stll!diosi a .~ p :rimentllire su larga E"1càla iL nuovo medicamento) giaccll.è sono anch'io convinta che, come giustamente fa 'Il·ot.are il Vival1di, so lta.n to ,qt1an<lo ::.:irà spe . rimentato largamente si p·o1tr~ .con cludere &u11a sua 1·eale efficacia. Prim.a id i e~iotre la sto.ria ·clinica ·dei miei due amm.a1ati mi .mir.erme mettere in rilievo un f:a tto al .quale tengo mo.Itissimo coone italiano, e. cioiè che la pri1orità del metodo in que-stione 11on spetta al Weaver, _m a .al -nostro· Luccarelli. Il Luccarelli, i:nifatti, molti mesi prima d el W·ea- ' ver, descrisse i benefici effetti da lui riscontrati contro le p-0lm,o niti grripipa'li dall'uso delle inie1
OSPEDALE
Crv·r LE
DI SASSARI - SEZIONE MEDiçA
Prim.ario: Prof.
ANDREA ·CONTI.
- Il citr~to di sodio nella cura della polmonite• lobare.
~ota di terapia, per i l dott. G.
lVlARCIALrs,
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a iuto
Alcuni mesi or sono qualche giornale i taliano e straniero riportò il lavoro del dottor "'' eaver sopra un nuovo 1netodo di cura delle. polmoniti e bronco-polmoniti col _citratD di soda, metodo basato sul potere del medicamento di combattere !,aumentata vischiosità del sangue é di ristabilire in tal modo la circolazione car·dio1Polmonare ostacolata dal processo· di epatizzaztone, e sulla sua al~alinità che favorirebJ1e il potere antitossico del sangue. Ebbi anch'io allora la curiosità di sperimentare il nuovo metodo di cura sui · polmonitiçi ricoverati nelle due sezioni .mediche di q11esto Ospedale Civile, innanzi tutto -per la estrema semplicità ·d el metodo stesso, ed in secondo 111ogo per cont:r~ollare i risultati vera.mente notevoli ottenuti dal \J\7eaver . Que..sta mia curiosità era spiegabilissima se si pensa che a tutt'oggi, non ostante che la poL. monite crupale sia una delle malatti.e più n ote e più diffuse, nDn p.ossediamo contro la mal!tttia un medicamento .specifico nel vero se·n so scientifico della parola, e l'opera del medico si riduc-e ancora a1 una cura p11rarnente sinto1natica, diretta, cioè, a combattere i sfntomi più minacciosi della grave affezione. È naturale, quindi, che quando uno sci.enziato, con inten·.din1enti rigorosamente scientifici e seri, preconizza e ci addita un nuov'o metodo o medicamento per la cura di una d~ta malat-· tia contro la. quale sian10 disarmati o .quasi, siamo jn'J.9ftti a provarlo, no:r.:i foss'altr0 per a·;:r pagare quel senso di curiosità scientifico ed l1mano che è nel cuore di ogni m·edi~)o cosci-e·n zioso, n·ella speranza di poterci rendere sempre IJiù utili ·ai no.stri .ammalati con nuovi e migliorati metodi di cura. Pochi mesi dopo la 1p ubblicazione del Weaver, ·é precisamente nel marzo 1920, il ,d ottor '\'.ival di pubblicò dt1e ca:si di polmonite cons1acutiv.i ad influenza cuirati ie~Oil 1citr.ato. di so·dio, ed anche da questo lavoro trassi incentivo a sperim·entar:e jl 1111ovo medicamento· sui rniei ammalati, specialm·ente su quelli affetti da ;p.olmoin.itei 1obane1frane.a;- e gj,3Acchè lo istesso 7 \ \ eaver, mentre ritiene il rim.edio specifico, per questa forma, ha dei dubbi sulla sua efficacia r1 elle form.e grippali. Nel giro di questi ult.jmi tre o quattro mesi, per una strana deficienza di morbilità a car ico <lell'ai;>parato respiratorio verificatasi pro1
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IL POLICLINIC)
zioni etilid-0veno.se ·di una :soluzto:ne 1di .citrato di soda aJ 3 % associata .a mezzo n1i1 li grammo di adrenalina. Ed è do·v eroso l)Ur~· far notare ·che il L,u ccar elli .ft1 ind otto ad ·Usa;De il 1citrato di isoda appunto ·d.alla necesisità ·di 1combatter e l ',a;umentaita visc:hio-sità del sanigu·ei, cau·sa p·1incipa1e; 1dell'o-stacolo d·el .circolo caipillare polm,onare, ;pri n·cipio fotn,d,rumentaìe sul quale pi1'l tardi il Weaiv1er b,as.ò Il 1srt10 meto1do. Queisto· è b·ene cl1e .si .sap1pia in Italia e fuoll'i per merttere n·ella d·oivuta 111,ce il . valore delle ri.cerche nazionali , tro.p po spesso . traiscurate n on solo da,g•li stranieTi, ma, qu.el c.h e è peggi.o, . anc.he da ri.oi. E spongo b·r evemente le storie· cliniche dei n1jej due ::i.mma1aii. \ 1
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CAso I. - tMetwe Nic-0lina, d'anni 20 nubile 'da 1Semesterie. Viene ricover.ata 11.ella' S ezion~ M·edica femminile dell'Ospedale Civile il 6 igi.u gno 1920 com. sitomd. di .grav:Lssima. aff·ezione1"P01lmonare. Letto n. 5. ,,. D.ato lo :StaJto 1deli11ante d,ell'ammalata non è P·Oissiib il.e p ro.c,eid·e·r e al s'lro .in teTr,o g a t.o,rio. I f.ami.gliari racoontano. eh·e la malattia rtsaJe a quatil o giorni innainzi. Me.n·tre er.a in .complÌeito b.ene.sse.re ve,Tune .colta improvvis1ainen.te .da febre· alta (pireic1edrut~ da' brividi ·di fre d·do, e 1contemp.oraneamente aiC1c1UJsò forte dolor.e al co·s ta;to sirustro. In seg·uit10 ebbe tosse con esl)ettoirato rossa,. · st:vo, ed essendosi 'le condizioni dell'aroma.Lata fatte moil to gravi ,cfui.esero il ricovero ne11'0.StPeda1e Civile. All'esame obiettivo rilevo tutti i sintom.i fisici di una poJm.onti.te massiva a carico .d el IPOJ.- . m ·o1n e 1sinistJro ~ .d.el lobo suiperiorie destro. ,scarso espeitt0irato 1rugiginoso. Polso 140. ReS!Pi.ro frequentissimo (5'0 al 1') 1e 1superfìciale. 1Ci.anosi aJccentuatissima al1a . faocia ,ed alle estremità. Temp eratura. ascellare 39°.9. Stato deliranrte. S,eJbbein·e l!l.1o n ~tris.si IIIl·Olt.a fi1du,cia, 1d8Jta, 'l'estfleon.a gravità 1d·e11'am·m8J1ata, .sull'efficaci·a del · m e·dd1crum erri.·to', 1p r.e,sc·r.i'ssi irmm•e1di.atarrn ente fl 1ci · trato idi soda all~ .d,osi di :gr. uno ogni 1d ue 0°r:e, .diluito in molta acqua bicarbonato.,sodJiJoa di S. MaJrtino e •l o feci somministrare ininteTrottam.ente giorn-0 e p_otte. Come cure coadiuvanti 'Prattcai sol:o iniezioni ipo1de:vmiche di canfora e di digalen. Le ·condizioni icontinillarono a: manteme!'si sem1pre gtaJVissdme, e .,già s'er.a rperiduta ogni spe.ra11z·a di salvarla allorchè ·dQ!Po ~at tro giornd dall'ing.resso in Ospedale, e prec1'samente il 9 giugno, come ris·u lta dal dia1rio cli- · nico, si eib'b•e la ,caduta critica della. tempei:nat11ra {36°.2), .s'iniz,i ò. la !fusione 1 dell'essuda~o pne'l1moni,co 1e l'inif.erma entrò ra.pi.drun1ente in convalescenza'. Seguendo· il cons iglio, di \ iV eaver, continuai la &0011.Illinist:riazione .d1el medircan1'ento 1sino n.1 terz.o •,g io1ro9 ·d o·po la crisi. L'unirc o inconven1ente - chiamiam olo· pure così - . che notai d11rante la generosa sommin.i straz1one del citrato di .soda, fu quello di una discreta di.arrea la. lTllale, -però. non aissunse mai pl'o11orz.ioni allarmanti, tanto è vero che non cre<.letti nemme110 ne cessa rio prescrivere gli op'?iar ei come consiglia il \\'.eaver. CASO II. - Erre Nicola, d 'anni 51, ibra•cciainte, da Sassari. Viene .ricover.ato nella Sezione medi ca 111 aschile d elr0 :-1p e1dale Civile, 1'8 luglio 1~20. I~ etto n. 11 .. ' 1
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Racconta c!h.e guattero g.iorni prima ebbe male sser~ generale, .senso ·di p1rostrazi-0ne e· viole~ta. cefa.L~a. Due gtorni dapo l'inizio di questi :s1ntom1 ·ebibe fe bbre \8.lta, tosse .seoca -e contem'J}Or.a.neamente aivvertì ur1 vivo ·dolore1 al costato destro. . ~TI',esi~e obietti'VO rilevo i sintomi di una lnf•1ltr.az1on.e pneumonica a •Cari<:o d·ei lobi medi? e·d i 1nif eri·01!'1e di de·3tra. P .o lso 131) al 1'. Riesp1ro 32. Tempe,r att1ra a 8c,ellare 40. Sensorio irntegI'!o. Còme ne'l 1° caiso, p riescrivo il ..citrato :di soda ·alle d·osi idi g:r:. 1 ogni. 1due ore, ·diluito aibbon·dan temente in acqua bicarbonato-so dica di San Marti·n o, 1da .somministrarsi inintenr·o ttamente giorno e notte. Come cura •Coadiu'Vlante prescxiv~ 12- g.oc.ce di ·digalen due vo·1te al .g iorno. Nei giorni ·s1eigu.enti l'ammalato aindò .r aJptdamente agign'~vandosi, divenne agitaito, delirante, ed in tali coilldizi oni gravissime si man teinne sino al 13 luglio, cioè 5 giorni dal 6UO ingresso in ' ospedale, nel qual giorno si ebbe la cadt1ta cui. tica de'lla tem'Perat.111ra (36°.5) e ·l 'inizio ·.della risoluzione dei :focola,i pneumonici. L'ammalato fu dimes so co rnpletam·ente guarito il 24 lu·gl'to 19'20. Ain·che in que,sto ca,so continuai la somministrazione .d el me1di.camento sin o .al terzo giwno d·o:po 'la 1qri1si. N.òn no·t ai disturbi a .cari.co del1;intestino. 1
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Queste, in ·b reve, le stç>rié ielil)Ji·che dei ·m iei dt1e ammalati. Dato lo scairso nu·1111ero di ·casi, non oso per il m.omento trarne alC1Uina con·clusione .assoLruta : solo ritengo, i11 base ai ris11ltati otteDJUti, di p oter coscienzio·samente affermare .c he il medicamento pxo.poiSto da I . .1U•C1carelli ·e Wie aver merita di essere 1s:pe1imeintato S1U 1arg.a sca~a, tanto più c_h e il ·suo uso· non dà luo.go ad alcun inconv·eniente e .ad esso si nossono a.ssociare le erure eoaJdii.r.;,zanti che siamo so.J.iti1prat icar·e niella p.olmonite loib a re. Mi si {Potrà o!bbiettar.è oh1e nei due casi d.a m·e descritti la cri.si si ebbe regolarmente in 7a ed sa ·giornata di malattia, comé suole ve~ifica~si nella ·1)1òlmoni1:e f.ranca, e che la g11·arigi0Tue si sarelbbe 1po.t t1ta aive·re anche senza .1a sommini9trazione del citrato di .soda. Ce·r to sarebbe 1stato1 pref.erifbil1e•, per la m a·ggiore p;robativdtà .dél'l ' eisperim .ento1, ohe il m-edtcame11to Si fosse potuto somministrare sin dall' inizio della m1alaiti.à, cosa 1che &pero id i ipoter farie in altri casi. Ma, pur non vo1lend o attr ibuire tutto . il su·ace.sso al medioa:mento, no·n p·a~tS<) fa;re a men o id i riJ.e.vare l' e1Strema giravità d·ei- 1d.u e casi, .specialmente del prim·o, ed il fatto che quattro giornt d o1po la 1sua so,mrmi.ni.strazion·e si ebbe una cri si corrupleta ed ins:perata. In qu·anto, poi, all'oibbiezione ohe la guarigion~ ·Sli sarebbe potuta ~avere anohe senza la S<nJirnini·strazione d1el citrato idi soda,, perchè è se!'n'P:·e jm1)0E:sibile dii.re quale sarebbe stato il d~cotrso di u11a malattia senza l a is ommini ...:tJI·a • zione di alcun medic 'l.rrnento, lÌST)ond e> solo ch e 1
1
;
' f•.\NNO XXVII, FASC. 43]
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'
SEZIONE PRATICA
potremmo 1f are a m~no di rreca:rici al capezz,aJ.e clei nostri irufe:mni .is e n.ell'teseJ'lcizio pratiico, della merliciilla .ap·p lic·as'Simo 1q u.e.s·tii <)OID!cetti asteTuSìo.: nitStici ·p oco seri, e, 1ni permetto di dirlo, non degni della nostra missione. 1
I .p iù vivi Tingraziamenhl al mio direttoir.e e primario, proif. Andrea Conti, che mi permise di r·eilldere 11oti q uie sti 1casi e mi fu la,r go. di conisigli e di aiuto. Srussani, 18 agiost'0 1920. t
r
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12!3
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Dei .colleghi Puxedd1u, Businico, Ricci, C·ail1earo, Berta_;cohi, V•e rgano e Paiis, valoro•s i ed instwcaJbili mi1ei 1collaboratori, ser})iOì sempre grato ed affettuoso · ri.coroo: tutti, ·con aromi- · rev.ole 1slancio 1e oon vera abnegazion·e, contributrono nei lunghi periodi di azi.on·e e di aff ollameillf.o di feriti a :vendere il servizio regolare, sollecito e scrupo1'oso. 1
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1
LAVORI CONiSULTATI. GRIESBACH e PEKELARING. Presse, Médica.le, febbraio 1920. LUCCARELLl. Riv1is ta .Med1ca, febbraio 1919. . Prof. L. •SICILIANO. Il citrato di sodio nella cura delle po.Lmoniti. (Gazzetta .cie1gl'i 0 1&p.e1déJ.li e delhle C1i:ni ch e, n. 56, 1920) . Dott. M . Vrv u,01. Il citrato di sodio nella cura delle pn.eumon·i ti. (Ga.zz·etta 1deig li O S!l)~èlali e delle Cliniche, n. 56, 1920) . ~1. w. H. vVE'AVER. Sodium citrate in the treatment of r1neumonia. (New York Medical JQure delle (~lini che. n. 23, 192-0) . . 1
RES~CONTI C11NICI~ · OSPEDALE DA CAMPO
001.
Note di chirurgia di gueITa. Dott. GAVINO ANGIONI Caipitano n1ed:i:co di Com1plé.mento. /
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operati
11~
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Arti supe.1'-iori . Addome • • • . • • Bacino, organi genitali Ar..ti inferiori • • •
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· 134 151
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75
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53 71
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Torace e d orso.
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. nivano iportat:iJ Ìlei. locali di spogliaziione e SUC08'SSi'Vamente passati nella s·ala ,fil medicazione; ·sii faceva la ·scelta id i que11i che p·otevano essere subito ·sgombrati, p·e r aversi nuorva: diSf/Onibilità di posti letto, m entr.e quell1 bis0g·no1si di immediato intervento chirnrgi~JO ve'nivano 'trasp·orrtati nella ·s ala operatoria;. riservando i soccorsi meno urgenti; .i b en.daggi gessati, a momenti · di minor ressa. Son oapitati sotto la .m ia osse~azione fra: • fieriti, C·o n.g elati •e fratturati in coffi.!Plesso 5800 individui; ,di. 1qUJesti molti aveva:no ,f,e rite di po.c a entità, e dop10 la prima 1me.dicatura venivano ·S goffibrat i. J,] numer-0 degli atti operativi è stato di 600,. così ripartiti : Capo e collo.
In qiueste tbrevi note ho ir iassunto l'attività chirurg1ca da me 1spie1gata nel perio1do di dictotto mesi come Crupo reparto di Chirurgia r1ell'os-pedale da campo 001, Unità Sanitaria la ·qualie, f ormata in Sard egna, alla fine di aJprile del 1916 ra·ggiun1geva la zona di gu erra e svoJJgeva la sua •o pera dap.p ri1ma alle diipend1eilJZe della 1a. A.rmata-e suocessivam1ente della • terza A1n nata. Ai signori Generali M~dici Morini e ~ono me ed ai Colonnelli me·d ici Riva e Pizzocaro rivo1g.o un sentito ring.raziamen.t o per quanto fecer.o perichè ci venisse .faicilitato il lavoro nella scelta id ei ,10.oali 1e n1ell' arri cchimento d€l materiale di ·dotàzione, concedendoci tutto il loro appoggi-0, sì che si ebbe l 'opportunità di sistemarci in caseggiati ·spaziosi, ohe opportunam•e nte mi-gli.arati .e tra:Slformati .si pre·staron-0 benissi1m10 ad aiocoglie:ve i feriti, ohe talvolta raig·g iunisero ·ii numero comp1essiv 0 di 450. L'Os·p edale, ·con apposite sale .o,per.atorie e di m ediicatura, disponeva .di una sterilizzatrice tipo Schimme1busch per gli stDumenti ·e di un a11t0Glave l\tlangini per il materia le, e quan_ do ne occoTreiva una grande quantità, ·p er la molteplicità .&agli iriterv·enti e peir l·e m e1d tcatur~ nei gtOTni d.i azioi:i1 e, 1s i ifacev131 u so. anche della Gianoli, ch e corrispondev.a benissJmo. 1
I feriti appen·?- scaricati .dalle an11bu1anizi6 ve'-·
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morti l Z :i>
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q 1 4 3 6
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La mortalità fu di 30, CQr~'rispo·ndente al 5 p·er cento. Fra: i f eriti a ccolti n·ell'ospedale 7.0 morfrono quasi subito, in ·gen1~re per ampi siquar.ci di granata, asportazione di ossa craniche, spapp olam ento <lel ·cervello, per.dita di arti, an emie acute p er l1esioni vasali, Sho.ck , come risulta in éJ!etta·glio nei iPar·agi!'afi1 segt1ent:i ~ co·m e fu aJc.certato ~1la a·uto,p sia. 1
1
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\
I ·Congelati
pr·oven~vano
1d.al1'q, trincea ed ap- \• parten1evar10 a reparti imipegnati in az.ioni offensive e dif ensiv.e, 1con brevi turni di ripooo l)er Clli non avevano la possibilità .di eseguire , quelle norme indi.ca te ~ Sll.lJggeri te p er .p revenire l e •oon·geilazioni (.mo.do di p:riotezione delle ·estrerr1irtà, stato delle calzature, ingrassatura, ecc.) . Ri·guar.davano in g·enere i due piedi ed eran o dovute al ·f reddo, all'umidità, alla dif-. fìcoltà di .circolazi·one ed alla imn1obilità. Il numero d1ei congelati da m e curati fu di 250 : '-
Congelazi.oni di 1° grad o »
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20
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. 1?_6 84
40
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1211
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•
lL POLICLINICO
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Le congelazio!li ,di 11) g·rad;o pll'eis entav.aIDJo le s eguenti ·caratteristiche : ·colorito bluastro e· marezzato ·della 1cute, tume.fazion.e di consi- · stenza pastosa a ile dita e sul d()rso dei pie1ii., meno aoeentuatq. sulla pianta, talvolta estesa fino ai mall·eoli. N elle zone oolpite la ·s ensi- ' bilità tattile ma:o~via, ment re era conservata n·ell.e altre p·artì; assente la per.cezione .del frieddo 1e ·del 1caldo, non seimpre e·s atta nelle zone t.m me·d iaiamente ciric ostanti; la .seilsi.biiità dolorifica ·d.a.'!)prima non esi.steva. mentre in segiuito i •p azienti si lagnavano ,di intensi ,d,olori, che p ersistevano .e ip·erdt1ravano anche quand,o si constatava' 'Un miglioramento notevole nelle condizioni locali. I riflessi suuerficiaili (ct1tanei, plantari) e tendinei (aichilÌeo e rotuleo) Timasero per lo più normali. Gli ai'ti ben i0v·attati .erano tenuti l:e·g.gerimente solleva ti e si c eDcava di riruttivare• la ·cirioolazione con mezzi . fred'di, unassag·gi .con vasellin·a mentolata; coxne ca1l11ante si ric'orreva alla .m•or:fina. Ad .evit.a~e iJ più niccol-0 •Contatto. delle CO• perte, iche .r ius:civa .eceessiva·meri.te 1dolo~oso si ' fa ceva uso di appositi ar.chetti. Nei congelati di 2° grado si rtsoontrava turgor1e, 1edeima, eritema, flittenie, v.eis1c i·co::t!e .e bo[le di diversa grandezza coptenenii liquido siero.s o leggerm•ente emati.co; talvolta l'un·ghia ne era interessata e tfaiceva parte della parete di una flittene. Come ·cura si usavano le 1m•edica ture alla vasellina borica ed alla ambrina - propqsta dal Bart.he - previa in.ci1sione delle rac-colte. Nelle congelazioni di 3P .grado in 37 ' casi s·1 trattava ·dt cangr:ena :uirnitd a: l'e.p idermi.de. ·s i presentava ·soll1e·vatà od as·p ortata, i tessuti sottostanti" si mostrav·a.no di aspetto .diverso • in rapporto al perio,do ,di evoluzione <l1el processo. N.elle tf1oi!1rne più ·gravi - 4 •casi - oltre la oute necrois ata •e distaiccata •SU intere ·dita, C?sparsa di maicchie violacee, ,e rano interessati i tendini, i µiuscoli ~ le ossa e l',e.dema si . estendeva a.l disopra dei màlleoli: i tessruti messi al1o scorp erto avevano un col'Ori to violetto-paonazzo. In tre ·c asi inviece ·Si è ·avuta la forma di cangrena secca, sotto forima di mUJm·mifi·cazione ·di tessuti, con zon·e di .colorito violetto, sec·che, dure, aderenti a lle parti ·cir·cum:aim.bienti; talvolta ctT'coscritta a lle dita, altra invadente i metata;rsi. Nella ·oura di qu·este 1con1gelaz:Loni ho .s eguito il criterio di lasciare ·che le parti isohem1C'he cadessero da se · ed ho cercato di favorirne la eliminazione con impacçhi di ipoclorito e m·erli·ca ture a1l'ambrina, con i quali, oltre ad aversi il distacco delle parti nec.roti.che, si stimola·va il pro1cesso di . granulazione e di ci 1
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~ (.L\.NNO
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c a~rizzazione.
XXVII,
FASC.
43]
di unirne altre •Con le quali si migli·o ravano le condizioni circolatorie e si combatteva il dolore. Per .gJi interventi attivi mi sono attenuto a.d un.a ·C'Ura asp ettante ·e s.011,0 in 4 casi ho dovuto praticare operazioni: in 2 ·dis1articolazioni me,t atarso-falangee delle ·ctn.que ·dita e ·rese~one del .1° metata;Tso, in l1no delle prime 3. dita e n el 4° dtsarti.colazione d·e1le1prime drue dita. P er neces.s ità rd i .s gombero non ho pot~t? se·g.ui:rie i 1casi di .coo..gelamento ftn.o a 1guaC'1gione : tutti perq furono trrusferiti i~ ·condizioni soddisfacenti. .
A queste ·cure ho cercato
I fratturati ·da
trattati sono 260; oosì
divisi:
I
Fratture eh i use
1
1
r
,
'
F.ratture esposte
avambraccio . bTaccio.
15
gamba .
.
.. .
coscia .
.
.
25 '!O
20
a v am b1·accio .. . \ b r acc10. .
gamba . coscia . bacino .
16
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••
. ;
27 . -150 . 65 2
Furono praticati in tutti, previa riduzion·e de11e frattuire, ruppareochi ges·s ati immobilizzanti, semplici, fenestrati ed a ponte. Lo sgombero ?ivvenne senza ohe si sia verificato alcun incidente. ' .
Le lussazioni curate .furono 26 : Scapolo-omerale • Gomito . . · . . Radìo- carpiche . Ginocch. io . . . Tibio- astraga:liche .
•
•
.
.
• •
.
18 3. 2 2 1
j
la ,ri·duzione, p.e.r la quale talvolta ' f11 necessaria la natcosi, si im·mobilizzaro:q.o con bendaggi gessati. ' I Prat~cata
'
In genere le infezioni gassose, sotto ;forma di flemn1on! o .;cangr-ene, si m·atnifestarono poche ore dorpo la ferita : talvolta alla ·p rima medicatura si • rilevava che la ·cute non presentava parti·colari apprezzabili, come edema, arrossam·ento, palpando però con le mani si avvertiva un crepitio dovuto a •bolle gassose . In a ltri casi invece - ed erano i più frequenti - la cute tesa a·ppar-iva lucente, ~ir condata 1da 1iissemin.ate, sparse chi1azze violace.e, da placche nerastre e da larghe flittene; l'infiltrazion.e gassosa si diffondeva rapi.damien.te nelle vicinanze della ferita, che gemeva pus rosso vinoso misto a ·ga·s di odore feti.do; i n1-us·coli., gonfi ed aereati, avevano c·olore di cq. rne lessa. In alcuni casi - vere f0rme tossiarniche gli infermi in preda a viva agitazione, ave-
[.t\.NNO
XXVII,
FASC.
43]
,
vano ten1p·erattrre elev.ate, pol ~·o piocolo e frequente, dolori intensi, oongi•untive e cute .di un colorito sub-itterico. I flem1nohi e le cang·rene gassose da m,e trattati furo110 32, in genere come consegu:enza di f.erite ,da sic heg·gi.e di .granata, meno freq.u entemente c;la ·p allottola di shrapnel! e da palla ·di fu.cile. ·, Oltre le cure generali 'c on car.di.01cineti·ci, tonici, eccita11ti, si fecero ampie, generose incisioni sbrigliatrici, rimozi·Oiile .di scheggie 1e di · frru.nmenti di stof'.f a, asportazione di tessuti mortificati aprendq 1gli interstizi mu.scolari e associand·o gli imrpaochi e i iavaggi di ipoclorito, .s otto forma id.i li.q11ido di Dakin o ·di Giannetta:sio (.clorosol : sol'll.Zione ·diluita di ipoclorito di soda addizionata di una e.erta quantità (ii àcid-0 borico) e di instillazioni ·c.ontinu·e .o intermittenti in tutte le anifrattuosità delle ferite ·stesse, per mezz.o di pie.coli tu.bi, muniti di forellini ai tati, attraverso a i quali si faceva ipenetrare il liqutdo antisettico. _Nonostante la mag,gi10 r sorveglianzà dei feriti, il più energico e sollecito· trattameinto, in ·diversi casi avvenne r.a'Pidam.ente il de1ces'So per estese ,diffu·s ioni dei flemmoni e delle cangrene e per 1setttcemia. 1
I feriti a seconda delle - regioni sono 1 divisi: , I
Operati CD .......
.......
.
z o
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1215
SEZIONE PRATICA
. Estrazione di proiet1.ili . • Incisioni esplorati ve del cuoto capelluto . . . . _ . . . . . Craniectomie per feT1te cranic)le Craniectomie per ferite cTaniocerebrali • . • . . • . . ' \ Tracheotom ia -pe1· asfissia ftcuta Allacciatura ·arterio-li nguale . •
~osì Morti
52
36 14
2
12 1
8
1
1
l
Le incisioni esplorative f.u1·ono •e seguite m tutti quei casi nei quaJi, sia per l'aspetto delle ferite che per la sintomatoiogia, si p•Oteva s9s~ettare la fratturia; il tavolato esterno fu ~erò ' . tr.o vato integro. Ho ·p rattcato in genere il ta.igli.o a croce, ·talvolta a ferro id i .cavallo, con arr·ovesciamento dei lembi e fis,s azione con pi11ze ai lenzoletti che delin1itav,ano il campo operato rio. Per l'allargamento della breccia o~sea mi sono servito ·della s@orbia o ·della· Luer; solo raram1ente ho ricoTso al trapano con le fraise d; Doyen per faré i fori e oon la sega di Gtgli . per sezionare i ponti inte~ossei. Quando la dura non pu1sava • ed j era di co• lori to S·Clll'•O per la presenza d1 un •etmato1ma la mcid.evo; per le ricerche di sche1ggie ossee, affondate nella sostanz.a 1ce rebrale mi servivo della esp·l orazione -d igitale. 1
1
•
Le ferite 1della sola parete ossea ecoezi.on.almente ·era.no costituite da infrazione del tavolato esterno,; in g ebere si trattav·a di fratture cosi deite a stampo, caratterizzate· dalla formazione di una · sch eggia rotondeggiante fatta -a spese di ambedue i tav.ol·ati ossiei; in altri la frattura era av,rallata con -11roi.ettil.e 1ncastrato fra le scheggie oss,ee. In questi casi l'.atto op ~ativo consist.ev.a ' in sbrigliamenti de1la ferita 'c utanea, sol·leva.mento e:d asportaz.ione d·elle .s ch•e ggie osseie nor1 che del corpo estraneo, zaffo, e sutura delle parti molli. . . . In un ferito rimosse ·le s1che1ggie osse·e ho tr-0vato un vasto ematoma epidurale che comprim1eva la dura madre, a livello de1la wna R0• lan·dica. Alla:rigando Ja breçcia o.ssea per un g·emizìo pers~stente po~ei constatare ·che il sangue. proveniva da lesione del ramo anteriore del.l a menin1gea media : tr.afissa la 1d ura ·con un sottile ago montato in 1seta s.o ttile legai il T'amo leso. In altri casi, ,oltre la ferita ossea si av~va le• sion e delle meningi e del cervello èon p enetrazione d eill .p1roiettile in cavità·: in due il pr.oiettile av eva · trascinato con sè delle scheggie . ossee: i11 uno .p assò .da p·a rte a parte il or·anio. I ·~;i_nto·mi generali, . nei traumati'ZZ1ati ·Con versamenti endocranici, cons.istevano in vertigini, oefalea,,, di.sturbi .della co~cienza e PSichici con cònf11sione e 1 allucinazrone, alterazior1e del sensorio, ino:difi.çazione del polso, respiro e temiperatura, vomito .e .deliTio. Sintomi di f oco.laio si manifestarono con ·disturbi d·eJla motilità (fenomeni di iirritaziooe e ·p aralisi di inot?), ·pu'Pille m!_driati·che dal lato della ~esio11e .e inioti cfue dal lato opposto . Fra i cranilci si eibbero 10 decessi : in due per menin1go-enceiflalite p1Urulenta diffusa; in 5 per spappola.mento 1e notevole distruzione di sostanza cerebrale; i11 3 per eistesa frattura da .scoppi10 della voù.ta e della base. In un fèrito alla fac·c ia da sch eggi1a di ·gra~ nata oon foro ·di in•greisso alla guancia . d ei' . stra e far.o ,d i uscita alla regione mandibolare sinistra, frattura idei mascellari, estesa le1sione della \ lingua nella p.o rzione ,d estra, ,f u ,necessaria l'allacciatura deJl)a11eria linguale. destra nell tniangotl o ip1og;los1s.o-io11deo. Ven·n e a morte d9.po a)cun•e ore per la anem.ia e lo 1
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I
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shock ·
Un altro ferito da 1p1Toiettile di shrrupne.11 alla regione man·dibolare sinistra, · frattu~a COlil1:ffiir1uta della mandtbola, ferite del pavimento della b·ooca .e va;sto e·m ·atoma circondante ' il collo, fu d·a me oiperato di tracheotomia; il paziente morì ·d!ue or.e dopo -l'intervento per collasso.
•
)
121'6 .
. JL POLICLINICO
..... [ANNO
XXVII, FASc. 43]
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Operati 64
Morti
-
Estrazione di pr oiettili . . . . Incisioni per ferite d 1 parti molli processi suppurativi, flemmoni gassosi . . . . . . . . . r . . 48 Incisioni esplorati ve ed evacuati ve. . . . . . . . . ·. . Ì8 Toracoto1nie per emopiotorace . . 4
3
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Nymerosi furono· gli interventi che do.v etti prati.care per e·strruzion.e ·di proiettili, p·e•r .s che1ggie ·di granata e per 1p1~oces1si suppmativi .concomitanti, ohe -ri1chieser.o talorra lar:ghi sbrigliamenti in m·odo da metteire allo scoperto gran parte ·del loro tr~gitto . Le ferite penetranti del torace in complesso f11rono 56 (18 da pallottola di ,fucil·e,' 2 da pallottola esplosiva, 27 da scheggie di granata, 3 da bomba a n1ano, 2 da pallette di shr~nell, 3 cl.a s'chaggia di J)ombarda, 1 da punta e da taglio). 111 32 trattavasi di ferite transfoss~, in 24: a fori.do cie.c o~ di .queste in 16 hl ,p roiettile er.a situato sotto cute o fra i muS'coli, in 8 si aveva .r itenzi·one. In quasi ttttte le ferite penetr~anti del torace • si ebbe enfìsem:i S·0 ttocl1taneo, di ·m aggior.e o minore\ estensione, emotoracè in gen erie ·cosptcuo, errn.dptoe, pnet1motorace m en.o frequ.entemente. Sei casi f11ron·o ·cOfffiplicati .da bron• copolmonite e 4 _da emviema. Il trattam·ento u\~ato fu il seguente : assoluta immobi·l ità del paziente, vescica di ghi·accio sul tor:ace, eccitant1 se derpresso, morfina a.l contrario, iniezioni di ·er·gotina, ·gel~ina, stiJpticina, disiI11fezione ·,e protezione ·della fe~ rita oon crne1dicazione aisetttca oc1c'1usiva; immobilizz·azione del torace con larghe stris·cie di cerotto a;desivo emibric-ate l''una ·1s11lle· a ltre, nei • casi ieoun·p ]icati a fra.tture di .coste. In 241 fu necessario di ipraticare punture esp.J1orative ed evacuatrici; in 4 tora;cotomie per empiema (resezione di ·Co1sta .n el punto più decli,re, .drena;ggio) . Fr.3< le f·erit.e penetranti del 1.orace non operate isi ebbero 10 decessi, avvenrtti: l per ane-mia. B.c11ta ;;11bito dopo l 'accoglimento nell'ospedale, 2 per concomitante lesione del midollo spinale, 7 per polmonite e broncopoil monite. Fra gli .oiperati mori'rono 4: llno per iDJfezione .p urulenta della ca,-ità pleurici. e broncopolmonite i11is tituitasi ne1 p·olmon.ei dell'altro lato; 3 r)er ·s etti·cecmia generalizzata. . I
l
•
•
1
Oper:iti 46 .
EsLrazio11e di proietti li . . . Incis ione per fe!ite di par ri 1nolli Di sartirolazione e regolarizzazion e di dita . . . . . . . Amputazione di avambraccio J d. di. braccio . . ,,. . Allacciatura dell'omerale . . Id. della radiale
39 29 15 17 2
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Operati 42 24
.
z
Estrazione di proiettili . . . . Incisioni esplorat.i ve del\e pai::et~ Laparotomie per ferite penetranti semplici . . . . . . . . . ._.Laparotomie p_er ferite del tubo gastro-enterico . . . . . : Laparotomie per fer~te di s~omaco . e organi parench 1matos1 . . . Laparoton1ie pe1· ferite della vescica . . . . . . . . . .
Morti
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· In 24 casi nel sospetto che potesser-0 essere ;penetranti, pure non avendosi ·sintoani .cavitari, ho prati•cato degli sbrigliamenti. e·d ho potuto constatare .che .il peritoneo era integro. Le ferite penetranti sem1p lici dell~ldome furono 1due: l'atto operativo non feice r:iilevare lesioni di c),rg.ani, nè emorragie, e gli infermi , o·uariron.o senza compli·cazione. o \ . Nei veri a·didominali la diaignosi .era facilitata dalla sede della ferita, dalla contrattu.r ·a ~orti de:l le 1p areti, dailla r.eS;rpiraz.ione toraciica, da · d.olori 1sponta.nei o provocati diffltSi a tt1tta_ la I. parete ruc1d,o minale, polso ·frequente, . ~om1t.o, spesso ritenzione, di uri11a e assenza di emis' s ione di ·gas dal retto. 1 I l~arotomizzatì :per ferite del tl1bo gastroenterico furon1o 5 : tn 2 si avevano pi ccole per-
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P er l'estrazione d·ei proiettili di questa regione ·come delle altre mi fu di prezioso aiuto il reperto radiologico. In tutti j c~i son.o intervenuto 1p recooemente evitando così oompliéazioni tSetttche. • Nelle ferite delle ·p arti m·olli ho 1pratioeato l argJ~i sbriglirurnent), associati ad imp.acchi di ipoclorito. Nelle .dis·articolazto·n i e l'eigo.Jarizza;zioni di ·dita mi sono ·Se~ ito in genere ·del meto do ~ racchetta con sutura panziale. Le a.rnvutazioni dell'arto isuper1ol'e in numero di 32 furon-0 eseguite per fratture ·comminute ,con asportazione notevole di parti mo:l1i, .p er cui fa nutrizione era notev-0lmente compromess_a, col ·metodo circolar~ ' ·a m-0ncone c·omp1etamente aperto. Si eibbe il decesso in seconda giornata in un f·erito nel quale l'amputazione 'di braiccio fu esegl1ita p.e,r cangrena conseç.uiiva a lesio.n e yasal e e c·h e giunse all'o speidaùe in atato di an.emia ac-q.ta .e· di shock dalle q.u ali non si ri·eibbe nonostante 'le cure 1che il ca•so richie·deva. N e.l cotmple1sso ho dovut.o prati care 5 allacciature , 2 dell'·omerale alla piega del g.omito , e 3 della radiale, ,s enza ness11n disturbo funzionale. •
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foraz1oni a spese d ell'intestino tell.!Ue, per ·cui In un feTito d ella regione scr·otalè sinistra, in uno fu ·po1ssilbile .suti.1rairle, nel•l'alt ro invece co·n distr.u .z ione degli invol'llcri e lussazione del fu n eiceis:s,a ri·o !'e·s·e care un tratto di\ 20 arn. (nel · te.sticolo, ho, ·dovruto ~ ratircare l 'orchiectomia, quale vi erano 3 perrforazioili) ,con ·sutura ter- pre·sentanid osi esso gravemente l eso. mino-termina.le, -e si ebbe esito lusinghiero. • Operati Morti In un altro, ipu.re seguito _da guarigi·one, Estrazione dei proiettili . . . . 14 aperto il peritoneo si riscontrò 'f erita della ve- ·-~ Incision e, disinfezione di ferite di ...... parti m olli. . . . . . . . 15 3 scica: ctopo avere prosiciu1gato ·la -cavità addo- . ~ ~ Disarticolazi.one e re~olarizzazione mina.le fissai l a vescica a l pian-0 muscolare e .S di dita , , 14 laisciai il cateite r.e a permanenza. ~ A.mputazion e di gamba . . 10
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Nei 4 morti, in tre si avevaino ferite de111.o stomaco e ·del colon multìple, con emorragi.e abbondanti, spandimento di contenu to . inte•s tin ale n el cavo a;d1dorrninale e --di gas feti di; nel 4° ·con ferita d a 1soo1pipio del fe1gato - tra am~ pie b.r eocie ne ìnteresavano l'organo a t11tto spessore - si trovò l'ad.dome ri•p ieno id i grumi, ie la morte avvenne per anemia acuit a.
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Id . di coscia . Artrotomie . . . ... .
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Le ferite degli arti inferiori in gen·ere interessav·amo '1e iparti molli con ampi .squarci da •.scheggie di granata, pallette di S'h rapnel.l , bombie a mM1o, 1e ·dieter1nin a:r-0nio con f1r equenza ' va;ste .s up·pu:riazioni. I n due oa;si di ferita alla .cois cia con aisporIl reperto nec roscopi.co rilevò ohe in tutti i t azione di p arti molli, si eb'.be il decesso per l d eceduti la" morte si ebbe per Ìl numero \e la rapi di'ssimo sviluppo di flemmon.e gasso,so; riampiezza delle- perforazidni, per lo spandi- b elle a i .p ,i ù gener-0si sbr~gliamen ti e1d 1 alle cure mento ·delle feci, fattori che determinaron:o lo . più em·ergich.e; iil un tetrzo .il ft emmon1e' ,gaissoso jnsorgere delJ1a peritonite, in alcuni dei quali era in atto a:ll ingr esso ·del ferito a llo 01spe- · ' era gi à in atto quan·do furono operati. dale e le 1condizioni t·almente gravi nòh oonL'incisio·n e delle ip·areti variò : in a1c11ni casi s entirono nep'.Pure di tentare l a- demplizione mediana o para-mediana, in altri si ampliò d ell'arto. l a ferita eisistente; le anise lese .era.m.o tirate Le regolarizzazi.oni re diisarticola.zioru di dita • all'esterno e ,f atte scorrere p·er l l n ce,r to trat- si 1praticarono ·p .e r gravi .lesioni .delle ·parti to, il -cavo a·dtdo1ninale r:rr.otetto: '-dra compresse m olli e del?le ossa. calde; la 1sutt1r,a de'1le pareti in tripli oe strato. Le dem,0111.zioni ·d egli arti iruf,eriio ri in com) Agli oiperatì, in posizione .s emiseduta alla pleis so furono 22 (10 di gamb·e, 12 ai .·coscia) Fo,, ler, venivano praticate ipodermoclisi e e si ,dovettero ese·guire per aSfPortazione di proctoclis1. ., seigmenti di arti, frattu re commin;ute con estese perditr di teissuti. moll~ non' c~1pati.bili colla r Operati Morti conservazione .degli arti, complicate talv-0,l ta 27 1 Estrazione di pr oiettili . con 'leisto·n i arti,colruri, va1sali e processi aetti·ci Bac)no, orga- Incisione, disinfezione per ·che mi11iacci avano la vita degli infermi. ni genitali ferite di parJ,i m olli . . 25 2 N. 53 Orchiectomie per fer ite del In due casi con lesione del fascio vascolotesticolo . . . . . . 1 nervoso 9-1 cavo po1p l'iteo si tentò da:Qprima la · alla ociatu·r.a, .aJlla qt1a le segui :nap:iJda cang.r eIn un .f erito i.a scheg.gia di g.ranata p epen,a, l'.>'er ·c-ui flll necessario rieio~ere a ll'amputran·c1o attraverso la cre·s ta. iliaca ·d e,s tra, ..si tazi one. I l metoid o operativo è .stato i:l seguenfermò nellçi. fo&.3a ~liaica dello ·ste1s1s o lato. Gon te : tag·Lio circolare - la 1c01sì d_e tta amipu tazio'la radio,g rafia ·si ,p otè constatare la ipres·enza ne anatemi.ca - ·con moncone aperto e zaffo di un cor;p,o estraneo in viicinanza dei vasi con garza all,.j.01dofOO'mio. Dopo alcuni gio~ iliaci. All'atto operativo, aiddossata all'arteria si avvicinavano le parti molli. ili,aca esterna d estra '.s i trovò . una ,s cheggia In ,s econdo tean1po, per la retrazione ~el~e della g.r aindezza di una moneta da di1eici cenparti mo)li, talvolta 1sono ·dovuto irnte.rvenire tesimi, che fu estratta. s11l moncone. L'infermo mori 5 gi.orni dopo per ooonpliFra gli amputati degli arti inferiori ho avucanze polmonari. to 3 ·deces ·i. per a·n emia aicutai .e shock: un D11e f~iti oon ampi ·sqiuarci prodotti da ferito oltr e le l esioni per cui si dov ette aspor' scheg·g ie di g-Tan·ata, con a·s portazione idi parti tar e la cos·cia, aveva vastissimi squaflci al dormolLi, rp1er .cui do~etti praticare moltepl'ici in- so ed all'af'cella interessanti il fascio va.scol octsioni, 1soccombetter o per ~·etticemia generalizn ervoso. ~ zata. . · In sei ferite .del ginGcchio compli·cate da ar1
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tr1te p1irule11ta dovetti pratiçare l 'artroto·m ia, ol tenen do ·in tt1tti ·esit·ò favorevole, e.d i P?-Zienti poterono essere sgombrati in buone condizioni.
LEZIONI.
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La ritirafa d el 1918 non mi ha consentito . ' d1. •conservare le cartelle clini che, le raidio grafie e le •foto grafie, .con le quali a:vrei .potuto il\lust rare più · dettaigliat~ente il lavoro da me svolto; tuttav ia non credo in.u tile av ere riaissunto in qu~ste note .il ·c.o ntributo chirurgi1co che ho avuto .ca1nipo ·d i svolgere 1su un mate~ rin.le sod. vasto e vario con risult ati oneratori ' dìsfacen ti e ·con una esigua mo1·t.alità. Cagirari, dicein.b re 1919.
Sulla bronchiectasia.
(A . .f. JEx BLAKE. British. med. Journ., 1° mag.gio 1920). \
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La brionch:Lectasia, salv.o in r.ari caisi ·cong~e niti, non è una malat~ia primaria d-el polmone, ma bensì sec0J.1daria ad ailm prooessi, con1e tuberco1osi p·o lmona.re, bro1n chite, pneumonite, ostruzione ])ronohiale. Essa consis•t e nella ·,dilatazd.one d·ei bronchi grandi e piccoli: quando la dilatazione è limitata ai piccoli b.ronchi pl'ende il noim e di bronchioJ.ectasia, la quale, al contrario della bronchiectaBi·ai, che è d'ind01e crani.ca, Si \1erifica acutame\Ote, nel1e b·roncopolmoniti infantili ed in quelle influenzali. ' COMMENTI . . Frequenza. - Su 29,700 pazienti, amm.es1si Effetti dell'argirina' suìlamucosa uretrale. ,in 20 anni all'ospedale di l3rompton, figurano • Il p rof. Pic,cardi, nel f a scicùlo 38 del P oli567 diagnòsi cliniche: di bronchie.ctasia: queclinico, comm·e·n ta...una mia comùnica.zion.e susta pr.op o.rzione di 1.9 % è b1en l ungi d.al rigli cc effe\tti -dlell,a1 gi1i1Ila. .su1la mu.cosa ill'resporuliere alila realtà, poichè spesso f?i t rova aJ • trale » fatta all'Accademia dei Fisiocritici il tavolo anato1111ioo una bronchie·ctasia non so26 mar20 1920 e riasi.sunta molto breve1nente s-pettata jn \rjta; .si pt1ò ammettere cb.e, in comnel r esoconto dell ' adunanza. pleisoo. tn.le condjzione patolo1gi.c.a s i veTifichi ?\Ton avendo E.g·li cr eduto opp ortuno di attenne1 5 % della totalità d·ei casi. E più frequ.-e.nte de re la pubb.l icazione d egli 1itti dell'.-\ccaden·ell'11om-0 che nel1a donna; la frequenza cir.esce mi.a, dove sarà iI1serito il l.a vciro completo, d~l con l'.avanz_are dell'età. ql1a le .avrebbé avt1to gli elementf es,a tti di g-iuDail p·11nto di vi.sta ariatom.o-patologico ocdizio (num ero degli -esperimenti, teenioa, :rerCOTJ'e ricordare ch·e La dilatazi·one può essere perto jstologico, rjproduzione di pr,eparati, ecc. ) 11niform·e, cilin1driça, opp11re irregolare, saccimi -nare che ri corra a!d un metodo -uoco, sicuro forme; sono spesso presenili a.mb edue le condidi .critica bas·andosi ·su dati ed ipotesi err·onee. zionj, insi eme con il collasso e la fibrosi del Debbo pertant o rettilfloa !'e subito, .che: , teis suto polmona·r.e circostante; ~~) ecial·e atten1'° le mie riceirob:e · non si limitarono ad un zione v.a rivolta .alle dense. aderenze pleu.r ali sol•o esper.imento, mà che furono fatte un nunelle aree aifette. I bTonchi ·dilata ti contengono m ero suffi.ciente di prove; abbond ante sec!'ez.ion.e setti.ca, di solito puzzo2° le ini1ezioni si p.r ati·a.arono., ,co.m e è. ri1.e nte ~ a.d lj.lto potere t~ptico, ciò che spiega , portato d.ettagl'iata m.e.nte nel lavoro, con una l'alto noter.e di ssolve11te s11ll.e nareti bronchiali. tecnica s crupolo.sa ond·e es alude·r e in ·modo asPer q11an.t o rigl1ard1a la dtstribuzion·e, l'A. ' soluto che le .alterazioni riscontrate pot~ssero ha osservato che su 108 cas i 1a le.sione era bieisse:re .attribuite ad a ltre ·Cau.s e. • Jatel'.'ailie in 47 1ed urniJ.at~aJe :iJl1 61 (29 ,a d estra, Se p o1i dal èomment o d1el Piccardi si potr.ebb·e 32 a sjnistra); in t8 p a 7iienti erano presi tutti e cinque i lobi del polm,one, negli altri vi -era d_edUJrre ·Che le mie rice.rch·e 1sperimen.tali si trovi:nio i.n .contrasto con i d·a ti forniti dalla tendenza a ll'invasione dei. lobi inferiori. esp.erienza clinica . sull 'uretra llma.na, ciò · diLa :S1eicu~eziione d1e1le bron0hierctçtisi1e può v1esri.i re pende, à mi.o .av\·ie:io, da.l fa tto ·che •E gli cita .soa1spira.ta. e dete.rrni11.ar·e .t1na pol'monite ,o broncopolmonite locale da aspirazione : tale prolam.ente L .s11oi casi, . tra.sGurando quelli degli altri ricercatori (Fiocco, De Nap'Oli, Locatelli), pro1cesS'o, può iportare rulla gaJilJgrena poln10i qu.ali hann o con cluso che l'argirina ~ o.l·t re na'I1e. S11i 105 ca si de•l l'A., i.a ca111s.a P·r ima della ad e ssere meno e1ffi ca.ce di altr i prot einati bro.nch!i1 e1c ta~sia è stàta 1in 41 la bron0hite erori esce piutto$tO- ir rita.nte (Fio c.c:o) , dà reazioni • nÌ1Cìa, in 27 'la pl~uri t e o pneum101111it.e : neg·li allitri vi olen te e ·riaccen sion.e d e1l n·ro,cesso blen.c1rragico (De Napoli), provoca tene:smo vescicale, ·ca1sd. s i trattava di ostruzione b1"01n chiale da n·eop.lasie (27), da corpi estraned (6), ,da aneu. l)rosta ti t e, ci.~tit e (Locat elli). . 11sma .aiorti1co (3), da sten.osi sifilitica (1). (C1fr. Giorni. ifa7. m a latti e 'Ven er ee e della Nella natoge·n·e.si int.eTVeng.o n o due f.attori p ell e, 1920, fase. · 3°, pa?". 21i1). , 1\1aggio-r.e.. m edi,co F. F\SAN : -"'\roL.\RELLJ. princip ali , cioè: a ) il ramm ol.l imento e la disorg anizzazi one della parete bronchia1l.e per inifea iruto ooorario I')1ella Clini ca D: rmoz.ione· vi1rnl en1ta ac11ta o cronica; b) la dilatasifilopatica di ,s i en a . • 1
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ziorte dei b·r onchi, co sì i·n deboliti, sia per pre·S~ione clfl)ll ,intiePno (aacumut1o· dJi ·Bec:r.e2i on.i, tosse fr.equente, c.011 a11mento di pre&<: i o11e), siit per trazio11e dall ,·esterno (in·spirazio11e forzata, .aderenze pleurali, colla~so e. fibrosi polmonare) . S·i nt omalologia. - La "ttron.chiectasia si svilt1p·p a in individui già soft·erenti per ma1att ie b.ro11.cop·o1m.onari : nei p.r imi ~adi essi 11.otano un aum.ento niella qu.antttà ·d·ello sputb, che si fa p.uzz,olente e disgu·sto.so; a malattia concla . mata il pazjente è cacheitico, con febbre i r 1»egoJ.ar·e, sudori, tutti i segni di un prolungato aisso·r biialllento setti.co. Egli h a viio!l.enti a.caessi di tosse, s p.ecialn1entei nel earnibiare di posizione, e<.i e·m ette talvol ta notevo1li g11antità di ·s pu to (anch e 300 eme. ·p·er volji'a, fino a qllasi 2 litri nelle ~4 01r è). Lo sp11to ha sp1esso odore di formaggio', ·8· m esso in un bicchiere si divi.de in t1·e ;str:ati; l ,odo'.I'·e r ibuttante è d ovuto ad aicido b11ti'rrico, cap1roico ed a lt ri .acidi della .se·rie • gr.1.ssa. Spesso (90 %) t;i verifica l'emottisi, talora anche ·co'})icisa; n.ei 1{)5 .casi .d,eÌl'A. è is tata 5 voJte causa. cli morte. I segni fl:sici sono, a l principio, qu elli della bronchite c.ro.r11i·ca (n·ei casi bil ri.t erali) o della tubercolosi (11 ei. ca1c::i uni 1at 0 •r ali) .. I n seg~uito va·r ia.qo con La q11antità di ·sipt'lto, contenuta nei bronchi1 al mom.ento dell'esa- · me: se le cavità sono piene, si ha diminuzti one d el fremito voca1e, d1el1la l iso1".Lanza alla pe.rc11s1si-0ne; i 1 umori respiratoli sono lontani ed acco1np.agnati da pochi rumori accidentali. S1e invee.e 1e cavità 1S01J'.10 vuote,· si ha ,son101·ità alla percu~sio.ne, aume11to diel fr:emil.to vocale .tattil·e, e1d a1l1ascoltazio.ne una notevole varietà di .rumori metallici umidi. Anche in' tal ·caso i .se·gni fisici 1ras.somigliano .a quelli c1ella tubercolosi. Si no.t a sp,e.sis·o .ch e l~ pun te delle dita d1ella n1ano (1ed a n che de.l piede) son.o .a clava : talora si ha anche ingrossam,e nto· deilla punta del , i1a1so. Come complicazioni S(61n o f1!'1e1queinti, ~lt1~e 1 a..soesiso 1endo1cxanioo (15 su 108), la bronco·p .01lmonite, J'.empie·m a, la ga11g·:r .ena e l'ascess·o dal polm·o·n e, la· tuberco·l.osi. Il decorso e l1a duxata variano secondo la gravità dell'jn.fezion.e batteri.ca nei broncl1i dilatati. Le ·CaJltS•e d·ell a mo·r tie ·R·ono la b.r oncopolmonite, !,esaurimento, l'asfissia, l'ascesso en.doc.rani co, l'.emotti.si, e.cr. Diagnosi. - E 1agevo1e nei casi che durano da tem.p o, ·con espettorazione copio•s a, pl1zzolente, emottisi, fe·b b1:r.e, dimagrimento, seg·ni di caverne e fibr.01sti. a lle basi po.lm.0nari. Più d:ifficilie è in,·ece nei casi iniziali, in ct1i no11 si distingue cl alla bronc.hìt·e c:ronjca, o, q11an.do si verifi ca a ll 'api.ce, simula la tub ercoloisi; que1
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sta può p·o i ~s~e:r.e un,a cDmplicazione dell a bTonchi.ectasia. Diffi,c ile è la diagno•si anche nei ·casi di ostruzio,ne bronchiale . da ane:urisma o neopla&ia: in qualche caso non si h a affatto bronchie,cta.si.a, in qt1alche altro vi è solo scarsa e~pettora f'.ione non fetida. In simili contingenze si avrà i1otevo1e rai11to dai raggi X. Trattanie71,to. - Si ·consig·li.eirà .al pazi·ente òi • tossire con la testa in avanti, · lin modo da f~cilitare lo sv11otamento d.elle çavità bronchiectasich·e. ·Come 1ne·d.icamento è l argamente u sato il CtT·eo1.;;otol cl1e può e.ssere sommini1Strato in tre modi : a) per bocca, in capsul,e, via d'introduzion.e sconsigliabile; b) per iniie zioni e_nclotracheali (anche il timolo od il ment.~1]0) discolto in 5-10 parti d'olio .d,oliva sterilizzato, d opo c o cainizz.azi.o'~e ~ella faringe e laring·e; e) per inalazione, mescolato con oliD , di .eu.caltpto e<l olio di pino silveis tre (.a parti ugu a!iJ. È (>pportuno che il pazi.ente stia in una ca1neretta r>iena di vaf)ori di creo.soto, con gl1i ÒCChi p rotetti rla O·CChiali; ivi viene preso da viDlenti accie&si dii to:~~.e che lo aiutano aJ t3·v uotare i b ro111chi. TaJe m1efu1di0, alm·en,o come pa1li.atjvo, è abbastanza efficace. · ./ Sono state anche consigliate le inalazioni di soluzione di c.lora1nina T al 2 %. Il tr:attam.ento chi!rurgico ·consiste nell'a,s portazione di. ll1nghi lJezzi di diver~e t oste Sll·l pol. morie bron1chle1ctaisic:o, aJllJ.o 1S100ip10 di oblit,eTare le cavità p.er mezz.o di fibro,si e di colla.isso. L'operazio11e è stata i:>raticata specialme·n te in Scand inavia, sotto anestesia locale; è .applica- . biJ.e so1o 111elle form1e unilaterali, sp·eoialm·ente del lobo inf eriore, nion dovute a neop.l asie o ·ad .ane11risma. TJ'.<t.\.. ne ha osservato 2 caisi, l 'u n·o dtsgrazj.ato, l'altro invece c·h e potè rito.rnare al lavoro e che ·ebbe notevolmente r idotta l'esp·ett-Orazi on e. I
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FILIPPINI.
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PROFFERTE AGLI ABBONATI . A ~uei no$tri associati che non raccolgono in volume I numeri del « POLICLINICO » e che vol essero gentifmente r estituirci I fascicoli 4, 9, 10, 11, 12, 14, 15, 19 e 20 della Sezio,ne Pratica ' di quest'f\ nno, es'luritl in seguito ai molti smarrimenti verificatisi pel disservizio postale, noi daremmo in cambio le due ae. guenti pubblicazioni: . 1° MURRI • MA RAGLIANO • SANARELLi: « In memoria del prof. GUIDO BACCELLI » ; 2' MENDES: « Manua le di Medicina -e Chirurgia di guerra ». Volume di 255 pagine con 20 figure intercalate n el t esto ed una tavola in tricromia. Ed a chi, oltre al suddetti 9 fascicoli di Sezione Pra tica, cl rinv;erà anche il numero 2 di Sezione Medica (1 ° Febbra io 1920) ed il numero 2 di Sezione Chirurgica (15 Febbraio 1920), noi, alle suddette due pubblica zioni, aggiungeremo: FERRERI : « Ch irurgia dell'orecchio, prime vie respiratorie e lero compl icazioni intracraniche ». Volume di 392 pagine con • ' 14 figure interca late nel t esto. Col~r'o che vof liono profittare di tale proposta, tono pregati d' ,.:manoarc• subito i fascicoli suddetti, in piego raccoman· dato , accompagnati da carta da visita • I
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SUNTI E RASS·EG NE ..
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MEDICINA . .
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CLARKE.
The Practitioner, 1919, n . 5) .
La eefallea 1crontoa co.s ti tu:i:sioo uno dei si.ntorni pr·ePoqi di. molte affezioni più o men0 .griaNi. 11 mail .di OéùpO· è .fira i 1di;stu·r bi di 1cuj più oorrnt1n1emente ie fT.eq ue.rutJem•ente sì lame.ntaoo g;li uomìni, tamto .eh.e li me·dici sono abi'tuaiti aJ nen dcvr.e cvd ssisa allcllùla im·port.anza fin 0 .a qua;n. do la 1sua :prer.sruste:nz.a li sping;a .a :rioolìca.rne la camisa. Non è dubbio .che ile caUJSe più frequenti .di cef alie·a rpersistente soff10 ·di oi:rigine tos·s1oa o 1
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W~fu~
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Le forme di·scrasiche~ com.e la cefalea della clorosi e id i tutte 1~ ,aJltre foTme di 1an.emi1a più _,,..,- o men10 gT.avi, . la ce1f1al1e.a diarb~ti1ca e qu1e[la u1r;~ .oem.i1 ca, .som.o verritsiimì1m~n te di o·rigine to•s. s1.ca. lVLa la ceìalea to1ss:Lca più .f:nequ·ente è ce-rta... • mente cru e1lla di'Pooc1enite da .rusisoribimento di vPleni d.al tratto ga1Stro-i1n.tesitina1e. Altre forme ·di origine tossica: tSo.n o qu·elle alcooliche e satt1rnine. •
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tipo mollto interessantè di .cefalea inf•ettiva è quello sifilitico, che comipare nel secq1ndo pe:rio1d~o, t a lvOllta aThehe p1~i.ma dellla manifesitazio.ne del sifi:lo.d.eo.ma. l'l d·oliore n•ei oaisi g.r avi è molt.o f.orte, 1&i eistein·d e drull'oacirp ite a!l veFti,ce, è a0comipa1gna.to d·a f1asi id i griand1e dep.rietsisione ·e da i·nisionnia. Nei peri101di più ,a_.vanzati ·della malliatt:iia la cef.aJ.ea è. men·o ,g irave0 si mani[1e1slta per .1.0 più lia sera ·e talvoJ.t8J sooppia ne.l so·n no. La ceta.Jea d!orvuta aid . arterio1S1cl e•r osi è ·di facil~ rirconoscimento; bi-sogna sempre pensare a tale aff ezi-one alrleriosa quan.d o il mal di ' capo aJffii,gge pemsis tentemente in·dividui tra i cinquanta ed i ·ses.isanta anni di età. La oef a lea r a ramente è gravai, ma è o01sta1nte e si ag.g,r ava negli ,amJ::>i·e·n ti chiusi e moJ.t o f.r equ1en·t a ti. L,a diagnos i, i.n as·senza dii altJre 1probabili C·auis e ,eiffici.enti, è .oo,n fermata ·d•adJ.'.ooame del polso e .daìLa pressione sangui gn1a, n·onchè da.Jtla pireise·nza di . alteraz,i.oo.i 1deille arteri·e vi:sitil~, dà.Ila ipertrofia cardiaca ed ev.entu.alment e dailil.a e si·st enza di traJoci.e di .albumina. Del r esto 1e coindizioni .g en·e r:aJi dei sofferenti di arter ioscl erosi sono più o meno 1canatteiristi.che : la loro mentalità è deteriorata, la loro m emoria è inc.erta., il loro c.onteigno ha peird t1to di \'ivac.ità. Per lo più i.n sieme alla ce1
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(ANNO XXVII, F ASC. 43] , faJea essi accusano rc1nzii .a.il.e OI'fecchie e accessi ve·r tiginosi. . Una dalle foirme di cefa1ea ·p,en.s.iistente più frequente, è qli·E.ù:la di natul' a ne:uJ"a.steniica. La .cliagnosi di questa forma for~e· non è difficile. Tuttaiv.ia 1qUJailic:P:e difficoltà talora si incxm.tra in ra;pip'OJrlo ,al .fatto c he iinsieme allia oeifaJ.ea coesi·stano piccole l esioni org·aniçihe alle quaJi si ha te11denza .ad attribl1ire il mal di capo. 111 ·eff·eitti l•e co1s.e stain1DJ01 in q .u ,esti teirmin1: 1che 1 lievi 1aff1ezi.oni che in in·divi.dui .µorm,aLi oon . darebber.ro a1cun qiistu11bo, llei soggè1ttj_ n.0ur.rast e.11ici riesoonro .partiicolarm,e.n te moleste ·e POIS.sono provocar.e la cefal.ea. Così i vizi di r-efrazione, le lievi i"pertrofie dei turbinati, le legige1 e deiviiarZii oni ·del setto di'Ve.nitamo cruuoo rifl00se .di c~f.a.leie g1 a vi quando· ne .sono ,affetti fn«iividui neUJrastenici. P eir qu.e'.J. ch·e rigu,a·rda .la cefalliea ch1e 1colpisce i n1divlidui affie.tti da neur8Astenia e ·da r&tcvsi inte.stinale croni.ca riesce più difficil.e attribuire .aU•l 'll1I1la o 1ailil,a:ltr.a aff,e z.iione il mal di càpo, eS;sendto risaputo. ro be '.La n1erumstenia può es.s er·e second,8.Jria aJ dtsltuTibo :Lntesti•n ale. Co. . mun1quie in molti• c1aisi '.La 1cefaJ;ea soompa'I·e con i'l 11nigl1oramento 1de.lhe .condizioni dell'apparàto . ... digerente. Il neuréllsitienic.o ~iù ·eh.re un v:eT.o dolore a vverte un.a sen.sazionie. cli pir.es1sio ne, u.n .a sensazione di. -ntenezza e di .n- ,eiso l-0·cali'zzata 1rul vertice. Sip·ets so ·si trorva ·Ch1e 1pjztZtcan.do il out0io ca,prollJUto e tinando i caipellli a·n.cihe legig'eTIÌl.ente 1si foro~oca d1olo;re.. Il doloTe ·n eut·a stenico ' però non 1siegue il ·corso .dei netrvi cranici, nè è a1000.mpagnat.o d;a ·d~1stru1rbi vcvs.o-:m oto·r i, nè d.a mo di:fi1oaizioni 1de'lJ a p!I'lels;sio·n ·e va.sal e. S·olo in rari ca si, e· 'Più specialmente quan.d o ,è a·ccomp.ag nata .da di.!.Stu:rbi gaJstro-inte1stin1aili, la .aefa1aa n en.1·ra:stenic1a1 .asisiume il tiuo ,e.mi.era. nLao. L' emi'Cranta ha un qua;cLro ,clini·oo affatto carcvtteiristi co. L.a elìedi~ri,età deilil,afiezione, la p1er iodi.c:itò, degli attDJcchi , i !p.r odronn.i, l'ippus, i fenom·eni vjsivi sono dati che ren·dono fa~dle la ·diagno si. Anc11e-J.a nau.s ea ed il vomito so110 si-ntom.i mo[to f·requ,enti, •S e IlOtil Costanti, ·dell'·emicirania , ·m a n·on sono c.all'.'atteri-stici p10fendo essere presenti in altre forme di cefalea e sopra tt1tte in quelle da tumore cerebraile. T lttiav:iia, bis.01g na riJeiv,a,re ch ·e i11 qu.e. •&t'11ltiu110- ·ca.so l1a .nausea •e1d il vomito non l1anmo r~p·p·orto 0011 lo !Stato ·di pienezza ·dieù!lo • 1 staìnaico, menir1e n:e ['emi1crania ta1e ra:P,porto .e!silste, a,izi ilo sV'llotamento .dello stoma co oUtre ia f1a\I' ;&cOIIUparire la narusea ed il vomito provoca anche un migli1oramento della cefalea. La · 1oeif alea .da aifezjoni intrac:ra.niche (tumori, asces~i, meningiti) è gravativa, intensa e dà 1
La diagnosi differenziale delle varie forme di cefalea persistente. I
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la sensazione che il cranio debba spaccarsi. Il dolO·Iie di ~oli to colipisoe tutta la testa non . ' P·Uò esse:re l o·c.ailiz.ziito aà1a fronte, dietr-0 agli oochi ed anche all'01ocipit1e quando il turo.ore è situato neilLa fo1ssa rposter"iome. s ,e hl tumore o J',asc·e1S1So è 10 c ali:zz1a·t o a.l\la dur:a madme o a·l le ossa 1c'è 1anche. ·dol1otr~e .alla p.e r.c ussi·oJlJe ed rulla p.r1es:sione p·rolforn.1da, .e ciò a 1diffe·rie·nrza di quanto aivrvten e nieil.Le· 1f101rm e neiul'laisierni cih e. P.eirò nei processi sifiUi.t:Lci e tm.Jber1c10JJari la petrcussiome J'ie:s1ce ,d-01lo1701s•a lliniche sie la le1si·orue è situ1a1t~ 1~ofondamen1te. Comunqu-e la tipicità del voanito c.e·re1b·r ale, 1a ,grande irutensiità del <lolo1'e, i dolori 0 cutl.ari, ed :i.n .qualche caiso anche l'abba..s~ runl'enio defila tempe,r atura agevotlano la ·diagposi. L a cef.ale'.11 è di so•l it10 anche uno dei sintomi precoci ·de111a meningite 1ruberco1ar1 e e della m·e. . ninig ite 1oe.r.ebro~s'P in·ale. Qua,n do esis·t ono aJtri segni ·di l1e1sione menirn.igìeta la 1diagno1si in questi caisi non .p·u ò e~1ser.e confermata c·h e .d all'e.s ame ,d·ei liqu1do cef·aJ.lio-tTachi1dian~. A ip1a1r1te l',aggTC11VMne1nio· td ipenrl.ein te dallo starto neuiraisite.ndico la 1oe:fta1ea '.t )UÒ esse.rie dire•t tamente causata 1da vizi di refrazione, diifetti nasali, e-ari e d.ein tari e. L a cefalea da vizi di refrazione dipende verj simi1m1ente dal1l'O sforzo di ac coimo,dazione. La cef.aO.ea di origine nasale, .p er 1o più frontal e, o~trre éfue .di natura riflessa può esseire prodio1ttJo della diff•u sitone ·di -p·r o1cessi mo.rJJosi ai s~ni f·r on.t ali. Una.i causa molto comun1e di 1eiefa1ea è ·da.t a dalil'us·o di cotl1~tti .e· .di ·C~p·efili 1stre.tti : si ho. • co;;ì u.na. con1gest1011e dei v1asi ·cere:briali, rèLa.ndo 'p iù ch1e1 u11 vero c1o1r1r e., un sen so, di p.ien·~zza. La terania - della ceJal.e·a -nersisit.ente con1si1ste essenzialmente ·n ella ri·r nozione ·d ella causa. L'uso degli analgesi ci, çbe procurano un benessere rnornentaneo, non è constgliabile s e non quar1do la cefalea a ssume una intensità ]ntoll.erabile. L'abuso idi tali medicamenti cond11ce di solit o all'a·ssuefazione, ed in ogni caso danneggia l' attivit~ car·d iaca. Da ciò emerg~ la. necessità di un'esatta diagnosi causa1e. • La .c.efa1e·a sifili1tica ,si currei:rà oon l,a s ommi- · n i1Sltra·zi>0ln.e di m erc,u rio, di rur:senobenZiotli ·e di iolluri, questi ultimi a d osi mol te gen erose . È stato consigli.ato come rimedio di urg·enza il veronal (25-30 cgr. ) . Nei .e.asi g·ravi •e re,sistent i ad· altr.e 1cu1re .. g1o-v a rtc·oiflrieTe ahl,a l!»l111tl11ra lom])a;r.e pe.r rubba·stSare. la t e.n•si on e ·deil liq110.r . La cefalea .da arteriosrlerooi miglio'ra con la somminiistrazione di ioduri e di miscele iodo-bromiche, m a r iisente m~gìgiorrnente gli effe-tti del•l a vita ailJl'aria aiperta, della scfu:iirertà, llel miglioramento delle condizioni intestinali. 1
La cefal~a neu·r astemoa oltre che .dahlJa cure dirr.ettie a mig:lioTiare 1o stato .n~rrvooo, 1e OO!Il•dizioni J..nteistinaili · ed e-v.entua.trnente a eor.reg1g·er~ i .difetti ocutLar-1, na:soc..fa:rd·n g·ei e dootaJ:ri eh-e l'agg·r av,ano si gioJVia dell a sommirn.is1tIDaz.fone d:i v·aleri~nato di zinco e ferro, e .sopratutto di tintura di v.a1eri.ania. Ta[vo~ta rSOIIl·O vantaiggi.01se 1e cu·r~ m i.site di eicto itanti ·e d.e1p1rimenti insi·em·e (1stri·cm.iiilla e bl'omruri). Le a ltr;e fol'me tli oefa.1ea non ·possio•nio essere cur ate che con il trattamento dei processi . che le rd eterminand• dr.
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CHIRURGIA. Le stenosi duodenali nella pancreatite. .... (A. NAVARRO. Anales de la Fac,,;,ldad de Medicine, Nlo.n tevideo, 192-0, n. 3 ~ 4) (
Le affezioni b·eni-gne deù pan.oreélJs p·ossono provo·care due ca.teg<?rte ·di d:i!sturbi gastrici, quelli ·do·v uti at1a so1p1p.re:ssi·one o diminuita azione •d.el su·cco pancreatiç,o e qu·elli che p.ro:. ven g ono . d.a.ll" azione dirètta ·d·el p anicreélJs ail. terato ,suhl \evacuazione gastriic a. In du·e modi può eS/Slere in tali casi turibiatta l' ev.acuazione del piloro, .sia determiTua.ndo la contrazione i-nt~runittente dello sfinte;re (pi:1orospasmo) , sia per la com"'?ressione del duoden·o (sir1drome pilori ca.· da ectasia, ·cioè do1or e cori vo mito tard.iv.o, dil.ata1:.ion.e ga;strica). Il p r esente lavo1~0 ~~i 01c.cu'Pa so~o ,di quest'u1ltima forma . S·ca nsi 1sono i ca.si p.u,bblic.ati di sindromi p,irolI'!icihe· da pancreatite ,p rimiitiv,a : evidentemente non ent:ria n10 :m tale categoria le in.firummazioni · 1pan°C'rea.tiahe .conse1outive ad uleiera, .chè, in tail .cruso, è a que sit'u;l ttrna cl.le s.ì d~ve ·La stenosi, n1ent1"e la 1pancre.atite non è altro .Ghe una 1corma>J.icazione. L 'A. riferiseie J1a .storia di un inferan-0 trent,aquattrenne, ,cb_e soffriva .da parecclhi annf di pirosi g astrica, sensazione di pi.enezza, pituità mattutin a , '.l.i.ngu~ s aibuna1e, ano1ressia, senza m.o1dilfi.c.azioni d elle fe ci. Com•parveiro voi V1omiti alimentairi t a iidivi (an,che 24 ·dioipo il 1pas'to) .d~p1prirrn1 a i n t 011un.ittenti, ·poi , r~ntinui; nè em·atemeisi, nè m ele:r:a. Stom.aico dilu,tato: 'P.resenzia di un tu·m ore n e~'la r egione pil1orirca, gro,siS:o ~.anto un manidarino~ irregoJa !'e, lJil poco ·d o[ente, non mo1difi1cato dal~a ten,ston·e deUJo sto·m a co. lVIamca v.a l'itterizia. . L ,infer mo venne portato al tavolo oipel'tatori o oon diagn.osi di u l•cera. o ca;rctnoma ga1 stri co. S'i t1Tovò inve,ce un tl1more retro·p eriton eaùe 1più grande di quanto faceva suppor1·e l' esam e clinioo, 1dovuto ad una pancreatite ipertrofi,ca d e1lla testa del pancrea·s. Nessuna
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infiltra.zione deil le par~ti d~llo stoim~oo e 1d.el duodeno. Essend·o impOt$Si·b ile l'enl:lcleazione, venne praticata 1a g1rustr oenterors tarnia ·p,01st~rio.re. Se1qu:e.le op~rato tie con peritoni1s;tno . . Il turnio re .scc:xmparv e gradatamente e.nt~<> 1due mesi, nè ·se ne ·r:ii~conitrò a;l.cuna tr:wcicia do1Po 21 anho•. · Il ca1S!O è inter'elssante 1pe·r div·e:rs~ 0orlsi1d erazioini: tl'làttrusi anzitutto della iprirna òsseT- . va:zione di 1p1a.nereatite · co·n ·sindrome p:Ho·r i.c a, op,erata dt gastro1e11terostomia. L 'esattezza de~ la . ·di a:gno.s i, fatta al!! '.atto :operativi(), è · statEJ. poi .co:ruf~'Imata, te·n uto 1eo.n to d·el 1utl1g01 tempio, in ·cui tale ammalato· .è s'tato in ois1serrvazi1one: .gran~e è. l 'iJmipo·r tanza: dell'elem.e,n to - , tertipo - ne11 la diagn·osi differenz~a;l.e fr a pan·creat.ite e tumore m ·aJi.g no. L '_.i\. cita a conforto di .tale affe.rrmazione· iun ' suo cas10 op·e rat.o per sin·d rome di comipleta ritenz·io·n e bi~iare, in Glli, all'atto · oip·erativio, la diagnio si di cancro non off,r iva · alcu.n duh' . 1b.io. Ptati-oata la co[eoiisto-gastrois .t()(ffiia, ['it/ . te·r izia ·s co·m ·parve .grSJc1atamente e l' in,fenm10 crebbe ·db 14 kg.~ non pre sentò gl.ic·osuria, tani to 1cih.e· 1_1 n 1anno .e miezz,o dopo q' Oip1eT·azi;o1ne, l'A. ebbe .a ·duJbitarie della s11a dia1gno1s-i. Dorpo i.~ meisi perq comp1arvet:o frequenti. ooili1c1 he &- · . p.ati·èhe : aid un nuovo atto oipe:r:a;tiv.q, ' si· riscontrò 1ohe il iearicin.oma av.eva invas:o tutto il pancreas, oo·m prenden1do -il cole·do·c o .e la. cistifelli~, ma pemnettendo l' ev.a,clùazio·n e deJl1a • bile ed un buono stato gener.ale. Un altro punto , lmportante nel . primo in, . fermo è la sindrome «di 1p eritoni.smo presentata, doip.o ;1'oip1e1na:zio1n.e, chre fe.cie temere di un'·infezibne, e ·che ·può attribuirsi alla diste·n s iione gwstro-intestinale,, che su1oce1c1e taJvo1 ta , ' ai tr1aumatismi ne1ll·a re1gi·one del . 01p1erato1ri . ple:s:~o . saltare. D.i n 1otevo.1e signifi.c.a to· dliagruo1S1ti.c.9 è poi ti fatto os.s eryato . d1a ll' J..~ . che, esercitando una pl'lessi1onie l!euita ·s uJ.la re;giro111e pan.crieaJì1ca, si notava un:a dliroinuz.ioirne1 ne[ nume:no dell1e ipulsa.z.i oni (8-10 .per min11to), mentre il :p.olso .s i faice,1·a meno . am1111:0 . Q11 ~~to . fenomeno è attri•b uito ad ailterazi1oni ·d·ei rami ·dél p le:sso solaire e, quand10 sii Of~1sieTVa, deve. ·Spingere ad . l1n'o1siserv.azione attenta ·d el· . . -pancreas. L'A. ,pa.sis1a -p,od in rivtsta 11a IetteT1atura. "deii caS-i di 1sindrO!ffiei rpilo:riic.a ·di origipe paTIJC:ve·a tica, f-ra •CUi UJlO dOV'l1to, a tr aumati1S!ffiò; Una sola volta si venisò aJ •p 1a·n cre:rus, cii ò che def rP.isto si .com1pren.de, ~1 0·ichè , in presenza di una Eindrorme pdl or i.èa, è più imp ortante aigire che JSottilizza:r e n e.ma diagno:si 1de1lla 'C'a usa. P ·er qi.1runto rigu.a1'1d1a il quadro ·c.1inic·o, si osseTVa tCfhe n·e>lla m1a g.gi1Qr . piairbe no11 venne nota to -a11ment10 sens:f!:l ile n1ell 'oir gano ri1..eval1ile con la esplorrazio·nre este·r na: una soJ~a 1
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v·olta . ve.une Ol~~se.r"Vlta ematemesi, di ori!gia1e co11.geistizia,, C()lffie eb-b1e a dim1ostr.are l'iauto•psia. L' ev,oluztone è jn ge:ne:r;a1e cromica, 1s·alvo in tre ca'Bi, l 'uno di un neo11ato, un alt:rto di pa11crea tite. traumatiio a, un ·terzo ,di pancreatite Sllip ipu.ra,ta. . ' Il meccanismo p·er il ·quale si ha J·a sinJdr10 ro,e pilo,rica è in ~enerad.e la compl"leissione :deil duoid ei:n!o, 1eon lesiome evi·d·~te, salv-0 in due -casi, in cu i s~ tr atta solo11di diistu!flbi rifle1ssi. Mentre 190.i 1a p1an1crea.ti.te -è fre1quen-temente a.': sociata alil a litiasi' b.i liare, nelle forme dhe P1TO'V101c,ano la sindrom~ pil0rica, le vie hi.Jiari s001io asiso·l~1trumente inte-g·r·e; fa e ccezion1e alla re~go[a un so.Io 0a1s.o di Delagem.ière, in cui ·Vi era · ritenzionie biliare e riten~ione gaistrioa. Ciò de[ resto p1uò tl"ovll!re la SìQ.a sip-i1egazione per mezzo della' e:rr.iibriologia. Vi son~ in realtà due pancre:as, l;un.o ip.ostemore,, '<ili'e nat1cie · direttamen,te dal duode·n·o (pian creiais d.orrsale col_ id.otto d.eJ Sarnto.r ini), l'altro ainiter.ri0,re (p1ancre-as ventrale, con id dotto .d i Wiirsu!IlJg), che ha o·mgine comune 1con il ·c·o[.e doc.o. 0Ta mientre il · p.an,cterus doTsale ha ~elazione diretta, sqltanto .con l l i·n testino, qµe1lo ventr:ale, ohe è un'·eìm anazione del coaeclo100, ha relazione ·CO·n le vie b~li3.ri. Ne vi1ene c·h e qu,esto ha sempl!'e sd.ntoimatol·o.gia b'iliare e non compri.ine il 1duo1d.en10., mentre quei.i.o dor.s ale p.u ò compriim.erie i1 1du101d1e1I101,e dertermin·a!I'e la s:i·n dvom.e pilo·r iica. Rer quap.to riguarda la te'f'U. -pia, e_v i dente, m1ernte1 s1ol1t anto ·chiruir1gti1cu, 11.on. ·S'i toc1cibe.r an no in CUi l e vie bili~ri ' S8'1VIO' il C8:SO ecoezdonal·e ' eis se ·s iano com1Prome~se; non si P roc.G1derà, in linea. ,gen~aJe, ;alla 'veisezio·ne. del ·oo.rpo .a..el pan1 cre~s, comè è stato fatto da taluno, sia pe-rchè è oJp,e:r.a zione .gr.ruve e non n.e1ce.s1saria, sia pe•r il p·e•ricolo 1 cb.~ ~re1$enta la .SJolpiprieission e di un 011gan10 tanto im1Portante. È i:tl'Vece iill·dicata la ga·stroenter0tstomia, 1a qu a'J:e' nre l:i.a maggior .p arile dei . cas·i è ·sufficiante; Talrviailta o.erò nre i pazienti pèrma.n1g ono disturbi 1di·geAstivi, p·~r i quali è istato ·00011siglia to di >attivruie la scompa!'sa della panc·r eatite mediar.rute '11n'azione diretta sul pan cre1as, e.o.me il . di,en.a iggio 1dire.t to, de.1 iean.al1e di Wirsung, la dilaice:r.azioID.e del ·p lesso sol31r·e, la resezione · deii gan·g li isemilunari. Ri·sulltati 1so1dldis:iacemti :potranno otteOOl"'Si can 11 0 1s:col1arm1entd duo1d e no-p1aincveaticq, se. gui.to 01 no n dia~ \ drenaggio1 p101siteri-0re. 1
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Doveri morali degli a,bbooati:
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' aiutare il periodico a superare le gravi difficoltà del dopo· guerra; pertanto: _ diffonderlo tra i colleghi, facendolo conoscere ed apprez· zare; ~ provvedere al pagamento della quota dovuta all' Ammini· strazion~, senza farsi sollecitare. '
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SEZIONE PRATICA
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IGIENE SOCIALE.
d·eìla g.J. anpie contLag:raz:iJo,ne europea. Con•al.uso 1'.a rmistizio ed 00C'rupat0 1Coistrunt1no.p·o!Li, g.li a.lii La sistemazione dell'Oriente e la profilassi .c ?mmis·sari del le poienz·e alleate giustamcente internazionale delle ~malattie infettive epidemiche. s1 p r eocioopa·r ono anche della. qu•esti1001ie sani, ~fentre statisti e diplomatici ricercano faticotaria. La grçi,1i,de metrop·oJi, invasa ·da profu- · , .sa~ ente la soluzione della intricata questione .g hi di Russia , d 'Anatoù.ia e di 'fraicta ha vis·t o or1enta,le, gli igienisti d ebbono seg·uir·e con viahl'i.mrpro·v vtso .aiecrescerr.si notevDù.n):en te la su1a gile cur.a ·i •dibattiti onde conosce.re .q uale sorte po,poJ. a~ione che g ià oltrie1pa1S1sav.a il m iliorn1e d i sarà riisei·v,ata ' ad una ~sti1mzi1o1ne che· fino <l~r:La ab.itanrti. L1e sue oondizi·oni i·g ieniche sono ol tre prima metà dJel ·siecollio ·scoitso .wa ,8 tata c:l·eata f.>g·ni ·di!'le primitive: acique potabili sosrpett e e per •CO•ruc.io~d~ vo1ontà .dè1l1e na:z.i0tni suhle ;rive faci#meinte i-nquin abili; ifognatooa incompleta, del Bo~1f.01;0 a 1difeisia .d.e lll'Eu·r.o pa! m.in3Jcciata abitazio.nd insufrfici enti e malsane, se:rvizi,0 dà. dall.e epiidJem.iJe. I l Col1Sligtlio '8alI1itafli•o I nteirnanettez12a u:rbama 1s carso ed inadeguato, vtgilanza igiienllico..s~nitaria ~ip(penà a.ibbmzata. u 11 ziona.J1e di Costantinop,o~1i, :che conta o:rmai q11 1.si ott.ant'an.ni di esis temza, .era compois to ambiente q•u indi favorreivolissimo 3Jd ogni ·.sof<li deleigati di tutte l:e -p oitenz.e che hanno inpre1Sa epidemi,ca, e potSito alJl'in.crocio delle vi.e teressi in O~iente, ed ruv1ffilia ·ci:ieata una S1Peeh.e c i miettono in réllptda comunic.azione c-0n ciàr1e amminilstrruzione p 1e r ,pr.c)VV·edie re .aa ,servas tissime r e·gi,o ni .siuilJJe cui c01n1d.izi,o ni ,sanj_ v izio di sanità in tutti ì :p•or:rti del vastiis.simo tarie n.o.n .abbi1a.m 0 che .notizie iirlc.omJ).Jete OfSJC1Uimrr>1eT10 ed alla vigillanza: delle sue fronti,e.re re 'e poico ra.ssi1cUTanti. Fu qruindi cr:eata una t1e1". ~s trti. ver·sio la Rt1sisi1a e 1a P ersia. Tutte le oommiissi101n1e m-edi ca m illit.are i.ntera1 leata ch e Yie, cihe l'1esp1eri.en1z a s1e1c.olare ha dimostr:ato serve11do1si d i sian i t airi delle ·diver se n azioni, essere 1seiguite .dJa1ll1e j1n;fìezt0ùli esioiti•che n ,elle ed invigila.n1dQ 1di!ìe.ttamente .S/Ul servizio ot to> lono peiriord i·che 1espan.s ioni 1dai fo·c1odai di oir i- n1ai110, ce.ir1ca di p1r'o1vvedJei:r"e 1aJ.t1a pi:riolfilaiss.i :Lngin·e Vierso il baicinp .de[ lVIedite1'lrall1eo, eraino terna ed .rul servizdo di 1sanità mrurittimà e pio rin tal modo vigilate effilc·rucmne,n te. P er aietual1e. Non è qui il luogo ·dd. se1gnaJ3/fe JJe d.eificordi interwe1nuti tr·a i va:rii governi r.aprpreçi.~~e d i ta1e onga,njzz,ruzion1e p 1r ov·vi soria, che s ent,ati .netl Consig.lio, l'am.n1imstr:azi.on.e sud~ presenta tutti i ,dJif1etti 1die1Le :improivvisaz.io ni dett.1 pqssedeva r~sorse finanzi1arie prorprie e milita.Ti 1f atit e· p err di pìi.ù con •ne rso:nale etero1)erc epiJv~ tasse speaiaJi dall a l(l.avigazi·oin.e cile genieo e Jllon b-en·e affiatato1. N1e lla ·oommisisi-0tlle a\~icuravano ad essa i mezzi necessari~ I l l'I.tailia è ~aJpipl'eisentata dia un m 1e1dico deJilia pe.nsonale 1Jecntoo ·era ·reicJJutato C'OO co.nico·r si Regia M 1ar;i:na ·S pecialilsta di mai1atti1e cu·tanee internaziilùilruli im m .01do da -01ffri re gia.ra.na:i a di e ven.e.re•e. N 0J1 è :possilbile c1hte le co.sie ·Contioom.13ietenzà e val 01rte. Non è po1s.s.i1bille rioo1'1d'ail'e' nt1d1no ~0 1 &ì a p·aic·e· oondlJus a: iJ preriJcoiLo è eviqui tn1t,te l•e ben·errni~renz.e .del Co·n si gli·o in.tie1rna- , <l1ente ~ foooe1 non 1ont a1n10. La si stem1aa;i one raZi·o1na~e della .filfe.s1a ,p.rcXft,l a,t ti c.a in un c·entir o zionailie : b .ais ti rammentar.e i f,01co.1 ai e1p.id;em:ilci spe~1s-1e vo~te acc:e:sisi f ra i pel'legiri.ni musfl.1[- di c.osì v itaiLe imJportanza si i ml)orue ied è Ì'ndimani. de·l l'H eigiaz e domati ·~d estin1ti i.rapida.- l a.zrto1I1abil11ei. Il C1onsigù.i-o I nteima1zio1111aJ,s ,di Samente 111•ei waztaJJietti. 1dell Mar R101siso, e ie te·r ri- n i tà ·diolvrà ni~'l'eJlld· e.r:e\ ['Òipie·ra inteirrotta este.nhil i i:nf,ezioni m1anif1estatJesi ne1l·ei ~alìoivane· m id·e1I1do e comp let~11idO la sruia ,azi·orue che deve gr.at01ri1e 1pTove·n ienti da11a P ersia re •da1 Callia'Vler rper fin1e la ri·orgrunizz,azio.ne d i tutti i sercas.o oombattu,fJe ·e vinte prima .c h e rp•olte.ssero v izi 1sanitari nell a zon a ch e rimarrà sotto il assumerre proporzionii mtnaociiose. L 'a;vveJ11tC> rul controllo ·degli alleati 00. .in tutti i terr itori , pote!'e dei giovani tuTClhi iebb.e 11na trt&tie in eh.e s 2ira.nn 0 a·s s·egnati ail1a Turc·h ia. L 'antica fl11 enzia am.che .s ulla ammin:iistvazi•of!le ,sai!ld:tari a Ammiruiis trazione ·S amtaria, che ha un pra issato jntern,aziona1e. P er 1sooioi pia fesi od oocu.}t i i deg.nio id i co[}JSi1dierazione e ·di ,eù1ogi·o, op.p ortud ffi.e·gati ·d i tutte l e naz.i10111i cefi·ett,ero ·a ·p ooo ra nameinte rio.1"1g;ani~q;ata e di.r1etta potrà diviepoco a i tur chi quasi tutte J.e l-0ro pmerro.gati'V'e JlJi I1e il n·u1cJl e 0 d ell1a n1u 0 1Via .sa·n i tà civile. A tal e 1 r inun zian do a 1la influe.n'izta p'!'ieip,on .der an.te ch e oipeir.a 1di p a.ce ~ di ,p irevi d enz a, .s101cli.ale l'Italia esie~ciitavanio n .ell'a 'lto r(}01l11Sle•S'S'O. N100 ta11diairO(IlJO d OMrà rCODJCOIIT8!!1~ i·n fil·Od 0 p:re1ciip'lùO, rinsaI-a ima.ni •festarsi ,g11.i eff·etii c;tel nu~ivo indirizzai: 1dando sempi!'e p·i ù qu1ei vinicoli dli. stim:a .e di il 1ser vizio .an1dò gradatamente p·eiggi o·r an.do, i . s.1m patia che, m a lgra.do i re,centi confli tti e ·m igliori ielean1einti v1enne:r.o aill1onta~naiti o1d es:cll!U- /- l'mdliriiz.zio ·s vesse vo1te errato delt1.a n.o stra poi.si da.i iposti ,dfuretiivi. litica, •COJIDazi1cinali e1g;regi con 1a rettitu di".ne I ntanto 1SOlP'ra~·emne la gi1.l1err.a libi·c.a seguita ·de[l1e ,loro opeire e 00111 i.nd efesso lavoro hanno ·d a quella halcani,ca 00 il Ooillsdrgli·o oonti•n •u ò a saputo ~reare nel vicino Oriente. RIZA . fnnz]onare con scarsa aUitorità fino a1l)i-nizio 1
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LL POLIC:LINICO
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[ANNO
X:XVII, F ASC. 43]
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nccnnEMIE, SOCIETA MEDICHE, CON6BESSI. . .
R. Accademia di Scienze mediche di Palermo. Seduta del 29 maggio 192-0.
Essi quindi realiz~ano le precise indicazioni di agenti chemioterapici, antibatterici ed antitossici ad un tempo. 1
Borsite ororiioa sottodeitoidea.
S. - Riferisce di un caso raro di "' borsite oronica sottodeltoide..'l senza comunicazioni articolari, dell'atto or>erativo eseguito e del reperto anatomicb. M. CIULLA. 1"1INUTILLA
Sul v aio r e àel saggio 1
preiiminar~
àeil~aoido
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aianidrioo.
per la rioeroa
Prof. LAZZARO C. - · L~o., prendendo occasione di una perizia 1n.edico-legàle, ha · ric~rcato sperirnenta.lmen~ di risolvere il prob~ema se il saggio preSocietà Medico-Chjrurgica di Pavia. lin1inare per la ricerca~ dell'acido cianidrico debba ' , Sedutn clel 16 luglio 1920. essere conforta. to e confermato dalle a l tre re.azioni S1J.,lla presenza di emoistioblasti e loro deriv ati chimiche, o se esso sia una prova chimica suffi• neiia leuoemia linfooitioa . . ciente quando concordano gli altri criteri clinici ed ana tornici per 1a diagnosi. GASBA&Rm'1 A. Riferisce le i>roprie ricerche. Il ri$Ultato delle ricerche è' fllfficiente a poter C)sservazior11i oUnlohe1 e anatorno-patoiogiohe sul risPJ;uiere .alla (1omanda fattasi, se cioè sia aspneumotoraoe art·i fiaiale . (Con dimostrazione di ~olutame11te necessaria in una perizia medico-le• fotografie e tavole dei reperti microscopici) . gale, la. co.n ft.mn.a delle varie reazioni chimiche per· . poter affermare la presenza dell'acido cianidfico, CROSTI A. -- L'O. ha sh1diato istopatologicamen.. o sia sufficiente, dal punto di vista chimico, il .sag- tè i polmoni compressi di tre pazienti curati col gio prelin1inare, sempre che conèordino gli altri penumÒtorace artificiale, valendosi per uno di que, criterii, cioè quelli clinici e quelli anat.pmici. ,s ti dello studio ·con1pnrativo d~l po1mone non ' com• La l1isposta crede l'A. possa darsi afferma ti va presso. L'O .. g-i11nge alle seguenti conclusioni : ' allo stato attua.le dielle no.stre conoscenze; ma ·ha Il pneu·motora-ce artificiale : da augura1~st che ulteriori ricerche possano fa·rci' ,, 1° Determina c~ol collasso polmonare una staisi ·~Yelare, in modo definito, la presenza dell'acido sanguigna e linfatica ; cianidrico. 2° Modifica per il fatto compressivo e le alterazioni circolatorie la struttura del tessuto sano, Chemioterapia at1Jtisettica ; I fenuiolipoidi . ' determinando un aumento del connettivo pleurico, . PIAZZA V. C. Gli agenti chemioterapici, sino vasale interstiziale e alterazioni epiteliali; ad oggi conGs~iuti, hanno la proprietà, agendo di30 Arresta la diffusion(} del processo tuberrettamente o indirettamente sui para-ssiti,, di steco1are mettendo in rivoso l'organo, addensando rilizzare l'organismo infetto. Però nelle malattie i tessuti, occludendo le vie bronchiali--! da bacteri (eso- ed endotossine) hanno lln'azione 4° Favori~ce lo sviluppo del tessuto connettivo preponderante: è necessario che l'agente chemioe con questo la ricatrizzazione <lei fooolai. Il conterapico agisca sul batterio . infettante da un lato n~ttivo ha struttura del tutto similé a quello doe ne neutra}iz.zi ,d all'altro i prodotti tossici. vuto alla reazione prganica; ha ori-gine pleurica, ... Per r isolvere tale problema l'Q. ha cercato di ya,~ le br onchiale, interstiziale; trova il suo mò. 4 ottenere da a lcutli fenoli, dotati di potere parasmento ètiologico nel rallenta.mento del circolo san' sit-Otropo, e dai lipoidi, dota.ti di potere antitosguigno e linfatico, nell'a ttelettasia polmonare, nel sico, dei prodotti i quali riunisser-0 in sè l'azione riposo funzionale dell'organo, ne11f reazione del parassitotropa degli . uni e 'l'azione antitossica· deteR-su·to all'agente infettivo; gli altri. 50 Il:p.pedisce la formazione di cavità ulceraHa ottenuto cosi una serie di corpi perfettamen- tive più facilm~nte che non curi le caverne, spe· t e definiti, sta bili, che presenta.no ·proprietà fisiche cie se vecchie, vincendo difficilmente l'esistenza ' e chimiche proprie di,rerse da quelli dei corpi di del1e loro pareti fibrose; origine, nei quali non è possibile scinderli con al60 Trova sempre nelle aderenze pl~uriche un • cuna tecnica . grave impedimento alla sua effiraci{l terapeutica. Ogni fenololii>oide presenta, oltre ai proprii caMORELLI E. Per quanto riguarda le aderenze ratteri :fisic4 reazioni chimiahe proprie e qualcuna pleuriche, di cui riconosce ]'importanza e il danno ' com·u ne ad a.Itri. \ , nella cura del pneumotorace, crede di poterne vinS11 nlcl11li di essi le ricerche dell'O. portano a cere s:pesso l'influenza sinistra introducendo dosi 00nclt1àere ~ a contatto con i batterii per pochi progréssivamente crescenti d'aria; e dà ·g ran peso inin11ti i1e attenua no e ne ritardano lo sviluppo; a Ila presenza di 3,d erenze mediastiniche nel senso Jler un periodo di tempo varia bile, secondo i va rii che gioverebber? ad mpedire, in caso di forti presmicrorga nismi, <la mezz'ora a tre ore , li uccidono. sioni artifi-cialmente ottenute, lo spostame11to del E ssi hanno ipoltre la proprietà di annullare comcuore dal lato opposto. pletamente l'azione tos8ica della tossina difteric<l La patogenesi dell'iàroto·raoe destro e della tos ina teta nica , dell'anafilatossina tifica e nei oardiopatioi. della sierotr i1>tossina. ~IonELLI E. ="ostiene che fra le varie ca use I f0nololipoidi pos. iellono pe r q11anto varia.menb€n note rlel l'i<lrotor~1 ce de!=:tro non deve essere t~ n1-0cl ifir«1t.'l , l 'azione antibatte1.'ica del fenolo e trascurata un~ catisa basnta sulla fisiologia poli·nzione nr t itossic<l dei lipoidi. 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SEZIONE PRAtl'ICA
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Nuove ~·ioerolie intorno al ·t apporto fra reaaione .à e,i semi d,i stro.ta~o e loro attivitàr biologiclie.
Cred-e poter a'sserire che, quand-0 il l'uore -Si ipertrofizza, la pressione negativa del \ ' cavo pleurico destro è mag~giGre, p-0jchè l'ipertrofia esplicand-0si specie ·a spese dell'emitorace ~inistro, favorisce la retrazione polmonare idim-inuendone la tr:1zione elastica in confronto del1'altro :poJmone. Tale concetto megl.io che le altre teorie spiega il fatto clinico -che l'idrotoraee deirtro è più fr€quente nei vizi aortici, vizi nei quali la g1·and~ ipertrofia del ventricolo sinistro tanto più perin~tte la retrazione del polmone omonimo. Parecçhi fatti di fisiopatologia il Morelli adduce per viepp~ù confermare il suesposto concetto. t
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In seguito a EUove ed ampie ric~rche sull'argomento, 1'0. conclude çhe considera ndo in bJoeco i risultati ottenuti con lo studio del comportamento di . circa 2500 ,semi di strofanto, di 5 partite diverse:, . la eolorazi.one verde con acido solforico .si ottiene solo nel 49 <J~ de~ casi; la percentuale dei semi reagenti in verde è pefè dif~erenti~sima peT i . SÌilgOll campioni di semi, oscillando dal 15 al 71 %. Tr~ ~i diversi seini di strofanto, in ciascun campione, quelli che reagiscono in verde con ac. so1f. si dimostrano oon assoluta 00.stanza dotati di attività farmacologie.a maggiore (da · u fino a 1-250 volte) in confronto di quelli reag.enti in rosso o negativi. "" · . In ™-lse a tàli reperti l'O. richiama nuov~me:nte l'attenzione sµlla necessità. dell'impiego ,sistema• tico dei sa~i biol~gici, tanti@ p-er i semi di strofa~to qlJanto per le strofantine e le tinture. • S~lla ,Patogenes'i · della anemia dei nef ri,tioi. ' P ATTA
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Swlla simtom.a tolog ia e diagnosi àelle, aderenze pleuriohe,.
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pare esisia notevole moUilità de.I margine e il tentativo pneumotoracico dimostra sinfisi eompleta. In tale caso, .anzichè. di mob1lit:à del margine, si tratta di un, rischiararuentò dovuto al polmone maggiòrmente espa.n so. • È possibile distinguere il- rischiaramento dalla di,, . ~cesa del margip.e col .seguente . accorgimento semciotioo' : generalmente il medico, :fissato il limite GRIGNANI R. - Dall'esame di otto a·m ma.lati af. polmonare, I>0rta il dito un poco sotto ed invita fetti da malattie renali (nefriti, nefrosi, rene aril malato a respirare: $e il suono ottuso o iPofoteriosclerotico l'O. con llllo studio accurato; è giunto alle seguenti conclusioni : netic-0 1s i rende chiaro polmonare, si è soliti asserire l'esistenza di .mobilità del margine. Ciò non 1° Nel deooroo delle -malattie del r~ne l'i];>oglobulia è un ff\nom~ri·o frequente-. è sufficiente. Mentre jl malato è 'in inspirazione, si rifaccia partend-0 dal campo polmonare e discen2° .L'ipoglobt1lia ,osservata nei nefritici non è apparente (idremi·a ), ma raopresenta una reale dend-0. Se -si trattava di semplicè rischiaramentfl, dimin11iione di globuli rossi. ._,,... la modificazione percussoria ci riporterà nel punto primitivamente segnato ; se invece il margine er.a 3° L'ipoglobt1lia osservata nei nefritici no11 dipende il pfù delle i\r·o lte da esagerata. distruzione, re.a1mente disceso, il limite app~irà inferior~. La lllil da defi(;iente for111azione di g lobuli rossi ; . . essa · spiegazione è ovvia, poichè nel caso che il r1schia/ non d€ve quindi ritenerRi p rod1Qtta da ritenzione ramento è dovuto non a discesa del ~rgine, · ma di sostanze tossiche ~Ilfolizzanti, ma piuttosto d.a a solo sovrariempimento polmonare, ad aumenti della cassa d'aria,, i rapporti proporzionali di perUM; alterata fu11zione clegl~ , organi ematopoietici. 4° I..18. deficiente nutrizione ed eventuali alteClIBsione saranno identici sia in inspirazione che r.a zioni concom'itanti wssono a.g ire indiretta.mente in espirazio~e e il .punto di modttìcazi<?-ne percuscome concausa nella produzione dello stato di ipo~ria sarà immodificato. ZoIA L. - Sulla prima. comunicazio~ chiooe se ' globuli.a {rSSe1·vata nei nerritici. ALFIERI :.©. - App·oggi.a. le c-0n'c1i:<si-0ni del1'0. oolnon possa trovarsi la spiegazione del fatto pi~ l'espel'ienza personale nel ca·mpo ostetrico. Crede ne'lie eondi~1oni fisico-chimiche delle mero bi"a.ne però che nell'anemia del Biermer "'l a nefrite sia .,,.. pleurico-"\'asali che in mutate con'd izionì puramente • piuttosto secondaria alla anemia. fì.3llche quali sono invocate dall'O. • •' C. CALCATERRA. Sulla seconda comunicazione ritiene che l'esame. di1·etto, ivi compreso il rilievo non costante ma deJ)ott . SER~l10RIO MARINAOCI lieato dell'ombra di Litten, e quello radiologico I • Libero docente di Patologia Speçiale Chirurgica. òl.ano dati sempre molto precisi. Trova nondimeno ' chirurgo negli ospedaJoi di Roma. · inte]:essante il rilievo dell'O. / MORELLI. - Ritiene , praticamente difficile la, diOCCL:USIONE INTESTINALE 01ostrazione per 1a i·m possibilità. di sotto'porre ad \ ' Il lavoro è diviso in due parti. Nella prima parte è trattata e~me la si.e1\osa -sia di .animali, sia dell'uomo, per in modo chiaro e conciso, in dodici capitoli, la patologia del· ovvie ragioni. lOcclusione: è esposto quanto dallo sttidio clinico e speri• Alla seconda replica che egli non intende tramentafe dell'importante· argomento si è desunto, riguardo al· l'etiologia, alla patogenesi, all'anatomi'a patologica, alfa sin· scurare ness\1no dei mezzi di indagine ricordàti I tomatologia, alla diagnosi, alla terapia. 'dallo Zoia, ma crede talvolt.a fallace il repeFto · Nella seconda parte l'Autore studia le cause della· morte radioscopico q~ndo stratifihazoni · pleurireb.e danno .. nell'Occlusione: messo in t·ilievo ,,importanza dell'argomento, un'ombra intensa che non permette di ris-contrare ' solo di recente svolta, in rapporto alle sue applicazioni pra. tLna mobilità del margine polmonare più o meno ' . .tiche, aggiunge un: pregevoie contributo personale, facendo se. scarsa mà. eff-ettiv.a mente prese11te. Dà grande guire le deduzioni delle sue ricerche. imrx>rtanza al fenomeno del Litten, ma ricorda Un volume in ·8 grande di 182 pagine L. 13. - Per i nostri che è spesso mancante. abbonati sole L. 10.1·5 fra nco di porto e raccomandato . MORELLI ID. -
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~fE D IC
AP PUN TI DI C A SISTI CA•
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T E RA P I·A.
·Alcune forme. cliniche di cisti idatidee del polmone. C.r ey~ (J curnal de ·médeci1ie de Bordea·ux, \
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tome 91; 19~0) clisting.UJe cin1que gruppi d~ eC'hino·cocchi p·oln1oruari, dal ·punto di viista ~i:ntomatico . · · N el primo g1'11ppo pone le fornie latenti: UI1a ' 0i.sti può !:l!6n dar luogo mai a . sintomi sia obiettivi ·eh~ subiettivi 1e può esrs er·e .sco·p erta pietr cais 0 all'arut'°psia o, 1 p.eir 1e.se1m pio, fa.oendo una radiog·rafia . ·d el torace. Il e econdo grui:)po comp.r ende le foir.me più freque11ti, le ror11ie pseudotube1·colari in cui sintoma p1reco c.e ~· di pr.imaria. imp ortaoo1a è l' em ottisi. P er d.i fferenziare le eirn.o.ttisi da echino cooco dalle ·e1nottist tubercola:ri ha impor.. · tanza l'assenza ·di !Sintomi asco1ltatori nelle prime, e sp ecialtm ente l' asg,enka di b.a ci1li di Koieh n1ell'esp etto~a.to . · . Il te:rz:o g _r\lppo ·ra·cc·h iud.e le forme pseildo pletlr~tiche : l a ci1sti può ·s imrulare un versa. . mento' pleurico ( cist1 cortioo 1)0J.mon1ari o cisti extrato·r aci:ic-h e) o :si p·u ò ·r omp·e·r.e nellla pleurra (raramente) o può dar luogo, acl un vertsamento reattivo o pruò add.i rittura esse.re una ·Cisti della pl•ei.1ra. L'A. in1 un quarto gru.pipo classifieia le forme turrlot:e intratoracico : tipo cui la' .ciste può so1ni.g·liare allorchè, in determinafe condizioni topografiche, ra.ggiunge un volume ·considere,·o1e e dà luogo a deformazioni toraciche, a segni di CQlffi•p ression·e. Alt.r·O g.rupp·o· è que1~lo. de1lle ,forme sim11,la·n ti 1
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~ [ANNO ,XXVII, FASC. 43]
IL POLICLIN l CO
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ascesso dei polmo11.e.
l N A . PR.A'l' ICA.
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L 'A. ha ricercato la i eazione mio.tonica del trapeziG, del bicipite e cL~l · p·e ttorale e -tanto al pizzicamento rqiuanto al'la percUSiSii.OlD·e. Sui 100 c~·si osservati soltan.t o 6 i10Ii p:r.esentava110 alQuna ·r eazione; e1d ~a.no affetti 3 d~ bron• chite cro.ruica, 2 da ,s clerosi 1d.ell'apitc e, 1 da ttibe11col osj p, o.lmonar~ nel pe1i01do seco.nda:ri-0 ad evoluzione m olto 1enta. N.egli altti 94 casi, ~a reazione miotonica d·el tra1pezio era positiva nel 94 %; .quella del pettorale nell '83 % e quella d~.1 bicipite nel 99 %. Le reazioni p·ositive si riferivan,o tutte ad ammà1ati di forme tuberoo1ari e1d in alcuni, il fenomeno a cquistava u .n a &piccata e p.al'ticolarè intensità e ·dur:ata. Inoltre nei casi di lesiooi unilaterali, la irea·z ione di tutti tre i muscoli presi in esame,. o di ur10 di essi er·a · o solo p r e.s er1tie .dal 1ato -affetto, o più intensa e 11rolun.g~1ta che n :on ,sul lato sa.no. L 1A. .co1ni0lu1de affe1'1n1ando ·c·h e se la reazion e mi otonica ptuò ~si.stere · an,cihe nelle malatti e più 1dirverse e a11.cfue nei soggetti normali, è però costante · nella tubercolc-sj po1rno.n.are e può perm.ettere id i .p·rervede·r.e la localiz~azio ne, J'estension.e ,p !'·evoluzione più o meno attiva. d.ella lesione. Inoltre la reazione miotonica può fare so·spettare, come ha osservato l'A., la presenza· di un.a lesione tu·b ercolar,e non tri.'le·vabi!e con / i seg·.nri a,scorl'tia~ori, m.a riscontrata :poi con l' esame radiolo·gii()o. TR 1
, · Ancora sui rapporti tra ·l'influenza e la tubercolosi polmonare.
H . lVIuich ,e H. U1rici sic1i'Vono (Berl. Klin. W lì La 1Sl1ppur.azionre delle cisti polinonari più clienschr., n. 21, 1920) che i tubereolosi, a pache 1simu1ar.e si ,c.o nfonde in certi .casà. con l'arità di con.dizio~e , ammalano e ·d'inf1uenza e -.. • scesso 1d·el poJmo.n ·e. Di.f ferenti sono· le difficoil tà delle complicazi·oni ·d1 essa, come gli in.dividui diagnosti·Chte a ~.e.001nda ch•e il medico ·si trovi sani; ·P·er.:ò il fatti) che i tut>ercolosi usano maga •s ospetta:re un ascesso in un maJato di clii ha giori riguardi, s-pecialmen te quando ammala.' no coi sintomi di un'affezion~ acuta, fa sì che• $1eguito l'e.yol11zio n·e morh·osa, in cui si .sia avuta la voonica ·cara.t te·r is.tica -c-0n1 un°cin.i ~ m 1emin genera.Le, ·si::i.no· in esfli m.eno frequ~ti. le co1nplicazioni broncopolimonari dell'influenza . b-r.ane, ovvero allorc'h è si pir eisenti a l . me1di.co . ..., per ~a prima. volta un malato con s'i ntomi di Ciò nonostante, l'i·nlf1uenza è sipe.s<So funesta suippurazionie p.olm,onare con ulJ1ia anamnesi n .eai tubercolosi. Gl i AA., hann-0 poftuto ra-ccoga tiv.a : in tal cas.o soJo J,a totracotomia illuglie·r e n·1rm.e·r-q.sà. caisi (47) di in1dividui, i quruli, , in seig uito a1ll 'inlflue·n za, pl'lesentaron.o i .segni çli mineii·à l '.etioùogia. M. una ~)neumonite tuberco18JI'e a ,de•co:nso acuto, .mentrEl' prima erano stati apvarentemente sani · Le reMioni miotoniche nella tubercolosi polmonare. 01p;pur e p·o rtavano sellfla es&ern.e molestati una L. Dantr.ebande riJerjJsce negli Archives Méle sione tub e·rcolar:e anrtica otppure ten1d80J.te alla • guari·gione. Nurnerose autopsie rivelaro.no nei d·l c al~s Belges (n. 1, gennaio 1920) le osserpolmqni la presenza contemporanea della le,,azioni compiute su 100 ammalati dell'appasion.e antica scler.otica. e della pneumonite carato r esspiratorrio nei rigt1ardi ·delle reazioni miot oni1che. s•eo·sa recente. Tal e trasformazione, n.eil d.ecor.so 1i.n
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SEZIONE PRATTCA
della tuber.aoìosi, in segui to ad influenz·a è speL ialmente tipi.ca neJile persJne 1 d\età, ncl'l e quali Ji solito la tt1berrçolosi decorre in mod·o spei almente benigno. La p1neumo11i te 1case6sa i1on 11a petò necessn riamente esito letale; l'affezi one. può talora ar1·estar.si e l:>O·i rimaner J.ocalizz·a ta, e prese11tare un decor.so remitte11te ·Oppure pas$are in uno stadio cronico d 'mdurimen1to fìb·r o·so. Come mai l ~influenza, !'.lrodu~e talvo1ta u·n a ·m odificaz ione così fune sta nel de.1oorso ·del1a, tubercolosi? Cìi i _i\.A., pen -.an·o che n.el corso .d.ell'irufluenza i ba. cilli t:ube 1co:ari •che si trovano n.efile vie n.erer. dei malati .cron.t ci, ,diveng·ono agenti di infiammazioni polmonari cosi come lo rd ivengono gi i str,eipto 10 :st: fil·occic:chi n ella broncopol•m·onite influenza:le acuta. ~att1railm ente, la ])neumonite caseosa, decor . re in m odo corrispondente ali.la biolo gi a degli a:ge.nti di ·essa, iQUindi moltp men0 a1cu'tamente della bronc01poJmon jte st repto o stafi~~cico ccica. I
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La canfora e I' em etina nella cura delle emottisi
, Huc.h ard e Faure-Miller, in F.rancia, Alex.ande.r in Germania, già una tr.eniina di .anni fa usarono l'ofio can[o.rato per via .s ottocutanea n.eiua ·c ura .çlella tubercolosi polmonare, i primi a dosi massime, 11 secondo a picoole dosi. Altri .at1t0\ri ·h anno in se1g uito imitato l 'Alexànder e tutti sono d 'a.ccordo nel constatarne buoni ·effetti ne.I rito1r!10 dell'appetiio, nel m.i glioramento dello .siato generale, n ella ,sopp.resision e dei su1d ori notturni. C·ontraddittori sono i risultati nei riguardi .delle ·amottisi: 'P·er aitcuni l'a1i·o canforato nel·l e en10 tti·si gravi polmonari h a .a,.. zjon1e emostatica, p·eir altri è 1sconsigliabile : secondo alc11ni l'azione emostati.ca è dovuta ,all'oaio che intr.odotto in abbondanza agirebbe in maniera anailoga alle inie.zioni di gelatina . Cheiniisse .a ta~ prop oisito sie gnala (La Presse médicale, n. 65, 1920) le psservazioni eh-e M. Zehn·e r p11bblica n·ella Zeitschrift fur Tuberkulose: qt1esto autoll'~ insist~ 1SUlla ·distinzione clle bisogna fare daJ p .unto di v i>Sta cat1saJ.e fra l.e 1emotJtisi congestive, ·indirette, passive, liente, con sangue scarso•, non .a~eato, · quas.i neiro, con po1oo piccolo., dipendenti qua1si escl111sivament1e da insufficienza ci.rcolatoria, e J.e ,emottisi ulcerose, dirette, attive d·~riva:nti dalwa distruzione deli1e paa»eti vas.ali, em-0ttisi rapide, abbondanti, sp,e sso fulminanti, oon sangue r.o.sso vivo aereato. spumoso, ·c.o·n po1soi noTrnale. Nelle prim-e, pi.cco'le dosi di canrfora, ripetute, sono $"\lffici·enti a i--in1 ed.i8Jr.e· .ai d'i1sturbi circo-latori causali : nelle seconde Io Zehner è an. che tico:r.so alla canfora ·come a·gierìte vrusocostruttore, ma a d osi più ,elevate. 1
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Cheinisse mette peirò in guardia i m edici dall'usare all'infinito l'olio cantfo·~ ato in quanto si può andJa:re incontro a notevoli diiSturbi, s pecie 1s e J.'olio è d·i vasellina. ••
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Il valore
** * emostatico de1l'.en1etina '
nelrl'es1')ettorazione sanguigna è stato molto co,n testato. Noel Frdssing.e r n·on esita f\ concl1u dere c~e l 'emetina è un rimediò senzja efficacia nell<e em.otti"si e ·Che ·se ·c ome· .e mosta tico è ,stata preconizzàta, ciò è dovut o .agli scansi e li.m itati ·stt1di fatti in proposito. . . rSta di fatto ehe l'emetina ha azione div.ersa nei div·e rsi •emottoici. La c ura .con l emetina de. ve esser condotta con l' oscillometro alla mano; nei tu.ber·coloS'i ip1erte~ •Qollbert e 'Bazin han110 constatato ·Ch·e 4 c1entigr. di ·Clo· . r idrato' di emetina porta110 ad un rapido abbassamento della• te111stoine massima e minìm.a, abbassam ento .attestante la vaso-costrizione .ottenuta ~ La climi11uzionc d.ell'imcpulso .cardiaco, ·d~e condizioni qu1estJe ila .crui a·ssoe.iazio,ne è parti·co·l armente favoPevole all'em0ls1:Jasi. I l medi crum,ooto in q·u estione non .agisc e s.u,ffici-entemente -sugli ipotesi o su coloro i quali, dopo J'~o1tti1 si, hanno u•n a ipertensione passegger& . Si ·wmdn10erà. .cotn l?i:Illiettare 4 ctg. di cloridr.ato di ern.etina, rinno·v andio l'ini·ezione una o 1due voil te ·n ella giornata: dim~nuire l·e dosi. senza tuttavia · arrestarne brt1 scam ente . 1l'l11so , che dov•rà esser ·continuato anc.J1e quando l'emottisi sarà .cessata . •Evita re nel c.ontempo l'adr-enaili·n a ed il siero di ca.vallo ch·e tendono ad · 1a t•eI11siO!lle artentosa : se la febbTe .aume:nita.re ' è alta dare antipiri.na a picool e d osi, la ·dieta ridotta al minimo, ltmitata la im n1obilità del ma.liatoi. 1
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La cura dell'àscesso polmonare col pneumotorace artiftciale . . J
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Carpi in un.a Ii.vista sintetica aJpparsa .recen temente (Tuberco losi, vol. XII, pag. 88) ricorda i fatto.ri fon•tlamentali ri.c onosciuti d a l F arla- . nini nel meccanismo ,d 'azio]le del pneumotorace artificiale ·e medi.ante i quali fu dapprima ritenuta utile l'applicazione di tal e· metodo ancJ1e nell'ascesso polmon.are. Vari autori si sono in segujto o~posti a tale concezio~1e e Bruning con clud·e _col Kuttnar che l'id ea di poter guarire l ' ascess0 polmonare esercitando dall'esteì~110 llna pressione, urta. contro i canoni fondam entali d ella chirurgia. L'A. insorge contro tali ·asserzioni e, ricordate le ·b rillanti applicazioni· effett11ate con la terapia pneumotoracjca i1on solo nella tisi ipol1
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LL POI \CLINICO
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mo:aare, ma anche i~ell~ cura · d·ellè emÒttisi, POST A DEGLI ABBONATI. dei versamenti pleurici, delle ferite toraco-polrnonari d'arma da fuoco ·e perfino nelle bron(1209) .A.li1nentaziOne sottocutanea. - Al do1Jt. chi.ettasie, cita una serie di casi di indicazione G. G., abl>. 3160: netta n·e-i quali I 'intervento . pneumo toracico esplicò un 'azione sicur;i. e brillante nella cura La reC'eJOte lett er.atura, che è diff.usa in qualdell'ascesso polmonare. · ) che articol o (no11 ci consta che siano stati pubIn un caao del Forlanini si trattava ·di una blica°beJ ~p~re cOipJplete sull\ar.gomento), n1111a donna idi 24 1anni affetta da asce1sso m etapne 11 _ aggiunge di nuov·o ai primitivi r isultati ottemoni~o, da b·en_ 6 a?\"i, ·gu~rita . in due anni. nuti ~~a Leube, Kolll, V. Nooirden, Gump:riecht, Casi .anal-0gh1 80no q11ell'l di Izar, R ogge, Crede, eac. Fornaca, Rergmann e q11elli .p ersonali dell' auL ' impossib~lità di -somrninhstrare .convenientore, in due dei .q uali il d·ecorso fu partiçiolarti quantità di sostanz.e azotate . e iJdrocarbonate mente favorevole . per via .sottocutan.ea, a causa dei f.enomani Nel primo, trattav·a si di un bambhlo, il pneugenerali ·e irispettiva.mente locruli, il valor.e a.Leamotorace potè essere attuato e .completato gratorio ·de.i prodotti della <lige.stione parenterale dualmente così da ottenere n.el co-rso di alcune ' dei grassi, ben tolleI'lati dal sottocutaneo sono . ' settimane_ il com:,>leto ,, collasso polmonare e Le ragioni per le quali nella ter~pia moderna l'elisione della cavit8. ascessuale: la guarigiotale vi,q, di .sommin·i strazion1e degli alimenti è pressochè- ahband·onata. ne perej.ste da · qµatt.r0 anni . Nel seco~do caso, nel corso di al~uni mesi Esonbiiterfilibe dai compiti della posta degli },cl. cura attu.ata prontamente portò .alla elisione abbonati fornir~ com1:>leta bibliografia s11ll 'arco·m .p leta dell'as cesso con ·s co1nparsa dell' espetgomento ~ torazione, delle febl:ni r dei f.enomeni settici t. p. . generali. M. (t.210) In t e1na di edili:ia sanitaria. - AbL . • n. 3B43 : ... 1
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.A. i n-0stri abbonati ram me1itiamo ,
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Le malattie del cuore e dei vasi periodico mensile illustrato diretto ·dal i~r'\f. VITTORIO ASCOI.il. Redattore : CES,\RE PEZZI. Il fase. 8° (31 agosto 1920) contiene i seguenti la.vori originali : Dott. GIACOhiIO ~1INERBI: La dissociazione per" arteriosole1rosi della sogl,la oscillatoria ilel polso da quella aou stica; ' Prof. PAOI.o ALi:;::>sA:-..i>RINI: R icercll,e radiolo[Jiohe e olVwiohe s1tl 01(,0re dei tuberoolo8i,
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ed una serie di nmpie rassegne intorno ad argomenti cardiologici. Nel prossimo fasci~lo 9 pubblicheremo un iml)()rtante lavoro, ricC2mente illustrato, del dott. FILIPPO. FRANCHINI dell'Ospedale Maggiore di Bologna '«Intorno a!Ja paralisi dell'orecchietta destra e al polso venoso relativo>) ed un'interessante nota «Sullo sfìgmofotografo)) del dott. CESARE TALENT02'"'1., della Clinica medica. di Siena . Abbonamento annuo: Italia J.J. 20, e~tero Fr. 25: per gli associati a l «Policlinico» : Italia L, 15~ estero Fr. 20 Numeri ~parati L. 2.50. Per abbonarsi inviare cartolina-vaglia o cbèque bancario al cav. Luigi Pqzzi, via Sistina, 14, Roma Al ricevimento dèl suddetto importo vengono inviati tutti i fascicoli l)Ubblicatisi dal 1° gennRio nù orn. F
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Al, .p rimo qu1esito non si può rispondere, neippure in modo a1p1p rossimativo, senza una disamina. delle singole c-0n.dizioni locali (entità di lavori, esposizione d.ella stanza, ventilazicme di .essa in J;·Glù)porto alle aipertu.re n.a tu•rali, condizioni myt.eorologiche presenti, ecc.), le quali possono determinare 11n più o meno rapido p rosici ug.am·oo to. ' ' . Afla seconda doman1da si riisponde che chiunque abbia un interessei che ritenga l·e so dalla delib~razione del. sind.aico .(il pa:reire dell'ufficiale sanitario non è se non una proposta al sindaco, il quale è }'.autorità sanit8Jria dèipositar.ia ·del potere e iies•p onsabile delle leggi) ,P'uò ric-0rreire in merito .a l Prefietto. L. D. V. . (1211) P er la pratica del Pneum.oto-race. A1l'abb. n. 6213. ,
Troverà ·neJ ,-D.Jumre del Bre·c cia quanto lei desidera. I 'recenti lavori d1el M,o relli hanno apportato modificaziani ut.i1li al metodo, e sìi p"Otrà rivolg;eJ'le dirtettamente all'A. (P avia) per l1 lt.eriori r hiarim·en ti. Non e.isistono in I talia giornali di eliotalano 1·11.m.atorepia. Pot.rà acquistare per i suoi scopi il n~atico manualP rl ~ l Ma 1Q:at: T.. e citre solaire. -
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CENNI BIBLIOGRAFICI (.Non ai recensiscvno che i libri p eruenuti in dono alla Redaziune
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SEZIONE PRATICA
Medicina stòrica e M edicina siciale~ Milano, R. Quinitieri (.1920), un vol. i11-8 di l)ag·. 311. ~ PrccrNINI.
È un vo1t11n.e di .se.Titti s parsi, di con'f.erenze,
di note varie r.aoco;ltJe e or~tnate in ltno dei lib r i della salute de1l Quinti.eri. Una prima. p8Jrte è dedicata alla r fevo1cazione di n·ostre gloriose :figui:re sto ri·c1h~, dal Morga:gni al MaJ·pighi, dal R~di a l Ramazzini, _dal Fraca.stor.o al Pomp onazzi; un capitolo più d en:So t r atta delil a scuola di Saler.no e · il 1pensi ero .grie1co - latino n ella medicina ita liana. La seconda parte s i oacupa di igiene del lavoro ~ ·di medicina soicia1e.; la· scelta d el mestiet e, studi sul lavor o e l eggi del lavoro fisiologico, l 'alimentazionie delle classi operai e, malattie e stimmate degli scopai, la pellagira in Italia, eoo. Il con·cetto del liibro di voJ.garizz.azi,o n·e è lodevole; il modo · con c1ui è traid otto in p ratica non può tro.rv.a:rie ie:onsensi. ~on b8Jsta a~,seirire la n ecessità, par i1 .progioosso detlla coltura m edica, di un più diffuso studio d e.Ila storia d·ella medicina, per sottrarsi a un giudizio seiv~o quando in ., un centinaio ·di pagin e si iIDJprend·e a trattare d el M·o Pgagni o d e.1 Ma1!)ighi con iQ bagaglio vieto eh.e iDigombra tutti i « L arousoo » . Un a ltro rilievo m erita quel misto di serio e di recl amistico, idi sacro e di profano, a -cosi dire, . ohe Joirma un in·s ieme bizza:r:ro e .sto,n ato del libro; n e risu1ta un sen so caricaturale, quando, n e1llo ·s co:rrrere !'·indite.e si vegga, ad esempio, a~canto· ai nomi ,di L~ncfsi, di Le.e uwernih·oek, dli Lie omartlo, qu.elJ:o die[ L epieti t, de!Lla ... casa_. di p ro1dotti fairma.ce•utici.. . .x. 0
L opera, ri cc~ di dati, di calcoli e di osservaz.ioni inter.essanti, è lln s egno del grande interesse ~he si rivolge ora allo studio del be nessere dell'infanzia, studio ch e h a r a ggiunto r. s. l1na fase rigorosamente sci entifica. 1
i l rinuar.i o bibliografico ·i tali ano · delle scienz e ·meqiche ed affini. A cura del Laboratorio • batteriologico della hirezio11e g'e ne rale dell a • San,ità Pubblica. diretto dal Prof. B. Gosio, 1918-19. Un vol. in-16 di 724 (pag. - Ttp. delle Cartiere Centrali., Rom a . •
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Con questo ben nutrito ~·o lumetto , che comprende gli anni 1918-19; l'utile pubblicazione che risp,.ecchia l'attività ita li ana nel campo d elle scienze .mediche è ormai al corrente. S ono notevolmente cresciute le fonti d 'in.·dagine, d.i cui ve n.e sono 63 nt1ove , sopra ·11n t rit a le di 163, alcune d ell e q11a1i potrebbero però ancl1e ·Venir trascuratè senza Il OCllffiento. . La paziente o,pera è di grar1de utilità per Cigni ·studioso. lnd ex . 1
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·VARI.A Astronomia e medicina. In una ' oonferenz1a te1nuta a Boird·e aux nrel1' AlhambTta, l'abate l\ilbJrieau, direttore deN'O·s-
servatorio ast ron omico di Bourges, l1a ilJJu.stTato l a t esi che le maccilj e sol.'ari - da .Jmi sipecialme.nte stu diate e d.i 2erg nate con iprecisionie - .corrispondono a periodi d 'ip-er.attii vità termica detl'.astro. H a p"Otu to caJ.co1la1~e chie intorno aitle m8Jcich.i e· il .so1l,e p!I"o1ietta dei ge.titi di fuo1~0 i .qru,ali rag.giungono perfino 600 c h iLometrd di ·ruitez. . z « in 20 . minuti Quan·do le macchie .solari- sono più grandi e più nwmerose, s.uNia te.rra tSi h an no p1eriocli di, si c:ci tà. FELDMAN \\' _ ::.\I. : The Principles of Ante-natal Nei momenti in cui le macchie del sole sono an<f P ost:=natal Child Physiolo,gy. Un volume più estese e quiilldi la siiccità rè maggi-0'l'e sulla in-8, rilegato, di 694 pag. con 1~5 figure. terra ~ sopra vve-ngono perturbamenti sociali Lon gmans. Geen e Co., L ondr.a. - P rezzo con.si derevoli. scellini 30. :e co.s ì che il 1870 e il 1911 hanno coin ciso oon un maS'siIIno di ·iperattività ·S olare e di sicL'A. fornisce in questo volume un ')articocità terrestre. la.reggiato resoconto sull·e odierne vedute in • riguardo a lla fisiologia delle fasi prenatali, n.aN1ello r tesso oTd1ne ·d'iclee, ·ed a conferma d el1la sua tesi, il 1di1stint.o ·aistr onomo ha fatto tali e postn·atali ,dello sviluppo del bambino. L 'opera è d.ivisa _i'n quattro parti: la . prima nota,I'te cilie le sta:gio·n i r.aJde e'S·altano i1 n·e·r votratta d·elle cellt1le germ.in.ali, del processo di .e:i srrno uman.o ; IJ)er es., ne·1~e scuole i bambi1I1i fec-0ndazion·e, delle leggi che governano l' erediveil(g.ono irvso·piporta;bili. dità e delle fasi ·post-natali; la seconda è breve P roba:bilme·n te -o·uò stab i~irsi anche un ràrpe tratta La fisiologia della nas.oita. L a terza . p orto con le ·m a11attie. Così nei mesli di ma:ggio forma la p a.rte più imp ?rt~nte e diffusa e rie idi giUJgn.o gli p Slichi atri debbon 0 tr.at11are un guarda la fisi ologia e psico.fisiolog.i a d -ell 'inrn1agigioo- numero dli. ,alJ.ienati, anzli•chè nel r.efanzi a, · con accenni all'adolescenza. Da llltimo st a n t,e 1deill'anno. ~ un breve capitolo dedicato al b ambino prem11(Dal Journal de M édecine de Bordeaux, turo. R . B. 1-0 g·i ugno 1920). 1
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lL POLICLINÌCO
(A NNO
XXVII, F ASC. 43)
N"ELL A VITA PR O]j-,_E S·S IONALE. A proposito del richiamo temporaneo di ufficiali medici di complemento
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lJ.) Hanno costretto gli llffiéi ali-medici er-
f etti-Yi, ch e rt.opo ciiDique anni di g·uerra ~era " a110 di rimane rie un po' :tranquilli n·elle propri.e se'd i, .ad andare rin serv.izi!o coma ndato per l·e p1·o·v incj e, in cui i colleghi ii chiamati non · 1
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I n qu1~1sto 1pe!I'~odo, :itn rCUi le onganizzazio11i di classe ,s on o riuscite ~d imporre le proprie direttive all.o. svolgersi dell.e ,cliver~·e attività sociali, non r i esce i11opp·ortu.n·o :ni·chia1nare l ' attenzione di alcuni tl.fficiali-medici di con1pl em.ento sul dan110 che essi a'r recan.o in talun e circ ois tanz e, con 1a loro c_:andotta, ai propri col. leghi in se•r vizio· attivo permanente. Intendia rno riferirci all'adesione ~olontari a ma .condizionata che gld .uf!fiiciali-medici .su a1cciennati .hallln~ .dato ·r ecentemente al ·1·o ro ' riahiiamo t em .p oraneo tn 1servizio milltare. È n'Ota la 1grave rdtefilcienz a numeri ca d egli uifi c11ali-medlici in S. A. P., adesso resa .a.s·sai pliù aoota ·dajl oo1locamento in P . ."1.. . S. e dalle numero;se dimtssi·oni di moltt idi e.ssi. P è r tale defiçieru,à, il seTVizio 1sanitrurio mlitare ,an,che ' ' ' Ji(l1 tlemrpti. 01rrdin1ruri, 1si sv101g1e 1oon diisag,1o notevoJ·e e .c-om non lieve •Slacriificio 1d1egli ufficiali-rnei:lici effettivi. Quam d'o poi .Je .eiSigMze del servJzio·assumono carattere di biso•gni relativamente straor• diJ?ari (funz,ionam·ento d ~i con·sigli di le:va, tirj oollettivi .e manorvre, .arrl1ola·m enti .eccezi onali . ' revisic n i di ·in.scritti ·O richiamo di militari. in congedo, ec c.), il l\1iniistero d ella Gu eirTa, ch e "' non può costringere all'im•possibile glj _11ffiaialimedici effettivi, si ,.. ede oostretto .a ricorrer.e a qu elli di :complemento in congedo, e p oi ch è non p11ò comandarli ad accettare il .richliamo alle a•rmi d'auto·r ità, è obbligato .ad accorda·:r. loro fa·c-ilitazioni di sed·e e di servizio eh-e ' naturalmente, sj ri·solvono a danno dei colleghi in S. A. P ., e questi, non potendo detta.re alc11na condizione, si vedono soppiantati e man·d.ati tn gdro p1er 1e pI'iov~n1ci e p·er comp.i e:r.e· ~ervizi .che lcxro oon srpette r e1bbeiro. È a.ccaiduto r.osì. ree~!n temente· ch e aJlcUTIJi u:fifiiciaJi-m-eiclici in oonged0 hann 0 aiaoeittato ·dli ri•p:Pen.d·eir.e servizio te·m1-;JoI'ane-o scegliendo_isi la s1ed·e ed indicand·o pe:t·Blim10, in vi.a lJrivata, la qualiità d~1l servir.io cl1ie iin tenid eiv ano di simip e•gn are. A tali ufficia!li-me!d1 c'i cri. p e.r m€tti1am'o di fa r no t.arie qua111to a p p.r·eS'so : · a) Col loro a.c oorrere v·ol1oniari10 in •Servizio si sono prestati a toglier d'imba.raiz10 }.e autorità sanirtarie militari dir.ig.enti, le quaJi fa·c.endo aisseig.namento su questa loro f.acile e pron ta qedizione, si gu.ardano bene d.al migliorare le con dizio·n i economi che e di carniera d·egli urfficiali-med.i.ci eff ettivi, eh.e perciò saranno sem.. 1 pre ~axsi di num-erro inqu anto chè rimaTran11·0 sempre de2erti, o q u asi, .i concorsi di arruola1
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h a nno vo·lt1to a 'n dare, nè è sta to possibilè mandarTì perch è riassunti in servizrio su b conditione di ?ede. 1 QtLesto · seryjzio temip-0r aneo di cFrèa due mesi ch e son di ~tro a prestare gli uJffi.ci.ali-me. dici ri<:'.hiamati, nor1 può fruttrur lor~ e.c-onomicamenrte che un guad.a.i n·o •sca:nSto e· trascurabile, .IT{entre toglie lo:ro del temp.o preZioso da .de.di care e.on più pr·ofitto e co.n m1aiggi()re opport11nità alla 'l oro clien tela nrivata e nu•oce perciò indirettamente alla carri·et.ra civile da essi scelta. · .i\lcu,DJi « Ordini dei i\1edici » h a nn•o ·g ià deliberato a que·sito p roppsito, !)er unanim.e co.11·sen so (1egli inscritti, di n.on ad·er:iire a richiami temporan ei di uffi.ciali-medi1ci d al cO'DJge do, a m eno che non si tratta di epidemie e quindi dt esigenze dhe rivestono caratte·r e umanitario, e ciò non soltanto pe-r dignità pro.ifessionlale d1ei medici civili, m a anche a tutela deglj inte·r esis i dell.a clas..se s1a.nitana· .m Jlitare, .che da questi richiami tanto ~,i· ni10.c~ . Si fa voti .ar.a ch e tai.e· d1eilibemazion·e ve'Illga pre1s:a . da tutti gli cc Ordini dei Medici » d,eJl~ Ital ia e spe1 cirilmente da q\1elli della Sicilia, in Clli ·s ono ane0ira dei medici .m ilitari di compiLemernto, che non .av·e ndo fin qui portata l '.1 loro .a t.tenzi.one su quanto si è espo:sto n el pre, . Sle·n te a rti oo1o, si mostrano ab1ti1.al:rn.ente ta.nto IS'oll·eciti .ai r ichiami di eui tr.attasi. che tl Min1stero p er inviare in questi. ultimi giorni .m edi ci rnilita·r i ·di complemento nel terr~torio di B o;µ ano, si è rivolto siiet1ro ai distretti mi . 1i'tari· .d1~l·J;a. S11ci1ia . i soli ·Che di~·n .on·g-ono àell~t f1 or.nit1.i~a idi m·edici pelI' ~ervi.z1 di.. .... comoùn. I . . D.ott. GrGI.
Cronaca del movimento professionale. V Congresso federale degli Ordini dei medici. Il C-0ngresso federa !(~ degli Ordini dei Medici, 0.he era stato indetto d.R\la Giunta esecntiT"a per ln :fihe del -corrente 1rnese, viene convocato per i ~iorni 25, 26 e 27 del prossimo novembre in Rome . per Quesro spostament;o O.i da ta era necessario • evitare che il Congresso coincidesse col periodo elettorale amministrativo. Si inVitano pertando gli Ordini ad inviare non • oltre il 25 ottobre alla Presidenza i temi e le proIX>Ste che intendono presentare a l Coogresso, perchè possa in tempo lltiJe compilarsi il programma cl1e verrà poi co1nl1nicato .agli Ordini con altr:1 Circolare nella quale sarà indica~ la sed~ dell~ riunioni. r or:;,t della seduta .inaugur::t)e. e YeTrann"l
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SEZIONE .PRATlCA
l{lSPOSTE
QUESITI E DOMANDE.
· r>recLsat~ le norn1e per fruire dei.. rib:issi fe1·1•-0A A \iari cl1e la P1·e~1flenz:1 ~llera di otte11er.e pei c{>ngressisti. · ' , (8-193) Jj aJ,a.ttie oontrattr, in servizio. - Dott. Si a.v,·erte int.1nto rl1e 'al Congresso oono am. G. C. ~ aa S . G. ~l. I.-e malattie contratte in inessi solamente gli .Ordini che sono i~ regola co) · servizio débbono, ~gli. effetti della pensione, esversame11to del contributo del cotrente anno (da sere <1ccertat~~ da · Yi;ita· 0ollegic.1le. 1 Il Consiglio inviarsi a l cassiere-economo dott. Braccio Braccic-omun ale è · chiamato a pronunziarsi in merito. ni, Nocera L'"mbra) e che il n111pero dei rappresenJ_,a domanda per liq11ida zione della pensione pritanti e dei voti a cui ciascun Ordine a\rit diritto vilegi.ata · aceomp<1gna t.1 ùa11~atto di nascita, dallo ~~irà. stabilito· in base al numero degli inscritti elenco dei servi zi prestati c-0n la indicazione delnegli albi del 1~20. la durat.a di essi, deve essere trasmessa insieme ' a l 'rel'bal~ della visita collegiale all'Ufficio pro• Per il progetto di legge sulle assicurazioni malattie. Yil1ciale sanitario della Provincia: / . <8494) Pensioni. Dott . .e\. A. da P . - ~~li L'll setrerubre u . s. l' .t\.ssembùea straordinaria effetti della pensione sòno ,·a.Iutati gli a nni di della Sezione di Po1,denooe dell' .Assbciazione Nasel'vizio prestati sott-0 le armi, avendo E lla pa7.ionale J\l!edi(;i Condotti ha v-0tato ad unanimità gato i relativi contrilJnti, iua non quellj passati il seguente ordine del giorno : iu aspettativa pf'i~ ragioni di famiglia : Non es« I medici condotti della Sezione di Pordènone se11ù.o npp licubil~ agli impiegati comunali la leg-~ riunitisi oggi in assemblea straordinaria, sentita gè d el 23 ottobre 1919, non sembra che p9ssa sorla relazione del Presidente circa le vicende del tire bt1ono ed t1tile efff'tto In pratica che si p1:0progetto legge sulJ.e Assicurazioni delle malattie . ' 1)one ·di iniziare N>desto TI é~io Commissario. Andato che alla riapertura della Camera si presenti che senza calcolare gli anni passati in aspettati- · <.L'll' :niinistro del lavoro un nuovo progetto• che r i\a l.'>er ragione . di famiglia, Ella avrebbe ora già guarderà probabilmente soltanto l'assicurazione, compiuti i 24 anni, 6 mesi ed un giorno richiesti lasciiando tla parte quanto riguarda l'asrostenza per la pensione. sanitil:.ria; (8495) Ooncorso - Clt.insura. Dott . abbonato" considerato ,che anche llltimamente -il Go\erno N . 12209. - I termin( di ogni concorso sono in1- . lLa fatto approvare le modificazioni al decreto sul: prorogabili. r documenti presenta ti dietei minuti l '.t\..ssicur.azion~ degli infortuni agricoli senza avee.topo scorsa l'ora fissata nel bnridp non p<)sson~ re interpellato nè direttamente nè indirettamente essere ricevt1ti. La Commis~ionè giudicatrice porle rappr:esentanze dei medici; , • ta il s no esa1ne :\ncll.e sul I:~ tn estrinseco dei con ammaestrati dal ·passato· come debba110 diflcorsi e certan1ente esclu<:erù quel concorrente pel d.are a.~sa i in materia di compensi di assic11razio<J uale :ris11lti in<lllbbiame11te Jlrova to la tardiv.'l ne e come solta1;i.t10 la clas'se medica de.bba Sllpresentazione de lla clon~ a~)da e dei documenti bìre l'im1)0sizione iniqua. e la sopraffazione dell:t scientifici e personali. Qualora la Commissione sua Yolont:à con la maschera della ragione di giudicn trice amm~tterà al conèorso il ritarda tnStnto il quale $em.p re ne sfrutta l'opera e l'e· rio e lo classificherà, Ella potrà impugnare il reuergia; lativo ,·erbale per violazione di legge dinanzi la ritenuto -che qualsiasi studio sul progetto òi ' legge per le .Assicurazioni sulle malattie non d<1Tù . IV Sezion(• del t '.ionsiglio di Stato. (849()) Doourn.e nti cla, esibiirsi a. concorsi. - ùott. nlcun pratico ·qsultato se gli elementi tecnici più. ' N. :.\I. da O. ~;on può ritenersi arbitraria la -interessati non vi esprimono il loro parere: eccezione forru11la~'1 dal Rindaco giacchè dovendo deliberano di promuovere una immediitt<1- ag·it.}gli, come pubblico ufficia le, attestare- la. effi.stentnzione diretta ad ottenere dal ~Iinistro del la· za ~li quei tali documenti descritti nello elenco, ' Yoro una larga partecipazione di medici esercen(le,·é a \ere una base su -cui fondare la sua asserti. uappresenta.nti ·1e varie categorie, nello studio zione: base che nòn può essere oostituita. da àldel progetto indlicato; rap-presentanw. che oltre a tro cl1e dal deposito in archivio dei documenti <li ti1telare il benessere degli assicurati abbia a salct1i si à8siet1ra Ju esistenza. ~1a poi,chè tale d~ Yagua.rdare il diritto della libertà e della dignità ' posito non è prescritto da alcrina tassati\a dispoprofessiO'llale : . · · sizio11e di legg~, crediamo cl1e si possa t1'0vare oonferm.a no alla loro Presidenza la 'Più a lt;\ una Yia di mez~..-0, che valg·a a tranquillizzare 1 fidl1cia e Ja piena soliclarietà le conferiscono il l ~autorità attestante ed a ~oddisfare la necessità ' 11iù ampio manQ.ato di rap1)resentanza al prossimo del richiedente: coll_'esibire cioè in comunicazione ('on~res~o dell'Associazione Nazional~ dei l\lledici t11tti i documenti elenca ti. Condotti <)Ve V'errà trattato e discusso questo ar(8497) P erision,i. -· Dott. Y. C. da \ T. - Gli anni go1nento. cli serYizio l:irestati come ufficiale .sa nita.'rio da 1 l.907 a<1 oggi, .d.ura11te i quali non si è stati inSon o r imasti disponibili alcuni esempl ar1 scritti alla C~"tss..'l ,perchè l'assegno di cui 's i go . (estratti dal " Policlinico,, - Sezione Medica) delle de,~a noP. raggiunge\"~ ~ limite prescritto, non è seguenti monografie: ' · risca t~abile. TA1 - inscrizione decorre quindi, dal A. MuRRI, Del medici fo t11ri (L 2.50) ; giorno in cui sa rà fatta. . C. EcoNoMo, Sull'encefalite letargica (L. 5) (8498) Infortunii sui la roro. ·_ Dott. R. :M. da Il. - Il primo certificato di infortunio è pagato Coloro. che desiderano averne copie, mandinc con lire d11~ : I.e prirr1e i1nn1ediate cur e sono pa- · la rel ativa cartolin a-vaglia a ll'Amn1 inistraz1one. I
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gate dall'Industriale. Per esse non esiste tariffa speciale. Sono pagate in base alla tariffa norma:le ed a seconda della loro entitit e difficol~ . (8499) Rite·n uta pen.sione. - Dott. A. M. da L . - Si convincerà che il ~1unicipio ha bene operato richiedendole il pagamento del contributo Cassa previdenza durante il tempo che ha passato 'sotto le armi, riflettendo cl1e se fosse stato sufficiente il solo contributç pag·ato dal collega clle lo ha sostituito Ella si sarebbe avvantaggiato di danaro non suo.' Ella do-vea pagare e paga effettivamente ora. Non è affare che la _riguarda la indaginé del modo come il Comune . ha impiegato il tdanaro ritenuto per lo stesso scopo dal Cqlleg~. · (8500) Medico o8peàal·ierò - Oapitoiato. - Dott V. T. da T. -~on ha diritto a lla indennità caro-viveri perchè il nuovo capitolato non ne parla , e nessuna 'legge lo rende obbligatorio per i medici ospedalieri. Non P<>rt:'lndo il nuovo capitolato alcun termine di r0.troattività, l'aumento quinquen1u1le decorre dal ·giorno della sua approvazione da parte della autorità tutoria. Poichè il capitolato non J)arla del trattamento economico in caso di aspettativa per salute, bisognerà fare domanda alla Commissione direttiva perchè determini se e , quanta parte di stipendio , I.R debba essere corri• sposta durante la merlesima. · (8501) Somrnitiistrazione dl niedioinali ai clieri- , ti. - Dott. F . J'1. da IP. - La somministrazioni:' ·di un medicinale fatta ·ad un cl)ente pel tramite del medico non è coµsentita, perchè il medico deYe mantenersi completamente estraneo a lla fornitura di medicinali, anco11chè fa~ta in minima quantità. , , Doctor JusTITIA. .All'abb. n . 490 : Sui corsi di perfezionameuto diamo tutte le notiz1e che ci pervengono nella rubrica « N<>tizie diYerse )) . Non abbi.umo altre informazioni. \ ,• R. B.
Importante pubblicazione:
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pr.of. LUIGI CONCE1:TI / Direttore d.ella Clinica: Pediatrica nella R. Università di Roma.
L'IGIENE DEL BAMB·INO .(2a Edizione notevolmente accresciuta e corretta) Prezzo L. 8 SOMMARIO. - Prefazione - Parte I. Alimentazione e nutri· zione. Considerazionil genera.li sulla. digestione e nutrizione del bambi~ . Metodi di esami del .latte - Sostanze estranee del latte - Allattamenio matemo - Allattamento mi-s~.o - t\llattamento per nutrice - Allattamento artificiale - Intolleranza per il latte . Latti acidi . Surrogati ~ succedanei del latte - Valore nutritivo ed economico dei vari alimenti - Anomalie e disordini neÙa alimentazione infantile. - Pa.rte II. Igiene gene. raie infantile. Ambiente esterno abitudini - Igiene della. pelle, vesti . Igiene della. bocca - Igiene del naso e. dell'orecc?io Igiene dell'occhio - Igiene di alcune pratiche dt profilasst melli ca. • Igiene della. psiche - Igiene e malattie della• scuola Igiene del bambino malato. \ Inviare cartolina vaglia a.I Cav. LUIGI \ POZZI, via Sistina, n. 14, Roma. 1
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(ANNO XXVII, FASC. 43]
CONCORSI. POSTI ·VACA~TI:
DER(}A~·fO·. -~ oo·nsigl1:()
J stituti Osp'ifalieri. - Primario dèlJa Sezione ;lii. Mf:\dica; .L 5000 più indenui tà di I.i. 1100 ee ammogliato, di L . 780 se celibe, n<>tte. Scad. -0re 15 del J O novembre. Titoli ed esami. I primari durano in earica un ve11tennio e non oltre 60 anni. Il Consiglio Potrà scegliere fra i dichjiarati ido11ei. J.i'esame consta della illJstrazione di un éà-so di medicina -interna, della esecuzione e dire~ione di una autopsia con illustrazione epicritic.a, di e'·e11tuali r icerche cliniche e di la bora torid. Richiedere l'annunzio al Segretario. BOLOGNA . Tre ,mecliçi aggiunti presso l'Ufficio d'Igiene; L. 950ù con quattro aumenti triennali e t1no quinquennale di L . 600 cia-scuno. Età limite 35 anni. Saggio scritto, prova pratica, p,rova oraJe e t itoli. 'La vjsit.a di sana e· robusta costituzioljle r)otrà essere fatta fino alle ore 18 .del giorno antecedente a qt1ellÒ che verrà fissato per l'esan1e scritto. Servizio entro 15 giorni. Scade.n21a ore 12 del D n·o ,rembre. . , ) • OANTIANO (Pesaro-Urbino) . Il concorso ad una delle due condotte mediche è prorogato al 25 ottobre, ferme restando tutte le a ltre di·s posizioni. Rivolgersi al 'Sindaco. - , MANTOVA . Oonsiglio Ospital,iero. ,_ Chirurgo primario per i reparti di Ostetricia e Ginecologia del Civico Ospedale; a tutto il 15 nov.; L. 5875; titoli. Informa7jioni e avviso di concorso presso la Direzi<b'le o la Segreteria dell'Ospedale.' Servizio entro 15 giorni. PALOMONTE (Sal errio): Condotta· J.1. 4000 fino a cento famiglie p0vere; L. 200 ~gni dieci famiglie povere in J)iù . Quattr-o quinquenni del decimo. Scadenza 15 novembre . ' RoMA. Orooe Rossa I taliana. - 'Direttore del Sa11.a torio <( 0esare Battisti)). Titoli. I.i. 15,000 nette e quinquenni di L. 2000. Alloggio nel Sanatorio e di~·itto a r1relevaire a ·.p rezw di oosto dal servizio ,d i cucina i generi occorrenti per sè e la fumiglia . Documenti, c-urriculum e titoli (in sei cov.ie) al Comitn'to Centrale, Ufficio II, via Toscana 10. Scadenza SO no\tembre. . . VEI\TEZIA. A tutto il 10- nove.mbre : medico-igie:cista, medico .scolastico e medico batteriologo ag-giunto al JJaboratori<> micrografico; I.J. 8900 oltre I.i. 2600 per il primo posto e L. 1600 per gli a ltl'i due; doppio <:aro-viveri gov~rnaltivo; al lor(lo. Istanza., documenti, informazi9ni presso la Cancelleria della Segr0teria municipale. Titoli e p1·ovc ~critte e oral~. È vietato l'esercizio privato -della professione. Chiedere annunzio. • Medico straniero, l.iureato in Italia, con conoscenze di lingue, cercH iinterinato od occt1pazione adatta. Rivolgersi: Alatri, Roma, via Arco de' Ginn.a si, n. 23. Medico-e:lii ruro·o trentacinquenne pratico condott:1 ospedali a~rnerebbe interinato lungo I~lia ~ttentrionale preferibilmente provincia Mantova 0 Verona. ~vere : Arnaldo Pozzi, via Sistina, n. 40 - Romà. DifjìrlP.
Condotte di rausnl{l
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Tolentino (l\Jncerat<1).
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[~i\NNO
XXVII, FASC. 43]
SEZlONE PRATICA
CO~CORSI A PREMIO.
NOTIZIE DIVERSE.
. J>remi Bressa. Congresso di medicina interna. La. Reale AccaderrJa delle Scienze di Torino, • conformandosi all<~ disposizioni testamenU).rie - del La Società italiana di n1edioina interna, pe11 non \ dottor Cesare Al~ssandro Bressa, annunzia che il distogliere 1 daJlle lotte per le elezioni amministraventunesillno premio Bressa sarà conferito a quello tive i 1suoi ·membri e i numerosi medici che hanno scienz~ato di qt1alsiasi nazione, il quale durante l'occasione <li segui.re i suoi c~ongressi. ha rimanil quadt·iennio 191:)-18 «avrà fatto, a giudizio delda0 il proprio Cong :esso annuale dal 3-6 oov.en1- . 1'Accademia, la più insigne ed utile scoperta, o bre al 9-12 dello stesso mese. prodotto l'opera più celebre in fatto di scienze L'importanza cHutica delle _rel3.~ioni .« Asma b1·01tchia;le » e « IAnfogranulornatosi », e l'adesione larfisiche e sperimentali, storia naturale, matematiche pure ed applicate, chimica, fisiologia e patoga -che già .è assicurata dalla Scuola italiana di logia., non· escluse la geologia, la storia., la geo1nedicina e da valorosi 4'riedici pratici, assicurano gr.a fia e la statistica ». un brillante esito alla prossima riunione di Roma. La ·medesima l~eale Accademia delle Scienze anPer aderire al Congresso (quota L. 25) e per nunzia che il ventesirno terzo premio ,Bressa sarà qualunque informazione dirigersi alla Segreteria, parimente conferito a quello scienziato di qualJ.>resso la Clinica n1edica di Roma al Poliel.inic-0 siasi nazione, il quale durante il quadriennio 1919· Umberto I. • 1922 alle stesse condizioni di cui sopra. La somma destinata a ciascuno dei due premi Il Congresso di oculistica infortunistica predetti, dedotta la tassa di ricchezza mobile, M da 11-0i Jgià an1111nziato si è svolt,o negli soortSi raà di lire italiane 9000. giorni. Daremo in un' prossimo numero lln st1cGli autori, i qual.i desiderino ,richi~mare l'attencinto resocon~ <lei lavori . / , done dell'Accademia sulle loro opére, così quelle ' che si riferisoono al quadriennio 1915-18, c;0me Beneficenza. • qu.elle relative al quadriennio 1919-22, potranno in" La . signora Carlotta Ferrari ve<:lova de l dott. Beviarle alla Be~eteria de11' Accadenlia non oltre il retta, già med;ico ~po del co.mt1ne di Milano, ba 31 dicembre 1922. Esse dovranno essere stampate l~"g·ato L. 100,0-00 a favQre del Pio Isttuto pei sordoe n<>n saranno re~tituite. N<Yn si terrà conto dci muti poveri di campagna. - m~noscritti e dei lavori dattilografati. Il cav. Vincenzo Agnzzi h a legato r~. 100,000 alL'Accademia aggiudicherà i premi· agli scienziati che le sembreranno I>iù n1eritevoli, abbiano o no · l'Ospedale di ~· lVIatte<.> (li Pavia, per un Padiglione del costruendo Policlinico . presentato le loro opere. Il ca v. E. Zualdi ha elargito l,;. 100,000 al Rico, . \ vero d egli inabili al ktvoro di Galliate (Novara). , NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICENZE. ( • • Notizie dall'Italia. Premio Baccelli. ' La Facoltà 1\iledica di Roma, con deliberazione A proposito della notizia da noi riportata sotto approvata dal Consiglio Accademico, ha conferito quesfo bitolo n~l fase. 39, a pag. ~05 - per Ja uno dei premi Baccelli per l'anno 1919 al profesquale stimammo su11erfluo qualsiasi co111mento, sore Tommaso Po1ttan0, aiuto nella R. Clinica Medato che èssa era troi:>J>O màdornale - il sindaco dica, e un a Jtro 'al prof. Guglielmo Bilancioni', di Città di Castello ci scriYe per. avvertire che la aiuto nella R .. Clinica. oto-rin9-laringodatrica. città è saluberri ma; che into-rno ad essa non ~i Il premiò c.-onsiste in una medaglia d'oro al metrova nessutia traccia di pn ludi; cq,e i boschi cirrito elinico. costanti, di castagni e roveri, sono sfruttfl ti solo Con tale distinzione si SQilO volute riconosce1:e in minima Jra·rte per la 1>roduzione di legna e l'originalat.à e l'im.port..anza degli studi compiuti carbone, da esigue sqt1adre di. boscaioli, !e quali dal Pontano nel Yasto campo della clinica e della rimasero rel~tiva.IT\ente risparmiate dalle epidemie ~tologia medica : si è voluta , mettere in luce la influenzali; che la polenta non è più quasi con~u somm.a di lavoro pregevolissimo de l Bilnncioni, che ma ta e la pellagra è qua sr scòmparsa d a un de- · nei suoi scritti ha ricollegato, p1ù che non si facennio in tutta Ja regione; che la tubercolosi è , cesse, l'oto--rino-klrangoia tria a lla patol·ogia gene- -~me dappertutto, in effettivo aumento, n1a il Corale. m11ne non ha man-cato d'istituire apposito dispenAi nostri amici facciamo i nostri • rallegrame·n ti sa.rio ' e di adotb1re ·altre provvidenze .
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cordiali.
NEL SERVIZIO SANITARI-O DELLE FERROVIE DELLO STATO.
Le nuove tasse per ·gJI studi sanitari . .
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C-01 R . De<'.reto 9 n1nggio 1920 le tasse scolastjIl prof . . I~ran-caleone, rn-edico capo dell' Ufficio , che per gli studi medici so110 state così aumentaSanitario di Palermo, è stato promosso Capo Dite: im·m atrieolazioné L. 150, t;a.ssa annua d'iscrivisione. . zione per 6 anni L. 300, .sopratassa annua d ' esa- ' I dottoTi Villa, Cioffi e Tesei 1S-On<> stati ;pro-me per 6 anni L .' 50, soprn tassa di la urea L. 75, . mo~si al grado di medico capo. tassa di diploma t. 150, totale L. 2450. Particolari congratula zioni a11'egregio dott. VilPer i farmacisti le nt1ove tasse sono ris1>ettiYala, nostro collega in giornal~smo. \ '
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IL POLICLIN I CO
[ANNO
XXVII , FASC. 43]
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rnente : immatricolazione L. 1 00. iscrizione ed esame L. 180 e 50 per 4 anni, e ame <li diploma L . 50, diploma L . ~O ; totale · r~. 750. . . Per le scuole cl'ostetr'icia : imn1a tricolazione 40 i~ crizione ec1 esame 40 e 25 per 2 anni, d~l)loma' 2.3; totale L . 195.
Nascite in Inghilterra. Nell'ultimo t rimestre 1919 si ebbero iri Inghilterra 22-5,569 nascite: 61,794 più che nel corrispondente periodo del 1918. È quest:a la più a lt:a ci* fra che si registri dal 190G.
'
Nel giornalismo medico.
Per l'esercizio dei medici stranieri in Francia. Ad una -interrogazione del senatore Gaudin de
Villaine a l ministro de1l'Igien~ i:e r eonoscere quali sono le condizioni wrch è un wedioo stianieto l}òSs::t _e~ercitare · la profe~ione in Francia, si è Rvuta ~ la seguente risposto : « l~'esercizio deIJia medicina in Francia è subordina to a l possesso di tm diploma in medicina e chirt1rgia· rilasciato dal Governo francese in seguito ad 'es.'lme sostenuto in lln Istituto di insegnamento superiore cli medi(·ina dello Stato ». Le tasse ai medici in F ra ncia .
Rif>Orti.amo dell' Avve1iire Sawilario le denominazioni delle · ta sse e.d imPosw fissa te per i medi.ci francesi: ta.sAA ~n1obilìare (locali d'abitazione); in1l€) ; imposta gen<~rale ~t1l , reddito; contributo straordinario sui profitti di gnElrr.a; tassa sul1a pa~
1
t~11te.
'
I l primo giorna le. medico della Palestina è usci~ to recentemente sotto il titolo Harefovali (che signifiC{l Medicina'), qt1ale orga1~Ò den ' « ..i\ssociazione Me_dica Giudaiea cle.lla Palest ina)>. Si pubblica trlmestralmen te. L' Associazi-One ba lo scopo «di rafforzare e eo0r<linare· le attività sanitarie del p~ese, chi stabilire rapporti con i medici d'altri paesi, di dare a11·0r~ra m~ica un valore nazionale ed umano, di prermra.re il terreno a.gli scienziati israeliti;' di prou1uo\ere la creazione di una Università» . Nel favorire· il ri.sveglio dell'attività medica in Pale~tina ba avuto molta parte l'« Unità l\1edica Sionista Am€riea na )), che ha istituito ·ospedali e cliniche le quali costituiscono il 1.lrimo nucleo delle Facoltà medica dell'ù11iversità Ebraica a Gerusalemme. L'incarico dell'organizz.àzione dell'Università è affidato n 1 prof: Patrich Geddes di Edimburgo.
\
• o
· Il
Fù~ièolò
10 {13 ottobre) della nostra SEZIO•
OHIRURGIC~'\,
contiene: A. 01vIDALI : «Contributo alla diagnosi delle fistole gastro-coliche )). G . DE. FRANCISCO : (( APl)Uilti di cl1irurgia di guerra'). I,, ~EGRI : «Elioterapia e .tubercolosi chirurgicbe >) . D. TADDEI: «Osteomielite purulenta da permàne11zn di proiettile d·i fi1cile nel c-0r1lo della IV ver, tebra .lombare - Estrazione del proiettile. - Re~ezione del co.i.·po \e1'tebr.ale dalla . . via lombai·e · G11ari.gione )) . NE
~~ci<lo
cianidri<;o : iii.cerca . in medicina · legale . . Pag . , e Aderènze pleuriche : sintomatologia 1 )) cliagnosi . . .. • )) .A.limentazione sottocutanea . • i nemia dei nefritici : patogenesi . )) ·A1·girina : effetti sulla -mucosa llretrale. )) •.\ Rcesso polmonare: cura col pneumotora cc~ arti·ficiale . . )) Borsite croniiea sottodeltoidea . · . . )) )) . Bronchiectasi.a : Bulla - · Ca r{liopatici : patogenesi dell'idrotorace <lestl'o . . ~ . . . )) Cefa lea ~ersiste.i1te : diagnosi differen)) ziale delle ,-arie forme . <. I1emliorerapia ·unti settiça : i fe11ololi-
122-! 1225 122.
1225 121 s
1227 1224 121
s
1224 1220
1
.
.
~ hirt1rgia
l~isti
di guerra: n<>te· di . idatidee del r>olmone : alcu11e for-
me cliniche
10
(1° ottobre) della: nostra SE-
ZIONE lVlEDICA, contiE>-ne :
.
F. VALAGUSSA: « Antige1to-terapia })araspecifica cli alcune mala ttie infettiYe ·c1ell'infn11zia >) (con 1-:1 g1·afiche). ' •
lf . SCHIAS$I : «L'auto-anafilassi a , frigore ne11zemo-
--
globinuria parossistie<1 )) .
'
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/ .
Indice alfabetico per materie.
I
I)Oid.i
JJ Fascicòlo
·
C':t.·011nca òel movi1uento professio11ale
))
122·.1
))
1213
» ))
122G 1230
Diabete insipido ed infa ntilismo di origine ipofisaria . . . 1Ddilizìa sanitaria : in terna .éLi Elnottisi : canf.ora ed eme.tina nella cura Influenza e tubercolosi i1olmonare.; rapporti
.
Malattie infettive epidemiche: profilassi internaziona le delle - e sistem.a zio ne dell'Oriente . . Pneui;uoto-race artificiale : osservazioni cli11iche ed ana tomopa t ologiche ~ Poln1o nite lobare: il citrato ·d i sodio nella cura . . . , s tenoiSi duodenali riel la pancreat i te . . Strofanto i saggi biologici . Tubercolosi polmonare: reazioni iniotoniche . . , . . '(Tfficial~ medici di com1)lement-0 : a l)roposito del rich1ia1uo temporaneo di .
~lctmi •
Rorna, 1920 - Tip. Cartiere Centrali .
.
.
~P a g.
1201
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122~
1227
>1
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1224
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1211 · 1221 1220
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122<>
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1230 •
L. Pc-zzr, Pd. resp. ,
I
;\ODO
XXVI I
Roma, 1 Novembre 1920
Fase. 44 \
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fondato dai professori :
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GUIDO BACC ELL I
FRANCESCO DURANTE
I
\
SEZIONE PRATICA
REDATT'ORE CAPO : PROF. VITTORIO ASCOLI
•
SOMMARIO. Oese"azioni rlinicbe: G: Moccia: Osservazioni cliniche sopra u n caso di necrosi acuta del pancreas e del tessuto grassoso addomioale . ' · Note e contribuf,j : E. Pirondini : Ascessi perianali bilate:r:Ali . -' A. Sala : Sull'anuTia ritlessa calcolosa. · . Sunti e rassegne : ~lEDICINA: .P. Nobécourt e J. Paraf: L'influenza della graviclao za sull'evoluzione della tubercolO'si polmonare . e pleurale. L'anergia tubercolinica nel caso di gravidanza. Al/ latta1nento e. tubercolosi. - CHIRURGIA: T. Payr: Dieci anni .,/ di artroplastica. - TECNI CA: P. Denis ~ :tvietodo s·e1nplice e rapido di cultura de i gonococchi e sua importanza pratica. ~ceadcn1ie, Società mediche, C::Oogressi: Società Lombarda di scienze mediche e biologiche in Milano . - Società l\1edico-Chirurgica d\ Pavia. - Società di Medicina legale in Roma.
•
-
'
.lppunti ùi medicina pratica :
CASIS'I'ICA E TERAPIA: Cura suppurata - L'idrorjr~a nasale -
dell'otite media acuta Il trattar mento deJl'epistassi - I pericoli delle inal azioni di jodio Ulcera si rii.litica tonsillare a fo r ma anginosa. - Ic:HÈNE: La profilassi ~~la polmonite con la sterilizzazione{dei ·portatori - Una CU.t agna antimalarjca. - NOTE DI MEDICINA SCIEN'l'IFICA : Urobilinuria ed urobil inemia. - PosTA DEGLI ABBONAT I. CENNI BIBLIOGRAFICI. Nella vita professionale : Pangloss : Ufficiali medici effettivi e ufficiali medici di co1n plemento. - Cronaca del movimento professiouale. - Risposte a quesiti e a do1naude. - Condotte e concorsi. Notizie diverse.
Indice oUabetico per materie.
E' vietata la riprod,u zione di lavori pubblicati nel POLl()LINICO e la pubblicazione di sunti di essi senza citarne "ta fonte.
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- - Memen tO 81. fl•t8 r d8 t 8 r·. Gli abbonati sono vivam.ente pregati di non I • frapporre altro indugio netl' invio della quota detibt~rata dalP Associaiione della Stampa Scientifì~a · Italiana (Se~ ione mediea) ed imposta dal Decreto Minis t eriale 30 gii1gno u . s., ad integrazione del prezzo (1° luglio-31 dieembre 1920) del 1·isp ettivo abbonamento al '' POLICLINICO ' ', la cui misura è dir . Per lEstero • e - F R . I o - per chi è associato alla sola Sezione Pratica ; . 12 ,, 16 id. id. alle Sezioni P ratica e Medica; t2 ,, , I 5 id. id. alle Sezioni Pratica e Chirurgica; 15 ,, 2 O id . id. a tutte e tre le Sezioni . la Cartolina· Vaglia, la quale fnel posro riservato aJ bollo dell'officio postale pagarore) deve essere moolta di · marea da va intestata all'Editore del " POLICLINICO": Cav. LUIGI POZZI • Via Sistina, N. 1-1 • ROMA. -
Per l'Italia
L. ,,
,,
_ ,, Si rammenta che bollo da 5 centesimi,
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.
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OSSEBVAZIONI CLINICHE. OSPEDALE
DI
C I VILE
VENEZ I A
DIVISIONE CHIRURGICA
diretta dal iprofe5fore
III VELO.
J
Osservaziqni cliniche sopra un caso di necrosi ae11ta del pancreas e del •tessuto grassoso addominale.. •
Dott. GAETANO :!Vlocc1A,
chiru:r~go
aiuto.
l)ac,ch·è il Balz.er i1el 1882 diede una d·eiscrizione e1satta della neorosi del tessuto adi:po'BO aidd-0minale si moltip·l ioa.r on.o .g li ·~tudii clini1ci anatcmi ci · e so.piratutto sperimentali isull aff.e. . . 1
1
~ione.
,
Ma le rieierche .9perim·enta1i p11r avendo ci:iarito qua11che 1punto del quadro moiìboso., ·sono spe-s•so venuite a ·c~n·clusioni contrad1dittol!'ie ed a r js11ltati no!IL sern1pre attend.iibili ed applicab~1i alla patola.ga t11 m ana. Io ,cre1~0 quind1i ch e ......
sol o lo'. studio dili,gente e iS1cr11pol oso id ei -casi clinici oossa dai1 'ci un giu·dizi o di ·controllo si' c11ro s11i r~sultati .della patologia sperimentrule· ecl in1dical'ci la via da seguire ,per trovare la chi ave dell·a: nato.gene1si .di tale affezione. E gli - ' stu1d~i clinfci ecl a n atomo-patologici di questa gravissima maJatti a, se .si e1scludono , quelli prfmi&simi di Bal zer, Ch iari, L ang,b.eran•s , Benda e quello re,cente del Verdozzi, si riiducono ad una ·e·spo sizione ,semplice e non semp.:rie com.pteta dell'affezi,one ie del t'eperto di a1-; top1 sia . Mi è sembrato qui11di far opera lltil e ri,f.erend.o un 1cas,o che a.bbiamo avuto 1 agio di studiare nel1a no.Stra divi·s1one, s i a dal punto di vista .cljni1co ·che da qlJ-ello operativo ed anatomo-patoil ogico. 1
1
1
•
•
L. C .. di anni 40, lnaritata s~nza figli, geni- · tori mo.rti di malattie imprecisabili. Due fratelli ed u na ·sorella. sono viventi e 1sani; un fratell o morì d u,e anni fa .di po lmonitei. Ni,il1a di !ilevan.te nell'anamnesi remota. D a u ·n mese c1r1
....
\
I
j
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1236
I
l L POLICLINICO
(ANNO
XXVII,
FASC.
1·4j
ca l~ paziente aiccusava d olo~i ad·dominaJi difNo_n troya~do altra ragione dell'occlusione fusi. acoompagnati da naUJsea, qua1che volta la ..s1 attr1bu1sc·e o alla mas.sa epiploica forvomito, stitich ezza è sen so di ·depressio.n e ge- manit_e. t~ore a.~er~te al cofbn e c011nprimennerale. Questi dolori aveivano un carà.t tere piut- te qu1nd1 quest ultimo. o ad una p1·obabi!e tosto ac1 ce~sional e . mai lo calizzati, ma ·d iffu1si to·r~1one svoltasi durante le manovre d.i esploe vaganti nei div.ersi qua:dr.anfi dell'addome. Ai razione • perio·di .accessionali seguivano· al.ter11ativamente Sia l'una ch e l'altra i::potesi. pe.rò, ci soddiperio.di di calma relativ.a: in cui la paziente sfano poco. svuotava I 'intestino •c on fre1quenti scariche diarL·asciato 11n.o zaffo n.el punto più declive delroiche. ìVIai fébbre, mai ittello. Si manteneva la ferita laparotomica, si chiudono a strati le così in con dizioni i1on allarmanti, tanto da ipareti aiddon1in1ali. La paziè.nte soppG·rta abbanon sen tjre· n·ean1che il bisogr10 ·d,i ,eonsultare 1stanz1a ben.e l 'atto Ol)erativo e qualche ora do- . 11n medico, 'quan1do tre giorni fa fu pres a im- po, pur persistendo la chi11sura completa d.eJprovvisa.m ente da dolori. questa volta vivissj_ l'alvo, rprese.nta un lieve ,grwdo di miglioramen• mi, che dall 'ipocondrio destro e 1dall ' epio·astrio .to: respiir·o più re.g olare, me1110 s1rperfici1n.l e, s i diffusero b.en presto a tutto l'addome~ Ebbe meno fr.equente (24) ; ipo1s10 ptù valido, meno quindi vomito, singhiozzo, tensi·or.i.e ·di ventre, frequente (140). e per qt1aJilt.o avesse preso un fo:r:te purgante, Alla visita del mattino successivo si n ota nuo1' alvo si mantenne chiuso a fe ci e g.as In segu,ito . coll'esac.erbazione s~mpre ·crescente de.i vamente: venit:rEY teso, ·p o1so piccolissimo, fre~ into.rni 1d.olo'rosi. si stabi1 lì com ple.jo il quadTo quentissimo (170); resp1iro sU1perficiale (34); vod~ll'occl'usiq,ne intestinale .acuta. colla qnale 1nit.o bi1iare, si11ghiozzo, aspetto e conclizioni gene-rali gravissime. d1agno~i viene inviata in ospe·d.ale. Si pratica un 'jp o.dermoclisi di 1000 em e. co11 Accolta, nella nostra dirv·isio.n e, la paziente , presenta •aSipeit to pallidtssimo. ciano.s i e raf~ · XV go.cci.e di adrenali.nJa, iniezio,n i ·d i canfora , . fredda:mento 1d~l1e estremità, occhi in!f osisa.ti, e c affeina . Alle ore 20 l 'inferma muore mantenendo intratti del \riso stirati, lin•glia arida, po1so ,picc:oli·s sim o, n. opena ')eJ'.cetti bil·e (150). respiraz,io- tegra l'intelligenza fino all'ultimo. Durante tutn.e toraci ca· isu1pe.rfìciale, tfreque.n ti'ssima (50) ; te le 24 01re di de geJ1Za la temrperatura s'è man·r. 50°.9: lc:ì i11g·biozzo, vomito ostinato, continuo, te11tita fra i 35°.6 e 36: ~ L'illlferma è rimasta .sema>re an.urica; nè si è alvo com.i:>letamente chiuso a fe1ci e ,gas m algrado ·clisteri ri1Jetuti. La paziente si lamenta di potuto ottenere orina -col cateterismo. d.olori viv:Lss i1r1i ad intervalli ed avverte e1lla Esame . n ecTosoopico : ,aJd dome meteorico, anse stessa "Che la colica è dovuta a1l'imp1e1di.m einto intesti,nali di . co·l orito viola·ceo, ·ricoperte di décl1e l 'intestin.o tro·va nello svu otarsi. L'addo- triti fi brinosi, giallastri. nuotanti in un liqui.do me si presenta uniformem ente tumetfatto ; nel siero.so. torl1ido. che si è raiccolto i n~ scarsa • perio,do in cui il dolore della paziente è rpiù qu a ntità n elle par;ti più declivi della cavità adviv.o ·le a.11se inte1st.in.ali 1si delinea.n o benis1simo dominale. L'omen to e tutto il .grasso ·della ,casotto i. 1.eiglrmen.ti ,sallevan•do le pareti ad1domi- vim a·ddominale sono soffusi di piccoli focolai 11ali a . e.gmenti llnif ormi. Alla palpazion.e si l)ianco-grigiastri, son1iglianti ,a goccie di cera. / notai che durante la contDazioJ1e i.n testin.a le le Essi so,n o sparsi senzia a:icun .ordi ne nello spesanis e si diste11d·o no fortemente re si s0llervano sore .e sulla superficie d el te·s suto gra:sso so. pro·gressivamente.' Il 1p anor e.as di poco ing·randito, di consistenAlla pe·r cussione si I1ota la scomiparsa delza dura, è cos1Ja rso anch 'esso <li piccole chiaz~ ze grigio-bianeastre a venti gli stessi caratteri 1' aia epatica .e di quella siplenioa e la 7pres eJ1za di quelle che ricoprivano I.a superficie del te~ cli le ggiero versa{ne,n to libero n.el cavo ,peritosuto adi•poso ad·dominale. Alla sezione si nota neal. Nt1lla si rileva all 'esam e dBtll'ap:para.to che sol'o su di alcun e porzio·n i Ila struttlrra car:diO-J)Olnl·o nare. La rpaziente non orina da 24 ore e colla •Sirinigazion e no•n s i riesce ad normale dell'oir gano è con seryata. Slll r esto, invece si. nota no chiazze d'in.:filtraziòni e.mo·restra:r·re che qllH lche g'o·cci a di orina . ch e no i l cì p·erm ette di farie a lc11 no scandaglio ~ul.1a. ragiche e 11a presenza . di numerose altre chi azze bia n c•o-grigiastre. i.rreg,olarment e distrif11nzionalità renale. . ~ P er ql1anto le condizio.n i d.elJ:a paziente non buite. Fe.gato e mÌlzlai alquanto co n•gesti, del resto ci faccia11·d co11ce.p ir{ nessu11a •S1Per anza si denormali. r,ide. ;iJn a r ticiilo mortis di o~pe rarla subiÌo. Nessun segno di calcoJ.osi eipatica o pancreaPrevia naI·cosi etero-morfinica 1p ratico un'in \' erticale mediana c:hs dalla sirufisi ip•u - tica. cisione , bica risa1e in alto fino a diu e dita trasverse a.1 Reni con grave nefrite pare.n·chimato·s a a-cudi .soipra 1d1ella .cicatrice ombelica1e. Aprpem.a ta. Nulla di notevole n.egli altri orig1aini. inciso il pe.ritoneo fuoiriesce una discreta quan- ' tità di. 1i~uido .g.ia llo ~~~.co -~el qua:le nu·ota~o ) L a sintomato•l ogia oon cui .si p1Tesent~ la pa~ n11.me! osi ~etr1~1 1'.ìh r1no s1 g1a1llastr1. Incontr o ziente n on può Iarci 00.n1v1enl're con gli autori qu1nd1 subit o 1 ep·ipl.oon formante una massa . h .1 d orbos in na. ·t 1 aggroviigliata, di con~istenza «fibrosa, di colo- I ql1a l r1 e·ng.ono 'c· e I ~u.ru .r o m o - . rito e<Tiallastro ' aderente n1d un tratto esteso di rola .è così b·en ·caratteiristioo d·ru permettere d1 c.olon tras,·erso, in preda a;d un p roces~o non fare una .diag111osi di prob abilità. definibil e col :Semplice esame i:na;O!oscopl'co. E · intorni eh~ oroinariamente si danno 1 Allo11t anate le a derenze e1J>iplo1che esploro eco s . . . _ . J•HJppendice e gli organii .del piccolo bacino e . come caratten·stic1: 1° Il dolore con .looaluza, non noto alcuna 1a.1 terazione id i eis·s i. Non tl"élic- zione epigastrica; 2° Ass.enz·a della difesa mucia di torsione o di t11m.ore dell'intestino, nioo scolave· 30 Iootermia · 4° Il c·ontrasto del.la ec. ; 1 gr~vità delÌo stato generale con ~ntu.mori in altri orga~ii. ch e ~ossano ,1col m~coanismo della comp1~ess1one spi egare~ occlusione. cezion e 1
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ÀXVI I,
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44]
SEZ!ONE- PRATICA
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-
tomi obbjeittivi relativamente lievi; 5° La non la ma1attia .._si p1resenta in mo1do acutits.s imo completa chiusura 1dell alvo. I co11 dolo'li violenti ,diffusi a tutto l'addome Nel ca,so nostro, si ·P·Uò 1dire, questi sintomi eruttazioni, ·vomito éopioso e continuo, chiusu man,cavano quasi t11tti. L'ammalata a;veva vo- rcl.•dell'alvo, meteortsmo accentuato e co,n uno 1nito continuo, ostin.ato, ·eruttazioni, singhioz- :-,tato grravissimo di collasso (fa,ccia e1d estre·m i zo, ventre e.normemente tumido, dolentissimo tà fre1dide e cianoti,che, ii:»ote.rmia, poJso picco su tt1tti. i .quadranti ·SU ·cui la palp,ae;ione de- lissimo, freqùentis\>imo, ecc.) diagnosi è as stava vivissima dif ei~ a muscolare, polso piccò- i.Solutamente imp·o ssibile e non si può peillsare li..ssimo, f aeies periton,e ale, l' emissi<>ne del le che ad un'qcclu1sione intestinale. o a.id una per feci completamente arrestata e n eanch,e con forazione. La diaign.osi 1div,e nta l)iù age1Vole. nei enteroclismi ripetuti si tpotè ottenere la mini- casò ·Si riesca a niotare u.n iumo•r e pancreatic10. 1 ma fuorus1cita di gas e . di contenuto inteistinale. Così una raccolta cis.ti.ca od un tumolI'e che .svi, Come si fa a r1on pensare ad una peritonite l u·p ipatosi direttamente in av.anti neJ·l 'interne da perforazione o ,a.d un'o10clusione intestinale? d ella cavità dell 'epiploo1n e face11do sco mparire ' Il sintoma •Ch1e dà .i l Lund pe.r la .cliagnosi questa ·cavità ·SI>in.ga in a lto lo stomaoo verso ' dfferenziale è basatio essenzialmente •SU fatti il fegato e distenden,do i1 legamento gastrosubbietti'Vi e q11in di per la ,sua variabilità è coli co raggiu11,g a la ·p a rete anteriore de1.1·a1ddopoco attendib:i!le. Egli diete: nella 1peritonite da me oi,rcon1dato jnreriormente 1dal colon, può far perforazioille di un'11loera gastrica il dolore e-. pensare· ad un'affe Lione irufiammato1ia o neopi.g astri 00 è più intenso ch·e nella pancreatite, plastica del pancreas. E qua:qd·o insi eme a quecosì urn 1dolore lieve alla pressione proifonda sto tumore si posis a notare l111 difetto di funziostariebbe p8lr l'infìa.rrrmazione del pencl'!eas, me11- - 1le dell'organo, c-0me la steatorrea, la glico sicL1tre un 1dolore inteTus0 ad una p,ressione moid e- ria, l'azoturia, la diagn·os i di vi1etne1 sem'Pre ptù rata per un'1tZc·u s. probabile. P11 r tro!pipo però la . p CiSizi-0ne amatoPer esclt1dere l'occlusione i11te:stinale, altri n1ica dell 'o1~gapo situato pro.f ondamente nella auto·ri insistono sulla man,c anza 1del meteio riretrocavità d ell 'epipJ01on e gli stretti i1app·orti smo, ,sul}a poca insistenza del v·omito, st1lla di vicinanza di esso cogli organi s.plancnici !faninieom1pleta chiust1ra dell'alvo. Nel ,oaso nostro, n o facilmente confondere i sinto1ni derivanti d :l • l'ipeto, nU'.lla di tutto ciò. Il ventre JJre se·n tav.a u11a pa11cr,e,atite con que1Ii conseguenti a p roinvece un notevole meteorism10, il vomito era cessi patologici degli organi vicini. Così il docontinuo, ois tinato, l'alvo iperfettame·nte chiuso. lore Iocalizz,ato a ll'epigastrio, jl vomito, l'ittero, a feci e gas. possono riferirsi ad alterazio11i dello'. stom~co, Ed amiche l'indacanuria segnalata clal Kraft dell'intestin.o, del fega.to: così un' tumore sviè un sd.nto1n1a di scar.so valer.e, sia perchè es;so 1uip·p·ato1si !>"I'Oip,r ic al ·diso tto del fe·gato i·l qu,a.le si manifesta anche per cau se risiedenti in altri per gi t'n ta può troivar~i jngrandito per ·eipatite organi, ,s ia per I 'incerto ,sj,gnifica to che esso interstiziale da stasi biliare dovuta alla c101m ' può aNe1re; s.i può inf·aitti metterl~)l in rap1porto -p.ression.e 1d el tt1more pancrentioo •s ul coledoco o colla sterooi'emia consegu·ente .all'occlusione s11ll'a.mcp1ol:l a del Vater, 1p.uò far pensare a,d una intestinale · più che coll ' affezfone1 panicreati.ca. affèzione epatica o ooilecj.stica, così altre volte Noi quin,di riteniamo col Robson che nella il tumore svilnpp1an·do1s i sotto l'arco costale di pancreatite emorragi oa i sintomi sono così in- sini.s trn. si mette in r alJroorto imm e·diato coJla dieterrminati .da renidere 1in1\!)1o s&i:bile la diagnosi. milza e, confon·1 endo lia propria ottt11sità con Non ~,enza ragi on e il Kurt al · XXII congresso quella di quest'organo, ci orienta ver.so un'.afdellla società tedeisca di chiru]'gia ·d iceva : non . fezione srp lenica, come su·ccesse a Trombetta co·n osoo casi nei quali 1a di·a1gnosi fosse stata eid a Gol1ld. Altre vo e an·cor~ comprime,n do l'u.retere ed il rene })ll dar dolori nella refatta prima dell 'ope1·azione 0 della necr10:~1copia . Io ored 0 però .che l'anamnesi .p ossa molte gione com 1p ressa, ed alt razione 1della S'e cr·eziovolte in diriz1z are i1l gi.u1dizio cli.n ico. s 'in aag hi. ne orin1aria ooRì da fair pen,s are aid una idrose i l malato ha sofferto mai di litiasi biliare, nefrosi intermittente, come in un caso di lVlarj ani ed in ll·i l altro d 'Israel: ca.usa freq11ente di pancreatite, se è stato rn:ai 1 ' Anche quando esiste un tw1liore p1an,c rea t ico itt&rico, se ha avuto delle , c0Jich1e eipatiche, si qt1indi la diagnosi è d ifficile .e 1potrebbe esser insii~ta sulla se•de princi1pale del d•oiore che in causa di pancTeatite .l'amm.aLato localizza so- rischiarata solo dalla puntura esplo.rativa. Ma pratutto in vicjnanza dell'ombeli1co, un poco a.J qt1esto mezzo diagnostico decisivo è sconsigliadi sopra ed a destra; s'interroghi se neù.le p,ro- to perchè J)llò essere cal1sa di erriorragin. interbabili crisi .p aissate il doJo.~e ha conservato la na, pruò ,dare o.rigine · a fatti peritoin.eali (Kostessa sede, ecc. Ma cp.1•ai!ldo, e-0me n ella. nostra cl1er, Kl1ster), ed in-Oltre, siccome lo stomaco è paziente, l'anarr111esi è '?erfetta.mente mt1ta e sitt1ato ·davanti al pancreas, può essere es~o1
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sto a perforazior1e, corne pensano Karensky Rotter . . C·on.olude11cl o : s1 p11ò far.e tm1a ·diagno. ·i di l)robabi1ità qr1u11do si riesGe a l·o•calizzare il dolore e la dife sa 1nl1.scolare ua1 uooo al di sonra ed a destra delrombelico. ·q uando si rileva un contrasto d~lla Pccezionale g·ravità d.e.Llo stato genera·1e con si11toimi obbiettivi relativ amPnte lievi, una ci·anosi inte11sa d·el vi1s o ed un'ipot~ r mia llotevole, si·ntomi qu.esti a c1ii in q11esti ultin1i t empj s'è v ol11to dare gra nde importanza ·:u.a ndo infine insieme a.1 s intoma di Kraft (inda canuria) si può co.r ustata;re un difetto di -- f Jnzione pan1creat i ca (steatorl'ea, gli~'01Scuria ed az;oturia ì . Se PtOi i1ell' anf11nn·e.si l'jsl1lta cl1.e i1l paziente è andato i1el ]'.)assato s og·getto a rioorrenti ac cessi di dolori evigastr1ci , accompagnati da vomito, ittero, ecc., e coi sintorni s11rrif·eriti si riesce a l oca lizz.ar e lln tun1ure nella r.egione su·p eriore . dell'addome tra l 'apofisi xifoide e 1'01r1!be:lico al centI'lo 1clel quale i.I 1su ono di p er cussioin .e ·è ottu so, n1entre a·l ia 'pe1rifeiria è timJ)ft.n.i tico, e se dilatando lo stomaco con gas ri co11osciam o che coll'.aiumento ·di volume di ess.o il t11more vie11e i11 p3.rte ricop erto .eid insuffJa11jn' alto e fa dimid·o il colon qtlesto si .siQosta i1uir·e così l'otiL1sit.à .aissoluta del tumore .. lr.a dia.g·nos.i s'impone. l\Ia. quando) com,e nel c.::\so nostro, non esiste alcun t.l1'mo.r e e l a malatti,a si n1anifesta acuta1n ente •C•on d olori di:ffn si a tutto il ve11tre, \' Omito ois tjnat.ò, tensione en.orme dell 'a:didome, alvo cl1iuso a f.eci e gas, facies peri· to.neale e sinton1i gravjssimi cli coll asiso, oon si l)tlò pensare che ad un'occl11sione intestin~le o ad una perito,11ite ·d a peT.forazione. E la di agn-0~i •S pesse volte riesce d jifficile, co•m e è .suc·c e.sso n noi, anche all'.atto operativ•o. Ne fann·o fede j oasi di '~'o lfram e di altri valenti ·C·h irut.g·h i. Per c11i è c.onsigliabil·e, prima di chiudere il ,·eritre (cosa ch e fu ·da n oi ·erronea;m.ente trasc11r.ata), di '?l'elevare una ce.rta quantità di licr111dQ, cl1e quasi ·s1errtpre si trova libe'ro n1e•11a cavità pe-rit oneale, e 1sottop·orlo a convenie.nte e..sarr~e a .scopo diag·no.s tico, Basta infatti, come consigliamo alcuni autori, filtrarlo per otten.ere 1111 liqui do lim.pido• di c01orito giallastro1 in• -cui si !1'011e ·dell,amido a digerire in t ermostarto a 37° eid il giorJlQ d·oip o decantan1d.o i1l li1quiid·o si ottiene col i'.)roice sso del F ·elhing· e ·C-Olla f.enili.drazina un'intensa reazion1e de1llo zucchero, che può eisser decisiva per la diagnosi. 1
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~ [ANNO XXVII, FASC. 41.]
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Un qua dro C'1)~1 gra\ 1.e e cosl osct11'0 l1a attirato l'atte:t1zjone cli n1olti st11.d i osi, i ql1.ali con l a vori anato1nici ·e sperimenta li ·si sono dati aid i11·d agar11'e j a ~:Jatogenesi, ehe, malgrado ciò.
ri1na.ne a11cora i11certa. Il primo a formulare 1 1Lna teoria, al proposito· fu il Balzer e dopo ·d.i lui. Il Chiari. _'i\mbeidu1e p•er 1clivers.e vie ve·n' 11-er·o .alla ,s te·s sa concluB.io11.e. Il Balzer difatti attribuendo la t1 ecrosi d el grasso intra- e peri'pa·n crea tj co ;),1J un, es11benan te proliife":'azionr. abnorme del tess11to adipo·so, .che port~rebbe n.lla morte çlelle. cellu.le cen,t rali d·ei1 foic olaio l)roli1"erativo, ed il Chiari attrib1Ue·n1d-0, 'i.n ve.ce che ad un~t proliferazione, ad ti·n a de1genèTazi one delle rell11Je adipose, si trovarono d'·ac-· corclo nei rite11ei-e che la m a lattia n1on avesse n lrun rappo1·to 0011 l)ancreas e che f()SSe pri1nitiva tdel grasso a·ddomi-nale. Contro questa teoria insorse 1d.a~pprima il Lang·he~a -. s, e q·ui11'(:i i il Fitz, i quali insieme attribnjror1·0 la malattia '1 l·eisior1i pan.c1·e atiche, mu queste pe~· ]l p r-in1 0 era110 .d ov11t e él: batteTii, pe1 il secondo ai fe rmenti pancrentici. Co·s ì sors·ero due nuove teorie.: la teoria batterica .e quella feJ·n1e.ntati\ a. E queste due t eorie, 1p er quanto il Leitz ed tl Fraenkel vol1ero an.cora 'mettere i:r;i o·n o·r e la vecc•hia te·oria del BaJzer, rite,n endo che il tessuto adinoso addomin.ale fosse il' iPrimo aid ammalarsi, 11a.11.no con diversa fortuna dominato le osservazioni d egli st11cliosi •su1ll'ar..gomento. La teoria baitterica f11 so·sten11ta da Bon.fick, l)i·eckhoff, Fitz , ~Titney, i quali coltivan1do 'i pr:oi~·otti di necrosi troivarono a lcu.ne volte J.o ~tafilo:cocco , alt re volt.e il bacterium coli, Slll q11ale richiamò ~ · J.ttenzione svecialmente l'Hlava. lVla q1testa teoria fu dapprima di .scussa e quin di mes.sa in di1bbio con larga bUJse s1)erim·entale dal Langl1erans, Hildebrand, . Flexne.r, WjJlia1n1s, .finchè do·pO il l~voro del FranhaTt nel 1902 sj può dire ch·e co1m inciò a trrumontare e fn me.sisa in onore quella ferro.en ta ti.va. Que.sta fu .d~·fatti appoggiata da l1na se rie n11merosa di esperienze ç.h e si possono divtdere, seco11.d o H·e.ss, , in quattro gruppi : · 1° J.niezioni 1i grrus•so nei ~dotti eiaJculatori del p anc reas (Hess, E·ppinger, Guleike, R o s s• bans) . 2° LegatuJia dei dotti escretori .d el panc r~eas (Lombroso, Rosenberg, Hildebrand). 3° I niezione di bile n.ei coindotti escretori d·el cane (Gu1eke, Flexner, ()pi·e). 4° Iniezione nei d,otti contenuto du•odenale (Polya). P er Hess il fattore principale del quadro morboso è dato· dalla · steapsina, la quale non ha })isogno :di essere attiv.ata ed agisc·e appena viene in contatto col grasso. P c.lya e LeydPl inrvece att1 i1buiscono im.p ort étnza maggio,r e alla triipsina, la quale inattiva. 11.on nuoce (Hlava), m8 ch e invece attiv,ata \
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d eve far m €raviglia se la m aggior l)T\,rte de gli clall 'entero1cl1inasi oppure 1d ai b.atterii, da certi auto 1i aveva creduto fino a , 11on m o.l ti an11i fa sali o . da 1sie1'0, pr.o.d urrebb e un'a-uio1digesti-0ne che non 1si .doViess e. o·p erare i1elLo, stadio a1c t1t0 del pancreais e la 1steatoneS?ii'·01si sa:rebbe l'efde'lla .malattia, ma solo n<el s etc ondo sta.idio fetto <liel.la, ·scissione del grasso operata dal s11.b-acuto o .oronico. iVIa. ielaochè l 'Jl.a l1Ste·d e suioco panCT·eatico, versatosi f11ori 1deJ.la glanl'Hahn otte11net·o L:·Oll'interve·n to oreco·ce clue d-0la p,e l pro 1oes~so s11cidetto di autoid igesti·o ne. • • • 1 una terza teoria ill QU·eSti ultimi te.ffil)i av·am,.. gt1arigioni, questo criterio, d.i -aste·n sione• Si ·ar1zava, il Mar:agl~a.no. Egli, p llr ,001mbatten1do dò ,. modifìc·a111do, finchè lo· stesis·o Bergrpann, l'origine bat.te,ri·ca della malattia, l1:0n la cre·de che era u.n o ' dei •so1stenit0Ti d~l rioli me taridovuta a prodotti .-di autolisi 1del panc~eas (sa,.. gere _n ·e1 perj·01do ·acuto del male, mutò la pro- . poni, fermen1ti)' uia aid un ·Compl•et&SO di propria opi·nion1e.. Nel 1895 infat'tt -0pe1rò con &llCdotti tois-s:i!ci svilupipatisi fra i fe.rmenti pan- ·cesso llll caso 1di' ne·CI'Dlsi acuta del . pane.ras e creatici eld , il gras·so a;dd1om.i.11ale. I:pfi.ne più ven11e rall a ·Con0l·usione che l'inte-r ve.n to pre·co1 ~ec,entemei11te il Niosi, prende.11do le mostSe dai ce può p-uev·enire 1'11lt.eriore 1SvilUJ}r>arsi delle • lav-ori 1srpe1~imentali .del Polya, Hlava, Wi1lia.m conseguenze: necrosi e .s1l1p1p\.1Tazi>one. , e id i F.lerxener, 11a fatto. una serie di es.perien,.. 0.T mai è stabilito che l'i11tervento .i1on soft.r e ze, di cui. alcune n on ten.tate ·da altri a uto·ri, alcuna co·n troinidj1ca:zct.0:11e ·eicl è il so!1o· n1.e~:z10 ·Che 1 e1d ha rischiarato -molt.o la qiuisti·one.. p11ò dare u ·n a probabilità di ·g t1a:rigion.e. D el reEgli in un,a s erie di es;i)erimei11ti h a iniettate sto nella mag.g~o·r parte de1Je voJte, co·me nel" nel dotto pancreat1co w 1a n1~.scela .b atte1rtca otca.so nostro, l'operazione ri.0!11 vie·ne~ lleanche ditenufa unen•do a parti eguali oolture aèrotbic:he s·cu•S·s a, poichè i pazie·nti si preise·n tar10· co·n una ed ana~r<?biche ·d i 1co:qtenl1to intestinale, ed in ~in 1 dro·me co~l. nettan1e11te peritoneale e ~a 1dia11n''altra serie invece ha in.i etta to ge•rmi vi1r ugn.o·si di O·cc1us1one· o ·d i i)e r:f·oraZi·o·n .e intestilenti ]solati ·da l esioni chirurgiche· (bacteriurn, nale: ur.1ica .p ossibile in queste oontin·ge.n .z,e, no11 co li, .s tafilococ.co, st1·eptoco 0co, • eçc.) . lasci a n dito èvd e sitazio1rli. A11·e.trto il ve11tre e In am·b édue i casi ha avu to risu'ltato n·egativo precisata l'·orig·ine pancrieatica ·d ell'affezion ,e ,dà,l ed l1a potuto esclu1dere in m.oc1o asso1uto che il · licp1iqo s.a.n guinolem.to che esce ·dalla fe·r ita la11rocesso mo·rboso possia .avere un'ol'igìne batte- · parotomtc.a' e .dalle' ~f).ratteristicl1e maochie di rica. . ._ cera ·c1he si v-ed·on10 sull'·e·pj_plo on ed altrove, .sie . ' la cosa è. ap;p.ena po~·sibile si de·ve m etterre aJl.1iO Con un'a.ltra serie ·di es1periein.ze poi, ·p ro•cLuscoperto il pancrea:s proee.den·dG> preferibilment.e cendo u r1a fisto.la ·p ancre,a tica interna e q·u in1di p.er 1a via 'Più "an:upia e 1!Jiù b.r .eYe attraivers10 il un ve.r samento di succo panc1·eatà.1c.o ne1la. caività lega.m ento gaistrotc olic,o, se:co-i11do inse·gna il peritb·nea1e ,col mino·r trauma 1 00,ssibil e in al, ' Kronlei.n eiel il Durante. Q'lialche vo·l ta però ' . cuni .c asi ed in altri invee-e c,om triaumi varia1 può · ess e.r e jn1dicata Ja. via trans-meis:ocolica o b1Ji (oontusioni, .schia·cciamenti, Jaceraz.ioni suquella ·attr.av~r.s,o. il piccolo epirploo·n (Ìrigo·m i, p-e rficiali B pro.fon,d e ·d e.I pancreas) h a avut.o 11a Bo·eke·l,. K·o.r t) .se la tu,me fazion0 pa11·creatica· si 1 p•roduzione · della steatonec1»osi in :p·r .o p,orzi·oni ".)r~1senta 1 pi"ù. S})011gente i11 qtJ.eis te re.gioni. Al• più o meno ~st~se, e l~ sintom atolo:g ia :pre- . cnni autori riico,rise1io al tagJio lombare. Ceicsen.tata_ d·agli animali idi esperimento è qt1a1si cherèlli inidi.cò 11na via tra11s.ple11rale, l\lla-y·o ~ile a 'ql1ella de·l1'11o·r no.. Robso11 .un' in.e isione i1el fl.a 11co p.e r opel"'a re Egli h{:t pio tuto c.01s1 venir.e a .o onfermaire sem~ extTaperit?pealmen,te. Ma q11esti ultimi me1topr·e più I ' ass·erto che la .ste.a..toineicro.si è lln rprodi va.n no . -presi nat11ralm=e11te in ·COnsiderazi0 ne ' cyss.o di natura. c:hi•m ico dovuto unicamente ·al- .so-lo· in · quei casi. · rari ssimi in cui isi PUè pril'azione del succo panc1--eatico . m·a d.ell'atto. ope.r ativo . stabilire l'-0rigine "panEssendo stata mia intemzioine · di tratta.r e il creati.ca 1dell'affezi.011e. · Sco~;.erto il p.a:nc~e.a,s lo caso solo da l pu.n to di vista cìinico no.n h o vo- si drena dir·etta1nent e in m·o1clo che tutto il secr1eto flt1isca alJ '·e1sterno, 1com1e .c10.n 1siglia il . luto che fare una ra-pida rasse.gna ·delle te•o•r1e p iù in voga .sulla pia t9g·enesi d,ell 1 affezi one se·n - .von Haleis er·" senza che possa -cois ì spa.ndeJ'ISi za a:vere la. ·m ini1na pretesa di p·render:e.i l e mos- nie l cavo·p1e,rit.ç>ifl·eal1e. Si eiff1ett.11a quindi lln ta1nponamen-Oo, sia clella grande che della pi.eicQ.Ja se ·' 1al mi.o c~so per far çrittch e e 1 deduziO·n i. fo~ea omentale att.ra,re1~0 il ines oc oloni traf-Io traiscurato qui·n d·i . a bella :po1sta il lato &pesve.r.so. · rimentale del c.a·so 'a ttene·n d.omi rigorosamente "a ql1ello clinico .. Passo quin.d.i alla parte cuSi deve drenare é t amo·onaJ.~.e. rativa che mi ·sembra cl a1 mio nunto di vi~ Col t~mpona1r1ento, . dice l'I-I al.eser, ottenia.m-0 sta di .ca'Pitale impo1rtapza. t1na 1~api·d a d!e•l i1nitaztone del ·foco1aio. morbose Dato il d.ecorso violento d·el11"affezi0'11e, la .g ra:n- dal).e rparti vicine, ,col drenaggio assicUJriamo Llelle fa vo.r·e~voli 001n 1dizioni. cli' def:l t1sso v er so 1 ed.e tende11za d.ei. mala ti al coll as&o e la mancanza di una in:qi·cazion e O'Y) eratoria 1defi·n ita, n on sterno. .t\.l·CUTii autori consiglia no di nratica re 1
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delle incisioni s.u l CO!l>O dcel pancreas, ma esse non sono co.n.~ igliabili, ·sia perchè inefficaci e sia nercr1è ind·u coino il iJerj - èolo di un' emorragia grave. È p,iù consiglirubil<3 scaps1ùa.re l'ol'gano 1per diminujrne 1a tensione. · Alcuni autori, preoccupati ·dei fenome~i ili oc1cl11sione intestinale inerenti alla malattta insieme al ·drenaggio d·el pan1creas, hanno creduto ,,..., 01pp ortuno p.r a ttcare la colosto·mia. Ma oran1ai ·è risa:puto che quei fenom.eni no.n 1dip-en1d o1n.o dia un 'ileo, ma s.0110 ·1·e.ff ett.o d '.? 11a g·r;a ve intossi-cazio11e, per cui questo intervento non ha trovato •s egua,ci . Speciale im1Jortanza va ·d n ta q,lla cura pois t-op·e rativa, poicbè l 'allQntanam·e11to d ello zaffo nei .casi <li i1ecro1s i acuta del pan·creas p orta seco g r a vi pericoli. Difatti in ogni forma settica pe:ritoneale si 1può contaire sui processi adesivi della sierosa, mentre nei ca;si di ne.er osi pancreati_c·a il ferm.e,n to d!igere.n te della glandola ostacola qu·esta tenid enza adeisiva della 1s.iero.sn, peritoneale, peT c11i bi.sogna tener conto di q11esto fatto nella cura -po.st,,operativa. · , -
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L 'Haleser a queisto pro'Po1sito co11sigli~ di lasciare in pois to i tamip·oni sette g.i orni, cambiando quoiidianam1ente la medicazion e sup·erfi:ciale. ....\1 ·Settimo giorno egli comincia: a smuoved"e i tamponi e .solo al 10° o 12° giorno Ii estrae 1del tu.tto. E g11. ino'.ltre, co n.si.derand'o • che nej cnsi 1cli a.bbondai1te secrezione questn. si raocog·Jie copiO·sar(lent.e dietro 1 tamp~ni e produ ce cos ì no11 sol o llna ritenzione, m a . una recidiva 1clella malattia, '?Oichè può co•si diffo11dere il pf!ocesso nella proifondità, attribu ~sce a cruest'l1ltimo fatto g l'inst1ocessi avl1ti da molti. a11tori. 1
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R . .Sulla così detta n ec ros i grassosa del pancreas. - .:\tti de.lla R. A ccademia me dica di R oma, 1901. Se1duta del 21 no,·. 1901. BALSER. , -irchows Arch., 1Bd. 90, 1882.
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Il dr·e·r1ag·gio ed il tamp1one quin,di 1devo·n o eiss.ere lascia ti irj sito P·e r un teim p.o maggiol!"e ch·e n 1elle altr.e a ff-€zioni ·p·eritonea:li. ,C·osì si evita anche l'altro pericolo a cui espone il preco cp cambiamento d eig li· zaffi: l 'emo·r ragia dei tes\$uti necrotiç.i e speoialmente dei g·rossi ·va.si ero•si.
BIBL,IOGRAFI.t\..
FASC.
C. Eine malcro und rn,ikrochemische Reaktion der Fettgewebsnekrose. - Vircho\Vs A.r ch., 1900a Hd. 161. BENEKE. Deutsche m ed. \.Voch., 1904, n. 36. BERGWANN u. GULEKE. Zur Theorie der Pankreasv('rgiftttng. l\Iiinch. med. \.\.?och . 1910, n • 32. BozzoLo C. Un caso di necrosi gràssa con necrosi tp,an.creatica. - Atti deila R. Acc ad . di me1d. / di Torino~ 1904. BONUZZI ~ VANZETTI. Paricreatite acuta deqe.nerativa a tipo e·m orragico. - Atti delta R. Acoad. meid. di T·orino, 26 1;ennaio 1900. CEVIDALLI A. e LEONCINI. l~iCe'l'c/ie sull~ olte'r az·ioni cada11ericlie del Ptt1icreas. __,. Lo Speri mentale, 1007. pta1g . 565. EPPINCEn - H. Zu1· l:'atJiogenese der Pankrea~ fettgeioebs·J?.ekrose. - Zeit~chr. f. exp. Path. ll . '1'he·T. . 190G. , FLEXNER. E.r;periniental 'pancreatitis. John s Hopkins Hosp. Rep., VoJ TX. HLAVA. Bull. intern. ·d e · 1'Acad. de Scienc. de Boheme , 1898; Arch. Boheme. 18g-0. 4. JuNG. l)iss . .Gottingen. 1895. ISRAEL. Deutsch. m ·e·d . \Voch., 1900, Il. 22. ì ATTES L. La i•atoqen.esi della intossicazione pancreatica. - Pathologi.ca, 1912. 1° ottobre, n . 94. In. Sulla ·attivazione del, secreto pancreatico. Archivio di farmacologia 1~erimentale e scienz.e a:ffini, .vol. XI V, 1912. lD. Sur l ClCtion to.r:ique dit S'llC panc~atiqile . Arch. itla.I. d·e biologie., 1912, pag. 415. MARAGLfANO. Le cause della 11iorte per necrosi pancrecttica. - Il PoliC'l inico, Sez. C11irurgica, 1912, ·p ag. 49. GESSNER _'-\. . UelJcr Panl~r easnekruse . Zeit~chr., f. Ch~r., Bd. 51.. 1900. POLìA T . Die .Wirkung des 7.'rig psins auf das ze_ be·ncle Pankreas. - Pfli.igers A1ich., Bd. 121. ROSENBERG . .P-flu,ge11s A11ch., Bd. 70, 1898. MARTINOW. Chirurgie des Parnkreas, 1897. A.PIE. J ohns Hopl(i.n s . I-Io·Spit., R·ep. , vo1. 9° ; Johns Hopl(·ins Ho spi1t .. Bull,, B1d. 12, _1901; Amer J o•u rn. of the med. S cienc., 1901; Journ. 01f expe·r . .Nled., 1901, 5. OsLER. Akute Pank:reat·i tis. Munc·h . m 1ed. Woieh., n. 37, 1907. ROGER et GARNIER. To.'Xicité du con·t enu intestinal. - C. R. Société Biolog.te, 1005; II 388674, 677. LEITZKE. Wie·n . Klin. vVoch., 1905, n. 45. . BRUGNATELLI E. , Esperienze sulla patogenesi della sindronie di necrosi pancret;itica. Boll. della S'oc. m edt. -chirurg. , Pavia. 1909. CHrARI HANs. Prag. med. \\"'och., 1883-190-0. DIEULAFOY. Presse 111éd. , 1908, pag. 513. . FRUGONI e STRADIOTTI. Experimenteller Beitrag z11,r K enntnis àer Fettqeioebsnekrose. Ber]. Klin. \Voch., 191-0, n . 9. ' . In. contributo alla conoscenza delle cisto~tea tonec tosi. Archivio per le scienz.e m etd 1che,
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BENDA
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Consiglia pertanto di ·disiporre i drenaggi in modo. che sia .p rovveduto a l· d eflu sso com.p·l eto del liquido, ciò che si ottiene c.ir·con,dando con una corona di tam·poni i drenaggi cl1e ·d·evon o g·iungere fino al punto lJit1 brusso ·d ella ferita. Nel caso nostro 1s i dovette interveni re in· articttlo niortis, q11ando l 'infierma .a nuri ca, stercore:n1icn. ed in collasso n o.n ci dava n11lla da sperare. Non potem1no q11indi çbe ~v11 otare ! '&.~sudato peritoneale e tamponare.
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1910.
N. Con~rib'l!'t? alla con?sce.n~a
d
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eg i ascessi rPtror:p1ploir.1 da pane 1 ea.tltz suppurate - I .. a Cl in1ica chi r urgi:ca , 1900. 1?· 4 .. HEss ò. Experime1itelle fleitrage zur Aetiologie if Pr ·ParikrPas il'nd F r>t tg eu 1 e b sne~ro ·e. Mlitnch: m .ed. \\' och., 1903, n. 44. _ TSRAEL. l1e11tsch. m ed. ,,,o.eh., 1889_. n. : :> 1. . MARCHI AFA VA. Necrosi del qrasso peripa.nc·: eatico e del pancreas . Bollettino della Soc1et~ L3fci iana '.iegli Osp. di R oma. 11maggio189.J. GroRQANO
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SEZIONE P RATICA
Ueber · Fettgewebsnekrose und degeneration <ter L eber bei Pankreatitis haemorrha-· gica. - Virch. Are h ., B d. 165 , 1901. PIERI. R ivista ospitaliera, 1913, n . 1. SAvVYEl.. Some observatioris on fat necrosis. - Lancet, 1909. Sil\IMON~s . Zttr Fra·ge der disseminierten Fettgenebsnekrose. Munch. med. Woch., n./ 33, 1904. PANUM. Virchows. Arch.' ·~id. 35. PA UL. Boston Med. · .S ur.g . Journ. , 1894. OSER. Erkrankungen des Pankreas. - Notllnag0els spez. Bot. u. Ther. , Bd. 18. VERDOZZI. Sulla necrosi del grasso perpancreatico e del 11ancreas. -Atti dell 'VIII Riunione della Soc. I taliana di Patologia; lo Sperimentale. 1913. · ZuNz et MAGER. Bull. de l ' Aoad. ·de Belgique, tome · 19°, 1903; Mém. a.e l'Acad. de Méd. de Belgiique. tome 18°, 1906. ALBRECHT. P atholOgie der Bau chspeicheldruse. erg. der . allg. P .ath. Anat. , 1912, pag. 783 MARX.
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Non app.ena esplo·r ata l'uretra, fu formul ata u na progn.iosi di e·strema gravità. Entrambi gli' infermi fur·ono immecliatame.n te . operati: in ent·r.ambi l 'atto o~·rativo dimostrò che vi era u11a necrosi can.crenosa massiva di •S pave'ntosa estensione ahe colpiva le fosse ischio-rettali, gran parte del perin·eo. e un.a • parte delle. regioni glutee. Questa necro1Si che non iSi accoirnp.ag·nav.a a raccolta Jiiquida alcuna, che ayev.a s.coJ1ato il retto per un lun.go , tra.tto, e che di m -0·l t10 oltre'Passava i limiti chirurgicame.nte dom.inabili, bene spiegando il gravissimo quadro, rjç.onfermò la diagnosi e fece ribadire la estrema gra·yità d·ella pro1gnosi. Infatti, entrambi gli infermi morirono .ra pi aame11te in J;)reda a un.a s jndrome per eccel, • l eilza saproemica. 1
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Si s.i a Se.n.}.Pl'·e più che mai gua·rdi11g·hi e ri-
NOTE E CONTRIBUTI.
servati quando in un in,f erm·o compare u11 a sc.esso p·e rianale bilaterale. Si o.sservi bene .a lAscessi perianali· bilaterali lora lo stato· gene.rale~ e sj pensi sempre an·che..., • D.oitt. EuqENIO PIRONDINI. .. a.ll'l1retra. Si rtcordi cl1e non sono ·r ari. gli inferr11i che giungono a un alto grado di st~A non lunga d1stanza di tempo mi 9ccors~ nosi uretrale rilevando ben poco, a volte anzi di veder-e due infe•rmi in cui la diagnosi era nulla, e che non •s ono rari nepp11re qt1ei casi cc ascesso perianale bilater.al e ». Vi era, infatti, in cui 11na 1~av·entos.a imifìiltrazione urin osa tnda entrarnbi i lati dell'orifiziu anale, tra ,q l ~to s·orge benchè la sten-01si n-0n a.b bia r a;g·giUJlto e la tuberosità iscbif1.tica 1 (base della f~ J·Sa ,,, ancora un a ltiss:irn·o girado:. i&chio-rettaJe), un 1J::>locco di iillfiltraz1one. Si ri·cordrt. che vi sono d•u e ti:pi fondamentali ì\tla col'Piva un primo fatto : in cprr~i.spondi infilt razione llrinosa: denza di questo blo.coo la cute aveva .aissun.t o L'l1no è quello ahituale cleJla leggi.a periun as-petto necrotico, e dai punti coJliquati neale inferiore o d el pene: in questo tipo la fuoriusciva scar1so liquido te11ue cli aspetto iooinlì Itrazione part·e· da un punto ·del1a uretcR ' l'OtSO. ante-riore - da lln punto po sto quindi al di E lo stato ge11erale e·ra ben più grave _di qi1 a della aponeurio.s i peri1nea le me·di.a - · e ten- ' .quanto gener.almente si osserva nei com·uni de a in:va;dere rapi·d amente il perined antie~ asceStS1i perianali!! Non vi era febbre, ma il re, lo ·SGrotd, il pene, le, J'egioni inguinali. })01so e 1a resp_iraz.ione -erano freque11tissimi, i\Ia si ricoi:di che 'vi è 1111 altro tipo di inil volto e le eistr~mità lieven1ente cianoti.che, la fil trazio11e: tiipo magi·stralmente descritto da lingua aridissima. Uno stato di be11essere na~ Tillaux, e ,oco noto . Po.co n•oto perchè per farsoondeva la gravità della sincl:t'ome; ma questo t11n.a più raro, ma ainco~a più grave di queJlo f als.o bene.ss·ere era un.a• ewf 0 ria, e se a suo ah1tuale . tempo foss·e stato bene rtilevato, avrebbe cl.ovuto È q11esta la infiltrazi ·o ne r'h e p.arte dall':uretra inve~e cl1e velaTe, porre in ma.ggio1"e evidenza l)OSteriore - da un p.11nto 1posto CÌUiridi al di là tutta la gravità della sindromie. della aponeurosi perineale media. In cp1esto tiIn entram1bi gli inteirmi il pe~in°eo anteri·ore po, la 'fnfiltraz:iane -- com-e di1ce Tillai.1x « ... inaveva un aispetto del tutto normale. Eppure, VFl.de la porzione anale del pe1ineo e le fosse malgrado .ciò, n1algradi0 Ja a.n_amnesi. m11ta per j,s chio-rettali, 1Sicolla completamente il retto; e l'uretr.a, pensai. ·1subito a una infiJtirazn.o.n e uriascende più o mieno nella oavità peJvjca. Il nios.a: la bilateralità della infiltrazione e la , pene, lo scroto e la r>a11ete addomiT1ale rimangravità dello stato gen erale d-0vev·a n.o imporre gono asso·ì utamente intatt1i. Q11e~tn ,,arietà di questo sospetto. infiltrazione è . più .grave di q11elJ a. che ::rvviene 'L'esam·e dell'uretra dimo.:trò .che entra.mbi nella loggia inferjore o del pene; h a 11n decorso gli inifer.mi erano ristretti, e nell'uno passò a subd·ol.o e di solito non è ri conosci11 t a se non stento un.a, mtnu·g ia cl1e permìi1se l n ur·e tirotomi a ·qI1a ndo i · guasti so.no irrimediabili. E dunqu e interna imm ediata. , ben difficile oomhn.tterl a anche a l sno inizio ... » . J
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POI,JCLINICO
Spe.:·1sissjmo questo t irpo di infiltrazion·e ur1; nos-a. si mardd:esta a on 1dato m omento con unn. infiltraz.ion e a.i due lati d el1'orifizio anale. . Di fron t e a tale lesi o.n e pen$i dunqu·e seimpre . il medi co a 11n a infiltr.azio n e 11rinos a di origin e. sup eri or e, specia lmente ·se• <:a11s e ret tali ben definite no11 nossono es ser·e invo·cate. Osservi bene 1o stafo g~en.er.a:le,' e acc~ntui i sospre tti se rileva q11aloo.s a di grave e poco spiegabile. Comunqu e, riohieda d i l1rgenza l 'inte·rvento del ·Chirurgo .e .formuli int anto le oppo·r tun•e riserve progn-0 stiche. S·e v.orrà anda·r e più in là tanto megllio ancora, e s e esplorerà · la uretTa e tr.oyerà una stenosi p ot r à fa re la diagnos i esatta e richied·ere .di urg·en.za l'in t ervento del chirurgo dopo di avere formulato una progno,s i di est:vema gravità, se non assolutamente in fa11sta . 1
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OSPEDALE CONSORZIALE DI RONCIGLIONE.
Sull'anuria rifl.essa calcolosa· per il ·dott. ARMANDO
direttore-c-hiru:rgo.
SALA·,
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A.. . M ... , di .0-runi 4.3, do·n na di casa, da .caprar-0la . eonlugata. È s ta t a s empre bene, mai m,estruata, l1essuna grav~danza. N·on lues. Il L'autop1sia eseguita parzialm:ente c0.nferma 1° giu•gno· 1916 fu presa tmp1rovvi·samente da C! nto dall'e.sairne obbiettivo est.erno si e.ria stallfi violeinto .d.olo re; .al fianç10 destro, imvie.diatamente rseguito da vomito. P er alcuni giorni b.il J'° ·circa l~assenza dell'ute·r o e· ·de.Il.e ovaie. continuò ad accudire alle SIU·e .fac cen·de. ·Il doCO!ITue si era so:snettato, il réne sin1istro manca; . lore non si irradi.ava ; 1:>ote.va urinare -e. l'alvo ma:n.can.o anchie i vasi r.enali di s1nitStra e la • era ap erto. N.on febbre. surrenal.é. Il ·r .ene de~ tro è di grandezza dop;L '11 giu.gno 1916, 01s sia circa 1r0 giorni do1)0, . ' pia del'la norma1éi, trovas i in posizione lombosi .~u.resentò all '.a n1bula to•r i·o d·ell 'o s:p .edale · ·di Ronciglion e; iwiscontra i: una tumefazio,n e dojliacà ~e con 11 suo pol 0 •Superio·r e aderi·s ce forlente. a li1niti ind.istinti, ch·e occupava la regiotemente ,alJai testa ·del pan.cr.ea:s, 1e al .duodeno. 11e lombo ili.aica destra . L 'inferma ri.fìutò il riIl parenc.hima non è a.1te1rato e si mos tra vuoto .,covero àll'o.sp e1da'le e to•r nò in casa dove. •re·stò di sangu,e. La pelvi contiene qua~che ce·n tim.eper qualch e altro giorn.o, m a ·p ersi stend-0 il vomito .ed il dol·OTre ven.ne poi ricov erata. tr.o cubo di urina tJolor terreo, e l 'interno di Esame obiettiv o. - Donna robusta, .statura questa · è zigrinata di 1sabbia e renella. L'uremedia. ,sviluppo s cheletrico e musico·l are rerg otere~ che però ha un angolo di inserzione n-Otrlar e. lingua s ecca a rros sata, fac cia non soff.emaie, è di •Calibro qu.asi dorppio . del . nomi.al.e ed rente, polso 76 reg·olaTe, ritmico a pressione in vicina1nza ·del 1suo sbo·cco in v.escica, vi ·si norma le ;_ ·r esl!)ir o tora-coLad.c1oaniJ?a1e:. Sanguific.a.zione buona, lJanni colo a.d ipos o discreto. trova un pie.col.o cal·co~·o urico grand·e com.e un N11lla .di notev·ole negli organi to·raci.ci. Ac1dome piseJlo che per.altro non ostruisce corripletamenl~ev em ente tumi·do, ci·cat rice 0 mbell1cale rien·, te il lume di esso. La ves:cica è vuota .di u1rine tra nte. Je · par eti ad1d-0rninali .sono m·obili con e n ormal1e. i movimenti T1e·SJ>ir à tori. Si provo.ca .il vomito se si toc·ca 1'·e:pigastrio.' Si ·p alpa nell'i·p o·condri.o Ho voluto riferire' il caso per c.hè m.i semibra d.estro una tuJn e.fazio·n e ,d·ella gran1d ezza .e forinteressante ctal d ounio 'Punto di vista p a togema di un gross o r ene, di conis istenz.a elastica, netico e ·diagnostico. E iìnporta nte da l pun.to di a lirrliti abba·st a nza netti verso l'epigastrio , vista patogenet·ico pel'chè mi s embra veramenindetenmin.ati jn ba.s::o, immobile con i m0vim.enti l'e.spiratori; n on si palipa il m a rgine te dimostrativo della p o.sqibilità de1l'anuria calepatico n è i"l p.olo supe,riore del tumore. La colosa 1e·scretiva e s e·cr.etiva : ·dirfatti nel nostro perct11ssione .s u di e·sso dà s uono timpapico, caso iL ptccol-0 .calcolo non bloccava compl.etaperò ottuso .s1B fianco. Dolente è la pre ssi·o1n e sulla tumefazi•one , d-0lentissima sui punti u1re- mente l'uretera e non vt f11 anuria immediata, terici , e lun·go il d1e0or.so d ell'uretere. P oco doonde la .seorezione r enale 1dovette essere dimilente è il r>11nto di l\I. B. J-Ia sete inte.nsa , vonuita e poi aib-0lita dal rifles•s o unilaterale inimito in coe.r:cibile, alvo ap erto~ ed emette gas. L e -urine va nn o dimin11 en1do, e il giorno 21: bitorio. P er q11anto riguarc;ta la diagnosi poj : 1
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no11 .u rina più, onde viene cateterizzata: si es traggono 10 Cln·C, od i Urina color aicqu·a di .caT11e fo·rtemente aiburni11urica, di cui l'esame micros copico rivela numerose emazie, qualct1e l e1.;J.co·ci to, qualche 1çilindro ematiçio. L 'esam1e g.i necologico iriv·e la atresi.a d·ella vagi na con inf·antilismo dei giepitali esterni. L'es ame retta·le ·è ne·g a tiv·o, n-0n si pal'Pa l'utero d.al retto, .ed è ·dolente J.a pressio·n e del dito sul fondo ve·s cicale. Di froin te alla alt·erazion.e con1genita .(1egli orr gani genitali, si sospetta ·e h.e jl reine d.estro oJtre che ectopica poosa eSiSere unico . Anche pe·r talei 1S1ospetto, .si consiglia una cistoscooia. ma l'infe.rma la rifiutR 1~ecisame11te . Rapidamiente le condiziotlli si aggravan.o: SO'Pra.v vengo,n:o singhiozzo ed .anuria. C-0lla diagnosi :probabile .dì tor5io11e de~ peduncol o rienale destro ectopico, .d.ecido una lo.trlbotolilia ·espJo,rativ.a che eiseguo il 25 giu-g no con raichiaDJes tes.i1a , novo cainica alta, gr. -008, pooitiva. 'C@lla inctsione di Mayo Ro bson sii. sco1pre l\.ln . rene gir-0s~o in posiztone lombo ili.aca; n on si lrovruno pèrò nè to·r sione del pe1dun·col-0 n-è ct 1 lcoli nie lla pel~i. In quels to nk>mento 1s i vorrebbe fare J.a nefr.otomia e il .cat·eteri'smo retrogra·do dell'ureter~, ma Le ·condizi1o ni dell 'inf.erma si aggravano d 'imp·rovviiSO, onde .r api1damente ,sj chiude l a ferita. De corso post-9peratorio. - Per&i·ste anu:ria; condizi.oru ~g.en.erali ·gravissime. sen·sori.o ottuso. qua·lcl1e .sco·sis a .oonvulsiva e La ·d.onna m111Qlre 11 giorno 28 in coma di c.aratt,ere 1J;riemico.
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SEZIONE PRATICA ,
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l 'inizio b r usco, 11 tipo ·ooli,co, del druoré, 'l',assen za di febbre, l'alvo ap.erto, e le ottime con1dizioni generali della inferma, che potiè accu.dire pe-r u11 certo t.e-mpo al1e 1sue o~dinari1e faooende domestiche, induc.ev.ano a .escJ.ruder e qu:alsiaisi l.e.. sione a cari.ca d.e'l peiritoneo e d.el cavo aJddomin1ale. D 'altra parte la sied.e della tumefazione, . }'.ematuria, ·Co1n il vo1niio incoercibi:l•e e violento,_ i·oliiguria pro1cede.nte fi110 all'anuria, orientavano ver.so una lesion.e l'enale. Per la c·olica renale di origine ·calcolosa mancava ogni prece(len te anamnestico e il vol.ume d1e.Jla tumefazione ohe occupava la regi10ne lombar·e non giustificava il isospetto di una calcolosi, a meno ch e non si pensasse .a;d una uronefrosì co n comi tante. Mi orientai Velr'SO una torsione di un r 2n.e destro ectopi1co, sospetto cliagnoistico fondato per la oligun1a progressiva fin.o a1la anuri•-i. e i)•er la f.orte quantità di san gu€ trovata nelle t1rine racco'lte in vesci ca. S-0spetta,i a n ch e la u11i1cità .del .r ene destro per la coesis tenza delle
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SUNTI E RASSEGNE. MEDICINA. L' inO.uenza della gravidanza sulla evoluzione della tubercolosi polmonare e pleurale. L'anergia tubercolinica nel caso di gravidanza. Allattamento e tubercolosi. (P. ..
NOBÉCOURT
e J,
PARAF.
Presse 1it éd., 18 feb-
braio 1920).
I m e,dici antlchi ritennero che la .g ravi:danza non ave1s.8e alcuna azione nociva ·s:ulla tuberco10tSi. Numerosi osservatori l)ÌÙ tardi richiam a r ono l'atte111zio11e sul fatto, çh e il. co11ceipim ento e:s ercita un'influenza .sfavorevole., talv0lta veramente di sastrosa, sulla evoluzion e dell:i tubercolosi . · Due fa,ttari deNono .esseiue considerati : la forma t ulberico.l.a.re e l'epoca d el1a ,giravidanza. Si è visto che l'e tltb·ercoJ.o,s i fibr ose, torpide, a·11ch e (tlte razioni con-ge:nite degli o~rg a11i g e11i tali. È cavi{ari~, quali si osse.r van·o gen er.a.lme.n te neln oto, infatti, ch.'3 molto sipeis so a lterazi oni conle pluripare, possonp n on essere aggr~vate : genite degli organi genitali e t1rinati coe-sile:> tuber·colosi male s p e11te o in evoluzio11e Yen~t ono . \., ·g·ono b1l'UJSicamell'.1te ·attivate. Forse la cisto,scopia ed il ·catetierism,o u·:reteL e prime settimane ch e 1)1teced·o1n o e segl10rale aivr.eibbero illuminato su'lla presenza cli 1r.1 Il·O il parto costitui·s cono 1a f.a;~1e ·C·ritica. u11.ico r:ene, .e il .oateteri!s1n.o fonse· avr ebbe .PoL i11teiriruz.ionre d el p airto, .che fll 1prop 0•s ta, tuto rimuovere il picco•l10 calcolo già spint o fin 111on l!Ja risposto 1aJJl' attesa, in quanto ch e, ;n.)el quasi in vegcica, ma l'infe:rma rifiutò rip:etuta30 % dei ca·si il pairto prema turo o l ' aborto mente tali indagini. Finalmente è ·c h i.aro in tal prov·o:cato 1Sono seg.uit i .da i1na ev 01luzio!1e tu"Caso una uttiima dimostrazion e : la i1.eoessrtà di bercolare. · frur ·sempre in tali casi la n°ef.rotomia e il cateNobécour.t e P araf rifei:risc.oin o le osserv~z,io tierismo retrogrado d eill'ur:etel'e. ni su 23 a.mmalate, lie quali· aoo.fe·pn.~o 1e · · premec-1se f·rutte .e dann·o agio di fare a 1oun:e Dott. M. CAMPEGCIANI, cap it a no m edico, con.stat az.i·cmi . as~istente onorario d ella R. Clinica oto~rino-larìngoiatrica Fra 1e ammala t e) alcune er a n o affette da di Roma. .. lesioni fibrose (4 casi), alt;rie da l esioni p'O.J.mon~li · wlceTo ...caJseose (11 casi), ailtre irufine d n congesti.oni polmor.i ali o pleuro-poJ.m1on·aii e da nei s uoi r a ppor t i clinici e socia li I plèu·r.i ti clini.eia .mente· ·p rimitive.. . Fu giudicata ·una pubblicazione interessante e che si . legg~ volentieri, uno studio clinico e medico-legale. della sor~1tà d! Del1e 4 n ·azienli deJ. prim10. g1."U 1Jl)O: 1 u 11a aveutilità scientifica e pratica. ~ una guida preziosa alla d1agnos1 va 18 MlIIli, l1e altre 32, 37, 38. Lai p1r ima er.a aldella sordità . 1 • • • Vi sono esposte le .cause della .malattia: p~ogredendo ord1n~ la .se.co.n da gravi:dan.z·a, le altre alla terza, tamente dall'apparecchio pe.rifen co, dell ~dito, lungo le -y1e acustiche fino ai centri cerebrali. Sono illustrate le sordità quar.ta, settima. Avevan.o avuto emott~i, :ino, traumati~he, tossiche, in rapporto con lo stato . generale, c?n due 0 quattro 8n1ni pirim .a : er.arno ap1ret1ch e. te malattie del sistema nervoso, le forme organiche e funzionali ed i processi patologici con cui potrebbero esser co1;1fuse. Si ,c;0 nstatavan o dei . segni di s clei!"oisi. api~ale, Il metodismo di esame nell'ammalato forma oggetto di uno . ' . . . confermati ·d alla raidio scop~a. L·a cut1reaz1one speciale capitolo. Vi è svolto infine un argomento important1ss1mo ~ degno d~ o.11a tuberco'l1na er·a 11let.tamente positiva. Querihevo: le manifestazioni extra-auric?lai:i . d~l)a sordit~, che s~ rivelano nelle regioni e negli organi Vlc1n1 e lontani, c~~ ~1 ste d101I1U1·ei haI\,nO 1parto1rito dei bambni di peso ripercuotono sull'intero organ~smo, ~ul. valore so~iale dell 1n~ viduo, sulle piò elevate estr1nsecaz1?n1 della. J?Slc~e. . • no~m a;le: iil JoTo puerperio è st8ito normale e Questi brevi cenni raccomanda.no già la. pubbh?az1on.e a tutti n,0 n ha:nno p~"esentato a lcun .r tsveig lio della gli studiosi, ai m('dici ed in special modo a1 periti me?1co-legalL Volume in-8 grande, di circa 100 pagl_Ile, con t 11be1~col·osi. Tre hanno allattato in buone oon• t1na Tavola in commercio al prezzo d1 L. 4 ; dizioni. ai nostri as'sociat~ si spedisce p er sole L. 3.60 Deùl·e undici donne offett.c .• 1~1 t11l1ercolos i polfranco di porto. , n1onale ulce•ro- ca seosa, n o·y e era110 p rimipare, I nviar" c'1rtolina-v;;i,glia dir~'ttamente ttl Cav. {lell ' età tra i 18 e i 22 a11ni : 1111' a l tra, di 23 an1
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La diagnosi - della sordità
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IL POLICLINICO
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ni, .a:veva .avuto due apni l)l::ima un ba111bi110 attualmente bene. sviluppato; un'altra infine, di 36 anni, e.ra alla quinta gi-avdanza. !11 quattro casi la tuhercoJosi era m·a11if·estarn~nt.e a,n. teriore alla gra\1idanza: nelle alt1·e l'inizio aip- · p n,rente si era mamifes:tato solamente ncl coroo • di questa U!l.timil.: ma .negli anteoed~nti si ritrovavall-0 delle é\denopatie (2 casi), delle bron-chiti tenaci (2 ·ca.si), d'el1e !plleu1·iti (2 casi),- una
una endocardite vegetarite, la CUi natura ba1
cillare sembra probabile. In otto pazienti gli autori videro sopr.aV"·enire ·d elle COtilgestioni p1euro-polmcmatli e delle pd·eUJriti ,c:lini.camente tPrimitive ohe p·r ooentavan-0 caratteri pa1·ticola:ri . Di queste, ·d ell',età tra i 18 e i 31 anni, cinq11.1e er.ano delle ·p rimirpare, un~altra era alla seco11da gravidanza, un 'ultima alla terza. In quattro casi si ritrovava nell'infanzia l'esi-sienza di <::~oxai1gi.a. La radi·oscopia del resto dimo strava l'esisten- un' aff ezLone con V·e r-0simiglia11za tubercolare : pleuriti (1 volta), bron•chiti ed emotttsi (1 volza d'adenopatie traçheo-bronchiali, che rivelata), ~denocpatie (2 volte). Ino11 tre ì'esame' ra,diovano una afi.ezio11 e1 a;ntica. • scopico dimostrava l'esi ~ tenza di ombre bro11U i1a sola voilta l'evoluzione de'lla tt1hercolosi . . cas-eosa ~i presentò aù auinto m€se, cletermi- cl1iali bilaterali, che attestavano cLell'infeziooe tuberooJ.are dell 'i·n .fanzia. r1ando· l 'aborto e. J_:>oco dor>o Ja morte dell'am·Entrate in .Clliniica in buone condizioni di samal1~ta. lute, queste ammalate p.oco ~o dopo il loro ~ el~e altre ..donne i sintomi iniziamo no Poco parto era:ao state colte cLa feibbre €11evata, te1np 0 ·d·Ol)0 il parto. I11oorse febbre:' la temipedispnea i11ten·sa e cianosi: dima:griva,no rapi' raturia ·si mantel1ne continl1a intorno ai 40 gradamente. '· · di o ·- ,re:sentò delle ~randi oscilla.ziro ni: l 'amL'affezione im sei casi av.eva avuto inizio malata er.a cianotica e dimagriva rapidamente . qurusi imm edi.a tamentie cmipo il te11n.ine d·e lla _.\t ccanto alle liesioni poln1ona]i antiche :rilegTavi.dànza, due volte .alla fine del ~rimo u vava ;La ·pr.ese11za 1dli ·f o.colai dlissem·i11ati di del ..secondo ffi'e se. Quando [L'inizio era .stato prebroncopolmonite. coce la f.ebbre aveva potuto far pt.nsare. a/l L ',eisi>ett-0.1~ato conteneva baci,JlJ di Koch. una in·f.ezi·o11e puerper.ale. AlJ.',e same del to-race Si trattava di bro11co.polm011itj tubeJrcolari si constatava l'esistenza di un versamen.t-0 ·acute ch e in . 8 ca~i detenninar-ono la m-0l"te pleuri.c-0 di n1,edia abbondanza. e d-i una .cotlin n1e110 di sei )s ettin1anie. gesti.ocne polmomale oott~ta.nte: ~·l v-01'ume d·e l 111 .due casi 1e I>azie11ti abbandonarono l'ospeversiamento non bastava a spiegare la cia11°ooi, ' dal.e in cor. dizioJ)i gravi : _ l 'una di esse aveva ah.e con si atten.u.ava eo1l·a. ountura. In due una laringi te tu·ber.c-01.a·re acuta, -che l~ i:m·p e- oasi si trattava di S1P·len0>-pneumoni.te: mal.grap·ediv·a . qua.si comipletamentie l;alimentazione. do l'esistenza dei si11torni., choe face1v.a.no pen1&aUn·a donna di 18 anni :foce ecceziòne,: era af- . r.e all·a . prese11z.a d~l liqt1ido, le puntur.e: esplc1- • fetta da una tuberoolosi cav·itaria dei polmooi, Ta tive ri·p-etute eralllO state n-egative. · con foohr.e e bacilli di Koah nell~iespettorat.01 . Si oonstatava·n o inolitl'e 111 quaLC'he. caso, nel~o Partorì ·al ·S ettimo m,·ese un bambinio de~ peso stesso ipOtlmon.e o 111ell'.altro, dei rantoli siibilaridi kg. 2,83Q, il quale presentò a 36 giorni un'ul- ti e. a.n che dei fooolari di sottocrepitanti fin i. cera 1siifi\liti ca deùl'-0mb-elico, · coo µeazione di che rive1ava.I10 il processo bronchiale ie bro11W18JSSeTil1allJI1 .p ositiV a Tuel 1SiJ&O di !San.g·Ue· : copolmonal e. In queste ammalate la febbre è persistita emorì ìt>o.oo d.opo <esente da lesioni tubeir.colari. La siero-reazione era ug11almente positiva nel levata lln mese ~e P'iù: quattro han.n o laisiciat•) siero sa.n1g1llgn-0 ·della madre·: ch:e siottOJpiOsta ·a l'ospedale in buon.e C{>tn.d1'z~oo1.i gJene-ra.li : un'·ailtrattamen1t-0 spieciific-0, viv-e ancar.a . alla lfi.ne di tra ha .avuto, dopo la ·soomparsa del versadieci mesi , ·senza ohe il suo stato si ·sia tSleln~i n1ento, d·ei segni di twberoolosi polmana1e e bilmente a .g.gravato. Forse è pie1"'Ill esiso di1:a ttri.- dopo qualche teµlpo dei segni cave'flnulari: mibui.r e :la lentezza .di questa evoluzi,o ne allo svi- gliorò lentamente. Due altre sono ancOTa ir1 }.uppo della tubei:icolosi in una ISifiliti·ca trattata evoluzione. L'•ult.imo caso concerne una donna l a quale .era i1n perl€tto stato di 1staltlite 1prima d·a !LU!Iligo temipo. . I/au:t opsia in .t utti i casi dimostrò ·Che i pol- diel parto. Fu presa, nei ~-Orni suçcessivi, da. febbre e moni 1conteneivan-0 dielle :leisioni fil>lro-ca:soose dispnea, .che furon-0 attrjbuite dapprrl.ma a una. cavitarie antiche ed erano disseminati di tuberooli broncop-olmonali vecenti, di groSisezza 1eggi~ra inife.zione ipue1r.p e.ral e. All'.ottavo giorno .p resentava lln vel'lsamento 1SlinistTo di media e consiste11za variabili : alcuni, in via di rraminten.sd.tà: n1a la cialDoiSi e la dis'P'nea. era110 1nolJimento, formavano delle piccole caverne, che dimostravano il caratteire recente e acuto molto accentuate e non f11ll~ono calmate da1·1a p11nt11r a evac11atrice. • del pro.oesso. In un'arnmalata esisteva inoltre 1
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SEZIONE "PRATICA •
J.J'a cutireazi-0ne· era molto 1d~bol1e. Nei gior11ii s.e guien.ti la disi>nea .e la. -cia11-0si aumoota:rono : il dimagra.meni-O fu rapido. All' ascoltazione si percepivani0 dalle due -oaPti dei rant-0li S-Ottoc1"epitanti e sti.bj:lanti. La morte. soprav\'eDlile al q uidicesm1 0 giorno e ·l ' aruton.sia dimo. strò l'esiist en21a dd. una tuber.colosi mala.J.ica i>o.lmonal·e. • I.. a natura tubercolaire dell'affezione -è stata dimostrata · 7 volte ,su otto, collo studio '-0.el li• (<Juido pleurico e C'Ola'esam-e d:ell'es.'PettoQ."ato .. In cinque casi, -in cui e~steva, il liquido era sjeoo-fibrinoso e .av€v•a uria form1u la linlfacitaria : la reazione dell'antigene vi e1ra positiva: t11bercolrztzava la. cavia. In un altro oa~.o· l'ei.. spettorato ·conteneva per Ull1 breve ip~riodo i })acilli d·i J{oe.h. Tutte queste dOJlll·ei ·a·v.e,rano avt1to le cutireazioni al~a tubercolina positive, <l'intensità varia. Per tre ·di esse la reazior1e • delJol.e ail momento dell'entrata è divenuta farte dapo la guarigione. In~ltre in 1 due caisi fu rileV1a1to un eritema nodo..'50 ti1pi.co: l'.in-0c11la:zione del 'SMI1gu1e alla. cavia di'ede r.isu~tato negativo. , Pyr spiegare l'aggr.avartsi della tubercolosi sono state proposte diverse tool'ie : Hanot pensava che la disgregazione dei fooolai tuboocolari, .sotto 1'influe.nza della grav1dainza, determin~sse un 'ondruta tubercolare. Schmort, Sitzenberg, per i qua·l i la tubercotlosi placenta1"e era freqi.1ente, hanno indi<::ato la produzione e d.i sseminazione dei i11berc-oli placentari. · Per A. Robin , la ipeirattivi.tà nutritiva determinata dalla gravidanza s'aggiung.e a que11a <lel terre110 tubercolizzato ed esaurisce maggtor1r1ente le riserve mruscol.ari. S·ergent inc.r imin1a 1a jde0rulci1fìoazi-0ne brutal·e, che si ·p rodu·ce dopo il parto, & l'affezione de.I.le capsule surrenali, Eiosì comune d.urante la gravidamza. •BegtTO(p invoca la modificaizion·e nel metaboltsmo degli albuminoidi, eh.e si ver:ilfica nel 1:>uie;q>erio'. Qualunque sia la spiegazione .ammessa, è certo che il a xesistenz.a dell'aftgap.ismo alfl'inifezioo-e tu1b ercolare diminui·sce alaa fine, dellai gravid•anza. Lo studio d1elle rea.zJ:<)oilli alla tuberooliil11a, parallele molt~ sipesso, in u11 tubel'coloso, alle reazioni d'immunità, fo1'ni scono un ' indicazione initeres ~ ante a ta·l e riguardo. Da11€: iri,oerch·e p.r atiicate r1Siulta che ahbastan1z a i&pesso, n-el 15 % dei .oasi ,cir:ca, 1a cuti- · reazi.one è modifiicata 1dal pall'io. Ne11e .p atlen.ti affette da tubercolosi uloero-caseosa la cutireazione è stata negativa !)rim.a e do·p o il ·p arto. Nell.e donne, ·clin.i came:nte 1e senti da.i tube-r·at>losi, la outiireazione è stata soppressa o dimin11ita nei primi giorni del puerperio, e iu alc11ne la sua attenu_azione ha coinciso con 11n a 1
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manif estazi·on.e tuberco.laire (pleu.r ite o ·con,g·estione polmonale). In certi casi, .dunque, la gravi<la11za, .e sopratutto il parto, feno·m.eni .fisiologici, .deterrr1inano uno .stato d'anergia tubercoJini,ca, a.nal!oga a quel.la ·pl'odotta 1da diverse ma:lattie ini.e.t tiv·e, e i·n modo particolare da l m o i·billo (Von Pirquiet) ·o dall'infl11enza (R. Debré). · L e riceTche d.i nimne.rosi auto·r i h·anno dimostrato che nei tubercolosi la diminuzione d·ella sensibilità alla tuber.colina coinoide il pii1 snesso con una dimin.uzione· -nar'ahleJa dell'immu!l1it~. Questo stato di aner,gia, sopratutto [t.ccent11a.to do1:po il parto, .pe1r111ette di 1spiegia.1~e il pegg101~amento .che subisce i-n quel morrfento il processo t l1bercola.re . " Spess·o dl1·n •que .atlla t].nie delila gMNidanzn. e . d opo il parto le tubercolosi polmonali .subiscon o un peggioramento e assumono un decorso acuto : le tu·b ercolosi l·a ténti posrs-ono risveglia.rsi e man1fe&tarsi sotto forma ·di pleurite, d i oongesti00ii 1polrrl·o nali, di .splen.o, pneumonit i. Qu.eat' attivazione ·del processo iuber.col a1re siembr·a legata .ad un.a dimtn u.zion.e del)'immuni t à ootto l 'influenza della gravid,an.za, .come lo dimost!'a i11 quel momento l'attenuazione e perfino la scomparsa dell.a -reazione alla tube1:000Iina. Tutte Le v1olt1e, le donllle, affette da sclerosi tubercolare, che ,s ambra spenta, si tSOttraggo.no gan.eralmente a qu1esta eventualità: n ei casi osserva.ti, la cutifleazicme è rimasta ' i1,ettéllmetn.te po1sitiva. Nobéco11rt e Par1af richia. ' mano l'attenzion.e su questi .fatti per l'op:p ortu11ita dell'alMttan1ento. • L 'infLu.enza dJell·allattamento è istata og·g etto di numerose discussioni. Alcuni medi.ci oonsi• • derano che esso ag'g·rava ~a tubercolosi; a1trf, a l contraaio, lo giud1.cano il miglior mezzo profilattico , in quanto r.itardru ~'insorgenza della ti:si. Per alcune pazienti, Sahourin pensa che l'allattamento è necessario., ·ppiiichè la sopp·:oossione 1del latte imvlica . il .ripristino della funzione mestrtiale, CJhe -.costituisce una 1eventu·a1ità .sfa'Vorevole. Si tratta di •.questione- di s.peoie. Una d 10-n11a affett.a da tub~roo1osi ul·cero~c·aseosa i.11 1e vo·1'nzion e non dev e 11111trire. All'infuori di ogni altra c<XIl.sid.e-razione: la grawità deil suo stato si oppone. Una doo.n a, 1a cui tubertoolosi 1polmonale fibrosa realizza. 11na vera _icicatirice, -p1u ò allattarie1 senz a in1co111Jvenienti. DelJe nostre qu·attro pazienti, che rientrano tn. qu ~sta categoria, tre hanno nurt rito i loro bambini; due dei quali, che riceveva n o sette volte al gioTno 8·0-90 g!\ ,di laitte, si sono svilu1ppati lfegolai:rmente 1e ii·l loro ·p eso è aum enta t o jn 11n 1nese da 2.900 a 3. 700 gr . per l'l1no, cl.a 3.2QO a 4 ..000 gr . p eT l'altro: il t er zo h a mbino.
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sottopo1sto .ad allattamento misto, è passato da 2.800 a 3.300 gr" Qltando .ci 6i trova in presenza di pleUJri ti e di congestioni pl~uro-1)0 1lmonali febbrili, la continuazio11e d·ell'·atllatJamento è l)iù discutibile. co.n viene tutte 1e volte di n on i11terromperie l ' allattamentoì 1sistematicam1e11te, prinl·<-.t ch·e la diagrn.osi. di tUbercoJ0 si nio n sia conferm a~a : n·el q11al oaso l'i_ntell'·ru.zion,e si irn1pon1e 1 evi1clenten"J>ent.e. G.l i autori ac·ce•n nan·o ·alla categoiria così nu1nerosa _d i ·do1nne de1licate, ma. gre, soff,er1enti d.i disturbi dispeptì'ci o d 'e11tero1aolite cronri..c a, ah e hann:o sp .esso' una eredità t ub e,rcola re e ha'rnin~o anche pres:entato neL loro l)rece9-enti qualche feoomeno sospetto. In molti casi la gravi1d•anza è stata mal sopportata e là lue delYiliJtata.. Pe.r loro conv.iene di essere prrude•n ti, p-0i·chè l 'all a.ttan1ento può lJ.r ovocare l 'insorgie·r e cli lilla ·evoluziione . twbercolare. Si è c.er.cato di · ,3piega,re l 1.azione ·CO·adi uvan te d ell'allattam·ento nella .tubercolosi. Bisogna tener c·o1n.to dehlie fiatìche •Ch·e l',aJlatta.me11to de~errnina ·e del~e p·e r·d ite che J.'o,r ganismo· subisce, p.er la sec:nezionie Lattea. Cha·1"rin e Vitry h anno dimostrato che l'or1gan.iism-0 i.n ta1e pe- · rio1do .subiS<'·e> 1fa0ilrr1ente Ùn·a ·dernitneraJlWziazione ed ha. iperglicemia' e si conosce 1come qnI·est.e _due condizi.oni f.av·ori.scano 110 svi•lup.p o d.ella tubercolosi. 'Basta pensar:e all'evoluzi1ooe r31Pida della trtbe1l"Colosi nel diabete: la nutrice in tal ca:so sii comporta .come un diabetico. Questi ·div.ersi f attt>iri .si. aggiungono all'azione dell·a gravi·da.nza e d·el puerpeTio'. . Quando · una d-0nn·a, affetta da tulbeTcolo,s i -0 nella ,q uar le ,si p11ò teme·re lfTia ~v.oluz:iJ01I11e tub.er.oola:r.e, termin·a.t a Ja graividanza, il medico deve nsoive!'e il proib le·m .a dell.c-ato, d el!l'a1:1attamenrto. Accanto ai crusi iJ:q cùi ·l 'attenzi10lne s'imp.o n·e, - :ve 1ne sono altri in .cui l ' e.sita21i1onei è permessa e l'osse1·vazione cll.nica1 n.on ic onduce tSemp.re aid l1na conclusione ferma. Forse le osservazioni rip etute durante le ,~ettimane che pi"epedorio o s egltono i'l parto potrebb erro· ,fornire delle inclicazioni pireziose : u.na reazioin e ch e diminuisce di irrì·t er1sità o diviene negativa semb,r a .a ttestare . un.'atten111·azion.e d·ell'immu.nità: una reazi·o ne .che peiri&i-ste po.si tiva 1sembra in r.a pporto cero 11na buio·n a imkiunità . Gli a l1 to.ri S'OJlJO indotti a oonrcludere che num1ero1s.e altre o·sise·r v.azioni p,o ssono risolvere in m,o,do ·d efìnitiv.o 1a q1llesrtion e. ·
CHIRURGIA . . Dieci · a.nni di artroplastica. CLINICA CHIRURGICA DELL'UNIVERSITÀ DI LifSIA .
(1·. PA'Y R: Zentralbl.
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Sono rimasti disµonibili alcuni esemplari (estratti dal" Policlinico ,, - Sezione Medica) delle ~eguenti mopogTafie: A. M u RRI, Det medici futuri (L. 2.50); ' C. EcoNoMo, Sull'encefalite letargica (L. 5) Col oro che des1derano averne copie. mandinc a l r elativa cartolina-vaglia all'Amministrazione.
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L,i\.., dopo .d ·ieci .anni dall'e•p oca in cui eseguì con oom1pleta riuscita le prime m·o biliz.zazioui di ·artioolazio n1i rigi·de, cr:ede giunto il momento di p,assare in :rirvista quanto di pratico si è svqlto in quesito tempo n·el caro.p o della « Tifot, rr1az;,ione dt a:rttco1azionw p .e rdute J>, qtI.anto an, cora map;ca e quanto ·deve ·esser mi.gli-0r.ato nell'indicazione e nelù:a tecnica. La guerra ha fornito .ai ohi· r urghi un materiale di a.rtico1a• zioni rigide oo·s ì rubbondante 1com.e1 mai si sar.ebbe sospettato .e pe·r cio molti co1leghi, prim<t r iservati circa la fo·r m,azion,e di neoartrosi yi ' hanno ora rivolto attenz.ione .e raccolte esperie.nze. L 'A. ha .raccolto esperienze abbo·n danti rigu.ardo a tutte le artic.olazi·on.i del OOf'PO: q1assimo è stato il nrumero ·di interventi ·sull'articQtlazione d·e·l g in()10Chio, ·S·CaTs 0 ancora solt a nto ·SUJl, articolazione d·ella spalla. Egli n o11 si è aTre·stato ai primi meto,d i che lo condusser.o al siu1ciae1S1Sc:t; ma ha p·eivco1r1so ' nuoYe ·v ie che apparivano •p romettenti e le speranze form11latè neJ 1914 so.no state realizzate ed oltrepa.ssate. · Dieci anni bastano p er giudicare del svcce..sso duraturo di una airticolazione creata di nuovo pe.r · via oip-erato.r ia. Orbene: la guerra gli ha ni.ostr.ato 'che le n.eo·artrosi operaitorie ben corris·p ondohro ad e1sigenze 'enormi e sono ca.p.aci cli :supera:re i più difficili distuTbi. Baista per provare ciò il solo é-s em1pio di un'articolaz:ionH del ginocchio op·e1rata 1da1ll'A. nel 1910, dopo un ':anehi1osi ossea ·du!rata 5 anni, con · lo splen.dido suoces·s o di un angoJio d'uso di 90°, senz.a :rn.obilità I.aterrul·e, ·s ì da perme,t te:re al ·s uo possessore ·di partecipare al.l a guerra come ufficiale di cavalleria. , Pas.sato all'.avia.zione l't11ffici·ale f11 ferito allo stesso airto con frattu·r.a rcomminuta ·Complicata d·ella coscia .ed estesa lesion e delle parti molli e fatto prigioniero dagli in,g lesi, pre,sso i quali tenne per. malti m esi il l etto ipeT •grave suppUr,azione, ed il chirurgo curante inc:iJSe lrurgamen.te .t agliando per più d ella m,età il quaidricipìte in senso tr.asver.sale. L'A. rivide il suo ex-paziente ·dopo ilo sic a.mbio. dei prigionjeiri e constatò che l'articolazione era rim~ta bene mobile e quelJ.a poca ampiezza di movimento che .aveva penduto ft1 riacquistata co•l diligente esercizio; ciò, malgrad o molti mesi di completa in1mobilità nellru fasciatura e l'eliminazionP d ella maissirrta pwrte ·dell'appareccl1io di ten$i one mu1 scolar~. Qu esta neoartrosi s i a,ppalesò 1
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fur Cliirurgie, 1920, n. 14).
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SEZIONE
PRATIC~
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d 1111que n1igliore di qualche ·.articolazione i10 r-
n1ale. . L'indica:.io1ie d'.intervento si è estesa semipre 1)iti e no11 si rifiuta 0 1·1nai I 'intervento d ell 'atr-0, fia in11 scolare di alto grwdo esistente dono molti an·r1i di rigidità (naturalmente soltrunto in individui giovani) e1d, in via di eccezione, nep, pure in anic hilosi multi·p~e, eispressio.n e di u.n'aff.ezion.e çlel -sistema osseo .e articolar.e; in pazienti sui 50 anni. Si inte1Tviene e·v entu·a'lmente n11che .s11 pazienti con paralisi dì nervi isolati nelle estremità· rigide · er da .alcuni anni sii aggrediscono anche v.arie grandi articolazioni nello stesso paz.iente e nello s·t es·s o arto. Sempre più frequenti diventano an.che gli interventi nei ·c asi in cui La lesione ha p.rodotto gravi difetti nei corpi arti.colari e nel1le ,p arti molli, con formaz.fo.ni ·cicatriziali estese, disturbanti il ·c~ngegno muscolare, natura1m.e.nte facendo precedere un intervento speçiale destjnato all'eliminazione di questi difetti. Grave trasform•azione fibro-rall-01sa molto estesa d·el trss11to pa.rarticolare, per- l o più lasso, compre-· i::o il sottocuLa.neo, può render di..1bbio il '.SU9'Cessn, anche adoperan.do t1na ht1ona tP,cn.i ca. come controjndioazione fino.r a sc.ono,s ciuta. l'A. ha i.J11parato a conoscere il tet-ano pregres1so. Sia. riguardo all'indicazioo.e ch·e alla 1pr-0gnosi, ri·811ltanC? differenze molto .notevoli fra materiale di guerra e materiale di pil,ce nelle anohiJosi Ci·rca le comp lica.zioni determinate dalla .specie e gravità d·ella l1esione, . com.e contemp.o ran ea frattura diafisaria con racc6Tciamenti spes~o assai cospicui·, .grave di.struzione degli .antichi corpi artico1ari, difetti 1delle 'Pareti molli di rivestìmento, dei m.u:soeli, ·dei tendiini,. dei legam~·nti, corpi ·estran1ei. ·e·ee., si tratta, in llil num·ero ·di ca·si reliativ,am.ente gran4e, di risolvere un.a quantità di problemi co·l cui nurr1ero e gravità diminuisce natur.alm,ente la probabilità ·di successo. Esperienz.a e tecnica p.rogressi-va dettero il corag.g io idi aggredire casi sempre 'Più diffì.cili ·senz.a scoraggia·r si .p er event11a.li iniS11ccessi. Ma si ebber-0 anche d'altra parte talvolta sucçessi fi.n ora sconosciuti, com~ la riuscita mobilizzazione. de~le artico·l azioni dell'anca, del ginocchio e tibio-tal'sica n.el'lo stesso arto di un ferito ·di guerra. ' Le operazion'i preparatorie son.o di diverse specie ·e tend.ono a ·soopi svariati: sostituzione di cute ci catriziale inse·r vibi1e con lembi presi dalla vicina11Za, osteot.om·ja e con.seguente estensione in fratt11re diafisarie guairite1 rispettivam.ente i11 nosiz.ione vizi·osa o c0111 forte accorciamento, all11ngam.e nto di te.nd-ini nelle co·n tr.att11re, estrazione di corpi estranei da1le parti molli vicine o d.a•l la fessura a·r tico·l are. ecc., ecc. Veng-0no creati legam.enti nuovi con ·seta al 1
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cJ s11blimato-11araffì1n a » (I. Ljange) a vvol·ta da un involucr.o ad un-0 ·o due strati di fa:scie, oppu11e \Soltanto da un involucro del tendine del peroneo trapi.antato . ·-Nei1le fratture dei corpi articolari si dev:e far prec.edeire talvolta al- . f artrop.Jastioa una osteotomia che restitui.s ca la direztone a;ssj1e (p. e. Genu valgum). I sequestri vengo·n·o auo.n tanati, ie cavità ossee vengo.n o riempite .p~efer~bilmente·· coJl'introduzione · di ( 1ernbi di pai;ti molli, a nzlchè con otturazioni ossee; negli stati asettici .si u.san.o ·otturazioni in ·cera con ottimo su,ccesso. Fistole ·delle parti molli vengono portate a •chiusura .duratu·r a co1n iniezioni di etere iodato (20 ,g occe tintura d'iodo: 5 cm 3 ) · con il.a siringa Rekard portata dir.ettamente .senza ago sull'ape.r tura: Ev,entual-. ITJente il'operazi.one p·r ep·aratoria con.siste -in· _, u11a pa:rte dell'artrop·l astica Che si ha intetnzi.01ie cli fare: ·da alcuni anni viene pr.aticata la mohilizzazione d·ella rotula gravemente aderente e · l'applicazione di t1n riveistimento a l di sotto di ess a. conte·m po•r aneamente col~a. n1obilizzazion.e • dell,articolazi·one; nell'anchilosi ,del gomito -si toglie· con intervento pre,venti·v o . in ·d·eteTroinati caisi la sinostosi radi 0-u1lnare superio-re. Scoprimento e re.sezione dell'anchilosi. - Lo SCO·pTin1ento di un ' an chilosi deve farsi, secondò l' A. con ipr.incipii ·essemzjalm.e·n te dive.rf?i dall'apertura di ·U n'articolazion.e m·ail ata ·p er l'e.se;cuzion.e di una resezione che ha lo scopo finale. deside·r ato -O tacita·m ente. anmiesso, -.dell'anchilosi ·solida. L.'aippar~to df mobilità "attiva del1' articolazione deve essere t:r.attato ·COJ?. mqJ.ti più ri.gu,ardi ancora. · poichè ci premB ·di a·v ere p·o.ssibi Lrnente p·;l"esto un attivo .gfuoco muis co1.are . che dirozzi ·e mod·elli in mo1do più fin@ i r1t1ovi cor.pi articolari .ed il 1co.ngegno di'' scivolamento a mo' di bo1r sa sinoviale. ~ Ogni miglioramento in ~e.sto senso {viene compensat·o,- dat suc·cesso . .La tecnica s·o ttoperiois tea ben giustificata P·eT _la resezione ·classica, dev~, per qu·anto è ·pQssib.iJ.e, esser.e sostit;uita da un .pi:ooesso extraperiosteo. Si dev·e d unqu.e incidere il pe• riosteo con pochi tagli e semplici, non staccandoJo, ma divtd·endolo in modo liscio;nell.a linea dell'antica f.essura arti·colal'e. Si .deve evitare· ·con cura la « p;reparazione sc·h ·e letrica » de1le estremità a:rtico.lari a·nti,che, ron · num ero sti. residui perio·stei eJ ·ca.psula1r.i e tagli ~u tendini e in.serzi o~i di 1.e·g.am1eJiti, p-©ichè si sta(ccanio in;cvitabilmen te frammenti ·di• periostio per lunghi tratti-e in ,que-sto m ·o1dl() si di.stribuiS10e nell a vicinan,za de.Ila futura neo-a·r tro1si del matecriale osteogenetioo che 1si vendica colla cformazi-one di osteofiti, 1di unci.n i e •Sp8tro.ni ecc., c he prod11oono effetti contrart alla m·obilità cui te·n diamo. · Lo stacca periostio non deve dunque ·p e, netrare, s~condo J1a · sua d·estinazione o·r iginaria, 1
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TL POLICLINICO \
·fr·a periostio ed osso·, staccarido 1n modo ott11so il primo, ll)a deve iSollevare le parti• molli dall'.anchilo.si ·p er.i ostea, sostenuto là dove e necessari, dal colte~lo · tagliente. L'articolazione def.o·r mata -0 compJ.e-tamente anchilotSiata dèvLl. essere aperta, se è possibile, come una se.rrat ura colla ·P·Topri.a .chiave € non 1come s.cassinata ·Collo s'c alpello. L'artioolazi-one dell'·anca ne forni sce un esempio classioo1. Se il grande trocantere è .sta.ccato sec-0ndo Ollier-l\1ikulicz (.con un ta-gli-0 lon.g itudinale) alla sua base con tutte le sue inserzioni m11s'col ari, con su p·erfi-. cfe p-0ssibi1mente larga e rovesciato in alto, ·a l1sa .ac cessi1bile· in modo lor.a l 'artj col.azi-0ine è .re • comodo. Lo ste.s:s!O .dicasi del l'artic0Jazione .d.el gin-0ochio sooperta in modo da pre rme-tterne una èhia·ra vi·si·o n.e, per mezz-o d.~l taglio mediaJe ad S con luss·azione della rot11l1a so·p r.a il co·n .dilo · e:st erno. Riguard·o alle altre articol.azioni non abbiamo ancora a nostra di sposizit0ne degli interventi ·deltlo .stesso vaJlore, ma l'A. indica tuttavia per ogni ·arlicoJazione i metodi operativi i:>iù .adatti p.er' ren.d1erla comodamente aggre dibile. Là dove si p1ratican:o tagli trasversali o a lembi, questi siano .eseguiti in modo che il ta. · g lio éu taneo .e la f11 tuTa fe.s sura articolare non si coirri.spondan-0 ·CO·p rèndosi, ma .siano lontani l,11no d.all'altra p:oic•h è eosì •s e si presenta url òi•stu:rbo neilla guarigione .d ella ferita cutan.ea ~ .climinuito il pericolo della partecipazione della nuova articolazicm.e .. La divisione derl 'an1c.hiliosi ·01ssea ·s i fa me. ' diante -lo sieaJpello ·e Ja· sega in modo d·a prepasraT.e già l.a configuir azio·n.e dei nuovi corpj artioo~a.ri corrisp.ondenti a•l la superficie di scivolamento ·da crea.r.si. Nell'anchilosi fibrosa, • con e senz? :ponte 'o·sseo, un colte.Ilo robusto separa le callosità spesso st:r.aio,r dinariamente fo·r ti. . ' · L '.ape rtura d ell'articolazione si· fa sempre oon molta cautela. Un laV·OlrO imp rudente può far p erdere he~e ossa atrofiche delle parti importanti dei nuo'Vi 001rpi articolari per dista.cc.o e può costringervè' a sacrifizi no.n voluti di sosta.nza ossea. Q11·esto peri-colo esiste anche nell 'an1chilosi ossea. La. 11ersona esperta divi•d erà semp·re .il punto di .fusi-On.e tanto; che non rimanga da spezzare tutt'al più che uno stretto ponte oisseo. Nella clinica dell'A. ·s i è ·s viluppato n.e:l decorso degli anni, u.n metod.o sp.eciale per ogni a rticolaziione rigl1ardo .a11a divtsion.e dell'anc~i losi. Ren1die grandi s e.rvjzi uno scalpello stretto, ta gùiente come un coltello e, in alcune articola. zi oni, U:na seg.a .stretta taglientè da aimbedue i lati. Per l'artioo1azione d.eJJ ginocch,io invece ,ri ene .ad.o perato uno scalpello ·cavo, corrispor1· dente nella sua larghezza alla ·c ompleta curva1
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tura ·del condilo . È ·difficilissimo ottenere dadla massa ossea una testa ·b en foqn-ata i1ell'.articu . lazione dell'anca n~lla fusione ossea completa Cib .riesce con par.ecchi I.Scalpelli stretti che p.e:c.ietrano dal -margìn.e dell'.acetaboJo in prolfondit.à. partendo da diversi punti della circonferenza dell'articolaziÒne. Si adoperano talvolt:-1 4.6 di t~1i s-calpe1'li con temiporan.eamente. N ori .si ·dev-e ·s acrificar.e nul.la dal tetto d€11.l'aceta, bolo. Continiuando a lavorare con scalpelli cavi e c1rrvi in s11perfìcie, si ottiene, anche in casi -difficili, materiale suffici~nte per. la nuova testa arti·colar·e. Un attac-oo grossoLano e p·recoce ·p·er sciogl1·ere l'anchilosi Ci mette c-0n la frat. tura nella regione del oollo, nella impossibilità ·di 11na b nona artroplastica. Questi ·s ono soltanto alcuni rlievi. L'A. h·a in preparazione una comw1icazione più esatta suila tecnica. N e1la formazione di corpi ~ di superficie ar. ticOlari si -cetrca di imitare il più possibile l.e forme natulfali. Esse sono e re·s tano l'imma. gine ina:rrivabile di opportunità di struttura meccani.ca; di economia de.I consumo del.ile forze e dell 'tltilità r.aggiu nta. N ntv.ra artis magistra. Si d·e'Ve sempl'e aiv10r .pve.s·ente la legge di Fi.ck. cl).e queJ.l.a ·e stremità a:rti.colare nella ql1ale i m'u scoli si inseri·s cono in vi·cin~nz.a della superficie· id i scivolam.ento diventa l'acetab.o:lo, quella nella ,.quaJie si .attaccan•o a distanza, div·enta la testa. Niolri di ,.ra;do, ubbidendo alla necesisità dobbiamo ·semolifì.care la forma delle estr~mità arti.col.ari; con 1 ciò rinun~arpo -0 a capacità rri.eccanicamente s11peri0Ti (articolazione a vit.e) o ci sottom·ettiamo .alla perdta: di aSiSe della mobilità articolare e giuoco muscolare r.elativ-0. Sodo eccezionalmente si possono imitare ~rticolazoni a sfera; ci si a-ec-ontenta per lo più di articolazioni ad uno o due assi (.articolazioni a .c er.niera, a u1ovo, a ·s ella): Rigua.Pdo ai r.apporti di grandezza dei ~orpi articolaTi da - fo:rmar.e v.aJ18 p·er ì'A. ·come le·g~e -Obbligatoria di. aumenta're il raggio concavo, rimpicciolire quello e.on.vesso . .Si crea con ciò .libertà .di mo'Vimerìto, posto per iJ materiale di interpo.st. zione ·e ·Si previene la retrazion-e ci·catrizial.e. Altr~ re·gola è l.a formazi.onie di ciò che l'L '\. chiama « assic11razione di trazione» nell~ arti .. colazioni a cern,i ere, p. es. um sole.o di -s·civolamentu largo, ben a.r .rotondato p.er la rotula, un a cc cresta inte·r~.on:diloidea >~ alla testa della tibia , una scanalatura all'estremità interiore d·e ll'om~rq ·p er 1'« in cisuna 1semi1unare » dell'uln~ , ecc. Infine b~so·gna fare attenzion·e a che non si formino cc ipoonochlii » (fulcri, 1punti di appogigio), a.n--ot.ondendo i m.a;rgini taglienti d.el.Je estremità articolari, p. es. del margine posteriore della t.esta della tibia. I pezzi o 1embi di periostio che si re11dono 1
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li.b-eri ·c oll'aTrotondire. o vengono posti accuramu scolare· cii estensi-o ne è .saldato alla diafì si tamente sulla nuova superficie articola.re, p a- del f emoTe, u·n a gr.a.n parte del succeSiso sta doperr.ati per fissare le f?.scie, o vengono aspo:·- · nella mobilixz.a.zirOD.e ru questo. Lo stesso di.c asi tati, Lasciando soltanto piccoli residui che perin al·cuni casi, speci·almente diffic:Lli, per il trimettono an.cora di fissare la .sutura. Il resto cipite br~chiaJe e per i ten.dini d'estensione s11J del cam·p o operatorio è protetto in ·ogni tempo ·doflso dehl'articolazione del polso. Ventri m;ucon co.m resse, contro il trasp-orto o la diffuscolari troppo lunghi ven.gono .accorciati; quelli $ione d · , picco·l e schegge ,r»·odotte dallo scal- non .adoperati per la mec.canica dell'articola})e}.lo dalla. se·g a. Lo •srtru•m ento principale zione .nuov.a, vengoilJO ~rapiantati .s u ql1.elli ca- . . l)eJl.. la formazione delle nuov-e ·s'Upe·r fici a.rticopaci di laJVoro. lari è la sega. e ~-0 scalpello tagli.ente oome un Crl'ca ia interposizione di parti molli, J.a facoltell o, per l'arrotondamento .e levigatura la scia aponeuTotica è p.er l'A. anché. oggi l'ideale lima. La distanza fra i .capi articCYlari dovrà d·el materiale da inte;rporre, peirc.hè biologicaeEiSerie, 11elle .airticoìl.azionii.· gran.di .c©n ,estensi·oTie mente ·s eooa ·esigenze. I lembi liberam,ent.e tr.adise.ireta.Jn.ente forte, di 1-1 lh cn1. La retrazione piantati si sono ruppa-1esati assolutamente pre<'icatrizialie provv1edie già alla diminuzione di ferilbili a quelli peduncolati. La fascia viene • questo nber-0. N.e risulta che si deve esse re tesa sotto trazi one . abbaistanza forte sui corpi JT}olto riservati n.eJJ.a,. cruentazion.e clell'anti ;a articolari neoformati e fissata ·èosì ai resti ·se.m' estremità .articolare. Il trattamento -s uocessiv·,.) - pre esistenti del peri-ostio o de1'la capsula con ne ·diventa talvolta '.)iù faticoso, ma_l 'assicu·r a- -sutura abbonda~te di catgut, in modo che si uione delllai trazione, senza alcun ciond:olaad.atti ad ogni .riaJzo e ad ogni in1fossamento .. • mento, non viene ·p agata: .a t:r oppo caro ~ezzo. E&sa agiisoe, col raggrinzamento , come una I limiti rhe st usan-0 1s·ono· indi.c.8tti d ·a ll'espe- ·oa·ppa di g'()iffuYfl.a che ·Conserva e migljora la rie..nza e non si lasciano stabili.re n~ dettagli . forma. Con •ciò si crea, già durantie l'intervento, Soltanto un'amptezza di movimento suffictente un rivestim,enfQ alla nuova sup~rfi.cie di sciC'on sic11rezza della tr-azione dà:nno il 1p ieno sue- volamento, si provvede ·boeni.sisimo all'e;nostrusi cesso. Su,l modo di .procedere sulle parf,i molli ... e l 'uni.o ne c9lla ·Su!J>erfi-cle della fe rita os,sea avdelle articol·azioni vi è poco da dire. TI' A. con- viene rapidam:ente. P.e r ogni .estremità articesidera sem pre ·Come molto importante pe'r il la!re vi sono dei mezzi ·s ussidiari tecnici per otsuceesso l 'esciissione :senza ri·gu~rào del:te cal- ten·ere un'applicazione senza ·p ieghe del ma11• losità e ·delle ·coten·ne. T.ratti ·s inaviali ben man - tello d.ella fascia. Pier EX'· si ri·v.eistono le teste tenuti .si possono na turalm·e n·t e consenrare .. Non art.ioola.ri. roto·n de stringeJ.1.do la cap.p a di fascia. possono che raramente .essere risparmiate parti al coll-0 con un·a f.orte legatura di catgut, tr0carti•laginee, poichè in gen.e·r e esse ·debbono ve- vanqo .p oi iSU questa un buon .SO§i~gno per la nir saiorifieaite aJtla n.eofo1rm~ione dei corpi ar- sui1,1 ra a tensione. Natural·ment-e non veµgono ticol-ari. I fegamell!ti crociati del gil)'G.cchio sono ~ rivestit.e , s;uperfi.c i osis.ee a·lJe quali si d·evono ·di pe.r lo più alterati così gravemente· c·h e difficil- nuovo un~é attacchi :m u sc-0lari staceati, in.ve:cc cooerte in modo C)pP.cialmente abbonmente è lltile conservarli. Anche i menischi Yengont0 ..... -.. clante le superfici a.rtioolari dave, s.econdo l'enon sono che eccezi-0riaJmente in stato di utiliz zrtzione. e::irca i lega.m enti }ateirali dell'articola- S'peri·enza, oogliono fo.rmarsi volentieri d_egli o·$teofiti:, Le ,s uperfici arti-col.ari molto con.cave, zion.e c1e1l gino·cchto, m_eintre non potev~no riq11indi gli aicietaiboli m·oil to profondi, offrono le n1an~re con servati coi m·eto.di op·erator1 a due tagli longitu.dicnali la~ter.ali, poiçhiè non avreb- 11n.i che difficoltà tecnic·h e. Ma anche q11e!ste si p,o ssono .s uperare. Il Jembo suffi.cientoo1ente tero permesso la 111ssazi-0ne dei •Corpi articolari. dop o l'i.m piego esclusivo dei nu.oivi m.e todi .g rande viene fissato a'1 . !lla.rgin.e d.el·l 'acet.abolo e ·po·i f<;>rtemente p:ressarto contro la superficie ftaglto medirule .a S ~ d altri), ve·n·g ono con·tzervati ·coonplietam·e·n te o almeno ruella 11oro rr1età della ferita ossea p,er qualche tempo; es·so riposteriore. Nel resto ci si iregola se·con.do la 111.an.e al su-0 .p osto an.c~e nei movimenti. I vangravità <lelJe al te raz.i oni extra-arti.oo1ari e pe- ta.ggi delle faisci.e sono: ad.esion~ r.api-da, quindi ...... p·o.s s.ibilità di ·eseg-uire .presto eser·cizi attjvi; 1 ~1 rica.p stùari. Si asportano per ptin1 c~pio le note callosrità bianol'1e e geilatino ~e .s ulla sup·erfi~i-e fa.scia noni ha 'bisogno, icom·e il tessuto gra&so di taglii-0, · attraveTsate abbondantemente da ed il muscolo, •di trasformarsi prima in tes9uto • conn,e ttivo (Sumita); essa è pochissimo sensibile ·y as1. a l·esir a ni meccan:Lche .e .ad infezioni leggere. Ciò si p.rati·ca anche fino nei .contorni lontani • I:rufine •Si può procuravse.La ,sempiie in quantità del·l'a>rtico1a.zion.e. ~ spe.cialmente importante s111f.flci.en·te. r1na esc~ssionie accur.ata .e radi.cale di callosità Sono in.f ondati i timori di Schepelmann rji)er la ~'herazione di segmenti periferiei del · guardo ~l prelevamento di pezzi pil1ttosto ff11a drici1)ite e del~a rot1ìla; quando l'apparato 1
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IL POLICLINICO
grandi dal tratto ilio-tibiale. · No11 si deve .didenti le diff ere11z e fra l 'ap1plicazton·e di 1embi menti1care che dalla· fa,sicia lata non si prelieva pedun·colati · e lembi liibera.m,ente trapiantati. og11i volta ·che una finestra · .e che la fa>scia Ir1 .ogni m9do, per i 'int.e rp.osiziorue, si ado.p .eira m11 scolare si rig.enera .r a·p idan1ente e ben.e 1So~ .soltan1to materi·ale ca.ld10, vitale, autap1a:stico. pra i muscoli attivi. L ~a l1opl.astica è stata d el tutto abbandonata. Riguardo al g.r.asso liber.amente trapiantato, Trattà1nento · succerssivo. L 'A. rinuncia così caldamenite patro1cinato da .altri · auforri, quasi se1npre , al drenag·gio. Soltanto. nell'.a.rtil'.L\.., con1side•ra in .genere oom.e miglfore ·l a faoolazione dell'anca, ·con emorragia u11 po' forte ~cia , t1'ann1e a1cune eccezioni, 1come per l'inteTd·ell'·a c etabo·I.o, lo. con1sddera utile p.e:r 24 ore . .Se l)o.s izto·n e Jra l'estremità ·superiore del radio e la malattia fondarr1entale è guarita complequ.ella d·ell 'ulna dopo divisio·n e del ponte osseo tamente da m .eno di un anno, allora introdu·c e , · e anche neil l'an.ch:Ll.o.SJi fibrosa. per ~8 orre un tub,o .dir v•etJr:o d.a un'ap·ertur.a Nelle ferite di gu.err.a rpoi ritiene . molto suspiecia'l e nella ferita. Tamrponi dt qu.aJosia·si g·el)eriore la félJscia al gra'Slso perchè e.ssa ha ner.e noin V·engono adoperati. U sia fasciatura YT1olto m eno preteis e deJ grflJsso ch·e' ten!d,e trop·di com'l)J.eto ripo1so t'qtt'al più nei primi giorni. ·'Jo facilmente nella cc infezione latente » alla P el ginocchio con&i·g lia caldamente una faformazio1w id i fi.sto.lé, aJla necrosi e ,a forsciia tura che '1 as.ci liJb.era l'a .rotula già da prin- · i issima ..formazione di tessuto, connetJttvo1. Concipt'o, com,e in una fiI11e:stra, cosd.cchè resti sol• trariamente a Lexer vede preciisamente negli lev.ata dallo strçtto sottostante. Per l'anca e pel cc spazi mo1rti », che non ·s on.o da evitarsi n .el ginocchio .adopera p.e:r lo più la doccia cli Zi.erivestire i .coo--pi articolari con fasc ia, già il gler (principri-0 di semifless.tcmre). Do·p o 48 ore r:>l'imo ·l.ruv-0iro pre.paratorio per la ,f 11tura f e ssur.a · c.omin.cià l ' est.ei1si-0n,e c on trazi®e mod.erata . . :i.rti col.are, il mo·de:llo della bor.sia. ·s inovia le a:d di ·p e1s o, n·on oltreipa>ssànd·o i 5-6 kg·. an.c he peJ • 1111a o più camere da fo rm a rsi. lì grass o r iemginocchi() e l ' anca, e: pit1 trurdi inizia movi' 11ie l 'int era. feS1s11ra arti·c.olare, arresta .meccèi.menti. pois sibilmente attiv·i ·o, in primcip.io, a,n1dcan11enite l'emor·ragio. n1,a notn pnò essere a.·ohe pasiS:iv'i .e•s eguiti dal malato11Sltesso. S ie l'inloperato per l'a pre1s sion e e l'attrito ~ltr o che tP1~v,einto è abba,stanza prep aratto ( o-pe1·azion i ..nol.to te·m po .Jdopo. Talvolta riv·estì un corpo preparatorie) ~· tecnican1.ente eseguito, i dol,ori 1.t'ticolare · di grasso .e l '.altl'o id i fascia. Ado: c11 tale trattàmeinto sono molto mo·c1erati. Talt1-"} er a volentieri lembi di grasso p é:dup.còl ati 11i ';)az:lenti no.n ne acc11 sa110 q11a$i affatto. Nel à dovei li può p ortare vi·cini. àlJa nuova fe~ rivestiim~1nto co·n f.rusci a, f1a cominciare gli. e~uta arti.co lare. NelLe pe.rs·one :gra:s1se ciò riesce s ercizi. dopo 8-1 0 .g iorni.; in q11elli C'Ol grasso ' inlvo1ta benissimo n ell 'ar;ticolazione .d·ell'anca più tar.di. ·'l d è a v o.Ite 1Jo ssilb i Le .an·ch e a:1I a s1:> aJ.J a. .e al Movim1e.n ti passivi ersegt1iti d.a;l .m ·erlico ·o ·dar~ olS10: Pretìe.ri·sce a ssai la fascia a1'l'i::n.terposil'a ssistehte S()(Il.0 po1CO Ut ili , ma a tal•11ni malati ' .. ione di lln lembo p eduncolaito d el tricipite nelpiace di ·pi.ù .questo Lavoro p11rame·n te mie.cca, ' 'artro si 2J.,e1 g·omito, .eJseguita da Delb,e t nel rii co ehe n.o n l'esercizio co.n sa:pevol.e. A<1ope1r a t!'l03 e poi caldame11te r.accomandata da Bier voJentie·r i l'iperemia s:otto ogni forma, di rado . . d i s11oi .allievi. Un l·embo rriusco·lare suffila fibrolilsina. L'Humano'l ha reso più volt·~ b'l1éni · ~eTVizi . Ha anche usa.to (e riferito n1el "Iie ntemente grande ohe.J:n ultimo .si trasfo'I".ma '\ncor.a in conn.ettivo sembra .a:ll' A. un •s acrifi1912 •e 14) il riemp imento ripetut o clella foosura , ·io .troppo gran·de, ,quan·d o c'è. un materiale a a-rticoaare con 1soluzi-0ne fiisi ologica, corhiè di ·niglior p:r.ezz,o e crede che ogni fib:ra mu S:cor.ecente propo.ne il Bie.r. Non. opera volientierj _, are .sia prezio sa per il .movimento dell'articoi morfi·n isti per:C'h è c-0lla 1oro ipe,rsPnsibi.lità 1a.zd.on1e da rifo,r mar.sii . Soltanto d10ve esi1sta non .c.011.cedono la J.o.r o· ·c oll.aib orazi·o ne che, p er ' 1.bbon d1an.z.a muscolare (articolazio111e de.Ila lo pi'l1, sotto soffil~ini·strazione contin11a id i m orfina. , ·11andibo la) o siano disiponilbili · m·11scoli senza Operazioni successiv é. - Possono c.onsi1stere '' alore per la f11tura mobi'lità .aisse·a le <l·el·l'.a.rti• n1el togliere uina posizione anormale d·ell'arti. r>olazione (spalla) o dove ·circo·stanze si:>eciali colazione neof.ormata, n1e l corr.eggere una mo' €-ccessiv1a ten1denza 1alla fo:rmazio'ne di tes.suto bjlità tro·p po ~carisa (distacco di superfici trop"on1'lettivale) richì·edano l' a'P,p licazione di lecm, po p!'esto unjte, asportazione di osteofiti), nel '"' i pedl1ncolati, ,egli .adope·r a talvolit a dei mutr.asfo·I'lma.-re i falrsi m iecdanismi della traz.ione ~r.oli, ·P. es. nell'an:ohilo1 si ·recidivante 1supea.T ticolare in q1Jel'li veri (miglioramento di for, 1ore radio,u ln·are . All'occasione .vengono ad.oma a.ei .corp.i articolari), nel togliere all'occa·1erati lenùri di gu1aine tendinee delle parti ben r onse1"!\11ate d.ella cap sµla. e cli borse mucose . si-one una vite o· l1na s11t11r.a. metallica, rinforzare un 'azio11e m11scolare insufficiente con un \i-icine a;11\' arti oolazi-one. Col p erfezionamento • a ccon cia m ento o con i1na inserzione nuo·v a. I,e ll ella t ecnica si ·sono rese sempre m eno evi1
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SEZIONE P;RATlCA ••
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ope·r~zìoni ~u ociessive . non pos~o110. ·qui ·esser
cons1d.era.t.re una per lln~ p·e1~cJ1è dipendoniQ dal dif1etto che vo·~ta p.er volta .s,i f!·PlJaleisi e i11 ·ciò. vale· m0lto !'·esperienza per"So,n .al.e:". · ' L'...i.\. :non h.a avuto, da lamentarsi che molto ··
Metodo· semplièe e rapido 'di cultura dei gon?-rAbèhi ~ sna i~portanza pratica~ \PAUL DENIS . Le Scalpel, 6 marzç> 1920).
raramente di i~ ei·d·enti spiacevoli. N·on .ebbe n1ai n1è un'ten1lbolia gra.ssa, nè Ì1e.sioni di grandi vasi isanguigni od em.o rragie: ·sec~nd.a.rie di
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E n oto ·che l' q.ssenza .dei gon9.co1cç,hi all '.esam e micr0sc o·p i·CO n ei prod.o tti · d.i 8 ecrezion-e diell'uretra o d·i aJtro o)r,gar10 melto fr:e:q uentemente non. ·00 stitulsce· un ariterio 1siciu. ro ,p,e r éiscludere u11a. d,i;agnos:.i. (t,i natu:ra o pe·r ·a ff erm.are
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T-ECNICA.
