Il policlinico sezione pratica anno 1939 parte 1 ocr parte1

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.innata 1939 ·(Voi. XLVI) Roma, 25 Dicembre 1939-XVIII

Nnm. 52 (fine)

IL •

PERIODICO DI MEDICINA, CHIRURGIA ED' IGIENE FONDATO DAI PROFESSOID

FRANCESCO DURANTE'

GUIDO BACCELLI •

• •

PRATICA

SEZIONE

REDATTORE CAPO: PROF. CESARE FRUGONI

Clinico Medico di Roma

Volume XLVI - Anno 1939

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PREZZI

D'ABBONAMENTO

Singoli :

ANNUO

Un numero separato della

SEZIONE M~DICA

« POLICLINICO >>

Cumulativi :

Italia

(1) ALLA SOLA SEZIONE PRATICA (settimanale) (1-4 ALLA SOLA SEZIONE MEDICA (mensile) . . (1-b, ALLA SOL.\ SEZIONE CHIRURGICA (mensile)

Estero L. 70- L. 115 (2) L. 65 L. 65 (3) L. 55 - L. 66 (4)

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ALLE DUE SEZilNI ALLB ruE SEZIONI ALLE TRE SEZIONI

o della

CHIRURGICA

Italia (pratica e medica) . . L. 110 (pratica e chirurgica) L. 110 (prat., med. e chirnr.) L. 140

L 6; della

PRATICA

E ::,tero L . l 65 L. 166 L. 195

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ROMA Editore: LUJGI N

14 -

POZZI

Via Sistina -

N. 14

1939-XVIII

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Collabor.afori effettivi della Sezione Prllfica p~r l'anno 19.39 Abbate dott. R. - F irenze Acquaviva Coppola dott. Massimo Roma. Agostinelli dott. Ermete -- Malo. Agostoni dott. Giuseppe - Milano. Aievol i dott. Eriberto - Napoli. Alberti dott. Giuseppe - Roma. Alessandri prof. Roberto - Roma. Amalfitano prof. Gabriele - Roma. Alessi dott. Davide - Milano. l:\.ndruzzi dott. Alcibiade - Roma. Antonelli prof. Giovanni - Rom a. Austoni dott. Mario - Roma. Babudieri prof. Brenno - Roma. Balice prof. Gaetano · Napoli. f Battistoni dott. Luciano - Verona . Bernardi dott. Raffaele - Per gine. Bernay dott. André - Lione. Berretta prof. F. P. - Genova.-Sampierdarena. Bile prof. Silvestro - Napoli. Biocca dott. Ettore - Roma. Bongini dott. Oreste - Siena. Caleffi dott. Giovanni - Padova. Caminiti dott. Santi - Milano. Camporesi dott. L. - Milano. Canova dott. F. - El Kerak. Carbone dott. Domenico - Milano. Casanova prof. Francesco - Padova. Casciaro dott. Giuseppe - Rossano. Cavina prof. Giovanni - Firenze. Cerami dott. Alfredo - Trapani. Chìasserini prof. Angelo - Roma. Chini prof. Virgilio - Bari. Ciancarelli dott. Sante - Roma. Cicchitto dott. Elio - Bengasi. Cimi nata prof. Aldo - Monza. Ciuffini prof. Publio - Roma. Coppa prof. E. - Aversa. Corelli i:rof. Ferdinando - Roma. Cortella dott. E. - Bolzano. Cristof anetti dott. Paolo - Roma. Outillo dott. Egidio - Roma. D' Alessandro dott. Giuseppe Pa. lermo. Da Villa dott. F. C. De Blasi prof. Vito - Salsomaggiore. Deleonardi prof . Stenio - Siena. Diena dott . Sergio - Firenze. Di Fulio dott. E. - Roma. Di Marco dott. Ignazio - Roma.

Di Prampero dott. Antonino - A.O.I. Donatelli dott. L . - Firenze. . Dragotti dott. Giuseppe - Roma. Faraone dott. Antonio - Udine. Ferrannini prof. Luigi - Bari. Ferrara dott. Michele - Roma. Ferra.rio dott. A. - Monza. Ferri dott. ~~ndrea - Sala Bolognese. Filipo dott. Domenico - Roma. Filippini dott. Azeglio - Roma. • Fivoli dott. Carlo - Roma. Frigimelica dott. Carlo - Belluno. Frt1goni prof. Cesare - Roma. Frugoni dott. Piero - Rochester. Fusetti dott. Arn•o lfo Porretta Terme. Gangi prof. Salvatore - Roma. Gasbarrini prof. ..\.ntonio - Padova. Gherardi dott. Giangiuseppe - S. Giovanni in Persiceto. Ghisio dott. Giuseppe - Vercelli. Gibiino dot t. Giovanni - Ragusa. Giugni prof. Francesco - Firenze. Gosio dott. Renato - Roma. Graziani prof. Francesco - Zara. Gualco prof.sEa Sellina - Salsomaggiore. 'J-ucci prof. Giuseppe - San Gimignano. Impallomeni dott. Rosario - Roma. La Branca dott. Gi ovanni - Roma. Lanza dott. V. - Roma. Lauro dott. Armando - Palermo. Locatelli dott. Athos - Varese. Luccioni dott. Con suelo - Potenza. Lunardi dott. Bruno - Parma. Marohi dott. Carlo - Cagliari. Mariconda prof. Paolo - Roma. Marinacci prof. Sartorio - Pescara. Marino dott. Valfredo - Bari Marino dott. Serafino - Bellosguardo. Marri dott. Rodolfo - Firenze. Martinetti dott. Renato - Siena. 1''.!azzarella dott. Oreste - Roma. Meineri prof. Pier Angelo -. Roma. Merenda. dott. Paolo - Trapani. Mesirca dott. G. - Cittadella. Mesiti dott. Mario - Roma . Messeri dott. Enrico - Firenze. Messini prof. Mario - Roma. Milani prof . Eugenio - Roma. .Milone dott. Giuseppe - Bari.

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Mingazzini prof. Ermanno - Roma. Mino prof. Prospero - Ver celli. Moccia dott. Gaetano - Tenez!a . Molari dott. Raoul - Cesena. Mona dott. Corrado - Potenza. Montanari dott. Mario - Rom a. Moral di dott. Mino - Rom a . Nardone dott. Benedetto - Gorizia. Neri prof. Vincenzo - Bologna. Oreni dott. A. - Monza. Orlandini dott. Pietro - A.O.I. Palumbo prof. V. - Firenae. Parlaveochio prof. Alfredo - Roma.

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Pellegrini dott. Mario - Sien a. Pessina dott. Luigi - Genova.-Sampierda rena. Picardi dotti. Giovanni - Roma. Pignocco dott. Cesare - Roma. Piea.cane prof. O. - Messina. Poppi dott. Arrigo - Bologna. Porta prof. Virginio - Milano. Pozzi prof. Arnaldo - Roma . Quattrocchi dot.t . Aldo - Arcevia. Rastelli dott. Mario - Roma. Ratti dott. Eduardo - Milano. Reochia dott. Francesco - Roma. Repaci dott. Filippo - Sinopoli. Rizzatti dott. Emilio RaoconigiOuneo. Rocchi prof. Filippo - Roma. Rovigatti dott. G. O. - Bologna. Rubegni dott. Renato - Roma. Sabatini prof. Giuseppe - Genova. Sacchetti dott. Angelo - Novara. Salsano dott. D. - Napoli. Santori dott. Giacomo - Roma. Scaramuzzi dott. Giuseppe : Bari. Schiassi prof. Benedetto - Bol ogna. Sciacca dott. F. - Roma. Selvaggi avv. Giovanni - Roma. Sorrentino rrof. Michelangelo - Napoli Spadea dott. G. - Roma. Stoccada dott. Fabio - Su zzara. Terzani prof. Alberto - Firenze. Tim~ano dott. Pietro - Reggio Cal. Tomasi dott. Luigi - Soligo. Torchiana p r of. Luigi - Pontedera. Triolo dott. Gaspare - Roma. Tripodi prof. Mario - Tripoli. Valle dott.ssa Vincenzina - Broni. Verney dott. Lorenzo - Roma .


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III -

INDICE GENERALE •

VOLUME XLVI - 1939

Indice per rubrica Pag. LEZIONI E CONFERENZE CBJASSERINI A.: Indicazioni e r isultati della ganglionectomia cervico-toracica e lombare . . . . 527 CHINI V.: Orientamenti moderni di clinica ematologica e loro rapporti con l' u Anemia mediterranea 11 nei suoi riflessi storici e sociali . . . 671 FERRANNINI L. : Tumore profondo dell'emisfero cerebrale sinistro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37 3 FRUGONI C. : Sulla colite ulcerosa criptogenetica 823 GASBARRINI A. : Adenocarcinoma primitivo del duodeno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1787 GASBARRINI A.: Infarto del miocardio da coronarite sinistra di natura arterio-sclerotica (e luet ica?) in soggetto diabetico . . . . . . . . . . . . . . . . 3

MILONE G. : Curva glcemica da insulina inibendo o eccitando farmacologicamente il sistema neurovegetativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MINO P .: Sulla eziologia della leptospirosi nel Vercellese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . PABLAVECCBIO A. : Osservazioni sul comportamento della sierolipasi in alcune forme di itterizia . PICARDI g,: Dati anatomo-istologici concernenti alcune tiroidi asportate in caso di scompenso cardiaco e angina di petto . . . . . . . . . . .• . . PISACANE C. : Ricerche sierologiche su ammalar,i sottoposti a terapia paraminofenilsulfamidica . . . POPPI A. e R OVIGAT1'I G. o. : R icer che elettrocardiografiche eseguite in volo . . . . . . . . . . . . PORTA V.: R are complicazioni nervose della difterite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . RASTELLI M. : La lattogelificazione del siero (reaz. di Kopacze\vsky) nelle affezioni neoplastiche e non n eoplastiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . RusEGNI R. : Il trattamento dela p olmonit,e lobare con la P-aminobenzol-sulf amidopiridina . . . . , R unEGNI R.. : Sulla p ossibilità dj un viraggio della reazione di Casoni dopo intradermoreazioni ri-. petute . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SABATINI G.: Sull'azione sedativa del Oentranthus ruber . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . SALSANO D. : Sul valore della prova della santonina per le esplorazioni funz ionali del fegato . . . . SANTORI G.: Sul trattamento della blenorragia con i preparati sulfamido-piridinici . . . . . . SCARAMUzz1 G. : La reazione di Takata-Ara e l 'equilibrio proteico nel siero di sangue di diabetici, prima e dopo trattamento insulinico . . . . . . TRIPODI M. : Confronto fra due casi di anemia acuta grave (anemia tipo Leder er e mielosi aplastica globale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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LAVORI ORIGINALI AMALFITANO G. : Sul significato e il valore diagnostico della prova del ramnosio di Castellani B1occA E. : Oisto-piellte provocata da un particolare tipo di b. metadissenterico . . . . . . . . . . . . BONGINI O. : Uricemia ed uricur ia, spontanee e da carico, negli ipertesi arteriosi . ' . . . . . . . . . CALETTI G. : Luciti fotodinamiche sperimentali in soggetti a trattamento sulfamidico . . . . . . . OAMI.NITI 8. : Potenziamento dell'anatossina star filococcica con la protamina zinco-insulina . . CRIASSERINI A.: Sulla tiroidectomia totale per angina di petto e per scompenso cardiaco . . OORELLI F. : « L 'ittero catarrale quale epatite allergica ,, . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63, CoRELLI F . : Proposta di una terapia di desensibilizzazione nell'ittero catarrale considerato come epatite allergica . . . . . . . . . . . . . . . . DE BLASI V. e GUALCO s.: Le cure termali salsobromoiodiche ed il sistema nervoso vegetativo DALBONARDI s. e PELLEGRINI M. : Meningiti acute da pneumococco tipo III chimicamente primitive DtENA S.: Sulla Roentgenterapia del sistema endocrino-simpatico . . . . . . . . . . . . . . . . 1667, FIVOLI O. : Le intolleranze ai sulfamidici . . 1335, GANGI S. : Rapporti fra la dissimetria del corpo umano e le complicanze di alcune infezioni acute e croniche f aringo-boccali . . . . . . . . . . . . . GOSIO R. : L'anestesia della tiroide . . . . . . . . IMPALLO MENI R. : Il fattore pancreatico nella colecistocinesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . LABRANCA G. : Significato delle prove sierologiche per la identificazione del Oorynebaéterium diphteriae . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . LANZA V. e DI FULVIO E. : Sulla sterilizzazione dei portatori di bacilli difteri ci . . . . . . . . . . . MESITI M. : Lo stato di idratazione dei tubercolotici polmonari. (Prova di Aldrich e Mac Clure) MEssINI M. e SPADEA G. : Comportamento delle fra,. zioni lipidiche nel sangue di diabetici sotto l'azione di acque cloruro-sodiche . . . . . . . .

Pag.

1999 1623 469 1963 1795 1087 229

1131 1675

31'1 189 · 1823

1096 1259 101

911

1175. 1531

1859 1927 145 2087

571

1579

1747 NOTE E CONTRIBUTI

1707 1375

955 2102

425

273 1895 999 1219

ACQUAVIVA COPPOLA M. : Considerazioni cliniche e patogenetiche su di un caso di trofoedema eronico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 682 A USTONI M. : Su di un caso di cistecercosi generalizzata grave . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 627 BERRETTA F . P. e PESSINA L. : Sulla cura di alcune sindromi artritiche e reumat iche. (Osservazioni cliniche) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9M CANOVA F.: La sternomedullocultura nel tifo . . . 1301 OJUFFIN I P .: In tema di mielosi eritrol eucemiche. (Considerazioni anatomo-cliniche) . . . . . . . COPPA E. : Sul pneumoperitoneo diagnostico per l a local izz::tzione del « Tumor Abdominis n • • . • • 1049 DI MARCO I. : Polmoniti da pneumococco del tipo VII (Cooper) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 240 FARAONE A.: Sui rapporti fra p sicastenia ed epil es. . . .. . . . . . . . 1262 sia; epilessia psicastenica


- - IV -

Pag. FILlPO D. : L 'otite media acuta nei difterici . . . . 191 FIVOLI C.: Cura sclerosante degli idroceli essenziali con il chinino uretano . . . . . . . . . . . . . . 1002 F u SETTI A. : La terapia della febbre ondulante con l a maretina . . . . . . . . . . . . . . . . . . 278 -Oa1s10 G. : La reazione verde nell'ittero da leptosp11--e • • . . . . . • . . . . . • . . . . . . . . . 2053 -O IBIINO .G. : Sugli effetti immediati e tardivi della frenicoexeresi . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Gos10 R. : Latitudine e « ricorrenze >> malariche . . 547 MARCHI O.: L'associazione calcio-bromica nella te879 . . . . . . . . . . . rapia dermatologica MARMO S. : Un'antica efficace cura del favo antrace 1875 MARCHI O.: L 'associazione calcio-bromica nella terapia dermatologica . . . . . . . . . . . . . . . 879 MARRI R. : Avvelenamen to a cuto da ipnotici barbiturici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 771 MERENDA P. e CE1!AMI A. : Trattamento delle dispepsie tubercolari con bromo ed atropina per via 1625 endovenosa . . . . . . . . . . . . . . . . . MESSERI E. : Bacilli difterici e raggi X . . . . . . 437 MILANI E.: Considerazioni sul valore pratico della colecistograf ia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1491 MOLAR I R. : Il sier o antidifterico nel trattamento 69 delle angine acute non difteriche . . . . . . . . MONTANAlU M. : Risultati ottenuti col benzoato di benzile nel trattamento della scabbia umana . 323 MoRA LDI M. : Profilassi delle complicazioni polmonari post-operatorie con un preparato chininooaloico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109 NARDONE B. : Glutationemia in corso di ossigenoterapia nella tubercolosi polmonare . . . . . . . . 1498 NERI V.: I l regime dei riflessi tendinei e cutanei nelle compressioni della coda equina . . . . . . 727 ORLANDINl P. : Contributo alla cura della lebbra col metodo Hamzah . . . . . . . . . . . . . . . . 1831 PALUMBO V.: Tumori maligni sottoposti a terapia irradiante radio-attiva . . . . . . . . . . . . . 2130 RASTELLI M.: La terapia bismutica nelle angine e nelle jnfezioni a probabi~e ptmto d 'ingresso tonsillare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1928, 1969 Roccar F.: Su di alcune ipovitaminosi secondarie 2002 SACCHETTI À.: Contributo alla terapia medica dell'appendicite acuta e sub-acut,a con iniezioni di bismuto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 387 "SORRENTINO M.: La cura della tubercolosi renale 2173 .STOCCADA F. : Il piombaggio extra p leurico temporaneo nella cura dell'ascesso polmonare. Pre..sentazione di due ammal ati operati e guariti . 486 fgRzANt A.: La riabilitazione di un medicamento obliato: il ferro per via orale nella terapia delle anemie ipocromiche . . . . . . . . . . . . . . . . 1556 TIMPANO P.: Le anomalie della sierodiagnosi di Widal di fronte alla clinica . . . . . . . . . 577 'l'u1oc.o G.: L'emboloterapia nella cura della tubercolosi polmonare . . . . . . . . . . . . . . . 73

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OSSERVAZIONI CLINICHE AGOSfINELLI E. : Note di falloplastica. (A proposito di un caso di strappamento della pelle del pene e delo scroto) . . . . . . . . . . . . . . . . . 1303 AtESSI D. : Neurinoma della coda equina in morbo ùi Recklinghausen : ischialgia come unica manifestazione clinica . . . . . . . . . . . . . . 2043 BALICE G.: Mancanza dell'appendice cecale . . . . 964 BATTISTONI L . : Un caso di avvelenamento da tallio 539 BtLE S.: Grave sindrome endocrino-simpatica guarita con quattro interventi chirurgici . . . . . 1594

J:>ag. BILE S. : Trombo-arterite obliterante del tratto Hunteriano della femorale. per trauma da roncola. Gravi alterazioni anatomiche e funzionati def piede corrispondente in giovane soggetto di 18 anni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BILE S. : Voluminosa ernia della parete anteriore dell'addome, con aderenze totali endosacculari, conten ente intero, il sigma colico. Guarigione CAMPORESI L .: Anguillulosi intestinale e biliare e sondaggio duodenale . . . . . . . . . . . . CASCIARO G. : Rottura soprarotulea del tendine de1 quadricipide femorale . . . . . . . . . . . . . . CAVJNA G.: Ulcera gastrica. Emorragia e perforazione concomitanti. Resezione, rapida guarigione CIANCARELLI S. : Su di un caso di actinomicosi della parete addominale . . . . . . . . . . . . . . Co&TELLA E . : Osservazioni sopra un caso di eritromelalgia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . CUTILLO E. : Contributo clinico al trattamento dell'empiema acuto con il metodo Morelli . . . . . D'ALESSANDRO G. : Pneumonite allergica da pun tura di cisti d'echinococco . . . . . . . . . . . . . DONATELLI L. e ABBATE R . : Avvelenamento da salicilato di metile con nefrosi e distt1rbi uditivi . FERRARA M. : Cist.i ematica del surrene sinistro e ipertensione arteriosa . . . . . . . . . . . . . . . FLAMINI s.: 'Evoluzion e eccezionalmente rapida verso l a guarigione di un ascesso polmonare postoperatorio, trattamento con alcool per via endovenos~ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . GHERARDI G. G.: Fibroma della lingua . . . . . . . LAURO A.: Rara l ocalizzazione dell'osteomielite acuta primitiva nel calcagno . . . . . . . . . . LuccION I C.: Osteomielite acuta primitiva del pube LUNARDI B. : Ostruzione intestinale da calcolo biliare consecutiva a fistola duodeno-cistica . . . MARICONDA P. : Sulla splen omegalia con tromboflebite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . MARINACCI S.: Mesofago. Operazione di Heller . . . MARINA CCI S. : Sten osi ipertrofica del piloro nei neonati. Pilorotomia extramucosa . . . . . . . . . . 1\1:ARINO V. : Appendice a impianto anomalo . . . . MAzzARELLA O. : Una particolare frattura dell'arco vertebrale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . lVIESIRCA G.: Sopra un caso di versamento emorragico in corso di pneumotorace terapeutico MoccIA G.: Sopra un 0aso rarissimo di lunga sopravvivenza ad una neoplasia stenosante del piloro dopo semplice gastro-digiunostomia . . . Mor,-ARi R. : Meningite zosteriana . . . . . . . MORALDI M. : Volvolo di tutto il tenue in portatori di mesenterio comune . . . . . . . . . . . . . . MoNA C. : Aneurisma traumatico della poplitea . . ORLANDINI P. : Sopra un caso di Bilharziosi intestinale trovato nella regione del bassopiano Etiopic.o col Sudan agio-egiziano . . . . . . . . . . . ORLANDINI P. : Un caso di avvelenamento da m orso di serpente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ORLANDINI P. : Un caso di Leishmaniosi cutanea osservato in A. O. nella regione di confine col Sudan anglo-egiziano . . . . . . . . . . . . . . . PESSINA L . : Contr ibt1to a lla terapia della poliposi gastrica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . PIGNOcco C. : Su di un tumore maligno primitivo della pleura con versamento ematico e parziale trasformazione dell'emoglobina in bilirubina . . QUATTROCCHI A. : Contributo al trattamento chirurgico di gravi deformità post-rachitiche dei femori RECCBIA F.: Tetano in lattan te a punto di impianto su pustule vacciniche . . . . . . . . . . . . . .

1462

331 112 1630 588 2180 1140 782 479 1045 1933

838 1554 1761 1425 643 1383 585 1826 1796 75 1502

145 1011 2139 1264

1587 1344

1719 197

730 1867 1228

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Pag. RRPACI F.: Sindrome adiposo-genitale di Frohlich consecutiva a raschiamento del cavo naso-faringe() per vegetazioni adenoidi . . . . . . . . . . . 1184 RtzZATl'I E. : Chordotomia iposterior medialis nella paraplegia tipo Little . . . . . . . . . . . . . . . 1897 TOMASJ L. : Di un eccezionale corpo estraneo dell'antro d 'Higmoro . . . . . . . . . . . . . . . . . 246 TORCBIANA L . : Sul falso strozzamento erniario crt1. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23 rale VALLI V. : Sopra un cuo di distrofia apofisaria 433 calcaneare . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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DALLA PRATICA PER LA PRATICA

Pag.

PROBLEMI D'ATTUALJ.1'.A. BABUDIERt R. : Come è sta.to risolto il problema eziologico della leptospirosi delle risaie . . . . FILIPPINI A.: Le radiografie in serie nella lotta contro la tubercolosi . . . . . . . . . . . . . . . FILIPPINI A. : L 'influenza. Studio odierno della que. et ione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . FILIPPINI A.: Nuove concezioni sulla patologia della mala.ria . . . . . . . . . . . . . FILIPPINI A.: Nuove vedute sulla fisiopatologia muscolare e sulle miopatie . . . . . . . . . . . . . . FILIPPINI A.: Difesa e pronto soccorso nei colpitj da gas aggressivi . . . . . . . . . . . . . . . . GRAZIANI F . : Ancora sull'appendicite . . . . . . . . MINO P . : Come è stato risolto il problema eziologico della leptospirosi delle risaie. Risposta al prof. Babudieri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . +

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BBRNARDI R. : L'origine dei geloni . . . . . . . . . . 661 FERRI A. : Retroflessione dell'utero e appendicite. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1071 Epicrisi •

867 1685 199 2054

1832 2013 163~

873

'TECNICA CHIRURGICA DIVAGAZIONI BtLll S. : Semplificazione di alcuni tempi di tecnica operatoria riguard8Jlte l'isterectomia subtotale e la sutura uterina post-cesarea .. . . . . 1226 QUATTROCCHI A. : Di un accorgimento di tecnica per rendere meno traumatizzante l 'amputazione degli arti nei grandi sobiaociamenti . . . . . . . . 438 TECNICA MEDICA. R. : Dettagli di tecnica per la fleboclisi goccia a goccia . . . . . . . . . . . . . . . . 1345

MARTINETTI

TECNICA MICROBIOLOGICA FRIGIMELICA O. : Due nuovi metodi di microcolorazione e nuovi principii di tecnica microscopica. generica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

490

DRAGOTTI G. : Il meticciato . . . . . . . . . DRAGOTTI G. : Il vino in terapia . . . . DRAGOl'Tl G. : La coltivazione nell'acqua . ·. DRAOOTTI G.: La malattia della decadenza di N apoleone : il morbo di Frolich? . . . . . . . . . . . DRAGOTTI G. : La vita a bordo dei sottomarini . . DRAGOl'TI G. : Minaocie di cataclismi sociali e psicopatie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . DRAGOTTI G.: Passatempi e lavoro, fattori terapeutici dei malati in ospedale . . . . . . . . . DRAGO'l'TI G. : Tipi psichici . . . . . . . . . . . . FILIPPINI A. : L'a.utista che si addormenta al volante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . FILIPPINI A.: Le gravidanze nelle bambine Frr,rPPINI A. : Mobilità degli spermatozoi e loro capacità fecondante . . . . . . . . . . . . . . .

556 1436 801 33 1315 345

1157 454 1396 1809 t190

TEONIOA RADIOLOGICA LA NOTA STORICA ORISTOFANETI'J P. : Sul valore della posizione eretta per la. diagnosi urologica di uronefrosi . . . .

393

GIUGNI F.: La malattia e la m orte di Vincenzo Bellini •

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968

TBRAPIA RATTI E. : Su un nuovo razionale diuretico mercuriale . . .. . . . . . . . . . . . 1754

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MEDIOINA SOCIALE 011\tJNATA A., FBRRARIO A., ORENt A.: Sulla mortalità infantile nel primo biennio di vita. (Oon siderar zioni sopra una statistica ospedaliera) . . . . .

441

llEDIOINA COLONIALE •

ClCCHITTO E. : Aspetti sociali del tracoma in Libia 781 Dt PRAMPGRO A.: Sulla rarità delle deformità congenite negli indigeni eritrei . . . . . . . . . . . . 1639 Oar~ANDINI P . : Seguendo la Missione Ittiologica sui grandi laghi africani compresi nel .Governo dei 1466 Galli e Sidama dell'A. O. I . . . . . . . . . . •

SJNTESI

SCHIASSI B. : Un ottalogo. Sulla genesi e sulla cura della gastro-ulcera . . . . . . . . . . . . . . . 1043 STUDI RIASSUNTIVI. SCIACCA F.: Cisti e tumori del polmone TIMPANO P. : L'anchilostomiasi ....

282 1455

RILIEVI E OOMMENTI - TRIBUNA LIBERA RIVENDICAZIONI E DISCUSSIONI AOGSTONI G.: Precisazioni sul trattamento bismutico nell'appendicite acuta . . . . . . . . . . . AIEVOLI E.: Sulla cura medica dell'appendiojte. (In risposta ad una critica del Oavina) . . . . . . . ALBERTI G.: Umanesimo critico e umorismo di Lazzaro S pallan zan i . . . . . . . . . . . . . . . . ANTO~ELLI G.: A proposito della forma da me per il primo descritta e dimostrata (1912-13) cl i u Ittero emolitico acquisito con anemia a tipo pernicioso,, e del successo terapeutico, in essa, della splenectomia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . BERNAY A.· Sulla emboloterapia della tubercolosi polmonare . . . . . . . . . . . . . . . . • . . CAVINA G.: A proposito di cura medica dell'appendicite acuta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . OonELLI F.: A proposito di epatiti allergich e. (Risposta al prof. F. C. Da Villa) . . . . . . . . . DA VrLLA F . O.< Sulla epatite a llergica . . . . . . Quoct G. : A proposito di oura medica dell'appendicite · . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . LoCATELLI A.: Snlla emboloterapia della tuberrolosi polmonare . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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2107 1051 1270

1100

1681 876 1298 1295 647 1681


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MARI CONDA P. : A proposito di a lcune esperienze sulla batterioterapia dei tumori eseguite nell'Istituto Pasteur di Parigi dal prof. Alexander Besredka . . . . . 1• • • • • • • • • • • • • • • • • 1145 TIMPANO P. : A proposito di cura medica dell'appendicite . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 648 TRIOLO G.: Sulla emboloterapia della tubercolosi 1681 . . . . . . . . . . . . . . . . polmpnare

Società Medico-Chirurgica di Pavia . . . . . . . 87, 504

VITA CULTURALE . La vrolusione di Raffaele Paolucci al Corso di Clinica Chirurgica dell'Università di Roma . . .

128

CONGRESSI - ACCADE1\1IE - SOCIETÀ Accademia delle Scienze di Ferrara . . . . . . . 132, 852 Accademia. (R.) delle Scienze Mediche di Palermo . . . . . . . . . . . : . . . . . . . . . . . 984, 1069 Accademia (R.) di Medicina di Genova . . . . 1363. 1913 Accademia (R.) di Medicina di Torino . . . . 1321, 1363 Accademia. (R.) di Scienze Mediche e Chirurgiche di Napoli . . . . . . . . . 358, 504, 611, 757, 1242, 1318 Accademia Lancisiana di R.oma Accademia (R .. ) :r,.redica di Roma .

. . . . . . 1242, Accademia Medico-Fisica Fiorentina . 656, 805,

1731, . . . . 705, 1443, 1203,

1813 1066 1203 1477 2075

Congresso (XVII) della Società Italiana ·di Urologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 351, 407 Congresso della Società Neuro-Chirurgica Britan· 'nica, . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1985 Congresso (IV) Internazionale di Patologia Comparata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1282 ·Congresso per l a valorizzazione del patrimonio delle acque termali italiane . . . . . . . . . . . 898 Congresso (XL VI) della Società Italiana di Chirurgia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2155, 220C Congresso (XLV) della Società Italiana di Medicina Interna . . . . . . . . . . . . . . 2025, 2066, 2200 Società Italiana di Gastro-Enterologia - Sezione Emiliana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . • • . 261 .società Italiana di Gastroenterologia Sezione Laziale . . .. .. . .. . . . . . . • . 706 Società Italiana di Gastroenterologia - Se.zione Piemontese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1441 Società Medica dei Friuli . . . . . . . . . . . 758, 1028

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1246, 1402, 1479, 1519 Società Medico-Chirurgica di Catania . . . . . 455, 940 1069, 1160, 1245, 1478 . .

656, 1114, 1398, · Società Medica Coloniale della Libia . . . . . 507, 1322, Società Napoletana di Chirurgia . . . . 1029, 1364,

PROFILI - I

MAESTR~.

' FRUGONI P .: Oharles Horace l'wiayo . ' . . . . . ~RUGON1 C. : William James Mayo . . . . .. . PALUMBO V. : In memoria di Pietro e Maria Ourie nel 40° anniversario della scoperta del radio . . Pozzi A. : Giuseppe Cirincio'ne nel giudizio degli italiani e degli stranieri . . . . . . . . . . . . LA DIREZIONE E LA REDAZIONE: Il nuovo Clinico ;Medico di Bologna . . . . . . . . . . . . . . . . . LA REDAZIONE: Il nuovo Cinico chirurgico di Padova LA REDAZIONE : Il prof. Pio Bastai alla Clinica Medica di Padova . . . . . LA REDAZIONE: . Il sen. Viola . . . .

1279 1687 157 1202 657 1065 756 447

NECROJ.10 '3- IE ALESSANDRI R . : Claudio Gargano .. 316 ANDRUzzI A. : Ferruccio Pistoni 909 CARBONB D. : Serafino Belfanti . 724 2127 M1NGAzz1N1 E. : << F~lix Legueu ,, 468 VERNEY L.: Andrea Ferrannini LA REDAZIONE: In morte del prof. Lionello Lenaz 2171 . . . . . . . . 2219 PALMIERI G. G.: Aristide Busi CENNI BIBLIOGRA.FIOI - NOTIZIE BIBLIOGRAFIOHE Stante la disposta limitazione delle pagine, dobbia,mo quest'anno escludere il consueto elenco dei lib.ri recensiti; ma per comodità degli. studiosi ne a.bbiamo fatto tirare alquante copie a parte, ohe invieremo a chi ce ne farà richiesta. SUNTI E RASSEGNE, DIVAGAZIONI, APPUNTI PER IL MEDICO PRATICO, SERVIZI IGIENICO-SANITARI, POLITICA SANITARIA E GIURISPRUDENZA, CRONACA DEL MOVIMENTO PROFESSIONALE; vedi l 'Indice delle Materie. CONCORSI; NOMINE; PROMOZIONI E ONORIFICENZE; CORRISPONDENZE; NOTIZIE DIVERSE; vedere alla fine dei f asoicoli.

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1477 1204 1607 1607

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XI -

Indice alfabetico delle Materie Pag.

A Pag.

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Aborto : accidenti dell' - . . . . . . . . . . - febbrile : cura attiva o conservatrice? - proTocato da raschiamento A cala.si& digestiva . . . . . . Acariosi delle vie urinarie .Acetabolo: ricostruzione: rivendicazione Acetiloolina in certi stati post-traumatici Achilia. : considerazioni . . . . . . . . . . . - : pseudo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Acido ascorbico: determinaz. nell'organismo - -; 'Vedere anche Vitamina O. .. nicotinico: ricerche . . . . . . . . . - - ; v. a. Pellagra. - csaalico ; v. Ossalemia, Sangue. . . . . . . . . . . . . . . . . . - urie<> : azioni - - ; T. a. Diatesi, Uricemia. Acqua; metabolismo; v. Chirurgia. - : traversata dell'- e determinismo degli edemi - ; ..,. . a. Avvelenamento da - . Acque oloruro-sodiche; v. Diabetici. Actinomicosi : contributo allo studio - gastrica primitiva .. . . . . . . - ; v. a. Addome. Addisoa; v. Morbo di . Addome acuto malarico . . . . - : · ~arete : actinomicosi - - : ematomi e flemmoni . . . . . . . . 358, Adenocarcinoma; v. Duodeno. . .. . . .. . . . Adenoidismo e tubercolosi Adenoma; v . Prostata, Tumori. Adolescenza; v. Polmonite. Adrenalina; v. Morbo di Basedow. Aerona.utica: azione ' biologica dell'altezza . . . . - ; T. a. Aviazione. Afasia. sensoriale e teoria della forma . . . - - : disturbi musicali Affezioni comuni : trattamento -; v. a . Malattie.

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Afric(IJ Orien tale Italiana : medici peT l '-

- - - : nosografia - - - : rilievi . . . -

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. . . . . . . . . . . . . . . . . . .

- : ufficiali medici per l'-

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- ; v. a. Bilharziosi, Colonie, Deformità, Demografi~. ·Eritrea, Etiopia, Libia, Malaria, Tripoli, Tripolitania. .Afte recidivanti della bocca : trattam. . . . A~glutinazione; v . Sierodiagnosi, Sierologia. .Albinismo nella interpretazione patogenetica diencefalo-ipofisaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . Albuminuria; v. Difterite. Al~-001; v. Ascesso polm., Sangue. Alcoolismo: danno sociale . . . . . . . . . . . . Alcoolizzazione; v . Ganglio di Gaaser. .Algie; T. Dolori: .Alimentazione generale e lattea : problemi al!ergici . . . . . . . . . · . . . · · · · • - per via endovenosa . . . . . . . . . - : tra,sform.azioni nella dottrina dell' - . - , Alimenti; v. a . Banane, Carenze, Fragole, Latte, Pane, Pere, Vino, Vitamine, ecc. All ergia cutanea nell'infezione gonococcica - e sistema vegetativo . . . - : rea:moni gastro-intestinali - salivare emorragica ...

1613 596 1402 893 362 705 1074 250 1524 1242 1414

1446

2020

1478 181~

1323 2180 1342 1247

2150 1069 1484 1849 45 903 1465 947

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1115

! 405

122 1118 399

306 843 1355 1946

Allergia; '. a . .Alimentazione, Anafilassi, Bacilli tubercolari, Epatite allergica, Fenomeno di Sanarelli - l:)nwartzman. Ipersen sibilità, Jmn1unità. Pneumonite allergica, Reazioni, Sindromi aller.giche. Amebiasi a Catania . . . . . . . . . .. del pene . . . . . . . . . . . . .. - ; ' · a. Colite amebica, Dissenteria. Amenorree: follicolinuria e suo comportam. nella cura f ollicolinica ... .. . .. . .. .. . .. A mminist·razione sanitaria . . . . . . 45, 96, 221 366. 460, 514, 619, 812, 859, 1168, 1328, 1367, 1616 1659, 1891, 2119, Anacoresi nell'iniezione tbc. . . . . . . . . . . . . - ; v. a. Sindromi reumatiche. Anafilassi, narcosi e prenarcosi .... ..... - ; v. a. Allergia. Anatomia in Omero .. . . . - : inc;egnamento . . . . . ... - patologica: insegnamento . . . . Anatossina stafilococcica: potenziamento con pro. . . . . . . . . . . . tamina-zinco-insulina . . . . . . . . ... . . . Anchilostomiasi : l ' Anemia arigenerativa; v. Epatosplenomegalia. - cron. essenz. : motilità gastro-intest. . . . . - emolitica con emoglobinuria ed emosiderinuria tipo Marchiaf ava-Micheli . . . . . . . . . . . 562, - ipocromica essenz. : patogenesi .. . . . . . . . - mediterranea: orientamenti clinici e dell'ematologia e loro rapporti con l'- - . • • - nel morbo di Bright . . . . . . . . . • - pernio. e carcinoma gastr. : rapporti - - : gastroscopia . . . . . . . . . . . - tipo Lederer e mielosi aplastica globale Anemie gastriche . . . . . . . . . . . . . . • • - : alcune forme cliniche . . . . . . . . . . - con seg nanti ad operazioni sullo stomaco - ipercromiche : forme poco comuni . . . . . -; v. a. Antianemici, Fegato, Ferro, Ittero emolitico, Sepsi dentaria, ecc. Anestesia al ciclopropano . . . . . . . . . . - chirurgica : azioni sul ricambio minerale - nasale; v. Cefalee. . . - : prti . . . . - : progressi . . . . . ·. . . - ; v. a. Analgesia, Narcosi. Aneurisma dell'aorta addominale si mulante una affezione annessi ale . . . . . - traumatico della poplitea . . Angina pect9ris : elettroterapia . . :-- - ; v. a. Tiroidectomia. Angine e infezioni a probabile ingresso tonsillare: terapia bismutica . . . . . . . . . . . . 1928, - non difteriche; v. Siero antidift. Anguillulosi intestinale e biliare e sondaggio duodenale . . . . . . . . . . . . . . . . . Annegamento : clinica ... ... ... . Anoressia mentale e sua cura d'ur genza - - nel bambino . . . . . . . . . . . . Antianem.ici: controllo dei preparati Antipiresi nelle malattie infettive acute Antonucci; Y. Paraplegia spastica. Antrace; v. Favo-. Antro di Higm oro: corpo estraneo eccezionale . . • • Aorta addom. : pseudo-aneurisma . . . . . . . .

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2169 264 1324 2036 1484 763 1795 1455 761 1721 562 671 934 397 1284 1579 934 984 1480 1480

183 218 1607 1779

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112 1768 1877 509 ~036

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XII Pag.

Pag.

Aviazione: l'ossigeno in - .. . . . . . . . . · . . 1022 Aorta addom : v. a. Aneurisnla. - ; v. a. 4'\..eronautica, Volo. Apoatropina : ricerche f armaoologiche . . . . . . 656 739 Aponevrosi prescalenica e suoi rapporti coi nervi 35'1 A vi tam in osi . . . . . . . . . . . . . · . . . · 414 A·ppendice ad impianto an-0mal-0 . . . . . . . . 1796 - cronica : ostosi e periostosi . . . . . . . · -; v. a. Infezioni sta.filococciche, Vitamine. - : mancanza congenita . . . . . . . . . . . . 964 771 Appendicite acuta e subaouta: terapia medica e Avvelenamento acuto da ipnotici barbiturici chirurgica . . . . . . . . . . . 387, 647, 876, 1051, 1635 - per ossido di carbonio : trasfus. di sangue . 1074 1614 - - : sieroterapia post-operatoria . . . . 902 - da acqua . . . . . . . . ·. . . . . . . . . 1344 - da morso di serpente . . . . . . . . . . . - - : trattamento bismutico . . . . . . . 2105 . . 1778 - da salicilato di metile con nefrosi e disturbi - cronica : diagnosi . . . . . • . . . .. .... . . . . . . . . . . 1045 1077 uditivi -; diagnosi diff. nel bambino - da selenio; v. Pellagra. 1904 - : problemi . . . . . . . . . • • • • • 1364 - da tallio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53~ Appendiciti acute perforate : drenaggio addom. - ; v. a. Intossicazione, Scorpionismo, Veleno. - gravi : sieroterapia . . . . . . . . . . . . 413 Azotemia.; v. I per - . . . 1288 - perforate con peritonite : trattamento . . . . . . . . . . . . . . . . 1780 Azoto : metabolismo -; v. a . Utero. Aracnoidite fibrosa periotitica : intervento . . . . 705 B - ottico-chiasmatica çon sella espansa, emiacro852 m atopsia e glicosuria . . . . . . . • • 273 Bacilli difterici : identificazi-0ne • • • • • • • 709 Aritmie dei vecchi . . . . . . . . . . . . . • • • - - : portatori di - e ceppi . . . 616 • Arsenobenzoli; v . Asepsi polmonare. 237, 1895 - · - - : sterilizzazione • • • • Arteria femorale; v. Trombo-arterite. - virulenza . . . . . . . . . . . . . 1166 - polm. : stenosi cicatriziale . . . . . . . . . . . 1321 - tubercolari morti ed emulsionati in olii : al- carotide; v . Cancro. ' lergia ed immunità da . . . . . . . . . . . . 510 - poplitea; v. Aneurisma. 1114 - - : ricerca. in luce fluorescente . . . . . . 496 . Arterie coronarie : affezioni: terapia, . 763 - - nelle feci: nuovo metodo di concentraz. 1275 - periferiche: obliteraz. : terapia . . . - - ; v . a . Latte, Tuberoolosi. Arteriosclerosi coronarica; v. Diabete. Bacino osseo; v. Pelvi femminile. 894 - dell'apparato digerente • B acinetto renale; v. Pielite, Pielonefrite . . • 1885 - e glandole endocrine • Bambini; v. Anoressia, Appendicite, Polmonite, -; v. a. Cervello. Tabe, Urografia. . . . . . . . . . . . 209, 653 Banane: azione sulla flora intestinale . . . . . . 1288 Arti: disordini vasali . • 1246 .. . . - : elefantiasi: cura chirurgica Banti; v. Morbo di - . 438 - nei grandi schiac,ciamenti : amputazione Basedow; v. Morbo di - . - ; v. a. Fratture, Vasi sanguigni. BASTAI P. · . . . . . . . . . . . . . . .. . 756 Artrite reumatoide: trattam. con vitamina D 133 Batteri : nucleoprote.. di : azione del f ormol 1568 . . 1165 Artriti : cura con sulfanilamide . . • • - ; v. a. Prova del ramnosio. 1559 - e focolaio settico bil iare . . . • • • BELFANTI S. · . . . . . . . . . . . . . . . . 724 • 1560 - : poli- : modificazioni del liquor . Bellini V. : la malattia e la morte di - . . . !68 • - : - - tuberoolari associate ad a ltre infezioni 413 Benzedrina; v. Singhiozzo. - ; v. a . Sindromi articolari. Benzoato di benzile; v. Scabbia. 758 A.rtrorisi tibioastra,galica . . . . Beri-beri; v. Ormone sess. maschile, Sindrome be• . 1356 Ascaridiasi : indagine radiologica riberica. . . 1737 - : osservazioni clinico-chirurgiche . . Bilharziosi intestinale in Etiopia . . . . . . . 1587 Ascessi freddi della parete toracica : patogenesi 1029 - vescicale; v. Urologia. 408 - perirenali . . . . . ' . . . . .. . . .. . . BiotiP-Ologia femminile . .. . . . . . . . . . . . 107S . . . . . ... . .. .. 887 Ascesso polmonare Bismuto nelle sindromi dolorose in oto-rino-lar 486 - piombag·g:i.o extra-p;J eurico temporaneo ringoiatria . . . . .. . . . . . . . . 91. 1191 - : complica.zioni pleuriche . . - , Bismutoterapia; v. a. Angina, Appendicite, . . . . . . 1192 :à1:alaria. - : microrganismi - post-operatorio : trattam. con alcool ~er BUSI .A. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 221'.1' . . . . . . . 838 via endovena . . . . . . . . . Blenorragia maschile: trattam. rapido . . . . . 101& - ; v . a. ~tomaco, Sulfanilamide. - : trattamento con i preparati sulfamido-periAscoltazione : recenti ricerche . . . dinioi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2087 1800 Asfissie : cura . . . . . . . . . . . Blocco di branca; v. Cuore. . 124 Asma bronchiale : ricerche sul sangue Bocca : leucoplasia . . . . . . . . . . . . . . . . 140& 2116 - - : stellectomia . . . . . . - ; v. a. · Afte, Cacosmie. 151!> • • - - : terapia inalatoria . . . . . . . . . . Bromo; v. Dispepsie' tubercolari. 1026, 1365 -·.cura . .. . . . . .. . . . . Bromuro : intossicazione da . . . . . . . . . 1816 2035 • - di origine digestiva : terapia Bronchite cronica purulenta: pasteurella nello .. 1289 - infantile: fattore endocrino sputo . . . . . . . . . . . . . . . . . . 456 553 • - mortale . . . . . . ... Broncografia: alterazioni elettrocardiografiche 1734 Astenia : stato attuale della questione da .. 705 698 • • Aspirina: i 40 anni dell'- . . . . . . . Brachidattilia; v. Microfachia. . 2166 Astringenti: effetto anti-infiammatorio 2188 Brucellosi; v. Febbre <)IIldulante, Sierodiaignosi. 1115 Atassia; v. Sensibilità. Bulbo : tumore . . . . . . . . . . . . . . . Atebrin; v. Malaria. Buerger ; v . Morbo di Atlante: sublussazione anter.: riduz. tardiva . . 705 Atropina; v. Dispepsie tubercolari, Sincopi da narcosi. Cacao; v. Cefalea. Autista ohe si addormenta al volante . . . . . • 1396 30() Cacosmie boccali Autopsie; v. Psicologia medica. 43.} Calcagno: ai;ofisi p ost. : distrofja 1

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Pa.g.

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Calca.gno; v. a. Osteomielite. Oa~coli rena.li: looa.lizzaz. e indicaz. operatorie 846 - ureterali; v. Urologia. Oaloolo biliare ; v. Ostruzione intestinale. Oaloolosi renale e delle vie urinarie: diagnosi 845 - ureterale: cura conservati,•a . . . 1726 - ; T. a.. Litiasi. Calmanti del pneumogastrico e del simpatico . . 135 Oanoro dell'apparato diger. : patogenesi e profilassi . . . . . . . . . . . . . . . . . . • • • • 1901 - della. testa e del collo: legatura della carotide comune . . . . . .. 1990 • • • - e ferite di guerra . . 1394 • • • - : i linfociti nel sangue 1406 • • - : reazione di B rossa 1364 • • - ; ~ a.. Tumori. Ca.pez~olo; v. Ragade. Capsule surrenali ; v. Surreni Ca.rciofo : azioni fisiologiche e terapeutiche . . . 1237 Oa.rdia.zol; V. « Shock n . Cardiologia: credenze fallaci . . . . . . . . . 28 - : ricerche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1070 Cardiopatie congenite : classifioazione clinica . . 941 - ; v. a. Cuore, Elettrocardiologia, Epilessia. Glucosio. Lipemia, ecc. Ca.rdiopazienti : terapia digitalica razionale 494 Ca.rdiotonici e sedativi : esperienze cliniche 91 Ca.rdite reumatica nei paesi caldi . . . . . 1656 Ca.renze alimentari e patologia interna . . 133 • - - ; v. a. AYitaminosi, Cirrosi, Ipovitaminosi. Ca.rie dentaria; v . Denti. Carotene: difficoltà di trasformazione in vitar 134 mina A in numerosi stati patologici . . . • Ca.rotinoidi; v. Diabete. 1114 Ca,rpo : osso semilunare : distrofia . . . . . . . . Oa.soni; v. Reazione di - . Cataratta e ricambio glucidico 1203 Ca.tgut: potere antigene . . . . 358 • Ca,verne polm. tbc. : guarigione 902 • • • • • - - prognosi e curabilità 1608 • - ; v. a. Tubercolosi polmonare. 0BCCARBLLI G. . . . . . . . . . . . . . 1066 • • • Cef ~lea. da ingestione di cacao . . . . . . . . 219 Cefalee e sindromi dolorose della faccia : cura con l'anestesia nasale . . . . . . . 1117 Cellula; .storia della . . . . . . 2080 Oentranthus ruber : azione sedativa . . 1927 Cervello : disturbi circolatori : clinica . . . 1352 - : elettrospettrografia . . . . . . . . . . 1354 - : epidermoide dei ventricoli . . . . . . . 1363 - : flusso sanguigno nell'ipertens. arter., nell'arteriosclerosi e nell'alta pressione int.racranicà. 1877 - : funzioni autonome della corteccia . . . . 810 - : lesioni; disturbi gastro-intestinali . . . . 793 - : metastasi carcinomatosa . . . . 262 - : tumore profondo dell'emisfero sin. . . 373 • - : tumori : diagnosi . . . . . . . .' . 600 • • - ; T. a. Ascesso cerebrale, Encefalo, Otologo, Traumi, Tumori. Chemioterapia antiendotossica . . . . . . . . . . 342 - ; v. a. Atebrin. Blenorragia, Febbre cerebrospinale, Infezioni urinarie, Malaria, Paraminofenilsulfamide, Polmonite, Sulfamidi, Sulfapiridina, Tracoma, Vie urinarie. Oheratocongiuntivite . . . . . . . . 854 Chirurgia di guerra: problemi pratici . . 1841 - gastro-duodenale . . . . . . . . . . . . ·2075 -· metabolismo dell'acqua e sostituzione di questa • . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2079 -; v. a.. Anestesia, Operazioni, Sulfanilamide eco. Choc; v. Shock. Cicatrici operatorie: neoplasje sviluppate sulle 1324 - ; T. a. TumorI.

Ciclisti; v. Glicemia, Sport. • Ciolopropano; v. Anestesia. Circolazione sanguigna; v. Cuore, Ipofisi, Malattie, Tiroidectomia, Vasi sanguigni. 0IRINCIONE G. . . . . . . . . . . . . 1202 Cirrosi e carenze alimentari . . . . . 156~ - : versamenti pleurici . . . . . . . 499 - ; v. a. Pleurjti, Sindrome di Cruveilhier-Baumgarten. Cisticercosi e pseudo-luetica . . . . . . . . .. . . 1771 - generalizzata grave . . . . . . . . . . 627 Cisti emati ca del su1·1·ene s1·n . e i·perten s·ione arteriosa . .. .. .. . . . . . 1933 - epatica ùa echinococco aperta nelle vie biliari 662 - idatidea: diagnosi . . . . . . . . . . . . . . 1166 - ovarica : errori di diagnosi . . . . . . . . . . 1571 - ; v. a. Paraplegia, Perineo, Pneumonite allergica, Polmoni. Oistif ellea,: affezioni e loro trattamento . . . . . 2162 - : chirurgia . . . . . . . . . . . . . . . . . 1600, 2162 - : tubercolosi . . . . . . . . . . . . . . . 1773 - ; v. a. Colecisti e se. .. . . . .. . . . Cistiti banali : cura 94~ . . - croniche dolorose : cura chirurgica 1402 - ; v. a . Urologia. · Cisto-pielite provocata da un particolare tipo di b. metadissenterico . . . . . . . . . . . . . . . . 1623 Clavicola : segno della nella sifilide congenita 902 Climaterio maschile . . . . . . 1272 Olor.alio : ricerche . . . . . . . 1069 Clorato di potassa; v. Poliomielite. Coagulo sanguigno; v. Reaz. di Weil-Felix. Coda equina : sindrome inferiore della . . . 1402 - - ; v. a. Neurinoma. Riflessi. Colecisti nell'ulcera gastroduodenale . . . . . . . 1524 - ; v. a. Cistifellea, Vie biliari. .. 425 Ooleoisto-cinesi : fattore pancreatico 1491 Oolecistografia : valore pratico . . Colecistopatie e malattie pregresse 361 Colectomia ù 'urgenza per stenosi neoplastica perforata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . :479 Colesteatoma; v. Pelvi renale. Colesterina; v. Globuli rossi. Oolibacillosi a tipo setticemico in gravidanza . . 608 : r7 ..... Oolite amebica: cutireazione all'istidina . • • !778 - emorragica; trattam. con vitamina A . 1287 - ulcerosa: azione degli estratti di fegato 823 - - criptogenetica • • 1287 - - : etiologia . . Coliti; v. a. Nevralgie. Collassoterapia; v. Frenicectomia, Pneumotorace, Tubercolosi polmonare. Collo; v. Cancro, Tubercolosi. Colonie : demografia . . . . . . . . . . . . . . . . 507 - ; v. a. Africa, Glossite, Razza. ecc. 1367 Colon : tum ori : trattam:. chirurgico . . , . . . - ; v. a. Intestino, Sigma. 1165 Colonna vert. lombare: ernie dei dischi . . . . - - ; v. a . Granulomatosi, Spondilite, Vertebre. 1904 Oolostomia defunzionalizzante secondo Devine 801 Ooltivazione di piante nell 'acqua . Coma basedowiano . . . . . . . . . . . . . 218 - ; v. a. Diabete, Tireotossicos( Complicazioni polmonari post-operat. : profilassi . . . . . 109 con chinino e calcio . . . . . . . . - ; v. a . Ascesso polm., Tetania. Concorsi: varia . . . . . . . . . . . . . . 267, 513, 1485 Condotte sanitarie : disciplina degli interinati . . 2083 Congiuntivite primaverile: complicazioni corneali 1477 Oorde vocali: paralisi . . . . . . 451 Corea: trattamento . . . . . . . . . . . . . 1'17 Oorona.rie; v. Arterie - .

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-

:X\'I -

Pag. Ooronarite; v. Infarto del miocardio. Corpi di Foà-Kurloff nel fenomeno di Sanarelli. . . Shwartzman • - - - : ricerche • - - - ; v. a. Timo. - estranei; v. Antro d'Higmoro, Cuore, Esofago, Ipofaringe, Pelvi femminile. Corpo calloso : tumori . . . . . . . . . . . . . . . - umano: dissimetria: complica.nze d'infezioni faringo-boccali . . . . . . . . . . . . . . . . . Cortina : carenza • Cortico·surrenale: iperfunzione Coscia ; v. Acetaibolo, Femori. Coste: fratture: trattamento . . . . . . . . . . . Costituzione psichica nei primi mesi di vita: giudizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - ; v. a. Tubercolosi. Cranio : fratture della base . . . . . . - : morfologia - ; v. a. Traumi. Criopatologia: convegno . . . . . . . . . . . . . . Cronaca del movimento corporativo . . . 96, 461, 812, 904, 1122, 1251, 1703, 1739, 1959, 1992, 2083, Ciiltura superiore . . . . . . . . 221, 418, 948, 1079, Cuore «alleggerito 11 con intervento chirurgico .. - : « ateroma n della valvola mitrale . . . . . 940, - : blocco atrio-\entricolare - : - di branca: prognosi - : - - - transitorio • • - : estrazione di proiettili o d'altri corpi estranei - : infarto e sindrome d' infarto . . . . . - : insufficienza acuta : clinica e t.erapia - : - nella nefrite acuta . . . . . . : irregolarità: t rattament-0 . . . . - : scompenso cr~n.; roentgenterapia della tiroide - : segno di dissociaz. atrio-ventricol. . . . . . . - ; Y. a . Acido urico, Angina di petto, Arteriosclerosi coronaria, Cardiazol, Cardiologia e ss., Circolazione, Digitale, Fonocardiografo, Infarto. Malat~ie, Neurosi cardiaca, Sco~penso cardiaco, Soffi cardiaci, Strofanto, Tiroidectomia. Cure termali salsobromoiodiche e sistema nerv. vegetativo . . . . . . . . . OURIE: coniugi; in memoria Oushing; v. Sindrome di -. Cute : mantello acido e difesa contro i germi. - ; v. a. Pelle. Cutireazione ; v. Colite amebica, Tl1bercolosi.

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87 1114

Diabete mellito : paresi e paralisi oculari . - - · terapia chirurgica . . . . . . . . . . . . - - : arteriosclerosi coronarica - - : trattamento con insulina ed estratto di fegato . . . . . . . . . . . . . . - - : trattam. con insulina di deposito . - neurogeno: il problema del - .. - normoglicemico . . - : terapia vitaminica ' - renale . . . . . 36, 985, 1471, . . - traumatico . . . . . Diabetici: frazioni lipidiche del san gue sotto l'a.zione di acque cloruro-sodiche . . . . . - normotesi e ipertesi : funzione renale - : reaz di Takara-Ara . . . . . . . . - : soglia renale per il glucosio . . . . . - : trattamento con insuline resistenti . - . Diabete; v. a. Gangrena, Infarto del miocardio, Insulina, Sindrome di Oushing. Diarrea e vomito dei lattanti . . . . . . . Diarree infantili : abllSO della dieta idrica Diatermia: innovazioni . . . . . . . .. . Diatesi emorragica gruppo Werlh of con reperto ematico atipico . . . . - ossalica: cosidetta . . . . - urica : dieta Difterici ; v. Otite. Difterite : rare complicazioni nervose . . . - : significato pronostico dell'albuminuria - : trattamento . . . . . . . . . . . . . . . - ; v. a . Bacilli difterici, Vaccinazione. Difteriti maligne : trattamento Digitale : impiego . . . . . . . - : somministrazione rettale Digitalici: preparati - : Yalutazione dell 'attivit.à terapeutica . . . . . . . . . . . . . . . . . - ; v. a. Cardiopazienti. Digitalis lanata: azione sul miocardio . . . 'I Digiuno; v. Intestino, Malattie infettj,·e. Di Guglielmo ; v. Malattia di -. ~

1913 955 648 2210 1523 1242 1522 504 611 619 2115 1122 1888 1160 94.!. 1066 1203 1394 2114 293 941 295 1242 1477

Dimissioni: retoca tempestiv a 1675 157 946

D Deformità congenite negli indigeni eritrei . . . . Demografia; v. Colonie, Tonsille. Dentatura: focolai infettivi cronici . . . . Denti: ricambio dello smalto e profilassi della carie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - ; v. a . Odontoiatria, Paradentite, Sepsi. Dermatiti dell'orecchio esterno . . . . . Dermatologia: · appunti di terapia . . . . 96, 990, 1167, 1327, - : associazione calcio-bromir.a Dermatosi: indice leucopenico • - : rapporti con l'infezione tbo. . . . . . . . . . . Dermopatie genitali pruriginose n ella donna : etiopatogenesi e terapia . . . . . . . . . . . . . . . - ; v. a. Pelle. Dia bete insipido . . . . . . . . . . . . . . . . . - - : ins nfflazioni nasali di polYere post-ipofisaria - insulare: r icambio dei lipidi e dei carotinoidi -- ipofisario: azione della febbre - mellito : complicazioni ner>ose - - : nuoyj problemi . . . . .

Pag.

1639 750 459 1850 220 2214 879 80!) 757 1404 114 1366 11 7 550 498 1443

....

Disbasia angiosclerotica: roentgentepja .. Disfagie; v. Reumatismo. Dispepsie funzionali . . . . . . . . . . . . . . - tubercolari : trattam. con bromo ed atropina per via endovenosa . . . . . . . . . . . - ; v. a. Gastro-entero!, Olio di oliva. Sepsi den· tari a. Dispnea funzionale . . . . . . . . . . . . . . Dissenteria ; Y. Amebiasi, Stenosi rettali. Distorsioni acute: trattam. con infiltrazion i di procaina . . . . . . . . . . . . . Distrofia adiposo-genitale : opoterapia - muscol. progr.: elett1·ocarcliogramma Diuresi provocata da un estratto tiroideo - ; v. a. Pere, Urine. Diureticq mercuriale razionale nuovo Diverticoliti intestinali Dolore : cura . . . . • • Dolori renali . . . . - sacrali : sign ificato - ; v . a. Bismuto, Emoperitoneo , Osteoporosi, Sindromi do torose . Duodenite . . . . . . . . . . . . • Duodeno: adenocarcinoma primitiYo • - : sindrome u lcerosa da mioma - :. v. a. Chirurgia, Olio di olivo, Sondaggio, Ulcera.

1059 1569 1885. ,

1209 1206. 709 36. 36 ·1885. 1205. 1219 1885 571 1205 218

101S. 1779 1851 562 1306· 39 911 853 1981 123& 7()9

563 2032 2188

1615 2032 249 1626

21'19

1165 1478 1477 218 1754 1778 1917 255 710

1284 1787 1520

E Echinococco alveolare: diagnosi . . . . . . . - ; v. a. Cisti. Eclam~sia; v. Gravidanza, Ipofisi, Puerpe1·io.

459


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XVII Pag.

.Eczema infantile : cosidetto - : problemi . . . 306 - ; v. a. Dermatosi, Ormone maschile, Prurito. Edemi : diagnosi differenziale . . . . . . . . . 945 - ; v. a.. Acqua. Educazione: compito del medico nei programmi 616 Elefantiasi; v. Arti. Elettricità: v. Infortuni. Elettrocardiografia : de1·ivazione precordiale . . . 1274 - : derivazioni toraciche . . . . . . . . . . . 706, 1321 Elettrocardiografie cl i lesioni atriali . . . . . . . 1888 Elettrocardiogramma : importanza diagnostica . . 414 - : v. a. Broncograf ia, Cuore, Distrofia muscolare, Volo. Elettroterapia; ,. . Angina pectoris. Elmintiasi; v. Ascaridiasi, 'l'ubercolosi. . . . 758 Emangioma dell'avambraccio ... . . - ; v. a. Fegato. . . . . . . . . . . . . . . . . 758 Ematomi sottodurali - ; v . a. Addome. Ematoporirina ; v. Iperto nia. Ematuria: ,-. Urologia. 1602 ..Embolia. gassosa arteriosa . . . . . . . . . . . 1401 Embolie speri mentali arteriose . . . . . . . - : v. a. Complicazioni, Fratture, Trombosi. Emboloterapia; Y. Tubercolosi polmonare. 1444 Emicrania e perturbazioni glicemiche 1731 - oftalmoplegica d 'origine traumatica 262 . ... ..... . .. - : tra.tta.mento - : Y. a. Cefalee, Sindrome emicranica. . . . . . 171 Emofilia. nella donna . . . . . . . . Emoglobinuria ; v. Anemia emolitica.. Emopatia; v. Sangue, Splenectomia. Emoperitonei di origine genitale femminile : dolore •< elevato 11 • • • • • • • • • • • • • • • • 39, 857 251 Emorragia del retto : cau se . . . . . . . . Emorragie degli epa.tici . . . . . . . . . . . . . 1722 - gastro-duodenali : cause di aggravamento 1815 1029 - gastro-intest. e iperazotemia . . . . . . . 700 - : grandi - nella zona di guerra: trattam. 1521 - intraoculari . . . . . . . . . . .... - ; v. a. Fenomeni emorragici, Ulcera peptica. Emorroidi e loro complicazioni: trattam. . . . 1907 Emosiderinuria ; v. Anemia. Emostasi mediante veleno di rospo . . . . . . . . 398 Empiema acuto: trattamento ool metodo Morelli 782 338 . . . . . Encefalite umana ed equina 179 . . . . . Encefaliti erpetiche . . . . . - ; v. a. Sindrome adiposo-encefalitica. 1914 .. . . Encefalo : localizzazione delle lesioni - ; v. a . Oervello, Sistema nervoso, Traumi, Tumori. Endoangioite obliterante e sua cura . . . . . . . 1152 - ; v. a Morbo di Buerger 91 Endocardite reumatica : ct1ra . . , . . . 2146 Enfisema polmonare diffuso nei vecchi 1596 Enteriti croniche : forme e trattamento 857 Enterocoliti croniche: cura con la febbre 1520 Enterorragia mortale in gravidanza Entropion : intervento . . . . . . . 1204 942, 945 Enuresi : cura . . . . . . . . . . . 1614 Eparina nelle trasfusioni sanguigne Epatici ; v, Cirrotici, Emorragie, Epatite e ss 1067 Epatite . . . . . . . . . . . . . . . . . - allergica . . . . . . . . . . . . . . .. . . 1295, 1298 - - ; v. a Ittero catarrale. 1246 __, sierosa . . . . . . . . . . . . . Epato-biliari; v. Insonnia. Epatooolangite settica ricorrente da « viridans ,, 205 Epatoeplenomeg~lia tbc. con anemia arigenerativa 1247 Epatoterapia: v. .Anemie, Colite, Diabete, Sindrome di Licl1stein, Sindromi allergiche. Epilessia e cardiopatie : rapporti . . . . . . . . . 663

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Pag. Epilessia; v. a. P sicastenia . Episiotomie e trattamento precoce di quelle non

ades e

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1989 Epitelioma; v. Tumori. Ereditarietà; v . Tumori. Erit.rea; v. Deformità. Eritremia : diversi tipi . • • Eritromelalgia . . . Eru1a diaframmatica - ing uinale: nuovo metodo operatorio - retroperitoneale . . . . . . . . . • • - voluminosa dell'intestino grosso, con aderenze totali, endosacculari : intervento . . . . . . . . - crurale ; v. Strozzamento. Erpete e virus B : rapporto . . . . .. . . . . . - ; v. a. Encefaliti. Esami funzionali ; t". Cuore. Fegato, Funzionalità, Reni. Esof ag·o : corpi estranei - : nevrosi . . . . . . . . . . Espettoranti . . . . . . 1365-, Estratti di fegato : reattività della cute . . . .- - - ; v. a. Epatoterapia. Estratto tiroideo; v. Diuresi. Etiopia; v. Bilbarziosi, Colonie, Eritrea, Piante medicinali.

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1483 1140 87 1364 1778 331 1483

1913 1814 1512 1483

F Faccia; v. Gangrena diabetica. F a ringe; v. Ipo-. Favo-antrace: cura antica efficace . .. .. . 1875 Febbre ce1·ebro-spinale : cura con M. e B. 693 1058 - climatica massauina estiva . . . . . . . 2080 - ondulante: cura con maretina . . . . . . . 132, 278 Febbricola e febbre tbc. : differenziamento 165 Febbri tifoidi (( intricate u . . . . . . . . . . . . . 1698 - - ; v. a. Tifoide. - ; v. a. Antipiresi. Feci : esame nella pratica co mune . . . . . . . . . 1148 -; v. a. Bacilli tubercolari, Poliomielite. Fecondazione artificiale . . 1919 Fegato: alterazioni tossiche 602 - : azione dei raggi X . . 1401 - fetale di bovini: fattore antianemico 1651 - : grosso emangioma .. . .. . ... . .. 1991 - : inf ar~i . . . . . .. .. . . . .. 602 - : natura del principio antipernicioso 40 • - : prova funzionale . . . . . . . . . . . . 145, 201 . . . . . . . . . . . . 1394 - : resezione . . . - ; v. a. Oirrosi, Oisti, Epatici e ss., Estratti, Funzionalità, Ittero, Policitemia, Sang1.1e, Shock insulinico, Vitamina A. Femori : fratture del collo . . . . . . . . . . . 1443, 1477 - : deformità post-rachitiche gravi : trattamento . . .. .. . . . chirurgico . . . . . . . . . 1867 ~,enolftaleina : la prova della nelle ipertonie e . . nelle nefropatie bilaterali . . 985 Fenomeni emorragici . . . 1803 • Fenomeno di Sanarelli-Shwartzman 87 - - - - Ranger e sua importanza clinica 121 - - - ; v. a. Allergia, Fenomeni emorragici, Stati emorragici. Ferite da infortunio sul lavoro : prima medicaz. 1363 - di g uerra. della faccia . . . . . . . . . . . . . . 2106 - - ; v. a. Canoro. - mucose : riparazione e acceleramento della epitelizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1989 - : trattamento . . . . . . . . . . . . . . . 1073, 1918 - : - a cielo aperto ed influenza delle vitamine A e D. . . . . . . . . . . . . . . 1321 Fermenti lattici : come agiscono 1919

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Pag. F ERRANNINI

468 . . . 1483 1480, 1556 1615

A..

Ferro ed epiteli - nelle anemie . Ferro·vie : medici di reparto Feto; -v. Tiroide. Fibrillazione auricolare e tiroide ... . .. .. Fibromiomi; v. Lingua, Miomi. Fisicopiressia: r~oenti applicazioni terap. . . . . Fisiologia; 'T . Medicina. Fistola doppia del genitale femminile . . . . . . - gastro-colica; v. Sprue. Fistole stercoracee . . . . . . . . . . . . . . . - ; y. a. Tubercolosi. Flajani; v. Malattia .di - Basedow . . . . Flatulenze gastriche : prescrizione Flebectasie : iniezioni sclerosanti .... - ; v. a . Emorroidi, Varici, Vene varicose. Flebiti blu nel decorso di una polmonite Fleboclisi goccia a goccia: nuova tecnica . Flemmoni; v . Addome, Novocaina. Focolai infettivi: v. Ai·triti, Dentatura, Infezioni focali. Follicolina: dosaggi clinici . . . .• . . . . . - ; v. a. Metrorragie. Follicolinuria; v. Amenorree Fonocardiograf o nuovo .. . .. . . . . . .. Fragole : disinfezione . . . . . . . . . . . . . . . Fratt11ra: embolia polmon. consecutiva, con pseudo sindrome addominale . . . . . . . . . . - particolare dell'arco vertebrale . . . . . . . Fratture costali : trattam. con neurolisi intercostale . . . . . . . . . . . . - degli arti inferi ori . . . 1190, . . . . . . - ossee ed età - : reazioni generali dello soheletro - : trattam. con infiltrazioni anestesicbe - ; v. a. Cute, Cranio, Gomito, Femori ecc. Freddo; v. Criopatologia. Frenicectomia : indicazioni attuali . . . Frenicoex:eresi: effetti immediati e tardivi Funzionalità epatica e renale: sondaggio . -; v. a. Esami fttnzionali.

796 123 1364

1114

1078 1815 1990

1345

1363

1477 1249

414 75 1161

1203 1161 1511 1522

2150 12 1733

G Gamna; v. Noduli di - . Ganglio di Gasser : alcoolizzazione . . . . . . Ganglionectomia cervico-toracica e lombare: :indicazioni e risultati . . . . . . . . . . . . . . . . Gangrena diabetica della faccia . . . . . . . . . . Gas. aggressivi: difesa e pronto soccorso nei colpiti da - . . . . . . . . . . . . . . , . . . . . . . - - : rivelazione mediante lombrici e sanguisughe - liberi nel sangue e nei tessuti per rapida decompressione .. . GASBARRINJ

A.

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Gastrite da nicotina • Gastriti croniche . . . . 250, Gastro-enterologia: comunicazioni YA.rie 261, 706, - ; v. a. Cervello, Dispepsie, Emorragie ecc. Gastroenteropatie e carenza di vitamina O . Gastroscopia.; v. Anemia perniciosa, Stomaco. Geloni : origine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Gemellità; v. Polima.stia. Gesso: preteso potere irradiante . . . . . . . . . Ginecologia; v. Malattie, Metrorragie. Ghiandole endocrine; v. Arteriosclerosi. Ginocchio : lesioni aperte : cura . . . . . . . . •. Glicemia alimentare nei ciclisti . . . . . . . . - : azione dell'insulina; contemporanea stimulazione farmacologica del sistema neuro-vegetat. - : influenza. del cloruro di sodio . . . . . . . . .

1777 527 1206

2013 1406

1888 657

1284 692 1441

1287 661

611

1162 1527 317

1471 ,

Glicemia: variazioni date dalla beta-fenil-amina -; v. a. Emicrania, Morbo celiaco, Stomaco. Glicosuria: diagnosi differenziale . - : significato . . . . . . . . . . . - ; v. a. Aracnoidite, Diabete. Globuli rossi : colesterina . . . . . . . . . • Glomo carotideo: enervazione ..... Glucosio, vitamine B e O e cardiopatie - ; v. a . Glicemia, Glicosuria. Glutationemia nell'ossigenoterapia della tubert"olosi polmonare . . . . . . . . . . . . Glossite epidemica dei senegalesi . . . Gomito : fratture intraarticolari . . - : osteocondrite dissecante e cond1l.·omatosi spolltaneamente regredite . . . . . . . . . . . . . . Gonococchi; Y. Infezione gonocoooica. Gotta : diagnosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Granulomatosi maligna con localizzazioni vertebrali . . . . . . . . . . . . . . . - maligna del canale digerente . . . . . . . Gravidanza complicata a malaria . . . . . - : dichia.razione obbligatoria ed eclampsia - : interruzione nella tbc. polmonare . . . . Gtaviùanze nelle bambine . . . . . . . . . . . -; v. a. Colibacillosi, Enterorragia, Pielite, Tossiemia, Urina. Gruppi sanguigni : dati e problemi recenti . Guerra; v. Chirurgia, Emorragie, Ferite, Trasfllsioni.

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Pas. 1571

1T2z 1392 1250

149S

2213 70~

611

1308 1917

1441 1777 414 748 1809'

2109

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H • .••• . . . . . Herpes zoster e vitamina B 1 - ; v. a. Erpete, Meningite zosteriana. Hodgkin; v. Morbo di

~

1578

I ldatidosi; Y. Cisti-idatidea, Reazione di Casoni. Idratazione; v. Tubercolosi polmonare. Idroceli essenziali: cura sclerosante con chininouretano . . . . . . . . . . . . • Idrologia : congresso . . . . . . Idropionefrosi a patogenesi rara lmm unità ; v. Allergia, Bacilli tubercolari, Lel1cociti. Jieazioni, Sieri, Vaccinazioni ecc. Incontinenza urinaria ; v Enuresi. Infantilismo malarico . . . . - ; v. a. Malaria. Infanzia; v. Asma, Bambini, Lattanti, Mortalità. Polmoniti, Reumatismi, Vasi sanguigni. Infarti del mesentere e dell'intestino . . . . . . . Infarto del miocardio da coronarite sinistra in diabetico . . . . . . . . . . . . . . . . . Infezione gonocoocica; v. Allergia. Infezioni faring()-boccali; v. Corpo umano. - focali : importanza pratica . . . . . . . . . 978, - stafilococciche ed avitaminosi . . . - urinarie chemoterapia . . . . . . . . . - - da colibacillo : uso del sulfamide . . - - ; V. a. ~i\ngine, Artriti, Sistema reticolo enooteliale, ecc. Infiammazione : dottrina dell'- : osservazioni . . - ; v. a. Astringenti, Novocaina. Influenza : aspetti clinici . . . . . - : clinica e terapia . . . . . - dell'uomo e dei suini : ricerche . . • • - : etiologia . . . . . . . . . . . . • - : stato odierno delle conoscenze • • • Infortuni da elettricità . . . . . . • • • • I

rntortunio : causa violenta : concetto . . . Iniezioni endovenose: storia . . . . . . .

- sclerosanti; v. Flebectasie.

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1~ez

898 1913

90!

1599

1780 15-70 ,01

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12?7 199 452

1738 121:0


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I

Pag.

1 nseanamento; v. Cuitu.ra, Educaeione. Insonnia degli epat0-biliari: prescrizione . . . . 219 . . . . - del lattante . . . . 1917 • • • 1 nsulina con globina . . . 2210 - : lipodistrofie da - . . . 710 - precipitata all'allume: studio clinico . . . . 1886 - ; v. a. Diabete, Diabetici, Glicemia, Ipoglicemia, Sohiz.ofrenia, Shock. Iperinsulismo, Ulcere. Insulino-resistenza e malattia tiroidea . . . . . 553 Intestino crasso; v. Colostomia. - digiuno : perforazioni . . . . . . . . . 1402 - retto; v. Retto. - tenue: stenosi: radiologia . . 1401 • - - : tubercoloma : radiologia . 1398 - - : tumori maligni . . . . . 1151 • • • - ; v. a. Anguillulosi, Bilharziosi, Diverticoliti, Ernia, Gastroenterologia, Infarti, Occlusione, Ostruzione, Poliposi, Volvolo, ecc. Intossicazione collettiva a bordo di un sommergi bile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 453 -; v. a. Avvelenamento, Bromuro, Tiocianati. Intradermoreazioni tubercoliniche . . . . . . . . . 1209 Iodio : metabolismo e importanza nei giovani organismi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 307 lodofilia; v. Leucociti. Iperazotemia; v. Azotemia, Emorragie gastro-intestinali, Piloro, Uremia, Urologia. Iperidrosi localizzata . . . . . . . . . . . . 1816 Iperfunzione cortico-surrenale; v. Surreni. Iperinsulismo . . . . . . . . . . . . . . ·. 1649 Ipersensibilità acquisita: ricerche .... 87 • Ipertensione arter.: elementi patogenetici . 1913 - - e stato dei reni . 365 • - essenziale : tipi . . 1071 - : il problema dell'.. 494 • • • - intracranica ; v. Tumore cerebrale. - parossistica in tubercolosi surrenale . . . . . . 1247 Ipertesi : funzione renale . . . . . . . . • • • • • 1072 -,. Ipertensione; ". a. Cervello, Cisti ematica, Fenolftalein,a, Pere, Uricemia. Ipertoiroidismo: indicazioni terapeutiche . . . . 710 985 - ricorrente . . . . . Ipertonia piramidale : trattam. con •l'ematoporfirina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1878 Ipertrofia prostatica ; v. Prostata. Ipnotici barbiturici; v. Avvelenamento. 1913 Ipofaringe: corpi estranei . . . . . . . . 797 Ipofisi e circolazione . . . . . . . . . • 758 - : intervento per via transfenoidale . • 118 - posteriore ed eclampsia . . . . . . - ; v. a. Ipopituitarismo. Ipogenitalismo; v. Sindrome di Lau1·ence-MoonBiedl. Ipoglicemia Qron. e metabolismo dei carboidrati 560 -; v. a. Iperinsulinismo. Ipopituitarismo . . . . . . . . . . . . . . . . . 36, 1887 Ipovitaminosi A; v. Sindrome di Sjogren. 894 - nei disturbi digestivi • • . . 2002 - secondarie . . . . . . . . . . . . . . . . - ; v. a. Avitaminosi. Irradiazioni; v. Radiologia. Isohialgia; v. Neurinoma. Isterectomia subtotale e sutura uterina post-cesarea : tecnica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1226 598 Isteropessi pelvica di Pestalozza : esiti remoti Istidina; v. Colite amebica. .2217 Istituti privati ospedaLieri e a ssistenza san. . • Itterizia: comportamento della sierolipasi in al. . 1823 . . . . oune forme . . . . . . . . . . . . . . . . . . 202 - tossica ed infettiva . . Ittero catarrale considerato come epatite allergica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53, 229

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I

Ittero da leptospire : reazione verde . . - emolitico acquisito con anemia a tipo splenectomia: rivendicaz. . . . . - intermittente giovanile . . . . . . - ; v. a. Leptospirosi.