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n è trombosi di .g.randi tronchi vasali o corn·segu.enti emboilie, n·è necroisi ·di un artio1 ~ fratture a p1a:rti ·d ei eoripi arliic.olari o ·a,H a d'iafisi per prroicedim·e nti tropp.o bruschi. Dei ·d.u e ! la guarigione ·da un' i·nf,ezione blenorragica. Nel caS'o a•na.Jogo d18'.l1a tubeircoJ.osi si può ricasi di nlorte che· finora ebbre, u110 fu d1eterrni• 11at.o· da ·grav.e infezi·on·e de11a ferita (.an.ca) . corre!r e alla pro,v a 1diehl'i.noculaZào.n e della caFra i mt0lti casi di ar1:Jropla:st.ica dei gomito . ,~i:a. , Ma. . pe•r l 'inf eziohe g·op·oicocciea . <1ue.sto me~zo d '.aic:certan1~nto ,(iia.ignoisitiie,o ·dà in.. geebbe u na sola vDltia lina p1a:De1&i 10.p erativa (1ier1ere :rti.s·u ltati i1eg;attv,i , trann•e che l'ln@lclU'la~essi\ia) d.el N . UJln.are (retrazione ad un.cino) zione deJ fbirnice congiuntiva.le . della capra. e negli. arti iruf1erri·ori oss~rvò un solo cas0 di A •:s1co·p o diagnostic!O ~ come crit.erio d'acparali•s i ·secondari a da prossion·e d.~I.Ie .ste:cche. certamento ·d~1ù·o 1siato di guarigioin .e sareiblbe. L'A. con.clu1de ch1e l 'artroplastiéa n·oµ è ·anpr-aticarrne·n te. molto im,p{)rit ante un mieto:do· di cora ·un oam.p o ben Iim.1iato di run posSfesso culttu·a del gonoco1oco semplice~ .ra,p~do e façitranq11i1I..::> dlella mo.de.ma .chirurgi.a , ma i i.suoi le, roenit.re cl'te i not i · m.etoidi idi e t1ltuira d i que- \ · ~plenrdi di su.ccessii le gt1,adaign~no ·s.e mp!le m,~g gtore co·n sid1erazione. i\ vv.ersari se~ri la consi- sto . getm e 1·sono ·di .diffici1e esecuzi0·n.e. Nel 1914 L1umi.'è.re e Chevr-otieir, f©n1dail!d·os'.i derano come tro.l(pO d'iffi.èi'l.e e .a rrlschJata, bi,~ . .s ul desim•a110 il trattaimento secondario nier la sua ,. s11ll.a n-0ta. influer1z a no civa ·d ella birra ' / ' ' coT.s.o clell1infezione gor1ocooci·ca,. esc.01gitaroii.o a lol' dti.r.e., « mo·s.truo,s a ·.doJ:o.r abi1ità », p1einun nuoivo mez.z.o· ·d i •Culturà d·el go noc·oc•èo d.i sando sempre a·l Ja p.01s sibilità di un arto cio, n . ' ' mo lto fa.elle rpr·erp.ar:azione: si porta a 115° in dolam..te c.Q.e è molto peggiore di un .arrto11 inidoautoc.lavei una -soluzio11e di 6. gr. di allbum'in.a loro sebbene rigiido, eicc. ·Si sollevano pure in 1000 ,c. c. id i mo1sto ·ai birra; q11 in1di, doipo .. . dl1bbi sulla sorte Jo,111Jana d1ell e neoartro:si. . av·el" filtrato a .ca.bd·o 1e. al.caliniziato' si ste:riDi fronte a costor.o vi 1sooo ~ohe fau~ri lizza .cli ruuovo a 115° l)er dia.ci miinuti; i:q.fin·e, t.ropp9 entusiais.ti, ·Che trovan o tutto molto sempt1r.e n-orn essendo i·1vdisipens,abile, è utllè a1gplice e p.assian 0· .con un gesto Sl1p,erbo· sop.r a le . giungere c.. ·c. 1:5 di si·erio id i cavall0. o idi a.sino va.rie difficoltà. In 1nedio1 stat virtus . • • per ogn1i 1'5 · IC·. c. di m osto di birra co~sì P•r eDINO SALVADOR!. · 1
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Dott. ALESSANDRO P ENNISI aiuto negli. Ospedali di Roma.
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Trapianti di tessuto adiposo a scopo chiru~gico .. SO~f _i\. RIO: Tràpia.nti di tessuto adiposo per la cosmesi deJ
viso, del seno. àeUo scroto - per cura· delle ernie - nelle perdite di sostanze durali e duro-cerebrali con e senza p la· stica ossea - 'per 1J'emosta si .degli or,ga.ni pairencbimatosi . per l'obliterazione di cavità ' ossee . ne1le artroplasti1che ed osteolisi · perivasaJi, pe~itendinei e perinervei . neMa collassoteraipia palmonare (pleuro-pneumolisi) e cavità toraciche. · Questi argomenti sono· t rattati in singoli oapitQli con l'e: Sposizione di tutto quanto fiitora è stato fatto clinicamente e sperimentalmente in questo importante ramo della chi rurgia plastica mettendolo a pa.ragone con , altre> plast iche ado]>erate· e dandone la teenica gener ale e speciale. ll lavoro è corredato da numerosé osservazioni• cliniche originali e da un a.mp~o studio sperimentale su questi t rapianti a scopo chirurgico e sul destino in seno ai tessuti ospiti. ' Un volume itl-S · gra.nde di pag. ~08 con._ 16 figure o.rigfnali in fototipia e tricromia in 5 tavole e altre 7 ·figure nel • testo L. 40. • Per i nostri Abbonat i sole L. 30.75 fran co di· porto e rac· •
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coma~dato.
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, Queisto ter11en c)r rqi cuù.t11ra 1Si soli:fidica m-e- · -dfa.nte .l' agar •C01n la tecnica so11 ta, n elJla rpr.oporzi101n e 'id i ·..gr. 20 :peT litro di :r;no.sto. Il n1ostìo dev'eisse'r.e fatto ·esclusiv.ame.n te di orzo con o seinfa lu1JJPO~o,, e sem~) re pir ìvo di
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di diluirlo fino aJi a. pro.'Po.rzione di g·r . 22.5 a g-r. .'55 1pe;r 1i tt:vo. r . S11 qt1e.sto teI~·e·n o la, cul1t11ra del go·no1c·ooco rie1S1ce molt0 1sem1n. - 1Iice e faci11e. : · E1d inJoltre ·con ,q uerst.o µietoid!O aloun:e proprietà\ r ite1n 11te cariatteristiche di 1qU.1esto mi. crorrg·anismo .sonio. state. ricono1srciute inieSatte. Il r gono·c0 CGO ,era con sideratp strettam· e111te . ' aer.oib.io ,. e non resis.tienté· allè b .asis e ten:iperat1rre . . Lu1niè11e e C,h evT·oti.e:ç sono ·riu1s citi . -a
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zuccheratie od altri ·pr:odotti
.co.ntien.e circa 110 ·g.rammi dj Z1111cche~'i ri1du t.to1ri p er ·0gni Jit.~o. Siocom e in qt1e.ste oondizio11i esso .s arebbe ,s favorevole · ·aLl o svi1.u;ppo ·de1l g·on0tcarco, Ltl!mi•ère 1con1si·glia 1
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coltivarlo in terreno ailael"X)bio, ed ha1m10 conliquid-0 ascitic-0 dopo la seconda: steri~Iizza:ztone .de1 1e provette ·p uò compiis;ta;tato ·che in queste coindiz1i.oni le ·cu·l tuTe dimostrano una vit8'lità menò intensa ma •. più c are Ja .ste1ili~ ~ del terreno, perciò ~l'A. ritieprolungata. Le oull ture tenute iperl,i.d ie.ci giòrn.i i1.e ~comiglirubite adopera:r& soltanto il m.ooto .a 20° '"i.Sotto ze-r o OOJfSeI..va.:no intatta la .101ro oi birt;a 1c qn agar. a l 2 %. Bisogna .diluire i.J. vitalità. ' "" m osto sì· dà ·piorta.re· il .oont~uto in gtliuicosio Nelie 1cultUire in s~rie 11 gonoicocco si i.SiVi,(:."\, g:r.· 30-4:ù ·p .er àitr.o.- Con quesito te.r reno alla ìu.J.:>ipa sen11pre p~ù e nte. An1çh1e ,alla : terìl')peratura di 36°,5 ha ~vuto . colonie ben vi. ira.pil(j.am. . temp1~ratura {li 34°-35° ad.cune çuJJture . n~l}no s ibi1i di goir1ococchi già dopc» 24 -0re alll.a pridato ·.colonie visibili in mer10 .di 6 ore. · Una ,ma .s·~1i1I1a. Ir1 ailicuni tub1: si .ha11TIJ9 colonie cultura lrus~iata per , rpiù giorni ·alla tem.p era- - , scar·s e, ma sp~sse, rilevate, bian1che, rotondegt111ra 'amb.i ente ,s viluppa molto Jent.am·ente; si gianti;. in · alt'l'i te c0lonie sono, •più J.Ji·oc-0le i1.na riattiva raip·i·d.:aahente 1se è rimessa nella stUJfq. ' strao1rdinariamen.ite nu1111eroB1e (1paxec.chie ce11Quasi ~s·em1pre si iSorìo :av·ute c'u.1lture p·u re, eid tin'a ia d·opo . alicll!D.~ o-re). aJJ 'inizio in tutt i i 1C.asi. .,' Questo t err:eno insemenzato .oon pus di bile• ' l1 Se in gene·r al·e ali'eisarne micr01sic·oiptco è dii- .norra·gia ·~cuta o .croni·ea, ·con filamenti mu.coficile diffe.re.~ziaire le .d iye·r sè •s pecie di gono- . pu ru1entri, o con liq;uido prostatico eS1Plfes1.So ,., G:ocob.i, in c111tu.:ra .alrcune var ie;tà ·di essi rpirecol m~sagigi·o, sviluppa colonie visiibili 00. oc• sentano .caratteri diffenenziali. Talvolta si " chio nudo e faJcilm1ente ricon01seiibili da 9 a 1~1 11anno .c·olo.nie grandi e spesse m.a poco .Tuuore di termostato.~ '3.,llche se la cultuT·:;l, fu meisme,;rooe; tal'aJltra J.e col.ani.e sono molto ·P i·ccole. ·sia. in térmo~iato'' paiteiecehfei ore ~d op.o la ' seJna in -gran num'ero, a sl1pe·rficie· .-zigrinata,. · Al 1nina. ' ,, mic.roSlcoipio • ahcune culture dimootrano \go noSt ]>Uò ti:Ldilmente 1abfttiarsi a d1stingùere I 1 coachi .di dirrnen si• oni fnf~ri ori aJ no·r nral·e. l'è-·· co1oni'e di gonococco d ai- quelle :degli a;ltr~ I L 'apti·1 num di températura st'1 fr,a 36° e m).icrabi ,.co.e si step.ti. I g.e~i più 1frequ.-enti 1so'36°.5; temperatrtre .più basse ·di 2-4 · g.radi talno il bacilLu.m coli, 1-0 sir.eptococ,co, bacilli n·o n lentan·Ò lo svi;lt1pipo. È~I e:ssenzi a:'le Ìlon 1Sé> npasp~to,ge.ni, e.oc. l\lla il gono;e{yc-co srVil:lilP,PO p·el' sare , i 37°-38° p~r non com.p romettere la vipt ID:ho 'in ques to terre.no, sì eh~ Je sue ·Col.onie taJ.ità .delle ~ulture . 1sb110 . g ià. b~ne sviluppa.te qti:a.IlJdo .q.u·elle idei . l Ma .ciò C'h e più e i~rpo.rtante ( è' che la . se- ..miic:roo! .asSOlCiati, sono appeDJa ·visibili. •Ciò è m;i na del rnatariale ~ .da esaminare su q·ue~to l)lÙ evidJen.te ,s e n·eJla stessa 1piastra del Pertri ' t,eriren·o· di cultura p.on riiehiede nesis11na•<pre- . ·s.i. ··isernina · sé'Pa:ratàment.e ··nei quattro · ,quac«ruzione ·spe ci1a.l:ei.- I ·gonococchi 1:>Tovenienti 1da · drantii ìl gonocoooo, il colibiaicilllo, Jo 1st aifi.1o- e uretriti cron~allB '.t e aniche '<f:à , !$em,P1ici · fila- ~ " ro· .st.rèip.t oéòicoo : dop~ 4 ·o r.e- l'.l\.. ~~contato già menti_ 9ro]!i~~rano cc:me qu~li prelevati .. da · · sette c·o1l()·nJe .di gonoicocco'; · il ·co.lib a1cilllo ha 11n' ureitra ay_utam.~nte in.fi am~.at.a .. J.?.i più una svtlU{Ppato µopo 16 ore, ~ ql1indi harri,110 isevrovetta insemfillzafla al mattin.o 1pt1ò essere , guito 1o strepto- ,e lo staftlocoicc-0. AI 2° 1pasm'es~a ·in tet1nootatù rulla sera eid anche .c on sag-gio l 'A.' ha vist·o sviltlpipar:Si il goho·oooco ' .ritardo m.aiggiore, senza ohe na venga ·a isoifg·ià doipo 3 or-e, ben1chè la ten1peratur.a fo1sse fr~iiie nell~ p,r ontezz.a a p.rolifer.are. 34°. . In 1que~te :cODJdizio·rri ·~ 'la c u1turà del ,go110·' Col tert.eno· Lumière-C-he!vrotie,:r: 'J.a cultura éOCCO pUÒ .avere va.lore pràiiCO OOl!11•e mez-zo Clel ,gOP:0~?6oo' ~ div entata faciJ~ e ta;pi1da CO· -cli~gno·stic o ;e come criteri.o dli .0uaìtgione., 'p·urm e quella del b.acilllo .d ell.a d1fterite. . oh € il m etod.o ·sia sem'J~)Jj.fi_cato e tnes,s o . a:I°la , ,Il terre11.o p·uò ~SiSere preparato rc ommer cialportat.a id ei m1e dtci tutti. m ente e mesis o. i:Q. v.e nJdit.a. A tale scopo è bte ne a doa;:>erare i terreni soEcco in ria:~sun t:o i a tecni;ca deùJ.a preip a ralidi .di agar. .z:t0ne = L 'A. ha Sjperimerntato 1due teirreni di .cU'ltu1° Ste·r ilizzare il m osto ·diJJuito .esd ag.ar al ra.: il primo 1Co·m tposto ·seirnip.Jicement.e · .di m o2·1% per lln Cfll~rto d'ora in autoolav e a 115°; s to di bi·rra ·e ·d 'agar a'l 2 %' il se·condo dif2° Fil tirare .a Caldo nello .s tesso .arutoclaY.e . . fe~e.nte ·dal ··P,<rimo1 • ·p er l'rugigiun.ta di liqutdo · per maggioire sem:pli~ità ; 3° Adc al&nizzàre con soluzione relativamend '.ascite .n ella . propoTzione , '<li c. 'c. 1.5 per. 15 • te forte idi soda; . c. c. di. t erre:qio. II! genere ques to seoondo ·.t€rr;:reno h a dato culture più rapide; ma s-e•4P.IJiistrfuuito il terreno nelle prov.ette , steco~o l'A . .c iò sarebbe ·d'O'Vnt~ ad una specie rilizza:re a 11 0° per 10 minuti; di D·eu traJi~zazion.e, .p•e:r parte ·de·l liquido .a5° Inclinare molto i t11bi e 1aiSci.arli rafs citico, dell'azio11e dannosa rdel· -g l11cosio aont~freddare lentamente e a lt1ngo. n11to in eece.ss o neil most o fii birra rton su.ffìNei ·ca.si .c nmuni dj b1enorraigia 8r11ta ·basta C'ieintemente dilt11to. E si ccom.e d'altra p'arte } ' esame rni cr òscopiro . L'esame ba fterioJo.gico 1
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XXVII, FASC. 44]
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SEZIONE PRATICA \
FJu li''(;VOt·UrZ'ÌO?lOr. d el vizi ·ni·itra.iioi. • sa1·à mOllto utile nei e.asi molto dubbi, e soip.na ... tutto nelle {tonne: porterà graindi vantaggi ,p er DEVOTO I,. Dalla: casistica di g11erra é :t.dall<.l ' la profilassi, 1p er es., in vista 1de:l :matrimonio. casistica della Clinica è portato ad insistere sul· L' eoo:me microscopico non basta a d.ifferenla attenuazione ed anche scomparsa ài caratteri. ziare le varietà ·de.i ,g onococchi: all'e•s ame cUl- stici rumori sistolici sul focolaio della mitrale ipertrofia del cuore in alcuni ca tllraJe esse danno 1colonj.e differenti per di- accompugnia ti da -rot~ntgeniano specifico in ~ndividui s i di reperto mensioni, numero e gTan·de_z za id ei gonooocchi. nei quali vi erano tutti gli elementi per ammetL '~!\.. ha notato più v·olte che una varietà di • tere la esiste11za . df una lesione mitralica ed in . g-0no·cocchi a svhluppo .rapido, a colonie· picq11a.lche caso di u11a stenosi mitralica. Per quancole ~ numerose, anche a tem,p eratu'T·e !bas·se to sia vero che vi siano casi di inst1ffi.cienza mia 300-28°, dà .luogo a hlein,orragia li&Ve, a t~o - tralic~i in cui viene a mancare talvolta tanto jJ sttb..,acuto sin dall'iniz.io, ma molto difficile a tono quanto il ru1nore, 1'0., _nei casi . di sna osg:uarire; son faJcili Je g11arigioni appar-enti, servazione, ritiene cl1e sia intervenuta una s1stemazio6.e j:ll più alta portata perçhè con la scomma aJtrettanto fa-cili Je .r ecidive. si è costituito uno stat-o di Il{), L 'A. raioccmianda per le .culture di no.n a,do- parsa dei ru1nori tevole benessere con ~a eliminazione di quasi tutti l)erare il sedimento o i filamenti ,d i urine ·ra>ei disturbi d'ordine B11bbiettivi. 1\ilolti medici milicolte con so·n de. molli sterilizzate alla form.atari del resto hanno constatato \durant.e il servili11a. P. SABELLA. zio di gùerra fenomeni consimili ed il migliora . 111ento è da porsi a carico del diverso ambiente climatico, alimentare, morale e sentimentale in cui questj ex-carrliopazienti si sono venùti a ritrovare.
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ftCGRDEMIE, SOGIETA MEDICHE, CONWIESSI. Società Lombarda ,., ' . di Scienze mediche e biologiche 'in ,. Milano.
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Seduta del 2 luglio 1920. Pres-idc1iza ; ..
Un 00;so no·n
profess-0r .
001n ut1ie
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D E\.OTO.
di . oalcolo vescicale .
N. - 111 un lllil:la.to ·opera t0- · per ernia inguinale bilaterale, dopo un· anno dall!-oper.azion~ Yenne di~gnosticatò ·u n calcolo vescicale, ·meche dL1nte l'esan1e cistoscopico: Venne riscontrato • il <:alcolo si era forrunt-0 attorno ad un , laccio di seta . Si deve ritenere che n11 J)unto della sutura profonda abbià con1preso la vescica leggermente. vr<>la ssa,ta eliminandosi poi nella cavità vescicale e costituendo ·poi il llncleo del calcolo. ('ARRAHO
•
},'rn ia iri testinal~ st1·<fz.z a ta c1ttì·averso perforazione Htr,, xi,na - Reazionq inte.~timale - I sterectomia:
F - La <lonna ~l1e è og-getto di questa comt1nicazione fu ricoYerata all'Istituto Ostetri\?o-Ginecologico dopo 24 ore; un'ansa del tenue • procideva in Yagin~1 uscendo dal collo dell'ut:ero, dilatato, ma integro. L'ansa intestinale stacca b:t <1;11 mesentere era di <:olore rosso-Yinoso edematosa con parecclliP . . lnceraz-ioni siero-m11scolari, la ruueo$a era integra.. Si pratic:t la 1<.lp:1rotomia, si troYa un foro 11ella parete anteriore dell'utero in corrispondenza dell'istmo, attraverso cui si insinua l'intestiuo, il quale non è riducibile. Si fa la resezione intestinale terminale la scia udo l'ansa in sit·u , in{li si asporta l'utero, che,_ come \edete, co11tiene l'ansa intestinale. Decoro po~t-operato1io ottimo, la donua lascia la Cliniea in ventesima giornata guarita. L'etiologia, per quanto la donna sia reticente, si può intt1ire, e ci .. ammo:q_isce ancora di più dei gravi pericoli che. presentano le in~a t1 te manovre istrun1entali nella cavità uterina. , )lrRTO
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. , $ ·u lta CQ/ute t"izzazi017<e ignea nella pa.n ofta:imite pitrulenta..
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MOJ.~ESI
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L. - Il ' metoQO seguito dall'O. n ella cura del flemmone del bulbo oculare consiste in cauterizz.azioni parziali ripetute nel periodo di ·~lcuni .l?iorni; colla , prima cauterizzazione egli ~i limita a. perforare il bulbo oculare col termo- · cauterio, colle ·Huccessive cauterizza più p·1'ofon" dnmente e più , estesH1nente introducendo il term~), 'ca lJ terio a ttr<'l ver~-0 l ·<1 pe-rtu ra •già esistente e girn ndone la pt1nta entro la cavità oculare. La cur:ì è completn ta da a bbonda.nti ~rrigazioni co!l , soluzione tiepida di sublimato porrosivo 1 :5000 e da impacchi cn ldi. Il metodo, .oltre ad altri van) tuggi, presenta quello della formazione di uu 1 grosso rnonconé utile })er · 'la · p.rotesi.
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, l~plen.01ne[lalia
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a.leucc111 ica. . ,
111 i<'loicle
D. - Illustrazione di un caso di enorme splenomegali::t clinicamente primitiva con ·trasformazione completa e tota~e. del pai;enchim~1 splenico in tessnto ~eloi:de, a carattere nettamente embrionale, sen~ che in nesst1n mom~nt-0 \ nu1i, dall'.lnizlo cl·ella u1~1 ln ttia a ll 'e~:;itò, il sa11gt1e circolante, riJìetutamente e-saminato da ogni pull·· to di vist<L, nbbia ptesent:c'lto modificazioni dppreizabili d.alla noTma, salYo un modesto e transitorio grado di oligocroncoemia con Jeuc.openia iniziale. 11 caso illustrato è reso anche più interessante dal fatto che nel parencl1in1a ~pl~ni co, trasfor.mato Ìll tessuto mieloide a carattere embrionàle t1n eleme11to cellt1lare predom i.nà! ed in molti punti in modo veramente incontrastato, il megai.:ariocita in tHtte le sue SYariatissim~ forme ed i:i • tutti gli sta-di di sviluppo. Questa stragrande abbondanz..'l cli megacariocit1 che non ha fin qui riscontro 11eppur lontano ' in altre ,o1Sserva.zioni .nor. mali -0 })atologiche, pe.1·mette all'O. ùi portare u1?° contributo. cl1e ì11ust1·a cç>,n la p,r esentazione d! CESA B1ANcm
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IL..POLICLINICO
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tuulti !Jrepa rati, allo stuqìo della' genesi, delle fasi di SYilUl)J)O, della morfologia, della supposta l'ip1·0<1 uzione dirctTu:'l od indiretta e della in~roln ~ione dei rnegacariociti, nonchè allo studio della loro funzione fagocita.ria e della supposta fun~io11e piastrin·ogenetica. · r;o. chiude trattando delle cause che banno determinato e c-0n~ervato in .questo caso di miela c1enia a varietà splenomegalica pure il suq ca 1'<1 ttere rigorosa tuènte ale11cemico. r•
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persis t eu za dl 'J'rian/ifestazioni var le ti r e alla encefalite ep·i ileniioa. 1
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BOVEHI P. - · T...i'O. riferisce SU casi di sindromi nervose consecutive a ·d encefalite epidemica. Il primo ca o riguarda uria giovane che preseritò fin, dal.l'ini.~:io
una forn1a n1ioclonic<L tipo Dub ini, n.ella <1uale l e co1itra.z lorii rit·rniclze alle niani ed alle braccia ver. isto1io ·i nvrzriate alla distanza di sei 111,esi. l) n secondo caso tratta di una donna 1di' 32 an,
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a:ffett<1 da u_na di quelle forme assai rare di torcicoll·O spastioo cosi<Jdetto '>'nentale, il quale per~i$te a distanza di mesi 14 come conseguenza ,ii unn fo1 ma encefalitica l)reg·ressa. Il terzo caso si rife'r isce ad una bambina di ll anni cl1e soffri nel gennaio u. s. di encefalite letnr.gica vera e nella quale si presenta~ono dopo 111i n1 ese i rrequ ietez.~:a, a[1itazion,e e 111 ovimenti i1i
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core·ici di grandi 111.ariifesta,z ioni ·i quali durano iuttora. .
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Il quarto caso riguarcta. una g~ovane di 83 anni. che ha presentato dal gennaio.. u. s. una sindrome encefnlitica . di tipo iperalgico localizzata 'i11 J)l'eYalenza r1ella regiòne cervi.cQ-brachiale de. tra. T11 hRse alla persistenza (l i tntt~ queste Ìn~11ifestazioni n1orbose, sia di ordine motorio sia ' cli or~ine sensitivo, l~O. si domanda se non vi1 c1ebba essere in_ questi casi una corrispondenza ann tomic:.1 nel . sens? di lesioni istopatologiche localizzate nei gangli della base del cervello e nei peduncoli cerebràli e propende a credere ad una ~ilnile concezione. Raccomanda l'estrema. prudenzn nella prognosi di queste forme. ' L. PRETI. Il Fascieolo 10 · (1° ottobre) della nostra SEZIO~E ì\fEDICA, contiene: . F. ALAGUSSA: « Antigeno-terapia i1a raspecificn di nlcune 1nalattie inf~ttiYe dell'infnnzi<1 » (con 1-1 grafiche). 11"'. ~CHIAS$l: « I.. 'a,uto-anafilassi a frigol'e nell'eUJOglob'inuria parossistiC<'l ».
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LI Fuscicolo 1() (15 ottobre) della nostl'a SEZIO. NE CHIRURGIC..!\., conti~ne: .<\.. CI\'IDALI : «Contributo alla diagnosi del.le fisto-
le gastro-coliche )). G. DE FRANOISOO: «Appunti di chirurgia di guerra'). 1 ... XEORI: « Eliotera1)iil e tn~rcolqsi chirurgiche». D. TADDEI: «Osteomielite pnrl1len~1 cta pern1anenzn cli proiettile di fu ci le nel cor1>0 cleJ.l a I,7 Yerte bra lombare - Estrazione del proiettile - Re:-:ezione c1e1 Qorvo 'ertebrn le dn lla via lombare Guarigione».
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(_l\.NNO
X.XVII, FASC. 44]
·Società ·Medicp-Chir11rgiea :di Pavia. Seduta del 23 luglio 1920. (!orit rib,u to allo studio della proprietà indoUgena di alo-i_tl1ii ter1·eni cult·u1·ali (Relatore Perin).
P . . BINDA e A. PERIN. -
Gli 00. in base alle osservazioni f:;itte · sullo svilup,p o in -diversi suti~trati di nutrizione (Papaina, Taka-diastase, PepSina ~Ierk, Pepsina Grlibler, Pepsina l.:>a.Tke-Davis, Pancr~tlna Me,rk, Gri11;>ler, Parke-Davis) di un c~ppò d·i b. coli non indoligeno nei comuni. terreni culturali, creclono di J)oter giungere· alle seo-uent1 • t::> conclusioni : 1° Per lo sviluppo di ii1dolo è necessaria e sufficiente la presenza di triptofane, libero o combinato, nel. mflzzo di cultura. 2° I terr~ni triptofai:iizzati rappresentano il più delicato ed il più preciso mezzo per lo studio dell'attività indòligena dei microrganismi. 3° ·L e reazioni dell'acido gliossilico, dell'acqua di ..~.r9mo rapp~~sentano un mezzo opportuno I>el'. çoJ1.9sce:re l~ i:doneità dei diversi terreni sviJu.p pare indolo. · 4° L'acqua triptofanizzata è · per sè stessa sufficiente allo .·~iluJ.)Po d1 talun~ specie bacteriche.
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i-'uiia geriesi dell'indacanuria nella occlusione intestinale. (Rek'ltore Perin) .
P . B1soA
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A.. PERIN. -
Gli 00,, fondandosi sui rLst1l~'lti dell~ osservazioni precedenti e trasporta udo.l i p.el cam110 della patologia sperimentale, tro\arono · nel contenuto intestinale di cani forteme11te indacanurici, in seguit:o a legatura dell'int0stino, la J'resenza di triptofane libéro. Il nucleo tripto.fanico, per opera dei fenomeni in·gteolitici, verrebbe $taccato dalla molecola proteic3: (.donde l'importanza d~lla .secrezione pancreatica) e suc~ssivamente scomposto, in ambiente. alcalino, daf 1nicrorganismi intestinali~ · l\1oRELLI El - Mette in evidenza il fatto che la r~azione triptofa1lica è maggi?re nelle soluzioni .ili enzima, specialmente di pancr~..atiM: Parke-Davis di quanto non sia nelle soluzioni di peptone • stesso. Questo corroborerebbe il concetto da lui già espresso dell'importanza del succo pancreatico per sè ·s tesJò nella genesi dell'indacano. Pensa (e qu€sto sta c~rcando di dimostrare) che l'enzima sia <·<?mposto di una albumina speciale. Un fatto biologico importante è, <1d es .. questo: che il b. coli no~ segregando enzin1i i1roteolitici, cioè non potendo fornir peptoni, non sa dare indolo dalle a 1• bmnine, in,rece dallc'l. pancreatina, in assenza cJi peptone, r)roduce massin1a quantità di 'indolo. ZoIA I.1. - Insist:e sulln osservazi-0ne fatta dal1'0. eh~ in s.olu71ioni di ()11zimi già è più o meno vi va la leazione del triptofano · nell~ soluzion~ primB del1a inoculazione di germi e per la sua YiYacità essa è ir1 rapporto colla maggiore o minore r'?azione futura di indolo a indicare che probabilmente non all'enijri1a ma a materiali indolici .(triptofanici) resi liberi dagli enzimi si deve 1<1 reazione, quali certo si trovano nel succo pancreatico.
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[ANNO XXVII, FASC. 44]
n---· 1.e,;);)
SEZIONE PRATICA
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~iORELLr
E. - Crede cl1e ciò non ·i lJOSsa am1.Il(:!ttere .p er i.l fatto che indolo abbondante si forma anche ·d àl succo pancreatico e dalla pancre1}tina inattiva all'autocùtve.
squaruanté sulrepitelio ~ntestinale cosi che àprirebbe Ja via a11 ·atteccl1imento dei germi. Gli Où. banno eseguito numeTose serie di esperien~e. dalle gliali risulta che la bi-le 11a realmente { un'aziQne sen~ibilizzat rice pei · conigli in rapporto , Su l trattarnento delle pleuriti. all'infezione rla J)aratifo ·n. rua quest'azione no11 Coritributo clinico-stati$f ico. si esercita mediante de "'ql1arnaziope della mucosa intestinult~, n1a deve essere considel'a l<1. come una Dott. C HIRI. - I/O. riporta più di 20 casi di :izio.n e geuérè:l 1e su tutto l'ol'g_anisni o. I>,leurite essudata tl'attati con. l)llel1u1-0torace pre- Infatti. me11trt~ da llll ln to si }Jn ò c:onsta.t..1Te yja toraceJ.?.tesi. I risl1ltati sono stati' otttmi: gl1ache la bile, i11ti·odotta a11cl1e in i1ote,:ole quantità rigioni rapide e nessl1n residuo di postumi con colla son tla ga strjca , uo11 cleter111inn ne~suna leaderenze pleuriche. sione anatomica apprev.v.abile . l11l'epitelio inte' ti:nale, tl'altro lato la n1ec1esirua reattiYità a ll'infe• y'ltll'i:ndacanuria nel tifo. zione si Pllò c1eter1ninare intro_d ucendo la bile nelDott. C:nru1. - Xel tifo abbian10 scal'sa incl al' org;111i sn10 per nltra Yiu che non , quella ga troca:duria • intestinale, cioè con iniezio11i ripetl1te nel tessl1to cclll1lare $Ottoc\1taneo: eonigJi così trattati in geRichia mandosi ad ei:;perie nza di Binda che rinerale n1l1oi-0110 ill bl'eve teru1)0 qnando vengono scontrava in<lacano nelle urine dei conigli, tenuti inoé11lati o per 'fia entlo'fenbsa; o uer v"ia gastriéa, ~ dieta vegetale, quando .somministl'a va siero di con colture di parattfo B, mentre conigli di consangue l'A . ha fatto nei diversi settenari in pii1 trollo senza trattame11to p,reYentiYo cli bile in g·e{li 30 cas:i di tifo la ricar~ contemporanea del nere ·opraYYi\0110 .a ll' introcll1zione cli ugnHle quansangue nelle feci e dell'indacano nelle urine, ritità della stessa cultnrfl. ~oontrando in parecchi casi la coincidenza dei due c. CALOATERRA. fatti nel 3°-4° settenario. ZorA I.1 . - · Osserva i'n l)l"illlo ll1ogo che la nrobilinuria, l)Ur esse11do il bilinògeno prodotto nel1·intestino, è sempre ~l'essione 1'd i un't.\ill.oli. i Società~ di Medieina legale in Roma. ' n1aggiore e di conseguente bilirubinog·enesi epatica Sed11te"' del 24 nprile. 8 e 24 maggio, e perciò, da spiegarsi con 111eccanismo ben dtver13 e 19 luglio 1920. so dalla indacanuria. (,}uanto al rapporto tra indacanuria ed emorragie i11testinali, interes~ante P ·resiclente : Tenente Generale l\l edico t'oincidenza \mes&-t ' in chi'a ro d.all'O., ricorda che FERRERO DI C.\.VAT.LlSRLEOXE. ~1 Sassari il Gasbarrini studiando l'i11dacanuria l.1e tariffe giu(liz'ia rie e la scelta dri v eri ti. · nel tifo mise in evidenza ql1anto sensibile fosse la sua comparsa anche a t1na ·selllplice assunzione Prof. S. OT'I'OLl'~~GHT. - I n -0ccasione di questa d i t1na tazza di brodo, forse in rap1)0rto a mutacomunicaz;ione. la Società ha inyia to al l\ilinistro mento delle oondirioni <li s,·iluppo di quei germi il seguente Yoto : che sono indoligeni n. confronto ili quelli che non <'La Societil di Medieina J;egale Lli R oma, menlo sono (b. del ti·fo). Ricorda a ncora che 1'Herter tre plaude a ll'o}Jera svolta · dall~E. in favore indica esseTe necessario a protlurTe indolo dal df'lla perizia medico-legR le diretta a soll~varne la trj.p tofano il concorso di germi anaerobici (che dignità e il prestigio, fu voti che nell'.affido.-mento 1:ossano dar<-> ureroseifi<'l o <1cido indolaminoacetisia da lc'l, equa e giu~ta delle perizie medico-legali . co) e aer0bici (che stnccano da quest'ultimo l'ininterpretazione a ll'art. 209 del Codice di pr.ocedn-· • dolo) . ra penale a g_ara11zia e tl1tela della serietà della verizia, nell'interesse della scienza e della git1stiE ricorda le ricerche del De Lama nella. clinica zia >>. <li Parma fatte nel 1910, in riguardo alla reazione ' dell'indolo e della llreroseina n elle urine e ·del S1t i potere àiastasico clel sangue in rapporto triptofano nelle feci. •
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alla p11trefazione.
>':;ull'infezione sperimentnie da paratifo B .
nel coniglio. \
r>rof. E. VERATTI e dott. D. C.\TTAXEO. Th1entre il ooniglio normalmente è poco reattivo ail'infe%ione da bacilli di tifo e paratifo, Eesredka ha , eomunicato re~entemente che colla son1ministrazione per boca di una certa q:uantità di bile di bne si determina una reattività iJìarticolare all'infezione negli anima~i che cosi tràttati muoiono i11 pocl1i giorni in seguito all'introduzione di virus tifico e ·para tifo, sia p€r via boccale, che endoYenosa . nesl'e.ùl~a sostiène c11e la bi-le ha u11 effetto de,
Dott. ·B1~LLussr. - I l sangue fresco di cane prelevato sterilin1ente dalla carotide possiede uh at-· tivo enzin1a amidolitico la cui azione è pressochè iinmediata e a u menta progressi,amente sino a tagg·iu,n gere, d-0:po un dato ,_pel'iodo, dalle 5r alle 6 ore lo stato di eql1ilibri-0. ' potere amidolitico si conserYa n1<.1lgrndo la Tale putrefazione parecchio temvo, Ya poi lent.'lmente diminuendo. In un primo tempo Yiene paralizzato d~ l fenolo, poi riprende ln $ua attiyiti1 pre~socl1è al grado primitiYo. Dott.
oo~BIC'rLTO.
S11 ({lcuni p·r oblen1i di 1nedicina l rga l e cli _qu erra . -
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...
( 1~56
IL POLICLINICO
[ANNO XXVII, FASC. 441 J
f>rr;11oste di rij()·1··n1e n.cl oa:>n po à?3lla l ega,le 1n ili tare . I
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111 edlioina •
Dott.
NALDO
GALASSI. -
Psicopatie di ·guer1?<1.
I
_ Dott. P. Co~s IGLto. - J,A'O. pro1,one : 1° Istituzione dì un 'corsoCli psichiatria, neurologia e antropologia cri111i11ale per gli ufficiali 1ueclici <li con1plemento e di'' carriera, e di un ·c orso superiore d'istruzione tecnica medico-legale degli ufficiali medici. 2° I/istituzione ili centri ed istituti <li osservazione ~r la cura rieducatri<!e dei r1evropatici funzionali. 3° La riform~ dell!élenco infermità al riguarclo f1elle anon1alie (1ella i1er sonalità ·in rapporto al Jcr o 'valore ~ociHlfl. 4° ·L a riforma ùel ·siste111a punitivo milita:L'e e delle sanzioni discipli11n1i e del sistema careerario mjlitare e formazione di 11fiiciali medici specializza ti in psichiatria e antro11ologia criminale. · 5° C-0nveniente ·profilassi colla selezione razio11a le dei 1ni·11orati nell'e-sercito ' secondo i postulati d<->lln scu-0la positiY<1 di antropologia ·e soci-0logi Ù. t ri1ninale . •
~')ulla necessità delln ,r evisione degli istituti
del Codice civile in precedenza di qu,elU d el Codice penale. '
Dott. NALDO GALASSI. - L'O., dopo aver sostenuto con argomentazioni psicologicl}e, 00ntra1 ia.1nente a quanto affermano alcune dottrine cl1e ' ' l 'iclea di bene collettivo e di bene individuale sono due terD;1ini perfettamente correlativi, passa ad esaminare hl vita dinamica del diritto attr.ave.rso l~ varie epoche storiche e .sotto il riflesso delle principali dottrine socioÌogiche, ed espone le basi l"J!Zion.ali di una. revisione degli istituti del l"\ldice civile (matrimonio 1 dottrina delle succe-$sioni, diritto di proprietà e d'iritto"Clèile obbligazioni) 0011 intendimenti biologici e sociali sugo'e. e l'iti dalla n~ssità storica. dell~ completa integrazione dei diritti dell'uomo. 1
1:;:=====:================================'========== \
PUBBLICAZ~ONI
PERVENUTECI.
)
li 111etod.o planin1etrico appli<rato all'a'>1tropo1netrla.
Dott. B . BOLDRINI . - I1 ·o. e~pqne t111 suo metox.lo antro1)on1etrico, applie:abile sopra tt1tto llel' lo stu<lio delle a~immetrie e antie11ritmie facciali sulle f otografìe segnaletiche. Il met-0do -co11siste nella misurazi-0ne })er mez;1,o del l>lanimetro p-01are, delle superfici dei sègmenti diversi .d ella fa ccia, diYisa se-condo i criteri descrittiYi dell'Ottolengbi , prutjcnto nelle fotografie ~gru1leticl1e.
.
L 'O.- si propone. di st:i bi1ire le \ariabilità
medi~
t1ella misura di su11erficie di individui scelti a caso. e '"di quelli classificati secondo i tipi facciali, , di calcola re gli scostamenti medi delle misure dei tipi clnssificat1 da quelle dei tipi presi alla rin-
'
fufta.
t a l modo, si ren,de.rà possibile col rilievo pla11iìnetrico ri~-alil!e, secondo l'intensitil. degli spostamenti, alla cla ssificazione dei tipi morf-0logici. · I11
I ~TITUTO PRO LATT·\NTI.
Anno XIV. Gif.ida san,i tariu
della città, di Man,tov a. 1920.
('~\XTIEHI
A.lcu~e ricerch r., su ll'en,cc:fa l ite lef,argioa. - t~Napoli, 1920. C'or,LATINO e
C'.\XTIERI COLLATI.NO.
lomatosi. -
\ 7 EGNI REMO.
Su, di un caso di linfogran 11-
Napoli, 1919.
lirzzo R . Milza ectopica. nella. fossa iliaca dest ·ra con. torsio11 e d.el pedn1ioolo. Splenectomia. G unrigione. - Rov'ìgo, 1920. R1vA-Rocc1 S. La fragilità vasale nell'i~1fan,z·ia. · Varese, 1919. 1
~1I~ERBI
L'insufficie.nza oardi,aoa inoipil»Jte e i p1·ocrtssi o_l i1ticf pe. r val utarla. - Firen7~. CESARE.
1
1
1920.
R10010Lr E. Co·n siclerazion,i ctiniche sulla te1nperfftu1·a durante le prinie fa.si d6ll'attività ga strir11. - Firenze, 1920. llERTÈ FEDERICO. Da, l e1sl,,niariiosi esterna 1iell.e p~·fJ vincie di Sirac1.1,sa e di Catania. - ~apoli, 192tJ. .DEL GUASTA GINO. R esoootito nosologico di un, qua1
driennio di ass'istentato nel turno pediatt~ioo delPot er<' catcilitico e pe1·ossidasico del sangu e. la Clinica medica clell'unwersità di Pisa. ' U:n(L 11,uova 'r eazione cll imioa del sangue. Pisa, 1919 . Dott. AsGELO BELLUSSI. - '.rrattundo cc. 0 .1 di . VALLARDI 'c. Dissen,teria, amebica. Enteropatie df.f flagellati e da, coccidi. - ~ma, 1920. sangue sci-0lto i11 2 cc. di soluzione 1 % di fenolo , .. ALLARDI C. Osservazioni i1ito1·1io agli asce'Ssi epa- · con 6 goccie di reattivo di Fehling e 6 go-ccie dj ' tici di origine amebica. ~1ilano, 1919. ~equa -0ssigèl1ata al 3 %, 1'0. ottiene in n1odo r~1 ' 7 ALLARDI C. ·Delia dissetiteria bacillare. '\ ~1ilapidissi1no la comparsa di · un bel colore ros o-.ma1·n-0. 1920. ·rone accompag'nato da abbondante schiuma , men• ,~.\LLARDI C. L'am eba della dissenteria. (Riliè,·i tre nel tubo controllo senza sangue e in un altro
t11bo di contr-0110 con il sangue senza Febling tale
,
colorazione non avviene. J;a reazione avviene con sangue recente ed a11tieo (macchie) e 8nCh·~ <:Iunndo il sangt1e è stato dE:colorat-0. 111 altra serie cli esrlerienze notò · che il sangue J)O. ~iede la fa coltil di libera re l'ossigeno non solo cl:tlle sost._'1.nze con1t1ne111ente us.nte co11 l'H ,, O 2 , l'essenza di treme11tinn, l'olio di eucalipto. illa nnche da altre sostan ze che lo cedono meno facilmente qua le. ad e~'IDJlio, il clnrn to cli potassio.
•
. morfologici) . - Milano, 1920. J>ALMIERI GIAN GrusEPPFJ. Pe1· l'interpretaz··i o·ne d f'l 7e 01nbre della base del ouore. - Bologna, 19:!0. l).\LMIERI GIAN ·GruSEPPl'; . Enrx>·ndt·01na SV'il1tppato.~i nel sottocutaneo -sui tragitto ài un proiettile .;,, 1111, ferito di. guerra. Bologna, 1920. THOBIA P. Medioina popolare e tnedici.na scientifioo. (çonferPnza). -- Calt:R11issetta, 1920. ~IEnELLI G1.'.'70. L e ferite da. a,rrna da fuooo dell11 regione 1nasto id1> durant e l'ultinza guerra (191.:J-
1919). -
Biella. 1920 .
' •
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.~NNO
XXVII,
FASG.
44]
1257
SEZIONE PRATICA J
APPUNTI DI MEDIO IN A •
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CASISTICA E TERAPIA .,\
ri110-f a.ring e, come i.si è .accennato. Se vi è angina proibìre di' soffiarsi il naso còntemporar:ieamente yOn le dt'l-e :narici;· as1)ortarè le eventuali vegetazioni adenoidi.
I
Cura dell'otite ·media acuta suppura'ta.
Ota·l ;gia vioJénta .con febpre : timpano iip,eremico, convesso,, sordità, l:Sattiti e ronl. b . • zii, insonnia: Nel bambino sono frequenti 'i feL' idròrrea nasale. nomeni meningitici : il p~diglìone i1oh è dolen' È una malattia ,n on del tuttò rara earattierizte, il solco retroauricolare persi~te. (G. ·de Par' zata anatomican1ente :eia ed-ema dei cornetti, re}, Journal des praticiens, 10 gennaio 1920). \ ' 1. T1·attamento caLnian·t e e preoperato'rio . ~ che si Ima.nife.sta a,d accessi, indipe:o.clenteµiente Deve essere ridotto al minimo:,, poichè è n,eces- da ·ogni infi.am1nazione anteriore . del naBo o sario aprire il 'timpano· non a.-ppe11a fatta la dia- dei s eni; è una forma di vera idro,pisia, loc.ale. Il q:u-aclr.o cl'i?ico rassomiglia a quello del- . gnosi di ascesso dellà. cassa. Instiliazfoni mat' l'asma ·da fieno.. tina e sera, di.: acido f.emeo nevlQso cg. trenta; Ad una sensazione. ,di est:r:ema irritazione naclori1dTato di _cocaina cg. quaranta; cloridrato • di morfina ,cg. .cinque; rg licerina g. 15; riscal- •Sale seguono gli .s tarnl1'ti ·ed un,(y scolo varia(>ile da 30 a 250 gr. nelle 24 ore, di un liquido clare leg.germe11te a bagnomairia. Applicare alle 111astoi<lì .c ataplasmi di lin-seme e t ener·e del ·co- chiaro alcalino, conten.ente mu ci11a , e- non glucosio, ciò cbe lo differenzia daJ lj qt1id·o ~efal~tone. secc-0 sulle arecchie . Disinfettare il nasorachidiano, che .talyolta scola dal I)·a so, in faringe con 1ga:vgaris n1Ji ( resorci~a g·. 2 112 in 300 eme. di acqua bollita) e pomate nasali (eu- seg11ito a tra11mati'sn1i. :.\ll'esame !Si nota I.a mucosa ,p àlli·do-bluastra, '· caliI>tol , r-esorciria ana cg. 30; v.aseli11a g. 30) . ~e'l poppante sostitt1ir€ la gJi.cerina fenica con talocra translu·c~da, cornetti tumefàtti, che .rj.empiiono la caNit.à rtasale, ma che non sono i-p-er olio di vaselj,na e la pomata nasale con olio trofici, tanto è vero cl1e iJ .vo:lun1e se ne ri.duce al 2 % di olio di eucalipto. con l '.aip1)lircazio11e dj aidren alina e cocaina. 2. Trattamento chirurgico. -- Deve e:$5.ere Lo scolo può durare. tutto il giorno, op.p ure pratiicaio il più ·p reco·cemente porssibile P·r evia qt1a1che ora, e ricominciare l'indomani. La ma-" anestesia al clorur:o <l'etile e .fa·cen·d·o tene'r . ._ ben ferma la t~sta da un ai·u to, s'introduce ·1attia ha andamento cronico e P.uò continuare lo speculu.m e si affonda l'ago vei~so la ipatf-e - per. anni con alcune remissioni; è ~ggravatr . 'lenti treJdidj. posteriore .e medi<_t dei timpano, portandolo dall' umidità, daJla polv,ere, d.ai i1oi verso la parte anteriore corrispondente. P.er Do"?o qualch-e m ese si possono notare ·d ei p t-> lipi; l a l oro .asrpol'tazionie non fa .cessare i .sir1scacciare bene il p·u s dalla caissa è preferibile tomi . 1 llna doccia d 'aria, anzichè i1l processo idi Val• • L'idro:rrea nasaJe si distingiue dall 'asma da sa1va. Subito dopo .. l'operazione s'1ntroduce . fieno, pe·r ch è si ·o,sse:rva in ogni stagione, ·e per11n tampone imbevuto con acqua ossig.~nata a 12 volumi, che "si lascia P,er cinque minuti. chè i malati no11 sono sensibitli a.lleI eccitazio11i ' che prov.ocano l 'asma, come il polline e le emaSi applica poi un tam':)one· di •cotone asciutto. 3. T1·attamento post-operatOfrio. - Tre volte :uazio11i animali • Seco11do J. A. Thon1pson (! ourn. of A m. med. al giorn,o bagni con ,a,cqua:. o.ssig~en.ata ·a 12 voAssoc. , 23 agosto 1919), che ne ha ·osser.vato dilumi dilnita a ·p arti uguali co11 a cqua; .'d op0 ' . versi casi, la causa di tale malattia è oscura. aver asciug,ato .si introduce uno stu·ello ·di co.. P er lo stato i1evro11atico de.i soggeiJti, che può tone asettico. Dopo 3-4 giòrn~, diminuita la • suppurazione, si fanno al mattino lavature c011 · confinare con la me1anconia, la. comparsa di liquido di D1ikin, alla sera instillazioni con, crisi sotto l'infl11enza di &ause psichiche, l'asglicerina con resorcin~ (1 / 25); qu~ndo poi lo sociàzil()11e con ·la malattia di ,Quincke, l 'A. a·sscolo si f~ sieroso e filante -si fanno applica- simila l'idro.rrea nasale all'edema a11gio-neurotico e •le consicle.r a ,c ome e..spmssioue di un 'iafzioni quotidiane di stµ·elli asçiutti, .asettici. · In tutto il trattamento si userà sempre la fezi9ne nervosa. Tale concetto del resto è anpiù scrupolosa asep~j. L'eventu.ale dermitè pe- cl1e .a.:ppoggiato dai risultati de}la terapia, ché sono scar:si oon l ,i·n tervento J.ocale ( adrena~ina, riaur~cola,re si tratta con la seguente pomata: operazioni) ed irJvece migl·iori col trattam~nto ossido di zinco ,g. 3; resorcina cg. trenta;· va. . generale tonico ed igienico ·(do cci e, eserciz~· al's elina g. 15. . E importante la p1·ofilassi: nelle iniezioni e 1' aria aperta, ecc. ). • l. b.' febb r i eruttive praticare la disi11fezionè del Si1itom·i. -
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1'258
IL POLICLINICO
[ANNO XXVII,
FASC.
44]
\
. Il trattamento de~l'epistassi ..
\
11· metodo .n on è affatto nu.ovo, :poiich è .le inalazioni dei vapom eh.e si svo1lg<>no dallo jodio 'In presenza di un 'ephstassi vicariante· (ameo dalla jo,dofo ntl.ina, sor10 ·strute coI11Sigliate da r1orrea) o st1·p plem·entare (pletora, a:rterioscle-roai) è bene astenersi 1da ogni tentativo di ar- m.o.ito tempo, in molte malat tie; agli Stati Uniti ·S ono 'anche stati mesiSi in v'e ndita· d.egli apre1sta rla. ~ Ogni altra Je.p istassi · va fre·n ata sin r>arecchi speciali , . <:lal princi•p io con p.rocedin1enti asettici e moTal1i inalazioni però son.o ben lungi dall'esd·~rni . Escludere quindi il tamponamento po.steriore, che fo 1rm.~ cavit~ chi~sa,, il percloruro sere innocue; esperienze di B.· Luckhardt e dei s_uoi collaboratori (riferite da ·Cheinisse in P'res... d'i fer·ro, i·nef.f icace ed irritante, le aspirazi on·i se médicale; 14 a;gosto 1920) dimo strano anzi<li a·cqtla fredda .· tutto ch1e l'in1a l azi.one di jodio anche a dose Nel cas o di ur1'emorragia molto Jievej qu.al. ' mini~a (12 mg. pe·r kg. ) pr·<livoca dii~pnea e, s iasi manovr a terapet1ti ca (larghe inspirazioni . ' se .spinta a 18 rn·g. ptiò prov·ocare Ira morte per s offia17.si fortemente il n.aso) basta per fr·enarla. e1dema polmonwre acuto·, che si manife.sta tanSe il sangq.e . continua a colar·e, s i introduca to p iù rapiqan1ern te se . ~s~stoilo trac.h eite o i1n piccolo tampone ·di cotone imbevuto con . bronchite. ,. , a cqua ossigenata pura a 12 volumi·, oppurè . L'tn a.laz.ione ·determina dapprima elevazione ~on soluzione di antipirina 6 di cocaina-adre1derata ·e t1~ansitoria della ·pressione sanguimo nalina; ovvero con un.a polvere composta di gna, co,n acoeleram·enfo 1d1ei m.o vim.e,nti respia llt1me, tannino, aci·dQ bo·r ioo., ta1c10, a pa•rti r ato,r i, ,che ·diventano più ampi. Segue una dilt.gl1ali. Se :l'e.mo~ragi a ·è grave e, · nono,stan~e tali mezzi, continua, si det erger-à la fossa n a - minuzi-o ne relativa della tensione arteriosa . ' si manifesta:po dis'tu·rbi rr espiratort (r.antoli res ale, sc0.p rendo il punto sanguin.ante e caute. . ' rizza;n1d olo con aci1do ·c.;romico, no.n niitrato· ·d'ar-· spirazione bronchi ale), che si vanno accentt1ando P,rogre.s.siva1r1€nte. Poa la tensione arg ~nto, o, m.e.glio, col galvano-catlite·rio. 'Tale è t eriosa si abbassa imptrovvisa1nente, mentre il trattamento di .sc,elta nell'e:m orragia da .rotcompaiono i. s into,m i di edema p.o Jmonare acutura ·di varice, ·c he è. la più fìrequente . to: i movi1me·n ti re.·s pirator1 d'minuiscono di Se l ' e:mo.rragi.a comtinua o n on si pt1ò tror1umero e. di a 1npiezza' fino all'arresto com·_va.r"'.Qe. l'origine, si procederà. al tamponamento-, pJ.eto: con 11na lunga striscia di garz.a ase.ttica o In con1pless·o· d. vapori di jo1dio producono g li jo1do1fo rmizzata, chè · si· la·s ci,a p1er non più ·d i st.es si e.ff.ettr. ·d i ,q uelli di cù:o~o .e di bromo . '· te~ ·24 ore; per ·distaccarla b ene Ja 1s 'irnbibi1s.ce ·con nuto coçto 1delle esperienze rif~rite, basterebbe aoqua ossig.ehata, facendo .p oi fare al paziente,, . l 'inalazion1e di g. 1.26 ·per p.rQ.voca:re la morte 1 · dopo l'e s trazione, profqnde in spirazioni; dop0 di 11 n uomo in 24 ore : la quantità sarebb€ 'a sa vergli fatto is·offiare il naso, :si iptro1duce una c<Sai min.o·r e quando pr~esiste.ssero affe.zioni dei ma.issa di vaselina alla r€•$0VCina (1/ 10), che SÌ . ' bro·11chi e 1d.ei p.oLmo·n i. Le jnaLazio•r u d.i jod~o fa ri-nnovare ·spesso, dt1rante il gioirno·. Evenrisultere.bòero quindi formalmente conti:Poirndi:tu.almente può -"esser.e utile · l'uso del pallone I • Bmostatico. · . • fil, Non. v.a trascurato il trattamento generale: . . , Ulcera sifilitica tonsillare a forma anginosa. ini ezio,ni sotto crttanee di siero 1g eJatinato; se il polso è debole, caffeina ed olio canfo·rato. - Per Rendu (Soc. • des ~çciences médic. de Lyon, , . ' b oeca. una s9luzione di cloruro di ca lcio ed 1920) ha osservato un soggetto, eh.e si arnmfllò .. . €rgotina (ana gr. 4 ·peJ,' 120 •di acqua) : con forte. doloc d·i .gola, po1ç a .febbre, lombagLe ·epistMsi provocate da odori si osservano gine, disfagia per glt a lirr1enti soli1di, ingrossa• r a r a1n<Binte; ied in; s q1gge tti n1e1uroart.ri ti1ci, ·a pim·ento della ton,slilla d1estra,1 ma.nife,s tazio[)·e di ' . t uit aria eretttle, an.c11e queste e1pi.stasst ce·dono un ganglio presso l'angolo ma&~llare. Scomç on i t ratta1nenti indicati. l. b. l)a~s~, dop·o .S-10 giorni, l a di sJagia , p er.si·steva ~'adenopatia, e la t-0n1 SliJla las ciava sos p·ettare I pericoli deile inalazioni di jodio. 11n ad~no-.ft emmone. Dimin.u ì poi il ganglio, Recentemen t e S. Pleseh a veva r ac.coma-11.d a,.. c:he .si presentava ·duro e1d era sosi')etto per to le inala zloni.- tii vap1or.i di j 0 1dio, come mezzo l 'unilateralità e l'a·s s·en.za di reazione infiam.Profi la ttic0 co11tr o l 'inftuenza, basa nd<}si sulla 1n.a toria. All ' e,s am·e 1gene.rale isi trovò una n etta roseola ma.c ulo-papulosa. Il rapporto sessu a le osserva zion e ch e il per~onale di un lab<>ratorio cli ch imica, in C11.i si .s volgevano· sp esso vapori a veva avuto luog-0 15-20 g~orni prima. di jo<li o, e ra !.~ ~m astc imm11ne du.r.ante un' e.piL a diagnosi di quest e f o·r me, s peci a lmente se demia ·di inftl1e11.za. E gli consigliava quindi di 1na n ca, com.e in qu esto caso, l 'indurazione toni na l are 2-3 voltt a l g iorn o i v ElJpori eh ~ ,si s vols illa r e è difficil e se n on si ti en e cnn~ 0 d r i rnr atteri speciali dell' aden op a.tia e d ei fenom eni gon o dall o j o dio rim.fn(;!to da una sol11zione a 1<·f1 ol ica m essa i11 str ato sottile sopra t1n piatto. sec o11dairi m olto preco ci. r. s. 1
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IuIENE. · dei portatori. S. SaiJer, lVI. Jlall, L . vVilson e C. iVImM-0y (Archives of in.ternal 1nedicine, 15 di.cembre 1919), durainte una epidemia diffusa e micidiale di pneumoa1ite, ha.un.o osservato :che i potrtatori avevano gran pa:rte nella diffusione ·del·l a inalatti.a. Le colture, e.s eguite su agar-sangue con. successivo isolamento in bro·d.o al saingiue ed i·deintificazion.e (resi stenza al Grarn, solubilità in bile, ag1glutinazipne), hanno riv~Jato che fra i soggetti sani vi era il 16 % di . po·i ·tatori, fra cui il 24 ~lo .aveva ti1pi ben definiti {I, II,_III) i11 quantità ·e lev!a.t a. Gli AA. rico·r.se•r ·o a uareocthi di~i,rufettanti o elf la ste·r ilizzazione di tali porWori; i più efficaci ' sono risultati 1'acid.o feinico al 3 % e la tintl1ra di j-0dio al 5 % in olio di v.aselin.a, u1Sandoli per in-stili•az,i·oni nasali e pennellatu.r e della ,g,ola ripetute dlle volit~ al gi.01rno. Do[)o 8 giorni i p1'1eumo·oocchi erano .scomp~r:si . fil.
Una campagna antimalarica. Nel JOtLrn. A1n. M ed. Ann. (16 agosto 1919) vengono r ile·v ate le ·diffevenze nei risultati avutisi a Dar-es-Salaam, tra la profilassi meccani·ca, inf>egrsata da {[l1ella chinir~i~ft, g ià 1n.d ottata dai •tedes.chi, e le 'mi.suire antianofeliche, , ora -p.raticate da.Ile at1torità mjlital'i inglesi, sull'esPmpJ.o 1d·elle campagne di Panam a e di altre località. La profilassi i11ecca nica era oltremodo fastidiosa, rimaneva ljmitat.a alle ab.i tazioni degli e11ropei e 1dava un.a :iifesa inco11np l eta~ la profilassi chimica -era poco prati~c·a e, far.se per questo, poco efficace; le mi sure ar1tiartofeli·che / inve-ce hanno fatto scomparire praticamente gli an.O'feli, ~ con questi la malaria. La çamp.agna verrà estesa ora ad altre località de.Il ' .<\.frica orie·n tale, già tea esca. Gl 'indigeni v eng·ono tren·ati . nelle misl1re di disanofelizzazione. , , P. L. ~
NOTE DI MEDICINA SCIENTIFICA. Urobilinuria ed urobilinemia. L. Haam . (Z entralblalt f. i ·n1i. M ed., i1.. 11 , 192,-0) r1ileva ·anzitutto Clh e l 'l1robilin.a, iisipettivaanentie l'urr o bilin1oigeno, è L!.n icoonpone·11te dell'l1rina normale. Per dimo·strare qu este ·sostainze, si aggiuq11gono a me.zza provetta di l1irina 1-2 1go1cice di tintu·r a di jodio di luita (peir osslidJJ..r e il croano geno) e poi amrrnon·iaca fino a r:eazione ·l eggermente a1cailina; 1s'i filtra d.o p10 8.v.er aiggiunto un e.g'ual voiJ.um.e ·di sioluz.io11-e I
.ail 0oolica al 10 % ·di· .acie tato cli zin.cìo: La pr·e-,,.,-1 s en,z a. .dell'urobi:lina è alloira sve.ùa ta datila flruo- / l\3Sicei.11. z.a del . ii.q ui.do'.. In corldizioni •p atologich-e si può rjscontrare ' un'iiper- o un':iJpo- od an.urooi:ii.nu·r ia. La p r ima co'.Thdizione si riisco11tra i1elle lesioni e111ati.che, ila siecoruda J1'eù1e ooclusiQlni complete del cofLeid·ooo e nella 1glomerulo.nefrite croniica. N·eJ.!l'uJlt~mo ·caso i r.8'ni ·sono in-c1a1paci di s ecerner1e 1l't1robilina ·c·onte1nu.ta nel sang·u1e i11 una certa ,quantità. È n.e.cessario e s egu:Lre tal.le Yi oeI'ca isiu grandi quan ti.tà ·di. si ero (50 .cm.). Si mesco•l a al isierr o 11n1a qu.antità 4-5 rvolie. in~g1gior.e di a1èoo1l 1a,1 96 %; ·d·o po do1dici -01re. • Sii çent1if'uga, si sep·a ra l 'al.çool ' da:hl'al'bumjna IJ.re1c~pitaita, ,che vi ene l'.lJUo.v amen.te S'lo.sipe.s,a i 11. u•n. p o' d'al·ooo l e do{P·O .quai1c·h e ten:i,p o e.entri.f uga ta. Tutto l'altc0<8l vi'ene ajJ.oria rU:;.ca1dato a bagnomaria a 40° sotto ipressidne diminuita, fino a ridun.~.ne il volume a sodi 50 cn1.c.; qu-esti "' ' si di'l u iseano con aieqna in pìioipo.r zion.e di 4/ 5 del lo-ro volume, e s i agitano bene con 10-20 ernie. di ailicool amilico. Si e1strae l 'u·ro1bilint3 da:ll'alc.o·oJ .amfili,co coll'.a,g.giun~a di 51Q cm·c. di potassa caustiic a al 2-3 %; ·s a.parata la ~olu zion1e 1a1aalina, la Sii aicid.i fica con aici do f'io lforioo dilui.t o e 'l!a si m escola ·con 2-0 cm.e. di c1orof orrn i.o. Si con1centra poi la so1lrnz1ton1e clo:rofo.r mica P·d in es~1a s i .dirmos1t ì"a oon la pl!' oiva de·J•l a ftuoreE1c.el'.lJZ)a l a p.r esenza dell'uroibili!Ila. L ' .!\.. pien·s a. che sa rebb1e 11rtil1e stabiliTe q.u31le si.a, nell'indjvidnò normale, l a ·quantità minima di siero di ·s angt1e in cui sii p ossa, col m etoç1 o s11ddetcto, ·d.imo~trare la presenza 1dell 'urobilina (nei ·casi ·da lui esaminati la quantità. 'n1in'tma fu di 4:8 c-!n c.). Si potreb'b e allora faJ cjlmen•t e di·m osttare la presenz.a. di un 'iper- o di una, i"Jou-robilinemia. • • POLL!TZER. I • 1
La profilassi della polmonite con la sterilizzazione
1
1259
•
SEZIONE PRATICA
1
'
1
. ·
_
1
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I \
lnteress·ante pubblicaz;one:
,. \
Prof. VALENTrNo BARNABO'
.1poteri defensionali e l'officio protettivo degli organi viscerali . e parenthimali contro i germi delle infezioni tbiru·rgicbe. I
Dp.ta la notevole import11nza dell'argomento, ~ rattato esaurientemente in q·uesta estesissima monografia, in cui sono ria~sunte le più modern e nozioni anatomiche, istologiche, cliniich e e sperimentali, ed esposte le svariate ricerche e le concezioni personali del.J' i utore, ci siamo procura t i, certi di far cosa gradita ai nostri abbonati, il mez?.o di offri re a condizioni · vantaggiose un libro indispensabile non solo per chi si occupa di Patologia speciale chirurgi ca, ma altresì per chi studia la Patologia. in genere delle malattie infettive. Un volume in-8 grande, di pag. .xv1-922: in commercio 'L. 20 ; p e1 nostri. a ssociati sole L. 15, franco di porto e raccoma nùato. I nviare Cartolina- Vaglia al Oav. Luigi Pozzi - Via Sisti· • na, 14 - Ro1na.
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(121:2) 'ulle in'ie::.io'n i dei sali di cliiriiria. _,,Al clott. Pie.tra P·uglie.se, Laterza: · ln tutte le iniezioni ipodermiche il dolore è l~n to dal!l'azione meccanic,a (discissione pa·rcell~L re dei tessuti: si tratta ·d i una vera ferita a • c11te integra) e dall azione cl1imica, la quale v.a.ria molto con la natl1ra della sostanza. I filame11ti sen.s itivi e nervosi e le lor.o terminaii oni vengo110 per tal moclo ad e.s:sere stirati ' strap.p ati, irritati, talvolta d1strutti. I sali di chinina e.seoreiita110 in gr~a-do elevato ~ 1 azio11e irritante e necrotizzante: e ssa è dlO· Vl1ta in parte all'alcaloide, in parte all'acido cui l'alcaloide leve Ja sun. solubilità. I .s.aJi neut,·i di chini11a (detti i1npl'opriamente anche aci•di, percl1è effettivamente aci dissimi al tornasole), ·Come i1l l>icloridrato, sono più irritanti - di quelli · bas jci, appl1nto p·erohè pfù ri.cchi di aci1dj; che li rendono solubilissimi. Oggi si è • appre.so a far 11 so, ·anche dei sali basici : essi vengono solubilizzati formanido11e dei compo·stj, i c1l111lì ,sor10· inolto bene tolÌ8rati : co,s1 1 etilu· / retanato (Gaglio), la chino1pi.rina (Saintesson). I .. e irli ezoni ip o·d·err111icpe cli cl1irii11a p:r.ovoC'èt110 co.n relativa facil.ità dei pro·cessi reattivi locali: .alle volte si ha -produzione di ascessi , . cli flemrnoni, di escFtre, imputabili ad errori · • x11a11ifesti di te cni'ca; 1n.a per lo più si tratta di fl ogosi lente e po co attive: ·1)robabilmente i ger1ni vi pervengono, anche allora nerchè non si ' osserva lln 'asepsi rigorosa, ovvero pe.rchè nei 1rss11t1 alterati i germi ci rco:lanti .col sangue ~i fissano e [1tte·c:c.hi:Sic.on·o· (sov1'at11tto in indi·vidlti deboli, con . vitalità ridotta ·pe-r fualattie a.dinamiche, o con idiosinoraaia veTso la chinina). . . 111 ql1este condizio11i il riassorbimento del rin1edio risulta ostacolato; anzi prev.ale i~ prore "'so difensivd , ch e tenderebbe a f.arlo espel1el'e. Così il ri.m edio persiis te entro il focolaio ../-:' e, un pcY per volta, esso vie11e iJsolato da u .n • g uscio 1mpermeabil1e cli tessuto fibro,so . Come altri t.ess11ti cicatriziali o come le eallc sit à epidermiche, cn1esti in.durimenti risento110 l'azj one de.ll'umiclità o della secch·e zza dell'aria, forse p·er1chè ca n1biano cli vol11me nei . . c.H1nbiamenti di t·eimpo, Ji modo che i :filetti ii.er/ vo si C' i rc1ostanti ri~ultuno C'o.mp·ressi o stirati: c·r.n1u11Jque, i11 tali c 0n1diizio1~i prov.oc.a:no dol~~rj, d ei rrnali cont.inl1ano a lamentarsi a 1unigc i i1t1zi enti. In modo analogo alla cl1 inina si compo-rtano altri rimedi, il( specie il ca1'ornelano. ..\Jl e Yolte si rende necessa2··0 di aprire od e1111rleare i nodt1li: nell int'e1 no vi si ritrov[t :1 n e ora il sale injetta to ! ~ ei c::oggetti grassi 1l1tt.i q11esti disturbi so0
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IL POLICLINICO
POSTA DEGl:..I ·ABBONATI.
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g·liono essere men.o a·ocentu~ti, perchè il tessuto adiJH}S<> è p oco provvi8to di terminazioni ner\Trose. Q11anto alle inie~ioni intramusèolari, soglior10 eseguirsi soltanto niella regione gl11tea, in luo~hi \d,elezione {punti di Fou.r nler, df Barthélemy, "1i Balzer, di Gallot, di .s mirnoff, e· in linea genér.aJe verso l'alto della regione) così da non le·d·ere tronçhi nervo•s i im,n ortanti · ven' gono praticate piuttosto p ro1on·damente, così che cadan.o, ir1 pieno, nel pare•n chima mu.scolare e non determinino u,r1a distensione localizzata delle guaine mu,.scol3ri .prossime 'alJa "' superfice cutanea, le q11ali so·n o quelle che << giocano » di più: per questo mo.tivo e perchè tese, resistenti e ricche di ter1ninazioni nerv-0se, possono de-rivarne dolori molto intensi. Meno bene dei glutei si . prestano le masse mu.scolari . del dorso. Volendo evitare di cadere in una \·ena, s'i11tro·duce prim.a l'ago e si as-petta qualche istaI;).te : 1se non viene sangue, · s'innesta la sirip.ga e si esegue l'ini ~zione . Alle iniezioni intrarnu.scolari si dà la preferenza }Jer i Jne dicinali irritanti (c0me sono i eali .cli chinin.a) in qua:p.to, se berie eseguite, r!Jon ca.giionano mo.lto dolore~ è eia tener ·pl'esente che possorno rirts·ci!'le 1perioolose quando si forma un ascesso necrotico, il quale alle volte detern1ina vaste di.struzioni e perdite di sostanz.a : come p·ost11mo può aversi atrcln,a _ !nu s~olare con riduzio11e ·della funzionalità. Per ql1e.sti motiv.i non cr~·diamo che nieritin·o tutta ]a voga di cui godono . Le iniezioni endovenose co,s tituiscono· un intervento d'eccezio·n e; contro' di esse però si 11anm10· ancora ·delle prevenzioni infondate. Comportano un'azione tér,a p1euti·Ca imme·diata Si p:reistamio p·er mo!l te sosta.n ze, C'om,presi i s·J i dl chinina. ; Le iniezioni endovenose dei sali di chinina v:in11-0 praiicate m olto lentamente; è bene di a.sso·ciarvi . un po· d' a.d1renalina, peT prevenire l' azion.e dep·r é.c;·si·va che l a chinina. ese.rcita sulla. tensione a rterio1Sa ·la quale è già molto bas, sa nei malarici; per es. : ·Clo1i1drato basi·co di chinina gm . 0.4-0; Etilt1retano gm. 0.20; Adrenalina al millesimo gocce II; A cqua distillata q. h. per 1 eme. L. VERNEY. 1
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(1213) Nodosità del sottocutaneo in seguito all'uso dell'olio canforato. - Al dott. M. G. da G.: Nei n . 34, Sezione pratica, del no,stro giO'rna:lie, so:Qo ricoirdati gl'inconvenienti dell'oJio di vaselina 11sato come eccipient.e . Il trattamento' dei noduli oonstste in impar.chi cal,di cloruro-sodici e riposo della parte in primo tempd, - i11 blando massaggio 'q uando i fenomeni irritativi siano cessati. t. ~·
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SEZIONE PRATICA
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CENNI BIBLIOGRAFICI
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(Non si recensiscono che i libri pervenuti in dono alla Redazione)
' L;. GR\SSI e l\1. ìSELL'\: 2a. Relazi01te della lottlL ariti1nalarica a Fiu1nici1io. 1 vol. in-8 di pag. V!If-314 e.on 12 tavole e, con figl.1re intJencalait e. Supp·l eimen.to ag·li « A•nnaili d Igi.ene », 1920. 1
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coqper.ato molti volenter.osi: co·s ì il Lu-cc·h erini dà iJ ~o nome ad un ·capito lo di biometrica. Purtr.o·p po n•qrn si p,osson·o approvare .alcune lJUnte personali - per quanto possano co·n siderarsi oome :jtoirsicme -=- dirette co,n tro t111 1l1alariolog o a ppassionfl,to, i l · Ferini, il ql1ale può essere incorso in contraddizioni e conclu~ioni affretta1te, 1na del quale non è po,~sibil e clisconos·car.ei i'l v1alore e· le ben·etm~renze che l a 1 st1es1sa <I"elazio·n ·e ha cura di mettere in rillievo : I tra l'altro, spetta a lui ~1 merito di aive1r attuato per ·P rimo la disa·norfelizzazione, f1n dal 1.899. Esprimiamo l '1au.g urio c·h e i cultori 1della malariologia in I talia diano tregua alle personalità e a lle intoJleran~! ' 1
Questo magnifico volume che la Redazione d·egli cc Annali d'Igie11e » off1re co·n vera ge·n ·erosità ai p ropri ab bO·nati, des:crive la campagna antima:lai:ricru condotta met.odi.came'!1te a Fi11micino d.a.l .sen. Grassi e ·dal p.rof. Sell a; <li pi"l1 co ntiene 11na rac.colta di elem.enti preziosi sulla biol0gia delle .anofele: .essi varran.n o a. guidare e predisporrei razio·1 1almente l e campaigne .a nti.m ala:rich·e' del g·ene,re; ci presenta Non v'ha motivo aì cuno di cons.e·rvar.e i~ a n che alcun'i studi .collate.mali plregevolj sulla questo aamipo, ove c'è ipois to e lavoro feoondo biologia de.g li em.atozoi. per ttitti, quell'~imosfera di a~tiQBità accade.J Tra i fatti posti in rili evo ci limi ti.amp a se- mica e di .gelo1s i.a proif.es-sionale che, in •.a1d·diegnalarn.e a1c·uni : vi.en·e ·conf.errma to che l e anotro, n ·ocqu.e tanto aJ 1p-rogreis.so ·degli studi sulla fe le a.lJate muoiono entro il mese di aprile, di malaria, nel nostro paese. moido oh·e non .asst1mono nessiun compito n el Tutto ·Oonsiderato, la sipl·~ndida puibblic1a zione CfJlle1game·nto intierr epide.mico (ne risulta avvadi Grassi e Sell:a con.tienè una mole in11pon.ente lorata l'impo·r tanza ùe.lla ho11ifica t1·m aina, da di ificel!'che e di osservazioni d·el più alto preigio. tarsi largam.ente nel .peirio1do pree·p idemico e R. B. 11 prinohpio cle.ll'e1)idemia); esse si ra·oco1g·omb ; vivono in lt1oghi d'elez.i on·e, come le stalle BALFOUR ANDREJW : 1·Var again.st Tropicctt di1'inverno e i porcili d'estate; si mostrano cascase. Un vo.i. in-8 idi 219 p·ag. coJ.1. 180. fig.ure, ~a ci di ·S11perar.e rapidam.ente di.stanze eno.rrrri rilegato. Bail Liè!I'1e, .Tindall ·e Co:x, €id ., in una sol1a notte 2'5010 m.); d'Uranfe ]'estate t1n Lond.ra. - Prezzo sicellinii. 12/ 6. ~olo paisto di san1gt1e basta loro .a far m.a.tu~a·re Nel 1913, è stato fol1ldiato a Londra il ele ttova, ecc. 80110 state •pl'ec is ate l e condizion~ co1rie Bureatt of scie1itific rese~lrch, desti·n at-0 ~ le limitazioni ·dai metZzi cl i ·distrtizion.e del[e al1e rtcerche d{ me.dicina ed igi.en·e tro1picale, ~a nzare, pren·dendo di mira. tt1tte ~e fasi di vita oon laboraìto1r1 _per [a parle fisio.Jogica (steJ'oper es., la lotta con·tro le a1ate è .stata .attuata logia, b~tteTiologra, fa.rma·co.10.g i a) e chimiica. nediante l e boro.b e fumi1ge.n 1e, l ' acido cianid)r ico, Sotto gùi .aUJspici ·di qtiestn llfficio s i pubbli·ca a. cattrura direitta, le trap1pole, eoc.). , 1 il p11 21sent e volume, che costitl1i sce l'intl.'lodt1Con·olusione geneirale d'indo.l e pratica è che zione ai futu·ri 1a"{o1~i, e m e1tt·e in rilievo l'im1on si riesce a distruggere interamente le za-nporta nza deli~' i,g·i!ene tro1pi.cal1e, d·eis'cl'iven.d o le ~H.re, ma basta ·ridurne il nu.m ero e l 'infetti, m .at1attie e g.li in·convenienti i gienici, che si 1ità, raggit1ngenqo i·l co.sì d.etto anofelismo 11an.11J0 n .ei climi caldi, ed il modo di ovviarvi. ic.·r,,za nialaria: a tale ·S·C-O'PO rispond·e l' assv. Il lib.r o è d1esti11a·t o anche ai pr,of ani ed è 0.1·' i1nzione cl·cJla disancfelizz.azione parziale C·o n a bonific~t i1mana o ct1ra radiicale d·ei mala - nato da belle e d i'mos.trati ,..e ili'l1'strazio•n i. . fil. ·ici; risponde pure l'a,ssociazione della bonifica 1mana con la difeiS-a 111eccani1ca ed eventnal-:. . \V. G. KING: Vaccinatiori iri the 1' ropics. 1 op. ne11t1e C'on quella chiRi'li.ca. i.n -16 d.i rp.ag. 64. - Lon1dra, T:roip ical Diseases Inc1de11ta !mente il Grassi fa 11na rivendiB ur eau, 1920. - Prezzo ~<.: . 5. ·o zion.e d elle fo11dan1enta li sco:peirte da lui com:È un'e1s11)osizione com1piJ..etR. del prob lem a del·Ia liute n .e] .cam1po d ella m .a larrioJ.o·g i a : - dal cornva.c cinazione jenn•eriar1a: clo•p o un a.0cenno alla )ito cl-ell e anorfe1le .a.1 cic}o di sviluppo dell'emn storia ed alla ·val11tazione deLl'e.fficacia, l 'A. ozoo, allia bonifica 11mana. Egli sostiene con d e.se.rive la tecnica d ell a coltivazi.'one del vac'a.rì ai1~gomenti l't1nicità"-e il pleom-0rfis·rr10 dei eino ir;,, vl t1·u, ·della raccolta, nella 1depurazione. ~a.rassiti; dene.ga la paftenogenesi dei· ma.orodella conservazione, ecc ., con Sp€cia le riguardo ~a.metociti; ·espone 1111a valida difesa d e.Ila d1ota lla pr~.d uzione neJ•l e re.g 'ioni troyJicali. rina. zanza·r o-malarica, che costitt1isce il 1pe1rIil lavo•ro è ·des tin.ato a.d esse.re distribuito aJ ti o della lotta. GovernatoI'a ti dei1le Coloni e .il1glesi nell'Africa Nelù'eSJecuzione ,dei lavori sici-entifici e pratici tropical e. R. B. · nel redigere l'importante reJazion.e hanno 1
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NELLA VITA PROFE,SSION ALE . .
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Ufficiali medici effettivi e ufficiali medici di complemento . '
da.Ila conce.~1sio11e di ·Cui do~rebbe~o g;odere gli • l 1ffJ.ciaJi clel C<lirpo saJni tari o militare di potere libe.oom1en,t e eis ercitare la libeTa pl["ofessione. f~e 1)1a,rti si s10110 j 11vie1·t.ite. Non è n eceoo·a~rio P e1r qt11e1· ch·e· riguaird·a le oondizio·ni e·conoLicorclal'e ·Che d·u1·a.11t e 1a gueir ra, le co.n dizi'0tni n1.i0che basita ricorncla;r-e c·h e· gli u•ffì.ci1aJi medici d e1g·l:i t1ffìci1ali .n1ed.i.c.i: 1eff 8'ttivi parev.an,o mig,lio1ri h1anno lo s.testSo .st.iipern,dio de!glli uffir..iali di al\ cli c1t11elle .dei col}Jegihi di com·pJe,ffie,n to . Allora tFe armi, i q.u1ali p1er n.o·te r.aJgio1n i ·hanno ragcru a.11clo 1a gu e-1'1J."'a s,em:bti"la va non ·do·vBsse1 ma i giu,nto g~r.adi'" a lti&sr:ilrn:i in giovanissima età, fin·itre e rdo·veisis.e cosititui. re 1-a condiz·ione iabi- men.t re molti ni..edioi 1so:no apprena maggrioiri al • triale de1la vita, •ql1a:i1do J,a gi.11erra e-ra tutto e limirt.e deil:l a vecc·h iaia. Nè c'è un oomp·ensu tutte ve11iv.a 00111stde1r ato OOJn1'e se qu.e11o stato nie lla in·de11nità 5necial1e d'arma. ne1·chè sotto . fos,se immut.evole, le ~Jiù o me.no ra1picl e promç,taJe rigu.ardo s-0·n ·o asseg.nate 150-0 lire, quant,e zioni de.gLi effeti:i,·i en:ano motivo di invidia da cioiè a,gli ufficiali di caJVaJler'.ia. _, parte dei· medioi. ,ciJvili chiamati al1e a.rmi i Che ·con questa p1ro1::,p ettiva ne&su·n o p·i11 vo. ' quaili cron1·cizzavan10 nel meclesi.mo g·rndo. Al- gJ[a i:ntrap·rendel!'e o oonitinu~re la c·arriera d€l lora n-0 n si pe1n sava che la 1gl1e1w a era. una cioe.a rrledico militare è p.i ù che liogi.co. Infatti lei diti:.alll!sit101ria, ,c h e J.a pT1ofessioll11e di med.ico mil.i- ' missio111i ·d·ei capitani m,e•d it·i effettivi diventano ta i~e. 1era ·n·er ii ·r i·chiamati una i:>a.rentesi sem·pre .v-iù nrumeros1e eid è 0T1111aà noto a tutti ' ' t ment1ie pe1r .gli effe.ttivi .era. t11 tta la vita. che ,al ·copòol!\Slo pe.r 100 '1J.01sti d'i uiffi.ci.a.le m.edico ' V ero è ch18 at tl1 al1n1e11 te 1e c1on dizj o·n j <le1gli effettivo ,p.reser.ro parte solo ,l'O te:n.entì. 11ffi1c1iali meidic.i 1 effet~ivi i10·11 coisti,t11iscono moCo1nti1nua.nid 0 1su queista v.i·a jJ Co.rpo sianiitirurio tìvo di invidia pel'' nes1S1t1J.1.0 d·ei G!Olleghi •Che . m:ilitare va p1wd.1e.l1Jdo i 1suoi elem1enti migJiori, r11~11nT1J0 f eùiicieime,n te la.s ciat10· i.l sie1rvizio .mi:f itare mentre .n o·11 si ri.nsangiuerà ma.i di eleme·n ti vie sioOJJo ritornatù all·a u1 civile. vificatoo:1, e i.Si infiltr~ranno e1eme:nt.i se1mrpre - ra;tica . più scad1en.ti. Il Corip0 sani.tairio n1i·lita.I'e t·roiVa.si attualnl cnte in 11no statio a11cora più peno,so di quel Se il Mini:stteTto deJ1a g·u·er:ra s i cont.enta di cl1e Jìo•s1se prima clella gu-eTra, siia per il nurab,b.arciare un. qu.al's1iaisi servii-io reclutando m1ero .a c11i 1so,n o ridotti g1i 11ffic iali eff etti'Vi, oom,e wvventizi i medici loc·a1i, faccia pure. Gli come perr le condi:z·i.o·n i m-0.rali. e m1aie-riali che o.r .gani buro.crati-ci ·s aranno so:ddisfattti di ave-re n 1qt11p5ti veng·o no fatte. fm.mallme.n tie 1sistema.to i1 :sei:rvizìo sµlla carta, c,11,e il i111lffier-0 d-eg1t 11ftfì1cia li mecli.ci siia infe- ruon ipotran'lno certo ie1ss1eive• .sorcidi·s f.a.tti coloro, i rio1re all1e esig1enz.e del , s.erv.izio .è prov.a to ad pove1ri 1001dati. malati, 1ch1e ·d10VI"aill.Ilo subire .gli evidenza da:l fatt10 che i 1l ~Ii11i s tero .d,elJ.a. gu1e1r ra effetti ·di. ta;nta dis.0 1J:'lga.ni~z,azi.on 1e, nè si. avvantagge.r à la djsci1.'1Lr:ta dell'escr,ci.to, che ha nel 1'i.chi.arn:a ·continua,m.ente r111olti m·erdicJ .di 'com . tl'la i l)ÌÙ tm·porrtanti ·SltJromP..nti. pJ.ern:e1nto. Ql1esti cormpiaee.ntemente si prestano IY1;e1dlico 11:no . . ' E non 1sar.anuo nep1purre c;o,nte:nti i con.trii)erchè i11 ·e 1ffe~.to le oo,n,diz,i·o·n i di ass11nzio·n e bu·enti, 0h1e v·e·dOl!lO~ 1sp1erperare il danaro pubson.10 dtsarete. Lo• stiri.'.)e11dio giorrnali ero n·etto è blico nel ri·c.hiamo· di tanti ufficiali medi1ci di 11·p er.iore a q11ello dei l'aro co,}Je•g hi effett.i,ri. coon·p lemento, mentre meg11o ocga·nIBzando ed ]'oraJfi)O di tS.81I"YiZÌ:O e ·~1p'e1SS•O le mansioni rS01IlO l)restabiLite .sec·o·l ldo i desideri del richiama:nido , integra:n.dro éon oppoir tun·e ri.forme 11 Co1rpo d·egli e natUJra.lme nte sono fissate in modo da p o·t er effettivi •s i potmeblbe aviere U;n ?eJNizio mi.glior~ cotiliSen.ti.,rei a~ medie-o di isvo·Lgere indistuTbata e meno di spendiosa. Alcuni. eo·l leghi per ·~liminare ~'inconveniente o C]t1a.&i l'attività p·r ofeis sionale •p'rivata. In ·ooinseguenza a tali co!l:J,eg11i è ri1s1e•rv;:tto il servizio f1 anno pro1posto un'azione coJleittiva nel sienbO pJù como,dto € b1·e1n o grarvo$"O, è c-0 nce.s1s a la li- che i m.eiCLici civi1li ·d·elbboino1 ri•f iutarsi di assum.erne servizio. Jnilita!'le. Solo ·così si potre.bhe ce:nza 1a semplice r ich.i.esta, è co.nsie·n tita l'1ese1n 0o·str,1n~e·re il Go:veirn·o a m.igliora·r e mo.raJane·nte zio.n'e dal se·rv.iz.io .di .gua:vdia ,a,g~li OSIJ.)edaltl.. T111ttio ,ciò n.aturalme·n .te a tutto 1s.ca]:>ito1 de.gl1 effet- e m1atértailmente Jie condiz.iohi ·degli ufficjaJi mie. tivi, 1ai qu·ali s1ono ni1s·erva.te J,e . mansio·n i pi1ì clicli effetti'Vi. T ala propoista ...1Yres11pp1one u·n o 1spirito di colgravi, .ad. quali è co111me s1ai t(ntta la J'lers po·n1saleganza moUto el evatio. Noi non vo.g liamo e~sere l1ili tà. d•e1l seiryiz;io. Se·n za diTe che i traslochi, scettici ·al ri gt1a.rdo1, ta;nto p'iì1 che non sarebh·e i l ra$ferilmienti, le mi1Ssioni sono contin11ame\nte azzardato oresurin·er-e che i .m edici p•ossano aYeall'ordine del giorno. re imp arato q11alche oosa dalle classi operaie. Con iffatto tato di cos e è facile immagiPa nglo.~s. nare qual e h eneficio priaticamie.n te si tra@ga , . 1
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SEZlONE PRA'flS A
A proposito della man1a scioperaiuola. Il IJazzesco sci~>1:>ero b·i ora l e d i giorni fa 111eritn qualche considerazione. ~e noi rueclici fossin1 0 evoluti e coscienti 00111~ i ferrovie1•,i ·o come i'· tramviel'i, e se anche noi, per que lL.'l belL1 solid.arietù che vi è nell'invoC<'lre e provocare lù rovi nù dell<1 T•ntria , <l\'essimo f<ltto lo sciopero di dt1e ore'! Alle tre r>reci.se nG>i a '\'temmo dovuto sospendere le operazioni <·l1irurgiche in <·o r so, Iasciunclo le v a nce aperte, i monconi di . gambe sro11e1ti, i b1sturi infissi i1egli occhi : avremJUO dO·Yllto ws1pe11ò.e1·e il p ronto ~ccorso ai feriti, ~lp:li av,relen.ati, ai n1-0ribontl i: a Yrcmmo dov uto 1<1 ~cia1·e gli .aghi delle sil'inp:l1e de11tro le ca rni de l n1ala.to, per rivigliare. p()rù il .1.'lYoro a lle 117 ! Che n e penserebbe la rlas~c 011E"rtda scioperante <lella nostr a solidarietà? · E le f <1 111iglie cli coloro cl1e muoiono 11er la soliclariet~L e la disciplina òi classe. e:l1e ne pensere bbero? Io sono u 11 Yeccl1io fautore clella necessità di u 11ire la classe me<lica e di renderla la salvatrice <lf'lla Patria e d €'lla 111uanitil cl1e s i è i1ostu st1 In vin della r ovin.a . Si pensi bene che sar e bbe ba~a ta la 1ninaccia della nos tra soliù<l r ietà 11er fa r con1prendere agli operai cl<l quale forma cli pazzi ~1 ~i~1no presi i lo ro or~an1z~atori , e basterebbe l o no~t1~a adesione cli poche or e per non consenti!:e • pii1 ne:o-,s1111a prova . di scionero . dei p11bblici servi~i. Xè pnò y·ale;:e ~ 1 richiamo al nostro dovere • Y~r~o ì'uma nità , Ye r so l'un1nnitil cl1e non ba nes~nn rig11ar<l<> per n oi. .FJ poi che differenza vi € fra me ine(l j co cl1e 11011 01Jero 11n n1a lato o cl1e oospendo ufi?. operazione in <:orso, e.d il f e rroviere cl1e ferma il eu·ore c1€llia N.n zione, o impe{lisce il rr..io camn1ino verso 11na 111~1dre n1orente. ·o Yerso n1io figlio ~1mm.alato? Che clifferenza vi è fl'a me cl1e mi r ifì:u to di (·urR re nu infermo e d il postele~rafonico eh · no11 s1iie<1i.~e un telegrnmi:u.a che invoca l'aiuto <1i 11n n1eclico i1er c11rare una i1ersona a lui cara ? . .
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Qu~ste
c<;>se gli operai le eomprenderebbero, perchf\ la rna·ssa è b110 11a, e toccata ne l cuore · reagirebbe in bene, se noi borgl1esi vera11iente vil i scen<lessimo fra loro e n p1issin10 loro gli occhi che l~ sono chiusi da b orghesi ben più vili di noi . cbe r>er la an1bizjone di un a m edagliettn di ~leputato o per la mal\·igità del .loro animo incitano il popolo solleticandone 1.1 presunta infe ri orità e sfrt1t• tandone l'ignoranza. Riamo co,si vili d.a n.o n poter parlare? e allorà ricorrin.1110 all'arma di cui si ~~ 1 ·,·0110 i sobillatori e orgn nizzatori, scioperiamo an-che noi e con l'esempio faremo toccar con m~no a quale d e litto ve.rso 1'11111i1ni~ì. s j prestano i lavorato1i. Solan1ente toccando gli operai nei loro affetti e nella loro fap:iiglia, mediante uno scioJ'\€'ro di medici. <...ssi con1prende1~ìnno quale sia il <lànn·o che essi ;1roct1rè:lno a ll'umanità prestandosi al gioco 9ei borgl1esi loro capi cl1e Yivono oziando E' bagordando col ~o l<lino proletario: veri ll€Sci<·ani dell'ignoranza e della buona fed e ! Su questo argomento tor11erò ancora, !poichè I
vog·li-0 riu.s cire n due scopi cl1e mi son
prefis~i
1263
11 no
Cronaca del movimento professionale.
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cl i far <:ompren<le1·e 1>0ne a i m<?ùic:i la i1e<..'€Ssi t<.ì cli t1nirsi per com11iere una grande missioo1e: s alv-a re l'um~ nitù; l'a ltra di far t oct·nre oon mano <tgli operai, ver OJ~L'{t no.&trn . <:h e sia m o gli or>er.ai J)iù tartassati, i>i1'1 sfrnttati ~ peggio tratt..'lti, che ·1to11 è n e ll:a roy~na c:l1e ~i tl'oYa l<.l rtcchezza e c11e non è nella ~Yent nra <:he sj de,·e cercare la
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felicità. J)ott . Grt·Lro F .'1.ELLI.
Confed~razione italiàna del lavoro intellettuale. 8 i è te1111to i11
giorni a R oma il 11l'imo l~ong·res . . o (le i 1a Yora tori intelle ttuali, con· c-0nqu ~sti
c•orso di · 11u111er·o~i l'<t ppl'e~~11tn.nti <li Associazioni, cli profe~sio1ti~ti · e <li in11>iegu t i delle pubblicl1P e pri,-n t.P n1nmini. ·lra%ioni, ti·a le qlla li la Fed<'.\razion e '...'\a7-ionale .:\le-(lic:i-t'h irurgi llbèri vrofe~ :;;io11is ti, il 8 ocl<tliz io cle lln Htètllll)H i)eriodica 11011 q11oticlianà , il F\tscio' itali,1110 e.lei uH~dici redu c i. giil s·orte nei C<l.le Sezioni <lelle Co11fede1·azioni 1 • 11nluogl1i di ·re.g-ione e i11 nn1uerose cittit Citpoluogl1i <li r>rovinci·n . e-oc. .. \llu St').d11t<1 inn ugurale il , egt·etario ge11era1P lfH bbri, a n o1ne cl ella Di1·ezione c:eutr.ale, espos{) q un11to è stato C{)lllll)i11 to iu ~ iuesi di. la Yoro e<l . i ris11lta ti ntte11uti nel ca1npo clell'orgnnizzar.ionc i11 tellett11al~. Il l)res iùente N. G. C''<'1i111i po rta il saluto delJa Sezione di Ro1ua a i co11gre-~si~ti, a p·v rofonclisce to • spirito l>tet1ta1ne11te si,ndacale e apoliti06 de l InoYin1ento, colori ..ce effic<1lcen1e11te il quadl'o dell~ ngitazlo11i oc1ali ~ profil:1 l'-0se·uro d-0m<1ni cli <1uelle ca tegorie cl1é Y'Ì si. nff\1c-eer•1n11, o p~tYide e I di.Sorga i1iz1~9. te. 'I/u vv. Vale11te. de lla D ire7-i~1}e centra le, spi€'ga le origini del n1ovimento co11fe de ra le ra vvi&1 nc.lo le 'iu quello ,stt~sso in1ip ulso psicologico d <:>tivato daJl;1 guerra eh•? 11n J)Ortato la m:i ssa oper a ia nlle · o'di<:>i'n<~ nglt..'lr.ioni. 4.\.ffe rma cl1e se n on ma ncl1erit In 001nunione degli sforzi la vittoria sa rà sicura ~ co1n1)leta e vrotìtte vole nll'intera socie tit. ' · Ne llo svolgim e 11to (le i laYori il segretaTio genel'~tle, avv. :H'<rbbri, ricl1ia1nandosi a lle origini ùel n1ovimentn so·r to eo11 concorde spirito in tutte lP cittù d'ItaLl.ia. espone i r isulta ti del lavo ro di proJlHganda eseguito. Ri cl1ia11~'1 l e linee fondament.:'lli cl~l progran1rna d'azione rle:lla CDn federazione : ii-;tit11zione degli uffici (1~1 1nYo r o i1r esso le Sezioni · locn li, valorizza zio ne del ln voro intelle ttuale nei r;11)porti sociali. e1nissione di 1111 vrestito confedera le :per finanzic1re il moviment-0. Dà conto dell'inter vento della Confeder:1zi-011e in difesa de l· 111ovime nto ec."{)non1ico dei medici provinciali. ' Il programm:a de lla Confederazione nei riguardi de i partiti politici viene ri:1sRi.1 nto n e lle seguenti co11cl11Rioùi: a politicità della C·o nfederazione; ad-0z ione del metodo sindacal·e nell'or g;anizzazione di C'lhsse : indi pen(1enzil _dai lHtrtiti JH)litici. r, 'a vv. Gina tta de lla Sezione torinese, rifel'ì su Ile : « , .A.ssicurn zioni socia li in favore d e i lavoru tori inte llettuali>). Egli illn strò i con cetti fontlamentali che d ovra nno infornJa re la futura legislazione in mate ria , riassume n.d oli in uno . cht'1un ehe oottopo~e àl•l'esame de l C·ongre-sso. · Si n ccla mò Firenze a sede de l futuro Congresso.
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I
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126't
Il, POLICLINICO
A fai· varte della Direzione centra le fu chiamato il prof. Bo,·cri, della Federazione Nazionale Medici-Ohirurgl1i. Il Congresso r1esignò l\Iilano con1e seòe pro\Yisoria della (,onfederazione. . ,
{..i\NNO
l{ISPOSTE A QUESITI E ADOMANDE. (8502) Modifiche al -capitolato. Dott. F . l?. da. O. - A po~to coperto e senz.a il conse-nso del
sù11ita rio non possono essere introclotti nel capii:<>lato i nùovi onerj cli cui è cenno nel quesito, giarProteste de-i medici reduci dalla guerra. chè essi oono uffa tto estranei al servjzio della conI J_;a Federazione Italia1I.<.1 Reduci Medici-Chirurgi dotta e si riferis<:ono ad a ltl'i enti forniti òi renha inviato ·ai cou1mendatori T.Jntrnrlo e Pironti. òite. 'proprie tali _da J).oter assict1rare, anche solo dirct-tori generali delJn Sanità Pubblica e Ammirer proprio conto, ì'.adempi1n-e11to dei fini clelJa uistrazioni <:iYili, la segt ent'.€ lettera aperta : l"isi3ettiva opera. Si potreb~ fa re eccev.ione per «Il Con siglio federale dei me<lici red11ct itaquelli indi.ca ti ai numeri tre e quattro ji1 quanto Ji.ani: udita la relazion e della Pres idenza federale che l'iferenclosi a lla cura dei poveri fli rnssaggio in merito al memoria le presentato a S. E. i l Preecl alla sostituzione reciprocn clei condotc1ti in en~o sidente del' ('-0nsiglio dei ministri; preso atto della di congedo, non si esce dai confini del servizio lEttera diretta dallà Presidenza federale a tutti ·della condotta., al, cui regolament9 è ~empre prei colleghi intere~ti; appreso con stupore l'esito 11oota la pubblica amministr~1zione. Può ricorrere completamente sfnvorevole e la negativa rispocontro la deciEjione della Giunta Provinciale Amsta a richie::,te cl1e per la loro giust:.~;ia ed equaministr;ativa a l Gov~rno de/ Re nel termi11e <li gior11imità d-0·ve,a110 i111p-01rsi a t11te1a dei dirittl d~i ni 30 dalla notifica, in. confo~ità di quanto <li11educi medici; ~pprovata la lettera del presisp0ine l'articolo 31 del regolamento generale sanidente dell 'Ordine del ~1edict di Roma, testè intarlo. via ta, per la sua collegiale solidarietà. nell'appren(Si'.)03) Infort'lt'll i· su.l la voro. - Dottore abbonn to clere con tammal'ico e sori:>resa. l'esito sfavore- "'" :1(it~l. - I/obblig·o dello esercente_ della ,i111presn vole delle r)ra tiche insien1e alla Federazione Ita<li provYeder~ alle .p rime l1rgenti cnl'e dello infor• • lta11a Reduci ì\iledici Chirt1rgi espleta.te; mera v1tnn<R to risult-'1 di11 lo articolo 9, ca1J-Overoo 11ltin10. gliato peircllè funzionari preposti ad Enti di Stato clel Testo Unico del Bl gennaio 1904. n. 51. Per vossano considernre con assoluta noncuranza ~ !>rime immediate cure s-i intenrl-0n'-O q11ei soccor~i l)OCO rig11arcloso appr~zznn1ento la classe mediCTt . d'i 11 r genza che è necessario Yengnno subito appreche fu mao·O'iormeute sacrifiCRta per• la g11erra in ~tati all'infortunato, ivi compresa la prima me-diservizìo <lello Stato; delibera che l'azione de\e cazione fatta <il.al medico, il conveniente accompa esser e portata dai propri · rap1)resentanti in ~a.rg:nament-0 ed il trasporto del ferito fìncl1è es~o lamento ed ~Ila Federazione Italiana degli OMini ~ia costituitr, in condizione norJ11n le di curn. J)i dei Sanitari: invita le S~. VV. a prendere, con ta:l che i1on E> ~1 cnrico dello in<.lni;;t1'iale la i;;pe~1 <licl1iarazi·o ne scritta, ~f.l. rest)on sabiJità che loro 1)€r l'overazjone cl1irurgica, nè il co1npenso a l -;a~11~tta per le dichjarazioni sinora puramente ve:rnitario che è cl1ia1nato da casn a ll'ospedale, ove ba ll fatte a 1nezzo d'interposta persona ai nostti 111anca il 1neòico di guardia. rnppresentanti federali >). (8504) J1idennif(i caro-1. iveri. - Dott ....i\. G . d~ da I . - I/indenn ità cnr{)-YiYeri rom}ìete anCongedo di medici e farmacisti militari. c11e n i medi.ci condotti i11terini pnrrl1è ricopran-0 Il ~Iinistero della gnerrn determina che, a coun posto il Clli titolare sia m<1ncante e non ~n1pl irnincia'r e òa 1 25 ottobre, e non più tardi del 5 nocemente asse11te. Sicco111e il D. T.J. rhe conce<l~va \embre, sia110 inviati in licenza temporanea <la tale inde11nit;t non fa rlistiw:i{)ne fra lnediri P•1 • ricolloc,arsi successivarne11t~ in ·Congedo gli uffiO'ati a giorni e 1nedici va~nti a 1ne8e. non pun h • ciali medie-i e f.n rmacisti di con1plemento- e di e&E:ere dubbio cl1(l .essa con1peta ~nch(? a I .. ei. ... l\·1. T . e ~l i <c1Sl)il'<lnti 1nedict Ik'lti nel primo semeAnC-Ol'Chè nello avYiso di concoir~o non si fa<'ri·1 ~tre dell'anno 1895. parola della indennità earo--rivrri. e~&'1 è <loi;·nta C-0n analoghe ·1nodalità sarann-0 inYiati in con- ... ~guaJmeDte ]'1él'Chè imposta per Virtù di l~g.~e. ~011 J,e compete la inclennjt?l complementare cli centeocred-0 oo·li t1fficiali 111edici e farmacisti di COilll)ler,nento e di )1. T. e .g li ;:ti;;pirantì medici nati nel Rin1i 85 al gi{)rno, jn qun nto che n,o n hn pi1ì di trf' secon<Clo se1nestre dell '~nno 1R95 a cominciare dal figli. L'indennità bicicletta se non è pnttui~~· non 10 n<>i;~e1ubre e non più tardi del 20 detto. è d·o vuta, così ('01ne n<Jn è a,oi;·11tn nlcuna md~n Potrnnno · ess~re tuatt~nuti in .servizlio quelli nità pel r.aro-n1loggi<>. Per :k'l inòennitit cnro \iY~~·i che ne <:1bbiano fatta, e ne faccia no domanda. ne fnccin do1uandn al capo Oo~~orzio, . Il 1\linister(J si J·iserYa la facoltà di soS!)€ndere (f-;;)05) J11riennif(/, ca.ro- Pi vPri . DottoJ'C •.\.. ll. 11er gru1ppii e per individui, determinati inv'ii in li<la P . ".rranne che nel contratto rhe hn (-<ll renz8 .. sia per necessiti1 constatata da l l\Iinistero C-omunfl 11on .sia stato detto che nE>lla diaria pattesso. sia per propos tn n1otivata da pnrte deJle tuita si i11tendeYa compresa · ancl1e ln indennità , a l1torib\ in te.ressa te. caro-viveti , n questa nvrebbe òiritt-0 in bn~ al n decor1·e ,.,! dispcsto D. r.J. !) ma l'Z.O 1919 • ' n . 33° L'I, ... da! 10 di gennn io dello s.tef.~o anno. Doveri morali degli abbonati : (8:)06) Dfficiale sanitario. - Dott. , L. F . <la .tl. aiutare il periodico a superare le gravi difficoltà del dopo· gue.-ra i pertanto : - T,'uffirìal\? s.4111itnrio è se1nprE> nn pubblico uffidiffonderlo tra I oolleghl, facendolo conoscere ed apprez· <•in lP. qn~ ndn a nf'h~ n on ~i trovi n~llo e~rf'iz io zare; provvedere al pagamento della quota dovuta all' Amminl· <lelle sne funzioni: qninòi. bPn pnò rirhian1nre l'at1
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XXVII , FASC. 14J
atrazlone, senza farsi eol lecitare.
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[ANNO
XXVII,
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SEZIONE PRATICA •
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/ tenzi<>ne del pubblico Sll di una maggiore nettez~ae polizia de1le strade, ancl1e quando non sia 111 ' La setti~ana dei Congressi a Roiqa. C(}mpaguia di agente municipale. Non es·s endo a ' gente di polizia giudiziaria 'llon può però ' da solo Co~ abbi amo gìà a1m1u1ziato, sono indetti })l'OSelevare le contravv:enzioui. Come ogni cittadino sin1amente a Romn iJ XX,Tf Co11gresso n:azioruale ba il diritto di esercitare il suo controllo dj critica di medicin a intr-roo, jl XXVII Congresso dell:1 sullo -Operato del1a an1mi~istrazione m u nicinale . Rocietà Italiana ._cl i Cl1irul'gi~1 e }jXI Congress·o Doctor JusTrrL\. t d e?lla R·o cietà ItaJja11a ·d i 01to·p edia . """ Il Congresso di 1'1eqìcina internn si riunirà da l , .... . . n a l 12 i1ovembl'e i1e i l ocali del R. Istituto di Cli, CONDOTTE E CONCO-A SI. I uica ' m edie-a . Le relazio11i all, 'ordi'lle del giorno soBASCHI (I•e1·ug·i a1). .-- Tre conQ.otte : L. 6ÙOO e r no: Liborio Giuffrè (Palei'lll-0) e ' Ce.s-are Frt1go,n i caro-viveri,. lorde) per mille r)overi; tre qt1inq.t1en-: (Firenze), L'as1ua b1·011eJ1i.-1Je; Curlp l\1oreschi ni del de ci in o ; L. 2 per ogni povr~ro in più; li(Sa~~sal'i) e Ado lfo F errata (Nn1loli), Linfogran1110·- ' re 1000 se i paganti sararLno inferiori a 30d; li n1atosi : verrr~ esposta. anche t1n.a tivista critica, da r~ 500 all~uff. san. Chiedere , annuJ?.ZiO. Scadenza Pietro Sisto, '.rorino 1 St,lll'ele ttr0c:.ardiografia c.lini<'<1. 30 nov. Il Cong·Tes~o di Chitu rgh.i. ~ Yrà b,Ìogo dal 10 nl Ft.AVIA ('1 or,ino). - \-:ondotta con Oglianico: li12 n-0vembre. nei locali del R. Istituto di Olini(··1 te ·1200 fino a 300 I poveri; T.1 . 700 ,pet uff. san. ; eltir11rgica .r S,ono sll 'or dine del g iorno le relazi-0- · L. 400 pe1· alloggio ; fJ. 400 per traspol.'to. Scadenui :· Davide <}iordano C'\Te11ezia), I A1 chil'ni·gia del · za 4 novembre. cieco; L\tistide ì\1a tti.oli ((';J1ieti), La chirurgia del LIVOf{NO . - - Al 15 l)Ovembre lr.e medici coi1·d otti colo11; Ri<:c? 1·do r><1lla VedoYa (Ron1a), La moderaggregati; IJ. 77tì2.50 J,Jiù carovi,reri, 10 aumenti 11 n cl1ra delle fl'a ttnrE'. d i L . ·258.75 ogni due· e tre anni alternativamenIl Congresso d] Ortopedia 8i te1·rà il 9 noYem. bre, nel R. I s tituto di Clinica -0rt opedi('a . TeJDi te, ecc. Pa·s saggio a d effettf.vi. ServiZ:io entr o un all'ordine del giorno s·o110: Afrtco Sel'ra (Bol1)1nese. Chiedere a 1111unzio' a lla segret eriH. ' gna), Il trattari1ei1to 01~top0diep delle rigidità e S. MICHELE DE L QUAT:TO ( lle1iezia). - A tutto 10 ' rlelle .ancl1ilosi; Giulio A11zilotti (I .1ivo1'no), La cu D<.•,:e111bre condotta TJ. 6000; inde11nitù car-0-viveri; ra delle r~a r:ilisl f-.\1)<:1stiche; · Attilto Ct1rcio (Napot>er cavallo '.f.... 1800; per u ff . san . L. 400; per mali), L'odiernD tratta1nento clella 1101j-01n ielite a n teln ria L. SOO; .alloggio gratis. P er maggiori scl1iurjo1·e acuta. , .rirr1enti ri.volgersi alla Segreteria. 1 titoli del!<' cxnnunicaztoni df"'Vono essere inviati 'PERNI. Due condot te di campagna; 'L . 6000 pei <1.lle, Segreteri(' dei tre Congressi, ·1)erchè siano i10pove~i, caro-viveri, inçlennità per eccedenza st1 sti all'ordine del giorn,o delle v.arie sedute. ... 1~00 poveri, spese di vettura. A~cettaz . entro· 10 L·e Segre--te~·ie, <·he h a nno sede· 11tesso i tre Isti'" giorni, servizio entro 30. Chieder€ annunzio. Scn tn ti sopra -n em inati, sc110 Btate affidate rispettivadenza 15 dieeml}re ., I . niente a l prof. Ginsep.pe Sa batini (medicin.a inter' Cercans-1 per l1orgata Dalmazia due medìéi rJer 1u1), ~1 p rof. Nicola T..1eotta (çl1irurgià) e al dottoicura pòveri e servizi profilattici m.a1attie infet'f} . Giannelli (ortopedia) . ' ' ti've. Stipendio m·en.siJe I.1. 1000. Assun zione t e111-~.1 Oo11g1·e8so di medicina iutern.a possono p.a l'te~ porane~. Rivolgere domande Ufficio Sanità, Coril)a:re tt1tti i nJe1nbri della Soc~etb Italia na <li ~ ntan.do truppe ;Dalmazia - SebeniQ9. _ u1iedicina inte111a · e tutti i medici italiani che l\lledico-c:hirurgo ventiseienne, celibe, · due anni s'inscri\ano con1p ade r<:~nti. Si pregano i soci e gli I.aurea pra tiea ospedali·era., cerca condotta o inten:der en ti di inviare subito a l Segretai1'o de l C-on- · • rinato pceferibilm e11te a lb1 o n1edia Italia. Scrig;resso la qu.ota 'l\'an1missionè in I..1. 25 : riceverart'/(' l'è : -.cD ott. F. Chiaccl1io, T.snuria (Potenza). 110 cosi la tessera e il d1oc11n1ento. di viaggio. ..\i Con.gr~ssi di cl1irnrgift e di or topedia possono Dottore rnedi-c-0-chirurgo-t;>dontoia. tra., diJ.)loma to~ ' eon molti u nni di p1~ati èa, cerca situazione co111e . J >~lrteci1Jare soltan to i inembri,, clella Società I taaiuto c0ll:.Lboratore a ssociazipne. Scrivere: Giusep,liana di cl1ir11rgin e . delJa SociBtil Italiana di ortopedfa1 . r~r isc1iYersi è necessario inoltrare alla pe Ji'erroni, S. Giorgio a C ren1a no (NaJl)Oli). Presidenz;-1 d·omanda, ))res-entat.a da due soci, e Medico straniero, 14 ure.a to in Italia, con cooovers:1re la qt1ota di I.1. 20. T.1f' FeTrovie dello St.a to scenze di lin,g ue, cercH inte rinato ,od occ1.1pazi-0tne hanno oonces~o la seg1.1~nte fa<:ilit<.1zione di via g~io : adatta. R ivolgersi: Alatri, R oma, vi a Arco de' I Còngre-ssisti, ti cqt1istnu,d o entro ·11 5 novem bre . . i1 . "o. G1nnas1, i bigli>e.tti special i , n_er R oma (con riduzione del 1>1.f fide e boicottaggi. , 60 per C(:\llto), l1'0SSOUO, mediallt€ p resentazione N11ovf\ diffide: Ancona, Monte f3 Giusto (Macedi uno :-;pecia le cloc111nento cl1e viene rilasciato rat.a), Tronznno (Como), Piadena /(Cremona). con la te~ra dell~ Segreterie dei Congressi. iniJi;i.~re i l viaggio. di a:u<la ta l)er Romia fin.o ·al 10 ' ' NOMINE,, PROMOZl.ONI ED ONORIFICENZE. Mvembre, fermo' r estand!o l 'obbligo, inerente · <l tale ti1:>0 di concessione f~ITO\i:flria, di ' compi0r': Il dott. cav. Ai·turo l\1orselli, libe ro docente <l j iJ vi.aggio di ritOl'llO entro il J 5 n ovembre, co1 I-'sie l1iafiia t Oli11ica psicl1jatrica i1-eil a h. ·U11i' q11al giorn10 scade la \O lidità. del biglietto. versità di Genova. del qt1a le è u scit'l Ol'tl ln 2a. ' I Comjtati cle:i Cong·res.si 11anno pr ovvedu to. d'iuedizione di 1111 ott~ mo «· Àlanua.le <l'i J.>sichiatr·i a 1) . t('sa. <11l'o rg1t11i7izaziou"-~ degli a lloggi ed i Con(Napoli·, V. Iòelson, ed it.), è ~Utto Pl'OlTI-OSSO per nteriti scientifici d UfUciale nell'Ordine della Co- ' g·ressisti trov~rn111~0 allit Stazione cti R oru.a . pre~:::;o . . ì''{Tffieio inf-0r111<.1ziuni, l · elen ro delle ca 1nere dispo1·ona d'Italh .. Ralleg~· nmenti.
<NOTIZIE DIVERSE'.
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IL POLICLINICO
hibili, qua~i tutt<.-. ir1 Pensioni. Chi clesidera andare n e-g-li liòtels deve pere-ii> vrenotarsi clirettan10nt<\ presso di essi. Si ra ccon1an<i1 di i~riversi oll€<:itan1ente ecl . inYi~tre ~11 l)iù presto l(• C'Om11nicazioni.
•
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I Congressi di Genova. Dnl 9 <il l~"n\>v~rnbJ.:e sara11no teunti a Geno,ra
.._.
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[ANNO
XXVII, FASC. 44]
I
qu~lla
batteriologica furono eFlt'guite sul posto ( quest'nltiu1a clal dott. SpetzJ. I..ie a11tqrit.il. sa11itarie iu1liane llanno condit1vato l'orer~l rti difesa ~ ad·ottato nliRure dirette ad eYit~1re la djffusio11e della mal~tttia. Siamo lieti di 0011stn tnre che 1'epi~odio si è in brt:,:e t'~a urjto .
1
qnn Ltro l 011gressi : deJln Società °]j,rc11jatrica lta ìih1ut, (le-l l' As~oci.azio11e dei medici ID<lnicomi.ali, <1 011~1 H·o cie tìt I tn 1ian~1 di Jlsicolo-giu , dell·a Societit l 'tlJ' 1<1 stndio d ell'iri.fanzi1J an0r1n~tle. Sn.rnn110 r(·:se ~IH~·ciall 011orarute all'ill11stre professor e Enrico ·f\Iorselll , p1:esidente dolla Soctetit J•'re11h1trica, clel quaì€ ri-Oorre il quarantesimo untti vcr~;l rio c1 'in ~egnarnentJ. 11ni"\rersitario. 1
Convegno per- profilassi infantile. · Per ini7.ia tivn del Co1nt111e ~li 1\lilano si è costituito un ('-on1it~1to internaziouale, sotto la ptesitl <1 n z,;1 011c·r arin del Sirula co nv,r. Caldara ed effettiva <le ll '.il ssessor e Cesare l\Jarangoni, per trattar e nel CDnYegno, che Yerrtl tenuto a Milano nei ~ior11i 1() e 17 ottobl'e, del rn·oùlewn importantis~i:ipo d·ell :1 vrofilassi infantilè e delle ct1re di prev e11zi-011e a11titt1bercolare ner la Lanci11ll0zz•1. t .c ndesioni dei IJUrtecit>anti al Convegno, cui llHJlll·O g-iiL ndetito n1olte. Jiersonalitit, Com11ni ed Eh1ti cli b e ncticeJ)Za , si riccvo11~ al Comune di Mil~111v : Rivnrt.o 5° (A.ss,isteuza aJ1n fnncinlle?iza) fino <l l I-! CO l''l'é11 te. ~
1
'
Le condizioni sanitarie di Fiume. ' .r'\.. Ye,~arr10 J)Ubblicato n~l fa se. tl() nlcune notizie · • t·ela.tive ali<.) co·nilizioni sunitarie {li R inme. Ora Yénin1110 inforn1ati, dagli Uffici sani~1tt d~lla Reggpnza <lel Q.11arv.aro, cl1e i c1ece-ssi per peste bubbontca scgna1atf <.1 tutto il 1! ottobl'e furono solu111t-0 3 ;· ehE' i ."'ervizi medici vennero o rganizzati Jìel' i miliblri (tr..i j ,quali ~i manifestò il morbo) rln l dil'ettor~ di ~nltil n1iliU1l'e, d ott. G. Usai, tl Jlf\l' J,a 11opolazi-0ne ciYile clall'ispettore sanitarj.o aott. lVIal'io Blasich; c:lie l~t diag·no>Si clinica e 1
Il 14 corrente, stroncato da un fulmineo meningo-tifo, 111otiYa a soli t{O ()llni il dott. VIRGINIO ":\1 UGCl- I.A, a ssistente cli Clinica ostetrico-gine<:'ol ogica nei R.R. ·r ~titnti Clinici cli · l'erfezionamento di Milan·o . Ri 1a1lreò, })1·ì1110 fra i fJti1ni, nel maggio 191J <l P<1via. cJ oye ;1,·~ya s t11dia.to nell'Istitl1to di patologia n1eclica <lal pr-0f. · Vittorio Ascoli, che ·10 stimò eù a111i> in som1no gra<~o . Si era poi d€<li- ' ca to alla sperinlità nella C' I inica del prof. Clivio (:> 'aYeva snbjto Ie~itti1n~ to lf• alte speranze che di Lni si facevano, disti11guen<losi .rwr la solidiu\ (lella cult1tra, l'int11ito geninle P hl t e nace temJ)l'<l di studioso iilJ.fil~icabile, che J,o parificaYano ai · più · n 'atnri cultori d ella scienza. · • Compiuto il suo <l·ov-ere Yerso la Patria in armi 1 er~ rito1·nato pieno di fede e di propositi\ al prediletto la vo1·0 scientifioo, al gr·a voso. tirocin-io pr:itico nella Clinica del ~"€na.tore prof. Manging.alli, dove sta,,a 1)er raggit1ngere l'ambito titolo <lell~1 tlocenza . A noi, cl1e Gli ft1m1110, pii1 che condiscepoli , f 1·at€lli e I.10 ,·cdt->m1mo rapidame nte distinguersi e giganteggia re fra i coetanei, fisso con ostina tq. incrollabile ten<1cin alla più alta mèta, -l'angoscin rlell'improvvi~<t ~orup<:trsn soffoca ogni senso nello strazio clell 'irr(lpa ra bile. • \ Ta.da almeno Rl la fa1niglia. cli cui Egli era tutto l'orgoglio é la leg:ittima speranza, una parola affettuosa di compianto da qunnti colleghi Lo amar_9no e dividono ora l 'inconsolabile dolore per la Sua: dipartita ..• · RuscA. • I
t
Indice alfabetico per ·materie.
1\u nrin' l'itlesisa c·~1lcolosa . · . Pag . 1242 ArtropJ.a stica : di~ci unni . (li )) 124(~ Aseessi <1na li ùih1 terali . )) 1241 al('()lo vescic·ale : caso no11 comune. )) 1253 ( ' l1i11in~1 : &'lii di - per ini~zioni . )) 1260 C'oltnrc batteriche : prorlrietà indoligeI
1
(
n<.1
di alc11ni .
t~rreni
.
(~ro11ac..'l
clel movimento professiorutle . Encefalite evide1nica : persistenza di Jllc:'lilife~tn7.ioni \arie . Er>istn~si : tr~tt<1m~nto . l·~l'nin in.g uin.n.l e s troZ'zH ~'l attraverso 1i0rforuzione 11terina. R eazion~ i.I1testiru-lle. I sterecton1ia . Go11ooocchi : Jnetodo semplice e 1'<1pjdo i.l i c9ltnru e s ua import<tnza pratica GritYiclanzn : influep7..a S11\l'ev-0luzione tl<~lla tubercolosi. A11ergia tnberco1i1ùcn nPll.a gravidanza. Allattainento e
tn brrcolosi Idro r rea un ~n le I1l di{·n1111ria : genesi nella
occlu~ione
t~stinnle
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1263
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124~
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Roma, 1920 - Tip. Cartiere Ce-ntrali . •
I 1254
125-!
Jnàican11rk'1. nel tifo .Todio : perieoli <lelle in<1lazioni 1\ih1laria : profilassi . :;.\'f edi.cina legale: co1nu1ticazioni varie
_Necrosi acuta del pnncrens e del tessuto grassoso nddorninale: casistica . Olio e.anforato : 11oò-0sità del sottocutaneo !n seguito all'nR<> di - · . Otite n1edia a cn~t s111)11urata: trattamento Panoftalmite J)l1rule11b1: cnuterizzazione ig~ea Paratifo B : i 11rfezi<;>ne i--;peri1nentale . Pleuriti : tr<t tta n1e11to . Polmonite: profiln ssi con la. sterilizzazione dei portatori. . Splenomegalia mielol<le a.leucemica . lTiìciali medici 0ffetti'7i ~ ufficiali medici di com_p.Jcmento . '(Tulcera sifiliticà tonsillnre n forma anginosa TTrobilinuri<l e n robili uen1in Vizi mitra.lici : <?Yoluzione
Pa.g. )) )) ))
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L. Pozzi, ed. resp.
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XXVII
1100
,
Roma, 8 Novembre 1920
Fase. 45
) fondato dai professori : GUIDO BACCELLI. FRANCESCO ·DURANTE
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SEZIONE PRATICA I
REDATTORE
•
CAPO~
PROF.
VITTORIO AStOLI .
SOMMARIO. ..
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JAYOri originali: A. Zanon : Studio statistico sulla cutireazione alla tubercolina eseguito s.opra 1000 malati di malattie comuni. · (o&e e conmbuti : L. Puntoni : Epidemia ili a cariasi del ~ano (da Pedicvloides ventricosus). P. Panta.leoni: Vasta. epidemia di acariasi da gra:no in Romagna. recoiea: G. Spelta: Contributo clinico alla cura delle fratture dell'omero mediante il quadrilatero gessato. liviste sintetiche: P. Rusca: Le odierne conoscenze sull'etiopatogenesi delle tubercolosi cu tanee. unii e rassegne: MEDICINA: P. Moirond : Forme clini che e trattamento del tetano. - CHIRURGIA: M. Flex-Thebisins: Grave emorragia. polmonare pericolosa alla vita , suc:cessiva a puntura esplorativa, frenata con un intervento chirurgico.
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• • Divagazioni: L. Verney : R ingiovanimento ? ,.. · • ~.~~ Appun&l di mediciila pratica: CASISTICA E TERAPIA: Tubercolos i nei s ifilitici - ~Ieningite tubercolare seguita da guarigione -La cura de1la disfagia. nella tubercolosi laringea Contributo alla patologia e clinica dell'infezione paratifìca Nevriti· e radicoliti della febbre tifoide - Il trattamento della malaria. - Recidive di malaria e luce solare - Casi di malaria senza tumore di milza. - PosTA DEGLI ABBONATI. - CENNI BIBLIOGRAFICI, Nella vita professionale: Pa.ngloss: Del Sindacato medico - Cronaça del movimento professionale - Risposte a quesiti e a domande. - Condotte e Concorsi .
Nollzle diYerse. Indice alfabetico
p~r
•
•
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materie. .
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• •t d f • Memen t o at r1 ar a art:
l
Gli abbonati sono vivamente pregati di non frapporre altro indugio nell'invio della quota de-
liberata dall'Associazione della Stampa Scientifica Italiana (Sezione medica) ed imposta dal Decreto Miniteriale 30 giugno u. s., ad integr~lone del prezzo (1° luglio-31 dicembre 1920) del rispettivo abbonamento al '' POLICLINICO '', la cui misura è di: Per l' Italia
L. ,, ,, ,, Si rammenta clie oollo da .5 centesimi,
a -
Per I' EStero F' R. I O -
per chi è associato alla sola Sezione Pratica; 12 ,, I5 id . id. alle Sezioni Pratica e Medica ,· 12 ,, I5 id. ,, id. alle Sezioni P 1·atica e ChirU/f'gioa ; •• 15 . . .: . . ,, 2 p id . id . a tutte e tre le Sezioni. · la Cartolina-Vaglia, la quale (nel pos&o riservato al bollo dell'ufficio postale paga&ore) deve essere mnnHa di marca da va intestata all'Editore del "POLICLINICO": Cav. LUIGI POZZI • Via Sistina, N. 14 - RO!IA..
LAVORI : ORIGINALI .. lKPARTO "MAGGIOR·ANI,, DELL'OSPEDALE DI SAN GIO~ANNI IN ROMA Diretto dal Prof. A. BraNÀMI (aiuto Prof. C. VERDozz1).
•
Studio statistico sulla cutireazione alla tubercolina eseguito sopra 1000 malati di ma, lattie comuni. Dott,a
ANNA ZANON.
•
t~mento
,detlla cutireaz.ion~ nelll' età adulta , e in genieT:e 1s oipra un numeiro limitato di crusi. C'red-0 pe•:vciò utile ·renJder nl().ta l a statistica .(file ho e.seguito ,s u 1000 malate •Carpitate a l.l' ospe1da.le dli S. Giorvanni ·rdalla, fin e die[ 1911 al principio del 1914, e ·Che fuf.ooo ·ri·cov·eirate in questo per iodo di temtpo n·e11a sala M&ggiorani diretta . dal prof. Bignami (aiuto cprof. c. Verdozzi). Naturalm~nte nel reparto .c'h.e accog,lie donne af, fette da mala ttie .comuni rgiun,gevano .anC'he ammalate di tUlberco[osii polmo na;re. le· quali, dopo qualche gw.rno di -0isser_v azion e, e in seguito a ll 'esame ,d el.f e.s petto;rato positivo ·p ·eT il K och, venivano trasferite in apposite, corsie. Lé ·p rim.e .ri.cerche siulla ieutire,a zione alla tubercolina cfruron,o iniziate nel 1905 quando Epsthein ed Esch:erich osservarono un arrossam~nto e t1n'intìltr azione d ella ·p elle n e l punto di iniezione di tubercolina: a questa sipeciale reazione dell'organismo, che essi per primi misero in luce, n on diedero però aJc11n val-0re
•
1
Esistono scarsi dati s tatiJSitici stil v a rio comportamento del!là quttreazione . alla t~berco1lina in rapporto alJla étà. Gli auto'Di che si sono . . oocup.ati 1dell'a11gom ento hanno in gen.e·r e ipre·s-0 in esame dei bambini fino. a 12-14 anni di età (Pirquet_, Hamburghel', GaughofneT, e più recentemente Sympa, 1914).. Un lavoro di Spolverini (La T ube-rc olo si, settembre 1918), riguarda soLo i lattanti. Pochi 1Si sono occrup.a ti cli seguire il compor0
•
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1268
J:L POLICLINICO
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XXVII, F ASC. 45)
[...\NNO
diagnostico. Nel ma.ggio 1907 Pirquet os.se1 vò. , il m edesimo d'atto in soggett~ tuber.colosi, pratica.ndo deJ.le· ·scarifi1Cazioni cutan·ee S1Upe.rficiaJi, .e apipll!candovi .sopra la 'tub,erco!J.in.a. C.onte1rni1oraneamente (giug11-0 1907) Eisner e CaJmette, INFEZIONI TUBERCOLARI jstillando 1U·n a .gdocia. .di tuber:colina clil.u ita 1. Tubercolos i polmonare. • all'1 % nel sac.c0 congiuntivale, nota.v.a no doipo 2. Pleurite . · . . . . . . . '1 2 o 18 ore, .arrosS'anlen to della m ·u ·cosa ~on l a3. Emott,isi . . . . . . • • crtmarnionie,, quaJ.ohei volta fotolfobia. Moro , ed 4. Tubercolosi' miliare • • altri' ottenevano una reaziione locale molto sen- · 5. Linfatismo e tubercolosi glan· dolare. . . . . . . . . s ibil.e, 1e:se.gu·en1do d·elle ·f rizdoni cutaniee intenis e 6. Tubercolosi intestinale- pericon una ipomata tooercoliinica. • , toni te t be e polisierosi te . Tedesohi nel 1906 ipr-0pòse ù'.auricolo-reazione, 7. Tubereolosi r enaJ.e . . . cioè l'ini.ezione intraid~rmjca di una ipjc,colis8. A-r trosinovi ti tubercolari : . siima q.u antità di tuibercolina n·ella ·r.egion·e del9. Mor,bo di Pott . • . . . 1' elice. ~ainbu.rgber (1908) iniettava nella cute dellla regione fleissoria dell'.avambraocio mi11ime Insieme . ' quantità di sotluzio.n .e, e otteneva :un arrossam·e nto ·de·I la :pell~ con una. zona d'infiltrazione ol1tan;ea, dol~nte al~a 1)ressione. Questa fu la APfARA'fG RESPIRATORI O s ticl<:reaktior1. lf n1a mo1dificazionei niella tecni·ca 1. Catarro naso-faringeo . . . di eStSa flu .apportata da Nlontoux niello stès.so 2. Faringi te . . . . . . anno. E 1111.olti au.tori Clhe la eseig~iron1 0 su larga 3. Tonsiln te. . • . • • . . , tal.a, ,coniclUJserrio che è la p 1roiva più sensibi[e.
.
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+
Totale
1
-
~
1
4. Bronchi te acuta .
5. 6. 7. 8.
9. flessdria d.ell b1raccio ·o dell'avamb·raccio delle piccole scarificaizioni ·S ulle quali si fa ·ca·d·er-e · io. ' 11. una goccia di tubercolina. A ·distanza di 3 o 4 cm. :se Ile ·e segu:Lscono d·el·l e altre 'di cootr.o[lo 12. con una go·ècia di gù.icerina feni.ca. Do.po 24 18. ore se ne osserva' il risultato, .che in qlÌalche ca·sò ·p uò essere ritardato (48 ore) . Si considera ·positiva quando. nel punto di innesto .si 1
)I. Luciu1s e dell'Istituto si·eroterarpico milanese a.I 25 °/ç, t i.po ·u im ano. Con la tlllbercolina 1del:l'I.stituto Pasteur si .eJ)be il 64.37 % id i II'eazion·i 1positive, m·entre si ebbe il 53.14 % con la n1, Lucius, e il 37.5 % con Ja tubericollina dell'Istituto· 5ier-0te rap,ico milan·ese. Bisogna rp·erò tener p:re1s entè <>he il rnaig. gior ntlme1po delle ·r eazi0J1i fu e_seiguito con la ~I. Lucit1s e cioè 714, mentre con la Pasteur ne furono eseguite 239 e con Ja milan•e se solo 47. Riporto qui la grafica tro.Cc:iata si11i dati d ella 111i a statistica ·So1p ra il cornporta11ne11to della cuti reaz.ione alla. tubercolina in ra11)pO·r to a ll'età. Nella t abeala alle1gata rife1"isco i ri.sultati della statistica in rrupporto alle varie malattie. 1
•
•
•
,, ,,
cr onica . • • pµ r u lenta . . 4. asmatica . . . • " Polmoni te lobare • Broncopolmonite . . • • Cancrena polmonare • Enfiseqia polmonar e . • Edema polmonare . • Echinococco p,olmonare •
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•
1
produ·r.e, 11n~ arross.a mento e ùn 'infil.t razione sotto fo,rma di pap11la. Nelle ma:late in -esame si usarono tre .s,pecie clivers.e id i •tub.e:r.coJina : ·d·ell ' Istituto ,P .aste·u r,
•
63
o
1
L 'intraiderm oreazione di Monto,ux ~ons.iste nel~ . l'iniettare nello spessore de·l 1de·r ma 1/10 di eme. di una soluzione 1/10, 000 <li tubercolina. Per l'~secuzion1 e 1della .outireazione, cQllTie si fa 9ra. 1gen eiraJJ.ne11te, 1s i p1ratican·o n.ella regione
14 10
. .
•
APPARATO CAR.DIO- VASCOLARE
1. 2. 3. 4. 5.I 6. 7. 8. 9. 10.
il. 12. 13. 14. 15.
.
Aritmia . . . · . . . . . Insuff. cardiaca e sco1npenso . Endocardi te . . . . . . M\ocardite . : . • • • • Insuff. mitralica. • • • • Stenosi mitr alica . . . . ' '. Insuff. aor tica . . . . . . Mo1bo ceruleo . . . . . Vizi cardiaci combinati . . Arteriosclerosi. . . . . . Aneurisma . . • . . . . Varici . . • . . . . . . Trombos i arti inferiori . . • Rammoijimenti cerebrali. Asma cardiaco . . . . :
.
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• •
~~i,o :\~VII, FASC.
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SEZIONE PRATJC_.\
1269 •
•
-
•
-
Totale
APPAB..A.'1'0 DIGEREN TE·
•
8
7
2. Ulcera gastri.ea e .duodena le
5
2
3. Enteriti, entero coli.1 ti . •
•
3
12
•
1
1
4
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•
.
•
.
4. Stenosi retta.ti,. ernie . 5. Appendicite
•
•
•
•
Totale
MALATTIE INFETTIVE
1. Per tosse .
1. Imbarazzo gastrieo .
-
+
{}, Calcolosi epatiea, ittero febbrile emolitico, cirrosi epatica
8
9
I nsieme
32
47.5%
.
\
.
•
....:.. \ 19
•
2. Influenza • • • • • • • 3. Febbre erpetica • • .. . 7 4. Otiti e Parotiti . • • • • 15 5. Tifo e Paratifi • • • • 6. Infezioni puerperali,infezioni 2 strep tococciche, foruncolosi. 5 7. Reumatismo articolare acuto 8. Paralisi infantile • • • 9. Malaria . . . . . . . . . 10. Osteomalacia . • • • 11. Osteomielite . . • • • 61 12. Ulcera corneale . . . . 13. Infezioni f~brili acut~ . 15
.
(
APPARATO URINARIO
2
12
31
1 J
1 4 49
17 5 11
7
•
12 15 1 48
1
Insieme
•
2
13
35
1
6
1 1 1 7
13
74
106
'180
2
1 1
•
•
41 %
APPARA 1~0 GENITALE •
•
1. Nefrite
.
•
•
2. Pieliti -e cistiti
•
•
3. Calcolos i renale •
•
•
•
•
•
•
12
28
4
a
7
11
•
•
16
Insieme
1
16
21
1. Uter o e annessi 2. Gravidanza .
2
~la sti te
3.
37 '
.
•
.
•
•
•
•
22
•
•
•
•
l
•
•
23
Insieme "I
' .
56 .8 % '
RIC.Al\1BIO
E ORGANI A
CREZIONE . INTERNA
l . Anemia e clorosi '
~.. Anemia
•
•
perniciosa .
3. Leucoanemia .
•
•
•
•
•
•
•
•
28
21
49
2
2
4
1
1
t Porpora e peliasi reumatica .
2
2
).. Diabete e vomito acetonico ·.
2.
4
>. Gotta . • . · . • ·• .· ·
•
Morbo tli Addison .
•
1
•
•
•
•
1
1
••
•
1
1
3
Insieme
37
29 ·
66
. 1. Lues . 2. Blen orrag ia
.
.. . . •
ORGANI DEL MOVIMENTO
.
•
5
•
•
(
17
.
• 6 8
13 11
1
5 1
21
38
13
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-
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,
2
2
18 69%
7
------- - ----- . 7
40
Ins.iemé
' •
' B 5
•
nodoso • • .4. Eczema, herpes-zoster .
2. Fratture e ferite . .. 3. Ustioni . . .
Insieme
7
a.~ Eri tema
1. Avvelenamenti
'
7
44.7 %
•
•
. Morbo di Paget • .
6
•
...
•
41 •
MALATTIE.DEIDIO-SIFlLITI CHE
. .!.-._ ------.. . . . .--- ------56.1 %
. Artriti cr oniche •
..
1
(
2
2
1
18
l
•
Insieme
1
3. Morbo di Basedow e ipotir oidismo . . . : . .
•
3. Malattie me11tali, alcoolismo,, epilessia . J !!. Paralisi . . • . . . • 5. I steria . .. . . . . . . . 6. Mielite • • • • • • •
SE-
1
I
1. Nevr algie · . . . 2. Morbo di P arkinson
ifALATTIE DEL SANGUE, DEL
39 1
56 .1 %
..
SJSTE!\fA NERVOSO
17
To~ AI,. E GENERALE
..
•~
"'
24
45.8%
466 1 53.85 %
999
..
•
•
1270
.
IL POLICLINICO
'
[ANNO
XXVII,
45]
FASC.
•
D ando~
uno sgu a.r,do a lla grafica osserviarnio: ohe in que.sta grafica 1s i nota una rap'Lda ascesa. la pe·r ce11tuale di reazioni ,positive .che nei primi ohe r.aiggiunge il ouliminLe f.ra i 20 ·e i 30 anni, a ·Lla ,q uale s egue 1una 1discesa .altre.ttanto ra.ann.i di vita è di 15 aip,pena, sa le rapidam~nte _ ' d·opo i 5 anni, fino a ragigjungere un m~ssimo pida fino aigJi estremi anni di v.i ta. · dii 66 dai Fa:cend10 il a 1statistica d·eille ' cutireazioni .po-si. 26 ai 35 anni; l}OÌ altretta.n to rapidam ente rlieoresce nell1e età su·oce.ssive. Dai 36 ai tive a secon·dé\ d elQe varie mala ttie, troviamo: 45 anni si trova -il 58--% , dai 46. ai 55 il 47.l %; Malattie ap1Jarato caI"di0-vasC(olare 42.2 ~~ ; dai 56 a i 65 il 42.2 .%; 1dai 66 ai 75 il 32. 9 % e ma_lattie .aipiparato respiratorio 53.9 %; malattie infi11·e il 31: % dai 76 agli 85 anni e.d oltre. ì apparato digerente· 47.5 ?,{.; malarttie apparato \ ~ I... a statistica ·di S3·mza nei p1riirni cinque .anni geniio-ur]n~rio 56.8 ~~ ; infezioni tub·e rcolari 80 %. di v.ita, ·dà un.a ..p.e1icentuaie idi reazioni .positive Ho rag:grup·p ato le malattie a seconda d ei alqLLanto m aggi-0ire: i.I 28.45 % _n el 1° .semestre vari .8J)parati, e'SOliudendo in questi tutti i casi e i1l 32.30 ~o nel 2° semestre del q.u.i·n to anno. di tuberqolosi •polffionaire; inoltre tutte .quelle Bi1sogna l) erò tener ))IJ'eisente che nella sala forme mo~b ose che senza 1dubbio s ono1 da con· M a.ggior.ani, corsia •di ammalati adulti, ·c aipitano all'o s~.ervazione po1chisisdmi bamibini: per , , sidie1raire di natura tubercolare (ipleuriti, peri- , toni ti, ad.enitì, . ooc. ), e eh ~ h o riunito nel gruip' C'ui la n1ja per.centuale è e1seiguita. n~ .p ràmi p-0 delle infezioni t11 ])ercolari~ anni, su un n tùmero di casi · esi~uo. D ando una :ra1P.i da seicmsa alle di'Verse r maSj rpu.ò spiegare la rapida ascesa della figulatti-e osse.rviamo: nelle iniezioni tuberco[ari r a pen~ando che l ' infezion e tubercolane, Tara r1 ei pr.i-mi me.si di vita, e certo· nion molto freil 79.4 % id i .cutire.q,zioni pos. è dato dalla tube:rco,l os) .p olm,. ; 1'82. 4% 1dalle pleu-riti e 1'82.2°b quente nei primiiSisi.mi anni, colpi·sce .con !faci\ dal :1inifatism.o e tubercolo1si ghiandolare.. Nelle lita gli in1d ividui., aip1)en .a ·qu.esti .abbi ano occa~ altre malattie 1d·ei1l'atppa.rato respi·r atorio sU1Pesi on e di tro,va;rsi in c om11ni-0ne di vita ·con altri . rano i:l. 50 % di reruzi ~ni pois. le tonsilliti (59 %), indivtdiu i già infetti, in ambienti IJ.)OCO igienici, la lbron·Clhite. .crontca (53.4 %) e la ' broncopole in condizioni 1èLi la,·oro sipeisso oner.o:sp. • La cli.scesa della grafi.ca 11.on è d' aiccord-0 con 1nonite (75 %). La p.o lJinonite lobare ne dà inlé o~~rvazioni .an atom·o~p ato1ogi che di l esioni v ece solo 2-0 posi tive su 56. Sia 1pip iam 0 ·CO~·~ qt1.e·s ta malatti a dia molto tubercolari in n11mer o se.m pre· cresce11te fino · facilm-ent e r~cidi1Ve. Controllan1do1 nel·l e anamagli ultiro.i ~nrui itli vita. Ma 1se n.e potrebbe • • nesi r emote. di questi mala ti .speisso polmoniti trovare l a ragrio'ne, ip on endo ~iente al f atto che preigrasse, '1 P6ssiam10 ar.guire ·che .e sse· .n on preoltre una certa età gli im:iividui 1so1~ravvtssuti dispo·n gan-0 alrattecchirr1ento dei - germi · di son,o ol'.'gan·i ismi ·d el tutto sani, non tocchi dal germe; a1wrb.re organismi ·C:he in passato hanno K och. E nei calSi in clii la p 0rlm-0n.i te è s eig uìta doipo a-vuto qua;lahe · l e1sione specifica, OTa già comibrevissiimo tem(p·O da una tubeircoJ.-0si p o1moP l~taimente guarita. nare, bisogna pensare si tratti di in<lividui .g ià La .stat1sttca riportata 1da ·Celli ·dei morti ·per tubercOllosi nie i quali pe.-rò la malattia si è resa tub·e:r. col~si sembra ooruerÌnare taile iipotesi. An manilfesta solo dorpo il decorso della polmonite. /. 10 • Nehle m3'lattie delL'a{!)JParato cardio-v31scolare • 66 . 1 65 • l 'insufficie:M..za mit.ral1ca e la stenosi mitra1ica \ 60 hann·o ina:gigio~ numerq di reazioni ,pOs.itive c·h e SI beg3'tive; la .p rima il 7!1 %, la second.a il 62.5 %. ss • I • V'è una forma ·d1 stenosi. mitralica ~.atente che so non .dà 31lcun notevotle. 1digturb·o; gli ammalati non .p rese11tano che una · leggera cianosi. L'e,. . tio.logia . il più iclelie volte è oscura: non v'è ltO ret1matismo artic. p·r egresso, n è cor.ea, nè anI J.S JZ q gina, n·è alcuna delle altre varie malattie che JI Jo ' • soig.1 iono ·e.sser caro.sa .dei vd.zi cardiaci . • J5 · Potain ritien.e che· qu8'Sta !speciale forma di • ,e. JO stenosi sia id i ·orlgin~ tubercolar~. •.c. " .. N ell'a·p p31rato digerente nulla di speciale si 1.5 osserv~ si tog.l ie le u1ceri gastriche e duo. denali che dann.o il 71.4 % di ct1tireazioni. I .se ne trova· la spiegazione nel fatto che gli l ' I ' 'I I ' I ammalati. di rtali malattie son-0 generaJmente Am1i O.,. S' 6a.IS loA26 !611J.S 36-sAJ' '-60&5 ~o.6! 66~1S olt1't1J individt1i di costituzione schelt>trica inferiore 1
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' ( ...\NNO
XXVII, FAsc. 45]
SEZIONE PRATICA
1271 •
alla normale, .COll1 masse m11scolari e pannisato molto esteso con infiltrazione dei t~ssuti colo adiposo poco· sviJuppati. ci.rcostanti, delle papll1le ei<;l es-care che per-. Oltre .a ciò tali ammalati i1on si ciba.I~ a ma111g ono molti giorni. • sufficienza per i do.l ori ooe il Ci·bO provo~a; e C'è ·chi oonsidera 1questo SIPe·ciaile modo di d'altra parte il vomito coi1tint10 e le frequenti reagire COlllle uni prova. della 11.atura tu bercoematemesi e m elene tendon.o ·l 'ol'ganismo melare dell'e:ritema no1rlooo. . no .r esistente nella lotta contro i germi de.J..lu. L'etio Io.g ia .di tale ma1attia ll1o n è ancora tubercolosi. ' chiarita. La iette1 atur.a SIU.ll'a1'1gomento è ricUr+'a:lta ìpercentuale ·cli c.utir~azioni positive chi1S1Siill1a, ma quasi t11tti gli a;utou:i rgiroo.g.o n.o è data da.gli anemi·c i. Nor.i l.$arppia:mo ·c ome s·pe&- ai 1111edeisi.mi risulta ti, che -sda cioè ·di origine so le anemie ohe non riconoscono altre cau.se tl1bercol,a.re. Le conclusioni sooo 1p erò tutte baben note ( emortl'agie di v.aria or1gine, eJmin- sate su i1pote;si' : non vi sonQi dati di fa.tto c be tiasi, malaria, sifilide, e.cc.) sono da attri'buire possano persuadere. Se si t0iglie L andouzy che . . . alla tubericolosi, anche quando il foçolajo tutrovò ,, un unico ba;cillo acido . .re1st stente in un • bercolare i1on è clinicamente dimoistrabile. · In oo.do ·eTiteanato1so, per la .quale 1ragiori1.e egli è gen.ere in ·questi individui 11ei quali so.n o .an·CJhc fra i ·p iù e!Str,eoni ditfenrSori d.e fla teoìlia tuiberf.requenti soffi ai1·emici, l'eisa·me de1l san•g11e non cola.re dell'eritema, t1111tte le ulteriori r:Lcevche dimostra ·che ·lievi alterazti.oni nel n11mero deJle (culture del sangu·e•, innesti in ai1imali di laemazie e nel valore de~l 'errnogl0tbi11a. In alcuni borajtoriq, rice.rc,a\ di bacilli n.ei nodi) sono di qruesti caisi dopo q.uaJ.che tem,po si manifesta state infruttuose. , una forma di tooercdl:osi iniziale. Il deco.r so delll'eritema i101dooo, il SllQ• pTesenFra .le malatt,ie infettive l 'influenia dà il tarsi in individui quasi tutti .sani e· robu1s ti, 61.2 % di cutireazioni positive. È noto come senza i minimi segni di tube1"C·Ol·O•S:i , il r :iis ccm - • spesso, in seg-L1jto a qt1esta mai'attia, abbia ratrarsi raramente l'eriteana 11.ei sana.t ori e non pido svilu·p po t1na tubercolosi latente, e ~he trovarlo qt1asi mai nell'an~m.neisi Jemota de.i forse tale sarebbe rimasta se l'organismò non tiub ereolosi, J.a sua g·t1a1"igiQIJie ra1pida e aisso• iosse stato debilitato dall'infezione pregressa. l1uta, tutto farebbe eisc.lu cle.i:re la· natura SipeciLa m ala.ria invece par.e n·on predisip onga alla .fica ·di esso. · tubercoJ.os1i i1-0n orStante sia un·a . malattia ca.sì ~ ve·r o ·che, .a confer·m a ·d ell a loro tesi, i fat1grave e peir la quale :1:'o:rg.anismo viene così tori dell la teoria t nbeircolare 1p1ou"ta.no il fatt-0 prooondame,nite colipito nei suoi mezzi di r~i ahe spess·o in segt1ito alfl'eriteima: n.odoso (do.p o a1cuni m e1Si o dopo qualche anno), si S1Vilu1ppa stenza. Sl1 48 malati •Soùo 13 e1blbero reazione positiv~. nei m .ailati un'affezione tu1bercolé!-re: un.a pleuNè il fatto . 8©.pare strano ,se si pen·sa ·che i rite o una iperitoinite, qua1che v-0lta pare a111che u,n a tube rcol1dsi potLmona'.re aperta. :i\·I a an.che malari ci son-0 in massima parte contruddni, i quali vivon.o in campagna, rsotto l 'azione bene- tion volendo con1stde·1~are n'eritema n·o do1s o ·C'Ofica del sole, ;e lontano .d alle città, centri d'inme cli natura t·u lbel"colare1, nol'._l semb1ra il :f a,tto così s trano quando si ·p en1si che alt.re malattie, feZ1ione tutbel'colare. t>er quanto rigu·arda l'aipp.arato gen~tale, le pur non esse·n•do . 1di natura t11hercolare, ipremalattie ùi utero e deg li annessi ·danno un 'alta di1sip'ongon.o a1la t:uheooolo1si (mor1bildo, rpeirtors se, • · . pe.r çentuale di reazdoni rp·OIS. E ·nelle nume•r ose influenza) . laparotomie per annè·Ssiti si trova come una. La q11estione in o.g.n i modo n·Oill è ri1solta .:de1lle cause fre ql1·en1ti di esse·~ sia precisamente ta te:oria t'Ubereoiare hon è baisata s11 faitti . idila tuberc-0Josi. A que·sta m~la ttia rpredtLspongono m ostraitivi; e d'altra p a.rtet soin o ancora scarsi l'alcoolismo e Ja .s ifilide : la 1a dà il 53.8 % la i risultati degli studi ,c he terui·on·o ad · rubbat• 2a il 67.8 % di reazioni pos itive. Tv·t te d·ue que- teirla: Certamen•t e l'arigomen.t o m erita di ·e~se re ste malattie, debjlitan,d-0 l' organtsn:io, lo Te·n ancora ·studiato 1perciliè se pt1.r-e no11 ~j gi11ndon.o terreno di facile attecchimento per i ge~se per oca a dimostra.re la vera nat.11ra rlelge1mi. rerilteana, saireJb1be 1già una· gran e.osa, s1pecialR da notare com e, fra le malattie de.Ila pelle, mente pe·r la pxotgn·osi e per la c.11r.a, poter dinell;eiriteima nodoso 1si trovi il 100 % di cuti- , mostrare in IInOd' O chiair.o e lnapp1UJgTu8Jbile C'he • • reazioni .positive (ai cinque 1casi de1la ta.b el1a i1·u1lla ha in comune l a t11bercol os i con· tale masi possono aggiun,gere altri sette 'Ca?i osservati latti a. nell'ospeda~e .d el Policlinico·, 7° ,p adiglione, t.utti In seguito alle numerose ricerche dei vari ' con reazione p ositiva) . a:11tori si potè stabilire la ..sipe·cifiGità della rea· In-0ltre in oruesta a ffe·zi.one si ha l1na rea- zione a lla · tlllbercolina; mn l 'osc-e,rvazione fre- ·. ' zion·e straorldina:ri2mente intep1s1a .a;lla tub~~c·o quente che indiv.i d1li 1clinicamente sani po 1~ 1so110 lina, p-er cui si formano, oltre un alone arrosreagire ailla t ubercolina, e individuj ti1ibe\'C'O1
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JL POLICLINICO
[ANNO XX\?'II, FAse..
losi non rea.gire, hanrio ·di molto abb.assato il ron-o positive :. 2.5.B:i %. n~i pic1coli bambi1ù1 e· valore diagnors tico cl1e ne.i 11)rimi tempi pareva 70.2 % negli 3'duJ.lii. potesse darai a que.st a prova. Il Béguet ossre.:vò1 .iJllD(llj]tJ'e ·eh~ il.a pop_Ollazion.e· E .n,oto oome ,s oggetti tut>erco1osi in grave indi.igen.a musu11ina.nru e i®ecialm·ente la i11distato di 1deperin1ento, con jo:rme molto prog.regena israelita s'inifetrtai già ne:i ipri1m issimi anni -dite; ir1d.ividui affetti da •tubercolo·s i mili31riica d.i ·vita; .a un'età ipiù ,gi<rwane che qt1e.ll a ·di ori. ·o d .a menjnigite tubercolare, non reaig1.iiscono afg1ne eu r-01p ea. • fatto a1la cutireazione. D'.altra parte una reaIn un lavoro pubblicato nella Wiener med. 2.i one positiv.a non de1pon e per aa natura tU!b·eirWOch . (ottobre 191~) 01p1pe n1heim e w .echsll.er oolar.e di una ma1attia sulla ·CFQ.aile non .si è espose,r.o i risiuà:tffitiì 1allelle loro ricerche sutlla an-cora formu1ata una preicisa diagnooi: essa reaz. cuit anea alla tooericoilina in individui éon mette is olo in J.u-ce una lesione tubercolare esi- pelle sana e ·c on peltlla malata (Po1Jicliruico, se . . . stente nel1 organismo, ma che pt1ò anche essere z ione pratica, 191'4, rp ag. 1128, G. Sabatini) . . inattiva e d~ 11eS1St1na i·mip ortànza :pe1r iJ maSt1 232 operatii con ipeIIe sana, 117 reagirono Ja t-0. positivamente e tt5 ·n egativamente alla tutler .. · s~ pensiamo ·ohe. Naeigeli .n elle nt1merose secolina. Gli autori" OS'Servaro.n o che gli indivitlui z'Ìoni da ·Jui ese1guite trovò n·e1 97 % dei ca- . affetti dalle più varie ·dermatiti, .reagiscono~ condo tre tipi: o· eome• quelli con pelle· Il'Oll''daveri. lesioni iuberoolari m 1olt.e id.elle 1quaili in vita non· .ave:vano dato a.loun se1gno 1cli.n i·co, e 1nale, o con ma·ggi©'re o min.o re facilità. Al P.rimo grupp·o (-perc.e ntu.a:le positiva· d'i eh-e, · d'altra parte) non eran·o :tali .da potersi circa il SO % come· g1i individui sani) apparte·11c-0nsiderare causa della n1orte del1l individuo, ci rendiamo coruto· dello scarso 1Sussi1dio ·della .gono i malati' d~ii eczema professionale (59) +,. 61-_,.) di psoriasi acuta o cro:p.i.ca (20+, 22' ). reazion·e a1la i'Uberc-Ot1ina iper la 1diagn101si clitigna (22 +, 29'-J sc~erodermia (27 +, 3t .._) nic.a . sifilid,e l.atente' ar II e III stadio (13 +, t1·- 1 Dalla ve•nce·nitiuale di Naegeli di poco diffellii,s ce ~ella .di B.u ,rckhar.dt ohe sopra 1452 se- trieofizia (18 +, 14-) herpes zoster e seborre·a del cuoio capelluto. z,ioni riscontrò f1ocolai tuJbercoJari neJ 91 %. Al •s econdo gruppo (esagerata sensibiliità delE 1d1a nofa.r:e· !Però -clhe_ le stati sti.oh·~ dei dt1e autori sono .staite eseguite in Ge.rmania d ov.e l a. pelle ·.di fronte alla tuber.coJina) a:ppartengono i malati dì eczerr1a cronico (61 %, dermasarJ~iamo che J in\fez~one t11beroolare è molto tite artificial'~ specialmente solare (6& %), fo·diffusa.,, certo assai più ohe dia noi. Fra;niz trovò su 480 r~clute ct1trireazi oni vositive n.el r•u ncolosi (9'+su 14), lichen (8'+ ,s u 13)\~ l11pus 1gpeS1So ·dato vulgaris ('10+.su 12), e penftgo vol'~e (8+ . 61 °fo e 1 ricerche ulteriori hanno . ' su 9). cifre più q.Jte. Al tel'zo gruippo infine" in cui la perre appare Naegelì, e. 1dopo lui -a.litri autori, osservarono inoltre che l a. f:requenza ·cli tali. lesion,i aum.e n- meno sensibile alta tubercolina, vanno ascrit. ta.v.a idi anno in anno dafl'inf anzia v·erso la ti gli amma.Iati di ai.ene vulgaris · ('37 %), eritema polim,orfo · (20 °/_, ), erit. tossi»eo (37 % ), in·Veccl1iala. petigo (23 + 1su 58), .orticaria (4 + ,Sll 16), esan· Le ,s ta listiche su:l .comportaimento deltla ootitemi sifilitici manifesti (43 + su 115), gomme re~ion.e nell'età àd.rulta che ho potuto trovare, • sifilitiche (4 + su 16) . 1 ~01rre11 do rapidamente la. l ette1·atu·r a a l propo1In · qualche caso gli .autori non trovarono al-s ito, · .son-0 .s carse. . 1' autopsia traccia di tu·b ercolosi, mentre in Ouella. di Petrus ckY, 1rigi1ar.dante circa 500 vita la cutireazione era stata positiva. Ma il cuti reazioni, ·dà i seguenti r~s111Jtati: valore . specifico della prova (essendo molto 1·-6 anni re~zioni ipositive' 50'- '}6 ; 7-14 . anni ·rari tali casi ·oeserv.ati, è ·p otendosi pensare che 75 %; 15-20 ·a.DJDi 86 %; 21-30 . anni 87 %; 31 --40 fosse passata i11osservata, quailcbe Jl!inima leanni 87 % ; 41-76 anni 81 ~~ . sione jn una ghiandola -0 altrove) non viene Da essa r.isulta 1clle gli individju i ,s i tl1berco- per qliesto abb.assato. lizzano 1presto; già ai 6 anni abbiamo il 50 o/o . Dt1e casi dimostrativi a tal proposito ci son -e fra i 15 e i 20 1'86 %. La ·discesa della graforniti da due malate ricoverate nell'ospedale fi:ca è molto lenta; la iPercentru~le si ptrò considi San Giovanni (s-ala ::.Vlaggiorani) nE}gli anni dera.ire staz:i!Onari a 1dai 15 ai 76 .a.n.n i . 1912-191a che Yennero a morte e se ne potè fare La s ta tiis tica non è però molto accura:ta: l' al1topsia. salta diai 41 ai 76 .anni, e~ a 1qu.e,s t'età si ferma.. F . E ., di 22 tlnni, ragazza. con abito tubercoQltre la 1sta.tisti1c a ·di PeitrusckY, ve ne è upa lare, al s110 ingresso in ospedale presentavn. di Bégt1et, eseguita ad Algeri , dall'3J)rile 1911 11na ple11rite e.sst1datiYa destra con leg~er_e al giugno 1916. Su 1600 cutireazioni 50 ~~ fuelevazioni febbrili serotine. sudori nottt1rn1. 1
1
1
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fANNO
XXVII,
FASC.
45]
1.2ì3
SEZIOI\E PRATI CA •
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Uscita di · sua volontà- dopo pochi giorni, doq11ali non è necessario il sussidio della -nrova / . vette rientrare ,all'ospedale dO'po. circa un mese .a lla tubércolina)', nelle q11ali spesso tale prova perchè pe;ggioratai·: si iera infatti mo·l to dimariesce negativa, · vuol ,Cifre _c he l'organismo è grita e a.nemizzata. All'esame obiettivo risultò perfettamente s~no; opp11re ha a.v uto qt1alche .avere una pl~urite bilaterale, scarsa quantità di liqui.do n1ell' addome; :1·0 tono ·s ul focolaio lesion1e sp ecjfìca, · ora però clinicamente guadella polmonare seguì.to da leggero rumore- di rita, e innocua per~hè non contiene più germi soffio; fegato e milza palpabili sotto l'ar cata. vitali. Un.à reazione positiva invece, non h a • La malata preseri·t ava ed.emi m alleolari. Le alcun v.alore -p-er .ciò che riguarda la m.a}attia urine _c ontenevano albumina, emazie e cilin1d.ri. La cutire.azion'e fu negativa. Non ostante ciò ~n atto; ·essa sewe soltaD;to a .mettere in guartutto· faceva pensare alla natura tubercolare • dia contro un focolaio tt1b,e reolare che se 1ptire della; malattia. All'autopsia ·p erò nulla si' ri' )atente, ·è sempre vitale.. Poi-chè nei ba·m bin. 1 , 'Scontrò •idi tub·e rcolare ; immuni anche le di età inf.eri'one .ai tre anni ia. iubercolosi laghiandole peribronchi ali. Ecco il re·p erto necroscOi'!)ico : Pleurite sietente è · rarissima, in base al reperto positivo r0-fibrinosa bilaterale più inten sa a d estr.a. della cutireazione, la dia.gno_si di tubereolosi Polmoni anemici. scarso e·ssudato sierofibri- · attiva si può formulare. Negli anni successivi n0iso negli alveoli. Su·docar.dite lll.cerosa del1'ostio polm.onare con distruzio,n e di una v.ai.1.- il valore diagnostico della prova diventa sen vola. Fegato da .stasi. Nefrite. <;iict1ta. pre mino.r·e, finchè nell'adulto qu çi.si n11l~ ·. • ' P. i\I., entrata in ospedale in g-e nnaio 1913, inorta il 17 git1gno l913: donna 1di 60 anni -affetta da anemia pernieiosa' di Biermer. La cuNOTE E CONTRIBUTI. tireazione ft1 -positiva. All'autopsia non si . trovò di tuberèolare che una ghiandola peri- . Epidemia di acariasi del grano bronchiale quasi ·totaJlmente yalcificata. Però pestata una .p i ceo.la qt1-a ntità idi qt1esta ghian(da Pediculoides ventricdsÙs). ' dola ed emulsionata con · soluzione fisiologica., Dott. LIN'O PUNTONI. iniettata sottocute in due cavie, · produsse in 11n mese la morte delle d·u e cavie con lesioni E-s~ston·o -g ia nella Letter.atura medica divieTse . tubercolari ,locali e nella milza. In quest_o -caso 1a reazione cutanea .aveva messo in luce o,siser\·azioni su di una :torma di acariasi epiuna lesione specifica che pur del tutto guarita demica, determinata dal Ped·i culo·ides vén tr iclinicamie nte. avrebbe potuto, dar vita a un • nt1ovo processo tubercolare, rpoichè conteneva cosus. Poiohè ta•lv~lta è aooompagi:niata d:a feb'Sempre -virulenti i gérmi della malattia. · bre, q11esta' foriri,a .s i· conosce anch·e sotto il nome idi febbre del grano; m.entre, oon terunine La statistica che ho -presenfato e _c.h e· mi più l:>Op·o1ar.e, ed in con-sid!er.azion1e de.Lle manisernbra dettagJi a ta .pe';r q1J1anrt-0 ri-guarq.a le . f es tazioni cutanee che aon10 costanti e molto • varie età e le varie µialattie, è stata eseguita appariscenti, è stata ·o htamata rogna del grano. s u ct1tireazioni in so~getti tutti di sesso femQuesta .aff ezdsone fu rnescritta \pe r là pri1m a mi-n ile . . Noi sappiamo che i due ses~i sono di- volta da I . . aboulbène et Mégni·n , i quali l a osversamente esposti alla pròbabilit à di infet- se-rv.arono sui facc·h ini deg.li sca1i d.i Bo~de·amx • I tarsi: i maschi giià nei primi anni -ò.i gioven - · e idi Mots:saic, a ddetti .a\Llo se-a.irico d el grano , • t tù, sia per ragioni professionali, sia per le nel 1850. N1eil 1866 e n.e;l 1872 a:1tre ·due epidemie -con,d izioni di vita che me~ano, spessb abbru- furono 1segnalat.e in Francia tra i contadini. I l tita ·dai vizi e dall' alcool, sono più esposti alle rn.erito di àvere fissata ed .esattarn.ente deserit-cause di infezione. i\Ia pure è Vero che !a don- ta la forma monfologi•c a rdi quesita açariasi • nn è più esposta al! 'infezione d.a abitazione; spetta ad Ducrey, il quale per primo 1a ·studiò Qltrechè la ·g raviclanza e l 'allattamento s®o in in Italia·, in t1n a eipi1demia avv.e nt1ta 1n. proessa cat1sa di grande dispen dio 'di energ.i e, vincia di P.isa ne l 1908. Nello stess.o anno si 'Cl1e po:r:ie l,organismo in co~dizioni di minor occt1pava dell'argomento an-che lo Sberna. · resistenza al germe. Ho avuto occasione ·di osserva-r e l1na epide• rr1ia di acariasi de l grano, nell'ulti· m a quindiLe conclusion·i che si possono detrarre dalla cina di settembre e. nella prima qt1i1n1dicip.a <li mi.a statistica son o queste: che la maggior otto.b:re di qt1est'anno, presso ;p arecchi · comuni i)arte degli i.ndi\Tidui si· infetta di tubercoloRi detl l.ung.arrr.onte .PisaJl,o. Le ·n1i.e os.s ervazi.oni nel corso d èlla giove11tù ;·~ e che 1~ prova .'a lla tt1bercolina non ha 11n valore diagnosti-ço as- f11rono fff.atte s!}ecialm ente nei' C,om11ne idi Calcinaia;. Sebbene nòn vi sia m .olto :da aggiungesol uto; tuttavia essa. ci è di prezioso sussidio nel palesare le rea li c-0ndizi.oni d-ell 'organismo re ai precedenti. e sopra ~ citati s tu1di s u questa for.n1 a tuttavia 1cred'O utile clii descrivere breche abbiamo in esarr1e. . ' vemen1t.e l'epidemia d.a m.e osservata, la ·quale. A una c11tireazione neg.ativa bisogna d~r·~ 11n gra~~d~· valoi-e: .poichè se non ,~ trat,ta di ha p1reso proporzi-0ni e:coe.z.io.n _aJim1ente vas te, con m•anife·stazioni spfccatissim,e. Le m anifel e$ion i tt1berc ola ri g ravi (a cliagnosticare le .
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staz,:Loni clu1iclhe consistevano nella comp3!ns.a 11 Peclic·uloides ventricosws è l111 acaro pas u tutta la sup-ertì.cie cutanea, ad ecic ezioné ras.sita, {iegli insetti del grano. delle man.i, dei piedi e per lo più d€lla tfaccia, L'enorm..e numero di individw' manif.estatosi • di una eruzione, fortern.ente p1~uriginosa, che a quest'ail1no nelle loca}ità su·ddettie si spiega faprima vista ave1v.a · l'aispett<0 eritemo-papuloso, ci1rnente : d-0rpo la mietitura il grano fu ban1a che ad una più fine· oss.ervazio,n·e a1)'Pariva gnato dalla piogg1ia, e· venne in ,g-ran pairte rierit.em·o -vescicolare. Talora i va!'i elementi, i postoiin uno stato di i11com.p leto essicç.amento. quali hanno l'.app·arenza "'grossolan•a dell'eru- · Ci ò favorì la ·CO'Sidldetta « .s obbollitura del grazi one m1ort>tll osa, co11ftl1iivano in chi azze arros· no », val~ a dir.e u·11 princLpio di fern1entazù·on.e> . .Sate ed e1dem~to1se·, sul1e qu.alt si formavano la quale, ·ele';'ando a l1quanto In. tem1p&ratuira, faic·i litò lo· sviltipp•o di tutte le uova di insetti,. qt1alche vol:ta dell.e bolle 1simili a que1ll1e 1p1rtodotte da ustibne. In gen.e'!'1a;le non vi er~a fe·b nre, r1ornialmente eontenute n.el gr.a.n10'. Si ebb,ero . quantunqu·e in qu·aLche ·c aoo ·si mani.feista.s se, così , diel1e ver.e i.nv.as~oni di tignola del g.ra110 a·:r:rivand10, n.e!l caso più grave che e1b bi ad -0.s- · (la farfa1li11a ùa · tutti conosciuta), tanto che alcuni ·s acchi (li questo cereale dimin·u irono di .. servarie, fino ad una e!evazfone tern1i,ca di 4-0°. Nei ca-si più lievi ·c.li11.icamente .si ossierv.av·a no , de'Cine di chilogrammi dt •pe.so, 111 questi insetti grosse .p apule i1so1iate, con piccolo capo ve1sci- . venne certamente 1s.rvi,l'up~·andooi 41 mo1do rigocolare, sparse nei v~ri distretti cutanei; n·elJe glioso l'acaro. ~ Gli acari osse·r vati al m.icro&copio e.rana quasi tt1tti femmìne i1on gl'avide,. formei pi1ì· gravi gli elementi si cont?ivano a centin·aia. .s ·u hbiettJvrun1ente fin a.al principio . dalla fo.r.ma cilindroi.de; .r.a ri ·i m·aschi dal d~lla m·alattia haivvi ·sensazi1 o ne di vivo ,p ru·r ito, corpo allargato e·d ovala.re; assenti le femmi11e gra:vidre, caratteriistiche per l,.add,ome 1nolt0 ricagiona.ta ·d agli acar.i; e ·che costrin·g~e, il .paziente a · g.rattarsi. ·qu.e sta. sensazione di prurigonfiato, che ha va:l,so· ~ppunto ,aJ Pedicnloidès to naturalmente varia, a 1Seconda della diffu- . l'appellçi,ti.vo di ventricosus. L'azio1n e d1egli asio.ne e ·della dura~a .ae11·a malattia, pote11do e1s- _cari .p uò .mani:f·estar~i in po1t.hi1ssrlmq' t~m:po, .sere .aun1e.ntat.a da eventuali lesio,n i s·econdarie quru:idro essi .ar.rivano .sul corp•o lllffian-0 in gra11 prodio tte da;l grattare;· e si .m.anifiesta men.o nequantità o quando avv.enga una ç.onfricazione> gli individui torpidi ·C'he in qli.elli eocitabili. Le come n~ cruoo det faicchini, li qt1ali po•rta11!0 i eruzioni .Più diffuse fu:ron·o osservate i11 peirsacchi_ a ·spa11a. Un·a persona, convinta delsone che ·ave1v1ano deposte- le •Pf.OfP't.i e v·esti su l'azione da!llilosa dell''.imenottero che va col gram·o infe;stato dall' riicaro, p·er .p oi rivestir1e. Jlome volgare di gatta porcina, ed in·credula L' epid·emia si sv()ll·s e essenz,i a.l mente nella ponei riguardi degli acari, volle..confricare il propòlazione rurale, inv,aidend·o intere .famtg.lie di prio bra-ccio den11dato sopra lln sacco sul quar ontadini, ·e cauisan·do -nel s1olo Comune di Cal- le si osservava llUO strato· ro.s.so-mattone di ci«hq,ia ·molte centinaia di casd, fra le person.e Pediculoides. Già do:po 5 1ninuti !il bra.ccio era che .a 1qu·alunqUJe titoJo ebbero contatto col se~de· di un v.asto e,ritema, ·e ·do·po lJOche ore vi grano. In brerve fu così ·diffu:Sa. •Che ingen1erò appa·riva l'eruzi.011-e tipica, in grian p,art.e con. un: vero pan.i.oo, rifiu.tandiosi molt1i .oam,p.a gnoli flru•ente. Di norrm·a però ·q uando, .a.11·o he speridi manegg~airie ·comtinque il .graJn o i.n .cr.imin·ato. mantalmente, ve nivano d·e!P·Osti p·o chi aca.r i Ho osservato anoh.e 11n 1caso 1J.rodo1tt10 dal Jnasulla ·perl le, l,eru~ioine corr;i.pairiva dopo pa.rec- . • nipolare .J·a crusca. Clo me .g ià ifu ril.ev·ato da chlie •olìe, d.a ·6 a 12. Come già il Du·crey, io .D11crey, i camipagnoli trova-rono la spiegazi·one pur0 nori ho· osservato casi certi di contagio dell '.epidemi.a n·eilla tp·'Untmir.a di pii·ocoli Lmenot- da 'Perison.a 'a persona. Il Pe·diculoides, p.arasteri, del gru1p po d1ei c·alcididi, ch:e essi chia- sjta oiccaision,ale dell'uom-0, punge quand0 arriva sulla pelle, ma è incapace di so1pravvivere 111ano col n()Ill1e volgare di gatta porcina. La e di ri.p1rodunsi sulla su.perfici.e un1~na; 011d.'è vera causa dell'·e·p~demia !Il1el cruso presente ·sd ch·e in breve tempo, anche senz.a cura, l'eru._ velò n11olto più f·3:Cilm·ente che nell'epidemia zj,onre valge ·spont.aneamente aJla. g.11arigi.one. descritta da.I Duc·r ey, gi.a.c.chè gli acari e.r.ano Ad ogni.mo·d:o, per affrettare la guaTigione di in numero illlfinit·amie ntergr.and.e, e la loro p-re,_ questa mal attia, che- può durare anche più di senza, n.dnostante le lord. dimensd·a11i mtcro . • una ·s ettimana neo. oa.si pii1 .g.r avi, trovai uti1e F-OOlpich·e, si svelavra maerosico p.icamente sotto forma di un d·e~)osito pulvierulerl.t o, coior rosso·- l'appl1oazio·n e della .p om.ana oolfo-alcalina. La ~rofila.ssi è diffi.cil1e per le pers-0·n e le rnattone, che si raccoglile va sulla .superficie del grano o sulla teila . d1e11a sacca in uno str.a to quali debbono fo rzat.amentie n1aneggiare iT grano infestato, a causa della azioo·e molto a11che di p·a recchi millimetri~ una oss·ervazicme analoga è quella di i\Jes.sandirini, il quale 1S1Ulle pront.a de-g1i acari. T11ttavia è co11sigliabi.l·e il cambio delle ve~ti a•ppena terminato il lavoro pareti di un viagone conteniente grano infestato ed ·11 bagno semplice o meglio solforato. d agli acari trovò uno . strato di acari dello Bologna. ~pe5~01 e di cirr a un dito! 1
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SEZIONE PRATICA
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BIBLIOGRAFIA. LABOl 1LBÈ:NE et l\IÉGNIN. Mér11.oire sur ia Sphaeroa 11 ra. ve 1ttricC>sa . .Tot1rn. d'Anat. et de. Physio1., XXI, p. 1. · , •
D t:CREY. Acariasi da grano in · forma ep·i demica
cazione fatta alla 1Società Tosca.n a d'I.giiene il 1 di cembrie 1908. · SBERNA. A proposito della nuova mcllattia di de,J.l a S<?cietà Itali,ana di Dermiat·o lo.gia., Roma, 1908. ALESSANDRlNI. Ma11,ttaie dell' l g·ien.is.ta . di A. CEtLI . \ '•0 1. J, 1'· 2a, pag. 1076. - To.r ino, 1912. 1
A. ttiretta dal
SEz rO::'\E
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FORLÌ P. STEFA:\!ELLI.
8AFFI, !)TOf.
Vasta epidemia di acariasi da grano in
Romag~a
pel dott. Pro P ..u~TALEOKI. Dall'i·n izio c1el mese di settembrie si è v.erifi' eato 11e1 la provi·n cia di F orlì t1na m a l attia .d .ella pelle, a carattere· .straordinaria m ènte iprt1riginoso, a. thpo eptd·e~i co, che iela a lcune famiglie d,i contadini della Vall·e d·el Monto11ie si è eist esa r.apidamentie a varie frazioni del '{:nmur1e e in inulti comu111 1imitrofi, special· mente della .p r1}vincia di R avenna. La maJlattia ha destato un ·Certo a.Jla1·me .per la su a raipida diff11sion•e, pojchè in poco più di trre settimane ha interessato l a ma:ggio ranza ·dielLa famiglie 1iella p:riovincia, per il fastidi10 non lieve di aver.e contempa:rian·eamem.te tutti i comp1011.enti di un.a famiglia (bambini e adulti) 1in preda a ·d 1u,n'er:uzi·one. cutanea che dà. fortissilrno prurito .e •Spesso feno,m eni .~ne- · rali, come f·ebbre (37°.5-38°; in ·Casi rari 39°-40° ' . c on d~lirio · e cefalea), su,dore e impo.ssibilità di attemdere libera mente aJ11ie propri.e o.ccupazioni. • L' eruzti.1one, costituita di papule o p a pu·1o-ve-· sci.col.e , inizia di solito al collo e .i n a:ltri caiSi agli avambracci ·e di lì si diffonde in poche • ore a turt t e l1e parti d.el COrP.O (1sia ventrali Ch e dorsali) sp ecie dove la pe~le è priiva di peli, v·en.end-0 completamente escluso il cuoio .capel luto, il caJVo wscellare>, il pube 1e le parti peilJos.e d.elle gambe : non .s ono m a i · co~pi!te le rna).1.i e i piedi. I primi. casi ·os pedalizzati (con .diagnois i di '€.ritema scarlatttiniforme, quàrta m1çi,l attia, fieb bre infettiva., va.ioloi·de, eco.) son.o guariti in tre o quattJiO• giorni co·n b.agni generali e polveri a ba&è ,d{ amido ·cospar.se -sul co!'lpo; però appena tornruti in .:f·amiglia hanno• ri.p:ne:so la malattia, e precisamente appena hanno avuto .contatto col grano. Tale rapporto si è a ndato 1
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sempre più co11férmando: infatti la malattia è c-0mparaa in ci~tà dopo l'a.cq.u iisto del g.ran<i; aloun.i ·avevano• p~eso la m .a lattia alle braccia dopo a·v.eJr ·me1soo rl e rna1ni niel·l a m1assa del grano _per sentire e<r.a ben coniservàto (sobbolllitt1ra); a l.tri l 'aveva no ·presa alie .natiche. dop 0 e:s1sersi ·Sed·uti su dei sacchri di gr.a.n o; la maggior parte (.co11tadlni, facchini) 1avor.ando i11torno al grano in maniche di camicia a.vevano notato l 'er11zio11 e a.1 collo e alle . braccia per il sio.I11ev.arsi dell1a polve re, ·d el grano. Ra.ccogli.end·o un !)O, di tale p·olv.ere, dri. 1c olor i11arrone chia·r o, come cainnella polv1erizzata, le•g gerissima e faci'11nen te rtrasp·O!I'tabil·e col movim ento dell'aria, ·ed esaminandola, già ad occhio. •n·u do mi coÌlvin·si eh.e ·er.a in preda ad lln m ovimer1to contin110. ~retten d one llil· po' sotto il caro.p o del microscopio vidi eh-e era costi.t11ita dft detriti. di cr usca e cla t1n numer o g r a ndissim o di acari, piccoli e v.elocissimi, ch e scorrevano da tt1tte le parti. Si tratta di l1na vas'ta erpidemia . cla A carus tritici o Ped i - · f;tilq~icles ?Jentric o.(iis, ch e .desta un certo intere1ss e i)er 1\l. g·ran d.e ·e sten si o n e .C!he h a p.r e.so : ·son o mi-g·lia i a di i)er son e che .sono in preid a a tale ·cterrr1ati.te pruriginosa , e 'S'e be.n ricordo . 1n I tal ia no11 n e ·&ono state de.scritte di si va• ste .fino, ad ogg·i. L 'epid emia del 1903 in Toscana, desç-ritta d a l Dr1.crey e da Sberna, è stata m olto più circoscritta; così pure quella clescritta a Palermo nel 1914 da Philippson. Sull.e varietà cliniche d ella d·et-Inatite in p aroLa, s1Jlla s intomatologia e decorso di ~sa dirò pii1 diffusamente e . con m aggiori particolari in un'altra nota. Forlì ; 28 s ette mbre 1920.
se
do-vutci al Pedic-u loides ven t1·icosus. Con1uni-
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. TECNICA. L'lmpall-0me11i, preoccupandosi di ottenere la .. fi·ssazione .dell'arto supeiriore nell'atteggia.m ento OSPEDALE LUVINI - CITTI GLIO. voluto dalle esj ......genze funzionali. ricorse ad . . un tri.angolo ingessat.o ·di f ac.i le costn1ziòne e Contributo clinico alla cura delle fratture dell'omero medi~te il quadrilatero gessato. ch e si può adattare esattament~ alle dimensioni dea soggetto. Dott. GIULIO .SPELTA, chirurgo dirett-0·r e, Il 'T addei ( Cliiru1·gia Orgarii ll1 ovi1nento,. libero doce·nte di Patologia sp.e ciale chirurgica. f.asc. 5-6.)., ch e ha usato sia i tri·ang.oli cli :YiidU110 degli inconvenienti dhe p.iù spesso si ·deldorf-Port, ohe ' quello dell'Impalloineni, ha p'Osson·o verificaire nella. cwr.a ·deJ.le fr,a ttl1·r e (lelosserviato citi.e ancthe qiue~t'utlt.i.m.o., pur esse·n do l'ome!I'o è quello ·di un mia:gg:iore o minor gtr.a1do di rrio.lto S'll!periore ai 1clue pre.ce·d1e.nti, pPesenta , di rigidità, quando n:o n s i· d eve· p.arlare a.ddirit.. l'in.ooruve·n iente di no1n essere s·u fficjentemente • tura di a nchilosi, del1,a spalla. mante11uto.fìsso dalle tre fase.e, .al?p'licate come • La maggiol:· parte ·dei medici .seguita a fissa:rie Imprullome•ni oon si·g lia, e aioè: unia ch e dalil brac·cio aip.plicand-010 al torace, ve11enrlo mel'angolo r etto \ra 1alla regio·n e ·claveare opposta~ no in tal n1.odo aci u:na .p reci·sa. :l'azional6! indi- l'.aJltr.a c he d,allo stesso. angolo va girando a cazione, che vuole c!e il braccio. veng.a fl86a to cifra 8 ~.ul1a sp.al1a omolaterale ed all'aiscell~t ed' im·m ob.:ilizzato in abduz;ione orizzontale. orpposta; l:a terza .che gkata circ-0larment.e inL e r.aigioni c·h e conSli·gJi an·o tale met0.do di to1rno al ventre dovrebbe fare. a.deirira il. cateto cu.r a sono .assai semplici a comprende1rsi. verrti.cale al tTOD·CO . . Ne1lla riigidità in .add·u zione dell'aJrt icolazio11e Oltre a questo poi• vi è l'inconveniente p.ft1 .s capol'o-on1erale la utilizz,az.ione funziona!y del graN,e e si può ·dire costante dell'edema ·de:l braccio è quasi n t1lla, poiohè vie·n e a ceis sare il dolore, c·h e si produce e si provo~ a nell'.aiv.amc-0.mrpen so funz ion.aJ.e, c:h e' i mruscoJi motori 1iel- b·raocio e ·n.ella n1ano, .p er ia ipireesion.e che. l'anlia scap-ola e1s·1)lic.ano, mentre a br.a.c.cio1 fi stSato .golò .acuto supe0r.o-e~tèrno viepe ad es~rcitar~ in -uo'.s izi.o·n e 1albd•o tta tale ·inoonveniente non si sulla piega del .g omito . . verifica. N el1le fratt1tre dell'omero, qt1an.do si riIl Taddei di fr.onte a tali .svantag1gi ha · ere~ muove l'apparecchio immobilizzante, il bra~cio duto di traviar.e u na soluzio11 e, ·s ostituendo al pe1r il siuo peso stesso viene .a1d aYvicin.airsi al t1rtango1l~o un qua-Oirilatero inge&sn.to e realme·n te tor.ace , n1entre iSe si fosse veirificato 11P. accor- i risultati ottenl1ti sono, si p11ò ·dir'~, perfetti_ • ciamento deri. m11scoli a.ddut~ori, 1 abduzione Ho avuti0 oiccas~ne di .applicare i·n pare,~chf sarebbe seriam ente ostacolata. casi il metoao suggerito dal Taddei e n.e ho cc L'escl1rsione dell'om0p.lata- agirà tanto me'.av11to effetti oltremodo ·11u singhleri, ragione per·. ctJio Slllll'omero ' che l e è solidamente attaccato, cui credo utile contribuire con questa breveo qruianto p·i ù . e.sso sarà app.r ossim.ato a queJlla 111ota all1a ·diffusione di u·n 1m .etodo ·di oura semp,osizione,, parten.do dalla qu,ale la m~s.cola plir.e, razionale ed alla portata di tutti: tura ·della cintura scaa:>o.lare s'in.carica n o·r rnal- , La co:strlm·ioin e dell qu.adll'ilateiro è sem:plicis-· m.ente di -oon ti.nu,alfe a oollev.rure ii brac·cio » . sima. Sopra, una tavola quadrata. di le1g·n o, d~ I1 ·Mid·deldo1rf eb.b e l'idea di ~cu~are le .fratc~roa 55 .cm. di Lato, si f.an·n o .p raticare. in• vièiture del brace.io in po.sizJone. .ab.dotta mediante nanza dei lati d ei fori ·distanti fra loro circa un groisso e mal•com°'do cuscin o, che in seguito 2 om. - ~ mezz·o. Queste lin.ee di fori vengono 8Jd venne sostit11ito da un telaio triangolare, com~ssere ad angolo retto fra lord. Una terza linea. posto di tre d-0ccie di legn.o O· di metallo. . di 1fori parallel.a ..a ,q·u ella OO'izzo·n tale so.~a Con tali m ezzi però non si raggi.ungeva lo stante e dilstante ·d a q·u esta 25 cm. viene (pll'ascopo di abdurre .a sUJfficienza il braccio, · menticata 1pe:vpe·n di1colarmen te alQa linea verti.cale. tre vi eTano vaìl"i inconvenienti, fra i quali q uelSi rilevano sull'.arto sano dell'amm.a l1ato le se1o di'llon avere 11n punto d 'appoggio, che imgiuenti tre J.unghez.ze: pe<lisse .all ' a.pparecchio di spostars.i continua1° Distanza fra l'apice del cavo ascel1are e mente in basso. . la I}ieg.a di ft e.s,S ion.e del gomito; • Il P .ort corresse· le dim.ens.ioni d ell '.apparec· 2<> Distan.za ,f ra ]'apice de:l cavo ascella re e chio conformand!olo a triangolo isoscele, con il punto sulla verticale corrispondente della l'apice a ll'ascella. ·e con la base appo1g giantesi da un lato a ll.a piega d.el gomito e .dall'altro· al · cresta iliaaa; 3° Distanza fira la piega di fl essione d el' disopra della cresta i l1aca : anche ql1esto ap: parecchi.o pe·rò presenta itl difetto principale d~ 15aomito e l'interlinea rnetacairpo-fa1ang.i ca. Sulla tavola Sii ri1portallo le miS'llTe prese (dinon abdumre coone è necessario il braccio e min11endole di 1 cm. e mezzo ' per tener conto l'altro secon.dario di.manc.anz.a di fissazione deldello spessore dell'aipparecClhi o che si dovrà co1'avambraccio) e della mano. ~
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SEZlONE PRATICA ,
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struire) nel seguente ordine .e plèt- foro cor·Ì'if.asciatiur1a io ho applicato tre o .quattro gar1 spo11dente ·si ~ntrodur1:à una b.a.cchetta di legno, .., con t1na benda ..amidata, ottene11do così di imohe resti sa!daJlllente fissatà. l)edire l'ineJvitabile ril.asci·a:n1ento dei giri di Una bacchetta si fissa i1el fo•r o cJ1e corrisipo·n- ·fascia, ie:he si pro·d.u ce dopo qualche giorno. de .all\1pice dell'a11golo retto delle due linee d;. Per ultii·m o, si applica qualch·e giro di fa.s cia, fori prati•cati a ·d·ue lat·i contiglli •S'ltlla tavoùa. dexpo averlo protetto con. u·n1a leggera fald.a, di Da questa baccl1etta si riporta I.a prim1a mieu1-.1 cotone, anche sull'aNa1nbraccio (fi.g. 1). ' (ascella-gomito) suila linea orizzo,n tale .s•uperio- • re; la seconcla (a.scella-c.1·e.sta iliaca) !Julla li11.e n verticaile; la terza misuTa (gomito-interli11ea • metaca.rpo-faI.arllgea) si · ripo1rt1a 1da.11a baccl1et tn. terminale fissata i1ell.a . 1.i11ea supeiri.o,r e al. foro . cor1~tspondente sulla ii11ea orizz,o·n tale inferio·r e. · ' • Con delle bende gessate .s i fanno divea-·si giri • intor110 a qt1este quattro bacchette~ a seco·11'da J' deJJo spessore e dellla resiste11za cl1e si deside·r n dare al!' avip arecchio. QÙando il gesso l1a fatto prec;a, sii totgono le bacchette ed il q11.ad·r il'lter-0 è form.ato. Per l'ai1:>plicazio11e all ',n,1nmal1ato·, un ajuto n.f• fcrra con forza il gon1·i t 0 fles.s10 del l)iazie11te e co11 trazio11e co.ntin11a lo sorl leva l enta1ne11te fin<: a port•are il braccio in l'.losjzione 01rizzont.ale, iJ' · ' . crn 'e sto n1ome·n to s•i i11tro·d11J1ce il quadrilate·r ·) gessa t-o ·c on 1'nngolo · retto co1rrisponde11 te n 1l 'as cella: 11at11Talrmente il q11a1drilatero sarà stato p1·eventiva1n ente ri.co1perto con u110 strato • ., Fig. 2. di ootone. . . ' L'ap1p1areccJ1io i de1to dal Taddei 11a quindi, Olltre al p1reg:io di .fìssa·r e il b·r.accio in . ab1dn.I.· • zio11e orizzo.11tale, i seguenti v.anta,g gi: eser.cita llna traziione co11ti111ua ed u11iforme do·v uta ,aJl peso 1dell'avambraocio, oì\e .SJi trova sopra un • pia110 incli11ia to; permette liìno dai prjmi gio·r ni · di pr.atioare , .i:riasoag.g·i, essendo il fooolaii0 d'i f·r ,a ttura e _1a spalla compl·etamente scoiperti. I risiulbati 1élhe otten.nd. ~ui ca-si ,da n1e .curati con talè rn.etodo, 1come r ipeto, ~ono .stati ve,rame·nte buoni, c-ome. sd. p uò const.atare· dalla foto1grafi1a .di .11·no .dei p.azienti (fig. 2): la f;oto- .... graifia v·enne i.atta 84 giorni dop·o il trauma. L'rup1par-ecop_io, d·otpo poco tempo, è benissimo so.p.p ortato dai pazienti, ohe n·on sono costretti a tenere. fil lefJto, me·n tre di notte cop. quallcbe cµ.s.éino 1di€1posto ia, pdiano i·n clinato possono ripo·sare tran1quil1ame·n te senza rise11tire alieuna nrQia o dolo'.r e. ,
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Fig. 1.
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Il braccio, cihe è sostenuto daJl'app.are1cchio, vie,n e abibandonato e viene te11uto fisso invece l'app.a;recohio,' mentre ·si 1gira un·a fas.cia d·al- · l'ango.10 corrisipondein te alla C!I' esta ili,aca ,alla, reg;ione claveare opposta, .q uindi ,s i ritorna allo stess-o ' angolo, ripetendo i .giri per pal!'eochie volte. Con lln' altra fa seta ·Sii praticanoi dei giri ciirco1ari intorno ail. torace per teneire bene ap.. p1i-ca-to a questo l'apipaJrecchio. Sopra a q.u esta 1
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Prof. TULLIO R.0881-DORIA
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già primo aiuto della R. Clinica Ostetrica Lihero docente di Ostetri-cia e Ginecol. nella R. Univ. di Roma. .
OSTETRitIB MODERNA PER .I MEDICI PRATICI Volume (edizione 1917) in formato tascabile di 528 pagine. \
con ·95 figure intercalate nel testo ed elegantemente rilegat<> in tutta tela, che risponde ai progressi di questa importante bra.nc~ della meditcina ed alle esigenze dei medici pratici, quali troveranno in detto manuale quanto occorre per essere posti al còrrente dei nuovi st>udi e per portare nella ptatica quotidiana i lumi e i metodi suggeriti dalle più recenti esperienze in materia di Ostetricia. In commercio L. 1 ~ • Per gli associati al POLICLINICO sole L. 10.50, franco di Porto e raccomandato.
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IL POLICLINICO
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RIVISTE SlNTETICHE.
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.Le odierne conoscenze iull'etJopatogenesi delle tubercolosi cutanee. Il capitolo d,eJle tt1b.e rcolosi cutanee è stato i~ questi ,.11-ltimi teimpi ed_ è tuttora oggetto di ricerche ist.ologi.c1h e ·e sperimentali attivissime I lav ori del Dari.er, d·elJo JélJd.assohn, cÌ.el Roe~ mer e dell'Arnin1g - . p·er non citar.e ch·e . i maa··giori -. ì1an11.o, vi,=i, via, '1}u1roeggi.ato ·te più dl·scu·sse e complicate questioni etiopatogenetiche, ·fornien•do all'in·d agine clini·ca ~e1mpr.e nuovi dati / per la rico.struzi-on.e d:ei singoli ql1a dri morbosi determinati dalla jnrf ezione tl1bercolar.e n·elJa cute (1). 0
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ETIOLOGIA. • •
Le vari,e forme clini.cl1e élella t11bercolosi .cutanea son 0 ravrvicinate da un earatter.e ·con1u11e: l'origin e•.dalla prese'nza del ba<;illo di Koch o dei s uo i derivati sip ecilfì1ci. La natt1Ta uma.11a o bovina d·el virus h.a, oome è n.o to, l111a certa impqrtanza n·eJ d1etermini1Smo deJ.1,J l.eistoni specifì-c he: il b.a cillo della t11bercolosi bovina infatti dà di preferenza origin·e alla tubercolosi Vterruco·s a 1e ad ogni rriqdo infetta ,la c ute con fre.quenza assai maggi 01re che non sia p eir gli organi interni . . Per affermare la natl1ra tuber.colare d'una de-vmatosi dobbiamo tener conto del complesso di. vari criteri. f.orniti ci dall'istologia, dalla batteriologia, dalla .51ero.I.ogia e dalla .stessa terapia. Il reperto del baci~lo di· K.o·cih nella ·Onte avreibbe v.al.ore 1deciisi vo, non potendosi esso conf onde·r1e che col ·b . èLe1la l·epra, ma - .c;ome è n ottO - qu,e•s to :rteJp1e·rto è estremam.e· n te r.aro ' . an1che valend.01si del metod<)' di Mu ch o di quello. · a ll'antifo1n rnina. .Quest'ultimo poi non è scevro di. per sè da .cause d'.errore, doy.u te vuoi all'acqua p.otabi11e, vt1ot a1la pt-esenza id i saprofiti .cutane.i acidores1stenti o di .strooni di em.az:iJe ·CO lo1rabili con l·o Ziehl. La c_ultitra ·d i frammenti' di c11te su patata glicerinata fo1rniisce, do·p o uin minimo di 5 setti.man.e, un responso ·siauro, ma sgrazi atamen.t~ non può ottenersi .se non da lesioni piane, i1on ulc.er.ose n.è criostose. ~ Non meno in certa è tutt'og.gi la prova biologica d·e1ll'in1ocuJ.azi.one a lla cavia, per l'in.co1stanza ·de' S'QiO'Ì risultati. J. quaii, se po1sitivi 1 esigono oh e si .e1sclu da la p o·ssàbilità di una tl1be1rcoil·osi spo11.tanea· o (con l'esame mic~osc.opioo) d'una pseudotuberc-0~osi. L'inoculaz-ione de1ve ,e,sser fatta profondamente, fin sotto la fa·s cia; p.eir- di1
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(1) LE\i\'ANDO,vs1,Y. Die Ti1berkitlose der Hailt.
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Berlino, 1916.
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chiarare ne.g ativo il •ris.ultato è o.pportuno attendere 5-6 mesi . • La rea:ion~ :alla litb~~·coiina, se &en·era~e, rive~a nulla IJlU ·Ch·e un infezi.one tubercolare è. es]stita (.cjò -ohe ormai si sa avye11ire per la gr~~d~ maggioranza cle·gli 'individui), ment.ré puo nsultair negativa là ove esista ).In foc.o laio ' in .atto ~al ~uale n·on si liberin.o ·anticorpi. S'i osservel'a quindi la 'reazione locale ali 'iniezione di . tubercolina r1ei g·}11te.i; m eglio, alla cuti-, a.ll~ oftalmio-; od all'intrad·ermr0reazio,ne1. Il fatto· . che con ·queste 1)rove r-ea:g~sconb sn.eStSo anche fo1colai le1)rosi o sifiliti.ci n·on intfìr.~a il valore del metodo. · I 't eperti anatoniici nò·n hanno, nella tubeTcoloisi cutanea, qu.el vaLor·e dia.g nosti·co che fin qui si ritenne : oggi; il tl1bercolo coilne entità anatomica .specifica ha perso in dermatolocia. o gran parte del suo valore, tanto che - p~r non equiv.o.care - ·sarebbe bene so1stit1tire al termi11e. « tub.ercolosi » q11ello di « ba.r,illosi da bacillo tubercolare n. __,) ' Ai tiJ)ici tubercoli viscerali corrispon·dono, se m~t, soltanto i foco lai miliari della tuibeircoilosi éutanea ul•eiero1$a diss.eminata. Il nodulo 1up.oso è inv.ece un'e1i.tità is.tolo1gica n.on ri·sponclente al t11bercolo macro~co·pico; è, al più, un aggrega t.o cli tub e r~co.li. Il c·olorito brun•o alla rliasc opi.a, ritenuto })atognomontèo, è in realtà com1.1ne. a .t11tti i 1p lasmomi giacènti in seno a • c11te alterata., .isotto ·l'e1)itelio. l stologica·mentP ne$Slln ·elemento si può affermare speci1ìco della t11bercolosi: non le cellJUle _giganti, che in Jn.olt.e .alt~e flo,gosi croniche furon·o ·descritte e ·soltanto .sembra nella tubercol~si 1siar10 più grandi ·e Illl1merose; tanto m.en.o i.l .classioo t.t1bercolo, r.ari1s1simo nelle lesioni cutane.e; o il p roc es.so caseoiso raro nella cute e . ' vic.evel'sa ·n 1on inf'r.e1quente in .alcune ,go:qi.m.e, in luogo del rammoll'imento ·caratteristico. L'assenza di vasi, attribltÌta comune.mente aJ tubercoil o, è fatto incoistante tutt'·al l)iù può aff·er·rr.iarsi ·ch'e in .esso fanno difetto le alt.eirazioni vasali prop·r ie degli inJìltrafi sifilitici. Nei quali infiltrati si riscontrano - è noto - l)lasmacellule, cellu1e giganti ed epite.l ioidi. La differenziazione istologica diviene poi a;sso.111tamente imJJOiSsibile nel caso del1e lesi•oni miliari d'origine allergica (tUlberculidi) : p. es., tra l1n. liche1t scroplitllosoru:n1. ed 11n sifiloderma ag·n1inato micropapll]OOO peripilare. v"'a 'POi te.puto conto ·della strutt11ra tu•b ercolare ehe si ha talv<Ylta .nella lepra (I. tubevcoloide) o in alcut1 e forme mi~ot iche . .sen·za }Jr.egiudizio ·della discussa cp.1estione della « tubercolosi senza tubercoli>>., si p11ò ormai affermare la non specificità del tt1bercolo istologico.
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SEZIONE PR\TICA
_.\ltri criteir i etiologici .si desu.n1ono infine dalla sta,tistfca e clalla terapia, Nel .p rin10 campo, scarso valore va però conceisso al reperto della cutireazi-0 n·e, poichè la grande rpa.g ·gioranza del1e per.sane va soggetta all'infezione tubercolare. Spes o, inoltre, la tubeircolosi clinicamente con.statata non rap'J>re.senta. che il teT' reno Sl\l .cui si .svi1up.p ano d.ermatosi non tu1b ercola·ri; un valore statist.i,c9 può concecle.:rsi dUJil · qt1e. 11nica1nen.te a qu.elle .a.emnato si ·che ·s i riscontrano .solo in tubercoilosi. Ql1anto alla chernioterc1pia della tubercolosi con composti c.h imici vari (pre.p rurati di ram.e. a· oro, di man1ganese. ecc.), essa è ancor trop~o aleatoria per ·conisentire un'i'llazione diag-nostica ab iuvantibus. Sic11ra invee.e è 1~ diagnois i differenziale clalle forme luetiche: lo iod11ro infatti dà. solo ecceziona1mente una reazione nei focoJ , ai tubercol a ri {me'(ltre la dà anch·e niella sporotrico.s i, i1 ell'actin1omioo si e nella l.epra); il mercurio clà f·e11on1eni di Herxheimer s.oJ.o nei fo~~olai lu.eti·ci; e l'.arsenobenzo.lo, se dà tali r.eazio11i nel lu'Pus, no.n le dà certo così int.enis e come nei focolai sifilitici ricchi d.i spiroch,ete. Di più, il co·n tatato i11ftu1sso benefico cli questi due rim-edi in ·casi di tube:rcò10 si è affatto .eccezionale e no11 certo altrettanto intel1l&o e pre.coce quanto i1ella sifilide. È pertall'to lecito affer'!11a re che t111'aff ezion e c\1tanea la qt1ale risenta prc11tan1e11te ]'effetto d'uno d·ei tre rimedi a11til11 etici no11 p i iò n \'€ r e etiologia tt1bercola.re. 1
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certo che 1' «abito , li11fatico n o « scro,foloso » s•no parole mascl1eranti I 'ignoranza dei fattori morbigeni, ina, i1011 è illecito s111.ppo1·1'e l'esistenza di speciali a t1:0,n1alie embrio11ali (p. 1es., accessiva permeabilità dell~ c11te ai germi)., le • quali i:rredisp.ongano all 'infezione, mo dificando il ten~.eno C.l1taneo, coine ·avviene' peir g·li esa11temi acuti . ' . ' L ''i rifeziorie e~oge?llL o l)l'im·aria ~1 comi:)ie in moid o ovvio, pe1r lo più att1·averiso re.s.p etto,rato del ti si1co; essa avvi.e1ne co•n .mag·gior faciJiOO. nell'infanzia, p1er Ja frequentia i)resenza di supe~ fì cie abra.sie o·d eczeroatizza1 e, l 'i11nesto con le dita aJla m11c.01s a nasa.'le, il l'uzza.re al iSuolo. • ecic. L'endogena o s econ·dar:ia. ha luogo per conr tiguità o i:)er metastasi vasale (e!n1atica o linfatica, fr.equentemente dimo.s trabili an.che all'esame istologico nelle tuberc11lidi). Il rteterrminismo delle lesiorii n on ha costa.n te rapporto con la v.ia d 'infezi.o·n e: così, la tube.r .. colosi ver.r.uoosa, ritenuta •S in qui comie ti1Jicp... mente e.so•g:ena e ·d'·orig·in·e a.n imale, può .eg.se:r prov·ocata dal baicil1o d.e1 ti·p o ltm.a.no .fl,1 per via e1nato1g·e11a (tub. ve·rr. . P,O·St-sca,rlattino$a), · men- ' tre i1l •lupus \può e ssere e1S0 ge110. I . . a spoiegazi.one di questi fatti va ·icercata i1:elle differenze a.e] t~rre110 outan.eo seco11 do le l oc aliz ~azio11i: la tl1berc o;losi v·arr11cos a colpisce cli prefe.renza Ie · p·si;rti corneifì.cate, il lupug qu elle co11 epidermicl:e •sottile.. .S i ha1mo esen1pi di tubercolosi • cuta nea em.a tog·ena con.s ec11tiva al m orbillo e i11anifestante1si con f·oc olai verru cosi alle m.arti ·e contru111Joraneo lupus del volto: tanto che da qiua.lc1h e al1tore ,'s i distin•g11 e t1n 1111) U1S ·eis ogeno · o cc l·u·pus ·di Fin ser1. » , m:e11tre i.11 1·eul t à la., str11ttu1"a n11lla a.ffierma ,s11ll'ori·g in.e. N è v a rlim.e11ticata la pO·SSib·i Jità d{ 1ripro1d Url'1e per vi.a eis ogena (strofinai1do .s u.Ila c11te l1acjlli 111orti) lesion1i rl1e, r.ome le tub e1rculidi, devon'o' ritener-si ti1)icn,1nente .ematogene, a11c1he in base all'.e.same tstoJogico. ' L a patoig en·e.si delle tub er colos i c uta11ee è, in realtà, dominata dal fattor e allerg i co: vedi.a111011e , brevemente le basi 'su:erim,entali e i ri. fleisc::. i 1sulla patologia un1an a . L'infezione di ani11iali rior111ali 11a un di,-er.so risultato nell:a ca'V ia ,e 11.!el coniglj o e ·s econdo che .I 'inoculazione .avviene p er vi a Clltanea ocl ematog-e na. Nella cavia l'i·n oculazione c_uta/nea di }) acilli clà 11 n1a tu.berco,lo1si 1e11ta e l'·a 11 top sia rivela 1lesioni ·d elle g·hiando1e ·linrfatich e, clei 1Joln1oni, talora d!ella milza e del fe·gato, rarame11te 1dei reni. L e1san'1e jstologico della c11te fa n otare clapprin1a un .acc11mu lo di polinucleari cui dopa • il t erzo giorno s'aggiungono i i11ononucleari (macrofa1gi), che in breve prevalgo110 e inglo- , • bano i bacilli, sinchè si ha un i1lfiltrat o mono1
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PATOGÉ!\ESI. .
Per quanto rig·11arcla la p1·edisposi:.ione, la c11te è indt1b1biamente l'.organ.o più r efrattar.fc• alla tubercolo~i: j1l bacillo di Ko·c h }) UÒ i11fatti sog\giorna1~vi ·senza 11ecl·e·:r'la; fr·eque·n terµente, vi • muor.e e provo ca affezioni en·doto.ssi11ic· h e; l1na volta. ir1s ediato1si nella cute, dà luogo a proce.ssi ad evoluziio11e .1 ss ai pi11 lenta che le tuberco1osi , -iscerali. JJa · mag.gior predispo,s izipne cl ell'età g·iovanile devesi - o·l tre alJa !)iù frequ e11te occa~ione d'inoc111 azio11i al fatto che nell'infanzia ancora non s'è· E:tabi)ita l'immunità co11~é g 11e11te ai })l'ocessi tubercolaJ i che quasi t11tti Cùntraggorio nella giovin·ezza; tanto è vero che prevalgono n·ei bimbi le eruzioni ·d 'o·r igine aller~ica, con.sec11tive alla diffusioine d·el vjrus per via ematica (tuberculidi). Va anche tenuto co11to d,ella varia pr1edtsposizio1!,8 . del] e ·sin1g.ole parti ,d el COlY'l:>'o :· il ca.pilliz.i,1., ad es1., fC1rse pe,r c·ondizion~ anatomiche peculiatri, offre una s 1:>ecial~ resister1za a.I. p1rocesiso tubeir oolare; ·m entre la maggior frec1uenza dell'inf.ezi.one nel1le pal'ti sropertr è dov11ta ·.al1e l)~Ù fr.equenti 01cca1sion.i d'inoc11lazione. L'ereditarietà e .la fan1igliarità della predisposizioa1e, a!tche inte.se in sen.so umor·ai.e, i1on possono a tutt'oggi affermarsi; 0
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nucleare cir·co1,tdat.o da un alone linfocitario e cemtrat10 da cletl'ito c:e.Ilula.re, des tinato all':ul~ razi1onre. Ad ùlce.razio1n e., avvenuta, rimangono pochissimi baéi1lli in seno al teisst1to tubercoloi.d·e (cellt1le plasm11tiche, giganti ·e d €·piteli-0idi), il qt1al.e 1si tramuta poi in un.a ci catrice s~ttjle, ro.s siccia, conten.ente .a.Ile.ora tessut~ spec.ifìco. Più tardi, · talv·o~ta, 1qu1e1sto tessuto acquista c aratt.ere infiammatorio in1d1eterminato ,eid in I seno '-ad eiSis6 i baci,l li a.umen tano di num.e ro. N el conigJio posson10 aversi anc.he veri focoJai. · lupoidi. o corrispond.e1iti alla t11b. ve.rrucosa o al1le tnberc11 lidi. In soistanza, il· tegsuto t111b ercola:re si forma lentam.ente, diffe1·enzia nd.osi dalla primitiva . ' . re.azi.o ne. ft.og·isti·ca 1b an ale 1d.ete1rminata ·d .a l cOil"po estraneo inoculato e .conti.ene tanto minor n11mero di bacilli q11anto più t ipi,ca ne è l a . • struttu·ra. La supeirinfeziorie di · ani 1nali tubercolizzati (ottenuta con r einoculazione, do·p o un pe.r i.od10 di a:lm.eno 4 settiim a:he) dà lruog'\> a r:eazione assai '@ii1 ra])ida e· vivàJce, t m a nìfe stantesì c-0 n .e dema i11tensio, ta:lora ·em·orr.agi1e .8 . fin necrosi al punto di. innes to ; dop.o 3-4 gi.orni, tutto si attenua .e in bTeve sco.inpare. L'animale tall()lra so·ccombe immediatam.~nteI ·.a.Ila reinoculazione; ma se .soprav vi ve, ha. per solito vita più 11mga d·ei 0011trolli ·in,oculati una volta 1s ola. L'e,sam1e istol.ogi.co ·fa notare e1denìa, diape.deisi di l)Olinucleari e ·d'emazi e; .i11 segt1ito, di.stacco della cr.ois ta in~clt1d ente d1elriti (di te.ssL1to .e di globuli) e bacilli.; p oi rapida riepiteli.zz.azi.o ne della · perdita di isosta:nza · supe~{' ia:le; r a ra·m ente · dopo · due settimane si ha formazion.~ di ~.scarsQ tessuto tu.ber.c·olar1e conten ente .sin·g.oli 1).a.cilli e b-en presto riassorbito. L"inocula.zione per via ematogena (intracardiaca) dà nell'animalè immune, dopo dfue settimane ci!'ca, una dermatite pap11lo-squamosa, clirr1 aigr,amento progressivo e ·m orte lenta, prer.edt1ta da lesioni o.culaii; n.ell'ani.male tubercolizzato·, invece (e .q,1al-0II'a non .s opravven·g.a morte immediata per anafi1laissi), si ha d.apprima rapicla r eazione eritematosa e poi - dopo un pai.o di 1settiman,e cli latenza - ,eifflprescenze pa· pulose, indi 1squamocrostose, eh e · sc omp~iono in bre·ve s1)ontan·eam ente. L'.e same i stol.ogico rive1a n.el prim, o ·CaJSo nn · • jnfiltrato p1er nulla caratte1ri.stico, senza ·c ellule giga11ti, con b.aci.lli. .a miriadi; n.ei. èorpi ciliari e nell'iride, a mmassi di baci.J'l i, e reazi-0ne ipe,r plastica atipica con ~cc1un·ul o 1di leu.cociti. Nel secondo caiso, infiltrati ]imitati, costituitj da ti-piche c.ellt1le .epitelioidi e giiganti, a sede prev a lentemente perif1ollicola:r1e 1e qua e l à ulcera ti; i bacilli map can o talora ,con1pletam ente. Il siani{lcoto dei r e11ert i sperimentali è chi aJ
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ro : l'inte11s·ità e la divei'rsità della reazione irnrnedjata alla ;rei11fezione d.Lmostra l'inter\V·ento ' c11ll'organismo tubercolizzata, il 1Jt1ale (per 1is1 chin:iica d·ei bacilli e successiva loro disi!lJegruzior1e) lihera dal ' 'irus una sostanza to'-lslca: che nel caso d.ell'inf ezione· primaria non 1:\siste . QL1ant~ aLla reazion.e tarcliva, piit lent<J., che si · s volge con prodt1z.iione di tesst1to tnb erc.oloi·'le (prev.alente nel 1Caso dell'ino.c ulazione en~:to1 1.se na), eis sa prova che la · g.en;esi. del t111bercoio è d,ov uta non già a 1111oltipli1cazio·n e del virn.s in seno al tess.uto, bensi alla .sua ·dist.1'uzione per op era degli anti·corpi specifici. Là 1o·ve i bncilli vi'v..ono oome Sll di un t erren : :> culturale, si forma • soltanìo tll1; te,~s11to infi a.mr,;natorio })nn.ale, n·on 1speci'fiC(). · Altr.e esp,erienz1e 1stanno a di.m ostrare un a11alog·o comportame11to d·ell' organism o di fronte ai giermi in esso viventi, anzichè inoct1lati, La f.orm.azion e tardiva di tessuto tt1berooloide anche nei ·e.asi d 'infezione })rimaria segna l 'inizi-0 d·ella aamparsa di anticorpi, d0vuti allo ·Sp·r igionarsl dai baci.I-li di tossine, ·sotto l'azion.e . di poche lisine esist.enti nell 1organismo normale. 111 modio i·dentico reagisce l' orgaI}ismo normale .alla inocttlazione di ba,cilli ucciis i, il che prov.a ·che la vita lità dei ba1cilli (moltiplicazione, forn1airi-01n1e di• es.otossine)' non entra . .q11i ir·giuoco; soltanto va no~a.t.o ch,e 11el caso crei bacilli · ' rivi· quailcuI10 può sopra'VVi\·ere .arl1a 1distruzione, e non sÒio dà: così l11og.o al decorf'o croni.ço, torpido d·elle tubercolosi c11tanee, m a mantien.e· lo 1stato d'i,m munità. Invece nelle ino. reulazioni · secondarie • siano morti o vivi i baci-Ili, n.on ne rimane alc11no. . , Analio·g·h'i ris11'1t.ati 1si hann-0 . 11,edle esperi~n,ze • cori la tube.rcolina, pre·r vero aissai pffine a i ba~ cill'i mo.r ti. Non sappiamo •Se l'imm·t1nità sia ce}lulare dd um orale, chè in·certe so·n o tuttoré\ le e:sperienze s~lla sua trasmi.ssione. Nell't1omo normale .mancano per lln certo tempo sostanze atte a Ji1b·e rare d.alla Ìllberc.oIina la tossina che stiffio,l i la prod'llzione di ant) corpi : ri'ia col c re.soer e 1de.J.l ' età q11esti soggetti si fanno sempre più rari. , . In sin.goli casi .deve inoltre ammettersi unn ipersensibilità cutaniea ver$o le tossjne, e ciò spiega 1a genesi delle tuberct1lidi. N è ' a dimenticato che all'azi·on~ litica, sp1igionante le tossi.n1e, ne 1st1iss·e gue un'altra, per c11i le to&sine · stesse ven,gon 0 • l'e:$e jnn10{·11e. I ..a cutireazione alla tt1bercolina 9uò risnltare negatty'a in tre contingenze di,·erse : qt1ando la t\1bercol osi non c'è, o è est1~emamente avan. zata, OP'!ll re decorre favorevolmente, çon inten$R nrod nzi.onP di anticorpi. Tras p orta nd o 11el crcn1po {z ez1rr prttnloaio u 1nrz11t1 q11esti ris1 t 1ltati, du e c1uési~i el evano oggi 1
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})Orsi dina11zi ad ogn1i caGo d'infezione tuber.cola:re : 1.1 soggetto co1lpito era o non era già tul)ercoìizzato1 In caso affermativo, in che misura è dotato di anticorpi •s pecifici? Di fronte all'irif ezion.e esogena, la massima r€cettività .si ha nehl'infan12ia, per difetto di an·ttcorpi: ·ed ecco che, corri.sponden.te:m_ente, il quadro i·stogen·e ttco si avvicin.a a; que,llo ·dell'infezion.e sperimentale primaria. In ,e tà pil;t av.an' ' • zata, la su1Jerinfezione può ·decorrere inooservata e - .miscòhosciuti i segni della. reazi.cme inizia·1e tumultuaria - la lesion.e i:>assa per una sem1jlice ferita infetta o simile: e.osi .si 1spiega 1a relativa rarità d-e~le infezioni in soggetti più esposti aJ contagio· (settori, veteri11ari, infeir- . mie1·i dei sana tori, ecc.). Non mancano ..però le eccezioni : ça.si. nei quali avvien.e una n·otevole dimi11uz.ione degli anti.oorpi mentre è ,i n atto la t11be1·colosi. Da ·taluni autori si ·sostiene un paralleJism-0 tra n1o·do d'infezione 1e forma .clinica: Io Ja·dass oh11, p. ·es., ritj,e n1e eh.e il 1upl1s (a.i -con_trario della tub·ercol·o si lllc·e rosa dei lattanti) sia sempre espre5sion,e di una ·superinfezione. Ma è assai più p1·01babile che la; differente re.azion.e dipenda da una diffe.renza organica, ·di struttuira. anatomica, tra la cute de1l'infante e ,dell'~dult ~ · La st1peri111fezion1e ·nel1l'adt1lto ·dà un quadro c 1. nico ch2 sta fra quello descritto nella cavia e qt1ello del coniglio (v. sopra) : le alternative de1Ja lotta tra anti.c.orpi e bacilli oopravvissuti atla distruzi-0ne hanno riscontro nel .d·ecorso peT mandate succie ssive del lupus. Questa lotta si ridl1ce per lo più aJd un f.eno·m eno affatto 10cale e ne è proYa. il fatto· che .sipess·o la Clttil'eazÌone .ri.es.ce nello stesso infe.rmo negativa sul1a .cute sana e posit:kla pr,e sso il fo eolaio; .è così ch e nel luposo p11ò venir a 'm ancare •l 'immunità ve1 so t1n '11lterio1..e infezione specifica (per e.s. ti1b. viscerali) e detta infezione id.e.corre quin-di eon maggio.r gravità -che .in t1n .soggetto p~ecedentement-e sano. Se ne ·p\1ò dedurre· che l 'infezione c11ta.n ea dia originè a mjnor copia ai anti.corp_i .che la v·i·sc·erale, e ciò av.rebbe un risco11tro nel fatt.o eh.e i tisici raramente presen- · tano tubercolosi c11tanee. Le tubercolosi cutanee· d,ei tisici .sono sem·p re dovute .a bwcilli nrumer•osjssimi e proveni,e nti d,a:11'o .stesso 1sto1g getto (si invoca qui una pre.s unta, benchè non dim·o strabile i.m mtlllizzazione p·r oig·rie-1ssiv.a d·eJ virt1·S ve rso ~·li anticoirpi omolo.g·h i); .eis se trovano una · · t empocond izione propizia nelle a tt ent1az1on1 ra1188 del poiter:e immunitario durante il ·decorso ·della ti·&i (·corrispondentemente a qu,anto vedemmo avve1iire · nella cavia '.l'einoculata). La forma ulcerosa, p . e.s., compare negli stadi avanzati del,J a·tisi, che n on reagiscono più alla, tlibercolina: e difàtti i9t.ologicaanente presenta.
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ricchezza di bacilli, ma poco o punto tessuto ) tubercolare. \ L'i'nfezione endogena può aveJrsi per é0ntigt1ità 0 per via ematogenai. Nel prim:) caso si tratta ~erni;:>re di soggetti tubercolo1Si, . onde entrano in camp,o la qt1antità degli anti,c orpi e dei baci~li. Prescinclcndo .d.al lupt1s nasale pri·m itivo, che ha .q11asi sern.pr.e ori•gine esogena, Ja propagazione dell'infcezione avvjen.~ dai tessuti sottostanti·: ghia11dole, artiicolaz,ioni, ossa;. Benchè questi lupo.si presentin.0 ricchezza d'antiic orpi (cuti·reazioni in tenise), ia forma 1c'1inica è ostinata e g.r ave: il fatto 'ha una ,spi.egazione nell1a .sed'e del proce:sso n~l sottocutaneo, tessuto più ricettivo chE La cute, opi::mre nella possibilità di co·h tinuato apporto di bacilli dail focolai.o .alla cute. L'infezione per via ematog.ena dà lu0igo :r:iei visceri allo. tubercolòsi miliare disseminata, che ·Solo .eccezi·onalmente neill'aiduito si localizza; .alla clite. E:ssa· è caratterizzata nel lattante e nel bambino dia note cl.i nich·e ed istologtche pocOI spi,écate è· da prese~a ·d i n.u m.erusiS$imi bacilli :- la manic anza di anticorpi ,p orta seco l'assenza ,di tipico tessuto tubercolare. P~r il lupus 0 il~ tu·bercol.osi verruco·sa dissemino.ti che iil!sorgono in -seguito ad esantemi acuti, si nnò ~p·eisso a ssistere alla disseminazione durante u 11 pèriodo in cui la cutireazi-0n~ si fa n.egat iYa (specialmente nel .m orbillo) ; .m a queste forrri i=. cl jnic.he hanno scarsa te11denza ad estend·ersi. Quan.d0. i.nvece 'l'immunità nel corso .dell'esantema n·o n è ·diminuita €•d i b.acilli ·dis· seiÌllniati per via ematica .son-0 scarsi, ve.dia.mo insorgere l.e tub·eTCt1lidi. · · Le tubercuZidi, desc.ritte pe•r n pi'imo dal Da- \ rier, "'.costituiscono in dermatoJ01gia t1n'entità morboisa; .a caratteri mal à.ef)nibili, ·caratterizzata - oltre éhe dal ip1reisentarsi in soggetti . tubercolosi _· dalla cbm•pa1rsa a mandate, dall'assenz,~ qu~si costante di baieilli e sp~sso .anche 'di tessuto sp·ecifìco, . dailla di.sseminazione I
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si.m.m·etrica, dalla 1b enignità e dalla gup.r1gionr: spontianea. . Varie teorie iurono escogitate per spiegarne la patogenesi. L'ipotesi ohe esse siano determinate dalle isole to~1sine tubercolari, anzi·Chè dai baiciìli, è COflfortata ·d·a1 ·carattere· esantematico della disse'min.azione. (che le ra•vvi1cina a lle tosside:rmie), da·Ua minore ostinazio11e del processo e dall' asso1nio~lianza all.e eruzioni conis eguenti ~al,·alta all'iniez.ion1e di tubercolina. Altri fat ti lasoerebb~ro supporre che esse siano dovute alla prese-nza di bacilli (-sia pu.re a viru·l enza atte-. nl1ata, morti· o fra1nmentati) : cosi il reperto di• tUJbercoli in qualche caso, la frequenie st.rut1
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tura tube.r coloide e• l 'eve11tualità ·di trasforma,.. berculidì, n1a s.pin gor10 prima o !'>oi il pazie.n·t e ' zione in t11bercolosi -cutanee tipi'Che. a ·Cons·11lta.r e il medico. Nellio st.esis-0 con.e.etto di La teoria tossica u·r ta però nella con.stata- . <~ re11matisn10 tubercolare » de:l P oncet vi è un f•O'Il·dO di r~altà clinica, fÌS']_)Onde11te .a:lle altezioi1e cl1e noi non con-0s·cia.mo .sinor.a. ·U na tos;raz.iorui tesst1rali di natura all-ergjca. sina tubercolare capace di · p.rovocare alteraIl Le wandowsky co sì sch·ein1a tizz.a le co11dizioni patolog.i·oh.e neld'uomo' o negli animali da ~ioni patoge-netich-e deille tubercolo si cuta.n.ee es.perimento; me11tre l 'in'Vocare un oontempo,. endo1g,ene· : rane-0 stato allergico de.ll'organismo abbligherebbe ad a:m·m ettere una concentrazi on.e mini • . ma delle tossin·e, 1 dato eh.e questo stato non è · Ba<>illi abbon- Bacilli in didanti, anti· s~r.et.a4':1an- Bacilli scar sir Sede ri levabile biologicamente. Ino ltre si ·dovrebbeanticorpi corpi scar si ti_ta.,a.nt,i.~ordal rrocesso • ro ·p reisentaTe oon m.a.ggior frequenza c;tove' pi·l.L o manran t.i I pi se~ rs i 0 abbon danti mod1c1 ricchi so110 i bacilli, n.elil a tisi: ciò che :non è; • che anzi, è per Jo più difficile rintracciare il tu6... ouf.. ' lupus P1'J7 rt f.of,oc0t1aio tuher.colare p1r imi tivo che ,-di e cl e o·r igine m1liare _q eno (postNella cute tuberoul1di di.~se1nina ta esanteniat1 co) alla tuberoulide. • ..i\.llia teoria bacillare si piuò obbiiettare che l'i·noc11la.zion.e di 1 ba1ci'lli n1orti nQn dà luog o asoe8.~i gomme tiioerNell' ipoeri tenia tiibp1·oolari (colari fu.b. nel sano .a .compar,s a di eruzioni paragonabili indu-1·ato derma oolliquative) multipli alle t u be-rculidi. ' • La teoria immunitaria è - allo stato attua1le· • dell.e nostre .con·oscenze - la più sod·disf.acente I rapporti tra tubercolosi viscerali e cutanee e plausibil e. < i1on sono natur.aJmente ·eosì ech€mati.ci: Ja praLa patogen.esi delle tuberculidi, secondo quetica insegna che talvolta 1la l esi one cutanea può ' sta t.e-0ria, va riferita alla distruzione di bagiu arire m.en tre l a viscer.a}.e _ pe1ggio1r a fino alcilli peir opera di anticortpi abbond?-nti in o.r 1' exitus, ma iR tal cruso va ternuto conto d·elle gani:smi aff.etti da tubercolo~i benigne, co11 esicondiizio.n i in cUi qruesta sa svolge, dell'impo1·• • 1 to in libe:r.azionie di .tossine d.ai eorni - b acil, lari. tanz.~ del vi1sce~e colpito ,e ·d·ei pro·ceissi cicat1i.Qu.eisto proc•e1 s~o .ha 1'uogo1 non g1a 1n se110 zi13Jli resilduanti (stenosi intestinali, vaste sale~ a1 focolaio tulbercolare .m . - imitiv6 (la stessa. di- rosri polm.011ari, e,cc.) . st:ribuzione d,e.Jle 1esionii fa pe:nsatre1 ad em.b ol ie , · P. RuscA . J)i11ttotSto cl1e a di.ff11sione di tossin·e), ma in - punti in·diffe.r ·enti della cute, ove i ]) acilli perProf. ltTX ALDO ~1ARCHESINI ' v·engion10 1Col 1san1g-ue~ .e - tr.ovan do cbn·dizio1D.i docente d'Istologia e di Tecnica microsct>pica dii terreno i11adatte o gI'azie a.d una specia_le nella R. Università di Roma. 1 immunità c ellul.are - v,e ngono :r;apidamente 1di·s trutti liberandro le tossine. l.:i1na riprova iistoCOMPENDIO DI EMATOLOGIA . ' ' logica clel fatto si· ha nella pre.-senza in ptimo ad uso dei medici pratici e degli studenti \ con prefazione del prof. Vittorio Ascoli. tempo di lesi.on i 1purnmen.t.e infia.rnmato rie, che gi·u ngonio sino. alla necrosi, s11lle q11ali in seÈ un riassunto delle attua li co~nizioni riferentesi al sangue ruito ·nrevale il teis.suto tub,eirc-0loicle ed infine• normale e patologico, con tavole sinotti che che. chi 11 rjscono la o derivn~ione, i rapporli_i, il valore dei diversi elementi del sanun tessuto di g·l'an·ulazione indiff,e renziato. gue. Vi sono inoltre tracciate le varie mal attie del sangue __, • La nossiliilità di t>rovo· c are sperimentalmente le diverse forme pa.ra8sitarie - le · proprietà <lei sieri. con la . tecnica appropriata per la ricerca di tutto ciò che si può prele tuberculidi mediante la t;uber-co:lina -devesi a senta.re d i patologi co nel siero e nei corpuscoli sanguigni. che q.u esta vien,e de.p osta S1U lla cute in qua;nUn piccolo vocabolall'iO ematologico fa segµito al lavoro, con ri chiami nel testo, che fa cilita il ricordo e la significazione tità tali, quali soltanto dalla di1struzio·n e di dei numerosj e vari nomi dati alle cellule del sangue, nei vari r b.acilli po,s.s ono ,formai"~; .se l 'iniezione è s.ottostadi dii maturazione e di alterazione patologica. facendo rileva.re la sinonimia di una stessa cellula. rlesiinata variamen. cutànen., il licll1e11 scroph.ulosortl711 che talvolta te a seconda dei kari Autori. s i ottiene ·y a r:tferito ad una Tevivi·scenza cli fo Due tavole illusirative mostrano le varie forme cellulari che colai latenti co11 ·mol)ilizz·azione dei ba,('il1i. possono far. pa!Tte di un reperto · sanguigno e le forme cli alterazione patologica che vi si possono ri scontra.re. . . La relativa rairità delle tuberculidi è do·v uta Quest'opera. che il chiaro Autore ba ~re_par~o. esclusiva: in parte ,aJ fattD ch e abitualmente 1e tossine mente per i nostri abbonati, riu-scirà . 1nd1scut~b~lment~ . di grande vantaggio sia agli studenti che ai .med1c1 prati ci. tuberco1lari formantisi nella -cu~e ven gono diun Yolume in-16 grande, di ciorca 200 pagi~e, con. 7~ figure ~tT11tte cla antitos1sine, in parte alla varia reate relatiive spiegazioni, su due doppie taYole in fototipia. tiv·ità inclividuaJ.e_,Nè si. dimentichi l a f.r.equenIn commercio L. 10 - Per i nostri abbonati sole L. 7,25 franeo di za con cui l'eruzio11e passa inosservata, con traporto e raeeoJDAndato. riamente a certe maniifestazi.oni OCl\llari oasi Inviare Cartolina Vaglia al Cav . Luigi Pozzi - Via. Sisti· na 14 - R oma . dette cc scrofolose» , che son vere e .p roprie tu1
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L 'obbligo di '!.)raticareiniezi.oni antitetan·i che a tutti indistintamente i fe1;iti di guerra h a fatto quasi .scomparire le fOI'Ille _ tipi ch e dt tetano, ed :t1a invece rese più frequenti le for111e atipiche, caratte1izzate da_ conttatture localjzzate e da un andamento subac11to o ~roni co, con i: > rog11osi per lo più favorevole. Di tali form·e atipicl1e Bi poosono d istig.uer.e: 1•) il tetano cefaljco; 2° i~ tetan-u parziale degli artL T etano cefalic 1J . - Si l)l'ese11ta sotto due for me i1etta rn ente differenziabili l' una· da1l'altra, 1 sia i)er i sintomi che per il deco!'so e la 1prognosi: il tetano.. cefalico non paralitico ed il teta110 cefalico con i::>o.ra1isi facciale. Il tetano cefalico hon paraliti.c o segue ordi11a1·iam ente a ferite della testa e .p resenta solo cohtra tture di a lcuni muscoli facciali '.o cetvicali e tri sma t1ni- o 11i1aterale . . _L\.ll·e- volte però a tali sir1tomi sì acc.om1)agn.ano spasmi faringei d eterminanti ·d1elle ve·~· e crisi di idrofobia ed accessi di ·dispnea intensa ch e aggravano notevolmente il qua.dro della . malattia ren<l ~n.do i11 fa u sta la prognosi. , • Il teta110 cefa lico con paralisi f acciaùe fu descritto la prim a volta da Rose nel 1872 e segue .soltnntor a fe1·ite della faccia, sia .esterne cl1 e inter11e È \:a1·atterizza to da 3 ordini di si11tomi: 1° Le co11tratt11re .sono l ocalizzate alla region e cervico-facci,aile; sono o unilaterali o bilaterali ed interl'otte da a.e.cessi spasmodici che ' sopravver1gono al n1inimo eccitamento. 2° A11le contratture sl .a ccompagna i:>araLi'si del fa ccin.le= .dei n ervi m otori dell'occhio, dell'ipDglosso.. TJa paralisi cl el fac~iale non m a nca 1r1 a.·i e comi:H1re dal 7° a l 12° g·iorno. Assume i cara tte·ri cl ella 'Par a lisi periferica comp·l eta, m a 'in alcuni ca si si p11ò avere o soltanto la para lisi. del facc)a le inferjore o soltaB·to - e ciò moJt o più raTamente - c111ella d.e1 facciale su-. i)eriore. Si può a vere ancl1e paralisi facciale tota1le con ·di·sturbi dell'udito, :de!l'odorato e d el g11sto. Fra ·i nervi motori dell'occhio più facilm ente è colp ito il III paio; più di rado il IV ed il VI. L' oft a:lmoplegia n on !'.)l'esenta caratteri diversi da q1l1~ll a dov11ta aid altre ·cause: tuttavia è da notare cl1e il pi i1 coJ.pitO( è i l muscolo elevatore dell a palpebra s1Jperiore, e che il re tto est ern o ordi11ari amente si m ostra meno colpito d egli ,a ltri muscoli oculari. • Non di rado è p a r a lizzato a11cl1e l'ipog1o~so, avendosi così 11na sindrome labio-glosso-laringea. 3° L 'evoluzio11e è r r 0ni ca sen za febb re e • ~enza dist11rbi d ello stato generale. La mor:ta Jità è del 50 %. t etano loc aliz:.a lo .
SUNTI E RASSEGNE.
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MEDICINA. Forme cliniche e trattamento del tetano. (P. ~lo1RoN'n. Ga:.ette des Hòpitaux , n . 31 e. 33, 1920).
.Dt1rante la g11erra e s1)ecie nei 1J1·in1i tempi ~ stato..nossibile osservare lln i1umero Tilevante di casi di tetano e i1on solo i1ella fo.rma acuta co-eneralizzat::t che più 'di frequente si rhscontra, ma an cl1e nell[\, fo1ma cli tetano parziale, su'bacuto o cronico, ta1xliv o, cl1e co.s tjt11i.s ce .ùna. delle farine a11on1ali me110 frequenti . Tetano a cuto • generali:::.ato. Nel teta110 a cttto generalizzato si 1dtis tingu1ono abitualn1e11te 3 perio·d i .c ontraddistinti dal:l'.insorgenza di sinton1i particolari. Così nel periodo iniziale com-paiorio il trism,a, Ja rigidità della nuca, la disfagi ~ Il vi~ dell 'amrnalçi.to a ssu.n1e '111a 1naschera· parti colare, d en ominata riso sardolilico o cj11i1co, e $010 gli occhi, co11serva ndo la loro n ormale mobiJità, fa11no contr asto co11 il resto del viso. ...\ qt1°esto r· el'i t)do seg·1te c1u ello della .ge11eral izzazione delle contratture, con attitucli11i particolari, qua li l 'OP,istoto110, l' empro·stotono, j) YJleurostotono. orgono freq11e11ti crisi di contrazioni clo11icl1c doloro~issirr1e cl1e . 1Jos ~ o110 essere provocate o per eccitazio11i dirette o p er PCcitazioni a dista11za 11e r la i1otevole i1)erse11 -.,ibililà clegli organi d ei se11si. . _<\lt1i due sintomi sono })topri .di ques t o periodo, l 'i11ertern1ié1 e Ja tacl1ical'dia. La formula s.a11g11igna n o11 p resenta caratt en ~) art·icola ri; il li q11 i<l o cef a l o.-rach ifli a110 •11011 mostra a lc11n a speciale a lterazion e. ~el tel'zo i)erio,do le contratture invadono i m11. coli re8pira tol"1, e si d etermin ano c ri si di asfi-ssi.a che si s11sseguo110 le une al1le altre si.110 alla m orte. / ~ el t etano acu ft) gen el'alizzato· si 11ann o p ern,ltro .a11che fo1·111e acutissime che .c·onducono a. lnort.e i11 21-1·8 ore, per local izzazione d e1la tnssi11a teta11ica n ei centri re.spiratori e Pl'ima a ncora che si si.ano sv il11 ppa ti e ge11eralizzati tntti i sinton1i pro11ri clella malattia. Anche 1a forma deno111inata teta110 ~plancniç-0 l;lllò essere a vvicinato alla form a acutissim a: ';)orta a m<)irte in 24.-48 ore ed è carat terizz[l,to cl a co11tl'att11re dei ml1 scoli della degl11tizione e clella. respirazione. • Le forme a cute dura110 orcli11aria·m ·ente 4-5 gior111i ed accanto ad ess~ si hanno forme con guarigione q11ando sia stato iniziato precocemente ed inten samente il trattamento speçifico: I
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Le ricerche sperimentali -e c.ruelle anatomorio re. L'evoluzione è ugu.ale a quella ·della ' . ~ . . IJa tologiche ha~no ·qimostrato r:·h e le paralisi forma monopleg1ca. La contrattura si ...&Stende ' , . sono dovute ad una virulenza maggiore ·della. _, più ~ fatiln1er1te ai muscoli adidominali. 'l.a vatossina teta11ica ·e che la sede della . lesione. è rietà i;ar~pl.egi-.ç·a sua:>eriore è eccezionale.. , ne~ centri. dai "quali. si ·Drig"inano d. n·ervi p.a - ' S·orio gta\e ·d.escritt.e .a11cbe delle forme fruralizzati, onde ,s i dev~ p.a.t lare no1n di néùrite., ste a evoluzio,n e len·t a e ·ad incubatio11e . pro, 1na dii lesione nucleare. . · lungata. In 'tali forme le contratture sono legLa diagno·si di tali forme at:itpiche del ' tetano gere e localizzate all'arto ferito o rui masse' . . te~i e, :µon impe·d iscòno: a·l . màJ.ato di attendere costit1iiscEf parte· ·~iù importante, dato che possono svilup·p ·àrsi ·i sintomi della malattia, alle slle occup·azioni . . Pe1~ò lentamente si ac. , .. quando è qua-si o completamente scomparso ce11 tuano . ed. ~stendDno ~ntre lo stato gene.ogni" segno ·ctel -pt1nto d'ingresso ·dell 'in,f ezione ;rale de11 'infermo permane buono. Caratt,eristie vierte ~osi a mancare uno degli ·~lementi ca- · co à· 1' aspetto dei vi6o, il ·~ollo è rigido, ·l 'aperpitali per la diagr1osi.'. Devon:o essere quindi tu.ra della bocca. determina I.a contrazione di . . o ltr~inodo partic.ol9-reggia td... ~ accurati l' anarr1tuttii .i . muscoli della f accià; difficile è la pror1 esi e Q'esame trusione della Jingl1a. An.che in qu·e sti oasi si . , clinico clell'ammal.ato. , ' Tetlino parziale >ll.egL{ arti. - Osservato gi a ritrovano i due s_int0rnj i1np·o rtanti per la .dianel. 1863 ·-da. Gt1y de 'chauliac, il tetano pa1·.: gno.si : l ,iperec.citabilità dei mt1scoli e e.Lei nerziale d ~g1i aTti è ~tat'o · solo recentemente $tu- vi alle piorrenti faradica e galvanica e l'e.sa(]iato e descrittD. S·e ne diistinguonq d11e forme: · geraiione ·dei riflessi periostei e tendinei co11 a) Forma mono·:Pl'e.gica: ,clono del uie.dè e. della rotula. · C.o.lp,isce ordinari·am.einte l'arto infariore .e ,Nella .patog·énesf• dti qu eis te forme di tetano ' localizzato, con 1 os\Servazi{)ne di quanto .Si otc-0,mii1cta a manifestar.a i quan{lo la ferita / è I . già cicatrizzata Q Cfl1a~i. Il · periodo d'incub,a,..... tiene sperimenta:l mente n.egli animali, si amzio11e è o·r dinari.amente di 15.:.20 gio'Tni. 1All'ini-• mette che due siano i fattoTi principali: l'in• troduzione dii una .Pioc.ola quantità di ·é<:>.ssina;· ziò si nota un dol{)re vfvo localizzato all'arto senza .apparente · 1lesion·e. Al .· dolore ·s egue la · e l 'immun-ità relativa d~l f·erito. Tale immuc.ontrattt1r.a, che lentam&nte si e,s tende .a t11tto , 11ità pllò essere n-at\1ra~e o acquisita mediante iniezioni .di '"Isiero: . Infatti in · molti feDitì che l'arto e che 1p uò colpire .anche la paJ;ete addo, minale. Du.e seg11i .sono stati in·di:Cati 'da Ciau- , ayevano Sl1'bito riG.ev11to un'iniez1.one di siero de e Lhermitte, •.c ome .i mportanti .ed · utili per antitetanico si è. osservato iil comparire d~ u11a . 1a diag'nosi: l'ipereccitabilità aon.Orme dei rpu~ di tali ·f<rrme di tetano loèaJizzato. Borrel ha scoli e di nervi .alle cor:çenti faradìca e galva- chiama.tb q"l,lestè fonne di tetano come postsierose e Lu.m ière e l\tI{)nlais i1e hanno .distinnfca, e 1 l'es ageraz.i.one ·d ei' ·riflessi tep~inei e te tre varietà : , . pe:r:io$tei. Successiv.amente co:µlp1aiono anche 1a tetano senza ·trism.a; contratture generalizzate (trisma,, rigi.d ità del2a tetano· Con trisma tardiv·o; . l a puca ·e. djstÙrbi resp.i1:ç-atori), ma le ··co.ntrat3a t.~tano con trisma iniziale. / t11re localizzat_e al1l'art0 pri1110 c-0L:pito sono I disturbi &e1npre quelle più intense e pre do.rb.inant)i. . . cer·ebral·i nel tetano. - Si riteneI . La temper'atùra ··è irregolare; ·il pol$O è f.re- , va. cbe .t1na delle caratt-eristiche del tetano fosse il 1 int'egri tà dell'intell.ig·e11za. Con l 'u~o del . q11e11te e regolare; spess-0 Si ha ritenzi®e di sjero i centri bulbari possono essere preserva'.u rina. Generalmente l'a11.d<;Unento è ·éronico e ti dall'azione della tossina tetanica, e si è conduce a guarigione. avuto co,s ì occasio.n ·e di 'osservare che quando Nella diagno.si di tale forma .d el tetano ·occorI'e tenere presente eh.e essa 'va distinta dal- la tossina tetanica invade i centri cerebrali. ~ l a tetanta, nella. quale le co11tratture d .8ftersi determin·an·o dist11rbj <partic0lari consistenti in ailuci11azioni, delirio, fobie a.éi inizio imminanti llTl! atteggiamento t11tto partico·l are . ' • risiedono all 1art0 su•peri-0re; drulle contratture l)ro~vi-so, che perdurano circa 8 ·g iorni :per at- di orig.ine centra.le . per lesioni meningee, ce- tenuarsi poi progressi:vamente. Non ·Si .accomrebrali o ·m i·d·olla.ri;_ dalle contratture per fe· ·p agnano ad ~levazionie termica e rappvesentasi.one dei nervi . È ·necessfl_rio .ricord.are. che e- no i segni di una . form ~t })e:{ligna, .c ertamente , siston-0, nei feriti con l·esiond dei nervi com- r1ov11ia all 'e·ffic.a cia cl€i rneizi terarpeutici e pro1 plicate a presenza di corpi estranei, dellle con: fil a ttici i mpiegati. Tra.ttrtrnento de·z tetn110 . - 1. Trattamento t~ratt11re p s e11·dotetaniche, messe in evidenza • d·a René Le FDrt. Tali co11tratture scompaiono pro"{ìlattico. - Consiste anzitutto nèlla cura com')leta1nen te ::tc;;portanclo il corpo estraneo . · Io·cale .d.e lla . ferita. \:'on ablazione estesa· dei tés-.st1ti mortifica ti ecl asportazi.one dei corpi estra. b) Forrna par.aplegica. Più freql1ent.e è 11a forma paraplegica infe- 11ei; e nella s:herot.era11ia ·preventiva. Le osser- ..
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vazioni com1)iute Jura11te la guerra hahno din,p1)licazione per la- difficoltà . di .praticare la , ruo sirato l'efficacia 'd e11·uso ,d el siero antitetapuntt1ra lombare nei tetan izzati. Ordinaria11ico a scopo preventivo. L e iniezio~1i di sie·r o, 1nen.te si iniettano · 40-00 cc. di siero per 2 o 3 per essere t1tili, devono essere eseguite .hl più' volte con l '~ntervallo di 48 ore da uri'ini.ezionB all'altra. · i1:resto possibile e per lo più nella misura di 20 cc., che si devon-0 l·ipete.re nei giorni seLe iniezioni intracerebr.a li .c~e sono segu ite guenti, a seeon'da della g·ravità de lla ferita.. da sucoess.o brillan~ n el tetano sperimentale 10 cc. di sie1·0 co rrisr>orido110 a 4000 unità non hanno dato risultati incoraggianti nel tetano umano. a111tii0sis icl ie. L·t1nità t.t 1 tt i t ;ss ~ ·.:a francese 1·apI Per caJlmare le ·Crisi tetaniche sono impie·gati · presenta la qt1ar1tità I1e cessa1·ia per neutralizzare cento dosi n1ortali di tossina, intenden- util·m ente molti sedativi. I l mtgliore è il cloralio, che si pt1ò sommi11istrare -0 per clisteri (da dosi per dose mortale la c1uantità sufficiente ad ucciqere in 4-5 giorni una c;a·vi.a di gr . 350 8 a 12 gr. a.l giorno) o lJer iniezioni intra:muscola.ri -(da 2 a 4 gr. in 20 cc. d'acqua sterile, per iniezione enclomuscoiare. . . 3-4 volte al giorno) o per via en·d ovenosa (tre \ lallée e Lou·is Bazy hanno ~>l'Ol)OSto la vaciniezioni nelle 21: ore di 60 cc. di t1na soluzione cinazionè antitetanjca l1sa11do come vaccino nna tossina iodata. Si prati.e.a una :prima· inie- al 5 ~b . Il , cloro1formio è. usato 1oer zione di 4 cc., una. secortcla di 8 cc. ed u11a - i·n alazione ' l 'etere · per ,·ia end-0venc~sa (5-15 cc. di etere· in 150-450 terza di 12 cc. , di soluzione .fisiologica sterile). lll siero antitetanico non rproduce alcun clanT t1tti gli a ltri siedativi P,ossono essere impieno. L '.unico inconve11iente che si· può a ve•r e è q u ello di f.e11o·meni anafilattici. :\'.fa si p'u ò evi- gati utilmente. Il solfato di magne.sia è t1sat9 pure con notare tale comp'lic,azione ricorrendo al metodo tevole vantagg·io, i')er il potere inibitorìo cl1e ha a.ntianafilattico di Brsredka. 2. Tratta ntento cleJ. tetano dichiarato. - Una s t1l sistema n e1·voso . Deve essere somn1inistrato per via ie·n doveprima ·m ist1ra è Cf1lella del!la cura locale del fo. nosa, lJsan'Clo una soluzione al 3 %. Se ne inietcolaio d'infezione. T a le trattamento deve estano 25 cc. lentamente e sorvegliando attentasere a mpio, . .esteso, con profbn·di sbrigliam·enti, rr1ente iJ . ma.lato, sospe·n denclo se · co·m pfil'e ciadrenaggi, 1'imozior1e cl i rol'J)Ì e$tranei anche 1tosi ed i11ietta n do. subito in tal caso 2 cc. di 11rofondi. soluzio.n e al 5 %·di clort1ro di ~alcio .. 11 so1fato L 'ap_plicazione cli siero antiteta·n ico ·in polvedi magnesia è anche tisato per via i·n tr.a rare sulla piaga è senza. effetto. • cl1idea nella dooe di 2 cc. di sol11zione al 25 %. Sor10 sta ti riportati casi di guarigione con Tale rin1edio avrebbe il ·potere di calma~e gli l 't1so ·di iniezioni ipodern1ich·e di . ossigeno (2 lispasmi .d·olorosi, ma presenta non pochi incontri ogni 24 ore) nel focolaio ·di infezione, approvenienti ( eleYazione termica, erttemi, cefalea, fittando clell'anaerobiosi del bacillo di Nicoparalisi deg·li arti inferjori, coma transitorio, laier . cl ist11rbi l'·eE.p iratoii). P er co,mbattere l'intossicazione si possono uContro i fenomeni a~fitti.ci gravi .si può imsare .agenti chimici ed il siero. Fra gli agenti pieg.are, ma solo in via -e ccezionale, la tracheochimici è stato con v antaggio irrwiegato (meto1nia, e, come consiglia Jehn, la ·s ezione bilatodo di Baccelli) l' acido fenico per iniezioni di ter8le del frenico . · gr. ·0.4-0 e 1.5'0 varie volte aJ giorno attorno a lla N·e1l'al irpe11tazione degli ammàlati di tetano ferita. s.,esso non è l)OSsibile. u sare la yia orale per Lumière 11a otte11uto bli.oni risultati con le il trisma e la disfagia. Occorre quin1cli ricorrere iniezioni endovenose di J>ersolfato di soda neualla · via rettale, a:lternan.do i clisteri nutritivi tro al 5 %. Ne. _inietta· 20 cc. un a o d11e ·volt.e al . con olisteri di soluzione fisiologica glucosata . g.iorno. · . 1 f~ bene anche 1:>ratir.are ll na o due i\p oderm.oP er q11anto riguarda la sieroterapia ~urati.va; elisi a l giorno rli sol11zjone fisiolo·g ica,. • essa si dimostra innocua, ma non sic11ramente TRENTI. effi~ace. P er esse•re efficace deve essere i)recoce . e massiva . Le ini ezioni non è:l evono essere sotPr eghiamo i nostri lettori dall'astenersi di richiedere nella tocutanee soltan.to, ma anche pa1 8nervose, · in- « f}osta degli abbonati » notizie bibliografiche 11 nostro giornale ha una rubrica « Cenni bibliografici » in cui trwspinali, e11dc~ve11ose e. locali attor110 alla fesulle opere più moderne e più importanti si richiama l'attenrita. Occ?r're iniettare a ln1eno 200 cc. di siero zione dei lettori. inoltre nçll 'indice di ogni annata,• redatto con . estrema diii· in 2 o 3 giorni. . . genza, si può facilmente ritrovare la indicazione degli articol i .dei m~estri più autorevoli. H eddaiis ha' consig·Ji.a to. l 'iniezione intraca- piùSi recenti, fa pure viva preghiera di non domandare giudizi « su casi roti,dea. L'impiego clell i11iezione i11trarachidea particola~i » : nessun diagnostico, n~eun consiglio terapeutico può razionalmente essere fornito a distanza, senza la visione. ' avrebbe dato b11oni risultati; non è di facile del malato. 1
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CHIRURGIA.
Questò caso ci 1inseg.na che non si p11ò accetl!lre l'assioma di Gumprecl1t, « _c he la ferita. Grave emorragia polmonare J)!'ricolosa alla c.lel })olmòine .c on u n tr.equarti sottile non può vita , successiva a puntura esplorativa, fre· apportare en1.o rr·agie l)ei:ri..colos;e » . Bonni11g~e r e Stahelin sconsigliano l a t or'à.conata con un intervento ·Chirurgico. .. ce.n tesi n.ei vecchi e n.ei .cacheti ci p er l a poca • (Dott. ~IAX FLEX-THEBESINS elasticità del t.iess11to polmonare, d.eJlle . pareti "!ti/ un cli. M ectiz . Til oc h., n. 4, pag. 99). ' vasali, e peir l 'j11.1ipossibtlità c·h e tali pazienti eispetto. r ino. il sang1.1e C'he arriva nei b ronc.hi. . L 'eun.anragia, qtta1e. ,aiciciden.t e suicc_essivo .alla I l caso presente -ci insegna che em.orragie 1pe• toiraicocentesi, è ritenuta un .acc1d~nte assai r a , ricolose pOf?sono ·osservarsi anche in i n div.iduh ro e la l et.tieratura ricor:d.a pochi casi segiuiti gio.vani e cl1e dopo la l)unt11ra è necessaria ·una d a morte 1pier l a puntu1~a di u n va;s-0. Un poco 11.gorosa sorrv.eglianza d,er malato, ~d· e·v:ent11alpiù Co:nio1s·ciuti sono i ;casi di morte pe1r mente il suo . traisfe1fim ento in un riparto cihi1 • prunt11·ra del l'a·rteri ?- inteirco taàe (p·. es., i casi rurgico, poich è in questi casi la sola tora..çotodi ·Na11nyn.s e \ \'aldvo gel). Emorragie, mortali Irf1a p11ò salv.a:re llria v~ta se·r iamente minacdal •poJunon.e stiesso son.o ·s tate de1s.critte s·o10 iri i ta .' · ~ ca . donne vecchie (Metzlar e Stàhlin e B-oD;ninTrento, maggi o 1920. • g er) oon sclerosi ·d€i. va;si. In qiu1e1sti casi a1la Dott. LEOPOLDO PERGHER. toracocentesi è seg':ll.ito il.o .sputo .sang.ù igno e la m .o rte s ubJe ntrò p,riest.o· dopo. per occl lÌ.sion·e \ LETTERATUR ..L\.. • clell'albero bronclhiaJe. \
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BONNINGER : C.aso di 11idfrte in seguito a p1.l1tt1L1'a;
esplorativa della pleura. Ve•r . f. 1. · l\I. in I{. YI . , d'anni 15, amm.a.lò nel .clicem·b r-e 1918 Berlin,. se1s.sionie 18 n1a1·zo 1907. D. :zn·ed. di ·pn'ffillll,oni.t.e bil.ateraJe, altea'nante , coni suc1907, Tu. 16. . cetssivo emipi ema s inistro, che all '8 febbraio 191'9 richiese una resezione costale t>"er la qua- In.: Ueber todlich,e B l utu1ig bei Probfpunktiorien .der Lunge. Berl. Kli11. \\ ocJ1., 1919, nule il paziente. nel maggio 1919 1 ra.g·gill)1Se l a' 11ìero; 31. · · compl eta g·11arig·io·n e. Al 10 111glio 1919 tornò G t:>lPRECHT : Die Tec linil~ d.er speciellen ·T head a rr1m-alarsi con prurito al vomito, ce.falea rapie. Il Auft. - Jena, Fisiaher, 1900. . e :fiebbr·e fino a 40·'.). Sosoeita11ùosi un. resid110 METZLAR: Doodelivke bloeding bi y proefpun,ctie (lel ve cchi 0 ascesso., all'll luglio punt11ra e-in de long . Ni·ederlandsch Tiydschl'ift voor spl·o ra.tiva neJl 'ottavo spazio intercostale Slllla Ge11 ee1skun.de Lg., 51, 1915. linea. della ciçatri ce del vecchio intervento chirurgLco. NAlJ NVN : l\.tl rzer L ei tfade11 'filr die Punktiori· der Pleura 1ind Perit onea,le rgilsse . StrassL a puntu·r a dà esjto a poco sang11e oscuro 1J11 rg, Ttu i ·b ner, 1889. di color vio.Jetto,_ Dopo la 'l)\lnt11ra. il pazien1te \\.ALD,,.OGEL: Z u•is clierijdll e 1Jp i rler Thorakoè abbatt11to, si addormenta, le l abbra . :impalJidiscono; l 'am1nala.to è co·ns-eanato a lla divi:.entese, ·s pe:.iell iiber dos Vl'ese1i de,r albu11iisione· chi rt1rgica in que.sto stato: Paziente <le11.ose l't E x pektorrition. D. Arch f. K lin. Meid._,. bole, apatic9, m olto .p allid·O. temperat11ra 38°.-2, 1906, B el. 89, pag. 322. / i.1olso piccolo freq11.e nte 118 al mi11u.to; la metà STi\HELIN: Ueber torfl·i c lie Bliltunaen br>i Prosi11i stra · del tara.ce è immobil1ei nella ;respir.aIJepu1iktinn en lles L ~inye. Berl. Klin . \ Voch., . zione, oit tusità :_vssol11t~ a .s iniotra in.dietro in 1919, n . 24 . • basso fin o all~ scap ola, respiro f?m orzart:>, alla ra,diografia ,ombra ·s piccata di questa re1~ion·e. Il 12 luglio - 1-0 stato si aggrava: temperatura 39°.9, polso 142, ,ulsazione manifes ta della v.ecchia ·cicatrice. intervento operativo. - · La ·1y11nt11ra esp1lorativa dà ~i1to ·a 1s·angu.e;· taraicoto·m ia; 1doip·o vuo. . tato circa 1 Ili ta"o ,e mezzo .di 1s angue• si sco;pre una cavità iillcrupsulata, della. g.randezza di due pu gni: la parete m·eidri.ale è costituita dalla pleura 'POlllnonrure aderen•tJe, al terzo inferio·re UJ1>a ferit a da punta d1aJlla quale cola contin·u. amente sa.ngu e rosso chiaro. Vic in10 a questa 11n'11l1ce·r azion·e della grandezza di lln pi. ello Controincisione al })Unto più basso, resezio11e co.sta~e~ tam}Jonaim,e nto, 1d(I'enaig"gio. Mi.croscopicamente il lriquido saniguigno contiene molti l e11cociti, streptoc01ccl1i sta·fi•l ococchi. La can11ula es-p10II'atrice, dunqu·e, attra:ver,so là cavi.tà a cetsuale eira anrivata nel polmone ed ivi a,·eva foer]to un vaso ch'e1 pe1r la mancata possil'>ilità di retrazi001e .del polmone non si era chi11 ~o. ·
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SEZIONE PRATCCA
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Affinchè 1'attecchim.ento abbia luogo e sia d11revole, è nece.ssa!io che il materiale provenga da lln individuo della stessa specie di quello eh.e lo riceve. Ciò crea una gravissima difficoltà qualora ~i vogliano aprplic~Te a ll'11omo queste ricer che: di.fa tti bisogner·ebbe innes.tare frammenti di g la11dole umane, tratte. da indiYidt1i giovani e sani, req11isito che jn pratica riesce qJ1asi inattual)ile. Q11alcl1e espe rin1ento in tal sen~o, per a ltro, · è .stato fatto _: .c osi il chirurgo R . .~Iil.hsam _ha reso noti. tre interv.enti. qel genere," compiuti con· b11 on esito. I
AGAZIONI. Ringiovanimento 1 ' Dopo 11t1merost esp.erimenti, il prof. Steinach di ' ' ienna annunzia di aver trovato lln metodo scientifico, app.ltcabile· all'uomo, per realizzare l'ideale di Fal1st. ' Egli raggiunge lo scopo ' ·m ediante la legatt1ra o. l a :vesezi.on.e dei va.si de.fer:enti, oppure mediante i raggi X opport11namente dosati.
** * clell 'elisir di
La ricerca lun ga vita ap.passiona da tem.p o l 'uma·nità. A 1Jarte i rnezzj igienici (.sobrietà, attività fisica,_ clifesa contro le infezioni, ecc.), i quali .. J_Ja difficoltà è istata vinta d allo Steinach, in sono a.d azione trop])O blanda e t1·opr>o a nocp1 a11'to che egli si limita a stim olare le g·landina, si è t·entato di ricorrere a mezzi che di·dole genitali o g o11adi d ello stesso soggetto su r·ammo speci,fici, r~11tati o vantati come più e ni opera. efficaci. 1 L a deferentectomia alla ql1aJ.e egli preva Co·s ì ~letsc hnikoff aveva suggerito i bacilli • lentemente ricorre - venn·e introdotta n.el 1894 bt1lgari, perchè trovò cl1e e&si abbo11rC1 an·o nel ' .cJ.n. Lennancler, di Up.sala, per la c11ra dell 'iper latte aciclo, il qt1ale è llsat~ larg·amente nella trofta pro~taticc1. (corne. su ccedaneo 1d e•lla ca, terra classica clei centenari, la Bu·l1g·aria . • strazione ·e della ·legat11ra del cordone .s.'JermaDa pit1 !)arti si è rivolta l'attenzione a lle tico, che a vevano cag·iona.t9 tanti .di·sast.ri). I n gland ole ge11itali. Falliti i tentativi alla Br.ow11 seg· 1~jto essa venne modificata .e fJer fezi.onata. Séq11ard m·ediante le iniezioni1 di estratti. te.sticla H elfe1'ich , d a H arriso·n , d.a, I snard'i (cli Vercolari (forse perchè il 1}r ~s11nto 01·mone t esticoce.Ili); ma ben· -nresto es~a ceclette il po.sto alla lare è moJ to labile), s i è rico:r5o ai. trapianti e . prostatectomia. innesti di glandole genitali in toto od in fram• inenti. l\Ioltc ricercl1e sono state com·p iute siCon n on poca: sorpr esa, venne os-servato che alcuni in1dividui op erati di deferentectomia mi- , lenziosamente, i11 qu esto campo , da s tl1 diosi italiani (1o ha cl or1rmentato F errannini ·s11lla glioravano in modo inarcatissimo e sembraya- . no ringiovani ti, ciò ch e non poteva mettersi Rifvr1nu "fll f'di ca ), firi·n a che, lo scor so a nno, in rapp orto con i·l sol-0 em endamento dei diSergio Vo.rono,ff ann11nziò: in modo clam oroso, • stn rbi pro.statici. · i. s11.oi esperim·en1i. ':ll 28° r.ongresso fran!c.ese di chi rt1 rgia. In q11·esti ultimi anni le c:t.eferentecio·m ie 1s ono ' state eseg·uite in ·discreto i1umer10 negli Sta.t i " Le ricerche d el Voro11òff sono state eiseg11ite l1ella St~tzione ftsiologicà clel Colleigio di Fra n-. ·uniti. d'Ameri.ca e·d an.che n1ell.a Svizzera, a ~copo · di :profil a·ssi socia le, in· specie sugli stu,.eia, a ~) artil"e clal 1916, su circa 120 ovini, qi1as i pra tori; m.a si dovette smettere l'intervento tutti ma,schi (1nonto11i e b ecchi). Trapianti in toto ·e in11esti di grof:si e piccoli framm enti di p er,chè .si o,sservò 1!1 .perisiis tenza o il r.a fforzam er1to dei poteri sess11a li, con aggravamento 1e.sticolo vennero ·praticati sotto la c11 te, nel dei vizì .c he si voleva no correg·gere ! })eritoneo e specialm ente nelle borse di a nimali i111.eri o castrati, giovani, adultj e vecchi, co n. Qt1esti risl1ltati 6i spi egano oggi, a lla luce 1is11ltati 11otevoli: nei vecchi si ebbe an m·e nt:-i cl elle nt1merose ricerche ie,tologich e di Steinach del vigore !:re11era le, ritoTn o dei car.atteri se.sese.g uit.e su i topi .= esse 'l1l'ovano che, occlt1de·n , . suali secondari~ risveglio della p otenza co·t311nd o o r eseoan çlo i. vasi. d·eferenrti, il tessuto gerdi, ecc. Gli es8rni. ii:;tologici . eseguiti da Betmina tivo, il qual e n on p11ò :più f11nzio11are, déteret· e com11n.irati alla Socii>té de Biologie, gen.era, ma che in compen so la glandola inter- . ; ljfoYano ch e · j,l t esst1to g ern1ir1ativo d ege11ern .'• Btiziale (o « ·d ellJ. pubertà », come lo Steinach ma che invece 9•e·rsi.ste. iI t ess11to i11ter.stiziale: preferisce chiarriarla) ,entra in prolifi cazione ecl jn iperattiyit à . ·r1ur·sto elabora l a secrezione interna dalla q11aJe dipendo110 i caratt.erj sessu ali ,s econdari ed Anche in1 alcuni progtatectomizzati si: è visto . ' all n ql1ale ~i a ltrib11isce l'attitudine a ravvi1111 mi gliorame~to generale notevolissimo; si è vare tl1tte l·e · funzioni organiche·; la « glandola voluto spiegarl amrr1ettendo che si s ia deterinterstiziale » persiste in. specie al la ,periferia mi.11a t<"t, in -es~s i, 11na ferita O~)eratoria d ei dedei tra pian ti e. innesti. fer e11ti, con occlooion e con sec.t1tiva .
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TL POLICLINICO
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ap1)licf1ziu11i Jelle rire1·cl1e e. delle ve~at1Jralirr1e11te il 1no11do dei vecchi è stato d11fe cli Steinacl1 so110 già s tate fatte all'uomo: 1 1ne1~so a rumpre; ' ma lo Stein.aich ha decisaper es:. R: Lichten.stei-11 ' di Vienna riférisce su 1nente scoraggiate Je spera11ze folli. 26 jnterv.enti, de.ì qt1ali 18 su vecchi e 8 su uoE gli ha ora esposto oo illl1strato le Sl1e espe1nini maturi e Sll gi-0vani affetti da senilità rie11ze e. le s11e conceiioni iri un vo111me dal tiprecoee. I risultati fnrono. sero~)re tar.divi: si tolo· twr_nma11te •< Ring·iovanim'ent.o n , che fa risono fatti ' attenidere l)er.fino . ·5 1ne·si~ m·a in m olti scontro a quello del Voronoff. Ci riserviamo di casi avr·ebbero del sorprenclenae: le ca1·atterileggerlo ed eventualmea1te di commentarlo 6tiche della senilità sarébbero lentame11te scom- . quan.do e.i sarà pervenuto. parse (così l'indebo,l imento <lella forza muscoSarebbe desiderabile cl1e in Italia, ove già lare e d elle facoìtà ment!lli, i11 .speci·e delJ·a memolt0 ,fil era fatto in ql1e sto ca.rnpò, le ricerche fo·ss·ero a1acren1e11,t e ri!)rese, così ai scopi scienmoria, la rigidezza articolare; la pelle secca e vizza, ecc.; si sarebbero ripris tinate le funzioni 1jfici, come nell' event11alità di qualche applisessuali). R esta a vede:i;e quale par·te abbia la cazion,e pr:l.tica. Lo scetticismo, tropr;>o naturale, non deve indurre al disinteresse. s ugge sitione in tali lnanife.stazioni 1e, ·se· mai • 7 fossero effettive., qt1ale d1trata esse avra11no. L . \ ERNEY. Inv.ece cli f.seg·uire il µiccolo intervento chiI~DIC.L\.ZIO~I BIBLIOGRAFICHE. rurgjco sui deferenti, si è anche tentato di apSTt..INACH. 1-erjilngung du rch experimentell e }Jlicare' i raggi X: ciò non- ·deve sorpte11•dere, N eu b.ildunç1 · d e•r alte rriden Pubertatsdrilse. poich è ll S~t.t i11 do·~ i i1o·n eccessiv·e i ragig i :{ . ' . Be·r lino, 1920, · J 1uliulS Sp,r ingier, e1ditor•e. distrllg'g·nno 'il tesst1to germinativo, ma rispetI .. I CHTENSTERN. Bc1·lin er Klin. Woclie11s., 18 ottano qt1 ello intel'stizi a le. Com'è noto, anche i tobre 1920. • :\lUHS.\1'iI. Dcutsclie .·Jtl ecliz . W och ens .. 22 lt1raggi \': sono stati a!)plicati per la steri.lizza. gli.o 1920. zio11e de.i delinquer1ti ·e ·dei tarati: essi si di' TORONOFF. ~' ivr,P.. Étud.e des 1n.oyens de relever . mostran10. in grado di soppr.i mer·e la potentia l' énergie 'Vi tal e ~t · cle prolong er ln vie. Pagen.e randi, senza ledete · quella coe1t1zdi. rigi, 1920. Be1·nard Grasset. editore. DEJACE. L es greffes tPsticulaires. Le Scalpel, :\f ella do11na, l'oper·a zione che corrispo11de 25 settemtire· 1920. · a)la· resezione e alla legatt1ra dei ,,asi gcleTlie Journal. of tlie An1eric. Med. Assoc .. 11 set' renti, ,i)raticata .Bull1e tt1be, è molto ·più gra:ve te1nbre 1920. (Corrispo11denza da B·erlino). .4'1n:e l'ican 31 edici ne, agosto 1920. (Editorial). ehe nel] 'uomo. Non resterebbe che applicare i rngg·i X p·enetranti, ciò .che viene. già fatto . ' ' I . per la cura · delle in·etrorragie, clei fibromiOPUBBLICAZIONI . PERVENUTECI. mi, ecc.. ,. senz.a iperò c11.e abbiano a ·r e.gistrarsi FRANCHINI F. e 1:-.AL?vIIERI G. G. Locali,z .zazione di ri_s11ltati stra·ordinari nei rigu.aiI'di del Tingiro.proiettile nel mioca rdio col rnetodo radioplastioo. vanimento ... . D ~l resto l' a'?rpl1èazione dei rag- Bologna, 1920. . gi X è a11cora allo stt1dio. Cuzzr A. La radioterapia profond.a in gi1cecologia. Co.n viene consid.erare che. i be11efizi co11se- • - ~Iilano, 19:?0. . gt1iti dall'in.dividl10, mercè gli· i·nterv~nti sug.A.RMENGAno. l.1c.s i ·n àioatbons 'tliér(vpeut~ques d.es geriti da Steinach, vanno .a scapito della speeau.r dr> Cauteret.s. (2e éd.) . - Paris, A. :àlaloine cie, poiç1hè la ·facoltà riprodl1ttiva :rimane per& fils, 1920. dtlta: perciò con'Viene andaT cauti per questa t 'JIAB.~R J. J~a deola.ra.oiou obl-igatori.a de la tuberia. ou.iosis. - ' 1a1encta, 1920. . PETROS:tJ LLI ·F 1LIPPO. .~u,l tìpo respi·r a.to1'io della Le incliçazioni all'intervento sar·e bbero 1date donna dura1ite , la olororwrcosi. Milano, 1920in specie dalla fieQilit à precoce; in secondo lu<?l)E 1PASCALIR FRA~CESCO. Cons·iderazlo-ni oliniohe go clalla sen~lità fisiologica non troppo ayan.~ u cinque ca.~i ài ani ·rul tari. Lece~. 1920. zata, in cui, esista ancora: la l')Ossibilità di u11a llRANCA:TI .A . Influenza e.qfira 'o febbre: da pappareaztone cla parte della glandola endocrina ed ta0i. (C'.,.onferenza). - Siracu·s a, 1919. i11 cui siano da esolud·ere malattie organicJie J1"ASANI VoLARELLI F. Ricerche sperihnental i s-u-lle gravi, ingt1qribili. Ne.i giovani converrebbe..... li·1 nodifioazi.on i i.~to-patol ogiclle della n1 uoosa nie1nitarsi ad un intervento unilaterale-, per no11 . tra le prodotte d-ci iu ie:ion i di a.rgirina. -~-Siena, 1920.. t"tnnie11tare la facoltà riproduttrice. ~-\l cu ne
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Sord it<i · un1llaterale da n1 orbo JI i.kul,icz p8euàoleuoe'nt ico. - Bologna, 1920.
SAMAJA
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È pl'obabile cr1e questo nuovo cam:Jo di ii-
c-erch e offra qua lche interesse effettivo.
L'.4 merican Jil.edici·n.e afferma. addirittura che . se ne parla come di una ~lle più im·u ortanti scoperte dei nostri .tempi !
NINO .
I"IO:.\"~LLO e
di
Ez10. Psiconevrosi di guerra. e piccole cause e1notitve. Pesaro, 1920.
DE
L1s1
FoscARINI
terapeutica. del lat-
l..,ORINALDESI RILVI0. suii··a:::io·n e
te e delle .sostanze proteiniche introdotte per via paraenterioa . - ~apoli, 1920.
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SEZIONE PRAl'ICA
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APPUNTI DI MEDICI N·A PRA1 ICA. 1
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CASI·S TI CA E TERA PIA. .
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Tubercolosi nei sifilitici. · Dopo una breve rassegr1a storica delle teorie intorno a questo n.rgu rt1e11to, Olive1·a (A:nales D epart. N acipnal de Hig iene, 4 ag·. 1910), Aegue ndo prjncipalment€ g~ studi del Se-rgen t, tratta d ella diagnosi differenziale per le due aff ezior1i e specialm e11te della tub.ercolosi e del terreno sifilitico acquisito od ereditanio , avendo di n1ira la prognooi e l a cura. Accenna a lla speçiificità delle due inf ezion j, alla s ifilide nello stadio' iniziale e nel periodo ~econdario come fattore .poderoso in·d~retto di predisposizionè a lla tubercolosi, a lla ri cettività n1orbo sa d egli eredo-luetici, alla infezione mista inie.sa non i11 senso as~luto . · Q11anto poi alla tubercolosi e· alla sifilide in forme associate n el polmo11e, l'Autore distiingue' due varietà p1·inc ipa li :. · ~ · 1° .Sifilide J:>Olmonale nei tubercolosi; 'z;> T11bercolosi po]monale nei ·sifilitici . · . All "inizio dell'infezione 111etica l a tub ercolosi U"s11me un andamento t·apido: nel periodo ~econdario della lues ,Produce intensa crescent~ ·'Prostrazione, a11einia, tosse. Trattata opport11namente p11ò arrestar.si nelJa sua evoluzione. Nel p eriodo terziario ia con1paJ\Sa della t1Jbercolosi è più freq11ente: riveste la forma fibrosa, torpida, apiretica: esistono quasi sen1pre alter azion·i -pupillari, aòrtlti, che g uidano· ad istituire t1n trattamento appropriato. L 'infezione 111eti ca çompromette graveme11te la res iste11za. organica di un tubercoloso: l'Autore richiama l'attenzion e sul terreno, st1l cruale l a sifili1de agisç:e, sul g.r ad.o .d ell·e alterazi0ni t11hercolar1 e sull'o p1p nrt11nj tà della cuta
l 4a, menti-e st. iniziava la convale.sce~a, -l enta, 1na continua . ~L\lla 1~ .setti1nana la · paziente si trovava a dieta comp1eta, alla 28a aveva g uadagnato quasi 8 kg. ,d i p es.o éd alla 33a lascia va l' ospedale il) p.erfetto stato di salute. L e co11dizioni n1entali , erano J.10i>mali, non vi e·l'a. l)'e rdita di mem o~·ia, nè cefal ea : occhi norma li, gli arti non mostravano nè rigidità, nè. aumento di r ifl essi. Tre m esi dopo essa · P'oteva acct1dire alle farçiende domesti1 ch~ in ,er.f etta effi cienza. · In o~rti peri.o·di lo stato rd ella !_>aziente e1ra . stato rit.enuto disperato; qualche. miglioramen to n ei sintomi era stato ott~nt1to con la pun .t ura lombare, a cui l'A. ·con siglia di ricorrere si~ternati cament e. Ness11na a lti-a cura era stata fatta, tniezion.e cli m orfina, p1e r . tra1vne qna1che. . sedare il d elirio.
~pecifica.
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Meningite tubercolare seguita da guarigione.
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Lo ,sp~ èialista ed i} pr:atico debbono per tale sintoma, che ·d·omin1a t.u tto il quadro dte lJa tu- .. bercolosi · Larjni;rea, a vere una ,s er1e di formu'l e o p1~ocessi a Loro disip·OIS!izion.e in quanto l ,effetto di ciascu no di essi .p.er lo più è transitorio. l }e Par1"el (J 01.lrria,l de5· Pl'aticiens, n. 37, 1920) li rad1una n·ei sett.e g·r1;1p1pi s-egu ~tt: 1'0 l nalazieni secclie d1 polV.eri cui siasi a~giunta dellà gomm.a a r abica ~·er fa:rl~ adenre a i t es.. uti: lVLorfi11a c1ox~ d:r ata ctg. 8 ctg. 4 Cocaina C<l oridra ta gr. 5 Gomma arabica ovvero: • • Ortof orrn1 o . Diiodoformio ana gr. 5 Gomma .arabica
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p ol ·L' eriz~azioni:
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La cura della disfagia.. · nella tubercolosi laringe~
H. Barber (Brilish nied. Journ :, 1° maggi!) g1r . 1. 75 ~lento lo 1920) riferisce il caso ,di un a donn.a di 37 annì, Tint.u ra d '.e11càlypt11tS gr. 10 operata 1.2 ann i prima p er tubercolosi renale, e.o. 150 Al·cool a OOo e ricov.erata all'oso·edale <::on febbre. elevata, ' ..A.cquà distillata e.e. 300 cefalea, rigidità nella nuca e d egli arti, Ke~nig • ovve 1~0: presente, assopi m ento e talor.a in·q uietudine·. La febbr e si m a n tenne abl1astanza ~evata per Cloridrato di coc,aina ~ .run.a ctig. 50 .. Clori,drat.o di m orfina ) 13 settimane , con tino - r.emittente od intermittente, p11lsazioni m er10 di 1,)Q, irregolar·i: alla Cloridrato di adren a lin a al millesimo gr. 3 Glic,e rina pura nona settimana estremo grado di prostrazione, .} ana gr. 50 ..i\ cqt1a di lauro ceraso com.a, . d elirio. Alla q11arta s ettirn_an.a venne gr. 400 pl'aticata la pu:atura lombare. (ris con tran do si . ..\cqu a T81perto posi tivo. dei bacilli tub ercolari ) e ·r ipeovvero : • ctg·. 40 tuta a ltre tre voite. Clo.ridrato di m orfina gr. 3 Verso la 13a settimana l a temp eratura incoAntipirina • gr. 1-00 minciò a scend~r~ ~ raggiunse l a norma, sulla A e.qua \
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. [L POLI-CLINICO ~
l\iletterne tln cucchia in o in lln l)Olvetizza tore: queste polverizzazioni f;tanno l'inconveniente di: essere tos1siche, d·i portare all'a·n ores·sia e di avere un'azione pass1eggera. 3° ~ledicaz,ione locale con l'a~uto di un batuffolo di cotone intrt~ o di una ·1)re1)arazi.o·n·e cocainata o mentolata: o·r . . 1 Cloridrato ie1i cocainp. o I Alcool· gr. ~ , \ g1·: 10 -ovvero : Olto mentolato forte ai 1/ 10 aggit1n.gi gomma a .r abica . ·..
essere il bacillo del paratifo e lo streptococcus 'Piridans (quest"ultiroo probabilmente per affe zione secondaria) . In breve si, s viluppò nell'·ammal a.to·• una infiamma·zione delle· vie biliari, probabilmente in segn ito all'eliminazione dei ~acilli l)aratifici per la bile. Preesistevano d.ei calcoli ilrella cistifellea ed uno di es.si si inc11neò, provoc:!ndo la comparsa di ittero fio da~l'inizio cl·e~n·f erione act1ta, nel ·coledoco, dove fu trovato all'au topsia. Si susseg~iron o l a colang·ite SU".)1pL1-rata, la perjcol.anglte s11ppuratà, la necrosi 'ctel tesst1to ei::>atico vicino, la pe1'ien.J atite. Impro"v'vi.same11te sc'o mparvero l 'ittero e i fenom eni generali, essen.d osi for4° Stasi alla Bier con la co111pl'essione del'le 111.ata ttn ét fistola. in• segt1ito a perforazionè giugll'lari: tal.e pr.oce8SO dà risultati in.cpstanti della ci~tifelle a, ade.rente al duodeno. L'infee riesce fastidioso .e ·doloroso . al malato. zione generalie · o locale da paratifo, dt11·ata 5 5° A n estesià regionale cor1, una ini,e}i,orie · settiman·e, l)TOis trò talmente l e forze d·el ma.di cocain,cl a livelLo del .p unto ov·e il larin,g eo lato da provocare µn risveglio clel .p rocesso s upe.r iore perfora 1a .m~mb·rana tiroioidea, os- '1i·ssenteri00 latente, che sotto jl qua..dro cli nico di diarree ribelli ad og·n.i t_erapia portù sia al'l'm1ione del terzo inf·eriore con i dt1e a. m orte il malato. nel corso di 6 .settiman e. terzi .siup.e.rioir t di q11esta men1.br.ana, ~d 8 m.rrt. All'acme della malattia il :paziente presentò all' indietro del g·rande .oorno dell'osso i·oide: galatto.s·uria alin1,entare int,ensa (4-6 gr. s'u 1.0 l 'aigo è aff-01n1dato ·per ~m . 1.5 cir1ca e se è toccato il n1ervo il• malato accusa v ivo dolore· grammi) e glicosuria (fino a 1.6 %); .la galattosuria: ~i ridusse a valori insignificanti a ll'orecch.io ed alla g-dla; allora si inietta un · (1-18 gr. ) e ]a g·licosu·ria scomparve dopo ~om e .e. .di una ·sol11zion1e all'uno •p er c.e.nto. par~i l'ittero .e la febJ)re. La durata d.ell'a naJ.gesi-a va,·ia da una m ezL 'A . .attribuisce galattosuria e glicosuria alz'or.a a 4 giorni. J l'effetto çombinato clei Q.11e fatt0ri: . intossica6·~ Distruziorie del nervo laringeo· con l'a lcool : la tecn1ca è la stessa cieq metod.o p1re- zione del fegato e stasi biliare. In contrasto con la glicos11ria ~ col reperto necrospoipico di c.eden t.e; l)rtlò bastare l'alcool ad 80° legg,e.r un '.atrofia inci·p iente del pancreas, _la .p rova m .ente cocai1n ato. s ,e ne iniettano 1-2 e.e. adrènalinica di Lovvi (midriasi, quando in inQuesto pr.ocesso ha ~ .suo attivo n-um1er()si era tanto diminuita da non 9oter prod11rre il ' successi ·e merita di e.sser diffus o. clilcltator 7Ji1pil.lae coll 'i.c;tillazione sulla con7° Ne·vrotornlia del l,aringeo. superiore. ' giuntiva di i1n a g·occia di adrenalina) riuscì • lVIetodi da non u1sar ei: negativ.a . Ciò si pllò spie.gare ammettendo che .. • 1° L e cure so.lforose; 9 la lesione ·del pancreas era di tro.p po poca 2° Il soggiorno stille rive del ~are; · · ei1tità, oppure che l'eccitabilità 1del sim.p atico ~ 3° L e 1ipetute catlstìcazioni con agenti chiera tanto diminuita da ·n·on poter produrre il 1nici.l\10NTELEON€. riflesso. (All'autopsia si constatò atrofia delle caps11le surrenali). 1
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Contributo alla patologia e clinica dell'infezione paratiflca.
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L' A. R. Bauer, Wien. Klin. Woclienschrift, i1. 27, 1920), riferisce di t1n t1omo di 33 an.n i, • Yen11to a morte dopo un lungo period-o di malattia, che d.ai sintomi clinici e dal reperto anato·m -O-patologico si può ricostruire cp.sì: L 'individ110 iera da tempo affetto da dissente• ria latente, provocata da un ceppo dissenterico atossico (t1lc~re tipiche nel crasso, ;a.g glutinazione). Le ulcerazioni d:Lssente·rich-e dell 'intestino costituirono probabilmente la via d'entrata ,er dei g·ermi che ·p rovocarono una malattia ac11ta a tiJpo setticemico. Dal .sang·ue si isol a rono questi germi che si di"I~ostrarono
PoL. .
Nevriti e radicoliti della febbre tifoide. ' . · J. Euzifèr1e e J. ì\largarot. (La Presse ~tédicule, 17 genr1aio 1920) distinguono /orme sensitive e sensitivo-motrici. , 1° Le• for1ne sensitive, le più rare, sono ra1)preserutate da ip·e.r estesie dolor·ose, pe1· soil ito tardive, specialmente a oa1rico delle estremità. ti.egli arti, i n particolar m·odo· degli a:Iluci. e dalle nevralgie e. anestesie dolorose (meralgia . pa.r etica). 2° Le f orme sensitivo-m.ot1"ici possono essere diffuse o l ocalizzate. Le prime col;piscono speci·a lment.e gli arti inferiori d11.rante la conva. ~
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lesc.eriza, si accompaignano a impotenza iun- babile o che i plas1nodi dive11tino, -c ol te·r ilpo, zio,naile con rubolizione ·d.ei rifleJssi 1ro~e·i, achilchinino-resistenti, o che il n1edicamen.to, per la lei e. plantari e a mo dificazion.i e1ettl'iche. Abisua azio-n e irr.it!l.llte ,s ia meno facilmen.t e asis.ortu.almente l'esito è la guarigio_n e. Gli AA. col- . bito nell 'intesti.n·o. È importante, nei casi crolegano qu,esti lf enomeni a processii di ra.dicOllite nici, 'il trattam.ento intensivo e. precoc<e delle per la frequente .distribuzione .raidicolare e per . ricadute. l'abituale bi1ateralità · de1i ·distt1r:tbi. 4° L'arsenico è utile nella conva1escenza Le forma sensitivo-motrici localizzate al te·re do·p o lo stadi.o acuto d e.ll,a febbre emogl.obiritorio n1-0to.r e o se!ll&itiv;o d'un neir vo perif.e'fico purica, jn cui .sembrano vantaggios·e le inie...sono più . sie mp licei. Colpisico·n o 1spe1ci alim.einte il zion i ·d i 914 (una -0 .d ue); l'antimonio non ha cubitale· e lo sçiatiéo IPOpliteo e.sterno. . a lcuna utilità per la cura; Gli .~A. attribuisoo110 tutte queste form-e al L 'esame. m.i,cro·sco·p ico non va limitato élJd un • bacillo d·el tifo e alle sue tos•sin:e. soJo preparato, ma ripetuto fir etru.ente·m ente CESETTI • nel deoonso di un attacco regol.an.do su di esso • • .la cura. Il trattamento .della malaria. 1
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L. esperienza iatta per lungo tempo nell'Africa orientale porta 'vV·. S. Da.,vson (B ritisli rried. J u11,r1ial, l 0 ,mag·gio 1920) .a lle conclusioni
seguenti: / 1° Ogni a1nn1al1ato ha 1e sue particolarità e quindi J..a cura d.eve essere nettamente 1ndivid t1al·e; 1 2° .Salvo il caso di vomiti incoercibili, e i1elle complicazioni cerebrali, l 'A. ritiene che il t.:11i11i11u debba so1n·r ninistrarsi soltanto per boe' . ca, e che le iniezioni oottooutaneie od endom.u sc~la1·i sia110 sempre ·contro.i ndi·cate; negli stadi acuti sono invee.e utili i clisteri alti, e le. iniezioni endov.en.c)tse, La s~erilisatio 11iagna ò una pura il1 usione. 3'° Dare ahl'i·n izio u11 purgante (calo·m eJano o blu di m.eti.1en.e) ed aJ più pr·esto il ·chinino (cloridrato) a dosi di 60 çlg r. ogni tre ore, fino ad un massimo di g. 2.70; si dev·e. r:aggi un,geire lo scopo di ot.ten ere· i1 ro·n zìo d€1gli oreccl1i. Le do1si eroiche. (g. 1,20-1,80) non S0110 più effi.aaci ed han11.o l 'inconv.eni,ente di .p ro.v ocare il vomit~; è n101to dubbio 1se pos1.50J10 assorbirsi pili di 60 cg. in 2-3 ore. Il pazi,e nte de·ve bèr:e moJta ' acqua, lim.onate, ecc., .mia non deve prenderre cibo durante l'accesso e per 1divers·e ore d-0po la def.erv·escenza. , l)i solito tale trattamento è s1uJfi,c.i en.t e : in prese11za di' sp.leno·m egalia dolo.r~sà., ciò ·Che è spesso causa di vomito, l'A. raccon1and.a l'applicazi-011e di plaster sulla :negione ed iJ d·eclibito sul lato sinistro. Le maggi.ori difficoJtà ·si incontrano neJ oasi crani.ci, nei quali si d·ev.e sopratutto mirare ·ad ottenere un a11111esnto di resistenz·a d·eJl'organismo del p.azie11te; secondo le 01s s erva.z:io.n i deJ.l'A. ai1cbe il chinino fal1i·sce se il pazii1ente ~iman1 e i1ell'ambiente inietto, mentre e1~,so te•n ,d.e a migliDif'are .an1Cl1.e senza 111edicine, in Un ambiente 1 salubre. È in11tile, 1 durante lf; tregue, contirrt1are a sommi11istrare chinino, in qualsiasi dose, ·sia terape11tica, sia -profilattica, poichè è pro1
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Recidive ,di malaria e luce solare. Se ne occ,u pa F. I . . euz (l\llilnchn. Aled. Woclienschr., n. 24, 1920). L' ascen·sion·e ~)l'ima verile della ·curva malari·ca è in special modo consegue11z,a c.lelil' a1l ta tempe r.atura esterna edella luce solare., che provocano · un.a molti1JlicarziolJ.'lle dei pa:rassiti. V. Draga, provo.can.d? in antichi ma~arioi un'ip.ertermia per rinezzo , di i11iez'ioni ·di latte, vide inanire·stair:si .dopo ·10-14 gi·orni una recidiva di malaria. B·ein·h ard ha otte1111to lo stesso rist1ltato median.t e ir.rad~a zioni con luce solare artificiale (usando s1)eciaJn1ente raggi ultra-violletti). Più ·che il ·Caloi;e influirebbe ·la luce sotlare s1111a determinazione delle recidive. I gametoic iti mala.rici reagiscono con l a moltiplicaiiion.e all'irraidiazione solare;' ciò r.a~presenta. un !fenomeno ·di adattamento· dei plasmodi, all'epoca del ·volo degli • 1
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Casi cli malaria senza tumore di milza. I
R. 'offe.n 1bacher. (Berl. Ii.lin. Wochenschr·ift~ n. 21, 1920), rife1i.~ce ·due casi di malaria, nei q11a1j n-è con la p·a lp1azjon1e, nè con la pe:rioossione, fu possiibi.I.e di·m ostrare un ing.rossan1ento deila milza. In tutti e due i ç,a.,s i si riscontrairono n.elJ. ·sang·ue i ·paraissiti del1a terz·a:na; Jn malaria · avev.a durat o due m'.e si. L'assenza del tumore di milza l"ende molto· diffi.cile la di.aig·nosi, specie nei ca.si a decorso ati,p ico. 1
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So.n o rimasti disponibili alcuni esemplari (estratti dal" Policlinico ,J - Sezione Medica) d·~lleseguenti . monografie: , A. MuRRI, Def medici futuri (L. 2.50); C. EcoNoMo, Sull'encefalite letargica (L. 5) Coloro· che desiderano averne copie, mandinc la relativa cartolina-vaglia all'Amministrazione..
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IL POLICLINICO
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POSTA DEGLI ABBON~TI. \
(1216) Al· dott. G. d. P., .Salerno: ,, 1° Caduta d,ei capelli. - Nella febbre di (12r4) Contagiositcì del.Z'utetrite· blenorragica; l\1alta, n:e i paratifi a d·ecor-so p.rolungat6 o piut- . • in rapporto al matr'imonio·. - AJ.l 1a bb. ·nume . tosto gr.avi, si può avere, come- nel tifo la r·o 11180: · , I . .. caduta d~i capelli.' Eccezionalmei1te si ar~·iva La c-o·n tag·tosità ..di un,'·uret ri.te pt1ò e.ssei r e dialla calvizie completa.: d'ordfnario . , anche n·ei • most·rata in modo .. sicurò solo m.e,diante l'·esae.asi niei quali ,il feriotneno giun,ge .aid .estremi me micI1oscò1p ico ·d·eù·l :essu·dato' 1urieitr'arre· raclimiti, i capelli tornano quasi oom.p letamente n·ello 1spa.Zio ·d ì. pochi inesi. -co.l to .di reitame·n te ·e dei .fi'lam enrti emessi con ' ·ie orin.e. , 2° Infezioni de,l tipo · tifoso e gastroenteriti , · La ·presenza di cel.l uJ.e, id i p.u:s .c1è.po.n e per la . cteterminate da bact: . coli.· - Se 11 bact. coli, ~ -eontagiosità d·e'l proG·esso anc.h e quando ~n{)n sj· per sè, possa essere. ·causa . di infezio.n i tifosirise onti· anq ~onoeooc:hi. . mili non è an.cora .ohtarito n1epp11re. dalla mo• d~rna l·ette1r atura. Tutta l a · casistica pubblica' Di regola, .se non vi' è ess·Udat.o nell'u.retra ta .sull' arg1C>mento si pr·e~ta a facili critiche e a.nteriore (goccia yisibile al me1ato, oppu.r e rac. ' a forte ·s ospetto. Basterà rico.rda:r-e le varietà colta . cofil\Primendo l'a;sia dal-l'indietro in adj germi che stanno tra ·i.I tifo e il coli, devanti) ,e le prlimie -0r1ne· 0ontengon10 filamenti, -guesti d·eri'Va;no· dall'urietra po·sterio r e o. dalla scritte . daii 1vaPi ricercatori, ·p er oonclu·Ciliere, che in catsi .pa-rticolari, . neppl1re il dfato hactepros.tata (filame-nti ad uncinetto). · . ' Q11a:ndo i filamenti nio n co.n.tengonò pt1.s nè · riologico è ·suggello sufficiente · a conclusioni decise. gonio.co. c .chi e si v·ogiria e1Ssffl'i e · ben · siìCuri .c· h e la · • " • ' Più ·tlifncile il quesito se il ·bact. coli p11ò fa.se ,contagiois~ del pro.cesso sia terminata, si e.ss~re Jpier sè lai -causa di gastroenteriti acit.te -p.u ò ric.o;r re•r e· aliLe oo~ì ·d·et~.e i 1stillazio.n i pr·o vo... febbrtli o non.. , catrici cli nitrato ·di argento, le .quali so9liono \ J irl: generale mettere in ev·id·en,za -ì1 ·go.n ocooco E,ss.o è l'o·Stpi'ie . abituale dell'intestin·o, e n-0n l -se anco.r a esiste. è germ e capa.ce· di prov6aare· la fo!I'mazione di Cl,g1gllltinin·e, utlizz•a bili ne.Ila diaignosttca cliniO·cÒO!rr.e infin.e e.s·a mina.re il materiale .emesso I ·1 ca; s.i 1S ipuntano qt1indi 1e .armi più p.o t·enti di dalla p:rostata d'òp.o rCO·Uv.e,ni-ente massaggiò di -questa .peT· accertarsi che n-0,n contenga :g,01r10riiceroa, e la question.e rimane per necessità insoluta. ·' ~oc-C'hi o c.eJ.lul e di. l)·ll•S. V. MONTESANO. ~ella mon·ografia ·di ,S chattmu.ller sul tifo addomi-niaìe .e sui 'Paiatifi troverà .indieazio.n i bi' . ' \ (1215) p1··ov0r dei -tre bicchieri. - All'abbonabliog~afiche. t. p. .. . to n . 12-051 .( : . I Si prefe,r i.sce fare la pnov.ai •d,ei tr.e bioc.h i.eri ·.. (1217) . Tra'ttati di microscopia e bacteriolologia. ·_ Al d.o tt. F. C., abb-0n. 10959: .al mattin•O, oppur.e d-0po ffi•Olte· Oir .ei· d.a che l'~n . . f ermo non . ha ·Orinato, allo .scopo di. avere a · Non 'conosco un untco m)a nu:ale . che rispGinda di~o.sizione peir i relatirvi esami tin·a notevolB· ' ai requisiti ·da 1ei vo:luti. , • . q:uantità di .o ri.ne e di oonsegu e\n .z a un'a mag- . Consig·li1amo - ·don'fie, manu ali di ibacteriolo"'gio.r e quan.t ità d.i essudato eventualm1ente sulgta': De .Blasi (nel Man,u ale dell'Igienista del la'. m11c10.sa l1retrale dt1r.ante 'iJ. period·o di l'I-:Celli), Abel-Irisinna (edit. ~1eber, P.alernzo), il . . -po.so. Dopte.r (edito ·da Bailljère), il Besson (edito da 1 È c:hiar.o · che ·s e· n.eJ·l'uiI' et:r:i~e posteri~r~ lt'e.sBai1lière), op;;.>ure Muir e Ritchie (Man:ual of stid,a to .n on. è atbbo·nda~te,· lft ~·i:\~a urina lo Bacte riology, ~dito ,d a Fro~·, Hodder e trascina S:eéo ·Coimpletamente é1 1et urine emess.e, Stoughton, Lo,n•d ra). , · di: po.i sono· privai ·di filamenti. Quando in·v ece T.avo1è utili .e indi:oazioni brevi . troveirà nel -eisso e in grande quantità, una .p arte ~uò. talLe labo·ratoire du praticien di P. Ga·s toux (Poivolta rirverr sarrsi in vesci~a e venire emesso .con nat ·e.d., Parigi); come Manuale di t~cnic.a isto1e !llltiim.e porzioni di u 1rine. loo-i1ca è ottimo qt1ello dello S-cbmorl (tra.d. Co.sì p.ure con. le t1lttme· o·r ine si può emette'fe A1~llll.o) , e.dito tlall 'Unione Tipografica Editrice -del materi·ale prostati.oo, sprèmuto dalla pro.. Torinese. staJta e.on le contrazioni finaJ.i, allo stesso moclo Per le 'u·r~n€ contSigliamo il Reale, e l'atlan-co.n cui il rnateria:l•ei stessò può v·enir fuori dll• 'te di Rie·d er, editi da V.allardi. • rante gli ·sfoirzi delJ.a defecazione. Il Dadldi e il Siliyestrini in breive contengor10 I filamenti a tonna di uncinetto, di virgoquant'o di labo~at~rio 1può essere utile al 1ne·1a;ecc., sono in gene:rale di oil'i·gine prestati.ca. t. P· V. l\10NTESAN0. • dico pratico. , t
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CENNI BIBLIOGRAFICI
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sul cuore e sui vaJSi, ecc.), sull·a secrezione del (N~n si recen•iscono che i libri pervenuti in dono alla Redazione) naso, sulla l~ringe e gli otrgani della r·espira. zione. , • G. BILANCIONI . . S. CITELLr: '[rattato di oto-rino-laringoiatria. ' S{e1neioloyia e diagnostica, patologia e te ~ . <.:i. KILJ,tAN : Die .'3c1iive belaryngoskopie und r~.pia. - Torino, Unione Tip. Ed. Torinese, ili re praktisch,e Verivertung. - Berlin-Wien, • 1920, un volume di pag·. xyr-893, con figure Urban un1d Schwarzenberg,. 1920, un vol. di e 4 tavole a cclori. - L . 60. pag. 77, con fi.g. e tavole a colori.• L'A. ebbe lo sco;po di concentrare in un voDa molti anni i laringoiatri si ~rano rivolti l11me di mole modesta - che fa parte della . a risolv.ere i'l problema della cl'utoscopia, cioè i1t1ova collezione di manuali di medicina - le · della , vi&ion-e .dir.e tta d·ella :cavità -J.a·ringea, conoscenze .di çlinica e di patologia vera·m ente per .avérvi facil~ a<lito s·pecie durante .g li atti importanti, è 1ji tenersi all'altezza del mera- 'op~r.a.tivi~ viglioso sviluppo raggiunto dalla scienza e id.alLo specchio del Garcia, sem1Jli._ce e meravila pratiea dell'oto-rino-laringoiatria. Ne è· deglioso, non bastavà più all~ nuove · esigenze rivato .11n trattato di clinica associata alla della chirurgia ir1tralaringea. Il Killian, dopo patolo~ia con impronta for-s'anco tropipo peruna serie di tentativi su oi ei di altri è riuscito ' sonal€, .c on assoluta e.scl11sione di tt1tto ciò che a risolvere feljcemente un tal pòmpito m edìanè superfluo e i11gombrante. te la laringoscopia in sospensione; ora da lui perfezionata nello strume11tari-0 e nella te-cniNel denso volume sono svolte la semeiologia, la clinica, la patologia e la parte operaca. Yleµiante questo ingegno.so metoclo si pu tiva, unite a richiami di anatomia e fisiologja ·iavorarei .con tra;nqt1illità e sièurezza nie1la c'a vità laringea, come il ginecologo ope.ra in atti a facilitare la comprensione;' n.on mancano capitoli n11ovi, corrie quello sU·i rapporti , lln cavo uterino. tra rino1-ogia ·e sistema ipofis'arioJ n è di,f ettano La mo,n ografia a cui accenniamo· reca apopportuhi consigli circa gli str11m.enti da prepu,n to g·li ultimi progressi del metodo; il susferirsi. sidio di n11merose figure in nero e a colori X. aggiunge ·çhiarezza al lavoro. R. LEIDLER: Ohrenlieilkunde filr den Prakt·i· G. B. schen A rzt. - Berlin-\v"ien, Urban und . . R. CRL-CHET e R. 1\louLINIER: L e mal des av iaSch\varzenberg, 1920, 1 voJ. in-8, di pag. 278, te·urs, ses ccLitses et ses remèdes. - Paris, con figure. Baillière, 1920, ·1Jag·. 96. Piccolo manuaìe cledicato esclusivamente al. Dal 191.1 ·Cruche.t e l\1oulinier fecero notare le malattie dell'orecchio, scritto con senso di ch e i fe.n omeni del male degli aviato,1·i, consii)raticità, utilè ,e semplice. derati nel'l a lor() forma abituale e. attenuata, L 'A., ~he · appartiene alla ottima scuola di . ' 7 sono clei fenomeni fisiol,ogiçi, non hanno n ul' i8(l')rta, ·direta d all 'Alexander, ha super.ate . . la ·di morb'aso. I l i)rovarli, qt1ando sl vola ad con op"!)ortuna cura le ,dtfficoltà di una espoa lta quota, n on clepone pe.r una tara fi sica o sizione .s uccinta .di complessi ar.gomenti, come qu.elli çhe <:;oncernono la fìsio,p atologia del- per una diminuzione della, per.s~nalità psichica; la loro osservazion.e da i:>arte di chi li sente. l'orecchio .interno. Quale IJ.)rimo avviam.ento attesta anzi t1na viva · intelligen za, UI.l~ granall'etologia p11ò dirsi 11n manualetto com1)leto. de per·s picacia d'imipreis sioni, 11na git1sta coG. BILA~CIONI . noscenza di .sè. Non tt1tti sono capaci di perP. J. ~II~K: Physiologie d er Ob ern Luftivege. cepirli,' e poichè n on esistono che raramente - Leipziig, Vogel, 192-0, lln vol. tn·-8, di patutti insieme neIIo st8$S-O · individ11~, si comgine 150 .oon figure. prend·e co~e possano passare ino~ervati a un · .\nche n ei trattati l)iù moderni e completi ra1Diclo esame . • <li .f1si.olog1a 11.m ana vie1ne tra•s curata l'espiosi.Gli AA. si i;ndu·g iano stilla tensione arterio:zione del cap,itolo relativo ·a1le prime vie resa, fenomeno capit.al1e da studiare in questi 1 spiratorie; così che si giunge di sio lito allo · piloti; in essa si può trovare una delle ca.u se studio dehla p.ato.logia del naso ·e deJ..La faringe prin~i11iaJi del i11ale. dell'aviatore. Altre sono imprepairati. date dalla fatica, cla] freddo, dallo sforzo men· Ovvia a qu esto in.conv eniente questo 1'ibr.etto, tale , dall 'emozione , d.a liesioni oto-rino-faringee, dall a velocità e da.I ve11t0, dfilla ins.tiffi- .. che si legge co1l massini.o. interesse, tanti sono i dati im·port.anti 1n esso raccolti. cienz.a renale, . dai disttrrbi , digestivi, dalla. asten·ia cardjaca. Specia1Jm1ent.e not€voli i 'ea'PitoJ:i sui rift-e.s si nasali (così, ad esempio, il paragrafo sull'inIn un ultimo capitolo si parla dell'igi-ene dell'aviatore e delle controinQieazi(Jni al volo. fluenza 1del·l' o1'fattorio ·~rulla respj,r azione, degli G. B . stìm oli Sl11la l)ituitaria e il l&o riper:cuiotersi 1
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·NELLA VITA PRO jj-, E S SI ON AL E.,
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Del Sindacato medico.
ooa11izzazioni .
Da Napoli, cla Fireuze, d~ Bologna giu ng1on0 c·i1·00Jari annt1.nzta11ti la c'òstituz'i,on€ di sez.ioni di que~ Si.n dacato medico, la cui nec1e s~ità fu affermata n1el C-0.n gre.sso F eider.ale 1degli Ordini d·ei :Ji edici n.el m1a,g gio 1~19. L'idea per maturansi , ha dovuto essere inpubata oltre un anno ma la lentezza della incub-azione p.a' . re non garantisça un org·anismo vivo e · vitale. Pl·ima ancora della. costituzione del Sindacato si manifestan10 lotte e t.endenze, che llOn depongono 1p er ~no spirito di discipli11a degli stes.si iniziatori e per t1na esatta coscienza di quelli che dovrebbero essere g·li sco.p i dell'or. . ganizz.azi oin e.. La l,e ttera ciroo,J:arei .p artita d.a Firenze, a firma d·el dottor Fati,c·h i, è u110 sq-t1illo di battaglia contro il bolscevism o. Q~u ella di Bolo·g n ~ c.o.st~ tuisce una adesione de·cisa ai progr.ammi ed alle fina.Iità d el partito estremo, tanto .che il costit11endo Sindacato Emiliano :Wledico ha fatto se11z'altro adesion& alla Camera Confederale del La\'Or o. I co:llelgh i di Napoli dichiarrun10 inveoe di vo1e11si man tenere 'l o1n ta·n i da ogni in·g1eire·n z1a p,o:. lit·ica, ·fino · a quando J1.on vi siano c9stre.t t i dagli eve11 ti. Tre c.ostituzioni adunq11e di Sezione, tre direttiv-e d.iverse. T al i clisf.ormità, anz.i contrasti di metodi , d~ progr.ammi e di in clif izzi ·no11 si confanno all 'ld1eia deil Sindacato, .e .n on gli conferiscon<:· omogeneità ed eif,ficienza. Se 1e1 Se zi 0111i cJ1 s s u,c c.ess iv a!n e,11 te si a.11 - · dra11no costitu e11do e LaboJ'1€1rann10 u~ . prop 11~1o manifeso politico, la Babèlie sa1~à perfetta ed il Sindacato l\l edico no11 sarà mai. E tanto men,o ,sa,rà se 1€ singole Sezjo.11i ·si riter·ran110 arbitre di asso cia'I'si a,d a ltre _istit11zio11i loca'li sia p ol·i tiche che e·c on.omiche. Il Comi·t ato ese.cutivo provviool'io d el costitt1en·do Sinda·cato Emiliano M:eid ico, come. si è d1etto,, si · è agigregat.o-- ·a l1la Cai:n eria del Lavoro di Bologna, net ct1i , locali ha fissata la stia &ede. L'adesione è chiara . ed esplicita, senza riserve e seinz.a sottinte.si. N·ell1a letter.a c.icrcolare è scritto: « Vogliamo parteci.t)are co.g'li opefl'lai Pangloss. aJJ1e battagli·e d el lavoro .ed a cce ttiamo fin da ora tutte l·e p o.ss.ibil.i conseg'uenze di questa Doveri m'orali degli abbonati: no t ra attitud.ine ». aiutare Il periodico a auperare le gravi difticottà de1 dopo· L~ nortata di q.u esta diohi~razione è tro11po guerra ; pertanto : diffonderlo tra i colleght, facendolo conoacere ed apprez· notev~Je perchè non clebba essere discussa. zare ; ,A · 1 Q11alcuno ha in sin11ato che questo atteggiaprovvedere al pagamento della quota dovuta a 11 mm1n • mento di sub ordinazione dei medici alle or- · 1trazione, senza farai sollecitare. ~
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operaie sia l'effetto di una prece cuipazione e di una .p au·r a. Cre<len·<!o alla inl ll1i11enza ,d·ella r ivoluziòne con la con segt1ente clittatura prol·ela.Ti:a, i inedici vorrebbero essere a posto in·grazian.dos.i il nruovo· padrone. Ciò è tro,pp.o vile pte r,chè sia p1o ssibile. · E 1r i.p ug.na creder.e ad una .s·p ecie di abelI'razione , ·di' masochismo mo, . ra;J.e per cui elen1e11ti ·umanamente più evoluti so·ggi acçiono volontariamente alle .stranezze ed aJle violenze di elementi più .bas'&i., 1Certo r1esce· poco .compre·n sibi le. che una Sezio1n1e di un S1nd·acato· ·di Lavor atori in.t ellettuali faccia ades•ion-e .ad una Ca.mera del Lavoro, qn a11do altri Sindaca ti operai, i f·e!'rovieri ed i lavoi-atori del mare, tengon'o a:lla lor o indipe11denza e nom h3illn10 mai v·olu to ade·r ire alla Confederazione. Gener1al1e del Lavoro. Più plausibile sarebbe la ·ipotesi che i colleghi di Bologna .abbiano avuta l'intenzion.e di entrat~e heJle Organiz'Zazioni o·peraie per fare · opera di' 'moderazione e di persuasione. La i1tossa ·sarebbe abile, ·Se non ·fo.s se prematura. Gli operai diffi·dano ancora degli elementi .intellettuali, che essi i•d•entificano ancora oo,n la borghesiai. Per il momento· eS6i si .sentono ancora troppo crorti, sono ai1cora trop1p o infatuati ";>e·r cedere a chicchessia la clirezibne del loro movimento. _.\.Ilo .stato id ei tatti .a n1oi norn r.esta ,c he costit~ire il .S.i nda:catio i\tied·ioo senza pl'egiudiziaJi, sénz.a adesioni pre'Ventiv.e. · Le Sezioni dlf3vono .esseTe costituite còn •t1n criterio un:Lco, co11 t11n ·p ro,gria·m ma nnico . Do.po · aver.e -costitl1jto H.rruesto ·oro-anism1 0, che rSiarà tanto più 'POI::> tente quanto 1più sarà concor.de. .e disciplinatv, si dec.iderà dell'orientame·n to che esso dovrà pre11.dere. La. nostra concoraia e la no.stra disc.iplina non sarà unifo,r mità o rin·unzia di idee e ·di principi, ;ma solo a;d1esione temporanea alle direttive ed ai sistemi indicati rdalla maggioranza. Questa concordia e questa dis.ciplina ci saranno certam·enit e ·1>iù confalient1 e m·eno ·gravi d·ella s11bor,d in azione e della_ .sogo·ezione da altre associazioni di elementi, la ~l1i elevazione è nel desiderio ·di tutti i medici~ ma che sono ancora lontani da noi per ct1lt11ra e per 1ed11cazione. 1
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Cronaca del movimento professionale.
distribuisce L. lù,000 di sussidi, e ciò può fare • gr<lzie a.I suo ingente capitale, che ammonta a quaai mezzo mili<>ne. Comitato per la Federazione Italiana fra Medici in«Aggiungasi che un ramo da non Illolto costi• fortunisti. tt1ito della Societù, pure con tenue contributo non D<l parecchi Sanitari di varie regioni è partita superant.e le· L. 30, accorda una. (liaria di ma latl'idea di raccogliere i :Nledici infortunisti in una tia di L. 5, al giorno a l sociv che si rendesse inaFederazione che tuteli gli interessi morali e mabile al lavoro, e fino a 120 diarie all'anno. Auteriali: individuali e collettivi, dei suoi soci. Un mentaudo il co11tributo, proporzionaln1ente aumenComitato sorto a Torino, ha raccolto questa idea ta la diaria. Infì:ue la Socie~\ dispone di un fone preso l'iniZiativa di costituire delle Sezioni reùo per bor se di studio a falvore dei figli dei megionali che · si uniscane in una Federazione ~a dici e soci, di L. 730 cadauna, e di un capitale zionale. accantonato che J)resto a'rrà un'altra destinat!one In una circolare di.ramata dal Comitato si acdi previdenza. _ cenna ai seguenti scopi della. Fede.razione : «Con tutto qu<)sto la Società è poco conosciuL'l, ·a) alla necessità di preparare un contratto ed oggidì raccoglie pochi soci. Possibile ehe i sa- . ' d'impiego cl1e assicuri al Medico una retribuzion~ nitari non sentano quale interesse abbiauo a Jardecorosa per le sue prestazioni, che regoli le nor-· , tecipare alla detta forma · di Jlrevidenza? ». me della sua assunzione e del suo licenziamento. che fissi l'orario del suo la\OTO ed t1n periodo òi \ ferie; ltlSPOSTE A QUESITI E ADOMANDE. b) al bisognò di creare un elenco di infortunisti scelt~ con particolari criteri di competenza , (8507) A.pert111·a di farmacia. - Dott. A. B. da di dignità professionale e tecnica, ai quali doni. - Per poter aprire la farrnacia cooperativa • vrebbero essere affidati gl'incarichi peritali in ma occorre che il .soòalizio che la istituisce sia eretto teria d'infortunistica; in. ente morale. :Non si deve, poi, sorpassare il e) al legittin10 desiderio che la voce dei Menumero delle farma cie spettanti al Comune. dici infortunisti intervenga nella discussione e re(8308) Stab·ilità. - Dott. L. da B. ~I. - Nel dazione delle misure legislative che rigl}ardano calcolare il biennio occorrente per lo acquistç> della gl 'infortuni: ~tabilità si tien conto del periodo di interinato d) all'opportunità che i Medici infortunisti precedente a l c-0nc:o1'so. ln tal senso si è pronunvengano tenuti al corrente del movimento seientiziata più volte ed in modo non equil'oco la giufico che concerne l'infortunistica possibil mente risprudenza del Co11siglio di Stato. Ella compir~ inediante .una loro pubblicazione o con quegli .n Iil biennio il• 15 luglio 1921 n1a non potrit es~ere tri mezzi eh~ si riterranno più idonei. disdettato oltre . il 15 aprile 19~1. Appena ultimat.e le pratiche che s i stanno svol(8510) Lioeri~ia111 erito di 'ltri interino. - Dott. A. gendo con l\1edici infortunisti di altre città per , P . da L. - P'el licenziamento di un medico intela fondazione di Sezioni regionali, sarà convoeatn rino oon sono prestabiliti ·termini . Bisognerà aver l'Assemblea degli aderenti, per la di1Scussione èd iiguardo a quanto è stato all'uopo stabilito nelapprovazione dello Statuto. l'atto di assunzione in servizio . . Le adesioni, accompagna te da una tassa provvi' soria d'is~rizione di lire oinq11,e, dovranno essere (8511) AmòuZa torli rn ed ico-ch i·r urgiç·i: - àonsiglieinviate all'indirizzo : F ed e1;.azione jq-a lJ!edici I nre 001nunale - Medico condotto. - Dottore F. N. fortuni sti presso l'<;Jrdine dei M edici' - Via d ei da P. - Per mettere in esercizio un istituto di -~fille, 16 - T,orino. 1 eura medico-chirurgica ~ pagamento o gratuito bi- , sogna ottenere l'autorizzazione del Prefetto, senLa Societ à di M. S. fra m edici- chirurghi tito il ìviedico provinciale ed il Con·s iglio provinI • • di Lomba rdia . ciale di Sanità. Contravvenend9 à tale dis1)Qsizione si incorre nella penale di lire 500. · Il presidente rlella suddetta Società , dott. RuIl Consigliere comunale non l)UÒ essere nominato sconi, ha. diramata la seguente circolare, che rimedico condotto. produciamo a titolo d'incitamento e di esempio alla classe medica italiana : (8513) Pen,si.ont. - Dott. A. B. da C. - L'intc-~ «Credo di fare opeFa buona e socialmente utile gran1ento dell3 pen siÒne deve avvenire quale che richiamando l'attenzione dei colleghi sanitari su sia il numero de~li ar1ni di servizio p,resta t i, puruna Società che ha 11 torto di non essere conochè trtli da matura re il diritto secondo il regolasciuta quanto dovrebbe, e quindi non apprezzata n1ento. Il periodo n ti le per la ·pensione com una I~ quanto meriterebbe. È la Società <li Mutuo Soc- dev·e essere prestato integralmente alla dipe11denza corso fra i Medici e Chirurghi di Lombardia. della nmmirii.ç;trn?.ione locale e non presso a ltri avente sede in J\.1ilano, Foro Bonaparte, 61. E ssa, enti .sia percbè in tal caso mancherebbe il versa' costituita da qua.si -0ttant'anni, ha per iscopo, mento del complemento del contributo, sia percbè codesto Comune ~ rimt1nerebbe il sànitario per un con un tenuissimo contributo annuale del sanitaservizio non .ad e ·so prestato. Il testo del ca pito- ' rio iscritto, di accordare sussidi al socio, alla vedova ed agli orfani minorenni, quando si trovino ' lato - non acce1tna del resto, nemmeno lontaEa.... in condizioni di&igiate : e inf.a tti ogni anno. su 1nente, a tnle possibilità. · Doctx>r J USTITIA. r~co più di un c-entinaio di soci che essa cont.'l . •
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CONDOTTE E '€ÒNGORSI. •
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O·i v·ico Osped«le. V'ittor,io Emanuele II. - A tutto il 20 novembre 1920 ·concorso per titoli ad Anat:omo-Patologo; !Orde L. 6000, con qua,ttro aumenti quinquennali di L. 500. Chiedere copia avviso di con-corso. SAGLIANO MICCA (Novwra): - Condotta; L. 4600 più L. 500 per "tlff. sa11. _Scad. 10 novembre. . SA~ MICHELE DEL QUARTO (Venez·l a). Condotta; ·L . 6000 ~ Inde:J?.nitlt cavallo r.J. 1800; di uff. san. L. 400 ;. di malaria L . 800; alloggio. Scad. 10 nov. TERNI (Perugia). - Due co\J.dotte rurali; :ti. 6000 fino a ' 1500 poveri; add'i zionale e indennità ca valcatura. Scadenza .,, 15 dicembre. VALDAGNO• <Vioe·n za) . - A tutto So novembre due condotte; L. 6.000 per. residenza, oltre indennità . <1i caro-vivere. Condotte libere. Indennità di li-:re 1000 per i primi 1000 pove.ri; p~r maggior nt11nero L., 200 ogni 100 poveri. Indennità cavallo a autoveicolo L . 1800. A richiesta ~rà inviato av·viso di concorso. "\rENEZXA·. S pedaie 0 'itvil(3 . · -) ' Quil. ttro al u ti nelle ~ ' Div~sioni 1\!Iediche I e III, n-ella· Divisione ChiDivisione Dermosifì.lopa.ticft; lire ruTgica e . nella .. 4800 lorde. -Titoli. ed es.ami. Nomina e oonferm~l biennali. Documenti al Pl'otocollo éleil' Ospedale non . piu· tardi <relle ore 17 del 30 . novembre. Sei·vizio ' qua<:lrienn\a le in ospeda li, cliniche t1niveFsitarie <> concl·otte; b:t11rea .da 6 a nITTi, salvo per gli assi~ • ~-te.nti effetti'1i nell Ospedale Civile di Venezia. (~hiedere l'annunzio alh,1 Segre't eria del Consiglio .cl'amn1inistrazioné. • · SPEZIA·. -
ltOMA. Mi11istero della Marina. - È aperto il concori;:o per, esame alla nomina 'di 20 tenenti medici in s~rv izio attivo perm~nente. Potranno · prendere parte al concorso: 1° i te.. nenti e sottotenenti medici di complerpento della R. ~!.Carina; 2° i .tenenti e· sottotenenti medici di complemento del R. Esercito; 3°· i medici civili; questi ultimi non .dovrannp aver superato l'.età di 30 anni· alla da~ di chius11ra del concorso. _ · 'L 'esame a'T.rà ,It1ogo in Roma il 1° dicembre del cor~nte anno e sa-rà rostenuto in base ai ·programmi approva ti con çlecreto ministeriale 11 ot·wbre J 920. · · . Gli esarni.n andi saranno çlassifica.ti distintamente,' a seconda ch,e provengano &lgli ·ufficiali di · complemento della ~. l\1arina, da quelli del ~· Esercito·, oppt1ré ùa medici civili. La nomina sarà • .i conferita prima a t11tti . i medici di complemento tlella R. ~farina riusciti idonei, poi a quelli di complemento del R. Esercito éd infin~ ai medici · ci"'Jili, restando sempre il 'numero complessivo nei lin1iti stabiliti dalla ptesente notifica~ione. , , I.-o stipendio iniziale è di L. 4800, computando~i in questo gli .anni di studio in b{lse àll'art. 3 dol R. decreto n . 2079, del . 2 n·o vembre 1919,_ cui - deve agg,iungersi l'indennità professionale in' ·lire 1500 e J'ind€rtnità caro-vi~eri. Le competenzé quindi dei tenenti medici, senza comprenderv~ · il caro-viveri, ~.ranno di IJ. 63UO e per quelli provenienti dagli ufficiali di compleme~to del R. , Esercito · e della R. Marina, sarà purè tenuto conto . Cercansi 11er ospedale militare di FIUME alcuni degli ànni' dì servizio, prestati dur3:nte Jta guer'ra ' medici per servizio di assistenza medico--chirurcome ufficia li, per il con-Bèguiménto dell'aumento gica. Stipendio f.;. 1900. nette mensili, .oppure liquàdrie.nnale di L . 800. , r~ 75() più razione viveri ~l .alloggio. Indirizzare ·Considerando cl1e rtel . quadro organi.$ il r uolo · ·richieste, a.ccoJ;ppagnate da *noo di titoli, indi' dei capitani · medici è cli 105, mentre queJlo d~i cando data di I.aure~ e l'eventuale grado .avuto . -- tenenti è "di 30, si p11ò fin d 'oxa presumere che( i .sotto le· armi, alla Direzione Ospedale Militare: tt·nenti, i qnali conseguiranno la· r1omina né1. preIleggei1~,a Italiana · del . C~rnaro - ~iume d'Italia. sente conco!so, . potran110, purche idonei, òttenere · Meaico-chirurgo trentacinquen:pe, pratico condotla .p romozione i capita.oo .d opo tre anni dJ. grado. ta. ospedali, assumerebbe interinato lung·o Italia J...e domande d'ammtssione saranno inviate fino setten.11rionalé;· preferibilmente provincia Mantova a tutto il 15 novembre 1920. al Ministero della . o Verona. Scri,-ei'e: ..ilrnaJ.do · Pozzi, via Sist~na :Ylarina (Ispettorato di Sanit,à ). \ • n. 20 - Roma. Per l'ammissione al . concoi·so ' l'aspirante farà Medico stJ.~aniero, laureato in · Italia, CO!l c-0no• vervenire al Ministero i documenti non oltre il scenze di lingue, . cerca i·n terinato Qd occ11pazione • 15 nove.mbrè 1920. . " · . adatta. Rivolgersi ': Alatri, Roma, via Arco ·de' Copie delle istruzioni -con progra n1mi po.t ranno Ginnasi, n. 23. . essere richieste <tlle D1reziont degli Osue(Jali Pl;'in1'1edico 11 anni laur~a , buoni .tit-0li ospedalieri cipali ~lilitari Afarittimi (Spezia, Napoli, Vene• e di servizì in conclotte, cerca interinato, supzia; Taranto, La l\1addalena, Pola e Sebenico), - - Dott. Oourrier, Supp-0rtico L-Opez, 32, o·vvero all'Ispettorat-o cli' Sit.n ità al Ministero della_ 11lenza. • Napoli. l\llarina. ~1edico· con titoli, prevalentèmente chirurgo, con CUPRAMONTANA (Anoon,a). Cl11rlll~gQ medie.o , dieci 1a n·n i di pratica ospedaliera, cerca buon in- , direttore del Civico Os11edale: a t11tto 25 novemterinato in Comune poss?,bi I.mente con Ospedale. bre. I~a condotta è per ì soli poveri. 1,. 13,000 lorScrivere : Giacomo Panfili, Via S. Venanzio, 37 de, oltre. indennità caro-viveri e T.i. 1000 se uff. Roma. , sa11. Per la ·cura degli abb-ienti si adott€rà come Diff·ide e boioottagg·i . ta"riffa massima delle visite la tariffa minima staNuove diffide: Pausola . e Tolentino ~Macerata); bilita dall'O. d. ~1. con i 1 l'ibasso del 50 %. .LiConsorzio Crodo (Novara); Candelara (Pesaro); re 2400 per rimbo-rso spese e.a.vale.;, r~sta in fa Crescentino (Novara). . coltà del Co1nuue di\ provvedere· direttamente il Re1·oea. di diffide : Anrona. tnezz-0 di tr.a$po1·t0. Servizio entro 30 giorni. • •• I
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NOTIZIE DIVERSE.
Il Congresso italiano di Ostetticia • ven11e iru:1ugurato il 24 ottobre, nell'aula della CliIl XXVI Congresso nazionale di Medicina interna. nica ~:Iedica ·d ella R. Università di PaYia, presenti Il primo Congresso che l:a Società di ~1edicina. numei·osi scienzfa1fi cli tutte le parti d'Italia e i interna tiene a Ro:p.la dopo la pace ha già assicu1•appresentanti delle autorità. rat.o i1 suo st1ccesso. Vi partecipano tutte quante Prese J)er primo la parola l'asseSSOl'e a ll'igiene,.. le Sc~1ole mediche italiane. Hanno aderito, oltre clott . . Boni, il quale recò ai Congressisti ì il salutoi più ·d istinti n~edic1 i11terni ita liani, numerosi colben;1t1rugale della citt.adinanza pavese, ricordand~ Jeghi <lelle· l)l'Ovincie Tedehte. S'inauguTerà, come le glori.ose tradizioni dell'Ateneo ticinese e in speabbiamo già ann11nziato, nei locali della R. Clinica cial modo della Clinica ostetrica, di cui ricorre e n1eclica <li Roma il 9 novembre, alle 9.30, presenti si .festeggia il centenario. lf:\ ....\.tl tori tà . Segt1ì il prof. Pestal-0zza, J?residente della SoI la,rori dt1reranno fino al giorno 12. cietà Italiana di Ostetr;icia e di Ginecologia; egli I temi ·all'ordine del giorno sono : Giuffrè e Frusalutò i convent1ti ed i soci, ricordando oon mestegoni, Asma }?ronchiale; .~:Iorescbi è ~rrata, Lin:. ed affettuose ·parole i co1upia.nti prof. Gamberini,. fogran11lomatosi ed una rivista critica di Sisto prof. Cazzani ->e dott. Muggia,. 1 sulla ElettTocardiografia. . Il isen. Mangiag.alli, in rappresentanza del Mi• _ I còngressiti, i quali de''pno acquistare . pnima , nistro della P. I . e dell'Istituto Lom·b ardo di Scien-· clel 5 iaovembre i biglietti speciali per Roma, sono ze e Lettere, no11chè d-egli Istituti Clinici di perautorizzati a. Yiaggia·r e nei giorni successivi, mefezionamento di l\Iilano, dopo sin<!ere parole di diante esibizio11e dello speciale documento che ri- . om:aggio e d?augurlo, rende conto dell:'interessaproduciamo in fondo e che viene rilasciato dalla n1ento del Go\erno perchè la fusione della Facolsegreteria del C-0ngresso. · · tà ~ledica di Pavia con gli Istituti di perfeziona...i\l Congresso possono· prendere parte tutti i mèmento milanesi possa presto dirsi un fatto oom. dici italiani (<-111che i non soci) i. crivendosi mepi11to, cosiechè ricevano novello incremento. e vidiante invio della ·quota di L. 25 al segretario de1 gore l'attiTitil. è l'efficaeia di entrambe le istitll• • Congresoo, !)l'Of. G. Sabati11i, R. Clinica Medica, Zl0111, \ Roma. Il prof. Berzol,a ri rese attestato cli omaggio ef,,e persone <li famiglia dei ooµgressi.sti che pad.i gratitl1di~e ai v.aloroSi docenti succedut~si sulghino la quota di T1. 15 sono a ·s similate a·i congres: la cattedra di ginecologia. di Pn"\ria. sjsti; nei r'ig·uardi delle riduzioni ferroviarie. . Il rettore, i:>rof. l\1onti, esaltò, quifià.i, il signifiPer gli alloggi, eoloro i quali non si sono precato del Congresso. ' notati direttamente presso .alberghi, troveranno al U11 dotto ed elaborato di-scorso fu pronunciat{) loro arrivo alla stazione di Roma, . presso l'ufficio cLt:tl prof. Emilio Alfieri, titola re dellèl ca.tt.edr-a _ Egli ripercorse, co11 sapienti interpretazi<>ni è con istituito dal Comitaro ordinatore, l'elenco de lle c-amere disponibili, pre~so case private o pensioru. armo'nioo svolgiment-o, tutto il corso· della storia . . In tal. modo tutti gli intervent1ti ha(l}Ilo possibilità secolare dell'arte e delle scienze ginecologiche, dai perio;di del loro empirismo primitivo a quelli deI di trovare alloggio. . maggiore sviluppo metodico e siste1natico. Tra tColoro i quali non abbiano avuto tempo d'iscritandosi poi di commemorare il centenario glorioso Tersi po.sso~o farlo direttan1ente presSQ_ 1a segreclella fondazione della Clinica ostetrica. pavese, il teria la mattina stessa dell'inaugurazione del Con11ro f. Alfieri .si diffuse a studiarne il rapido iri.gresso. cremento, analizzandone le ragioni e i fattori, fra Le stesse disposizio1U. valgono, per i Congressi i quali tiene il pTimo luogo l'opera di tanti illunazionali di chirurgia o di ·ortopedia, che si .ten~ri maestri, devoti no11 solo a lla ~ienza, ma angono contemporaneamente a quello di -medicina inche a lla patria. terna, nei locali della R :- Clinica. chirurgica e delIl III Congresso Italiano di :çadiologia --medica la R. Clinica ortopedi~ . è sta,to ìnaugurato il 28 ottobre nei loca.li del FERROVIE ·D ELLO STATO R. I stituto di• radiologia· ed elettrologia medica DlREZIONE GENERALE - SERVIZIO MCVI.MENTO E TRAFFICO. ·dJi Roma, con un discorso del prof. F. Ghilarducci Il Sig . . . . . . .. . . . munito di tessera di riconoed u110 del prof. V. ~!aragli.ano, a lla presenza de! scimento q_uale' partecipante- ai " Congressi Nazionali di sottosegretario di Stato alla P. I ..on. Rossi, di medicina inter11a, di chirurgia e di ortopedia ,, che saaltre · al1torità ..e di numerosi intervenuti. ranno te1luti in Roma dall'8 al 14 novembre 1920, e di I
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un biglietto spElciale di andata-ritorno per Roma, di cui Congresso internazionale di Medicina è Farmacia. il punto N . 256 del Bollettino Co1nmerciale N. 22 del1'8 set. militari. tembre (Riunione automobilistica autunnale e. convegno di bande musicali in Roma), acquistato prima del giorno Il Servizio sanitario dell'Es~rcito Belga orga6 novembre, è autorizz~to ad iniziare il,viaggio di ari.data nizza a Bruxell&S, per il mese di gil1gno 1921, un in giorno successivo a quello 4ell'acquisto. Congresso internazionale di piedicina e di farmaLa validità del biglietto r imane immutata e decorre _ cia militari. Sono invitati a parteciparvi tutti i dal giorno del rilascio risultante dal bollo della stazione medici e farmacisti appartenenti o che abbian<:> di distribuzione. a1)partenuto agli Eserciti dej Paesi alleati e neutri. Nel viaggio di andata la presente autorizzazione deve Chiusi i grandi avvenimenti che hanno sconvolto essere ésibita al :personala di controlleria unitamente al bigliet.to. . le~ ~azioni dar 1"914 al 1918, è interessante sintetizRoma, 28 ottobre 1920. ia re l'opera dei divèrsi Ser,•izi sanitari e compa. Il Capo del Servizio Movimento e Traffico
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IL POLICLINiCO
ral'li allo SCOPo di un migliorame:r;ito reciproco; è ànche utile di :fissare gli acquisti fatti dallà medicina militare durante la guerra, in modo da poterne conden.sare le lezioni per 1 .a. vvenire. I seguenti · temi sono sta.ti messi all'ordine del giorno: 1° Gl'insegnamenti della guerra nel trattamento delle fratture delle estremità.; . , 2'-' L-Otta antivenerea e lotta antitubercolal'e i1ell' Esercito ; , 8° Studio chimico e ,:fisiologico dei gas di combattimento; sequele della 101"0 azione sull'organismo ; importanza delle seqt1ele nella valutazione ' delle invalidità; 4° Organizzazione generale dei Servizi sanitari negli Eser~iti . Le iscrizioni al Co11gresso, le co·m unicazioni e le relazioni concernenti i vari temi, dovranno pervenire non oltre il 1° apI,'ile 1921 al Segretario ge-. nerale del Congresso, dott. Jt1les Voncken, Ospeclale l\!Iili1;.are di Liegi. Relazioni e .c-0II1t1·n icazioni · dovranno essere ncoom.p agna te da un succinto r:iJa.ssunto. 1
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L'inaugurazione ufficiale del rinnovato Ufficio' d'i• giene di Roma.
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dal Comune, viene. a costttuire ll'DO dei più vasti, complessi e co'm1)leti Uffici municipali d'igiene d'Europa. I · locali comprendono ,i seguenti uffici : Direzione e amn1ini.strazione · - Stufe di disinfezioni - Ba liatico e Gin~·Ologico - Farmacia cen.tr.ale - An1bulatorio profilattico ce11trale antitubercolare Am.bi;ilatori specializzati (naso, gola, orecchi, occhi, denti, malattie -celtiche) - Cure antimalariche - Gabipetto radiologico - Bagni di luce, elettrici, idroterapici - Gabinetto per esami chimicoclinici - Gabinétto per esami . di ' chimica industriale - Museo dida~tico con U!J-a grande sala per conferenze e proiezioni, munita çlell'apparecchio cinematografico. I servizi sono \tati dist_ribuiti nei locali jn modo o'rganico e razionale. Il .criterio scientifico pi·evalentè risponde alle più motlerne esperienze della scienza, concentrando tutti gli ·Sfo1·zi migliori a tutela delle generazioni nascenti, visto che un buo:qo sviluppo del l'infanzia è quanto di meglio si possa ottenere per andare incontro ad una .sana e sicura virilità. • Per _gli adulti le cure sono specialmente concentra.te nella lotta contro la tubercolosi e contro la sifilide. Il dott. Piperno ha :ceg~lato al Comune tt1tto il ricco 'arredamento del repa:rto odontoiatrico del valore di più di cinquantamila lire, che il Piperno ebbe in contracambio di sue speciali benemerenze dalla Croce Rossa Americana. Tt1tti i sanitari dell'Ufficio d'Igiene hn nno gareggiato in zelo, generosità • e disinteresse. Il rinnovato Ufficio d'lgrene onora il Com11ne di Roma . "
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Il 28 ottobre il sindaco Apolloni e la Giunta inaug·urarono ufficialmente gli ampli e magnifici loca.li del l'innovato Ufii~io d'Igiene in vi'a l\1erulana, all'angolo del viale M.a:nzoni. Parteciparono . alla . cerimonia i rappr.esentanti della Direzione Generale di Sanità, degli Ol?pedali riuniti, del l\1inistero per la istruzione, della Lega • I1er la l-0tta antitubercolare, della Croce Rossa e .... di molte altre istituzioni :Sanitarie e di beneficenNella triste lotta deg1i Albanesi contro Va1ona, za. Erano altresi presenti tutti i medic1 e gran })arte del persona.le sanitario subalterno dipenden- · occupata dall'Italia, il ca..Pitano med. dott. GRECO, che s 'era condotto eroicamente all'assalto, si sporte dal Comtme. Non vi furono ~discosi : non ne era . se da una finestra d€1 suo ospedaletto, facendo il caso. syentolare la bandiera: una fucilata lo colpi in Questo ampliato e rinnovato Ufficio centrale di ' . pieno petto e lo stese al St1olo. B. igiene, nel quale sono ·sta tè raccolte le sedi centrali di tutti i servizi sanitari ambt1fatori istituiti '
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Indice alfabetico per materie.
Acariasi del grano : epidemie da - Pag. 1273, 1275. ' Baot. doli causa di infezioni clel tipo tifoso e di ga·stroenteriti . . . •. Pag. 1292 Blenorragia: contàgio.~ità in rapporto al ina tri..monio . ~ . · · · · » 1292 Blenorragia: prova dei tre bicchieri . » 1292 Capelli: caduta. nelle malattie infettivo » 1292 . . Cronaca del movimento professionale . » 1295 Cutireazione alla tubercolina eseguita in 1000 casi d·i ma.latti.e oomun.i . . » ' 1267 Emorragia polmonare pericolosa, da puntura. esplorativa: intervento 'chirur- •· )) 12S6 gioo • • • • • • • • .• • )) 1290 Febbre tifoide: nevriti e radicoliti • FrattuTe dell'omero: cura mediante il )) 1276 quadrilater9 gessato • • • • • • 1
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Roma, 1920 • Tip.
Cartiere Centrali .
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MaLaria: recidiYe e luce solare • • Pag . .1291 )) 1291 Malaria senza tumore di milza . • )} 1291 Malaria: trattamento . . . . • Meningite tubercolare seguita da guarigione . . . . . . . . . , . · · )) 1289 Paratifi: contributo, alta patologia e cli)) 1290 nica • • • • • • • • • • Ringiovanimento? . . • • • • • • • )) 1287 » 1294 Sindia cato ~fed.ico : Del - • • • • • Tetano: forme cliniche e trattamento >) 1283 TuberooloSi cutanee: etio-patogenesi . . )) 1278 'l'ubercolosi laringea: cura della di1289 • • sfagia .\ . . . . . • 1289 Tubercolosi ~el sifilitici • • • • • • ~
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L. PozZI, ed. resp.
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Anno XXVII
Roma, 15 Novembre 1920
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Fase. 46
fondato dai professori :
GUIDO BACCELLI
FRANCESCO DURANTE
SEZIONg PRATICA REDATTORE CAPO: PROF.
VITTORIO ASCOLI
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SOMMARIO. Lavori originali: T . P ontano · Contributo alla conoscenza clinica e radiologica della sifilide polmonare. No&e pre.vef!tiv~ :_ P. F. Zuccola: Sulla. r eazione di.Sach s -Georgi. Osserv~zion1 chn1che: E-. Gallo: ~u d1 un caso d1 utero doppio ( h1loculato) con vagina dol>p1a . - T. L azzarini : Preseiltazione trasversale in due pruni p a re gemelle. - E. Bellan di : ?viancata caduta del moncone del cordone om bellicale. Lezioni : F. \.V. Mott: I sintomi inizi ali nelJe malattie midollari. 8un&i _e ~~e: SEMEIOTICA.: As coli e Fa gi.uoli : Prova della P,1tu1tr1!1a. - _J: S. Th1 emen : Una reazione s pecifica del1 anemia pern1c1osa. - TERAPIA : J. Lestel' U nger : L 1 impor ti;.nza terapeuti ca della tra sfusione sangui g na. A ecadem1e, Soeieta mediche, <:ongressi : V Cong resso internazionale di Chirurgia.
Appunti di medicina pratica: DIAGNOSTICA: Tabelle p er diagnosi
differenziale . - CASISTICA E TERAPIA : La scarlattin-a Cmaligna emorragica : Stimmate nei bambini predisposti alla t u oer col osi ossea e articolare - Le iniezioni di etere n ella cura della pertosse - Trattamento dei disturbi digestivi durante l'allatta m ento artificiale - Trattamento dell 'osteomielite acuta Cura :del1 ' emofilia infantile col siero m aterno. - POSTA DEGLI ABBONATI. :.._. CENNI BIBLIOGRAFICI. Nella vita professionale: Cronaca del movimento professionale. Medicioa s ociale. - Risposte a q uesiti e a doman de. - Condotte e concorsi. - Nomine, promozioni e onorificen ze .
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No&lzie diverse. Indice allabetico per materie.
E' vietata la riproduzione di lavori pubblicati nel POLICLINl"O e la pubblicazione di sunti di essi senza citarne la fonte. .
DlrHti di proprietà rlserva&I. -
_.- Memento ai ritardatari : ~!P~!~;:a:ft::1:d~!~an1:1~!1v~: Fe~:~~~t~ ~~~
liberata dall'Associazione della Stampa Scientifica Italiana (Sezione medica) ed imposta dal Decreto Ministeriale 30 giugno u. s., ad integrazione del prezzo (1° luglio-31 dicembre 1920) del rispettivo abbonamento. al '' POLICLINICO '', la cui misura è di: .. Per L. ,, ,, ·,, Si ran1menta che bollo da 5 centesimi,
l'Italia Per l'Estero S F R. I O - per ohi è associato alla sola Sezione Pratica; 12 ,, 15 id . id. alle Sezioni Pratica e Medica; 12 ,, 15 id. id . alle Sezioni Pratica e Chirurgica; 15 ,, 2 0 id . i d. a tutte e tre le Sezioni . la Cartolina-Vaglia, la quale (nel posto riservato al bollo dell'ufficio postale pagatore) deve essere munita di marca da va intestata alP Edit-0re del ' ' POLl.,LINICO": fav. LUIGI POZZI - Via ~lstina, N. 14 - ROJIA. . \
LAVORI ORIGINALI. !STIT'CTO DI CLINICA l\IIEDICA DELLA
R.
UNIVERSITÀ
DI R01\1A
cliretto dal prof.
VITTORIO ASCOLI .
Contributo alla conoscenza clinica e radiologica della sifilide polmonare per il ~rolf.
TOlv.CMASO PONTANO,
aiuto e docente.
La diagnosi di sifilide po1monare ha in ogni · te1npo presentato difficoltà gravi : n·egli albo.ri • dfll.a sifilogra:fia manca va l 'individualizzazione etiologica di molte m alattie polmonari, i metodi terape11tici erano ancora in embrione, la denominazion.e cc Phtisis a lue venerea» (1ì era l'esponente delle confuse _idee dei tempo. Quan-do le nozioni anatomo-patologiche e J( indagi11i bacteriologiche e serologi che, u tili per •
(1) FRANK J . P. De cur<tndis Ji o1n inis m orbiJ (Plitisis a lue vene rea ) . 1807.
differenziare tra di l o.r o le malattie .p olmonari ha.nno dato luce a ll'.esam e clinico, quando i mezzi curativi sono stati perfezionati, grandi passi son o stati fatti nella conoscenza della localizzazione d ella sifili de nei polmoni. ,..t\.nche ai nostri giorni però, a m.algrado dei prog·re.ssi incontrastati, le sindromi çlinicl1e deila sifili·d-e polmonare non sono circosc.ritte dentro barriere nette e delimitate. Il noto i;:>olim orfis.mo, che questa malattia ass11m.e n ell 'orga11i.smo t1ma n o·, è anch e :più spic_c nto n ella localizzazioni polmonari; l'anatomia patologica m odf3r1ta, in base alle caratteristiche i stologiche e a l reperto S'!)ecifìco parassitari10 (1), h.3t ·dimostrato eh.e [a sitfilid.e '!)11ò n ei p ol m oni .esser (;ausa delle più varie · lesior1i, d al tiipo ne•c1produttivo (gommois o) al tipo infiltrativ_o (b ron co:polmon i te), al tipo distrt1ttivo 1
(1)
P. _4_11.. pat. y patogr>1iica de· la sif. p1tl1Honar. - B.11.e-n·os Air.es , 1919. ELIAZADE
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TL POLICLINICO
(cavernoso), al tipo ecleroti.co (sclerois i -polmon are). Sintomi fisici comuni delle neoforma • zioni. delle infiltrazioni, delle sclerosi, dei pro cess i distruttivi cavernosi del polm one ne so110 l' esponen te clinico. . Un a diagri osi ·di sifilide polmonare .ai nostri gi o1·11i si fonda sui seguenti criteri: a ) Conoscenza del terreno sifilitico. b) Cont.emporanea esistenza di manifesta·zi o11i. sifilitiche. e) Pa.rticolari localizzazioni i1el l:l Olmo11e e re.13erti radiografici. . . d ) Criteri di esclusione. e) Criter1o curativo. La i1ozione del terreno sifilitico. ·è nozion.e. cl-i~ nica, costituita da elementi anamnestici ~d obbiettivi, ai quali recentemente si sono aggiunte le ri~ erche serologiche, adottate dalla pratica, della fissazione .del complemento (vVasserm.ann) • e della flocculazione (Saohs-Georgi). Conoscere però che un sogt5ett o è si.cµram-ente sifilitico, non vuol dire risolvere il problema della natura di una lesion·e polmonare, specialmente qu.ando si consid·e ri quanto la Ines è diffusa, quanto spesso anche nella luec curata , e specialm€nte mal 'c urata, persistono p er lln certo tempo le reazioni del si:ero -positivo . Il sifilitico inoltre "-nuò -uresentare e, ·seco_n do molti, anche pilì fr:equ.ént-emente degli altri, co1nun,i lesioni polmonari (prima fra tutte la tubercolosi polmonare), che in nul1a si distinguono, obbiettivamente e nel decorso, dalle lesioni sifilitiçh.e acute e croniche. Nei trattati e i1elle riviste più recenti si trova sempre ripetuto che la sifilide polmon,are assume d'or. dinario la. figura e ·i l decorso della tubercolosi pol'l1to11;are. Pi t1 significativo, per stabilire la natura sifilitica della lesione, è la contempo1·anea presenza di manifestazioni, che, per caratteri particolari, possono essere diagnosticate· come Iue · tiche. Alcune manifestazioni (Schnitzler) (1) come la laringite sifilitica, possono a,çquistare un valore decisivo. Per esperienza comune e dei sifilografi però, tali associa4ioni non sono frequenti e le .altre possono essere ingannatrici. I clinici, d'accordo cogli anatomo-.patologi, trovano che · la sifilide ha predilezioni di localizzazione: D·ei polmoni, le lesioni .sifilitiche, quancio esse siano localizzate, occupano le par.. ti medie polmonari, o .la base del polmone ver.: sn l'ilo; sogliono . essere unilaterali e prediligono il :polmone destr o. Ma questa predilezion e non h a r(3gole fisse; altri pro•cessi morbosi,
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acuti e cron1c1, possono insediarsi nell'ilo,. nella parte m edia, nella base del polmone, senza dire che la sifilide 'PUÒ. colpire, specie n elle fo.r me bronchiti.ch·e, bro~copneumonrche, sclerotiche, tlJtto un lobo, un ;p olmone intero, tutti e due · i po linoni in maniera difft1sa. .L'esame radiologico ha, secondo qualche autore, valore discriminativo, poichè esso offre caratteri differenziali t1tili; tutti i radiologi però osserva.no quanto spesso sia difficile tro' 'are note diffe.renziali con la tu1b.erco'losi polrnonar2. I caratteri radiologici della sifilide polmonare, per quanto è dato di ricav.are dalla s_carsa letter atura sull'argomento, nosso no 'così ' essieire ;riassu.n ti (1) : p.rediligie i v.rusi san• guigni e si diffonde secondo le diramazioni v.asali; tende a·d. invadere i lobi inferiori e medi, invade il uarenchim.a pol1m onare cominciando dall'ilo: quivi l'ombra è più d.ensa, diviene più tenue alla periferia. Le ombre non hanno ·relazione coi b~onchi, i bordi di -esse sono erosi; il polmone presenta un aspetto ·p icchietta to con tralci r adiali, ç~e sono dati 1d a tessuto connet.tivale den so. I~e fo.r me radiologiche sono distinte in ltn.a con addensamento localizzato, una con add.ensamento diffuso, una con sclerosi compatta. 1,ali criteri finora stabiliti sono, come \Si p11ò f~cilmente rilevare, troppo vaghi o difficili ad essere rìconosciuti e tn m olta parte insuffi cienti :-;>er una differenziazione da lesioni simili tubercolari. Talora, infatti, la diagno si ra·diologica volge alla tubercolosi .e solo il criterio curativo risolve il problema in fav ore della sifilide. Inv.ero non ancora la radiologia ha dato nel campo id.elle lo calizzazioni polm9nari della sifilid·e qi1anto essa · '.PUÒ d.are: an.che recenti trattati di radiologia, come .quello del 'Veil us.cito nel 1920, non dedicano n'er;>pure un ce11no a-Ila sifilide polmonare, altri come il manuale ottimo dell'Holmes and Ruggles del 1919 d·anno notizi.e vaghe ed insuffici.enti. Per la · differenziazione con processi tub ercolari soprat11tto con quelli avanzati e a carat' . tere distruttivo, la clinica possiede invece cr1teri di escùusione di grande importanza: trovare, ad ese.mpio, ripetutamente, con metodi di .arricchimento, 1'esame dell' eS)p~ttorato negativo, in una forma a''anzata di lesione p ollmonare sospetta, -p11ò e~sere criterio di grande valore per ·e sclu·dere · una lesione tubercolare e per sospattarne una luetica, specie se il terreno è dimostrato come sifilitico. In ,g enerale sn tali mezzi, di cui ciasyuno è 1
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(1) LISSER. Syph. of the lung. Amer. m.ed.
J ourn., marzo 1918, pag. 356. - \VATKINS. The Amer. J ourn. of Syphylis, ottobre 1917.
SCHNITZLER. "'1 ien med. Presse, n. 11, 1879 (citato da Beriel). (1)
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in sufficiente o fall a ce, di ct1i l 'insieme però costituisce una serie di elemeriti utili alla dia= g tiosi. il clinico poggia il suo or1antamen to pel' tentare · una cura specifica. In alcuni casi la terapia specifica è 1clecisiva: Beniamino Bell fin ·dal 1802 potè riferire un caso di guarigione di tisi avanzata col mercuJ'lto; sono cl a·ssic1 i .c:~: i di F·ou1 ni1er, dii Di eulafoy, di Pancritius (1), ecc., nei quali la terapi.a speciftca è stata il mezzo decisivo ·di accertam.ento; sono note le guarigioni di malati ricoverati in tubercolosari, nei quali l'esame dell'espetto:r;ato negativo e l'effetto della cura mercuriale hanno d·eciso della ·diagnosi con inestimabile vantaggio del malato. Nelle forme, invece, nelle quali gravi distruzioni del parenchima sono avvenute, o sostituzioni fibrose si sono stabilite, la terapia non -può acquistare valore decisivo, -e un miglioramento eventuale è criterio di giudizio troppo
giorno di tregua con senso di perfetto benessere, poi la febbre è ricominçi.ata mantenendo il primitivo ttpo. Nei primi giorni insorse lieve dolore nella fossa sottoclavicolare destra, dolore senza caratteri particola ri. che non disturbava la respirazione. nè in1pediva il sonno: il dolore n on aveva crisi di riacutizzazioni e ner-sistev.a coi medesimi caratteri sino .al momento di ingresso. Il paziente ha sopportato t11tti i suoi disturbi senza mettersi mai a letto. Da qualç.h·e tem.p,o , forse da un paio di settimane, il ipaziente ha tosse con modico espettorH.to . Me·n tre era al teatro due giorni prima de:ll,ingrestS0 ,1 fu ·colto da brividi intensi, ed un amico lo con·s igliò di r icorrer.e al Policli11ico. Nulla di notevole nell'a11amnesi remota. n elfacciale, ·da ç•u i il ipaziente fu colto il 1918_, mentre era in trincea sul Piave, e che fu giudicata « a frigore ». Nlla di notevole nell'anamnesi r·emota, nel1' anamnesi familiare. Nega ·malattie veneree, è bevitore e modico fumatore. Al suo ingr-esso in Clinica (11 marzo 1920) un primo esame oh biettivo dà: Scheletro regolare. nutrizione scaduta. GUte palli·da, non edemi, ma.Bse mt1scolari flaccid·e. Sulla cute ·degli arti inferiori macchie pigmentate di c·olor r osso vinos.o . esito di pregresse s111p1pu razioni. P . 96, R. 24, T. 37°.5. Ling·ua con leggera patin.a, faringe arrossato . nulla a carico ..a..el laringe. Collo, tiroide, normali. To race ampio. ben conformato. simmetrico. si ·e span·d-e bene. I margini polmonari inferiori giungono a quattro dita dall'angolo scapoJare inferiore, hannc escursioni normali. Gli api_ci alla stessa a ltezza a livello d·ella promin·ente. diametri cuculla:ri eguali. Non variazioni di suono alla percussione comparata. Fremito conservato, rn11rm11re normale, non rumori p1tologici. Anteriormente la fossa sottoclavicolare dest1~a è leggermente più sporgente della sinistra, si solleva però bene nelle· inspirazioni, ed egttalni.en,te co1ne la regione simmetrica. Con liri v ercussione rlelle clavicole a S. suono cliiaro polmonare, a D. suono s1norzato . Non variazioni di suono ' alla perctlssione delle fosse sopraclavicolari, che si presentano egualmente avall.ate. La fossa sottoclavea.r e destra dà suono ridotto alla percussiorte, con ottusità in corrispondenza della 2a. costola. Tale zona di ipof onesi si estende in basso fino al terzo spazio intercostale, in dent1·0 al margine sternale, lateralmente arriva all, emiclaveare, in alto fi,no alla clavicola. L a zona ipofonetica assurrie fo;vma arroton= data . della gra'n.tìezza presso a poco di un uovo (vedi fig11ra I, A) . L 'ascoltazione è negativa a sinistra, a destra si percepisce murmure fievole. qualche sibilo e ronco . Il cuore non' è ingr.an1dito , nè spostato; l'azione è ritmica, i toni netti, non rumori patologici. Polso ritmiço, eguale, a IJ)ressione me<ìia; normali i vasi venosi ed arteriosi. L 'addome di volume e forma regolari, tr.attabil~ . indolente, non contiene licruido liber~ . Il f egato non è ingr.an1dito, nol'Inale per consistenza. La milza si palpa ad un dito dall'arco costale, dura, indolente. in alto non si può delimitare a causa del meteorismo gastrico. 1
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falla~e.
· l\1.a11ca finora la possibilità di un accertamento per inezzo del renerto di spirocJ1ete nello es.p ettorato.
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Dacchè i mezzi cura ti vi 5ono stati perfezionati, sia '1lei medica.1nenti adoperati, sia n ej metodi di somministrRzione, le manifestazioni cliniche della sifili de polmonare sono di osservazion.e meno frequente : l'edifizio clinico resta per necessità quello costruito col vecchio materiale, per cui la inedicin.a diagnostica usò insufficientj mezzi di investigazione. Non t11tti i qua·dri cli11i.ci della sifilid e -polmonare sono bene dilucidati nella moderna letteratura medi ca : credo perciò opportuno di l'i. ferire la stor)a ·di un ammalato, per tutti gli insegn.ame11ti che n·e possono derival'e: la figura clinica della localizzazione pol11ionare no•n è, per quanto risulta dall·e .s_crupolose ricerche letterarie, stata finora illustrata. Si tratta di un giovane di 23 anni (D. G. Vincenzo), muratore. ricoverato in Clinica dall' ' 1 n1arzo al 5 aprile 1920. Ricorse a noi per una aff.ezione febbrile, che si era iniziata nel settembre 1919. l\1Ientre era in servizio militare sui primi di settembre fu colpito da febbre elevata con brivido c:he rag·giunse 40°.5. accomp.agnata ~a :r:nalessere e d·o·l ori diffusi. L.a febbre scese il giorno seguente, ma. si elevò ·di nuovo ~ei giorni su coessiv.i; assunse un carattere cont111uo. fortemente rerr1ittente, talora intermittente, preceduta da brivido, seguìta da sudore. Secon·do le affermazioni del '!>aziente, v'è stato qual ch 8 \
(1) FOURNIER E . Traité de la Sypliilis, vol. II,
Io. Ac. de Méd., 19 novembre 1878. DTElTJ.AFOY. M anttel rle Pafli . interne . tome I, 1904. - PANCRITIUS. Ueber Lungensyphilis . 1881. 1906 -
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Numerosi gangli linfatici ingrossati, i11dolenti, in tutte le stazioni, comprese le epitrocleari. Eçzema ·dei genitali esterni. All'esame del sistema nervoso si nota paralisi del f a ci al e ( su.p eriore ed inferiore) di sinistra con parziale reazio·n e ·degen.er.ativa. Nulla a carico degli altri nervi cranici, della sensibilità superficiale e profonda, della motilità attiv a e passiva degli arti. d·ella deambulazione, clel linguaggio. Riflessi normali. L, esame chimiço e miçroscorpico delle U'r ine è n~gativo. Negativo l 'esame del sang'u e per la malaria, r1egativa l' emoc·u ltura, negati va la · reazione di W einberg, negativo l 'intrade rrno e la sott ocutarieo reazi.one con liquido cistico. · ·La reazione di W assermarin e la Sachs-Georgi 1sono positive complete. L 'esame del sangue c-01 Thoma e Zeiss dà : Emazie 4,200,000; leuçociti 20,000; , HB 75 %; valore globulare 0.91. Alla conta differenziale (colorazione May Grunv.1 al·d-Giemsa) si trov.a : Polimorfonucleari neu trafili 6(} 0~ , eosinofili 2 %, basofili O %, monociti 16 %; linfociti 22 %. La pu1J.tura lomba1·e dà liquido limipido a pressione aumentata; Nonne-..\ppelt negativa; aJbumina 0.50 per mille; sedimento : rarissimi linfociti (normali) . Cutireazione (tubercolina 20 ~{, ) positiva; esame dell'esp1ettorato negativo. Negativ·e le agglutinazioni n1acro- e microscolJiche per il t ifo, pa:ratifo A. paratifo B e me11 tense. · i\ll'ingresso ir1 clinica il malato nresenta feb· bre fortemente r:emittente o intermittente. che giunge la rprima se,ra a 39°.6, scende al mattino a 37°. Si mantiene con tale carattere nei primi giorni di d·eg enza, tosse scarsa con esipettorato rn11coso, leggero dolore nella fossa sottoc1avicola:re 1d estra; ha senso ·di benessere e preferisce non rimanere a. letto.
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** * presentava
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Il nostro malato adunque una ri cca sintomatologia i:norbosa: febbre <li lunga durata (4 mesi), intermittente, .accompagnata da intensa leucocitosi, .in un so:g getto in discrete condizioni g·enerali, m .a affetto da una vecchia paralisi periferi.ca del faciale, con una lesione .p olmonare del lobo superiore destro, e rnodico tumore di milza. Tra le reazioni di laboratorio eseguite, la reazione di .'Vas.&ermann positiva completa, la cutireazione alla tubercolina anch'essa pO:Sitiva. Il malato non .aveva preso mai chinima, ripetuti esami 1~i sangtl·e, giustificati dall'ultima r.esidenza, dal tipo della febbre e d.ai caratteri del tumore di milza, rius.cirono negativi. Tutte le ri cerche sierodiagnostiche furon o n€ga ti vei com e fa ceva prevedere il tipo febbrile -e la maniifs ta leL1cocitosi. Il "?roblema diagnostico si restringeva: il r1ostro soggetto, a malgrado di una anamnesi n eg a ti va, era sifilitico: dep onevano per la Jues l~ paralisi }Jeriferica del façiiale, la p-0liadenopa:tia, l'ipercromia delle cicatrici, la SaçhsGeor gi e la R. di \v-assermann positiva. i\Ia l a
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region·e sottoclavicolare D. sporgente, la zona di ottusità a forma arrotondata, la · sede sottoclavicolare mettev.ano in questione pare~ichi problemi, tutti di difficile risoluzione. Per la sede si potoBva ;pensare aid una procl1.tzione mediastinica, che façesse sporgenza nell'ambito polmonare sottoclavicolare {timo, glandule mediastiniche linfatiche su,p er.iori, a_ neurisma ,d ella .p orzion·e ascendente dell'arco) o ad un' affezione polmonare infiammataria . ' parassitaria, neoplastica. 1
Data la .sed·e n.d estrjnsecazione sotto.clavicolare era .p oco probabile un.a neoplasia o una ip-e rplasi a del timo. È noto che in generale l'organo non è mai colpito in forma così asimmetrica, che la m.as~a i1eoplastica· occupFl. prin.ci1>alm·ente la regione retrosternale, che n·e l giugulo si suole pal1:>are, infossando il dito, la massa timica neoplastica .aume11tata di consistenza. Nel 'nostro caso la tumefazione giungeva fino al terzo esterno della clavicola, aveva un massimo di ottusità nella parte me,diana della zo·na polmonare .a risonanza ridqtta; la per.cus.sione retrosterna1e e del margine sinistr-0 dello sterno dava risonanza normale. Per le inedesime co11siderazioni e per la mancanza di fenomeni mediastinici di compression1e, di qualsiasi pulsazione, che avrebbe dovuto e~sere apprezzabile, data l'e.stensione della lesion1e, per la mancanza di segni laringo-tracheali, si do,revano escludere e il tumore mediastinico glandulare e l'aneurisma. Inoltre il malato era febbrile, e con ogni verosimiglianza il dolore, m.anifestatosi n.ella fossa sottoçlavicolare contemporan·eamente all'in. sorgenza 1della febbre, portava a pensare che la lesione locale er'.a la causa della febbre. Tt1tte le appa1·enze cliniche .erano per di più in favore d1 una lesione ·u olmonare: situata in pieno lobo superiore, senza segni mediastini ci , av·eva dalla sua parte tosse con scarso espettorato, dolore localizzato. Ma era difficile concepire l 'esistenza di una lesione infiammatoria acuta o subacuta data la st-0ria e il res1.1ltato :presBo che negativo dell'ascoltazione. La diminuzione del murmure con qualche sit1ilo e ronca, l' assenza di rantoli sonori, di fer1omeni cavitari, di espettorato corrispon,dente (lo sç.arso espettorato mucoso ripetutamente per il bac. di Koch), erano in·1 izio cl1e .. negativo . in -pieno parenchi·ma polmonare si. era insediato lln processo morboso che aveva sos tituito 11n tessuto priv~ d'aTia al normale tessuto ae· reato polmonare. La evenienza di 11n ttimore pol1nonare per In g·iovane età del paziente era poco verosimile: no1~. 1netastatico, poichè mancava ogni seg110 1
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Figura I.
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11 marzo 1920.
14 marzo 1920.
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26 m arzo 1920.
27 marzo 1920. '
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10 april e 1920 .
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Po~TANO:
Contribiito alla conoscP.nza clinica e radiologica della s~fìlide polmonare. •
2 aprii 'J
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di tumore primitivo o di altre metastasi, non primitivo per la manca11za di emo.ftoe, per la febbl'e ~ntermittente piuttosto elevata, per il rapido decorso, pe·r lo stato generale buono. La possibilità di u n ascesso polmonare era sostenuta dalla febbre a tipo sup.pur.ativo, dalla leucocitosi, ·dalla leggera dolenzia l ocale, dai dati onbiettivi della isp·ezione ·e della percussione. Contro l'esistenza di un ascesso erano ·p erò i dati anamnesti.ci (mancanza ·di una precedente malattia polmonare, broncopolmonite, -ecc.); il malato era lln giovan.e sano, in c11i era l)OCo vero~imi l e un.a falsa deglutizione. Inoltre il processo datava da quattro mie si, non s'era avuta mai vomica; Jnai fenomeni polmonari .di una certa irr1portanza avevano predorr1inato nel qu.aidro morboso. Sebbene fosse mancata l' emoftoe, sebbene non vi fosse cenno nella storia di urticaria o di fenomeni vascolari cutanei, per la forma per la sede, per il sollevamento della parete; per lo stato generale buono, per la febb.re a ti1)0 sup.p nrativo, per l a leucocitosi si poteva pensare ad 11na cisti da ecltinococco suppurata. In verità è noto quanto spesso essa possa vivere e.d ingrandirsi, senza ·da:re .segni ma1lif es ti locali e generali (forma latente) ; è noto ('he Je ·sue ".>rjme manifestazioni nossono essere quelle legiate a lla complicanza suppurativa. Era·n o è v·ero contro la diag·nosi di cisti da echinococco le ricerç-he serologiche (Ghe·dini\Veinberg), e le r.e azioni cutanee (intra<lermo e sottocutaneo reazione negative), la man canza di eosinofili a; ma è pure noto che tutte queste reazioni organich e possono rius.cire neg1ative a causa della suppurazione. de1la cisti. Per una local·izzazione polmonare della sifilide, alla q11ale yolgeva il pensiero la conoscenza clel terreno e la paralisi del faciale, nè l'esperienza personale, nè le ri ~erche ·della letteratura meùica erano favorevoli. Le des.c rizioni di proc essi a .t ipo r1eoformativo (gomrmo$Ì ), p_ongono come carattere fond.µmentale la diffrlsione >del proce~~o (nodi g·ommosi s parsi), la l òralizz,azione ~revalente nella regi-0ne medio ilare o ilare inferiore; la silenziosità del processo; hon ricordano l a presenza ·di una leucocitosi i11tensa. Con la sttpposizione clinica di unrt cisti da ecliinococco suppurata del lobo su,periore del pol1none dest1 0 noi abbiamo proceduto all'indagine radiologica. La radiografia (vedi figura I, B) eseguita il 14 marzo, fa rilevare in corrispondenza della seconda costola, del 2° s1)azio, della 3a costola e di parte del terzo spazio intercostale di destra t1n'o1nbra piuttosto intensa, arrotondata,
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che si contin11a con l'ombra cardiovascolare e si protende all 'esterno sulla 2a. e 3a costola, fino ad un punto estremo, cl1e sta tr.a l 'emiclave.are e l'ascellare anteriore. Ombra intensa, ma no11 uniforme nella sua esten\Sione: in essa esistono zone assolutamente osoure .e zone meno oscure, le quali si sono sostituite alla normale tessitura trasparente ·del polmone. Il contorno del1'ombr.a non è re golare, ma presenta delle grossolane irregolarità e un margin·e ffnemerite ed irregolarmente sfumato. Dall'ombra stessa si ved9no partire dei tralci che, co·m e tanti raggi, si irradiano a l polmone circostante. Di essi più rilevanti sono qi1elli che volgono verso la 1parte apicale e quelli che volgono veTso la base. I l dato radiologico si opponeva adunque al sospetto c~ini co : una cisti da echinococco, an. ' che su1ppurata, dà ll1ogo .ad un 'ombr.a circolare di inten sità eg11ale ed uniforme. La n ettezza dei lin1iti e l'uniformità dell'ombra è così caratteristi ca, come in n essuna altra malattia polmonare, neanche nei neo1p lasmi. L 'i.potesi di t1n .ascesso polmonare si riaffa c.c.iava alla nostra mente, ma in e.ssa l'ombra rotonda è veramente più ~rregolare e J.e propaggini sul tess11to polmonare· circostante sono tanto nlImerose e la reazione ple_µrica così netta da o.ffu$care p.e·r buon tratto la tessitura polmonare . L ,immagine radiografica, in aggiunta .a tutti i dati clin.ici -nerm etteva di escluder.e la .cisti da echinococco SU!>pl1rata e 1, ascesso polmonal'e; in unione agli elementi ch e risultavano dal1:esam.e del terreno, fa cev.ano sospèttare un rirocesso sifilitiço gommoso , sebben-e, come hrJ g·ià detto, l 'esperienza clinica sia poco favorevole all' es,istenza ·di processi gommos.i di t1na tal.e grandezza, isolati, in un polmone d·e l resto inden11e. Sui dati offerti dall'esame del terreno e sul sospetto radiologico, ci starno sentiti autorizzati a tentar~ una cura antisifìlitica: essa poteva fornirci la chiave diagnostica si.c.ura dell'origine della febbre, dei rapporti della lesione polmonare con l'esistente infezione sifilitica. È noto che la febbre ced.e alla cura specifica, cedono le lesioni gommose ed infiltrative del polmone alla terapia merc11riale ed arsenobenz0 Jj ca. ;-\..d evi La.re incid·enti terapeutici., conseguenza di \}11a eventuale reazion e <li Herxh eimer, abbiamo iniziato il trattamento coi prepanati r11ercuriali (10 cgr. di salicilato di mercurio per via intramuscolare). . Si ·pratica la prima iniezione il 14 marzo. J.a febbre n1antiene il suo tipo intermittente: g·iung·e alla ser:a a 39°.5, scende a 36°.9 al mat1
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SEZIONE PRATI CA
i11 , 1·01)orzioni meno evid en t i alla seconda éotjno. 'f ale fl'erd11ra p er a ltri tre g iorni (vedi stola; la forma i1on è più rotond·a m a quasi a la bella te r1nografic a). fu ngo ool pedl!ncolo costitt ito dal tralcio ch e P erò a l terzo giorno Ja maBsima è 38°.6; al si dirige i11.fe·r iormente, -e che € ·div.enuto più quarto 38°.l; al quir1to 37°.1; al s.esto 37°.1, a l settimo 37°. All'ottavo gi orno d a llia p rima inie- · m anifesto. La tadiogr.afia del giorno 2 3>prile m ostra i1 zione la tem'Peratura 11on giunge più a 37°, e • q11adro 1-el t11tto mutato: al posto dell'ombra il paziente è "'}er tutto il giorno apirettico. J_,o ir1tensa è sostituita llna trabecol atura fatta di stato generale è ottimo, tarito ch e il paziente una rete grossoìana ch e I.ascia traspiarir EJ il c1·ede · di es~ere g uarito e desi·dera di u scire ; tessuto poln1on are; rimane l'ombra in.f eriore. diminuisce Ja tosse. sr.R.rsissimo I 'espett orato. Una parte del polmone ha acquh~-:tato invee.e 11 22 marzo si procede alla prim1a iniezione di ~ovoarsenobenzolo B jllo,n (-0,30) che non pro-· · la. sua i1ormale t raspare11za. la zona meno chia ra è quella vicina a ll 'ilo. vo ca. l'eazione o distl1rbo a l cuno . In merio di 11n m ese lln processo morboso che L 'E. O. il 26 rn étrzo (vedi fig11ra I , A) if.a .rioccnpava il tessuto polmonare. e ne oscurava leval'e 11na n otevole diminl1zione d.ell 'ottusità In normale tras.p arenza radiologica si è dilea lla l}ercussione nella fossa sottop.lavico'1are destra, senza limiti r1-etti, corL un m .assimo sulla guato, lasciando tracce appena appr'ezzabili .anche rad ioscopicamente. seconda costola a dt1e dita dal mar.gine sterI
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n a le : il m11rm11re VE1Scicolare € aspro, persistono ronchi e .sibili sonori. Si continua n ella cura arsenohenzolira endo·v·~n osa ('0. 45-0.60-0. 75) . P er l'ultim{t ini·ezio11e, l'an1ma1ato, ch e aveva e.hband onato la _rJinica, v.ien~ ambulatoriamente. Il paziente non h a più tosse, n on più .:d9lore n ella fossa sottocla vi colare; l 'esam e o·bbi~ttivo djmostra persistente la paralisi periferica ·del fa.ci al e di sinistra, n egativo l'esam e fisico del tùrace. ~fa per l'esame d el torace del malato, nel quale i nostri sen si potevano, n ello apprezzan 1e11to delle sfum ature dei fat ti p ercu ssori ed ascoltato·ri, trarci in inganno, ci h a soccorso lln parallelo esame in seri e con i raggi X. In rlue altre lastr.e eseg11ite i l 27 marzo ed il 2 a 1)rile noi possiamo seguire il regresso del pr o~ esso morboso. Il 27 n1arzo l'esame radiografico fa n otare: l'ombra è diminl1ita in estensione e mutata nella forma; essa. si ri schiara in c J rri s·p Ondenza d el 2° spazio e cl~lla terza ccst o1n, persiste
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*** Ln febbre e la lesione l)Olmonare h a nno ral)idun1entr. e co11tempora11ea!I\ente ceid uto alla cura s1'.)e.C·ifica merc11riale e ·Salvarsanica. I a sifilide, ignorata dal paziente, era stata sospettata per la paralisi periferica del fa ciale, per la poliade11opatia, per il modico tu m or di milza, per l' ipercromia delle cicatrici da pregresse supp l1·razioni, era sta:t~ .G-Onfermata dal1'esito l)Ositivo della reazione di ' 'ra.ssermann; la febbre e la lesio11e polm onare erano state sos·"Jettate come esponenti di 1ocalizzazio11e sifi'li ti ca, la terapia ne a ve va accertato la natt1ra. · · Quali l ral)!)Ol'ti tra febbre e fesion e lJOlmonare? È noto ch e possono esist.ere febbri ; dette 1Jreci $amen tr se11z'altro sifilitiche, che guariscono s nl"'ito con la 2t1ra spe.cifica, in soggetti nei c1u ali l' esame più minuto clinico è negativo. D 'altr.a ]Jarte l' e~pel'i '?n3a in segna che freqt1en te1n e11te manca la febb re nella sifilide polrno-,
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FASC. 4~]
r1a re e specialn1ente in alcune form.e di essa NOTE PREVENTIVE. (gommose non aperte), ma febbre può esistere r1ella sifi iide p olm ona·r e come nella sifilide di OSPEDALE ·CIVILE DI CUNEO. tutti gli organi. Sulla reazione Sachs-Georgi. Il contemporaneo insorgere délla febbre e dei Nota ,reventiva del dott. •P . F. Z-cccoLA li-evi sintomi dolorosi subpiettivi nella fossa .:;otmedico primario e docente. toclavicolare ci ind11ce a ritenere · che i.l t j 1,0 Da parecch1o in numerosi lav·o ri d'attenzione fehbrile dal malato presentato s tesse in diretto ra-v;>porto con il processo polmonare. dei pratici e dregli stuid:iosi è intr.att~uta sulla reazione Sachs-Georgi; ogni :ricercatore in·du. L\. . quale categoria dt p·r ocessi anatomi1.:;1 pnò giando,s i sulla tecnica dagli autori escog·itata, essere riferito il processo morboso da 11oi oscolle varie modificazioilli apportatevi ed .accorservato e seguìto nella sua regres si one? gimenti consigliati, allo scopo di renderla n on Penso ch e l'esam·e radiologico ci permette di solo più spedita, ma a n cora più certa nei conid·en tificar.e esattamente il pro.cesso m n r b~so . fronti 1d1ella ·:r.eiaiz1i0tn·e class'i•ca di \V aisse·r m.,a,nin,. La forma irregolare rotonda, con mar5~ 11e ~i r1uoso, l'ombra intensa ma ineguale cori llUnti Di ·discussioni toori chie '1a l·etteratura nostra e pi1ì sc uri e zon e più chiare, riproducono esatstraniar.a ·Si è particolarmente .arricchita specie tamenfe la visione cli un conglomerato g<'min qu.eisti ultimi m.esi, ·stimo per ciò del tutto rnoso., quali si p ossono osservare .al t avolo .anainuti1e rifi~rir.e .quan,to è stato ·giià .da parecohi ed anch e in m o.do diffuso, ripetuto: dato lo t omico. E riferitÒ in tutti i lavori anti chi e moscopo pratico d ella presente nota, più che fa derni (1) st1lla sifilide .p olmonare che la gomma del polr(1one è un cc p·r ocesso silenzioso n ; re questione di . dettagli, credo cosa di maggioe6sa non d8 s•p esso segni :fisi.ci, non dà di- , re utilità riferire senz'altro i risultati ottenuti sperimentando con materiali (si.ero o liqui·do st urbi funzionali evid·e nti. Beriel (2) di,ce che cefalo-rachidiano) di pazientì contagiati ·di lue 10 gomme «realizzano al più .alto grado le fore ne,i vari stadi di •essa, e di a ltri col·p iti da me latenti delle sifilo::>i polmonari)), Forse a n1irulattie i.niettive aicute e croniche. qu esto car atte r e di proc·e sso silenzioso è dovuta la rarità ilella css·ervaz1oni cliniche •n ub. I . Infezione' contratta di recente con mani])licate e la considerazione clinica che l a gom, festazioni secondarie in pieno sviluppo: casi n1a rappre senti più un reperto o.ccasionale di n. 27. a11topsia che n o11 lln oggetto di i111dagine cljr1ica. R. vV . R. S . G . Casi Casi _L\.nche la leu cocito.s i eh.e il nostro malato present,a va 0 da attribuirsi .al processo morboso 8 ++++ ++++ sjfìljtico : essa gradualmente è diminuita, fino 16 16 a. gi11r1gere a cifre norrr1ali (da 20,000 a 8,000) +++ + + + ~tll 'uscita da1la olinica. Tale reazione leucoci2 2 ++ + + ta ria no11 è ricordata com~ consegu.enz.a d-el { 2 + + prore~so locale sifilitie-0 del polmone . P ochi ma netti insegnamer1ti fornisce lo st11Dei 3 oaisi i11 •cui la reaz:i-O·ne S. G. fu negadio del n C'stro malato: : tiva, in uno la R. \V. era = + + + ed in 2 la 1. Nell'adulto la sifili1de può dare l ocalizzaR W. = + +. zioni p olmortaTi gommose isolate, lasciando ind-er1ne olinicame!lte e radiologioam ente il rest.J II. Infezione co11tratt.a da un tempo variadell'or~ano'. bile fra i 6 ed 8 anni e dilige!ltemente curata: 2. Può la locaJjzzazione ·p rovocare f ebbre c.aisi 52. nettame11 t e inter1nittente e leuc ocitosi, sì da Casi R. W . R. S. G . assumere la figura di un proc·e sso suppurativo Casi · del p olmone. 3. Il r eperto ra.diologico è ausilio di gran ++++ + + + + peso p·er la ·diagnosi differenziale, se pure in15 sufficiente per la tisoluzione del problema. + + + + + + 11 4. Il criterio citrati110 con terapia intensa ++ ++ e mista (mercuriale e salvarsani.c a) è il mezzo 11 + ' + ' decisivo diagnostico. Degli 11 ca;si negativi in 1 si aveva (1) BALZER F . Sifilide dei p olmoni , val. XXIX, corrispon-d ente R . \V. · + + + + +; in 2 R. p. I . - 'Trattato di Gilbert e Thoinot, 1911. 1 \'\ • = + + +; in 3 R . ,V. = + +; in 5 R. (2) BER I EL. Syphilis du poumon che'; l' enfant ,V, = +. , el chez l'adulte, 1907. 1
0
1
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t XXVII' F .ASC. 46]
[.'\ NNO
III. Infezione contratta da tin tempo variabile fra i 6 e gli 8 a.n ni insufficientemente ot1-
VII. Infezioni con t ratte d a un tem90 su peri·o re a1 16 anni• ins ufficientemente curate: casi 27.
rata: casi 24. R.
v;.
l'asi
R. S . G.
1307
?RA.TT•~ A
SEZ IONE
R. W. ,
Casi
Casi
R. S. G .
Casi
+ + + + ++ +
17
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+ + + + ++ + + + +
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R
1
+ + + + ·+. + + + +
+ ·.+ + + + + + \ + + +
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1
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Infezion L contratte da un tempo variabile fra gli 8 e i 16 anni con cure protratte e ripetute : casi 62.
+ + + + +· + + + + +
I
5 21 B4
2
•
3 18
21
Cas i
R . S. G .
Cnsi
..
+ + ++ + + +· + +
++++ +++ + +
+
9
20
12 3
.+ + + + +++ + + +
19 11
2
1
R . S. G.
Casi
Casi
\
+ + + + ++, ++ -. +·
+ + + + + + + + + +
7
12 15 4
5-
12
•
•
Casi
++ + + +· + + + -+ •
2
. 2 3 6
Dei. casi con R. S. G. positiva in 5 casi trattavaisi di -pa~ienti' ·affe~ti da il·eo-tifo in p eri odo di de.fervesoenza; i.n 4 di oonv.a•1esceiniti di pnieumonitie; in 2 di Deumat1smo p.oliarti.colaJ:rie. Nei casi jn ct1i -si ebb e R. W. posi·t iva oo·rrispo·se una R. S. G. p.ure po·sitiv.a . IX. Si.eiri di l)azie,n ti affett1. ·da malattie infettive croniche (tubercolosi) : casi 20. . Casi
•
.
+ + + + + + + + + +.
'
•
/
Casi
' R. S. G.
'
1
+ + ++ + + +· + + +
1 4 .
I 5 ·casi con R. S. G. posttiva corrispondev.ano a 4 casi di tuberco1osd cavitaria oon• 1pi:Pessia .in pe.riio do t erminale; in 1 di tuber~oloiSi i.nfzila]Je .apir-ettica. X. Llquido oefalo,- rachidiano. P azi•ooti aff.etti da lesioni ·d ell'asse cerebro-spinal e .contagiati di 1uie da run- peribiClo di tempo v.a.r iante1 dai 12 ai 25 anni: casi 7. - ·' 1
R. W.
+ + '+ + +++ + +I + '
R . S. G.
Casi
12
P,ei ì ca s i i11egativi in 2 si trattava di p a zie11t1 con R. W. = + + + + ; in 2 Qan R. W. = + + +; in 4 con R. ,V. ++. 2
1
8
Dei 12 cas.i negati.vi in 4 ,si tvattav.a di pazienti coo R. W. = + + +; in 7 con R . 7 \ \ • = + + ; in 1 ·Oon R. \V. = +. VI. Infezi.oni contratte da un tempo supe1·ior.e a i 16 a.inni e rip·etutamentie curate: ca.si 38. . R. W.
3
+
R. W. •
1
R. S . G.
Casi
+
Dei 12 casi n egativi in 3 si trattava di pazienti -con R. W. = + + + +; in ? con R. V\~. ::;== +++; in 4 con R. W. = + +. V. In1f.ezioni contiratte da un tempo variabile fra gli 8 ed i 16 anni ins UJfficientsmen t~ curate : casi 44. R. W.
2
R . W.
Casi
R. S. G . •
+ + + + + + + + + +
+ + +
5.
11
Dei 5 casi .neg.ativi in 1 &i trattava dt pazien ti ' . con R : \V. = + + +; in 2 con R. \i\T. = + +; in 1 con - R. ,V. = + . VIII. Sieri di pazienti .afietti da malattie infettive acute: casi 39 (pDJeu·moni ti 13; i1eo-tifo 18; reumatismo arti·co 1a~e 8); lue negàta.
1
Casi
12
\
Dei 4 casi 11 egatiYi in 1 si trattava ·di lJ.a• zie11te con R.\V. = + + +; in 2 con R.vV. = + + ; . -.t' con R . \'t,,T. = + .. 111
R. \\' .
8
2 1. ~
1
+ + ++ + + + l+ + +
Cas i
1 ?
1
•
.
-
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1308
[-~NNO XXVII, FASC. 46~
IL POLICLINICO
~
••
Dei tre casi negativi in 1 si trattava di pazie11ti co11 R. \:\-. = + + + +; i11 2 con R. "-· =
OSSERVAZIONI CLINICHE. Su di un caso di utero doppio (biloculato) con vagina doppia
+ +.
XI. Liqu~d o cefalo-racl1idia110 d1 pazi.e,nti af: fetti da proeiessi acuti de.ll'asse cerebro--spinale (~11oefal,ite letargica casi 20, inenin·giti tubetcolé\ri casi 7) : lue negata.
ner il dott.
'
ETTORE GAI.LO.
-
...
Tutte le n1alconfo rmaziond coiÌligenite de11·a1p pariato· .g enitale rf.emocninile ee reistamo· anoora . ' o.scu'.Iie alla scienza n~11a l oro ·etiogie nesi, son-0 . R. W . Casi R. R. G. Casi surffi-c1entemente i:l llustmte nella J-0rd patog·eriesi. E sse, "i·n m81ssima parte, sonQ essienzial. mente irawrooentate da anomalie di confonn1a ' + + + + + + + + e zicme, le quali ·s ono, q11asi sempre, l'esponente 2 + + + + + + di ·una ·deviazion e, o, più f·I 'lequentemente, di _, s + + + un .arresto di sviluppo. • . -' 3 Quieste deviazioni e questi arresti possonl() ini+ ' ziarsi in UJl1 momento qualsiasi del nomn1ale svi• l11~p-0 e p ois.sono quindi mamif.estairsi sotto mnlDei casi PO ~ itivi in 5 sii trattava. di encefaii·t e teplici fo,rme. Baista segui'1·e col pen·siero la a carattere lietairgico (1 caso coo reaz"!one graduale metaID1orfosi ·dellla sfera uro·g eni tale = + + +, 2 con R. = + +; 1 con reazione = + ), negli aLtri 3 di meningite tlllbercolal'e (1 con ( fem.mi'Ili1e, fin dai •p rimi mesi .della vita .en<lt>uterina, per comprendere come un arresto, od. IL = + + +; 1 e.o n R. = + +; 2 ·Con R . . = + ). 11na ·deviazione di svilup-po, in un diverso sta"'.\., I ri.s ultati quali vennero sch!emiaticam.ente e- ·dio ontogenetico dell'apparàto genito-urina:rio,. possano condurre ad una estesa varietà di sposti so110 1suffioiente1nente eloquenti da 1'001anomalie. . (leiI"e inuti~e ogni pàrticola'reggiato comm1ento, I Queste anomalie, che, nella evoluzione della e ri·serv.andomi di ritoJIDarie ad una più misfera genlito;-urinaria; rappresentano deforma11 uta discl1ssione di essi, in via genera1e si può concludere che •l a ·r eazione e.on tanta m.ag - zioni patologi·che ont_o genetica1nente, filogenieticam ente rappresentano conformazioni norma.li. ~or freqt1e11z,a dà risultat.o positivo quanto più reoente è l'infezione .e quanta maggior.e è fisiolo.giche. . ' I..'embriolo.gia e ùa biologia hann<C}. dato il la ricchezz,a del liqutdo in esame di anticorpi specifici; d.i modo ehe essa è indubbiamernte m3Jggior oantributo a questi studii 1così intersssanti, che -.posson-0 ·compendia;I'lsi neJ.la legige mern 0 sensili ile che non la classica reazione di ,V_as.s,er.mainn; eh.e tale minore sensibilità è par- biogenetica di Haec\{el: L' o·n togenesi ricapitola t.i colarrm ente evid·ente nie1le forme terziarie ri- 1 lei fìlogenesi . Di" fatti le> .d iverse forme, che il is istema urogorosam.enie ct1rate ·e nel1e forme 1uetichè del sistema nervoso. Difatti la deficienza sua è in genital·e riveste, n·ei di versi g~rup1pl della scala z·oolo1g ica, corrii:spondono 11neT1avtglio~samenoo ai n10.do 1speciale 1evid1em.te qu.ando viene praticata diversi staidi, che il d etto si•stema .attraversa, ~011 liquido c. r. aggravata, nel caso particoprima di ragigiungere nell'uomo il ·s uo comlare, dal numero non indifferente di reazioni positive ot'tenute con liqujdo c. r. proveniente pleto sviluppo. . Fin dalla 4a settimana della vita intrauterina da individui colpiti da lesio,n i dJi tutt'altra natura 'e certamiente non luetici. gli abbozzi fetali, che debbono, n1odi..ficanidoS1i {} L .\ggiungaisi .ancora -che in 13 ca·s i ho ottenuto fondendosi, costituire, in ulti1m o, l'apparato .g e11itale, incomim.ciano .a BUbire una triplioe traautoprecipitazione nei siieri cli controllo. sformazione : istologica, topografica ~ morfoloPer tali motivi nron •c redo di poter.mi .associare . a quanti .affermano tail e reazione dare gi ca. Qu~ste trasformazioni, le quali seiguotI10 uoo. affidarm·ento di 1specifì\ci.tà .almeno ugual·è! a reigo1a .fissa, n ella lor.o lenta evoluzione, ,p osqu•ella di W., l'attendilii1ità del suo respOIIl:sò essendo in r3>pporto con fattori la cui valuta- sono s·ubi~e una ,a,evia.zione od uh arresto, dan1 zione sftllgge troppo, facilmente· ad ogni con- do 1uo·g·o ad una c00Tisp o~d.ente forma di ano\. . trollo. Ad essa si potrà forse, per la sua più m.alia di sviluppo. Le anomali.e isto1ogich·e ·consistono precipua11ronta attuazione, per la SUfl. più semplice e mente nella ma11cata differenziazione delle cel-~l)edi ta tecnica, ricorrere quando non difettino lule germinalt 1el1e .gla11dole ge.nitaJi. In queq112gli altri .c oefficienti che non lascino soversti casi le ova.ia sono prive dell'elemento spe• ·:11 clublii ~tilla natura della lesione. 1
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1309
SEZIONE P RATICA
cifico, il follicolu prin~vrdi ctle , l)er i11odo cl1e ad ~eiJ topi e nei i:>orcelfin!i a·rnctia la clep.r esesse 111a11ca la facoltà dellia formazio11e clegli sione è -p1iù acce11tuata e 11e cor11a ,5011·0 più svie1emen1'i· tgern:iinativi, cle1g li 01 iciJli. luppa te, g),acchè la 111a1n'C·ata fusione clei dotti di Muller si è l)rolungata i11 ])asso r)er Ul1. Qt1e. ti, appÙ11 to, so110 i è .a.si di sterili tà, la tratto maggiore. ct1i ca l1Sa . . fugge alle i11clagj ni clell' ostetrico e Nei conigli esisto110 cli..1e l1teri, che, :)er mezdel g:i11ecologo. z<i di due ])ocche, comu11ica110 con un·t1nica vaLe a11oi11alie to1)o~raficl1e, · cl1e .... ono le l)itt gina; in questi ìa mancata fus ione dei dotti e1nplici e le l)iì1 in11ocl1e, co11sisto110 i11 ectodi. l\Iiille1· si è este sa fi1i.o al oerc:Une di \'isorio upie p.er i11ancata od i11 comp1eta migrazione di tero-vaiginale . quegli 01 ga11i, che, Ol'igi11ati in l111 pt111Jto, 11a1I1Nei inarsupiaJ.i e.s.isto110 due ut.e1~i e clue vano bisogno di traslocarsi "?er raggiungere ·1a gine, giacC'hè i dlte crunail i di ~1iiller inYece di propria sedè. definitiva. fondersi si sono solta.nto av\·icinati, rimanendo Le ano1nalie i11orfologicl1,e, cl1e so110 eli r1icadjvisi, come ·er.ano emb1·ianalm,emte. me.nte le più i1111:>orta111ti, sono rappre~en~ate T11tte queste dive1ise 1form·e di si.sterni genitali) da tutte le defor111azio11i , cll1e gli ·organi genitoli nor1nali neglj animali so1)ra citati, possono ass11111 ono d.eviando, d.ui·ante i1l loro ~vilrt11ppo, ris.co11trarsiAnche nella donna, costituendo iTu · clal tj11 0 norn1ale. Queste' deforn1.3zioni posso110 q111esta quel le amomallie dii s:yilupp·o, cl'l!e p,o esono estendersi a tutto il sistema genitale e possono riuscire inco.mpatilbilii con la ft1.nzione d·eg.li orcircoscriye:rsi ai s i·n goli orga;ni, compon e11 ti ìl gani 'genitali stessi. detto .&istema. Oltre a queste principali forme di anom.a1ie appiamo dalle 11ozio11i di emb<1ioiog.ia. che, llell'apparato gelp.itale femn1i11ile, le trombe, . ve 111e so110 ancora altre, che Negel classifica con ordi11e seguen.do u1n criterio embri1olo·gico. l'11tero e la vag·ina si formano ,a spese dei canali di :\fiiller. Questi nella loro porzione superiore rima11gono liberi fino alla in•serzio111e Il caso clinico che ho vol'uto pubblicare no11 de'l lie:an1ento roton1do, costituendo due organi è un casò eclatante di anomalia, ma è abbalaterali, simmetrici, èhe in seguito rap.p1~esefi stanza raro e però ritengo ohe possa r iuscire.. teraT1no I.e tir ombe di Falloppio. N·ellla loro porint1ere1ssante ·dal 1ato .pratico. z1orne infefi,ore si unti~cono e ... si fon,dono1fra di 1Si tra tta di 11na forma di utet10 doppi1 0 biloloro fino allo sb,o cco neil se110 urogenita·l e , d,aLJ.1Clllato co.n vag:itna dorpl'ia. \ d6 origine all'utero ed alla ' a gina. N. C da Casol:a Valseliljo, di .a11ni 24. co11taFin clal 3° nl-esie i canali di ~lfillier accollati à~ maritata, si prese11tò alla mia cbnsultafun-0 all'altro l1eJl.a lQrO parte inferiove, SOn!O zio11e perchè p1·eQ ccupata cli non pote11~ portare div·isi da un tramezzo che, in seg11ito, viene a te1~111ine nessu~a gr31vidanza. Era l111a giovane donna, alta, robusta, ·d.i aispetto florido. gratlnaln1ente riassorbito dal basso in alto. Raccolsi anzitutto l'anamnesi wedo-familii)a' ierso il 50 mese il setto è completamente scomr,e, ch e mi ,risu ltò priva d1el minimo i11te'roosie pairso 1e die,i du,e ca.11ali ne residua un cana1e . clinico. Il n1arito era stato ,s1em1pre ben.e e g·o11nico, mediano, che rUippr:esenterà l'utero e la deva tuttora otti1na sa1ute. Il padre e la mad1·e vagina. Questi dlle organi, per ìa funzione didu,e veochi sessaD;te11ni, er.runo ·san·i-ssimi. · Alle mi e dorr1a.n1de .sulla ainari1nesi remota versa cui saranno adibiti, Yengono divisi fra l'ammalata iispose cl1e era stata sempre be11~ loro da un cercine, che incon1ia1cia ,a comipae 9h e i1or1 aveva mai avuto bisogno di inedici rire sin dalla fine del 3° mese, quando il tran emme11,o in occ&si1one di tre ab,o rti, che si sue~ ·mez1z10 sopra acce,n na.t10 i1oin è ancora sciomces5el'O i1·ello sp1a zio dli 15 mesi e cl1e SP·Ònta11eame11te si espleta.rono sempre be11e senz.a. parso. Questo cercine, eh.e si forma a spese co.m ,p licanz,e e se11.z,a colD.Ise.g uenz.e. · dell,t1tero, più tardi ne costituirà il collo. Ql1esti aborti, recidivanti fra il 2° eid il 3° T11tte le deviazioni o gli arresti, che si veme e, l)reoccuparo110 la giovane e la fecero deci.dere a con.suiltare pe1· la •prima volta un rifiicano durante qu e-;to processo eivoluti\·o, portano, come ronseg11~11z,a, ·u11a anomalia di Yi- medico. Es~ a aveva coìni11 ciato a inestrt1are all'età di luppo delil'l1tero o d0lla vaiginà o di a.m bedue. 14 an111i ·e .le mestrt1azioni ,erano sempre state Qtte"te a:11,o mali.e ripetono le 1co11formazi-011i descarse ed i11 qual che modo do.l oroise nei lJrimi 1.· ' anni. I primd. rap,p orti S>e&s11ali .era110 stati dog1111 organi sessu·alti. i1ormali. 1dle1g1i animali inloro si ~sin1i ; ma, in seguito, aveva fi11ito col f el·iori. sentire poco dolore. solo nel ':>rimo mome11to , Troviam o irufatti nei carnivori e .nei .I'llmidell 'i11tromissione del pe11e nelia vagina. A Yenanti l'utero biçorne, il quale p~esenta sul va sen11)re sofferto e soffriva di perdite bia11ch e .'\.11 'interrog.atorio ulla ·anarn11esi prossi1r1a fonc110 ·una depression e, che mRl11tiene divaricate, J.,i1lf1er 1n8 _non a~gilln se altro d 'interessante. a glliRa di corna, le parti alte dei dotti di r\ll 'c. ~1111 e g·e11el'ale 11otà4 cl1e era b ene svilun11Liller non fuse fra l oro uer u11 niccolo tratto. . pnt<l. nutrit8 e sa11n: lo tirojd e er[l. 11101"11 1ale: ·l e 1
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~ [ANNO ,xxvII,
1L POLICLINICO
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FASC. 46J
•
I
n1ammeJl,e pocc sviluppate, ma turgide. L 'eAw1icai due pinze s u-I setto divisorio tiella same glandola'I"e risultò negativo. _.t\Jlora passai vagina : una in sopra e l'altra in sotto, quanto subito all'esame ginecologico. Isp.ezionando la più mi fu ipoosiliile ·dioooste fra di loro. Quindi. vulva, in col'rispon d·eaiza dell'ostio vaigi.nrule, n otai. oltre alle caruncole imenali, una piega dopo es·ser.mj assicurato c<h·e l ' t1retra ed il setto dj mucosa verticale, irregolare, che dava un non erano stati in1tel'les1sati dalle pinze nelle 3Jspertto s trano ai g1enitali esterni. lor-0 prese, pro(>ed etti senza al.c una preoccupaCon l '.espJora.zione digital.e mi nesi subito zione. Con le forbici tagliai il setto, fra le conto ch e si trattava idi una· forma di anomalia di s viluppo ·dei genitali. La vagina era div,i sa pinze, .fino ai co..IJ~i. u.te·rini .e ·poi CQIIl catgut n. 3 da. un setti() iln tutta la lrun1g'h ezza, peir mGdo s uturai •CO·n p·u nti s.taciea.ti le ferite d1el tagJ.io che. con le dita, io penetravo in due vagine: llna a ·destra ·e•d una a sinist ra. Il tramezzo · s ulla' 'P anete .anteriore e Bulla parete posterio·r e divisorio era costituito da \I.Il fog·lietto di mu- , d·eilla v,rugina. cosa sottile. Nella vagina di siniS'tra io peneDopo di ,cl1e potei ,a prplicare u.n a 1)lacca a t:ravo agevolm .ènie con due dita fino a toccare peso ·e p otei .a,ff.er-rare co.n due pi11ze di Mui i collo ·dell'utero senza ar\"ecare molto d ol ore all'inferma, , me·n tre la vagina ·di ·destra lascia- seaux i d·u e .colli. Con. d1u e i sterowetri sondai va a ppena passare un solo dito . Era chiaro la cavità uterina, pen etraindo .attra,·erso i due cne il coito avveniva solo nella vagina di si- colli peir .circa 8 'C·entim·etri a s inistr.a e per soli ni:stra, che sra abbastanza d il1atruta, e che la 5 oe.ntimetri a déstra . .Spingen do i due is ter-0vagi·n a di ·destJra, priva ·di f~i-0ne, e1r.a rimametri in alto e d i.n den.t:rio, in m odo da farli -sta in uno stato quasi rudimentale. D-O'PO ave:rie -così bene o·sse:rv:ato la vaigina, conv·er.gie:re, volli pro:va.re se le d_ué estremd.tà €ra neicessario che mi rendes si c01nto d1e1la rposi ioooassie'Jlo tra dii .loro; ma ogni tentativo fu siz:i.on.e e ·dellla ,forma de·1l'u1ier-0. NeJ fond10 deaJa v aino. , Gl 'hsterom.ertri eriano . sempre .divi·si da iun viagina di s inistra ilo ero già TiUJs·cito a seniti·r e s-etto .ahe sii. prolunga;va v1er so d estra ed in adto i1 collo 1d;ell 'ube.rto, di rprop1o·rzioni un po,c hino miillU.s co,J:e con un orirfiz1o 'P.i uttosto largo, li- fi110 aa. f.on;do d elù.'utero. n .ea·re, traisvers9,. La diffiooltà di poter !Pene~ Mi d101V.etti conrv,i ncere allo•r .a ch e .tt1tto l'utero trare. fino.· in /fondo, n ·etla v~oim.a di des·t r.a, non mi a v1ev·a .a n cora .con sie ntito di renid e·r mi ra- · era diviso iln duie ·cavità; c1h e ·ciioiè er.a bilocu-' lato e ahe n ·ei$isuna coim unicazione etSi'steva f:ria gi0in1e de.l!La s ua JP'l"·Ofondità. COfll un po' di va..siellina oocainizzia.t.a aineshesizzat .e lubrificai il le .due metà. Questo dato di fatto fu controllato l)·assagigio., p er mod•o1ohe1mi riru s:cì meno osti.ca confermano. Iniettai n ·elle dl1e cavità ute·r ine la pen.etra.zi1o n·e di un dito fino al fondo. C10.si potei constatare la preoonza di un altro colJlo . u11a •s olruzionie di acqua jodata e la vidi refiuir.e p-eT la stessa bocca .attr averso la qual.e l1teri·n.o. molto ·pii ù piooolQ dell'altro, con un picc0Ji1ssim 10 fiorann·e 1circ o la'I"e. v eniiva; in·i ettata. I l oorpo d eal utePo, attrav·erso J•e p·areti .aiddoS enza p e·rder tempo p r oseguii l'operazi()!The minaflj, con l'ie·s plorazione ieòmbinata, s•i sentiv:a d i.Latando gr,aidualm ente con le ·sc:mde di H~ga.r tutto un'ilform·e. :senza ii miu,i mo .acc enno d'in.. i due colli. Quando Ji ebbi portati ad una dilasella t11ra, mefliailla. ., Dopo tale osserrvazito n·e · accurata, io potei tazioil!~ di 2 cm. ciroa, con 11n·a forbice dli Mayo, s1)i e:g·armi 1ben11:sstlmo la •ra;giooo d egli aborti sezio-nai j 1 setto 11ter.ino penetra,ndo per .circa ni.cor-1'enti, ·Clh•e viaùiv.ano •prorvo·c ati da-Iia ieonfig,1razione anomala dell'utero. Rimasi /però in 5 iem.' .n eJla cavità dell'·ute:vo. Si 1ebbe una di·scre·ta ·em·orr.agia, che fr~·a.1 d·u bbi,o suJ1la v~·ri·ertà id:elia ,anomalia; se 1cio·è il tram·ezzo divioori.o deil'l'·utero .s i estendes·se fino con uno zaffo stipato di gairza steri~e, legger.al fon do o, si arnestasise dio po il collo , Cam11n[l1•e f.as se , io riteinm.i .g iusto di cooisi- m'0'Ilte imbevuta in una •sol'uzion.e di fel'ropirina. g li·a·:riy .a ll'i.11f.erma il'intervento ohiru·rgi'Co, ;prol}Onen·domi di cl1iarir.e iJ1 rmiio duitlbilO, d()po 1aveZaff.ai anche la v.agina con garza sterile re distrutto il setto Vtagi.nale, clle m'impediva s~pliioemente e l 'op er a z,i one ebbe te·r mime. di. sonda• r e contemporaneamente i dt1·e colli 'lltie. Dopo 48 ore toilisi g;li zaffi, feci un'.accurata r1n1. L 'inf.eI1!l1a aceettò :hl m io ocmis:iiglio e do'J)-O due d1sinf.ez-i-0n .e de'll'11tero e della vagina con alcool gionni venn·~ op.erata. I jodato e ·riipetei $Olo lo zaffo vaginiale. I l giorno seguente, assi·o uratomi che nQn v eD opo ,le opportrme ·e rituali p·r eiparazioni d1e lr1iv.a ·più 1sàngue, tolsi lo zaffo e detersi La val ' inlferrma f1ec.i 1a raahi1an.estes1'a, 1c he mi ris po·se g ina •CO!ll alcool jod a to. ' I1'J,i·l'ab i lm ente. AI decimo giorno l'amm.alata era g.i à g uaL 'a,m rmalata v1enne a,ccomodata. in posizj:one rita .anche dielle ferite vaginali, che ci.catrizza, don::o-lomba·r e, ·co11 'le gambe b en divaricate; rono per• prima inte•n.z.iQne. f eci 11no gcrupoloso l avag1g io vagin•aJe con acAl ve.ntesimo giorno era già in piedi . • qt1 a jodata; disinféttai con ti11t'l1ra di jodio Je D o1)0 ci1.,c~ 8 .n 1•esi res tò inci11ta e q:ue"ta. ~up erficie inte1~ne delle cosce e la vulva e quin' rolta !)Ortò a ieimi11e la g raYirlanza. d i procedetti a ll 1atto operati,ro, cl1e v e11ne co ~ì C o~ enza, 21 settembre 1CJ:?O. cc.11clott o : . 1
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XX\1 11,
t.t\NNO
FASC.
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SEZIONE PRAT1CA
1311
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Presentazione trasversale . in due primipare gemelle.
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Dott.
'fo1'IMA SO
L..\ZZ.IB1 N1,
tnedtt o
co11dot1o.
La notte d·el 14 maiggio a. c. fui chiamato a Punta Squaransca ·di .L\.lbo.n a, a tre or·e di distanza ·d.alla mia sedei, per un .p arto. che 11on ·s i svoJgev:a. T novai la partoriente, Caterina Fono;v1oh-TOlll1icich, dii anni 28, 'contadina, primipara, maritata iil 215 aprile 1~19, di1stesa a ter,ra sul f'Ocolaio. Levatrice nessuna, . ruloune donne si aff,annavano atto,r no alla parf.-Or.i.ente, Ctbe stanca, sfinita da ore di travaglio e con una inerzia secondaria d ' ute1·0, feci t1·asportare sul letl-0. Dopo le necessarie disinfezioni mie e della paziente constatai : Presentazione trasversale dorso-anteriore con pTolasso della mano, itnzi dell'ava:mb·r accio d1estro .g.on.Jìo~ ed.eIC~t.to.so, .spalla destra incuneata~ nessuna mobilità del Jeto, ·toni cardiaci assenti. Essendo un rivolgimento impossibile o 'per lo · meno troppo pericoloso e rimasta senza effetto la trazion e sull'avambraccio, cercai qi raggiung.e re il capo per . fa.rie ·l a deca<pitaz.ione, ciò non avendo avuto .s uccesso, pasis ai .alùa dolorois a neoesisità dell'·evis~razione 1che, 1per isè stessa, per 18Jmbieinte, per mancanza d'assristenza, ri11scì 1un,ga e d.i ffi. ci·le. I
Il secondamein to .facilitato da _massag1gio si compì norma~mente ed il ·p uerperio fu i d eale; la donn·a lavol'a ed è sana. L 'interessante segue o,r a. Tr.e settimane dopo circa, e .precisame11te il 4 giug no, tui cJ1iarnato. nerllo .ste·sgo v.i1lag·gio e trovai Maria Fonovi·c h-T·onii-cich, primipara, di 28 ruillili, maritata il 2 agooto. 1919, ,s orella gem~lla d·ella prim.a· 01 perata, nelle identiche ei p.r e .. "cise ·oondizio11i. Preis.eintazione trasverisale ·d orso-anteriore, co11 [.>·r olasso della n1a110 e .avambracci.o .destro ec1ein1ato·s i, spalla i111·c.u neata, inerzia seoondruria d'11tero, a-lcuna m ob ilità del feto, to.n i cal'di~aci as.s enti. La trazione de11·a vamlbraocio ancl1e qui r im ase senza alcun effetto ·ed lln tivol,g ianento n-0n era ormai possibile.. Cevcai ,se ritus.ciss.e la· decapitazio,n1e, ma non potei raggi 11n:getre il c:aipo-, e così passai p er la seoon.da volta e in meno di trie settimane .all' evisc.errazi one. , L'intervento oistetrilco fu <linco·r a più lun.g o· e penoso ohe non fo,s se ,s tato lçt prima volta.. Il secondam.ento si svoilise n.orma1nlie·n te. Finito· i[ secondam·ento, nell'ad•agiare l'q.perata i n ·p os izion.e di·stesa, q.uesta cad.de in deliquio, ·d al quale ben presto si rieb1b e. Il p11erperio fu .1u1111go ma a febbri'le e la donna -01ia cammin·a e lavora, ~ebbene r:;ia gqbentrato oerrò 11n leggero prola~"·SO dellFt vagina. 1
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PuLblico i casi 1- e.:·ei.1è i11i ser11J:>1a110 inter:.eissanti per la bibliog1·a.fìa le pl'esentazi o.n.i patoJogi.che identiche nelle due geme lJ.e., <!he ·del ~ re s to so110 due forti contadin e con bacino normal.8. La m.ad1e loro 11a avuto dierci figli, 1e operate hanno dure ·001·elle: Lucia, di 32 anni, maritata a 20, ·c he ha ormaJi se.i figli, ed Antonia, idi 30 anni, n1aritata a 21, che ne h·a quattro: nè !l'una, nè l 'altra ebbe•r oi1mai biso1gn:o d·el . medilCo. · · 1
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P·er l'é.zi;c>1ogia delle .pr.ese.nta.zioni trasiversali is ola 1spieg.azion.e fo:ri$e sar ebbe I'.età ·d·ei1le ip1imipare, ll()n ,p ili .gitov.anissi·m ·e (28 anni.), e noto come curiosità .che a,l parto delrl a prima operata assi·steva per necessità d'amb.t en,t e la se- · conda. I f.eti, l'·uno di sesso maisehil-e, 1'altro f.emn1inile , pes~tva.no press'.a pooo tre chili' eia. scuno. Albon·a d'Istria, settembre 1920.
Mancata caduta del moncone del cordone ombeJlicale per .iù prof.
ERNESTO BELLANDI.
: App.:11a tornato 1daJl'aver pres,t ato s·err v.izio milita·re, in qualità di maggiore medico, capo \ . i1eparto i1clla R. ·Cil tnica ·C.h irrurg1ca di Pisa, venni chiamato p,r •esso una partoriente. T·raittravasi di una primipara, la quale il 28 m aggio u. s. dette feli cemente rulla luice un•a bam- . bina a t er,m ine ~ dtscreit ameinte robuista J·ÌJs(petto alJla cor:po1·atur.a. d·ei genitoiri. · Il .cordone ombeùllicale fu t r.atta,to c ome• d'abitttdi1'1e : 1leg atuira con ,set.a .sterilizzata a 1circa due' .d ita trasverse dallo omb·ellic:o, ·e .se.z io1n.e con forb,i·ci fs terili; •dCXPo la l)llili·z.i a1 ,genelI'a1e sri avvotl sie il mo1n cq11e del .cordo·n;e 01mheUJi c,a:le i1n · un pan11olino sterilizzato li per lì con bollitnra e qu,indi u·m i.clo, non €1ssen1do stata pr-epara ta la solita garza s terilizzata 1secca, per din1 ent·i1cn.nza di ol1i ·doveva p.ro.vvedere a tutto il mRte-ria·le i11ecessa1·io dal prurt o. L'imd omani pe:r ò i~ mo:ncone ciel coirclone .omb eQJi•c.a:le, dopo il bagno. venne racchin o in 11:1 qnu,drello di garza s terilizzata secca e così fu se~·uitato nei gioTn.:i segu.enti. P e.rò verso il quiin to gior.no, av·endo notato ch e i.l m oneione d eJ .cordone ombellica1Ie· sti ern tum.eff.ltto e ·p resentava colorito . grigio-scuro, t~attan·do,s.i .dri1nq11 e ·cli 1111 1ptrocess 0 di mo:r tificazio11e l1mirla , ,f eici SO!:·!)·e·n dere i bagni gi:o,rnaJieri. .ed aggiun 3i alla m e di catt1ra secca.. quotidiana deJl'omb el1ico lln -p-0' di a cido boriço por• fi rizzato. \ 7 Prs J l ' 11 n 1 di ce,~im o gio•r no il m onco11·e d al co1·done on1beJlicale si eir a moJ.to ridio tto, s chia<:c1ato a. na stro e fatto di colorito bn1no, n1a n on ~i notaYa a.Ilcnna line 3, di de1limiia1
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IL POLICLINICO •
z1one a li vel1o dell 'ombeJllico, ,l)er quant-0 di 1à peJ:'ò dal pensar~ alia possibilità della persifuoru1scisse l l [ l po' dà. iliqu·i!do ·~ieDo-sanguigno, ' st~nz.a de.i dotto on.falo-m.eseniterie-0 o a quella c h e maicahiav a via v.ia il •ma t.e.riale cli medica- dell'uiraco. Per i )caratteri 1desoritti bisognava tura; l'anello omibelali·cqil,e. ,si mostraya le.ggeir- prop·enide.oo a ·aredoce t.ratta1rsd. di rm tn1mro re me·n ta tumefatto ed arross ·to, però senza sfu- fun.gooo· dell omhe~li1co, o sarconfalo, cl1€ n1anmatt1ra venso da cute ciroostai1te. Nees.una rea- teneva l a n utriz'ione dèlla base ·del moncon e del zione geneirale nel neonato'. Si è contiruuato la .cordonie ombefllicale, che. perciò non si distacmedicat11ra con 1'acitj.o borico porfirizzato, che cava. S<l4pipiamo infa:tti ohe il cordon-e om.b ellisi faceva ben penetrare alla base del moncone ca'le .n on ha v.alSli p.ro1P~i .p.e r iJ. s.u 6 nutrim1ent-0, del 1co1rdone o.m belll icale tiral'l;do l·e1g genn-ente e .che es•s o vive. uer inibizione trov.andooi. im. s uill ' eiStremo ·di qu·es to . merso neft liqui.do' .rurr1niotico. Frattanto i gtorni passa,·ano, ma il moncon<e Ap·p rofi.ttando alJl.ora della 1suddetta tendenza de[ coDdone o,m bellicale n-011. cascava, con gran- alla p~du·n ·co\lazione, il giorno 26 ·g iugn·o, cioè . . de. s o:rpresa di tt1itti, che -mri. assilla\ano di do- Yentottes:iimo dal 1pairto, dopo accu·~aita disinfe~a111d-e aù. ·: rig\1ardo, e fa ceindomi -com·b attere con zio11e ·con .a.l cool .l egge.r mente ipdatoJ ho 1posto l 1i111f>i·pri.~,nza ~ la :s1facciat.~1ggJ.ne di una levatrice 1111 laccio di robusta 1se1ta piiatta (n. 3) ... s-0tto il (·conn az.iona:Ie) ch·e a mi?- in1sçi.puta ave·v a p·er• fiino in ua~.a me1d1rcatu1ra rupplicato tr·attamento •. ' cl·ifferente aJ. mi.o, e ché cotltinuafil?.ente a1la fa• • ' miglia J>rop·on·eva sue .p o1,·eri . . Io raisisicurav<\), giacch è no11 v'era. -irufezione , e votcl~è talvolta s 1 è visto prol,n1nga1'e Ja cactli:ta d·el moncone • , del cordone · omb ellicale. anche verso il ventetRimo g.i1c1r110 senza •consegu·en·za di soma. Tale fatt.o io erò .suol essere att;ribuito' a clebole costiJ • tuzio~e ·del neonato, ed a sue tare ered.itrurfe. Se nel nostro 1ca1so, pw trattrundosi di f e.to a , tel\mi.ne, esso nolll ~ ~row:o r ?1b usto, ho gi.à no• tato 1che aillche -i suoi ge!11ton non sono d1 ·corpo·1:atur1a .g ran.d e, ·di p·i ù ·questi ·n on p.resentano I malattie costituziO!Ila1i. • . !...._ Péllsisati anche i v·enti gioll'1ni i·l fatto diventava co111.p letamente ecceztlronale, e doYeva· esservi tun10.Tetto e l 'ho strettodfol'temente, ri:nno\·ando una ragione per tale maD1cata cad·uta ·d·el mo.n - · la Inedicatura ·solita. t\D..Che ~se 1si fosse stati in co.ne ·de~ co:I'done omtb.ellicaJbe. Difatti alla •b ase preis enza di p.erma·n ·enza del dotto onfrulo-medi questo, all'es tremo. cioè 1de3. tessuto in nec.r osi, .se11te.rtioo o d·ell'u.raco, .che poteva avveniire alla ~i .era formato u·n 1cericin·e alto1ipochi mi.llimetJri caduta idel tumo.ratto ? Un.a :fisito.ia, ffi:a .c1ò che cli tessuto di g.ranulaz,i.011-e, 1eglgermente baig.n1ato ho faitto è la ieura prima dJ tali anomalie, ·e di da liquido sier().._sang:uigno. Si sono seguitate . più 1a fist~:lla !JUÒ poi occluderai COiTh ~e successem ip·re le solite medi·cature, e con mo~t~ arecu- sive medricatu,r e, mediante toocamenti di nitrar atezza cir.ca la .p ulizia aJn.ch.e dedle mani di to d'argenta, ecc., senza }Jtensare, in caso con• · chi 1e uraticava; e1 così si è evitalta l 'infezione trario, ag•l i ev~tua!li interYeniti intrarldominali. ben ,fru~ile i·n vece a frursi str.ada1 attraverso la Il g;iorno suiccessi~o, l a m edicatu.ra è c.olorata su·p erfic1e ·e.rosa del detto cierai·n·e. Questo ha c1a secreZlionie siero~sanguigna; il tumore1~to è continu.at.o ad aum.eDJtaire di altezza, e~ al ve_n- comi)1etamente afijoJS1ciaito·, anch'esso nastrifot·tottesimo giorno è divreniato g1r·osso qu~nto cir- me coone la parte s ovrastante del mon1cone del ca un cece, acqudJstando difatti anche la forma cordone .om}'.>e.1lica1e, e come qt1.esta di colorito 11n uo, Q"l~bosa; tirando de1icatament~ suhl.'e- sc1tro ner ' C}'11ainto non .della 1stessa intensità; a ·. tr~o libero , de~ moncone ·del cordone ·ombelLli- J.ivello ·del l~ccio scoirgie:srl. una profonda de'Pres: ca.l e si natia .ail. ·di sotto, a livello dell'ombelli,co, sio11e e 1spo1sta:n.do Il . moncone 11n P~ ,· d'1 1a to ·~· rom>e un 1)1dco1o restringimento, olS'Slia l•a ·ten- v1e1de '1a sup,em·cie d·ell'~1be[li1 co piana e v~r-..o denza alla pedun1c0Ilazione; il .suo •C01·oirito è fil suo centro u·n piccolo pedt1n0-01l-0 a.ttorn1ato sempre rosso-vinoso, la superficie è scabra, la dal laooir> di ,s eta, che sostiene il tumoretto soconsi•s tenza dl11·a carn-0sa. Sotto i camhia.D?enti prastante, già descritto, col moncone dei cordella nTessd.one intrad·dominale questo tumo- d a.ne ombelJicale. Per ma!?giore ce.rl.ezza. del~ rett~ ;on modi.fica il 1suo v olume; ma ·se ciò mi ostrizione si strin.g e nuovan1ent1e il laccio, f . 'c ' i· ec;trem1 1oteva far e esc~11dere la presenza in esso .cli un 1 , ce11c10 t1n nt10,·o n,·volgJmento con g 1 ... .I' e~t.1·~mo di. n11;$a integtinalle, n o11 mi liberav a ~
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SEZIONE PRATICA
del filo di seta !~sciati a.pp,o sitam·ente lU!lllghi, o de.ll1>uraico 1 .gri,ac·chè se non ne è resiliduata: una \ e si rne<l,.ica ~oone si è già d'e tto. . fistola, .sappiamo che 0011 tratta111e1D.to della co.--\1 terzo gioJ:·no (28 giu~nQ) la .n 1edieatura è stri~fionie qv.ei con.d otti possono oochltde.ì~sii; nè an.cor.a moochiata in marr.on~ da liq.urid.o siero- :possiamo rintra0ciare la lOI'o esistenza nel ·p ·ez.ematioo; il ·solco di div1sione a '1ivehlo del la;c- zo ar~a ton1ico, stante· [a ne.cirois!i ,d i questo. .cio è ·SelllliPre più prof-011d,o; ma v è. a.ncora un Quel ol}.e 1si può dire con mag'gio~e sd.1cu·r ezza pi.cC10lo predun1colo; perciò ·s i .srtringe nuovamente · è ~he .abbiam-0- avuto .a che fare ·Con Ulil ,tumoil laccio. e.on un a1ltro avvo.ligimento, 1c ome .si retto· di gran.ulaz.ione ·dell :omhe1li100 dai carat1 .era fatto il g.iorno avanti . . teri di un sarcpnfal·o, .che mànteineva la vita....\1 quarto giorno (29 giugno) .speravo ve1"a- - l:it.à ·dffl mòn.oon..e, del 1cor.dotI1'e om.bellica1è. 11len-te ·di trovia re tale moncone di co:rdo:ne om- . . Ho. tenuto a d.eiscir:iivere tan·t o minutamente bellicale fìnaJlmente ·distaccato; mar tenie ndo esso (flWsto caso, stante la Sl:ùa .j"a.ri-t-à, ei a ·n1ia coi11·vece anico.ra pèr un rpetd uncol1no, 1p er qurunt:J g11izion:e, n1ancan1domi ~uii la possibilità deJle sottilisis1n10., ..ho .st:r:etto an1oùra il laccio, ma ho r'icè~ch~ del-la l.ett.erat11ra al p r-OfPO·s ito, unico asooriato ·cop. un ·ooù.io-O .di .f,oribici · il m-0nc-011-e fino ad ora. )' .~ .. ·' ' , . . . . . .de.} cor. ellical:e 'Sezionafil·dol·o nel limite . ,don-e· on)b1 . Alessa.ri1CL'ttla d'Egiittq ,_ 13 luglio 1919. .. · C·Jl tum0,retto, · già · desioritto, · e· pur esso ora i11 .. . • . 11ecr()$i; ciò .p•er to·glitere di n1ezz10 .!la mag·g ior • • p arte di {lt1esto tessuto n.ecvo.sato, ·Che, sebbene L. E Z I O ·N 1·. p1 otetto Eld opporti.mame,n ite m~d'i1cato-, coisiti' tui ·a un forco[aio· ·Continuo e vasto d,infez.iooe. I sintomi iniziali nelle malattie midollari. ..\1 quinto giornio (3'0 1giug·n o) il sottil·e- peiiur1 · col-0 t~ene ise:rn.pire a.issai solidamente. Sono 90· (F. \\-. .:)loTT.\ British i11edi.ca·z Journal, · 2.6 ' giugno 1920). . \ stretto a stringeft1o 31n.cora, però ,con un nuo·vo , laccio, a p'Pli,c ato subito sotto l,altro p1er ,assiL~ affezioni del mid'ollo spinale ·si annuncutarmi ancor ma;ggi0rmente 1della costrittura. zian.o or1dinariarr1ente co11 ·due .s intomi subbiet.<\.l sesto g.i or·n-0 (1° O.:ug"lio) n-0n 1essen1dosi an- tiv'i: dol_ori e :j)arestesie. cora dista;cic ato iil tumo1retto, tenuto ormai da Il dolore; è ben noto, è• uno ·de.i sintomi l:liu un peduncolo quasi fi lif91rip:e, si as'Porta :anche costanti in ogni gen.ere . 'd i malàttia: è un fe--esso .con un colpo ·di forbi1ci in vicil1lanza dell nome110 protettivo e quindi è un sintomo prelaccio. In cor.rispondem.za .di tal~ laiocio,, ,s i .os- co.ce. 4 serva ne'l1 omb·elJJicolo un.a 1p1:Lc,co1a .escavazione; Nelle affezioni sll)i11ali il dolo:r e è un segno àttorno ·l a -c11t~ deJ.l'ombeilli1co è noil'Ullaìle; nè vi cli if'ritazione dei gangli interverte_b rali o delle si sco:ngono rialz1i 1sotto gli .aumienti della vres- raclici se11sitive. Ifa di ,s olito un car.attere 'neusion·e i1nt:r:ad.dominaie, .come nel pianto. ralgi c~ . Varia di intensità in rapporto al , tem\ .~:l .decimo giorn.-0 (5 luglio ) m·edi1oando si tro1)eramento ed allo stato di salute ge11erale de'l va distaccato il laccio, o meg1to i due lacci, 1e l)~lz;ierite·. Può esseTe lancinante, puntorio, larimane .a1 loro 110isto un:a piC!Cola ..fossetta nel- cerante, urente. È talvolta conti11uo, gravati. l. ombellioo di ·Ci•voa mezzo ·ce;ntameitro ·d i dta-, ,' va, contusivo con crisi parossisticl1e di rjametro e di ·du~ a trie m·i llimeitri di .p.rofond1tà, cutizzazione. Si distingue' dal dolore neuralla eui sup e.rfi1c]~ è costit11ita .da tessu.to di gra- gito o i1evritico per la sua distribuzione seg: no.1lazio..n.e di be'llro ais!)eit to, ed . è legger.mente mento.ria. Nelle net1ralgì.e si 'hanno ·pmnti anabagnata di liquido siero-sanguigno. Si deterge tomici' la ··cui pressi.o:ne .esacerba il dolore. Quecon a:lìCool rettificato. ' si· ric-0u:rie .con·' 'p1ollvere ~ti punti i1euràlgi'ci corri_spondono talvolta ' . -porfirizzata .a.i aictdo .bortoo· e si mediica a pruatto. anche alla sed'e cle1 dolore ·s,;>011taneo o al punto di parte11za della crisi parossistica. · _..\~ tredi·ce1sdmo gi-01rno (8 Lughl.·o) Ja pii:ocola oocavaz1icm'e ·1s i è .ri-àoitta quasi d1ella metà; lilion Dolori a tipo schiettamente nevralgico e di v'è stata 1secriez.ione·, ,eco~tto la formaz.ion.e ·di • n6tevo le intensità si hannq nella compressi~ un.a sottile .crosta, che e s•t aita ri•m oosa facil- ne o irritaz.i one _delle ~--a.dtci spinali o dei plessi bronchiale, . lombare e sacrale. Questi dolori mente; medi·catu.r.a.. s-oJ.ita. · son o denominati pseudo-nevralgici e si inco.n_\l diiciasseitte..tSim 0 gi.or.n o. (12 Jrugù.io) ~qilaran trano nelle carie vertebrali, I!ell'aneuri sm a tacinque giorni dopo il ·parto), s.i trova che è iseomvarsa la ,pi.e.cola e•scavazd.one; l'ombellico · dell'aorta discendente, nella paraplegia d~lo n·on è m .o'lto retratto, ma è ip~Mleggiante, .ed a11a rosa da eancro ed in casi di irritazione delle palpaz.iionie digttaJie non <Si aivv·er:te· l'urto della radici· .spinali da meningite lo-c ale o generale. pressio1n1e 1ntra:ddomina.le.• Si è avuta dunque la In questo ultim~ caso il ' dolore è frequente1nen1te accom1)ag11at o c~a ·sp asmi muscolari e 0orn p1eta cite a trj z zaz.i O!D e. · - Con ciò n:o·n .sd. p,u ò ersc1111dere che pottesse es- rjgi.dità locale o g·e11er ale. Ciò è molto e,·idente ""ervi Ja: p:er:si·steniza ·del ·d1ott10 onfa;lo-m eseinteri r·1 r1l1a11 do è col1') i ta la region'e cervicale. 1
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IL POLJCLINICO
[.t\.NNO XXVII, FASC. -i6J
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I clolori radicolari presto o tardi sono ac-
Nella tabe) olt re a c!è, fra i sintomi precoci ' compagnati da disturbi sa11siti~i obbiettivi di~anno notat~ le crisi dolQrose viscerali. Sono strilbuiti a strisci.e i.u ngo il tro nco e gli .arti. state registrate crisi vescicali, che consistono D,altra parte nelle radicoliti la pressione sui in un violento .dolore nel basso ventre ed irtronchi nervosi, come. avviene nelle neuriti, ra:di8:11te-si nella regione internp. delle cosce. r1on è dolorosa; ma, viceversa, il tossire, lo I pazienti . avvertono un bisogno urgente di starnutire, il soffiare il naso, il defecare prourina re, ma non possono. Le crisi renali tal- · voca ·dolo.re acuto. volta simulano le colictb.e da calcolosi. Le_crisi Nella grande maggi·o ranza• ,d ei casi di affe- gastriche, la. C'Ui frequenza è ben nota; poszioni mi1d ollari che si i11iziano con fenomeni sono co~t.ituire il prim10 sintomo della tabe~ di irritazione radicolare is i tratta di un.a m,e- Esse sono costituite da accessi di diOJ·o re e di · nìn0g ite sp·inale pe·r lo più di origine sifiliti-~a. vomito. E tra i -~intorni più pr~coci vanno anIn questi ca.Bi la regione che più frequ.e ntè-, noverate le crisi rettali ed intestinali. I pamente è sede del dolore radicolare è qÙell~ zienti a:ccusano tenesmo, bisogno u~gente di lombo-saarale, ma può essere colpita anche Ja dèf ecar.e, dolore .ai lombi. Non molto rare sono regione dorsaJe e cervicale . anch~ le crisi lariDJgee. Anche lru impotenza e . Le lesioni iniziali della tabe sono contrasse- la satiriasi sono sint'omi precoci della tabe. L'a.:;.. , sQciazione ·dell,ainestesia toraciiea ·Con le ierisi gnate da dolori radicolari improvvisi, lanciviscemti dà oonto della lor-0 1causa. Le--- 1Lbre nanti, urenti, che con tutta "?robabilità sono sim-,atich.e afferenti dei visceri terminano nelle dovuti a1la irritazione delle fibre radicolari _.J corna posteriori dei segmenti spinali corri·1 ei gangili interv.eTtooir.aJi n.el loro punt'O d,i·n spondenti alla sede. ·del ·doler.e sulla nelle ed gresso nel midoJlo. Q11esta irrita~.ione è pr'0al.l'.an·estesia; il :p·r ocesso i1n lfiammat0Iio che colJ,abilme-n te dovuta ad un · !-processo infiamma~ pis·c,e le '.r adici sensi ti;v,e posteri01ri i·nnei-V.a.nti torio delle meningi. -1a pelle irrita le. fibre viscerali afferenti. N.elle infiamm'azioni acute ·dei gangli inter, . ~1olto 0om11ne n ella tabe è i1 1d-0J.ore ~ cinve.r tebrali, come si verifica nell, herpes zoste1>, tl1ra, che però cois tituisce anché un sintomo si han110 gravi dio lori neuralgici .con una diprecoce 1della rrientngite locale e della meningostribuzione segmentale. Questi dofori cessano di solito .all'apparire della caratteristica eru- mipJjte a deco,rso lento ·e ,progTessivo. Questo segno ·di affezione radicolare è comunissimo zione cutanea. Non rara.mente queste forme nelle mala ttìe sifilitiohe ·del mird-0·110 e deve esschiettamente ra dic0Jari sono al lo-ro inizio diagnQsticate come nev~algie intercostali o ,.igere te.Illl1to 11ella dovuta considerazior;ie per un tr.atta.mento p·recQ!ce che· prevenga la distrupleurodinie. zione degli elementi nervosi CQn la con segl1ente Anche nelle r1euriti peri.feriche si pQssono pairaplegia. In ognli caso i·n .'p r.esenza di . detto avere dolori lancinanti agli arti, tSpecie a ,'Ìuelli sintomo coil!Vien e '!i)1raticare l" esa.m'e . del liquidQ inferiori, ac,compagnati da disturbi obbiettivi dial10 per me1g lio precisare la ·d~adella sensibilità, ma i 1 dat~ anamnestici e la. cefalo-Tachi1 • ,gno. s 1. clistrib11zione dei ·disturbi se11sitivi farà fare I An1che le disestesie o. parestesie sono segni l a esatta diagn.osi. Al r1guardo bisogna ricor-0 are che talvolta il dolore n·euritico assume i precoiei delle malattie del midollo spinale. Sono costituite dia sensazion1e di peso agli arti, Um"·cara tteri di quello tabetico e che la possibilità • pore, formicolio, i;>unture, senso di caldo e di di confusione è aggravata dalla coesistenza fredd'd. La fo1r ma più caratteristica di parestedi altI'i .s intomi .comuni (atassia, .ariflessia); sia è que11a indicata voltgarmenite ·col nome di ]11a nelle neuriti ci sono di solito paresi o papi ede ad•dormentato, e che è dovL1ta a pressio- ralisi con atrofie muscolari, mancano i dine dello sciati co. st111·bi ~1upillaii e la reazion-e di \Vassermann Oltre che •dalla ç.om.pressione di un tronco è n egativa. Co11viene aniche notare çhe nel periodo prea- nervoso le parestesie pos~ono essere determinate da: tassico della tabe, anche in assenza del segno 1° ìV.Iodificazione transito.r ia della circola•li Romb erg e di v'/eshphall, possono aversi zione lo,càle, dqvuta a spasmi va sarn·otor~, come dolori pii1 o m e 110 vivi. A;nzi è frequentissimo il caso che il i=>rimo segno di tale malattia ·nel m·o1fuo ·cli Reynau•d e nell'·eritromelal.gia, o ad ateromi. . . arteriosclerosi ed endoarterite. sj8no i dQÌori che di solito sono credut1i di 2° R·eazio.ne .al fredd o. origin e ' ret1matica o neuritica. Ma in ogni 3 Nev'rite tral1mnticA, to~$iCa o infettiva. <·aso Ja presenza dei disturbi oculari' ed even4t) )II eurastenia .. tualmente i di. ~ t11rbi clella sensibilità vibra:\lolte delle ~ffezioni n1idolla,ri che sono acto ria permettono di fare la diagnosi e~atta com !Jagnate dçi dolori nevra.lgici pos~ono dare <111 r l1e nel periodo preatassico. 1
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sens~zioni .p arestesicihe, .anzi talvolta, come è il cas·o delle cairìe· vertebrali, dei tu.mori intraed extramidol.Iari: le parestesie talvolta precedono i dolori. Le parestesie inoltre possono essere iJ primo sin·t omo ·della meningite .spi11Jale oronica della mielite aic11ta e .croni.ca, della poliomieli,t.e .a n.terriore, della mielomalaci.a, del ~amm,.ollimento trombotico ·del Jnidollo, della m·eningo-mielite siifilitiça traiSJVersa e . ·d ella sclerosi a plaoe\he. Perciò in· .p resenza di ,cp1 esto· sintomo conviene sempre ricercarne le probabili cau&e fa.cendo l'esame dei riflessi e vigilare il paziente per 1,eventuale ·Compa~sa di distuirbi motori. Per quel <"he rjg;l13Jrda i disturbi obbiettivi della sensibilità conviene notarB che l'anestesia totale nelle malattie midollari si verifica solo nelle lesioni tmrusv eirse: :c.omplete, -come nella f1~attura o lu ssazione· vertebrale, nelle ferite dirette, nelle roeningo-mieliti; la prognosi e' sempre grave. ~ella menJ.111g-0. . mieJite· e nelle radicoliti i sintomi ·subbiettivi precede·n teme:nte d escritt.i ~ la ipe restesia !)recedo~o l 'anestesja. Più frequente e ·di ma,g giore impòrtanza d.ia• gnostica è la ·dissociazi·o n·e ,della sehsibilità, che ipiuò incontravsi nelle ne·u riti peirifeìl·i che ed in casi di compressio.n e o irritaztol}l e d e:lle · raèLiic1~ (an estesia tattile e 1conservazione ed 1 an ch e esagerazione d elJ:a ' sensibilità dolo;r·ilfica), ma è caratteri•st.i ca della siringomielia. e dell'ematomiel.i a (conseirvaz1one d1ella ssen sjbilità tattile; abo1izi one della s ensibilità cfolorifica e termica ). In alc11ne malnt1ie rlel micl ollo i dist11rbi sens1tivi sono transitori o assenti. Nella poliomielite anteriore acuta .i distu1rbi ~ensitivi sono di solito costit"niti da semplici parootesie •ah e pvecedono il m.anjfest arsi delJa paralisi fia;cci1da. Ciò è d·o1Vll1to a l fa tto ch e in questa malatti{ sono colpite le corna anteriol'Ì, ment·re le corna oosteriori cen tri trofici delle - anrgono ' illese. fibre sensitive, .ri.m I Anche nell,atrolfia mu·scolare p1rogressiva; dovuta a d~geneirazione ·dei ne.u rani motori midollari, e n ella scl~rosi latero-amiotr:_ofica, dovuta a de-gener.azione dei neuroni m.otori cor- . tico-midoJlari, manca ogni distu.rbo sen sitivo. In ambo le ma1att1i.e il p.rimo s€1gno è di s·o lito costit11ito dall' atrofia d e1 mus coli d ella m a n-0 e del 1cinto scapolare. Nella s·clerosi la t e1r.ale amiotro!fioa il sintomo iniziale è costituito clall'e31a1g.eraz-ione dei r.iflessi ·p ro.f ondi _ed eventualmente ·d.a l clono della r otula e d·el piede. La diaigno si della sclero1si .a placche è molto facile q1u an1do son-0 presenti i s intomi ·cerebrnJ.i: tremori, parola scandita , nistagmo atrofia ottica. l\1a l~ confu sion e con forme fl1nzi on a li è possibile quando esistono solo i sintomi spi-
nali. Non raa.~.amente la malattia ·si iniziia c-011 pareste6ie, .seguìte da anestesia ·t ran sitoria. Il paziente p11ò ptese11tare a n che uno stato spa . I t s ic?· delle gambe con lln certo grado di par.esì o d1 paralisi, con incoordinazione e difficoltà o incertezza nel camminare e nel'lo stare in -,iedi. Quand o q11esti sintomi sono . acco.mpa g11ati, com e avviene in gi ovani donne da fatti emotivi, si può }) e11sare all'isterismo . 'lVIa 1' a ssenza de.i riflessi add om in a li ed epigastrici l'es agerazione ·dei patellari, il clono della ro: tul~ .e ·del piede, il segno di Babinski, le paresi, la perdita del sen·so ·di po sizione e la diminu~:?n e de~la s.ens.ibilità ossea ·dill\ostrano la e~1::::;tenza d1 les1on1 del fascio piramidale e dei cordoni post eriori. La sen sibilità •Superficiale di solito rimane integra. I dr. • • '.
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SUNTI E RASSEGNE. SEMEIOTICA. ~
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Prova della pituitrina.
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e F A:.G ruOLI. F olia
~1 edica,
30 .genn . 1920)
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La introciuzione sottoepi1dern1ica di O. 05 eme. di soluzion e al millesimo di adrenalin a deter1nina dopo pochi secondi e talvolta istanta n eam ente la comparsa di un p onfo di colorito ble1 1 scuro, che ulteriorme11te si rirconda di 1111 alo_n e b ia nco e di lln altro r osso. L a reazio11e raggiunge il s110 mas jroo svilup-po entro mezz'ora: si m antier1e per un cert o tempo, d o1)0· il quale n el giro di un 'ora e niù sj involve ' passan d o· la m acchia bleu p er lin o stadio ro~ . so . R e si1d ua una p a pu.Ja rossa, leggermente ri. levata, c1h e n·ei giorni successivi a ttraversa le comuni fasi di pigmentazione. }\.·dO]_) erando soluzioni più dil·uite, ad es·em1p iu 1/200. 000-1 / 1.000.000, l a reazion·e, m en10 intensa, ma ipur seJilJp.re inaniif esta, con.serva l o stess<> ti po, differisce · peirò 1per la mancanza d-ella macchia centrale ble·u , ·Sostituita ·oon ritardo ,, d a una pi cc·o la macchia irossa come al soli to_ L'alon·e rosso non è ·semipre p r onunziato. A mi·s11ra ch e ci si avvicina a l titolo limite l ' ru1)p a rizione si distanzia maggio:rm.ente dal momei;to 1dell'iniezione (fino a 20 e più min11ti). C1on dil'uizioni m a.ggiolr i la reazione 1si aJttenru.a fi.no a clivein tare i1dentica a quella jn.dispen~satl)il e di ,.. èo·ntrollo co11 l'acqu a, costituita dal po·n fo ala>bastrino e da un a l one roseo. Res: d·u a. una 1pi1cco.1.a paipula tossa, che si risol i,,·e in m.aochiolina b·r una. La reattività alla prova sottoeipideJmica dell' a1d renalina in condizi oni 01rdinarie è com1)resa fra la ·del11izione 1
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ed a l milione (fi alette di Pe\a.r ce e
Da·vis). In .c ondizioni patologiche può essere smorzata o esaltata. ~s~a è ri;;ultata negativa in alcuni .ca~i di n10.:rbo di Addison e di iposurren a li'.s mo CP(){[lico; 1positiva anche ·C on dill1izione l)iù fo rte fino a 5-20 e ipiù milioni in alcuni ca.s1 di ·di·ett1r.bi ·della men·o11ausa, d ,i,p-e·rtensione, di moPbo di Basecl ow, .in qualche grav·ilda. I :b .a mbini reagis·cono <:l ebolmente. Vi è a11er·g ia ~egli ,st~ti dj ~nemia . profonda. C-'o nrf ro1)ta.J.1do , i·n 25. casi. i' la sensibilità clel.. . l 'adre:µalin a,. somministrata, pe:r via ·sottocutan ea . (1 · cm.e. ·della soluzione. all 'l %0 ) e sotto' · ~p i dermi ca, "!\scoli e Fag·in oli. in 21 casi ebbero norn1orea.zio11e .alla ·1') rova sottoe1p-iclermj ca e ne ~ suna in ,q t1ella sottocutàn ea ed altrettanto . in ·due ca si di iporeaziooe sotto·eip idermica: in dt1e casi con reazione esagerata alla prova so ttoe1)i·d·ermica ·solo t1n .a11me11to .·tli -uochi . erri. d ella ·pre3sione a rteriosa all.a iniezion e - sottoe'.))ide·1\mica. FinA.lmente tn lln caso di s·clero: I ' d ermia. in ip er te _i co11 normoreazione alla IJ ro, .,. n sottoej1Jidé~ica''vi fu una rea zione spicca ta · alla reaziol\e sott oc11tanea (at1mento notevole ' d i pressione, vertigini, t achi cardi a, tremore, . trar ce cli g liooslrria, ecc. ) così da far nascere· i l sos-petto ch·e la mancata sovrarisposta cuta. n ea p 1rovenisse dalla· lesione scle.r:odermica, seb1Jene non macrosicopican1erute a p•p rezzaibile n el l)Unto ·di secrezione. U~'altra prova è ql1ella della pituit\·ina che è i·d.enti.ca. a qu.elaa 1d1aita dalle s olt1zioni .di a d renalina a ll'l /2-00.000 ci~ca. In condizioni oirùinar.ì·e ·essa ri..e.sce ancora ·p ositiva, pure ritarda11do la com1Jar se. dell'alone é\labastrino attorn o al 1po.n .fo, quan.do •si .allunighi 500 . vo~te circa il cont.en11to_ cli una fialetta d el ·commercio. È stata l'isc on trata p o·s itiva an che a dil11i• zio11e di 1 'Ycro. e più in soggetti ii:)ert esi, in a ffezio11i rlell '·ipofisi, in qual;c1h·e oaso di moribo di ~ac:-1eitlo w; ·r id·otta in ql1all·c1h e ·caso di i.po~u1lren alismo cronico. È cleg.n o ·di partico1·are rilievo il fatto che rSe talora può esister.e cOincid·enza fra 1a •reattività delle due ·sostanze, n·ell a m aig·gior parte id ei ca~i le reazio1ii _pato1n(t ir h P all 'ad rena lin a e all n pituitrina si 1n a?tif es ta no netlamentf d issociate e p er si?LO opp ostr>. Le s oluzioni all '1 / 200.000 di aclre,.nalina offro110 una ,rea zione cl 'inten sità a11Jip rossjmati\·a111ent1e l11g11ale a quelle cli p.it11itrina: l'azione delle prime esaurisce acl l1na dilt1izione 111• teriore di a:ppen a 5 volte (1 '1. 000. 000), l e seconde :pl1re allungate fino a 500 vol11mi mantengono l a loro azione. L a ca u sa è for se dn ricerC'n r e 11e.1 (li,·er$i 1)1111 ti cl·el tra gitto 1~ e11romt1 \
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scolare sul quale ag1scono le due ostanze. giunto i1euromus~olare nel primo, fibra ml1sco la.ir e n-el secondo caso. Ascoli e Fagi11oli, hanno comunicato questa interessante nota riservandosi di ·pairtec;iipare i ris u ltat,i completi ·delle l oro ricerche. I
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Una reazione specifica dell'anemia perniciosa. lD ott. J. S. THIE:'.iEN, della Clinica di Gro11inga. EJeiLtsches Ar~hiv fur klinisclie }ledizin, l2 feb'b r.aìo 1920). · I
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La reazione .si basa sulla proprietà della ca tala._i .sang11ig·na di riclt1rre i·H 2 0 ~ . . Si d.iluiscono 0.05 eme. di S8ing~e !)reso ster.· ilmente in 50 ~1nc. di soluzione fisiologica. Si n1escolanQ 10 eme . .di detta soluzio11e con 30 cm-e. di . H 2 0~ .all'1 ,'00 (l 'H 2 0 2 çle,·e essei e purissima ed ~vere reazione neut1·a , il recipie11te . dove si fa la miscela sterile, perfetta.-me11 te ~ asciutto, . . di vetro fine ). · . Si esp.o ne la miscela p er clue ore alla ·luce a te1nperatura ambi2nte (si formano imme·diatamente delle bolli~·ine di gas) . . Si ~g:gi"1.1ngon-0 3 eme. dj JI 2 S04 al 5 %o' (ces1 s a l'.a zione de1la catalasi). Si tito.J a cion 1111.a. s ol11zione di l\.YJnO-t (3.71~ gr. pro 1.) l a qtiale è eqt1ivalente a 2 mg. di I fJ 2 O~ . (L a sol 11zio11e si prepara co.1 ifr·o.11 t.a111doln con una soluz. n/10 d~ acido ossalico - [10 eme. dj soluz. n / 10 di acido ossalico corrisy.>oridono a 8.5 eme. di K:\InO .~] ) . 30 eme. di H 2 0 2 al1'1100 8ono equi\rall.enti a 150 em e .. di _qt1esta sCYluzione di permanganato. _i\Jla fine '.i ella r eazione si t'itola il I\:.\1110 .. resid110, lo si sottrae e si molti plica la differe11~a per 2. · Il numero ottent1t-0 corri sponde ai mg . cli H 2 0 2 ·ridotti dalla ca.talas i &anguigna e fu rhi amata da Oppe11heim e J olles valore catalasic.o • Il v. c. è relativo ed ha significato soltantc se le reazioni .vengono eseguite se-mpre nellE identiche con·d"izioni. L a re a zione ft1 sperimentata in in.dividn sani, in ammalati di anemi.e secondarie, dccarcino•m i, da tubercolosi, in individui affett da anaemia-- grai·is, in anemie posten1orragi che, in anemie perniciose i:>rimarie oj criptoge netiche. Il valore catalasi co 11a Yari,azioni insig niiì ca11ti n ei vari individui sani; rin1ane costnnt• nello stesso individt10 . N'on si potè stabilire 111 ra1)1)òrto indire em oglobinico e \". c. E siste in vece l lll r appo rto fra j} numero d egli erìtroci t e il \"'alore ratalasico, e l'at1tore. JJropo11e d rl1jamare i11d~ce di catalasi la gt1antitù di lI... f l id otta dn un mil ione di eritrociti.
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L ·indice di _c atalasi varia da 5.8 a 6.4 negli , ir1clividui normali e negli individui affetti da a11emie secondal'ie, raggiunge valori cli 11, 12, l3 fino a 15 nelle anemie ·p erniciose criptoge11etiche e n·elle anemie sperim entali da idrazi11a che p r esentano t111 quadro del tutto simile alle an-emie perniciose primarie. \ Data la specificità d~lla reazione , essa .P.u ò e"sere co11si,derata quale un n1ezzo diagnostico ìm1)ort.ante ·ed è inoltre t1n dato il). favore , del1' opinione · di qtrelli cl1e rigt1ardano l'anemia perniciosa quale una ma1 atti a a sè e r1on sem1)licemente quale una si11dron1è morbosa·. BARZ. ••
T ERAPIA. L'importanza terapeutica · della trasfusì'one sanguigna ·. ,
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l l.ES.~ER J.
Jourri. of the 13 settemb.re 19Ì9). , · UNGER.
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J1ecl. ·.4.ss·., (
siche in rwp1)orto ìdiTetto con il cammino i)e.c·corso verso ila ooag·ulazione: sebbene questa r1on avvenga effettivam ente, insorgono in esB''> d~i ·p rooossi, .rro.n aprpena fuoriesce dal. va~1, che modificano la s11a natura e Io rendono meno utilizz.abi1è ·come fiuid10 vitaLe : tali pn().. cessi sarebb·e-vo Legati a una alterazione delJé J)iastrtne. Certo, una ·critica simile può esser fatt.a a i metòdi 1cihe usano sangu e non mod ificato: ina in questi i'l sangue è a.ss1a1i meno manipolato e si tratti1e11e fuoiri d1e.IJ cor1)0 r>eT .. u11 tèm!)o bre,·ìssin10 (-circa 5 mint1ti seco11 di .\ nel' metd:do clell'_-\. ). , D rihker ·e Bri tti11g·han1 11a11no tnoil t1~ din1iosttato I spe1riméntal1me11t.e che la· .sem•p1i-ce 3Jg' git1nta '1di citrato 1di sodio è clann 01sa 1)er i cor})t1sco1li rossi ; che iiende· più . fTagili e p1iÙ f.a. ci l{ ad.1 .er:h()l1zza:re: ciò che acq11isita u.11a pairtitolare :irrnportanza qltan·d,o la tras1ft1si1one è u• $a ta .n el 1e m~att~e eri1olitiche (1) . Qu esti studi .sem11brano dimostra,re, ciò che già p riOri Se11nbra \·,a. plausibile, chè dai} l)Uilto di' viista biio1logi1co il deli1éato t.e sst1to isan- ,. gt1ig110 debba v·enir a lterato nell.a ,p ra,tiica d.eil!l~ trrusfu1sione ci tl'atata. L 'A. 1q µi.n di rit1ene che, qnàn1do il ,s angu'e nece~8ita co.me un te1ssiut10, rio è nrel1e var.ile an.emie s.pecialm,en te emo]iti ohe, n.on vi possa esser diiscu·ssione, e la tra.sfusione di sangru1e i10.n modificato sia il metodo di. scelta. l)eve ammettersi peraltro che la tecntca del s .a ngll.e ci.;tratato .è .ais1s1ai sremplioe, e pel'ciò neii cas·i d-i emorragJa, qu1aù1JdJo I·o scopo nio n è tamto di fornire ·d·ell s~ngue normaiLe a un ·sangue patol·ogico, ma di 1da::rie un aiuto ade1guato a una circolazione imq::>ov·eiri1ta, o d-i i)rovoc·are l'a 1cessamone di una emo.r xagia, il sa.nig111e citra tata ri.spond·e b'e.ne. , 1
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La recente onda di entusiasmo lìer la ·trasfusione .s i è i·niziata '.con l 'mtroduz:iion1e id i una t.ecn.i ca 1s1em>p]~ce, con 1'1eliminazior1e dei 1) eficoli, con -il c.r.es1oeinte 1a1p1prezz.amento1 d1el va11o.re tera'l:ieutico dell metod-0. La tecntca dell'anastomos·i vasa11e, perr quanto perifezionata, ha dov11to cedere il passo ai metodi indiretti: i quali si riuniscono in due g.rui:>pi: l 'u·so di ap1pareochi che . ì)enn1eitano 11n i:iaissaggio .:riapido, di sa:ngue n io n ·m o1d1i'ficato . e l'uso di sangue reso in.coagulabile 1COl!l l'aggi11nta di citrato idi 1sod:Lo. Il prim10 è rapipr:esentat.o d.al inietodo di J(imp.ton e 'Brown, dal1le • sjringhe di l.Ji.ndieman e dalla siringa speciale id.eata dial1l' _t\. (con r11bin1etto .a du1e vte) . Si trovain·o cas.l di fr:o11Jte due metocli, uno che t1sa sangu.e tnalteir,aito, l'altro, san1g·u e 1ci01I1 " * .. l'aggiutn ta di una 1sostanza .cbimi1ca: sebb-e·n e E . noto da te mi:>o c l1e se .don.atore e pazi·ente quest't1ltimo _peT i.a. sua gr.ande seim,plicità sia non aip·part engo1n o ahlo stesso gruppo di i,s oagstato assai diff~o e alçuni ritengano che debba g'lutinjne vi po&so,nlQ ~sere ded. ·p ericoli per il riman·er.e incontrastato; l'A. pensa che la quertcevent.e. Poichè alr1a.gglu tinaz.i one sipesso si. stione deii. meriti :re1lativi ,ai due p ir ooessi non aicoompagna J '1e.m·olisi.: n1a que:st'11lt1i1ma è oomsia risolta: eglli, anzi, p r ob1abjlmente pei:richè pne 1aicoo1m1)agnata da ag:gl11t1inazio11e, baisterà idea.tor~ di un·o _str1tm ento arlatto a questo scof:!ag1giave ;i. d.u e sangt1i sorl o c1a q11est ultimo l)O, crede ch e la. tras.fusione di sangue non modificato non .possa esser così 1fac:tJ,ment e p1llnto1 cl i vista. ) I , ·ari m•etodi 1pnoposti a questo scopo sono messa da parte: e ne porta· le ragioni. llna prima differenza è clata dalla mag)g.iior tutti uti1izzabili, ;in.a i p·iÙ semplici S0Il'0 queJ}i n1icroscoi_:>ici di Moss e di L ee da t1na parte, f re-qt1enz1a cli reazio11i che seguio1no alla trasfucli Rous .e Turoor ,d all'altra. I l)l'i1m i consi~ir))1e ·citratata: f eib1b l'e i-:ve1 60 ~b cl ei. c1a1si, bri1gliano· di ··clJeteirmi11.a.r e ìJ?•er n1ezz10 di s,i,eri-t~po, viclo ne'l 57 %, ecc. (Drinker e Brittingham), mentre l'A. ·n elJe ·su·e t rrusrfusi.011i ®be f·ebbre (1) Acoenniamo a1yp~na, perc11è non è noin circa il 10 % dei casi briivido in lei.rea il 3 %. ~tro co111yJito entrare qi1i nel n1.erito d.eùla queQuesta cJ..iff·erenza è dovt1ta a una condizi!on 1e stione, che Levvisohn. Hédon, \~"' eil e molti a1anorma1e del'le pirus1Tine e d elle emazie niel - tTi ,~ono d opin1ione che l'agg-iunta - mi1n ima ~ang11e citratato. NOV)' e . De Krt1if 11anno dic1 e l citrn to trisodico n o11 altera il sanigue. (N. d. R. ). n~o~1t 1rato che iil sa11gt1e acqt1i~ta l)ro11rietà to5.
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dei grup1pi II e II~, di cui l'orperatore ·deve es ser provvisto, a che gruppo apparte11ga il pazien be; e' scegliere qud.nrd i fm i donatori, già noti ri.gu.a rdo al g ruppo c11i apparteing-0no e r iguardo al1la reazione di ' ''as sermann, qu;e·l·Jo adeguato. I s-eoon1di più .~·empli1cemente, e quando non si abbiano f1. disposizione sieri dei gru1p1P,i II e III, consigl~an 0 d·i determinar.e ç.aso ·per caso· la ·eve.n tuale in«xxm.1patilbilità tra il sangu1e del ,paziente e quel.Lo d1eil d·oin.a toire p l'OlpO·Sto. I In New York v'è un .gruppo ·di don.at1ori pirOf.essionisti che ·s o·n10 stati usati 1Sp esso, anche, troppp ·spesso : ·ciò ·Costitutsoe Urn 'oocasi·O·n .e 1per osserv.al'e l'eff·etto sul donatore di .somministraziooi riip-etute di sangue: C-06.'1diz.iione an.aJoga a qu1ehla di emorr.agi·e ·consi1deireVIQli r.itpetentisi di tanto in tanto. Si è notato ohe dopo pochi giorni ·compaiono i segni di una anemia se~ondaJria, i qu.ru}i gu!lrir.aapio comì~L~amente purchè 1si J,a..c;ct pa:s•s are un tempo adeguato. Se inveoe il d1on.ator·e si sottomette· a tiasf11sio·n ·i frequenti e ripetute, l'anemia p11ò divenire inte·n sa.. Du·e d10.n atÒri presentav.ano so1o il 55 %. di H·b nonostante che. :assero . :1 af: ~ nte rispettjvaan1ente 4 .e 8 1settirnan.e ..dalla ultima trasfu sione. Uno di essi ay.eva .sommi.n1i.strato. sangue in quindiic.i oc.ca·sioni per 4 anni ·e mezzo. A causa de1l!l' anen1ia e.g li si .ne.cò :in .un.a -casa di. salute e~tiva di ·mo.n tag·na, 1dove, noniostantl;) l'abbondan·z a di cibo e di ari1a f;vesca, "d op•o 3 m esi non r aggi11nse che il 67 ~{., di Hb; la per-., centu.aile salì. a 98 do·p·o altri 3 n1·esi (6 daJl 'ultin1a trasfu~i·on e) nei quali .fe;ce iniezioni dii fer r o e arseni1co. L '.alt.ro donatoi"e è interessante per ·dimostraI'e quanta ·sia la resi·stenz,a d1e:ll'o·r g.ani.smo a, qt1.esto rig11a;r.do. Egl·i p.esacv.a a.ll'e•1)0Ca della sua prin;ia. trasf111sio1n le 175 li-:bbr.e: 6 .anni e m ·ezzo più tardi n e p esava 201. Durante qu·esto peiriod·o egli .si prestò a 6{) trai:;fn sjoni , dan;do circa 50,000 cc. di sangue (per il quale a.veva aV11to u n compenso di 1700 ·dollari) : egli pe1"0iò a,1eva ·p er.d·uto 10 vo.Jte il su o v ol1Jme totale di sangue. La 1su a/eimoglobina, sa1ggiata . 9 setiimaI)e dòpo l'ultima tr.asf tlc::ion·e, era d.el 70 ~(> : per il I'esto era a.J>iparent emente i.n huona sat111te. Dopo q11e1ste ripet11te donazioni · ris11iltamo rulcune modi1ficazioni : una. , anemi1a tRecondaria. d efini~iva cthe può anche es1sere inten&a: poichiloc.it.ooi e ani,soci tosi 1.n vario gr.ado; 11(}n i:;i. O$Servar·ono mai emazie nuçileate \ leucociti aunlentati. a 10-14 000 odn fo1mu.J.a press'a po1eo norm·al•e. I . .\anemia è probabi1lmente clovuta aJ non la ci a·r passare tra le ·singole traisf11s1oni 11n t en1po sufficiie nte p er il ritorno a,I normale d elle emoglobine e d elil.e en1.azie. In 11no dei. casi osservati, p er ò, q11esta an e · 1
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IL POLICLINICO ,
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mj.a non fu perm.anente, e il don·atore ne 1g11 arì: ciò ·che ha imiport.anza per ep.iiegM'e il fattoche n.e11 'ane.rnia perni:ciosa i·n cui ~ono necessarie trasfusi01D:i ripetute, un .donatore s1)e&so sembra capace di deter minare delle remittenze, inentr!3 altri non raggrqngono q11esto sco1)0.
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Col san.g lie còm.e ·cio n gli .altni . n1ezzi terapeuti1ci la qu,an·t ità so1mmi11.i·str.ata cootitui•sce un fattore importante. Un donatore può fo1'nire- tranquillamente l/4 ·de[ 1suo v:ollum1e d1 s angu•e: quanto n·e deJJba ri.c evere iJ paztente d1pende da v,airid fatt,o.ri. La dos~ usua1e do. vr,ebbe essere rper i J)arrnbini da 80 .a 150 cc. , .p er gli adu·l1:i da 800 a 1000: quélmitità ,-a.riabil1e in rap.porto 3Jl .p eso del paziente, rul1e sue condiz,i oni riguand-c a cn ore e ipolmorui, e alla malattiia. 'L 'ipertrasfusio!le si manif.esta, nel dooatoire,. con aum.ento dei ·p olso e del respiro, sbadi1glif ripetuti e sosi;:>iri profondi; con la com1Jarsa di tali ~srintornd, la trasf111s ione d1ev•e esser sospe.sa · e . allora que[J·i tarp.id,amenit e scomp.aio.n o. Oooasionalm·emte ·p·allor:e, · sru1cto1r1e, ·ooJ.1as·so. Riguard·o al paz1iente; l'ipe·rt.rru~lfUJsliione è più ·g rave. Il ·malato si àagna di m.ai1esserre prec'OrdiiaR.e, do1o.r di testa, dolore al domo, aJlle gambe. (,'n segno pi1ì irnp oriam te è U1l.a to.ss2 bTeve, a cuta, ch·e ·Sti J-ip€te continu.arudo la tras f11;sione. l"a t osse è ind:ipenidcoote d.aJla velocità ·con cui .i l sanig ue: viene traisifu.so. !\7 on si dev e introdurre pifi, d·i 200 cc. rlop o-...il 'prinio c.olpo di tosse. 80110 t1na volta 1'A. ha traisc11rato cpu1e1sta ·regiol'a sorriministr.ando 500 cr. d·opo il tprj·mo ·colpo d•i tos·se: è 1'1111iico cas·o, dell a sua serie, .di .i1p.e.rtrasfl1si·o'Il e·: .si svilru.ppG ede.nia pollm1onare ch·P ·0o·nd11.s~e a morte il paziente. 1
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I NDI CAZIONI. . -
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grl1pp1: . · 1° Emorragia. - È il caso in cui la trasfusione coistituitsce iJ tra ttam,ento idea.le, notr solo 'sosti.tuenid o il - san gu e perd11to, ma anche arre6tando ['emorra.gia in .atto (circa n ell'85 n:, d·ei casi). Il riisuiltato è nat11 ralmente più brilla11te n e.liJ.e 1ernorragie .acute. 2° Malattie del sang1te. - Nell'anemia secoh1daria i risultati so.no sodd1sfaioenti, purchè sia nimossa 1a causa. Nell'ainarnia pe<rni ci o,s a .$i hanno effetti s11l)eriori a quelli di qua1giasi alt.ra terapia. Spesso la trasf115ione è inezzo che sal'\~a lc.t v.iia, dete:nmin,and-0 l'inizio di una r ernissionie. Non è dimost rato p erò rhe se ne possa aYel·e 1
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. SEZIONE
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una guarigione perman ·e·n te. Tuttavia co11 ' trarsfu1sioni ripetute, sii otte·n gono relffiiissioni, che per.mettono di prolungar.e. 1a vita pe.r anni. 111 tali casi, se è possibile, s arà utilizzato lq stesso donatore. N-0in sembra che l a quant.ità del .saingue ab.b ia ec.oessiv.a importanza: sp·e.ssò llanno avuto ani1gli-0r ·effetto pic•col·e trasfus.i oni . Qu.ando · il metodo ha st1ccesso, l'aume1n to nella fo·r za e neJ.Jl'appeitito è im1p:reissio1n ainte; migli1orano 11 a1.0emi1a e i .sintomi ad ess.a leg.ati (di~1pnea, p.a1p.itaz.io1ne,' fatti mentali, .ecc.). Se si decide di ripetere la trasfusjone perchè la prin1a non e'bbe effetto, dev.e usa;rsi un ailitro donatore : e .oooì di •segudto fino a che non si ,.ottien·e rl 'effetto des i1dèrato . T1alvolta peT3Jtro a11che questo sistema non giova. L 'emofilia n 1o n guari1sice con la traslfusion·e: ma durante l' emorragia emofil.ica, questa è praticamente uno .specifico, dtteTuendo dei successi quand10 tutti g,li. aliJri metod·i vengono rneno. P .erciò non biso1gcn.a perdere 1d1el tempo 11tille p·er tentar.e 1di ferro.are l'.ern101rragia -con altri· m .ezzi, poi ·c he atbb:Lamo a di:srposizi,on.e un met0id10 ,che ad Ull'1 tempo · p.rov•o1cru l '·em1Qstasi e sostituisce il t>MllgUJe 1peir:d11to. Ne11.a 1po:ripora e mor.ragica i ri·s,u ltati ·so110 solo d·1 scr.etam.ente buon:i : :spe6So 'Per .rur:riootare l'·em1o·rragia sono necessarie tra:sfusio.n i ripe tute. Nella l eucemia rucuta linfatica si può assicurare un .effetto favorevole :sol() tempoir.aneo, anch·e facendo uso, previQ un lavgio sala56-0, di trasfusioni m assive da du-e donatori, anche jmpiegando trasft1.sioni ripetute, anche ricorrendo al m etodo i1ei -neriodi -urecoci della m a la ttia. Ne.Ile ·emor·r :agie del ·n eonato · i.a trasfusirOne è u n,o spe1cifì·CO : ·lln bambi~o quasi dissanguai 10, neppure ·crepa.ice di gridare, morente, è tmm 1ediatam·ente t1rasif-0rmato in u.n b,i Jnb,o alP'PUrem.teimente sano, ~'()seo. C·ome nell'emofilia , il perde'!' te:mpo ·OOn mezzi m 1eno eiffi·caci offr.e il ri1scfuio d·i perder-e la vita dieJ bambino. Ciò è sip.ecialm.ente vevo .nei casi di m~e lae11a neonator·u m, .c he sono i più sert perchè non sappirum,o quan do l'emorragia :insorga e qu.i ndi .da qiuanto t.empo· ~duri. 3° .Tos sie·mi11. Da parec·chio tempo si usa la tra,sfu1sio·ne in · un nume.ro J]mitato di iipi di tossiem.i,a. E qui (jhe le in1di.caiiiontl ootl'!e'bbevo esserie este\Se, ·s:p·eciaJlme·n te nel1l?.. tos~ ste.in1ia gira vi·dd:ca ,e in qUJeille ·Oo'IllI1es1se ac:l i lliemoni .acute, corr1e polmonite e t:Jifìo. 1° I nfe:,ioni. - N eJ.le infezi·on1i 1o:cru1izz,ate da piogeni la. traslfusio,n ·e ai1men·t erà la vita1ità del pn.zient·e e lo aiuterà n ella lotta. Nie lla ·11n1 tPri ernia, quando la sorge11t e ·cl ei mic r o01:g«1J1 i ~ rp i l)llÒ esser trovata . ed eli111ina tn. 1 1
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ristùtati .sono eccelJle·nti, come nei casi di tro.m. bosi d·el seno suooessi.va a maistoidite, i1n cui Si leghi J.a .g iugU!lare. Nella sepsi puerpeiraile ,solo un.a ·pazie11te su ·circa venti guarì; le al- · tre mostnaiDono dei mJ.gJiora.menti temporanei. 5° Shock. - La trasfusio1ne è talvofta utile : s e.m.br.a che lo sia tanto 'p i.\1 faiciùme11te quanto p11. u' e' prec01ce. 6° Debolezza gene,r tile. La trruS1fusione ' .rinvidovrebbe ~sser praticata come m er,zo di , gorimento · pri'ma de~le operazioni : potrebbe così ·dimintrire la m ortalità post-operatoria. Negli stati di cach essia come carcinoma ino' rerabil-e e pemfigo, migliorerà le condizioni génerali del paziente e prolungherà la vita. I
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.S i hanno re.azioni assai. 1più g·r,a vi dopo le trais.fuS!Loni con sang·u ·e citrataJto che dJopo 'que1le con sai1gue in a lterato. Ciò è dovuto ad alteraz:i.o!D.i nelle ·Cel1u1e del sainrg ue: l·e p1iastrine v.anno in1co1n tro· alJ,e l:lrime modi- . fic.az,i.oni .oo,agulative; il citrato, funzioinando da sostanzia estr.anea no1civ:a, :ren1d1e le emaz,ie più fr.agiili e più fa;cil.m.entie em.olizzate: 1qu1est10 risultato non desi1derabile .acquista s.p eciale importanza .n1ell1e m.alatt:Le em·o litiche. ' La trasf11sione di sangue intiero non alterato è il pr~ce dimento di scelit a quanrlo il san·g11P. 0000-rra -c0011e tessuti(). Qu·in di si richie1de, i{)iutt.osto, di rifor.nire u ·n a circoilaz1one impoverita eon un .a,ppo;rto adeguato, ·p uò ser\·ire ii sangue c.iitrat.a to. Per l'a sc:elt.a dei dia na.tori è desld1e:rabile un metodo ·m tcrosc.o,pi•co semplice ,e rapiido, come quelli citati. S1oitrazioni Tipetute dri siangue 1:><ossoru} :)rodurre nel d·o natare una a;nemia sie1C01DJdarira int,ensa, -oo n 1euicocitosd. L'eccesso n·e.I la tr.asf UJsi1one è messo in e.rvi. d enza n el -.paziente da colpi di tosse brevi, acuti: questo segn ale ha u.n'importainza decisiva: J' and.ar o1tire petr più che 200· ac. p,u ò I riuscire fatale. La trasfusione dà ris11ltati tliscreti neglj ~t.ati infettivi re d1ètb.i lita nti; iJ migli or:i si han.n o nel·le tossiemie, nello shock, nelle emorragie e ·nelle maJ1attie del sa;n gt1e, imi C'lli ha talo·r a il vaJ.o,r e di un mezzo ohe salva l1a vita. CONCLUSIONI. -
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SERASTIANI I
Sono rimasti disponibili alcuni esemplari (estratti dal " Policlinico,, - Sezione Med i ca) delle seguenti monografie: A. M uRRI, Dei medici futuri (L. 2.50) ; • C. EcoNPMo, Sull'encefalite letargica (L. 5) Coloro che desjderan o averne copi e, ma ndinc la r0Jativa cartolina-vaglia all'Am1ni11istraz1one. •
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IL POLICLINICO
ftGGnDEMIE, SOGIETA .MEDfGHE, EONfiBESSI. •
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V Congresso Internazionale di Chitùrgi a. Il ,. ('ongrE>sso Interna~iona le di Chirurgia si è l'Yo1to a Parigi dal 19 al 23 luglio 1920, sotto 1<1 i>re!'tlclenza del prof. Kee11 di Filadelfia. Per l' I-
talia e rano preseuti i soci Alessanclri, Giordano, Dollc'1ti, rutti. B~l<lo Rossi, Cappelli, Gangitano F., l\Iio11i, Solaro. Dolliinici. J,.,a sedut;.a inaugurale ebbe ll1ogo il 19 lugl!p nel gran(le Anfiteatro d ella Facoltà di ~ledicina. Dopo il ~nlt1to del Go,·er110, portato ai Congressisti dal :\linistr o della P. I. Honnorat, e brevi di·seor~i d'l'i JJroff. Hartlllllnn. JJresidente del Comita to 1iazi-011ale f1~ance i'e , " Tillems, l)l'e.side.nte del Comitato I11ternazionale, e 3làyer, segretario 'ge. nerale, pro11unciò il di,gcorso inaugurale il professor Keen, tra ttam.do dell<'l funzione sociale del medico, della Stla educazfo11e professionale e mora / le,, del suo coraggi·o. ·del S'l'lO altruismo. Seguirono poi ~e sed llte scientifiche. 1
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I ,dati forniti dazz·esa1n e dcl sang ue in Chirurgia .
Oliirurgia à el cuore e. à ei grossi vasi. Trornbosi ed ernbolia - Trasfusione.
TuFFIER (Parigi).' relatore. - Chirurgia à el ouore. - Ogni ferit.a recente del cuore de'\"'e essere operata. La diagnosi talvolta è molto difficile. I rorpi estranei saranno tolti nel 1° intervenw &e ~i raggil1ngono faci1~ente, ~condarin1nente· o tar ·
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i <listt1rbi che pro\ocnno.
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.·tenosi , ·a l,olari sono state oggetto di tentati'i attraverso alle pareti dei grossi vasi. I ~·umori primitivi clel cuore potrebbero es. ere operabili, ma la clinica i1on ci perlllette a ncora di precisarli. J./interye11to l)Uò essere t111'operazione a oalào se. guendo il tràgitto dì llna ferita, una operazion e a freddo facendo JJil lembo to1-acieo od t1n'inci~io ne interco9tale. A seconck'l clei casi si doYrà fure poi una ca rdio·r afia. ~a cardiotomia, t1na cardiolisi. 11 R. i1arla jufine della rianin1azione del CUQre e l)()rta una statistica cli HS operazi0:ni con l:j successi . SEXC'ERT (Strasburgo). Cll irurgia dei grossi v <is'i. - Tratta delle ferite dei vasi, della contu. sione arteriosa, dello stupore arterioso che ritiene essere non un, fenomeno passivo, ma ~1n fenomeno . a ttrvo ùi vasocostrizione; in quanto alla CUl'a operatoria·, dà le indicazioni della sutura e clella legatura arteriosa ecl infine si occupa dei r~$ulta ti 1011ta;nj delle ferite vascolari, e cioè del1'obliterazione dei vasi, ricordando a tale propoffito le recenti interessanti ricerclie di I .. eriehe e Podiè(lrd sull'adattamento funzionale del segmento va-scolare oompre$<) ~a la legatura la 1a. collat~rale degli aneurisi;ni arteriosi ed artero-venosi . C-0nclude dicendo che gli insegnamenti della guerra clebbono farci tel}.dere sempre più verso una. chil'urgia riparatrice per quanto è- possibile. GoooMANN (New York), relatore. - Dà anch'egli le indicazioni per la sutura e per la legatura dei vasi sanguigni, · e ricorda i vantaggi che si possono ott:enere .òaJla simpa ticectomi.a nello stupore arteriooo. Tratta diffusamente della trasfusione e r iporta una. statistica dei Mayo di 726 trasfusioni e-on incidenti nel 23 % dei casi se si trattava di anemie pei·niciose, e is olo nel 14 % negli a~tri casi. Due sole volte gli accidenti terminarono coll..'l morte. Dopo a vere esposto le cognizioni che oggi si possiedono $lll1a chirurgia del cuore e sulla trombosi e<1 erubol~a , riporta infine una statistiéa tratta da.i chirurgi alleati di 268 suture- vasali con 256 guarigioni, 7 gangrene, 4 morti, e 381 legature cdn ·329 guarigioni, 32 gangrene e 20 morti. ALESSANDRI (Roma), relatore. In una 1es.tesa e lucida relazione Alessandri ricorda il cotltribu. ' to 1>0rtato alla chirurgia del cuore e dei grossi vasi dai chirurgi jtaliani: tutti sanno che la prima sutura del cuore fu prati ca ta <l;il Farina di Roma nel 1896, e questo intervento era stato preceduto e preparato da una serie di casi operati riure negli Ospedali di Roma. Tassi! nel 1891, suturò il pericardio; Fer.raresi, nel 189S, tamponò con successo · i1n~ ferita del cuore. Boliva, nel 1895, tentò la sutura. Cosi pure il Parrozz~ni di Roma suturò per primo con successo una ferita del , ventricolo. Giordano di Napoli. nel 1898, inter,·enne per la. prima volta in una ferita dell'orecchietta sinistra; Ninni di Napoli, nel 1901, sull'oreccbietbl de~tra . Ricorda poi il contributo itali.ano veramente esteso alla casisti~'l di corpi estranei nel cuore, le ricerche sperimentaJi di italiaili (Dominici e :P.Iartelli) .. alla chirurgia dei vas i coronari de l cuore, ed infine riferisce quanto o!!,:g:i ~i sn RUll:i jnfn~ione di ~'lngnc Y(lf~'lto· nelle I
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DEPAGE e GOVAERTS (Bruxelles), 1'0Ù:1 tori. Si occu1>a.BO soprattutto delle diagi1osi e delle prognosi delle emorragie dedotte dall'esame del sangue e specialmente dalle modificazioni quantitati-. ve degli eritrociti e dei leucociti. Danno poi le indicazio11i (dell'uro <lelle soluzioni $.line · sulla persistenzà o meno nella circolazione degij eritro! citi trasfusi. GRAH.lM (8. Louis) , relatore. Ha studiato ! 'asfissia dn1l punto di vista chirurgico : ne espone le varie cau·s e e le deduzioni pratiche che si possono dedurre in rapporto all'anestesia, alle e morragie, alla dilat:azione acuta di stomaco, ecc ., dallo stuclio fi~iologico e clinico degli eff-etti dell'asfissia ge11erale e locale. Alla discussione prendono parte i soci Pengniez di Cannes, che riferisce le sue ricerche sull'in1portanza pratica dell'esame degli elementi norma.Ii del sangue, delle modificazioni :fisico-chi.miche del siero, dello studio degli elementi anormali; Gibson di New York. che . si occl~pa della leurocitosi nelle infezioni: De Quervain di Bruxellet'), che tratta de1l'imì:>ortanza della leucocitosi come elemento di diagnosi diffe renziale fra emor;ragie e il1fezj.oni peritoneali, ed afferma che alcune emorragie gravi intra-addominali producono una leucocitosi più forte di quellà che si ha nella peritonite; Reynés di Marsiglia, il quale mette in evidenza la grande, importanza delle ritenzioni azotate nei feriti e negli operati e dei pericoli cl1e esse presentano. ' 11 TEMA. -
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sierose ed i Yantaggi che eRsa può fede i1e11·0 .. teosintesi che usa fih d'al 1911: ol'el, l:ire: e ric:lliama l'attenzione sull'1n1portanza che che in~iRte sull'utilità del carnn1ino precoce e della li~l'tit clel ginocchio; Corachan, che' riporta i 1utr:-i ac'\rnistare la trasfusione nella cura delle ri$Ultati della Sl'Ia pratica di· chin1rgi.a civile; 11n la ttie infettive. Dominici, che riferisce i · ri-suùtati attenuti dai ·.JEA~BRAe (Montpellier). ~i occùpa s11ecialvari metodi. di trattan1ento applicati nelle fratturè 11ente delle indicazioni e de11.a tecnica della tra(le.lla coscia da armi da fuoco durante la guerra .. fusione e de-11a ricerC<1 del donatore, per la quale nella 2a . ...\.mb. Chin1rgica Italiana, dà le indica111dica un p.rocesso molto semplic-e- e e:he egli rizioni dei va1i tràtta111enti richiama l'attenzione ti~n(> il). lJta tica sufficiente per ve{lerè se esiste agsulla presenza di aria i11 'queste fratture e St1lla rlntinazio11e fra i ·due sangni del don:-ttore e d~l resua imvortanza . radiodi.agnostica, e sull'uso del ~~ttore. · ' c1re11np:gio allo scoperto nella cura delle fratture A.Ila di. ·cus~ione' prendono parte Delagénière, cll<.' con infezio11e purulenta : . Hallopeau, - che riporta 1reeisa, seoon-Oo la sua pratica personale, le in• licazioni della sutura e della legatura arteriosa; una 11l1merosa sta tjstica di casi tra.ttati coll'oProust. che si occupa dei disturbi della conducisteosintesi. che egli l'itiene dovrà diffondersi sem• bilità Yenosa intracardiaci nelle ferite del cuore; pre lJiù nella. pratica; Léonté, che presenta u u &l11bbotich, che P<>rta una stati·s tica })er~sonale <.l i a1)pareccl1io personale che riunisce i vantaggi del173 ane11rismi tr:lumatici <>pera ti; Picqué, cbe l1a la protesi• perd11ta e quelli dei t11tori esterni: praticato 3(ì volte la. trasfusione con 23 successi Lambotte, ch e riporta una stittstica pèrsonale dl in 011ern11di ed in operati (trasfusione preo{}€rato751 fratture della ooscia opera te con 1 sol<> morto rht, postoperatoria immediata e postoperatoria riper polmonite; De Quervain, che presenta t1n tipo · tardata); Lenormantt Van '.rienhoven, Hallopea11, dì stecca' di Thomas modificata: "' Wa·J key che utilizza una « agrafe » speciale composta f di- 2 metà che portano dei eaisi personali di chirurgia del ruore e dei vasi: Donati, che l'ifeTisce un caso che Ri fissano sèpar.atamente Sopra i frammenti e\ di simpaticectomia periarte1iosa per disturbi anC'he Ri anastomizzano poi con 11n meccanismo analogo a quello del bottone di Mt1rphy. gione11rotici gravi della mano, seguita da successo. III TEMA. - Fratture àeiza coscia . I'T .TEMA. - La Radiografia in Gllirurgia. S1NOLAIR (Netley), relatore. Espone bre-re:àtlIONI (Anagni{, relatore. Riassume tt1tta la 1nente i risultati • d'u.n a esperienza tratta da un storia relatiYa a ll'argomento e riferisce poi le gran numero di osservazioni di guerra : occorre ~rvazioni cl1e _ha potuto fare in Roma presso Jirima la disinfezione meccanica delln lesione che le cliniche chirurgica ed ostet1ica. Conclude che egli però crede aoversi limitare ad 11na scheggeci tumori superfici~li possono molto spesso essere tomia ultraeconomica, ridurre ed ottenere una trattati c.'Ollu radioterRpia quando la 1oro esten immobilizzazione in buona., posizione, soprattutto sione e ki molteplicità rendono impossibile l'ex<?conserYando al femore la sua leg.g era convessiµ resi; fra i tumorj non cutanei accessibilf alla 1·n . anteriore per evitare delle deformità che ricordioterapia occupano un largo postò il cancro dl'lcl.ano il genu reourvat1tm. Naturalmente vi sono la mammella, ed i sarcomi .in genere. spe-cialme11· dei ca~d nei quali il trattamento conservatore non te i linfosaroomi. La radioterapia dei cancri pr()si può fare. Per l'i1nmobilizzazione e l'estensi-0n€ si dice par- 1 fondj ha avuto . applicuzione soprattutto in ....2'inP. tigiano convinto deI11e stecche di Thomas e di Siu - col-0~! ·1 . Il R. espone infine alcuni particolari di tecnica . clair. GREENOu GH 1 (Boston), relatore. Studia le reaPATEL (Lione), relatore. ·_ Si occupa soltanto ' ~ioni ~ parte dei tessuti ai raggi a, ~' y de:t delle frattu re chiuse sempli<:i def femore nell'aradium , ai raggi X, ~llla radiazione secondaria: dulto e soprattutto della. terapia dandone le \Utenendo conto di vari fattori si possono distinrie inòic..'lzi-0ni nelle fratture di.afisarie, nelle sotguer& 4 p).·incipali modi di reazione e cio.è: 1° ditotroca11teriche, in quelle del oollo, nelle condistruzione in massa del t umore; 2° arresto delloidee, nelle parziali. Il trattamento cruento è l'accrescimento del . tt1more;. 30 aumento. dell'accrenettamente indicato n€<lle fra ttl11'e dell'epifisi, i scimento del tumo:r;e·; 4° modificazione dell'a~cre metodi ortopedici nelle diafìsarie. scimerìto del tumore. Sembra · che la distruzione ~ KELLOGG SPEED (Chicago), relatore. Si dichi.<1in masa si realizzi meglio coi raggi ~ che cor1 rn Poe<> intervenzionista e r\porta una sta t,istica quelli ultrapenetranti. L'aumento dell'accrescidi 526 casi, nei quali sol-0 nel 10 % trovò le indimento è generalmente in rapporto colltuso di dosi cazioni ad un intervento. deboli. Le modificazioni nell'accresci.mento trovano ...!\Ila cliseussione \ prendono parte .Arnd, che dela loro applicazione nel trattamento di alcune leRerive una sua tecnica personale per la rid-µzione sioni cutanee : papillomi, cheraton., ec<:. delle frattur~ con grande accavallamento; LilienREGAUD (Parigi), relatore. - Riferisce da prithal, che riporta 3 casi di osteosintesi seoondaria ma ,sulle basi fondamentali della radioterapia; per mezzo di placche e viti speciali delle quali le ràdiazioni utilizzate per il trattamento locale dà :k'l descrizione; Putti, che presenta e descri"Ve,, del cancro oono i raggi X e i raggi Y .dei corpi il st10 « osteotono >) e rivendica la priori V:-\ per il .... radioattivi (radium e mesotorium); solo, nella racerchiaggio (l-Osì detto alla Parham e del quale fu promotore 3 anni prima c<ii Parham; Wille1ns, · dium puntura e nel metodo di Janeway (abbandono che presenta delle viti per traumi da porsi ài- nei tesSt1ti di tubi in vetro con emanazione) si rflttn n'lente sul frn mmento distale · del femore~ _31SG'lno i ragg·i ~· I . vari elementi dei tessuti viventi godono di un diverso grado dl radiosensibilità chP. Al~lnT'e, che ria:ff'erma anrorn 11na vo1t.a la sua 1
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-è t1na proprietà esclusiva del nucleo cellulare: SIEUIJ (ispettore del1l'esercito francese), i--eù1 tore. - <:on dosi ~fficienti le <?€llult- neoplasiche vengono - - Insiste sull'im1Jorta1iza. del trattamento della fp. t1ccise, con dosi minori sono colpite nella -loro di.l'ita a -scopo profilattico (sterilizzazione meccanica) . scendenza, con dosi insufficienti S<>no inibite tem- . A que ·tu deve e-ssere unita ùt sieroterapia preveuJ)oraneamente, oon dosi deboli sono forse eccitate. ti va che il Siet1r :di·m ostra .n on essere inutile, raraIl R . passa poi a trattare dei metodi e · delle mente del tutto inefficace. A scoP<> curativo la sieindicazioni terapeutiche della . radioterapia: alcuni roterapia è meno efficace : '1na si dev~ :µure tentumori maligni anche operabili non debbono più tare per Yi.a rachidea. · 7ssere operati; perchè "facilment~ guari.scono colla DONATI (Modena), relatore. - In un esteso e comradioterapia: epiteliomi ba.'CX;ellular'i, linfosarcopleto rapPorto tratta della profilassi e della tel'apia mi, sa.roomi a cellule rotonde; a·ltri invece soncl del tetano. La profì1assi deve essere generale e sperefrattari : epiteliomi spino-cellulari, fibrosarcomi, , cifica. La· generale clev~ essere a11tibatterica e chisa rcomi osteoidi . Nei tu.m ori maligni inoperabili rlu·gica e consiste 11el tratta.mento locale della ferita· del qt.1ale espone i partico1ari . IJa profilassi non sempre la ra<lioterapia è indicat~, percl1è vi • sono controindicazioni da te dal!le condizioni genespecifica consiste nelle iniezioni di siero antitetanico: qualch-e volta questa può riuscire i11con1pleta rali, dwlla sede -del tumore, dafila sua estensione, • ed a versi un tetano ritardato, qualche Yolta può d.a ·complicazioni loca1i. Firutlmente vi sono d~i casi nei quali è indicato associare là l'Rdiote rapia .. ~ssere insufficiente ed a versi de i teta11i tardivi. La Yaccinazione antitetawca fa tta sull'uomo da. Vallée all 'i11ter~rento chirurgico prin1a o d·OP<> l'operazione. Il. R. termina con t1n'estesa discussion~ sui Pri11- ·e Bary deve essel'e ancora stl1diata . In quanto alla cura del tetano .non abbiamo un · trattamento spe<!iPt generali di tee;nica e la srolta de ll'agente e del cifico veramente efficace ed è quindi necessario asi)roc-ess-0 dì applicazione. · sociare differenti metodi terapel1tici: 1° trattamenFrxzr ('Londra), relatore. - Nel trattamento dei to locale chi1'Urgi-co o d'altra s~cie; 2o terapia antumori ma lig!lJi. si possono a vere quattro scopi pri11titossica · specifica (.sierotierapia) e non specific<l ciIXLli: 1° Impedire l'inoculazione di cellule neopla(inieziòiµ di ac. fenico alla Baccelli, di nersolfato siche in t1n.a ferita coll'irradiazione preoperatoria. di sodio, di iodio, ecc.): 3°· terapia seèLatiYa (bro2° Distruzione del tumore o della r e{!idiva. 3° Cura 111t1ri, morfina, cloralio, nareosi, solfato di magned€l dol 01·e. 4<> Re11dere operabil.i turì[ori che i1on lo sio i)er via racl1ic1ea); 4° tera,i)ia sintomatiea (oo~no I>iù. I linf-0&-i1·00n1i· e I'ulcus roaens della pelle ~tenere le fori€, ed ev~tua~ente tracheotemia, .debbono ~sser trattati u.~ic.an1ente col~'ir1·ildiazione; freniootomia bilater a le, aneste$\ia d ei frenici, epigli endoteliomi, i ca™!roicli cutanei, gli epiteliomi cÌstotomia, _gastrotomia) . <1ell~ 1a bbra e de lla lingua (forma vegetante), de) pene, clel corpo ut~1~ino possono esse.r e indifferenteA s HHURST (Filadelfial, relatore. Dopo avere mente trattati colle radiazioni e ooll'exeresi el1iruresaminato la patogenesi del tetano tratta dèlla . gicn : gli epiteli-0n1i clelle lik'lIDinelle, de.1 retto, delprofilassi in·di~nùo partioolarmei1te la tecnica del· 1'o,-aia_, della tonsil1a, del laringe, della pelle, della sieroterapia preve,tiva, e poi della cura, che l ·rn10, i sa rcon1i a lveolari, i mel..'l..nosa.reomi, i g.l iodeve· C-<>I:J.Si.stere 11€l1a soppressi.oue. de-J f ocolaio di mi, gl'ipernefromi devono essere trattati chirl1rgiJ (\].aborazione delle tossine, nella neutralizzazione ca.mente e poi a ~'COpo profi1attico colla r.adiotera<leYe tò...~ine già formate (sieroterapia per via ra·i:u.a : nelI'epirelioma. della lingua (forma infiltrata) chidea () intra-renosa o sottocutanea), nella sommi1 -e della vulva L'l radioterapia è eontroi·n dicata. ~leDistrazione di un medicamento depressiYo del mi110 che in questi u1timi, in tutti gli altri tumori dollo (cloralio). e 111 cure generali . .q~nclo son·o inoperabili la radio~rap-ia è indic.ata. Alla disc1issione prendono parte Potherat che ìn, ~Ila diséu.ssione prendono parte Béclère che in~iste sull'importanza del trattamento locale de1 foRi ste s ulla nec.-essità di un~1 stretta. collaborazion·e 001.aio lc.na a sc:opo pro1ì1attico, sia a scopo curati.Yo fra la • ~hirurgia e la radio terapia, Abbe e Coley e Arndi il quale , da 15 ann,j pratica sistematicamen-che portano d ei ca.s i pevsona li. De Quervain che è te la sieroterapia profilattica e tuttavia ha ossercontrario .all'irradiazione' proopera t ori.a perchè puèl vato tre casi di tetano nei quali l'autopsia dimo-, ·disturbare la cicatrizza zionE1, Regaud che co11tra~1:rò sempre una detersione insufficiente del focoTiRmente a Finzi crede radiotrattabili tutti gli laio tra11rna tioo e la persistenza di un piccolo corpo epiteliomi dellia · Jingua, Hartmann che porta il conestraneo. tributo dei re 11lta ti ottenl1ti n ella sua clinica in Kehl'Msemblea generale fu deciso eh~ il prossimo <!ollia bor.azioné con N.faingot e M.me Fabre, FroCong resso Inté rnazionale di Chirurgia si riuniJ:à zier~ che riporta t1na statistica. di 24 casl di ti1nel .lugllio 1923 in Inghilterra, e ne fu nominato n10 1i cerebrali trnttati col radium. presidente Sir William ~Iacewen. I temi che sa"'\r TEMA. - Profi7a88i e te 1·apLa del t etano. ra nno posti in di~u~sione in questo Congresso Cu:\11rr~s (I.Jondra)i relatore. Riferisce op1~ t oono : 10 Sierot~rapia e vacain.oterapia delle infe:"ioni i easi di tetano o. ·erYa ti nell'e.-ercito inglese dal cll i1·u rgich e (eccettuato hl tetano). 1!11-! al noven1bre 191 e ne <leclt1c-e l'itnporti1n za 20 Artroplastiche. <h.")11,1 ~ierotera1lia p1eyentiYa ,· iuentre che dal IJUnto 30 Chirurgia. delle glanrlolc en.docrinc (eccetcli Yi~t<1 euratiYo 1<1 sierotera111.<1 è più discutibile. ,.rnttèl Yia conYieue tcntarL'l, il })i\1 precocemente tuat.a la tiroide). 4q Ri.·11ltati lontani deqli Jul-.: ·ihile t' p{\l' ,-ia r~c:hidea nei i1rin1i giorni e poi . i111fPrrr>nt;. prr l f'• ;,..•,; trn11n1aticll<' r1f'i 11r>r1·i. L. I>. l'f'l' Yia intrau111~1 ·ol nr~ <' c::ottoC'nt·1n<"·1 1
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SEZIONE I 1RATlCA
APPUNTI
1323
nr · MEDICINA PRATICA.
DIAGNOSTICA.
CASISTICA E TERAPIA.
Tabelle per diagnosi differenziale.
La scarlattina maligna emorragica.
La malattie infettive e.santem.atiche possono CON VERSAMENTO. ass·u mere, in determinate cir·çostanze, forme . Inizio con piccoli bri- r Inizio· acuto, con briche deviano dal tipo comune, e·d accompavidi che durano per vi.do intenso, ·c he dura gnar.si ~d -e mo·r ragi.e nella cute e negli organi: qualche giorno. un'o1\fl o più. frequente è trul1e f.orma em.o·rJI'lagica nel vaiu1olo, '.rosse stizzosa, senza '.rosse più marcata, i>iù rara invece nella scariattina e nel morespettorato, oppure cou acco·m pagnata da espetbillo. espettorato catarrale. torazione t.enace, rug'"fralascian·do le forme t~rdive, ·che posson·o ginosa o sanguinolenta. considerarsi c-ome complicazioni G. Tron (R ·i Esame dello sputo Presenza nello sputo 'IJista di Clirz.. pediatrica! luglio 1920) considenegativo: raramente si di densi ct1muli cli r a le m.anifestazioni emorragiche precoci, che pneumococchi. riscontra·n o bacilli tuaccompagnano l'insorgere 1dell'esantema; non · bercolari. rientrano .in questa categoria le piocole emorFebbre moderata · n Febbre eleva t.-'l (39°ragie circoscritte e limitate, sulla cute e sulle 400) che cade per crisi. tipo contint10, che ·can1uco.se, che si osservano senza fenomeni gede per li.si. nerali gravi, . probabilm·ente· lin ·aonseguenza Prostrazione ·estrema. Prostrazione modedi una fragilità vasale dell'individuo ~d hanno rata. il sign.ifica to ·di una lesione locale. Manca. · Disten~ione unila teraLa forma em,o·r ragica vera e propria è asle del torace. sai rara: nell'o.s pe·dale ")er i contagiosi di MiPomelli delle guance Aspetto pallido ed lano si riscontrò 4 volte su 5000 casi di scarcolorati in rosso-mogaansioso. lattina. In .essa .si manifestano, fin dall'inizio, no. emorrag.ie r1ella cute e nelle mucose, che posEspansione poco o Espansione limitata punto limitata . sono andare ·da piccole ecchimosi, da petecalla base del torace dal lato affetto. cl1ie di varia ·dimensi one, .a macchie più esteFremito aumentato accom.p ase, a vaste suffusioni sanguigne Fremi t:o vocale tattile sull'area , di consolidadiminuito od assente. gnarsi ad epistassi, em oftoe, gastrorragie, enmento. terorragie, metrorragie, ematurie, ·d·ella m assi-· 1\ilanca tale segno. Spazi intercostali conma intensità. Non man cano n·el quadro gravi vessi alla base del tosintomi generali, spesso ner,1 osi: l 'e.sito letale race. è il più frequente . La scarl attina .ron·o rragica • Percussione : smorza Ottusità, con minol'e sta a quella semplice come la porpora vaiuomento e sensazione di resistenza: talora risolosa tS ta al vaiuoio pustoloso e rap•presenta la n.a nza timpa.n ica. resistenza al dj to eh€ · modalità 1più Revera deill 'i.n,f.ezione scarlattifa da plessimetro. r1osa, che .si potrebbe, per analogia, chiamare Respiro bronchiale aRumori res1)ira tort porpora scarlattinosa. spro e presenza di randiminuiti od aboliti Gli ammalati si presentano co.n un eritema toli a l primo e terz.o sull'area di ve1·samenscarlatto diffooo a tutto 'il corpo, la maschera ~dio, a meno che un to: murmure diffuso, scarlattin·osa è aocentuata, numero.se petecbronco non sia ostruito. distant.e, accompagnato chie di v~rie dimensiorui si osservano in tutto da rantoli. Può esservi iJ corpo; talvolta tutta la cute è talmente su,fsoffio broncliiafe su tutfu.sa di .sangue d.a dare all'ammalato l'aspetto to il lato affetto. di un negro. Oltre alle emorragie ·dalle cavità Rumori di sfregamen- · Non rumore di sfreto nel1o stadio iniziale gamento : presenza di naturali se ne osservan·o ·di sottocutanee, in seguito all'iniezione rli medicamenti. , e nel termìnale. rantoli. J.Ja . diagnosi, di solito, non offre difficoltà, (Dal M edical Record). i. b. quando se ne .eccettui il vaiuolo emorragico, dal quale si distingue, tenendo pres·ente la relazione con altri casi -di scarlattina , la evenDoveri morali degli abbonati : aiutare Il periodico a superare le gravi difticoltà del dopo· tuale recente vaccinazione antivaio·l osa, e speguerra ; pertanto : cialmente il modo di insorgere ed il com-p.ortadltronderlo tra I colleghi, facendolo conpscere ed apprez. zare; m ento della temperatt1ra e ·dei disturbi soggetprovvedere al pagamento della quota dovuta all' Ammini· tivi nel giorno .della comparsa dell'esantema: 1trazione, senza farsi aollecltare. PLEURITE
POLMONITE LOBARE .
ed
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lL POLICLINICO
è noto, d ifatti, che uno dei sin tomi più costanti del va iuolo è <1ppunto l ' abbassam·ento della temperatura e l'attenuazi.one dei di5turbi su bbi ettivi, all'apparire dell ' esantema. I caratteri di questo, poi, porteranno molta luce n-ei casi dubbi. I
I ncerta è l 'eziologi a di questa forma, anche l)er l 'oscurità che regna sull'eziologia della scarlattina ,s tessa.: può ritenersi che si tratti ' di maggio·r \7 irulenza di quest'ultima o di associazione rr1i·crob'ica : .ir.l 3 casi dell'A. si sono trovati coechi, fra cu i in un .caso lo streptococco. L'anatomia patol'og'ica n on offre nulla di caratteristico , tranne le ·em orragie e le suffusio·n i san guign e.
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La prognosi è p er lo più funesta, o per Jo meno assai severa. La ter.apia è p~ram ente sintomatica: contro lo stato emorragico sono consigliabili 'i sali di· caìçio, la gelatina, il siero di cavallo, l ' ergotjna, che talvolta possono dare buoni risult ati.
fil. Stimmate nei bambini predispos.ti alla tubercolosi ossea e articolare. \' . C. RIVERS (The Brit. J ourn. of children's Diseases, aprile 1920) rileva Je seguenti stim1r1ate a carico della p-e lle nei bambini predisposti.i a lla tuberoo1c,s1 o,sis.ea e artioolarie. N·ei bambini predispoiSti ailla tuberco·1osi ossea e a.r tioola•re. l1~ rpel1e:
1° Presenta u.n pallor1e 1sp.ec.ial.e e una grand e d·eli.catezza. I raipporti reci.p roci t ra que.ste p·articola rità .dell·a pelle e la ·dispo1sizi.one all'inf ez.i on.e tub·~TcoJa~e si ~) 02.sono inte1 ·p retar:e in vari mo1d i : a) l e caratter:Lsticme 1cutatnee 6 0111 0 parte ·d1elJ ' habitits ph.it·i sicus .e sarebbe special·m·entc u na conseguenza dell 'iiporp.l.asia carcl io-vascolare; b) esse ~O'S1:$0 n°0 e?S:Sere soltanto lln segno di 1d1 eJboil·ezz·a co1stituzi1ona1e, d.ailla qr1ale dipen·de la predisposizione alla tuberco1<,,s i; e) i1 ,f atto che l1a p.el.le è tenue e d·elicat.a ren1de più fac.ile la ·r.,enetrazion·e attr·averso di essa a i b.a.cil'li tlltber.colari ,diffu si neùJ 'ambi ente. 2° Con relati·va f re•quenza .s i nota nei bamb ini pr.eidtsposti alle d·ette fQrm e tup.erco1ari, l'ittiio·s i. An·ch·e qui è pr.ob abi1e u ·n a faicili.tata p en etra!l.ion·e di b a ciJl-i attr.av.er.so le le.sioni cutan·e-e. 3° La pelle si pigm en ta con estrema difficoltà ·s otto :l'influenza dei raggi so1l.ari; vi è forte tendenza a lla formazio11.e di 1e•n tigig.ine. Queste partjcol a rità della pelle so·n o tutte .ant eriori all'inif ezi one tuberoo1lare. 1
POLLITZER.
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FASC. 4~]
Le iniezioni di etere nella cura della pertosse. Fin d a:l 1914 _L\.nctrain ha mf>·~.so in evidenza 1:), b·enefìca influ·enza delle iniezioDJi di etere n elle malattie infettive. Dal! 'impiego dell'etere si san tr atti notevodi van ta,ggi n·e'1 tra tta.m.ento a.e lla bronco.polmonite, d el ill•orbillo, d·ella scar, l attin•a, ma è 1so1p ratutt.0 11a pertossre quella che ri1sen t e m aigigiorm1e·n te gli ·eiffetti cli tale cura. D·op.o Andra-i·n I.a cura delrl a p1erto1s.sie mediante · irJ.i•ezioni 1c:Li eter,e è stata tentata da molti altri a utori (Re.n ar d, ·Deheirri1p o1n, I:a,J.ci1é, Variot, ''' si!, Cou1"cou x, eico.), i qua.Ii n1e hanno tutti ·OC>nistatato la eftìc:aci a. Tanif:o· C·h e a.t tualmente paire eh.e le iniezioni i11t'T1a.muscolan di1 et,ere costitu ~}sconQ il trattam,e nto più vantaggioso p eT l a ,piertos,s e. In conformità della pratica se1g uita dai promotoTi del metodo, le iniez'i oni si fanno nella iparte mu.s o·o losa p-iù 1spe~1sa d·el l.a re·gione gll1t·e a più v er.s10 la cresta ilia·ca che v·eir~o il gran troic ant,ere. P·er :riagazzi di età i-nf.erior·e b,a staino ir_; iezioni dli UJn 1cmc.. ·di etere a .g i·O·rni alterni; i}er ind·i vi1dui .(i.i ·eità 'm a.gig·io•re ,~i rad1d0Jppia la ct~o,se.. Gli effetti sono talvolta tanto pronti che nor1 è n.e1cesi&ario· an,dare .oltr:e I.a terza ini·eii.on•e. Gli acces3i di t 01sse dimin·uiscono raipidameinte d1 frequenza e di intensità. L,e in i ezioni di etere avrelbberQ anich.e un'influ1einza c111rativa ,e p.r.olfilattica sulle con1pljca·nze bronco-pulrnonari. (L a Presse Médicale, 1920, 1
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n. 53) . ,
dr.
Trattamento dei disturbi digestivi durante l'.allattamento artificiale. Rousse.au Saint-Philip1pe (Journ. de Méd. de Bordeaux, 25 giugn o 1920) çonsiglia l'ipecacu.ana, c·h e è capaeie d~ aigir.e arl un tempo sui s11cchi digestivi e sui ge.rmi causa di fermentazione e putrefazione. Consiglia di somministrarla in forma di tintura: nei primi tre rnesi, una goccia, prima di ogni pasto (6-7 al giorno) in un cucchiaino d'acaua zuccherata: dopo i tre m.esi, dare 3 goccie, quattro volte a l giorno, e verso l a svezza mento fino a 5 goccie, quattro volte a l giorno. S.i ois serva, con l'u so di tale m edicrumento, la traJsfQrffiazion.e del1' as~}ett.o, delie feci,' che 1dive1n ta1110 più giall·e, la dimi:n·uzion,e e l a scompia r.sa del meteorismo e de.Ila costipazi on e, la soo1mp anS1aJ dell'od.19ìr,e ·a mmon:ia cale, dell'in·dolo e scatolo dell'urina, 1'a11m1ent 0 • de11 appetito e d1el petSO. Durante i m esi cald i è o.ppo·r tuno usare il ri111edio com e preventivo. Se, ciò non ostante, si manifestassero la diarrea e l'entero-colite, . 1
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SEZIONE PRA1 lCA ·
si sopprime il latte, si ricorre alla dieta idrica e si forza· la dose, arrivando anche a quaranta e cinquanta gocce al giorno. Le n.au.see e·d i v·o miti .so·n o rari anch·e con tali dosi alte, sp·ecialrnen.te .oo, Sfllbito d ,opo ~a ,~.ommini.strazio.ne, si evita di ·dar.e a b ere al bambino. 1
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fìl. Trattamento dell'osteomielite acuta. L '-evoluz.io1ne d·ehl'osteom.ie1lite acuta com.pr,e•ncle due staidì: nel primo si· hanno f·en•o m1eini generali, ohe poosono ·anche terminar1e con la inorte, pr:ilma che si manif e.sti q·t1.a:1si~si 1oca1i·z zazion•e. Nel se.co•ndo stadi-o, .c on jp ertermia (39°.5-41°)' prostrazione di forze, albumi11uria, e·p i staissi, si o·~,se1iva in un 1p t1nto determinato 11n.a .specie di infiltra.zio nei ediem.a tosa, -che si va :P·oi meglio limitando1. 1Svesso si rim.ane p·erploessi su1:1a convenienza di interv·enire ·chirurg iciam.ente, tanto ·p iù quando iil prrocesso è in i1i cinanz1a ·di un'artico1azione e nq-n si 'P·l lÒ ,esclrtJJdel!"e .o on c:ertez,z a la diag'lno·Sli di artrite 15ill.1Jpurata. Vign·a r·d (Presse médicale, 191~, n. 15·0) .r itiene che .1n mOllti ,casi .si possa lim.i trursi alla cll1.r a sintom.atica, t.anto più che l'intervento rapido i1on semipre è co,r onato ·d.a successo . Più ccmveini ente è invece il l)rovoca r e un asce~so di fissazi.on·e, ohe è affatto innocuo e può d.aI'e bu•oni risultati, .q.u·ando si è inceri.i su ll'esatta 11oc1aliJzzazion.e ~ si è in presenza di violenti fenomeni tossici . L'.aisce1sso si pr.ovoca 001n ini1ezioni ·di' 2-3 1crnc. di triementi na, f3JV.0·1ien·do ·POi .con c01Inpress.e caJl·de l'•evo.luzione 1del ;p:r.oc1eS1S·O di ,s;lrp,p urazione. L 'fn;i,ezione p.u ò ri1Jetersi lJ-n ipaio di vo lt.e, a distanz.a di 24 01re, se non ha prov-01ca to nè pastozità, nè dolor•e e1d a-rro,ssam~nto. 1
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r. s. Cura dell'emofilia infantile col siero materno. I . Chahier (R ev. de Médecine, 192-0, pag. 522) in t1n ragazzo con artriti croniçh-e ed . anemia grave, fece diagnosi di em-0filia, in seguito all'esame del 8ang·u.e, çh.e non coagulava nel tempo norn1.ale. Riuscita . vana · la cura con • iniezioni di adTenalir1a e di pe·")-tone, prati cò inj ezjoni .endover1ose ( ~1 i11 8 mesi) d i 25-40 eme. di siero della n1adre cle·l !)aziente. Non fu no. 1ata alc11na reazjone. Si o·~serva rono notevoli . migliora:r:nenti, in -quanto che gli. attacchi di gonfiore alle a rti.colazioni . dimint1irono di fre quenza e poi cessarono : ritornarono l'a1Jpetito e le forze. dimin11ì 1)anemia. .. 1
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POSTA DEGLI ABBONATI. (1. . 18) Lrl cura (/ella sciotica. -
Al dott. E. P.
da 'B. :
La cura del1a nevralgia dello' sçiati·co no·r1 è :ancora b·ene ,stabilita. .Sono da tentarsi le cu re termali, le cure fisi,che (m assia ggi, elettricità), 'le oure f,airm,aoolo1giche (iniezion-i di iodi·o e di acido fen~CÀO in pro.ss.imità del n .e1rvo) ; n·ei casi .p iù ·1grav.i e ;p1iù p.ersi.stenti si è ricorso allo stiramento del nervo. Non si ~a qt1ali 'metodi si praticano nelle cage ·di cui ella f.a cenn·o ·: ~ri tratta di seigreti, e ·COlffie tali h anno pr.ob·abilmente ·del ciarlatanesco. dr. · (1219) ..\ll"abb. i1. 461:
La leg<'sla -:,ione sclnitaria sino al ·1913 si tro·v a nella p.u bblicazton.e d.e l J1in.i.ste.r0 d ell' Interno, D irezion·e general e d·ella Sanità Pubbli ca : cc R.ac.cnil.ta sisLematica ·delle L e1g.3 i, R ego·lamie nt i .e.d altr•e disp·o'sri.zio)n,i ·~1ulla Sanità pubbli·ca, rn vrig·ore a tutto il 31 di10emibre 1912 » . ~ e r .gli ann,i sucoesisi.vi 1 b iisogna. ricO!rr:ere ·a lla ('°;c1,:::zctt(l Ufficiale. Chi ·d·e!Ve .:: egu1 re l'.aittu,al!l raoti10a leigii~1laz io·ne , in qualu11qn.e ramo, tro ,·erà utitle la cc Collez.' on.e c.eleorifera d elle L eg.g i, Decr eti, I.struzi oni e Circola1 i », d iret.t.a dal1' avv. Scacchi, .edita. dalla. ,s tamperia R•ea]e di . Roma, Via d·el ~i o.retto 7. (AbbQ11Jame11to a11n 110 L . 20). 1
g.
s.
(1220) Al l'abb . n. 7839: · Un.a descrizione del metodo Pltsey si tr·ov.a nel lavo.re .d el. D.alla Favera jn Giorn. it. dell e malattie veneree e della p ell e, 1911, pag. 292. C.f r. lJure Giuliani, ibid., 1912, I>. 185, e Garzella, ibid,, 1920, p. 545.
V. M.
(1221) Ali" a1b1b . n . 6737: S uil le ?n alattie respira tori e con si1gliamo
la semejotica, ma.lattie dei bronchi e polmo·n i, tubercolosi polmonare deil Trattato di Brouardel e Gilbert (Trad. it. ·soc. Tip. Edit. Tor. ), ovpure il vol. 1I , ";)arte 1a, del moderno tra tt atio 1.el Ylohr e St:' ehlin. (Tra·dllZ . ,s .oc. eLliz. libr. milanese). t. p . (1222) All'abib. n. 1.179: Pet un.a trattazion.e i:>ratica ,s ulla c.ura d1ella balbuzie, ·s i vegg•ano: A. · S1ala, Clira d e~l a baLbu·zie e dei · dif·etti c.lella p,ro11u11zia, i1ella collezione de.i Manuali I-Ioepli. G: De P arrel, Précjs d ' anaco·tt·s iie Yocale et cle la biologie; P aris, l\Ialoine, 1917 . g. b. 1
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lL POLICLINiç:::>
CE NNI BIBLIOGRAFICI (Non si recensiscono che i libri pervenuti in dono alla Redazione)
i\.. PENNISI: Trapianti di tessuto adiposo a scopo cliiru.rgico (p. 416 "in-8 gr. con cinqu ç tavole). - Tip·ogir. Op·e·raia Rom. Coo·p .
( ..L\.Ni\O
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FASC.
tratta di u11·0 stJudio clinico, anatomo-patolog ioo ed iJstologico meritevole d'encomio. A questo -l'A. fa ~egt1ir.e delle savi.e consiclerazioni, .conclud.end•o ..-con un amrnonin-i.e:nto, che rip·ortiamo perahè · v 01rremm01 bene imprreisso - n.ella mente di ogni ch.i rurgo : cc Sol1
ta·nto se adoperato con esatto discernimento L 'A. fa una buona rivendioazione del1a facli.nico e buori senso, il trapiarito potrà se1nma ·del tessuto a·dipo·s-0, dimostrando comie no·n pre 1neglio contribuire al reale progres~o tutte le 1diffì.denze dei chirurgi a su10 riguar1do·, cc della tecni·ca cliirurgica ». ~;j an-0 g i us tifi cate . Chiud.e il · bel volum.e, cthe è ari.che stamipato . Uha tecnica 1corretta rènde preziosi i serii1 veste nitida .ed elegante, uJ1a serie di tavigi ca-ie esso ci può d:are i.n chirurigia. Il vo- . voil e, ·che riprodu.cono ottime ricerche e pre• lum1e è diviso jn 3 p.arti: nella prima .si p1aJ''l a llarazioni iistolro gi0he. dei traipianti i•n g .er1e·r iale e do1po ··un ~oc-Uirata M.a l'3Jrgom·ento dei tra.ipianti non è oosì esposizione del1e nozi·oni attiuali di anatomia, es~urito, è m·olto vasto e molto inter€$Sante: fis.i.o logia, istologia J1·orm.ale e rp1atologioa de.I ci au·guria.mo pertanto che l'A., che ha così tessuto 1adirpo.so, viene minutame.n te esp·osta la ben co·m inciato, non s i f.ermi ed a questo p.risto~a del traipia nto aidipois o, .ahe non ha lJiù n10 studi·o altri ne f.acci·a .segu.ire non meno di un ve-n tennio ·di esistenza. importanti. T. FERRETTI. La seco11Jda parté è quella .che ha uno svolProf. ROSARIO CASCINO: Chirurgia del grosso ingimento più 1ampio e che .si légig;e co.n jntetestino . Un vol. in-8 gr. di pag. 600. - Mor e :1se sempre 1cl'ie.scente. . dica, Stab: Tip. G. Maltese Abela, 1919. · Con mi1~abile preci sione e chiare·z za ·l 'A . eDi q11·e·s to libro ci limitiamo a riportare la spone tutti ·gli usi più, svariati ·p·ei quali si prefazione ,dettata .d all'in.signe pro.f. Parlavecricorse al tr.rupianto ·di tess11to ·adi1poso e dalle cJ1io·: applicazioni c-0smetiche a que1le delle. protesi Questa mon:ografia, ·Che ha risco·s·so i più ·Se·noculari, di riparazioni d~ br·ecce d!ur~i e _cetiti ·e ·lUJsirnghieri e1ogi dell~ Commissione git1rebt.ali, di organi parenchimato.si .addominaili, <ii•ciatri~e ·d1ella docenza d eill 'A., merita veradi cavità oosee, di articolaziani, ·ai trapi.anti m1ente di es5€/r.e seg·n alata aH' aitten.zi.one ·degli protettivi nelle neuro e tendinolisi, ai trastu·dioisi p.er.r.cihè t~~tta i.l vasto e dififi.cile argoI>janti n·elJia eo,l lassoterapia p,o lmona:v·e e nell e m.ento i;n maniera . ooauriente da tutti i ipunti gran·di ca,vi~à empi ematiche, tutte le Ti~10,rse ' di vista. Im. essa la mia teria è ·cLaissifìcata con g·eniali, ingegnose e qrua.lche volta 1an1alle strar.igore sci.entilfìoo e svolta 0on chiarezza, ip.rene dei ·più reputati chirurgi e~ pass.ano dacision.e ie piadro•n ta nza assoluta qu.ale era ·da vanti i1n un'eeposizion1e ipiana ed 1ef:ficace, che attender•s i da u11 chirruvg.o p.r01Vetto C·omie il non è u ltimo preiio 1d·eù libro. c .ascinio. .. Per ciasoona delle cupip·Licazion.i l'A. fa un P ·regi'o notevol.e d·el la·voro è la riven·diraz1one ver-0 capitoJo di patologia clini.ca e sperimenir1 esso .f atta a.ella ·p ri.ori tà e d·el valore dei ta.Le. Egli ci dà non so1o le· in1dieazioni più c·ont·r ibuti italiani, così spe.s.so di·s.cono sciuti opportune, ma c,i espo1rie la tecn.i·ca g1enelfale dagli stranieri e talora pur trop90 dai nostri e ci su1g;g.eri~ce quell·a preferibile; studia, quamcon.n azionali. do il ca;so lo merita, l'argomento dal .. punto Oltre .a.11a trattazione .accurata ed esauriente • di vi.sta anatomo-p·atolo1g ico, isto.liogioo e clidel dottrinario 1comun.e, la monografia conti.entl nico, confortand1olo con 'IlJUmerose .pir-0v·e spelln importante contributo sperimentale, sui nrimen tali e miruuzio1se .r i.cerc1h e 1person.a li. L e sultati de~ quale il Cascin·o basa la prO·';)osta ind1agini dell'.~. oostituiscono anzi una .p arte di 11n metodo ooeratorio nersonale riguardanconsider.evole del volume e mostrano con quante la tecnica d-ella escl11sione dell'intestino . • to rmore e con quanta competenJZa egli ha Una bibli·ogira:fia completa chiud.e ogni parte studia.to l'argomento. 1d·el volum·e, j l cul pregio è no.t evolment.e accreOper.a veramente commen,devole ha fatto p oi sciuto da 11na ricca d-0cumentazione iconograi·l Pennisi raccogliendo llna r.icca messe id i osfica, in parte originnle. servazioni clinic·h e i'I1edit.e, C'he fol'Se sareib.~l libro 'del Cascina, segrio .confo·r t1nte dello be-ro and.ate disperse e -Obliate. att11ale risv-eglio della ipro duzione originale itaLa terza !\arte del volume è dedicata alle Jjana di Trattati e Monografie, destinati a licon siderazioni e conc1usjoni gene!r aJi. Degno berarci dalla. invasione di opere straniere, auguro la fortuna cui ha diritto !lei . suoi meriti di speciale rilievo è il paragrafo che descrive intrinseci. JJ. P. i! destino del t !' apia11to nei tesst1ti o~piti: si « « «
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NELLA VITA PROFE·SSIONALE. Cronaca ·del movimento professionale. I •
V Congresso degli Ordini dei Medici. Xei giorni 25-26-27 novembre l '.>20 sono con\ocate in Roma. (Foro Traiano, n. L - Sede dell'Ordine dei Medici) le Rappresenta az-e degli Ordini d'Italia. Il c .ongresso si inaugu·. rerà alle ore 10 del 2.5 novembre per discutere e delib.ernre sul seguente Ordine del giorno : 1. Nomina dell'Ufficio di Presidenza. 1. Xomina della Commissione per la Yerifieu dei poterl. 3. Relazi-0ne morale. 4. Resoconto finanziario - Bilancio eonsuntivo e preYentivo. 5. a,) Rendicont-0 fin.a nziario della sottoscrizione per la Borsa di studio in onore del dott. Paolucci (dott. Balleri:ni, vice-p·r esidente federa le); b) Rendiconto della sottoscrizione per i danni del1a · guerra e clei sussidi distribuiti - Erogazione dei fondi residui (Giunta BsecutiYa della Federazione). 6. Onoranze ai ~ledici caduti in guerra (Silvagni - Zambler) . , 7. :Niodificazio·ni dell•o Statuto federale (Consiglio federale - Ordine di Torino). 8. Legge e R egolamento sugli Ordi.ni sanitari : a) ~Iodificazione alla legge e al Regolamento sugli Ordini sanitari (Ordine di Genova - Ordine di Porto Maurizio); b) Azione concorde degli Orùini per ottenere dal Governo le richieste modificazioni della legge ·sugli Ordini sanitari (Ordine di Palermo); e) I'rotesta per la mancata modificazione alla. legge sugli Ordinj sa11i tari (Ordine di Torino); d) Aumento del numero dei componenti di ciaficun C·onsiglio de1'l'Ordine in proporzione del numero degli iscritti nel rispettivo Albo (Ordine di Napoli); e) C-0ndotta da tenersi . dagli Ordini verso i Medici morosi o non iscritti negli Ordini, per qùanto esercenti ·l a professione, riuS<.'€ndo sempre frustranee le debite pratiche che vengono esperite secondo le vigenti disposizioni regolamentari (Ordine di Milano); f) .Del tipo mig-liore e più economico per la compilazione del] ' ..\.lbD dell'Ordine (dott. Pugliese - Segretario dell'Ordine di Venezia); g) Inscrizione dei Chirurghi denti.sti nei rispettivi Albi provincia.li (Ordine di Napoli); h) SulLa iscrizione dei Chirurghi dentisti e dei .àleccanici dentisti ·a bilitati nell' Alblè de l1' Ordine dei Medici (Ordine di Torino). n. Inchiesta sulle :1 bilitazioni a ll'esercizio dell 'Oclontoi<1tria concesse da R. Università a meccanici dentisti rlopo il termine fissato dalle dis1>o:::;izioni transitorie del'la legge 31 marzo 1912, n . 298, sull'ese1:cizi-0 sul,J'Odontoiatria (Ordine <li 'l'orino) . 10. Inscrizione dei medici stranieri negli Albi degli Ordini e loco e~rcizio in I talia (Ordine di r orto )1al1rizio - Giunta federale) . 11. a.) 'l'ariffe giudiziarie (Giunta federale); b) Protesta per la mancata riforma delle tariffe Jler le J)erizie e vrestazioni medico-legali (Ordine d i 'l'orin·o). 12. Infortuni indt1st riali ed agricoli : a) Modifi-
cazione alla tariffa pei certificati degli Infortuni sul lavoro. Proposte e metodi per conseguirle (Ordine di Pisa); b) Infortuni agricoli (Ordine di Ferrara); e) Protesta per la mancata riforma del1a legge sugli Infortuni agriooli, nella parte riguardante l'ono~ario del . medico (Ordine di Torino) . 13. a) Assicurazione obbligatoria contro le ma lattie (Federazione) ; b) La posizione morale è materiale del medico nel p rogettato regime assicuratori-0 globale (Ordine di Firenze). 14. a) Per la costituzione di un Sindacato medico italiano (OrdiJie ùi Torino); b) I~a Federazione ùegli Ordini di fronte ai Sindaca ti medici (Ordine di Livorno). 15. Necessità che tutti gli Ordini dei Medici adottino un contl'a tto-tipo che r egoli i rapporti p;enerict fra medici ed aziende private (Stabilimenti di cura , . Stabilimenti industriali ' .Societ.à di ~I. S., di assicurazione, ecc.) (Ordine di Padova) . 16. Il compenso dovuto a l medico e la tutela della legge (dott. Braccini, consigliere federale). 17. Dato il continuo rincaro de11.a vita. nel nostro Paese, se non sia opPQrtuno che la Federazione intervenga a dare 11orma a tutti gli Ordini per le necessarie modifiche alle attuali tariff~ (Ordine di Milano). · 18. Voti di partecip-.1zione delle Organizzazioni sanitarie nell'istit uendo Consiglio tecnioo a fianco de l . Parla mento, ·secondo il progetto dell'attuale
l\{i.nistero del Lavoro (Ordine di lVllJa no). 19. Necessità di un provvedimento a favore dei medici condotti pensionati da lla Cassa di Previdenza e che non hanno ancora avuta alcuna indennità caro-V'iveri (Ordini di Padova e Rovigo). 20. Miglioramenti economici per i medici della Questura e delle Carceri (Ordine di Napoli) . 21. Provvedimenti a tt1t~la degli interessi morali degli Ufficiali medici della Croce Ro·s sa Italiana (Ordine di Torino). 22. Limitazione delle o re di lavoro per i med.iei condotti (Ordine di I ,ucca)., 23. Necessità che i .Comuni provvedano all'abitazione per i 1s ànita1i da loro dipendenti (Ordine cli T-'ucca). 24. Oassa di mu~-0 socool'SO fra i medici non condotti (Ordine di Ancona) . · 25. Casa di riposo per i medici (Ordine di R o-
ma) . 26. Azione degli Ordini di fronte alle diffide dei · concorsi per le conclotte mediche (Ordin~ di llologna). . 27. l ;aurea in Medicina ed Esame di Stato (Or<1jne di To-rino) . 28. Per la istituzione presso le Faooltà mediche italiane di corsi ed esami speciali per ottenere il titolo di specialista in una- branca ben definit!l dalla Medicina (Ordine di Torino). 29. Sulla opportunità di resistenza contro la di·Sl)OSizione minis teriale che istituisce l'accoglienza, a pngame11to, degli agiati nelle Cliniche universi· t <1rie (Ordine di l\lljla no). •
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lL POLICLINICO
80. Sulle q11estioni cli carattere ospitn liero proposte dalJ'Orcline di Cremona (d-ott. B'a llerini, vie~- presi c~n te) . ' 31. Azione della Federazione e dei singoli Or-
dini medici ver il c1isciplname11to d€lle récla1nes professionali (Ordine di Torino). 32. _.\.zione della Federazione e dei singoli Ordini medici contro le réolarnes farmaceutiche ciarla tane~che (Ordine di Torino) . 3:]. ProvYedimenti contro i crumiri al boicottato conco·rso a ìVIeclici Provinciali aggiunti e contrD il crumiraggio in genere (Ordine di Porto l\faurizio). , 34. Tariffe telefonicl1t> <Jii favore pei medici (Ordine di Genova - Porto ~rn urizio). 3~ Concessioni s11eciali ni medici per la ~'ls.sa sugli autoveicoli (Ordine di Porto ,Niaurizio). 3G. Elezioni parziali del Consiglio federale (ar• tice>l~ 2, CO[nma 7° dello Statuto federale). 37. Nomina dei R evisori dei conti per il prossim-0 esercizio finanziario. • 3 . E:ventuali.
MEDICINA . SOCIALE. Il dispensario profilattico comunale di Roma.
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Il Poliolinroo h a già dato noti~ia, nello sco1·80 fa sciGolo, clell 'ina t1gurazione · ufficia le d€i nuovi I oc.ali adibiti all'Uffi~io d'Igiene di Roma. Ha acc:~nnato alle principali e più, i111rortanti I stitt1zjoni r~1ccolte nei detti locali. Stimiamo t1tile e qua si doveroso, l)er i medici e per il lJUbblico, di soffermarci ora, con qualche iuaggiore particolare, su quella parte del nuovo e-dificio che è stata adibita al Dispensario profilcJ ttico. Que$t'opera, che investe ormai tutto il problema pratico della lotta antitubercolare, esigeva, i11 Roma, una radicale trasformazione, poichè mal I'ispondeY<l, per ·la sua angustia, alle esigenze della città e ni compiti essenziali di lln Di8pen.sario inoderno, quello istituito, parecchi a11ni or sono, in Via dei Ru toli , presso il Quartiere Tiburtino. Fu lJerciò saggia ed opportun,a iniziativa dell' Assessore prof. l\;larchiafava il provvedere perchè esso avesse sede convenitlnte nell'Ufficio d'Igien~ e fosse provvisto di rruanto era neces8''trio per jl suo completo funzionamento . Il prof. Gualdi. Direttore dell'Ufficio d'Igiene, ira~ieme ad uno dei più valorosi Ingegneri del nostro )ft111icipio, contribuirono attivamente a lla compleut e perfetta riuscita di quella iniziativa, che il prof. Marchiafava guidava ecl animava colla sua fede tenac(\ cl i apostolo e colla ~u ce della s11a scienzn. 111 poco tempo il modesto Dispensario di , ..ia dei R ntoli, cl1(\ pt1r nella deficienza dei suoi raezzi s~ppe nclen1piere lodevolmente al suo Ufficio, è cli'ventato il gr~1nde I stituto A.ntituberC-Olare <1i \'in Galilei. Esso nullR. 11a c1n. in,idinre alle Opere del gl:! · nere esjstenti nei principali centri d'Europa, tanto è perfetta la Rua organizzazione, sapiente la cli~posizione dei ~noi locali , co111pltlto, nella sua ~~1up.li cità ecl e leg-npza. l 'n rreòamento.
Abbiamo infatti <1m111irato a1nbie11ti ~pnzio~i. pieni di luce, di aria ~ di gaiezza : dalla gala cli n s1>etto per il pubblico a quella per. le i11dagini ànamnesticbe, per ,;site n1edichè e chirurgiche, l~er 011erazioni e med icature, })€1' esami microscol)ici e accerta~enti radiologici, per compilazione dJ stR ti'stiche e relativo casellario, per la scuoln clell€ i11fermiere Yis~tatrici e per conferenze di · J)ropagancla. Suggestiva fu ginclicata J'esposizione delle TnYQle riguardanti la morbilità , e n1ortn lità delln t uber colosi in Rom a, delle carte n1urali significanti le zone cittadine pii1 colpite dalla malattia e corri-spon<lenti ~ Ila maggiore densità della IX>pollazione, nonchè alle condizio;ni economiche suP più dtsa~iate ; . delle grafiche indicanti il moYimento giornaliero e nscensionale òel Disp€nsario, prova della crescente e ·progressiva fid11cia pubblica; clel1e leg.e·en/fe di educazione igienica per ogni do·ve visibili. Tutto l'Istituto ha intorno a sè come 11n'atmosfera di conforto, di pace, di operosità ~erpna, di apostoJato pratico e sentito, che p-0teva crearsi S-Oltanto con una çlirezione di fede e di sa.pere. Comp]ieta.11,0 questa superba opern 1sociale il Re·r>arto elioterapico· per le forme cbirt1rgicbe della tubercolosi e per i piccoli predisrx>sti: la magnifi- . ca sala di . ~oggiorno, un vero modPllo, e quelln r1er la refezione de.i bambini, ammirabile nella sua semplice signorilità. Vigilanza costante. affettuosa ed educativa prP.siede a QtH~sti in1port-antissimi servizi accessori', che forma.no, nel loro insieme, il Sanatorio diurno f.nfantile, opera collaterale integratrice delle complesse ed alte funzioni di un Dispensar]o. Questo Istituto. così e logiato in tutti i suoi min11ti dettagli da qu.anti lo hanno vi.sitato, .se è titolo di grande bene1nerell7.>3. per coloro che ne volltlro la costruzione ~ ne ispirarono l'i.n dirizw, è pure ragione di leg1ttimo orgoglio per la persona che vi ba trasfnso tuttR l'anima propria. Il professor 0.arlo Benedetti, che ne è l'in°f anticabile Direttore, ba fatto di quest-0 Dispensario il tempio dei .s uoi <Stu.di, l'organo del suo sentim€nto e della sua illuminata filantropia. Ben disse il Si11daco che per Istituzioni di tal , g(>nere occorre sopratutto la fiamma animatrice, I.a fiamma dell'apostolo. E tale veramente si dimostra il prof. Benedetti n€lla lotta antitubercolare cittadina, che egli, giorno per giorno, combattetattraverso il multiforme lavoro del suo Dispensario, dedican·d ovi il meglio del suo tempo, delle sue energie, dcl suo intelletto e l'infinita bontà tlelJ suo cuore. . Io vorrei che di tale Istituzione si rendesse miglior conto 1a generalità del pubblico e speeialme-nte la cla,sse proletaria, per c-0noscere con q11anta cura e quanto amore si provvede alla sua redenzione fisica . Chi sa -che, in m~Z7A> a ·tante prove di solidarietà umanà, cl1e si esplicano ogni giorno attrn.\erso innumerevoli provvidenze sociali di cui si ~'\Yflntaggiano, .'1 preferenza, i 1neno privilegiati. uon cadrebbero tante ingiustifìcHte preYenzioni e tanti odii non ~i spegnerebbero! . {l. 1\IARIOTTI.
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SEZI ONE
. ltlSPOSTE A QUES~TI E ~ DOMANDE. (8512) l'oncorsi - 1.,lrnit e di età. - . Dottore abbon~t to 351. Allorchè si è prestato servizio in al-
tro Comune precedentemente al concorso, sia come titolare, sia couH-~ interino, perchè la legge non fa all'uopo distinzione di sorta, si può concol'l'ere anche avendo sorpas~to il . J)restabilito limite di .
età .
(8514) Tassa di ricoh,ezza m.obile - S1tpple1i.ze. ,.....,..
Dott. A. B . da F . - Ogni stipendio è colpito dalla imposta di riccl1ezza .mobilb Le lire 200 stanziate in bj lancio per r eciproca supplenza nelle licenze ordina1ie non sono state accresciute e molto probabilmente Rararu10 <la.te lo stesso. (8515) 1>ensio1i i. - Dott. l\lf. M. da T. - A norma delle leggi in Yigore, durante le more per la Jiql1idazione della pe11sione governativa potrà ottenere l'anticipazione per soli 12 mesi dei due terzi della pensio11e che Le potrà competere in deftni ti va. r~ella qualitit di p~nsionato governativo J.,,e sarà corrispost<l la indennità caroviveri di lire 50. Gli a$Segni ricevuti nell'attesa sono trattenuti tutti in una volta all'atto del primo pagamento di vensione. Doctor J USTITIA .
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~c:;ervizio
All'abb. n. 89286 : I...i'indennità di cni è cenno nella prece-clente ri~posta è quella contemplata nella. .Circ. 113 G. M. del 20 ·febbrai o 1919, art. 5. · All'abb. n. 12461 : . I certifica ti, ct1i El1a allude, sono, rilascia ti da1 l\linistero della guerra (Direzione generale Sanità militare) in base alle circolari ~08 e 461 d e l G. :AI. 1919, ed hanno \alore nella valutazione dei titoli per concorsi. M. G. All'abb. n. 11181 : La Circ. 411 del G. 111. 16 lugli-0 1920 contiene le disposizioni in base alle quali l'ufficiale che ha i11 corso pratiche di J)ensione, ha diritto ali.a corresponsione degli assegni, _in attesa dell'~pletamento della pratica di 1:>ensione. med ico-rn ilitare. -
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CONDOTTE E CONCORSI. CITTADELLA (Padova) . - Medico comu.nale del riparto C pei poveri; L. 6000. Per eventuale cura di oltre 1000 poveri L . 2 ciascuno. Indennità cavalcatura L. 1800; caro-Yiveri ed ~omento percentuale provvisori-O del 20 per cento sulle L. 6000. Scadenza 30 novembre. GIUSSANO. Ospedale Oarlo Borella. Concorso • al posto di medico-chirurgo direttore ; L. 10,000 nette di R. M. ; tre quinquenni. Caro-vivere. Alloggio, risc:1ldamento e illuminazione. Concorso per titoli o per esame o per le due forme in·si€me. Cinque anni di laurea, tre dei quali di· pratica ospitaliera continua ta in qua·l che ospedale . Scadenza ·20 novembre. Nomina per u.n quinquennio; conferma. quinquennale . • TODI (Perugia). - Condotte' rurali 3a e 4a a cura residenziale ; lorde L . 6000, indennità di L. 1000 per disagiata residenza,• assegno per mezzi di tra-sporto. Scadenza 20 novembre. I
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Uonclotte e diffide . Dalla Sezione di Camel'ino dell' A. N. M. C. è diffidata tutta la ProYincia cli l\lace l'ata dove ancora non viene tstituita la . condotta resiòenziaJe. · Particolare diffida si pone al Comune di Matelica dove i quattro medici-chirurgi titolari dell-e condotte si sono dimessi, pur rimanendo sul posto., . in segno dt protesL-'1 appunto per la mancata istituzione della condotta resiclenziale. NOMINE, PROMOZl0NI ED ONORIFICENZE.
Il premio Nobel per la medicina è stato or~1 assegnato al dott. Jules Bordet di Bruxelles per i su-0i stu~di immunitari e s ierologici. Il prof. Giu.sep,p e Ficai, direttore del Laboratorio consorzia le .di Igiene a d Arezzo, è nominato direttore del 'Laboratorio batteriologico del Comt1ne cli Milano. '
.'JVOTIZIE D I VERSE. • Luce di Carità. Pochi giorni or sono, ~1el Lazz~retto municipale di S. Sabina, si è . sv-0lta una cerimonia semplice di forma nìa solenne per l'autorità di coloro che ' . yi nresero parte, e per il sig'nifica.to che essa conteneva. Presenti i·l Sindaco. · senatore Apolloni, gli Assessori prof. Marchiàfava e Pediconi, il Direttore dell'Ufficio d'I_giene, pl'of. Gualdi con i suoi medici dipendenti, venne offc1·tu a Suor l\ilargherita Durando di quell'Istituto una medaglia d'oro, omaggio dell'Amministrazione Comunale a lle be· nemerenze della m-0desta ' suora. Essa infatti, da l11nghi unni, profonde in quel ' 111ogo tutto il fervore della sua attività e il tesoro rlel suo sentimento illu111inat-0• e fattivo. Colla.boratrice preziosa dell'Ufficio d'Igiene, ne è l'anima di ogni opera di assistenza e di profilassi. · Io ricordo Su-0r Margherita n~l periodo più culminante dèlla nostra guerra, quando · cioè prodigava .tutta sè stessa nell'allestimento dell'Ospedale Militare Municipale nl Viale del Re, e nellit vigilanm di tutti i servizi, riscuotendo il vivo e grato ricordo di C'Oloro che vi furono .r icoverati, e l'approvazione unanime dei dirigenti. Ma d-0ve l'opera di questa Religiosa appal'Ve sempre meravigliosa .f u in tutte le ricorrenze epidemiche, che si verifical'ono in Roma in questi l1ltimi anni . Ohi scrive fu testi111onio per molto tempo della sua indefessa operosità, e rammenta con profondo ·&enso di .g·ratitudine la savia e costante collabo1"<'1.Zione sua nell'inva.~ione colerica del 1910-11 e i1ella ca.mpagna antiv:tiuolosa del 1908 e del 1912. I medici del Lazza retto &'lpevano allora , com~ lo san,n o presenteme11te, che as&'li più arduo sarebbe riuscito il loro compito, e meno sicuri i riSltlta.ti delle loro disposizioni, senza il c-0ntributo vigile e previdente di questa l\lonaca benemerita. OgJJ.i provvidenza municipale, sia profila ttica. che a ssi·s tenziale, porta, come si è detto, la · fiamma
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IL POLICLINICO
animatrice di Suor ~1argherita. Nella Colonia n1arina per i bambini predisposti alla tubercolosi, nel Sanatorio antimalarico di S. Egidio, nel Dispensario Profilattico, si vede sempre e si sente l{l spirito intelligente e earitatevole della buona Sorella. Ben meritata dunque è stata l'onorificenza conc-essale, e meritate le ca.lde parole di ammirazione che ne accompagnarono la consegna. Permetta, ~uor Margherita, che anch'io, come antico funziolmrio de1l'U:fficio d'Igiene, mi a.ssoci c-0n vivo com.viacimento a lla. dimostrazione di ono1·~, che r_,e venne git1stam~nte e solennemente offerta. Roma, ottobre 1920. Dott. UGO MARIOTTI.
Scuola per perl&i medico-giudiziari e delle assicurazioni sociali. In seguito a proposta accolta dalla Facoltà. Medico-Chirurgica. ed approvata dal Consiglio Superiore della P. I. , con decreto mini.steriale 4 settembre 1920, n . 20946, è stata istituita presso la R. Università di Genova una Scuola per Periti Medico-Giudiziar1 e deÌle Assicurazioni sociali. L'insegna n1ento pratieq ~omprenderiL il1ustrazioni ca.suistiche di medicina lega le; elementi di legis1a zione e di giurd.isprndenza i11 rapporto alla. medicina legale ; eserci tazioni .su perizie neuropsichiatrichè; trat1roatologi.a e medicina degli infortuni; chimica. e Jnicrosoopia forense e tecnica di 11-0lizia giudiziaria, ecc. La Scuola è diretta dal Professore ordinario di inedicina legale dell'UniYersità, coadiuvato nell'insegnamen to da liberi docenti della materia e da competenti specia listi. Particolari conferenze saranno tenut.e da Professori titola.ri di materie affini. Il corso avrà Ja durata di un anno scolastico. Vi si pot1'3.nno i11scrivere soltanto i laureati in iuedicina e chirurg·ia. Ai Laureati clle avranno su-
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perate le prove d'esame sarà conferito lo speciale I>iplom.a di Perito Medico-Giudiziario. Il corso si -svolg~rà coordinatamente a quello per
le malattie professiona li. Le inscrizioni si ricevono presso la Segreteria <lella R . Università non oltre il mese di novembre. Per informazioni e chiarimenti rivolgersi al, l'Istituto di Medicina legale della R. Università , in Via Bertani, 5.
Una colonia fluviale sul Brenta. Il Comune di Padova già molto fece per tutte le provvidenze sociali che tendono ad accrescere il valore delila vita, e specie per quelle istituzioni scolast,ichè e parascolast~che che mirano a tut.elare il fanciullo, che dovrà essere l'uom-0 di domani. Infatti. per merito specialmente d~ll'ufficiale sanitario, d-0t t . Randi, ha da anni moltissimi creato sui bastioni della città la prima Scuola all'aperto d'Italia; ed ora, da qualche mese, il medico scolastic-0, prof. Alberto Graziani, ha istituito a due chillometri dalla città (frazione di Altichiero) un.'l. Colonia fluviaJ.e sul Brenta per bambini scrofolosi e predi ~posti alla tubercolosi. Centinaia di bambini godono ogni giorno i benefici del mare a due chilometri da Pado,ra .
Institut de la Vietoi're. Sòtt-0 il patronato di Deschanel e di Poinca.ré • si è coRtituito a Parigi un Comitat:o per fondare un grande Istituto di ricerche chimiche nella più larga accezione della parola. Per la l\<1edicina fanno parte del Comitat-0 ordinatore Roux, Richet e Bordas.
Gli studi sul cancro in Inghilterra. I/Ospedale Middlesex, fondato nel 1745, apri una sala per i ca.ncer-0si nel 1792 e rappresenta uno dei migliori centri per lo studio di questa malattia . C-0n q11est'anno si è fuso ad esso il P.land Sutton Inst:itute of. Pathology. f
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Indice alfabetico per materie. .1\.lla tta1uento artificiale : trattamento dei disturbi digestiYi durante l' . Pag. 1324 Anemia perniciosa : una reazione s1l€cifi~'l nell' . . . . . » 131G JJn mbini predisposti a lla tubercolosi osse.a e articola re : stimmate . )) 132t> ('-0rd-0ne ombellicale : mancata caduta del moncone del.. )) 1311 C'uore · e grossi Ya.si : chirurgia . )) 1320 Dispensario profilattico antituberco1are di Ro1na . . . . )) 1328 . Bmotilb1 : trattamentq co11 F-iero matern-0 . • )) 1325 • }"'ra tture della cosci~1 . . )) 1321 :\iialattie midolln r'i : i sintomi iniziali nelle )) 1313 Ordini dei medi~i : Congresso . )) lP.27 Osteomielite nc·nt.-'1 : trattamento )) 1:12.1 • Hnma, 1920 • Tip. Cartiere C'entrali .
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Pertosse : cura con iniezioni di etere . Pag. 1324 Pituitrina : prova della . . . )) 1315 Pleurite con versamento e polmonite lo.. bare : diagnosi diffe renziale )) 1323 • Presentszione trA.SYersale in due primipare gemelle . . )) 1311 Radiografia in chirurgia )) 1321 Reazione di Sachs-Georgi : St1lla . » 1306 Sangue: dati forniti dnlr esnme de-1in chirurgia . )) 1320 Scarlattina maligna emorragica )) 1:323 Sifilide polmonare : contributo alla co11oscenza clinica e radiologica . )) 1299 T etano : profilassi e terapia . . . )) 1322 Tra·s fusione sanguigna: importanza terapeutica . . - )) 1~17 Ptero doppio (btlocnlnto) con v.ag1na ~:1oppia . )) 130. '
L. Pozzi, ed. resp.
Anno XX VII
Fase. 47
Roma, 22 Novembre 1920
fondato dai professori :
GUIDO BACCELLI .
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FRANCESCO DURANTE • PRATICA
SEZIONE
REDATTORE CAPO : PROF. VITTORIO ASCOLI '
S-01\1MARIO. lletioeonti di Congressi : XXVI Congresso <leJl·i. Società Italiana di Medicina 111terna. - XXVI I Congresso della Società Italian a di Chirurgia. - XX Congresso della Società Italiana di Ostetricia e Ginecologia. - III Congresso della ocieta Italiaua. di Radiologia inedica. '
I
Nella vita professionale: Cronaca del movin1ento pr ofessionale. • Risposte a quesiti e a domande. - Condotte e concorsi . '\ No111ine, promozioni e onorificenze . Notizie diverse. Indice alfabetico per materie. \ I
Diritti di proprietà rlse"ati. - E vietata la riproduzione di lavori pubblicati nel POLIC::LINICO e la pu,bblicazione di sun t i di essi senza citarne la .fonte. '
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RESOCON1 I · DI CONGRES SI 1
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XXVI Congresso della Società Italiana di ltledicina In terna. . ·Seàu ta,
antin1 e1·idlan,a d el. 9 novenibre 1920.
Preidenza : Prof. sen. E.
MARAGLIANO.
Inaugurazione del Congresso. Il prof. E. ~lARAGLI-\NO lJronunzia il seguente di:acorso : Sono scorsi sette anni da quello in cui ci siamo raccolti l'ultiJna volta in questa sala, dove 2noora echeggi..1 la parola clel 1\'Iaestro, che seppe e volle <la re qui :ai11a Clinica Italiana una sede degna <legli alti ffilOi compiti. Ed oggi nel riprendere qui, d·opo tante fortun·ose vicende ' il ciclo. consueto delle nostre an11uali riunioni, è dovere nostro rivolgere primamente il nostro J,Jensiero a Guiào Baccelli, che del nostro sodalizio fu il supren10 artefice, cl1e 1<1 sorresse da l ·suo nn cere colla . sua forza-;' che lo <:i~mentò colla a u toritiL e c:ol })restigio suo, lasci.a.11<.lolo nel triste giorno delh.1 suà dipartita sald<.1mente costituito e organizzato co1ue un.a famigl1a, tlove i p iù provetti for1dono, fra terna mente colle, gati, la loro esperienza e la loro maturitit colle giovani ener gie <:hr de\0110 continuare e fecondare l'opera loro. Se la sua per dita f u clolorosn non solo per la ~cie.nza italiana mu anche ver la scien;r.a mondiale, fu doppian1ente dol.o rosa 11cr l'in segnan1ento clinico in I tn.lia, che co-n Lui ha IJercluto il s110 viù valido ed autorevol0 sostenitore e che oggi trovasi in eondizio11i non liete e nella in1possibilità• <li assolvere, come sa rebbe 11ecessario, il compito <'he gli è affidato.