J

Pag. . . . . . 2053 pernio.; . . • . • 1100 . . . • • 761

I

Jodio, Jodofilia ; v. Iodio, Iodofilia.

K Kala-azar; '· Leishmaniosi, Puntura sternale..

L IJambliasi delle vie biliari : forme cliniche . . . . 1850 - : sintomatologia e cura . . . . . . . . . . . . . . 337 Laringite ipoglottica subacuta di natura tuber. ... . .. . .. . . colare . . . . . . . . 1247 Laringostenosi cronica: intervento . . : . . . . . 758 Lattanti ; v. Bambini, Diarrea, Infanzia. Inson• nia, Piloro, Tetano, Urografia, Vomito. Latte e lattioini : bacillo tubercolare . . . . . 1851 . . 183t Lebbra : cura a base di timolo . . . • • 2122 LEGUEU F . . . . . . . . . . . . . . . .. . . • • 1719 Leishmaniosi cutanea osservata in A. O. . . . 1732 - nterna : ricerche sul san.g ue . . . • • 1070 - viscerale nell'adulto . . . . . • • • • Leptorueningite; v. Meningite . Leptospirosi delle risaie: il problema eziologico 867 - nel Vercellese . . . . . . . . . . • • • • • • 189 - ; v. a. Ittero. Lesioni oculari; v. Occhio. 168 Leucemia acuta . . . . . . . • • • • • • • 397 - : la terza - od istole1.1cemia • • • • • • . . . . . . . . - : ricerche • • • • • . 1242 - ; v. a. Mielosi. come indice d'immunità • . 183 Leucociti: variazioni • 2213 . . . . . . . . . . - : jodofilia . . . . Leucoplasia; Y. Bocca. Libia : patologia nella - • • • • • • • .• • • • • • • 1322 -; v. a. Traco ma. 2171 LEN AZ L . . . . . . . . . . . . . . .. . 264 Limone : introduzione in America Linf ografia . . . . . . . . . . . . . . . . . • . 1401 • ., 1034 Linfogl'anuloma inguinale: eziologia • • • 1245 - : virus . . . . . . . . . . . . . . ' . . . - -; v. a. Malattia di Nicolas e Fabre. - maligno : proYa di Gordon . . . . . . . . . . . . 1029 Linfogranulomatosi maligna e tubercol.: rapporti 1780 -; v. a. Granuloma, Stomaco. 1554 Lingua : fibroma . . . . . . . . . . . . · . . 40 Linguaggio medico: per l'italianità del - 1326 Lipemia in soggetti normali e cardiopazienti Lipidi; v. Diabete. Lipodistrofia ; v. Insulina. 2026, 2027 Lipoidosi · . . . . . . . . . · . . . . . . .. . . . 1162 Lipomi periostei . . . . . . . . . . Liquido c.-s. ; v. .A.rtriti, Sierologia. Litiasi urica: trattam. preventivo . . . . . . . . 1955 - ·• v. a. Calcolosi, Pancreas. Lobelina : uso nell'assuefazione al tabacco . . . . 180 1c Locus minoris resistentiae ,, . . . . . . . 981, 1351 Luciti fotodinamiche sperimentali in soggetti a trattamento sulfamidico . . . . . . . . . . . . . 1963 Lu es ignorata con multiformi manifestazioni circolatorie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2032 Lussazioni ; v. Rotula.

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XXII -

• Pa~.

Magnesio : solfato di - per via parenterale . . . 1238 Malati in ospedale : passatempi e lavoro, fattori terapeutici . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . . . 1157 Malaria acuta e cron.: cura con tartaro stibiat9 1813 . . 946 - : anticipazione delle conoscenze .. • - biotropica bismutica . . . . . . . . 853 - cronica : biopsia del midollo osseo . . t568 - - e infantilismo . . . . . . . . . . . . . . 2209 - : diffusione nel Brasile ad opera di un anofele importato . . . . . . . . . . . . . . . . 986 - : epidemiologia e parassitologia· . . 334 92 - estivo-autunnale : azione dell'atebrin - : funzionalità surrenale 417 - : gameti maschili 1852 - inoculata : quadro clinico . . 1836 • - nei reduci dall' A. O. I . . . 1391 - : nuove concezioni sulla patologia 2054 1'737 - quartana : trasmissione . . . . raro reperto ematico e parassitario 1852 - : recenti acquisizioni . . . . . . . . . 711 - : '' ricorrenze 11 di - e latitudine . . . 547 - : r iduzione della - e bonifica integrale 809 - : terapia . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1733 -; v. a . .Addome acuto, Gravidanza. Infantilismo, Sierodiagnosi di Wright. Malattia. da siero . . : . . . . . . . . . . . . . . . 844 - di Di Guglielmo con quadro an.-pat. di mielosi eritremica sistemica . : . . . . . . . . . . . 940, 1160 - - Dupuytren . . . . . . . . . . . . . . . . 1363 - - Eberth; v. Tifoide. - - Kaposi ....... . 507 - - Werner-Schultz . 1514 • • Malattie cutanee ; v . Pelle. «< da deposito 11 : t esaurismo.s i . . . . . . 1347 - da ultra-vjrus e p soriasi . . . . . . . . . . 699 -- ùel cuore e della circolaz. : cura dietetica . . 1600 - ginecologiche: sintomi lontani . . . . .. 743 - infettive: cura del digiuno nelle complicazioni 1840 - - ; v. a. Antipiresi. - mentali : shock-teratiia ~ 1732 . . . . . . . . . . - nervose; v. Vitamina B 1 . - : reazioni dell'organismo alle cause esterne delle .. . . . . . . . . . . . . . 2019 - tropicali: terapia . . . . . . . . . 1435, 1536 - ; v. Affezioni, Morbi, Sindromi, ecc. - polmonari ; v. , port. - ; " · a. Morbi. Mal di mare . . . . . . . . . . . 1694 Mammelle : congestione premestruale 508 • • - : sviluppo con ormoni estrogeni 1527 }!ano: propagazione dei processi suppurativi . 984 lianzoni A. : sofferenze . . . . . .. 366 MARAGLIANO E. : discorso . . . . ~ 025 Maretina; v. Febbre ondulante. Mastite; Y. Ragade del capezzolo. Mastoiditi acute e infiammazioni peritonsillari : infiltrazione uovocainica . . . . . . . . . . . . . 1204 Maternità ed infanzia ; assistenza in Ungheria 362 )!AYO c. H . . . . . 1279 ' MAYO W. J. . . . . . . . . . 1687 Mediastinite luetica . . . . 1069 Medici; v . Africa, FerroYie. Ospedali, Sanitari !t[edicina: la concezione fisiologica della - . . 1020 - : l'avvicinamento alla - . . . . . . . . . . . . 1060 \f edicina sociale . . . . . . . . . 221, 268, 308, 514, 619 811, 859, 1035, 1080, 1290, 1660, 1855, 1992, 2083 ".\f edico di Casse mutue: licenziamento 1738 -- : l a coscienza del . . . . . . . . 1366 - ; v. a. Educazione. Megaoolon o pseudo.. . . . . . . . . . . . . . 87

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Megaesofago ; operaz. di Heller . . . . . . . . . Menière; v . Sindrome di - . Meningi ; v. Ematomi. - ; v. a. Spazio subdurale. Meningite cerebro-sp. : cura . . . . . . . . . . . - - - nell'infanzia: valore curativo del pneumoencefalo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - : lepto - ottico-chia.smatica. - linfocitaria : non costante benignità .. · - tubercolare : segno otologico precoce . • • - zosteriana . . . . . . . . . . . . . . • • Meningiti acute da pneumococco tipo III clinicar mente primitive . . . . . . . . . . . . . . - : lepto ... . . . . . . . . . . . . - sierose ed aracnoiditi da traumi cefalici - tubercolari: ricerca e differenziaz. del b òi Koch - ; v. a. Aracnoidite, Sulfanilamide eoo. lleningo-encefalite : sindrome di - - conseoutiTa ad · irradiazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . Meningoradicolite a inizio con sintomatologia tllmorale . . . . . . . . . . . . . . . . . .. Menopausa e suo trattamento ormonico . - : miomi in - . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 5' - ; v. a. Psicosi. Mesentere ; v. Infarti. Met icciato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Metodo Morelli ; v. Empiema acuto. Metrorragie in condizioni non gravidiche . . . . - atoniche : trattamento . . . . . . . . . . . . . . - ginecologiche e puerperali : cura con f ollicolina Mialgia epidemica . . . . . . . . . . Miastenia grave: diagnosi e trattam. . . . . Microfachia e brachida.ttilia . . . . . . . . Microrganismi : nu.ovi metodi di colorazione -; v. a. Ascesso polmonare, Batteri, Vie urina1·ie. Midollo osseo; v. Nefriti. - spinale : malattie famigliari . . . . . . . . . . - - : t.umore operato e guarito . . . . . . . . . - - ; v. a. Paraplegia, Sirldrome di Lichstein. Mielite; v. N eua·oMieloma multiplo . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . .. . . . . . . . . Mielosi aleucemiche - aplastica globale ; v. Anemia tipo Lederer. - eritremica sistemica; v. Malattia di Di Guglielmo. - erit roleucemiohe: in tema di - - . . . . . . . Milza da stasi cronica centrale . . . . . . . . . . .. ; v. a. Epato-splenomegalie, Sindromi, Splenectomia e ss. Miopatia cronica tossica guarita con la tiroidectomia . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . - e fisiopatologia m11scolare : nuove vedltte Miosite ossificante progressiva . . . Monteggia : lesione del - . . . . . . . Morbillo: profilassi delle complicanze . Morbo celiaco · curYa glicemica: causa - di Addison : cura . . . • . . - - - : ricerche - - Banti e sindromi affini 2066, - - di Bright ; v. Anemia. - - Buerger : forma cerebrale . . . . . . . . . . - - Flajani-Basedow : azione dell'adrenalina e p1·0gnosi operatoria - - - : cura .. - - - : ipercalciuria • - - - : v. a. Coma. - - Hodgkin : forme cutanee ulcerose . . . . , . - - Nicolas e Favre : localizzazioni ano-retto-coliche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - - - : trattamento ........ . .. - -; v. a. Linfoadenoma inguinale.

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Far;. 585

1'446

1813 1116 656 1851 1011 ·

1747 1777 1363 365

507

83 1650 1062

556 806 508 1887 263 1918 2213 490

132 ~55

1069 179

1415 91

1918 183i 1066

1520 40 19,1 1240 932 2200 1914 1886 933 1446 306 1442 1699


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XXIII -

Pag. .Morbo di Recklingbausen; v. Neurinoma. - - Simmonds : terapia . . . . . . . . . . .. . . . - - W erlhof; v. Diatesi emorragica. - ; v. a. Malattie. Morelli; v. Metodo Morfina nella diagnosi di affezioni dei vasi e dei nervi periferici . . . . . . . . . . . . . . . . Morfologia; v. TubercolQsi. .Mortalità iniantile uel primo biennio di vita . . Morte improvvisa durante il nuoto . . . . . . . . . Mosca : larve; v. Osteomielite. Muoina gastrica: dosaggio . . . . . . .. . . Mucose; v. Ferite. M usooli : tubercolosi . . . . . . . . . . .. . . . . Muscolo quadricipite; v. Tendine.

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39

2076 441 252 1033 1248

N

Napoleone : la malattia della decadenza : morbo di FrohlichP . . . . . . . . . . . . . N aroosi in pratica • • • • • • • • • - : metodi moderni • • • • - ; v. Anestesia, Anafilassi, Sincopi. N aturina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Nausea e vomiti epidemici . . . . . . . . . . . . Navi; v. Sottomarini. Nefrectomizzati; v. Urologia. Nefrite famigliare . . . . . . . . . .. - ; proteine nel trattamento. ... • • '/ Nefriti ; classificazione . . • • • • • • • - : esplorazione funzionale del midollo osseo . - ; v. a. Cuore. Nefropatie; v. Fenolftaleina. Nefrosi-nefrite . . . . . . . . . . . . . . . . . - v. a. Avvelenamento. Neonati in Tripoli tani a : peso . . . . . . . . . . . -; v. a. Infanzia, Piloro, Tiroide. Nervi; v. Morfina, Paralisi, Tumori. N ervoei : soggetti . . . . . . . . . . . Neurinoma della coda equina in morbo di Reoklinghausen : ischialgia . . . . . . . Neurochirurgia : congresso • • • Neurofibromatosi cutanea • • N euromielite epidemica • • • • Neuro-ai viscerali . . . . .. Nevralgie del trigemino : interventi 1392, - lombo-crurali d'origine colica - sciatiohe false . Nevriti : casistica • - ; v. a. Poli ~. Nevrosi cardiaca e respiratoria . . . . . - consecutiva a lesioni cranio-cerebrali Nicotina; v. .G astrite. Nicturia nei malati di ulcera gastro-duodenale Noduli di Gamna. . . . . . . . . . . . . . . . 455, Novocaina: infiltraz. di - nei flemmoni faringotonsillari e nelle oto-mastoiditi . . . . . . - e processi infiammatori acuti circoscritti . . . Nt1oto; v. Morte improvvisa

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Odontoiatria: nozioni per il mediC<> pratico - ; Y. a. Denti. Olio di oliva nelle affez. della regione sottq-epat. 361 - - - nel trattamento della dispepsia e dell'ulcera. duodenale . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1288 Operazione di Heller ; v. Mega.esofago. Operazioni chirurgiche : variazione della diuresi 1508 - - ; v. a. Chirurgia, Complicazioni, Narcosi ecc . Opoterapia; v. Distrofia adiposo-genit., O·r moni. Orecchio; v. Dermatiti, Ronzii, Tubercolosi. Organi digerenti; v. Acalasia, Allergja, Anemia, Arteriosclerosi, Asma, Cancro, Chirurgia, Gastroenterologia, Ipovitaminosi, Tubercolosi polm. - gen. maschili est. : strappamento di pelle : plastica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1303 - - ; v. a. Dermopatie, Fistole, Ipogenitalismo. Ormone maschile e sue applicazioni 1428, 1431 - - : influenza sul beri-beri . . . . . . . . . . . 1568 . . . . . . . . . . . . . 1273 Ormoni : azione locale - e sostanze ad azione ormonica; v. a. Follicolina, Pregneninolon, Roentgenterapia, Stilbestrolo, Terapia, Testosterone ecc. Ormonoterapia: basi; le sostanze tiroidee nei di~ sturbi mestruali . . . . . . . . .. 1949 . . . . . . . . 1431 - follicolinica .•. - ; v. a. Asma, Prostata, ecc. Orticaria cronica . . . . . . . . . . . . . . . . . 1691 Ospedali: stato giuTidico dei sanitar i . . . . 41, 136 - ; v. a. Istituti, Malati. Ossa: fessurazione spontanea simmetrica 1989 - nuove al posto delle vecchie 612 . . . . . - : sarcomi : prognosi 1161 • 1511 - : tumori metastatici: fosfatasi - ; v. a. Avitaminosi, Fratture. Ossicarbonismi ignorati . . . . . . . . . . . . . 1734 - ; v. a. Avvelenamento. . . . . . .. . . 2165 Ossigeno assoluto, per inalazione -; v. a. Aviazione, Gl11tatione. Osso semilunare; Y. Carpo. Osteocondrite dissecante; v. Gomito. Osteomielite acuta primiti,ra nel calcagno 1761 1425 - - - del pube . . . . . . . . . . . 1189 - - : resezione diafisaria 1161 - cron. con recidive e metastasi 417 - : cura con le larve di mosca 1188 Osteoporosi rachidee dolorose 1162 . . . . . . . . - senile : cause 705 Osteosintesi temporanea · Ostruzione intestinale da calcolo biliare oonsecuti ça, a fistola duodeno-cistica ... ... 643 191 Otite media acuta nei difterici . . . . . . . . . Otologo nelle indagini sulle lesioni ce rebra.Ii 1773 Otomastoiditi; v. Novocaina. Otorinolaringoiatria; v. Bismuto. Ovaio ; v. Cisti OYariche.

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J3

1509 2075 1991 400

1955 2079 362 1955

1654 1204

1355 2043 1985 1620 1839 2059 1477 2115 1445 1445 1693 1444

1814 1700 488 1242

o Obesità neuro-ipofisaria . . . . . . . . . . . . . . - ; v. a. Sindrome di Laurence-Moon-Biedl. Occhio : lasioni da calce : trattam. . . . . . . . . - : lesioni : prime cure - senilizzante e vitamina O . . . -; v. a. Cataratta, Diabete, Emorragie, Entropion, Iridectomia, Radiologia, Retina, Sindrome di Adie, Sindrome di Cl. Bernard-Horner. • Occlusione intestinale acuta sperimen . . . . . .

Pa.c. 1395

1886 1074 2064 1521

1029

p Pancreas: cancro della testa • • - e timo : rapporti - : litiasi . . . - : necrosi acuta - : prova della secretina . - : resezione del nervo splancnico - ; v. a. Oolecistocinesi. Pancreatite acuta: diagnosi e cura - cronica latente . . . Pane : cattiva qualità PAOLUCCI R.: prolusione .. Paracadute: lesioni e disturbi organici da .. . . . . . - : servizio medico con il -

1323 1443 1561 1560 1662 1737

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1153 761 1447 128 1909 417


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Paradentite . . . . . . . . . . . . . . . . Paralisi infantile : com.e Si trasmette - - : trattamento .... ...... .. - - ; v. a. Poliomielite. - radiale post-sieroterapica - tardive dell'ulnare . . . . - vestibolare; Y . Sindromi. Paraminofenilsulfamide: ricerche sierologiche su ammalati sottoposti a t erapia con - . . . . . . Paraplegia. per compressione del midollo da cisti di echinococco . . . . . . . . . . . . . . . . . - spastica tipo Little : inter,Tento di Antonucci Paratifo; '· Tifo. Paratiroidi ; Y. Jpoparatiroidismo, Tetania. Parotide : tumori . . . . . . . . . . . . . Parto : l'')ttura delle membrane: diagnosi • • • • - &enza dolore . . . . . . . . . . . . . . . P asteurella : Y. Bronchite. - ; Y. a. Episiotomie, Taglio cesareo. Patologia comparata: congresso . . .. . . • Pellagra. e avvelenam. da selenio: relazioni . - e sua cura con acido nicotinico . . . . . . . - : forme nervose curate con a cido nicotinico . . -; v. a. Stomaco, Vitamina P-P . . Pelle ; v. Allergia, Dermatosi, Leishmaniosi, Morbo ùi Hodgkin, Neurofibromatosi, Riflessi, Trapianti, Tubercolosi. ecc. Pel'i femmin ile: corpo estraneo . . . . . . . . . - i·enale : colesteatoma . . . . . . . . . . . . . . - - ; v: a. Cistop ielite, Pielite, Pielonefrite. Pene ; v. Amebiasi, .Organi genitali maschili. Pensioni di sanitari . . . . . . . . . . . 1122, Pere : proprietà diuretiche e ipotensive Pericardiectomia. . . . . . . . . . . . . . . Periodo di prova ab bretiato . . . . . . . . . . Peritoneo : cisti da echinococco cosidette solitarie Peritonite primitiva da streptococco . . Pertosse : clinica, profilassi e terapia . . . . Peste ad Avign one . . . . . . . • • Piante medicinali in Etiopia . • • • • • • Piede : · circolazione . . . . . . . . • • • • • - : v. a. Artrorisi , Oalcaigno. Pi eli te gra'idica . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pielonefrite e suo trattamento . . . . . . . . . . . Pielonefriti da u Bacterium coli » : vaccinazione per via orale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - ; Y. a. U rologia. Piloro stenosante: neoplasia . . . ·- : stenosi: cause di iperazotemia . - : stenosi ipertrofica nel lattante . . . . . . 805, P ilor ospas.mo: riconoscimento e cura .. . PISTONI F . . . . . . . . . . Placenta previa : terapia Pleura : cancr o . . . . . . - : tumore maligno primit.; versam. emat ico; m oclificaz. del l'emoglobina . . . . . Pleuriti non tubercolari dei cirrotici - ossificanti . . . . . . . . . . . . . . - purul ente non t bo. : trattamento . . . . - : v. a. ~evrite. · Pnenruococoiemie speriment. : chemoterapia . . . Pneurocistopatie non parassitarie . . . . . . . . . Pneumococchi: infezioni da - nell'infanzia : cura con su lfa piridina . . . . . . . . . . . . . . -; v. a. :\[eningiti, Polmoniti. Pneun1onite ; v. Polmonite. Pneun1operitoneo diagnostico . . . . Pneumoto race dpontaneo recidivante . - terap . : incidenti: terapia d'urgenza

XXI\. -

Pag , 748 92 1698

1446 1401

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l

1259 14 77 1897

1990 757 343

1282 39 1734 133

508 1246 fi

1486 1166 705 1407 612 1107 341 1956 509 504 1726 1030 80 154 1020 1826 1903 909 806 1688 730 456 1192 2076 563 758 699

1049 556 1734

P ag. Pne umoto race spo ntaneo; versan1ento emorragi<'o 1502 - -; v. a. Tubercolosi polm. Policitemia: compl icazioni epatiche . . 398 • • Polimastia e gemellità .. . . . 1852 Polinevrite e vitamina B 1 742 • • .. Polinevriti da zolfo . . . . . . 84 • • Pol iomielite anter. acuta ; azione del clorato di potassa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1699 1447 - - - : eliminazione dei virus con le feci - - - : epidemia . . . . . . . . . . . . 1312 • • • - - - : sieroterapia: ricerche sperimentali . 1956 - - - : ter apia nello stadio acuto 601 - - - : trattamento .. . . . . . . 262 . - - - : v. a . Pa1•alisi infant ile. Poliposi ga strica : roentgenterapia . . . . . . . . . 197 - intest. associata e rettocolite ulcerosa . . . . . 612 Polmone : ascessi gan grenosi : cura arsenobenzol ica 1366 - cancro del - e polvere delle vie asfaltate . . . 799 - : can.cro ed ascesso . . . . . . . . . . . . . . . 1246 - : cisti da echin<>cocco rotta nei bronchi e suppurata · . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1365 - destro n ormale : asserita ipofon es i dell'a.pice 762 P olmoni : cisti e t umori 282 - · met a stasi da sar com a . . . . . . . 87 • - : perforazioni : diagnosi . . . . . . 509 - ; Y. a. Ascesso, Can cro, Complicazioni polm., Enfisema, polm., Sport invernali. Polmonite allergica da puntura di cisti d 'echinococco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 479 - : chemoterapia . . . . . . . . . . . . . . . . 889, 901 - complicante la tbc. polm. : cura con M e B. 693 854 - : complicazioni nervose . . . . . . . . . . . . . . 1645 - ; cura con sulfapiridina . . . . . 663, 901, 1278, 1561 - : cura: progressi recenti . . • 1727 338 - franca: recenti concetti • • 167 - lobare sperimentale . . 853 - : trattamento nei bambini - ; v. Flebiti, Trombo-arterite. Polmoniti da pneumococco del tipo VII . . . . 240 Porfiria acuta . . . . . . . . .. . . . . . . . 563 Porfirine e metodi clinici per la loro dimostraz. 299 Portatori; v. Bacilli difterici . Potassio: nuove applicazioni terapeut. . . . . . . 1313 Pregneninol on, nuovo preparato luteinizzante . . 1056 Pressione arteriosa: misura da parte di farmacisti 663 - del liquido cef.-rach. ; v. Roentgen-irradiazione. -- endocranica : u so di soluzioni anisotoniche . . 1314 - · intra.cranica ; v. Cervello. - sanguigna : aumento e cura . . . . . . . . . . . 179 - - ; v. a. Ipertensione, Ipotensione. - venosa dopo sforzo : misura . . . . . . . . . . . 30 Procaina ; v. Distorsioni -acute. Procedimento disciplinare : contestazione . . . 1615 .. Programma . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2129 Proiettili ; v . Cuore. Prostata : adenoma . . . . . . . . . . . . . . . . . 989 - : ipertrÒfia e sua cura . . . 24, 351, 1030, 1033, 1654 - : sarcomi: classificaz • . . . . . . . . . 940, 1160 - ; v. a. Urologia. Prostatico : elettrocoagulazione ed elettroresezione 843 Proteine ; v. Nefrite. Prova del ramnosio del Castellani: significato e • Yalore d{agnostico . . . . . . . . . . . . . . . . 1999 - di Gordon ; v. Linfogranuloma maligno. Pruri to ed eczem a anali : infiltraz. anestetizzante 2116 - : significato e trattamento . . . . . . . . . . . . 175 Psicastenia ed epilessia: rapporti; epilessia psicastenica . . . . . . . . . . . . . . . . 1262 • • P sichici : t ipi . . . . . . . . . . . . 454 Psicologia medica e reperto d'autopsia 400

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XXVII

Pag. Psi~opatie e .mina.cc.e d.. cataclismi sociali 345 • Psicosi ed età critica . . . 2116 - nelle malattie interne . 2184 Psittacosi : piccola epidemia 750 Psoriasi; v. Malattie da ultravirus, Ormone mar scbile. Pube; v. Osteomielite. Pubertà; v. Va.si sanguigni. Puerperio : disturbi; prevenzione e oura . 1570 - e suoi disturbi minori . . . . • • • • • • 597 - ; v . a. Infezioni puerpera.li, Metrorragie. PuntUJ'a della cisterna o puntura lombare? . . . 1405 - sterna.le : tecnica e valore clinico con speciale . . . . . . 255 referenza al kala-azar Pupilla: reaz. paradossa alla luce . . . . . . . . 616

R . . . Rabbia: rioercbe . . . . . ltachide parkinsoniano : se esista Rachitismo e vitamina D . . . . - ; v. a.. Femore, Osteoporosi. Radi<>grafie ; v . Tubercolosi. Radiologia : varie . . . . . . . . . . . . . . . . . - ; v. a. Ascaridiasi, Bacilli difterici, Cancro vescicale, Fegato, Gastro-ent.erologia, Intestino, Linf o grafia, Meningo-encefalite, Roentgenirradiazione, Tumori, ecc. Ragade del capezzolo e mastite : trattam. . . . Raggi infrarossi; v. S.cottature. Ramnosio; v. Prova del - . Razza : problemi coloniali . . . . . . . . . . . . - ; 'V. a. :Meticciato, Sifilide. Reaaione compensatoria: concetto . . .. . - dj Brossa; v. Canoro. 1033, - - di Casoni ripetuta . . . . . . . . . . - - Kopaczewski in affezioni neoplastiche e non neoplastiche . . . . . . . . . . . . . . . . . - - Takata-Ara; v. Diabetici. - - Wassermann: natura .. - - Weil-Felix: utilizzaz. del coagulo sang. - verde; v. Ittero da leptospire. ReazioJJ.i patergiche secondo von Groer : . . . - ; v. a. Sierodiagnosi, Serologia. Rene ischemizzato : azione ipotensiva . . . . . Reni : blocco anestetico del peduncolo . . . . . - : insufficenze: metodi semplici d'accertamento - : tiroidectomia: effetti . . . . . . . . - : traumi : funzionalità consecutiva . . . . . . .. . . . . . . . . . - : tubercolosi : cura - ; v. a. Diabete renale, Diabetici normotesi, Fun~ zionalità epatica, Insufficienza, Ipertensione arteriosa, Ipertesi, Urologia. Retina: degenerazione familiare pigmentosa .. Retto: cancro: diagnosi radiol. . . - : tumori : trattam. chirurgico . . . . . - ; v. a. Emorragia, Stenosi rettali. Rettoeolite ; v. Poliposi. Reumatismi : classificazione . . . . . . - nell'infanzia • . . . . . . . . . . • • Reumatismo artic. acuto : etiologia - - cronico : diagnosi e cura . . - cervicale cronico a forma disfagica . . - ; v. a. Cardite, Endocardite, Sepsi dentaria. Sindromi reumatiche, Tubercolosi articolare. Ricettazione : questioni di - . . . . . . . . . . . . Rieinoleato sodico; v . Vene varicose. Riflessi tendinei e cutanei nelle compressioni della coda equina . . . . . . . . • • Rinofima e suo trattamento . . . . . . . . . . . .

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984 1444 743

87

1404

t358 982 1859 1175

1069 1608 1070 1275

1725 79

1405 1401 2173

1204 1166 1366

1325 1472 1289 1804

1954

1658

727

1403

Pa.g.

Ritmo dei sistemi endocrino e vegetati,.o . . . . . Roentgen-irradiazione del seno carotideo : azione sulla pressione del liquido cef .-raoh. . . . . . . Roentgenterapia anti-infiammatoria ... - della tiroide; v. Cuore. - del i;istema endocrino-simpatico . . . ·. . . 1667, - ; v. a. Dis basia angioneurotica, Radiologia. Ronzii d 'orecchio: genesi e trattamento . . . Rospo; v. Veleno di -. .Rosso Congo e sangue Rotula: lussazioni ..

1'11

134 1699

1707 1767 1725

1478

s Salicilato di metile; v. Avvelenamento. Salmonella : epidemia da - . . . . . . . . . . 1313 Sanarelli; v. Fenomeno di - . Sangue: coagulabilità nelle malattie interne 937 - conservato in ghiacciaia : modificaz. della tensione superficiale . . . . . . . . . . . . . . . . . 888 - - : trasfusione . . . . . . . . . . . 605, 1613, 1614 - : dosaggi : influenza degli anticoagulanti . . 1918 - placentare : raccolta . . . . . . . . . . ?.189 - : potere ossalolitico nelle alterazioni epatiQhe 1852 - : prelievo per la determinaz. dell'alcool 1956 - : prova della sedimentazione . . . . . . . . . 711 - : serbatoi di - . . . . . . . . . . . . . . . 497 - ; v. a. Emopatie, Gas, Glicemia, Globuli rossi, Leishmaniosi interna, Leucociti, Lipemia, Ossalemia, Radiologia, Rosso Congo, Trasfusione, Vitamine eco. Santonina; v. Fegato. Sarcoma : efficacia della tossina di Coley . 1990 Sarcoma.tosi; v. Malattia di Kaposi. Scabbia: trattam. con benzoato di benzile 323 Scarlattina chirurgica 809 - ·. cura . .... ...... 1839 SCARPA A. : epistolario . . . . 656 Schizofrenia : cura insulinica . . 696, 691 - : cura secondo Sakel . . . 1878 Schizofrenici; v. ~ Shock ipoglicemico. Sciatica da lesioni del disco intervertebr. 172 - vera : diagnosi e trattam. . . . . . . 2053 - ; v. a. Ischialgia, Nevralgie. Sclerodermia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1693 Sclerosi a placche: cura col metodo diacefalo-rachidiano . . . . . . . . . . . . . . . . 852 - - - : sulla. . . . . . . . . . . . . . 1116 Scompenso cardiaco; v. Tiroidectomia. Soorpionismo nel Brasile . . . . . . . . . 564 Scottature : trattam. con i raggi infrarossi 1239 Scroto : linfangioma . . . . . . . . . . . . . 1402 - ; v. a. Organi genitali maschili. Secrezioni interne; v. Opoterapia, Ormoni, Ritmo. Sedativi; v. Cardiotonici. Selenio; Y. Avvelenamento. Senescenza : ricerche . . . 1077 Seni faccia li : stratigrafia 1203 - : tromboflebiti . . . . . . 208 Senilità; v. Testorestone. Sensibilità di tipo corticale ed atassia: dissocia.zione determinata da un tumore del bulbo . . . 1115 Sepsi dentaria in rapporto con anemia, dispepsia e reumatismo . . . . . . . . . . . . . . . . . 1473 Serpenti; v. Avvelenamento. Serc'izi igienico-assistenziali . . . . . . . . . 947, 991, 10'19 - - -; v. a. A mministraz. sanit. Sesso : diagnosi prenatale . . . . . . . . . . . 8f)6 Setticemia; v. Oolibacilloei. Sforzo; v. Pressione venosa.

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XXVIII -

Pag. 2115· 132

Shock da cardiazol . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . - insulinico : alterazioni epat iche - terapia insulinica . . . . . . . . . . . . . . 903, 1658 Shockterapia; v. a . Asma, Malattie mentali; Schizofrenia, Terapia convulsivante. Siero antidifterico nel trattam. delle angine acute 69 non difteriche . . . . . . . . . . . . • • . . . . . . 1121 - : caratteristiche fisico-chimiche - : complessi !ipoproteici . . . . . . . . . . . 1351 Sierodiagndsi di Widal: anomalie di fronte alla clinica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 577 - di Widal : impiego di antigene secco . . . . 1077 - - Wright e malaria . · . . . . . . . . . . . . 1249 Sierologia : ricerche . . . . . . . . . . . . . . . 857, 858 Sieroterapia; v. Appendiciti, Difterite, Itterizia, Paralisi, Poliomielite, Reazioni, Tetano, ecc. Sifilide a Tripoli in rapporto alla razza . . . 1607 - congenita; v. Clavicola. 1235 - ereditaria : indicazioni della cura . 88 - gastrica a tipo p seudo-neoplastico • - : ricerche recenti . . . . . . . . . . . . . . . . . 1979 - ; v. a . Cisticercosi, Lues, Mediastinite, Tromboarterite. Sigma : adeno-oarcinoma : estirpazione . . . . . . 1114 Sjogren; v. Sindrome di -. Simmonds; v. Malattia di - . Simpatectomia ; v. Vescica. Sincopi da narcosi : iniezioni intracardiache di atropina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1325 Sindrome adiposo-encefalitica in soggetto post-encef alitico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1204 - - genitale di Frohlich consecutiva a raschiar mento per vegetazioni adenoidi . . 1184 - beriberica in bambini sardi . . 741 - della. paralisi vestibolare . 1116 - di Adie . . . . . . . . . . . . . . . 509 - - Cl. Berard-Horner : immagine corneale riflessa 13Zl - - Cruveilhier-Baumgarten e cirrosi 1109 - - Oushing con diabete . . . . . . . . . . . . . . 1069 - - - e ipertensione essenziale . . . . . . . . . . 1072 - diencefalica rara · guarita con la tonsillectomia 1204 - di Laurence-Moon-Bardet-Biedl . . 1109 - - - - - - frusta famigliare . . . . . 1477 - - - - - ; v a. Obesità neuro-ipof. - - Lichtstein : uso del fegato ad alte dosi . . 1117 - - Ménière : alcoolizzazione endolabirintica . . 1520 -=-- - - : cura con stellectomia . . . . 1510 - - Sjogren come ipovitaminosi A . . . . . 662 - emicranica emiparetica alternante . . . . 1914 - endocrino-simpatica grave guarita con quattro i·h terventi chirurgici . . . . . . . . . 1594 -· epato-renale e ipostenuria normale 177'' - spleno-viscerale e spleno-ulcerosa 110? Sindromi addominali acute false . 1323 - allergiche da estratto di f egato 120.5 - anemiche; v. Anemie. - artritiche e reumatiche : cura . . . . . . . . . 924 - dolorose; v. Cancro, Cefalee, Dolore. - post-otitiche; v. Stellectomia. - reumatiche tossico.focali e anacoresi . . . . . . 1474 - ; v. a . Malattie. ~inergia e a8'inergia funzionali . . . . . . . . . 122 Singhiozzo persistente: trattam. con benzedrina 1117 Sintomi falla.ci . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1195 Siringomielia : cura chirurgica . . . . . . . . . 1519 Sistema endocrino-simpatico ; v. Roentgenterapia. Sistema n ervoso centrale: angioarchitettonica . . 1364 - ·- vegetativo; v. Cure termali, · Glicemia. - ; T. a. Allergia, Encefalo, Diabete, Mieliti, Neuriti, Ritmo, Simpatectomi a , Stellectomia, ecc.

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.

Pa.g. Sistema retic.-endot. : impregnazion e de l - - - ed . infezioni sperimentali Sodòku : il . . . . . . . . . . . .. ...... .. • - nel Friuli • • Soffi cardiaci : diagnosi differenz. Solfato di magnesio ; v. Magnesio. Sondaggio duodenale : modifica della tecnica Sottomarini : vita a bordo . . . . . . . . Spalla : disarticolazione . . . . . . . Spallanzani : umanesimo critico e umorrsmo Spazio subdt1rale : patologia . . . . . . Spermatozoi: capacità fecondante .... Spina dorsale; v. Colonna vertebrale. Vertebre. Spirochetosi umana . . . . . . . . . . . . - ; v. a. Leptospirosi. Splenectomia in varie malatt ie del sangue - ; v . a . Ittero emolitico. Splenomegalia con tromboflebite . . _: tubercolare cosidetta primitiva . . Spondilite tubercolare : t rapianto osseo Sport: fenomeni di adattamento . . . - invernali e malattie polmonari . . . Sportivi: glucosio nell'alimentazione . - Sport : v. a. Ciclisti, Nuoto, TJ:aumi. Sprue epidemico . . . . . .. . . . . . . . . . . . . . . - sintomatica da fis tola gastr o-colica . . . . . . Stafilococchi; v. A1n atossina stafilococcica, Iofe· zioni. Stampa medica Zatina e L'Ct aZia .. .

Stati emorragipari minimi e laten ti Stellectomia . . . . . . . . . . . . • • • - ; v. a. Asma bron chiale. Stenosi aortica pura o a ssociata a in sufficienza. aortica : segno ascoltatorio . . . . . . . . . . . - pilorica ; v. Piloro. - rettale durante dissenterie a mebiche Sternomedullocultura nel tifo . . . . . . - : valora . . . . . . . . . . . Stilbeetrolo: a ttività estrogena e tossicità . .· Stipsi cr onica : trattamento . . . . . . . . Stomaco : ascesso vol11minoso della parete; resezione ; guarigione . . _ . . . . . . . . . . . . . . - : diagnos~ delle lesioni mediante la gastroscopia - : ·dilatazione acuta . . . . . . . . -·: esame radiologico in pellagra • - : immagini pseudodi verticolari • • • - : linfogranulomatosi . . . . _, !! nevrosi . . . . . . . . . . _ :: operazioni sullo - : a zione sulla glicemia - : rapporti fra cancro ed ulcera . . . . - : voluminosd ascesso; resez. ; guarig. . . . . - ; v. a. Achilia, Aètinòmièosi, Anemie, Chirurgia., Gastriti, Mucina, Piloro, Poliposi, Sifilide. Succo gastrico. Tifoide, Ulcera gastrica. St òria della medicina : Rinaldo da Oivitella ~ _ ._._ -; v. a. Scarpa. Spallanzani. Streptococco : v. Periton ite. Streptotrioosi . . . . . . . .. . . . . • Strl)fanto (K ) : strofant oside . . Strozzamento erniario crurale: falso ......_ • . SU.eco gastrico : studio ' . . . . . • . • Sndori dei tisici: prescrizione .· . • -; · v . a . Iperidrosi. Sulfamidici : intolleranze ai - . . . : '1335, Sulfanilamidic'i "nella curà dell'a scesso cerebrale e . . . . . . . . . . nela profilassi della meningite - : azioni, applicazioni, inconvenienti . 1432,' 1433, Sulfamìdopiridìna nella l>Olmonite . . . . .· . · . ·. - ; v. a . Artriti, Infezioni urinarie, Luciti · fotodinamiche, Pneumococco, Polmonite, ecc

1318 27

1520 795 946 1315 1193 1270 2187 2190 1242

1725 1385 1108 1479 1514 2209 2116 413 612

1448 1945 1510

1803 1779 1301 1118 1055 88 1160 793 792 986

87 1524 1814 1288 179

940

135

698 1276 23 696 2166 1375 83 1!434 · t531

-


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XXIX -

Pag Suppurazioni; Y. Mano. Surreni : chirur.gia . . . . . . . 2155 - · i1>erfunzione della corteccia . 2210 . ' - : modifioazioni della corteccia 1660 - ; v.. -a. . Cisti ematica, Oortico-surrenali, Cortina, Iperfunzione, Ipertensione. Sviluppo : ricerche sul Bufo Vulgaris . . . . . . . 368

T 'l'abacco biondo : azione cancerigena . . . . . . . . 1289 - ; v. a. Lobelina, Nicotina. . 509 Tabe dorsale nei bambini . . . Tachicardia parossistica . . . 1069 Taglio cesareo addom. ripetuto . . 747 Tallio; '· Avvelenamento. Tartaro stibiato ; v . Malaria. Tempo fisiologico : meccanismo endocrino regolat. 211 Tendine del quadricipite femorale : rottura soprar rotulea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . · . . 1630 Tendini; v. a. Riflessi. Terapia aspecifica: metodi . . . . . . . . . . 1700 - convulsivante cardiazolioa: lesioni ossee provocate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 852 - - ; v. a. Shock-terapia. - funzionale con dosi minime . . . . . . . . . . . 91 - nervosa endocrino-farmacologica sostititivo-progressiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . 132 -; "· a . Cura. Termometro introdotto nel retto: rottura . . . 40 Termoterapia; v. Fisicopiressia. Tesaurismosi; v. Malattie da deposito. Tessuti; v. .G as. Testa ; v. Cancro. Testicolo : corioepitelioma e sua azione ormonica morfogenetica . . . . . 554 • • • - : sarooma sperimentale 940 • • • - : vascolarizzazione . . . . . . . 1245 Testosterone : azione nel decadimento senile 985 • - ; v. a. Ipertrofia prostatica. Ormonoterapia. Tetania paratiroidea postoperativa . . . . . . 985 Tetano in lattante a punto d'impianto su pustole . 1228 Tacciniche . . . . . . . . - : nuovi metodi di lotta 2165 Tifo e paratifo : trattamento 1562 • • - addom.; v. a. 'fifoide, Vaccino. - esantematico endemico benigno 14'18 - - in Tripolitania . . .. . . . . 507 - - ; v . a. Reazione di Weil-Felix. Tifoi de : cura acridinica . . . . . . . 2079 • . . . . . . - : diagnosi sierologica . . • 263 - : trattam. dell'intolleranza gastrica 902 - ; v. a. Sternomednllocultura, Tifo, Vaccinazioni. Timo e corpi di Foà-Kurloff . . . . . . . . . . 504 - ; v a Morte timica, Pancreas. Timolo; v. Lebbra. Tintura per capelli . . . . . . . . . . 564 Tiocianati: manifestazioni tossiche . 1238 Tireotossicosi . . . . . . . 649 • • Tiroide : anestesia . . . 2100 • • • - del feto e del neonato 757 • - : semeiologia fisica . . . . . 563 - ; v. a. Cuore, Estratto tiroideo, Fibrillazione auricolare. Insulino-resistenza, Ipertiroidismo, Ormonoterapia. Tiroidectomia totale nelle malattie del cuore e dei vasi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1026 - - per angina di petto e per scompenso cardiaco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1087, 1096 - ; v. a. Miopatia cronica, Reni. •

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Pag. 761 • • . . 219 . 2210

Tiroiditi acute . . . . . . . . . . Tonsille e probl ema demografico - : tubercolosi . . . . . . . . . - ; v. a. Angine. 'ronsillectomia; v. Sindrome diencefalica. Torace; v. Ascessi freddi. '.Possiemia della gravid. e personalità . . . . • Tossina di Coley; v. Sarcoma. 'fracoma : chemioterapia . • - in Libia: aspetti sociali • • 'l'rapianti cutanei tubulari Trasfusione di sangue conservato 1393, - - - in guerra . . . . . . 701, - - - eterogeneo . . . . .. - - - : influenza sulla quantità di sangue - - - ; v. a.. Sangue. 'l1raumi cranio-encefalici . . . . . . . . . . . - cranici chiusi : ipotensione del liquido c.-r. - - : ernia cerebrale interna . . . . . . . . . - - ; v. a. Meningiti sierose. - da sport invernali' . . . . . . . . . . . - : leucocitosi consecutiva .. . . . . - ; v. a. Aneurisma, Diabete, Emicrania, Nevrosi, Reni, Tendine, ecc. Trazione diretta transcheletrica: studio batteriologico dei fili di Firschner . . Tremori : diagnosi . . . . . . . . Tripoli; v. Sifilide, Tubercolosi. Tripolitania; v. Neonati, Tipo petecchiale. 'frofoedema cronico . . . . . . . . . . . Trombo-arterite luetica della polmonare e polmonite cronica . . . . . . . . . . . . . . - - obliterante traumatica della femorale - embolia postoperativa: profilassi .. . - , Flebiti; v. Seni ,Splenomegalia. Trombosi come coagulazione . . . - ed Pmbolismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tubercolosi a;rticolare i·eumatoide di Kienbock - : costituzione e - .. . . . . . . . - cutanea : ricerche . . .. . . . . - delle grandi sierose : metodo Gilbert - dell'orecchio medio - ed elmintiasi a Tripoli - esterne : fisioterapia - : forme atipiche : morfologia dei pazienti . . - nelle fistole anali . . . . . . . . . .. . . . - pleuro-polmon. : ascoltazione diagnostica ' - polmonare : colla.ssoterapia . . . . . . . . - - : chirurgica . . . . . . . . . . . . . . . . 554, - - · diagnosi e prognosi : prove emo-sierologiche - emboloterapia . . . . . . . . . . . 73. 1681, - - : fatti gastro-intest. come sintomi precoci . . - - : radiografie in serie . . '. . . . . . . . . . . - - : stato d'idratazione (prova di Aldrioh e Mao Clure) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . - -; v. a . Oaverne polm., Frenicectomia, Glutationemia, Gravidanza, Pnet1motorace, Polmonite. - : problemi attuali . . . . . . . . - : ricerca sistematica • • • • • • • - vertebr. cervic. : innesti ossei .. • • -; v. a. AdenoidiE!mo, Anacoresi, Artriti, Outire8,.. zioni. Dermatosi, Dispepsia, Epatosplenomegalià, Febbricola, Intradermoreazione, Laringite, Lin; f ogranulomatosi, Splenomegalia, Spondilite, Sudori, Vaccinoterapia, Vie biliari, i singoli organi. Tuleremia : diagnosi . . . . . . . . . . . . . . . . Tumore midollare: pseudo - ; v. Meningoradicolite. - addominale; v. Pneumoperitoneo diagnostico. - cerebrale e ipertensione intracranica . . . . .

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896 1734 784 1028 2189 1325 984 1325 2187 2114 2114

263 1478

705 1230

682 1114 1462 1153

660 206 1~54

456 1732 456 854 1608 1404 1979 1778 1697 1028 1248 555 1682 1016 1685 999

1388 1249 455

169&

1914


Tumori dei nervi . . . . . . . . . . . . . . . . . - endocranici : modificazioni anatomiche dell'encefalo . . . . . . . . . . . . . . • . . . . . . . ... - : ereditarietà • - : esperienze di batterioterapia . - maligni sottoposti a terapia irradiante radio'attiva . . . . . . . . . . . . . . . . . - sperimentali . . . . . . . . . . .. . . - - : influenza delle cicatrici . . . . - ; v . Cancro, Cicatrici oper atorie, Emangiomi, 1 singoli organi.

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xxx -

Pag.

504 1028 798 1145 2130 1160 1401

u . . . . . . . . . . . 1365 Udito : esame dell'acutezza - : disturbi; v . .Avvelenamento. - musicale : alterazioni . . . . . . . . . . . . . . 1034 Ufficiaie san. provvisorio : cessaz. àai servizio . . 1485 Ulcera gastrica; emorragia e perforazione concomitante; resez.; guarig. . . . . . . . . . . . 588, 656 Ulcere gastriche : emorragie da - - : cura . . . 1523 - - : genesi e cura . . . . . . . . . . • . . . . . . 1043 - - : perforate : modificazioni ematologiche a di1600 stanza dagli interventi . . . . . . . . . . . . - - sperimentali . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1913 - - : tendenzf;l, alla cicatrizzazione dopo profuse 612 emorragie . . . . . . . . . . . . . . . . . . • • 1527 - gastro-duoden. : ricambio dei cloruri . . . . 1151 - - - : risultati di gastro-entero-anastomosi 88 - - - : trattmento . . . . . . . . . . . . . . - - - ; v . a. Colecisti, Nicturia, Olio di oliva , Radiologia. - indolenti croniche : medica t ure con insulina . 1404 Ultrarvirus; v. Malattie da - . Unghie : alterazioni : significato diagnostico e pro1232 . . . . . . gnostico • • 1308 Uremia : pat ogenesi . . . . . . . . . . . 1363 - : ricambio dell'azoto . . . . . . . . . . - ; v. a . Aoot emia, Iper t rofia prostatica. 1029 Uretere : decorso anomalo • 352 Ureteri : impianti e anastomosi :i52 - : t rapianto . . . . . . . . - ; v. a. Calcolosi, Urologia. Uricemia e tlricuria spontanee e da carico negli ipertesi arteriosi · . . . . . . . . . . . . . . . . . . 469 Urine di donna gravida: azione . . . . . . . . . 504 - ; v. a. Enuresi, Gli cosuria, Nicturia, Uricemia ed uricuria Urografia endovenosa nel lattante e nel bambino 986 Urologia : varie . . . . . . . . . . . . . . . . . 351, 407 Uronefrosi : diagnosi radiologica . . . . . . . . . 393 Utero : cancro del collo inoperabile o recidivante : . . 1687 sindromi dolorose . . . . . . . . . . 599 - : canor o: irradiazione vaginale . . . . . • 1051 - : malformazione : errori diagnostici 1071 - : ret roflessione dell'- e appendicite - ; v .a. Ister ectomia, I st eropessi.

V

)

V ace inazione antidifterica per inalazione • • - antifiifica-paratifioa per via orale . . - oontro il tifo esantemat ico .. . . . . - ; v. Difterit e, I·m munità, Pielon efriti, Tetano, Tuber colosi, ecc. . . . . Vaooinidi acci dentali . . . . . . . . . Vaccino antitifico : nuovo tipo . . . . . . . Va.ccinot erap ia antit ubercolare con anat ubercolina Petragnani, in unico t empo . . . . . . . . . . . Vagina. artif ioia.le : conseguenze tardive . . . . . . - : perfor azione in sede di lesione neoplastica, in seguit o a. tent ativo di raschiamento uterino .. Va.lvola. ileo..cecale: strut tura e funzioni . . . . Tarioi e loro cura sclerosant e . . . . . . . . . 1849,

Pag. 1204 1887 1657

1403 1403

Pag.

Varic i ; v. a. Vene varicose. Vasi sanguigni degli, arti: innervazione . . . . . - - : diagnosi di affezioni dei - - ; v . Morfina. - - : labilità nell'infanzia e nella pubertà. . . . . - - ; v. a. Arterie, Arti, Oircolazione, EndQa,n.,_ ·gioite, Inf a,rti, Vene, ecc. Vecc,hi, Vecchiaia; v. Aritmie, Enfisema polmonare, Senescenza, Senilità. Vegetazioni adenoidi ; v. Sindrome adiposo genitale. Veleno di rospo : azione biologica . . . . . . . . . - - - ; v. a. Emostasi. Vena frontale : ricerche ... . . . . . • • Vene : morfologia attraverso le età . . . . . - : muscolatura : modificazioni con l'età . . • - Yaricose : trattamento con sodio ricinoleato . . - - ; v. a Flebectasie e se. Versamenti pleurici; v. Cirrotici. Vertebre; v. Colonna vertebrale, Fratture, Radiologia. Vescica: cancr o : cura con raggi X ad altissimo • voltaggio . . . . . . . . . . . . . . . . . - : infezioni incurabili : simpatectomia - : studio endoscopico del vuotamento . • - : tumore del collo . . . . . . . . . . . . - ; v. Cancro, Cistite, Cistopielite, Ur ologia. Vescichetta biliare; v. Colecisti. Vie biliari extraepatiche : disordini della motilità - - infette: drenaggio . . . . . . . . . . . - - : interventi precoci . . . . . . . . . . . - - : t rattamento chi rurgico delle malattie - - : t,u bercolosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . - - ; v. a. Anguillulosi, Ooleoistopia, Epa.to-biliari, Epatocolangiti, Ittero, Lambliasi, Olio di olivo. - urinarie : batteriologia . . . . . . . . . - -- : infezioni : chemoterapia . . . . . . . . . . - - ; v. a . Acariosi, Calcolosi, Urologia. Vino in terapia • • • VIOLA G. . .. • • Visceri ; v. Neurosi. Vitamina A del sangue nelle malattie di fega,to - - ; v. a. Colite emorragica. - B t nel s angue . . . . . . . . . . . - - nel trattamento di malattie nervose - -; v. a. Herpes zoster, Polinevrite. - - B : deficienza . . . . . . . . . 2 • o COh 10. ' - c; V. Gastroenteropat1e, - D · v. Artrite rel1matoide, Rachitism o. ' - P-P : impieghi . . . . . . .. . . . . . . Vitamine A e D; v. Ferite. - B e e; V . GlUCOEIÌO. - ; v. a. Avitaminosi. Ca renzè a lilnentari. Dia.bete. I<povitaminosi. Voce : disturbi funzionali . . . . . . . . . . . . . . Volo : ricerche elet trocardiografiche . . . . . Volvolo di tutto il tenue in porteJtore di mesente.. . rio eomune . . . . . . . . . . . . . Vomit i ; v. Diarree, Nausea. Vulvo-vaginiti : cura . . . . . . . . . . . . . . . .

.

.

747

806 1478 1919

1072

1025

358 1321 1479 1616

80 1.654 1030 1913

2075

1609 1610 361 117 7

1610 1850 1436 447 459 2166 1116 1570

Z165

753 101 !139 t613

w W assermann ;

-

f

Reazione di Werner-Schultz ; v. Malattia di -. Wilson: infermità di - e t rattato di Versaglia Y.

1657

1248

1558

307

X Xantomatosi diffusa

• • •

. . . . . . . . . . .

t 403

z Zinco-protamina-insulina : u so Zolfo ; v. Polinevriti. Zucchero; Y-. Glucosio.

. . . . . . . . . . . 1569


-

XXXIII -

Ind ice alfabetico d egli autori. Pag.

Pag.

A

B

1033 365 • 1045 • ABRAMS N. R. 133 ACANFOBA G. . . 1771 ACHABD A. 1404 • • • ACQUAVIVA COPPOLA M. . 682 ADAM R. • • . 750 ADDISON W . H . . 2080 ADINOLFI V. . 806 ADLOFF P. 748 • • ADORNI BRACCESl M . 1204 AGATl D. . . . . 87 AGNOLI R. . . . 1446, 1913 AGOSTINELLI E. . . . . 1303 AGOSTONI G. . . . 2107 AGUZZI A. .. 87, 1401 AIAZZI MANCINI • . 656 • • AICH.ELllURG U. • . • • • 1157 AllVOLI E. . . . 1051 AITOPF . . 80 AJELLO L. 1777 ALBERTI G. . . . . . 946, 1270 ALBRIGHT F . . . . . . . 1887 • ALECBINSKY A . . . . . 1803 ALBSSANDRI R. . . . 316, 612 AL!SSANDRI R. . 316, 612, 2200 ALESSI D. 2043 ALLEGRI A. 1114 ALSTBD G. 901 • ALTMANN H. . . 1780 AMAGLIAM N. . 456 • • AMALFITANO G. 1999 • AMATO A . • • 662 AMDROSETTO C. 1028 • A MBROSETl'O G. 1520 • • AMIOT !J. G • . 183 AMMON R • • . 35 AMREICH I. 743 ANDRUS W. 1725 ANDRUZZI A . 909 • ANGLESIO B. 1363 ANTONELLI G. 1100 APITZ K. . . 650 • AREZZI G. .. 407 ARMBLLINI 1402 • • ARMELLINI G. 806 ARNONE G. 2217 • ARRIGBINI A. .. 1028 ARTEMIEV 1325 ARTIFONI F. 1238 ASCBBNBRENNER R. 494 ASCROFT L. 206 ASSMANN H . 662, 978 ATBOL M. S. 1209 AmltN A • • . 1778 AUGUSTE C. 509 AURICCBIO L. 1813 AUSTONI G. 702 AUSTONI M. . . . . 627, 1275 A USTREGESILO A. 1839 AVERY H. . . 1109 AVERY-JONES F . 1815 AYALA G. 1159 • AZZARELLO .. 507 V. . . ABBA C. . • ABBATB R. . A.\LKJAD

K . . . ..

661 . BERNAY A . . 1681 BERNET P. . 556 BERRETTA F. P. 924 BERTI-RIBOLI R. 1913 BERTRAM F. 710 BERTRAND I. 1950 BESREDKA A. 989 BESSI~RE .. 1886 BESSMANS A. 123 BETTICA R • • • 365 RETTOLO • • . 507, 1607, 1608 BEUMER H . . . . 86, 2152 BHATNAGAR S. S. 236 BIANCALANA L. 1510 BIANCARDI 8. . 355 BTANCBI A. . . 2203 BIAN CHI G. C. 409 BIANCHINI A. 933 BICKEL A. 2152 BICKEL G. . . . 1428 BrER A . . . . 1606 Bl(;NAMI G. 87, 1398, 1401 BILE S . . . 331, 1226, 1462, 1594 BIMLER • • • 361 BIOCCA E. . 1623 BJERLOV H . 262 BLACHER L . . 937 BLAND E. F. 1886 BLECHMANN G. 1518 BLITSTEIN I. . 218 BLUCKHAM R. J. • . . 1694 BLUMSTEIN A. 338 Bone10 L. . 259 • BocK H . E. . . 1118 BREBANT .. 1569 BOLOGNA M . 1737 BRADLEY . . 1289 BRAEUNING H. 304 BRANCACCIO • 408 BRANCATO F. . 1113 BRAUN H. . . 509 BRAVETTA G. . . 409, 410 BERNARDI

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XXXIV -

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304 697 553 1166 1809 127 459 699 1836 939 1406 1472 2076 1476 1652 558 1605 550 1405 1658 845 612 1779 610 942 2213 1056 1725 1116 1734 413 941 1060 215 121 1236 1275 266 1804 451 451 ~ 698 1404 1431 1901 25'i 976 986 1288 982

1289, 1979 JADLOYKER M. . . . 1990 JAEGER F. . . 263 J AGiC N . . 1026, 1643 . 1979 JAHNEL F . • 809 J ANDCLO E. 858 JANNENY 1846 JEAMBREAU E. JENNE M. . . 171 1852 JERACE F. • • • • 742 .. • JESSEN H. 901 JEURI SSEN A. 1033 JIMENES GALLJANO E. 398 JOSEPB-HASSUT 982 Jo uvE A. X. . . 1432 JULIUS H. w. 469 JUNDELL J. 1446 .. J UNG A.

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1607 . . . . . 697 INGHAM S. D. 156& !NGRASSIA G . . . . 1881 !ONATA R. . 171, 1318 !ORES A. 165 . !RASCI A. • 939 !SELlN M. 179 !TOlZ o. A. 1609 IùRAS~ .A . • 1651 !VY A. c. • • • • IMPERATI

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-

Pag.

365, 710, 2114 LANZ • • • • 1912 LANZA A. 455 LANZA V. 1895 • • LANZILLO F. 1364 • • LAPIDARI M. 503 • • • LARGET M. 902 • • LAROCBE G. 851 LAROCBE . . . 986 • • LA SAGNA S. 1731 LASIO G. . . . . . 356, 407 LA SCB F. 459 LASSABLIERE M. P. • 1447 LAUBER H . J . . . 1351 LAUDA E. 857 LANDE$ G . 1800 LAURO A . . 1737. 1761 LAVAND' HOMME P. . . . 747 LAVBRGNE B. . . . . . 1722 LA VILLA G . . . . . 940, 1160 LAWRENCE R. D . • . . • 217 LAZZERI T. . 1363, 1364, 1913 L EARMONTB J . R . 653 L EBOURG L . . 1240 LBE!+BARDT E. 1846 • • LEFEVRE I. . 1064 LE FoR·r R. 1394 • • LEGER 1392 • LE Gò P . . . 178 • • LEINATI F . . . . 1114 1401 LEMMI F. .... 1117 LENNEL J. w... 28 • • LEON A. . . 1313 • • • • LENNOX w . G. 1877 • LEONTE 0 . . . 1248 L EPINE P. 1282 LERI CHE R . . . . . 1190, 1446 1510, 2113 LEROUX R. 934 LE SUER G. . 887 LESNEUR J. 1569 LETULLE R. • . 1192 Ù EULIER A. . . 743 LEVADITJ 0. 342, 563 L EVENT R. . . . . . 338, 14.33 LEVI M. . . . . . . 1121, 1203 L EV IN P. M. . 1116 L EVI NE S. A. .. 1274 L EVY-SOLAL E . 701 L BVY-V ALENSI P. ·2076 LEWY F. H. • 1914 LTAN C. 1803 • LICKINT F. . 219 LIEBAU G. 1840 LtÉGE R. . 1774 LIEU V. T. 752 LILLA P . . 366, 408 LINDBERG H A. 1238 LINDENRERG 1914 LINTGEN C. 711 LIOT A. 1316 LlOTIER F. 416 LlOTIER R. 1725 LIPP H. 1121 LIPPE I. 1148 LIPPEN S 1030 LTPPMANN E. 36 LtTTAUtR D . . . 180 LIUM R. 1287 LOCATELLI .A. . . 1681 LOCl\"'ELf, I P . . . 1402 LOCKBART J. P. 251 LOCKBART-MU M MERY 1778 LANGERON L . • .

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663 17Z4 1949 1201 2210 2194 1282 1484 2165 1809 1394 1989 1425 1242 1241 643 404

1737 1282 MARRACK J. . .. MARRI R. . .. 771 MARRONI 0. , 410 • • MAR SALLET • • • . 1886 MARTA F. • •• . . 1851 MARTIN J. F . • 602 MARTINETTI R . . 1345 . . MARTIUS . 599 MARTOGLIO F. 1066 MARX H . . 1475 • • MARZOLLO E • • 562 MASCFltllRPA P. . 1069 MASSIÈRE R. . . 1778 MASSION· VERNIORY L . • 498 MATBEY-CORNAT M . R. 1699 MATTEI A. . . 2080 MAUGERI S. 39 • MAURER A. 554 MAZIA V. 2209 MAXWELL B . 1288 • MAY EM . 1954 MA Y EB. 1954 MAY H . . . . 91 MAYO C. w. 2165 MAZZARELLA 0. • • • • 75 MAZZINI 0. 410 • MAZZOLA P. . . 2118 MEDEA E . . • . . • 615 MEINERI P. A. . . . . 95, 220 990, 1167, 1387, 2214 M ELTON G . . . . . . . . 901 MENCARELLI L . • • . . . 758 M ENDONCA DE BARROS D. 794 MENENDEZ E, B. 1275 MENGHETTI S. . 1479 MERENDA P . • • . 1625 MERLI M . . 1197, 1697 MESIRCA G . . . 1502 MESITI M . 999 MESPLE . • • • 858 MESSERI E . 437 • MESSINI M . . . . 1219 MEULENGRACHT E. ,. 761 MEUNIER L . 1288 • MEUNIER R. . • • . . 361 MEYER E . . . . . . . 1606

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1527 MACCHIA E . • • 1733 MACCIOl'TA G. . . . 307 MAC.FARLAM R. G. 605 MACINNES D. A . . . 1361 MACLE<>D D. • •• . 508 • Mc KELLAN •. 1654 M cN:EE J. W. . 1057 McNE1L CH . • • 853 MCNEILE L. G. . 896 MACQUET P . . . . 1198 M cSwEENEY C. J . 1446, 1981 MAGE 8. . . . . . 1151 MAGGIORE L . • 259 MAGN US G . . . 1072 MAGNUSSON G. M . 1447 MAGRASSI F . • • 1351 MAI SONNET . • 700 MALAN A . . . . 1851 MALAN E. • . . . . 940, 1160 MALBAH B . • • . . . 1610 MALLET GUY P. 1397 MALTESE LE ROY C. 408, 410 MAMON H. • . . 306 MANDRUzzATO F . • 417 MANNA T . . . . 608 MARAGLIANO D . 2158 MA RANO~ G. . . . 1559, 1569 MARCB H . . . . 88 MARCEL J . E. 986 MARCBESANI 0 . 2213 MARCHESI F. • 806 MARCHI C. . . 879 MARCHIONINI A. 946 MARCOLONGO F . 1363 MARCUS H . . . 262 MARFAN A. B . 802 MARFOSI L . • • 706 MARGARL\ R. 558 MARGAROT I. . 1846 MARGOLI S M:. . 984 MARGUGLIO D. • 1777 MARICOND P. • . • 1145, 1383 MARINACCI S. . . . 585, 1826 MARINACCIO G. . 1114 MARI NESCO G. . 1693 l\IIARI NO V. . 1796 MARINO Z uco c. 705, 706 1443, 1477 MARION . . . 255 MARION H. . 942 MARK M. F. 1569 MARMO S . . . 1875 MAC

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1527 M IJNLIEFF c. J. 1768 MlLANI E . . .. 1491 MILATRAY-BASTIEN 1190 MILIAN G. . . . . . 853, 1235 MILLE'{' I . 1205 MILN~R A. 754 • M ILONE G. 317 MILUTINE E. I. 88 MINCJOTTI G . .. 1479 MINET I. .. . . 2035 MINGAZZINI E. 356, 427, 2127 MINO P. • . • • 189, 873 MINOT A. S. 1918 M IRRA G . 1077 MISSION J. . 1907 MITCHELL A. G. 1278 MI1"I'AG R. . 558 MOCCIA G. . 154 Moc QUOl' P 1431 MIGLINO L. . • .

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303 1264 261 117 134 503

1527 MONTANARI M . 323 • 40', MONTASSUT M . . . • • MONTEIRO E . . . . . 893 1698 MONTEL F. L. MONTESANO V . • • . 1406, 1816 MONTOGOMERY H. . . . . 1850 358 MORACCI E. • • • . • . • MORALDI M . . . . . 109, 21Z9 MORATO MANARO I. . 1273 MORETTI G • • 1778 • • MORGAN C. A. . . . . 985 MORI K . . . . 1650 1431 MORICARD R. MORRYMAN 1033 • • • • • • Mosc uL H . .. . 1480 Mosco D . . . • 205 MOSENTHAL H . 0 . 1569 M01TURA • • • . . 1321 MOULONGUET P. • 1162 MOURlQUAND G. . 414, 743 MOYNAHN E. J . . . 1165 MUCCHI L . • •• 503 MONTANARI

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942' MULLER R. w.. . 854 M U MMERY • .. 25i MUMO D. . . . . . 1444 MURANO G . . . . . 1732' M USSAFJA A. . . . . 706, 1477 Muss 10-Fou RNIER S. G. 1273 MYERS G. B . • . . . . . 889 MULERT E • . .

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1445 N APPEE M. L . 348 NARDO NE B . , 1498 N ASTA M. . . . 1248 N ASTASI • • • . 1607 NASTASI A. 1322 NATAF R . . 1734 NEAGOS P. 2166 NEGRO F. 655 NENCEWA N. . . 504 . NERI V. • • . 727 N ESBIT 1654 2117 NETOLJTZKY P . 165'4 NEUMANN C. NEVER H. E. • . 710 . NICOLET'l'I 1520 356 NICOLICH /1 . NICOSIA S . . 124Z NIED W . . . .. . 1849 NIEDERMAYER F . . • • • • 1361 NIELSEN J . M. . . 697 NIGOU L J. . . . . 1917 NISIO G. . . . . 356, 408, 409 NOBECOURT P . . . . 616, 1774 NOGAREDE F . . . . • • 1316 NOGGERATH • • • . • . • 897 NOLLI B . • . 1326, 1955 NAFFZJGER

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1772 1908 1610 1249 . 1066

1196 PERREAU P. 934 • • PERRIER S • • 1321 PERRY A. M . . 699 PERTHER G. C. . 1074 PERUZZI M . . . 347 PESCETTI V. . 1366 PESSINA L. 197, 924 PETIT G. . .. 989 PETKOVI'l'CB S. .. . . . 1324 PETRl L. . . . . . 1283 1852 PETRIGNANI • • • PEITENARI V. 2072, 2161, 2206 PETTERINO PATRIARCA A . 1034 PETRESCU J. . . . . . 1654 PETZETAKIS M . · . . . . .698

410 2165 1070 757 1969 RATHERY • • • • 362 RATHERY E . . . . . 404 RATIDlRY F. . . . 1846 RATTI E. . . . . . 1754 RATTNER H. . . . . 1570 RAVARA . • . . , • . 507, 1608 RAVASINI S. • • • • . 357 RAVAULT P. P. • • 1188, 1989 RAVICINO L . . . . . . . 1363 RAVINA A . .. 1313, 2065 . . 1991 RAY B. s. . 1444 RAYBAUD A. · 445 RAZZABONI G .. . 334 REBELO A. · .. • • • • REBUFFO A. . . . . 1779 1228 RECCHIA F. · . REDAELLI P . • •• 504 REESE H. H . . . 696 REINDEL W. . . 1850 REINIÉ L. . .. . 342 • 1160 R ElTAN O . • • • REITANO R. • • • • • 455, 940 RElTANO u. . . . . . 1246 REMLINGER P . • • • 1113, 1241 REMY R. . . . 1508 1184 REPACI F . . • REUTER F. 1160 REUTER 2065 454 REVESZ • . 171 REVOL L. . . . . . REY F. . . . . 711 RICBARDSON A. P . • 1725 RICBET 0. . . 133, 178, 156~ 1651 R1cH rER O • • • 216 RICKER G. . 1152 RIEDER W. · .. · · 1849 . RIEHL G •• 132, 852 RIETTI F . . 1474 RIKL R. • • 648 RIML C. · . . 1955 RINKOI<' F S . S. • • 1166 RIST • • •. 40 RITOSSA P • • 1918 RIVEN S. S. 1897 RIZZATTI E. • 409 RIZZI R. • • • 2002 ROCCHI F. ROBBERS H. . . . . . 218, 1885 1028 ROBEGY • • • · 167 ROBERTSON Q. H. 1518 RODIN G. . . . 1274 ROBINSON R . · 2002 ROCCHI F . 902 Roca R. • • 1511 Ro:;HE . . • 1446 ROCHE W . J 1358 RODENWALDT E . 1815 RODINO D. . 1289 ROFFO A. }!. . ·2oa ROGER H . · ..

1731 ROMEO M. . 504 Roor H. F. . . . 1885 ROSEGGER H . . . 1643 ROSENTHAL L. . . 1886 ROSKAM J. . . . . 1.945 ROSSELLI DEL TURCO L. 1571 ROSS I B. . . . . . . 1248 ROSSI C. . . . . . 1323, 1777 ROSSI D . • • • • 1364 ROST : • • • . . 809 ROSSIER J. 2187 Ro r ascHILD I. . 1904 ROTOLO G. 702 ROUVIÈRE H. 1882 Ro ux G. . . 1197 • RA UX-BERDER . 1990 • ROVIGATTI G. c. . . 101 RUATA V. . . . . . 1398 RUBEGNI R • . . . . 1531, 1859 R UGGIERI E. . 1191, 2161 R UHMANN W . . . . . 86, 178 RUOFF M • B. 699 RUPPE OH. .. . 2108 Russo F. . . 705 Rur1sHAUSER E. . . 1247 RYLE J. A. 2059

PERONA

o 351, 409 OcCHIONI P. • •.• 2188 OCCHIPINTI G. • . 407 ÙCHSNER A. .. .... 1904 • 2115 Oot F . . . . . · OEHl.ECKER F. . . . 1954 0KADA 8. . . . 88 • 0 KUNZEL . . 853 OLIVA G. . .. 1441 • 1605 0LlV1ER H. R. • OLMBR D. . 1445 1445 0LMEB J. · .. 0LZIVALLA S. .. . . 1650 OPPENHEIMER C. . . 1437 0RENI A . . • . . . . . 441 O&LANDINI P. • • • 1344, 1465 1587, 1719, 1831 0RTOLEVA G . . . . . . 39, 1069 0SWALD W. . . 798 -0 UDARD • • • • • . • . . 1315 ÙBBIHOLTZER

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G. . . .

508 896 PAGE E. w. . PAGET W . · . 902 PALIARD F. 171 PALISA F. . . 1484 PALUMBO V. . . . 157, 2130 PALLESTRlNl E . . . . . 1913 PALMIERI G. G. 2219 PANSINl G . . 1391, 1733 PAOLUCCl R. . . 1602 PAPIN M. 1561 • • PARADISO . • 1160 PARADISO F . . . 940 PARENTI G. C. . 455 PARLA VECCHIO A. 1823 •• • PARROT J. L. . 1064 • PARSONS F. B. . . . 1918 PARTURIER G. . . 219 PASSAGGE E. . . 1484 PATEL J. . . . . . 1570 PETRASSI 0. . . . 1204, 1658 PATRIARCA M. . . . . 40? PATRY R . . . . . . . . . 2019 PAULI • • • . . • . • . 600 PAUNESCO PODEANO A. 1398 'PAVANATI E. . . 754 'PAVEL I. . . . . . • . 1398 PAVONE M . . .. . . 356, 409 PA.zzANESE D. • •• 794 'PAZZI M. . . . . 409 PEDRAZZIN I F. . . . 1205 PEGET R. . .• 754 PEIN H . . . . . 945 P.BIPER A. • • • 40 PELLECCBIA E. 356 PELLEGRINI M. 1747 PELLICCIA G. 1204 PENDE N. 2193 PENNETTI G. . 1852 PENSA A . . . 656 PENSO S. 1953 PERÈS Y. 2079 PERGOLA A. 1569 PERO C . . . 1117 • •

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P.FAFF.ENBERG-KONJSCBEW-

362 PHILIPPOT E. 1316 PICARDI G. . 1096 PICKERING G. W. . . 494 PIERI G . • . . 758, 1028, 1246 1402, 1479, 1519, 1520 PIGHINI G. . . 85 PIGNOCCO C. . • . 730 PILLA R. • • 1020 PINÈS y. 2076 . . • • • . 1441 PINO PIRAS E. . . 307 1259 PISACANE C. · . 357 PISANI G. · 887 PITON J . . · PITIONI G . . 1520 1700 PIZZETTI F . . . . PIZZILLO G. 563 PLAUCHU M. 602 400 PLENGE • • • PLUCHARD R • • • • 509 POINSO R . • 413 • • • POLICBETTI E. . . 701 PONTRANDOLFI P . • 1020 PONZE.f"TO V. . 1734 101 POPPI .A. • • PORGES 0. . 2022 83, 503, 911 PORTA V . . . PORTER J. . . . . . . . 1287 FOSSAT I A. · . . . . . . 261 POSTOLETHWAITHE F. N . 1815 POTEtìR G. . . . . . 1444 POURSINES Y . • • • • • 208 POWELE w. N . . . . 1850 Poz;zr A. .. . 1.202, 2032 PRETET H. . . . 699 1•aEVITERA G. . . . 894 PRICE A. E. . 889 1078 PRON L. · .. • • PUCCINELLI V . 1566, 2203 P UCCIONI L. . . • . . . 1051 PUDDU V. . . . 706, 1203, 1477 PUEC P. • • . . • • • 1353 PUNTONI V. . . . . • . 1919 PUST G. . .. . 761 • 1250 PuzzOLO G. • • SKY

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Q QUATTROCCHI

A.

. 438, 1867

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RAAB RABBONI

. .

G. . RAGGI F. . . . RAFFA2LE

G. . . . . 357, RAMON G. . . RASARIO G. M . . . . . RASO M . . .. • . RASTELLI M . 1175, 1928, RAIMOLDI

.

ROGER-YVES

POURSINES

H.

. . . . . . . ROGGENBA U 0. H. RoB.\N-BARONDEs

1885, 2035 1524 1852 1471

ROLANDO S ••

H. C. ROLLANO J . . . . ROLL

ROMENESE R.

• •

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666 1878 39 1913 1570 554 701

ROMANO

A. .

s 1363, SABLGREN E. . . . SACCHETTI A .. 387, SACCHI U. . . 1363, SALAC J. . . . . .

1927, 2203 . . . 262 1209, 1917 1364, 1916 1074 SALADINO E. . 1069 SALOTTO B. . . 36 SALSANO D . • . 145 SAMMARTINO E. S. 260 SANARELLI G. . . . 300, 1946 SANDBERG T. . . 45~ SANDICCHI G. . 17 37 SANES I G. . 858 SANGIORGI P. • . . . 122, 1912 SAN MARTINO N. . . . . 357 SANNICANDRO G. . . . . 1613 SANTOIANNI G . . . . 757. 1732 SANTORI G. . . . . . 2087 SAPPINGTON S. W. . 1614 SARROUY Ca. . 27 SAULNIER F. . 1431 • SAVAGNONE L. 984 • SAVIANO M. . 40 SAVY P. 755 • SCAFFIDI V. 1070, 1478 • SCADDING J. G. 26 SCALFI A. . 1478 SCALFI L. . 1107 SCALONE I. . 127 SCANDURRA S. 357, 410 SOAPATICCI R. 1443 SCARAM UZZI G. 571 SCAVO E. . . 940 SC'HACHTER M. 84, 1230 SCBAEFFER H. 1446 SCHEID K. F . . 128 SCHELENZ C. 1210 SCHELLONG F. . 797 SCHELLWORTB 1777 SCHERRER P. . 1877 $ CHIASSI B . . 1043 SCHIASSI F. 215S SABATINI G . .

SCHINDLER R.

128~


-

1070 796 2213 SCHLOSSBERG T . SCHLOTER H. 128 • • 805 SCB MIDT I . . SCHMIDT R .. 946 • • SCHNEITZ M. 894 .. . SCHNELLER 1840 SCHNE'I'Z H. . 1284 SCHNOPFHAGEN 1484 1034 SCHOEN R . . SCBOLZ E . 128 .. . SCHOTTEN F. 709 SCHRODER G. • • 13813 1888 SCHUBERT G. . . SCHULEMANN W. 1435 SCHULTE G. 1810 SCHULTE T . L. • 1610 SCHULTZ • • • 400 SCHULTZ W. . .. 809 SCHULTZE-HENCKE H. 1160 SCHULZ J. . . . 1161 S'JHUMER H. 1955 • S'cHWAB R. . . . 86, 1918 SCBWARTZ L. 663 SCIACCA F. 282 SEIBERT M. V. 2210 SCOTTI G. . .. 1249 SCOTTI DOlJGLAS R. . 91 SEGA A. . . . 562 SELIGSOHN A. . 1072 SELVAGGI G. . 41, 136, 267 513, 1407, 1485, 1615, 1738 SERBY .A. M. . . . . 1284 SERRA L. . • . . 1913 SERGEANT PEPPER D. 663 SERGENT E. . . 1033 SERVELLE M. . . 1523 SESSA T . • • 1608, ~032 SEYMOUR F. I . 1919 SHAINE M • S . 1117 • SHAw R. . . . 1209 SHIH H . E . . . 762 SHUBERT M. 2118 SmtLIA D. . . 705, 1066, 1203 SIEBE-OK P . . . 1160 SIEDEK K .. 293 SIEGL J. . . 601 8ILVERSTONE • • 1990 SlMMANS o. o. 1161 SIMMONDS F. A. H. 902 SIMONELLI M . . . . 1203 SIMONNET . . . • . 986, 1028 SIMSON L. • 1240 SINTON • • • 92 S IRACUSA V. 606 SIRO . .. 87 SITTS . . • . 1917 SLAUCK A . . 1476 SLAVIC E. . . 1658 SLIOBERG A. . 1917 SMITH N. D . . 1778 SMITMANS L. K. 854 SOEIRO A. . . . 334 SOHVAL R. R. . 398 SORSBY A . . . : . 1109 G. . SCHESINGER E.