Gli inseg·nuruenti ielinici soffron·o per pi\J. ragioni. rrima è quella derivante dalla n1ancnnza di nn gi11sto equilibrio, f ta le vHrie materie comprese nel piano di studI dellèl fncoltà medica, elle sono valutate esclusivamente alla stregua della assoluta loro importanza. ]J certo è cl1e, a'a questo pun to <li vista, u na fler se vale l 'altra e meritano tutte una mede.si ma considerazi-0ne. Ma la co&1 c.ambi{t ove si voglia, come deYesi, tenere conto .della finalità che hanno gli studi della facoltà medica i quali sono special1ne11te rivolti a da re a lla società medici versati nella co,n oscenza degli infern1i. In l~'l.lia, la 1nassima parte dei giovani, giova ricordarlo, • al domani della laurea si danno immediatamente all'esercizio pra ticò ed in :ù1aggioranza non sufficientemente pre11arati. E la deficenz.:'1 non pro,..i,e ne da minore cura dell'insegna11te, ma d alla misura del temp·o. A convincersene basta consultare gli orari delle Yarie facoltà di medicina che occupano gli stude11ti d'ora in ora, da mane a ser a . con t1n succedersi di lezi-0ni ùiverS€, per ('11i essi non hanno assolutan1ente il tempo di viYere nelle cliniche e di acquistare quella istruzione ·prati ca, che è loro indis1)ensa bile e che ioro m.a11ca. Quest<1 in1perfctta in·r1)a1·a7.io11e dei laurea ti fu svecial.Iuente lan1e11ta ta <li que::>ti t1lti1ui anni dal1'opiniouc pubblicn : ~1nche il J>arlarnento la rimarcò ru~t nulla ~i fece e n11lla si farù finchè non ~i prenderà la clefer111in~1zi.011 c d i fare per gli studi medici, ql1elio che si è fn tto i1er quelli di i11gcgneria : di assegnare <:ioè qualcl1e anno esclU:· sivau1e.r1te agli studi Iar>plicati che sono quelli delle Yn rie elini<:he, sen7-'<'l che null'altro venga a di-
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(ANNO XXVII,
IL POLICLINICO
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' va1oroso con tint1a tore <.lelstr arre ~li studeuti da essi. Altrimenti per quanto Universitil torinese 1111 l'opera sua. sia lo zelo degli insegnanti e la diligenza degli tu.denti, i giovani che si . laurea110 non saranno , Ed altro caro collega abbiamo perduto : ~ron1mai sufficientemente prepul·ati al prntico eser111aso Senise. Egli aveva portato nella scuola il , frutto della sua larga esperienza clinic..'l ed i1n. cizio. Qt1esto io di qui proclamo IJUbblicamente, forte })artiva un insegnarueuto informato a lle gloriose i1on della autorità mia, che è ben poca cosa, ma tradizioni della scuola napoletana illustrata da di ql1ella che .viene a l rresid,ente di quest:'l So1.'ommasi, da Ca ntani e da .cardarelli. JA) segue· il nostro vivo con1pianto. cietà che raccoglie l'eletta dei cultori della meEd ora prima cli procedere p_llo svolgime11 to dei dicina interna del 11ostro Paese. Lo proclamo pernostti la \bri attinenti ad argomenti specjn li ili chè è mio preciso doYere il farlo, poco fiducioso studio, credo 11tile invitatvi ad a lcune consi<l<.. però, perchè a nulla si riuscirà, in materia <li razioni di ordine generale .. Ol'ga11a1ne11to degli studi ~111periori , finchè non venga un l\linis tro che ~bbia il coraggio di sollevarsi • a l di sopra di tutti gli indugi dottri11ali e fare * ** risolutamente ciò che il Pa.e se da tanto tempo Vogliate, egregi Colleghi, riandare per un istanchiede : ct1e gl i stucli superiori sia110 organati in te l'evoluzione del pensiero e dell'indirizzo clinico iuodo da corrispondere alle esigeuze della vita in medicina da un mezzo secolo ad oggi. elle si 'viYe, e da r e a lla Societè\ quello che es&-1 L 'anatomia patologica. con paziente e gigante. C<> H spetta dalla scienza nelle sue applicazioni ai vari lavoro di analisi, iniziato dal nostro SOII\mo l\Iorrami di a ttivitil ed a lla t11tela della ·vita umana. gagni, aveva bene stabilita la localizzazione uei Nè solo all'Istruzione pratica il tempo difetta. vari organi delle affezioni determina te dai pro1na il materia le di osservazione e di cura. Mencessi morbo si e 11<1 Clinica si era ·001idame11te ori(-'ntre colle progredienti -conq11iste delhl scienza si \ t:t ta. sopra <li esse. Jlioltiplicnno i mezzi strumer1tali per indagini ·e La patologia così si. e1:a via via inquadrata eù ' . per l)rovvedirnen ti curati vi'· i 1 concorso dello stato i11di"vic.1uaJizzata nei singoli organi, le couquistenOJl aumenta, ma effettivamente è diminuito deldella istologia patologica perfezionarono e preci1'80 %· i11nnnzi a l · p.arallelo invilimento della vasarono la conoscenza delle a lterazioni intime posluta, e quindi al costo più Yolte n1oltiplicato di sibili tn essi, e la Clinica con paziente e iuern Yitt1ttociò che è necessario pel' gli amn1alati, che glioso laJroro coor.dinu ndo i r ilievi fatti a l capez.: c1econ1bono i1elle cliniche, Iler il funzionamento wle degli infer1ui a lle a lterazioni rivelate in ciadei 1n bora tori, per il materiale scie ntifico str11scun organo dall 'anaton10 'patologo, utilizzando ed mentale e letterario. .. applicando con acume le progressiYe conquiste E'. cl-0loroso il constn tare che oggi, 11iù che mai, della fisica della chimica e della istologia, coi bisogni dell'insegna111ento s11periore sono nJessi strusse la semeiologia dei vari organi, cui la radiologia diede co,n sorprendente chiarezza in ulin, disparte. , . Conosciamo tutti le difficoltà dell' erario, ma timo larga mano. quello che abbiamo rngione di lamentare è la Si ebbe cosi un p iano sistematico della morbi~p roporzione con cu i si J)rovvede al nostro in conlità . umana, og·ni malattia localizzata nell'organo fronto degli altri servizi pubblici. Evidentemente determinato, cui si riconobbe una personalità paY'i è nel geverno la oonvinzione che, nelle diffìtologica presso che a ntonoma, coi segni pa1ticolari cl1e la riYelano e ne segnano la fision omia ed coltit finanziarie odierne, se qualche cosa può essere 1nesso in disparte, questo sia l'insegnam<:!nto il decorso. E cosi nacque la S{)€cia lizzazione: ogni organosuperiore ; fatto u1uiliante per il nostro paese pertrovò il su o speci.a lista ed i profani a t trn tti da rhè così facendo si mostra èli ignorare che l'intanto apparente semplici~n10, ne futono sedotti, segnamento superiore è la fonte, da cui tutte le e . la Clinica resti) costitu ita poco a 11oco qunle attività produttive e civilizzatrici di una nozione una repubblica federnle, in cui gli st~ti singoli trag·gono vita, l11c:e, forza progressiva . cl1e la compongono si 1>rocla1nnno indir>endenti e E se questo non si con1prencle là O\e si f11ci11ano via via, - inisconoscono la necessit<1. d i u11 r>otC'rP i bilanci, si dovrebbe oomprendere da clii ne ba coordina tote centra le. ufficialn1cnte la responsabilità. Auguriamoci che Cosi staYano le. C..\QRe qnnndo un f:1tto uuo\o insi comprenda. t<'l'YeniYa a cr en re s itn<17.ioni nuove. E.r1regi Colleglii, Il desiderio di nfferrnre le cause intin1e dei 11 1orbi che ·as~d llò, sen1pre in ogni epoca, Jn n1cnte dei Anche in quest';1nno dobbiamo registrare nuovi patologi pensntori, riceveva rer>entinn1nente dalJ:l lutti. batteriologia lo r-:vraz7.o di luce, da luugo a tt~~<> C'i è n1ancato C'an1illo Bozzolo lasciando un "Vuoe da lungo i1rese11tito, eolla scoperta e Jn i nel i to clolorooo neJ le scuole cli niche italiane. 1"1olti Yiclua liz7x'1 zione cli determinati batteri patogeni. cli noi i1e 11anno potuto seguire l'opera feconda n<->i 40 anni del suo in~egna1nento durante i quali. se- · e· rea t-0ri di deterrninn ti morbi. T..ia ClinJca ro1nvresc il grande \Ulore delle nnognb orme si.cure ~ glorio~ nella scienza. e creò Ye scoperte, illn~trn te cln lln pn tologia sperimen11n:1 cuoln celebrnt.1 flCl' il ~no indirizzo n1oderno, tale : Je accol ~e entusifl sticamente, per quanto sen, pf'r la ~rietà cli organ<11nento, pel' la solida istrn• 7..:1 s11fficie11tf' critica, e le applicò nù inteTpreta r • zione in eS$.U in1partitèt, pel Yalore degli allieYi il decorso e 1:1 f<'.)no1nenologia delle malattie inche ne u scirono. Auguriaino di qui n Ila classica \
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·fettive acute e cronicl1e, compl~ta.ndole, con ricer<.'lle e<l indagini proprie. Le . conoscenze così acquistate, scossero già in parte la p-0sizione a ssunta dalle localizzazioni, a ssolutamente valutate,· dal mon1ento che appariY<t 1nanifesto come in un g1·uppo così import,...'lnte di malattie, qt1ttli sono le infettive acute e croni<!he il fatto della localizzazione Si compenetrasse in hnona 11arte con qt1ello della infezione, che ass111ne c~1 r n tterf:l genera le e crea s ta ti mo rbosi comI 1ilessi. ...-lltre situnr.io ni i5.nove nasceYano, inraìito, da n lfre ·conquiste, fra le quali a ssunsero posizione pre(lon1in.}111te, que lle della chimica biologica. I>er c•l'se -0gni giorno in1pari n1110 a conoscere nn complesso cli condizion i patogeneticl1e, le quali sfuggono al <:oltell o n ua to111ico. n1~'1 si im11ongo110 . alla considerazione del pn tologo e · de l clinico. Le cellule dei no tri tessuti, deY0110 . essere ormai con ~iderate quali a lt rettanti orga11isini elle hanno una. ,-itc1 loro vro1J1·ia : a ssi~ilan-0, ela bor<1 n0 <' Y01·sano nell'an1bic11te ·organico i prodotti della l<>ro attiviu\ vita le. Q11esti prodotti, se imperfetti, '1ive11ta1io sorgenti di situ azioni. mol'bose. In '~ un . i•rim-0 vetiotlo si pa rlò, in genere, di n1.alattie del rica1nbio, legnte ~ipecialrue11te all'ncido u1·ico 0(1 <•bbero per esponente cliuico 1'11r'icemia, concezio11~ patologica, tli cui s i abusò e· di ct1i fo r se, :";i e~tese troppo il signincato. Oggi voi s'impara, che i11dip~ndente1nente dall'acido urico, p rodot t i imperfetti della vita cellul<1 re, poss-ono affliggere gli orga 11i c1ell'econo1nia turbarne la vita e le funzioni, cren re sta t i JJa tologici diversi. . Ad e::;e1upio lo studio del co~ì detto ricambio intermedio dei inn te ria li a1J()tati , iniziatosi ne lla inia scuola ha tlperto nuovi orizzonti ed iniziato u11 e.avitolo nU•)vo di patologia un1orale, di quella JJa t ologia umo1'ale, che in tra veduta <ln i nostri pndri, negata poi Jlerchè 1'<1nato1no patologo nor1 ne troYnYa docun1ento tangibile a lct1no sotto il sno coltello e l'i stologo sotto le sue len ti , oggi si deYe alnn1ettere ~nz.a riserva . Così f11 1nesso in evidenza, il po~ ~i bile accu1nolo dei così eletti res ti azotati nel ci1·co1'o etti si collegn no 1>rincjni altau1eute intossicanti , ed indi1)e11,dente111erite rlal re'ne, cui a torto fu ro110 attribuite le Yarie n1odalità di azote111in, s11lla fede di ' ricl<tl e di An1bar(1, 1e ~ni affern1<1zioni , accolt0 con soYerchia ·faciliti1 in I tn Jin cloYf' ciò <·he viene clal di f11ori s i accetta spPs~o un vo' ~v<=> n Riera ta 1nente, ogg-1 fnro no riconosciute :non ~emp re corriSJ)Qndenti a l vero. E così oggi si a m1uettono nefriti de rivanti dn_ ma ter~a li tossici di origine C<'llu1.are, che ne son o i cren . . tori. non conJe si rretencl e,-n, 1~1 c·on~egnenzn. J;o insegnai io pri1nn n1P11 te or Rono 1n·eRsoch è ve.i1t'a11ni .ed o ra nei pi-l1 r ecenti trattu ti ù il n1orbi renali è senz'n ltro ' non si ricoi:di c-he •ì 1n1n<:>sso, per quanto al so1ito q n ~~ta con cezione patogenetica e clinica è 11 ~citn ùai l<1vo1·i miei e çlei 1uiei. Così irentrP per lnngo tempo le epatiti croniche furono Yalu tate esclusi,·an1ente in o rdi!:e alle loro alterazio ni di struth 1ra locali e d a i verturbnn1enti meccanici de l cir' : oggi colo che ne co11segu o110 nel ter ritorio 1>0rt.nl€ Sli è imparato che esse assumono una ben n1ag~iore i111portanzn, per 1n:ttcrinli tossici che si Yer-
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SEZIONE PRATI CA
sano nel circolo f cli cui è una fra le espfes-sioui cliniche più cul1ninanti, qnel conia epatico, che ne l 1888 al Congresso della Associazione Medica I taliana a P u,ia desc ri~si per la prima volta, n1ettenù 0Jo in rapporto .apvunto, r:on intos~azioni crea.te dal 1norbo e1)atico·. E d'altra parte certo è che inolte ern•titi croniche, a lo ro volta, sono cloYute alla ~1z ione cli intos~icazioni endogene. Orinai qt1este int ossicazioni di origine endogena., rappresentano una verità nniYer.saln1ente riconosciu ta 11:1 st10 comvlesso e offrono un vasto ·campo di r icer che ana liti-che e d iffe1.,enzia li, <1 i clinici, percl1è solo ne lle cliniche possono essere fa tte le indag ini r ela tive . E posso djre che esse giuocano una parte i111portante anch e sul decorsò d'elle cardioTJatie, nelle quali con troppa fa~litù t utto viene collega to ai disordini del circolo, mentre vi è l.ln peri od-0 in cui l 'intossicazione ha n na. parte rnpitale e cre~1 quei profondi 1Jertnrba1nenti della 1111trizione, contr!.tdistinti in patologia coll' appellativo di oaclzes::;ia oardfaca. T utto questo consirlPrando: .apparisce chia ro che·· le localizzazio ni 111orbose si confo11clono anche da questo p11nto cli Yi ~ta, co1la compartecipazione dell 'int~ro organ i~nJo che le assorbe, ed assu mono il significato · di n1ia generalizzazione <:he s'impone a l clinico s1a ' . dal punto d i ' fi8ta delle concezio11i patologiche co1ne da quello de lle eoncezioni terapenticbe. "D'a ltra J)arte quflnto !Jiù profoncln1nente si pe,i1f•trano ìe ft111zi-011i del si stema nervoso, si comprende come e qunnto per esse, un'alterazione Ioc:nlizza ta, 11ossa e~tend ere la sua influenza perturbatrice sopra organi e t~suti lontani, mentre tntte lf' conoscenze che via Yia si •acquistano suglj organi endocrini e sulle secrezio ni interne ven' gono opportunamente .nd additarci le fila molteI>lici eh~ collegn no orgn ni e fnn zioni ta.nto in cond1zioni fì siologicl1e qnn ntQ negli s~'l t i patologici. I/i ndi rizzo u pitario quindi è ve11'uto ogni giorno più acl iu1vorsi a lla clinica e la s1}ecia lizzazione , intesa co1ue ~j era. P·OCO a voco a11da ta designando, deve scou t!Hì rire innanzi all:ammalato. Vi r}os~on o essr r e bP.11issi n10 dei semeiologi spe-~ ·cia'lizzH-ti nel t ecnic i~111 0 stru mentale ·pel rilievo delle condizi.oni ·d i 1111 organo o dell'a ltro e delle inanualit<.1 cur ative, non specia listi che si limiti110 o n.011 sappiano \fa r altro elle ferma r si al1·orga110 l)l'incipa lme11te i11dizi.n to e non valt1tiniJ <> i1on sa1111iano ·valutare l 'i11fer1110 nf'l suo comples~:>, etl i11 questo i11clirizzo c:nrarlo. Del resto la fisiologi~, cla ten1ro e tempo, c i aYeYa in egnato la correlazione d0i vari organi e delle ft111zioni dE'll'econo1ni n. e p.are che ne a vesse una sicui·a co11-0scenz<ì. fin da,Jl 'epoca sua l\'lenf>nio .. ~..\grippa, riuan<lo cli s~e il suo apologo, perfettan1ent~ 0onf.or·n1e ~1J ) n fisiologia organica e social€ cl1e n·o n sarebbe inopportuno ripetere a chi n.on lo sa , o lo ha tli1~1enticato. ~1n Rr la Clinic3 cl eve riprender e assolutq e c-01111)letà la ~iuri sdizione sua snll' intero org:tnis1no, cle,·e riprend-ere ancl1e la sua indi11ende11za iu11nn:r,i :llle Yarie branche dello scibile medico clnlle quali atting~ e deYe attingere, sì ,, tutto quanto 110 ~ Rono dare per J.a con oscenza de11·uomo infer1110 e per la sua cura, n1a deYe pur sempre ed incontra sta 1:.:'l mantenere la pro1)1·ia personalità. ~
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IL POLICLINICO
Su questo insisto perchè la Clinica poco a poco si è lasciata inorpellare dalle lusinghe della batteri-0-patologia sperimen~~le, questa nuova branca (lello scibile medicov1cbe è senz.a dubbio una preziosa ausiliaria della Clinica moderna. ì\1a innanzi ad essa bisogna bene constatare, cqe nell'opera • Bua, troviamo i risulta ti delle ricerche, largamente infi-0ra ti di ipotesi e di arbitrarie formole dottri\ n,ali, seguendo un indirizzo che non è quello sobrio e severo delle scienze sperimentali. Così se la Clinica i1uò e deve senz'altro accettare nel suo dottrinale l~esistenza di batteri specifici, quali .agenti di det~rmina te infezioni, non I}UÒ accettare l' unil<tteralità dogmatica del mon1ento etiologico, perch~ nessun batterio patogeno crea nell'uomo ~a malattia, se l'organismo è in condizioni di lotta re Yittoriosamente innanzi ad esso. E r ic-0rdo che quando, senza discutere, i • clinici accettavano l'esclusivismo patogeno batterieo, qui in qt1es~'l. Clinica si resp~nse, ed a chi affermava, ad esempio : essere il bacillo di Koch senz'altro, il creatore delle malattie tubercolari, Guido Baccelli ri:~pose: No, ne è .solo l'esponen,te. Oggi tutti debbono 'Cònvenirne tanto per la tubercolosi come per ogni altra infezione, innanzi al fatto accertato di soggetti sanì portatori di bacilli pntogeni 1nnanzi al fatto accertato che è differente la recettività da animale a d animale : Jiro,-a questa che il terreno -0rg·an1co, in cui si trovano a contatto, ha una parte pari ai batteri. nella genesi degli stati i11orbosi. La Clinica, inoltre, non pt1ò accettare senza I ' g1·andi riserve i ri&'Ultnti delle ricercl1e fatte sugli ru1imali per ·Sf>iegare l'andamento delle mrla ttie cla infezione; perchè il quadro fenomenologico ed ir decorso dell'infezi-0ne nell'animale in esperimento no11 si Possono ap1)aiare a quèll-0 che si Yede nell'uomo. l\1uch, per esempio, e cito 1\1uCH, il quale è un cultore della patologia sperimentale batterica, testè scriveva : che è asst1l'do voler trarre dagli esperimenti sulla oa,via, concl11sioni sulle malattie tubercolari nella patologia t1man-a. Av,vi.s o, se ve ne sono, a quei culturi della merdicina \interna che credono di potere basare Sll questi esperimenti le loro convinzioni sulla clinica e sulla teral)ia della tuberc-0losi, e credono di poterle r-:tudiare ed ap!}rcndere qualche c-0sa di utile per la medicina pratica sopra pubblicazioni di stu'{liosi, certo di ~-a lore, u1a che non 11a nno nè co11oscenr-a nè consuetudine dell'uomo infermo. La Clinica poi non pt1ò a·ccettare tt1tto il gro- . • 1·iglio dogmatic-0 dei ba~terio-patologi sulla im . munità e le imposizioni che essi pretendono di fare, in ordine alla pr-0filassi, alla patologia e<.1 alla terapia delle n1alattie infettiYe. L'esistenza nell'uomo di una im1n11nità verso determinate in· fezioni, fu afferrata dn clinici e da ineilici pratici in11na11zi cl1e la hnttcri-0logia nnRcess-0. I ba tterio-1n1 tologi, però, con lode,·ole intento, han11-0 òa viù nnoi atteso a SYiscPrnre i 'J)roblerui c:l1e presenta questo fr:1 i viù im11ort~111ti temi della biolng-ia , ricercando i f<l ttori della ill111111nitll e qni1Hli la procetlura. per conquistnrln. I~s ~i J1anno la,~ornto ns:-:iflunmente e tenacemente: 11nnno r.nceolto unn Jnrga n1esse di fatti. mn I
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si sono inretiti ed irrigiditi in una serie di formule a r bitrarie ed ipotetiche, le quali hanno Ior,1 im'ped'ito di venire, fino ad ora, a conclusioni attendibili . M a q~ che è peggio essi credono di IJOtere imporre U'ila serie di precetti neg~'ltivi fra cui primeggia quello: che non si possa vnrlare <li alcuna pratica relativ·a all'im'n1unità o tentarla, finchè non siasi ~icura1nente immunizzato t1n dato animale di esperimento, e lo dicono proprio oggi, q11anùo ormai da1la pluralità dei cultoi-i della· patologia sperimentale si ric-0nosce che in ma te ria cl i immunità, non si possono trarre c-0n c~lusioni t>osj tive, non solo dall'ani1nale all'uomo, 111n da unà specie animale all'altra. Fortuna che Jenner ci 11a dato il vaccino da pii1 elle un seC<>lo: altrimenti oggi sarebbe messo alla gogna da questi dogmatjci di laboratorio e gli sarebbe impedito di applicarlo, con1e oggi vorrebbero impedire l'applicazione di me~zi vaccinanti, idi. cui non sanno spif>garsi l'utilitù. ritardancl-0 l)er concezioni dottrinali, i possibili benefici, che potrebbe trarne l'u1nanità . Quello che dico, a propoRito della batterio-patoJ-0gia, valga per le a lti-e bl'anche ausiljarie, perchè la Clinica deve ormai essere riiù gliardinga rit>ll'accettare sen~a critica ciò cl1e le viene offerto. Da. un vente·n nio si è sta.ti molto corrivi, ol"'a bisogna chiudere i freni e chiudere, quando occorre, le nostre porte innanzi al dottrinarisn10 invadente, sott-0 la forma di uno sperimentalismo degenerato. Questo vi dico 11'011 certo per misoneismo: 11on ru}sso dovv~r-0 esserne sogpettato, ma perchè la Clinica neve -0rn1ai l'iprendere intera, completa la sua personalità, altrin1enti tradirebbe la sua missione e le sue .finalità, metterebbe 1n dubbio la ragione della sua esi$1:enza . Ricordiamolo tutti e lo· ricordino i gioYan1 valorosi che .aspirano a divenire i successori nostri. Questo vi direbbe Gt1ido Baccelli se fosse ancora qui con voi : io, in questo momento, non sono che l'ec-0 della voce sua. ~
P resi{lflnza: rro.f.
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QUJflROI.O.
La linfogranulomatosi. i~rof . .ANATO~fIA
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A.
FERRA'I'.\.
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rrlature .
E I §TOLOGI J\ I'.\'l'OLOOIC.\ 1 lSTOGEXESI.
1° Il linfogr~nulon1a n1aligno, così indicato percbè nelle sue manifetazioni cli11icbe ed ttlk'1 t-0mor>a tologiche grossolane Colpisce in preYalenza le ghianòole linfc1t1cb(l, i1on è in realtit un process& morboso a carico del tesSl1to linfoadenoide-0, µin degli elementi stromatici cl1e passano sotto il nome (li reticoJo-e,n clotelia li, cellule periY;lRnli, fibroblnsti. presenti si<l nelle ghiandole linfatiche, cl1,.. uel micloll·o oss~o, sia neIIn polpa splE>11ica elle nel te~S11to connettiY:tl~ di altri orgn.ni e tpi:;suti uoa en1ovoi{'tici. Infn tti l 'altPrazione a nntomica anel1e nf)lle gl1ianMole linfa ti che non è a c~1rico del ter-:suto linfon dt?n-0i.tl('O Rp<•c·i firo: con!e nella linfoadenosi leuce111icn <.'{1 :-1 lf\u c·(\1uica, nel gra11ulo1na ma1igno. nnzi. i foll ìcoli 11oc-0 partecipano al proc0sso n1{)1·bo!=lo, e ~olo secon{]·1rin111ente per l'insorge-re •
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i>revaleute degli elementj cellulari di origine istioide diminuiscono di 11t1n1e1·-0~ fino a~la loro ·quasi totale scompa.rga. Come nessuno ric:onosce 11ella co ic;lcletta ruetapla~ia mieJoide delle ghiandole linfatiche, che pure riduce e cli$trugge 11 tes~uto linf~ader1ojdeo, una manifestazione morbosa del tessuto Tinfoadenoideo stesso, i>er consenso unanime invece ritenuta di origine reticolo-endoteliale in seguito ad una evoluzione gran11locitica, erit1·oblastica e megariocitica <legli emoistLoblasti, così n<YU si può discoll.o~J·e (:he anche nella linfogranulomatosi maligna non, il tessuto li11foadenoideo - fo1licolo - è primitiv~1nente co}J)ito, ma i oosidetti tessi1ti ~tro1n.at·ici (celidentici ana lule reticolo-endoteli.uli-emoistioblasti) . tomi~1111ente e nelle loro molte11lici potenzialità evolutive tanto nelle ghiandole nnfa tiche, come nel ruidollo osseo, 1come nella pol1la 'i::;plenica e nei tc·ssuti con11ettiYi in genere. Tanto è vero ciò, che ad esempio nel feg:lto, nelle cap,s ule Sl1rrenali, n ei reni, nella C1:1te, ecc., e tino nei i11uscoli, sorgono nodi granuloma tosi, non certo per opera ili metast:asi da nessuno ammesse, 11on certo per opera di tessuto li11foadt·uoideo specific-01 ivi no11 esistente, iua sempre ed esclusivamente per opera proliferativa gran11lomatosiforme <legli elen1enti en1-0istioblastici connettiYali, in seguito allo sti1nolo del p~rticolare '' irus. · _ rarri't in contr.addizio,n e la definizione ora data dell'essenza anato1nica del. linfogranuloma maligno, quando clinicamente \ediamo colpite in prevalenza e nelle fnsi iniziali proprio le ghiancl<>le lin faticl1e. Questo 0011 ogni probabilitit i1on è cl1e una semplice <'asualitit topografica, inquantochè il virus del lin. fogranulorna maligno, q11a lunque esso sia, ad azione però specifica ·Snll'appara.to reticolo-edoteli,a.10 ·inte-so in senso lato (cellule reticolo-endoteliali, clasma·lioci avventiziali, ecc.), si localizza per via lin.1'atica 11elle ghiftndole più vicine alla porta d'ingresso dell'infezione; ecco per chè con grande prevalenza prima colpite sono le ghiandole del . collo, e in seguito le ascellari e le toraciche; ecco perchè in alcuni casi il ìinfogra11uloma n1~1ligno è primitiva.mente localizzato 11ell'intesti.110. 2o Co ì considerato, il linfogranuloma mt:iligno o per dir u1egli-0 il µran1tlon1a maligno è un proces~<) morbosQ a carattere infiammatorio n tir·o iperpJRstico, non srli:cca tan1ente nodu.1a re, ma piuttosto diffuso, generalmente len,to, progressivo e fatale, che colpisce sisteJnaticamente gli organi e i tessuti ematopoietici, comprendendo in questi il connettivo. 3c. Per la St'la natura ·sistematica, il granuloma Jlt.aligno è fin-O acl certo punto pRragonabile alle leuce1nie ~ 11seudoleueemie parencl1imali iperplastiche, co·lle qua li se si volesse sta bi lire un confronto 110trebbe essere espresso nel modo seguente: A) ' r~ leucemie e pseud oleuce111ie vere (mielosi <' linfoade11osi leucemiche ed aleucerniche) sono af- f<.. zioni !rener.aliz7Htte .a tipo sistematico, -1e quali colpiscono sia i parenchimi emopoietici veri e proJn'i, cl1e i te.ssuti en1bistioblastici troruatici endoe111a topoietici ed ()Xtraema topoi etici. I stologicamente si co11statn. uu "<.'\ norme l~~olifPruzione di cellule leucocitarie n1nture ed immaturf', diverse a secon1
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da del tipo mieloide o linfocitario dell'affezione iperplastica e del ·s uo decorso acuto o cronico. Sempre esistono anche cellule primordiali parecnhimali, specificamente differenzia te nelJa funzione citoem:1togen.a (ern<X!itob18sti). rerò ·a11che n~gli stati iperplastici leucemici conslderati da tutti parenchimali, nt1merosi grant1loci ti e linfociti derivano dalle cellule stromatiche e1r1oistioblastiche: in alt.r.i tern1ini, .ancl1e n€lle leucemie e p-seudoleucmie - pa,-renoh:irnali per eccellenza - gli elementi stroma tici retièolo-endoteliali partecipano attivamente nl processo, anzi i nodi leucemici negli orga·n i e tessuti extraematopoietici so·n o tutti di origine stron1a tica, o con linguaggio più preciso, cl.asma tociti~t nd emoistioblastica. I.1a partecipazione degli emoistioblasti alla formazione degli stati leucemici è documentata anche dahla con·statata presenza di cellule istioicli e loro derivati nel ·sangue circolante (Ferrata, Franco, :J\1.arcora, Gasbarrini, Cesa-Bianchi). ,
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Ris·ulta pero'iò ben, stabilito ch,e gli stati leuoe'~iai non sono prooess·i. iperplastici vareri,ch'inial·i p~tri, perchè anche le celluPe stron1atiche emoistiobla stichc contribuiscono all,a, loro costit11zione . B) Il granuloma n1aligno è un'affezione gene-
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ralizzata, a tipo sisteµiatioo, la quale colpisce primitivamente i tesst1ti e1noistioblastici stromatici, sia en.doe1na topoietici che extraema topoi etici. Istologicamente il tess11to grfl nn1oma toso è coRtituito da tre ordini di cellule: en1 oist'iobla .sti, cellule le1.1cocit/Jid i a tipo lin,foirle' (' granuloso di origine istioide, cellule vrobabil1nerite di 0 ri,qine ernatica. 1
GJi emoistioblasti sono ra ppresentati i)revalenten1f'nte dall~ cellnle reticolari e endoteliali e dai 1'1asJua tociti avycntizitlli; i loro d€riYa ti leucocito idi a tipo lin-fo<lc e grann1oso dalle l)las1nazellen, dagli eosinofili istioidi. dai :fibroblasti in evoluzjone fibrosa e~ collagena, dalle cosidette cellule gig.1nti di Sternberg:, da a lcune mastzellen; glj elernpnti ematici d.ai grant1lociti eosinofili, da qualche cellula n1on·ocitoid·e e da rn ri le11cociti polinuclea. ti r;.eutrofi1i. (Però anche nel linfogranulon1a maligno. vffezione iperplastica a tipo di cronica infiammariione ,;i:stio ide per eccellenza, in a lcu·11i casi, specie negli sta di iniziali, si può a Yere uno stato iperpln 8t ico clelle cellule li11focita ri~ dei fol licol)). 1
R ·i sulta perciò ben evidente la . derivaz·ione ·i stioide ocl enio1.stiobla,,s tioa del gra'nulorYbll; mal·ig1io, essendo i suoi costituernti cellulari e le sue t1·a.sforn1azioni tardive (sole1·osi) nella loro gra·n de maggioranza prodotti d·i evolu,z1on,e istiodi delle . cellule 1-c~ticolo-e.11doteliali e d ei fibroblasti, di q·u egli elern.enti, oioè, ohe costituiscono il tessuto enioistioblastico, e sono colorabili intra vitam col l ii ioca1·1ni1Vio e ool bleu d'isarn.ina. I nteressati te, a (f ue.~to v1·oposito è la dimostrazione nel sa.ngu.e ci1·colante ri.el gran1tlonia maligno di c1,loune cell1tl e en1 ost inblastioh e s1tl tipo degli endoteU (Micheli). 40 P oichè sicurp,1nente anohe in con cl izioni normali i l infoo·iti follicolari sono 11,1ia trflsfo1·1na zione d elle cell11le retioolo-encloteliali e an che nei proce."si. ·ipervlastici delle 7.irifoa d-eriosi e dellf' 111 ielosi in ulti1na a.nai1si l'essenz:a clP.l processo è costit1lifa da 1J.rin pre'l'al erite or,i entaz ione granul oc1tioa o lin~ facitaria delle cellule retioolo-enclotrlinli r:o1i ipo1
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J I. POLlCLINICO
]Jlasioa, evolu~ione istio·i de degli ste.;;sl ele1nen,ti, e d'altra parte ri sult anrJ,o nel gran,'ltlonla nialigr10 un fece ·sivo,,, per non dire esclusivo, orientamento d elle cellul e reticolo-etidotel·iali e dei ftbroblast i verso i tipi cellulari ist ioicli, non, pa re11clti1n ali, 111 e11t r c ipopl.asioa apvare la loro evolu.zion,e verso le cellule leucocitarie, si può ritetiere olle i vrooessi parenchirn.ali. iperplastici leuoemiòi ed °'le uoern i c i, e i processi a t ·i po i1iftamrnato 1r ·i o ·ipe1·plast·i oi g 1ranu~o1natosi ·istioidi son.o istoge!l'letican1e.?ite i l rlsultato di opposte orien. ta.z·ion.i degl·i elem enti nt esenoh·inia I i oellu.lar'i in diffe·rent~ a t·lvo en1 br1ional~ vd cn1oist·io1
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bl asti (cellule reticolo-e11doteliali). . / 5° Venendo più proprian1ente allit clescrizione clei •
caratteri istologici dei llodi gra11uloruutosi, pOS$iamo conclude,..e ch\~ oltre ai fibrobla sti e n Ile fibre co11ne ttivali, quest't1lti1ue più numerose e 'rnanif~ ste nel periodo scli-~rotiz-zante del processo, esiston-0 : fl) Linfociti, sia residui del tes~uto linfoadcnoide fol licolare o cordonale, ·sia propri dello stro1nn interfollioola re e intercordonale. b) Plasmaoell·ule, coi tipici caratteri nucleari e pla.srnatici, })iù o meno nurner9se, i11 varj casi ·descritte sotto forma di veri t)la.sn1oni, ancl1 'eese ricordo, costituenti normali dei te.ssuti 0011nettivi i11 g~nere, e intel'follioolari ed ' intereordonRli in. ispecie. e) Jl!a st zAìien, generalmente SC<lr .. e, a tipo istioide. . Cellule eosi?Wfile, alcune sicuramente istioidi monont1clea te, altre sic11ramente di origine va~ri lfl, più facili :.l riscontrarsi nei focola i di nec ro~i, disposte alla pe1·iferia a guisa di barriera. e) CelluZe ev itel ioidi, costih1ite quasi esclusiYamente da -ele 1nenti reticolo-encloteliali, la ct1i 11atura istioide oggi più non si .di·Rc11te, e la cui ge11esi ernoistioblastica è doci.1rnent.a ta dalla str11ttura nuc1eare (11t1cleo a · sp11gna). t1ai i1ucleoli senzn sovra1)posizione cro1nR tinica. e rl<1 i caratteri eudotelioidi d·e l p-rotoplasma. · · f) Cellule di Ste1·n berg, che, a <.li ffe renza dell0 rara tteri.s tiche cellule di Langhans del g·ranulomu t:J,1bercolare, n,on presentan<( mai numerosissime le ma.sse nucleari disposte a f.orma di auello alla periferia · del proto11lasma, ma appaiono come vere re llt1le l)Olinuclenrj , co11 d11e. tre, quattro, cinque, rnran1ente più nuc.lei, co ì da a ssomigliare, per l'n s1">Ctto del nucleo, a reucociti polimorfi granulosi giganti, spro,·yisti di gr..inuli. l "a derivazione delle C('il11le cli ~ternberg dalle cellt1le SOYraricordate epit0lioi<li 1)(~ 1· un proc~~so cli i11gT<.1ncliruento pl:-i~ma tico e di scis ione sia diretta che indjretta del 11t1 cl<?-o non è J)iù di scutibile . In.sisto nel ricordar<-' che le cellule di ·te rnberg non hanno alr un rapI)(Jl'tn, qu.-111to n Ila loro struttura e al loro significato morfologico, eoi rnegncariociti del tesst1to rnieloic1e. Go P er i ~uoi caratteri pec11liari morfologici so·y raricorda ti, il p:rn.nt1lon1a maligno è istologica1uente ò ifferenzia bile dalle altre lesio11i granuloma tose, 11011cl1è ll;1i 11roce si parencl1im11li irerpl<1stic:i. ~ecessitn <1ui ricordn re, ~enz<.1 eh 'io (llltri n~J1a di .. ct18sione clel problema eziologico, cl1e, ana ton1icanl(\nt<:>, il zranuloma malig110 è unn entit~1 i~to1~1 tolo~ic:l n ~è, e per il suo tipo ipe rplnstico I
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diffuso non i1odul<1re e rier la. vresenza costnnt<., d<Jlle celiule di Sternberg coc:;ì caratteristiche e dei leu cociti eo ·inofili, ·i differenzià con relativa fn cilità dal linfogrn11ulo111n tnbercol•1re, dove con ri· cf'rca paziente si dinio ~t ra no se1npre le cellul€ <li ],i<Jnghans, e d·oYc F:iDnn assa i viù manife-s ti i .C<1r~_ tteri d~generntiYi. Se voi il linfogranuloma IDitllgno, pur essendo 1stologica1nente ricon·o scibile come tale, possa essere p1·ovoc<1to dal geI>me ,delLl tubeJ:~coJosi, e un'altra questione: intel'essa qu 'i affcr1na·r e elle istopatoluf}ic.a 1nente i~ t<>ssuto di Ster11. ùerg vresenta purtioulaj·i·trì cli struttura 1ion couforidibili cor;li azt,,·i QranHl<>1ni ad eziutogia 1iotrz.
7° Freq u~nten1ente negli orgèlni di persone morte r>er linfogra11ulo1nR 1ualigno si trova~o focolai d ì tu})er.colosi colla ~truttnra tipica del granuloma tubercolare, e eon zone di caseificazione. Istologicamente sono clifferenziabili dal tessuto di Sternber~. il quale conserYn anche in questi casi ic1entica ~:1 SU<.1 stl'uttura. 8° Per questi Jnotivi, Cl'edo di poter concl11dete cl1e la diagnosi ·i stologica di granuloma maligno si possa. qu<tsi costantemente decidere, e ~ia anzi relati,1 a mente più difficile differenziare un'i11e1·plnsia alel1cemica linfondenoicle dtt. t1n linfo~rcollla ' cl1e non llll tessnto cli Sternberg dalle altre affezioni sistemn ti,Chf' r1ei t essuti en1a topoietici e dalle l~sioni granulomatose sicu1~mente t11bereolari. 90 Le lesioni macroscopiche n l tavolo anatomico di\·ers.ificano da ca.s o a caso, n seconda dell 'estensione del processo e della sua durata. Sono colvite oon grande freqpenza le ghiandole clel collo, le ascellari, le toraciche, non di rado le ghiandole addominali. 11 volunte delle ghiandolè linfatiche è più o n1eno noteYole, la consiste1:J.Ìa non sempre uguale, nel perioclo evolu tivo si l)resent:'lno molli. <11 taglio grig·i.n stre, o color carne çii pesce, rare volte d'a.s1)etto cloromutoso, non infrequentemente con qualche focolaio di necrosi. A processo più avanzalo, le ghia11dole <1Pl)aiono più picDole, ind11rite, a carattere· sclerotico, con r>rolifernzione fìb'rosn. e degenerazione ialina. La milza pa~tecipa quasi sempre al processo morboso, e i nodi gran11lomatosi, grigio-giallastri rul fondo rosso-cnvo della polpa s1Jlenica, hanno a&.segnato a ll'o~gano l'aggettivo di porfiroide. Nocli granulomatosi si iiscontrano nel n1idolJ.o osEeo, nt:'l f eg·ato, nell'intestino, anche primitivamente, n<>i reni corticalmente, nei polmoni, nelle caps11le snr renali e non di rado negli orgnni e nei tes~t1ti Iliì1 disparati. , 100 Il ~ngue periferico, oltre ai caratteri di un'anemi;1 più o 1ueno 1t1 cce11tna ta, 11re e11tc.1 modificazioni non costanti; però con maggjor freqt1enzn sono aumentati i grnnulociti t1e11trofili e gli eosinofili, !)articolare q. nest'ulti1no cli 11oteYole irn1lorta 117.:l (liagno9tiC<l. Il N<1egcli <le~criYe t1n a11111ento cl<'i monoc·iti, che il ~li el1Pli ginsti11uente inter1>rt•tfl, i~r i i oro C'<l l'<l tt0ri 1norfologi('i, c·o1ne endoteli c·ircola 11ti. ' 110 La possibilitù di t'\entuali tra~or1nazioni di f<>rme !k'lrenchimali iperplastiche in forme granu- _ lc•ma tose fla n lcuni n ntori <lec::rritte. può es.~re intc•rpreta bile. quando si pensi che in nltiwa anali~i iH le une che 1€1 nltre rnppre~ent~1no orientnzioni
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SEZIONE PRATICA
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diverse cli un unic-0 siste11ù1 anatomico, fondamen-Ulle, costituito dall'appal'eccltio .reticolo-e11dotelinJe. Questa considerazione non tende in i1essun· modo ad assimilare due process'i ' fra . lor-0 morfologlcamente oosì disparati., mn solo a rende1·e posRibile l'interpretazione delle rn re osser-vazioni cli caRi di li11fogranl1lomatosi con ·ecutivi ad llll proces~o iperplastico semplice, e nd t1na linfoade11osi aleu('en1if'a, l)l'ocessi del re~to a11cl1e differenzin bili per il 111od-0 con cui si distribuisce la lesione inorbosa : n<.> l granuloma, per graduale difft1sione lu11ga la via linfaticn, e for.s e anche e1uatica, negli stati le uCP.1nici, invece, per un<o1 contemporanea tumultuosa a11tocto1na iperpla~ia in organi e tessuti assni cll~t;lnti fra di loro.
corrente linfatica; !Jer alcune J.ooalizzazioni si è indotti <1.d ammettere anche t111a diffhsione per via ematica. Rpeciale con iderazione meritano le modalità di propagazione loca.le del linfogranuloma maligno, a differenza degli ~tltri gra.ntùomi (tubeI'colare, -sifilitico) il processo d~ granulazione non tencle a limitarsi alla zona primitiYamente colpita, ma èlSSume uno $quisito carattere infiltrativo e la infiltrazione a.vvi-ane liberamen~e e r>er continuità per mezzo degli elementi specifici del tessuto granulo1na toso. Da 'questo punto di vista il linfogranul1o ma maligno .11a dei punti di contatto coi processi ~arcomatosi. Nel tuber~o1o e nella gomma e precis:in1ente alla loro periferia assistiamo invece oonti11uan1ente all'accorrere di linfociti che cercano cli citcoscrivere il proce. so infiammatorio. I • I)rof. C . l\lo 1u·;~c1r1, oorrelatc;re. 6° I.Ja infiltrazione leucoc:itaria neutrofila ed eosi• no.fila tlel ldnfog·r~ nulo1na è insufficiente,m ente chia1° Il li11fogranuloma n1alig110 è caratterizzato <la UU<l i11'fia1nmazione a <lecorso generalmente l.e nto, rit.n. cln una semplice cl1e111i,o tassi positiva per ope11rogressivo e letale, a tipo iperplastico e che colra del virus o dei suoi prodotti, e::>senao di solito I}i~ con speciale elezione il tessu w di sostegno accompag11ata da una let100citosi con eosinofilia, la òelle ghiandole linfaticl1e, della milza, del midollo quale prest1me accanto alla chemiotassi un'azione i:>timola trice degli organi en1opoietici. J;a dottrina <·sseo; ancl1e gli altri o rgani, ad ecetlzione forse <lel tessuto nervoso, posso110 essere ~C)ede meno fre~ recente di -Bieric11. che v.orrebbe ·r iportare queste quente clel processo morboso. particolarità jstopatologiche ed. ematologiche come , 2° Il linfogranuloma n1alig110 . è 11n'entità morbqmolti dei ·Sintomi generali della linfogranuloma tosi ~ (la febbre nei .suoi vari tipi, alcune manifestazioni &1 co11 fisionomia clinica e quadro istopatologico a sè. cutanee, la cachessia, ecc.) a processi regressiYi cui il granuloma soggince e più precisamente alla ~ 0 I/e11idemiologia, la clinica, l'istopatologia, l'eliberazione di prodotti tossici derivati dalla scis~periruento, non confortu110 una identificnzione del processo tubercolare con quello della Jinfogranulo- ' sione della molecola a lbuminoide, merita di essere 1)r esa in c.-0nsiderazio11e . Con tale dottrina la cama rosi ina.ligna . I rappol'ti frequenti colla tube:rratteristica ii1filtrazione eosi11ofila, come gran par~olosi possono interpretarsi quali una facile assote df\i sintomi generali, rientrerebbero nel quadro -ciazione dei due processi morbosi e quincli considedi una intossicazione lenta a carattere nnnfilattico rarsi di or<line indiretto. nel senso di Friedberger e l)rovoca ta non diretta4t.> Il reperto cli bacilli g·1«111ul<_ 1 ri di Fraenkel e mente dal virus, ma seoondal'iamente dai prodotti i\luc:h non è costante, anzi nella maggiora11za dei regrei:;HiYi del tessuto linfogranulomatoso stesso. -casi negativo; il significato di ql1esti bacilli gra• nul.ari, e specialmente i ~oro eventt1ali rapporti con 7-'> La dingnosi clinica è generalmente al'dua, e quelli della tubercolosi non possono chiamarsi defisuffragata sol,o dall'esame istb-patologico ed eve11nitivamente stabiliti. In ogni ruodo è ancora oggi t11almente da una prova biologica nell'animale . .Ap- _ JJrematnro attribuire a queste forme granulal'i un~t l)Unto perciò l'esame clinico deve essere accuratisimvortanZ<l etiologica i>er la linfogranulOllla tosi simo, 111eticoloso perchè non sfuggano t11tti quei maligna. da ti che possono far presumere una linfogrnnuloIl reperto ·d el cosiddetto C'orn JJnebaoteriu 111 H odm::i tosi e spingere quindi a valersi degli oppol'tuni ,, !Jkini non 11a ricevuto ~ino nel . oggi conf~rme 4'ftutlccertamenti diagnostici di laboratoTio. Nessuno torevoli ò.ei sintomi generali è pa tognom-0nico della li11foIl pr0ible111a et:ij)Jogico della li11fogr a11ulomatosi gr<"111ulon1atosi, ma cia·scuno di essi, coord1nato 0011 lTlilligna nttende quindi ancora la ~u~1 soluzione. altri in dipendenza del' processo locale, è di sicuro • !5° Sulla g·uida delle ma11ifestazi-0ni cliniehe e del ~tnsilio nell'orientamente di~gnostico. Per facilitare re11erto anatomo-patologico s i può l)resumere che il lavoro diagnostico è opvortuna t1na separazio11e l~ vie di entrata del i-:upposto virus della linfograd~lle forme generalizzate dalle circosc1itte. Per le. llul-0ma tosi maligna sia no rappresenta te i11 ordine prime de\ono prendersi in considerazione le linfo<li frequenza dalla mucosa dell'albero reSI)iratorio, 1natosi aleucemiche, l:a linfosn_rcomatosi, la tuber<lall<l mt1cosa del tubo digerente, da.Ila cute, dalVl colosi generalizzata, i 111ielo1ni multipli . Le linfomu<·oRa congiuntiva!~. Ra.rissin1a è la localizzazione m~1tosi e 1uielo-si leucemiche possono trascurarsi ùel Yiru.s al suo pu'Ilto di entrata ed il gruppo in quanto l'esame del &'lngue chiarisce senz'altro j?:hin11dolare prossimiore può considerarsi come l~ la situazione. Per le forme circoscritte è utile sesua })rima stazione. Il tessut-0 linfatico dell'anello lJarare quelle che interessano un dato gruppo ghian<li ,,. .aldeyer, come quello della parete intestinale, dolare da altre che apparentemente si sono localiztlss11111ono. i1ei riguardi della linfogranuloma tosi, zate solo in alc-uni organi quali la milza, il fegaro. uno speciale significato in quanto debbono considel'iQtestino, la cute. Per il primo gruppo la diagnosi rarsi poco proprizii all'in.sediamento del Yirus. La differenziale interessa specialmente ·la tubeTcolosi <liffusione del proce.sso morboso avviene J)recipuaghiandolare circoscritta, il linfosarcoma di Kunmente per le vie linfatiche ed ancl1e a ritro ~o della drat, le metastasi gl1iandolari di tumori maligni. 1
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[AN~O
IL POLICLINICO
Le for1ne più subdole, più larvate di questo gruppo sono quelle circoscritte ·alle gl1iandole retroperitoJ1<'*11i, dell'ilo splenico o dell'ilo epatie-0. T...ie localizzazioni all'ilo splenico cointeressano di s-0lito anche la. milza e fanno i1a rte della sindrome splenomegalica o splenomese eaìca.. Nelle forme spleno1neg_a liche i)ronunciate la puntura. splenica e l'esame inicroscopico del succo estratto non hann·o dato risult..'l ti diagnostici i11coraggianti; in questi ca-:;i la diagnosi differenzia le deYe prendere in considerazione la linfon1~1tosi e le '1nielosi a.le ucemiche, La nJalaria, la sifilide, la febb1·e mediterranea, l'echiuococcosi, la infezione da Leismania. T~e localizzazioni all'ilo epatico per com11ressi.one sui dQtti bili3 ri e Sl1lk'l porta sono u tte a generare errori diagnosti ci tanto più facili quando si tratti di formè clinicnmentc così circoscritte : la febbre che suol<~ ftccon1pagnarsi legata a l proces·so primitivo o a{l infezioni secondarie delle vie biliari l'ittero, lascite, l'ingrandimento del fegato inducono a prendere in esame una serie di evenien1,e diagnQstiche non ultimù delle quali la linfogranulon1atosi. La forma intestinale prin1itiva e circoscritta decorre solit.an1en.te in n1odQ la.r,rat-0 e le rare ed incon1plete descrizioru cliniche cl1e poss~diamo non permettono ancora un orientamento d iagnostico. r..Ja sindrome di ì\fikulicz guida ad una dingnosi diffèrenzi.alc nei confronti .di u11 processo leuC'emico o sifilitico. 8° I socco rsi te;rapentici nella linfogronulomatosi, per quanto Jimitati, segnano in quest'ultimo dPCe nnio qualche progresso. I.Ja terapia chirurgica: gia cla ten1po abbandonata, può avere un'indica.zio·n e sintomatica in e.asi speciali di tumefazioni gl1i~tnçlol.ari facilmente aggredibili e che pe-r con1pressione sopra fasci nerve-0-vascolari siano di graYe molestia al paziente. La terapia arsenicale, tanto Yantata in passato, e lo stesso arsenobenzolo, non influe nzano in modo apprezzabile l'andamento della malattia . I miglio1·i risultati si so110 ottenuti colla. Radio e la Ront' genterapia. r~ 1nasse ghiandolari superficiali e J)l"Ofonde) sotto l'azione del RadiQ e dei Raggi X, possono ridursi nQtevolmente e alleggerire in molti • casi le sofferenze. La durata dell'effetto terapei1tiC'<) è però solo tempora11ea; inoltre la sensibilità del granuloma, sia al Radio che ai Raggi Rontgen, Yari~ 11otcvolmente da caso a caso. Il radiologo ru1 l'obbligo di sorveglia re attentan1ente le modificazioni e1uatologicl1e che intervengono sotto l'azione di qt1esto trattan1ento ed in modo speciale il pronunciarsi di una leucopenia n1arcata -che ha 1n·e un significato p.rognQstico gru'9"e .. I/O. cita J)oi un caso di linfogrant1loma misto (cioè nel ·q11ale. <1 ccanto al tessut-0 di Sternberg, f\~istevano forrrw.zioni che eran-0 simili a quell~ tnbercolari), nel qunle esisteva un tessuto che sembrava ver i suoi 01ratteri essere di transizione fra te.. ut-0 Jinfogranulomatoso e tessuto tuberc<>lu re. Qt1e to rel)erto non può non essere favorevole ~l conc~tto eziologico t11bercolare del linfogranulonra. P erò. poicbè nel caso citatQ dall'O. il l'eperto bacteriologico era stato negativo, si potrebbe a.nche i>ensare (considerandQ isolatamente
rsen1-
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questo, caso e prescinde n'<io da tutti i fatti che tt0no stati portati a favore della origine tnbercolarP. d ella linfo-g ranulomatosi) elle il virus della linfogranu lomatosi come dà orig·ine al tessuto di Sternberg così possa dare origine a tessuto a tipo tubercola1·e. Infatti il tubercolo non è una. entità eziologica, ma solo t1na entità istopatolQgica. COh1UKICAZIONI :-;t; LLA (( I,IXFOGRAXULO:\IATOSI )).
A. BOLAFFI. - Oontributo alla istologia patologica d ella lin,fograriuloniatosi. L'O. si SQfferma sui :cliversi quadri i·s topatologici che può offrire la
linfo-granulomatosi. Differenze nel quadro istopatologico esistono non solo fra caso e caso, ma anche in uno stesso caso tra g·li organi che vengono colpiti. L'O. ne ùà esempi, però avverte che l'esistenza di cellule di Sternberg nelle lesioni a tiviel1e e l'insieme del quadro istopato\ogico permettono sempre di porre la diagnosi istopatologic~1. F. ~1ARCORA, G. SABATI~I. tali
Ricerche sperin1 f'11di 1.infogranuloma 111align,o. -
caso Framm·e nti di ghia.-Pdola in,
1in
li11fatica · asetticamente prelevata. da. un i11{lividuo affetto ùa tipico linfog·ranuloma maligno furono in.o culati in Cc'l.ni e conigli, si.a nel peritoneo, che sottocute, che nella camera anteriore dell'occhio. In nessuno degli animali si voterono dimostrare manifestazioni tubercolari; solo in t1na cavia si notarono tumefn7'ioni delle ghiandole retrQPeritoneali e piccoli nodtùi bianchi neL fegato costituiti da piccolj an1ruassi di elementi linforitari. Negativa fu la ricerca di cellule giganti, di b;1cilli acidQ-reststenti, di granuli di l\1uck. .J>. ALESSANDRINT. Sa.ggi di radiot erapia nel linfogranu,loma 1na.ligno . I..'0. riferisce su un
caso c1i .n1orbo ·di Hodgltin accolto i11 <.."Ondizionl gravissime. L'infermo fu sottoposto ad applicazioni. terapeutiche giornaliere con raggi della durezZc.'l di 25-30 cn1. di scintilla equ.ivalente ~otto fi 1tro di 4 mm. di all., irradiando successivamente i va1·! gruppi ghiandQla.ri , ver circa un mese e mezzo. Il miglioran1ento fu rapido e progressivo. T./ O. conclude che anche in casi gravissimi di morbo di liodglrin si possono a vere l'isulta ti Jncra vigliosi dalla radioterapia. · Una irradiazione inte:çisiva non solo non porta effetti Jtocivi, ma è accompagll<'lt:a. oltre che dalla. scomparsa dei sintomi obbiettivi. anche da t1na notevolf\ benefica ruodificazione dello stato gen·e rale. La radioterapia può avere in cnRi non irradiati prima, e specie nelle forn1e fru~te di• n1<>rbo di Hodg-k:in òi diagnosi cli llicile, un ,.,,Jore cliagnoi;;tieo importante non esistendo for1n<1 iuorboR.-'l pseudo-leucemica cl1e r1senta cbsì rnpiclnmente dell'('ffetto terapeutico. ~
DrscussrOSE SULL..\
DELJ .E
RELAZlOXI
LI~F()GR:\ '.'\ U LO~fATOHI.
Ricorda come negli ultimi clne anni , si siano presenta ti all'-0Rserv·azione nell~ l ii111ca di Ge11ova ben 6 casi di linfogranuloma maligno tutti confermati a ll'autopsia. Richiama r~t.A..
RARLOCOO. -
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SEZIONE P RATICA
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1e nr.ione l'll di un c:aso . cli linfogra11uloma (co~ con- L~andamento cli11ico e il quadro ana to1no-istologi" ferma aua toln<rpn tologica) nel , quale si a 'TeYano co so110 caratteristici e riprorlucono quelli fondanett(' localizzazioni int.estinali; e i1cll'anamnesi era mentali del linfogranuloma a decorso l)iù severo. Acccnua a l l~ frequenza del-le linfograuulomatosi ricorcla ta llTia f-0rn1a <;linieamente analoga interv~ in a lcuni territori a prefere~a ci1e i11 nltri e, pullU Ul c·irca 20 a1111i vrima. Cita un a lt r o caso nel l'C dovendo òalla propr ia esperienza trarre argoquale furono r isec,ntr<1te alterazioni delle ghianmento a favore di una natura asMi di frequente dole a ~'eerezi-0ne intc1·na (t1mo del peso d i 80 gr. iJ>ertì·ofia clell'ipo.til:)i e delle CàJ)$11le su:r:xenali). tubercolare, pone la qvestione se si d~bba i:>erseguire in un co11cetto imp0rioso n1onogenetico, opCirca 1·<inr1an1ento c.lel ht\ te1n11rr;1 tul'a i11 3 <:<tsi I 'O. e~ ad o~serv•ate \ 111ii:1 <.:1.tr\· rt termica_ a t ipo i pure concedere, ed eYentualmente anche non poco n.d lln criterio, sempre irnperioso sì, Dlx'l. nel concontirfuo eou e levuzioni i1ronuncia t,rlmente .vesperte111po ·plurigenetico. tine. ln i1es:-5uno dei casi studiati i1clla Clinié<l <li GeF. illrCHELI. - SottoscriYe interamente alle con11<.1\'a si potè accertare l'eziologia tubercolare. L'eoclu,~ioni dèi due relatori. Ritiene .si debba neg:are "'i~o~lia ~req11f~t~111()nt: ossetva.tt1, i10n fu mai ogni rapporto eziologico c.liretto fra: linfogranulo1 0 11e1 <> cns1 st11<i1il t1 dn ll O. supcr1ore al -± ;o . 111atosi1 e bacilli tubércolari, 11er qua11to in a lcuni ca.si la coesistenza del bacillo di Koch nel tessuto J>. Fo.ì . - Pre.:uctte che non 11a . obbiezioni sogranulomatoso costituisca un problema patogenetiBtauz.iali <la porre alle cone:lns io11i cli relatori. Non co di soluzione non certo facile. Dal puuto ili vieonùi,·itle peraltro 1'01)inio11e cli l\Ioreschi cl1e la • 'Sta clinico la diag110.si è .s pecialmente ùitlicile i1eltubercolosi non ~1bbin te11clpnza .alle for111~ cliffu·1e forme Jiocalizzate, gincrl1è la localizzazione p11ò ~t'e os. e:1"\'<tnc10 clte in ca~i di tube1·colosi cronica restare .fissa per .àlcuni anni senza. essere ac:conl-' i.~oco a ttiYil. si trova uon ·cli rado uria forma che vagnata da altri sintomi. t(~n<1e a diffondersi tier contig\1iti1. ...~cc:ettando la Così l'O. osserva come nelle forn1e a localizzateoria di l~ierich che I.a J>resenza ùelle l}l:tsn1acelzione retroperitoneale si possa arl'iYare alla dialule e c.lelle c·ellt1le eo'inofili, $in doYutè1. nel attragnosi solo d·opo aver valutati attentame11te varii zione esercit;1 ta R\l di esse ·dai l)l'Odotti t-0ssic;i vroelementi clinici, di laboratorio e di decorso. Yenienti cl<1lla dege11er3.zioue di tessuti, si ammette éhe i so1)radetti eleme11ti sia110 . econdari ed acP1Y.~TROFORT1.:. Espone brevemente 3 casi di linc~ssori e non parte integr~1nt~ rlel p;ranulon1~t. .Amfogra11ulomatosi osser\r;l ti nella Clinie<-1 l\Iedica di lli(~tte col Ferr;.1 ta l'origi11e istioge11a della cellula ({eu·o va, cli eui tre seguiti da necroseopiu. D.ai dR ti di Sternberg, ma richiama l'attenzione ~ nllà posricaYati òall'osserv-a zione clinica, <L'lllc reazioni sibilità cl1e il rep<~rto di Sternborg, ritenuto spebiologiche eseguite e da 1 1 t?perto necroscopico cr~ cificò della li11fogr~1n11lon1a tosi, si possa riscontTatle tli potere amrr1ettere <:l1e non si possa senz'alre in forme macro:.;coì)iche cliverse l'una dall'altl'a. tro scarmre l'id~'l che una certa reln7.ione esista Cita B casi, 1'11no di tipico inorbo d~ Hoògkin, un tra linfogran1110,m atosi ed infezio:Qe t11berc-0lare. altro che si present.'\ Ya sotto forma. di linfoma maA. BRANCATI. - Ricorda la freq11P11z:1 della linfoligno progressi,ro cerYic.:'l le ~ mediastinico con nesgranulomatosi in Siéilia. Circa I 'eziologia. crede ffi.IDa .altra localizz:i zioue in soggetto che morì di che se il bacillo òi Koch può avere importaD.7--a n1orte acc:idental~, u11 terzo di s11Ienomegalia. nel nell'eziologia della linfogranulo1natosi, occorre penquale la 1nilza J)tpsenbc:l\a una n1iria'.de di granuli so.re cl1e all'agente infettivo si aggiunga un altro grigi j11 pnrte nPe1·otici in tutto lo spessore delquid che di.a ragio11e e della sintom<.ttologia e df;ll'org2no. le alterazioni anatomo-patologiche. Riferisce lltl Granuli simili sj riscontravano nel fegato. Il reca so di linfogra nulo1na, nel q11ale si ebbe ad os• perto istologjco di questi gran11li era q11ello del servare cou1e co111plicazione importante llna pro1i11fogranulo111.a 1naliguo con tipi·cl1e cellule di fusa enterol'rup;ht per ulcera duodenale. Sternberg. In que~ti tre casi la ricerca diretta Rispostà dcl relatore. i~tolog-ica cli bacilli acido-resistenti ft1 negativa, F1';RRATa. Rispondendo (<1nche a no1ne del promentre il reperto biologico i1elle cavie fu positivo. fessor l\1ore$c:l1i dovutosi allontanare per gravi Però l "i11fezione ebbe andame11to 'estremamente lenl'<lgioni famigliari) ai vari oratori che hanno pret-0 e loc.'lle e solo dor>o 5 e fi meSi si potè trovare c:11e la tubercolosi aveva. invaso il. fegato e la mil- , so la parola nella ·discussio11e, n·o ta con1e dalla . l)iù larga oonosceMa {1ella linf-0gran11lom.atosi, za mentre le ghian'dole inguina li· ·vicine al luog0 <lol'ivi che m:iggiore è il n11mero dei casi rifedell'innesto erano J)iccole e caseose. riti. Per le osservazioni co111piute ammette che vi JJ'O. non crede dimostrata l'identità tra tuberdebbano e~sere regioni l)iù col1)ite delle altre. Oircolosi <.' linfogran11lon1a, ill.a a1licl1c che la frequen~1. l'osser va:r.ione s11lla specificità della cellula di 'l.la dell'esito positivo c1elle inocu:k'lzioni nelle ca vi.e Sternberg rileva co1ne non possa la cellula di St.ernrispetto al bacillo a.c:Wo-resistentc, non s~a facile berg sola isolata essel'e riten11ta quale elemento a definire, anche n ffer1nando cl1e possa.110 essere svecifico del linfogranuloma, ma il tessuto di Sternfrequenti le associazioni tra tubercolosi e linfogranulomatosi. Un quesito d<-1 porre è queslo: s~ .herg costituito dalla cell11la di Sternberg caratterjstica per il s110 poliJnorfismo e ben •differenziabile cn11se ug·11nli possano prod11rre effetti macroscipici dalle cell11lte giga11ti e dn i J11egacari-0citi ~ e da un diYersi, o s-c caus<:' clifferenti possan.o llrodurre comples~o di clementi di origine istioide che rispec·iclentici reperti istologicL chiano la particolare carn tteristica istopatologica. .A. RoccAYILLA. - Ricorda fra i tipi linfogranl.1lom1<.1 tosi 11na foru1a assai iµJportante per quanto · della forma morbosa. Circa l'eziologia {)Sserva con1e gli esperi1ne11ti pratica ti tendano a dimostrare Tnrn : il oloronza così dPtto linfon1atoso aleuoen1ico. I
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1111a mancanza ' di affinità tra processo tubercolare .. e grù1111lomatosi, e come si ritenga oggi che i bacilli riscontra ti nel granuloma ma.ligno non siàno tubercolari, 1na <lifter-0idi. Rileva che tali bacilli furono descritti anche nel morbo di Banti, onde essi perdono il carattere d.i specificità per il linfogranuloma. Accenna ai lavori <.lelkt ·Scuola di Ol'th, contrari alla natura tubercolare clel linfogranu1oma . · A r>roposito della lJarent~la citata fra cloroma e gra1111lo1nn.tosi osserva come veramente alcuni g·ra11ulo1ni a-::;s11mano una colorazione verdastra e ricorda come alcuni autori abbiano emesso un concetto granulomatooo del cloroma, e come altri ritengano il granulonJa come llna forma .simile \ ai tumori. · Circa l't1nicità o pluralità. delle cause del grànuJoma per coloro che ammettono come in alcuni casi si possa parlflre di origine n1bercolare del gran11lon1a, si aYrebbe per questo un concetto plurige11etico, mentre per coloro che negf!.no J?origine tubercolare del granulo1nu, la causa sarebbe uniC<'l . e allo stato attuale delle nostre c-0noscen~ cripto~enetica. O.. ervan;do per altro come il tessuto di ~ten1berg ~1antenga sempre la sua fision~a cn.: i·atter\stica, cc\me il granuloma abbia. una localizZ<'lzione Ristematicn, un decorso progressiv-0 sempre f.'l tale si cleve essere porta ti acl ammettere un llnit'(> f<:tttore ezio1ogico del granuloma maligno. Co~ rt.· .x 1 c~\z1oxr
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a) :l\'f.\LAT'l'IE DELL' APP.\R.\TO E:\fO.POIETICQ. b) MALARIA. O) ~I \LA'fTIF. l:'.\1:.;-ETTIYE.
F.
J\lICHELI
e I).
11iorbo di B anti. -
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'[ANNO XXVII, FASC. 47]
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n .\ ST.\I. -
Fornia faniigliare d1.
La comunicazione concerne llna
sindrome di Banti clinicamente assolutamente tipica, osservata in tre membri della stessa famiglia, due sorelle ed u11 fratello, im111uni da sifilide e da. qualsiasi u ltra tara ereditaria, nei quali la mala.ttia presentò un decorso simile per sintomatologia e du.rata (4 anni). Del I e III caso si potè a Yere .ancl1e il reperto n~roscopico, che mancò per il II. Dal l)unto di vi~ ~natomico, mentre il q11adro era 1nacroscopicamente cònformé aJ quello ·del morbo di Banti, istologicamente ne- differiva JlPrchè non si era potuto mettere in evidenza la classica fibro·adcnia del follicolo. Essa -era appeoo accennata nel primo malato, mentre faceva {lifetto nell'ultimo. A. BARLocco. - O n1·ve lezicoc:itarie nella diagnosi d ell'infezione ccl t ica. - L'O. in 25 casi di sifilide secondaria, con l'iniezione di tistratto alcoolico di fegato ered-0l11etico (1 cc.) tirato a secco e ripreso con 1 cc. di soluzione fisi-0loglca constatò una iperlet1cocito~i neutrofila, seguita da lcuC<)penia. Tale rcazio11e 11on si ebbe nella forma di sifilide primaria; si ebbe iirrece in forme terziarie ecl in alc;11ne delle forme <lette pari1sifilitiche. Tale inda~ine ~tn a r n ppr·~. ·entar t1na reazione dell'apparato ematopoi~tico, sen ibilizzato aa1 virus 111eti~n. ùi fronte all 'c.1ntigene luetico. .\. GA~nAHRI~I. -
Sulla presen,za di enio,i stiobla.";ti e loro .Ze1·i1Jati nella leuceniia lin. focitica. -
J/O. st11tlia ndo il :-::i 11g;ue ùi 11n i11di,~id110 affetto •l:.1 leucp111ia a<:ut.t Iinfociticu, 11a })ot11to osservnre •
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degli elementi cellulàri identificabili ·con gli emoistiobla.sti descritti da Ferr11ta nella leucemia cronica "granulocitica. Inoltre 1'0. ha potuto osserva.re forme di passaggio fra questi elementi ed altre cellule che si potevano considerare come linfobla.JSti sopratutto per il loro aspetto endofulioide~ D.ai linfoblasti si hanno poi prolinfociti e linfociti. .I\ Ila stessa g11i~~ ili quanto ha. reso noto Fel'ra ta nella. leucemL'l granulocltica, nella leucemia linfocitica dal primitivo emoistioblasto deriverebbero elementi lifocitici, e la presenza di tali elementi iìel sangue Cil'colante starebbe a dimostrare l'attiva funzione linfocitogena che il tess11tu connettivo acq11isterebbe in tale processo morboa.}~ A.
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'Oont·r ibu.to allo stuàio di 'll11U partiooia.re fo ·rn1<l ài emoglobinuria sperirne·n tale - · Su ài un siero a;ntiemoglobiwurioo. Continuando ricerche già precedentemente• istituite in GASBARRINI . -
bnse alle quali era riuscito a proYocare negli animali (cani e conigli) una particolare forma di t>k moglobinuria, 1'0. potè dimostrare che el'a sufficiente riscaldare a 56° per 3 ore, o iu.attivare c.-onla stagionatura l'emoglobina isotoniz7~ta, per<:hè> iion insorgesse più o q11asi il quadro emoglobinurico. Con successive ricercl1e 1'0. iniettando nei cani per via endovenosa il siero di sangue inattivato di cani e conigli previamente resi emoglobinl1rici, 5, 7 ore prima .d ell'iniezione neritonesle di emoglobina., riusci ad in1pedire il caratteristico attacco emoglobinurico. I/O., iniettand·o in un individuo affett-O da emoglobinuria grave da favismo, 10 cc. di siero cli conig'lio sottoposto a ripetute iniezioni di sangue laccato, ottenne un notevole abbreviamento d~l peti-0do emoglobinurico, e usa11do lo stesso metodo in una d-0nna affetta ·aa porpora emorragica con ostinate epist..assi ottenne ~ sromparsa immediat.i e persistente delle epista.s si. V. AsoOLI. -
>.~nll'emoglobinurla
àa, 1nalaria e
L'O. ricl1iama 11attenzione $Ulle forme di emoglobi11uria da n1alaria in seguito alla som1ninistrazione di .dosi anche minime di chinino. Rileva come la gravità dell'accesso emog1obinurico sia in dipend€nza della qn.antità di. chinina sommjnistra ta. I .. 'uso della ('inc-onjnn ha una notevole import~n~1, i.>erchè oltr~ essere efficace nella. terapia contro la 1nc_1la'ria. ha il vantaggio di non provoca.re a<:ce-ssi emoglol)inn- , rjci. Permette di .c11ra re ta malnrin n<1gli enloglol>in11rici. Solo in alcu11i casi ~i è not<1 t~t Jn nl.ànif(.l,5\tazione di en1oglobin111·ia da cinconina , dopo l 't1so prolungato di que..~ta sostanza : n1a i11 tal caso· per combattere la inala.ria aYre1no a di~po sizi-011e La chinina. specialnw n,te su..lla ou,ra. 1
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fJul valore d ei 1'11<·z~i ài . provocazione della rn-0laria latente. - Gli 00
P. CESETTI e E.
TRENTI. -
hanno sperime ntato l'adrenalina in maJaricj cronici. per proYocare la mobilizzuzione dei paras.~iti malarici, ottenendo risulta ti favore-voli nel l 5 °b dPi cn.si. Il confronto con le sta tisticbe degli altri autori porta a differenze noteYoli Pssendo riporta tt~ pcrc-entua li variabili <la cifi·e minime a cifre ulti:s.:ime c:;ino clel !lO %. Gli 00. richh1ma110 l'nttenzion~ f)Ullc.1 importanza tli i>ratic:.are numero: i e Jlr•J-
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[i\.N~O
XXVII, FASC. 47]
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SEZIONE PRATICA
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lunga ti esami di sangue tanto prima dell~impiego. -~llnucleati, ma negat1vi furono gli esaihi microscop1ci praticati e sempre negative le culture in agar dei mezzi di provocazi-0ne, quanto dopo per ottenere riSt1ltati rigorosi che - possano permettere di ascite. concludere sicuramente sul ·val.o re dei vari metodi All'autopsia, fu trovata una localizzazione in usati. un solco dell'emisfero destro del cervelletto, con formazione di pus contenente cocchi intracellulari T. PONTANO e E . TRENTI. - ' Ricèrolie' sper·i nientali Gram-negativi. su,Z singliiozzo epiàeniioo. Nel novembre-dicemIl caso riferito dimostra la possibilità di reabre- _1919 furono -0sservati vari casi .di sin~hio.zzo zioni meningee-a.bacteri.che dovl1te ad, llna localizad insorgenza acuta, della durata di a lcum g1orzazi-0ne sotto piale del germe infettante e come ni, per lo più con febbre, senza alcun altro sinle così dètte reazioni meningee abacteridhe intertom-0 .. Le i;i:er.ch~ ~se~uite consistero~o nell'ini~t-gpretate come espress1op.e di un puro fatto tossieo, tare in altri ind1v1du1, ootto cute, 11 sangue rn - 1X>ssano essere talvolta clovute ad una vera e pertoto, o il sru1gue ossala'tato e filtrato per candela ffistente localizzazione del germe nella 7Jona sotto Berkfeld, o il liquido cefalo-ra·chidiano filtrato piale senza la presenza di localizzazioni meningee. pure per candela BeTkfeld, o il liquido di la.vaggio .della cavità boccale pl1re filtrat-0 per candela Berkfeld, presi da individui affetti da tale forlllà ~c<luta a1iti1neriduiria del 10 nove1nbre 1990. lnorbosa. I risult'lti furono tutti negativi. Tali , Presi<.lenz.a : Prof. V. AscoLI. ca.si comparvero quando già si manifestaviano i Sull'asma. primi ca.si di encefalite letargica, e cessarono ' quando si ebbe .a notare lo svìluppo dell'epidemia Prof. C. FRUGONI, reiatore. (li encefalite. Da questa sola osservazione e dal Prcniesse. - Le espressioni : asma essen7.i.ale, a. fatto che il singhiozzo è l'espressione cli un tipico tifi.esso, a. nervo·so vanno ab~lndonte per ru.antespasn10 cronico del diaframma, si può s11pporre seunere solo quella di «asma broncl1ia.le )) . za an1metterlo che esiste un nesso tra singh1ozzo • Le forme d'a· s ma si-ntorno di altra malattia foned encef11lite epidemica. In-0ltre nei casi di encedalnenta.Je e le forme di nevrosi respiratoria pura falite epidenlica osserv!lti nella Clinica Medica di (crisi asruatiformi da isteria , ecc.), \anno escluse Roma (38), non si notò mai la comparsa o pri1ua o dal!' H sma bronchiale si·nclro1ne, iua.la ttia a sè. durante, o clopo la malattia di singhiozzo. Per l'intima .analogia e corrispondenza tra l'a. F. :::VIICHELI. - Osserva come le ricerche esegui- sma bronchiale e , l'asma ·d a fieno, nelle sue molteplici BSpressioni, dalle più lie·vi e circo8critte (nate tendano ad escludere uri rapp-orto eziologico tra singhiozzo epidemico ed encefalite epidemica; mn. '!:m.li ad es.) all'asma il più conclamato, l'asma da fieno va compreso nel capitolo «asma bronchiale». r)tiene che la questi-011e resti per ora affidata ai Eziologia. È opportuno disting·11~re tra fat-. soli -criteri epider1niologici e clinici. L'O. ammette probabile tale rapporto, poichè potè osservare 2 tori eziologici disponenti e ùeternlina11ti ; fra questi ultimi una stessa sdstanza può agire talora ca$i nei quali la. sindrome classica d1 encefalite tanto da preparatrice dell'ambiente interno di laseguì a pochi giorni di distanza ad una sindrome tenza asmatica che da scatenatrice di attacco di singhiozzo.· Casi simjli furono osservati da Eco(concezione ana.:fila ttica dell'asma) . nomo, Bernard ~cl altri. Tra le cause concorrenti o disponenti e talora T. Po.NTANO e E. TRFJ.NTI. ~ Siridro'lne setticemidi i111portanza vel'amerite prepo11c1erante, vanno che, sen.~a 1netiingite, provocate dal nienirigococoo. con·s iderate l'ereditarietà., la cQStituzione neuropa- Si tratta di un caoo di manifesto stato settico tica con le inerenti a.nomalié funzionali e abnormi c-011 febbr<~ intermitte11te ed esante1na caratteristir._..attività (stimoli nasali, ecc.), l'artritismo e la co variiante da forn1e en1orra.giche a forme eritè- i}iatesi ossa.l]ca, la diatesi esst1dativa di Czerny 1 ·ma tose. L'errtocoltura l)raticata 5 volte diede sem(fl la vagotonia. costitt1zionale). PJ'e luogo allo sYiluppo dello stesso germe, un Può ammettersi che talune forme sia110, se non cocco Gram negativo, che cresceva bene in brodo ' direttamente determinate, favorite da squilibri sanglH?, .n gur sang11e, ag·ar arcite e non in brodo funzionali tiroidei e tiro--0varici, specie con effetti e agar coml1ne. Ferruentava bene il maltosio e le· di ipertonia \agale. vuiosio, <1ppe11a il destrosio. Non è più da ammettersi. J'antagoni.·1no asma• Tale germe fra dc.1 identificare con i meningo- -tubercolosi, ma nemmeno è da considerarsi ragcrtcchi e ·~-aggiàto con i sieri diagnostici aggluti- gi11nta. una rigorosa. dimostrazione cl1e nell'asma nanti, esso venivà agglutinato a 55° dal siero Ni- bronchlale si riscontrino l<?sioni tt1bercola.ri con ' colle B e · dal si<1ro Caldarola B alla diluizione particolare frequenza. nè che quelle ttovate siano l :100, Positiva e1·n l'agglutinazione col siero del djrettamente provocatrici cli a·s ma bronchiale. malato. Le lesioni nasali à-i per st3 non sono cleterminal/iufern10 presentò una sindron1e 1neningea dap- trici d'asma; possono con~iderarsi ci1usc concorIH'ima appena. accennata, cl1e acquistò poi si:µtom i renti q1wlora terre110 asrnogeno si dia; è questo evidenti e caratteristici; ed in seguito diminuì si- quello cl1e conta; 1A'l11to Y<-lle l1ll polipo, quanto no quasi a scomparire. Ft1rono praticate 11 punvrLle il terreno. tl1re lombari; la prima diede ljquido limpido a L'asma da fieno riconosce per ca11sa diretta il pressione alta ; le altre liq~1.ido più o n1eno tor- polline di determinate specie, Ycrso i'l ql1ale tabi'do, eccetto l'ultima che diede ancora liquido luni soggetti si trovano in ista.to di '· peciale iperdin1ostrava abbondanti posen~ibilità. limpiclo. Il sedimento .
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IL POLICLINJ CO
Si 11anno infatti reciproci i-apporti obbligatori
di t~1111)() e luogo e se s i allestiscono estl'atti pollinici eorrisponde!1ti questi : a) ~e cimenta ti r>er oftalmo-, intr.adermo-, c11ti-l'~'lzione. <lanno reazioni locali particolari; b) se i111piega ti in dosi sufficienti (per iniezione, .ap11licazione ·~ulle mucose nasale, rettale, ecc.) l)ro,·ocano l'accesso, indipenclentemente dal.la stagione: inj ettati in setie, da dosi minin;iall .a dosi scala rmente progressive, sembrano indurre gradu.al0 ùissensibilizz~zione, con esito in g11arigio11c, terupol'anea a l1neno. ' Gli stessi estratti invece n-011 danno in genere azioni nè renzioni in soggetti controllo o in asma-, tici brouc:llia li di altra eziologia o anche in quelli fra gli a snJatici che son sensibili Ye r so il polline, iu~t ·di qualitit ù iYerse c1<1 quelù+ cimentat..'l : vuò q11incli J)n rlar i ·fino a.d un certo punt;o di s1)ecifici tit. I11<lngini istituite con nnalog-0 inditizzo in for• n1e cli asn1n bronchiale ·vero, hanno J)ermesso ,1i identifìcar11~ l'eziologia ~uasi ne.I 50 % dei casi. .i\ 11(\stiti, 111 bnse a quanto la clinica sugg·el'i\a, tjvi Y<l J·i di estratti çon nun1erose J>roteine aniu1ali o , ·ep;ctn.li che giungouo <1ll 'u-0n10 Ile1· innlazicYile o pe1· ingesti-0ne, o con J}roteine batte1·ich~ , {' or>J1ort11na1ue11te cime11tat1, risultò che non so!?;l io11n dllre i11 soggetti controllo nes·s una re<17'ione e:encralc ~ sola raraweute r e.azioni locali. T,.ua cutireazione con eletto n1ate1·iale positi,·a . i1on 11a di per sè prc&1 che un Yalorc relativo di . ori(\ntnn1ento; 111a que.. to diYentc'l di presunzio11e c1n.1 J1clo ·si dia. co1·risponùenzu coi òa ti clinici, e a ttendibilc dimostrazi-011e 1nyece quando lia prova Kia co11Yalidn ta dalla. ri111·oduzione sp~timentalè !10Ira ttacco e dalla controprova terapeutica, sia J>cr cessazione degli attacchi eliminando, la causa, cl1e J)er ottenuta dissensibilizzn zione con tratttLDJento specifico con dosi scalarruente ascendenti: fatti questi che è app11nto dato di provocnre e t1 i osserv~ re. e) S<-'
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Si sono così riconosc:i11ti casi d·i asma broncbial'é da esalazjone di animali (cavallo, gatto, uece1li , ecc.) e loro detivati (lana, i:>enne, ecc.), o di
'egetali e loro òeriYa ti (volveri, ciprie, profumi. Clcc.) e casi di a~111a dn alin1enti, essi pure vege-
1·n1i od animali.
R ist1lta ti v naloglli (1:>er le l)rove diag·nostiche ~ C~)ntroproYa terapeutica) ott~nuti con· estratti bnt t.erici « corris11ondenti » e ctoè eon gern1i di voltn in v-0lta isola ti daJ singolo caso. in asma ti ci bro1teJ1iali P·o-rta t'o ri di f ocol.a.'i batterici o di lesioni • infiamn1>Utoril:\, fan110 . aullnettere· vossibile che ::tnrlle ·Si dicu10 casi cli specifica ipersensibilità di fronte a protein0 batteriche. I
Le for1ue sopra inclicatc ra vpresenta110 globa lDJente quasi il 50 ~6 ùei casi; ~e rimane tuttc'l via n Il' i ne i rça l1na n1e ti1 son za d eterlli ina ta eziologia {asmatici «non 8en sibili ») e per q11esta, - contr.ariamente a quaJ1to L'l scuola americana ritie11e ed . .ammet te - la guarig·ione che nella metà dei casi seguirebbe nd n.uto-Yac:cino-terapja per v~c: cini panbatterici tratti cl:alle i11ucositil. dei br-0ncbi. bocca e naso non è al'gomento attendibile per trarne deduzioni c·zlologiche. La eziologia <liretta di questi c.aF-'1 è dii. con.siderarsi .a11oora inc1etern1iua ta. e il problema se1uIJ:re allo studio.
Comu11qt1e può l'iten(:)rsi òi1no·s ·trato c11e 11n discreto numero di cn si di as111a bronchiale dipende {la innlazione o ingestione di J>rote:ine Yege.tal1 od animali verso le qunli 1'-0l'gan1smo si t1·0Y<1 in istato di siiecifica ipersen~ibilitiì, e altri pr-0babil1nente d.a assorbiu1ento cli proteine batteriche per
complicanti affezioni. , •
Se l>Oi nltre 1r1:oteine si diano, capaci di ipe1·sensjbiliti1 in .senso nsmogeno in terreno .sem1)re eos tituzionaln1ente e nevrotica mente disposto o se il raggio d'azi-0nc delle proteine batteriche- sia più vasto di qua11to liOn se1nbri. e qunle esattamente $1ja 18 eziologia df'i e;,1Ri <e i1on sensibili», sol-0 ulteriori richerche ])Otra11 sta bili re.
Ereditarietà.
Costit.uzione neuropa tica.
ca,it .c:.e rired i-
I
spo n enl i
Artritismo (e diatesi
ossal~ca)
Diatesi essudati va (e costittlzi o ne vagotonica ?J
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Squilibri endocrinici (tiro ide, ghiandole S\'ssuali) (Tubercolosi?) •
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[ANNO XXVII, FASC. 47]
Defin,izion.e. -
1343
SEZIONE PRATIC.\
(( _.\.s111a btonchiale » s'inte11dc
r~l'
sangue Yen oso, Ya rift zio11i brn ·che de ll'indice reuna sindrom~ ili ll<1tur~t i11 pa1te non a11cor<1 esatfra tton1etrico del siero). mmeute <1e tern1ina ta e i:n 1)arte invece proba bilLa si11tomatolog~'l Ya perùc·nùo di tii>i<:ità con rue11te <.lna:fìl<.1ttic:a i1er azio11e di l)rotei11e eteroi·ordirsi di cO'Ildizioni · a nato 111iche o fun zionali segenee agenti in terre110 e:o:-;tituzionalm(\11te e. ne conrlarie o complicanti (catarro broncl1ia1e a bitutlvrotic:amente clispo. to, si·n drome carattel'izza t a da le, enfisema sostanziale, eec: .) con v~tssnggio i~1 un lato {la l'<lrticolari IDO{lifìcazioni cito-umorali fl Rma bronchiale .cronico o 1n asma perpetuo. e dall'altro <ln 111anifestazloni accessiona li (1)erioT erapia . - La t erapi a clell'nsma broncl1iale s i è clicl1e ed aperioclic:l1e) a livello di qualt1n<111<; i1t1nto a~·ricchita di due nuoYi tr a ttn tUflnti eziologico l 't1no; clelle Yie r es].Ji ra tp1·ie Llal na.so ai bro,n chi co11 })a1·si11to111atico l'altro. ticolati fenon1cni s vastici, secTetori, Yaso,m otori. Terapia czjologica cli sp~cifica disse11sibiliz7iazi9A.natomia-pat ologica e Si·n ton1a,tologia. - I/anaIH:' è praticaÌ<.'l nei casi di asm~t di ricouociuta. ezio1 tomi~1 patologica, oltr-e al1e comuni a lterazio11i selogia protei11ica, Der inie7.ioni j~ri serie sC'ala~mente c-Qndarie (enfib'€ID~t sostanziale . ecc .), r€'gistr a st<Lasce11ùente dell'estratto co.rrispondente, iniziando tr. catarrale della. mucosa bronclliale con reperto con inetà della \lose n1inin1~1 c:a1)ace di dare cutiueJ lu1ne cli rnue;o, cell11le bronchi<lli cli cni la magreazione. gio1· !)arte 11011 Llege11erate, eosinofìli,. cTistalli T,eyCol proceclel'e ù~lla c11ra e nc:>i casi 'f<lYoreYoli 1:1 den-Cl1a r cot, Rl)ir~1li di CurclIBlann e infiltrazione c11tireazione dimi11uisce fino .a sparire e gli amma eosi11ofila clelle pareti bronchiali, trachea., laringe 1<1 t1 •(per lln periodo, fla a lcnni mesi ad 1-2 a nni e int~nsissiu1a dell<l ml1cosa_ nasale . n 1 pi11) cli"\engono ,refrattari e indifferenti alle cau' Xe~suno degli elementi dello sputo, cristalli Le~· se e sostanze prima per essi .a. mogene. . <len-('har.cot, spirali 1cl i Curchn1ann, · cellule b~·on Seco11do gli AA. a merirani ,i risultati, ottimi per ciali i1on (legenera te, eosinofili, è }Ja tognomonico, 1'<.1sma da fieno (85 % di guarigioni), sono m,oltf) J11a la lor o associazione è caratteristica. buoni (60-70 ?lo di · esiti positivi) per l'asma da inaL'eosinofilia 1le1l'a Sru<1 bron chiale è ri tenuta lazioni, e bt1oni (50-60 °~ ) per l'asmR <1limentare. • espression<: cli intossicazioue intrao rg-anica e <la E a11a loghi ri:~ultati (72') % cli guarigioni) clarebbe ~'l lt1no tli narticolare costi t t1zione ; è stata messa Ja Yaccinazione co1r estr<.i tti batterici « corri,sponin rapJJorto co11 stimoli e1n<.'lll<lnti dal sistema a u clenti >> · in casi di aRn1n 1i(·i bronch)ali «sensibili tonom-0 e co11 u11ò st,1to di sensibiliti1 anafila t tica, identifica ti >>. DJa è })1·e1ua tl1ro e in1possibile ancora formular •J /autovaccinoterapia con ,·accini i1anbatterici · / conclusioni fo11ùa te. I/eosinofilia locale (vedi anat. tratti dalle muco~e bronco-oro-11asali degli asma1>at.) che 1J01i:a all'esoinofìlia dello sputo sembra tici «non sensibili », m1i Yiene a ttribuit-o 11 50 % <li sia. da c-0nsid(lrarsi p iù di origine ematogena genep:nnrigioni, e la protci11otcrapja H8peci)ì c<"l dei « senrale eh~ istioge11<1 loe.a le. • .·ibili » sono lìroblemi da co11 ~iderarsi ancora a llo I ('l'istalli cl i L.<•yclPn-Charcot sembra i1 costituiti studio. d<.1 ;11ni11e .analb,gl1-e <.l qt1elle derivanti d<.1lla putreJ,,<.1 cur.a sintomatica l<lcnle <'I1clo-bronchiale con fazione clell'istidin<l cl1e dà una base analoga all.'l a dreinalina sola o con p itn i trina dà notevoli risulU. in1ihazoliJ(ltina111i11a, sostanzi1 (s1}erin1entalmen~'1ti, più pronti e più fJr olunp;a ti che per i1;1.iezione, te a~1eno) bron<~0-8J>Utica per eccellenzn . P erò le IU<1 salvo ca.si ·srJeciali - uo11 11a in cl i ca zio ne di ,.~trie ricercl1e ( in CB1n110 .anafilattico) per le quali preferenza e ·ciò 11er J;.1 tecnica inere11te. talt1n-0 ha -cre du to 1·iconoscere nei rrista lli la crtl1~a Trattamento sintomatico , cli elezio.11e dell'accesso immediata cl€1l'asm.a, abbisognano· d·i ulteriori c-0·n<li «asma bronchiale '"e~:o)) è l 'i11iezione cli adrenaferme ~ 1e deduzio11i tratte non sono })er ora ne · lina o sola, -0 molto meglio :ts~oc,iata nd estr~tt<> cet~'lbili, i1è giustificate. ipofisario. Le spi1·ali cli C'urcpmann più che espressione morTJit medicazione surre110-ipo.fisaria tl'onca abitua!fologica di 1111<t Yera bronchiolite essud.atiYa, sono llle11te e rapidamente l'accesso, per q11alche ora alun prodotto clelle i1arti0ola.ri condizioni fi sico-mecn1eno, e può esse~·e jn gene1·e ,·arié \Olte ripetuta caniche c11i soggiace il 1T1uco i'Il corso di attace<) per il meclesimo attacco e per lungo temPo proasmatico. tra ttu senz.a spiace\oli ~onsegnenze, s:1lYO sempre I tre e lementi ·1lastico, secr etorio, \<1So-motorio , l<- controindicazion i generiche per l'impiego delle va11no in gener<\ ll<?-gli B ttaccbi di t1na certa entitù, elette sostanze. associati; il bro11co-svasmo è proba.bibncntc il fatL'adrenalina sembra IJrincipalmente agire in tore prePoOd(-)rante cl 'onde la !:listen sione polmoQUI\ nto vince per s tin1olazione la paralisi siru~ 11are ac11t..'1 (e J'abbnssam€'Ilto passivo · del dia fram tica e risolve con ciò l'iinerente broncospasmo da ma) e la bradipn<>a espiratoria . ipertonia reattiva vag-ale. Nella sinto,m atologia cle ll'a sma bronchiale , Ya11no / I ric·orclate sing·olnri lìt'Opri0tc\ cito-u1nornli, quali ln , T.1a pitt1itrina e~pl ic..1 nzione di rinforzo sull 'acltenaJinn e sen1bra l l tilmente influenzare anche i suceo~inofilia generale e locale, le azioni e reazioni cessivi a ttaccl1i. l ( et1tireazi-0ne, provoca bilità . (}ell'attacco, ecc.) già ricordate di fl'onte ad estr atti corrispondenti, e la ri·of. L. GIUFFGÈ, correlatore. « crisi emoc1asica >> interponente. i come tacito preludio lìreparatorio tr<1 fattore asmogeno ~ l'att<.1cco I) D c/in izione. - L'asma bronchiale l> 11na ned'asma (e caratterizzata da ipotensione, let1co- e Yrosi respiratoria ca:ratterizza ta cl.a una . veciale piastrinopeniB, inYersione della formula, turbe deleccitabilità di a lcuni neuro1ni respi ratori e di altri \asomotori e secretori, la quale, preparata da la . coagulabi lità (le l ·s angue, aspetto rutilante clel I
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134.4
(AN~O XX\'ll, FASC. 47j
IL POLICLINICO \
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eau e cliYerse predisponenti, è determinata dalle stesse c:a use o ·d a ultre, e si manifesta con accessi <l 'ordi11ario notturni caratterizzati pri11cipalmente dalJ-0 s1Jasmo (ipereinesi) dei bronchioli, e dalla congestione e iper·s ecrezione (ipercrinia) della mucosa bronchiale.
recchie cause che agiscono sulle \arie sezioni dPi neuroni del rispettivo areo dia~taltico. Questa teoria spiega alcuni elementi della sindrome a~mati ea <! speciagnente l'ipercinesi e l'ipererinia, n1a non serve a spiegare l'a2#i-0ne dell:a cause di i1atura tossica nè il subita.neo scoppio dell'aceésso la crisi emoelasica, l'eosinofilia, eec. Per la, teo:i;ia B nafila ttica il soggetto asruatico si trova in pern1<1nenza sensibilizzato per l'una o per l'altra delle tante sostanze tossicl1e (albumine ete1--oge11ee) che .- .:appresentano altrE>ttante cause pred:i!sponenti. La ca11sn determinante agirebbe come forza scatenatrice nello scoppio dell'accesso <tsmatico. Questa teoria si è recenten1eUite sviluppata per gli studi e le osservazioni di Walker t-> di altri in America, ed ha fatto meglio conoscer~ il meccantsmo di azione di molte cause prediSJ)Onenti e detern1i:nanti. lDssa spieg·a inoltre l'insorgere brusco dell'accesso, la sua brusca SC'Omparsa e l'uniformità del suo com1)lesso siutoma~ tico, l'emoclasia, l'eosincofilia; ma si può applicare soltant-0 ai casi òi origine to~sica, e a IY.lchissimi di quelli çhe riconoscono come ca11sa la eredità similare, mentre non spiega i casi cli origine neurotica o tra unta tica, nè portu alc11n<t luce ~ulla p1•edi.sposizione generale nè su quella locale. Inoltre, mentre tutte le sostanze nnafilattogenll sono proteiche, col1oi<lali, non tt1tte le sostanze ca11aci di determinare l'asma. l)Ossono essere oomprese fra lo ·s ostanze coll()idi, e per molte sostanze sict1ramente an-afilattogene, non si è potuto (limo.stra re che possano es.._~ rc ca usa di asma. ~è esiste 11na vera identità frn <'risi a ~nna tica e crisi <1bafilattica, anzi tale :Ldentitil è contraddetta <lalla diversa .azione dell'adrenalina e cla altre prove s1)el'imentali - e ben d iverso dal comune choc anafìla ttico e dal vero accesso asmatico si preS"enta il bronco-spa.smo. E ·s e anche l'Récesso asmatico si effettuasse col meccanismo clella scaric~.i a 11afila tticn occorrerebbe invocare una svecial<.· iperecci~'1.bilità dei neuroni resilir11tori e secretori. La teoria end-0criu1ca considera l'asmatico co1né un sog·getto colpito da sq1.1ilibrio o inst.:'lbilitù enclocrina,_ e l'accesso clon1to a scarica nel sang·ue di succo glandolare anor1uale per quantità. o qualità. Tale teoria• si fonda sopra os.~ervazi-Oni di stati asmatiformi intercorrenti in casi di affezioni delle "\rarie .ghi<1ndole èndocrine e sui risultati terapeutici ottenuti in molti casi con l'uso del1·adrenalina e di estratti di altre glliandole. }Dssa spiega J:a presenza in alcuni asmaticj di alterazioni funzionali dell'apparato endoc1iuo o di stati di vagotonia o sin1patic.-otonia. La teoria endocri11ica peraltro non si adatta alla plt1rn lità dei casJ ecl alla molteplicità delle ca use e degli elcn1enti ~natomici e fi1nzionali dellà ~indrome asn1a tica Yera. Pe1·ò, dato che il si,s tema endocrino-sim1Jati eo è il grancle lego latore del ricambio ma terial ~ p clelle reazioni ner,ose, la teoria endocrinica. iueglio c1e)le altre ::-;i presta a cl1inrire i ra111,orti tia. asma e alterazioni d el ric<1 n1bio. nffezio111 cutan~ ecl altre 1nanife~tnzioni neYroticbe. ed n ...piegare la con1parsa notturna dell'a<'cesso nsmatico l~ bradipne.1. l'eosi11ofiliél.
\
II) _1ccenn.o alla Sintorriatologia, all' Anatoniia patolo_qica e allre rispettive forni e 0Zi1iiol1,e. - Le 1
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più co1n11ni . manifestazioni, oltre l'ipercinesi e l'i!)€rcrini<1 bronchiale, sono la dispnea prevalentemente es])iratoria, rumorosa; l'abbassamento del diaframma, i l rigonfiamento del polmone, l'eosinofilia (bronchiale ed ematica), la crisi emoclasiea, la va~o- o simpatico-to.n ia; la presenza nell ·espettorato di cell11le bronchiali integre non degenerate, di crista11i di Charcot-Leydem e di spirali di Cursc:hrnann. Nella maggioranza dei casi qu<->~iii <?lementi si presentano t11tti in modo llniform~~ dando luogo allo svil11ppo di forme tipiche; .n1entre i11 altri casi la varia modalità con la quale si munirestano porta a forme atipiche o incomplete o frt1stc. Qua11d-0 prevalga la ipercinesi bronchiale si hanno fol'me seoohe o vagali quando invece 11reva.lga l'ipercrinia bronchiale si hanno forme ess1idativc o si1npatiohe. Si disting11e ancl1e una forma bulbare (o centrale. prop1;iament€ clett..'l), e una forma cerebrale e periferica. · III) Aooenno all~El-iQl9gia ed alle rispettive forme oliniohe. - Due g·ru1)pi di cause occorre di;stinguere nell'etiologia dell'asma; cause predisponenti (alteruzioni del metnbolismo organico e del sisten1a. nervoso, d01 sistema- endocrino-simpatico; -.1zione di sostanze tossiche endogene o esogene) e cause cletern1inanti (tossiche, locali, traumaticbe, neYrotiche pt1re e i1et1r·o-psichiche) . In · relazione a ciò si distingt1ono forme ereditarie, forme tossiche, }]eurotiche pure, traumatiche, da inalazioni, ecc.
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IV) .:lcce1i1io alla distin.zione nosografica di una. fvrn1a priniitiva e di forrne sintoniatiolle e di for1ne spurie. Q11ando tale neYrosi occorra' come
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malattia a sè prin1iti"va o protopatica si tratta di asma vero (essenzi1l1e deglj Antichi) nella forma classica o nella forma di asma da fieno ; qnando invece si presenti come forma seconda.ria o deuterop~tica si trattu di u11 sintomo di n1alattie di\erse (isterismo, epilcsRia, tet:ania; morbo di Flai.:'lni-Daseclow, catarro bronchiale çronico con eufisen1a, ecc.). In molti casi poi si tra tta di forme dispnoicl1e che i1ulla hnnno in oomune con l'a · ma Yero, e che rn1)pre.sentano asmi spuri o lIBeUdo-asn1i . o stati asmatiforn1i. V) Patogenesi. L'n sma nella SLla forma classica non solo, ma auche in quella esti\a rappre~nt.:'l sempr0 una vera ne11rosi, anzi la più frequent~ e couosciutu delle- 'neurosi respiratorie . Ci1·c·a. il 1ueccanisrno i)a togenetico dell'asmn, le di,,.er~ ipot<'i:d forn1t1late si po sono raggruppare in tre teorie : teoria riflessa; teoria anafilattica; teoria cnllocri·n a . Secondo la teori:t rifiesS.'.l, l'asma è considera. !A> come u11a. azione r ifless..1, effetto di una. o cli pa-
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[ANNO XXVII, FASC. 47]
SEZIONE PRATICA
Ivia ~1ncl1e la teoria endocrinica, se pui·e serve , a meglio co1nprendere molti dei fenpmeni dell'ac~sso asmatico, non può però adattarsi all'esplica zio11e <li tutti i casi di asma, ma solo ed in parte di un piccolo n11mero di essi. Con l'una o con l'altra delle tre teorie si riesce a spiegare la g~nesi . dei diversi elementi del qtl'adro clinico, o 1)€1' lo meno dei vrincipali tra essi, l'ipercinesi e l'ipercrinia bronchiale. In alcuni casi è preferibile la SJ~iegazione da~ dall'una, in altri quell:l ·data dall'altra teoria, m·a nel maggior numero dei • -casi occorre invocare tutte tre le teorie per spiegare tutto il complesso sintomatico. 111 conttapposizione a questi stanno quei oasi per i quali è necessario ricorrere a spiegazioni che non rien' trano in nessuna. delle tre teorie.
'
Conclusione generale - Un:ità àcl 1necca1iismo 11atogenico fonda111entale. - "Nella grande varietà
<1el complesso sintomatico ae11•asma, ~istono due €lementi costanti ed uguali sempTe in tutte le forme, cioè l'ipe!'cinesi e l'ipercrinia bronchiale, <:x>sì come iclentico è in tutti i casi il congegno fondamentale che <.là luogo alJla produzione di essi. Tale oongegno fondamen"tale è rappresentato dalla speciale eccitabilità di da.ti neuroni e deve essere considerato come fatto essenzia le indispensabile per la produzione dell'accesso a.s matico. Onde uno si appalesa sempre ed in futti i <!asi l'elemento etiogenetico fond.a mentale; quella spe.ciale i pereccitabilità di dati neuroni, comunque sia preparata e determinata, nel singolo caso, dall'11na. o dall'altra causa e coll'uno o coll'altro meccanismo r. ' .... .:iento etiogenetico seconòario), .appartenentt: (o non) all'una o all'a ltra di quelle 1
tre t<>or ·..: . · co .~IU~ICAZ CONI
a quello J)roçlotto dal peptone o dallo choc anafilattico. . ' Second-0 l'O. è certo che questi risultati sperin1entali invitano a ristudiare a fondo il problema I>atogenetico dell'asma per aia.re alla patogenesi di questa malattia una base di fatti sieur.a."mente r•roY.a ti, che finora ri~ulta molto deficiente. La, rea~tiorie <Yutanea colle protci'ne di 1Valker ·n egli a sniatici e nei non asmatiai.
G.
SAG..\TJNr.
SULL'ASbfA BRONC'HJALE.
erasi l>refisso: 10 di vedere se il broncospa~mo sperimentale riproduce negli .animali una forma °<li respiro· id<:!ntit•a a quella del respiro asmatico; 20 di vedere se le .sostanze ad azione simpaticotoni-ca e vagotonica rip roducono 11eg·li animali il tipo di respiro a smfltico; 3° di :vedere se gli estratti di ghiandole a secrezione interna i.podifì.cano il ti1)0 respiratorio in modo analogo al tivo .asmatico. ' Nel bronco.·pasmo sperimentale u sando do:::;i conV('nienti di veptone si ott:iene un.a forte brndipnea, mia il ra}Jporto tra la inspirazione e l'espirazione è conserv}1to. I"'atropina. fa scomparire rapida.mente il broncospasmo spérimentale; l'adrenalina in1pedis.ce il broncospasmo da peptone, non quello anafilattico; il taglio dei vaghi non i.tnpedi:sc-e il broncospasmo ùia JJept-0ne. / I/iniezi,Jne e11dove~oAA cli ad1~nalina nelle ca-· vie non produce inai un prolungan1ento dell'espirR• zione, n1e11tre la J>ilocarpin.a determina u na di,spn~a netta niente inspira. toria. .1 Usando estr ntti delle \arie ghiando1~ a secre7.ione ju terna, n-0n r<>tè nlai pro,·o~'t1·e sperimen.. talmente un broncospasn10 evid~ute, paragonabile
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L'O. espone i risulta ti ottenuti su 50 individui oon asmatici e su 4 as1natici essenziali mediantè le cutireazioni praticate colle proteine di Walker. A1c-une di ,tali proteine e rano state prep~rate ~r la 11rima volta in Italia dall'O., a1tre erano stc'lte invia.te direttamente da W.alke r. Nei non asmatici le cutireazioni colle sostanze più frequentemente causa ·d i anafii.a..~si sono state positiYe verso un.'l o più proteine nel 18 % e negative nel 72 %, d11bbie nel 10 ~{, . Di 4 asmatici essenzia li 3 non hanno reagito af. ' fatto, '" uno ha. dilt1ostrato sensibilità alla forfor:1 d1 ·~va llo e alla proteifil1 di frumento all'l: 100:000. BoERI. -
Oon,t·r ibitto alla tera,pi(J, dell'asm a bron-
<>sserva clte in molti casi no~ si pu ò fare a meno di ricorrere alle ct1re comuni, cl1e sono seda tive, anzi più propriamente deprimenti; perchè si fonda110 ·SU una pretesa natura dell'asma da iper(l(!citazione con iperfunzione. Ma 1~asma è una nevrosi da deprtessione, onde 1a cura razi-0nale e cattsale deve essere tonico-ricostituente, ass-0ciata.. a lla cura psichica, alla rieducazione delJ'apparato respiratorio.
oh'lale. -
G. A.
l .i. U'r\~rATO. Ricerche sulla~ pato_qe·n esi d.:.ll 'a.s111a bro·n chialf'. / L'O. con le st1e ricel'che
\
.
L~o.
PARI
e G. B .
B1•:LLO. 1. -
S,.u ll'ariafilas.si,
L'O. ricorda clu.e casi clinici, 11èll'uno dei ·quali l'accesso asmatico era p1·ovocato :dall'odore della carne bovina miacellata, n~Jl'altro dal contatto con c;avalli. In entrambi la cutireazione secondo il metodo di Wa1ker fu po~itiva, e ciò fa ritenere, insieme ebn ~ dati anamnf'~tic i , si trattasse di asma broncl1ial<:! da anafila sgi. . SperimenwI!clo sui eo11igli i.>0terono ottenere il broncospasmo $\.doperando peptone Maquaire; non a doperando Jl~ptone " ' itte .. (;ome già aveva constatato P al. Si deterlllina,ra ton ciò un aumento del \Olume ael polmone, che rimaneva permanente1nente in vna a ttih1d1ne inspiratoria. Studiando l'influen~a del vago, •)sservarono che nè con la st.]molazione faradioa 1iel vago al rollo, nè con la s11.n reciSione ~seguita prima o dopo dell'iniezione cli peptone, s i poU:va comunque modificare il broncospasmo, contrariamente a qt1anto era da atten-dere dalle nozioni ·sull'azione a ntiasmatica di so<:; tanze paralizzru1ti. del vago (atropina) · o simpaticotrope (a:drenali1ia., ipofisina). L'O. crede quindi oh<.· l'azit'.>11(: inibitori.a ~ell'a t l'opina e dell'a(lre11alina s11l broncospasmo da peptone o cla anafilassi, come !)Ure l'':izione terapeu. tica dell'atropina. e dell'adrenalina nell'asma bronchiale, sia più co1nplessa •di quauto appare a prima v.ist:i. • cc nie fattoro dell 'as·n ia l)rorich·i alc. -
I
•
)
•
• •
134.~
II
POLICLINICO
.,.
\
tatn <la~ sc.><.l a tiYi 0 speeié d.alh1 inorfìna, tene11do a n che presente cl1e huoni i·isultati si ottengon~ con l 'u so ùell'asmo lisina. •
1 1
c <l u I a ponieridiana.
•
Presicle11za : Prof. I.i . DEYOTO. DISCUR8!0~E
DELLA REL.!ZIOXE
0
S"GLL .\r\~fA BflOXC'lll .\LE.
ìlAnLocc;c1. - Riferisce le ricerch e e:;;l·g:nit<-" i11 J.>nrc0cl1i c:1si di asn1a bronchialC' es8cnzinJ e sl1l ricarnbio interm~clio, iicercando ne l sa11gue l 'az.oto totnle. l'nzoto ureico, i clo rl11•i, il calcio, i g·ra s si pri111a dell'a.ttacc.o, cluraut<:' l'atta-eco e- do1)0 l'att;tcco. Egli troyò ·,alori alqu<:l11to elevati per 1'~1zoto t otale, c:he c1in1in11isce d11r<t11te ~ s11bito do11-0 i ·attucco. I clo"!:u ri no11 climo~trano oscillazioni s ignific.<1 tiY<:'. Il g-l11co~io di1ninnisc:e dovo l 'a tt<tcco. Il calci<>"' a11me 11t<1 durante l'uttacc·o per ritornare &11b.it-0 dopo al ):-tlore di partenz~1. I grassi dimj · l111isoo110 r1ett<{n1~nte 11el · periodo cl1e s110c~de al1'.a ttac<.:o. . La colesterina dimjnuisce (lurante l'attacco asmatico; l 'i11dacano ~angl1i~no in alcuni casi aumenta dopo l'at tacco.
L. l)B~TI. - In alcuni nm111alati di asma bronchiale <.'SRenzinle 11a notato costantemente t1Ìl aun1en to dell 'acido u.rico nel snngue, tra u.n a-ccesso e l'altro e specie durante l'accesso. Anche la ca' pacità respira t orin dei _glob11li r:ossi è alterata, djminuita per l 'os5:igeno,. a11ment;.ata per l'anidride carboni<.«1. OssierYn qnin~li con1e in alç11ni asmatic'i si abbiano le alterazioni più ti1Jic:l1e ùell't11·jcemia . D omanda a i R e latori se i1ello scoppio dell'accesso asn1atico n on. PO·SS::i a,~ere influenza lo stato climaterico. Circa la terapia 1'0. fa notare c:l1e vi so110 casi nei qua li l'accesso 1sc·on11).a re ~enza alc1u1 intervento, altri benevolni(-)nte influen7x'lti cl.c1ll'aùrena• li~'l a ~soci~1 ta o no ~1 ll a r)ituitri11a: tutti però rl• sentono l111' infl11e11za fàvore,role clalhl 111o'rfi11a . Cita u11 caso di un giovane sofferente a.a 5 a11ni di accessi .asmatici, i1el q11ale l'asportazione di parte di cornetti cou<lù sse alla. ~c:omparE-;a (1el-
J
1·nsma. \
A. BHANCATI . - Am111e tte l'im1Jol'tanza ùelle teorje a'nnfilu ttictl e:,1 enclocl'i11ica per la patogenesi ùell'n ~ru.1, 1na ritiene che grande peso si debba dare alla gott'l, ql1ale notevole a·l tèrazione del ricam bio n1nteriale per spiegare l'aRma bronchiale. ~I<>lti . nsn1c.t tici presentano una <:ostituzionc artritica, o ne11roarh'i tiea, tendente H.l I){)lisarcismo, e secon<.lo l'O. l'a C;cesso à·~n1atico essenziale si differenzic.l da quello rifles o, da quello dovuto a prot:eine an i1na li e ,·egetali, perchè avviene per un a.Ite rato ricambio materiale , per llna dimint1ita ossidazione ùei pr®otti i11termecli azota ti, per il ra.llent._'lto ricambio osn1otico. Nello st~sso individuo nù 11n p11ro nttacc:o di gotta. segue un accesso di emicrania, poi uno di epilessia. Scom1)ar e l'epile~~ia e si b a un acce~so a smatico. 'L 'O. affernk'l cl11nqnc c·be è -.c>n11)re la steR&i c:au &'l. che ngiscf>. Ja gottn. el1e e plie~1ndo la sua c.lzione sul bulbo e sui centri d el r(\spiro determina broncosp.n s u10. couge. tione della m11c<>."-.'1 bron{;hiale. I ....'1 cura q uin<li fl c,·e essere nnritutto dietetica, ai11-
ì\I. ...\.sooLr. - RileY.'1 l'in1port;1nza della t(:'(1rht a nafilattica nella p~1togcnesi d~ll'asma osservaull o come la 00ncezio11e nnafìl;a ttica dell' 'a s11:ia . . rins aldi i vincoli cl1e 11nisco110 tale form"'l. ad alcune1ua1a ttie clel rjca111bio. L'O. ril~Yn ancf>ra l'imPortn11za delle perturbazioni clello tsato endocrino nelln patologja 1lell'asma.. Così la teraJ)ià <le,·e es1)li<.:arsi nei llue fatto1'i, anafilassi, e squilil>ri<> endocrino, llsanclo la ,·acciuote1·apia ~recifica e<l -.1specifica e la opoterapia endocrina . 1
F. ~J10HELI. l..1a dottrina anafilattica de ll'asma hroucl1ialc, J ier lIDa parte nlnieno <lei c:asi <1el CORì detto asn1a essen zj<.tle risponde ad una ' li, biologici, ~a~crie cli fn tti clinici, ' sperin1ent<1 tologici (eosi110.filia) terapeutiqi che sono stati opport11narriente illuRtrati :da.i R e1a tori. Le prove di cutireazione .hanno un valore relativo, sovratutto vercl1è le <:11 tireazioni in genere, con1pre&'1. q11ella tt1bercoliniça non 'hanno carattere di specificità': dànno :qer altro valore al eoncetto di forme di n sma..arl.afil<1 ttico. I.i'O. ricorda due <'asi tipici di asma <.ln en1anazioni cli cq.vallo. A11che ' in q11esti casi grancle è l'in1p.ortnnza di specj~Ji condizionf l)I'edisponen ti. L'O. nota infine come .ancl1e nell'asma spel"in1entale della cavie, l'atropina e l'adre na lina, sec·onclo le e~perienze di Friedberger, ecc. , spiegu no Jl n a cetta effic·acia n.ell'inibire lo oh oc annfìla ttico. Considel'ando che le manifestazio11i <tna.fila tticbe 1 sono pre,·alenteme nte d'-0rdi11e vagotonico, l' unità patogenetica fon<l~1 111e11t«lle dell 'aSill<l bronchiale potrebbe essere cerc;.1tn nel co11retto (li uu.n ecci tazione delle terminazioni clel Yago determinata 8ia · ·d alla reazi()n·e anafilattica, sia da s timoli di natura dive rsa i11 sogg~tti predisposti.
r\ru1nette Ja C'Oei:dstenza <li lesioni tubercolari e cl i nsnJa nell o stesso incliyiòt10. <· dnll'~same di (lne ca.si, in cn i app11nto le du~ a ffezj oni co~s1ste,~ano, {la lui trattati con la tubercolina (nella Clinica ~Iedica cli Genova) arriYa <l lla. conclui;;ione cbe cla tale trattamento Ri J)OS~ono a vere buoni risulta ti . Il favorevole risult:t to ~i può agevolmente , spiegare alla luce della moderna teoria. clell'à:iaafìlas si, .ammettendo che i1ell 'inùivid110 tl1bercolo99 sensibilizzato le pjccolc'dosi di tubercolina impediscon-0 l' esplodere dell'nccicle.nte a nafilattico (accesso cli asma). PIETHOFORTE.
l\ilf\STROI~I .
-
L'O. riferisce C'ome egli ste~so andasRe 8oggetto ad a ttncchi di u~tna dall 'autl1n110 a lla primaYera con ri:tcl1 tizzazione di un cata rro bronchiale cronico. Egli n pvnrliene n famiglia di artritici e gottosi. I/O. Ri sottopose a jrr<ldiazioni stimolatiYe del1'ipofisi e cla .allora nou 11a più soffe rto di atmcchi cli asma. L'O. si domanda. quindi se il risultato favorevolé conseguito, dato il suo disturbo '.del rican1bi<> nucleinico, non sia da attribuire ad una azione fayorevole e!'ìercit,ata dall'ipofisi irradiam sull'inte ro rican1bio. Circa le varie teorie -
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)
:-.\XNO
XXVII,
F'ASC.
'17]
I
SEZIONE PRATIC.i\
l'<l t-Ogenetiche dell'asma ·l' O.
ritiene che no11 si ·debba wrlare di teoria nervOsa., e che S-Olo si 11o~sano prendere in consiclerazione la teoria anafilattica e quella e-ndO<'l'inioo, che richiedono però nncora ulterio1i stndi. L'O. osser,~a come molto opportuno sarebbe sta t:o concedere mag·giore parte nell·a r~lnzione sull'asma alla. sintomatologia ed alla ·diag·n osi . Ritiene che non si .Po·s sa clinicamente «}l1iparare l'asma da fieno all'asma bronchiale e-ssenzi.n le : e che perciò din1inuJ.>Sce il valore , a t t 11bui t<> <.1Nn teoria .anafilattica per la spiegazione della patogenesi dell'asma. :.L'O. rileva che nell'asma ve1'Q essenziale imPortanza decisi,·n b~t i·.unbient~ interno, la disP<>Siz.ione. Generalmente :tli :tsmatici sono dei vagotoniei e bastano in essi "ti•Doli minimi per provocare l'att.acco. Dalle osservazioni cliniche, si deduce che I 'asma è più f requente nell'età infantile e all'epoca della menopausa, quando non si è tlncora stabilito, o è J>erturbat-0 l'equilibrio endOCJ.'ino. Insiste sui rapr)()rti tra ai.._qma e tu·b ercolosi, affermando come egli •1bbia frequentemente trovato la tubercolosi, · spe. cie nella sua forma .s penta, o nelle manifestazioni scrofolose, nei soggetti affetti da asma.. Nell 'a.sm.1 <ll1nque 1a ma·ssima importanza spetta alla disposjzione orga.n1ica ~.he crea l'ipersensibilità del sistema nervoso v.J.scerale. L'O. ritiè11e accettabile 11er l'asma il concetto di Trousseat1 di una 1ievrosi -diates-ioo., dando all'epiteto diatesico l'espressione di lUlO squilibrio di origine endocrina, ed int.enilendo per net1r-0si l'aumentata eccitabilità varia1nente originata del sistema nervoso vegetativo e SJX"Cia lmen te del sist.ema vagale.
' :· Asoou. -
Richia1na l'a ttenzione dei colleghi soJ}ra i favorevoli rist1l ta ti che si ottengono nella cura delle forme asm.a.tiche colla climatoterapia <li alta montagna in QlJ.aluBque periodo dell'anno. E poiehè o~gi poco si sa del mecca11ismo di a·zione del clima di alta montagna sul decorso favorevole dell'asma bronchiale, l'O. crede che in mezzo ai problemi di studi pr~pettati dai relatori meriti di essere tent1to presente il fattore climatico nella terapia dell'asma bronchiale.
1347 Rispond~
ai vari orato1i ù1ttattenenclosi -sul concetto anafilattico dell'asma bronc:hiale e sulla percentuale non lieV'e di forme d~ '"1sma per le quali è a_tato Possibile, snlla .g·uida delle nozioni anafilattiche, dimostrare la sosta11Zà C:<l.Pace cli scatenare l'.uccesso asmatico con il meccanismo dell'anafilassi, mentre ie cutireazioni in, trodotte dàl Walker riuscivano in J(-3.rte a renclere evidente uno ·s tato di sensibilizzazione del- , l'org·anis1no ·di fronte a tali sostanze. Ritiene che l'a srua da :fieno, espressione di arSJ.rul an~filattico, clebba essere compreso f12a le forme · <li vero a .sma. bro11chiale. Crede non si possa rigorosamente ammettere u~ dipendenza netta tra t11bercolosi ed asma, puré verificandosi spesso l'esistenza di accessi asmatiei in individui con segni fii affezioni tubercolai·i spente o latenti. l!,RUGONI. -
,I
GIUFFRÈ. - Circa l'obiezione mossa sullo sviluppo del concetto clinico ·d ell'asma, rileva come per la diversità delle forme cliniche di asma, per la multiforme sintomatologia e ·p er 1a varietà dell'agente eziok>gico si debba parlare di varie e di~tinte .forme di asma bronchiale, le quali per altro ·sono tutte collegate òa un fattore unico e uguale, dalla ipel'cinesi e ipercrinia bronchiale. l.Ja molteplicità _dell'ag·ente eziologico nelle varie forme che l'asma bronchiale può assumere, è di gt1i<ht itella terapia del1e singole forme, dovendo essa ' ' variare secondo i casi, preoccupandosi di modificare in ogni caso quelle condizioni sia'" predis;>onenti che determinànti o ra dov:ute ad alterazioni del ricambio, or.a .a feno1neni anafilattici, ora a squilibrio endocrino, ma tutte capaci di provocare lo scoppio ùell'accesso as1natico.
DEVOTO. -
3
'
C0}.1UNIOAZIO~r.
G.
~lINGAZZI!"\"l .
SUL SISTE~ tA KERVO O.
o.vstis a,raoh1io·i dea nied'l.tliae - l ' uotarn ento - G'l.ta,rig·i o·ne. Riferisce 11 caso -
clinico di una donn.a che aveva presentat:o dolori al braccio destro e spasmi• tonici, indi paresi dell'arto superiore destro e p0l dell'arto inferiore· déstro. Indi comparve paresi dell'a rto superiore ed inferiore sini·s tro e inco11tinenza delle l1Iine. Al· l'esame obiettivo si rilevava emiparesi s pinale a destra, più lieve a sinistra; ipoestesia tattile e dolorifica a sinistra, e a ·d estra una zona di 1~8tesia che colpiva il territorio di inne rYazione cutaneo della VI e VII radice cervicale. Posta L'l diagnosi di tumore midollare, esclusa ogni affezione luetica e per l'aanamnesi e per il risulta.t() uegativo della reazione .di Wassermann, fu eseg11ita. una 1aminectomia tra la V, VI, VII vertebra cervicale. Tra la VI e VII cervicale il midollo apparve, incisa la dura, di volµme aumentato, .di colorito bluastro con evidenti striature delkt pia. Incisosi tale punto ne usciro110 wche goccie di liquìclo sieros-0 limpido. L'O. presenta. l'ammalata che r>uò dirsi vera111ente gl1a 1·it.,1 . Permane soltanto una andatura leggermente spastica. L'O. richiama l 'attenzione sulla rariti\ del caso (2 casi simili ft1 rono descritti dagli ~1utori americani, e 4 in Gerruanin ) f' s ulla dittìcoltn cli òingno~i diff<'1·pnziùl~ tril rumore del midollo e cisti del midollo.
13-18
IL POLlCLINJCO
i::J(•d nf rr, a nti1nerirl ia,n.a dell'll 1
l)r~si<lenza
:
on.
prof. I>.
n.o ve111 br<' 1H20. ('ASTELJ~I~o.
Rivista critica ·suil'ElettrocardiograDa clinica. frof. P.
SISTO.
1° I .. ·e1ettrocarùiogra1nma, espressio11e grafi<'<l <lel) le correnti di azio11e del muscolo cardia<:>o 11a una . ' f•>:rma generale costante, cl1e si ripere 11elle sue linee essenziali in ogni specie ani1na le . Oonista ess~11zialmen te di llna prima punta riYolta verso l a lto (P) cl1e corrisponde alla eontrazione delle ,
oreccl1iette, di una line.'l orizzo!1t11le che indica il temPo in c11i lo '~tiinolo viene eo11clotto ùft 11 '<l trio al ventricolo, e di 11n gr11ppo corrispondente all'azione ve11trioolare, forrua to da due punte rivolte verso il ~'tsso ( Q e S) e a~ d11e i·iyolte vetso l 'alto (R e T), cui 5egue una linea orizzont:ale che 1 ·~lJ)l>re8€11ta la pausa del cuore. 2° J/;1ltezza e la forn1a delle singole l)nute, molto ,.a ria negli e1ettrocar cliog·1·tl lllmi <lei si11goli individui, n cagio11e del ,.<-1ria i·e- di u11 gran nunlero di lliOln~nti diffic-illlie11t~ JJ-Onde1«1 bili, no11 .IJ(>Tlllette di tr...::tecia1·e lln elettroc.ar<liog1·::i n11u.a Jne<li<> no1'1ll<-1le; un certo V<1lore p1·<.ttiCo 11<1·1111,0 tutt.1viil le <:ifre •cl1e ,s i riie1:i.scono ~1Jle alte~z€ i·e~lt ti, 0 <1€lle va1:i~ vunte. , :3° P er lo stu<lio delle alterazio11i c·ni ~oggtace l 'elcttrocn rdi-0grammn iJt condizio11i })<ltologi<.:he è i~ece~. a rio di 0011oscere che una seri~ di lllodifica xio11i si l~ossono a vere ~1 second<l dc~ l modo co11 cui le correnti vengono derivate al galYélll<)metro, ;1 S{'C-OlH.la clella posjzione d~l c11ore nelln cn sa toracica, come pt1re dell'e-Uì del paziente. Influiscono inoltre in u1odo vario nel ·determinare l<l forlll<l <.lel.J•'e lettrocardiogr<11runa le fasi del res1)iro, gli erercizi fisici, la fatica: lo sforzo, gli iuterYe11ti idro-. ed elettroterapici, e0c., ecc. 4° N~i riguardi dei vizi V<:1Jvol<I1·i e ·d ell'in.s uftìcenza di cuore, gli stuòi eletroc.arcliogr.afici non permettono ancor.a di trarre delle con clusioni der fìnitive. Fra le molte •a lterazio11i descritte i11 singoli cn si, nleritano JJarticolare considerazione 1::>e1·cl1i> fra le più costanti: l'anmeuto d~Il:t pu·n ta n tria le i1el h1 stenosi della mitrale, l \1 un1en to delh1 punta T sotto l'influenza di llno stimolo dell'accelerante, l ',a bba sa Jllento di T b1 ClJ()J'i in ufficenti 1 Ilt'lle mJO<.'a rditi, il rovesciamento cli T iJ1 l)ri1na e in ~onda d erivazione, per il suo sig11ifica to pro11ostiC'O sfa v-0revole • :?0 I riSl1l tn ti più importanti <:he la (;li nica hH ncav·.ato dn11·e1ettrocr rdiografia so110 quelli che ~i riferì rono allo st11cµo d~Jle arttmie, ove molti fatti i111<>vi sono .t.ati n1~ssi in luce, i1ltri aneol'a assai i1n1>erfett<tm~11te conos<!i11tl li.nnno a \'Uto oon·! ern1a e spiegazione. G0 Nel <'fllllpo dfllle extràSistoli, -0sserY<17.ioni cli 1
1
niche e ricerc he speri1n€"nL.'lli ha11110 iwr1nesoo di (lete.rruinnre, SlJf>&Ro con mi.n uta precisio11e, il pu.n\c cli ori~i11e <lell'e:xtra"timolo. Così JJer mezz<.> <lt:'IJ'elettr<>Ctlrdiogramma, n o i pos:!'iamo distinguei\) •
non solo le extrasi.stoJi òi origine auricolare da <1u~ll~ R trio-ventricolari e cl<-l quelle Yeutricoh1ri. u1a ne lle J)rime possiamo anche ric"0110~ C€re se lo ... tin1olo si e formato in vicina11Za o lont.àno da 1 ncxlo ùel "e-no, in <]t1eJl(l atrioventricola ri é lo sti .
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[.~NNO :X\: \ 1 [l, FASC. i7]
molo si è fo11nlà to i1ella parte a tri~le. in quella ll'\ termediu. o in CJ uel l!a Y~n trit-olèt re d~l no~lo di ..\s?hoff-Ta wa ra, in quelle Yenrricolari se lo stin1oJo s1 è f~rmato. nel fascio di His, OllPure in Ull<:l clel!e ~ue d1ramaz1oni o rispettiva mente nel ventric-olo dest~·o, n~l sinh~t1·0, o aucl1e nella 7A>na interllledia cor11.S1)011dente al setto i11terveutric."01are. 7° Nella tacllit«1rdia paros8istica coll'el(!ttroc:arc~logramma s i dif;tinguono eo111e fra le extrasistoli. forme i11 c11i . l'o!.·igine degli stimoli abnormi si tro,·a i11 V<-lrie !)arti delle orec·c11iette, da quelle in cui lo stiJ11olo s i trova in singole porzioni del nodo :1 tti<'>ventric'Olate, da quelle a1100ra a venti orig·ine nehl' uno o ne11' <tltl'o ''.entric.>1o, o anche i1n en-
.trambi.
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8° Nell'ariblli<1 pervetu~1 è merito dell 'eJettrocardiografia di a're re dimostrato · quella particolare condizion e di azio11e guricolare che si desiO'na ool b . t €;•rm1ne di fibrillazjone auricolare. Questa tutta Yia 11011 è assolutamente nt~ee~saria perchè si abbia i~ Polso irregola1·e perpet110, poichè esiste tutta una serie ùi gradi nell'azione al1ri~o1are accelerata cl1~ va .dal -sempljce a umento cli frequenza nlJa. · tach]sistolia auricolare iitruica ('1 ibrazione auricolare), alla tachtsistolia at1ricol.are arit1uiea, alla fibrill~zi-one, e i.n ·og11uno di questi grndi si pt1ò avere il PolS'-0 irregolc'lre perpet110. r. a fibl'illazione ~uri C·OÙll'e. non è ~mpre v~rpetna <? quindi di prognosi a ssolut<1rnente in fa t1sta, DO tendo esFa interYenire anche solo ad acC€. si pii1 o 1neno ln11gbi e p<li ~cornparire <lel tutto. 9° , Nei disturbi della c~onduzione degli stimoli. coll 'elettJ.•ocardiografia si voss-0110 esattamente :111a. lizzare i gra·di e le sedi de11 'a1terazione. Il . grado I>iù lie,·e, il semplice rallent~rnentt l della conduzione fra atrio e Ye11trico·lo . che si mist1ra dall'aumento dell'interYallo P-R. p11ò esisterfl 8llcl1e in individui cl1e non banno mai sofferto cun · di8turbo cardiaco e che null'aJtro prese11tan() di obbi~ttiva nJente rileva bile. Aun1~ntand-0 la cliffioo1t.à della conduzione si può giungere alla mancanza di si"qgole si.stoli, au rirolari se il rallentamento delJ.a conduzione avviene fra il nodo cli l{.e ith-Flack e l'atrio, Yentricol<tri se il rallent.,1mento a ,,..viene nella vin di conduzione a trio-Ye>ntricolare. ·
al-
J.J'interruzione co1npleta della condu zione port:1 alla dissoeiazione atrio-véntrioolare che nell' elettrocardiogramma ap{h'l.re nettamente come una al'soluta indipe11clen7,a delle punte atriali dai gruppi ventricolari, i quaJi a cagione della maggior lentezza di formazione degli stimoli automatici ventricolari Sl S(!g11ono ora con, ora Renza ritmo, rua sempre cpn fr<:>quenza moJt.o minore delle punte :1triali. Importa11ti sono i reperti di e1ettrocardio-
g1·::rmmi atipici rhe permettono in singoli casi di diagnosticare lft ~-ede delln lesione quando l'intflrruzi-0ne ànzichè nel fascio di Bis sia a vYenuta in uno dei due rami di Ta"'ara. f
C0?\.1UKICAZI1 )~1 PE1\·nE.
-
~o LL, ELE'I'THOCAl?DIOCHAFIA
I~'elf'f t roca r<l iogra 11z 1na
CLIXIC.o\.
<fa Rforzo. -
I./0. .ritiene cl1e l'~lettro(·~•rùiografia J>Otrà dare 1naggiori risulta ti ~ i tuùierunno i rapporti tra elettroca rdiogra ru1na e eo. ti tuzione indi Yidua le .
I
, /
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SEZIONE PRATIC.\ l{iferi~c:e
c·o111e egli abbia già vre('<'denten1ente stn-
(lia to la Jl•11·tieol<1 re forn1.1 clell 'elett1.0cc.1 rdiogra111 n1<1 nei diversi abiti costitu7.Jorutll; 11ei ca i <li c·uore sin1pa tic·otonico e ,-agotonieo, e le i11odifica~ioni clell'eléttro{'<1 rdiogramma in seguito il gli sofr~i. Cit<1 inoltre la spec·iale forma llell'elettroc.1r• <liogr:-imnlH in ·tre ca:-d cli ,·izio C'o11genito di l'll01·p
da l11i
131:9
~tu<liati.
l~AHLOCCO . -
l{ile\'~l
i 1·n 11~1ggi elle ]'elettl'OC3 l'- . <liogrnfi~ vn(> vo1·tjare a ll 'u11plicazione tera1)euti<.:a (lelle :-;0Rtn11;r,e del gru})})() ' digitalico. Ricbia 111~1 l'atte11zio11e RlJl·l•l frequenza d e lJ•a fibrilh1v.ione a nri<X>lare, inesAA in evideDY~ dall'ap1»licazio11e del1·e1ettroc-.n r<liogrn n11u<J, e in~ii~te st1lla utilftit dell'elettroc·èll'cliogrntin per lo stuclio della funzionalitit eatdiàca . I.JAFHA~C.\. -
I/<). o "serY<l· corue l 'elettroc.1 rdio-
~ramrna
i.1Hlithi l'e<:citabilità e 1~1 ton(lucibilità eardiaca f\<l acceun;t a11·irn1>0rtan7..cl c·he <1S un1ono néi'Io RttHljo <.le11·e1ettro<:ar<liogràn1n1:1, le val'iazioni •l~lla linea i~oel~ttric;1.
P1·esitlenza Vl'Of.
'. GABIU.
HoccA VILLA . - <J nz uri t 111 i e ed a llori.t11l ie · card io·r espirato·r ie . - L'O. · 1ilev.a come J1011 di r~1do esista u11 accordo cronologico fra cuore e l)()lJnone tanto da <1ver.s i un iitmo ca1·dior~spiratorio corris1:>on-
<1<·11(lo ogni . ia tto re.1>i1·a torio ~L<l t111 nu111ero fis~o di ·Sistoli carcliac-l1e. ' T,;1le fenorne110 di probabile o;·igine pel'ife1·ic:~1, l)er lo più tr.an.sitorio' è <le110111inato Omoritmie ed . ALloritmie eardiore~J)ira to rie, ed 110. J)er effetto hl coiueidenz.a. di <>g11i a lter11R o ·di ogni terza sistole con l'espiri(), ùoncl~ la Possibilità per' il m.iQ<:.ar· <lio di fruire H<l ogni seconda o terza rivoluzione 1
I
I
<"1rùi<.lC<1
di . u11 ern1grl1-0 ed efficace iistoro.
C. - I./.4-ngiotoniia, f" le nzo<lijìcaziorii ili ritnto ·e d1 farina del J)olso. - L ' O. riehiama l'atten,zionè sulla funzione auto1nH tiea dei vasi che :::i esi)licH in \a r ie m;1 niere fra le qu<.1 lì cita qt1elle R U BINO
1
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I
i>rodotte da alterazioni clel/ tono vasale e specialn1ente si intrrl1ttie11e st1ll'aritnli.a perio<.liC<l idio• • • Yasale, e •SU alen11e modifi<:<1zioni ~fig·mogr.afiche .1•.\CE. - ~\.{ludi ' <li elr>ttruca1'd'iografia clin1ioa.. ;-;ini11aticl1e nel ,~<1 so ou1ologo n ql1~i10 leso. , Ac·<:e1111n <1 lle tli tlic·olti1 teeniche d~11 ·~· letti·oc<11·dio · . ,, g-rafin ,.ic] .;tllH gr<t11ù~~ Yar~ialiilità dfli ttaC'Qiati. J/(). ZOIA. - · Ricordn, · <1 t<t le i>roposito, <li a Yère· l'i>1ffer1nn (·11< o<·«o1·1•e dn re un Yalore molt<) 1'f>11}l tivo ferito tm ·caso cli lJOlSIO clitroto <lel.IJ'-01ue1·Rle di lln a i l'i~nlt.t ti i1>1·11itì 'ltlll 'el~ttroea1!tliogl'amllln, e rhe • sol lato , dovut<> · a ' ipotoni~1 dell<.1 Jl•1rete /~sale, e t->Sso 11011 11n °'{HloJ•(-) nle\1110 ver lo · . tudio <lei Yizi • <."<>llle Ja stimola zione 111~c<:a11ictt o e lettriea delle ~li euor~. È dtlll'opinioue cli~ tl:1ll<1 forma <lell't let«1 rt~rie dete1:miua moclifi.c.1 zioni <1~ 1 poh;;o ili esse .. t 1·oc<11·ctiogrn1111lJa 11011 ~i po:-;:-:ano tral're <"t>ll('1u sio11i ' <·jrc:~1 Jo !->t;tto fu nzio11H l~ <lel euol'e. ('Ol\fU KICAZIO:\I Sl.i L 1-il}{'l'~~iA HE!-'PJR.-Vl'ORIO . ~
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1
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sr~Tn. R i. ·pouùe1Hl<) ~1 gli ~~is~1 ac·c:ol'clo ('irc:a l'ut1litA
orn tori rileva <:on1f> tli i·i~lt:a. ti el1e ~i . {>tte11g·oj10 l'oll ·eicttroc<lJ;<liografia nello sttulio delle •lritmie. È <.l'n<:eordo col Pace c.:i1·c~1 lo ~éàrso vHlo1·e dt>Ll'elettrocardiog-ran1n1a nei vizi di c11ore, n1.1 inl-\iste .·ul fntto el1~ i ris11ltati E>lettrocardiografict, 1111re 11011 a ven·d o , ·,1 l01·e assoluto, lJOttan~ un D<>tevole <-tiuto 11ello studio cl.elle lesioni e dell~ n1oditic•é1 zLo11i dell'a ttivitù carclia.•ca.
'
('cl:AIUNICAZIOSI RICìl.TARD.\ NTI IL SISTE~IA .CIRCOLA'fOHI•).
. ~-lBBO. F1opra 1·appli(:azi<i·n.,e. alla (.flinica delio 8f 11rlio dei, ,qas al veoia ri. - I/O., llsando il me-
todo fliI lla ldane-I~atc:i·oft J)er la r:-1lutazione dei ~H s sanguigni, e quello i>ro1>o&t9 <la J{urlocco i1er In cletermi11azion("\ <lel l O2 nell'aria ~ùYeol.are, stu<liò le variazioni <le-1 (J 0 2 R~ng·ui~no ed al\eolare iu di<1 betici npn eo1ua tosj C-"<l i11 11efritici senza 11re1nia .· In que~ti t1·0,ò cifre ,:.1ssai vic:ine ..il oormale, 1nentre n e i di~tbt:'tiei co1natosi, e nei nefritici con si11tom_i uren1iÒj. 1111J-1 1)J'Ogtessi,ra <.li111inuzi-0ne del 1
1
e: 0
2
RocO.\VILLA. -
Su àl alcun.i S'intorni oardiuva8coZari ri.soontrati n,ella si1n patioo parali~i cervicaTfj.
-
In <1le11nj
di sindr ome diHorne1:,. 1'0. ri · ~ontrò disturbi (lel !·itlno, che variavano dalla :-iempli<'e a ritn1ia ì·e. pira toria -sino all~ extrasistoliea vera e J)ropria; un.a. iperreflessività oculo-cardiaca ·d al lato simpa tiC-O-J)aralitico; un <l umento <lel ,·oln111e clel cuore, pre,?a.lentemente u carico della n1età dest1,a. C'niffi
N. iVlASIERI. -
Ricer ch e snil(t funzi.u ·1uiJ·i tà
oa1·-
- <l iaoa, ·n ei 0011male-'ioe·r~·t i di ilnftuenza e ài, 1>ol1no1iitP. - L'O . . tudian<.l-0 le 'Tariazi-0ni del palso e del~ Jn pressi·o ne. a rterio&1 rna.ssima e ininin1a ; l 'etfetto del11l co111pressione dei bulbi oculari, della, co)D·
tanto sanguigno elle .alveoll}1re.
Richi.a111<1 l'attenzio11e del Congl'es' :::;t) sull'import:'ln7.a di ta Jj determinazioni, cl1e posb'OllO dare- modo ·di sta bi lire 'i11 casi <li tlia bete, <li nefritefi di epatite ap1)arenteme11te in equilibri<> il prin~ iniziarsi del q11adro acidotico, freqlfente, se non abitual~ termjnazi-0ne ùi gue. te forme: hAHLocco. -
J)'.foRELLI. E. - J~~t de1uolizione costa le nella cu• rn delle lesioni i10J1ui0ua ri. L ·o. ritiene c1'le t<1le 111ezzo sia di utile applicazione nei casi nei qua 11 non è PQSsibile np1>lièare il pneumotorace. Riferisce i:1 casi (1 di . b1:onchi, ·e<•tasia, è '2 · di tl1ìwrcolosi), nei qu~li si ottenner0 cosi risultati Qrtti1ui.
presglone ·delle fen1orn~i, ~d il riflesso di IJiviernto nei co11va l~::;c:e11ti di influenza e di Polmonite, ~iunse ali.a c·o11cluffio11e cl1e i veleni bacteriC'i in-
Riferi·S ce inoltre <1lc·uni '~tu<li sul co1uvortnw.e1tto clell1a i)ressìone en(ÌOl)leurica; e .suhla cura delle J>léuriti con introduzione di gas nella .ca vit~t I>leu-
fluenzali, a ùifferenz<l cli quelli d'ipl-0coccici, deter, n1innno l111a <llter<lzione più o meno SJ)iccata dell:t !unzionalitit enrdiaea, caratterizzat~i. <.ill angioi1)0tonia ''<lsale e (~1. instabilitil va·s o1notoria .
tille proposito, che egli, da ,-<1rio teillJ)O, nsa 11elle toracentosi il .con1une tret1uarti. la "l:ianclo €'lltr.1re libel'<llllente
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rica. CAPOORoss1.
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Rif~risce,
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1350 .
~ (..<\NNO X'\VII, FASC. 4ì]
J L POLTCLINICO
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l 'nria nellu (•n,·ità pleurica. Otte11ne con ciò otti1ni risultati, e i11ai ebbe a nowre la formazione òi •
~mp1ema.
Ricorda . che· .sino cl.al 1908 il clott. F. Morelli pubblicò vari casi dimostra11do l 'j1n1>ortanza pratica dello svuota1nento plet1rico <•ol metodo cli Ka,vara, e come si ottengano cosi brillanti risultati. FERRA N1'TIXI .
'
OnTALI. -
-
Riferisce 11:~ o~servazioni compit1te in ospedali da campo ed • in os1>edali territoriali sulle correlazioni fra tubetcolo,si e fatiche di guerra , fra tubercolosi e tra11mi, fra tuber·co1osi e gas asfissianti. La tu ùe,r oolosi di U'1terra. 1
'
T. -
l)o~TA~O
Contributo alla, diagnosi clinica
RileY;;t ulc:nni aa ti semiotici Sl.1lLt <·1'1)i1·azione, richiamando l'attenzione specie sul fatt-0 cl1e nella pri1na pnrte delln espirazione si 11n i~o rmalm ente l.a proclt1zione di fenomeni acustici , 11,entre nel resto della esr.>irazione n611 si 11a la formnzJone <li alcnn rumore. I .. . Dl!:\'OTO . •
A.
GASBARRINI. -
Esperinie1iti di v a.coinote·r a.pia
per v ia respirato1~ia . -
I/O., servendosi di t1n nebulizzatore, cevcò tli introùt1rre per via .aerea i11 infermi di t11bereolòsi Poln1onare, <:lei vaccini poliv~lenti .antipiogeni. Giun1~e pert:lnto alle sP..guenr ti concl• t1sioni : 1°.la via aerea ai p1·esta be11e alla somministra· zione dei vaccini; 2° i vaccini anti!}iogeni per Yia l'P.Stlira toria riescono inotfensi,ri: 3• è possibile con Yaccini nntipiog·e11i nebnli/.zati moclificare nei tubercolosi 1,1 febbre (la aasoC'iazion~ batterjca. 0
L'O. rileY.a come mancl1i un elemento clinico che valga a differenziare la sifilide polmonare dagli ultri processi acuti e c1·011ici. Cita un caso di rara osservazione, riguarI . cl.nnte lln indivicluo che presentava una ottusità 'l'REVISANELLO . . L'autoe,n1oterovia nell'eniotti.~i. rotondeggiante regolare in oorrispondell7..a. del lo- L'O. espone i ris11ltati otte11uti con un nuoVf> bo s11periore del polmone destro. Era presente • trattamento dell'emottisi, consistente nel togliere sca :rso espettorato m11coso, febbre intermittente, 20 cc. di sangue dalla '"ena del gomito ed inietlet1cocitosi. Fu emessa l'ipotesi cli tarli subito ipod.e1·mièamente nella reglone glutea . cisti .d'echino' • eocco · supp11r.ata, m·a ·l"esame radiografioo elevò clel paziente. Ottenne ri·sultati otti1ni .in 10 casi di dubbi sullia presenza di una ci~ti da eehinococco emotti.si gra,ri ribelli a tutti gli altri trattamenti. ed inoltre la reaZione di Ghedini-Weinberg e la OoRr.YALDESI. - ll'icercll e sul rica n11>io a zotato in,intradermoreazione erano negattve. ·L'infermo pref<Jrmed·io' ed esterrio neli''lton10 sano ·l nj 1·a pporto alsentava ·d elle macchie bruno-rossastre st1 t11tto z·a.lin1e1itazione. - 1/0. , d-0sanllo col metodo delle l'a1nbito cutaneo e una parali.s i periferica <lel fa cmicrodetern1inazioni cli Bary l'NT e l'NU nel sanciale idi ·s inistra.. Pensando ·s i trattasse di t1n in.. gue og_ni ora e nelle t1rinc ogni due ore di indi(liYiduo luetico, oon manifestazioni di sifilide Polvidt1i normali in .vari tipi di alimentazione, giurtmonare, ft1 iniziato il trattamento specifico con se alla constatazione che con ql1alsiasi tipo li aliiniezioni endovenose di neo-salvarsan, e si ottenmentazione si ha aumento di NT e NU nel san11e una rapida scompar~ dell'oth1sitc\ Polmonare gue già do1)0 la 1a ora raggiungenclosi jJ 111a.xim'lt11i e all'esame radiografico si rilevò, dopo un mesè circa, l'es\stenza dì appe11a 11n'ombra sft1m.ata e- alla 4a ora.: che con pasto privo dl ca1·ne si hanno cifre relntiYame11te basse sia di NT ed NU; cl1e '(li tralci che partendo dall'ilo ·si estendevano vernelle ·r~rine si ha at1mento di NT e-à NU già due so il lobo superiore e verse.) la base. I/O. rileva ore dopo l'introcluzione del cibo, con il rnamim,it·rlf • ~ncora la grancle import'lnza del criterio . C'ura:cli entrambi i valori alla sesta ora. tivo nella diagnosi di processi morbosi di difficile solu?:ione. ('o~IF~JCAZ(O::\'I 80L SIS'rE~L\ { ' ERYOSO . 1/ella sifilide J)Ol·n ionare. -
I
,
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Osser1ra, .a tale riguardo, l'opportui\1. NIS5IM. IndagiJli della, 8e·11sibi1.ità galva:nità di tenere presente la sifilide del polmone in n·i oa iti alcune nialattie dei sisten1a ner,;oso. - Stuquelle occasioni in cui si de\e -definire la naturn cliando 1-a sensibilità. cutanea alla corrente galv~l· di uu })rocesso patologico che si svolge ~l lobo nica \ 1'0. òsservò-che ne.i soggetti S.'lni non si nota s11periore di un polmone. Ricorda come lf{à ebbe nna eYicle11te modificazione della ~ensibilità CllÌ<'la r1chi.an1ar~ l'attenzione sulle lesioni sifilitiche . ne.a galvanica '.dalle scosse di chiusura a quella di ùel1'apice polmonare, e segnala i~alto interesse del apertura, e che negativi 00110 i risultati nei ca~i cnso illustrat.o dal Pont:ano. · nei quali esi~te ipereccitabilità cutanea. Nei C<'lsi cli ischialgia invece si è constatata ltna ipoeccitaMANFREDI. Ambietite tiroideo ·ed infezione tubilità. gal,·anica sensitiva, anche quando perfettaberoolare. __.. L'6. riferisce un grupPo di esperien. inente n-0rmale era La reazione elettrica motoria . . ze in' 1)8 se a Ile qt1ali Potè osservare che l'iniezione e press9chè norn1ale ln eccitabiljtà faradicu. di estratti tir-0iclei abbrevia n-0tevolmente il deC()l'SO della tubercolosi sperimentale delle cavie. COl-tUNICAZIOl\'ì SULL'EXOEFALI'l'E LETAROIC.\. DEVOTO.
I
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CAV.\ZZA. -
èorpi. estra nei nelle vie aeree e nell 'esofago. - Ricorda come si possano a\ere sinclromi di pettosse per corpi est1~nei più o meno mobili nei bronchi e nella. trachea e cita alc11ni casi occorsi :ilL'l f:\Ul osservazione. Dimostra dut~ uppnrecchi da lui ide-ati per l'estrnzione di tnli <·orpi e~trnnei. 1
F.
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llicer che istopatologiche sn ll'c11. ce/a lite z.etargioa . - L'O. , dallo ~tudio cli G ca&i l\lARCORA.
-
(li encefalite letal'gien decorsi piuttosto acutamente (3, 4 setti1nnn{~), 11a potuto rile,·~1re che le lesioni localizzate Ilrevalente1nente nel mesencefalo. e in nlcuni (·asi nnchCl nel iuidollo Rilinnle, cons::i~to110 essenzin l111ente in i11:filtr!lzjone peri\aSc'lli :t •
•
... •
•
SEZIONE PRATIC.\ \
• ~ni&l
<li ID<tniC'otto <.;O.Stitnit-0 '<la elen1enti linfgidi, e ll<l Jllil~lll<t:;r,elle1l c·he {l~bboo, ""econtlo 1·0., · essere co11siderate (ll,Matu1·a istiogena. Nelle ceJ .. Jule nervose -si osserYnn,o a.lterilzioni _ regressive f\ Hpeeial1nente ero{))atolisi, fl1oruscita del ·nucleo ~ l~sioni d~H'~tl))J.arato nenrotibl'ilhll'e con8istenti in &1>ezzettamento e conglntinazione delle neurofibrille. r_rali lesioni SOllO J)arcell:i ri. N e lla sostanza b1uncà e sui net,·i periferici in n1ezzo a fibre norn1~1li si notano fibre in tlegene rnzio11e Walleriallil. 'l'nle reperto, secon<lo l ' O. . 11a in111orta11zn notevole spe-c~ per 1R·p.iep;~re ~1lcnni postnm..i.' tlell'e11ef'fn lite (conttatture, aboiizi-0ne (li l'iflessi, · ecc.) . GA1'nu. - C-011fern1a l'interpretazio11e data dal l\1arco1·,a Sl1}l'origi11e istiogena d elle plaau1acellule . Osserva come il quaùro istopatoJogico dell'encefnJjte -epiden1ica si<l ca r;-1tteristico. 1nu non specifico, es~ndo j . suoi vari e lementi tutti propri del quadro istop.a rologico clell'e11cefalite non supp11ràtiva in cni si raccolgono in grt1pÌ:>O 1no,J te forme infettive <li eziologin not•l ecl ig11-0ta. RileYn c-on.ie nuche foru1azi-0ui cli ~c)i-:;tc1nza bL1nca (fascio longitu-dirulle l)()Sterio1·e) pa1·tecipiuo i11 1nodo i11diretto :1lJe Je~io11i dellil s<:>stanza: grigia. J/O. crede l)OSsibil~ se11arare nett<tn1ente dal punto di Yista anatnn1ico le lesioni del! 'encefalite epiderujca da tutt~ le IU<tnifestazi-0ni cerebr<.lli dell'ii1fluen1..it.
•
- Do111a11da se nel · co n11Jles~o delle Ief.;ioni istologiche (\sservate l'A. ha risco11trato caratteristic-he tali ùa doYere ammettere una specificità clel quadro istopatologico dell'encefalite elJi· clemlea, e se +l'infiltrn zione rigua rùa va principa lt.tr uc~Nr .
1ne11te i vasi ve11osi.
Don1n utla. se 1'0. ha i1ota to <.:orl'e· lttzi-011i tra c11eefalite le L.ll'gica ed inflt1enza. Quic1RoLO. -
c:he le alte1·<1zioni non pos- ' sono rite-nersi svecifiche glaccl1è se i-ie sono o scr'vute di s in1ili li~lla 11olio1nielite a11teriore, n~l la , nl.alattla di l3Urn, 11elJa. 111alatti«t <.Jel sonno. Nei casi s tu<.li;1ti rta ltùi i1on esi.steYn110 lesio11i <lei gaugli f;.t>inali·, o~sel'vate e descritte da altri. Nulla poteYa, nei cnsi studiati, far pensare al1;1 c·o11temporan<'a e:sist,~u7,n_ di l1I1a affezione inJ\rlARCORA. ·-
Ri~vo11cle
fiu~1l7..ale.
(J.sse rvaz1on i e co11 sirlerazion i s uiia. co.çidetta ençefa.lite letargica . - l/O s'intl'Ht.t iene sui pos.tun1i ris0ontra ti in a u 1111uln ti di ei.1('efalite le targica e spPcie s nlle alterazio11i de~ trofismo i1ei muscoli e ;lelle Yarie sen s ibilità obbiettive, e Sll alcu11e ptnnifestazioni i ·tero-fuuzionali con111arse . in sogge tti con tara n eu r o1)atica. Richiamn r n ttc11zion~ 5:t1 u nrr eonòizionf\ e.li sonnolell7.Kl verifit:n tniSi iu . ·o~g:~t.ti C'J1e B vevano sofferto di,,~rsi i11esi innanzi di en,c efalite letul'gica .
A.
•
G.\SI3.\RRJ)IJ.
ne ·ui ca1·atteri 1uorfologi~i, C'n lturali e biologici ù~l Yii·us cl1e presenta n1olte1}lic i analogie coi vi· rt1s deS<:1·itti dà Iie,·aditi e Harrier, da · Ottolen~l1i, D'.t\utou.a e . 'l'o11ietti, e in parte col vìrns di J.i0e ,ve e St1•u.uss-.
..
(~O:à(U-:\~C .\ZIO'.'<I Sl' LLE ~fA T_,.-\TTII'~ DEI, SA~G U E. •
TJ.
:-\BCA~OELI. -
E.
ZAGARI. -
1
u1.lr" duttriria d ella oia·n osi. . I~ v~·i111 yni 11iov.e1ts della ciàno~i i'~i yizi couge111t1 d1 cuore, e in tlltre n1alatt1e d'i cuore e ùe i polmoni è la diu1iuu~io11e <J i oss'idazione 'del ea11gue n·Pi l)Olmon.i <:t 11;t quale seg\1011-0 cotnl~ fenomeni 1 co1upenRat0t·i, la <.lilatazioue cléi yasi cnt-'ltlei ' la . J>1etora , la ' l)Oliglobnlia. ·Si faY01·iscono eosì gli senni bi gassosi e V<:t1·tic:ola1·u1ente la rf'SJ)irazione c-n tanea. ron1p~u~a11cl oi:;i in t~11 iuodo 1. iusufficie11r.<1 ùi quella volluonare. All<l <;_ia11osi .q uindi co11tribuiranno la pletora . la polig1obulia e la <li l.ntazione clei ' 'nsi cutanei. .Nei , cardiaci scon1p~nsa ti a questi f ;,\ ttori si aggiungono gli effetti tl(:'l ralle11m111e11to clella circolaziqne en J)illare e Yenos.:'l per a uu1ento dì pr~ione Jt<•lle grn11di Yene. ·
'
La cariuciucs i dei 00 rpuscoli, bia·r iolli nel . sangu<' c iroo1a nte dell'uun10 a<l11lto negli stat'i l~ u,ce11n'"ici.. ·--- f/O., nello s tnùi<1re il Sc'lllg'Ue di i11dividui affetti ù·a leo·c emia 111ieloide, ba avt1to oceHsione di o \c;el'vare i1lcnui cHsi che ricl1ittDla Yano subito l'attenzione i1er u11'abbondanza notevole degli ele111e11ti bia11cbi in1ll1n turi in ca1'ioc inesi (dall'e1nocitobla~to Ferrata ai ruielo' pen~are cl1e 1.aumento clei coi-puciti) sì da far scoli bianclii, in 1 que i ca~i, 110 11 clipend<l soltanto, co111t' ordinari.a111eute avviene , da un ab11orme • •• Jk'ùSSaggio di -"essi i11 cil'colo, ma an.c-01·.a. almeno i1t parte, d<1iùt divisione e st1ddi-Yisio11e per carioc.:inesi degli elen1e11ti te&<ri dopo il lol'o passaggi•) i11 circolo . 1
1
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R.
DE
N UK~O.
~~ ulla
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linfogra ·r11ulo·n1<ito~i.
-
Riferi·sce i risult.tti cli e~1mi · istologit:i comptuti i:::n 80 ca·si con diag11osi ~111atomica di linfosarcomi!., scro.folosi rnedi<ìSìtin1ca, pse11(lo,Je u cen1ia, ecc. Ritiene ·chiararne11te di1no trato cl1e i'1 linfogra.nulon1n n1aJig110 sia istologicamente beu differe11te · ch1g;li altri grannlo111i di o rigi11e n ota com e da quello
tubercolare.
-
.
P. I~A STo\I. - 1~11- lla ·eziologia, clell'e11cefal ite epi<1c n1 f(·a. - Espone u11it sel'ie di ricerche su lln viru~ filtrabile isolato e eoltiva to una Yolta. diret1
tnn1~ntc Ja llll
filtrato nttraYerso cnndeJa Berkef~l<l ecli c-er\~llo u1ua no encefttlitico, e u11a seconcla volta dal cervello cli un gatto i11oc:l1lato cou filtrato s imile al p1·ecede11~e e ne l q1ta le e rasi de:. 1<.·1·111inn tn 11na ~i1Hl ro111f\ ~nc~falitirn. Si in tra ttie-
CO:i\lUX (CAZIONl
I
ULLI~ ),(,,\ LATTJt; IXFE'l'TJYE.
S'UJl'attnale e< ntalattia <la f;1·a.rio » j 11 Romagna. R.iferisce le os·serva zioni. compit1te Ru nu1ne rosi individui colpiti dar tal~ forma cli rua1.1ttia a manifest,1zioni essenzia1111enre cutaQ.ee e dOYU'°- a l v e-<liculoid e.S ·ve ntiOOSllS. 1\.. T..1A1'fA. -
L'O. Ri intrattiene t1Ile enteriti e c·oliti cronicl1e e s ui pnr<1ssiti intestinali, specie ~11ll'An1oeba Hystulil ica e sull'uso cle l cloridr<1to (i. I Z.\R. -
tli etnetina.
G. <)uARELLI. - Riporta Je osserY<1Zioni personali s uJl'impie go del ilbel'saJyarsan sodico che lla lli1110 trato u1i'nzi-0ne ancora superiol'e a quel1'1 tl el Ye<:chio i:;al,-<ll'S<1.n. Il sulfo xJ;1t di sa lY.ar&1n 11,, azione l1gu;1Je, presenta una g-rn1u1e· stn bilità e n1l11i1na tossi<.!iti1.
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1352
l l. POI. I CLIN l CO
(.-\Ki-;o \ \ \i II, FASC. 1-ì]
•
,'!.r•rl 11 t o del J 2 n <1 i-e n1 l>J·e.
1•i:c·sitle nza : prof. sc..n. E. ( ' C)
:\I. l~ AnB.\lt\.
-
~\.1ul1t1rcl 11011 è po~sibile clP<lnr1 p quali ~iano 1r· condizioni a Tkl. ton to-pa tologicl1e clel r~ne .
:\IARA(;LL\ XO.
G. I Z..\R, Rifr' 1·isc·r· -~ull(l .~P{}Ue'1lfi. C<J >nu 11icn.~· io11i: Rc:;a.zioue nt<'iu.t.:ta.q1nif·fl 11t>i tunrori n1aligni - 1'rr>cip ita .~·i.one Sulla rra.~ion<' nieiostagrnico 111odi.jicata in alc·11 11r• febbri do infezio?ie - A..~i-one
\[UXJC.\ZTOXI VAR1 E.
LRsioni dell'avpal'ato s11rre11ale .f.:p(1ri1ne11lale da n1 icrooocco <1 i
ur•lla inf<·.-::io ne Jlr1(c<·. - T.:0. nota
come a lcuni sintomi deÌ1<t feb-
lH·{· cli ~Ialtrt, 1·iehi n min o l'a tte n 9,;ion e ~n una pro. habile otfe~a <le l1'11pparato s11rreunl~ j)er oper a d e ll~t tossinc.1 <l e i n1ir·rococe-0 cli Bruee. I>erta nto, 1·0. ~t nclJ,1 nclQ q na li lesio 11i si svolg·ono i1e:l s urre11i df\g·Ji ~t11i1niali ~vel'imeutalni ente infettati con mic1·0-· (•oc·co n1 <iit€n·~e, :p-0 tè -0sse-r,-n re cl1e tali h~sio11i R0110 <li vario g:1·~1<l-0 <l seronda delh1 <it1rat.t ·d ell'infe:1, ioue. !11 u11 pri.mo period-0 .si 11.nnno ~egni di iJH::' l"ftt tiYitìt deJJ,e eaps11le su i·ren<1 li. al qnn lf' segt1e 1111<1 fa:e ~eeonda ri~1 caratterizUttfl d11 ~1tr-0fb1 delle <-~lln 1e rortic:a li. e r>ersipo distru zione di es~-e. con cli1ninnzione note,·ole :clellia secrezio11e li11oide. <' ~c·o1npn ri-;n quasi a~·Roll1ta". de lla. 8ecreziont.) c-ro.ru:.f-
de.I 8·i ero di grorirlo su f'Rfratti placentari (in collnbor~1:Zic>nE' <·on ~I. 1\. ~r;oli). ,
ì\ilodific~a11do la r~<l :;r,ione lll(:llo~tag;mi c-a -e·ollle re.n. zio11e 1~r~cipitante <>t tPnne ris ul tèt tl mig-Jiort nei ea si à.;i tnn1ori ID:1 lig11l, c:h~ <.:on la p_urn reHzi-011P 1ue iostag·-1nic·a. Tal P i·ea11io111::> 11011 J>liò es~e1·e a1>1>licata all,;1 cliag·nosi <l i n1al<1ttia infettiYa. v~r ll1<1nc.-t n~1 {li s11ecifie"i til. Tj ~a ndo antig·enl ~tta tti dn11t l>h1 ce11ta ebbe in 11 e.a si cli gravid11nz,1 10 c·asi J)o~itiYi eon ' l a r e<;1 1.. zione meio" t.<l.grnic.:a 1n·ee-i1litante e 1 ta,:o negnti,·o. '!\elle <lonne non g1·a Yi<l~ ~bbe Reu11>re ,1:ea zione l l egèl tiY~'l.
tine.
.
J{ O~l-il.
Pun .z ionalitrì gastrico sotto l'a .~ionr dPlla pilocarpina i-11 rapporto al tu110 inr1 e rt·a t·i vo !I" strioo. J /O., studi:. ndq l'azion e del la piloe:11·pinn su ~1to11t<1C'i ~im1)atieotonici,, e Stl• sto1uaci vngot<>11.i ci. os~er,·<> con.1e ~li stomaci s in1vn ticot-Onici 8h, no p iù seuRibili a ll 'azio11e dell<l pi loc~urpina, ès. t>ncl o in eRsi più c-os't~111te e l)ÌÙ mRi1ifest<1 l 'nzi one H<·(·f'le rn trie(-l cle11(1 detta sostanza ~nlla dige "'tione. • \.
-
1
G . DERTl<~ L LJ e A.
~PAXIO.
/?apporti fra il 11 rerJ8°cre tori o e il coefft~irn tp a ~ot 11 -
corjf/iCi<' n te rioo nellP n,efriti. -
I..1'0. l'iferisc-e c-on1e nelle nefr it i pn1~'l 1le l:i 1uf'nte arl lln· Yal-0re el eYn t-0 <lelln costa11te cli ...-\1nbard si troYi l1n Yalore pure e leY:i t'> tl~l CtWffici~nte nic}tul'i co, ma i-itiene, per le os:serYnzi-011.i corn11in te in indiT'idui siani e tenuti •1 <li- '
g:i nno, ch0 tale èi frn ele,-a ta del coefficiente ~ zotul'ieo non sia in rappo1"'tò cop llll in~g·g·iore eon811n10 delle s0Rt~ 117,e azotate.
I i1 cltn be ti ci gril vi si ba nn-0 pure Ya loti e le Yn ti · tanto de ll.;t , cost::t11te dì Amba rd eh e d e l coeffieient(\ ;t ~otnri c~o. però rl l inig-lior<lÙ1f1nto d e lle coùclizioi i i .(l egl1 n n 1111-<:1 h 1 . ti segue ùn-<;1 ' diminuzion.e d e l coeffiei~nte n7.ot11ri{'O, 111e11tre il Y~1lore d c l1"1 rost<tnte <li . .\. . 1 ubn r cl s i 1nantiene e le\af.o. Ritiene c-he tanto 1<1 ('() ~ t-èl llte di r\.lllbarcl eome il C'Oeflici<?nte <l ZOt111·i<'o i1on i·a1>1>re:P11t<1 no un indice nssolnto elle c·oncl izi<>ni cl i fnnzioU<1 lit~1 del rene. J-{.\nLocc·o.
Difesa <' )Jal ic,·1 con t ro 1·a11r1ji./{(8.'<i. -· I./0. ripo1·ta alcune su~ espe rie11ze. ~eu~ibiliz ~a ti a lcul1i gr111>11i -tl i_ <"HYie per l 't.tlbun1e .d 'noYo 111·ocedeYa. all'i11if'z ionf) {li J>l'OYa di d o~i , -.a rinbili . ' . cli alburue com1t<ll'~1tiya111e 11t~ nel circolo g-e11erale . e <l i11 nna ven<.1 n1esenteric;1. 1Vl e11tre nei <'ontrolJ1i · si e bbe co·s t 11 nten1e nte !et il).01te i111n1eclin ta eol q11~1 <1ro eln ssi ç:p de.ll'aH«l fìla ,'~,i. ll~~li . 1u1iIDnli iniettati i1el c-irf'o1o portale &i Pub~ solo il J'S ~ki cli _rn,o rtalitit . I/O. ritien p clin16stra tr~ il fn tto di u11n ca1>•1-c:itit i>rotettriee e se rei t.1 ta <la 1 fegato cli <lnin1a te sensibiliz7~ to i>e r i ·a lbttiue <J 't10Yo ·onh·o la ~ur· cessiY11 azione d~JJ ':1 n tige11e s-te~~o . e <:l'e<l~ c·iò <li i1on l)OC-a illll)Ol'tc.ìn7..è.1 ne llo Rtn<lio ;dell'<tntlfila. ~i G.
-
<'og1ie l'oct-<1 ~:ione r:>er riYendica te •
al ltt . cn o1n <l i Ge110,·n e partieo1a1·n1entè al }ll'Ofes~or ~In l"ètglict 110 il moviruento di idee a ttun 1lllPnt~ .c101ni11n nti sul ricambio d ei nef1·itic.:l. ~$0rt;\ :rd e-~i-;~re inoltro <·a11t i nell'a<:eettnre n s:o:;i ou1<iti<'n1nt'llte i1 i-;ip:n iticn to C'linioo della cof.\tante di An1btt l·d e l ·il~vn c:on1e il pn11t-0 fonrl:~n1ent1tle de lln q nP~t1011~ <l( Il~ ne f riti Rth.1 i1on g-iit ne lle sol e ('Oll (l ì~io11 i <1 ~1 i·enc> e del Rè1ng·ne, n1n n 0i. tes<l'nti <leJl 'eco110111in. :.:\1.\H.\<: Lt.\XO. Fa nota re n Ul le })ropo~ito col' l-(l 1.1 for1nnl<t cli Ambard e Je J e~~i su11·ctzote.111in J><l l'b\ • no <ln I concetto errn to che il rene nor111.1 l(l 8<.1110 si<t en11)re cap.ac-e (li eli1uinn re tntto qn llo c-h~ vi è cli SOJlrnproclnzion P <li a7.oto n <' l ~•lll~llP. ( 'onc-ln<l() ('h(l rl:.1 i Yillori <l C'll<l t·ostnnt<· cli
f'.-\HRERA ·. -
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Jime11ta.re . ci E. -
Rir:ero/J(' .-.ulla f('oria <lell'anafila.f..'-'ii. f.1'0. es1)()11e l~ sue l'ieerc·h<:1 basate sn lla })l"O\'a <li Abclerhalclen nPi C'<Hl fi:òtlti e-on l '<titafil<'l·:Si , tl )E
1 · tiYn e I'>çtssiYll, s ull o stnclio <l e l numero ( l e lle pias trine dul'n11te la re<:tziouf) nnati1nttira1 ~11ll'c1ziont' H~ll' ole~1 to di ~<){la, ,clei i-:ali bilinri e d el C'lC)rU l'O cli C'nleio lH,~1 so1>1lri111e1·e l'it t u H }t11nfil;tttito. Rif~ 1·i se~ quindi i i>rj11C'ipt :;;ni qnn li ~i· bn ~<t 1~1 teorin fi :-ìien cle lil ·a nn fik1~i. 0
E~n n riti ... c·o ì i Javori cl<?l Congr esso il I>1·e~i<lente ]1J'Of ì\l:\RAOLJANO 'prende 1<1 pdrola J>el' l'i<.lSSllmerC le import<"tnti qne~tloni trn t t ,1 te nelle varie sedut;e nc·cennando <tJl'interesse J)I«ttico e scie ntifico dei
coneetti s' •olti, e c-omnnic·a l"<Hne il pro~sin10 C'ong-re~Ro cli ~ledi ci un I11ternn a y 1·it lnog-o in Xèlllo11 . ~i Hugurn cl1e l.:1 scuola itn lia11<t, sem1>re più inrli11en·<lPnte (lr-tlle scu ole sti·nnierfl, segnerà anc-or:i 1111 nlt~·(} l }ilSSC> Yer~o nnoYe e<HHJni i;;te <1€1•1H C'11nic·:1 ì\'.I-e-di<:a Italinnfl.
.
Risvonde ri n g-rn 7.ia n<lo. ~1 Ho1up <l<->i ('Ol·l ~g·l1i <li Xnpoli, il i11·of. ( '11 stt•llino to n ~J11 ag-1iant<-> clisco1'80. t ,on1e temi, del l 1ong-1·e~~> di Napoli sono stati ~1 . ~gllfl ti: l -> la T><l tologi-<.L e la c-Jinic-.1 clelle lllHJn ttiE-> hl be reo In 1·i : 2° r en(lf>fct lit~ lt:>ta 1-gic·a. • -Si è aggiunto, çon1e :lo te111n. Je pl~nriti p11rnlente da f.."Volg~l':--i iu ('Otnnn+> e-on 1:1 ~o<'ietù di ('lt1~ rnrgi;t. '
: •
[•.\NNO
X:\'\l ll, F
\ SC.
47]
SEZIONE PRATICA
XXVII Congresso della Società Italiana '
di çhirurgia.
(Ron1.a . 10-12 l'1'0Yembl'e 1920) . ~'ted.·uta- dei 10 norP·n1 l>rP 1920. I
.
Il C'ong·resso si è riunito nella ·sala d e-lle adunanz~ <lt>ll<l R. Accade111iit 1n ed~ca cli Ronl<l nJ.I P<>licli11ic·o. (~inanzi acl nn<:t Ye l'<t f.olla di c:o11gre ·sis ti interYe11uti ·cl.alle "tèll'ie 1><1rti cl'Italiu. J>resiede la setil1ta iii.augurale il JH'of. sen. ~.,. Dl1rn11te . Il 1>1·of. Dt:RANTE inn u g nrn i la Y<>ri clel XXVII C<>nf!te:~<), ricordando c·l1~ l<l Societit lta li'<tIHl di Chirur~ia, fondata 11e l 18~2. è arriYèl Dl nllo stato cli 1n·<>SlH~1'ità attuale tra v~r~o Yarie_ Yicencle. R~11 pochi rima11gono <lei soci fo11<ln tori, clei pret11nsori, che ebbero fede n e l dive nire <le lk1 chir11rg·i<l iti-alian·a . Ad e:ssi V<l rico11c}Sciuto il mel'ito g1·ancle cli 11<>11 .a'rer disp e l'<·l to, .anche quando l 'esistenz.t . ·te-s~n della Societit se111 bta Yèl mina cc-in ta. Og-g-i lH Rocteti1 Itclli;t 11n cli chirnrgin è ri1isn11~·u<1ta e · ringioYanita. E <1(1 essa oggi c:onYengon o <' l'esve 1·ienza de i ì\'1!te-8tri. e i1 laY01·0 clei gioYani ' c:hirnrgi_ D e i chirurgi nnthe clelle i1uoY~ proYincie rinnite alk1 Gra11<.le- Macl re I progress~, co111pi11ti clall'lt<1lia n egli ulti111i <tnni in tutte le varie nH1nifestazioJ?.i d ella '\i ta p olitic.1 ·e ·s oci·a le e nella scie n z;-1 , rieru1)iono di giubilo l 'a nimo :!le l prof. Dura11te, il quale. ticoi·d,1 c-011 commoz ione i ·s oci spe11tisi nell'ultimo anno, ed al1gt1ra che i lavori dellla S<X"ietiL lt..'lliana cli el1irurgin pos~no vigorosame11te contrit>uire al l)t·ogresso delln ttostr.a scienza. Alla })res iden?"J<1 dei Javori cle ll'nttuale Co11gl'essò veng:ono e hiamti ti i J)r off. Ru rct, 1\tlu·s<·<-1 tello, T11s ini. 1
I•
Rela ~ione
: La chirurgia del cieco.
•
D. GIORDANO (Ve nezia) , relat-0re. - Il (~iE:>eo ruobjle od ec.-t.,}1 sjc~ , è ta lor~t, e forse spesso, se n<Jn sem1)1·e S&"Ondario <ld i-rritazioni infL-t1n111ntorie 0<1 ' . ostac-oli stenosantit in grado più o n1eno alto~ 1J eolon. N-011 devon0 pertanto, nea n che le- iuanif~ iStazioni più gravi, quali la · invaginazione où il
'rolvolo. interpreta rsi ~-enz ' altro quali fenomeni ·idi<>J><l tic:i, e curarsi C'Q lln scn1plice tiflopessia. Occ·or1·c.>-rit , spe~o 1ibe1·a r e il . colòn da ,.ade r enze èl t>. tL0 1111i, o pratical'e ln tifl<>sig·n1r0idosto111i.a . • I.e n<le Te nze anùr1nal.i cl:el c.-ieoo costituiscon,o t1na c-i1118n cli , soffer e n7-e tali da ricll'ie de r e talora la tifloli~i.
J,<l t iflorl'afi.a; o cl .cl ff<1 rclellame11to d e l ·fondo cec•cl lt:>: 118 'Sua l) r ec:i1>u<1 i11clicazi-0ne in ce1·te òilata.?:io11i ~1 toniche o cln t l'n zi one- cl€>1 <:i0<.:o <.:onromita11ti ad ;n 11pendiciti cro11iehe. TJ~ tifliti ì'ibélli Hlle c111·e medich e l)Ossono richi ~l ere cura chirl1rgic<1 : J1er lo più la tiflostomia ne-llR forme acut e : l<t tiflostoruia ~incora. oppure hl tiflosig1noido tomi::t, o la ileos'igu1oidostom.1 a 11ell~ for1ne croni<:h e . Il tubereoloma del (•eco non può ·d ate più segno <li ~è dQJl<> 1111}1 1Jeo-c-ol ostomia . associata a curR 1
io<lic>èl. In easi speciuli è pure i11cliea ~l .la tifiecton1iu. • I tumoi·i di nat11r}t benigD-<1 del ceco si enu<:lei110, .s e possibile . . I tulno ri infiitrati. ecl i n1:aligni, impongono la tifiectomin. Questa si potrà lltilmente praticare in un te111po solo, qua.11(10 n<>n sieno a ccompagna.ti d a gravi - rite nzioni per stenosi. · Altrimenti è più pru<lente operare in due tempi; ricorrendo in primo temilo a lla ileo-coloston1ia, ed in secondo tempo n Ila i·èsezi-0ne dell '<;t11sa ileo-ceéale. Qua11<lo lia rese~ione de ll'ansa neo1)lastica è seg·t1it<t i1nruediatamente d.alla riunione clei monconi del tenn e e del crasso, bi· ogna sceglie r e il mod-() cJ1e permette di n Yvi ·inarli enza tensione. Pot endolo però. parA preferibile la e11terorrafia circolare sull'asse, con triplice l)iai10 di s utura. C recle 11eraltro s ia 1ier ottenere 111igliori i·is u:Pta ti l'oper.a tore, cl1e si 111antengn fe dele al m etrt<lo cli enteron~afii1, che gli r iesce più spedito, ed ;11 qnnle Yanno, i1~r i>rati(·.a f e lice, le s11e prefe, l'P117.e.
2· Relazione : La
chirurgia del colon.
(Cliieti), r e latore. - Fa pre~eùere ra,JJ id1i cen.n i cli cinatopiia e fisioiogia chir 11.r g·i oa; ri• corcla la fiss·i tà anatomicci rl·i alo11ni seg1men,ti aei <·ra,sso (ascendente, disceitdente, a .n goli 9olici de-
A_
~1ATTOLI
stro e sinistro) e la grande variabilità del tipo ana, to1uico de l colon pelYico, ed accenna a lle n orme rla 8eguire per iriobiliz7~ re rapidamente ed esteriorizzare i segmenti ·stes i : si rife risce quindi a lla va8<'6ia.ri.zzazione d el co lon, al diverso s1Jessore d elle. va reti coiichc, alle apvr~ndici epi ploiclie ed ai rapporti del gran.d e epipioon col c-01on -e mesocolon tr:ts ver·So, ponendone in evidenza 1.a importanza n ei ri~narcli della tecnica. Rotto il p1i11.to di vista jìsiokJgioo il crasso va diYi~o in dt1~ segmenti, dei quali il lim ite di separa~i one è costil1ito dall'angolo splenico. · I ~n consis ten za d ei oonteniito oolioo, diveNXt nei Yil ri segn1enti, e ]a sii.a, st1raordi~a1r'ia settioità, spec ie nei c-n·s i di ristagno, hanno, pure notevole iml)Ortanza 11e1 riguardi chirurgici. Oltre i 1novimen.ti, pe ristaltici esistono n e l colon ilei m.01~irnenti. a.ntiperistalt'ioi. · P assand<> a trattare delle norm~ gen-:erali d'i tec·n1cc1,, il R. , pt1r .ammettendo che le speciali condj7.i-Oni an n ton1iche e fisiologiche del colon impongor;o, in certi· casi, 1'::1 d ozione di singolari Jk'lrticola'"' rjt.à tecnich e , ·a ffetma che le grandi linee della tecnicn C'l1irurgica gastro- intestinale permang-0no im1uutate in tutto il loro y·alo re. Tratta quindi dclla preparazione del1 malato, dell'an.estesia, della posi~:iorte deli'operanclo, de lle inoisioni laparotomiolie; r>a rwndo dell' e.splorazione intra.ddomi·n ale insis te Helln opportunità di ricl'l<rre al m,inimo 1ieoessa r·io la pratica. rlella c1:·l.<::oera,zione. Quanto ai iniezzi dti a.na.storno.<::'i, il R. si di1uostra. avversario irriconciliabile dei bottoni a nn stoma tici, e convinto fautore de ll.a sutura, che egli prati&1 con ago r ot ondo a g·rande Cl1r,ratura e filo di seta N. O. , manovrando l '.ago direttamente con la mano: la mano esercit<1ta. .~en te gli ~trati ~'lnatomiC'i che l 'ago a ttraversa e garantisce assolutnme11te cla ogni pericolo di 11er1
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lL POLlCLINICO
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f()razione. L'apertura del lunie intestinale p11ò es&">te fatta col ter1nocauterio o con istrumento tagliente, a vendo ';ura cli detergete la superficie di sezione con etere o tintura di iodio. L'O. insi.stc stùla grande t1tilitil di una vrotez·ione epiploica delle line(j di 8ntltra: l'epiploon, c11stode sollecito e fedele della i11tegrità della grande sierosa, accorre, nloltc volte, da solo ad opPorre una barriera di isola1n<r11 to a. processi infiammatori, ulcerativi o supJJ11ra tifi, da11do tempo al chirurgo d'intervenire 1>rofic:uamente : nelht chirurgia colica dovrà semJll'e essere P<>Sta a profitto questa bontà protettiva <lei l~mbi epiploici, Portati e mantenuti a contatto <1<->lle linee di sutura siero-sierosa. · Il <lren,aggio deve essere lil11iita.to ai soli oasi n.e·i quali è i1ievita'bile che la s1itura i1itestinale debba ri>nan,ere in, u .1i anibiente settico (cavità ascessuale) .
All'infuo1i degli interventi per traumi (operazioni atipiche) <li ('tJi il R. non inte11de occuparsi, le ope.·r azion,i e/te 81 prati<·: Il() sul co lo'll so110 l(l \
segu~nti: I
1. ColotonL·i a. 2. Colon1Jl'ioatio. :1. Oolopessia. 4. Tratta1n erito delle adere n::e periool ich e e dellt: l> r iyl ie os tr·u enti. • !l. Fistolizzaz·ione del cras.so. • H. Jfetodi d·i ùeriva-::io11e cutanea del cotitenuto ' in testin,ale. 1 7. Oura dell'a.no artifici.ale e delle fistole ste1·coraoee. X. An,astoniosi. 9. E scl1tsio1ii. 10. R esezio11e (colecto·r nia). 1. I"'a ooiotonvia, è stata praticata per ·estrarre 1
-voluminose concrezioni stercoracee del sigma coJico e del trasverso. È -0perazione di necessità. 2. La colo·J iplioatio, proposta ·d a Parlavecchio, è 1~rfettan1e11te analoga a lla gastro-plicatio o gastro~tenoplasticn. No11 ba trovato larga sanzione nella lJratica. ~. Oolopessia. I segmenti de l crasso che, per :tbnorme mobilità, danno luogo a disturbi di ca.Dalizza?.ione (stasi, gomitature, volvulo) vengono 1issati più o me110 estesamente. La pessia, per rag~ì nngere lo scopo che si propone, de,re essere pratiC<'lta oon materiale di 'sutura non riassorbibile e ~11 piani ana tornici re istenti e v a riserbata a in,d icaz·ionl oliiare e precise. l\!Jentre si è inclini ad :J ttribuire un grande ,·alore pa t-0logico a lasse ade1·enze velamentose perjcoJicbe, di natura certanle11te congenita, 11011 ci si preoccupa t1·opPo <.li <·re·~ re artificinl111ente aderen ze tenaci ed estese dj ~g1nenti co1ici m~)bili, Ilretendendo che non dia.no luogo a disturbi e rje cano anzi curative. 4. Tra tta,111 e1i to delle ad eretize v e1·icol'iche e de ile
Le adere11ze, le briglie, le memllr•1ne, cl1e dererminnno posizioni Yiziose del colo11 (go1nitnture, steno i, ecc.) e comunque ostacolano 1~1 (·ii-colazione del contenuto intestinale, debbono ~ssere rimosse me<liante intervento chirurgico. (Si è S}l<1'sso costretti a ricorrere ad operazioni asso' ' (."hlte?). Poit·l1è la lH'e-O<'CU})azione più graYe, del l'(\ · • ·to l<1rgam~11tc sanzionata dalla pratica, è che le :•derpnzP ~i riprollnc,1no. 11iù o meno pre~to, \lD:t ln·iglie o.ç:fruenti. -
·d elle norme tecnicl1e cu i si deve possibilmente p1-orYedere è di perito11eizzare tutte le superfici cl1e resta.no abrase e sanguin.:'l11ti in seguito al distacco. delle me1nbrane o delle a<lerénze stèsse. Il st1cces.so è da atte11detsi pel caso cli brig-Iie isolate o di fatti adesivi assai ·limitati: molti degli operati che sembrav~1n<> migliorati e g·t1ariti, hanno dovuto sottoporsi a nuov"O i11tervento chirurgico per cer~1re in c.Lltre operazioni, più sicuran1ente curative, li1 Yia della guarigione. 5. Fistolizzazione d el arasso. - Il R. clescrive L i>rocessi cli ciiecosto1nia val11otare e di appendi.c(Jston1,ia dando hl preferen~..<e1 <l qnest'11ltima operaiione. L'ano ap1)endicale è perfettan1ente _co11tinei1te sia pe1· le feci, che per i liq nidi di lavaggio eper i ga•s, e crea quin<li l~ condizioni più fa,·<.>1·eYoli i:>er lo sce>po cJ1e l'i11te1'\ento si l>ropone, cbe t.· appu11t-0 q11ello cli 1>0ter praticare irrigazioni e l.aY<1ggi medicati del crasso, elimiuanclo gli inoo11ve11ienti ·delrano cecale. L'O. 11<t ide<tto ed applicàto più volte, con completo successo, un metodo di appe'rtdicosto-111 ia, l.>er trasfissione da eseguirsi col ta- . glio hll)arotomico n1ediano, e che realizza j seguenti va11taggi: 1° runa, straord·ùna-ri<.i ra.pidità (si esegue in due 1ninuti) _; 2° elim,i ·n a. la, necess ità di 11ru1 8eoonda i nolsion,e la.pa r<;ton1 i<Yt; ~1° l' a1l o append-icale è oircon,dato da ·11,1i oerc1'n!(3 ontan<'o chiuso . I.a oiecosto1n ·i a valvola·r e verrà riserba t°.c;'l ~i i-..1ti
~
casi in cui l'appendice vermifor1ne, o per esse1·e l>-OOO .s viluppata o per lesioni a11atomo-1mtologiche J)t·egresse, non è utilizza.bile. H. j.Jifeto(/'i di deriva.~·ione c uta·n ea, del' cotiten,uf() i,ntest·inale. - Queste -0perazioni si proPongono di 1
aprire una bocca artificiale sul crasso per
lo iSvuotarsi a ll'esterno clel contenuto intestinale (ano artificiale). 11 R. pa ssa. in 'rassegna i dive·r s,i t1pi di an-0 artlficlaie, e 11e descrive i princi1>ali processi operativi. La oolostonlia, l)llÒ essere l)l'{ltica ta ii~ og·ni segn1en to del c·olq n ; ma le regioni vreferite · sono la ceca le e ·h1 iliaca sL!listra. Per quanto l 'ano cec..1 le sia stato definito « t1nn abbominazione » è :sem.J)re destinato a rendere reali se.rYigi, specie ne.i proce si cli coleetomia. in pii1 tE:'llll)i, e i1ei casi di occl'll·s ione acuta, in cui la i1rima e più urgent:e indicazione è cli aprire un.a · v·i a cli us<:ita al materiale acc11mnlato nell'inte0
sti110. ..,... 7. Cura deli'ano a'l'tifioiale e delle fistole steroo1·acee. - I 1~1~ocessi Ol)f)ra tivi intesi a ·curare l'ano nrtificiale ,ii distinguono in ewtraper'itonPcili e<l • ~
in tra peritoneali.
I primi comprendono : 1 o operazio11 i sul lo .'tprone: 20 overa.zionl sMll'orificio .· J 0 oper(l,zi,011 i su llo sprone P sul1.'orifici.o. I secondi J)("rn1ettol10 di agire di · rettamente . ul tubo intestina le\ e possono raggrup1u1rsi così: 1° ~1terorr~fia late·r ale; 2° en f <'recto1ni.a; :Jo enteroanaston1osi (esclu ,ç:ione). I pritui t~n tatiYi per cl1iudere gli ani arti:fiei,1 Ji ~i JiuJit<1ron 1J <1d agire i11 Yic::innnza J~Jl'orificio cut.1nco: succ-e~ ~iYu1ne11te i è deline<1ta la ten<l(lnza a portar-e la Jlarte e~senziale clell'operazione più profondame11tP. nge11do . uJl'intestino. Il ineto<lo della enterorrafia. laterale è n1)J>liC'abilei11 tntti i casi in <·ni l'ansa fi~toloAA pr<>l"enti f'Cnrse nclerenzc e 11-011 (>~i ~t.-'l 11110 . prollt> irriclu,·il>il P. •
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favorir~
[à~NNO
XXVll, F.\SC. 47J
EZJ~NE
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PRATl C.\
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<}na11do. i11,Tece, si riscontri una larga peTdiJ:a. tJi Yiene auastontlzzato al (]i·st.1le in i:>osizione l)e1·- \ sostanza della parete e<>lica o esista uno sproue p€'11dicol<.11~ , <ill '.asBe di quest'ultimo. Tale anastoV<'lun1inoso, e, no11 pertanto, sia relutiYamente fan1osi i>11ò essere C'OliQ-coli~1; ma il più <.lelle volteeiJe jl dista.eco e 1a mobllizzazi-0ne dell'ansa, sa·r à · è ileo-colica. I già sca.rsi fat1tori di q11esto, metodo in(licn to pra tic!l.re 1.a coiecto1n/i(t segn1,e'n tar·ia. ope1·ativ-0. a lla cui tecnica·, certamente meno fa L'a,u.astoniosi Lateral e sernplice (tra ansa afferen- . c:ile dell'.anastomosi latera le, non fa l'iscontro 11~ te ed effereute) pur essendo operazione benigpa, se11 ibile "\·antagg·io nella ftìnzione dell'a11astomosl • non vale a raggiungere 1-0 scopo nelJa 111aggior parste ·sa . Y<lnno se1u1rre più din1inl1en<.lo di i1ume ro. te dei casi, e, solt:'lnto se associa~"l ad operazioni ' Con I'anasto11iosi terniino ternii11A:Lle il capo cen.. . plast~cl1e sull'orifi<'io, Y~de diminuire notevolmente trale ecl il. dista le Yengono <l Ilàston1ir-7At ti bocctt il llu1ne-ro dei s uoi insuccessi. L 'esolu.siorie bilate<l boc·ca : è questo certa1ne ute il tipo de lla 01>er~ ~ raie dell'an8a fistolo sa, è op('razione g1·ave, poco ri1011e ideale per rist.1biUre, ne l inoclo più' nornsata <' i1on perta11to punto sicura nei risulta ti. 111~• le, la C;lJ1alizzazione cle l cr<:1sso, s~zio nuto in T...a esolusione u n·i laterale, pur 11011 essendo cura-· due vu1iti del•l a sua continuità. tiY•t iu alcuni casi, è ql1ella che offre maggiore gaT1a vrefeJ:!enza da dare all'uno o a ll'alt1·0 rnezz11.. ranzia di successo . <li n11~1sto1uosi di1>enderà, pii1 che dàlla bontà. in- . • S. Anaston:osi. ·- Si debbono considerare tre tipi trin sec~t ùel ·processo opera ti vo, dalla pl'eclilezio11e fonùn i11entali di .a nastoruosi : a·naston~usi . za.tero-lae dnlla ·1)ratica corre11te del chil'lrrgu salvo i casi tcra.rlc, anatsto1nosi terni i1io-late1·alc,, an,a,stontosi te11;il1 -c;ni sveciali <Jo11alzio ni · ana to1ufcbe controincli1111i.1io-tern;in,ale. Poich è, ancl1e in pubblicazioni rechi11<J o rendono addirittnra ineseguibil~ l'anasto$;C.nti, è tl.at-0 notare un certo ieonfusio1ù mo nella 1nosi latérale (qua11do i i11onC'o11i da riunire non designazillne di taluui jntel'veuti, il R . n·d ottn la sono :lbbastan7,c'l lunghi e ino bili per essel'e giu-
..
-
nome11clatura di u·na.ston10.'Ji per la e ntero-a nastomosi lateralé se111i>Jice, lascianclo qt1ella di stoniia al riist'lbilime11to del la can.alizz.1.zione dopo interruzione d e lJ:i c-ontinuità de l tubo int.<'s.t inale, coll'in-
teRa cl1e
uile no1neo.cla tura, 11011 gi u stific:a t.,'l dal -$ignificato etimologico, d eve ~i ttribuirsi u11 Yalore t1
in1rame11t~
eon,renzionale .
T./an,a,sto·n iosi la tera,le SP1n plice 11ui> e.· ere ileocolica e colo-colica : l'ileo
può essere au-.1. tomizzato
al colon asce11dente, al tl'a.SYerso, <1 1 8ig1ua : il cieco può essere anastomi.,,zato al sig1na (tifto-sig111uiclo-an,a$tonio.sil . il colon t1'.:.1.sverso al '<li,s<:.-en clent() o .a L sigma·. IL . fnnzionan1ento della b oCCèl anastomotica così stabilitn varia a 8eco11<J4 delle cond,iZtioni di Cilnaliz1.,azione dRll'anSc'l compresa nell'a1iasto1nosi; come Ya ria il funzio11amento del1·anastomosi ga stro-€nteriCèl, a seeonda c:l1e il piloro sia o no normaln1e11te pervio. ~e esiste un ostc'leolo alta i1rogressio11e ùelle feci 11ell '<lllS<'t con1-
presa nell'anasto1}losi, le fect stesse J)asseran110 tutte od in gr.n n ))arte, ~ttrav-erso la i1u0Ya b occa ~nastomotic~, nell'a11sa efferente : se il lun1e intesti11nle è, invece, pervio, una parte del contenuto JJr~retlirit
secondo la 11erist.1lisi fisiologica,
nel
tratto 'inte tinale con1p1·eso nell'ana~tomosi. Col l>ttS83 l'e de l t en1po l)Oi, O\~e 11llO\i f~ tti 11atologici e cli.irurgici no11 i11ter,·engano, .avren10 una spie- . catn te~1de.nza al norrual~ ristabilit si del cir colo feca le, co1 progressiY<> 1·estring·imento ed ancbe co11 la chiusura dell'<11:>e1·tura .an.astomotica. L · a·11 astoniosi laterale è l)Ul'e praticata J'>er ristabilire la continuitiL (i11terrotta in uno o due punti) del canale intestj11ale. Condizio11i necessarie per u11 bl1on funzioname11to (leli'ana sto1nosi sono : evit'lre il for1i1arsi di un infundibulo ne ll'estremità del t1~atto afferente C'l1ju80 : s~1bilire u11a b o<:Cil di comunic~zione larg«t QUkt11to il <.liametro dell'ansa r>iù l)iccola. i~r elin1inar<> il pericolo ct1 11no spro- 1? 11e. '.rutte le volte cl1e sia possibile conYiene pra1
ticare la sutura dei ,,.,, PSO, in modo da chiuder~ gli o rifici che veng10no a ·formR rsi nell'addome, qua ndo s i sta biliscono a11nston1osi a <.l i stanzn. "'\ Nf'll'annstom-0si t'er1u ir1to:1a tf'ralc il C:<ll)O c~ntrale
stapposti). ~ 9. b'solusio·n i. _. - r kl escl /l .~io,n e ll 'uu tratto l )Ìtl o meno estkS() del c.-01011 s i determina inte rrompe11do in uuo o due vunti la conti11t1iti'.t del tt1bQ, intestina le, e ristabilendo la can.alizz;}t zio11e eott u11.i anastomosi del capo e-en trale al ùistale. Ltl e.<>ol u .'?i0'1te 1>uò es~r~\ biJa.tera,le ( clliu sa, fistoli ~za tà. aperta) od unilateroJc. J./e~perimeuto e i.n c1iniu l sono concordi ne l con, <lan1l<lre l<l esolusio·11e bila,terale oltiusu . J ;o..t eseltt sion-e bilraterale jistoli,,i zata o a,perta, J)llÒ trovatt"- . la ·s11~t indicazione q11H1H.lo, 1111 segn1e.11to de l era...~().. d'n ltronde inesti11JH bile, de\e. essere con1plefan1eu te ~sc luso dal circolo fe<'ale . J;a esclu s·io1ie rt<11 ilatera l e, largamente adottata nell<t in·a tica, i;;i (>seg11e, il più delle YOlte, tra l'ultin1<) tr<l tto dell'ile-o ed 11no dei s~g1nent i eoljc·i .~ ma })UÒ ancl1e inter~i;&1re il solo in.testinfJ cras.-o. J /opetHzione l)ÌÙ cou1uncu1ente ll&'lta diti c1Jirl1rgl1i è h,1. ile<>-8 ig nnJ'i·d 'o.~ t o 111 f,n. Il R . Il.e d(>·se1· i Y(.' u1 i I
nutan1ente la tec11ica t><l il Y<:t' lore fun~ionale, i11sistentlo · sopratntto ~nl riflusso an,tipe11·istalt,icr). cl1e snrebbe con1u11f\ a tntti gli operati; ma. çh-esolt<111to in un certo nu111<~ ro di casi darebbe luog·r,. a <.l i11-co11yenienti g-ra Yi, ta 1€ da richiedere un n noYO interve11to: enumera i iuezzi proposti e spèri me ntati per ovvi.are ai ·danni del riflusso, e(l <1 ffer1nn c11f\ ·i n1igl·i ori ris 1(Ztatit si, ott e11gono ats8<>-
cia udo a.lla ileo-~lgn1 oidost rnn ia l 'a b pcnd icoston1 ·i ff \per trt1 sfi~sione) n1ercè la ' qnnle si eccita la ll<:'rir.;;tr1 lsi del tratto intestinale f>scl11so, pratica11c1011f\ il lt1Yaggio r<?trogl'èltlo e lo ,~,·11-0tn111ento n1f\c·-
c><111ir<o.
Il R.
adottnto l'appe·n(f;ioosto111in associqt11 fin o cln l 1910: eon,fo1·ta tc'lle afferm.i'lrJ.011c cc>i l'i8 U lt.nti dell.o'l proprin CHsistica. J.:t l)rQferenza accorciata dai cl1irn1·gi nlla ileosigu1oi<1ostomia non è, in _.n1olti ea~i. ~;i11sti1ìc:1 t ;~ dalla i11clicazjone 011~rntoria, Ja quH le <loYriL c,.. sere ben ponderata e Yalut~ta per li111ita. re !n ( · sclu.çion,e stessa al ni,i nor tratto vos~ibilc detl'i11 te"'tino crasso sé111>3 di cl1e la condotta dell'ol'eratorc votril eRsere gindicnt<:1 eccessiYa jn rigt1aT11a
\
•
,
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•
lL POLfCLI NI CO
clo allo ~0opo tlle si prefìggf'. 111 tutte le lesioni interessanti la metl-t c1(>:.:tra clel colon sarà ~rciò n ti le ~ prudente pra tic-are h-l ileo-tra s 1:erso.<iton1 ia \·1Ie è illl111nne, o quasi. dalle complicanze oper~1torie clella i.leo-sig nloi<loston1 ia, quali la cl.i arre<t }H}St-01>era to1·ia e<.l il riftns o, per~l1è l~ feci pas.~111do dall'ileo al trasverso Yengono a troYarsi in • 1111 ~egruento coli~o .con funiione è)SS01·bente e proYoc-ano ln Ilerista1si, c·l1e bHSt.ct tla ~o1u .ad ovvor~i yjtt-0riusH1nente ai òflnl1i deJl'<1ntiperistaltismo. 10. Re.~ezinne (colecto,m-i.a) . - IJa c-olectomi:t coni-d~tf' riel re-secare definitiYan1e11te 1111 segimento (eo• 7t·c·tornia1 pa·1·zia,lc) o la totalità. clel colon (ooleoto.," la t otale) . Quan·clo ':;i:l]<,l resezione seg·ne immP-. -.li;t tn n1en te ì l rista bilin1ento della eon,tintlità intestina le (a 11a~ton10si ter111in-0-te1111i1u1 le • tel'1nino-latt•rnl<:', o la tero-lnterale) si ha I.a coleoto1nia. in un col ecto111.ici ·i d PalP : questo procedimento non è per <lltr-0 ~en111re attnnbil~, e<l nl)orn si è 1·o~tretti <1 . I>ra tiC<lre lH oolectorn ia in più tern pi,
tr· n1 po
o
}te1· din1inni l'P h1 son1111a dei riselii inerenti n IJ 'intPl'Y~nto.
I•.,,l tta Ull<t n1i tluziosa descrizione dei Yari ruet.><li op-e 1«1tori. ' il R. ~·111trnttiene ~n l 1 al ore della <:olecton1ia. iJ1 , lfn tPn17)0, e conc]ncle cl1e. mentre l<.} J·esezio11i , P<trzinli e l'elatiYa1ue11te estf'se (e!J'Jri{'OleotQ1n i et rl p.r.;fra) si so110 <:tffer1n~1 te nelln J)rn ticnt'()n1e int(>Ì'Yer1ti feeoncli dei mig·liori ri,sult:tti t(\1·,1peutiei, ln colecto111 i a totale e s117Jtotale d<>1·r e.....-
•
gorse che J)1·0,eugo110 <.la una pratica cosciente e 'd:.1lla Yirtuositc.\ d~l1i1 tecuj~1. Ca.~istiva. pr:J1·.~on-0,1e di oh i ru rgia oolioa . -
ono <i.! inter,·enti elle il R. ha praticato. nel i·eparto c-hirur.gieo llell 'Os1)eclale Civile cli Chieti, dal luglio 1907 al .settf·.11bre 19~0, e-osi clivisi:
te estefòi~ e<l irri1nedi<1 bili d:1 gi11'stifìca1·ne la <le 111ol izio11(>. Xon ~tsta eh~ ' il colon (vittimR non cl1 . 1·~1<10 innoeente ed a<:cusatà spesRo di delitti non E-:noi) nou OllllOngn diffic-oltit ma tel'iali :tl suo sa<·rificio. per legittimare una correntezza ciemolitrice che i1on tr.oYa gi11stificazione di ' fronte al / J>e?.zo nru1to1uico: la serie dell~ p;11arigio11i c·hi•
1·n1·g·ir·he senza 1n ort~1lità operatoriil no11 i:- dimo~trn tiY<l clel,h1. bont~ r1e1Ja · inc1icazi-0ne e del vi1ntngg·i10 del mn lc-1 to, ehe anzi, come è i1sn p,11to, sono ;1J>I>nnto g1i <)1·gnni sani o poco l esi ché offr ono le -..·ondizioni più f.;1 Yore1~0Ji per un.a fi1eil e ~1bùt7Jo ne. riduc·(•1ul1) .al 1oini1no l..-1 · somma <.l~i rf <:lii op~l'<lOOri. '
1'ratt.<111clo delJi;-1 .çoelta del 1nctodo di colecton1i,a , il R. dice che è ~em1>re c-1perta la discussione tra fautori delh1 -col~to1u.la intrad~l().1ni11H 1~ i11 11n t<·1n1)(} et1 i . o~teuitori d~i proc-e... si in l)iù ten11)i, -.·on o . enzH (>Ste;·iorizz_a7j()ne clel seg·n1e-nto ùa re~P<'O re, ·~ uon è <."erto fac·ile cosa sta bili1·e nor1ue precis( c·li<' Ya l~nno n regolar~ la c·ouc],ott-'1 del <:hirnrgo, l<t quale c1oYril . in ogni si11g-olo caso, . . ispira r~i a Yurìe <'or1sicl~1:azioni cl1e rig11<1 rclnno ~olH'H tntto lo st;1to g<'nerale dell'uvern11clo, le con1lizioni cl(:\Jln <.·n nn1izzazion~ i11testinn le e q11elle ~1)e<-iali ·clel ~egr11euto oolico .Sll cui <lev(? cadete 1'.inter,·ento. Il l{ . es1-,one 1ni1rtJt<tmente lo stato attuale. dlY1Jn qnPstione e c·o11clìl1tle che In • c-elt,1 tlPl n1eto<lo cl i colecton1ia <livende non solo da Jln •><·n1atn valntazio11e cli fatti obbiettl,i. 111~1 tro,·n ., nc·he u11a ba~ 11e11·avprez7..an1ento snbbiettivo <lel • 1·hirn r~o, il quale. in quest-'ì più che in n Jtre c•it'f'O . sta nz(). pnc·, <' cl<'Ye JlH.~ ttere n 1n·ofìtto tutt(\ le J'i i
•
I 11·n-t.()ll'i ciel ora..s8o O casi : i:n vauin.azio1te ile<>-aie<;ocolica 3 ~ ·1.;olvulo della S ·i lia ()a l; ecc.
D iscu s.~ iu·11 (~ .'< ft'i. te·1n i. cl i relaz· i0\1.e : «Chirurgia. cieli cieco e del colon. ». BA~TIA-Xt:):..LT R.
(Rurna). Esr>one i risult.<1ti esperiell7;(l, nella C'lll'a dei tumori
<le11a rn·-01)l'Ìa (lel eolon, baAAta su 6.3 («l~i. I malati si presentnno di solito in .stato cli òcclusi one completa o incompleta . Quando la sede e l'esterisione ~'lel tt1111ore non sono ben precisabili. l'O. fa u.n'inci ione n destra come pev l'uppendicectonlia, e tra\erro cli es~a l'e-splo-rn?:ione n1~1nuale c·om1>leta della C'aYità a<.ldolllinale. I•er 01-rviare ai fenoweni di ocelusione u sa J>r<tPf«tre un'am11io ,[ ino <:eca le (ch e era stato g·ià consigli.a to da Dt11·ante n e lh-t c-ur~1 (lel cancro del "1'€tto). In seconde} ten11)() eSf'gue l'enterectomia : e in lllUl. ter za Redut<l chiu.cle l'Hno cecale. Quando l':ino eecale non J>rovi-ecle al eom1)leto Yuotamento dell'intestino a Yalle, e qn~sti r>resenta delle note,·oli .alterazioni della J><1rete, nll'enterectomja fa , segu"ire ln fis&1.v.ione dei c·api intestinali, dren;-1ti '(·<}! tubo di I)a \1l, .;-tlla i1n r~te <tcldominale. I~ 'ente1·0-:1.11a tomosi latero-httPrale gli ha dato i 1ni1
,
-
•
•
g liori risulta ti.
I tn1nori del l'Olon i1nportano differe:Qze nella terapia a ~con<l<l el1e risie~lono nella. n1età destr;t o nella sini:::;tra. In q11elli sitl1ati nella i>arte i~ _feriore clel ~ig111.<1 Lc.1 s;utnr.a, <101)0 entereeton1h1. <) difficile: jn tali cn~ l'f>. è ric·or~o fin <lnl 1H06 • Hll 'inYi1gin<1 ~io11e. I Ja iuort~ litit 01>er;-1 to r i;\ è :-\tnta del ~O ~~ . ScHrAss1 I~. <Bologna). \"e-Ila eura c]('ll'~nte rocòlite 1nueo-men1brét\10~1 1·0. ricorre con bnon ri. ultato xll"ano c·ecale a1upio. E . o non solo im-
11edisce il pa~~aggio {lelle feC'i nel c·olon, n111 Dl•)cìifie<l a11c-he l'innervazione cli que to ~gmento <leil'intestino. fi'O. tlit lllltl notevole i111portani'..1-l .alle •
I
14 . 16 14
Nella c·asi~tica figuran,o 7 <:asi cli morte, oon llll ~ mo1:talità gl<>bale del 10,98 %. J,je oau~e di 1norte f11ro110 le seguenti: J*='rito11ite settica 1 (per necrosi' c1e-1l'a11pendi~e jn 011€rata di appendit·ostomia); emorragia secondaria (colemia) 1 ·' shoc·k ,· . insnfficie11zi1 epatore11ale l: aclinamia progre:-: i'::it, lU a l'tl "'lllil 3. I ..a ca·s i&tic:a è illustrata n(>i rig·uardi della in(li cazione operatoria. dell'intervento pratjeato e dei ·i-isul~tti i rnn1e<lia ti e teruoti. IA~ J)1:inci1)ali indicazioni. all'intervento fuI'<JilO le seguenti : oolite 01·011i(·a 11 c·nsi: stasi intesti·n a le cronica 1-J. ca~i; t11 be rcol osi ileo-oecale 7 ca.si· . ,
,~ere risf'rrata ·a oaRi- putan1e'nte e.coezionali, allot-
cr<-isso r>resenta lesioni siffa ttamen-
l •>•) 7
Appen.dinostornia . Ànastoniosi laterale . Escl·11sione 1tnllate»a l e Ooleotoinia . Ope1·a .::: lun,i di verse
1
i 'hÈI l 'intr-. ti110
f.A.NNO XXVII, FASC. 17]
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•
• t.\1'~0
XX\i JJ , F'.\ SC. 4·7]
•
'
SEZ IONE PRATIC.\
1uo<lifi('nv.io11i <lpl ~i.llll>èlti('o .a<1<lcnnina1e nelle\ lJèltog:t>nesi <lell 'e utero-(·olj te IllU('O-men1bra11o&a. J>referisee all'a11a ·ton1'>Hi laterale quella term ino-tel'minale. <:l1e es(.)gne, clopo- a,·er fi s~.a to i mo11co11i intestir1ali c:on trP i>unti tliretti\i (come nella ~utnra d ei ·v asi ~e<:onclo C<.1rrel). 111 qualche caso f:l llllèl S lltlll'il inYnginante. Crecle utile, ver l)re\·e11ire la <.lis te11sion t>- ctell'nnnstou1osi e cl el seg• mento l)l'O~si1n.nle clel c•olou, l' uso <lel t11b<J <li J,n11e . <·l1e egli l1a vecluto a11i>licare <.:on buon 0ft'ett~) ' ela I ... 1ne stes~o, .
t 3:l7
J
( 'Oll e X I C.\ZlONI . • J{ .\ ~TL\1\'l:;LLI
P. (San (Jivia11 11i T' al<larno ). <'ontributo alla ch i r11rr1 ia d Pl oieOQ e del col on. Espon e l'espe rienz<l I*rsoni\le ,"iull<'l c:bir11rg-ia dPI ('Olon (no casi: mort~1liti1 <lèl 20 %).
(Lucca). - A pJHr ·nti St( ll a clti1:urgio, del o(,eoo e d el co lou. I. 11n e~Pgnito 21 interYenti ver uffez ior1i del cieco o <l el <·olon. dretle che ht tt1bereo1osi cec;ale debbtt esser~ trattata <·<>tt 1°<1 sportuzio11e. Preferi·SC"€', qùn'ndo e:i<> è possibile , ~. eg11i r e · fil enlec:to1ni<1 in u11 sol t~1ur><> . , .IO:'IJOLO .Q.
·o. I
G .. ( l>a le~»no). :E; <l ' <t,~Yiso che l':1lta 1nolbtlitit <le lle <>ver<tzioni s ul eolon clip~n(le in. bn9n,1 }Jflt·te dnl1'1 setticit~t <l e l c6nte11nto éouco ' ('l1e Yi.ene a <,011 t.u11inare l<l li11e~t <li su tul'<l . ~ le rt?~oni pros>iirne. Con l'uso del s uo entero~to1uo è Jlerll!lef::so es~g-uire delle anastou1<>1'i i11 r·o11lli Z\ioni cli ase11si ns~1i migliori. Es~n :;;i in·esh.1 sol<> 1)e1· le èl nast<>Ulosi tern1in o-termil1a li. ' J, "(). J11·esentu n11 nt10,~o i tru1nento, dil lui fntt.o 1,_\HI.AVECOHro
Do..~ .\'l'I :i\i. (AI od Pn a). -
L e :.;ten,os i ileu-c()l- i ch,e <I i fJO :-Ji.zio11e e la. loro e" r<i oh i r11 rgica. - I~~ o. c·1·1:1- ·
,1,. t he il nome <li « Rtenosi ileo-co11cll e di posiziJ>ne » corrisponda a s..;ai i11eg'lio ;\i f.;ttti <·h<:> n on( altre c1eno1uin}l zioui: ~.tasi inte:;;tinale c:r o1lic.:1 (sindrome cli J,ane), t ifleetasi<l, (·eeo 111obile, clil<1tazion0 clol-0r o..,a d e l colon a.seen<lente (Gr égoire). 11 bino1nio , cl1e molto ~pe~so s 'ineo11tra a ll'interYen, to. è clato dalle aderenze e <lnlln ptosi ùel colon . ' <deco. In q ne "ti pazienti f~ue11ten1ente si fa (li1l- 1 gnosi <li pse1Jd·o -nvuenclic i te. I Jn i1tosi d el c·ol o11 (cl1e del r esto s ·i11contl'<-\ SJ)E'SM in i n <li vìdl1i nor1nnl·i i11 i1osi z io 1)e. eretta), .è ta 101'~1 ;\ c<:o1uv<1gu n t ;1 dn r ene- l"t nsic<', o tl.;.1 J>t n·s i genern l~ <.l<:>i vi ~c·eri acl'Cl on1innli. l / O. e.segu·e lit c·o,] 011pe-sf-li,; ì iie1· Yi;t 101uba1•e ~ egl i l1a : o,sse r\~<1 to <·J1e . 11-011 rarn 111ente la ' • ~ol.n «olo11iie .f,ia è Sl1ffic:en t<:> " fissi\1"€' <liscretci mente . ~1nche il Ten e p sotieo ; t i.ò che gli fn pen~a 1·e che la i)tosi renale è forse see-0n<lari~1 a.Il.a ptosi del colo n. e non vice,..er sn, c-on1e cli solito si ammette. l J.a rolon11essia « n sqnn<l.1·a >> di Grégoire. eseguit•t I>er via ainlo1ninule. tissa il colon meno in alto ch e non que l h:l <-"segnik1 !)er l<l via 101111'.>are .
e-be- r>ur(\ J1ern1ette unn eoprostnsi per-
e.o ~t1·uil'e,
fetta clurn11-te 1'01>e1·azio11e. R . t llonta ) . -
F .a osserYa 1:e elle 1·0d1 e r1h1 }}l'èl tic-a ehiJ'11rgic'll-1 ten,:c1e. 1 se1nvre n1ng-gi or- · niente~ 11e lle qJJer:Jzj~ni s ul c-0lon, ngli i11terYent i i11 J>iì1 ten11li. I 1n n19 rt<ilitA si è in tal 1nodo 110ALE:-;SAN"DRT
te,·oJmente dbbas.-;,rta. Qua i1clo ~i t r a tt<1 d i un t11ill<)l'El inalig·no è 11e('e:-:O.'-'H I'ièl un'nlnJli >l asporta zio11e <lei ~egn1enti Ìll· testil1nli pr0Rsin1i a l tu111ore. E~1)()ne l~• tecnic·.<1 11sa b1 n~i easi cli t)1u1ori <lella ruetit <lf".str<'l del eo lon : ~ezione de 11 · j !e.o a<l 1111n c,ert.1 di slt1117..<l cl<tl ciec·o : .ana~to1nosi lntero-1atPl'<ì le del moD.!'one prossimale. <lell'ileo col tratto tli c·olon a valle (lel tnu\or~ : in Yitinanza dell'a11aAf'JOmosi 1si JlOlle un h1ccio, c:h e tia ad. indic:Hrne la Rec1e . Il r-.~gme11to di colon es.eluso Yiene estet'iorizza to, f\ z~ffuto <ill'intorno. In secon(lo t.empo ne ,·iene f.a tta l'ft~portnzione, che si e-~egne qu<1 Ri t>xtrar)e1·ito11e.alruente. T 11~n1ta ti son o sta t i bno11i. J/(). clin1ostr~1 òt1e pfVhV.i: nnnto1nici. (li t urHo ri cle1 eolo n . ' 1
1qlf ll a. periculite r~i Jacl,;son. - H<l operato 2.;; . I><lY.ie nti, i Qll.<tli }ll'{\~enta vano J.a sindrome desc1·itt.n <l i1 .ft1 (·l~so 11, e n ei qua11 fn t11 ov~1tn la n1erubr.an.a descri tta da questo A. ~i t1·.attaYn , nella mag;g·io1~n11r.n dei ·C·nsi, di clonne gi-0v.a11i. 'l,a li me111brn lle sono . <li origin e <·ongeniTADDLI
M. (A .ç f i). -
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Ile111~ntl ie:ola r111ente
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-J>,1rln1ulo s11ll.a c·on1u11i<:i1r.ione <li Tndtlei , BOBRIO
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V. ( R otna). - ·]'·à now·r e. C'h~ q11n s i C'onte1111loranea1nel1te a I>. Bn stL'l n<:~lli, il R on1a110 esegnì . . in lln cc.1 ~0 cl i n1egneo·lt0n, l~ t eolonJ)lic-Htio t" h1 l·ol o11pessi .
(1'orino) tlite rli él\'el' O})Pl'lltO 1-l ('i l ~i di l>P-
rieoli te me1n bta n.<}~.a (c:h e egli 'rorrel>be chian1.a ta « \ ela1nentosa» J">er i cnrHtt~ri tipic i d e lla n1emb1·a11a'). ·N on e1-e-lle el1e jn tutti i' c·il·~ i -le n1en1l>ra11~ si€1J1'0 cli origi11e e-1ub1·ionnle. R.a<.·eo1n,t11·<la <li n sportn re la n1en1brana C'o1111)IetJ-1111ente: t~rn1ina 1 'jnt.€!'Y(_-)Ilto c:o11 l'èll)l'len<lif'ec·to1ni<1. I11 1111 cn~o i ·o. ha
r el;1 tore. Ri:::;pon{le bre\e1nente ~li V<l l'i ora.tori. Eg·li n cH1 h.n c-l1e.a loclnl'~i <l e ll'ilpA.,
per lu Cura clella Colite lllUC-O-llle UlbranoSc'l. Crede cl1e l:a plaatiea e1)i p lo ica s ia no11 lln 111ezzuccio (con1e Yll(ll~ Scl141ssi). 111n 1111 bnDn n1etodo per rafforzare le r..utnrP inte~tin<tli.
~er,io11u te
•
Ya, i, l~ i J~n1b i, così for1uati. sutn1·nti intorno all'i11testino . T<1lora c·oe. iRteYn rene n1obile. In qual-~ c·he c·n ~o l1n eseg·11'ito l'ile-o-«olostoIDièl.
<1'<1YYiso cl1e. J1elh1 c·111·à <le11a colite m11 co-n1embra uosa, la tifloston1ia tllll}Jia &-i n cla pr. ferir~i <1ll '.c.\Pl 'e11clic:oston1ia .
vei1dic'<>~tomia
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:Vl.\TTOt.r
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\ i h a troYHto delle l«11uJti<·;1:r,ioni llPl'Y,QSi:l ). · ~i trHtt.1 dei leg<11ne nti i1or111ali (pnriete colico, e('<: .). (·lle s i. ~1ll1111g<lno. Disti11g11e tte t il)i ·<Ji lllelll bl'HllP. Clna ncl o· s'interYiene, l e 111en1 bl'illl ~ d ebbono es--
del colon clisC'enò<:"nte, per fi.~tol-0 stercora eea, ~guìtn cln <lfill.Sto n1os i tern1ino-t.erminale. Esito i11 , gnnri~ione. 111 un· seconclo caso di fi stola ~terco rac-~;t J,a tifi o-.. igi11 oi<l0Rtomi<L no11.. g.li dette Yisu 1ta ti ~ocldi Sf<1 eenti. (J.;,an.o). -
•
c·o»ie ,è climo$1tj·ato c1.nl1e ri·cer che ~i Na's setti
"
(i.I
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f'..\PPELLI I.
(Si.en a ) . -
1
'
FA~A ~o·
1).
eseg·11ito 1'1leo-·~i g;rnoidosto1n ia, e 'In un <lltro . llllèl I.1n rden11oi~-Ok.i n ezye.
eoleeto1ni:.\ parzhl le. tipo
1
f'Asc1xo R. .~ce nd ente. •
(Moclica).
-
Colo11 ccto rnia de7 ifiI/O. rif('l'i~<.·~ Hu <li lln c·nso <la lui \
,
•
1358
[.L\.NNO XX\.II, FA~r. t7
<>J101·[1 to. llC'l' ncle110-ca1·ei11ou1~1 tlC'l <:01011 di~cende11t~. Ha t roY;lto rnolto utile l'e11t<>roston10 di I)arla'' <j·~·<;h io. <-tA~tnERIXI (B ol.ogn.a). l'on~Werazioni ·opra alr·u 11 i i11terve1iti .~ u l Cf>lon. l /O. clie;e di a. ver
H11e8so osse.rYa to, clure:1 nte i suoi inter,·enti, una <lila ta7.i-011e. talora 11otev-0le e accom1)<1gna tc'l. d,1 j11ertrofia, cle l segrne11to colico a valle della steno ..i: ~nl q11ale il chirurgo no11 a vyisato Potrebbe c~ser i11dotto a l)r n.ticare un a i10 contro 1ia tura. l /0. })resent:t <1 1lcb e u11 tiJ)O di schiacciato:re intc~Hti11n lP, cl1e egli chift111a <c::tccollntore» . ~EOAt!E (Gen,0 va) . - Ha eseguito . ui ca 11i inversion i di tratti d'intestin<) tenue, o inYer~i o11e di · cir<-olo, serve11dosi <.li un i11gegn o o d:ts1)ositiYo. Ì cani n1noi ouo :clovo a lc u11i m esi IJer JJerfo razione del1·:.11sa R n1011te di qt1ella inYe rtita. La perforazione è determinata <lall'aecurnnlo d e i materiali solidi . clel ei bo ne11·ansa s t essa ch e si dilau1: essi JJOn riescono .a J)assare traYerso il segmento iI1ve1tito, il quale no11 si ad<l tta allP 11n0Ye condizjoni. 1nn è sede di l'i.ftessi c·l1e i·e. pi11gono <1 mo11te le i1a rti solide.
\"Ecmci (Faenza). -
I j o oo l ecl ·1ootontia, nell'u<·<·/ 11 _ calcolosa del col edoco. - Ha operato
sior1,e acuta 4 casi di cole<loctomia Iie l periodo acuto di
c·lusione calcolo&'l . Re ' n e è trovat-0 bene. Egli cr . tle cl1e t1n inter,·€nto co."ì precoce trova condizioni locali 1nigli-ori cl1e JlQ11 J 'i11t~rYento tarcli,·o · e eondizio11i gen erali pt1re n1igliori (colemia 'ap11en,1 iniz iutn ). Sola controinòicazlone potrebbe essert• la settic ità del (·ontenu~ biliare . I"''O. p e rò non h.a avuto inco11Ye nie11ti; e cl'altro nde è facile lin.1it.'lre il ca1111J.o 01>era t orio · dal resto clelln c.1 ,·itit n d\lominale . Ri corda l'opinione cli -;1lcuni il. suu.1 OJJpòrtunitil de ll'inte 1·yflnto pret:o<.:e in tali Ce,lsi.
1
).'IAHAGLIA~O (GP'llOV(l) . ~;:.1e::·1:o·he ff8 io lor1ica ' del 't1.<!r vo r•n101··r oidario ne.ll-0 stenosi infia·1J1111ator'ie d el ·r c'fto. - r~'O . in u11 caso di ste11.o si 1uetiCil d e l retto. i11 C.-'ll ii il paziente ri.fiutaY<l ~1ssblutc'l1ue11te la rliJatazione, eseguì }'alcoolizz.n ~io11e del ne t"t O nnal~ o emorroidaceq, elle inne r,«1 la _porzione inferi o;·e <le l retto. Do1){) <'iù furono l){)Ssibili Yarie sedute cli <li la tazion e sen za ct1e il pazie11te a '-ve rtisse <lolore. Poi eh è il 11erYo ha n1ostrn to di rigeuerRrsi t 1-or>1)0 r:11>i cla111ente. 1'0. si p1·011one <1 i fil i·1Je, oYe o(·<:ol'I'<l , li~ re ezion e . 1
1
.-.;eduta de11 ·11
•
11ove111bre 1H20 ..
11.,0RNI (B ologna). -
R icerche .1;peri 111 c11tal i 'snlle Hiodl;fica·::io11i d ella cl.. . tiftlia iu .1;evuifo a l egat'U/l'a del. col edoco ed a oolecisto duorl e 11o~lon1 ·la. Ha € ... (1g;uito ~ (~~1)erie11ze R11l c;1ne, face11do l.a leg·a- · t11ra del , c·olecloco e "insieme la coleci toduode n o_sto n1i n . rJ're animali sono SOPl'llYYÌ 'Sllti. In tutte Je (:\8!)c.:'rien ze la boc~'l anastomotica si è mante' nuttt beante~ La leg·atura de l co-ledoco con filo di \.:(.lt:1 n on d~termin n 1111n dilatazione .a 1uonte; non l ii. ·ogn,1 i1ert> RtringPre trov110 il filo per no11 a Yè r t~1 tt i di nèc: r osi lo<.:alizza t a. Il fegato si con serva ... no1·1llnle. :È bene f. tlguire l~nna "toruosi tra cistifel- -
lf\<l e <lnodeno i11 c.1lto. L•l c·i."t ife llea subisce delle n10<1iticni'.ioni cli forn1a. E~sa diYieue piriforme o claviforn1<?. ~e:o111pa i·endo la de1narcazio11e col .<:iRti<'o : (' i te un certo g-1·aclo ~li pe1·ieolecistite. J.,..1 1uusc:olare Ya f11t:c_111tt·o a i1>ertrofic.1 e iperpla sia. J.;;1 111 n<·osa dopo 40 g·iorni tlell 'opera )I. ione ino:stl'a f PnonH?ni <:a tnrrali. desqu::.1nn tiyi, in ~eguito o.1r..1,·,·e u g·ouo fenonlt"'ni prolif<'l'<l t i Yi qnnsi ade110' l >opo 130 g iorni ~i 11otano fatti r~gressiYi, 1 unto~i. f lH >l'c·l1è i 11 c·tn·rixpondt?nzn <le ll:t ho<-<·a n nc.1 ston10ti c-a. l:intiltrazif>ne 11E>l c.:orin11 si liinit.t i11 ultin10 ·1 fo<·olè.l i folli<:olnri. l ~ ·o.
Ila in c·orso .stncli anaJo~hi cli nnaton1i.i 1 •~1 t olngit·:t un1.a na.
• •
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- A..' CHJASS~nrx1 ( llon1a ) . .:__ L'e.i;ante fra.~: i un.a/() fl.e~la sec1·e.z io,ne ga.i.;t1·ioa in, alc1111e affe.~iuni, chi r 1<rgiclle . - a 1 eseg·uito l'e. nn1e frnzionato ~eJ éout~ l lllte g·nstrico (dop<_> c:olnzio ne di pro·va) estr~ttt'• n il1 te1,-alli di 15 })rimi ·n ~O mala ti rie0Ye1«1 ti n e lla. It. Clb1i-ca htrurgica cli Roma. Studiando il eomv ortai:ne 11to de lla nci<lit<'t , totale e clell'aci<lo. cloridrico libero . hn potuto costrnire tlei traccia ti. che aggrUJ)pa in <JUR ttro e·lassi : 1 o cu1·,e ad n~~
sa e discesa rapide e <l a c1ue a cuto; 20 curve ad . n scesa proJ:nngn. t:1 o ~1 c1ne J>in n~~gi.an te; 3/.) cu1·v•· a disoos:i interrotta tlfl l'iaJ:r.i: 4·0 curT'e inYc rtite_ A.ila 1a classe àj:)parte11go.no la n1,1gg·ior part€' degli indiYidui sen~a les ioni g·astriclle; alla 2a 1C:l titenzioni g·•1 striehe (lovu te <l sp..1 sn11 o a steno~i o rg·aniche : a lln .+a le gravi Jesioni della mneos.1 g-astri ca. Il n1etoclo h a una illlllortanza diHgno~tica rea tiv<t. ' ra t e nuto conto ·del grado di acidità e clella p r esenza <.li cou1ponenti a normali . I
R. Ar~i:;ss.1NDHI <Ronza). - Il 111etodo dell'esame frazi<:>nato del ~ucco gastrico, se bene cond-0tto. ha un note,·oJe \·alore. Esso completa i dati forniti dnll 'osseryazione clinica e dall 'indagine Tacliologica, che i1on sempre è di per ~è s11fficten te iw1· l<.1 diag11osi. Lt.1 s1·:xA (Ge nov<i). - 8tenosi piloric a da, gr<tn nbonza tu 1Jc·r oolare. - Riferisce il caso (li una donna con &111dron1e di stenosi j)ilori e;,a : si os8e1·y·.u "" una tumefazion~ all' epigasttio: in seguito C'OillJ)ar,·e t1na ~l1ia nclo b1 ~praclaYicolare. Esistev<L dimag rime nto, n1a no11 ca c l1essiH . Il nodulo sopra cJa vicol<1re pre le,·a t-0 lll<>str ò alterazioni tnbercolari: perciò _fu fatta diagnosi di stenosi IJil(Jri,·a <1<1 tubercoloma. 1
1
f./0. l1a l'UCC'Olto (;(}cli t;1li C<lSi clalla letter:.ttt1ra. 111 que ti cn~i la si1ulrou1e cli ~teno. i 11on e ra precedtrta da si nton1i di nl cPr a: ... ]Jes80 f>'si- ~ono a ltre locnlizznzioni t ubercola ri : 1à tubel'co1ino-rea:r.i on e è poRi tiYa : · 11 1:ll1<'<l le n cocito5'i: <Jualche Yolta s1 hanno f'll~ \'<tzioni tern1iehe Yespert;ne. I11 -!;::; Cc'l.Si t'n IJl'<"ltic·Hta l'oJ)<?razionf'. ~P è 110:--, i bile è be ne fn re J<t re~r,io11e Jliloricn. alt1·i1ncnti la gnstroentel'ostou1ia . • ono ~·tate eseJ?"uite :111c-J1c• 1ii loropL1 ~ti e h e (l g-n stro l·b.;i. RERlf.+~~r e'l'iJri no). IIc.1 operato u11 <t llll1l fa un cii ~o ·ùi .·tendsi <l<·l piloro in 1111 ragazzo. ~iii
G.
op0r;.1to pe r 1~. io1n• tuht~rc·-0Jar~ d~J go111ito. J·'n • "'~.gn ita 1111:1 g-;1 "t1·0<•11tt•1·0:-\to1uia <'nn buon ri .... n Jt;1 tn .
•
_.-\x~o xxv~F'Asc. 1-ì]
,
SEZlONE PRATIC \
t;. 'rl:r. 1~1 (Gen,01 rt). - li'a no'tnre èl1e in molti <:.tsi di ste11osi pilo1ica da tubercoloma, esistono Je-~ioni primitive clel duode110. In tali casi è '.i11-
<li<.•1tn, l)iù che
I
l~t
rese:r.ione, -
l~t
gastroenterostomia.
G. Pal.AZZO (Sttlrnona,) . - . Ha operato egli pu.re 1111 caso di i::tenosi pilorica tubercolare eon la gastro-enterosto1nin. Esito bl1ono. Lus.E~A.
~
Risponùe ai va.ri oratQri, ·facen<lo 1)..'\Serva.re che ae la .gastroenterostomia è spesso esegt1lta, la resezio11e, qt1ando è possibile, trova l>Ut(· le st1e indicazioni. (Moroian,o di Ro?nagna). - Ricost1·u.:·ione della parete adàorn:inalf~ n,ello sve'litramento (t.rn.iatrio ing1,ino-01· urale per d isaont·i nuità del le.ga.1n.en,to di Poupa·r t. - Distingue t1na. v:arietif di erMONTAXAHI
1
ingt1ino:.cn1rale consecutiya a trat1mi o supJ)t1razioni che hanno leS<> il legan1ento di Pot1part. Utilizza per la ricostruzione la fascia iliaca e il Jegnmento di Cooper J IL'l .applicato il metodo in due casi Qon buon risultato. 11ia
'
3• Relazione: Sul moderno trattamento delle fratture.
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R. DALLA VEDOVA (Roma), relatore. - Restano a.1icora i11 Yalore nel trattamento delle fratture, eome vnl.eva.n o fin~ dall'èra più antica della medieiua, le d11e indic::.azioni fonclamentati di ricomporre i framment.i e di mantenerli ridotti dt1ronte la cv11sol1daIDone. l\la, .alla stregua delle att11a..li oono~èenre della fistopatologia degli arti fratturati, e coi mezzi <li esplorazione e cli tecnica dei quali l'arte chin1rgicn oggi dispone, la riduzione e la <.'<>ntenzione possono essere oggi considerate come . (:'fficacemen~e ·a.s solte soltanto quando consentano -rli ottenere, insiem~ con il saldamento della .scontinuità, anche l.a restit11zione morfologica e la l'(>i11tegrazione funzionale clell'arto fratturato. I.ie attl1ali ronoscenze sullu fisiopatologia dell~1 frè:1 ttura considerano questa come un'unità, nella qt1ale l'attenzione del chirurgo non deve essere ·assorbita escl11sivament:e dall-0 scheletro, ma dève essere rivolta oon pal'i diMgenza agli organi at"tiYi dell'appal'ecchio locomotore; senza trascurare ('11~ dt1runte ln evoll1zione ,delle lesioni traumatiche, e fin ~lai primi giorni dell'avv-enuta fr~ttura, questi •So110 i1eceRsariamente esposti all~utro JiR (l.t:t inerzia (red1imibi1e), ed in1sieme ad c.loC~cor- cia111enti, compensati-vi e degenerativi (irredimibili), neee~sari soltanto · se i frammenti sono la~ciuti consolidare scomposti. Riduzione e contenzione devono ·quindi evit:are la versistenzadi dislocazioni , benchè minime, reSJ)onsabili ~i debilitazioni non imputabili alla lesl011e per sè .stessa, ma _alle modalità nelle qua li tLnesta è venuta evolvendosi . Se pt1r tr-0ppo spesso nella pratica ci siamo acco11tentati di t1na correzion·e approssimativa degli spostamenti, di 111na riduzione « clinica » (come la. <lefiniva ~uffier), c'ioè èompatibile con. 11na - funzione m1fficiente, ciò dipende da un lato da non adeguato apprezzamento delle cat1se. di difficoltà, 'C'l1e ostacolano la ricluzi-0ne e clei mezzi più acconci a superarle, ~ e d'altro cn11to ·d alla .fiducia, .....
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q1ialel1e Y0lta e<:eessira, in quei compensi, cl1e suct-es::;i\ame nte potrar1110 ottènetsi con · t1na opvortuna fisioterapia. -Il tipo e il graoo della ~c·o1nposizione può esfo\ere ana l iz7.a to co1t preci-sione st1fficien te soltanto · inedia.nte la bio~sìa : e qui la rudiobiopsia ha 1.a steSS<l in1po1t.a117.a che l1a lo stetoscopio per l'es..1lne (legli organi toracici, e l'oftallÌ)oscopia per lo ~sa1ne <lej. fo11do dell'occhio. Ln radiobiopsia rappresenta il solo mezzo dia~nostico che, nll'ntto d~lla ,s celta del metodo di tratta mento, ci metta fil evi'detiza le difficol til e gli ostneoli (scheletrici) cl,le dovranno essere vinti dalla i·iùuzibne € . dalla contenzione, e che durante il tratta1nento ci ~nsent.a di còntrollare se real1nente ess~ siano state e si maptengono · efficaci. Possi.a1no i·inn11cL.'lre alla. riduzione e alla oon- _ tenzione i11 frattt1re a sco1npasizioni di lie'Vissimo grado, i11cuneate e i11 sedi prossi1ne ad articolazioni ad àlnpie escursioni, n ,·valendoci del tratta.. inento, così detto fisiologico, a lla J;tlC..'1s-Champion, 11ière, · per ottenere la più precoc<.> possibile con-~olìdazion~ f1mzionale. Quando però lo sposta1nento st'l bili$Ca un'angolazione evidente, anche se ~sist-0no le a ltre condizioni ricordate, non dovre1uo rint1.nclare a ticlurre·, che a costo di Yedere< l'ik'lrdata la ~onsolidazione funzionale dell'arto, e ·<ruesto minacci.nto dal1a ro1nparsa di artrite defornlante della articolazione in·c ongrt1ente. Che, .se incongruenza dPi fram1nenti si a''vera in fratture dJ tale sede da modificare i rapportl di ll1nghez7dl fra due os~ vicine. la cui funzioq.~ • ' normale si compie soltanto se le loro artic-0lazion~ r>roprie sin.no perfettamente congr11enti (antibraccio), og11i sposta1nento, se pure lieYe, deve essere corretto, per e \•itare limitazioni funzionali import:tnti (d~l1a pro supinazione). In tl1tti gli altri ca.si i frammenti dovranno es- ' seré ricomposti. E la riduzione dovrà' essere coml>leta, e, per riuscire tale. doYrà essere precoce . / Le difficoltà inioge11e alla ricomposizione clei fram1nenti, minl1ne nella riduzione immediata (duI"ante lo stupore muscolare traumatico. nelle pri1ne 24 ore), vanno l'npidan1ente acqt1i·sta11d-0 in11}ortanza nella riduzione ritardata precoce (durante l'iperton-0 patologico; che in media non sor11assa un·a settimarui), fino a rappresentare veri ostacoli gravi alk'l riduzione ritardata tardiva, quan·do si siano stabiliti gli acrorciamenti muscolari co1npensativo ·e dege nerati,·o (che si iniziano già dal 4t.> giorno) . ' .Epperò - sempre che la scelta del moment-0 clellst riduzione dipenda dalla . volontà del cl1ir111:go - si inte11de come la ri~luzione im1nediata sia ' da preferirsi fra tutte. ' I ~la se il f ratturnto si present.a alla cura .quando è già irL att-0 l'ipertono patologico, il chirurgo sarà nella necessitit cli \alersi della rid11zione rita.rclnta precoce e, qunlche \ olt.,'1 di quella ritardata tardiYa. Le manovre ridutti,·e (estensione. eontro esten' sio11e e coattuzione dei frammenti)) cleYono es_{)lieare uno sforzo lento e progressi\"-O, nell'atteggia· ine11to acarnatieo, p~r ottenere l·effe.tto desiderato . . . . " con i mezzi ID.1.n1m1 .
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T,o .--c:o1>n ~~1 rh raggiunto i.11 i.111 ten1po t11tieo ( rillnzione est<= w1)or:1IJèa) n el~ 1;ieon1p-0sizione imme~liata e in 1nolti C71~i <li ricom1>0Sizio11(:l ritardata llrecoce : ma u egli altri C<lsi, e i1ella rit.ardatn tnrdiva, raggiungere1no lo . cow soltanto per ~ zion e prolu11g:ata continn..'\ (trazio11e permamente) · o per azione crn ~ nta . · I • 111 te~i gener.a le le n1nnovre e.li t i <;Ollll)osizione esteruporn nea (in11necl ia ta 0 ii.tardatn l)recoce) so11<> i11dicnte nelle fratture t ra s, ·ersa li e in q11elle 11000 oblique e u~lle ftn tture spiroid·i : e q11i dovren10 ì·icol'clate c:b~ ricon1posizione <.lella compoue11te la tera le e ri~petti ,~èl u1ente perife1ica degli ~r>osta 111enti con11)lesRi <li queste .fl'attul'~, ri-011 potri1 111.n i esse r~ otte11ntn se non ne sia prima corn11 Jetilme11te co rl'etta In oon1ponen te longi tu'.ll inlfl le. ~ln , nelle . fra ttnr<' ·n1ol•to o bliq11t>, · e ~e1npre che 1<) ·f\CN)reia111e11tò sia inolto notevole (lUHsse n1t1i::<'oln ri. lloderose), &l r~t inYec~ i11dica ta la i;iduzione nel azione p1ogre.ssi'\a continua (trnzione I1€rm.a11ente) o qnelln. I•èr Yin <·ruenta . . I . · a Yveuuta ri cl uzionè <leYe essere <:ontrolla tu : 1Ila r acliobiovsi:-1 . l.10 c·on. t.'1 ta tn 111.-1'nc<l t:1 ricomposizione, dopo i11nnoy1·e cli i·it111iione rit<l r<la ta. o tar<liYn., legittin1;t l'in11}ie~o ...delln ,(lneste~ir-1 e ris1}ettiYn111ente dell 'interve11to crue11to. · l\l:t l 'a11e. tesia e l'iuterYf>nto cruento $0no leg-ittin1i ~in<:l1e qua n<lo In irridu cibilità o le ·di'ffieoJt~t nlla ii<lu?;ione (da 111f1«11>v,o sizione ecc.) , ri~nltirio n l}a rt-l diobiop,s ia : Df? 1 . 9ual -cai:::-0 i tentittiyj di ri.co 1u11o~izlone con <1. ltri mezzi so110 ò.H n1Ptterc> cl<l i>nrte, 1>er ·hè inutili e da1ipose. ' . Ridotta <.'b e ~ia la .·8co1111)osizione, i fl'<l rullle11ti • <leYono esser e co11te11uti J'ler in1i.ieclire , cl1e . si ristnbil jsc<t e si 0on solidi un q ne1 lc:lle SI}() tan1ento. )Joltc delle (liffico1tà el1e f uron o è.l ttribl1ite <lll<1 <·011ten?.ione - tali . cl1e i tr.1tt<1tisti ne hanno fatto nn S('gno «ii di;1gno i clifferen r.ia le 0011 le lnss.1zioni (la fra.ttnr<t riclottil s i scompo\pe fè.1.Ci]11tente) è st~1to cliruostrHto cl all<1 radiobiOJ)Sia • r l1f' i11 Ye1i_tiL sono pesso i111rn1ta biJi a contenzi~ni · 1
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t(•11tate i11 11i.anc:a ta l'idnzione ( rid11zione a1)pa re11t~) o 111 ricl nzi<>Ui in ('on1ple te : la r ieo,l llposizione C<>ll1J•leta facilit<1 1a contenzione.· I J<l co11te11zione deYe <'s::iere e.ttic.ctc:.:~: Ul<l <lf•'e {·~erc-itate ln minore 110::-.dl'>ile infiue.117-<l <li<1n11osn sn 1 trofi sino <le11'H rto. 1•uò e .. se.r(:l ottPnnta 111eclhtnte t u tori, iued ia11te t1·;1r,inne to11tinu<1 . rue ùlante o teosinteSi cruenta . _Telle fratture t r asv<.lrsali o ·1Jo<:o oblique e n elle fratture Sl)iroidi - seiupre cl1e 1'1 riduzione sia l-lt°<lta co1n1>letn l'o ·teo inte-si ù à ristiltati brillanti: u1a anche lin se111plice tutore rigido ben 1nodellnt-0 (gesso) i1nù 111.n ntene1·e un ' ottilll<1 cont()uzione. <.tncl1e se ùl ten~done elastica €' la attiY<lzioue in11 colare sia ii1tensa. Ln sua. il7jone i1011 deve essere l)l'Ol11nga tu a I <1 i li\ rlel tempo stretta111e11te ne<.'f"-ssa rio, e i11 o~ni iuo<l<> il tutore, ùpJ,}j(·a to <1 l)}'>eD•l ottei1u ta 1~1 riduzione, d€'Te e sere rin1osso e ripetutamente ·ostitt1ito. Qt1esto metodo di trattnn1~utc.l ~r<> . . J1ecialme1).. tP :-;e rinu11C'ia al controllo l'<t<liog1·atic:o, (:'.'J)OD~ •• ~or11 re~~ 10 i1ii1 ~I>inc~Yoli. •
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( ...\NNO \~Ì, FASC.
1 L POLICLIKICO
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~e lle fta ttn re HPll~ qual~ la fol'lll<l
i.7}
obliqut•) € In sede (met~fi~i) ùe lla lesione, u11itan1ente alla tensione ~lobale .c.lelle J)arti moli, rt'ndon<> <lifti. ciJe la co11ten~ioue, e in. quelle nelle quali l<t ricluzi.011e è stata otte11111:.tl. con ld trazione conti• 11ua, questa rappresenterà an.(.."11~ il u1iglio r ruezzo· <li contenzione- ( ""Qtto f-0rru_:t (li t razione pernl<i 11e11te) . Nelle frattt1re incontenibili. o 1ual c:ontenibili altrimenti, trova ~-uu })recisa indic.:n.zioue l 'i.J1tetYento .eruent-0 (<>steosintesi). · Nella .scelta de i lllezzi d a inetwre i11 ,·aJore per 1·iflqrre e per llliè1Iltener.e· i framme11ti Ya dHta la l>r~fer~~.c1 a· quelli ch e otte ngo no, l~\ n ect'\Ssn1ia <1 • zione sugli qrga11i passivi e.l e li'apparato- motbre, espli·cando ' sugfi organi a ttiYi 11n'azione limitat.1 Hl n1.inim'° possibile, sia Il€l: estensione', <:lle per intensità, c11e J)€l' .(]ura ta ; · e che consenta n<> cli i ~titui re a l p,iù ])resto, ma tempestiYa111ente, quelle a l)l)lica zioni fisioterapiche cbe meg·lio i~os&1110 ihfluite snl r-i111i.tino è1 11Hto1nico e fl1n~zionnJ(3 <legli uni e cl eg1j a ltri. Questi che abbi~mo, presi a con, i<ler<1re 1'<11)pre~e ntano i ca 1}isal'di st1i gt1ali troYn basf\ il trat· tan1~1,1to m-01ler110 del le frattu1'e. ~Ia i1ell'ap11li«azione cli questi e1'iteri <111R cnr<l tli t111 frfl ttur.il to·, eR<si dovra nno essere sempre (li.·cu&~ con quel criterio c-li11ico, elle faccia t1n ade· gnato ar>prezzame11to clelle peculiari ca.ratteristiche evolutiYe cl1e 1<? fratture, çoeteris J}<lribuR. ac<Jl1ist.-'1no nelle ~ingol~ sec~i, e delle condizioni in· cliYiduali del paziente; non solo in 1'iguarc.lo a l la età, ,111 sesso a1 tf\mperan1euto, a lla professio11e, ' n1a a11cl1~ in rnpporto .alle con•d izilQni organic:l1t> ge11erali e allo stato fìRiologico o ~uo i
(fl'.
p:t tol·o gic·o (lei
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\-uri <>rgaui ed np1>areccl1i.
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I
D i.f.;cussione sullo
r ela .zione :
« Orlifr no tratta1nPnto clelle fratture».
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Ro~s1 B.\LDO (111ila11 o) . - Xon crede si<l da c:on-· sigliars i il ma. saggio e la mobjlizzazione precoce neile fra ttt1re, come vuole Lucns-Chan1pionnière. Oi<> yale soJ)rat utt-0 i1ella fr.attura ti1trudeltoidea d~lFomero, in cui di ·solito si ha spostamento a1l ·estern°' e in alto del frammento 81111eriore. Nelle fratt ure d~l gomito 1n mobiljzzazione precoce favorisce lo stabrlirsi di fatti reattivi articolari, e · ci è> è lln gr<'l ve peri colo. I/O. i:>er le fratture òelL'l clavicola usa la trn· zion e Slll braccio i11 a bcluzione, e sosvE:"so st1 (li specie di amaca. . ' I.in J11obilizz<1zione prec•cx·e ,,, nelle fr11 tt11re bl1ua 1leolari l1a spe so condotto n spostamenti grn\i del 1
llllfl
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piede. r~
·o.
f're<le <:l1e la cura cruenta uelle fratture <li felllore sin tecn icn111ent~ molto difficile. I~.
:7.ione
8C"HIASSI (Bò7ogna). l">el'lllillle11te t<ircliY•l
~
contrario alla tra-
rit<1r<1nt<1
nelle\
<·11r•1
dt>lle frattnre del femore ; con essa non si ottiene cl1e llU..'l i1dnzione clinirn 11el senso di .Tuf.fier. Egli pr~ff\risre ri<lnrr<> i frnrun1enti capo a capo ~1 l letto ùi ~chf'<l<.> : e far poi 1111 n pparecchio ge~:-:à to.
(ANNO
XÌVJI,
FASC.
4ì]
i.~ALCO~E
ccose11;.a). - Si è trovato bene. nella <'ura di nn Cfl,SO di fl'a ttlll'a bimall~ta re, di un metodo tl 'i11ca Yigli.a n1e11to Cò11 una stecca o~sea .
BASTIANELLI P. (}:;an Gio1)Q'l t1ii\ Valdarno). - Ha ottenuto ottirn.i l'isult:ati con l'òsteo. intesi, specie nelle fratture di aya1nbraccio. Ha troYato però difficoltà nel conviuC'ere gli operai a farsi ope1·are, perchè que~ti te1ueYano di perdere molti dei diritti il ti&1rctn1ento fi11auziario. ro11 nna ricostituzione esatta dell'nrto leso. , I .. usE~.\ (Genoiiia). - Crede che no11 s i possa l}<I- . rngonnrfl la . mort.'1lità d~i casi · curati cru.e ntamente, con quelli ct1rn ti incrt1entan1ente, ~ non esclud~udo in questi l~lti111i casi le morti no11 dipende11ti direttamente dalla frattura, che ono invece t>~ln~ dalle stt1 tistic-he di cure cruente. Il frattnrato <leYe essere cnrn to in nn1biente o~ ~i>itnliero, e ciù dovrebbe e11trare nella coscenza <l~i n1edici c-o11<lotti e d~l pubblico. G. A:szrLOTTI (Li vor·110). È un fautore àell'interYento cruento, per esempio nelle fratture ID<l lleolari , di coi J1n <:urato con s ucces. o cl ~i casi. ])E FRANCESCO (f'ene~· ia ). Ha troYnto molt-0 i1tile r1elle frattt1te ,clell'-01nero dare ull'<1rto un .a tteg·gia.l.nento el1e corri~ponda alla stl<l i;os izione ùi riposo shrdi<1 ta nelln n ll<inzione-;~ bduzione a \arie altezze: posizjo11i normali figiologicbe . llONACOME (Ron1a). Ha ottenuto bnoni ri. ul01ti sia co11 l ' interY nto, .·in con l<l l'Ul'a in<·ruenta. P,j8ogru1, nellc:1 c-tu·a, de-C'irlete ca so per ('.a.~o. trazione dirett.1. sullo scl1eletro, seconrlo Coc~ i i; ;i1a. a1>1)liC'n tn (-Oll meto<1ica buo·n ;l, l· oggi assai diffn~H e non f<l c-01·tere pericoli. f4t cura C'rl1~11ut qelle fratture nell'jnf-0rtunistir a ~i (1iffònderà di l)iù, quan<lo Yerrà applicata s n larg·a scala; ~uando si mostre1·nn110 gli effetti ot~nuti, che sono ottimi~ quan<lo si ospedalizzerann-0 tutti i frntturati . l\!I. P UTTI (B0Zo.c1na). -
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l{oss1 (Jlila110) . ~ 17 1nio ·r netodo cli cura. 11ellcJ"ratture del fen1ure. l'resenta un appareccl1i<> nJetallieo, l">el' frattur0 à~J fe1nore, <'l1e 1>ern1ette la tr~lzione eon ·cerotti. J/~1 pp.arecchio è i11ielu 1 s o nel gesso. 8i contr olla la r>osizione' clei fra u1menti con la r<:1diogra fia . Dopo 20 g·iol'ni fo\i t<)g-lie la imrte infetiore del1':1 ppa recchio g·es:').('lt-0 in n1odo elle si J)OS a110 fare1110Yiruento a tti,ri e l>H ssi~·i del ginocèl1io. I/<1J>pa1-eccl1io è racc-on1andat-0 daJl' O. special. . 111~11t(-\ 11eJle fratture del ('ollo del femo~·e .
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F. ('.\ CCI..\. CR0·11i a). ~ Sul tratta·n1c"11to delle fe rite-frattu1:e rl ' a,rnia, d.a fuooo . - I Ja qu~stione dell~l cu rH profilatti·C'<l <lelle fi-a tture da .arma da. fuoco è ancora C<)ntroYersa. L ' O. ne l1a curaro nlm1erosi C<lsi, .a s1>ort<1ntll(> Je }latti iuolli eontuse:i co11>i estrnnei,. .e faeè1x<1-0 la sc-l1eggeetomia1 oom• pleu1 , q11R11ùo er.'l 1w1ssibil~ otte11e1'e ùr tico·s titu-· zio11e n11a tomica òfli fra iu111e nti. D~1 importanza, per preye11ir le il1fezi-0ni, al ra7 8Chiaruento del iniclollo d ei frammenti o sei. Di ~o lito lasci-.'1 il focolaio di tra ttl11·a <:1111piamente ;1perto; ma in qt1al<·hfl caso l,la fatto la ~ttnra cou111letn delle pRrti n1olli. l)i1no~tl'~1 ·deile r~1cliogtafie di frnttnre cli femor~,
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E. R u 11c1. - An11n11c·in c-he I.a So<·ieti1 Iwliana (li C'hirnrgia Ila eletto, all'u1iaimi tt1 • .cl suo Preside11 te Onorario perp(:ltuo il Ben. f>rof. Duran.te (<ll>Dl<i n si) . I·.,. l)oHAX~. l? in~rnz iò vi,·an1e11te. nngl11·;:in(l..e c·ll<:1 la Socletil Itali;ut<1 di Chirurgi t1, 11ell.a cui v•it;1litìt ha sen11) 1 ·~ <t ,·uto fede, pro·S peri "'111cora.
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R. DAI,LA VEDOVA, relatore. - Ri~)Qnd~ alle ' rarie o88ervazjoni. Ins iRte ~pratutto su lla nece sit:à à_i l1n·a~J)si. assoluta, <1l'lorchè s'intervie11e chirurgi<:~lrue11te. perchè i n1ezzi di difeRa dell'osso verso l'infezione so110 assni tninori che u on quelli delle v.-1 rie <'n vitil. Bi erose. 001)1'a tutto <lel p~ritoneo .
Comunicazioni. G. P .\LAzzo (.'rul11io·1w ). ulla narcosi ge1nerale con l'etere ve1: via. retta.le. - Su 39il casi di anestesia rettale e ter·ea ha at11t-0 un solo morto. No11 h'.'1. ·osservato, i11 interventi sulrn<ldome, disten~ione cle lle .anse i11te~tinali i· . n1<1i en1-0rrngie i11te-. stinali. l..'ane$t~ sia nei p1·irui cnsj fu ineon1pleta, i11 seguito, mis11r<1ndo la ùose .eterea al J)eSo de11 'in<lividuo. ha avuto narcosi c~n11Jlete. Non ha quasi n1ai osservato YOlllito postoper-atorio nè complicazioni l)Olmonari. L' anestetico ' . .viene il1trodotto ne l i·etto 45' l>l'ima dell'operazion~; si fa11no due i11ieiioni di morfina. Il veriodo di eccitazione manc::t. 1
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SEZ IOI\E PRATICA
:b.,. PuTZU (Cagliar'i). -
Contributo sp erirn1en,tal e
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allo stu.diu <l ell"os(eogcnr<.~ sl d elle tratture co111plA1 oate a l esioni d ei nPrri. - - I risultati clella i11-
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tluenza delle lesioni uetYO~ Sl1lla l'ivarilzione de~ f t.cl tture ono con trovetsi. L'O. ha osserv<lto J)Senùartrosi dell'o1ue-ro e del1'.avambruccio eo11 lesio11i del r.adi.ale i1ell'u11 caso. tlel D1e<.1i;:1 nQ e cubitale n~l l'u ltro. Si ebbe .guarigione solo n~l 1° eaoo. Ha .stu(lia to l'a rgo111e11to sperime~t1tl1lle11te. Ru co11ig li gio,~11ti egli resec.a v~t lo ciatico dj \111 l<1to frattura11do voi (1'a1nbeùue i lati un meta Ìél.l'SO.' Tn ·altri· .c:onigli re~c~tva . lo sciatico e il cr·nrale_ In nltri ancora proyocava lesio11i del plesso bra <'hiale e qui11di fra.t tur:t del 1~adio e ulntl. I11 una qua 1·ta serie cli animali, pro<luceYa prima • la lesione i1ervosa, in seguito la frattura. In tutti gli ani1nali, ~tutliando il call6 osseo che si forruftva a livello òeJle fratture, ha visto che le le~ioni dei r1ervi peJ"iferiui non 3'Vevano alcuna i11fluenzn sulla sna foruiaz,ione. l\1JXERVIKI (~·a 1101.i). • • ani~loghe · n quelle ·<li l)utz11
l{.
Ha f.atto os:serva.z ioni per ciò che riguarda L'l for1nnzio11e del callo: le trasformazioni ulte·' riori però in tess11to <.> ""seo òno noteYolruente nJ<odifica te dopo lesio ni ner,·ose. F. RCALO~E (Si1·ac 11 sa) . - Dà maggiore importany,.:.1, per la for111.azjone e<l <.:!\<.>l'l1zione de 1 callo~ alle fibre. simpH ticl1e. '
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1362 T,C8E~ .\
(Go1iu1·u). - ln bùmbi1ti con paralisi inf:,, ntile n l cn ne fra tt11re da. lui osserva te si "sono 11erfettu niente co11~olida te.
G. .A ~ZILOTTI (Li rorn,o). -~ . Ricerch e speri·tn enta,Z·l su lle artriti rla, bacillo di Ebert. - Queste ri<-ercll e f~l nno p(11·té di nn'O stu elio !':ìulL:'1 eti-0logia <lell'a 1·trite lle fo1·n1a11te. S1>eri1ut'nt~l1nente con l 'i11iezione di bacilli <li ~~bert si ottt:'ngono lesitn1i n rticolari sin1ili <;l quelle osservate i11 c.:linica. Ila osserYato gli animali an·c-he a n1oltn clista.pza di temP-O; l'articolazi-0ne rill1ru1eva tumefatta. i::i otteneYa no scrosci articolnri e rigiditil. Nel liqnitlo e ndoarticola re solo nei pri1ni tempi si osser"rù Yivente il oocill-0 del tifo. Nel' lti sin-0viale si notano pri1ua fatti d'infiltrazione, }'oi d'iperplasia. Ha osservato inoltre dopo 1-2 mf''Si ulcernzioni a carico delle ca rtilagi11i articolari; ·dopo 6 iuesi si o servano già fa.tti di riparuzione T"''~trernità osse..'l è iuessa allo scoperto per l'ulce. 1·uzione centrale; ~11la i>eriferia si notano fatti pro life1·a ti Yi, nonchè Ja comparsa di e~co1\drosi . I/O. crede cl1e queste lesioni siano nssai simili :t quelle dell'nrtrite deformante; oggi invero si i:ende .se1npre 1naggior1nente a dare 11n'etiologia infettjya a tale 1uala ttia, e cnsi di arttite defor1nante sono sta ti osserva ti n1olti anni dopo il tifo. G.
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1Jì'f,reuze). - ·- f;'ratture d el , feniore 'n el-
GA1'1'1
J'infan .~:ia.
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Risultati cli 280 casi ùi fratture del fen1ore oss.:~rYate in bs-tubi'ni. J...e fratture per <lue ter7.i erano in iuascl1i, e Helln l>ritna età (da 1 :1 -1 anni). Tre casi di fl'utture bilaterali. I criteri ~~nerali di cnra C'Ollin1ano . co.n quelli es1)()sti dal i·elntol'e. 15 cnsi furono cura ti con l'apparecchio, :!f)5 eon tTaz.ioue a peso per inezzo di cerotto ade~i,~o. La trnzione è stata faili1 01·izzontalmente ; nel 1° anno J;-1 trazionP è verticale. Non ba n1ai -.ipplicato lil trazione la tera le. I/applicazione della tl'azione du t~t Ya circa 20 giorni, per altri 20 giorni ~tf)parecchio gessnto. I rl.s11ltati, sùtbiliti con le in isurazioni, i:::ono ~ati bueui. Ha fatto ancl1e delle grandi rncliog1·a:fie in ruodo da comprendere i -.lue ferr1ori. Seguono dP.lle 11roiezioni d.a radiograJìe di fratture del fen'lùt'f\, cl1e di1uostrano i buoni r is11l ta ti o ttP n u ti. -
·ì\I. PUTTI (Bologna) . Oo1ilributo alla [razio'>ie J1l·r doppia infi.<;sioric (o.~fP;otono). Mostra una p;rafica che ilJ11stl'a 880 casi di fratture ricovernti
,
.
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[ AN~O _· xv11, FASC. 47]
LL POL r CLI~lGO
in <J ucste la puli~ia n1eccanicn e u1t leggero drflru1ggio. 111 1111 alt1·0 pone i casi con infezione giit <.lichiurata: per questi cnsi 'consiglia l'itumersione in bagno òi soluzione fisiologica o leggermente antisettica. 11 bagno ha un'azione profonda sulL1 te1npern._tnra e sul dolore. L'O. inostra numero~ fotografie dei casi, che ha a \' Uto a trn ttare. •
G. CALA~DRA (Pal<'rnzo). - Usa per il bagno delle fratture t1na speciale cassetta, nella quale arriv~t a intervalli un getto di liquido tra verso un tubo. IJ getto di liquido perviene ditettnmente nel focolaio di frattura. La cassetta 11a un tubo di scar ico. Con que~to apparecchio si r>0ssono evita re le m7dica tt1re. Se<l·u,ta del 12 noventb1·e 1920.
· L. C.
I
~A·PELLO~I
(lloma). -
l~'anestes 1ia
regio-
nale per via int1·a-a t·teriosu. - Introdotto dal Go~t nes nel 1909, il metodo cadde in dimenticanza . l /Q. l~lta <SperiIDè!}t:ato in t1n caso di emiresezione dt-111a lingua lper carcinoma, iniettanùo 25 cc. di 80luzione di rtov<>C«lina 1 % nell'arteria linguale, ott(>11endo llna buona anestesia. Crecle che lo stesso inetodo potrebbe essere applicato l"ler la crani<>to1uia, iniettando 1a soluzione nell'arteria temporale. 1
•
(Ge,1t<>va). Tentati·v i à·i sieroterapia vre'ven,t'iva nella l>roncopolrn,onite ab ingesti~. -Ha trattato dei conigli con iniezioni di ~iero potiDELFINO
'\'alente; dopò qual~l1e tempo l'i tracheotomizzava e inetteva nella cnnnula tracheale per qualche ora profondament~ delle culture di piogeni, raccolte in palli ne di sambuco; la stessa manovra faoev3 in conigli non tràttati, o tratta ti solo con siero 11ormale.· Mentre dei conigli, trattati con siero polivalente, molti sopravvivevano, gli altri soccombevano. L'O. propone l'iniezione preventiva di sie~ r o polivalente in casi di operazioni sulla bocca, o di corpi estranei delle 'i.e aeree, in cui ci può esser perico1o di broncopolmonite. • L'i njtuenza dell'i1·radiazio'n e solare sul prooesso di gùarigione delle ferite. _._ ,.l'ORRACA (Napoli)t -
1
Ha eseguito espe'f1enze ·Sulle ca vie, sulle quali prod11eeYa delle ferite; alcune delle quali erano esposte al sole, altre all'ombra. L'aspetto delle ferite uon cambia va nei due casi; ha osservato che il r€:stringimento, .. che avveniva nepe ferite, le quali volgevano n guarigione, era più rapido nelle ferite esposte al sole. Quelle protette da fasciatur•l si restringevano anche più rapidamente . I~ ferite non erano infette.
osvecla lizzat, nell'Istituto Rizzoli. . . In t1na pubblic:-tzione ha riferito su 5 casi òi fr<1tture del femore tl'attate corrente1nente col suu •costeotono)>. Riferisce su altri 4 casi operati i11 ' DE FRANc~sco (Ve1iezia). - Osserva che i risul~t!guito. JJa consoUdazione della frattura si è avuta ti ottenuti sugli animali non possono riferirsi ta sempre, ma con una certa lentezza. a ciò ,che potrebbe avvenire nell'uomo; nelle feCon proiezioni l'O. dimostra i risulta ti ottenuti rite umane l'influenza benefica della luce solare -è -<·on l'applicazione dell'osteotono in casi di fratture gra ndissima. <lel femore Yizio n1nente con olidate e con forte acR. :&l1NERVINI (Napoli). - Sul desti-no dei lenibi ·-<·orcin1nento (7-9 cm .). In tutti i cnsi si sono guacutanei ropesciati 1iella cavità perltoueale od a/, . (l•lgnnti dai 5 ai 7 cn1 . cli 1ungllez1..n. fondati nel t essuti. - Innestando la cute, o l'epidermide sola nei tessuti profondi, si hanno risulG. !XGIAXXI (Genora). - Trattantento delle frat ta ti va t·t: riassorbimento epiteliale, formazione di i ure co1nplicate infette. - Di\ide le fratture incisti o di strn ttur~ quasi adenf>ma tose. L'O. lavo:. fette in grut)l)i. In uno pone le fratture r ecenti. ta 'l la 1nolto te1npo su q11e to :t rgo1r1flnto. Ultim:-ijn cn i i1011 ,-i i• anro rn Yt'l'n infezione: consiglia
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[ANNO XXVII, FASC. 17]
SEZION·E PRATI CA
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egli h<.l intrH tl <..'!:iSO nei tessu ti l>l«>fond i, O u<'lla e:avitiL ndd_o1ninale , dci leu1bi cutanei pedun<:olH ti (con !""-(.. zione JJf'rò <le11 'epicle l'mide i11 l'o1·ri, ..:pon<lenza d el peònneolo). · In ogni caso ha avuto 1'orn1azioni cli cil"ti <l contenuto ;.;ebacClo, che voi si tl nidifica Ya. L'epitelio d e ll a <:i s ti n~n n n1a110 i ·clisfit: la ci;ti, r nggi nnto t1n dato volun1e, rin1a nc st.azi l.>11a ria. 'N(>i l(l llll>i i·ovClse:ia ti nel C<tRO l>Cl'ito· neale si osservn YPl'So . il 0°-.ft> giorno t1na' p1·oliferazi{>ne (11na lo<·o111011,io11PJ ~lell'e·r..>itelio ~ull'o111t•11to e le anSé, «hc a(le1·jsc,ono tutto i11tor110 al leJ11bo; es~o v<.1 a forn1n re le va1·eti <le lJa caY~tà cist ica . 'rutto il le1n1>·1 t ~ncle acl acC'al'tocciarsi. · WPllt('
< ~ 'tradella).
I.
.:..\l.\ S:\AT\
~C\LOXE ,,~iracusa ) . -
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1
ostititz.ioJLc d el C(Jtone con te.i... ulo :<pup n,08<J nellr meclioçrt nrc nsf' 'liche'. I11 ..,i .... te . u i Ya ntuggi del metodo. 1~l-5dl> ve1·n10tte Ull<l nofe, ·ole e<:cn1omiu. . <-} •
1
Innes~i
parct1nedian,i l.Ji.
laterali nel tro t lan1erito 01>cratorio clel niorbo rll I'ott. Il trntt.a1ilento opera torio del 11101·bu <li I•ott certamente a lJbl'eY'ia jl periodo ùi Clll<l. I/O., inYete cli n<lo1Jcra1·c il c.:9n1une ruetòdo di Albee. L'l due inne~ti <> .. Sei 1Jàl'a111ediani bilaterali. Ne 1 c·aso opera tu ~i tra ttuya di un rQtt clorsalc: inci: ionf) do1·sal<). isoln1ne11to e· abrasione di a lcune <1JXJfì~i Rpino~e 11110 al1il lht. ·e ; pre1evamcnto, <li due st~c:e:he tibia li <:on 1111 largo lembo pcl'iostc".ll<?. Le ~tècc·llc '"<\nlleJ'<> lJOste n i ln ti delJe apofisi spino~. Re11z.ct ~1 l<'n nn fif'sazioue riba ttè sugli innP~ti le masse m11 ~c:ola1·i. I l'i8nltati funzionali sono stati nssni buoni. Il ruetoclo avrebbe vantaggi ~11 •JllPll-0 <li ~\lbP<>. J•e1·c.:l1è gli i11neRti non i-.;eguo110 lu mas~i1na cur\·<l <lt-1 g-ibbo, 8ono meno e~poRti nll'inft>7.il)n0. n.·=--ivura11<> 1naggiore soliditit. )Iel ~no ca~·o J'Q. l1a ribattuto ancllf' le nvofii-::i ~p inosl', <:orne fa Hibbs. 1
I
•
D.
Non crede che gli iunei;;ti nel rriorbo .fli J>ott sieno t1tili nel periodo florid o del n1~ l1e, n1.a solo n('l periodo di ripara• zione. Quil nd«) J..a c111· ,.a t11 1·n è accentnn ta è be11e usare co1ne innesto 1111n C'O~ta , come\ f<t Df\ Quer • va in. :JI.'\nAGT,J.\XO
(Ge110Pa) . -
I>c I-'nAXCEsco (v'e11ez.ia). - L'acqua di 1nare •negli a ~cesr~i fredd,f. - I./0. u<Joyera i1 siero ma1·ino di Quinton per il la vugg·io degli ascoosi fredcli, d-0po aver aspirato il i>us. Esso non clà . a lCllllil reazione loca)e ; i la Yaggi \engono fatti a grande di·
stanza . ...\dopera l'acqt1a di mare i1e lle inedicati.1re. I)er la J1r eparazione d el siero marino preleva l'acqua m,t rina a 10 metri e pit1 di i)rofonclith; i l sie• ro no11 verde la s ua azio11e ~1 nche d or)o ll)olto t~mpo.
·
OALAXDR,\
(Pale?~mo).
_ , Per gli ascessi fre ddi
adopera per iniezione 1a f11iC:sinn. di Ziehl; .l 'adopera an·c11e con Sticet i'c;o n e lle fl$Ìi0le tubercolari. 1
F. CROSTI (Jl lla ,Ho). •- Oon,sideraz·i oni sii 120 oasi • di tiroidectotn ia. per gcr~: ~o . - Da l maggio 1917 ù tutt'oggi l1a oµe.ro.to 124 gozzi . Ha· trovato 87 strumi diffusi colloidei ; 15 strume cistiche con dege n(lra zione calcare; 13 adenomi fetali; 3 cisti vere uniche ; 5 carcinomi . Ha avuto tre morti. Un ca.so
l363
di lllOl'te è clozuto all'<.1ne~tesh1. I) i solitu vie11~ e~gui ta l'ane-Rtesia 1ocale (for1n ul;L «li Schiass i l ; nltilllttn1entè h a fatto ane~te. ·ie loc:ali co11 yarie rni~cele (II . .Jl. C. ; a11esteticun1 , ecc.).
.Di solito ha e.seguito il tagl io a 'cr aY<ltt.a di I<ocher : h a priiticato il metodC> di l >ortn-Soci11 : . ' ina molto J)iù spesso l' er111clatio-resetio di K o<;,he1·. Co1 lJl'ocesso di Porta-Socin ha osse1·Yato talora f<.l tti di n ecl'osi a c:nrieo cle l tessuto tiroid eo. ~le~ g~io è fa re l'asportazione ùel lobo t j11oid<:>·o . Ha t1·0va t o cl e lle cliffiooltà nella e11uclQi1zion,e e.lei Jo,b i cli · l'ag<1 l'.ze n1olto giQ,~ani , cli fficolc\ specialmente nel-· l<l ' lp~sa~ione <.1el go:r,zo, clurnnte il q.unle b'isog11a ténersi viciniRximi alla C;a}Ji~11la proprja, i1er non n Yer gravi eu1orr<tgìe ,·eno,qp e lesio11i del r icorl'Qntc•, che <leYe c~sere YC'tluto. I fn osRervato dei g·ra Yi inco11venie11ti coneecuti,-i •tllp i11i~zioni iocltcbe. J ,n c·n1·a dcl go11,zo ploJ1,qcant è clifricile . .L'O. in q11esti casi fa 1111 tHp:lio di Koch er ba sso ; a llaccia ·1a . tiroid~ superiore e, segi1endo il peduncolo ,-a-scolare, arriYa -.1 fare la lobectomia . In qna lel1e ca~o ha eseguito la re.sezione c11neiforme . (]~()1J1a).
Crede che il tùg·liocutanco debba esser fatto e&'l.tt..'tlllonte J1ella plica H. RA S'l'IAKEIJLI
I
-
tlPl coll 0. H it operato solo pochi gozzi follicolari :
.
• I
1
<li .sol ~to l1a trovat.o adcnon1i, elle Ila 11otuto e nl1clcare, fn cPndo l'emost<lSi '(]f'lJa sezio11e d e l pare11. C'l1i11.1 a tiroideo . G. PIERI (Ronia) . infrriori. -
Ha
P1a ·tiolz f. cutanee degli a1"ti
e~egu ito
1:1 plnsticlle
cu~'tnee
a
l(.>Illbo, l)er ricopril'e larghe pc1·dit.e di sosta n.za negli arti inferi-ori cli solda ti . Otto di questi sono :-itu ti seguiti ·fino «l guarigione. Eµ; li s i è basato m1i· :-iuoi stncli eseguiti s11lla circolazione cuta11ea. Rias1
s11m~
la circ-olazione ct1tanea dell'arto jnferior0 . T lc>tnhi Ye'.ngo11c.> t.'lgliati seconllo criteri <lesunti da lla conoscPnza della ·v~1srol a rizzi! z i-011e c11fun~1. . Per ciò cl1e rig;nui·cla la p lasti<'<l :ill'itn liann, l'O. l1a studiato l 'in1portanza delle vnrje sorgenti vaficolari pron;i'ie ·<lel ·1embo e q11{!llc i1ro,v enienti dnl t~ rre110 os11 ite, per determinare l'epoca i n cui j l Jl<?d1111colo cle l leu1bo deve . essere tagliato e la prepa 1·Rzi1one del terreno oRpite .
'
~
1
l'"A1Jco-xE (Oosenza). - In ne8li di I e.~/ ioozr.nf!ll ·' uon1 o. - Ha praticato in 4 ca. i etero-innesti <li" t~stif'Olo di montone nell'uomo. In tre casi l'inne:~t-0 è stato e liminato. dopo spazi v«1ri d i alcuni
'
•
giorni ; in uuo l'innesto è atteçchito. I
risultati sono ·stati brilla nti; ritorno dello stimolo sessualeanche in 'yecchi; anche i fenomeni di vi tali t à gf\. nera le a11menta,·~1110. L'inne-sto e ra fatto ~otto la ' <'ute <.l èll'addome; so~o in 1111 C<lOO h a aY11to rea~ l'.i on e febbrile. ~
l•'.
l>UnA~'l'l'J
Critica le aff01·ma0ionì cli F a lco11e ; sar<~bbe neces&11·io o. ~erY n re dopo qun l'C·he n1e~e le con(li7.io11i clegli ii1nesti, prima cli l)oter <lire qualcl1e oosa sul loro f)!:rito. F orse i ( [-lorJia) . -
i·is11ltati funzionali nQn sono che .fp norueni sugp;esti Yi: i11 ogni modo bisogna a n·cln 1· en u ti nellea 1rer111n zioni, trattandosi di un argon1ento cli gran-· cle in1t)Ol't;111zn sociale .
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• •
(
r
1361 -
(A!locle·n,a) . -
ilI.ANCHERI
l{ioorcla gli esperimenti
di Voronoff · in essi dopo tre mesi i testicoli tra·
I>iantati sarebbero st.ati trovati perfettamente nor. 111a li . .'o lo dopo un me~ si osserYerebbero i fenomeni di ringio,·animento globale. ~
G. UFFREo·uzz1 (Tor_ino) . - ~omanda all'O. precedente su quali criteri è basata la normalità affermata del testicolo; se. essa si riferisce alla par· te sessuale .o alla interstiziale. Ricorda le ricerche recenti Slll comport.amento di queste due pa~ negli esperimenti di trapianto. È stata ottenuta un'ipertrofia della ghiàndola interstiziale ~n la lega tura dei defe renti.
I
Interviene nell'argomento dice11do che, secondo Voronoff, nel t esticolo ~11ile si <i trofizza la parte interstiziale, ID(•ntre permane im1nt1ta.ta ln parte sper111a togenion. Secondo lui gli innesti (che d'altronde fa secondo l'antico metodo di Christiani), a\rebbero lo scopo di sost~'\ tuire la 1)a1te interstiziale. Del resto la vitalità loro è transitoria . Do~rrn1cr
(Ro11ia.). -
.. \r..u .\~ESE (R01nu). -
Processo di ?'iasso·rbi111ento
1\1.
Ha fatto degli
stt~cli
sperimentali, di,·idendo le su~ ricerche in 'lari gruppi. Nel rias:::iorbime11to è l)robabile che abbia110 importanza . i fcuon1eni proteolitici . . No11 11a mai osservato l'insorger e dj reazioni termic·he. <lcll'e1natonLa. -
I
di sostariz a àella t eoa oronioa,. in 8eguito •a trapa?1f1 z ione - Grave s tato cli ntciZe epil ettico - ln ·n esto cti fascia latri e di tib·i a - Giiarigione. ·- l{iferisce su di un <:aso clinico dn lui •operato. ~\.
AMANTE (Rorn,<1,). -- l"c rrlita
(Ruma) . Prc sen taz iorie di pe.~zi anntouiioi (plasticJie d.11.rali) . - I pezzi present.a ti PE1'"fl\ISI
fa11no parte di t111a serie di 72 ricerche, eseguite 11el I~boratorio ùi Patologia chirurg-ia di Roma, ~ui tl'a.pianti di grasso. Il tessuto acliposo tra11iant<1to, attra Yer\so i>rocessi <li necrosi. parziale e. .d i <.ltrofia, ci si presenta. r](lfi11itivau1ente come tc-ssuto fibro-a.:diP-Oso -0 adiposo uormale. Esso provoc~t ~olo lasse aderenze con la corteccia lesa; permette i reimpianti ossei e le plastiche ossee. G. GIJ.:\~ETT.\S . ro (Firenze). -
Sin<lronie ivofisa\
( i1a ::'()ran ioton1 ia àeoompressiva.. -. Riferisce si1
<1i t1n caso clli1ico di aisti·ofia adiJ 1000-genitale. I/inferma, t1na donna di 3:3 anni, diyenuta. amenorroicu, iuostrò poi sintomi di en1ianops.ia, ce, faleu, Yomit<> a carattere cerebrale. Fu una volta operata con cliag·J1osi di sinusite. V~dt1ta dall'O. egli eseguì una cranioto1nic:'l dec'Omprossiva tempora le; le condizioni della J><lziente migliorarono not<''·ol1nente. Dopo 20 ~iorni la paziente fu sott<1posta a c11ra òi r11ggi X. Egli suppou~ <·11e si tratta'-'~<' cli 1111n stru1n.a ipPrpla stica <l<)ll'ipofìsi.
l•,,a oi:-~crYare che <.li ~ oJito n~lL'1 fornl•l adii><>M genitale cli Frohlich si tràtt<1 non di forme :1dPnoruatose iper11Iastiche. ma, o tli forn1e c:istiche. o di altre. forme di tumori (trn <·ni i tumori ~'\ <·cllule pnYimentili'e di Erclb()in1). • \.
[At\NO XX\'II, F.\Sr.. i-7 J
l L PQLICLINJCO
C'1rr.\. SERI"XI
(Ron1al. -
•
G. l~FFREDuzz1 1Torvno). - Ricorda un cn~ cll/ 11ioo di adiposi i1)ofìsa1ia p11bbli(«l to lla Vi~coU!-tim· · ricorçla anch(:! un .altro caso ili tumore i1;ofi ..·1ri11 c·urato col radium e citato da Bortolotti. I
.;;;:
"
•
Riferisce lHtre un entro di tumore ip.ofìsario curato coi~ la radiografia. I. CAPPELLI (Furio). -
F. K1osr (Pisa). - Serra1ne11to delle 111a cell1·. Riferisce 'il caso clinico di una ragazza, lu quale, dopo una malattia generale e~11 a <:esso della regio11e ten1p-0rale, ebbe un serl'aDJ(luto della mandibola .. Sì trattava for·se di ~1rtrite lJiemica . L'O. operò la paziente oon jncisione di Abbe. Il condilo e il processo tempo1•ale erano trasforma ti in un blocco osseo. Durante l'estrazione di un piccolo tratto di osso, 8i produsse un<l forte emorragin, probabil1nente dalla mascellare int~I1.fa,.. Poichè l'e1n,o rtagia non pstava, fece l"a.11.acciatura <1ella earotide esterna. Asportato il blocco osseo, esegui tra il condilo e L'arcata llll'interposizione di fascia 1<1t1.
.
.
G. SE~AFT~I ('1.'uri'llo). -
.111 11n ferito di gucrtn c:on serramento eseg-t1ì l'operazi-0ne di R-0chet. E~l
to bt1ono . R. ALES,'A~RI rR01na). - Secondo la su~1 es1>e· rjenza. .. non crede cl1e ·S ia necessaria l'interposizlone di aponevrosi dopo resezione del corldilo. T.ale P anche l'opinione del l\fuyo. Quanto alla resezione sotto-periostea non crede sja ~empre eseguibile; di solito s'incontra un blocco -0sseo, che .si asporta con la sgol'bi.a, come 1neglio si può.
o:
della stessa Ol)lllll)11e di quella oopressa da Alessandri. In dt1e caii occorsigli si è limitato a lla semplice resezione. l\fAUGARUCCI (Jlo111a).
1·~
1\1. ] \ \SANO (Asti). - Est1·azion e di proiettile itt· I rnvolnioriare in rapporto all'apice cardiaco. - Ri-
feri ce su ·d i un caso clinico, operato con successo. B.
(BfJlogn,a). - Slfl trattanierito àellf1 . r>leu,rite pu.ruZenta aciita colla toraoopleuroto1n ta senza drenaggio. - I.1a scelta del n1omento dell'inter,·ento è assai delicata. Per ciò che riguarda ln I
ScHI.\ SSI
tecnica. dell'interYento ricorda il drenaggio irreversibile di .Jansen, e il metodo di Tuffier-Dépagc (resezione -e svu<>tamento, ia '~aggio con liquido <li Dakin, sutur8; eio11 for1nazio11e di un J)Deumotoracè asettico). Crede che <lmbedue i n1etodi abbiano .de· gli inconvenienti. Ricorda anche l'esperienza 4li (}hévricr sul cadavere, per determinare. il punto del cavo toracico ove si ra-ccoglie il liquido. L'O. ~ui malati ~u visto che il punto })it) basso del cavo toraéico è sulla. JO:t. eosta, s11u·en1iscapolar<'. Qui,•i bisogna istituire il drenaggio. Egli i er-:eca 1:1-14 cn1 <lt·lla 1oa co~ta, ;t}lre lH .pleura, sYuotc'l Ientamentt• l 'C's~ntlato, jntr0<.luc:e llll gro~:-:o zaffo di gn.rzn, Ch4• a!2:isc·e èon1e divn rj('u tol'e, e che vieue tolto 'cr~o il 4° giorno . Xo11 fa drenaggi. J!(• 11 Y<lgl!i. Dot)() ~5--10 ~ior11l tli. solito i malati te11clono a guarire. 1
Ro ·sr (F'orZi1ìlp'JJJuli). - Oisti d er1n,oide intrafnrncioa. 'Cn caso <·linico di cisti derruoicle d"l 1nedièlslino, s'l·ilu11pat;l~i verso il torace di destra,
I
I '
[AN?\O XX\ì l I, F.\.SC. 47]
Gor.ATTI (11 aria Oristina d' Aspro1nonte) . - Sulla tuberoolosi renale e sulla nefrectom.i a nella tube~· f;Oloso ren.ale . - Dice che Ni·colich, presso il cui . . reparto urologico l'O. ha lavorato, ha curato nell'ultimo de<.-ennio 156 casi di tubercolosi renale. Le indicazioni operatorie .sono state molto estese. In 89 carsi era co~to il rene {lestr-0; in 11 casi la tu. bercol<>Si era bilaterale. Ll:l maggior frequenza è sta ~'l nel 4° decennio di età. Su 95 operati la mortalità è ::;tata del 7.87 %. S11 79 oasi di tubercolosi in donne, in 29 fil trovato il' r-ene mobile. In ltn caso di tubercolosi il rene er<l 11nico .. :Xon sono i~1i resid11ate fistole ureterali; il moncone llreterale è cauterizzato oon acido feni<'o puro. G. GIANNETTASIO (Fire.nze) . - Dopo 41 nefrecto·mia })iega il moncone ureterale inginocchiandolo, e fissando1a oon I,l1nti alla L-embert,. G . D'AGATA (Cata ·n ia). -
Cont1·iòuto anatonio-
olin,ico nel t1·altan1erito ohiru rgico àell'itretere ~el la t11bercolosi renale: ... -. In un gru1)po di casi (25 %) di tubercolosi renale operati nella Clinica
ebirurgica di Firenze lè lesioni ureterali 4rano massive e cllffuse (infezioni miste) ; si ebbero, do ~ po nefrecto1uia, in 2 caiSi fistole ureterali, che poi guarirono spontaneamen~. In qualche caso noto infiltr.1zioni -calc.lrce dell'urete1·e ; in un caso (in ·cui esiRteva ulcerazion~ dell'ostio vescicale) si ebbe p11re fistola ureterale. Il moncone ureterale è
/ -cautcriz?:a to: 1nentre nel reparto urologico di Trieste, diretto da ~i<..-olich: Yiehe toccato con acid1J fenico puro. <Pa1uJ)~-
:Xei suoi casi di nefrecto-
mia ver t·nbercolosi i·enale non le ureterali . ROMITl (Bolug11a). -
h~
mai avuto fisto-
O~serva~:ioni clin,-iche su lla
Riferisce l'esperien~a '1i qu-est'anno d€lla Clinica chirurgica di Bologna 0 di un re1)art-0 dell'Ospedale Maggiore di Bologna s u quest.o argomento. Si tratta cli 5 casi in cui i ca I coli a teyn no 1a ·ede tipica; i calcoli non erano n1obili: in un sol caso l'uretere era ispessito per -ureterite e perin.reterite. Xon coesisteva calcolosi renale, nè pionefroi:::j . ~ella maggior 'parte dei casi si trattava di l1on1i11i gio,·ani, che a,·evano avuto -eolicl1e renali. L'O. i1on crede che .1a litiasi t1reterale sia se111pre secondaria a quella renale. È stata eseguita l 't1l'eterotomia sopra (nelle forme con <!ila tazione) o a livello del calcolo. La sutura ureternle, ctnando è possibile, e certamente ò.n })refeTirsL calcolosi delt'·urelere. -
JJ. 11oruuo ( 1'orinu). -
Riferisce un caso di calcolo dell'uretere in u11a donna già OJ)erata di pel'-"iliwto1nia. St1tnra dell'uretere. Guarigione.
due casi d'eniatu•r ia. - Due inalate con ematuria totale ed anemia · intensa. _è\ll'ovl"razione non si troYarono alwrazioni renali macrOS(:O})iche. Xefrectomiu. Guarigione. BIAXCHERI (Jlodena). -
1365
SEZIONE PRATIC.\
-01)erato c:-011 toracotomia e sniot:ament-0 della cavità. La sacca confinava col pericardio. Ha trovato pubblicato nella letteratura -italiana solo 4 casi di ·ci~i dermoidi ·del mediastino operati tra cui 1 di Bastianelli).
CAPPELLI
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Sopra,
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•
Istologicamente tt-0vò solo rarissime cellule gigan• ti in t1n. ca.so; nell'altro solo t111'infiltrazione della cortiCc'lle.
· •
B. ScHIA
(Eulogna). Oonie prO'Jì'lJCdere ai tatt·i di troni bo-arterite obliterarite della succlavia i·n caso di costola cervwafe. - Rife1isce il caso di ' una donlk'l con inizio di gangrena dell'arto supe''3(
riore destro. Esistev;i una costola cervicale. Fu J"Jreparata l~t succlavia. destra,. e resecata la costa. Nonostante questo, i fenomeni circolatori ·essendosi · aggra vn ti, egli intervenne di nuovo, incise la st1cc1a• via eù estrasse un trombo. Sutura del vaso . Il polso alla radiale tornò temporaneamente. Il giorno Sl1<:cessiv-0 fu eseguita l'amputazione del br.accio. In casi simili si proPorrebbe di utilizzare il tronco della carotide comune, che, allacciato e troncato in a~to, e quindi ab bit "sa to, dovrebbe e::-sere ~nastomosa to c-01 capo periferico della succla,·ia.
\
~
Pensa che l'allacciatura della carotide comune potrebbe dare disturbi cerebrali. GrANSETTASIO (Firenze). -
•
'
Sc1I1Ass1. Risp.o11de che, Poichè si tratta d'inclividui giovani, i disturbi da allacciatura della carotide dovrebbero esser meno temibili. ' •
Legaf'Ure 1Jarietali della, (ricerche sperj1n entali) . Illustra la co-
XaSSETTI
ti·esoica
F . (Siena) . -
n1unicazione eon proiezion-i di diapositive. Il
Comi~ato
direttivo per il 1021 risulta così co-
L
stituito: P1 esicle1ite : E. Burci fFirenzPJ. T'ioe-presidenti: G . .l\luf'\catello (Xapoli); O. :i\Iar-
gart1CC'i (Roma) . ' Oonsiglieri: Ba Ido .Ros.si (~.filano); G. Anzillotti (LiYorno). FJegret<vr-io : L. Don1inir(>i (Rou1.a ). Vi<:e-segreta 1'tO: 1 .. C. 7Japel·l o11i (Rom.a). 1
I te1ni di rel..'1zio11e per il XXVIII Congresso sono: 1° Pleu11·iti pu·r uiente. (Tem:t in comune con la ~nci€tit Italiana di Medicina). 2° fJ tosi gastr J-ir1ttestiria,li. 1
:~u
Tu be rcol osi renale. 1
...'-\.. CHIASSERIXI.
Dott. ALESSANDRO PF.XXISI c:birurgo aiuto negli Ospedali di Roma.
Trapianti di tessuto adiposo a scopo chirurgico. SOl\Il\1 A RIO: Trapianti di tessuto adi poso per la. cosmesi del viso i del seno, dello scroto - per cura delle ern i.e· • nelle perdite di sostanze durali e duro-cerebrali con e s~n za ~la· stica ossea . per 1l'emostasi çleglì organi pa.renchi~atos1 per l'obliteraz('one di cavità ossee - nelle artroplastiche ed osteolisi - per va.sali, peritendinei e ~e_rinerve~ ~ nella c~llas soter a.pia polmonare (plenro-pneumolls1) e cavità toraciche. Questi argo ..11enti sono trattati in singoli capitol~ . con l'e· sposizioue di tutto quanto fin' ora. è-stato fatto chn1cam~nte e sperimentalmente in questo impol'tante ramo dell.a chirurgia plastica metten<iolo a paragone con. alt~e plastiche ado: pe.rate e dandone ia tecnica ,generale e speciale. Il lavoro e corredato da numerose osservazioni cliniche originali e da un ampio studio speri menta.le su questi ~rapia.?~i a scopo chi· rurgico e sul destino in seno ni tessuti osp1t1. . . . Un volume i'l'l-8 grande di pag. 408 con 16 figure or1g1nall in fototipia e triéromia in 5 tavole e altre i figure nel testo L. 40. I Per i nostri Abbonati sole L. 30.75 franco di porto e raccomandato .
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1366
XX çongresso , della S~eietà Italiana di Ostetricia e Gineeologia. •
(P~t Yiè\, fJ r e.<; ide1ite:
?-l-26 ottobre 1920).
f•rof. E~1ILIO
.i\LFJERI (Pa ,·ia).
l ·ioe-J.>residenti: I>rof. E. TRUZZI (Padova) - Prof.
E . ~ELPO~EH (Trieste).
i'egretario : J>rof. O.
\ rIANA
T· lce-1i.;efJ reta 1·i : Prof. TA s r·:o (P avia).
VEHCEsr
(Verona). (GenoY.n) - Dott.
CAT-
Il Congresso hn lnog·o in Pn via anclle per chè avcS\i;,e partP nella ('ollluJe1uor,.'lzione del Centenario della fon<lazion0 t.lella Cli11i<'fl Ostetrica nell 'Ate11eo Ticines(\ • E un.a n1i ra l>ile Oo11Jmen1ol'azione i Congressisti J n·cscnziarono 8 scoltnndo le parole del 1>rof. .i:U fieri , C:he ri~rclò i J11'QfC8SOri che dettaro no le Jo r o lel'iio11i 11ella Olini<'a clul 1763 ad oggi, da. .l\Jost:<'lti, vrofessore di a11n to1njn, cl1irurgia ed arte ostetric.a, •t ~essi, )ialacal'nc, Cairoli, Fattori, Bongioa11ni, I.Jo,·ati, Cnsazzn, ra torello Lo'ati, Cazzani, fino Porro, illu stre yer la tecnica cesarea che dft I <l . lui IJren,cle non1c, al Gl1elmi, al Cuzzi, 1naestr0 in8ig·n,e, al :J!~111~iiagalli ora a ~Iilano. a l Cli,·io ora a <.ienoYa, D 11'.ilfie ri cl1e si trovn ad iniziar e il s0ro11rlo secolo r\ell'inseguan1eto nélla vetusta Cli11i<:a, ùonde u s<.:i1·ono tanti r e1)t1t..1ti maestri, che i 11~eg:nnno nelle f'liniche italiane anche oggi ecl 11an11n <.l Yn to i1n rt0 nei rapidi }Jrogressi delle disciJ>1ine o~tetri c:he <' gi11ecologicl1e. Dono J.a Co1un1eu1or;1zione e l ' inaugu razio11e df'l ·('or1g·res"·o 1nizin rono le sedu te scientifiche con la r0lazione ~n
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IL POLTCL1NJCO
~ [_.\xxo \\\"II, FAsc. J. ì j
cl1e nei suoi ,-ari elen1enti. Le oya ic sono jngrossnt~ ; Ql1alcl1e volta scle rocisticlie . Rigunrdo a l1ln JJ((fo.oenesl è tl.1 ricorclare con1C; sia a~segna to l l ll gr..1nd e Ya1ore alla co."·titnzione <lf'l soggetto, co1ne quf\lli nevroartritici , polisarcici. che 11erò in .altri c:a ~i J)resentano piuttosto nn1enorr<.la. È stata éhblu1ata in f'al1~1 J-.1 sifi lide; l'infln0nza del di stnrbi cronic:i di circolo, consecutiYi n rf'tl'ofiessione <lell'ntero, · e. agern ti t'C<.:ita.menti seF-:sunli, 1nalattic cli Y.'lria natura, specia lmente quelle di n.'1 tu1·a i nfi<.1 n1 n1a t0rifl , s ia puerperali che inclinf•11de1ìti rln 1 vne1·perio . Tutta una .~erie di autori ha ripo1'1:.:'l to il fatto J•J1i1110 a lle a lterazioni de i ~asi uterini, ma qt1estP 11on 8ono Ilt' <:o"ta nti nè fl~clu ~ iYe per le for1up e1norrag·iche. T~ 1l1n e forme co n rnggnardeYole SYi111 Pl>O lleJl 'utero po~sono essere l'a1rronta te collevt:· re e lJI'GI>rie ueorlllnsie, tanto più se nelle- pareti dell'utero si i11cHntrnno, come di fl'equente accade . ' tlei piccolis:-;i1ni nocletti fibrosi, che per sè stessi r1on possono as~olt1tamente f), sere causa di emorr~1giu, ~ia per le li 1n i t~1ti~sirue din1ensioni, sia per·
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Ja sede. .r\1 giorno cl'oggi però è opinione viii larg·ameute
diffusa cJ1e la n1alattia s ia in r apporto con sti1noli n i1ormali l)l'OYenie11ti cl.all'ovaio : stimoli {>€r ttlcuni <li semplice natt1ru riflessa. quali si avreb' bero i1ella ovarite . ·clero-cisticn <~cuole frnncesi)r 111a per i · più sti1noli cli natura ch imica , ormoni proYc-lnienti cl<.ll complesso clel pnre11chin1a o-varieo, o clni follicoli, o da Jle fasi iniziali di fol'mazione .c1c>i. corni lu tei. n1entre il corpo luteo nel suo pieno \ ~v 1luvt>o proclt1tr0ùbe, in vece sostanze . ùecongestion{lnti. Oltre che di que~ta a ltera ta ilunzione. del1·0-vaio, s~ ùeYe JH'Obabi J111e11te te11ere conto ancl1e ' di alterazioni cli tutto il i·i1uanente app.'lrato endocrino . Le metriti emorragiche. Se <Jt1e~ta teoria basata sulle secrezioni interne Prof. EnC'OI.E ' OVA (Siena) . - lliassunto e con,~ è l a più attraentC' e quella che ci può spiegare il cl 11sion·i. - L'espr essione «metrite e111orragica » l1n n1nggior numero cli n1etriti emorragiche, non posnn \alore prevalentemente ~iutoruatico, e ,·iene siaiuo. B bbar1c10141 re clel tutto anche le tE.iOrie più 11sata a • designare gru vi emorrng·i€' uterinCl indipen- . antiche, onde la pn togenesi è p1·obabilmente multlc11ti da neoplasia e cla lesioni nnatomiche esattiforme. t.1mente definite. ~on hltte le fornJe corrisr1onùouo I ,a cura può e:·sere fatta con criteri ài,·ersi. S<) per l~t pa togcn<=>si acl l1n l1nico tir>o . e~dstono diate. i specjali, saranno racco111anòabili • Queste en1orragie s i presenta110 di preferenz.l cure ge11erali, . climatiche, dia tetiche ' ba lnea ri, ecc. neg'li ultiu1i anni dell'età feconda o nella immiCure iodichf\ lX>tranno pure essere indica te; in • nenza clella menOJ)a llSa ; possono perdere ben 1>recerti . ea si eure Rpe-citìche, a.11till1etiche. sto ogni r apporto c-Ql ciclo mestrt1ale, e dare anePer ~olito l\l cnra \iene iniziata oon &tittici t1te1111<1 gra Ye : clifficilmD.Iite però mortale. rjni. Sono stati raccoma.ndati i preparati di mamDal p un to di vista an atomico, l'utero si premella, di corpo luteo, di ipofisi, come anche òi tiroid~. di pln cent.:1. ~e11t.a ingrossato p~r ·àun1ento cli fa~i n1u~colari: I in miuor g r ado i1roliferu il connettiYo. I vasi de l Sono da ricorclnre 1<' c·nu.·ti<'nzioni dè 11'<~ndome iniomet rio, e 011ra tntto le arterie. sono cli solito trio, e:on \arie sostanze e \ari.a tecnica. fino all.'l .n n111entate e tortuo. : 1n·e~n tano ispessimento no«l tmoea usi e alla g·est oca u. ·i . · t< ,·ole della to11fic.a 111fldia, qua lche volta co11 deL'elettricità è Hl:<tta applicata sotto va rie forme .. g«'ll<'rn zio11p ialina : fat ti d egenera t i vi si J)O~sono fi no ·al mezzo eh~ ha dato senza dubbio i più hrJl:tYerc uncll~ nc11'inti n1a . Di solito m ha pure t1110 h1nti risl11tati, e c-ioè il trattamento con raggi X. vilt1ppo rag-g11arc1eYole di fibre e lastich e . Qne~te 'Cn e. perto operatore c:l1e disponga di un adatto :-tlternzioni 11011 ,sono i~rò caratteri. tiche; qualche ~tr n n10ntario è in grado, si può dire. di guarire Yo lta mancano in for1ne ~morragiche mentre pos. ogni forn1a anche }Jii1 gra\e di mfltrite emorrasono ri..,<:011trar i con intensità e tipo identici ang i<-a . e· se11za p~ri c-ol o, mediante i rap:gi Rontgen. <·he it1 n1etriti non n. socin te ad emorrag ie. La mu f.~ t<'e:11ica. moderna eo11sente anrhe dj a rriYn rt~ (l(>~n lltf\rinn nnu JJl'<'RC'nt.n a lt<'razioni <'ar3tteristi:t JJa . ·t(\rilizzazionc '1<'1 la clonnn in 1111:1 ~0J1 se<luta .
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X\\'I I, F ASL.
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Efficricia pr<!s~o a p oco ~i 1u ile è dimostrata aucl1e (lalle applicazioni di radio o di mesotorio. Tra le cure operative, la più ' semplice è' il rachi~mento, che qualche Yolta può dare buoni riSl1ltati; iua 11iù svesso fn llisce. È però sempre tin inezzo al qual€ sovente si ricorre, a lmeno pe1· ese:Ju<lere l 'esistci1zn di lesioni u1alig11e dell'endometrio. Operazioni di lna.g giorc importanza, I>ei casi rihelli, sono le re. ezioni I>jù o n1cno e.·tese dell'utero, o come estremo ri n1c<lio l 'i:.:tPr ectornia, che • 1H:•r questa indicazione prt'feribilnlPnte si pratica 11er la \i.a vaginale.
JX>oo f<l vorev-0le ~tl J'<l schi.a n1ento !Jer la çura. Non crede logica Ja ca~trazione o,·,11 ica. Ha sperimen-
tato 1a « Kell~· » nella cura cie l le metriti Yolta <l11che pe.r caginan1.
Iltof. lJEc10 (Firen,ze) . - XPlle llletrlti c1uorragiche dice la condizi-011e tlclla u 1uco·s a 11terina in r<tp11orto .a lla f1.1117'ione del c:o11}0 luteo. I/~1Rsenza llel corpo luteu in alcuni uteri emorragici da lui !'isc:outrata gli farebbe i 1en:-;nre atl un'azione inih it1 ic·t~ dell'emoi·1 <lgi~t lH:'l ti11entt• <tl corpo luteo. Ili{·orc.lu a qnesto p~·oPosit-0 le e111orragie ' Tescicali (•( lllHt,\ ta t<..' i10J H.> :1.-. 'pOrtaZÌOll'f I ('}lil'llI"giC.tt fl i 0,ra,i e (·011tc·n011ti un c·orno luteo in piPna .maturità.
intere~:-:anti:.:$i11 10
Prof. PEsT.\LOZZA (Ro1nr1). .'.\.crc11ua· ai fatti 11eoplasticì che tulora si 11a seondon-0 in un litero 1netritico. ${10cinlruente alla così detta fibron1atosi .11terina per la quale pur non son cl1iari concetti. ~rette . in rilie,·o lo svil11riDo ~pe~so e11orn1e del] 'ovaio com1)ngno delle metriti, .a oonfetn1a qu.asi <lell'originc -0Yarica della sind1·ome eu1orragica. Per la cura fu, orn 111eno, partigia110 clella oper<.1zione <li KelJy ~ncbe perchè fJiù s11ess-0 n1ette in e,~idenza -conco1uitanti noduli fibrosi cl1e l)()SSono esser enl1-clea ti . .Vide recidiYe che talora obbligarono alla o r>érn zione deruoli trice. ('0111 plet n semnre l 'operH ~ione ricoprendo le ferite uterin~ dell'"'>perazione ,Ji Kelly con 11n leinho veritoneale sC'olpito {lalla 1>jega vesci00-uterina, co1nc nella su~t teC11icn di J isteropessi pelvica . . .
r•rof. RIZZA.C.\"\A (Aq11ila) . - Dà importauza ai in·eparati di ~1léio (calciojouc) nella coagulazione del ~~ 111gue pe1· la cura delle c1n-0rragie 11terine. \
l'rof. J{1zZ.\'l'TI ( ~Iode1ia) . - Dil importanza alla· t:u1·a della metrorragia con le causticazioni jodicl1e di 111<tgg-i.or effic.1c:ia dello steB~o raschia1ne11t-0 uteJj
r1·of.
È
invece faYorevole
(Berga111 o). :\lette in rilieyo d<'lla 111.ancata igi<'llC ~essn.ale e delle
LAi\l)UùCl
vratic:he i1eou1alll111siané ll€lla pn togenesi della ~ metri t<' cn101 r;1g-iC<l .
Pl'of. f-t.\LL < '1' riC';:;fe). - Xotà éhe nella radioterapia r-.i '0de P1<)\·arc 11 ta~so c1uoglobinico, e pet'r:iù m0tt<' i11 ri lit-Y<) I ' utilità <l~l la cura con i -rag-p:i X i>er 1~ <1UP111ic• po~t-u1etrorragiche.
I>rof. TRuzzr (Paclova). Disti ugue le \ere ~net riti dalle pseudoniet riti, <la ndo i1nportan7a per queste alle co11dizioni circ:olato1·ie veriuteri11<• <· specialmente al così detto varicoocle pel-rico. Ln stasi venosa . pieg~ i fu tti emorra~ici, la iperplasia. clelle tonache uterìn€, la pr-0liferazione irregolare dei fo11icoli oYarici che più spesso non arrivano a maturazione.
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rio1vo1'tanzu
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Prof. ALtfIERI . (Pai;ia). - Dà. importanza all'ovaio per l~ genesi delle metriti en1-0rragiche. È
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<11 r.t. chi;1Ii1ento ..1s8oci<1to alle CA.111stieazioui.
Prof. CLIVIO (Genova). ~lette in rilie\O lP • 1lterazioni connettivali t·1 lora r>rofonde nelle n1etriti, che dùnno ragione degli insneressi delle varje cure.
Prof. FERRONI (Firenze ). - X-ei SllOi· casi (72) ha dato notevole prefer~nza all'isterectomin aclclominale per vjncere metr('lrragie minacciose - mi· nori preferenze alla op~razi<n1c di Kehly. Ha. trovato freque nte l'inerpla sin connettiYa1e e la. sclerosi va&'lle con1~ le alterazioni o\·nric·he. Per 1<1 cura emostatica, per solito fatta en1piricamf'nte da. tutti si dovrebbe dare importan7..a alla ten' sione vasale. JJ'adrenaliiui e la tiroidina gli det. tero buoni resul ta ti : mino ti l'ipo.fi sina.
no.
l'rof. (}ELLI ( Fit·e11z·f) . -
'
Prof. SCJ:IIASSI (Bologna).· ì\clJn va togenesi (lelle metriti dà in1porta11za a lln· disfnn~ione ovarica, n-011 .alh1 flogosi, e ln <1 i . .·fnnzio11e o\·nric:..1 di<'f=' sempre lega t.1 ad alterazioni del .sillq 1n tic'O, tanto che vorrebbe si parla ~sc cli 1netrorra r1ir' sin1 pa ticll e e si indirizzasse la cura alla -01)otei-ar>in specifica : •t clrenalica e in 1iuea seco11dari~1 ti tnidea.
una
Prof. GuzzoKI (.J1oderia). - Dice le sµe prefe1·enze per l'operazione di Kèl1r ne1la Cl1r a .delle i11ettiti per la facile tecnica nella 'ia ac.ldo1ni11al~ .
dette It1ogo a discussione della qual.e dinn10 brCY<' cenno :
.fl terna
•)(·-. 1vU1
!_;Ez l O~E PRATICA
J>rof. ( 'ovA t ' if'Jla) . - J{isponde a tutti gli 00. Di(·c e11e rice1'<'11e vii1 recenti mettono in evidenza j
\
l'if>{ll'plasia m•1s0ol~re prevalente su q11ell~ conn e ttivale. L' c:--;~1 111 e 'macroscopico alln sezione fli llleri u1etritici asportati 1111ò far cadere in errore <"il'C:<l la ùiffe1enzh.1zione del tessuto connettiYale e 11Lnsc:oln l'e nell'attribuire all'uno o all'altro l'iper1iiasiil. . Ui<·onosce i· in111ort<,'l.nza vatogenetica del varico<;ele Jl(\]Yico uclle llH.~tr-01)ntie ed in g·enerale delle lesioni \"<tsali i ieriuterine. Nota che le odierne ricerch~, <'11(> fa r ebbero rliscord<lnti OTUlazjoue e mestrunzioue·. infirmerebbE'r-0 l'op inione di rapporti .diretti fra corpo luteo e metrorragie. Conviene con l'O. c:he ha 111esso in vista l'in1portanza patogenetic;l cl~1 n~omaltl111~iunii:-mo nelle rnetror1-c1gie. CrPde si dc->bba es~er 11n po' scettici su1l'effìca-cia del1' opoterapi~. n1eno ,gu qttella delle causticazioni tlPll'<'ll<lometrio Re sono assenti lesioni annessiali af'11tt• o ~ubncnte. Un po' scettico è aucl1e su1l'ef1i<A.tc:ia d-el ra~chict111ento, p.ure utile in qualcl1e c·:-i ~. ~lolti .<tutori si tro,~ano concordi per l' utilitit (1~11a operazione di Kelly per vLa adclominale, ma. 1nol ti la eseguiro110 come l'Alfieri, anclte ver var1ina in, SJ.Jeeie nella così dettn clefunrlat io uteri.
1368
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J L POLTCLINICO
(_.\!\NO
XXVII,
FASC.
47]
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Ne l Congresso furono raccolte per un'unica disc'u &c;io11e tutte le Oomunioazion i sulla 1
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Radioterapia e Radiumterapia ginecologica.
Prof. A . Cuzz1. -- La cnrriterapia ·d el canoro g eriitale f emrninile. - Accenna alle statistiche della c11ra chirurg·ica e della c11rritera·pia. del cancro d.e l collo uel l'utero; conclude debbnsi oramai m{){lificare la : linea di condott.'l nella cura del carcinoni..1. ge11itale fem minile, 1)€1' clnre più grandeJ)èllj:e a lla terapia col radium e sost:anze radioattiv~ nella cura e 11ella profilassi della malattia e(l e lle st~e reciclive. Trae le sue conclusioni dalla pratica fatta nell'Istit11to ~tetrico di Milano. Prese11trt as~ocia11dosi al prof. Gel'li, 1111 ({ordine del g·iorno >) al i·ig uardo . IV. -
in essa eompresa la rarl ioterri pi(!, nella cura delle 1netriti, a compleruento della <lisc11sf"ione s11lla precede nte relazi-One. · I Erano 1.>resenti nlla fliscussione i radiologi •: prof. "\1'ittorio ì\Laragliano (Genova), pro·f . F. Jf>ert1sffia (i\Iilano) , dott. G . Pesce (Genova) , prof. A . Cuzzi (~lilano), Prof. Fontana (Salso1naggiot'€) , dott. }rJ. I>avesi (Pavia), dott. A. Rossi (Parma), prof. ~l. ronzio (Torin·o ), ·aott. B. T a rugi (P~1rrna), dott. )J. Fiorini (Cremona), d ott. 1\1. Spinelli (Napali).
/
cl1e una con<H~cenza profonda delle condizioni patol<>giche e cliniche della paziente se si vogliono av~r buoni risulta ti. J/n ntore illustrò tutti i suol casi. ·
I
J. -
Prof. GELLI (Ftrerize) . - Lo slato ((,tfuale I della terapia delle irradiaz ion i in ,qinecologia. 1
•
Fa una disamina della bibliografia internazional_e s ull'argomento con speciale riguardo alla cura dei ca ncri uterini, de i fibromiomi e d e lle emo1 ragie cle ll'éti1 criti·ea. Illustra a nchf' Jn bibliog rafia itnliana, ricca in questi ultimi anni. ~tl ~cenna all'efficacia della ,radioterapia nella lottn contro iJ can. ero cle1l'utero, pre~ntando in llltim-0 11n «.-Ordine del giorno )) inteso a: . pròn1uover 0 gli . t ncli e le a11r>licazio11i radiotera piche . /" / 1
II. -
Prof.
OLIVA (Geriova). -
I 1·ar1:Ji
~t
ed il
1·acZiic,1n nella citra d ei oarci?io1nf e clei fibronvl ute1·i1ii. Ha u·s ato priu1a soro la rontgenterapia, 1
,
\
Prof. GIUSEPPE ROCCf!I .(Bologna,). - Con,triù uto a-lla 1·ontgen t~ rapia moderna, 1Jn rapporto al\.T. -
lllustru la sua pratica con t1n apparato della casa Vejfa di Franroforte, SJ)ecialme11te occupandosi del dosaggio delle il'radia7.ioni ecl espo11enao i ri811lta ti ottenuti. Base c1~1Ie ct1re è la misura biologica per un eritema. cuta11eo e d espone il confl'onto delle dosi rispetti,·e l)er la rontgenc-nstrazione, per la. dose morta le' per l~ celluk ran cerigne, sarcoma.tose, per J'int<?stino, i n1uscoli, il mi0ma uterino, la tir-0ide. ecc .. 11€1' (lar closi eç-citnnti Ja proliferazione clel c~n nettivo i11te1'stiziale, de lle cellnlè epiteliali, ecc. l e l esiorii utero-0 va11·iclz P. 1
•
poi la radiumtRrapia · sola o con1billi<'lta con la VI. - Prof. ARTO~r DI S .\ NT' AGNESE,.. (Ron1a). rontgen te1·apia . Dice l e sue eo1);e:l11sioni vecchie e Sei (unni di, n1esuloriotera.pia d ei cancro déil' utero. n1.1ove e lé modifica.7.ioni d·i tecnica apportx'l te ne- TA1 • s11a cRverienza è fatta su 260 cnsi di canct<> gli ultimi anni dalla sua esperienza, il dosaggio c1e11 'utero trattati col mesotorio dal 1914 al 1920 d(lll raclium-elemento e de lle irradiazioni X: i ·e1111di fro.n te a 157 casi operati nello stesso tempo ne-lln Clinica di R -0111a . I r isultati, n1eschini nei n1Clrazion~ dei CI\ f" i tra tta tj, a rcennanclo ancl1e n. ' s-ne passo te pnbblicaiion i Rnll'urgoillento . I risi1lC..'lnc:ti della vagina , sono ·stati buoni in quelli d e ll't1teto . Può vantare una guarigione persistente tati n1rono in complesso otti1ni ~pccie per la ratliumterf(pin - s<?o1npa rRn n ll 'èR..'l llC obbiettiYo dei dal 1914 in un caso che· sarebbe stato operabile . tnmori fibrosi i1elJ~ cl onue i11tor110 1.a meno11a U&'l In 3G casi in-01Jerabili (anni J914-1915), 5 clonne <->.cl ame11orre<1 persistente - guarigione quindi cli''iYe a nc-ora. (13.77 %), si ebbero 9 fistolizzn zi<:nli nica ecl nnntomic-a. l\leno so<ldisfa centi resnltati <]f)l] n ;e~cica e del retto, 2 casi di morte per inper i fibro111i specie se piccoli, intramtirali nelle f E>zio11e ,,. . Po11e in rilievo i risultati otte11uti nei clonne giovani. ~ ca11cri del collo cl1e e ra no ino1Jerabili. l>r r j can cri del corpo {le ll'utero i iist1ltati ono certo inferiori l">er i carC'inomi da lla .·un c~perienz n trae le sea q11elli della cura chirur~i ca . Cr0<le per i c·ancri g-ne11ti impressioni : 1° l'actinoterapia i1on pt1ò anC'Ora ga rPgg·ia re con la c111·a cl1in1rg ica ; 2° l'acti- ' operabili del co1lo 11ter ino ~i debba inizia re l 'espe11oterapia e specie la rad i11111tel'apia hanno Ya lore . l'imento delle c11re radloo.tti,·c. 1H.' lla profil.nssi de lle r ecidi,:e po:-;t-operatorie : 3·? il "\,.II. - l)ott. 'l'.\R'PCG I CPflì·n111). - · Or<J!Sgo Jibroradiu m è il n1~zzo di cura pa1liati\a migliore neM.'l 111a ule1 i110 causa di steri lità cura to con i rr1y9i _Y. <:nrn dei ca rc:inomi ino1:>f\rn bili (\ q11a lcl1e rara vo)t~ Sf'gulto da grai·i<Tr,nz·n e parto ?l-or111 ali. - E::;po11e ue deteru1ina la scompur f'a clu ratnra. i l c·n"o i111porUt.nt issin10. . III. - nort. ~I . • P1sz r .L1 c-:..-r1poli). - Contriùuto .'Pg-uì a queste . ctte con1 unic<1 zioni la seguente 4
ffl la jisioterr~a del coreinnon10 uterino. - ( <JJ1(·lu·"iun i. - Nei ca~d inoveraJ..>jJ i son o sta ti ragginn ti ri:--nlta ti Rn t>el'i ori a quelli cli qualunque altro Dl(lzzo curatiYo. 11 radi11m h.n. f}lttn fnre un gran pn8SO i11n:inzi 11e ll;\ lotta contl'n il c-.111c·ro: (l~So 11011 uc' ci<lr• e pu<> [!Uarire. I u1 ~zzi 1ìsiote rnpic·i ch.' lJhono f)'-'S<~r 111e:s!-:i al1a 1
,1i1 1('\ nclenza ~el clinico per il loro maggior IJt·o~-r<'~(\o. Ocrnr1·e l:i J l(lrfett~L tC'r·nic-:t radio1ogic·a con lP -.;ne n11dncie e 1<" ~ne 1j.n1itnzioni 1 inn oecorl'e n11-
• -
---
di.t;Clf8SinnP:
P rof. I•i::sT.\LOZZ.\ (Rrnna). - ~ou da porre d~i 1n1uti ferini sull'i111pol'tate argomento i>er il quale <lic-P t nttq' 11 s uo csntu sit1 sn10. I c·nuc·ri del cor1.>o <l<'bbono CR~{"l° -0p0ra t i ~nZ~l discus~ioni, \jsti I linoni rc!'n1Jtèlti ùa t11rti ottenuti con la fa<·ilc tee- · 11i<-.1, sia pro~sin1i c-h0 lo11t.:1ni. P er il <'aucro del <·nl l<J ln questione è . . ub-ju<li<;r-. Xon crede pò.c;~ilJilc> <leer(•tnrc l'abolizio11c .<lell'atto OJJ~r:it i,·o: piutUJ-
I
[AKNO XXVII, FASC. 17)
SEZIONE PRi\TI CA
1
' ~to
COMUNICAZIO~I
abband<>Itare le operazioni pi1ì gr.avi per accogliere le meno gra"\-1. (isterectomia vaginale e persino a1nputazione alta del collo) facenòole seguire tlft circa 3 settimn11e- dopo l'-0perazione in P-Oi da <·nre racliotern picl1e.
raccolte - secondo gli argon1enti.
I. -
-
<"~l11Cl"O .
Prof. A\J.,FIERI (P(tvia) . - In.siste sulla neceRsi t~ 11elle n1etriti emor ragiche ed an<:be nei pi,cco1i miou1i" llteri11i cli no11 dimenticare anche prima delle c·nre rnidloterapicbe il r aschiamentoI diagnostico <'he può mettere jn evidenza neoplasie maligne. JUsso non potrà pe rò essere attuato nei grossi fibro1n1, per le irregolarità della cav-itit uterina. Pensa <:he radiologo e ginecologo debbono in questo éa111po In \'O rare coneordi : quegli sotto la sorveglianza di Qll<'Rti.
..
:EJ ne<'PSRaria la 0ooper azio11e fra ginecologi e r ad iologi. 1ua reclan1a l ' indipe1lclenza di questi. Le pre ferenze (lei tecl e-~11 i so110 11er la. rUntgenter.apia : <Jnellr <lei fra11cesi ]J<' r 1.a ra<li11111ttirapi.a. Ritie11e esage. rn t i i rf::.l1ltn ti t ifcriti dai tedeschi. Nelle a pplic·azioni ro11tgen~ <' 1·nlliu111ter~piche occor re certo I>ri1na ln clb1gn0Ri nrt?cisa . I tede::;chi sono per le irru<liazioni ]>1·ofo1Hle nei tnniori , lJer lCl doAi. masRive anp1ien tf' in i.1na sola sedt1ta e sempre ben tloRatc . Ria.·sun1e la tadioterapi..'1 dei tumori cosi : ~011 conosce11clo (b vriori h'1 radiosensibili tà clei tu1nor1, 1 i_. a sutdo cli ripudin1·e 1'<1 ctinoterapi.a a priOJ'i. Un inter\·ento l 'tl elioterapico è giustificato in tutti i casi iuoveral>ili e deYe essere sr>erin1e11tato an<'11('.l 11ei c:a. \i -0pern.b~li. . -..... Prof.
..\l.\H .\GTJIA .\"O
\ITTORIO
J
(Genova) . -
,
Prof.
\
.·
La 011,ra chirurgica de'i fibron1iomi utermi. - Trae le sue conclu sioni ùa 138 operazioni per fibromi praticatenegli i stituti da lui !liretti negli ultjmi di~i anni_ Di regola Si trattò di isteromiomectomia subtotal~ n l1dominale riserva ndo la · t otale solo ai ca Si di complicazioni iiogisticl1e nel cou 6, o neoplastic:he· del collo <> del co,r po non benigne. In qt1alche caso si ag·gi1111sè la exenteratio 1nucosae cerviall. Alcune volte ft1 pratieata la de<:ollazione posteriore secondo Faure, in un -caso la decollazione anteriore,. altre volte fu .attuato jl metodo di Kelly . In cin- · qtie cusi fu rpossibile la miomectomia. In 51 casi fu possibile l'incisione addominale alla Pfannens tiel per tumori pi ccoli. P er questi qualche volt.a ft1 preferita la vi.a vaginale per la contemporanea cnra di prolassi o di lacera.zi-0ni perineali. Spesso Yic.le utile l'emisezione ant. dell'utero alla Doyen: i11 un caso furono combinate le vie vaginale ed ad- , domina le (necrosi di grosso tl1more) . In 14 casi s i vide necessitit di operazioni 00mple.mentari pel· la cura di ernje , l 'asportazione di cisti, l'att;11azione rli vag;inope:ssi, <li vaginectomie. parzinli. cli plastiche y1agino-perineali, di ent~ro- e cistor• . l'afia . <l' iJ1ne::>to i.1 reter o-urete1·ieo, cli resezione oJ n~ntale, ecc. E . pone le particolarità cliniche ed anatomo-patologicl1e clei <:aF>i. Illustr a i>a1·ticolaru1ente i casi di' fibromi operati in gravidan za (mio1uectomja con
Prof. CLIVIO (Genova). - Iliassume l:i sua impressione: Clire radioterap-iclle per i cancri inopern bili; interYento cl1irnrgiro e radioterapia postchirurgica per gli operabili . impossibile conclutlere ver l'abbandono, della terapia chirurgica de l rrof. FERRO~I (.h1 [1·enze). - Per la 1net1r-lte vide ùuoni ris ultati con la radioterapia, pei·ò 11011 sempre persiste nti. ~on di raclo bisognò poi ridu1·s i agli .atti ope1·H.tivi clemolit-0ri pe'r dominare l'embr• ragia. P er i fi1Jron1i le cure radioterapiche meno si'·nre. J>oche volte vide diminuzione di volu1n.e d<'1 tlllllore. Per i carcinonii mai \Olle ad-0perare cure 1·adioterapi<:l1e per que lli de.I 00i-v-0 . P e.r quelli del collo operò .sen1pr~ ql1anclo era possipile . Qn<111d o roperazion(? er.n i11a ttun bile n ttt1ò le cure l'Udiologi rhP eon clif)crcfo tisultato. Kon è d'accordo col 1•estalozza 1>er 1<1 proposta di c1etroni7'za re 1'operazio11e (li Wertl1.;)im, e .ciò specia lmente per i Cft11c·ri i nir-ia li, niei qu a li tl1tti vid.ero ottimi ti~n1ltati. ll'alore l)Otè vedere attuabile l'operazio1ie dopo le eure radiologic-l1e- in casi pri1n3 reJ}Ut.11 ti inopern· bili. Ha vi sto però rec:iclive grav.i per diffus ioni l-0nt11nt~ cuncei-igne i11 <.:al'i i1ei c1uali locn ltnente il tu1nnre pare-ra gllarito per le cure radiologiche. i;bbe I'irnprc 'Sione c·h p il rac7 i 111n in .qu<.tlche caso ' avesse provocato più i-r1 vicla cliffusione neo1>lru:\tica e \ide talora la n1orte imrneclic'lta in ~si cli~ ccrtQ ue erano lontani prima delle cure radiologicl1e.
SCIKNTIFICHE I NDIVIDUALI
ALFIERI
(Pavia). -
la
I
I
•
'
~nrcessivo
I
decor so della. gPsrozione e con pa rto rcg;o1are in <111c casi) . '":'\psi::u11 caso di morte delle 13 do nne operater I.a }Jerfezionata i:ecni~'l delle operazioni per fi bromi 11terini conclucendo a risultati così buoni 11on può non esser tenuta in conto nel giudizio compnrativo fra !.'esultati operatori e result.ati delle cu re rad i-0ter.apiche dei fibromi. 1
Grave emor ragia • cri<loperitoneal e p roàotta da 1.in fibro111ipnia 1.tt er ,i tio in pu erperio . - L'e1:norr.agia m verificò n.1 3° ·g iorno
II. -
Prof. BoNI (Con10). -
1
1
1
ùi puerperio, d,e tte li.1ogo a condizio11i gtaYissime <:hf\ rirhie-sero l'imme<.l]ato a tto lapa r otomico, nei q11ale si vide che l 'e1norragia proveniva dalla capsula lncernbl di u n grosso nodo fibroso (700 gramn1i) sottosieroso . Crede che la. grave complicazione si s ia iniziata.. nel traYaglio di parto per affe rmarsi -gr ave al 31.> giorno cli vue1·ì)erÙ>.
•
Di8Cll.'18ionr sulle d ur> prroerl Pnti co1n un ic't~ io11 i. I
Prof. PEsT~\LOZZ.\ ( l?on1r1). - Riferi sce RU una statis tiea di 769 fibro111i op0rn ti ll<'gli llltin1i 10 a n11i. In 120 rnsi ~i · potè prn ticn r 0 ln oo1n. J11jomecto1ni~L, e·il i11 questi easi Il€SSn.:10 r>uò contestare In imme11sa.. superiorith <lelle cnrc cl1iTt1rgicbe at-tnn te i11 confro11to ulle rndiolog;icl1E' e,s clu se clall 'O. In -!:> ~li queRti casi lli n1io1nectorrfia fu poRsibi l<' r ico1)rire tutte le fe1·ite cl1irnrgicl1e con il leml>o sieroso t.olto ll<1Na piega ,·es<:ieo-11 terina, come nei SllO inetodo {li isterope~·~i pe1Yirn. . T,9. 111ort.alitit globttle f u del ~.4 °{, . 111 16 casi Yi ~1'<1. coucon1i~'lnza di ca ncro: alc une Yolte di tl1.;
•
'
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1370 I
J L POL ICLlì\'.ICO
DJori ovarici; La uecrosi el'a presente in 32 tumori · fibrosi; in 8 C<'lSi si aveva contemporanea gravi, danza; in 16 svilnpPo ca vita.rio; in 19 Yolume enorme. In cQmplesso cer~mente 272 casi furono ben <'l. ragione sottrattJ .alla radioterapia, che nei più fl i essi sarebbe stata· dannosa. Nei casi sottoperitoneali ha da tempo attuata la · sua tecnica ad enucleazione c..\:traperitoneale del tumore. ' · Ricol'da ii1 llltimo fra i casi di necrosi dei tu111·ori fibrosi da Jni O!'\Serv<'l.ti condiziQni che face,·n110 Yedere facile o in1minente la n1inaccia di la<'('razioni . - emorraglcl1e della ca11s11la neopla$tica.
I)rof. GRri:ioooNo <1'rie-~te) . - Riferisc~ di 73 casi . overati da lui pet fibroµJn : 67 interYenti addominali di Cl.li 5 miou1ectomie; 6 casi oierati per V(J,g inanz (SI)~z7~tta1neuto ver n~rosi) . Anche egli f~1 notare con1e i11 molti dei suo1 casi le cure raòioterapiche sarebbero s tate inattuabili o dan-
.J
11o ~e .
I''rof. OLIV.\. (Ge11uva) . - Ria s~uu1e In <1uesti-0ne ' <lell'nttnu bilità dPlle cure cl1ir11rgic:Pe e r<idioteraIliehe nei Jibromi , riconoscendo a11che egli cbe queste ultime posson•) in molti casi essere utili, mn in altri eontroindjcate e d..'lnnose.
•
Prof. BAtiSO'l'TI (Lucca) . - Crede che nei fibroh1i nccon1vagnati òa febbre per n1atPriali. t.\>Ssici 1)1'0,,. ,·enie11ti clal tumore in necr<>~i o in supp11raziouc, o per les ioni a1111~ssjaJi, sia :-.:e nz'.u ltro da escluclel'c 1~ cure radioterapiche.
I
Prof. GELLI (Ji'irenze). - fia osservato 2 casi oprrati per rott u ra impro-xYis.a della capsula dei tumori fibrosi. Prof .. .ALFIERI ( Pa via) . - OsserYa cl1e la quéstionc cle11e Clll'è 1·adiologiche ne.i fibromi ft1 discusS<'l ;i;iustamente e i1e furono 111esse in rilievo le sicure .. controindicazio ni.
III. JJIC'11to
. P1·of. D'ERORIA
~
(Bari). Sul resVringiV((lvolare congenito del collo d ell'utero. ,
Fra i 228 casi di stenosi dell'O. llte1ino I . osser .. Ya ti q~1 ll 'A., 185 erano di pura stenosi anatomica in toto dei te~s11ti e in 43 casi la stenosi era d0Vl1tn a I)licl1e n1ueo~e e:he cl1i11devano a valvola l'o1i:ficio interno, dandÒ luogo a dismenorrea e sterilità. Dette pliche debbono esser distrutte nell'atto overatiYo (dilatazione e svnotamento commessura1<' del C"Ollo ·uterino Còn applicazione di J>essario en<l<)Utel'ino). Ecco i S11oi resultati dei 228 casi operati: 30 donne ri rnasero gravide cd unn di queste •l 43 ~tnni, per la prim.a volta, con !Jt:ll't:o norm.ale; J ~7 <lonne gnarirono dei fatti dismenorroici; nellP 'i1 clon11e resi<lue o non ~i (\bbe g ioT":t mc•nto, o no11 si ebbero notizie. •
1
.. 1..\Kx_o xx,·r1,
Di.~cussione . l
Prof. OLI'V.! (Genova). - I/associazione del pes~1 rio 011doute1 ino llo SYUoti.1mento commessurale <lcl collo dà f•1 eile compliGazione settica .. Egli l'l1n nbbandonatc'l . • Jl rof. .\.r,1•1ERI (Pa via). - Illu stra con preparati nijcro~co pici 1111 ~n o CTtso di Yera formnzione val.\·oJa l'<' i ' t1nica. •
•
Prof. DE010 (Firen .ze) . - ~"tud·i clinici e bi.ologic'i s11lla menopa nsa. Dallo studio clinico e biologico cli \~nti donne prossime alla meno~;psn -0 nelle quali questa si era staùilita da poco tempo giunge alle seguenti co11cl11sioni :' ,1° Esiste in que~11i casi con f..req11enza 11ll2. i11ertonia della porzìonf' ~111tonoma del sistcmn. vegetatiYo; 2° Sembra esistn {'On freque nza una lieYe iperfunzionalità tiroidea; 3° Non f\s iste l1I1'i11el'aùr011a Jinemia della n1c1101>a usa; 4° Esiste invece un~ colesterinemia, che con ogni probabilità deve attribuir~i ad uua ipertrofia dP11a cortecci~ surrenale. IV. -
'r· -
Prof. BRUGNAT~LLI (Genova).
tra, funz ioni cli secrezione intc1·na e
I?apvo1·/i st rutf1«ra cel1
lulare nella sfera, genitale . -- Ii' A. ricor{jando
co-
me la critica · modernn tenda ad infirmare le troppo spinte deduzioni da eF>perin1enti fatti con estratti e come occorra distinguere 11rodotti fisiologici· da J)rodotti al l}'ÌÙ farmacologie.i, 1nette in evidt!11za al<;une pnrtj'colaritit struttn1·ali i>roprie degli organi della sfer~t genita le e })iù specialmente'.gli elen1enti .interstiziali, ~ che vanno uscritti al gruppo a~gli istiociti· il.\\entizi;1li; essi nòn foru1;\no sing·olt orP:<lni, Hono diffusi j11 tl1tto l'ol'ganismo e solo in alcune regioni eò in alcuni petiodi assumo110 uno sviluppo particolar1nente notevolf) in relnzione :i BJJ€Ciali funzioni. · VI. -
Dott. Rar;us.\ (Ron1a). -
In:jlu enza degli iàrati ,if,i ca r boniio sulle gli1a.ndo7e geirtital1.
.
\
Tale influen~a' si eserciterebbe come 1pertrofizzante in un primo te1npo, atrofizzante in 11n secondo tempo. /
VII.. - Prof. ' VXANA (Verona). - Sul preteso au?nento di 11.na causa di sterilità nella. donna (morbo di Basedo1c). - A 1110' di concll1~ione l 'A. dice: 1° che nel. Veronese non s i è riscontrato, durante nè do Po Ja g11err.a, lln a umè11to di frequenza del m. di· Baseclovcr nè delle sindromi basediforn1 i. che ha.nno rappre8entato S<?lO il 3 ~~ delle pazient.i esaminate neJl' un1bn l:1torio durnnte gli anni di
guerra; 2° che in 25
e~ si
venuti alla sua osservazionf.:' ha notato una Wlrietà notevole ~li sintomi per quello che rigt1ardn le funzioni genitali, il cui comportamento ùon è stato tale da confern1:J r<' l'iPotesi di ipogenitalismo quale concomitanza <h 111. di Basedow. Col Brai1n l'A. richiama 1·~ttenzione sul fa 111niento della terapia cl1irurgica nel mo'r bo. •
Disc ussion e .
I
I)rof. I>E8T.\L0ZZL\ (Ronza). - Nella sua osservazione figurano 2 casi di fibron1i con associ:1zionP ili sindron1i bn Pdovinne cl1e 1nigJiorarono dopo 1'intervento .
•
•
1-7]
Prof. D'.E1iO.HL\ (Bari 1. I f.atti settic:i C.-Olllplicanti òi cui l1a accennato il prof. Oliva sono dipendenti non da11·operazione praticata nè cln.l J>e~ ·sariQ, ruu da riacntizzazione di precedenti fntti flogistici annessiali.
•
..
FAsc.
•
(ANNO XXVII,
FASC.
i7]
' 1371
SEZIONE PRAT!CA
• 1'1 for1u.a zio ne di uu piccolo ematon1a fra la ' fa'J <'rapia. 011erativa cl.cl prolas.~o 11.tcro- v agina.le. -· J,a teen1ca scia ed i mu scoli . retti. Nelle donne ,·ecchie con prolaRsi compl~ti fa l'ister(lctomin. proposta dall'O. vu-0,le e limina re g.l i effetti d"elJa . pi'essione intraueritoneale sull'esca Yn zione vescicoI)rof. ALFIERI (Pai,ia). Col n1etodo Pestauterina. Ricorda l'operazione di Bu1nrn cl1e pur l-07.z~t non ha vi~t-0 recidiv('.>. iusuf:ficie nte1uente tende però a questo scopo (fisProf. Guzzox1 <M oden.a ) . - Pnri111ente . non vide sazione del collo uterino ai tendini dei n1uscoli rt1cidive col 1netodo , I)esU\ lozza. 1·etti). I/O. fisHa non sol-0 il co1ll-0 ut~rino. ina anI , I che i ligan1enti rotondi ni mu.scoli ·retti ' come Prçf. G ALL ('l'riesle). - llecidiYe furon Yisté . nell'operazione di Doleris. Con di seg11i diu1ost;ra d.a t11tti oon tutti i processi opera tivi, fl.i qui la la sua operazione (tng.l io n Ila rf.n nnen ~tiel - pre..: l)J'oposta sempre ùi n11ovi . 111etodi. Assicura eh<.• J)fl1·~1zione della parte tencli11ea, ·presso l n ·sinfisi, dei col suo processo ~i riru1rn qn.nsi sen11)re an-cl1e al n1m. r etti spostan<l o late ralmente i vira1niclali cis tocele. apertura r1ell<l. cavitil peritoneale - incisione traX. - Prof. G~ Cuzzr (Rorna). - I ris·ultati re- ' 8versa (~-4 cm.) della piega \escico-uterina, spiu' rn oti d el tratta1nento opera.tivo d ella r etroff,essiogend-0 in basso la \E'8Ci ca e scoprendo il coll<J ltte- • ne 11trrina coi metodo Pestalozza. bi1n<}stra rin.o, cl1fl ·v ien fiSsitto così fa ci lu1e nt~ c:on fi~seta buo11i tali risultati. e 3 suture c11e portano il collo adere11te a i 'hen( \ dini de' mm. retti. Ir1 ~egnito fissa zione di 2 anse XI. - P1~of. PI NNA PINTOR (1 oririo). -. JJt odifidei hg. rotondi nlla Doleris. I/O. c1ice cl1e opecaz·ionc alla t eonioa d el raccorciamento en.doverirando così n-011 occorre J1iù l~ colporrafia anteriore to 11 eale d ei l ega.n1 e,nti roto·n di n ella Cll ra d elia reed è sufficiente la posteriore conperieoplastica. troversoff,essi9ne ' uterina. Ecco 1a tecnica proposta : Scopertura ed isolamento del lig. rotondo JX. - Prof. D'ERCRI..\ ( Bari) . - Il 'In et odo opeper 11n ffilo lungo tratto inediano dalla guaina ra torio di scelta nella ou1·a. olzi1··u rgioa del prolasso peritoneale. Stio ripiegamento ad ansa da ciascun oompleto utero-vapinale. - Nel giro di 21 anni lato in modo da f-0r1nare ùna dupllcatura ligaha visto st>lo 3 r ecidive su J fiO .casi osserva ti e cum~ntosa resa stabi'le con adatta s11tura. In ultirn ti. Sono morte 2 donne. Fa una disamina dei mo il legamento così raccorciato per duplicatura inetodi ~ opera tori proposti per Yin yaginale e per è ì·ichi11 so sottoperiton€<'l le - otte11u ta Ja a11 tifl.esYi:t addo1ninale. sione l1terina. Ha operato così 25 casi / con b11on <•Ri to . Da 1 anno non Yide recidiYe della rf;'tl'ode... Di:so uss·ione: YinzionP ·utel'ina. Pt'Of. PESTALQZZA (Rorna). - !./operazione deXII. - Dott. ~AY.\ ( Po 1·ia). J>er l'aocorciascritta toglie l'utero dalla sua sede pelvica. La 1n e.r1.f o endo p e1·iton,Pa.l e cl ei l ign·1ne11 ti rotondi col <... olporrafìa <interiore fa sempre ottener e l:eleYa~io 111etoclo... Alfieri. - Ricorda la t ecnica proposta dal ne e la stabilità. dell'utero e d ella Ye-SCiC'<l col 111~suo maestro (fissazione deg.l i estremi distali dei todo proposto clall'O. e d oramai be11 iioto. .. ligamenti rotondi, 8ez1onati ad opportuna distanProf. :\110HELI eR IJ 111 a). Da te1n po opera za cla ll'estremo uterin o, iu tunnel SC}l ,·a ti nella il prola$SO utero-Yaginale col metodo Pestalozza, pn rete dell'utero) . Fa Yedere un ago ricurvo atto i1on ha osservato reci(ljye. Esso è metodo ra.zJ.on l passagg1o dei n1-0nconi ligan1e utosi attraverso nale condotto col criterio che regola, ogni operala c-arne l1terina. Dice òei buoni i'i$11ltati otteI . zione per erni~t - respingere il viscere erni.a to nu t i. nel1a sun sede n-0r1nale e ristabilire una barriera XIII. - Dott. Sco~TRr~o ( It.0111 a) . - J/p t erc tielle di tessu.ti resiste11ti atta acl impedire la ricaduta laparot o111-i c 11011, a sett iche. - Riferisce ì casi clide l v'iscere erniato - così è per il prolasso dell:1 nici nei quali con vantaggio fu ado perato questo vescica e de ll'utero c11i è legato quello della va1nez?Jo di sterilizzazione peritoneale ed il oontrollo ~in~. Osserva che la fissazione de l collo uterino sperimentale da. lui pra ticat-0 per saggia re l'azioaJJ:a m~111iera prop·o sta dall'O. e la i1ster o11essi allia n e cle]ll'ete1·e st11JJ'ag~ r inquinato con va.1~i batterì J)oleris contemporanea pare l1Qill })OSsano valere ed il tempo necessario per la sterilizzazione - per ~mpre a Un correzione del ci-stocele. L 'O. ba visto studiare l'azione dell'etere sugli animali OfJporrecidivati prola s~i utero-vaginali che erano stati tunamente prevara ti. Diµiost.ra che la prati ca delcurati eon fissazione ute r-0-ucld on1iniale alta, a li1'et ere nelle la1)arotou1ie è utile in generale sa.lv<> vello clell'ombeJ.ico, come ha Yisto prolassi vagicl1e nelle grav-i seJ'l\~i lleritoneali; e che in ogni n:ili recidivati dopo l'opernzione <.li Balcly, se non caso è senza danno. , era Stata preceòntr1 da inter'i·ento Yflginale.
VIII. -
I•rof .
GAI.Il
(Trie$f"'). -
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Prof. FERRONI fFirerize) . - I u1etodi vagin.a li hanno dato jn generale buoni risultati e poche reciòi ve : il inet0do clel Gn Il potrà clH re co~se• guenze pericolose in caso cli succe iYa gra Yidanza . P1"-0f. GRISOGONO (Trieste). H<.1 operato col meto<lo Ga.ll con huoni ris11ltati n~l le clonne in men<>pausa o vicine .'ld essa. fIH visto frequente
XIV. - .D. P. FORNERO (JJJodena.). -. Pelvi-teler ndi.0111 et1·i,a e posiziun,e di WaJcher. Descrive la tecnica adoperata nella teleradiometria ad incidenza dive~·sa : la te ra le . Rntero-posteriore e po~tero-anteriore.
Dice che e & 1 ha valore ne ll'applicaz ione clinica in quanto si conoscono i risultati otte11uti ~n~ bacino secco ; che permette di fnre un esnn1e an<.itomico attento e particolareg•
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[_-\.NNO XXVII, FASC. i7]
IL POLfCLINTCO. '
gin to dello stretto stiperiore e di fissare 1 diver~i vunti di rrepcre dan<lo modo cli misurare' co~l <::on precisione j òiYer si suoi din111etri - · Re l'aJJ ticatode dis ti dalla lastra sensibile 11011 meno di j ·metti. P er la llOsizione di Walcher dice cl1e dai , su·oi stu(l i risulta la necessitit di llil es.:1 we accurato dell<t n1obilitù delle articolazioni del bncino.
conobbe la rottura del f()ndo. J_, 'interYento Ia11aroton1ico non valse a sa lYire la pazie11te. L ·O. gi-u ·tifica l'errore di diagnosi nel ca so speciale. Scorre con acuta disa111inn la letteratura su1ll'arg"-Omento. Descri,·e i repel'ti microscopici fatti sulla })a rete uterina rotta che la dimostrano ii1dubblan1ente d<rvuta n.<il un vero e proprio la· v-oro di usl~1·a ·aei villi cori<1li sulla muscolatura uterina. -"'lette in rilieYo nel caso speciale l'imp-0rtanza cl1e può aver avuta un precedente ra::.;chian1entp uterino praticato sulla pn7iiente come c-a n~.n detern1innnte dalla rottul'a.
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XV. - Dott. I3ov1 (Verona). Di nn critetio istolo.qico ppr la diagnosi difje1·en.ziaTe tra nzola 1 P80ioola,r<: benigna e. 1na.llg11a. Sono caratteri cli 1nalig11itrì ucc1111111li di cellule di J_,ang·l1an.~ cli · sposte a 1nosaico in a ttiyn, mitosi e e<n1 nssenza <li vacuoli e solo ài"... piccole di1nensioni. Sono c-.1XIX. - I1 r of. RIZZATTI (Moàen,a). - Le alterarn tteri di lJen ig11,ità L-'l ·vresenza ne1 caù1110 ini.~· iuni auato1niche d egli anni's.~i fetali nel polidran1 -croscopiao di n1i111erost' cellule vncuoln.ri. • riios. -- Presenta nnwei·osi r>revarnti ruicroscopici a <1inlo$itrazione df\ll'nrgomento e a conferma. del• · Discussione. la genesi cleJ liquido amniotico ùall'epitelio delln ' Prof. PEST.\LOZZA (Ronia): - Ricorda i suoi lame mbrana amnios. . l
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' r-0ri del 1891 per la differenziazione tra n1ole benigne e n1altgne. · Non crede possa accettarsi senz'altro la interpretazio1fe di benig11ità per le fo1 me vacuolari del sincizio - che sono l'esp1·essione • del ritorno allo stato embrionale degli elementi C'eliulari e quindi della 1>redisposizione alla neoplasia. Ricorda a questo riguardo la vacuolizzazione spircata nel corjonepitelioma . Per il resto co\iene ·Con l 'O 1
XVI. -
Dott. PERONDI (Firenze). -
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Pelviver itoriite acuta di 01·i.qine anriessiale di natura grippale. 1
XX. -
Plìof. BERTINO (Parnia). -
La, g1·avidanza in, donna cun, pne·u molorace . artificiale. Riferisce dei casi clinici e c-011<::•lude che l1a questione
dell'interruzio11e della gestazi-òne deve esser posta ca8o .Per caso in 1r.apporto all'uni1ateralità o meno dehl.a lesione - allia sua estensione alle condizioni della paziente. È possibile il progresso della graYid.anza fino al tern1ine regolare anche nel pneumotorace. D 'iscu s sio ne.
Prof,. ALFIERI (l'a11ici) . - Riferisce casi delln· Clinica di Pavia i1ei quali la gravidanza procedè regolarmente con tubercolosi e con ascesso pol111onare. Certo l'estensione del processo tubercoXVII. - D ott. \' ERCESl (Genoi;a) . . S'lll°la strutlare ha importanza nel caso speciale. tar((, llell'a ,m'n 'ios. · - Studi:l specialmente la di· Prof. ))ifoRELLI (Pa via). I/O., professore di stribnzione dei livoidi nell'epitelio e n el connetPatologia medi·c a nell'Università PaYe~ - presenti\o amniotico. l.Ji trova prevale nti in tutte le fasi te - è in-vitato u prender parte alla discussione della gravidanza, nell'epitelio e perinucleari. ~el di quest'argomento. Dice cl1e giova ritenere ac~ co11nettivo è r icca 1a granulazione lipoidea, che quisito alla i1ostra conoscenza c)le è possibile che offre interessanti caratteristiche in r apporto alle ,donne curate col pneumotorace sop1)ortino bene . ' fasi della gravidanza. :È così .affermata la grande ' la gra,ridanza fino al termine. Il problema della attiYith dell'amnios anche in rapporto alle caratbossibilità della graYidau7in anche in forme gravi teri ~ti cl1~ cl1imiche, :fisico-chimiche e biologiche di tubercolosi deve esser bene studiato. Negli in, del liquido amniotico. successi e negli <>siti leta)i si debbono tener in conto le condizioni del miocardio. Bisogna vedere Discussione. se è possibile ridn1·re le indicazioni all 'interruzione gravidica nella tubercolosi. Per quanto ril)rof. PERTALOZZA ( Ro, 1 11a). Ricordi1 .i st1oi stu' guarda la gravidanza nel pneun1otornce bisogna di Sl1ll"ùrgomento e dice che i preperati del dotdistinguere 1-.1 dive rsa fisionomia 'dei pneum~torn. tor ' ' ere~si dilno8trano b_ene la partecipazione a t cizzati. bi~ogua tener presenti i criteri fondamentiY-.1 ·dell'epitelio amniotico a lla genesi del liquido ta J.i 11et l'a ttu<tzione del i>neu mo torace: la e1astia1n11iotico. cittì della v1e,1ra, la i~si sii<•n7,a del n1ediastin<>. x, . III. - Dott. Ct1 ZZI GIU.'EPPE (Ro1na). - ecc.: la uni- o hiln ~rn litil \lel1n lesione ha p11r(-' iJnporta11za, come 1<1 con<1izione del res1)iro. per sè ]{oft 11 ra ·1Jo1t I a nea del fO'ndu dell',utrro in g1·ai·i EYentualruente al 1non1en}o del parto si J)()trebbe daz·a per i?i vasion c> àestruente dei v ·i ll i 001·iali. -a11che vuota1·e il pne11mot-0race. È da considerare I.in rottn ra a YYenue .al sesto mese di gestnzion(l. che il pneumotorace trasforma un polmone tisico Don11a n efritica co11 quadr-0 clinico che pre entav<1 in un pohnone sen1pliC'en1ente tubercoloso ed in i ea rn ttcri della ~indrome di cli t:.1·cco di I>lacenta e"SO In tubercolosi decorre c-0sl co1ne in molti al11orn1n 11u()nte inse ritn. Si iniziò I.a liberazione deltri orga11i per la cui lesione non sempre si rila <lonnn che er<l i11 gr<l Yissime condizioni JJer via chiede la interruzio11e della graYidanza. Il pro,-._1gin~1 le cli la tazi<n1e dell'utero, estrazione poblen1;1 è degno di studio, n qnn le- ~no spinti ronòa lica. <·ranioto111t.1 :1 te~tn seguente del feto J>re00rdi i n1C'<li r i ecl o~tC'trici. 1norto. Fu 11(>1 R<'C'o11rlan1C'nto nrtifìcin le che si ri · - Descrive le particolarità del caso clinico e discute le vie di trasmissione al peritoneo clell'i.n' ft?zione IJolmonare.
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XXI. -
SEZIONE PRATIC I\
l)rof. OLIYA ((}<"novfl) .
t J'f[ Jl.<;;periton ea l e in d 011 }1(1 faf/lio
C?·~arco ·
cla.r..;sir.:u. -
1'agliu cesareo in,fetta già uve rata di ...~ll'operazion0 l'O. <lg-
p:innse 1~1 wnrsupiali~zn7iio11e <lell~1 brec:ein ceMrea 1u.. ll <l fer ita Hd<10111in.ale. Il feto f11 YiYo, la (l0111u1 ~nariul. Discnt€ 1'0. le in(LiCa7Joni opernti\e. (Ronza). Proteziu1ie 1nel àPl yuanto altra i:erso la, 'Vagina SC'COnd a1n• ento • artificiale. Trattasi <.li llll guanto ostetrico il
XXII. -
l)ott.
RAG USA
<:ui n1anie:l1etto giunge di Rt eso fino t\ l gomito. JJa J>al.'te clel guanto .clestini1ta a ll,.a·van1braccio viene J>el'ò arrovesc:intn Yerso la mano. cl1e, naturalmente riCC)J>e 1·~'l cla l guanto, ne i·accoglie l 'estre1uo con le di t~1 ecl in tale a tteggian1ento, ricoperta cioè clal gu<111to due -roltc, dalla parte di esso de~tinata alla n1<1no e c1n quell<l cl~stinata all'avam-. hl'<l CCi-O . COlll<..) Si e eletto <1l'l'OYeSCiata, è introdotta in -vagina per il seron(l<1111ento a rtifìci.n le. Quando è giunta alla bocca nterina s i libera dal maniehetto del guanto che è tratto dall'altra mano fino al g-ornito, e i·icopetta dalla sola pa.rte clel guanto ad essa destinata entra in utero ~per il Sée-Ondamento. I/O. afferma che co~i ll<1 man-0 i11g11a11tata entra in t1tero non inquininta dalla ' ragi11a, anche nei casi di sep,s i. ~ ,
Disaussion e.
•
XXIII. - I)ott. PICCI~INI P. (Jlilano). - Form .e di so?1\rriin,l strazio1ie clel Visc11~Ji album oorne i1Jf)fenb'ivo . Dopo avere se-0rso la storia dell'argomento- dice non sicura la somministrazione dell'estratto fluido per via gastrica, nè quella clella Yia ipodermica - il J>ri1no non c:o11servabile - . il S€OOlldO n on sterilizzt1bile. Preferisce la . forma del1'e. tratto secco del l'imedi-0 ipotensivo. Dott. 1)1001 ~1~1 I'. (.il lilan '>). -
lontano (talla fonte, ed egli 1 ~t' ..lice uguale :·1 quella alla fo11te. co11c:ln. e que'st~1 . sione n1nntie11ie 11f'L' le acque 1l'atlri e f)er i &'11i. ~also -bromq-jodic-a
Discu ss·ione.
Pro·E. ALFIERI (Pavia,)'. - Ricl1iam<.1 l'attenzione sui Yantaggi che si potrebbero a vere dall'uso delle acque niadri !}elle &'1.line. Egli ebbe buoni i·isulta ti da quelle di Cagliari-. Dott. ZAKCIU ( ('avo Jla1iara). L'ulio di ri c ino in, o:Jf Pfricia e ,qi·n e('ologia. - L'O. ne coirbatte l'uso i)erc-hè lo c1~de dannoso, capace di dare tenesmo, i1)ere1niu. emor1·oidaria ed indiretblroente t1teriì1a : .<.lunque emorrngie facili emorroicùiTie . ed uterine . XX,r. -
D ott. /~ANCHI (Cara Jlana ra) . - ~ul;a cura deli'aborto abiti1,a.l e . - L'O. dice elle Yi so110 de lle cat1se tli tnle aborto che sfuggcn·o alle con1uni e n ote. .Allora eg li ha trovato utile per Ja çura l'uso del clorat-0 I>Otassico assoqia'to a joduro di soàio sciolti in glicerina e somminist1·ati a cucchiai, uno al giol'DO. Riferisce ca si clinici conilJrovanti. :\.."X\TI. -
rrof.
Oon-
<'Plfi fa·rn1aoolo!Jioi in r(lpz>orto a.lle ap1>l'ioa.ç·ioni · terapP·ut ich e salso-jod icll e . - . J_,f' co11sidera7.ioni
Consiste nell'ottenere cl1e durante la respirazi-One a lla Scl1ultze la gola · d~l neo11ato resti aperta, m·e lliante spinta i11 ·a vanti , della mnndibola per opera delle mani che sorreggono il bambi110. I
XXVIII . -
Dott. CALCATEHRA (Pa'l/ia). -
ConOariton
tributo ol·l11ioo a.:ll 'uso clcll-a vartoanalgi,a in tra vagl io. - St1 13 partol'ienti lJrimipn re e plu1
rip81·e ha spel'imè11tato il rimedio e l'ha visto non tossico per 1a mad1·e, 1pa si i1er il feto, nel ql1ale l'azicne S111 res1)iro può dar 1~1 morte, come · in un suo caso. 11 rimedio però è veran1ente analge-sico - no11 intlue11zn: se11sibilment,e il tra Yaglio sebbene rumini.1isca un 11oco il premito addoB1i~ nale, questo con vn11taggio det perineo che si lacera ruenc - i1or1 in:fiuisee sul secondaménto, Sl1l-= l:in,-oluzione uterina, sull'allattilmento. I/O. consiglia di mantenere il rimeçlio in mani dell ' ostetric-0 solnmente adoperato alln close. iniziale di t1n ce-ntimetro cubico nei casi a tra vaglio ~nergico, normale, progredito, sì che ' si~l facile i11tervenire per aver in tutti i casi salYo il feto .
Discu ss,i onl' . Prof. RIZZATTI (3'1 oden,a). - Il rimedio sop11ri1nen.do il dolore sopprime- l 'atten7.ione della partoriente alla contrazione co11 influenza dannosa s11ll 'ussistenza e cl-ecor~o del parto. Per i da11ni cle lla n1ol•fìna crede sconsiglia bili ulteriol'i, proYe. Dott. Cuzz1 (ltv111a). - · Negli esperimenti 'fatti ùall'O. i1011 si ebbero i11CO'll\enienti, non si ebbe sofferenza fetale - crede che il caso di morte fetale cleplorato dal dott, Catl<'lneo possa esser in rapporto ad ~Ll terazione dell'analgesico. r k f. f>EST.\LOZZA (Rorria). - · Cred~ ba sti un cn~o cli morte fetale, quell·o rifel'ito dal dott. Cattaneo. per suggerire la 1naggiore prudenza nell'uso di questi nnnlgesici del parto. t
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R1zzATTI tJ1 o<l.ena). - · Nuo,vo
rnetodo di ·r espirazione arlific_ialc del neonato. ·-
J•rof. :\1ICHE~JI (Ronirl) . - IJ tent.:'ltiYO dell'O. è lodevole, già a ltra volta esso fu })roposto nella steRsa Clinica di Ron1a e rin1ase insol11to·. Non ~ forSé rioolt1to neppure ora non ostante l'ingegnosa proposta clel dott. Ragusa. Non si sap1·ebbe · dire a qual punto del canale da parto abbia ternd11e l'inquinH.n1ento vaginale, nè in tutti i casi !inquinamento è limitate alla Yagin,a , come non Ilare sicuro che l'estremo clelle dita possa resta re st~rile nel clisimpegnar~i dal manichetto del , guanto. Fortunatan1ente la vrog11osi clel secondamento n rtificiale negli ultin1j n11ni è andatn migliorando con la se111plicizzazt-0ne dei metodi cli asepsi. Una 1nano ricoperta cla gua nto bollito e bagnato cli <11cool jodato basta a neutralizzare la fl.o ra batteriC'n • -raginale ed uterina e ad otte]jlere 1Jne11)erì rego- ( li! ri anche dopc .il second.amento' artificiale. Nei ea!':i gravi una j-0dizz~lzione cl.e-ll'endometrio con grosso tampone subito .dopo il secondamento vale acl assicurare il successo. Ha scorso le cartelle <lrgli .. ultimi venti seèondamenti artificiali nella ~ui1 maternità, tutti seguiti da vuerperio n.orru.;.tle . Dott. RAGUSA . - Crede nei casi gravi di sepsi ntili il gl1a11to e 1n tecnica clH 111i IH'oriosta.
XXI\r. -
c1El11'0. i·iguarclnno l'a%ior:e teruvet1tica dell'acqua
XX,. . II. -
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r 137:3
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1374
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ll. POL fCLIN JCO
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[ANNO
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Prof. GALL (Trieste). - Ricorda i l'isult<tti del Gnus r>er tale analgesico. 'L a mortalità feto'lle l'aggiunse il tre 11€r ~to e sconsigliò l'uso d el ri111edio è.111}1 Maternità r1i Triest(l. Dott. CATTA~Eo. -- Nell'analg-csico sono morfina ed ipofisina -<' m-0Iti cred-0no C'bc :U1 n1Qrfìn~1 vetda a Iat-0 all'ipoft s in.a 1-èt sua to si<:it<1. 0iò però non è dimostrato. /
XXVII, FASC. i7]
III Congresso della Società Italiana di Radiologia medica. I>nl 28 <1 1 .30 ottobre si ~ tenuto in Ro1ua uctl'Istituto <li Elett;roterapia e Radlologin al ' l'olic·linico. il II ( Co11gre ·~o Xnzionnl€ cli Rndi olog-ia medica. E sso è riuscito un.a spl€ndidn a ffer1nazinne non sol 0 dell:n. scien7..:;i racliologica che in r>o<-hi Rnni in Italia 11n trov.rtto apo~oli ferYenti e rlcete.atori f0Ji(·i; ha inoltre cliu1ostr.ato. nell' es1>o~i zione anneSH<t nl Cong·res~o. che l ' j11dnstria it.1liana in J>oc:hi anni è in gr:t<1o <li t~11p1· fronte :t tutte le ester~ piì1 perfezionat(l, s ia in ruaterin di np1}areccl1i, cl1e ili ampolle e di nceessori per radiogr.afu1 e racliotel' 1pia. È qu(•sto tn11to più ~01· lJtendent.e i11 qu.nnto l'indll ~trin itHliann llSCiYa da un.a crisi ell e a'r~va :f atto tc ll1Pre ('he es:is.-1 sa rel>hc 1
XXIX. - D-0tt. CALC.i\..'lJ':flRA (Pa1 1i"). - Gliouru1111ria svontan,ea e spcri.111entale iu g1·aviclanza. -Co11cl11sioni. J..t'elirninnzioue dell'acido glicuronico è mag·~ior€1 della no rma nel 3° trimestl'e 0011a g ravidanza. Con Jn sotnrninis trazione per bocca rlj 1 gran11no di cn nfora s i ottiene un'i11tensa glicnronuria. in gestazione e fuori, che 11elle gril.vide è ' . i11 rapporto c~olla tossicosi intestinale, gravidica. 1"Iinor aumento di g·licu ronuria speri1uentale ~i ha ne lJ.a g·r~v1d<1nriit a tern1ine, forse in ra11p-0tto c•on i di1ni11uiti pot~ri Rntitossici del fegn to. XXX. -
l>rof. BOLAI"FIO (Ro111 a). "' Con t1·ibu to rtl problc1na d ella d etern1i·n a.zione d.el Se8SCJ. - Seguen<1<> concetti e ricerche cli a ltri nu to1·i, · mette i11 rapporto la determinazione de l sesso con la u1aturi ~ì. dell"ovo. I/lper1na.turitil. •di questo indl!rte bbe il sesso ma.schile; l 'epoc«t quindi del concepimento in ra1J1)orto al periodo n1estru~1le avrebbe valore nella determi11azione (leJ sesso. L'O. ba fatto le sue ri cercl1e st1 donne dei militari torTI-<'lti • in bre,•i$sin10 congedo durante. la guerra, • • ~ullc quali jJ gio-rno del concepime11to poteva es-~ ~r stabilito con g rande pr6babilità. H a visto così confer111<1te le risultanze degli .auto1i tedeschi. Con proiezioui di gr:ifìcbe din1ostra le sue conclu 8ioni.
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La spl~nùidta riuscita clel <..'ong·resso si deYe all'organiz7.nzione snpiente e\ten6. ce tle.l prof. F. Ghiln rducci .' che ne l suo d iscor so d'in:i ugurazio11e ha ~tputo 'd ifendere in UllJl forn1a YiYHee i diritti della radiologia. Dei temì svolti <:01ue ottima esposizione sintetica e CTitic.a dobbiarno essere gr~1 ti a l pr-0f. M. Berto11otti òi u11a <.:<>nf(lrenza r< >-<:; 11.l'/4, ra(lioatti Pif à tiella biologia f. 11ella clinica», s11 cui 11011 iui dilu ngo, do,rendo es ere p11bbliC'A til in n11 largo ~unw. iu altra 'parte del p;i Jlnle. Il Perussi~1,. nella 8l1< relazion~ snlr e< Inda,,itte . rarliologi r:a. clel. 01ro1·r (' dei gro.<.;si nasi». l1n l )()l'-
1::1 to il suo co11tributo di cldniCò oltre che di radiologo al vnlore che dobbian'lo dare nll 'indagin(· raclioJogica del ci1ore <' òej grossi vasi. r.,ungi quin, cli dia lui tntte le e~agern.7.ioni delle scuole tede8ca e frnncese, che ba~ano ln d·i agnosi radiologica clE>lle malattie cara inc:he su lnisurazioni millimetriche irrazion~ l i. IJa diagnosi delle cardio1latie de,~e risi1Jtare :il rudiolog<> sperimentato dalla Tisi<>ne pJ~stica. c-he ~i' ottiene dnllo studio dell 'o1nbra cnrdincn i1clle. sue Yia.rie proie~-0ni. Però que~ta, anche n0l l0 . forn1e l}iù t ipi('he, quali Qtlelle df'terminate <lnlln stenosi n1it r alica e dall'inRutlìcienza aorticn, non deYe es. ere disgiu11f:è.1 dall'indagine clinica . <'011tributo Ol'ie;inale è quello sull'in·d~gine ra diologiec'l nei vizi rongeniti di cuore. Passn 11oi i11 l'~J~"egnn i criteri rncliologiC'i i1er la
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(Genova) . •
Fn st a bilita la città di ~.tirieste sede del XXI t~ongresso deJ.1.n Società (1setten1 bre 1921). P er questo Congresso furono . stabiliti ·i S<'p:nenti r(llntol'i
temi di relazione :
Prof. B ertino (P8rma) : P ielite in gravida·n ~a_; Pl'Df. P estalOZ7A:l (Roma) : '111J lJerool usi genitale fe.rn 111 inilr. ·
ding;nosi della pcricnrclite e J.e d iffiC'o1tà ehe ta lora
• Presidenza delJn
~'incontrano nelln
cli:i.e;noi:;i 1liffe1~ n zin le colle rlila tazioni ili r n o1·0. Infine , doPo u11n Inc ida {\Spo~izionf\ df\lla sinto111<1tologia . racliolog-i<'<l degli an~11rismi dell'Rortn, n~ tratteggia i criteri differenziali coi tumori df\J lllEVÙk'lstino, fueendone rileYHre 1<' difficoltà con llD~l ricca dimo~tr.1zione di J>J"OiP-
Fu eletta la nuova Società : · Presiden,te : Prof. Sen. l\1angiRgalU: l ' ice Presidenti: prof. Guzzoni degli .Ancarani e prof. Pestn 1oz7~'1 : Segretario : prof. l\J ich<?li; Cassiere : prof. R occhi.
c.
zionl. · Il P-0n7'i<> di 'Porino ha ei:;po~ito in form:t l)llrticolareggia ta i 1·i!~nltati <l~lln s11n ri.ccJ1e~~i1na e~perienza in fntto di radioterapia in una belliR~-in1a reL'lzione ~111Ja « Radioterapia drl ca11<·rr1 ''· • Dopo U~'l rnpiòa e posizi<>ne dei p1·inC'ipt della rttdioterapia. in P:<'n(>re e cl<>i pro~r<>St'i nella tecnioo c·J1~ in qu~sti nltitni •lnni ~i sono Y~rificati, J>4l~R:t n lla cliAAmina crit ica cJc>i ri ulroti <>ttcnnti. Il <'ampo doYe 1:1 radi ot:ern pin , hn nlic>tnto il 1u:i~sin10 nnruero dei ~ncce~si è ~ta to (J11<1llo del canf'ro <lei-
1\1.
Sono rimasti disponibili alcuni esemplari (estratti dal "Policlinico,, - Sezione Medica) delle seguenti monografie: , A. MuRRI, Del medici futuri (L 2.50); · C. EcoNoMo, Sull'encefalite letargica (L. 5) Coloro che desiderano averne copie, mandinc la relativa cartolina-vaglia all' Amministraz'lone
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stata annichilita.
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Nel C<>ngresso fu1·ono commemorn ti i Soci morti : J~ ossi (Genov:i), Calderi11i (Rolognn ). Falaschi (Siena), Poso (Nap-0Ji), Roster (Firen ze), Sapelli
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(ANNO
XXVII, F A.SC. 47]
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1375
SEZIONE PRATlCA
1111tero e quello <'Utaneo; però anche qui esistono torme ribelli., e quant-0 più si seguon~ i malati tratta ti per lt1ngo tempo, tanto più si ~ssottiglia il numer-0 delle gnarigioni definitive. Dove però la radi-0terapia non conta, si p11ò dire, nessun risul, L'lto,_ è nelle forme di epitelioma dell'apparecchio digerente. I ~ rcon1 i reagiscono in manier a diYersa alla radiotera pia ; e accanto a suc·c essi veramente oorprenlle11ti, si f1anno casi refrattari alln cura . .N"el cancro a.el la 1narnmelJa 1~1 radioterapia d~ risultati inferiori n ll'i11tervento chirurgico, resta però a lei un va.s to campo di esplicazione nella terapia post-operaooria. F .i no ad oggi si può ritenere che se Ja radioterapia per sè non ba pella massima par te dei ,-asi risoluto il prob~ernn della terapia del cancr o, la sua ass-0ciazione co11.a exeresi è metodo che nella n1assima parte dei casi è indicato. IJa radioterapia però è ancora bambina ; è come la chirurgia rlell 'epocn prelisteriana; essa • lascia adito a lle nli~liori spera11ze .
Alla relazione del Ponzio è seguita una serena discu$Sione illuminata anche dalla parola del professor P estalozza, che 11a portato il risultato clella sua ric é~ esperienza in fatto d i te rapia operatoria e cli meootorioterapia nel campo della ginecologia. Il Congre~so è stato vivific-ato da un numero notevole di eom11nicazioni del massimo interesse, di cui una che ha riceYuto universa le plauso del l~usi di Bologna sulla rapp rcse11tazione radiogra fi . c:i della valvola ileo-c0cale, ch e getta uno sprazzo di lu c~ sull 'anatomLa noru1alc e snll.a fisiol ogia . di questa P<?rzione dell'apparec.:elùo digerente, che si in·omette feconda di risulta ti pratici. Sarebbe troppo lu11go entrare nell'enumerazione delle coml1nicazioni <~be più si sono distinte. Da • questo Congresso però ris ult.:'l ch e la radio logia • italiana è su1ln. via delle ricercl1e serene e origi11ali che le tlaranno un'impronta particolare e feconda cli ris11lta ti. S.
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N ELL i\.. VITA Pl{O ]j-, ESSI ON ALE. I
Cronaca del movimento professionale. Il XIV Congresso Nazionale . dell'Associazione Nazionale Medici Condottf s i tiene a NaPoli dal 20 a l 23 corrente.
Del Comi tato di onore fanno parte i deputa ti e sena tori medici residenti a Napoli, il Pre~idente d ell'Ordine dGi l\iieclici, il '.Medie-o provinciale, ll , Direttore clell'Ufficio d'I giene e il Preside della Fac"Oltcì ~leclica. l/Or'di ne dei JnYori, pubblicato da lù1 Presiclenza dell '.Associazione, comprende : Riforn1a òe lLo Rtatl1to sociale (Mattioli-Bertacchini). Rivendic~tzioni de lla 01!3.sse presso i Co.:i;nuni. • RifoTma della (;~ ssa ·d i Prev~denza pei S<1nita ri. Assicurazioni $ocu1 li (~Inrtinèlli - F n t iclli). T.1imi tazione delle ore <li lavoro (Biscioni). Cassa di l\lutuo soccorso (Ceramicola). Inscrizione alla Confederazione GeneraJe del La • voro (Ricci) . Confederazione del J,a vo1·0 Intellettuale e Co11:tederazione Generale ·del J,n,·oro (D . Catucci E. Lt1raschi) . Mezzi di lottR : . cioper-0 o dimissioni collettivii? (N. La Placa - E. IJ11raschi). Proposta cli refe1·endu111 per l'azione direttn (E. Simoninj). l\1ocl ifiche alla l ..f)gg·e e nl Regolamento sanitario «Me dico in conclotta "tabil~ >) (N. r ja Placa). Aboli.Viione di r eparti sanitari in relazione a migliornmenti econon1ici (A . . i\bbruzzetti). . _ Riforn1n d{lll'<l ttl1ale procPdura nei concorsi (...J\.. .l\bbruzzetti). 1 l Tfficio stampa e riforma del Bollettino (D. Gnn. c.lolfi). I/;1 bit-.1zione pel medico condotto {Feclerazio11c I ..ucC'l1ese).
Ribasso ferroviario (, con1e ai maestri element:a ri) con libretto di riconoscimento (J:l. Trua). Provvedimenti c:irca. le tal'iffe giudizia l'ie · (R . T 111a1)
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Que.stioni igieniche (C . Ricci da Bosco ì\1es-01a) . Assistenza sta tale e malaria di guerra nei rapl)Orti coi ~ledici c-0ndotti (A. Abbruzzetti).
Conyegno di Medici ospedalieri a Roma. In occa·sione del V Congresso Federale degli Or'd ini d ei l\lledict, convocato ili R·oma 1:>er i giorni 25, 26, 1 27 novembre, si terrà per iniziativa della
JJresidenza. dell•':A.ssocin zione Nazionale l\{eclici Ospedalieri un Conyegno per . tl'attai'e della ripresa di . attività dell'Associazione e per deli11eare l'atteggia mento della olasse sanitaria osp.e daliera di fronte ai mag·giori problemi di assiste11za e cl:i cultura ·s anitaria del momento. A questo scopo la Presiò~J17.<1 de ll'Associazione b u J)re1)arato due relazioni Slli seguenti argonieriti : A s etto e funzione degli osvedali i taliani in r~gime di assicurazione malattie (relatore Sforza, Roma). Compito e funzione degli ospedali italiani nella educazione profe "'ionale del medico (relatore B.accarani, Anco11<1J .
Laurea in Medicina ed Esame di Stato. l /Ordìne dei Medie.i dell13. I>rovincia di 'J.",01·ino, fra a l tri temi d<1 trattarsi al prossimo Congres·s o li e dera le, prop.oue ql1e ll10 cbe si riferisce all 'Esarne c1 i Stato, i1ell 'inte11din1ento d i obblig.ar<-' i p:i·ofessori ud insegnare e gli studenti a studiare, per togliere J.o sconcio di 1T11iversitil tro1)PO fa r·ili <1d accorcliare promozioni e laurea e per stabilil'e un mezzo, ugnule ll€J; . tt1tti , atto a <lare una pre eisa indicazione del Yal-0re di ciasc:un candidato, a qualunque 1J niver ità ~1pp:1r tenga. 1
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IL POLICL !NICO '
l{ISPOSTE A QUESITI E ADOMANDE.
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[ANNO XX,rll, FASC. 4ìJ ~
CONDOTTÈ E CONCORSI.
ALESSANDRIA. Condotta Sllburbnn.a ; J •. .)000 ltéi (8517) Inclcnnità ca.ro-vvve.·r i . - Dott. G. S. c. voveri e sei bienni ìi€1 4 % fino a L. 6200, lorde. cl<1 G. - r:articolo l Q 'del D. JJ. del 9 Inarzo 1919 compre.cm i11dennjtà caro-viveri; I.1 . 55 .n1ensili tli N. il31 subordina la conrezione della indennità indenniw complementare : L . 300 per supplenze: caro-YiYeri a du e sole condizioni e, cioè, che si I .. . 1500 per la cavale. (o I ). ROO per la motocicl(ltt~1. copra un r)()sto previsto . nella pianta organica de·· o L. 400 J'>el' la bicicl€tta) . Scad. 10 clic. Sel'vizio bitn111cnte av1>ro,·ata e elle tale posto sia privo di entr-0 1!5 giorni. · titoln r0. No11 fn il detto articolo parola delle mo<lnlitit ùei pagamento dello stipendi-O, che può RROZZI ( ]? iren,ze) . r•1:iru;1 condotta 1'€Si(](>llpc1ciò eRsere corrisposto a mese ç-0mpiuto od anz jale; T.1 . 7100 e ot~o tr.ie1111i d-el decimo' : c:n ro-,·i• che a . g iorno. 111 ql1alsivoglia mo.do esso sia pa- , Yeri.: I .1 . 2000 rier cavÀle:. obblig·at,oria. Scnd. ore 17 g·uto, l'indennitit è sempre dovuta . A le i, pertandel 5 dicembre. Servizio entro 20 gior11i. to, co1npete la jnclennità caro-viveri a decorrere BRUSSON (11ori·n o). Condotta del Co11S{n·zio <lit l 1° geru1ai-0 191!) giacchè essa, come è tassatii\yas, Bru sson e Cl1nllant St-Anse1n1e; kmq. 207.n:> Yaruente indicn to nello articolo 'lQ del precitato dei quali ~9 .95 circa in · collina e 118 circa i11 u1oudecr e t o, è. obblig«1 totia e no11, con1e Ella crede, tngn.a ; ab. -1:755. Stipe nclio iniziale, oon diritto <lg-li faco1tatiYt1 pei Con1uni. Il Oomt1ne non avrebbe. <-ll1men1H d el decimo, di con111Ies""iYe L. 8000. oltre potnto ritil1tarsi al l)agarue11to così come n on al'indennità caro--viì'e ri. Scad. 10 dicembre. :Ser,·iYre ùbe potuto fissare tm.a decorrenza diYe r sa . JJa zio e ntro ùue mesi dalla nomina regolare. \ja gi11dizi~1 ria da intraprendere è quella di ciGENOVA. Istituto cli C'liiiioa.· Jlfedioa deiza Retar(' il Comune ·d inanzi al Pretore. giµ. Uni,ziersitcì. - È ape1to il concorso per il corI.1n tassa D€1' il collegio di J?erugi.a si pag·a d<l rente an110 1920-21 a 4 IJOsti di As~istenti volontntti , a11che dù coloro che sono ricompensati ~1 tari e a 2 posti di Aiuto Y-Olontario nell'Istituto p:ior110. Il pagun1ento di essa non compete mai al ·di Clinica i\Iedica ·d e lla R. U11iYersitit di GenoY~. l '0111nne . diretta dal prof. sen. TIJ. lVlaragliano. In,inre <lo(S51R) 'Jnoornpatibilitrì. - Dott. abbonato 6609. m.n nda i11 CA'l.rta se1n plice l1riitau1ente al cu1·ric11- I l figlio del Sindaco l)Uò essere nominato mèl 111n alla Direzione clell'Istitu to non oltre il ;:() di(·o-condotto. Quando - si tratterà della ~a no11oven1bre 1920. 1nina, il p adre si asterrit dal presiedete la seduta I.UGO (Ravenna). Due co11tlotte j1ei POY<"''.:. e c1<1llo interYe11irvi, o, intervenen:do, dal votare, al 30 nove1nbre; L. 7500 lorde, dieci bie11ni del p;instc1 qn <1nto pl'escri've l 'a1·tirolo 290 della legge ventesimo, doppia inde nnità cato-viveri: L. 2000COlllUilaJ.e . per cavalcatura. Etù Iin1ite 39 anni. Se1·\i?:i<> en(8510) .11ed icu co ndotto - TJJjlciale sanitario. tro un mese dalla no'tificaz. salvo gra Yi ragioni Dott. r. Z. da R. - Il m~dico CQndotto non JJuò <li famiglia o di malattia. e sere ufficiale &'l nitario effettivo ma sempliceSAN MAURO MABCHE.~ .\TO (Oatanzaro). Conclotn1e11te proYYi o rio ~m.e tn ss::i ti va mente prescrive ta soli po,·eri; I •. 4000 lorde : popolazione riunit·t l '-arti co1o 18 del1'a vigente legg·e sanitaria. R}corra 2000; famiglie povere circa 50: abbienti circa 350 al Jlrpfetto delln Provincia inv~ando che s i e liSea;d. 30 noYembre. Per . schiarimenti ri\olgersi rn1111 1'inco11Yeni~11te es~end·OYi nel Comune un li, l:!fficio comunale. bero r:-:ercent0 eh ~ ben v·otrebbe ass11mere la ca. '
(~:)20)
JIod ijioa .~ i one c7 i 01·gan ico - Soppression,e di condotta.. - l)ott. G. C. da T. O. - Il Consiglio co1nu11ale pote,·a sempre modificare l'organico clelle condotte e, per con·s eguew.a., accrescere o di1njn11ire il t1111nel'o <.1i esse, sottoponendo jl 1 t-l lfl ti Y O cl€'1ili·? rn t :) <lDo e&Ulle ed alla appr-0\a' . zjon(' llell~ <1utoritil co1u11etenti. Elln, con1e interino, non i1 uò 111<1 i as11irnre nlla titol.:lrità dellèl cond otta ~·enz;1 :-: o ~teuere il reJa tiYo concorso. • Doctor ,f USTITI.A . I
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:..:c r ri~io 111f'clicrJ-1nilitare.
.t\ll'abb. 11. 63-14: _.\gli nfiic iali 111edici addrtti a l<'lzznretti ufficia !. niente' ric:o11osciuti è corri sposta llna specb1 le in<l<:>nn i tit. Nel cnso s110 ~i riYolg. .n per avere dett<l i11<1c'1111iti1 nl :\Iini:-.tero delle (~01011ie . ..~\1 c:ott. J) . I·J. da .:\ .: "So : ~ono <1110 ·t uùio le n1od<1lità con cui pos~a aclcli,.<.,nirsi n 1 co11~eclnmento cl egli Utlici:ll i n1•'·òic:i Òt' ll:l <:hu:~--e J, nn. qnnnòo ~in ultimato il cong e dalll('llto dPlla cla ·se precedente. ~I.
G.
NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICENZE. ORDIXE oi.~LLA
CoROXA
o'IT.\LIA.
Con1111pndatore : JA1zzè d ott. Tullio. Roma . r ·fficial e : Feletti vrof. Rain1ondo, Ca tani<l. ('(uvalie ri : Strign~1no dott. Giusevve 1 Ospeda l<·t1
to d' Alpinolo Lucca .
{~·\:vell~no):
Bianchini vrof.
SeYPJ'O,
Il cav. dott. Giovanni Perilli, i\1<1~giore ~Ic><li<'• in aspettn tiYa, è stn to noruin~ to, n DenYe l' <H . TJ. rl'A. ) , Presidente del « Circol·o It.'llian-0 >> Jtalr .J\ werica Rociety, ·Pre-si<le nte clel ( '01nit:ito dP11~1 Dn 11te _\Jighieri e dell'Istituto ]Jcr la t>ror>~g-. 11111:1 <l~lla culh1ra italiana e Fiduciario d eJJn J,pg;t ' XaYale Itnliana. Il :lott. I,etilli è ~tn t 0 1·ec(•11tP n1e11te e letto n J)ieni \oti membro della « ~ledic-.t l Rnc:i(lty , of th<• C'i t .v· nn<l c~ount:.v . of D 0nYer. Color a cl o >> e <lell' « ~\merican ~I<>c1ica l ..\ ~soc iatio11 )) . Alla BiDli oteca cl ella Soc-ietù ..\IllcliC'Jt. fornita ùi h(ln 21 O ri\i 8t~. il d-0tt. P erilli offrfl « Il Policli• nico)), jl cc '(}iornalf' di .:\IP<lie iu.n .ì\Iili tnr<:> n. 1'« Jgi<·n0 e ' Tita >) e «I.a :\Ie<licina It~1 liana ». ~ ni giornnli loc·nli condu ce un':ttti,·;1 propag:tn• <1 n ·ct ·i tn 1in u i ti1.
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[ANNO
XXVII,
FASC.
47]
8EZ TO ~E
NOTIZIE DIVERSE. •
Per un Istituto d'igiene social~. In <l~ca ione tle 1 C-0ngresso cli l\Iedici11<1 interna, il Jìrof. com111. Ettore I~eYi, nce-vresidente dell'Opera Nazionale per gl'In\alidi di guerra, ha tenl1to , nell'<1ula della Cli11i ca . medic.:-'l di R oma una conferenza, i.n ct1i h a annunziato la creazione di un Istjtnto d'igie11e so<!iale e ne hi1 illni:;t1«1 to il p.r-0gramn1a. Per ora questp si oone€ntra in due capi.s aldi : p1·-0vnganrl<:1 igienica e stt1di sta tii;;ticosanitari, i q11ali renderan110 nece.ssari u 4'1 c1·e·a zione di una biblioteca . , Alla conferenza .assistevano S . m. \ Ti11cenzo J~ian cbi, ' i seLlatori Durante, Fano, Ciraol-0 ~ inolte altre spicC'a te nersonalità. 1
Congresso Interalleato di Talassoterapia ed Es posizione d'Igiene a Monaco. ~el corr. n0Yen1bre vie11e i1iaugur<ltél nna Espu$izione di Oli111atologia e d'Igiene à ~Ionaco, a lla quale l'Italia pa rt~ciperà. ufficialn1ente, eoope1·ando all'1 'I'ganizzazione ;cientifica e igienica dei luoghi di cura e di . '<J ,giorno delle nazioni al1€<1te. I/espo·s izione è la. conti11u.a zione del . CongreHs-O I11teralleuto (tenuto nPll~1 IJrimaYera del corrente nnno, dal 15 al 24 aprile), le cui sezioni er nn·o costituite dnll'ld rol1Jgia; <i·i ttà d' lica ue.; l{lie'Jle e Olt1
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13?7
PRATlCA
«Noi non cr~dlamo - dice 1<1 re·clazione - che u11 com11ito così -va$to sia 81:.o'lto 1uai assunto da <lleu'.na rivista s cientifica e sverian10 ,che i vantaggi evidenti d'una tale 11Ubb1icazione giustificheranno le enormi spese e il grande lavoro di tra cluzione che esso conivorta ». Grazie allu diffu sione in tutto il n1011do. la R ivista è qestin.a ta a divenire u11 orgùn-0 at1torevole i>er la diffusione delle cop.osce11ze · nel vasto do. minio della salut€ J)llbblica e della rnerlicina pre'i·entiva , la cui jm,pol'tan7.a dive11ta ogni giorno iuaggiore, e che pare daTci le migliori speranze per il be11essere d.ell'uma11ità. ·, J'.Ja Rì,vista, sarà rr1olto <1l)pr ezzàta da tutti gli ~1.11di-0·si ch e si i'!1teressan-0 a i problemi della san5t<\ pubblica . della i~edic:ina. e dell'igie11e socia.le . Si p1lbbli_ça bin1estra lruent~ ; la quotc'l a nn1:1a per l'ltc'llia 1mpo-rta T1. 25. P er abbonarsi riY-01g<:'rsì all'l!fficio Stnmp~1 ver l'Italia (Piazza del llopolo, 18 - R oma) . I
Alla Società ltalian11. 'li Pediatria. .Al Congresso della So~ietà, aclu un tosi recente1uente a 'T rieste, ,renne eletto presidt>nte il J)rofessor C<Jm ba (Firenze), ed a far r1a rte del Consiglio dirett!vo furono _chtama ti i pl'off. Cesare: n tt'lneo (B ol·o gna) ~ OliuJ110. Cozzo lino (Gen·O~'a) . I l lll'O·Ssi1110 Cong1·e~~o è i~icd etto n Milano. (
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1natologia; Talas '(>terapia.
Inaugurazione di anno accademico. Il Congresso cli Talas.~oterap'la ft1 presieduto dal senatore ì\iiaraglh-1110, e vi presero i1arte ~1iic:c<1te ! . . 'inaugurazione dell'anno accademico all'UniveTi1ersonalità d.elle nazioni alleate : il senatore pro~ità .di P avia è st::ttc'l fàtta·il 10 nov. dal prof. Afessor Sanarelli, 11 prof. I_J11igi DeYoto, in rappredriano Valenti, che h<1 svolto il t,S:}ma « P er le ne ~nta n7,.a della ~oeietà Ita liana di Climatologia ; · dell'asce11sione l.1mana ». il. generale 1nedico Rho, jl vrof. Bard.et, il dottor • • Il prof. Giordano. Giorgio nnudouin, segreta rio generale dell 'Associ.azione di' Tala ssotere;1pia: il prof, l\la ssini Luigi Il l)rof. Dande GiordaJ10, 1Jrin1ario chirurgo delc~arlo, segretai-io dcl Co111itato itlliano ; il 111·ofes1,0speclale Civile cli Yen~zia, riuscito cavol ista del sor Dario 1\laragliano, il prof. C<1rp.i , il con1blocco nelle elezi.oni n1nmini. tratiYe, Yenne non1imenrlator 01~0 per il Gr. Uff. L. v.· n e rtatelli, nato s indaco di Venezia. clirettor~ genernle ~del .T ourin,g Olub Ita lia.no; il · ' ~l.'.ale uo'lnin.a viene .a:ccolt ù dalla cittaclin.a nza, ftrof. Bardet, il dott. ca Attilio G~relli, segretalll[l specia bne11te a.a lJa cJa sse medica ve:r;ieziana,. rio generale <lel T . . C. I.; il prof. Saba tini, il 0011 gra11cle SO{ldisfa.zione e eo1upiacimento. dott. Cuo1no, , il <lott. Anclreoni, ecc. I In onore di l\'lartins. l/esposizio11e di '&f<>n<-1 co che viene or n inn ll gura t<-1 ha Uli 11<l<liglione e una sezio11e destinati !11 occasi.on~ del-· 70° com1>le<1nno ·d el clinico mea11·1tnlia. org·aniz~flti dal Touring b lub It aliano. dico di Rostocl-, aJli.eYi, an1111iratori ed amici gli Coloro cl1P cle:::;iderano informazioni per Yisita re hnnno tribut-'lto, il 7 ·ettembre u. s. , cordiali onol·esvosi7.io11e, si rivolgano a lla sede del Touriug ranze. ' Club in :\Iilan<l, (•orso Italia , n. 10. Insegnamento della Policlioica Medica all'Università. Nella stampa medica. di Napoli. J,;a IJ€ga delle Societit clelle Croci R osse hn pub - · -· 111 segt1ito a voto t1nt.111i1ne cfella :E'ncoltit di Xablicat-0 i} lJJ'iID·O f<1scicol-0 di un periodico intit<)IH>li e ]):1 rere fa voreyole del C-0n iglio Sn11eriore, il ln to «Rivista IntPrnazionale di Snnitit Pubblica>), i1rof. Gil1seppe Zng.ari, titolare della Cattedr a ·ai i11 qun ttro Jing11e (ingle-se., francese, spap:nolo e C~lini<'.<t ~1edica Ge11'er<:tle (le lù-'l R. U niversità cli ~10itnliano) . r.:a clir t?zione è ilfficlnta nl clott. 'l"'l1on1ns tl~n<1, è stat.o clestinat-0 ad i11segna1·e Policlinica l{rown. Mecli<:a n·e lla R. Un ivet Rità di N·11:.01'i . R nlle-gra I1a Zf-itista os;pitc r~1 urti co ~ original l i:;n •ll'~·o 1n·e nti. rnf>nti sciflntifici e i1ra tici, riviste criti<.:l1e st1 a.r. gomenti di n ttu.1Litù, estrn tti di nrticoli im1)01ta11Esami per as!)isteuti farmacisti. ti. sta tisticl1~ e doct1menti demografici sulle con('.011 decreto R e:ile in :data 1° . etterubre sc:orso rlizi-0ni sanita rie in tl1tti i Paesi : terrà inoltre i è stata indett a una nuoYa sessione tli esami per l~ttori al cor rente dell'R ttività medica della J J€g;1 gli Assistenti farmacisti, già i1111niti di vatentino e del SllO })rog·ra1nn1a scientifico . 1
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lL POL I CLI NICO
llrima cJpJJ'e11trata in vigore delk:l · legge 22 maggio 1913, n . 4G8, i quali a.spi1~ind a eon&egt1ire j! certificato di abilitazione a sostituire il t itoliar-e a termini dell'art. 31 del la legge ' stessa.
b er oolotici,
s~ttantasetteruila
u1.a la.ti
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;;::offerenti
in modo grave per insufficiente nutrizione e ce11toventimila mal nutriti.· In qu,1rantat1·è gran·d i cittù della Gern1<i11i<"1, ol· tre ùuecentomila ban1bini sono tt1bercolotici e più di, ottocenton1ila m~t J41ti molto gra veruente per 114'1ncnnza di i1utrizione. Secondo i da ti forniti •• da.ila Co1umissione a111ericana per l 'assi~tenza ni ban1bini, duecento111il<1 bambi11i deperiscono nelle scuole còwunali di Berlino.
In memoria del p rof. Grocco A i Rag11i di :\lonteca tini è stata scoperta una lapide a ricol'd<> del J>rof. SPll. Grocco, il clinico che consacrò non poc:a parte della propria attiyjtil ~1 quel1<1 stazione terru.al~. Era. presente u11 denso p11bbiico : })arlarono il sindaco, il senato,r e pr·of. QueiroJo, il prof. B11rci, il prof. Petrocchi, il prof. r..otti.
' I l 22 ottobre è morto a Vienna il prof. ANTOXl O WEICIISELRAU~l: Dal 1885 al 1892 inseg11ù • i stolop:ia 1><1 tologica e bacteriol.ogia presso quell<'l \ Uni versi tìt ; cl a l J 893 al 191() ~1 11a tomia va toJ.ogi·C•l. La sua attivitù ~ciei1tifìca f11 molteplice, ma ri-
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ma.ne sp€cialmente legata a lla scopert:.'l del meningoeocco (già vedu to da l\1a1·chiafa ,-n e Oelli)_ L:ascia varie tTattnzioni: u na di istologia patologica, 11u~1 di Jlm·assitologia. una (apprezzat isRima) di e1)idemiologia. È stato un cultore appasi;iionato della medicina socjaJe-. Hà avuto t1na parte eminente nella lotta contro la tubercolosi in ..\ ustria . J.;ascia ùn grato ricor do quale insegnan te e quale l101no ct·<1zionP. B.
Le pietose condizioni dei bimbi tedeschi. I l giornale Rotlie JJ'ah/ne pubblica una statistica sulle condizioni dei bambini in Germania . ' Il Comitat-0 centrale della Feùerazion~ teùescn tra le S ocietà della Croc~ Ross a lla constatato che a Berlino vi sono ventinovemila bambini tu~
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morto n Bologna il 1>rof. GI~}\"')._NNI CALDEI{INI, elle fino a l 19JH .aYeYn ·diretto la Clinica ostetrico-gince-0logica di qnella U11iversità. Era nato a Varallo 8esia, in I)iemonte, 79 an11i or ono . J;a urea tosi ~t 'l"orino, vi fl1 assistenti' alla clinica ostetrica dèl Tibone dal 1867 al 1869 : poi fu settore cli anato1ni.a . Nel 1870 fece la cam~ nagna di Frnncia con la Croce Rossa piemontese. Xel 1812 gli venrie affidato l 'incarico ùella clinie<1 ostetri~-l a Pn rill<l, doYe poi passò straordinario e ordi11ario; nel 1894 fu trasferito a Bologna e vi rima se per 26 anni, ·dedicu11dosi tutto a ll' inse• gnamento. • Appassionato sb1diòso, fine cJi11ico, abile oper;1 tore, uomo d i cuore, lascia lavori pregevolissirui. .L\ vev.U fond~1 to lln n1odesto periodico, «Lucina ». J>e~' le lf>,ratrici, e vi consegnava lavori suoi tt tlella scuol<t . Ha edl1cnto n1o lt i ullievi, nella sn.1 1L. lunga e tranquilla carriera. È
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Si è s1Je11to a ~·errara il dott. J., lT(~I O BADIA. ufficiale sanitario di <]nel Coru1111e, ver i11e11ingo-encefa lite consegue11te n cadt1ta da.Ila bicicle t ta. Egli lascia. ·11n profondo Yuoto in questo Uffici<> e :fra i Colleghi t11tti della città e I>rovincia, C-Ome YiY issin1-0 ne è il rimpianto. A . N. I
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Il fascicol o 1 t (1° novembre) de lla nostra SEZIONE M E DICA contiene :
Il fascicol o 11 (15 i1ovemb r e) dell a i1ostra S EZIO:\ F: CHIRURGICA co n tiene :
lntraderma e sottocutaneoreazione con liquido cistico nelle echinococcosi umane. Lonov1co DA1"rA : Emoglobinuria parossistica da freddo e sua terapia. ANTONIO GASBARRI NI : EsperimP.nti di vaccinoterapia per via respiratoria. FRANCEso CURATOLO: Sulle sostanze dell'urina che spiegano azioni di vitamine.
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T oMMAso PoN1'ANO :
B o RELLI :
Ernie inguino-superfìciali e divertiooli
del -sacco. I.1. NEGRI : Elioterapia e tubercolosi chirurgiche. A. PENNr sr : Uretero-cistostomia per fistola ureterovaginale. Esito definitivo. G. PrNARDl : Contributo allo studio dell'occlusione intestinale da calcolo biliare.
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Indice alfabetico per materie.
J>ag. 1342 .L'1.Da. l>ronclriale . )) 13;,)(j { 'hirurgiil : l:-0rnnnic~zioni vnric . 1ù·"•)v l -•l )) 11 l'U rg:u1 . . . C..H.•c.·o p t·o~lOD : e: i· 1',I.) ·)-)) (' 1 t>Ilètta del 1novin1( nto })rore~. i Ollille l)i ~t·o r"n inau~uralc al ('ongrt"\~"O cli JlH.'cl i c.·i ll:l
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Itadiologia Hl~dic:a : Co11g re ~:-.o . J{n<liotRTupin e l'acliuu1-tera1>i;1 . ).
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Roma. 1920 - Tip. <Jart ere Centrali . •
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Anno XXVII .
Roma; 29 Novembre 1920 I
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fondato dai professori :· · GUI DO BACCELLI FRANCESCO DURANTE r
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SEZIONE PRATICA .
REDATTORE CAPO : PROF. VITTORIO ASCOLI
SOMMARIO. Debenedetti : Al captonuria fa11iigliare. Note di teeoica: C. Lo111 bardo : 1'ecnica per le iuiezioni endovenos~ ?i ~alyarsan argenti ~o ..- C. Bruzzone ed E. Vecchia : Le lDJez1on1 endotracheali d1 novoarsenobenzol o · Sun&I e rassegne: MEDICINA : \V. D. A1sev.er·· Metodi pratici <li studio del cuore e loro rela tivo v alore. - CHIRURGIA : Il. W. F rauentbal: Una rivo] uzione nel t1·attamento della lussazione congenita. dell 'anca nei piccoli bambini. - DER~l.\TOLOGIA: R . Sabourand: Diagnosi e cura dPlle varie for1ne di alopecia nell'adulto. A1ponti di medicina pra•iea: CASISTICA E TERAP1a: I postumi dell'appendicecto1nia - La spir i1!osi intestinale - Ostt·u·
Lavori originali: E
zione quasi con1pleta del retto per · dissf:nteria - Il talco co1ne succedaneo del bi!>tnu to nelle affezioni gastro-intestinali - · Tratta mento dell'anchilostomia si. - DIAGNOSTICA : Tabelle per diagnosi differenziale. - POSTA DEGLI ABBONATI. - C.ENNI BIBLIOGRAFICI, - VARIA. Nella vita professionale. : P aoglo:ss : I inedici e le a~sicurazion i sociali .. -:- Cronaca del n1ovimento professionale. - Risposte a q ues1t1 e a ·domande. - Condotte e concorsi. . Nostra corrispondenza : Sulle condizioni sanitarie ùi l•'.iu1ne. Notizie diverse. ' Indice nllabetico per materie.
Diritti. dl pr~•ridà rise~ati. - E' vietata la riproduzione di lavori pubblicati nel POLltLINltO e la pubblicazione di s1i,nti d'l! essi senaa O'l!ta rne la fonte. . · 1
Per quanto rigu.arda la ~ 111to111atologia, è noto che al più v·:iisto•so s-e1g·110, ran1J ei1·in1 ent·o d1elle l11·ine esposte all 'aria .e:cl alla l uce ocl a1cali.nizOSPEDALE lNFERl\lI - .<\.STI. z.at.e, c-01 p,a1ii1oolare dell·e nu.1ccl1ie nere Aleaptonuria famigliar e. -sciate s1u1lla bia11c9e.r j a, s·e i1e so110 o·t amai d1eD·ott. ETTORE })EUE..~EDETTI. .f inttiva.m•e·n te ag-.giuJl1ti · éLt1·e a.Itri: li'·oc11001·osi e l 'a1'trite deformante. I, 0Cl'ODOSi, la ooloraLo stud·to clinico e fisiopato11ogico del.l'alzione ne1·a _delle cartilagini r}e1· oi:>-era di un capto.n uria · è stato tanto bene approfol11dito pigmen.to ·p riv<) di ·f erro, pr·obabi[m.ente a.n.a-. che n on m1olta lt1oe si p11ò oram.al sp erave di Logo alla mela11i.n a. nota d.a ' ìirél10\v i-n poi, portare s11Ll'argomento. P eTusio però che oon 1si.a . . che 1la r1.levò .i 11 u 11 cadavere, è stiata in .seguito inutile contribuire a lla casisti·ca d.ella maJ.at,~1)e s•so conisrt. ata,ta in vivo là ·do'\r.e l1 e c.rurti1at ia, casistica tuttora non abb ondante, pe•r chè g:ini .s·on'0 ooper.t e ·da teigumen-tio· sottrle: orecda.11o s tuctio della farrni·glia che 110 ossie1~vat-0 chio ·e i1·as10; srf.u m·a,t u.r e blt1as,t·r e sonio state qu.ailc he pairticolrurità i·nteresisa11te è risultata. visite an·ehie a.lle ·g rlancie , al lietto ung~ueale: Dico subito cl1e non mi diffond erò in una rianche il grasso d;elle ghian d ole sebacee può vista di letteratura: in opere ·sp,ec:LaJli (1) si esse1·e n errustro: così rulle a.scell€, cosi ,aJ.11'0può ti·ov.are esaurient,emente trattata la mar.e.cchio (cer-t1m·e). La ,p eirti:r;ienza de·l l'ooronosi lattiR- .ne1Ja Bi1ntomatologia, fi.~1opatol1ogi,a, an.atomia patologi ca . I · nomi di 1B 01edek1er, clh·e .al quaclro del.'l'alcaptoinu1ria·, 00 11 anco,r:a d~ t 11 t,t i ir i.0011o.sciru. ta, è ·Sitat a di'moistr a da G.r oss primo desCJr.is1se e battezzò l'interr:esisainte Mloe Allard sperim entalm€nte : cartilagi·ni immalia flel rjcaml)io, di. Baumann e '~olkow, merse in sc.111zion i d!e'boli di a;cido onno,g entisiche indirviduarorw il comp•one1Jte in.solito d·eITrlj.oo s i colorano in ne1ro, mentre il liqui<llo ril'1rri.na scoprrem·dcme .anche l'ori.gi·ne, di H . Emlbrna11.e jnCQ11ore. L 'a1·trit e defoirm.ainte, 1a ou·i d·en, Mitte1lbach, Ga.r rod, L.a'Il.g stein e l\f.eyer, Falta, E . F ts,oh er, Abd~rha.ld100 e coil labo- fflequetnz.a risulta natunalmente dal:le statistira tori, N1erub,3J\i1er e Flatow, Groois é Alla:r:d ie rd i cl1.e, saire1bb·e in ·dirett.a dipein1d.e'.Ilz.a dal1 'impTen1e delle cartila.gi.11i erol pigmento. pare,cchi. .a!ltri s on.o l.eg.a ti alle i·i.cerrche che · gn.azio1 È ovviio 1'.)ensa.re cl1 e, amm.essa I 'origine che climostrarono oonisi>S{ere l'alcaptonwi1a nell'e:lim inazio.n e di. aicido 0mog·entisi1nico, prod'Dtto 110 detto , l'a;rtritr rleform an tr e l'ocronosi si p riersentino dopo lnn1gl1i anni. cli azione delnio rma:le d:eJ. ricanilii·o inte:nm1edio id ei d111e a.mil'a ci1do om ogen ti·s inioo . Un altrro intorno non ooacid1i ar·orxuatici, ti.rooi:q.a e 1-fenilalani::ri a, vien.11e d.a t11tti ri1s,c-0,n tra to : Ja dist1 ri.a, che i·n ch e l'alcaptonurioo n,on 1&a niù 011 tre sciJ11de1:.e.
LAVORI ORIGINALI.
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uJc:u11i casi ha <Loco1n11)~1g,1iato la malattia, e cl1e _a i·e l)bè r.:t ov uta aUl 'irt"it.al.lio1'1e diefla in1.lC08a <le1le , .i.e 11ri.11arie per ope1~a, dell' acido omogeu!1sini co: J~ mbclen ha pir o vocato i.n S·è ~tes:o i·l ~ioto1no i 11ge1·en.d 1 0 ltna foTte quantitit di qu.e<::t'acido. E l a i11,al attia conge·n iit.a? 111 p.a.reccl1i cu.si' si d.Lmostrù che così era : i,n altri rna.nc.n~·0110 d at i J)1·e.ci,st (il paziente ste.ss'o può ignQr:=tre lu n1alattia, non selillplre prodn ce11'dosi spru1taneaIITI!ente l '1aru11erimento del!e u 1 i11e d d.elle maoclli e sul1a bia.nahe•r ia) : i11 all.t1i a11~ co1",a }J.arv·e ahei l' aJ ca:p to.n1u ri.a f o ss.e tranis·ir ta1iu, e sem1)re• veriigo·n ·o citati i e.asi di a lca,11to11u1ia tern1){)raniea di Gey,gier in di.ahetico, di l Ti r sr h in bambi110 0011 g·R·sitroe.n t.erj te, di 1
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~Io.racze•w.ski i11
tubercolotico m·oribon1d 0 e i ùue di Zi711ni cki. S'l1ll.a queiStioJlie torna r eCPnteme.1ite G. Katsch (2). cJ1.e. di.ce doYerisi vagl•i .ar.e ben.e -i •casi d1 alcrupt-0r1uria tru.n,r·.itori.a: egli . s,teSL~ n·e co1n·u nic.a uino molto p1·0l)ail)ile. N1on ostan·t:e g~li 1s1tudi lm inutamentP co1:idutti .non si è p<:>tnto an,co·ra i-ndic-nre con 1
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precisione diove l'o11g.a11i.sn10 1nanchi 11e·llu. fu11-
ii•one ·di ·SCOinJptO·rrei · U!''a·c-1d'°i oC)tmog10nti siniico: .~cartata l1tpote i della f oama.zi·on·e inte. tir1ale, (;. Embden ·e F . K aJberl a h han dimo.s trato che, fncendo ci 1,colare a:c~d!o om·og.entisinli1co n,f.traver'So un :feg.ato, Bi procll1C'e acetiQn·e ta.l cp.1ale c-otme facendo . r iof'1oolare ti i 1osin·a e fenilalan i111a Rece11tem1ente l\. I.ah·illl·e (3), oorn11ni-cu 11 d ·o \111 eaoo i.n 11,n ooldato che aveva .anc:h e ·d1oùo ri lornJ; a1i, mfr11i~e1stò l'-opi11ian.e che l'acido orrl'og·eJ.1t tsini·co ~i f o,r mi• nel r en·e alter.ate: o.1)i.n.i on e , che n<>n è ~ostenuta <la re.p1c1rti <li aJtiera.zio,n i renali in aJlt.ti caisi, ,e che U·r ta contro· il fatt o l he l'acid1 0 omogrnt:b.sinJ10o ve1111e troYato a11che ne1 si.etra di sangue (_L\.bdeirhalden) e ch e, ir1din°e, l' ocron.osi sta bene a dri.m·o.stra1,e ehe l,aci1do omogetntis1nico ·si trova in ctr.colazi o.110. Del r-e.sito, 1pro11rio nel re11'e no·n venn.e l'j scont1~a;to l'acido st.esso. D.all'ocrrono i per aJ1caipton.u ria si è dii.stintn lì11'altra forma, che, tn contraJpposto alJ a, p·11111a., ·d·e tta endogen1 a, ,·enne n<:>n1inata esog.e:n a: • ~<tl'elme ql11 esta do,Yuta a lu11ga intossi.cazion·J cCJn fe11oli e s i maniifesterreJbbe con ocronosi ed u1i11e ·~·c'Ul'e (fenoli ch·e). G.l'aff11e1r (4) ne ha. de:=::cri1. t o 11 n ·Ca so i.n un a donna eh.e a.,rieva J u·111ga111en.te fatto u:so di acid.o fieni'oo pe·r cu1r are piaghe a1le g.ambe, e ' ' · Poulsen (5) n-el 1912 ront.n,·n Dtto clliSi di 01Cr o11osi e1~10tge na. È chiairo pe r ò rJ1e 1'an alogia tra l·e dl1e foo-me è pnran1e11te , intomatiea essendo l'a.lca.p tonuria ,-~rn L-~pre<3-Si1Qne di u·n ' alterazione de\l ricambio cl1 e no11 l1n nulla a cih e fa re con quell'intos~icn zione, lnn1lgrado la somiglianza. tra le sostanzP t> 1in1 i11n te nei rl11e casi (i clrochin()nie n ellie 111'. 1
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fen .).
lANNO XXVII,
fL POLTLLINICO
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F.\!:)C. 48~
\-enne a.i1che descritta, ii1 co11trappost.o u q.uella 11mana, una. ocro110..~i degJi a11i1nali (bue. !)Orco, vitello). ~I. Sch111.ey (6) ed ...\. I n.gier ( ì l che ·11e ha11110 descritto qualche ca "o, l1an110· però 11otl1t,o riil·e·v.are cl1e l'o·c1·onosi degli aJJirr1ali n·o11 ha nulla a cl1e fare con quelJa umn nia. E .ci.ò per la ·~1ede, che lle•gli animali è lat[L dalle ossa ,e clag~Ii c~r1ga.n.i i11t1e111i e 11011 clHl.l.e caJ1iilaigi,11j: •e per la 11U.tura chimica d cf pigm1e11to •che c.onti.enie t!er1:0, derir.a111do forse· d~dl'ernog;lobina e dalla clo1·ofibla : cooiccl1è,·enn1e !1Pop-osto il t•ermj1ne diffel'e1uia1e di osteo-· c~o·matosi, ·onde evitar.e conf•u s.ior1e . N•eig.li ult·in1i anni poco d.i nuovo venne a,g·gi unto alle conosc.enz.e ohe st a\·evano già ·siu l-
l't:Ln·omallia che ~i tnte~rei:\S.a. Ha.n no com11nica.to ca.si ~1I. \ì\-. tS ciheltema (8), J. M.a.t•eika (9), E. El). te.in (10), G. Katsoh, già 1citato , ·Che l·ip·oria 11n probabi1e ca.so ·di alcaptonu·ria tra11.sito.ri.n e ' che i ·n altro bam1bino ha visto ·scompal'il'e il ::.intorno -0mogenti.n1s11:ri1a du1·a11te il cli.g iun o, rn.emtre in isuo luog·o i palesava 1111.a nceiton11ria prusseg1gie1·a.. A qne,sto IJrop0$ito ricordo che étnche il ~I atei·ka ha !J10tut.o ottenere effetto be11.efico i$U11 'elj·miniazion·e di a ciclo 011n. con 11nn dir. ta. .a.n.ticti abeti ca.
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I c.a>si che €-to 1)eT de~c 1-i Yere s:o11 o ..t :=.ti ~ col) erti ca:S1Ua.lmente, 0orne spesso su cc ed e pe1r 1qu.esta m .aJattia, c·he, di per sè, no11 è t:1!e da faf!'e rivo1g.er.e i pazienti a lnoghi ·di c11ra. Il 23 .aprile 11. s. entra il1 ql1esto os1')'e·dale Au. l\1ario, di anni 13, t)anettiere, con diagnosi cti bro11co·p.olmonitei. L 'e1~ am,e ·confern1ò la cliag n cisi e la malattia deco 1se 1·e·g.olaJ:1nente in gLJarigione. PraticandiO re. ame d·eJle 11rin.e notai tma i..starlltan-e.a ri.d.nzi.one del Tromrner, a fredido, al che seguiva i1o·c-0 dQIPo U'!la coloraziio ne br1m-0-J1e.ra d el liq11ido. Le reazioni rivolte a·d .aisS'odare ùa nat11ra del oo.mrpo11-ente 8Jl·omalo aftle.r maron.o, come .dirò, la prese11z:1 di alca;pito.n e. Il 1piaz.iente ignara,,a la s11 n i11f ern1ità : ThOJt avev.a m ,ai no.tata che 1-e Ul'Lne ann.erissero nè c,hei la biancheria port.assie ma{·clti.e ind·elebili: i gnorava pu1~e ch e a.Itri mem rri dell.a farni.g]i.a fO~Sel,O affetti da.lJ'n11on1HJin it1 ·d·i!soor.~o . InYere un in<:l1i e tn tra i rornn1)n.enti <li cnisa mi perst11ase e~ere io di fr o11te n.d 11n caso di alcapto·n11ri~ famiglinre. Ercr, pe-r Io sg11 ardio d insi.em1e, l 'a1be 1'-0 g·e11enlogi ro cl-e.i miei aJcaptonurici, sf.ro11dandol-0 delle pn1·ti rneDQ essenziali: ~ccen111erò 11iù . ·otto all·e con10
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J)li1cazi oni d'i matrimoni fra c-0n.~a !1gu.inei, pa 1 ticolarm.e11t.e fu'e-que11ti i11 q11esta fnmiglia. poi-
c11è, com e è noto, da ~l lcuni si è data !::pe-ciril1' importa1u:a, n~lla gene i rlell'alca1)ton111·in. nll' llnione fra ('O nsanguinei. 1
L_\:'\NO ~XVII, F.\8C.
48]
ALBEHO GENEALOGICO.
.I Au. Pietro
Au . Francesco
t .non alc. Rosa non alc.
Stefano alc.
l<"'ircniuo alc.
t
rachi1 ti~mo
t non alc. Au Francesco
I
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t non alc.
I Francesco t non alc.
Giacomo Maria alc. non alc.
I Angiolina non alc.
· Mario alc.
Rilsull ta 1d1Unq:ue. cli~, di 1&ei figli, quattr.o, e p-1·ecisamente i miasohi, ·s ono alcaptonurici . iL:a n1adre mi ha a.ssicuI'lato ·che l'.anomali.a v·e:n.ne notata fin drul'la nas-cjta, 1ch1e ·eSisa ha forrmato oggetto di vive preoc·cu.p azioni, sopite tuttavia i1.el c·o1~so d·e1gli anni) vilsto ·c he i figli cr.e scev,ano regoil.ar.m eJ1te. Le .n otizie 'ri1e'Vate posson10 essere aiccol tie con pii·ena fiducia, a\' OOdo io t1io·v.a.t-0 rn qu.aisi tu.tti i m1 em.b~i d1e lla f.amig:l·iia u.11 enco.m iabile spi:riJto di .ooillab01.,azion1e. Delll'A n. ~1ario, oome ·degli .altri fi.g11 , la n11aéLre cooosceva be11iss·ifm.o la; 1strana p,a·n ti·c.olarità, m a l'aveva semipre ta.ciuta .al •réllgazzo, il q·uallie peTÒ ha p.otJutio i.gnoir are 1a su.a inlfermità proibabi1mente pert!hè lle urine annetrtva.n o con molto ritardo. Questa circostanza, ·g·ià vertfic.ata in • ailtri casi, mi ha fatto 01b 1bligio ·di diffi·d ,are .d.ei clati neigativi .fornitimi, e di control1la1."li, nei limiti ·d•_e.l ip.osisi1biJ.e, oon •e.s.ami di urine,. DalI 'allbe1"'0 g·enealogico ·ri&lllta 1dunc.rue .che· '<la ge11itori non. alcaptonm·jci sono· nati ben quattro affetti dalla m .a lattia : rliico non al captonuri ci, J) eO" eh è 1a n1.a<l re è stata da. me viJsi t.a t a (eis.a n1.e u1·ine) : il pia.idre mori a cinqua.n t.acinque anni peT n1eOp1lrus1n1a gastrtc;o, 1e n.on oonsta ch1e ab, bia mai accusato affezioni artico11.ari. I d·u e avi viss·ero .fino .a 1.airda età : non cr~edo si 'POiSsia tenie r gran 1~onto del fattio· cih e il •p .r o.a vo so·ff·e:l"ISe di dolori .articoJ.a:ri in età ruv,anzata, manoon1do o.gni .altro .d.ato anamnestiico. Ho avuto a·g~o di e.saminare' n11merosi .con.sanguinei 1d ei · ip.az.iienti , rioercanclo a.n iche l'aloaptone n,e~le urine: ci,oè di 11n fJ'atello ·e d11 e· ·sorelle de1I1Au. Rosa, m .a. <lre dei pazi·e·n ti ·e loro p·roJeJ e di 11n .f r.ate1lrro del lo.r o .p adre e J'le.Lrutiva proJ,e. D eg.li .altri (.c.inqu:e morti ·e d u1no assernte) non h,o che 1e mio. tizie anamnestiche, concord·e m·e nt.e n1egative: gli eis ami dei vari individ·ui •e ri•spietti'Ve un-·i.ne (in te.tale qn a ttoi!'cli ci) ri811lta 1·ono 11>e:ga ti'vi. In -ci0mplesso si tratta- di f a m.i.glie s ai1e, seniia i ,ar.e, ·senza m.alat.ti.e imp.ortanti : h.o t:ro:vato alter.azioni .arti·cola·ri od o·&se·e in d·ue• m 1emb·ri d1e1 ramo ru1capton1llrici pu.r no.n essendo i due alie.a1'.)tonurici: '811..l qu,eist:o torn·eTò p1iù sotto. E cco ora qualche .dato sit1i quattro fra,t.el.li an1malati e ·su.I le d'lle .sorel'l.e . 1
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~~I.a·1'i·o·,
di a11 ni t:rie1di-ci, ·p .aDJetti eit e·. Ne s, sun precediente m ·O•r boso degno di nota. È lU1 r.a.g azzo scarsamente sviluippato con sch.elet.ro g,r acile ipre sentante qualche nota di ))treig-r:esso ..L\.. u.
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SEZIONE PRATICA
: panr1i.colo a,d1p1oso i&oar.so e II1a.S!Se musoolal'i esili, e u tJe b1rtm.a, silstema pi.lare f orte1nente p:iigmentato, .spe·cia;lmem..te le ciglia. Gu·ar-ita la bironco-·p01lmonite. non &i :r.i:lev.arono .alterazi'on:i ali vari orgai1i. Le U1rine, .esaminate ogni ,giorno, preisentaric)DJO le r.e,azi·oni caratterk5tic:he .dell'a·ctdo omog.entiiSico. E.m esse limpi.de e di colorito giallo palliùò davano però l 'imp,~ess:Lone. .g ià f re.sc:he, di eisseire vis·t e aittrav•erso .a.di un vetro .ltev'0!Il·ente a ffumicato: tut.tavi,a l'annerimento 1s1ponta.neo .non .fil preS!entaiva evi1dente. se 1non d10 po qu01lche .g io·rm-0. Con agig·i l1nta dj al.cali l '.annerimento oomi11cia subito a1la suipeo."ff1ci1e .e sct1oter1do 1a pro.v etta si v.e·de .ag1·t a'I'si una IllUlbeoola g,rigio-nera~ Il Tromrnei:r è •r idotto oon estrema rapidità a f.r·edd•o, col Nylaender si b .a co·l o1·azione gri1giastra (al calinità .del .m ezz10) : ·col p:er.cloru.r o di ferro mo1m enta.niea color'az,i:one azz·t1mr~i: cio·l reattivo .di Mfillon .a fr:eiddo preci·p itato giail.1o ovo, che diventa r.01seo .scaldando' : ·coll',a•I'lgento ammontaca1e rap:Lda ridlUzione. La proiva d~JJa fermentazi~one è n1e1gativ.a. N·essun po1 te1·e irotat o·rio SIUlla luce poJa.r iz.zata. Doipo queste prove ho :r inun1cia.t o, 1are1do 1sian2.a . peT<ico1o, ad altr·e già no,t.e., CQiSì alla p.rep·arazione dell'aci-d,o omogentiisini.c·) puro, -çosì aJ.la pi'Ov.a ieih·e ved.o citata dal Schetltema (8) 1c1e·l iodato di. potassio. Il lVIalteika (9) ha fatto i.1 c·11rto1so ·eSip•err·jmento di sviluppare del!le 1as1:re f,otografiche coll'l1rina aJ.captonilc~ .a cui aggi.u nse sohfito ~t sod.a , .r i·u scen1dioivi pieinam•ente : ·d el 1che noin è a stupire data l'azione r.iduoente s11Jl'.airge.n.t o ·deJl '.ac'ido omog;entisinico, che è poi a;cido id·roc!hin100.acetico.. N1e1l sedimento d·eille urit11Je st r.il1ev,a.no 11.u merosi globuli bi.anchi •e1d epiteli delle vie d esquamat1: il rpazaente i1eg·a peirò di a , 1.e1re m .ai a,·uto di.suria. N·on si nota traccia di ocrio110Jsi nè al padiglione dell'o1"ie1c0hio, nè ail Jli&SO"' nè .agli zi1gomi. nè itn altri .p u·DJti : non m ,accìhi1e azz,u rr,e alle a6oel1Je. Il cerume è di -001lor n.ero·. Nto n .se1gn-i di alt1ectazioni artico1lari. L 'esam.e· deJ. sang1.1•e, praticato iil 7 maggio, d ·à il segll'ent.e iisulitato: emo1g1;01bina 78,%, .glJob1uùi ro.s~i 4.,64t0, 000, g1ob·u l i bian1chi 14,500, vala!'e 1globular·e 10.8. La fiorm .ula leuc.ocitaria ha dato ip·olinucleati n.e11tr-0fili 50%, ild . eorsirn.ofiJI.i 1 %, linf oci.ti 40% , grandi m;ononru·cleatn. 1e formie d'i ;p1a ss·ag,gi 0 9%. La l'e·azion·e di v'ra:sserm a nn è rtslrltata ne1g,a.t iva. Un prim·or 1d.o.s ag.g i.o (5 :maiggi·o) ·d.ell'acildo omog·snfisiri..i·co 1col metodo .d'i Denigés ·Slll :-n na P'O:rzi.one qu al1U.nique d.i tlrin.a dà i·l 2.058 pe1~ millie. Ec·c.o poi i risl11tati di ·d osaggi pratj·cati in tre ,giorni s111aciessti.rvi (7--8-9 mag,gi 0) 1~·u'll1e, ll rin e delle ve'ntiquattro .orre: Urine ao. 830 - p . S'])i. 1024 - a c. om. per mille 2,378 - totale ·g~r. 1.97; · Uri11e cc . 1230 - 'lJ. p. 1019 - ac. om . ·p·er m il l.e 2. 26 - totrul·e .g r. 2. 78; Urine cc. 1100 - p. sp . 1021 - ac. om. p·er mil11e 2.309 - tota.1e gr: 2:53. Durante questi g-10·1 ìli il pazi.ente è tenuto a dieta mista. I.l 12 n1 ag·gio eiseie per ~ua vo·lo11tà G1.all'os1)e·da1e, inte1r r on11Je·n.do i.1J!d.agi111i in corso. 1
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Au. Stefano, di anni trentotto, p er mo·l ti a11ni fornac:iaio. poi metaillurgico. Ricor:d a cli a'Yer sempre avurt:o llt"ine 1spontan1eament.e annerenti: persona intelli1gente, ha o·s.servato i11 quali circo.stanze si iproduce più r a pi1da.me.nte il ca111biamento. i-\. diciotto a1111i ha soffe·r to di lll ceir e. •
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r_i\NNO XX\"l I, FA se. i8]
TL POI.TCLINICO
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ch e furo110 dette ve1lleree, con .aictenite : a dinurich.e (.esame urine); u11a di &S'Se soff re di ciannov1e di malaria, guarendone ìbene in breve llna gir.ave fio rma di 11'.achitism-0 con 1diatesi teinpo. È ·Sl)Osato da quattordici ,anni con una essooatiiv.a; escJudio, 1p er .r ipetute osiservazioni, cngil11a .g.eirmana., figlia .a ooa volta di cug'ini che .la forma ossea possa 1essere messa in ra1)g·ermru111ii (on1etto p1er brervità il c.o mplicatisiSimo porto con runa a1captonuria anche tr.ansitoria. a1bero genre alogico). La moglie s ta bene. Dail · (Vedi il caJso di G. Katsdh di bambino alcaptomatrimonio 1sono nate 1dU!e ìbçunbine, di ooi una, nurico .e r,a chitico). · pvematura, 1noti <n1asi subito do.p o la na·scita, L'altra ·s orella, Angiolina, di anni venticinl 'altra, attu·ailmer.nte in ,età di 1dodi1ci an.n:i. sofqu1e~ ruracciolaiia, non ~resenita a:lcun se.g no di fr.e di artrite c,oxofeimora1e. Lo Stefano due .alcap,tanuria (esame uirine); neanche la sua a1111i fa 11a à·vl1to una lf·oirma di i--eum.atismo d ,eJ. bambina presenta qu·e•s ta anomalia. giinoc•cl1i.o deS!l.vo ch e fu ,detta . reumatismo al!'Qua:lch.e bteve 0onsiderazio11e. L a maJattia tioolare auouto; non aveva però feib:bre, e. la co_ , , noscenza ,dleUa .sua alcaptonu1r ia illumina atJ1a colpito in quresta f a mtgli.a tutti i maschi e tuaJ!n1.ente in ben .a.il-tra mani,era l'affezio n1e . solo i m.aschi; .e ciò con corda. c-011 q11anto già Del i esto i dis twribi .articoùari .al .ginocchio non soom1) arvero mai totaù.mie.n te. anzi 1Si sono diif- - si swpeva, _ 11referi.re . l'a1ca.ptonuria i l sesso mas0l1ile , ·p er quanto qu.alclle· ca·so sia ancne ft1 s'i a tutte le grandi _ar_tiicolazd.oni : i•l pazie11te si lagna di clo1ora.b ilità, 1sp1eci,alm·e11tie ctopo faTJ1oto in d onne. I ge.ni·to.r i ùei paz1eJ1ti ern110 ti ch e iprima sopportate e cli un senso di r.iigiconsanguinei. ' 1 1 devza. A ll'.esam e oggettivo J.'isulta: ind~vi'duo De·lfimiportanza di questa circostai1za nella roJ:>uis.to, con orrgani in g.en1era]!.e .sa:ni. Al paidipatogeneis.i d.eJl'affezione molto si clisicusse, pergli.ane diell orecchio si 1000errva un.a b1e llis s.i11na ocronosi, che risulta bein·e ~peicialm.e.nt,e per -chè non sen1 pre ·Si potè riJeva.re consan1guirleità trn.LS1pan~enza e che .c_olora iil cavo della oon~ca, la •d.,ei genitori deghl alca,p tonru1r ici: l'Umber torfosse tta triangùlar;e ,e, m.en·o intensarr1ente, la r1ancl·o ~ t1 lla s ua qu.estione ·concl1iude che se do ocirutura dell'elioe,. N'o n 01c.ronosi della carn e clev e ten·el'le un oo·n to non deci·si, 0. E ct1t i là.gin e i1asa1e, nè macchj,e azz.u·rrre al.le· asicell·e; cer·ume i.nten samente nero. Snilla .sc1era, nelJ. 1'ioso notare .che .neJla familglia Au. i matrimoni tratto la•sc.i•ato 1sco;lerto da~L~ palpebre, Bi nota fra conisan,guiin.ei so11'0 sita ti freq11enti: l'Au. UJl,a 1naochia triang olare a base sul limbo, di St.ef.a no, fi1g'lio di c111gini, h a .s·p osato llna cucolore giallo br.uno. n:on ,r ilevata. Tutti gl~ gina, .figli.a · a s,.ua volta· di ~cu.gini. Orb·ene il es·ami d elle u.11.ne danno le rieaziio ni caratteristich,e; un dosaggio 1su una :p orzione di 1esse (iil. p.ro1dotto ·di qi.1esto,· triplice r~to1rn:o aJlo ste·s so i)az1etr1te è .s..tato visto 1ambulat.oriam·ente) dà .sangu1e . è t111a ban1bina di do·dicli anni, non 1' 1.814 p,e r mille .d.i .aJci,do om.01gentisini·C·9" L.a alcaptonurica. E s1sa soff:pe di .artrite· coxo·femoreazio11e id i "\'\ a\SseTm .ann è stata ne1g.a tiva. L'e1. al1e o~amai cla un anno, ,guJJa. natu ra detlla sa.ine ·cli11.l co ie1e1l1e ari.ii colazioni dim,ostra alle clt1•e ·gi11occhi.a un fin e scriochiolio, :m·entrie i qua1e, tu·b ercolaTe o roeDio, non è stato i~aig cont01rni non ,riist1ltano alter.ati. Rrudi'og.rrufie gi11nto l 'accordio fra i medi1c i ,che la visitarono 'delle ginocchia, delle mand. e ,d·ei gomiti n on laLa bambjna sta ben.e }J.er il resto ed è svilupsci.ano risaltane al terazioni im'.J)ortanti: in 1)ata b en1ssriimo. Colpito .tiailla '.coi11ci.denza di c-ompLe·s so a.l gin1oc chlo de1str:o s i p11ò scorgere lln'incertezza idea. contorno d el condfl•o interno qu1esta oscura artrite nella fi•glia di lln alcaJptodel f.emio re, •che 1a~p.prur.e .a1cp1.anto ,s frangiato; nurico ho voluto p1r-01vare in 1certa maniera .se l 'o•sso pare anche più c,ompatto de:l n 0 rmale. la bambina .avesse a.lmeJliO un.a mino1rata w il D1ei d11 e aJltri fratelli non ho che le notizie • leranza -per le ,$()stanze ·e.be più facilmente f,orn,i ten1i da1 pairenti, iehe però, per quel che ho det t.0 sopra, ritengo ·di aissoluta a ttietDJdidanno ll1'01gio alla produzione di acido omo.g enliilità. tj sinilC'o .e non a ven1do g.li amino-acj di co1TiA 11.1. Firmi1n1 0, . morto a ventiidue anni per ,c;pond·enti ' .a d~ p osizione, ho ricorso alla f.Omcausa violenta. La m a dre ha notato suibi·t o mini"'trazi one di· alimenti ricchi ·di cageina; a.opo l a 11a>5lciita .c·h e emetteva t1rine sourie e r ·esito fll che mai J1elle urine ho risc ontrato prech•e i 11ann i rimanevano i.ndel1eibilmien.te in acsenza di actd,o om. Qun li rapporti posga. avere chia.ti cli n'ero Del . :riesto i•l Fi rmino st.esso dt11 nnt e tt1tta l a vita. lla 11r eisentato 1 an oma'lia acl1unqt1e l'affeztl,011e articolaire della figlia colla i11 discorso, di cni era 0011!s.rio. Non h n mai laina1atti a die·l padre nor1 ·l3i p11 ò dire, i111r <l11bin1 enta1to di stl1rbi a rti cola ri di .sorta. tand-0 che r>ossa averne proprio alcun o. Noto rh c la con 1i::anguin·eitft. d ei genitori, che ~..\11. Giacomo, di a.n11i t11e11ta, op eraio in raffi 11°1 'ia rl i z nccl1ero. Anch'eg.li fin dalla nascita i1are abbia a\Llto l111a certa p arte nel1~ ge11esi l1n 11rir1e a 1111er e11ti ; del 1r.esto 5ta bene, a ll 'inclell 'alcapto.n1tri.a dei qunttro fratelli. non ha 1'uori rlj ll ll <I a1·t1ri t 11 ° 1 ginnccl1io d ei.st.ro. a.cH\ ìJto .alcu11a azi 011e i1el caso di questa ])amC:Olll})a 'l,l1ntn da drfo.r111ità d elln. pa.r te; n on so })j 11a, n atn, cla t1n cosi o"t inato accoppiarnento Oli:\ ndq l' n ff ezio11e ~1i c.ia i11izint.n, percJ1 è il l~UZ i Pn t r 1101) r ·slnto tl n llle ·yi sto. Ila d11e ba111lli co11sangui11 ei, di cui un o i) er g·iu11ta nlcnptol)in e C'l1r g.0·110110 cli ])11nnn ~n lute e no11 .. ono 11uriro. ~1 lt·u pt o n11ricl1 e . :\è c11}1 11oti1ie n11nn111(>c;ti ch e ne\ co11 esan1i I .e tl11P '"-Orrlle , ·p.i1 n 0 ro da 1)1" ,.i itate. :\Inll e11so11ali 110 t r oYato trn gli n'rLnclenti o i <lirin di n11ni \<"11t i ~e i. 11011 111·ei::e11tn nrro110 ... j, 11è !--cen(le11ti dei n1iei i1azienti trac cia dell{l rn a lnt~llt~l'a'l.it1ni <1rticoln 1·i. i1ìi nlcnptC'l1lt tin (e~an1 e tin: ~t1Ire1 eclitn.rietn dnnqne li C'5$:1. rilrvnta 1n int-.) ; I:) .:--ll~ tr~ htll)ll)int' 11on ~0 11 0 ~1lcap ""1
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{ANKO XX\ ll l, F_.\SC. 48] fi11-0
SEZIONE PR.\ TIC..\
ad 1Q!I'a ,s olo in due casi c.11.e so110 quelli diel
Ga.r1 od e dell 'Umber, nt1Jla di nuovo posso dire. 1S1ta pierò che nel la pl'o1e dei quattro fratelli e delle ·d·uie ·sorelJ.e Au. i1on si trov.a u.11 ra.p .preseintante del sesso pref erito dall'a1ca'Ptonuria: o tto :n ati, otto femm1ine; senza irioorrere ad ipotesi eirca questo stran<> fatto, sarà be11e spi·e g,a,rlo, a'lmeno p.e.r ora, ·e<l in mancanza di meg.Iio, ool oaso. I l Soderiberig h (11) in un suo paziente alcaptonurico n on luet ico ha tl'ovato reaz,ji011e di \'\~ asserma11n p.osiitiva : ·con soffill1inistrazto111e di Jo1'ii quantità di tirosina avrebbe ottenuto a Ii.eh.e che un.a r.eazione nPg:ativ.a div·entas&e positi·va ne1 giro di ve.ntiqnattro ore. N ei d'Ue pallienti, nei quali detta :veazio.n:e Yenne pratic·ata , co·m e d:issi ·sopra, la deviazd.:0 n e ·d·el ·Complemento è ·s tata ·n ettamente n e·g.ativa. _.t\Jct1ni élJCoerunan·o, -0ome acl \ln sintomo cli irri•tazi-0ne deJle vie "llrinariie p er apèra <l!el'l'.acid-0 omogentisinic<>, la disu.ria. Rio0irdo l'esperim1e11to di Embd·en·. Ora Jliet due ca1si ohe JJ.,o esaminato, disu·r ia n on -esiste : però il sedin1·e11to ·dell·e u1rin.e del l\1ario, come disSli, ·d epo.nev.a p·er un catarro 1d1elJ,e ·vi1e : anche le urine dre1Lo S·tefa.no contenevan.o in ·gTande TUantità epiteli desquam.ati e gik>buli bianchi . N·elle n .u merose p ubblicazioni s ull',a.nom.allia dal ricambi-0 ·che ci intere1s&a ricorr:r-e volentieri la frase : non sempre l ',a1 caiptonurico a,r.riv.a a1l 'ocronosi ,e d aH'.airtrite deformante. Credo che un be1l'esempjio sia off erto daJi tre A·u . viv.enti : il più g:iiov.ane n~,n ha i1 è ocron.ooi nè .airtri.te deformantie; il più vecch.i<0 ha una be1llissim.a ocro .1·o si e le .articola21i.orui cominoian 0 a Tise·11.tire gili effetti d1etl'imp.r.eignazione ·di anni ·e1d anni per opeTa del pigmento; l'Au. Giacomo eh€ r.3jggiungie ·1a tr:en tin.a soffrie glià di .a1terazi·o ni articolari, m .entre m i mancano.. d8Jti circ.a l 'ocron osi, .che •però con og.ni ceirtezza posso p:resum.e re. Io credo di poter a·vere a.gilo ·di seguiJre i pr.ogv~i della mal.atti,a del più gi10(\l'.ane d·ei paziienti, d1 ·C llli ho ip,o tuto con faiciilie .s.icur:e·z za indicare 1a prognosi, rinunciand-0 invece a tentare curre di sort~, 1e qu:ali, essenid10 essetl1ZìÌ.atlm ente dietetiche, hanno poca probabilità di e·sser.e .a pplicate per tanti anni, .gpecialm.ente poi da indilVì·dui .n o.n in . buona •condizione di fortuna. 1
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(1) Este.s·e
~attazioni
.d·ell'ar.g orr1 ent10 ie bib'liogiraJìa DJei testi segiuenti : C. NEUNBERG. Handbucli d. Patliolo.g ie d. S toffu)ecliels di V. NOORDEN, II B., p1, 480 e .s. P. R ONA. H b. d. bioch.emischen A rbeitsmethoden, I II B., II H., p . 834 e s. : qui 'la tecnica d1elllè i·n dagini chimieh·e. · O. NEUBAUER. Bioch. Handlexicori. IV, .p . 000, 1911. 2 1
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I
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J.
1383
BAE.R. T1·attat o di mecliciria interria ·di MOHR •C STAEHELIN. trad. j.taliana (~lil·ano. 1914),
Yol. IV, p.
652
e s. FR. UMBER. Spezielle Path. it. The1·apie inn . 1\..ran kll,eit en di KRA es e BRUGSCH, I Bd.., I T.eil, p . 106 e s.
(2) G. l{ATSCH. 1lunch. med. \~; och., 11918, n. 48. e D. A.r ch. f. klin. i\IIe.d. , 127, H. 3-4~ rif·erito da G.azzeltta ·d. Osip.. e dell·e Clinich e, 1919, n . 42, p.a:g. 413. (3) A. LAl:IILLE. S·oc. mé·d. d. Hò1J-. , 26 av ril 1918, rif. i.i1 Pr.e ss.e m édicrule, 1918, n . 26. (4.) GRAFFNER. Be rlin. m ,ed. Geis., 24 luglio 1907, rif. ·iln Sem.aine m édi,caJl.e, 1907. n. 31. (5) V. PO ULSEN. Muncih. m 1ed. "' och. , 1912, n . 7. (6) ~I. SCHl\-IEY. B erl. m1ed. GeSI., 12 g1u.gno 1912, t1i f. in ~I (in eh. mie d . vVo ch., 1,912, n . 2.5. (7) ~L\... I NGIER. Zi-eg·. B1eitr,. Z. p·a th. An. u . 3>lLg. P ·ath., B. ·s1, H. 1, 1·911. (8) i\tl. \V. SCHELTEl\!A. Nederl. Tijdschr. v. Geneesk., 1914:, rif. in ze.ntr,alb1att f. i . M·eid., 1915, n . 4. (9) J . MATEIKA. Ca·sop i s lékaruvo ce$kych, 1913, n. 47, ·rif. in Z.e ntra lb1att f. i. M., n . 5, 1914. (1{)) E . EBSTEIN. l\1unch. m. \\,-01oh.' n. 14, 1918. 1
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(11 ) SODERBERGH. J. A. ì\l. A., 1915, n. 6.
NOTE DI TECNICA. Tecnica per le iniezioni endovenose . di salvarsan argentico. P ·ro,f. C. LOMBA.RDO, direttore itn.cafI'ticato ' d·el·I a 1Clin1ca DermootfilOJpatica de1la R. u 'niv. di Sassari.
·Gli autori 1ctl:e si occ u1pa:r.ono d elll ' impiego de:l Saùvars~n ar~entico, -per . inilezi•Oni en doveirose r\E'·l1a CU·r a ·d!e.lla sifilide ie di altre .aiffez.ioni, men_ LI1e ri letvairono (' r1e .eS'S·O h-a un1a azio·ne te:rtrup eul ica corrispond·ente a q11el1a d·el 606, ·ed offlf'.e rnolti d e'i vantagJgi .d el 914, troiv·a:r.on:o che presenta qualche inic.onve.nien.te. Se, ~e~ lJor.aticare riniiezione 8'11dOV1eU0 Sa, anch·e 1p ~coo1a quàntita ·del~a ~ua so1u·zi.one va attoT·IllO .~a venia, ·essa pnCYV1oc=ii u·n a reazione 10cal.e più mte.nsa, grave e "dlU.ratuma ohe gli altri ruri~1 enobeinzioli , e ciò, con q1ue.c:;to preparato, è .p iù fruc.i le eh.e .aoca;da 1)00 colore .caffè scuro ch e. ha la sua soluzione co.s a •C'h e imp edisce o d,iiffi1cu~ta moilto ia visio11e .del refllri·re del sang11 e n eilla sir:ingia, che garantis,oe l'ope natoT1e d.e1la giUJsta imitro:druzione de·l·l'a.go n el lume d·e.lfla ven a . AdJ ovviare tale inoonveni1ente, si è r.rruocoma11dato da ,afl.cuni l 'impiego ·di aglhi o r·a:Cc·o00.'i a dop1pi10 d·e fl1t1ssio, e ·dJa aJtri La .pirat'i(ca idi j•ndìg·g.eiie ;prima l' aigo sol 0 ,nella V·OO~ e, q.uian d'O d.a •8\SSO f.uori1esce il san.giue, .d i inrr1esitra re la siringa ·e .praticaù"e l'iniezione. ì\f.a qu1esti due acco1~gimenti hanno i~n ·comu.n·e il di~eito d ella fu1o·r i.u sciita. lib ena del sang1l11e, coisa 1ohe im.p ressilQn·a l'i·nf.ermo e 1che l1JOIIl è aerto p11ilita, e impo1rtaoo anohe una nel ~tiviamente oomtp.lessa m.anirp.olaz.i1cme, e n·e1} 1primo caso S'Pecia.li ajpp•a1
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1-oc-0hii.
IL POLlCLI:NlCO
e.redo quindi utile in·dicare un ,aJ.rtJro meitodo, d cl m e 11sato, che men·L1·e .evita i p1imJ1 e que•s ti inoonveI1ienti, è ·sempli ce, .di fiac.il1e a'P1plj1c1azi1011 e e 110J1 credo .sia isba t.o ancora segnaiLato. 1
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Rienipita La comune siringa di vetro della solii:;ion e si scacciano acc1,1,rata11ie:n t e le bolli' p oi si inn.esta l'ago, sterilizzato a ci11 e d' rtria, secco ?n 11io tlo che la soluzione nori vi penetri, ' e si praticct la purit71,ra dellct vena con la solJitrt tecnica.
Yor1, apperia l ,ago pe1ietra _rie l lume de1lla vena, si ve d e reflu·i1·e n ella siringct . la bolla cl'aria clie era nell'ago (1se !Si ha Ja •se.ntsiazi·oll'l!e cli e'Sl.Seire d·emtro ra veina ·e l'aria !IlOIIl refl1u isse t-:pontaneamente 0on11e di .soliJto .av\ltene, .s1it pu ò ~ olle1c it~re tale fatto con flJ,n,a legg·era traz4v·n e su]J,o stant11ffo), .e correte in alto contro il fondo <l el pistone : si pratica allora l'i11ie1zione lenta·111ente senza tiniore di spingere n.eilJla v erna l'aria perch~ essa resta· nell'ultinia parte d el conten11,to d ella siringa che è lempre megl{O 1
non iriiettare. . . Faoen1d'O inifatti, con 11a 1stessia 1.ec.n i1ca, l·e inriezi<mi di N~osal v·aTsan, in soluzi.one non tro1pipo con'oe·ntraroa 5-10 c·1nc., ed in acqua P.istilllata, si osserva benissimo 1essen.d10 la soluz:kone 0hiara e limpida, eh.e s 11·b it.o ·d opo ·1a ' l}).0J.l1a d'ari1a ciomin1cia a reflruire 1~ 1sangue., e mentI'e quella, per l'in1cl1n1azione della siringia, sri p1orta hl a11.v contPo 1°0 .struntuffo, questo va in~asso· al fon1do della sirim1ga, do ve .anche ·si raiocoglie qual-ch·e pi.coola partiJcel 1.a i'ndieci oJta, eve·n tu•a:Imente prese•n te. Nell·e 1Soluztioni tropp•o concentrate. ~p,ecie ·se fatte in ltqujdo fìisrl.o:I101gico, si ha une.. soluzione ipertonica che fa g.aJi1eggirure ill sang11e ·eid alcun.e par:t]celle 1e:straniee; Mlrcihe •p er q11este ragi.oni iro trovo 'Pii1 conV1e'Ihl. ante uisare l'.aoqu•a bid.i•.stillilata, .si1a p·e1l 914 che pel Silber1
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f'al vars•:-i n.
Cryn qu.e-<:to !1l'10ce.di111·e·n to, . che n1cm riohi€de n lciu·n speci·ale ,ap:p.arie.cchto, !Si ·evi·ta di ve1r\Siare piocole q1J a11tità di ] iqt1j·do i1rritantie d11rante l 'infi~siom.e die1'1,ag.o, n on si imipuassio01a l ' a.m - · malato con la vista flel ·sang11e, non ci si S·p o rca, ~1. ha min1o re reflt1B·so cli 1sangt1e n ella sirin a·a si utilizzano come i.Illd ice deilla penetra.o ' ' zione ne·!1a ' 'e n,a , le bolli1cine ·di aria reifilue, l:h,e son.o ì) e1t! ~simo vi $iij1i li anche se si hanno dn iniel ta.rP. liquidi di colore oscuro od op.a chi, ~i ·e\rita di i·11iettaire l'ultima ,p arte del contenuto ùella sih~nga, che acoum11la le so·s tanze e lran.ee, non ocicorre una a's sistenz.a; ia metod10 qllinrli. se può e.."'siere ~empre impiegato con ,·a11l 'l ggio n1ell.e iniezioni en·doven«Jse, deve eooere il metodo di elezione per le ipiezioni del SaJ .. ,·nrsnn argientico, •9Pecie i1ella pratioa privata ~ qt1a11 clo 11on si abbiar10 a fare moltie iniiezjoni ~:1 erie. 1
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Clinica otorinolaringojatrica della ~. Università di Torin,. (Di•r ettor.e professoJ·ie comm. G. GAVET.LO , .
Le iniezioni endotracheali di novoarsenobenzolo. <1) Nota di tecnica e terapia . Dott. prof. CARLO BRUZZONE e d ott ENRICO VECCHI:\ 1
Pro· la sornministra·zi.one de,g li a1·se11obenzoli n1e:lla C t11~a d ell·a lue, fur.01110 tentate vi1e diveHse; a1lcun1e di queste - la gaJStrica, la rettalie, l'endomuscol1aT1e - furo1!lo aibbanidonate, preseii1Lan1do ,o ditf.flc'.()11à di teicni.ca o oatJtiva utilizzazjon1e de:J. f.arma,co o p1eric10Jli di l·esi1oni loc1aJi; a:ltre i nve0ei - 1e· i'niez,i'O!l:if ieipilf ais.ciiali ,al'l!a 71eahJselmann (2) 1e le end•oveno sie1 - dive11taron10 di pratica corrrente. E non vi è duibbio che, $l:>ecialment e i1l meto1d·o endovenoiS10, reista quel.10 ·di e[.ezi 011!e n .on f,a,ciln1.e n t e ·sostituibile. ' dio e 1pe1· con.cetti pi.ù ch1e .altro A se.op.o .di stu1 cl.i ·o,1idin·~ 1:Je cn1oo, abbi.Mn 0 vol1n to t1e11fbare pe1· gJi · .arseru:>be·nzol'i an·che il metodo endotracJ1 eale,> in.d1otti .anche da r ecenti prnbb1!UcazioJ1i sulla utilità ·di q1u1es.to metod!o peir a.lt:ne affe1
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zioni. È noto in la:rin.gologia che, us-ato da.p .p'l'in1a in vete·ri:n.ar1a da Gohi·er, .e -poi ·da Lievi, iJ m·etor1o di im.iez·i!OOe e111dlo t1raJcheale fn in se.gt1ito app1.i1cato a li'uomo da S ehl"\\ra1d,, da Boteg, Boucha1r~d, R.eii1chei:rt e •s tudiato iin. m1odo •p arti·coJ.aire da Hertnig ,e· .d a Gutsez; entrato nel.la p1riatirc.a Lari.n g.o.i.atric·a f11 usiato ·s pecialm1ernite per la cu,i·a di ftatti C'atarrali semplici 1e tubercoù:airi tr:acheo1
bronchi alii~ Oome avviene 1per molti altiri metodi di ct1ra, pasisato un p.r imo perilodo di entu•s iasmo, le i11fezioni .e.nidot'eacheali, specialmen·t e in Italia , r1:on ebbero mo1t1a d.iff11 sicmie e fl1irono uis ate soltanto 1da ·po chi( speicialilsti' 1e1 molto, di' rodo, forse ipetrchè i malati ipc.co , ·c12ntiel'i vi si gottopongono, fors1e runche pe.v0hè i ri S'l1·l tati prratici della ouTa no1n rparv1ero ·suffictenti ad autorizz.a re qn1esto meto·do a prr·eife 1~enza di altri più sem 11Ii ci (jn1aiazi.0J1i, ·n ebulizz a z :on i, ecc., ecc.). R1ecentem.ein~e, itn F ,:na1)Jcia, i.I me~od· o va ritor11an1do in vi1g"orre p e1"' 1s.peciali m edi cazioni ; data la difficoltà tecnica di esso, qualche autore p1·e1feris0e ntt1lav.er'S1are con 1\.1.n a.go ·di ,sir.irnga di P ravaz la mem.b ran.a int.erroico-tyroidea, i"i te11end.osi qu ec::.ta n1od:ilfìcazione nna !$1empli fica1
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(1) Il prof. Bruzzone h a at.te~o allia parte di tecn·i ca lariil1goiatrica e clinica; 1 dott. Vecchdn ha es.e guito gli ' esperim1enti ~ ugli animali e le 1~eaz;ioni bio-chimich,e. . (2) '''~CHSELMANN 11'111d EICKE-ZUR. Te~kn1~· .r. 1111 d Wirkung subk11,tane neo-salvarsan 1erh 10neni. (:\1 t1nch. m ed. ,,. och., 1914~ n. 10). . TROSSAREI.LO N. Le iniezioni di arsenobe·n-:.n/1 nella fascia lnta. (Policlinico, 1919. Sezio11e :prn1
tica, fiasc. n. 31). I
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[ANNO
XX \t-ll, FASC. 48]
di te·cni ca ed un metoid,o meno fa ti coso pe-r il maliato. Qosi Bo ssan (Se dut.a del m1eise di giugno 1919 dellia s .o ,cietà di Biio[ogia ,di Parigi.) nel.la ultima grav.e eipid1emta di iJl1f·lu.enm, pea:' la cuTa delile counpli1cazi10.ni bro.ncoipolmo~ ' na1i pensò di 1p ,ortare gli anticorpi deil .siero .a1ip.i1eumoreo.ocico e di quello aJ1tiistreptoic,occico diJrettame.nte n·ellle 1e1si1oni : ' i.n iie ttava attr1averso la memlb rana iii1.te•rcricotir-0i1dea 60 c'c. di siero (40 di .antist1·eiptoco1ccico e 20 di aJ.1tipnierum·ococcico) rip·P·t eva ill giocrno ·s.egn11ente ìl'i-niiezio·n e di -1·0 cc. d eil' u11·0 o clell' aQ trio s.ier,o a ·Seco11da de lJ '.eisame ba t.teriolo,g'i100 .e ùe du;e i.niezioni e11ano suffic1enti per ·~a cura. Non osservò djstiu1mi di anafi~aissi ·.e co11cl11 die rill.evaJ1 do, per il meto,do, i segttt>enti ,·au1tagg·i·: facilità de1le vi·e di accesso; 1nnocuittà .aisisoluta d1elil'in ieziode, larga dis:trirb uzio·n e su.i.la 1superfi·ci1e de111e leisiiG>ni del si·e ro 1nietta.t o; a.:5sorbin1.ento rap.id-o. P. Cantonnet (se1d11ta del 21 febbrJ.i·o 1920 diella .So.ci-età di bjolo1g.a di ·Parig·i ), i'ilevan.clo ch'e l 'i!niezion1e1 e111dotirach-eale siotto la ,guiJdJa de11'o 1$pecchjetto lari·11,g·eo, richied.e l '·a1J11e•stieisia Locale, .peir lia quiaLe occorre ten1p!(), ·che ·neoessit-a u.n o strumentario ch·e eg'lir di-ce c ompl~oat10, ed una sp·eèia11e ed1l1cazilon.e d·efl.l' 01p·eratore, -consiglia di fa.ir.e ta'li i11iezioni 1sernza l'uis o d·e11lo sp1eeot1ietto, ·stir.an do colla mano .sinistra l.a 1im.g111a ct.el pruztiiemte, im·tirodu'C~;erldo la ·oarmu1a rj Cltrva della si1riniga in fon,do alla f ar:iinge aJ di là del d1orso de:lLa ·ling·11:a e :Lnietta1i.do r•rupitdarr1€nte j,J .liqrui.do. L '.autQi:r1e riti.erte quesito m eto·d10 sem111lice, si·cu.ro e sce·\'ro d 'incoiruvieniie·nt1. Be-0sredka (•.c\.nfilJaJles, de l 'I11stit11t Pasteur - T. XXXIV, 19120, .n . l ), rilev1anclo come lH~r· lo istl11dio clell'ana:filruSISi e clel·l'immunità furono utiai2zat e tutte 1e vie di i'noon lazi-0ne (sotto·c utane.a, intraperitoneale, inttiave;noSJa, ceribrRl·e, rn.ched 2a. oc11l:),re, boccad:e, rettale) vol~e a•n ·c'he, n•ei rarpparti dell'anafil.llissi ·e diell'immunità passi'V a , l.lfs1rurè. la viJa Lruringo-tr.achea)e, 1s1e1-vie11do·si d'i 11n a son1da 10 ·della p11n-t.t11ra. d.ella tr.ftcl1 ea n eì ·COL.. nigli' e nell e .cavie. Conrlu·sie le s11e ·e.s1p.erie.'IlZ1e afferm,ando che la via aerea •si pr"esta facilmente aùl'aJSs10Tbimentto ·d i gran 11i qr1antità di s iflro, che non .es.iston.01·p1ericoli di· 1aniafilassi e, rlata la faci1i,t à de,l1a tecnica operatl()ria, :r i. tir.ne il canale laringo-trachea l1e l!a via ·di .p.rerli:te:Zione p1er Ja 1sie,r 10,t eirapi.a nel1l'u-0mo. U1sò :;iel!'o antftd1i~fte1r'i.co e ·si1ero antitetanico. Th.1tti questi esperimenti .ci han.n o indetti .a tenrf:.are la via .end,o laringe·a an che p,e·r l 'i ::i.r s1en·obe.nz0Jto. Istit11immo dap1p!J."jma d·e.lle 1p 1r:orv1e ·di laboratorio ·s u numerosi 1conilgli. G·1i1 animali non ,eib.b ero 13. minima rieazi,one al tarmJaoo, sommil!liistrat.o alla d!o.s e di u11. centig.ramm.0 ip·eo: rhilo e1d jn.ietta:to r.wp 1ilc~amente in trachea o 0olla trnach,eo-p11ntUJI"a o col·l.a ina.l azione. Si usò ~ione
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l'a.rse11o·b.enz.o}o in 1s oluzbon1e di 2 o 3 c1nc. di aoqu.p, ·distiblatlL e siteriJizz ata. N 011 si oisserva~ rono f.e.n oim eni cli &offocazion·e: non si notò neip.p,u1"e mo.d ificazione nel i·espi1ro. Cd. 1dec·i-diemmo alJ.o.ra :L t·rasfe,i-ire la p:novia i11 pazienti affett·i da due e·cl aven1mo ltn p,r.iimo easo molt·CJ favorevole in u11a donna ri cover.ata :r1·e.lla A cl i.nica oto ri.nola.rin.g oia tri1aa. .T.aJ e m allata prooentava ma:n,i.festazioni s,L:fiJ.itiche alle fauci ed eira p·ortatriice dli oann111a traol~e.ale., eiSsen1d o stata -OIP·erata cli tra,c·he·o tom1a, p1er fatti 1i stenols!i lla.ri,11 ~ e:a acuta, .d,a _ci"ricia u.n ann.o. P.o·t e\'aJno CO!SIÌ i'mm·et.te·r e j l farmaoo diretta_ mente i11 trach ea • R. \\ìassermann + + + . .S~i t.~attav a ,dJeJla p1a.zienite R . M1ar1ghetri tia, cuoc·a , cl'anni 45, 1·icorverat.a il 23-11-2-0. ·S aggiata la bu ona tollerabilità all' arisen.olbe·n zioilo con d.u e i.J1i ezioni. 1endovenose, i~i1 sp1etti v.ame11te idi 0..15 e 0.30, i] 12-rv-1920 p.rati·cammo1 1a p1rim1a i.nieizio11e .e1J1dotraioheaJ.e di novca.r~1enohienzolo Bil1011 al~a ·d·Oìse di 1 0.30, \SCilolto i n 3 cm e. d'acq11a distillL·ata e sterilizzata e-d i'm mes•so di.r ettamente nella f1erit.a trra.idheotomic.a, iJ)reJVia a111eis)ta.sr1a con p.olv·erizzazi1on.e idi soluzio111e di c1oic aina 1 :20. La p1aziente non avve1rtì IlJè im1n.edi.a,trum.en~te, rtè im ~~gl11to, dio~o~e alcu·n o .ste1rn1ale) non eibbe tossie, nè ~paismo: i'l i·espiro si m.antienne imrrtutato. Più tardi iLa tracheo.is.oopia ·n on f•eice ,J'i_ l·e''are alcun1a alter.a.z]one della m u.001s.a. All'esame ple1ssieo e 1pol1m o·n are, f,atto i:l g·i,omD 1
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stesso e nei g·ionn.i segn.1 enii, n .on ft1 rilevato a] ciuJl 1·eipierto .d·egn·o idi notai. _.\Jitre·t ta nto avven'Il e peir du.e .altr.e inie~~IQru ·em.dotra>cheali di f)./16 ciaisou n a., praticate ri1spettiv1amente il 19 e1d ill 27-iv-2·0, in se·g'Uito all1e quali si ro10.t.è do1n ,s11ata;r.e :a.nahe I.a be 11etfi.fca azione ,d.Jel rim1eiii-0 cal~a soornp·arJSia .de·Il'·e les!ioni .mu.oose 1
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alle f.au ci. In 11n'altra :paz,i.ente d•el'1a. Clini1ca, certa P. ~Ia1-ia, d 'amni 34, contad.iTua, ti·c·o;ver3'ta il 3() mrur'Z·o 1920, tpe·r gomrrnia ul~erata del f.a.r:tnJge., ci sinmo valsi senz'altro die lla via. .larinige1a ip er immettere l'aris·enobe·nz.oJ,o i·n tT1ach·eia. AnesitetizcZa~a 1a f.arin,ge 1 e lia larin.g1e con pennellat'Uff"a con ,$'oLuziorn·e ,fil c1o·c1ai'lla 1 : 20, siott.o l a gui,d a. del3Jo srpeo0hi1etto. ·e se:rveI11do1ci diellla comune siringa a 111nga ,oan·n ula i"'icltrva, il cuj eSitremo si ·p.ortava fin•o ·alla. ri:m:a glottid·e·a., si pìraticò lln.a .s eri1e' dli· ini·ez.i1orn1 i ri1sp1etti . vamen1te n.l:l·e do.~i di o.ro, 0.45, 0.60 ·di D10voarc:eoo1h enz,Oll10 Bi1lon. Si ·agitava bene i1 liqui·1o per 1far.r sici:oglj.ere il fa:rmaico e n e·11o 18/tesiso tempio per rende,ruo m eno fre·d.do al m1om ento d1ell ':immissiorn·e i.n trach·eia. L e J11aggtori cu·r e si ponievaino nell'.anestesia J1•r.eventiv.a e l'iJlffezi 01n·e 1si facev·a quin1di con un.a ·certa. faJcilità. L'.amma1·ata i1on IJ.".ilsenti m ai l:>n1 ci.0111. locali, nè ·d-0lori retrosternali, i1·on ebbe mai s9a.sitrni od a ccessi di soffocazione, nè 1
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IL POLJ CLI l'\ !CO
pi esentò i1ettzio11i bron co·p olmonari immediate o tarcli ve. EbJ)e .~n 1o qualche 00iLp o di tos·se d1opo l' i11iezi1on e ·di 0.45. La l'eazione g·e11er.a.le si lim itò ,a leggera c.eifttlea ed a qualche lieve ~ialzo febbrile (37°. 7-38°), nel gior110 dell'iniezione.. La lesio1n .e fa,ring1ea guarì com1YletMniente alla terza iniezio111ie. E.ste·n 1diemmo la cura ad alt1i malati ed i fenon1eni rtscontr.ati non muta.:von0 .affatto, riducendosi •s ernpr,e ·e solt?-nto a liieve oef,aJiea •ed a rr11o dica 1reaziione f.ebb rile. Dall1e 11ostre esp·e rien:z e fatte .st1gli ·anim1aili e n·ell 'uomo, p.ossiam·o pe1 tanto conclt1dere che il metod·o endotraoheal.e ipuò e.ssere us·ato anche ·p 1e1r Le i·ni1ezi.oni di nov01a r senob1enz1olo, non pl'lesentand.o p eirioo li di ·sorta. D,ata la vasta SlLperfic'iJe ·sulla quale il r imedio si diU.Stendie è da su-p porve che l'.a;sS'orbirr1ento avvenga in modo cr~ildo. N.a tru.ralmente no11 ritenilamo 1ohe possa tale m ·etod!o div.entare .d i pratica ·coirrente e ciò ver .evtdie·n ti ' ragioni: non è inilla:n.µ tuJtto ur1 rneitod() oomodo, ·ri1chieide pra.tioa ·d1elll.'u1slo dello ·specClhietto .Larin1go&copico e t.ollier.anza ·deJ paziente all1a anestesia ed al.la manovra. Nè crediamo che le ,s emp1lific.azi·o ni 'P1ro1p:o1stJe I.Sileno aceettrubii.li in i)'rati-ca, tanto il metordo d'ilnfliiggere l'.ago di t1na siringa Pravaz attr.av·eirso la m embrana .iint1erciricotiroid1e1a quant-o qµeù.1o· di jniett3Jre fil liiqui1do sen.z·a specchi,etto. P :e r iJ primo è da ri1ev·ane chie si pot rà eseguiiie co.n una oerta siicuTezza solo ·quand10 il ·co,l l·o d·el malato è mag;oo ·e d'altna pa.rte si lJ.Uò infiigig.eire l'aigo ed aprire qualche V:alS'O arte.rioso -0 ven 0 .so anohe gil'IOSC)O; per il secondo è _.da :ri.leva1~e che,. inilett and10 un Ii.quieto di·etro il dol'!s:o della lingu1a, .rulLa cieca., difficilmente si .entra i-n larir:nge, ma semp1icemen.t e si . ar;riva all'orifizio dell' esofago. La manov;ra è m.a1sicu!1a ed incoimo<ia p,e r l '.am.maJato. Invece pe·r i·l Larimtgio.Logo non è difficile ed è sicu.ra, p.r evi.a ·amrestes1ila a>ocu.. r.ata. Solo l'UJSo di que1sto •me~od.o sarà rilserv.ato a casi eooemon:a:lissjrn.i: indi.cazione di scelta 1potrà es$ere solo., noi credi.an10, qruando si tl'latti di spi·r o0hetosi bronehi.alle (Castedlani), oasi comie .p er 1.Je fo1r me di cang.re,n a p0Jm,001rur:e si han,n ') ottimi ri1sl1ltati (1) oon iniez-ion~ massiv.e d'oli o ..Q;omeniolatci . 1
SUNTI E RASSEGNE. MEDICINA. .Metodi pratici di studio del cuore e loro relativo valore.
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(\V. D. ALSEVER. Medical . R ecord, 28 agosto 1920).
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Deu,x cas de garigrène pulmonaire, traités par les i11jectio1is massives intratrachea(1) RICIIEZ.
l es, d'huile gomménolée. (L 'otorinolaryngologie internJaiticm1ale. féviri1er 1920). •
Doveri morali degli abbonati : aiutare il periodico a superare le gravi difficoltà del dopo· gue.-ra ; pertanto : diffonderlo tra I colleghl, facendolo conoscere ed apprez. zare i provvedere al pagamento della quota dovuta all' Amminl· 1trazlone, 1enza farsi 1ollecitare.
Una diagnosi completa, cioè etiologica, patogenetica e funzrionale 1si deve fondare su tre capisaJldi, ,a;namnesi, .esam.e obbiettiivo e rioe:rica di labo~atJoriai, ·dei cruali sar1ebbe difficile aiffermare ·qual s'i.a il più imp.o rtamte. L'esame anam11estico è il metodo che viene tras.c11rato a preferenza degli\' altri due, e ciò . · è la comune pecca dei medici. Un pratico diceva~ « Se voi doveste vedere quanti ammalati devo vedere io , e. camminare qua11to cammino io, non spendereste tanto tempo nello studio accurato dei vostri casi n. Gli fu risp 0isto subito: « Se faceste un esame accurato alla vostra prima visita, molte delle successive sarebbero inutili». È d eplorevole l'abitudine di moltj medici valenti, di affidare agli assistenti la ricerca della storia clinica, gia.cchè la esattezza di questa è frutto di l1na in,,, daginosa discussi on~ col pàzien te e çoi suoi parenti, che non può essere mantenuta se non da chi ha interesse di arrivare alla diagnoci, e non da chi fa il raccoglitore di storie per rutina, senza interesse e senza responsabilità. È solo attraverso questo m etodo èhe il clinico arriva alla conoscenza :Jrofonda della pe~sonalità .ri el paziente e dell·e sue aibitudini, indispensabile p·er Ja, piena intelligenza d·e lla sitt1azione, per assicurarsi la necessaria fidt1cia da garentirne la cooperazion e nel trattamento curativo, per cavare i ·dati sui quali fondar.e ill Buccesso di ·que];la p.s1cote.r.~ia, ohe è comune e importante elemento nella cura di quasi tutte le malattie. La storia clinica, di,ce l'autore, è naturale che richieda, p.erciò, più abilità e più tempo che l'esame obb.i ettivo. Nelle malattie di cuore la storia va lungi , nel determinare le cause di esse e la capacità funzionale del c11io re. È necessario fare indagine minuziosa sulle abitudini del pazientp, sia antiche ch e crecenti, spassi·onatamente, senza quella tinta di benevolenza che alle volte fa accettare l'opinione ·del mala{o riguardo ai suoi eccessi, costi tu.endo poi un ostacol •1 alla sua cura. Vi sono alcuni sintomi che talora non vengono fuori alla ricerca, se ar1 · non si rivolga particolare attenzione, come debolezza, * dìspnea, mal essere e palpitazioni con Io strapazzo~ questi spesso non sono r fastidiosi da imporsi all' attenzione del paziente e se non vi sono segni fisici di ca r.
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SEZIONE PRATI CA ,
diopatia, pors sono qui11di far disconoscer.e una c·u ore. Quel che .lo rileva ineg'[ifQ è l '~spezk>ne e 1nalattia che esiste. latente. La debolezza, p. e., i.I pa!pam·e'll t10, inentre l ' amm.atla ti() è i~ piieidi o iniziale ha la caratteristica che il paziente è seduto leggermente inclinato innanzi, e solo, quando l'impulso è debole molto, l'ascoltacosciente di essa n·el su 0 petto, mentre neillle zione può esser.e 11 ti lizza ta a determinare il debo1ezze di oriigime ruo11 cal'di8JCa o d.n queille punto di massima intensità dei rumori, il da stra-pazzo il fastidio è maggiore nelle ga111be; un'altra caratteristica è che non viene quale spesso, ma non sempre, sarà la sede del battito. Una q11e.stione . spessissimo contradopo il riposo notturno, n·e l qual caso essa è effetto di errori di nutrizione. stata fra i medici è la d·eterminazione del voLa storia clinica meglio di ogni aJtra sorlume del cuore. Secondo l' A. il metodo mi- · gliore è la percu·s sione leggera in posizione gente d 'i11formazione. c'illumina sulfa capacità ~retta o seduta, tronco legg.ermente inclinato funzionale del cuore con la prova cosi comune inna nzi. In caso di dubbio la percussione imfra i medici antichi: fal' esercitare il paziente finchè la respirazione diventi breve e. ansante, mediata, diretta, lungo la costola, di fuori in dentro. Per controllo si può l1sare la percusnotare la somma di lavoro compiuto, osservare J.e oon .dizionii g•enerali di rirposo, qua.Q1 il . sione ascoltante, cioè notare attraverso uno stetoscopio, situato a due o tre cm. in sopra grado di stanchezza, il colorito, la intensit.' del punto medio de.Ila linea di percussione e durata della dispnea, la modalità del polso, ec-0., e rparagcmarre iJ. tutto con .ciò cihe è DJOr- costale, la differenza di s11ono .che provoca· il djto secondo che s i trovi o no entro l'aia di male secondo l'età e il tipo d ·el paziente. B ottusità. La fl l1oroscopia può giova\re éziandio llti1e rioond·are ohe, se ·l1.n u-omo ooffi(pile il come contro1lo, ma non è infallibile. L'esame suo ordinario lavoro g iornalièro con la coradioscopico ordinario, -causa la divergenza mune sensazione di stanchezza, il suo cuore del fascio di r agg:i., è inadatto, a meno che è in buona efficienza. Giacchè la questione i1on si 1s erbi la ·distanza di almeno sei piedi. pratica di un cardiopazie11te non è tanto quale L '.ortodiagramma sarebbe il più preciso, ma. lesione anatomica abbia il suo cuore, m a quale è poco prati.CO, e richiede particolare abildt 8 . som·ma di l:avorro e~ so ~·ia capace di comp~e-re. Bisogna infatti confessar.e che non di rado il L'ascoltazione, ·Scoverta nel 1816 dal Laenmedico condanna ad 11na vita di semi-invanec, mentre la percussione esisteva dai tempi lidità un ragazzo per lln soffio f11nzionale, o d 'Ippoerate, è di t1n vantaggio grande. Però provvede tardi quando i segni · fisici, son o tropha fatto tanti danni 1)er la cattiva inerpetrapo chiari, mentre sia nell'uno che nell'altro zione dei suoi dati, cl1e Mack.e11zie si domandava se il mondo no11 se la passerebbe meglio caso lo stu·dio del1a capacità funzionale lo avrebbe meglio o prima ,guidato. La capacità qualora l'ascoltazione non fois se stata mai infunzionale ri,ferisce sull'intero apparato circo''entata. A ogni modo, se un esame aqcurato latorio, cuore, sangue, arterie, reni: afferma rivela solo lin segno di roa~attia di cuore, quei' cuore deve essere considerato sano. I rumori o meno la deficienza d el flusso nei vasi cacard iaci. debbono rilevarsi successivamente in pillari, ciò che prod11ce la dispnea, il dolore anginoso, la precoc.e stanchezza, ecc. ~ in . seposizione orizzontale, er.etta, prima e dopo lo g11ito che bisogna stabilire la sede di tali camesercizio; ciò . non ostante il loro significato biamenti. Conoscil1ta l 'etiologia e la capacità spesso sarà oscuro. TI soffio diastolico dell'infunzio11ale in un cardiopaziente, la cura può sufficienza aortica, quello presistoli.co o diainizia.rsi senz' a1tro. stolico ·della stenosi mitralica, il rumore perica)A.iico sono i tre anormali suoni cardiaci di grande significato diagnostico. * ** La misura a.ella pressione s anguigna serve L ' esame fisico mena al riconoscimento di poco. II poligrafo e l'elettrocardiografo sono abnormi segni fisici indicatori precisi di alindispensabili solamente in alcuni casi. L'aterazioni di str11ttura, ormai di data già vecritmia delle orer.chiette, cui appartengono quachia, che noi pur troppo non sappiamo mettere prima in evidenza. Ci s'insegna di esesi t utte le irregolarità della giovinezza, è inguirlo con metodo, cioè ispezione prima, poi nocu a: ogni ir1»egolarità che si ripete ad ogni }>alpazione, p·e rcussion.e, ascoltazione, ma svencireJ 0 1Tespd1rat-0rio è a ritn1i·a de·l le orecchiertte. turatamente il rumore ascoltatorio è I 'ossesL'-extrasistole è freql1entissima dopo l'età me- , sione della maggior parte dei medici. . dia: il s110 danno è insignificante. Un :polso Una delle cose più i.mportanti, p. es., è la cli 30-40 al minuto, r·e·g olar1e, p.er1Tuan·ente, .sideterminazione della sede e dei caratteri del gnifica blocco cardjaco, e questa è una forma battito dellJa punta: se ooso è norr anal1e, non pericolosa. La fìbrillazio11e dei .seni p11ò essere vi p11ò essere difetto grave nell'efficienza del scoperta dallo sfigmoma11ometro; . il tremolio I
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IL POLICLINICO
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delle or.ecchiette si rivela alla velocità del polso sop ra 180'; a rnbed t1 e que~te forme sono respo11. 1ve alJa cli gita ~e .
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I Le rice1·che cli Laboratorio. come ta R. \\7asser1nann per la sifilide, le culture per la difterite, ecc. , sono di gran valore p er la conoscenza della etiologia di una cardiopatia . Una cultu1·a di .sangrte po·sitiva è tln arg1o mento 1)1·esun tivo ch e una recente cardi opatia sia clovuta al g.erm e i solato. La prova della fì ssazjone del comple1nento ';)er la blenorrag·ia in, di c<t J'attivjtà d el gonococco nel -corpo e suggerirà t tna pr obabile relazione fra esso e. una att11ale infia mmazi one indovatasi n,e1·1'ambit o del cuol'e. L a conta d ei globuli d el sangu e m etterà in evide11za le forti anemie, le ps~Ù dole11 cernie, ch e possono originà re debolezza di ri t·colo e altresì soffi e sfian camento cardjaco. L 'esam e de.l le urine, l a rice.rca dell'azoto i1eil sangue clifferenziano le. nefriti e le conseg·uenti f.orme cardiorenali. Ciò ch e, con.eludendo, 11 rge tener presente è di i1on aspetta re i segni fisici per diag·nosticare 11na dimin11ita attitu·din e funzionale del cuore. Qu esta, diagnostic ata a tempo, fa guad agnare, mer·cè j} trattamento igienico, non meno di venti étnni aJ paziente. Così a nche llnét cn rdiop atia, cl i agnostica ta a llo stadio· ancora ·f11nzionale, è com e l a tt1bercolosi diagnosticata al suo inizi o : è a.ccess_ibile al trattam ento; non significa più mo.r te; mag·ari verranno le l e ~ioni obl)iettive cardiach e o polmonari, m a no11 sarà lo s tato di m a lattia vero • ·e i)roprio, e il l)aziente, se si a ttien e a lle nOl'm e indi cate, -p u ò compi ere una d.ata somm a rl i lav•oro e v iver-e m·olti an·ni iin pieno colnf ort, pt1r senza specifici che non abbiamo, e sempliceme11te co11 la t erapia di sost egno di'anziindica ta.
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N . .GENTILE.
PROFFERTE AGLI ABBONATI. A quel nostri associati che non raccolgono in volume 1 numeri del «POLICLINICO» e che volessero gentilmente restituirci 1 fascicoli 4, 9, 10, 11, 12, 14, 16, 19 e 20 deHa Sezione Pratica di quest'anno, es'luritl in seguito al molti smarrimenti verificatisi pel disservizio postale, noi daremmo in cambio le due ee~uentl pubblicazioni : 1• MURRI • MARAGLIANO • SANARELLt : « In memoria def prof. GUIDO BACCELLI » ; 2° MENDES: « Manuale di Medicina e Chirurgia di guer· ra ». Volume di 255 pagine con 20 figur e intercalate nel testo ed una tavola in tricromia. Ed a chi, oltre ai suddetti 9 fascicoli di Sezione Pratica, cl rinvierà anche il numero 2 di Sezione Medica (1° Febbraio 1920) ed il numero 2 di Sezione Chirurgica (15 Febbraio 1920), noi, al le suddette due pubblicazioni, aggiungeremo: FERRERI : « Chirurgia dell'orecchio, prime vie respiratorie '! loro complicazionl lntracraniche ». Volume di 392 paglne con 14 figure intercalate nel testo. Coloro che vogliono profittare di tale proposta, sono pregati d · ,:manaarcr subito i fascicoli suddetti, In piego raccoman· dato, accompagnati da carta da visita.
CHIRURGIA. Una rivol11zione nel trattame11to della lussazione congenita dell'anca nei piccoli bambini. (I-I . .
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FRAl. ENTHAL. ,Joilrn.
Assoc. , 10 gennaio
of tlie A?n. J1 ed.
i n~)o).
Da circa venti anni s o110 i11 voga per la ridu1z.ion1e della ·l ussazio11e co11.genita deLl'anca il metodo incrnento d.i Lorenz, e il i11etodo cruento ·di H offa nei ca;s1 ri-belli. (Oltre i m ·eto·di tncru·enti di. Sc.h ed1e 1e Ki·J·m 11ss,on . - N. d. R. ). '"f11 tti richiedono una lunga immobilizzazione • i11 appa1·ecchilo, S'eig111ta da .esel'cizi cor11etti,·i, e l'intero trattamento dt1ra parecchi mesi. La sorte pose in mano de.11 'A. 11n metodo, S;JerimeJ1tato poi su ventici11q1ie casi, applicabile ai bambini al disotto di due anni a m ezzo. Nella letteratu1·a nriatoni:iç,a Sl11la lu ssazio• ne con g·eni ta dell'anca si trova (S. Davis, J. Ridlon, R. Thoinp son ) che l a testa e l 'acet abelo s o110 normali, e non vi è contrattura mt1scolare, prima ch e il bambino abbia sopportato peso S ll 1'ar to a ff etto. Soltanto dopo aver sopportato peso st1ll' ntto i mJ1scoli dell'articolazione dell'8nca e11tran o in contrattur a, e la 111ssn.zio11e i 11 .alto ri ulta dal In ·di·s tensi'on e del legamento rotondo: p oi l 'arteria ch e aceompa.g na q11 esto leg·amento non f11nziona più, e n e d·e:riva no deforrnn zi on i della testa del fe111ore. L 'origine del metoclo che qui si descrive risale a l 17 ottobre 1918, quando l'A. , chirurgo capo dell'Os,p edale Qrt 1 ~~Jedi co di ~1 e\\r ) " oi·k. in pre.s enza cli numerosi medici visitatori rid11sse se11za anestesia lln a lussazione congenita dell 'a n ca i11 t1n bambino di due anni. \ Tolendo dimostrar e a d 1Jno dei cl1irurgi presenti la sempli.cità della riduzi one senza anestesia, t entò slogare I 'anca di n11ovo, ma, dopo dieci min11ti di sfor zi, non vi riuscì. Allnra llon applicò a pp a r ecchio, e lasciò ch e il bambino camìninaJsse, per dar agio a ll a lu ssazione di riprodursi,• e così (lar moclo al chir11 rgo cli ridurla senza anestesia la settim a n a seguente. ì\ti a ritornato il bambino dopo 11na ~e t timan a, con gra11de sorpre$a J'A. e g·Ii altri constatarono ch e la testa del femore $i era fis sata s t abilmente nell'acetaboJo. E 1'A. rirnèlSe cos1 eolpito Ll all'i1 1 atte~o ris11ltato cl1 e te11tò il metodo stt tutti i 11 icco li bnmhini con lussnzione co11genitn cl e1l'a11ca ven11ti sotto 1a .. ua osservazione quando per la i)rima volta c·ominciavnno a camminare. In u11 anno pratic,) il metodo u venticinc!ue pazie11ti, e solo i 11 u11 ca:--o fu <1bhJ ign to n mettel'e nr1 a-p11a-
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SEZIONE PRi\TIC4.
reccl1io per man tenere la testa nell 'acetabolo; ' DERMATOLOGIA. conosce solo lln altro caso nel quale si dovè Diagnosi e cura i)ure ricorrere all'apparecchio in un altro istidelle va1·ie . forme di alopecia nell'adulto. tuto. ' (li. :::iABOURAND. La lt!l ed ,1ci.ria I ber a, 26 giugno 1920) Tecnica. - Il bacino è ten11to fisso da un a.ssistente; la coscia vie11e flessa comi:>letam,en• L '...i.\.., p1remess,o 1Cihe niel1a pratica p"DOlf1eissi101e ~11ll'addome ; ffi esercita .s111l gi!nocohio una nalie questo capito.10 idi ipatolo.gia è t1·a i meru:> l)~e sBione onde spinger.e la testa del femore 1Tlati1cjl.illem.te i.uoti, ne · f a un q11adro sinteti1cio p sotto l'acetabolo. 1nte1reisisante dal punto di vi.sta clirugnostiloo e E inentre la gamba, flessa, Yiene r t1otata teir.ap eUJti100,. all'esterno, le dita dell'altra mano srJir1gono D i111a11zi aid lln adlulto Che accUJSa caid11ta deii in alto, n. e ll'acetabolo, la testa del femore. . . e 3.Jp,e·~li, b ioo g11 a a:nzt tutto stai> iliire ise qu,esrt i L'intero processo si compie in meno di un • cad,ono a chiazze ·Od .i n mani·er~a difftusa. Nel mi1111to. Il bambino è po.sto s11bi_to a terra e prbmo caso si potrà pens·a11e a11' ai1opiecia areia ta. gli si permette di camminare; in un caso un l\!lia ;se i cp,p1elli 1cad·ono ·diffuisamernt.c ,e 1a 1ocro b.an1bino di C:u1e anni trav·e·r sò cammi\n a·111clro caduta è raipida e molto inteinsa, si t•I 'latterà di sette pa1diglioni ne-I lrusciaire l'ambt1latotri.o,, 1sinalJ0>p1eoi.a, ,se coin ,d:aria a ma:1attie. inife.tti ve. Se l·a r1ito d01'}0 3a ri1duz'i,om1e. cruduta è s.cars·a in aJ,cuni tratti ed i11 altre zon·e L ' . A.. si propone di l"iferire clo~)O u11 anno, più abbon1dJante, si tratterà di ailcr_p·eci.a .:.ebore pr-esentare radiogrammi della lussazione delroiiJca, che può ooseire coim un e ai d U·e ses.s1, ma l1anra e della sua ricluzione, nonchè fotograche ·di 1siol,i'to so ltanto nell'uomo ip1otrà 1p o11tare fi.e rlimostranti l'a.ccorcìamento dell 'arto e l'~f a1'la calvizie. , f etto della cura. Allora sarà trascorso tempo I. Ca rtiita lle i capelli a ch·iaz:::;e. - Nume.r o·Sle s11 fficiente per apprezza.re qual per:centuale di inif el'mi t.à l'.)O' SIS101110 dete:r mi1111aire q111e1sta f.01r m.a di cure perfette si può ottenere con q11sto nuovo I aJop.ec~a : ~a tigna favosa, :hl lupu·s erit1emato1so, metodo. l'aicne 1e la follioo'litie, gil.i ais1ce1ssi p1e1r i•f.01runcoIl m·etodo non è applicabile a bambini che losi, J.'ilmpetifgiin.e, la ·p ,seu·do-areia di B11ocq, eoc.; hanno camminato sull arto affetto sei mesi o nùa tt1tte i1n sie1n e queste cat1.sie foirs.e n.on .r appiù: allora è invece applicabile il v·ecchio m.epresentR-no u·n clelcimo dei caisi di al<>p etcia todo di Lorenz. Il bambino di maggior età 11el quale fu possibile all1A. ottenere la ri·duareata. N ell' a1ope.cia aireata la ch.iaz.z.a aJ.op1eci•c1a si zio11e col su o m etodo av.eva due anni e rnezz<>. ::.\folti barnbini così c11rati furono riveduti ingrainidilsoe lentamen.te di g.ior.n o in 1g"io·r no, iper nell ottobre 1919 dai soçi del Collegio Americ.aid11ta prro1greissirvru diei ca.p1e11i' allla rp.e.rilf eria, e cano dei chjrl1rgi. la 1slupeirfici,e ,cutanea è ltsciia e lu1ohda, ma n1oirConcl~lsion·i. Da li.e 01s~erv.az:Lomi cl i Tho1mpmal·e. Di 1E1olito l11ella :r:»arte !Jieirif.erica si 1oisser,-.a;IlJO alcnni p11'.Ilti neri nel1o .sp essio re de11Rso11, Davi1~. e altr.i anato mici si prn ò oonc1upe1le, iC1o.\"uti a ,grnp1}i dj c1e-1111.l,e c.01rtii.001i redere che: 1° Prima · che il bambino sopporti pe·so sid:u.i1 n1eill'o,T'i:fìci.o pi;Lrure, ed i.n ·oltre si osservano sull 'arto r11alato, .e qt1indi prima che si proin IDÌ•ThO;l'e O maggioT Dlllffiero dei monconj di ducano contratture dei m11scoli e dei legac aip1el 1li p ewa1dici, a forll,la .di l:>u.n ti arnmilrat.ivi rnenti, sono normali in una larga percentuale o di .clave m .olt·o ·Ca1 atteri·sti1c•h e. 1Si mianilfes-ta cli. easi l'acetabolo e la testa e il collo del fecla1p1prilm·a t1n1a isola chi1a.z.z a a:l101p·e!cica,, alla quia more. le posson o far 1seg~1it o altre pi1ì o m en10 nume2° PrevaLendo q11este condizioni normn li . 1·ose1. L a cli.agìlo,si ge111erica di alope1ci:a are;ata d1011on vi è motivo per non considerare la lussazio11e congenita a.Ila streg11a di una lussavrebb1e e1SiS1P1re facil e. :\-la è la cli1aigno i , eti·o1ozio11e traumatica, e di non ridurla nello ste~ gi r.a <li qt1es.ta f 01r ma rnoil"bosa, rlhe allo stat 0 so modo, permettendo poi al bambino di camn.ttu a1e de·ll·e no·stire 1corn100.cenz.e, .p·u ò aincora .I a. minare. sc1arci ·n elll'im ba.:va zz.o ·O· n1el d11b b:i·o. Vi Sl{)Il10 rari caisi riit alopeoi'a fan1iglinre efiedita.ria , d1· Que.~to m·etoido di.\'e1 rà qn1ello 1 di f::. cielta e si considera, jn confro11 to col metodo dt Lorenz, cui ci 1sif·111ggie. la ca11sa pr·ima, e che 1S1ono r·hbelli l'alta percent11ale di h11oni ri8nltati ottenuti, . alle 0 11re . ' ;i sonio i ca~i di alo·'ì PC 1•n attribuiti con risparmio grande di tempo e çii soffea.Jl1a f111aru.sci ta de1l c1Pnte rl·el g·i lld izi o (.J aicqu.et ), renze morali. Occorrerà far seg11 ire la fissaarc·ompaignati dai fenom·en! conge~rt:izi e do·l10zione in apparecchio solo nei pochi cai:::i di ro1si cl!elJa TP.andilbo1la: l'estir1Jazione rlel dente. ma11cata ritenzione. pii1 che la cti ra. ~-01c;aJ.e, darà l n ~.11aiT11g·i·o·n 2 . C' è Dott. RATi.\IONDO DORTA. I ' alo~"'eicta d1 elJa men op a11~1. C'1 a:.1 1arinmente he1
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TL POLI CLINICO
i1igna, d ella dmata da 6 a 8 m e.si, eh-e &ede a ll.a opotePatµia 01Varicai. Esiste iiltfine un g·l'am num1ero ·di 1casi di alopeci1a areata che diecoflrono senza a1cun sdin tomo gene1 ale, DJei quali lllOn è di:f.fici1e SC()1pù.itr>:e ia catù&,'l n1ell'inf·e~ior1e sifilitica ereditaria -0 acquisita ta11div.a . La si ero~ eaziJo~ l ':anamnesi i·emota, Je sthgmate ·eredo-luietilche s.ocico!Tler.ann.o in qu.esta indagine. Q u·e.sto .c::io1ooetto etic]ogic-0 è ancora allo tu1di10 : ma ne risnrlita sempre più evi·dente e preponde(rante l'importanza d ella sifilide ne·l la g·e nesi .ciell'arl opecia a1 ·eata. In q11.esti c·a;si natur·a.lmeint.e si irrrpo.11e Ja cur.a specifi·c.a tnteirna. 1
I·l tra t tarnento locale diell' ar,ea Cell!Si p,res enta due i!Ildicazioni: c ercare di 1p.r:e1&e:rv1a1~e 1e regioni .sane ciI'lc·ostan.ti 1dalla difft1si:one del pPoc.esso peladiog.eno . •!\ qu.esto soo1p10, nei ·Casi g~av1 si 1ricorre alla p-0ma ta ailil 'Ollio d i. Calde, n1ellE: fcrm·e i!Jievi alJe 1.ozioni ton:iJahe istimol,anti. Pe.c l a cura rlel'l1e chiazze aliopecilche 1Sli ha tuttia una serie numeT1o·sa di 1s-o.stanze stimo·hrunti: a.c i.d o acetico ·ori·staJl'.lizzato in. etere 1 / 30 , ammoni.a.ca liquida .all 50 ~l, acido .c1r isofar1i·cio in clo·r o1forr1riJo 1 %. II . ..4.lopecie post-irifettive. - In qu.esti cais i $p.esso il ipaziente ign·a.ro tende a t.rrurr.e il medico r.fu•oll'i di str~d.a nella ri10e:r ca de1 fatto.r e ca usale d1e1lla oadJuta d ei cap·elli. In t urtte ·l1e 1-egior1i de1 cu oto capelluto la minima tr.azi•one baista iper fair c.a;d.eirie numeros:it· cap elli, R centinaia ed a mrig.liaia. La oute è inte1gira. L a cadiuta ·dei 1CaJpelli è più 10 meno uniformem1ente diffusa, J',olOciipit·e di ·s olito ne è meillo oolpito, n·O·n si o.s se;rvano ·chi1azz,e ·dd r·alvizie oom.rp'Let a . Importa rp,oie~o la natu.r a della m.alattie infettiva 1che ha preceduto ~'.alopecia: può t.ssere stata l 'inif1t1enza, i1l tifo, la r>olmonite, l'a1>pen. dicite, 1a feìbbre pt1•e:rper.ale, le febbri entttive e.sa11tematiche, ·eec. Più ·ohe 1a lla m·alatti;t infett iva, ia caidruta d-ei c.ap elli rpa11e d ovut a all'ip ertermi.a. Qt1aJl1nque n e si a :l a causa , l 'aloipecia si manifesta da 60 a 85 giorni c101po, ·d'llra cirea dieci settim,anie, s i arn-esta spontanel8Jll1Emte, e cois ì })Ure spontanea è la ·ri!Iltascita dei orupe~1li. I l capello si mortifica dtllI'iante ~a m alattia febbrile, e viene a cadere dopo un così lun1go intervallo di tempo. E perf et.ta.me11te i•nutile fil taglilQ de i capellli, l'e1 ahè non ne fa rà mai diminuire od arre'5ta:re la caduta in corso.. Con uno sp~zzolino abbastanza duro, capaçe t1 i et..Prcita1~ t111,azione r e,·ulf'iva, si p ossono l' J atirarc lozioni t oniche stinJ olanti, per es. con: 1
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Alcoolato di lavanda . Acetone anidro . . . Idrato di potassio . . ' d i pi1ocarpi~a . " Acqua distillata . . Alcool a ~0° q. s. per
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Si può dir.e però che la rinascita dtei/ oa;peJ.li s.e.g ulrà spontanea e regolaJ".e, ·Se n1on intJerveT1rà qualche .alt;m. maJlattia loca!le, per esempi10 11 na oob O·IT ea. Può d,al\Si p eir esemp'1o il ~a.so di una pwsonia giovan.e1 alila vigi1liia .di dirventare ·eia.Ivo per seborrea, coil·p ito d.a Jleibbire tifo i de. D~o tre mesi .circa egli dirven.t erà quiasi completaxnernte oalvo; ed in seguito i crupelli riCl'esoeranno P'0 co o male, p·e rcJhè il .SIQ~getto è stato prec ed•entemente un seboI'iI'oiico con alollecia cronica 'PI'Ogresstva. Può .d'altra parle darsi il caiso di chi 1aiccU1Sa ' u·n '1al01pecia app·a.I"entemente i.identica alla p•r ecedente : oaiduta ·dei capelli malssivia consifd&e. vol e diff11.s a., ma T.1J011 aoc.ompaig.nata da alcu•n sintomo gen·ei'a1e nè preceduta dia -causa ~a r1ente, tanto ID·eno da malatti.a feb·br:ill. e. Ossei.rvand'° da vi·cjno ed attentamente il cuoii0 caipeJluto,, .Sii note.rà eh.e la caduta ·dei oap·elli oon è 'Ulililformemente .diffusa, -e oh e tnviece 1Si osseirvaoo picico1~ chi·azze aJ.opeci~h1 e 1entitcolari ipiù o meno numerooe. Pass.andto aid .u n esaime 1g enerale del ·Soigg:etto, si scopriranno i segni di 11rna sifilide ignorata in pelfi1ad-0 seoond·a;rio . s~ l'anamnesi è m11ta, se lo stato 01b bi1ettivo è dulObio, ·si rirc orrerà alla sieiroreazitone. III. Alopecia da seborrea. - Q11e·sta form a di 1aloipecia colpisce la p arte m .ediana del oar pilliz.i·o, è meno accentuata delle arr>ecedenti, a decorso m ·o·l to più lento, continu·o ,ed insieme a.ocessuale, di lunga du:rata. Nell'uomo digrad.a dal veirt.iice vie1iso d due angoli. franto-parietali e verso 11a sommità del1'oocipite nel1a"sed.e della tonsuira ecclesiastica. Nella ·d onna è p iù diffusa ·ed •ooc11,p a t11tt.a la m,e,t à .anteriore d el cu oi.o c3401ellut o. Esoir.disoe di soiliito dai 17 ai 22 anni in ambedue a sessi. P lr.eseDJta dei roeriodi di r&niS5irone e dei par oss:ismi; .qnesti 11ltimi partioolammente n ella stagiiO'Ile estivo-a11tu11nale. I crupell'i sooo grassi, opachi, attaccati; la cute è sp.aJm.ata da ess11 dato girasso liqiJid·o o semi so1id-0 (sebo.rirea pt1r a) , talvolta misto a squameJJe fonoracee spes$.O gi!all1 astre imbibite di grais so. In questi c asi, per avere' un giu·dizio .esatto, bisogna ch e il cuoio non sia stato lavato prima de}la viic:dta.. La metà circa rteg1i t1omini hanno la tenclenza alla calvizie; la metà delle donne . .;.;.enza nrrivare a di,·e11tar calve, conti11't1ano a perdere i loro cnpelli d11rante t11tta 1a vi1ta. ' 1
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SEZIONE PRATIC:\ I
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La calvizie non è .esclu·s iva dei veochi; l 'alopec1a .seborroica prematura è la più grave. La calvjzie precoce si verifica fra i 24 e i 28 anni: e su·o le iniziarsi fra i 15 ed i 16 ailllli, $pl8Sso i1ella vita di collegio. In quest'età si rWtilene dJai più ohe i caipel·1i rinasoerranno rig·ogliosi 51pontanieamemte; e però tarid-i ·si rico!'lre ailile ouve adatte., quando alm.eno nell,uoo:n10 n·o n v,ha p1iù spera.n za di guarigione. Spesso si cerca- la causa dell, al.ope.c:iJa nelJe condiizii.(>'Ili dei rehi . ' dello stomaco, del oongue, ecc., e1d a questi o.rgar1i &i 01ri.enta iJl ooncietto teraip.e111tico. Ma nella selborrea l!a cura dev,e&sere specillcamen.te lio·ca.J;e•. Ma si può sosten e·r.e che la seboirrea è un 'ruffezione escluSivamente local·e, m:iicToibirca esog,ena? IJ problem·a è c·o mplesso ~ di diffi.cile ii.sO'luz.iione, pe rchè ln. fl oJ'a ba tteti.ca de1la sebo·l'rea è sempre i-denti ca. Og.rui orificio 1phlifeoo alberga una colonia del fi1lle ba.icill-0 ca·r atteristioo della selb•or:rrea: .e se esso n.001. è !~a c.aru·s a 1d·el f'lu·s so seh,o.T1roioo, certo ne è espTessi>one costante. l\lla d'altra parte la calviz.i.e, la sebo.r1"1ea alopecizziante 1del cuoio caipe1luto 1p .rooentano rap. . porti costanti oo·n lo s vilup.po d.el sesso P'3Jr:alle1amente a questa inf·ezion.e. Si v·errifica nel la stessa età, ha decorso presso a poco ic1einti•co in tutti i ·casi., varia di tiipo ma non nei 1car.atteri f·ondamentali da U1I1 s&sso .all 'altro. U.n a .stati1sti'ca .a1elil,A. di oùtre 300 casi i1.on contJrad.d ic·e l'affer1nazi.011e di Ipp·o·orate ·e di Aristotele che· gli eun1u ohi non div·entano m.a.i calvi. Qu esto [ra tto oomiprava l'influenz.a d.e[1la ses.suaJlità nella seborrea ·d·el ·cuo1o ·capelluto . • La seborrea niella donna si ar.r iesta di solito al terzo mese di gravidanza, e si ri·d·esta trie mesi dopo il p1a11to. La seborrea 1pres•e nta semp'l'e il suo periodo ·di m·a;gigio1re ·attifvirtà e p·oti. declina, paJraJlel131mertte aillle attività 1se.ssuali. Come spi·eigaire 1ogi·can1ente la doJJip.i a c·ri1g in.e della seborrea, mtcrobica e ·sesisu.ale? Si .p uò farlo solo p·e1· vi.a di ilp·otesi. È .p10.ssibiJle ·che g!.li acidii 1gr.assr 1deJla pie lle, 1che oambian.o .a,i odo·r e secoll1do l'età ed iil sesis o, diventino runahe ostili o tfa·vo.revoli ·aid un'infezione mi1oroibiiea. Per 1-a seborrea il fe·nomeno saireibbe inverso a qruanito sri verrifirca per J·e tign1e toru;u ran ti, che non attoochi1S1oon10 a srvil1rppo seSISuale co·m pl.ertt,. Quanto alla curia d1el1l ' alop,e cia sebo:rcroica, si p.uò di•r e 0h.e non si conosoono mezzii di c~a ge·J'leirale. L'oipoterapiia potrebbe coJWeigigie!"e l·e selor.eizi·cmi interne deill1e ,g lando11e seisisuali" seoo!Ildl() l,1pot.esi suesposta; ma n essun fatto positivo conlforta quest'in.d.i:rizzo teirrupeutico. In•attendihi1i ,s ono ianch·e i tien·t ativi fatti di cura vaiccinica a-nt~1s·eborToica, che potrebbe rendier~ 1
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' il te1re1110 ina·cc~ssibil.e a!l microbaci·l·l•O, a ·causa
d ella difficile C·O'ltirvabilità di eis so bacillo. Rimane la cwa loc.a1e. Qua'.Illdo si è stahillito uno stato ·di ·calvi·zi1e, oig ni 0u.ra è i.neffilC'.ace. :.\Ia •u na cura iniziata .a temipo, ben tatta ·e pirolllillgaJta può f,a r migliorare l 'a1opeicia sebor1 oilca ancoro in atto, e sopra tutto ne·l:1a donn•a. Jll m·edi·aame ruto per .eoce'llernza d1egli stati sie. bo1woi1c1i è lo zolfìo, .ass10 cia;to o no a11 .0at1~am1 e cli pino o di gnn.eipro, all'essenrz1a di cedro, secondo I e .ciroostanze (pi tiri·asi ipe~selbovroi•c:a, ecc. ). l\1ta non sempre 10 z.olfo è b•em. tol.Lel!'la.lto, e friequ1enti so1UJ0 i casi di i1 di<>1sinc~alSJila.. Sti! p1os1siQI10 av·erre taJ.v-0lta d e1'le d·ermiatiti artifiio iali vio1.e111Ji., ahe ne controindicano •l 'uso. , Ma1giraid,o tutto, lo zo~IJfo rim.an.e i~ rimedio i:>rin·citpe 1p1er i s~b,01rroici: p1e.r ·eeso m01lte dio nne oonisffi'Vlano i ca;p.e lli, e moQti uomini p-0•s sono ritarid1are anieihe a lungo il d·eccwso del1a ·cal0
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1Sli può app·l iaare sotto .f,ocrm.a di pom.ate, p ol-
veri., sosp·e'P!sioilli, soluzioni. Comun1qu·e si adoveri, i SU-Oi ·effetJtii beillefilci n ,o n a p1paii.1ono ipr.rima di due o tT,e mesil. Nella dlonna ba;steiran.no da 1 a 3 ap1pJicazi<>ni 1a settimana e un .1131va,.ggiD; i1ell'uomo o.c~oonrerà riip.et,erlo ogni seira, e1d og·n i mattina l'.ab luzi-0110 di n ettezza. È ing.ifll. ~tilfì·cato i.I pre1gi11di,zio ahe i i:a-vaggi nl1 occijano ai seb orToidi e ,aff:pettino il defluviitm dei capeilJ.1. Sp1eci~almente n·ehlla donna bi·sogna a<l()p.e.rare i .saip1oni n.eutri, p:erchè la Jsoda e la 1>otassa po.sson 0 av·ere un'azi 0'.Ille lilti ca sullie parti .e1sitTieme d·ei caipelli e romperli o d·i vid·erli longitu·dinalmente. Riportiamo le ,fo1rmu.le d·e·l.Le p11epar1azio·n i solfuree Clhe U.'A. 1consi.glTa, avvetrlendo1 che esse d·ebbon·o esis·eire ·se·mpll'e adattate alle ip artico1arità sintomatiich e ·del caso singrol.o. 1
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· Solfo precipitato e lavato. . gr. 1 . Pomata Ittiolc . . . . . . " 1 Vasellina . . • • " 30 Solfo precipitato e lavato Polvere Ossido di zinco . . . ana gr. 10 Talco .veneto . . . . . , • ( Solfo precipitato e lavato . gr. 10 ) ~t\lcool di limone. . . . . " 20 Lozioni Glicerina neutra . . . . " 10 . Acqua distillata q. s. per c. c. 120
I
I
S
. . ~ Solfuro di carbonio . c. c. 300 01 uzioni I Solfo precipitato e lavato e0-1· · 10
Q.u esta soù.uzi1one è fOlrlemente infiammabil-e, di cattivo od.o re, e localmente irritante; inconvenienti però che du·r an·o appena mezz 'ora dopo P. S~BELJ..A. rapplicaz:Lone.
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IL POLICLINICO
[ANNO
XXVII,
FASC.
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APP U NTI DI MEDIO IN A· PRA 'l"ICA. CASISTICA· E TERAPIA. I postumi dell'appendieeetomia. Enrtquez (J ou11na l de Jil éd . et de Chir. p rati q ue s, 1920), stu.diiando le sequ~le eh.e in alcu11i casi lascia l'append.tcectomia, stabilisce ch e i., ,segni siui quali ci basiamo per diaig11·0sticai1·e r a,p,pendiciite croni1ca e perciò . consiglianti l 'ablazio1n e dell '.aippe1'1dice, corr.ispi o nd:o, n-0 adl altre modirfì·c·a.zi.oni anatomiche della f.ossa iliaca d.estra pi1utto sto che all'app.endice st es&a'. È fuo.r di drubbi·o jn tanto C'he nu1neriC)IS[ mal ltti oper.n.ti di ai1)pe·n dicite ·cronka non sio•n o nè gua1--i ti nè migliorati d OIJ.)O l' .iJntelrvento-: d'o11de viene questo consid•erevole pum er10 di in.s11 ocessi? Anzitutl'o è noto ohe alle lesioni della .appendici te •Si aggri.ung.ono :n·u rnerose leis-ioni di vtcinanza (ipericolite a1deisd.va, e1pip1oite più o • n1eno estesa, ecc.). . Nella maggior p·a rte dei casi è l ',epdplroite cl1e realizza la l esio·n e resp·o·n1saibi1e ,deil_Ja per.r:-i.stie nz.a della sindrome lir1ica. e ailte.r perc j ò che s.u ·ciò ins.iis te d,a .ll1n.ghi aruni, no!Il ' esita in ogn i i.nterv,e nto aJd eisam.i.n·are minu, ta111ente l o stato delI'epiploon .ed· a reisecairJ1o . O''u11qu·e presein ti 11n aisp etto macro•s copico .a11ormale. . Il più ~pe1s1so, la sii11f11~on11e clinica d e1gli 01p1eTnti di anr, - - endicect.omia ch'e continuano a soffri re, rammenta punto per p·unto gli stessi dis1uYbi grustricj ed inteis:tinali .cihe esisteva.n o prima òell 'inte.r\'• e11to : a.id essi 1si a•g·g it1ngono sovente costipazic11e molto più accentt1ata che prima. dell'ope,1 a2'1ione, e erigi dolorose paros~i1~t.ich·e sop:ra v·ven i enti n·ella ·defecazi,one1• Le ~eal1e 1 e. però, in genere, •dell'apipendicecton1ia, p o,ssono e$.~ere ri1doite a dt1e g·rn;ndi varità clini che : 1° Una prima ]orma è carattenizzata da catti,·o stato ge1181rale con d·eglobt1lizzazione arcen t11ata e lieve fehbre erotina dimjn111ente f'Ol '1·inoso ed ai1mentante con il cammi~•no: ~i pe11 a al la tuberrolosi latente e si inviano i tnaJati a i ~anuto rì; oipip11re si pen-sa allc1 111nla.r ia, alla fe])bre di -:\1alta: t1na radioscopia è negatiYa, ed nllora ~i interYiene, si troVf1no rplaicrhe ~te~e di epi.ploite, tolte le q11ali la guari~ ione è rapida. 20 In 11na ~ eoonda for1nn manca la febbre, mn ~ono niì1 fl rcentu.ati i <li sturbd funzionali !?n.::;tro-i nt~-.:ti11nli. '\n che qni 1' e~ame radioc:r op i ro deride. E ... o 11 ella i1rimn fol·n1a ci dà: 1
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Ston1aco tonico od :iJp~rto.n1oo : piloiro attirato ,~.e.rso l'aingolo col1co destro; Ango1o corltco rd.estro atti.r a to verso 1a li- . nea m.ediana; Fiss ità de.l!l ',estremo inf e.i~io:re died cieco. Ritard-0 più o meno marcato de-ll'evacuazio11.e de:ll'i le·o nel oieco (le anae dell. tenu e con-t-engon,o., 1'0-12 ·o,pe dlopo l'ill1.gestion1e, bi5mt1to); Loc.a liziiazione ·d-0horo~a di punti r iferibili H 11' epi•ploi te. Si tratta insomma di .p erivi:sce1rite (lesioni infiammator.i e) . · Nel1l1a 'Se1c1ornda 1fo1r ma la sindrome è specialrnente meccanica: Sto n1aco .atontC'o, ptosico, -con reg"ione piil10rica p iù ,o meno doiLatata; Intestino crasso f,oTtem·ente pt01sico : suoi angoli abbassati; · Cie.oo mob i·le : l 'a.s1censione dell'iestremo ·:Lnf erio1~e raggi u.n g1e e ·sorprussa, i11e11a po1siizione ~draiata 10 cm. Staisi d·el biismut.o nell'ileo, accentuata. Da qt1•esti. f.atti I.a oanclru.sio111e p,r .atica eh.e ne vi.ene è la necessità, in prima linea, di lln esame ra·dioscoip1ico <!omq)leio in p 0tsizi-0ne e:retta ·e Sdt aiata, · con ·e.&pl1orazione m·eto dica sotto lo schermo praticata dallo stes so medico. In secondo litiogo è chiara la inrsufficienzà . (tranne che nei giovani 1sog·getti) del1e inai.si·bni piccole mediant·e le q11ali si toglie l 'appendice senza poter esp101·a re l'ang·olo i leoc1ecaJe , i1l ci ec·o, I1a11gol10 ·Coli.e.o de.stra, 1'etl)ip1o·on. 1
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-:\lONTELEONE.
La spirillosi intestinale. '
Per !)ar-lare di s(pi·r illo, i inteistil1ale no11 è st1ffi.ci.e.nte rinvenire nelle f1eci di un di a rroioo clegli ·s pi1rilli, ma oon1e ben 1deifiniisce H. Pecketr (P1a1·igi, 19i2G) , si p11ò 1pairlare di spirillosi i11testina11e allorahè il numeTo di tali spirilli sia r1.otev·olri.~:si.mo ed al lorc-hè nei ùistu rbi dnl p. aocrisati non vi sia altra ra'l1sa microbica in giU CCQ. Larrier descrive due tipi cli sr1i rilli . inte tinali: Llna forma a la,rghe ondu lazioni (. '11irochoeta eu ryaurnta \\~erner ) ed una a fine on1Julazioni (Sp , irnch oPta stenog yratu . Le IJTei1nrazi1oni a f1 e$Co l'ivela:i10 anche talj spirilli agglomerati a ._ t.el la, a ca....tagn.a ~l)inosa: ..,on o p tren1a1nente mobili e ft~~c[bili. Di...:grazintame11te manca In i)rova ~perimen ta1e d ell'azione pat-0ge11a di tali spirilli: sono e. ~i te .. ti .1·011! dell:1 clirti-rea o la cnusa? 1
XX \ FII,
[ANNO
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SEZ l O:i.';E PRATlCA ,
Il L1uaclr0 clinico della sipir .llosi i11testi1'1étti e lizi;ata i11 lnoc1o da far e a,d~rire i margini alla tutt':1ltro che Ltn.foi-me, può simula,1 e tutte le C' U te, -0ttein en.c1ooi la g"Ularigio11e. sindromi intestinali: pe1· lo più l'inizio è .subIl tan1pone aveva t1n l)iccolo cana.11e, 1per cui d·olo, p.oi il malato pr,esenta p.eriodi alternati l)Otev.ano 1p1a.issa:re .cinque fiammif.eri : aveva una di di è:ù1'1·ea e costipazion·e, 1di.sturbi gastrici ,s.11p e'l·.fì-ci1e i1rr r1g~o ·are, rioopie rta comp1etam·ente vari, inappeLenza, spoos.o d·o mi11a la 1scena cla mUJcasa, rul d isortt·o della quai.e v 'era una un'aste:n ia ed ur1 di.m_a ·g1amento· più o mei10 mrusisa .dJuna, qhe no1n si poteva ·Comip.rimell'e. accentuato.. In altri oasi l'iniizio è vi olento l.''eSlame m icr.osioapia,o riv1elò la ·p •r.e1s en1za rd i con vivi èLolo1ri addomi11ali, dia,rr.e.a f'r eq.uente · t1e.9siu to id i gr.an u l·a.zi on e moJto va sico1ruriz z.a to, ' t·i corp~1rto da epiteli·o, .squam-0so. con tenesmo: il din1agramento è notevo~e, il . viso è pallido. La palpazi·o11·e dJe'll'aiddoine metProibab1i(lm:ente il ta.mipol!lie ·si iera fo.r mato ·in . te i.11 evid1e11z,a zone dolorose qua e là, tal.orc.t co•rJ'iispo,n denz.a - di una vialvola rettale, rper ul• ur1 lieve gorg·og1i'° cecal,e, talo'J a stasi fecaJ1e. c;erazione, adesi.·o ne del~a iparete op posta e ràpaPo:~.son o esisteJie l)iccole elevazioni serotin-e. razi-011e con tessuto dii g.ranulazi,one diventato ~el sang·ue può esist.ere 11na lieve anemia, r>oi fibroso . r. s. talo1 a ·una lie\·e polinuclec.si co11 o senza eosinofilia. Il talco come succedaneo del bismuto Abbiamo f-01·111e enten:iti.che, forme colic.he, nelle affezioni gastro-intestinali. forn1e recidivanti e cachettizza11ti, form.e colericJ1 e. Affatto ·reicientemente, Hayem, h a p1r·o1p•o1sto Peck·er oon11e terapia usa l'.ar,senico ·e somall'A·ccacLemi·a 1dri, ~1Ie1d'i!cina idi Parigi l'u1so .cteJ minis tra jl llO·\ arE1eJl•O•b enz·olo in ·comip resse iela cao·l inio, mvece del bjsmt1to (molto caro e ta- 0.10 i:>er tr,e giorni e idi nuo.v·o per ·egual 'P·elo,ra tossico per impurità) n.elle g·ast.r opatie: riodo con tre ~i.o,rni d'intervallo. t·ale medic·arrtento, siotto il no.m e di bOLus albo , N. F. (Journal des Praticieng , n. 37, 1920} è da tempo 11sato co111e antidiarro~co, specialnon condi\ri1c:Le 1con il Peckierr l'i1dea della pam e11te dai tedeschi. togenicità dello spi ri!Ilo, basan.d o1si s ul b11.on · Dre t:h (Journ. d. Prciticiens, 19;30, pag. 407) effetto della cura ar&enicale in quanto il nococsiglia di u.sare inve.ce iJ tiuluo·, che ~ llfn: provarsen obenzolo è un ottimo rimedio delle disdotto n.nal.ogo al ca.Q!Jino, essendo entrambi sise11terie amebiche. I .. ' A. afferma ohe .;;olo a.1ltcati idrati, il primo d.i m .ag11ei 110, il second-0 di lora occorrerrà ammettere come ·CaU1sa 1diei dialluminio. E sso è inalterabile, non p.resenta stnrrbi .s111ccitati gl~f 1sipiirilli, al'~orcihè •s1nrà diin compatibilità, è atossico (200 gr. sono stati 111.ostra to che gli s11iril1i di t.al·e fami glia 1son.o r.res i senza inconve11ie11ti ); è anttdiarroico, p.a togeni ed inoeiuJ.abili p·er l'l1omo o p.er g.l i 5e1nza r>rodnTre su cces ivameI1te ooistipazione; animali. a ·diff.e.renz,a de1 caolino, n,om. ,an..1 ap1pn. la Ji11gma · MONTELEONE. e, 1S1CiiJvola ii;nve.ce1 ,f aci1.me111te1 nel Ji'.eisofa1g·o·. _ ISri lJren·da a 1d].gi11no, a giro·s se cucchi.aiate, .~10Ostruzione quasi completa del rettò per dissenteria . s1)e.f.o nell'acqu,a 1a cui 1si. p11ò a1ggiuillge1re un R. H. :\lc 1 e ( Chin. uied. J ou rn. e litf edical · p oc.o di gomma, ,8 qual1che ar-0ma siecondo il g·usto. Si p c's ~c 110 .anche a,g~g:iJungere a ll 'emulRP'l'ieiu, settem~b 1re 1920) riporta 1a se1g uente sion·e altri m eclicame11ti, quali l a tin tt1ra di. be1l_ o~servaziionie: la d.cmnà, d'i g.iJuiSqui.a,m o, l'op1pio, il cond11Circa '1l1e <lnni prima di ·entrare a ll 'ospedJale, 1 ~anigo ed frnch e u110 o l)iù centigramn1i di fluou11 l1101mo di 58 anni eb1 b e un a ttacco .di di·s senr11.r o di so d.i-0. t·e.l'i.1a; d opo un a q11indicina ·di giorni soomparv è . fr,l. il sangue ·dalle fieci, ma rin1ase uria noit evo[e difficoltà di de.fe.oaz.ione, pe'r etti l'indi·v iduo ·eTrattamento dell'anchilostomiasi . m ie tteva con gran1di S/fio.rzi feci liquiide, 4-7 vol!t e ·r e.n uto co·11to che l'an chi1ostomiasi s.i locanella gi·ornJata; irn co·n·segv enza· di tali 1sfo rzi 1 s.' lizza in llna lim.itata parte dell'intes tino (n.ella ebbe b11bonocele sintstro ed €mi.a ing1.1i'nal•e 1de}1r.ima porzion e del cligiun-0) ,e ,s,010 n·elle fo•r me &t1·a. Negli llltim,i tiempi Le feci. eran10 talvolta giravi s i .dtff.oncle i1iù in .a lto e più tn basso, eme~·se in forma di un.o stretto n.astr.o. I. J ... l{anto1· (.Jottrn. 1\1n . ·111,t'd. Assoc., 18 otto.i\11' es a m ie r.eitt ale, si p1aillp.ava, .a ci.1rca 10 cm. bre ,19l9) ha 1pen..sa.to di introd111rre i I \·ermifugo d a1ll 'a110, 11n tampo.11e durio, a $'l1perfici e ,~ elltl direttan1ente o quasi. i1el p11nto abitato dal patata rhe bloccaYa tutto 111 can.a.Ie· n on vi erano rassi~ta. Ciò offre diversi vantaggi perchè agnè e1norragia, nè .a;derenze, nè nlceraziorui. greclis<C·e diJ'fettamente il verme in t111n s0la , ·olta Per l a vi1a peTi;neale, ·venne aaportata l·a por'con d oc:e n1a.ssirn. zi one inferiore del l'etto, e la rimanente mobi1
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IL POLlCLINJCO
Alla sera il pa.zie nte sta a di·et.a legge1·a (1iso, 1ati,e) : al mattino, a 1igiuno, gli• si f.a d.ngoJ.1a re iil tt1bo duodlen a'11e, che ·si fa peneit r.are fi.n o .al duoden~, ciò che è di.!J:nostrato 1dal fatto ch·e, con l'aspirazione, si ottiierl'e bile ohe n on dà reazio11e con 1a carta ·d i Co.n go, mentr e 1a maggior parte ·d·ell' a.oqua, che 1Si in tro.dJuce, passa n·ehl 'i11t estino. Si i·n trodt1ce allo~a a trav-er.so la .sonda, i·l verm·ilfug~o, O'he nel caso' d·el!l'A. è .stato 1'olio cli 'cl1 en1opo1d.io, molto u1Sato ~g"li Stati Ùn.iti. La dose è di 2-3 eme. Si f.a seguire l 'in.iezion•e di una c erta qu•antità di ,ari a p·e·r scaiocia·r e dal t ubo i resi.dui de·ll'O'lio, e poi si introdu·cooo 600 eme. di so·ll1zione satu·r a cal1cla di ·solfato di nLaJgnasia, per imrp edir e l'asso rib i m.e n to d e11' o1i o, che pot:rtetbb e determ.i n.a re f·enomeni tos·sici. Con 3-5 .s carich-e, si ha 1 eJ.iminaz.io·n e di molti anch'iiosrtomi1. Il metod-0 è Util·e e n001 presenta .seri pericoli : in un solo caso l'A. osseirvò collla&so, in seguito a son'lllllinistraziornie d ·i alta dose (5 eme.) di (J] io di chenopodio. 1
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fil.
DIAGNOSTICA. Tabelle per diagnosi differenziale. .EhlilOLI $)10
('o 11 se .
-
a ss<X'ia to
'rHo~IHOSI
CEREBR.!)LE.
Di
solito
1 . .Arterioscle rosi, ntero1na , malattie si:filit]che delle arterie. Il morbo di Bright e l'alcooliSmo vi predispongono. 2. C-0mpressione St11le arterie o vene (tt1more, ascesso). Gnu.~('.
con
lesioni YH lvola:ri de l cuore, <1neu1·is1ni o trombo suppura to.
Età. - Specialmente nei giOYè.1Hi e negli a111a11ifesta1·- 1
di
si. - Improvviso, senza sinton1i prodromici. Oorivu.lsion'i. -
l)arali si.
-
-
Rtà. Xei \ecchi; se nei giovani. proviene da sifilide.
dulti. .:l 1orln
CEREBRALE.
I
Modo di 1nanifestarsi. Graclat:amente. con sintomi prodromici.
Ra re.
Oonv'tilsioni.. Non i'a re, essendo spesso af. fetta l n corteccia .
Emiple-
Più gradual<>: l'afasia non è altrettanto com une, poicbè p11ò essere preso l'uno o l'altro lato.
gia destra improvvisa con afa in. L'arteria eerebrnle n1edia di sinistra è presa più Non .. mpre i11teramente aCosci en~·a.
ùolitc'l .
Pa ra lisi. -
1
Oosc-ien~a.
-
Spesc;;o
i1on è P<'rdt1ta : può a\Pr~i grndatamente co-
ma, <lopo l'emiplegia.
rnn 1
J[ Pd i cal
Record).
1. b.
•
POST A DEGLI ABBONATI. (1223) All'abb. n. 6136: Resta semptre 'Uil'opeTa magts.trale sull'acrunieigalia i.J litbro di ·Gusihin·g : Tlie Pituitarv Llody and its disorders (1912). Ampie n·otizie sipecVa.Imente ·pei:r .cp1a11to riguarda ·l a :firsio·pia tologia trov.erà n eJ
~
•
Biedl: lnnere S ekretion, 1913. Fialta: Die E1·krankunge1i -der Blufdr'ilSe 1i, 1913. P 2nde: E ·n doc1·inqlogia, 1916. t. p.
(1224) All'abb .. n. 10789: Tirattati 1p1'iatici di malatti1e d erl la p1eura, d1ei p olmoni, dellla trachea ·e <lieti: hro·n chi, -editi da Case italtane sono il voi XXIX dei trattato di Giibert e Thoinot •dell 1911. (Unione Tipografioo-Editri•ce Torinese), e iJ vol. II, pw.rte 1a. de'l :.\Jo•h r e 1S tahelìn. (,S ocietà Eddtriice Lib.r aria). 1
1
t. p. (1225). All' ab1b . n. 8975 :
Ella ·d1e:;iidera conoscere tip1 o m.o nografie le lfl1alii trattim10 della « m iedicin.a empirica » de. gli .arabi fin dai tem.p i aniti:chi ; cioè ama avere l'~en100 di lln'i ntera enorme bi1blJioteca. 1\1i ·l imiterò ad alcu'Ili ;nomi: oltrie alla storia ' d.eJ P·ucci11.ottli., oonsulti: . , P. J. A M OREUX: Essai histo1ique et lztte1 aire sttr la n1 érlecine des ...\ rab es, :\1ontpel1rier. 1805. _i\. FAVROT : ta nomenclature médicale des r\ rabes Paris, 1868. L . L~CLERC: }fistoire de, la médecìne arabe. Paris·, 1876. E. T... BERTHF.RAND: Contributi on des A rabe.s nu progrès de s sciences médicales (Pa ris méd. , 1
1883).
s.
FuR~ARI:
De la médecine cliez les Ara bes (Gaz. des Hòp.,, 1843). A. P. PIORRY: J!lédecine des Arabes (Dict.iom.n. d·es se. méd., P aris, 1819, XXXI ). g. b.
(1226) All'ahb. n. 11501: Sui oorsi di perfezionam-ento diamo tutte le r1otizie che ci p ervengono nella n1brica <<Notizie diven..c:;e n. Scorra q11 esta rubrica. R. B. f12?7) All'abb. n. 3276: Veda la 'T'isnosta data 10 scorso anno sntto i'l n . 1091 (fase. 23. a p ag. 7'29). L. P.
(1228) Al dott. L . ·B. da S. F. : \'eda la risposta d a ta neJ 191R sotto il n. 927 (fnsc. 9, p ag. 212). L . .P .
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l~.\~XO X~~\7 11. FASC. ~.8]
SEZIONE PRATICA
CENNI BIBLIOGRAFICI DOMARUS:
Taschenbuch
der
kliniscJien
H d1riatoiogie. 2a edizione. Un vol. in-16 di 180 pag. con una tavola folo1•ata; rilegato.
Ge·ol'g Thien1e, ed., Lipsia. più 25 per oen to.
Il piccolo ma11uale di Von Domarus fornisce ' ai medici pratici le .p rincipali nozioni di ematologia, senza addentrarsi in ingombranti disqu.riJsizioru toorich•e. · N°e:lla pirima .p.arte l'A. ·dà chiari e particolareggiati _co,n sigli di tecnica limitandosi .ai n1etodi princi,pali. Tratta in seguito le malattie del san1gue, propriamente 1d.ette (le11ce.mite,, .anemie, m orbo di H odgkin, di Banti, ecc.). Utili isQDJO i brieivi caipit.oli su.ll' aspetto del sangiue ne!JJ1e 1div·er·s e mal.atti·e1. La parte .sulla rontgenterapia delle m.ala ttie del 8a11.gUe è ·s critta da H. Ri.eder. 1
ftl. A.: La p1;atique de l' liéiiothérapi e. l Jn vol. in-8 di 240 pag., con figure e tavole. A. Maloinc & :fils, editori, Parigi. - Prezzo franchi 11. L;elioterapia ha assunto in questi tempi una importanza notevole e, tratta ndosi ·di un m etodo alla portata .di tutti ·e di indis~ussa ·e!ficacia, va conosciuta nelle sue indicazioni e controindicazioni. In questo volumetto, eh.e 8 alla sua terza ediz.io,n e, l'A. meite al co.rrent.e il lettor.e s11llo stato attuale della questione trattando dapprima !''azione fisiologi ca della luce solare . e passando in rivista imiparziale le indiçazioni nelle affezioni tubercolari (pol111onare, ch1r'11.rg"ica, eoc. ) e n on, nella giln·eco1ogia, nelle affezioni congit1ntivali, ·ecc. L'importante questione della tecnica è fissata dall 'A. che vi dedica un intiero .Ca.J>itolo. r. s. AIMES
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PARKF.R
Il man11ale -inc omincia con la d·escrizione di u~o dei più co1nuni a nimali da la'b Oratorio, la rana, di cui vengo·n o · studiati i caratteri ester• ni, l' an.atomia inacroscopica e microscopipa. .Man mano ohe si 1offre l'occasione, .gJ.i A.A. dàn11-0 i n.e\cessruri con.sigli di tecn11 ca anatomica ed i.sto logica e fann o le opportune consiclerazioni di biologia. L o studiqso, che abbia s eguìto bene que.sti insegnament~ si trova già in possesso di sufficienti cognizioni tecniche e dei prin.Yipi generali di osservazione e di descrizione. Esso viene qui'I1di guidat o .ad osservazito ni p.iù d)e li·cate o complesse di altri rappresentanti le diverse sudid,ivisioni zoologjche (protozoi, vermi, crostacei, pesci, manlmiferi). In tal modo attraente, lo studro d•ella Zo·ologia può vemir fatto sul vero e non sulle desçrizioni di un qualsiasi manuale. Il volume può esser utile anche ai med.ici occup.ati n,e.i. laborato1·i, .fo1 ne11do l o.ro le 0i-pportune indicazioni anatomiche sui comuni animali da esp·erimento.
P1·ezzo L. 7,
-
J. e
V\i. N.: An ele.mentary course of practical Zoology. V edizione. Un volu·me in-16 di 618 pag. con fig. - i\lacmillan ~ Co., Londra.
PARKER
(Non ai recensiscono che i libri pervenuti in dono alla Redazione) \~ON
1395
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fil. G. iVI . RAo: 1 giene e profìl.assi delle malattie infettive. Disinfezione. 2a. edizione. Voi. i11-16 di pag. 140. - Palermo, Arti Graftc!he, S.
PezziI).10 & Fig·Lio, 1919. Il Rao è uomo ·d·all'.atti \Tità molteplice ·e fa1ttiv a : q11esto ·l avoro non oosti tuilsioe che uo.1.a delle estrinsecazioni d·ei suoi studi e della s11a v.ersatilità. E1g1Ji n:oo è J..a ureato i.111 medllicina ma si è reso ben.emeTito dei iServizi ~gienici nella città di Pa.1srmo, ;SO'Vriatutto durante recenti . epi1demie di vai·olo .e .d i colera, 1come lo iattesitaoo ~tusiasti oerti.fioati -rialasciatigli d al p:riof. M.arnf·r edi, dal prof. P·ol1aci, dal:l ' ispettore genierale . del-la s ,a.n ità Pubtb.lica dott. Druetti, ecc. Il 1avru"o è condotto oon imp·e·gn(). una pr.irrna p air te tratta ,die]à'igi·ene delle malattie inf.ettiv·e, iin un m.odo for.se troppo ge11erale. Una ··seconda parte è oonsa·crata alle disin.f ezioni, con speciale riguardo .all'uso della fo1r.maldeid·e ·e dei suoi derivati ~ del vapor-e; accenna a:lle di!Sinfestazioni. V1olendo ·eissetre obbiettiv.i, diremo che non sempre è oper.àta un·a saggia ,diJscriminaziionte tra i mez.zi pToposti : n.o n 1&ta1'eino .a poTta:rne .gli el.Sempi. R. B.
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Vade-1n ecu111 de poche du pruticien. Un vol. in-16 di 636 ~)ag. - A. Maloine & fils, editori, P arigi. - Prezzo fr. 13.
RoGER llYVERT:
Ricettario in cui la mate.ria è disposta per ' oroin·e alfabetico delle malattie o dei sintomi da t.:ratta.r e. Ai brevi cenni 1diagnostici \SeguQno le indicazioni ter.apeutiche, opportunament~ scelte e v,agliate. Tabelle .posologiche, cenni sui principali esami clinici, ecc., c ompletano l'utile volumetto. Quesitio si racoomand,a ai irostri pr1aticri, sia l)Uire a semp.li-ce titolo di rif·erimento. N-e ll'·e seguiire 1e presicrizioni btsognerr eb1b e te1I1er conto del1'e ·diifferenz·e che intercedono t1f.a I.a nostr.a farmaioopea € queJLa francese). l b. I
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IL POLTCLlNICO
[ANNO
\\V II, FA~t... 1
. P.
(farmacista capo altl'Ospedale ì\tiaggiore ùi 11odi) : Nuovo dizioriario di chimica, CEsARlS
far1nacia, 11iate1·ict m ellica e scienze affini, ccc., ad uso dei 1n.edici, f'ar1nacis ti e veteri• nari. 1Supplem ento alla IV e.dizione. Un opu1
colo in-8 .gr. di pag. 16. - Lodi, Soc. Tip. Su·oc. Wilm.enant, 1920. - Prezzo L . 2.50. '
P ossian10 .attestare, in base alla nostra propria esperi·enza, che iJ dizionario del C·esarii.<5 si rende uti1issimo per_le conisu ltazioni: il fatto d·el resto è a.t testato datl rapid·c susse·g uirsi delle edizioni. • Questo bveve supplemento all'ultima ·edizdone contiene 11n el·enco di mediciri.ali nt1ovi c-0n ' tutte le notizie relative : esso giova a tenere agg·io1rnato il p:r.egevoJ.e lav.o ro. R. B. .
VARIA Ancora una cura del cancro !
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Le cure del rancro si susseguono e si avvicendano; m a fln 'ogg·i hanno resistito soltanto l'ablazione cl1irnrgica e la- distruzione otte. , . ni1ta con mezzi chimici e fisi.oi (raggi X, radium , diatermia, 1distTuttiva, ca.n· tici, ecc.). i parla i11 Am erica di una nuova cu·ra del cancl'o, la quale porterebbe a guarigioni qu~ si miracolose! Essa consiste se.mplicemente nel somministrar.e i sali di potassio, la cui azione l'n colitica venne già riconosciuta dal chir11rgo i11gle1se Forbes Ros-s, che fin] per a,ssociarli o so.st1tui.r li addirittura al'1 'inte1rvemto ch·iir.u:rgico. 111 metodo è stato eJ.aborato dal d oitt. L. Dutlcan B11lley, me·diao 1seniore a·U' « Os p1ed·ale per il canoro e 1e ma l attie cutanee» di New r'.ork; egli l o d·e·scri' ve ne] ~I edical Record, del 5 gi11gno. . Si tratta semplicemente di s<>mministrare una mistura a base di acetato potaissico, contenente anche tintura di noce vomica ed estratti fluidi ·cli cascfura e d.i ra1di·ce di rum E cco, in misure decimali., la ri.cetta del Dunc,an, eh.e a dire il vero non ci sembra troppo cl1i a ra : acetato di potassio gr. 3-0, tint11ra di noce vomica gr. 15, est·ratto ft11ido di cascara da gr. 3 fi110 a g r. 12-0, estr. ft. di radi ce di rumex fin.o a g l'. 120; 11n cucchiaino da tiè mezz'or.a p:r ima di ogni pa·sto in mezzo bicchier d ' acqua . Si deve a,yveTti:re che la tint11ra ·di noc·e vo11li cn a,n1 ericana co11tiene almen·o d11e ''olte e mezzo •1nen.o :pirinoipi atti vii lli q11ella · itaJi'an.a: c o ~icchè facendo la prescriz.i one m Italia, bisognerà lim1tarsi a 5 girammi di tintura. D'.altra parte l' estratto di r11mex non si usa pJ:esso di 11oi; giccome si tratta di un in·g .r ediente qi1asi ina1tivo che ha solta11to lo scopo d.i portare,
ex.
ove occoirra Ja m _' s~ tot i ) ~e a 120 c1nc., s.i può sostitui;rlo con un altro est1·att,o indifferente o quasi, per es., di genziana. La quantità c~i cas cM"a dev·e va,riare in moclo da ottenere sen1pre due .scM'i>ehe al'Vine aJl ,g io-rno: il f0rtissin10 divario, tra l a d o1se ini11ima e l,a massim.a i· , inerente ·da una, .parte alla divevsa .sensibilità dei vaTi indivi1dui di fronte a que·sto rime;dio e d·all'altra ,aJl' abitrudine,, che rende n.ecessario di crescere g;raid·atameinte la dose. Anche la quantità d·i 1aoe.tato potassico può a11m.entare m1ollto1. L ' A. pe.r ò non. s~ 1pera , cli 1soLlto, pochi g·rammi al <Yiorno, mentre R o.. s r1.ico:nreiv·a a dosiag·gi· molto p.iù e.1evati. A complemento d~lla cUJra farma ceutica, si devo·n o sopprimere la carne (meglio a11co1 a tutti i cibi animali), i n·ervin·i (tiè, c.aff è) e l'alcool. Nell'articolo originale sono conten11te molte .a l tre indicazioni. di dettag·li o. I,a cura ·deve durare p·e·r mesi. Casi i:>r·ossimi alla fine sarebbero g·uariti l)erfettamente ! ! Non è ";)OSSibile difendersi da i1n vivo senso di di.filid.enza. e di scetticisrr1.o; ma1g:rad·o p ell"Ò l ':evi de1J.1.t e1invero Siimi p l ié.tnza, non v'è alcuna ragione per no·n teiiltare il m·etod·o 111ei casi diep·erati.. V.. 1
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Sulla
del Sydhenarl'n. -
Pisa,
DEL
GUASTA
patogenesi della
e-urea
1~19.,
J)AGNI.'.\TI GIUSEP ..rl!: .
Oloni rn u,lti pl i simu}tanei nr' l7' encefa;iornielite epi<lern·ioa. - Parma, 1920. l>.ONGHIA FILIP.Po. l ./alb'l.t11ninuria nei tuberool,otici. -. Napoli, 1919. ~lARTIXOTrr G1ovA,\~J:. Rulla vaccinazion e a1ititubercolare. - l3ologna, 1920. I>'ONGHI.\ FILirro. /7 n1eccanismo delle emozioni e della1 1111i11iica. - N;1 poli, 1919. ItEMEDI V. • ovra, cento oasi di t11be·1·oolosj, ohi>'lf·r giohe trritta,ti <'Ol 1 accino an.titubercol,a,,-e :Jlnrti-
notti. -
Bologna, 1920.
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SEZ IONE PRATIC,\
NELLA VITA PROÈ-,ESS IONALE.
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I medici e le assicurazioni sociali.
sistema di possilbilli .copnive11ze ch e m'in·a0cerebbe i·l i1ostr-0 dec01:rio ed il nostro prestigio. È stato ripe tute v-0Jte en1 u11ciat-0 ch e il IMJi01i- Ir1 effetti il proble:ma piiù int1icato in fatto ,di .stro Labriola h a pe·rso,nalmen te studiata e p 1·e- a s·sicurazioni ciont:r 10 le mailiattie p1iù c•h .e d·al p<1ra ta una L eg·ge per l' as·s1cu1r·alli. one obbligai)eniodio 'di carenza ·e del1a qua,n tità di s uooidJio torLa oo·n tro. le malatti e. · cla coir ri1.S·pon.d1e rsi .al, malato., è oostitu.ito dai Pare che il pro.getto sia p assato ti.all'uno .ali·ap1)01r"li fra n1edicti. .ed i1stit;uto1 ais1siiefll:riator·e e l'altro Dicwster·o irtcon:trando co,n teasti i1on il.ie- f1"a i11eclici ed a'S'sicura ti. V a1i •s o.n o i sistemd vi, ma :fi:nalm~entie, a quarl!to annui1zi a la .stam- i)ropos ti e tutti, :ne•s s,uno escù.UJso, p,r e.se·n tan10 pa pol•i:ti oa, è stato a p·p.:riovato dal Consi1g-!1io dei dejg li ·i·n ·oonvenie11ti gr av] . La v.ivace, ·e ta101·a :;.\linistTi il 20 a11d. i1nten1p e·; u.J,1te disc11sisione segui t.a. al nilgrn an~do è Ne•SIS'Uùlio protesta e' n ess uno .s i duolie di .que._ i 1n1dice della g·ravità e cl.ella dilfficoltà dieill,a qui- . sto rita·rd.o, e ciò, a mri10 Dl•J dtesto avvi.so, c01stistione. È cli:fficiJ.e i·n fatti oostitillre la figura .git1t11i1sce un sir1tom>0 di b11,011 sien1sio 1c1a parte del ridica 0 b11.r o1c.r,a tica del m·edico che g.oda .deill1a pop 0lo ital'ian·o. L a dt~.cussion e è ancoir a ,a,p eirta fidiuria d·e111 is1tituto a s!sic111·ato1re e dell'a S1S'i c11sulla iJJeceStSità di ques ta i1110Ya aisSi.curazione r.a t,o e che nello stesso tempo provveda ai p.roe ,):;opr.a~tto s11l n1odo di ap·p.l icarl a, eJd è quiin_ pri i.ntere;ssti.. Il booefìei:,o de'lla a·s.s i·s1tenz.a g;rad i bten e p1 oce1d e11·e 00 n prud.enza in un.a mate,r ia t11 it.a che si v11ol concedere a.gli op-erai pe.sa enorm eme11t.e. controve1 1sa e c.: lìie m i11 a ccia di oo,~ti tuirre u11 La fi·gt1ra d el me1di c·o fi,s caLp e insiem,e1 cur.alJ.1gr.ave· peso economico pe r l a n azi:o.ne, ed un carioo fi.nanz,i ario non in·diffoeuente p er le già te è un ibri cli.smo. N·on è p o1s1sihile c.h e .god.a d ella fid11~ cia sichi·etta. stremate risorse d1el1o 1Staito. Vero è cli·e aJi primi e:iatu·sirasmi è .su ccedmta ed il.ll:mitata ·del 'p rop,rio cltente quel m 1e•di-00 una f.a.se di nri mdenza che fa nrocedere con che· .a.eve n1ei aorufro11td. .d.el lo stesso cliente €Sc.i'I'·Cosip ezion•e ~e n,0n aon im.certe-zza. sierei 01culato ·!»~c1hrè qt11est.i n>0n tenti 1\8Ab1U1so. Le esperi·enrze fatte in altre .naztoni non sono E ,di ciò ·si ha u•n,a pr-0i\'a in quanto1 avviene ·s tate tali da rin durire ,s enz'al tro a s·eiguir1e. In- nelle F e·rrovie deJlo Stat,o.. I n1 edtci di I'?8!partio han.n o l' i ncar Ì·C'O ·dtegl i .ac.c1e1rtam enti fi'&Calil e fatti la .russiou11azii10111e obbli·g atoria oontra :Le ma1attte in Germania n on è sta>ta es·ente da della cu·r.a d·el la g-trélnde m aig,giorianza de·glri a- • gravi .in,c1onveniooti, m entre in I ngl1i:l terr·a non , genti. O.ra trarune, si initend.e, in campagn~, ·doiV•el iJ se ne è tJrO{Ppo so·ddi·Slfatti. In America, fa-cendo medico ferroviario è io site&so m edico c10n·d'Otto, tesiC>To dell'esp·2rr~enza degli a lt ri: n·on si p1en·sra, l'Lon ,c'è fe.r:rCYVier.e ·cihe p11o.fit.ti d·el dlliritto1 ooin 0 ~i è t11tt'altro che :p1 1"011:>·eriSli, a d aidio ttare taJè oess'.J gli. di f a11.,si cur·are gratt1itarn ente ·d,al .p roS'iis tema ·di aissicurazione . p.ri,o m edi·co di 1r epa·rto. ·Noli.., jn Italia, o1trie ch,e dell'e~'{}e.i·i,e.ri.z.a ,.degli Le du e fu 11zi,on.iJ l1a fisca1e '!?' la ourati':'.a., n10111 aùtri d·ov·r emmo .g.iov.arci .di qu ella f.atta in casa p o€s'o no · eS1Sere ~S'plic ate d·~llò. stesso m.~d.i co 11osir a. Og r1i medi!oo sa qual~ vermrinai o dri' ~·enz.a scap1jto dell'urna ·O dell' c.tltra. Il cli1ente si fTodi è di f.1-,odatori abbia suscitato la legg,e trov·erebbe. in conf<r·onto ·d e1l rn·ed.ico in i~tRto di deghl inf101r tuni srul l avo1"0. Quoota le~ge, mal dj fesa, il m edico rill cruella di sosp etto: 1du1e ror1 cepita e pegg'.iio .aippli·cata,, 1.a ,qu•alie d·oveva st.abi ·di a.ni1no che turbano· il re.c,i.p.1'0100 r.aipleni·r e l.e .s v:entu1·e, si è ri1solri.1ta in una .speiou1aporto di fid.u c.i·a ·e di co11fi•d'e nza eh.e d1e:v e s.emztone imd e1c10rosa con l'es·clusi'Vo vantag.gio di 11.r.e intiercor·l'lerre f1r a m edi.ca ,e oli1ente. Se il meq·u alche .n1· ~d ico .e di m otti le·g·a;li procaccianti. di,c>0 .atternde solo· ·a lla c11r a seinza nr.eo·c cu1p a.m i Tutte le riisortc:,e de1gli 1.st1ituti assi:cura tori so11 0 d·ella 1Sl.l·a fu.nzion1e fì·s'o ale rillo11 provveid1e aiglit in.d.ivo:r ,ati e.lai ~)jc eolli i11fortunati e ·d·ai 1oro pa - t eroosd <lell'jstitut.0 a,csic11r8t®_e, ~le in1v eice le troci nator i, m entr.e J,a v.eiia, J.a grand·e ·sivent11 11~a 1)r•eoccu1)az.i oni fi s·caJi ~1re11,cl0 :1'0 il sc1p r1avv.ento . è inaideguataanecnte indennizzata. · r:i'srchi.a di dan.n eggi are la sail11t.e diell 'a1 ~s·i·cuN on è dubbio che tali r j.su.ltati Sii ·d·ev>0no in rato. 1,u,ona p·al'te a m·edi•ci co·n1·pi.acentj , o 1peg,g io·, NatU11"alme11te lie cons·e·g~u1 erue del divie'l·so ati q11 ali hann10 perci,ò discreditata la no1sitra t.eg·gi nmento del .n1edico Ya~ierebb ero a se'CO!llda classe. d el si·stema di con1:penso, m a •S arebbe.ro semp:ne • L'assic1rr:azii0n1e obbligàtoria contro l1e m·alat.. d:i.sa::,t 1·c1s·e, sop.r atutto .fina nziariamente, per tie m1olt.ip1Ji1chere,b be ·]e· ra.gionii dj frodi e quel q·11el m·edico che intend e.sse ·di ad-empiere c011 ch e più con t.a p·eir· l1oi ci co.i nvolg,eTebbe in '1n retta ·Co•scien zn il ma n·l qto ccrnmessog"li . 1
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A pa1ie qui.11cli ogni considerazio11e prOlfes.._,1onaLe i medici non h·a nno intel'!elS6e a sol1ec1ta r.e la :Lstituz.ion·e dellie assi e111ra.zioini oontr-0 l·e malattie isti t uzi1one che in ogn°i caso m.em·o-
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getto cli statuto J.>er ~1 ~i11tla cato medici os1}€dalieri del Veneto . Intel'vennero ra1}1)rese11tanze di Venezia., Verona. Vicenza, Padova; Camvosampiero, Treviso. e<:t·. ' Svolte le comunicazioni informativ·e dell'aziono? merebbe queL!a libertà di gtiudizio, dli azione, di cmi essi hanno s·emp:rie hi1sogn-0 per pot·er estrinsecata àal Con1ita.to 11rovviso1i-0, l'enne discusso il progetto di statuto proposto ecl <1pprovaconv.enLentemein te svol,g eiie la loro att,i vità pro- to con lievi modificazioni. f1e.sSli1on a11e. Il Sindacato funzionel'it per mezzo di t1n C.OmiP angloss. tu to CentraJ.e e cli Comitati provinciali. La sede del Comitato esecutivo del Sin<L'lcato Cronaca del movimento professionale. venne ,m abilita in Padova; le assemblee potrnnno aver 1t1ogo anche in a ltre città sede di Comitato prov~c~~· 11 premio di smobilitazione ai vo'l ontari Salvo quanto riguarda l 'ordinnl':k'l amminist1·adella Croce Rossa. zione, che è affida:ta. ai singoli Comitati, le delibeHn propo ta del l)res~dente genel'ale della Croce 1',lZioni relatiYe a qualsiasi vertenza non potra11110 Ro. sa Italiana . Sen. Gtova11ni Oira:olo, S. E. il essere valide ,se non in seg·11ito a referenà1r111 di Ministro della Guel'l'3. nominò tempo fa una Comtutti i c-01n1)()11enti del · Sindacato. mi sione allo s0ovo di esa1ninare a lcune ri~llieste Potra n110 far parte clel Sindacato tutti i medici a Yanza te clial i>er$onnle dellra Istituzione. La Comcl1e abbiano nomjna 11eg·li Ospedali e Opere pie missione era presieduta dn un Consigliere di Stato con funzione 09J.:>ita.lit'ru delle Provincie ""enete, e ne furono chia1n.a ti a fal' parte rapprese11tanti della Venezia Giulia e del Trentino. della Croce Rossa e rappresentanti della Federa- . J.,e de1iber:lzioni dlv·e rranno esec.:11tiYc solo dopo zione degli smobilitati (av·v. Pucci Francesco e il refer enrl1r n1 di tutti gli i11scritti, di gt1isa che a milite 1\.1.astrocldi Giovanni). tutti i medici ospedalieri, t.:1nto dei pi.ccoli quanto Detta Commissione ha ora in ma.s sima delibedei grandi ce11tri, sarà data. facoltà. di sottoporre l'U to <li J>roporl'e a S. E. il l\linistro la concesal Sincl.ac.ato questioni che a loro intel'essi.n-0, e di sione .a tl1tti gli llffici..ali e Jriiliti ' rolontari del portare il lol'o l)a rere Sll t11tti gli argomenti di inpremio di Sill{)bilitazione nella stes&'l misul'a dedole spedaliera. gli a venti obbligl1i n1ilitari e un premio, un.a \Ol, . ennero i1ou1ina ti <leleg;1 ti in tutte le Provincie ta tanto, a l J)€1· son~ le con obblighi cli leva che J>er l a costitu~ione dei Coruitati proYinc.:iali. eoJ.l'i11maggiormente si è distinto e(l in Pl'oporzione dei c:-.1.rico di segnala re qoo11to })l'ima è possibjle al Come1iti acqui1S iti e ael servizio prestato. 1nita to. provY'iso1io di Paclova il numero degli adeI.1a liquidazione :dei suddetti premi sarà quant(J renti e le persone dPsignate per il Conmglio cenpiù possibile affrettata. trale e per r oOmitati Pl'<>Vinciali. Tutto ciò è dovuto all'overa alacre del Presi~ulla appl'oYaziQne d€ llo stc1t11to \enne deliberadente della Cl'oce !{ossa, che ha difeso e soste, ta la costituzione definitjya del ~ind~~.ato dei men11to eol maggiore interessamento le richieste e dici ospedalieri delle tre Venezie « S. M. O. V.» e gli interessi del vropri.o personale . l'enne es1>resso -voto che una rappresentanza di questo Sindacato debba far parte della Oomn1isIl secondo caro-viveri agli Impiegati comunali. sione che sarà inca1icata di discutere il regolan1ento sul1a legge dell'assicurazione obbligatoria Pare .accertato che il ~lini1sbro delle Fin~111ze contro le malattie. 'p resenterà un progetto di legg-e per mettere i Comuni in gra:do di corrispondere ai loro dipendenti Per le vedove dei sanitari comunali. la n11ova indennità cnro-viveri, recentemente con\ cessa agli impiegati dello Stato. Tale .IJ?isura l{isvonde11<lo all'on. I'f'~t~1 lozza, l'on. Agnelli, sotavrebbe vigore con effetto retroattivo, a decorrere • '1.o~egretario a l Tesoro, ha SPi.egato le difficolu\ che dal 1° gil1gn~) u. s. • si oppongono aua conce sione dell'aumento di pensione a titok> di caro-vi,eri alle \e<lor-e dei sanitari 11 Sindacato Medico di Torino. comunali. Ha assicurato tuttavù1 il ,·olenteroso inIl ~i1Hl<1<..:ato medico della pro,rillCi.a. di Torino èteres&11nento del Governo. ormai 00stit11ito, n ~·endo'V'i aderito tutte le A soci.azioni 111edico-professionali, esclu·s i i medici ma.niC.'()miali. che an~orn non si son-0 organizzati. Si ricorda agli Autori che - a norma delle deliFu nomina t.'l la Giunta esecutiva nelle persone berazioni pre e dall'ASSOCIAZIONE DELLA STA!I· clei dottori Pinaroli, I1'11bini, Oltaro, Angela e Mattioli-Bertncchil1i. PA SCIENTIFICA ITALI ANA (Sezione Medica) ad ogni contributo originale dovrà seguire un riasSindacato medici ospedalieri delle Tre Venezie. sunto breve, rchiaro e completo degli scopi e dei . Il 17 ottobre i1en:ospeda.le civile di P~dova ebbe risultati ·del lavoro. luogo l'annunciat.1 Ii11nione dei medici ospedalieri delle tre ,_.enezie. chinn:witi a cleliberare su un pro-
LA BEDAZIONE. ..
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1ANNO XX\ 711, FASC. !18]
(. 521) A11n1enfo dello stipe'11<lio. - Dott. N. D. S. ùa T. - ~ la G. I, ....\.. 11,1 creduto giusto .:1u 1ue11tare h1. cifra stanr.ia.ta i11 bilancio per stipendio al medico eone.lotto. è 11aturale che il 1uaggiore assegno sia <..'Orrisposto al sanitario attu.:tlmente in caricn, che è fornito di stipendio assolutamente iinpari a' tempi cl1e Yolgo110. F.:1ccia regolare ista117,,..'l al Consiglio Comu:Qale ed, in caso di rifiuto, rfaccin ricorso al Prefetto della Pror-i11cia. (8522) Puòbl ir-u ~ioni sanitarie. Dott. .A.. .A.. <la I. delkl. S. - Non risl1lta siasi pubblie<.tto lln ~olnuie eontene11te il i·is11lt.:1 t<> delle C<>ntr0Ye1·sic sorte fra sanitarii e Co1n1mi e risolute dalla Giurispr11denza e {la l le Corti di ,..·~..i)i:>ello e di Cassa zione. Potrà i·i. contr<1re il }">eriodico «La Gi'ltSfitia a uz nz in istrati 1;r1 >> OYt' .ul;Cl1ne sentenze delle ('orti regolatrici e IXl reri del Consiglio di Stato Rono riporta te. r>erù non tratta.si di un Yol11n1e n1:i di parecchi Yolumi. <~:>23) Ele1ico <lei poveri .. -. D ott. R. 1\-1. (la \r. - Ella ha coru1)Jetume11te ragione. J/elen{'o dei 1~overi si lllodifiC'a: ~òlo eccezioru11111ente, durnnte i·a.nn-0, eù liJlliU avl'ebbe don1to essel'e invitato. In ogni inodo gli ~ffetti deeorro11-0 dal giorno della iscrizio11e e non prima . <8524) Tacita accet ta zio1ie d'i contratto. - Dottor ...\. ~I .. ùa. I. J). - In n1ateria contrattu;1le no11 si può addurre la tacita accettazione : i pntti -fl le condi7.ioni ùebbo110· e~sere .accettate es1)licita111e-nte dnlle P.,'lrti IJer poter. in c.aso di bi ~ogno, ndire l'autorità. ·giudizinri.:1~ ElL'l 'Ciiffidi l'arun1inistrnzionc con1nnnJe eh('. non d.R.nclo risposta. all<1 sua richiesta circa il compenso i1er In i>rotrazione della preRU:lzion0. h-1scerà il se1·Tizio fra otto I
giorni. (8523) Mancato intervento clti1·11rgicu 1n caso urgente. Dott. J.\ . G. cln S. - A Y011clo IJe1· cnpitola to l 101Jbligo tli non potersi a llonm11n re nem-
n1eno per 1111 istante c.lulla rondott..'1, l~assenr.~1 arbjtrarin, oltre cl1e alla sanzione disciplinare preYista dal capi tota to 1nedesi1110, e~po11e il sanitari<> a , responsabilitit 1)e11nle per il roso di morte avvenuta durante l'arbitraria assenza: mo1~te che, come Elln ·d ice, :-;i sa rebbc bpn i)otnto e\·itare se il &'lnitnrjo si foRRC' troYnto s1ìl vosto ed aves~e ]Jutnto inte rYenire in tcn11)0. Xotisi el1e l·articolo 371 del éoùice ne11a le no11 J)revede ·oltanto J'inotesi cl(llla imprudenza, della imveriziu o <lella 11e~ligen z;1 111a a n ch(' quelh1 'le lln inoss<> rva n.:·a di t"Pgolanz enti, ordini o clisciplin~ e nel f;ttto da J~i ()R11osto Yi f'a l'<?bbc i11d11l>bian1vllte l 'ino~ser\n11:1.-a clèl regola UJen to o dell' Ol'lline el10 iu111-0nevn è11 iuedico l'Ìl1Ul l)c>l'C Ìll
l'i'~ i~lC'nza
1'111 tera gi-Ol'll:1tn S('Jl Za
nllo11t<"1)1n r si 1len1 n1 0110 per 1u1 isL1nte. 'J11 siffn tt.o ren to colp-bso non occorre ql1ereln di 11a tte. n1a si procede <li ufficio. No11 è J)Oi, a nostro ~1 YYiso, <li8cri1ninante sufficiente l'ndd11rre che se a11cbe il sanitario s i fpsi:;e troYn to s ul posto avrebbe J)otnto trovarsi P<'l' :1ltra causn egualmente i1ella in1po~. ihiliti'l di HC'C'Pclpr0, percbè t~11e in 1 po ~~ibi lith è ipotetic<l . ciot'. ar rc bbe potuto .·rerifìca rsi !11f\nt1·0 la u1anl':111za & st:1ta inYec<:> re:1le. 11(' ri!--llltn in nl t·nn 1nollo prnY<lt1) cl1e il s.111it:1rio t.ll'<l ' I
I
1399
SEZIONE PRATICA
ltlSPOSTE A QUESITI E A DOMANDE.
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in condizioni subbietti\e tali clic, anel1e se fosse stato presente,·non avrebbe potuto accedere al letto clell'infermo. L'articolo 371 del Cortice penale commina la i:>ena delu1 d~te11zione da tre mes! :l cintJne a1111i e là m11lta cla lire 100 à tremila. O<.:·< ·orre, però, dimostra~·e cl1e la morte sia conse · . guenz.a di1·etta del mancato i11terYcnto e che con la ]11'<'-Renza del medico 11011 sa.rebùe a ssoluta.men1 e a Y\·eu11ta. (8526) 1lun1enti ses::;erinali . - Dott. A . .P. da r · -;- Se l'amministrazione concede l 'aumento bien- , nn le s ullo ,stipendio che si gode alla fine di ciascu11 biennio, non ·se1nbra dubbio che si debba tener cnlcolo ancbe cl.ei prececlenti conseg-uiti bien11i che si sono cumulati eou lo sti1>e11dio iniziale ' e formano un tutto unico ed inscindibile. L'ann1ento de\-e .essere calcolato sulla somma che effettiYaruente si percepisce in qualunq11e modo e da qualsiasi ele111e11to es::><1 risulti composta. ( 528) Infortuni agricoli. - Dott. G. G. da I'. Ai ter1ninl dello articolo 85 del Regolament-0 r.:; ugli infortuni agricoli l'esercente dell'azienda ha il solo dovere di for11ire tntti i 111eizi a sua di~>osizio11e per ·f ar t1·n s1)ort11·c l'i11fortunnto al · 1110go cloYe possa rice·vere le prime i1nmedia te cure od n 11che per far venire il 111eflico st1l luogo do\e l' infol'tnna to si trova. I.-e prin1e cure sono fatte grH tnitumente · dal medico condotto se I' infortl1nn to ha diritto alla ~• sRistenzn snnitaria g'ratuitn. 1
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52H) Co·n gedo - Où.l)ligo di
S'UPJJlen~· a
reciproca.
Dptt. D. S. da A.. - Qu;1utt1nque, in tesi gen< 1·<1le, l'interino non abbia <li ritto al --inese di ·Con• ~etlo. i1el caso S).Jeciale da I . .ei eRpoRto riteni.an10 <'he -1ìossa uSllfruirne avendo l'obbligo della supplenza reciproca e gratuita con l'altro collega. 8e l'interino n·o n t1s11fruisce del congedo, non votrebhe essere obbligato a sopportate doppio lavoro quando è assente il collega, il quale si nvvantag·• gerel)be non facendo, a st1a Yolta, doppio servizio in mancanza dell'interino. (85:10) Oo1n1nissio·ne giudioatr'ice de. l 001ioo1·si a 11nc<lico oo?iclotto. - Dott. 'C1tt N. ~ 'La Coni. lnissione gi11dicatriee J'lei co11corsi di medico· co11dott-0 è nominata dc.11 Co:o.siglio Provinciale di Sanitit <ii termini {lello nrticolo ::33 del Regolamento generale ~ani tario. ~i potrit éhieclere co11ia legale ò.01 De<>reto di n-orui11a nlla Seg;reteria. del Con~jg;lio Sauitario. È cert;unentl' n1otiyo <li nul1itit 1n non1i11a ~.lella Cnm1nis:-::ione · fn tta <1~11 Prefetto 3-
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vcl Ji.":lln 11a ben diritto <ltl ilupugnnre 1;1 <lC'libetnzione conRiliare co11 (·ui si lll'Oceclerit nlla i1oruina del conllotta to . innn11v.i <l llè1 ..J.a. ~<?zionP <l el Con:-;ip;li·o ( 'otnlLU<l le l)t'l' Yiol~1zion<' <li legg<:'. ( :):Jl ) J'-; fafi [ - lliti - ]:J.-:C J'Ci:'::ÌO j)J'()j('.~S,i0"11al c . l)ott. S. C. da C. l\I. - Gli ~~1ti r ' niti i1on concedono reciprocità. Quindi il 111~d i<.:o italia110 non pnò esercitare colà. J)er i1essnnD ragion-e. Gli esa1ni dj Stato consistono nelle 111.n terle <..:ùe for111ano ·o ggetto cli s tn·d io anche pre~~o le l:T11iY<?rsità òel n0~no. Doctor .T USTI1'I.\. >'-',.rri.:·iu n1 eclico-n1ilitflre . - ..\1r~1 bb. n. ·9071 : 11 RUO couginnto 11:1 l)ieno diri tt o .:1 ricl1iedere nuoY i dceertain t>nti &1 nit<1rii -011·<.l c- ~t<l bili re l tl diag:uosi ~::_;-,att.1 tlella ~u:1 1141l.1ttin e t1 tli11enllenza di <.~~•l
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t'ont<' sta bili sce J<t ci~·c-olnl'e 455 del G. JJlilita·r f' <1<'1 l 01 !J, egli {l-0,·1·à a t.a le llOpo <1 Yanzar tl orna nd.1 }JC"'l' n1ezzo cle1ln stazione dei RR. Cnr~1biniP1i più
HOSTRA CORRISPONDENZA.
vi<.1 na al n o domicilio. Es.C\i devono incnric."i i-.·i cl i t rà . . ·1uettere ln }Ira tic-a • .al Collegio inedi<·o con1petente, che lo c hia111erà H · visita, inviandolo, in CèlSO di dubbi~1 diagnosi. v1·ps. ~o uno dei repn rti n1ili1:.èlri cl i accert<1 11 H~nto dia . guo,·tìco }'>et L1 t n bercolo~i.
IJ'an1i{·o - Pol,icli·;iio(), c:he n1i segner fedellllente in q11esta. &1c·t«t terra di L>aln1azin. così vibrante del· L'l più ·sc.-l1ie tt<1 italianitit. lu.1 pubblicato a due ri· i1rese in questi ultimi te1n11i n lc11 ue i1otizie " tùlo
~\.ll'abb.
n. 11H·19 : No: il eo11g'<•<ln 111f'nto . rlf\i ine<.lie;i de lltt cla e 18!Hi è oggetto di e~a 111e Lla I>:11tp ·d e l :\linii-.'tc•ro delln g-uerra : n1a :;;i 11:1 rnp;io n e di iitener e ch e 11on i>ol'., C:l aYer lu ogo nel i111n1edi ata scitden7A:l. :Nl. G. •
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[ ..\~NO
IL 1'0LlCL11'ICO
CONDOTTE E CONCORSI. CAROO:\'AJL\ l)o ( JfanfOl)(t.). C-0ndot ta : rj.
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6750
lorrle (\ J,;. 500 qu è1le uff. snn .. I .1. 1200 per cav.alc., caro-viye ri rli l ep;g·e : cinque trie nni (lel decimo (com p1~80 Pf\rio<.lo (l i pro YH ). Sc·a cl. ~O i1<>,r . L"anrtunzio. :·;i1ecl itoei il 3, ci è per,~ènuto il 18 noY. !) .
:\foxoA \'IO (l'rsa ro). - Co11<lotta per la totalitit <l~g:li <l bi ta.n ti : l orde L . 8000: <::<1 ro-viveri di legge; i >-er enY<tl(•at111·;1 T,. 1800.: JWJ' nff. &.'ln . I.1. 400 : per Sfl L'Yi7-io C<l rt01·i iu.nn<la n1e nta li L. 200: -eo11 tre aun1(lnti x~sse1111a li cli l ,. (iOO eia sc11no. Probabile tra. sforinn zione in c·o11dotta rpsiclenziale . ~Ci1 <l. 15 tlie;.
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~. , ...J TO .\L 'I'.\{~LT.\l\fGE~TO (["d ine) . - :1a. C:OlH.lo ttrl: i111 '' Ì<l. cli apJll',~Yn ~ione : J .. HOOO l ol'{l e per 1:300 poy., I.i. 1 per og11i po,·1::\1·0 111 1}rf1. t1'<' qni11q11<:'n11i clel decimo, obbligo {l(l«l n1ezzo tfi t tèl .:p . •con i11de11n1til <1 i
I.1. 2000 se <'<1Vftllo. <li J .. noo ·e bic iclettn . Servizio 0ntro 30 giorni. A t11tto il 1!5 tlicemb1·e. · Colls(qli o Q:-;pita7iero . Co11c;orso l)er titoli Pd e&111l'i n rneclif·i c lli1·n1·ghi a~sistenti rli 2a <.;at;egoria : nno (eYentu,1 J111e ntf\ due) nll'OspitaJe C'ivile e qu:lttro a ll'ORJ~clnl0 I11fantile Alessandri: I.J. :17:50 101·àe; T1. 1;) e vitto per ogni ser-vizio di g·ua rdi<l eo11tinnn tiYo <li '>-4 01·e; sono in co1·so cli p1·ep<ll«1zione i1noY0 t11 b~l lt. org·aniche. ~cadenz<1 01'<' 1. <1<.\I JO cli<'. ~tlrYi z io entro 30 'gi orni. Chie!lf'rc l'<tnnnnzio <111<.t Segreteria. ' TERO:'\A.
:\l(lcl i('o-t·l1i1·11rg·o' ln11ga l)l"<l til'!l vrofe~sion.n le, testè diplo111n tosi dt-.nti~t<1 G ine ,·1«1, cono.·eenza linjrue 0Rtt\l'P. Yolen<l-0. i flecli«are i)resenteruente stomatolog-itt. ~..1prà e .. ~r ricono~~ute n quel collega o R 1tri c·he Yorri1. 1n·oco rH rgli centro r>o110lo o bisojrll<'Yo l<~ denti ~1. ~('ri,·e1·e: aYY. ·v·e nturi, ' T'ia R on1n . :! - ~tndio nst<1g·n oli - Firenze. ) f C'cf i ('O-C'llil'11 l'g0-0stetrico H c·C()tterebbe Ìll terina t o Tt•ì li<t <·pntra le o i-:-ettentrion;t 1('. ~criYere dott. Di
l';1 o ln '\'int'enzn, l? . C'linicn l Il) ~1 tn I. Ron1n.
o~tc)tri<:a
a1 Policlinico
l 1 iffid<' . Xuo\·(\ <litti<l(\: :\l ;1tl:i.liea ( Jla c(?rata) : l ;111tinnu, ~. ('oslc1 nzo t' :\lon tt'Jl1~1g_giore sul :\Ietn uro (Pesa1
1·0 >:
~lroti110
(XO\'Hl'~l).
cli rri~ùl Ilo n1ol<1 to. metri 1.10 x 0.7:-i. J •(lJ' !!tthillL'tto 111c<lieo o «1inic;t, ,·en· I ) ntt. 'J"' nn11 1·l. Yla · J .az10. · -·•· ·)·• n" 0111;1. l 1t •:- 1. 1';1 \'nlo
a dli<'
}lii1 ni
Sulle condizioni sanitarie di Fiume.
stato di :alute e sug·Ii àl>lJtOYYigioMmenti di Fiu111e. l11Yi<1 to ·nl posto t'011 tma iuis~ioue, a Ilo sco110 tll assnn.i~ r.'" inforn1azioni il}l'ec-i 8e I >Pr a &."'ii<:n r.a1·e l~ t11·ofila ssi cli (fl1e lla. reg·i r>ne, -che co11 Fiu1ne ha. fl'e411enti <' diretti co11tntti, h o i>otuto tileY<tre che '(lette n otizie, eYident<.)n1ente f or11ite clalla ~tampa l)Olr:iticn. f'l«,tn o ~~1ge1·n Ì€ P non <.:or1·ispond€nti allo sta to re<1 le clelle. cose. Credo n<>11 inutile eu r11ire n l<'n11e inforn1azioni snl come è stato ~001)erto ecl i~c>Llto il piccolo e1>isoclio d i peste. ~111che 1Jercl1è fatti consimili Possono ripe-tersi in qual ~iasi dei n ost1·i Porti ed È' r1.~C€ssario che, pii1 cli ;.1ltri, i medici esercenti stiano $.ùl'avviso; i>oichè Ho110 p1·opri<> essi che, con l 'osserYazi on e cli11ica d~ll'a1urnn J;l to. clebbono per i p rimi intuire che j • tr~1 tti di J>(.)~tl' ri far proceclere •li co·11. ec:nti Yi ~ <'<·ert:1rueuti. , Il 1() .settembr~. · Yeni \'ano Ti coYe l«-l ti nell'osped~1le 111ilit<1re- di Fi11me, d11e :-iolcluti (1 . 2) giit amn1alati da qu alch (l g io rno : prP ·entaY;.1no ten1~ratu1«-l eleYn t..'1. ~t:1 to .·tuporoRO ~r«1 Ye, lletec·<.:hie localizz<l tP ul dorso eù <ll tor..1ce. JJ<1 conten1poruneità con <:t1i . i lll~sentn Ynno · Q.l1esti cl11e casi ~(1 il loro Rtato <leponeYano ll€'1' un;..'1. fo1·1un infetti,~a graYe, e. 'te· 1111to <·onto c-l1e ess<t n<>n e:or1·isponde Y-<t ai quadri cli nici delle più comuni nlnlatti i11fettiYe, si Jlellsò l)articol<11·1nente al tifo e-Ra i1te111.1tico e alla pe- · ~te .• 1Dlin1in.a to il i)rin10, specia lme nte pe.r la loc..1 li zzazio n e clell€ r>etecchie . il n1ecli(>o cu1·ante, capita no dott. J.1eccese, troyò neu·e~a me sistematico cleµ;li inferrr1J il bubone inguinale , ciò che convaJiclò in lui il sospetto di peste, eh~ venne clini~i1nente confermata ùal C•1J)itano · <lott. Usai, direttore di sanità mjlit:'l.r(\. Pre leYato i l materia.le per l'esame batteriologico, inen tre §i ~1ttende-va il re~po1tso di qu€>sto, venne subito di svo to per l'isolan1ento c1~1 J·iparto de l! 'ospeclale in cui tali am1nn 141 t i si t r o\·.;1 Yano, l>Pr l'inYio <li questi aJ lazzaretto, e per la visita e l'isolan1ento de i riparti mil it;1 11. a C'lli <l IJpa1·tenc->Yf1 n o i soldn ti. Si JX>terono co~ì sco111·i re ecl isolare ~11 1~zzaretto due soldati t3, ·-1) n1n111aJa tisi a lcuni giorni prin1a dei prececl(lnti eon febbre . tlurata ;~ g-iornl, ·d o lori re111natici e (•oriz.a : <'ssi presentn v.1 no aclenitt) sospetta, l 'ltno <"lll'ViC~lle,
l'altro iJ1gui11~1 lc• . r,·esan1e bùtte11ologico del liq11iclo n I>irato cl<ll bnl)()ne, praticato ~ia eon 1<.t os~r,·azione micro!'.'POI>i<"a d_a I clott. l,eccese. sin c:o11 a lt1i <lC"Cf rtamenti <ln 1 dott. ~petz ~11 laborator i<> h.<l ttf\riolog-ioo, ft1 i1o"'itivo per h1tti e q11~1 ttro. A clist:'lll7..(-l di !) gio1·ni flall'11lti1110 <:;1~o (11. 2> ç;i a111ru.aL'l,-n uu nlt1:0 Holclnto (:)),che e-on i precedenti a\eYn aYuto conratto: •ln(·l1e qn<1'sto con b11b<1ne iuguinale e ron ri:::;n ltn to po. ·itiYo <lell 'es.1n1e l;a ttPrio logicc•.
Do.PO altri 12 g·io1·ni ~i .1n1111~1l•). i111r<l eon febbre e bnb<~n(> . in~uinale. nn alt1·0 .oltlat11 (H1 in loc·:1lità aff:itto lont:tnn ,l;t fJllella
iil
<.:lii :1bit;1vano
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i_ •.\ NNO
XXVI I,
FASC.
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SEZIONE PR.liT! 1 .