.

.

Pag.

Pag.

Pag. SCHIROSA

XLII -

E. . . . . 986, 1189 SORRENTINO B. . . . . 39, 857 SORRENTINO M. 357, 1113, 2173 SOTGIU G. . . . . 1306, 2199 SOUPALT R . . . . 1325 SPADEA G. 1219 • • • SPANIO P. • • . 662 SPARN E. 2113 SPATZ H . . .. 1914 • SPEZIALE V. • • 1192 SPINELLI A • . • . 1109 SPREEN A . H. 1278 STAA (von ) H . 127 STAEHLER W • . • 1654 • STAIANO 0. . 1404 STANDER K. H . . . 128 STANLEY W. M . 1282 STARLINGER • • • 1728 STEFANI F. . . 357, 407, 410 STEIN w. . . . 1878 STEI NMANN B . . 497 STERLING W. • • • 1878 STERN A. . . . 1955 STEVENSON F. E . . 1278 STEWART R . M. . . 902 8THAEL W . • . • • • 662 STOCCADA F. . . . . . 486 STOkES J. . . . 1209 STOLL A . . . . . . . 1276 STOLL W. . . . 218 STORTI E. . . . . 1114 STRAATEN-M. T H. 1288 • STRAUBE G. . . . 39 • 8TROHM . . . . . . . . 1033 STROM INGER L • 1198 • • STUMPF P. . . . . 2113 STRUGOLO H. . . . . 2150 SUPERBI . . . . 1204 SURMONT J . 178 SORREL

.

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• • • •

. . . 306

986 TANG B. H . 763 TANGARI 0. . 554 TANT . . . . 1955 • TARANTINO A. M. . 611, 1029 TASSINARI G. F. . . . 656 TAVANI E. . . . . . .. 761 TECON R. M. . . . 377, 1480 TELATIN L. . . • • . 852 TERRACOL J. . . 1198 TERRIEN • • • . 1059 TERRIEN F. . . . 1512 TERZANI A. . . 1556 TESCHEN DORF W. 1810 TESTA G . F . . . . . 87 T HADDEA S. . . . . 843 THIELE W . . . 562, 761 TBOMAE R . . 1649 • 'IR0:\1 SON A. R. . . 28 T I MPANO P. . . 577, 648, 1455 TINKER M. B. . 1394 TIXlER L. • . . 1237 TOMASI L. 246 TOPA P. . . . . 1190 TAMBER

•.

TORCHIANA L. TORSTEN 'l'ORTORA

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M. . . .

Tovo C. . . . E.

TRAMONTI TRINCAS

M. . .

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• • • •

M. . . TROSOF R. J. TROUP A. G . T SCHILOW K • TRIPODI

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A.

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23 N. 1438 757 • • 701 1917 609 73, 1681 507 1579 1918 750 901 986 701

• . . • .

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216 1162 . 1114 1063 1780 1058

V 1445 563 1473 124 799 433 1247

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P. V.

1912 WAGNE R H . P. • 1071 WAGNER W • • . • • • • • 1166 WAITZ R. . . .. . 179 WALD M. H. . . . . . . 1238 WALDENSTROM J. • . . . 1483 WALLBACH 1G. 183 • • • • • WANGERMEZ • • 858 • • • • WANNENMACHElt E. . . 1396 WARD J. F. . . 1015 • • • WARTER J. . . . . 179 • WAREN BOURG H. . . . 2035 WATSON W. • •• , 1990 WEBER H . .. 2146 • • WERSE H. 2075 • • • • WEICHARDT W. • • • • 1700 WEIDNER K . 1405 .. WEINER D. 0 . 1118 • • WEINSTEIN L. • • 1288 W EINTRANT 806 • • • • • • • WEIZSAECKER V. 116(} • • WBLZEL U . 1325 WENDT S. . . 509 WACHSMUTH

A. A . . WERNER 0 . . . WERNER

VAGUE J . . . VAISMAN A.

J. M. VAJA M • G.

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• . . • • • •

V ALLISNERI E. . . . . V AN NIEUWENBUIZEN

L. C. . . . . . . . .

C.

30 VANNUCCI F • .. 1033 VARANGOT J. 1055 VASILESCO N. 1693 • • • • VAUGHAN I . M. 605 • VAUTHEY M. . 1287 VAYMAN A. • 342 VEAU V. • . 260 VECCHIO F. . 1732 VELASCO MONl'ES F. 1514 VENDEUVRE A. 1917 VENDRAMINI R. . . 1249 VERDE M . •. 1248 VERMES E. . . 934 VERNMTTI L . . 1913 VERNEY L. • • . . • • . 468 VERARDI • . • • • • 408, 409 VERARDI G. . . . 410 VERARDI M. . . 410 VERDINA C. . . 2151 VEzzIL T. • • 1402 VICH A. . . 711 VIETS H: R. . 1918 THOMPSEN V. 1438 VIGNES H. . . 1809 VILLARET M. 1985 VINCENT H . 413 VINCKE F. 35 • • VIRDJS F . . 1166 VISCO S. • . 1066 VOICULESOO T. 1851 VOIT K . 1308 Voss G. 1116 I

.

1~72

1016 WER1'HF.IMER p. 1523 WESELMANN 1284 • • WESTENHOEFFER 0 . . . 1885 WESTPHAL , . •• 1352 WIRTH • . . 1919 WHITE P.H. • • 1885 1651 WIGODOKY H. S. WILLIAMS D . . . 1877 WILLIAMS H . L . • 1850 • WILLIUS F. A. . . . 2149 ~ILSON A. T . • •• • 1278 262 WOLFF H. G . . . . . . WOLFF L. K . . . 1432 WOLF R . . 1471 • WRIGHT J. 180 • • • Wu Y. K. 762 • • • • W UHRMANN F. . . 1654 WYAT'r T. E . 1609, 2162

z I. . . . . . . . . 1064 ZANETTI D. . . • • . • . 1246 ZANETTI S. • • . 250, 609, 692 ZAPPALÀ M. . . . 1069 ZEISS L . • • . • 1726 ZETTEL H. . . 748 . . Zil\IMER E. A. . . . 1810 ZADOR

.

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1026 565 409 1282 1846 550 36 1519 2079 1201 696


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XLIII -

lffinchè i lettori possano apprezzare l'importanza dei contributi originali che vengono accolti nella Sezione Medica (a periodicità mensile) del ''POLICLINICO'', riportiamo l'Indice alfabetico d ~ i contribllti stessi pubblicati nel Volume XLVI (1939) : LAVORI ORIGINALI

Agglutinazione. (Su di un caso di a'ùto -). Dottori F. Galli e A. Mussafia . Pag. 233. Biline (Variazioni nella eliminazion e di -) in miodistrofici primitivi sottoposti a ter apia pancreatica di sostituzione. Dott. B. Mariani. Pag. 525. Bilirubinoidi (Sul la ipereliminazione nei miodistrofici primitivi, di -) in relazione ad una aumentata distruzione di pigmento muscol1re. Dott. B. Mariani. Pag. 485. Broncospirochetosi del Castell ani in Sicili n. (La -). Prof. F. Fici. Pag. 215. Cloro-glicemici. (Equilibri e rapporti -). Dott. R. D 'Alessa11clro . Pag. 398. Colecistografìa sotto s timolo. Dott. R. Impallomeni. Pag. 1. . Colite amebica. (Secrezione cl oridropeptica e quadro proteico del su cco gastrico nella -). Dott. F. ,Sforza. Pag. 15. Discrinie tiroidee. (Il quadro ematico midollare e periferico n elle -). Dottori S. De Renzi e E. Lenzi. Pag. 139. Distrofie muscolari progressi ve. (Nucleotide e purine libere nelle - ) . Dotl. I. Di Marco. Pag. 209. « Gal attosio + glucosio » (I~a doppia som minislrazione -) per via orale ed endovenosa in soggetti sani ed epatop azienti . Dottori B. Martinetti e B. Della ~lagg i ore. Pag. 5i4. Giardiasi. (Studio clinico e radiologico d ella - ). Dottori P. De Muro e R. Impallomeni. Pag·. 61. Immunità antilu bercolare. (La funz ion e ilei lipoidi e dellP. proteine n el determinismo dell ' -). Dolt. F. Sabatelli. Pagina 540. lperosostosi frontale interna. (L. - ). Prof. • 1'. Zucch erini . ~ag. 69. Ipofisi anteriore (L 'azione daill' -) sulla chetonemia n elle malattie diffuse del fegato. Prof. G. Borruso. Pag. 554, 589. IJX>fi so,p atie. (Reperti mielo-ematici n elle èlien cefalo -). Prof. S. De Renzi. Pagina 294. lpo·surrenalismo. (Il quadro mielo-epatico n ell ' -). Prof. S. De Renzi. Pag. 345. Leptospire classich e e lep1ospire locali n ell a etiologia della l eptospirosi del vercellese. Prof. P. Mino. Pag. 410. Leucemici (Modificazioni. ematologiche da adrenalina n ei-) in fase di acme e di r emissione. Dottori A. Forconi e B. Della Maggiore. P ag. 356.

Linfograruùlomatosi intestinale . (Contrib11to clinico allo studio della - ) Dott. D. Mircoli. ~ag. 44. Lipoidi (Azione di -) di vari organi sullo stato funzionale del S.R.l. Prof. ~f. Torrioli. Pag. 337. Liquor (Modificazioni della permeabilità ema to-liquoral e per sottrazion e di - ). Dott. L. Bini. Pag. 99. à1etodo di Lampert. (La pia·strinemia secondo il -). Il comportam ento della piastrinemia a seconda delle età. Dottori L. Gedda, F. Introna e A. Celli . . Pag. 248. Morbo di Vaquez. (Considerazioni sul particolare comportamento della resistenza g lobul ar e osmotica n el -). Dottori F. Balestrieri e G. Can1era. Pag. · 36. f\.forbo di Werlhoff. (iSulla patogenesi del -). Prof. 'M. Torrioli . Pag. 285. Pneumolorace compressjvo (Il campo di a-pplicazione d el - ). Dottori M. Mesiti e R. Ferretti. Pag. 468. Pneumotorace spontaneo. (Considerazioni critiche su 33 casi di -). Dottori M. Au stoni e L. Marfori. Pag . 113. Polmone. (Sull'edema acuto del-). Dott. C. M. Cataldi . Pag. 236. Psoriasi. (Sui rapporti fra ormone corticosurrenale e-) . Dolt. I . Ciaccio. Pagina 265. Reumatismo specifico. (Contributo allo s luclio del -) . Dottori A. Fingerland (' F. Marconi. Pag. 433. Sali neutri. (Contributo .alla questione dell'influenza <lei - ) sulla velocit à di sedim cn tazione. DQtt. A. Sauer. Pag. 461. Sangue dei tifosi (variazioni chimiche e fi sjch c del siero di -! in rapporto alla terapia vaccinica . Dott. F. Recchia. Pag. 371, 502. Scompenso cro11ico di circolo da insufficienza del cuore destro. (Di una formtt particolare cl i -) . Prof. F. Schiassi . Pag. 79. Tireosclerosi salicilica. Dottori R. Gosio e S. Nicosia . Pag. 385. Tra-sfusioni di sangue con aggiunta di rame. (Sull'azione ematorigeneratrice delle-). Dott. A. Sauer. Pag. 165. Vi tamina A (Il contenu to in - e in carolina) del siero um ano in varie condizioni pa tologiche. Nota I . Il contenuto i n vita\mina e in carotina del s iero nelle mal attie ·del fegato e delle vie )Jiliari. Dott. R. Rubegni, 565.

I

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Abbonamento annuo alla SEZIONE MEDICA : Italia L. 55 · Estero L. 65

Un numero separato L. 6, 5 O

Assunendone I'd~bonamento Insieme allJ Sezione Pratica, l'importo complessivo è di l. 1t O per l'ltalla t di

L. 165 per l'Estero.

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XLIV • -

Aftlnchè i lettori possano apprezzare l'importanza dei contributi originali che vengono1

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accolti nella Sezione Chirurgica (a periodicità mensile) del ''PO LI CLINICO'', riportiamo l'Indice alfabetico dei contributi stessi pubblicati ~el Volume XL Vl (1939): LAVORI 01-lIGINALI Adranali11a (Effet ti dell ' -) su gli arti simpaticectoni.izza li. Doll . M. Perez. Pagin a 33. A11es tesia i:~er via e11dovenosa con l 'eu11arcon (Co ntribulo c li11ico all '-). Dott. Labombarda. Pag. 357. Appendiciti acùte perforate e cangrenose. (Tl clrenagg io adclominale n elle -). Prof. G . Balice. Pag. 461 . Argento colloidale elellrico (Ricer ch e sp erimentali e pratica chirurgica sull 'impiego d ell ' - ) ad al te dosi. Dott. R. Redi. Pag. 447. Calcolosi r e11ale (Erra te diagnosi di - ) e m ezzi per eYilarle. Prof. G. Pacetto. Pag. 82. Cancro d el col ed oco . (Consider azioni clinico chirurg icl1e sul -). Doll. M. Petacci. Pag. 34. Cancro d el retto (Diffusio11e l ocale e radicalità operatoria c.lE-1 - ). Dott. A. Lanzara. Pag. 167. Cancro esofageo (Co11siderazioni cliniche su tre ca·si di -) e un caso di cancro gas lrico iuxlacardiale. Dott. M. Pelacci. Pag. 222. Carcinoidc dell 'apper1dice . (Sopra un casu di -). Dotl. V. Palumbo. Pag. 133. Carcinoma ·d el pen e (Il - ). Do.t l. E. Savar ese. Pag·. 397. Cat gul (Ricer ch e sul potere antigene del-). Dotl. P. GiJiberti. Pag. 555. Circolazione del sangue (11 tempo di -) in rapporto all'intervent o operatorio. Dol t. A. Lanzara. Pag. 297 . Corpo estraneo vescicale. (Sopra un r aro - ·ì. Dott . D. Cossu. Pag . 101. Discin esia biliare· (A proposito di un caso di - ). Dott. A. La·uro. Pag. 573. Emoperitoneo di origine ovarica non gr a viclica. (L' - ) . Dott. M. Per ez. Pag. 469. Emorroidi prol a·ssate. (Sopra una 1nodificazione di tecnica per l e -). Prof. G . Gu cci . l)ag. 111. Fratture (Azione degli es tratti eter ei sple11ici sul processo di .guarigione d elle - ). Dotl. G . Sorce. Pag . 188. Frat Lure della t est a e del collo del r adio (Contributo al lrattan1ent o cruento e conservativo delle - -) . Dott. ~... Benedetti Val e11tini . Pag. 249. Gin11asti ca ortopedica. Realizzazi one pratica di direllive moderne n ella -). Dott. Pal Puky. Pag. 534. Ilcocolile r eg ionale segmentaria. Prof. P. Valdoni. Pag. 239.

l perlrofia prostatica (Sulla terapia dell ' -). Dolt. -8. Ago·stinelli. Pag. 505. Malattia giovar1ile produttiva con trombos i dei vasi. (La - ). (Endoarlerite e tromboangioile obliterante). Prof. L. Mollo. Pag. 310, 364, 426. ~fixolipoma. (Considerazioni su un caso di - ). Dolt. D. Salvini. Pag. 42. Omento libero (Torsione acuta dell '-) nella caYilà p eritoneale. Dolt. F. Benedetti Vale11tini. Pag. 153. Plastica (La - ) d elle ferite dei vasi con m ateriale eterogeneo (nastro di catgut '· Dott. R . Berti Riboli . Pag. 268. Reflusso ve·scjco-urelerale. (Sul -). Dott. M. Cace. Pag. 53. Ren e (Leucoplach1a del bacinetto e carcinoma ad epitelio pavimentoso in - ' con due b acinetti e con uretere bifido. Prof. l>. ,Sannazzari. Pag. 343. Reni; v. anche Calcolosi renale, Resezione r enale , Uretere. Resezione renale (Conlributo clinico allo s tudio d ella -). Dott. A. Fioretti. Pagina 64. Stenosi dig iunale congenita di alto grado in bambi11a di 14 mesi, guarita dopo resezione intestinale. Dott. O. Belli11i . Pag. 417. Stenos i pilorica ipertrofica p.ira n ell 'aduJLo. Dolt. S. Ciancarelli. Pag. 545. Tenue (Infarto ed ulcerazion e di un 'ans:t del -) da art eriosclerosi distrettuale: perforazione e perilonite. Dott . M. PeLacci. Pag. 144. 'fubcr colosi osleo-articol are. (Osservazioni clinico r adiologiche sopra duece11to casi di ]nnesto n ella -). Dott. G. Mocci a. Pag. 201. ·rumore del t esticolo. (Una rara forma di -). Dott. U. Truini. Pag. 280. Ure tere (Legatura comple la di - ) e possibilità di ripresa fùnzional c d el r en e alla rimozione dell 'osta.colo. Dott. U. Bracci. P ag. l. Uret er e (Sulla capaci là di assorbimento del1' - ) . Dott. L. Menna Pag. 526. Ur e ler e (Via di accesso pos teriore per la porzione inxtavescical e d ell ' - ). Dott. A. Lauro. Pag. 119. Vena · grand e safena. (Su un nuovo punto di r ep ere p er la ricerca della - ) . Dott. G. Pracanica. Pag. 184.

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RIVISTE SINTETICO-CRITICHE Ter1nor egolazion e alle basse temperature. (La -). Dotl. A. De Niederhauser11.

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Italia L.

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Estero L.

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Un numero separato L. 6,50

Assumendone l'ab~ona11ento Insieme alla Sezione Pralica, l'importo complessivo è di L. 11 O per l'ltalla t di L. 165 pe l'Es'. ero. A. l)ozz1, Tesp.

C. F RucoN1, Red. capo. Roma, Stab. Tipo-Lit. Armani di ~1. Courrier.

1


.ANNO XLVI

Num. 1

Roma, 2 Gennaio 1939·XVII

'' PERIODICO DI MEDICINA CHIRURGIA E IGIENE

'' }

fondato nel 1893 da GUIDO BACCELLI e FRANCESCO DURANTE

SEZIONE REDATTORE CAPO: PROF.

PRATICA

CESARE FRUGONI

Clinico Medico di Roma

============================ ~~=-=---~ -~ - -=======================================

Ai Medici Italiani, -

IL POLICLINICO », entra col 1939-XVJJ nel suo XL V/0 anno di vita ed il suo carattere è definito dalla sua stessa costituzione: alle ali le due riviste dedicate alla medicina interna e alla chirurgia generale, di indirizzo prevalentemente scientifico e dedicate a coloro che più particolarmente prediligono Le due branche corrispondenti; nel centro la Sezione Pratica che riunisce quanto interessa alla vita spirituale e professionale del medico pratico e quindi anzitutto considera i problemi e le applicazioni di medicinq e chirurgia generale e delle specialità. Nessuno, quanto il medico pratico, il generico e il condotto, deve avere cultura generale in tutti i campi e nelle più diverse branche, perchè multiforme, non selezionata e complessa è la sua casistica e (anto più difficile in quanto a lui si offrono gli esordi del male, • quando l'esiguità o la mancanza dei sintomi rendono difficilissimo spesso non eh è talora impossibile il diagnostico e l'orientamento, e grande è invece la responsabilità in. quanto spesso il medico condotto deve anche prendere provvedimenti igienico-sanitari e risolvere quesiti medico-legali e provvedere ai soccorsi di urgenza e terapeutici nelle più diverse specialità . Da qui l'indirizzo della Sezione Pratica, analitico e sintetico ad un tempo, nei diversi settori della pratica medica con larga esposizione per quanto riguarda legislazione, disposizioni. • concorsi ecc. Ma è bene eviden.te che, se a taluno può interessare più l'una che l'altra delle sezioni, ognuno ha bisogno di tutte e tre: la separazione tra medicina e chirurgia va sempre più colmandosi: il medico ha sempre più aperta e convinta mentalità chirurgica e il chirurgo sempre più procede con mezzi e indirizzo medici; e la resultante è la più completa penetra .. zio ne di problemi che si riferisco1zo al malato e ai provvedimenti terapeutici da attuare in suo vantaggio. Per ciò noi crediamo di essere autorizzati a considerare « IL POLICLINICO » come diverso in raffronto alle altre riviste d'Italia, e il più completo, apparentemente diviso ma unitario, e cioè strumento di cultura, di elevazione e di integrazione spirituale a chiunque professa la medicina, qualunque sia il SU<J settore di predilezione e di attività, tanto più che le specialità rapidamente si atrofizzerebbero se chi le coltiva non prendesse base, fondamento e ispirazione alla medicina genera le in senso largo e integrativo della parola. Con questi principi « IL POLICLINICO » prosegue la sua opera nell'interesse della scienza e della pratica per potenziare sempre più l'efficienza colturale e il rendimento pratico della classe medica italiana nell'orbita dello sforzo che tutto il paese fa per il suo progresso, il suo rafforzamento e la sua autonomia. «

LA

REDAZIONE


. - Abbonamenti cumulativi con ''Il POLICLINICO,, per il 1939 Tre riviste di branche speciali della medicina pubblicate dall'editore LUlfil POZZI • ROMA concesse in abbonamBnto cornolativo con il ''POLICLINICO'' per l'anno 1939. Gli associati al « Polic1inico » , a qualnnque Serie siano essi abbonati, potranno ricevere i fascicoli che si pubblicheranno durante l'anno 1939 di qualsiasi delle tre segu~nti Riviste, di nostra edizione, di speciali branche della medicina e chirurgia, alle condizioni qui sotto indicate in ciascuna delle stesse e cioè :

0.1.HOOL.A.Z.ION:& periodtco mensile Illustrato diretto da CESARE PRUOONI, Clfnfco Medico di Roma Redattori

Capo :

Prof. CESARE PEZZI, Milano; Prof. CINO MELDOLESI, Redattore-Segretario : Prof. A. POZZI.

Catania.

Ogni fascicolo si compone di 48-56 pagine di testo distinto in 3 parti : a) Lavori originali, lezioni e conferenze; b) I periodici specia1izzati; c) Tra le Riviste ed i congressi; d ) Notizie bibliografiche. ABBO V tMBNTO A"IVUO: Italia l. 5(); Estero L. ~5: Un num. sep. l. 6,SO; Per gli assoc. al Pollcllnico: Hallo l. 45; Estero l. 60 _.. N. B. - I nuovi abbonati del 1939 poss0010 ottenere le ultime dieci annate (1929 a 1938 incluse) che costano

L. 3 9 O, per eole L. 2 9 O in Italia e per sole L.

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LA CLINICA OSTETRICA E GINECOLOGICA Rivista mensile per i Medici pratici diretta da PAOLO OAlf AMI Professore di Clinica Ostetrico-Ginecologica nell'Università di Roma Ogni fascicolo si compone di 48-64 pagine di test o distinto in 3 parti: a) Lavori originali, fatti e documenti (elinici e anatomici). la rubrica degli errori. la pagina del medico pratico, ecc. ; b) Recensioni quesiti e comm0nti, bibliografia; e) Varietà, notizie. ABBO 't/AMB Vro ANV J): .ltmli J l. SO; Estero L. 65; 011 num. sap. l, 6.50; Per gli assoc. al Polidlnlco; Italia L. 4S; Estero l. 60 _. N. B. - I nuovi abbonati del 1939 possono ottenere le ultime dieci :tnnate (1929 a 1938 incluse) che costano

L. 3 8 O, per sole L. 2 8 O in Italia e per sole L. 3 3 O all'Estero.

IL V .ALSA LV A

Rivista mensile

di Oto·Rioo-Lariogojatra

Fondata da GUGLIBLMO BILANCIONI Direttore: Prof. ARNALDO MALAN, Clinico Oto..Rino ..Laringoiatra di Torino. Redattore capo: Prof. DONATO DI VESTEA, Roma. Questa Rivista, che è ormai al tredicesimo anno di vita. si è affermata vittoriosamente, eesendo oggi fra noi il

più completo, agile e ricco periodico della specialità. Argomenti d'indole pratica e di alto riÌievo scientifico si fondono armonicamente, formando l1na rivista moderna. in cui ha degna sede quanto si ·p roduce negli Ospedali, nelle Cliniche e negli Istituti d'Italia. ABBO.VAMB,vro A .'VNUO: Italia l. 60; Estero l. 80; Un num.'"'sep. l. 6,50; Per gli ossoc. al Policlinico: -Italia L. 54; Estero l. 75 I4 N. B. - M 11uovi aibbonati del 1939 si concedono le ultime dieci annate (1929 a 1938 incluee) che costano

L.

4 1 O, per sole L. 3 1 O in Italia e per sole L. 3 6 O a ll'Estero.

Altre Riviste, no'l di nostra ediziane, concesse in abboname'lto cumulativo con "IL RIVISTA DI CLINICA PEDIATRICA

POLl~LINIGO

,, pel 1939

Periodico mensile Illustrato

Fondata dai proff. Giuseppe Mya e Luigi conoetti nel 1903. E' ora diretta dai proff. CARLO COMBA, c. a. ALLARIA, GENNARO FIORE, CINO FRONTALI, DANTE PACCHIONI, L. M· SPOLVERINI, ordinal'll dJ Clinica Pediatrica rispettivamente a Firenze. Torino, Pisa, Padova, Genova e Roma. Pubblica. memo.rie originali e dà SJ>eciale cura alla rubrica della. raBSegna della stampa preoccupandosi di fornire al lettore una rac.oolta, per quanto è poesibile completa. di ciò che si pubblica in Italia ed all'FAtero, intorno alle malat.tie dei bambini. Abbonamento annuo: per l'Italia L . 7 O l 'Ita lia sole L. 6 5 -- per l'Estero sole L. 1 O 5 .

per l'Estero L.

1 1 O. -

Per gli associati a l

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Policlinico»: per

Giornale Italiano di Dermatol·ogia e Sifìlologia (Continuazione del GIORN/ILE DELlé Mrllrl TTIE VENEREE E DELLrJ PELLt). Il più a.ntico periodd.co della specialità in Ita.lia ed all'Estero, fondato dal dott. eav. c. e. Soresina nel

186,,

pubblicato dal dott. AMBROCIO BERTARELLI con la collaborazione di tutti i professori delle Cliniche Dermosiftlopa.ti6he italiane. Si pubblica ogni due mesi, dn sei ragguardevoli f~cicoll bimestrali. R&cooglie J'a,ttività ohe si svolge in ltalia. ed a.ll'EeteTo nel campo della De~m-0aifilopatica con la pubblieazione sia di Ia.vori OT1gina.li ,che di numerose. selezionate recensioni. Pubbliea. altreel gli &tti della. Società Italiana di Derm&tologia e di Sifilografia. .Abbonamento annuo: 11>er l'Italia L. 1 00 - per l'Estero L. l'Italia. sole L. 9 5 - J>el' l'Eetero sole L. 1 3 & •

1 40. - Per gli aesooiati al • Pollolinioo •: per

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ANNO XLVI

Roma, 2 Gennaio 1939 · X"\' 11

Num. 1

SOMMARIO. Lezioni : A. Gasbarrini : Infarto del miocardio da corona.rite sinistra di natura arterio-sclerotica (e luetica?) in soggetto diaibetico. Note e cnntributi : G. Gibiino : Sugli effetti immediati e tardivi della frenicoexeresi 08S'8rvazioni cliniche: L. Torchiana: Sul falso strozzamento erniario crurale. Sunti e rassegne : INFEZIONI: J. G. SCADDING: Aspetti clini-0i dell'influenza. - V. Gillot e Oh.· Sarrony : Il so&òku. - CIRCOLAZIONM: J . w. Lennel e A. R. Thom~on : Di alcune credenze fallaci in cardiologia. C L. C. Van Nieuwenhuizen: Misura della pressione venosa dopo sforzo. Divagazioni : G. Dragotti : La malattia della decadenza di Napoleone: il morbo di Frohlich? Cenni bibliografici. Appunti per il medico pratico : OASISTICA E TERAPIA: Il diabete renale. - Considerazioni intorno a sei casi di diabete norn1oglicemico. - Saggi di terapia vitaminica del diabete mellito. Esperimenti con la vita-

mi11a C. - Osservn.zioni sull'ipopituitarismo. - Per la terapia della malattia di Simmonds .. - La dieta nella diatesi urica. - Reazioni fra l'avvelenamento da selenio e la pellagra. - 8EMEl01'ICA E DIAGNOSTICA; Il « Dolore elevato " negli emoperitonei di origine genitale. - MEDICINA PREVENTIVA: Profilassi delle complicazioni del morbillo - NOTE PRATICHE: La rottura del termometro introootto nel retto. MEDICINA SCitJNTIFIOA: Lo stato attuale delle nostre -0onoscenze sulla natura chimica del principio autopernicioso del fegato. - VARIA. Politica sanitaria e giurisprudenza: G. Selvaggi: Lo stato giuridico dei sanitari nel nuovo ordinMDento ospedaliero. Nella vita professionale : Medici per l'.A. O. - Amministrazione sanitaria. - Concorsi. - Nomine, promozioni ed onorificenze.

LEZIONI

fusione verso la regione retrosternale ed a carattere costrittivo. L'infermo doveva ospendere il lavoro; però, dopo pochi minuti, i disturbi sparivano prontamente; non sembra· vi fo•sse pallore della cute, nè dispnea da sforzo. Per tre giorni di seguito verso sera si sono presentati questi clisturbi, aumentando però sempre più nella durata e ravvicinandosi fra ]oro, cosicchè il dolore costrittivo nella regione retrosternale è divent1to pressochè continuo. Il 20 Febbraio fu chiamato un n1edico, il quale trovò ipertensio11e arteriosa (la pressio11e massima era di 220 mm. llg.) e consigliò u11a cura jodica C'd ipotensiva. Nei gior11i successivi i disturbi si sono aggravali, i dolori si sor10 fatti più intensi ed accompagnati ad una sensazione indefinibile di malessere. 11 25 Febbraio l 'infermo ha dovuto mettersi a letto; nella not le (laJ 25 al 26 è insor.to vomìto ed il malessere si è Jatlo cosl grave da decidere il p. ad entrare in Clinica. Oggi l 'i. Yi si presenta notevolmc11le migliorato, in seguito al riposo e ad una terapia che stiamo svolgendo. ,Si tratta rli u11 individuo in. di scre le condizioni di sanguificazione; però sul fo11 do pallido del viso potete 11otare una lieve cianosi dei po1nelli e delle labbra. Non si palpano gl1iandole ingrossate in alcuna sede. L 'osser,-azione del capo fa rilevare un certo ispiana1nento della 1nelà sin. della faccia ; per essere più precisi, diremo che esiste_ un abbassamento clella piega labiale di sin.; vi è quindi un deficj t del facciale inf. di questo lato. Null'altro da segnalare a carico dei nervi cranici. Un esame otorinolaring·ojatrico, eseguito con molta diligenza, l1a fatto noi are una stenosi di notevole grado per cl cvi azione dcl selto nasale a sin . ecl a carico del laringe, una cordite iperplastica (si t enga presente che il paz. è lln uò disfonico e cl1c questa clisfonia risalirebbe, a -quanto egli ci afferma , . all'età inf~ntile. All 'ispezione del collo si può osservare u11a pulsazione arteriosa pit1 evidente a sin . ch e a d ., m a si tratta di una differ enza di poco conto; le ve11e gil1gulari non ·sono turgide. Assenti i segni di Cardarelli, Oliver, E'vart e Grocco. Il torace è sirnn1etrico, di conforn1azione nor1nale, di forma , che si protrebbe dire quadrata. All'apparato respiratorio, lieve ipo!on.c i delle regioni apicali con asprcz~ a del ~e~p1ro, qu a~che ra11Lolo insonoro alle ba si e crep1t11 alla regione ottoclaYeare di d . L 'esame racliog·rafi co del to-

ISTITUTO DI CLINICA MEDICA GENERALE

e Terapia Medica della R. Università di Padova Direttore: prof. ANTONIO GAsnARRINI

Infarto del miocardio da coronarite sinistra di natura arte rio-sclerotica (e luetica 1) in soggetto diabetico. Leziorte clinica del prof. A. GASBt\RRINI, dirett. raccolta dal prof. FR. CASANOVA , ass. eff. L'a1111nalato cho oggi vi presento non offre Dotevoli difficoltà diagnosti che, ma ~i presta a proficue considerazioni u u11 argomento di attualità e di interesse pratico, riguardante la patologia del miocardio. Si tratta di u11 uomo di 48 an11i, sarto. Il padre è morto all'età di 42 a. per tumore dello stomaco. La madre ebbe 14 figli , nessun aborto e morì a 47 a. per neoplasia addominale. Nella famiglia clel paziente figura la tubercolosi. Infatti, un fral ello è morto di tale malattia, una sorella ne è . offerente. Un altro fratello è venuto a mancare <li }Jarali·s i cardiaca. No11 figurano nella famiglia n1alattie del ricambio. L'infermo ha prestato servizio militare per 8 anni consecutivi, di cui parte trascorsi in Libia e parte nella grande guerra; si è sposato con donna s·ana, che ha avuto sei gravidanze, delle quali tre abortive 11ei •nrimi mesi. E stato forte mangiatore, non be,·itore, nè fumatore. _,.,_ 20 a. soffrì di paratifo. Sei anni or sono, cioè all 'elà di 42 a., ebbe reumatismo articolare acuto. L'affezione durò due mesi e sembra decorresse in maniera grave; tuttavia, a detta dei medici curanti, non lasciò danni al cuore. L'infern10 11ega la lue ed altre n1alattie veneree. Da 5 mesi sono comparsi i seguenti disturbi: fame e sete in tensa, 11oliuria e diminuzione del peso corporeo (4 Kg. j n 6 mesi). Verso la m età di Febbraio u. s. a questa prima sintomatologia, che non aveva per nulla allar1nato il p., si aggiunsero formicolio ed intorpidimentG all 'avambraccio ed al braccio sin. con dif•

Noti z19 di verse. Rassegna della stampa medica. Indice alfabetico per materie.


« IL POLICLINICO »

4

r ace dimos tra una velatura fibrosa cleg-li ap 1c1, prevalente a d. con corrispo11dente ing randimen to dell'ombra ilare. Per ciò ch e rig uarda il ctiore.: 11on bozza precordiale: urto puirLale in IV spazio sulla emiclaYeare; non si apprezzano fremiti , nè pulsazio11j anormali, l'urto diastoliC-O di chiusura dei pizzi della polmonare; l'aia card i aca è lievemente in g randil a verso sin. e ne avete la conferma osiservando l "ortoradiograrr11na; cuore orizzontale con lieve ingra11dimento dei diametri longitudinale l' trasverso. La r egione puntale non è arrotondata , ma u11 po ' allungata ed assottigliata. L 'ascoltazione del cuore fa rilevare u11 carattere cupo e smorzato dei toni, 5oprattutto del prim o sull 'aorta; sul manubrio dello sterno un rumoretto sis tolico breve, alquanto rude; non rumori diastolic!; il ritmo ora non presenta alterazioni , tua n ei primi giorni abbiamo invece osservato un a certa tendenza al ritmo embriocardico. In questi gior11i, dato il 1niglioramen to delle condizioni dell 'infern10, •sono s tate eseguite alct1ne prove della funzionalità cardiaca (Azoulay-Vari•se-0, Martinet), con esito normale.

[ 1\ NNO

XLVI ,

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NUM.

fig . I ). Le stes8o quadro 11on f,i 11a sulla faccia posteriore de] ventricolo sin., in cui le escursioni son c normali.

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Abbiamo voluto con1pleLare l ' esame del cuore mediante un !indagine chimografica , di cui vi l-0gigo i ri&ultati: il chimogramma ·di-

FrG. 2.

L 'indagine radiografica dei grossi vasi dir11ost.rcl un 'aorta normale, a prescind-er e d a una i11arcata densit à . •

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FrG. 1.

n1ostra normali i r11ovi111c11Li ..,till a 111<1r!lin ale ~i11. in corrispo11·denzn <lei clue t erzi s11p~; i11vece i1ella regione soµrapunt ale si nota u 11a tenue rieritranza &01) 1 ·a1uar o-in a l ~ e.d in questo segr11 ento , come alla i) u111 a, le g·rafi ch.e son o aJ>pena ~lccen nale per quar1to disti11t c. (vrcli

·I II

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FrG. 3.

L 'elettrocardiogramma i11ette in evidenza itote·voli alterazioni del con1pl eF-so ventri cola-

'


SEZIONE PRATICA

re, alterazio11i cl1e per di più 11011 han110 carattere st-liico, n1a 5i dimostrano in evoluzione 1nche nel giro di pocl1i giorni. Ecco, infatti, il reperto elettrocardiografico <l1e l 28' Febbraio: complessi atri.ali e ventricolari isoritmici, di freque1lza 111 ; l 'Ottda P positiva,

5

111.aggiore evidenza dell e suddette alterazioni nel trat.to S-T. Esse con1paiono anche in terza d erivazione, i11 opposto senso. I ~uccessivi elettrocardiogramrr1i dimo. tra110 la evolt1zior. e d ell'alterazione del tratlo -T ' che tende ~ scomparire (v. fig. 2-3 ·4-5). Il polso è valido, abbasta11za ritmi co, u.g·ualP, non frequente (80 al m '). La capillaro~copia ci dioe che i capillari i&ono di fornia i!orm~l e.,. 111a alqu?nto assottigliati; assai pal11do il londo cap,1 llaroscopico. Il fegato deborda due dita trasver . . c clalla arcata costale; il ,s uo margine superiore è nei li1niti normali; norn1ale l'area ~plenic.a. ~-on segni di versamento libero nel cavo addorni1tule; non edemi agli arti inferiori . Nulla di pa.tologico pr·esci;i.ta il sistema nervoso, a IJre8~ 1nd ere dalla g1a segnalata paresi faccia] e Gli esa111i di laboratorio, eseguiti s.u qu esto (1~1Jmalato , ci ha11no di1110 Lrato quanto ~eo·u c . a ll ' ing·re.~ so d el 1nalalo in Clinica, n elle urine 1glucof'io : g·r. 26-29 <3-'oo ed acetone; n.eJ sedi111e11to qualche cilindro ialino qualche n·lo' \? bulo ros o d eforrn.a to. Dopo cura i11s·ulinica (4 O unità al gio rt10) 10 zucchero è d .ir11inuito a gr. 11-12 %o e final111ente oggi il p. è aglir,c.1f.urico·; .1sse11te l'acetone. La g·lice1nia. che ;il} ingresso era del 3 %o·, è passata a gr. 2,30 % o ed oggi all'l,50 %0. L 'azotemia è di 0,46 %0. La prova di concentra·z ione nelJ:c, urin e dà oggi risultato i1ormale. La cutireazio11e è deboln1ente positiva. Gli esan1i di sang ne dinlo&tra110 una buona crasi sanguigna; Al] 'in gresso i glo1bruli rossi erano 5 .120. 000 ver 111mc. , ccl ogO'i :ano 4. 790. 000. Net.ate l) Ure il L

.

1

1

FIG.

4.

eccessivarrtente $Viluppala in secon da e terza deri,\1zione, rispetto alle onde rapide ; tratto lJ-I~ di O, 12' '; le 011de rapid e ~ono poco sviJu i)pale con prevalenza di I\ in D T e D II. JI l ratto S-T è apra la isoel ettrica, si inizia

..

FIG.

diretla1t1enLc &ulla branca discendente di R e si continua con un'onda 1-' negativa ed appuntita in D I. In D II e D III Ja T è p-0sitiYa, 1nollo appu11tita e .sviluppata. Il giorno .. 3 ~Jarzo l 'elettroc.ardiog·run1ma dimostrava llna

5.

Jjn111ero d ei g·lob·uli

da 21.600 è n o-O'i ~ceso ad 8500. La perce11 tl1a le d ci n euoo . ' d'i trofili rla 77 è . ce .. a a 68. I,a ve l oc1ta .. t· dimc11tazione dell e e111azic il 1-! ~1arzo daYa ltn discreto au111ento rj ~lJC'Lto a i ,a]or1 r1or1

}J iu11 t. l1i , clte


« IL POLICLll'olCO »

n1.ali. La r eazio11e di Wa5ser111ann è riuscita negativa. Vi ptesenio una grafica (v. fig·. 6), ove sono riu11ite le curve de lla pref'<sione arteriosa massima e mi11ima, del polso e della te1np eratura. La T. che il 27 ~'ebbraio era di 38'0 , è poi caduta per lisi 11r.llo spazio di 5 giorni; la prt'18sion·e ma~si111a da un livello di 170 1nm. il 27 .E'·ehbraio si è abbassata a 124 il giorno 28 €d .a 11 O il 1° -~Iarzo , p1er ris·a lire poi su i 125, a cui si mantiene tuttora. Parallelamen1

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te alla caduta della pressione vi è stato u11 aumento di frequ.e 11za d·el polso, che ha raggiunto un in.a~sirr10 di 118' al l' ·e poi è ritornato sugli 80 al l'. .1 n possess.o di tutti que6ti dati anam11estici , obbiettivi, di laboratorio, elettrocardiografici , passiamo ad ì_n terpretare il caso ed esprirr1e1e il a i11d i zio diagnostico. 1

* **

tunaiar11e11te superata di in~ufficienza act1ta del cuore. Varie possibilità sj prospettano ora al n1edi co·, €sula11do 1)e r il mon1e·I tto dal reperto eliettroc~ ardiogra.fico che non sempre è, come i1el nostro caso, di facile interpretazione. Pa&siamo pensare anzitutto che l 'episodio sia sostcn.ut(1 dalla aortite, di cui l'infermo offre i segni (rumore siF-tolico sull'aorta). In tali casi di solito il dolore è dovuto a uita rap ida dilatazione del vaw con stimolazione dej plessi peri.aortici; ma l 'attacco da pcriaorti te, oltre a non insorgere bruscamente, non ha un d ecorso prolungato, come nel nostro ca.so, no11 dà luog·o, ad t1n collasso con rialtc) febbri1e, ico1ne iquello presentato per vari g iorni ·dal no .t ro 1)azie11te. Se valorizzian10 ia caduta della pressione arteriosa potremmo pensare ad ltn attacco di ed,emt't polmo1naire acuto in terreno di nefro1

1

L 'anamn esi famiglia1 ·e del p1. ri di ce poco: vi ·è una ceri a tara tubercolare (un fratello n1orto di tubercolosi ed una sorella tuttora portatrice di una lesione specifica). l{icordia11to in F-econdo luogo che ]a moglie ha avuto l r e ab·oTti TI P, \ ))rimi m.es,i di gestazione. (Fra i dati fornitici dall'anamnesi persona Jr i più importanti sono rappresentati: . I) .da un reuni.atismo articolare so fferto sei anni or sono; 2) da una sindron1e insorta 5 n1 esi fa con sc le, poliu·r ia , polifagia, con i caratteri quindi di un diabe le, accertato oggi d al r eiperto glicr 1nico ed urinario e migliorato soil tanto dopo . 0111mi11istrazione di insuli11a; 3) da un 'altra s indrome ad impro·n ta carcli aca, i11sorta ver o la metà di 'F •ebbraio ed in tc.uratasi acutarr1 er1te in un infermo , ch e di1:1ostr1 oggi ing randin1einto del cuOTe e toni sordi . u tutti i fo colai; 4) finaln1 e11te, con la sindrome cardiaca 11n C,?inciso: . la brusca ~duta della pressione -c.'\ 11 er1osa, 1 in o r genza d1 febbre ron leuco ci1

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1

NUM.

losi, un peg·g·iorarnento evidente della sindrome diabetica (iperglioemia, acetonuria) . Poco da rilevare a proposito dell<l sindrorne diabetica. Si tratta di un diabete di media gravità , rapiclamenLe migliorato, come si è detto, c0r1 pocl1i g·iorni ·di c ura insulinica. La sindrome cardiaca i11vece si presta a qualche considerazione: es$él è insorta con i carat teri di una pseu·do-angina subdola, con formicolio e se11so di costrizione, ed ·è ter1ninata i11 t1na cri.si cardiaca notevole, CO!L 1ninaccia for-

6

3

XLVI,

~clerosi .

In qu·e 6lo caso però vi è ur1 collasso subitar1ec1, la ipotensione è fugace, oltre a ciò . sono presenti i sintomi polmonari, ch e qui completan10ntt rr1an cava110 ; n1ancava, del re10, anche la sindron1e della sclerosi renale (j i i:erazote1nia, ins11ffici enz.a della funzionalità rP-nale). L'attenzione deve restringersi evidentemen te al c110 re ed allora dob.b iamo discutere irt primo I uo·go se non poteva trattar!'i di un ~ s indrome da irisufficienza acuta del ve,ntricolo sin.istrc. I diabetici vanno spesso incontro ad attacct1i cardiaci, perch è le alterazioni arteria1

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SEZIONI~

sclerotiche le.dono conte1111>o ran eél111e11te i va:-.i elci distretto pancreatico e coro11arico. ~la cerl;iJ11entc i1on si è trattato di lLn banale attacco carùiaco, perchè questo suole i11 erge re dc11lo sforzi, talora dopo una intercorrente infezione e non si accompagna .ad una co ·ì i1 ell :l !'i11tlro111r dolorosa. Se valorizzia1110 ora la -sindron1e a11g·inosa l)resentata dall 'inf.er1n o ~ i clovrebbe pensare alla vera a11gina di petto. ()uf!:'-la e.là ]a rlas~ic.a bufera dolorosa, rapida , .;• ngosciosa, cl1e immobilizza il paziente con 1tna scnsazio11c di Lcuaglia, che se111bra cl1ia11lare la vita. el nostro caso invece il dolore non ra,g·giunsc 111ai tale inten~ità , no11 ebbe Ja durata breve dell 'angina di petto , 1l1a fu }Jrolungato , progressivo ; ir1oltre ncll 'a11gi11a di petto i I dolore ce.de all'azion e dei ' a~o -ùilat n ­ lori , ci<) clH' in l>limo Lcn1po non si verificò JJ C- l no lro a11tn1alato. La miocardite sclerotica interstizi.ale potreb 1)c• realizzare un 'insufficienza cardiaca , n1a i11 c1t1esto caso lo scomperL o è lento, progres i, o. a 1n eno ch e tJn falto 11uovo di origin e va~colare non si sov rappo11ga alla ~indT0111 e cli11 i ca. c-0n fere11dol e una im1)ronta particolare. f>er le stesse considerazioni siamo autoriz.'lU Li ad esclude re u11a 1niocardite da reu1l1ati. 1no articolare acuto , di ct1i il p. ebbe a soffrire all'età di 42 anni. - 011 i>oireLbe la sindron1e cli11ica essere rif<.'rita ad UJtD ])regressa ir1fezio11e luetica iguo1 ala ~ t. veccl1ia 11ozion e la frequenza cor1 la q11ale la sifilide suole attaccare i va. i del c uoTC ecl il miocardio. 1 f ra i vecchi Clinici , il ~e1r11t1ola a,·verliva cl1e cli fronte a miocarditi-ci, cl1e ~teni ino a •g uarire con le abitu ali ter o 1>ie carcli0toni chc, è bt1ona regola sospettare ] ·1 ifilido, ed is tituire una terapia s1) ccifi c~. ( '. onosciarr10 oggi n ei J)iÙ n1inuli particolari la coronarite e la mioca1·dit·e sifilitica, cru e~t ' t1lt1 llta sia circoscritta (gornn1e), che diffusa (n1ioca rdite sifilitica int·erstiziaJe), secondo f:c•sa-Biancbi, se111pre secondaria ad una lesio11e spec ifir.a dei ca.si. Orbene, nel nostro caso l1 o t1 si 11uò pent:UL"C ad l1na gom.m11 (ev·enienza l ill'a e diffi ciln1cnte diagnos ticabile) , perchè la s into mato1ogia ha .avuto troppo rapida insorQ'(·nzn, nè ad l1na niiocardite sifilitica intersti: ial e, cl l C uole decorrere col tipo di una inS lì ffi ciei1za cardiaca progressiva. Ri ~rvandoc i perlanto di discutere da qui a poco l'eventuale partecipazione di un a ] ue prc gre~sa , no11 ci r est.a per l 'interpretazione cl0lla .sindrom e clinica che g uardare ai ' 'asi del cuore ed ammettere un processo di . t enesi cl 'alto grado delle coronarie . .accom11Rgnat n <l a trombosi coronarica e con eguente for1nazio11e di l1n infarlo miocardico. -~ c~uesto punto ci si do·n1a11da qual i . . ia 11 0 g'li ele111enti clinj ci, elettrocardiografici e di l·'\boralorio che pern1ettono di i)orre ln diag·no$i di infarto del rniorard io. di , tal)il i r r ln :'Cde di esso e di r ~ pri111 crc un r ~ atto !. 1.·iuclil'i o 1

Jlrogno~tico.

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PRATICA

I sinton1i cli11ici .5ono presenti nel nostro c.11~0: sorLo ina11cati i <lolori brutali, improvvisi , ir1tensi , dei quali si par]a 11ei Trattati , 111a si ricordi cl1e i11olto spes·. . o l'infarto insorge senza dolore, con pµro e11so cli a11g·oscia. . ·ella maggior parte dei casi , del resto , il dol(.n'e è in sede retrosternale, come· i1el n ostro rnaJ.ato; ma può €SSere riferito• in sedi atipiche, cioè epig·astric.a, con irradiazioni all 'addome, t::t lvolta accom pag·nat.e da vomito. [n q ualcltt' c0so il dolore violento in ede \:'o-astrica 11n f.al to pensare a sindromi addo111 inali , co111e la i)erforazio11e di ulcera gastro·- duode11ale, la pancreatite acuta en1 orragica la tronr l}osi del i 'arteria mesenterica (::; i tratta dei co ·l delti stati di male oordio-gastro-a11ginoso). Di tali sinto1natologie addominali hanno descritto e.asi Lian11, Donz·c.lot, 'Gallavardin e fra 11oi , Ca!abresi della · .scuola del Cesa-Bianchi e IF rugoni , a cui si deve l 'illustrazione di 1111 caso con sintomi da colecistite acuta (cc stoto di male colecislo-cardio-anr1inoso »). Spetta al L( vine il merito di aver ri chiamato 1'atter1zione su casi di infa rto del cuore r.011 sintomatologia clinica nettamente .1ddon1inale, cosl cla rc:a]izzare cc condi :tioni addo11 tj n ali ehi rnr,o-ich e o acute ». Altri s.ir1tomi da p·r endcre i11 con . id erazione ·0110 il collaS&o c.ardio-vascolare. }a cianosi, il sudore , la dis1)n ea, Ja brus·c a ca<luta d·e}]a pressione mas. ima , cadl1ta ch e p·er1nan e vart ~· i o r111 (nell 'ang ina di petto vi è elevazione della pressione arteriosa), il carattere di piccolezza e frequ enz.a del polso, 1'oscurità dei toni cardiaçi, la prc,_ cnz0 di rum ori sislolici. or~ sull 'aorl a , or3. ulla mitral e; il ritrno di galCJJ>po presis tolico ; i110Jtrr la tendenza al ritm o embriocardico , a ll e extrasistoli , il blocco di branca, la fibrillazione auricolare e ta[yoJta artche v·e11tricolare; feno1neni tutti cl1e i1os~o ­ no cond11rre al cruadro della insufficienza ve ntrir.-01larr od auricolare d est.ra o sinistra. Il ri.a.ssorb·i mento dei prodotti tossici esiten I i n el focolaio miocardico determin a l 'insorg·e11za di feb·b re e di leucocitosi; se l 'infarto è uperficiale, il che avvicn·e di frequente: si hH compartccip.a zione del J-·Cri cardio con pe rce ttibilità d1 sfreg·a1n enti. Se l 'infarto è i)r ofondo'> pt1ò deter1ninare un n reazione sottoendocardic.a , e se interc~sa il setto interve11tri colare, .affiorare nell e du e cavità destra e sinistra ; si rcalizz1t allora la varietà ot1 oPndor<lrdic.a od e.n1boligena del] 'infarto , ch e può cn usarc e111J1olic per i] grand e o per il pie.colo circolo. Altre volte 1'iTrit.a.zion e può propaQ"arsi e cleterminare un a sindron1 r freni ca con • . in ghiozzo, oppl1rr adclon1inal e con m eteori~ n1 o e <l ia r re a . Fra i dati di ·laboratorio ri co rdo il co111porLarn r11to della curva glicemi ca , 11el se11so di unn fug·acc iperg·licemi a. l 'aun1011to della velncità di ,_ edin1e11tazion c dei µ-lobt1li ro~s j , la $Opra citat.a leuC'or itosi . f l n o~ tro infern 10 11n l1r es1·11 lalo ln cri dul n 1


[ ANNO

« JL POLICLINI CO »

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d ella prc5sione arteriosa, il carattere cu1brioc.ardico passegg·ero ·d ie l ritn10 , la febbre, la leucocitosi, l 'aumento d ella ' 'elocità di sed in1entazione delle e111azie. ì\'on si è avuta In partecipazione d el p,e:ricardio, i1 è la grav·e i11s11fficienza yentricola r e, ch e p t1ò condurre ali'tidel'..r1a polmonare. Enunciato il ,~ospetto clinico di infarto n1ioca rclico dobb·i amo ora cer car11e la conferm a ' ne] r eperto ele1ttro-cardiografico, di cui o~g idì 11on .si può prescind·ere, vol endo e vr1m ere un con cetto diagnostic o esatto in tema di patologia car·d iaca. A lale proposito è bene teniate a n1ente cl1e il pr·el-ioso !'Ussidio del~ 'indagine el~ttrocar?-io­ a rafica non d eve venir ,,alutato 1n man1era froppo a solt1t<t : C~ 1ndorelli h<t de&?ritto . in farti zon e miocardich e el ettrocardiograficaJ11ente n1ute. Tut ta,ria n el mag.g ior nun1er o d ei casi ·è d.a to di osservare un 'alterazion·e p·arti.colarc del tratto S-T. I i)rincipali dati ch e co11ferisco11 0 ati1Ji.a al 1 '011d~ T sono co&tit.uiti: l J dall 'onda cc en dome » od onda coro r1aria di Pa.rdée. E ssa è di osser vazione 11011 n1olto freque·n te p erc.h è corri&1)ondente ad un primissimo periodo dell 'i11fa rto, ch e può <l~­ r are da poche ore a qualch e settin1ana. È co~tituita da una part icol are convessità. dello spazio R-T ch e ing·loba a11cb c T , oppur e t ermi11a co11 una T invertita; il decorso convesso del tratto R-T fa apparire quasi una diretta j11 :-;c rzio n c di T ulla b·ra11ca rli scei1den te di 1-l ; 2) dall 'onda 'f negati,,a a vertice act1to di ] lur rj cl1 e Schrr1idt. È p iù frcque·n te ie corriS])Ondente al seco11do periodo di durata , talvolta as. ai lunga, n el quale la grand e onda n1onofasica inizial e si è a ndata g radu al11Lente a1>piattendo. Qu este n.ll crazio11 i fo11damen tali di T possono pre'"'e.ntar~i variamente con1bina t e i1elle lre derivazioni, cosicch è Parkinson e Be.dford 11an110 potuto di sti11gucr e clu.e ti pi fo11da1 )1 ent ali fra i quadri el ettrocardi.ografici : un prini.o co11 1' n ega li va e d appu nta la i.n DI, J) Ìa t la o l e,ggeTmente i1 egativ.a in D II e positiva ed a1)l)t1ntita in D III ; u11 secortdo con T n·egativa ed aguzza i11 D III , positiva in D I e l eggermente posi Li Ya in D Il ; inoltre , a questi a~giungon o altri dt1e quaclri 1ne110 fr ecruenti e cioè un terzo con T 11egativa in tut te tre le deriv:azioni ed u11 qu.a rto CO il sem plice defl es. inne ed ap11un ti n1cnt o ·d i T i n D TTl . Lt\ direzione di T costituireb])e n11cl1e t1n i>rezioso ir1d izio per la sed e d ell 'infarto: la lesior1e dr lla base o della faccia pof't e.riore d el ctiore (ro ro11aria d estra) darebbe un quadro clcl tipo secondo cli Parkin son .e Bedfor<l. 111 vece l 'in farlo puutale o d ella fa ccia antfrior r (c oronaria ini. tra) dar1ehhe l ln quadro del ti])() prin1 o ( ro1ne llegl i (\ l1" l l roca rdio.gra1111n j del l1os tro 111al ato). Mi piace qui ricordare le i nl er<.'s anti riçe1ell c ~11c.ri n1 entali di (~l1ini . <l <'ll ~ S t1ola di :b"111.gon i , till a onda coro narin :--i 11i,lra << piz nlalc e basalr ». 1

XLVI,

NUM.

IJ

La localizzazione n el setto interventricolare si palesa invece frequentemente con di~turbi dell 'app·a rato di conduzione : blocco di branca, dissoc iazione a trio-ventricolare, tachicardia ventricolare .

* ** Stabilita cosi l 'esiste nza di un ir1farto 111ioc.ardico, il nostro compito non è tern1inato: <lob.b iamo chied:erci quale malattia abbia cau~·ato la lesione cor o11arica e portato quindi al disturbo di irrorazione di una parte del cuore. Si tratta di uria coronarite arterioscleroti ca 0 lu;ètica? Nei riguardi d ella l e$i011e arteriqsclerotica non a bbiamo n1olti dubbi per ammetterla. Ri.cordiamo· quanto siano frequenti n ei diabetici per arteriosclerosi pancreatica gli attacchi da contemporanea miocardite e coronari te art€rìosclero ti ca. Ad avvalorare que~t,a ipotesi , stanno I 'aspetto p.a rticolarmente d e11so d ell aorta sul radiogramrria e l 'esistenza di u11 rumore sistolico sul focolaio aortico. Pe1~ la natura luetica .c:Le lla lesione coro11arica, ebben,e n1an cl1ino dati sictiri (ne ... un se gn o a namne·s tico ·d i pregres. a j nfezio ttc luetica, i1egat1vità d ella reazion e di "\Va sser111a nn), i è d'altra parte qual ch e e l en1ento prob·a ti vo: ricordiamo le L1'1e g ravidanze aborti,1e della inoglie, la pare~i del facciale di s. cl1e l 'inf.ermo presenta , certan1e:i1t e 11011 e< a frj gore n, lo sl;llo ipert1·ofico d elle corde Yoc.a]i . Siar110 ' quindi indotti a con siderare il nostro n1 alato un a rterioscl erotico ed un l uetico ad 1111 t e111}ìO, ri serva ndoci di tentare u11a riatti.vazione d ella r eazione di w ·assern1n11n per trarne dati .' . . p1u &ICtlri. Cun c.;ludian10 quindi col r it·cmcre ch e 11el nos tro p aziente, cl1e è un diabetico= ltn prores o di ateromasia coror1 fl ric1 , di 11attlra 1>r o]ì abil111ente luetica per lu e ig·r1oc..lta . .1h·b ia co11 dotto a d una tro111bosi , .manife&tantesi co_11 rip0tu ti attacchi pseudo-anginosi, cui r ~c !2· t1ito un infarto mio·c ardico (da trorr1bosi dellH l) rnnca dir.cer1d·en1 e a111 eriore d ella cor onari a .. inislra) . L 'infarto risieide dunq11.e. sulla fa cria an t erior e de] "'\T. S., in prossin1ità dell a J_)u11t.a. 1na non è così .superficiale da inter essa re l 'e}Jicardio. J~scludian10 ch e sia n el "'\r. D .. oltre rl1e per la minore freqt1enza di e~so, i)erch è è m ancato l 'ing r a11dimento acuto d el fcgatç> , cl1 e ~uole seguire alla ins.ufficie11za di qt1esta ~ez i011 e d el cuore. Amì.nessa tale cliagoosi di i1att1ra e di sed e, ci do man diamo quale potrà esserne i· esito l onta11<J. All 'in.fa1 to n1iocardico può ~egt1ire - co m'è noto - una placca .scl erotica. cicatriziale, oppure un a n eurisma parietale del cu or e, f.acilitato dallo stir.amento eccentrico e11e le sinechi e perica rdich e, o m eglio p lt>t11·0r·eri1cardicl1e , circoscritte all n 5ed e d ell ' infart·o, ' 'en gon o di solito ad eser citare sopra 11n-1 parete ~ot Lile e d o tata di scarso 1>0Lr r e c•la1

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lj co (Be11ed clti). 111 altri ca i può aYcr i la I o orte i111 pr0Yvisa da rottura clfl l e uore o lJCr in~uffi cie11za ~':\ c ula d.el i11ioca rùio. Ricordia1110 che l 'i11 l'art o .:i l) UÒ ri1)elere da u11 momento all 'altro ed as urn ere altre ì un ~, 11da1 11en lo b,e11 più g·rave di quell o odier11 0. La ·g uarigicne è pos ihile per la forn1azione di un te•5 suto resiste11 te di ci ca tric e; ma su q ue, ti ..oggeLLi pesa la L)ad.a di Dan1ocle })er r11oltep1ici e gravi com1)licazio ni , ch e rendono la prognosi qua11Lo mai ri .. e1,-a13. J,a terapia da con ·ig·Iiare all 'i11fern10, il qu<'- ]e ha orn1ai . ui;1erato lo ladio .lcuto della 111alallia , deve es. ere soprattutto jodica ·e si:lecifi ca, a ha e di frizioni 111ercuriali e di i11i ezio11i di l1ijoduro di 111 ercurio. In ·eguito rict>rreren10 con c,aul ela agli arser10-benzoli. Cor1.sig·iiere1110 anch e vasodilatatori coro11 arici , con1e tri11itrina , . eco11do la formula di ' ' aquez, o .111eglio, tipo teob·ro111i11a, t eofilJina, <.l~:'o ciati a piccole do i di lu111inale ed alterJl <t l i ad e tratti muscolari, che e 1)licano parirnenli azior.e coronario-dilatalrice . Rnccomanderemo anche ri1Jo .. o a soluto di 1--6 etlimane, do1)0 le quali l 'attività la,·orativa dovrà essc.;re ri1)r e. a co11 nlolla cautela. 111 caso di ri1)e Lizionr cl ell 'a ttacco acuto, con si!.{l ieren10 : 1) con tru il dolore : T11orfina, at rolli ua, cn.f~eina (per i11iezio11e). l u111inal oùico (2-3 iniezioni endo1nu colari); 2) contro I 'in. u ffi cienza cardiaca: ~trofanti11a ( un ottavo di rn1n g r. ), ,a srociata a tefan1i11 , coramina, card iazol-efedrina , sympa toJ. 1\1olto cauli dovrem o es . . ere nella . om111i11ist razione della digitale per il i)ericolo che si tabili ca uno st.ato di fibrillaz ior1e ' rentricola re. Più utile lJUÒ riuscire la terapia uabainica per o::; e p·er iniezioni e11d0Ye11a (15-20 g·oc cic della soluzione al %o tre ,·olte al giorno, od 1I4 di m1ngr. 2 volte pro die nella vena). Qualch e cosa è da dirsi a p~·o 1)osito della cura gluco·sio-insulinica, da ' rarie parti co n~i­ gìiata n ei cardiopazie11li. Seco11do tudi di alli e,·i del Mich eli (Penati , Barone e Croce), L'i11sulina r>1Jò causare nella fase ipog·lic.emica un vaso-:)3pasmo coronarico (per interessamento del vago), d'o.n d·e crisi di angin a di petto, talora 1E.·$ioni della fibra mioca rdica, insorte in corso di ipog lice1nia da insulina ed addirit1ura produzione di infarti. Il Micheli stes~o, descrive11do ur1 ca5o per 1rtolti punti assai sjmile a CJUfllo nostro , ~i ct1iese se l 'insulina 1)recedentem ente somn1i11islrata al paziente ch e era un dia})etico, avesse potuto· ~cutenare J.a s i11drorne dell 'infarto. Egli ri&olse il qu e~ito in senso n·e.gativo e consigliò la prudente continuazione della t ern pia ir1sulinica. Nel no ·tro c.a-.. o questo dub})iÒ n on ussiF-te, perchè l 'inferm o 11on €ra in trattan1er\to insulinico ed , al c·ontr.a rio, la so111ruinistrazione di insulina da noi €.~Cfr t1ita 11a cau a lo, 1Jarallelan1ente al n1igliora111c11to délla indrom,e cardiaca, un d eciso miglioran1enlo di quella diabetica, cl1e a\re,ra as unto [1 ll 'ini1.io j)top·o rzioni allarn1anli. Continueremo 1

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SEZIONE PRATICA

a trattare il n os tro infern10 con quell e dosi di

i11 sulina ch e rit erremo 11ecessarie per mante11er e J1orn1alc il ricambio d ei glucidi. Raccorr1tndercr110 i11fine un lu11go periorlo di assoluto ripo~o a leLLo , a llo scopo di migliorare la fl1n ziou e rr1ioca rdica e facilitare soprattutto il J>roce o di cicatriz1.azione e la formazione di ti.tili ai1a ton1 0 i fra i ,·asi della r egione colpila e qu13lli delle zone vicine. Nel porre tern1ine a t1uesta mia lezion·e vi c~ orto n te-1.a.ere ben fi!'.. a n ella vostra niente Ja sindrome d ell 'infarto i11iocardico, di così alto interesse praLico. Essa vi amm aestra a11rc·ra una volta allo studio diligente e completo d él pa:~ iente , cl1e integralo dall 'in·d.ag·ine eletlrocardiog·rafica, la cui in1 portanza 11ella comune pratica m edica è andata in questi ultimi anni scn1 jì re più affermandosi. vi cont~e ntirà in ca i consin1ili di fo·r mulare un preciso ~· iudiz i o diag nostico e prog11o&tiro, no11ch è di i tituire una cura P.ollecita e spesso -e.fficace.

J{Ir\ SSlT ·ro.

L ' A. di cute Ull caso cli i11farto del nliocardio da coro11arite si ni~tra, di natura arteriosclerotica e lue tica ( ~) in urL so,g getto diabetico . Do1Jo e... ser ~ i inLra l te11uto till a diagnosi differe11ziale ed aYer procisato la sede e la natura dell 'i11farlo , acce11na alla prog·nosi ed alla cura. la uno dei prossimi numeri pubblicheremo:

TUl\lORE PROFONDO DELL'EllllSFERO CEREBRALE SINISTRO LEZIONE CLINICA del

~rof.

L.

FERRANNINI

Dirett. della Clinica Medica Generale e Terapia Clinica della R. Università di Ba;ri.

'' IL POLICLINICO ,,

SEZIONE MED ICA (mensile)

Direttore : Prof. CESARE FRUCONI. Il Numero 1 (l o Gennaio 1939) contiene : LAVORI ORICtNALI : Rosario IMPALLOMENI - Colecistografia sotto stimolo. Francesco FORZA - Secrezione cloridropeptica e quadro proteico del succo gastrico nella conte ame· bica. F ed erico BALESTRIERI - Considerazioni sul particola· e Giu~el)pe CAMERA re comportamento della re· sistenza globulare osmotica nel morbo di Vaquez. D. MIROOLI - ContriiJuto clinico allo stu· dio della linfogranulomato· si intestinale. aia Prezzo del Numero L. 6

Abbonamento annuo alla Sezione Medica: Italia L. 55. • Este~o L. 65 Se cumulativo con la Sezione Pratica : Ita lia L. 1 1 O, Estero L. 1 6 5 ; se cumulativo con la Sezione Pratica e con la Sezion e Chirurgica: ! ta lla L. 1 40. Estf.ro L. 1 9 5 . Inviare Vaglia Postale o Chèque Bancario a lla Ditta LUTGI POZZI editore, Via Sistina 14, ROMA.


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cc CL POLI CL INJC(J n

NOTE E CONTRIBUTI ISTITUTI) NAZI01NA.I E

F ASCTSTA

DELLA PREVIDENZA SOCIALE OSPEDALE SAN.ATORIA.LE DI Rl\GUS..\.

Sugli effetti immediati e tardivi della tre• • n1coexeres1. ])ott . G1ovAN'NI G1n11No, direttoire. Proposta da \ Villy Feli~ 11el 1921 dopo gli i11successi constatati colla empli ce fr enicoto· rL1ia, la frenicoexeresi si è diffusa ed affermata ra]_)id.a men te 11e] can1p·o della tisi0logia. E anch e se le opinioni non so110 semp•r e con cordi, n1oll.e indicazioni sono . . tate chiarite e nettan1e11le ir11po &te:, e n1eglio tudiati n e sono il i11eccanisn10 d 'azio•n e e l 'effi c.acia terapeutica. È bene pren1eittere inta11to, cl1e è quasi uniYCr ·ain1ente accettato il con cetto cl1e la frenicoexeresi , intervento a co11segue11ze durature se uon sem.p re ·p ern1anenti , e ad effi cacia terap1e.u tica non sen1p·r e pTevedibile, nor1 può so· slìt uirsi .a l pnt. nella co llassot erapia del poln1011e. 11 pnt. difatti è da preferire perchè con e... o si ottengono g uarigio11i l) ÌÙ . tabili, in una più fort e percenl llale di ca i, e co11 co nseg·uen ze a11atomo-fu11 zionali spesso m ini111e e Lrascurabili ; 1ne11tre co11 la fre11icoexeresi i ha la perdita n1nzionale, più o meno per111anen te, del p iù i1r11Jorl.a11 te mt1 s·colo della r e&1)irazion·e.. Nè ' 'ale l 'appu11to fatto Rl p11t. di e ere un.1 c11ra troppo ìu11ga duranle il corso della qualr ._i \ e·rificano n1olto fac i]n1e11te con1plican ze. In 1.a11lo è da i1otar e ch e ,-.a ri t\utori co11s igliano, i)et' rendere i11eno labili .gli effetti d ella i'renicoexeresi, una ct1ra .a11.atoriale di riposo r11olto lun ga dopo l 'interve11lo , ed in quanto alle co1nplicanze del pnt . ..i l)UÒ .affermare che, st) co1 1venienteme·nte curate secondo i dettami di i\lorelli e della sua Sct1ola, raramente dan110 luogo a .g ravi conseguen ze. Una question° pure sor1Jassata è quella deJ1·a~.~ ociazione isten1atica dt'll a fr eni,ooexere.si ;11 ]Jnt. , pr econizzata d.a talu11i AA. :per distanzia re i rifor11i1n e11ti, di111inuire la frequenz~ elci Yersan1e11 ti 11let1rici , e ~er gara11tirsi, a p11<'t11110 Lorace ~]1,J )oa 11do11 a lo, c1a 1111a ecces-siva r i e~ 1)a11f'jo11 e del 11olmone. Qt1e ·tione. dice ,·o, . orpn~ . ala i}ercl1è è di111ostralo cl1 e col ... olo ]Hl t. _i IJOssono ragµ. i1111 ger c i n1 a.._ ' i111i r isult ali terapeutici , con ronseg·ue11ze arlato1110-fun.:rio11ali n1i11im·e. per il i1ol111one: t ant o vale ql1indi riservare ]a fr en it oexcresi a qnci ca ... i in e ui il ])Dt. o non si ~ j10lt1lo istitu ire. o .. e è : .:. tal o istituito , non 1

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~U1'f.

l]

ri ultato e[ficie11te. È iu qu esti casi, c1ua ndo . e111 bra110 a vol La i.>erdule tutte le ~1pe.ra11ze cli g·u.a rigione, r·h e l ·i11terven lo a ·11n1e una gran. cl i sìn1a irn1Jorta11za, ji1 qua11to può rappresen1.ar·e l 'u nic:a possibilità terapeutic.a d.a tentare . e co11 risulta ti cl1e a volt e ·ono J)~ ri o su1)eriori a qu.alu.n,q ue atte a. Gli effe tti della frenicoexeresi .,_ ul pol111or1e on1olateTalc sono do,1 uti so1)raLutto ad ·una a zi011e. dinan1ica ·e ad una azion·e statica; è ~ la. La .studiata anche I 'azione statico-di11amica. Altri AA. })Oi annetto110 molta importa11za al fattore n ervoso, alla recisio11e cioè di fil etti ~ i111patici decorrenti nel frenico, c611 con seg·ue11ti vasodilatazioni e ~tin1olo alla sclerosi J'olmona1'e.. L 'ipotesi è piuttosto contrastata . o ·l;er lo 111e1no si co11 id era da 11101ti tale fattore con1e secondario. 1~ Azione di1iamica. - Il i1ol111one - i11e11trc n ormaJmente trova i in u11 0 Lato di con tinua antile i fi siologica con la IJarete, ell e ~i oppone alla sua tendenza ce111 riJ:Jeta - dopo la frenicoexercsi sarà libero di ·8' i)licar e ]a sua azio11e, alme.110 per qu.a nto ri cruarda il Lratto diafran1n1atico della i)ar et e d ell 'en1itorace. Permane invece il contrasto tra poln1one e lMrcte co. tale d erivan·tlon e u 11a de·p1 ef-'sione ])lelt r ica, ch e e lo spazio J)leurico fosse reale '"·i :1. 1)pÌich erelJbe ulle 1p1artì più cedevoli e 11eJ 11c.stro caso, .sul diafra nt111a 1)a ralizzato , i11a sjccor11e \'i è coesio11 e dei fogli etti i)leurici si app lica ~t1l pol1no11e. Ne consegue cl1e l 'aboJi zione del traun1a r e piratorio do,ruta alla [)a ralisi del dia fra111 n1a , farà rif:en tire i suoi ofl'et1i . 01)ratutto sulla lin ea d 'azio11e del diaJran11nH stesso, e cioè s u ll.a do111111a·n te ,~ erti­ cale inferiore, e «con t1n'azione indiretta , 111a di po.ssib·il e 0ffi cienz·a » ~ 11lJ a don1inante ,-e r1icale superior e (Mon.aldi). La frenicoexeresi {liYiene co i l 'j11terve11to di elezio11c per le Jesio11i ch e c.adono su1lle clue do111i11anti ve.r t irali, ])Urch è non sia110 così es tese da subire la ri1_ie rcu io11e di m ovi1n er1ti a·gf>nti secondo .J ltre direzioni, per cl1è a llora le Je.sioni tende1 eb·b oro a spostarsi o d'e formarsi , ·piuttosLo cl1 e a r egredire. Altra condizione fa, 1ore, ole è c]1e ln resjster,za all a di ten ione a li,'elJo drlle le~ io11i sia st11)er:ior e a quella offertfl dal dia · fra111n1a. Ir1 q11e,st o caso <lifatli la deten ~ i o11 e e11dopl·euric.a attrae il diafran1n1a (re.alizza11U<)Si così il fc1101ne110 ·del Kien1bc1ch ) n1a 11011 arri,·a a distendere ecce1ssi, ame11te il 11011110nc, co n~,. .~ t1e nd one in d efi11itivfl un ri.s1)arn1io l'unzio11ale cli quest 'ultin10. L 'e ffetto di11an1i:-o du.nL1ue della fre11icoexeresi i co1111:e11dia nella abolizione del traun1a ch e il 11iù i)ot ente l1tu ~ col o rl cll a re~r· i raz i o11e ribatte 111 11oln1 01

1

1

1


SEZIONE PRATICA

[i\~NO ~L \I , \ L ì\L. l]

11c• (Mor elli), e 11clla r.: osl ilu ziou c cli ltn 'e] a rio

di co1npe11 ~0 for111ato dal diafra111111a l)arali :~­ zato, ch e ollecitato dalla dete11sio11e endo1)leurica, ri ale aù og·1li inspirazione, ri pnr111 ia11do 1~ diste11 io11 e dcl J)Ol1no11 e cor ri t1011dPn te. 1

13

cat1t ela n ell'i11dicazione dell 'interve11lo. cercando di valutare quali saran110 , a dia fran1n1a paralizzato. le n11ove co11 dizio11i ar1atomorunzio11ali poln1onari, e tenendo conto delle ron dizioni cardiache, d ella c,ap·atc:ità fu11zionale dell 'ap1}arato respiratorio, della eventuale esi~ t enza di co1n1Jlicazioni (Laringee, ecc.) tle Ila estension e e dalla a tlività d-elle lesioni ro ntro lo teral i. J./ i11tervento ·d iventa int1tile o Ò.1u11osc>, S'e una volta p·raticato, non si potrà 1-ombattc re l 'a ttività delle lesioni d ell'altro l)O}mone, con un ]Jnt. e> una fre·n icoe>eeresi co11tro I.a tera le (ve di ca i di Curti, Zan11elli, ecc.).

]>iù

2) :Jzion e tulicia.. - L ela licità pol1l1onare l>UÒ ri111atlerc ci1r1 c11tala ~n toto in g· rad o i11i11ore ,p1c·r la riduzion e di volu111e del r.a o e111 itoracico, co 11 ~e.g11 e nl e al !'ollevame11to dcl diafrn 111 n1 Ci. CJuali ]e iu11i potranno be11eficiare della fr . . _ n icocxe rcsi ? or10 ... tate tu di a le a q ueslo rif!Uar<lo 01' ralullo la .. ede , i ·e lensio11e, la c1ualità delle le ioni. 4) Qualità delle lesioni. - ..,i })llÒ dire ge·ne1) Per la . ede, J11 er1trc pri111a si <? ra affcrrt1alo che la frenicoexeresi fo e effi car0 ~o lt ~11t­ l'(de l 'arcor(lo su tale. questione. Poich è la frelo nelle lesio11 i ba ilari, si è ,,isto 1)oi cJ1e agi ce 11icoexeresi favorisce, n1a no11 crea la sclerosi, nn<'lte ulle )Cl ioni aµicali, anzi in qt1e .. te ul- <·ll e è irtdice della gu ari ~ion e de.J processo tuJJ ercol.:ire, è evideJ1te cl10 .$i avvantaggeranno ti t1le r 011 effctl i 1nigliori ch e nelle ba . . ali (Asc.<Jli , Paoluc:ci, Za1111elli, ecc.). WoJf (ripor- di tale irtt ervento sopra tutto le form e a tenla lo da AscoJ i) S{) LC/;a q u e~to fatto a111111ctter1- clenza fib·r osa-sclerosan te. l{isu1tatj scarsi o do ch e nelle le io11i cavitarie apicali il dre- !lddirittura nulli ~i avra11no n eg-li altri tipi di J! aggio i. : ia JJiù fa cile, e n1inore ~ia il trau·n1a lesioni. Nelle for111 e. acute in g·e nere (p11eu1norespiratorio .so~tenuto dall e pareti della caver- 11ite caseos.a n1a~siva. ))ror1co p,ne11n 1.oni1 e n1 lna. I 1nìgliori ri s-u ltati si avrann o nelJe ]c1sioj1i · l ia re, fCC.) anche e n10 no laterali , seco11do la maggioranz.a de,gli a utori, l 'interv0r1to è co n situale in po izione m ediana lun go la lir1ea cli l1 oindicato per ch è oltre a non essere effic,a ce, a1ione delle do111ina11ti ,-ertìcali 8l1pcriore e<l infe1iore. L'i11lerve11to però deve essere ten- può acutizzare ancora di più il processo. Oltre cl1e la frenicoexere.si sen1plice, viene Lato anche quando i te.rritori lesi si trovi110 i11 altra sede, dato ch e. l 'effetto statico e statico· praticata anr.l1e la frenicoexeresi associata ad a] tri interventi e i)rin cipalmente al pnt. teracli11.amico della paralisi diafra111rnatica i fa ri11eutico. I/associazione è indicata : ~cn Lire ~ul JJO I nl on e in toto. 1) n ei casi di pnt. ir1con11)leto per rliffu~e 3) Esle1isio1ie delle lesioni. - L 'i11di cazioaderenze pneumo1diaframmatiche, con !es.i oni 11e ideale è dala d·a lle lesio11i unirl1e, li11lilalf'. infiltrative o·d ulc.erative parajlari o b·a silari circoscritte da p1arenchima cl1e con ervi inal- (Reda·elli ). t proprio in q11esti ra~i ch e si nota terata o <1uasi In sua elasticità. Quando le le- ~1p1esso il pr1t. a scivolo (Omodei-Zorini) così ~io11i sono t11olto -estese, i riducono pro.Q·ress ider101nin·alo per la con figurazione della b-olla , ' va1nen le le J)ro babi li1 à di guarigio11e, ia J)e r- JnJeurnotoracica, Gh e viene. ad f\ssere delir11ich è di111inui .. co110 la capacità r elra1 tile dcl l)Ol- tata rnedialm·ente da una curva deigrada11te i11 1none, ia percl1è le lesioni stes:e risentono bns o verso la parete costale. ~'la an cl1c in asi1iù faciln1ente le azioni delle altre dominanl i _ ._e11za di aderenz·e diafran1n1atj cl1 e il I>nl. , n elle dirnodoch·è r11igrano o si deforn1ano, l)iutto- 16sio11i .p arailari e basilari, riesce pes.so i.n ef~lo ch e vo1gere a guari,~ione.. Altro inco11, efj ciente: nelle caverne parailari. perchè queniente la1T1enlalo lJ'eT ]e cave1ne niolto grand i ~te corrispondendo all'apice del lobo inferioed a ])areli pesse, è ch e n1entre la fre11iroexere, sono fissate (data la super fi cialità -della regi l1on riduce il volume de·l la cavern a, i1e loro ede) da JJTecoci aderenze )11 u11a , pec ie j)rovoca fac:ilmente il ristagilo della secre2.io- cli ~111g0Jo morto le docc-e· p.aravert eb·r ali, dove ne > con trastormazione p·utrida di. essa. il p·n t. q11asi abitu.ulmen te non arriva a detcrn1i 11a1.. ,e il co·l lasso (Lenti). Nelle lesioni ba i8 cvi.de·nte elle 1se le lesion.i so110 unilaterali, lar i perch è è ·difficile che il gas 1)neun1otoran1a.ggiori saranno le prob.a bilità di su ccesso; cico, anc11e se no·n v i sono adere11ze, vada ad n1 a l 1interve11 to ~,i attua anche nelle for111e bilaterali > dal lato in cui le lesioni sono prcv~­ interporsi tra la base poln1011are ed il di<tfran1ma (Mona ldi) e ciò per le ' 'irtual i di ffelPnti , J)Urcl1 è controlateralm e11te le lesioni non renze t ensive tra apioe e base . Difatti , e la ~ i:ino ·molto e.. tese e non siano alti,1e. Tn emdep1re sion e pleurica dinan1ica è legata alle in a qnfl 1do lt1LL 'e dl1e i polmoni sono in·vasi d:\l 1f)lrocc so lubercolare, è be11e procedere co n differe11ze · di spo.._ ta111ento in ~pira torio ed e.. 11i1

1 :

1


14

cc IL POLI CLINI CO

»

LA NNO

XLVI,

NUl\1.

1]

r a torio tra pol111one e i)ar e te, 11ella r eg·ion r. Jn d e.fin itiva la frenicoe.xer esi in corso di d e1l '.apice in c·u i la dister1sion e inspiratoria p11t. agisce : staticamente J)er la riduzione del. clel polmt)ne è .scarsa , la d·epre· sion e pl euric.a Ja capien za <lell ' emitorace, di11amicamente pe r virtualmente sarà più alta cl1e i1on alla biase : l 'abolizio11e d ell.a forza traente diaframmati- · il gas sarà richiamato verso i ·aipi cc . Lo stesso ca ; ab olizion e che porta: fatt o si ripete nell·a espirazion e d ato ch e la a) ad 11na più fa cile r etrazione poln10r értrazione espiratoria della b·ase è ug uale o sur1<lre, a ,,olle con 1c ompleto .scollamento del le· 11eriore alla diste·n sione inspiratoria . In que ~t e regioni inferiori del polmone, in modo da cocor1dizio11i, a ssocian·d o al pnt. Ja frenicoexe ·- s tituir~i l1n pnt. basilare elettivo; r esi, per l'abolizione ·d·e lla forz.a tra.e nte di ab) ad una riduzion e d elle oscillazioni framrnati ca, il polmone acce11tua qui più ch e della pressione endopleuri r.-a n elle due fasi realtrove il proprio p ot ere r etrattile, ricl1iam an - s piratorie, con ,-alori assoluti tendenti ad a,·_ do il gas verso ]a base in n1od o cla co•s tituirsi vicinarsi allo zero; ,c:;pesso un pnt. ele ttivo . basilar-e . Pnt. e frenie) alla diminuzion,e. delle modificazioni c oexeres i si integrano, n eutralizz.a n do il pridi pressio11e n ell 'i11tervallo lra i rifornimenti. , ll110 l'azione ·d elle forze costali per l 'interpoalla possibilit à di distanziare questi maggior~~ j zione di gas tra pia.rete ·e polmone; abole n1rter1te. do , la seconda , la dominante verticale infeE: p er qu este r a.g·ioni ch e la frenicoexer.eBi t• • r1ore. ~ tat a indicata .1 nch e n elle pleuriti parapneu2) La frenicoexer esi è indicata pt1re n ei molor acicl1e (Bo tlari , Mon~ldi, Redaelli ecc . 1, casi di p·n t . con ader en ze diafra n1matich e a e con risultati sp1e sso b uoni : rico tituzione pi1) fin1l')ria trasm ettente i movin1e11ti diaframmalenta ·del liquido , ed in oltre la metà dei casi 1.ic.i al polmone. rsecondo Bottari) c·o m·p l eta r egr essione d el 3) Nel p i1t. a corda (Omodei-Zorini) così versamento, d o1)0 u·n p erio d o da uno a cind e11omina to ·dall 'autore in quant o essendo la que IDf\Si, pur p er siste ndo il pn t . Bottari 11a r n1ner a d :a ri.a situata l a ter.al1nen Le a tutta al- · n otato con una certa frequer1za d ecorso favo tezza, ma limita ta m edialmen Le da ader en 7e r evole anch e n egli e mpien1i chit1 ~i , mon ob na p•i cali e dia fran1m a tich e , il p o·ln1 on e vien e a cillari , ad andamento cronico.· tro,rarsi com·e cc un.a co~dla t esa co·1111J1r essa ver~ o il m ediastino e fi ssata alle due estre·m ità RrsuLTATI. di cui una è m obile ». In queste condizioni la ' ulla ' 'alutazion e degli effetti immediati ed clisten sion e in spirat oria avverrà so1Jra tutto n el n dista n za della frenicoexer e i , n on si trova ~en so ,,ertical e, ri -ultandon e un tra uma sulle l esioni apicali , subapicali , ed a n ch e d el lob·o 11niformità di vedute tra i vari autori . Da su.p eriore; ed il collasso d eterminer à delle qtJelli ch e vorr~bb e ro abolire tale intervent o co11dizioni m eic canich e. oppost e a quelle ch e l)er cl1è ·dopo un certo ten1po i r~&11ltati si po~ ­ cer chiamo di o·t tenere col pnt .; in quanto , sono consid1er ar e nulli, si passa agli Autori tanto entusiasti de.Jl.a frenico e~eresi da pre1•1ei11tr e d ovreb·b e aversi una riduzion·e delle ferirla al pnt. , o da volerla , istematicamentc 1P11sioni interne d el polmon e, si a vrà una ten aRsociata :-t questo . Forse la discorda11za in sione polmona r e aumentata a livello d ella legran parle ,è dovuta al differ ente material e sion e. cc Con la frenicoe:x.er esi eliminando il clinic.o su cui cia·scun autore ha fatto le pro·1novimento dia fra mmatico eid' accorcian·d osi !a prie osservazioni, ed an ch e alla diversa didistanza tra le due estremità , 6i vien e non solo ad abo lire il trauma dinamico , ma a deten - stan za di t em1po dall 'interve•n to , in cui le o~~ d ere il 1Par en chima ~ quindi a n ch e l'apice » . siervazioni st esse. sono state fatte. Secondo !13é rard (riportato da Redae lli) i ri4) Nell 'abbandono d el p11t. quando si ve sultati · son o i segu enti: llel 25 % guarigion e· rificano ipoespan sibilità del polmon e e spostam ento omol.ater al e del m edia stino, l'asso cia- di lef;ioni anch e ulcer ative; I1el 50 % migliozio·n e della frenicoexeresi p•u ò esser e di gran . r an1e11to ; Ilei 20 % ri sultati nulli: n·el 5 % ride giov'a m·en to, per ch è riduce la capienza del- s ultati da nn osi . Reda·elli h a avuto risultati 1'emitoTaCe, d iminuisce i val ori ·d ella ·d epres- analog hi . Bani in oltre 111ille ca.si ha avuto una })81'sio11e statica e dinamica endopleurica, la quale invece di rib a tte1,si sul m ediastino , trove r à ce11ltuale altissin1<\ di rr1ig lior an1enti e g t1 ariun com p enso nel risolle, 1 arn en to e n el m ovi- g ionì clinich e. Ro,11zoni 11a avuto risultati immediati ]1.uon te11to par adosso del diaframma para lizz.ato. ni n el 15 °/o dei casi ; a qua ttro anni di di5) Nei casi di pleurite sinfisaria precoce. r l1e costr inga ad interrom1)er~ la ct1r a pne11 ~ sta nza i rist1ltati si m anter1 eva11 0 bt1oni so l o • l11otor ac1ca. n (}l 26-28 %; a sr i anni n el 15-17 %. 1

1

1

1

1

1

1

1

1


17

SEZIONE PRATICA

·wcd

D IAG NOSI

o

Z

Ulcero.fil1rosi 1no 11ola terale

Tbc. ess udativa • 1n CL . • • •

1nonola lerale, •

Migliorati

Stazionari

Peggiorati

N.

N.

N.

O/o

N.

-t

30.77

1

7.69

4

16.67

2

8.33

l

4.17

8 53.33

1

6.67

13

Ulcero-fibrosi diffu -a ad un polmone con lesioni ina lliYe con lrolalerali del 3° superiore 24 Ulcerof:tprosi bilat . diffusa con preYal. da Jato • • • • • • • • • • • • • • • • • • •

<+uarigione clinica O/o

4, 30.77

4 30.77

5 20.83 12 so

0

/o

N.

0

/o

Ul1

15

• •

3 20

3 20

e cavazione •

• • •

Fibrotorace cav.; lesioni controla t. inattive

• •

3

8

2 66 .67 -

-

-

1 12.50

• Frenicoexeresi associa la o u cces iva a p11t. lnefficiente . • • • • • • • • • • • • • • • • • • 14

6 44.44

4

• Fren icoexeresi associata a pnt. lil abba11dono con1plica to da versam. J)uruloid e • • • • •

4

2

4

Frenicocxeresi o

5

1 20

p11 t.

O/o

Déces si

con lrola lerale .

..27.27

.

3 37.50 2

1 33. 33

-

-

4 50

2 11.12

J6.66

l

2 40

2

40

-• ·ro tali : 86 18 20.93 27 31.39 19 22

Oekono111opulo su 125 casi operati l1a avuto 32 'lo di g uarig ioni, e 26, 4 % di n1igliora i11enti. Swonnikow e 1F reidowitch su 90 casi hanno ri~Go11trato sco1n parsa d ella caverna e del b a-~i11o di l(och 11el 34, 7 %. A.gu eci su 100 frenic.ectomizzati 11a avu to i segu enti risultati : migliorati 58, in un perio(lo di o~servazioni variabile da 2 mesi a ± an ni d o1)0 l'intervento; stazion.ari 13 da un inini1110 di tre n1esi ad un massimo di quattro a11r1i dopo I 'intervento; IJP,ggiorati 6 da cinque m eNi a tre annj dopo l 'inter vtnto; m orti 23 da un i11inimo di dieci g iorni a tre anni clo1)0 l 'i11terven10. Carpi (riportato da R eclaelli) a dieci anni ù; distanza dall 'i11tervento h a riscontrato con-so ] i date conclizioni di gu,a rigioni solo n el 9 l~~ d ei casi . Za11elli a due a t1ni di distan za ha n otato su l (H) casi 01)r.rati. la guarigione clinica nel 1J. 70 'J~, e miglioramento nel 21 , 70 %. P~olucci cc pur non es-clt1dendo in ,-ia asso]1J t.a ch e la f:renicoexer eisi P'Ossa in fortunatissi1ne circostanzo, condurre ad urt a g uarig io11e cliui ca >> ritiene ch e « la paralisi del diafra111n1n possa solo migl io,r are, a11cb e profo nda111c11te, ]e condizioni g.en erali e locali: i1111)rill1~· ndo al processo tub·ercol.arc u11 a evoluzior1e 11 Lol to più b eni g na n. Dopo aver accenn a to a lle s talisti cl1e d i alr 11 ni .t u\. e.spon,go i risulLati da i11e r i co11trati ~ll otta.J1tasei .1111mala ti , (li c ui a lc uni , f~tti o }}erare i)er i11dicaz io·n e. pos i e in c1ue .. to . a11a1C Jri o, so no si.ali seguiti cli11iro-ra dio1og iC'a1

1

17 19 .76 5

5 .81

n1e111 e dall 'irt1n1ediato perioçlo post-operatori:1 fino all~1 d.i n1issione e·d oltre, quando è stato i)ossibile a·vern e notizia dai m edici curanti; Jltri irtvecc sono s tati studiati ad una oerta d istan zn dall'intervento, perchè operrati di fre11icoexere.si in al1re Case di cura, sono s tati l >Oi° ricove ra li in questo Sanatorio per ripresa rvolutiva d el prooe.sso o pe.r altre ragioni. Lo tudio di questa ultin1a ca tegoria di casi (nu1r1ero ventidue) n1i è sembrato utiliF-Simo per il raffronto tra le condizioni attuali , e quel]P. clelì in1mediato p)e riodo pre-operatorio, stab·i lite g razie a lle notizie ge11tilmente fo•r nitemi dai colleghi eh.e a llora li a,·e·v ano in cu·r a. Ho i11r1uadralo tt1t.ti i casi in tanti gruppi quan Li er ano i ti11i di lesio·n i , t en en•d o conto· n ella classificazion e, anch e di altri interventi collas.s0Lerapi1c.i praLioati precedentemente all a fre-ni cocx er esi , o associati a d essa (ve.di Tabella). .Sono in totale 23 casi di frenicoex·e resi asso r i<1ta o su ccessiva a pnt. dello stesso lato ·' con trola Lerale, e 63 di fre11ico excre.si en1p]i~ <:e. in gran parte (52 c·a si) atlua ta per lesion i uli:e.rofibrose i11on olat erali , o b ilaterali con le~.i o 11i attive da un lato e l eF<ioni inattive e ]i111i1·a te dall 'altro lato. In qu esti due gruppi ( 1° e 2° d ella tabella) i risultati sono sta ti pressocl1è .analog·]1i e })erriò ve.n gono con si d c. rati assien1e. I no,,e casi di guarigione i r iferi scon o ad nr11rnalati ·ch e, p,r ima dell 'intervento , presenLa,·a110 quasi tutti caverna a ll 'apice o nell!l r e. g io11e ottocl a,'ear e, situata ir1 ,p osizione mediana, eccetto in u11 caso nel quale l a cavitù 1

1


« lL POLlCLIKJCO

J8

.J j>pa1ri' a rad iologican1ente i11clorata al terzo est crn o de.I can1po poln1011are. Descrivo a titolo di esen1pio tre e.asi: CAso I . -- M. Raffaele di anni 27. Entra in Sanatorio il 12 g iug no 1936; ha fatto precedenteme1lle in altro Sanatorio cura di pnt. D. dal 1930 a l 1933. Nel 1935 fu nuovamente ricoverato per disserr1inazione a sinistra, e trattato con pnt. sini stro c he si dovette abbandonare per inefficien za. All 'ing·resso presenta: A destra fibrosi dell 'apice e .&ottapice; a sin i.3tra caverna occupante il 1er zo m e-

( ,\ '.\NO

>>

'\ L,'I,

NlTl\'[.

1]

per sinfisi pleurica. Operalo di frenicoexeresi D. iJ 5 o tlobre 1936 viene dimesso per g uarigione cli11ica iÌ 20 1narzo 1937 essendo scon1parsi tutti i seo-ni obb.i ettivi e st1 bl)iett ivi ò ! malattia in at lo o (fig. 4) .

F ra. 1. dio della sottoclaveare ; nessuna traccia di pnt. (fig. l ). Dopo di avere tentata l 'istituzione di pnt., vien e operato di frenicoexeresi s. il 12 gennaio 1937. Pochi g iorni dopo comincia il miglioramento del-

F1c. 4. CAso III. - R. Giuseppe di anni 24. Entra in Sanatorio il 3 no' eml)r c 1937. All 'esame radiolo-

F10. ~-

le condi zio11i generali e poln1011ari, fino ad arri vare alla scomparsa completa del r eperto obbie llivo di caverna. L'espettorato d ivie11e negativo e si inanliene t<- le nei m esi su ccessi vi. All 'esame radiologico pralicato nell 'aprile 1937, la cavità no11 è più YÌ ibile (fig. 2). CAso II. - F. Antonino di anni 35. Entra in Sanatorio il 3 i1oven1bre 1935. Diagnosi clinicoradiologica all 'ingresso « tbc. polmonare del lobo .. uperiore D. con caverna apicale n (fig. 3). Espettoralo 1\.ock +. Il 7 noYembre 1935 viene isiitu il o p11l. D. cl1e viene abba1\donato il 29 lugli o 1936

F 1G.

5.

gico praticato all 'ingresso presenta focolai produttivi al lobo st11>eriore D., grossa caverna al t er zo


[ANNO

XL VI,

NUl\I.

l]

19

SEZIONE PRATICA

11:edio della sottocla veare S. (fig. 5). Viene tentato ripetutamente il pn L. a S. senza alcun risullr.to. Il 27 novembre 1937 è operato di frenicoexere i S., in seguii o alla quale si assiste a miglio~a111ento rapido locale e generale. Dopo due n!es1 la. caverna non è più visibile 1 adiologicamen-

totale. Qu.nndo si penf'a !p1e1rò c.11fl tratt asi di farine j)er l e qu~ali non è stato p o sibile is t il u ire il pnt. per sinfisi pleurica, nè -è possibi1e tentare una plastica dal lato delle lesioni prevalenti, per l'es lension·e delle lesioni controlaLerali , la frenicoexeresi appare come l'unira Tisorsa teraveutica , che se non porterà a gua·· ri gione l 'ammalato avrà per lo meno il grancli~simo v.a nta.g·g·io di diminuire tutti i disturbi d el paziente, dalla tosse all'espettorato , alla feb1bre, all 'e1r1ottisi che rapp'fes.enta s1p·esso l 'e-1)isodio t ern1in ale di questi infelici. ·In ·un ,--aso c}1e è tutto ra de,gente ·i11 Sanatorio, la fre11i co-~xere.si è stata eseg·uita se tte· anni fa , e ])Ur rimanendo le lesioni perfettamente invariate dall ' int~rvie·nto, solo ora il paziente ha cominciato ad accu are un.a acoe11tuazione dei ~uoi disturbi, mentre prin1a J1a potuto lasc i~­ r e (di ])ropria ' rolontà) il Sa11atori0 varie , ·olle, e s tare fuori anche a lu11go , s.volgendo UJl<l certa attività. Quindi ~e non p·u ò parlarsi d.i frenicoexeresi terapeutica vera e !Propria, s1 può p erò clire ch e l 'inte·r v·ento agisca s intorr1aticaniente in modo spesso veramente eccellente, rend endo ancl1·e r110J to più lento e 111erto 1naligno il d ecorso della m ·a lattia. Ne i fihrotora,c i (gruppo 4°) i ri ultati non $0110 ~tati molto buoni, si è notato difatti un solo migliorarrte11Lo , mentre ne.g ..... li altri sette •:asi le lesioni so110 rimas.te. invariate o peggior~ te. Sembra poter si conclude.r e che irt questi ca~ì, quando iè altuabiJ.e un·a toracoplastica , è rneglio non p erder e t en1J)O .p erchè cori l 'att esa nl'entre no11 c'è ·d a spe·r are in benefici di qualche importanza, si rischia di arrivare troppo tardi pel' arrestar.e la malattia. Per quanto riguarda le forme essudative , l 'e&perier1za è troipJ)O limitata (tre casi) p er poterne dle durre d elle con clusioni. I rr1igliori rist1ltati si sono av11ti n ella frenicoexeresi .associata o succes&iva al pnt. (grl1ppi 6° e 7°). Su 18 ca5i esaminati di cui 4. 'con ve.r samenlo puruloicle r esistente a tutte le cure, si so n o avuti otto ~uarigioni e cinque r:ni.g lio ramenti. 1\ileno .b·u oni sono stati i ri!:iUllati rLelle for1ne bilateraJi trattate con frenico1exer es.i e pr1t. controlate·r ale (grUJ)PO 8°). Un ap1) unto r:h e i fa molto spesso alla frer1ic,oexe.resi è Jn la bilità ·d ei ri1su]tati ott enuti rnn tale intervento. Purtrop·p o ·è un 'o servazìone che si 1può fare ancl1e per gli altri m 'eludi di cura, in maggiore o minore misura , e R eale molto op·J)Orlunamenle ha richian1ato l 'attenzione sulla importanza d e lla sor veglianza post-·sanatori.ale d·ei dim·essi , dimostrando co111e lina ten·1pestiva diag·no i d ella ripresa evolutiva del processo ed un tempestivo ricovero, n1uti110 radicalmente il g iudizio progno1

6.

F1G.

le .

i tien e i11 osservazione fin o ai prin1i di Giu-

del 19!38, epoca in cui Yiene dimes o, jn seguilo ad altro esame radiologico, ch e di1nostra la sco111par sa della caverna e la guarigione per fibrosi de i focolai controlaterali (fig. 6). g110

È dove.ro o, notare però clic in altri sette casi

(degli stc&Si ·grUJ)J)i con iderati ) in c ui l 'indidic.azione sembrava uigualn1ente netta , non si uno avuli effetti co. ì buoni, n è i risultati ~:o rlu can1biati a e.li s tanza di t en11)0; precisa111e11 I e di que ti '"'c lte an1malati tre. non hart · no ])e n-ef1ciato a.ffatto dell 'i11tervento, quat1ro i11''ece sono 111igliorati (i1npicciolimento d elle l esioni caviLarie., au111fn>to di peso, di111inuzione dei si11ton1l. obbiettivi e sub,b iet. tivi. e.5p ett0Tato diventato r1egativo, o co n alter11ative di ìJOsitività e di negatività). Pi ciò 11on si riesce a dar e alcuna .spieg·azio·n e , perch è in tl1iti i e.asi sembrava poter~i rp1revederc un utliir10 risultato, essendo le lesioni appar~11 ten1ent.e d ella 15tessa e.ste-nsione. della stessa elà , e dello stesso tipo. Conti11uartdo la disamin a dei P~'imi due g ruppi , nei ventiqu1attro e.a i in c.11i le l esio1ri so110 miglioratE:. o rimaste s tazionarie. tratlavasi, ad eccezione dei &ette casi suddescritti. e di tre casi con lesioni limitate alla parailare , di le· ioni diffu$e a tutto 1111 lato , con p·o ln1on c co11tro,l ate·ra1ei 1clinican1ente sano, 01 con lesio11i irtatti, e e limitate al t erzo superio-re. Una consìdf:>rnzio11e a p•arte m eritano le for111 e difEu e bil aterali n 1a co11 l)r eval e.n za dn un lnto (.gru.p1pJo t er zo q.c]l.a ta bel]aJ. Ad u11 pri1no estln1 c seo1b·r er ebb e iI1ulil e in questi casi tentare. la f rerlicoe-xer e i, ]1e rch è.· non si n o1ano guarigioni, ccl i mig·liora1nenti ri conlrati .. ono piut.l.o to scar si 1·is1petto al nurr1ero 1

1

1

1

1

1

1


20

« IL POLICLINICO »

:::tico. L 1\.. 11a sa lto.p osto a ,·isit e p eriodich-e cli11icoradiologi ch e 325 di111essi , riainmettenào11e i11 ;3anatorio ±5; di qu esti il 76 ·% fu riroì1osciuLo recuperabile. Di 50 an1malati invece rian1rrtessi in Sa11atorio <l loro dontanda, furono rico11osciuti r,ecup·erablii solo il 24 %. ()uesto solo ele1nento dunque basta già per 2a1nbiaro con1pl1eta111ente ia pTog·11oisi ; senza pen,&are :poi a tutti g li altri fattori e be inci, dono l)lÙ o ìneno sul risultato a,e finitivo d ella ct1ra: ali1t1et)tazion e, qualità e qt1an tità di lavoro , igiene della casa, sisLe111a di vita ecc. Parreb·be doversi con{'ludere cl1e J.a natura d ell e_lesioni ed il inetodo 1erapeutico se·g uito. non sono che due fattori, per quanto im.porla11tissi111i, d el ,·asto e con1plesso problema del tratta111e11to e degli esiti della tubercolosi l)O]monare. Pur facendo q•u este riserve bisogna riconoscere ch e la frenicoexeresi può l)Ortare a .g uari1gion0, e cl1e qu·esta guarigione si n1antiene ~tabile, in un certo numero di casi, anche a lun ga dislaHza di te1n110. Alcuni AA. hanno pubblicato delle statistiche riferentisi ad amrnalati 01)e rati dieci anni i)rin1a , di rc·u i una parte erano perfettamente guariti. Nella tabella .;;;ottosta11te· sono con.siderali i miei ca·&i Ìll rar~1Jiorto alla distanza dalt'intervento, e nel1'ulti1no gruppo figurano cinque amma]ati operati da 4 a 7 anni prima , di cui uno è :--tabilmente guarito. Ora se dt1bbi l)O'Ssono sus~i~tere per guarigioni clini ch e constatate dopo 1

1

1

N.

Tempo intercorso tra la frenicoexeresi e l'ultima osservazione

da

1 a

6 inesi

da 7 a 12

))

da. 13 a 18

))

da 19

))

ét

24

d a 2 a 3 anni

da 3 a 4

))

da 4 a 7

))

dei casi

• •

..

folalj

XL VI,

KUM.

.. CON CL l 1 S IONI.

1) Su ottantasei an1111alati operati di fre11 i c oexere~i i sono avuti i seguenti risultati: g·uariti 18 (20,93 %); migliorati 27 (31,39 '}'~); si azionari 19 (22 %); peggiorati 17 (19, 76 %); <lece·<lu tj 5 (5 ,8 1 %) . L 'osservazio11 e dei risultati è stata fatt a da un m inimo di un n1ese ad JJ lt!_ siruo cli setl e a11ni dopo l 'inter\ ento. 2) lla 11no beneficiato della frenicoexeresi s01)ratutlo le lesioni· a te·n denza fibrosa-retrattile , circoscritte al lobo s11pe.riore; anche se controlaleral111e11te Yi erano delle lesioni, purcll è Ji111ita1 e eu ir1attive. 3) Scar . . i ri su] tati si sono ri scontrati nelle ]e$ioni diffuse, an ch e se monolaterali , e nelle lesioni delJa regi 011e l)arailare. -!) ·elle for111 e bilat erali diffu. e (ta11to da L 011troi nd lcJ.re altri i·n terventi opPratori , 111a da pern1etterc la frenico exe1~eisi) si sono avt1ti s0Jt.a11 to <lei vantaggi im1)ortanti dal pu nto di "ista si11to11tatico, 111a senza che in 11essun inon1ento i potesse :--;11erare nella guarigiorle. 5) Nei fibrotora ci 11on i so110 ayuti quasi mai ri sult ati a1)1)r ezzabili. 1

Guarigioni cliniche

~Ii g1 i orati

Stazionari

Peggioi<ati

!)eressi

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6

7

3

2

I

26

5

6

... I)

5

2

17

l

7

2

6

6

2

l

3

3 .

1

5

,

3

86

18

H:-> stndi.alo anch e gli cf[elti de1la frenicoexere, i i11 r a pport o nl . olle' an1ento diafram1na l1 co, ed 110 i1otato cl1e questo era a sente i Jl , ei ca:3i, scar"o i11 2~3' rn. i di 111edia entità in -!:?. arce11tua to in 15 ca. i. Il n1aggior nu111ero cli risultali buo11i (111ig·lioran1enti e gua-

3

2

6

vochi 1n c-~ i dall 'i11lerYento , non altrelta11to può cli1 ~i per le g uarigio11 i clte 1Jer111a ngono tali d n}JO clieci .'1 n1li.

l]

ri gion i) l 'ho r isco11trato negli ultimi due grupIJi, . enza µ•e.rò potere stabilire un rapporto dir etto tra effetto dell 'intervento, e solleva111 enLo di :1fra1l11na1ico , in quanto ho risconlra1 o la guarigione a11 cl1e in due ammalati in c11i questo era rlel tutto as&ente.

7

(ANNO

J.

_,

I) -

1

2 I

19

17

5

6) I n1igliori ri. ul Lati si so·n o aYuti co11

la frenicoexeresi associata o sur ce~si Ya -1 1)nt. , raggiunge nclo una forte pe.rce11tuaJe di guari gio11i e di i11igliorarr1enti. Le co nclu ioni ._ t1dde l te non 11an110 un va lore a ... olulo, i11a rapp resenta11 0 soltanto le dedu zio11i ri ca,·ate dai casi o ervati. j] c11i nun1ero è l ro1)PO .. r ar. o per l1crn1et1ere deJJe co11clusio11i de li11iti\ e.


XLVI, NuM. 1]

[ANNO

SEZIONE

RIASSUNTO.

1 'A. d opo di avere parla Lo del meccanismo

di azio11e e delle indicazioni

d~lla frenicoexe-

resi, fa alcune consideraaioni su ottantaisei e.asi osservati, descrivendone i risultati. BIBLIOGRAFIA.

23

PRATICA

Altre causo di errore possono assere dovute a trombizzazione di gozzo varicoso in tutta vicinanza dello sbocco della safena con perifle'bi te, (Breia e Robiani), fatti i11fiammatori interessanti un lipoma ·p reerniario o stati peritonitici s.acculari, dovuti a flogosi di origine appendicolare (Ibos e ~o-rand, Violato, PreLo). Sintomato logia sospetta possono anche produrla lesioni infiammatorie perisacculari o strozzamenti attrav e.rso il canale crurale degli iI1volucri dell 'ernia, massime quando ~i tratta di ma.&&e lipomatose, sclerotiche o ipriuttosto vascolarizzate. Avendo avuto occasione di recente di studiare e operare una di queste rarjssi1no evenienze, c redo opportuno, per l'inleresse cl1e pTesenta, riportare l'osservazione: 1

A. ~atologia e Clinica del1l. .... ubercolosi, pag. 401, 1936. AscoLI MANFREDO. Le forze Sanitarie, n . 13, 1932. BANI U. Lolta contro la tubercolosi, pag. 87, 1936. Bo'ITARI. Alti V Congresso Naz. per la lotta contro la tbc. pag" . 416. GRAPT>A. Lolla centro la tubercolosi, pag. 789, 1937. IsNARDI. Patologia e clinica della tubercolosi, pag. 111, 1935. LENTI. Lotta contro la tubercolo'Si, p ag. 93, 1936. LuzzATIO-FEG11. Patologia e cJinica della tubercolosi, agos lo, 1934. · "' MONACO. Le forze Sanitarie, n. 35-36, 1934. . MoNALDI. Fisiopatologia dell 'a,p parato r espiratorio AGUECI

1

Essa rig·uarda 11na donna, tale Perelli Ida di anni 38, da Chianni, entrata in Ospedale i1 26 aprile 1938. Narra la paziente che, senza precenella t iibercolosi polmonare. denti anamnes tici fJersonali degni di nota e sanMonELLr. Lotta contro la tubercolosi, settembre la essers i mai accorta di portare tumefazioni nel1933. le regioni inguinali o crurali, fu colpita circa PA0Lucc1. J.,a l erapia chirurgica della tubercolosi otto giorni prima dello ingresso in Ospedale, polmonare. 1nen lre attendeva ai lavori <lei campi, da un doREALE. Difesa Sociale, marzo , 1938. lore trafittivo n ella regione crurale di sinistra, RF.DAELLI . La i isiologia nella prati ca medica. dapprima di modica intensità poi più vivo, ma Tn. Lotta contro la tubercolosi, pag. 788, 1937. J1on tale da impedirle di continuare il lavoro . l\ONZONI . JlJjd. pag. 787, i937. Portala l'osservazione sulla regione dolorante, 2ANNELLI. Patologia e clinica della tubercolosi, papolè palpare u11a tumefazione del volume di una gina 658, 1935. nocciola, dolorabile, di con sistenza piuttosto In: Lotta contro la tubercolosi, pag. 362, 1936 dura. Spaventata tornò coi propri mezzi a casa e 1si mise a letto: il dolore si este.se al ventre specie verso l a r egione iliaca di sinistra e si presentarono conati di von1i~o. L'alvo e la minzione sì mantennero normali. OSPEDALE cc E,ELICE LoTTI » - PoNTEDERA. Le furono praticati impacchi caldi, ma senza Sol falso strozzamento erniario crurale. Leneficio, tan~o cl1e il dolore, la dolorapilità e i . conati di vomito continuarono pressochè invaProf. Lu1G1 ToRCHIANA, dire tt., chir. primario. riati nei g iorni su sseguenti, quando, due giorni prima dell'ingresso in Ospedale, il dolore andò La diagnosi del} 'ernia c rurale strozzata in aumentando di intensità e la tumefazione si fece tt · · 11 1 t più volu1ninosa e con•sistente. La temperatura l è f ·1 S ge11era e , ac1 e. ono tu av1a noti ne a e d el t"L1tto assente nei g iorni precedenti, si portò teratura casi riguardanti le5ioni d el tutto difsui 37",5, il giorno prjma del! 'ingresso in Ospeferenti e così vicine a questa n ella sinto•m ,a todale. Un sani tario, che visitò la donna a domilogia, da consigliare al chirurgo l'intervento. cilio , rimase incerto fra ur1 ernia crurale strozNulla di n 1ale del resto in u in a misura de;l geza ta ed una adenile acuta ed inviò la donna i11 Ospedale IJer i provvedimenti del caso. Da segnane1·e, g iacchè un intervento adattato al caso lare che 3 fratelli della paziente, attualmente vinon ha si può dire conseguenze dannoiSe per venti e sani sono s tati tutli e tre portatori di ' e operati d'urgenza in . isegu1to . a il malato, quartto il rovescio della medaglia, di ernia inguinale t 1 attare ad es. come adeinite un ernia verastrozzamento. La pazic11te sposata all'età di 20 anni, ror1 lln uomo sano ha avuto quattro figli T11e.nte strozzata. viventi, ch e stann~ b e11e, r1essun aborto. E precisamente l'adenite del ganglio di ;C loAl momento dell'ingresso in Ospedale la paquet. rappresenta, nella pratica, si può dire la ziente si presenta come u11a· donna di buona copiù frequente causa di e rrore. Il vomito sos tituzione, con m asse · muscolari valide, panni. l colo adiposo piuttosto abbondante, colorito del pratutto biliare, la soppressione incomp ,eta volto roseo. tencl'3nte leggermente al cianotico. dei gas, il dolore locale ecc., mettono a proIn corrispondenza d ella regio11e crurale di siva il senso di r~sponsabilità del Chirurgo, il nislra si nota una massa d el volume di una grosquale ad una altesa, non del tutto g ius tificata, sa noce, dura, dole1\le, discretamente dolorabipi~eferisce l 'intervento c h e, comunque, è semle, fi:;sa profonclamenle, a superficie leggermen. te bernoccoluta. pre indicato anche perchè libera il ganglio La cute che la ricopre è di consistenza e colodallo strozzamento c he subisce e fa oessare gli _ rito norinale, il suono ottuso. accidenti che provoca (Tillaux). Nessuna alterazione esiste · a carico dell 'addo-

0 8S E RV AZIONI CLINICHE

1

**


24

<< IL POL I C LI~1r. O >>

cl1c è Lra l 1abiJc, 111a i11 eleorir o , n on dolorabilc alla l)a] JJazion e. L 'c ~1)l orazio11 c re llale e Yélginalc n on rivel a 2lo11e d olc11ti a ll '0splorazio11e co111J)ina la. L 'alvo -è aper to, · 1e orine norn1ali sen za alcuna alter azione d cl sedin1e11to. L 'esan1c dei Yari apparati non rivela fatti clcg·11i cli nola tranne 111odico SJ)O la111enlo d ell a pu11 I a <lel cuore all'infuori d ella emiclaveare e soffio dolce sistolico sul focolai o n·1ilralico. 1'c111n eralura 37o,5. baio 11 r ep e rlo o}Jic Lljvo e i da.Li auan·111cs lici cr cd c n11no riscot1lrar e nel caso u11 lHtnalc strozza1n e11 lo epi1)loi co e cl ccicl e n11110 se11 z 'a l I r o di i11t erven1re in a 11cs lesia locale. Con lnglio lrasYe r so in corri ·po11d c11 la d ella piega dcll'ing11i11 e 5i in ci ero i vnri lrali liJ)cra11<lo un tu111 or c e rnia lo (li colori lo cia11o lico, c11ro. co11 p ed1111colo u sce11lc cla un canale .crurale a. a i r1s lre llo. Prepara la accurala111enl e La 1 egio11 e, i i I! <' i e l a fascia pro1)ria e crual 11on fu Ja i 10 lra orpresa n el 1r1c llcre u])il o allo cop erlo 'u11n i11a ~ sa g· ra.-so~ a , a l olJuJi piutlos to spe• i, co11 tutlo l 'aspello del g·ra o CJ}iI)loico, an cl1e l)e r i va i ch e sonra Yi scorrevan o, cli col orilo sc uro , i11 stato cli graYe nller az ione. Dubita11do cli aYere aperto con la fascia n11ch e t n1 sacco so lLile e a<lere11t e si p e11 sò a11cora éld 11no strozza111en to C]) ìJ)lOi('O, t art lo er a g·ran d e l a ~o1nigl iau za e i1 es u11 allro cl en1en lo palpabile ill rnezzo ad e sso, cosicchè, sbrigli ato alla ])ase d el l egan1e11 lo di Gi:11])crn 11l il cingolo s lrozzan le, si al tra 1sc Ja 111assa in fu ori per resecarl a. l\1a subilo ci accorg<·1111110 cl1e la !1a rl c e rnial a e necro tica s i co11l i11Lt~t' a col g r asso pre peritor1eale, b en cl elìn1it a la da l l l l ol eo ne llo; ed e ra ispesi La, clura , a cos lil u zion e sclerotica-lipomatosa ; assai Ya colarizzat a. ~ellc1 par le la leral e di que t a 111a·ssa e is leva u11 piccolo 1sacco erniario a pareti collabilc, ede111atoso e Yuolo. Si prati cò perlanlo la resezio11c cli que t a n'las a 1ipo1n.a to a s trozza ta e libera Lo il sacco si cl1iuse l 'orifi cio co11 una plastica alla Novaro. La g·uarig·ion e si e})be p er i)rin1a e l a do1111rt u scì rlnll 'Os1)eda.le 12 giorr1j d o110 . 111c.

* ** Mi è se111brato inter es ante riporlar e qui il prese11te caso, di estre111a. rarilà in dubbiamente. la11lo ch e ricer cando nella l etteratura 11011 n·li ·è st.at o possibile riscontrare alcu11cl1è di &ir11ile . È certo clJ:e qui n on si tratta di uno &l rozzamen lo ernia1'io inquan loch è 11er ernia 5cco:ndo quanto ci insegna la Patolo1g·ia dob·bian10 int end er e la fuoriuscita di un ·viscer e d.a lla cavità a ddo1ninalc a ltr.aver so un orificio o ca11a1e- preform.ato. Nel caso nostro l 'ernia dO\'e.v-a e ist cre data l a p·r escnz.a d el sacco, m .a il ·viscere non era i)resent e al mon1ento della co1n 1)lira11za (cosa cl el r es to comprovata d .a lla sinlor11al ol ogia e d al decorso) l a quale riguardava in,rece i t essuti perisacculari. Quali inseg11a111enti possian10 f r arr e dal caso osservalo P Pri111a di tutto dobbiamo far e alcune con siderazioni sull'agente d ello strozzamento cl1e nE>l caso nostro 11on era cert o do-

'11 lo

al ac.co . .... 0110 1101e i11 Patologia le sottili clisc us "ioni d o1 tri11ali se l'agente die]lo &trozzamento sia rappre:e11Lato dal cercine fibroso f or111a Lo dai 1e su Li della J:Jarete e costituenti i n1arg"i11i dell 'orificio, oppure dal sacco ristretto ed i pessito i1l corrisponde11za del coJletto. R agionamenti sottili ·e di indubbia importanza anche pratic.a , che dimostrano p·e rò che la verità s ta i1el inczzo, potendosi verificare a volte strozzar111enti i11 corrisponde11za di un cerc.i ne l·osli Luito da un acco a cl eisf'iùra (anzi secondo alcL111i a rebbcro tati an ch e osservati casi di s lrozza111c11Lo , ·ccl io ·S le so n e 110 osservato t1 no di r ece11te j n ~ode i11g uinale, ch e continuai ono nella l oro eYoluzio11c nr1 cl1e dopo un taxi cl1e a\-eYa rido l l u in blocco e l'ernia e l 'involt1cri ) co111 c, e c1uc'"' lo in i)r a li ca è il caso più frequente, ·ca i j)r orlo Lli dallo s tro·zza111ento dei lessuti perisaccl1lari, t a nto cl1e incisi questi il sacco cede e si dis tende. E11tra111})e l e ca u ~c posso11 dt1nc1li.e essere vere· rr1a quella 1)iù frcq t1e11Le è da ta dai tessuti J)erisa cc u1ari e il n os l ro ca o è llna b ella din10$trazio11e di que l D cve11 ie1lza. <~ua l c può essrr c . Lato il 1necrR11i 1110 dello s1roz1an1ento riel Il(' tro ca o? Il j)Crch è l111 'crni a s i .. lro zz i è ._lata niotivo (li infinite indag·i11i , di ~c rt1pol o. e esperienze , cli di ... quisizioni dollri1lali e fi~iclle e sperin1entali. E ognuno di 11oi ricorda fra l e prime t eori 0 apJ1r e e st1i bancl1i l1r1ivrrsitari quella doYuta .a l b1u sco 1Ja saggio del contenuto del ,,i ~cere con dilalazionc del capo a fferente e occJusione d ell 'efferer1te (13ltscl1 , J_.ossen) que lla d·el ventaglio m ese11lcrico che sceso nel 5acco e ra1JidamenLe slirato \ 1er so l'alto ra1Jpreise.nta un cuneo schiacciante l e .a11se (Berger); quella cl ello sci,1olan1e nto de Ila in llCO. n con sl1 sse g u e11 te speron·e e cl1il1 ura d el 111n1e (K ocl1erJ~ 0s~r) . T eorie tulle in crcg11ose e se vogliamo fl l)bas tanza 1 &educentj, i11a cl1e non spiegano tutto e ch e p er dar rag ione ·drl1a genesi di altra ernia cl1e non ia intestinal e. ad esemp io quella di epi1)loon , o])b}igano lo Rtudioso a pe11sa1e a fatti infia111n1alori i)r eesistenti con relai iyo aum·ento d>C:~l yj cere !Jrolabito ( cliscutibile) o ad un aumento h·r usco della p·re&sione addo111i11ale cl1e di1ali l 'orificio al n101nento del ·p assag1gio d el viscer e e al ·di sopTa di qu.e·S.to lo rin serri. E 1pierchè tale patogen·esi non potrebbe .e sere i11vocata ancl1e per quelle a contenuto intestinale, col corollario delle teorie sumn1enzionate? Con1e ha potuto manifestarsi lo strozzan1ento n el caso nostro dato cl1e • • • • • • i tessul1 interessati ap1)artenevano a1 tes~ut1 p erisacculari, scarsamente i11obili attraver~o I' orifici o e quindi più difficilmente interessati dalla pressione addominale?


r.\~No

xL v1, .\ t.l\r. l J

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SEZIONE PRATICA

Di fronte ad un caso di così difficile interpretazione ' 'olendo seguire la logica dell<t teo ria , peì1sa1111110 a11cl1e ad un fatto infiamn1al'"'rio per qua11lo I1ulla esistes e a co1t1p ro, arlo aJ l'infuori del · n10,di co rialzo di temperatura 1:rc:'en talo llalla do1111a I1cll 'ultirno giorno di n1alattia. nla ai1che questa ipot esi fu abbanclo11a ta di fro11te all 'esan1e istologico d el pezzo cJ1e inostrava sem·plici ed evidenti fatti e•m orr é,gici, con .alterazioni de.gen era tive d·ei t essuti . 'cartata dunque ancl1e c1ue&ta ·p ossibilità bisogna ridursi alla "alul azione delle se.!nplici e;onclizio11 i locali dei tessuti o servati e, per t111a ~1)ieg·az io11 e s uffici.e11te, tenere in grandis"' ir11a con iderazio11e: il ci11golo e il te s uto prolabito . ~ c l 1° infatti noi 1>0 sia111 0 veclere t111a condizione fa vore,Tole i1ella note, ole ri tret tczza clcl lu1n·c., co11 margini, 1)ecie . . ul le·ga111e11to cli Gin11Jer nat , assai tagJienti; per il secondo i I olo 111cccani. n10 ch e I)iù i prese1tta co11' 'incente è <1uel1 o di una 111odica tor. ione, a11r J1c di pochi grad i, 111.a ]Ja tante a IJerrrLettore ll uella i11izia] e difficolLà circola toria, qt1ell 'ede1 nn co11 ' U S. cguente con1pre..: io11e ui t e suti <le lla parete addon1 ina lc e sus eguente inginocr1liame11to elio caratterj zzano 11 1° n10111c11to clello strozza111e11to. olo con crt1este i1)o~e"' i è IJO~ ibile cl1iarirc u11a patog·cn e:'i co ì difficile co111e quella del (;C) o no lro o<l è Jogico i.>e11sarc cr1 e qu esto J11ccca·n i ·1n o, cla i1oi u11po 10, si •p'os ·.a erific:t re as ... ai p iù fa ciln1 e111 e di quant o i1011 si pensi n ei ,-ari Lrozzan1e.n Li i11Lc ti11al i ecl epiploici, t1nilan1c11Lo a quelle catJt e ch e l1e11 con osciamo dalla patologia. Un a piccola tor io11e dcl viscer e, ancl1e cli tJocl1i gradi , è perta11to clifficilment.e rintraccia])il e al ta, olo opera tori o, associala a un ])rusco aume.n to della i)re ione, può ostacolar e f YCr 1111 m on1.e.nto la rier1I ra ta ·dcl viscere , s1)ecie se il colletto è ristretto , e l1 1r])a ndo ]a cirC\)lazione r a 1)1)r esentarC' il 7;rin1uni movens rli una c e111p]ica11za lanl o f <· 111L~la. E logico ch e n·e1 ca~o nostro .-r n on. fo si1no i11t erven·u ti alla n ecro·:-- i i ..cl1e111ica ~ar ebbc seguita l 'aLrofia da orgaoizzaz:lon e co111e ar1cl10 è lo·gico pen are ch e un fatlo in fia1n111atorio a vrebb·e ·potuto trasformar e la sacca i 11 l1na ra ccolta purulenta. L'interve.nto opernLivo oltrech è n1ett erci al riparo da g ravi respon a11'i lilà è giunto ten111e 1iYo per111ettc1tdoci cli. consta tare una lesi<>11e indub·bia111e1tte grave e oltre111odo inter essante. 1

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LC'. suLi perisa.:cL1lari clic, in. questo caso, si trovava no in particolari co ndizioni di svilup110 e vasc-0larizzazio11e. Discute la i)atogenesi di que la i11teresvan te e r <.1 ra lesion e, m iettendo in rili evo una probabile rr1odica torsione, cc1111e p Li mo in i zio cl ella co1n plicar1za. BIIlLl OG I~ .\.li'JA. 1\r~Ei:;~ \·N OHI.

Al cu1uale

rii

chir11r9ia. Edi l. Pozzi,

Ronl n, 1935 . BEGL I N.

Trattalo <li ]Ja l ol oyia. chirurgi ca.. J~c.l. Val-

lardi, 1935. Bour::. lJ'i ne u nP-rturirl ct e En,tllecki.ing i1n Laiife rl er 01Jeratio11 ei n er ve rrnul eten, Crural 7t ernie.

Ze11traJb) alt flir Chirurg ie, J.JVIII , 1931. BnEA e Jlos1ANI. Bolc tin clel Instjluto d e Clinica qu irurgica. Bue11 os .t\.ires. A11. ' ' I , 1930 .

BLTT1~1. ozJra un sc[/110 fri cilifant e la cl i cig n osi rli ernin cr ur(l/e si r ozza /et. Poli r lj11ico, Scz . Pra' ','\. '\., . ~J n'' .., l .ICél, . ,.'\. ,'\. I, .,~· .

Vaginali l e jl em1non.osn susseguilo, ad apfJe n llici l e canc r enolri in er11i a appendicolare. \'n oYo raccoglit ore rnerlico, n. 7, 1908. 1;01tcUE.. Co1n lJcnd io di })a l o logia Chj rt1rgtca. Socie là cd ilri ce Li braria , 1930. rsos cl LEGRA'l'\D. l[Jpe11dicile aigue f)erfo ranle dan..c; lln sac d e lier1iie crura•le. Bull. e l Mém. cl e la ociété . a lio·nnle de Chirurg·ic, 1929 l) \ UCJIE J'. llcr11ic: cr1u·nles étran glées. J ournal d e )lécl ic. i ne de f>,1ri ·, 1928, XL \ 'II. l 1 1·:LL1:c..B.1'ir. Un caso <li grn1·1' ll[Jp cdicile in rcpp enclic e er1iia l a. La Cl iuica Cl1irurg ica, H. I X, 1933,

CASATI.

\OI. ] . PHETO . • l scesso

da a1>11e ncl;c1l e acuta perforala

1n

ern.ia crur.ale clest1·a . La (.~li11i ca Cl1irur.g ica, 192 "' , a. V. , fa r. T, a. l' ·. . . REJCTTE.i\HAc1r . 1\ ppen<l. ccuicrcna f n zn ernia. ~ffn1 cl1 . ~led. '\t\Tocl1 ., 1924, n . 44. UFrnEo c;zzr. ~a lo l og..in cl1i rurg icél. Edit . U .1'. E. T., 1~; 3 i. i ALEH10.

Su di un caso cli nppend. cr urale si ro:zalo e su]JpUrH l.o. [{ifor11 ~a ~fedica , 1930. V10LATO. E1npien1rt. cli un sacc.o cr uro~e prr app<!nrlice acuta senzn rrscc.c;so rippenc1 1co lcr r e. l ,a Cli1,i ca Cl1irurg icn, 1929, n. \ ' .

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''IL POLICLINICO,,

SEZIONECHIRUR(jlCA (mensile)

Direttori : Prof. R. ALESSANDRI e Prof. R. PAOLUCCI

Il Nnmero 1 (15 Ge~1naio 1939) conterrà: LAVORI ORIGINALI : o. BRACCI - Legatura completa di uretere e possibilità di ripresa funzionale del rene alla rimozione dell'ostacolo. Nota I. Effetti dell'adrenalina sugli arti. )!. PEREZ .. considerazioni clinico-chirurgiche ~I . PETA CI su I cancro del coledoco. - Considera1ioni su d~ un caso di mi· D. SALVINI xolipoma.

6 Ab6onamtnto annuo alla SeziJ ne Chirurgica : Italia L. 55. • Estero L. 65 Id

Prezzo del Numera L.

RIASSUNTO.

Se cun1ul ativo con l a Sezione P ratica: I tal ia L. 1 1 O, Estero L. 1 6 5 ; se cumulativo con la Sezion e Pra tica e con l a Sezione ~Iedica: Italia Lire 1 4 O, Estero L. 195 .

L' . i\. . ri1)orla 1111 ca o di fal so sLrozza111cnto erniario crurale, clovu to a , I rozzD n1c11to <le i

Inyiare Vaglia Po tale,. o ~ègue Bancario alla Ditta LUIGI POZZI editore, \ 1a Sistina 14. RO:lI.<\..


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« IL POLICLINICO »

SUNTI E RASSEGNE INFEZIONI. A.spetti clinici dell'influenza. (J. G. ScADDII"G . Practition.er, dicembre 1P38).

Il Lermine « influenza )) ~ stato a&segnato ad urta condizio n e rr1orbosa che si manifestò con un qua·d ro clinico n·etto ,d urante le pan,demie del 18ft0-91 e del 1918. l\ila durante i pe.1~odi interpandemici si manifesta in forn1a meno definita, meno grave e con b·a ssa mortalità. Nel 1933 S1nith , Andrews e Laidlaw dura11 te una piccola epidemia isolarono dal naso e dalle fauci dei ·p azienti un virus filtrabile, il quale inoculél;to per via nasale ai furetti produce una rrtalattia molto son1igliante a quella u1nana. Lo stesso viru& inoculato sotto anestP.si.a nel naso dei gatti produce lesioni pneumo11icl1·e. Si trovò anch·ei ch e la malattia può essere trasm essa direttamente dall'uomo al furet tn e viceversa. Infine ne l sang ue dell'uomo e dei fur.e tti convalescenti furono riscoin trati anticorpi n eutralizzanti il viru s. Pertanto &i assodò che l 'influenza è un' entità morbosa con etiologia definita, ma finora 11on si è poluto accertare se le forme morbose ch e si verificano durar1te Ja pandemia abbiano la m edesima , unica etiologia. Al riguard o va rilevato che n el 1918 si manifestò n ei rr1aiali un 'affezione molto simile all'influenza . da Shope dimostrò esser.e dovuta a ll 'azion e co1n-' binata di un virus e dal b·a cillo di Pfeiffer. Il virus, che sembra essere il fattore ·essenziale, d ete1mina nei furetti una forma morbosa «1el tutto simile .a- quella umana. Allo s tato ·dei fatti ·è a ritenere ch e il termin,e cc influenza >) debba assegnarsi unicamente alla rnalattia provocata dal virus, indipen·d entemente da ogni associazione microbica. L' irtflu·enza, non complicata , ha un quadro clinico caratteristico. All 'inizio si ha prostrazione improvvisa, oefalea, brividi, dolori ai lonilii ed agli arti. 'fal':olta la malattia 6i inizia in modo più drammatico con un deliquio. Più di rado si ha solo u~ Jeggero malessere, dolori oculari e fotofobia, e solo eccezionalmente tosse corizza -ed infiammazione d elle fauci. ' I sintomi costanti ·d ella malattia sviluppati s?no : 1nalessere spesso accorr1pagnato da apatia o da desiderio di non essere ,d isturb,a to · cefalea per lo più frontale; a11ores.sia che fii ac~ c<:-11tua molto nel periodo febbrile · brivi,d i · dolori . n.1u.scolari al dorso , agli arti', agli o~chi; v~rt1g 1n1 nella posizione erelta; corizza p er lo più leggera; tosse accomipagn ata da sensazione d.o l~ro&~ dietro lo sterno, dapprima secca e ~1 , in circa la metà dei casi. con espettoraz1 on.~ muco-purulenta; sen so di secchezza e n1ole"l1a alla gola. Tra i sintomi meno frequenti seno le 11at1s c ed i Yomiti. 1

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[ANNO XLVI, NUM . I]

La febbre dura tre o quattro .o-iorni ed il suo gra•d o ed il suo tipo non · son°o se~pre in relazione con la gravità dei sintomi. La frequenza del polso sembra essere bassa in rapporto all'altezza della temperatura. La s11dorazione di ra1do è abbondante. Ali 'inizio della malattia il volto e .s pecie le orecchie sono generalmente arrossati, men tre le labb ra hanno una leggera tinta cianotic.a. Le oongiur1tive sono iniettate, si:··esso si ha lagrimazione e le palpebre sono pesa11ti ed abl)assate dando alla fisionomia uno speciale aspetto di languo,r e. È notevo1l•e l'attitudine .apatica d el paziente. La faringe appare arrossata, liscia o granulo~, per lo più s eGca. Le tonsille possono presentare lo stesso aspetto. A carico dei pulmo11i p er lo più non si rilevano fatti anormali . Talvolta si hanno ronchi e scarsi rantoli alle basi e più di rado zone di diminuzione o assenza del murmure. Questi segni, ohe probabilmente sono dovuti a lina bronchiolite lo,c alizzata, .sogliono ~com­ parirei in due o tre giorni, n1a talvolta coin il ritorno ,dJel respiro si notano rantoli inspiratori che possono persistere anche dieci giorni. Durante la convalescenza si ha quasi sempre uno stato depl'e&sivo e spes~o tendernza alla bradicardia. Le complicazioni (ton.&illiti , otiti m edie, sir1usiti) sono rare e sono probabilmente dovute ad infezioni secondarie facilitate dalla diminuzione della resistenza generale. L'esam e del sangue 11on dà reperti utilizzabili per la dia1gnosi. Le più gravi complicazioni e successioni pulm o11ari dell 'influe·n za possono ffisere distinte in tre gruppi: a) bron chiolite1 : caratterizzata da un' accentuazione e pTolungame11to dei s intomi bronchiali abituali (tosse, espettorazione) e id ei segni fisici, nonchè da fatti che d e·p ongono per un edema delle basi e per una bronchite gener.alizzata (dispnea, cianosi); in tali casi si rileva alle ba~i ottusità, riduzione del murmu· me, rantoli numerosi, diminuzione del fremito v'Ocale-tattìle, e spesso ronchi .su tutto l 'ambito; b) infiltrazione pneumonica con aooontuazione di tutti i .&inlomi della h·r onchio]ite; e)· pulmonile fulminante, particolarmente frequente durante le pandemie: i sintomi propri dell'influenza si m.a11ifestano e si accentuano rapidamente, il paziente diventa subito dispnoico, cianotico, apatico e·n tra in collasso e muo:ve· in due o tre giorni. Non è dubbio ch e le associazioni b,a tteriche banno llna notevole importanza st1l d~termi­ ni&mo dell·e manifestazioni pulmonari dell 'influenza. La varietà di queste l·esioni è in rarpporto alle numerose possibili combinazioni tra la virul.enza del virus e d elle infezioni batteriche. Durante le epiden1ie di influenza ed indi1

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[ANNO

XL' 'l ,

NUl\I.

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SEZIONE PRATICA

pendente n1ente da queste si Yerificano casi di n1alattia con prevalenti sinton1i rispiratori, n ei quali non si riesce a dimo&trare la presenza del virus influenzale e ch e in effetti differiscono clinicar11ente dall 'influ enza tipica. Queste for11te alle Cillali è stato dato il nome di « catarro fe.b brile » si distinguono dall'influenza perchè non a&su1nono 111ai un carattere epidemico e non n e hanno la .st essa uniformità clinica; p erchè hanno un'inizio· meno improvvii;o e non sono accompagnate dai sinL01ni generali caratteris lici dell "influen za; perch è h anno più accentuati i sintomi ca tarrali (corizza e tosse) ed i fatti infiammatori a carico d elle fauci; per l 'asse11za quasi costa11te di fatti i1ulmonari. 11 tratta111ento dell 'influenza è puramente ::,intomatico. Per alleviare la cefalea , i dolori muscolari, il male·s sere giova l'aspirina, eventualmente associata a d un leggero ip·n otico. 1'alvolta però essa provoca una sudorazione profusa ch e riesce molto molesta . Del r esto il malato devre essere tenuto in assoluto riposo e così rima n ere p er tutta la convalescenza. 1 tentativi di trattan1ento· specifico con siero a11tiviralf: di cavallo sono riusciti n egli animali da esperin1ento, ma non hanno dato risultati pratici nell'uomo. Altrettanto · può dirsi d ella vaccinazione profilattica, ch e pure potrebbe e er e utilissima durante le pande1nie. I furetti g uariti dall 'infe·zio11e di" entano immuni ed il loro siero contiene anticorpi specifici; m a tutto ciò dura tre n1esi. Gli stessi effetti si ottengono con le irJiezioni di virus inattivato co11 la formalina (I : 5000). Ma l 'efficacia pratica di tale va·ccinazione è molto dubbia pe.r I 'uomo. Gli anticorpi compaiono -nel san,g u e sette g·iorni dopo l 'iniezione e .&compaiono in pochi mesi, ossia troppo tardi e ·troppo presto per preservare dal con tagio duran te le epidemi·e. D 'allra iparte ·è stato as-scidato ch e esi,sto no vari ceppi di virus influenzal~, cois ì che non si ha la sicurezza di provocare una \ 1accinazione specifica e quindi ef1

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fim~.

DR.

Il sodòku. ("\t . GtL L OT e CH. SAilRou1·. Presse. !t1édicale 8 novembre 1938). 11 sodòku è u n' espressione g·iappone.se con la quale si desig n a un 'affezione car atterizzata e&senzialmente da f.eib bre e pro·dotta ·d a m orsi di ratti (ratbite f ever). Si tratta ·d i una spiI'ochetosi, il cui agente specifico fu scopierto e &tudiato da 1F utaki , Takaki, Tarriguchi e e Osurr1i. Il p eriodo d'incubazio n e è molto variabile (da qualch e g iorno a un n1ese o p iù) in rapporto, sembra, con la r egione morsicata: con i inorsi alla faccia il p eriodo d 'inoubiazion€ sarehb~ più breve. È caratterizzato dai fatti 1

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dipendenti direttamente dalla ferita del morso : St: que::,ta è minima si avrà un 'incubazione senza sintomi, altrimenti si avranno l'infangioii ti, r,uppurazioni, che sembrano provocat,e da germi banali. L 'inizio della inalattia è caratterizzato da febbre a lta improvvisa, ch e può essere preceduta da qualche prodron10: edema disrc'relo. arrossamento intorno a lle ferite, sensazioni di formicolio , di pizzicore, di bruc iatura all 'arlo morsicato. I sintomi del IJeriodo di stato sono: la f eb bre, l 'esantem a, i fenome ni locali. La t em peratura ha un andamento caratteristico , ricorrente:, ad accessi su cce&sivi di 2-4: gior11i . L'accesso 5' inizia e.on brivido violento simile a quello della malaria ed ·è seguito da forte ipertermia (40° e più) eh.e è accompagnata da recrudescen za dei dolori della ferita o della cicatrice. Il polso è sempre concorda nte con la temperatura. Questa comincia a ca d-e,r e dopo 2-1 ore e scompare gradata m ente in 2-4 giorni. Gli accessi si ripetono con intervalli di 6, 8 o 10 giorni rareifacendos.i sempre più a Jnisura ch e il male proc,ede . L'e~a11tema è un sintoo1a i1nportante perch è il sodòku è la sola affezion e nella quale una febbre ricorre11te è accompagn ata da eruzione. Questa è diffusa a tutto il ciorpo , compresa la faccia, con i11aggiore intensità n ella parte dove è avvenuto il m orso. È costituita da macchie di varia grandezza, leggermente eleva te, confluenti o no n , di colore r osa pallido. Questo 5i attenua g radatamente e scompare lasciando una d e~quamazion e furfuracea. Talvolta &i h a un ' er11zion e er esipelatosa , nodulare o urti caria. La reazione locale consiste in una t.un1efa mone .a tipo fl emmono&o aocompagnata da notevole in.g orgo dei gangli vicini, talvolta agglutinati e molto dolenti . Tali fatti si accentuano con le ricorrenze febbrili. I pazienti son o abitualmente astenici , prostra ti , tal,rolta in semiic.o ma; ma lo stato generale IJUÒ essere buo·n o con semplice stato <li abbattimento durante ·gli accessi fe·b ·b rili. Di solito non si hanno lesioni tviscerali; n el sanguei si riscontra, durante l 'acoesso febbrile, iperleucocitosi con p-0linucleosi talvolta con eosinofilia . La malattia dura qualch e settin1ana o qualche in es~ e può condurre alla cach essia e alla n1orte se non è convenientem ·e·n te curata. Il numero degli acc'e ssi febbrili è molto vario, da uno a cento. La morte, ch e può verificar~i perfino n el 10 % d ei casi, è stata attrib.u ita a insufficienza cardiaca, a endocardit.e vegetante, a nefrite, a cong estion·e pulm onare, a cach es&ia ecc. La ~1iagnos1 <li sodòku d eve esser e sospettata sopr a tutto nei IJOrti infestati da ratti in g ran numero. Il tipo della fe bbre. può ~ndurr~ in errore facendo pen sare, specie n ei paesi 1

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<< IL POLICLINICO

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[ANNO XLVI,

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NUI\I.

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La i)rofilaf'si dcl .sodòkt1 con ist e nell 'evitarc 111e<literranei, alla 1nalaria: 'futlavia n el soi morsi dei ratti, essenzial.n1cnte nella distrl1ziod0~. u l 'accPsso è più lu11g·o e non è accompan·e di questi ani111ali cl1e costituiscono la rignato da t11n1ore di milza, da leucope11ia e serva deJ v ir t1s. J.Je iniezioni arsenicali })rerr1onon uc l1eo ·i. Il Lj fo ricorrente, che è a11cl1e una l)tl ochelo"i , 11a onde t ermi ch e più lun- ventive costituìscono un m ezzo cli profila&si di difficil e o per lo meno di no11 larga applicagl1e , di solj to co11 11on più di . due o tr~ ri?azio11 e . DR. dute che si attc11ua110 l)rog ress1, ame11te i11 int en sità e durata. CIRCOLAZIONE. L 'eruzioJ.1e IJ UÒ far ~·ensa re a tutti g·li e.sante1ni n1a bR caratteri inconfondibili. Di alcune credenze fallaci in cardiologia. ' La r eazjone locale l)UÒ simulare un flen1(J W. L ENNEL e A. !\. THOMS0N . 'Britsh me,d. n10.n .e1 cliffu o i:ndu cen do· .a d i11Ler, c.ntii inujoilrn., 27 ag·oslo 1938). tili ' U tessuti in . fa celo senza u1)purazione. 1Comunque; la ' diagn osi ·è c:o 11fermata d.a.gli Vi ono tuttora oggi, nel cam1)0 delle n1ae an1i cli laboratorio ricer cando il i)ara ita al laltic c ar<lio,·asco lari, delle cr ed enze infonda1nomento d ell 'accesso feb·b 1rile ·e praticando te eppt1re; molto diffuse fra i 111edici, per cui inoc ulazioni agli anima li. vale la })ena di rj c.b iamar,ri l 'att enzione. 11 o-ern1e, SC'o perto nel 1916, a1)1)artien·e al Il ci1ore gra:Sso. P er molte r agioni , .gli i11clig r~p1 po ie~ej?'li s1Jiorozoar1 ed alla., fa n1ig·lia d ei viclui a ra i tendono ad ave.re il cc respiro cor s1)1roch elLd1 . È lungo 2-6 ~t, p1u gro ._ o del to· » i~ seguito ali ' e ercizio fi._,ico; b asa11dosi Lre1)011eima della sifilide, con 4-6 spire e uno solla11lo s u lo fatto , i fa spesso la diao dt1 e fla,gelli alle .es tre·m ità; all 'u ltran1icroo-rLosi di « c uore gras o ». All 'auto1)sia .d i ob ecopio è mobilissi1110; si colora facilm ente con ~i, e J1011 solo di questi , 11on è raro il trovare il b letl di ln etil en e~ co11 il violetto di genziaun accun1ulo di grasso al Cl1ore , n1a no11 è 11a o ·co11 il G i c 111~a, è (}1 an1-po itivo; è diffi- .clclto clte sia qu 0st o che provoca l 'insuffi cie11.., c ilrn,cnl c coltivabi le , 111a Nog ug·hi è riu ·cito a z.a ca r<ljaca, siccl1è 11011 è sagg·io il 1)orre. la colti,1arJo i11 un t erreno s1)ec ial e . cliag11os.i cli c u ore gras o. T11 i)r esenza di sinÈ Lra n1j sibile al sorcio, al ratto })ia11co , al Lorrti di j n. uffic icnza in o])esi, si nndran no a l.O})O di can1-pa gna, al ratto nero·, al ca11e, ~l ricer cflre altre ca u 0, fra cui J)ÌÙ &11cs o I' i pergatto, a lla scimmia . Come a11im ali da esp er1t.cnsio ne. 111e1llo s i adoperano il orcio ecl il ratto n ei l ..10 sforzo fisi co . Ln crcclc nza cl1·e u11 c uore qruali la m alatti.a sornigli a ir1 n1olt i punti a f.nno l) UÒ e cir e l eso ù a uno forz o fi s ico })~.l·: quell a u111an a . Negli animali n1o rti in e.gu ito . sisLe., ])Urlroppo1, J11algrado la note,rolr ql1ant1ta alla inalattia o u ccisi si ri con tra tun1 efa zio - di prove con Lrarie, clte s i ono ' re nl1 te accur1e dei gan gli , cong·estione d el feg·ato, ed .anrnt1la11clo· in que. tj ulti111i 3·0 a i1ni. Si lìO . sono r l1c e.m o rragie clei r eni e delle cap&ulc uradottare in propo·sito le co11cl usioni a cui è r en ali, in quest e ultin1e e n ei ,crar1gli s i t ro- r e·c entemente addi, e11t1to L e\vi cl1c , cioè il ca,,ano Sj)Ìrocl1et i in abbo11danza. rico fjsi0logico, per quanlo l)C~a11te sia , non I ratti ,d.ei IJorti costituiscono pratica1r1e11te può ledere u11 c uore sano e le s ue fibre , nìai l 'l1abitat, la ri.se.rva dcl viru . , senza p er altro 1p·101diurrc 11n.a dilatazion·e lJcricolo a, nè esaupre$entare rl1anifestazioni patologicl1c d el orire le r i erv c cardia cl1e. I 011 i nc~a, co11 dòk.t1. el Gia])p-Ono Futaki ha trovato u11 ratquesto c'l 1e n e.I la 1)1edin cl cll e 111rrsone ch e fa11t<) infel lo ll 43 e I shi,vara 1O su -±O; a Toloin e n o -lavori l)csanti il c.t1ore diventi pii1 g·rosso l\'favcaudio·r ·e Pirot s.u 100 ralti catturati su e. più rotondo. n1a .si trat ta cli llna r eazione 11 orrnùlc clel 111usco]o all'e $1e.r ci7.io non diverItaYi d.a .g~erra n e· 11an110 trovato 18 infetti. Il coL1lagio Lra ratl i a·vrvien e irt vari modi , sa dall 'i})ertrofia dei bicipiti. Co111c corollario·, i o serva cl1 e J1on p uò mai per contatto, p e.r tr.asn1i sione ereditaria , p er inQ·c$tio n·c;, quando i r alli di\·orano l e caro- ' 1erific.ar i qu ell o r he ' 1ie11c s1)es o ])rete tal o c joè 1111a dilalazio11f\ note,-olr proclot t,a si in 1)0g 11 c e.lei r a lli morLi. L ' uo n1 0 è contag·iato abitualn1ente dal mor- cl1i 1nin11ti. e perr11 a ne11te . La s tes·, a dilatazioso cli 1111 ratlo; so no state egnalate inocula- n e cl1 e s i pro duce; in seguito a la·cl1irardia pro zio ni ~' egt1ilo di n10,r si di g·aLti , di cani, e Iun g·a1a è a5i ai i11odica e i1on s i ni an ifc~ta che nncl1e di ])eccat e cli fal chi. d opo r>a reccl1i ·g iorni. La, radioloyia if.el cuore. l.on la ola p er cu s I ,a i r.as111is~i on o del sodòk u è s tat a tentata 11clln c ura della i)aralisi p·rog·r eF-siva e di a ltre ~ione , non è possibile d eter1ninare ·esattan1ente p$Ìco1)a lie; 111-3 i rif:llltali non sono mig·liori il dian1c tro trasversale d el c11 or e (basta fare cli quelli c lle11uli co11 Ja lnalarioterapia , n1en- l1na osservazjono radiolog·ica ir1 posizione latrc g·li i1l con, e11ienti . . ono mag·giori. tPrale- od obliql1a, p er convincer sen e) e nemTl Sodò k11 f-1 c nra con J 'a r se11obenzolo (dosi 1llor10· valutare la profo11dità d el r espiro. Tutcresce nti fino a lln to t.al r di 2 gr. p er un in- to qu esto può invece esser fatto age, 1olmente c1iYicl110 di 65-70 I\.gr. ). Già dopo la prima con l'o.-scrvazione radiolog·ira , ron c11i si pt1ò i11 L ciionc ·-i l1a u11a ·en il}il e r eTni s io11e di a11cl1e avere un 'id ea del]~ grandezza d ell e sintulli i ~ inton1 i . Gli a ltri pre1)ar ati ar s.enicali •gole· cavità cardiache. son o nteno effi caci ar1cora m eno lo ono i Lo spo~tamento d el battilo della punta , se "-al i 111crcuria li e bis111l1t ici . no11 è d ovuto a cat1 ~ e pol111onari , lJUr sug·ge1

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crue.