1101
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clo'e ~i ebber0 .i J)ri111i casi. Ri pu<> ~u pporr<? t l1e ~li ste-'?~i feno111~ni i11 nn ::-;oJdal<; ( 7) abitnnte i11 <.1<1 · qnesto . i~1 i1e1·,·~nnto a te1·rn. qu~1 lc ll(• tovo inl<x·alitiì 111·01s~i111<\ <l qn(lllèt iu c 11j ~i YPrific-u1·ono i fl'tto. ~011 è jruprobi1bile che questi c.: nsi. elle ••Ppri111i c-.1si , e<.1 in tlne <lonne (8, Hl cl1e freque11tnJl.<1iono L>iù o n1e no sv0radic:i. siano inYece stati vano l<1 ens~ruJ.n i11 . cui quest'ulti1110 Ri trovava. · colleg<tti d<t u11a e11i'l.1>ozia J>estOR«:l , sia pur liei;-e, nCli l'iltti, poicl1è ~ehhl·t:e l'esn111e cli qu<--lli cattuf>er tutti fu r>o~itivo 1'e-sanle ba tteriolog:ico. per rati •1bbia dato ri~1Jltati neg..1tiYi, que-Bto ftPI>al'e tntti furono p1 ese le neces.~arie 111i.s ure di i sol~1 • l'u1nt·o l~gn Ult-'' 1n·11l><1 bile. t~ntp J)it1 ~ si tiene conruento. <lei repa1ti e d ell~ fn111i~Ji('. to d(->lli<.1 notl'-'Yole <lis t a nza di teiu110 trascorsa fr.a Pn rc. .C'clti <li 1:<1 li :1n1111alati ebbero ·on::;e<'ntivai singol i . <·a~t. l)<\Ye.s:i inoltre tt'ner vr~sent~ la posn1Pnte 1iol1uonite ...-eco1Hhttin : tre n1orirono (n. 1, sibjlitil di fo1·1nf' atte11uate (pf'st·i.'J 111i1101·) 1 cbc fa:.!. 6). ~;Jj a .Itri gunrirono e<l o ra ~i trQYano al lazze11·f>tto in di:-.(•rett.l conclizioni, n lc·u11i ::tncbe- <tlz.ati. . • <·iln1en te ~f11ggon~) a11·e~Rme o· oon.o ta11to lieYi clà non obblip:n l'l' ]{' rwr.~one •1 rif·hie cle re l'opera <l e l Quattro (11. :1. -1. ~. 9) fnro110 e-asi rli pesti.~ 1ni11or. rn e<li{'O. c·on Hca r sa sinton1<1tolog;ia lh11i~1t<1 a lieve febbre (_:irC·<l r>oi l 'a ffermazi<:>ne elle il Illl tl·imento d egli ~l f\lla adenite c·~1ra tterh..ti c-~1. In g~ner;1 le . il ~iero ufficia•li fo~st1 <li g;;1 lletta a11n11uflib1. ttn tta~i cli tli 111oistrò 1111' <l l:ione effi<·ace.
i pr<><:t'tle11 ti. <211.n ~i roll tPl n potai h.' n aH-'11 tP
~i <;>bbe1:0
1
Il 2~ ottobre,
15 ~i<>1·ni rli clil:::tan7A! cl<ill'nltiulo c:1 so, q1u111do ·Ri l }Ote,~a rit<1 nPre s1Je11u1 l "epiùemi<1, ~i <1mn1al<'> co11 febbre ele'n tn e do lori al l ';tscella una bambina (li JO alll1i, :1 bita11te nort lontantl <.ù.tlla loei1lità in c·Hi ffi er.a Yf>t·ifiCc'lto il caso n. r>. T.c1le ba1nbin·a , rienyprnt:t al b1zz11retto. preS<'11t.aY.<l un piccolo bubone ascellare. D'allor<l i1011 ~i è 11iù ,·~rificato alc;nn i1uo'o rnso. cl
Collateraln1ente · <Ùl(\ 1ni~u1·0 )) 1'(-\ ~ <lall'<1utoritit n1ilitare. q11ella ciYilf> e in nrittinl'<l in·PndeYnno Je _p1·opti~. Anzitutto s i 1i1nitò il traffico dei J){l~8eg geri i•il11 ·ci<t nclo pe111t~si cli pa rte 11z<1 solo a qnf'll i cbe -tli.1110.·traYano 1a i1eces~itit <li asst>ntarsi, esigendo un C-ei'tificnto cli sal11t.(', in b<1se a 'isita sani ttt ii.<1, i 11 ~h-;te11clo :.:;nlk1 C'Oll ,·enieuz,1 <li non t1·;1sport.1 r<· bi<1ncheria ~ndic:ia <·lle. s~ l'inYennLl . ::;uì'ebbe i-;tn tù di sinfetta t<t. F11 orga niz'l.;\tèl la C'acein ;-ii tol,Ji. R}Jec·inl1n~n te cou Yf'lPni a ht ~ di nci<lo ar~.;;enio.~o .....\. boròo cli tntti i piroscafi ve-nn<? <•0111J>iu ta. ln <l'f'rn tizzn zin11~, 111<-'<l~lll t~ l '.a p1.><1 recel1io Clayton , 111entre ~i stanno <'on1vie-nrlo ùisinfe-Htàzioni con <l«iclo <'i.1 niclri-co . .....\ naloghi JH'Ovve dimenti. <:he i ntegr:t Y<l no que~ti, Y<-' n 110ro rn·<"'-~i dalla Sa uità maritti111a. cl1 e si ~11c . al'ic·ò ·d e1l'isola111e nt<) d el • bH~ino ecl :tdiacen7,,e, j.11 YiCill<tll7xl <lei Jnoghi in Clli ~i ~~·n11<> Yt>1·i1ieHti i e<1ffi <li pp~te . \ Te11nfl poi diSIX>~to pe1· la \i:-4ita l'H nit.1ria ~1ll'i111bnrco s ni pirosen:fi. I <>onb1tti 'ennero tntti isot.1ti e tenuti i11 os:-;('1·Yct'l:ione. senz<1 però che in es~i ffi ~' il111lopasse nl<:U·l~ c·aso di peste. Gli nn1ntalati si trovano tutti in 1l11~ bR racch ·.) Do('J~eir , nel ktzzarf'tto, cost1·nito i11 lnl'a litit .n ppnrtatn , a 111onte della è ittà. Il lazzar(-'tto è a paclig,lio11i j solatj, nel prim-0 <lei qnnli stanno la enrina e gli a1Joggi del pe1\<:;011ale, in un :i lt1'<> p.1cliglio11e lf' doccie, g li a1)par~c<:lli per clis infE->Zi <)De, il ~a binetto ba tteriologi('O. I ,o stesso co1u:111ttante D' Annn112io 1111 \·oluto ,·1sitc1 l'e fi11 <ln i primi teulpi g·li :1 n11n."ll:iti , 8e ne interessa g:iornal1
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1lit·11t'altro eh e l111~ipe rl>ole poetica, pe r indicare <·h~ le eo1rcli)f,io11i di;-1pproYYi~ io11a111ento sono state .<111r<:1ntf' qn~1l<:he periodo fllql1anto difficili. e Yi so110 ~tate c·f\1·tan1eute restrizioni. se11za peri> che si n rrivasi:;e n Il i\ ~sngera ta affern1a7.ione a c·11i si è accenua.to, e che teude,·a :1 (lin1ostrare a quali SR. ·èrjfici sono pronti i dife nso1i de ll'eroica Citti1. )',n1·n. no\embre. fil.
NOTIZIE DIVERSE. •
(~orso
di perfezionamento in Pediatria.
.\11<'he q u{.lst<> · :tn110, 11ella
Cli1uc-<1 d é i Iin nlbi1li <lelLa nostrn l{. L"niYersità <liretta clal1'ill11f;tl·e 11rof. Cou<:e t t i. ~a1·;1 te nuto ' un c·orRo cli perfezio\
na rne11to Jlt>l'
i l<i nl'f><l ti i11 m<:>cli<·ina e cl1iru rgia. Il c•or so :1 y1·ì1 ln cl \l l'èt ta cli n11 quac1ri1nestrc. ·~ saril iniziato lH'llln pl'in1;\ clf\rn<le di genll<tio. T,,t-> t:l~R~. i11 t ntto, :-:a 1·:111no a ll"inc-irca. I ). ~00.
t1·ills<'g'llél111ento : 1° J,c-':r,io11i c:li11i('lt<? """ l)rof. Con cetti. 2° l>i.1e rit:o ltnr~1 P igi~1H.-' infn nt.ilf\ -
•
~1<1 t('l'i~
8or
f,u ~z.atti.
:io ::\In.l,<l ttie illfPtti Ye <-' clei 11eo11.<1 ti ~or
profesp1·ofes-
.:\Iocligli;1 11i. 4<• ~eu1<.-'ioti<'n i111'<1 n til~ - rrof. De '\Tilln. , ;;o Esel'c·it.izioni <'l1inlic-l1e e cli J.aborntorio
Jl rof. Sa11tang-elo. T-'e <I elesi oni (gia c<:l1~ i 11osti sono lirnit.:1ti) si <lf'bbon·o jncJiriz7.are n l Dott. Genoese, n ssi ste11te ( ' linic-~1 P~lia.trica - T,oliC'linico, non più tardi del J:; diOE'Jllbre.
Corso di perfezionamento in Paiologla del lavoro.
Xnlla tli l)C•sitiYo pub nffer1n:1rsi cil'<.:n. l 'epiden1 i·olog}il. Risulta· cl1e nt>l 111g1i·o .arrivò da u11 1101·to Llel ~far Xero el1e J1nò <>or1si!(lerarsi }11fetto. un
· Il c•or,s0i di pe rfe,-,io11<11nento in Patologia del Ikt.voro, <l e l J)l'Of. A. l{<1nellf\tti , istituito in R om:.t sotto i l Patrona to cl ella C'roc-e Rossa ItaJiana, ron ron fere111~ integrn tiYe <la pc-1 rte òi l)l'ofessori cleu·1·ni,ersit~t, e cl1e snrC'bbe <loYuto i11cominciare colle:1 1netit rli 110 Ye1ubre . è s tato llnito con quello ùi « Ig·iene e i\fe<licina leg.1le del :k'lYoro >> del pr<>fessot Ottolenghi. fo.r 1na n<losi nn cor.·o· unico di « i\Ieàir·ina (le l J. . a Yo1·0 >) (l)a tologia, Igiene e ~·I e cl icin.a leg·ale clel lèlY·o1.;o). Dovendosi tltte ndere 11 ri <'on o~cin1e..nto 11fficic1 le del 0or. o l°'tC'~so. esRO µot r il pri11-cipiare ne lla. pri111,a mfltù <l el gen11aio pr. .A. tutti i inediei <.:l1e s i _Ron o g-iil isc1itti pel corw <l~l p1·of. Ranf>lletti. 11res. o la Croce R ossa, sa 1·i11mo comuni cab'.) direttan1ente le ulterjori info1·-
pi ros.e:1 fo, ièhe a tt1·<1c<:(l i11 pt'-OSRimitit
inazioni.
tn(lnt~
e rroYve<le
eh<' i1011 ruanclli l <>J'O n11lla. f ompl~~si,·<une11te d11nqne i ca~i . on1m.1no solt.111to ·•t (liec·i, Yerifiè<lti~i ~po1·.:-1d icn n1e11te i11 nn Jnng·o pcl'i-0òo cli tc·nl])O '! soli() tre ROU(J ~tn ti ~eg· n]ti <la ruo1·te. T,e mi~1re ])l'e. e (l ànno ~1 ffi<1.•1111eu to <li $ir·nrezza: il tt>lllP<' tra scol\l..\O d:a ll'u lti1no c-.tso f<l 1·it\'.\ner0 c·he k'l pi ~·c·ol<l epid e 1ni.;1 ~in. orlll<li rlebell}l t.a. •l
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del luog'O
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1102
l t. PCL C CLl~ ICO
Scuola di medicina pratica all'Ospitale di Venezia. Il 3 novembre, all'Ospedalf' ciYile <.li \~e11ezia, Jbbe luogo J'inaug11razione l1ella Scuoùt di iueùicina IJr.atic:n (fondazione l\Iiuich). nlta })re~ellZ<'l <lt!lle Autorit1'i e cli molti 1netlici. Il Direttore dcl1'0spedalc, dott. T...igorto, l'i<.'or<lò i ruec1ic.:i dell '0. perlille defunti uel -decorso anno. Indi seguì jl r1rof. Velo, }>rima r io chirurgo, c.:he es1X>se chiiaran1ente in bre,·~ sintesi l'evoluzione clella 111edicina e chirurgi.a d.ai tempi remoti ai nostri giorni, <locurn~ntaudo Jo svolgimento co11 elen1enti storici .
Conferenze d'Igiene nelle Scuole normali. P e r inlzi<t ti Y<l della Direzione tli .San i tit anche in quest'anno scolastico si ter1·R1lllo nelle Scuole Xormali le c·o11f01·enze d'lgie11e. Il progra iuul.a ùel le conferenz(l è il seguente: Nozioni fo11d<1n1eutali del tica n1bio organico. Leggi dello svilupJ>O. Condizioni cli lavoro sano e Pl'<)clnttivo. Esigenze igieni~he e relative, con p.a.rticola1·é . l'ig·uardo ail'aHmentazione. · Il mondo dell'in,·isibile nell 'economia generale della natura . Gli es~ri invisibili, e le ill<llattie. I nostri mi. gli-0ri J)l'e id i : la luce solare, l'aria, Ja p~lizia. I/a1·L1 YiziaUt negli ambienti <li lavoro e di riIH>, o. Questioni cli cubatura e · ventila zione; il tinl\iscolo. Gn,·et·no igienico negl1 ambi enti. Ill11u~i11az ione, tlires.'l contro il freddo e l'umidità . l'To,·vista e di·stribuzione dell 'acqua. Rimozione cle.i rifiu.ti. La suppellettile scolastica in rapporto c-011 l 'igiene della vista.; lo s-riluJ)po dello scheletro. Pulizia dei locali. L'educazione fisica nelh~ scuole. J.,e J)Ul~st:..·e. I ·d ifetti di sviluppo. In:fiuen7.:l delle ùifettose con<Iizioni ig·ieuicl1e di vita sull<l <1iffusi<>ne della tube1"Colosi. Le varie for me <li aSRistenza ai predisposti ed ai inalati. Scuole all'aperto. C<>lonie soolastiche tem1)()r1l.nee e ne11ti. Rit1no di insegnamént,o ai fanciulli · onC'etto dell<l tutela dell'igiene e della J>ubblica. D oYeri che ne dipendono. I.1a n1n0~tr;:i e focolaio di educazio11e ig·ienica <lnn le e sociale.
perma-
gracili. sanità ~cuola indiYi·
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La lotta contro la malaria. Pr~sie<Iuta dal .sen. M'.angiag<llli si è svolta a l\1i1 h?no un a.dunanZ<l del Comitato l)er la Cl1r.a della n1alaria, coi raggi X: ·v-'inter\·ennero il vice-presi-
d c>nte ~4:ln . Ili1·f'l1i, il segreb.trio sig:lieri ~en. I .11ip:i .\lberta11i <'
:\laz7...n, i conr <t l\ra,.sori· Peruni l' <lYY.
l'on. Salterio.
11 sen. l\1nngk1ga l li espo.~ . gli ottimi ris11lt.1ti av11ti nel In rg-0 es11erimento Eli Fiumicino C'Ol 111•• tocl:o d{ll flott. I 1ais, il qua le. pu ré prese11te. fo1·11ì scl1in rimenti tec-nici e pros1Jettò hl CQ11venienza <1<'1là lotta antin1nl:iri<.-a in pro\inci<l di l\1ilano .•\ 1·cc~nnò ancl1e .alla ne(°€"ssità d i 11na bonifica 11n1<J11a i1elle Pn lucli Pontine, O\C, per oper<l di una S0<:ieti1 1Jr~n1ossa d,a l rag-. , Gin o Clcrici , si stanno com11irnd<1 grand ioSf- OJJete id.ra11li<.:he e agrarie, onde la co11Yenie11zn c h e 1.li pari p~8.·o pro<:eda ln bonifi('a t 1 n1~1
na.
Il ~en. .Albertini e il sen. i>ir~Jli si associa ronl) alle })l'Ol)Oste.
Ri approYò di Rccorclare il patrocin1o all'azjo1H~ che si s'rolgerà nel'.le Pal11di Pontine e che aYrà inizio oon l ' i IU})Ì'H nto {li una stazione radioterapic·a n Terracina, consulente della quale sarà il sen:1 tore Gru·s ·i e dire ttore il dott. Pa is. Fu stabilitolo .studio preliminare per l'io11)i~11to òi una . ·tn z~"-One nella proYincia di ì\1ila no, e. s11 pro.p osta <leT ~n. Valvassori-I'ero11i, di un'altra a Portogrnnro· nella regione Alberoni; non.c-bè di favorire il sorgere di lTna. st:Rzione in Sp.lg·na. ove, su proposta forn1t1lata cl.al C'<lf)<) dei servizi a11tin1alarici di'11~1 I.tega internazi,o nale cle~ Croci Rosse di Gine"fl·a. . 'in tenderebbe di attuare il meto<lo Pais nella 1·pgio11e più · inalarica, la. Camare1 (il Go\erno 8p;1gnuolo ha già mandato i11 111i sione a Romn il prof. Pittaluga, affincl1è q110sti pot~sse <lPPrenderede risu la tecnica).
iuorto 1n1provvisamente, n C'ostantinopoli, il e0n1n1 . dott. RICt1ARDO ZltlHI, direttore di qu0J l'O~pedale itali.ano, medico della nostra Amba.scia ta, clelegato a 1 Con siglio in t~rnazionaJe di Sanità ,. ' vrofes<::ionistn molto :tp}Jrezzato. Il dott. Zeri era nato a Ron1a; si trasferì sul Bosforo trent'anni tlddietro. F11 1111 :issertore d'italiH 11ità. Presiedey·a il Comitato locnle del1a Dante . :\ lighieri, cui impresse forte . Yi111ppo. Tdl scia largo rimpianto nena nostra colonia ,;),l' :111cl1e fra i tu l'<'l1i. che lo a tn•1 Y<l no e ri~petta \a no È
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Indice alfabetico per materie. Alc-aptonuria famigliare
Pag. 1379
Alor~cia.
nell'adulto: dingno~i ~ e11ra delle Yarie forme .
.A.nc.:hiloston1iasi: trat~iment<>
))
138!)
))
139~
))
1392
))
J:1f)I
))
1H9,
, ..t\Jtp<-ndicectonlin : postumi .\E-;.~i«nra%io1ti s()(•i.ali: i 1nedic:i (' l<' t '1·011nl·•t <l<)l n10Yin1ento J)l'Ofe-~ in11aJp . f"'llOlP; JlH'todi pl'alici di l'tll<lio <' loro r<~la ti,·o lore
))
1-;n1hnli1'Hlo ~ t 1·on1bo."i gno~i di1l'Pt'Pll7.i.nlc
))
,·,1
Iniezioni enòotraehe.ili di nOY<l rsenoben· zolo . Png. 1~ ":.t· Iniezioni endoY<'DO~ tli salYar~an ar~entico » 1:.;.~:: Iit1s&1zione oonp;enit..'l flell'~n~1 11ei pic(l()li 001nhini : 11nn riYol11zio11e npl tratta u1ento )) 1:;'~ l?f'tto: o,·tr nr.ion p qn;1:--i <·0111pJ~tn per di se11teria » 13!l:J ~pirillo~·i int<. ~ti n : 1l~ n l:J!l2 Tn Ico ro1n~ s11C<'{ltl;1 neo clPl bisn1 uto nelh.~ :1 ff(l'zioni g-H~tro-inte.rri11ali » 139:: ~
cerehrnh'\ : diaJ :1H I
Ro1na. 1920 - Tip. l'artiere C~ntrali.
L. Pozzi, etl. resp.
•
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~ Anno
Roma, 6 Dicembre 1920
XXVII
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Fase. 49
fondato ·d ai professori:
GUIDO BACC EL LI,
FRANCESCO DURANTE
SEZIONE PRATICA
REDATTORE CAPO : PROF. VITTORIO ASCOLI
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SOMMARIO. Note e contributi : F. Ceccarelli: La diagnosi dell'ascesso polmonare da i nfluenza. - S. Pastore: P olmonite e appendicite.
I riflessi addominali deJle affezioni pleurv-polmonari acute . Osservazioni cliniche : G. Basile: L' ulcus simplex dell'intestino. Apparecchi e. st.rmnent.i nuovi: U . L~-)Ionica: Valva vaginale auto ma t1c'l. lledieina legale : A. De Dominicis : Ide ntificazione di mezzo. ledente. . Sonii e rassegne : S1F1LOGRaFIA: Lees · Diagnosi e tera.pia precoce della sifilide. - W . Resse : L a. cura della sifilide ne· soo~ vari stadi. - NEUROLOGIA: '\V. Thorburn: gli esiti defioitivi della sutura de' nervi. - P. C'lark: Note terapeutiche sull'epilessia essenziale.
C!enni bibliografiei. ..\ccademie, Società mediche, Congressi : Società Medica inglese. Appunti di medicina pratica: SEMEIOTICA: Il punto dorsale nella colica. epatica - I l segno della punta nella sciatica. - CADiritti di proprietà riservati. -
Le disba sie funzionali nei vecchi - Ptosi ereditnria delle glaodole lacrimali orbitali. - TERAP I A: Soluzioni fìsioJ og~che sa~i~e ~ s?l~zioni' n.siologiche zuoc.her ate - I pericolt delle ~n1ez1oru ipod_erm1~he - Le forti dosi in ~tera.pia. Un caso d1 morte da piramidone - I l cacodilato di sodio ad alte dosi in terapia - L'uso terapeutico dell'ossio-eno La ct.1.ra borica nell'epilessi a - Leucemia e ben~olo L'azione della canfora nelle emorragie polmonari - Le inaJaziooi di etere nella cura del tetano. - NOTE DI MEDICINA SCIENTIFICA; - POSTA DEGLI ABBONATI. Nella vita professionale : Sydi: Questioni sanitarie milit ari - Cronaca del movimento professionale. - Risposte a quesiti e a domande . - Concorsi e conclotte. - Nomine, promozioni e onorificenze. - Medicina sociale. Notizie diverse. SISTICA:
Indice aUobetico per materie.
E' vietata la riproduzione di ·lavori pubblicati nel POLHJLINICO e la pubblicazione di sunti
di essi RPnza. cita.rne ln, .fnnfR.
NOTE E CONTRIBUTI. '
La diagnosi dell'ascesso polmonare da influenza pe·l c1ott.
FILI P PO CI CCARE.LLX.
" I o sono co11vinto che i successi dell'intervento chirurgico saranno an che migliori <J.Uando i chirurgi avranno imparato a decidersi per l 'operazione abbastanza presto,,. (Kur.I·MEL: L'ascesso polmonare).
Fr.a le num eO."i01s1e .aifez:i-0ni C!h ,e n ·eigl'i ·or.ga:.o.i d1el respiro 11 virus influenzale suol-e provocal'e Ull:a V e n 'ha •C:h e, a p •areir mi.o, non. .a'111CIO·r a è 1stata aippi:ooo vaJ.utata iin tutta 1ìa sua girande i·m po r.tanz:a c'linico-·p ratica. E'P1pure d a ·a.issai temp;o è no1to che l'.aisices.si0 cail;do polmonarie da infJ·uenz.a è cli is oJo po:ao meno f:rie1q111eJ1te dell]e relative aTualllo1gh1e pleuriti - ·di cui tanto 1sd è semp1r:e par.lata e si pa:rla tutt01ra - ed è più nostlo1 al1JCora che t1n.a tale affezionie finisce il più ·delle volte 1)er riuscire fatale, quaI)do non vi s'd.nrt:Jervierue 0~ portunam1ente nel n 1omento giUJSto. I o ho ipen1s.a to sem:l.'prt.~ che un1a tal,e manicaita comp1reta val111tazion·e sia per 101 più dip·esa . da • 1 qu:e lQa f.ata lrLst'ica albi tu:d.i'l1!e: cu i c;i siiam10 un po' troipipo 1eg·germente tutti dati d1 con·sidell"are l' aiscesso po?lmonare da inf1luein2:1a oomie un po... sturmo od un ·e sito a 1sorpresa ·d aJ quale non ci preoccupiamo tanito ved·er1ci· sini·s tra·m .ente so1
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})ragg·i·m 1ti a co,usa de l1l'errrato •eiomune oonv1.nc1 men.t o . del:Le diffiJc10.1 tà p re.ssochè inoormiotntabili di ·d·i agnost.i·rarlo a tempo, prim·a steS1so d èJ1la patogn·o mo•n ica, .sieen•a ·de'lil.a vomi1c·a purul1enta. Ed inveoe reoentemente, n.eJJ1a non aneora de1 tutto cessata epidemia influenzal·e, io mi son p.otut:o ·convin.e;ere ·c.P.re sin dal pirim10 inomento Illon mancano poi davvero Slintomd tali che una diagnosi p1t1ra·ruco p re1001ce cti un~a siffatta affezione siia ip .o tuta ailmeno soisp1ett~e, se non porre .~t·d1diritt11r·a . . L'rus0e1sS10 ·Cru1dio· po1lmo nare cta influenza è u n triste1 privilegio dei maschi adulti ; mai ne possono pure 1e1ssere colpiti , per or.dine ·d i frequenza, 1e donne ·e1d i bambjni . P eir lo più se·cond ~l'I'io · a;d a•l1 t re 1ooaJlizzaZtiioni flio·g iisttche catarr:a!li, ma qual che1 volta anche primitivo p•er p.voJoe.sso 1Sfllp purativo pirimitivamente in:iziatoisi n•el iie1ativo parienctiima, in questa 00 nte.mrpora.nea contingenz.a 1si può ca11col1arie 1ch.e esso .abbii a :ria,ggiunto .i [ 5 peir m i llil:e d·ed crusi. Originatosi pe·r •l '.azri.on·e steis1s·a d•eil~'.arrivio di1retto d.el t'ir1ls, o de~i comuni p•togerui i n simhi·Oisi, i11e1l'e ceJliul1e p.o1m·o.n a1·i o p1e r . '1a chiusura da trombo 01d ·embolo e su.cicessiva necfobiosi del i:)tezzo .sott:ratt.o .al .circ.omo, .quando non lo si diagnostica o ·Si sospetta almeno a tempo. 1esso è un,a affezione ohe s11otl e riU1scirè1 p1ericolosissima pei pazienti, che vi possono morire~ .an1ch e q11ando in u11 modo qualunque i1l pus si faccia, fuoTi, strad·a d a !Sè, J.1ei bT'oillchi o 1
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l)len ra·. P erc11è q u e to svuo.t a m.ento av-
s·in11)one as.so1uta.~.ente, e ·solo niei casi di in1venga, ·co11 le re1ati1vie aideremze pileuri,ch e e medi:ita i1ostt1n1ità a preiciectenti fiogo.si può far fì1sto1Le b1·011chiali, ocrorron o per lo più quin... orge'l'e ' a })1·il.1cipio ·· un d11bbio a ssa:i fugace. dici giomi d.ail1l 'inizio cl el nlalre. Ql1ando ai vep erò, d ello scoppio di fatti tubereioJari seconrifica la ,· 0 mi ca .p ei b 11011 c.hi 10 ~,i forma !l'en1cl ·i.1i all'influenza .st essa. Per quanto tutta·via piema, l "i11 tervento cli viene s emp:r e più difficol- qt1esta even t11alità etica non !?·i a rara, pure toso, ,ge 1n on iperiieo11 oso. Qualche v otlta l irudivivi e11e s11bi to ~sc1u1s.r'l propl'io claillio stesso tirpo doo n e ·guarrl1sce isponta11eamente, ma 1si rdeve cl1e.l_la cu1rva te-l'mi,ca che può e sere i~elIDlitte.nte e.$!Sle r e tPabtato o di a.sioesso cil'co1scritto o J>ti.,cfi111ch è .si Vllole, ma non del tl1tto int ermittent~ coilissimi asceissi .a 1s carsa ,éL:iJs1Jruz;ioDJe pal'eùlinidi11 en·denterne11te l)Oi dail.J.a aissenza di femochimatosa . Il pils 'PUÒ ra•ggiiun1gie.r e mezz.o liitro , Jne11i cavitari imponenti e d-i un reperto ispema a.n clte 1 o 2 Litri. L a cavità eh.e ne riisu'lta cific.o d e.JQ',eisp·et.toTato. prima pareti ir:Pego/laI'i. a p~CICO[e e p.iiccolisQ11ando, inv1ece, l'.aisoesso si s ,iil11ppa nel sime f:rian ·gie , ctr·cascritta d·a p:arenchima infiJIco111s:o d·i ai1t.re ccmten1pora·n ee bana1ri loc,aJlli.zzatrato, è p oi r iv.eisitita da l)S'e u.CLom.emma'l1la o lizi.c)tni, i!l tip.o fisso d.ell a fiebbre è p1iù poSlitivo scia o l1ernooc.0 lu1ta per gran1tl.azioni o diet·riti: a n c'ora in quanto che: imponendolS!i. su tut.t.i intercorrono nellia carvit·à bmgJJi.te ocl aderenze. g·li altri' il s·ovra.p postosi fatto .p i.emico, la curva Qu esta ·cavità può g.a n gr.en:amsr.i o tiube:nod.l.izte.r1nica ne assum·e .s u·b1to il ·cairattiexe, Vlenenzansi . L '.asrP:~so oald·o po!m:onare <la mfluie nza d osene così a modificare q11·ello ,che v'era stato p 11ò .essere 1-rni·co o multi-plo, va sto o piccolo, p t'ieced en tem,ent e. ciT1co1scritto o diffu·s o1. P eT lo .p iù è un:i.ico ed Qurun.d·o iSti tratti di v1e1c·chi maJari10i o ,sò. 1sci.a €.sternd1es.i a tu.tJto un lab·O o ip;olln1on·e. La 1sua i11 z•OIIlla o perl.odo rli l)aludismo, ril dubbio di sed·e p.r ediletta -è .la ba·se ·dierl. p101lmon1i, s olo ttI1a ~iffaitta r.onC'om,i tanza o. rilsveg.1iio v~en tosto q11a'1che , -olta pl'ende l'api1c e, rarissimamente fl1g.ato dalla i'Illa.n·i tà di una 1gienerosa t eTaipi<1 1a p.rurte n11eidia. Inv~ce fu rinv1enuto allilia super. c11inaoea, quand.o non si fosse volt1to o .potuto fì1cie o p~rif,eria dell'org·ano ·con fr equenz:t ad1d1iritt111na ricorre11e alla riae!'lca dleJ pllasmopresso a poco uguale che ver.so il centro. 1d1io, 1cl1e riu scirebbe .c·ertamente nreig ·ativa. Po'ichè il più 1d·elQ·e volte l asoesso iewlldo polIn geneTalie q11esta febbre si inizia con in . ~10 n a re 1 suis:segru,e ad .~It re 101calizzaz_ioni pa"'Q;stensi e ripetuti brividi di freddo, che solo pogimiore o 1011t a ne d a l ri r-ils influenzale, a polcl1e volte possono pur mancare, è fortemente moniti ci oè, b roncopo1moniti, pleuriti, nefriti, J)en1itte1n te, ·senza ·essere proprio oO!IIlipJ•etaence•f alliti ed .en.terocolitd, e ·quindi per ,azione · 11lente i·n itermittente, anche qt1ando raiggdu.nge • di emb.o lo che si tram. b izza, uno ·d•eri primi isdnbas~e ~evazioni - ·co sa aiss·rui rara e 1died11ifD1a • tonni ,suoli eruratt,e·r is1ti1ci è il dolore, che n 'o n q t1as i ,sem_pre oon &udord. p.iù o meJllo ,piro1fusi, m a 111ca n1eiinmeno qu A.ndo si verifi·ca .sip o.nta - ma · rhe ponno pur essere appena centnat i, s enza neamente primitiva 1SJUppunruzi001e p.aireDichim.à.r>erò m.ai m.anca"De de'l tuttio. :m ·gdJ01m o diQlpo poi uo.&a.· Ed è un doler.e fisso e firbtio dn un sol sr ha la esatta ripetizione di quel quraJlurnque punto dieteim i:inato eh.e s i ,riJsve~lJia nell conso tip.o cih e il dì prim1a •si è visto, e che ,s i rinr10Vierà taJ qualo og.n i altro gio1rno. 0 ,I'la q·u esta de1 male originario e che Sìi ruoooonp·agna oo ripetizione esatta e .p .r ecisa ed evidente, sino una nuova intensa dispnea; dolore e dispnea 1 cb.e 11on is i lenriJScono cdi soliti .fomenti callidi e a l1a .c;omplie ta r~s ol11 zione d1ell'.affezione in un es,it o quaJsiaS!i, è tal.e un frutto caratteristiico . oon 1a 1sottrazio,n e del sangt1,e, mentl"e Iiil. .toed egurule a sè ste1sso iehe non può in n essun race, senza ancora 1sl1bì.re deformità alcuna, J11odo r:;ais:somigil1a.o:isi a1l tiJpo dJe!J.:J.a febbrte codivien e in1Jrrlob1ile ìn qt1.e1 ip11 nto. mune dell'i nfluenza, che ha la irre.go:larità ·p er I 1n tanto si determina un t ipo dJi febbre eh.e ~l1a patognomonica ab-itudi'llle; ·pe:r il che qt1an· to giUJdi.co uno dei miglio1ri elem1en.ti patognodo Illel 'Corso di e~sa inf.ezi.one si stabili1c:ce t1nn mondci, tS1ia p11re in di1r~etto, per l'asoesiso porrru rv.a termica s1ffatta unica costante, deve mon are. Q11esio t ipo di fe])bre è quell!lo carat~11rO'eT e il ç:os"'Jetto c11e ci gia in atto una supteristico del·l·e gi~anci.i pil'a..~iie dellil e .suippuirac p nrazio11e inteI"r1a , che può benissimo intereszjoni inter11e : è la fehbre piemi oa i) er ecoel'-a re il l)olmone, con quella notevole freqnenlenza : p1'ecedl1ta da })riYidi piiù o me110 inzn c11e già da parecchio si ammetteva da tutti tensi , git1n.ge nel pomeriggio al•l e ailtezze più e cJ1e nell'11Jtii:ma panclen1ia è $tata a·ppienn elevate pe,r declinare , q11asi del tit1tto ne111a ric·o11 fern1ata . nottata in mezzo a proiuro sudori e ricon1inE, a conclusione di q11esto primo ed interescia1re tal quale il mattino seguente. sa11tissi1no s inton10, ch e fa tanto bene la S!)ia Ouando l 'ascesso è primi·tivo. o sU1ssegue a a 1 ç:ospetta1 e a.1111e110 Be non a porre .adclirit- · di~tnnza alla 1isol11zio11e di a ltri processi prostlll'a cla salo la diµgnosi n1recoce di a.saesso sin1i 0 lont~11i reattiYi q11esto tipo dli febbre 1
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SEZIONE PRATJCA I
po:tm,ona>re, sento il clov·ere di agg~u11ge 1re cl1e s:ol a n1odifi,c a: q.ueJla Lli allargarsi e.cc1e11t1li.ca-· qnest:a fiebbre r.1;on è m .odi.fi·cata pier i1l1l.la r1el n·JJ8·n i1e d al lJlllì.to cli or igi.11e. Quers ta .oitt11rSità suo tipo d:agli Mltliipi.r·eti·ci c-01mfl1!Ili. Se i11tanto a1sc•e1s.s11a~e ' p-0J1mo11a.re, o:tre cù'1e 1Je1· i. carat-· n.el·l·e monogriafiie i·igua1·1clanti l'asci~·sso }ìO•ln1 nteri p1"!oip1ri e co11.1comitanti, già ·diett,i, fìf:.sa, la11are -qu€sta, · caratteristica generale offerta l)idJea~ al.l a rg.a.ntes i 1ec1. e11tricam1ente , .c i diffedalla febbre i1el st10 con1portame;zlt o i1on !=:e111ue11zia da qu1el:ia d,e1le pd,e11riti l ibe1·e i1 e1l noto pre Sti v·edie b·en li1l-e·v ata, io O'Pin10· cl1e mai p r1 compo11:a111e11to di qn e~ t e, empre m odifica.bili ma ·d i ora se n'era potuto, 1aompire q l1,ello &tt1 rièi l oro 1ivelli ooi ca.11gid.n1enti .d e.11,e· p1osiz,i ,o·n i d1i·o che ne è sta.to 1 )oss ibile di re,ce·n te.. dei l'.),a zi,e11ti, da ·q11°e'11la clell1e cifTICoscrittie intet.i\.d . o·g11ì mo1cùQ, dopo La febJJre, ina più ir111loba-r i per l~ èaratterastica di queste c:ilt1·:e, .ad porta.nte, per unia d.iUJgnOlsi precoce dell'asoesso a 11afr'lg_a r.s.i pe:r 3 o 4 .c1111. fra la 4a. vertehra topo1'mona'l.~e r:lia inflne•n ,za, aJ1bian10 tt1tt c il reracica ver1s10 l 'esterno et.l i11 ba.isso si110 alà'.an- · pert-0 fi·s.i1ci0 che ne · pt1ò offrire il torace con golo scapolare ragg"it111ge.ndo l'a.scellare medio. l'ispezione,. la palp azi o11e, Ja ' pe1·c11s~i o n e e l a Se si tl'atit a di r0ttu $1.tà clata da ple11riti~ ciir. · ascoltazi,one. cc·scffiitta c1e11Je baisi, l a diff,eri~e,nziaz.iio-ne è anCiriaa 1 i.sp.ezi.011-e , s in dal pr:imo momein to cl1e posgiJJile, !'erchè q11e~t'altra suole .sempre della fo.Imazione deJll'asiaes1&0 si J1a 1111a irrumoe~·.s1e:i~e tro1:>rp10 piiù ba1s1si::1 l}e1."'cl1è di p1 rell"og ativa bili.tà d 1el tor·aioe co1rrtspo11!d1ente .a.};l e. i:>arti ci rde11a piletlra dia1fr.am111atica e quindi estrinsecosta11ti il punto della •l1esi-on.e ir1, "{ìeri. :.\Ia 11-011 cante,. i a'l disotto d e11e &Stess.e oosto·l e. è. certo 11n1a imm·ohilità caratteristica. ma 1esiQ11e·sta. ottu1S.ità .ascesisual1e pol.1 non·are ·nto.r1 . . ste, e n on c:ede ai com nni to1piiei, lJllJ. r.>e·n 1efi('i pt1ò {11onfo11«ìe-:r1si. iCiOn q:t1e1~,a ipo1st a ti·ca, perrC'hè in altre affezi•orn..i Qio1calt ~ up·èrnc.i:aùi ed irnter·nie. q11esta s i i s tituisc.e molto ·doip o. e quindi i prelTIJs,i emie a qn1eista i1J.r1111ol)jlità di dife.sa di t1na ce cl1einti n11t1e:ni10.•1"i del d e·corso d .e11: male m iettiono parte del torace vi si i1ota un lieve spi ana~ i11 gU.al'clia insie1ne agli a ltri 11egativi fenom 1ento cleg·l i sp·a zi i•nteirc.oist ruli pe·r Lo stesso n1.ome11i termici e ascoltatol'1: es5a è a11111entaiilte tiv:o, •e 11on oerto in un p.1'ismo tempo 1p·el YOr.1on ec·centric.amentJe, m a daJ b aisso i11 alto, con l11me del pus, che 11011 a vrà ancor dato tali i·espimo buoinchia1e netto, bro·nco.fonia e raJe1st r insecazioni . f orz.o d1ell .fr·errnito p etto ral1e . ..i\l pal1pa;m.ento ii.I fr.r:eimit.o v·o·oa.le n 1el pu11to D al:J.' ot.t1u1Sli tà del"1à. 1ci 1·ros i i{)O!lrn-o.n a 1r e qu1eill.a le s10 è abolito, mentre negli .al.tri t~tti è spesso ft~cessiuale s i <liffeJ"e,nzi1a p ,e!J. fatto, che. o·l tre i eo111se.rvato e raffo.r z.ato 1)·e r ft1nzioni Yicariant.i. ..: oliti f,e,111o~n!eni •cav.itari t ubeirco•L ari o broi0Jcllietta.si1ci c.o.11co1n1ita11.t i, ..,e i1l i:>rrioc.es so cirrotico So!Lo •rairam·e.nte i·l f1·001ito può .·eE1&ere inde})Oljto , ma giam·mai raff orzato 'Ille·l 1a regione al1a p.r·e o g.Illi .a1!)1•oi, que.sti 11e ris11ltan-0 abba~ iEc e;stla1.e. _a ti, 0Qt1~e1).a.S!sando la z·l avi co1a di ooli 2 cn1. Quanido l 'ascee•so è jn ,f,ormaziiione, n el p11·11.to e mezzo; se in veç.e s o110 state co l;ite le baisi, di esso - che 'JeT Jo più è indovata. i11 t111 •1 qt1estei n .e1 saranno ris,a lite 1dai margini · infedelle basi l'ascoltazio111e vi r.ileva il ]) iÙ riori ,o rdiil1 ari. spe~so u•n a abolizione co.m pl.eta di Quel tratto È 1:> anal e i nfine l)e1i ta.n t·i f encme11i eone<>... della ft1nzionnlità dell'organo, iri q11anto cl1e nJita1liti 1a· cl tstinzion e fra l ' o·t tusità delle cnprima i fatti congestizi e poi quelli sup•p ura11111.n i p o['l11oniti ,e. que .--1a. aisce·ssuale . pel eh.e tivi s tessi i11izi atisi Yi esercitano i)ressione e r1011 v 'in1si1s1t10. Com.e a r1 L~h e l'ottusità d e1la ·ci.s1i da e.c[hino1oooco si ·c1 i1sti11g11e ped Jjmiti mo~to vi s.caic c.i·am o 1d1el ti1tto l 'ail'ia: men1~re ;.I pal'eDchi1na a principio s i epatizza, vi è p.ersi1no 11,e tti (s1eg110 di 1D u1Il1c·an-Bird). com.p ·l eta sc,0111pars.a del murmure \·escicola re-, 011•d' è che, ·0on1cl1u cle11Clo, questo segno dell' ottusità 11.ella diagnos i precoce dell'aseess0 che solo lJoche vo1te -:.>nò essere se1npliçeme11te affievolito. ,\ l' è qt1indi ~of:fio broncl1iale, e tSolo polmonare i11i ·~쀷n1]) ra 1111 fattore semjologiieo in mo,m .ento assai ava11zato s i rpossono ascolde·l più alto .valoTte. Prima, iintanto, cl1e l'Mcesso, in un modo o tare ra11toli pi11 o meno aggrUtpJ>a ti e con,sonanti, specialmente se v'è stata broncopòlmonell'altro, 1s i v11oti 'lJ1ee u11.a vomica a t travierso njfe lobare o lobulu.rA . i b1~0.n1ohi o I) e·r e,1n11Jien1a. 11e1la p :l ell'ra, p 11ò p t1r • ?\1.eJ punto de.111a · fo·r m.azri.10.n e· d éll'asc.esso la. esi ste1J"1ei un ~l~1pe•tto.r.ato , .cl1e1 per altro può pur i11ancairre, s p1e'C·i.rul·mie.nte quando no11 vi sorn-0 pe-rc.ussio·111e d à 11n'ottnsi.tà notevoli1s si1na, ~ui generis, femorale, lign ea, n1a tta e costa11te, elie ~~ tat.i fatti prieigressi ·rataNali o si sono ri•s olt~. d-el t ll tt". Qua.n do l 'espetto.rato e·si ste e non 111011 I.ascia. mai al,cun dulJbio .d i que·1 la f acil e n101difiteabilità e mobi,l ità cl'le è 1la ·p renogativ a · rico1·da fatti p-Ì--ecedenti o concomitanti, esso è di t11ttri. g·li alt.rd. co11.nuni fatti reattivi re1spl1ra.- siJe11101s10, s iero-·m l11co•s:o ·ed anch·e sanguinole·ruto, tori imflt1enzali, n1igratori 1eicl evolèl1 tivi lJer se11za ·ch e ciioè riv1eli caratteri rpne11monici loba·r i o •l obt11ari. Qu'est o espetto.r a.t o suole veeicc·e~1lienza. È u .n .a otJt:us i.fà che co.n osce una:
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lL POLICLI NICO
nire da11e pair.t i ci.r.cio stan.ti a_..l1'aisc-esso, e qual che volta è stato visto di color verde-erba. Altrimemti vi è tol56e, secoo, stizzosa. Vi è senso d.i oipi1).I'lessi1on·e a lt iSISli·m a. I l polso è p iccolo e friequ en.te, .sino a 125- 1 3~ . Le ori'Il.e l·egigermen.t e albumi·n u·r iche ·e con r)eptone. Un altr~ :tatto caratteristico è la spropor zionait1a prostrazi one in cui l'ind,jvi.p.u:o s ' abb atte subito: prostrazione n001 corri sP.ond e11te al de·corrso genelI"ale dell mia.'1e e superiore as·sai alla stessa astenia post-influ1enzale. A p.are r mio, t. u tti questi fenomeni ' r iuniti insieme, devono, se non a ltro, far so1rger1e. a lrn.en·o il lo.r1rtan10 &ospeito cLi u.n asoe·sso 1p oln10nare in formazi one Tuel .deconso d .ell'influ1ffilza ed auto,r i.zzare al1a fin.e a.id eseguire, con l·e d10vute caute1Le, u 11a puntUJra esplor ativa 1d,eI ·par.ench ima del[ '.01rgano maSiS.imo d el :respiro. AdQperaindo un g.rosso tl'e·qu a~rti e ricordando l a tendenza ad ammettwe 11na sede ·p iù bassa e più per.iJ:f.erica d1el re.a:1P-, se n·e c·aveJ·à subiiw fl1·ori 1senza alcun dan n·o ·p el p1azieJ1te un pus iai&siai caJrattJe.nisti.00. E1siso è pu,s purisc:.imo, ·d i odore rtausieante, m.a n-011 fetìd·o come il gaT!grenoso, ·che lasci ato decantare si divi·de in ttno stra.ito ·s u p1e.r.i ore meno ,èJ.:em.so 1ed u n o infier i ore r.oin molti eJemen.ti 1S1olidi ·e 1svariati. Sottop·osto ad esame, sia pure s11perfiçial e, vi si i11otano fibue e1rustiiche, 1ce11t1.Je .a lveolari, str:ac·ci di ·disfatto l)arenic hima polmonare più o .m ,eno abborn.danti e degen~ra.t i in gra%SO·, cristalli ·d i g-rasso, di ·ematoidina) tavole d·i colesterina che col reperto istologico della pleurite essudatiYa u- oss ono avere solo di comune l a ;ore. senza di cocchi nl1merosi, enza però tema di alc11na conf11sione fra loro a cau!sa dell'assenza degli eleme11ti ricordanti la speciale str11ttnra del uolmone nei oro· - c essi infia.m ma tori della ·p leura. Solamente in lJna "Dleurit9 s eooodaria ad ascesso polmonare svuotatosi nella rile11ra o vict>versa si Ullò avere· un reperto anal ogo con la pre senza di elementi str11tturali ~) arenchi1nato si specifici; ma ciò è di fatti molto tardivo P che Ullò del resto n1ettere in s11ll'avv1so il pratico. I r&ggi Roentger1 poco ginvan1ent.o ·po.ssono apportar.e alla diia.gnosi differenzialP in sf> st1e sa fr:a ascesso p0Jm10 nane o pleltrj t.e od altri versamenti ed e,sipa.n1diiment.i ·dell'l1n0 e drJl'altro orgamo : tuttn.via 11n.a buona 1 adiogrnfin p otrà al chin1rgo jr1dicare ta e$atta sede e la p·1ec isa clelimitazio11e 1l e ll'asce-~$O . Concludendo, il r11ediro , cl1e sa a ql1ali pericoli si tiio,·i sea11p,1~ ei~iposto j1 }Jaziente cli ascesso polmonare q11ando non vi s'ir1terviene op1)()rtt1 na1me11t e in t.emipo, si ronrvin0erà - io n1i al1gt1ro - della bontà di questi dati da mie segnn lat.i a so~pettare a1n1eno, se no11 a porre
[ •.\.NNO
XXV II ,
FASC.
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ad diTittu~a, u na d iagnosi precoce dell~ ferale
affez.ione • E giovam.ento n·e tnarrà non solo iJ soffere111tC' per i1l pronto oppoirtu no SOC•cor so , m a anch e I '.operante .rul qua1e, per qu an t.o valen te, si1cu ro e.d a d usato a d .ogni novità, può pur sempre infastidire di esserBi accinto sia anche ad una completa toracotomi a per empiema e di trovaT1si i·n vieoe a dlo·v er )~r~ced~re pilì Qlltr e, s ul po1lmone, ch e è un ·O!rgano ·di m .a ggio ri r i guar di e d i imcresciose ·SOTp1~ese. B arl!etta, l uglio 1920.
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Polmonite e appendicite. I riflessi addominali delle affezioni pleuro-polmQnari acute. ])ott.
S .\L\' .\TORE PASTORE.
Può il n~ edico pratico tTo\·arsi e rimanere ClSCil!ante di f:flon te a i11.ala tt ie assai comt1nj, q11ali la p ol1nontlte e la pl(e urite, in cui allo inizio J)01sson.o man.care i sint.omi o·r dinari, l'esame fisico riusci1ie neg·ativo e può av·ersi invece l'apparenza di una grave malattia addominale. Polmoruiti e .ple11riti C·on ·stnto mi addo111ir1ali non sono 1rare. T aLe è i.a polmonite dei bambini arl inizio ,ga·~tro-iruteJSti11ale . l\la i11 c:as1 di cfussta ~atta i fen omeni intestinali i11iZ1ial1 d'ordinario si d i ~.sipa.no .e la })Olmonite con i suoi tSinto:mi _niprende il suo posto. l\1eno comuni ecl aissai impressionanti so110, invece, quei caisi 11ei ·quali si hanno gra \·i f erio.1 neni add·om.i nali (doloni, , ·omito, m.ete-0rismo, .stipsi, collasso), dovuti alla eccitazion<' dielle di~armazdoni del f·r enico, cl1e più direttam·ente ha luogo nei casi in Clli è attaccato il diaframma, ma. in via r.iflessa !)UÒ anche ,·erificarsi i1ell,o stato iniziale della polmonite crupa 1.e .e nei quali, n ·~ntre la polmonite resta 11liscb11-0 ci11.t a nella sua anormale si11ton1atologia fì ica e fn11zionale , Ja preoccupante fenomer10logia addon1inale tiene, invece, ser1za in te»r11zio11e il prjmo posto, al ·p unto da c.;pingere persi110 all'inter,·ento della laparotomia. 'fali sono i casi cl· interesse ver~n1 ente eccez.i 011ale di pleuriti e !)Olrnoniti crt1pnli, in c11i n1nncano i c;intomi ahit11ali della \·era ma lat1
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SEZIONE PRATICA
" IJ. d1olo·r e ·ectopico .ap.p endicolare (1irradiazion.e del do1or·e puntorio .d ella po1mon:iite che ·Si con1pie a mezzp del ramo perforante d~~ XII nervo :Lntercostale che perfoir a il gira nde obliquo ed incr-0:cta la cresta iliaca) 1h a an1ch'esso il s uo centro nel punto di Burney. 1Come quello può cleterminare la fl.essione della .oos.cia .s ul troin co, può esacerbarsi con gli atti r espiiratori, impe• ..t\J.tra volta la polmonite può paissare ino'3dire ogni 111ovimento aJl mala to e può essere servata 1per·chè ,.dom~a la sindrome pse.u do-apcosi v.i olenit o d a obblig·aa-10 peirsino a star ctll"Vo pendi.c0laire, con la qu.a le ·eso!l'dti:sce. Si ha do- · su sè stesso. Nel secondo d·ei .n1iei casi so.stiloro spontaneo e provocato nel · p,u nto di Bur- 'tl1isce il dolore puntorio tora.cico il terzo giorney, si p11ò avere vomìto e costipazione. 110 e s i dilegua con la crisi. · Ir1 un·o dei rr1 i ei casi (ragazz.o di 7 anni) la I vari n1ez.zi rpr·op·osti - la p rulipazione atla malattia esordi~e cori febbre (39°.5) senza briGuinon, ·l a palp.azione .alla Blumberg, il rilavido di freddo ie cris1i pseudo-appendicitica, vo- · sciamento dei mus.coli ad·d·ominali ad Otgni inmito, stitichezza~ E·same qu.otidiano .d el iorac~. spirazion e nel caso della pòl•m onite (Baruard) 111egativo. Al qiuarto giorno, p·almonite d.estra, - 11on riescon.o s.emipre' allro ,sc o·p o.. Più d·e·cisive • • decorso benigno, .gu.arigione. n ossono e·s sere la esplorazione rettale nell'u·o mo Il seco11d.o .caso che è ·già curato da un altro e del cttl di sacco di Dot1glas nella donna, o sanitario, riguarda un ragazzo dli 10 anni, d~ la pr.essione in corrispondenza della loggia s pi cc.ata -00,stituzione 1linfatic3,\. Si e·spon e a Tenare destra, co11 la quale, nel caso 1dell'aps trapazzi .e perfrigerazione. Dolor~ oostale trapendicite, ·s i Lrie.sce a :,>rovo·care a dis,t anza il dolore n el punto di Burney per mezzo di quelfittivo. Polmonite . .c,rupale basi.ca stnistra. Al l a specie di lie1g ainento .a fasci fibrosi d escritto ierzo giorno, fuori di ogni aspettativa, ir.rud a Tuffier~ .Ghe dal rene giung·e all'ansa ileozione improvvisa di tt1mt1ltuosi fenomeni addominali: .appendicalgia ch e impedisce ogni cecale, deco·i-rendo sulla faccia posteriore d el ' tentativo di pal")azione, tensione addominale, rene e 1del colon as1oendente. ~tipsi, fisonomi;t ~offeren te. Cirtsi in ottava Più J'requ 1ent emente 1s i tratita di polmonite giornata, scomparEa dei1~a sindrom e addomid ella )) 3/Se destra, ma rpuò .e.s.sere ·a destra (9 v01lte sl1 11 casi ripo rtati d·a Fi occa, 3 volte su n ale. Gua nigi·OD·e. 4 ca si .d i Massalongo), o .a ~istra (Gailla·rd, I.A' esam·è fi sico d·el .torace, che in questi casi Nl assalongo e nel seco,ncto dei mi.ei casi); n el dovrebbe condurre dritto alla dia·gnosi, riesoe lobo m.edio, come nel pri•m o dei m ·i e·i .casi; i11eli11vece negativo .a p rincip io, in cui I 'attenzione l.' a.,pice (G11inon); può essere centrale (H a ury, .è richiam a ta esclu snvam e11te .sulraddo1m e. I sel\1.ouseaux). gni d ella p olm onite man.cano o si mostrano tn L a feb bre. - Nella polmonite si ha tenipemodo assai att enuato. A r.endere 1 più oscuro raitura: elevata e si manti1e1n e ta:le per paire·cl ' esam·e fisi1co del torace p.uò con tribui r e .il dochi gi·o.rni. In queste forme di polmoniti aplore tleooeca:le che renci.e la r esp irazion e superp·endicolari ·sono state anzi o·sserva te delle temfìcia·Le e irregol are. La to sse è scarsa o manca perature ip·e·r piretiche. Ma .a ltre v olte anche del' tutto o cDmp·aI'iisce tardivamente. Eg11a1nel l' a p p en<licite la febbr·e pub essere elevata. m ente è d ella dispnea. Un m e~o pr.atic·o è l a differenza di 1° e più Nè l'esame dell'addom e ci fo.r nisce s ul momento se non eqnivoche ed illt1 sorie sen sazio- notata nell ' ap~endiciite fra la temperatt1ra a scel1lare e quella r etta l.e. ni. In queste polmoniti l'addome , può ess~re Il pnlso .. -· N.ell' a pp-en·dicite ma..nc:a di n oit e -dfsteso e dolente. Tipi co al rigua-ndo è il se{;On·do dei mi eii casi. E per corntro nell'é\ppen- oarattertstiche, nella p olmonite è fo·r te e pi1eno. dicite iniziale può mostrarsi normale . Il brivido. - . N ella p olmonite è unico, intenso. Nei bambini però può ~fuggir.e .all' osservalVIa in realtà !'iù che tutto è iil rl olore .ch e • zion e o, come pt1ò verificarsi n·ei so·g~getti deper I.a sua ·sede an,omal·a dete·rmina la con,fuboli, può ve11ire sosititl1ito da brividi rip etuti e sione e .suggestionata in modo da trascinare perfino a ll'interve11to or>e-rativo. Ciò avvenne J.eg.gieri, :Si1n1ili a que1l1li inizi aJi deJ.l ' appendicite. iredic1i volte nei casi di Garreau, ci!lq11e volte L'aspetto li el malato. - L 'arros;samento dei nei casi riportati da Fiocca, cinque ·volte. nei p omelli $ta per la polmonite; l'alterazione dei -casi di ìVIassalongo·, ·d ue volte nei casi di Marlineamenti ' r>er l'appendicjte. Ma anch e in que.se, d11e vO'lte in quelli di Riich1ard:s101I1, una vol~ta eosì d·etta po1n1oinit~ ::vppen1 dicolair:e, la fuoia nei ·casi di Benneck e. Eppure l'ap-pendice · 11omia p-11 ò 1nostrar3i .a lterata e abbattuta (Misi trovò seml)re u- erfettam.ante sana in tutti- l'a nde), da assume:re pers,in.o ,! '.aspetto che si ha qt1esti interventi. nella -perito11ite acutissima (Ma..-c:.salon.go), e, vi. . tia e che l'insieme dei fatti .a.ddominali e 1o shoc1c fanno· g,iudicare p1eTitoniti è ostruzioni ir1 testinali (casi di Ham~eln, di P alier, ecc. ), o fanno riten<8re p er ·s icuira l1na perforazione intestin.ale con peritonite ed invece .alla laparotomià l'esame del peritoneo e dei .visceri addominali ries.ce neg·ativo (casi di Edwards, ecc.).
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IL P OL I CLrN·1co
ceve1·sa, in qualche caso di aiJpendic.ite si è notato no tevole .fl>Trossamento malare e sofft1sione • bluastra al pomello d estro, se11za alcl1J1a lesio11e d egli organi r espi·r atori C\ta11ni) . Il vo11iito. - Jn q11e.sti ca;si cli 1Jo·l 1nonite è stato notato anche i11 .adulti ed è stato visto prol11nga rsi per pii1 giorni ~ anch e fino al ter1ni11e d.ella m a Jaitti a (Gui.n ·on). E particolare ri salto in parecol1i casi può a1 1. che avere J,a slitiche:.zci (B a r11nl'cl, Con1lJy, .
fa \'oirevoli, !)U Ò l)l'Odurre · fo colai di i)oln1òr1ite Qol)ar e (Calmett 0 , ' "at11steenbergh:e e G1·ysez) . Fra l e .con,1Jli C[L11ze !)Oln10.!lari dell'd.ppendicite più sov,ente s i tratta di çi.rs cessi .m etastasici . ' co.sì del polmone ·de.stra che d el si.11.istro (B1·oca, Cl111r'ch , Gru nei sen, r.Jangerr1ack·, ~ etter, Renc.lrue, ecè. ), di ])1~011co polm·onite s u.p pu.r ata con e.sp ettorazi.011.e fetida (l{irm isson, Rits); di gangr·e·n a polmo11are (D11prè, Veir) e di broncoip olmonite e di IJolmo11ite gen11ina (Dnprè, J ala( ~I o rse). g uier, L e G.e11drè). ~on son o invero i solate le Il seyno di iVeill. - Que st '_.\. i·icl1i~ma ratosservazioni cli a1)7endiciti pn eumoeocci r l1~ }Jrimit ive (A ch a rd, Bl·ocn, F ra11k el, .Jen sen, tenz ione sopra 11n segno p.recoce ch e l)llò essere disti11ti \ ' O f1 a 1Joln1on ite e a1J1Jen.dicite : e.sso I\rogi tt.s, P redòl1l, ' '' e.ichselbaum, · ecc.) , e di i1eritoniti . ~ipl o·co·cciche i:> rim'itive co1nplicate consis t e rtel difetto di espan si on·e, che nel lato c.o.n polmonite (Aufrecht, .i.\.mpeln, L eichternaff.etto da }Jolmonit e si rileva, 1).oggiand-0 alterst ern, v\Teich elbaum, e·co.). n ativamente la .n'1ano sulle d·t1e regioni sotto. 1,.e altre con1plica.zio ni .tora-ciche dell' appenclavicolari. :l\1a non è· un segn o che cl a solo può dicite son·o tardive ,e attaccan.o .C·On frequenza riuscire ,de·cis.ivo. · • assai maiggiore il. lato destro. Tiene f.1~a esso il A conclusioni fondate i1on posso110 co11clun·e n emmeno le ricerclie , citodia g1,1ostiche. ·~ella · p.rimo posto la ple u.r ite die stra (.sieros a, B.ieirofibrinosa o ap1)ena sier o1)urnlenta, ed anche polmonite ,si ha i11erJe11cocitosi po1in11 cleare .s nppurati·va .ed i corosa ). Pi ù ·ra1ra è la pleurite ( cl1e è inv.ece tran.sitorria e poro inten sa ne,11 lapsinistra, com1Jlicanza en1atogena dell'appendipenclici t e, .e so1lo nell 'a pp end.i cite suppurata cite. Brl1g.r1ate1li i·ico.r da pea.·altro un caso in diventa più el ev a t a) , m .a essa l)llÒ avere orir 11i l'appendicite pneum.oco·ccica si diff11se in ' gine da a ltre C8.ll,Se estra nee alla l)Olmonite ed hasso lungo l a guaina d-ed.Jo psoas e in alto è in r apporto a condizioni sp·ecialj (localizza per 1a via lintfatica invas e il' cavo !) le11~ico di zioni estrapoillnonari, ecc.). · cle;~tra e, . attrave.r so ·il mediastino a11teriore, Infine 1a racliosc~pia l)U Ò essere u n m ezzo auch~ il cavo nleurico di ,sinistr.a. utile , ,specialm ent~ n.e i ·casi di polmo11ite cenLu. trasmissione a-I torace può qualche vo·l ta. trale. verificarsi ~per disconiin.u ità e perforazione del l\Ia tra polmonite e ap')endicite esistono in diaf.ram1m a o .ajt traverso 1e aT)ertu. r e r h e . in €S5o realt:ì r appo rti .cli.11ici ed eti.ologici in oppu.g naesistono (Tuffier, L ejars). bili, i ql1a1i risalgono a l fatto che lo pneumococco !)lt ò loca lizzairsi primitivamf3nte sia nelVi ceversa , si è ,.i.sto l'a11pend.ici.t e segt1ire al• l' apparecc.hio respiratorio, sia in quello · ga1a p olmonite. Ciò !)fll Ò verificar~i sia ne.Jl a piestro-in•te·stin a le. 11ezza d eilla n1a lattia, sia a varia di,f'ta.nza di Tranne nel periodo della digestione, in ct1 i ten1po. Parecchi casi di polmoniti o di bronl'acidità ~l s.ncco gastrico si oppone al su0 c opol~oniti ri:p ) rta Brugnatelli, in cui all'aup as.. aggio nell'intestino (Banti, B arbacci), lo to1)sia si è attratti da alter.azioni infiammato1.. i.e insorte nel•l' ~pp endic.e, J•e qiuali se talvolta p ne11mococco dalla bocca, di cui è ospite abituale, può discenclere nello st om aco e. n ell'ins'i posson o rite,niere e sono inve·ro dei reperti t estin o, produrre le ion.i ulceTatiYe piccole ~ accidenta.l i pe•r fatti p.reigr~si i·n clipendenti da SUJ) erficiali al piloro, o·v vero a mpi e e profond e cp1e·l1i p 01lm onari , sono, invece, con qu.esti, in al cn1rdia.s, a Ila gran.d e e piccola cnrYatura, a l altri ca.si., ·cooirdin.a:tj e ad essi secon dari. duo cl eno, a l cieco. Il ne~ so etio.logico r eciproco frn polmonite e ap"':>endicite è rigt1ardato specialmente da Vet- . N egli animali è st a.t a osservata enterite pnel1lesen. Egli caratterizza l'appendicite come mococri.ca p r imitiva im seguito ad i11iezio11 e in11na po.lmonite dell 'i11itestino. tra Yen osa di cnlt11rn di p11el1m ococco (Gui11ard L'appendicite può Sl1&segu ire alla p olmonite e ..\rta1td ) e peritonite fìb1inosa acco ppi ata:~ n n ch e in concomiitanza con altre locaJizzazioni necrosi in pro.c::~in1ità 1lelln valvola clel Ba11l1in, r xtra-polmon,a.ri. Tala.m on osse..rvò prima pain seg"11ito a l1a in gestione di cultura Yirn lenrotite suppurata e p oi arppendicite consec11ti,1 e tissima dello stesso microbo (.J e11se11). Lo n 'ln. l)olm onite. F errier all ' autor>..~ia rli un giop11e11n1ococco i11troclotto. n el t11ho cli gestivo deva11e no.lmoniti('O (por1 ntonite d e~tra) riscontrò uli animali (cavie, ro11igli' è stato an(')1 e , .i to P.ndorardite 11lce1rosa pne•11mococcrica e appendiattra\·ersare l' epiteljo clella muco~a cle Jl'int eri to· r eç;ta tn n1Ji c;co11o~r11tlt i 11 \ i ta, di cn i il p11s è ~1 ino e per il dott-0 toracico e per il.rnore cl e• t i·o pervenire nel polmone, d ov e, in cirrostanz e 1·i r·(·o di !)ne11mor.o"cl1 i m it-:ti R colibar·illi, ecc . 1
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Quali c·omplicanze d·ella poùnonite furono XII neirvo intercoiSta1e. In ·determinate c1rcoanche 01s:s1ervat1e ·enterite sempli.ce (1Gaillarà., Btanz.e possono .es1sere 1Jiù eclatanti e dar luog·.o Gìl·iffon, La:111douzy), d'isse·n te.riforme (Ma.ssa- · ad 11na ·sindrome pseudoruppendicitica (ç.r isi longo), 'Pseu1dom.embcranosa (vVeichselb.c{um), dolorifica, stipsi, mete·orismo, f acies abdomicruposa (Marchiaf.av.a), u1Lcerosa (Buet), ulce11,a.l is ), la ,c ui ma11ife·s tazione è sotto l'inftu.e1n za raz.ioni en1orragiche della mu·cosa gas.tri·ca con del .s impatico. Le condizioni s-peciali per cui presenza di .p•neumococchj (Dieuiafoy), erosioni tali manifestazio11i si deternninano non sono peranco, ben ·n ote. L a costituzione linfatica e emorr.agic1he ed u1lceira semplic·e d.e·l lo stomaco e del cluodeno (Dittridh, Eng;el, J.aksch, Maril se·s so femminile sembrano ragioni predi· chisio, P orufick), u.lcerazioni emo1r.ragiche d·ello ·s ponenti. 3° Lo pneun1oco.cco può lo·calizza:vsi primiston1a,co ed ulcere perfo~anti d.el duodeno tivamente nell 'a1)pendice ed immigrare poi ne1 (Griff on), ecc. polmone. Per tal ·modo la po.l rnonite può seGaill·svrd nega ch·e ilo pn-eumoico·cco possa farguire all'appenrlicite, e s i è .p aTagonata alla si st rada p·e r la via d.el·l o .s tomaco· m er cè ing·etl1b·er.001qisi poln1onare che .seg·u:è a quella i·nstio,n e di m ateriale settico· .d·e'1la e.s p etto1r.az-ione . Anche Bozzolo ammette che l'intestino è una testina·le. 4° Può, vicev er sa, l'appendicite segouire rulvia di eliminazione dello pne·u mococco, eh~ la polmonite come una ç.omplicanza specifica. solo eccezionalmente vi ·s i lo1calizza, ma non esclud.e che questo microbo· possa arrivare Questa pro prie1tà di compier;e ulter iori localizzazioni ·extra polmo·n ari è stata attribuita nell'intestino vitale e virulento attr.averso lo alla partico·la~e virulenza :dell 'agente infetti \·o stomaco senza passare n el sangue, rite.nenido e a1'la deboJe resistenza organi.ca di certi so gche l'alterato chimismo· gastroenterico, nel ca. getti. Come og.ni altra locaJizz.azione, a.ncl1e so della po1monite, non più si -presti ad attenuarne la vitalità. Jen,s en ritiene, invece, çhe quel.la aprp1e ndici·t ica p resuppcm1e una predisporaramente lo pneumococco ·s egue la via lin- sizion·e individual e. . 5° Buoni precetti ft1rono dati al medic o fati ca e sanguigna. I limiti di questo lavorq prattco. Bisogna guardar.s i dal precipitare il non consentono la disamina di que.s te teo1rie. giudizio in pre$el1Za odi una .siD·dTome appenNon si può, però, trasandarie, dal lato climico. l'osservazione che l'appendicite è una compli .. ·d icolare. La .m omentanea assenza di segni toracici apprezzabi1i IlO'Il pllÒ esseTe, all'inizio, ca.nza po:co frequente della polmonite. decisiva. In ogni modo occorr.e tener ·d'occhio Posson10 giu.stirfì.care QJU·esta scaTsa frequenza vicendevolmente l;ruppendice n·ei polmonitici la Jeuco·citois i che ·accomprugna ia f)o1moruite, con manifestazioni addominali e i polmoni nequel grado benchè paiSsegg.ero di immunizzazione g1ener.ale ch·e consegue rulla mal,attia, la gli appemdiciti ci. Roma, settembre 1920. attenuazion.e stessa ·Me il miorobo ha s·u bìto ne.l l'organismo e forse .an·che la .spec.iale attiBIBLIOGRAFIA. tu·dine di dif·esa antibatteri.ca attribuita ,a lla BRECCIA. Due casi di lo calizzazione extra-polmoa'P pend-ice vermicolare. nare d el d·i plococco pneumonico. Rivista Crit. ·di C:lin,. Med., 1907. 0
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L'a.r gomiento de:lla po1monite ,e d1el1la p1eurite dal punto idi vista .addominale ha grande interesse e non soltanto nella prati.ca pediatrica. I p·r in·cipali punti possono 001sì ri.assumersi: 1° Nella polmonite e nella pleurite si possono a.v·ere .f enom.eni ad.doro-inali a·C·c·entuati, e talvolta "così minac·cio1si come nelle ·gravi mala ttie addominali (peritonite, os truzione intestinale, eoc.) da i.ndl.1rre pel'sino ,a l1'i'nterv·ento chirurgico. 2° La poJmonite può eso·rdire o durante il suo de·cor&o a·ccomp.a gnarsi con fenom·eni app endicolMi, da -cui può rimane,re m.ascherata. Questi fenom·eni possono consi stere in una irradiazion·e n.evralgica di origine tor.a.cica nel pt1nto ·di Burney, dovuta a trasmissione al1'acldon1.e attrav.etr~10 la b.ran.ca anteriore d·el 1
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Diplococcemia con tardiva loc a lizzazione ai polmon.e. Gazz. Osped. e
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IL POLICLINICO
OSSERVAZIONI CLINICHE.
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. N?n è possi:biJ.e praseguine in in daginil ulLer~ vensandio 1'inrfermo in gravissime condiz1o·m . D 0•P o 6-7 o re <l1a.1Jl 'aitto operativ o l' illlfermo mu:o~e e . al_l'aUJtQp·s ia cc si rimien.e l'.append.Uce p1ccol1ss1ma e sana, e sull'ileo due ulcere a . stq,mpo, pe1:to~·anti,.. della girandezza ciascttna d1 dUJe oente·so.mJ.. ovaLi, ool grande asse disposto tr.asvwsalmente al lum.e inte.st,in,a l e. cc Non tu1 b ero0Ji n·el!Le victn·anze. nè all.tri caratteri che possano f,ar p1ensawe alla n·atura tu1be.1,c·ol'we id i tali u.1ceJie, che resrtano di dubibi1a inteTprietazi1one anch e •secoind·o il ip1areo."e .d-el professome ·C1ar1duoci, ·Ch•e ebbe ad 1o·s serv·a:re il pezzo».
L' '' ulcus simplex ,, dell'intestino
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p err il dfo tt. GIUSEPPE 'BASILE
docente di Patolrogila meid1ca diimostrat~va nell'Università di Roma.
Questa entità n10.rb.o sa peJ.~ l1a suia rar.i.tà è poco 1ne.n zi,onata è d e1 .s critta. .i\1s·cl1off, Kauffma;n1n, Zie,gler :i11ei l olro tJ.rattati di ..\n1atoirpi1a ' .pa;tol1ogica si occUJpanio 1amga-. ir1ente deal'ulcus pepticum dello stomaco, parlano concisamente dell 'ulcus simplex duodeHo tenuto a r1pr:odurre fedie'lmente la storia nalis, non fanno menzione di quella varietà clirui.Jcai, p re!1chè ·C.hiiaro ·aJppa.ia ·Come in quelche, sebbene raraanente, &i può r i scon trare al l'·ep.01ca (1900) lIDa l eisijo.n ·e u[ceirosa simile deltavolo anatomico .s ulle altr·e sezioni della pa1'intestino r,eatasse di ·diffi.cile interp·r etazione rete. intest:iJnale (digiu110, il·eo, cr;ass'o) . n 101I1 solo a me, m.a a:nche .a rpersone molto più Cito t1~a i mi.g.liiori ie •p iù diffu'Si trra~tati di oomp etenti di me. 1 .t\ naton1ia lJatolo.gica., p.efrahè ill più d'e lle volJte E ognu no ohe. abbiia molta esperienza di au1'ulcus sirriplex de11'1ntesti.no è aicci,de:nta1e retop1sd.a e ·d'i malati d1ev1e ooln.fessare che l 'ulcus })erto d'autopsia. 81010 ·1J.oche volte prerfoll"anSimplex. deJ•l'~:loo, 1deil 1cnaissro~ · si\a unica,. sia dosi in vita essia f111 id·entiifìcata dal ohirurgo~ mua ti!p1la, è ~aril.ssima, e i.n vita di di~gnosi aJ tavolo op er·ato·r io, a se1guiito d'i·nt.eir'Vlento ~)ieir 018CUI'la. la peri·t·o·nite pemforativa di1chi,a ratasii. ' Ohe .e ssa si1a m ·o1to .rar.a, oome 1g ià dilssi, lo D.al pl1nto cli vista clini·oo 1'ulcus s11m..plex provia; il fatto de1'la •n essuna menzione fattanie ctell'tntesitJn10 si può dire i gnorata a Jetto ·del dai migltoiri ty,attati(sti. malato, sia 1perr la 1sua ra.rità, sia ·p er la sua . c: conosciuta sintomato·l ogi·a . I trattati di PaE si desume anche dal .r istrocto Ìll1mero di toìlog·ia i10.n la menzionano n1eppure. e.asi raoaollti dal Leotta, ah1e ·p1ur .h a -.consultata la .1.etterq;t u:ra .di gtà eisiistenie a tutto ii 191'9. La lettuTa .c1e1lla comu·ni.cazi101nie ,d,el Leotta A tutt'1oggi i ,casi .:ra;ccoLti ,,sarebb ero VTentuno neg.li atti dell·a .società Itailiana ·di C·h i·rurgia . ' che ·CJol .suo sammanto .a venrti1diue. (2-5 ottobre 1919) dal tito.l o : L'Ulcera semplic~ dr>lla por:;ione digiuno-ileale dell'iritestino teMi si an.o oonisentite penciò brevi considera11ue, n1i dà l'opport11nrità di fare queislte oor1sjzioni sUJl m1o caiso, cih e io •c r,e,d-0 id i poter a 1sc.ricleraziloni e rti rito11 nare Sll di lln mi'o casu stuvere, sebbene tardivamente, tra i pochi già cliat.o e1 segit1ìto ·n el 1906 e ria1S$1t1nto 1n u 11 1nio esistenti di ulcus simplex dell'ileo, per le ragioni ·Che riferirò. lav'Ol'·O: Malaria e sind ro1rie appendicolare ( « Bo:lle1ttiJ1io delJ a Soc. Lane. d1egli Ospedali Tutto ciò era lllel mio spiTito fin drull e1Joca cli Roma '>, faisc. I , an110 XX\"I ) : . in cui ·eblbi a studiaT.e quelle 1dt1e semplici ulcerflzil()ni a .stampo d.ella parie.rte ilnteist.inale senza i trattav·a di un inditviduo che aveva 0O'O altre les ioni . dutg .sen1pre buona salute, di a.nni 45. La comunicazione del Leotta n1i conferm;i Infermo dia J1JOV e .g ior.ni con dolo.t i ·aiddomi11ali. vomdto e f ebb,r e, vi1ene· dal mediJco ou- · nel mio convinçrimento, e 9er la rarità del rarite p11rgato ri·p etutament.e. caso, mi induce a meglio illustrarlo. Peg~oirando, s_i .decide ad entrare all'ospeLe ·cODJStatazioni d a me .flatte slLl ·pezz-0 anche dale cli Sant.o S p1r1to, Sala Giardtn.eitto. posteoorm-ente al·la mia pubblicazione mi con..\ll'esan1e obbi ettivo ril.evo il quwdro com"\dn.se.ro di n on aver a.a faTe con nessuna delle p~eto delJa peritonite d.i fiusa, e 1poi0hè J.a maagi.ore dolenzia, gia ,s ipontanea che p~ovocat:, comuni ·vairietà anatomi·che di u1ce raz1oil1i dela co11stato nel1a. fossa i·l iaca destra insilemPscritte : · . a maggi10ire difesia mu.scolare .e a ~duzione ·df 1° I rufaitti .p olt1ei eis1clud1eire .qu•elle cli natura <:ill10lllo,. pe-i;iso ~h·e con probabilità l'ori.gin·e deltr.aumati•ca per la il1egati\ità delJ'anam.nesi; la per1~0111te s1a sitatta un'a,pp.endicite. 11. ch1.ru.rgo .sotito&cri,·e alil a diagnosi di periper l'aLSSlenza di ecchlmosi ·e di e.mon·agie Slli to111te, e pensa ai11che lt1i alla oriigin·e appendi1marf!gi.ni 1'elle t1lcere e sulla mucosa circostante. colare. 2° EscJusi ler 11lcerazioni da disturbi di cirL.'int~rvento p1"aticato d ' urgenz·a constata l1na C'olo con1e si p oosono a.veire negli t1 ozzarnenti )) t:r1to111te acuta gen.eralizzata. rJ·nnpe11dire, p eir q11anto si farcia non si rine1111iari, di cui non v'era. traccia 11el no.;;tro 1l'accia. ' caso . 0
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_3° Fa·cile n1i ft1 escludere le ul1oe,re da 1deicu, bito co111e si possono avere n1el tratto so1pra sta11te ad una stenosi intestinale, ove le fe·ci ristag11a11do a monte dell'ostacolo provocano st1lla parete ulcerazioni da decubito che possono anche portare alla perfo·razione. Ulce: e da deicubito p·oss.0110 1pi1 o·v o•care anche i caJlcal'it pervent1ti ·nel lun11e intJeistinalei, ma nel nostro caso i1011 v'era traccia di e.ssi. 4° Con egu•al1e si,cuvezza .p.otei ~sc lu·dere· che le. ·u1ce1~azioni f·o1S1sero di n.at,t1ra irifettiva. M.ancava110 i11fatti le,siioni di natu1r a catair:nalie su tt1tta l'a parete d·e~ tenue 'e 1del craisso per pei!lrsa>re .ad ulce.r azioni ·di riatitra catarrale. Nè le du1e uloerazi1oni 1·im,1·enute er,ano del tipo cata1r ra1e. Parim ei1llti potet e-sc1udere che 1e uioe1"azi,oni procedessero da ascessi nriliarici d'origine en1atogena .errubolilc3, com e .avvienie ne lla 1s·eitti•c10pi0mia. Qt1esti as.cessolini possono aprirsi nel 111me jntestinale, dando 111ogC? a ulcerazioni di a·spetto diff21·e11te da qlleJlo ·da noi _osserViato. A ciò si ag·gi11r1gìa che nel caso nostr·O· mancava la •Bloirgieinrte del1a s~psi, ·come m.a11·cavano altre e:rnù:>olie .sia r1ella rp a.rete inJtestin a le, come n.egili altri 01rg a11i'. F acile ci fu eiSicluclere le ul1ceo.·azi.i<}ni da infez.ione tif oiclea l)O·i chè a-s;se11ti e1•ano J1e tiptche lesi o.ni della m11cosa intesti.nale e •d.eJ.11e .gLan1dole mese-raicl1e, i1è esisteva tl1n101·e splenico. . . t\.ltretta11to . dicasi per la fo·r ma dissenterica, ili.tegra e.s,s:en·dosi 1~1 11,renuta tutta la muco.sa ·d!e[ · tenue e deJ cra;siso. P ·eir la illte•g rità della m u cosa e per i cairatte.r i ma•croscop.ici d·el}e duie ulC'erazi.cri1 i (a stamp·o, ro1t.011deggi.anti; pairete . i11testi11ale integra, assenza, di tubercoli, di ga11g]i lTI.eSel·a:ici, , e.cc. ), l)Oted in,finie . e•s-cluéLe~e la natnra tul)'ercolare di re s·s e. L'esanle i&tol )gico coiise ctltiva.rnente fatto dei margi11i di queste, ini confermò nell'escludere l a nat 11 ra ttihetcolare. 1
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Le stesse ra.gioni mi cornvi.nis1ero p;e.r es clud1ere che esse f oosero di 11aiu ra l11eti ca, e ne.oi:>l1a1
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stjca. 50 Indì.11~ po1te,i e, cltl•deire le u.loerazitoni id a i11.to1Ssi1caz io·n e l111emica (ohe p.erò in ge•n ierre .si limita110 a.l'l a les·j:one della mucois a e- S1otton1ue.osa) per la integrità d.ei r·e.11i nel no~tiro caso. L'a111a1n11e1si f.e ce n.n·cihe .e~1 cluder e l 'ulce.razione da intossi cazio1n,e mericu·r ia!.e, la qu.a.le può ar1 ah.e fi11d1ie e-on l a ipeil'ifo.1~aiioJ1·e, p•o ic·h è il no<Stro p·a ziente dL mestiere falegname n0in fe·oe n1ai cUJr:e mer0UTiali, nè d'ialtro cant.o la 11esi'One r iscontrata riicorclaYa le es•car.e cl1e •si po1s1sono avere 11·ell'iint-0s.si1cazi10~1e atc uta e cronic a. ·d a • n11e.rcu·r io, in fOrnia di chia::;:;e oll a.'i(uo le riel cra.sso, ed .a,nche 11-el tent1e, che po~ison o finirie con la p.e11'orazione (Aschoff).
.-\.lla fine di qu1e1slta 11mg·a iiivi'sta sulla varia ezi,0lo1gia ·dell e l1lc1elI'azioini i n•t1e1st:h11ali fui sorr·vres10 idi ii.on p·oter ascriveTe le d11e ulc,emaz.io111i perforatesi riscontrate sul tenue a 20 cm. circa dalla valvola ileocecale a nessu11a di quelle· no,t e. Debbo o-ra confessare che i caratteri macroscopi1ci d'i asse a starn,po, r oto11d eggiari ti, con integrità della parete circostante mi facevano molto pensare ·p er analogia all 'ulcus rotundu/ni dello· 1stom1ac·o, ·e all 'ulcu s duodenali.s . ' ~l a :Lgno,tanido la lettetrat•UTla (s.i era n·eJ 1900) tutto ciò r.estò, come dissi, ·n .el mi.o spirito e n·o.i1 .m i senitii a;uto:rizzato ad ais cri.vere· le 1es'i~ in p·airtoJ:a a<l. u n·a> qru'alsi.~sti. i o:rm a d etfil!ltlrtJai, a1100ie ctu1a.n ·do •s pinto. dall~.interes'Sle ·deiÌ caso proced•etti. ulterio1r m1enie all' esan1e i1srt:o1ogico del peziz,oi. Da ·c.ui potei r il1ervar•e l'a·s~ enza di leisionti( flog.i s tiche !&Ui_ marigi.-n i d·ella perr.di t.a ,dj e.òs.tama. Queista .p errdi1ta •el'la m .ag,gior•e a ·Ca!ri100 d1ellla n1uoooa, meno a caric 0 della mu1scolare, meno ancoira a 1carico .deùJa siero.s a. Sui m1ar.ginf di qu este p·ar.erti usru1r a.te e sov raippo~t.e 1a g'II'adin·ata l1on esi1ste·va110 tr:aoce d.'jn.filtrazione leucocita.1·ia nè di gfermi, ma .solo un detritus mal tiin·gibil•e che !)Oi passav·a .neil tessuto ·n ·ormall e, man mano che ci ·Si all1on tanav.a ·drBJlJJa perdita di sostanza. Asse.n z1a ·d i 1alteraztonit, vasali sui margini d·e1le uùceraz.iioni. Edo·t to OTia dlell1a: letite·ratur·a dell'1affe~ior1e in 1Ja vola, thon eis ito a d a:scrivie.r e il mio caso, ·oonsacrato a lla letteratura per a ltro studio sin d a l 19·06, alla forma de1I'ulcus simplex del te11ue intestino. 1
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Conic 1udei1 do dirò ·che l'itmpossiibit1ità di fa;r rie11tt11a;r e 1e ·dUJe; U1lcerazilo·n i .riSC·O·n tlrate 1sul te11u1e a 20 cm. ci~1 ca ·d alla v1alvol a il·e10-c1e·caJLe n ell 1e note affezi·oni uilcero·se 1de.ll'.inrfJesti1no, e le caratteri1s1tiche ipr0tp1rie ·di e1sse, iS ia :rp..acuoiscopiche (-t1l ce.rie 1a ·stam·po" iln.t1egriltà del·l a prurete, ecc.), ,s ia miwos·o opiche (1re1pe;r1:Jo i1de.nti1co 1all 'ulc·e·rta ga1s.t.ri'C'a), mi ifa sicl1ro di quanto sopra ::tffeirffio _ 1
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t.a scarsa ro·n.ois·c enza cl1e di tale affezione si ha da'1 .p unto di vi•s ta anatQ•1nico, e p1iù ancora d·a qu1e·l~10 .d ella clin :ca, 1.a s'c air sità d1e1i calSi 1esistenti nella letteratu ra (22 in tutto a crerd ere a.Ila statistica del Leotta) mi ha indotto a ritornare brevemerJte su auesta .storia clinica.
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Sono r i masti disponibili alcuni esemplari (estratti dal" Policlinico,, - Sezione Medica) delle seguenti monografie: A. MuRRI, Det medici futuri (L. 2.50); C. EcoNoMo, Sull'encefalite letargica (L. 5) ·Coloro che desiderano averne copie, mandinc .... la relativa cartolina-vaglia all'Amministrazione.
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IL POLICLINICO '
APPARECCHI l: STRUMENTI NUOVle GUARDIA OSTETRICA DI ROMA
Sezione esterna della B. Clinica Ostetrico·runecologica Direttore p.Tof.
ERNESTO PESTALOZZA.
Valva vaginale automatica. Dott.
UGO LA-ìVlONICA.
Come n ella chin1rgia generale, così in quella che si svolge attraverso la v1agina, d.u e elementi abbi·sogna·n o .ali 'operator.e : 'luce e sp1aziio. E a po1:re i11 vista J 'utero e a ·dar pa.ssaggi10 agli stru1n.enii soccor1:·ono appunto le v.alve, l'u so delle quali costituiisce p•e.r l'ostetrico ed il ,ginecologo unà necessità 1assoluta, 1p erohè, aJd e1ccezj,one d·el risco ntro vaginale e .d•i .aJ,cumJ .atti .ope_ r ativi 1qu.ali il l·ivolgimento1, il rf1orcip-e ·ed il se- condamento arti,f iciale, n.oo vi è !)0 SBibi.lità dii 1avo1ro se nza dii esse. Va poi tenuto nel debito oonto, che le valve asso•lvon·o p.u re un compito «ii .asepsi, perchè, a secon·da ·d ella d·estre~za dell'operiatore, evitar10 ,a i ferri il contatto non desiderabile della vagina. Nelle clini.che e neg1i ospedali, l'esuberanza del p erso·nia l.e, 1p er giunta addestrato, fa si che il chiTUrgo abbia ·s em.pre a di.sp.osizio.n e mani sicure che gli sorreggano tali strumenti; però non è r a ro il c.aso di vedere, dlUJ',a nte interventi un .p o' l1a bo-riooi, 1~a.ssistente . .sorpreso d·alla stanchezza, ìasciar sfuggire la valv·a dalla vagiin1a, in una sconcia strappata che, se la do.n n·a è sve·g lia, p·uò riuscirle a1quanto dolorosa. :via p·r e.scinden.do da · questi inconvenieinti, negli istituti -clinici ed ·Ospitali eri, ripeto, l'argomento offre semp-re t1na agevole soluzione. ])O'Ve l e cose ap1paiono al1quanto . diverse, è puTtroppo nel1a pr.atioa p-rivata, sia in !Città, sia i.n ç01I1dotta. Il medico è costretto a servirsi talYolt a anche d ei famigliari delle case do:ve è chi.amato e q11indi dd m·ani clh·e, per 'quanto lavate non offrono u.n grande affidamento e ' ri eis ce facile· il com.prendere come tali austli scorretti, IJOssano minare tutta la preparaz.iome a setticamente allestita di un intervento· chir 11rgico. P er eviitare questi inco11venienti, sorse il co·ncetto di co.str11ire degli apparecchi che potesse re reggersi da, soli nei genitali e che e·vitan·do collaborazioni impure, conseguissero lo scopo di inantenere, drurwte t11tta l'operazio·n e, l'a c.epsi iniziale, eliminando nel lo st esso tempo delle fati ch e çompletamente inutili. I varii 1nodelli proposti p ossono riassumersi in tre tipi: a \.:ite, a i1 eso, a molla. Qt1elli a ' 'ite, ve n e sono perfino su lJ esan ti .,in1i .· 11pporti n on tra.:portabili, J1a nno il di.1
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fette, oltre l 'applicazione indaginosa, L) cli cotllprimere troppo ed allora prod1ucono Jaci1lmente decubiti o di stringe•r e poco e in tal caso abband~nano f.acilmente i genitali. I tipi a pes.o, per ftrnzionar,e, devono a Yere In spatola della -v.alva fortemente iinclinata sul manico (a 45°) e nella vagina di certe p1uripare v.atorose, qu.ando iJ perineo è ri·dotto ad un a reminisoanza, per poco che co·n le He.gar si voglia invitare Ja p ort·io a11a \'11lva, abbandonano di un tratto .i genitali. Il tipo a moila, a guisa di grandi pi.nz.e, è i l più funprop•rio, perchè di'V.arioa trasiversalmente la vagina, I.a quale si ·So1leva nel'le stie pareti vesci·r,a le e I'ettale, nascondendo il collo e off:r.endosi continuamente all'urto deJ. ferri. Di più, La divaricaz.i.ooe non è gradu·a bile, perchè 1a te·n si·one deJ.1a molla ha u.n limite fisso e quindi l'apparecchio riesce tra.pip o brutale o troppo .cortese, a seconda delle vagin.e nelle quali si ·imbatte . . Tutta qt1esta fioritura di v·alve meccaniche, dimostra che il oensdero id i molti si è de·dicato .a questo ango.rr1ento che, p.er quanto modesto, ha un 'importanza a.pprezzabile, in pTa tica. Ho cericato uma soluzione semplice nedla valva automatica che cp er chiarezza descriverò un po' minutamente. L'app.a!'eochio che o.ff,r o al gi1ldizio d egli Slpecialisti e dei .p ratici è totalmemte privo di viti , di .articolazioni, .di perni. .S i ·compone di una placca metallica (fig. 1 Pl), ·di una valva (:fig. 1 1") e di t1n tirante e1astioo· (flg. 1 T). I due pezzi metal'l ici si cdlleg.ano al momento dell'uso .con i.I tir.ainte di caoutch.ouc. La placoa ha nel suo maTgine posteriore un f.oro (ftg. 1 A ) che si restringe in t1n'asola, p e1· fissare -q uando ·Si voglia il tirante T. Questo sooir:r·e nie lla faccia inferiOlre della placca e fu<>riesce drul paidiglion e per r.aggi11nger€ il manico della valva nel semica11ale o·ve ·Si fissa. , L a fig. 2 mostra il particolare d.el manico della val va con .1.1 suo semicanale. La 1pJ.acca n·el suo mavgin·e anteriore term.ina in ltna forch etta che a ccoglie, ad appareccl1io in vagin•a, il manico deiJ.l,a ·v alva. Applicazione. - Collocata la donna in posizione ostetrica, c-01 pe·r i·n eo sul bordo del lett o o.peir a torio o comune, o .anch e su un tavolin o t1ua 1 11nque, che nella prat ica pri\'ata è semp1 e 1' ideale, a cosce legger1nente o fortemente ft es-...8 sull'addome, 'fatta la solita di stribuzione dei pan11 etti 8terili, s'in~,·ita la donna a sollevar~ t111 poco il bacin o e conten1po rru11eam e11te 1e ~1 insinua la placca fornita clel tirante sotto il 0
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sacro, face11do toccare il padiglione (fig. 1 p) col perineo. Pi.azzata co11 la destra la yalva i.n vlligina, si tra.e risolutamente sul tirante eppoi lo si abbandona; q11esto si ri~onfia e s'arresta: la valva è a posto. Ria.ssumen clo: per , ave·r e un ,esatta e celere a1p plic.azio11e dell'.ap·p arecchio, occorr·e che tre pu11ti si tr,ovino s11lla stes sa pe·rpendicolare, e 1
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Concede la pi\'1 amp.i a trazione, in basso, alla portio uncin.ata, senza abbandonare l'.anello vulivare. L'ango1o 1che fa la .s patola, sul .m ia.nico, è ' retto e questa può .affondarsi più o meno !in vag1na a seconda d·el desi·derio dell'opelf.atore, arrestando1s.i al punto vol,1to. . Dato il colleg.amento elastico fr.a. la plac-ca ·e la valiva, il chirurgo .r ie.s ce .ad aibh.a ssare la parete pos.terioTe deJla vagina con tutte quelle sfumatu·!"e ·di pI'essdone, c1h ·e solo un.a mano può dare, •s en.zra e.~seir e m1olestato dal C·ositante d.isappunto offe:rto d.all'.assistente che, quando sia preso da stanchezza, modifichi, pur non volendo, quel;l a giu1sta divaricazione dai .gerniitali che sin da1l'ir1izio dell'ope·r azione av ev.a app·r estato. Con ta;le dispositivo, si evitano tutte quelle brusche manovre che riescono sempre doloir ose ailì.a donna. II peso e il volume dell'·ap.pareic chio sono norm.ali, poichè la p'lacca è di cm. 15 x 6 ci:n9a ed ha 110 S'Pe&so,r e ·di t1n m1il1limeti:ro. I.,a valva. .automatii ca è costrudta iin due modelli : 1° Valva ·m .edia (Lfi1~·. 1) e vaJlv1~ gi·and.e no·n di~·e·g11ata, disti'nite; 2° Valva unioa con sp a tola .d,o ppia (fig. 3). 11
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Vademecum della · Infermiera I.
in casa e negli ospedali
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cioè: il margine del letto, il ipadiglione della plaoca e U perin.eo della do.nina. Smontaggio. Si . ·r innovi la trazion e; il caoutchouc n el l'assottiglliwrsi ,s i 11be.y,a d·al semi0an.ale e 1a valv1a è tolta. La va;lva a11tom·atica è di u.n a facile disinfezione, perchè, priva di qualsiasi collegamento metaJ.li co, h.a t11tte le s11,peirfici.e 1isoe ed i sruoi elementi possono sterilizz,a rsi con l 'ebollizi.on·e o in caso di ll rgenza eol ftambage imm·ergendo il tirante in alcool i.01dato. L'ap.:plicaZ1io11 r e lo srmontag,gito so.n o d'una fa·ci..lità evi·dente. 'futto lo strum e·n to se,gue l'operanda iTrequieta, .an cl1e n egli i.nco·m posti sollev.amenti del eorpo. · Lascia l'oper at-0.r e completamente libe1ro n·ei suoi movimenti. Se anch e il perin eo è a s·s ente, non sfug,ge mai d alla vagina . 1
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Prezzo: LIRE CINQUE.
Questo manuale con stile chiaro. semplice e conciso, e con singolare perizia compHato, contiene quanto è necess.ario alla donna di sapere per adempiere efficacemente il pietoso ufficio d'infermiera al letto del ferito e dell'infermo. Le numerose illustrazioni sono di grande ausilio all'intendimento del testo e agevolano in modo sicuro l'opera della tettrice in ogni contingenza del suo nobile ufficio. L'esito lusinghiero della prima edizione, esaurita in po· chis1dmo tempo, prova. che questo manuale risponde a un bisogno sentito; e la seconda edizione è diretta a soddisfare sempre meglio a tale bisogno. Vi furono aggiunti importanti capitoli sulle più comuni malattie dei bambini, sulla. tubercolosi, sulla malaria, sulla. idroterapia, ecc. Anche le illustrazioni sono state notevolmente accresciute e al cune modificate ·in modo eh~ . come il testo, pure le figure fossero atte a permettere la lettura del libro anche alle signorine; cosl che, cessate le necessità della guerra, esso possa rimanere in famiglia come una guida preziosa in ogni contingenza ri· guardante la salute. La nostra Amministrazione non ha apprestato_ questo libro a scopo di lucro, ma unicamente con l'intento di concorrere a rendere sempre più benefica la nobile e pietosa opera delle donne italiane al letto del ferito o dell'infermo. . . Per mettere i nostri cortesi abbonati in grado dt diffondere n manuale stesso presso le signore di loro conosc~n za. ab~ biamo deliberato di spedire in porto franco le copie che c1 venissero richieste col loro tramite al prezzo di sole L. 4.30 ciascuna.
Inviare ca1'tolin.a-v aglia direttamente al Cav. LUIGI POZZI - Via Si sti na. 14 - Roma.
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IL POLICLINICO
MEDICINA LEGALE. Identificazione di mezzo ledente per i-1 d·Oitt.
ANGELO
DE DOMIN1CIS, med·i oo lega~e a ì\Iilan-0. '
N ella •p rooente nota intendo ri·chi·amare l'atte11zione su di un.a i dentificazione di rn.ezzo lecùente, compiuta in OC 0asione di u·n caso 1g:i.iu1diziari.o, e ,eh.e f1u suocessivam1e.i1.te conf•ermata da uno dei colpevoli in modo perfetto. D.aJto tale ·Saopo 1della oomunicazion.e, mi esimo <Completamente da ogni esordio d 'indole gen eralre, non già p.er man oare di e·l ementi o p er essere l 'occasione inopportuna, ma perctLe ' l'attu·a.Je c1()mpito preifissoc.i è .solo queilllQ di riferiir:e nella parte sostanziale llD '01sserv.azi9111e n1edico-leg·aJe, certo noin trascurabile . . 1
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grafata dopo averla fi5'Sata con })U11te ad tav·oletta.
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Vii m 1etti.am-0 a fianco il coltello co11 ct1i furon·o p rodott.e I.e lesioni, ·vi·sto d>all·a parte del manioo .a st1run11ento ·chiuso, clall'est,remo ove si inniesitano le lamie, che è di,·er o dall ~alt1 o, particolare non trasct1rabile, perchè di111ostra anche che si è colpito col mar1ico del -coltello, rna mentre in quel momento il coltello era chiuso •
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Si tratta di u11 caso di ;morte per col.p i multipli di coltello, i11 .cui oltre le lesioni g·ravi di c1Uiesto genere, che qui! 11on ci 1ntere1ssano, p.r ese11tò alll!c!h ·e, a ~la r~e1g·io,n1e f.ronte-tem·p·or.aJ.e d estr.a" delle a1p 1par~...1centi 1na superfici.a li al.terazi·oni, 1c·h e ·ri•c.h i.amrurono l'attenzione p.er essere l'una moJto simiila all' aJtra e quindi 'Pe•r costituire l1n'iìnpronta, che oltre esprimere analogje di prod11zione, poteva anche far r isalil'e ad un determinato n1ezzo ledente. Dette leisioni ìflu1ron 0 diap1p rì1na spi1eg.a.te con1e }irodoit te da t1J1a ol1iav e, m.a non condiv.isi tale 01pi11ione, e, do";io avere studiato il caso, co11cJusi, neilla perizia p11eisentata al Git1di<!e I struttore avv-. F·oà ·p e'1' l a produzione d•ell1e le1s1pni in parola a mezzo de] manico di lI•n coltello : in seguito lo stie._ so lVIa,gistrat.o , racc'olse la cori. fessione dell'essere così sta te prodotte. ~~ poca di tanza di tempo il Giudice I stru~ tore a:rv. P rigion.i, in w1 altro ca•s o gi11diziar.i.o, i'nvece chiJese se una dete.rmin•ata lesi·one 1al1a fronte diel!la vittim a, p·otesse, come asseriva uno degli i.m putati in ·omi.ci·di0p p1er .e;sseTe stata 'J)I"odl<Jtta col manii.co di un ooiltello . • In questo la lesio11'e non era oosì caPatteTisti ca come la p.r ec.edente, ma tuttavia tenuti prooenti i caratteri studjati poco prima, si r•otè concl11dere che la affern1ata produzionè della alternzio11e fosse perfettamente giustificata. La desorizio11e (lel caso ·di c11i vogltamo riferire ])en po gian10 nella mai~1"ima parr te dei i)articol:iri or\·olnrla, darr mo111ento cl1e i1oi nbl1inmo affidata la. doonmentazi10ne del frutto e di n1olti d ettagli alla fotog·rnfia. I.rt figura c11e ~eg11e l'app1 e,enta ap1)u11t.6 la l ·11te della regio11e fronto-parietale, cl1e ft1 foto1
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Ripeto che le fotografie sopirastanti permettono dJI esse1·e b1~evi 11ella descrizio11e. Le 11esi-0ni si p;re"en tavai10 in tl·e g11'UPtP~ .... ostanziialm.ente sirn.1ili, e precisamie nte per i .. egiue'Illti caratteri.
Si tratta 1
in tutti e tre di le ioni c11e interes-
sano l epidern1ide ed il derma a tutto spessore, sono abbfuStanza nette, pur i1011 a ,·end.IO i caratteri ·di viere fel'ite da taglio, i margini delle Jesio11i mo:strano evidenti ca1·a.tteri co111t1t.. i, i11 tutti e tre i giruppi due <l·e1J e lesio11 ~ sono i>i ù a vvici'lìia t.e deHa terza; sotto ·le I estoni i1-011 n1a11ra110 fatti lievi di i::tra,·aso ·sanguig110. Confronta1e que~te le$iOni col manico del coltello cl1e le ha prodotte, e nell est•re1110 in Clli sono imipiantate le Ja111e, i ~sen·a cl1e quest-0 è 1p i1t1 am1Jio delle le ioni, il cl1e ov' ia.mente è i.o. .r aworto co~ fntto cl1e il mrrnil'o è e,·idente1
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SEZIONE PRATICA
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me11te conve&so, e che quindi non 1si può stabilire che t111 p arzia1.e c.ontat~o oolla .cute 1ool'P1itJa, riposando fsu l piano rigido, e.d in parte ~01ton cleg'giante i11 1S1enso oppos.1.o, d elle ·ossia . La caratteriist1ca delle 1estoni1 di essere due più .avvi·cinate ed 11nia ·meno., è inV1eioe .es.rutta1ne11te r iprodotta ·daJ modio di esset!'le delle .Sup erfici spo1rg·einti 1clel coltellp in questa p arte d el manie.o. Alt.re ipiù mi1nute .d,iffe.renze son.o ovviamente spieg8Jb.fli in rappoTto .sta alle partico~rurità d ell·e ,s.edi colpite che del m odo stesso non assolutamente i.denttco .c~or1 cmi può essere oadruto il colipo, ·e, in ogni m1o do, non serrill:>r.a ohe possano avere Sl()stanz.iale intel'leisse. A tito1o di ct1riosirtà diJrenno ohe, .ammesso di aver _raolipi to coJ manrico de.1 c ol.Jt.elillo .a oolte1'lo 1ohms10 , uno dei colpevoli disse di av.er ·Cosi fatto· .p er intonttre con tali ·ooapi e poter compi el'.'e l'1a~1 ortaz1'one d e1· va.ori 1 ·. .
SUNTI E RASSEGNE.
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D a l punto 1d i vista d.ell.a medicina l ~gale ·b isogna tenere pTooente la possibi1ità di ar.r itv'irur;e ad "Wna identilfica.zion1e di meizzi Je·denti meno . frequenti. ma ohe tuttavta non si p1osisono neippure ritene.r-e a1 &.~ll1tamente eiocezionali nella prati cai giUJdJizila;ria. E così d.o:p o qu.esto p·ritm. o caiso, a b.r.eve distanza <li tem.p o la .stessa quesiti1on1e fu a ffacciata, e questa voJta n1cm rfu ·r isoluta prima dial peTito, ma venne iDJVec;e 1av.anzata come spiega.zi on.e di 11n·a 1esionie ·da u.n o dei coLpevo~i. · Da un puntJo di \r1sta g.eneral1e si} deve •r itenere d~ tes.51e re in fa>voTevoJi oondiz1o,n i per i1de•n tifìcazi-0ne di speciali mezzi ledenti, quaillldio, n·on .av.endo ohe d1etermtnrute altwazi'oni d1e11:i.e parti molli, q·ueiste ri1P-0·sin10 però su ossa come a lla fronte. Per J.o studio di questi,oni del gen&e no1n sarà mai abbastanza r.acoott1l·andata JJa d1ocrum1e ntaziione foto1gr.rufi ca, p1eirohè sol-0 in 1qu1esto modo .s i può ,aviere qualche ·C01&a ·di .s ostanzta.1e ad integrazione di qualsiiàlsi ·descrizilo·n e e peir-· rri.ettere un10 studio protratto dellla queLsit~one, anche volendo sorvolare sulla semplificazione ,e sulla facile intellig ibilità. Neppure la consery,azione del p eizzo dispensa d.aJ1a fotog~rafia., con1e chiun\i1u e ,p otrebbe pe.rsuad ems1 c.orufro·n tando oggi la f oto·g ralfia colla l'elativa p1airte a11.atomtca, senza dire eh.e a·ppunto ·p ieTchè vi soo 0 f.atti 1che ,sollo così si po sisono ·doCilllllentare come SO'Ilo01 apipairSd al momento de]la o·ooeirva• I z1one, ne ·segu.e pure ohe in nessun aJtro modo si può eiscJ'l1d.er~e eh.e quanto .si) affieirma rubibia sUJBìto delle lie'ri e ~a pu~e i·nvo1ont.a.rie d efor1
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ID8.Zl0Illl.
SIFILOGRAFIA.
Diagnosi e tierapia precoce della sifilide. ·Il Lees in una breve rivi.sta critic.a (Edinburg h M ed. J o urn., settembre 1920) sintetizza le più impo,rtanti acqui.sizi·o,n i prr ati oh e di questi anni ,d.i ,gu.erra nel campo della diagnosti·ca ·e ter.rupi.a pir ecoce derl la &i1fìli de. Ogn~ 11lcera sempJioe ·contagio,s a ·do\-endosi • coooi·d,eiiaire una sifllosclero,si « in p-o tenza », è bene far precedere alla causticaz,ione due o tre esami al paraboloide o sL1 strisci c.olorati. T.anto più ciò s'i1up1one dinanz.i ad erosdo·n i ge_ n·i tali indeterminate, a ,·escicole errpettche, pustole scabbiose, ecc., nelle quali si può ritrovare la ·s piirochete anche prima della comparsa di .sclero1si cli111icamente manifesta. L 'A. per raJg)gtiJunger:e J.o 1scop.o non esita, nei ca.si dubbi, ad in·cidere· pre-puzi fimoti ci; mentre là ove l'ulcerazione sia già riparata, ricorre alla ·p untura d'u,n a ,g~hi.ain·dola della pleLade satellite medJiante un fi ne ag.o dia siring.a, ricercando la &piroch.ete ·nel si.ero a,spirato E però da ri1'.).rov·a,nsi la oresce.nite ten,denza a tr aso11rare l'esam.e c linico mi·nuto d-e1la lesione so sp1etta, 1rnm1ettendo la diagn,o.si alle prove di 1abor.ator io, che ·spesso ingan•n ano e sempre fanno p e.rriere del temp·o l)rezi·oso. L '.asp·etto clinico della 1sifì·1oscleros.i e della 1sua pleiacl e può p1errò e.s&err mascherato da.Ila sovrapp.osizione ·dell 'in1f.ez.ion·e da 1stre1)tOb8JciUl.o. Quanto alla R. W., eSiS1a non ha alc11n valor e per la diagn·osi i:>reoooe. Finch è la diagnosi no,n sia posta con ,~icu rezza, non bisogna naturalme•n te m edica.re la lesion·e ·se non oon sosta.n ze inidiffe·r ·enti : una detersiion e oon .soluzione fisiolog1.c1a va>le a ri.chiamave de1l .siero .alla superficie; una medicatu1ra co,n polv.eire di solf.o è 1prur.e indi·cata e n'tln pregiudioa p er n·ulla la rioeroa degli ,agenti patog&l!i.. A .d iagnosi stabi1lita, iraramente si ricor11erà come cura 1oC'ale a ll'escirssione (oggi a ssai pratic.atJa in Ameri1ca); l 'A. oonsrhgli.a iny1ece l'ini.ezion•e preisso i:l focol aiio di ectin.a o di autosie:ro LSalv1a.nsanizzato (?). La cura g;e nerale disp o·n e .dei tre classici rjmedti: m ercurio ' ans-enobe.n zoli re iodio. I/ A . .ritie·n e che solo il secondo v1a 1ga a realizzare la c11.ra abortiva éLe[la infezior1e. Importantl·ssima è a questo ri.guardo la dose totale di SalvarsaJ1 neceesaria per l!'aggi·unge1r e lo scopo: d a 2 a 2,5 gr. di Salva.r sa.n, da 4.. .a 4,2 ·di N eo1. "\Ti è ora in molti .si.filo.grafi la ten.d enz.a a ravvici.n a re a.ssai la .sommi11istrazione di piccolissime dosi cl1el rrl.medio. · 1
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(ANNO XXv..11, FASC.
IL POLICLINICO
Quanto ai Li-e·rivati diel Salva;rsan, il Galyl ha un' azione n1le.n10 durev1ole, pur non essendo men o tossico; il Disodolnargol dà raramente intoll•e1raniia ed è assai indicato n .ellla si·fiLide malig·na;· il Silbe·r.sail•v.arsan, mein,o tossi·co del Salvar.sian, semb·r a forniisca o.ttimi risultati, ma i giu<l.i zi de1gl.i Autori 1su dri. .esso non so·no ancora co11cotl'di; lo J·acol ha dato in I talia buoni risultati; irnfine, il Sulf.a,,r.seno[, poco tossico e poco alte·r abLle, è pure .assai attiv.o.. La vta dri .sornmd.nistr.az.i one intramuscola~e sem•b ra all :A. meiriti dii n on venire abban.donata, pei 1suoi no,t evo1i vantaggi e ad o·n ta d el.la rieazione dolo.r·o.sa; re.azio.n ·e, r h·e si p uò .attenu aire scioglien.do l'arsenobenzolo 111 1 c. e di .acqua distillata ad·d rizionata di guaiacolo e gluoosd. o. L'assorbi·n1ento ~ l'e~imi nazi.one rallentati inflruis corno .a.ssai sull'e.ffi caci1a d el rimedio som1ninistr.ato p·er ques.ta viiia e sulla dura.t a d·e:i ~5uoi ·eff,etti terap.eutri..ci. Le arisi ·di vaso di.latazione su ssegl1ono raram·ente all'ini.ezione di ·a,:rsen·obenz.oli, ove si ottemperri a tutte 1e nonn•e ormai codificate dall 'e.s.pe!iienza clinica. E.~.se si po.s.sono, oltre clle combatteir e, prevenire (Birman), mediante l'uso d•el ielori·drato d 'ad.r enalina (1 c. c. p1er via o·r aile od ipod·ex11uoa, oppure 1/2 c. c. intramuscolare dell.a so[uzione un p·er mille). I ca:si gravi, n'Lortali ·sono orma.fu .eaoozi on.aliit: 1il repert0i cl' a11'topsia, che 1rivela emo1rriellgie rpurn tifarmi dtif __ ft1se a tutto l'e11·ceial.o, fa p,ensar e si t ratti, in questi ·caisi, di illlsurffi.ci-enza su:r:rem.al!e, che p1ermetta all 'ansenico ·d'e,s pl·i·Cal'e l1a .sua az.d.one v.aiso . .diQatatrtoe fino a l punto ·d·a P·r ovocare l 'apoplessia s±e~o.sa. AltTi .autio li parlano di ·ecLamp·sia arsenicailie o di sh ock .arn.afllatti·co. Quanto al meircUlri·o, una sal•u taire :veazio:nie va rO•r a f acendos.i 1Srtmada d1opo gli. •eccessi degJJi escl11.1·si viisiti fama1ti.ci oe·r gli a:riseno,benzOlli. T an' to più che l'.azti·o·n·e a·n tagonisti·ca dei du·e rimedli ne :rem.d1e p·r ezioso l'u,s o 00J1temporaneo 11ella terapia pT1e0oce. T ale u ..so ha orm·ai sol o pochi a vv·ersairi, tira ÌI .qua.ili va p 1e1rò ricoTd·ato i l :\IcD011ag·h, ·ch e riiconosce iln esso u·n in·c·enti vo a·l le localiz.z.azi on.i .nervo e precoci -del Yil'llS. Le f,rizioni r.a11puesenta•n o - ,gie ben fatte - il n1ezzo più sicuir o, potente e in1do'1orvo di somn1ini trazliione del me1rc11.rio., tanto più se· associ ate alla bal111eo- ed td.roite:rap~.a. La c11ra per vi.a O(f'ale i'IllVec·e è n1ein10 fa 0il1ne71te ~eguita con regolaTità e peil tempo vo 111to, agisce le'Iltamente ed irregol1arm~te e pro,·o{'n tu.r be gaslbro-intesti nali e ~ciaJorrea. L e iniezioni endo,Tenos€ dri rnerc11riali ha.nno azione rapida. n1n da11no fa ci lmente 111ogo a fe. 1
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' nomenii tossici. Il Linser si è avva1so con buoni ri·su·l tati in un migliaio di casi d·eil l'.iniezione simultanea d i gr. 0.45 di Neosalvarsan e U.02 di percloTU·r o dii merourio 1 % i<n .soliuzion.e fisiol1ogica, nipetuta due volte per settimana. L 'iniez1one di sali insolubiLi per via intramusoolare (crulom.e'lano, olio gu·igilQ, s a1ichlato di IIg) è 1genera.lme11te la .p iù usata e - se ben fatta .e segu.ita da accurato massaiggiio locale .d à m inimi in,convenien.ti • Gli iodici favoriscono secondo l' ..i\.. la penetDaz.io·n e dei me.I'ouri.ali negli 1nifiltrati SiifiiLitici. Il M·aDoinagh i)reoo·ruizza pioi i 'uso d1el1o iodo colloidalle come -ip•rofilattico delha irnt-Ossicazione m etal!li-ca d a ar.senob·enzoli. Le cu·r e genie1r.ali no!Il v.ann.o ma.i tral asciate nei silfi.litici, .a i quaJli sogliO'l1·0 inoltre pll'escriver:si ovvie no.rmei ig1eniC'he. La ·dUirata delLa cu 1'r a va secondo l'A. regolata m·ediante p eri1odri.·che l"e·az.ioni del serman•n. Due aruni di ois servazione, a cura ult.im,ata, non 1$ 000 tTop,pi, e durante questo tempo I.a R. W. - ·p matiicata .a interval!li di 3 n1esi ·n 1el p·rirr10 a·n no e di sei nel secoo.do dorvrà 1r i·m .anere negativa, a nc h e facendo preoe.d·erie ogni e.s,ame da ·pii·ccòle d-0.si di arsenob ern z0 1].i. Nè van.no t:riasoo.rati l'esam•e c.lintl.co e almeno 11n esame del liqui.do oeif.aJJ.o-:r.achi1diano prima di p.oter licen ziare il paz.1·ente senza il pericolo eh' egli trasmetta l 'inif.ez.i 001 e o vada incontro a 11eiuroirecidiv•e. R l.TSCA.
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La cura della si fili de nei suoi vari stadi. 1 ( \:\ •
RESSE. Zentralblatt
f. innere M ed., n. 9,
192{)). L 'esito della r·eazione di Wassermann nel sangue e nel liquor ·deve servire da guida per qua1.un1q ue tera.pli1i.. 1d1~lla stfili de; 1a reazione di V\Tassermann ci indica ~d un tempo l 'efficacia della cu.r a e la prog·n.o si de.i singoli casi. È noto che la ,,~asse rmann , negativia durante l'incubazione e nelle 3-4 prime settima11e dallA. comparsa del sifiloma, diventa poi positiva in c1t1asi t11tti i casi, "?er mantenersi talie per d11e o tre an11i. D n1)0.i1 terzo anno dall'infez)one la \\Tasserman11 p11ò diventar negativa. Essa è nega ti va nel periodo tardivo della malattia nel 50 o/c, dei malati che non presentano manifestazioni clinicl1e e nel 20-25 °fo clei mn lai i che i)resetitano manifestazioni terziarie. Ciò vale natl1ralmente solo per i casi non curati s pecificarn..ente. Una c11ra adatta do,·rà far scompari.re permanentem te i c;intomi mòrhosi e render negativa la ,,-asc;ermann. ~ dif 1
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ficile raggiungere ciò con La sola cu·r a mercuriale mentre è efficacissi1na la cura col salvarsa11, solo, o ~ornbinato co~ mercurio. I. C·ura col salvarsan se~za niercurio. - Il più attivo preparato arsenicale è rargento, salvarsan, prepar.ato che unisce all'azione spirochetici1da delJ 'arsenico quella notevole deill'argento; l 'argento, l1eg·ato nella molecola al salvarsan, è trasportato .direttamente nei tessuti malati. Si .sc~olgono 0.1 g.r .-0.3 gr. del preIJal'ato in 20-30 eme. di soluzione fìs.i olo1g ica fredda,· operazio11,e che l'ichiede 3-4 minuti. Tale soluzion e va iniettata niella vena ogni 3-'1 giorni. Durante una çura completa devo.n 0 venir iniettati compleBsivamente 2.5 gr. di argento-salvarsan 11ell 'uorno, 2 g1-. soltanto nella donna • Il neosalvarsan e il salvarsan-sodio si in1. pi.egano per la prirria iniezion.e nella dose di 0.3 gr. nell'uomo, 0.15 gr. nella donn1a; la dose va poi gradatame·ntè atunentata distanzianid o . ' le singole iniflzioni in m o.do da ottenere la distl'ibuzione d·elln. c1nantit à <lel ·p reparato intettata,, in singole ciunnti1à g iornal1 ere di 0. 1 gr. ciascuna. La dose massima è di 0.6-0.9 gr. nelJ'11om o, di 0.45-0. 75 gr. nella donna. C-0mi:>lessivamente si iniettano nell'uomo 4.5 gr., alla donna 4 gr. di neoRalvarsan o di ~alvarsan-sodi-0 . Il neosalvarsan va disoiolt1.) in 10-15 eme. di acqua (}istillata ed iniettBto n,ella vena immediatan1ente, iJeTchè esso si ossida facilmente; il .salvarsan-sodio si scioglie in pochi centimetri cubi d 'a_çqua. II. C·u ra combinata di n1.ercurio e salvarsan. Il preparato merc11l'ia1e migliore, solubile in acq11a ed indolore, è l 'embarina (soluzion e al 6 2 / 3 % di 1m ercuri.salici1sufonato di sodio). Le ampolle commerciali ne contengono eia, scuna 1.3 eme. Le iniezioni sottocut~nee, gior·n aliere nei primi 3 giorni, vanno poi òist~n ziate in modo da farne una ogni tre giorni. Si fa ranno in tutto 20 iniezi-0ni. Si può usare anche il salicilato cli n1ercurio , in~olubile, in sospensione al 10 %, da iniettarsi giornalmente n ei glutei per 15 {giorni, nella 1dose ·di 1 eme. i\ queste cure mercuriali si c.ombina la cura col salvar&an, iniettan,do la prima voltt-1 all'uomo 0.3 gr., alla donna 0.2 gr. di neosalvarsan o di salvar.san-.sodi-0, ed ra umentand o p<>i la d,ose ad intervalli come quelli indicati · per la sola cura col salv~rsan, fino ad iniettare 1a dose di 0.6 gr, all'uomo e 0.45 gr. alla donna . E bene evitare le iniezioni contemporanee di merc11rio e di salvarsan. L'A. indica poi le modalità cJ1e regolano la durata e l'intensità della cura. n ei diversi periodi della malattia. Nel primo stadio è "!)Ossibile ottenere la gun ~
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8EZ10NE PRATICA
rigione abortiva con la cura combinata di mercurio e salvarsan. Nel seco11do stadio, in caso di lue florida, si inietta per 8-10 giorni il solo mercurio., per passare poi alla cura oombi11ata. 1'alvolta dopo la cura la \\Tassermann rimane positiva, in tali casi è bene ripetere il trattamento ad i11te.rvalli ·di due m·esi fino ad otte.n.ere una vVassermann n.egativa; ed anche allora sarà bene ~ottoporre il malato anco.ra ad un,ultim1 a ç~ura combinata. Nella cura. della lue nel secondo sta,dio col saJvarsan, i malati talvolta presentano un'affezjone de.i i1ervi cranici (neurorecidiva). Tale affezione è un 'indi.retta conseguenza della cura col calvarsa11. Questo ii.medio .agisce rapidamente sulle spirochete nel sangue e nei tessuti; si arresta quindi la naturale formazione reattiva di anticorpi; non raggiunge invece l e spirocl1ete annidate nelle meningi e n1el liquor, la cui virul1enza è quindi aurnentata per l a m~ncata piroduzion.e ·d i anti corpi. La 11eurorec·t di.va si evita e si ct1ra in vari m odi: 1° u .s ando l:ar.gent<>-salvarsan. 2° Ini~ttando per 10 giorni s oltanto il mercurio e procedendo quindi alla cu1ia combina la mercurio-sa!varsan. 3° Combinando le iniezioni cli mercurio Ò rli salvaI\San con d·elle iniezioni endorachidee cli salvarsan-sodio nella do. e lli 1-1.35 mg. (cli .. luito in 50-100 ccrh, li liqu or evaçuato co·n la puntura lombare). , Nel terzo stadio della lue è difficile rendere r1egativa la ,,~assermann.. Si t enta di raggil1ngere lo s.copo con due cure di mercurio e di salvarsan combinate e1s egl1ite ad nn intervallo di 3-4 mesi. Se la. Wassermann si mantiene . pocitiva si potrà riprendere la cura solam.ente clopo trascorsi 2-3 anni. La cura col salvarsan è molto efficace n·el1'aortite luetica, ed altreit tanto ao è ·qtuella co1nbinata di mercurio e salvarsan. Per evitFJ.re delle recidive è necessario eseguire per 2-3 anni due serie di iniezioni di neosalvarsan all'anno (nel modq descritto sopra). Nel]~ lues carebri, nelln talJe e nella para- · lisi progressiva il mercurio ·p uò essere talvolta danno.so; la cura più aidatia consiste in inie~ioni di a!'gento-salvarsan ed in iniezi1 o ni end orachj dee · d:l salvarsan-so·dio. 1
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POLLITZER.
Doveri morali degli abbonati : aiutare Il periodico a superare te gravi difficoltà del dopo· guerra ; pertanto : . diffonderlo tra i colleghi, facendolo conoscere ed apprez· zare; provvedere al pagamento della quota dovuta aff'Amminl· 'trazione, een1a farsi sollecitare·
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lf POLJCLlNlCO
NEUROLOGIA. Gli esiti definitivi della sutura dei nervi.
(ANNO XX\'Il,
FASC.
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di1hbio che questi fatti possoço essere col te1npo modificati a mezzo della riedt1 cazione, ma n on è m en certo che quando non si ponef-'"r rr1 ente ad elimir1are i1ei li111iti del p o.. sihile tali inconvenienti> l a riedtllcazione potrebbe in tailuni -casi essere 1difficile o a'11che senza effetto 1!J n ecessario adunque che l is tradam1e11to, o « ~ ig·uillage n, come dicono i francesi, dei rilindrassi s ia fatt o con la maggiore }'.)recis ione. Deve essel'e evitata inna11zi tutto la sutu1·n cli tronchi motori con nervi senRitivi. Al ri guardo e appen.a n1ecessario ricordare cl1e Je così dette ana tomosi dei .due 1non co11i di llfl nervo sezionato .st1 ~i t1n nervo sa.J10 vi cino è l ln non se,n,so.
Brilisll 111 Pd ico l ,/ Oli rnal, 25 se tt embre 1920). . Le ferite d ei nervi ono st ate dul'ante la guerra n11meros issime. Al riguardo s i è a Vll to 11n materiale di studio ch e lJer la s ua abbonrlanza 1no.n }ia preç.edenti. In un gran numero di casi si è proced11to al1la st1tu1·a secondaria dei tron chi interrotti, ed in non po chi casi a n che all'innesto, p er modo che ora a distanza di tempo .si uò avere un materiale suffic iente per giu·d icare della effi cacia del "'t rattamento. I.a rigenerazione di un netvo periferico 1 Il combaciwJ-e11to clei cilin{l1ra ssi d el moncompi e in ogni cMo mediante l o svil11p;po i11 cone .centrale con le ri~pettiv e gl1a ine ·del lungh ezz a dei cilindrassi del moncone ce11trrtmoncone peri feri co jncontra in pratica cl ii fì le, i q11ali 5i in1canalano ne.Ile guaine de l monco ltà spesso in so rmontabili ancl1e quando Jn co11e periferico e rag giungono così la lol'o d c- sezione dei due monconi è netta. I du.e t 1<it1. s tin azione terminale. I cilindrassi centtaJf ~. - · del nervo al momento di se';)arar·si sono spo110 connessi con ne11roni motori o sensitivj , stati da movimenti di rotazione per m odo che mentre le guaine resid11e del mon conie i:>·eriil combaciamento esatto dei 1non.coni nelle feri co conducono ad lln organo terminale mocondizioni p r eesistenti al trauma è presso cl1 e ' to1·e o sensitivo. Si deve CJlìindi riconosc.ere in1possibile. NaturaLmente le difficoltà. sono ch e, a parte jl fatto d e llFt continui tà ana.to1naggiori quamdo la sutura si fa a i11ezzo di innesto. mica, p.e rch è si abbia un buon r:Lsultato funzionale è necessario che t1n numero Sltffici ente D'altra parte i ris11ltati i st oJogici e :fisiodi cilindrassi entrino in un s ufficiente num·elogici possono e&sere soddisfacenti nel . e11s·) ro di g uaine capaci rti cond11rli nella I-oro giuche a ;rigenerazione avven11ta. la eccitàzio11~ s ta direzio11e. Se invece cilindrassi motori del nervo deter·mina la contrazione dei m11 coJi prendon o la via di guai11e aonn.esse con orai quali si disrtiribui·s ce, e che gl i stimoli se11gani sensitivi, e cilindrassi afferenti nren·dono sitivi sono più o meno correttamente a \'verla direzione delle g·t1aine .cthe condu,~ono alle titi. l\!la malgrado ciò i risultati pratici p osfiJ)re muscolari il ris ultato funzionale è nullo. sono essere scarsi 11el senso cl1e il pazi en1 P È perciò che la st1t11ra di un i1eryo puran:n·ente è incapace di a.doperare la parte lesa ro 11 1t• inoto re con un n ervo puramente sen sitivo non fa.c1eva prim a del tra11ma. Questo difetto può è seg·t1ita da a lcnn ris ulta to fum.zionale. · essere in rapporto a fatti psichici o può essere È chiaro qui11di che i cilindrassi efferenti d ovl1to a modificazioni 1Secondarie muscolari ·· d evon o entrare 11elJe g·t1aine motrici ed i ci- - a rticolari o anche ad un a forma di atassia lin cl ra s. i afferenti 11 el le guaine sen~itive. l\1a per la quale mentre ci ascun m11 scolo può sinnon })a.Rta. Ooco1Terebbe anche che -i ciling1olarmente compiere l a propria fu11zi one, ln d rnsRi p rovenienti dal mon cone centrale prenazione sinerg·ica de.i mu scoli è cLefiriente. 'f n l e d e~se ro, per qua nto è possibile, l a via delle atassia locale è prob~tbilmen te dovl1 ta n,11 a c.fes. e g11a i ne n elle quali s i trovavano ur·eceroa n cata rigenerazi one cl elle fihl'e afferenti • cl c nterr1e nte le lo ro continl1·azioni, dalle qt1ali ?rofonde ch e regolano e controllano la .azione mnscola:re. fn l'Ono e parati pe1· effetto a.e! trauma. In effetti ~e le re llu le nloto:rie 1del midollo dell 'estenE si pt1ò a ,·,e re a11rhe il caso opposto, cioè !-;O.l'e l11ngo d el p olli ce fossero m esse ii1 relach e il risult ato pratico sja migliore d egli e. iti zior1 e con le guni11e delle fibre che si dj sfrifisiol ogici, e riù in rn1Jporto al fafto che lo hni co11.o al brach ialis antic1ts, l e quali si trofunzione dPi muscoli 1)aralizzati pnù e~sere vnno n ello s t e~ . o nervo, ne rjsultenebbe unn rompiuta da nitri mnc;coli innervati dni neryi rnn fn . ione fiRiol ogira, in q11a11t 0 rh(l il mi illesi. d11l ln . 1)inale 11on pntrehbe più con venienteJ. . e sta. fi~ti c h e <late dni vn 1·i a11to1·i Slt gli n1 ent e i11cn11nl n rP gli in1p11l~i provenienti cl rtl es iti defi nitivi rlell1e s11tn1·r dei nflrvi n on ~on1t <'e l'vel ln. Fntt1 nnnloghi cli errnt n i11te r111·e tnrn olto ronro rdanti. zio n p e lornlizznzio11 e d eg li <:\ firnoli srnsifivi Till e] i11 101 (•[I. i di sut ure· (J innesti. llCl'\' l>~i ~j a\ I'euhero nel ca o di i1er\'i u ffere11ti. No11 è e11bc in 1 x l'a .. i i 11 ~ltccc.sso con11)letu, i11 2'2 ( \\".
THORBGRN.
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SEZIONE PRATICA •
gi1arigione prati ca m ent e completa e, nei riscolo lungo st1pinatore comincia a riprendere i11ane11ti soltanto ir1iglio ramento. la s ua motilità rispettivamente quattro, cin l)a\v notò 11el 40 ~b dei suoi casi il ritorr10 que e sette m esi dopo l'operazione. Lo stes·so d1ei 111ovimenti dopo sette mesi. Stopfo.rd per altro trovò eh.e la guarigione è più perfetta quando la lesione è più -prossimale Sl1erren in tutti i s11oi 21 casi ottenne il ri e quindi la. sutt1r3J ,si fa più in vicinanza del torno. della funzione motoria m a in ipodo ir1, 1niclollo spinal e, ciò che può spiegarsi sia .p er con1pleto. l{ennedy esamin,a.ndo dopo un lungo periola vicinanza a.I centro trofico 1c1eille fibre, si\l do di te111po i f.:,.UOi ape.rati . co11statò 11n con1perch è l'operazio11e è tecni c a~ente più facile pleto s11ccesso nel 73 %. su.i grossi tronchi che sui piccoli. Secondo l 'esperienza personale 1dell' auto,r e Dnmas in 115 casi di lesio11i d el radiale ebbe cori la sut11ra. il 42 ~~ cl i g11a rigj oni, ne- le sutt1re del nervo radiale dànno i migliori gli altri casi ins u ccesso ·O solo miglioram.ento s11ccessi ed in genere la motilità ritorna più ' con sintomi evidenti di )rigenerazione1 ·del perfetta nei muscoli prossimali che in quelli distali. Gli esten sori del braccio dt regola riact1ervo. So:vce ottenne in 36 f'asi di suture di nervi quistano perfettamente il loro potere, meno 8 gu arig·io11i, 6 migliotnn1enti notevoli, 8 mil' estensore çom11ne d elle dita e. m eno ancora glioramenti l egg.eri e 1 i insuccessi. g·li . estensori d ell'indice e del polli ce. Per quel outtar e Twir1.i11g in 61 casi ebbero 7 guach e riguarda il m1ediano si ha il ritorno inl'igioni t;;ic ll re, 32 n1ig·lioramenJti notevoli o c:ompl e to della se11sihilità in una granide proq11.asi g11n.rigi oni, 7 esiti incerti,. 2 ini.Successi : .. porzione dei casi, e la motilità d·ell'adduttorc • breve · ,de1l Y)ollice solo nel 45 %. La sut11ra deldi 13 n on ebbeTo fJiù notizia. l '11Jna re dà i risultati meno soddisfacenti, il ~~d:son i11 30 ca i ottenne un sensibile miglioramento q11asi in t11tti: nel 58 % ritorn ò ritorno della motilità dei mt1scioli intrinseéi de1la m a 110 è Fca.rsissimo. perf.etta l a sensibilità, nel 62 % la motilità, In genere il trattamento o·p erativo inteso- a nel 67 % il trofismo normale. rim110.v ere la compressione s·u bìta da un n ervo T ali statistiche dirnostrano che la sutura aei 11ervi dà buoni risultati nell'l1no o due dà risultati sem:p"re migliori di cn1e.lli ottenuti L'On l a s11tura in seg·11ito alla sezion-e. ,S olo si terzi dei e.asi . lVIa è d11bbio sempr.e che anche n ei rasi di appa re·n te g1iarigi·o ne si abbia una d eve not a re .che è -ni1'1 raro che. .sciomoaia comperfetta restitutio ad integri"m 1d·el tessl1to 1Jletan1ente l' at1·ofia dei m11 scoli innervati clal nervoso, tenuto conto che la inabilità motoria n.er vo comnresso. Ciò -uare sia in rannorto ad -di gr111)pi m 11scola.ri può essere in p·arte co1111 un i)roce~so n euritico det13r1ninato dalla compensata d ~tll 'azio11e di altri. pressione stessa. clr. I l'isultati degli jnnesti -paiono anco.r a mer10 co11fortanti, tf}nto che, sempre ov.e sia posNote terapeutiche s11ll' epilessia essenziale. ~ihile , è meglio ricorr e r e alla su tltl'a previo ravvicinam ento dei rr1011 coni. (P. CCARK. The TJ ostori Mecl. ancl Suru. Jour·n al, D 'altra parte ci sono condizioni mate riali sett1e·mJJre, 1920). cJ1e i ntluenzano favorevolmente o s fa vo·revolF'i.ncihè l ' epi.:l essii a e~sernzia}e· •si fiacev.a ooinisi1nente la p.r ogn.J,si d.el1a sutura. d ei ne•rvi. I 1 1 , la ,gu,a instere tutta. nell:o spasmo mu scola~e nervi che si di~trib11isco110 a grandi ml1 scoli t1erpetrazio11l:e con 1o studi10 de1l}e sindromi epie specialmente a ml1sco li omogen ei, come il J,ettiforn1.i oons:e·cutive a m1a l1attie cereb:riali o a ner,·o radia.le, <1 8 nn o ri sultati migliori in constimoli speT'im,e ntali pdteva anda•r e; ma 01g.gi, fron l-0 de.i nervi la Clli clist1·il)llZio11e m 11scoc·h e un difettio ,della eosci1ein za è r:i'conosciu•t o la re è piccola e corr1plicata, come il n el'v:J esseir·e J,a 1SU1a co n.d iz;i1on.e ~ondiam•entale, è t111trnediano e l 'ulna re. Le lesi·oni doppie sono più t'altra oosa. L'a!Illatomd1a e l'istologta patologica gr-a v i, così la s11 t11ra con tem1)o)·anea del n1eci hann10 delt1so·. La J.~s1funzion·e .e ndocrina oi d iano e cl ell'11Jn a 1·e non dà cl1e le.gge·r i mjglioaiuta in qua1lc1h ei caso tutto parti1co11.a:rie. Il d eramenti. teriorarnen. t o nrofondo sociale ed economico Il tempo ri chi esto per la guarigione è g·ran. clissi rno. Pare cl1e la rigenerazione d.e.i cili11 - · d1e.11'epi~etti·oo re1n1de inan.e il tentati·v·o 1d~ mettere in r.app:orto le a1terazi·o·n i diel oerrvello con cl r a~~i pl'ogredisca di un n1illimetro al giorle le;si.on·i dei fattori 1nentali p•ropri·e d1eill a man o, i;:>er modo che per lo sv illll)PO di fibre clalla latti,a . asce lla fin.o a l ooln astrel lo cl e1ll'indice sono neSembl'ò per un èert·) tem1Jo, ch e lo studio ce~sari 200 g'.io;11 i: e dalla metà della · co eia della così detta epiliessia affettiva, a base nettaal pi·ecle due anni circa. stopford i11 52 casi m€\nte em•oz.ion·ale, d ove sse portare la ~olu z1·o'I1e di s11t11r.a ctel radiale 111 terzo infe.r io.re, medel •n.roJ)l•en1a •• ma ejs~ a i tliffeQ·e11ziava co1nclio e superiore cle.l brat:cio trovò che il mu1
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14.2(l TI. POLI C:LTNTCO
(ANNO XXVII ,
FARC.
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.... r1letnmcntc rlall'epitessia essenziale, perchè: conoscenzé."I la situazione ed educarlo al co111° chiairi fa1:tori l'.)sicogeni esis'f:f,·an,o; 2° man. trollo.. Una. piccola ~cheda giornaliera co11<~1·e. cava la vera e propri.a cliat&.'-i cipilettica; 3° ,ern tizza la m.andera con Ja ·qu a le l'.ep il1ettico giorrno n·egati\1·a all 'a21ione dei farm1a ct1i; 1° 1era res1Jon per gi.orno, a poco a p 000 p t1ò im par:are i mr- . Riva ·aJIT,a psiC0 analisi alla lYSi.ootelI'aptiU, cioè todi di v increre i s·11oi d ifetti ·di oa11artte·r e. I n all.a cura co1n f.atto·r i m,orali. Essa quindi n on rnoJti casi si pre11de nota nal paziente stes8'> ha aiutato gran che I 'esteso gru'!)po delle epidei difetti analizzati, o vengono questi comlessie e.ssenzia•li, con le q11 ali sii trova presso chè nell'istesso rapporto in ct1i si trovano epi- p enr1.1 a ti d::il medico eri11cator·e, affinch è il r1;1 . zi ente noosa d.ominarJ.L Ma les.si.e org.aniche ·e funz.io111ali. . le converisi'lzion i e.d.nca.tiYe nè protranno r imuovere de[ tutto il I.1 Clark ·doii10 gli situ.di d1eff C·nirdy, del C;amp· dif·eitto di caratt.ere nell' epilessiia ~ssenzi.A l ~ bel~, del Ki1~by e d.i altri ha .s tabjlite 1-e carat(giacchè non s i t r atta di 11na nevrosi, ma <i i teristiche 1struttt1rali deilla personalit?- dell'-epit1n profondo di,sordipe d ella vita istintiva), nP. lettico, prima che la sindrome esiplocla in sinc,c no incle1ehi1i, in quanto che la facil itq_ a clitomi grossolana. Tali sti,gmate J)ISichi che sono· mentica re e la cri1s,i eipiJ.ettica " ..,uzzauo ' 'in l'egocentr ism·o, l'e. ~trema· . ipersensibjlità, n11a.r1 ~p esis o J,e incrostazioni ed t11cativ·e format·ei~i R?J cata pov·ertà emozi onaiLe, rig.idità cl'id1e·azione qn t;l}o sfon,do di cara tteir e. Ni e1nte pe•rò v.a per e di men.fazione. E·sse po,~1c:;.o·n°0 co·esistere. c<Yt1 d .·to. Negli ftati più g;ravi, ~e l'epi1ett1ao h il J.a s1in·drome co1nvt1lsiva, non h1a.nno ·~empre ll·Jl Pn c nte:.n 1to m•entale nei st1o i at1ton1ati1smi, rapp<>rto diTettam ernte p.re>porzi on1a1e con 1 in - . e1~150, ' 'a lDrizzato con l a "?•sicoanalic;,i, pt1ò sertcniSlità di qu·esta, mn eststono sem'!)re, _ anche vi·re a pre1)a1·are l'adatto vaccinn mentnle. Bid a sofle •e car.atteirizzanio l' ep ilettj,co: su di e1ssc sogna tener presente ch e i l paziente è em ine nun·) tSti.mo!lo comtline, t1n.o ~forzo idi adattam enteme1nte ~:en.sitivo, e ogni C•onve1 1sazione €S·plito, lt•n contl'la;sto, un c·on fl.itto svil:u1pperà la si.ncntiva ed ecl 11 c.atj·v a p u ò e~~1c:er1e )1eno1~a si·n o drome conv11l1siva; ·~e esc;e ' i sono, sd p ot·r à p•r eal purtta da i.n1m.ag-azzin aire il grad•o :di tenV·ediere in un gioiimo più o meno lontano la refi . 1sio1ne latent1e capaoe di esroloffere in 11na orisi; zion·e enil , ,a dag·I.i atti - ettira Illoto.ria La <Tt181e occorre rp1indi molt'1 1iplon1°azia in esse. q11a l p di osti1)azjo•n e, dagli scatti di collera, d.all'attisii !)UÒ e1spli,rare C<}rt ;.tbboccam,e nti r>reipa.r a tori t11clin.e di toç;nat.ore, eiec., man m,a.no fino agli sru angomP;nti .~enierflli, con J'i'Tlcl11roone di un attacchi di «piccolo male» e po.i di cc gran ma gra11 nume:rio di !1az.ienrti 1 1~1 p1ro•b}em a dei dile n, dopo del quale il temporale acc11mulatosi . feiti ,. SÌ r] a e:Jim i.n a r e J'off·eisa pe11~S?O'IlaJ~, CO ll nf'lil ci eLo ,d.e lJia vi·ta d•ell'e9il·ettico, 1si ri1schi ara. 11nfl lo1d1e g•i ll·di7io·san1e11t1e e .a trTnvo espre..c:;i~fl finchè n11ove ·n11bi non s.i arl1(le·n serann·o •e si ~peci.alm•ente •a prinicrp•i·o eri in fine de.I la co11sarà d1ac.capo. TaJJe reazio11e epiletti·ca è t1n ,·e1rsazio1n·e, e cosi via d icen·d o. I l migli'Oramen·_ riflesso di difesa, pe•rchè Pssa chi11cl e la porta to della cura si nota con la c1 i mi·n uita frequenn II.a realtà e riduce il ~oggetto al gra·do pi1'1 za dei con fl itti sia ('oscie'D.ti ch e inro1s.ci enti, j 1H11sso d1 rrspo·n~ irvit.à {)irganir.n, al grado dello q.11aJi ttlfjm,j ·si tc:;!1iélno n egl.i .a ut.o.mnti8m:i. T als tat.o c.om1a,toc;io. Nell,a fas·e a11t1omatica diop·o vo·1ta hisogna ricor rel'e .a m et-0d'i inél i:retti rf i ~ li attacohj di piccolo malie ,.; sono deliri cnJmi ammn1eisitrii-l1neni10, 11. e.. n elle pa.rt ico1ari mane pa~seg1geri d11rant.e i qun li il c::o2'getto dice sioni qi.1otidiane, nell.e o·ccu pazion.i giornal iierc o fa de11e cose che , m.e.s se ins~eme e minutaòell'·e1Ji J.etti·co, ~ì ùa e.span·dell'e Jn snn per~.onameinte a11ali2zate , dimostrano ( c-0m e n1ei de li rii i lità al di fuori e ~ori·d0isfE1re tn 11na mani·M"fl ' clella febhre orla sosta,nze toSi~iche o a.egli ~.nnn la ~t1a tr>ndenza di dom in.;rre la r Paltn. stiati man.iaci ) t1n rapporlo intimo con i conT 11tt.o ciò n on gu arirà rh e d i rado, ma i1J1c111nfl itti cl.elqa vita quoti diann, e ~C'O!)l'01no livelli rl l'rt io con le a1 t1·c cn re fisiche m .i gli oreirà fo1ir ~empre più protfondi dii cont 1~a.sti €m,ozionali. n'l•Pnte 1'•e-pile1tiro, e nel r>e~gtioT1c rlei ras.i arrerln. crnello, p. e. ' di libe-rarrgi. òi rnn compito jn1erà 0 almeno l'alleiriterà il fntnl·e rl·et.eriO'rng-rnto. a qnello della lotta sec::~t1nle. giù gi1ì menfo rle11a s11r1 per~ona l ità. fino alla proprifl c:l~Fi, fino in 11nFi c11lla o nelle GE~TTTT,E. braccia materne. Da tali sin dì g·i à , .a l1tag·gi c11 rn ti ,.i son conNella nostra Sezione Medica pubblicheremo prosc g·uiti, i). e., gli ela1)orati ~i te111i d·elle co... . . simamP.n te: Suita Patogenesi dei versamenti louie di e1)ilettici ove que. t.i pos~ono v1Y·ere 1.n 11 no stato di te11sione non '3uperiore alla loro che soprayvengono nel corso di un pneui esi tenza. Il m etodo di c11ra spec;ifico dell'epimotorace - Ricerche cliniche e eitologiche - per lettico deve: 1° analizzaa~e i conflitti speciali F. Dumarest e F. Parod i, direttore il primo ed assi<'l1'eçrli d ev~ incont,r~1r~ nelln R11:i vita, e n otare • stente quest' ultimo del Sanatorio Popolare Felix 0 In -..ui1 mnnie1·n cli nfft")t1t n Pli; ~ 1)orta re· .,, ~Lla · Mangini ad Hauteville (Aio). .
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SEZIONE PRATl CA
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CENNI BIBLIOGRAFICI
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· 3° Via transpleuro-f re1iica co11 ~e.scz i•on.e coRta1Le i1n ica o multip·l a, ch·e si pr eista per élJge;re. (Non si recensiscono clie i libri pe1·venuti in dono o.lla Redazione di 1·e le p1a.r ti p101Sterio.ri e laterali d·el fe.g ato. • • J,,es hlessures du foie et des voies biliaires par Sic.come neltl(e fe·r ite diel fe·gato il sintomo più le doict. SOUBEYRAN (·p rof.esseur .agrégé à la importante è l'emorragia, l'autore passa in riFac11lté cie Méoocine ·de 1\1ontpe1'1i·e1·). 1 vol. vista i vari mezzi ·di e·r n0tstasi: Te11'moca11terio in-8 con 73 figure. - Libr.aJirie Félix A1cain, al ro·sso; TorciprelS·$Ura; Getto di vapore ,sotto Paris 1920. - Prix 12 f/PS. pressione sulla feT ita (Su égtlireff); Aria calda L'autore, dopo bre~i .cenni storici gener~li sia • (Czerny); Sol11zi.one di ·gelatina (Brin, Gosset, sull1e le8i1oni ·del fe~ato che su quelle dellie viie Giordiaino); Pinz·ettnment10 de-i vasi e ·1:e.g atu1ra; bjli.ari, -es.pone ·i n un capii.italo J,e p.r incipali noL1egat.ura i.n 111assa; Pinz,e emostatiche per 48 zi1oni anatomiche, sopratutto topografic'h ·e, ed ore (Fa11rr1e): Sutura .a nuntj staccati s·u tura ad U con imbricazione delle anse (Walther); acc·en na in pari tem!>O alle a ppli cazioni chirurgiche. s11tura a borsa (Waring); accenna ad alcuni processi speciali fii Sl1t11ra, corne qi1elli di CecDiviid·e i1l lavoro i·n tre p1arti1 : La prim.a parrte cherelli e Bianchi erte, per 1dare sostegno a i è dedii1ca.ta ..a Ile ferit·s deil fegato .ed i.I loro stu})!Unti, usano d·ell.e pla,ccbA di o.~so cl·i ba.l,e~,a di10 è Lrusato •SU 297 nu·o ve io ss:erv.8zioni. Nel l)rep a rate; Star usa al lo iStesso ·scopo la carticapi tOJl'C} d1ell' etiol-0 gia co1nside.r a l·e feTite d ' aiI'lagine; Marti.n ,a _il ma.gnesio; S egale 1'av10 ri.o, ma da .fu.o•co e qi1elle da 1strun1.enti da ta.glio; i1n capitolo dedica all'anatomia patologica in De1bet l'osso decalcific.ato ecc. cui, oltre lo studio delle rferite del fegato e ,delI n. tl1tti i casi in cni nessuno d eii m ezzi precede11ti p11ò essere applicato usa il tamponale relative conseg11enze, de crive le lesioni dem ento e d1r en.aggio. ~lj organi vicini, 1l'evoluzion.e ed il processo ' di . , riparazione delle ferite 1del fegato. Ne,l la se,conda p,arte de!l lavo·ro trat1ta ·delil·e 1 ~ Seguono i capitolj della sintomatologia, comle.~ioni delle vie hjJi:ari, che, ·~'econd.o J auto rie., ~ono poco freq11 enti data la loro ubicazione, pli ~azioni, diagiliosi e lJrogn osi. Una !)art.e imporrt.ante tiene iil capitolo del in pa.r te 1n ascosta .dn l f.egato. trattamento in cui fa precedere a l.c11ne con.siAc cenna in vari cr1pit1oJi all,·etiologia, aniatomia patologica, ~intomatologia, diagnosi e prodJerazi1oni stul11e indi·cazioni. che si potS1s1ono così ri~c:;,sume.re : gniosi. Si de've 1deci d·e,ve 1a fav.ore dello int•erv.ento: Nel capito1o deil1J,a rura 101sse1rva ·che l'in·ci-si. 01° Quando i 1seg11i di emo.r ragia sono netti , n·e più f~vorevoJe p1er oper1are 611,J.le vie biltairi sopratutto t:;e j,l tra.g itto del'la feriita -sembra inè que·l la on·dt1lata di ·Bevan, o q11ella a baioteressare le vicinanze dell'ilo, che sanguign~ netta di B·ebr. Con SJi.glia la s11t11ra nelle ferite più abbondante delle altre regioni del fegato. della vescichetta. biliare a margini netti. 1S e la 2° Qua11clo ,si s n·p pone 11n'altra lesi.one v·i - feritEt invece è· ir:riegio~::i .re ·ed urge di fa1r presto ' scerale. ri coTire a111a oole·cis•totomia; nei caisi di vie1sci3° Ouando esis.ta i1n oorTJO "" - estra nieo vol11- ch ette moùto mai1tra.tt.8te ed infiammate p·r ati oa minoso nel fegato, per il pericolo d'infezione. la ro:le cistectomi•a . Bisogina astener.si d all 1intPrv·ento : Per i ranali bili.ari consiglia 1a s11t11ra tutte 1° Quando i 1se1g ni cl'·e.morragia sono n•uJJi le volt.e <!he può fa!'lsi, i·n r aso contr a ri o il tiamo poco importanti. p cn a n1sen1to. · 2° Se·, d:ato il C•aso preC·e.d.ente, vi è Ja ce.r'Nella terza nairte del la.voTo !)assa in 1rivistn iezza. che è l1eso sol·o ;:i fegato. 297 01P>S•erv.Rzioni da ferit e del fe.g.R.to e del·le v ie 3° Quando il ferito è ·s otto sl?,ocli gt'aviss i- biliari nt1bbliéate d11rante la guerra dal mag-• mo, perchè allora è troppo tardi. gio 1915 al n1aggjo 1918, e chiude il Javoro con ..t\ccenna poi alle vie di accesso al fegato conuna ricca e completR bibliografia. , siderando: A. GIGI.IO. , 1° La via attdominale (incisione p-iediana C:AROZ7.T A.: L a chir1lraia del pancreas. ~ o laterale a seconcla che interessa sco-pìI'ire pil.1 I.-. CappeJ]j , ect. 1 voi. jn-8 g·r . di 11a,g. 283. jl lob10 sind.stro o i:l destro; i11cisi,one oblilqua, parallela a l bordo cois tale? che s copre t11tto jl :\!Lolto o·p po'tt11namente l'A. fa notar.e con1e fegato; accenna pure a lla incisione coml)inatn., OII'.amai, per J,a maggiore p.1·ecisio11e dei mezzi verticale ed obliqua, ·di l\fayo-Robson ). di ricerca e p err lo 8 rcrescer.si delle osSierva2° l' ia addomino-toracica in c11i la inc:iJsi10- z1i011j cli11i·che ed anatomo-pato.logj,ch e, non . sia ne add.Qminale è combinata con la resezton e più lecito .aac:eri.re, come si legge in molti tratextrapleurale del bord o costale temporan·ea o tati, anch•e reoenti, che le malnttie d el pnndrefìni~i va. crea.s sono estrern·a mente ra:re. E -l:>err ciò c.11 e . 1
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IL POLICLINICO
s i rifr 1~i1sce alln chi1r.11rgia <lj questa gl1iand.oila, si può a fferm1arie .a nzi rhe, 1n questi l1lti1m i anni, 1a l 1etteratt1ra 1si è arri cchita di cont·riff:>11ti jmportanti , i r1u ali dimostrano oome l'inte(T'vento 0~1eratorio vada diventando ·sempre più f req.n-ente e .necetsfiarito. R ap 1i1d.amente, m.::i i·n m.o.d o chi.aro quanto J)reciso, il Carozzi ~i occ11pa dell'anatomia de .~crifti1 n e topografica, de'l la fi,sio-logia e semioloqin cl el pancreas, per a ffr:o,nta.re j l c.amp,o cl ella prc toloqia , ohe i·n izia oon la tra1tma.tozo .. oirr. D a lle Rempliç.i cont11sioni alle .f erite della r rcenti.sc:.ima grt11erra, tutto è 1,a,ccolto e conden~a to in cpi.esto capitolo, itl·cco di n.ozioni uti1
(ANNO X.\:, TJI, FASC. 49]
r atorio; in 111110 solo fu l)Oi praticata la. ne free tomia, n1a t rattavar.;i di 1ln caso particolH r·n1ente sfa,vo revo1e e l·a pri.m a operazioue ci·n ~tata fatt a lJer u11a infilt1 azione ll rin osa pc'riurete:rica. 3° Un caso d i tentata e non ril1scita urete rorrafia, per una ferita dell'uretere da pugnale.
4° Tue casi ·di uretero-cisto-neostomia: due per cistectomia ip.arziale (l ' uno cò11 esito atti-· n10, e .J'altro seg11ito da m ·o11-te in quinta gi1011·nata p-er i.n.S'Ufficienza renale) e il terzo per fistola ure t.ero-vaginale f'econdaria a operazione d i ' '"e rtheim, con esito favorevole. Jj,s·~ime. 5° Tre caisi d i interv1ento su g·Ii l1rete.ri e I.Je pagine che l'A. ha scritto intorno alla sul trigono, per estrofìa della ' 'esrica, e cior: 1lerrosi ctcuta vanno m ed itate, l)erchè dim0uno d'impianto del tr:iJgono nel t:;igma con esitu ~tr.ano come le di·f fiooltà cliélign.osti che di qu ef avo.rev'Ol e : l1no d 'imp;ia11rto previa entero-asta perniciosa forma clini.eia n.on ~.an.o in.sor- . i1nstomosi laterale; uno d' innesto dei dl1e uremoint::i bili, ciò che ben dimostra.n o le 18 diate r i separatamente nel sigma 1 con morte in g·n-0si esatte posrf:1e dal Kort e, prima d1e.ll'inter6a gio·r nata.; ma tratta,·asi e.li una cachettica ,·ento, in 24 casi, occiorsi1gli finio al 1911. con epitelioma della vesci ca estrofica e con le~ioni renali a.n tich.e. f,'an g·u "'tia dello ci vi-eta ·d'i iSoffer. 1s:nazio • mra rri sn i ~;in,goli cnpitoJi; •segn:a liamo ,soltan.tio 6° Due casi di 11r·eteJ'losto111ia l1il atesral.e: a i lettori qu elli sulle pan creatiti, m1lla litiasi 11 ell 'l1no come intervento palliativo oer epitepanrrerztica e s1111e cisti d Pl pancreas, com•e Jj oma d ella ve-s cica inoperabile; nell'altro comerite, oli di soecia le attenzione. La narte che me tempo ·ultimo in 11n.a cistectomia tota.le. si 1rife1ri.sce ai t11mo1rri h.a t1n 0 ,·svil'l1p·p o li.m itato; 7° Finalmern•t e 11n ca.s·o di uretereic tomia ton m.p ia, ben trattata ed e1s•aruri1e·nt1e è invece qi1 eltale, in segl1ito a l1na. nefrectomia pe r tuhercolos.i. la, ch e es.p on·e le note di te·c njca chirrurgi·ca, com e modestam1ente le chiama l'~t\.. Pe r ogni cab. rn. p[tolo e fin d-0ve gli. è sta.t o !>O·s'sibilie il Carozzi h .a 1'aooollt10 la oa\S'iJstica nota e qu·e11a in·e1dita , 0onfortan·do1n ·di U·n a rj cca messe d'indi·cazi,oni Dott. M. CAMPEGGI ANI , _capitano med ico, bih li 0tg rafi·che. assis t ente onorario della R. Clinica oto rino-laringoiatrica di Roma. T.. a chi1'11·rgia de1 · p.ancreas non è certamente nel dom1'ni10 di t11 tti; nonilimem·o il libr o merita ln r g-a diff11sione ·piffi'·chè ci fa cono·scere ed apnei suoi rapporti clinici e sociali 11l'ezzrure al suo gi11·st.o valore llT1 argomento fin orn p oro studi at.o. 1
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La diagnosi della sordità
T. -F . •
Chirurgiri dell' 11ref f'1'f'. 1 vol. in-8 gr. di png. 292. __. Roma, C:onnerativa Tipografica L 11igi Li1zzatti, 1920.
Dott.
VTNCENZO
CAGNETI.\:
T,'n11to1·e fa 11.n a l11ng··8, dettagliata e rom• plrf a c>~fl')ùsizione di t11tta la chi·rurgia d·el l'11r eterr, romprendendo in t a le espo$izione a.nc·h e ln r hi-rttrgia endoscopira, ossia qnegJi atti oprrn ti,~i r h e si poooomo r>ratica.re s11ll'l1retM·c nttra,rerso il cistoscQ1Pio O'!)e.ratore ('Rrnn~forrlT.. e \VÌC\; Teo Bl1erger; Yo11n g) . • On ale rontribl1to cac;istiro, descri, e: 1° l rn caiso di llreterotomia esplora ti ,.a (s up110C\t 0 ca1rolo che non fu trovat.o). '2° Cinq11e ca ~i di llret erolit otomi n. di r11i Cfll iltl10 eJ)bero 11n regolaJ·e cl eco r~o })O"'t-011e1
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Fu giudicata una pubblicazione interessante e che si logJ,tc volentieri, uno studio clinico e medico-legale della sordità di utilità scientifica e pratica. ~ una guida preziosa alla diagnosi della sordità . Vi sono esposte le cause della. malattia, progredendo ordina· tamente dall'apparecchio periferico. dell'udito. Juni;!'o le vie acustiche. fino ai centri cerebrali. Sono illustrate le sordit~ traumatiche, tossiche. in rapporto con Io stato generale, con le mal attie del sistema. nervoso, Je forme organiche e funziona Il ed i processi patologici con cui potrebbero esser confuse. Il metodismo di esame neJl'ammalato forma oggetto di uno specl~ecapi~o. _ Vi è svolto Infine un argomento importantissf mo e degno di rilievo: le manifestazioni extra-auricolari della sordità, che si rivelano nelle rei?ioni e negli organi vicini e lontani, che 11i ripercuotono sull'intero organismo, sul valore soriale dell'ln1Ji. viduo. sulle più elevate estrinsecazioni della psiche. Questi brevi cen ni ra ccomandano già, la pubblicazione a tutti gtf studiosi, ai medici ed in special modo ai periti medic·o-legnli.
Volume in-8 grande, di circa 100 pagine. con una Tavola, in comn1ercio al prezzo di L. 4 ; ai nostri associati si spedisce per sole L. 3.60 franco di po;to. In,·iare cartolina-va~lia direttan1ente al Cav. l.1UIGI POZZI. Via istina 14 - Ron1a.
[~.t\NNO
XXVII,
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FASC.
S~ZÌÒNE PltA1~ICA
RCCRDEMIE, SOtlETA MEDICHE, CONWIESSI. Società Medica inglese. (. ga Riunione annuale). ,
17 significato clinico e il decorso rlella Pndooa·r dite
.subaou,ta batte1·ica. TH. (presiderite) , prima òi dare la parola ai relatori, mette i11 rilievo l'importanza dello ;tnclio di tale 1na.Jnttia, sin. per il suo grave sig11ific.'lto i)ronostico, Rin l:>erchè essa sfugge s1Jesso all'osservazione clinica venendo 1nale interpretati certi segni fi~ici, fra eui 1mrticolarmcnte il pallore e le <lit:'l. a clava. TiEWIS
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TH. Hor.DEP. (reltLtore). ll<'>
Da questa forma van-
escluse le endocarditi del ren1na ti~mo ac·uto
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:-;ubacuto (in c.:ui le vegetazio11i sono amicrobiche), quelle 11lrel'ose, di breve durata dipendenti da setticemia, e quelle termi1113.1i delle malattie c1·011iche . I/inizio è sr>esso insidiooo, con perdit<1 delle for7-e, colorito sci.albo, ane111Ui, ùin1i11uzione di peso, febbre. Vi sono di solito segni di endocardite e di iesioni valvolari antiche: si verifica.110 e.mbolismi in di'vers€' pa.rti del corpo: l'emocoltura è quasi • . é1npre l)Ositiva, ottenendosì uno streptococco a brevi eatene, raranJe11te il bacillo di Pfeiffer od u11 germe a basso potere patogeno. Il ,d ecorso è lento, ma fatal1nente progressivo fiuo a1la DJorte, che interviene in un i)eriodo vafin bile da tre n1esi a 2 anni, per insufficienza cal'din c.a, uremia, en.1b0Jismi. All'autopsia. si riscontt·àno vegetazioni endocardiche con poche o punte ulcerazioni e nnn1erosi focolai di embolismo. La frequenza <lj tale malattia è del 5 %o sugli amu1a lati arumes i in ospedali: il maggior numero cl i Ctl si si m~ 11ife sta fra 15 e 50 anni e particolarmente fra 20 e -!O; gli an1111alati ba11no spesso aY11to att<1cchi <li reumatismo o di corea, dopp i quali è trascorso un lltngo intervallo di pieno beuessere; Io Starling, allo stes o C'-0ngresso, ha riferito Dl1mer-0si esempi cl'i so1lclati che ave,Ta110 continuato il servizio di guerra i11 prin1a linea fi11,) acl l1na settimana prima clell'an1n1i~.~ione. Ciò dimostra ancl1e qu,.'lnto ne .sila insidio~o l 't11izio, si<:!chè ~pesso anche in pazienti, che hanno f1·equenti con· t.'ltti col medico, non si può stabilire q11ando si<1 co1n inciata la malattia. Q11esta va sospcttatn e si <lf>Ye q11incli pl'ocedere ad attenta ricerc~1 dell'infezione endocardiM, in presenza dei seguenti sinto1ni : malesseri vagl1i, leggera anemia, perdita nou rilevante di peso, febbre irregolare, sudori, dolori vngnnti agli arti, alla. schiena, nlle articolazioni rlelle òita, aree cli al·ros amento o cli sensibilità nlle mani od ai piedi. '.ra Ivolta 1~ malattia si r iYela improvvisamente con s into1ni dovuti ad en1holismo, quali un dolore acuto n 1 .fianco sinistro 'lllilza) al braccio: ema tur'i a (re11e), difetti visivi (retina) . (~l1attro sono i segni più in1portanti: 1° Enibolisrn1 arteriosi rnultipli, che 110880110 ft nC'l1e <=-ssere piccolisS'imi e si for1na no : a) nella pelle, in formu di vetecc:l1ie. particol<.tl'lllell te <.llla 1
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l1ase del collo e oopr:t le clavjcole, oppure con a ree e noduli dolorosi ed alterazioni di colore specialmente ai polpastrelli delle dita delle n1ani o <le-i piedi, 'oçl anche alle palme ed nlle piante; talvolta il paziet1te accusa un dolore acnto, a puntura di spillo, cl1e passa presto e lascia un'al'en leggermente inclt1rat:a e di colore più scuro; b) nelle articolazioni e tessuti perio.rtioolar·i , co11 sintomi analoghi al reumatismo, <la Clli però differiscono per l'unilateralità, la localizzazione in ~ol it:a. (dorso del piede, articolazione stern()-claYicola.re), la preRe11za di eù<!D.la locale, la rnanca117.a di ve1,samentl; e) nel rene, in Clli il dolore intenso, che simula una colica renale, è seguito voi da e111aturia; i l)iccoli emboli passano spes~0 ino:::;servati e Yanno r il'eren ti con anali~i sif.Yteu1~1t ic:he dell'urina co11tinuate per serie di d ieci giorni, per ricercarvi tracce <l'albumin~l <:(1 en1azie: rl) nella- retina., in cui si ~Ol)Pouo pic:coJe c1norrngie, che danno ragione degli scoto1u i accnsn. ti tlal vaziente. 2° E ·n (loca.rdite. Non se-111pre ,inanifesta : ~~pesso' i segni sono <.lovuti ad nntiche Ies·ioni. :Nla 11-
cano in que8ta forma il particolare C<1rattere dei ru1uori e la loro variabilità, che si of-\servano invece nell'endocardite fungosa. }\.l cont ratio {1ell'endoca.rùite reumatica, in ct1i si 11:1 ..~u11>re un maggiore o mino:.., grado cli ca1·dite, inn ncnno sPgni -che dimostrino l 'insufficienza ·c.c'lrdincn; t' anzi raro osservare aritn1ia, , o segni di di Inta zio ne o seolllpenso. /
..
3b lsola1'nento di microrgani.sn1i dal sangue. I/emoco,l tura l)llò diare ris11l1tati ripet11t:1n1enle 11('gativi, anche con una tecnica. accurata, uè si l)llÒ, in tal caso, concl11dere per llllà prog11osi i11Jg1 iore. i\.d ogni ;nodo è bene insistere anclle cou la speranza cli arrivare ad una im1nunoterapia.
inyaria bil1nenle la • malattia, di cui costitu1sc{! s pesso il primo accenno. La curva è il più spesso irregolare, rernitte1lte, quotidiana : qualche volta si 11.an110 l,H.)l'i{){li avi retici, .acc~n11)agna t1 da 111igliora111e11to <lello st<l to generale', <.ù-l aumento (li l)eSO, ci() che fn ritR1H~re che il processo inf-ettiY0 subisca delle sostR. Xelh1 faise teru1i11Rle si osserYa .apires:-\ia . i11clizio di e8nt11·i111enito dei tessuti e di stato à Stenic:o. 4° F ebbre. -
Accomp~gua
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.i\iol ti so110 i problen1i <:11~ f~1 Rorger~ lo stncl.io rli questa m~lattia. In eornplesso gJi stre1ltococrhi isolati possono tutti ricondursi al tivo, che 1i1 parte ùella tlora 11otn1alc del nostro organis1no. • Si. può quindi su1)porre che Yi siano focolai (tonsille, tessuti 11erioòont.:'1li, n11pen,ù ice) i11 c:11i tali germi Ri 1noltiplicano, au1nentano di virulenZ<1. e<l invadon-0 poj 1:1 corrente sa ngnig nn; il posseder<' coguizioni J)iù sicurf' in proposit-0 potrebbe portare a i>reve11ire la mala ttiR. Potrebbe poi darsi eh~ il primo stadio fo-s~ p iù con1nne di qnilnto ritf\nin1uo e che solo l'esistenza di una valYoln lesn rendes~e leu.1.Ie 1111a temporapea ba tteriemia. Ci è poi :1ffatto ignota l'importanza e.lei <liY(lr~i f<1 ttori, il focolaio prin1itivo, la resistenza df'i tf>8suti, le Jc~ioni clell'enc.l{)Cfl rd io, Ja virulenza del
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11 PJtJ CLJNtCO
gerrue, conosceuzt~ che potrt!bbero indirizzare i no8t11 . forzi Yerso una cura 1«1 zio11':1 le. Siamo i1oi ro1npJetan1ente nl!'osc1fro circn le canse delle reu1issioni spontanee ed il sig·nifìca to delle en1ocoltnre ripetuL'1rnente negative.
tie \al\·olari: curarne Qt1indi tutti i possibili focolni infettivi (denti, tonsille, seni, ecc.).
F. S. -- L'en.doc<1r<lite reumatica non ~arebbe abatterica e quella. successiva subacuta l,OYNTON
l!on sarebbe éhe il risveglio d'uIJ.'infezione latente. E. - J/O. distingue anzitutto i difetti ,·nlvolari (dovuti a l virus reumatico, sifilitico , e<;c.) dall'endo~'lràite JJropria ine11te dett.il, di ori1{ine reun10.tica, sifil itica, batterica. l .'enrtocardite ret1n1atiea è spesso accompagnata da pericardite, cla arrùs&11ue11to cutaneo sulla cute delle a1·ticolazioni, da erite1na nodoso; le le· sioni sull 'e11doca 1 <1 io sono piccole, sode, cor,erte <l:l e11dotalio, co11 presenza dei corpi di Aschoff, nel miocardio (nella forma bn.tter.iec'l si hanno in\'C•ce i corpi ù i· I~racl1-Wachter). J/endocardit.e batterica può essere suddivisa in due grt1ppi, act1t:l (: subacuta.: la prima aura ch·ca sei settimane, è qt1asi ~IllVl'e lt>tale ed è dovuta a streptococch i enioUtioi, a Jllleumo-mening·o-stafilococchi. J.a forma subarnta è invece causata nel 9.:> <to c1:1 Jlo strt->pt-0cocc'Ù ane111olitico e i1el rimanente dal linci11o dell'influenza (eccezionalmente dal gon00oe;co) . L' O. pror)One quindi la denominazione di IJIB1.1AN
<'n.clooardite subac11ta streptococoioa od influenzale. J.e carattcristiclle cliniclle consistono particolar1n<•11te nei segni di eu1bolismo (petecchie con cenlru bian.oo, aneu rismi, noduli dolorosi cutanei no<li di Osler). I pazienti accusano dolorabilità aùlo ~ter110, 11anno faccia color caffè e latte, modico tnlllol'e di milza : il decorso può presentare sv:iria te moclalità clinicll~: in a lcuni si osserva insuffic:ie11za r enale da glorneru lo-nefrite e morte per ure1n ia ; in qualcl1e caso la svle nomega Jia fa so s~ttn re la malattia di Banti. No11 ·empre poi -;i trova110 nel sangue i inicrorganis1ni, chè anzi il 25 % delle persone, che sono state infette dallo streptococco anemolitico, perdono poi l'infezione e mnoiono per le sue conseguenze. IAt prognosi è grave, però uo11 nl' olut..lme11te clispel'ai:a, avendo l'O. osse1·yato 4 guarigioni su 150 casi. Per quanto rig·uarda la profiln ssi, tenuto conto e11e la 1nalattia s'i1isedia soltan lo s1t valvole gilz precedenle111ente lese dal virus reumatico, basterebbe poter prevenire la febbre reumatica, ciò <.:he purtroppo non siamo finora i11 grado di fare. Si potrà frattanto J)rocEKlere alla i1nmunizzaziono 0on streptococco nne1uolitico e prendere le misure per preveulre l ' i11fezione nei 1>azicuti con malat-
L'agente infettivo ba re1~1ti \'<.Jmente i.>oea importanza, tanto è vero che e~~o rton è costante. l)ata la grande estensione delle Ruperficie m uco&-e, non è s nffic:icnte, i1er la pl'ofil~L~si, curare la ~epsi orale. Grande importa;nza ha. la profilassi ùella carditc i·curuatica. CAREY . COOMBS.
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Go\v A. E. -
I sintomi osserYati sono di ·na-
tura embolica e tossica: e questi ultimi vann,J ascritte certe manifes1.a.zioni cutauee (erit.emi), l'ane1nia, il dimagrimento, la febbre, i sudori. La freql1enza, con c.:ui si isola t1n gern1e con l'emocolt'ura, varia secondo i tempi e sembra ora din·1j nuita. L'O. con~'dglia di rjc0rrere alla puntura Llella milza. Un segno della malattia sarebbe la. leucocitosi (10,000-20,000) a cui fa contrasto in qualche raro e~ so la leucopenia. La malattia sen,bra ora l'<~lnti \ <1n1ente più freque11te {lel })eriollo prebellico. 1
STAHÌ..ING H. · S. - Fa rilevare ' l'inizio insidioso, ~tcc:bè l a malattia nuò per 5-6 mesi !)C'rmettere a I i1nziente di attendere ad occupnzioni n11che gra,·o~e ' senza a Yvertire distu eoi. Ha osservato il vallore nel 95 %; le dita a clava nel 76 %, il tu1uore ùi milza n~ll'81 %. i gra11di fenomeni embolicL nel 39 %, le peteccl1ie dal 58 al 100 %. Si .hunno spesso per1odi apiretici cìi 8-4 settima ne : la diln tazione ca l'òia ra non è notevole , il Polso, di solito, fr€'<}uente, Ja dlspnea affatto leggefa fino <ìg-li ultimi giorni. T.1a l)rogno::;i è sempre infausta. GrnsoN A. G. - ·L e petecchie ])OSSOno confondérsi oon i naevi picooli.s simi; esse, d'altra parte, non sono patogn-0n1oniche, o servandosi anche ln a lt1:e malattie. P r obàbilmente la denominazione di e~ docardite subacuta batterica compr ende ùue tipi clinici diversi, l'uno con ·miglioramenti e guarigioni, l'altr(J a vrognosi infausta : di~r~ruti sono i casi oon en1ocoltura positiva . Poche speranze possono fondarsi Sulla. YflCCiB<10 sie1oterapia, alcùne forse sulla cbe1nio-tcrarli}I. JJ'O. ha ottenutO migliorame11ti con le i11iC'zioui en{lov~..nose di sublimato cor1·o~ivo. (British rned. J Otfrn., 28 agosto 1920).
fil.
' Il fascicolo 1 l (1° 11overpbre) del1a nostra SEZlONE MEDICA contiene : 'fn l\rt11Aso PnNTAN o : lntraderma e sottocutaneor~a
zione con liquido cistico nelle echinococcosi umane. LoorJVJco DA T 'rA : Emoglobinuria parossistica da freddo e sua terapia. ...\ NTONIO l-TASHA HHINI : EsperimP-nti di vaccinoterapia per via respiratoria. F'ttANCEscn ·uuA'r o i.,o : Sulle sostanze dell'urina che spiegano azioni di vitamine.
Il fascicolo 11 (15 nove1nl1re) della nostra 8 EZTO:\E CHIRURGICA conti en e:
E. BoRELLI : Ernie inguino-superficiali e diverticoli del sacco. L. NEGRI: Elioterapia e tubercolosi chirurgiche. A. PENN1s1: Uretero-cistostomia per fistola ureterovaginale. Esito definitivo. G. PINARDI : Contributo allo studio dell'occlusione intestinale da calcolo biliare.
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XX\7II ,
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SEZIONE PRATICA
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APPUNTI DI MEDIO IN A PRATICA. SEMEIOTICA. Il punto dorsale nella colica epatica. Fra le irradiaziioni doloro.se dell1a colica epatica vi è i[ dolore aJ.la Bnailla d1est-ra, ch·e cli solito è plllram1ente. subbiettiv·o ed assai vago. R. Pan1ey (Lyo·n rnédical, 1919, p. 517) ha fatto rice·rche per · v•edeTe se .a ·d essio coirr.hspo.n da un -l'.).t1nto doloroso localizzabile obbiettivame·n te. In 21 casi trovò di fatto t1n punto doloroso alla pressi·on·e fra le apofisi vertebrali ed il mar1gine della scapola destra a Ii·vello d·el 4°-5° • spazio intercosta11e, a 2-3 cm. di distanza dalla li11ea i11ediana. Tale· punto rlifferisce a.a quello clescritito da Chauffa,:rid, iiil coll'rtspon.d enza dell'8a.-11 a verteb:rra. Il mig.l ior modo di rilevare il detto punto doloroso è quel1o di fa.r .sed ere il pazie11.te su1l letto, e, stanid<> a 1d1estra di €iS1Sro, di 1)r-e1111ere coJ poJ.li·oe sinistro 1S•l1.gli spazi inte.croos.talli, frr1a la oolonna vertebrale ·e le apofisi spin.ose, dal1'alto .al basso. Quando ·si arriva al 4°-5° spazio, il pazjffi'lte fa l1na smorfia doilorosa ed un soprassalto, lamentandosi di fort-e doloTe. Come control'lo, si può ·r iipetere la ma11ovra dai..... l·ato sinistro, dov1e qu.a1ahe :na;ra volta i ha .pUJr.e un d1olore, molto ID€1!1o intenso. Questo punto dorsale va dtsti11to dai pu.nti dolorosi d·ella ne·U·r algia in teirco·s tale, che sono pro·p.rio im prossimità d·el1a col•onna ,,ertebrale e non già a 2-3 cm. d·i distanza; ne~la i1euralgia, inoìtne vi sono anche gli a1tri 1pUiilti, latel'alie ed. anteriare. i\1entre poi i pu11ti cistico, epigastri co, xifoi.. d:e, co,s tale (estrem·ità dell'8a. co1s.t ol·a) si trovan·o an·che in altre· aff·ez,iani (malattie gastriche, del colon e delll'ap·pendi.ce), hl punto do1rsale, secondo l'A., n.on si troveriebbe nelle• uleie:rie gaistrich·e e duodenali nè n ella .appendicite. Il segno è dovuto 1alla i•p e,r estesia nell'area di di~ .stribuzione della branca p-0sterio1re del 4° e 5° nervo d·orrsale. fil. 0
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Il " segno della punta ,, nella sciatica. un nuovo 1s.egno ·d·eis critto da Chiray e Rog.er nel Journaz des Praticiens. Occorre che j 1 mrulato sia a piedi nudi: lo si fa rizza.re prin1a sulla punta del piede sano: egli l'esiste ])en.e in tal 1pos.izion1e; invitato a far lo ste so sulla punta del lato malato non resiste : il malato accusa a.st.enia1 1da questo lato, mai dolore. La diffi'Cootà di tale mo,'imento è determinata da sola im,potenza ffillÈ
scolare non da dolore; compare precoceme11te ed esiste in più c:Lel 50 % d elle sciati·che floride. Dal punto di vista .p.rogno.sttco dell'affezione, la mancanza <:li tale .s egno depone in senso favorevol·e nel c0irso ·de~1a malattia pod1ohè in{lica che i neuroni motori sono indenni. La s·ua presenza si collega .con alterazioni muscolari e reazioni degen·er.ative .iniziate!SIÌ. Il se,g no s compare con la guari.gio.n'e della sciati-ca. l\t!ONTELEONE.
CASISTICA. Le disbasie funzionali nei vecchi. I disturbi funzionali dell'andatuna, nei vecchi, possono dividersi, .Porne quelli degli a:dulti, in disbasie (dissociazioni dell'automatismo) e stasobasofobie (fenomeni che inibiscono l'automatismo ir1 dipendenza di stati emozionali). 'fras curand.o le disb.asie isteriche, gli accenr1ati disturbi posson-0 essere funzion,a li lievi, gìeneralmente curabili, o gravi, in cui l'evoluzione dipenid e dallo stato mentale del soggetto; vi sono altr:esl (E. M. Quesnel: Thèses de Paris, irif. in Presse médicale, 3 luglio 1920) disturbi organo-fu11zionali, in .cui trovasi al1'or·i gine l'elemento organico, sia articolare, sia osseo, sia d'indole neurologica. Trattasi talvolta di pse11doparalisi, con predominanza del fattore funziona.le, talaltra, invece, prevalgono i segni org.anici; in generale il psichismo deficient-e di tali in divi·d11i porta lln elemento di gravità. Complessa è l•a patogenesi clelle disbasie ser1i li; alcuni ritengono che sia in giuoco l'amnesia spinale, altri insistono .sull '.aneste$ia "?lantare · (analogia .con i disturbi isterici), altri infine mettono in rilievo l'idea fissa. L'A. inclina ad ammettere un·a teoria mista: i centri cerebrali coordinatori delle idee, avrebbero unn. parte' importante; vi si associierebbero l'insu fficienza lacunare del vecchio, ed il suo psichismo deficiente, ~on t11tto il corteo degli stati di fobie, le idee fisse, l'amnesia, i fenomeni emotivi . La forma 't~epidante , dovuta forse ad ,a rteriosclerosi cer.ebrale non è l'esagerazione del· l'andatura .a piccoli passi, ma è specialmente una forma em otiva, come la forma sp astica. Il malato disbasico si presenta .c-0n1e un cerebellare, oppure com e t1no spastico, o co·rne un parapl1egico, più o meno completo. L 'integrità dell.a forza mu~colare, la scarsezza dei segni organici, l'esecuzione norma]e dei moYimenti nel clecubito orizzontale, l'im-ç>ortanza ctei segni fun zionaJi nella stazione eretta o durante il _c ammino daranno le indicazioni per 1
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POLICLI~ICO
la diagr\vsi. Le. differe11ti forrr1e si di8ti11gueranno ìaciln1ente per i loro seg11i particolari, fenom·eni err1ozionali 11elle disbasie trepidanti, spastici, o para1)legici. ne I le forme spasmodiche o parali ticl1e. La prognosi dipende: ci) dallo stato geoerale del malato; b) tial suo psichismo; e) dall'ambiente in cui viv·e; d) dalla diffusione ed importanza, delle lesioni org·a11iche. Il trattamento, oltre a C[Uello abituale (idroterapia, riedu.cazione, ecc.), è psicote ra~;i c o , ed in ciò ha n otevoi.e influ enza il m e1dico, che può. diminuire l'im-port~nza del fattore ft1nzionale, miglioran.do notevolme11 te le pseucloparaplegie dei vecchi. fi,l.
Ptosi ereditaria delle glandole lacrimali orbitali. La ptosi bilaterale della glandola lacrimale (W. Lohlein, Miinchener Medizinische Woch en' sclirift, giugno 1919) può esser.e .causata da processi infettivi aci iti e cronici. Nei prùcessi acuti si tratta per lo più di dacrioadeniti metastatiche ematogene, facilrrnente diagnosticabili per l 'i1nponenza dei sintomi - forte tumefazione del lato esterno della palpebra superiore11 iperemia, dolorabilità, eventt1almente formazior1e di ascesso - i quali si ag·giungono ai sinton1i della malattia infettiv.a primaria. Nei prooe.;;si cronici, invece (malattia di Mikulicz, forme let1cemicl1e, pse1 tdolel1cemiche, linfosarcoma tosi, forme tubercolari), la scarsezza dei sinton1i locali. è causa di facili confusioni con llll,affezione n on infiammatoria, la glanclitla lacryma= li ~ 11iobilis. Nella maggior parte · dei casi tale a non1alia è una consegue11za della cosiddetta blefaroclialasis, cioè di una atrofia della P·elle limitata alla -palpebra superiore, che si manifesta nei ·due primi anni di vita0 per la quale la pelle atrofie.a, sottil e ço1ne un foglio di carta, con molte pliche per.chè.., aumentata n.e1i.a sua estensiun·e, ricorda la pelle che ricopre ~a palpebra superiore dei vecchi. Vi sono però dei rasi n ei quali la ptosi delle glandole lacrimali è causata unicam ente da un,anomalia ~ostitu zionale. L 'A. descrive lln caso di quet>to genere, in cui tale anomalia è ereditaria. Una ragazza cli 18 anni soffre dall, età rli .4 anni di ptosi bilaterale della glandol.a lacrimale. Prese11ta alla p a rte E:Sterna delle palpebre superiori t1na tumefazione sferica, che a forma di 5acco ri co~) re il margine palpe})rale superiore, e .che alla palpazione si rivela g rossa ql1anto n1ezz.a noce, ben distinta da Jla pelle soprastante, di consistenza dt1ra. sl1p erfici e t1n po, irregolare, indolente. I.a pèlle uvrastantP no11 è arrossata 11è in 3lct111 m odo alterata. le congit1ntive sono norn1ali. Le due glar1dole lacrimali furono allontanate operati, amente, e l'esame istologico 1
l e dimostrò completamente norn1ali. Il padre
clell 'ammalata aveva sofferto nell'infanzia della stessa malattia, e ne era· gui:trito spontanean1ente verso i 20 anni. Sono conosciuti anche altri casi di riposizione spontanea delle glandole lacrimali mobili. Il ubstrato anatomico di tale predisf>osizion~ ereditaria alla ptosi delle glandole lacrimali consisterebbe in una rilassatezza del legamento osp.ensorio, che fissa la glandola alla ;periorbi ta, oppure in u:q,abnorme grossezza e pe santezza clell 'organo. In tali condizioni, dei moYimenti bruschi o. dei traumi lievi possono forse provocare una ptosi dell.a glandola lacrima le. POLLITZER.
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T E RAPIA . Soluzioni ftsiologiche saline e soluzioni fisiologiche zuccherate. Le soluzioni fisiologiche adoperate all'inizio della sieroter81pia isotonica er.ano sempre, ed esclusivam·ente, costituite da soluzioni isotoniche al .siero sanguigno (.scrive Riçhau·d, Paris nlédicrll, n. 29, 1920) : ben presto vi vtde che q11este soluzioni i1on erano proprio le meglil) conve11ienti .a nlanteneve l'integrità morfologica e funzionale degli elementi anatomici de! , sangue e dei tessl1ti. E ciò era evidente dappoichè gli ur.p.ori org·anici non conten gono solo cloruro di sodio : a popo a l)OCo così ,le soluzioni isotoniche di cloruro di sodio furono rimpiazzate da sol11zioni niù c.omplesse : siero di Hayem, siero di Cantani, siero di Loke, ecc., sieri compresi tutti sotto il nome di sieri salini. Molto. più tardi $(pensò di sostituir-e ai sieri salini dei sieri semplicemente zuccherati. 1
Effetti generali delle grandi iriiezioni di sieri salini.
Gli studi all'uopo eseguiti hanno portato alle segt1enti cognizioni: 1° Nell'anin1ale sano po$sono, enza danno, • iniettarsi per via endovenosa quantità enormi di soluzioni saline isotoniche, superiori alla massa del sangue. l 2° L'eccesso di liqt1 iclo oltre che essere immagazzinato nei vasi, pass.a negli organi di deposito (sierose-feg~ to, ecc. ). 3° Aumentand o il liq11ido, i reni da11n o uscita ad esso. , 4° In alcuni strrti fi~iologici (anestesia clor oformica) non funziona il regolatore renale ed il 1iq11ido va a f o nna.re degli eden1i. 5° A qt1esti -edemi portano, nell,uomo , i ti at1 n1i dei cPntri n :>1"\·osi. D' a ltra parte è dimostrato che le gra11di ir1i~ · zioni di sieri salini isotonici portano: •
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, [ANNO X~\-II, FASC.
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SEZIOKE PRATICA
1° Ad t1n a11me11tt> deJla lJresstone san1gt1igna (don·de la ii1dicazione nell1e gra11di emo rragie). Essendo tale supplenza del siero cl i sangue, da p.arte di un siero salino isotoni co, sopratl1tto cli ordine meccanico, esso non pu ò essere che ntom-ent.aneo, e ciò n·on è poco. 2° Negli organismi disidratati grandi ,quantità di siero portano alla reidratazione (quindi l 'i.Q clic <:tzione 11elle ente riti infantili gravi e. in genere, irL tutte l·e din_r·ree pro·fuse .c oleriformi. 3° I sieri salini iniettati n el sistem.a venoso, lascia.ndo l' organis1no sia .attraverso i reni, sia attraverso I 'intestino realizzano quello che Dastre chian1a il l avaggio del sari.gue (quincli l'indicazione in a lcune tossicazioni in uno cul salasso evacuatore). 1
A;;io1ie dii"retica degli zuccheri. Richet e ~Iartin dimostr ai-ano che l'iniezione i11travenosa di zt1cchero di latte determina una poliuria i11te11sa: il volume idi liq11iclo secreto $Orpassa cli molto qt1eJ lo iniettato : si ha una ver.a ditSidrntazione del su11gt1e la quale però ha un limite, sorpassato il quale non solo non si ha .p iìl poliuria, ma a nuria con fen om·eni diarroici p-ortanti ad una intensa eliminazione intestinale dello zu ccl1ero in eccesso. Ciasct1n zuccl1ero ha, però un coefficiente cli11retico pro1)rj o e se cl1iamiamo con 1' il volt1me di ~ ol11zione zuccherata iniettata ; T" il v olt1me eliminato, abbiamo
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Stanicto a lle precedenti asserzioni di Arrou s, si diede sul ·prir1cipio la preferenza al glucosio che l1a un basso il)eso specifico : ora la scelta dello zuc.cttero n on h a più geainde importa nza e consi·der.azioni di ordine eco·n omico fan.n o pref.er.ir,e lo z11ocihel'.'o dli ca1nna o i l l·~tto1si·o ed all'incirca soluz1oni vicino all'isotoni~he, soluzioni p a rai1soto11iche possono aversi sciogliend-0 45 grammi di g lu cos1o o 90-95 grammi di zuccl1ero ·di coJ1na o di latto.sio in 1000 C'.c. di acqua. II. Sieri ::'l1,cc1lerat·i ipertonici. - Danno lpogo ad abbonda111issinJa. dil1resi. Possiamo .anche iniettare nelle V·e.n e Zl1cchero al 25 per cento senza che l'ani111ale ne risenta danno. Mentre la· diuresi provocata clalle iI1iezioni isotoniche di zl1·cch er0i, porta ad 11na diurési per lavagg'io del sangue, la tliuresi provocata ·dalle intezioni di si e1·i. iperto·n ici si fa a 1spese d·ell'acqua., ·del sangue e dei te "'su ti, si 11a una diuresi P·er disidratazione. E·rl è questa di sidratazione ch e porta, alla sete intensa, all'oligl1ria e talora all 'an11ria alla quale sono V·otati i mal.ati ai qt1a li si ripetono le i11iezi.011i s~nza restituire sotto forma di beva11de l' a.cqu a così estratta dal sangue e dai tesst1ti. M a 1g li effetti cleJle sol11zi oni ipertoniche n on si li.m itan-0 .ad nna di11re.si disidrata nte: mn tali sieri hanno azione toni-cardiovascolare (Fleig) ed a ntjtossica ri·spetto ad alcune sostanze (Ri ch et lìglio e Lesn è) . 'Fleig in ba se a c1l1esta triplice azione ne consig1ia l 'l11so p•o1sta;n estes.ico. L a qua ntjtà d1 saccarosio ado-perabile per la preparazione dei sieri ipertonici varia entro lin1iti assai largl1i fra 200 e 2GO gr. per mille. 1
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Con A.rrous possia1110 ammettere ch e il coefficiente diureti co degli zuccheri cresce in ragione i11versa del loro peso molecolare., od in i·agione di1~etta cioè d·~lla loro tensione osmotica : infine ·p er uno stesso zuccher.o iJ coefficiente diuretico è indipendente dalla rd ose di z·ucchèrp iniettato, ma .aumenta con la concentrazione della soluzione.
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l\tlONTELEONE.
I pericoli delle iniezioni ipodermiche.
O. Thonsen (H ospitalstidende e Med. Review , luglio 1920) ha 01Sl~1ervato, durante l' ep i.demia d'inflt1 enza a Cop e11hagien n on m eno di di1eci oasi di fl emn101Je g·asoso, 0011se.cutivo ad inj e- ' I nipiego terapeutico dei sieri zitccherati. zi·oni ipo1dermiche ·d i m edicame.11ti. L a genesi di tali ca"' i cl eviesi 1·iferi1·e .al fatto che il bacillo La prima Yia adoperata fu la via ga.stric'l, di We1ch-Frankel, che è ,comt11le nelle feci, nel· ma ben presto, 'r.i cono$ciu tane l'inutilità, ab1,a ndonata, _si ri~orse alln via venosa e sotto- . la porl v ere, su i cibi, ecc., è spo,rig·en o e qu.in di res.irste molto a ll' aziron·e del calo.re e dei di sin<.:utanPa . · I. Sieri ::'ucchr>rati isntonici. - I.ie i11dicuzion i fettant i. I n condizion i normali, la \'itali tà cl e·l l'·i nd ividu o lo rende ·resistente a piccole quansono: tità di inicro o,ngani.sm.i ev·er:itt11alm·ente intro1°. In tutti i . ~a i in ct1i sono adoperati j dotti ; nelle gravi malattie ri dir1amche, invece, Rieri salini, essendo altrettanto di11retici; 2° DieYon10 eisiseir sostitu iti ai salini ogn1- l'atti Yità ])•attericicl a è ridotta ed il mi·crorgani1~n1 0 pato1 g en o pPen1de il sopravvento. ql1alvolta vi sia ritenzion e di clor11ri. È quindi rt.ece1s sal'io prevenire p ericoli di tal E ssendo g'li zucch·eri molto meno t<>StSici dei sali possono iniettarsi nelle vene fino a 1300 genere co1n una sornpolc1sa n.siepsi. Q11 e.sta in• c. e. di soluzio11e iso o para isotoniche di gluco- vece è spetsso tra s.ct1rnta., anche in m olti grandi stal)ilimenti cl1imi ci, in Clli si p.repa.rano le si o sacca rosio, lattosio. 1
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11:28
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POLI CLl~lCJ
-fialette per iniezio.11 i. GJi oli 1::011 te11uti a bagnomaria per 15-20 minl1ti, ciò che è ins ufficiente le fia:l et te i1 011 1.._ ono, ste t·ilizz•ate, ma sip1esso sol-' tanto lavate con acqua bollente. Alcune soluzioni,. poi, ·com,e p. e. quell e di co·c.aina, non solpportan-0 la temperatura di 100°; ,p er averle stertili è qtti·n ·d.li n eoessrurio filtraJrl e a travie.ooo cam.deù•e di C:hambe11amd o di B€rkefo1d; an.ch1e da . esperienze 1dell 'A. ri8·u lta che tal.e prroceidim·ento non 1alt1era la 1soluziione n è qu.alitativam1en- . te., nè quanti ta ti v aID.'lrente. .:\..nc'h e il rne1dico, talorr a, p uò essere i11c0Jp ato : non è molto frequ.ente ch e la siringa, l'ago, la 'Cll·t e .d·el p1aziente, le mani dell'operato·I'e s iano b ene sterilizzate. La siringa e. l'ago dovrebbero essere b olliti per aim.eno un 'ora (.ciò eh.e è e.coess.ivo per i g·,e rmi comuni ed in sufficiente p.e r quel li .s:110rigeni. N . d. R ertatt.), e la clisiniezione della cl1te ·d·ell'arnmalato deve essere fatta realmente. È oerto ch·e con una gr.ande accuratezza i p eri.co,l i posso.n o essere ridoit ti al minimo1. L'A. esige a~triesì che si stabilisrano del le noirmie precis1e ·e seve·r e per la prepara.zio11.e dei m·eid icamenti p er iniezioni, reg·ole che dovrebbero ve11ire compilate ~on .1,,assister1za di un batteriologo ed inc:luse neJla F armacopea. 1
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fil. Le forti dosi In terapia.
Un caso di morte da piramidone. !1, r anl~ Duprat (J oilrnltl des Praticiens, n. 37, 1920) dedica a coloro i quali p1·econizzan·o le fo.rti dosi in te.r apia Ja d·e-scrizion1e di un ca;so di morte p1er ~ommini:stra.zione cosciente di 15 ctg. d i p:Lran1idon·e ad u11 fa11ieirullo di cinque anni. Si triaitava di ·ù n b.a.rr1hi110 cli 5 anni (.cion anamn,esi !familiare ·e p er.sonale negativa) curato i1el pr-0prio domicilio p er n1o·rbiJ1·0 lieve. Lagna ndosi il p . di cefalea UJl medico prescrive la sera 10 ctg·, di pi ra111idone : non essendo ·Cessato il 1disturbo lo .stesso medico it giorno dopo 11res.c rive 4.5 ctg. di pi·ramidone da J>ren clerisi in lln·a sol voJta, p.reis crizione di alta eia.se cosciente i11 q11a11to a lla 111a.d:re ohe timicla n)ente faceva ossell"Vare la 110.tevole q11a.ntità sE!lgn,ata, i I ll1edico ri spondé\'' a « potersene dare dosi in fi11itnn1en te più fart i ». ·rrenta n1inuti d op o l'ingesti onie il bambino si copre di s11clori abbond1anti , h a movim en.t i convl1 lsivi degli arti superiori: col progiredire ni tali fenorl1e111 i11 24 ore con ann.ria -oolso filiforn1e, collassn cnrdiaro, il p. muore. Una })t1ntnra lon1bare e de-gli e~arn i di la boratorio l1er111isero di srartare la cliagno~i di romplicnzinn i ineningee. 1
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l\fONTELEO:NE.
(_\:'\:'\O XX\'II, F.\~C. 19]
Il cacodilato di sodio ad alte dosi in terapia. È rece nte il lnetodo delle iniezioni jpo·d erini-
cl1e o intraveno,s e a d alte do.si, intendendo come tali le dosi r aggit1ng·e·n ti -ed oltrepassa 11 ci l)erfino i 50 ctg. di cacodila to nelle 24 ore. _i\ dusi ma,ssive tale 1nf·dicau1en to è u11 t on 't co in qua11to a um Pnta il numero di globuli rossi, 1'.em c~globina,, l'isve.glia l'.aj)!petdto ed aumen~a i~ peso, ha 11na notevole azione antiparassita1·i tl e(l essendo, parzialmente, eliminato dn.lla pelle h a influenza favorevole ~t1 lln g·rau numero di a/lezioni cutane.e. Levrat l1sa la via ipodermica, ~Iaréchal quell a ·e.n1do1Ven1osa, n ozis (Ga-:. etl e des H6pitau.L', tl. 65, 1920) la via intramt1s.r olare meno dolorosa . Levrat impieg·a la solt1zio11e al 15 uer 100 rfhérasse al 25 per cento, Pa.try al 30 e ~1 aréchal al 50 per cento. La forn1ul.a impiegata da Levrat è la se(
g·uen~e:
Cl ori d rato di cocaina gr. 0.05 • • • Cloridra to di morfina • • • • )) 0.10 Cacodilato di sodio . . . . . )) 15. 00 Alcool fenicato al 5 p. 100 . gocce 4.00 Acqua dist. q. s. p er . . . . e.e. 100 soluzione questa che ha il vantaggio di con' servarsi p,e •r 111ngo ten1po è cli. e~·sel'e indoJore. Il caco dilato sa.rà dato a dos i progressivamente crescenti corninciando da 15 ctg. (Levrat e Thérasse), 0:30 (P atry), 0.50 e spesso 1 gr. come u sa l\I a r éçh al. Per via sottocutanea $i fa ranno due iniezioni per isettiman1a , 6-10 per serie; 2 seme co11 intervallo di 15 g iorni. Accidenti l occtli: nesst1na reazione locale: l' eliminazione si fa r a pidame11te in 3 giorni. A ccirl en,ti ge n erali: fehJ)re, vo111ito, diarrea, erl1zi oni cn tanee, e1nottisi (tubercolosi polmonare), albu min11 ria, nevriti, a.e ciel enti tutti però eccezion a.l i. · Controind·i cazioni i1 ei bac:illn ri: le forti teinper.atur e, le enteriti, la i1efrit e (lesioni renali estese) , e1notttsi. I
.-tpplicazioni in r fl i r urgia: n1>llr. 1c1lt>1niP pfJSle n1 o rra ai clie cli i rit rg i eh e (pol iipi i1a;::o-f ari 11-
gei, fibron1ato~i ) magari unito alle soluzi o11 i fi·sio.l ogi cl1e; nelle t ubercolosi gr1nglioriari ed 1
ussee. Applicazio1zi in n1C'riicin": 11elle cliverse 1n 11. lottie dcl sangui' (eccettl1 ata la clorosi): in of-
ft>::.ioni respiratorie 'asma, e11fise111a, tuberc•Jlosi polmonare); n el diab ete 111aarn, nel r P-11= matismo cronico, in n1L.n1Prose nffe~ioni del si·t P1n ri nervoso (cor ea, i1evra s t ~n in . gozzo e•
I
•
1
(ANNO
XX\'II,
FASC.
49]
14.29
SEZIONE PRATICA
softalmico) · nei co11v al escPnli di grandi inf e. zioni (i.nftu enza); nella 1nala.ria; nella sifìlide; 1iella febbre ricorrente; neli'angi·na di l'·incent; 1
riella leù.b ra; negli ec-:.emi ribelli; nelle si, lup·tts, eritema nnil oso.
psoria-
l\lONTtLEONE.
L'uso terapeutico dell'ossigeno. L 'ano61Sie1ni.a è lai condizio11.e j11 cuh la q;ùaa.1'tjt à di 0 sisigeno è i·ns1l!fficiente ·ai b:iJsogni 1de~la vjta; eis s·a p11ò dipender.e da diversi 01r.di1ni di • caui~ e : 1° manicata ·saturaziionie del 1 sangue .arteri,oso con QS3jgenio (dimi111Ui ta pressione d1clJ.. l'ù€Sig1 e1~0 n·el•l '3Jrilflt, come, p. e., a g~randi altezze, 0003ure .Ì!IllJp·e dimenii al passagigi10 ,d-eJl ari.a .al .sangue); 2° ·rall.entamie nto ,dJelJ1a ctr.colazi.one, peir .cui il san1giu1e rim.ane a l11ngo in contatto co11 i tie&suti; 3° dife.tto di emoglobina. utilizrzabile nell ·sang·ue (·a n·emia); 4° ·aJ1ter.aziloni J1ella ·cu,rva di dtssociazione <leLl'0>ssiemo1g lobina, per cui 1e1ss1a .foirnhsice mooo ossi·g eno ohe abitualmente (.avvel,enamenti co!I1 01ssido di car1
!
1
1
1
\
La p•r esenza di cia·no.sn iindi•ca anosstemia, ma ,.i i1uò esser,e qiuesta senza cianosi, come .accac1e, p. •e., nell'intos·sicazione ·da 0 ssido ·di oarbon1o. La ci.anosi, -che è iH. se.gno 1clintco ·del-l'ra nos1siemia; può o·sserrvaJr.s i, 1s ia ·n.ella. cute., per· ri'duzion·e -d.ei~l'.e1moglobina, ·~ .senza ditSte nsionie delle V·ene, cc1r1 ei acicad1e ne~'le rr1.aiLattie ~esipiratorie, 1si:a sp~oi a1rr1e11te n.eille mucose, .a.ccornp-a1gnata da tripien ezza rde1le vernie. C·omun.quie, la cia;nosi ri1c1hiiede sempiI·ie 1a 1
1
1
so1nn1intstr.azione d'ossig.e•n o. Il modo C:Olll oui q•ueisto vi~n.e di S'01lito 1sommilrustr8Atoi, con l'iru- . buto collocato in 1p.r oos.i1m ità .de11a fa,ccia, non può <:lare grandi vantaggi, perchè con tale met-0do non .si aumenta che· ·del 2 %. -atl ma.ssimo la quantità .d'o.ssiigen.o; oltr.e · a ! iò l 'imbuto dà 11n a:~nsrc ·di :sofforcaziopte. Un trri1eit.od·o mig1iore •consi(g.l'iiaito da Bi. D. RUJdioilrf (Amer. Journ. of 1ned. scienceis, 1920, p,a g. 110) oonstste nel sommi.nistr.asre J'o1ssigein(\ peir m .ezzo .di un tlubo dli .gomma i'Iltrodotto i·n una nariice e manten.11tovi c·o n stri1scte di ·oerottio; m egli.o se f rattanto un iruS1siste•n te tienre chfu·sa •l 'altra narice d·u·rante J.'rnsipir.azione1. T·a l·e meta.do esig·e un gran.d.e ·c.0111sum10 di o·ss·i ge•n o·, ma è molto efifi· . c8 ce ed i p,a zienti vLsfu·i lmente ctanotici peir polmo.n iie da infl u•oo:za m iig·Ii·o:r.an.o, in pochi mir1l1ti: la cianosi s con-iparie ed hl zie spiro si fa più 0almo .e pr01f oin do . 1
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1
fil.
La cura borica nell'epilessia . ·L' t1 so clei bromuri, nell'epilessia, anche se associ.ato con la dieta ipoclorurata, è spesso accompagnato da disturbi g·a stro-intestinali, fino all 'intolJ.eranza: eruzio11i acneiche e detJressione psichica ed intell.ettuale. P. :\I arie (Académie de ~VIédec ine, 192-0, n . 22) ricl1i.ama l' Cl.ttenzione sulla efficaci.a del tartra.t o dop1)i o di boro e potassio, eh.e attenua n.otevolmente il nume.ro e l 'intensità ·dei fenomeni .c ionvulsivi. L'A. somministra 3 cucchit.t i a l giorno d·ella segµ ente soluzione: tartrato boro-p otassico g. 20; glic erina pura g . 10; acq11a di s ti~l.ata q. b . p. g. 300. La cura, istitutta sopra 10 malate, che presentavano com~:> lessivamente 139 accessi convulsivi ·e 166 vertigini, al mese, fece sc end1ere tali cifre a 43 e 138 nel primo mese di çura ed a 32 e 58 nel te1·zo mese; in q11alche malata le m.anifesta zioni epil etti"che scomparvero del ·tutto. Importante è il rilev.are l' assenza di sintomi d'intolleranza a carico d·ell'apparato digerente e di fatti di de.presRione psi chi ca. Risultati so,ddisfacenti si ebl)éro anche in e.asi di epilessia tra umati ca. Differente € il modo d'azione dai bro.rpuri; per questi si t:r.atta di. diminuzione del potere di .reazione dei .oentri nervosi: per il tartrato boro-potassico, invece, il medicam,e nto agirebbe proprio sulla Jesio11e (ql1ale?) ch·e determtna l'-epilessia. Cjrca 30 .anni fa, il borace er.a stato usato da Gowers, che ·p e•r ò non aveva ottenuto buoni risultati, sia -perch è il borace ha una composizion·e chimi~a variabile, sia perchè la ct1ra .e r·a stata fatta in modo s a ltuario. 1
1
fil. Leucemia e benzolo. Nella cura .d-ella leu cemia il benzolo si som. ministra preferibilmente .p er via Chl'ale, meg·Iio $e associato ad altri rimedi (arsenico, raggi X, thorio). Sono .consigliabili le piccole ·dosi; nelle form e ·cro·n iche g. 1.5 al giorno, nelle acute fino a g . 4. Nei casi fa,·orevoli si ha .d apprima aumento, poi riduzione dei leucociti, con pre~ · valente riduzione delle form e immature e patoìogicì1e, e ,cons egl1ent e rit<:>rno alla formal a leucocitaria normale. A11rr1entano poi le emazie ed. il contenuto cn1oglobinico; si riducono l'epato- e la .sple11om ep:a lia, cade Ja febbre, migliora lo stato ge11erale. Vari.abile è il contegno delle piastrine. Il malato va ten11to sotto controllo •ematolog·ico. Le dosi .del n1edicamento vanno diminuite ...... in modo progressivo e rapido, q11ando si n ot a una costante te11de11za alla din1inuiione d ei
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1.130
POLLCLI~ICO
lL
Je11<.:ociti, jn i11odo da i11terro1ll'?e.r e presto 1'11so del benzolo. Sorpassa11do il limite, si avrebbe una let1copenia ')iù o ineno g rave e l'insorgen• . za di e1r1orragie d.P-lle mucose. Il be11zolo però (F. R ave11 11 a, R if or1na m edica, 1 i gennaio 1920) non si dimostra ef:fi_c ace in tutti i casi di leucemia e può dar luogo., anche in dosi medicam entose, a fe11omeni di intolleran·la e di intossjcazion e.
I
casi. Il ca ~a cl1'e flt n1.o rtale si p1e.~e11taYa gra. vissin1-0; p r0tba.biln1ente ha co11tri:})11ito all'e5it-0 i11f a.11$to il fatto ch e l'etere eiia i1111pt1ro pet ti eri vati elorati. L a somministrazione si pratica f ace11do inaJar·e ogni due r11inuti un cuccl1iai·n10 da caffè dj ètere; quantitù. totale 60 cn1c. a l mattino ed alla se ra. r. s. 1
.
NOTE DI MEDICINA SGIENTIFICA.
' ,
L'azione della canfora nelle emorragie polmonari. Le emorragie polmona.ri cl1e si presentano i1e l col'SrO della tub er c·où.osi s i possono divide:r'l6, 5•e 6i prr eislcri.tnd.e ·d.a:ll'•em oiptoe iniziale (ei1.no1ruagia d a l p arenchima) per la quale l'ai11to tera11euti co i1011 è 1nai n ecessario, in due g.ru1p pi: emorragie da sta's i e.cl ern orragi e da rottura . · l . a can·fora., dice l{. Z1eh·er (Z eitschr . f. Tu. IJ er ll.ulosp ~ 11. 5, 1920) ,_ effica cissima f!elle emorl'élgie (lell ' uno e delJ 'altro gruppo, agisce in. ogn.11no di essi p er lln mecr.anisn10 diverso. Nel1\~ en1orrngi e da stasi il i11alato en1ette di solito i)or·o sa11gue, di colore sruro , 11on schi11moso; il -nolso -neir·iferi co è ìJi - cco.lo. Queste emorragie f 1~e.qu·ea.1ti n1 eg'li st(lJdi .avanz1ati della tub1e:rrc10 liosi sono una c.on sr.gu enza dell a .stasi polmonare do,·uta .a fenomeni d 'insnffirie11za cir.colatoria, nl cu) d etermini-sn10 concorrono la ·debo!lezza C'•ll'diaca e la debolezza .va~o 1notoria, la quale 11ltima. può gi11nge1re· talvolta fino alla paralisi vasale tos ica. Si con1p r~nde fa ciln1ente co111e tanto l a debo1Pzza cardiaca q11anto (!11 el ln yasomoto ria vengc.1110 prontamente riIPosse o lnigliarate cl alla ca11for a. In oltre l ' u so con t i1111 ato di piccole dos i di canfora, 1nigliorando i disordiili circolatori, r>otr à i.11 tal modo preven ire le emor·r agie poln1onaei da si.asi. :\feJle e111orPa gie da rottura vie11e em essa l1na g·1·a11 q11n.11ti tà di sang·11e ruti1 an te, spt1.n1oso; il 11olso !)eriferico è i1ormnle. L'azione della en nfora è sipecialrr1e11t.e 1ev icle11te in qt1•elle e111orragie che 11on ha11110 te11der1za a cessare ~po11t •t n en 1n ente. 111 questi casi ta ca11fo1·a agisce eccita ndo il ceri1tr-0 vas.ocoo tr·iittore~ e 8•a 1 )l'OV·o1ca J11.1. ta•J tn.o(lo tina costrizio1)e dei vasi clegli organ i i11ter11i (ciò che rende -,ossibile il i1roces 'O di coag·n I azione i1eJ Ya o r,oln1rnarr 1e. . o) e 1111a cli latn.zio11e dei vasi -oerjferici. _.\. tale . i.:01)0 - so110 neces~al1·1e do i ~1evate di ou11fora. 1
1
POLLlTZER.
Le inalazioni di etere nella cura del tetano . ig!iate da .\11d rai11 (Proarès 1nédira l . ~O ~etten1br~ 1919), r11e le 11a .--r\erin1e itate co1\ su cce . . ~o, otte,1E'nc10 _ette gunriµio11 i ~11 otto 80110 cn11.
•
L'innervazione parasimpatica dei muscoli striati. D·u .e ·Sono J.e tptroprie.1.à .f.ond1ame11tal~1 de·l n1usc.oilo striato, dice E . F·raink : la COlilta:'attilità e il ton.o. 1L a c:ontrattilità è u11.a p ro1p rietà d·elle fibrille, ed è governata da gli im1Ynlsi che dalle cellule delle corna anteriori d el midollo vengono cond otte per la via d el nervo i11otorio; )1 to110 è una }'.)roprietà d'Pl sarcoplasn1a, ed è sos tenute! da fibre }Jarasimpatiche, le quali de·cor1·0110 n.e.lle Iiadi1ci spina li iposten:iori. ~I entre l~1app.ara,to fiJbr illar e è tl'otfican'l:en,t e d'i:pen·d ent•e dalle cellule n1otorie (perdita dell'ecc jtabilitù ed atrofia ·doipo la s•ezione ·del n ervo m otoiri\O), il ~a:rco.plasma è troifìcame.11te 1de'1 t11tt.o indip e.n .d e11te d•a ll'apparato n,e,rvoso (d1opo il di&lacc10 da~ ·111ervi pM"<iASi1n1pati{'i aurr1e11ta l 'eccitabilità del sarcoplasma, ciò dà origi11e alla '< ·reazi1on1e deg·en.eflatii\Ta » : ais·senza .lella . l'api1
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cla 1oo;i1traziro11ieJ fitb.r:ilUa1'ie., i·ea.ztione t'arda ·C
lenta 1a stimoli galvanici, mecc·ar1i·cj, chimici) . L'abo·l izione d egli ]m1p u1si mode11·ato.Y'i oer·eb r ali, }a somminist1razi101nre di fi&osti1gmi11a e di tutf.ti g·J.i .altri farmaci parasimpaticctonici fan•• no aumenta.ire jl tono id ei n1u1S1001i ·striati<, m entre 11 tono vi.ene abolito se il sa1·co1)la·sma è staccato dàl 1~1i·stema neir·vo·so :p a.rasimpatioo (s-ezion·e de~·1e ra1dici ~os1te1)·i·ori, co·cai11izzazion e del m1J "colo) o ~e vengo110 ~on1n1inistra ti dei fa.r maici si111pati1cotonicd (ad1,enali'l11a ). Il tono n1l1s.cola1~e è drt1nqt1e retto dal si.sterna i1a.rasim])atico; ciò è 0onif.eirmato anC"l1'e dnll1e rice:rc11e di Schti.ffe1· che h a dimostrato ( Berl. I<.l in. 1Vochensc7ir., n. 31, 1920) ch1e la co11tr attura di Ti1ege!l. ,·ie11e favorita dai fn,1maci parasiml)aticotonici, inibita d a q11elli ~impaticptonici. 1
1
POLLITZER. Prof. TULLIO ROSSI-DORIA ~ià pr imo aiuto della R. Clinica Ostetrica Libero docente di Ostetricii\ e Ginecol. nella R. Unh·. di Roma .
OSTETRICIA MODERNA PER I MEDICI PRATICI VolumE: (eèiz'one
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quoti dinna i lumi e i metocU
su~geriti
dalle pit1 rE'ce11t1 e:1r1•'"
rien1e in materia di Ostetricia. In co•tun Pr :io L . 12. - Per ~ti a•f'O"lati a I POLICLINICO solt L. 10.50, fr<lnco di porto e raccomandato .
[_.\NNO
XXVII,
FASC.
49]
SEZIONE PRATICA
POSTA DEGLI ABBO.NATI.
'
(1229) Cura della 1nalar1a rielle aonne gra,,_. i de. - ..\11' abb. 5074, V ai1 ·. t\.l . t.a :
L'esperienza .clegli ar1tj.chi, .confern1ata da moderne statistiche, .davia l 'aborto tra l 1e .g ravide affette• da malaria come u11 i11cid.exnte relati• amente frequente. Da molti in paissato l'aborto è .stato attribuito aà.1a sio mministrazj.o ne deli1a ohi11i11a. Ma fin da·r 700 un.o (lei più gr.andi st.udi'Osi di inala ri.a, i l To,rti, pen1sava cihe l'abo·r to processiss,e 1io11 a re11iedio sed a niorbo. I1'li f1a,·or.e dell·a dipendenza dell1·abort.o daJlla cuta cihininica v.ennero tutte le esperi.enze sul potere ecbolico della chinina. È stato din1ostr.ato infatti che la chi11i11a può provocare coin trazioni <leill'utero e rinfo.rza:n1e, BJ>ecia·l mente se esse ·si son-0 natu;raJmente inizia.te; spe.rime.i11tailililente n ·on s'è riusci.t o a pro·,-ar,e l'effetto abo·r tivo de1l'alca.lojde: SiUlla g·uicla di .alcuni casi clinici, sembra che la chi11ina possa avere effic.acia abortiva iTI sog1getti, per altra ra.gion.e, pa.rticol::trm·e11te dispo·sti · all aborto. · :Ma d'altr.a parte è stato osserva.to el1e frequentem ente in don11é ca.chetizzate e g.r avement.e ane111izzate, la malaria è, per sè, causa di a11orto, e, secondo l'esperienza di cu,ltori dell'argomento, può perfìno provoc.are rn.et.rorragie in donne non incinte, in corrispo:111de11za de 110 scopp~o dell'accesso feibibrile (. ~. . scoli ) . Queste ultime const.ataziQni h anno di recente incoraggiato i medici ad usare largamente in cloime gravide l:a chimina a dosi ge11e.r o1se. I resultati sono sta,t i ottimi : per lo p.it1 guarisc.e la malari.a., ·e non avvi-ene l'aborto. Non s.i dev1e •niù esitare dinanzi ad u11a malata di m 1alaria ilTl·c inta a oommin1istrar e J.a cl1i!t1ina: i·l irim,edilo1 .stes·sio .p .u ò imp1ed.ire que1ll'a:borto che è cruusato dalla malatti.a e d1etermiinare ben·efici incalcolabili sullo svilUP})O del ' feto . . La chini11a va s·aggiata con prt1d·enza e le dosi vanno scalarmente el-evate, se la don.n a p·r e.senta minaccia di a.b orto. Di11anzi arl uno cli tali casj, in cui la chinina iJUÒ rende1r e più fort:e il !1e.ricolo, il medico potrà anrli ricorrere, com.e succ'edan.eo cle'lla c1hir1ina, al neosal \'arsan, ricor.dan·d o però che l'effetto .spec1fi.co non eguaglia: ql1ello della ahinina, s1p1eci:a lme nte p er .qu.el cl1e rigt1a·ra.a la \
1
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1
~ec.idività.
t. p.
1431
1ovroobe conte!l'.lere supposte sostanze de11a secrezione inte•r .na renale, utili .a contrapporsi a1le anche sospettate ne·f1'Ql1sine, ha attraver. . ato un quarto d'ora di una certa fìama, ma :p oi è stato quasi dimenticato·. N·elle nostr·e mani; iirl casi di J1.efrite acuta con uremia,' non h·a dato apprezz.abili utili resultati. L ' ad!'enalina si può somministrare neiI.a .solpzione al n1ill e.s,i mo ne1'l a quantità di' 20, fi:no a 40 ·~occe; qualct1110 arriva a d'O'S1i molto1 p.i ù eJ,evate,, lJeJ' bo cca. Il rim·edio., deciantato dia a1cl1ni osservatoir i, è da a ltri ritenuto •di n1e1ssu1n.a vera efficacia. Un i1etto gitudizio, in ·s imfli questioni di terap1ia su ma.l attie, c.h ·e ha!Il!Ilo per s:è sp.esso decorso fa·vo·re'Vole, è dLffi·chl·e impresa. 0
1
t. p. •
(1231) Sulla tecnica .delle inie:ioni ars,emo, ben~oliclie. _-\.l ~lott. Antoni10 Pizzo : I
L 'adrern·alliill13. per la sua pr1orpri·età vaisoc·o... strittrice si somministra nella cura endorven 0 sa di lJìrep arati di ar1seri ob·eniiol10 (1sa.J. v.ar1san, ne·o s1aJvarsa11) a:lLo :s·cop,o di p.r ève.n ire l.e crisi / 11itritoidi (eccte s1s iv:a ,nais1odilataz.ione) cui quei_ SJti l)Oss.on o d.ar luogio. L ' intra·1nine è llD diorto-aminotiobe11zolo preco11izzatto da :.'vfac~11·ragm, il quale ffi batsò sul co11cetto di un'aipplicazione prati.ca in terapiia cle:lla1 tooriia os&ido-.ri.du1tr1oe ·da lui a.mpi·an1.e.n te esrposta nel Britisli Jour11al of D ermatology (1918, 67). Ftt usata, ma se11za risultati troppo inco·r aggianti, cont,i.io la sifilide ed anche neJ lichen planu·s, n·ellJ'ac1ne ;roisélJoe.a, nell 'idroa etStiva, S])ecialmente nella dermatite arsenicale e nel}'avvelenamento merc11rial·e. · V. M. 1
f 1232) i\Jl'abb. i1. 8669: ' Circa .J '.eventt1ale ristampa d·el·l' .-itlante-Co1npendio di Chirurgia Odonto-StOmatologica d·e·l Pre.J werk-Maggi, p1u ò ah1iede1re iinf ormazio.ni al trad11tto.r e, dott. Giu·seppe ì\Iarrin, via. Bar]ìieri, B assano Veneto. . \ "'ol1e.ndo, può fo.rnilI'.si c1ella tracluzione rfrancie~e, BailJ iène .et Fiil1s, 19, ru•e Ha.t1telf eui11e, Pa1ts. · _.\ltro testo con,sigliabi1e è il m·a,n ua le del Friteau, De'n fistérie opératoire, a1iest l1.ésie, prothèse. E1'1it. D,o in et Fnls, 8 .p lacie 1d,e l'01déon, P a ri: . La Società Edit.r ice Libra11.a di :\Iila1no 11a a J1cl1e p.u JJblicato il JJ a n-uale -.~ tla11 t e rli Odontoiatria C011servativa c11el P111eis·,,-,erk , trad. prof. clott. G. Fasoli, aJ qua le può 1 iYoil1gersi (\ Tia :.\I8lpighd, 1, ~Iilan o) per schi.arime.11ti. 1
1
(1230) Opoterapia 'n.elle 1iefriti cicute. -
Al
dott. L. O., ablJ. 1-0468 : Nessuna c.nra opoterapica n.eJJ.e nelriti a f'11te è da con sigli a re . I l i ero renale di TeL.. si·er (si·ero di sangue d.e·l le "-ene e n1ulge11ti), il quale 1
PIPERNO .
•
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IL POLICLINICO
NELLA ·VITA PRO ~_, ESSION ALE. Questioni sanitarie miJitaii. Terminata la grar1de g·uevr.a, .smo,b ilitati la in<tg.g·ior parte c1ei continge nti all1e armi l1e v a ' milirie ~razioni studi.ano o,r,a il nuovo assetto ta.r e, C!he i11 termini ·Stia pure rilcLotti dov:rà sussistere a rimaner.e a oostitt1i'l'e una' solida i11jpalcatura p er iTIJqu adrar.e, i.n caso di bhsog110, le forze nn.zlonal~ armate, ed uno dei ser,·izi del1'esiercizio sui ·quaJ.i p1resso di n oi più si è disc,usS-O, da prima co,n .i n teruzioni addiri t:t ura (lemolitiv e, e p oi con più mtte .animo e pacato conisi,glio, è is til to, se·n za dubbi-0, il servizio 1sa11i tari10 militare. · Non è a inerav.i·gltarsi, nè de:l prim o furor e.li-struttivo, nè d ella poste1rio1~e Desitpi,s cenza conservativa. Troppo infatti si -eira gridato da molti, nell 'i1nm·edi·ato dap·o1gu.erra, co1I1tr·o '1.'elefantiasi sani.taria militare, «ru•asi che co.n l'ultim10 coJpo cli cann.one, sparato .nel f aiidico 4 Ttovembre 1918, fosse.ro ,guarì.tre i1npr·o·vvisam·ente tJuttei le i111111merev101i ,,ittime del flagello, che ain1c()IJ'a languivano e d·O'loPavano n·eigli osped.ali, gli storpi aveis s·ero 1g'ittato le stampellé e.d i tub.ercolosri avesse1ro · riacquistato nt1o·v i polm·oni. 'I'·u tti questi dolori, tt1 tte queste vittime sangui' rin nti sparivano r1elle luci folgoranti della vittoria e poi. .. c'era>no i .p r.opri.etaTi dei va,ri stabi!li requi&i.ti ad uso ·di ·Ospedale che avevano fret:ta di riaver le case lo.ro; c'e·1·ano i 1sol·dati cli sanità che, a g:ueTra finita, n on av·evano più r.aigirone di c0in1sid·erra.r.e com.e u1n comodo imboscamento i vq.ri ospedaùi territo.riali, nei quali pure s1..stava così tranquillam.ente finchè t.1to1n a·v a iI •cannone, ·e 1strillav1ano, faoevano comizii, dive·n ivano tl1·rbol.en:ti p1e r poter li!bera rsi clel non più do1lce :p1eso di asis istere· i loro fratelli ammalati; c'erano .gli alti ,c omandi, disposti a rid11rre 1fi·n o a:lil'·osso tutto, .eccetto naturalmentie sè stessi; e buon grl.iC)iCiO aviev,a cosi chit1nq.t1e s i eri·gesse a deprecatore del1la smodata avidità con la CTttale i 1nedici militari ~fìettivi e n on ·effetti vi, attTaverso i lo:ro Lauti sti'Pendi. ron t.i·1 1uavano, senza. ne$s11na plausillil e ragione, a succhia-r e il '5aJil g;t11e della N azio11.e!. . . Ed allora il verbo e,u onò demolizione: si chiu""e1·0 in fretta ospedali su ospedali, si a1nn'lassa:rono infermi su inf.ermi, per po co i feriti od i mutilati non ft1rooo m essi insieme con i tifo i o con i tubercolosi e, poichè le voci di ammonin1ento dei m e-dici non basta., ·ano bi' sognò cl1 e gl'i11fe1mi tessi, con la loro voce dolcro a, rhc- i1011 poteYa ritener.si interessata, grida '"' se1 o IJast t, p er cil1è l'i n coscie11te azio11e dl· trn tti,·a si fern1asse. 1
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P e:rò rimane,·ano, grazie al Cielo, a11cora pareochi·e oooe sanitarie da d.i struggere, delle quali g·l'infermi non pote\'ano intieres.saJ·si di. rettamente, e pri1na ed anzi tutto gli alti t1ffici diI'etti ,-i ·dea sie1rvizio sa.nit.a.rio furon presi di m1ra . Che bisogno vi era infatti, per esen1tpi.o, dli una Dire.z,1 one gea1eira'1·e di Sanità?... ·C'·erano, sì, rpresso i1 Minti.steT·O ,della Gu1erra llna dirrezione d·ella F.anteria, un a de'l Geni·o, una dell 'Antiglieria, ecic., ·ecc., ma che neces. ~ità c'er·a ohe vi fo s.5e Ml.che una Direzione di Sanità?... Il n1e1.ico nell'Eseroito deve conte11tcvl'.'si di ,e1Se1guiirie .e .:pio,n ,a ,e,-.e dilrig,eaìe ni,ente ... ; per diri gere J'azi,one dei m·edici' basta.no gli ordin-i dello Stato ,~f1 agigtore: e coisì anch·e la Direzione di Sanità fu .conc1a:rtnata i1el ca.po .. E che significa vano poi tutti qt1ei grossi galloni che Cl)p•riyano la zl1·rca degli Esculapii rnilitari?!!.. . 1\1a ch:e gener ali, ma che ·oolonneJlli e t.enein ti colonnelli!. . . Piccoli grad.i e piccoli stipendi devono · 1trustare, ·e poi il m1edico deive o non deve, nell'Esercito, essere sen1pre un subo,r dinato?... . E così, ,a g·randi• trugli, ,si ·s:ezioinò e si notomizzò l '·organico d·el corpo san.i tario, in maniera che 1gli attuaùi t1ffici•al i medici, qualunque ·g·ra:d·o e1d età .abbiano, :!_)0&so1n o allegram·ente oonsiderrursi come ave11ti ci.a51cuno rag.g iu·n to ormai i•l pT·oprio b.aiston.e di mare sciallo ... Nè man·c:aro1110 altre piccole ed ingegnose ris·orse, non so1o utilissime dal prunto ·dii viJSta eco11·o mico, ma anche op.p10.rt.11ne per fsoll-evare iSempre più hl J11oraJe dei m.edici militari. Abolizion e pe,r essi del v.a'l1tagigio di avere u11 caYallo, quel •Cavallo che è stato accordato pe1rfino agli uffi·ciali di fanteria dal grado di maggia.re in su, inrdierui1ità rp ro1feiS1sironallte i:rii<llotta ad una cosa d1er~soria. ecc., ecc. Giunti a questo punto però cominciò .a n1arlifestarsi un f·en.oimeno che le menti illlium~nate dei rifon11atori non. aveYano, a quanto pare. .p reved1uto: l'esodo degli ufficiali medtct : i&ol ate, a mazzi, a fasci cominoiarolllo ad arri,· are al ~inistero d ella Guerra le pesanti carte da })oJlo, sttlle qua[i, ad un-0 ad uno, i medi ci rnili tari cl1iedevano di.... togliere il disturbo , e, verlete fntalitfa, era.no proprio i migliori, qt1e·1li che si ·eran di5ltinti nella ('arr.i,eira, che avevano a,·11to pron1ozio.ni per meiriti, cl1e rapllre, e11tavaino l 'élite del corpo, <:l1e davano agli altri il tri81fe esemrpio di questa.... deifezione. Co11te111pora11eamente un concorso, indetto da I :\Ii11i tero deilln Guerra. pe.r provt'eclere al serri:io co11 la n omina di n110\·i n1edici n1ilitari, a,·e,·a qt1el bel ri ultato cl1e tutti L.Ca11no . t
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SEZIONE PRATlCA
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.\.iello di Xai;oli 1>resenta un ordine· del giorno. Xo.n vi era più d.1 tbbio: oc.correva d.al' mac11<'1 <lH<lle è de tto: «Il Co11gr~. ·so ùei medici conc.:hina indie.tra ecl il prin10 se·g n·o di qu.esta n·u ora }Jer qua11to tardiva co11vinz.io11e• l'atbbiamo · dotti, iucntte riaffer111a i s11-0i c•c>st.i11ti preeeclenti Yoti jn fa Yore d! ogui e quàl~ 1insi legg~ di previa\·uta con la n on1ina di una Commi.~·sior: e di denza ~o-c·iél le che special111ente tenga ùi n1ira tut- · competenti v.er lo st~io di una riforma del ti gli istituti dell 'n.ssiste11z.a dCllle 111ala ttie ne] se1 vizio sanita.rio n.ell'Esercito. 1!101nento in <.:ni il Pa rla1ne11to è e:hiamato a sanSono note le p1 o:poste de·lla Comm~ssione cl1e, ~ionare u11 vrogetto cli legge obbligatotio controcon aro.p ia v·ed11ta di insie111e, ha studiato tutte le 111alattie · <.lelibeta anc•ora.una volta: 1° .l'asso• ] nt1u sna Yolo11tiL, <·l1e i l d iritto dei 1nedici èondotti I.e vari.e .qu.e1stioni 0he intel'essano iJ servizio .sa11itaJ"i·o n1i.litare e si è s ~ fiermata., con p.a- 11011 vengH alterato; 2° che s ia stabilita un'equa; , "rn ppresentnuza <lelle cntegorie negli ordini clelle 1 cile di giusto a.mm.011ime11to, sul;l a n·eoe·ssità di (ìséicurazioni : di respingere · q11alsiasi dj segno fii f lévare 11101·al1nente ed e·co11omi1camente gli u.fl~gp:e cl1e sia c:ontro i diritti della collettività, cheficiali Jn,edici, ed è noit o an·c.h e che queJl'11 omo •1 IH~ hl , come 1i<:>r il 1pa~ ~" to, Hl migliol'a111en to del.. • ,-.eram·e11te illurr1i11ato che è S. E. il Mjn istro le <·ol1(]izioni della <:lasse dei medici condotti ». · Bonomi ne ha accettato i11 massima le concluIl dott. Costantino di C'e·c<:ano critica la legge e<l i11\·ita i eollegbi a <<.nbotn1·ln » . Di eg11al pasioni. rer~ è il (lott. Fabi<llli, <:he <t <·on,elnsione della Un }_)t·imo effetto intanto è stato la fi1·ma del cli~et18sione presen4J- il seguente ordine del giornor • dem eto che istituh~ce, im m·aniiera petmaniente cl1(> Yiene .a1pJJ1~vn to <la 1 t'o11gresso : ed intan.gib.ile, la Direzion e Gen.era1e ù.i Sanità « Il Congr~sso, rinffel'manclo il clel.ibe1·nto <leJ Jlilitare •pir.e•sso il Minis-te.~x-o ·della Gu·erra, ed .a C-0ngre-sso di J>e111gia . che sanciYa il .J')rincipio delcrue&ta, che è pu,r a vittoria .sanitaria, D·01i dalle l'assicnrazion~ obbligatoria. delle 1u,n h1ttie nell' i11colon.n e di qt1e-sto Giorn aLe incondiz.ion.a tateresse delle classi lavo1·atrici a g·naclagno limiUl 1 miente pla,t11d,i1a.rno1; ma ,quiesta safle·b be una •Slemto, con le dov1Tte gal'e11zie <1egli interes:;;i morali ed economici della clas~.e lll€<1i~1, c·onsicle ra111do : plice 1ust·r a s.e ad esi:,a non se·gnisse l'a·p plica1° che la .p eriie,olosa n ttui1le conclizio11e de1ln zione di tu.t te le riforme che venne1ro calde.g finanza italiana e le conseguenti o8cillazioni def giate dalla Commissi one ed -accettate dal l\iin1er~'l to rE:!n.clono temporanea111ente <:l ifficile e ri.nistro . • sc:I1iosn. l 'appli cazione clell.;1 lPgge ~~ll'a. ·icul'azios .11 questie ut!li m rJidifi·cazi·oni .d.i tntto l'orgn11<.-' obbliga tol'ia c011tro le malattie; namento .sanitario mi·l itare italianò torne.r emo 2° e-be per 1'attua le con ti n·n a ~scesa economiin tl!Il. !)rossin10 numetro. S Y D I. cn d elle cla~si lavoratrici _11on Rus~iste l'u rgenza 1
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. Cronaca del movimento professionale. Il Congresso Nazionale dei Medici condotti. Si è ril1nitc> a Napoli, ('Ol con(!()rSO di gra11 nnmero degli a.svociati. I/inangnirilziDne i·iusc:ì solenne; n-0n1i11ato l'uffiC'io cli Presidenza del 0011gresso, s'inir.iò Jn dis.c us. ·ione sull'ord.i ne del giorno. Tema predjletto ilel Congl'.esso f11 l'assicurazione contro le mula ttie. N~ riferi ampiamente il !'res idente <lelf' A:;sociazione, dott. l\1artinelli. Iniziata la discnssione ha parlato Faccb~ni cli 1''irenr.e, 1din1ostrandooi contrario al pr~getto di . l~gge J.;abriola per il pagamento à forfait, percbè non ~d pt1è1 ~tabilire In quota fissa, ed 11a concluso proponenclo la so ...pensi\a e pl'esentando un lungo 01·<li1ie del giorno col quale Ri . delibera dd. combattere qualunque forma di assicurazione con pagamento ti forfait e 1s i invita la classe a tene1 1si pronta per qualunque altra Rzione cbe ~arà ritenut.'1 più a<la tta n rei:;r~ingere la soprn ffa 7-ione. Hanno parlato poi f,;a P lncca di Palt1rn10, G11;1 stalla di Arezzo, chlede11do schiarimenti Slll de<:Této-legge cht si trova a,·anti al' Parlamento. Il reL'lt<>re ha fatte osservare che il progetto di legge è allo studio di una Co~missipne, assi<·nranflo <·l1e ~'lrh di pieno gradimento dei me{lici
e'Jndotti. Pat!'icelli l1a esposto i pericoli che incontreranno i medici e:onclotti dei grandi centri. perchè col tasso ug11ale ognuno cercherà di essere assistito da un n1edico di prin1'oroine.
di dett.:'l legge come ·s11s ·i ·teva nelltante-guerra, e Ilf>J)p11re taJe necessit<1 è Be11tita dni lavoratori stessi; :lo ehe I1t'r le 1nille gravi quistioni i1npellenti <-hc-> lo Rt.1to ·d eve risolvere in l 'HPJl Ol'tO r1revalenten1ente al d apo-guerra non conYeng~1 nff1·ont:'lrP. una n11ova gl'Ave inl•ognit:'1 fi11<1nziariu. l'i111pianto ·di un rol o~sn le organismo bnroeratico , ·il 1ivolu.: zionanJento déll'assistenza ~<ll lita 1·ia: jn attesa di un ·èissest·a1neuto del merrato monetario r11e IJ(lrmetta in baRe :1 c-om1111ti approssi, nuiti,·i di fiss.:'lre . 1111a quota stabile t> .·ufficiente <li ns8icurazi<)ne e un concetto sulla eonsistenza cl ella retribuzione ·della m0DO cl 'oper~: propone la sospensiYa de lla legge e insiste i:;ulla i1ece. sib.:ì. cli ri~olvere i111meclia ta1nente la ques tione o~i tali e ra e indica come mezzo di farile e siet1ra a ttn<1~io·ne, l'a,ppliC'n?:ione cli soYrain:11osta sulla J)roprietà fondia rin destinata n l fun~iona1uento <legli ospedali : }}t"OJ)ug·ua. qu;1nclo la SORJ1C':1si,·a d-elh1 legge sia ri~ettatR <lal Governo o dnl P<1rl<1 mento, quella rnodalitit rdi a ssicurazione che stabilisc~ la sola inde:nnitil cli rual;1 ttia colla istitu7-ioné di medici di controllo, la sciando le .'lttun li eonòotte mroic:be pei poYeJ·i. la libertà òi esercizio medico e la libera sceltH. <lel 1nedico a i ma la tj, l'i tenendola la J}iù moralp rispetto !1gli a~i;:;icura ti e<l ai meclie:i, in C]Uèlnto limita l 'ii;tdnRtria delL1 malattia. i mpeclisce la fl·od~ dn r1a rte <lel ine<liC'o e dell'3! sicura to con beneficio d ella finanza dell'Istituto; tifel'en(lo~i a l Ilrogetl:o della Commissione go-
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vernati Ya, n1essa in rilieYo la n1anc·a11?.a n e l } )tOg'e tto cli '1mse fìnnnzinria in ra1)1>0rto alle e~te.~ finalità ,di e - so, j peri.coli 111oi.·ali e<l e<:<}nomici J)€i m(\òici è per gli assicura ti; cl~libera di con1batt~re ogni nltru forma di ft!'~ic:ura?:ione con Jlnga1nent<> à forfai t, che equivarrebbe a l ritorno a Ila Condotta piena da cui or~ nopo tante lotte, i l\1edici conòotti sl sono Jj- .
' bcrati:
a . tPnersi pronta ~r quell':t zione eJ1e sarà. riten11ta più adatta a ·s ottrarla ad un1ilianti imposizioni, sopratutto a sopraffazioni)). Il dott. Belli presenta, qt1indi, quest'altro oi·<li11e -Oel gio1·no, }lnch e a nome del prof. Va le rio : «Il Co11g-resoo, n1<?ntre riafferma i ·suoi costanti pre-ceòe nti voti in favore di ogni e qualsivo~liR lc·~ge cli previdenza · sor-i~le che specinlmente ten<l<l ~ l miglioramento di tutto l'istjtnt-0 ùell'fl ssist.enzn d elle 1nalatti~ . nel momento nel quale In Oamera dei Deput.:'lti è chiamata a 1sanzionare t1n i>rogetto di legge di assicurazione obbligatoria ·contro le 1nalattie, delibera ancora una volta: l o 1·R i:isol11ta snu volontà che i dititti acquisiti <lei l\iledic.i conò<>tti non vengano :;\]tera.ti; 20 eh~ bgni J) t-estazione loro richiesta. sia corupensn t..'l escl11siv~1nente a visita e con tariffa concordn t.n· ron gli Or<lini dei medici : J!o una eq·ua rappresentanza rlella categoria Il() 141 Co·m1ni;-{sione per la compilazione del Regoln n1ento <' negli organi dellCl 8 ~siiC11razioni; • àl1'u· 40 il fc~r1no proponime nto di rirorrere zi<Hl<' di1·~lta estr<'lllfl qu nncl n nnoYe (lisposizio1li <li 1(\gge ~1 vant.aggin della <'Olle ttiYitil segnino anc·orn c·on1(l Iler il l ln s&'lto u11 peggiornmento delle 0011di:r,ioni d ~lla c-.1 tegoria dei Medici condotti)). J .'ol:'cl ine clel giorno B elli- ' ialc rio è appro,ato 0011 un'.".\gginnta. proposta d.nl dott. Oriano, per la non1inn di. nna rn1>pr~sentanza della C.omm.lssiooe ver la 00n1pilazi<>n(\ del regolamento. Xcll'11ltin1n seduta del C'ongresso dei Medici co11<lotti1 GC?t'enicola riferisc- sulla Cassa di n1utt10 oo<'corso e legge il regolamento, che è .approvato. 1·~ fìnnl111(\nt<' s i p .'lR a alln. grave questione della tsl' ri zione alla Confede razione .generale del IAl.vo1'0. Ricci di FeTr:t rn propone I.a sospensiva ohe, <101)() bee,~e di!';Cussione, è RPJ)l'-OYat.n. E cosi è fini• ta <l n~~t'n ltra ~ra,•e q11e~ t ione ebe minnccta Ya dl f•\r . co nvolgC"re il Congresso. [ l <' 01u~r<'~:-.10 lk'l <1 l)l}l'OV•l t.o poi l'ordine del gior110 ~1~n iroln per la quota ~oejale di L. 50 anrnti>. i•roeeclutosi nlla ' "otazio ne per l'ufficio di Pre5ìi(J '\n~1. si ;. a vnto il ~c>guente risultato: presi<l~nte. :!\Inrt ine lli : vice-1)re... identi: Ctirobbio, J; R PJ;1ga, l\I11ncini e Oli:1ro. ..:'i :ipprova un ordine <l~l p:iorno , -:ilerio con Cl.li si chiedf' che ancl1c i 1n<'<liC'i co11c1otti , r-omc tntti g-li iuq1iegati <lf\lli> ~t.\ to, tl<'bl>auo e .. ~Pre ~in t'1 ti dal GoYerno a J>rovYNl ~r~i <irll'abitazione ne lla 11resent.e crisi edilizi.'\ . Tt1ttE~ }("\ :1ltre qnc .. tioni vengono riman<lu te nl r•t'Q. imo convegno di Rou1n. Pn tricelli, a noll lt! d~lla Sezione napol<'t~1na, 11n ringrazinto i 00ng1· i. ti. DoP<' di ehe Jn ~luta ba avuto ternline e il lUt::re ~o si è ch iuso. inYita la
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(ANNO XXVII, FA~c.
rl. POLrCLlNJC')
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Il Congresso della Federazione degli Ordini del Medlel mentre il a:iornale ,.a in iuaccbina. Ne ùn remo J)resto il resoconto.
~i ti~ne
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I Medici condotti di Roma . <lei ntiovi prob1Q1ui C'l1e ~i dovranno diRcute1·e specie per quanto riguar.dn i~assicurazio ne obbligatoria contro le malattie, all'Ordine dci ?\ledici di Roma si sono riuniti nun1erosi iuedici C."OD.dotti per la loro riorganizzazione. 80110 stati eletti ad l1nanimità: Ilrcsidente, il 111 vista
dott. Nicola Trulli: vice--pro ·iclente, il dott. 'Veis; segretario, i l dott. S-ca·ran-0; tesoriere, il dott. Cir1(1itelli. '' ice-pr~~idente 11n le ,
in
~nzio -
eno ;:tl l'..t\ ssociazione
il dott. Lusignoli. •
ltlSPOSTE A QUESITI E ADOMANDE. (8:5B3) Jledico i11f Prino - StabiLilà - l'oncor.~o. -
I>ott. C. D".ù... cla G. -
Nella posizione i11 cui ~ i trova pr<·~so c·1>desto Comune JJ<>n può avere acquistato nè a c1.1uista a lC\1n rliritto . .Il Comune ·r1ntrebbe riprender<-' lfl decisione sul concorso che 11-0n fu completa1n<'nte e~n 11rit0 nel marw 1915 ed i n1edici che in <JtH~ll'er11)CH 1>r(\~ro parte all~ pro,.il possono '1vanr~1 re a na log·a istanza al Consiglio c·omuna le pe1·chè !'":uri fl j ePn11rire 1'<1rgoment-0.
Oorioorsi p<>t la, 11<nnina a rnedico co ndol· to e nel 11fjìoiale srtnitario. -· Dott. C. N . d a N:t !na d<'lle condizioni necessarie _per pren<lere parte a eonconsi per la norninn }l medico condotto e nel uffici<l le sanitario o ad altri elci genere, si è qu ella cli esse.re cittndino . ilaliano, a prova di ta- · le reqt1isito occoere prodnrrf' il relativo certjficato dell'11ffic ia·Je clt>llo St:ato Civile ,·istato dal Pre~i cl~nt~ del Tribuna le. (~:):;41
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( 535) lnde'nni.tà caro-vivr ri. - Dott. G. 'l". da 'l'. V. -- Anche ehi è 1mgat.o a diaria giornalierH 1>uò a ~er dirit~o alta indennità caro-viveri sempté che copre un posto previsto nella p:k'lntn orgnnica e privo di titolare. Il D. R. del 9 mar7A> 1919, inft1 tti, non sottopone lu conc·e sione di tale 1ntle11uitit al modo di pagn111ento dello stipendio. ~e, cioè, a mese compiu to o a giorni .
Dott. R . D . da O. - Dal n101ne11to c·h(\ llf>ll'ntto cli no1nina era sblbllito <:l1e l«> sti11Pn<l io dove'l'a e. ~<\r(\ netto di ricchezza iuobile e dal ruon1c nto elle eosi lo hn .. pereepit-0 iwr tr~ntn trè nnni di se~nito. non ~i rotea pret()U<l(\re la re~tituzione degli arr<'trnti. Ri pote.a, tutto :il f)iù. cli~pnrr~ }')('1 trntto HY\·enire farendo salvi i <liritti ,!!iìt lndeC'liunbilll1(lntc.· e :536) Ricr·hP.-:;-:.a 1nohil<'. -
:t<·quisiti pel J18~f.:il tu. gi:i <'<'hl> nnova deve sen1prt"' risr><•tt~e li\tccin c·iò pre-~·n tt• r:.1 lot·n Jc <:h Uirando~Ji el1c P int<>nziouac1 qu i~ione
ogni <li8J')(>!'ti7.ion•• i diritti. qu<-. ·itl. Con1nl iHs.'l.rio, '1 la far risolYer In
da l 111a,!!'istrato ordinario. Pub e .. r in, <·ritto nlh1 n:'ì~l pensioni ro1n medico nnzin-
L-\~NO \ \ \/ II, FASC. '!~j
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SEZIONE PRATICA
nn J)aganrlo in 10 anni quattro o cinquemila 1ire. J .ù1 i ~rizio11e minima è un decennio, a seguito ·dt>l quale liquicleTh la pensione di I.i. 3000. Dott. O. B. da B. - Le pensioni non va.e.no mai, per qualsiasi ragione, di là cl<1 lle lire 3000. · (8537) P en.sio ni. 1
(8538) Alloggio - Nuo va a8segnazione. - Dottor B. B. d·a T. 1Vl. - Legalmente 0011 ha ragioni da 1
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(8543) Pensione - Serviz·i o utiie "per conseguirla.
- Dott. A. C. da S. C. del S. - Gli anni trascorsi sotto le armi Yengono computati nel perio<lo utile per la pe11sione sempre che nel frattempo si stano pagati i contributi prescritti. (8544) Indervnità cwro-'fl)iveri. ùott. G. B. dra . F. - L'indennità caro-viveri spetta una sola volta . Però sic<:ome essa è conglobata con lo assegno per il .serYi7.iio che presta al presidio, deve consjclerarsi più come stipen{lio che oome indennità. Ella Pllò, quindi, ben ritenere l'intera indennità che riceve come medico del penitenziario. \
01>1}()rre per il divisato -cambio di alloggio, giacchè il Comune era obbligato a darle alloggio gratuito, ma non quei deter1n i nato allogyio, con quel deter·n1i·~1ato n1l1ne'ro di stanze, di q·uel determi(8545) Estrazio·n e àe·i denti. - Dott. E . C. di nato valore locativo e eon quelle tal·i 001Jr1,odi tà. G. - J.i'estrazione òei denti n-0n può essere in1Doveu solo penis are a darle abitazione eomoda, 11osta obbligatoriamente al medioo condotto, .P ersana e <.lignitosa !}er t111 professionista. Se a tali ehè per essa vi ~ono professionisti speciali debico,ndizio11i il nuoYo alloggio risponde n-011 può mu·o vere cloglianz_1. rer gli ac<;essorii da I--'ei fatti . tèl mente di1>lomat.i . L'articolo <lel . t.apitolato che im,1X>ne tale obb1igo deve &.~sere m-0dificato analol)l1ò seru1)re chiederne 11 y·a li0re. Ve·da, però, di g<1mente dal Oon-&'igli-0 Comunale e la relativa defnre pratiche bonurie con l' Aruministra.zi<»ne perJjberazione ·sottoposta nll'appf9vazi·o ne della Giuncl1è reced~ dal suo })roposito jn · vista del g·rave tn Provinci.ale Ammini.strati\.a e del Consiglio dissesto che il cambiamento prod11C€ ad u.n proT rovinci:a.le di Sanità. f~ssionista che da. ben 26 8nni presta servizio nel ( 546) Modifiche al capitolato in corso. - Dott. C,omune e ·che si è reso, per la lunga e non mai J ,. IJ. d 1R C. '.r. -- Nelle clisposizioni · che direttaint.èrrotta dimora, . be11en1erito della cittadinanza. n1ente interes~ no il s~nita tio il capitolato, che rer atto di defe renza perso11ale non d<Jvrebbesi ha effetto contrattuale, no n -PllÒ es:sere modifica t.o i11si·s tere nell'ordine di tramutamento di sede. · cl1e 001 i·,e civ.r-ooo consenso delle parti. Non si po(8539) M edici tseroenti in colonia . Dott. D. teva, perta11to, senoo. il ·SUO beneplacito modificare C . da M. - Non ris11lta ehe nelle C-0lonie vi siel'artioolio cl1e permetteYa ai condl()ttati di essere no medici italiani impiegati dello Stato. Per esernomillilti direttore <lell'Ospedale. Contro la Delicitare la professione nelle Colonie è ~ufficiente la berazione d ella Gi11nta Ammini.stra ti,,.a. con cni si sola la11rea. consegu ita in unn delle TTniversità del ;\ pproya la introdotta modifica pnò Elln ricorrere R egn·o. n l Gove1·n-0 (1el R0, ai termini del r .a rt. :11 clel Reg-olamento gen€rale .sanitario. (8540) Esercizio àella farmaoia. Dott. A. D. C. da. C. - Il titolare autor·izza.to di 'ciascuna far(S348) Eguagli.an za. di servi.z io. Dott. V. n . macia. è pe1·~onàlinente responsabile del regola.re llia T. - Nessuna diisp,osizione Q,'etierale pareggia esercizio del1'a far111acia st.essa. Egli può farsi soil 1seryizio n1illtare a 1 .servizio osreda1iero nel eomstituire <1a llIL indi-viduo . diplomato solo tempora-. vuto del te mpo occorrent.f> ad 11n sanitario per . neamente. Il fatti), i1erò, che egli .abbia a ltro~e la c•oncorrere a po..<:;to superiore. IJropria teisidenza non per1uette L.1 gestione SU•S,J .(8549) Af'\gZiornaL P'l/,to eco1io1nico. - Dott. S . B. <ii.aria, che è ,s tabilita oolo i:>er bteYi assenze o per <la P. NI. - Come' Ella dice nel quesito, la Giunta legali impeclimenti del tito1are. IJ.a ven'.dita d~Jl(~ I'. A. ha n1igliora to . la C'Ondizione ecOJ.'lOIDica dei sostanze inedicamentose da Lei indicate è liber::i. inedici condotti della Provincia, n1 a n.o n degli u.fa tutti e pèrtanto i :flarm.ac1sti possono venderle fic1atl:i ..sani mrii. Se così è . non deYe recar meraanche senza 1a rieetta del inedico. Il pratica re viglia se il Comune a bbia stanziato in bilancio iniezio11i ipodermiche DOJl è libero 8 tutti esse1l<l-0 tre s oli ,sessenn.Ji percl1è tc.tnti ne sono tra.s corsi • e~sa l1na funzione spetta11te a chi esercita la 111e(1}1 11,a cl.a ta. (1e11a nomina a medico condotto a cl dicina e l.a chirl1rgia. Nel caiao che ·Si possa iac0·0·1· • 0 :-.>b ce1;tare qua.Ièhe contl'a Yvewjone del g·enere biso(85!51) f] ffi ciale sa;nitar'io - Inden71 ità caro-v iveri . gn,a farne de11unzia ad un uffic:iatle dd. polizia giu-· Dott. F. P. da U. - L'ufficiale sanitario non diziaria. cl:ie .si troYa sul posto. J..i'ufficia le sanitaè impiegato comunale, nè ba stipendio. Non g li rio interin 0 è Pl1bblico ufficiale. COillif•ete, quindi, inidenni tà caro-viveri. (8541) L vrnite rli etri per oonoors,i. Do'tt. G. (8f>!)2) Licenziamento p er fin e di prova. - Dott. P. da P. dei G. - La disposizione di cui nel A. D. M. da T. - Stando al disposto dell'artiR. Decreto del 18 settembre 1919, n. 182.5, secondo c0lo 5 <l el eapd.to1n to no,n potrebbe essere licenClli i li1niti di età stabiliti nei singoli ca.si per i r.La.ta aJl,a fine tlel biennio· di prova senza nver ooncorsi. oon0 eleYati di q11attro anni, dura sino con1n1e.c:se .f Jrav i e prov ate niancan .~·e. :Però detto a due anni dor>o la pubblioa~ione della pace. articolo• non è in piena arn1onia con la legge ln. qi1a le Jn,s<::ia libe.ri i Corn11ni cli disfarsi del pro(R542) Indennitrì caro-vive1"i,. Dott. G. N. d~ vrio medic"O condotto a lla fine della pi·ova senza I L . - L'indennità c.aro-Y.iveri per i celibi è di .nddu.r re motivi. lire 65 meillSi:l e. E~~'1 fu stabilita con Decreto del Doctor Jus TITI.\. 9 marzo 1919, n. 338. 1
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IL POLICLINICO
CO"NCORSI E CONDOTTE. Concorsi a medico di reparto nelle Ferrovie dello Stato. 1~
n i1erto t111 c:onéor:o per titoli per i ~gnenti re1>.al'ti: _.\.clria 1. ~.\rezzo II ....-\r~zzo III, .:\ rquiL Jlolcsi ne, Baclia l>ole. ine . I I. Baric-ett e. Battaglia, P.Pvil~1<-q11a. J~o1 ·gn Jlnnig:<:tle, Borgo Han Donnino 11, C<ì!'\tPl ~ . J•ie-tro cl'En1ilia I, "a ,nne lla d'4.\dige, C€~e11n t i(·0 , \'olle RalYetti, Con~ìice, Dicomano, Do-.;sob1 10~0. Fra~~iueto. G;.1 lbanell n, Godo, I,.,ugo I r, :\lu rr:rdi I. :\l<.•zza110, )Jo11tale . .-\g-Jiann. l\lonte1Jes1·à 1i. ::\Iontor:-\oli XocètO, O speda letto Euganeo , ' J•ifltra ~ant.1. i•oggio R~natico II, Ponte: a Elsa, Ponte dt:llh1 \·pnturina. Pracchia, <)uarantoli, R aIJ:>~11110, · l{ un~'l, R o~l i11n, Roverb€lla, Rovigo II, ~ GiO\a nni cl' _\S~) . ~. l . azzaro ..A.llJeroni, ~. rro~pero Pa 1·n1en:-:p . . ~ant' _.\rcnngelo di l{o111~1gun, Su 11t'lla rio '1 'Enzn. Savio. :Sinalungn. Solarolo, SoliE>I«t, ~t :t g-g-ia ~e11ese, 'I'orrenieri, , . . illa b:1 rt<JJ01nea, . ' "'illa l'ieYe ~Iodolena. \ 7 iserba, Volterrn. f,e cl-0mn111le e-on i flocnn1enti ed i titoli clo y1·annll f'erYenire aJrt~ffici~) Sa11itario cli Fire nze n-0 n più t<tl'<li dell<· nr0 17 del BO dicembre J920. I,<)r uotizie riyo,l gersi ai risvettiYi Capi ~tazione. · C.\LT.\XISSETTA. 1
·
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l1irn1·go direttore:
·r,.
J 1 ·oi:di11e (l{)i ~ledici fa tie:l1iesta di n1edi<'o 1n·oyetto 11er ;.1s~umere l ' interinHto fisso cli l111n c-on (1otta della ~udfletta J>roYincia pel servizi'> <lt~i p o\eti. Co1upen o cumula tiYo. per la c11ra dei po,·eri a carico· c1el Comune e per onorn ri pagati <lir<='ttamente d~igli abbienti, circa TJ . 12.000 annue. I>Pr schiarimenti •i :iYolgersi alla Pre!':i(lenza de1r Or<I ine dei )IediC'i, 'i n Chieti . C'IIIETI.
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:\I \XCIAXO (Grosseto). - C0rtc10 tta resicle11zio l e 'li Ran1r11ia : L. 7000 e 10 trienni del ventesimo; inrlennitil cnYalc<1tura IJ. 2000 ; 1° e 2° ca ro-Yiveri. Xell<t rontlottn tro~·a.n~i rinomnt~ TernJ{> 8aturu)a. ~c~rd<1nz ..1 ->o dicen1brf>.
Sino 111 1;) clice1ubre 1920 d11e <:onclotte llel eapoluo~o e delln frazio11e di ForcoJi. L. 6000; i11<le11niti't c·a,·alc. T.1 . 1800. È in corso provYedi1nent(> con c11i l'inc1<3nnith e:ivn lcatura è eleva tn n TJ. 2000.•~u111enti periotlici in conformith del c-a1>itola to. Per ulterio1i inforn1azioni riYo lg-er~i n l ~incla co . P AL,\l .\
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1 Pi&a).
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'l'EH~rrx1 J~IERESE ( Pfller111 o). Ufficia.le sanit<:1 rio: TJ. f· .; quinq11e11ni <1e1 decimo. Abit. ol-
:;ooo
trP 20.000. <'~(lini.
~cad .
<'hiP<l~re
ne, le ragioni che 1'11anno indot~'l all'assegnazionedel premio. G li atti d ella Comrnissio11e sono sotto1>0~ti alla reYisione d el Consiglio d(llJa Facoltà medica e dPl
l ..on~iglio
a·ceademico.
NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICENZE.
O.speclale Vittorio E111an11ele II.
J0,000 e due quiuti sui pr0-yenti delle -0pc:razioni c:birurgiche di qnalsiasi ge11ere, lorde. ('J1iedere an n n11zio ;\Ila P1·é" ille11za <leIla C'ong1·egn zione cli (~ <l riti'i. Scad. 2q . cl.icf>mbi·e. Età 85r,:-; nnni nl 20 <li•... -
rurgia., upparten~nti alla classe dei profe. ori ed as~istenti universitari o ad<letti ai servizi di un() qua Isia si fra gli ospedali italiani. r,e istanze per ammissione al concorso (i-;n ca1ta l>olla ta da r... 1.0~) debbono essere presenta te, iusieme con il certificato cornpro,·ante ln qua litù tli cui sopra , al Rettore <li q11e&ta r ·niTersità. i1on pi'lt tardi · del JJ cliéenibr~ c:orrente .•.\Ile istanze steR."'edebbono e .sere uniti laYot.i e pubblicazioni neJ 1Hmo della e:li11ica. 111e<li(';t e della tetn'l>i.a me<liC<l. T,a Corn1n iHsioue, eon1rio. tn di cinque n1e.!llhri. f 1•t i quali ~a ranno co1nv1·esi i 1>rofessori di Cliui«a in~c1 ieu, (li ra tologi<1 med~e:a e cl i ll'n rma cologi~• Jll'Pnderà in eR.'1n1e i lnYori e le pubblir<1~ioni Pl't:'.·entati da i en nòi•.cliati e inclie:~1el'i1, possibilu1enten1n1 J)iù tarcli clel 20 febbraio 1921, i non1i dei Yi11ci torl, riferE>ncJ.o breY<.lHJ.ente. con ap1losita l'elazi()• •
ore 1: del 31 dicembre. Titoli e<l nunnnzio a11a Pre-fettt1ra di Pa -
] (~r1110.
Nelle Università Italiane. Il ·prof. Gì-0\:tn11i i>~r~z. Drdiruirio <li patologi;1 c11i l'11 rgica a Ca L.'ln ia, è eh iama to a C'Op rire la stessn cattedra J)resso la Facoltà medica di Romtt . Il 1n·of. L)omenico 'l'nd'<lei, ordinario di patoloo-in cbirnrgi<'a fl Siena ' è cbia1ua to ~l coprire la ' e:<.1ttedra tìi c:lini(«1 <:hit11rgiC'a a Pisa, resasi va<.>R ntc eo,n la morte de l con1pian to prof. Ceci. J l prof. 11·'l.)rdinun1do ~licl1eli è chiamato a col'l'ite ln ca tteclra ,li «linic«t 1n<.><lica di Torino. resa s i '1 ac~1nte con la inorte •lel com.pianto ~nato• re Bozzolo. ,....
chi è .1101nina tC? per con·corRo ·traord.i nario di Clinica fue<:lica a Messina. Il prof. D<tnte D e Rlasi ~ i ~ r ecato, in esito a concorso, ad occurm1·e la cattedra d'igiene presso l'Università di Cagliari. J l nrof. Carlo
~lo re
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Il prof. T.inig1 Sr>olYf\1·ini ~ n<>minat-0, per concor~' str;1ordin<1rio di pediatria presso l'Universitit ·<]i Cagliari.
Ali' Università di Parigi. Il }1l'of. J,ui~i J~énon è ~liamato dalla Facoltìt me<lica a coprire la cattedrH di patologia interna_ Il d-0itt. N ,)b<'ico11 rt è nonJi11a to professore di cli11i~'l m~lica infàntile. al po.~to del prof. Hutine l. 11 dott. P. Lacène è nominHto 1>rofe s:ore di 11•1-· t o logia e$tel'ua.
Albo d'oro.
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..AJ <lott. ·nronchini Arlolfo, da Bologna, tenente· JJ1e<lico 50 Rf·gg . •.\.lpini. è ~t~ta ni:;..~gnata la :\Ieclaglia. cti br0nzo ('()n la se~nente motivazione: P e r due giorni con cutiYi-. con attiYità inst:inc·abile, pre.c;tn ,.a l'opera sua in ca urpo aperto sotto il tiro i11ce. ante <'d intenso d el nemico, accorren<lo-
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COXCOR""I A PREl-fIO.
P1 entifJ Baccelli rli Fondazion,e dell'Istituto )-az. JJed ico-Farni01Cologico in Roma. È nperto \1alJ'l.ni'vPr .. ità di R oma il concorso a
I,rcu1 io Ba cr·e Ili. ('()D " istente in una medaglia t1 'oro n 1 n1 ')rito clinir-o. l os~ouo c'OnM1·rere i 1~1ureati in medicina e cbi-
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i:::pontanea1uente oyuoque ernno militari feriti. Kobile t:ASE'mpio di cors:tggio e (1 i n Jtru i~n10 l'acooglieYn egli . te. ~ i feriti f' Ji traSJ>Ol'~'l''<l <ll •POl'ÌO (}i lllPdic.1zione. - Col de l Cuc ()fonte <1rapp~tJ. 2<>-27 ottobre 1918.
SJ•:z.. f OXE PH AT l e A
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MR~IC-INA
SOCIALE.
Servizio medico del lavoro nel Belgio.
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sità, r1on più Wttli del 10 g-E>unaio 1921, presentanclo : ]'ede di 11ascita, debita uiente legalizzata dal T'resiclente del T1·lbunnle : Di1>lon1a o certificato di laure.n in me(liC'i1H1 e c!J irn l'gia ( anehe di Uniye1·~ità e te re) : Quietanza cli I~. 200 rilasciata òal1·econo1no delL.'l R. Uni ,·er.. ità. Si cl'0Yra11no pure ve1·f:t~ re nella C<"\ssa lrniYersit:1ria I.1. 73.90 occorrenti per ::;01>ra ta.s~a cl '~sa.mi, per gli et:-:t.?rc·i7.i di la bora tori<•. J>e-r bollo ed in-clen11ità. . ' J>er ritira re il dir>loa.11a, g-Ji intere~sati doy1·anno i1t seguito pre:::e11ta re cloman<lil Sll enrta bollata òa 'l 1 e ,,..ersare alla Oais sa l~uiversitaria L. 10.60. Le inscrizio11i si rice,ono fino al 10 gennaio 1921.
b'"'in dal 1895 il GoYerno belga a~·eY<.L assegnato ...'li meclici il compito di fare delle ricerche sulle ·C<lnse generali ()'insalubrità nell'industria e di vigila l'e perchè fossero rispettate le disposizioni re. latiYe a i:erte industrie, specialmente a quella dei - fi.:1 rumiferi. L'azione dei medici non era rima-sta infruttuosa, ·e giù nel 1914 i ioro studi e ~e loro proposte aveY<lno pron1osso i proYvedimenti sanziona ti da ap11ositi decreti sull'uso della cerusa nelle industrie, sul laYoro ·nei cassoni ad .aria compressa, e sulla tli. infezione nelk'l tag·liatura (rasatura) <lei peli. Profilassi delle malattie veneree. Ora il Governo belga, desideranào allarga1·e la cerchia d'azione dell'opera dei medici i1ei problen1i ~.\l (~ ousigljo Sn1 eriore di ~anità una si1ecial~ 1 del laYoro e conferirle in pari te1npo un interYento C omroissione di Yeneroolo·g i ha presentato unù ·più metodi{"() ed efficace, ha cr eat-0 recente1n~nte ~then1a cli regolamento· legislativo che mira ad una llll « Seryizio medico del la Yoro ». più effic:aee difesa ·della società contro le pericolos~ Questo servizio con1prencle un per sonale co111voinfezioni che gr.a,·e.mente minacciano la y·alidità e sto di specialisti negli studi <li igiene sociitle e la stes~ integrità dell'attooJ.e e delle futt1re .geneprofessionale, e deYe occuparsi : razioni. 1° di organiz~are la protezione delle lavoratl'ici gestanti o lattanti; Coosiglto Sanitario della Lega delle Croci Rosse. 20 di assic-urare la tutela sanitaria degli av))l'eudisti e cli colla bol'are per a ,-yiarli ad 11na • Sotto la Pre ·idenza d'onore del prof. Roux, direttore tleli'l.stituto Pasteur di Parig·i, 11a aruto con.facente l)rofessione; ll1og-0 .a ·Ginevra· la p:r;ima riunione del Con&'iglio 3° di studiare la fisiologia e la patologia del° RRnitario del.la Leg·a delle Rocietà di Croee Rossa. lavoro in tutte le sue modalità; Il C-onsiglio Rani tari o a1>vr0Yò jl progl'a·mma di 4° di portare il proprio eontribnto in tutte Je collaborazione fra 1a Lega, le Yarie Società di Oroovere di previdenza sociale; 1 ee Rossa e le altre organizzazioni sa.nit.a rie. Fu 5° di propagare le nozioni r>iù utili "di profiespresso il desiderio· cl1e la Lega solJeciti la coopelassi professi<>nale ; ' razione della S.ocietà delle Nazioni per l'immecliatu Go di sor"Vegliare l'esecuzione delle disposizioni applicazione delle mi 11re sa11itarie atte a protegTegolamentari di ordine medico. gere 1'EJuTOPft Ce.11trale ed Occidenta1€ da I tifo -Il «Servizio meclico del lavoro» pubblica un bolesantematico. Il CQnsiglio appro'ò l 'istituzione imlettino periodico nel quale si fanno conoscere i rin1ediata cli .Sqllac1re mobili per la protezione del~t1ltati della propria -attività. l'infa.nzin. e 11 loro invio in 11n paese che s'i1npegnì l)Oi ·a contin11are l 'opei·a loro. Fu propC>Sto cl1e la I.Jega istituisca e stissiùi delle scuole -0 e-entri cli p11ericoltura. Speciale raceom.andazione è stata fatta ai ·servizi cl'igiene sociale affinchè essi continuiCorso di perfezionamento in · o•-rino-Iaringoiatria. 110 ad occupa1'Si .dell'educazione sessuale e della propag·anda antiverierea. Furono esposte le diretNell'anno soola~-tico corrente 1920-1921 avrà luogo tive delli1 I . -egn nella Jott.a a11titl1bercolare e antipresso la Clinica oto-rino-.la ringoia trica dell~Uni 1n~ laricn. Il Co11siglio .sanitario preconizza infine Yensità di Roma al Policlinico Umberto I, -u·n corla fol'ID<17.ione di statistiehe demografiche per quanso di p13rfeziona111 ento ·i1i oto-rùno-la,r·in go·ia,tria per to p-0ssibile complete e 1'tu1ifìcazione inter11nzionai laiireati itn medioiJna e oll itr·u'rg·i a, il quale durerà le dei metodi di statLstica . un q11adrimestre. Il corso s'inizierà il 10 gennaio 1921. Saranno impa.r titi i segi1enti insegnamenti: Il 1 Congresso di Storia dell'arte di guarire Prof. G. 1I'erre11. C-0nferenze cliniche; Prof. D. De Carli, Malattie dell'orecchio e dei seni della fa-csi t~nne .'ld AnYer~a clel 7 al 12 ago to, acl iniziaci;.1: Prof. G . Bilancioni, 1\1.alattie del naso; della tiYa · clel l'irco110 1\1eclico locale,. che commemoraya faring~ è della lnri.nge: Prof. T. Cipollone, Anail SlIO ~O()o a1iniYersario, e<l i11 occn~ione della \ TJI tomia ed. istologia patologica dell'orecchio,. del naOli1npin <l e . so e della gola. .\i congreR~·1sti T"enn~ro tributati 1110Jti fcsteg• 4.\.lla fine del corso, quelli che lo a~Tranno frequeng-ia1nenti. tra C'Ui u11 riee,' in...ento di ;:rala n l .:.\111tato regolarmente e che avranno superato la prova uicipio. c1'eeame riC'everanno lln (liJ)loma di perfe.z iona1n en Tra le c·ollln11icazion i f;;1 tte ne segn.alian10 una to i1i oto-rino-la.r ingoiatria . clel Gio1'<1ano r \'"eneziu) sùll'ft natorn.ia ' in 'l'Ì?"O ~d Per esservi ammessi si deYe fare domand<l Sll una cli Eco11on10 (Trieste) Rnlla medicina bi7..ancartn bollnta di TJ. 1 al R ettore (lella R. Univertina. •
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NOTIZIE DIVERSE.
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Il.
PDLTCLl~
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Per l'assistenza agli iaT alidi di guerra. Il ministro i1er le pe11sioni, on. Bianchi, ha inau gul'a to i laYori clella. nuova Commissione nominatil . }1<--·r le rifol'IlH:' <lel1 'è1 ttua·l e Iegislnzione in 111;1 t~ria di t>ensio11i di guerr l , ver il conferi111e11to delkl polizza di as:.;ic·urazione ..cl tutti i combattenti <' i·in1piego cl~gli inYnlidi presso le l>Ul>hliclie a1ruuiuistra zioni t' ](;' aziende priYa te. •
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Onoranze al prof. D. Barduzzi. Ricor1·p111lo i l :in° anniYel'Sc'll'io delln direzione sn11it.aria de1le 1tlt. 'I €lrme· Pisane a S. Ciiuliario, cl1e 1'egregio prof. Ila i·duzzi tenne dal l e )5 al 1915, u u C 01niw to cl 'onore 'il quale fu già vre8i ec1uto d.11 l~; : cèelli (:) dal (}rocco ba curato la pt1bblicazione di un ricco \'Olu1ne in cui sono racco1ti scritti de i vroff. Trottn 1·pJli, ErC'oJi, Hiva, J.Juisada., Fedeli, Co:rsini, r azzi. ~\·In ssalongo. lfairu1an, Baistrocchi, I 1'ontan8, Rnrzagli, Orsi·- Battaglini, Bordoni, &'lvaglia, V. ì\Iarngliano, Cesari, Cuom-0, Mussi, Guerr~1-Coppioli e Cardini. Il U.Omitato ha premesso Urul r<~ln~ione su l'opera idrologica del Barduzzi, la cui Hzione fu modesta <'Ome la sua indole, ma costante, utile, ispiratn. a i1obili ~ntin1enti . 1
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Nuovo ospedale italiano in Egitto.
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t~ n
fervido Yot-0 della. Colonia italiana di Aless:1udrja cl'Egitto, cla anni foru1ulat-0, si avvia Ol'a <11 proprio c:o1npi ll)~nto con l'erezione in tale cittit cli nn ospeclnJ~ italiHno. In unn Ya ~tn n 1·e:-i già a equi ' t.<1 ta da 15 anni e con l1n:1 son1n1n già raccolta cli ci rca 20,000 lire egizjane - 111ez7.o n1ilio ne di li1·e itn liane in oro stn nno ora per inizia1~si l lavori. J.. n somma ra c·rolta. sinora non è sufficiente per lu costruzione c-on1pleta dell'ospedale, comunque
i la. vori saranno uguu llnente inizia ti presto. limitando per ora la co&~rn;~~~:~e a Ilo strett.a.n1ente neC:f'ssario per costituirf' 1:··r,~ 11n organisnlo co 1n 1,1<'to, e col programnia .~i a1t.11lia~·e poi la costruzion<:~ e fare nuo\i pacl iglioni. Il progetto seelto c:ontempla infatti Que ta vo~ . ibilità o meglio que~ta nece~~itil. Il ti1)() adottrI to dall'n rc-hitetto Yincito1·f' ùel <:oncor.~o arch. G. H . J,oria - è quello <lei padiglioni staccati, che a ospedale completo saranno un,d ici, e i i·icoYerati saranno di,·isi in tre classi. con un.a cubnt11ra nei \arii ambienti basata st1 11n 1uinimo di 45 mc. per persona . I padiglioni . 1:lranno alcuni a u11 sol piano, altri <ol due piani, C:~}ll un sotto uolo che riceYerà aJ'i,l e luce diretta dall'esterno; una galleria riuniril tutti .! padiglioni pere-orrendo l'intero sta biliruento. seguita J1el sottosuolo da un passaggio simile a lla galleria che metterà fra loro in comunicazione i sottosuoli di tutti i padiglioni. Vi saranno padiglioni per medici11a, chirurg·ia. oculistica, malattie nervose, ostetricia e ginecologin e, separati c-ompletament:e dagli altri tutti, l Hlùiglioncini per 1e malattie infettive. Dopo l'ospedale italiano di Cairo, già in funzio11e da parecchi anni, sarà qt1esto dunque, in or<1ine di tempo, il seco11do nostro ospedale in Egitto, non potendo qui ricord~1re ora l'altro nostro ospedale, da a~ni costruito, ma da poco tempo J1t n1nziòne, vicino a ll'Egitto - di Gerusalemme ·c-l1e sta a rappresenta.re in Terra Santa la medicina italiana, che anche in Siria. ora - a Damasco - ·sta per aYere una infermerin-ospedaletto a Yantaggio dii que3ti popoli orientali, che tutti ama110 l'Italia. forse più di ogni altra nazione europea. L. DORI.
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Indice alfabetico per materie . . .t\ ~(\'SSQ
i1oln1onure da inilt1enza : diagno~ . . . . . Pag. 1403 ('<1c«>dilato <li sotlio ad alte dosi in te)) rupia . 1428 • • • )) 1421 "Pnni bibliografici • • • }) 1425 ('olica epatica : 1>u11to clorRa le )) Concorsi e condotte . 1436 • • • (,ronarn clel 111<>riruento profe. . iorwle >> 1433 E1nor1·ngie tlolnHl11ari: azione della canfora · . . . . . .. » 1430 Eudocar<lite snbncn~'l batterica : signifi)) c·<1 to cli11ico 0 . d~c-orso 1423 )} 1429 B1>iles"1.'1: cur•l l1oricn . )) E11ile ia e"S(.'.l11r.inle : note t er<11wu ti che 1-:119 )) 1426 Glanclole lacri1nali: ptosi eredita1i-a )) Iniezioni ar. enobenzolicl1~ : tecnica . 1431 )) 1427 I11iezioni ipodermiche : pericoli . • )) 1429 Tì<'nc·e1uin e benzolo . . . )) ~I.11.1 rin n(')lle donne gra. Yi<le : curu 1431 • )) ' :\It•zzo l~tlr·nt<': identitì~1zione . 1414
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Roma, 19'20 - Tip. Cartiere Cent.rali ..
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l\i1u· s coli stria ti : innervazione para sim• Png. 1.J:10 patica . . . . · )) 14:31 Nefriti acute: opoterapia . . • )) 1-1 l Nervi: esiti definitivi della sutura . )) 1-136 Nomine, p.romozion1 ed onorifioon~ )) 1-137 Notizie diverse , . . . . . • )) . 1-1~~ Ossigeno : uso tera.p eu tico . • )) 1428 r•iramidone : morte da . . • )) 1400 1~-01monite e .appendicite . )) 1432 Questioni sanitarie militc'lri . . )) 1434 l{isposte a que iti e a domande . . )) 142;) ~ eia tica : segno « della punta >> • • Servizio medico <lel lavoro nel Belgio . )) 1437 )) 1416 Sifilide: cura nei suoi vari stadi . )) 1-il.5 Sifilide : diagnosi e terapia precoce . Soluzioni fisiologiehe saline e zucchera te )) 1426 T e tano : cura con inalazioni di etere . )) 1430 )) 1410 « Ulous sim1)lex » dell'inte~tino )) 1412 Valva vag1na le automatica )) 142.; '\T~hi: dlgbasie funzionali . .
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L. Pozzi,
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~d .
resp.
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Roma, 13 Dicembre 1920
.Anno XXVII
Fase. 50'
tondat.o dai professori : •
FRAN CE SCO DU RANTE
·.G UIDO BACCELLI
•
SEZIONE PRATICA
•
R EDATTORE
CAPO:
' 'ITTORIO ASCOLI
P ROF .
SOMMARIO .
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. Osser'fazie&t .cliniche:: T . Luzr.atti : Intorno ad un caso &!cezio~ Appunti di medicina pratica: CASIST l OA i:: T BRAPL\ : I fenomeni nale di galattOl'rea. dolorosi provocati dalrovaio - Ipertrofia m amn1aria diffusa ~otee GOntrilwtJ.: A. Cam1narat.a: La va ccinoterapia nella pert.os e. - !.;estratto pituitario nel trattamento dell'amenorrea Note di teeait.a; P . Tilli: Il catetere molle ·irrigidito nel catete·L."eliotera.pia in ginecologia - Sintomi delta placenta pre· rismo dà.fficoltoso dei prostatici. ,·1a. - NOTE DI )[cDICI:-IA SCIEi\T IFI CA . - P OSTA DEGLl ABQuest.ioni del giorno: Gr. Dragottii: I l virus sifilitico è unico? BONATI. \-ARI A . • Sant i e rassegne : F 1s.t<>PATOLOGI&. : A. Thomas: I fenomeni di Nella \jta professionale: Nella Croce R oss1. - Sycti: Questioni ripercussione simpatica. - CHIRURGIA: Melchior: L'e rnia sa nitarie militari - D1BAT'r1;r-1 PROFESSIONALI: L. Verney: epigastrica e la suaimr,ortaoza clinica. - PATOLOGIA ESOIn tema di assicurazione-malattie. - Risposte a quesiti e TICA : J. Mant;Pellier e A. LaCt'oi:x: ~u di una dermatosi da a domande. - Concor i . - Nomine, promozioni e ouorificenze. filaria (Scabbia di .filariia). · , Notizie diverse. · Cenni hibliograkL Indice alfabetico per materie. ' . . Diritt.i di proprietà riserva... - E vietata la, riprodu.zione di lavori pubb~icati nel POLICLINICO e la pubblicazione di sunti
di essi
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.~pnza · citarne
Zar.fonte.
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te1·11'ità « . S 'aviett~ n, d ott. Picci11i11i). 11 ban1bi·n o l1ttcque asfitti,co, n1a si riebbe t:o.s to e si sv~[up- . pò i11 seguit10 .1·eg·olarn11erLte, pe1r quanto .anCLI~tCA PEDIATRICA DELLA R. UNIVERSITÀ DI RO:\IA dasse sogg·etto .a ri])eituti disturbi 1da i'peraliDirettore prof. L. CONCETTI. 111entazione p er cal1sa d 'u.n 'esagerata galattor1·e a, cJ1e si stal)ilì niella i11ad.re s ubito dopo il Intorno ad un caso eccezionale di galattorrea. pa1io. Al 4° g18rno d·opo il parto, con1.p .arve w1a profonda raig ade ad un capezzo.io. che ciDott. T. LuzzATrr, aiuito e docente. catrizz·ò .con la tei11poranea sospensione del:l'al- , lattamento e cui e opportune, e co 11 ciò d·imi11uì L'ecce.z.i·onaliità del caso, cwpitato sotto la noa:11cl1e ùa secr.ezio11·e lathea. :;.\la qu esta si iStastra os&ervazi1one, giustifica 1a sua pubblilcabilì di nuoV'o in 1111 modo \.'·ei·am·ente esagerato, zio11e, ·1)er quanto i,o non saprei tirov.are che u·n a ta11to cl1e i[ c0.1.1ti·11uo un1ltdo1re determinò la s1)iegazio11e ipoteti·ca de[ feino.m•eno osse.rvato f()lrmazione di ·11111ov.e e nume1r os1e ragadi e di un ampì10 a:lone- di d e.rmite delle reigio11i m,amnella 11ostra 21azi ente dura11te la gravi cla11za. 111.arri.e. e .on .la fo1n1.az,i one di queste ragadti la Si tratta d una giovane p1imripar.a, che non sie1cl'ezio,n e lattea isi fece a11 che più .abbondant1e. ha mai avuto ma:llattie degne di no ta, all'i1nIl Jartte sgìO·r giava c·or.n.tin1Jan1e1nt.e; ·b astava un fuo1'i ·d'uno .stato anemico a1'l 'iep1oca, della p,u minial1'o stimolo ~ocaJ.e e talo.ra .pe:ns·ino llno· ·Stibertà. Nuill·a risuJ.ta d.all'.anamnesi fan1iglia~e. n1 olo p1erif1etriico 1per esage1~arne 1101 scolo. Il latte IU marito è s:::ig1getto robusto e non ha mai ,s ofp.erò TIOl1 UJSICiva a sp•rUZZtO Vi ollre1n.to, bensì 1q uasi ferto maiattie degn.e di noit a. Mestruata ad ecome isi O!Stser,ra io.1 u11'emo rra.g ia a narppo ·O papoca •r egolaire, le- meis tr-uamoni furono sem;pre 1·enchimatosa. C·ert1am1e1t1t:e ne:l1e 24 o~e si ·saabbondan·t i, ffleq·uenti .e 1d1olorose. La gTavirebbero potuti racoog'liere oltre du,e litTi cli latdanza ebbe in campl.esso un dieoorso regolaire. te. L,a paziente si tro\·ava se1npre in un bagno Pe.rò fi,n dal 4° mese , la paziente corn,inciò ad di latte, doveva can1b,i are le vesti più volte avere u1i flusso· dalle 1namrnelle veramente ec .. nella :g iornata, nonostante a,·vo1gesse il pe.tto ce:.ionctle per l a sua abbondanza, che usciva in p·anni a pa,r e1cchl stréllti. La continuçt ed abin modo spontaneo e conti1iuo, in talei quarititcì bonda.1.1te perdita di latjt e aveva causato una ai0cen.tu.atn. prosit.r azione ·d el su o stato fistl-co, c1ie i .l petto n,~ era sempre bagnato. v,ropri9 co11ie se si trattasse d' iina. puerpera galatto rro lron cefal1ea e d·oloo:i do r1s·o -lon1bari persist1e11ti. ea. L.e ma1m melle era:1110 esag.eiratam ente svi- Al 4° meise d'allattame11to, il sùo· s.tato era ve·· l1111pate, sp,eC-!te p.eir un.a · priimilp1rura, pe:nd,u le ; ram·en.ue i.n tollerabil1e; nr0n so[o era im•pedita n1a, 111on.ostante il loro. 1Svti.luppo ·e i l loro co- ' a1d ,a,eicurd ir,e alle sue fa ccende do m estiche, ma anrhe il .so·nno 11ie· era t11rbato . pi oso flt1sso, n,o,n ·atp:p ari van·o ma.i turgid.e, crerl T11 accura.to .e-same a.e lle n11am1nelle. fatto in tam.ente oer il ,f.at.to cl1e in esse non vi era a11est' e:po,c a. cd n1astr'ò che l'apice d.ei capezzQii. mai una -.st>a:s:i. 11 liqiui1d·o che usciva, aveva i lìr1 re~to b·e.11 conformati, era costituito da un caratteri del colostrio. Il oontinuo fl11sso .aveva infunclibol•o craterti.lfo.rme, sen1pre pieno di latd.eternì1·nato 11 rio stato irritativo deJ capezzolo t.e; 1Jarev.a Clhe n1an cassero. i for.ami dei dotti e della regione uerinapillare. c001 formazione e cli.e qu1esti si fosserio fu 1s i · jn un'unica ampin di raga:di sniperfi•cial.i , ma assai dolorose, che lacunia . Non si tTattav.a d'11na prupdJla inverla paziente r11rò i.n moao irr.aziiona1e. 111 corritita . .No1n .saprei dirre, se an 10 ~ta f-O·sse i1n'a.I110s.n1'111cle11za al narto q11 ei"to flusso subì t111a din1ali a congenita od una deforn1ità a cq11isjta min11vione . Il parto f11 prol11ngato (Sala di 1Ia-
OSSERVAZIONI CLINICHE.