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[.A. ~~o XL VI ,

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SEZIONE PRATICA

i·c:11do l 'ic1ea di u11 i11g·ros ... n.111cnto del cuo·r e, 11 011 l1n significato diag·nostico assoluto. La coliosi 11 e è j)CS o cau sa e co~ì i)ure l 'in11alz.fu11 e11to d cl diafra111111a, cl1e accompa.g·na cos la11t en1e11te l' obe. ilà. P er l 'ig·noran za di que:;I i fatti , spe ' SO 11lolta gente sana vien e cons icle ra la affet La cla 111alattie cardiacl1e, m entre ])a::. la un semplice e a1n e radiolog·ico, i)er convi1tce re d el co11Lrario. l n grandin1e11to e dilatazio11e. Si ritiene ge11eral111'en te ch e jl c t1ore aum enta di g randezzn co11 l 'e tà, 111a i1011 vi è ne t111 fa tto ch e lo di1n0 ~ tri , L )Ìuttost o, a n zi . dimint1i ce. Quando lo ~ i t ro, ra in gran dito lle ll 'età a''a11 zata. è OJ)port uno fare ri cer ca di nllrc c.au . . e (ipert.en. io ne-, b ·l occo di ]}ra11ca d e J fa scio). t quasi t1n articolo di fede cl1e i11 tutti gli :-;la ti to ~ie1 11i c i , i verifica 1n1a dilatazione lle l cuore i)er a ffl o r ia111011to d el 111iocar clio. Si di~ n1e11ti ca cl1 e n ella ti i n1olto avan zata, pure ~1ve 11dos i il l1ÌÙ g1~ave stato di to ien1ia dell a cl11rata di 111 esi od anr1i , il c uore è l)ÌÙ piccolo d el nor111ale c. e a n ch e a11pare all' autopsia i11 p-art c di lrt1LL0, n o n è a ffatto dilata to. Anch e ÌtL un r ecent e tudio radiolog ico sul ct1ore n el l a J)Oln1011itc 1 • i è trovato un ingrandi111ent o 011.artlo in 3 casi st1 119. l / in o-randin1ento s i 11a . olta 11Lo ctua11do , i1el ·cor ... o d ella t o sien1ia vi è fit)rillazione a uri colare . flutt er auricolare o blocco di bran ca , ch e il cu or e . i dilata. Il redj111 enl o circolatorio nella 10 icn1ia è quasj ·e1n1Jre ùovtil o a pe rdita di co ntrattilità dell a n1u SCL1lé\r c d ell e a rt eriol e periferir l1e, ])it1ttolo cl1 e él del)ol czza 111iorarcl ica . Co11Lrarian1e r1tc all .opini one ron1une in ca~ i di cedir11enLo conges li.zio, la gra ndPZ71a d el cuore i1011 diminuisce son i]}il1Jt entc con la din1i11t1ziortc e ·co111parsa d ell 'insufficien za. T ale fatto er a già 5Lato Labili Lo da l\fack e11zie co11 1nc todi clini ci ed è or :\ tata co nfermal o· r adj olog·~c.amen te . L'ed e1na non accon1pag·n .a 1.o d a ing·randi n1enlo d r l c uore è o-ene1~alm er1tc cli orjgi11 r 11.on cardiaca; si tcn g·-a presente, p1erò ch Eì tale iugrandin'l.e nto ]) UÒ .n on es ' e re o"'''io cli11ican1e11 Le o solo riconoscibile a ll 'esame r ediolog ico c:ipecialm r nte jn casi ·di e nfi ~ ema e di 1

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c 1 J)e~ ilà:

T on i cardiaci ecl extrrrsislo.Zi. l Jn cuor e è sp e~so

ing·iustamcn Le cond a11.nato p er cl1è i s.t1011i so110 d·eh ·o li, sen za tono , cc di cattiva qua lità » o simili. Il car atter e d ei suo11i cardiaci i1uò e•5sere r ealmente di g rand.e aiuto n ella <liagrtosi, ma l'idea cl11e1 i possa g·iudi c.ar c l 'effj.cie11za funzi,o nale ca'r diaca dall 'intensità d ei suoni è, in complesso , fa llace. Lo s111or za111euto di 1ques.ti ·è p1iù facilm ente dovt1to ad o h esità od enfisema piuttosto ch e a ll a d e])olezza d el miocardio; inoltre i diver s i toraci ]JOf;siedo110 qualità a cu stich e di\rerse, m cntr-c g-Ii ascoltatori differiscono di m olto fra loro non soltanto n ·e1la loro .acutezza udiii,1a, ma an cl1e n el considerare qual e ·è la normalità. Ancora og·gi, molti pirati ci con siderano le 1

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e>.Jr,a isloli co111c un egno di n1alattia orga nica d el c uore, il cl1e impre ·siona non poco i !Jaziei1tj. )Tino ·dal 1918, i\Iackenzie 11a stabili to clte ! '.extrasistole , di pe1· sè: non ha importanza ·Clinica e ch e ,solo rarame11te, se pure ciò ·è po~sibile , indica qualche gr ave condizio11e car·d iaca. P assata l 'età m edia, esse sono d.a con siderarsi co·n1e un f enom·eno 11ormale e. e i trovaI)O i11 ca ~1 di malattia organica di cuore , ])Osso110 esser e trascurate dal punto di vist a ])rono Lico.. R eumatismo. t 11olo cl1e jl re11matismo a ct1to è r aro nell 'e tà a·d ulta : meno 11oto ,è il ra tto ch e quand o il i)rimo a ttacco si manif.e, I a d opo i 20 a11ni, I ara111e11te l a ·eia una le&io11e pern1a11ent e dcl c uor e e cl1e c iò è ta11to r11e110 i)r obab·i le c1t1anto più , n ell e età i11feriori , r i i avvic i11a ai 20 an11i. SJJe so ci i d orr1anda, dura11te od a lla fine d el prin10 a tta cco di r eumali,._1110 , se il cu ore d el p1a zie11te è, o non , leso ed è fran cam e11te impossibile ii dare una riSJJOst.a sicura. L a 1}r e.sen za di t1n r11n1or e si "toliro n on ci dice nt111a , perchè è un fatto a bb as ta11za · frequ e11te i11 o,g ni tossien1ia grav.e ; d '.altra parte, in un i)azien to ch e non prese11ia ru111ori patologici di sorta alla fin e d ell 'attacco di r eumatisn10, ... i J)O sono s,-ilu ppar e 1-2 a nni d·o110 d ei seg·ni ·icuri di lesioni , ·alvolari . La relraz ion c , ·alvolare è t111 J)roces o lento, cJ1 e 1)r end e aln1eno sei m esi cd a n ch e IJiù pri111n cli r endei' i i11anifes1o all ' ascoltazione . (Jt1ando, durante il d ecor so cli t1n .a ltarco rite11t1to jJer il i)ri1110 di r eumatism o , si a"' e rlo·n o d ei egni di l e.. io11i ,·alvolari , si l 'uò a fferm ar e con ic urezza ch e e si preesist e' ran o 0 cl1e\ 1'attacco· 11on fu il i}rimo. T~ ii1riori sislolici. Il rig·urgito mitralico, n on accon tl)agn a Lo d a '"' tenosi i11ilral e si 11a rar.arn enl o (s e l)t1rc aYYicn e) co1ne risultato di ei1docardite 1~e11111 a l ica. Contruriamente .a qua11t o si ins0gn a, il run1 or e più con1u11e sul focolaio n1itralico n ella stenosi n1itralica no11 è presis tolico , ma sis tolico , con1 e . i è potuto rf'cenlen1 r1te confern1.are mediante l'esa1ne ra diologico. S11ecialn1ente sospetto, in 11n incli, ·iduo chP h a i1ell'an an1ne i un reun1atisn10 acuto, è il rt11nore lungo. soffiante, apicale, sistolico. I rur11or i sistolici « fu11zionali )) so110 l.ipi1ca111cnte brevi e di car a I t cr e non soffiante. Ir1 n e:su11 can11Jo cl.ell a cardiolog·ia ·è tanto in1portante l 'esani e radioJog·ico' co1ne n~lla d et ermina zione d el s ign ificato <lel rumore sistoli Go. Vertigin.i, sveriinienti, sin.copc. Questi non s ono si11tomi ca.rdiriali di malattia c.ardiaca; µasson o trovarsi in qualch e caso di g rave b locco ca rdiaco ed , an cor p iù raramente, a l! 'inizio clell 'al tacco di fib rillazione auTicola re , flu.t ter .a uri colare o trombosi ·d·elle 1c·o ronarie; il p iù spes&o però stanno ad indicare t1n disturbo vas·omotorio di 0 rigin o iJ')·s ico-n eurotica. Non bisogrla dimentic.a re cl1e i sintomi cardinali di malattia cardiaca so110 due ·e due soli , 1

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<( IL POLICLINICO »

cioè: la disp11ea ali 'esercizio ed il dolore, generalmente retrosternale. Il dolore. Il dolore dell'angina pectoris è tipicamente retrosternale, non precor~iale,. co~ me si creide con-iunemente. Tende ad irradiar.si verso la i&palla e l 'ascella di sinistra, fino al braccio ed alle dita, qualche volta ad ambe le bra«~cia od anche soltanto al braccio destro, con diffusio.n e al collo. Può comprendere la mandibola e diffondersi alla schiena, ma non n1ai sotto la mamn1ella sinistra. Dovunque si · n1a11ifesti, e.sso è quasi sempre provocato dal1'ese·r cizio ed alleviato col ripo60. L 'intensità può variare secondo i diversi pazienti od anche nello stesso individuo e può essere addirittura agonizzante, ma non ha mai il tipo della pugnalata. . . . Pt.aramente il dolore sotto,m ammario sinistro è dovuto a malattia cardiaca, anche se si estende alla scapola e.d al baccio. E~so è. ~i tipo continuo e non è pro·v ocato ·d all esercizio·; generalmente associato ad un gruppo di sintomi che indicano esaurimento fisico e nervoso , s€1nza ba&e; organica. l'ali sintomi p·? ssono . aver1&i anche· in individui con malattie cardiac.he, specialmente stenosi mitralica e~ insufficien za aortica, in cui si possono sVIluppare ·degli stati ansiosi. ~ . . Trombosi delle coronl1rie. Talvolta il medico si trova di fronte ad un caso che ha avuto ~J:na serie di 5Ìnto1 m i che· richiamano la trombosi delle coronarie, ma il non trovare nulla d 'i1nportante all 'e5ame clinico lo lascia dubbioso. È bene far presente che, nella maggior parte dei casi il ritmo rimane· regolare, no~ si hanno ru1nori anormali ed il cuore non s1 mostra in.g randito n emmeno all'esame radiolo O'ico. An ch e l'elettrocardiogramma non most~a costant~me·nte le anormalità caratteristiche, m entre d 'altra parte l'onda T in 1 e II derivazione ' che è considerata come un se.g no. . . della inalattia coronarica, può aversi in ca&i di slenosi aortica e di ipertensio,n e. Raramente, la tromboi5i delle coronarie è u11 risultato dell 'aorlite sifilitica, malgrado che iu questa lesione vi sia quasi sempre un restringimento degli orifici coronarici. A llri punti ilnportanti. Si ritiene generaln1ei1te che la p·r essione sistolica &ia di regola rapprresentata dalla somma di 100 più g!i an11i del! 'individuo. È un calcolo. erroneo, po1ch è la pre.&sione non aumenta che di poco con l 'e tà : così dai 20 ai 60 l'aumento normale non oltrep·a ssa i 15 mn1. L'ateroma non è una causa dell'iperte n sione, sebb ene non vi sia dubbio che que.st 'ultima finisca col portare la degenerazione ateromatosa delle arterie. La si filide. n on provoca mai arte•r iosclerosi ge11eralizzata; la con1partecipazione delle arterie 1\ella si fili de è invariabilmente fo cale. I,Ja fibrillazione auricolare è molto raramente associata con I 'endocardite batterica subacuta o con la n1alattia s ifilitica del cuore. fil. 1

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[ANNO XL' I, NUM. l]

Misura della pressione venosa dopo sforzo. (C. L. C. ottobre

La .)calpel, 22

VAN N1EUWENHUIZE N .

19:~8).

Nello sco11Lpenso cardiacc l1a11no importaiiza certamente lo stato precedente del miocardio e le co11dizioni del circolo ca·piillare e venoso. Quest'ultimo compie la funzione di deposito sanguigno nei polmoni, fegato, milza, addome, sistema sottocutaneo e n elle grandi vene precordiali. Il sangue co&ì aumentato non si con1porta passivamente, pe·r chè varia da un r11omento all'altro1. Esso con1pi e una funzione co·n 1pensatoria che può cessare da un mo1111ento all'altra, provocando un'in~uffi cienza clel cuore. Certamente i danni ai tessuti dell 'organisn10 provengono dai disLu.r bi circolatori . L'afflusso v·anoso 11a certo importanza notevole nel d eterminismo d elle prestazio.11i cardiache; quirtdi l'esame d ella pressione venosa ha importanza 11on trascurabile. ]_,'A. 11a studiato la ·!Jressio11e venosa, col r11etodo dirett0 di Moritz-1'abor<1 in rapporto rollo sf0rzo nie;c1e ssario a sollevare qu!indici volte le gambe rimanendo in decubito dor~ale ·e precisan1enle segue1tdo il comportar11ento d1ella p·r essione venosa per 10' (dopo 15 e 30'', l ', 1 / 2' , 2' , 2 1/ 2', 3 3 1/ 2 4', 4 1/ 2', e poi 5, 6, 7, ~' 9 e 10'). Nei no~al~ la pre1ssi0ne veno~a ritorna 11elle condizioni precedenti dopo 15 secon<li ·e a volte, special111ente· nei giovani, .anche 15 mm. me·n o. I.' A. studiò n1alati con vari tipi di disturbo ci1~c ol.atorio . Nella stasi n1eccanica si ha sempre una c11rva di I?ression~ -v:enosa Jopo sfor: zc> al dis1)p1a d el livello d1 riposo. Nei malati con vizi val,rolari, con i.pertensione, r:on ipertiroidismo, con fibri1l azioc1e e con distuTbi cardiore&pir.atori o.sservò vari tipi di modificazione della pressione ·venosa. Tipo I: pres:;ione venosa normale a riposo. Do po s forzo tracci~to c~e osc~lla a ttor:io al 11orn1alc. Si ha questo tipo nei normali, negli ipertesi no11 scompensati e nei fibrillanti, .a11ricol<1ri con pre.se11za ventricolare lenta. Ti ~o· II: pressione venosa no~ale o ba~sa; dopo s forzo1 si ha una C:3-d~ta p1~ p;on?nz1~ta che i1ei normali e c h e r1ch1e de dieci m1nut1 o più i1el ritorno al livello pI"e.cedente. Quie sto tiJ~o si ha per lo IJiù al} 'inizio dello scompenso, quando clinicam ente si h a solo di~pnea da &forzo. Tipo III: malgrado il compenso la pressione venosa è molto elevata. Lo sforzo aum enta sul 1)ri.ncipio la 5tasi venosa, ma dopo 3. 5 minuti .s cende molto al disotto del livello di ri·poso . In questo tipo per la maggior parte delle durata della nlalatlia si hanno sintomi J)ÌÙ o meno· imponenti .di s~omp.enso: disp11'e.a da sforzo, epatomegalia, n1ctuna, e. derr1i, tachicardia. Tipo IV: si osserva n ei casi avanzati di 0

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SEZIONE PR.\TJCA

sco1111)e11so. La i)re ... siorle Ye110 a è elevata aJ1c J1e a ripo:'ìo. Lo sforzo au111e11ta la st.asi e ·q u c~t 'a u111r11to 11011 è co111 j)e11sato con u11a di ~ ce ­ :,a 11c111n1e110 dopo 10 111inuti. !{. L.

DIVAGAZIONI

La malattia della decadenza di Napole<>n•·: il morbo di Frohlicl11 I11 una sedu ta della sezion e di Storia della 111e<li ci111 <lel XVII Congres o Int ernazionale di l\1edici11a I e11ulo ·i a Londra .11el 1913 il dottor L. (jutl1rie lesse una n1em oria dal titolo « Verso Ja fi11e della sua v ila ·a po leon e offrl il ·Opituitaris1110 ~ ». Con Len11Joranean1ent e ron1e si rile, a da u11 r ece nt€ articol o pubb,Jic:, to su Storia -- la stes a i potesi ha avanzato .-\ Kroaius, ex p.rofessore cli <:linica <:hirurgic.a all 'l 11i Yel'siLà di Helsi11gfors. Qu esti n e ebb1e, ]a prima idea leg·ge11do le o.s. er, azioni fa tt e dal n1ag·giorc lfenry - u110 dei n1edici di ~apo l e one a Sa11 t 'Elena - sul i)rot ccollo ufficiale dell 'auto11sia: « 11 cuore dell 'In1perator e era n otevo1111e11te piccolo e pari e.'\ viritl es exigu italis in sig 11is, siciit pueri. La re Londità delle braccia e la delicatezza delJ e u1a1ii ç d ei i)iedi avevano quaJ clte ro5a <li fe1111ldnile, con1e pur e la bia11cl1ezza e la fin ezz<l estren1e della pelle e la poca abbondanza dei peli >~. E più a'ranti cc e ·teriormente il corpo appariva molto g rasso·. Una rp rima incisior1e 1 nostrò che lo sterno ·e1 ri-l ricoperto ·d 'l1n pollice aln1eno di g ra:so e l 'addorn e d 'l1n lJollice <' m ezzo >'. Tale repe1to on1atico co nt.r:lf'>t er e.obe co11 lnllo quanto si sa su Napoleo r1e all '·eipoca d el ... t10 a v,-ento e dell 'apogeo t}ella sua g1oria : la 'irilità dell 'aspetto, l 'atlività eroti ca, l 'en er gia d ella cor1dotta. E 111 J] i co n cilie1~ebbe a11cl1e con la malattia cl1e ne deter111inò la m orte : 111algr ado il can cro dello ston1a co Napo,Jeon e. ~i 111antenne fi11 qua si all a fin e relativa1nie.n te cor 1{u] en10. Tali co11sideruzio11i n1e e in r elazior1·e con ql1anto i sa Riugli :111Leccde11ti del grand1e. Cor~o rerld on o ..1tte11dihile l 'i1)otesi ch e e.g li ab1bia offerto la sindro111e adi1)oso-g.enita]e descritta da Babin.s ki e ·i..,r<511lich. L ' epoc.a i1ella qual e i inanifeutaron o l 'obc· ità e l 'a tro fia degli organi gen itali coin1cid€. ro11 il decli110 della su.c.1. potenza e della sua fort u11a 1r1ilit.are e poli lica. Co1ne si sa Napoleo11e da r agazzo aveva l 'aE- petto p atito e i11acile11 to', da giovan e era n1agr o e.cl agile. Dura11le il ·periodo della , ti a a... cen sion e e d el fa t igio egli con erva Y. ues.te 1\Ia 111alg·rado l 'ind.0111abile -c1nc rgia fal tezz.e. .. ... d el suo spirito cl1e si tradurev·a 11e] sl10 c.orl1porta111er11 0 , nella sua n1in1i ca , nel . uo ~O'uar­ do fo.f.1· i11atorc , la sua Yila . . e~~ ual e sbocciò tardi , e se eb})e fi a111n1a1 e 'i,·aci ·e freque11 ti n or1 1

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tale <la I est i111 oniare u11a fo1't c e co11 La11tc \i rilità . t"'i11 0 a dicia se tte t~n 11i fu Lin1iclo, ri ervaLo; 11 c111 parleci j)a' a a11 e ~ca ppia le11e sess uali ·d ei ~ u oi com1yagni coe la11ei, a11zi le de1Jlorava e Sj)Iezzavcl. Qua11do divenne ]uogo te11e11te d 'artio·Jieria i;iù cl1 e a \"Ye nture an101'ose eJ)be qua lch e fli rt se11za ca lor '. ·F u ·ol ta11Lo co t1 la s11.: t j)ri111 a 111oglie, la b eJla (; iu epj)i11a Beaul1a r11ai5, ch e la s ua ses ·ualità i ri' elò im 1)rovYi a e t u111u.ltuosa co11 un « urdorc cli pa .. sjo11e » straordi11ario, con la cc furia di un co111inl10 desiderio ». L 'infedeltà d·ella 1nc·3·lie lo i11duce ad avventure a11101ro. ·e co11 pareccl1ie do11ne a11cl1e nella speranza di avere un fig·lio e di di111 ostrare la su.a capacità a IJrocre.are. In f: g·itt.o ·eb·bre }Jer an1a 11t e· la signora Four è; nel 1800 di rito1~no a Parigi dopo la eco11da can1pag11.a d 'Italia eb be la ca11ta11te italia na G·r.a, $i11i; p,r or110 so Console e In11)eratore })rese l 'ahi tudi.ne di ric.evere donn e di ogni gen er e, a t1rici, lettrici dell 'in1pcralrice; i1el dice111b re 18CJG eb·b e do.Il a sig·11c rina Eleo11ora P ennelle u11 figlio al quale fu p osto il nome di Leon e; 11c l l ~U7 a Varsav ia conobbe Maria ' 'Ta)e,,·ska: co n la quale ebbe nuovan1ente rap1porti n el 1808 a Parigi, n·el 1809 a Vi·enn a e ch e n·el ] f:"lO p arlori Ull figìio, Al e. $andro c:o101111a v\·a levv~k i , il futuro m i11istro di Napoleone III; la stc .. a vV~le wska lo, raggiu·nse all 'E lb·a il 1° setten1bre 1814 e lJ~S Ò co11 lui u11a sola giorrt.ata; 11el 1910 egli divorziò da Giuse1)1)i11a e 8 posò Maria Luisa d 'Au tria, e n el de.siderio di a vie~.rc subilo u11 fig lio ch·c pote se essere er ede le·gittin10, le corse i11cor1tro e « la pre"'e di slan cio e11 za c·erin1 on i e., la E-Br.a te,s sa e11 'era arrivata e se11za as1)e ltar e i riti d ello S1ato e della Cl1ic a ». 1f e ~101n,e no strano : apo]eo11e 11011 potette vr. r1 tare ìa fe deltà de ll e donn e ch e egli el)l)e. .l?or s.e tntlc cedeva110 al fa scino del suo ge11io e de] lu ua gloria, n e& una rin1ase soddisfatta d ella ~ua virilità. Solo la ·wale,.vs.ka gli fu co. ta nlen1 ente fedele e l 'avr ebbe anch e eguito a 3[lnt ' El.e11a: 111a la <lolcc polacca spoi.ca1a a 18 a11ni con u11 uo1110 di 75 .anni deve considerar i se .. . uo ln1 eute ines1p.erta, in Napoleo11e tro' 'C) la soddi fazio11e dell e. ·u e n ece sità fi siologich e e sr,irituali. In Na p.oleon e le ·Les e t.·ara l teristicl1e della co.. tiluzion e or11atic.a non deJ)011eYan o per u 11 'ecces iYa rnascolinilà. .Nel 1818 do1)0 tina delle solite f1·izioni con aic1qua di Colon iJ si pre.~entò n L1do al dott . Anton1.arcl1i e g-li cli .. se: « Guarda te u11 !) O' do tto 1~e, ,gu ardate cl1e b·r Ile ma11i ch e pet Lò rotondo1, cl1 e p·el] e liscia , }}ia11ca ;,.:;~ n za u11 1»elo: un i111ile p::it lo farebb12 inYidia .a qti.alu11qt1·e b ella don11n n . . 1 a1)oleone s'i11 0-annaY.a: a-li attri b uti fisici cl1 e ' rantava b i10,n b sono . propri <lel n1a chio qua 1e e, ae ~ t·a ern I o dall e donn e. Co,m unqu,e dal 1800 al 1810 Napoleon e ebbe lir1 a vita Ressuale molto attiva, e durant e tale 11eriodo eb be tre figli : Leo11e Dén11e] le, Al e.s~u11d r.; WaJ evvski eèf il Re di Ron1a. l'L1

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P erò dopo tal e opoc.a la sua alli,rità erotica se111bra c.al1l1arsi. Nessun doc1.1 111ento i)arla di JlUO''e .n, ·,-e11ture. P erfi110 con la 'Vale-vv-ska , che fu lP- don11a più amata, non ebb e i)iù rap·porti. All 'isola d'ElbB: ri.c.eve lte da lei una 11reY~ ' 'isita, n1a sen1bra d ebba e.~ clud ersi che abb·ia avuta con lei alcuna intimità. A Sanl ' l~lc·11a 1\~po leon e non ebbe alcun.a do1111a e JLCJH rii;u lt:i cl1e se n e sia dolt1to. P arrebb,e quindi ch e la sua vita sesst1ale abbia s omi1lc.i a Lo ad indeb·o lirsi q nando. egli era HPlJe11a quara11te11ne e si sia poi gradatamente 1

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e~ linta .

Quasi conten1poraneam.ente s i n1.ar1ifesta un in·g·rassan1ento conlrastanL·e con la co tit.uzione origir1aria ·e co11 le abitudini di Napoleone <..J1e ii1 quell '.e,poca si assoggettava a fati ch e e n disagi d 'ogni .g enere, dornliva poco, e norl n1.ang·iaYa i11ollo. Nel 1807, ossia qua11do aveva 38 a1l11i, appare a 1'ilsit •corpulento, n1a 11011 obeso. t i1 el 1909, come n o ta Chaptal, ch e il suo c<Jrpo ,5i appef1antisce. N·e l 1812 all'inizio d ella can11Jag·na 1di itussia tutti notano l 'i11g·ro san1en to e l 'aria f-tanca ed aj)atica flell 'In1])erato re. Al suo rito·rno ·dall 'Elb·a l'obesità lo rende quasi irrico·noscibile ai s uoi Y.ecclli soldati. Sulla Bellerof 01tle malgrado le fatich·e ed i rov c~ci appare sempre corpulento. Nel 18'17 a Sant'Ele11a malgrado i patemi d'animo e l 'i11cle1n .enza d el clima appare tutt'altro ch e <lin1.a g rito. I-Ienry che lo vide n·el sett embre di qu0ll 'u11no così lo d escrive: « Ave·v a la fig·ura ba sa e mas iccia , la t est.a sepolta fra ~e spalle, la faccia g rossa e grosse pi·eghe sotto il n1e t1to. Inson1ma aY.eva p~ù l 'asvetto di mo1laco spagnolo o portoghese cl1e d 'un e roe dei tempi n1oderni ». In FJeg·uito l 'o·b esilà si açcentuò ancora fino a ch e si manifestò il cancro cl1e d et erminò l111 notevol e dirt1.a gri1ne.n to, ma c erto norl co r1isponde11te alla natura e alla gravità d ella rn alatt.ia : co1 l1 e si è d etto, all 'a uto1)sia il grasso sottocu taneo fu trovato ancora abbondante. A questi fa tti rig uardanti le alterazioni d.el1~asp•etto corpoireo , le modificazioni d el comport~mcnlo erotico ed il r ep ert o n ecroscopico sopra tutto .d.ella piccolezza degli organi ge11itali , il l(ro1g iu~ aggiunge ·el e·1nenti clinici convalidan ti la diag n osi di dist1·ofia adiposoge11italc dn t un1ore dell "ipofisi. Sla cli fallo cl1e nell'epoca indicata e prima ch e si inanifesta ~ se· il cancro d ello .&tomac:o Na1)eol eo11e p·r esentava &i11.tomi e disturbi di rileYanl e i11.teres.se clinico , ch e confort ano e ffetliYa111 c·nle ] a t e&i del Krogius. 1 apoleo i1e presenla,·a segni di i11erte1lsion c e nd or ra11ica : bracl icard ia , cefal ee, estre111ità fredde , poliuria , ' orn iti , intorpidimento de.ll e facoltà mentali, sonnolenza. Gli ste.ssi .a cce si epilettici , sui quali tanto i è di ... c u ... o , ])Ol°re? bl)c ro avere tal.e orig in e. Non ~i 11a11110 d e. . c rizio1li e alte di que. ti accessi. Da1)J)l'ÌI1.la r>are ~iano tale en1p]ir i Crisi di YOTI1i lo s eg t1ite da uno s tato cli sonnolenza, cll ·~ 1

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« IL POLICLINICO n

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poi diYenlarono i)iù con1p1les.. c. Lo ste · o Na]JOleone così descrisse a O' l\'{eine l 'attacco sofferto il 14 dicen1b-re 1816: cc Ho avuto ur1 gruu n1.ale di t e ... ta e ag'itazioni involontarie; ll o p·e rduto la co nosce11za p·er qualche minuto·' mi sembrava di es~ere otto un .attacco . di apoplessia , sentivo una J)esa11tezza di te&ta e capogiri , con1e se i l 111io cervello fosse sovraccarico di un.a troppo grande quantità di sangue n . Du·e giorni dopo e i1ell 'ottobre 1817 .ebbe accessi simili. Il 6 gennaio 1819 ment1~e d ett8.va fu colto da sinco·1Jie ·ed il 17 dello stesso n1e .. e eb·b e una ' 'erligi11e eguita da inco ~r i e 11 za. lnta11to . offri,-a. pe1s o viole·n to mal di te"ta. Il 25 ottobre 1820 ebbe un forte dolore alla re·g ion e· fro ntale con ~S~OJ)Ì111ento, ed il 1± aprile. 1821 violenti agitazioni convulsive della durata di un 'ora e I11 ezza. Infine lo s tato 111ental e· ubiva sensibili modificazioni ch e no11 possono i11 alc un i11odo s pi·egarsi c.:on il pro·g r edire dell'età. Il de cli110 della fortuna di N.apoleone si è i11iziato quando -egli a,·eva appena 40 anni. Ségur durant e la ca111pa1gna di Ru1s sia d el 1812 notò nell 'in1peratore cc cer ti difetti d ell 'atte nzione ! Lei 1no111cnti più critici. u11a ~1:>e c ie di ras egnazion·e fat.alis t.a , u11 'indecision e assolutaTl1ent.c nuova nel d.a re 01~di11i urgenti: i11 son1ma u11 o ciuramento· di quel col po d 'occhio così ft1lmin eo ch e decide,·a la ,·ittoria a Marengo, ad Au t erlitz ». A Borodi110 slu11ì i suoi mare~ cialli 1:>er l 'inattività e l'inde ri~ion e, e non si risolse a lan ciare la guardia dalla quale poteva dipe11d·ere il successo; a Dre.sd a non se pp c risolversi ad inseguire e disperdere il nemico; a Lipsia mentre d et ta,'a a Berthier g li ordi11i per ìa ritira1a, c.a d·d e f11lminato su uno scrnbello e s '.a ddorn1 e11tò ; a Ligny c.addé in lino &tato di apatia ch e gli fece perdere i frutti d ell a vittoria; .a ~raterloo lasciò ])assare ore i1reziose e nell 'or.a dee i. i'ra si s m·a rrì. Contemporaneame11te al geni o militare declina,r.a quello po·l itico . Lo stato mentale non era più proporzionato alla g randiosità dell 'e dificio costruito, era impari alle difficoltà da su~>e rare. E venne il c rollo. Egli con1metteva er rori ~u errori , ultinto qt1ello di con segnarsi ag·li i1nplaca bili n en1ici. A<lu11que u1la n1alatti a lenta. insidiosa , inso~r) ef tata ed allora in sospettabile a''reb·b e miriata la. personalità di Naroleon e dura11t1e l 'ultin1a decade della ~ua ' ;it.a alterando11e i caratteri fi ici , ind eb·ol cndo il . . u o genio , la sua eT1erg·ia. la sua stessa virilità, a1Te tando ed anche annientando l'opera col ossa le ch e egli aveva concepita ed i11 p arte attu ata . Quantu11 que le diagnosi po tun1.e- d;e1stino ~ cn1 pre diffide n ze, tul.ta,rin que.:;t a di Guthrie f' l(rogius, fo11date .su fatti c·o ntrollati ed incli ~cu~si , aJ)pare accettabile. ]~ssr\ romprova il valore d ei fatti biologici 11cl d eJerminisn10 st orico: la inala ttia di un 1101110 h a inciso indeil ebiln11e11le sul de ~ tino del 111ondo. G. DRAGOTTJ . 1

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[AN:\"O XL ' 'I, ~UJ\L l ]

CENNI 1 ·.

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SEZIONE PRATICA

BIB LI OG RA F ICI< 1>

i ·,lamin e iz nrl Il orrn.one u1id il?.re t.ech nische Darsteilu n g. Dnrstellung ' 'on Hor\ ' r NCKE .

1rto11 Praparatt 11 (au ~ :=e r ··exaul l1ormon , pra• paraleJL). Ed. S. Hirze l, Li11sia, 1938, lt.l\1. 7, i)agg. 162. Co1i.1e beu dice l 'a utore 11clla bre\ e IJ.rcfa-zjone, i la,·ori s.ug·Ii or1noni •&0110· divenuti co -ì J1un1ero.s.i , cl1c il loettore corre il rischio di }lerdere og11i veduta d 'i11sie111 e. P erciò -ono 0g11 i g iorr\o J)iù Jlleces arie le ope re d 'i11sie111e, di -intesi e di critica. Quest;t, c!he presentian10, è una monografia ~u ll a i)reparazione tec11ica d egli ormoni , -01111011i "'essu ali esclu i. I11fa tli l 'opera completa cc v·ila1rline· e d or111o ni e ]oro pr eparazione tec11ica » ri.s ulterà di ]1iù })arti , affida le ad AA. di,·ersi. l lna di q~e­ -~te pa·r ti è la pre ent e. dovuta ad Er1ch ' rinr ke. 01Jera rilOder11i in1a: aggiornala n ell 'ampia le tte ratura fino alla fine d el 1937. Datata dal ll}glio 1938. ,. el libro dot)O la Lrattazio11e di ogn i orrnone, sono' raccolti i 11 una ta})ella i preparati . <>m 111erciali (tedesc;hi , ingle. i e an1ericani) col loro do . . aggio: utili · i11~ 0. Abbian10 letto subito alcuni dei c.apitoli più ·vivi della endo·crinolog ia : p er })ri1no qu ello .delle 'iP di omn1inistrazio11c dell 'insulina. J,' n 1\ica via efficace è l 'irLie1.ione. Nè sem1)lice 11 <'- con1binata l'insulina su11er.a attiva lo sto1l1aco. Ne. una altra \ ia (percutanea r ettale. , ·aginale) consente di ra.g·giu11 ger e l 'azione effi ··are. Il diabetico de' e ra . . _ egnarsi ad es er e pu11 to aln1e110 1 volta al g·ior110. Ecl ui1a soltanto '$e l 'insulin a pr0Lan1i11ica rloJJ tradirà le O'ra11<li , t•e ra nz·e, 11ate con lei. Tl r l1e pare già stia stie ... edPn do. ' ii è un capitolo i11titolalo <e Altre so ta n7.P ll ~'l t ~ con1e ant,i'dialJe li r i. (~ aJ)ito]o b·r eve, <li s,inl e~ i. l~ on clu.s ioin e : 11essuna di ·e se cuTa il dia bete nes~u 11 a di e se aa-isce con1 e l 'i11 t1Jina, co~1pensa11do il difetto del m etaboli n10 del glu cosio clte cos.liLui ce l 'e se11 za del diabete n1.ellito. Molle agiscono come i poglice.n1izzan ti. i\fa i:ier l 'organismo diabetico t.· perfettame11te i11di ffer e-nte esser e tale (·on 11n.a glicen1ia t111 lJo' J)iù alta o un po ' i1i ù b1assa. P·er ciò il diabete pt1ò essere curalo ~oltanto con l 'insulina. La pietra di J)ar no-011c rer ,-alutare la cl1iarezza di un libro 0 di orrr1ono] o<r'ia è il caJritolo su1g·li orn1oni V • . • Ìf)O fi.sari. I11 1queslo libro ·ess.1 sono tutl1 ~·1 cordati e rte so110 dette Je co .. e fondan1 e11Lal1 con <>1dine e semplicità. Una TalJ'ella riassu11ti v~ li e1e.11ca tt1tti ( oin o 'I r ed ici) ·ricorda11do di ·ogr1 lino bre,·en1e 11t~, l ' nz.~011e caratt e ~i tica. L-i1ir.a n1enda del libro: l ig11oranza dei ro11tributi italiani. La P atria di S11allanza11i, di

"F'laja11i, di Vassale conti11ua a dare alla cie11za i11sig11i cultori dell a endocrinolog·ia a nc t1e 11el sen o ch e l 'A. ha particolarn11ent e tr.a tl ato in questo lib·r o . Eppure 11011 n.e è fatto cen110. Bisogna trovare il 1nodò di far conoscer e anche a chi ignora la no·~ tra li11g·ua il frut lo dèl 11osl ro la\'Oro. l\il. CoPPO.

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(1) ,S i prega d'inviare due cop1e d ei libri di cui si desidera la recen sione.

A I"1.MON

rn o·n<>

R.

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D1RS CHE RL

]{.

Permente Ho7'-

v·ita.niine. Etlit. ·G. 'fl1ien1e, Li11.. ia, PtM. 30, J)ag·. 451.

10:3 .Fern1enti, orn1oni e ·vitan1i11e: sostartze tutte cara I! erizzale clalla sproporzione fra m a . . sa e attivjt à. Unite da n11n1erosi .. si1Tti e ron111lessi ra])porti cli azione. EuJer li unifica 11e.l nome di ergozi1ni o di er goni. (i-li AA. propongo110 il J1 0111e l)iÙ co111J)Je'"'si,·o rli « ergine n . Quello finora usat10 di e( sostartze attive n 11~. significato c·osì viasto. c.l1e crea d~sordine . Q·uesto bellissimo li:biro c'J~til t1i ce a11r>'u nto il capit olo cc Ergine » di t1n i1)otelir::o colossale trattato di chimica fisil)logica. Però in es o la parte chimica è n1an te11uta n·ei giu. ti lir11iti , i11 entre è sviluppata a fo·ndo la parte fisiolo gica, fino all.e applicazio11i t0r1peuticl1e. Prin1a d·o te del libro : la chia1)ea:za. Seconda dote tlel libro: la 1110de r11ità. \ T'è trattalo dell 'cc AT 10 » e dell a nuo,·a cura della tetania paratireOJ)ri,-a; del gli caaol1e' dell 'insu]ina zin·co protaminica, del te~t oslero11e, di tutte· le ultin1e conquiste di queste, intererssantissimo ramo de1la biochimica . E di oo-ni nuova cc erg ina >, son dette la storia e la i)r~prietà , descritte le rr1anife.stazioni fisiologich e, ram111·entate la patolog·1a e le ap1)licazioni t eraµeuticl1e. . . ., . Se per .q·uant•.) _rig u!lrda le :1t~m1ne, g1a il !ibro di Step1) e Scl1roeider co~t1tu1~co ~i.1a ]>e rfe1ta m eis sa a punto e per g·l1 ormoni 11 tra tt a lo -- già non più nuovo - di Trendelenburo- rlei fe·r menti è qt1esta certamient,e la 0' d . trn ttazion1e ..JJi ù corn1pleta , ir1o·d erna e in terf :-;sa 11 te. J::":d è a11ch e il gruppo di ergirte n1eno noto ar; cl1c :i chi si considera ed è considerato cultore della biochimica. Dalla lett11ra di qt1est o s1)lendido li bro .ap1)a1:e. ,r hiaro il 1110: cleri10 concetto di quelle att1v1ta , che son detti è11 zi1oi · chiara Ja coneezio11e mo.de:rna de.Ila s trutlu~a dell e . o tanz1e cl1e idi taJi iattività ·sono ,·cttrici. La tes a « azio11e ei1zin1atica » corr1iu cia .1 presentare zon.e. di luce, ch e romP'-'110 1'os.(::u1:-ità .asso lut~ che fino a J)'? cl1i ar111 i fa ] 'avvo·l·ge\ 7 a. Ch1 co111e n oi - ha a\uto la fortuna di inte11<ler e la conferenza r1c111 r en1ot.a di VTa}dschn1idl-Leitz a ll 'Ist ituto cl i Sarlit-1, 11 r avrà cerl.a 1nr nte serbato il desiderio di ]1iercorrere l)iù innanzi le moll e e 1n eraYig·Jio e ' 'ie nuove cl1e I 'oratore ci additò. (~uest') lib·r~ n e of[re il mezzo facile, I)ia110. Il li.b ro avrà i11olto successo e sarà conforTne ai ~ uoi g't\ \ncli... i111i })reg·i. 1\1. COPPO. 1 ',

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APPUNTI

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PER IL MEDICO PRATICO. 1110.g·li cem~co,

CASISTICA E TERAPIA. Il diabete renale.

E. Li ppn ia n11 (A rclii1Jio di palologia e cliii ica rriellica , agn~ lo 19:58) studia l e cara tte,r istiche clinicl1 e ù el diabete r e1la le e te11ta <li ri~ol ve1:e

il que...:ilo ~e il dia])ete l)l ellito e q:.iello l c11 ale si d ebbono co.n siderar,e come due 111al&ttie diver se o s,e in\ ece ·v'a da mante11uta l 'auti ca con cezio11e clell ' u11J.t;ì d,elJ e g liccisurie . Le ca ratte ris ti che clinich e d-el dia bete ren &le so no le seg uenti. 1) 111oderata g licosuria (no11 s uperiore ali 1 <J0 ) 11 el dig·iur10, ch e a ume,nta dopo i 1)(1.&ti, rr1a non ef:Aag·'j rata r11 e1tte peirchè la curva glicerr1ica post-al irrter1lare <le.corre i1orn1al1nente 1tclla 111ag1giora1tza d ei casi. t in111ortante rilevare cl10 la tolleronza J)er l o zl1cch ero rì111a11e sempre buona e cost a1tt e e Jl0 n dipende, c0n1e n el diab€te 1r1-ellito , d alla qua·ntità cli carboidrati so mmiriislrat.i : quin.di è inutile tog liere i carboidrati a l pazie11te, sotto il pret t~ lo ùi r e11derlo aglicosurit:o; 2) corp·i cl1e lonici a volte presenti nel] ' uri!) a : 11 1n 1.)er lo pit) assenti , e mancanza di t f' n deJiza a ll 'aci(losi; ~i ) indi1)1endenza della glicosuria d alla di eta e daìla son1ministrazio11e di inst1li11a; 4) g·licen1ia r1ormale e subrtormale n el digi urt o e cur,ra g li•c,enrica nor111 ale do110 carico 1

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[ANNO XL , .I,

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POLI CLl~ICO

c.li g l_u co. io; fJ ) poç;sibil e ereditarie tà d e11 ·aJ1 0111alìa

stes-

sa o cl i a ljri dis l urbi del rnetabolisn10; 6) ,a ssen za di n1ol csti si11tomi sog·ge tti_:·i : l'reque11ti i1el diabete ir1elJito, quali J)rurito, forun r t1lo . . i , ccze111i: poi iu ria , })O]idiJ)Sia, dimagran1 cn to, l enta ·guarigi1)ne d i ferite, ecc.; 7) JJrognosi buona, purch è l 'anon1alia n1 antenga il s uo caratter e . L'.analisì a ccurata di tutti questi sinton1i rivela però ch e .soltanto I ' esi:::ite nza della soglia r e11ale b·a ssa d ello zu cch ero potr-ebbe a\·er e valore diagnostico-differ enziale vrrso· il diabete n1ellito , g iacch è g li .a ltri n o11 i1ossono dare si.curo :.:iffidan1enlo. I A1 diag-no i clifferen7ial e è < se1n1)re diffi cile a fa r si in qua1lto, coll ,andar rl el teni po , till vero diabete r e11al e può diventare µn diab~tt' n1 el]ito , co111e l o din1ostra un Cil"i riferit o clal ] ':\. f>u~~ Lo l~'e nde p robaoiile, da] p unto di vista cliniço , ch e il diabete ren<ile Ail il dial1et <' 111 cllito .ab·b iano una co111 u11e patogenesi. Dato il diffC'rente con1portan1 Ento d ell a soQ']ia r eri·i' l e 11">11(' pue for111e , l 'A. i11tende in u11 pros~11110 lnYo ro .stabilire se c iò costituisca veran 1en tr llTI !"at tore bUffi cienl e di disti11zion-e . F. Tos·r1. 1

Considerazioni intorno a sei casi di diabete nor· mogli CE'1ni co. B. nlo lto (.-lrc,Jlivi o per l<> .<::;cienze 111 ediche., cd 10lJre 1!>:3,) rifcri . . ce ... ei ~ a. i di clial)et e nor-

le carat.teristich ·e fo11da111 e11tali · del qu,ale, com.e ~ i1oto , sono l e segue11ti : 1) g1icosuria; 2) g licem ia normale o ... ub11or111ale; 3J abbassamento della soglia renale; -±) n orma.l e a u.dainento d ella curva g licemica da carico di zuccl1ero; G) aumento .d ella g licen1ia ca1)ill ;~r e e non di quella venosa dopo carico di 1uoch ero; 6) r esi.s le11za all 'insruli11a; 7) 111anc3nza di quei .sinton1i ch e caratlerizza110 il cli.abete mellito con1e· per es. la poliuria , la polidipsia, la polifagia, il dimagrame1110, l 'acidosi, ecc. Dei sei ca.si riferiti da ll 'A. i prin1i tre so no tipicamente casi di diabete rer1ale \iero ;· così pure il quarto n1a l 'osservazione di ess.o è stata tro1p} 0 br,e ve. I nv.ece gli ultimi due ca~i &on o dell e g licoSiurie normog licemiche te!)11po ranee e se1011darie ad a lti operatori, probabilme'.n te per azio11e . del traun1a operatorio o 1neglio per 1;azio11E. d ell 'an.t!stesia. So si ecce ttua il p•r in10 caso in cui fu rileY& to un certo stato ùi va.g olabilità, n egli altri casi 11on furono· rì ·co11trate qu-elle relazioni tra sog·lia r e11a le, co ti tuziorn e \1 a,g·o ~ teni ca e $talo drgli el ettroliti del sangue ch e i11olti Autori, e s p ecialrr1ente il P e11d-e, metto110 a base dell' etio p1ato g·en esi d e1 diabete renale. 1

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F. To•STI. •

Saggi di terapia vitaminica del diabete mellito. Espbrin1enti con la vitamina C. I~. Cannavò e G. Ortoleva (Rivista sa1i it'a1 1ia s.icilianu, 15 otto,b 1r e 1938) hanno eseguito un.a ~e rie di saggi terapeutici vitaminici in a lcuni !i11fer111i diabetici ser verldosi d elle \ ita111ine B, BJ, B2 e B1 ,e C associate. I11 questa n.o ta riferiscono i risultati otterttiti i11 seguito a som111inist.razio11e di , ·ita 111ina e, sotto forma d i iniezion i qt1otidiane sot tocut a11ee per un 111ese di 200 111gr. di CeJ:-,inn 1\'Ierck o Can ta11 Bayer. ·1n tutti gli infer n1i così trattati ,e accuratament e segt1iti d al r1un.lu di vis1a del r icambio dello zt1ccl1ero g li 1:\ l i tori hanno notato t111a gradu al e din1inuzionc • d e1 ta~ ·o g licemico e d ella ·g licosuria , la qua le fin1 , in a lcuni casi , per scom·parire addirittul'a. F. TosTI. 1

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Osservazioni snll'ipopituitarisn10. H . Zondek (Acta ll1 edic'a Scaridi11avi ca, fa~c i col o V, 1938), do·po bre, ·i cd interessa11ti osservazioni sui car atteri gen erali degli aden <J111i ipo fisari , d eE"c ri,-,e 8 e.asi di si11 clrome. ipofisaria, in 5 dei quali era din1 ostrata radi0l ugican1ente u11a se] la turcica in g rossata ; i11 tre una sella turcica piccola. ~011 'i è differ enza fra la sin tomato]o,gia di111os trata dai due gruppi di casi . _i\.11 'A. sembra probabile ch e I ' i11gufficie11za iJ)Ofisaria d E>i pazienti con ipofi i ii1 gr andite .. j" la con seo-u,enza di un adenoma crorno fobo rit e11 c ndo egli ·:l1e le cellule cromofobe s iano


SEZ IO:."lE PRATICA

for1na la le11te ed i11atti,-a ~enza funzioin e -01111o nale, esse11do attive solo le cel1ule eoill ofile e basofile. Per u11a esa lta diag·n o i d egli stati di in ~ uf­ ficienza i11ofisaria è n·ecessaria una certa f.an1ilia1~ità con g li stadi precoci e con le for1ne fru ste della malattia. I sintomi precoci d ell ' ipopitl1itari~mo sono ro~l ituiti spesso da cronica ipertensione en·docra11ica con piaralle l a cefal ea, tendenza alla obesità, ~Tregolarità m estruali, amemorrea e -Oi111inuzione della libido , debolezza generale ed ipotonia d,el sistema muscolare. :\ ella grande maggioTanza dei casi os er-y~1 li, i i)azienli eran o di sesso femminile. IANDOLO. 1111a

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Per la terapia della malattia di Simmonds. (7 . .., lraube (R-lin. Wschr., 16 luglio 1938) 111 due iJazienti affette da cach essia di Sim111onds. r1011 ha ottenuto alcun miglioramento -t:on i 1)rep:irati di lobo anteriore dell ' ~pofi.si. J. . 'agg!_unt:t di pre1)arati di lobo posteriore dell 'ipofisi ha prodotto un arr es to della rapida din1inuzione di peso. Il com,pen so è stato otte11uto solta nto aggiungendo all'ipofisi totale preparati d i corteccia surrenal e. Il migliora111ento è iStato rapido e si è manifestato non folo coJ1 l 'au1nento del peso, ma anch e co11 11na modificazione delle reazioni psichich e. M. NuNnERG . 1

La dieta nella diatesi urica. S. l\laugeri (Soc. lomba rda di med., l 0 lug lio 1938) mette in rilievo l )i1nportanza d el ' 'a lore ralorico della dieta nell a produzione del1'acido urico. Gli esperimer1li fatti su varie perso t1e, di cui r iporta i r is·u ltati, dimostra110 cl1e somrninistr.ando un a dieta r icca di p,u rine -e povc11·a di calorie si h a a u1nen to dell 'ac. u ri·CO n el sar1g u'3 com e n ell 'uri11a, m entre riporla11tl0 g li s tessi individui a dieta normale n1i~ l a I 'acido urico ritorna a l livello p r ecedente, l 'i11teressante è poi ch e tali va lori si mante·n gono allo s tesso livello , od .an ch e infteriore, se cor1ten11poraneam1e11te a ll'a ·d ieta i pe1·purinica, ~i dà anch e una dieta iper calorica. Ne risulta ch e la formazione di acido urico è i11inore se la dieta lw un alto valore energetico, il c he ha importan za n ella pre1&crizio1n ~ d ella dieta. La spiegazione del fatt o non è a-gevole ; l'A. pertsa alla .p ossibilità ch e la dieta iver calorica favorisca la sintesi dei nuc.J.eoprot eidi , togliendo così del materiale per il riChmbio .p,u rinico. Le con clusioni sar ebbero iml)Ortanti perch è t endereb·b,er o a modificare le diete fiPora u sate. fil . 1

Relazioni fra l'avvelenamento da selenio e la pellagra. Rol1a11-Barondes· (La Presse Médicale, 6 febbraio 1937) ha co·n statato ch·e la sintomato l ogia da avvel en.am ,ento da selenio negli ani-

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nlali è molto si1r1ile a quella della pellaora 0 i1ell 'u o1110 e n·e l can e. In an1l>eùue i ca -i sì riscontrano turbe gastr o-intestinali. d.i . . ordini r11enta li e nervosi ch·e terminano spesso con la demenza completa; in ambedue i casi si 11an110 sintomi cutan ei dopo esposizio11i alla luce ,-iva d el . . ole, in prin1avera ed estate; n ei lnesi di a utunno la pelle comincia a cad er e e all 'i11izio dell 'inverno compaiono delle su1Jerfici atrofic h e e . })i.gm enta Le, i11 s1)ecie . ulle parti scoperte . Sia i pellagra i ch e g li a 11imali av\'elenati con selenio em ana n o poi un car a tteristico odo1re, dovuto probabiln1.e nte al car ))onio di-selenitico o metil-selenitico, sin1ile a quello1dei r a,·anelli marci . L 'A. d educe da tutlo qu est o che la pellagra non d eve essere ritenuta una malattia d a car enza \'itan1inica. come generalm1ente si fa (tanto più cl1e la tc:rapia vitaminica è poco o nulla efficace), ma p iuLto to come una tossico i cronic.a d a assorbin1ento, attraver so l 'apparato diger ente, di una o Lanza simile al selenio. Infatti la pell ag·ra è fa,·oreYolme11te influen zata d a una a l.ir11e11tazione con cibi riochi di zolfo , con1e ap1)unto ay,·ien e n egli anin1ali avvelenati da selenio. Sarebbe perciò n ecessario analizzare g·li a lim enti. le piante e il suolo delle r egioni pellagrose per cletern1 inarvi la p r esenza di sosta nze tos icl1e tipo selenio; queste agirebber o o con1e una · catali i ossi dante, causando la distruzione di alcuni costituenti di alim·enti essenzia li inediante l 'o sidazione, ·oppure impedirebber or l 'as orbi 1nento, l 'as imilazione o l 't1tilizzazione dei costituenti essenziali d el 11utrim .e11to. Benchè la quantità di queste sostan ze 1ossicl1e possa -esser e ]Jiccola, la ingestione l unga e continua e il conseguente accumulo di esse nell 'organis1110 l)Orterebber o ad una tossicosi g rave "' pecie n eg·Ii F. TosTI. · individui ch e le t olleran o n1ale. 1

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SEMEIOTICA E DIAONOSTICA Il ''dolore elevato ,, negli emoperitonei di origine genitale.

B. Sorrentino (La Clinica Ostetrica), ottobre 1938, rifer e11do du·e casi tipici di cc ·dolore e]e, r.a to », cioè di irradiazione dolorosa i11 a lt o ve.r o il Loraoe, in seguito ad e1noperito11eo, riaffern1a l 'im portanza di tale sintoma nelle ir1011dazioni ematich e endoperitoneali, iSia di o rigin e extrauterina cl1e di origine uterina. Il dolor e el ev,ato ha qu·e ste caratteristiche: può (',$Sere diffuso e l 'infer111a avvertire dol ore alla reg·ion(' •€ip1atica sternal e, la terale" destra del collo sopraclavicolare, scapolare destra , bTaccio d estro o può essere viceversa li111itato alla . ola regione ·e,patic.a o sterno cerYical e; . }JoUÒ c. ser e bilaterale o invece, con1e accade orclir(ariarr1ente, u11ila.lerale; può essere precoce e Yiolcntissjn10 sì da don1inare la scena ed e'isere s1)ontan eamente d enuncia to dalla donna o inveice tardivo e n on n1olto i11te11so tanto cl1e bisogna ricercare il sintoma co 11 l 'int erroga1

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JL P OL1 CLJ1\ICC )}

torio. Il à olor e ordi11aria111e11le ce.J... a do11'0 l 'in lerve11to chirurb·ico; i p uò ·esacerb·a re col risco11tro vagi11ale. (~ irca la _ pat oge11e&i di ta le dolore ele,a lo l 'A. es1)on·e. le ' 'arie co11cezioni d egli .autori cl1e . e ne so110 occup·a li e :µ ensa ch e esso può aY\< er arsi per s·t in1olazio11e diret ta del 1)le-.: o diafra111matico inferior e da pia rte del ver . . ,a111e11to e111a tico, 111a n1olto più spe S:O rico.n osce una c o11duzione n·ervosa . impa tica, com e è din10~ tra to clal fa tto che il dolor e elevato è 1Jre.sente a11c}J e nei versan1enLi limitati alla sola pelvi e dal fa tto ch e il ,d olore ·elevato co111pare o si accentua du.r a L1te il r isc-011tro vagi11ale o 'F . T OS TI. con la i)alpazio,n e .addo111i11.a le. 1

colo clis1er e e.l i 20 eme. di glicerina; 11r cons<=:ig ue cl1e, per ' iia riflessa , lo s.fintere &i rilascia, ~i ccl1è le scl1egge e1d il me,r curio veng·o110 facilmente e. 1'.Jiul.si. I11vece, nei tentativi di allontanar e tali sch egge m ediante stru111e11ti> lo sf.inte·r e sem pr.e· J>er via rifJ.essa si contrae, donde il pericolo di lacer azioni. fil.

MEDICINA SCIENTIFICA

Lo stato attuale delle nostre conoscenze sul1a na· tura cl1imicn. del principio antipernicioso del fegato. ~1 . Saviano (Rasscg1ia. di Fisiop atologia cliniqa. e t;era.p eutica, setten1bre 1P318),. ria·$SU111re le conoscen ze fi11 or a acquisite 11ella loro MEDICINA PREVENTIVA 11aLurale succ 0 ssione, ri,g· u·a rdo alla natura chiinica d el pri11cipio a 11ti1)er11icio_0 d el fegato Profilassi delle complicanze del morbillo. e da esse declu ce con te più i}robabile co11clu P. l{itos a, ( La Pediatriici, 1° ott.obre 1938) sio11e che il i)rin ci1)iO antianemico sia costistudi ata lr, freque11za 1d·elle complica11ze i1el tuit o da un polipep·t ide ch e co1rtien e ce1tai11orbillo, in rap·porl o co11 le condizioni e,p ide- 111enie an1inoacidi pir rolidinici: IJr olina e de111iologicl1e, igienicl1e ed ambientali e in ra1)- ri,'ati . 1>o rto co·n l 'et à, rileva ch e ]e compilican ze r eL 'r\ . ricorda a11che i rap1porti tra i pri11cipi s1)iralori.e del morbillo ono i11olto più fr c- D IJtip 1ernicjo ~i del f.ega lo e quelli clello stom aco; que1tti i1ell 'età infantile_, co'l1 un m assi1110 di in questo il Ca tle distin gue il fattore i11tri11 seco frequ en za i1'ell 'età d el lat tante, m entre n e]]e pt es('llte 11el ucco ga t rico (e. Lratto da Wilki11età ulteriori prevalg·o110 le coirr1plicanze a ca- . . 011 e 1\Jein cl1.e le ùe tter o il no111e cli e1110rico dell 'orecchio e quelle a carico di altri J>Oieli11a) ed il falla re e Lriu:,eco i)rese11ta 11e1gli a ppar a li. La ca usa lJiù frequente di n1orte d ei ali1nc11ti particolarn1 er1l·e nella carn e. l)er ciò la 111o rbi llosi è ri ul L<11·.a però essere la con1pli- d e1ficien za del prir1 ci1)io a tli,,o a11ti per11ic ioso caz io 11~ poln1=on.a r e e b·r o11copoln1onar e, il c11i cl1 e . i n1 a11ife ta nei inala ti di i11. di Biern1er ag·e11te 0tiologi.co è p er lo più il pn e1u n1ococco i1uò dipendere da tre diver se alterazioni: 1) cl i Frac11kel . n·lan ca11 za di e11101Yoieli11a n ello tor11aco; 2) caTn base a ta li con ideraz ioni l 'A . 11a pr a- r en za di fattore estrin seco negli ali·111en li ; 3) tica lo i11 588' morbillo i inde11ni da con11lli - c.l in1i11u.zl.ion.e. d ell 'as·oorbimentlo o di stru zione ca nze bron co1)oln1011ari la p rofilassi i111mu11i- 1lcll 'i11tl') tino del i)rodotto della i11te razio11e dei taria di detle con) p lic.a11z·e n1ediant e i] trat ta- du e fattori, c11e sare}Jbe a ppunto il pri11 cipio 1l1011to ron ' 'a c·c ini 1)11eun1ococcici poli,ralenti. , 8Dtipernicio o epa1ico, co1nc voglio110 alcuni L'_.t\., i11 ba e ai da1 i sta ti stici , conclude ch e !\utori b enchè ciò non l)O ::-a e~scre a ffer1nat0 la p.r o fila· i p11et11n ococrica così pr a tica ia con uffi r iente sic11rezza . F . To T I. lìOrta ad una di111i11uzion e ril e' rante delle co111 111ir a11zc IJiù g·ra vi del i11o rbill o, cioè di quelle de 11 'aJJpa recchio re~ 1 )i 1"atorio, un più fa,-or eVARIA vole docor._ o di quelle i.11 orte e co11 ecruentePer la italianità del lingooggio medico. 11\e11te t111a riduziorJc no tevoli. in1.a dell a 11·1orFra le j)ar ole d 'origine o di i111it-azione· tratnlilà t ra i morbillo. . i lrattati . Ir1 base a Lali nler a cl1e da q ualcl1e Le111po 11an110 fa tto il loro r i, t1ltn li l 'A. consi,g·lia la pTatica della l)ro fii 1tg1esso n ella no tra leltera Lura scie11 li fica, ' 'e 1 ~~ .. i Yacci11ica onl ipn eun1ococcica , fi11 daltt ' è una - . con1oda n1a b rt1tta - - ecl è l '<:tgget1'iniz iu d·ella 111ala lli a , nei i11orbillo"i , spec ie • I iYo tissurale, Lnal cleri vato, co1n 'è facile corJlci b·a111bir1i 1)iccoli . F. TosTI. g;er e, dal francese ti.'5stila.ire . ... La li'ngua ita liana no11 è fo r e così piegh eNOTE PRATICHE. \ <.,le çon1e ]a fra nee. e all 'agg·rt tivazio11 e dei soLa rott ura del termometro introdotto nel retto. ._ lanliyi ; l l1a . e111 bra a n1e cl1e 11el caso speÈ lln i neon' e11it ntc cl1e accade, specialn1ente ciale, ie un agg·eui' o d e,re 1)roprio e se re fabJl<'l i J~..~~11bini , I11ollo più j)e"' .. o di quar1lo pos1, rie a lp- dalla i)ar ola tessiito , in 1i11 g·t1a 11osl ra~· t ded ursi dalla ] r l tcral u ra in 1)1'0l)Of'ito. L 'ana si p·olrebbe lJoe n dire tef)st1.tale, cl1 e 110 11 è ~p o rt az ionr cl elle se 11 cg·g·e no11 fat La a do, ' ere 111olto ]) ÌÙ brutto d i lissura.le , ma cl1e ~ arebbe J•cr i11czzo di "' lru11 1c11ti può J>l'O\ora re delle u 11 1)0' lJiù italia110. anrh e se n o n doYe.:;se i11ai · 01 n1; lirazion i cl1 e in qua lche r a ~ o l1an110 dato Yen ir e: 3CC'OJto ll f i 1e ~ .;: ir i ll ffi r Ìa li della JlO.$tra ln 111orte . .\. Pei1)er ( /\_i,~ d erèirlzl . P1·a.r is , 193~. 11. 7) rn cro111a11cla i11 lali ca~ i d i fare un L 1ir GT . • .. TR.\ DIOTTI. " 1

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8 ~ZIO.l\.E l'RAT!CA

GIURISPRUDE N Z A .(~)

POLITICA SANITARIA E Lo stato giuridico dei sanitari nel nuovo ordinamento ospedaliero. ,t\' rò occasione di esami11a re, i11 qu e. ta i:uÌ>rica di i1ote ìnfor111alive, alie.u11e delle disposizioni più i1nporta11Li con ce r11e11ti l ' ordina111e11to dci serYizi sanitari e il j)C r ana le diegli Obpedali: R. D. 3ù ctten1bre 1938 n. 1631. _ ell'1 i1Ti1na fase di aLLuazione i11ter essa preci. are ""'p ecialn1 e11te lo staio gillridico ri ulta11Le dal le ll\Jù\ 'e <li~ i)osizio11i e le norm e di djritto tra11sitorio cl1e r egola110 la condizione dei sa11it.ari già in . . er,·izio. Dis1)011c l 'art. 18 : « I .sanitari , fatt a eccezjo11e L:>er g li aiuti , gli a i1&te11li , la o teiricaca J)O e le o ... Le Lricl1e, acqui Lano la ~ tabilità dopo u11 hieu11io di prova, trascorso il qual e l '.i\111n1i?1i ~ t.razio11e osp edaliera, entro il termi11e n1assi1no di sei 111e i prov,·ede a Ila no111ina dt;fi niti,-a o alla di111i s.-ion e. La deliberazio11e d1 di1nis io11c deve e sere 111otivata gen erica111·f' 11 t e. « I .. a11ilari r l1e l1a11no acquistalo la stabilità rj111a11go·n o i11 carica fi110 al ra·ggiungi111enlo del 65° ai1110 di età . Le ostetricl1e-<eapo 1;0 '-'0110 ri111anere in carica fino al 50° a11no di ctù. cc 'futti i sanitari possono esser e din1 e. si pri1na dei tcr111i11i suindica ti j)er c on ~ l a t a l a i11 a1~ ilità fi . . ica o i)er in cap.a cità i)rofession ale o per soppre ...... ione di 1)0 . . ti o per qualunqu e a]tra c;n u~a lJ l' C\ is La 11egJi ordi11a111e11ti dell 'e11te OSJ)edaliero n. Quc. Le 11or111e r ego la n o la co11dizio11 e giuri di<'a dei '01)rai11 te11de11ti (eccett ll ata la ipote ... i deil 'e ercizio di fu11zioni pet i11cari co), d.ei direl tori e d ei pri111a ri. Jl periodo di })rOYa ha inil io dalla data del1'<: ffettiva nssii.ri.z ioirie del S·ervizio in ba e a r e.g·oJare n o111i11a , deliberata p er co11cor. o pubblico, cioè col i)r ocedi111 e11to cl1e salYo ca . . i cccezio11ali. è norn1ale e n ece-&sario . La dete r.-111 inazione del n101n1 ent o dal quale l1 a (l ffel Lo il servizio, util1e alla p·r ov:a, è co11forn1 e ad un criterio co ta11te e tradizio11ale, siccl1è questo i)unt o di ·partenza si pu ò cons iderare f11ori di discussione. La s t·!lbilit à no.n i l1'U Ò perfezion are prin1a ch e : ia110 d ecor~ i due anni di servizio contillu a ti, o; a11cl1e ~e l 'e11ie yo rrlia ricon oscerla e at 1rib·uirla. Le i11l erruzio11i ten1:pora11ee (aspettu ti,-e, co11ge di, a... se u za per qualsiasi 111oti,ro) 11011 .~on ca11 a cli di continuità giuridica : i 1 f •eiÌO·dO cli l)·rova pirosegue e il t t'ID]10 tr.aSCOTSO ,' e11za prest.azio11c di ~er v izio, f';er .a s1)et tat i,·a, cr;1J gedo, ccr . è Yaln tab il e : la i11t err11 zio11e è a11zi lln clen1ento della prova, u11 ino,clo di e se re .de11' . e.. 1)e rin1e11lo che . Rrà J~O i ,·alutato 11el . llO 111 . l C 111~. Ma il ra1iporto 11011 &i s lab-ilizza ope legis, 1

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(•) La presente rubrica è :iffidata all'avv . Gt ::iv.e.~;:--'

S&LVA GGI,

cioè lJer la oìa .scatle11za del te r111i11e. l)ecorsi clue an11i , l ' Am111i11i~t.ra zione de,·e d 1el ib crar~ 13 i1omina definii i,,. a o la din1issione. E, quin di , neces ario un a tto an1n1i11i. trati,;o: se poi1i\ 0 , si perfeziona la stabilità; se n ega Livo, il rapporto si risol ve . I_J'art. 18 stabili ce un te.r111in e di sei mesi e· lo qualifica rriassimo: de ti11ataria di questa pre crizione è l 'An11nini. trazione ospedali era. Se il tern1i11e decorra e l 'ente rimanga iJ 1a l tivo, cioè non manifes ti una \ olontà (n è positiva, n è n egati va), quale arà la conseguenza? Si potrà riten ere ch e, . ..ca d uto il ter111i11e, no11 sia più possibile ese.r citare il p otere di dimiiSsio.n e e, qt1indi, il rap1)orto d 'im.p iego s.i stabilizzi a lnieno· indiDett an1ente ~ ./\. questa con c.lusione 1c10ndurrebbe lo-g ica111e11te la con:;;iderazio11e degli effetti del ter1.1ine cl1e lin1ila l 'e er cizio del ·poter e di licenzio n·1e11Lo : lermi11e 111assi·1110 (per es1J r~'"'sa dispo izion e rl ell 'art. 18) e, qui1n di , destinato a fi ... sar e il lin1ite oltre il qt1ale un 'attività non si può &volgere legitti1name11Le. :Nia la stessa di . pos·izione condiziona la stabilità ad un atto pc> itivo di riomiriu defiriitiva. i110 a quando c1ue ·ta volontà s1)ecifica, risultato della valutazio11e d el ervizio , 11011 i.a 111anife. tata , m.arica l ' at lo che può r cn(l ere sta bi!e il rappo·rto d' impiego. La inos ·ervan za clel t er1ni11e lJUÒ es~e r c causa di ri1 c1l1ia111i g,e r.ar cl1ici e an ch e di &a !1zioni an1mini trative; 111a n o11 l1a lo effetto di stab·i lizz,a r e il Yin colo co~tituit o clall 'ente o ~ J)Bllaliero. Si può anc.t1e riten ere eh e la viola/ ione del do,rere di fare, cioè di lnanifestare ur1a ,,olon Là entro un t er111i11e 111assir11 0, d·es.tinalo a JJrotegger.e anc·h e l 1i11teresse dell 'impiega lo, i.a fo11te di danno risarcih·ile i11 quanto il ritardo c.agioni un pregiu.d izio o dell 'obblig·o di corri ·11qndere l1na inde11nità ~ cl1i . si.a co lrello a rim an ere., per col pa dell arnn11n1sl razione, i11 cond izio1n i ·di in cert•ezza; n1a sem bra cJ1e ia d~ e&clu·dere l 'effetto ]JO. iti \ ' O della 1

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si abilillì.

La dirr1i ~ ion e - . . oO'giunge I 'art . 18 - cleve ef;se·r e n1oti·vata .g·e11·erica111e11te. Ri Lor11a co.&ì tuJ a fo n11uJ.a 01~111é: i entrata 11ell 'l1so, 111a]g·rado in co11,'enienl i g t·a ' issin1i ch e dalla i11determinn lezla deriY.a110, c1l1a11clo !3i prorecla a]l 'ap·p lic<lzi011e J)ra tica. (.l1e ig11ifica i11otivazion e ge1 terica P Se J1e è di scusso ta11to. J...a giurisprudenza , i affa tica a trovar f\ t1n a . ol11zione r ettili11 ea ' 1na è co lretla a '\ ag·are ,·erso so'1u zio·n i ~ ..·pf·sso diverg:e11ti 11ei si11goli casi co11c reti. Difficile è la co11 clizio11e rlell e !\ 111111i11i trazionj : • P s1)ecifira110 fatti , la d eliberazio11e è co11sic1c· rata illcg·itti1t1a J>er ch è 1)11ò ca1g-ion ar prcg·i11c1 ii io all 'in1 pie.cvnto e i1 on co rr i~poncl e alla volo11tà dell a ]eg·,ge cl1c ri cl1iecle u11n 111otivazio11 e sollanlo ge nerica e qui11di 11011 sp ec il'i ca. Se si l in1i ta110 a d ~t ffer111 az ion i ge11ericl1e (noì1 ì1a 1

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esercente in Cassazione, cons. leg. del ncstro periodico.


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( orris1Jo:::-to alle a petté\ Li, e d cli ' An1n1i11istrazio11 e; l 'c~pe ri111.e·nlo è tal liLo e simili) in realtfi 1101t :11otiYa1to, lJer ch è c1ues1e affern1azio1ti <1uasi a -tratte, aùattab·iJi .a qual unque caso e a quals ia i .Persona, P as~o Jutament.e it1controllabili, 11011 11anno un contenuto comunque a lJj) rez.zab i le : spesso si risolvono i11 vere E 1 .ro1)rie la:itolog·ie ; .c:iie1npre valg·ono zero . MegJ io , areb1)e orcte LL~rle d~l tutto . Più g·ra \' e è la condizione dei sa1tit.ari, espo sti al ri clii.:> di 'lil liceI1ziar11e nto a~soluta1nent e in controllabile . 1\1i riferisco .ancl1e ai n1 ea;. ci co·n dotti. Superate le dj l'firoltà ·G le alee . d cl co ncor3o, ,1 ssUJ . to l 'uffic io, btabilita la <li111ora propria 0 tiella farnL·g li.1. ii1 i111 Con1une, e reata una "'iluazi•)ne di. la,1oro, qu~·sti im1)ieg·at i , al tern1i11e del perio do di prova , possono e sere licen ziati senza 111otivo o con aff.ermazio·n e ' rerbale che se1,ra ~ol ta11to a dissimulare ln mancanza di moti vi . Ciò, s' intende., non a cc ade · di fre1quente; r11a può a ccadere. Le Am111i11is lrazio·11i so110 rappresentate da uomini soggetti ad errare. IJa g enericità è difesa per un antico pTegiuclizio, disceso s in dalla prima elabo1razione d ella legg·e 1904; si disse allo.r a, e si è p1oi ripetuto, ch e la motivazione ·p otrebbe cagionare daJ1 no alla esti111azione e alla fl1tura carri era d el sanitario. È n1 eg·lio , quindi , ch e qual~i.asi apprezz1ame11 to fa\'ore vole rim.a11g·a 11 f'll 'o111bra. t un preg iudizio - dicevo - perrl1 è I'' atto stesso del licenzia111e11to, n1oti\ ato o 110 11 , è i11dice di un es.p erin1ento fallito e di tll L g·iudizio s favo1revole : il pregiudizio evenl ual e deri,'a, in r ealtà, dalla d·eliberazione ch e rj~olve un rapporto d 'i1npiego per cattiva o 1t011 oddi sfaoenle i)rova. Non essendo in-d iciati i :]1 1oti, i, ._0110 aperte le vie a t,utte le ipotesi : a11cl1e .a quelle· cl1e non corrispondono alla rr.alià e llossono aggravare la situazione d el ~u11il ario. Per altro, la s p·ecificazionc d el n10t ivo (non disciplin.are) è un freno che, in molti c a.si , coritierie e modera l'attiv}tà amministratiYa e r e ndo po5 ibile il controllo , cioè la difesa. Qu·e Lo intereRSe, conn esso alla funzione i1r e, enti Ya e r epressiva che si esercita sugli a lti am111inislr.ativi i)er effetto clell'o.b b·l igo d ella n1otivazione, è prevalente alla preoccu]Jazione di cag·ionare maggior pregiudizio 5e i dicl1ia ri, p er es., che il m edico è stato poc:o zelante, ch e ha di.m ostrato defj cie11ze di inizia tiva, esu]Jer anze, 1e,cc . ·Cer~am·ent e non si potreb·b r allribuire senza contestazion e un fatto d i. on ore,,ole o con1unque dj sciplinarn1ente v.a1utabile; n1a i possono indicar e apprezzarnr1tti di i11 ~i en1C', ch e al1bia110 ql1al cl1 e conte.11uto controll abile. L 'a rt. 18', stabilendo l 'obblig·o della n1otiYal' ionc gc11erica, l ascia la situa7.1011e cl1e troYa in. allo , ner allre ca tegorie di &anitari. :È da . 1Jerare r l1e le nor111 e d ei r eg·ol amenli locali o . t1c rc~8i r r cli 8po izioni .ge nerali. , risol,,ano m ea li o 1u e~ to difficile problen1a o cp.1ello più l<t r~izo d e1 110rioclo di proYa. Le rall$e e l e po='1

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l 1\:\"NO ~L \ 'I, I\Ul\1.

JL POLlCLJl'<ICO >>

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.- jbililà di lice11zia111e11to per inido11eità so110 tante e i poLeri d ell 'Ai1t111inist razione sono così intensi cl1e la necessità di u.n espcri111.ento pireliminare, quando special.m-e nte l 'impiego sia assu11Lo in b ase a c..011corso pubblico, è inolto aLLenuata, se 11on eli111i11ata . Le garanzie pre' 'enti ve e i ·1)oteri r e1pre&sivi sono tali ch,e .g.a r untjrebbero a sufficienza l 'i11teress·e an1minif-i l rativo·, pur .se·n za perio do di prova o con at.tc t1uazio11e d ei pareri di licenziamento per fine tlell. e&perimein to. Si con-ideri c l1e i nI1ovi ordina111enti han110 ·tabilito limiti di elà rigorosi. Se siano superati, è preclusa la partecipazione ad altri co11 corsi, non ,e ssendo- rileva nte il servizio anteriorm1ente p restato sia pure nella condizione di tit,olare. Le conseiguenze del licenziamento per fine • clel peri·::>do di pro,·a possono. esser.e graY1 • s1111e. L'art. 18 stabilisce un limite di età massin10: 65 anni. La stabilità, quindi , ·p1·0Legg·c sino l\ 11uesto ter111 i11e; lJOi il . anitario de,·e es.sere dispensato dal 5ervizio. Questa norma i1)1p crat~v.a si applica a11che ai rapporti i11 corso. Sono previste. le cause di ces"'azio11e del rapporto d 'i1r1piego stabile, oltre q'uclla dipendente dal lin1ite di età. a.) Inabilità fi ica . De,11e essere constatata - dice l 'ar l. 1 - cioè contestata all 'interessato e poi a ccertata. b) Incapacità professionale: log ica1nent c si osserva il l l'l C..d esin to procedin1ento; m .a per ,q uesta ca u a la discrezionalità di ,-alulazione è 111aggiore. e) Soppres~ione di posto. Valgono in ques.t o caso l e norn1e comuni: la sop1)r essione d eve oi-;serie effettiva, g iustificata e la dispensa deve cli11endere ·aa quella co111e l 'effetto dalla causa. Se fosse ·d eliberata p er fini personali o, in. ge1lCI'e_, i)er cau.$.a illegittima, sarebbe in' 'alid.a . L 'art. 18, infine., lascia alle Ammini~ lrazioni di determinare altre cause, entro i lin1iti , s'intende, che risultano dall'ordinan1e11to generale ·e d ai princ.i pi di diritto pubblico. 1F ra l e nor1r1e ri er,1 ate ai r e1golamenti local1 son o quelle co11ce.rn cnti le sanzioni disci1)linari. Nel corso d e.Jla esplicazio11e del rapporto d 'im·p iego, i sanitari o·spedalieri l)Ossono esercitare liberamente la loro attività professionale : questa r,egola è rafforzata da t1n di,,ieto e da ·d ue eccezioni. L'art. 19 vieta alle Amn1inistrazioni di limitare I 'attività professionale. J/ ec,,cezio.n e si riferitìce invece al sopraintendente e al direttore sanitario , ai quali è vietato l 'e$er cizio d ella professione. Al p ersonale sanitario di rt1olo degli ospedali di prima e seconda rategorìa è vi~e tato di cc occupare altri posti di ruolo presso altri enti i)ubbli ci , ospedali o clinich e uniYer sitarie o risiedere fu ori del Cornune ove ha sede l '0spedale n. Questo divieto non e clucle la poss jl,ilità di incarichi t emporanei e comprende anrl1e ]e prestazioni di fatt o, cioè senza rego1

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[.-\NNO

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SEZIONE PRATICA

NELLA VITA · PROFESSIONALE·-.

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Seguito: Politica Sanitaria e Giurisprudenza :

lare nomina : ii1 altri termini , è vietato esei·cit.are funzioni in erenti a 1posti di ruolo, per incarico assunto otto qualsiasi form a e per te111po indetern1ina to ma presu n1ibilmente duraturo. Sono eccettuati, come 110 d etto, ·j semplici incarichi lempor anri, i)er detern1 i11ate preF,tazio n i. Gli aiuti e g li assis tenti n o11 acquistano l a stabilità d ell 'impiego, 11011 sono c ioè titolari di un rapporto· d estinato a perma11ere i11definitamertte sino a l lin1ite 111a simo di età, alve e.au se legit1 in1e di risoluzione anticipata. P er o,•,ric esigenze dipendenti dall'ufficio nor1 auto1101no ed es e11zialmente ten11)oran eo ad esso ~J ffiddto, l 'aiuto è assunto in servizio IJC r t1n quadriennio e, previa at1torizzazion e del Prefe tt o, può esser (l co11fermato per l1 gu.ale periodo 111assimo : po i o si ascende o si è elintinati . Per le 111edesin1 e esigenze, la durata d r 11'in1piego d ell 'assisten l1e è Iimila l.a "'\ d11e a nni , noi lnahn.ente, e a qt1attro a11ni a l Jnassi 1110. Durar1te questo i)eriodo gli ai11t j e g li a , i... le11ti hanno uno stato g iu r idi co JJrotetto dall e 11or1nc d ei r egolamenti locali e dai principì gen er a li del diritto ; possono essere ]ice11ziati 111a per causa l egittima, e con la os~er ,·anzn delle comuni garanzie. , 1

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Medici per I' A.. O. Signor Direttore,

Dal quotidia110 cc La 1·riLu11a » sotto il tit<do « I I re cento n è stato pubblic.ato, ·<' diver si quotidiani hanno riprodotto la notizia , cl1e a i co11corsi indetti dal Mini tero dell 'Africa Italia na p er 300 po ti di m edico co ndotto , alle seg uenti condizioni : 3000 lire di ~tipeJ1dio mensile, 25 mila lire di premi, con impegno· di J>er111a11e11za biennale in A. O., solta11to 40 sanitari h a nno con corso, e l.J. .a ppcna 11.an no a tutt'oggi ])reso J'in1bar co . E il giornale i d omanda: o n o11 esistono medici disoccupati, contr1rian1ente alle proporzio11i 1'\llarn1anti cl1e si face,rano circolare ul la disoccupazion e in tale campo pro·fessionale. o esistoro 1nedici disoccUJJYati che n on h a11 no il coragigio di andare in Africa . Una prem essa è n ecessaria : l'Africa Italia11a non .... deve e~sere la mew d ei m edici disoocupati, e com -e per i lavoratori l à destinati si esigono muscoli validi e cuore sano, al n1 edico deve .essere ric~1iesta una buona preparazionfr scientifica e piena cosci e·n za della sua • • 1n1ss10n.e.. F. vero ch e i1ella nostra cat egori a, .accanto a quelli cl1e sanno dignitosan1ente a d attarsi a • • • r1~trettezze, e spesso a pl'e0ccupaz1on1 economircl•1e , ' re ne sono a ltri portati a sciorinar€. l e loro angustie gen eralizzandol e a tutta la c]as~e i11cdi ca. 111a f or e a 11 ch c .a c1 ursti , con1 e ad 1

altri giovani m edici, non è il corag·gio di -a:n.da re i11 Africa ch e è manca to . Ix"l cos.ci.e11Ul d élla impr~parazi o11 e alla vi ta e a ll·e f.unz ioni colonia li ha certan1ente fatto declinare a t11olti di loro una siste1t1azione buoir1a clal p u111 o di vista econon1ico, p er qua nto finora se11 7~ . nffidament.i di stabilità. 11 quotidiano di Ron1a dovrebbe ag,rriu11 gere t1n'altra domanda : Non è giunto j) n1or11en to ch e n elle Università ll a liane sia reso o l >l)] ~·a­ torio per g li studenti l ' inseg·nan1en lo dell 'itricne, della climatologia e della i)a tolog·ia cotoYliali , allo scopo di p r epa rare dchitan1 e11 te, i\11ch e con s ucc·e ssivi Istitutj di Perfezio,11arl1cn t o ' le centinaia e centinaia di n1edic i che occor... reranno per la col onizza zion e d.el no-=-1 ro e r.n11de Im p&o~ Nel recer1tc con g resso d ell 'Jstiluto clell ' t\frica Italiana a Napoli, d opo una r el<1zio11(· ·del 1),rof. 1'omn1aselli sull a cc {li fesa de l] a j~azza e la prote1Jione deIla 111aterni1 à i1c 11 ·rJl1 J)Cl'O )) . v·eniva au ~picato che ad og·ni i1ucleo c11 f<irn jg1ie di lavor atori stabiliti · i11 Afr ica fo. se ~cl~ eletto un medico particola r111 ente ,·e rsato, 1>rr Jn sorvcg·Jianza della donn a ge tante , clel ]Je riodo cli alJ attamento, dr 11 'al le,·an1en1 o dfl I ~1nbino .11 e! pri~i ann~ di vita, al lo ~copo 11n1)ortan t1ss1mo d1 studia r e i fenomeni inere11ti all'accli1n .atazione 11 ei tro1)ici cli l'-oo-n·c 5;-. l t i 11elle diV<eirsc età e. n elle 'arie contin a l'n7f' (l i vita e1 di lavoro . e · È questo tin o dei tari1i prohlc111i clc]l;1 c olonizzazione a fricana ai quali i n1edicì ilaliani dovra nno portar e il loro effi cace. in clis1}e n abil e co11tributo. 1\ila la d ecisi o n.c a salpare ver so il nt1ovo Tnl pero non d ovrà ' 'enir loro dal fatto cl1c i11 Patria non trovaro11 0 OCCll])azione e lavoro . i11a dalla cosci e11 za cl1e una pre1J.a razion e be11 fo11daLa in rt1ateria colonialr, li r ende sict1 ri cli poter esplicar e in Africa la loro in·11)orla11ti ='J sillla 1ni ~ ·io n r. l>r(}f. F . n1uGNI . Lugo (Rave11na). 1

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AMM INISTRAZIONE SANITARtA. Consiglio Superiore di Sanità. \ei g ior11i •JO r 21 di rrn1 hrr 11 . ~. , pre:-.:-:o il \fiJ nis lero dell 'I11tcr110, s i è rittnjl o in aclun auza gen erale jl Co111 ig lio St1periorc di ,. a11i l1't con I ·;11lerve11to di , . E. il Sot to. cg-retnri o cli St at o all 'Jnlerno. Prima di ini ziare i ;a,ori è slalo c o 1111111' 1norato S. E. il 11rof. Nicola ParraYano. n1E'n1hrn èleI Co11sig lio, , comparso nella scorsa esla le, .d <•I cp.1é1 le son o s tate m c se i11 rilir' o le a] le he11en1eren1e per l 'at1larcl1ia n azio11ale nel cnn11)0 cl1imico . Ha preso poi la parola il Dire lt ore Generale rlella Sa nit à Pubblica, ~l1e l1a r iferito 5u Il o s tato sa11 itario d el Regno e s11lla e fficienza dci " ervizi . anit ari , illustra ndo con cl1i arezza e co11 efficac ia le 1nol tep1 ic i i11 izia tiYe ch e, in orcl inc nl l<' supr -· riori di spo~i z i on i , s i van110 r eali zza11(lo n el Pae:::-c.


<' 11. POLICLINICO n

Particolare risallo hanno avuto l e comu11ica~iÒni del Dire llore rigt1ardanti il riordina1n c11to degli Uffici sartilari co1nl111ali, ch e troveranno nel più breve t ermi1ìe una disciplina adegt1ata alle fu11zio11i den1andale a questi gan g·li vitali dell 'attrezzatura igienico-sanjtaria d el Paese; la nt10va disciplina l egisl:itiva relativa alla a ltrezzatura tecnica ed al funzìonan1en to degli osp edali ed isti ll1ti di cura ed i nuoYi orj entLJ 111enti DPll 'ap plicazionv della vaccino-profila·ssi. Si è p oi pa ssato alla discussione cl e j vori urg·ornent i cli cui al seguente ordine d el g iorno: Progetto cli regolamento 1speciale ]1er l n i)rOfilas~i d elle 111alattie infettiYe e sociali ; Proge llo di r egolamento cli polizia n1ortuaria; l)roge tlo di r egolan1enlo degli olii e g·rassi ~njrnali e vege la}j ; Progetto di r egolanl e11lo ] }C l' il l a tte ali111en !a1·e ed i preparati di latte; Progetto di r egolamen lo p er la sanità aerea ; R egolamcnlo per l 'esercizio professionale clel le <J· tetricl1e; l g icnc <l cllc ves li1ur nt a. 'frn11tn di ]n,oro: Schen1a generale di cla ifira d ell e acque rni 11<· rali ~rt1 toTizzat e; lgie11 c clcl l avoro . Visilc 111 e di 1~he l)reventjyc DgJ i opera i ·soffiatori d el vcl ro ; Regolai nc11 lo p e r il fu11tioname11l o d ei La b0ralori d ' igien e e profila. ·i in A. O. J. JJre entalo cl al Minis lero clell '-1\.frica Italjana; Elenco nazio11ale cl ei m cdir irlali eia :01111ninis lra1"'51 a poveri. Alla conclusione cl ei la, ori il Co n ~ ig lio Superiore di Sanità h ;\ tenuto ad espr irnere il suo compiacin1 cnto p er l 'i11 ten sa attività innovatrice s volta co11 spirito fasci ta d al ~1i11islero d ell 'In 1·e1no 11el se lto1 e ·ani tario, C' il So l losegretario , 11t.'l ri11grazi ar e l '<1llo Con c·:'lso per l a preziosa coJtaLorazion c, ha ri' ol lo parole (li vi' a lode al Di rettore General e cle11a Sanit à Pubblica ed al p erso1.1ale dipenden le, ch e si. ad o1)er a110 con zelo e con1pe tcn za p er d a re sviluppo alla lt1ng imiran le politica snnil aria YOluta e dire tta dal Du ce.

Il C. s. S. e lo schema di classifica delle acq11e minerali italiane. Si P riun.i l<\ , p1 es ... o il Nli11js lero d ell 'Inter110, la quarta Sczio11·c cl el Consiglio Superiore di Sanità, ed h a J)r c ~o j1 l esam e l o scl1en1a di cl assifica d elle acque Il1inerali italiane predispo·sto dalla Direzion e Generale clcll a .Sanit à Pt1bblica . Tale scl1 ema, vo lu t o dal ]) u cc, Té\ j) pre. cnta il pri1no ten lativo con1pit1 lo in Italja per <lare un indirizzo scienti fico t crapeut ico ll 1 ricco patrin1onio idro1ninera]e nazionalr . L 'al lo Co11, esso, i1 ell ·appro' are l o schema, h a esprc:-::.so il 110 compiacin1e11lo 11e l eguen le 'ot o cl i plau o: u I , i ~ezion~ cru ar la <le l (~on . iglio S·u peri ore di Sa11it lt <'Ons icl e rul o ch e il wiinis lcro dell 'Interno, al c1ualc è d emanda ta per is liluto la •suprema vig il,tnla sa11itnri n d elle acqt1e min erali (lcl R egno , ha, J>C'r oper~1 clell a Direzione Ge11erale rlella Sanità, rt•,tlizza lo u11 n clas·sifica scieoli:fi cq-pratic<1 clcl palri1nonio iclro1nineral c della !~azion e ai fini della sui\ migliore conosccnz« e rle1 su o pii1 utile impiego ; 1 ill' nuto r l1c la]e clas iii ca ro tiluiscc opern di rilc,anl~ int er<' ·~ e pul)bli co ecl è sint esi fec<>nd~ li un i110Yin1 en to rli id ee riYolto alla n1od~rna '1llorizzazion e lera11eutica rl i t111 prezioso 11,1 t1i111c111 io n a t uralr cl r l Pae~e: 1

1

[ A !'(NO

XLVI,

~Ui\r.

l]

esprirue la J) ropri a :-iOCl<li sfazionc per la i1rovvidenza clic iH armo11ia co11 le grandi linee della terapia e profilas i . ocia le ris1)011de egregiamente ai fini della clivulgazionc J)ratica fra i n1 eclici di conO's cen ze d 'in leresse J)roiessionalc , essenziali per l ' impicgo clella lera1Jia idro111inerale ».

c ·o NCORSI. Posti vacanti. AsTr. ll . Pr~fellura. Scad. 10 febl>r. Direllore d el lteparlo ined. -rnicrograf. del Labora l. provi11c. d 'igien<:> e profila ssi; L . 18.000 elevabili a L. 23.400 in 9 a11n i, ol lrc L. 5500 indenn. serv. att.; compartecipaz. rritoli cd esallli. Chiedere annunzio .

GENOVA . Speda li (7; vi l; . - Concorso a primario direttore dei Laboratorj cli Chimica biologica, di .1ic ro]Jiologia e di ì\ili c roscopia; titoli ed esa111i ;gtip. J,. 20.000; parl er·i1Jaz . 4 %; il concorso è riser va to ai sanitari di sesso maschile; età limite 45 a. al 6 dic.; li toJ i i11 7 esemplari; tassa L. 50. Scad. G febbr ., ore 17. Co11corso a prin1ario a11alon10-patologo ; stesse condizioni, salvo l e da te 8 clic. e 8 feblJr. Chiedere annunzj . Rivol ger . i alla Segreteria (Osp edale di S. Mari i 110 ). l.1A SPEZIA. Ospedal e Civi l e t< li i/Lario Emanuele 11 ». - A lutto il 16 gen11aio 1939-XVII è aperto con coPso p er Prin1ario specialj s ta di Oftal1noiatria. Chied e re cop ia d ell 'avviso di con corso alla seg·r e teria del} 'ospedale. Il Pres ident e : Avv. G. Viglionc. Mis U llATA. Governo de lla f_,ibia. R. Prefettura. - ·C inque corièlolte m edich e; s lipendi da L. 14.000 a L. 18.000; inde nn . serY. a lt . L . 3000 e L. 3500; alloggio o indenn. alloggio ; in(lenn. disag. r esid enza; m ezzi di lrasp . o inden11. cl i L. 3000-15.000; . e incn ri.co uff. sa1J. L . 2000; se ge Lio110 ann. farn1. L. 1000. Età limite a. 34. Le co11dizioni sono s tabilite nel dc>cre to 4 èli r. 1938-X. vn pubblicato ·s1tll a Gazz. Uff. d el 9 dic . 1938-XVIl. Per ulteriori i11formazioni rivolger s i alla R. Prefe ttura. Scad. a 60 g iorni dalla pubblicazio11 e. PALERi\IO. Associazione cu n l r o l a Tubercolosi . Pri1nario tis iologo n el Sa11a torio « V . Cervello » ; L. 12.000 e 4 quadrier1ni d ee .; vitto durante le ore di servizio. Esami e titoli . Età limite 40 a. al 5 dic. Scad . ore 12 dell '8 IeblJr . Chiedere annu11zio. Rivolger si alla ,Segreteria <l cll 'l Jfficio a1nmi11istrativo, piazza Dome nico I>erag·11i 16 (ex Pa11ireto) . P ES .\RO.

c:on.sor zio

Provinc;aze

anlilubercolare.

P o lo di m edico a it1lo prP... ao il Dispen sa rio' Provjncia le di J>r·saro; tilo]i ed esami; s tip. L . 10.000. E là li1nile 40 a. al 12 noY . Ta sa L. 50 . Scade nza 15 ge11naio J939. Ri,·oJger , j all a Srg·rcter ja. SASSARI. C<Jn sorz;o Prov . .1ntiluberc. Dire ttore d el Consorzio e d el Dispensarjo di Sassari; s lip . L. 1500 m en il i n e t1 c; et à limite a. 40 . RiYolger si alla ,Segreteria, Pn lazzo d el Governo . TRIESTE. Associazion e !vlutua fra Impiegati. Co11corso per i11 cari cl1i n 1ncdici sp ecialisti: oculis ta, d e r111al olt)!IO, l'é.H l io logo. s lon1a lologo ed a stomatologo ai ll lo. 1'er111 i1lc per la presentaz. delle doma11clc: 4 i'e b})rnio . lli ,·olg-c rsi nlla Segr c teri a : ' i a P. L . e1.1 Pn1C1 ::- 1rii 1a :3.


[~.\.~'JO

XLVI, Nul\c. l]

SEZ!O~E

Corisorz;o generale antitub~rcolCl!re del-

'fRlPOLI.

ln I j ibici. - Concorso per titoli ecl esa1ni a due JJOSli di direttore di Dispensario, in 'fripoli e Bengasi; età li1nite 45 a. al 15 clic.; s lip. iniziale L. 16. 700 e 4 qltadrienni d ee.; ol tre L. 3700 indenn. serv. att., indenn. colo11iali e altre eventuali indennità. 'fa sa L. 50. Chiedere annunzio alla Segreteria d el Consorzio (Governo della Libia, Ispettorato cen lra]e della Sanitlt Pubblica).

Scad. 3] gen11.; clirettore delle Sezioni dispen sari ali di Porrlenone e di Codroipo ; slip . L. 10.000 ; indenn. ser,·. alt. L. 2000. Età liinile 40 a. al 20 n ov. Ulteriori infor1nazioni clel Consorzio. "Cn1NE.

(:ons.orzio Prov. .1nli luberc. -

Scad. 14 genn.; primario dermosifilopata ; L. 6000. Titoli ed esan1i. Età limite 45 a. al 15 ol tohrc. Ri olgersi alla Segreteria. VENEZIA.

V~RCELLI.

Ospedali

11iuriiti

Civili. -

Per titoli scientifici e pratici, concorso ad un posto di Medico Primario nell 'Ospedale Psichiatrico ProYinciale di Vercelli. Scadenza ore dodici del 15 febbraio 1939-XVII. Per informazioni rivolgersi ~Ila Segreteria Provinciale. Il Presid e: BuscA. Amministra.zione Provin cial e. -

Per ti toli ed esan1i. 1~iu lo Medico del Dispensario Provinciale, s tipendio annuo L. 16.000, supplemento di ervizio attivo L. 3000. Docum en Li di rito ..Scadenza 30 gennaio 1939-XVII; chiarimenti alla Segreteria del Con . orzio Provjn c ialc ;\ntituber colar e di Vicenza. V1 cE·NZA.

Consorzio Prov. 1l11.litub er c. -

Concorsi a premi cc Prem i L epetit n

ll Co11litalo per Ja ·Medicina del Cons iglio Nazionale delle Ricerche comunica ch e il termine per la prese ntazione dell e domancle di amm iss ione a1 concorso ai Premi di Laurea Lepetit, è stato prorogato al 28 febbraio 1939-XVII, al fine di consentire ·1a partecipazione al concorso a coloro che conseguiranno 1a laurea nella sessione ~traoròin~ri n de] mese di febbraio.

"H OMINE PROMOZIONI ED ONORIFICIENZE L' AccadenJia t1az ion ale <li in edicina di Buenos Aires ha nomi11al o accade1nico 011orario straniero i1 prof. Cesare Frugoni , clinico m e<lico òi Rornn .

La Soc ic là belga rli rr1ecUcin a tropicale ha elello 111ernbro corrisp ond cn le slraniero il prof. Giulio ltaffa clP di Ro1na, i11 so titt1zion e cl el compianto prof. Gitiseppe Franchini di MoclP11a.

11 prof. Giova11r1i ll3zzaboni è nomina1 o r c llot e <lrJl 'lJniversità cli Parma . ~01H1

1101ninali presidi cli Facolt à m edic he i pro ff . : J tlfler Cappelli a F"ire uze, Antoni o Gazzaniga u )liJano, ~Iari o Pelagatti a Parma . Il Sena to accademico d ella R . Unive rsità cli l\tlodena, nella sua seduta del a dicembre, a n orma dello Statuto della fo11dazione, ha conferito il pre1nio « Riccardo Luzzalto » p er l 'anno 1938, de. ti11ato ad un lavoro o complesso di lavori nel campo della biochimica e clella lera1Jia s1Jerin1e n tale, al clo1t . ~f n nn ozzo Ma11n ozzi Torini , per Yarie pul)-

PRATICA

blicazioni di particolare ir1ter esse, s tudi sui tripanosomi.

riferentis i a

ll prof. Constanti~1 Da11iel, dell'Università di Bucarest, è stato nominato dottore honoris causa dell 'Ur1iversità di Bordeaux. Il doll. P. Wentrebcrt, professore 011orario di fisiologia comparata all a Sorbona, è stato eletto mentl)r o d ell'Accad emia delle scienze di Parigi. Il i)roL A Baudvin, lilolare della cattedra di patolog ia generale all 'U11iversità di Parigi, e il dott. wlodrian, medico 011orario dell 'Osp edale di cc Saint-Louis di Parigi , sono stati elett i soci del·1'Accade1nia <li medicina di Parigi , rispettiva1nen le nella Sezione rl i biologia e nella Sezione <li m edicina. I J.:>roff. A. Alessandrini, h'I. Dechig i e A. Giovanardi, so110 stati nominati rispettivamente alle Cattedre cli Igiene delle {Jniverfìità cii Pi é1. Mode11a e Siena. Corrigende.i. -

Pubbllo11zloal nece11ssrle a tutti I Sanitari Italiani:

Nuovo Testo Unico delle Leggi Sanitarie con NOTE e OO~~ENTO di CARAPELLE On. Dr. ARISTIDE, Consigliere di Stato

e JANNITTI PIROMALLO Dr. Prof. ALFREDO,

Consigliere di Cassazione. Riportiamo uno dei tanti giudizi espressi daila stampa su questo nostro Manuale: « (1) . •. ln presenta del nuovo ordinamento sanitario e special,.. mente delle innovazi.,ni introduttive, notevoli fra queste le nu0t1e

norme in materia di concof'si per i posti di ufficiale sanitario, me· clKo condotto, un commento esplicativo delPintero ...testo runico ! • era necessario. Occorreva a tale scopo una padronanza completa della materia frutto di una adeguata preparazione. Due insigni ma.gistrati, s1 dott. Aristide Carapelle, consigliere cli Stato e •l prof. Alfredo Jannitti Piromallo, consigliere di Cassazione av~ vano appunto tali Yequi.siti. Un commento del testo unico in parola richiedeva sopra tutto sobrietà ed accuratezza, tali da offrire una cìirettiva sicura per la retta interpretazione delle sue varie norme. E a questi intenti è stato ispirato ed eseguito il loro commento. Nel complesso, il fJt'ogramma col quale gli egregi autori hanno voluto dettat'e questo commento, quello cioè di dat'e le linee fondamentali dei vari istituti è stato pienRmente ratrpunto . IL che è di valido aiuto a tutti coloYo clie sono chiamati ad mter. pretare o ad applicare il vigente ordinamento sanitano. Non è inopportuno rilevaYe, infine, che il solerte eàito1'e Luigi Po.ai ha voluto clar~ a questo volume una elegante veste tipografica, che per la chiare;ua dei tipi e pef' la giusta , misura ckl fot'mato ne rende piu agevole e comoda la consultazsone ». da « LA TOGA », Napoli, 1 ° agosto 1935: IGNAZIO TAMBA.RO. Volume tascabile di pagg. Xll· 720. Prezzo: in brossura L. 4 O ; rilegato in tela L. 4 7, più le spese postali di spedizione. Per gli a bbonati al u Pcliclinic? » risp~ttivamente sole ~· 3 7 in brossura, e sole L. 4 2 rilegato 1n tela. franc:o d1 porto in Italia, Impero e C-Olonie.

W

A coloro che non ne siano già forniti, rammentiamo l'utilissimo M anualett" e del quale ne t enia11io dispo1iibili ancora alcune copie : Prof. Dott. AUCUSTO FRANCHETTI Medico Provinciale presso la Direzione Generale della Sanità Pubblica

Appunti di Legislazione per gli Ufficiali Sanitari Volume in formato tascabile, di pagg. Vlll-200. Prezzo L. 1 2 • più le s;ese postali di spedizione. Per gli abbonati al te Policli~ nico » solt" L. 1 0 -8 O franco di porto in Italia , Impero e Colonie. Inviare Vaglia Postale o Chèque Bancar io POZZI editore. Via Sistina 14, ROMA .

tlla Ditta LUIGI


« JL POLICLINI CO n

DIVERSE

NOTIZIE

L' A.ssemblea nazionale degli sto1natologi. L '8 dicen1bre , sollo la preside11 za d e l prof . Raf faele Bastjanelli, Commi ssario del Sindacato Nazionale Fascista d e i Medici , s i è t e 11uta l 'a·s-en1blea dell 'Associazione Culturale Fascista Sto111atoodontolog ica . 11 prof. l·~. 1~~ors lcr , presidente tlell 'Associazionc, 11a le Llo lln 'amJ >ia r elazion e Lrat1.n11do cl e l progr a n1ma s' ·olto e d a. sYol~ere ed ha <lato il vivo saluto a j profr. Bn · t1anell 1 e P ern a . Il }Jrof. Bas Lian elli parl ò .bulla ir~111orl a n za tlella s lomalologiél, rj cordan(l o 11 co1n1)1a11to J)rof. Ca. Y1na. Era110 l ;ro·e11li ollre Lrece11l o soci ve 11ut.i da ogni provi11c ja fra i quali i p~·o ff . . 13crc ~la d1 ~o­ Jog·11 a, Palazzo cli Pavia, l{occ1n d1 Tor1~0 , B_r1a~ sco .; i Gen ova , Rraccl1et1 i di Mila110, l\tl a111card1 d1 Mod en a , Morandi di Bolog11a , (Juinlarelli di Ven ezia, Grandi di Trie·st e, tutti i doce11li di Rom a e ò ; })r off. J)'Ali se, Li1)p o, Zon a, di .l\ap o li, Cat ani a ò i Me sin a, Arme11io di Bari . L 'Associazione l1a •staJ)ilito di pub))licare un su o or ga 110 uffici ale m en sil e dal tito~o cc ~ a S to111alologi a ila lia na ». P er clar e n1agg·1orP i1n p orlanza, prestigio e ricclìez.za di la ~'or~ :~ic.n l ifj ci , cc ~ a St on111 Lolog·ia » e g lt cc A11nal1 <11 CJ1n1ca o<io11lo1atrica n ·~d nll r e rivis te s i fo nclo110 n el nu o, 10 oro·an o. Qu est o sar à pubblica lo in Rom a P 110 sarà ;e.d a ttore capo il prof. Be11ia111ino Dc Vecchi ~. Il g iornale s arà ii1Yiato a Lutti i soci c h e abb1 an~ ' er sato la quot a d 'a• soci azion e i n L. 100. Pe r 1 non ·soci jl l)r ezzo di abbona1ìl ento è cli L. 70. RiYolger s j, p e r le 1)ren ot 1z1on i . a u La ,S ton1a tol ogia It ali an a>>, Via Cor11eli o Cel so 1, Rom a. La classe ·loll1a lo-odontol og· ica il alia11a fu sa a t Lorno n i s u o i ca j)i non p o lrit ch e ave re LLIL g r a nde Avvenire. Co1n<' ~ede de l pro si111 0 C:o11 g r e so , c l1e i Lerrà 11el se ttembre 1939, è s tat a scelta Nap ol i. 1

(le~:.:; ··..s· .,,.., .,...,

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1° Co-ngrèsso nazionale 1>er la valorizzazione del

patrimo11io idt;ominerale italiano. 11 g iorr1 al e cc Le F or ze , 'anil a rie » d el 15 n o' 'e1n])r e h a riprodo tto e co111111 e11tato le dire ttive c.h e S. E. il 1ninis lro Lantini 11a in1partito al Sind aca l o i1aziona le fascist a d ei 111edici p e r la valorizzazione d el i1a Lri1n onio jc1rominer a1e jta l ia110 . TJ prog ran11na l)r edi·spos lo d al Sind aca lo 11azion al e sar à a ffid a lo p er l 'esecu zion e alle Sezioni idroclimat cdogicl1e, in cor so di costituzione presso tutti i S in clacati i)r ovin cinli fasci s ti dei n1etl ic i .

Del progr a n1111a f a }Ja r1 e il cc Prin10 Con g·r esso n aziOn a}ù }Jer la YD lo riz1,a zio n e cl e} patrimonio idromineralc ilalia n o », ch e avr à luog o nei giorni 11 e~ 12 fel>lJr a io presso la Mofi lra al1tarchica rlel ~fi11eral e l lalian o. Il Con g r e::;so è or ganizzato <lal S indacalo 11azion alc f n cis ta d ei 1nedici so tto la preside n ,-;a ·del Commissario Mi11i's leriale Sen. Bas lia n elli e (}' intesa con l a Sotlogiu11 la Con g ressi e Con veg11i d ell a 't\lo tra st e~iSa. Snr a nno pre~c11ti a ll a ll H1 11ifr l azio11e lutti i co1rlJ)On e11 ti i dire ttori d c i .. i11dacaLi J)r OYin ciali fa. c is ti el ci 111edic:i, i co1npo11en ti le Sezioni iclrocìin1 a tologich c })r ovjnciali e n u m er o i ~ in1i 111 ed ic i cla ogni })arl r rl 'Ilali a. , ara11110 i11ollre r a1)pr0se11la le nl Co11g r c . . o tul le le S t nz ior1i l0rrn nl i it ali nn c e l e , !az io ni cli c ura (' l 11 r i·s1110.

Gli arao111 enti cl1e sara11110 Lral la li avrnn110 r ao ra ltere di a ssoluto ,·alore pratico, perchè sco})O ciel Co11 o·r es o è quel'l o cli far cono1scere ai 111 edici pratic i l'importanza d ella terapia i<lrorr1inerale e di Yalorizzare quin{li le s tazioni di cura italiane cl1e lante risor se m edicamento 8 l1a11no n elle molteplic i qualità dì acque tli e tti è ricco il nos lro su olo. La trattaz ion e d egli arg omen1 i è stat a perciò n ffida la a clinici illu~ lri , c1uali i profc~~ori l~ru­ o·oni , ·G a barri11j , SabaLjni , Alfieri, Lucherini , Me·ssini , Pisani, \ alenli , Casagra11di , Vi11 a.l. 13otl i , Silve tri, Znn e lJ i , P r111c rnzi o, n ertag11ou i , J3oc ch c tti, affi11c.: h è il 111 edi co ])ratico pos a ricr ' ere rruelle n orme c h e d erivan o dalla esp erienza e dnlla co1l1pe ten za a c q;ui·sila dai clinici partico la r111ente ver sali in ques to e llore della terapia. A.I Con g r e so, ch e sar à i>rc~ iecluto clal sen. Ba, tia n elli, inter verrà S. .E . Petrng·nani, J)irettor e <>e11cr ale de lla Sar1 i I à Pu lJl>lica . 0 Il S j11dacalo nnz io n a1<' fa ~ri la d e i 111edic i in' ila p er ciò tutta la cln s e ·sa11ila rla i ~al~ a.11a a par1 i ecipar e al Con g1 esso , r h e segn a 1 1n1z10 del Yato progr am111a <li nzio1 1e ])r edi . po~ l o (l al Si11d a cat o e p er la c ui a tluazion c è n ece. •. a rio l 'in leressan1ento più Yivo e f a tti' o cle i 111 eclici . Si tratta di t1n problem a i111po~ l a lo n el pi a110 <l e]J a h atl agli a nut ar chica, eh<· <lC'' <' pcrt nnto es"c1·e risolto rapicl nn1rnte 11e r d ar e• i11cr e n1 r nto n11cJ1 c in qu cs lo . c li or e a lle n o::-. Ire ri sor se 1ù 1 1. ion al i . T n1 edic j cl ' l lalia ·5apra nn o ronl ptC·r r <1 11 r he que Lo loro nuovo d o' er C'.

Convegno interregionale di dernaatolo gi. Nc l1 n Clinica Der111 os ifj Jop a tica d ell 'Uni\ e r . . i là òi R o111a , i è t enuta la second a riu11io11e della Se· zion e laz ia le-campa11a di J)e rm at ol ogia . Vi b nn110 p artecipa lo i più noti d er111alolog i <le] L azio e d ella Can1p a ni n ed un numer oso g rt1ppo di ·s pec iali sti . La r iu11io11 e è s Lala pres iedut a tlal prof. , -crr o t Li, diretto re d ella Clinica De r1nosifi1opatica cli Na1Joli , assi s tito dal scgr e t nr io can1 cl r nt a dott: Carlo F ivoli d ell 'osped al e S tJ-a Jlicano in Ron1 Et. I pro ff . Meineri e T a l':'lnl e lli cli Ro1nn l1 ar1 n ~ pre$en la t o a lc uni p az ienl i affe tti da d e r1na1os1 rar e. Quindi i soci Meineri, Ca ~ lellino, Oro, Fivoli , Sa ntori , Libon a li , Sa11toian11i ed altri , h a n n o fatto d elle con1u ni cazjoni scien Lifjcl1e . È seg·uita una rliscu ssione alla quale hunno partrcipato gran p arte d e gli intervenu Li. Il con g resso si è aperto e chiu so r on un cnloroso saluto al D11cc.

Convegno veneto di rndiologi. Si è svolto a Rov igo il conYegno lrive11 e to d eJla Societ à llali a n a cli R adio logia , presenti il Prf'fetlo, il F ed erale e t utte l e allre autorità e gerarcl1ie ... e con 1'inte r vento di nume rosi radiolog i delle 'fre ' ' en ezie e d ell 'Emilia. 11 convegno è st~ 1o <l J)erlo · 11el palazzo d ell a Pr0Yi11c ia d op o l 'on1 aggi o r e. o, n ella Ca·sa Littori <l, nl Sacrario d ei Caci.uli l>er la JliYolu zion e. Prima ch e ·~i sYolgesst'ro le co111 n11 icat iu n i . cientificb e in progr an1m a, affidal e a d illus tri r adiologi, è st a to comn1en1 orato dal prof. Ves11ig nani , di Triest e, l\fassin1ilia110 Gortn11, pion ier e e 111acs tro d egli s turli racl io logici ita]ia11 i. Nel po111e riggio i r ndunis li si sono r ecati arl \dra oYr l1anno 'i ila !o g li cn ' i a r r h col of:! ic i e i l11 u . . e i {· itt ncl ini.


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EZIONE PRATICA

Convegno lombardo contro la tubercolosi. I>re~so

l 'Ospedale _·a11atoriale dell 'I titu1 o l1 a1. io11al e fascista della previdcnz<l socjale a Vialba, ... i è tenuto un convegno d ella Sezio11e lo111l)arda clella Federalio11e per la lolla contro la tubercolosi, in u11ione all a ,Società lombard a di inedjcina e chirurgia, nllo t-cop o <lì Lraltare il tema: cc Ri"U1ta11 a di::; tanza e sociali della collassolerapia c hirurgica nella tubercolosi polmonare». È s tato anche i11at1gura lo, 11 el alone-teatro d e l1·1 ti Lu lo , un bus to a ForJa11ini, opera d e11 o scul1Oft.' Kufferlr; un clegcn le <lell 'O p edale ua pro11u11ciato .('Omn1ove11li l)arolc. J lavori s i sono s' olli co n la pre. icl en za del1'on. \forelli. Yicc-pres iden le cl ella FederazionP per lu lotta contro la tubercolo si , as·.sis tito dal se · :? rf'lario l)rof. Borch el1i e con l'i11terve11to cl i Jnolti soci. Il presidente della sezione lombarda <lE-lla Federazione prof. L. Zoja, il segr e tario prof. 1lonzo11i e il direttore dell 'ospedale cli Vialba pro f. Perir1 hanno saluta to gli intervenuti . !!; segui La la trattazione dei vari argomenti . Il 1)rof. U. Zandonin i h1 riferi lo st1 l tema : « La t oracoplasticfi neJla cura della tube rcol osi l)Olmonare » ; il dott. E . Sale sulla frenicoe eresi ; il prof. A. Peri11 su « La d ec!ino terapia complementare d e1la fre11icoexer esi », e j] prof. , . Rizzi ui « Risultati dedotti d all a pra lica dis1)en sarialc nella freni coexeresi , applicat a alla r;t1ra rlella I uberrolosi p olm onare ». 1

I ·•Volontari del sangue,, inaugura110 la nttova sede. " ella ricorren za clel d ece nnio di fo11da.lio11 e, l '.\. soc iazione volontari dcl san g u e• h a in au g uralo <.l Mi1a110 i locali anne·ssi all 'Ospe<lal e cc Fa Lebenefratelli - li'atepenesorelle - Cìceri - Agne si n in Cor• o Porta Nuo va 23, d ove sarà l a cde d ella dire1ion<• nazionale, _ di quella provin cial e e cli quella comunnle cl ell 'Assoc i~zion e. J locali sono s tati do 11a ti , co11 il r elati vo moder110 at lrezzan1ento, d al1·o speuale stesso, dal Comun e e d al prof. Prassitele Piccinini. Sono interventi.ti il viceprefetto, i rappre:;e nta11ti della Provincia, d P1 Comune e del cardinale , il fiduciario cle1 Grnp110 « D'Annun1.io >> co11 la Consulta e il gagliardc llo, circa 600 volo11tari . lra cui parecchi e donne, di Milano P ·de11e soltosezion i clell a provi ne i a. n1agistrati , sa11 i I ari, invitati. li cappellano don Faini h a b e n ccl etl o la lapide ai benefattori colloca la 11 ell 'a I rio ; 11 el ·.salone prin1cipale il dire ttore d ott . Forr11enl élno ha illu1strato g li !')COIJi ù ell 'Associazione ch e, sorta nel 1928, conta oggi u11 migliaio di soci g·enerosi d el loro ·sa11gue ; sono s tati poi di stribuiti diplomi di he11emere nza ai benefattori e ai soci che più si son o dislin li n ell'offerta . Infin e sono s tati visitati i r1ovc bellissimi locali inaugurati , compresi i gabinetti e i. laboratori ; nonchè l a moderna divi· ·-sione otoiatrica, alcune divi1sioni mediche e g]i i1npianti di cu cina e g uardaroba della nuova sed e dell 'o sp edal e. Fra le molte acle ioni cra110 ·g1ur1te quelle <lel Duca rli Bergam o e d el cardi1 ·ale Scht1 ter . 1

·

~L'opera

dell'Amministrazione ospedaliera di Mi·

lano. Il Duce ha ricevuto a Palazzo Venezia il gr. uff. ·\(a ~ im o Della Porta, presidente d el con sig lio di ;a 1nm i1l i ~· trazi one d egli Ospedali R i uni li cl i Mila-

no , il c1ualc 11n riJcrilo :; ul compJetame nlo clel1' i n1ponen te complesso dei nu o' i edifici ospedaJierj , ch e importan o una spesa cli L . 102 1nilio11i , dei quali oltre 70.000.000 sono stati offerti dalla e il tarlinanza n1ila11ese. · Il nt1ovo g randioso osped ale è stato costruito per 1800 p osti lelto ed h a 400 camere di deger1za . Le g iorna t e di l avoro occorse pPr la ·sl1a edifica zion e ammontano a due ll!ilioni e la media giornaljera di operai occt1pati è stata di 1000. Il g r . uff. Della Porta ha inoltre riferito al Du ce sul 1niglioramento apportato dall 'amminiis trazionc o pedaliera al patrimonio agricolo . Dal 1937 ad oggi sono la le cos truite 290 nuove case colonich e con 880 locnli di abitazione e sono stati rifor~ati alfri 100 locali . In totale 340 famiglie colonich e h a nno a ,·uto la loro s isterr1azione nei poderi dell 'ammini strazione . IJ Duce s i è compiac iuto dei ri sul1ati r aggiunti cd ha elog iato il g r . uff. Della Porta e tutti i suoi coll aboratori.

L'assistenza sanitaria ni coloni dell'Agro Pontino. Nella sed e della Confederazion e fa scista dei la voratori d ell 'agricoltura si sono riuniti il presidente dell'Opera Nazion ale Combattenti e il pres id ente dell a Confederazione, presenti altresi il presidente e il direttore generale della l'ederazione nazionale delle mutue lavor atori agricoli òi Littoria , allo scopo di assicurare la continuazione cl ell 'assis ten za •sanitaria ai coloni d ell 'Aaro Pontjn o. Con l 'accordo raggiunto la Mutua C:sanitaria dell 'Agro Pontino, potrà forriirc ai coloni del1'0p e ra Com b a tte~ti oltre l 'assistenza medica pr·evista dal patto nazionale, an che quella o~tetrica e di sp ecialità varie, n on chè i medicinali ad essi occorrenti .

In onore di Castex. Il 26 11ove11'1brc è stato solennizzalo a Bue11os Aires il 25° anuiversario d ell 'in segnamento di Marian o A Castex; a.Ila cerimonia intervennero il presidente della Nazion e e vari ministri . P er desiderio del fe t eggiat o, non si sono pronunziai i discorsi e la cerimonia è stata brevissima . La Comissio11e organizzatrice ha presentato l a somma di centomila pesois (circa cinquecer1tomila lire it. ) al Presidente dell 'Accademia nazion al e di medici11a , per l 'itStituzione di un premio intitolato al Ca lex; all 'illustre clinico egli ha pre-sentato una m edaglia d 'oro. L 'ambasciatore d ella Germania, barone von E h ermann , gli h a conferito la d ecorazione dell'Aquila t edesca di prin1a classe. Il prof. Palacio, in nome dell'Associazion e di medicina interna, gli h a fatto omagg io d el diploma di socio onorario e gli ha offerto il primo ese1nplare di un « Libro 'oro », in tre volumi, di un migliaio di pagine ciascuno, contenenti pupblicazioni in onore del Castex.

a

In memoria di Vassale. L'Acca demia Medica di Genova , nresieCfl11 a <la1 prof. Sabatini, ha. solennement e commemorato, in sedu la straordin aria, il prof. Giulio V assale. J.,a rievocazion·3 dell'opera e del contributo prezioso dato alla scie11za dal Vasasale, particolarm en te nel campo della endocrinologia, è stata fatta dal p rof. Paolo }i...iori . L 'orat ore ha ricordato l e importantissime ricerche d el Va·.ssale nel cru11po della fi siopatologia dell 'apparecchio l ireo-para I i-


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(( TL P OLICLINICO »

[ ANNO

XLVI,

i\U:\I.

l]

roidco cd inolLre i suoi s tudi s ulle capsule surrenali c he portarono alJa chiara dimostrazione della loro duplice fun zion e midollare e corticale con importn n ti appli cnzion i terap r u ti ch e dell 'a<lrenalina.

t o, · per invito della Facoltà medica di Belgrado. due conferenze in questa città: una sulle indi(·azioni e le possij:>ilità della neurochirurgia, l 'al1 ra sui tumori cerebrali della regione chiasmatica.

Un po' dovunque.

Marina portoghese, ha tenuto una conferenza al corso di guerra presso lo Stato Maggiore navale in Lisbona, sul servizio sanitario italiano in Etiopia, mettendone in risalto l'organizzazione J)erfr I la e l'efficienza .

La Società tede• ca per lo s-Lt1di o della circolazione si adunerà jl 25 e il 26 i11arzo a Bad Nauheim, nell'Istituto Willian1 G. Kerckhoff, sotto l a presiden.la del prof E. Eden·s di Dusscldorf. Temi principali : « Elettrocardiogramma n e cc Terapia d ell 'insuffice n za cardiac a ». Il 50 Congres o clell 'A ·sociazione l\iledica Egiziana, unitamenlc al 2o Co11gresso n1eòico panarabo, si t errà al Cairo dal 29 gennaio a l 2 feb braio: Temi: l 'ig·icne in ler11azionale n ej riguardi dell 'Egitlo e d el prossimo Oriente; Chirurgia della malattia jdalidea; Complicazioni cl1irurgiche dcl diabete; Dieta e 111 alaltie dn carenza alimenta·re· Standardizzazione d ei t er111 i11i m edi ci arabi; varia . Quota d'iscrizione: 1 l ir a egiziana. Rivolgersi al segretario generale dell 'As sociazione, prof. M. Khalil Bey . Ka r Ji~ l -A ini Post-Office, Cairo (Egi1 to). I

1

Il 9° Co11gresso fra11 cese contro la LuJ>er colosi si t errà a Lilla dal J '11 al 13 ap rile. ·Nella Clinica Ocul is tica di Pavia si è le11ulo il Convegno interreg jo11ale d ella Società Italiana di olo-neuro-oftalmologia, [I ] qualr hanno partecipato numerosi professori di università straniere. Ai congressis li è ·s tato offerto un rice' i111e11 I o dal Municipio . La Società i11cdico chirurg ica bergamasca ·si è adunata il 3 dicembre. Son o state fatt e cornunicuzioni d ai soci : G. lnYcr11izzi , G. Pan zeri , 1\ . Trirnarchi , L. Sassi.

Per i11 lere~sa 111e11 lo del n1ag·1iifico retlor e della R." Università di l)ar111a prof. Giovanni Ra zzabor,i e d el direttor e de.Ila Propaganda Medico-Scientifica dell e Ileg ic 'l'er rne di ,Salsomoggiore, prof. Mario Vara 11ini, i 11caricato dell 'in segname11to della idrolog ia pre ·~o l a stessa l JniYer si1 à , avrà vita una Scu ol a di p erfPzion an1cn lo i11 i<lroclimatologia allo scopo di conferire .il d iplon1a di sp eciaJis_ta, a 11orn1a degli Statuii P dei Regi Decreti. l.,,c l ezio11i inizic•ra 11no in ge unai o. J{iYo]gersi alla Segreteria d ell 'l.J 11ivcr silà di t>arma. lJn cor so ~ u pplc111enlar e <l 'ig ien e }Jer a·spiranti alla carriera anitaria si t errà 11ell 'Istituto d 'Igien e di Bari d al l 3 n1arzo al 13 l11ag·gio: tassa L . 400 : 1nod a li là COil SllCle . Il })ro f. _i\lfred o Milano, 11a lc11t1lo le Arti , i11 Yia To zion e sindacal r di della medicinn n.

Berlrag·n oni, deJl U11ivr.rs i I:\ cli in Roma, al nuovo Teatro del can a, il 22 di cembre, una l ecu 1lura , ul tema: cc L 'avvenire 1

Il p rof. F. Botta/.zi , accade111ico d 'ItaJia ecl en1erito della R. Univcr · it à di Napoli , h a 1en u! o, neJ Salone J\.rcivescovile di ques ta città, un a conferenza sul ten1a: (( La vita co111c fatto biologico »; essa ha inaugurato un a serie di conferenze dedieale a i profes• ioni'sti cn lt olici.

TI prof. \ V. 'fonn is, direttor e d ella Cli11ica neuroch irttrgicn clrll ' C-111 , PrL itn cii Berli110, h a tenu -

11 dott. Morais Sarmento, tenente medico deJl a

« La Presse i\.1éclicale » ha de·stinato molta pari e d el numero recante Ja data 21 dicembre, alla m edicina greca; esso è copiosam ente illustrato; co11ticne al cuni contributi di studio·si greci e descrive la Facollà rr1edica di Atene: si nota la mag·nificenza deg-Ii edifizi , ir1 stile classico.

L'Università di Modenn ha deci so di trasform~­ re in cattedra di ruolo l 'insegnamento di clinicn delle malattie tropicali e sub-tropicali , finora per incarico. .Su propos ta del Prefetto della Provincia di Catania, il Duce ha con ce-::Yso un su ssidio straordi nario di L . 500.000 all 'Osp edale Vittorio Emanuele di ques ta città . Al 11uovo Ospedale di Chie1i , i11 cor so di costruzion e, il Duce ha inviato una c la rg-izione pcrso11ale di L. 200.000. Venuto a oo11oscenza <li alc une migliorie i11di p en s abili al1'0 spedalc Morgagni di Forl1 . iJ l)uce h a elargito , a tale scop o, la som rn a di l ... 450.000.

Il Si11dacato provinciale fascista d ei medici di Veneziél ha for111ulato u11 voto circostanziato , per la ricos truzione dell 10s1Jedale civj] c di Venezia. i11 prossimità della tes lala del ponle autostradale lra Ve11ezia e l a terraferma. Il Prinr ive dj Pie11lo11te J1a vi ·italo a Torino l 'Ospedale militDre e l a nuova ·sede della clinica ginecologica e della R. Opera di Maternità, sorta 11ella zona ospccl al ie ra ect inaugurata il 28 ottobre.

Lo J)rin r ipessu di Pje 11101tte ha vi•sitato a Napoli l 'Osp edale ~1!j]j lare della Trinità e 1'Is tituto p er lo st1.ldi o e 1:-t Cltra del cancro. Il Viccr è dell 'A: O. T. 11 a Yisital o in Addis Abeba il laboratorio d'ig ien e e profilassi e l'istituto per lo studio dell a ri cke tt siosi , òirct1i rlal prof. Mariani . Ha pt1rc. vis itato l 'ospedale cc Duca degli A.bruzzi », di r ece11 lc m olto i11grandi to. Ha as~i­ s tito allo scopriment o di 11n bus lo, in memoria d el prir1cipe esplora tore, 5colpito in m arn10 bianco ricavato dalle vicin e cave di Am])ò. Donna Rachele Mu ~so]ini ha visitRto J 'Ospecl ale ~forgagni di lì'orlì. S. E. Tcru z/.i , sollo· egr e l;11 io al 'lini st<'ro del1'Africa Il uliana, ha vi sit alo i11 1 \, er~a 1·osped ale J)er gl 'inf'cr111i r erluc i <l all 'A . O. T.

ll 24 dice n1})rc . i è ct lebrata ir1 lul la Italia la VI Giorna ta d ella Madre e del Fa11ciullo 1 esalta1

zione dell a m a lernità r. della sanità d ella lirpe; si è procerlulc. ·1 rili f<'!:> Losi e sig11ificalivi e si sono dis lribuili clo11i e\ premi di 11rolificità e d i· buon alle·yam cn to. L ·o. N. 1\1[_ l. ha assegnato 110.000 premi. A Ro111 a la celebraz ior1 e h a avuto luogo al Teatro Adria110; è ·st a ta 011 ornt a rlalJa preserzn èlell a R egi n '\ Trr1peratri cr.


EZIONE PRATICA •

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Lu Pri11c ipes .. a <li llien1ont e 11 a l)r esen zia lo i11 Ron1a la con segn a cl i corrcùiu i })er n eo11 ati , fat ta dall a Croce Ros ·a I t al ia o a.

gatorio l 'isolamento). Non si è riusciti J11 alg·ruclo t enta tivi n1olteplici , a liberarla d ei 0o·ern 1i r h e clif fondeva . ·

La Sovra11a 11a <lis lribuil o i rion i 11at alizj ai ri co,·er a li d ell 'Istitl1to cc Regi11 a Ele11 a » p er e11cefaJitir i.

È m orto a Cop en agh e11 , in età di 72 anni i1

l l 12 dice111Lre è st a to sole11nizzalo il 250 a 11ni,·ersa1io d c11 'a1lività scie11 tifica e (l id a l lica d i Villoria Marag l ia110, pio nier e e 1narlirc d ella radiologia (egli si è ctovu ~ o assoggetta re all 'a1111)uf azione d1 . lre dila ed h a d ovulo suJ) irc 14 int erventi operativi , p er tra pia 11ti ctitan ei ). La cer i m onia si è lr 11ula a Gen ova , 11cll a aln della b iblioteca d egli Osped ali civili di a 11 \l tlr tino. l\'ell 'occas ione ·si è p uLbJicat o i ] YOll1111c rom1nem or a livo: cc J.a . cu ola e1ellror adiol ogir a g en oYese >>. I n occasion e d ella co · Lit uzion c della Societ à di ~1 edic in a d e ll 'Imper o in A ddi~ Ab eb a , 1'isp ettore g·en er ,1lc di sa11ità del ~1ini ~ lero O. l ., dol l. An lo11io Ba ile , h a ri eYocata l a fi g l1 ra d el cam erata Del Favero i pe llor e di Sa11i In ci el Gover110 d ei Galla r S id am o, r ece11lem en le cad t1t o n e11 ' aclernp i111en lo d el . u o d oYere, e queJ1 e <li altri q u attro 1nedici cadut i 11ell a b a ttagli a , senior m ed . Bussi , s . t en . 111 ed . Cuiffo, ~ . len . Za mpi eri e s . t en . 1ned . C:-i rlo Ru s i, p r opon end o ch e al n on1c d ei cadu li 1sian o in Ulo lati altret t a11ti p os li-letto p r esso l 'Osped ale « Duca degli AJ)r t· zzj ». 1 \

I e?l ogo Miiller , ch e fu il promotoTe d ella g inna ..

s l1ca da ca.m era . Un su o 1nanuale è s tato lrad o l lo in ve nticingue lingue.

I g iornali hanno d at o à1n pie n otizie ·til pre ·id enle di un a d elle più importanli Ditte am cJ rican e di m edicinali, l a « Macke.sson & R obin nJ con capitale di 80 milioni di dollari (p arj ad u11 lnili ardo e m ezzo di lire i I a li an e) . Casu a lmente i è risaputo ch e egli era un antj co truffat or e 1)hilipps l\tiusica; aveva aissunto il n o111e fitti z i~ di Don ald Cost er. Un o d ei fratelli , col no1 11e di Geor ge Vern ard, facev~1 par te d el Con sig lio di a1n mi11is lrazion e della Ditta ; un altro, col 11011H.: cli Die tr ich , faceva d a cassier e. Il JJre~ i fl e11te ~ i i· t1cri•so con un colpo di r evol ver .

.

I

Nell 'Osp edale di San Giacom o in Au g u st a él Rom a è> ~ l a t o or gani za lo il 5° cor so annuale d al ~o vrano Militare Ordi11e <li ~!alt a di m edicina e t hirurg ia cl ·urgen za p er n1iss io11ari e 1n i ssion ar ie. 11 corso Ye n n e> in au g ura1o il 3 di cem b r P. Nei locali d ella Cr oce R ossa di Napoli , i 11 v i ~ Cuna, si è svolta , il 14 dicembre, la ceri111 onia <lella con segna all a Prin cipessa di Piem on1 e d el diplom a di g r acl o su p c•r io re cl i infermi er a volo11 t aria d ella Cr oce Ros n, al lc r111 in e d el coflSo d a Lei seg uito n11 'osp r d n1c 1nilil ar e

Il d ol t. Corrad o Co11fo rto , n1edi co d ella Direzion(l gen erale (}cl I 'I . \T.A., h a t enuto a ' ' en ezia un a con fC'r cn 7a ·:t1 l I C' 111n: (( Tja m edicin a preven t i" a >> . Tl prof. F r a 11 ce:-:iCO Bon fig li o ba co1n m en1.or ato, nll '~i\r cadem ja Lan cis ia11 a di Ilon1n , il c ompj anto pr o f . .i\u gus to Giannelli .

li (;ruppo a ssis tenti uni ver sita ri <li Firc n z<· 11a reda tto un est eso n1en1 ori nlc al i\1ini ler o d cll 'i r1lerno, sulle co11(lizioni d ' i11feriorità fa l'l r d al 11uovo ordinamen I o o·.:; ped aliera al per son al e assi stente d ell "! clinich e, p er acced er e alla c arriera osp ed al iern. An alogam en le a qu ant o è s ta io s lnbililo per i compon e11ti d el Con sig lio Su perior e di Sanità e d ei Con sig li provinciali di .. nn it à , a n ch e i com p on enti elettivi d ei' Com it a li a11r111ini s l r a Uvi d ei Consor zi provinciali antituberc ol ari d ovr ann o esser e scel Li fra p er son r ch e sian o in 11osse·s so d el r equisito di coniugat o. Si è spen la a Ne"'r York , i11 et à di 75 anni, Ma ria Mallon , 11o tissin1a tra g l 'ig ienisti e an ch e tra i profani quale p ortatri ce di tifoi de (onde il n o1ne cli Maria la tifoide) . l) opo esser e st at a riconosciu la r espon sabile d i oltr e ci11quanta casi della i11al a ltia, di cui t re m o rtali, si po lè con vincr rl n, con m olti s ten t i , alla contumacia in os11edale (n cs~ t111 a legge vig·eya cl1e l)Otesse re 11 d er n e obl)1i-

L 'Is tituto Nazio11ale Fascista Assist e11lj J)ip enden t i Enti Locali (Rom a , via Martiri F asci ~ tj_ 46 . casella p os l. n . 1062) h a bandito un con cor so p er 75 assegni vitalizi d a conferirsi agli impiegati e sani tari già alla dipende11za di Enti locali, 110 11 ch è alle ved ove, agli orfa11i od ai genitori : Il concor so è scaduto il 31 dice1nbre 1938 (11011 ce n 'è st at a dat a comunicazione; n on 11a nY11 t 0 larga d iffusio n e n ella ·s tampa).

Il 25 dice111br e è deceduto a Milano il p r r)J'. _.\ l\rBROG10 BrNnA . E r a nato a Como il 27 i11ar zo 1870 ; per 34 anni preistò l 'op er a su a alla Polia111l)tila11 Zél di l\ililan o, prima alla Sezio11e r ac11i tici , poi com e direttor e, quo tidian a1nentc e g r nl1iit nm ente J)er i p overi . Scoppia ta la g u erra , pur })otendo es~ ere eson er at o })CT 1e ~ ue conclizio1Ji fi ::-icl1e, <ls:-5 unse ser vir.io quale volontario. Dic l1i nra f () i n a · b ile 11el 1917, t orn ò a ìV1ila 110, OYC nlla PoliambuJ l a11za di via Aren a ebl)e occasion e di cu rare il })er s.a g-liere Benilo Mu s soli11i. Ha JlOi p re ~ cnzi ftt o i c i11qu c du elli di ~ifu·ssolin i. Pre se ])arte a lti va i1l 1no imenlo fascista d i r ed e11zion e dell 'Italia c<I h 5l coper to inolle caricJ1e. Da qualch e tc1n p o . i er a r iti ra lo dalla Yita a tli,-a , i11 ro11='rgu enza rlell n salute logor at a . Sole1l n i eseqt1ie Gli ·a n o ta te re·;:;c a C:on 10. l\if . p .

l)er l a 111o rle d el p r of . .B1r D A il Dl1ce '1 ; 1 in ' ial <:J il egt1ente t elegr am111 a : '< Fed er ale di Milan o. Mo,r te d el Ca111 r ralél ~.\ 1 11 b rog iv Binda mi è cag·io11e di profondo cordog lio . Ho con o&eiu1 o ven t idue anni fa , in via Ar ena , il Stio b isturì sap iente e più Lardi il uo gran òe cuore e la s ua ad am a11tina fede di Sa 11 ~ rpol cr is1n. Le Cami cie 1 er e mil an esi n e on or er a11no olcnn c·m ente la n1e1noria. - ì\{ussoL1Nr ». 11 prof. l\1ASSil\IILJA.."NO G onTAN, 1)ri111ario rad iolog·o all 'Ospedale Civile d i Trieste, <" c.; I nto u ccj ~o, in et à d i 65 an ni, d a un a fo r mazio11e .c:an r ('ro~a polm on are, ch e d a Lempo m in ava la sua esist e 11za e ch e e ra •s ta ta provocat a òai r agg i 'X , <' lit egli 8i esp on eva sen za t r op pi r ig·u ardi . ·Nat o a Tr iest e, l a u r eat osi a Vi en na , er a sta10' allievo di Holzk n ecJJ l e aveYa con segu i lo 1n d ocenza i11 radiolog ia 111ed i.ca a Bolog11a . Nel ve nticinquen nio della sua attività n1edicH· g li era ·stata co11feri la , quale d ecano (lei r adio ... logi j Laliani , t111a m e.rl aglia d 'aro . L.


JL POLlCLiì\'JCO

H

l ANNO XLVI , NUl\I. 1]

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!RASSEGNA DELLA STAMPA :MEDICA

Loy M. W. HusBAND. Durata dell 'in1munità antivaiolosa. Riv. San. Sic., 1 sett. - ~I. lVIAZZEo e A. MARTIDeut. A1ed. _W och., 2 sett. - VocEL. Diag r1os i NO. Inquinamenti esogeni dell 'uovo di gallina . .dej lun1ori cer. - KEPP. Profilassi e Ler apia della ' 1na ·ti t e. - K0Es1cs e HASOKO. Trattam. d ell emoAccad. Med. , m ag. F. GERIOL.\. Iperìnsulinismo funzionale. fil ia co11 ormone se-ss. fen1m. Paris l'1Iéd., 3 sett. Oftal1n., oto-rino-laring·ol. , Paris Nléd., 10 sett. ~I. ~L.\RCHAL. Novità ir1 ·slomatol. radiologia cardio-aortica. - EnHEN. Misfatti e peMed . J( liri., 2 sett. - O . GRU'Tl. Chen1 io terapia . ricoli del pneumotorace art. nelle emottisi. .clelln gon orr. O. T1cHLER. Trattam. rlell ' iperRiv. di Chir., lu6·. P. ·MACCHI. Tumo ri del · ~ensione. cordone spermati co. - F. MANDRUZZATO. U·so del· Gaz. d. Hop., 24 ag. -- ScHLACHTER. Esist e una 1'urea nelle f erite cron. suppurate. sindro111e d 'iperfunzione retro-ipofisaria ? l'r1ed. Welt., 10 sett. O. FISCHER. I bambini In.dian, .Tourn . Med. Res. , lug. - ·M . N. RAo. portati nei p aesi caldi. DRASCHER. Meticci coVitamine e ulcera gastrica. - H . E . SHORTT e lorati. al. Coltura del Yirus della denga. - N. N. RAY M ed. J( lin. , 9 e tt. I-1. DE~Il\IE. equele di e G. C. DAs. Siero antitetanico ad alto titolo . .colpi al capo. - O. KAUDERA. Stadio }Jreparalitico Rev. Neural., lug. - G. V1LLEY e al . Soluzioni della poliomielite spinale. ipertor1iche n el trattan1 . d ell 'en1icrania. Forze San., 30 ag. - V. GroRCELLI. E lettroenceJoiirn. A. M. A., 20 ag . - D. Mu nPBY e J. W . falografia clinica. - A. 0BERHOLTZER. Ormoni ses'1\ASTELLER. Glomerulo-nefrite a cuta. - R . R. SAsuali n1asch. sinte L. YERO e J . J . BLOOMFIELD. L 'igiene induistriale nelAnn. Inst. :P asteur , set/ . - P. E. DAOY e J. C. la sanita pubblica. - M. L. BLATT e al. Rabbia. LEvADITI. Ricer ca d el b acillo di Koc h. - H. HECHT. P r(JJctiti on er , sett. Disordini sessuali. Siero-diagn. differenz . di ifilide, blenorr. e tbc . .Tou rn. }rféd. Franç. , lug. - Idrologia. Minerva Med., 8 ·se ll. - D. D'ANTONA e al. VacPresse 1\ féd., 3 •sett. - R. GnÉGOIRE. Phlegmasia cinaz. associata anliLela11ica-antitifica-paratifica. •4:aerulea dolens. G. OTTANI e D. ZANELL.\ . S indrom e a11ginosa Forze San., 5 ag. - P. l}oNnoNr. Fattori esterni ipertensiva in tbc. r e11ale. r(lella can cerogenesi. - U . .t\,RCANGELI. Eredolue. Cl. Chìr., lug.-ag. - A. l3LLL1 . Ro llure pneuRif. Med., 20 ag. C. MASTROSIMONE. Elefan1natiche dell 'intest. G. BENDANDI. Narcosi con tiasi dello scroto. e t ere riscaldato. Gio1rn. di Cl. M ed., 30 ag. D. CAMPANACCI. Presse Méd ., 14 se lt. - D. n .\ ~ IELOPOLU . TiroiCol eci stopatie metagono<:occiche . C. MATTIOLI- diti endemiche e sporadich e . .FoGGIO. lgroe·stesia. Milnch. Med. WocJi., 16 sett. p. MARTINL Min . Med., 18 ag. - D. MoscA. Epato-colangite Possibilità di traltam. d ell 'ipertens. genui11a. ottica ricorrente da « viridans »; guarig. - ;p. E. R. STAEHELIN. Agranulocitosi e panmielotisi. MASPEs . Ipotensione intracranica. Amer. Jowrn. Med. Se., sett. - L. ScHIFF e al. Deut. M ed. Woch., 9 sett. - R EDEUZ . Diag n . Il principio emopoietico. - A. BIANCO e N. JoL_precoce d el carcinoma del collo e lotta contro il LIFFE. L 'anemia degli alcooliiSti. - T. CuRPHEY e .cancro. S. SALOMON. La funzion e epatica nella polmonite. Presse M éd., 10 sett. - A. CHALIER. Prevenz. e Klin. woch., 17 sett. - K. EnNST. La psichia ·t1altam. abortivo delle flebiti post-oper. tria nella m edicina clinica o<lier1)a. - F. HAFFNER. Jou rn. A M. A., 27 ag. - E . G. BANNICK e al. Gli stimolanti. ·'fossicità del sulfanilammido e affini. D. T. )

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Indice alfabetico per materie. Pag.

A.1ulrtinis lrazion e sa nitaria

llibliografia . . . . . . . • Cardiologia: credenze fall aci 'Diabet e 11ormogli.cemico Diabet e renale . . . . Diabete . terapia Yitami11j r a l)iatesi urica: dieta . . . . . . . Emop eritonei d i origine genilale fen1 ntinile: dolore « el evato » . . . .Fegato: 11u lura del principio a11 ti})Crnicioso . . . . . . . . . . . · · · · )'J·cnicoexe resi : effetti immediati e Larc}j\·i

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ltlfarlo dcl miocardio <la coron ari le ')Ìn. in diabetico . . . . . . Jnf111enza: nL petti clinici . . . . . . .

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Tpopituitaris1110 . . . . . . . . . · · Li11guagg·io n1 ed ico : J)er l ' i lalia11ità d el . . . . . . . . . . . . . Malattia di S i1n111011Js: ler ..tpia . . . Medi ci p er l 'A. O. . . . · . . · · · · Morbilìo: profilassi delle co1111)Iican ze Napoleone: Ja m al attia d ella d ecaclenza : . morbo di Frohlich ? . . . . . . Ospedali: nu ovo ordinarrien to: sta to giuridico dei su nit a:ri . . . . . . . Pellagra e avvelenam. da sel e11j o: rel azio11i . . . . . . . . · · · · · · · Pressione venosa dopo sfo r zo: n1ist1ra Sodòku . . . . . . . . . . . . . . . . Strozzame nto ernia rio crurale: Ial o l 'ermom e tro jn lroclollo n el retto: rot-

tura

. . . . . . · · · · · · · · · · ·

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Diritti di proprietà riservati. - Non è coruentita la ristampa di lavori pubblicati n eL Policlinico se non m se~to ad ~ori~at;ione scritta dalla f'edat.ione . E". vietata la pubblicazione di sunti ài essi senz:a citarne la fonte . L'.Bl>ITORB

C. FRUGONI, Red. capo.

A. Pozzi, resp. Roma, Stab. Tip. Armani di M. Courrier


ANNO XLVI

Roma, 9 Gennaio 1939 ·Xl II

,,

PERIODICO DI

Num. 2

''

MEDICINA CHIRURGIA E IG IENE

fondato nel 1893 da GUIDO BACCELL·l e FRANCESCO DURANTE

SEZIONE · PRATICA. REDATTORE CAPO: PROF. CESARE FRUGONI Clinico Medico PREZZI

D'ABBONAMENTO

ANNUO

AL

« POLICL C~ ICO »

di Roma

PER

Singoli : Ital ia Estero Cumulativi : (1) ALLA SOLA SEZIONE PRATICA (settim anale) L . 70 L. 115 (2) ALLB DUB SEZIONI (pratica e m edica) . ( 1-aJ .ALLA SOLA SEZIONE MEDICA (mensile) . . L. 55 - L. 65 (3) ALLll DUB SEZIONI (pr atica e ch irurgica) 11-b •.\LL..\ SOLA SEZIONE CBJRURGICA (mensile) L . 55 L. 65 j (4) ALLB TR8 SEZION I (prat., m ed. e ch irur.)

IL

1939

Italia L . 110 L . 110 L. 140

Estero L. 165 L. 165 L. 195

Un numero separato della SEZIONE MEDICA o della CHIRURGICA L 6; della PRATICA L . 4,00

SOMMARI e. Lavor i ori g inali : F. Corelli: L'ittero catarrale quale evatite allergica. Note e contributi : R Molari : Il iero antidifterico nel trattamento delle angine ac:ute non difteriche. - G. Tri llc: L'emboloterapia nella cura della tuberool-0si volmonare. Osse rva zioni oliniche : O. Mazzarella : Una particolare frattura dell'arco vertebrale. Sun ti e rassegne : RENI e VIE U RINARIE: E . Becher : ~fe­ todi ~emplici per constatare una insufficienza renale. - ~tme Ai:toff e M. Daunay: Vaccinazione per via orale nelle pielonefriti da •< Bacterium coli » . R. Dresser e J. C. Rnde: Cura del cancro della ve· cica con raggi X ad altissimo voltaggio. - SISTEMA .NERVOSO: V. Porta: 1feningoradicolite a inizio con intomatologia tu1norale (pseudo-tumor medullare). P. C Bucy: Sulfanilan1ide nella cura dell'ascesso cerebrale e nella prevenzione della m eningite. - M. Scachter: Le polinevriti da zolfo. Nottzia b ibl lograf1ca. - Cenni bibl iografici.

Accademie, Società Mediche, Congressi : ocietà. MedicoChirurgjca di Pavia. · /\ ppunti per il medico pratico : Sifilide ga trica a tipo. pseud·oneoplastico. Un nuovo mezzo nel trattamento della stipsi cronica. - Su un nuovo metodo di tratta.mento dell'ul cera dello stomaco e del duodeno. - Intorno a lJ a cura della endocardite reumatica. Esperienze cliniche con cardiotonici e sedativi. - La mi lza da stasi eronica centrale. - La terapia funz ionale con le dosi n1inime. - Il bismuto nelle sindromi dolorose in oto-rino-laringoiatria. Come si tra· mette la paralisi i11fantile? - MEDICINA SCIENTIFICA: . ulle azioni dell 'atebrin nella maJaria estivo-a·n tu n· nale. - VARIA. La pagina dello special•s ta : P . A . .Meineri : Appunti di terapia de~matologica. Nella vita professionale : Amministrazione anitaria. - Cronaca del movimento corporativo. - Concorsi. -Nomine, promozioni ed onorificenze. Rassegna della stampa medica. Indice alfabetico per materie.

LAVORI ORIGINALI

Ciò fino <"•d un certo punto è con1JJrensibile. Fin cJ1è don1ina da ~ola ln teoria i11fettiva o tossinfettiva dell 'ittero catarrale, male i co11 cilia il fatto c he una emozione, .seppure una forte err1ozione che laf:.ci.a profondamente sconvolto il l)azie11te (choc }Jsichi co), possa causare un ittero, cioè una malattia o una sindron1e orgar1ica con le sue manifestazioni, col suo decorso anche lungo e ~o nseguenze talora , bench è raramente, mortali. '1a se llOi vogl iamo l< pensare allergicamente » come ora diren10 , questi casi si possono forse spiegare e ;;-.i J)Otrà dare lina interpretazione unica, ugual3 in molti casi <tln1eno, per 1·i1 Lero di origine alirr1entare, J.>er qu·ello da emozione e per quelli da chemioterapia , cla sieroterapia , da raffreddamento , ecc. Ciò r1on e.5clude, lo ripetiarr10 ancora, che fattori infettivi e tossinfettivi, parassitari possano essere in altri casi, più o n1eino direttamente in causa. Entrando s ubito nella qt1e~tior1e , J1101to d.eli<"ata e difficile. qua11to a Pl)Rssiona11te, ·v edia-

Istituto di vl inica Medica Generale e di Terapia Medica 1>ELL.-\

Pl

LNIVERSIT.\

Direttore : prof.

e.

n1

Rol\I-\

~..,RUGONI.

L'ittero catarrale quale epatite allergica. J,'inftammazione allergica del fegat o e delle vie bil iari. Studio eziopatogenetico. l)rof. FEn.01NANno CoRELLI a .... sistente 1

<C.01tt iniirizion.e; vedi nurri. 5 l,

Cll11no

1.938).

Ittero ex emotione • Epatite ex emotione. Esiste l 'ittero ex er11otione ~ Qt1 esta è la i)rim~ domanda da rivolgersi. Mol li AA. non lo riconosco110 , in n1ol ti trattati nor1 è neppure ricordato. Per la grartde in1port.anza che questo tema ci enilira av.ere, noi faremo invece u 110 svolgi1nento piuttosto e~teso. Ge11eraln1ente :11 fattore emozione che tal ora -è nettissimo, non si dà valore, lo si ritiene e per aJcuni CAlSi può esserlo, una coincidenza, una toncau~'l, o un fattor-e coadiuvante.


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<< IL POLTCLTNICO J> •

1no co111c si po~sa .&piegare 1'importanza del fattorr 1 . . icoen1otiY o, dell 'en1ozione, specialn1ente di emo2ioni tristi più che g ioiose, dello ( 11oc r sichico i11 g€:Jlere. Non è il luogo qui di discutere la teorin dell'emozi ,ne, la cc teoria periferica » e 18 cc teoria centrala.n secondo le ipotesi di Wi1liams James, di Lange·, di Rémond , Sauvagc, J)ei Sa11 ctis, Buscail10 , !Bi~n chi, Mo rselli, ecc. Spcc..: ialrnente nel cam1)0 p1sich.iatrico è di8C l1sso il pro1b lema dell 'emozior1e e l'imporl.ar.1za di essa nell 'inf;orge11za , di certi stati ~icopatici. Risale· già al 1909 la prima grar1de discussione .al Con-g rosso della Società di n eurc1logia e J)Sicl1iatria a Parigi. Molte ricercl1c sono ~tate fatt P, nei soggetti cl1e han110 presentato feiìomenì r e.attivi da emozione,, studio cl éll 'equ ilibrio net1ro,regetativo (C~iorgi, ecc.). :È i1ota l'importanza che emozioni, che parlicolnri situazioni ìJsi chiche ha11no nello « se.al c:11ara >' ,·ari fenon1 eni ancl1e di ordine all e rgico. vi sono· chiari eF-empi di asma, di colicJ1e cli errlicranie, di eTite111i, di diarree muco111e n tbrano.se·, di pruriti, e-e.e ., ad insorgenza sotto uno st.in1olo err:.otivo. Si tratta in questi e asi, l)er lo più di soggetti a distonia neuroveget a tiva, ma è lJJroprio su questa base che si p osso110 in1pianlare più facilmente i veri feno111eni allergici e quindi anche una eve11Luale iper ser1sibilità allo ·::.h oc e1notivo, allo cJ1oc pf-:i chico. t ' 'et·r hi.a nozio·n e, ancl1e popolare, non se1,za f()nèlan1ento , cl1e una arral>b·i atura od u1ta forl.P paura può far comparire l 'ittero. Già Val$al,ra e ~iorg·ag·r.li ricorda.110 l ' itt r ro e n1otiYo e poi molti altri, Bouillaud, Vill enC:>uve. P olai11, ecc . Sono state dal e i1Lterprr eta2ioni cl1 e og·gi ha11no valore stori co, il Ji0~ tro l\ifcrg·ag·11i però pen sava che « i i)ate111i cl' anirt10 possono f..Tovocare l'itterizia p er la loro 'li.ione 11ociva sui 11ervi d ei vasi biliari. e sa11guig·11i dcl fegato , cioè sopra quel con1plesso cellulare cui spetta la formazione della })ile l'; !'..;011 tale interpretazione ~Iorg·agni si a,,_ vic:i11a n tiral)ilmente al concetto attuale dell 'e1Jalite n1etlendo in evidenza l 'i1nportanza tlel corn1Jl esso nervoso , di quello ch e costit 11i5LC il fattore n eurove1g-etalÌ\ 0. fvlarc.11iafava ha riporta to tre casi mortali qua n tu mai interes1'anti di ittero emotivo, ch 0 csarninere1no più avanti. Scl1artC'r e Nedl er 3pplicand o il conoetto d ella flocculazione di J.Jt1 rnière, il qua] e p11re d à imporla11za a ll 'emo1io11e, an1mettono che nell 'itter o da emozione, in segl1i lo ad uno choc colloidocla.sico, i flo c,..t1lati r,irco lanti ne11 ·organismo ,radano a l edere la cellula epatica, donde l'itt ero. 1

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1

LI

Nella nostra casistic.a che comprende più di oento osservazioni classificate nel cc grt1ppo dell'ittero catarrale », l'emozione si trova nei JJrecedenti diretti in una percentuale di circa il 15 dei casi. Talora l 'en1ozione ~ in così netto rapporto e.o n l'inizio della forma morbosa e de~l'itteiro che non si può non dare ad fS~, valore . Ricordi~n10 hreve111e11te alcuni nostri ca~i , illustrativj. In un ragazzino fino allora 1)erf ettan1ent1e sano e robusto , poche o·r e dopo un forte spavento, perchè giocando il calcio in luogo proibito era stato acciuffato da una guardia che lo vol eva trascinare in prig ione, con1parve un tipico ittero della durata ·di un mese, con fegato all'ombelJicale trasversa. con milza diebord.ante 2 dita dall'arco costale. {Tna donna , fino allora sana, dopo u11 forte ~pavento per aver vist.o il proprio ban1hino ruzzolare dalle scal e, pre.s entò subito stato gen.eral.e alterato e ·d olori articolari vaganti cl1e si giorvarono del salicilato e durarono una diecir1a di giotni, dopo i quali, con di~creto prurito, comparve l'ittero cl1e durò circa t1n rr1ese. Una harr1bi11a di otto anni per una forte paura ess·e11do stata trascinata via da una zi11gara, ebbe prin1a dolori articolari diffusi, vaganti , co n febbricola pe1 una settimana quincli ittero. lTn ragazzo di 14 anni a carattere emotivo, una sera fu mo·l to tt1rbato avendo visto una donna morta i1~ll'app,artan1ento vicino ~J ~uo, ·dov·e rimase lut.ta la notte; per tutta la 11otte stessa non potè pre·n dere sonno, (~b·be diarrea e la 1nattina dopo era itterico. Una giovan.e donna ,gravida al 4° m ese in perfetto benessere fi1lo allora, avendo· ,,isto jl proprio ban1bino cadere da una tavola , cl)l:1 u11»emozione così forte che f;ven ne , e si a fflosciò; ripresasi dopo pochi minuti cc non fu lJiù quella di prima ». La mattina do110 era ilterìcn e l 'it.tero durò quasi due mesi co11 epato1negali.a ·notevole e dol ori addom inali di-

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~creti.