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l J. 'JU
J L POLICLINICO I
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in 1seguito alle ragadi. Il latt.e aveva uILa campo izione .fisico-chin1ica e morfologica normale. L·e!:)<J..L1.1e obbi.ett1vo d e111a pazi·ente no11 presentava nulla d'.anormale. a11'i11f.uor1 ùi a.Jic.u ni f e11om1e11i ehe de.nota,·ano t1n 'iperfu·n zJonalità deil .sistema .s impatico vasomotorio, come un cle1·mogratjsmo r o.ss:o intenso e ip.ensi.stente, un arrosisam•e nto co11tinu.o. alquanto int·ensiQ ùel vi1so e d·el1e estremità, con esacerbazioni .acces_ 1
suaLi, che •Si l)Otrebbe
c.o nsi·d·erar·e anal1ogo a quella for111a desc'l'i.tta da Bechfere\v coJ nome di acroeritrosi i11d·oU·ente. Chiarii eranio anche il ·s intomo di De Gi·oivan.n.i e· il battito dell'aorta acldominale co·n accenni di n1ev.rosi celiaca. Vi era ar1che una facile tendenza all 'irJe1idrosi. Nulla d'anorn1ale n·e·l.I'.01nina, tran~ i1e l111a 1ieve laitosuria •ed llna notevole :f'osfafoa~s1 e
tu1r i n. Si p1r e1. cri1sse tosto u11a sen1.1)lioe l)rOmata cli ~li cer i11a tan11ica. l'a1)pltcazione di fon1enti al1· acqtia vei~eto-mirterale 1 l' a1)1pli•cazj,o ne ·di 11·n linon ·c:i" t.eg·11.o c1el'1 e n~ar11n1el. e . Lei ragadi ·e ln.
cle 1·mi1te gua riro110 rapidam ente e di l)ari p'a1sso. co11t 1:0 la.
i1101~Jtra
a1s p1ett.ati,·a. C•e ssò in modo 1
romple,to e clefi11itivo la galattorrea, eh.e .era d 11 r ata n·er oltrie 10 n1esi. La l)azi•ernte può constderrur si guarita ,d.el .;·µo noi:os·o cli!st11rbo co11 noteViole g-t1·adn.gno del~.e , ~11e fmze. 1
u, goccie, se1111)re si rl'eisce a mungere f.acil111e11te clall'inizio. Questo fatto potrebbe inta11to clim )St.rare, che lo ste.sso ,stimolo che eccita la secrezion·e dre l latte, eccita andhe 1a prodl1zione
ti11
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del colostl'o.
· 0he la oolOBtrorrea
Se pure si possa pe:nsa~e, g.ravictica 1del1e donne galattorroiche dipe111da dia un .aumento dell'attività funzionaLe sp·ecifi,c a .d.eJJJ1e .gbiancl1Gl•e mamm.arie, per tro\ a>re una spiegazione ·d«~l fem om•en10 ml pare •sia b·ene riferirf;Ji agli ·studi fatti sulla g·alattorrea fisi10l0gi1ca .e su quella pat?l·ogica dai v. HeTff, Leuhe, l{ehrer, Schlossmann. Secondo questi A ...A,... J.a .galattorriea .sa11ehbe un fenamreno ·riflesso ·d.etermin.a to ·dall'eacitam.e nto dei n.ervi sen.sitivi d,el capezzoilo, con partecipazione d'una vasodiaatazio11e Qocale e dti. UJlla paresi riflessa degli sfinteri d·ei .dotti escretori. Naturalmente Yi IJUÒ 1)a rtec.ipare, come ho aocennato, un 'iperattività f1tnz.ional.e 1d1ella ghiaind.o,l a, la quale ip•e;rò ·evicl1entemente non ne è il fatto.re più imlp10Ttante, pai.chè ·Si oisseirvano ispesso .anche aasii. di aibb arl1dap.te .sec!1ezi1one latte.a senza galattorrea sp·o·n tane.a e -e.asi idi ga lattorrea s.p.o ntanea se11za una .secr.e·zion.e lattea abnormemente co'}.)iosa. Una gialatto.r r·ea cc .fisi•olo.g ica » nel senso stT1ettò c1e11.a •p arola, 11J0n eJs:iJste, poiichè Ja piiesenza .a't1nia galattornea è sempre l'indice d'un abnorme aumento dei fattori 1sopr,a indi•o ati: l'e.ntit.à ·dellJa galattoir rea è in raprp o:rto con 1l'iperertcita;bnaità riiflte)ssa ·i ndividuale. Secondo p ,f aundl.er ed altri, .s arebbe anic he in rap·porrtn con eacitam enti mo1rbosi di dati centri corticali, a11alogamente a quanto si .avvera fisiolo{riloam ,ente n.e:lla· secrezd·On·e ga,s trica cc psichica» di Pawlo\v, o con .eccitamenti mor'bosi ·della is f·eTa , genitale, o forse anche con la partecipazione d.i speciali ormoni con una ·s it11azione ormontca speciale .a queste nutrici, intorno alla qu.ale però si sa anc.ora poico di si·cu·ro. Se r on.f'ide.riamo ino~tr:e che 1~ furnzio1n i v1as·omotorrie ~ono in ra.p porto .col si·s tema .sim.pn tico e rhe seconclo le rice.rche di Hoffmann ed al1:Jri, il simpatico ese~cita un'i.n dt1bbia azione .sulln fl1nz:LOl1lle 'fn.ammaria, ·Si può ben pensare che 1' perfunzion.alità indivi duale del simpati•co possa partecipare alla p:rod11z.ione e all'entità .della galattorrea, come della colo~tro·r rea; e qu·e st'azion·e potrebbe ·eseircitarsi in parte, per qu.anto rignaTida il .co,loo.tro, sull"elemento tras11·daitiv·o. E qui riccmdio che nella mia paziente e..c;ist.evano segni d'iperattività del sin1patico. Ho ac0ennato all'elemento trasudativo l1el n1eccani !==n10, fisiologico di r>rod111zione del colostro, e cp_1est o concetto ricl1iede 11nn ~pief!n zi one . ~Ientre il Jntte è ltn .li(r11iclo rl'elaborazione ~ J)Prifirn deltrff·p itelio m1n11na1 io, il colo~tro 'Pro11(lo alcuni. ~rirelll1e in pnrte anche 11n Ii1
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La galattorrea è un f·e·nom1eno f:r~e quente acl osservansi 1e 11J0n sta in qt1es1a . l'e.ccez,i.ona.lità del nostro caisio. Invece p:ni.n1a cli tutto il fe.i10m1e110 os-s·e.rvat,o nella nostra. i)azi.ente. .: abbori-
rlante e p ermanente fl11sso colostrale in un'eJIOC(l.
tanto precoce della g rari danza (4° mese),
non è menzionato n·elrra lettieratu:ra. Fsso sta contro tt1tte 1le1 ~l)Otiesi emes~e sul mec ~an·i·s.m o fisiolo,g ico dleilll.a lattazione. S-eoomdo l'op i11io11e g1enerr aln1ente amm·essa, d11rant e la grav.idanza, si stabiili·sce soltaruto 11n'in)ecrt1·ofia de.lle ghiandole n1amn1.arie, per 1
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quantio si po19Sa talora far .sgorgare CJl1'alcl1 e goccia dli 10011os.tro, indice d•ell'•iniiziata attività funziion1a le deL'l a .g hia·ndOlla. l\'1a un fll1siso ·eist:erno ~i sta•l)ili $Ce ~oilo dor>,o il p1arto, .a termine o priem aturo, cioè is olo dopo che, in seg11ito .al1~espul1sli o 11e del feto e clella 1)lace[lta, si ~·omr:> stabiliti nnovi eql1ilib1 i ormo11ici, O!)p.u re, come ,,,oglio110 al1 r i. do110 cl1e i11 segL.1ito a qu1esta .e1s1)t11siion.e "-engon o abolite dell:e funzioni inibit1ticri. d·e.ll.a ger.rezione mammaria. Credo inntile di d oveir clisct1tere q11i tntte Je 'arie t.eorje emes.~e ~uliln lattazion e. i\Ia ron1e s i J)llÒ spieg·ar e l'abho11da;i1te e l)recoce fl11~sso coil oo. trale o~c;ervato i1ella n ost ra pazirnte? Secondo mi 0 csservazioni, l1na relnti,·a colostrarre·1 esi. tel'el)be i11 1)areccl1i e gra,·icle, nelle quali dO!)O il parto si o~c;rrYa il fe1101ne1ùo della. gala ttonrea ·~1)0 11tar1iea. Io no11 mi $Ono fi11or<t 1nai i11contrn.to in un·n g·alnttorrea :11)011tnn.en ro;:i.ì .s picrata, con1e ne-l1a nostra !)Uziente, n1a 11 0 notnto })iii volte cl1e in t11tte le p11e11)er '). nPlle crl1al1 1'1 secrrzio11e lntte1 s-i stabili~re i11 • n1ocl o facile e'l ahh 11~n11te, . i era oc;.~er,· nto 1l 11 1 ~11te la o:r~\Yina11zn urin. })rdclt1zione fn cile •li cnlo,t!'o, il qnnlt'\ tnl rìrn ~.:;ce _po11tnnenm e111 te 1
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xx,·11, FASC. 50]
SEZlO~E
1 i-1·1
PRATl C.\
t quido dli tir.asudazlionie ,e d 'e1ssu1dazione, 1p:er q11anto la ghiamdod.a mamma;ria ipertrofica e ql1i11Jdi .p otenzia.ùmente i1)terfunzionante sia atta per un'in1cipiente sua attività specitfìca, sia pure anicol'a .impemetta (Ottol1enghi, Baisch, ecc.), a for1)j·re al liquid·o colostrrul:e ~ caratteri fisi cocl1in1iloi, che gli sono rpropri. Già Bab, esagerand10 n·e11e su.e consid·erazio11,i, aveva emesso l 1ipote1si che la produz.i,one del col'ostlro foisise lln .a'nalogo :fisi.olog.ico -~el · processo patologico dehl'infiammazionre, sopratutto i11. oonsi·derazione della diapedesi leucocr1aria, che si verifica nel colostro, e della successicm1e dei 11eu-0ociti polin11oleati e mono•nucleati, coone avviene ne1ll'indlammazi01ne, nel S•e!l.ISlo 1che · come .in gieniere .n .ei p,rocessi acuti d ell'infiamrnazioin e preJdO!Inin.a no 'i •polinuc.leati, così 1si osserva a1J11che drurante i1l perriod o ooJ'Ostrale a•ll!a fin.e ·d ella gravidamza, mentre .c ome nei 11rocessi fl.ogi,s tici ·che si c~oniclizzano, pvedomina.n o i mononu1cLeati, i quali infi111e prendono il sopravvie·ntof itI1 m,odo a;ss·o·l uto 1 co,s ì si osserva ne!lla1, flattaz,i1one, ieh·e /g'radatam·eint.e scompave (Cohin, RamoilJd, w .allioh e Leviaditi, Zucl<:erkand!l). Il ~oncetto così a·sisoluto di Ba:b è cartaimente errato, specialm·ente dopo Ja din1ostrazione data da Ottolenghi, Basch, ecc., che la .p roduzione 1del colostro è funz~o·ne ·d 'una g·h ia.ndolaI mammaria ancora i·m.p erfettam·e1J1te funzio.n.ant·e. PeTò non v'ha d11bbi,o che 1al1cuni fatti ten·dono a .r e·n dern verosimile che l'el1emento trasudativo p.artec1pi alla produzione del co.1ostl'o. Qu.esto ro,n cetto era stato eme.sso anche da Bauer, il qual.e, avendo ·osserv.ato che ·1e em.oli.sine del colostro scmo ·si1mili .a quelle d1el •s an·gu1e ·e· ·diverse .da qu.e'lle d·el I.atte maturo, .am·mise che l'alb11mina d·el colostro, cioè la lattoaJb·u mina ~ la latto1gl:o bulina, alle quali secondo le osservazioni di Ehrlich e della sua .scuola 1sono legate le proprietà biologiche · (antitossiche) del latte, sia un prodotto di tras11daz.ione del sangue, a diff_e renza del prodotto.•,1'elaborazione specifica ·deILa: ghiam.Jdol'a, la caiseina. Così Eng.el dim·ostirò che le propri.età b1ologichie del . laitte (immuncvrpi, fermenti), chie sono un d1eriv.ato del sangue, s•ono molto più attive nel colostro che nel latte maturo e 1ohe quindi il colostro in q·ue.sto senso ·p resenta t11n' i ntima .a;ffìnità col .si·e1io di ~s::tn.gt1e. assai più ·de1I 1.atte maturo. È certo che La JattoaJ11buinim.a e la lattog1l1obulinia, ·che tutto induce a ritenere raippres·entino· in foir te prevaJienz.a l'alh11m~na .col,ostral e, sono molto · sim.i li aJ,la s.ite·r oab11mina e si·eroglob11lina de[ sangue. Il ,ooJiostro. è an.ch·e1 molto più ricco dieil laitte mia tu·rio iin lipoi.di, lecitina ·e .col'e ste•rina, che, aacu·m ulati .durante la gravidanz:n nel sangue, si effiim.i n·ano princirpalmente pe•r l·a ghi~an dola mamma.ria (Hermann e Nel1man.n) . Se1
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co11do E11gel il grasso colostrale co11tiene ai1-· cl1e g1·russo (l el corpo immo1d ificato1. E.d ,ancl'l'e 11er il ..s1u o ao11te11uto miI11eirale il colostro so111ig1liu n1olto più al sieirto cli 1Sf1Ail!gue ohe ~l lattP i11aturo (Schloss, Bi.r k). In complesso si r1nò d1unql11e· affier1111aa:'el 1che :1 a 1c1omposizjon·8 rl1i111i,ca del colostro, se ne togli i suo1i co1111)0 11e11 ti 1sp1ecifici, ·s'avvicin.a. fu10 ad un certo I>nnt 0 l)itl che ·qll'etlla del l atte éùlla C'OIDIP10ISri · zio11e cl1e1l plasm.a sang111hgn!o. Sarebbe p1e,r ò 1c.ertarne11te err ato affermare - l o ri~Je tiamo - che il rolost.ro sia iin n1aJ$Si1na paTte un liql1ido d' e.s ~ utdazio111e e trasu1dazion.e, tuttavia quiest'.affinità chimica ~el c.oloc:;tro col s i•erq sanguigno 1~e11ld·e verosn1 mile che ne·l .p eriod10· ·C.0Jostral1e gli · aco.111b1i 'fr.a san,gue e ghian1do'la. avv•engano 13Jnc11'e i11 modo lJiiù (li retto che nea. pe1riod o de1lll•a lattazione, cioè per via tr.rusudativa. È 1da C'OThsiderarsi an cl1e cl1e la i1rod11zione di colostro uotreb be ave1~e 11111 mec, dura:nte la g-ravidanza ca11is1n() in -na.r te ·divenso dalla -n.ro1d11zione di oolostTo d·o·p o che si è a:rre·s tata la p1 ~01duzi-0ne <l.el latte ma.tt1ro . Il OO!loistro •s i tro·v a 111e.JI·a ghiandolcr mamrnnria fin da nn periodo m101J.to p:nec.oce cleiJ,J.a gravicl anza, fi11 da quando çioè s' inizia l'ipertrofia gra\rid1oa d1ell1e mammelle, che oe1"iam1e11te J)Orrta 1oome ·COilJSetguel!lZia u1n aumento di aittività 1cia:iool at0Tia loioa le e quincùi pirobabi1lm ente a!DJche di tr a.s u,d a zi. o·nie.. S·e ·n·o·n :ha 1u101go 1111 fl11$15'0 p.r eico·ce all'esterno, ciò dipein d.e· ·da). fatto cl1e in co'n clizioni normali la produzione di colostro è così sca·1·sa ch·e a questa se•gue to to UJn riaisso1"bimento in ciroo·lo, come è dimo~t.rato anche dailla p1 reco.ce latto1slttri1a. ch'e si o~:s1e•rv.a in 'P aire1c chi e gra \1i:d.e. Il nio stro caso raippre1senta però amc·h e· unra vera p·rova sperimentale, non priva d 'i.nter.e&~, poichè no n ne .troivq riscontro Illella lette11a t11.ra, che cioè l 'i·pereccita·b ilità ri.fl.essa, ab e determina la .galatJto,rre.a e 11a coI·o~ stror.rea, può no·n .solo ess1e re d'origine per C·OSÌ dire oo,s.t ituzionale, m.a avere .anche u·n a origine petrife.rica l1ocale. In.f.atti la raipida scompa:rsa della g·a latt orrea ·~on 1 a· ·guarigio·n e delle raga1di dei capiezzoli e d ella die1~mit1e ·m amma:ria dimostra, ·che cla queste parti·va uno ·stimo1'a continuo 1Sll·l le ghiandole n1an1ma.rie, .a·na:logamente a quei casi, .c he 1si trovan10 !'1i0oridatJi, 11.ei quailli ll'Stioni est.e.sie od asoeS'si o neop1l·as.mi d1elila regione mamma;ria avpebber.o .avuto un 'azione, eiccitan,t e sulJa ·secrezio•11e lattea. Nel nostro ·caso pFllrteclipa;va forse anche. l'abnorm1e costitutione del capezZl0 lo, neJl quale, dlt!'e a 1 lija 'Pire senza d ell'unica. ampi.a l•aicUilla, era forse in umo stat10 d'a,t onia rifll1ess:a '.l 'iaJPPairato m11•src,a 1are costrittore de'i d·otti galatt\Ofori, per modo 1che non pote, fl. ave-r lltogo l1na stai.si di coJost ro e di latte, ca.sì che 1
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da un lat o n e era diminuito il ria ssorbime·ID1tf!>
dall ' Etl.tro n e ·era fa;ci1itato i1l d eflus so passiv·o .' Ciò è ver osin1ile anche p.el f.a,t to ·ch e ne~Ja n cos tra p azientie il coùio1sfu'o 1e1d il latte n .)n ftuivan o a sp rt1zzo, come g·en er a lm e11te .si osserr a P elJIJe ga1attor.roich·e, m a bensì, come abbimmmo dietto, a nappa: come u11'emor·r a gia pare:n•ch irn atosa. D el re to, a l fatto d' una pare si rifle · a ·<:l1egli sf i11t eri d·e.i .d.otti e·s cretori è att1·ibu;ita ~nch·e cl a Heule un 'impiortanza n el m.eccarr.is•m o. g e.11etico de]la g·alattorrea. Ql1est n par.es± riflessa è inver.J ne.gata da J(ehrer, p er il fatto ch 'e_g li vide fÌ:stole latteie com1portar.si nelle g1ala ttorroiol1e com e i d.otti es cretoti. :\Ia quest' argom ento v ale solo, se si ammett e che le fistole . lattee siano sempre prive cli sifinteri , ciò C'h .e K·eih:r.er p·neisup1p on1e, ma .ahe però .n·on è un .fatto dlimos t.rato in quMllto, spesso 1si v edono fistòile lattee restaI11e ais ciutte n e1l!lO stato di ripo1sio. L ' osseTVazi1one di\' . Herff, il qua:le rius ci 1J.e1r mezzo del•la corrente gialvalJi ca ad ecCfitare t1n,a ga'lattorreia tran~itio.ri.a, m r 11t,:·e l 8Jp1pli1ca ziç>in 1e d1e1ll a 001irente su1il'ap1ce d·el c.ap·~zzo1o, 8 n~la regi!one cioè ideigli sifi nt.eri clJe'i dotti esc-reto1·i, I.a fìaiceva immediatam1ente arreistaTe, ·come s1u cie edeva a n che ag:endo nel•l·o s tesso modlo n elllie giaaattortoiche spontan,ee , potreib be val1ere come ltna proi\·a sperimien1taJ.e cli qt1·e~ta pa1iesi. Io mii pretp a ravo .a trattare in qu1esto modo la n,01s1tra i:>az1ient e, ·Coh l:o &aopo di tonifi c:ar~ qt1 esti mrt1scoli co~rtrittori,, .quando l a gu·ari·gli·one ~.el·~ a g.aJatt oTTle1a 110 rese int11ti~ e. Le con cl11 sion·i , che si potre1bbero trarre cl[t c1n est 'oese1rva zi on e c1lii1nic a ; sa rebbe.r o le seg u enti : 1°. 01 trie ailJla galatt orl'ea esi1 te anche u11a colo·str·orreai, ·Ciò Clhe non si trova .anco.ra ri-. co rdato n1e10·a I.e•t ter.a:tura. • 0 · ? Ql1es ta 1Co1lostro.rrea può s tabilirsi in proµo rzioni. molto srpiccate e ni1olto prococemie nt e Òl11r a nte il periocl.o d ella gra·vidn.nza. P ro1Jor:rei di d enominarla cc col101Sit ronPe.a gravj1dica » p e·r (Jii1stJin gu,e1"1a 1da11!a « aoftostrorrea po1s t-part t1m » , .pdì1 freqt1 ent1e .a d oss,e rvains i. 3° Qu·eis ta c o~ os tTiorrea è freqnent e ad 6s$erva•1,si, con gra;di diver $i d 'inten sità, in quelle m a cl,ri , ch e d opo i.l p a rto presenta no il f-en o· n1r110 d ella ga la tto rrea p o11tat'l ea. '~ 0 Prob <J biln1 ente lo timolo ca1) a ce di d et1'n1i11C1re la gal a ttorrea è n11r,h e q11ello ch e ciet er111in a In colostrorrea . :5° Questo timolo p t1ò e.~. er e d 'origi ne lorale, e la su a SO !)!} r e~~i on e p 11ò, cln ~ ola , rl etern1 i11a re l 'n rre~to d el flu~ a h11 01·n1 tl. G0 Il ca o si pre ta infine fo r~e a 0011sicl ernzi 11i g e11 r ali, !)er ql1ant o !)~r or a . olo pre~ t 1 nt iYe , .-: ui rapporti fra ipertrofì n u1·a ,·icli cC1 dell e rn a nt1nt1 lle. f}n ... ~o rolo-c::t1·n le e e r r0 zin11 ~ lntte«. ·
NOTE E CONTRIB·UTI... La v~~eilleterapia nella pertosse .. Contributo clinico p er il · dott. A.NT0~10. CA~lJ\1ARATA.
• I magistrali lavori del Caron.ia della Sauolai d el Jemma, e quelli della P astore della Scu..ola 1 el Di C.ri·stir1a, nonohè le esauil'ie.11ti docu• mentazioni del Nicolle, e quelle deJ Luzzatti della Scuola del Concetti, hanno dim0si:rato all' evidenza che la va_ccinotera pia nella pert os&e., di fronte al1a fa1raggin e dei farn1aci che in atto vengono sperimentati contro questa t erribile malattia senza ·quasi nessum utile risultato ,. rappresenta il trattamentGi più razionale ed effìoace che sino ad oggi si Gomiosc{t. C)ia dal punto di vista terapeutico che· profila ttioo. 1
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To non credo qui dilungarmi a dimostrare I 'alta importanza indivi1duale e sociaJe· che h a cr11esto acquisto terapet1tico, di fronte ad t111n. m1 al~tti1a contro la quale si è disarmati e cli i! spBsse volte essa è la causa di gravi danni fi$i ci al bambino, risvegliando in esS0 de·i p 1·..-1 cessi rr1orbcs i che forse avrebbero potuto ri1nanere l.atenti., e forse passar-e inosse-rvati, vi1nt1 ·dall;e re1.sist e.nze organiche n on minorate ctaliJ.a ·SiUbìta malattia. Og11i medico p:ratico sa per propria es·perienza quali dolori una tale mailattia procl1ra al bimbo e: alla famiglia, e (r11indi è al cas o di a·pprezzarne l'alto valol'e t rrapeutico. 1
Di fronte a tali lavori, io n on avrei credl1to opportuno portare ancora altri elementi a m a g~ g·ior.mente avvalo rare g·li splendidi risultati profilattici e terapeutici della vac~no-terapia; ma convinto che ogni modesto contributo sia 11na piccola pietra m:hliare che comunque co11rorre ad inna.lzare l 'edific'io ·della lscien.z1a , tanto più che tra noi medici, la pratica de11,1 var.cinoterapj a non ha preso q11ello sviluippo e que.Jl 'importanza che essa merita, ed anche per il par~re discorde di parecchi sperimenta. tori qu a li Baremter~~ e Huenekens , cir~a l'ef- • fì. ca cia c11rativa del vaccino s tesso attribuen• dogli s olo effi0acia profilattica, e adla poca di f · flt sione che si è dat-0 al va ccino. Caronia-l)ì Cristina, vaccino che io credo allo stato attuale il più eJficace fra q11 e1li in 11so, io mi suno indo tt.1 a rendere pubbliche le mie mod e te osservazioni; cogliendo in tal modo l ' ocr nsion e di ringraziare ~entitam e nt e il }) l'o :. l) i C1·i tina pe r ave rmi fornito i ruezzi <li S}Je rin1 ent1are il s uo va ccino con g r(ttide s ol1i eyo d ei }) i reo li ir1 fern1i, d elle loro fan1 igl ie e con Yt:l'U ~ od d i.-:: fazio n e m ia.
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SEZIONE PRATICA
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Il vaccino Caronia-Di Cristin~ si prepara, \ emulsion•and·o in ,acqua cli·stil'l ata e fe·n ica ta al 0.5 ~o l e patine ctllturali .di bacilli di Bordet e Gengiolll alla 43a ora di ,gyi,1U·pipo; si lascia a,utolizzare per tre g"iorni alla te~peratur.a 8n1biente, si aggiu11ge il 0.&5 % di clorùro di sodio· e .si pratica il dosaggio col metodo ·d ell'opacità, seconclo Porcelli-Ti toni, in modo da .a;vere due miliardi idi germi per C'C., e si inattiv·a a 55° per rnezz'ora. Jl vaccino così pre1 parato, a ~copo curativo si inietta, p:er via 1
.ipodermrica od endo-muscolare, alla dose. di. un cc . ·al giorno od a giorni alterni -per 8-10 giorni Il v·accino ca.sì preparato no11 h·a alcuna azione tossi.ca, e <là a ,·alte lie:ve reazion'e locale.
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Riassumo la storia clinica dei pochi casi me cu1·atti., che uniti alle serie nu·m erose quelli ct1rati dal Caronia e d·alla Partore, most1"'a110 a.d evidenza 1'a grande efficacia ra tiva del va.ccino 1
cla di dicu-
CAsn I. -
Aldo C.. di an'Ili 6. Bambino di sv]luppo scheletrico e muscolare regolare, nato a termine in ·s eguito .a parto fisiologico. allattamento materno; svilu·p po fisiologico dei clenti, dei primi ,p ·asisi, della paro.l a. rla a·\'utv il morbilìo e lievi ,dist11rbi 'intestinali. La malattia att11ale data d a 15 giorni; e a esorclì con accessi di tosse prdma lievi. e poi mano mano più intensi. con gr1av.i acçessi notturni accompagnati d.a vomito. In ·16a giornata dli malattia si pratica la prima iniezione dà un C. C. intramuscolarP. Si ha un·a lie;ve reaz.ione febbrile. Nessuna m odificazione i1egli accessi sia di11rn1i che i1ott11rni: 17a giornata. 2a iniezione di t1n çmc. : sta to stazionario. 18a, 3a iniezj one di 1 eme . : accessi n1eno intensi. 19a, !!'.a i11iezi onP di 1 eme.: non vomit o. 21a, 5a ini·ezione di 1 eme.: migliora.m ento, ness11n o accesso di to~·se nottt1rno. 22a., sa iniezione di 1 eme.: tosse qt1a3i 1
~com".>arsa .
24a, 7a iniezione di 1 c1nc. : tosse q11asi scom·".>arsa. 25a., ga ·iniezi one di 1 cn1c. : tosse qua.si sco.m,'.)arsa. 26a, ga. iniezi one ·di 1 cn1c. : nie11te tosse.: 27a, 1oa iniezio'f.le di 1 eme. : gu•arito. II. - L·i·dia C. . di anni quattro (sol'ella del prim-o cas•o). Amma1ata da 10 ·giorni co11 accessi di tosse violenta e von1ito: sviluppo scheletrico e muscolare .:regol.are, i1on ha sofferto · alcuna malattia degn.a di nota. Si inizia la cura iù 1° 111glio 1917 con un cen timetro cubo intrarnus,ç.olare. In tutto ~ p.r aticano sette in•i ezioni con qualche giorno di i11terv.allo; già alla seconda iniezione i fa.tti accesst1ali sono ·diminuì1fi, ed 1alla sesta sono d·el t11tto scomiparsi , tanto da non .essere necessario continuare oltre la settima iniezione. CASO
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III. - L ucr·ez·i a l\1., di anrii qt1at tro. Nulla nel gentilizio; nata a termine; sviluppc scheletrtj_co e muscolare regoJare; La m,alnttiL data da 20 gio.rni, e.o n acce·s si violenti di toss-e specie notturna, epistassi ·e lieve chemosi congiuntivale, notevole depressione fisi ca. S1 inì zia la çura il 19 g.it1gno 1917 con un ce11tin1etro ct11)0 intramt1scolare che dà lieve reazio11c febbril e: , . 21 git1gno 1917, 2a iniezione: ·reazione febbrile piuttosto alta. . 23-. 3"· inie.z'ione: nessuna reazione febbl'ile~ accessi dii tosse me.no i11tensi, assumenclo il ca.rattere catarrale. 24, 4a. iniezion.e: nesst1na reazto.ne febbrile: a.ccessi di tosse meno intensi. asst1men·do il caratteTe çatarrale. 25, 5a iniezion~; ness,t1•11a .r eaztone "febbrile; n.ccessi di tosse meno intensi, asst1n1en·do il carattere çatarraJ.e. 26, sa iniezione: mig·lioramento. . 27, 7a iniezione: tosse quasi scon1.parsa. 29, sa. iniezione : to6se quasi scomparsa. 1° luglio. 9"' iniezione: qt1alche accesso di tosse. 3, 1oa. iniezione: nesst1n accesso; la ba1n1Jina. lJresenta un aspetto lieto ·e sorridente. CASO
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I\t . Clelia ì\I., sorella della precedente., di anni due. Da qt1alche giorno ha (lt1al-· che accesso di tosse, specie la notte. Si inizia sutllito Ja cura vaccinica; ecl in questo caso so110 sta ti suffi cienti quattro iniezioni intramt1sco1ari per fare cessare co.m pletamente qualsiasi :::i.oc.esso cli tosse , tronoan·do rapi.dame11te la malattia cl1e già erasi inizia·ta. CASO \-. I . Vd.ncenzo, di anni due. Ba1nbino na.to a termine, di "bt1ona costituzione fisica, nt1lla al gentilizio. . La. mialattia data d·a circa dt1e mesi; i.I bamJ)ino si presenta cianotico. con lieve che111osi congiuntivale. dispnea, gravi accessi di t osse ac com1pagn~t'i eia vomito; polso m olto debole. Si inizia la cura il 6 lt1g·lio 1917 con u11 centimetro cubo cli \'accino: 7 lug1io: 1a tossé è rneno stizzosa; sensibile m1g1iorainento. 9 : tosse una sola volt.a durante la notte. 10: persiste a:nc0ra la sit ato cianotrico. migliora110 i fatti çatarra:li; la tosse è meno stizzosa. 11 : mi1glioram·ento~ . tosse meno intensa. 12: n1iglioramento; tosse qu·asi scon1var "" a . 13 : tosse scomparsa. 15: continttn il miglioramento n elle con• dizioni ge11erali. es.se11do scom parsa la cianosi, 18 dispnea e la tosse. tranne quia lche raro colpo, tanto da non 1nsistere nelle l1lteriori iniezioni di vaccino. CASO
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Eugenio Paolhllo, di anni tre. B·ambino nato a ter1n-inej di sana co tituzione fìsi.ç a, non ha avuto nessuna malatti.a deg11a cli nota. L'attuale malattia d·ata da 2.0 giorni. Stato g·ène:nale discreto. Tosse accesst1.ale con vomito, si accentt1·a Ja notte. Si praticano sei iniezioni di v~c:cino Di Cris.tina'. Già sin dallia terzia. t_niezi101n~ gli accessi di tosse, specie qt1elli rtottt1 rni. y,engono n1odifica ti e regrediscono tanto cl1e alla sesta. in1iezione il ban1bino può rtirsi gu.a,rito, non p»esentan do che qt1 alcl1e raro colJ) ettino di tosse. che scon1pare ijo')O ppchi g·iorn i. senza la$Ciare nessuna co11.;:e. ~11enza nel fisico del barnhino. CASO
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VII. - Gi110 B., di anni ci11que. Bambi110 di costituz,ione scheletrica regolare co11 deficiente masse i11uscolarii e tessuto connel 1 vo, costituzione linfatiça: la tosse si n1anifesta verso il 1° giugno 1919 usan1do div e1'6i prep.étrati e senza risultato. accentuandosi sempre i fenome11i accessuali con vomito e cianosi. Il 20 git1gno si inizia la cura del vaccino aritipertossico di un rmc. al giorno: dopo l a sesta si constata un rego1are mio-lioramento che va gradatamente crescendo. Dopo la i10.na i11iez'ione è scom·p arso il vomito e la tosse è qtlasi cessata; dorme mo lto più sereno. A cura llltimat,a la tosse è scoim1)arsa del tJJtto. ma11gia co11 più appetito. è più vispo ed aillegro. CASO
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,.III. - B. L aura. di anni uno (so rieila del caso , -II) . La toss~ si inima il 10 giugno. Si ')rat~ç.a subito la cura col vaccino. e dopo otto i11iezioni l a b·ambina può considerarsi o·l11a-' rita cnn1e e nulla avesse a vuto • CASO
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·r:Aso IX. - _.\nn{l. S., di anni quattro. La malattia data da dieoi giorni, con tosse stizzo sa, pecie la notte. Il 25 giugno 1920 sti. Pl"atica la i)rim.a ]niezi one di vaccino antipertossico : cl opo poche iniezioni regredis~ono ii feno111e11i accessuali speoie la notte; la bamb1n_a riacquista l a sua solita vivacità e ma.ngi:a con appetito. _.\lla nona iniezione, la ban1bi11a si pt1ò consi.derare guarita, non avendo pi.ì1 alc11n coil po di tosse.
X. - Salvatore S., di anni tre (fratello del caso IX). La n1alattia data d·a circa 11n mese. ,...,tata piuttosto grave, con tosse stizzosa. von1ito, etPi'.s tassi e chemosi oongi•unti1\'ale. Si inizia la cura il 25 giugno 1919 con 1J 'ì eme. di vaccino. Dopo la r>rima iniezio11e sj ha n1igliornmento dello stato generale. diminuzione clella tosse e clel vomito; 1a bambino si sente --:>i.ù sollevato ed è più al·l egro. Alla dec~ma •i niezione si può considerare guarito. res1cluando solo qualche colpetto di tosse. cbe dopo alqt1anti giorni scompare co1npleta1nente. CASO
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Qt1esti i risultati dell.a mia ristretta pr.atica va ccinoterapica, che io non esito punto a chiamal'1i molto s-0dd.isface11ti, confortato anche dall a pratica. clegli altri sperimentatori; e tanto più io sono lieto dei miei ri~ultati, quando si })e11 _i alla. gravità della malattia i.n s1è, alla 11111ga di1rata di essa, ed allo stato veramente pieto o e doloroso in cui spesso si tro·v ano i ban1bi11i in preda ·a<l accessi spasmodici di to e, tali da potere soffocare e morirne, come nel caso occorso al dott. Ivo Nasso, ri'?ortato riella P ediatria del 15 nprile 192-0. ;\' ei i11ici ri·sultati e da quel.li degli altri perìn1entatori la vaccinoterrupia agisce in modo rnpi cl 0, energico, tron cn11do qua$.i dopo poc,h e iniezioni ogni accesso, rid1ando la quiete e la tra11quilli tà al povero ha.mbino. Come effetti }(leali 11on si è osservato nl1lla di i1111)orta11te, all'i11ft1ori di un lieve arrossan1e11to al punto della injezione; come fatti ge11erali, lievi reazioni febhrili, da non de~tare •
(ANNO X..\:\.11, FASC. 50)
Del valor~ profilattico del \ 1 accino no11 110 ele1ne11ti per potere concludere in senso i1egati\·0 o affermati ,·o; i11 qualcl1e ca so, ne.l quale la n1alattia si e1ra iniziata da qu·a1c1l1e gior110 t1 ~ ato subito il v1accino, la malattia si è vi11ta dopo pochissi.m e iniezioni • Alcuni esperimentatoti lo dicono di ottin1a efficacia profilatt(ca. Dati i risultati molto lusinghieri ·della va.ccinoterapia neO.la -pertosse, io credo che .allo stato attuale eia dovere ,di ogni medico di preferirla ad ogni altro farmaco che in verii tà i11 q11esta m.rulattia ia nulla giova; e penso che si debb a dare Jia prefìerenza a1 vruccino Di Crjstina-Caron-ia, come quello che terapeutican1e11te ha dato i migliori risultati, anche in raffronto .a quello del Nicolle, del quale recenten1ente il Luzzatti ha vantato mo1to il valore profilattico ·e molto poco quello curativo. CaltanitSsetta, luglio 1920. 1
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NOTE DI TECNICA. Il catet;ere ·molle irrigidito nel cateterismo difficoltoso dei prostatici. (Nota di pi,oco1a ohi 1urgi.a ·p ratilca). Dott. PlETRO TILLI. 1
:Nella p-r atica gio11"I11a:l1eiria il· cateterismo d'urgenza capita ·spesstssimo, e se sovente esso r iles10e con facilità e ISIPedJltezza, u·n numero di volte i.mpT'ec1saib.iJ.e, aoohe se trattasi di un ntedesimo ilnidividuo, esso diventa aJ massimo dififi·coltoso 1e ad.dtrittura impossibile0 pur facendo rireo,I\90 a tutti i rÌjpi·egihi desç!ritti, conisigliati, 1e fi·nora u.sati, sia 1peT :fiorma divwsa di strumentano, sia ·p er manu•alità, sia ·s ervendosi • deJla tecniica raccoman1d ata .da B. B1X>di1e co·n cateteri semirigidi muniti d~ ·s tiletto, ecc. Ciò sue.cede oon f·r .equenza nei prostati ci. Per mia 1parl1e tri-oGrdo che nel periio do del mio assiste.n taio nel reparto di oh i1~rgia dell'ospe1ale civile di C1hieti, diretto dal prof. _.\.. :\latt.o li, ftl-rono t!ra gli '3Jltri ricoverati di t11·ge11za due pPoot.artJ.ci, ai quali non fu possibil,e n emme110 irt ospedale e con tt1tti gli accorgimenti tentati prati care i 1 catete~~sm10. E q11i11•c1i entra nibi, uno qt1a:si oit tanten·ne d.a Chi<>ti. l' a lt.ro di oltre .se sa.11.ta an'ni di 01iona a l\Iare, do\'ettero d' ur. genza iesseirre apeirati jl prin10 di epici~tot o n1ia. il secondo di 1prostatectomia trans\·e~cicn J13 , tutti e due ·brillantementé gruari1i. Ciò a d i1110strare come ognii chirurgo nei p1·-01Jrii ricordi peII'SO(llali .possa aJ1·1 10\'érare ca d ù'inl}) ,~ i bilità di eseguire lo \'\1otamento della "·e~cica col cateteire e con1e tale e\·enie11za più spes5o i a ,·yeri 11 ci p l'-O $ t a tjci. 1
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SEZIONE PRATICA
E prreciisamente, trovand-0mi prooso il 1etto •li un vecchio ,e antico pnostatireo mi venne l'ide,a e a.clotta.i, d 0ipo i più dive1-isi e jnfruttuosi tentativi, per la p.r.ima volta u.n :rd. pi1eigo tecn11~0 ·t,"he ìni tf.ece superra1le f acilme·n1,e l'·ois tacolo e che riipetuto altre volte i.n seguito mi f.ac·i litò " sempre i'n modio striaordinario l'entrata della sonda in v.es'Ci•ca, oosa che mi eir.a stato impos;;,ibul e prima. La manru·alità iprati10ata fu la segu·e·n tei, mo[to :più lunga 1a dJescrive1re C'he ad esegui1re: 1° Applicazione della sonda molle: - Int l·odJur.r e un oateiteire mollie di N elaton ·n . 18 o 20 ... econdo la tecnica éiliitu.ale, in modo da p•ffi'~· o rrere tutta l'urr.etra 1pe:niena e la m.ern.bran'Oisa 11110 a r.agigiung1er.e l'o·stac.olo prostat:1c6; 2° Irrigidimento della sonda molle col cate.t ere metallico. - Fi1s·sare rfr;a il m:llgnolo 1ed anulare dell.a ma1Ilio si·n iistra .11 g~hiande .e con l 'i·n i::lice ...e il 1pollioe d0e lla stessa mano La ·sion~a 111ol1le, con ria ·destna ipo·i ~ntroctur11e nel lum-e di -questa, un catetere di aiI'gento ·d,ebitam entei in-curvat.o N. 8 o 10 e farlo scenderie fì.no al li, ..ello :de 11' o·stacolo. In tal gl1i.sa l a soinda mol\e ··vj en rtesa rigild•a. • 3° Spinta ·i n vescica della sonda molle1 ~lantener8 f.ermo, ora, in questa posizione ool pollice ed indice della rr1an·o s1n1str.a il 1oateie·r 0e m 1etallico, ment~e il mignolo 1e·d anu1a:Pe ~egu:Ltera1l!no :a ft~isare il pene; € co·Il la de'.Stbra ~·piIDJgere giù la t-·10111da m ·olJ..e di Né1aton, faoeni... 1l·olal 1sc:iN01are su1l date1ts1"1e ·m 1e·t allico1. 'Do1p10 po:co si sente che, su qu·esta gu]da f.e1rma, l a onda molle ip0rogredisce, sup.e.r.a il punto pnima impervio, il ,s u 0 becco entra in v,e:sci:ca: - si -se·giuitn. a fa,r.l a 1p1enetrrare, irn1di si riti•ra i•l caietere metJailliico. Qu1estJo, du~ante la ma;n1o~nra non è p1e.ne1:J:riato 111 aaviJtà, sem·p lioemente è :servito a tra,smettare lo sforzo della n·o.stra mano veriso Uilla bUJona ·1irezione e lu.n go l1e iparreti del. catete~e m.olJ.J.e, -coirudiuvam.do .a che lo sforzo ·esercitato da noi T1-0n v1e ng.a ·dispeirso in ·altre direzi10JDi, 1oom.e ·spesso su·cciedie nella introduzii.-0·n e d·eJ.Le so•n .de molli, le .qrriali si i.ng:im:occih.iian.0 o sii curv.ano {},entuo i.il ·oanrale uI'!etraLe ap'Pena vi sia un dlD.ioppo. Questo ripi•ego 1di tecnica, da me usato pefI' ca:so è riu.scito tanto feli·oemente 1pell'.' div;ense volte, riunlisice ra i vallltaggi dell'uso d1ellile 1scmdie moTii, quieùli che dim.andiam·o 1agli istruini,enti metal li.ci, .evitailldo di qu1esti ultimi tutti gli in'('onv1enien1ti l e tante v1olte d1 . euloJ'ati. La manovr.a riesce con una rrupiidità sonprendante, l'ostacolo vien \ 1 into ;senZ!a un n1aggi.o~e sforzo da rpa;rte dell'·op·eirat0Te, senz1a 1dolollìe, o 1a·stidio, o peri·colo da pairte del paziente. E Ja
spieg.azione .d.i ciò vien data dalle .seguenti consi0de.razi-o ni: a) Il cat,eter.e siiocoone v i.en ·sid·o1p1)iato in 1due s1egmenti - il pr'iin1'o dJei 1qiuali di'\nenta rigi1d0 e va 1dal me1at.a. urinario .quasi fi.no •a1l'·o stacolo pr.oistaitioo e un Si®o·n:do tratto più hrev·e rimane tn>CMle - riassume di tal guisa 1a d uplice qualità di esser~ rigido 1per quella parte ch:e deve iDaismetter.e lo ·sfarz·o., dt ·Consiarvare tutti i caratteri di flessibilità 1pe.r l'altr.a parte 1che poogred.end10 man maino d1e:v e ada;ttarsi 1e m101deJlar.si ,alle tortuosità 'e .sinulQsità djveooe proprie alle vM"j·e if1oll".me dii ' ipertrofia della pTostata e a supera:rle ,quindi e a vinoer1e tfa.cilmente; b) Lo tSlforzo 1eser0c it1ato da:lla nostr.a mano esterna vi1ene dtvettamie nte t!'lasmes1s 0 \S.Ul b·ecco del c1atetere mol·l e irp;puntato 1ei qu~ndi ia gisce interamente ·su qu1esto uni·co tratto ·s enza diistperder,s i in altre dirrezioni, agisice; :oome 1se si pra- , t.icasse iiJ. oondagigio a ·livello deil·l 'orifizto 1d1ella po1·zitone ip.rOJStatioa; e) La slanda m oll.e, p.o i, introdotta per rp ri, ma, funzi on.a ·com1e una .g uaina p.r otettiv.a ·di tutta l 'u,ret:r.a n.ell',1.lntvoduzio·nie i1n 2° te,m •p 'o .d1ell'istrumento me;trulli·co,; .e vitando quindi 1gl'i.n oonVlenienti ,d.e:bl'azione dir.e.t ta tS1U tes.suti inifìiammati, ilpertr.odì.ci e i.n .g o·r ga ti del ca tete1re metalli.co, il quale peir 1Cl'1.1anto mrugi,stralmente adoperato, non sempuie può ess~e introdotto in simili f.rangenti, ap,purnto peirchè eis1s10 non può 0o·n ·f1ormaris.i 1a;l!1e cu.rVlatu.r1e p,atol•o1gic·h e ,cro!IlJsegu.enze delle mal1atti1e p rost atichie. Pe;rtanto e in co·n ·clustcmie ho pensato ohe DJO·n P·oteva riu,sicir.e 1di.scaro nè inutil·e che ila ma·nifest:tss'i questo mi.o metodo ·sem1) li,ce, e fra oil1e - ·o he ·p·u ò dare siculrezz.a ·di ri,s u}tati in .contingenze crorrn'.Plesse e di1fdìciJi\ - ciò ch·e ·S1pes.. se volte ·sruoJ;e .av1V1eni1:rie i·n ·oaanpa;gn.a ie in co,n ·dizi·oni' ~di lru.ogo, in1 cui non .altirimenti si p·ot:riebbe p.I'ioVVedere neJl 'i.n teresse- dP I paziente. Gess op:ale.na,, 20 .settemb!'le 1920.
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IL POLICLINICO
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(ANNO
XX, rll, FASC.
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QUESTIONI DEL GIORNO.
Noll1 rpote·n dosi pensiarie .a div.ersità di vi1rus .. . Si è f.atta la i'!)otesi che gJi spirocheti delle dueIl virus sifilitico è unico 1 . affezioni p.anasifilitiche costituiiscano u•n a moLa questione clella iJ'llllrahltà del vi.rus sMìli- 1difiicaZiion1e o una ·varietà del Ce!)po che è la causa de1lle attre ma.i1i.fe,siazJoni i1uetic-hie. tico non è nuova. _tV riguairdo bi.sogil1Ja ri lev.are che se l 'in!sucEtssa è sorta ed è stata discussa ampiam er11 e cesso ter~peutico è iJ. fa tto più impve1ssriQn.antet fin da quand·o ' la clinica e la tatistica mie p1raticam·entie ·p.iù i1mportante che ha f.atto sorsero in evi cle.nza 1e relazii0ni tr.a 11a p1aralri.Sti pro.g ressiva e la tabe da u11a pair"te e la stiftliide ger1e q·u esta ip10Jteisi, non mancano altri 1eLementi che se peir .sè steslSli n.011 ha.runa grian valore>dall'ailtra, ·e .clo1po ehe si dovette .coillstatare la meissi in °! lelazione fi·a loro e col criterio te:raine1ffic1aJcia assol11ta de·g li specitìci <Lntil11 etici n1elila C1Ura de.Ile d·ette mala.tti·e d e·l sis·t eim a ner- p1e.utioo cLann•o .pM'V'e-nza di fondatezza aJla ipo_ tooi. 1Slt1erssa., voso. 1
Che 'la paral.i si progressiva e 1a tabe 1siano m alattie di o:rigin.e, anzi di i!lJatu:ria 1silfili ti'Ca è ll'Il fatto or·amai .non più d.itSICUi.S1so . Le osservazioni batteriosco.p ich1e ·e se;r ologich.e ha11no co11ferrn,ato i.n modo .sti"cu\ro• qu.e·l che e·r ::t l1na 1potesi b1asata uniicamemte s.u dati clinici n·orrt &empire eividein.ti e &u e~ementi istatistj ci che si erano progresi.siv.a:m·e nte rersi sempre pù probativi. La ·esd.·stema .della reazione di W1asse.rmann pos~0tiv1a n•e:1 .sfi.ero di sangru.e e nel 1iq1tid·o cefalo-rachidiano nella generalità de"i ·crusi ·di p1araliti.ci e di tabetici costituirva una condizio1n e di gran valo!'le a favare .d ella iipote:si de1la natura 1sifiliti1oa d ella ipa.rali.si progre·s siva .e 1deli:i.a tabe. ~Ia a togli•erie <>1g11d dubbio vennero i Lavori di Nog1J1ohi e M oore, dJi 1Vlarin1esoo e Minea, dii Levaiditi, di A. :Yia1i.e e Bouk.owski, e di V ale.11te, i quali riescirono a miettere in. evid1enza in u11.a 1pe·r ceptiua1e notev1o1e di ·casi la ·p resenza di s1:>iroc1l1eiti si.fìliti·ci nella corteccia cereibraJe di .p araliti ci. Tutta\' ia a 0111esti brillanti risu[tati delila i11da·gi11e scientifica c h e definiva,n o u11a q•uietiio.n e t.a.nto d iba ttu ta i101n rorrispond.1e.rvano progresei d e·lla t eira•pii·a .altiretta•nto s.oddi.sfacenti. La p.ara.lis.i progr.essi, a e l a tabe si dimo.strarono sempr e ten.acemente resiis ten ti all' az.ilon e dei p.r ep.arnti m1erct1riali co1m11nql1'e somrrninistrati, e gli ar ei1obe112olj, nei qt1ali s i era riposta !;'i11stj1fi cata sp eranza, riescirop-0 anche essi in effi ca "i. N è il p orta re i rimedii a contatto Co·11 i tessuti mala ti, n•el .raichicle, 11,el ·cranio, nei ve11t1i coli 5te~si, migliorò la sitl1azione . T.''11Titc:;u cr e so terapel1tico se non riaipriv.a 1a qu . . t.i o11e sulla etiologja lueti•ea dell·a pa1,alisi 11r gressiva e della tabe, qt1~stio·ne oramad soll'pa' ata in eguito ai risrultati delle rice.r che 1nicro CO})ich e e l1i oipiche , in1'11cev.a a pensare all e poo ibili rau. inni per le qua li m edicamenti di ~1 ct1 ro effetto c:;!) Pcifico ~u ogni l esione sifilitir'l ri1nanevan o in effica ci neil.la paralisi e nella tabe. 1
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I·1malll!li t.u tto è da rioo:r.dane e.b e ne.i futuri paralititci o trubetici ·s pesso J.a sifiltd·e si inizia edeoorre in modio .particolare: le l•esio.n i prj.marieson.01 legigie:rie e 1fug,ac'i; le manifestazioni secondarie, effimere o inesi1st1enti; Je 1lesioni ter- · ziari.P cutane1e e visice.rali, r.ari!ssime. Tanto ·cheFourni1er oo·n cluse che la pa:ralisi pro·greissiva abitu1almente1, qJUrusi oostJantemenite·, SIUccede •a.cl un a 1sifil1de itnizi.a!le benign1a. In rel!azio.n e .a ~uesto fatt-0 è ·statQ s urp!)osto ·che .1a l)arasi.f ilide fo s:S1e1un.a eoooeguenzia d·eù mruncato trattamento specifì1co, trattam.e·n to 1cfile 1sartebb•e 1sitato t-r.as·curato 1per la bentiignità clell·e m.anifestazionii i11iztaili. Contro qu.esta i'potesi ,sta il dato statistiro d e!i. nume1101si prura1itici ic.h e• a tie mpo p:p1po1·t1.1no h runno -TJI'a1ti1oato im.tenise e ri1-n1etute cure . · Inoltre .nel1le raz,z,e arab.e: e negir.e la .si!fìlidie h a conservato i oarat.teTi dii. malattia outanea: ·m llcosa o viscei"ralLe gravie, mientlìe l.a paraliJsii ·p rogrersisriva e Ja ta·b.e so·n ,o quasi ·s oooosciute. Queisto fatto .saJrebbe in re1'azione· con la circostanza ab.e .in Eiu1riop1a .lJa para.l.ilsi p•r ogres..siva ha comin ci·ato a difio.n dieI\Si nel decriroo1settirno secolo, m·en.tre la ·compaT.s1a della si.fili.de è moltopti.ù antica. Ciò di1mostrer ebbe, secondo i so1Sltenitori d-ellJa p1luralità d·ell viru1s sifiliti1co, che oorn dovuti trraiscorref1e 1dieli. ·secoli perchè si siia l)Otnto rpcrodul'II'e P·er v.ia d'adattame11to o di seliezione lln treipone.ma a prurtico1are affinità nervosa. Le !'azzé troJDiicali aduncrue - si tro,~erebb-ero attualme1nt1e in quel periodo nel qualf" qualche secolo fa .sii. ti"Ovav.ano gli Euro1pei. In effetti, presso noi le manifestazioni cutainee, m11cose e Yisc·e.r ali si van facendo sempre m1e1110 f1r;equien ti e meno gravi, e ciò potTebl)e ess ere in riapporto co1n la progressiva attenuazione del virus iITT conseg11enza dalla diffusione del trattamento specifico, analogamente a quanto par.e ,s ia avvenuto per 1a rr1ala.ria. l\Ia quel ohe è meno sniegabile, o non sembra s piegabille con le medesime ragioni, C\i è che rectproc.a.me11te le ma.nife tazio11i nervose dette par asilfilitjche vanno acqud c;tando una difft1s1one ~empre più preoccupante . 1
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·[ •.\NNO XXVII, FASC. 50]
SEZIONE PRATICA
Un altro ar.go1mento i·n fine a sostegno d €lla ipotesi 1della esi,stem.za di un.a v1ard.,età d€l vi.ru.s S'Ìlfillitioo con. par~icolare a~finirtà lJer il tessuto nervoso è dato dia.Ila ip1araliisi progreS!Sliva e dia:lla tu.be così dette ooni•u gaili' ·e tf.a:mili1ari. N·u mer01si rsiono i crusii regi&tr1aiti.1 di c.ontagi di sdfilide fra marit-0 e mog-.Ji,e~ .clhe ·s ono Mn1b edue termma ti co11 la ipaiI'alldsi P•ro1gr.essiv·a~ A q.u:esto fatto fa riscontro l 'altro 1c he in norr1 po·chl 1oaisii i111d'iv.id.ui contagi1atisd. aid 11na .ste2'Sla :fonte han· n-0 aviuto tut.t:i. mani.f.eis.tazioni: ·p~rasifilitich· e Erb rti.tferiisice e-be oinqiue uoll);imi, noa:1 parenti, inifettatts:~ nello st.ess 0· giiotI'no in 1sieguito a T3.IPp.o rti con la stesc:;a prostitutau div€nne.r o tutti p.arali.t'ici •O tatbeiti1ci. N·ol1.Ille varla di tre am~ci divenuti sml ~ tici :1a 1stess.a notte in seguito ~ contatto con la ste.ssa d·o nna: diue divenne~o sirfilitici 1ed u.i110 tabetico. Brosius O·sseJrvò sette soffiatori ·di vetro contaiminati 1da un l1oro eompagno: ·diU·e divemnero paraliittci> 1eJ due tabietLcd. B·abins1ki riferi1sce 1a stoiria di due studenti che infettaJti1sti. c oDtemp·o~arn.e.aJmente 1dirv.en1ne:r:o, 1entmmbi 1paiiall.i tiici quindici anni dopo. l\llott OISsiervò .due f.rateil[ri. di },attie infettati dal.la 1srtessa nutri1ce e !JOi ammalati tutti ·e due id i im.éningoen.ee11alite ·sip.e1Cifi1ca1. M ored-Lavallée riife:rlisce 1a interessante storia di una donn.a cih e oomurii1cò a cinque aimanti su.cce,s sivamente 1a sifilide; tanto essa 1Clh e gli amaniti finirio.n o paralittci. Questi fatti sono '.li per sè stessi di un vaJoire non .tra'scurabi1e, ma ,a_.oq.uis.t an°0· un p1artioolare 6'igI1ifioato quando si mettano in rapporto, 1come isi. è d·etto, con la rresitSJtenz;a del[a para.isiftltd!e n eTViosa al trattamento 1s pecifi•oo. Non è qund!i a meravi gl11a:ve -se, non etsisendo ipiù plossibille 1si01stenere .che :fira le 1d1u e gravi ma1att:iJe D181'v0ts e e la 1sifilide non vi Slila a l cun :rirupporto di! ·c ausalità, ·siano sorti ·dlelgli 1autori a sostenere la ip1uralità d,el vi·rus sitfilitico, e 1cbe c i,o è il trep·OIIlema ch1e d ete::nmin,a la sparasifilide sia una v13.rietà del virus comune·. S'i .avr:ebbe, ·c io1è , 1anche p·e r lo spiro.chete q·u el che già è stato riconosciJuto ~, e,.r ,a;Jtri microir.g.anismi. p atogeni. Le varietà di baici:lli tuberco.tari ·Ch•e prOIVOCano a·a tuilJeJrCOtlo1si fredld.a d lei gangli linf.ati1èi ,e .delle ossa ·da una parte, le baici·l1oisi aicute e 1J.o,1monari d a ll'.a.ltra, il 1b acillo tubercoJare llmano e bovino Je n 11rn,er-o·se 'Via' ' rietà. di b1aicilli tidìci e :paratifìic·i , i ba;cilli 1di1Ss1e nterici di .S1p i·g a, di F lexner., .di H~ss, le v.ari·età eruro1p1ea, americana, afri1can1a de1gli .spirilli della ritcorrente, Ire v a;rietà degli ematozoairi .delta ma1aria, ch e ora 1si h ,a ten'1e01z:a a r:iiportare ad un tiip.o unico, ·di cui !Le varietà ste·sise sarebh.eTo m odifi,cazitocni., son.o prov1e in favore di t tpd m icrobici ap•partenenti a[l a stessa speoci e, ma d.otati di virulenz.a, di ,p otere an~igene e per alou.n i ·di organo1tropis mo ·diff errenti.
Sono fatti qu.esti ohie costitu :1sc0010 p·eii· crite. ri·o ·dd. analogi1a · e1'em·enti fa,vorevo1li .al p.olimorfismo del virus sifilitico. Comun1que la di1S!russi1one è ritaip1erta 'e 1sie ne SOillO fatti giLi d n.i z,~atori LeI'lmitte e Marie i1n seguito ai r:LsuJtati di a lct1ne eisperienzie istituite pe1r lo 1stu1dio ·d el!La .patQg1en·e si della paflali1srl. 1progiressriv.a . Essi n1e•l tr.rusmetter.e agli ,andimali queist a malattia f·rurono c'OwpJ.ti 1dal.1e diff1erenze notevoli trra I.e l1e&i·oni -nrovocate dallo spi.r.01cll·~te · ,de~la paralisi ~rrogre•ssiva 111.Jed cQIThÌglio e que.Ile ·che si han110 .abitualmente nello ,stesso a n imale doipo l 'inociulaziorLe id i 11l:c.ere o papu le 6.ifi11it.1iche. Cro ntinuaron.o· quindi nielle r.Lce1~c1he .p ,e r b·el!l deifinir1e ·qt1este diffe:r:enze t ria il ,gierrme 1c l1e eissi chi.ama•no neurotrop o .è quello dermotropo, 1e trovar o·n o ·Ohe il 1pi:ri·m o viirus 1d iffelI'tS'0e .dal s oooodo1: 1° per 1e 1P1articrolarri tà deJl.l·e, lesilio.n i ·ohe 1prov ooa neil oonigli·o a liv·elìl.o cleJJo •SCr·oto, 1del iprepruz:io e d ·e.11a m 1uc·o1Sia, peri.anale (p·apul,o-squame invece 1df 1ortchite e ulcera dur1a);
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2° per 1a sua
3° per da 1durata molto. lrunga ·del peri101do di ilfl1cub1az io·n e;
4° per ·la lientezza dedlta .guairig.iione •s po.nrta-
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neta d eù:1e Jlesi«md. dia essro · ip rov 01cate·
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IJ?ffi' la scairsa o ness1U.I1ia virulenza p1er l' u-0mo ·e la s.c.i mmia; 0
6° per jl suo modo di comiportarsd. in rig·uartd·o· aii tentativi di immu!Iliiità croci·ata: :g li a n imali guariti del11,infe~i1 ooe d a v:irus ne1ur-0... tropo s ono Tleicettivi p er tl virus d1errpotrooo e . v1oeversa. 0
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·Jn 1base a .qiue1sti f.atti I-1e•rmitte ·e A. M.ari.e sosten.g ono 1cihe ·non. vi è una s o.La vari.età di ~p.:LI1och.eti, m:a ,p are1achi e, ~1e qU!ali non differisocmo fra 1101·0 morfo:lo1g i.ca1m en'te, !m a s on.o d:iss imili peir 11e l·oTo pr01ptrielà biio[ogi c·h e, 'Pier 1a loro vi1I'u1en·z.a, p1e:r d.l l:oro. poi:Jere antigiene, e1cc. T:ra 'l,e molt·eplic.i v.a riietà tchl 1s piroch e·ti d ella srl..fi.lj1d e ve n ·e sal'\eb.be.ro al c11ne dotate di 1un'·atti . nudi.ne 1più maT1cata a :fi~<:\>swrsi sul par·e nchirna d-e-i oe ntri n1e:rvooi. 1$ 1a-rebb1ero .qrue1ste vari·eità che penetra te neilJ' or.g~anism o a ttravie~10 un ' ulee1ei:na . ' srp,e ss o 1pic1cotlissim.a , fu•ga.ae o .ani0he inavv·ertita ' invwd webb,eflo di i n1 r 1 e!fieI'le111za i! l oervi e lJ o ed il · . mird.oJ[ o, 1e, risiparmiantio :p.iù o meno la p elle e le m11001se: ip,r orvo1ahemebbe;ro ~1~ l·e1si.01n i 1 c~riat.te. r~stich e della varalisi geneira.Je e della tabe. Col dim1orare ne~la so•sta;112. a n·erViosa .i carattieri • specifici di que•s ti 's piri0cl1eti si aiccent.uerebbero, sii fisis ereibbero, fino ad ass.t1m1er\e . un n.et1Totro,p ismo sempre pii.ù m1arrcato attravre~o i passaggi 1da uom.o 1a Ulomo . 1
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·ma~c:ata affinità p er Le ool-
lu1e .e'Pite[>iali;
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[ANNO xx,~II, FASC. 50]
IL POLICLINICO
Le conclttsioni di L1e1rmitte ed A. :..\Iarie n on sono tali da .p oter r esistere ali.a critica. Ap1pair!e infatti un r>o' azzzardato voler appli1Care a.Lla patoilog~1a um.ana. fatti éWerti.m.emtaJJi. ·Che con i fatti 1aliJnii.ci han110 un'analo1g .ia molto lontana . L·i1p.otesi duaJi sit1ca ·O plmaJ,i stica se dà ragione di .a.1cuni fatti &opl'a acoonnati, non spd.egia com e ie ipierchè i 1p1rura.Mhlici ed i tabetici si <limo.striano r.efrattarì .a qualunque iruf1ezion e sriftliti•ca secondaria, sia essa d·er:motro1pa o Tueurot1,oipa, e ciò mentre i .a,etti pazienti si most~an,o rieìSìi.stentissiim.i ai m ez21i ter.rup1euti1ci che iiescoino tanto ,elfificaci 1p el!' 1e ,afl.tre mani.festazion i s~ fili tiic1h1e: L e m1odilflcazon,i d ·eteirminamesi i11el virUJs neu•rot1·oipo ,sa;re1bb1ero tali ch e mentre il l)IOter e Lmmundzziarnte gieneirico saJI'ebbe oonis ervato, d'altr.a parte g·li 1oonferirebb ero una peculiar·e r esistenza ai farmaci, venso i .q.uaài :le ad.tre vari·e't à si dim·OiStrano labili1ssime. 1Ciò ipuò esser ,.e!I'o, ma •al lume dell'l1e 'nost1,.e moderne con,osoenze non ap1p·are vre,rosim.i1e·. Vero è che anche con la teoria d u ali stiioa del viirius la q.u·e1st.i on1e d'elILa '.incura,b ilità dell a parali i pro1g riessiva e ·della tabe non fa un paaso aN.anti. Lemnitt.e e1d. A. Ma.irte riteng·ooo ch ·e il fattio J> O. . sa essere spieg.ato aù lume delle doro conciez,ioni e prom,ettono ulteriori co1m undeazi.on·i al ri.gruardo. C'è d·a a111gur.ansi che 1essi isian,o in 1posi~1esso cli fatti taÌi ch·e, m entre app·aig hino la nostra. CLtriosità scientifica, ci diano 1a S/p·er anz.a di notere o \··eire ragione d1ei diue t.er.rilbili morbi.
SUNTI E RASSEGNE.
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G. DRAGOTI'I.
Dott. M. CAMPEGCIANI, capitano medico, assistente onorario della R. Clinica oto·rino-laringoiatrica di Roma.
La diagnosl della sordità nei suoi rapporti clinici e sociali Fu giudicata una pubblicazione interessante e che si . Iegg~ volentieri, uno studio clinico e medi ~o-lega l e. della sor~1tà d~ utilità scientifica e pratica. ~ una guida preziosa alla d1agnos1 della sordità. Vi sono esposte le cause de.Ila .malattia: p~ogredendo ordin!l'tftmente dall'apparecchio penter1 co, dell udito, lungo le vie acustiche, fino at centri cerebrali. Sono Illustrate le sordità traumatiche, tossiche, in rapporto con lo stato generale, con le malattie del sistema nervoso, le torme organiche e funzionali ed i processi patologici con cui potrebbero esser confuse. Il metodismo di esame nell'ammale.to forma oggetto di uno speciale capitolo. Vi è svolto inflne un argomento importantissimo e degno di rilievo: le manifestazioni extra.auricolari della. sordità, che si rivelano nelTe rejlioni e negli organi vicini e lontani, c~e ~i ripercuotono sull'intero organismo, sul valore sociale dell indìvlduo. sulle più elevate estrinsecazioni della J?Sicbe. Questi brevi cenni raccomandano già la pubb~1~azion.e a tut~i gli studiosi, ai medici ed in special modo ai penti med1co-Iega.ll.
Volume in-8 grande, di circa 100 pagine, con una Ta"·ola, in commercio al prezzo di L. 4 ; ai nostri associati si spedisce per sole L. 3.60 franco di porto. Inviare cartolina-vaglia direttamente al Cav. LUIGI POZZI, Via Sistina, 14 - Roma.
FISIOPATOLOGIA. I fenomeni di ripercussione simpatica. .
La Presse llf édicale, 1920, n. 53). Le sindromi simpati che .sono finora conosciute soltanto nelle l•oro linee gien-e·rali . Molti fatti .r iguairdanti .te, .aff/eizi·oni del simpatioo sfuggJO!Il>O aJ1a osse·rvazi•on.e p'er diifetto. di metodi ùi: inv.esiilgazion.e cli.n ica, p·er mancata uti_ lizz;azione ·d ei ·dati forn1ii dal:là fisiologia sperim.enta1e. Solo in questi 'Ulti1ni tempi ['esame del ststerna sim1pati'eo va entrando nella pratica. . Tra i rifl e1ssi simp,attci quelù:o ohe p iù facilmente si.a sfruttato a 1scopi diagnio otici è il rif1e131so pi1on1'01tore: eisso s1. ipro;v:oca ·Con facilità senz,a bisogno di ·strumenti sip·eciali p er otten erlo o per ve,~ istr:arlo. Il 1r iftesso pilomot'°re no1I1 è certo così oostan te ed iimmutevole ·com e un riflesso tend.inieo o cutan,eo. Tuttavia, bienchè. individuaJe ed 1oetca:sionane ,oome tutti' i rift·eslsi simpatici, può d:are delle indi·caz~oni di prim 0 ordine nello ·st11<liio delile .affezi•oni omgani1che ·del sisitema n.eirvoso. La contrazione ,degli arrectores pilorum, la . quale p roduce iriaddrizzamento d ei peli e la pelle d'·Olca, può essere pl'O'V1ocata con eccitazioni di vrurie .specie, stri•s•ciame111to, s oll1etioo, fred·do, •eoc.. I n al ouni individui sono necessarie ec.c.i tazioni f.orti ed .anche doil-0rose, in altri dlasta un ·Contatto l eggeris'simo ,p er piroVio,crurl10. ,Se l ' ecrci tazi1one1 è uniQaterale, il riflesso è unilaterale. Talo-ra il fenomeno si prodruioe so11'0 in un t.e r rrutorio limi tata n-elle vicinam.ze •dei punto 1eacitato; ma aJ.icune eccitazioni ,c.ome lln ipiz~ioo .alQa nuca,, La pressione d1el trapezi10, hl .solletico d·ella !'egilone sotto- .. a;sceJlaTe, hanno la piropri1età di ,p rovocar.e una rea.Zti1one 'Ulliilaterale comprendente I'.emitTonco, metà ·d·e! capo e del ·collo, gJi a;rti dell.lo stesso J.ato · N~ 1oasi nei qu.a Jj Ja pelle d'o,ca e l'erezione dei peli s'i produce in prossimità del punto ·eccitato ed in una zona limitata, si d1eYe ammettere che l'eccitazione raggiunge il midollo, ma •si nrooaiCTa in1mediatamente alla colonna o s.impatica, ohe si trova sul corno laterale della r~gi one dors0-lombaire, per esse!'e subito riflessa alla iperiifeiria attraverso i ram.i communicanti bi'anichi, i gangli vertebrali, i rami comunicanti grigi ed i - nervi periferici. Tuttavia non rnanoanq fatti che dimostrano la facile diffusion e dell'eccitazione ai segmenti radicolari superi-0ri ed inferiori. In alcl1ni soggetti la. € e.citazione del tronco al disopra della lin~1. ombelicale prodt1ce 1a pelle d'oca con evidente pve,v alenza nella parte superiore del tronco e
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SEZIONE PRATICA
nell'arto superiore., men tre J,a eccitazion·e al disotto della stessa linea. dà iJ r.iflesoo preva,lentemente nerll.a parte bassa del tronco ed all 'arto infeTioTe. Nei e.asi nei quali il riflesso è 1emilateralie o tot;:ile bisogna .ammettere .la oomparteciipazitQn1e di centri ·Si tuati al dJi.s:oip.r a de·l · midollo 1&pi. naJei. Il f.i_fieisso pilomotore· per eccitazione oorvicaù;e si prorp.agia •s ul oorrpo' peir Jo. più d.all'alto in ba:sso. D'altra parte n on esiJste un r.ap;:>orto oostamte tra il luogo d1e·l tl'eccitazi-0ne e quello dellà ri..spooita, J1'è la, natura delta eccitazione ha una gT1ande importa.nuia. Un'eccitazio·ne forte ed anche 1do10,rosa può rimanerei senz.ru efietto, mentre un contatto 1eggeriss.irr10 p11i> :fare atpp1a:rir.e, una pelle d 'oea di gTrande intenSità. La ri.sposta per altro varia nei ddrve"Psi indi vidill, e può variare da un giorn.o all'aùtro n~llo 1ste.soo individ'Uo. La risposta non è in funzj·one de1la intenstà e deJ1a · qualità deJlo stimolo. Non è quindi la e·o citazicme in sè che è 1o:r.ripilogena, ma la .siensaziQn-e che determin:a . Se una e~cdtaz.i1on.e sgrad.evole, coma quella .dell'applicazione ·s ul OOll"pO di un panno umido e fred<l.10., .h a pa-od'otto la pelle d'oca, può cap~taire che sucaessivam.ernte · il sem;nliice avvi·cinanSli. .al m edesimo, e1c .citante . basta per f3Jr rà.c,omparire La pelJ.e· 1d 'ooa. Inversam.ente la reazione può esat1rin-·si con la ripetiZ4iooe dell,a medlesimiai 1ecciltazi1onei. Nella produzione del rifleSISO €ntTano aduinque moijtepli1ci elementi, coim e la ipaur.a., la .soirpresa, l 'aissu1efazi one.. stati psico-affettivi, la cui .azione dinamo1gena o inibitrice è ben n·o ta. Sembra .du'Illque legittim.01 .a mmettere che· nel riflesso unilat•er.al e e tota1e pa1rtecipd_no centri nervosi ·simati ,a l .dioo1pira d·el mido,l lo, e quin1di si pt1 ò iparlare di rifles~o encefalico; quando imvec.e il rifle'Sso resta locali·z zat·o .ai territo ri rad.tcO!Iniri vicini a quello ·dell'eiccitazione si ha l'imp:riessicne che si tratti d·i1 u.n rifie1siso spinale• La patologi a d i gueirI'la ha messo in eviide~a 3Jltre parlioolarità della refl1ettivi.t à Simpatica. Si è constatato che il riflesso pil101.ll-0tore è più p.ron1i0, più viv.aice·, -più persistente ne·111e zone .cutanee vicine ad una l esione qualsia-si, ossea, articolare o .superfic1a.Iei. Sie la J.esioi.Il.e è localizzata atl'31rto sup.elri-0re, è su q11esto che si manifesta Ja esrugeraz.i.o,n e 1d el rift1eisso; talv·o·1 ta tl fenomeno ·si diffionde al tora1ce ·eid in qualche ferito all 'e.mitron100 €·d anich1e 1all '.arto inf eTi o re corriispondoote. s.e è l1e.S'o l'arto in•fecriore la iiperireftettiv{tà r~ggLunge· la arie•s ta i~iaca e taJlo.ria va anche pjù in alt<). La si.r:iume.t ri·a de.J riflesso tra il lato sano e q.u 1e11o le.so è nettis- . .si-ma, sia che e~Sl()I si pro·du-ca a.i .rattio deJ-lo svestirrsi d.a iparte del paziente, sii a dopo la eccitazi.one bilateralei e simmetri•ca d.ella nuca 1
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o dei trap·ezii. Quando' la cicatni!ce è dolorooa altla pressione la eccitazione così prod..o tta pa~o V·oca t alvolita la i:)eìle d 'o ca sul lat.o con·i:spon.d.ente; ma non è semp1e -0osì .e ta·i volta avvie11e che 1 eccitazione loco-dolente rim:ane ineffioaice o prov.oca un riflesso molto debole, meintre la eccitazion·e a ,distanza prov·oic a un riflesso molto !p'ÌÙ foTte daQ lato ;ni.aQat{) . Il fatto .su a·ooennato tricord.a i fen.o n1eni che • sono ,descritti sotto il nom·e di simp.atiie1. Questo te.r mine ses:rVe .a desiginair:e jn fisiologia i rapporrti esistenti f1ra due .o,rgani p er n1·o do_..che la· sensibjlità o l'attività di un10 ha una ri1sonan1za niell 'rultro; ,ed in patologia la 1simpat1a è la influenza esercitata da 11n -organo malato Sll altri, che i1on .sono JJe.s.j . Q11.esto terminie non designa ·soltanto fen-0imeni rifle1sisi, n1a anche 1dtsturbi molto1 dive~~., tra i quaùi attuaJm.ente occuDano i - - u·n 1-)osto moll to imnoa·tante sinto1ni della ;patolo1Zia end·ocrina. La irpe:rrefl.ettività pilomotri·ce ·S1em 1bira pire.sientarei oon un altro rus,p e.tto: non è la regione malata che a·g i.sce su a·l tti ·01r gani, ma· è es.sa che suibiS'ce jn mod·o esagerato .r.eazioni •g.ene.rail i ·che non •son.o Je~rate a €ocitazioni costanti per 1sede e ' nat11ira; si tratta in·v eoe di 11n f·enom·e no di ri .. percus1si1one (répercussivité). ' _.~\nche la p.atologia in1terna re1gistr.a casi di tale fenom,eno di ri'percus-s.i.011e sin1patica in oon\S!egu·enza di. aff ezilQrn.i organi che. È stata osservata l'e"age1Tazi-0ne del riflesc.:•o pilomotore al torace in casi d 'idriopnenmotor.ace (Vuùpi.an, Barety), alJio stesso lato in casi cl i tonsi.I liti (~1acke.n .z i e), di angina pectoris, d.i t1t11 bernoolosi apicale, di zona. Del resto esso non è la \Sola modi:fi1cazion1e dei rifle$·Si :Simipatici cihe si oss·ervano n1ei f·eQ~it i di guerra. Gl.i ar-tì feriti ·s1on·o tal'°ra la sede di i1n a iperi.dr.osi piì1 m .arc.ata n.ll'e.stremità, ma talvolta nettishlm.a andhe alla radice. T aile fe1rNYm1erno si ·p11ò pr.ovo1c.a1~ o esageTrure ptl'fe·mendo le cicatrici, Sf!1 °•ci e se .esse sono dolo~ose, o con le •emozioni. Le élJsirnmet1 ie t1errn1ic·h 1e se1g·nalate d a p·a re·cchi. a11tori l'ossono ave't'e la med es~ma inter• pretazione. Talvolta la !)-elie d'oca si. constata come fenom.eno -iJermanente n- r.1r lln tratto -niù o m .eno d'iff11SJO ·de-J!la zona l1ericicatriziale, o che il rifies..~ pilom.oto1re 'si :pre·&enti o s.i a più vivace so1lo nella zona 1sf.esc;a. È verosiinile che qt1ef'ta e1saltaziooo locale d el ·rifl1e1sso sia dip.en1d ent e da t1na irritazione dell'anparecchio pilomot.ore (m11scoli ·e tP.rmin 8 ziioni nervose) in prossin1ità della 1cic·atriee ; che 1qt1res.ta iirrita.zione sia ' eser.ci1ata di.l"ettamente o in,direttamente is11ll 'appai!'ecehi1Q1 .ste1!==~0 dai 1di·Rt.11r.b i ci.Tcolatio ri rhe U·er~i~ton n ta l,·olta a JunQ'O a liYello ctell e oicatric'L. Questo f enomeno nuò coesistere con 1
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il preoeden1.e, ma questa coesietenza non è cost3Jnte, per cui si può oonclu d.ere pier una paitogen1esi ·diversa. I fattj su descritti assum ono mwggior valore ' teorico e p1ratico quanclo si mettono in rielazione .con a1tri fatti patoù.ogi.ci .che si ver.ificano · negli or gani innervati dal simpatico e dallo pneumogastrico. Ogni lesi·one vtsice1~a1e in evoluzione o cicatrizzata ·p.otrebbe divenine il punto ·di prurtecnza di f:en omeni speciali di .rip ercùssi·one, r-egionale o lo1oale, co.m:pa rabi.li a quelli pi1lomoto·r i, e 1c he s i esercitano tSUi viscein .ed i ,lor,ò vasi , nonchè sul[e glandu1e ·endo1cTine. C·osì si potrebbe avere un a ipertonia: pejr manente ,o una ip·eml'efl1ettività. transitoria, 'cioè uno s.nrusmo continuo o momenta'Ileo pre-pa:rato da una irritazione local:e ed esagerato ,a,a una e ccitazione a distanza. Co,sì al1oone crisi €op.ray,renienti tTI•el corso di affezioni ·croniiche •C:ei1~i .spaismi . del tt1b o dirtg·ente, certe 1cri:si idi angina p ectoris, e fo:rise a11Jche im ce·r ti ,ruccessi di 1eiJ.:>ilessia, p.otrrebb1e:no .essPre legittim,amente spieg.ate ·con tale pa.to1gten esi. Il f·enom en.o ·di 1ri'Percussi•o n·e .pilomotrice, p~OVOCato da] freddo, f·ende •aont•O di alcun:il accidernti ,·,isceirali . frequentemente clet1ermtnati . Jal detto agente in sog.gietti pr.erlisp0isti per attacchi precedenrti;· ·certe n evralgie a r jp·e tizionei ad es., si l') Otr.ebbero •s pieg.a •r e in tal n1od 0. ~è è .a di1re ch e q1 tt1 ei~ta j,p ,e rattività dei punti deboli sia oos.ta:ntemerite s ollecitata sempre dallo Slteis so meccanismo. Tanto le eiccitaz.i.oini a distanza, come l·e caUtSe generali, come le intos·si cazioni o lle modi:fi·oaz,Loni' um·oir.ali che ' agi cono stu1gli 01rgani i'.Illilervati dal simpatico possono PI'O''Ocarla, tie nuto .conto che ~e fibre J11uscola•r i lisce reagiscono esager atamente tanto rud t11I1a e10citazion e nervosa qua nto a dist11r])i umorali q11ando siano state sensibilizzate da un' affezio11e precedente. L'emicrania, ad e~.c è S·e'Ilza cl11bl1io determi11ata .cla t1n distu11·bo va.so-motore i11 un teirl'itorio pii1 o n1e110 li1nitato dell'encefalo. Le e~ t1se inl rned i ate delll 'a coesso va1~iano probabil111e11te da un soggetto all'altro e forse anche 11ello stes o soggetto da un momento all a ltro. Pagniez ha !)Otuto conis tatare che l 'emicranin ì• nn11t111ziat a talora da una crisi emoc1asica !'.in1ile a crnella segnalata da '\Ti·dal nel periodo })repn.ra torio dell'asma, del.J'o rticaria, dell'en10ç:rlol)inuria i)nrossistica e d'altra parte ha otten11to st1ccessi con una terapia ])asata s11i princi111 dell'anaftlnssi alime11tnre. Tutta,yia non si 1111ò affe1ma1 e che l'emicrarùa 1Sia sempre pre<·e(lt1ta da detta cri$i emoclasica, mentre è h r n rloto che altre ca11 e occasionali, come le rn1ozioni, poo ono sostituir~ i in altri soggetti ni di~t11rhi 11mor:lli. dr.
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L'ernia epigastrica e la sua importanza clinica. Berlirier klin. wocherischr.' n. 11, 1920. - Dalla Clinica Chirur.gica del Pr. l{tittner, Breslavia).
( :\[ELCHIOR.
L'A. lamenta che malgrado · il perf.ezionamento sempre maggiore delJa diagnostica esi• ste un grande numero di malattie « non classificate» i ·_GUi sintomi sono troppo vaghi e d·ubbi per poter d.edurne una diagnosi pre' cisa. A questa categoria appartengono i pazienti con « disturbi addominali » ed i dispeptici. Pur accettando in qu esti casi i distl1rbi funzion a li colla maggior critica e pur cercando possibilmente llna base organica, si ebbero par.ecchi sbagli. L'A. ric orda l'appendicite cronica, quella cioè senza attacchi, che per un tempo dovette ·assorbir.e i sintoin1i ipiù ei~e·ro~ni ·e più mverosimili ed aveva discreditato parecchie volte l'appendicectomia in a ltri casi tanto utile. Il medesimo caso si ripete oggi, secondo l' A., con l'ernia epigastrica. Qui pure il par~r-e medico dominante · attribuisce ad un'affezione lo• cale ed apparentemente innocente un quadro patologico così variato, che si potrebbe adattare a qualsiasi !forma morbosa. La tentazione di accontentarsi di ql1esta diagnosi aumenta ançora col fatto, che basta a formu larla il trovare u11 punto fisso n.ella linea alba, che si dimostri un po' sensibile alla pressione. :Non ,s empre si diede all'ernia e1)igasbrica una tale importa11za : Nélaton, Chelius, ma specialmente Scarpa, lmo dei fondatori della erniologia scientifica, avvertirono di n on lasciar si trarre in inganno da coliche od altri s imili disturbi a.ddomin ali, per attribuirle ad lln'ernia i11signiqcante e so ttoporre così i pazienti ad un'operazione non adatta. Di fronte a questo sono addirittura fantastiche alcu11e des~rizioni di sindromi da ernia epigastrica, fatte in quest't1ltimi tempi. Secondo l{uti11er, .:\iehl1es, Scl1utz, :\lobr ed altri, queste ernie i11 parte si presentano soltanto con disturbi locali o dispeptici, più frequenteme11te con colicl1e. Gli attacchi dolorosi non v·engono localizzati' soggettivamente sempre nel p11nto dell 'er11ia e si hanno tutte le immaginaL)ili modificazioni. Co~ì fu riscontr a ta l'irradiazione dei dolori verso il capo, il torace, le braccia, le coscie, il retto; in a ltri casi gli n ttaccl1i corrispond evano piuttosto a qu elli clella colelitiasi çon l'irradiazione del clolore nella ~palla destra, altri in,·ece si prese11tavano eguali a quelli dovuti
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PRATICA
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.alla nefrolitiasi con irradiazioni dolorose vercausa le formazioni d escritte furono conifuse so l a v.escica oo il tes.tic-010. Fu d:etto che · co11 l'omento. questi dolori possono assumere anche il quaUn'altra spiegazione d ei disturbi dell'ern~ dro 1dell'angiria pectoris o dei •dolori a g,u isa epigastri ca è data dallo stiramento del peridi f:!intura, della tabe: ·Che l'intens·i tà di quetoneo par1eta1e, 1ch e a prio1·i non ,s i può ·esclu- . sti att3Jaohi :può arumentaJre fin10 al1o stupor clere. essendo il peritoneo parietale di gran.de e<l al 1deli1io d el p azie nte ; cfu1e un impo.rta:nte sensibilità : sensibilità la quale si manifesta .sintoll}o concomitante è il vomito, il quale può frequentemente nelle enrie inguinali iniziali. dive11tare addirittura « invincibile» : che il Nella maggior parte d.elle ernie epigastriche, nutrimento d el pazie11te può essere tatmen te le ·qu ali ·s ono per l·o · ;ptù ·pi1cc.0 le ·ed iimm·o1b ili t0stacpJ.ato, cr1e queste ernìe possono infine e n on si l aisciano ridurre n è fuori escono colla ' a trazione dei peri~011çfurre ad una véra cacheissia. Il quadro di t osse o con gli s forzi, un questo male. già grave e progrediente viene toneo è da esçltt~dere . <:osì , ancor aggravato colla desçrizione di forti Così venne. concesso alla teoria .che qualifica disturbi viscerali conseg"llenti al:le ernie epi·g ai disturbi come. di origin·e riflessa, di unire striahe, coma, iper esem.9 i-00 dirurnee ematich e, il req_)erto a:natomi•CO rdell'er11i.a ®ig·a.stri·Ca C011 -E1n1atemesi. Seron{lo Hilgen.reiner può erfifet' il re1erto clinico. Secondo Hullstein il lipoma tuarsi anch e la ferme11tazione gastrica: dell'acon « trazione e schiacci amento di ce.rti pl~ssi cid.o l atti1co. Nulla ma11C'a ;più per il quad1·0 nervo.si » per via d ell'irradiazione. produce ~ t:lel cancro gastrico, osserva 1' A.! Furono risint9mi viscerali. J{elling interpretava già d a scontrati anche. ittero e fe.bbre: fu notato ch e parecchie tempo ques to processo, che corria11cl1e la 'Jsiche e il si·stema n ervoso erano spo11de quasi. all' inverso d·ella formazione d.elle colpiti, si pr.esentarono. fatti i~ocon·driaci P, zon e {li I-Iead. L'A. p erò non può immaginarsi molti n.uto.r i a:cc.en.t :uano la disip·o,sjzio1n e al S'Uicom e il tessu to adiposo preperitoneale, cioè cidi.o. L'A. fa rilevare che tal.e tendenza deve 11no dei tessuti ·più m olli dell 'organismo, che €ssere sol tanto platonj ca, perchè un caso conprotegge i visceri delicati e. viene adop·e rato creto n on potè t rovare descritto malgrado tutte ancl1e nella chirurgia per circondare i nervi Je sue zelanti ricerche. sut11rati, possa avere un 'azione meccanica tale s11i n ervi sottoc11tanei dalla parete. addomiL 'osservatore imparzia le si domanderà conale. Facendo tale supposizione, le tu~efa me q11esta abbo11,clanza raleid·O·SCOl)ica di sinzioni eirniari1e d ovrebbeirro dimostrarsi dolo;rQlse io1ni possa esser provocata soltanto dall'ernia. alla pressione (Kelling), mentre nella maggior In principio si s1)i.egavano questi sintomi p arte sono local1nente indolenti. con 1e aderertze e1ptploicl1e n ell'erni a . Per alJ_, 'A. ooncl'l.l'Cle ohe dì1101r a manca una sp1e.gaterazioni nel -portamento o neJ riempimento zione plausibile lJe.r 1o s1p.e1ciaJe ·CO·n te1g.n o cl)degli jnte 1 ~ti ni può effettuaT·si 11na trazione d eJnico dell ' ~ni a epigastri ca, e tutta la teoria l.o st·om(l)<"O, che t l'a;smettenid·o,si -a;l feg·ato· può f>a.reblb e inf.0111Jclata, 1se 1n on restassero pe·r 11'1cagionare 1 sirltomi cli11ici sunn ominati. timo argomento i risultati operativi, dim oQ11e~ta spiegazion e sorprenderà il chirurgo, stranti che i sunnomi11ati sintomi hanno ori(tl q11 ale l e aderenze e1Jiploich e sono ben note gine veramente dall'ernia epigastrica .col fatJ1el1n in aggior lJarte delle ernie ombelic_a li, poi to , cl1e sopprimendo cl1irl1rgicamente le ano.nnche nelle ernie cicatriziali, inguinali e cru malie anatomiche Si?ariscono i disturbi. ra li. I di s tl1rbi clinici che queste aderenze posL e opinior1i sui successi opera tivi sono ges o110 ca ~·i on are so no !> erò ·r>inttosto lini:tiorm'i , neraln1Jente molto favoil.'evoli. S econdo Roth e si limitano a sensazj oni di pi en ezza, dolori n ess11n' altra operazione radicale di ernia può traenti, stiti chezza, ecc. Prima di tutto però claris lln,a gua~~gio ne 1così complet a. Lindner cp1esta spiegazio!Ile pernde i·l te·rreno per la semdr,fi11i.sce questa terap i a cc quasi Ir).agica », ,v~itt lJlice r aigio ne che la m agg"io.r pa.l'te delle erger1steu1 e Lin4e11stein p1e.r « m o.lto g r a dita )) . 11.ie epigastriçhe i1on conti.e11e adere11ze epiP11rtro11JJ}O p er l'A. que1 ~t i pameri ottimi6tici 11loiche, ma formazioni assomiglia11ti, della si dim ostrarono u11 'illusione. S·e.condo le ri~·randezza di lln pisello o d'un fagiuol o, force1·c;t1e di Ahlb orn, Ca.p eile, I-Iaverkamp ed al1111ati clal :p.rol nsso, ~o tto,cntaneo del tes'Sn1to atri c.om e ancl1e de.ll'A. stesso la guarigione (li1) 0So prèperitoneale, c~ e lran110 passaggio defi11itiva, cioè la cess azione completa dei dinttraverso a p iccoli fori, siti fra le magli-e sturbi si verificò soltanto i1el minor numero -clella linea alba. Questo tess11to adiposo pred ei casi e. così l a teoria della s.intomatologifl l)eritoneale è coperto da un sottile rivestimendell' ernfa epigastrica suaccennata, già in se .. 10 connettivale, ch e Io separa dal tessuto adistessa m olto problematica, ".)erde l'ultimo suo 1Joso sottocutan eo e non è altro che Ia fascia sosteg110. irasver sa. Secondo l 'A. questa fascia può e.s:\on mancarono nat11ral1ne11te d egli esperiere .stata presa ;peJ:· il p1eritoneo, e p er tal 1
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menti per poter salvare l' edifizio çrollante all'ultima ora. Si esaminarono le caUJSe del rit!rno d ei disturbi e si ritenne che si trattasse o di recidive locali o della formazione di aderenze. Ambedue le. possibilità non sono da res pingere a priori. Però re.ci dive si trovano, secondo l'A., tante volte anche. nei casi clinicamente «guanti». A·d erenze peritoneali si hanno quasi dopo ogni laparatomia, che regrediscono per lo più spontaneamente se non ci son o dei processi locali ché sostengono una infiammazione. Se dunque si hanno delle aderenze m olto tempo dopo l'o:perazion_e e se il decorso del resto fu .senza complicazion~ ciò dimostra ch e bisogna cercare altrove la causa delle aderenze. Non sfuggì na~uralment e neanche ai propu- · gnatori più convinti dell'ernia epigastrica che talvolta la causa de.11 'insucc.esso operativo era semplicemente un grossolano scambio, specialmente con affezioni organiche dello stomaco. Perciò Capelle f ondò la «sintomatologia condizionale» dell' erni a 1epi·g.astrica, (cosi v·oirrebbe 1ohiarna:rlo 1.-\..), secondo l a q.uale .La decisione definitiva diipoo1deva d ia l ri•sultato d ·eil.la la~,a rotomia esplorativa. Se questa dimostrò, per esemp1o, lln carci11 on1a dello stomaco l 'ernia divenne trascurabile. Se l'atto operativo non rivelò altro di a normale, 1' ernia, anche se in:signifiic·ante, dov.ette assume.r e la responsabilità di si:nto11.ni clini ci .anche non. di1rettarnente co1n.. nessi. La costruzione d'una simile :Sintomatologia condizio11ale non nuò essere soddisfacente nel enso scientifico e la sua dipenclenza .d al ris t1ltato de.Ila laparatomia esplorat iva è pure in certo modo arbitraria, g ia.cchè i processi che ve11gono presi in considerazione nella diagnosi clifferenziale non debbono assolutamente essere intraa ddomi11ali o palpabili. L'A. ricorda f=1Ct:lJTI'b i avvent1ti coill jl morrbo di i.\.damstoke , con anemia -nernicinsa, con tabe clorsale onpure con casi in cui trattavasi di di~t.,1rl)i l1ettame11te fur•zionu.li. E vera1nen1te i ri lllta li operat ivi secondo l'esperienza della cli11ica ri.i l{ iitt11er no111 mi.1glio1--arono d eicisivam eilte do'Po l'introduzione della laparatomia e .. plorativa. 11 c rol lo di cruelln. teoria è cat1sata dl1nq11e rlal fatto . ch r ~i cre·cle,·a cl i -ooter mettere qualsin s i sin ton10 a conto di llTI 'ernia, che in realtà rlovrel)be i~n sa re per i11significante. L'...\. cl1e si occu1)ò m olti anni di questo t enia, insi,te in q11esta s11a dichiarazione. Dice d'accordo co11 Rumpf, che In rnRggior parte dei portatori di q11esle ernie - cl1e sono freq11e11ti l)CCie 11egli t1omini - i1on hanno a 1cun di , turbo e cl1e que"te vengono scoperte ~
soltanto dal meidiJC.o per ragio.n i occnisionali. cioè se disturbi ostinati attira110 l'attenzion ealla region·e a.ddomin,ale. ~i\11 che Schi.itz fece l'esperienza, che solo un pie.colo numero degli uomini con ernie epigastriche si accorgono dell'esistenzn. dell' ernia, n on considera però q,uesto fatto oome t1 n a11gomento pie:r la mn 11canza di sintomi e lo s9iega coi « disturbi a distanza n che possono verificarsi in questi casi' senza alcl1n. sintomo locale. Non è diffiçile comp1rendere, come fu possiibile attrib1uiire a1d l1n'aff.ezio11 e i.i1 sè steiss.a per lo più innocua ·delle conseguenze così gravi. Siamo partiti dal fatto., che. tante volte t:difficile trovare una cau.s a palpabile se. i pazienti Larne11tano « d·oloo:i all'addome». Se l! medico in q11esti casi può accertare qualche reperto obiettivo, tenderà facilme11te a dargl! un 'importar1 za speciale. In ogni gastrite, enterite di 111nga d.t1rata e a deco.r so p oco caratteristico, nelle affezioni epatiche i11iziali, in fine anche i11 malattie cardiache, nelle quali: si .h a un senso di pr·e ssion.e n1ell'epigastrio, se si .SJc·o;prirà ·dopo un 1eisame ·Coscienziooo a.ncl1 e la più piccola ernia, g iacch è l'opinione fin 'ora valida ammet.te jl rapporto di qualunque sintomo con questo reperto, non c'è da mera ,.j_ gl iarsi, !=;e il diagnosta s'accontenta qualcl1e volta troppo presto. Ql1esto caso si ve.rifica specialmente i11 certe affezioni ne11ro-f11nzionali, nelle quali i disturbi soggettivi so110 freq11entemente addominali: i11 qt1esti casi nn' ernia ec::istente e scoperta a ç;s11me un 'importanza speciale, giacchè questi am malati sono sensib ili ';)er le minime irritazio11i, le qt1ali nel soggetto psichicamente sano restano sotto la soglia dello stimolo. Il medici) che è pers11aso dell'importanza clinica d'unasimile ernia - e secondo i nostri libri di testo migliori lo deve e. sere - sarà così disposto · di fis.sa1~e i disturbi ancora incerti su quell 'l11)ico punto. Questo processo viene f::t,·or it o dar fatto cl1e anche normalmente l 'epigastrio presenta 11na maggior sensibilità alla pressione: t1na p ressione esercitata lungamente in 1111a zo11a circoscritta sulla lin ea albét al disopra clell' ombelico dà lieve senso di dolore nn r l1e 11elri11rliviclno "'nno e tale dolore è il n1ed e. imo di ([11 e Ilo provocato dalla prec;~f one cli m olte erni e epiga P.t ricl1e o di lipomi pre')eritonefl li. 'i p11 ò paragonnre qtie to caso al dolore 11 1 1 r e$sio11e nel r>nnto di ~Iac-Bt1r11ey, cl1e p11ò essere ri 0011trato in casi che colla patoloe.iri • dell'a1)1Jendi ce nulla 11an110 da fare e cl1e ro11c111 . sse ro111e -nrorlotto nrtificinlr, sugge~tiY0. tflnte ·v olte a g1·avi erro1·i. • I ~i11 tomi n e11ro-ipocondriaci, .che ..._j tro\·a no co ì frequenten1ente i1ell'ernin epigast rica, non
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sono per lo :più la co11seguenza dell 1ernia ma formano la base, sulla quale &i, costruisce lJOi secondaria111ente la sindrome di queiraffezione locale, insignilicu11te p er sè, n1a la cui impor- • tanza viene artitìcialrue11te i11gjgantita. •Questa suggestio11é ct.'e.i medici s ' inco11tra ian to !)ÌÙ faciln1e11te .cun la psicl1e degli i11f ermi, se da parte loro e·n tra il desiderio di attribuire. og111 dl3tur.o.o a qu.e:.., t' affeziorre. Q uesto ci inc;e gna la teoria ~ell' ernia ep igastrica traurnatica che 11ella forma d'oggi e scie11tifi. ' . came11te i~suste111bile . E se Plasc.:hke dutante l'ultima gl1erra e11 trò nella co11 vinzione, clic l'esistenza di un'ernia simile. debba dispen s:~ dal se1·vizio al f ro11te, secondo l 'A. si lasciò inga1111are dai suoi pazjen ti. . L 'interprctazio11e deg·11 i11succesci 01Jerativi éi ·dimostra, quanto si l)roçedette arbit1 aria1r1e:i1te • per poter salvare il parere ?reso. I disturbi, èhe prima s i rife rivano all' er11ia veng'o110 considerati allora come sin ton1i legati all 'indert.. nizzabilità; o se prima l'er11ia fu presa per la cagione di diarrea, s i trova : guarigione com1>leta, il 1Jazie11te è ancora affetto solameni.,e da un catarro gastro-i11testinale, ecc. Questa stin1a esagerata della terapia opera,tiva viene sct1sata col fatto, che i l)rimi sue. cessi erano discr eti. A qnestò punto l'A. ·ricorda i casi di carci11oma dello stomaco inoperabili, nei quali la laparatomia esplorativa diede migliorarr1ento, ·s 'Piegabile col riposo e colla dieta mante11t1te pi-L1 severamente dagli amrnalati e colle Se11sazio11i postoperative locali e ger1erali, che djstraggono l'attenzione dell 1i11fe1mo dalla rr1alattin. fondamentaie. In mag~iora11za si tratta cii i11flueJ1ze Sl11 ggestive coscie11ti od incoscienti. La parte di questo fattore nei s11ccessi primi di quest'operazione dimostra ai1che il fa.tto, che ' alcuni autori riscontrarono i m~desimi sl1çcessi con bendaggi e con impo.ccl1i prementi e tutto questo anche in ernie irreducibili. ì\Ia trattan dosi di distl1rbi çl'origine psjcogene, il risultatq del trnttamento chil'urgo i1on è di 111nga -d 11rata. Per la medesima causa j cl1irurg i abl)a11clo11arono le fin te operazioni negli isterici. Le conseguenze pratiche di queste nozioni sono cl1iare. L'A. è convj11to, .cl1e esaminan·do senza preconcetti queste e1·nie, si diminuiranno i casi tanto ricchi cii sintùmi e clinicamente . i solati e d'altrQnde altre malattie ve.rrann-0 precisate megljo, che fin'ora .si nascondeYano dj etro a ql11~sta an ornali a . L' i\. ritiene cl1e soltanto 10 % di queste er11ie cagionino di::;turbi notevoli. Nell'intervento chirurgico questo fatto dovrà esseT preso in considerazione. BL'OH.
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PAT·OLOGIA ESOTICA. ' Su di una nuova dermatosi da filaria (Scabbia da filaria) •
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(J.
:\lONTPELLIER 'e
A. LACROIX. presse rn,éllicale,
1920, n. 62, pag. 607). Tutti co1loro che hanno avuto a che fare .con n1iliz~e
Ol'iginati.e d,all' AflI'i,ca Qc;(;idental,s- ed Equatoriale Fl'ancese ,i·icouderanno ' senza dubb~o d 'a\·eir· risccìnirati dei ·casf d.i eruzione cutanea i:}1·uriginosa, pu.pulo-po.stuil osa, ricoridanti n1oìto da vicino Ja 1f1cab1b i.ai) d1elinita ,p e·r 1c iò « scabbia. 1ectin1atosa. », ma resisternte 8Jd o,g ni • .t;ro..ttamento ari.ti.s cabt)ioso. • Si tra tita di una dJermato,si eccez·i onale .che gili autol'i identificar10 or·:a e c~1'e è dovuta a ù cgli ·ertlbrioni {I'Oncl1,uce_rca vol,vulus che i111Va• . do no il clexma. • L 'i11sieme di questa dermat1ooi è assai co-~1J . plesso ; l1Jon di meno 11n.a a ccurata analisi p0rmett1e cli deooanpo11!la facilmente in t1na serie di lesio11i e1em1entari che natw.11a1mente si corn bi11ano ]11 l)roporzi.011i v,a.riabili e poi~son:o così dar ltiogo a· qit1alcl1e, varia11te clinica. Però queste varianti non so110 che lievi .sfu. matuPe e ognj crus·o ooirrlisponde sempre al n1edest1no .scl1ema. Si ha a 1che fare anzitutto con 11nn .n101dificazicine clifft1s,a de·g li, i11tegume11ti, i quali in segl1ito alla e,s ageraziom.e clelle insolcature i10.r mal i de1lla p·elle danno a questa l'aspetto del cuoio di cagri11. Qu1est10 struto è s1pec1ia~111ernte. ,e!vidente ·sul tro11co e ·pili sull1e i1att.che e sui lonlbi ove si a.vve1rte .alla rpalpazione u.n t sp·essimento più o n1eno rilevante della llellc, talvo·l ta una vera pacl:i.idermia. Oltre a ciò ltli pelle assl1me runo 1 spéciale a sp,etto di rùvid•ezza, il quale non è affa tto i·l J'is11ltato di un grattamento nmmed ·i a.tam ein1te an t2.1 i or e ailil ',e ·am.e., i1 0 .111 sooilniP a.r ,e n è cc~n r.ac.q·-a, i1è col Ba1po11c e·d è più evidente .s:iùle sl1p e1~ficie c1ste1 il'e ·delle braccia :e delfe e0 s ce e v e,rs-0 i 1g in cY:: 1ch i. In queste re gioni, c1J1e1 r 11QJ.a io110 Jievem.ein t~ sq11è111101se, l'a~ petto z,i grinato oon esist~ : d.n qu.alche ·p t1nto J,e inso lcatu 1°e norn1a.li die lla pelle s1ono scon1pars.e, la~.cian.clo delle chiazze notevol1nente. i spe~site, c·o n Sllpe·r.ficie lieve,mente gru:nnlosa, cl1e ricorcla1i.o al~une veccl1ie placche ·di ne1rv,o.de.rmi te 1circo1scritt.a, o me·g lio di lichene, dand:o a .questo t ermine il suo vecchio significato. St1 Qll e~te modifìcazio11i cLiff11se che occ11pa110 t11tta la su1)erficie d egli integumenti - eccezione fattq per le n1anli, -per i J)iedi, p.eir la te.sta e i)er gli orga11i ·ge11itali - sono dissen1inati .in numiero variabi1e degli elementi eruttirvi di dimensioni molto diverse, gli 11ni mi1
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liari, g.li altri del ·diame,txo di una moneta da mente rispettati, e così pure le mucose. Invece cinquanta centesimi. so110 Sp·esso colpiti il collo, la nuca, le regio11i I più piccoli, primo ai1ello .di questa ca tena parottdee. Naturalme11te siu o.gni soggetto queirninterrotta, Sl()!lO d·elle p a1pu1e molto piatte, aip_ . sti diff.e.re111ti fattoti d e.1 1' eruzione si ,combinruno pena evidenti, a contorni netti, a suipemcie re- in prorp orzi1011i ,·ariabili, .sempr·e perr ò in modo golar·e non squam 01sa, ]i.s cia e brillante, in1s·om- da p~tersi ·riferire ad uno sitesso schema cli. nico. ma 1oseud·o-li·ah.enoide" l\Ien.o n·u m1ero1si sulle -11 memb 1 a11 questi elementi abbond.ano in'Vece sul B aista rico,:r.d.are 'c1h e l '·ein1zir0ne nroce,d1e con tronco e specialmente ,s ul tor3Joe e veir so la ·cin- gittate :iJnterrotte, op-pure s.u1ooe ssiv.e le un,e tola.. alle altre ·e che perciò Ja 1de,r matosi è tanto l\1olti di essi vestan10 in questo stadio e 1scompiù manifesta qu~nto più è .antica la in·vasion·e p.a.1ono lentamente, rultri tenidono .ad a cum1a.elle filarie e che ·essa ri.-:;t1lta co1m1posta cla er1a 11si, si. rj'coprono di uina vescicola più o meno . lementi in diffelI'ente .g:riado di •sviluppo. n ettia che r3J)idamente si trrusforma in pusto1la. · Bitsogna infine o·s s·ervare che in ql1est.i ma. PiLL spesso qu.esta vescico-pust.ola si diissecc.a lati - .anche n• ell·e con·d4zioni più favorevoli si ve1<;ion0 allo,ra di.sseiminate sul tronco, e spe- per questo - si hanno rarameinte foruncoli, ci.alm1ente 1Sl1gli avrurnbr.acci, serie di ipust,oJ.e ascessi, li11fangioiti, eruzioni ectim.atose, ecc., miliari 1rioope.r te qi un.a squama,..cro,s ta mi.Ilflt- quasi che J.a Jor9 :pel1e fosse refrattar~a 5l- quescola. Eliminata la crosta, la lesione app·•aJ'e ste piodiermiti . cmn1e una .p icco.l a 1eiscruvazio.ne cicatrizial€ di Uil1 Non avend·o osse.r vato qu1e.sta dermatosi se colo.r e grigio-salrrnone. Oltre .qt1este lesioni mi- i1on presso dei neg1i, manca alla descrizione . . liar.i o lenti·coJari, 1se ne trrovano a.Jrtre che pos- t1no dei .fattori esseinziali che ca.ratterizza ogni sono .rag.giltng.ere le ·dim.ensi.oni di una mon·eta e·1 uzione: vai.e a dire U colore ...i\ltri osseLVadi , cin·ql1a.nta centesimi. S.i tratta ·s em.p re cli tori. più fortl1•nati a'1ra1mo senza dubbio occapapule- molto pii.atte con la .s up1erficie escoriata, , sion.e di ois servare la derm.atosi su soggetti la quale si ricopre di 11na crto1sta grigio-gialla- birunchi ·e p.otranno precisare q,u est'ultimo castra, spesso ad.e.r.ente, ,corr1e infoss.ata nella r.a ttieirie. L'affezione è essenz.ial·m ente prurigin o·sa : i.I P elle' che distac.cata., lascia usciJre 11na goc'Cia ' ' di pus denso, .gia}lo-v.e.r dastro. Ta.Ivolta .avprurito è in ·gem.e1rale risve•gliato d.al contatto • vi·ene ohe a1ct1ni elementi, dii&taccatasi la cro- d·ell'aria ed è più violentq al principio di ogni st.a,, 'S enza du·b bio in 1seguito a grattamento, a-ittata e11.1ttiva v1e1risimilme·n te, quando si efo ' si .p re·s entino sotto la fo·r ma di una ulc,erafettua un.a n11ova in·va.sione 1di mic:vofilarie n·el ziione a marg·i11i .assai ir.re.g olari, a fondo 1arderma. daoeo, poco suppuran.t e ·e qualche volta incaA q1: esto :mt()Tilen t 0 si o.s serva spesso t1n'er11vata a gui'8a di cratere. I più .a.n tichi di qu.esti z·ione cli orti caria, che si vede nascere per cosi ~l1e menti in genere -sd ragglrinzano e si vedo·n ·o di!'le sotto le unghie del malato. allora ricoperti d.i una cro·s ta più secca, bruna, Contemporrane.am,ente a qu.esti si11ton1i le conspesso .anzi nei!"a, anoo,r a ade•r ente, 1sotto di cui dizjoni del malato si alterano (,prostrazi.one, si n.ascon1de t1n.a superfiict•e d1eipigrrneinta ta, in·ca111cu1essere generale, d o1ori articolari, leggiero vwta, cicatricifo.r m.e. Qt1este cicatrici picco•l e· o movim1ento febbrile, ·stato saburrale con degrandd, più o meno o~be].icate, son.o in talu11i papìllazi-0ne 1di~l1a •Jingua. Si nota indìne in soggetti molto numie rose e !Si riscontrano nat11q 11estii. malati una forte oo;Sinofilia, delle . ade~ ralmen te nelle re1g ioni ove risiedie di prefere11za nopatie e dei tun11ori fibrosi sottocuta.ne1 sui la .eruzion,e pu.s to.losa (avam1b racci, lombi, naq11ali ·Si tornerà più oltre. . . . . tiche). Per chi ha \·iisto altri cas1, la d1agnos1 d1 In qualche caso la fo:rmazion.e di vescicole è. que ·ta d·ermatosi è facile, r>Oichè l'insieme delpiù .evident.e e più duratura; essa pt1ò anzi l'eruz.ione è estvernamente caratteristico e peraver i d:i botto senza la fase della papula o mette di esclud1ere le punture ·d.i ipulci. di zansu delle papt1le appena a ll'inizio. Q11esti ele· zar.e o 1a ped.i.culosi, e così pure la piodern1enti si o.sse'I"Vano ·allora a preferenza sul mite' primitiva o seoondaria, la sifilide e la dorso della mano e delle dita 1e rioordano molt-0 prurigline. l>ene le vescicole di tal uni cabbiosi. :f: e,ssenDa sola, la scabbia può prestarsi a. <1ualche ziale per Ja diagnosi di insistere ancora sulla confusione, ed infatti è soltanto con e~sa che topografia dell'eruz.ione. Essa occupa i·~ tronco questa sindrome è stata sino ad oggj confusa. e le membra sopra tutto s11lla loro fa ccia esterIl prurito intenc:.o e la forma zio11e ti pu~toJe . na. Il vi o, il cuoio cnpelluto, gli organ i genieffettivamente fanno pensare all'acaro. Peral· tn li, la paln1 a delle mani, le pian te dei piedi. tro la topografia delle lesioni, il lor< carattere glt spazii interdigitali, i polsi sono general· 0
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obbiettivo ed il loro mo noon-0·rrfJ.smo, l'assenza asso1luta ·di solchi ,e l'inefficaicda ·d·elle cu.rè anstis.cabbio1se p·ermet.tono f acilmente di fare la diagnosi differenzia·l e. L '~toJ-0gia di qu esta nuova de,r :matosi eonsf ste n 1ella invaJsione del derma .d.a pacrte di ' embrioni d'Onchocè.r ca volvulus. Queste .microfilarie.. dilm1oram.o negli strati .s t1p,eirficiali, in pieno tess11to conm1e,t tivo, assc1l·u.tamente rul idi fuo. ri ·deìl1la rete vasiale1. 1
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, Il num~~ro di questi parassi ti in ge1n.e raJ1e è tanto magig,io·~e quanto :roJ.nor.r,e è 1a reazi1o né infiammatoria neiJ derma; n1el1lo stessa campo microscopi1co se ne trovano in ceTti ipunti sino a tre ·O .quattro. E·ssi hanno press'a 9oco 8 µ di larQ."'hez,za su 400 id i lun.g hezza e manca.n 0 nel corion del.le mucose. 1
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Questi embrioni, che non ·Si trovano m .ai n1e.J sangue, arrivano al derma per 1Je vie •l infatliche - 1sembra - deii gangli e d •elle cisti fibrose di cui sono ~ortatori qt11es ti siog~etti. Le aidenopatte 1sono i'l'lfatti p1,e1sso di 1essi· qua.si costanti. P ,aJrtiieolarmemte ne1ll•e regii·on.i crurali si Qlss1erv.runo ,d ei , gangli duri, ind.olo•r i, riun.i ti in u·n amma!SiSO cl1,e spo rg·e flotto la pelle. Altrove sono piie~c"ol e adenQ1p1atte diuoo i·n do1enti che riooirdanio quielrlie a.ella sifilid1e. Quanto ai tt1mori fibnosi, si tratta di q·u elle ci sti filari1clh.e de scritte dagli a11toiri ahe sti s-0no -0ccu.: pati di quooto parac::.sita : !1i1ccole nodosità di dunezza qu·a si cartilaginea, idi dime1n,sioni variabili d.a un ipisello ad. u:pa mandoirla,, n001 aid eTenti alla c11te, sfuggenti sotto le ·dita ·e che si trovano a pre.f.eir r n7a in co,rri·~p oiilldenza del1e ierie,ste ilia0he ·O ·delle 00~1toile. La Loro •ni1cc-0lezza sue• - s..so fa si .rh·e ·p .assin,o ino.Siserv.at.e. La loro eistirp,o,zione è f acil'.e1• • In que1sii blo(>chi fib-nos i vivo•n o gli ad11.lti, ma$'chio ·e 11emmj•n a, di un nematio.cte (Filari:de) cl·ellR 111ngihe·z za di qual.o he centirm·etro.. des1cJiitti per il !1 , tmo 1daJ. Le11cha•rt 11e.l 1892 (Onchocerca t'olvulus) . 1S1embna che J. O'Neil ave1s.se intravista. già n•e!l 1875 q11este .a1ern1.a tos i. Egli descTiveva s11 i n,egri af1·j.rani, .sotto il nome di Cra,v-Craw, un' aff ezi o n e cu tanea papi11lo-p11stolo·sa prurrigino.sa, molto s i.mrile .alla 1s cahbia. Sulla pellie di sei maJiRti affetti a.a questa .eruzion1e1 1egli aveva tr0, 1 a.to de.!-·!li emibri·JJni di fila.:ri.a occ11.-n anti il . de:rang,. Le ·01ss,ervazioI11i di O'Neil non fu~ono però :C't01n1f.e·rn..,~a t.ei~: furono anzi m ·olt.o disc:i1s1s.e, sop1r.at11tto r ·er ciò ohe r1guarda la constatazj0iTIJe :clp.lle n1icr·o fila1 rie nel de1rn1a, l.è qu.aJi, secondo Pat;pi k ì\ll1a.n:oon, provenivain·o non dal derma pr ~ 'P - iam ent.e detto, ma ~ai vasi le~d col raschiam ento. ca~ì il lavoro cli O'Nei'l n-0n lasciò r1ulla cl,i preciso, eeoetto il t ermine dj . . 1
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C·raw-Craw, il q·u ale, fondato su basi cJini,che ed etiologiche così frag.ili, un p;o' per volta per4ette il suo senso primitivo, .al punto che si le :s•ge oggi desicrit.to sotto .quesia denominaz~·o ne un ins1ern.e 1d i a ffezioni :più o mooo pruriginose, le -µne papu·loiSe, le .altre pUJSOOlose, a.ltre ·f rancamente ulcero.se ed an.c he f.rrumboesiformi, alc:ulile diissemin.ate 1su tutta ìa p·elle, .altrre ·esclusivamente· l1ocaaizza.t e sulle merrnbira inferio·r i; ins1oimm1a., ,e ruzi,o ni con torpografia ·e con 1car att1e•r i ·diff·erentisslimi fra di Lo·ro. 1
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Egli è perciò, clhe lasciando al termine CrawCraw .il .se.nSlo gen.eri.co c,h1e g~i ,s i attribuisce nelle regfoni tropicali·, g li autori, per dieisignare quooi'1 dermatosi ·di cui l 'entità è cxrmai a CC'·~Ttata, 'Prteferiscono l·a ·d-enOIIllin,a zionei. di scabbia da fila;ria, la quale ha il ·d oppio van- · tagg.io dii ric.ord,are l'aspetta c1linico della dermatosi •e n·ello ste1ss,o temrpo. la su.a .et1ologia. È inutile iTIJ~ste.re sull'inter.e.s1s1e che so.lleva l'i.dentiifi:cazion·e ·d i ·ques ta ·sind.roma Oitrei al! 'aprire una pa•g.i.n.a nuova n1e'1 ·oapitoil.o, sì po1co con-01sici uto1, 1della p1~to1r giia 1da .fil~e, eisis:a J)·or.t a lln ~01ntrihuto p.r .ezi0$0 a llo st11dto $p1ecJ.alie della volvt1l-0si. 1P eir ciò clhe coT1cerne que1s rt'ultim10 punto, s i conosce nel.l'uomo da circa trent'.amni l'esistenza ·dell'Onchocerca volvulus nelle ·cf.sti filariche . Si sapeva anrehe da ·s.tudi rei0entiis' s.im~ di Ìqualche · ,autOT!e, pa.rtiioolaJrmente di Ottzillea·u, che .l'OnchoePrca no:n ··s i limita a '7iv1e·r e pas.Siv.amen.te nrei gan1gld. .e nei tum.ori· fìb·f·OSi sottocutan ei, rma che è anch·e·, 00ffir8' la filaria Bancrofti, cau,sa frecr11ente1 di e~efan tiaJsi. Le nostre nozioni sd limitavano a qoosto iTII mateiria di volvitlosi e·d era ~an1co1ra o•s cura la sorte ulti.m,a ~.egrli embrio'Ilri di questa fil.a- . •.. ria, ohe non si trio;vavan101 n.e1l .san·g111e. I ...e ri.oerch·e dégli auto.ti colmano questa lac11n.a ed ha•n:no inoltre un inteir .eooe pratJi.ro. Oltre, iniatti, · al n·u meTo de11e reclute, ·n o.n pii1 atte al servizio, a causa idi q11~sta dermat-0si . no1 'bis-:.-1gn.a ·dime.ntica.r e .ohe l'Onchocerca c;ernbra po.sisa aoclimatars.i anche in Ewropa. C.osì dunque; in attesa di dati p.i ù nreciisi S'Ul mod.o di tra~m1~c: i or.e di que~ta m·ailatti.a, non sarà foY'se fuori di .l1u·ogo, o ltr.e -c·~e studiare i m·ez.zi per g11arirJa, di so.rvegliaTe .élficarem.ente questi malati. ,. e m e, ~lio an C·O·r a, ,frorse, d1 iiso, l:a r lt fin d.a.'l ~rin ci'nio. La ,cura di questa n1ailattia è ancora igno.t a. È evidentie ' che -essa debba eis sere dirie tta non . . contro g.l i i:rmbrio·ni c1h .e oicoup,an·o il derm.a, n1a cJ11.t1ro gi.i UJd•t1lti. A priori, il mezzo .p iù .r acijca1le coneister'elbbe dunque •n ell'estirpare i nidi fibrosi sottoc11tanei nei l11qali vive 1'0nchocerr(1 o dtstruggerli con l'iniezione di liquidi 1
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ùiversi. Di$?raziat1amen.te non sembra dubbio che ognd malato porti su d-i sè più cisti di cui alcune impossibfli a scoprire, ed in queste condizioni parre.b be più 01piportuno tentare fl.lna cura interna. A giudicare dal1e prime prove gli ar.selllobenzoli non sarebbero efficaici. In uno dei n1alatri. in cui furono iniettati in complesso 7 gr. ·di 914 in 16 iniezioni, l'eruzione si mantenn·e ima·lterata, ed una cisti, e.stirpata su dd esso un mes·e 'do·po, osp,i tava nncora lima femmina ·vi·va e in pieno sta.to cùi rip.:rioduzi-0ne. AlitI1i. prodotti im·p iegati da poco tem'Po a q111eista parte non hanno dato fin 0 acl ora risl1Jtati concll1aenti.
divisa per ogni singola malattia in d,u e partii n ella prima con la trattazione della diagnosi difierenziale sono po.-ti in evide11za i frequenti errori c1iag·11-0stiri, ed il modo di sal\ aguardar. si da eissi, nella seconda sono espQsti gli errori tierap.eufi·ci rlt1}e111denti quasi s·em9re dagli er. ro·ri di diag11osi. I.e ill-n.s trazioni P~hematiche d·el testo sono ricn.yn,te tutte da ·ra·dio,graifìe.
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Anatomia patologica y 'patogeni a de la sifìlic; pulmonar. Buffarini e·ditor, ELIAZADE:
Bu1en1os Air.e1s, 1919.
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Le oss•ervaz1oni anatomiche .del·l 'a. comip.rendono un ne·riodo di sette a·n ni su u n largo - ma... teiriaJ.e di autoipsie nel ,Jiaboriat.orio di 1anatomia patologica dell'oopedaile Ram os-~Ijia. I l lavoiro è fo·n dato su 11na t1 entina di casi accurat.amente stl1diati: in tntti la dingnosi anatomica è s tata fon·dnta .s·nl reperto delJlo spirochete di S1cih nu1dinn . GIi s1t11rd i v·eirtorno is ll l l' an1a tomi a patologi ca e s1Jlle de,d uzioni rirc.a la :pato·g enesi d1elle lesioni si1fili ti.1rlhe d1el rpoJim,o n,e. · Forse alcune aff.ermazion i de.ll'a11t0Te hanno bi.~ogno di 11lteriori confe•rme, così, 1per es., l'importanza dei traumi ·e de1ll·e infezioni banaùi nel predis-porre il tesc;.11to all'attecchimento ·delle SJpirochete, oosì la djstinzione d·ei quattro stadi de.118 pnet1monin. sifilitica; ma la conferma di v·ccc hie idee e tutte le n11ove affe,r mazioni hann o un d1ec i·~,o valwe e uina grande iinportanzn: •poohi •ln1v ori 1s11ll'aro·omento n \'evano -nrec:i·o com.e condizionie fondam1enta.Je 1'81ccertam·enif:'O diàgn.o.f'tic o pef' mezzo d elJ.n dimo·strazion e del1lo ~piroche1e. Gli st11.1ic1si cle11'n r~on1ento tro,nera P n ~ il libTO e 1e n'l1merose fìgllre piene di
V. ' l\10NTESANO. •
CENNI BIBL IOGRAFICI ( Non ... si 'tecensiscono che i libri pervenuti \n dono a·lla Redasio11e
Lehrbttch .der Perltttssion ·1t1id .-i tts k1lltati on. - Be•rlino, Springer, 1920. - Pr2zzo 1\1. 64.
EaENs ERNST:
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L. A. tratta d ~lla semeiofto1gia degili organi respiTatori degli organi d1ella civcolazione, cteg·Ji organi 8JC1rJ•O"'l1 inali, ecl!)on1end10 C!llUnio Si riferiAre a tutti i m•ezzi di in clagine, n1a con P?-r-
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ti.0olare rigt1ardo alil a p1erou~c:: 1 s iorne ed all'a scoltazione. Allni comipl,e ta triatA.azione d eùl'argom·en to sonio aggiiunte nl1m.er1r.1sb::1sim e ft Qll1'e rj,ravate da preparazioni anatomich~, a.a foto,g rafie ,d i malati <la radioc.;rafie 'che ·iillt1strano molto chta' ramente qt1anto è e~p osto nel te&to. ~ oper'1 . utile ed i•n teressan1e C'he ra ccogl ie t11tti i dati rile,·abili con i romu·n-i rm ezzi di esame iiel ma1a to e •con i m.etodi ·di ricerca più .fini (rarli ·-:grafia, ·elett.rocn.rdiogra.fia) rm·ettendoli sem.p re in reilazion1e con le 1diverc::.e condizioni patologicl1e degli orgnni da esaminare. 1
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J{r a1i k11 ei t e1?. df'1' L'una r , clr s T?ritsf unrl dP s 'fl.littPlff'l". (Diao11 nsticll r 1tnll thrrapP1tfisclft Int1'i1ner Hn rl rlerf'n 1~e rhiitit11y ). ·-- I,i1p ....i ~ 1. G. Tl1ieme, 1919. . L'ott avo fasci col o .rl·e Ila !>lll)bli ea zio111e di re tt n <lallo Sr}1\vnll)e P.11 1. li erro.i i cli dingnoP.i e cli terapia e sul m odo rli e,·itnr1i. è rledicnto alle
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rl r i '1ol1noni, cl ~l torace e clel rnPdinc;tinn - TI. S C'l1les :nµ er 11ell a ~1r:-tti c" t cli n11 trentennio l1n. !)Ot11t() oc;cs.c1\·nre con"'e ~ìn11 1 ) i11tt' ~1Jt ro cl1r rri1·i certi e1 r ori diacrno~ti 1· i P te1 ~t pc11tici, ccl Pgli !)nrta 11e.ll:.t trati é.1zi:n1e <1 ·,11 ':1raot11enlo ln c..11·1 -nei .::nnnlr e~--1)erie11za .. rifer e11dr ~li r rrot'i e1 1"\ n l ui ot·cor--ero e <Jllelli C!lt'\ gl i ' J • furo110 noti. I.'cspo,izione cl elln t11at.e1 ia è ..,t1d-
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TX/ur1nfo rtsnt~entz11. ndunr1.
1 · V"'l. in-8 gr., di pag. 2?1. Be rl i no, 1020, S. Knrger, etelitore. - Prez1" :\I. . . !~. ~
È il lil>T'n di 11J1 auaton1n-1)ntolo o, cl1e stu-
clìa l'an1p ~nrli cite dal 911n1o rli \'i ta il;)tologicò e 11atoJ:te' 1etic0, · ~.pecial111e11te rei rig11nrdi cl el c"m.uito a -oli e1mi11ti e i n pri1no lu og-o - che snettn a '•'li o· .c:i11ri; i l'e11 erti e lA C' Qnrei'ioni clell'.\. '>ngor10 posti i11·r[lJ~1011:0 0011 la rlir1ica; i11fì11e ea-l i n e 11 ae i1 1 terec:s~1 nti np11Ii cazi'l11 i 11ro·flla tticl1e. . 11 laYoro P. f:tat.o condotto ~11 di lln r.r> 1io o 1nnterinl e anatòn1icd' e !'\a.1 n~~itolnrri r·o (t1-alt J in 1-1nrte 1ln ' l '1 tr11nlle ])ern· ti\ . J·: co · dato ùi 1nolte nlir1 nfotngr ''fie ed inJ!}l'e ... o in nl <l~Jlifì cn ca t·t :i . n. 11.
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SEZIONE PRATICA
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. APP UNT I DI MEDICINA PRATICA. CASISTICA E T 'ERAPIA. I fenomeni dolorosi provocati dall'ovaio. .
Una delle pitù comuni· lamentele i11 gi!Ilecologia consiste i1e1 ctolorie cronuco n1ell'i.pocondJ·io, f,pecialn1ente l1ate1 aln1ente all'orlo IP'e'lvi1co, mentre non ·s i trova1101 sie·gni fis.ici che .sip-ieghi·n o tale dolorce . (A . ~i\7 • B.o,rne. Cliriical JOitrn. 111 ed. R eview, settembre 1920). Questo .seimbra più forte al idi sopra de-l l'ovaio, specialmente alla •!1re.ssione pro,fonda, mentre il riscontro vaginale rtvela llna certa senisibilità dei foTnici e seJJb·ene l'oivairo sia ipoco 1pa~pabile, jl me.dic0 è 'sp·esiso in·dotto· a diagn.01sticare d olore ovarico da p.robaibile ov.arite: Tal1e d.iagnosi è spesso errata, come v ie~.e .pro.v ato .d1alla freqltenz.a con c11i la la1parotomia climostra che l'ovaio è pe.rfettarrnente ·s ano. Ora l'avaio è, cori1e il testicolo, lln organo se:·rusibile che proVioca un dolorre diefinito quan,do • ,1.ene 00 mpres8'0, p. e., ·'Ìur·ar1te1 la palpazione; quin·di il tTovare lln aumento di dolore .all'-e.Sa_ me bimancal.e non basta ~er 9orre la c1iag1Josi di O\'arite. D'a 't ra parte .s ebbene tale organo sLa 1Jen provvisto. di filamenti rrervqsi dal simpati•co è as•s ai ·dubbio che qt1esti pos~ano dare 01riigine ad 11n doloir.e n.eu.ralgi.co; e·d jl tl'a ttnmen.io op1err8 tivo ~enza clle vi c:;iiauo sintomi de cisi di n1<llattia 'Po•uebbe 901 tare .gravi con segi1enza. I ... 'o,·a!o può essere direttamente cau\Sa di' do lore cronico : . 1° Qi1,ando provoca pelvi-peritonite cronica cc·me parte di snlpingo-ooforite. - Il •d.olorne1 è costante .e pe1ggioiie ,con la· stazion.e ·eretta e oon lo sforzo: ·vi è menorragi,a e disl.me111orrea congestiiva. C,0:n res8me si rpa~ipa. 11rt.a maissa. dQlOro.$a fic:;sia -dietro e. da iJn lato dell'11te.r o. Tal• volta I' o·Yaii0 de:stro è affetto in ca.11~qa. «ii .append i1cit e cron i ca...;app1e1Jl.d i 1ccilo-oo.f.ori te. in ctt1i _i. .sib. tomiJ l)Tinci'D·ali ,sQIJ)JO 1qu.elli ·de1lil'a1ppe·11di,c ite cron],ca. Le iniì1u.m maz.i.oni tnl?o-ovn.ir i che ric"on•osrono com.e ca Ll'Sa 1a tt1ber colosi, la blen o.rra·gi a, i parti, gli a.b erti. o è abnorn1e1nente conaesto. - In . 2° Quand. 11na Yar1..e 4 à, l'"1vn io :e-,offre cli e1ceessiv.a co·n ge~ti1oni'' , com-e tt1tti gli altri oirie-nn~/ p1elvi ci nella srtt.iJTI'n n.a !n1fPITl1tPS,t ''1lale, (';lÒ Cfle Sl n1atnf.feSÌU. enn a.0Ir1re o· lnn .J1°1P.1'-'~T1e R'Jla. !1elvi. , srp·e·ci '"l•lmente , . rt.n·".rlo i'Il piedi ·O r.nn1min·R nc1 0,, dolore ·che s1 rn 1rri a n.e.11,a ~-i.<)si:z; 0 1~ e orizzontale e scom1par-e r.on lo qtR.l)ili "' s·=i d ni n. . e~t.r11i. 1Si t"rorva 11na parti·l"01 a.re si n1c:; ]b'i 11it à p P1\·i ea . 11,ft' ti col n rn1 e•TI te a.ff c r' an1,l. () l 'orvaio co11 le ·d ita nell'1c1s1m.e bin1ar111 'ì.1l1e. In fil1e·stia · fo1'ma, di d.ismenol'IVea .con-
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g,e sti2ia sia~ebbe u·n , g;rav,e errore pr,ocedere ad urt atto oper_ativo, ,e ssendo l'oivai10 soltanto una pjcC:o'.l.a "!)la.rte clella fJ1elvi, meintre J.a condizi,one viene migliora ta con il ripOS·o, l'uso di tamponi g1~ce.rirn1atì, puvganti ·e~ estratto pituitario. La secon.da \"'ari età dt congeistiQne ..ova:rilca conGi1ste in un vero va:riooice1181 delle v.ene pampiniif ormi 1c•h e Bi tr'Ov·runo n iel leg.amento infuncl ibqlo..,ipeilvico. La rpaziente si lamenta id i dolo.ri ad uno od ~ntrambi i l ati alla metà di lina linea che va c1all'omb eli,co al punto medio della Jin,e a fra la 1sinfisi ,e la •sp1fna .an·tei:ri-oir1e-sup1eiriore. Il do• lore è. co1stainte in tutto· i·~ m,e1S!e, aume·nta g.:ra.daiaJmente n·el[a settimana p·r emestruale, craggiunge iU mas.si.mo all'inizio della mestruazione e tende a 1scomp.a rire poco do190. Il dolio re è pure sensibile alln regione lounba~e e, qu.an,do è forte, p.rCYV01ra niausea ·e vomito. È car.atterit:tico· il migliora.mento che si ha con 1a posiziion.e su pina, mentre il ·d olore in.coimin1cia d.ue o tne one doipo ·che 'P·azi.einte ·sii è alzata. Dei:Jto dolore .d istin.gu.e da quello' dea prrol aiss•o uteri:no o vaiginale sit1Jato ne.11~ fossa iliaca, . 'Però più ,~i.rino .fil lii:>·amento .del P.oupart. All'esarrn e 1~i 01s1serva genie ralmente 11tero r.e t.roverso e mo1bii1e, con ov.aiio pro1 a1si~ ato, do1'01.. roso e mobile. TI trattam.ento è u•n i1oamente ope.r ativo: se l n. condizione è 11nilateraìle, si a;spo:r ta tuba ed ovaio, .altr\menti c:: i fl ssa J'ovaio meno affetto e ~i tratta· 1a .r etroversione uterina col metod.o di Gi.lliam. . I . T..,.a àisip1areunìa., c!h·e si ·01S1sleirva s1pes1sio in qUJes1 a form a p er il !)r'01las-s·o d ell'ov.nio, ·Sp1e•cialment.e quando esso :si trov.a 111n.go 1'utero rr.etro ver~,o st tratta oorreg:gen,do la posizi cne dell'utero e dell'ovaio. 1
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dell'ovaio
dcrv11ta aid. o·o.f ori te in•t.eirs·t izi.ale cronica. Clirni- · cnme:htie .si tra.ttn di malattie tub·o-ovwriche crlorti1cbe 1roTJ att.ai('chi òi do.l.oril .o,ct1ti. l~a diag-no.~d ai enorr!l.gi::t si fa s,oltanto .g_ll'atto opeirativo. 4° Nel rio7orP intermestruale, che si psserv.a n rnetà del ~1e riotd'} fra una mestr11nzione e l~fJ.ltr a, e dur1· 19oc.h i gi.olf'11i. È d o\r11to probar· ~lm1ernte a•fl ·OO·fOO'it.e int.~ 1rstizia.l e croni ca, 1derri~ \ 1 n·nfe da inrfezio111e tubnri.a. Il 11iù ~ipe~so p erò ~i fa l1na errrnta diagnosi r-l.i O\"'arite in nazi,e11ti ne11ra st.eni ch e o nP.urotirhe i.n C l i ~ intomi pelvici a.ttrn'?1g"ODO l'attenzi 0'11 e. • 1\Ta:ncnno i' ,s,e1gini fic-ici cti mnlat tia oYarjea e • Jn. 1sio1·ia raratt1e1rj':)ti,ca a.ei a caori. già descritti. Si ofise rva 11oi 11·n a spr01po~zionat.a sensibilità 1
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[ANNO XXVII, FASC. 50)
IL POLICLINICO
L'iipiertriofia ma,m maria è stata descritta spe· al!.a pitl dteli1c.ata ·p alpazione d·ell'addO!llle. Si tratta di pazienti m .agre con riflessi €Sag,era:ti, ci·a lm .e·n te da a:utori tedeschi e russi : ipuò \'eriil rene destro mohil e, lo stomaco con guiazz:1ficarsi nell 'inrf'a nzia, ne·l l' adolescenza e nella rr1ento, oulsazioni aortiche vi•siibili e do,l ore alla m aturità. Nell'infanzia è ra1·a ed 1aissociata .con pressione sull'aorta. Le pazienti do·rmono ma le. . svilup.p•o ·s ess111a1e iprecoce. Per 1e altre due cahanrno dispepsia flatu·lenta oon anore,ssia. e cotegorie, la metà de•i casi si o.ss·erva dall'inizio stupazion.e . In taili ca.si, essendc a\Ssenti i se·gni d.efl.J.a me~truazione a 18 anni, l'altra a·a i 18 ai fisici di malattia orvari'ca, l'operazi,one peg1gio48; il periodo ·di accrescimento va.ria dai du.e rerebbe le con.d.izi.oll1li. mesi a.i d11e ainni ; neJl caiso attuale è stato di 'f.alv.olta li() staJtJo neurasteno.id,e è secon.dario 13 mesi. alla malatt:La pelvica (salping.o-oofQ!I'ite) di c11i P er .q11a nt.o rigururda la patologia deJl.a ipers i trovano ~ segni in fornna di tig,o niìam.ento trofia, s i p11ò ·d ire che ni1lla si trova salvo la fisso e droleint.e d·ei fornici vaginali; in tal oa>so l"To.digi 01~a g ro,s sezza. S1opra 240 casi raccolti l'atto oper.ativo potrà', ·dopo un ceJ't.o temipo. da ·nearer .e Macf·orland, l'·eis ame è stato p rafaire scomp.arire anè:he i sintomi n.euiasten.oi-di. tir.ato 52 V?lt.e; i·n 16 casi nnattavasi p1robabil- , r. s. m e11te d i fibiroadenoma, in 3 CM.i ·di eccesso di t erS.sut,o adiposo, in 2 di oavcin-0ma, in uno lpertrofta mammaria diffusa. di fib•r o.sar.coma. Nel caso attuale, probabilm .ente trattav:asi ·di tum·ore r.naJign,o. B. So·utair ·Simpson (Edinburgh med. Journal, 1920, pag. 176) riporta iù caso di 11na .'donna Per i1l t rattamento, al·cuni hanno raccomandi 32 .anni , in cui. le mammell e era.n ·o and.ate da.to ramp11ta:zi·on·e ·de[le mammelle, o·perazione gradatamente cre$cendo di voli11me;' tre m ·eisi grave che potrebb·e anoh·e essere i.n,1ti.le perdopo grav.i d1a.nza, si S'V icbè ta.l oI'a l'in1eirtiroifìa si riduce snonta:neamen. - l'inizio d ella uri.ma l11pp.arono in modo tale che in tre settim1ane tie. _L\.l cuni. hanno, trovato benefici nella comraggi11nsero ~n v.on11me tale da T~endere di,f ficile f'•res,~ i o·n ·e e nelJa somm inii::tra.zione di jod11ro il camm.i no sulla uelle si foirm.arcmo ~e.n dit11re. , di p '1 fa<::sio; altri h a.n110 t e nta11to con p{}CO s11r' C ~\S.slQ gli estratti n1a mmari. e comparvero doloci partico[·a rm.ente fo-rti di r. s. notte. I .a pa.z.i•ente aveva u.n asp·etto ·d.i into.ssicata L'estratto pituitarict neJ trattamento dell'amenorrea. con tem!)erattira ver.so i 38°, polso freque·n te e piccolo. La ·l'esptr=:i zio ne era rE>•s a diffici l.e p~r · R. H nlfstatter (Cblatt. filr G11nakologie, 1920, il grande volume d elle mamme]l•e, che nella pag. 68) h a trattato con e.s tratti pituitari stazione eretta anri.vavano fino ,éld otto cm . .ci·r 21 R caisi di umenor.I'ea: d ei -180 caisi, che ricevetoa sotto 11 !>11be. L a conis istenza era uniforrmet"r0 più di llna ·O diu·e iniezioni, 123 ·g ua!irono, m ente m·olle; i capezzoli el'çino ci 1iv·e1 lo dell a 57 furano l'efr.attGl-ri ,al1a cura. I n qrualehe Ca$0 cute e ;ooteivano a mala pena ec::sere i·denti:fìaues1 a venn.e CODJll)l1 . - etata con i1 r~chiament o cati. La pelle era scabra, non ~derente; a lla cl ell'uterro, •ehe se1nbra e&pl.ichi lln eff etto fa'\·os11perficie inferi.ore di ogni rna.mmella vi era re·v1ole. · 11n 'ulcerazi-0n e. L'A. clasisilfioa i casi di aime.n t0rPea come scCon frisciat{1re adatte' le nlamme11e venne.rL' g11 e: 1° Am·Em01rr'ea n.s1Soì11ta, d·ov·t1ta .rud at.resin, sostennt.e , 1e ulcerazioni me d i ca te: v enne so1n_ runlasiia niseu1doe.1 ·mafrorlitismo, arre~to gene' . mini.stirato jo1'11ro di !10t.nc::is<l.o ~d çi.l te dosi; la rn.l e •di .sivilt1rppo : in t nli comclizioni non ·si otfenacitina e l'ac:.piri·n n calmairono~ s111 r>ri,,, tiene .a lcun eff,e tto; 2° ipoplasi1a 11er incompl,eto rip.i-0 i rtolori, ma po1i ~i do\·è ricorrere a.Ila ~.viluppo della pubertà: le cv.aie sono piccole e morfina. No11 si pro ce<lett·e n ll'interr11zione dell'uteT.o i11fantiie per forma e posizione; in l cn bo- riavidanza r-.er il catt.ivo stato gen erale; rrnesti casi il t11at.tam-ento !)it11ita1i-0 provocn 1'<ì•CCres·cim1ento d e1l'uterro ·0 lo stimolo delle 0C'ìsi l'asportazione delle man;mclle e1·n fuori vnie ed accelera lo sviJ11npo clei C"\ratteri ~e"q11 estian e. s·naJi' . ~e concla.ri; 3° Amenor r ea òi maritate n11lP er 11na settimann le condizioni mi~lio,rn lioo.re fra j 20 e.d j ~() anni. Sii ottengono b11oni rono. p()i J.µ mamn1eJ1e r o11tin11nrono a rrPri .. ultati nella metà dei rn'i con una freqi1enzn ~c ere in mo <lo in1!)f1es.5ionante, con in gro~c;'.11 c11e è in ra!!ion () in\•erc:.n rl ella d11rnta de1 ·nn1Pnto d elle ,~en e c:::11!)erfir iali erl edemn. IJa i1 'e11 orren: .J.0 t1-ofi'l d rll'nfer"'J . c}1e J)el'"i te ,,iì1 consi~f n 11z1. rl elle m 1m111 ell e ern nff n tto mo1 1e, cli tt e mP ~ i d n!)o rall nttnn1 ent<: la g,11nrigione 1\ <:011 Tillffi € f O"e tn n ~" e mnl' rl c fì11it ~ . ~ o rl P . J,' P mcn"tnnte : ~ 0 _, "" e"'"'~rren in r1rn1ne con fìrrli. ma 01n1 n ta m orl. in ~ t n t o ù i r .;: a 11 r i m P n t o; l' n ù~e 111n rnr>oorti r on p l' er11eri•o ocl nJlatt, n1ento, 1011 hl i1on Yenn c pern1e~"-a : -1
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S~ZION.t P1tATICA
i11clus.avi la/ .così d.etta arnen01rrea di guerra; l·a guar1gion:e si ottiene in ·due te.r zi dei oa&i. ' Nelle pazienti .c011p1u lente •Si ottiene una noteV.oLe ri duz~o·ne .d~ .g;r,ais,s•o, mentre niell·e 1gio.v ani si ha leg,roeiro aumento di vo·l ume 1cietle mammel1e e beneissere generale. L'epj·stassi è un seg'11o ehe indi,oa il pr.01ssimo- ri.st3Jbilirsi 4d1eill.a m estruazi,one. La .somministrazi1one si f,a medirante 1d11e () tne i11iezio·n i ne'11a settim a na 1p.re0oclentie a quei1'1a . in culi si ·dovrebbe avere la mestruazicme, e si èontir1ua così p1er d.i ve1\Si. m1etSii : bislo1g"na .ervi1tare di fare iniezioni troppo fre.q11e11ti e ravvicinate, altrim·ent:1 1Si ·p o s1s ono .avere ro11zìo a.g li 01·e0chi, vertigini, nasu1See, p.a1 liore .e cian.osi. La 1soma:'rìi.n.i.strazion.e d e11'€1Stratto ' pe.r bo·cca può coadiuvare la cura. 1
14l59 Sintomf della placenta previa.
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Emorragia irr1provvisa, accompagnata da sincope, vertigine, inquiet11dine, poJso debole; la diagn,o.si differenziale con l'emorragia a-e• cidentale si fa in base ai 5eg11enti criteri: •
E~10RRAGii'\
PLAù.ENTA PREVIA .
AOCIDENTALF; .
Si manifesta di Bolito d·o po il seRto mese di gra viclanza, ma può a\ersi .anahe c1:.tl secondo mese.
Si ha comunemente nel primo .stadio del
L'emorl'agia è improvvisa e senza do1ori.
Emortagia subìtanea,
parto, OPJJure anche negli ultin1i tre mesi dj gl'a vid<lnza. ·
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Emorragie
riwtute di crescente gra vitil.
Emorragie che persistono fino ad evacuazione del oontenuto u .. lierino od a morte della IHtZ ien te. • •
Collo e segmento in-
L'esame \agina.le non rivela alcuna condizione an<>rmale.
fìl. L'elioterapia in ginecologia. È anzitutto indicata n e1ie localizzazioni ge1
nitali o rpara~enitali delLa tuberco.1osi, sa;>ecialme11te n1elle salpingiti tuib ercolari. Buoni risultati .si sono otte11uti nel1e ma.l ate · co,n · e1s5ltldati irufi.rummatori. NotevoJ.e è l'effetto analgesico, . per cui il bagno di soJ·~ viene consigliato in tutte le sil).dromi doJoro•s e -dell'addome e .del baèino, nelle .annessiti dolocose, nelle cistiti bacillari. • Badin ha ottenuto un 'azione emo statica nedJ.e metrorragie ·e, in modo gener:a1e, un'azione decong.é1stion~nteL An1c:he niep!e ·ame11101rree e dism.enor.ree .senza causa ~ anatomica ap·p .rez.zabile si .sono avuti bu·oni effetti. Oltre a · ciò non si deve traiscurwra l'azione benefica sullo 1stato genera1e. Tecnica. - L 'elioterapia deve eissere diretta (A. A.im.es. La pratique de l' héliothèrapie), senza interposizione di corpi e.stra.nei (compresse, v.etrì, ecc,); va fa tta quindi all'aperto. Dev'eisseire total·e, esponendo tutto i.l co1rpo, sa·lvç> la testa : quando ciò noli sia p ossibil1e, ci si accontenterà di. un 'elioterapia riegionale molto 1a rga; Essa d eve inoltre .essere progr·essiva, poic·h è al• trim.enti si corre il p ericolo di esporre l'amma1ata ,a cong.eistioni vieceral_i : quindi, all'inizi.o, la c11I'a solaire va ·progiressivame.nte dosata._ 1
r. s. I
acçompagnata di solito da dolore acuto.
feriore dell'utero ede111at-0si, con ma.rcate pulsazioni. Collo pervio, in etti Si può sentire la placenta.
Rumore plac€ntare situato in basso.
Collo poco pervio.
Rumore placentare in pos~zione normale. •
(Dal hil edioal •Reoo1·d).
l. b •
NOTE DI MEDICINA SGIENTIFICA. Il potere patogeno del " PlasqiQdium falciparum ,, in confronto ·con q~ello delle altre specie di malaria. Il plasmodium falciparum dimostra un p·ote.re p atoge110 aJ.Ssai mag·g'iore ·di quello dovuto ai·te a1tre spec.ie ,di malari.a come 1Sti desume dal numero di casi m·ortali ·d i m.ala.i:ia quasi. tutti d.ete1"'minati da e:sso. e dralla c.onstatazione oh·e e:sso è oaus.a ·di tutti i tipi clini·ci del1a n1alal'ia pernicio·s a. Tale fatto, scrive C. C. Bruss i1èl Journal of .lfrop. }led. and Hygien e (n. 19, òttD·bTe 1920), è stato .attribuito ad una maggior produzione di sostanze tossiche da parte del paroosita, edJ ,aJ nume,ro maggi'ore di paraissiti .pr~esenti n·eil •sangue ne1lle fo·rme. die~la malruria mal,i·gna. Lo ,s·vi1'upp10· ~ l.a ripir·od1uzi.0ne .dei p·a rassi ti della m.ala•ria ha luogo 1prin1ciipaJmente se non i11teramente nei capillari d'i alcuni tessuti ed o·rgani, e general!rn ente i parassiti ·sono più nun1e1 osi n el midollo ooseo,, ne·l la rrnilza, nel cervello, nel fegato. Il p lasmodiu1n falcipa1·unt d-0tato ai movimenti aimeboidi assai iimitati, pcrimane 1Pi 11 faci.lan-ente nei caipillaJri che no11 1
Doveri morali degli a bbonati : aiutare il periodico a superare le gravi difficoltà del dopo· guerra i pertanto: . diffonder lo t ra I t.olleghl, face ndolo conoscere ed apprez. i are i provvedere al pagamento della quota dovuta aH' Ammlnl· Jtrazione, eenza farei 1olleo1tare.
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IL POLICLINICO
[ ...\.N1'0
:\XVII,
FASC.
50)
pc.Lr us~iti
delle altre fo11rne, p10\1 visti 1li ruovlPOSTA DEGLI ABBONATI. rne111i a rn cbo:Ldi più vi\ aci. L' ..i\ . ossei va come nell' 1 i11ezio11e dovuta al plas niolliu1ri f alcipa( 12.33) Sull u so dell'uri co 1nctro ·di R illie11ia1in. r u1n :::ii trovino in circolo so1ta11to fo1 n1e anu- All'abb. 3()74 : lari, e cl1e 11dn apQ)e11a i .p a ra c:.siti aumentano Si versa .solft1·r0 ·di carbor1io fino al segno S. di volu1nc, scom1Jatono dalla ci1colazio11e g·0. in mani era che al segno st&· so co1ris1)onda il n er a l ù. Sul1u 1nag·g~o·re o rr1in·ore permai1enz<.t 111e nisco inferi ore de1 l iq11ido. Si aggiunge la dei i1ara~sit1 in circolo influi..,ce la ~ttuttu1«L s o1uzio11e iocloi odJUrata fino al segno J in madei c'11) illu1ri di versi da ind1vi dll O acl i LJ cli vi duo nieva che al segr10 corrisponda il menisco SllLosì r~.ei hn~r1bLni , !:1peci.e in quelli di età i11fepe riore del li1qui-do e poi, a po·co a poco, l 'urina rior-e .ad 1111 a1tn o s i trovano circolo parasin e6anne, che i1.0 n deve essere alcalina, i1è co11s i li in llllIDL ro a ssai mag·gio1e cl1e non nel l j tene1 e pu.s I() sangue. Si agita, r1elle s.11ccessive persone .r:i.dnlte,, e ciò p.1 obabi11n.ente è dovuto aggiunte di 11rina, l'appareccllio e si 0011tiul f dLt0 cli e i ca.p illari so110 !J iù am1)i. Se n1en11ua così, fi11chè il colorit-0 della misce1a si av1 tre si osse1r, a a fres co 11n !)l'e~arato d.i sa11vicina a quell0 c.lell'u rin a co11trollo e il ·S olfuro g·ue n1alwrico, s1 .eise.~ ui ~ce u11a pi ess io11e s 11l di ca.1bo·n io assu1ne u11 colorito rosa pallj.cl o..'\. \ coprioggetti, è facile. ric o11osceJ. e con1e i g·lotal i:>t111to la reazione. è· finita 3 si legige il bt1li r cs<:;i 1co,n tenenti jJ p ~1·assita ipoco si muo1 esultato. La cih·a cor1·is1)ondente ai livello del vano , n1e11tre gli altri e1 itr' ociti ·sco1'1·on10 seliquj do cori~isponde al pe·r mjlle di acido urico. c o11do le correnti determi11ate •dalla pTessio·nc Il metodo è senz.a club])io ra·1)ido n1a dà cifl):e eserr cita ta. co1o ap1Jirossim ativ.e. Nelle a utop6ie di casi ffJl.ortali cli m alaria s1 t. p. tir·o,ran.o i tiessuti talmente dipie.11i idi par:assiti (1231) Al doit. L. ~1., Ca11osa : dla \a ~ su.me'1."1e u.na colo:razione ·particolare e nei ·Cru~) illari del ce:rvel1o di i11dividui irr~ol'ti \Per · P 2r la tec11iext delle ii1iezio ni endovenose, l e malaria estiv,o-antu11111ale si nota 11n n11merc con°sigliMi10 un trattato <li tecnica, m ·edira; trn taJmente gr.an 1de di parassiti da essere impe- essi, })reve, .ma m,olto cl1ia.r o è quello di i\1ariani : Tecnica medica, ed. Vallardi. dita la c:ilrcolazione. Tale f1atto dà spiegazione t. p. d·e'll'anemia e 1del CO!ffi·a. Sec.o~do l'A. il maggioJ.' ·p otere 1)atogeno del ( 1~35) .L\ll'abb. n. 0858. Di tra.ttc.tti ita1 p asmocliuni falcip arum sta -na~ l.a forma dei lj a11i di ostetricia e ginecologia . al)biamo : il pa•rassiti, nella loro maggiore co01si stenz.a, ~ « 'Trattato completo di O. e G. » di C11zzi, P enel fatto c·h e e8si permango110 più a. ll1ngo n ei. stnlozza, G11zzo11i e ~Iangiagalli, in .corso di capil1arri o\ e si moltj,:pli ca110 in maggior n1tpubblica2ione (~Iilano, F. Vallardi); il cc ì\f am,ero so1)ra\ vive!1 tìo r>iù di .quello ohe non acn11ale cli O. » cli Clivio, Pesta 1ozza, Resinelli cada pe~ le ailtre. sip1ecie di ma:l.aria. Infatti il e \~icarelli (idem. ), qne:llo di Ba.1011e (idem.), plasniodium vivax e il pl(tsmodiztm 1nafariae quello di La Torre (F.li Booca) . hanno 1n10Yimenti ameboidi più .,~ivaci~ so:n o Di ·compendi abbiamo: 1'O. moderna di n1er10 re c:- istenti alla pre$Si·0J1e., 011de rima11Ro::-,i-Dori l e il C on1pe11c1jo cli G. mod1ernn di gono meno 11ei ca,p ill1a11., più facil1111ente si seg·Cinagli.a (presso l 'ammini strazio11e d·el cc Po111e11t1ano cd i me ~ozoiti ri~ultanti so,no 1J.)ro11- liclinico »), il ì\ [an11ale di Ostetricia di Crit ~tn1ei11te cl~strntti m entre i l)ara.s.siti della stalli (Napoli , 1916), Cnsa editr. Sebezia), L'O111al::t ria estjvo-a l1t11n11a] e sono più resisie11 ti ~t e tri co p 1atic'> di Cél.c:.·sioli (R-0n1n, 1D17, l\ alla pre ~do11.e , hanno scarsi o n111 li mo~i1nen ii .-\1 ma11i), la Teraf!)ia ostet1 j ca d 'u rge11za, di Via.meboidi, •C1, con1e frequ en ten1e11te si riscontra ca relli 3a. ediz. (Torino, Utet). all'autopsja, riempiono i c a1)illa1·i sino ad Di t~aduzioni: Pozzi, Tl'attato cli G. clinica ostn1ir1i con11)1etamente. e 01:>eirativa ( ~Iil n.no. F. \~al lardi ) ~ F~ritsch, ì\InTRF.NTI. la tt-ie delle don ne (Il) i cl em .) : Bl11nm, Tro tta.10 com~1leto lli O. (?vlilano, Soc. Editr. L.ihr. ) III ediz., l{tistner, G. ( Ibidem. ); Laballie-LaNella nostra Sezione Medica pubblicheremo prosg·rav~ e J ,egueu, Trattato m. eh. di G. (Tosimamente: Sulla Vatogenesi dei versamenti rino, Utet ); Schnnta, Trattato completo di che sopravvengono nel corso di un pneu(lll idri1n.): \ ~ it, Compen dio pra tico di teJ·ap1~1 m otorace - Ricerche cliniche e c_itologiche - per o· in ecolo~icn (Ihid en1. ). . F. Dum arest e F. Parod i, direttore il primo ed assi... Di trattnti fl'anr e~ i: Faure e S_ired e y, Traité de G. n1éùico-chirurgi cale (O. Doin, 191 i); llar, stente quest' ultimo del Sanatorio Popolare Felix I~rindP.au e Chambtelert, L.a pratigue de l'art Mangio i ad Hauteville ( Ain) . i
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des aocoucheme111t;s (Ess'lin e Houge.au, 1911); Ribemont-Desseignes, Traité d'O. (numerose edi!Ztioni); Forgue e· :\Iassaba·u , Traité de G:, J.-B. Baillière et fils, 1914); Labadie-Lagrave e Legueu, Traité méd.-cihir. d e G. (:\lcan, 1911 ~ IV €diz.). ,
P. P.
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(1236) .t\ll'abb. n . 6386: •
Un b t1on 1ilb·r o di eleittiroterapi.a è quellio .del «Nogier» della ·C.ol'lezio·n ·e ·,C arnot e Gilbert, eidito da'.la. Casa Baillière. Come istrume.nta rio ·può rivolgersi all.a Casa Balzarini, li\IIitano,, via C·arità. (1237) _t\.l dott. P . C. d.a P . : Nel Bard (Précis dés e;,;a1neris de laboratoire, edit. :VI_a sso1n , 1918, 3a ediz. ) troverà quanto Jei d·esid.era cli prati·co per bacte1riologi1a e c·h imica clinica. t. p.
be.ri, pesci, agnello, selvaggin,a ed insalate div•erse. 3° Cin1ghiale, porcell.i ni da ].atte arrosto conditi in salsa, .p rosciutto gallico, contgli·o, ghiri, topi ingrassati, mamm.e:lle di scrofa, salsicc,~ d'ogni sorta e di 11,u·ovo insalata. Des.se.rt: 1frutta fresohe e cotte, b.isicotti, torte di mi~le, di crema ecl altri dolciumi, piatti artistici di p.ar.ata, vini e liquo-ri. ' La ce·n a (vesperna) si prendeva a sera t~rdn e si corn.po.n eva di c•ibi .c aldi e freddi, spesso di avanzi (reliq'l.1,ia e_) d·el pranz.o. Vi si a.ggiungeva;no orostaoei, pesci, salsicce, UQva e l·egUmi . Si bevev.a vin·J (m?J,lSurri) ed un'altra bibita tnebbriante detta calda. La cena dl1rav.a fino a. notte inoltrata; a·nz,i Plinio il giovane ci fa saper1e che tin suo zio ·solev~ alzars,i da eena allo spuntar ,del giorno ... seguente.
Un termometro nell'.intestino.
VARIA I
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Leggende gastronomiche. Le Vie d'Italia n danno questo elenco di pasti e di cibi c11e i Romani avrebl)ero personaln1ente cons1t1mato, non senza rilevare ch1e si tratta !1robabilmente di un Ecgno a1d oor.h i aP·erti di qna11C'he c.roni•s ta affam.aio. La prima colazione (jen~ac:ulum) , che si prendeva fra le 7 e le 9, consisteva di formaggin, latte, uova, pane co,s par.so di miele e inztl})pato nel vino, olive, datteird, i1va e biscotti secondo ]a stagio•n e; be·vanda era vino mis to C01l acqu.a e mi·ele. Il pranzo (coena) si pr·endeva verso le 1.1· r· mezzo in e11:;tat.e e le 13 e n1ezz·o llell'i11ve111 0. Consisteva di tre i::>arti chi~mate : giLstatio (a11tiJpaJsto), f ecula o coena re eta ('.ptranizo) e me11~sa secunda (dessert). .t\ntipasto: ostricl1e, lumache, riccj di P! ~t1·e, anime·l:le, .aragoste, llOYa, in.salata, Je.g11n1i i11 salsa piccant,e, as1)aragi e polli: S'l:>eé3.so l'ét1!1ip.asto arrilvava fino .a 15 lJortat.e e ci voleva ce·r to utlo stomaco id i fe·rro per d i1gcrirl0. n1a .' gli ospiti n ell'età in1i:}eriale si r ecava no p1u volte.. a rS~.eticaT·e l'u•g ola C011 ll ll'a lJeltll:l. rl'Ajro.n e e poi. .. ritornava110 a m.an1g jare. Il •pranzo consist.eva per lo i:>it1 di tre porta.te: 1° Fagiani, quaglie, torclii, galline, regirJe, beoca.cce, cap·p oni, galline faraone, fegati e petti d'oca, piselli, cavoli e tartufi. 2° Pasticci cli pollo, l ingt1e e cervelli cli aircme e di fenicotterii, piccioni selYatici, ga1n<e
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Un uomo ·d i sesé'an.ta anni, tutb e.rcol.otico e colpito da grave i.nflt1e·nza, di ct1i Ed. Schwartz riferì la stari.a .allla Société de Chirurgie di P arigi (1se.duta de1l 11. m1a1ggio 1919), e.ra curato in un servizto di m 1edi cina a!ll'Osperd·ale Coahirn. Se ne dove\·a iprendere !l a tem1p·eratura rettale; ma, atlll 'atto di est1~arrie il termometro, non lo si ritrovò più. Schvyartz; presso il quale· il pazient~ venne portato, eseguì t1na dilatazione anale e praticò v1a.ri.e m anovre, .m a senza alctl.n rtsulltato. Una ir.adioigr.afia mostrò che il termometro ·era i11 vicinanz~t del .sigma. L aparotomia, pie.colo occhiello aJ J intestin o, ablaz·ion~ del termome~ tro. Disgr,a z.iatamente il 'mailato 1soccombette 1aJ.l'influenza. : l'·auto1psi.a mostrò ·eh~ La su.t ura inteistina1e aveiva resistito bene e che non v'era traccia di iOe· - r itonite. . Per ·evit,are gli acci1denti deil genere occorrerebbe innestare il termometro in un tappo. Nella di·s cussione, B.a uctet ebbe a rile.v are che in t1n caso an'alogo e·g li potè estrarre il ter111ometro diretta:rnente 1dopo t1na dilatazio ne ~ n ale. Ciò che lo s.or.pre11de, è cl1e q11esto fa.t to non si prod11ca con magg·iore freque11z.a . R. B. 1
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Per finire. -·
Ou~sto
cbiecleva la gioY;111e maclre nlla nuo,~a ricca di cui era ospite~ - _ C€rto ! Da noi tutto il latte è prodotto cla1 ~
là tte è pastori7.7.ato? -
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pitstori.
(Chicago H eralrl).
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IL POLICLINICO
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XXVII, FASC. 50]
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PRO~-,ESSION
NELLA VITA
ALE.
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Nella Croce Rossa.
Questioni sanitarie militarL ,
(II). D a qualch e mese si v.a dib attendo fra la Leo· della C. R . I . e la o a ·degli ufficiali medici 1 _t\cce1I1na·m mo· n.e[ p.reoetd ente articolo alla Pres idenz.a del l'istituto ·stesso •una dis·cussi'One f orma.z.ione, rp:riesso il M~nllister-0 1d •etla GueITa, molto v.ivace, ahe talv1o;J.ta ha de1gemerato ih µna <l i·etro prqp.o sta della Comrrrhssione nominata -pol·emi ca a sti-01sa. da S; E. iO. Mini•stro BonOO::ni, di 'U·n nuo vo organo direttiVto sanita;rio, che, col nom e ·di DireGli uffici.ali ·dell~ C. R. I. inaspriti per il pesifilmo trattamento, di ch e la m a·ggiora.n·za t zione Centrale de l ser vizio sanitario 111ilitare, . aiccumlù erà l e ·manSfi,oni d elila Di r.ezione Genedi essi fu gr.ati·ficata 'd1urante l a g·uerra, si sòral.e di: Sanità M;illita;ne e quelle deil v·ecch'i.o no riuniti in Le·g a ,~sisiu.m1 e1rdo un atteggiaI·spett-0rat.o .di 1Slanità, f GLoendtò 1000.Sru'le il nio n 1 me11to di ,sosip·etto venso Ja nuova P resid en.z~ mai abbastanza deip1o~ato 1dJualJism.o fr1a Q'UIOOti alla 1q u a l e 1eira riservato Io sgradevole quanto d1ic organ:j,, la oui coesiiStenza ·eXìa diel re>sto clifficiJe 'C~o,mpito di ·r i par a re .ai mali f.atti, di i:>o co com;pirem 1si.!bile.. ' o r ganizzar e ciò c·h ·e. era disorganizz.ato·. Un L'\ir~tto re ca1Po, .col glf'ado dii Maggi-OII'e Cl1e l 'op.e.r a 5volta in tal •1sen s o non fosse G€n•eiraJle medico, 1sarà ip.:relJ)ois to .al nuovo organo, con dip endenza diretta .dal Ministro -e .agevole e n o.n po tesse soddisfare tutti è facile con ·d·e1 eg;a di firma simile a queilla che l)os:siecon1pr.e11d1ere ; e C1he1 i più inclini e più agig'neisdlQno g li altri Ddrettori. Generatl.i del Mini&,etro s i vi n ella critica fo1ssero colo,ro ·C'he id.a lla p asdJel1a Gu1e:I'lra, del·ega che, 1c·ome è noto, nor1 suta .amrn:inist1 azio·n ·e f11 ro110 i rpiù tormentati av.eva ltantfoco Ispett orato, ìl 1qu.a1e poterv.a sole cosa c.he si oom·p rende ancsra più fa;cilt a 11to e1m1ettecr'e .d•ei ipa:rieri, ma nio n p1oteva d1a r e m ente. L'esme1·i,e·1iz.a d el ma.le rende 1diffidenti orctind. in nome del Mdlllistro.. , -e sospettosi. , A n essuno può 1s1fuggtne l'iIIllJ.J101rtanz·a, per il P ·er fo·r t una, 5e .s i trascu11ar10 qu·elli ·che hanbuon amdam ento ed il r etto co[1egamento ·diei n o quasi e•sclusivaimente un movente p olemico, ·setr,rizi sanitariri.., d el1l'aver ottenuto che 1a ipJ'ei pt1nti oontr-0,v ersi ,s ono po chi (si p•ossono ri- -· riogativa di <l..are ordini in nome del Mini1s tro, clurr.e a ·d,ue) e tali 1611e i::>ermettono una soluche la :sa.nrl.tà Mhlitarie •aveva 1aS&un1a in Via zione con ·s oddisf,azio1n. e dei riahi·edenti senza soltantio ipr.ovvisoria du1I·ante 1a guerra, ma ahe 1e ,:eu'lJi va contin·uamen te rc,0111 testa•t a, si.a oira danno p er la i stituzione. affermata i n m ,01do inil·elfiettitbi1ie, inJStieme con la In sostanza la materia de.lla disct1 ss'ione si f ormazion e 1d.el nuo1vo -01rgano ie1entral e ·diireitriduce al negato 1dirittb di v oto agli uffici.arli , tivo. ed a ll.a possibilità di n1ili i.arizzar·e il personale .V ieri.e i:rif atti 1co1sì .a.s i c11rata u na Vlolta i) eir ar1che in tempo di pac·e. ~·.emipve quell'unità di a.n .dti.rizzo e quell·a 1disciJ mediéi bene l1anno fatto a reclamare il rpl i11a di 01Jere che p.vima, in fatto di servizio c1iri tto di yoto per la elezione dell e cari che sanitario, <Si perdet a per li rami di uffici del clell'Assoriazione dell a quale sono il neirbo e di ~Iini1slf:e·ro d!e111a Gl.1eirra non tecnici, l)aù o mMo i>rotestare contro, t1na disposizi-011Je assoilu ta- incompetenti, e qn ais.i sl?mpre ]rre~ponsobili. 111e11te anacro111·stica. Q11:)n'10 i medici con dotti, Si ia1tende cl10 a fa .r ~)arie d·e llà DjrezionP ... che pt1re godo110 d eJl'elettorato amministratiCentral·e verrà cl1ia·m ato ancl1e 1111 r:ollegio :\1edic-0 su1)eri10,fle, formato trunt.o cli uffi~i n li n1e, ·o, chiedono a ragione di essere eleggibili nei d~ci1 (J11ant0 1cli me.cli.c i n r'n mjlita.ri di alta com<'011sessi comunali, è ~1ra110 cl1e s i voglia ne})etenza scie11 f1ificn, u n,n :Si}1eci1e di consesso sa gare il voto e la po .. ~ibilità di coprire cariche 11 i tario, cl1e a·~·s11 1n erà le n1ansion i di Collegio n i soci di lln associazione, solo percl1è questi l\1edico ~ll})erio 1 ·e, !1re,·iste clnl1a 1 gge, e finopossano eventl.1nlmente trovarsi ad essere stira. as~o ltP clal ,recrhio lc.rp 0 ttor nt0 cli S 1nità :\1i1>endia ti dall'~.\.mmini trazio11e. l itarc. In ql1n11to alla q11i . . tione della milita rizzaA snecia.li Comn1i.-:.c:;io11i il)Oi. ronn)o~te <li 111e, . z ione i11 temno cli l)ace crediamo che n on sia d 11ci 11 lilli tanj cli 1n eclir1i della Di rcz1 nne Gene ' <lifficilc tro\·are u11a for111ula che· rispettando J n,le di Sanità Pubhlica, <lii 11rof e ... ori unive.rla lib(\rtù. dei m edici della C. R. I. garantisca f:itari, ecc., c:econdo i cnsi. ve1Tù, 'roltn per <'on ln i1 c,.ess~1ria dic; c~plina la effettuazione clei ' oltn , affi dato In ~tnd.io delle . ,·arie rp1ec;tioni ec:.c:0nzin ln1e11te tecniche cl1e p-0s"ono 1n·oopet.., crvizì ai qt1a li oggi p 1'0\•\•eùe la istituzio11e. 1
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SEZIONE PRATICA
tars1i, com·p res,o an.ohe l'1a1P1PI'lezzameillto dei tiranti, la più parte aJ1alfaibeti, ~he col n001e di toli 01èi1t>Jr1tifici degli astP,iranti ,a_id entraiie nel aagregati v.engoho .a completare e molte v-0lte ' Corpo ,S .anitario Mi:litare, e l 'i·d·oneità o men·o a fo.rmaf1e il ne· r bo ·del n·e:r.sonal.e ·di aissis tenzia. ' . aUle -l)·romo<Zi-0rui idei .medtl·o i m·i litam. Come 1costòro p erv·eng·ano a>d esercì tare l ~ delicate mansioni dell 'inf ermi~e si sa: ogni reg-· -~ltre Commissior1:i, nelle qu.a li entrera.n1I10 oltre li su1ddetti elementi tecnildi. sani tam, ,a ngimento ·d eve .c omandarn·e -un oerto oom1~0 e che 1eJ.tem 1e nti milit:ai1d., ammini•strativ.i e logi- •Si c1aipi$Oe b ene ch e .s o.no i soldati .p iù goffi, stici 1dti .altre Diirezi.o ni Gen1eral1i del Mind·stero .più, pigri e i:>iù d.isaidatti ohe i Comandi :reg.gid ella Gtùerra., etud·iieranlllo in,fime le 1qiue1stiQIIli m ent?-1~ 1cl es.finan:o ,a f,a r da pappini. cl1.e intJeir.eis:s'a n10 la vita dtgiienica dreil solldato, la S·ono imifattll quelli eh.e d a11no ,più dfustumo - sua al1imentazione, il suo equi:paggi·arneinto, e1oc~ ah.e vantaggio, 1sono ·00 loro ·C'h e f ai:nebb•er.o .con · La 1se.mpli1ci tà e la 1razd.onaùità .di ta,1i.i r 1f-0.rm1e la 1laro goffagiT1e f.ar ca tti·va figlu r.a alla comre11·d•e merruvtg~LiJati e rpe'Illsosd. cir1ca Le tI"agi,oni pagnia o alio squrud1r nne tin rpi'azz,a d'armi, sono p eT' le · quali ·n ul1a di 1sli.m.ile iSLa mai 1statio tatto degli anallfameti c·h·e nomi sii ·p oissono n eipipur.e prima, .e quali 01skm1ri priegi~udizi dJi ctaJsta., quaJi m·et te re cii p ian tonie. ridicol•i 1eisclu sivism.i di 1C,0~10 ne .aJbbiano impeQuesto ·eteroclito 1stu.olo ·d i 1disadatti, e 1S1p,esso dito l'attuazio,n e fin·ooa. d i sv 01gltati, affluisoe all'osp·èd.ale militare, ove,, in u·n ambiente più liibsro, termina per p erdere RestailJO·, nel n UJOV·O ordinamento, immutate a'DJche quel po' d~ vernmilatura idi ordin.atezza le Di·r ezi1oni di •s anità territoriali, 1organi di:rete 1dii pt1liziia clle anche i 1più irelfr.attarii licesvono ti1vi iperiferi ci, ma che vengo no .r esi 1più teCIIlid alla istvetta ·ditsctpll ina .d.ella cas€1rma; è ad ci daill'aggiunta di un ufficiale medico s1p.eciai1m1ente competente iper 'l a vigiùanza i1gilenica ·e98i ·clhe vd!en confidata la ·m i1sis ione ·die licaita di. russiistefle ,g'.lii in·fiermi! del ·C o~p·o dd anmata. Essi 1de1b bo1n o pfl'epa;r:arie 1e s iaJ,e o.per.ato.r ie, Xe.sis111na n.otevo1e moidllifioaziion.e viene aippo;r'sterili2zal'e i ferri c~irurgiai , ass:Ustere e co·a tata all'ordinamento degli osp edali militari d iu·vare i l ·sianitarri nedlie m •edlitcazioni, man<egter1~itoria.li. Ri rnarranno gli ospedali militairi giaire i mille st:rum·enti 1d el!icati e fra.g.ili1ssimi esiste11ti, due :p•e:r Corpo d'Armat a, e p:reici<sar11e11te uno •n er Divisione. P•erò iii. loro funzio- e on ·i qu.ailli. 1si e &eroi t a l' airte i.sanitat:ri•a ! narrnento vierrrà r.eso 1sem pir.e pdù tecnico e perE1ssi ·d ·evono c.o·m p11 etare l e oss1ervazioni d •ei fezionato con l'aiprirl1i alle 1ev1em.tuali .c,onsulenze m e1dici, .p-rem.1der Le temp1eratiure, annota1"e le ·ri~ di Slpe'Ci.aJ.rl:sti civili e coJ •dotilirli , Jaiddo.v e ne cette,, i diariì ali11ici, ipiiatic·aJI'ie !e ini·ezi1oni, 1eoc. f difettin'O, di buoni lal)o1•at.01rii d!irettì dia p.ersG·S i immaig ini di qu3Jle aiu to costoro .possano naLe 151peoiallizzato. esse.re ai sanitarii, e di quanto so1lievo a,i s of:teren•t i! ... Un raidiicale mutamento 1Sci avrà invece per ciò c·h e ieonce1m1~ il per•s onale iem russiiis·tenza ll11È bensì ve·r o cl-iie p·er eissi è di sposto dai rem e·diiaita. gol rum1enti, s·eimpr.e a1c•c}om101danti, un ciorng.ruo corso di is.t ruzio•n e1 tecn,i ca eta p.arte di un ufSonio a t utti noti infatti ·i gravi 1inc1on1Veni1elillti fi1ci1ale m.edi.co e•sr>ressarrniente ic·om.an°dato 1eid è che fin-0 .a.id ora si deip1ll()1r avan·o1, in fatto di 1assda tal·e p!1oposito ch e si nacconta il vecchio astenza agli in!f.ermi neglO. ooipedali militarli, pe.r neddoto del pappino che, iri·petemdo la l·ezicmie l'as•so;l ruta mancanza di lln corip·o .di veri in.ifeirim1p a rata .a memoria, l"ecitava: il corpo umamierci. no si co11rp one rli tr e 7Jarli : test< i, trono e inLe così 1dette conipagriie di sanità eraTuo e f ermità. · sono tuttora f·ormate .cti eileme.n ti ch·e,. pe1r. La • Del resto, anche qua111d 0, doipo 1'u11g·I1i e luni11ag.g.i10r parte, ig11oriano com,p l,e tament.e che ghì m 1esi id i jstr·11zi on1e e di spolmo·n amen ti, -co·s,a sia un •m alato e che c101sa si de·b ba frure qu alc!he .eleme11to più .aidatto e piì1 intelligente per a s·sisterl o. ries1ce a.d •aJ!))prendere qualche cosa ed n m.ettersi Si tratta p er lo più di sacerdoti, meg;lio aidatti, p·eir i1atura, alle oo,ntempl.azioni spi·rituali in grad.o ·ai compiere m1eno ·n1aUe le pr·oiprie ch e all.a vita p ratica al .Letto ·dell 'infe1TilI!101, e!d 1n 1ans1oni di irufermier1e, so.p raggiunge ben p rein p.airte ,di stude·n ti di m 1e1dicina e di f.armaicia, . ·sito il co•n1gedam1ento e ... i'l po;vero 'm e1dico istru·tt oi!'e 1d1eiVe ricominciare da ca!p 0. dotti forse i.11: anatomia o in ahimica, m.a niente lVIolto. oi')portunamente qt1indi la Commissione affatto preip,aratrl. al[e uro.i li, ma ipur tantò necessaTie ed utili funzio ni dell'in.f ermier:e. Del ha pro:poisto che 't1n terzo· alm·eno (ed a i1oi semresto .a questi elerr11e•11ti , che ,pur b·i isogna oorus1- b~a ,sarebbe n1e.glio ancora la metà ) dell orgianioo del personale · di aissistenza imn1 ediata. sia deraire scelti p·er ch è. dotati almeno dri una oe.r ta co.m posto di inf ermieri militari di carriera aipistruzion e, si a·ggiung.ono, p1er l:a neic essità d 1el p,ositamentie arrn·o1lat1 1per taJ,e ufficio ed istruiti servizio, una quantità di is olidati rozzi e igno1
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IL POLICLINICO
in speiciali scuole. Oltre agli infermie.ii di p1rofessio11e, ·dovranno· a~11ohe ess·ere assunti in se.r-
P c>r pro,·n re 1' infoncla tezza e l'i11eon. istenza di 'lll<'~to a s1:1nntn. non ~n ri't i nor1portnno qnn lch~' altro
rµassa della. popolazione Povera, è conc:evibile c-l1e la tradizione ne ~ia andata perduta ovunque, meno cl1e in Italia? Si tratta della forn1n J>iù primitiva di assistenza sanitaria gratuita : è tro1>111> naturale che $ia ~at[l adottata quasi c10Y11nque. Diam-0ne qualche pro\a. In Franci<l la «circoscrizione medica >) o « cnnt{)ne n1edico )) equi,·ale alla condotta. Naturaln1ente sussistono alcune clifferenze : per esempio. il Jlledico cantonaìe ha l'obbligo di assistere soltanto i poveri, onde il nome di «medico dei poveri » : ma è da nota re che anche in Italia si aspira da te1npo a .r aggil1ngere questa limitazione. 001)primendo le condott:e piene : ed ormai si è sulla. buona \ia. D'altra parte il medico de.i ilOveri può essere compensato sia a stipendio, sin a enpitazione (nbbo11a111e11to). sia a visite: il pag·aruento a Yisite è 1uolto diffuso. ma è da avvertire che oggi si chie<le a gran voce anche in Italia qnest~ forma di retribuzione per i futl1ri rue<liri delle assic11razioni, considerandola come un progl'esso . L. assistenza sanitaria cantonale, di cui ci <X:CU11iamo, ,~a ormai cadendo in dissuetudine in Francia : ma ciò accade 11nica.n1ente perchè, con gran<le sotldisfazione del p11bblico e dei medici, 'Vi subentra la libera &eel ta, nota sotto il nome di nietodo rosgiano o lan<f(·8<' (consentita dall'art. 3 del « Réglement mmlèle }w)u1· l'nssistance médicàle gratuite>)) ; cosiccJ1è la fi~rn rn cle l medico dei poveri, corrispon(1e11te al no~tro medico condotto. formai sorpassata : in n1<>lti~Rin1i dipartimenti e c-0mnni isolati autorizznti. qnn lf.:in~ meclico lHJò asRurnere la C'nra dei PO'ì<-'ri, accettando la tariffa aà li oo. TI 1111n1ero degli <1s,·istiti è t·elativan1ente esiguo in Francia : basti dire e-elle gl'inscritti J1e.Jle « liste cl 'a ssiRtenzn >) le <inali corrigponclono ai no~t1' i e lflnehi <l<_)i poyeri. rap;gi11ngevano qualche anno adcliet1·0 il R.S % a1111enn della poJ)Olazione (19 . }1€rcent11<tle gi modificherebbe <.li poco aggi1111 ge11cl-0\i i CRSi urgenti e quelli trasmessi ai mf''Clici pf'l tramite dei sinòaci): ma è da considerare che nncl1e in Itnlin viene au!'picnta da 1111 tempo 111~a ri<lnzionL" ;t l 1ninin10 <lE>gli <lYenti diritto al1'<1ssi~tenZ<l ~uitn rin ~n .ba~ elemosiuiera; c11~ la Francin è llna naziùne riera. epp0rò Yi sono f\ffettivan1ente i1oél1i i l>i~oguosi <1<'11<1 gratnitit rle11P c11re: infine. che 1"<1:ssi~tPnZi.l grntuita ·ri ~ spe-~:-ou integrata ùalla coffi dt?tta sen1i-assisten;:.n <-' d:.11l'nssistenza JIBrziale. per i cittadini che non po~ sono eo11~ide ra 1·si nè c·o1n< ind igf'nti nè come abbienti (e .::j 11ng:il.nl) n.l n1e:clieo n1etil tnrifJ'a or>Jllll't~ riceYono l';:1~Si~ten~~1 Ul(l(lic;1, 111a non quella fal'maceuticn). I..'af.:. i. tC'nza snnitnrin. c·o~ì or.g nnizzatn dai 'nn1nni c:ol c-011c.:01"SO cli altri I~ntj, 11011 b;1 dj~tolto il Go,·erno francese 'dal pro,,·e<Jere, di rP(·Pute. n SO\'Tf\nire le n1utue. le q11;ili nt'<·udl cono in laren mist1ra n Ila popn ln :r.ion<· <'<>nno1n i~a 111(3ntP <l.-1.ol<•. c:11t porgouo l'as~istenz:1 <'< 011n1ui"n <' (]\1('11:1 ~a11i t;11·ia: q11PstP 111111 ,,,. ,..,,, .... 1,;ifliftf<' (·ostìt1Ji~·•n1 t -
rieh i<l 1110.
e01ue
vizio militare .de.gli esp·erti disin:fett-01ri. . pesriamo che i 1so1liti lungi-mira11ti economisti n on si inaLberi'Dlo dava11 ti al] a spesa. .. iniproduttiva che po.r terà la costituzione in que.s to 1
nu-0vo corp·o militare. s .p ,e ri amo almen10 ch1e, p.rima di inalbeJ'larsi, da quegli esveir ti mat emati ci ch·e essi sono, voir _ rianrn 0 f arre il oont.o dei danni, dei dispendii, 1
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degli s1perp1eri e dei gu~sti che aipip1ortan,o all'e-. rario gli ati11.ali cosi detti infermieri delle compagnie .di sanità. S.Y.D.I. .
DIBATTITI PRO.F ESSIONALI. In tema di assicurazione-malattie. S'intensificano i dibattiti s11ll'assicurazione statale contro le malattie: le propo~e e i programmi si a vYicendH no. i nterferif'cono, si elidono; intanto il 111i11istro cle l lnvo1·0 ba concretato e presentato un nuo\o progetto cli leg·ge (cl1e finora conosciamo molto imperfettamente). In oue. ta ntti,·it~t battagliera e operosa, se non sempre fecon0a. unche l~ concezioni da no,i modestamente espresse nel «Policlinico» intorno alle assicurazioni-malattie sono state sottoposte alJ'u·r to de lla disc11ssione e al vagljo della critica. Esse hanno i11contra to consensi tx>neYoli e a~pri dissensi. 1\li sia co11sentito di lumeggiarne e precisarne alcnni elPn1enti, allo scopo di correggere errori e diradare equivoci a i quali, con mja sorr>re~a, hnnno dato origine.
Riferimenti all'Estero. Il dott. (•ing:olani (Il Jlr<l. !tal., 2() sett. 1n20) solleYa nnn preginùiziaJe contro i riferimenti da me fatti iu ];J rg<-1 misurn - alle a ltre Nazioni. Egli ripete a 11«01·a la vieta leggenda (non ~o co111e ~nrtn t <l c:ereclitatasi) che le a ltre Nazioni 11on posoono Ynn~'lre nulla di paragonabile nlLl con<.lottc-1 Bl<'<lic·a. E n<? trae l'illazione che han1it) do,·nto p1'0YY0clere all 'ns" istenza sanitarhl domicilia re per mezzo clell'rt5;. icnrnzlone, unicame11te come succedaneo della condotta 1neclica. R()e-0ndo Cingolani, 'dal mon1ento che noi abbiamo di meglio, i ricl1inmi nll'E~tflro non hanno a lcun costrl1tto ecl egli cred~ di 11ot<'rli invalidare e C'on<la nnc1 l\: ~117.<l cli. cri.mina nt:i... « Xon faccian10 nlterio1'(' 5;trnzio delln logica - cogì il Cingolani nn1n hiln1~ntfl ~i e~prime - C'Ol riferirc·i n gli altri Pn<'~L .. DoYC' 111nnca il n:1ue . i Ulangia la {lO] t' Il tH . . . n . I
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TH.\rfino 1:1 l'<~«i:l <' Rrnna JlOS. edt ttcro i n1c<li ·i pul•hliC'i. ~tip n<liati JWr ln ·111-.1 <1< 11a grnn 1
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nl>bian11> !!iii Yi,to - 1111 p1·111l~ntf' 111n d~ci ny,·in mento :111 ·~1 ....... it:nr~1zi,>TH.? ~tn t~1 le ohhli~n toria. c-1111 tro le 1n:i l:1t ti·'. .
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Non solo, ma è ora in discussione innanzi a l l.,arlame nto francese il progetto di legge Lairolle t">er passare a l·l a forma obbligatoria di assicurazione. In Germania trovian10 ì «distretti medici», i quali poRsono ricondursi grosso modo alle nostre <:ondotte. E ritroviamo i «medici dei poveri» che corrispondono ai nostri medici condotti. Naturalmente anehe in Germania non difettano le diffe renze, tra cui il cò1npito a.ssegna.to ai eomm i-ssari di strettua 11 e in genere a i magi stra ti di ~ittà nel ricono·scere il diritto a ll'assistenza sa- nitaria gratuita di volta in volta che ne è fatta 1·ichiesta . Nell'insieme però l'assistenza medica in GPrmania è venuta organizzandosi e differenziandosi in modo analogo a quanto abbiamo già visto 1.ier la F rancia C<'rnpresa la libera scelta, auspice la città di Strasbt1rgo; anzi la Germania ha quasi sempre precoroo f\ ropravanzato la sua rivale . nell'obbligatorietà dell'assistenza gratuita, nel lar1!0 s'iluppo impresso all'ospedalizzazione e, da llD. tre11tennio, instanrando Je aRsic11razioni s't<'1ta1i. cli cui ci fornì il primissimo e audace es~mpio .·ebbene i M11nicipi provedesserQ gih in larga misura all'assisten7.a ~unitaria grn tt1itn sul tipo del1<.1. condotta oa a libera scelta . Le assicnrn ?:.ioni sta tali so110 Yenute riducend9 .a gradi e'd infine-' hanno quasi a 1111ulla to, in Ger1uania, l 'a.!=\!Si~te-nzn. sanitaria g·ra tuita, ma solo r1erchè questit oggi ha un'importanza trascurabile e si è re.9a qua~i inutile. Naturalmente nepp11re l'Inghilterra ba atteso il regime ns~icurativo i:;tatale rer provvedere di assistenza sani t.n ria chi non era in grado di fornirsela.; salYo che. in ragione della straordinaria ricchezza di nlezzi. noncl1è della mancanza rli riregindizi contro gli oRpedali, l'assistenza fornita vi ha assunto prevalentemente carattere osped'aliero; cl'altra pa ite la co1)ia stessa qelle provvidenze Attuate hn rer;o il regime 'dell'aRsistenza sanitaria gratuita n lqnnnto caotico, ricco di dupll(·a ti e diispenclio8o. Giit pri111a cl~lle ns8irl1razioni non v'erano malattie conclan1n t0 che rimanessero prive di assi' ~tenza . graziE> a llf• molteplici e quasi in.finite inizin ti ve della benrfieenza privata ed a t11tta unn. serie cl'istit11zioni l)Ubbliche. Tra queste coprono' le funzioni ciclle noRtre condotte gli uffici distrettu.ali di sanitil . che. mentre adempi-0no ~ompiti I>re\a lenten1ente })J'Ofilattici, attendono })erò anche nll'assiste11za sa11it.a.ria gratt1itc'1 dei non abbienti. così negli ospe'clali ni11nicipa li (in numero di circa 1111 n1igliaio) . con1e, in min-0r grado, a domicilio, J>er lo pii1 1.l eJ tutto gra tt1itnme.nte . - Al tem1)0. stesso gli t1ffici dei tutori dei poveri forniscono a i P.iù in(ligenti l1n'.a.ssiste11za sanitaria delle più C'{.11Uplete, a c1iornicilio ecl in ospedali e inferu1erie ~)eciali, che 11ulla 11ann-0 da invi'dia re ad fl ltre iRtitnzioni del ~e11ere .•.\ncora: le· autorità scolastiche locali provvedo110, tra l'altro, al ricovero ~d alù:l. c11ra dep:li ~olari mala.ti privi di risorse in speC'iali « clinicl1e ~colastiche >> . per D)nlattie oe:ulari. cuta11~. cie11tarifl. ecc. Agginngian10 che le autoritit l-4111ita rit~· e-entrali fondnno e m.ante11gono ~an;-1 tori e -0spizi per tubercolotici: che lo Stato 1
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SEZIONE PRATICA
so,·venziona ospedali e a ltre istituzioni del gener~ (sul fondo degli ospedali); che molti laboratori pubblici d'igiene iorniscX>no gratuitamente le anali~ ai privati su richiésta di un medico, ecc., ecc. Tutto questo, a non considerare le numerosissime iuutue libere, che pro\vedevano già validamente all'assistenza sanitaria ed economica dei loro soci: lo Stato non ha dovuto fare quasi alt1"'1Q che «riconoscerle)) per passar.e all'assistenza obbligatoria contro le ina1attie . J,n. quale, i nfine, ha reso ancora più age,role e più completa l'assistenza sanitaria ed ha fatto triplic,1re, di colpo, gl'introti della classe medica. La tendenza generale i11 I11gl1ilterra è stata verl'O la· molteplicità e l'efficien7.a dei servizi sanitari gratuiti e verso il :µrecloruinio della medicina preventiva SU quella CUratiYa. Credo che bastino g1i ~n1pi addotti per proYare cl1e le affermazioni 'del Cingolani non hanno i1e1>pur l'ombra del fondamento. Anche in altre Nazioni troveremmo condizioni nnalog·he. La sola Spagna, tra i paesi a civiltà progredita, gareggia con noi nella forma condottata dell'a·ssistenza sanitaria (i Sl1oi « médicos de partido >> non ·s ono che medici condotti), ma ne CO'n,o sciamo i mngri benefi7ii. Quasi dap1pertt1tbo, altrov•e , l'a·ssjstenza sanitaria ha progredito rapidamente : pl1r non avendo tradizioni secolari, è 'd ivenuta incomparabilmente inigliore di quella di cui disponiamo in Italia, oYe siamo rimasti immobili nella vet11sta condottii. col rist1lta to di scontenti1 re non .soJo i medill'."i, 1na anche gli assistiti e di offrire un'assistenza manche\olissima: è quasi fastidioso di dover insistere st1 questo luogo comune. ' Tolendo u sare la fraseologia verista del Cingolani, siamo noi che continuian10 a consumare. la l)Olentu ... . ~'la se anche la superiorit~1 della nostra o~ga nizza:zione sanimria fosse manifesta, dovremmo . ~imare utile, anzi doveroso, di non perdere di vista le altre nariio11i a regime a ssicurativo, da lle quali !)Ossiamo trarre rniSegname11ti ed esempi. Non Yedo percbè d~vremmo distoglierne lo • sguardo! . 1
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Il contributo governativo e la posizione dei medici. Il Cingolani inco»re anche ii1 sviste minori. Per ~se1u1)io, se il co11trib11to governativo a lle assicurazioni-n1ala ttie fos~e di 100 milioni, come io calcolo .'l semplice titolo di orienta mE>11to (mirando a n-0n nggravare il bilancio dello ~tato, già esausto), e non già di 270, quanti ne computava Martinelli, la quota-parte cla assegnal'e ai medici per ogni famiglia assistita verrebbe a ridursi, secondo CingoLani, da lire 20 a lire 6, ed egli ne deduceva che i medi ci andrebbero «a nozze coi fichi secchi» (Ii jJfeà. I tal.; 14 sett. 1919). Quasi che i contributi dei d.atori di .lavoro e <legli assistiti dovessero ridursi in proporzione o non potessero a t1mentare ! Condizione tndispensabile per il buon successo cl(lllP assicurazioni. è di creare, per i medici, 11na r>osizione eccellente, cosi morale come economica; I
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IL POLICLINICO
senza ùi che sarebbe prefe1ibile di rinunziare alla rifor1ua. Se i medici fossero malcontenti od ostili, se dovessero alfdare «a nozie ooi fichi secchi», l'assicurazione non p0trebbe neppure funzionare. :\Ia la retribllziO'Ile ai medici non deve essere corrispo. ·t.-1 unica mente dallo Stato, al quale si può chiedere tutt'al più che vi contribuisca in misura modesta. Il Cingolani lo sapeva ; ma, forse per amore cli polemica, ragionava. fa cendo astrazione dagli altri contributi. È facile a chiunque di .cadere in errori; ma lln Po' di cautela e di av,edntezza òasterebbe ad evitarne di cosi palesi, i quali rincrescono tanto più • • ln una persona dalle benemerenre e dalla solerte · atti vi tà del Cingolani. I
Prestazioni sanitarie e sovvenzioni economiche. i\.vevo e-sposto il principio che sarebbe 11tile di dare il inassimo incremento nlle prestazioni sanitarie , riducendo invece le s.ovYenzioni economiche. T-'a raglone mi sembrava di una intuitiva ed elementare evidenza : il denaro oostituisce lln troppo forte ~ncentfYo e a lle ttamento a lle frodi, le quali ci si prospettano come uno d·è i più temibili pericoli della riforma che si prepara : :preoccupano a giusto titolo Panglo ss, Pisenti e tanti altri. Non solo, ma non si ba nessuna garenzia che il denaro Yerrebbe i1npiegato a procurarsi l'assisten .. za sanitaria, cui doYrebbe essere in larga misura destinato. Incomparabilmente più utile sarebbe dunque, da l flUilto di Yista sociale, di fornire direttamente l'assistenza ~nnitaria; di for11irla completa quanto è possibile : medica, chiru1rgica, ostetrica, specializzata, farmaceutica, alimentare, infermiera, ecc., • rosi a domicilio come neg-li istituti di cura; di renderln accessibilissiroa e quindi freq11ente e quindi tempestiva, raggiungendo così uno scopo altamente profilattico. S·olo a titolo com1plementare co.nverrebbe di assegna re anche le sovvenzioni, in misura limitata e dopo una certa carenza. Invece è stato proposto di eliminare del tutto, o qunsi, 1'assistenza sa11it.'11·ia clai compiti dell'assicurazione-n1alattie, per prestare unicamente quella economica ! Si tratta di una soluzione da rigettare risolll• tamente, 11er le ragioni dianzi ricordate. Noi stiamo per le due forme di assistenzn, sanitaria ed econo1nica : ma Yorremmo che la seconda fosse molto ridotta e condiziona t..'l ; e se una delle due doveRse eliminarsi, siamo convinti che bisognerebbe ri11unzinre alla. seco11da, non 'mai alla p_ r ima. Secondo l'on. Dore, il ministro del lavoro era entrato in un ordine 'd'idee esattamente contrario ed aYeYa in i>reparazionè un progetto ùi legge che ec,cl11deYa l'assi tenza ~nnitaria (Rend i cotito Oori1'f'f/110 Ra ppr< sentnnze J!e<lich e , Roma, 1920) : ma seu1bra ~hl' in . eguito l'on. Lnbriola abbia can1bi:i to propo. ito. Qu<'st~1 ~lnzione. censurabile otto tutti i rignn r<li. Yiene ogni tanto in discu ~ione ancl1e sulla st..'lmpa ,anitariu e nei convegni professionali. Per es n1pi~.>. vi .. i a~vicina ,·n Cingolani, il quale pre-
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conizzava di assegnnre i soli sussidi-malattia, salvo la possibilità di imposizione delle cure ospedaliere (Il 1ltl ed. Ital . , 14 sett. 1919); in seguito egli consegn.a,·a un concetto analogo in un Ordine d~.l giorno, in cui proponeva di limitare l'assicurazione ai soli sussidi-malattia ell alla e1:en tua l e ospedalizzazione (Rendicorito citato). In un articolo di Galletti e Brun, che mi giunge in qt1esto momento e il cui titolo è lln grido d'allarme ( « All'e tia, m edici condotti!»). pubblicato nel M ed. !tal. (14 noY. l.920), s'insiste anooTa ~ul Ja limitazione dell'assicurazione ai soli sus idimalattia. A parte molte affermazioni gratuite, gli autori dell'articolo , ~adono nello strano abbaglio di vedere la soluzione da essi patrocinata, nel progetto minimo della Commissione miÌlisteriale ! E vorrebbero indire un gran'dioso referendun1 tra tutti gli Ordini dei medici, le Sezioni dell'A. X. M. C. e le .altre organizzazioni sanitarie, affinchè si pronunzino per l'opzione verso il progetto mas si1no od il minim<), i quali, invece, sotto tale riguardo, non si differenziano affatto. Ciò prova l'impreparazione con cui vengono spesso affrontati questi problemi. 1
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stata a1~anzata una proposta n1eno semplicista di quella ora. esaminata; essa potrebbe raccogliere m-Olti suffragi. Consisterebbe nell'affidare • all'Istituto assicuratore l'assistenza economica e S-Olo t1na parte dell'n ssistenza sanitaria, cioè qt1ella istituzionale (osveclaliera, sanatoriale, e~)., che verrebbe c1a esso esercitata Tegolarmente, non eventualmente, non• a titolo acce sorio; invece l'aRsistenza sanitnrin a domi-eilio continuerebbe ad (>Ssere affidata. ai Com11ni, in modo da non toccaré la condotta . ' La proposta era stata accennata da. Nardelli (Il !Jfed. !tal., 31 ag. 1919): è stata poi nettamente precisata 'da Giglioli (R enàic. citato); di recente se n'è fatto zelatore Cingolnni (IZ M ed. !tal., 2S settembre 1920) . E ssa è molto più organica e razionale della precedente , sl1lla quale presenta alcuni vantn ggi indiscutibili: a d esempio, permette di procedere per 'gradi i1ella riforn1a, senza con1piere salti aVYentati; inoltre tiene nec-essariamente separate le funzi<>ni sanitarie fiscali, che spetterebbero ai medici fic1uciari <lell 'IRtitut-0, da quelle curative, che continuerebbero .ftd es~re esercitate <lai medici co11clotti o a.a n1eclici scelti e pagati dagli a~. icurati. '.rutta ·rin nuche que~a soluzione non è esente da svanta~gi, che, secondo noi, doYrebbero in(lurre a sca rtarla . Per esempio, essa renderebbe necessari due rorvi sanitari, i quali in-.;·ece Potreb~ro t1til111ente fondersi eYitando così a lc·une duplicazioni ing--0mbranti e permettendo una carriera n. i medici di zona . e-01 pn s~'lggio a lle funzioni i~pet tiYe e fi~<.'"n1l. Tnoltr~ e sn ttllontnnerel1l'H• l<t 1•r . . oonizza ta proYill('ializzazione delle 001HlottP, inerente a l pal':snge;io di qu~. t~ agli I ~ituti vro,·inciali; quindi i n1~l ic·l condot ti non Yeri· l >hPrò a ffranCl.l.ti dalllt soggezione Attun le <li cou1u11i e non È
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se ne agevolerebbe1·0 1 éaru biamenti di residenza
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S-EZIONE PRATIC'\
nell'ambito della provincia (a titolo di promozione, ecc.), nè si migliorere'bbe il servizio· p~imitl.vo della oontlotta. Infine, ed è questo il difétto piu grave, ,si verrebbero a limitare i servizi sanitari resi agli assi.cura ti, dei qua li quelli iscritti nello elen.co dei poveri continuerebbero a fruire dell'assis'bèn2)3. sanitaria eondottata1 .ma gll altri rimarrebbero allo scoperto : invece oonverrebbe di agevolare e moltiplicare a l massimo grado i servizi sanitari, per accrescerne l,'efflcienza e per raggiungere la :finalità pro:filatti·c a delle assicurazioni. Naturalmente ai medici dovrebbe corrispondersi un compenso ad-eguato. · non so1o al maggior lavoro, ma anche alla maggiore responsabilit:\ ed ai nuovi compiti sociali. Anche se la soluzi011e , che ilil'emmo a/nffb,i a, d~la quale ci occupiamo, dqvesse accogliersi a titolo provvisorio, essa si stabilizrerebbe r>JtOre solito; quant.o meno, creerebbe uno stato di fatto che sarebbe poi difficile di n1odificare senza dover vincere tenaci i·esistenze pa·s sive. ' ra1 meglio dunq11e di •procedere subito ad una riforma p'iù radicale ed org·anica, dopo di averla esat1rientemente studiat;a e ponderata. Importerebbe, , tra l'altro, di tenere distinte per qoonto è possibile le funzioni ispettive e fiscali da que~le curative : da uri.a tale dj stinzione deriverebbero inestimabi·l i benefizi come abbiamo già rilevato appoggiandoci ' . all'esempio dell'Inghilterra (ove il metodo è venuto generalizzandosi). Difatti, si elimina per tal modo o si riduce la così detta si·m biosi malatomedico, e qurindi ' lo sf1'11ttamento delle casse 1p erpetra to con la compiacente co1nplicità del medico curante; di più non è da trascurare che alla diagnosi dei medici di famiglia o d'ospedale si sovrappone il ~ontrollo di alt+i medici sperimenta ti, che la confermano ed evenitualment.e la complet.ano o la correggono senza creare duali-smi te.r a· peutici nè intolleranze deontologiche. Vaglian~o il pro e il contro, ci .s embra dunq11e di dover m:antenere invaria~ la proposta che 'l'Istituto assicuratore assuma così l'assistenza economica come l'·a ssistenz.a sanitari.a; quest'uftima dovrebbe includere cosi · la forma istituz1on.ale come quella, domiciliare, m antenendo però distinta la funzio:ne curativa da quella ispettiva e fisca le. 1
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Le modalità del compenso ai medici. Avevo lumeggiato l'utilità della. libera ·scelta integrata dal compenso cap1tario. Le mie vedute in questQ campo sono antitetiche a quelle sostenute dal Martinelli, il quale vorrebbe inve.Ce il :fidt1ciariato --e 1-0 vorrebbe cqn coni,-penso a visite. Del Martinelli si è fatto portavoce il dott. Tof· foletto, il quale in una lt1nga requisitoria pubblicata nel M edico Oondotto (10 ottobre 1920) mi de· nunzia quasi come un nemico della classe medica. Egli non mi dà tregua; ma invece di portare un nuovo contribllto di 'fatti e di oonsiderazioni personali a l problema che ci appassiona, non fa che ,ripete1~e in forma p111olissa e con intemperanze di linguaggio alc.u ne obbiezioni da me già imp.a rziaf·
mente e schiettamente formula te co:r;itro la libera. scelta e contro il compenso capitario (che io patrocino), e se· ne vale per farmene un addebito· · d'incoerenza. ,
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chìàro che la difficoltà sta nelle cose : non· v'èuna soluzi<>ne perfetta, la quale sfidi tutte le critiche; si tratta dunque di scegliere la meno pegÈ
gior~.
Sto decisamente contro il fidt1ieiaria to, perch~ esso significa funzioiia:rismoI e burocratizzazione e . le PTOVe fatte in tutti i campi sociali, compr~soquello sanitario, lo fanno prevedere poco vantaggioso e produttivo., È qu:anto ricon·oscev~ ancl1e Manni (L' Avv. San., 14 ott. 192Ò). Credo preferibile invece, òi gran lunga, la scelta. di un m.edico di fiducia da parte dell'assicurato,. 111algrado i difetti che questo metodo comport:a,. poichè esso indH.ce il medico a rendere l.a sua. opera più efficiente e poichè in tutti i can1pi sociali il • • regime della libera eoncorrenza è ancor.a il pim JJ-Otente .sf:imo1o a l lavoro· utile; anzi, data la na tt1ra umana, ne è una: condizione perentoria. · Se vuole attrib11irsi qt1alche peso all'opi:aione espres.sa da uno dei più reputati cultori di medicina sociale, lord Bertrand Daw$on, attuale pre... s.idente del Oomitato consultivo di · sanità in Ingl1ilterra, ricorderò che -egli, trattando dell'assicu1·az-ione contro le malattie, rileva che cc la fòrz.a stimolante ·dell'emulazione è essenziale nel medi-· co >> ; aggiunge eh€ il ma1a to n<>n ha solo bisogno• 'di consigli, ma .a nche· di oon:fid:enza, la quale ema11a 1
tlal1a propria scelta e non da una scelta ufficiale;fa osservare cl1e « in un servizio funz~onarizzato ln:
medicina diverrebbe stereotipa : , una macchina senz'anima»; dichiara che la libera scelta del medico è un diritto intap,gibile. Significativi sono anche altri apprezzamenti; il dott. De Coquet · osserva: cc perfino il prevenuto ha diritto di sceglie• re l'avvocato; perchè il pazie11te dovrebbe essere privato dello stesso privilegio quando si tratta di scegliere .11 medico?» e ritiene, 'adldirittura mostruo8o di imporre il medico; 1\rlathieu e Liénard proclamano che la libertà di s~lta è l'espressione di un ideale di giuStizia e d'eguaglianza e c;henon soffre diso.11.ssioni ; e cofìì via. ·L 'Associazi<Yile· Medi·ca Britannica fece della libera scelta del medico da p·a rte del pa z:iente t1no dei capisaldi del st10 programma, J)er addivenire all'assicurazione-· sta tal~ contro le malattie; invece le nostre organizzazioni sanitarie vorrebbero soonsideratamente rinunziarvi, per una iinesplicabile fobia ·aell 'ottimo ~1artinelli e dei Huoi adepti. La superiorità dimostrata dalla libera scelta così nei riguardi dei i1azienti come dei medici, ha ora indotto il Comitato con1st1ltivo di Sanità in Inghilterra a proporla perfino pei medici degli ospedali ; da noi invece i vochi· che osano di raccomandar la sono considera ti e trattati con1e dei reprobi!
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Ay'€vo già insistito obbietti,-a mente ed esplicità1nente sui inoltep·l ici sva11taggi della libera scelta, i quali pedò àileguano quasi di fronte ai Yantaggi.
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IL POLICLINICO
ben certo che la scelta del medico fatta dal malato non è sempre felice, Poichè anche per ! mediei , come per altri professionisti, il «saper fare » giova sJ)€sso più del sa pere : ma il volgo, r>er un incon&cio e mirabile istinto, è non di rado assai miglior giudice che le commissioni esaminatrici; e ~ qualche volta si lascia fuorvial'e dal ciarlat1nismo, altretta11to e i:ieggio accade ai con1petenti. abbagliati dalle apparenze è dalla presunzione, ql1ando non siano fatti strumento di favoritismi e d'intrighi. AveYo prospettato anch'io la difficoltà di conciljare la libera scelt'l con la limitazione del nu1uero degli assistiti affidatisi a ciascun medico. 1'1a è eYidente che al disopra di un certo limite il medico non potrebbe prestare un'assistenza se, ria : qui11di la limitazione è giustificata e s'impone; d'altra }}arte, se egli gode di lfl rga fiducia e perciò la sua opera è molto ricl1i~.:ta, egli pt1ò associarsi uno o più coadiutori, sotto la propria • responsabilitil e direzione, come già si pratica in Inghilterra. T..ia limitazione del nu1nero degli iscritti non to · glie che, ai n1edjci l)OCO ap1)re27;ati resti uno ~e.a r so numero di clie11ti e perciò che s i n1antengn '<lesta ed attiva la conoorrenza; in questi medici n1eno fayoriti s 'inge nera il · bisogno di correggere la loro ~on<1idion~ cl'inferiorità. di eleYnre il loro 11re tigio professionale. di i1erfezionarsi tecnicà111e11te, <1i arcresr.ere e rafforzare il loro sapere, oltre che valf'rsi delle arti della réclan1c. !11 nl t ri termini, In cla sse meòica nel suo insieme non ])erde i benefizi della liber<.1 concorrenza . Quanto alla presunta i1npossibilità d'i scelta nelle località con un so lo i·n edico, ci soccorre ancora l 'esempio dell'Inghilterra, doYe ~i è istituito un fonrlo ·cospicuo di chilon1etraggio per indennizzare i 111edici che ac~ono presso n1~1lati residenti in localiti1 lontane, i quali hanno fatto cadeTe su di ~ssi la propria scelta (col consenso reciproco, si intende). Per solito l'in{lennità va sino a 20 Km. incirca (12 miglia): si tiene conto anche delle difficoltà di a<?cesso. Il fo11do è stato ora elevato arl 11na somma equivalente a 30 milioni delle nostrè lire correnti. E vero cl1e l 'Ing·hi lterrn è dota t:l <li lln'ottima Yiabilitil, che i mediC'i V"i fa11no nlolti~simo uso di auto,eicoli, che i compen~i vi $\Ono <1ecorosi: noi non possiamo raggiungere nulla cli si1nile, ma possiamo tendervi. 1\.11cl1e in. Francia 0 a ltro\e si a s~g-nano i11den<le1mità di di~ta nza ai nledici cl1e si recano a vi~i tare clienti lontani dalla loro ~sede. Rigna rdo alla i11 stn hilità delk<t clientela e quindi degli introiti in regin1e di libera scelta, l 'incon'·e11icnte pt1ò essere tem~rato assegnando uno stiJletHlio-ba~ ni medici di zona, come io avevo per prin10 pro11-0Rt-0 (chiedo venia una volta per tl1tte • se nletto a"i·anti la n1in personn.). La Comm1~sione ministePinle ba ac1ottato ...1ppunto. questo co1upro-
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XX,,.ll, FASC. 50)
È
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1n~soo.
È poi Rtrnorcli~'lrio
quanto il n1io contradittore nss vcrn ~11lln nbitnnle n1a11can1.a di fattori psicl1iri tli gnn ri~ione I il cl1e renderebbe la libera "(-e1ta ~u 11<'rflnn. Xon n1ctte nel)pur conto di rile'V'are •1tu.~~tn eresia.
Veniamo al compenso a Yisite. l\1i sono dichiarato recisamente contrario a s.Jffatta modalità di compenso, l">er più ragioni, ma I>rincipalmente percl1è esso non risr>onde agli scopi profila ttict cui le assicurazioni dovrebbero costantemente mirare; ciò invee-e fa il compenso a capitazione (abbonamento). Se non vado errato, questo rapporto tra mod.nlità del compenso e finalità profilattica delle assicurazioni venne 'da me illustrato per primo o tra i primi; il dott. Toffoletto me ne muoYe aspro rimprovero. Jilfl ora trovo che il fatto viene ricon-0sciuto · e proclamato da più parti : per es. J. Charles dichiarava ultimamente che il paga1nento a visite «non è in nessun senso un metodo preventjvo» (Brit,ish Med. JO'llrnal, 13 ott. 1920) e sir G . Ne,vma11 osservava che il pagamento per capitazione 11resenta «un enor1ue vantaggio» nel campo della medicina preventiva (Ibidem). Difatti, per qu~1nto clisi11teressato e altruista possa essere il ,medico, non è concepibile che egli non si preoccu,pi d~lle proprie condizioni econo111iche. Ne seg·t1e che, non solo ller scrupolosità~ 1na a nche per interesse, egli è inconsciamente indotto a moltiplicare le visite. D'altra parte però, ~11che ql1anc10 egli p:iudjca che la sua attività è necessaria, Ri tr<rra spesso nell'ingrat.a situazione <li dover temere c:l1e la ·sua premura. sia giudicata interessa~'l: e con1e reazione a questo sospetto t1111iliante, fiuisr~ qualcl1e Yolta col trascurare l'an1malato. l..ia capitazione elimina siffatti inoonYe11ienti, poichè no11 indnce ad aumentare inutilmente o dannosan1ente le visite. Si a~rgtunga poi che il pagn1uento a \jsite è irrazionale. come V . Ascoli ha dimostrato chiara111e11te da tempo (basti riflettere che la visita di nn n1edico sperimentato può valerne centinaia di 11no insufficiente). I11fine, è da considerare cl1e, mentre il compen~o a visite può ~mbrare desiderabile a prima giunta. nella pratica asRicurativa è irrnggiltngihile, poichè l){)l'terebbe a YUOtare le C~~~e ed fnr fallire l'Istituto assicuratore, come l'esperien7.a in~g11a ; esso realizzerebbe il mito ~1 ser1Jente che divora se stesso ... È un'ingenuità credere che po~~a , ·enire adottato ~enza limitazi oni (qunli ln quota-parte, la riduzione proporziona le. ere.). che lo renclono alea.torio con1e è accadut-0 a :\Ianche~ter e· a Bredford (le due città ingle~i cloYe ancora sussiRte). a Dresda, a I.Jlpsia, a T.i ione ... Non rreian1{){'i delle illusioni in pie110 (•011traRto con la realtit. Xon 1n·oponiamoci per mètn un'utopia, ~010 percbè piac·Prf>hùe di ' rederla realizza tn.
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Qué.llOl'a i medici fo ~ero e enti dalle ò<1bolezze <lella nn tura u1n:1 nn. il fidnciariato e il pngau1ento a Yi ite potrebbero for~ costitu ire delle f'oluzioni inf\crepibili . . e nnu proprio i<lea1i: n1n J"ler qunnto ltna trnclizione mnltisecolare avvicini i ruedici agli Dei. e. ~i . 0110 n11c:ora n1olto pro. imi a!?li uon1inl, })ll r troppo ... ....
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XXVII, FJ.SC. 50]
SEZIONE PRATICA
Non credo, affe.;.·m.a ndo (Jl1esto, di ·yul11ernre l'amor proiprio di classe. ~Iolto più che la stiri.1:i di cui la famiglia dei medici meritanÌe.nte gode, non iu1pedisce che essa accolg·a nel . . proprio seno alcuni elementi mani~estame11te disonesti ed incapaci: lma laurea, strap1pn.ta in q11alche modo, non basta a far diventare · galantuo1uo é persona d'ingegno chi non lo è•. :. Conviene €-Vi~1l'e chè questi elementi .inferiori siano tentati di sfruttare e di screditare la classe eui nppart.engono. Dov'è in ciò la flagrante co:otra:ddizione che il , Toffoletto ha 'Creduto~ ravYisare nelle mie parole? Aggiu:ngerò che il mio co.ntraditt.ore osa proporre alla classe medica l'eS€n1,p io dei ferrovieri «che -piccola c-0llettività riSJ)etto alla. Nazione - hanno saputo ottenere quello che hanno voluto». Citare con plauso il ricatto dei ferrovieri, reso possibile dalla viltà dei governanti, è - mi si pas~i l'espressioné - riprovevole jn chi vorrebbe far rifulgere l'idealismo dei n1erlici. Egli du.n que non indietreggerebbe dinanzi alla. pos~ibilitil che anche i medici diventassero semi-parassiti della Nazione? Che non si preocc11pa1'~ro di provocare il disordine e il danno generale, pur di raggiungere i -loro tì.'ni di classe? Io r iJ)t1dio questa mentalità bolscevizzante e sto per i metodi ci vili di lotta. Del resto l~ libera scelta e la capitazione non sono affatto contrarie agli interessi dei medici, ma anzi sono loro assolutamente favorèvoli : con-· sentono un elevame11to econou1ico e morale della cla.s se, come la pratica ha dim6-strato limpidamente 'in altri Paesi, che io mi ostino a tener presenti. Solo pe_r un_ tlreeoncetto si può essere indotti ad t1na criticn sistematica, ad un' avversione senza riserYe e senza attenuanti. · Natt1rnln1ente, percl10 la capitazione (abbo11amento) realizzi tutti i vantaggi ili cui è suscettibile, occorre ehe l<:l quota 11agn ta a i me.:dict si~ te11uta a lt.a; e .perchè la libera scelta sin accettabile senza ledere interessi e senza creare ostilità, v.a integra, , ta e temperata dallo stirJendio-ba se o indennità residenziale assegnata. R tutti i meçtic) cli zona (in corrispettivo di oneri speQiali). Concludendo, non v'è ln menoma ragione di sopprimere il principio della libera scelta temper~ ta, opportunan1ente introdotto nello schema di legge della Cornmis.sion.e mi11isteriale ma ancora con1ba.ttuto tenacemente da ~iartineili e seguaci: e~so. soddi~a tt1tti gl'interessi. Converrebbe di modifi. ' care invece 1'1 modalità del pagamento s11 tariffa (a visite), sostituen·d ovi la f~rma capitaria, od almeno den1andare a l regolamento la definizione del1~ divergenza so.rta a l riguardo; meglìo ancora, • affidare agli Istituti provinciali il compito di ri· solvere, (li volta ìn volta.. il problema, confor1nandovi a condizioni contingentali {di tradizione, di ambiente. ecc.). • Mi s.ono indugi3to a lungo nella disamina di questi argomenti, a 1notivo dell'im;portanza che essi presentano. Ho fatto. astrazione da ogni interesse particolare. ,. poicbè · dobbiamo inq11adrare le aspir~zio ni partirolariste in un'alta e vasta com- prensione degli interessi collettivi, tenendo presente che il medico è fatto per i n1alati e non vi1
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Ce"fersa. Siccoµie io non sono un professionist<'I della ~edicina, ma u11 semplice studioso, non 110 J.?revenzioni interessat~, non ho privilegi da 0011quistare o da <:lifendere, sto al disopra delle e1)111 petizi-Oni e . lllÌ lusingo cli poter essere assolutamente obiettivo ed equan)n1e uei conciliare il prestigio, la moralità e l'intel'E'$Se della :professione iueclica con la t u lie1a del r'ubblieo . Del resto ho -Oiritto di pensa,re e di esporre liberamente il mio pensiero chiaro, preciso, sincero. Se il sig. qioffoletto ha ragione ,d i dissentire, discutiamo pure,. anzi lo ringrazio deJl'attenzione di cu i egli mi onor(l; n1a sdegno il giiooo di interpretazioni artificiose e tendenziose in cui egli Af comI>iace e non rttccolgo le piccole ingiurie e le m.a·lignazioni di dubbio , buon gusto di cui egli mi gratific.a. ,
I '' centri medici ,, Un ultimo punto. Avevo sostenl1t.o l'utilità cli orientare l'asfilste11za med1c.a ver.so la forma collaborazionista ed istituzionale . Qt1esto orient<1mento è venutQ disegnandosi <1<1 più parti durante gli t1ltimi an11i; infine si è decis.-1mente affermato in Inghilterra e negli Stati Uniti, con pToposte concrete e di.segni di legg·e. 41\nche Martinelli a parole è nello stesso or'd ine ù 'idee: lo avevo già rilevato ed egli ora. lo ricoi·da in un articolo polemico pubblicato sul M edioo • Condotto (30 settè1nbre 1920). Se non che, i1el tracciare t1n programma d'azio11€, egli dimentica il suo tema di sviluppo verbale: difatti Martinelli vorrebbe attuare il sistema ficln· ciarlo, allo scopo 'd i elimiBare praticamente le cou1petizioni e la concorrenza; ma questo sistema renderebbe indispensabile di ridurr~ l'estensione del· le zone epperò di moltiplic~rne il numero, richia- _ mand-0vi i medici delle città e disperdendoli e is11land-0li (Martinelli lo dichiara nettamente), ci?> che renderebbe, ll0'11 dirò impo.ssiibile, ma meno fa . cile e meoo attiva la collaborazione. · ;Anche la forma più modesta di aecentran1ento e di coordinazione - ql1ella che corrisponde ai oen,tri m~diÒi primari nel progetto inglese e che Crt1chet chiamerebbe oliriioh.e r ura.1 i e Rubini asta11 - . ierie - può risultare, n on 'i lirò con;ipromessa. ma • alquanto pregiudicata dnl vrog~tto l\1If\rtine1li. Difatti anche per questo primo grado d'istitl1t11 a tipo •oollabor::i :;i;ionista gio·v erebbe di prescegliel'.12! i più importa11iti trn i piccoli centri, lé cittadine. e .riehiamarYi st:-l bilmente i medici . p1ù provetti della regione. In altri termi11i converrebbe - a me sembra determinare dei movin1enti accentratori di medici e non, già: dei mi0viu1enti centrifughi. .Invece il Martinelli sacrifica ques~o riordinamento dei servi?ji sanitari a l sistema fidu cia rio, cui egli tiene sovra ogni altra cosa. . ' In tal modo i S11oi bu_o ni propositi - detta ti dal suo &pirito straordinariamen.t e penetrante e sagace - rimang-0no nllo· stato potenziale o di semplice .e vaga astrazione . 1
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IL
POLICLI~ICO
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uistero com1)ensa i sanital'i cl1e meglio si sono llistinti nella lotta.. ( 558) Concorsi - Preferf:: nze per culoro che sono stati sotto le armi. - Dott. ~I. S. da S. r. T. Il decreto cl1e stabilisC€ nei co11cor9i al posto di medico condotto, a paritit cli eondizione, p1'eferenza a chi ha ottenuto ricQmpen~e al valor militare. a chi ha prestato ·p er più lungò tempo servizio nel R. Esercito come combattente in zona di guerra, a chi abbia prestato per maggior tempo lodeYole servizio presso rrnbbliche amministrazioni è dcl 18 8ettembre 1919, n. 1825. ' (.. :SflO) Interin,ato - Stipendio. - Dott. P. A. da R. - Per la condotta interinnle, cl1e esercita contemip ornneamente a quelln di cui è titoln.re, può J)retendere lo asseg·no, che a ·eguito della ad02ione del capitolato modello per la condotta residenziale, snrà stnnziato in bilancio con effetto retroattiYo dal 1° gennaio 1920. do,·endosi far carico a lla an1ministrazione. se non ha curn to di bandire apposito concorso. (8561) Pensioni. - Dott. G. I.1. da S. - Per conoscere quale pensione potrà spettarle ,dal Comune occorre che dica quali regola 1nenti sono ivi in Yig'Ore per la concessione della pensione e ne mandi · una copia. Deve pur dire Sf\ si è inscritto. come r1er doYer(\, a lla Cassa di Previdenza dei medici cond~tti. Se l'endocardite da cui è affetto è, come Ella dice, ~ongenita saril difficile sostenere che f11 contratta o si rese più Q:l'UY~ durnnte l'esercizio .della condotta.
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Gio,·a discutere il complesso problema. tecnico elle ci sta dinanzi, poichè l'impro\\isazione e la precipitazione in qt1esto campo sarebbero pericolo:e. 8nrebbe anche 1clesiderubile di promuovere e aYYiare la costituzione di molte mutue libere (le quali potrebbero raccogliere, per es., La P<>Polnzio11e semi-abbiente sottratta ora alle condotte i1i011~). così da studiare quasi s1ierimentalmente l'<tclozione dei vari si ·te1ni, J)er valutarne il pro è il contro: esse co1t..,ent:irebbero anche un'utile prepn razione all'a Yve-nto d('.)11 'a sict1razione obbbligatoria . Prima che la legge sia fn tta, possiamo prevedere cl1e ci vorrà del tempo anoora : profittia1110 di questa sosta pf)r ci1ue11tare le proposte, !)et' elaborarle e perfezionarle. ~enzn cedere ad avvèr.sioni irriducibili e ad intrun~igenze ingiustificate; per ottenere più e meg-lio di Qllanto si è fatto negli altri Paesi; per trnclurrf\ in pratica t1rui. larga pos. ibilità di migliorare l'.a$si~tenzn medica e di eleYare la media dell~1 salnt<?. • 24 noyembre J H20. L.
VERNEY.
l{ISPOSTE A QUESITI E ADOMANDE. Dott. U. S. da V. - Stando al diritto stretto ed assoluto, con ltt costitt1zione del Consorzio, Ella dovrebbe perd~re qualsiasi diritto ncquisito in uno dei Comuni che lo compongono. E sen7.a alcu11a indennità i11 quanto che il fatto va considerato come caso di forza maggiore determina tosi nel JlnbbliC'o e generale interesse. Però la giurisprnclen7.n l1a costanten1ente ammesso, in omaggio ad in{li cussi principi di equità, ehe il sanitario rl1e è <liyent1to sta bile in un Comune conserva integro il ~11 0 diritto anche Qltando il Comune si è riunito eon altri in Consorzio. Il princi1>io sancito dalln. giurispruclenza troi;·a in prfl tica larga aipplicazione ~ :::i è a conoscen1~ ebe in qu.n lche caso si è interpelln to. primà della Jeg:ale c·ostituzione del Consorzio, il n1edico titolare 1'tn bile per conoscere se era cli po~to ad assumere il nuovo e più esteso serYizio .. (, 555) Jn,dennità aaro-viveri. - Dott. I.1. F. da A. - La indennità e.aro-viveri, allorcl1è si presta servizio presso due o più enti locali ·i J'i~cuote unn oola Yolta pro-ra.ta. pagabile d:1 C'inscun ente, iu proporzione del compenso che p~r proprio conto corri ponde al sanit.ario. (8557) Competiso per carnpagna antimalarica. Dott. F. D. da C. 1'1. - PE>r chiedere un compens<> r1er la campagna antimn l n rica occorre rivolgersi nl ~finistero dell'Interno, 01·dinarinmente la Giunti1 comunale formula un r(>ndiconto delle sp<>:e . traordin.'1 ria mente sostenute per romba ttere l'inf<•r.i ne e lo invia a 1 precl~tto :\Iinistero, il qua lE.>, Psn1ninnt<>lo, a~cor.ò::i nn ~t~'-idio nl Comune dni fo1Hli '(l<~ ll'l ,·e11rlita <lPl cl1ini110 cli ~tato. Il Co111nnP. n ::::n:1 Yf'llta . c•nl rlnn:1ro rh<> rir~Ye dnl :\fi . (8554) Medico
consor~· iale .
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(8562) Conaorso - No1ninrr fati o dal C'o1n n1 f.-sa rio 11refettizio . - Dott. llf. da R. I. - Se la no-
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mina del medico condottlo flt frittn dal Commissario prefettizio ed il relativo atto fu ratificato dal Prefetto. non occorre a !cuna ratifica da pn.rte del · Consiglio Qomunale. I/azione del Commissario pref()ttizio i11 fatto {li nomine di impieg-a ti non· è vincolata dalla condizione della urgenza, percbè egli esplica funzione ·p refettizia ,nello interes~e di as~icurare il regolare andamento dei pubblici servizi. La miancnta ratifica non potr~bbe valere C'Ome annullamento dn rendere po~~ibil~ la no1uina rlell'altro concorrente cla ssificn to con minor nun1ero di voti. (8.5t13) E srr 1ni di, la urea all'este1·0. - Dott. P. C. da G. - Per avere notizie dettaglia te e precise su quell-0 ehe oecorre fare per ottenere la Laurea in 111eòici~1:1 e chin1rgia presso una delle Univer~ità di r~1 rigi, sarebbe bene ri\'olger ·i :l 1 Segretario ca po rlella Facoltà di tnedicinn cli quella citth. Doctor .Tl" ~TITI.\. I
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Prof. TULLIO ROSSl-DORIA già primo aiuto della R. Clinica Ostetrica Libero docente di Ostetricia e Ginecol. nella R .. Univ. di Roma.
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CONCORSI.
a pensione. Don1ande e documenti non più tardi delle o·r e 16 dei" 30 dicem.b re all'Ufficio di Protocollo degli Istituti Ospitalieri in via Ospedale, 5. Il nominato dovrà as~umere serYizip non oltre i 15 giorni da.Ila nomina. P-èr copia dell'annunzio e pcl' nlteriari informazioni gli aspiranti potranno rivolgersi filla Direzione degli .I stituti Ospitalieri.
or IiobIAGNA (F'ire nze). ·- Al 31 dic. tre eondotte pei voveri: una nel ca.p oluogol a lire 10,000 iorde; due in frazioni, a L. 6000 lorde; L. 1200 caro-vi,~erj e L . 2000 cavalcat. _per le tre condotte; quattro quinque11ni -Oel dlecimo ·' serYi. zio ospedaliero per la prima condotta. • Servizio entro un mese. BASCHI (Perugia). Il tempo utile per la pre· sentazione dei documenti per prender parte ·al con~ . corOO' delle condotte mediche è prorogato a tutto il 31 diC'embr~ 19~0. È stata sdoppiata la condotta di Uivitella dei Pazzi, e il Comu11e rimane quindi deftni.tivame11te ripartito nelle segue11ti 4 ·condotte: 1a Baschi capoluogo oon tutti gli appodiati can1. 1>eatri con residenza del medico in Baschi :. 2a i\1on. tecchio e Tenaglie con residen~a a 1'.fontecchio; 3a Civitella, .con residenza n Civitella; ,4a Acqualoreto, Morre, J\!lorruzz.e, CQlJeìuugo e Melezzole non residenza a Morre. R.\G:'\O
CA~E:VA
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Condott-0 per i poyeri del -primo reparto: L. 6000 con tre qt1i.r1quenni del decimo, oltre !"indennità c. v.; L. 2000 per mezzo ni trasporto (se con bicicletta L. 1000); L. 1000 qua. le uff. san. e IJ. 700 per inde~nità alloggio. Scadenza 13 dicembre. Condotta S. Anna e Ca va nella; 1L . 7500 . e caro··viveri; au.m enti : indenIlità mezzo ili trasrH>rto e di malaria; cura soli poveri. SC'ad. 17 dic. " DIA.i~o n' ALBA (C'ltneo). - .·Condott<.i. cons-0r11io Disno d' Alba-Mo11telupo-Albese-Rodello; lorde lire · 4200 oltre I). 700 quale uff. san., L. 1000 per la ca,·nlc., cat'o-viYeri, quattro quinquenni del decimo. Scad. 20 1dic. (1Ten p.<-1a).
1
TooJNA <Per ugla). - Condotta; L. 6000 per 1000 a venti diritto, caro-viveri. L. 600 per mezzi trasp ., tr2 q11inquenni del · decimo, L. 200 · (sia) per t1ff. san ....i\bjt. 2000 cirCTl. J:>osizione: tre qu-ar.t i in pianura e un quarto in eoJlina. Scad. 15 dic. FRATTA
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CoJ,ldotta per la· totalità . degli s bitanti; lorde L. 8000; caro-viveri; per cavalcatura L. 1800; per uff. san~ L . 400; per servizio carceri ma.n dame11tali IJ. 200; tre sessenni. di L. 600 cia:scuno. Proba bile trasformazione in oondòtta residenziale. Scad. 15 dic: 9ur~TELLO (Mantoia) . Co11d(Jtta e direzione dèll'Ospedale: L. "i500 con 4 quiadrienn·i del 'decimo; 1nde11nith c. v. S1.:ad. 15 dic. MONDAVIO
1
:i\11w.No. -
Ist ituti ospitalieri. (Pol iclinico scolastico e' A:m.pulatori del Oomitne). Concorso 1
1
pubblico j)€r titoli a dirigente e vi<:e-dirigente deil'Ambulatorio Comt1nale Odontoiatrico, e a dirigente del Ga b'inetto 'di Radiologia an11esso agli A1nbulatori comun.ali per i bambini delle scuole e per i po,reri del Comune, gestiti dal Consiglio ospitaliero. Emolumer1to: i dirigenti L: 2500 annt1e ed il Yi<:e-çlirigente L. 2000 annue, con obbligo di non meno di due ore di servizio gio rnalleT'<>, esclt1se Je ·d-0meniche, e con diritto a tre1ita gior11i di vaca nza annuale. r.,a no1nina è fatta. dal Con,s iglio degli IRtituti Ospit.a.lieri, a nome e per conto 'del Oomune, su proposta <li apposita (1.,om1nissio11~ tecnica · prt>sieduta dal lVIedico Direttore, ecl ayrù lrr d11rata, trascorso 1·anno di pròva, di un quinquennio })er i l dirigente. e d'1m t.r ienniv per il vice-di rig<~nte, salvo rìco11ferme successi,·e da parte del C'onsiglio, Sll proi;>o&ta del1a Direzione l\lledica . per un veriodo non st1periore a tre qt1lnqµenni J1<.) r il • dirij!ente e a tre trienni per il vice-dirigente: Il D.01nina t@ no11 ~1 cqnista stabilità nè hlC'11n diritto •
(Pe::;a,1·0) . -
TORINESE (Torino). - Condotta ed uil. san.; T1. 4500 oltt·e le in{fennità legali. Scadt11za J r1 dicembre. REVIGI.I .\.SC'C
SAN \ 7Pro AL TAGLIA~ffiNTO (Uilin~). - Terza condotta; ·L . 6000 oltre ruro-viveri. Indennità ca vallo L . 2000, bi(·icJetta L. 600. Scad. 15 1dic. .
(Udiine). - .
CRIOGGJ.I\
1411~
SEZIONE PRATICA
TER~r
(Perugia.). -
Due co,n dotte rurali; lire
6000. Sc:ld. 15 1tic. TRAPANI. Concorso per: titoli ed esami a due condotte rt1rali (IV Sezione Locogra.nde e V Sezi1one Ft1lga tore); L. 5000 lorde per i primi 1000 po,-eri e [Cddìzi-0nale di L. 3 per ciascuno del mag-. gjor nt1mero; cinque quinquenni, , cairo-viveri, in· , denllittl. cavn.lC'..atura in I.J. 1500. Termine ·utile presentazione domanda e doct1menti Sindaco 31 d'icembre. Per chiarinienti rivolgersi ·Segreteria comuna le. • '7 E~EZIA. Sp,eda.T.e Oivile. - Ai1Uto nella 1a Divi~ione chiru·rgica ·c omr,osta dèlle · sezioni di Ohi, rurgia Infa11tile e di 01·topedia : I-'. 4800 lorde; titoli ed esami. r.. a nomina è di spettanza del Consiglio d'amministrazione, che procederà alla scelta fra i dichiarati . idonei. Scad . .ore 17 del 16 dicembre. Ohiedere condizioni a lla Se.g rete1·ia del C'ons'iglio. 1\1edico-chirurgo, giovane, attivissimo, lunga pratica o~pitaliera condotte assu~:nerebbe conveniente interilk'1 to ovunque o r.osto ospedali. . . Inviare ·offerte: Fan1iglia v·ecchja, via Roma, 4, ,~oghera (Pavia.). Cercasi medico-chirurgo disposto assumere 1nterin.ato co11dott:a p~·ovincia -Oi Roma. RiYolgersi Farmacia Dell'Aquila, via C<i stelfidard-0 5:1, ore 15-17, Roma. Dif~de.
.
Il Consigli•) dell'Ordine dei lVIedici dell.a provi11cja di Pa lerrr10 . diffida gli inscrittl nell'albo a non ,a,ssl1mere . il servizio sanitario nella Lega cli resistenza fra gli operai 0ostrt1ttori di casse 1(}~ ~1grt1mi «Cristoforo C"i·>lombo )) avente ·sede nel c:orso S c.:inà. perchè, a \endo l'ufficio di presidenza tlell'Ordine chiesto che fosse a11mentato l'emolu111ento fi110 !llloril assegrui.to al l\1edico del Sodalizio, il C-011~igli{) Direttivo della detta Associazione deliberi1va il lic,e nziamento del Sanitario.
- 1172
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11 . P J L l CL l:\ I CO
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('on corsi a 1Jre111 io .
Coucol'$O . .\1. varen~<l ver il 1921, ~u qual~insi <"trg:oIDC'uto cli ru~<lieina; ]}re mio <.li tlo ll. 250. Dattiloscritti in iuglese o •lC:t-01nIJngnati cla una traduzi<,ne i11gle ·e, non oltre il 1° innggio 1921, <1ll'indi1·izzo: .Job!l. H. Gir,·in secret;\r~· of tl1e College of Pb~·~icia n:-: , J!), ontl122d S\treet. Philadel11l1i;-1 Pa (1.:. U. a·A~.). FILADELFT.\. C()l/ef/iu <lei >nedici. -,
NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICENZE. CoROXA o'ITALJ .\. Corn nzen.d at<·1·e : prof. d ott. :\losca ti · Giuseppe, Napoli. Cavalieri: dott. Cassata Letterio, l\l essina: d ottor l\Iotta Culiri l)aolo, Barcellona (i\Iessina); prof. dott. I~ertolini )!arcello, Pra son1a so (8011drio). U FFI CI_.\Ll ).IEDICI 00 ~1.-\ X D.\ TI ORDINE DELLA
1
.\
CLIXICHE UXIVEfl , 'I TABI.E..
I l l~ olle tt ino Ji i lltar<J reC'a ci1e la Commissione IItista, n oruir:n ta per• l'esame dei titoli degli uffi·ciali medici concorrenti all'ammission e nelle Cliniche . l1niYe rsi~'lrie chirurgiche e n et1psichiatriche ed ai C'or-si di ortopedia, ba riconosciuti idonei i ~guenti maggiori n1edici, senza stabilire gradua• t oria di meriti : Piccini, ospedale militare ' T(>nezia, comandato clinica chirurgica Uni,-ersità Ro:µia; Monaco, ospedale u1 ilitar~ Xa11oli, con1;-t11clato clinica chirt1rgica Uni rersità. Palermo; Signorini, os1)edale militare P a le rmo, comandato clinica chirurgica l niversità Palermo; Case lla, 61° fanteria, èomandato clinica cl1irurgi<!a 1.'niYersità ~:loden.a; Ogge ro, ospeda le milita re Torino, comandato clinica chirurgica Università Torino; • Cameriuno, infermeria pre~idia1ia Bolzano, comandHto Univer~ità GenoYa; J\iaffi, cuoia· allieYi sottufficiali ca rabi11ieri, comandato R. Istituto Parma~ Gia russo, ospeda le mili tn re Paler1no, com<1nda to clinica malattie n ervose R. 'Cniyersitii. Catania. Orteri. 29° fanteria, comn ndato Istituto ortolled1C"o Rizzoli, BolognH . La Commissione b a ricono cinti idonei a11cl1e· j ~(\guenti capitani me dici : Roverio, 230 fanterin, comandat{) clini<:A.'l chirurgira Università r•ayia: Ciotoli. 1° gr<1nn tieri, coma uda to clinica chirurgic·a UniY(lr~it~ n oma : ~Iu . oo. 1:~ 0 fn n te rin. conia nc1a to clinica c9irurgicn UniYer ità Iio log na: Ferraro, 32-> fanteria. co1nanda to clinica mnla ttie nervose e mentali Uni,·ersità Sa s~ri: Felsn11i, 390 fanteria . cotnandato clinica malatt1e ne1·-vo~e e mentnli Univer~ità Napoli. •
N't'\l rt•:-:oconto <l~l ( '<)ngre~so <li l\ledicin11 Inte r nn (fa~·. 47), 8 JHlg. J.i38. l'ultimo c~poverso de lla 1a c·olonna « T/O. cita l>Oi n11 caso .... , ecc.)), . i rife-ri~('(> :l lla. con1uuicazione del òott. ..\. . R<)laffi ~111 1~1 l .. infog-l'a nulo1nn tosi. e eon1e b1 le de,· ·e .. sert agei11uto n Ila 111·itna pn rte di dett~1 romunicazione, nt•lln :!'1 <'nln1111a tle lln te. "'l p:t!!ina
\ "l L, t~.\SL. j())
NOTIZIE DIVERSE .
La prolusione del prof. V. Ascoli.
•
'
· Dinanzi ad t1n (ìtto vubblico di l irofe ori, ùi J11ecl'ic:i, di studenti, il prof. ' rittorio Ascoli na i11a u 0 ·u l'èl t-0 il 2 corr. il suo IV Corso di lezioni di clinica. medica generale. Ricordò le parole eou c:n i tre a n ni or sono assunse la direzione cli u u~t Cli11iC<l, r esa illustre da Guido Ba ccelli. .'vol e il concetto -che la clinic-n nJedica 11a a t tra versato una grave crisi. D o1)() esser i troppo esclus1Ycin1e11te appoggiatn • all'~1natomi;1 . cominciò a sentire la necessità <li fur suoi <t ltri 111~todi di indagine, e si è data con f'ntnsinsmo, ta lYolta ecces ·i,·o, ai d elic~ti studi di p:abi11etto, a llC' r icerche biologicl1e. e :fisiologiche. Il clinico J:>erò, pur Yàlerrdo ·i di tutte le più sc1uis ite e del icate ricerche di laboratorio, deve gio,-,.1 r si dell 'es..'lme fisico del ma lato e dell' indagine a111l111nest~CJ-1 e for111ula re la. .. intesi fin:ile, che solo a lui corupete . Il prof. Ascoli r iferì poi intorno ai rnigliora n1ent i ~l l)POrta t i a ll' I stituto, coll'aggiunta o l'arnIJlia111ento di laboratori d i batteriologia, di e1na. tologia, di radiologia e con. un locale per o r:1 ancora modesto 1J i tera pia fisica. Ricordò che ba nnche iniziato le sale di soggiorn,o dove i co11Ya le scenti e i malati leggeri possono scorrere lt-> giornate riservando la tranquillità delle cor sie •li gra\issimi. Ha inoltre accuratamente scelto un c-0rpo !di col te e intelligenti infe rmiere, con a lloggio, vitto e .stipendio conveniente. perchè ~ nzn il 1nr o prezioso aiuto l 'opera volonterosa d el n1edico cliye11ta vana. ::\io11osta n te tau opere d i faticosa organizzazione. l ' I stituto non 11n n r resta to la sua attività scient ifica ed il prof. Ascoli, dopo aver accenna t-0 ai nu . n1erosissjmi temi ~Yolti n~lle sue lezioni , fu lieto cli ent1merare- gli importanti laYori usc iti nel triennio .da ll'Istitu to. Espresse poi il desiderio cbe la Clinica romana, fedele alle ~e geniali tradizioni latine, sia non solo il vivaio di futt1r i ottimi medici. ma costituisca un centro ideale intorno a cui ffi raggruppino con simpatia e fiducia i n1e<lici cbe a1nino ll~l'f(li',ion~rsi e ~li stranieri. ·
Corso di perfezionamento In Ortopedin e Traumatologia dell'apparato QlOtore. ~ell'anno soolastico 1920-21 avrà luogo, per i laur~'l ti in mediclua e chirurgia. prei::iso la Clinica or-
topeclic0-trau matologica dell'Unive-rsit<\ di Rom:1, nl P oliclinico Umberto I , un Corso di perfezionn111C'nto trimeRtrale in Ortopf>rlia f> Traurnatologif1 dPll'apparato 1noto1·P. 11 coroo s'inizierh il 10 gennaio 1!>21 e ~t ranno
itnpartiti i seguenti
ERRA TUM.
\\
insegnan1~nti:
Prof. R . Dalln ,~edo'ra, C-0nt~1'(\nze cli clinica ortopeclicn e traumatologica; Prof. G. L. Gazzotti. Patoloj?;in cle lle òeformità oongenite e acquisite d~Jl'appara to motore: Prof. R. Crainz, Patologia de lle lesi-0ni vjoIent(\ de ll'apparato mot-0re; Prof. G. T.i. Gnzzottl. T ec·nic·;1 degli ap!k'l recchi gessu ti <'c·on (> rcitnzioni pratiebe): Dott. E . Gunlcli. Ginnastica medicofic:inl o~irn e rie<lnrnzionc funzionn le.
•
[ •.\NNO
xx,·II,
FASC.
50]
SEZIO~E
Alla fine del corso, quelli cl1e l'a,·runno freqt1enta to regolarn1ei1te e che avranno superato la pro,·a di esame, riceYerunno un Diploma di perfezionn.1nento in Ortopedia e Traumatologia dell'appnrato 1notore. ~er esserYi amn1es . :o si de\e fare domanda su carta bollata da. r). 1 al Rettore della R.. Unlv~r :-;itit, n<>n l)iù t.._1rdi del JO gennaio 1921, presenwndo: a.) Fede di nascita debitamente legalizzata dal Ilresidente del Tribunale; b) Diploma- e certificato di la.u rea in medicil1a e chirurgia (anche di Uni'\'ersità estere); o) Quie~'lnza di L . 300 rilasciata clnll'Economo della R. Università . Si dovranno p11re versare nella Cassa "Cni ,·ersitaria L. 78.90 or · correnti per sopratassa di esame di diploma, per gli esercizi di Laboratorio, per bollo e indenniti1. l>er riti1.'are il Diplon1a gl i interessati do-,·ran110 in seguito })reseutal'e don1anda su ca·r ta bolla tn da L. 1 e Yer~are alla Cas~n Uni,·ersitaria L. 10.GO. ~aranno accolte oltnn.to le prime 75 doman<le.
Corso di perfezionamento in elettroterapia e radiologia medica. Il i dicen1bre, alle ore 17, il prof. Ghilarclucci 11:1 i11iziato u11 cotso ·cli perfezionamento di Elettroteravia e Radjologia per m~dici e studenti. J,,.e lezi-oni liauno luogo nei giorni di murtedi, ~iovedì e sabato nel R . Istituto di R.adiologia ed Elettroterapi<l al Policlinico dalle 17 alle 18. '.rutti i giotni dalle 9 alle 11 hanno luogo esere:i tazioni r•ra ti che.
PR.\.TlC.\.
1473
Knovi ospedali. A . ~a poli venne ina ugu1·a to cnn grande solennità i I llt10,·o Os15edal~ per infermi cronici annesso al1'0spedale di S. Gennaro, situato i n posizione inc:<1nteYole: è capace d·i 400 posti. A Fano venne inaugurato il nt1ovo Ospe'.dale Civile, che r isponde a tt1tte le esigenze della teenica ospedèl liera ; può ricoverare 120 i nfermi. L'os pedale Tribondeau. Il Comando della 1a squàdra navale francese ha di1sposto che l'ospedale impiantato nell' ...\chilleion, -la villa imperiale di Corfi1, sia dedicato alla men1oria del dottor Tribondeau. ivi morto durante la pa11den1ia 191 mentre attende-ra, in un laboratorio molto be11e da lui attrezzato, a partico1ar1 indagini st1.ll'argomento. ·
' a Ne'v York. Scuola medica di p erfeziona meoto Per org·anizzare la Scuola superiote di perfeziouaruento medico di New Tork (Postgradt1ate ì\Ieclio::tl School) so110 sta ti stanzia ti du'e milioni . dl <lolla1·i. La seuolil ve11ne fondatn 38 anni or sono; ma si Yorrebbe portarla ad t1n noteYole grado di efficienza per farne il iu.a~simo centro di cultur~l medica mondiale. Cèn tenario dell'Accademia Medica Argentina. · !J' Accademia lVIedica Arg·entina, creata il 17 a.prile 1822, celebrerà tra un biennio degnamente il suo cc·ntenario. Ha votato la costruzione di un granoo edifirio per la sua sede : vi sarà allogata la: biblioteca e vi si terranno le sedt1te. Ha bandi to _un concorso nnzioni1le con premio in danaro e in medaglie, per tre' opere di scienze mediche generali e<l applica te. • 1
All' Uoiversità libera a Ferrara. Presso
l'Vni~ersitù
libera di Ferra1·a si sono
aperti quantunque non ancora ufficia.lruente poichè si attende l'approvàzione ministeriale i cor_i pel quarto a 1111-0 di 1\1edicina. I11segnerù anatomia pa tologicu il prof. ·L . Giannellf; la l)Utologia medica il prof. A. :\I. Luzzatto; la 11atologia chirurgica il prof. E. Casa ti.
L' Istituto climatico di Coasso al Monte. Il 17 ottobre u. s. ve11ne inaugurato solen11emen-
Un' Es1•osizionP we1li<-a a Londra . · Nel rn~~~ d i ottobre ~1 è tP.nnta a I ,1>ndra la X E:,1t<>"izi<>D~~ lVJedica, al ("€ntra 1 Hall del p~ lazzo
di
"\iVe~t1ninster.
Scuola di coltur socia1e.
J.,a Scuola .di , coltura socia le di Roma (via dell 'Ol111a ta, 5J; riconosciuta a tutti gli' effetti legali dai :i.VIinisteri dell'Industria e C. ommerccio e del te l'Istituto cli1natico di Cuasso al l\lonte, fond~1to Lavoro. inizia il ~uo terzo anno di funzioname:Q.to. (lall.a Croce RossH: Italiana. f,a Scuola è sorta ad inizia ti va dell'Ufficio Mu'l'ra gl'interYenuti eran10 i senatol'i Cir<10Jo e r._1nicipa le del I,Javoro con lo scopo di procurare a lla Yia, i deputa ti Cappa e De Capitani, i gener.1li classe opE>raia di Roma una istruzione t~cnico-eco Brt1sa ti, Bassi e . Circana, mons. 1\tlerisi, il princ:i1:>e di Belgioioso, il conte Pongileone, il conte Tu- . nomir<1 rispondente allo spirito dei nuovi tempi. Xel corso rlj coltura sociale 'riene impartito anrati, l'aYv. \ isnlara, l'avv. Curtino, i pToff. Bacl1<.) l'i11segnàme11to dell'igiene del lavoro. duel, Bord-0~ni-uffr~duzzi, Olpez, Gatti, ecc., ecc. I corsi sono serali, banno la durata di sei mesi l)a r ln rono il comm. Cagnoni, l'on. Cappa, il .'eo cli un anno scolastico e possono essere frequenn.ntore Cirnolo, il prof. Gatti, il cav. Val:ig:ussa ta ti dft tutti i clttadini. 1:>er i malati, il direttore del sanatorio dott. Trevisan, ::\lic:hela11gelu Ziruolo per i combattenti dalIl prof. Neusch iiler. n1a ti. Qunl0 n~ses~'Ore per l' ig·ie11e del comune di Roma è ~ta to c:hia rnn to Alfonso Neuscbiller, illustre Al sanatorio di Prasomaso. off:<ll111olog·o, infaticabile filantro1)(), 11ntriota di In occasione defk'l i101ni11a a ca vnliere della Cosi(·nrn fede, nostro ottimo amiro e collaboratore. ro11a d'I talia del prof. l\fa rcello Bertolini, diretRallegrarne11ti cordiali. tore del Sana torio porK>la re l Tmberto I in PrasoIl sindaco di Milano. 11u1so, i rieoYerati hanno fatto, , ad iniziativft di nno speciale Co1nita to, u11a festa cordiale in onore •.\lln ca ricrt di ·i1Hia co della città di l\lilano <lt'll'in.·igne r;nnitario. per ma11ifestargli il loro afk stato C'hii11un to. cla lla maggioranza socialista, fetto f: i l 1oro co11111iacimento. il dott. ~-\ ~1gelo Filippetti . 1
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IL POLI CLI~ LCO
Nuo"o Ospedale ad _.\.vana. i è inaugurato, or è qua lcl1e n1e$e, il grandioso 0!'.q>edale ::\Iunicipnle della città di A.vana, arre<la to con lus ...o e organizzato .. econdo i detL:'lmi <lelln moderna. scienza ospedaliera. Contiene, tra l'altro, una biblioteca e una sala di co11ferenze capace di 150 uditori. i.:
La crisi del vetro in Germania i riverbera anche sulle forniture di lastre foto-
grafiche per radiologia, !'ìpecie per i foripati maggiori. I.e fabbricl1e con~gnano lastre sensibilizzate cli preferenza fl chi restituisce lastre fuori uso. (Pathologica).
Cioemaradìografla. dottori IJOrmon e Comendon, combinando la cinematografia con la radiografia, hanno ottenuto delle « tiln1s » rip1·oclucentj la vita dei corpi viventi. I
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Il disservizio postale. Denl111zi!lm0 a11coru una volta ai nostri lettori )1 cJissercizio postare, che è solo responsabile dei rìtélrdi, llei disguidi e delle clis11ersioni cli fa·r.icoli, che continuano a procl"ursi. La reclazione, l'ammlni. trazio11e e la tipografia vongono il 1unssimo irn1)egno nffinchè la pubblicazione del giornale i>roceda regolarme11te. l\1a tutto il loro in1peg110 viene ecl essere frustrato <h1ll'amrnini ... trazione delle poste. I nostri abbo'hati continuino · pure ad in\iarc1 1 101·0 reclami, cl1e noi collezioniumo e inoltriamo ngli orga11i <lirettivi dell'amministrazione postale. Koi speriamo cl1e le no" tre insistenze finiranno <.:o! richiamare 1·attenzione clei re$1Jo11sa bili s11l di ... servizio, f1i cui è vittima il nostro giornale. ,
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fJ in·ol'to a 75 anni il prof. ~1-.\. l.RICE DEBO\.E
' medicina int.erna alla Facoltit metlica cl! I>àrigi. Fu per sei anni decano della Facoltà; fu p.r esidente onorario del Consiglio ~uperiore d'Ip:i0ne, presidente effettivo della Società medica df'g:li O~pedali di Parigi e copri molte altre caric·be. J... a ~ua attiYità è stata inultiforme. Tl'a i suoi studi ricordiamo quelli sull'ulcera semplice dell'esofago, sugli spandimenti chiliformi delle ·~ie rose. sull'intossica zione ida tigenn, 'ull 'infantili. mo. s11lle febbri paratifoidi, ffi.11 bnsedo"\'\·ismo, I"edema segmentario, ecc.; tra le sue concezioni ricordiamo quelle relative all'anarchia cellulare del cancro, alla natura distrofica di certe asi. tolie. sull'utilità degli alimenti freschi (egli precedette gli studi sulle vit.amine), sull'influenza del sistema nervoso nella genesi deil'obesitù, ecc.: gli dobbiamo anche alcuni strumenti <.l '11na ingegnosa semplicità per la toracentesi, il cateterismo dell'esofago, il lav!l.ggio gastr1co e l'alimentazione con la sonda, uno dei primi modelli cli siringa sterilizza bile, ecc. : ha scritto Ynri trattati, manuali e monografie, q11asi sempre in collaborazione. di clinica medica, di patologia interna, <li terapia, sulle malattie g·astriche, ecc.: ha diretto la pubblicazione di una serie di ~lantt:lli di medicina, diagnosi e terapia, ecc. Sotto le apr>arenze dello scettici~mo, egli nascondeva lln a11i1uo nobile e sensibile. B. çbe
in~eguò
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morto il 11rof. GUSTAVO Bl-XGE, il quale per 35 anni ba insegnato chimica fisiologica a B<lsilea : è notissimo nel mondo me-dico per il suo
'I
È
trn tt<1 to e per le sue 'ricerche sulla fisiologia del sa1e n1a rino e sulla questione dell'alcool ; fl1 un • os~er,·a tore ac·uto, un insegnante brillante e chiaro.
L' ..:1in1n in istrazione.
Indice alfabetico per materie. A11H? 110l'l'('il :
trn tt.1n1ento con estratto
1>i tui t<i rio
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in tema di - . C~1 t~tcre lllOlle irrigidito nel C<l ttlterismo <lifficolto. o clC'i r>ro, ta tici Cenni bil)Jio?:rèl fici A~~icurilzione-n1nln ttie:
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L. Pozzi. ed. reBJJ.
Anno XXVII
Roma, 20 Dicembre 1920
F asc. 51 (fine)
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fondato dai professori :
GUI DO BACCELLI - - FRAN CESCO DURANTE •
SEZIONE PRATICA
REDATTORE CAPO: PROF. VITT ORIO ASCO LI I
Per il 1921.
' •
Ai Medici Italiani,
Enit1·and0i ormai nel si110 XXll JJI a1vno di 1 ita) il «Policlinico)>, che ha t en1Jtto fede costcvrite al suo p rog1um ma di servi1·e c1 l m edico pratico nell) ese rcizio oom.p leto dell a1~e si~aJ e cioè) così al letto dell 'infe1mo J ùome nei sem(j)rre più complessi 1~appo1·ti so,oia.l·i pot1·eb be 1·iYl!UIYhZ'iare a es7Jor1·e am..cor·~ 'Uln programima pe1· l ) a11!Ylo 19~1: tutti i medici d) Italia sarwio c<>n quale solerzia, li tie1ie a~ oor·ren·te di quanto di m eglio si produce nel campo scicntifioo) con quan,t o a;r;io1·e sostien.e i Zo1"'0 interessi in ogni campo dell)attività lo1"'0 . La JllCcess ità del prog1~an1/rria non. p1 oviene dalla co1vsiietildine; pro·m ana àall~ ·i n.t ima costitUtzione . del no,s tro periodico J dallo· sprir,i to stesso ohe ha info1·rnato tu.t ta la sua vita e 1i@ lia fa vorito l' evol·uzione J 1'endenaol o senza, aontestazioine 'non solo il p1iù diff·u,.so J ma anolie il più acc·r editato pe1"iodico med'ioo italiamo . Gli è ohe il « Policlinwo » ha semprei vis suto la 'V ita del m edico italiano: non lia soltamto accompa.g nato il m edico nelle difficoltà à el aa;mr;Jiino~ lo lia per lo pd1ù plJ'·ecediito) so 1"'1retto) lo ha s1)esso illUtmi1iato e giuidato . La R edazione e l)Amminist,r azione ha'r"-tio fatto ognti sfo1~zo e saor·ifioio durante la grande g1uer1·a di wnificazio1ie della no.~t1·<!1 Italia) e S·O pratutto in qiiesto to1me~tato e d'iffictle dopo gue1·ra) pe1" aàattwre il oonte nu.to alle esigenze del momento J per man.t ene re la 1·egolarità aella pu.b blicazione) p er seguire il movi;menito della 'V ita scient'ifica e· profess ionate tr·a noi e all)estero'. Purtl'oppo la 'Vigilia delta# pace è ~tata per l )Ita.lia più faticosa e du1·a clue non. la vigilia della guer ra) pri ù penosa fo1·se olie norn la stessa g1µte1·ra pe1" il malessere) or·eato, dalle i'nsidie i ·n.tel'na.z,i o nali e dati dissidii 'Ì1ite1·ni) o fomentato dalle tristi condizio11li economiclie. Olt1·e due a1vni di tet·ribili p eriP,ez·ie lianmo minacciato di esau1·ire le fo rze del nost,r o disgraziato Paese ) ohe pwre ha promosso ed assicu.rato la vfittoria dei pri1ioip1 di libertà nel mondo'. Mentre la pace sta pe'r' con.eludersi con gli st1·a;n.i eri) si ·m(1lfl,ifestano sintomi anche di pa,cifioa.zio111.e inte1·na; l )Italia corv il suo largo umanistico positiv o se1iso politico) pre·nde 'j><lrr·te di rettiva nei Consessi inte1·naziornali. · Speriamo cominci l )èra della ripa'r azione swi fiag eili alie alla guer1·a so1io seguiti. ()on qu.e sta speranza 'l'bel ouo1·e) noi vogliamo iniz'i are il pro-ssinio anno. E confidiamo che nella coscienza più sicu1~ delle vwtù della nostra sti1·pe) a'>'iclie la medioi1ia ita·liana) r1;clle lotte più nobili p er il ptrogrcsso ~cientifioo) pretn1da la posizione olie il genio del passato e la tenaoia del lavoro le assic111rano. 1 · {0,i siamo fieri di c·ontribuire a questi i.11tenti) aprendo le porte agli st'U;dio·si a)ogrn i sèuola. Promettiamo be1isì d·i 8'0<3g~i~re 0·0 ·1i il p 1i-ù seve1·o d,isae1~ntimento J ma con, la.rgo criterio) il fio1~e della produzione straniera per farlo ~on esattezza e rapidità co1vosaere agli Italiarii come l·ievito a.e~ progresso nos~ro-; ma. specialmente desideria;mo il oon1t1~but.o delle sc·u ole italiane per diffonderlo fra noi). che oi azJ1>rezziamo t ·r oppo poco) per diffonderlo all'estero ove la prod;u..zione italiama O?minoia ad essere 1
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ricercata e tewi1tta in pregio . . . . . . A tale ope1·a di affrateDl(JJY)iento naz~onale e di valo1--iz~·~:ione internazi~1iale il « P?l~olinioo » sente e sa di avere m.olto oonit1-ibuito; ma molto ptu miole e sa di poter contribU!ire . co·n il credito acquistatosi e con ·il grande numero di abbonati.
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1476
1L POLICLINICO
[...\NNO
·-· Oresce1·enzo
XX\' Il, F ASC. 51)
le R·ivistc siriteticlie sugli argo1ncnti elle a >nano a nzano accaparrano
l'attc1izio110 degli studiÒsi e 1·i nnova110 di continuo la r1tcdicina. }.~on sia·1no >tè JJClglti del successo) 'Jb~ a1Lcor 8oddi ·fatti dcll'OJJ6Ja nostra . Dirigianio fervida JJregliiera a ·i 1iostri JJ1·ofesso1·i c/1;e no1i uog.f ta1io liniitare i benefici 1
dei lo1'o irisegna-nienti ·1 iella cércltia dei loro studenti) nia si con111iaoc1uno di SJJa1 gei li 1tcl grande a1n.ùito (fci -tnedioi italia•Jt·i clie li i1ivocauo : ogni sollcoitulii1ie 1ioi pro1;ietltllnio a1 11iaestri e/te 01torar1to lo cattedre d ·1 ta.lia) pcrc/11è ccda11to al desiderio di coloro cl11e f ll rouu allteci e ania1io 1iori perdere il 001itatto 001i la scuola elle li forrriò) e prcferi~cono acquistare 1iuo ve conosoe1ize traverso l 'ela1Jorazio1io ctlllc nt<:'Jl ti 11,.ostran<') pt uttosto clie netl 'u -
pera di soritt ori st ra,riieri. In qu est'asptra~to1ie clic traia1;to dal cico dolla coscienz:a degli ajjezio1Luti a>ni<:i dèl « Potioltnioo », 1i.oi trocianio il fo1ida:nie1ito per proyredi1e aricora e senipre GO'n la cooperazio,1ie di tutte le scliolo italia-·1ie) 00 >1' la coes11u1ie ai tutte l(j cat<3gorio di rrie<ltoi) 0011; ta fu.. sio1to di tiitte tu eJtergie della vec.oliia e delt.a, recto1ita ltatia. La oonoo1 ciia asstoura sc:nipre la ·c iitoria a.lle go riti italiolie ..il « J->0Zicli1iioo » ci porta non solo l'attgurto ed il buon i;ule r e) nia la fo1za aet lavoro e la vi rtù. del sac1'ificiu . 'l'zttti i .Jledici Jtal1arii lo aiuti1io. · LA l{EDAZIONE. 1
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Due ,·ie ~i <ll>l'iYa110 ull'.t\m111ini8ttazio11e del « P"liclilliL:o » lJe.r <.lff1outàre le aspre ùiffic:-0ltit iner~11ti allo str<tordinario i·inc.:1ro della ci1rttt e dell<L mano tl '-0veru ti1Jogtafic:a noncllè all'incremento continno delle 1::;1,e::;e generali : ritlurre in rnodo noteYole il nullle1·0 <lelle JJag1ne O·Y~vero accresc:ere i prezzi <l 'abboilUlllento. La i)rirua solt1zio11e è tata risolutKtruente scartata, vercl1è aYrebbe .. ignifi<.:ato c:orup.roruettere il Yalore p1atic;o, il prestigio e il ctetlito <lel giornale . .:\leutre Ja Yita sc..:i1::"11titic..-<.1 ri1>ten<le oyu11que con slauc:io là sua febbrile nttiyità, mentre le co11quiste ooll.1J.>it1Le ù<t11a rueùicina ù ur<lnte la guerra ve11go110 sottoposte a. l'èYisi-011<.) e se ne p1·e1.>ar<tno e se ne C..'ùll.l!Jio110 ogui gi-0ruo ùi nuoYe, rueutre .Lu vita lJl'O Ie~sioua lc 8i ritlei:>ta e le si !Jarauo iuu~ llZi vasti ptoblerui i>rirua i1ep1>ure sos1>etta ti, c:l1e illYest-0110 tu r,ta la "ita so<:ià1e, 1)011 eru lJ08'sil>ile costri11gere i.11 un i1uruero ristretto dl l>Hgine l·irull.len~o 1.1.lttteriale e;be Ol'lllài ali111e11t<t il no:stro yerioùlcQ. Ciò sar ebbe sl:àto i11c:o1111>atibile <:on le esigenze dei nostri lettori e e.on qt1elle clella redazione. l'er ac:eogliere con liberalità il uopioso materiale t:lle àifiuist:e <.tlla iedHz1one, ller risve<:clliure 0011 fedeltà, i1elle n1olte1Jli<.:d rt1brjclle delle recensioni, il lllo\'"in1ento s<.:ie11tific:o ~ cli11ico nell'Italia e ùeil'~stero, i>er f<l r JJosto ai nt10,·i problemi e<.:on0Jllic1 e Dle(lioo-~oc:i.ali, aùbia1uo a11zi ùoYuto aumentare grilù.itarne11te, i11 <1uesti ulti111i terupi, il nu1Lel'-0 delle lJDglue. Il .st1c<.:esso del « i•.oliclinic:o » si è sem1J~'e più a.treru1ato : difatti 11 11u1uero degli abl>o11aruenti raggiunge orlll<-li una c.:i frà el1e qt1alche anno aùùietro non a Yremmo osato 11e1>pnre sperare. 'lueclto ri~u lta to })erò si è raggiunto a spese di gravi Sà<.:ritizi, c:l1€ l '..1.\1umini~'t'l·azi-011c no11 potrebbe l)Ìll sostenerl1 : i i1osl:ri a l>bonati non si sorpre111ùeta ano ùnnql1C se dobùiamo elevare il prezzo ùi abboname11to. ~oltunto questa rnisnI«l c:i conse11tirit ili mantenere il giornale all'altezza eonquistata e di su1>erarla ancora. Teniamo a rilev~tre <.:lle l'at1rnento da noi portato è (lel tutto ~lll1n1re11tc ed illusol'io; esso restc.1 di gra11 lungtl i11fer1ore <tl eoeilicie11ti di aumento <]ella c:n rta e delle svcire di stam1Ja ; non è neppure Jll'Ol}Orziou.1 t<> <l l rin.ilio gencrè1le ùel denaro. Così stanò<> le <:o~e, noi ,tblJium-0 ferma fid11c:i<t <: he i i1o&tri lettol'i <1 lllJl'ezzera11no hl moderazione ll<\lle no ·tre rit·l1icst1.1 • E s ·i c:ontiu11el'<lllno a da1·c.:i il loro n1>poggiQ inc:onùi~ionato e la loro preziosa soli<lit rietà .
ABBONAMENTI PER IL 1921.
ITALIA
ESTERO
L. 50 L. 25 L. 25
Fr. 60 Fr. 30 Fr. 30
L. 65 L. 65 L. 80
Fr. 80 Fr. 80 Fr. 100
Singoli:
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. (1) Alla sola sezione pratica (settimanale) . (1et) •..\lla sola sel 1one i11edica tmensile) . . . . (1b) Alla sola sezione chirurgica (mensile) . . . C1t1n ttlali vi : (2) .~ lle due sezioni (pratica e medica) . . . . . (3) ....\lle due sezioni (pratica e chirurgica) . (4) Alle tre sezioni (pratica. 111edica e chirurgica) ~ r;,a.bbonarnento
cl impegnativo per- tutto l,anno,
ma. pub esser-e pagato In due r-a.te sonaestr-a.lf anticipa.te .._
- . Saremo assai grati ai Signori abbonati che vt1rranno rinnovare l'abboname>:1t.o avan~i eh~ co_minci 11 nuovo anno. Ciò agevolerà molto il lavoro amministrativo e la puntuale sped1z1one dei fasc1col1. • • . Indirizzare 'artoline-Vaglia, Chè<1ne e Vaglia Bancari all'Editore del ''Policlinico'' Cav. L "" IGI POZZJ • •
[ANNO
XXVII, FASC. 51]
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SEZIONE PRATICA
SOMMARIO. Lavori originali : M. R. Castex e N. R omano: Alcune conside-
Accademie, Società mediche, tongressi: 88a riunione annuale della
razioni sopra gli a ngiomi cerebrali. Note e contributi: F . Curatolo : Il lattato di sodio nel dia-
Britisb medica) Association. · .lppuoti di medicina pratica: CASISTICA E TERAPIA : Eziologia e patogenesi del tetano lor alizzato a lle estremità - Tumore rolandico e mioclonia-L'« herpes zoster» - La cura dell'emicrania - Il luminal n ella cura dell'epilessia - La gli· cerina borica nella paresi vescicale . - NOTE DI TECNICA. POSTA DEGLI ABBONATI. DIVAGAZlONt. Nella vita professionale: Caro-viveri e caro-stampa. - E. Ballerini: La casa di riposo per i medici. - Cronaca del movimento professionale: Congresso della Federazione degli Ordini dei ?v!edici. - Risposte a quesiti e a domande. - Concorsi.
bet.:~.
lllediciua sociale: A. I\1affi: La cura delle tubercolosi chirurgiche sulle spiagge . Osservazioni cliniche: P . Gilberti : La perforazione intestinale da ascaridi lom bri coi di. Rivist"6 sint.etiche : 1\1. Battagli a : Gli em o coni. Sunti e rac:isegne: F1sIOPATOLOGIA : O. Sch,var z: Fisiologia e patol ogia delle funzioni' vesçicali. - MEDICJ·NA : G. Beck : L a distrofia adiposo-genital e di Froelich e l'ipofisi. - NEURO, t.oGIA; Barré e Duprey: La sciatica sacro- iliaca. - CHI· BURGIA. : P. Delbet: Le ulcere della gamba.
Cenni bibliografici.
·
Notizie diverse. Necrologia: T. Luzzatti: Com1nemorazione d~l prof. Luigi Concetti. Indice alfabetico per materie. ·
• Diritti .di pr~prietà rlse~atl. - E' viPtata la riprod·uzione di lavott·i pubblioati nel POLICLINICO e la pubblioazione di sunti d'lt essi Renza cita1·ne la .fonte . '
LAVORI
ORIGINALI ~ •
Alcune considerazioni sopra gli angiomi cerebrali per 11 prof. :\1..\.RIANO R. CASTEX diretto·re d'e.lla Clini1c.a ~Ie1d . di Btl'ernos Ay·r es e il dott. NICOLA Ro~IANO. Gli angiomi del cervel1lo sono tumori. costi.tl1iti da neo f.orn1iflZiQni di va,si, generalmente a livel·lo del si·sterna capillaire, e che po.s sono svilupparsi. o nell'enceif alo o nei suoi in\'olucri. Gli angiorr1i cenebra li. .s ono p1oco f1~e qn·e·nti e danno una p.icco·l a percentl1ale fra gli angiomi in geneTa[e. · Q11esta iiarità ha fatto ·S) che la let~e.ratura si sia arricchita in qu·e~.ti 'l1ltimi decen·ni.i C·01n le pnhblicazio·n i fatte dai c:linici che hanno a~nto 01p po.rtt1n.ità ùi oiSseT vare ca.~i dii ·ql1.e.st a natu·r a. N,o n are1d.1amo ah.e J,a «~aisi~ti·ca rubbonda11te clel1a le1:teraitt1I·a mo1dern1a. .si. de:b])a .ad un at1m·emito ne111a f.1~e(!l1e'Ilza cli d·etta a.ffezione, si'bbene ai pniog-re ~1-:;i fl.el1a ·Chi1r11rgia del cra·n io, la rr11 '1le, intenrenen·do ·co.n .giu·s.ta rag·ione miei casi con 1sinto1m i oe:riehra.li o·sir nri, ha, ·c ontrit1l1it:) a;d arri.cchjre corn1si>flerevolmeinte la cli.rii ca .degli àTI1g~iio•mi cie rebrali. V'ha g,ra n di.vergenza d'OJ)iniro ni circa q11a.nto si rif.erisoe alla eti·ologia deg:li angiomi ce:rebrali.. · i\.1c11ni, e :=:1ono i n11ano, t-ra e.ssi I-Ie1in1e (1), credono a di1~r9osizi.oni ·eto111ci:er1ite o tiel.aing'iectas.i.e congenite , che, in lln m·ome·n tio dato, e, per CAUtQe miolheip;lici. e svariate, comin1ci.a.no a pr.olifi1ca11'e g1ene1ra.TIJ1o i 1rruovi vru~i. P er Oppe11heim (2) 1a eredito rietà ha p11-imo.rdi ale irnp,o rtanza nella· genes.i dei p1r oce1ssi · angiomato·s.i; ad e~sa 0 1)penlh ei n1 a,g giunge l·e f' nomal.i e co.ngeni te ·d i sviirnppo, la di·a tesi· a11gi.0Ji tii r a e la t rn ct en za ad 11 no 1~ ta to oonge0
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sti vio.
Pier Chi.v1au.1t (3) e· moil ti altri, il trauma.tismo oostitu1sce u·n .o dei fa ttoir.i g'enetjci p·i ù importanti c1'egli a,ng.i omi in giene-rale e di quelli. cere1bTali j-r1 particolare. So·n o legione i clini.ci che opinano che la grande magg.ioranza degli ·angiomi ·C·ere1briali sono ·CfO'Il•geni.ti : V~rch.ow (4.), Kra.u se (5), Oppen·h e,i m (6), De11bet (7), ff,ein·e (8), Sy.m m ond (9), B lank (10). Br11ns (11), KaJi·s ch·er (12). La predilezi one evi·de·n te d.i età, i1el ·Sec.ondo e terzo decennio, nion parla ciontiro la congenitalità nè contro i'l suo srviluu1no di 11n - - ·a sroeise vizio organico conge11.ito o.d..ar.quis,ito, giiacchè p11ò ,avvenire la eivoluzion-e latente e tardare uno ·o vari de.c.e!nnii a ma.ni.f esta.rsi · .clfuli·caJn errlte come nelle ossierv.azioni d i Dry:sdall.e (13), Ca!ssi.r er e . l\IIuh SJa.m (1 ],) . ' N on p1are ci .sia predilezjone di •seisso nè idi razza. . P.err 1crue11o ch e •si ri.1f·erisce alla mo rfo1J.o.gia deg\li e.m angiorni cerehral1 , es.si sono costit11iti da ve1ri ''asi neoformHti geineir a]m.einte a liveJio del sisten1 a capillare. Qnesto carattere èLi neoformazione ·di va.isi è qi11 ell10 che Li ·differenzia dalle a.n.giecta-sie e vrarici, ne l.Je qru ali v 'è Cfll asi e•slcùThSivamente dilatazione di. va;si.. Gli angio 11:i po.s.son.o p1~0.c.l:ursi n.elle me·n ing.i o i1.e1lla sostartza cerebr':l- le. In ·questo caso, hann,o 9rigine in tes&llti vo;sco1a1;i della p olpa re!'lehrale, ipot endo esc-ere s n·~)e·11ìci.ali .a su.b corticali, e r'agg1i.ungendo a volte grandi di.m ensi1011i. A ,·olte, n·o n os1ante la loro l1bic.az.i.on·e me11i11.g1ea., i v a;si. p a sis.0.11 0 dal l a, i11e10p1 a si1a n.11 a so~~ nn z8 ce1·ebrale, con1 e 11el caiso di Cass.irer e l\fiihsa1~ (15) e nel ras10 01s~.ervato a. pu1 bbwi1cato da uno di .11oi col clotn. P1 etrio O. Bolo (16). Qnnnd.o l'angi1oma è .suib oorticale l'aspetto ipere1mi.ato e1d eochi1111oii.co del'le ·ci·r c.o nvoluzi,on.i rereih ra li ri\·ela la sua .p resenza. 1
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IL POLIC'LINICO
I tessuti circostanti sono alterati ed ematizzati e rammolliti. Gli angiomi meningei si trorvan10 nella pia, a·deriscono gen eralm-ente al oerveLlo e raram ente alla d11ra (caso di Castex e Bol·o). Frequentement.e c.ostitui•scono griandd masse violacee, turgide, formate da grossi canali ch·e si uniiscono ai .seni prossimi pelI' me z.zo di vaisi di calibr o vari aibiJe. L'angioma ·si manifesta nel cervell·o ~otto f orme diveree : come tumor·e circoscritto, incap~11 ln_.to, del tipo• dell'a1I11gi1Qma ca,reJmoso Bruns. (17), D 'Anton a, Ro,s so1lim10 • (18) .o ca.me una neop l asia generalmente m eningea, diffu1sa, d el car•attere d e~la telangectasiaJ. Questa può preset1tar.si sotto tre tipi diiSit.inti: <p1elllo dell'ang.iioma cirooide o airte.riale, queilJ,o ·dell'angi1o ma venioso r amos10 e qu.elil•o di tiipo mis.t o1. TI primo è stato osservato da Ka~ie'oheir (19), E:mman11•e1l (20), Bergma n:n (21), ·Bla'Il'C'.k (22), Oppenheim (23) e Symm,on·d·s (24) ; il secondo tipo, molto piiù riar.o , è stato osseirvato s olo .da Lei·chneT (25) , K r·a11 se (25), C,assi1eir e Muhsam (27), L a,rill·eitte (28), e Cas1ex .e Bo101 (29) . T., e i1c h n P1r trovò un s o·l o c as,o, su 23 o 51.5e:rviaz i,o n i, di tt1mo1ri cerebra;li. ri't1njti. N el caso di Ca1ss"i1rel!" .e l\1uhisiam la nei01formazi.one di va·si com.p1r1enderva l e vene· del1a pi.a e si estendeva lino a q1Joelle della &ostanza ieere. . brale. Il tipo d.i angioma misto fu os1servato, tra altri, da K,a,,l i schet.r. Il tipo più f requ·e·n te <li angiomi ·CeJ'ebr.aJi è ]',ang ioma semp.li·cie, J,a dilRtaz~o·n.e c.ircoscr.i.tt.a e ci r.c::·o~dale d ei vasi di un teirritorio vascolare d·eterminator. Quiesto si d.i fferenzi1a dal•l ' a ngilQma c.ave·rn.oso n el quale il sangue1 non ci·rcola jn spazi vascolari cilindrri·ci 1·iiuniti, ma in spazi vuoti di forma irreg<llare e com.\ 1nicanti. La i1~tolo·gia, di (!ll·eisti an.gi omi è stata f ai:Jta dn. Emrnan11el (3·0) che troivò E1proporzionat.a J)r olifì cazi one in tutti gli' stra ti va scoJa.ri; in tutti avviene ~·n una maniet"a atipica con predominio cl egli 11ni o degli altri a •sp eise dei !'e8-f.nnt:i con ~o.mm.a irre•gol ariit~ . J .. a 'pnrlecipazione attiYa de~lo str~to ml1sc-0l n r e da,1 a, in certi !>Unti, a1lla proliificazirone 11 n nsnetto di laiomioma.. ~ono $tnti con~tatn.ti i pl"oce·c:.~=d rregre&'Si,,i pii1 Ynriati : rlegene•r azione j.8lin a (an r l1p n el ca.so Encler4' (31) , ra.lci1ìraz.i one de-lla inti1ma) nrorrc:c:i negen e rati vi delle fìl)re m11 ~cola ri, alternzi oni i r1iì:-in1mntori e c:rlrroc::e , r o m e- '!)lllre ralrifìr11ioni .(lelln nv,~e11ti7.in, prominenze nn c"ll r ic:n1nticl1e ·con !1nreti p111'nmE>nte conn ettive o sr 1~,·ose. f; li ni1giol11i poc::c;nno ori a:inare trnmbos•i e~te~e ecl cmorro.gie })rornse, fntti in1portonti per la 1
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clinica, poichè oon ""'giravi pe·r turbamenti generali, poc:son o condurre rapidamente ailla morte. Spesso han·n 10 S1Viluppo lento e progressivo, e~iminando il sangue d ai loro vasi e orig.inando calcificaziani frequenti che possono estendersi .ai v.asri vicini (Astw.azaturoff) (32). Abbandonati a sè stessi p·o osono e.stendersi sul'te 1sU1perficie careb1ral.e e giungere a coprire tutta la estensione di un emi1sfero. G1i anigtomi ce1re!brali subiScono le stesse tras1oirmazion.i ·degli angiomi i:n genera•le: degiener.azi1on•e, ulcerazione, rotture, ecc. Il quadro clinico è polimorfo. Esistono segni abbastanza frequenti eh.e possonl() ifair p·e ns·a re rulla natura angi-0mato.sa di fllTl. pir ocesso cetrebirale1, senza p1ermettere di afferm.arlo. Si coo1'statano freq!\leintemente nei •S<)gigletlti anteesd.enti ·di tra11mi antiiohi, ahe soglion,o rimontare .a;ll:iirufanzia. La evol uzione delJ.'i·n.:fermità si fa con somma lentezza e oon una &into•m :atol101gi.a me1sch,i na nellra maggior pa·r te dei cas.1• . Mancano abitualmente i segni cardinali de•l la ip•e:Nen,s io1ne .endo·c ranica. S ono molto freqrt1enti le cri1si di epillessi·a sensoria, come pure gli accessli 1co11v.l1ilsivi d ·el tip·o j a.ck.so niano, che possono resta.ire i1solati p&r anni e f.a r.si più tardi .assai frequenti , e ripieter.S!i varie d ecine di volte in uno stesso g.i·orno. Neà caso di R otgans, He1rz e Wf.akler (33) la evoluzion.e si f ece dn 17 anni>, e n·eil ca.so ·di nostr·a o~servazi.one p·e·r oon1ale tardò 4 anni. I1 caso più comune· è che glj atta;cchi' di epil Ps<:;ia jaick·soniana s i ano 1Srr8insi e ah.e l'in!feTIIThO co·n servi Ja oonoscenza. Nel nostro infeir mo i·l , nl1mel'o di attacchi j acksoniani , molto ri.do·t to in principi.o, andò aumentan·do fi,no a gi'nnge•re a oltre 100 a[ giorn·o ed entrare in un vero cc stato ep.i11ettico ». Con.t re qi1anto hann o di solito regi.strato ~li altTi, n el nostro caso co'Il1statammo la. pe.rdit~ del.la con oscenza d·nirante g li acce·s si cony11l1
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L' a l1r.a che pre·cede l' Pipi~odio ja cksonian10 è ~eneralm ~ nte ~ensoria. N1el 111os1t:ro c~~o ~i iniziava no 1e con,1111 c:.ion.i nirece1nte da un a .c::rnsa 11ione cii into rpiciim einto· nel piede de"tro. Ne·i ca1~i .Cfi Gn1d P.r m rtnn, T,enz e ' '' inkler (3}) le aure erano cc dolori nelle d11e dita m erli e ò.Pll';l, mnn o h. i1n ron1in r iati 20 anni· prima. o ca11~e cc itltellettnRli a reminiscenze vive n. Q11esti f~n omenri dovuti nlla irri1n1ionr cl ell::i f'orti:>-roi n de 11 n z0n '\ motri re, n hhn ~t.n n1n frequenti n r i rn1::i di nnczinmi cerchrri li o~~c rvnti. ~1 t•o,•en1g-on o d a l 1a 1orn1i1zn zi 0ri e fi·r'!n e11 te tle!!li angion1i i1el territ orio vasr.olnre d P.llri r ee1onr pc:.i romot.ri <"e . A riò s i d eve anchP In e~it.:: tPn za rli dist.u rhi -nnrcsi ci o J)nrnlitiri. ~ot to formn di .