Un 'altra donna , domestica, di 45 an11i J an1:h ·e,s sa fino allora i.n perfetto b,e rtessere . vista ]a propri:\ padTona cadere, mandando u11 grido ('.\Cuto , da una scala che lei stessa avrebbe doVlllo sostenere, e restare ef:.B.nime al suolo, ebbe una fortissima paura. La mattina dopo era gialla. All'entrata in Clinica, pochi giorni dopo, aveva una bilirubinemia di 18 mgr. % ed u1to stato generale molto alt~rato. Dalla nostra terapia ebbe un risultato ottimo. lfra i nostri e.a si vi sono altri di questo tipo: così t1n 11omo che aveva t>art ccipato ad una lite violenta diventò itte.r ico la mattina dopo;

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S El. IONE PRATl CA

un altro ché mentre correva in bi.cicletta per poco non era travolto da un grosso camiort, ebbe un 'en1 orione cosi fort e da nort poter ]) Lll r.ontinuare la corsa, diventò astenico ed il g iorno !lopo era giallo. Oltre a questi è p ar tirol:lrm ente interesf'ante il caso di un nostro gi0 Ya11e c olleg'a ch e ha u11a fan1ilia rj1 f\ con 11ote n cttan1cnte alle rgiche: l a n onna so ffer t ute di orticaria e coliche epatich e, la 1nadre di ortic1ria da frag·ole ed è lui stesso colpito da ortiGaria , prtirito inte11so e febbiJ·e, og11i Yolta cl1e. mang ia uova crude (a.llergia alimen 1o re). OrJ1en e qu esto i1ostro amico e collega, a temper11n ento emoti\ 0, presentò ben due itteri ex en1otione: uno da ragazzo clopo essa.re stato bocciato ad un esar11c ed un o qualcl1e tem11c1 fa, subito clopo una forte ·e1n ozion e ~lVlJla in una corsa -a utomobilistica durante l a quale p er f>OCO non in,1cstiva un gruppo di Jiersone e se nza. che i11 t ale occasione ave, se iJ i11inirrto trauma fisico. È inter essante poi l10la r e cl1 ~ questo st c so soggetto pre er.tò, 11egli anni di intervallo tra il primo e secondo 1ttero elr!o tivo, alla impro vvisa tele fonica nol izia d ella morte d cl padre; a11ch e una diffusa eruzione di orti c·a ria con prurito (or tica1 ia ex ernotione). ~ evidente anche in questo caso il netto r :-l pportò dell'ittero e d ell 'orticaria con le forti emozioni subite, orticaria ch e fu d el tutto eguale a quella ch e abitualn1ente i11sor ge dopo in gestione ji uova . P\isall<l i11 c1ues to caso, siR dal lato famiglia re che per.senale, l'importanza del terreno, del lerre1io allergico , sul quale Bi è impiantata .an cl1e un 'allergia alin1entare . Ricordo pul'e. il ca o g ià citato dcl l10stro paziente a p1ù di tre o La itterizi c. !Fl1 d o po l1na fortissin1a arrab1b ialura , ell e lo la~c i ò « profo11d amente· sconvolto n . oh e c-01nparve ]a prima itterizia, il p rimo episodio cl ella Iu11 ga serie n ella quale come si è d etto, ln maggior l1arte dell e 3l.t re erHno da -pre ci ~n causa a1in1e ntare. Gli episodi itte.rici di origine emotiva furono complessivan1en te ·1:, sempre in~orti T)OGlte. ore dopo una arrabb•iatura. Anch~ questi itteri erano « presentiti n sì c he finita l tt lite e r elativan1ente caln1.a tos i , il paz. cc aspeltava >> la comparsa delle urine scure e del g iallo alle s_c lere, com e l' cc as;pettn,1 a >> dopo I 'ing·estion e dì quei dati cibi già d etti . An ch e que1s to caso, come il p recedente, è quanto mai inter essante perchè ci mostra ch e, nello ste:~so soggetto , due fattori., quello enioliuo e qu..eèlo alimen.ta1·e danno 1'ittero, ed in uno anch e l'orti caria, contem pora 11eam ente . <..:h e cosa .chied er ci .d i fron te a $Ìn1ili ca si ? [)c.bbi amo con~id&are anche qui , in p rimo 11iano il fattore j11fe ttivo, o tossinfettiv o~ D ob1

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bia uto pe11sare anch,e in quc~ l.i casi così tipici cl1e l' emozione costituisca una pura coincid enza, .a nche quando ripe.tendosi tale <t coinc.i denza » si ripete pure l 'ittero? Che dei germi , p er esem1Jio · · nell 'ulti1no caso ri Ctlrdato a multiple ripetizioni, sem j) re in rapporto, con fa ttoTi alimentari o con l ' e.m o7ione, posS<tno og·11i volta prr odurre 1' ittero, Ilon ~ evidentemente da pensare. Allora si produ.rrà, con1e d a alcuno i a1nr11ette, sotto lo stimolo err~o tivo uno cc s pasmo n ch e sostiene l 'ittero? Noi c.i1ei,dia u10 .c h e nepptire il solo cc spas11~0 » delle vie biliari, dell o sfinter e di Oddi, ecc . , di origine emotiva possa s ostenere u11 ittero ch e può durare 1-2-3 !Tiesi, assumer e 011 de:corso p rolu11g·ato ed eventl1aln1ent.e vass.are alla sclero~i od all'atrofia a iallo acuta o $Ubacuta. Che ·c osa può a llora avve11ire P Dob1,iamo a tal J)TOposito ricordare quanto abLia 1no già <le LLo a ltJ:'ove a pror1osito d ello « spasmo », dell 'iscl-lemia n ella paLogene~i della glo1nerulonefrit.e diffusa. A parte il fatto· ch e se dì $Olo spasn10 si trallasse con antispas tici , talora al1ne110 , si dovrebhe g io·, arc, ciò ch e p ratican1enLr non. è, a parte il fatto ch e col sol o, col se111plice sp1s 1r10 110.n si spie1gl1er eb·b e la feb·b re che può esse.rei talora all 'inizio, ed i fen onie.n i ge i1erali '1n·c l1e gra, •i cl1e possono accompag11are il c11Jad ro morbo o, ci serrtb ra più con·vin cc nte peo8.are cl1e il fattore cc spas1n(J » ci possa esser e, più o i11e n ~ evide 11Le i11 cletern1inati casi, Jt1a <1vbbcl ef':::cr c i n!:P.tp1nr:-tl '"> co1

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dei con-iporietili del f eno11ir. no allergico, della i11fia.ni1nazio1re allergic11, in cui,

l l'1e

r1no

co1ne .abr1 ia n10 prirr1a eletto, i111 pnrta11· js-imo è l'altro faltor e, t'esstLduzir ite , l 'essud.a1ic\n.e ne:! fe1gato e nelle vie biliari (a seconda d ella -varietà di it Leru). Di qu.esti clu.e jattoiri, specie

del secondo, è da tenet corito ne!la terapia, sia dell 'iltero da emozione ch e degli altr i itteri che c11trano nel quadro dell'ittero ce:1t l1 rr-1le. ftil ornando alla discussione di µrint a µercl1è non chiederci, co m e ·già abb·ia1no fatto a propo8ito dell'orticaria · da fatt ori alim entari , Pd ittern-epatit,e d a fattori ali n 1entarj . quale <lifferenza passi, se non di· lo ca] itzazion e dello stesso fent1m e110 ·allergica , fra it.t er o da e1110zione e l a b en nota · orticari a da emozione? Abbi.amo anche ricord·ato · <ir ora la corr1parsa Jtflllo stesso soggetto, di d lte illeri da en1ozion·e .a ltern atisi con orticari a .·pt11'e e1no·t iva. 1

.

* * '•

1De1s ider o a questo p u11to rico1:d ar e le osservazioni cli A1archiafava ch e. sono r1ei riguardi della nostra discussion e. quanto m ai interes,, a11ti •


[ A•NNO

:e 11. P OLICLJ :N l CO n

.5G

:\"cl primo ca o, si tratta va di un t101no di 38 a. che dop,o t1na forte e rnozion e cbl)e febl:.11·e i-)er tre giorni ed itleto cui seguì rlelirio , f:O·p or·e. e coma. In ltndìci giorni rli n1a] trltja an dò a]l 'exitus. ~'e 1 econdo cut-o ·i trattava di u11a d onn ~ di 30 a nni n ella quale l 'ittero com1Jarve dopo una , ,iol e ntn emozione av t1ta per forti .scosse ;li Le rre1noto. L itte ro e})bc n,e l suo d ecorso un rn }J j clo i111provvi so ag-.g rava1u en to , co1l ·epistassi ed altrA en1orragie n1ullipl e, pol ·o filiforn1<~, oliguria, con1,a . All 'lltlopsia i tro rò oltre ad c1r1orr agic n1ulti pl c e cleg·c nerazio1te g ra sa d c l c uore, la ir1ilza i11 g rn11dita , turgida e molle ed il fe_g·alo ù el pc ·o di 1100 g r.un1mi, flaccido, le' v i~ biliari pervi.e, la cistifellea con poca bile p uJli cl n ed i r e o i CO 'l Jn nnife ·t <.t d.egen era7,io,n c ,gor a sa. L 'esa1ne i11i c ro ~ co11ico cl cl fegato mostrò in al c.une zon e d·egener azion c ara ~sa delle cellule epaticl1e cli cui si nota, an o in qualch e punto i residui n ecr otici e dove I.a ,divisio11e d ei lotJuli era conservat a si notavan o framn1enti di copilla ri l>ili ari varicosi ri c1n1)it1 di b ile intensa11tente colorala. In alc uni lobuli assi.en1 e u <tne .. ti t}roces ·i distruLtiYi c'er a110 !'egni . di ri})ar~tz i vn e, g·rupp1 i di cellule di aspetto epiteliale ro11 l)Ucleo int·en sar11ente colorato, alcuni con i caratteri di 111itosi. Nel te rzo caso si trattava d1 una donna di 4-5 a11ni ch e pure yualc.l1c g·ior11 0 dopo u11,1 fort f' err1ozione ch e g ravcn1 en I e l a scosse, fu colpila da dolori articolari , oliguria con alb1t1rni11uria · c ilindruria e(l ilte l'o , \'0111ito. dia t r_i emorrag ica , d eli rio cd exitus in un.1 di eciu a di g·iorni.. Il fe gato, ch e n o 11 er a dim inuiLo di volume, 11r ese11 lava nu11 i er o e isole n 1 il i nricl1r di n e< rc\si cellL1lare con d cge11er az io11 e ' 'ac uoJar e d ei n u cl~i c ellu1 d.ri 11elle zor1e no11 11 ecroticlle. l ,a ci .. tifellea c on poca bile e le vie biliari pervie, l 11 11 za. di volume nor111ale; i1ei r eni n eorosi e d P~q u.amaz ione ·degli epiteli d ei tubuli cont ori i, infilLr.a zioni leu cocitarie monoin uclearj pe1 ig·lom-erulari e· cilindri en1orragici, granul<"'Si epiteliali itterici n,ei tubuli retti. ()t1est-e osservazioni sono •per il nostro punt o Lli ,rist a oltremodo i1nportanti: 1) p er il 11cl lo rapporto d·ell'ittero con l'emozione; 2) pe1· il decorso ch e n1ostrò il qt1adro d el1' i/ lero gra.ve, dell'atrofia giallo acuta , con vorr1iti, n a usea, emorragie, turbe n e.rvos~, d elirio , .sopor e, coma, mort.e; 3) per il r eperto nnatomopatologico, 11 primo riportato in casi fli ittero emotivo, reµ erto che m ostra note d el1'at rofia giallo acuta . Quest o confermer ebbe c l1e an ch e per fattori emotivi si può andare <....;

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XL''l ,

N U l\I.

2]

a ll a ~rofia s iall o acula , all 'cxitus, (n1 entre si sa ch e t1r1 itt ero cl a altre ca use può per pate111i d 'an.irctù ·fJia~sarc a ~ ua ,,olla all'atrofia). Degna d1 e. sere ricordata è anch e l 'osser vazione di Stcfa11elli , inter essante p er il repe·r to operatorio. Si tratta a di una d onna di 41 a. l a qualr eb1be v.aric jtte.r izie se1npre in.::org·e11Li dopo emozjoni; la prima a 14: an11i, la seco nda diver si anni dopo , alla fine d ella C]ttinta g r a, ridanza , ittero ir1 sorto dopo un liLig·io , co11 feb,b re dolori addorr1inali e vomito. n1olti anni più tardi , ancora dopo una fori<; llrrabbiJt ura, insorsero clolo·r i all'addome d e~tro, co11.a ti cli vo n1ito, fe]}bre. ed ittero. Portata .all 'osp ed ale in condizioni ·gravi con ittero t11too so ed accessi febbrili a 39°, a lternati ad i1 tit-rvall i lib1eri di 4-5 giorni, a l ) OCO a poco migliorò , q·uando· ancora dopo una nuova . forLc en1ozio11c comparve un forte acoesso febbrile Gon briviào, dolori a tipo di colica epatica, l'ittero au1nentò, e le con.d izioni generali ~'ag­ gravarono ta11to ch e il chirurgo, decise di ope~ ra rla. Orben e il fegato sembrò normale· (non fu fatta .hi o1)si,,), non c'era la cistifellea, (age nesia), non c'era la minima aderenza col duodeno, il d o tto epatico ed il coledoco seguiti rol dito non lasciarono sentire calcoli ed il chirurgo ebbe l'impressior1e ch e n-el coledoco s tesso non ci fosse bile. P er noi anche questo caso è importante p erc11è : 1) ci conferma ch,e, non solo l'ittero en10tivo· .e&is t,e, ma 011.e. !)IUÒ anch e recidivare, come 11elle 111ie 0s.~e rva zioni e portare .~ conse·g uenze 1

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• gravi,

2) ch e vi ·p uò essere un ittero iicorrente , co n crisi d oJorose all 'ipoco11drio d estro ed· epig.astrico a Li1)0 di colioo epatica con a cce.sisi fel>brili a 39°, ricorrenti, non solo senza c.alco·l i , come è noto, in.a anche se11za cistifellell . Lu sola sintomatolog ia presentata da questD pazi-e11te, in pieno poteva g iustificare la diagnosi di colecistite, angiocolec istite ricorrente calcolosa. Tal0 eziolog ia p er ò, <e ·e x emotione ». (·01ne d el r esto da fattori alin1entari prima discussi, d eve esser e l)ene t.enuta pre&ente, sia d3 m edici ch e da c.11irurghi prima di consigliare e fare in tali casi un intervento. Qui i11 q11esto campo, a patogenesi alJ.ergica, apparte1igo·n o forse alc uni di quei casi dii « coli ch e e1:x'ltich e recidiva nti, con ittero, su})itt ero od urobilinuria » con o senza feb1b re, n ei quali l'operalo re non trova i calcoli e n ei quali dopo J 'operazio•n e continuano a ripetersi je colich e e talvolta l 'ittero come prima d ell'o1>eraz.ionc. (anche se talora c'era no ,d ei calco1i). A questo campo forsei apparter1p·ono cer1 i 1


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casi di cosidetto h dornanì doloroso » ben noti o rhirurgl1i, dopo coleci Lec to111ia (1) e Io rse, io cr~do alcune delle sindro1ni peri' Ì5eerit1f'he, aclercnziali, al c11ni casi di m esent erite retrattile . No i abbian10 casi di questo tipo , dirno tralivi, a terreno squisitamente allergie.o r h r si sono giovati ·d i una Lerapia desertsibilizza11te e di una dieta di .rlirr1inazio·11e, co11 cui si son potuti e:"itare ìntcr,-enti cl1ir11r::rir i inutili se non dannosi. l\ pro11o· iLo d~ll ' ossc rvaz i o n e ora rico rdatu di tef<i11 el li ., pur ri cordando l 'e,ren ienz~ rari.ssìm.a <li ~~-ra co lcci ti in lraepalica, non è di a!'~ol uro v.alùre l 'obbiezione cti.c cì pote·\' a e sere ulfil oolcolo 11el coledoco , perchè in Ul\ H donna 1che già da anni aveva ~offerto a più ~ ip1 est· 'li ittr ro, colich r e f el)brc, a d in~or­ .genzà ·e111pre dopo ·~m•)z ionil l 'int ervento jn pien&. fase itterica) 1nostrè le vie bili~1·i r>ervie ,. 1l'O!l di l;ttatr. Pervie e 11011 rlila laLe era no a11dhe 11el caso di \:iminat3.., nel qaale vi era110 -s r n~e 11umerose coliiclre epaticla e con ittero, tl<!1po em ozioni, m:a tti:reil 1<!fù9.1e 'tuttavia e 'erano ~cal coli n ella c istifellea e non ne]] 'epatico o n el c,oledoco, ~1nzì d·ai de>tJto epati co pervio e dre111ato non usciv.:l. b11·e. J,,a 11url1 c ro.~n ·czrs'fsLica l:i porlata e cl1e si ])UÒ co ntinua111e11t·e 'O~c't·v :1re n ell e sq]e m edicl1e e rl1iruru-icl1(' 'fa ·aµp u11to pensare : I ) se in ta-luni casi ~Yon s·i <lebba dar va]or r alle r eazioni allergichie ·epa't1c11e e colecistic l1e, ne]l ,ìnsor-.. ·g enza dell"il t,cro e ·clelle coliche e1~tiche, an ~ r h e se esì&tono ·calcoli a m e no c-he non sìan·o 1nig· rali. ·edl rinounea:ti e, 2) se, fra le altre cause a1nmesse, inan ·si possa a t cribuire importanza nella genesi dei calcoli stessi :1nc h e a JJt ·c~"C ... d<•JJti rcM~<mi àllergic.;l1e locali flella co lecì li, rl e·Jle 'vie l)iiiari , .al I' in fi an 1n1.az'ione all r rcica lncale rdhe porta a tumefazione adematosa ) ad e. sud-a molll'e co11 spasn10 e 5La ·i surcessiva cli c potrebbe 'talvolta fa rorir~ la formazion e del prim·c, niucleo de] calcolo. Ma qui si esoe dal 'amp(') -su 1cui voglian10 r estare.. Da tut.to que ~ si o auppaTc ·come sia im1)orlantissimo tnettere beFt<e ;i111 <evidenz.a tale possibile eziologia e p·a . . t o~e-9-i (aell 'ittero, dell 'e.p at1te e di certe co-= ltch r Of>a liche anche co11 febbre. In tali <'n. i abli>liar1n1D ··vis to ch e pt1ò mancare la l et1 roc it o~i

:)I

od éssèt è n1e 110 evide.n te cl1e nelle colecistiti , a 11.g iocoliti ])llrarrtente infel tive. Una chiara interpreLazione 2.d una ter<l!pia cl i desen sibilizzazione 1-?UÒ portare, corr1 e in 11ostri casi, l a fa e ac11ta a ll a guarigio11e e , con la cura del ler:rcno, 1pr~ve.11 ire le recicli, c, c•vilél11do inlerrnuti operatori inutili e talora cJanr1osi. Le vari·e considerazio11i finora faLt e, anche quelle collaterali , utili anch'esse per la rr1igliore ccmrJ1ren ione del prob·l cn1a , potrebbero a vpc)ggiarc quindi il nostro concetto se.condo cui: 1) ] ' itt er o ex e1notio1ic l) U(> eqt1ivalerc clini carr1enle ed anatomopaLolog·icam ente all 'ittr ro c&tarr.::ile con1u11e, (l a fa Ltori alimentari ]Jer esempio, 11el cui gra nde q uaùro si J) UÒ co ~npren clere; 2) l 'ittero ex en10Lionc sarebÌ)e a11cl1'esso l 'es·pressio ne ::l i u11n ep atil e, epnto1

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colarig ite. ~la

l 'O ~Ì ::\ 1110 noi verame11te pen are cl1e an c l1e lJer « l 'ittero ex en1 oli on e » 5Ì tratti di una « infiammazione n e cl1j anln rlo quindi Cf)rtlil e:) Que~lt> è U~l i)unto ì11l porLar1Li si1no: IJOS'8ian1a uoi pe•l-su rre ch e fallori ,p.sicl~.ìci ad esen1r:·io l ' c1 emozio ·~e », po ' ano i11 alcuni ~ogge tti ver01n ente so~lene re un a ~« in fianimazir<Jri e n ~:ii.~è qu.e-11.a da n oi qui co11sid errata :] ' « inJtan111 rft)on·e 'alle~·gica »., oon le sue va1

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toc:l1riziazion ì (!).rga111 ìc li e :~ ·OoJ.lre si .è .gij~ dPtio., l 'i;tooto catarralE: co-

ll1u11e "Si co11sitl1.,ra 4_u ale etJa Li le. ch e p er noi ·può avere i n l~lu11i c.n i ·,i~11a pat oa-enesi aller·gica. L >~ t te1o · e~ emolione lha un quadro n1or~>oso P.d ·t1n decdrso ·diini ro ch e corrisponde .i1t!tfetla1rtetfte a ·ql1eilo ·dell 'iLlcro catarrale co11l1un e, delf'-e1p atite set.oplic,e., tanto è vero che Jf!lolii A.., itlon riconoscen<iolo , lo ron1pren clo110 "' lo 0089:fo11dono é&n es~· a. r\ncl1e 11cl] 'ittero .. l· 1notì~ç. \W-j .p os ono e~ere LutLi i gradi , da cruclli !Jeg-geti 1fL011 .ittero e subittero j)as egg·ero, a. ··qu·e lli · kli durata ·llll edia di 3-..t setLim.a11c. fino .a .::11.re!lii prolu11gdti piu Ltosto g·ravi con e pato·.. p}e.nollll1eg~l ia_ ti qu elli rnp·idamc11{ e 1110.r tali p.er ~t~tlt1 0 fi~ ·1g·iàllo .. acuta, con1e nei cas i di l\l ar. •·. hiab"",-a. [I I ~en1 po c t1~ intercorre fra l"e1nozio11c e . l .insoirge n zH ctl òl.l 'itter o può va rj ·~1'l :c da C[l i a J<l ) · ·n c1ues to pu11t o 'i è g jà una lun ga lc lt ei ·può 111c]1 c in n~1ltrmo l(Singer, Kellin g, Partt1rier, Ro"ve, Ber- : . che o r a a lJu.<:ili:l1e giorno e ' q1te·oo ·ict cro ·<Jis tingu er e il pr riir~<.~o prcill crico 11ra'F4l IFlandin , Pais t eur Valler y-Radot Hen sch en,.. (rdhe lha ben e d escritto le crjsi acute e llhacute cl~i 1 ·r •qta eUo ·i t I' e trite~. "ttden1a, ·rJi .go nfiore e1)n lico, a1cu11e de11e quali pv~ .. · i11chc n el l.P r iodo µreitLerico e talora co11'ffQJJlO <.ttnlrar e nel ca1npo cla noi lra l1a1o;, G utm an~ . 1 iinudto 11èiln !Ji.-se itterica d c ll ~i l! tero c1notjvo, IFoflur <' K11nos Eiselbcrg, Crh<lcl1 . Grahnm , Colè;. t<i:i rp1iò .es-selle uueJla sinton1al.YJ)]C'l..g'ia, ll 1ialgi e. \Ckt]ilt9l' e ~1Ioore, A1\ nrez, ecc. ). 1

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<e IL POLI CL IN ICO »

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vo111i1 i. do]o ri .f1(ldomi11ali , ecc., clic ·P•UÒ comparire 11élla fa se preitterica d egli itteri catarrali a genesi p e r esen11)io alim entare; un altro dato irl corr1u11 e con qu,e sti -è costituito an cl1c. dai rj~l1lta li della stessa t erapia , t eTapia di d esensiJ)i]izzazinne, ch e giu·va ug11aln1 e.nte b en e n el1'uno e nell 'altro caso. Ci sembr<i perciò giustificata l a nostra prec. ede11te doma11da e log·ico i] p en sare, non solo ch e l 'ittero ex e111otionc e.sista , n1a che sia a11ch'Psso sostenuto da un.a v-era ep·atite (ex er11otiort-e) cori. !e ' 'arietà epa1ocolang ite, coledocilc. epa topancrootite. Pcc.. come n elJ 'itter o catarrale da allergia alin1entare. : Ma 1C:ome agirebbe 1'en1ozionc? Non è facile dirlo. Essa .-1 girebbe n ell'ittero come in altrB affezioni. « e.x emotion e » analogamente a quanto n oi abbian10 1già am m ·esso in lavori precedenti , possa ::tgire, lfl (( rfrjrigeratio nelle affezioni cc a fri g-or e ». In cl etflrminati sogo·etti cioè, in detierni in ati terreni o rga '1 ivi a disto ni a rieurove.getativa , t1Jr1orale, terreni allergici, l 'en1ozione potrebari ralg ie, disturbi intestina li , nause

0

,

1

))

be agire in alcuni casi come fattore speoifico , <.~ ll ergia SfJec ijica allergia lJsir hica (?), in <li lri casi quale fa.ttore asp,eciifico in sogqetli com1i11que in stai o di sensibilizzazione - q ual P, fattore cioè di parall ergia . Dracouliclcs vorreJ) be co11 siderare l 'er11 ozion e Cl) Llì.C un antigene e Jollraìn più giustamente la co nsid era come un fattore s uscettibile di detern1i.nare nell 'or .rra11isn10 perturb·a zioni fisìco-r him ich e analo1gl1e a qu"elle prodotte da una ]) rUs!·,1 m essa in libertà di sostanze sen ~ i bi li zza 11ti .

Jol train e Bernard 11anno dirnostrato cl1e lo choc emotivo può d n sol o determinare lo choc Pmocla.çlco (ch e· si J) ll Ò identificare co11 lo ch oc a] Je.rgico) seguito da orticaria, da asma , ·ecc., ecl è noi ci cl1e frn lo st erto 11nic>rale dell' emozione e quello <lell'allergia corrono rapp,o rti , c.h e inoltre lo rl1oc em otivo h n molti punti di c,011Lat~ o co11 lo choc istan1iriico e ch e questo cn1J1e abl)iam o ricordato n elln d escrizio11e da 11oi fatta , del fenon1eno della riaccension e isl n1uini.ca. è per 111ol l i p11n tj irle11 tifi ral}i] e con lo

cltoc allergico. Tttli dati so110 d i grande i1nporta11za per ch è ci possono far intravedere l a base di certi fenon1eni psicoo1 rranici , il punto di contatto• fra qute sti ed al l ri :11urame11t.e orga11 i r i , d~ cause note, all ergeni noti , ecc . Cercando di i nLerpretare pii'1 precisarr1enf e ql1esto difficil t' prohle111a , ~ i può ammettere che l 'e 1nozio l1e roi su oi r ifl essi dience falici, neurovegetativi , coll e su e r ipercussioni })eri-

XLVI ,

NlTl\1.

2]

feriche n ei \ 1a ri tessuti , possa agire anche con fenon1 erli terminali istaminici od istan1inosirriili (l ,un ed ei , ,ccc.) e qui appunto occorre rimar('arlo, si viene a toccar e. ancora il fattore istaminico. Qu·esto fattore potreb1b e essere uno dei punti finali , uno d ei punti di arrivo nell 'al le rg i.a in sen so lato , sia nell'allergia fisica ffreddo , cald10 , luce, is ole, eec.), che alin1entar e da co ntatto , da inalazion e, ecc .. quanto Jlell'aller g ia psicl1ioa. s .u ll'importanza r·h.e l'ista111ina o .sostan ze istaminosimili possono a\1er e n ella patot:reneisi delle ma latti e allergiche , noi abbiamo .g ià trattato· J"anno sco r'O in lavo ri .p1recrde nti (IJoliclinico e Klin _ \iVoch. ), d e8criv·c nclo il fe110111er10 della riaccensione istan1inica; ad ~ssi ri11vi.an10· per non dilun garci . A proposito dell'jttero ratarrale ch e· già allora noi abbian10 considerato com.e J) TObabil1e. espr essione di. epatite allergica, si è ricorclato che l'istamina può d etermina·re un r•egg·iorarr1e11to, sep1p ure m omcntan ro d ella funzion13 epatica (gli cemia e bilir11ninemia). Non c'.è chi non veda il grande fnteressegen eral e di simile spiegazion e, anche se tut1or a jpole ti ca. di for n1e rnorbose rhe vanno sc tto il non1e generico· di n1alattie e< nu· emo., f ione '~ oppure, cc a f rigore ». Si potrà veramen be pensare cl1e sot't'0· Io· ~timo,Jo psiroe·m otivo si arrivi in ultiin8 analisi alla Jiberazion·e di is tamina o di" sostanze· un1 1.star11ir1osimili ora ir1 un organo orn · altro , a ~e conda della disposizione? S'è nellai Il-elle si l?O trà , attrave·r so a questo m ·e.ccanismo,. avere l 'orticaria ab e o1otione, se n el fe,gat() • l'epatite - l 'ed ema a llergico ~ l'ittero · emo-tivo, se nelle, mening i, i1el cervello, l 'emicra-nia, gli accessi epilettiformi, certe psièo neu- · rosi ricorrenti ( P), s~ nell'intestino dia·rrea ,. coliche mucose impro;vvise, se negli ureteri . o · colecisti. eder11a e spa1smo con le coli0n~ · oor-risponden ti, se nel pancreas, la pan cr eoinsu-lite , ccc. P Qué:11ta importanza abbi.a in que..sle · reazioni il sistema n curoyege tativo e r eti èolben dateliale,. si in tra-vede , ma non ci è · a.JlltDora • noto. MoTto i11ter essante potrà esser e poi l appTo- fondire T':lrnportan'za ch e l 'alle1ìgia psìcliica ituò aYere (!ltre cI1e n·el campo medico 1n che · in quello n·europs:ichiatrico (localizzazioni · ce- rebrali?). ~~ noto infatti che. determinate 1 situa~ ­ zioni J.tSit hicl1 e possono provocare n1anifestazi:oni di tipo· allergico· e che <lurante certi st~ti ' allergici possflno mamlifestarsi fenon1elli · rrsj.! c hici (ScI ..ultz, ecc.). Sono queste dellP- ~mplici domandé che · m©1 ~ii ri-v:©lgiamor ]e ql1ali potrebbcror1 a:vetrec · 1

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u11 irtterc_ (· i11ap-~· iore di cru:\nlo non il pri111a 'i'ln appar ire.

i ios~:\

11ipren(l('ndo il nostro Le111a si verrebbe fin qui a Yeclcre cl1e la stess.n affezione , la tes'"'a ~indron·1c che va sotto il 110111e di ittero catnrrale , l 'e11~tite, l 'ep atocola11gitc , J1ot.rebJ)c ·e ~~ere talorn sostenl1ta attraver o una patocre. 11esi 1..lnica -- allergica - da cau se. différe11ti: <la fattorj 'llin1entari, emotivi, e come ora di' en1n da raffre(ldament.i, da dro1g he, n1 edi c C1111e1l I i. er<-. 1

.3)

IL

1\AFFREDDAMENTO NELT. ' ITTERO

C.<\'l'1\RR.\J_.E.

Ittero catarrale « a frigore epatite « a frigore »

»

~'\.le une

brevi considerazioni son.:> da farsi a1Jche Sltl val ore ch e un altro fattore la « p1erfrigerat1o », potrebbe evo11tualmente avere nella p<ltog€nesi d1e ll 'ittero catarral·e" IF inor?. non si è osservato Ghe un raffredcla111 e n to ancl1 (' ~e inten o, prolun gato, impro,rviso, in sog.gettì accaldati, sudati, possa .a vei· valore nell 'itt ero ca tarrale. Se si esamina però rninuziosH•11ente una numerosa rasistica '5i può ' 'edere r h e talvolla in qualche caso neali in1rrtediati 11recedenti non c'è altro che un « raffrecldamento n comunque subito. Do bbia1no d<lrgli valore, o considerarlo una semplice <oin cid e1tza oppure una concausa? Qui s i do,1rebbe, io credo, ripetere quanto J1oj abhiamo g·ià detto , a ltrove a proposito della « perfrif[eratio n nella glon1e.r t1lonefrite diffu~a, f orn' 1 in c ui però la freqt1enza ed il valore del raffr('cldamento è a tutti noto anch e ~e non è op11o rtunamente val utato. .\ questo proposito ci riportiamo a quanto ahJ)iarrLo già eietto allora e rispettivan1ente ]loco fa , n ei riguardi dell 'err1ozione nell 'ittero €111oti V•). Noi vorr emmo cons iderare il fattor e cc 7;e1 frigera.tio » ed il fattore cc emozio·ne » peir quanto rigt1arcla il valore patogenet ico, talora <orris.pondenti . Nella Il oslra casistièa la perfrigeratio co 111 11 nqt1r c::t3bilitasi , specialmente 1'esporsi ad aoqlJlli'z0~i res tnndo IJOi JJer vn ric ore 1nzuppal i d ' acc1u a o l 'esporsi a venti fredd.i q11nndo si è sudati. è d el 5 % d.ei e.asi. Tn u11 pa1.iente, per esempio , si trattava di l ln . olclalo rirr1asto 20 g·iorni prin1a , molte ore sollo la pioggia, ne .seguì fe·b ·b re co11 dolori <t1tico]ari diffusi per alcuni .g iorni, migliorò <'Ol ~nljcil.ato di tale sintomatologia n1a rin1a se .aste11icc' anoressico con febbricol a e si manifestò poi I 'ittero ch e d ecor se come un tipico ittero catarrale. Tn un secondo caso si trattava di un g io1

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SEZ IONE PI\ \TJCA

Yan e d i 18 a. ch a io . e 6 g iorni ..P rirt1a , di g·e11n' . ( 193 ~) , a ,·eva •preso llTla forl·e. infreddatura dopo l tì ~ 1uaìe erano in~orti dolori os5ei e mu·col a ri a ;: ui seguì poi ittero cl1e decorse a u che qttest o come un li pico ittero .:atarra]e . Jn u11 t erzo c.aso, una ragazza di 25 a11ni , ,_ d0110 ossere slata al ci11emalog·r afo cl1e era 1nollu r iscaldato, ritornçindo a casa 2rese molta pioggia e freddo (inverno 1935), la n1atti11a dopo articolari e muscol<t ri - iniziarono dolori . diffusi ch e insistenti duraro no quindici giorni (sinlon1atolng·ia . art r~ J.g·i ra d ella fase p r e.iltc rir~), fino a ch e spontanea1nente si ridussero e.on I.a comparsa . de~l'itl ero particolarrneut e inten$1J (1>i1irubinernia m1ng·. 16,65 %) e r e i. Lc11lc' alle c ure abituali, t~ on n. t·enia 111arcu1a e depressione psichica .. Fu quesLo il prin10 caso cr1e 11oi abbiamo t.rattalo con la nostra terapia e con netto succe1~so . . Qualch e caso ~imil e si lro·va anch e nella let.tera t·,u ra, ricordo quelle\ recente descritto dal Jato lnatomopatologico da Mollura;· si trat tava di lll1 contadino di 21 arlr1i ch e il g iorn o .11ri1r1a della compar.5a. de.Il 'itter o ft1 sorpr ef:o in ranrpagna da un fojr tissimo temporale; sbrig·ato i11 fretta il lavoro sottQ l a piog·g·ia t orr enzial e e ritornato a cc"\sa, a lJ.a sera ste$~A r·omparvero dolori craTnpiformi agli arti e fel>·b re , il g iorno d opo ittero che ·divenne inten so , ,--on ast·enia profonda , ·sopore P cir ca 20 g'iorni più tardi il paziente rnoriya , do110 cltr 11egli ultimi g·ioirni era com1p.a rsfl un 'enterorragia notevole e singhiozzo. All'ef'ame i toJog·ico (vi era anche un focolaio di bron copolrrtonite cui si doveva probabilmente l 'exi 1 Uf') il feg ato i11ostrn va l egge ri segn i cli a t rafia giallo act1ta . . È permesso su questi soli oasi , pen sa re , sep pure come semplice ipotesi che la cc perf:rig·eratio » ])Ossa avere importanza eziopatogen etica P Il frecldo , la perfrig·eratio appartiene a l g·ruppo dei fattori fisici di alle1)gia. Il freddo p uò dare, come si sa, la 11ota orti caria con JJrt1.rito, g li. ed emi, ecc., (talora i goloni ent.rano in questo gruppo come r eazione locale al freddo, in sogg·etti linfatici a dis tonia neurovegetativa), e se la manifestazione è irttensa , diffusa e se lo stin1olo agisce a lw1go, lste~1.i a, adinamia, ipotensione fin o al collas.5o . _'\Tel grt1ppo di que. ti fattori fisici ~i annovera, se anche cli r aro, il caldo, l a 111r.e, ecc. A questo riguardo ' 'orrei ricordare un ' altro caso nel quale l 'ittero che portò r a pidament.e a .morte per atrofia giallo acut él (reperto anatomop:atologico), in sor~e jn u1 1 ban1bino fino allora completamente sano r 1


« IL POLICLINICO »

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1>el (j11alr, ,Ti era nei precedenti in1111cdiatj dc l1.::t malattia solo il fatto che si era addorn1entalo in can1 JJag11a resta11do i)cr qualche ora con ]a testa al sol e di agosto. Adler ricorda un c,aso analogo in cui la causa , cc scatenante » alm e110. dell 'atrofia giall o acuta fu pure data d:a un ba,g110 di sole. A questo proposito ricc>rdia1110 in cidentalmente, e bisognerebbe forse ntag·giormente valutarli, i rap1Jorti che possono i11tercorrcre fra irisolozion.e, colpo di ca.lare e istamina o sostanze istaminosiirnili , e vari feno111r.ni sussegu·enti , importanti da considerare pel' l a tera llia ·C11 e ne conseigl1 ire:b .b e. .'È noto come in questo ultimo tempo ' rada sempre 111eglio chiarendosi il e.a pitolo de11 'allergia da. cause fisiche ·ed aff erm.andosi l 'importanza cl1e questi fattori fisici (caldo , luce, freddo, s ti n1oli meccanici , ecc. - Dt1ke, Urbach e Sleir1er, Kammerer, ecc.) e così fattori psiclii ci, emozion i , '.\cc., come noi sosten iam o riosso110 avere nel produrre fenomeni vari di ortlin c allergico, d ai r>i~ liev i e i)assegg1eri e 11cr ciò per lo p iù ia r1orati , ai più gravi € 1al volta mortali . Int.eressa11ti sono a questo riguardo J.e. osservazioni -d i Lehner , Graas 1, Ber11stein, Thannhauser, Verhoogen, Affolte.r , ~kouge, Horton BroV\rn e Roth. Ra dvan , (\_}aus, ecc ., .sui casi di morte durante il bat!LlO, cluru1lte il nuoto ancl1e in estate. Alcuni di questi casi di morte improvvisa, ch e fino • • nd oggi 11on ~1 sapeva con1e s111eg.are ora sono a ttribuiti a choc da freddo in soggetti al freddo ~ tesso ipersensibili. Gr1ssl per eis . ricorda che lui stesso, 15 anni 1Jri1na dt1rante 11n bagno freddo fu preso da una sensazìoue ,di fr eddo i11tensis.i:;i.ma , insolita; uscito rapid amente cl.a ll'acqua ebbe im111 ediata111ente un 'orticaria gen eralizzata co·n rcrclita di coscien za p er 1-2 minuti. L'A. ricorda IJ11re il caso di t1na donna di 50 a. cl1e ft1 colpita da sinco11e e da eden1a di Quin cke n elle stesse condizioni. Si sa cl1e .se un soggetto offerente i)er e5. rl i o rticaria da freddo tie11e il bra ccio in acqua fredda, assieme a i f.enotn(lni l or ali, eritema , 1) rlicaria, edemi, possono inf'orgere ancl1e fen0meni generali , rossore, ipotensione e tal: 'nlLa ::;i l)UÒ arri,'are al collas5o , allo cl1oc . ()nesti fc11ome11i che sono u guali a quelli ch e ttì ll ist amina ~ i po ·sono avere, n on i 11:anr10 ~e si tiene un laccio stretto al ])raccjo. Ciò fa pe11sare cl1e sotto l 'azior1e del freddo si prodnra no, con1e forse avviene per una forte en10zio ne, in qt1esti pazicrLti delle osla11ze, ista111ina o .-o .. tnn ze i. ta n1osimili chr passando in r1 1·colG -{10$ o no dare · i feno111 eni g-enera]i ron <l(·holezza e trrn1n , fino all a l1r rd it ~ anch e 1

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transitoria della coscienza, al colla.&so. Questo sarebbe appoggiato an.c.h e dal fatto che co11tempora11am·ente si ha pure. un aumento della se·c rezione gastrica come con iniezioni di ista• mina si• osserva. Da questi. dati si può Cé) vire CJlll Pdi c he se u110 di tali pazi·enti ha n1<tnifestazioni simili quando è in aoqua, anche se è un pro,1etto rtuol a lore con1e tal,1olta accade o si tro,·a ]Jure vicino alJa &piag.g ia od in piscina, se non è ~ubito soccorso, può andare rapidamente al fon do ed annegare. Così meglio che con altre varie ipote i sr posso110 spiegare alcuni casi di morte in1prov'isa nell'acqua fred1d a durante il nuoto, ecc. Ql1este nozioni de,ro no essere b·en note specia]m1en te ai meidic,i s·p ortivi, anche 'lJ'er la terapia d'urgenza, e lettiva essendo, come è 11olo , co11tro i fe11om eni di i1atura ista111in ica , 1!adrenalina. Io 110 t,rattato altrove l 'in1port~·1nza ch e il raffreddamento, la « perfrigeratio » può a,·ere come fattore di. paral1 ergia nella patogenesi di tipiche forme cc a frigore », della glorra erulonefrite diffusa , d ella pl eurite er.;sudativa aouta, del reun1atis1110, d ell e poli11euriti, ecc. In tale occa&io11e, ri1Jortn11do i ri suJtati di una nostra terapia di diesen ... ]])ilizzazio11 e. ho ricordato anche l'importanza della $tessa j)erfrigerazione, nella cc emo globiniiria » a friyore, con ittero di tipo eJnolitico. Abhiat110 pure già riJco:rdafto l 'in1portanz.a oggi attrib·u ita all'istamina n el fenom e110 allergico, descriv·endo il feno1neno d ella riac• • • • rens1one istam1n1ca. Queste varie considerazio11i ·dovreb·b ero al111 eno far porre e discutere il que:sito se a11 che dei fattori fisici, analo·g amcr1te a q11anto abbian10 ·d atto per i fattori psichici, possano avere importanza nella ezi.opatog€nesi di alcune forn1e di ittero di tipo catarrale. s1)ecie in quei casi in cui. il rapporto sembra netto ~d evidente. È quin·di da chiedersi se i11 tali ca ·i la perfrigerazione possa aver valore talvolta coni.e causa diretta e talvolta come fattore cate11ante aspecifico, quale fattore di 1)ara1l er·..s·ia. 1

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4)

ITTERO

CA.1'ARR."\l.. E

DOPO

TONSIT ,J J TE.

Epatite da tonsillite. So110 dl1 ricordare breveme111 e a11 ch e certi itteri , non ta11to frequenti, cl1e cl ccor,rono r(.•r11e il co111une ittero catarrale ecl in . orgono dopo u11~ tonsillitt\. Noi abbiamo CD.$\ ig·11ificativi di questo tir>o in Clii qua lcl1 r giorno 1opo, fino 1-2. e ttiman e <lo1)0 una 1nn::: illit c,. •


1-\~;-..o Xl~\' T ,

Nu1'1. 2]

è insorto un ittero a deco~so. per lo più be-

nigno co1r1e un ittero catarrale con dolori reun1&t0idi ed in uno con un eruzione eritema . tosa. Qua e là nella letteratura vi sono casi simili, quello di An·dina , g ià ricordato, è importante a questo riguardo . In un soggetto 1~he molti anni prima aveva avuto un esantema da siero antitetanico, compare una tonsillite cui succede orticaria, prurito, edemi, artrolgic, poi ittero cl1e ebbe il decorso di un comune ittero catarrale. Ci potrà esser e un rapporto fra la tonsillite e l'ittero catarrale, inteso con1e epatite? Anche qt1esto punto ci se.mb ra poco noto. Questo è lo &tesso problema di quello ch e si discute già da molto tempo n ella patogenesi di altre <.tffezioni in rapporto con la tonsillite, la glo111erulonefrite diffusa per ese.m pio ch e noi abbiamo già ampiamente discusso altrove ed a <.,ui rimandiamo , il reumatis.mo, ecc. È noto che durante una tonsillite possono entrare in ciJ"colo dei germi, specie streptococchi, p~e ­ v<tlentemer1te anaerobi, come anch'io con tecnic,h e batteriologiche particolari ho messo in evidenza, e così anche nel r eumatismo poliart.icolare acuto , nella corea, ecc. È possibile che in tali casi , a .seguito di una o p1iù t0r. silliti, si st.abilisca uno stato di sensibilizzazione ai 1gerrr1i od a lle loro tossine, . . con ,success-1va comparsa, co·s1 com ,e s1 am1nette per altri organi od apparati, rene, endocardio, articolazioni, anche nel fegato .di fenomeni ch e possono avere una patogene.si allergica. Potranno questi stessi concetti essere estesi anche alla interpretazione di certi ittexi ch e in~orgono dopo il decorso di una prima malattia infettiva? Qu elch e autore \ orrebbe interpretarli com e una cc seconda >J malattia, (Hess , Di,e.th, ecc.), sarar1no invece talora su ccessive localizzazioni dovute a d allerf,ria b1a tterica? 1

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5) l TTERO

DOPO USO DI MEDICAMENTI O DROGHE , ECC .

Epatiti della chemioterapia. •

In ·questo gruppo vorremmo riie'oTdare gli itteri ])en 11oti ch·e insorgono durante o dopo l ;u so di determinati vari m edicamenti: è un ".apitolo tuttora molto discusso . .Ric0:-diamo gli ìtteri non tanto rari della cll e111ioter:lpia : gli itteri ·da neosalvarsan, (10 casi nelle nostre 100 osservazioni), in luetici 'c. nori luetici, da bis1nuto, da mercurio , da oro, ecc.; gli itteri da .atofan (cincofene) e r•reparati similari, quelli da sulfanilamide (di

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SEZlO'iE PRATICA

cui tino di nostra osservazione in un r1eisseri.ttno trattato per os con questo nuovo medicar11ento), da tripaflavina , da apiolo, da anti• • p1r1na, ecc. Ricordiamo poi gli itteri d eJla sieroterapia già menzionati, piuttosto r.ari che rientrano con le altre manifestazioni cutanee viscerali, nel .gr~1nde quadro della 1nalattia da siero (1). In a lcuni di questi itteri della chemiote.ratJia, r~azioni ·da cheimioterapia, su cui molti .\.A. (Gaté, Thiers e Cuille:riet, Quick, Sahgiorgi, Tzanck , Bensa11de e C.achin, Trossarelli. ecc. ecc.), hanno scritto, come è ben noto, si possono trovare isolati o variamente associa ti altri fenomeni della 5erie allergica o ch e J1anno rapporti con le manifestazioni allergich e : crisi r1itritoidi , eruzioni di orticaria con fJiurito, el·iten1i vari, porpore, e.m orragie, ed·e~ Jni tìpo Quincl{·e.) eritrodermie, dermatiti, fe11ome11i vari gastrointestinali , forme asmatich e, artralgie-arLriti, n efriti , mono o polineuriti , inieliti, encefaliti . Anche alcune> porpore ed ag~a11uloc i tt)si possono insorger e durante Ja r.h emioterapia; in lavori precedie nti sulle agr.anulocitosi da piramidone e sulle emopatie da salvarsan, noi ab·h iarrto già fatto notare fi110 ·d nl 1934 corr1e tali forme si possano considerare prevalentemente di n atura allergica e quindi si debh ano trattare con una terapia di d ~sensibiJi zzazio1ne . Nelle agranulocitosi poi, f Orne è noto, può comparire un ittero; ·è da sl1iedersi se anch'esso non si possa talora con$Ìderare una manifestazio11e, una localizzazio-_ ile· allergica ~patica, analoga a quella midollare ctt~ sosterrebbe la agranulo,cito si. Le ' 'arie manifestazioni or a ricordate in sorgCJno p,er lo· pilì in soggetti a terreno pred i$JlOSto e con dosi ancb.e minime del rn edican1 en Lo, dalla n1a.gigioranz.a d etgli altri pazienti b en e sopportate : il fattore t ossico diretto quir1di altre volte da solo in cau sa, è in tali casi poco probabile. Que~ti soggetti !Spesso l1anno lllO ~trato prima o mostreranno n el corso suooessivo d ella vita, r eazioni allergich e varie per fa tto.ri anch e diversi. Noi abbiamo già ricordato altrove e lo ricordiamo tuttora •

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(1) Sarebbero da ricordare a ques to punto an cl1e altri itteri che, bench è siano per lo più di divers~ natura ' da ioeremolisi, b anno con la p atogenesi . allergica qui discu ssa u11 certo, n otevole r ap1)orto. Vogliamo accennare cioè. agl.i itter~ da favism~, ed a quelli dell 'emoglob1nur1a a fr1gore. Il favismo con le varie sue manifest azioni, è un a forma ' che secondo le numerose ricer che italiane (Lusen a, allievo di Frugoni, Pesci, Lotti, Mannai, l\1acciotta, Preti, Luisada, ecc.) è da con•sider arsi di natura allergica. Su queslo tema che ~erita un a disct1ssione a parte n on ci vogli amo dilungare .


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IL POLICLINICO

perc,,11.è significativo il caso di l1na nostra paziente a terreno familiare squisitamente al~ J.ergico , avendo sofferto la madre di orticaria 1·ecidiv.ar.:.te, ittero catarrale e coliche eiJ)aticlle ed avendo un fratello i persensi:Qile· al chinino (che ·dà orticaria e ohoc) '6d ipersensibile alla carne di 111aiale che dà diarrea e coliche ad·d ominali. Tale nostra paziente di costituzione brachitipo linfatica .g ià sofferente di accessi di asma branchia.l e, presentò fin da picco la, ortioQJria da frag·ole ed orticaria ecl edemi angioneurotici da oeci e da aspirina. Quattro anni fa durante una cura arsenobenzolica presentò una dermatite che si giovò no tevolm.e nte degli estratti epatici. Ad un tentativo di ripre1sa, dopo più di u11 anno, dalla cura arsenob enzolica, presentò un :ora dopo la prima piccola dose di neosalvarsan (0,07 g·r. intramuscolare) un grave accesiso febbrile (3·9 .8°) cui seguì un 'eruzion,e diffusa orticarico derniatitica ch e durò a lungo. ·D ue anni più tardi la paziente che già aveva sofferto da ragazza di coliche epa1icl1e dopo l 'ingestione di salsiccie e di ciò n·elJa sua lti.nga se rie di disturbi non si ricord.ava più, mangiò di .s era coi suoi familiari AAlsicc.ic; n ella stessa notte, nientre gli altri non ebbero nulla, il fratello già ricor·dato, pure sen sib·i le alla carne di n1aiale, ebbe dolori add<)minali con von1ilo e diarrea, e la nostra paziente ebbe un;\ forte colica epatica co11 febbre ·nd ittero il giorno dopo. La regione coJ.ecistica era dolente e tesa. Operata di colecistectomia furono trovati tre c.alcolini i1ella cistifellea, nessuno incuneato e le vie biliari 11ervi.e .. La pazie:nte stette ben-e per C i11esi quando, benchè fosse senza ci5tifellea <.Y\\'ennc ciò che si vede 11on raramente: di i1otte senza causa apparente, nuova violenta colica epatica con febbre del tutto sin1ile alla !)recede.nte, con grave depressione e pallore, i1Jolru1s1or1c, (collasso). Do,p 0 ·due giorni, men1re le condizioni ge11erali erano discrete, nuo"·a colica con ittero questa volta. Con la terai:,ja d ~se11sihilizzante ~arì rapidamente (scomparsa dei P.igmenti biliari ·e <lell 'urobilina in breve) e ·da due anni ·è in perfetta salute per qua11 I o riguarda le condizioni ep·a tiche, prese11ta invece attualmente delle crisi ricorrenti ili ociilorinite. Questo è un caso molto siO'ni0 ficativo che mostra varie sensibilizzazioni alimen tori e m edicamentose e varie su ccessive 1l1anifestazioni e localizzazioni allergic,h e nello stesso terreno. l~er quanto riguarda la patogenesi di questi itteri delJa chemioterapia sono da ten·ere in considerazione in taluni casi anche fattori tossici, infetti vi , fenomeni di biotropismo, ecc. 1

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[A..'"ffio XL VI, Nul\1. 2]

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Sen1bra però, d'accordo con g li AA. sopracitati, che il fattore allergico, deb ba esBere te• • • nuto in primo piano. t un dato assolutamente contrario a questi concetti il fatto che talvolta in alcuni di questi itteri - per e.~·mpio in quelli dia salvarsan. - si è potuto continuare impunement e. la terapia arsenicale anche dopo la comparsa del1.ittero stesso1? A parte il fatto che non si può n1ai ·esclUJde·r e, S:Qecie n·ei casi ·di co.5idetto ittero wrdivo, si tratti di un itte.r o catarrale Gon1une, da altra causa, in un soggetto che fa ed ha fatto una terapia arsenobenzolica, si potrà pensare che dopo l'insorgenza dell 'ittero o comparsa dell'incidente ch·e imioterapico - l 'o•r ganismo sia anchie. temporaneamente de$e11sibili.zzato (Tzanck e collab.)? In tal modo la co11tinuazione della cura p uò non dare un ulteriore aggravamento, che talora si ·è verificato e che ad ogni modo è sempre seriamente da teniiere. Potrà avvenire qui altrettanto di quanto si può supporre avvenga in certi casi di emoglobinuria ·da chinino in malarici n ei quali si co.n siglia ('.Rastianelli e scuola: Lazzaro) di continuare subito la terapia chininica ~ Sono problemi ancora molto oscuri e discussi. . Ad ogni modo anche a proposito di questi itteri dcll.a chemioterapia, itteri che hanno p er lo Jliù I 'aspetto d'un comune ittero catarrale, (con ]a fase preitterica) ed il decorso di quef'to, ci sen1bra logico ammettere in taluni ca:·i nl1n·eno, che come ' 1 i Bono altri fenomeni di ordine allergico, orticaria, edemi, pruriti,· ecc., ;pTodotti da questi stessi m·e.d icamenti, chemioterapici, ecc., così vi posBano essere itteri-epatiti, e rispettivamente nefriti , ecc., ad uguale patogenesi, ir~ rapporto cioè alla varia localizzazione dello stesso fenomeno allergico1, della infiammazione a,l lergica. Degli itteri d,e lla sieroterapia, della trasfusio ne, della gravidanza e degli itteri in certe malattie infettive accenniarrto più avanti. 1

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••• Si ,,edrebbe perciò che l'ittero di tipo catarrale, p ·UÒ avere gli stessi fattori ·e.ziologici di alcune manifestazio,n i notoriamente allergiche per es. dell'orticaria. Questo ci condurr ebbe a pen sare che: con1e vi sono orti carie da allergia alimentar.e, così vi possono ·es.sere itteri, epatiti da allergia alimentare; come vi ~ono orticarie da emozione, così vi possono essere itteri, epatiti da en1ozio11e, da allergia psichica; come vi sono orticarie da freddo, da fattori fisici , così vi possono essere itteri, epa titi da fattori fisici, da allergia fisica e comfl vi sono orticarie da ch en1ioterapia , così vi pos1


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SEZ10NE PRATICA

sono esser e itteri, ep atiti da cl1e;inioterapia , da nJlert,>"ia me dican1 ento~ ; ug11almente dicasi per orticaria ed ittero da sieroterapia. Questi interessanti confronti possono esser fatti non solo fra orticaria ~d epatite, ma anche con altre affriioni onganiche fin ora diver. amente con siderate, di altra n atura , n efriti , con1e g ià abbia1no sostenuto, n evrit i, pancreatili, ecc., e questo è un altro lato p articol armente· int·er es~ ante d el problema. Grande valore possono assume·r e in questo senso i casi non eccezionali in cui varie marJife$lazioni, 1)er esempio orticaria , e.demi ed ittero, i1e frite coesist.o no o si succ edono nello stesso pllzie.nte. Risalterebbe d a quanto finora 6i è anda to f'.&pone11do : 1) il grande interesse di ta l e nostra co11cezione patoge1ietic:a unitaria , aTlergica , ùl rrlolti cas1 .almeno dì una uni ca sindrome ITiorbosa., 1'ittero c..atarral e , 1'epatite, cl1 e p11ò es~ere sostenuta da vari differ enti fatrori ez iologici; 2) l'import an za di una terapia i1nitaric.1 ch e diretta m ente ne consegue, di una terapia di dese1isibilizzazione che noi vivam.ente consig linmo clopo averla applicata , in tutti ques ti tipi rli ittero da fattori diver si 1

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• • * Quanto finora si è detto, p uò essPr e in certo 111odo probativo; non m .a ncano tutta via vari ·r11nti o.scuri ch e · vanno subito discu ssi. Am111esso per esempio un p·a rallelo patogenetico fra alcune manifestazioni a llergich e 1per es. l 'orticaril e vari tipi di ittero catarral e, come spiegare ch e l 'ittero non r ecidiva, o molto ra1a111e1lte con1e di solito si dice, mentre 1'orti ca ria si pltò ripétere di frequente ? Son o n ecef'sari e a tal proposito due considerazioni: I ) a n zitutto 11oi diciamo U6ualmente cc iltero » con1~ sinonimo n e] nostro caso di cc e patite », ma esso rin1ane semp1•e un sint o11; o di varie lesioni epaticl1e, n el noistro caso di questa cc epatite » ch e rappre enta il vero r-;ubs t.rato morboso e ì)er ciò non è escluso ch e l 'epa tite .s i possa eventualmente ripetere an ch e senza qL1esto intorno. Eppin ger ammette infatti ch e possa esser ci una e1)atite s ierosa sin e ittero, e cosl H e tényi, e noi seppure in via di ipo tesi possiamo amrr1ettere l 'esisten za di una epatite allergica sine Ì'tlero', epatite a11itterica. 2) Non è tanto ve·1·0 quello che comunen1 en.te è scritto, che cioè l'ittero non recidiva: Ii·ella no.stra casis tica abbiamo diversi ca&i di tipico ittero catarral e ch e si è ripetuto a varia 1

distanz.a di tem1)0 ·due ed anche tre volte fin o :l 6 volt.e, .senza contare il nostro famoso caso d elle trenta itterizie ripetute .ancl1e .secondo vol0n tù . Abb1i.a1no ricordato il caso d el n ostro ~allega c!1c presentò due itteri da emozion e ed ii1terposta una poussée di orti.caria pure <la er11ozion e, orticaria che inso1')ge anche d o,po jngestion e di uova. l~icordi amo oTa un g·iovan e di 25 anni cl1e ebbe una prima epatite (itt.ero) durante u11a t·~apia endo, renosa di tripaflavina e l:>u ccessivamente u n secondo ittero di pro babile. o ri gine a li111enlar·e ed un altro g iovane di 20 an11i p ure di 11o::;tra osservazione, il quale n ello spazio di 4 anni eb b e 6 itteri , tutti l ;roba bil mente di or igine alirr1enLar e, l'ultimo co11lpar so dopo l 'ingest.ione di frutta di n1a r e, t l1e ad urt .su o compagno· aveva d ato solo diarr ea. Scorrend·J la letteratura 11oi vecJ.ia1no vari casi di itte ro ch e si è ripetuto ed H etén yi 11a vi ·to ch e su 200 itteri catarrali , 28 l o avevano g ià avuto una volta. Coutinuand o il parago11 9 con l 'or.ticaria &i l )UÒ anclle far notare ch e essa, eRsendo una lllani !:azione esterna, è facilm ~nt e visibile e controllabile, anch e se leggera , 1)oco diffu sa e tran sitoria; l 'epatite- invece, quando sia diffusa e(l intensa e duratura si può m anife tare, a i1 oi a1tche con, l' ittero. Qu.a nd'O invece I '·c1p·atite , l 'ess11d.azion e sia lie,,e, parziale, localizzata e transiloria si può an1mettere possa anch e r ipeter : ;oi e spont.a neam·cnte r egredire sen za d.are cn1prc l 'itter o, quel . intoll l O eio è co i i111porta11te ch e d à n ome alla fo,r ma ste•&sa . Un ' urobilinuria, un leggero aumento di vo. lume d ell'organo, una dol e11zia epatica, un lUO·dico aumento tran sitorio d ella bilirubine1nia, 1)uò essere in tali casi in questo sen.so t1gu almente sig nificativo . 111 ta l modo si potrebbe in parte spiegar e r:er cl1è l 'it,t er o non r ecidiva p iù di frequ ente, 1l1.a si può no Lare i)er eserr1 t!io nei disturbi dig·ostivi , ch e altre vo]tG 1Jossor10 d ar orig i11 e al cl assico· ittero tatarrale , urol)i]inuria e talvolta u11 Iiev ii:;simo tra11sitorio Sl1bittero delle scler e il c ui sig·nificato non è p er Io più ricon osciuto . 1'utto potrebbe dipendere dall 'int.ensità, d alla r a11idità e d alla est en sion e e localizzazion e d el lo s te so pro·c esso e~sudati,,o , e d al caratt er~ tra11sitc ri0 o ineno ch e pt1ò a. sun1ere. Le pTove d i funzio11alità epa1ic.a. , specie la g alatlosuria p rovocata a11ch e so llo istan1in~ l 1otreb1bero dare in questi casi i11 cui non comr1ar e l 'it ter o , e1Jia liti .a.nitteri cl1 e, dei d ati n1olto i111portanti indicandoci ugualmente una I Hl r tecìpazione d el .p,a r en chima epatico . Nell 'orticaria con1une del r est o, s i sa g·ià 1

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G8

« JL POLICLli\fCO »

c.l1e talvo lta è present e un.a co11dizione di lieve inst1ffici.en za epatiica. I>robabilment.e è tutta un a serie graduale di passag,g i, di inten sità di epatite, dai casi co11 sola, rr1a ugua ln1ente significativa urobilinuria a qu3lli jn cui compare un subittero o jttero anche con dolori , coliche· ecc. , a quelli c ol clas:;ico ilt~ro catarrale fino a lle forme di ittero prolungato, con 1:iossibilità di passar e sia alla forrna cronica cirrogen.a , esito dli farine sub1acute, protratte, le11te per lo più ·d i e patite a11itterica, quanto alla a trofia sub acuta od acuta ch e potrebbe ra1prplfesentare, n ell 'ipotesi qui discussa, il grado n1assirno d ella l es.ion·e essudativa allergic,a epatica. · L ' importanza d elle fasi , cl1e si J)Otrebb er o chiamare clinicams nte silenziose, d el1' epalite potr.eib be avere grande valore speci e il'ei ri~gu.ardi d ella sua evoluzione successiva quando non sia riconosciuta , forse a n ch e alla fase cirroti ca com e gi à Ptòssle ed Eppinger fanno notare nei riguardi d ell 'epatite sierosa. Tale fase cirrotica potrebb·e allora sembrare primi Li va a n alogamente a quanto può talora apparire n elle co rrj s_r:onde11li forme renali la g lomerulonefrite c r o11ica. Un 'altro punto da discut ere è queRito: os~--erva 11do uri g·rfln i1umero di ca.sj un centjnaio, con1c noi abbi.am o fatto, si può no wre c.h e in urJ a data p·ercentuale n on molta a]ta - tra il 10-1 2 °fo - non si riesce a m.et, t«:re in evidenza al cario dei f ait lo·ri eziologici sopra discussi e n«~1pp11re al cu11a d elle manifestazioni precedenti l 'ittero, com e l'orticaria, dolori articolari, ecc . , ,e l ' ittero inizia in :;11odo ap·p·a rente almeno, con1c !)'r imario. Sono questi dati conLra ri alla pa.tog·ene.si allergica? Si p uò r ispo1n dere: Ma nort vi sono anche casi cli orti caria sul c.u i significato allergico si è quasi comp·l etar11ente d ·a ccord o, n ei quali no11 s i riesce a d indivi1dru.a re la cau sa? E non vi son o casi di asina broncl1ialc in cui n on si riesce ad incliYiduare l'allergene? Si potrà poi considerare, come per l'asma, l a IJOssibilità che ad u11a epatite infettiva si ·possa su cce.ssiYame11 le aggiur1gere una ~econdaria sensibilizz.azio11e? <:ol lJrogredire degli studi ogni anno si 1rovano nuo,·i all ergeni ai quali una volta n ep-pure si J)Cnsava, è po&sibile quindi che ciò possa avvenire domani anche n.el can1po d el] 'ittero ca tarra le quando ulteTiori ricerche sia~ Jlo i11dirizzate su questa Rtrada. Ad ogni modo &i può an1mettere ch e in questo gruppo 1pos~ano essere co1nprcsi i casi di e11atite da cause di,'erse da quell.a all ergica qui discussa, cioè d.a causa infetLiva, tossiinfettiva, da propagazione i11testinal e. di origine parassitaria (lambliasi, ec,c.) con1e finora si an11nette. 1

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[ A •N.i\O

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I fattori meteorologici nell'ittero catarrale. Io vorrei ora fare un brevissi1110 accenno anche ad un tenia tul,t ora oscuro, all 'importnnza cioè c.h e particoil ari condizioni mete()tOlogiche pos,&on c ever1tualn1ente avere nell 'i11l'in sorgen za, con1·e di a ltre sindromi , anch e dell 'itte ro catarrale . Si. te11tcr ebhe con ciò di sp1iegare la stagion arie:tà e,·id e11t~ in questa forn1a. Se fosse sicura l 'eziologia infetti,,a de.Il 'ittero catarral e si po trebbe come per al tre form e sicuramente jnfeLLi ve,. portare le spiegazioni r elative, g ià a1nm esse , i11.a co n I '·eziologia e p,a togenesi ch e a1.1nc110 in un certo numero di casi noi discutian10, è d ·uopo cercare altre spi egazioni. Si sa (l)cncle , Bufano, De Rudder, Feiige e Freund, l\{ouriquand , A. Dias, ecc.) cl1e l e concl izio11i meteo r0Jogic~l1c si fanno sentire. spe ciul1nente in soggetti a dislonìa n euro-vegetai Ì' 'a, n ei cosidetti m eteorolabili o m ·eteorop-a1ici, n ei sog·.geLti con 1)rcdomina11te eccitabilità \.agale e ridotto tono 5im1)atico. t vecchia osservazione, ancl1'e popolare ch C' alcuni soggetti risen tono in modo n etto il c.an1biantento d el t e111po, e ch e ' 'arie form e morbo~e, .asm-1, emirranja, reuntatis1ni, for!11e gnstroìntestinali , cardi.acl1e, stati di aste1J.ja , <li agilazìor1e, irrequiet ezza, ecc., possono ii1sorg·ere, aggravarsi, ripeters i in coincidenza ùi p·er t urb·a nlenti atn1osferici. Vi sono p•o i sindro1r1i già bene delimitate, negli adulti e special1n ente n ei b·a111bini per lo più a diatesi spa::;111ofila essudativa, in rapporto a determinati ' '<'riti a llo scirocco in particolare. E nota in f.alti l a sindrom e d el vento del 8·Ud e del sud-est della r eg·ione di Montpellier e Lior1e,• la sindrome d el 1Fol111, sono note le inl eres~anti o.$servazioni di Annes Dias e colJabqratori sul ' 'ento d el n ord delle coste bl'asi Jia11e, ecc. Noi stiamo 0 1&servando da vario tempo corr1e di alcuno forme morbose possono comparire .' . 1;1u casi contemporanea1nente e poi per molto ten1po non è d.ato di osservare. Così av\1jene per l 'ittero c atarral e, a l pari di qua11to è noto p er l 'eritema n odoso, e per la peliosi _r eun1atica, forme per noi a pa togenesi allerg ica o a com.ponente :illergica predominante. Alcu11i casi di W erlhof p ure possono iniziare e IJOi aver e d elle riacutizzazioni contempora11 eament e e ritornare contemporan eamente in OS])edale. Come si può spiegare questo fatto·? Ci sarà un fattore, una componente meteorologica ancl1e nelle r ecidive di Werlhof? l\iio lLo r i si potrebbe fermare -&u questi punti tuttora poco chiari , n1a forse per ora non si roncluder ebbe g ran ch e. 0

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Senza dubbio vari fattori n1eteorologici, ionizzaz1onc , clettric..ità dell 'aria, campo . ma-. g11etico, ragf>ri cosmici , ma cchie sol~r1, umidità, temperatura, p:re.ssione at1nosfer1~, veni i frorlti ciclonici, ecc., possono avere import.~nu\ in condizioni morpose differe,n ti. Come, 11on <~ f<ic1le dire. In que.&to· campo finora poco si cor1o:sc.c, la medicina moderna comincia ora ad i11teressarsi di questo interessante problema, cl1e finora è stato più che altro di osser, azione • emptr1ca. Gih c'è stala nel 1934: al Con.g resso della Società Italiana di l\f edicina Inter11a una relazione d~ Pende e Bt1fano sulle metereop,atie, aid ci so110 in Germania, Francia, America del :...,ucl ed .alt,r i pae i dei ,,alenti tudiosi di me1toro f)atologia. È difficile n el nostro caso particolare poter dire come 1e condizioni meteorologich e pos~ano agire, direttamente o indirettamente c1uali fattori di parallergia, come noi ]Jensiamo , ~ul1e ' rarie forrne a llergiche. Con1c si è d etto &ono per lo più i terreni a distonia n eurovegctati va con prevalenza vagale quelli che l1iù f acilmentc risentono delle ,,arìazioni at111osferi ct1e , i co &ideLti meteorolabiJi, ma so110 apr•untu CJlle. ti j lerren i nei CJU ali ]e . fo~·111.e <fllergiche l) ÌÙ facil1n ente possono cost1tu1r i . i\llora potrà for5e per un aumento del tono '.ragale sotto i ·influsso n1eteorologico ?. ,p~r 1neglìo dire per accentuazio~e d.e]lo squ1l~br1c: neurovegelalivo, essere fa, or1lo in detern11nat1 ".!oagelti in fase di latente "en sibilizzazione '=' • . l 'insorgeI1za i11 via ~p,ecifi r.a oppure in via a~riccifi ca (1)arallergia), di date sindro1r1 i nllcroiche analoo·amente a qu.anto noi abbia1110 0 .g jà arnmesso possa agire la.« perfrigeratio » o l 'ernozione ~ l?oLrà un deterr11inato fattore meteorolocrico ;i girc com.e v,n n ll erge11e clet,ermi11a11 (lo :")11ell 'oro-anisn10 le va 1 i e modificazioni Jj~irc·-cl1imicl1~, ecc ., e le ' a rie localizzazioni real Live che questo slesso J_JUÒ lJrodurre? Durante le crisi J11cteorologirhe infalti i1os0110 a' vcnire n ei soggetti '11·retlisposti , n1eteorolabili , d ei bruschi squilibri n euroveg·eta tivi, e11docrino-umorali (Pende), dei veri cl1oc e Lun 1i·ère e J)almady .p ensano giustan1en ~e., alla a11nlogia che può correre fra queste c~·1s1 m~­ lcoro1)atich e e quelle allergiche, collo1do~l ~. ich e anche se n on sempre nettamente clef1n1te. ' . Ciò si f)UÒ ora ammettere in via .di .i po1osi ; ulteriori osservazioni sono n ecessarie 11l c1ue$tO ~a1n po sconosciuto i11a molto più i11 ter cs~an le di quanto non sen1bri e nel. c1ual ~ ono possibili . a11cl1e deduzioni tera peut1cl1c i1111)or t[•n ti. 1

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SEZIONE PRATICA

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(Continua).

NOTE

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OsPEDALl~

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CONTRIBUTI. ~I.

BuFAt.tNI » - (~ESENA

SEz.IONE MEDICA dirella dal prof. E. MoNDOLFO.

Il siero antidifterico nel trattamento delle angine acute non difteriche. Dolt. l\AOUL :i\1oLARI, nss,i stente '

011 è· esag·era lo afferrt1are cl1e ne&sun si ero curati,10 11a av11to applicazio·n i tanto svariale quanto quell o anLidifl cr] co . Pocl1i anni do1)0 la :sua SGOJ)Crta, infatti, fu u~ato cla diversi t\uto1i (Do LLi, Pariset , Ce1 ioli, ecc.) n ella cura della i)e rtosse:_i n1entr~ rf al'a ruon , Bri~ ' Gonza1es i\lvarez. e Gay lo t1~nro 110 su ' a ta . c.1la n el Lrattamento delle 11ol t11oni Li <' ])ron co1)ol111oniti in l'a11 ti li, rifer en<lo sui risl1ltati hrillanli otte1l1rl i. Salvaricschi l?OÌ, nel 1917, :-i ~eçe fautore dell'uso -ai que Lo siero nella tera pia. della P'arol i te e su occssivam·c11te Ba1di11 , Bon11arnour e ( '. h ei11isse, durante e;Jicl e1nic di tale ~ rru.11.at tia in collettività r11ilitari, apt)licarono· co11 succe&so Lale r11etodo di cura , riusce11d o, ai1ci1e ad cv.i. Lare, secondo qua11Lo rifcri&c ono, la temuta r purtrof'PO non i11frec1ur r'lt,e. co niplicazione or<hitica. Se qllestc pos ono co11 ·iù erJ rsi le lJrincipali a1)1>licazio11 i l erapeutic11e del iero a11tidifterico .all 'i11fuori della ii1fezio11c clifteric.a, nun1e1 o~issime altre n e esi Lono , cl1e chian1eremo SJ )Oradi ch t', b asate sull 'o. ser,·azion e di p.ochi casi se11za ult criorr co11rcr111a: così la sie roterapia a L~ tidifterica fu t e11 Lal.a via v i~ 11ell 'infezio,n e }Ju erperale (Carn elli ), n ell ' eresip.ela ((:hiadini ,e Chapiro), nella tubercolosi (Ca~­ Lll . J\tlac Callt1n1 e 'faranti.ev), nel t etano (\iVe1sch er), nella malaria (Treielle), 11 ella 1ne11i11o-i 1e cerebiro- p in ~ l e e pid·e111 ic a (vVolf e \i\7a it zelùer), nel con1a c<:iaccia e r"' rynìlllh), nr 11 'otite media J)Urulenta (Gradcuig·o), n ella ston1atite aftosa (Sangiova1111i e De.1 1VT011aco) . J1 el] e t1l ce1 c.zion1 ra diodern1ilich c· (E'rn11ke), ecc . . Non è difficile però co111p·r endcre co1T1e ~1 sia trattato di Len iati vi terérpe·u tici cl1e i1011 ]1.&nno ~.t,ruto a]cu11 se~ito e che l13nno anzi f:olle,rato l1na corrc11 tc di diffi clrn z.a , ·C' r.so l ' i111 pieg·o irrazionale d ei ie.rj. . . . . La no5tra es·p erienza in n·1al er1a s1 r1fer1sce all'uso del icro untj cli ftc rico n el tra l lnItl·e nto ,d elle angine acute co111uni: 11el1a !)r e.sente 11ota verren10 ef'po11 enc1o i ri. 11ltati ott r11t1tj ~ co t1 t.ale si ~t e111n cli <·l1rn, in c1uat tro a11ni di applicazione. 1

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Secondo Heubner il ler111 i11 e di .an g·in a follicolare non do, rel}h e più ll ~ ar~ i, in quanto1


« IL POLICLINICO

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cJ1 è per follicoli si intendono le parti linfatiche della tonsilla, m entre il proc·esso .essudati,10· è sempre localizzato an,c.h ·e nelle cripte e 11elle lacu11e, per cui il termin,e di angina la c un.are appare più appropriato. Spesso in tali a11gine lacunari, per fusione degli zaffi, si lJossono forn1are stratificazio11i confl•uenti, p seudo -membranose, ·difterico-simili , 11on molto co•n 1patte, di colore grigio O• grig io nerastro. Chiunque abbia pratica di tali affezioni sa co111e sia arduo disoe.rn er e, in base alla sola o~scr \'a.zio·11e clini1ca, le forme cùmuni da quelle ·dif.terich·e, per c ui , se11za attendere il risulta to d ell 'esa1ne c.ultural1e:, .s i in1pone l'uso imIJ1 ediat o· del siero antidifterico • Lo $punto a·d attuare sistematic amente la s.ierolierapia antidifterica nelle .angioo aieutle; co111uni, 11on c i è ' enuto quindi dal desiderio di inr1ov.3zioni terapeutiche, nè da qu.e llo di r~jJl Lro llarc i risultati favorevoli ottenuti coll questo nveLodo ·d~ altri Autori (W 0 odyatt, Nitt i ~, Scl~acl1t er, ecc.), ma ci fu imposto, in un r1ri1110 te111po dalla n ecessità di non ritar·d are il Lrn.tta11~ e nt o s.ierotera·p ico, ino ad espleta111e11 I o della prova culturale, di poi dalla ·va1111 az ione obbicLtjva ,d ,ei risultati ·attenuti che c i incl1h se acl in sistere _ in tale sistema curati vo. I . e nosL rc o~.:c r vaz io11i ~i rifcri~ cono a 62 ]1a111bini, dai 2 a i 10 anni (ii età, ricoverati nel P\CI ·a rlo I oìan1ento d el nostro Os1)edal e, l)C r so~pello di diftie rite. DaJl 'R naTn11esi si appre11deva com e la malatti a fo "' e corr1inciata quasi sempre brusca rric·nl c, co t1 b,ri vid o, ce falea ,e n on di rado n a u~t~ r e \0111iLo. T piccol i pazjcnLi l)rese11lc..van o al loro ingre,~so in O lJedale talo di g·rave abb aitim e11t o, f ebl) rr a lt a (39° -39° ,5) ; nl lo e.sa mc delle fau ci i1oltt\ a i arro& ~·an1en l o dif'ft1so , co11 essudai i C'O nfl:icnl.i grigi.a.&tri ....uìl c to11sille , l eg·ger1110.11t e iprrtrofich c. f) l!n nlunc1nr l 'i11 orgenza ])rtt._ra e ) 'altezza c1 c-lla l cn111eral 11ra .sles ero ront ro la difterite e llLa 11c n~..ç,e ro a11cl1e le r.aratl eri ticl1e locali < 1 ~~..;icl1e j?e r q11csla 111ala l l ia (rolor.e candido d C'llc pscuclc 111c.1T.brane, co11 diff11sion e all'ug·ola c•cl -11Ja n111co. a d el l)alalo ;n1011e , « foelor <'\ ore », co, l1icun adenopalia , ubn1andibola1 l', ccc .), Lulla, ia appariYa ,g·iu. tificato il sos1>e.1lo di affez io11e tliflerica. Difatti l 'an °·i na difterica p11ò assumere, nei i)ri111·i si111i ladi , ancl1e l 'aspetto di una for111a tatn rra] e (fJ lll Ll1el), e.d è poi n otOTia l a .&Ua s011 li g-li.anza col r111adro dell 'a11.g ina lacunare; J\l cin . r l1111id l .cri' e a CJLle to ])r oposito: cc non 1

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f1\NNO XL VI,

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Nu~1.

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conosco ··.litro campo della patologia pediatrica i11 1c1Ui si possa incorrere in errori diagnostici così gravi e fatali come in quello della difterite ». 1F u perciò nostro sistematico indirizzo teral 'eutico attuar e, nei casi sopra citati, pronta111ente, una terapia a base di .siero antidifterico , usando sieri a co·nc·entrazione normale, 11elle dosi di 10-20.000 U. I . , a seconda de1l' età del paziei1te, per via intramuscolare. Contemporanean1ente si praticava una sen1ina, con materiale prelevato dall'e&sudato farìngo-tonsilìare, s11 tub1i di siero di Loffler. Come è noto qu·e sto terre·n o, che si ottiene mesco landa tre parti di siero di b·u e con una 11:trte di bro1do gluco.sato, è rite11uto il più clasiGo fra i t err e ni di ciUltura per il bacillo cli Kl ebs-Loffler ed i11 ess-0 le colonie difteriche ~ i S\'ilup11ano con grande rapidità (12-20 ore). Diremo siu·biito cl1e in tutti questi casi l 'iniez jon·~ 1d.i 1siero provocò,' in ca po a 12-24 ore, la c.aduta della febbre per crisi, con rapj·do mig·lioram ento dello stato gen·e rale, mentre nei g iorni successivi si osservava una con1pleta det·ier sione d egli essudati farin1gei e d un pronto riassorbimento d elle eventuali leggere adeniti ubman·dibolari; in un solo caso si ebbe a verificare complicazione renale. P er quanto si riferisce .all'esame culturale, esso riuscì costantem ente negativo per· il baciJlo1 di Klebs-I..offler, Jì1ettendo in evidenza esclus.i,'amente ge.rrr1i piogeni, in grande n1agg ioranza stre ptocorcl1i. Tali risu1tati , cl1e possono chiamarsi nella rn.aggioranza abo·r tivi, ·d ·ebbono considerarsi, ,a nche ir1 lin ea assoluta, eccezionalmente fa' 'orevoli, trattandosi di for1ne settiche piutto, Lo gravi , ch e durano di r egol.a parecchi giorni e che talvolla presentano cornplicazioni artcl1 e gravi (setti cemia , l e.sio,n i renali ed a.rticolari , endocardite, ecc.). 1

* ** L 'eco della lJolemica scate113tasi in questi ultimi t~mpi sul valore d el siero antidifterico, come siero a11Litossico specifico, è ancora viva l'ercl1è sia n ecessario da parte nostra ritornare in . modo tparticolareggi.ato su tale questione; accer111eremo soltanto oome, secondo alcuni A11lori , Rog·e r , Bourget, Bingel , Modigliani, IIottinger, Run1pel , e:;cc. i buoni risultati ottenuti n ella cura della difterite con la sieroterapia non sar ebbero da attribuire all'azione antitossica specifica ·d el siero; questo, che conL.i,en e, oltre a g·lob·uline S})CCifiche, anch,e sieroalbun1ir1e, esplich erebbe l' azion e s timolante a$Jlecifica di llna proteina-terapia.