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i)aralisi facciale o di monoplegie che poi di,·entano emi1)are1sii e o emiplegie. Nel caso di TissJeir e Charcot (35) le crisi convu1sive fu•I'.OJ'lo 1se1g uite d.a emip~eigi·a •COIU oonrtrazion1i; il soggett-0 non 1:>oteva ri1m anere coricato pe·1· dorm.i1'e·, i1è inclinare 1a testa, i1è in av.anti, nè indietro, per. 1a tu,rgescenza che invadeva la faoci,a. Ql1esti fenom·e11i mot.o·r i h.ann10 tutti i caratteri ine ~ enti alla l.oro origine cerebrale : la ip•erton,i a, la spa.smo dicità, la presenza rara di at1 :ofìe m•11scola ri, l a esagerazione dei iI'iflessj n ormali e l'ai1)parizion·e dei fenome•ni pato.I-0gici (Babin.s1<i, ·Briooa;u1d O;p1peinl1eim Stritn.1·p ell, Be1c1hteTevv, Me11del, R o.ssolimo, C11.onu.s , eoc.). • La cefalea è .assa;i freque11t e e se·c1ondo Delbet (36) \Sarebb e d o·v uta alla ·di st~nsi·one d eg·l i involucri cer ebr.ali (specialmeinte del·ha du.ra che è la sen si tiva) per l' esta1si sa 11!gui1 g~Il!a . Il von1ito è raJ"o; è stato oss'e rv a t-0 da I senschm·i1d (37) e Oppenheim (38). Le vertigtlni €ono l)l1re rare. I disturbi ocula r.i sono ais sai variabili, quantunqu·e poco {~omuni. J.. '.edema d·elLa pa,piJLa è stato con statato •p oche vol·t e. Il nistaigmo e le ·p araltsi dei mwsooù.i oculati mancano ne1lla maggior parte dei c.a,si. Exof.tail.mia esi•stette nel caso dli R otg.ans e \\7inklex citato ·da Duret. Nel nostro in f.eirmo e1d in alcuni altri osservati dalla ca.swti ca :rn·edica vi fu eminor>sia sinistra ])1ilateral·e omo11i·ma. _.l\. volte si è constat ato iniezione Véhscolare della oo n~t1nrtiva, del_ le pal!Jf'bre e d e1lla r egi·on.e ci1liare. Posso.n ,o esistere ·clisturbi uditivi q11 n.ndo il tumore ha sede nella regi one temp·orale, come nel cas o cti Bn1TuS (39), n.el quale .si aveva in.oltre am·bltopia che giuns·e fino a-Ila .a mauro.si completa. (ed ema papilla.re con atrofia dei neirvi ottici). I fenomeni dts fasici, parafasici, e .afasici, sono aiSisai rari. Il nostro inf·ermo pre1sentò nei g1orni che precedettero l'intervento chiru:ngi00 una a.Jfasia m otrice tota:le· ed assoluta. Dd. ·S0 lito si perc.e1)it»cono rumoiri ,·ascolar.i e soffi sulle pa'l'Pebre, sulla fronte, nellla l'egian.e parie.taJe, .ecic. ·S ono ·gei1eraùm1ente s.offi s:iJstolici, con esacerb.az.iòni inspiratorie e debi.litamenti quan·d o 1si com1pri·m e ,}1a ca1·o·t ide (Rortg,a n s e vVinkler). Ci pt1ò essere eretismo va.scolaire localiz-zato o gen·ei:r a lizz•ato, e-on ,p,uLsazioni più o m ie no energi1cihe. 01-iJveT e Willamson (4-0) con,statar.QiilJo, O·l tte qUe'Sii rén,omeTui v.ascolari, la 1pertroifia cardi,aca, che attriU:> uirono ipote,ti.camente ad rm eccesso ·di lavo:vo somminist..r.ato dal nuovo ter:rito:riio vascola.re. Secon·do Ca·ssiirer e 1VI1.1hls1am (41) , i1l quaid,r o 1
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SEZIONE PRATICA
clin1co concorda n ei suoi tratti principali il1 tutti i c.aisi di angiomi cerebra1li. G1i a;ttacchi epiJ.ettitfrormi dominano la s cena. L a evoluzioine è molto l1e.nt a; i fenome11rl. paraliti·ci occup ar..o un ·po.sto secondario, oomp.arati co n quelli irritrutivi; nella maggioranza, mancano i sintomi gen·e,r ali dei tumo1ri c·erebr.ali ·O so·no poco accentuati. Per Opp·enh·eim (42) Ja •sinrtom.ato,l ogia è dominata dai fe·no·m eni oonvua.stivi del tip·o oo,rticale, s eguiti <la diiso·rdini parresioci o paralitici nelle re•g.i·oni -cl1ell1e ·oo•n vur1sii0ni che si stabi1lti.scono di un modo apop1ettif 01rme. ~ I ~e.gn.i di iperten1si10,n ·e ,e.n docranica mancan o in g enerale, e, qu.ando e1si st ono, acoompa;g·n ano p er 110 più gli attaC'chri. paralitici. Plrincipalmente ·p nò app.a.ri1ve l 'i·ctus con 01bnub.ilazion1e intellett11ale o perdita prol.u ngaita d ella oo.sci1e11za. L :an.a.lisi fatta d·e Ha sintomatol·o·g ia l,ruscia facilme·n te oompre·n deTe· quanto· sia difflcile il diagnostd.·oo clell' a ngioma cereb.r alie. È q·u asi impos sibile affe>rma·r e un di.agnostico di questa natura; tutt'al più potrà farsi approS1S1mativamente. L'·esame so·m atioo min·l1zioso s uol·e somministrare dati di importante va1orei per iJ ·d·i·ag,nostiico. La esistenza di telangiectasie nella testa e n ehla faccia, di rumo.r i vascolari nel craniio, d i an·gio1m i in a.:ltre parti del 001rpo, la ipe·rirofia d·el cu,ore, I'.ereti.smo car.diovascolate e << n·e·vt1\S >> mt1ltiipli, pois·so·n o far pensa.re .alla n.atura vera de 1. tu morie cerebTale. La preferenza .p e1r la zona moit ri,ce che gli angi·omi dimois trano , f.a si che eissli generino con g ran fDequenz.a epiles1sia j ackson1i.ana, emipaYesie e ernip.legie. a fasie, ·emianopsie, dis0irdm1 inte·l lettuali e, raramente, n eurite ·ottica. I1l pron.o stico degli .angiomi cerebral.i è sempr·e 1ri1S1e•r v.ato. Abban.d.01n ati a 1sè stessi so•n o sru·s cettibdJt di ciu1r a 1s po.n tanea, quan.tu·nqu,e ·criò avven,g a modto ,raramente. Dato l 'intervento chir11rgirc o in dovuta f.orma ·ed in tempo oppro rtllilD 1sonio su'5cettibili di u11 mjglior.amento più e. 0 me:no' gran·d e o idi ·nna guari g:Lon·e radiical1 Ciò_ dlipen1d1e .direitrtamen,t e dalla morfologia e d..alla topogiraiìa della neoplasi a . La f acile accessibilità Jdi c,erte vegiomi (zona mo.trtce) ie la inaccessibilità d~ aJtre (po·n te) fanno varia·r e il proniostic.o a ·seoo·nda della local izzazdone del tu.m ore. Il trattama-nto palli·ativo consist e nella s om minist,razi·o,ne d·egli anai~giesici e sedativi n.ervosi. in forti d1osi. L 'uDJico' trarttam e1nto raz:iona1e deg1i angiomi cerebral.i è il chiru1rgico . L'intervento i1otrà con1
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IL POLICLINICO
s i ster 'e o. n ella estirpaziQne della neoplasia, ·se essa e p1.ccola e circo·s critta, o in molteplici legatu re p eriferi che, s e il tumore è esteso , iinen u cleabile e inestiri)a bile. Il caso di cu.i sueci!'.ltamente riferiamo la sto•r ia clinica, fu osservato e stu·diato neJ nostr.0 servizio dell'osipe<lale Bu·r iand 1daJl giugno del 1913 fino al n1,arz,o 1914. Fu iwesentato dal dott. Piet ro O. Bolo e da uno di noi neù~a Societ:\ di psi chia tria, ne1urologia e medicina legale nell' '' O,spicio de 100 Merced.eis », seduta del 30 di oemb!'e 1913. 1
J . N., .argentino, 43 a nni, ammogliato, s,cultor...e,. entra nell no.stra seTViz.i o il 3 ago.s to 1913. lil1 antece~enti eiredi~ari oon hanno. imp1o r.. tru;iza; t ra i .p emona11 c ons egna m·o·rbr1lo e va 1uolo neJ!l 'infa nzia; blenoir rag.i.a a 21 .a·n11i, « ch ~nic ro·s ?> .a i 23, che noin furono seguiti d a m a n1festaz1oni .secondari.e; glrippe a 26 anni. Da 6 an.ni soffre di ce,f alee intense e continue localiz,zate principalmente nella pa·rte superi.or~ d1efila scato:la c·raniica. È stato un bucm ibeivi•toine e fumatofte; ·p -erò da 4 .a11ni nè beve nè f11ma. La s ua inifermità attUJale data da 4 anni: un mattino, mentre lavQJI'.ava, fu SOI'p1r:e1so da una sensazione di intorpidimento del piied.e ·destro· ohe po1C(} d.opo ·si geneiralizzò, 8.iCc,omp3.4gn3Jto d~ mov1m1e·n ti convul·sivi in tutta la: metà destra c:Lel corpo; il pazii. ente perdeitte la conoscenza d·u rante vari minuti, trov.ando.si dopo ciò depress o e come intontito. Dopo q1uesto primo attacco le cef.alee si attenl1ai:r'o1no, 1pe'r ò p,e,:ns istevan,o ·s emp1r e 001n minore inten.sità. A can,o ,di un anno toirnò a ripeter.si l'attacco, aumentando ,di intensit à i movimenti <!Onvulsivi e dur~n.do più a lungo. D.a quell'epoca .g li attacchi 81 succedettero con maggio•r frequenza e intensità. ) ~"eI 1912 co·n s;ultò un mooiiao, che 1gli ;p1rescnsse un.a pozione, co111 ilia quale gli attacchi si fe cero meno frequenti e si atteinuarono aJquanto. Al p·rincipio diel 1913 ·gli att a coru ritor.na·r ono aumentando di frequenza o di i.n.tensità. · Il rime.dio consigliato. non prodUJsse migùiora mento a l c11no. Gli a ccessi si s u cced etteiro finchè alla fin e di lug li.o dopo uno di es si., la gamba d estra rim a.s e quasi totalmente p araJizzata.. Da 1quel m ome.n t o gli att ac chi s·eguivan o con intervalli di 4 o 5 o~e fì·n chè l 'infermo p eTrd·eva la cosci·e nz a . Dal p ri n cipio d ell 'anno l 'infermo non può fare n essuTuO s forzo per Ieggier e . poicl1è ciò 1provoca su hito l'accesso. Qt1esto ha con ser va to sem·p r e 1.o ·s tesso 1oa,.. rat ter e di epi·l essria jack·s onian a diritta; m a si ini1in 1lnl niede o dalla gam ba est ende11do.si . p oi a l braccio e termin a in ,·ad en d o la faccia . S tato att11alP. - Soggetto rti ~.ta tura m edi a . in bu on o stato di nutrizion e gener ale, s cheletr o l1e11 ron f orm nto, p ell e ron ci cat ri ci di vailt olo, mltcoc;e pal lide, \ ene grosse, m arcat e sopra ln regi-0ne tempor oparietnle d a ambo i la t i. I ..a ~en ~ ibilitù al tatto, al dolore ed a l calore è itltat t:1 nella te ta, fn cr i n. collo, tron co eò es t r emità. I.~ enso ri alità è n ormale. L a m otilità rl ell a t ta. fnr. cia, collo. gli art i ~11 periori ed in fe1
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ri<>re. sinistiro è normale. Esiste l1na paralisi .aiomca ~mple~a del!.la muscolatura · glutea, d~hla coscia, « il eopsas », della gamba e del p1e~e dest_ro. ~a iperriflessione è molto grande nell arto i·rufeiI'1ore destro, nel quale esistono f·e nom·en} patologici, oome l'OIP'P~nherin., StrU.m_ P.eill, 'Br1ssaud. Non c'è Babinis•k:i, nè Ro~o J1mo, nè B.echteTei\\1 , Men.del. Neill'rurto inferio~e sin,t stro sono leggermente esi8ìger ati i ri fl essli. I riflessi cutanei, delle mucose e quellJi dei membri supe·r io·rd ·s ono 'normali. ' Le pupille sono eguali e ·re.azionano· bene aJJ.a luce .'e d a 111e sue grradaz.ioni. I muscoli oculari funz.1~na~10 bene. N1on c'è lesione del fondo delJ'occh10. Il cranio ·e la faccia so110 ben conformati. N~n c'è doloDe, ·nè alla proos1one, nè .alla 1peirLa m .asti·cazi.one ' la deglUitd.Ziione e • c1iss1one. . . sa1ivaz1one 1sono normali. I..'esame 1somat1co del torace e dell'addo·m e n·on rive1a n essun.a anormalità. Nio n ci son.o disturbi sfinterici. Il camminrure è impossibile per la •p.a:raJi,sO. atofil·ca compJ1eta della gamba ·d estra. L'intelligenza è intatta. La p.airol•a ben artioolata. Gli accoosi contin11arono a ripetersi coo enoirme frequenz.a fino al 12 ago·sto, giorno in cui ebb~ un attac<!o russai vliolento. do.p o il qu.al•e re,sto con una emiplegia com·p leta diritta e afasia motrice totale. I riflessi som.o molto esagerati ìi.n tutto iJ. 1ato destro. Non vi sooo riflessi rpaito1ogici. La p1aralisi de1 la fa·ccia, br.accio e gamba de,s tri è ·ciompileta ,e atonica. La lingua è deviata vemso destra. L 'i'Iltellig'enza è norrmalei. E siste ·a:f8Js1a motrice 00!Ill(pl>eta tpura. C' è emi.a.n ,opsia omonima sinistra. I musooili ocrulari funziionano be:ne. Le p upiile eg11,ruli. reaziolll!ano b1ene. Gli attrucchi di epi1e·s sia j.ackoontana si rip et ono og!l..; 5 o 1() minuti; è in uno stato di ver.a cc epilessia continua »; non ISOIIlo più localizzati alla destra, ma. cominci1ano semp.re ne~la stessa lfo.r ma, pe,r poi e•s te·n dersi alla m età contmolateira1e 1del COO'IPfO" ,dove inicom.i ncia .la eipiles sia oon m01Vimenti nella facoi,a, poi passa al brracci-0 e termina arrivando all'arto inferiore. Si fa per questo ·s oggetto il diagnostico di « !esione organica della r egion e rolandica si1
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nistra» .
L a n egat.ività del tTattamento mercurio-iodurato ci fa s cartare 11na lesione sifilitica. L 'assenza di tara tubercolosa e la evoluzi on e d ell'iniermità ci fa eliminaire un prooesso di que:lla -etiologia. T emen rl o in co n to l a. e\·oluzion e dell 'jnfermità e il qua dro clir1i co attuale , pensiamo possa tratt.a,rs:i o di. una neopla.sia abb ond a ntemente vascol rurizzata. o di una p achimening ite emorragica . . o di una meningite siieròsa cisti ca . Con queste idee si propone al soggetto lin i\Thteirvento chirurg ico, che eg li accetta il cu i primo t empo s i effet tu a il 13 agosto. Il 12 a goc;t o. con il cranio p revia mente r n<.>a to . si tra.ccia r on o con i1itr ato d 'a rgento le li nee : sil'V ia1ia . rolandica e prerolandica, segnalate con il cr a ni om etro di Kocher. Immed iata m ente s i copri il cranio con l1na m edi cazione a ntisett ica leg g-e r a a l form ol: il 1
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SEZIONE PRATICA
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, giorno seiguente si p•rati cò i.I 1° tempo, sotto am.estesia cloroformica. Co·n una srt1tur.a di Keidenhein i chirurghi ci.rcoscrisse:rio da lontan,o le li·n .ee rolandica e prerolandica. Il prof. d-0tt. Pasqual·e Palma ai•utato dal dott. Bolo, tracciò dentrio quel oiircuito lllll segmento rettangolaire d!i. 7 centimetri ·d 'altezza p1er 6 ·di largh-e2za, c.ol su-0 punto più alto a 2 centimetri dalla line.a median,a. La e.mostasi eTa p erfetta, ed immedi.atamerute si sooperse la calotta, ·Col1ocan.do 4 pinze n ,e gli angOll.i d1el segm,e nto pendulo. Rimosso il segmento pen·d ulo si v·edeva la dura senza modificnz,i one apprezz.abiJe .d.i .aispetto nè di ten,s ton.e. no·n ottenen.dosi nessun dato, dalla pal'Pazio.ne attrav.erso ·di essa. ' Immedtata.m ,ente si sospese la .anestes.i.a e, rimesso il 1segim,~nto a s1eo•cut1a:i1 eo, f.u esatta,. m•ente suturato. Il 14 .agosto l'infermo si t;Pova,,a meglio; gli attacchi convulsirvi S•i presentarono una volta sola daùla vigilia; potè dire al.crune pairole. Il 15 aigoisto il s·110 vo·cabol ario 1era 1g ià un p-0' più este~o. Dal giorno an.t eriore ha avYto 2 accessi.. Dal 16 di ag.osto tornano .a comin ciare, I'ipetendo,s i gli attaicchi con tan.ta frequenza che i chiru·rgh~ furono s'Ul pl1nto di far,e la 2a. prurte dell'ope·razi.ione il giorno 1?. cioè, a 4 gi•orni dopo la 111.. Gli !'i sorn·mini strò una forte <l'°se di bromu.ro e si attese fino 1all'8° g}orn.o (I punti di sutu.r a ,erano stati levati il 4° .gi1orno). Il 21 aJgio1st-O, cloi:v·o forrmizzato il paziente, si tyroceclette a riap·ri·re 1a ferita con le fqrbici cbi·u se. In q1J.oota forma la. feiita sanguigna po.ca, e la emostasi è rapjda e facile. Alcuni oo.aguli ohe . si erano formati sopira la duT.a furono 1e:vati con la « curetta » ed il bi_ stu.r ì tracciò sopra l1a membr.an.a u1n ·segmento della fo.rma ·d·el cu.tane.o, ma di bas·e superio·re. Quando si .alzò si dovette 1ego,re una :rena che dalla pd.a paissa.va alla duira e·d ·era d1 un ·calibro abbastanza consi·diere'Vlole. Immed'iatam·ente si notò la vascolarizzazione anol'nilaile .dell.a pia. Qu.eeta m embrana e:ria ·Solcata da gross•e vene ·s in uose, dive.rsam-ent~ ~ nastomic aJl1t0.siate in uin'abbo1I1dan.t e reitie. 81 nsolvette trattarle come varico•s ità, ·e si 1e.g .arono con seta fii1a negli 001treJ1l!:i limi.ti del campo, trafiggend,o In pia oon aghi fini. Alcune ven·e erano punte r1·el c-0 rso di questa manovra. ·~afil d10 l·u Qgo ad un consid.e,revole filu·s eo sanguigno che dop'o molto lavoro potè e·ssere dete·n uto: Le nareti venose erano sommamente delroate e fac{li a lacerarsi. Terminate le legatui:e, si suturò iil segmento 1della d'l1ra, ,e 1S01P•r a ,q ue.11io osteo c·u1ta.neo1. fu perfettarnente riapplicato e subul!'lato con cnn.~. La ,evoluzione n·on avrebbe potuto ·e~ser.e ~u S() ddi1sfaiceinrte : p1 aesaiti ,gli effetti ,dJeJ.l·a ·ane:ste,8?-a e ~o cc shock», cll1e .f u jpi ceo1o, l'infermo entrò in un 1r ap.i do miglioramento. . . Lo sii ,s ottomette . .ad un . i:J~3:ttam·ento. co:TuS1stente in massaggi, elettric1ta_. .ar.sen1cali e stricnina, col qt1a.le rniglio ra raip1.è1am·einte .e pro~ gressivamente fin chè scornp_are del ,ti.:tto ogni disturibo a liv,e llo d·e.l la ·f~CC1l8: .e d.~ll .a rto superiore a.estro. Nell'arto diritt10 infenore per1nane solo 11na leigigeTa 1paresia con irpot.onia e legg'eTa esagerazi on.e di rifl.essi. 1
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_'-\ila fi•n e di ottobre ed al pri.ncipio di novembre si pro.d11cono .alcuni attacchi convulsivi all'1altezz.a d·ell~arto inferio1re; d 'alloca in IJ)Oi non si .sono ripetuti. ricuper,and-0 l'infermo 1a motilità . fino a giungere ,allQ stato attuale in cui i1l 1sogg,etto si sente comp1etamente sano e forte. BIBLI 0GRAFIA. 0
(1) Ci1tat.o ,aa DEETZ: Ober ein A1igioma arterialis rac.emosum im Bererich der Arteria corporis callosi. V:itrchow's A1rcihiv tomo 168 pa·g·ina 341, 1002. . ' ' (2) 0PPENBET1VI. Oher l!linische Eigentuclichkeiten korlligenitaler. Hirngeschwillst~. Neuro -
. logi.sohes C·ent.ralblatt, pag. 3·, 1913. (3)' C'RIPAULT. Chirurgie opératoire du système nerrveux, 1907. (4) VIRCHOW. Ober das A1igioma recemosum und serpentinum des Gehirns Geiscllwulst1ehTre. (5) KRAUSE. Chirurgiei des N ervensystems, 1912. (6) OPPENHEil\1. N eurologi1sches CentJr,alblatt, p.ag. 3~ 1913. (7) I .E DENTU et DELBET. Nouveau Traité de Chirurgie. (8) HEINE. Citiato da DEETZ. (9) SYMMONDS. '"'li.rich-O"\V S Archiv, tomo 180, pag. 280. 19051. (10) BLANK. :.\ri un,ohenier l\1edizi·n:Lsc:h1e ochen•s chriift, paig. 465, '1910. (11) BRUNS. Die Geschwulste des Nervensystems, pag. 29, 1908. (11) KALISCHER. B ern11•e-r Kli.nieohe Woahenschrift, lJ,ag. 1().59,, 1897. (13) DRYSDALE. R acemose Aneurysm of the brain. The Lancets .pag. 96, 1904. · (14) CASSIRER et MUHSAl\II. BerJdner .Klinische Wo·c bensc·h rilft, p8Jg. 755, 1911. (15) CASSIRER et lVIUHSAMa ()ber die Extirpation eineis grossen Angiomes des Gehirns. B·e rline1r Klinn,s ehe Wocihe·n sichrj,f t, pag. 755, 1901. (16) CASTEX y BOLO. Rervis·t a ·de la Soci·edad de p1s i·q11iiatria, neurolo·g i1a y medi·c i'na 1egal, 1913. (17) BRUNS, 1oc. cd.t. (18) Citati da DuRET, loe. cit. • (19) KALISCHER, 1oc. 1cit. (20) EMMANlJEL, icitato dia Sil\1MONns, Wirchovv's Archtv, tomo 180, pag. 28{), 1905. (21) ,BERGMANN. Handbuch der praktischen Chirurgie, tomo I, 1913. (22) , BLANCI<. l\1unchen€ir . l\1edizini.sche \Vocih enso}ì.rift, p.ag. 466, 1910. , (23) OPPENHF.IIVI, lo,c . cit. (24) SIMMONDS, Joc. cit. . (25) .LEICIINER Zur chi1·urgischen Behandlung de1· Gehirntumoren. Langenbek·s Archiv, n. 89. (26) KRA USE, l oc. ciit. (2'7) CASSIRER ·et MUHSAlVI, loc. cit. (28) LAVILLE'I"I'E. Tesa di !Lau1""ea. Parig"i 1906. (29) CA5TEX y BOLO, llOC. cit. (3{)) EMMANUEL, ·c:irtato da DEETZ. 'Vi1rchow's Archiv ' tomo 168, pa:g. 341 , 1902. . (31) ENDERS. A ngiom in der Bruckengeg end. Miin·chen.er ::.\iediZ'.inische Wochenschri·f t, n. 31, pag. 164.6. 1908. (32) Citata da OPPENBEI~r : Lehrbilch der J'\Terve nkrar1.ikheiten .. 1913. 1
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IL POLICLINICO
(33) Citato da Dl'RET: Les tumeitrs de l'encépliale, 1905. (34) Citati da DURET, loc. cit. (35) Citato da GÉLINEAU: Traité des épilepsies. 1901. (36) LE DEN1'u et DELBET. Nouveau Traité de Chir_urgie. . (37) IsBNSCHMID. Die Klinischen Symptome <les z erebralen Rankeriangioms. :vrunchener 1
MedizinitSche Vochenschrirft, pag. 243, 1912. (38) OPPENHEI~I, loc. cit. (39) BRUNS, loc. cit. (40) OLIVER and \rVILLAMSON. Britislh ìVIedtcail J orn·al, XI, 26, 1898. (41 ) CASSIRER et MùSHAM. Ober die Exti1~pa tion eine grossen Angioms des Gehirns. Berlinerr klinische \Vochenschrift, pag. 755, 1911. (42) OPPENHEI:rv1. Ober Klinische Eigentumliclikeiten J(ongenitaler H irngesc li 1nulste. N.eurologi~ches
C,entrial bLatt, pag. 3, 1913. 1
NOTE E co·NTRIBUTI. Istituto di materia medica della
tt.
Università di ltoma.
Prof. GAETANO GAGLIO, ·di:r.ettor.e.
Il lattato di sodio nel diabete p er i1l dott. FRAI\CESCO CURATOLO, 1aiS1siste:n.te. Nella girave ma.1a.tti·a del ricani.bio mate:rti.iale, che è il diabete, n1entre prima si consid erava qu8Asi esclusivamente la gilioos·u ria come oausa dei moltepli1c.i ·di&tUJrbi, orra si fa la:rg·a parte i1 ella genesi dii essi all'eocessiiva fo.m naz.ione di acidi, nJ1l'acid1osti, che ·P llÒ deite.rminare ra n,che oom a e ·morte. Dal punto di vi·s ta delJa twapi·a è fon.damentale l'osservazio11e che la di eta carn.ea, con la quale .si cercava una volta di combatte!e ad o•ltra nza l a glicosuria, .aggirava l'aeidosi e le sue complicanze. ·Così è ·dive·n tato un 0 dea dorvie ri prin1ci·pali del m·eiéLtco, nella ou·ra de1l diabete, limitare l '.aci1d o·s i1. I~ 'es.a.me dell'urina d·e.i dia;b e;tici rivela u·n au_ mento dell',acido solforico, prodotto dalla decomposizio11.e d ell' aJ.bumiJna, e dell'acido iosfo.rico deri,rato dall'ossidazione d.ella 1°e ci.tina ~ dei nuclieo•proiteidd.; in•o.l tre corii'Pai·ono in f·orite quirunti tà a cicli anro rrnali eome il B ossibutirriioo e I' a cetacetico (diaicetioo). L 'o.rganismo d ei diabetici .reagisce oontvo l'ariclos.i n1ettendo iin libertà l'ammoniaca che si con1bina con gli acidi neUJtra1izz.andol t. P ertanto la difesa natuir ale raggiunge il limite massimo, oltre il quale i ha il com .a s·e1g.11ito pesso dafl.l'esito letale. N ella cura del diabete si tende a combattere, come f::i è detto, oltre la glicost1ria, wpratutto l'acido6i che minaccia la vita dei pazie11t i, e finora c:: i è usato larizamente il bicarbonato di sodi o. Quest o ale alcalino, qt1antt1nlllle ~ia atti,·o, J1 on è fariln1 e11t.e f1ollerato, e 1
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somministrato alla do~e n1assima di gr. 50 pro die iTrita la mu·cosa ga"' tro-enterica. È s tato adoparato anche il citrato sodico che nell'org.arui6Ji1.o ossidan·dosi si trasforma in bicarbonato di ·s odi'o; esso, sebbPne dia risultati ~ o.ciiclisfa centi: preoo a.d alta dose, p1·ovoca diarrea• I l lattato di s o·dio, il cui potere contro l'acidosli diabetica non si ·era anco·r a studiato, m eritava di eSisere s p e·rim·erutato oosendo fra i sali aloaJini ad aci·do orga·niico il .p iù 01ssi·dabile nel1' Ol!'ga.n i1Sllll<O, d·o1ve si trasforma in bicarbonato cli sod1io che s~ .elimina per le 11rinie. H o s-0mmin.!1strato i·l l1attato alcaJino nei cani allo scop10 di &tudiarne la tossicità1 e non ho osservato P·er le più forti dosi ne ssun fe.n omeno morb oso,, trianne il vomito·. Ho eseg11i to inoltre ·del1·e autoeis p·e rienze ingerie·n id!o gr. 10 di lattato di sodio pro die e non ho notato alcun distu~bo·. Esamina.te 1e urine no·n ho trovato traccia alcu11,a di aci1do lattico. Il lattato ·di so·di·o fu pr.e scritto dal Cantani n·ei casi di 1diaibet1e 1ne:lbito a pi1cc,o le dosi, ·g1r. 2-5, t a'lv 011ta fin o a gr. 1O !J eT' g·i oirn o, e non in lfleil azio·n e .a lla diottrina d ell ' aci•d,os[ che afilora non si er a ,sviluppata, m a in ra·ppcxrto all'.azione del. l'acido l attico come corno - di -ujì1 facile comb11stione clel!o zucchero. Io, p er con.sigli·o ·deJ p.rof. G.agili-0, in ra~porto .a l1a f acirl e tollleranza d~l lattato di sodio, ho eseguito alcune ricerche oliniohe su due casi di diabete mellito m.o lto av:a/I1Z1ato, ottenendo risult.ati ai1J'.acidosi ' la . soddisfaoenti sia riguardo ._, quale fu neittam e,nte .risolta, che ,alJa .glicosuria, la q11ale djm.i n 11ì in m.odo notevo~e . 1
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[ANNO XXVII,
T. G., uoono di .anni 36, celibe, çla
Fioir entin o, entrato ahlio,sipeidal·e· ,deJ P olicltn ico Umb·erto I il 7 1uglio 1914. Anamnesi famili.are negativa. L'ammalato soffrì più volte d·i angina catarrale. Ebbe bronchite dUJI'ata pochi giorni. Nel mese cli marzo 1912 notò un ·senis o di secchezza alla bocca, polidipsia (beveiva da cinqu.e .a di·eci litri d'acqua al giorno), p.olifaigia, poliuria. La polirfag:La durò poco tempo e l'infe·r mo accusò un senso di peso .a llo stomaco cui delle v olte segu ì pirosi con v omito subito dopo l 'ingesti.one dei cibi. Ebbe dianrea. L 'al.i to av.eva od-0re penetrante di frutta (odore di acetone). Il paziente comi·n ciò a dimagrare, notò indebolimento del potere vi.givo e pareste.sie agli arti inferiori. All'ospedale fu sottoposto al1 a dieta. anti.dia:betica ed alla somministrazione giornaliera di g.r. 12 di bicarbonato di sodio. In seguito a questo trattamento le urine emesse nelle 24 ore erano litiri 6 leggermente acide. con tasso g-licosurico di gr. 70 %0. Il paziente iniziata l'ingestione del solo lattato sodico alla dose di gr. 5 pro die, dose che di g iol'110 in giorn o fu aumEmtata, comin ciò a nota re un sen s.ihile mig'lioramento. 1
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. FASC. 51]
f-~NNO X~VII,
SEZIONE PRATICA
1483
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Sin d.ai pri mi giorni ,d i c·ura, l'anoreisSi1a e la diarrea, ·da· .cui l 'iruf·erm61 e1"la qu.aisi tortumaito·, oeasa.ro1Dto·; 1a po1liruTia 1ciitminuì 1d'intensità .e 1 a_ ctdità delle uri•Il!e, n10n1chè la gJi0os11ri.a si ri.du.s se·ro alquan1to1. Dopo l1a ,somminist·r azi.one di gr. 50 di lattato alcalino pro die la quanrtirtà idelle urine em·es,se nel·l e 24 O!"e sc.esei a Jitri 4, la r.eazione1•UI'l1narta divenne leg.germe:nte a.Jaalina ed il tass.o glicosull'ico· si ab1b assò a .gr. 50 %o. 1 L 'am•m1alaito-, su mia propo•sta, soop èse l 'in.ge. . sti-0ne del lattato .sodJi·co e ·r i\prese· 1il bi·carbo ri-ato di sodio aQJ.,a dois e ·gilo.-cr1a.[).i·e·r.a di ,gr. _17. D·orpo t rentatrè gii.orni raccoJSi le ·u rine delle 24 <>re nella qniantità di litri 5 .e d ,eisaminatele le tr.ov.ai leig1ge;rm·e·n te acd·de co1n taJsso glioosurioo ·di gram_ mi 70 %0. ·- Il paziente, il C'Ui regime dietet ico si man t.en11e s·e mp re e Oistante, ripr ooe senz '.a.il tiro 1'inge•s ti011e del sol·o latta t.o alcalin10 alLa dose ·di gir. 5l'.l pro die ·e cl op.o cinque g.ioril!i constatai che e l imrinava nelle·24 ore litri 4 di urina aven.ts reazione leggermente ailcalina oon taJsso gli·co·s uric.o oscil_ lante da .g r. 33 a g.r.. 48 %0. La 1'"i.ce rc a, ·d ell '1rucid·o Jatti,c.o nel.le lùri:ne e ne-Ile f e-ci fu s.emp·r.e rneg;atjv.a. 1
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2° CASO. - G. c.~ doona di anni 6B, spoisnta, d.a Romai. An.a mnesi fami.1iare ne.gativ1a. Non ebbe 1nalatti,e.·degn.e di nota finr0 all'età ·dt ·46 anni, ep.o ca in ·c:ui ammalò di ileio tif o. Guarita ,del tifo .ad dominale accus.ò pol·i d.i·p·Slia, poli'f,a g.ia .e poliu·ria. L'alito ave·v a .f.or.t e od.ore di f.rutta (.odo.r .e di acetone). La paziente nel 1918 nortò considerevole .di.min·u ztone d·eil p 0lter.e. vieiivo. Ha 0 sservato s.empr1e la 1die.ta anti diabeitiioa e per oombatte•r e l'acidosi ha fatto u so dei b.icarbonato d.i S'C)'d•i.o alla 1dose dci grr. 10 pro die. E.s am,inate le urine, I.a oui rieazi.one ezna -leggermente acida, .s i è trov·ato il g1ico1sio n.ella ·p.r .opo-rzJone di ,gr. 7-0 %o. ' Il 16 dicembre 1919 1l'am.mala,ta ,si sottop·ose alla s1omm1i·n istr.aziione deil 1atta.Jto .di sodio allçi. dois e d.i .g r. 5 al gio·r n-o, ·d·ose ohe 1fru aumentata fi.110 .a raiggiunge.r.e qu·e[1a m.aasima ·di .g r. 60 Pro die. Sin ·dai p-ri1nri. .g·~orni di que1s·to tra ttam·e~to l' am.m a1ata notò un senso di 1b en·es1sere gener a.ile, loe funzioni g.aistro-enteniche eran.o regoùairi e la ipo1liurti.a non.ch·è la 1gli1001S1UIJ'.'ta co1mirrl cia1iono .a ri1dur~i ·semsib·i1lmen tei. In •s eguito· altl'iingestio!Ile idi .gir. 60 ·di 'lattato s·o1d'iloo pro die., d•o p·o dJodi1ci gto1rni di oura 1e1.di reg·i m e 1di e,teiti1co (:Ostantei, le• urine emesse· 1I11e~ìlle 24 01r:ei •wan•o litri 1, 100 ed ·a v.ev1ano ~eazton.e nettam·e rite 1alcalina 10 00 ta.s:so gli.cosuiri1co •Os1cilla:nte da g-r. 6 a gT. 10 %o. . La. ·ri.cerica dehl'acido Jaittico n e1ll' u.rin.a fu s e_mipr1e n.eig:ativa. , 1
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tato s o1dico, a 1d1Qsi cresoenti0 fino ia riagigifllnge!'e 11a qua:ntità massim.a risipe<tti'vamen•te di g1i. 12, .g r. 24, g-r. 30, g,r. 18 pro die, riuscendo subito .a ridurre ~' a c.etoin.ei n.elle urd.n:e .e,d a fru:rlo scomiparire d.el tutto I bambini, inf~tti, soittiop.osio all 'in geisti1o ne1 .cliel latta.to aka1ino·, 1dopo po:c hi giorni .d i •Cura gu.ariron10 delfìnitivamsnte. Il ltattato id i ~101clio fu t,o,lle·rato ben.e ·daghl ammalati, e nielle uri.ne n,c0n si rinv.e111ir1'e m .atl actd-0 Lattico. Il d·o tt. Fae1Ni n·e·l la s ua pnatica .privata ha presc,rit.to il lattato di so1dio a molti ·diab·etici ed ha avuto •spl~didi riooltati. Il F.aelli a P.asrecchi n .e mia ch·e prep.a zi·eruti colti da acc eisi~i di .a.ceto. • .s entavano vomito, aritmia car.diaca., febbre e d erano. in collasso,. ha soinministr:ato il 1attato •Sio·dico .a doisi CJ'le•s centi ft.rto a raggiungere 1a. qttanti1tà ma.ssi;m a di gr. 100; 120 p1er gio·rno1. G·l i inf.e.rmi, la c-11i vit.a er:a fortemernte min.aaciaroa, OO $Ì tr·aJttati s11pPrar0no felic emente la. cri-si r~-srtabilendiosi e p ote·ro•n 0 riprendere in po·co temp~1 le i.oro o·CC'U·pa.zioni. GJi .ammalati tol·l erarono il lattato ·sodioo e rielJ,e 1oro urine no·n s1 notò mai I.a pTese·n za di acido lattico.. I riBultati 01tten11ti diniost ran·o che la s 01mm.ini.strazi1on·e de~ lattato ailc.alipo, ·Specre ·se fatta ft«l .alte dosi, riesce oltremo·do benefica dim1inuendo la fJrOl·i u·ria, ne.utra.·Ii1zzand·o .g li acidi e rlduce·n ·do .n io te·vo.I.mente la gli·oois uria. Degno di nota ·SipP,cia.Ie ri.ten1gio· si:a l'abbasis·a.mento ·CO·D·Si derevole d·el trusso glicosurico. Fra le ~.ostanze alca.l:iné in uso, p·er tutto quel c1he• s i è dimo1s trato,, è da prelfeiri:nsi i[ lattato di so.dj.o ·ohe '!)ieir ~.a f acdle. to1ll1eTanza può som.m inistra-iis1 a f.orti do.si siin daJlle f.~si inizi.ali del d.j abet.e· mellito, prrevenen.do e combaltte'Il.do oltre [,a loenta ~ p.r o·gres.siva into Sisd·cazione a.ci,da dell'o rganism.0Je le gravi ·complica:niie, •a nche· La glicosuria. Si pru ò oc)rnsiiglta1~e pillre l'u.so del lattato ·s.odi·oo a.ssoci·ruto al bica·r b•o.n ato e•d a:l citria.to di so,da.. Non tro·vran1d.osli il .Iiruttato di .s odio , sd p,u ò pire scrivere l'acido lattico. ed il bi.cairbon.aito· di s oda a pa·rtil u.gu·ali in soluzi1one a.cquo1sa. R·oma., 9 novembre 1920. 1•
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I buoni risu!ltaJti .da
me .0 tt1enuti p1e·r
Il fascicolo 12 (1° ·dicembre) della nostra SE, ZIONE MEPICA contiene: . .
l'u so del lattato ·di sodi·o hrunm.o trorv•ato auto·re.rvolie 1conf.erma. I.l rprr1of. Mo1dig.liami ha ese,guito, . in rapr- F. GrANULr: La Pseudo-Siringomielia e la Poliomieporto .ahl'aoidosi, de1lle ,rti:cerch·e 1 clinieth.~· sul J.at. . ' lite cronica. -.---,~ 1ato di SQ dl.o nella ciu ra dell'intoissic.azione ,a,()e... G. AMANTEA : Epilessia. sperimentale dae~e-ci-ta-s: tonriio a inif1amtil1e .con .ottimi ris't1ltati.. Il M·oidimenti afferenti. ~~ ;glia:ni .a · quatwo piicooli infermi - i1l p1rim-0 di GusT A Vo ARTOM: Sopra un caso di tumore del lobo 4 an•n i, il ooooodlo11dii 5 anni , il telI'z~ di 4 iamni, , il qt1airto '.d i 2 amni - ha sorrnminisitr.ato il lattemporale destro (comprimente il seno cavernoso). 1
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IL POLICLINICO
MEDICINA SOCIALE. La cura delle tabercolosi chirurgiche sulle spiagge. Se al.oun-0 può aver pensato che per curave le tub~r-0olo·si chirurgiche bastasse una spiaggia od una montaigna si persuaderebbe a Bel'lck dell suo e<Vrio11e, potahè qilli più 1che altrove potrebbe toccair con mano l 'il11po1rtanza d1ell'opera pel'lsonale paziente, dell'apostolato scientifico 001r r1etto da un.a volontà entusiasta .e da . un devoto spi.rito di sac.rifi,cio. Be!'ck ·Cominciò nel 1857 ad accogliere bambini rachitici e scrofolosi, nel 1861 ebbe un piccolo ospiedale di 100 J.etti, e nel 1869 inal1guirò 11 g•rarndioso « Hòpital maritime » eretto i)er .cuir a ·della « Assistanoe Puibltqu.e » della città di p .aJrigi. In questo primo periodo fino al 1892 furono i dotto•ri P,e rrauchaud e Cazin che declic8Jrono tutta la lo.ro affettuosa cura e la paz.i ente sollecitudine · ai bambini .scrofoJosi e fecero l'opera di prop.a ganda p:er la qu1a1e ·B-erek fu c0t110sciuto co·m e la spiqggia ·Ch·e Tisana. N·ell'ultimo trentennio due n.omi vanno strettam.e11te legati .alla s<tor:ia di Be.rck: V. Ménard ed F. Calot.' Due nomi, due scuole, du.e Ìn entaJità dive.r sissime -e spesso violentemente contrastanti: Ménard l'entu si.asta cuJtore della patologia tubercolare, l'analizzatoir e profondo dei sintomi clinici, l 'id.ealista appa9sionato, talora fanatico n•el perseguire la sl1a mèta: la perfezi.one d ell 'I stituto a) lui affi.,dato, I'« Hòpita l :.\18Jri time )) . ealot .s p i'ri to ~mi.nen temente sintetioeo, fattivo, ·p ieno .di origin·alità,, di adattabilità, esuberante di senso· .p r.atico, divulgat ore eifioace e combattivo dei suioi metodi. Con due uomini di questa fatta Berck non poteva mancare di aver faro.a mondiale, -e da queste due scuole trae o.r igine buo·n a parle delle pubblicazioni sulJa patologi.a, sulla clinioa, sl1ll a terapia delle .aff ez.i·o ni tuber.colari chirurgiche. I violenti contrasti hanno servito ad acuire lo pirito di indagine e sono stati fecondi di ammaest~a..rnenti. .. -rell'ultimo quindicennio le due scl1ole ha:nno sentito iJ bisogn.o di rivolger.e le Joro difese ver so un oomune .avversario formidabile e felice; la sct1ola elioterrupica di Rohlier, che con novello impulso di fede e di lavoro ha rivoluzionato il .cam:po della tera'Pia t11bercolare c.hi• r11rg1ca. T11ttayia Berck git1nta al.la sua maturità piena e virrorosa pt1ò continuare l'opera di assir.~tenza ai suoi 10,000 pazienti, anche se i due rnm pioni che l'hanno fatta conoscere al mondo t"Ono 111 decli11are delln loro attività. In effett 0 l\Ié11nrd i è ritirnto da.11' « Hf>pital l\iiaritime n 1
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XX\rII, FASC. 51]
(di oui è •p u·r sellllPI'e chiirurgo onorari<>, mentre un suo ex interno, il ' D.r. SorreJ, è stato chiamato quaJLe ohtrurg-0 crupo) - e Ca1ot dedica m·olto d·e l suo tempo alla sua cli·n ica di Parigj 11 climSJ di Berck è senza dubbio em,i nentement.e tonico e ·s timolante, ma non è a ered.ere che iil sole Slia 1ar.gio dei suoi •sorrisi .a ques.ta spiaggia immen,sa battiu ta d,a l·lie maree e ·dai ven·t i dell'oceano che vi mantengono una temperatUJra fredda fi·n o ai miesi estivi. Le diff·e:rienze ·di abitudini terape.u tiche fra Berck e Leysin & comprendono faci1mente quando si sia vi•s suti un po' nell'·u no e nell'altro ambiente : a B.eir.c k non si può f.a r c8Jloolo sopra una sistemati.ca elioterapi.a ,e si è indo~ti a servi1rsi d.egli altri SllSS-i1d i ortop.e dici che permettano ai malati di fare .ciò che Rol.lier a Leysin può ottene.re con .m.aiggior facilità. . A Leyisi.n il sole, 1'31ria, la lu~e vanno a -cercare il m.alato ovu111que; a ·B.erck il malato dev.e andar.lo a ce·rcare sulla spiaggia ed abbisogna di aippa·I'leiochi di oOIIltenziOOlJe e 1prrotezion e che a Leysin sono inutili. Del resto an.che a Berck in questi ultimi anni è dimin'llito l'uso dei grandi apparecchi gessàti e si tende ad ottene.re l'immobilità ·dei pa.zi enti con cor.setti di tela ana1oghi a quelli usatt a Leysin. Sulla spiaggia sconfin.ata di Rercl< .lei vettur.ette dei malati corrono sulla fine arena sempre baignata 1e ra>sso,d ata dal ritmo bi~tidiano delle .maree., e cosi i pazienti sferzati dalle raffi.eh-e d·ei venti dell'Oceano attivano i loro ricambi cellulari e tragg-0no i vantaggi curativi di cui Berck va .altera. 1
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Ma quanto più efficace sarà 1a cura ·della tubercolosi chirurgiche sul.Le nos~e spiaggie dove a lato della aeroterapia i malati possono fare della e1ioteirapia sistematica tanto quanto a • Ley.sin; doiVe insomma si possono somrn.aa-e 1 vantaggi dei due metodi quello di Berck e quello di Leysin l Già nel giugno 1914 (1) riferend-0 i risultati di mie esperien~ .elioterapiche 8Jlla montagna mi .auguravo che jn Italia sorgessero ospedali eJioteraipici, .poichè nessun paese d'EUTop.a può fome trov.are le f.elici condizioni c·limatiche dalle quali noi siamo favoriti. Noi abbiamo molto più che a 1Berck la facilità. di mettere nostri pazienti in prossimità assolt1ta del mare in modo da fruire della assolu t.a purezza dell'aria. Le nostre sab~ie a:sci11tte sono certo preferibili alla sabbia di 1
(1} P olir liniro, n. 26 e 2<3, 1914:
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Dott ...\.TTILIO !\.1AFFI. ttlla prall ca d1>lla eTi nterapirt. . Io La tecnica della elioternpz.a .
f,.\!\NO
xx,-11, F ASC. 51]
SEZIONE PRATICA
Berck semp·Pe bag11ata dal.l e lllaree. Non esiste in Italia urna ~piag,gia sicOl1lfi1n aJta ·co1ne quella della l\tI,a:nica, appu'.l.1to perchè da ri:oi 1e :rnariee sonio trrusou·raJbili, ma noi p-0,ssiamo offrire ai pazi.enit i un r.et.r oterra molto più confortevole che .1a deserta regione diellle .cl.u n e che limita la spiasggia di Berck. Le n·ostre sp1aggte ·sono fiancheggiate da belle fareste ·che d.anno a;l paesaggio un fa.scin,o inca11tevo1e, cih.e p·r oteg·gono dall 'invasjODJe delle sabbie, eh.e possono d·are f1.,escu ra nei m~si estivi, e che offrot10 conforto estetico all'ian.imo . . del pazien,t e troppo prov~ ato da lun.ghi mesi ed anni. di cura. Certo noi p.011 abbiamo fin,ora neiss11na costruziiO'Ile n.è ·aùcun i.mipianto •Ch e .p ossa .p aragonarsi a11' « Hòpita l ~laritime >> ,d,i Berck; ma pe:vchè non si potrebb•e cost1'1.1ir1e qL1alche 1oosa di ailtrettanto pr;atico e risip.ondente ai biso·gni della te!'lapia .amtitubeircolare? La t11be-rco.losi chir.11rgica !lon dev.e più curarsi nelle sale comuni degli ospedali: quivi essa c1»ea ingombro C'OD d:egeniie eterne e con dispendio gravissi·m o, oon danno .e ·pericolo pei malati prettamente 1chil'1.ltrgi·ci . e senza r is ultati positivi finchè poi si giunga attrav·erao una seq11ela di piçcoli interventi inutili alla cronjcità .a;ssoluta ed ineltuttabile 0 ppu.re a mutilaziòni d.isais trose. I m .etodi di indagin.e clinica e di ter.apia per le tubercolosi c:l1irurgiche is i s,t accano t.a1mente da tutte le mansioni chirurgiche abituali .ohe s n,ho il m.e•d1. oo ·sipecia:lizz.ato vi si :può dedi1caire con roassi.one ie con .~peranza di buon su.ccesso. La-·chi1'11.ngia mod.erna ha come caratteristica. la '!'lapida rotazion.e dei pazienti neJle sare o,s pedaliwe, m ,ent:ne p.e·r la tubercolo·si è neoe.ssaria l'aztone1 del tempio associ.ata a qu el1a di una speciale igiene climatica ed al trattamento locaJ,e appropriato specializzato. I malati di forme tubel'oolari ossee, articolari, gth.iando·1 ari sii sentono a ·disagio in ·CO·n fronto dei malati p1rettam.ente chirurgici, e ciò li ip1orta alla i1ndiS1ctpliina. Ra:aool-ti e cul'lati :iJn u·ppositi i·s tituti dive.ngo~o, do1cili ·e pazienti t~ae.nd10 esem:p i.o l'u1 n o ·dall'altiio per persuadersi a;lla :sorte poco gradita di una cura lu~ga e monotona. L'Italia potrà con ,fa;cilità m·e tte:rsi alla testa; di tutte le altre nazioni n ella nobile gara pe·r I.a cura de11e tUJberao1os1 chiI·l1rgi.ohe, ·peirchè essa ha pfù di tutti gli altri p.aje si di Eu·r opa . le condi;ioni idea.ili di clima. Occo!'lre solo intraprendere .con entusiastico ar.di·re e con devozione filantropica il rinnovamento' deL nostri istit11ti id i oura .marina p·er c.olmare u 1na..d•elle più gravi .Iacì1r1e detl a nostra organizzazion.e ospedaliera. Berck Plage, luglio 1920. Dott. AITILIO MAFFI. 1
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OSSERVAZIONI CLINICHE. . OSPEDALE CIV1L1t CLL' SONE ('BERGA:l\iIO)
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La perforazione intestinale da ascaridi lombricoidi. Dott. P. GILBERT1. chiurgo e diTigente. Alla fFtJn.osa comu11icazione che nel 1877 il Sang.a lli faceva al Co11gresso di Ginevra sulla perforazione intestinale d·o vuta all' ascaride lombricoide, ,s eguivano parecchi lavori ·Specialmente francesi e nazionali sopra I 'argomento fino allora poco studiato ed in genere sopra tutta la paoologia dei vermi intestinali in :rapporto agli açicidenti da essi creati nella chirurgia infantile. Fra le pii1 note pubblicazioni posso così citare quelle dell'Archa.mbault (1883), del Cima (1893), del Loyral (1896), dell' Arault (1897), quel1e del Cattaneo, del Rad.aelli, del Raffaelli e del Feltmann dal 1901 al 1908, il noto e completo studio del Brun (1912), le 1più recenti memorie del Rai~liet, del Mag·rassi (1911) e d el c ,an1eilli (1917), è firruahnente la recent~ssima J1JOta del BeU:JJ1.toni (1919). In quooti lavori vennero varia.mente illustrate tutte le complicanze chirurgiche dell' ascaridi osi. Pertanto anchè le più interessanti questioni che si connetton o coll'argomento vennero prese . in esame e specia.Jmente le questioni a proposito •de.Ila 1Je1rfo·r-azi·o111e ·d1ell'inte,sti no dovuta ral verme e che io esprimo qui sotto forma di due do~ande rispondendo alle quali intenderei di portare il mio contributo alla patogenesi di qn esta importantiss.iima complicanza ancora poco nota, e da alcuni addirittura non amm.essa, .noin ohè al·l.a .c1asistica, ·av,endo .avuto 0 1ccasione di operar.e due bambin.i affetti precisamente da pe.rfor.azione intestinale attribuibili all'opera dell' a:sc<;tride lombricoide per le ragioni che andrò esponendo. Ecco l e due don·1 and·e 1s ul'l'argom.ento che mi sono prefisso di tnatta r e : 1
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a) L'ascaride l. · ha la capacità di perforare la parete intestinale? b) T ale perforazione si ,effettua solo · ne1 cadavere o anche durante la vita? CASISTICA PERSONALE.
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Ascesso della parete addor_ni'f!-al~ ' da perforazione dell' intestino per elmintiasi.
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CASO.
_ Bambino 1d' anni 6. Entra in ospedale d'ur"'enza con diagnosi di flemmone dell' addome: M Anamnesi. - Genitori vivi e sani .. Nulla d1 ereditario: ha due a ltri fratelli sani. Non f~ mai ammalato .se non di morbillo a 4 anni . Dieci giorni lJrima di entrare. in ?sp.edale la madre del bambino accortasi eh egli era legge rmente indi spost~. gli fe.ce prendere le · solite polveri.n e Yerm1fughe d1 calomelano e samtonina il cui effetto fu pronto, espellen1cio /
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J L POLICLINlCO
jl l)iccolo am1nalato una dieci11a di lombrici i11 tre scariche. Dopo quattro o cinque giorr1i jl l1<:1mbino che i1 011 era mai stato perfettamente bene, incominciò ad accusare Sl1 tutto l 'addome, più sp eci.a1mente siul quadrante inferio1 e destro fort1 dolori da costringe1lo a letto. Nuovi purganti: 01,di·nati questa vollta dal meidi'Co co1nidotto il quale piri:m·a non era stato chiamato. Il meidtco condotto ctue giorni prima id.i inviare il bambino .aJl'Ospeda1e s'acco 1·se dell'esistenza cli t1n a t11mefazio11e arrossata e dolente sul quadrante inferiore destro in PI'ossimità dell'ombelico: te sue dimensioni er.ano q:ue•l le ·di una noice o porc!O più. •.\11 'e same obbiettivo, all' entr.ata in reparto, si rileva ir1 ~ atti la detta tumefazione al posto descl!'itto e cog11i stessi c.a;ra;tte.ri, aliJ.' infuori d elle dimensioni ch e sono aumentate tanto eta render la p1ari a quella di u.n ma.n•dari:no cir•ca : fluttu.azionie eviden.tisisim.a , e.e terna ci:ric:o,s tante pi11ttosto e teso a base della i·accolta larga e fi s a. _!\.ddome non eccessiva mente meteorico - 11on ascitjco: disceetamente trattabil.e. Tutti gli altri reperti sono normali, a;ll'infuori cl i q11alche ghiandola linfatica ingrossata ag·lj inguini. Condizio ni genemali discrete. . \ tto operrttivo. - Con ·diagnosi i11 certa, i11 narcosi eterea intervengo mediante incision e par.aombelicaJ·e destra la •qiualre ,crude p1reicisamente lu!Ilgo il .diam·etr-0 m •aggi1ore deù.La tumefRzio11e. Svuotato qt1asi d.el tutto il pus (avendo111e lasciata un.a· pi1c.oolissim1a quam,tità come traccia per ricercarne l'origine) rilev o che inentre la ma.s1sim.a qu<l)ntità d1el1a !I'ac:oo[ta Pll l' U Ie11tn è pre ' it$a,1 nente con1presa fra. la cute e l'np. on1e~u.ro1s1 .dJe1l ml11se-0lo r.etto, 11na via tortl10 a scavata nella. compag·ine del muscolo ste so , condn ceva a.ttrave rso un'a·"?ertura più arnipi,a n·ell1a caività a d•domi11.al1e dove oome fondo rlelln vasta ca.vità p11n1lenta, fis sata tutto a1l 'jnto1·nt0 da ad•arem.ze recenti .e ·s ang-uir1a11ti appa r e la parete intestinale scontinuata da cui era fut0Friuscito un ascar-ide lombri-coide ei1 u11 alt~o e11'a per metà n~l J:t1me i ntestinale. Dnlla steissa J.e sio'n e di c(){lltd.n.u o si OO•t a u111 gemizio di contenuto 111testin.ale ahe a' eva ·dato a•srpetto ied od.ore speiciale al p!US 1vuotato. Fatta la toilette dell·a ferita e del 1fo,n d10 di 1essa., zaffo acc~rat,amente con grurz1 a steril•e. D orpo 72 air e passo sernz'aatro alla medic.azi.one a piatto. laVìan,do ,previ am ent.e e m1etodi c·amente· con 1acqua os..~i g:en ata 2 volte al giorno, rpeir circa 10 gioir11i. llo"'.>o i quali in l1reve avviene la guarigione compl eta. 1
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C:ASO
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Peritoriite ptlr7.tlenta acutissima
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1'P r per{ oraziorie i?1testi11 aie da ascaridi lom'11 i coi di. - Bn.ml)ina di anni 7. Entrn in o~pe dn le con diag11 'Jsi di peritonite purulenta a-
Cl1ta. I ...genitori narrano rhe ln hambi1l a soffre ordi11aria111<'nlf' di 1Jer1rii e cl1e clel resto non è mai "-t n t:i .::erinm ente am1nalata . I... n n1a1a t tin a 1t ltn l e ct a terehb e cla ci r ra otto giorni. Irnizi ò roi soliti l'ermi: passati questi (dicono c i r ra l111n tre11t i na i11 l)areccl1ie scariche) la l1 a n1l1in(, i11, ere 'li Rtnr meglio f11 colta improvvi~n m ent e r1n (1o1ore acutis imo al ventre. r;,, ça rn e nb1>iet li1'n. al momento de11 ' i~1gre~ ~0 in OC\pedale, clà i risl.1ltati ~egt1enti : Col:lrito della r. nte pallido: a~petto generale cli \1Prc:.onn c:offere11te -- fnci1•ç abrlnn1i11nlis d r-ct1l)ito 'lor nl e ohhlie-nto. .. nrti inferiori semi1
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flessi, ~stremità tre.d1d~: i11aidid.e di sudore, polso fac~lm~nt e depressibile, fr equentissimo 148 pt1lsaz1on1 al mi11u to. respirazione superficiale 36 R., temp. 36. 7. :Nulla ai polmo11i, ed a1 C·UOl'e. Alldo1ne. - 'fumefatto, d ol e11te, meteorico sui quad1ranti sup1eriori, vene supernciali di: ~atat~, .ottusità completa sui due quadra11ti ll1f enor1. N·ella fossa iliaca sinisti·a. si sente alla palpazione un tumore in forma ,d i u11 uovo di galli11a a direzione dall'alto al basso e da fuio ri im. a.entro. Al mi'nimo tentativo di esplorazione clell ' addome la ban1bi11a emette alte grida di dolore. Alvo chi ti so cla t1·e o-i orni. è incominciato il vomito da qu.alche ~l'a, emrette dalla bocca un lombrico. Questi sintomi mi autorizza1lo a pensare che. la for~!l ~e1:itonitica dipe11da da perforaz1-0ne clel l intestino per opera cleO'li ascaridi lombricoidi. n Con tale supposizione diagnostica pratico la laparotom.ia d'tlrgenza. Operazione. - I11cisione laparotomica laterale pararettale si11istra. "'\"ien.e pertanto aggredita direttamente la tumefazione che occu pa in basso il quadrante inferiore sini,stro. Aperto il peritoneo parietale si svuota sotto pression.e un'abbondante raccolta uurulenta generalizzata a tutta I.a cavità addominale di odore fecale pronunziatissimo. Svuotata acc11rat<l)m,ente la ·r accolta e deter.s a la ciavità .p eritoneale, esteriorizzo la tumefazion e cui ho accennato la q11ale in realtà è di dimensioni cloppie di q11élle descritte nella sintumatologia. Essa è cost1tuita da u·n aiggro,·ig·li,amento di anse intestinali iperemi che e meteoriche fissa te fra d.i1 loro m ediante nde renze recenti. L a superficie di questo tt1more formato dalle .amse intestinali è ricopeirit.o da essudato fibrinorpu·! 'ulento raacolrto in pi1cc0Ji amlma;ssi. A'Ppena staccate in parte due anse di questo aggrovigliamento a c11i non mancano i caratteri infiamm a.tori delle forme acute, è facile rendersi conto della vera entità della lesione jn a tto , consis tente anpunto nella ·u erforazione di en trarnb e le oareti fra loro . a COOJState d a.lle due anse ad,e renti. Se è l ecito, direi d'essermi trovato dinn::\.11zi ad una specie di enterostomosi J.aterolaterale spontanea ... plaoologiiea. Tre vermi aggrovigJi'8.ti fra di loro -si trovano n cl occt1pare l1na specie cli doccia, aperta da me per il parziale di1Stacco c1elle d11e a11se. a cuj pj\1 so1)ra ho accennato. Gi11nto a at1esto p11nto dell' operazione . anche "'.>er le c.ondizioni dell'ammalata che semhra110 a~g-ravate. zaffo tutto all'intoirno del p acchetto irnt,~tin1al•e est1 eri.orrizzat 0 in modo che reC\ta ben i solato, dalla cavità peritoneale, ZFlffo p11r e la doccia. in cui h o troYato .;i vermi per modo che restano così medic flte Rnche le cll.1e perforazion·i intestinali e proreclo con ra.fJidità olla s11turr a narzi~le r1Pl1a fprita laparotomica. Dopo 7 ore av,·iene la morte della piccola operata. Ai1top.~ia. La cRvità peritoneale contiene ancora li ~ve CTl.1antit à di puc::. _rello ~tomaro e nell'intestino ~i rinver1gono com:9)lec::C\iYamente ancora 14 vermi. Non havvj però ne~ c;una altera7ione ril-=>,·ahile delln muoosa a11'inf11 ori di 11nn intensn iperPmin. rn1inrli va ec::rll1c::a ql1al11nrr11e traccia rli 11Jcernzione [lnticn o r~rpn fe : nll'infl1ori pni rli llnn fnrma 1
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SEZIONE PRATICA ,
di peritonite .adesiva a cui devesi l,aggrovi- · co e milz.a si rinvenne uno di questi vermi gliarnento intestinale desçritto e la divisione racchiuso in una cisti per modo tale c11e per della cavità peritoneale in qualche -loggia secondaria, non vi sono a carico dell'intestino 1evarlo fu d'uopo aprire la cisti stessa dall;:i. quale f11oruscì u n liquido torbido contenente cl1e le due d1escritte perforazioni. Diagnosi' an/atomo-patolor;ica. :-- Perit onite cellule di Pl1S. Anche coll 'esame mictoscopico wcuta purt11ernta per rperrf.olI'iaz~on·e intestinale si mise t osto in evidenza che ìe pareti della da ascaridi. cisti erano costituite dal tessuto dell'epiploon. * *'* In tal~ condizioni si :>nò quindi argomentare L ' He.n-0toh, n el suo Trattato di P ediatria, con certezza che il verrne si sviluppò in una i1el capitolo dedicato alle complicanze d ell'aripiegatura dell'omento e ch e quantu11que vi Sl:aridiosi, ·escl11derebbe da queste la perforafo sse stato inoperoso ed ,avvolto SU S·8 ste1SSO, zio11'e in testin a] e. Egli scrive: bastò la sua presenza per su scitare una leg« . . . . per conto miò non lJOsso prestar gera reazione infiammatoria n ei tessuti vicini «fede .alcuna a questo modo ·d'uscita (dall 'ine tale, reazione diede origine alla prolifera {( testi110) del verrne e cioè pel' dissociazione zio11e del t~ssuto connetti vo e p er conseguenza « degli elementi del tessuto intestinale ... e che alla c.apsula di r1uova formazione, ad una cisti colle qualità di una m embrana piogenica « l' as'caride l)er mie zzo deill-e sue 1a>bb.ra cc ar« niate di deriti » si·a i11 gra.d o di corro1deI'le la secernente il pus trovato nel suo interno. Le ricercl1e ch e . furono poi fatte sulle u lceri ri« parete pel'forandola. Credo piuttosto .c he in scontr.ate nell 'inte stir1.o no n lasciarono scopri«tutti i casi in cui si trovano nel cavo peri, <c toneale clegli ascaridi questi iSi.ano u sciti re. :n.1essuna trruc·c ia di un pr•o:oesso tifico o tubercolare: d' altra parte il loro numero u<< d~ll'ir1testino attraverso acl una apertltra ulgu a l e ,a quello dei vermi riscontrati nel iperi« cerosa, o già com11nicante con un focolaio ton eo c.onf e1r m1a l'inteig .rità .ai.r1teri•OT e d,ella m u« saccato di peritonite o a n cora protetto d ,a cois a inte.stiThale. Queste co n1diz jol.11i, os19e1rva « so ti ile velamento peritoneale... i Vter-mi vi -<< pe11etrano (nell'ulcera) o vengono a trovarsi i l Sangalli., peirmettolil10 ·di c:ned1eire che 1a ~eir « nell' é:~scessoJ senza aver contribuito per nulfGrazio11.e d1 parte degli ascaridi delle tuniche i11testinali non precedentem1ente altetrate è '' la a lla sua f ormazio·n e ». sci e11 tificamen te stabilito. Ecl or.a, p1rima di ·e1S{poire iJ cais:o de·l S·angalli su Clli è in gran parte b'a sata la tesi P erciò, .e.gli oonclud1e, se nei ·c:asi del Ptnnoy contraria so tenuict da prima clal Rayer, mi e del Rayer la peritonite e lo spandimen to . delle materie fecali metto110 fuori di dubbio pia.ce di accenn:ire ad 11nét teoria di m olto a]orizzata che si otacca addirittura dall'af- · la fuo1r u·s cita d.e,gli ruscari·di durante l a vita e n el 1n.i·o caso I.a cisti è un a p rova del ,f atto. fermr1zi-0ne dello stesso Rayer e dalla negatività dell'I-lenoch. Considerazioni pratiche. Si ammetterebbe cioè ch e al pari di altri Yern1i l 'ascaride lombricoicìe .abbia ._ una la rva l~ stato primo if Raye-r a sosten ere ch e J.a che allorq11ando è m atura, essendo sottilisperforazione intest.inale poteva es·sere prod otta sima, e dio tata ·di mov.imenti 'c elertssimi, pl1ò anche direttame.nt.e ·dagli asoartdi, basandosi farsi strada attraverso i tessuti senza lasciar sopra u11 'osservazione personale. traccia visibile del s110 passaggio. A conforto di qu.esta t eoria oltre al caso 11 Davain ave ndo raccolti 15 casi in cui gli t estè riportato dell'illustre anatomopatologo ascaridi lombricoidi erano nel peritoneo e solo di P a.via, l1anno valore qu·elli del Variot e i11 tre casi aveva potuto constatare la reazio- dell Arl'ault, del Canell.i, d:el Be11antoni. Vi Ile peritoneale, ,,enne nella con clusion e che a.ggi11ngerei le mie du e osservazioni -perso1.a maggior lJarte de.i. vermi era forse u scita n a li, molto più che di una di esse ho potuto aJJo stato di l arva, oppure post-1nortem. r accogliere ]l reperto i1ecroscopico. Sull .argomento abbiamo dunque tre jpotesi . ·X· * .y,. alle q11ali contrastan o le osservazioni citate. Dal caso classico del Sangalli. - Ragazzo E sse sono : 1a La .nriesen2.1a ,die,qili as·ctartdi l·omlbricoid i di 10 anni n1.orto ,di n oma. - Autop sia. N1eillla nel pe·ritoneo del cadaver.e, devesi ascri,rere 08 vità perit1o•n 1e1a'1e ·Sii rinvein:neiI'lo, ' '5 aiscruri,d i ad un fatto svoltosi post-mortem specialtnente 10111.bricotdi 1libeiri fra le sanse in sit·esti1nal.i, un qnando i1on vi siano reazioni peritonealj. altro ascaride eta i11vece talm ente avvilup2a. La presenza degli ascaridi lombricoidi p ato nelle pieg.ature ·rl ell '~pip l oon, 1sotto la nel peritoneo vivente pltò a:scriv·ersi ad un cux·v atl11r a ,de.11,o stom1aC10 id.a 8JSS·errt1e lev.atoi colI1 fait o svoltosi fuori dell'i11testino in virtù del difficoltà. Ma interessa .maggiormente il fatto che nel cul cli sacco dell'epiploon fra stoma- p 8ss~tggio della larva matnra attraverso le 1
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pareti i11testi11ali e s vilu:)pato ·i in eg uitu i1el ca ·o 1)e ritoneélle. 3a La pre se11za degli ascaridi lombricoidi 11,el l) e rito11eo del \·iv e ute cleve ·i sen1pre asc1'iVère a pregre ~ e ulcerazi o11i clelrintestino. Contro l a prima parte della 11 ri111a ipotesi J1a valore assol Jto il caso del angalli: esso è tipico in forza dei fatti fisiopat ologici che sono già stati descritti : la forntllziorie clella ci.~ ti e la presenza cl ell cl nieni brp,1ia piogenica; i fatt i r1~ attivi ·frt g en ere svil11ppali intorno al 1.: t r 1ne, fatti fisiupatologi ci che 11on possono r1 a tural1n ente ver ifi ca rsi se 11on iri vita. 11 caso del \ l ariot è a1S1sai conforme a quest o : vi corrispo11de eome fatto svoltosi prima della morte la fo rm azione dell'ascesso fra le c:vsce itnte sii·11ali e 11ell qt1:i1e i111.otava hl lorrnbrico. Rispo11del'e contra ria1n·ente ·alla se con da .p.arte è djfficile poi cl1è manca per ora la casistica, ment1·.e irlvece è molto fa cile convincersi ch e Ja fuol'u s citu del yerrne dall'intestino del ca davere torna tanto più !lat11ra le se si ti en }Jre~ente ctte l ' osta colo creat o dall'intestino clel c<1 d a vere è nt1llo in confronto di quell o <ìov11to allu. ifesiste11za offerta dall intesitino d ell ~ ,_1omo ,·ivente. La seco1)1cla 1111ote.. i c.ome di ssi Ya p iai YaloriZ'za.n do i in '~ il'tù della t eoria del Pe.rro11 cito, . . econ cl .) la quaJ1e la larva de1ll\as1cari!'1e· lombrico id e pnrime11ti rhe quella di altri v.e.rmi, es~enclo (}otata di 111ovime11ti assai vivaci e rapidi , per di più essendo anche m olto sottile ro.n din,nJietiro di 2 µ , l'll'ngo· .a•pp1e11a ·ci 1 ~ca 2 inm. , !'.lllÒ henissi1no farsi "'t1·n.da attrav·er,so i tess11ti c;e1lza lasciar tr::tr.cia <lel suo .passaggio: e~ f>mpio. la trichina che ernigra dall'i11testino nei m\1scoli. Però i iniei d11e casi .e ql1elJ,o clel Ca11elli . pecia l1n e11te. in ·cui viene messa i11 ·r ilievo l'0sistenza di una fi tola ·1el'cora.cea si opr1·J11 g·ono rulla t e0i1·ia de11 P e1'ron•cito. Cioè il p11 r he aveva c d ore frrale nel mi o primo caso e la fi tola i11te sti1lale a cui tassativamente dà rilie,·o il Cc.11elli l1E'l s 11 0, sta11n-0 infatti a dirr1o ~ trnr0 cl1 e ]l ve1 1ne non poteva essersi svill.1ppato fll o ri d ell ' int estino: che s e co 1 fosse Pver1t11aln1e11te ~t1 cc esso la le ione intestinale In l)e l'fol'nzione dirò mPglio, 11 011 si sarebbe ce 1·tn111e11te ri $C•)ntrata. La terzn jpo tesi è cli lì1n ~g io1· intere . e ia. cl n l lato prati co cl1e dal Ia to scientifico. Tl . a11gé11li a "0 11cl11~ion e del s110 st11dio _i r.::1)1·in1e di c11 ia rarlclo e$ er~ sciif'11tifiramente ·on . t n t a t o el 1e l n p er f o raz i on e cl e l Je t 1111 i eh e i11te,t innli i? ·' )O$ ... il1ile cl.1 nnrtr d egli a~caridi lor11hric·o idi se11zn che Yi ~ in1 10 <:1n te 1n ant c.: :t:l e n zn. cl e1l ~ 1e. i u 11 i d e Ir i 'l t e' t i 11 o. 1
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E
b~11 vel'o cl1e in co11t rap1)Js to i1011 l)Othi
<111t 01·i es cl ttdono cl1e r a. 101nbricuide abliia la capa.rità di perf0ral'e, per.cJ1e 11on Y o 1 rel>bero co11siderare come appareccl1io perfora11te le tre labbr11zze Il!l1scolar'i a mezzalt1na eLl i denti finissimi clella . ua e~ttemità ante1·iore, rrta si VllOl a mm ett er e cl1e il lombrico, secondo 11na importantissima comunicazione di ,\.einllerg cl1e ri <:1le appe11a ad una diecina d 'an11i fa , è capac.e di fissarsi alla mu cosa clell ' ir1testino sulla •quale produce delle alterazi u11i al]o stesso moè1o con Clli esso altera i va ·i sa11guig11i da ct1i si nl1tr.e e pe.r consegue11zit .anche l a sottom 11coP.n.. Ciò posto, -pur escl11d1en.d o che iJ \'erro.e s.i1a c.aroa.cie di t1n1a -nerforazione direLia, 11on è difficile immaginare cl1e pos1s1a \rer'ifioaJ:· i piutto to un;a pe1~forazio.11 e c:he cJ1iam erei indir etta. Essa avv.errebbe in 8eg11ito alla p.r eser1za ed alla fissazi one del v errne all'intestino, prese11za e fissazione di u11 essere che essendo in contatto colla flora l)att e rica 1·iesce a f orm are un a.scesso che se lJllr pi ccolo sa.rà erripre di struttivo : ad esso 1)0trf't q11indi fnr s e~·uitu r o1ne conseguenza della r1at11rale esclu sione dei fatti infiammatori 11na 11lr.ern zi()ne, qt1 in di la perforazione in forz :1 delle stesse altera.zion.i concomitanti e distrt1 ttive. infettive e ne croti che cl1e c:i conoscunr) dalla ist0ipn.tologia generale. In complesso si può esJorre nel modo . eg11en te il f e11on1eno cl ella pe1 fo razione c10,111to a.ll'ascaride lom1)ricojie : 1° Fissazionr> clell' asca sulla rn.ucosa in te1
sti11 al e.
2° Nutri::i.01ie clel parassita a spese del ·r;11e
rl.r>llrt
sa.11-
?Yl.l.lCOSa.
3° Setticità e vi r1tlen;:,a llel t'errne a cr1ntatto della flora intestinale. P e.r c11i
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stahiliscono: a ) la ferita dPllrr ?1i11 co.~ a: b) l 'i·noculazion.e del v i-r"zts inf ett rt. n t 1~ 1z ella mucosa stessa; e) l'rtsce sso, i fatti nrc1otic·i e distrutlit'i: d ) la p erfora:.ione. Il rriio nri1no caso es.send11 na sato a g1tn. i igione non può. certame11te, ancl1e perc11è In, ana1n111e~i è osr11ra ed incompleta, avere c1nel v a lore ch e invece presenta il ~eco11do, il cr11 ale .essenrlo ·stato segl1ito da morte ven11e ... . t11diato al tavolo anatornico e le s ue lesioni inte ~ tinali · e.. , <1minate in preparati istologici. In virttl di que ... te os~e rvazioni il mio ro11t ri bu to allo . . tu cl io del la teol'i a del Raye r <11'tJu ist a talf' \ '<1 lore da r ende1·mi pos~ibile et 1·go1nenta l e an ch e in favore dell 'i')otesi ~e ron cl o 1n q 11 a l e $i è _e: n p !) o t ~ e l1 e I' a IJ p a r a t o f 11 1' 11io cl enl11le d ell'asca1ide lon1hriroicle è . . 11t fi ciente a pe1fonnre l inte-sti110. Co~ì se n.11tecedentemente h o e~!)O io tn · ti i fatti s'l1ccessivi che in forza della ìstofi!'" i• 1
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(..-\NNO XX\' ll ,
FASC.
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SEZIONE PRATICA
t11logia si possono razionalmente arnn1e ·~te · · da IJ a J) rese11za e dalla fissazione dell ' a ca1 ide alla -ue1 fur él ziune . intèstinale in vin i1icliretta, r aYer e"pleta to le ri CPJ·che !1iù ne ce~sa rie ed i1npo rta nti nel 111io ~econd·o caso, rni è leci t•) sUJlporre a11che che la ')eriforazione siasi stal>i ljta i11 vin diretta i) e1· 011 era del verine. Giu11g·e rei cioè n.d una tale su1)pOsizi·one per, c:hè non rr1 i Jt1 possjl)ile inette.r e in riliev -) t\11 ti q11 ei f :1 tti I'eattiv i circ-0stanti .a Ila perfL 1razione ctte avreb))ero dovuto a ccompagn'a r. la se qne sta invece di essere l'effetto diretto d e_ll 'opern pe·rf o :atriee di lln lon1brico, · fo sse stata invee.e u11i.caruente ed escJu.s ivamente il ta1·do effetto di nlterazioni seco11darie e lente . d1pend•e11ti drulla su.a ,~)rese112a, dalJ.a sua fisi6ità d.al suo contatt~o coi batte1i del tubo i·n · . te !3 ti i1 al e. Ri.sponder1do ora alle d11e domande p oste a I "?rincipio del presente studio, mi sembrerel»r>e pot er conclt1dere nel senso di ritenere : 1t) poss ibile da }')arte dell ,ascar.i de lombTjroi.l e la pe.rfllrazione dell'intesti110; b) e r,h e ta.le perforazione si verifica ancl1e nel vivo. ~
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.RIVISTE S lNTETICHE. Gli emoconi. Dott. :.\lARIO BATTAGLI.\, iibeiro Jooente della Regia Un1iv1eirsità di ~a.p oli.
P er u·n ce·rto c.o nfn sion·ism-0, eh.e sta i1ascei1clo cieca il criterio n101·1fologico e cli11ico diegùi e7noconi, credo n•o·n i.n.u ti1e1, p,r ima oh e espo. ng1a 1,8 mie rlceT1c•h e a:l ri1guard·o, bre'\'' e• n1ente ric·ordare ql1ant.o attu rulmente .si c·on10sce &t1 crueisto a rgomie,nto. Fu 11 1Vlfil1er H. F. (1) che p1l1bb1icò le .su1e ·r icierche nel Centralb. filr all. Patii ., Bd. 7, 1896, a pag. 5291 j i~ ti tolandole [} ber eine111, bishe,. 1iiclit beobach teri f ornie1ibestandtheii des Blutes, ,e dion:>o a verJ.e de.'.3 Critte chiama ql1este f OJ'm e OOTq:>U&coil.ari Blutstiiubclien, o emoconi, vocabolo 0·11eco ' com.e ·vedre·m o ' cl1·ei t1·aduoei be11e il CO'l1o cetto del 'osservato·1e. S1econd·o il ì\Iuller que·St•i c.orpu:scoli cli foo.·..m.a 11·otonda o.:r·din•a riam,e nte d·ell1a ,g·r-a·n d•eQ;za cli 1 µ, i.n co'lo1ri, ri1frangenti, nn,i rnliati di rapi·d i morvimenti browni a;11i, ·cthe si ossiervc:vno TIJel camp·o micros1co1pico in un 11reparato a frè:sco di sang·11,e, ·n on ·&01'10 cocStituiti di gra.51so e nio n ham.n°0 a lcun ra·prp10Tto con la coaJgulazione della fi:b.rina. Casì n.ul'e un a!nn.o dopo li descrivono al.r u11i clÌniQi, -e .f·ra Cflt-er"'.ti- lo Stoktes e ' 'ì\T egef arth (2) , aggiun·ge ndo (.fatto im·porta.n te) ·che gli emocorui del sangue i1ormale climin.u iscono n ell'ina·n izione 1e n el 1 e cachec:::.sie si ossel!'viano raramente nel s ang·ure circolante,. mentre sono i11u m.er.01si \JJ.Jella .m 9lattia. dell'Add·irson. Cosi colTI·i ncia il nome ed il f:atto co·n statato dal Mul.]e11· I-I. F . .ad e:r1·trarre ·n ell'o1s1serva;z.i.one· c1linic:a, p orrtan1do p1erò co,n .s1è il ~1 eicc:a to di 01rtg·in e d·eilla. loTo natu·ra. In \'•ero ·e1ss1e•ndo· stato ·p·osto dal i)'rimo C'sserva to.re, come ·Ca.r.attere più 1s ali·ent1e di qiue.sti eorpt1scoli, la loro piccolezza ed il l1or.o rr10vime11to S!1'ec.iale, era natu.r.a.l e che si dov·evaa10 co.n fon1de1·e da ql1eisti caratte1i, ·come .ap,p!eiss·::> diremo, m olti conpusooli piccoli e mobili, che ·$i o.sse'l·,·an o i1el campo inricro.sc,o,pic!o di un pre.p arato a fresco di sa.n o·u,0 qn.an·dO a l1tl'e 01Sse1-vazio·n i cliniche e biolocrfcl1e ri fanno esclud1e1re detern1dnatament,e o gli e:i1oparassiti co11os.ciutJi sinora. :\Ticl1oll ... (3), n·el 1.8!>8, .~tu dian.d o ·qu es ti emoro11i ', li ritenne come g·ran11lazi}o r1i n1eutnofi1l•e 01cl ec!sinoITT.le (im.~1ortrunte 1a.ncr1e ·qu esta. 01S1s1e1rvazio·n e !11erchè, .a parte il <lll·bbi-0 che fa :S•orger~e s1 u lla diveT·sità chimica ·di questi conpu·Sicoli 01s1serv1a.ti neil sang11e, a~ceorta llna di"rer·sa Te:azioITTe nie lla lor o colorazio·ne) u scite dai le11co·citi e per •Q·\1esto .e1gli attribni agli emoco11i tlna importanza biologica peì' l' i11u11t1nità clell'orga.ni:n1-0 anin1al1e. te:igel (4), i1el 1899, os-..1erva ndo e studian1
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11 fascicolo 12 (15 dicembre) della nostra S EZIO~E CHIRURGICA conterrà: '
Ulcere tubercolari simmetriche delle commissure labiali. Lu101 CEvAR10 : Contributo allo studio dei tumori misti delle ghiandole salivari. GiusEPPE FAN'rozz1 : Sulla osteomielite acuta delle coste da comuni piogeni. G1No
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BETTAzz1:
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l L P.OL ICLlNlCO
.... ùo ~;1.i eI11oco11i, crec.le cl1e sia110 sempliceme11te 1J1·oclotti Lta f1.an1111e11tazione diei c1u òrociti. LJ 'allora in p.o i cuLL1incia.i10 gli e1noconi ac.l atti1·a.iie l'o5se1·vazio11e dei fisio1ogi e dei p·atologi, e sop·l'atutto d·e i clinici, per vedere quale in1.po1rtu11za a, es&e1ro in r\elazione alle condjzioni fisiologiche e patolo·g iche, anch.e in rapporto .a i diversi org.ani ed ap·p arecchi e di cl1e natura 1essi 1ossero. C·o1sì 1si può dir.e che non è libro di fisiolo·gia, di patologia e di ·clinica che noin acoen·1li p1er lo meno, anche di volo, agli ~inoconi, e .sempre si riti ova un coI1cetto indeciso e sulla 1oro f o·r ma e g.riMldezza e swlla Jo.ro n atUù·a. 'f a·l e inc1~ci.sio·ne si nota pw~e 111elle diverse comuni1cazio11i fatte su1gli emoconi nelle diverse riunio ni di ,s ocietà iuediche, si110 ai nostri gior·ni . . Così ment:ve il Grawitz (5) a1ppena ne accenna, il Sahli (6), i1el suo i11.M1uale, .IJ11eve1n1e11te ·dice che ghl emoconi, o p1u·lvisooli d .el sangu.e, si trovano s·en1pre nel s aa1!g ue e nel siero, come ,gr.anuli p:Lccolrssimi dell'ordi111e di grandezza dei 1più picc·oli batte:ri, e Si discute ancora sulla 1o!l'o n.atura; ,gran péllrt.e di ·essi consta i·11 general.e di ,g rasso, però essi per lo più si col-0I'lano con le sos•t anz.e color~anti nucleari tanto da cr.ed·erli d e1·ivati dalla nucleina; altri an.cora p1ensa cl1e· l)Ossono derivare dal ..e ,g1ra>nulazioni cl,ei le11ie)ociti. Nè n1eno t.anto 1si cliiffonde il Nageli (7). · J1anin e Le\' ant (8) , a pir opo •i to del valore della ricerca d·egli emo coni, pe·r gi•u dicare lo stato del fegato dl1rante il decorso del puerperio, in un casò di ittero catarrale· 1benigr..o, dopo !'in.gestione dii burro, all' ultran1icro•s copio1, hanno osse11"Vato n,ei i:>ftepar.nti del sangue 1111111e.rosi en1oconi. ì\'.Ientr.e i.n u·n cas o di vomito ~ncoerciJ)ile con l·e&ion,e d·el fe·g ato ·ed in u11 c.aso ·cli ittero, c-0nrsecutivo a grave infezione pt1e:rperale finito co n .la morte, i.nvece gli emoco11i non ~i osservano •Illei preprunati del sangl1e, visti all ' ultramic.rcosoopi o. Nobecourt e :\laillet (9) hanno osserv.ato sempre i1ei pre11arati del sangue d·ei bambi.n i lattanti, e cl1e cliigerivano b en•e, nume1 osi emoco11i; n1entre r.ari o ee sun emoc-0nio si osser\·aya i1el ai1gue dei l>an1bini nt1tl'it.i con brodo di legn111i o a dieta liqt1ida, ed i11 quello dei ba1nhini cac h et1 ioi -0 d ei ba1nbi11i cl1e so ffri \·n,110 disturbi digesti vi, arlche <lu ran te o dopo la dieta lattea. t\ 11•che l ' A~ roli (10), nel ~uo trattnto sul l a J/ularia. a c1·cr11ta bt•e\·emente gli e111oco11i, se11• zn p_nnto fel'n1ar i a descri,·erli o a rilevarne la. loro im1ìortnnza r linieri, anche ~o ln 111ente i 11 reln 7i 0ne all' i11f Pzionc d-0vu ta all'ematozo. l ·lt i"nn11 1e11te il clott. 7ibo1·cli f 11) 1iferi;;;ce n 11 a ~ o1• i >t ·'t 11 lt"I il i ,.. [I d i :.\ I o d e n a h (l 11 ~a n <l o 1·u1trn111i er c ,c·o11io. riceJ·ca11Ll0 gli ern o1·011i nel 1
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sa11g·ue dei 11e0nati e ~perin1ental111ente anche in quiello di co11igli gioYa,nissimi, uuru.nte cioè il tempo oh·e igli ~lementi l11orfologici del tSan• gue hanno la n1assima vitalità ed ilttegrità, potè oostantemente o:::.servare i11 questo sangu·e a miniadi ·g li emoco11i est1 aglobuJal'i ed an·c11e, nei primi 8-10 ·gii0,1 ui di vita, intr.aglob ulari in alcuni globuli rossi (senza poi deternlli111arn1e Ja natooa nè la reazione ai -0olol'i) . Il dott. ZiboI'di poi avrà certam·e nte le sue ràgio·n i &perim1entali p·er dire eh~ ha per il pri.m.o osservato gli ernoco·n i intraglobulari; l11ent1 e ·dal primo oss1e1rvato1ie a tutti gli a1ltri, C'he si sono s·eguiti, § li emo·coni sono sempre estra globulari. Purtr oppo J.e f0rn'lazioni piccol.e o piccoliss ime, che in vario modo sd colora.no e che reagisco.110 ad alcuni sali metallici, che si oss ervano entro i ·gl·obu1i roS1Si, anche nei preparati a fre.~·co, pdù o m 1e·n o moìbili, hanno fatto sorge·r·e molte ipotesi, più o me11i0 possjbili, ,ed esirste o.ra1n.ai tutta u11a letteratura a oon1incirure dal P etra.n e a finir e· ag·li ultimi l nYO ! i deil Gol.qi! èo·m unque il dott. Zibordi dalle s u.e os,servazioni può d·ed11rre che la natura clegli en10con i, · pu.re es:se.n.i.o p.:rev,aJI en tem•en te ·girass.a,, non po1s1sa p erò n ell'età .i n C'lli ha stud iato il sang11e , pensarsi 1lnican1ent.e tale; oltre ch·P ner le differ enti ro1oraz1oni vita.l i c·h e assumon,o, nnohe per i loro differenti -0a.r attell'i rnorfologici di ri.frangenza e di dim.ensionj. Pa11.l Porti.er (12) confondendo in 11no gli ,err.ato1blasti, gli en1oieoni e le glob11line, dtce cJ1 e sal'ebbero tutte forme circolanti d1ei simbjotici mitocondri. Qu·este gl obuline tutte, ch e si presentano ora rotonde ora -0val.a.ri ora allungate, Pe-agiscono 'all1a colorazione come 1a eromatina dei protiz.o i e co111e i mitocon.dri (p·er lui assol11tamen te microipa ras~iti endoceJl11lari) . Courn1·ont ·e ..\ndrré (13) n·el 1908 sarebbero riusciti a coltivare in vitro q11ie·ste globulinr. R·ette.r (11·) a n1mette cl1 e queste glob11l1ine rappresentano la fase l1l tim.a dell'evol11zion e cle~ oomclromi, che sono fe rm e degenerative d ella porzione figinratR del cit-01)la ma e quindi i11cupn ci di una n11ovn evol11zior1e ])lrogressiva . l\li i1are così che oe né sia abba ... tnnza, riferendo breven1ente l·e tappe cJ1 e ha fatto il con. cet to niorfologico, biologico e clin1co degli emocon i , HncJ1e !)et· il rriterio clrllo ~n nzio di que~ t a sezione Pra fica. Si11 rtal 1913, n~.c:Pr \· n11(1o nt1n1 cro -.i i1re.pa1 :tti di sangue d ell 'u om l"' sano o amn1alato p er cli v e r~e e svariate lnaln ttie co~titllzio11nli. i-1011i(·l1". ac11 e ed j r f etti Yr e di nnimnli (cnv~lln. C' n n i . en l1 i g 1i , g n t t i , è rt vi e. t o!) i , r1 i cl i '·e r ~e r ..i z Z1\ pi1)isf,relli, u ccelli dive1~i e pesci ) ~n11i o 1
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SEZ ION E PRATICA
con i1Lfelio111 ::;.p eriu1e·11tali o i1aturali, i1otavu. f1 a i costitue11ti normali e patologici. di que,s ti sa11gui, l)iccDl e pairtice'l1e i ·oto111de, di cui alc u11e vere amebociti, più o n1er1-0 .ri11f1'angenti la luce, 111obili ,.alcu11i co11. movtiment i bto\vi11ia11i, a l r i t·on 1uovim·e·11ti, ameboidei rapidi, • Jella g1·a;11dezza da ~ µ. a.r1·iv.avano sino a 1. i1t1cr.oni. N e1 iJre1parati colorr"a t i de.l sangu·e que::ìti corr.pico~u.oli (taJ.1to· i11 qUiel l·o ·deìl uomo che i11 ll ue1lo di di ve1 si ·anin1a:l·i allo stato norma, le ·O pa~o1ogioo) .alcu111i i1on si ·coloravano, al• tJii pig•lia\'a110 i colori basi.ci o qu elli acidi ed u.lcu11i .a11cl1e, e qf\.l.esto ·s ucce deva 1so1la1n·e11te i1el 6angue d·a infezi·one da .emoiparassiti, oon un picoolo alone basofilo , facevan 0 o·s-seryare u11a ,~eii·a oostanza crom•atica cemtr.ale. Quoota -0&Ser,·azi.one ah·e i11ei preparati a fresco eLl i11 quelli coloirati si a ve va anch.e nel ... a11gue cleJl,u·omo aff·etto da malania o da cifi-1 lid e ed in quello di anin1ali affetti da tripan,osomiasi, disoti1e11tò fo·r te:m ente in primo te111po le iuie ri1cercl1e; in•a, m.a,n,o rn.a·no1, •p.ar~go1nai1do diversi sanglti , tanto· ·dell'uomo ch,e de:gli ani111ali al'lo stato f11siolo,gioo, 0~1.::ierv.ar1do ed a freAC-O che i11 pve·pa·ra ti oo1o rati i·n 1 d iveirse o rie .d1e1l gi-0rno, mi l)Otei convincere che nel san1g ue ci rcolamte esistono de'Lle parti.celle corpuscolari ùi sosta,n z.e lipoidi e di grassi, infatti basta una bev11ta d.i latte cihe i1el sangue d.eJI'uomo e d,e.I ca11e, in g·en01 ale dopo ti pasti, questi co1,picoiuoli .si osservano nu1nerosi; moltj si co. lo ramo in bruno coi vaJpori dell' aoido os:rn.1co ed im rosso col Sudan III, ·ed altrii con i colori basici. S'i11tende · sem.p!"e neJ'l 'oss,e·rvazione dei pl'ep,a rati di sangti·e ool m.icriQ1scopio con11u.ne; n,on parlo rl1égli altri oorpiooiuo.l i e nu. 1nero1s i, eh.e ·s i nota;no in ·cam1Jo oscuro, comt~ i rt tt1 t ti i 1irqu.1cli, c'h ,e c0 n ten1g omo s1os ta.n z,e e orr1oi dali. 181icchè d1op10 mi!gl·iaia ·di os.seirvazioni l}~&So ve11ire alla conc1lu1si,one Cihe i·n s·egui to a i pasti circolano nel samgue delJ't1omo e degli animali lJartioelle piocoLissi-me d·otate di nJovimenit i hro wni.ani, di 1sost.amze grasse e di lipoidi e ahe n elle inlfezi·o·ni ci.rcol·an 0 p•aJrticel1le ~itnili, p.rodotte fo·r se da li'Poid.i o da ni1cle'Olisi, tanto dei J.]nfocit.i dei cr11oro c•iti e delle piastri<ne, e .a.n cl'le ,f ra qu es,t i ro1·p11scoli e:s·iston,o Vteri ·corp11,r oo·l i ameb,o idei, forse in istrettio mo·do 1egntii al protozo·o ecl in gene.r ale .al microbo pato.~e no. T a.l.e crit.eriio e tal e ri.s11ltE1to non p11bblicai. oon.sr,èteran,do c1h e in vero il reperto, visto da a ltr1i em a toilogi e clinici .moilto competeoti, è ben d·efi·n ito colla paro1la cc em o·coni-0 » ch·e dice llna c.onrgeirie di fatti n .on determinando null a ancora e criedo anche in aprpresso; com.e ch e Yaria i1è è la }')r-0d11zi1on.e di qu1e1sta sostanza cor•nn1~colnre, rhe rirroJ,a nel 1sang11e, che va . dal gra11 ulo del lip oide, al grasso. a l prodotto 1
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di nucle 0-p!asmo-citolisi si110 al ve1·0 co1·1Juscolo a m.eb<:> id eo • Ora però eh.e · u.lcu11i cli11ici e molto . . . perirne11ta.ti, stl'.Mli.eiri e i1 c ~trani, s1pecialmente dopo 'il lavo•r o del C,ottin (15) vog·l io110 dare agli emo( oili un valore di1agn ostic-0 , è b e11e rilevai e cl1e n.on s em,p'11e ·que,.: i ti corpuscoli s ooo corpuscoli a ·~ g1ra~SQ e, qua11do a n che, è bene sap,ere che i1t ri1o·l te ma.l.attte acute, J.1atura .i o speri111e·11tali (de'll uomo cioè e de1glii animali) ancl1e essen1do1 i·n taccato il s•:hstema biliare, intra ed estr.a .epatioo, possono circo~are i1el sangue e111oconi, prodotti ·cl fl. lipoid1i o da emocito~isi; cosicc·h è i1on sen:1 pr.e c1ua11ù,o è . oppresso l'assorbimento del girass.o iln.an·cano .n e l .~angue circolante gli emoconi. Quindi n e1ll e1same del sa11gne, rilevando jJ fatto d e'l la pr.ese11za di emocon·i, è necessario· di1r e .se questi si coloTano in bruno o in nero ·Coi vapori dell'acido o&mico o in rosso co1l S·ud1an III e se e come r·eagisco.n o a i div el'lSi colo,r i di anilina., f~1Jiecia1m1 e11te col Giem.sa e ool M.ay-Griinvvald e. co·l Leishmrunn, e ricorda,r si che non è t,utto g·r asso queJlo chè imb 1·unisc.e C·o1n i vaipori ·oism·i ci (H.e.i-. deniha1i11) (16) e ·che la n1jcro.chimica sipeseo dà del'Le illu sioni ,e spessi·ssin10· d ellei dis.illusio,ni e per ora è beffi.e non da:r.e imTYO:r tanza cJi,n ioa agli em-o coni. Natpoli, settembre 19:?0. 1
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lL POLICLl~ICO
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[.\L\~O X~ , .II.
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i~ cletrusore ha raggiu11to una deteimiilata teii
s.1on·e~ vi pro\·oL a per \ ia riflessa l'a ume11to ct.Ì l)reiss~o,ne en·dovescicale; 3) raggiunta tinn data 1 p1 ess1011e questa dete11ni11a per ,·ia riflessa i·ape1 tt1·r .a dello . . tintere.
~ '.edu~~zione corLSiste nel subordina.i e qt1e5ti atti agli 11npulsi del cerve:llo. Gli impulsi cerebrali ag:i·s cono in.ib·eùldo .od ag·.e\·olando il decorso dei 3 riflessi ora menziona ti. Qt1ando un illdiYiduo avv·erte 1o sti1n.olo .acl ori11are . e dopo un p-0' .questo stim olo sco1111Pa:re, gli im'l)Ulsi cerebrali ha;1'1no iniJ)ito it rifte.s,.c: o : un 'inibizior1e rifieis1sa im~)e.di~·ce che lo stato di riempi1nentd ve1scicale prorvoct1i urto . ta.to di tensioi1e deJ cl·etJ:'lllsore ( tato cl1e vie11ie a \''Yert:i.to come stimolo alla minzione). Pel' via riftesca il ·detiusore · vie111e dun.que det.onizzato. Quando, no11 ostia11t1e 'la ver\5istenza dello stimolo ad uri11are UJl indi,·iduo no11 ri•e$ce ad uri11a.r e o l)ercl1è trova i11 posizione su1)i'n a, o p ercl1è in p1·e1sie1I1za di altre rp1ersone, , aùlora è i11ibito il 2° rifliesso e non a\·vj ene 1'aun1·en to clella pressione e11dove._ cical1e. L ·inibizio·ne agisce i)robabilmete st1.1 centro del 1 1~.i1J1lesso. Interromp·enclo volontariamente la minzione pr.i mn ' della fine di essa, gli stimoli C'ere•h rali agL.,cono sul 3° rifle-~o. Quand.o e1si,ste 11n oistiacolo al cliefll1 S o del1'01rina (i1)ertrofìa de1lla })rostat.a) cie,-e !)er c-om_ IJ enso au111entare la l)l'essio11e e.1i:cloves:cirale; ciò avvien e co•Il 'aum.ento di tono d.eil1o sfintere (rfuinc1i })itl a l·t r c< Pl"e1&$ioni .cli a1)ertura ») , i11 ·1)ec;ial mc>do 11)e1·ò del det'l11sol'e: i1ei casi pi1t -g ravi, :com la co n1parso. di t1ri11a resicl11,a le i11 ves·cic.a,. L'UJrina rI"e's,i1d11 nJe no11 s·a1·ebhe dunqu e la conisegt1enza cli t1n ' in~uffici•enza n1otoria della vescica, m a rapprese11te·1ebbe 1111 fen,omeno di comp1ernso, te·n dente è.lc1 a 11menta l'e (cotti l 'a un1·ento del fatt.011e cc riempimento») il tono del cletru1so1'e n•el pe·rioclo cli tensione della vec::cira.
de lla. Yesc1ca i po ssono cli..,tJnguet e 3 l)eriodi: di teirusiQne, d.i S\7 Uotamen to, di rihas:ciamento.. 1° Perioclo di terisione. - Il 1detrusore de,·e rag·g·iu11gere l1na det.e1minata tensione JJ er 1)0tel'e, co11traendosi, espell1e1'e il ieo·nte,n utio. Questa t1e1nsi-0ne è d.ata da tre f a.ttoiri: a) il ti·empl111e11io cl.ella ve cica (tensione i1Ilizia1e). Quanido la pre .:1 ione e11dove-sci-cale h a raggi,unto un certo v.a lo11·e (\rari8)bile .dJa individu·o a in•diivi.d u o entro limiti la:r.g·hi ) .a vvien~ per vi.a riftoo1&a b) 1·.at1n1ento del tono del dietru~·· o:rei. Quando il tono del d·et•ru .ore è tanto alto, da raggiur11g·ete t11.na .ctctermina.t a p1res,.~·ion,e e:r~dovesoiicale (pPe:ss1one di aipertu.ra) si 'a'.Pre lo sfintere e il d'etrusorie si ·Co1ntrae improvvi•saizn·ente; e) l'azio111ie cl ell'o srfL11 tere. D.e·t ru or•e .e t.rfi.11 tere 1~1011, 0 l1eg·ati 1'11110 all'alt1ro da rap!ì8 rti rifle si. L 'aum,ento cli to110 del detrt1so11e provoca .dia princi'Pio un a111n·ento cli t.0110 dell o s1fìn.teve; 1'<1ume11to ulte. l'i orc ch:1J to110 cl,el cletru~ore P·n0'\'·00'.1 in eguito t1n ril aiscinme11to dello fìnt·e·re che ~.i apll 'e lent.an11e·11.t e. Qt1e. tu lentezza nell a1)ertura cle,llo ~fi11 t.ere, me11ta~e il de t.r11Hor e si co11t:rae, fa sì ·cihe 11el primo m ou11ento la pretSsione eI1dovescicale au1nenta, rA.ggiu11g-ienèio 1a cc p.r essi1one m.assi1n1a » Slll)eriore all.a pressi 01Y1Je 1d' 9ip1ertua.· a .. 2<> Periodo di svuotamento . - Esso s'inizia ro11 l' a1)ertllr,a e termina co•n la chit1sura delJ:o t-:ifì·ntiere. A mano a m,nno, che I.a v.e·s ci,ca esii)elle il suo contem.uto, diminuiisoe sempre 1Jit1 ln tie11. ione clel detru..Jol'e ed aume11ta .p er l'iPOLT.ITZER. fle .·o il tono del lo sfintere-, fimo a ohe 1ques to. si ·l1i 1td.e. I .. <-L c11it1 iura dello sfinte1·e è dunqt1e MEDlCINA. pro,·ocata clai rH1p1) orti re ci].)roci tra la tensio1:r1e cli es~o e c1ue11n del d et ru ore, rpeJ'ciò ln. fine La distrofia adiposo-genitale di Froelich <l e11 ~l mi11zione n o.i1 rleve nece~1sarian1'ent.e co.ine l' ipofisi. <'id v: e ·c.. 11 lo .· v11otamf 11to completo d eill <1 Ye(G. RECK. Enriocrinoluyy , a1Jrile-giug110 1!J2UJ. l' i e<1. I~ a p i e. i o 11 e ·e11d o\' es e i e al·e, 11 on o. t an t.e · ln c111al e il tc rto dello Sifì11tere S'1I'f>el)a. ql1el1o diel ~e l l f>Ol Ft·oelich osservò u11 giO\'anetto quat<1 etl'U$Ol e, è cl1ian1atu (( pre~1sione di chiu 111·a ». tordice11ne il quale da due an11i soffriva ce fa3 l 'Priotlo rii rilascia1nf'nto. - Di " olito la lee e vomiti. n1 en t.re $i d e te r111i nava t1n 'olie--i tà ' ' L' cica ~i l'ilai< eia rapiclarnente. Tnlvalta però rapidan1ente })'ro1g ressi,·n co11 infantilism o <le i j1l ri Jn.:;ci.a111en to è ta.rcto (ipereccitabilità de 1 genitali. ..\ questa sindrome Bo i-tel dette il cl et r11 nr e). n om e di cli trofia adion La 01·i!.!i11e - .. ogenitale. ... Il })l'OCP .. o della rniinzio11e automatica si co1n. i1)ofisaria dell 'offezio11e non fu generalmente pone cl1111q11e di 3 fa.c::1i, ognuna rl·el1e qt1n1i })J'oaccettata fin o n qua11d o Cus'h ing ed A~hner voca 1)er rifle ... o. quella s11cre~.. i\·a : 1) il rie111non din1oç,,trarono -..ucce" i\·amente a n1ezzo <li 1,in1ento cl lla ,·e~c i cu pro\·oca, per ,·ia rifle~ .. a, E> perjmenti che 11Pg1i anin1ali i1 1)ofi ··ecton1izun o ~tnto cli t en~ io ne <ieol <letrltso.re; 2) qua11clo zati si cletermi11n ohesitù t.ld i!)Opla,in. irenita~e. 1
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SEZIONE PRATl CA
Seco11do Cusl1i1li~ la iperp1asil3. funzio 1 1ale del nopsia u11ilaterale o bilateraQe te1n11orale; lobo antel'io c"e stimo La lo sviluppo dei t.es siuti b) qu.elli dovut1 ad altei-azion8 clella fl1nz1ione .specialmente dello &chel et.ro, d·ella cute e del en·docrina (dts.tu1·bi .srssuali, airre,sto cli s\·ilUp[)o, scom'P.ar"3a dei 111e1strt1i, ecc .~ obesità, ed tes::;uto -sottocutaneo, viceversa la in·s ufficie.n za eve11 t.u.1lmeTIJte cliab~te in"5ipi·do, in,fantilismo ). del ·l obo stesso airresita l'ac•cn·escimento dello Le f,o:rme di inrfantilis mo legate a tt1mori ·d elscl1elet1t·o e lo sviluppo ~·essuale.. La i1)erfun~'i.p·ofisi rasson1igli.ano ,a .qi11elle de~criitte da zio11e del 10 bo p ot>teri 01re i)are infl uenzi il m eta l;olismo g·er1era1e e 1a s u·a ~pofu.11zio111e ,aume111iB rtsisa·u d ~ da L 011' ain. l~ris1sau1d .così .:lesierrive il Sll·O tr1) 0 : « F.élJccia t<1. ltt to11erranz.a p.er i caJ ·b oi.dra ti, cl1Je. sono r .a rotonda .e corta,, laibb.ra, pr.onun,ziat e e 1:>enl)l .l:a1nente tra.sfo1mati i'l1 gr.a1sso. • d e.n.t i , n .a.so picco1o, ~elle 150,ttille, oaip·ell.i fini, Le .nece11ti i·ic.:erche ·di Robert.son l1an110 di·mopa l·p ebre corte, o·cchi pro1m i·nen ti, gu1anoeie grosstrato che l a. iipera.t tività .dei!. lobo a nteirioire1°cLese-, Bche1etro poco 1svi 1UJ1)pato, collo to.zzo, co1r1po te1n1ina il gig~a11ti.sm.o 10 l 1acirom e1gali a a , ·elungo e cilinclrico, a-cl·d ò n1e l)rom.inenite, depocor1da ·dell'.età .clel soggetto, e che la ip.oatt.ività si.ii di grasso st1 t•utto il corpo, pelvi i.nfanti1lie, cletermina .ad~:)osità o . p11·ocessii involt1tivi o di lordosi lomib·are, ·oirgani siess11ali rucli.n1entali, arresto di .5,1 iltvpipo 1d1eLl·a oute, delle 01SfS1a 0 de·g·Ji i1ient1e peli pe1r :iil corpo, va.ce ·esi1e, ti'I"oide pi{'o.rg·a11i sessuali e dei caratteri ·sessuali seconoola, mentalità ,r idotta, ritardo di oss11ficazione, daTi. aisisenza o ir1tardo d,ella se.co11.da dentizion·e. GDet oh otte'l111e i·i u ·L tati e i 1nteressanti nei Il tipo di Lo1rain è il segue11te : cc Statu111a pi e_ ratti con la ·s·omn1inistraz•i·o11e di i•-oofis i coime cola, .c on:fo,r mazio.n e delicat;a, scheletro ine scl1ial i:1 1en to. L' a lim e11tazio1ve .a ·b ase d.i lobo aTIJte11 o, f}ells sottile ~ 11)allida, s1)all e gro.s1se, ~e.stre rio1' e determ.i11ava aumernto dea. p1e80 d.el corpo e u ·110 1svill1.ppo .org·ani.oo i=>iù rrupi·do e vig101ro1s,o mità i nfe1ri·ori lunghe e sot.ti li, tronco .:r.e11.a tivain co111fro1nto dei controlli; lo .svi'luppo ·de1g·J.i -0·r- m 1emte 9 i cc·oJ.o., \Sterno e t)•elvi i11fantili, ~:r1o n <1.d :iip.o.si tà, ad!d1ome no:rmale, rf.a1cci1a a 1in e.an11en ti ga11i sessunli si ·compiva in l111 pe;riodo di ten1po ·d elicati, voce a lta, collo l ungo, atrofi·a deii gei11f e1·] ore di t111 te i z,o alme i10 e l 1i1stin to sessu a1e nitali.., m 1an.canza o 1ieftci enz.a ·di svillu·p!)O d-e i si n1anifestava 1)reco cemente. L 1 alimen.t azao1n·e car.at.te ri s1assuai~i ~ecoiLclari ». a 11ase di J.obo pos.teriore no11 istimola l 'acc1leNella d·onna 1 a i11 es1tr11 azion.e è i•rreg·ola·re o ~c i111ertto, nè 1-0 s\·iluppo degli organi sess·u1alj>. man.cant.e e .se l'.affrzione \Si svi1lllIJPa prima Il sinton10 più im p ortante del:ia dhstrofia ipodella pubertà c'è ipo1)la1Sia dei genitaili -e defìfi ~a ··ia è l' ol1esi tà c.011 una distri.buzi,one del ci·e11te svilu1)1)0 dei car1a tteri sessil1ali feco11gra&so caratteristicamente definita. E sso ·s.i ac._. daYi : i peli al l1Uibe s~)esso ,a,ssu m ono la dis.t riCl1111ula ip1rincipaJl1n1entc a1i fian chi a lle co1srce, al buzton.e m .asco-lina. lia... J a;cl do,n11e, aJ. m .onte cli ,-e11e.re, i11te1rn1aNei rnaisc:l1i• J.a tendenza ad n~·sume1r1e i cam l'.\11te a ll 'ome11.t o e 11ello s~1n.z·i 10 ret,ro·p ·e·ri,to.: \ r .rLtteri tp1r0tpri dell'altro ·s1e1sso1 è rpiù n11arcata nenle. Talv-0ltn ~i ac c11m1l1la all e m ::imm·eUle, .all•e (tendem.za a l ·g i111.occhio v·all go, ba10in•o ·sla•rigailo, \Cl.l)Hl l e erl alle regioni soipra ·e sotto-,r lu.vioolari; pelle delicata, rotondità, l)i·ecli e mani l)icco111 n l e m.ani ,e 1 1,e. brac.cia, i pie1di e le ga·n11be 1·il e, eico.). n1a11g·ono semp.re normali. Queisto t1ltin10 t1po S·e l'aff.ezione si ..s.v i1uppa nelfadl1lto, le altedi cli~tribuzione del gra~:~o si verifi•c.a neila e razio11i regre1ssive1 1&i. manifestano con diminuforn1e f a.m iliari .e l'•a1)p1 r ~entar10 si11dromi in1terzion.e o scomparsa delle ft1nzio11j isessl1ali e ten111e,liarie tra la clelfìcienza tiroid·e.a e q11ella iden·za .acl p.s.s11m.e1'e i caratteri dell'al•tro se.sso. 11o fi~aria, e _0110 p1robabi:l m.e nte in ra1J'Porto a. La tol1 erranza .a1Lo zl1cche·. 1·0 è molto al1m11etata. cli~tt1rl1i en docrini S1eco.n d1ari all ii:)opit11itarisrn.01. Le f11rnz.io11i me.t abolic1he •sono sub110,t mali con _.\nch e oaratt.e,1'i1st:iche sono le alite.razi,o.n i dei di111.inl1zi one ·d•eJla tempe·r .atur.a, della pre.ssi1011 teg11n1e11ti. I.a pelle è notevolmente deljc.ata e ·san•gll1gna, pol1s10 l er1to· e rid·n zioq1.e derrlo ~c an 111ianca eom.e l'a.Ja,ba..~tro, fr.edda al tatto, s1e•cca, hi.o \res1pillra 1or·i o. fncile a1d esfol1n.rs.i. Le in.à'l1i eicl i ·11i e di son0 P a11·d·ec tra i sintomi 1d1eille aff1ezi1011i i1)oftsa.l"ie or cli 11·ar i.a rn en tie p1icc 01i. cles'Criv·ei la cefale1a cihe è ca.na.tteristica p•er In Se J'aff ezione 1si n11a,ni feista p.r ]m.a d ella pl1su•a lo:aalizzazio111·e , oer . la sua du.rata. e -0 1ei1 ~i l1ert8, la, stat11 1ra r:iman·e piccola e sii .arrreista stenza, roi lo vi'lupp·o ·de1gli o.1"gani 1sesS'uali, ch·e po ssono - e r l a ,susceittibilità alla medi1caziio11 e ~p e c.i.fì.r.a. È localizz,ata fra lr d·ue tem1)ie, l)ror1mn l1·ere infanti:l1. fond,an1ente di etro gli occhi e cede alla somH·e\veitt osserva che i ~ intorni delle affezioni min.istrazi1olfl.e di ip1ofìsi, sen1!)re che non \' i ia i11ofi.:::,a.rie possono divide1r~.i in d·tie g n1plJri : 1 n 'f1l1elli clov11ti agli effetti meccanici d:el tt1- u'll i1e·o1n- la.~ma.. Siness - 0 ci "Eono alterazioni della s·a.c ca tn re ira rjlevabili ra clio~ c1gi ca m e11 t e . 111 '1re (cefaie.a, vomito, atrofia otti.cn eiel en1ia1
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IL
POLICLI~ICO
Cu 11ing • attribt1 isce all .ipo1Ji t uitarismo alcu-
ne psico si con grave decadimento 1nentale, epiles ia, diminuzio1De della memoria, difetto cli attenzione e sonnolenza. sintomo frequ e11te è la ~) oliuria che ta.1, ·olta tùss un1 e i cauattetri del diabete insipido. Tale clistu rbo è sta to attri1huito a defìc1enza f11nzio11ale d e l lobo poster1ore dell 'iipofisi, ma è anc-0r.a in ·discu8'Sione se non sira d-0vuto ad alterazioni cl eile parti cerebnali vicin e. Il grado della distrofia adjipQSo-1g,enitale è i1ì r &.pporto è:til. .g l'a·do di disfunzione •dell 'iipolfisi Ql1ando qu.esta è J.e·g gera si ha11no le forme legg ere o f,ruste., e cois ì gra1datamente si aNiva fino ailJ.a sindrome tipi ca di F1·oeli ch. Nei ca si nvanzati si ha anche la cach·€15'S ia. :\1olti dei s int.omi cl1ell·a cli:st1~ofia a.1iposo-genitale sono dipend·enti daJ11e di1s1turbat.e r eln zicmi funzionali fo:'a l 'ip·odì si e le ailtre glan1dule sistema .en1do cri110: ti1piche son o le n1odificazioni dell.e glandule sessuali e fo.:nse ancl1·e <;rufllle del pancr eais in rapporto all'alterato ricambio dei catb oi·drati. l .. a distT·ofia a.di•po~.o-g e nita1e ri.sentie chiararnente g.li ·effetti cl ella opoterapi.a . La sommini strazione di lobi a nt,e.r i.oiri dell'ipofisi riesce • J11 ol to ,-.antaggiosa, s,pecie .se associata a qu·ella dr. di i1rPparnti t iroided.
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NEUROLOGIA.
La sciatica sacro-iliaca. (BARRÉ
e
D UPREY.
R e1 t le tfe Jlilédecine, 1920). 1
Gli autori h é:Lnno descritto una forma di sciatica d ov uta. ad affie zioni clell' art~colazi·onie saiCI"oilinca ed ali.a quale hanr10 perciò .dato il nome di s ciatioa cc sacro-ilitaica » . La detta arti col azione tro,·asi a contatto col tronco lombo-\Sacrale e della •S ua .grai11de bra11ca, il n1ervo .glJntJeo st1periore perciò i proce.ssi p eria.rticolari p ossono Led ere il 11 e11~vo. Nella •Sci·atica sacro-ili.a.ca ' 'i s ono dl1e elem e11 ti , rnno articol nre e l'altro ne1·voso, dei c1n i.1 li, g·e11 ernlme11 te, u11.o è p reipondera11te. Il n1oclo cli i11izio \'aria In co11.segt1enzn <li u11 a to r sio11c ·del cor1)0~ .ad es., in c ccasio11e d el g·in oco cl el te11niB, ~1i !1ltò a,·ere t1no spo.sta111 e11to dell e fn C'ci c articolar i. Il pazie11te avY<'rte t111 Llolore i11 corri:::1)ondPnzn rle1la pa.rte ""l):')riore el i11te1-i1a d ella natica, en1 ette un grido e 11orta . po11tn11 ea1n1 e11t e ln n1a110 sl1J i)n11 to dol r 11te. I.o sle, --o può acca<lere q11a11do tin ~ogg etto cercn cli 1..1ec)glie1e 1111 11 _gett o .;:tn11clo i11 c~1ttivu po izi one. Il pnzie11te cam _ n1 ina con (liffìcoltà, ma i1el l'Ì!>oc:o il dolore . . ·1•n1 1)are. DO!)O qtinl clt te1111>0. in gr11ere cl o1Jo q11nlrl1f' o..;C'tf i111ana. il' dnl o1· lo cnJc ya nlr11t1nti ll-.1 . tllfl ('01l1!)<1i o n i -.i11t o111i d e lla c;r iat i 'i1.
_.\..ltre volte ra1·tralgia si i11izia acutan1e-11te, senza cause apparenti, con febbre : il dolo1 e artralgico si 1diffo11<le poi al dorso e ad u110 o ad ambo gli arti inferiori. In qt1 esto .ca.so, la r egionie co rrtE=~ond1ente all 'articolazione ~acro iliaca è gorufia e 1dolente al1a pressione, me11tre le vertebre sono in1dolenti, tra11ne in corris.1,011denza dell'ultima vertebra 1on1bare e del bordo poi terio1:re d el l'oss o iliaco. Sd tratta di u11' artrite reuma.t ica sacro-illi aca. Dopo qualche g·iorn10 il dolore 1si ·diffo11'de alll'arto i11ferior.e, alla co·scia .e p ernno a l pi~de. In altri casi l'affezione si n1a11if.e1sta a.11cora più i11l! idios arnente. I ipazi.enti :vcousano cl11Jore alla natica ,e 1difillcoltà nel cammino. I seg11i ·dehla Stciati·c.a n1a11rano in primo temipo, m a llll e1sairne attie nto rive.la : atrofia dei muscoli della natica, rigidità del tratto lombar·e· della L·olo 11na ve.rteibr ale, oontr,attura dei mt1scoli d·ell ' ai11c.a, andatura z.op.p icante , elev•am1e·n to 1d!e111 a cresta ilia.ca ; .r a1dio1gréJJfioamente si n ota 1ine1a articolarle moil to marcata,, decalcificazione d1ei ca.pi 01ssei e f.ocolai di osteite. In questi ca.si si tratta ·di vera forma di artrite c•r onica, ge11era1mente tt1beircol1a.fle. Nelle affezioni d•ell 'artioolazi one sac.ro-iliaca il doloire si può provooare con parecchie manovre facendo c:;iedere bru,5camente il p aziente ~n n101do che batta le tt1be-rosità i scl1i a ti cl1e . suQJ.a sedia, faicendo rp re·ssion.e c·o ntemporaneam einte sn.111e •d!ue cr.eisite ili ache, st1lla testa o sulle spa11·e in m 1odo da sping1er.e il saicro come un cuneo tra le due oooa iliache. Spesso il paziente sie1de poggiando ~ol o s11 di una i1·1ticn . La p·re~ ione s u tutta la re.gi.one gl11t ea (lel • l ato a ffetto è dol-01ro1sn, non solo in corri c:po11d1e:nz•a del110 sciatico ma a 11 che $lll decorso del n1ervo gluteo st1rperi-0re. La ne,~ra1~ia ~ci ati ca è 1ocalizz.ata particolarmente alla parte c::11periore •d ell a cois cia, raram ente oltrepassa il gi· nocchio, tutt.aYia nel1e r risi pa.rossisticl1 e il clolore ~lll Ò diff.011d·ersi a l piede. In q11e.~io ~ta dio, cioè qt1ando co.1TI(p~tre la c:ci~ticn, il <lolore art.i·col a t~e diminuisce o ~com11are. Tra i. ~i11to mi obiettivi sono pii1 frequenti la scoliosi dol"f'o-lomba.1~e con con cn,·ità ''rrc:o il l "' tn affP.tto, rtJ)bassament-0 della E=J!1alla e rid11zion e d ello s1)azio co~t0 -iliaico. In rapporto alla i1) nf-011ia 11111. colare la piega ~luteo-femoral e è nJ11)a..°'sata e il f:olro tra le d11e regioni gl11tee P rle' ia to inferiormente ' ierrso il lat.o mnlato. :\'Plla ' r iatica ordinaria le ~ofl e renzc <l ei pnzi ente sono più inten ~r a l polpaccio ed fl l piede. e la pre6c:o.io11e. s11l trrJi11c0 del n er\·o provoca nn '1 0lore n r11to. In <' n1·H 1-ccale e crPnerale , -n:r in iu ra111)orto nlln 11atnrtt d el proce -..;so a,r1icol r1re. 1
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[ANNO XXVII,
FASC.
51]
1i95.
SEZIONE PRATICA
CHIRURGIA . Le ulcere della gamba.
· pro110 all'e-ster~no, ne so·rte t1n liquido giallastro avente l'aispetito di u11a 1s oluzione di g1omma: dalla pre:sienza dii queisto liqui do gommoso è ( DELBET. J ourriuz cl es Pra,t icieris, 11. 40, 1920). venuto.il n ome di g·omma dato a questa lesio11e. Si tratta clri. llna donna che prese11ta l1Il'ulceAltro car attere che deve attrarre l'attenzio11e raztone alla regio11e esterna della gamba, a liè il colore dei tegt1m.enti intorno al.I.a les.i one. vello della teis ta clel perone; piccola les•i one di Sia che sii tratti .cùi g-0mma, 1s ia che si tratti di a1)parenzq, a1ssolutamente l) enigna. Di frontB a d forunoolo il ool oriito è ~osso., ma intQ1r110 ad ' u11a lesione .simil,e &i d~ve fai e, senza esitazio- · urt · forrun1001o il roi.. ssooo è mieno rameic.o, più ne alcuna, la dia.gnos·i d.i gomma specifi·ca, ci1oè roseo, ·di caJr.atte,r e più nettamente infi.amm atoa dire 1sifilitica, anche se la ' '' assermann è nierio. Al ·contrario, il colore che 1si trova intorno gativ.a e n·o·n ,si tro1v.a al C'llJl altro se·g no d i l ue~. ad un'uloer.azione bacill are, tubercolare, è molAnzi lUla lesione 1simile può f.a1· rico,n of-cere to più v1ol ce·o, più livid,o, di una tint:a (·'h e un 'infeziion e firio allora igno1ata. Qualri. sono tende più o memo al viol.eitt.o. Nel caso attuale i carattélri che debbono aittrarre l'attenzione? si t:catta di. una co"lora~ione rameica e questo l.;11 .sempll.ieie f01t11D1C'Oi1o, ad e1sem pio, n·o n avirebcolore ha importa.nza per la diagnosi di lebe determi1nato una lesione simile? Sì .certo, i11 sion e •Sl)ecifica. una fase della sua evoluzior1e. :.\Ia quando sii. Bi1so·g n.a i1ice1·care la pr.e s·enza di altre le·sioni i11 terroig.a a' am.m1aJ1ata si a•p.9.r 1en1die cil1e questa si mili lJerchè s01Vente negli ammalat i che preleisio,n e non è di data rr1,olt-0 recente. È una le- sentano una gomma ulcerata , se ne trovano sione che si è iJ.1iziata come u11a tumefazio11e aJJtre -0 i11elle vi·cina11ze o ·a 1di.sta11.z<.t le quali forcuta11ea, senza arrossamento della pelle, che è mano d·elle tumefazioni se.n 1sibili solo a lla palevoluta in mod·o lentiis s.iroo, i11 circa tre me.si , 1Jazio11e perchè ancora sottocutanee. con c1ec.orso qu aJsii fredèio. L 'ammalata di e.e che È necessario, im q11esto caso, usare un risenoffre, ma ha potuto lavorare fino ad ora. timento g·,a11glionare? Qt1 a11do lllla gomma e lllDunque la lentezza dell'evoluzio.n e a llontana cerata posso·n-0 sempre interv·enire delle infe, immediatamente i·i.deja ch e Si tratti di quaJche ziloni secondari.e. Si ,sa cl1e la ,s ifilide può attaccosa simil e ad un foruncolo. c.a~e le ghiandole; l 'ipertrofia e 1a sclerosi dei Resta qua1che altra ipotesi? Bisog11a eisami- g·a.ngli sono fr·eq11e1n ti:ssime nel co1\So della ma11are i c.aratteri di queSlta le1sio11e. Prima di l·a ttia. :Nla ,c'è u11'influ·enza cl·iretta di una lesio1 tt1tto la sua .se.de. C è llna regola che bisogna ne spec:iJfica terziaria st1ll'appara1to ga11gl i oempre ricordai'e. Le u lcere varicose 0 1ccupa110 nare? il te1tritorio della .safen1a i11tem~, cioè a dire P .er esempio, s~ s.iamo .al la presenza (li u11a la parte interna de"J1a gamba, verso la metà u~cerazi.one 1de lla li11gua~ ci si domanda s.e si o il terzo inferior.e. Esse posso·n o raggiiuriger e tI'atti di un nero1plasma o di sifilide o di ba cilu11' esten1sionie enorme, rn,a noa.1 si inizia110 -ma·i lc11si. Bi&ogna .sapere crìe le· manifeistazioni S1ifial di'SOJPra della metà inferiore della gamb a . . I.itic·h e terziarie non determinano p,e r sè ste.sse Q11i, al contrario, si tratta di 't.1n '11lcerazione delle aideno,pat:Le. 'L'inve•rso .avviene per un neositu.ata sulla parte esterna e assolutam ente pla>sma o J)er la bac•i llosi. L'esame delle ghiana lta della gamba. dole ha ·qlLindi una g!'ande importanza. Le ulceirazio11~ aY·enti q11esta sede so110 state Ili. trattam·Emto1 è mo l,tio .s1emip1l:Lce; una cura pa.rticolarmente 1studia1te da Vermenil. Esse gen.erail:e, 1spe·cifica, p.er ini.ezioni, p.orterà alla 11on iS01110 nè trop'PQ freqt1e11ti niè trop·p()· rare. 8lllarigione in 10-12 1g iorni. , Ve.rnenil le ha chiamate le g·o mme d ella testa In .C)IJ.)IP·osizione a questa m alattia, ecco un del peron·e: ci.ò non vuol dire che 1siano gomme a'1 t1~0 ti-po di u l·cera.. Ei.s.so diff,eirtsce dal ·p·r e.ceosse,e ma sd vuole in,dicare con tale de.n omina' I den te no'n .solt a:i1to lJ'e'r il ' esten st 01n .e, ma 11::>ie l zione la lo,r o sede t-0,p·o1g rafica, a livello· della una q.uantità di altri caratte'li. testa d el perone. Ecco dua1q11e 1m 11rimo caT.a1le ulc.era è situata lllla i:.> arte in te.rn a rlelrattere: la .sed1e. Ce ne sono degli· .a ltri: Q11e.sta e dio. la gamba, al diso·ttq del tet"z.o trn1 t1J.c c~razi.10.ne è r1egol arme Illte circol1ar1e, i bomdi .Si v1e1d,ono.. into1u1a a quest'u,lc.e.ra deJJle m osono scollati, insinuando· un 0 specillo· lo 1s-i ved,e penetrare a più di un centimetro d1i profon- dificaZJioni •di col ore dei tegumenti cl1e i1on rass on1i.glia11-0 n.ffatto a ql1ei!Jle che abbiamo ve dità . Il carattere d~i m argi.n i dr uin'ulcerazione dt1te n el •Caso preceden.t~. è d-ella m aissim a importanza; b.aista in qi_iesto La ·fo,r ma di qn,e st'uléera 1si sottr,aiei ad o,g ni caso ad elirui11are l'ipotesi di l1n'ulcera varidescrizione - crueJ1o ohe si ,può dire è che essa cosa. è i1I'regollane, mentre l 'altra avm·a t1na forma Quando ,sa. esamina il fondo dell 1ulcerazi-0ne o·eomett·i1ca i1etta di uilioerazione tagliata a si ved.ono ancora id ei .p ie.coli detriti di u11 bianco stain1ipo. giallastro. Allo.rchè le gomme SP.ecifiche si a1
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l 'c1·zo carattere: i bordi di quest'ulcera non so110 scollati. La l)elle si co11ti11uu cori un l)iano inclina,to (,Ol Jo11do de.Jl 11lcerazion.e che i1011 è })rofondo. Que~to è il tipo cle11 uloera d etta Ya11eo a. Per com1)rende1·e il Yalore sen1eiologico di (jU esti car<t tteri, bi ... ogn a. vedere come e.ssi '"' i 1)1 oclt1co11 0 e da.re u11 rapido ~gual'clo a lla varietà cli ulcete cJie si p ossono t 1·o vare su1gli arti : s i ~ a qua11to s ia.rLo frequenti le ulcere degli arti inferi ori. Laiscia.mo ·cla !)arte tutte le .affezio11i di 1n atura •1 )urament.e ciutanea cl1e a1Jiparte11gono aJla Cll11iCtl dermatologica. n· altra parte qtJ,este .affezio11i no11 l)t~o·dtl•C o 110 deille ve1·e uJoerazi.011i, 111a i1it1ttost o, clelle « es.t1berazioni ». Che diff.et~eu 1zn. ie è fra u1ce.1iazion.e ed e:sttlic.e·raztone? Si cleve1 cl are il no1ne di eisulc.erazione a una l esio11e segr eign n te, r1eilla quale 1 e1pidermide non 1è di truttc.1 in totalità, cioè a cl ire rima ngo1n o al fo11d·o rlc.lJ1e grosse ce.Jl ule del co11')0 1nu0oso del :\Ia.l1pi·g·l1i. Nell 1tlcera;ziome i11ve ce tnt:tn J' e!1icler111ide, è di1s,trutta .e 1al fon·do si ve:d e · ili de1irn1n. o il tessuto s otto-ou,t aneo. <)nn.l i , 011.0 le caiuse cletl·l e ' Tere 11lce.razioni ol1e ... t-:i l)O . 0110 \'eCl•e1re ..ngJi arti inferiori? Dopo l'ul.cera \·nrico· a, di ,g r an .111ng·a ipiù freq11ente , 8i o. servano I.e 11 lcere ifili tiche, le t1lcere tubePcollQsi, le ulcerre dovinte a fun.g hi riunite· 11el g·1·u1p1p10 (lelle mi1CQ·s i, a1tuallm ente .an.cora m a l ro n·01sci11te. lrufìne si p0Stso110 o ~ servar.e t1lce.re 11eop1las.ticl1e: q11est,e v.anno poste a parte poicl1 è 11re>'11 ~i l)re tanio a co111fu.._ ion·e cli cliagnosi . e 11on a11nndo si s,·i1111:>pino ~ econdnriamente • . ll l1lr r re ,.a,.ico e a11ti1 ch e. Il r•l1 e ha roncl otto n 1!'11 n.e volt e ajd errori s irn g'o laJ'i. . i 11o s· ~o no cl1u111qu1e oip1)orre d11e g rup1pj ·di lllcerr :- lr nlce1·e \ ' él ricose cl1e forrna110 u11 t·i po e l)("' Ì tuttP que te lllcere cli origine i11]ettivo. T~r l1lcel'e variro<::e . ono $tate ancl1c chian1ate ulc e re trofiche: i è ~ c~te1111to cl1e esse erano clo,putc a le$ioni ner\·o-=e. Una 1107.ione di pra; ti cn ror1 ente, cl.er\'e s111l11to mettere in 1g11ar din. ro11tTO ane.sta t•POl'lì'l p.atog·eniefi·on. Bru fa lniettere 1111 ~ar:icos0 in letto co11 le ga.n1be olle\·ntr 1·c r yr<lr 1 e g11n1 i1·c l 11lc~1 r , 11n --t·t f·11 ]..) ra111n1inare ~1er Yede1·p l,11l cera ri!1rn rlnr~i. , -i ~ o:no rlnnqnP rondi1i r1 ni i11e (·rn 11icJ1e c·hc i1011 ro11rorrlnno <'011 l'i!10iP, i di una Ol'i!?;inc pt1rnn1e11 1te nrr\ 0'"1. mn cl1c nl <'J11t.rario ~i ·sp icg aì10 a.~$ai ht'Jlt\ cn11 l' iilOtC' ~ i <li u11'origi11ie ci1coln1orin. Tn fn\·orP. clell'nrigine neryo . . n di tali l ll rere ~ i t:)1·:1 i11Yocatn 1a l)re~er1za (li <li$fn1·hi della s~11-:: ibilitù n Plll' vici11 nnzr d i un'11lcer:l \'"ati1·0 ... •t : t·1li . di . . t11rl1i t·o11 .... i"f eya11 ncllu termn1
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n nr . . fr.,.in. l~ 1 ·n cln ... ~ir·o far tfllt'.,.ta t'i('e rra ... i a\·vicillu 1111 1lo· rli n1·u11n cn lcla !1t' l' \ · p rlt'l'l' ..... p il calor:i t' ll -re..: nit o : . . i ve r~n llll p n' cli t~t 1 e t1elln ,·ici•
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i1anza dall't1lceua l}er \·e-der·e se il n1n.lato ric...,11os.c.e la sensaziorlJe del fred1do. I11 t111 eertu J1u1ne110 di ca si J'infe1mLo cou1f o·11cle i ùue orc.li11i di se·nsètzioni; talo1·a non avverte alcu11a cliffere11za di tem1)eratura. 1
E dt1nque certo clw esistono ùi~ tu rbi di orig·i 111e mer,;olsa. P erò, i1éll a inagg·ioranza e.lei casi, t11tte. le 'S{l)ecie di sein sibiliità soll10 n ormali: tJui11di non si può 11:>e111Sa.re cl1e il fa tt,o.re nervo ... o , tnodì·cO, sia "'ft E arlesso si.J:.I e d·ominan te . cnt'O c l1e il dis.t u rbo circoil at orio è la causa p rtnci·p ale ct.e l.le 11lc.eJ.~e ,·arico~e, il cl1e i1o·n i1111)ed i1sce ch e i Llisturbi t1·01fici inter,·eu1gano econdariaim.e11te e in certe con1dizio11i. In quial mo•d·o J.e varici p·os ono d1etermi:i1ia.re cli· turbi di nutrizioine tali ·d.e1l 1arto da po,rtare a•cl 111n'11~c.erazioine pe1·si s tente? 1
Ija ragione è semplice. Nel1le varici c'è &eml) re u11'irrl:swftìcie1iza \'alvolarie della safena i11ter11a, vale .a rdi1,e i·l sangtle 1pllò 1~efluire dall ~\ Y·e·11a femonale n.ella safena. IJ. ·Sa.ngue può 1d1111{JU e, n e:1le v,e:ne affeit te .da va.r l1ci, circola.re in sen~10 i11ve·r oo al n1ormale oss'.itt. può, in cer tf' con clizioni di ipressio111e, camminare \ ,C l'. o la lJer ife i·ia .
o.t to l 'i11f1n.eMa di lln a1ume11to cl] l)l'e~si on e i1ella cavità ad·domi11ale, una colo1111a di ·ua.igue ,l)LLÒ oscillare ip.er un iperiodo di ten11)0 HJ"-sni lt1ngo cl a ll 'ailio in basso e (lal })asso i11 alto ' r1e.lla 1sn,f.e111a, . e1n1Ja 1Cl1e qu,esta g iu111gn n svr10t.n.r1si del , angl1e 0l1e h a Qlrunai !)e.J duto le sue }J.1 01Jl'ietà lllltritiYe. Qllesta è la 11l'iffiD. Con rlil"i one cl1e iende In, nutrizio!The dif.fici•le nel ~i~te11H1 teg·l1menta.rio. Seconc1a con1dizio11e : 111 11.110 ~.forzo i ol ento la p·rtoosione nella sa fena può rn:gjg·it11n•gene 26 ·cm. di m.ePc11rio, o ltr e-1)n~s1a11do c.c>;ì la pression1e n.r teriosa normn le rhe è cli 1 '~- 16 om . l )i consegiuenza il ~n11gne non 1 )11ò l)it1 oltrepn , sa re la zo11a. 0apilla11e, c'è u11 !1erio<lo cl i stu-=-i durante il a.11.1a e la i1 ut1 izionc è so.:.!)e--n n el territorio corri1~rpo n.rlente che no:n riceve 1:>i1t ~a11g11,e a,1terioso. ()u estio fatto 11on ~ri rif1'ette · . oln urrla pelle, mn. an:c he ~lll te~~a1t.o cellulare . ot torutnneo e i11fntti nei Yerrl1i varir .:::j ron 111rere è facile tro\a1e u11 e<;:r>erin1P11tn cli qne~to tee; nto cl1e cli\·ie11e clerotiro. 1Ja. $Clerosi periferica o intr11fa "c·,.0Jure i11,·acl e a11c.:J1e i ne'r vi 1p1and-0 i loro <'U,l )il ln1 i 1::.01111 a ttu ccnti dallo st.P""o pr 00e~~o. L.n ~afena i11ter11a è una vena tegu 1nenta1·ia: è lJll i11<li il tegn1nento el1e soffrirù nella i1utrizio11e {,'enicle1m1ide e JJP. è ln ~)<lJ'fC pii1 fragil e ì\ In 1;rin1~. a sco1l1!)<lrire. Cn"ì '-i i11izin 1'11lcer<'\ Yé11'!iC-0'-I'\ C}le <::.i <:;\•il'llp!lll dal}'~~t1erHO \' I' Il rillICl110. 1'alorn è prc c?rl ntn rin i11crcl1~rn1 si e d ., in 1 l)Ì g rnL~nt a:t.ione. ..\ll' e~11 lcerazione ~e!!n t:> l'ttl C'~l'a;,i;ne. "'\t 1 j .... ultn c·l1e r.11 erri. !1er ial 1
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SEZIOKE P RATI CA
lJJOt.lo e.l i ·sviluppo, nioin avrà g'iamm ai bol'di ~co.ll a ti, m a bor·d i a ,pi a n o in1clinia:tio.' Ne lla so111tma i11lvie·c1e, ·siifili tic a o 11acj·ll1arie, J.a 1 e~io.ne com in·ci èl .a formar1si n el sottoic u tn.n,eo e ~i a p·r e lJOi sec.onda1·iamente all'estejr110 nel l)U11to piit sporgentie. P1e1· "tale i~agionie i bc>iricli su110 sool . Lati.
l~"'n tt.a .La ·diagn oisi cli uloerazion,e val'ico..sa bi-
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...\lt1·0 car atter,e: le u lcere \a.r icos·e norn 1s1orlJUS ·a n o m ai l'att>o11eu rosi. 1l1 a lcuni 1casi dà1111.o l 1 imprei~,i·one ·d i 1e1S1se1Te· l)l'ufon de: n on è cl1e uu1'a.p parenza clovu ta alla sollevazione ·d ei mni11g·i11i p1er un,a specie di s cier0si ipert.~ofica diffusa del deTm a . Si ·son o cles·éritte ulcere v,a ricose ch e iruvado110 l 'a1)0J1ieu ro.si ·ed anch e il te1ss11to. os•s·oo. Si trattava .d·i v1e1cca1i,e u'11oe1·e so,pr a le q u,a li eran,o ve11u te a,d imp iantarsi delle ruLoerazion i ne,o-lJlastiche, ossia dei \'eri epiteli1omi. Gli epi.t elio111i d1e3li arti so110 ra.r'i; si !1UÒ dire che non se ne ossen~ano mai .dei p11i111iti \'i. Si svilup1Ja110 sopJ~a l e . . ion i pree1si1ste11ti, oo·n1e .d1ei nervi, 11j tl f:nequ enteme.nt e ~ç.; u ,le1s·iioni ro.1·egre,sse di or- .... dine tral1mati.co, ctc~atri·ci. di u1sti onj, fisto1l1e di o:-.teomielite ...4...ltru eondizi0'11e è data dalla rpr·e. enza di l1lce1'e varicos:e,, co~i com e nello stoni aco si , ·eJorno C\\ i1 uppu1·.e dei ca;ncri in tor.no H<1 l1lce !e cal.lo·s e. 1
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I. e 11-lcel'e s ifilitiche e 1e tuberc·o lari, in evoll1zione, l1ann 0 per ca·ratte'1."1e e1&S1en.z ia l1e l 'av•e1.,e ma i·g·i 11 i scollati. Le fo1"ll1e sifilitiche s i n1)ron,o orclinaniamer1te co11 un foro ci rco lra.1·e : è jJ tipo dellle u1c.erazioni a stampo. Le t1L0eir e tl1ber.co1ln. ri inve·cc si. aiprono in modo del tutto iT1'e1gola!'e ·che sfug1g1e ,a,d og11i ,d.eSCl'iz i on e. Qt1an do si han110 n.Ieiere sri. Aliticih1e mnltiipH e e c.oin.f'luenti, ~ i fo.1111a da e~. e u11'111C·era .a c.011tor·ni p oli1cicl1ci di cui cioè i bordi ri-;11ltaP10 di una l.':erie ,cl,i •segm.eiJ1ti cli ce:r.ahio a \·e11ti i1iresso a -i'.>iooo i1l medesirno d iam,etr,o..... Questo carattere n·on permetitr ,l)eJ:ò di aff,eTma l'e .la natt1r.a sifiliti·Cta ·di l1n 'ulc1erazio,n e. A11gn1sto D1ric:.ca, i r1 f n.tti, ha notato oo·m e l1e 111cere viaric,ois e s 11cc edur1110 s1!}e1000 a p niRtoI.e· cli ectima cin$C1Uila .rie1ll1e 1QUèl l!i ha 11·11 n forma a.r roto11dit1a.: tali -n;11~t0 J e . -nosson>0 dive·n i·re confl11e11ti e 'Uier - un certro te1m1no - il conto.1·n o d e:ll't1Jcer a. -iJu ò ·essere nettam.ente -nolici cli co. T ale c8.l'attiere h a ,dJuiTI!qu e i1m1porta1n.za s e1con1da r~a . I cara t.teri diff e:renzia.1li. cl·ell.e aff.ezi·oini m 1i·c.otiche n:on son,o ancor a iben oonosci11t'i. Tuttavia. ciò C'he .co.l·pi sce in tali nffezio11i ~0110 Je alter11atiVie stra.oI'dimiDri.e dri i eg·~eisssione e progre·s~io 11e. A ip100h i .gio1r11i di rli st.a.nza .C\i trovano i pll n ti i1lcera.ti 1C'c1 m1p l etam,e nt1e :c1,c:a\t.riz,z.a.t i e 0t to giorni a.!)1p.reRS 0 avviene l ' i11v·e·r s10. Quiesti feno m e111 i iI1oin si oB~er\·an o mai a llo ·st.esis o .g"f'ado ne:ll è tù·cierazio11i siftJitic:h e o tu•h ercolari.. 1
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' sog·n.a, i·ieord.a r e ·ahe sti p uò otte:rlJel'e la cicatriz. zazi.01.1e tan.to (più 1facilme.i1 te 1quamto 1men0 rnn.rcat i so•n,o i ,d_i tt1rlbi trofici se'Condarì . 'e ci .s on o di·stu1bi di sen·si:bilità s,piccati, se . . e' e"' un i. ~1pes_ rrm.en to ·oons1del'.'e'Vo1e del d·eI'!IÌ1a e d et tes$uto celtt1lare sio tto.cutaneo, 1a cicatr izz1a.zioi11e sarà clif.ficil>e u,d -0tte11,ere,, cheicch è si''
fa.~cia .
In cas·o oont.r ario, i1101c1 ificando le c.ondizi·o·n i circola.tor'ie, 1e l1lc1eir uz1on i gua.rira11n o. Ciò ~·i otterrà n-::,ettendo il malato in letto, a g·amJ)e sollevate: l'infer!rr101 g·ua.rirà qua1c che sia il 111eidican1ento, a cori1dizi,0111e c.hè esso 110,n ia a ln11er10 11ocivo·. Di1sigraziatame:i1te ·rn1e1ù i1ca1menti i11oci vi abhon.i:-lan·o n.ell,a farm are.01p1ea chir11r gi ca. Si ,s a alt:vesì crl1e, 1 i~.t.abi,Jite le cat·tive condizioni circo1I.ato.rie, do·p o ehe i ma11 ati sii sara.n.n o alz a ti e -cammin1eranno, l 'ulcera si riprodt1ce. Se •i vuo1e qt1in.di g.uarirla definitivatI11ent.e, bi~ og·n.e. rà mod ifìca1~e in mo1clo permanente le co·n dizi·oni Ci'l"c_,latorie1. È n ·e1ces1s,a rio p1e.r.ciò fa.re l' ;:l:nas:t1orr·o1s1 sa.fie110-fe1m :or.ale·. Qllar1do ·1,e nltera.zi.oni d1el cle:rm a ,e d·el sottoCl1taneo ~ono nl'olt.o ino1ltrat.e, i1 oh1e rende la gl1arig·i.one assai. ·dif.fìrc ile, is i sono tentati a.egli innestj ma i ri.s11~tati .di a l1e c11·r n no11 so110 molto ·du.revolri. N elle l l loeire ::,ifillit.i10h,e la Cll•ra gen·el"DJ1e spercifica Hp1p10 1·ta la, g·n arigiron,e iJ,1 m odio meraY!1
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g} l·OIS'O .
~elle 11loere bacilla·ri so.n o n1ece1ssari inter-
v e11ti chiru rgiici cf.h·e varjan10 a second.a d el!l' origiine ·e ·dello ~tato gen.e.rale. ScELBA. 1
I l F<l scic-oJo 10 (:11 ottob1·e) (le 1 nostro 11eriodi0n
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Le · malattie del cuore e dei vasi .
o lt 1 ·~
n n11u1e1·ose Rn .:'8c-'gne cli importanti atg-omentj ca rcl iologici , co11tiene i seg·t1enti notevoli hi. vori. : Prof. A. RoccAVILLA : A.n1oritmie ed allof'itTriie carcl.iore.sp i ra-t ori<-'. C'o·u trilJuto olln ico all a fi8iopatol ogic;, d el Clf0 re <' del 'IYJSJ>i ro . Prof. C. R unrxo: L 'a11,qioto1nia e le niodifica~·ioni di ritn10 e di torula rlel 11olso. 1
"FJ l'u nico 11eriotl ic-o <101 g-enere cl1e si vnbblichi i n Ttnlin in f.a~cicol i n1~n8ili i llu8trnti, e ram11H1nti;1 1110 che t~SlRO è 00<111 t.o ngli ai:::~oeiati del « J •oJiclinico >) per sole
L. 15 p er 1' Italia, anzicl1è L. 20 e Fr. 20 per l 'ester o. anzi chè F r . 25 r nuovi abbonati del 1921 a " LE MALATTIE DEL CUORE E
N. B. DE.I VASI .. potranno Inoltre ottenere l' Intera annata 1920 del periodo stesso per sole 10 Lire In Italia e per soll Fr. 15 se all'Estero .
l n\'iare vaglia e. . cartolina vagli a al cav. LUIGI POZZI Ristina. 11. 14, Roma.
via
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1L POLI CLl:r\ reo I
CE NNI BIBLIOGRAFICI ( Non ai recetiaiacotio che i libri pervenuti in dono alla
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Reda~iotie
Diagn,o:;tik u11cl T/1 erapie der Magenkra nl1.h eiten. (\~ II eJdizio11 e) . Li.psi·a, G. 'f lt i en li.e, 19W. - P.r ezzo .:\1. 138. :JO. 130.\ S:
~ 011
a lla poj113Jta d·el in•e1clic.o pratico
tu l ti i n1ezzi di indagi11e d elle
sono
mu.~ a tti,e
1d1el1o sto.m aco e l'r'\. ricorL01sce co1n1.e i10J1 a11cora a,bl1n.s tanza pe11 e.t1ati si•am 0 i11el1tt me11te clei 'nvedici a l cu11i -e1e1nenti sicientifici idi particolare· in11101'tanza p el' la ·diagno1si e teraipt<.l delle in a lattie dello sto111aco'. Solo 0011 la co·nLX.c;cenza di alCl1ni p u nti fo11dament1ali è p ossibile inizi.a11e lo ti1èljo d ei piì1 diifficili p rroblemi cl1e si p1·&Senta110 in tale corrrpo ·delll a }Jatolo.g i a . _.\Ila -esposizione d ei inetodi di in clagi.ne e dei 11rincipi ge11 erali di tempia se.gtLe un a trattazion e delle 1n1alatti e ,d.eillo stom aco con spe1cial e rig11.n.rd 0 all 'ulcer·a gasitri ea, al car cinoma gas•t.rico ed ai dist1l1rbi della i11ot il ità dello ston1n co. 1
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TR.
F. r4usT: Diao·n ostik tllld Th,ernpie ller I\.in.derkra11lfh<'itcn. 1a e.diz . 1 yoJ. in-S pi1cc. cli pag. , -r11- t71. - Berlin-0 e ' ' ie11'n a, Urba11 e ~ ch,,· arze11beirg, 19~0. R ilegato. P .rezzo ~I. 70. 1
E l111·ot ti111a guida diaignostica e terapeutica i1 c 1· i ·111'edi ci pratiçi , l1s ::1ta per i corsi di pe1rliat ria i1c1l l 1Uni Ye1·sità ·di I-Ieide lberg.
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)Jell ·i 11M"te diag·11o•s tica moJto svil11pp,o è as~cgn a to alle I11alatti1 e es·c-lu.siva;nle11te o prievall")11tie1n1en.te infn11tili, m entreJ brevi richiami so110 co,t1'C\a "rati .a crneiliLe che ·competono a 1nch e rulla cli11i ca me·dica generale. La ter~pi~ fll lJ.oco affìdamento s u i farmaci, ·11ell'us-0 d1ei quali l'A. ~l1gge ri~ce costantem.ent.e molta oruuteJa. L 'A . <là i1otizia di molti i~n1edi di un ·valore dubbio, inn i111:1o~ti d·'l.ll a récla1ne, l1nicamente peirchè i n1etl1 ci pratici d,esi de·n ano ~sserne i11fo·rm a ti. :\Iolto p osto è fatt o jnvece a lla terapia i nie:n ica e cl i eteti ca - quest'ultima p11r tr01p.po diffi cil111e11te r ealizzabile a11cora i i1 Germ nn ia. - U11 cn 1litolo trntta delQa te cni ca terapet1tica ieid nn' intern sezion e delle pr~·. crizio11i fa,rm.ncoternpicl1r in 1'l3.pporto all'età (I'A. c:;i limit1R opport u nnrmcnte a tre c:tacli : prin1n 1nfnn7i n o p c:q·ioclo clcll' nll :1 ft.n111eri1to, secon·dn iJ1fanzin Cld età. sooJn~ti 1· n ) . I 11 n11}pen1dice sono 11r~i in 0sa.m e g\li n' Yelc nntnenti !1iù co11111ni nl l'infa11zia e In loro c11rn . E rlnto llll rlenco dPgli i ~tit1.i ti di ct11·n p er lln n1hini i11 Ge1mn11it1. ·l' l c·or o di 1111 n11no il la,·oro è gin11to nlln 1
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l 1zione.
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nCCRDEMIE, SOCIETA MEDICHE, CONGRESSI. 883 riunione annuale della British n1edical Association. La meningite cerebro-spinale. I .• ~. ARK\\'BI<: ItT. - J ,n ricorrenza <li (-\pic1(l1niP d1 meningite cel'ebro-~pi n~1l~ èh1 rnnte la gt1erra. hu oontlotto a uu1nerosi Rtnd! anch~ <.li i1oteYnle i inportanz:a, che eh i a r iscono, r1'a. n 11 i1un.to cl l Yista genera le certi J)roble1ni snll.n c-lassificazione dei batteri, 1~1 · Yarinbilitù di questi, le. relazin11i d~i germi pntogeni con quelli non pnt-0ge11i. D iagno. i e ola.r;.<;;ifioa::iouf' d ei 'tnPningococ('lti. 'r1·.a ttnsi di ques.tioni in1rlortc'1 nti pert:bè da P~~e tl ipencle la IK>ssibilità 'Cli riconoscere il mening-ococco 11el naso-faringe: ~i può ricorrere a trt"• ni~zzi: 1° in o rfol o~in òei cocchi. e caratteri tl1•1Jp colture, com1)reso lo studio delle proprietà fp1·1nentatìve; 2° ngg-lntinazio11e con 1111 siero J><>iiY<~1ente, con o senzn assol'bin1ento (~ntnrazio11e) deJ-
agglutinazionE' <•tl .assorbi111e11to delle aggln,tinine con un siel'o ruon·oYnlente. È noto c:l1e i inening·ococclli po.s~ono essere divisi per mezr...o de11·~ggl11tinazi-0ne in due o più grt1ppi: l'n ccordo pe1·ò non. è ancora raggi11nt0 nl-1 ~1111.'1 d efi11irii-0ne d ei dn(l gruppi principali nè sul n11mero e s ui c.aratteri (listintivi d e i sottogruppi. Gordon, lì . e. , am1nette che il 98 °~ dei meningo<.!ncchi r>os a rientrare in qu;:ittro g"l'llJ>pi aff;1tto clistinti con ln $(\ll1l>li f'~ aggl11ti11azion~. ri~u1ta ti confernla ti ònll'n~~rbh11e11to delle i\gglutinine. Ribattono inYe(·C' {~ri ftìtl1 e ' Sc-ntt. •l ~Re rendo c·he 11011 tntti g·Ii stipiti ri<'ntrano in questa cln .. 1fic.azione, lia quale ha il <lifett<> di e~~ere artificinle e do·v uta solo ullil ~ee1~'1 di ~tipiti ·per la i11·oduzione dei si{\ri. Qnilnto 1>ii1 poi si esagera nell~ 1ìne7.7..a delle Sl1r1<liYisioni . tanto più si risco11tl'a110 caratteri di Hffinità che rendono incerta anche 1n cJ n.~sifir:i r.ion~ ll<"i dne gr11ppi Jlrjncipali. Questo si risron tra speci;1l1nenU> nei nieni11g·n<·o<·chi del naso-faringe, che m-0stra110 affinità con entrambi i gr11ppi JJrincipHli e cl1e po~~no \f'nire <linp:nrn:tic:uti cnn i soli 1nf\Z7.i C"nlturali. le .agglutinine : j
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Po.·i::ione urnr>rale rl~llrt cl irt.QH<J!\i sierolofJÌC(f. r.:o. eAAn1in~ la quei;tion <lei i1erchè un <1Ptern1ina to n1if'r<)rg~nismo po~sn C'onsiderarsi patogeno e cansa cli una deter1nin~1 t.1 1nalattia. Tale n~SPr
zione si ba....~'1 su criteri di <Inalogia e oopr~ arrron1011ti concl11dc>nti , <'he son o di RP<'C'ie e Y:tlore rlif· f<.' re11ti secon'do i casi. Co8ì. I>· e .. J:>er il bat·jlh> del tifo 11on si riprod11cc In n1a In ttin ne:rli ~111i n1;1 li. 111entrP L'l prova è <la t'l <lti 11:\ prcsenz~1 clel h ncillo nel ~angn~. <lalln c:-on1 1)n 1·~u <li ~nt1<-01·pi. ònlle inf(>:r,ioni di lnborntorio. P<11' il llaC'illo •liss<•nt<.>rico 8i o, ~rYn c·l1 '\ 111·ncl1H·c nei coni~li le~io· ni ann lngl1e n <JUPJle dell'uon10. Il n1eningOC()('C'O non p roYo<·n ;1 l<·u11~1 n1n l:t t t in negli ani1nali: il ~uo Il(>tl'l'l ' patogf'llo è proY:ito <ln lJa ro~nt~ 1H'es<'n7.a nt'lle n1enin!!i e nf'l Jiq11iclo c·er •hru-~1 inni . in 1111a <:<·rt;1 cln. ... di n1 nin~iti. <·011 clc.•t.-1·1nin.nti <"nr.1ttc1i ·Jiniei .... rl :1 11•1· ton10-p.1toln!!ic.·i. ('on1u1111uc.•. il JJOtPre ri cono-:- • ·l'e C(l ideutilì c~ll'l' nn 'lf\r~rnduato ~~rin~. :incl1e d' ~ t:h; ~::-:.o l' stn to a ll ont.'ln:i tn <l:t 11',Jrgn ni~n10. è que-
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SEZIOKE PRATJC:\
stione di note\ole in1porta1iza; ciò è abbarStanza age\ole con il baCillo del tifo, che h.a cura tteri definiti e reazioni agglutin~riti tmifol'mi. raiore de7l'aggZut11nazione . - Non-0stante ~'1.le l11liformità vi sono delle eccezioni: vi sono, p. e., stipiti di bacilli tifici · e dissenterici Shiga che non sono agg·l11tinabili. L'identificare poi <.legli stipiti <li ·paratifo B o di dissen.ter·ico Flexner, oppure dei germi colerici o l:>ara~olerici per mezzo del1·ngglutinazione può offrire difficoltà ip.so,r monta. bili. Vi sono para tifi .13 i.sola ti da febbri tifoidi dell:11om 0, che non vengono ug;glutinati dal siero cortispondente e 101 sono i11vece da. sieri ottenuti co11 altri stipiti dello st€sso bacillo. Analoghe di'f. . ficoltit si presentano v~r il bacillo dissenterie-o, per il qua~ però 'i è il vantagg-io elle molti sti· pi ti. scelti in base alle reazioni fern1enta ti ve~ ven. gono agglutìnati clnl bacil1o Y di His e Russe!. _4.ssorbimento delle aggl utin i1ie. - Questo metoLlo escogitato dal Ca ·tellani per gli streptococchi è stato poi esteso nel à ltri mictorganismi. Così Uhlenluth e Bn i11btidg{? l1a11110 clin1ostra to e:he il grupPo paratifo B e bacillo di Aertrycke può essere suddiviso in almeno nove sottogruppi. •.\.nalog·he osservazioni sono state fatt~ pet i bacilli dissenterici. J.J'adoz1one quindi 'di t:ale metodo come classificazione condurrebbe <ld unu eccessiv~ suddivisione per gli seopi pratici: esso deve quindi essere cousiderato soltanto come criterio ftnale ed anche non infallibile, a Yen do anche il difetto che mediante esso vengono uniti ger1ni che sono altrimenti separa ti e si formano connessioni c·1·oeiate che ingenerano oonfusi<>'Ile. Olt1·e a ciò ~soo è più complicato cl1e la. seinplice agglutin::izione e quindi più facilme11te soggetto ad errori. ~arebbe ad ogni ino·do da studia:risi quale relazione hanno l'aggl11tinazione e l'assorbimento con l 'infettjvità, la virulenza, la produzione di tos~ ne. che in qualche ca~ s11biscono variazj0ni in, divendenti. Si osserva Poi nella f.a ttispec:ie che i ca~i cli meningite cerebrQspinale, associati con tiI>i di ineningococchi, differenti sierologicamente, non 1nostravano sensibili d'ifferenze cliniche. ret quanto riguarda il rneningococco, l'assorbilll<.->Uto <lelle agglutinine venne usato particolarmente da Gordon, che escluse, in tal modo. molti stipi ti i>rovenienti dal nasò-faringe e potè stabilire i gn1ppi III e l\T ;. a ltri trovarono che il grup• J>O II può venire suddiviso· in tre sott-0g111ppi. In complesso si può ritenere ebe il metodo è assai co1nplica to1 di esecuzione difficile, lungo ed incerto C'<">Ille base per una~ cl.assificazione. D'altra parte, La conoscenza dei sottogruppi avrebbe importanza solo se conducesse alla produzione di 11n siero nettan1ente specifico. La, question,e de i portatori va in ultima analisi connessa 0001 quella della. 1specific:ità dei meni11goc.-occhi isolati dal naso-fartng·e, riguardo ai quali sarebbe ancora .arbitrario affermare o negare l'inclusione nel gruppo. Del restO l'isolamento potrà farsi solo se si trova un numero ristretto di porta tori ; è impossibile pensarvi se questi si tro,·a no in proporzio11e elevata (anche nel 50 % fra i n'On-contatti) . 1~llo 1 stat-0 att11nl~ delle nostre conoscenze Bi in·ot:e·derh alln l'ieer~a cd all'isolamento dei poT- . 1
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ta tori solk'lnto in circostanze eccezionali : ancb~ il problema de11a disinfezii0ue dei l)Ortatori n-011 ha finora ricevuto conveniente solt1zio11e. Sieri terape,utioi. - I metodi <.li preparazi-011e, la scelta di !Sieri mono- o poliYalenti sono ancora oggetto di i?J.cerc.a e nulla vi è di dcci~o in proposito. l\ianca tuttora una pro\a di la boratorio, che r)ossa fornire indicazioni certe sul valore terapct1tico del siero e le opinioni dei <liyersi ricercatori &>no dis001.~di. ln linea ger1erale, l'O. r1tiene più efficace e sicu1'0 i11 1siero polivalente. 1
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:i.VI. H. GoRDON. - 1° I oomponenti patogeni dei 1Jieriingooocoo. - L ·o. osserva che gli stipiti più virulenti, doPo uccisi, non manifesta110 proprietà tossiche diverse da quelli meno ,-irulenti. In nessun modo è sta tò ,Possibile trlQvare una esoto..ssiDJa : i oostituenti patogeni debbono quindi essere e11d()cell11Ùl.ri : tre <li essi possano ' renire isola ti; l 'uno è un en.?Jinia 1·id'lloente ( riduttasi), per mezzo del quale il rueuingooocc-0 esercita l1n'energica azione disossidante sull'ambiente che lo cireonda. .IDsso resiste .a 55° (tempera tura cl1e uc:cicle il ruerl:ingococco), ma viene distrutto a 100, in 30 minutj. Di .solito questa r!i.duttc'l.si no11 sopraYvive a lungo d 0PO La morte del meni11g·pcocc-0 e 1Jer tale proprietà fornisce un buon i11clice inacroscopico i.>er conoscere .se un mezzo di eolture è più o meno co11veniente; esso è più evidente quando il me~ 11i11gococco è sospeso in siero o liquido cerebro~p inale, che in sol'l1zione fisiologica od in acqua distillata, e scompare rapidamente in presenza di di.s infettanti. Un secondo costituente è l'emolisin,a, cl1e si mostra in circostanze differenti che La riàuttasi: n1<--ntre qt1esta .si troYa Pa.rticolarmente nei n1euingococchi giovani, l'e111olimna si trova a prPferenza in quelli vecchi. Resiste a 120°, è sol11bile in alcool, acetone e non in etere; l'estratto ~11coolico ed acetonico, eV'aporato, è . solubile in oolu7.ione fisiologica. Il ter7,o · costituente è l' ericl otossi1Jia. c:he, dopo la morte del mening·oooceo, può '~11ire messa iI1 libertà dall'ene.i1na nutolitico del gern1e stesso. r->uò Yenir concentra1:a e disseccata : in. tale st:ato llCCide il topo alla dose dli pochi milligrammi. Resiste a 100°, alJ.e soluzioni diluite di soda oousti, CH, è solubile in acqun, ma ,appal'entemente insolubile in :alcool ed in etere. 2 0 Tipi sierolo.<;ioi. Con 1'aggll1tinazicme llUlcroscopiça (per 24 ore n 55°), e l'assorbimento delle ng·glntinine, Si possono !disting11ere quattro ti1)f di n1eningoc-0cchi: 1'80 ~~ ap1p artiene ai prin1i du~ 1 il riu1anen te agli ul tri due. ..Anche i meningococ:chi pro\rep.ienti ~ altri pn('Si (Sta ti Uniti) e riscontrati nei barrtbini apparteng'<>no a un di pres.so nelJ.n stessa i)roporzioue ai primi due tipi. Medj ante l'a•s sorbimento delle agg·Luti11ine, il tipo IJ si dimostra assai complesso. Di regola, ogni aml.D.àlato o portatore ha 11n ~ lo tipo di meningococco. Il tipo I cor1:i i1onde ul vero meningococco. il II al mening-000cco di Dopter; In prova delle ooagglutinine dimostrn nnn stretta re1a.zione fra il ti1:>o I ed ll III. fra il II ed hl IV e - fra questi ultin1i d11e ed il gonococco. r~o studio con i sieri aggll1tinnnti n1onotl1)ici 1
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TL POLlCLINJCO
<li1110:-\tra chl' i r1c·rn1i is<>lali dal 1ia.i;;;o-faringe. ~c1J7J<'>lf' i<lcntici pf'r n1orfologia. e caratteri culturnli , f c·r111<·11totiri al 111<»1i11gococr·o i:ero, '!<' clifjerisco11 0 per l e reazioni sierologiche. ;:I) I ,,orlatori e la profila s.~i. Dt1rn11te un·ep,i tle111 in. il 1u1n1e ro <li qt1esti ~i elt'Ya n1olti ·si1110 . fra i <'OllUl tti co1ue u nelle fra i 11011-c:onta tti; l<-t 111nggi01l' J>nrtc verò si libern presto da i 111cni11gQ('(.)('('lli ;\lC'llll i ill \'eC* ' r>er ragioni ig11ote, li })0}'' t ;\ 110 i>er iufl:-;i (.\ i>er il n1li, en7-H che s i r--in tl'o,." to alc:u11 n1etotlo llel' liber<1rli. Il tivo <li 111e11i11µ:o<.:o<.:<·o, pr~se 11tt} nei porta tori è lo ste~$O <li qnelìu <lep;li an1u1~l;1ti. Gli stnd1 di Fla c:l~ e Gloyer 11a11no <l imostra to c.:l1e l'epitle111ia 1n1ò Ye11ire Jll'ere(ln ta <la nn ~1111ne11to nel n,1n1eJ'O dei portato1i. quin<li la ricerc-a di q11esti (':>11 il ~111plic·e ._ ,j.iste.u~t <li Rt1·otinn re il naso-fn J'ing-e co11 un 1:.èl llll><>ne <li eoton(l, 1n1ò ;1 Yere gran(le in11)ortnnzn. Il grande 1111n1ero di l)Ortn tori può altre ·ì essere indice di :-;oyrnffoll<1 111ento; ri1nedin11t10 a questo, si ottiene pure d in1i11nzione nel nun1<?ro <lei i>ort<1 tor i. ~or111.1 lnl,e 11te qnesti :::i troY;1110 11C'Pn pro1>orzione <le l :; 0 0 , e sèllp;ono .-1ncl1e :1cl olt1·e il HO% ll('ll'•1<·1n<' <li n11'~Ilide1nia; l<ct provorzione <lel 20 % i11c1iC<l g;iit 1111 vericolo. • flrand<' in1portn11 za 'nC'lla profila ssi l1a ·i l fattore .... orraff1Jfla1n cnto, a eui Ri deYe 8<->nz'<1 ltro l)Ol'l'(.:' r i.1nedio. Qn<llldo c ii> 11011 ~in }'l-OSsibilP, ..,i iicorrn :1ll'i11n1a1'ion€> di ~olfa to <li zi11co, f•t<"e ndo stare gli i1Hlividni })€'r !'i n1.i1111ti in llll< l ·~tnnz.a in c:ui è ~tata ]1ol Yer iz7.il t.<1 n n 'a bbon·(ln u te quanti til ò i R-Oln 7. ion0 :1 l 2 % di solf•l to di zi11to . 11 ratta111ruto speoijìoo. - r:e fficn cia (lel si0ro è provatu clnl fatto c l1e nelle ric(lrchE· d0ll'A .. frn i
n1ilit'lri,
c·h~
HY<:'vnno a
dis11o~i7. ione
n1ip;liore qu,a -
Jitit cli siero, la J11ort.1litil è stn ta <l~l ;t) %. contro il GO %· i1~lln J lOJ)Ol~tr.ione ciYile <1P11o stesso sf\~:::;o <)tl C'tà. T:effi c•n c·i~l C"li11icn però llOll è dOYllÌ-<l Dè :t11<' aggil'utinin(:\, nt' a lle 0 1)so11i11e. nè alle sost.an~e 1h~~n trici .d 0l c·on1p](' ll1e11to, i11n pintto~o Rlla anli<'tHlotos.siun . I n1igliora111e11ti nella produzione •lr·l ~i<.'ro <l<'bbnno qnincli -:-1nr.itnttn rignRrdR.re 1.'l sc·l'lt;1 <lei tipi ron Rl>C<'inle riguarclo o lla produzioll(' <li <'ndoto~~in~1, per J)OtPr ott~nf\re dei sieri e-on ln u1n:-·~i111a }){). ~ ibtle co11('<?11trazione <li a11ti<' lt<lotossi1u1. tra t I (I >Il(' Il/(} C<J'U il :rs i(' ro. { ,{ o~~(ll'\'èlZjoui fil tt(' <llll'<lllt(" ll' l'f\(•enti epidellli(' tlin1ostrnno <·h<' <«>11 l'ns<) razionnlt• <li buoni !"Ì<'ri In n1ortnlitil t' <li1ninuit.1. Il siero d<'Y<.' e~ ~ll'<' n~ nlto ntti,·o <' Y<l , on1111i11istrètto prt1<·<>tt-'lllentEl: 1:1 ~u;t <'tlic·èt<·ia di})C'Dd<"' d<tJla qnn nti t.1 <li enclo t n:-:::-' i na p I'{-'~<' n t<1. I Al 111ort<"'l1i til i• n 1i 11 or<' eon i tipi T <' lIT. n1n. s.in1a co11 il I'T· È tli gra11<l in1portn nzn l'•l <·l·t.1 rì:èt 111<'nto <.l Pl ti1)() <1 i I11cni11goc'\)C'C'O , <' :-:a re hl)(> llt~·(~~~l rio tr<>Y<l l'~ l)<.'l' il tiP<> II un ~h·rn a ttiYo <·o llH) qtH 110 <·lu:~ J'l<)8.~~clia 1110 P<'l' il I. È a~~l i i 1nport:1nt~ nP1 tr;1tt.11nent<) ~lll)Inini l'lr:trè nnt<1,·nl1 qua11titì1 <li :-::i()ro tl 11on arre~tnrsi tn·i1110 n1i~llo1·.11nento. n1n l'ÌlH'tt.' 1'<.' l'iniezi<ln~ :llnH no P<' r qu;1ltl'f) ~iorni <li l'<'g11ito.
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E. c~.\HNEGIE DICI{SOX. - Le l'ie d' infczio'H('. -IJél diffusione dell'i11fezio11e <llle 1neningi 11011 h<t lnoo·o per n1e7.7;() <lei prolung;itn1e11ti <lell'<tl'n <:u oid~ a tl~rno a i ner·\T.i <1lfattivi. uel punto in cui quc,sti J>:l ~~a no a tr<l Yerso In pia.$1ra erib1·ifor111e <lelr<>t,,~.
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e 11e11tu1euo per dir~ttH ~sten sio11e ~lt:>lLt i11fian1u1azio11<' it trnYer~o lil fn ::-:~.a pituiL'1ria. J,e HlP11i11gi Ye11go110 i11vece a tt.1 c:cn t0 dovo eh~ l'i (~ yp1·ific,at<t l111'infezi<>ne <lei Ye11triC'oli: i 111icror!ra11ii-;111i rHg·ginngouo i J)le, si coroidei }ler Yh1 ~an ~rnignn o Ii11f..1tie~1. IJ'a loro J)l'e!';<'nza 11el ~·:.nnp:nr" l)(lj ptillli ten1pi a! inala ttia è 8t<l tn rece nt~111ente
rico11osci tl ta. ~i Ila qui11di <l~lPl>l'illlà U1Ul Yentri<.:<.>litfl O<l llll;l ('JH~ndin1ite : di qui. l'infezio11e si trHsn1Ptte ul re~to <lel cervello: 10 a traYer~o il }>i:l\i111ento infi.n mtn<1 to clel terzo vent1icolo e l'infontlibulo c~tl
:1 rri '"' c'(}sì ~1 lla ci..sternn bn RH le : :!0 n tr<l verso 1:1
pin c·he c.:ostitt1i~c-e il tetto <lt'l q11<1rto Ye11tric·ol1> <~<l i ~uoi forn n1i, n rriYan<lo n l 111i<lollo e<l <llla }1a rte infe 1iore cliel t<'l'Y{'lletto: :1° a trn Yer~o 1:1 f!l':l 11 fe~ n 1':.é1 trn s ,·er~i1 fino <l l l-01Jo centra le del cer,·~I1<.'tto., e. ~tlYoltu, .a traY~rso 1<1 Y111,·ol•1 <li '\Tit>u~ sPn •.• 1 l1a q11in<li <lnpprinl1t.1 nnn clistribn r.iont.=> La~nle o i1ost-b<1s<1le e<l in ~(.\~nito 1<\ :<litl'nRione al. n1icl<)llo o<l <llla ~ npe11ìcie clel cerYC'lJ,o <' <'<'l'YellPttfl.
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(7R.\H).1 l•"ORBES. -
Dip1(J(;()(.'('l(.\j
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11i11gite. - 1;0. in n11 t<lW <li n1e1iin~itP. c·onsec·ntiYil n frnttnre .c.l<'lla h<l~<' cl<•l crnnio. ha i:.;olnto <lnl liqni<l<> ('Prebro-s1linnle il Dipl<><:tJ C('1f.~ crnl$s11·" P<l o~~rvn elle qnesto p;ern1~. abitunlru~nt<' ~a11r11fitie o ftl ;1 11<1. sa .virul(->nz;1 <lE?YC e~s~r\> pe11(•trnt•• tlirett<1tn<:-nte <1<11 n1e~lto u<liti,·o esterno :1rrivnnil() ;1 ll<:> iue1nl>ran(_'.) eerebl'<l li. I c-H1'<..1ttE:\ri di <]nesto niicroor~<lniswo ~no i ~eguenti: un J)(). l)Ìll gr<>~'' cl<' l u1cr1ingo<·ot-<•o, sen1pre ~rn 111-1tQsitiYo, <'re~c:c r:1. pi<1~111H•11w <\ 200, n11 po' lenta111('11te su1Jn geJ11 tina. <lnntlo Jl<>i ~lbbond~1nti <·olonie più l>i<"eole cli f)nell(' t.l<~l n1~ning0<·0<.·c~. grig-i~ :1cl ncc:hio un<ln~
hruni<·<·i ) al n1ic-rosc·o1li<l; non liqnPf•t<:<'Hti. Ft"l'· nH'llt:l gln c-o~io, n1:1Jt<Jsio, lt•v11lo~io, s1c•·aro,!-:io' J<llt< si< ; & ~1~glutiJ1Hto :1 1/ 200 c!:1l !'iPl'll nntin1+-11 illf!O(•l)('('Ì<"O. Ft I. ) l'l'fXJ.
(.-\.NNO XX\ -II , FASC. 51]
SEZIO~E
PRATIC:\
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APPUNTI DI MEDICINA PRA'l ICA. 1
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CASISTICA E TERAPIA. Eziologia e patogenesi del tetano local~zato alle estremità.
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Il teta110 lo.c.a ljzzato agli arti ·è abbasta11za raro, e i1on si pllò dire che i casi riportati siano completamente sict1ri. Le circostanze eziologiche sono le solite: nella pratica civile ' il punto di inoculazione . è di solito il piede, ebbene si citino casi in ct1 i esso si trova va i)resso al go111ito. Ciò che è importante ritene.re è . che nelle co11tratture localizzate l',arto affetto è sen1pre q11ello i11 cui trovasi il pu11to cli inoculazione. Come può spiegarsi i11 tal ca so la localizzazione della co11tratt11ra? L ' iniezio11e di tossina tetanica negli a11i1nali provoca, in primo tempo, spasmi locali, cl1e poi si generalizzano t:-e la dose i11iettata è sl1fficiente · trattasi dunaue di evoluzione a• scen{lente. Nell'uomo invece, di solito, tt1tt·J fa s111)porTe che i centri nerv·o i siano. i primi coinvolti, l)Oichè il trisma ·e la contrattura del collo aprono genel'almente la sce11a: l 'evo l11zione sareblJe dunque discendente. Ora, si.a ne~l'11omo che neg~li an;im.aJi, i cent1·i nervosi sono direttamente sensibili all ' azion.e deJla tossina; in ·eerti ,easi si ·sono osservati, come seg11 i i:rrodromici del tetano, dolori con crampi localjzzati all'arto ferito. Questa prima fas e, c l~e i1egli animali clura pii1 a 111ngo, è i11vece affatto l)asseggiera nell'uomo, i11 causa. della ipersens ibilità dei centri, ~pec ialmente del midnllo, alla tossina tetanica. Qt1ando, occasio11n lmente, la tossina è in quamtità troppo p1i1ccol1a, O})p·ure attent1ata, si inanifesta la reazione dei nervi periferi ci, e ne rist1lta il teta no localizzato. Diverse rag·ioni inilitano per questa t eoria del tetano lo calizzn t o dovuto n.ll 'ipovirulenza ed al~'i1) oinfezio1ne . Anzi.tutto, ;11 })a reiochi casi, il p11nto di inocul azion.e c icatrizza rapidamente e' .q uindi no·n per.m·ette un lungo periodo di colt11ra 1Jatterica. In verità qt1esto fatto non· può esser.e ·di g rancle irnporta11za, tenuto cont-0 che il tetano gene ralizza to pt1ò bene svil1rooa1·si ancl1e don -. o escoriazioni n1i11ime. In secondo luog·o, s i sono osservati par'ec.chi casi di tetano localizzato, ·d O!>O l 'iniezione a11titetanica, fatta st1bito dopo la ferita, ciò che deve aver contribuito non !JOCO a d atten11are I 'infezione. I n terzo Jt1ogo il t eta110 localizzato ha sempre carattere benigno ed è raran1e11te mo~tale. D.a 11ltimo l' a11to-0 sservazi 1 one di )Ji- . 1
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colas 11a quasi il Yalore di un es1Jeri1ne11to; tale a utore · si era inavvertitamente pu11to l'eminenza ten.a re con t1n ago intinto di l1na dose infinitesima cli tossina. Si sviluunò . - il tetan-0, rimasto dap1prima per due giorni localizzato al · pollice, ma poi estesosi gradata111e11te a ll 'avambruccìo, bracci o, mu scoli spinali e masseteri. 1 L e contratture div en11e.ro ge11erali, ma s i ebbe ci ò non ostante la g·uarigione, dopo un periodo di tre mesi. È difficile spiegare co·n .questa teoria quei casi i11 c11i il tetano, dapJ>rin1a localizzato" si g·eneralizza e provoca la m orte. Si può · pen$flre chè la tossina, continuamente elaborata, ragg·iunge n1a11 rr1ano i centri; 01)pu.r e pot1·ebbe trattarsi anche di reinfezio11 e tetanica nel ' Iuog·o deùlia feri,t a,. in l1n !Soggetto reil ativam ente i1n:munizzato. 1
l. b .
Tumore rolandico e mioclonia. Il !) lOtf. Fraig•nito (R. Accademia d ei Fis.iocri:ti·ci di Sie.n a, seduta del 27 febbraio 19120) l1u riferito un'osser\·aztone clinica rig·11a:rcla.inte 1111 co n t.aidi no di '26 an'lli, cl1e p·e r d u-e anni sofferse di .attacchi convulsivi j ak.sonia.n i del lato d·estro, iniiziant1si in un primo periodo della n1 ala~t i a all' a1"t10 su1p1erio,r .e in un s1ecoI11do al' ~ l'in~erior.e. Nel p.rimo tra g.li accessi j a ktSonia, 11i s'inteTcal av.a i10 bnevd a cceis.si di t:riemio·re negli arti di cùestr.a , ne!l sec.ondo contrazioni cloniche de1l '.a.rto i11ferio:ne1 .e dea cleltoi.d,e dello stesso lato coi .caratteri idi quelle .dei1 pa·r amioclon o m·u ltiro· - Lo. A1i'i1nizio della . nla lattia vi fu u11 li·e,,e ind ebolii1me1n~10 ·degli ariti ,d.1ell.o steis,s o lat o. <Jl1e·~to a11clò lentam,ente accentuandosi n~ l 'arto inferiore fi11 0 ,a;Jla pa.ralisi, m·e11t:re g·raclatam einte dimi11l1iva il mio clo.n .o fi110 alla cessazione e l'aace.sso j·akso•n iano in esso si eis.t ri11seca,·a con sein1·uJice irrigi.dime11t.o t.011ico. \ "erso l ~t fine a.ella vita comparv·e pt1·r e p aresi cor1 ipe.rto,n ia ·d ell'art.o i11rferiore si.ni.stro e p,aJ"esi dei mt1 s1coli d•e1l tron co .e c1oll o. Era.vi in.o.J tre c.erfalea fr·ontrule, pa:pn1'la da s tasi bilate·r al e: € ~nian.osmia a siniBtra, icperestesia d·o1orifica g·ene.rali·z1z.'.:lta con ·dol101raibi'lità 3llla p1'e Ssione cl elle branche rl.el "\T, e!) e ci e a sini stra. L'auto1p1... ia con1fe1 ·m ò la dia.g11osi c.li11ica a11cl1 e i1eii 1ninin1i ~1artico1lari, di.11101strando la 11resen za di un tnrnore cle.Jl'emisfero sini1st1·0, che in va.deva il t e rzo suip·erio:re d·elJ.a fro.11tale a1scen•cle11te, hl pie.de della prim.a frontale, estenclendo i aJ lob ulo ~Ja.race~trale, ment1•e rasen1
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150.:!
IL
POLl CLI~ICO
t a,va il lJi ede della secon.da frontale e qoolla 1Jarte della frontal e ascendente ch e corrisponde al centro motore d ell 'arto s lllperiore. • • ~el caso il!l questione .adunque erano aissociati epiile:ssi~ p airzial.e e miocllono parzial1e, c1uest'ult:iimo p erò limitato ali'ario inf,e riore, f a.tta ec cez~one ·di qualche scossa al d.eltoi.de. L '-~. porta oosì il ccmtTi b u to di un reperto in equiv o cab iLe alla dottrina d ella g·enesi corticale cl e·l mrl.o·clono. Il reipe.rto te·n ,d.e1«eb be a dimos trare oh e, lle1 ch è li.na ·l,esione corticaile sia ca1)aoe di rprodurre la mioclo11i a, deve initeres~are direttame11te la zona m otTi•oe e penetrare i1ella ·s ua C'ompagi11e. Rimane ~) erò a spi1e1g·ar e pe1->rClhè l 'erpi.lessia non accomipag11i co1stantem.ente la mioc1onia e la rairità d.ella mioclo[}Jia. >Ton è ipo·ssibile ris'Pond ere a tali quesiti. Occorre però ipor ·m ie·n te .al modo ,,ario di opera re di stimoli . eccitanti, .a pp.ar.e1rtem·e·n te i.denti.ci, su e.le.menti n e rvosi la cui eccitabilità può, per cat1 se rh e ci sfu ggono , Ya1·i a I'!e ainch' essa. L 'osse1,·azio11e quindi d el F ragnito è intere!S~a.inte sotto vari puntli. di vista e di notev.ol e im_ porta nza r.li ni ea. P. ·C. 1
1
L'herpes zoster. V a, ne ttam ente d~ sti nto d a lrl'i e rp es .sem1)1ice, sebben·e ,I,e apparenze clinj1c·h e .eiel i sto1ogich e di ambed11.e le fo1111.e off·r ano gran.di somi,glia11.Ze. L o zoster è d1ov11to a lesioni de i g'angli delle radici po.steriori e raTamente \$i os:Se1-va niù di ur1 a volta n ella vita: l ' /ierpes ,s emplice è probabilmente d.ovuto a n eu11ite tossi ca d e.i. tfilam en ti tern1in.a li cli un n·ervo cutaneo ed. è s·p esso re ci_ dti,·ante, sia <llle labl)ra che ai g e'flitali. Lo zoster è lln.a m a lattia acuta, d ovuta certa111 Pnte a.id irufezio•nre, c•h e si localizza s oip.r a ~ 1110 o 11iù giamgli. delle r a dici poster.iori, o su.1 gang·lio di Gas e t' Il m ic1 00.rganiismo non è sempre lo ~ tesso, i1 o n è q uindi .sipecifìco; a lcuni al1to1r i i,i t engorn o elle si tratta dello stesso virus d-ell a })Ol ion1ielite acuta, 11Jella quale inve ce verrebbero prese le corna anteriori; altri ammettono i11,·ece 11na origine com11ne fra zoster e ,·ari<·e1la. Altti i11fi11-e 11a1111.o osservato 1o zost er n e'l t•orso d i i11frzhoni stJreptocciohe p rove nienti dalle tonsille. . inton1atnloyia. - N ei primi sttldi &i osserva in 11n lzan1e nt o tli temp era t11ra, 111alessere, mal <li gola (H. \\'. Bàrber: Guy ' s ff ospitnl Ga: ette t l\f ed . R r 11 iru1, se ttcrnl>Te 1 ~20 ) . Rintom a co~tn11te e'l Jlll])ortant c è l'ingr00-"an1 e11to e la dolornbUità delle gl1i a 11dole in pro" .. in1ità d e'll'e111zio11e. e 1) r in1~l cl1e c1ue .. ta i man ifesti, ciò t.' lll"· d ìn1 ostra . . h tnli f 'l1on1e11i non ono in di_ 1~ P n<l e11zn. di infcziol'tc l)iogenicn <::ccondaria rl e1le ~hi andole . 1
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11 liquido ce.falo- pinale l) UÙ p·r esentaa:e li11foci to.si od essere normale: a me.no però di sifi lid e, tabe, ·ecc., La pl111tura lombare non è gius tificata ne;i. casi di z•oster. E ~re mam1 ente raro è lo zoster bilaterale: abb astanza freque11te, iil1rvece, è 1 associazione co11 l'h erp es catair ral e delJe labbra . 1'rattamento. -. Anzi-chè ricorrere ad 1111guenti o lozio11i è più con.sigl.iabile qualche p 0lv1ere essiccante a base d1 o·s sido di z.inco, acido b 0,ri·co , amid·o. Di s olito tl dolore si calm a })resto cocn ~plirina o pirarr1idone; nielle pe11\Sone di età, invece, il dolore n.on cede facil me11te, l)UÒ du.rare p er me.s i ·dopo l 'eruzione e .condurre anch·e ail suicidio. fi,l . 1
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1
La cura dell'emicrania. F ar1t11s (J ourrial ~4.merica1i ~1eli. A ssoc., 7 agosto 1920) rif.eiri,soe di avere .o ttenuto d!egli ottimi ri.sultati dall'u so di u!O a mi.stura d~ salicila to cli sodio e di bromuro di p otassio nella cura dell'emiicrania. I mi glJi.ori eff·etti si avrebbe·ro qua,ndo i fa;rma·ci sii ·S0 mmi nis.tra110 all'inizio d ell ' a cceSJSo. L 'a zion.e d•el ·S·alicilato e d·e-1 bromu ro sarebbe .:in .oltre anc,ora più s i.cuira e fosseTo preisi in soluzion e in a equa carbon~ca. L , _I\.. consiglia quindi l·e segu enti form ole: 1
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f.
S ali ci lato d·i so cli.o . . • Brom uro di potas.siQ . . Bica l bo.n ato di sodio . • sei cartine.
•
•
•
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gr. )}
))
12
gr .
10
•
'-
Ac1 d·o tairta;rico 1
f. sei
•
•
•
•
•
6 12
cartine.
Si sciolgono seip a.r atamente in du.e bicchieri I.a polvere al·caJin a e quella aci1da, e quindi si mesicolamo le due s oluzioni. Si può ripetere la somministrazi one a diLstahza di un 'ora. dr. 1
Il lum.inal nella cura dell'epilessia. Già prim.a d ella guer.:na s i era sp eirimentata in Germania l' azione d.el lumin·a l (aeiiio feniletilbarbiturico) n ella mira d elì'epilessia e si erall() var1tati su ccessi .si curi. I .poichi te·n t ativi fatti in Italia a\ ev;ano dato risultati n on differ enti. Com lo s capipdo delle ostilità e la interr11zjone del cc mm ercio co11 In Gern1an ia, nella qt1a le il lu.111inal si proclt1ce, f11ro110 sospesi gli es·p erime..nt.i , che erano stati ·ap1)ena iniziati nei paeg..i alleati. Co·n la ripretia delle relazioni comn1eTci ali è stato p o . ... ibile rifornirsi d el farmaco, ed i risultati cl ell e osser\•azio11i fatte s t1 l a r ga scala in It aliR, i11 . m eri ca eù in Francia confer1nano che il lu111 inn l è- u11 n1e licn111ento di p1 im'ordine nella ct1ra cl e 11' e 11i1 e"' ... in. 1
I
[~.\NNO XXv~JI , FASC.
\
31]
SEZIONE PRATICA
1503
La s·o mmin istraz.io11e gior11aliera, che a &e- · NOTE DI TECNICA. eonda cl·ella gravità del- male può variai~ da 20 a 40 centigramm i, dirada e dimi·n utso.e pro- Caratteri distintivi dell' " Entamoeba dysenteriae ,, gressO.vru11.ente la imten.sità CLegli accessi .firi.o a e di. altri organismi. farli scomparire del 1.utto in mQlti ·casi. Ducrante la cura d el lt1n1.ina1 C. A. Kof·oid, ;S idney I., K0tr nh a user e Olive . l 11on è n e,cessa:ri o conitinuar e .a som ministrare i bromuri, ch e possono Swezy (Arch. of Int ernat. M ed., t. 24, 1919) -essere sospesi del tutto. È solo n eC'essa·r i10 ch'8 insiston o sulle 1n u.ove d!Lffìc·oltà r i sultanti dalil p azie1nte si mantenga in re~m.e di dJi.eta con l 'ag.giU1D:ta aJl1a faun·a iintestinal-e deilI'Enta· esclusione de~JJ.e bevan·de alcooliche e diminumoeba nana, sp,ecie in apparenz.a non patozione d all'aJ·i mentazi1on.e carnea. g,ena e f-0Ima la ipiù comune: è .stata risconI l luminal preso .an.c·h .e pe1r anni non vrovoca trata nel 28 per cento di coliti, di fron te al fenomeni seooodairi.i di initossi·cazrlione, .a m.eno 9.3 per cento dell,E. dy senteriae e·d al 23 pier che non se ne .t acci.a abuso superando l a prec.ento .dell'E. coli. scritta d 0.se di 40 cèntigrammi Il l'Uipin al Nella s·eguente tavola 1S·ono -riassunti i ·prin.dunque ha sui bromuri in contestabd.1i vantaggi : ininanzi tutto h·a un'.a zi1one anti1convu1siivante ci1p,a1i .ciarat·t eri differien.zi ali : più sicura ed in . ·secondo luo.go non prov0ca fenomeni tossici. 1
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, I
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d r.
..
Caratteri
En tamoeba dysenteriae
E . nana
E. coli
La glicerina borica nella paresi vescicale. N.eJl.e p.are.si diei11a vescica e nel1e rttenzi 01ni consecutive, siano esse in racp:p orto ad intervienti oper:ati!Vi sull'addo·m e, sian.o d·eri~.anti d a altre cause, Corbineau (J ottrn. d'Urologie, voJrum,e IX, n . 1) oon·s:i..glia di usare la s o11uzi1onie al 10 % di .acido boriico in glicerin a. L 'A., anzichè iniettare tale soluzion.e a vet:l rica vu•ota, la i11i.etta a ves·cica pi·ena, ottenienidQ in tal modo un eff.etto 1-1iù ·rnronto ed eviiand.o 1e contrazioni dolorose e violente d e.i la vescica. La oo1uzit one si in·etta direttam•ernte· .entro i1l meato, quindi ,s enza son1da, in qn.iantità di circa treinta cm·c. Una sola iniezioin e è suftìciente p,e;r risviegliar.e la ,col!ltrattil~.tà v·e•s.cical1e : ~4, al mas•siimo ~ ora ·do·po., si ha 11n a minzione no r.1n.ale, non ·doloir osa. 1
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r. s. Interessante pubblicazione : Prof. VALENTINO
BARNABO '
I poteri defensionali e l'officio protettivo degli organi viscerali e parencbimali t-0ntro i germi delle infezioni chirurgiche. Data la notevole importanza dell'argomento, trattato esaurientemente in Ql,Jesta estesissima. monografia., in cui sono riassunte le più moderne nozioni anatomiche, istologiche, clini che e sperimentali, ed esposte le svariate ricerche e le concezioni personali dell'aut ore, ci siamo procurati, certi di far cosa gradita ai nostri abbonati, il mezzo di offrire a condizioni vantaggiose un libro indispensabile non solo per chi si occupa di Patologia speciale ch irurgica, ma altresl per chi studia Ja Patologi a in g~n ere delle malattie infettive. Un volume in-8 grande, di pa g. XVI-922: in commercio L. 20; pe1 nostri associati sole L. 15, f>l'anco di porto e racco:nandato. Inviare Cartolina-Vaglia al Cav. Luigi Pozzi - Via Sisti na, 14 - Roma.
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Grandezza
6-15 fJ.
5-12 fJ.
Forma
Sferoidale
Ellissoidale S feroidale-elod ovoide lissoidale o irregolare
14·22 fJ.
Pr o prietà Molto rifran- Meno rifran- Ancor me110 gente - Gl i- genté - Nu- rifrangente ottiche cogen o invi- cleo invi si- Glicoge110 sibile bile - Glico- distinto geno visi bile Colorazione Citoplasma Citopl. verde- Ci topl.grossocoda-eosina verde-giallo giallo - Nu- l a n a mente brillante, fì- cleo indi- gr a nul oso, n e 1n ente stinto: cro- bruno - gialgranuloso - matina peri- lastro - GliNuclei di- ferica - Gli- cogeno censt.inti; nu- cogeno den- trale - Im cleolo cen- so, netto - pregnazione trale - Glico- Impregna- l enta geno diffuso zione lentis- Impregna· sima zione r ossa rapida Parete cistica
Sotti l e, di- Variabile - Spessa - l1etstinta poco distin ta tiss ima
Si trovano nell-e fieci s p·esiso cisti di Chilomastix IVI esnili. Sono1 in genieire pirifo·r mi con una 1na~sa . di . gl1cogeno diffuso, nucleo con nu1cl eolo subaeintra le - apertura orale rud aniello caratteristi.co oari!co. So·m iglia, quando pr.en1de forma sferi.ca od eillissoi·dale, alla E. dysenteriae, ma ha un ctiametro più largo. Rar.amente s i ritrova la ·waskya intestinatis oon cilSltt an1alo1gh,e a ·q uelle del Chilomastix, ma più sottili e ·s truttura interna me,n o pèVecisa. In certe infezioni si ritrova la Giardia in1
testinalis. •
150i
fL POLICLIXf.CO
,
Associ.ate spesso a protozoi infettivi si ritrovano oolle feci, ove è il più ahbondante diegli or~anismi, le cisti di Tricomonas intestinalis di volume dai 3 ai 20 µ., di forma e affinità colorante v:ari.abili. Infine n •e lle feci possono ritrov.a rsi cisti oompletamente omogene la cui natura esatta è indeterminata. MONTELEONE.
POSTA DEGLI ABBONATI. ,1238) Al 1cLott. G. Jann1uz1zi., Cortona: Può riscontrare : 1. Prof. C. Pali: cc Relazione sui Dispen~ari 8illtituberoolairi ». - A.ssocdazion,e Genovese p·er La lotta contro la tubercolosi. 2. Dott. Alberto Lutrario: «La lotta sociale contro La tubevcolo1s i » . - Roma, 1919 (Direzione generale ·del]a sanità). 3. Dott. G. Del Duca: « Che cosa è il Dispensario, .sua imtportanza come· centro deilla di(Colon ia Maraiini, fesa .amtituber.coLare ». Fara Sabina).
A. R \1239) AlPablbonaito 1-038 : Per l'estraz.ion.e dello stantuffo rimasto aiderente al .corpo di pompa ·deilla siringa, in seguito a;d iniezione di .siero, provi ,ad immergere la siringa in una soluzione di citrato di sodio, rioscaldandala poi ~utamente fin verso i 60°.
fil. ( 124-0) Ahl,abb. n. 5008:
u'n
ottimo trattato di ma1atti.e cutar11ee, anoh e se n1on :recenti!ssimo, è quello ·di N1ei sserJ ada.ssohn, tradotto in italiano, con note ed aggiunte origin a li. 1
V. M. (1241) Al dott. V. R. di A. :
Il trattato del Forgue è attualmente il migliore esistente in lingua italiana, nè d'altra
parte ne esistono, in Francia, di miglior.i. nello stesso tipo. Possiamo suggerire anche il Compendio di patologia chi·ru11gica di Begouin, Lecène, ecc., trSJdotto in italiano sotto la direzione del prof. Alessandri, edito da F. Vallardi (II edizione, L . 250). T. F. Doveri morali degli abbonati :
•
aiutare Il p eriodico a tuperare le gra vi dlmcoltà del dopo· 1uerra ; pertanto:
DIVAGAZIONI. Per l'utlllzz.azione del radium e per le applicazioni delle scienze. Il prof. L. Ratto, igpettore-ec.1po al Ministero di ..'\gricoltura, sostiene su «L'Economista d'Italia» (2ti novembre 1920) la con \·enie.nza di costituire, presoo il ìVIinistero t1ella pubblica istruzione, un Consorzio Nazionale CooperatiYo del Radio fr•l Stato, Banche, Associazioni industriali e studiosi, per inc:etta.1~ una. forte quantità di radio dal mercato. per iniziare in Italia la ricerca e la produzione d.el prezioso elemento e per pro muovere gli studi e le applicazioni cli ooso nel campo della. medicina, dell'agricoltura, delle industrie e della scienza pura; il prodotto verrebbe eretto in berie demaniale di uso pubblico e lltilizzato dagli enti e dai privati~ abbonati all'uoo cooperativo di esoo. Farebbero parte del Consorzio Nazionale Coopetativo vart Ministeri, !is tituti scientifici t1niversita1·i, Ospedali, ecc. Per il primo acquisto potrebbe 11r0Yveder~ un Consorzio bancario, che cederebbe poi il prodotto in locazione-vendita al Consorzio suddetto, r imanendone proprietario fino a l riscatto completo, dor><> di che il radio diverrebbe bene demaniale affidato in gestione al 1.\-Iinistero P. I. E:· per , esso al C-0noorzio Nazionale , che avrebbe carattere a utonomo. II Ratto sostiene da tempo questa forma cooperativa, fra scienziati e industriali, per la conquista delle energie· naturali. Egli se n'.era fatto promotore anche nel campo batteriologico per le app1icazioni della batteriologia alle industrie agricole (produzione di formaggi, di vini, di foraggi fermentati, ecc., eon microrganismi selezionati) e dell'agricoltura in genere (per a ttivare la forza g~r1ni11ativa delle piante 1nercè la somministrazione di materie, o energie, o acque radioatti\e al terreno, ecc.) . Nella lucida esposizione del Ratto, le cooperative scientifico-industriali, eminentemente borghesi, farebbero pendant al cooperativismo operaio e costituirebbero lln mezzo potentissimo di ricostruzione economica. Ma affinchè la sua ottima iniziati\a venisse seoondat:a e si traducesse in realtà e fosse coronata da succesBo, occorrerebbe che in Italia. fossimo meno misoneisti e sovra.tutto che i nostri scienziati fossero m~no saturi del concetto fttnesto ed assenteista della cc dig11ità prof~ssorale », ooncetto falso che li induce a rimanere schi\i dei lu<·ri industriali e a di~interessarsi delle applicazioni ec-onomiche delle discipline da e i ooltivat<:> e profe~ sate: i nostri professori dovrebbero convincersi che la funzione stata.le loro affidat.'l non Ri eMurisce nell'insegnamento. ma . i e~tende a promuo,ere t11tte le applicazioni pr:1 ticlte della scienza . R . B.
•
•
dl9onderlo tra I collaghl, facendolo conoecer e ed apprez· zare; provvedere al pagamento della quota dovut a au• Ammina.
•trulone, 1enza farti 1otlecttare.
Erratum. - A pag. 1465, si11., riga <1uint·u1tima, leggere: cc ed alla cura n mbulatorin ... n. •
•
(ANNO XX,iJI, F ASC. 51j
SEZIONE PRATICA
1505
NELLA VITA PROFESSIONALE . •
Caro-viveri e caro-stampa.
g.ano al .peggioramento, n,oi tendiamo invece Tutto rincara. La niostra situazione interna- ·al miglioramento. Si dovrà conv.enir.e eh.e l'aum~nto del p1·ezzo ziona1e e s ens1Jbilm1ente migliorata e va ancora migliorando, 'l·e aigitaziJOni interne si so:no pla- · d'.abbonamento al n·o stro gi·orr1a1e si ·distanzia con vantaggto dagli aumenti .degli altri geine.iri. cate, m.a i cambi si manteng.ono ,~empire alti. I med.ici non .si spaventerann,o ·e non vo.rranno Tutto rincara. Ma n°essuna indu·s tria si è vesa tanto P·e.sante coane 1a ir1dustria cartaria r1unz1a.r~e ·a ·Ciò che per essi è un .g.en.eir,e di e qu.ella · t~pog;rruflca. Se tutti .gli altri generi prima necessità: UJ+ giornale 1che li mantengia oostano ora in m.edia cin.q ue volte qu1el ·che a corrente del m·.ovimento 1sci.ent:Lfico, un ·,g iorcootaviano 1prima del'l a · guenra, la carta e la nale che n.e di.fen·da i legittimi interessi. · L'esperienza d1el passato ci rende .fiduciosi man-0 d'opooa tipogriafica co1&ta.n·o ·dieci volte ohe anc'h e qu.esta volta i n·o.str,i abbonati non di più. La produzione libraria ha così su·b ita ci abban.doner.anno n-enla nostra faticosa imuna soOùllfortante oontraz.ione. Ora vanno soilo prreséii, nella impresa di oonsro:"vare .all'Italia il i piccoli libri voluttuari, porn.o,g.rafì.c.i, che sono .acquistati largam.ente qualunque . ne si.a i·l suo . più 3Il)lprez.z;ato ~ diffttso periodi·co di m1edi• costo. Gli Editori ·Oh·e stampano an·o ora }ibri c1na. • scientifici sono dei coraggiosi ·che contano troppo sul d1esiderio id i legge:ve degli stu1di0tS'i itaLa casa di riposo per i Medici. (1) ltani. Coinrooo 'I)t~ezzi ·oh!e piara;gionati .a quelli A1cur111 rmesri or sono, per invito del presi~ de11l'an:tegu·eTr3l, 1sembflan·o fa;ntasti ci. Un piccolo dente ·de11la Feid·e razione id ei Pensionati ct.ello Manuale che p•r ima si viood eva a qua.ttr-0 0 Stato, ho .avuto l'onore di .aiooompagin·are dal cinque lire ora ne costa quaranta.' Sottosegre-ta:rio di Stato per l'Interno', onoreLa stamp.a periodica medica ha forse rhsen- vole Grassi, ,alcuni vecchi medi1ci pensionati, i tito ·di ·p iù gli eff etti ·disastrosi d-el rincaFo. quali reclamavan'O quel mod.estissilimo .aumento Parecchi .periodici sono soompa!)si; altri so.111() in ailla loro 1pelJi.s ione che era già stato concesso agoni1a, h.anno di molto dir.adato le loro pllib- agli .altri penstonati dello Stato, non esclusi i blioazi1oni; ogni tanto la comparsa di quahche maestri elementari. sottile fascicolo ne dimo,s tra la misera vita. Non vi descriverò le condizioni in cui versaIl Policlinico non ha mai sosp.eaa -0 1di:na;dtata van.o quiei nostri vecchi colleghi. Malv.estiti, la sua pubblicazione. · maici1enti, .palltdi: la viiva espressione di ogni Alle prime ondate di rincaro, ha 1so.p1perito più 1dura prilvazioin·e e di tutte le sofferenze oon .i propri mezzi .s enza ohiecl.ere .a;um.enti agli m·or,aJi immaig.iinabili. Io credetti di presentarli wl 1Slo tto1se1~·retairi.o· di Stato con crtl.-es.t e soJe p1a abb·o n ati. P.oi i rin·oari, n·on solo si 1S1on10 m·anroJe : cc Eaoel1enza, questi sono dei v.eochi sanitenuti, m.a •s i sono prog.resswamente suooe.duti: • « tari ch·e tutti i lor.o amni m.Lgli·ori hanno speso esaurite le .p ropri1 e risorse am minhs.trative il . ' «:per curiare gli altri: 0 1ra si trov.ano in binostro .g iornal·e ha ·ctovuto chiede:rie ai propiri abbonati, ma non ha mai .chtesto in misura « sogno. Io n.on voglio spendere parole eccesd1a ristabilire l'equilibrio, 1h a chiesto sO'loo tanto « sive per pr.oo·entarglieli: li gua.l'di p.erchè par« lano abbastanza .essi stessi senza dir nulla. quanto era sufficiie nte per contin11are a viv ere. « E, dopo questo, s·ei si tntenid e negare loro I nostri abbonati ci ·hanno ~ri ogni oooasione cc quanto chieggono lo· si' faccia pure ». dimostrato sempre J,a loro simpatia. e la Loro . . Su~ Ecce1lenza ci ha con·g edato con un monfedeltà, non hanno mai defezionato. P·er l'anno r:>riossimo, costretti ,d.al•l'aum.ento do id i buon.e par.ole, ma intan.t a p~i vecchi mecùella carta, ·da un nuovo inaspri.inento del1e dilci non 1si è fatto nulla. Mia · pon b.aista! N°el decorso settembre, in Setariffe tipo,grafìche, .abbiamo 1dovu·t o portarre a.inco1ra un 1aumento ai nois tri abbo1ruamenti. Màl- nato, :si è dJiscu·s so, credo per convertirlo in g.ra;d·o ciò il Policlinico riman•e ,s.emp1re ill Gior- · lag;ge, il decreto ahe conic edeva l'aume1I1to di , nale di mediJci'lla più a buon mercàto. Avrem- penrs ione .alle v.arie categori.e di pensionati stamo potuto ridurre il n1J.mero delle pagine, ma trul:i, compresi i maestri elementari; ma an~he il .g iornal'8 ,ruvrebbe perduta la sua fisono.m ia, la questa volta i soli medioi furono· esclusi dal fìson·omia alla quale deve il suo successo. modesto benefici.o e non un medico seniatore si Avremmo ipotuto a;doperare una ca;rta scadente, è trovato che abbi.a detto una parola in soma non abbiamo voluto rinunziare .alla nostra ' (1) Comunicazione fatta al V Congresso della Federaveste decoro.sa. Sebbene J.e ci.rc-0stanze ci spin- zione degli Ordini dei ~ledici. 1
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IL POL I CLI:'\ l CJ
stegno dei suoi vecchi, lJoveri colleghi: i1011 uno! eippt1re i senatori medici della Camera Alta i1on sono pochi! Ora, di fronte a qi1esti avve11imenti : di front€ alla noncurrunza dello Stato che per la classe 111edica (fino a qua11do?) dimostra la più. oliml)ica 11oncuranz,a, pur~ facendo ricoriso al suo sentimeJlto .d,umanità quando i bisogni t1rgono ed i periicoli di epidemie incom,b ono, 110 penato e~sePe gi u11 to il tem1Jo in cui n()i d-0bbian10, con le i10.s tre sole forze, pensare a noJ stessi e sopratutto pro vvedere alla nostra v-ecchiaia; quan,d o le ener.gi.e più nop ci assistera11no per sosten·ere le fatiche del quoti.di.ano i1npellente la-voro. E perchè dunque non dovremmo creare anche noi t1n.a Casa di rit)o.so per i me1di1ci? Abbiu 1110 g·ià in I talia lét Cais a {li riiposo iper i v·e• terani, esilste quella per i musicisti: non si potrebb·e crearne un.a per noi? Vero è ch e rtell e nostre file i1o·n abbiamo un R e U·m berto I che ha dato i mezzi per creare e :far funzionare la casa pei veLerani; che a noi mia noa un Giuseppe Verdi che ha fon dato la casa di riposo pei mustcisti; ina ho fede che con un poc.o di buoillia volo11tà 11oi pure potremmo ·cr eare dal 11ulJa l 1iGtituto che io vagheggio. Occorrerà f or sie del temp 0 ed è a11 che probabile cl1e moilti di n.oi n-0n .giunga110 a beneficiare della p rovvida i1sti.tuzion.e. ì\1a questo p oco monta! Pur1chè essa ,s orga ed abbia i mezzi • per vivere. E come, ,s ento chieder1ni, procurare tali mezzi? Intanto tutti glii Ordini; per invito ·del1a Fe.de:razioine, a 11mentino di una liTa l'anno il contributo_ dei loro i scritti, ond.e versarlo .aJ costiituendo fondo della Casa di rip·oso. Si faiccta ap1Jedlo .agli .ari·s tocratici d ella nostna cl<l$se r)erchè fa cci.ano off.erte all 1J.sti tu to e poi si c11iegga al Miruiistero delle Finanze un a TomboJa telegrafica nazi.onale. L'han.no chiesta ecl ottenuta gli avvocati, l'hanno chiesta ed ottenuta i gior1)alisti; perchè non dovremmo ottenerlla noi? Fo•r se che il GQIVer.no v-0·r rà ne~a 1 e ni i11'e rlici :lncl1e questo tenue beneficio che si l"Ìsol,-e jn t1n beneficio per l'era.r io? E, se i medici condotti faranno nei pic coli lontani centri ove esercitaino, una h11011a propaganda n l i-iguar·do, può a11che avvenire che la Tombola i1azio11al e telegrnfìra chie$ta da noi , abbia un esito forse migliore di tutte le altre. Certo sar~\ ben neces"ario studiare il dove -.. i ùovra11no depo it.a re i fondi raccolti affinchè 11011 vada.no dispersi; ma questo è argomento cl1e, pure esse11do di somma importanza, p-ast:-<L in seconda linea. 1~ ~.... il11ziali-..-..i1110 ·• lo -..tnl)ili~e per ora, la qlte-
Ci sarà forse qualc11no cl1e noo mancherà di darmi del visionario e pl1ò anche d.arsi cl1e io •s ia t ale. Ma, davanti rugli spettacoli pietosi ai quali ho ass~stito, ho creduto mio dovere di medico e cli uo•m o di gettare il seme: a voi il f a:rtlo germog'li a.r e e fruttificare. L '~.\ssemblea
ha affidato all'Ordine di Roma il comrpito di attniare I.a. pi:oposta, accolta co11 aipplausi urn animi. Dot.t. ENRICO BALLERI.NJ.
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..;t io11e (fi 11it1"-..in1<.t.
Cronaca del movimento professionale. Congresso della Federazione degli Ordini dei Medici. Come abbiamo annunziato 'in un ptecerlente numero, negli l1ltimi giorni di noyernbre si è tenuto in 1-torua un Congres~ di rappresentanti degli Ortli11i clei )Jecljc:i, il quale è riuscito molto importante sia per il numero degli intei-venuti, sia per g 1i argomenti tratta ti. Il Congregso ~i è ina11gurato il 25 u. s. nella Sede dell'Ordine dei )[edici di Roma. Fra i numerosi lJresenti si notavano gli on. Brunelli, Dore, Colella e Ca passo: il generale medico Santucci per la Sanità )i1litare : il l)rof. I .. nigi SilY;1gni della R. Università di Bologna e presidente degli Ordini; il segretario genernle della medesima dottor Braccio Braccini; il àott. )1artinelli, presidente clell' Associazione ~ledici ondotti : il .con1m. prof. Rnllerini, pre~idente dell'Ordine dei Medici di Roma ed i rappresentanti di quasi tutti gli Ordini d'Italia. Il presidente della Federazione, prof. I.Juigi Silvagni, dopo aver riY'Olto elevate parole di ringraziamento e sal11to a i dept1ta.ti presenti ed a tutti gli intervenuti, ann11nzia di avere esteso l'ini;-ito a tutti i oollegl1i deputa ti e sena tori per a ver1i IJresenti alle OO(lnte per ottenerne la solidarie1Ac'l in Parlamento. C-0111unic._'l cl1e hanno scnR.a to la loro assenza gli on.' r. . eonardo Bianchi, Bassini, Rattone, Cucca, l\Iaffi. Falbo, il ~otto~egreti1rio alle renSioni on. V. Bianchi, il senatore Mangiagnlli. il prof. ~clavo erl altri. Invita q11inòi l'assemblea a nominarsi il presidente, alla <'Ui carica nene, eon unanin1e acclamazione, confermato lo ~tesso prpf. Silv~gni. L'on. Dore scu~n l 'as~n7Ai dei colleghi oe:<.:npn ti in Parla.mento nella. votazione per la non1i11a cli a leune C-0mruissioni. R(lc:a n l ('ongres~ il ~il u t,, e la oliclarietà dei dc1n1tati 111eclici per il trionfo degli interessi della classe è1rn1onizzati con qu<•lli del Pne~. Ri procecle J><>i <llla no1ninn della C'on1mi. ~ione 1~r la Yerifiell dei poteri ed e~i::.n i isnlta coillP<>...:t<l •lt-i clottori Braccini di :Nocera Pmbra, Pn~samonti cli A~C<lli. Pelleg-11ni cli ron10 . . ·nya cli Xn11(1li. \ . PtrrPtnri sopo nomj nati i <lottori DnniC'lli cli Bi<•JJ;1 (' Tc)nioli di Bolo~11a. 11 prof. ~ilva~ni. n~ITTtn1C'n<lo ln pre~liJenzn. con11ne1nora «<Hl helk'.\ 1>arole il cou•pin nto dott. 011 J. ln. ucc:l:1n1~1to lo "·orso :inno quale r:1ppre.::entnnt<> <lc•l Tr<>11t ino e <1i c11i rirorda I ,alto 11~1 triotti~mo ~d il Yalor profe.~innnle: riYol:? J><1i nn 111~f'to J Il· :-:i ero n 11:1 rn<>tll•lri.1 del clott . Cn ugit:t no e del ru·..->-
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SEZIONE PRATJCA
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fessori Bozzo1o e Ceci. rar>iti dura11te r ..1n110 alla l'~igrazione, dette ftmzioni possono venire affiscienza ed a Ila l)a tria . date a funzionari governati,-i non medici. Giustifica l 'assenza a l Cong·resso dei dt>ttori DoLe conclu·si-0DIJ. del dott. Busoon.i, dopo osservamenichini e Di Castro impediti J)er ma lattia (..d zioni dei congressisti: Oalca.ter1•.a, Fischetti, Casaa11nunzia le dimisSioni di tre eonsiglieri federali. ti, comm. Ballerini, Bentivegna, Alberti, Oornelli Rende conto gl1indi dell'opera svolta dalla FPed a ltri, vengono approvate. derazione acceil11..'l.11do a lla costituzione dell'Asso Nelle .ore 11-0m. del 25 si è iniziata la discl1Sciazione Naziona l 3 tra i Sanitari degli irifortuni, 1SiDne sul terna, più bnporta·n te del .Congresso, all'agitazione dei mediai di bo·r do, all'appoggi<). ·d aquello dell'a.ss'iou1·azione obbligato1·ia con~r-o le mat o ai colleghi di Ascoli Piceno per l'abolizione de llattie, che tante disCtissiDni e contrasti ' ha provola condotta pien,a ed .alla questione dei medici micato nel mondo medico. Com'è no to, tale legge, litari rigt1arc1anti il loro stato economico e mopreparata da l 1\1ini-stro Ferraris, il quale incarale; nonchè la loro nmzione professionale. Dice ricò nna numerosa Commi.ssiohe degli studi predell'i11teressamento rlella Federazio.n e presso Ja para.tori, non fu presentata a l Parlamento dal Commissione all'ttopo nominata perchè sia sostanFerraris per la cri-si del Ministero Nitti di cui zialmente modifiC<1to l'ordinamento dei medici mi· fa·ceva parte, nè ebbe tempo di presentarla il suo litari e a.i qua li è1eYono essere accordati miglioram1ccessore Abbiate (che era stato. pars magna del1uenti economici ed assiet1rata la carriera p 1·ofe~ la Sl1ddetta Commissione di studio) nei pochi giorsi-0nale. Rieo,r da il fallimento di 1111 recen te conni di sua perma.nenza nel ~Iinistero. Succedutogli il Labriola la Legge fl1 da lui ripresa in esame corso per 100 posti di tenente medico che ha avuto • solo 12 concorrenti. ed egli ann1.1nciò che vi avrebbe apportato delle morlificazi,o ni. L'oratore espone le modificaziQni che verrann·1> I medici, per mezzo delle loro Associazioni ed apportate alle nuove tabelle per la cosi detta inOrdini, istti gio rnali ed in con.ferenze, si sono ocdennità d'arma e sostiene la necessità che sia cupa ti nei me.si sco:vsi con calDre del ptogetto Fereli1ninato l 'inoonve11ie11te di ve.dere negli ospedali raris, il ql1ale, indubbiamente, se applicato, sconmilitari compiere opera da infermieri soldati chf) volgerebbe l'attuale Ordinamento sanitario. T ale per quella f-i1nzioue n-011 hanno a lcuna specifica movimento culminò nel 111glio scorso,, GQn un Oonpreparazione. gresso indetto in Roma dal prof. Silvagni, preL'oratore ricorda l'il1'decorosa asta indetta dall~ sidente della Federazione degli Ordini , al ql1ale San.it.à milita•re a Ter1uini Imerese e le protest~~ Congresso · parteciparono molti rappresentanti di formulate a l rig·uarclo dalla Federazione; la queOrdini. medici condotti, medici esercenti, ecc.; i stione della eredità Toscani la cui somma andrà a quali, .dopo aver lungamente discusso, approva1""0no favore del Collegio-Convitto di Perugia per gli • il eone-etto inf"9rmatore della 1Legge ed anche la orfani dei sanitari ; lamenta che per la seconda parte in essa contenuta riguardante l'ordinamento \Olta Si è dovuto formare di autorità il 00nsigli() ' . sanitario. ba.sa to, sulla istituzione di medici d~ cli amministr.azione del Colleg·io degli Orfani per wna, sulla possibilità da parte degli als sicurati di mancanza di rappresentanti degli Ordini. rivolgerSi a medici libe1i eser cent i, sul pagan1ento RileYa le esigenze materiali della Federazione a vi·s ita, secondo ~'1riffa concordata c,on glf Ordini I>er soddisrfare i compiti ad essa deferiti; accenna dei Medici. a lle modifica.ziQni che si ·aebbono apportare allo - Tale voto pei:ò. per ragioni che sarebbe troppo Statuto e deplora che alcuni Ordini non ottempelungo esporre, no.n h.a sip ento il malcontento con1';ino a lle disposizioni di legge per la pu bblicaziotro la Legge, specialmente da parte dei medici line dell'Albo. ) ber-i esercenti, i qu~li ritengooo eh.e con l'applicaOhil1de esprimendo il voto che i ·Medici d'ItaliR, zione di essa sarebbero fortemente leSi materiai · che hanno già acq11istato tante benemerenze neln1€nte e mora lmente . Ta le malcontnto ha esploso, l'esercizlo professionale, untscano quella di .p redinei giorni precedenti al Congresso Federa.le, in care dovunque la pacificazione sociale la quale l111a rumorosa e n11merosa assemblea ' di Medici consenta ogni fiorma ptù eccelsa di prog.resso civilf\. dell'Ordine di Ron1a i q11.ali hanno votato un viIl generale medko Santucct ringrazia il probrato ordine del giorno contro l' Ordinamento safessor Sil,ragn1 per l'operR da lui data perchè le 11ita r'io d~l progetto di legge conosciuto, e che, q11estiorui. riguardanti I.a Sanità Militare ottenesper quanto riguar.-Oa il .servizio ·s anitario, n-0n sasero quella soluzione che la classe si attendeva. rebbe mod1fica,to d.a l n11-0,ro progetto Labriola. Riafferma con calda parola la solidai·ietà che lega 'ra le ordine del giorno, aceo.m pagnato da notizie .i medici della Sè'tnità Militare ai medici civili-, inesatte .su modriftcazioni che, carne abbiamo detto, specialmente dopo la con1unanza. di vita e di eserpare non esiis tano nel nuo°'·o progetto in gestazione cizio professionale d11rante la g-uerra. diel Labriola, ha avuto eco nel Congresso Nazionale Il clott. Carlo Bassoni, segretario generale deldei :l\1edici Condotti il qtlAle, a sua volta, ha vio1' Associazione Nazionale dei Medici della Marina lentemente protestato contro la minacciata menon1ercailltile spezza una lancia in favore dei medici • mazione dei diritti dei medici. di bord-0 proponendo t1n ordine del giorno con cu'i Abbiàmo ritenuto opportuno riepilogare tali pr~ si conclude affermando che sui piroscafi mercantili non vi è oggi nessuna necessità di imba rcare cedienti che illustrano la discussione nel Congresso Jj..,eclerale . di Ctii diamo lln resoconto sommario. a ltri medici all'infuori di quelli che hanno ottellllto per esami l'a.utori'.zzazione ministeriale a - Dil1a nzi a l Congresso molto affollato e neryoso il presidente prof. Luigi Silvag·.ni, ehe ne è rela. via ggia re; che qualora a tali medici non si creda tore, fa 'una chiara ed interessante esposizione di affidare a n1che le funzioni di R . CQmmissari per 1
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(lella q11estione sull'assic:nrazione obbligatoria J:>er ' 'L ·on. Capasoo, ne11 ·annunzia re che il gl'lll).l>O mela quale, nell 'assemblea de l luglio scorso, i eondico parlamentare sarà lie to di conferire con i Yenuti approva vano i concetti informa tori di quelcolleghi interven11ti al Congresso, riferisce un abùt legge. rueorda. che nel precedente convegno l'inbocec1.mento da lui avuto col ~finistro Labriola, il Yito fu est.e~ a numerosissime rappre entanze anquale si è dimost1·at-0 Rddolor<ì t<.l delle false noche all'infl101·i cl PI ceto medico e clic~ che l'unico tizie fatte circ'Olare a Kapoli sul progetto di legge. progetto che : j conosceva era quello pubbli~to I/on. Ca.passo dà in merito consigli ai colleghi e nel marzo 1920. .d..ssicura che non appena il pro:i ssicura che nel progetto è curata l'indennità re getto in questione n \ri'l 1'approvazione del C-Onsiside11ziale e jl pagamento a \isite. glio dei ~liillstri, egli r1on mancherà di comuni~Iartinelli, presidente de ll'Associa.zi-0ne Medici carlo sollecitamente a tutti gli Ordini. Informa Condotti. riconosce che l'ordine del giorno di pro- . che il ministro Labriola è dispoi::to ad accogliere testa votato a Napoli ft1 provocato da notizia intutte le domande che i medici intendesèero rivolfo.n data. gergli e conclude ricord a noo c.h e gli opJ>Ositort aJ T~lesforo di Foggia riferisce quanto è a'rvenuto progetto sono rimasti esigua minoranza nel Conne lln sua provincia, i cui liberi esercenti hann:'.> Yegno precedente, le ieui deliberazioni, per ragioni inizi<l. t:1 11n'agitazione per veder manomessi i loro di coerenr.,a, non· potranno essere contraddette ò<1l diritti dal nuovo ordinamento sanitario, che favol'a ttnale assemblea . rirebbe in\ece i soli medici condotti. ~<\.perta la discussione vi P3.;rtecipa primo il dot· Giglioli di Fir~nze deplora la mancanza di ritor Da 1 Prato di Fir(")U7~. il q11ale rileva subito gl1ardo del Governo 'V'erso la classe. a lla quale h a cl1e l'argomento è cos1 in1portante che va risolto tt.~Illlto n.::~costo il suo progetto. • nell'interesse di tutti in quest a sede in cui sono I.'on. Rrnne1li ri\endica a lla RUa a ttività il dirappresentate tutte le classi dei sanitari. ritto nccot(lato alla classe di avere l1na propria Il dott. Gi~lioli òi Firenze, per quanto in gerappr eRentanza in .seno a lla Commissione. 11ere sia contrario alle sospensive, tuttavia nel caP er ultimo il comm . Ballerini, presidente delso a ttnale è f n \Orevolf\ che si interpelli il Ministro l'Orc11ne <le medici di Roma., chiarisce le ragioni Ciel La '"Oro. t he l1anno determinato l'approvazione dell'ordine 11 tlott. Guastalla di iliantova espone le ragioni rclel giorno approv·a to ne ll'nsse1nblea di Roma. JX?r Cl1i, nel recente Congresso dei Medici Condotti Il gjorno 26, sotto la presi{lenza del prof. Sllvadi Napoli, 1$/i inviò, -dietro false ilnformazioni, llD \ gni, si riprende la disCl1ssione sulla assioura'!ione telegramma di protesta al Ministro Labriola. obbligatoria oont·r o l e malatt'ie. Il (]ott. De Gregorio di R oma è contro la soIl prof. Calcaterra dli Geno,·a afferma che attuals~siva ed informa i colleghi dell'9rdine del gior1nente esiste tra i n1edici uno stato di giustifiec'lUl. no approvato dall'Ordine dei l\1edici di Roma in dtffiden7..a verso la futura legge. lina numero$a o<3.Sernb1ea nella quale si è \Oluto Il prof. Baroncini di Bologna illt1stra i desideprotestare icontro la ~ic11ra n1enomazione degli inrata dei medict Jnanicomiali. teressi dei liberi €'sercenti qualora venga attuato Il dott. Belli di Arezzo divide l'azione da espli!"Ordina mento sanitario della Legge F errar'is cht\, carsi in due direttiYe. Lamenta la mancanza di secondo notizie attendibili. sarebbe conservato nel metodi di lotta, non delineati da pnrte della Fedei>rogetto Labriola . Ricorda ch e nel con vegno cli razione degli Ordini, in confronto all'Associazione luglio egli, quale rappresentante dell'Ordine di Nazionale dei Medici condotti, che è organizz.1zioRoma, si espres.::;e i11 i:;enso contrario a l progetto ne a carattere sindacale e ritiene pu1·tl'OPPo vi sia cli legge, e, p11r restando in minoranza, votò conconflitto di interessi fra medici condotti e liberl tro. Espone le ragioni per cui crede che siano professionisti. fortemente minacciati gli interessi dei liberi eserIl dott. Gandolfi <li Piacenza sostiene che il proC'enti: sostiene con1e ~in poco opportuno affrontar<· getto della legge <le1J() nssieurazioni costitui-.ce 11n problema forn1idabi le che .sconvolgerebbe l'atuna clelu "ione per gli operai e u11 danno enorme t11:i l<' orgnnizzazione per l'assistenza sanitaria in per la classe medica . nn iuom(~nto in cni l'lt:'llia è tn piena crisi pPr Il dott. Braccini dl Nocera "Cmbra polemizza coi !!r•lYi problemi ~ nt0r n a zionali ·ea interni : in vja precedenti orn to1i mera vigli8 ndosi •specialmente ~nl1orclin..'1 L1 i n,-oca che q11alora per ragioni poliche q1ialc11no a bbia. svalutato l 'i1nportanza del cooti«h<' ,~oglia presentar. i un progetto di assicurn :egno di R om:t clel pa~sato lt1glio, il q11ale. ol tre le zionc c·ontro Jc n1a lattie. esso debba pr~ere pel' rappresenta n z.e ùegli Ordini, conteneva q11ellc <li ~i·acli {\ ~n l,·<1g11a rclando l'interesse di tntti i medi tutte le altre categorie di sanitari. Perciò il vot•l ci. Ored{\ chf' Mò J)()Ssa ott-ene:rsi solo limitando il • uscito c1a q11e l con,·egno è, a parere sno, ben pil"l nuruero de~li Hs~ct1rnti e degli assistiti, con Jn impo1~tant~ cli qn ~1 lunq11e a ltro . lib(\r!l SC<'ltn. tlel 1n~li eo e C'Ol pngnm{\nto capit:aLa <liscnssione 8l allarga e vi partecipano co11 1 io. à fo1·fai t C-0ncludc esor tando il Congresso a note,oli clì!SCOrc;;i. . Yolg .. nclo rispettivi ordini del t •n<'r C'onto nel c:;no T'Oto Ò()lla unanime Yoce di giorno. i dottori: ... ardi di lli~'l . P c r<·acclnì di ' "'eprote tn che i liberi e. (\l't~ntj e l<:'Ynno SJ)e('ialmenr<lna, )IorPll.ii cli 'l'e r•\1110. Ori<lni cli ' TiCC'n7..a, R()(ltc Il(\i ~rnncli c-cntrl, dn Xa1>0li n Roma, a FiN>n1l-0ni cli Cren1ona. Fi~chetti di Snn Renio, Mornnc1i. 7.e. n G"' llOYa . n :\lilano. 'I'rulli ecl ·tltri. Infine il prfH-:dclente r>rof. SilV3"'D1 Il <.lott. l·'aticlll <li Firenze, conie 1>resen~1tore ria:--5-.tllll J11 ~i1l ;1n1cnte In cl i~cn ~ione dopo di che tlt·l1 ·.)r•li1i.\ <1<\1 ~ic)rno di ~npoli. $1Ì sente in do<lit lettnr.1 <lei nu1neroCJiq1;.;in1i ordini (lel giorno perYtl t1P , 1i di n10,tr;1 re come l'operato del C-0n.!?rec:ac:o Y<~ nnti :t ll<l P1·c-si11(--IlY~1 . tl• ·i ~l· "l iPi cniulo tt i ~rn gi11~tifica to .
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SEZIONE PRATICA '
Dopo un.;'l. breve sospensiQne della. seduta per dar mQd-O di accordarsi Stl di UID. solo ordine del gio;rno, l'assemblea. approva per appello nominale ed all'unanin1ità il seguente ordine del giorno concordato: « T..e R.9.ppresentanze degli OrdiD;i dei Medici
di classe; delibera che gli Ordini assumano apertamente direttive sindacali, coordinando l'azi<>ne dei .s indacati e delle organizzazioni <li categ<>rie esistenti nelle rispettive Provincie e promuovendoné la formazione ove occorrano». ·L 'approvazione di 9uest'ordine del giorno viene seguita. da un lui;igo a1>pla111so. Si approva P<>i il bilancio preventivo espostò con dettagliata relaz1one dal dott. Braccini, nonchè il risultato della sottoscrizione indetta per o·n orare il dott. Raffaele Paolucci per l'affondamento della Viribus Urvitis colla fondazione di una borsa di studio a favore di un orfano di medico ricoverato al Collegio di Perugià, la cui gestione è stata fatta dall'Ordine di Roma a n1ezzo del suo presidente . J)l'of. comm . Ballerini. 1'€SS'i
d'Italia, riunite in Congresso federale, discu•ssa la questione d:ell'a.1Ssicurazione obbligatoria contro le ma la ttie, riaffermando i capisaldi delle aspi.razioni già espressi nel n1emoriale presentato dalla. Presidenza della Federazione al Ministro competent~, richiedendo la rappresentanza proporzionale di categoria nella Commissione per il regolamento, deliberano che siano ricon\o-ca te le rappresentanze degli Ordini dei "Niedici appena sarà com1micato il progetto per un esame completo prim.a della discussione parlamenk'l.re: che i capisaldi del proGiorno 'l!7: nelle ore antimeridiane si procede getto devono tutelare gli interessi morali ed ecoalla votazione per .la elezione di tre consiglieri in nomici di tutte le categorie dei ì\.fedici; che sarà sostituzione dei (l jmjssionari, e s'inizia la discuscon tt1tta energia impedita l'applicazione della legsione sulle proposte della Presidenza per un auge qualor~1 essa venga in definitiva approvata con mento di L. 4 della quota fed~rale. Con tale auevidente lesi9ne del decoro, dei diritti acquisiti, ' mento si .rende 11ossibile la pubblicazione di t111 degli interessi ec<>nomic.~i dell'intiera classe». Bollettino Federa:le, org-ano della Federazione, da Dopo l'approvazione di q11est'ordine del giorno distribuirsi a tutti i soci iscritti negli Ordini, e il Congresso dà mandato al presidente pr<>f. Sill'assunzione di un segretario stipendiato il quale vagni di proV\edere nel modo più degno alle onodovrebbe attivamente ed esclu.sivamente occuparsi ranze da. tributa.csi ni medici ca fl11ti in guerra, della organizzazione e propaganda. Le proposte. previ accordi coll 10rdlne di Padòva e con la Sadella Presidenza, ,d opo lunga discussione, vengono nità Militare. approvate. Nella se<luta pomeridiana, alla quale assistono Il prof. Silvagni informa che il Ministro Labriola se1npre numerosi~simi congressriti, si inizia la diriceverà nelle ore pomeridiane una rappresentanza scussi-0:ue su altro tema di grande im,port.-:'lnza: di Medici per i.n trattenerla sul progetto di assiruPer . la oostit1l~io·ne di 'Un Sindaca.to M edioo Itarazione e<>ntro le malattie. I
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Nelle ore pomeridiane il C-0ngresso continua lo Sull'argomento riferisce il dott. J\1orandi di 1\llisvolgimento del suo numeroso ordine del giorno. lano, il quale sostiene la tesi che la funzione sinS'intrattiene a 111ngo sulkl riforma delle tariffe <lacale medica si svolga indipendentemente dagli [J'i1Jidiziarie, ,s empre promessa e non ancora otten11altri <>rganismi allo stes~o SCOP<> esistenti. ta, :malgrado le energiche pressioni esercitate sia I.1a discussione in merito si fa ampia e interesclalla Presidenza della Federazione, sia dall'Ordine sante. L'argomento appassiona i congressisti i di Roma. qt1ali hanno Ilro11unziato note\oli discorsi, tra cui Si prende atto di nnove assicurazioni date dalquelli dei dottori Garosci di Torino, Danione di l'nttuale Ministro di Grazia e Giustizia circa la Novara, Percacctni di V€-ro11n., Roncon·i di Cremosollecita presentazione fl Ila Camera delle modifìca na, Giglioli cli Firenze, T<>nelli <li Pa.rma, Billi di zi<>ni proposte dalla Commtssione, che da tempo ba Arezzo, Oriani di Vicen7~ , Telesforo di Foggia, f\spJetato i s11oi lavori, e si dà mandato alla PreRuda di Lncca, Calca.terra di Genova, Fischetti di sidenza di iniziare senz'altro una energica. azione Bologna, Ben.civeg·na èLi Palèrmo, Tallarico di Sa{>struzionistica q11alora le promesse non abbiano lern<>. ~al pietra, ~In rti·nelli. D.nlpart-0, Braccini ed attuazione in un brevissimo periodo di tempo. altri molti. Raccoglie a nche il consenso unanime del ConDalla di~ssione emergono tre tendenze: l'una gresso una proposta df\ 1 dott. Fi8chetti di Porto contraria a qualsiasi forma ili sindacato medico; la seconda favorevole a dare funz.ioni sindacali ' :l\1a11rizio, perchè si facciano \oti per l'assolut3. proibizio ne delJ'esercizio professionale a medici ng·Ji ordini in cooperazione coi sindacati esistenti; stranieri, quand'anche abbiano conseguito o co11la terza tendente a promuovf>re i sindacati indiseguano I'esa.ine di laure.a in Italia, se non è acI~ndentement~ dagli Ordini. perchè ne rafforzino cordat.a una oompleta :'eciprocità dalle Nazioni da e completino l'azione di difesn. I dottori Da ]prato <>11i tali medici provengono. e Braccini' sostengono con effickl M chlscorsi la neIl prof. Silvagni, di ritorn~ dal colloquio co11 c-essità che la. ft1nzione sindacale si svolga in arS. E. Labriola, informa che il l\iinistro ha dato m<>nia con la Oonfederazione generale del lavo ro. formale assicurazione che comunicherà alla Presi~'- conclusione della. interesMnte discussione l'asdenza della Federazione, perchè possa essere diRe1nbl~a approva un ordine del giorno recante le scusso dai Medici, il progetto di legge sull'a,sfficufirme (li Darosci, Oriani, Ronconi, Martinelli, Morazione contro le malattie, appena sarà pront:o per randi . Esso è oosi concepito: . ltl presentazione al Parlamento. «Il C<>ngresso : ritenuto che la principale ragione Il !-:borioso Congresso si è chiuso plaudendo al d'es~re flegli Ordini .e della Federazione debba suo presidente, prof. Silvagni. D. G. consistere nella difesa sindacnle di tutti gli inteI
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lL POLICLIKICO
l{ISPOSTE A QUESITI E ADOMANDE. t~:>G-!)
JJensione. - Dott. C. :1\1. da A. - Il telllJ)() utile per la pen~ione coruincia a decorrere clall'aprile del 189 , tranne che Ella, iscrivendosi nlla Cassa di previdenza, a bbi::i riscattati alcuni anni di ser\·izio precedentemente prestati. ( 565) Abita.z io1iv. - Oon,gedo per salute. - Dott. U. D. da A. - ~on vi è consiglio legale da dare ('irca l'addotta u1ancanza di case per abitazioni. <Jomprendiamo che il Municipio sia obbligato a darla, ma quando effettivamente non Ye ne sono, come esso può procurarla? Veda in qualche località prossima al Comune di residenza e prenda accordi co,n l'amministrazione per attiYare un convt~niente mezzo di tra sporto . A causa di infermità non contratta in servizio, la durata del cong~do, con sup1Jlenza a carico del Comune, può estendersi fino a tre 1nesi. L 56G) u·ffic;iale sanitario - Nomina, prOVV'lSO'l·ia . -- l)ott. F. B. cla S . <} . I. - Ora che si possono bu ntlirc gli• es.a n1i di concorso per la nomina a d ufficiale ~)anita1io non è ammissibile che si privi
delln non1ina pro,·yisoria un professionista per <l:t rla ad tu1 nltro anche a t itolo pro\'Visorio. A pnritil di coudizione è sempre J)referibile che si tro,·n già i11 I)OSsesso della · carica. L'art. 111 del R<~gola111c11to generale sanitario, che fu una volta prorogato fino nl 31 dicembre 1911 con il D. R. del 2~ 1narzo 1911, n. 295, ha cesRato di aver vigore. Doctor
JUSTITIA.
•
A vvERTENZA : I quesiti porvenutl successlvam ante a quel li a cui si risponde nel presente fasclcolo, avranno risposta nel l 0 fa· sclcolo della prossima annata, che si pubbllcherà Il 3 gennaio 1921 . Clo per norma di quegll associati che hanno scritto o che volessero scrivere per sollecitare riscontro .
La Reda:::ione
•~<·r v izio ?nedico-1nilltare. -
All'abb. n . 2500:
l\lolti Con1andl hanno rilasciato dei certificati Rnl serYizio militare prestato ad ex-militari da loro dif)€nòenti. P erò sta. di fatto che il rilascio di ti.i li attestati non è nutorir.zato nè codifi cato da nessuna disposizione ministeriale. Ella l.>Otrl'bbe quindi rivolgere domanda al illinistcro perchè venga autorizzato il Comando di Distretto n rilasciarle il certificato di lO'devol<> ~erYizio a mente del D . R. 18 settembre 1919, u. l "R'>_.,.) . ~ratlo
di aspirnute Ut('dico non v'è distin~io1H'.\ <li cntee-orie: non llUÒ quindi farsi luogo n l Jlil i-;~.aggio per cui Jillln chi<'de inforllUlzioni. .\1 clott. (~. :\I. da A. : Il 'erYi?.io prestnto 11resso unità &Jnitnrie non <lit c.liritto nlln llOlizza di as~icnr.1zlone. .~ll'nbb.
n. 1921: Xnn ~1p1,i~1n10 <li qnn li iutlen11iti1 intenda pnrln rP. ~t? l·~lln i rif~ri~·() alln indl'nnitil di .. er\izio ~lk.'
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CONCORSI. RoM~G~..\ (I 11 lren,ze). - 1a condotta e direz. Ospedale Angiola.Di, L. J0,000 e JJ. 2000 per caYalc.; 2a e 3a condotta L. 6000 e L. 1200 per ca Yn le. Scad. 31 dicen1bre. 11.\GXO 01
C.\.PI~ESE niiroBEL.\NGELO (A.rezzo) . -
Co11clotta residenziale unica; a l 31 dic. Ab. 3100; L . 8000 lorde e qt1.attro quinqt1enni del decimo; indenn. caroviv. : congruo a u mento per la cura dei poyeri che r isultassero in nu1nero st1periore a q11ello sta bi lito dall'ultimo elenco dei poveri; L. 100 (sic) per uff. .·an. : IJ. 100 (sic) per l'arm. farmac.; I.1. 3000 per calavlc. Servizjo entro 20 giorni. (Po·r to Ma11rizio). Condotta a cura piena; Con1une di 1600 abitnnti, senza frazioni: asseg11-0 n nnuo di L. 10,3R5 lorde, compreso CASTEL VITTORIO
ca ro-\i veri e ufficinle sanitario. Scad. 31 dicembre. Condotta pel capolt1ogo; I.i. 11,500 lorde, oltre i11dennità caro-viYeri, indennità cavale. anche i>er g·li abbienti in I.1. 2400 e IJ. 650 se llff. san. ; comoda casa con giardino. Per gli a bbienti tariffa dell'O. d. IVI. con rid11z. del 50 %. Servizio entro 30 giorni. Scacl. 15 genn . • SPEZI A. Oivioo Vsvedale Vittorio Ernanuele II. A tutto il 31 dicembre concorso per titoli ad anatomo patologo e batteriologo; lorde L. 6000 e diritto a quattro quinquenni di L. 500. Chiedere copia avviso dii concorso alla Presi(lenza. TR~XZA~O (Bresoia) . -- Condotta; abjt. 1800. C-0n<lizioni del co11c·-0rdato. co11 tariffe per gli abbienti pre. critte dall'O. d. ~1 . Scad. 31 di{; . :\1edico-chirt1rgo cerc<l interinato in residenzR prossima Roma. Ri,olgersi : De Lunghi, Farmacia Cavedoni - Roma. Medieo-chirurgo, lunga pratica professionale, te~tè diplou1a tosi d enti~ta Gine,-ra, conoscenza lingue estere, volendosi cledic..'lre presente1nente stomatologia. saprà esser riconoscente a quel colleg:i · o a ltri che vorrà pr0curargli centro popoloso bisogue\·ole dentista. Scrivere: Avv. Venturi, Viale dei l\1i lle, 49 - FirenzP. · l\l AIOLATI
(Anoona) . -
D1.ffide .
.1\lrabb. n. 12413:
P<>r il
All'abb. n. 12461 : Le autorità miJitari sono at1toriz7~'lte a riln~ciare ai militari in éo11gec.10 certificati cli carattere tecnico $Ul servizio proff->Ssionale prestato durante la guerra. Per gli l1fficiali medici li rilascia la Direzione generale di sanità n1ilitare. l\I. G.
·in le. ri tt'ttin 1110 cl1e
8ì .
Nuove diffide : Castel cli Cascio (Bologna). , ..acri (Chieti), S. Vito al Tagliamento (Udine), ~.fon da rio (Pesaro). 'Cn collega \ende d"occasione ed in ottimo stato: Ortodiagrafo Groedel, ultimo n1oòello. L. 4,500. _\ pparecchio per raggi X (gruppo motore 4 cavalli corr. altern. e dinan10 20 .dn11>., rocchetto inten~ivo 40 cent. scintilla, L . 17.500. Porta tubi X J... u mbert t1niver'"ale, I.1. 950. - }11croscopio Ta run, i1un1er~ .. 1100 dia111. con t.'l\·olino trnslatore. cont.ag:lobuli ed emoglobinon1etro, L. 1,650. - Ri"°olgersi prof. Galli, '"in. \Taladier, 11. 53, Roma-33.
[ANNO
XXVII,
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FASC.
SEZIONE PRJ\TICA
NOTIZIE DIVERS P La sta:tione antimalarica di Terracina. Il 7 corr. venne solennemente inaugurato a Terracina un g-u binetto radiot~rapioo per la cura della malaria cronica, in esecuzione ad un ampio programma che si svolge sotto l'a lta consulenza del sen. Gra.ssi. Il sisten1a radioterapico è applicato secondo le scoperte e il metodo ideato dal dott. Anto·n ino Pais: avemmo già ad occuparcene in questo giQrna.le. Alla cerimonia intervennero il, ministro dell'agL-icoltura on. l\1icheli, iJ ministro per le terre liberate on. Raine11, i ·senatori Indri, Mangiagalli, Santt1cci, il comm. ' ricentini, presidente della Società per le BonifiC'he Pontine e il comm. Clerici, direttore dei lavo ri, il medioo provinciale pro~. Badaloni per il Prefetto, molte altre autorità e peraone competenti. Il metodo del dott. A. Pais è fondato sul concetto che i raggi Rontgen nelle dosi comunemente 11sate sono distrutto·r i delle cellule Viventi (da qul il loro impie~o nella cura dei tumori, per esempio), mentre a dosi a tt€nua te producono fenomeni di ec.citamento e dli l~ipi·oduiione cellulare. In ba.se a tali ipotesi , il Pais eccitò gli organi formato1ri del g-lob11li rossi e notò risultati incoraggianti : pensò Ql1indi òi applica re il metodo alla Cl1ra della m.ala ri<1. In ql1esto campo era stato preceduto da a ltri, i quali però non avendo trovato l'esatta tecnica di dosaggio, di ·somministrazione, ecc., e non avendo ottenl1to alcun rii:;ultato, avevano negato all'ener~ia. radiante ogni azione antjm.alarica. In n11n1eros~ e replicate esperien7.e il dott. Pais. potè dimostrare che la radioterapia, specialmente ' se associata a piccole dosi di rehinino, guarisce le forme a cn te anche gravissime della malaria, gt1arisce o n1igliora ~nsibilmente anche le forme croni che inveterate e resistenti, sia riducendo il tumore della mil?Ja, sia nQtevolmente migliorando lo . stato generale, siia a11mentando · progressi,ramente e cost-'lntemente il n11 mero dei globuli rossi. Il metDdo permetterli i.n un certo volger di tempo, se largan1ente clivulgat<;> ed applicato, la bonifica l1mana delle n111net·ooo zone malariche d'Italia. Il metodo stRsso viene ora attuato anche nella Spagna (il Governo spagnuolo ha mandato in It-rilk'l il prof. Pittaluga per rendersi edotto della tec11ica). I numerosi e colti visitatori assist€ttero ad 11na npplic-.azione di 1aggi, fatta cla l Pais, sopra. 11n giovane malarico. Si tratta di co.sc'l bre\e ed an<"he - quando sill presa prH tica dell'apparecchio - abbastnnza se1n1)ilce. Dopo t1na Yisita a 1 Circolo cittadino, ove parlarono iJ sen . Ma11ging.al1i, il ministro Raine1·i, il co111n1. Ol<'rici . il dott. Pais, ecc., la oomitiv8 c:si re-c-0 alla Colonia Jqlena , presso il Circeo, già cou1in1cin ta n bonificare ed ora <1ttiv,o centro di rige, n(:'ra7-ion~ cln J)Rrte del1'l Societ<ì. I vi era pronta nna ClCC'ellente colazjone. Parlarono il con1m. Cleric1, per e~porre il Y.asto i1rogr nmma della Rocjetù che re<lin1flrn lf\ J>aludi Pontine. Rispose l'on. :à1icl1Pli llf\r snlntn re e plaudire ai pionieri che hanno iniziato e pro1)ugnano la redenzione della vasta
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Corso di perfezionamento In clinica delle malattie nervose. Nell'anno scolastico 1920-21 avrà luogo per I la11reati in ì\tledicina e Chin1rgia, presso la Clinica delle ~fula.ttie .Nervose dell'Università di Roma al Policlinico Umberto I , un corso di perfezionamento trimestrale, in Clinica della ~iala ttie Nervo&l. Il corso .s'inizierà il 10 gennaio 1921 e saranno impartiti i .seguenti insegnamenti: prof. Mingazzini: Lezioni di Clinica delle malattie nervose; prof.essor Mingazzini: I-'ezioni di Anatomia clinica dei centri nervosi : prof. Fumaro1a : J.;ezioni di diagnostica e isemeiotica della malattie del sistem8 nervoso ; prof. Ayala : Lezioni di Istologia normale e patologica dei centri nervosi. Alla fine del corso, quelli che l'avranno frequentato regolarmente e che avranno superato la prova di esame, riceveranno un Diploma di perfezionamento in Neuropatologia. Per essere ammesso si deve fare domanda su carta bollata da L. 1.00 al Rettore della R. Unive1~sità, non più tardi del 10 genn.aio 1921 presentando : a) fede di nascita debitamente legalizzata dal Presidente del TribunRle; b) diploma e certificato di Laurea in Medicina e Chirurgia {anche . cli Universit<\ estere); o) quietanza d'i L. 200 ri· lasciata dall'Economo1 della R . Unive1~sità. Si do . f Yranno pt1re versare i1ella Cassa universitaria lire 73.90 oce-01rrenti per 1so1p ratassa di esame di di · ploma, per gli esercir-i di Laboratorjo, per b<>llo e indennità. Per ritirare il Diploma gli interessati dovranno, in seguito, presentare domanda su carta bollata da L. 1.00 e versare a lla C~ssa universitaria L. 10.60. Iscrizioni fino al 10 gelllk'lio ~921.
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Corso pratico di Ortopedia. Sarà tenuto dal dott. prof. F . Calot, ch:irurg-0capo dell'O.s pedale Rothschild presso l'Istituto Ortopedico di Berck, nella sua Clini~'l di Parigi, a l t2ua.i d'Orsay, G9, a p:a.l'tire òal 17 fino al 24 gen:11a io 1921. Verranno in~partiti insegnRmenti con esercizi pratici individuali, in ragione di cinque ore al giorno, nell'o,rtoveclin in.dispe-nsabile ai pratjci (çlivisioni: affezio11i congenite ed acquisite), snl trattamento clelle tubercolosi esterne o cbin1rgiche, sul tl'attnmento delle fratt11re. Verran.n o da te spif\gazioni in spa gn11olo ed in inglese per gli studenti stranieti. Tn~sa d'iscrizione Fr. 140.
Per combattere il tifo in Polonia. JJ'asse.rnblea plenaria clelln J;ega delle Nazioni si è occupata òell'epidemm cli tifo in Polonia che. ruinaccia seriamente la sicu,rezza sanitaria europea. È st.a to (leciso cli organil'izare Sl1bito llD~ clifeRn ~anitaria inten1aziona le, inYiando soccorsi in PDlvnia. Il delegato france-se hn annt1nciat-0 cl1e il suo governo mette,ra n di1s-po·slzjone di que~ta camvngna un milione di fra11cbi e avrebbe presentato nn l)rogetto di legge 1wJ· l'allestimento cli v·e nti sezioni oo.nitar'ie. IJoJ'd Balfour, p€'r l 'Inghilterr<l, 11}1 <111nt1nciat<> di. ver~are cinquant.1n1ila ~terline . SElf?;nirono m1bito altre offerte fra le q11nli q11elle clel Co11adà per cl11ecentomila dollari. del Belg-io ver mille sterline, della GreC'i a per diecimila sterlil1e. della Persi;.t per cl11emila sterline, dell'Olanda pe1· eentomjJa fiorini, della Ciria per d11emila sterline, della Spagna per quarantamila sterline. '
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Prof. Luigi Concetti. Commemorazione letta nella Clinica Ped jatrica il 9 dicembre 1920. Con vr<>fon<la (•{)llllll OZione t ornin 1110 in qne.st<l ...\.11ln, tloYe J)oc·11i giorni f n , proprio giovedì scor~o , nbbian10 ll<lita per l' ulti111a vol~'l la narola de l nos tro l\1ae-.c;;tro. Con a lto senso del s110 dovere f~gJi Yolle Ye nire fra ' ?<>i, qn nndo il male, che lo 11n r·a pi to a 1 no~tl'o n ffetto . ern forse già in inrn bazione. Dopo la lezione parve indisposto, e noi do,·e1nm o Rocc·orrerlo. Il giorno dopo era gin agonizzante! Egli è caduto veramente S111 campo. "\roi non aYet0 potnto con oscerlo ed apprezzarlo i1 nostro ~laestro. r er1nettete c.-11'io ,..e ne parli, per,,mettete cl1'io '~ n1ostri q11ale l\Iaestr-0 avete perduto. Il prof. Concetti, ..insie1ne a l prof. Cervesato d i Rologna, a l prof. F ecle cli Napoli e a l prof. 1\ilya. di Firenze, [I nch'essi ~<:<>mparsi. f11 il prin10 e più 8trenno a sRertore nel n ost1~0 P.a ese dell'importanza sci entific·~1 e socta le clella Pe diatria. A q11esti quattro sommi clini ei la r edi a tl'i.a ita liana deYe tutto. ~la certa1nente il prof. Concetti ne era lo spirito animatore più a utoreYole, più appl'ezzato e più Yi.vace. Non is olo nel n-0-stro Pae,se, ma a n che a l1' E stero l~ sue parole, e nei C-0ngr0i::. i nazionali e in qnelJi internaJ'-ionn Ji e i1resso le somn1e Ai.1torità J)edia triehe, ch e tt1tte gli di111ostra \ano una deferente amicizia, e ra altamente desiderata ed ap11rez1~a ta.
lUgli parlò e scrtsse di Pediatria scientifica e SOC'iale in lln'epoca nella quale presso di noi lo studio del ba111bin-0 era , si pt1ò dire, quasi del tutto trascurato, in un'epoca in cui i l pregil1dizio don1innv,1 ancora s n q11anto si riferiva a l b.-1mbino, n on solo nel n1<H1c10 dei })l'Ofani, ma anche in quello cle i n1( tlici. Co11 le RUe paro le e C'on i suoi ~c·ritt i Egli gettò i Jl1i1ni semi, ch e diedero poi tn nto rigoglioc:;i germogli. cosi ch e oggi la P e<lin tria ita lia nn oc.:r u11n n.elle Nazioni civili u11 pos to d'onore. l~in da 1 l { :3, J11cntre (\l':t pro-prin1n rio i1e l R er>n rto infa11tile dell'O. ~clnle cli S::anto Rpjrito. JlU'Pblicò il suo priDh) r e. oco11to statistico-cl inie-o sn 5()2 cn ~i. i Yi ~tt1<lin ti e cura t i con , ·ccln te roo<l<:'rn c. })ri n10 volnm0 òi nnn e rie di r ():->OC'onti stnti~tico-C'liniei, el1e coffi:itui. c-ono 1111'inesn11ribile llli nic ra cl 'in . (lgnn ru.~nti dottrinali e prn tic-i , e l1'1o vi c·on~iglio cn Id a n1ente di leggere e inedi t~11·c\ })rin1;1 di <1~1 r,·i al co~i difficil<' <' ·ercizio cl ~ll a ])l'<l tic-n iu1
fantih.). 1•1 fin cl;1i pri1ni nnni s'intere..,~<'> con rnra <.:<>111· p1 ·tt'nZ.ol ~li quPstio11i tli Pedic1tri;1 . ocit1 le. <·<>UH'
qn<'ll vl1e ~i riferi~cono ni brefotrofi, all:t n1ort·1l iti1 infanti le <' ai n1pzzi più r;1zion<t li r0r c·olllll:l t terln.
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IL POLICLIXICO
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tlt'll' in l'anr.i:i. lotta n<lo c·o n ri:--•nltn ti f'osì <'flic·ne~ t ·011 tro i preg-i 11 il izi t•l ll to <1i tf n ~i fra ~ Ji i neo 1111 <' • l<•nti .- i prnfnnL ('hP 1:1 1ll<1rt:1litit inf:1ntil<.• in J{ o1nn. <lo,·e 1n·i111a <'l'<l ~1:- ....·1 i PlPY~tt·t. l.• t>Jn t ·1ntn 1ì·ntinnil:1 . <l a <• ill• H'il l'f' la nostra <'itti1 ~'Clt tn qnt· ~to rapi orto in u1i..1 ;.o~izinD(' Y('\ran1Pnte priYih·~i:lt•t t1·a le (·ittù pif1 <·i\ ili tlel lllc>ndo.
XX"\TII, FAsc. 51]
A Lui s i deYe j} miraDile snluppo dell'Ambulat<H'io infantilè «Soccorso e I ..av·oro )> , il prin10 sorto i11 R oma e che è sempre rima sto il più rinomato, il più popolarf\ e il più frequentnto. In questo ...l\.J11 bnla torio una lunga schiera di generazioni fu e d11cata a lle n-01·1ne più razionali d'igiene infantile. Primario e poi direttore dell'Ospedale del Bambin Gesù, seppe èlare a questo un'impronta di mode rnità, che pM1na gli mancava. Ed oggi q11est'unico Ospedale infantile della città deve certa n1ente rimpiangere Ja scon1parsu del suo aut-0reV"-0le Direttor e, che a sempre maggi ori cose lo aYeva clf'stinato. Durante gli anni uniYersitari e i1ei J)l'imi anni della si.1a carriera profe~s ionale aveva acquistata, ron 11na lunga pe r1ua nenza in quasi tutti gli I stituti sciE?'n tifici, nna vastissima e-0ltura in tutti i rnn1i <lella Medicina. ' Egli fu infa tti successivan1ente a llievo interno, diligente e stimato, nell'T· stituto di Clinica n1ec.lica, iii quelli di l\1ateria. IDf' · dic.:'l e fa rmacologia sperimentale, di Clinica dermosifilopatica, d'Igiene, di Chimica clinica e I stologia, òi Fisiolog i~1 gf'11-eraJe, di AnatomL.-'l, Istologia ed Embriologia del ~iRten1a nervoso. Egli era diYe nuto e-0si non solo 1111 Pediatra, ma llil P e (liatra fornito d(\lle più va ste cognizioni di Medicina gener a.le . Gli inizi della s11a carriera dicla ttica furono quanto mai umili. E gli con1inciò ad insegnare i11 1111 sotterra.neo df'll'antica Clinica chirurgica in ' "'ia. Garibaldi, e da qni passò in clue corridoi ne ll'Ospe<la le di Sa11to Spirito, <111e ,.<:'ri corridoi, nei quali aveva c-0n centrnto la Dirf'zione, il L:1boratorio, il R epa rto-ban1bi11i·, il R ep<1rto-lattnnti, é versino UJl Reparto d 'i.sola 1nento. Tutti i s u oi <1 llievi rioord<t110 le belle ed utili lezio11i, cl1'Egli teueYa . nono~tante la disagiata sir-::tpn1azione del suo ~erYizio clinico. I)rova evidentP cl1e n on sono g li arubif\nti lu~suo8i, eh-e r endono grande un clinico ! :\. T"'ni . i cleYe, n1ercè il Yaliclo appoggio cl<.1'1 J)l'Ofessor nacc·Plli, l'istitu7.iane della Clinica pe<liatriC<l di R oma, del la q11ale f11 il primo titolnre fin (lal l RO<>. IA1 sun Clinic-;1 (1iYennf\ subito una dellP p iù nv11rezz.1 te e fr0qu ~11tn tr, non ~olo dngli stndf'nti, n1a anche clai rnecliei. J~gli ~ppe subito cirro11clnrsi cli gio, nni Yalenti e en1>aci, con1e il l>l'Of èR .. or ' rn lng-ussa, il })rof. J;Qngo. ora dir<'ttore d<'l1,1 C,linien pedintrica rli Catania. e l'nllievo Ruo )IJ'ecliletto, i 1 p r of. Spolverini, c·h e oggi ~tlntiamo cl il'ettor<' d C' Ila Clinica pediatrica di Cnp:lia 11.. ('on h1 sua così con1plf\U1 preparnzion<' Egli <1 0Yf'\<l <liY~ntare un :'\In<'stro in1pareg~ iabiJe, <' t:1 1e <1i,·en11e fi1ciln1ente. J."jgli PJ'«l un :\f:10~tro ~01n·Htn lto Pl'<ltic•o, ('h(~ nl le a-.:trn ~e teor i<' Jll'(->feriv;1 la r en ltù <le i fntti. E~li (-'d11C.<lY:1 oe:ni giot·no i ~noi clb~c·epo li nlla vern n1 <li(·iun Jlr:1tic-.1, e l~ i;.;11c• l<>zion i (lt·nno sp1n11r~ nno s1 e<·<'llio cli Yitn Yis,ut.1 a l lr tto <l<'i pi<·<·ol1 Ji:l1
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rAi~No
xxv11,
PAsc. 51J
SEZIONtD PR.A.T1CA
dell'adulto. Solo nell'adulto possiamo apprendere 11el ruiglior modo le . nozioni fond.a mentali, indisvensa.bili di propedieutica mecUca. La clinica del1iaùulto deve essere se1np.r e per .il pediatl'a, pe1· così dire. l'alfabeto, che gli permetterà di completare la 1s ua educazione me<:lica con l'acql1isto cli n11ove cognizioni, di nu·ove finezze ed accorgimenti 'di tecnica, cl1e si riferiscono al bambino. Solo chi nbbia acqt1istato una perfetta conoscenza nell'esa1 iue e 11~ll<l cura dell'adulto, potrà, perfeziona11dola ancora, affrontare la •Cliniça in.fa ntile. Così Egli intendeva che dovesse. essere lo specialista i11 Pediat1ia, e per questa ragione Egli, fra i suoi allievi (>d i suoi assi·s~ti, sempre P·r eferiva ql1elli, che gi~t avessero acqui·s tuta una perizia nella Clinie<-1 generale. • Assolt1tamente obbiettivo al letto del malato, non trascurava 11erò, di fI·onte alla più difficile osserv·a zione diretta del piccolo paziente, le ricerche di gabinetto. l\Ia Egli gi11dicava che queste ricerche dovevano rolo com11letare e ma.i so~tituire l'o·sservazione fliretb?.. del malato. Git1sti avvertimenti a quelli cl1e pr~sumono di impro,-1·1sarsfi .specialtsti nelle malattie infantili, avpena la11r~'1ti ò appena usciti da un gabi·n etto scientifico! Chiaro nell'es1)osizione, oon parola semplice, m~1 preci.sa e persuaffiva, Egli ci fa ceva .Pa.ssare dinanzi agli occhi ad ogni lezione l1na lunga serie di casi clinici, dal l)jù semplice al più astrusia, dal più banale a l più raro, per modo che alla fine di un suo co1·so chi lo aYe\ra .aisooltat-0, aveva. acquistata una completa conoscenza della patologia infantile. Non legato a nessuna Scuola., con la competenza che gli derivava dalle sue vaste cognizioni bibliografiche, sc..-eglie,ra oon eclettismo in t11tti gli insegnamenti Ql1elli. che gli sembravano i migliori, i più semplici, i più logici e sopratutto (lo ripeto) i più pratici. Parlare dei auoi lavori 1scientifici 11on è impresa fa cile, a-vendo Egli trattato con mano maestra, si può dire, tutti gli argomenti di pediatria. Accennerò brevemente ai J)iù importanti. Alct1ni suoi lavori p.rDvano come Egli ,s apesse st1bito afferrare e comprendere l'importanza delle scoperte più notev-0li della Medicina. Cosl Egli fu tra i primi ad applicare in Italia la sterote·ra11Ui unti<:lifterica, e lo· stt1dio dell'infezione difterica fu da lui sviscerato in numerose pubblicazioni, sia dal lato · clinioo, sia da quelJQ • e].Jidemi·ologico e batteriologico·. A lui si deve lo studio di una forma di difterite, poco conosciuta, eppure assai importante, ln ... . difterite cronica e la difte-rite latente .d el ria.so. A lt1i si deve anche l'importante scoperta, da altri intravedut~, ma da lui dimostrata, della forma actinomicotica ·ael bacillo della difterite, el1'Egli comunicò a l Oongre-sso internazionale di l~udn pest : di ql1ella forma, cioè, ehe assume co n .. gran·d e probabilità il bacillo di ·LofI:ler nell'ambient~ esterno'. Egli ft1 tra i i1rin1i in Italia ad applicare la pratica della pl1ntura. lombare; e in un'ep·oca., in cui persino abilissimi chirurgi trepida vano nell'int1·odurre l'ago nel canale ra·chideo. Egli con l'esem1
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vio e col eonsiglio ipostrò che questo metodo di ricerca e di cura poteva e doveva entraTe sen~'l Hlcun pericolo nella pratica abituale. Per mez~o della vuntl1ra lombate Egli P·Otè sviscerare l'argomento ·delle meningiti. Ed i s11oi la''ori su questo capitolo della patologia furono ta11to apprezzati, ch'Egli fµ scelto co111e relatore su tale argo1nento nel Congresso internazion.a le di Pe{1i.a t1ia di Parigi. Fu 1Dgli illf.a tti . tra i pri;mi a .s tudiàre la me11ingite cerebro-spinale epidemica, il ' cul .agente etiologtco, il meuingococco, era stato scoperto, prima che da V\~eichselbaum, dai nostri lVIarchiafa va e Celli. · Cosi f11 Egli a Rtudiare, insieme a l l\13rn, la merdngite sierosa, facendo11e rilevare l'importanza in molte sindron1i ne rvoseJ che in·sorg-0no nel co+rso delle i11fezi·oni ed intossicazioni aet1te dei bambini più piccoli. Così studiò le varie for·me ' di meningite .p urulenta non meningococcica, indicandone i caratteri di1rerenziali clinici e del liquido cerebr-o-spinale. La st1a ·cla.s sificazion-e delle n1eningiti non tubercola1i è oggi ge11eralmente accettatil.. Ii-0 studi·o clinico della ma !aria del bambino fu, si può ùire, iniziato da lni, <~ la sua competenza su qt1esto argon1ento gli ·valse l'ambìto onore di scrivere il capitolo st11la malari.a in un grande 'l'rattato straniero, il Trattato su,lle rn,ala.ttie dei òanib·i n,i, di Grancl1er, 1\1arfan. e Oomby. Fu uno dei precursori ·degU studi sulle ghiandole a secrezione intepna e sulla terapi..a ormonica . Questo eTa anzi un argomento, ch'Egli in ' special mod 0 l)rediligeva. A I.iui si devono gli ,s tudì, assai imp.ortanti non solo dal punto di v1sta scientifico, m::t. anche d~t quello pratico, sugli ipotiroidtsmi e sul temperamento · ipotiroideo dei bambini. S11 ql1est'argomei1to di patologia cosi moderno il suo nome si trova a.o vunque citato. Un in~eressRnte studi·o clinico ed .anatomo-patologioo IDgli fece sulle anomalie congenite del colon in.d ucenti la oostipazione abituale nei bambini. Di questa forma m·o rbosa, incompletamente studiata da Hirschpr11ng e c1a :Iya, Egli disti11se i vari tipi clinici e tre fotn1e anatomiche. Da Lui isolata dal grupp 0 delle dtstrofie mugcolnri è Ql1ella forma eh'Egli deuominò e< amiotrorta idiopatica cliffu•sa » e cl1e oggi, grazie ai contributi di altri osservatori, sembra essersi affel'n1a t~ ool nome di malattia di Concetti. · Uno studio importanti ssimo IDgli fece Sl1l modbo di Op1Jei1l1eim o mioato11ia congenita, rilevanclo nell'autopsia u11\1trofin. con diminuzione di nt1·mero delle cellule de11è c-0r11a grigie ftnteriori dfll midollo· .s pinale, ùel cervelletto e anche della corteccia cerebrale. Egli, al co11trario dei Clinici tedeschi, che con,s ideravano q\1esta malattia come una poliomielite feta le, dimostrò che ·~i tratta inyece d'un mancato sviluppo fetale di q11esti centri, e le Sl1e vedute furono più tardi accetta.te a 11che da pa recchi clinici tedeschi. Su IL:l sin{l1·ome {li I~ittle Egli scrisse una com}Jleta nionografia, p001endo in rilie\ro, in base a i1umerose osse~1azioni, la \Taria etiologia di questa forma m·orbosa. ID qua.si contemporaneamente allo Strii1npell di· 1
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tL POL1CLINICO
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111ost rù la ,-aria loc:.alizz~1zioue dcl viru · l)Olion1iclitir·o. i 11tro<.llt<'<'IHlo La IJit1 es<ltbl dC'110111i11;tzioue <:linieH di }>olio-e11t:efalo-u1ielite. .. .. lllllCl'osi :-,•onu i ~lhJi Sl·ritti ~ ulla l)atologi<l delJ'aptJ:l r<Lto digere11tc e dt•lla uutrizi-011e, c:ornc quello ~ull'atrotin IH'indtiva inf~tntlle, sui fermenti dcJ la tt •, su Ile t<>!'si-i11fPzio1ti ga~tl'o-intesti11ali. I"a eo1npilazione del Cau-itolo sui 111etodi l>iù razi~>
nali 11ella <·urn !.lcllc to ... si-i11fczio.ui gabtl'o-intestil~tli dei 1>,1111ùi11i i1el 1'1r1ttato di Terapia n1edica del Jlattb-lti11i è opera ~uu. :\lol t i ~i 1ue altre (suver.1no il c~ntinuio) sono le sue pul>ulil·.ttiioni. 'l'roppo ltL11go sal'ebbe eiiumcràrlc e a11eora I)iù t·c>n1111e11tarle. Aggiungete le numerose I>ul>IJlic.:n7'it111i '<lei suoi <.tl1ievi, e fra le più pregeYoli que lle di \~alag·us s,1, :S1>0lYerini, Longo, l\lodigliani, . Dc ' 7 ilLt, Hu11tangelo, ecc., e oompre11cleret~ l 'enol'ruc 11101~ di lavoro llScita da questa Cli11ica. TJc.L grati t11cl ine elci ~uoi allievi inte11<.le, n1)peni1 le C"On<lizio11i sar..111110 1)ro1>rizi<~. rnceogliere in un~1 11niea r)nhl>licnzione tutti gli seritti clel i)Iaestro. ~la u11'nltra opern di 111i voglio da ultimo ric·ord•trvi, il suo .il lanualo d'Igiene del bunlùinu, 1111 Y<'l'O 111on11111e11tu1n ar·r e p<'rc>11nr, i1el q11ale L'l c:u1111l(:>tenzn e 1'<111i111<t dcl granùe I>ecliatra trovano la loro i11a~si111~1 C8l>licnzione. Qt1i, si J)UÒ dire, si ttoYa rnec.-olto tutto lo scibi le dell'Igiene infan• tile, e i1011 ~ol o dcll' l giene 1lsicn, ma nnc:.he •li qucll-.1 J>~iC'hi <:•t , 1111 argomento q11est'ultin10 purtrov1>o J>oco :--tudia lo a ncl1e clai più r0pu tati pe<lia tri. l./Jyien e dcl ban1ùino ùi Con~tti d-0vrebb~ far I><lrtP della biblivtec.:a d'ogni medico. P-0che volte fl1 ~eritto cli Jliù cou11llet-0 in una mole relatiya 1n~11te C:o~j viec:oln, cou1e in quest-0 nrlanuale. I>•\ rlarYi del noRtro :i\l<lestro come uom-0 è comJ>ito u ~ti fnc:ile per cl1i, ane:l1e per poco, lo abbi.:t nYvicinato. I4J~li <:t«t 1111 nou10 011{-'sto e bt1ono fin 11ell'i11timo de l l'UO cuore, i1011 cono~ee,T<i l'invidia nè l'asprezza. Egli n ,·r eùbc Yolu ta la 1>iù con111letn. concordia frn '111clli eh€ gli ~ta Y<l no intorno. Egli n Yrebbe \'oluto SClll}Jl'C \'~der avpiùlla te le COlltr-OYer~ie della vite\. l..1n sn~t er.:1 se1upre un.a. par-0ùt d'amore e cli <·oncordia. ..~ J,ui t.11tti pot(\,·nno riYolgersi fidenti 'd i avere 110 co11~ialio p1·czio o, 11n aiuto \alido in qualun<J ne eve11ieuzu.
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:i\Ioùcsto in tutte le esplicnzioni della ~u~1 \'ita, Egli non c:o11ost·<.>Ya la su1~1 rùin. co~ì facile in quelli cl1e eccellono. . Amarezze tl'a Y~1gl1ar<n10 .:.111<.:hc 1<l ~tu\ c:sisteuzu, W<l Bgli uou l'onubbe e 11011 . · 111o~trò risentiwe11to verso llC8StlnO. A IJ11i ::;1 rivolgeYàllo i iui::5eri, i1ei giorni <li dolore delle loro <.;rea.ture:- e ~eruvre tl'OY<l vano 11ou ~o lo il metlic"O co111petente, mu u11clle il silenziosu l>l~ 11efa ttore e la ùuona parol<t di c.-ouforto. Chi lo vede-ra vas::;are 1)er i borgl.J.i di Trastevere, (.lo\e là suc.t f~1 uia tiooli,·a ull'epoc:a delln fonc.1c.1zJone de11 ·.~wbuht to1io « Soc:eorso e L~rv-01·0 », .e -Osserva va il ri~1lettoso on1aggio che aù ogni lHlsso riceveva dalle nw.dri del poJ)Olo e <lai loro figli, eh· Egli a ''eYà forse visti ap1Jena nati e che ora vedeva <:resc:iuti per rnerito suo belli e i·obusti, comprenùeYa di qu~1nta ~tima e veneraz.ioue Egli fosse cirrondato. Egli è morto senza veder C'<>rouuto il S-Ogno della sua Yit<l, l'apertura tlcl iu1ovo Istituto di Clinic:u l'eùiatric:a. in questo Policlinico. Quest'Istituto, c:he Egli yolle e ideò, cl.l 'Egli stl1(liò fin nei llli11in1i vurticolari, è un Yer-0 Jnodello d'Ospedale infuutile, nel qua le dovrebbeto · applicarsi tutti i pii1 moder11i progressi dell'Igiene os1>e{l~1u era dei balll:bini. I >ur non potendo for~e ruo~trar\elo finito, svcro <li r1otervelo far ammirare nella sua razionale distribuzione sec:ond-0 il c:onc:etto del ì\lnestr-0. Quante volte sentimmo il i1ostro }}()vero l\ilaestJ'o rc.tmllluricare di non poterlo forse vedere in f11nzione, Mgli che aveva ben iliritto di amarlo come cosa sua! J.;a rieonoscenza e l'ammirazione <l~i discepoli e degli innumeri 1>€neficati dovra11no i11cidere .a lettere d'oro il suo nome !3U quest'Istituto a meru-0ri~1 J)erenne di Lui che lo hn ideato. I->-0chi uomini lascia110 llllCl così larga ereditit di concordi affetti e corupiunti fra i suoi allie,ri, fra i -suoi conosc€11ti, fra i s11oi bf'11efica ti; pochi uomi11i lasciano una così preziosa eredità <l'insegn.an1enti, un cosi nobile esem1)i-O di bontà inesauribile, <li O~)ero~itù assidua e coscienziosa! ziosa ! Onoriamo il nostr-0 ~1aestro ! ·
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Indice alfabetico per materie. .. \11gi1>111i <' rPbr:tli: C:1)n~ider;1r. ioni ~ a1'1J-Y i\·e l'i e c:1ro-~tnwpn . . . ('asn cli ripo.·o J><'r i ll1Ptlic1 . • ( 'ttlllli hihliOg'l'.cl til •i l''1u1 Ptti prof. J,nigi . .
. Pag. 1477 )) 1!305 .
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11 I cl colo 52 contenente Il frontespizio e l'Indice generale sarà spedito nella prossima settimana·
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11 ctcolo dell'annata XXVIII uscirà Il 3 genn~al:o~1~9:2:1·~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ L. l'ozu. eci. resp.
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