[ANNO

XLVI, Nul\r. 2]

73

SEZIONE PRATICA

Si -è così parlato d ella cc leggenda » del siero, e. si è alfer111alo cl1e il siero normale di e.avallo ha, ~u1 decorso del processo difterico, tnla azione analoga ~t quella del siero antidifterico. Bingel, su 93'7 difterici, i11 tutti gli stadi d élla i11alatLia, no11 avrebbe trovato una note' ole differenza tra quelli trattati con il serrt11lice 6iero di cavall o e quelli trattati co11 il siero a11tid.iflerico. e tali teorie si ono potute in gran parte ribaLLere (si è dimostrato fra l ' altro ch e il siero di cavallo contiene normalmente piccole dosi di antitossina difterica), non si è potuto fare a 1neno di accedere al concetto che nella siero-terapia antidifterica, oltre a ll 'elemento a e ui si era dato fino ad oggi u11a importanza e~clusiva, e cioè l 'antitossi11a, sia da prendere in considerazione anche un altro fattore e ' cioè il Diero eterogeneo come tale. c:o~ì ' 'edian10 Czer11y esprimere l 'opinione c l1f convenga ini ettare non solo sufficienti qua11tità di a11titos ina, ma anche forti quantit ~l di iero e Feyer, v. Groer, Glotz, ecc. negare il v.ilore dei sieri altivialenti, perchè un l'tce~ o di siero è ritenuto desiderabile. Rit-0r11ando all'argomento della siero terapin a11l i difteri ca nelle angine comuni, l'efficacia da essa dirnostrata in tali forme, sembrereblJe ùo,'er si attribuire, a n1aggior ragione, a li .azione d el siero come proteina aspecifica . Tuttavia si può g·iustamente obbiettare ohe con la etero-proteina-terapia non si ottengono rj _ ultali co.sì in1n1ediati, con una sola dose di r11 odica1ncnto , come 11ei casi da noi trattati cn11 il siero, ma che invece il miglioramento . . . e 11ro~rre ss1vo e s1 consegue c on su ccessive iniezioni; inoltre queste provocano, nei casi a risultato favorevole, un rialzo termi co più o m e.no marcato , che non ci è m .ai stato dato di osservare dopo le iniezioni di siero. ~itti& ad esempio, cl1e può vantare in materia una 11otevole esperienza , non crede ch e 1 efficacia del sie ro antidifteri co, nelle angine arute comuni, sia ·da .ascriversi all'attivo della etcro-rJroteino-terapia , non avendo ottenuto a PIJrezzabili risultati in diversi casi trattati con siero normale di cavallo e con iniezioni di 1

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. e l 'i po1 esi. quindi che attribuisce all'azione

d el siero antidifterico il val ore di una comune fJI oteino-terapia aspecifica, è, alla luce de lle nos tre attuali conoscenze, quella più attendibile:·. tuttavia non esistono, secondo noi , elen1 e1tti per trarre con clusioni d efinitiv e in tale senso. È da augt1rarsi p er ciò che questa nostra breY~ n ota sia di in centi,·o ad approfondire le co!5ni1ioni correnti in un campo· che può ri-

vestire im1)ortanza anche dal punto di vista batteriologico, oltre che terapeutico. RIASSUNTO.

L' A. riferisce gli ottin1i risultati otte.nuti, co11 l ' u!::.o d el sioro antidifterico, in 62 casi di angine acute comuni. Non cr ede di poter trarre conclusio·n i circa il 1oeccani5mo d'azio,n e ·del siero in tali forme, pur rilen·endo come più probabile l 'ipotesi che esso .agisca alla guisa di una ·e teroproteino-terapia. 1

BIBLIOGRAFIA. C1Acc1A .

Rivis ta cli Clinj.ca Pediatrica, fase. VIII,

1922. FaAiNCIONJ .

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1

L'emboloterapia nella cura della tubercolosi polmonare. Dott.

GASPARE

Tn10Lo (Plo1na) .

La c ura della tubercolo. i polmonare per n1ezzo dell ',~mbolia pro·vocata artificialmente, quale l 'h o descritta in questa stessa Rivis ta (gennaio 1936) ha lo scopo di stimolare localn1ente il l)Olmone alla produzione di tessuto corLgiuntivo. ·s crivevo a llora « il m eccanismo d'azione dell 'emboloLerapia è fi ico perchè vi è occlusion·e dei vasi, che circondano la lesione, ma è anche biologico perchè per le modificazioni c jrcolatorie ch e d e lermina n elle r egioni col1)it e si viene a st,imolare l'organism o e più parti colarmente il polmone iall.a produzione di cor1nettivo ». Or, perch è il prooeiss,o ch e conduce alla forrnazione di te.ssu lo connettivo si svolga nelle "n1igliori c.ondizioni è necessario ch e l' organis1no abbia l a capacif à cli reagi•1•e. Ogni indi, iduo , anche apparenten1ente sano, ha di fronte alle n1alatlie infetli,·e, e particolarmente di fro·n te alla tubercolosi, un coefficiente p ersonal e di resistenza, e per ciò di difesa, e perciò di :reazione. 1Ciò è in r elazion e con n1olteplici fatt ori-ereclitari, somatici , · b iologici, p icofisici, ecc., con tutto ciò inso1nn1a cl1e costituisce il terreno. Se l 'infezione, o la tossi-infezione ha il • sopr.avvento la resistenza dell'organismo ,·iene 1


« lL POLICLINICO »

fiacca ta, e n ella tt1b1er colosi polmonare in parti1colar modo l 'i11dice di resistenza si rid'tloe a· ·y alori n1inimi . Tutto ciò è stato intuito attra·yerso i Recoli e la cura d ella tubercolosi poln1 onarc è stata cli1ieJ,ta a miglio rare lo stato ge11eralc, a rilev.are le forze difensiv,e, ottene;ndo cor1 n1ezzi ,5en1plicissimi, quali il riposo ed il soggiorno in ca111pagna e una sana alimentazio111P-, risultati buoni. . P erò le migliorate . condizioni generali non se:mpre sono sufficienti a d eterminare la guarigione d elle l esioni poln1onari. ' ri son o ammalati , in cui tutti i sintomi funzionali sono inigliorati o scompars.i , in cui l o sla1o g en er ale è divenuto ottimo .e ch e mantengon o tut tavia ostinata111ente immutate le a lterazioni d el poln1on·e.. In questi casi è l a cur.a local e ch e l?r ende il suo diritto , ·e la Coll a&soterapia sotto tutte l e forme trova la sua migliore indicazione. L'e"tnbolole·ra.pia r ealizza anch 'essa una terapia; l o1c,a1e t1·a le più razionali, in quanto che l' embol o ch e occlucl e i vasi ip1o lmonari è cau,s.a di reazione l ocal e d ei tessuti e di ·PToduzione circoscritta di congiuntivo·. Ho potuto dimost rare1 ciò ~p eri111 en talm ent e n·ei conigli (vedi loco c.ita t.o). Ho din1oetrato pure in u11 'altra nota (PoZ:iclinico, sezione medica, 1936) che nella tubercolosi i)olmona r e l 'c1n b olo ha azione elettiva peT i vasi delle zone m alate, perchè solo in queste l'endotelio vasale è a lterato , e l'embolo ch e è e.i.i proporzioni n1icroscopiche vi può e'5Ser.e arrestato . I risultati clini ci cl ell 'emboloterapia corris1)ondo1n o al conc,etto t eorico' a cui si inspirano ; esf'i sono buoni. Però non sono reg·olari, non sor10 costanti. Accan to <:t g ua rigioni inspeira te .si trovano e.a si in cui l a cura si m ostra inot)Crante. Ta l e irreQ"ol.a riLà d 'azione ·è e·vi d·entemente '-" in relazione coi differenti m ezzi di difesa oh·e offrono i vari oro-anismi. e cli e son o tanto più d eboli qt1anto IJiù ..,a n o intossicati dal processo morboso . Nella . pratica dell' emboloterapia io mi sono ser\·iLG cl ella gelatina com e agente produttore dell 'e111holo; 111a l' en1bolo in realtà è costituito dai globuli del sangue, rossi e bianchi. La. gelatina agiscie. come so.stanza cementante , agglo1nerando g·li el en1enti san guigni. Ques ti solla11to eser citano l 'azion e biologica di stimolo. Or i glob\1li san g ui gni , i quali sono, dirò cosi, l'espon en te biologico di resistenza d i tutto l'organismo , esercitano azione e fficace di stimolo e c. so h a indi oe ele, rato di difesa e. perciò di r eazio11e; esercitano inveoe azione debole o sono addirittura incapaci di 1

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[ AN~O

XL VI,

NUl\II.

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stimolare il tessuto polmonare nel caso contrario. Ecco· come si ~pieg·a la variab,i lità nei risulta ti clinici dell 'emboloterapia: ecco perchè a cca11to ai risultati otlin1i se i1e trovano altri oh,e sono mediocri o nulli addirittura. Alla insuffici ente attività dell '.en1bolo, così fo11nato, si p 1u ò soppe·r ire incorporando alla gE-la tina qu.a loh e sostanza che coadiuvi la debole azione d egli elementi sanguigni nello stimolar.e i t e.&suti alla reazione. Si tratterebbe di eser citare sul polmone un 'azione local e m edicamentosa che agisca sinergicamente ai glol)uli sanguigni. Nel 1934 allorquando ho proceduto n ell 'I st i1u Lo Forlanini a qualch e ·esperimento di emb{1loterapia, ho aggiunto a]la gel<ttina i sali di ca.loia.; in seg uito in pratica privata ho agg iunto i sali d'oro. Ma qualunq11e altra ost~11za }JUÒ assere iin piegata , purchè sia capace di proYocare uno stimolo locale alla r eazionie e p1urc·l1 è non fa ccia correre ailcan, riscliio

all ' a.ni.n1alalo'. Abitualn1ente io procedo n ella seguente mani era (b en inteso cJ1e il procerli1ne11to, per forza di cose, è molto elastico) : _j ) allorqua11do g li amrrtal.ati ~ i tro,va110 in buo11e condizio11i gcn erilli , co11 le.sioni limitate e no11 attive, mi seI"YO della sola soluzio11e di geJatina al 4 <J'~ . Con una siringa conten ente 2 cc. di qu·e&ta soluzione, ritiro da una ve·n a del go1m ito 1 cc. di .san gu·e, ch e i m es1c•o la alla gel atina e forma immediatam.ent.e i piccoli e1r1boli; inietto quindi ]entam ente n ella stessa vena., L 'iniezione va ripetuta dopo 5 giorni e J)er 3 volte. Se n·ecessario., si ripe t e la se·r ie dopo lln mese. Conte1nporaneamcnte si p1raticano le cure abituali ; B) sei g li ammalati 11a nno lesioni lin1itate IJ1R con stato gen·e r ale scadente mescolo alla gelatina una soluzione di g luco·n ato di calcio, o un sale d'oro o le due sostanze contemporar1eament.e. In tal caso la soluzione di gelatina sa1~à più forte : al 6 ~~ . Sciolgo ~ cgr. di Sanocrysin,e-, o altro sale d'oro in 1 cc. di soluzione di gJu,conato di calcio; aggiungo 1 cc. di soluzione di gelatina al 6 ;~. Ritiro dalla vena 1 cc. di sangu1e e inietto n ella _s.tessa vena il contenuto. Riassumendo : n ella pramca d ell'embolo terapi~ è l 'idea d ell 'embolo che è a lla base d ella c11ra d fllla tubercolosi polmonare. Che poi l :cmbolo sia co stituito solan1ente da gelatina e globuli sangui gni, o ohe siano incorporate ad esS<) altre sostanze, capaci di .s timolare più en er g icam e nte la r eazione del IJO]mone: ciò è qu estion e di secondaria importanza. Sarebbe quindi as~urdo che l'uso di una so1


75

SEZIONE PRATICA

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stanza Jliu~tosto cl1e di u11 'altra co11ducesse alla p1~etesa di .&ingole scoperte nella cur~ della tubercolosi. Il n.u ovo metodo di cura è I' embolote,.apia, cioè la cura per mezzo dell 'embolia polmonare provocata. L'aggiunta di altre- sost.anze, o la formazione dell /embolo pe.r 1nezzo di altre sostanze 11on può costituire che una sempJice modalità d.el metodo. Nessuna !"O~tanza può quindi essere ritenuta specifica in c1uesto metodo di cura; ~olo l'emboloteraI)iu è .l:Ypecifica, pe·r quailto i11 ten1a di tuherco]o~i polmonare sia permesso di parlare di SJ:>E1rificità. Ed infatti io non ho n1ai i:>arlato della cura della tubercolosi per mezzo della <1Platir.c.. llla dell 'emboloterapia della tuheJrcolosi. Non insisto; ciò è abbastanza chiaro, ma. è bene che sia in t r~ da coloro che J11ost1~ano d 'ignorarlo (1). ~

(1) 11 dott. L ocA1ELL1 i11 :\li11erl1a .\ledica del 5 n1arzo 1938 ha scritto un articolo dal titolo: Che1niolerapia embolica, in tbc. polmonare, secondo il metodo Bernay. 'f'anto il dott. Bernay, l[tianto il dott. Locatclli 11a111•0 fi11to di non conoscere i n1iei lavori, i)ul:>blicali ir1 questa ri' ista, e largamente riacssunti e co1n1nentati dalla f>resse médicale del 9 maggio 1936.

OSSERVAZIONI CLINICHE OsPEDi\LI RIUNITI DI RoMA OsPEDALE S. SPIRITO - REPARTO CHIRURGICO

Prim. Prof. EGinI

Una particolare frattura dell'arco vertebrale. Dott. O.

MAzZAHELLA,

Assistente

sione a livel1o dell .ist1110 :__ 11el corso del III Jllese della vita intrauterina di due altri nuclei: uno per il peduncolo, l'apofisi articolare ~uperiore e l'apofisi trasversa e I 'altro per J'apofisi articolare inferiore, la lamir1a e metà dell'apofisi spinosa. Le fratture dell 'aroo sono rare, specie come lesioni isolate. Su 30 casi raccolti dalla lette.ratura nel 1917 dal Pieri, 17 volte era interesato il segmento oervicale (9 volte l'atlante): 8 il dorsale · e 13 il lombare. Nel tratto cervicale le più interessate sono la· 2a., 6a. e 7a.; nel tratto lombare, la 1a' 2a. e 5a.. La ~tatistica del !Fumagalli r~istra, su 86 fratture ,·ertebrali, 7 ,-olte interessamento dell'arco e in })revalenza - 3 \7olte su 7 - 4ell 'arco del1'atlante. Nella 111ag'gioranza de.i casi la lesione è bilaterale ed interessa una sola vertebra; seco11c.lo Pieri, lesioni isolate sono state osservate . olo da rviixter e Ongood, Maire e Ray.mond , c;usmitta, Picqué, Legou~st , Delbet, Peug·niez. La rima di frattura, a s.eco11da della direzio11c e della estensione, può interrompere o mc110 la continuità dell'arco. Nel primo caso la frattura può interessare: a.) il peduncolo; b) l'istmo; e) la lan1ina. Nella frattura della la1nina, la ri111a è per lo più in vicinanza dell 'istmo, ma può e5sere vir ina all'apofisi spinosa. La rima di frattura è in genere verticale e bilaterale ma può riscontrarsi più o n1eno obliqua e, come è stato detto, unilaterale. Gli sp'o stamenti -dei framnl:enti descritti o t<~oricamente possibili si possooo così riassu111erc : nelle fratture bilaterali dregli istmi, la vertebra, non più ancorata posteriormente, può spostarsi in a,·anti della vertebra sottostante a livello del disco (lussazione) o di un possibile piano di frattura del corpo della vertebra sottostante (dislocazione). Un tale spostamento è possibile n elle fratture bilaterali clei ~J1e­ duncoli con Jesioni contemporanee a }i,rello delle articolazioni o processi arti.colari su1)eriori; nelle fratture unilaterali lo spostamento dei fran1me11ti è nullo o ininimo; nelle fratture dop1)ie cli una lami11a o delle clue la111ine il fram111ento arealo p uò dislocarsi anteriormente ,·.crso il can ale· con gra,ro pericolo di compressio11e e di lesione del conten uto. Nelle fratture interessanti l'arco, senza per'altro interromperne la continuità , sooo descritte le segu enti ,-arietà, i11 genere come lesioni associate1 (fig. 1): a) frattura dell'apofi si articolare superiore r dcl i1Pd11n colo dello s.resso l~to ; 1

l rn arco rappresenta la parte posteriore e laterale del canale vertebrale ed è costituito <Jall 'in1&ieme dei due peduncoli e delle due laJrline. Dall'arco si dipartono, sulla linea me'lia11a e posteriormente, l'apofisi spinosa; sim111ctricamente e lateralme·nte, le apofisi tra:-.' erse; anche sin1metrican1ente e dirette in allo o in basso, le apofisi articolari superiore ccl inferiore rispettiva1nente. Il 5egrr1ento tr<.l lC' (lue apofisi articolari di un lato i den.omi11a cc istmo » e costituisce. co111c u11 croce;Yia apofisario (apofisi superiore, inferiore e traSY<'rsale) ed insieme zona di raccordo tra i <lur segmenti dell 'emiarco: il peduncolo e J.a la111ina. L'arco cosi architettato è una forma1ione articolare, di attacco m116colare e protettiva per il contenuto diel canale ·vertebrale. J,a costituzione de]l'arco è essenzialn1en1e di ·. osso compatto. o .g ni emiarco 11a il rproprio punto di ossifi~zione, che, alla sua volta, risulta dalla fu1

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· rol. I CJ. 1.:\LCO n

b) fra ttura de ll'apofisi articolare s uperio-

.-111et-te all 'arco altra verso il proeesso s1)i11oso;

re:, del ·1)eduncolo e d el corpo vertebrale; e) frattura del processo spinoso, del ped·u n col'0 e del corpo vertebrale; · · · · · d') d-ista!cGo di una sch eggia dalla cortiu'lle interna della lamina (Folly) o da i n1a r gini (V\Tag11er e Stolper). ·La dislocazionie dei fran1menti i11 questo g rupp<> è p10 ssibile per lesio11i associate : è ·pro])abilc cl1 c ri sulti p iù freque11te che rion sia real111et1tc poich è essa aiuta a sco1)rire la 1e:5Ìon o sui radiogrammi. La gu.a rig·ione delle fratture: arcali avvien e i)e1.. callo osseo e 11on è, in g·en ere, stentata; F. umagalli 11a con statato gt1arig·ior1 e con11)letn

J>er lo più cedono l•e lamine, ma per una forz a di estrema violenza possono fratturarsi i peduncoli . Tale m oocanismo spiega la freque.nza relativa di tale tÌjp-0 di frattura a livello · di verteb·fie cl1e abbiano l'arco più orizzontale ( ~eg·n1e11 t o C. e L .) o con a p ofisi spinosa J>iù sporgente (6, 7, C.). Tuttavia, i casi di Dubois, Trepa.g 11e, Quer cioli, Donati 6ono sicuran tente do,ruti a traumi indiretti. Qua11to è stato d-etto riassu1ne le co11osoe11ze attuali sulle fratture dell'arco vertebrale. Tra le molte incertezze risulta: a) b ene stabilita la ra rità di tali lesio11i, pecie com e fatto ltnilate.rale, aln1eno secondo i11formazioni radiologiche che certo non sono sempre suffi cienti 1)er escludere una frattura di tale tipo; b) l 'assoluta preva]enza nel m·e cca11i. ino di frattura - del trauma diretto; e) la scarsa gravità in11nediata e tardiva clella lesione iSQlata. Per tali consid~razioni , credo deg110 d'interesse un caso occo1'sorni presso l'Ospedale di S. Spirito.

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Seco11do Heuritsclt.

in un caso con forte diastasi. Ne.Ile fratture bilaterali sono segn.alate pseudoartrosi. La i&intomatologia immediata, a prescindere da altre lesioni, può essere data dal dolore più o meno localizza to , s·po11Lan-00 e provocato coi movime11ti e con la pressioin e; impotenza funzion.alc; gonfiore ed ecchimosi; gibbo a ngolare, disassamento o aumento àella distanza tra due processi spinosi; contrattura; mob ilità dei fran1menti; 1c.r epitio; fatti compressivi del midollo·; feno111eni d'irritazione o di ao'f.ìcit radicolare (paI"eStesie, dolori violenti irradiati , anestesie, paralisi). Può presentarsi t1na sintomatologia tardiva i)er fatti artiéolari. (artrosi) dovuti a modificat e condizioni statiche, per coim pressione da parte di calli ossei esuberanti e per spo&tan1enti econdari dei frammenti. Diagnosi difficile. Il radio·g·ramn1a è spesso di non facil e interpretazio11e , in particolar rnodo nelle lesioni unilaterali. Le proiezioni laterali sono di maggiore ausilio . Alcuni AA . <onsigliano la stereoradiografia. Circa il trattamento, si consiglia I 'immobilità assoluta a letto su ])Ìano ri·gido e trazione (l~ umagalli) ; la riduzione i11 ipe.r.slcnsione ecl a11parecchio gessato '(Boll1er); la lami11ectomia nei casi di compressio11e (SerTa); intervento cl1irurgico tardivo nei casi di calli ossei ipertrofici con f.enomeni co111pressivi. ~ella 0 rande maggioranza dei ca i' il meccar1i 1110 di frattura è di rct lo: la forza si tra-

C. P. , a. 29, Yeltl1ri110. ì\el 1926 operato d i appe11dicectomia e gas troenterostomia per ulcera. Il 15-2-1932, veniva investito da una vettura tram-

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viaria e proie ttato c-011 viole.n zil cli sei se lle n1etri lonta110 dal posto cli guida dell a carrozza. Ricoverato in ospedale, fu riscontrata contusione lombare destra e contusione regione glu tea d.; dai radiogrammi fu diagno . . li cala una Ju sazione del-


[A.N~o

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RE.ZIONE PRATI CA

·la· terza Ù. -Sulla S-ec()nda. f~tl Ct1ralo OO} rjJ)OSO a letto ·~u p~ano .:,rigido. Dura:n te ·la · degehza , ;dolori alla rschiena· nel,. .~ra.tto lombare. Un .esa111c clinico del settembre 19$,2 .for11isce i seguenti cla\i : il paziente s~ lamenta di dolori lungo l'arto inferiore destro; lieve scoliosi a convessità d.: i1ella ,PoSizione di attenti, la cresta .iliaca d. è situata i11 un piano superiore della contro-laterale; l 'arto destro poggia .sul suolo in posizione di equino; deambulazione claudicante; arto inferiore d. non ·accorciato. E. O. del giugno 1935 e del maggio 193G fanno rilevare, inoltre, 11n disassamento della linea delle arpofisi <Spinose tra seconda e terza L. con deviazione a d. del ·segm ento superiore; l)OS-

Fn;, 3.

sibjli e indolori tutti ~ n1ovi1nen.ti del tronco; la circonferenza della coscia d. è diminuita di 4 c111. e quella della gamba di un cm.; zona di anestesia sulla faccia interna e ipoestesia delle regioni a11teriore ed esterna della coscia d .; riflessi normali ; dimiituzione della eccitabilità fairadica e galva11ica di tutti i muscoli e n ervi dell'arto inferiore cl., specie del ql1adricipite; nessun accenno a re<,lzione degenerativa; R. ,V. 11egativa ; azotemia e glicer1da r1or1nali . t :n esa111e radiog·rafico pratica.t o nel 1935 nelle p1ojezioni sagittale e lat erale - eseguite da 1.111 ~sperlo e s l1n1ato radiologo dà il ·seguente reperto: cc a carico della colonna non sono visibili lesioni traumatich e nè pregresse nè ili atto. N~l­ la proiezione laterale si fa11no però ma11ifeste in tutte le vertebre esaminate delle i1npronte riferi~ili . al nt1cleo . polposo, alcul1i dei corpi vertebrali .si presentan o alquanto cuneifor111i. Nessùna di

11 .

queste alterazioni rive ·té il carattere tràti1natifu, iua la molteplicità e la : nlorfologia· d-i esse le· 1e11de invece riportabili ad una alterazione di sviluppo~ N?n ~i nota ~pondi~oliite~f- nè.' questa· potrebbe ~~1stere .data 1'1ntegr1tà dei peduncoJi e:·:~ella apofisi articolaTe ». . Un terzo esame radiog:rafico eseguito nel '1936, dà le seguenti i11terpretazioni (fig. 2; .3 :e 4) : : · :• Lussazio11e laterale tra seconda · .e t erz'i1 vertebra L. \il processo articolare inferiore _d. della . seconda L. è lussato esternamente al · processo · a~ti­ ~lare superiore della terza L.). Frattura della base dell 'apofi·5i traisversa d. della terza L. Disassa.1nento della linea delle apofisi spinose· tra · séoonda e terza L. Forarne di coniugazione tra seGonda e terza L. irregolare e deformato. Noduli di Sclunorl a carico delle vertebre XII D., I e II L . Il pazien Le rientra in ospedale il 3-3-1937, per graYi cn1;i te111esi e m elena e muore il 6-3-1937. I'

'

FtG. 4.

.A.ll 'at1lo1)sia 'Si pi'eleva il tratto lon1bare della colon11a e, dopo macero, si riscontra interr.uzione dell'arco della III vertebra a livello dell)istmo déstro; tra i frammenti è situato il pro~sso articoJare inferiore della ' rertebra sopral5tante : ·.si tràtta di una pseudoartrosi o ineglio di una nooarlrosi esito cli fra,t tura; diastasi· dell 'articolazione controlaterale tra II e III verlebra; disassame11to della linea delle a1)ofisi spi11ose; il inargine i11feriore della 1a1nina d. della II. L. presen la una intaccatura cl1e accoglie uno spero11e os eo· · del fran1mento n1ediale dell'arco fratturato (fig. 5). ·Una spon clilolisi cong·enita - a livello dell '.i~t1n<, - può dare il reperto di una interruzione o~s~"\ unita da tratti fibrosi 9ppt1re di una pseudO-artr-0si : bisogna perciò don1andarsi se questai è una lesiox1e di tale tipo ; Iiell 'osservazione presente e !(\ ltn fatto che l 'esclude sicuramente: . up.a radio grafia precedente al trauma da cui non è riJ evHhilc i1c·ssu11a anocn1alit~ ; la lesjone congenit ri i·nol -


78

« JT., POLICLill\ICO »

tre è bflalcrale e, i11 genere, a carico dell a ' ; L. e Ron di raòo s i accompagna a s}i>ina hifida.

Se le fratture dell'arco sono rare, le fratture della zona istmica debbono essere eccezionali e non conosco casi documentati anaton1icamente. Esse sono state invocate n ella patogenesi della spondilolistesi, do, e pe.r un cedimento ;progre.5sivo e bilaterale d ell ~ istmo, la vertebra slitta in avanti in maniera più o m eno pronunziata, per cui si parla di « spondilolisi », « spondilochisi », cc spondiloptosi » . Più accreditata è peT altro l'origine congoTi ita , alm en o com e condizione predisponen1

F1c. .s.

te (prespo11<lilolistesi), interpretala co111e un difettoso o mancato saldam·e nto dei due nucl ei dell'emiarco, fatto norn1ale nei r ettili e ch e, come è stato detto, si compie proprio a 1ivello dell'istmo. Nell'origine pura1r1€nt c congenita si tratterebbe di un allungan1e11to; n ella traun1atica, su base congenita , di una i11terruzion-e degli istmi. Il Gerlach non ha potuto riprodurre sul cadavere tali fratture i1er cui sostiene il fattore congenito com e indi spensabile. Tl caw descritto sembra in appoggio della teo1·ia puramente trau111atica, pure essendo a c.arico della III L. Infatti. ~e la spondiloli stesi (-. di i1orn1a os1

[:\7\1'0

},.L\ I, 1

NU:àl.

2]

servata tra V. L. e I. S., essa è stata descritta• a tutti i livelli del tratto L. e ie00n'1o !Bolher è possibile a qualsiasi livell0 della colonna. ~el 1917 il Pieri riportava 4 casi di spo11dilo ~ listesi di accertata natura traun1atica, pl1r non trattandosi di fratture istn1ic be, ma di lesioni: 1)iù o m eno complesse. t stato già detto che le fratture dell'arco• sono in genere conseguenze di trauma diretto sul processo spinoso e da questo trasmesse alle lamin·e ed ai peduncoli: le fratture dell'istmo. certamente, possono riportarsi a tale mecca 11ismo, ma n el tratto L., !J)er la peculiarità anatomica dei processi articolari (con faccetteorientate S«tgittalmente) •8 istmo (meno resi stente) è ammesso anche il trauma indiretto· per strappamento (da forte contrazione n1u sc.olare); per iperflessione (da trazione?); per iperestensione (l'istmo si trova con1presso fra i processi articolari delle vertebre iSopra e sottostanti come in una g higliottina). Il meccanism·o indiretto è più adat lo a l)iegare lf" fratture bilaterali de.gli ist1ni e perciò della S])Ondilolistesi traumatica. Nella presente osservazione i1011 è possibile 1)recisare il meccanii&n10, certo è .p iù probabilP· quello diretto per Ja l111ilateralità della le i o11 1 ~ e per i segni di contt1sione d ella regione. :È chiaro, in questo caso, la sofferenza <lell :r Tf radice L. d . che p<.t rteci pa tra l 'altro all ' in J1ervazion e motoria d€1la l)Soas e del quadri.c1tiite attra' erso il n. fen1orale; degli adduttorj. attraverso il 11. otturat ori o; e all 'inn e.rvazio11c" sensitiva della faccia inediale della coscia , a1traverso il n. genito-crurale; d·elle facce .ari Ler iore ed interna , att.ra,-erso il n. femorale; della faccia esterna a ttraver so del 11 . fen1oror utanea laterale. Questo caso è stato oggetto di tre esami tadiografici: i1el 1° fù diagnosticata 1111a lussa1.ion e tra II e III L.; i1el 2° no11 fù rilevat<r 1:.cssur1a lesione acquisita; in entrambe furon @ J>raticate le i)roiezioni LSagittali e laterale : è questa una principale ragione del mancato ricon ooc.imento della frattura. :È vero ch e il rilievo radiografico delle fratture arcali specierl~lle t11lilater ali è ritenuto ,d ifficile, 11on sen1 . i>re possibili e più agevole n e1la J)roiez io11e la terale, ma nelle fratture dell ' ist1110 è lecito pen sare che le ;proiezioni emilaterali sia no le più adatte a scoprire tale genere di lesioni, se si vuol giudicare in base a con siderazioni dr ordi11e anatom ico e all 'e en1pio 0IfPrt1.> d~tll a presente osservaz ione. Nel 3° esame radiografi co furono precisamente tali proiezioni ch e f <'Cero an1mettere sicuramente una lesione ac(jl1isit a e se e.ssa 11on fù esattamente inter-

,


[ANNO

:\LVI,

~u~r.

2]

SEZIONE PRATICA

pretat.a, i1on fù certo colpa d el radiogramma; è facile rile,·are da esso che la sco11tinuità è a carico dell'arco1 della III IJ. e lascia, da una . parte, l'apofisi articolare superiore, il pedun· colo e l 'apofi15i trasversa; e dall'altra il pro· ce:sso articolare inferiore e la lami11a risponde ciol1 alle caratteristicl1e per essere definita frattura dell 'i .. tn10 (fig. 4). Credo che in questo genere di l esioni , la 1Jroiezione en1ilaterale e lo sch ema relativo della zona radiografica siano il migliore au~ ilio della esatta diagnosi.

79

5cpratutto se il peso specifico no:q varia in seg uilo . ad ingestione od a perdite di rilevanti quantità di acqua. l~n altro segno semplice dell 'in.sufficienza renale è il colore molto eJljaro dell'urina, sop1ratutto se questo colore sj. J11a11.Liene anch e nell 'uri11a concentrata (perdite dt acqu a extr arenali , febbre). Il colore cJ1iaro di1)ende dal fatto ch e le .sostanze coloranti dell'urina vengono eliminate n ei loro stadi prelimi11ari incolori e non vengono nel rcJ1 e ossidate fino a dare l e sostan ze color.ate: ~ queste urin e chiare ,s i espon gono alla luce del sole o si ossidano in altro ino,d o· (aggiunta di perma11ganato) esse acql1istano il colo re dell'urina normale. Una parte dei componenti RIASSUNTO. i11colori , stadii prelin1inari delle sostanze coJor:anti 1dell 'urina, sono tratt.enute nel sang·ue Si riassumono le attuali conosce11zc sulle e 11ei tessuti nelle parti espo te alla luce e,s ~ fratture dell'arco vertebrale ·e. si riporta un ,-.engono ossidate. questo conferisce agli amcaso di frattura unilaterale dell 'istn10 d. della Ilf L. con esito in . pseudoar1rosi: l'A. non co- n1alali di forme medie e gr a' i di in sufficienza renale una caratteristjca colorazione gialloItosce altre osservazioni con l e sud.d ette caratg rigiaslro della pelle. teristiche. Se· in un paziente &i constatano un peso specifico dell 'urina fisso intorno ai IOlO, un colore parlicolarm.ente chiaro dell 'urina e una colorazione g rigio-giallastra della pelle al viso e alle n1ani si può sen z'altro diagno· tiRENI E VIE URINARIE. c a re una insuffi cienza renal e. J detti Sinlon1i JY05SOnO n1ancare nelle forMetodi semplici per constatare una insuf·. ll1 C più le,g gore, p er diaignostic.a re le quali si rj corre all e pro"Ve di carico. flcienza i·enale. Se si dan110 la mattina a digiuno 1500 cJ11c. f i~. BECHE}{. Med. TVelt, 12 11oven1bre 1938). di acqua o di thé leggero e i raccogli e I 'uriJ\lctodi nlolto seJ11plici IJermetton o di diana ogni n1ezz'ora , si .'·ecl e cl1e n el ano la g!l05ticarf una insufficienza renale e di orien- quantità totale dell'acqua ingerita vie.ne elitarsi sulla fur1zione del rene. Le principali at1rtinata entro 4 ore, e ch e l e &in gole porzioni tività de1 rena son due : la escrezione e il ri· di ogni mezz'ora ' 'ariano n1olto in quantità, cainbio iri ~ermedio dell'organo. La prin1a 11a. fino al massimo .cli 400 cn1c. Il peso specifico lo Bcopo di mantenere costante la composidi1ninu.isce fortemer1te fino a 1002 e ancl1e zione dei Jiquidi d ell 'organisrno, le p·r ove dellUOl . Nell 'insufficienza r enale invee.e la qu.a nla funzionalità rena]1e. si basano so·p ratutto su tj1à di urina eliminata è in.feriol'e a quella questa funzione. Tra i compiti del ricambio del) 'acqua in gerita; J.n qu.a ntità di urina emesi11tcrm edio del rene JJredon1ina per im·p ortan- 6D. ogni n1ezz 'ora ,,aria meno ch e nel sano , ln 1a la tYrodl1zione clell'am.moniac·a : un· distur- · quantità mas~im.a è inf.eriore a j 400 em e., il bo ·d i ~ru esta funzion·e è un importante in- 11eso s.pecifico djminuisce n:ieno. Questa pro•v a torno <le11 'insufficie1nza'. renale. La constatapermette· di riconoscere se una nefrite acuta 1io11e di una in sufficienza del rene è impor- a r1pare11 Le11tcr1te ·g·u.a rita con albuminuria r esidua is ia ielavvero guarita o no. Fattori extraretante per la .Pregno.s i e per l a t erapia e contribt1isoe inoltre alla d etern1i11azion e clel genere nuli pos ·ono distlirbare q1u esta J)rova d ella dill1izion e : se la pro,'a dà rj sultati anormali in cli malattia renale. Mentl"e il rene sano• rie.sc e .a d adattare la seguito a fattori extraren ali, viene però ma11s11.a attività ai bis.og ni dell'org anismo, dilue11- t e.1111ta la rilevante differenza tra la quantità do o con centrando l'urina a se.conda della di urina ernei=;sa nelle singol e n1 ezze or€. La pro' a della con centrazione consiste net 1naggiore o mjnore disponibilità di acqua, il re·n e i1tsu~ficiente perde questa capacità: il Len ere l 'amn1alato a dieta .asciutta: il sa110 dopo una n1ezza gio·r nata o più emette una peso s1:>ecifico ·dell'urina si avvicina allora a quello d·el l)lasma sanguig110 dealb·uminato urin::t i] ct1i peso specifico arriva a 1030 o olt re; nell'insuffi0enza renal e. si p er·de• più o che è costante sui 1010. Se u11 ammalato di leni 11rese nl a un l1eso specifico di ·c irca 1020 1neno ques l.a capacità di co·n ce11trare l'urina. Se Jtell 'Utt·i11a raccolta durante tutta I.a giornata , in una n efrit e apparentemente guarita è p er sa la capacità dli concentrazion·ei ~i pruò am1nettec~so quasi . icuramentr 11on ha dei reni insufficienti; se i11,-ece il -i:>eso specifico dell'11- re tr.attar ~ i non di lJna in11ocua a]bu1ni11uria ri11a si i11a11 ti,en c p1er 1tingo intorno a i 1010 r·esidu.a n1a cli u11a n efrite cro11ica non più cuf: i pt1ò driagi1ost i care una i1l. t1ffi cie11 za renale. rabile. 1

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SUNTI E RASSEGNE

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cc JL POLI CLINICO »

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Un altro n1elodo sen1plice per esaminare la funzionalità del rene è la prova di carico a.lcalino. Se si somministrano 01gni due ore 5 gr. di bicarbonato di sodio, l 'urina del sa" IK' assume reazion·e alcalina g ià dopo la prin1a o la seconda somministrazione. In casi di disturbata funzione del rene si devono dare rnaggiori quantità di alcali per trasformare la reazione dell'urina, in casi g ravi fino a fiO- 80 gr. d! bicarbonato. , Le prove di diluizione. ·e di concentrazio11e po·ssono ri v;elare una insuOficienza del rene ancl1e in. casi in cui la compo.sizione ohin1ica del Mngue no1n è ancora alterata. Nella i11$Ufficìe11za renale sono ritenute nel sangue quantità supernormali ·di urea, acido· urico, e sostanze aron1aliche. Un aumento delle pri1ne due sostanze si 0 sserva in alcu11i e.asi in cui le prove di conoe11 trazione, diluizione e c3rico alcalino dànno risultati normali: esso no11 indica una insufficienza renale come lo di1nostra anche l 'assenza di aumento di so~tanze aromatiche . L'esa1ne chimico del sang·ue J1ell e malattie renali ha lo scopo di deterrrrinare la qu.a11tità di urea , di in·dacano, o delle sostanze aromatiche 11el loro con1plesso (re~zion e X.anta-proteinica di 1Bech er). 1

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P.

Vaccinazione per via orale nelle pielonefriti da '' Bacterinm coli ,,. Paris Méd1ica1l

(l\1.ME AiTOFF e M. DAUNAY. n. 49, 3 dicemb re 1938).

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Gli AA. o.sser,rano ch e la colibacillosi presenta grandi varietà di localizzazioni e di sintomatologia. La sorgente primitiva della coli11-ncillo.si ·è da ricercarsi in una lesio11e i11tes l in.a le; infaLti, attraverso lesioni della muc osa, continuano a vers·a rsi in circolo1 quan1il à .~ empre rinnovabili di colibacilli i quali v.anno ad a li.mentare le inf.ezioni secondarie localizzate n ei vari organi (cistiti , pielonefriti,· metrit!, otiti, rinofaringiti , ecc.). Quindi gli AA: riten gono cl1e ·per d eb ell are qualsiasi infezione dovuta a batterium -coli, solo1 od associ.a to a·d altri germi (B. di Eb erth. Schottmi.iller, ecc.), bisogna indirizzar si ve.r o la cau s.a prima ch e risiede nell 'intestino Senza neg·are l 'importanza di altri procedin1.til ti terapeutici, gl i AA. riten crono· che la "\'<lccj11azionc l ocal e econ1d o il m etodo di 1BesrP.clka possa otten ere b1uoni risultati in quanto h 't per scop'O di rinforzare la barriera bioloQ"Ì0 ca naturale e .s i indirizza non solamente al contenuto d.el tubo digerente (come fanno rrli nr1Lisettici) nla sopratut to al conten ente v~le a clire alla parete intestinale st essa. ' Gli 1\ A. rir·hia111ano l 'attenzion e 5opra un l)t1nto del n1elodo particolarm.ente importante: l'assu11zione cli bile come condiu,rante d ella vaccinazione. Infal li la b ile assorbita a digi11no di ciogl ir nclo il l11uco e liberando11 e la n 111c0Ra , l)Cr111cl Le alla pare le inte ~ t in alP; di a. 1

[ANNO XLVI, NuM. 2]

sorbire più facilmente il vaccino. A convalida di ciò gli AA. hanno, eseguito delle ricerche sperimentali su conigli, dimostrando she i conigli vaccinati con la bile ,s opportavano perfettamente ·dosi di germi mortali per altri vaicci11ati senza bile. Gli AA. citano 32 casi di pielonefriti da co1il.>Rcillo trattati con la vaccinazione per via orale, di cui 15 durante la 1gravidanza, P duJa.nte il pu1erp1erio e 8 all'infuori di queste due condizioni. Gli AA. hanno usato un · vaccino polivalente a &)Ciato con quegli altri genni che caso per e =:lso J1anno riscontrato nelle urine. In tutti i e.as i si era fatta precedere l'a·s sunzione a dig iu110 di u11a pillola di bile. Gli AA. osscrva110 la re.&istenza particolare clelle pielonefriti gravidi che nelle quali i ri~u 1tati non furono così brillanti co me nelle t.tllre forme , ma pur tuttavia osservano cl1e ti sando il vaccino per via orale per un lungo fieriodo 5Ì possono ottenere dei buoni risult ati, sop~:atutto per quanto riguarda lo stato gfl;11er.a le ed il miglio,r espl.eta1nento del parto. Ne.gli .~1ltri casi i risultati invece .sono· stati i1iù evidenti e più brillanti. Gli /\A. ric l1iamano l'attenzione del Medico J)ratico su questo m etodo di vacci11azione. in qua11to non presenta alcun danno, non è tossico, permette un trattam e.n to di lunga durata 1c dà b11011i ris t1ltati anch€ in quei casi in cui altri metodi 11a n110 fallito. S. F. 1

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Cura del cancro della vescica con raggi X ad altissimo voltaggio. (R. DREsSER ·e J. C. RunE. Th.e Jow1•ool of the Amerio. 1'1edic. AsStoc., 12 nGvembre 19318) . La peroentu.ale di gi1.arig1.ionc d€i tumori maligni con qualsiasi m etodo di c,11ra attual111-entet i11 uso non è alta , ... i.a che si tratti di lu1nori superficiali che profondi. Recentc·m ente uno d ei due· A .~. 11a riveduto Lutti i tumori culan ei trattati chirurgicame11te e radio·l ogicamente studiandoli in rapporto co]le ·dimensioni della le.sione. 'Eu stabilito cosi cl1:e gli epiteliomi che non olt-.r e·p assano il ·dianlet~o di 1 cc. dànno 95 % di guarigioni tanto cl1irurgican1e11te che coi raggi. La percentuale cade al 50 ·~~ se le dime nsioni sono di cm. 2 1/ 2 di diametro. I tumo1i pro.fondi cl1e d ev.ono essere irradiati altr.avcrso uno sp essor e vasto di tessuti , a11i sono meno b en eficamente. influen zati dai raggi.• In una C<..ln11unic.~•zio11e fatta oltre un anno fa da ur10 d egli AA. fu notato che su 24 casi di tumori vescicali curati con raggi Roentge n a 2000 l(ilovolts, sette soli presentavano condizioni fa,'or.e,101i tali da p ot er fare la sola ir' ndi.azion e eslc rna. e solo in 2 casi .si ?bbe ù lilit à vera dalla ct1ra. Rite11c nd o in ~ uff~ciente il ' 'olta.ggio adoper ato, gli l\A. t1saro110 un apt>arcccl1io ch e per1


[ ANNO XLVI, Nul\1. 2]

« IL P OLI C LINI CO >J

n1e lte di g·iuJ1gere a 1.000.000 di volts con 3 n1illiamp-ères e usaro110 nell'applicazione u11 filtro di rame .5pesso mm. 10,5. La tolleranza a] supervoltag;gio di 1 1nilione è quasi doppia di quella d el voltaggio 2000 tanto •p er la dose erilerrja quanti) p er i disturbi generali (nau~ea, '011tilo, lnalessere). L:'\ do e totale aid operata ·è s~ta di 3000 R, con u11a dose quotidiana di 400 R. In tutti i f(1~i ebbc.:ro 1nanifest.azioni cliniche, di breve durata , di irrit.azio·n e vescicale e rettale. Fui ono curali 26 casi di tumore inoperabile llella , -e cica . Jn 'i Cc'l.&i (2 6 ,~ %) si ebb·e. r eg·res ione dcl lu111 or c compl eta o quasi tanto d'l v e rn1ettere un ulteriore trattamento colla folgérazio11e o col radium . In 9 casi (34,6 o/o) s i ebl)e regression e parziale ·dei sintomi . Nes~un 111ig li oramento in 10 casi (38',4 %) . Questi ri sultati sono cerlamente migliori di q L1elli ottenuti co11 voltaggio }Jiù basso. R. S. Stone, di cutendo questa comunicazic1n e., dichiar a di no11 essel'e favor evole· al supe.r,;o}taggio. L. II. Garland riliene che il b er1e:ficio d el su1)er voìtaggio è sol o ql1rllo di poter fa r e d elle irradi.azioni a di tanza maggiore e di n1inor durata , ma 11011 di a' er e un 'azione biol ogica diversa. .T. l 1 llm.ann ha i1ota to ch e il ten1J)O <li o~ erYazione d ei n1alati su ct1i riferiscon o gli A \ . è ~ t a ta trop1)0 bre ve (15 n1e, i), J)er consc· J1lirc un giudizio icuro. J. T. Murphy riferi ~c c s11lla su:-\ e11erienza : u, ando -!00 Kilovolts con 200 R a 1 giorno ebbe ri .. ultati •pallia i ivi buoni. In 1~ t e sull 'azione j)Uramentc palli a tiv:a d ei r.a o-gi X qualunq11e n e sia il voltaggio. R. Drc :Ser fa n otare clic l ' usa re il supervo]lag·gio è quasi come t1 sare raggi del tipo ~an1n·ta d el ra diun1. Egli ·i domanda se in ;i, ve11ire si aumen lerà a n cora questo fo rtis.si1no voltaggio g iungendo a usare 3 i11ilioni di "olts. e anche· più (però a ltualn1ente n on abbia1110 appareochi ch e diano r aggi con quest o Sll])ervoltaggio). R. L. 1

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(m eningomieloradicoliLe) 0 ver so la perife-ria ( r a dicol o-11evriti). La ln ·ilattia può insorgere primitivamente 01)pure seguire svariate n1alattie infettive. Se·mbra che l ' ag·ente patoge no s.ia un viru& filtrabile. . Caratteri t icl1e cli11ich e : tcn·den za alla guarig ion.e ed alterazio11e d el liquor con frequen-l.e. diss0ciai ione alburL1ir10-cil 1ol ogica. L ' A. riferi s·c e due casi n ei quali la sintomatologia. poteva far ritenere trattarsi di tumor ir_;,trarachideo, me11tre il d ecoTso ulteriore della malattia , con re·gT·ess.ion1~ p rog ress.iva dei sin1orni morbosi, fece p orre la dia.g nosi di me11 i11go-radicolite. L' A. ritiene trattarsi di f.att i congestizi ed ccl en11atosi inte1ressanti opr atutto l 'aracnoide r le. radici spinali n el loro tratto intermening·co , acco111pa.g·11ali rda fo rmazion e di ~in.echie 111eningo-radicolari cl1e p erò s i disti11guono da qu elle propriamente aracnoidee pier e~sere no·n a11cora organizzate e quin·cli 1)assibili di rias·orbir11ento sponlaneo o t erapeutico, salvo ch e 1•er ecoe si,ra durata o intflin sità d el ·proc·esso c- cl ematoso si stabilisca una d eg·en erazione defir1iti va d elle fib·re 11ervose radicolari , c9me J)D re avvenii·e in qualch ,e caso. La mielografia permette sp esso -d i dif fer enzi&re al cuni casi dubbi e interpretarli co1ne forr11 e di aracnoidite cisti ca o a d esiva . Si va così dalle n eoforrr1azioni flogistich e o c;j ticl1e ch e agiscono come veri e propri tu1r1ori , fino a lle forme , di aspetto clini co spesf.O mal definito , dovut1e a processi cicatrizia li o ade ivi tra l e n1 c11ingi ·pinali. F. T OSTI 1

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Snlfanilamide nella cura dell'ascesso cere· brale e nella prevenzione della meningite. (T1 • BucY. ] Otlrn . Am eric. llled . .rt ssoc. J 29 ottobr 193'8). La guarig·io,n o di a cc si cer ebrali e. l.a p r even zione d ella m eni11g ile streptococcica colJa sulfa nilan1id1e non e ra110 tate a n cor a d escrit te. Solo il Ro\ive l 'aveva adoperata in due casi nssocian·dola al dre11aggi o clel f 0colaio supp·u rativo. L' A. de·scrive un caso in cui I.a c ura fu fatta solo con sulfanila1nide, senza drenagg·io. Si tratta, ra dj una b an1b·i na di 4 anni oh e eù b·e ·dolo·r e all 'or eGchio· D e, 12 1giorni d opo, dolore e ' 'omito. Dopo circa un n1ese dall 'inizio d ella n1al.attia l'orecchio fu t ro, ato perfet1a1ne11te sano m entre c' erano disturbi nervosi: cap o ruotato' a sin., e d ema p apillare, ata~­ $ia , d eviazione a sinistra dei. })ulbi o culari , riflessi t ein.dir1ei più vivaci a D., Bab·inski presente bilateral~ente, spasmi a D. , febbre e di$pnea moderat€ . Fu fat to ·drenag·g·io dei ve11Lrico]i l at er ali e i ebbe miglioramento solo d ella so11n olenza. 1

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SISTEMA NERVOSO. Meningoradicolite a inizio con ~intoma­ tologia tumorale (pseudo-tumor mednllare). ( \ '. l )'JRT1-\ .

1f i11 erta. Ili ed i ca, 1 O i1ove1nbre 1938).

Per 111e11ing·o-radicolitc .s'intende una farina ntorbo5a t l1 0 decorre .sotto l' aspetto di polinevriti , i11 cui p er ò la po sibilità cli dis turbi . riferibili eoclu i''.a1ner1Le alle vie mot,orie o a qu:e,qlc . . cnsitive, i l ·f requente inleressame11to d ei 11crvi cr1n1ci, i quasi costanti l e·g geri di. lurhi deg·]i ~ finteri e so1)ratutto la co·&tanza di .alte.razioni 1iquor'ali p.recoci p€rmettono di s tabilirne la sed e no11 n ei tro11 cl1i n·ervo!si periferici. ma invece lungo le radici spin.ali. Può a r o] te l a lesione estender s i o ver. o il midollo . •

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84

<< TT_, POLI CLl X ICO

Succe. s i\ran1enl e fu fatta u11a breccia cranica occi1)il ule attrave r ~ o la quale con piu11tura e fS l)]orativa fu estratto del pus contenente tr0LJtococco en1oliLico. Le con1unicazioni fra superficie cer eb ellar e, cis Lcrna mag·11a, quarto \"e11Lricolo e sp.azio ~pinale subarncnoideo eran o lar gan1ente aìJerte. E"u iniziata allora cura co11 ~ulfan il amide. La b·a 111bina era i)erfettarn e11te g uarita d o po quindici g iorni. Seco11do l ' A. i11 questo caso non si può dub·u tare ·dell 'effic~cja della sulfanilamidie. nel JJr even ire la i11e11 j ngite s LreiJtococcica, m entre 111cno chiara a1Jp.a re l 'effi cacia ~ull 'ascesso. F g·li propone ch1e si seglla il seg·uente p r ocedimen to in ttil ti g li asces si cer e·b rali : fare una breccia cr.an i ca in corri ~po nd enza d ell 'ascesso , as1Jirar e il pus e somm111is trar e s11lfan ilamide. ~e qu e~to è su fficiente n o11 oc corre far e altro , s.e i1 0 ·, in secondo t empo l 'nsces·s o i aprirà , si \'UOlcrà, si drierler à . R. L. 1

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Le polinevriti da zolt·o. (1\l. S c I L.\ CH -r E R. (i-azctte d es J1.07;itni1:r , n. 100, 1-± diceinb•re 1938) . ·

La lis ta g ià lun ga d elle i1olin e\'riti medican1c111 ose si arriccr1isoe que~t ' anno cli un quadro cli11ico J1on anc ora de ... critto: la i)olinevril e con secuti-,ra all 'im.1>i cgo lerape11tico delle J)l'epar azio11i di r.olfo. 1 .10 zolfo, acloperato la r g·an1e11te n ella cura d elle .g randi jr1fezioni (gon ococco. . Lafilococ:. co , colibacillo, ecc.), causa di'"' tu1~bi e talvolta élJlch e g·r avi pericoli. P er i)ri111 c· J.an e t n el 1937 d1 escr~ssc 1111 caso di polirtc\rrite do\'Uta a ing·es tione, d a part e cli u11 inala to di ureterite blenorragi•ca, di -± gr. di JH c1Jarato zolforoso (1162 if). Gli l1rologi tedeschi flullstron·g e l\.rau .. e 11 e] 1938 l1ar1110 s tabilito s perim entalmen te in l lll ra~10 ·di uretrite blenorragica l ' esis te_ n za d ell a ·poline,,rite da zolfo e dopo di loro a ltri i\ _\ . po.Lerono s l11 diar e d ci casi di polinevrite i11 i11alati so ttoposti a tratta111enti zolforosi. I . o s tudio di tutti questi casi ind11ce l 'A. a s tab ilire ch e la polinevrite cla zolfo è caratter izzn ta tlalle seguenti n1anifes.tazioni: I) localizzazione el etlÌ\'a n egli a rti infe1 iori , ~rgm en ti d istali (rura111er1t e localizza:1 io11c c;in1ultan ea 11egli a rti t1pe·r io rj ); :;) climin uz io,11e o ab olizìo1i.e cl cg·li achil lt> i l' con Pr vazio ne d ei rotu lei; :3) ~c·.n,sibilità l1or111ale; 1) <l$~ enza cli .a111iotrofi a e (sal vo rari ca i) clrlla R.. D. Qt1incli la l)Olin cYrite (la zolfo è a cara ttere 1)ura1nrnte 111ol o rc. Sc111l)ra e~cl11so, seco nd o lltillstro11g e l'-rau~e , cl1P que- ta poli n e' ril c po a essere messa i1t r elazion e co11 l 'infczione blenorragica , in prin10 111ogo 1)er ch è d ei cn . . i cl i ir1fczion i r--1repto( occ ir ll.e tra ttali con l)ir e1)a rnli d i zolfo furono ugual1ncn le e·~ t1iti d all a ~ te~~a con1pli cazio 11e. cl ir. secon do lu ogo prrcl1è la i)oli11 e,rrite 1

[Ax1-10 ÀL VI, Nu:.\r. 2]

»

b·len orrag ica è caratterizzata da disturbi della ~Jt· n sjJ) ilità i11olto accentuati e da atrofie inusc.olari vrecoci inolto inten se-, sintomi che non c. . islo110 J1 ella poli11evril.e da zolfo. Alcune e:-\ peri<."llY.O fa tte dagli s t·e,ssi II. e I\.. su alcuni 1Jioc io11i 11a nno din10 trato la natura solforo1s a delle. 1)0} in e' ' ri Li osservate i11 clinica e fatto ~o r.g\:\ I' (; l 'i1 >0 Lesi clic la vitan1 i11a B 1 possa i11fluire favor evolr11cnte sul loro insorgere. ·La pol. da zolfo si installa da 12 a 40 giorni d o·p o l'l. cossazione d ell.::t curD solforosa; led o~i i ng(' ri le varia110 d ai 15 ai 60 g-r·. Quet ' ul liu1<\ co11. tatazio11e lta s1)into Scl1eren a r o11sig·liarc di n1ai sor1J.a~ ar e ]a dose di 121tj gr. La diag·11ostica diffe1'>enziaJe, potrà stabilir i con le allrc polinevriti nLedicamentose: da un qua dro scl1eilnatico fatto dall 'A. si può osserV<t'r e con10 la ·1)01. sol. i avvici11i più di t utto .a]la polin evrilie apiolirn. Il lJfO•n os tico è favo revo.Je; 111a sono n eccs~-ari i11olti 111e5i p1 e r la restitutio ad intcgrum. La cura è la lessa ch e p er t utte le paline' riti (111as a.ggi, elettroterapia, s tricnina); m a l 'agg i.u11ta di parecchie serie di iniezioni di vitamina Bl .sem])ra accel er ar p ln guarig·ione . 1

S. F.

NOTIZIA

BIBLIOGRAFICA

I fl' costitrizione della donna e la lotta contro i f aif ori di st erilità. (Luig i Pozzi , Editor e. Ro1na, L~ 65). Cli11ici illus.tri , cultori d ella g'inecolog·ia , della scie nza d elle costituzioni, della fisio1p1a Lol ogia d elln crescenza, dell 'endocrinolog-iar Bono con ve11uti lo scorso a nno a Salsomaggiore a portare il loro co11trib utò di idee 1e. di fatti a lla gr ande b·a ttagli.a ch e il Regime ha affronLalo e co1nbalte per I.a cura ·e p er la preJ>ar.azion c cl ella nladre feconda . Ortoge11esi sessuale cl elle a dolescc·n l i, vigilanza e cura att·en ta e conti11ua d ella sposa p er la conservazione d ella sua fecondità ·e la lotta contro i fai Lori di sterilità, ecco g·li argomenti trattati n el conveg no ed oggi off.erti, ai cultori dei JJr oblemi di 1nedicina costituzionalistica ed er1docrinolog·ica in amp~ e r elazioni rit1nite in L1n volu.n1e i11 n1ag"Ilifica ,~este tipografi-ca c.ura lél. dal p1r o f'. V . De Blasi ·della li.c1gia l J11i\ ersi Là di Gc110,·a, Gi11 ecolog·o d elle Re1gie Ter1110 di Sal 0111aggiore. ~\l testo italiano fanno se1 .guito i testi in li11g u a fra11ce e o t edesca ed u11 e6 teso riassu11to i11 quia l tro lingue : italiana, tedesca, fran cese e ingl·eis c; è libro quindi ch e p11ò co1Tere pe1· l e n1ani di ogni studioso d ei prohlemi medico.. ociali cl1c oggi si agitan o. Con c111e. l a riusciti ssin1a pubblicaz.ione la gestio11c di S·t~ to , cui è a capo S. E . il Gr. Uff. Rizza tli cl~• 1111 0,~a la ng·ibile dimostrazione del1'apportf) in cessanl e e 111ultiformc cl1e le RR. T er111e di Sn l 01naQ"Q'iorc danno alla battnalia 1

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L

'


80

SEZIONE PRATIC \

<le1nografica no11 meno ch e i)er l e alt re mete seg11.ate dal Regime. Le ~ingol e relazio11i 0110 di po te ed ordinaL·e econdo un quadru1)lice l)UiltO di Vi:--la: l'aspetto costituzionale, 1'aspetto endocri11ologico, I 'aspeLlo fisiopatolog ico della sterilità, l 'aspetto ortoge11etic-0 es uale e nledico'ociale. 1

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:lr:

Le relazio11i d ei proff. P e,r1dc, Pelo,r e, Ca' '.adias e ~Iarii11y 11a11no a (fro11tato il IJ<roble111a dal pu11to di ,,i la dell a i11edicina costil ttzionaJe. Delore J1a illuminato in una sintesi generale tutti i lati della scienza dell 't1omo individuo, co11 l e 'UC apr'licazioni pratiche alla n1edicina ]iPe,-enli\ a, a ll 'igiene individuale , a ll 'educa1io11e, o.ll 'orie11 La1nento lJro re sionale e in is.pecial n1odo alla pre1>arazione della futura madre. Peilde ha toccato il pro1b1lema fondamentale della co tiluzione nel suo di,·enire, cioè la crescenza individuale, lJortando il risrultato di osservazioni personali su a d olescen ti con anon1al ie costituzionali, co11 turbe dello sviluppo sr~suale e di111ostrando quanto l a terapia ortogenetica moderna, b ene ap1)lic.ata, possa operare J)er rendere fanciulli e fancil1llc, anor111a li nell'ap,p arato genital e, adatti all a procr ea• 710nC. r.a,~ adia~ J1a illustra lo i prin cipi della eredità ·e dei fattori ch e integrano sempre più J'org·anismo unitario , dimostrando tutta l 'importanza dell 'a pparn I o i1et1ro-1)1 ico -endocrino i1ella ~·enesi della cos1jtuzion e individuale e delle· sue anomalie. E ~lartiny ha toccalo il 1)roblc111a scientifico della specialità de.Ile reazioni biolog ich e individuali, cioè 1'individu alità nelle r e.azioni così agli agenti morbosi come alle cure. T ]Jroblemi della endocrinologia femm inile sono stati affrontati 11ei m.agistr.a li rap1porli di Temes\ ary, Seitz, Brugsch, De Blasi ed Aschner. .\ssi.-tiamo , in questa seconda parte d el vo]t11ne, alla illustrazion e, mode1rnamente scientifica , di tulle le co.n1plesse correlazioni orn1onicl1e che condizionano la femminilità nel suo essere, n el 1&uo ·dive11ire, nelle su e multifor111i 1nanifestazioni, n o11chè nelle ~ue ano1nalie, con applicazioni interess.anti all~ 1gineicologia medica. Nella terza parte· del volume con le relazioni dei proff. Vignes, Gaifami, Alfieri, Daniel 0 Forgue, è offerta al letto,r e una rassegna completa della patologi.a femminile g-enitalc ed extra-genital·e con le indicazioni e gli orientan1enti terapeutici ortogenetici , chirurg ici e ntedici. E amplia1nente. illustrata la far1nacologia d elle acque minerali e,. le molteplici n1odalità di azione sulla stera genitale, ·c on lo relat ivei indicazioni terapeutiche. Infir1 e n elle r elazioni dei proff. Cova, Acconci ed Aiello, è affrQntato il problema me1

1

di cO··sociale n ella difesa d ella futura nladre e ùella sposa dalle caU&e di infeco11dità . Il prof. Cova ha illustrato mil'ab ilm.ente il 1piroblema degli eserGi zi sportivi fen1minili n ei rapporti co11 la feco11dità, e l '"Acconci 11a illustrato' tut1a la ser1e. dei p,r ovvedimenti legislativi cl1e il G0Ycrr10 i! aliano h a istituito per la difesa della m adre. Dalla lel L.u ra ponderata di questo volume E-<:aturiscc una verità, sottolineata dal Pende 11cl s uo di corso di chiusura; ·e cioè che ]a lotta co11tro la st•erilità e la vera protezione delle <) Ltitudini materne della don11a d eve essere fondala sulla medicina costituzionale .prevcnl i' a e ~ulla or logenesi delle adolesoenti, i)iù cl1e ulla cur.a di malatt~e già droniche e ])OCO modificabili dalla co1nune terapia. fil. 1

1

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CENNI B IB LI O GRAFICI<1> G.

Napoleone. Editori Fratelli Treves, i\ililano. L. 50. . P1GHINI.

I libri scri1·ti su Napo leone non si contano; Lt1ttavia og·ni Illllova pubblicazione su questo uor110 d ' eccezione d e ta se111pre vivo interesse. U11 sict1ro su·c oesso .avrà .q uesto studio del Pighini che affronta la titanica figura dal i)unto di vi ta b iologico . Si potr,eb·b e ·pensare che Napoleon·e visto da u110 })sichiatra risulti impicciolito. I geni sono Etati •piuttosto strapazzati dai medici, e ,d agli ~1ie11i&ti in ispecie. l\Ia Pighini non i è sotlratlo al fascino dell'eroe, e il suo· libro forse a.nc}1:e, troppo apol o,g etiico, as:·ume spesso il to110 del poen1a epico. 'futtavia l 'P ntusiasmo dell'artista è temperato dalla serenità del biologo. Eo-li pur app are rrdo esta,siato dinanzi alla I ra~rdinaria p erso·n alità, ne analizza l 'opera e Ja vita e fis a i caratteri della sua costituzione 1)$~chica e so1natica. E trova ecoellente l'una e l 'altr.a, per modo che Napoleone apJ)are perfetto nella potenza dell'intelleLto, nella dirittura della sondotia, nell '.estetica d el suo· corllO, n ella pcrf.~tt.:t corr~. pon~enza e a:m~n.i.a di tutti gli ,elementi co st1tuenL1 la sua ind1v1dualità. Urto studio di tal .g·eneTle importava la cono~cenza ·dettagliata, annedo~ica della vita d~ Nnpoleone e del periodo storico nel quale eg·l1 svolse la sua attività . 11 Pighini se ne dimostra padrone re accorta1nente alterna la narrati\~a co·n la critica storica e b·i ologica per modo c]1e la trattazione risulLa piacevolmente alleggerì tu. . . . . Le illustraz1on1 so110 n.u meros1ss1me. Forse r1essuna pubblicazione su Napoleone h a un~ . iconogr.afi.a co&ì abbondante. G. DR.i\.GOTTI. 1

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1

1

(1) Si preg a d 'inviare due copie dei libri di f)i desidera Ja recensione .

Clli


86

« JL POLICLJNlCO »

°"'..

[ANNO

XLVI,

Nu~r.

2]

R l JilMANN. Drasticlie 11Clutreizbeha11dlu11g. Heilwege ,dei inner ea1 Erkrankung'€n. Un ' 7 01. in-8° di 174 pa·g g. , con 20 figg·. Kruge r e Co., Leipzig, 1938. l)rezzo RM. 3,8,0 .

II.

ll1ulta renascentur .. . Pi fonticoli ·e di setoni

L 'A. sostiene essenzialmente 1'utilità del latt,e biologican1ente inacidito per l 'alirr1entaziio11e d·e l l)O·p•p ante, in sostituziQDe od in aggiunta del latte n1aterno. Espone la tecnica del 5UO metodo ed i buoni risultati ottenuti, fra g·li altri, in u11 prematuro, che da 900 gram111i è stato portato, in 16 setti1nane·, a 2300. 1 Cowe ac·cad·e. spesso negli odierni lavori ted eschi , i prodotti indicati sono delle specialità , ciò che li1nila la generalizzazione del sisl ema co11s1gliato. fil.

i veochi parlavano, nella lontana epoca dej miei giovani anni, come di cure usate nel « loro >> passato e ~he si riten.e vano allora degli ing·o.rnbranti rffiidui di un b·a rbaro e ciarlatan·esco empirismo. Ritornano oggi anche e,ssii nella terapia, sorretti dalle teorie umorali ed ittclusi fra gli stimoli drastici , alcuni dei quali ( vescicanti, frizioni, caldo ·e freddo, ecc.) sono sempre stati usati n ella terapia di tutti i te111pi. L '.'-\..., .d opo .alcu11i c.en ni ge1terali introduttivi, es1Jone i diversi stimoli chimici, tern1ici, 111.eccanici, elettrici, descriven.do· l e ap1pilicazio,n i pTatiche, gli ·e ffetti ed il modo ·di azione, riportando ~ ancl1e illll!&trati da fotografie , -ari s uccessi ottenuti, fra cui per esempio la guarigione di una ' recchi.a su·p puraz_ione crorLica d ell 'orecchio" sc()111parsa in un me. ·e. medi.a nte un fonti colo. Il l avoro, sgombro di trattazioni teo:r ich e, è essenzialmente destinato ai 1)ratici. 1

1

fil.

Pt.

Bienengift als H eil1niltel.

vol. in-8° di 48 pagg. con 1 fig. G. 1'11ieme, Lei_pzig, 1938. Prezzo Ill\1. 2,-:1.0 (25 % d i sco11to per l'estero). S c.HVl r\B.

l l11

L 'antica osservazione che g-li apiculto·r i <liventano gradatamente inse11sibili alle punture delle api e che .sono assai resistenti contro l e rnalattie reur11aticl1e ha l)Ol'tato all 'ap plicazion1e1 terapeutica .d el veleno ,delle api. Sen1bra che il p rimo studio si clebha a T er c, r l1e n el 1888' riportò l 'osservazione fatta su oltre 170 persone, a cui furo,n o praticate 3,5. 000 punture1 di ap1i. In seguito, si sono fatti de .. gli studi sisten1ati,c.i, sperim1entali e clinici, . portartdo la questione nel campo d ell 'indus tria farmaoeutica, eh.e ha tJ'ovato il mo,do di raccoglier1e delle notevoli qu,anti là di tale ·vel eno, allestendone dei pre1)arati Q.a applicare in forma di iniezioni o di unguenti L 'A. , i11 que.&to suo lavoro , traccia la storia d el veleno d elle api, inquadrandolo in uno studio generale sui , ,eleni animali e studiandone l e azioni fisiolo-g iche e l 'immunità. Ne tratta p1o i l e; app licazioni in terapia, con le i11dicazioni nei reun1atismi mu!fvcol.ari , neu1·a\gie, n euriti, affezJ011i articolari treumatiche, s t1 l)asc infettiva o degenerativa. Talvolta, tale terapia è coronata da b·r illanti successi e vale la pena di tentarla . I...a questione è stata già trattata in r1umerose pubblicazioni, come lo dimostra l'abbonda11t<' bibliografia riportata dall'A. ~ questo, però , il pri1110 libro· che i pubblica sul1'ar gom ento e sarà qujndi l etto con interesse cl ai m edici pratici. fil. 1

1

BEUMER.

Ueber die Ernahrung des Siiu-

glings. II edizione. l •n val. iit-8° di 40 pag. G. ThierrLe, Lei1)zig. Prezzo llM. 2 (25 % di sconto).

(3. ~1\LLJGARIS. JVuove nieraviglie del corpo . iin.=.a110. Editori fratelli Bocca, Milano, L. 20. Que~to volum e rapp•r esenta il compendio e 1'ulteriore sviluppo di 11umerose pub1b licazioni del Calligaris, delle quali abbi.amo già fatto renno. Le idee dell 'A. sono affatto originali e co11:i. c tali meritano di essere conosciute. l\.fedia11te }',auto- e l' eteroscopia si potrebbe g·iunger 3' ad esplorare il nostro es!'ere,, co11de11sare in noi tutto ciò cl1e n·e circonda ed espa11der~ sen1pre nuove energie. l\fa non a que&to si limita la trattazione, cl1e investe molteplici attività d ello spirito e del corpo. Di ql1estc· attività sono indica te le interdi1Jiendenze e g li epifeno1r1eni costituiti dalle così dette « placche » rivel atrici di tutte le modificazioni del ia i)ersonalità umana . a. a. 1

CUORE E CIRCOLAZIONE Periodico mensile diretto dal Prof. CESARE FRUGONI Capo Redattori : Prof. C. PEZZI, Mila.no - Prof. G. MELDOLESI, Roma Il N. 12 (Dicembre 1938) contiene: Lavori originali : I. - C. CoLOMln: S11lla inter·pretazione del1'011da a. cupola et.i Smith-Pardée. - II. - M. TRIFODI e M AL01s1: Oonfronto anatomo-istopatologico ed elettrocardiografico in un caso di grarve cardiopatia . I Periodici specializzati : Archives des maladies du coeur et des vaisseaux. R. LERICBE e R. FONTAINE: Stellectomia bilatera le n ell'angina di petto. - R. FISCHER: Inflttenza di una trombosi coronarica acuta sull'elettrocar· diogramma di un blocco di branca. - Cardiologia. F. ADDARI e G. DE MARCHl: Ricerohe farmacologiche sulle fibre di Purkinje. - L. BISCHOFF : Terapia dell'insufficienza coronarica. Tra le riviste ed i congressi : W. RAAB : Angina pectoris simplex e carico emodinamico del cuore. - G. SCHLOMKA: L'influenza del volo sul circolo. - WILKEN: Utilità dell'isorizion e grafica d~i toni del cuore nella diagnosi differenziale dei vizi cardiaci oongeniti E. TRIMARCHI: Sul .metodo della lobelina per la misura della velocità circolatoria. - E. EDENS: Il significato delle irregolarità cardiache per una migliore compreni:;ione dell'azione della digitale. - J. H. PAGE: Il tratta1II1ento chirurgico dell'ipertensione dal punto di vista medico. - J. L. 0AUGH:0Y jr.: L'uso prolungato delle supposte « Mercurin » . Notizie bibliografiche : S. BIONDO: Elementi di card·iologia ed elettrocardiografia. Abbonamento per il 1938: Ita lia L. 4 8 ; Estero L. 6 5; Per gli associati al « Policlinjco » : Italia sole L. 4 3; Estero sole L. 6 O. Un numero separato L. 6, 5 O. Inviare Vaglia Postale o Ohèque Bancario alla Ditta LUIGI POZZI editore, Via Sistina 14, ROM.A .


[ ..\ :\NO

XL,11,

~Uì\1.

2]

AccADEMIE, Soc1ETÀ

SEZIONE PRATICA

MEDICHE, CoNOREss1

Società Medico-Chirurgica di Pavia. Seduta del 26 dicembre 1938 Presidente : Prof. A. PENSA Megacolon o pseudo·megacolon 1

87

ro-posteriore e laterale, presenza di li11ee di trasparen za interessanti i corpi a m età d ella loro alt ezza. q.1i 00. r~tengono che t ale reperto, del t u tto eccezionale, sia dovut o ad osteoporosi traumatica con iperemia della zona vasale, come da recenti s tu~i em~riologici e radiologici , su l piano equ atoriale orizzontale d ei corpi vertebrali. Il che è confermato da ricerche clin ico-radiologich e ed anatomo-radiogr afich e condotte ed illu strat e dagli 00.

D. AGATI. - L 'O. illu stra due casi di dilatazion~ del. col?n. a base congenita . Un caso (n eonata d~ 8 g~orn1) tnduceva al giudizio di probabilità di d1lataz1one retrograda da stenosi congenita del si.gma e l 'atto operatorio confermò tale diagnosi Rlsultafl del trattamento roentgen delle metastasi polmonari do dimos trando un 'atresia del sigm a colico. L 'altro sarcoma. caso (bimbo di 2 anni) era carattei:istico per un Dolt. A. GnEGORI. - Con documen tazione di vamegac~lon totale da inflessio11e su m ega-dolicosig- . -s to materiale l 'O. ha potuto dimostrare l 'utilità m a. LO . pone a r affronto e discute i dati radio- cl el trattam ento roentgen a inezzo del quale h a logici i·accolti J1ei due casi, an ch e agli effetti d el l)~t~to otten ~re, !n qualch e caso, la gu arigion e diagnostico differ en ziale. Il m egacolon non è co- clm1 ca e r ad1olog1ca della n eoplasia. 'St frequente co1ne parrebbe e la sindrorne di m . Sull'ernia diaframmatica. colon può esser e fal sat a d a colonectasie sopras teDott. A. AGUZZI. - L'O. espone un caso ai er11otich e; la differ en ziazion e n ei n e::>n ati non è 11ia diafram1n atica sinistr a capitata alla su a os·sersempre possibile, onde la diag11osi va em essa vazione, soffermandosi particolarmente a discutecon pru den za dopo espleta le tutte le ricer ch e . re della p atogen esi di quest e forme. In base al l' influenza delle radiazioni roentgen e del radium sul sangue sugli quadro an amnestico e ai dati radiogr afici cr ede organi e tessuti ematopoietici. ' di pot er identificar e il caso in esame con una for. Prof. G. BtGNAl\fI . - L 'O., prem essi alcuni cen ma d~ ernia di afr ammatica a patogene.si molto o~ sulla m orfologia e sulla genesi, secondo le orar a, in quan to essa è legata a una congenita de<l~ernc vedute, degli elem enti figurati del ·aan g u e, ])olezza d el diaframma ch e 11a ceduto ·sotto un o Y1en e a tratt ar~ d egli aspe tti fondam entali della s for zo di debole inten sità . r adiobiologia del sang ue e degli org·ani e t essuti c111opoie lici i1t condizioni n ormali. mmaginl radiografiche di ulcera gastrica. Passa così in r assegn a le modificazioni verifiDo tt. G. E. DoLFJìNI. - L 'O. descrive due si11 ca 11 lisi atl oper a delle r adiazioni n ella milza n elgolari. in1m agi11i di ulcer a gastrica, della p arete le linf~ghia11dole e pel tessuto linfoide in g~nere, pos!er~or~, IJe11e trn11te in p a11cr eas, ottenute in l1el m1òol1o osseo ed infine a carico del r eticolopro1ez1on1 dorso-Yentrale e latero-lat er ale al picendotelio. ' colo riem1)i111ento. L 'O. illu•s lra po ei a gli effe tti dell e r adiazioni A tali imn1agini, ch e sc111 bra n on siano stal~ n el san gu e circo lante, jnlra tte11 endosi sulle modim ai oggello di dettagliata clescrizion e, p arrebbe, fi.cnzioni quanl i la live, qualitatiYe, m orfologich e e secondo l 'O., poter si ricon oscer e il sig nificato di fun~ional~ dei globuli ])ian cl1i ; su quelle dei glovariet à ino rfologich e di niccl1ia da ulcera, la lobul t r ossi (acenn ando an ch e alla r e·sist enza glo- ro gc11esi essendo legat a a condizioni an at om o·b u lar e) e delle piastrine. 1)atologicl1e e funzion ali ben e precisat e e pecuInfine es1)on e le vedute su lla gen esi e n egli orliari . gani em opoie tici , soffermandosi in p articolare su quelle ch e a suo avviso p ossono oggidì riten er si Vislbilltà radiologica diretta del bulbo oculare, nel normale. Cra le p ii1 acce tte. Dott. G. ~ · DoLFINI. - L 'O., con t ecnica per.an ale, dà Ja documen taz ion e r adiogr afica diretImmagini pseudod lverJico Iari de Ilo stomaco. la del bulbo oculare normale. Ritien e il r eper to Doll. GIAN FRANCO 1,ESTA. - L 'O. riprende l 'ar gom ento delle formazioni cave ch e debordano dal - inter e-ssante, per l 'utili.tà ch e il m etodo sembra promettere n ella sua applicazion e al campo pala I)iccola curva tura, sia che apparten gan o alla p a1olog·ico, specie in rri eri to alla m orfologia dei con i:ele o solo siano con11es·se col lurn e, sia ch e vi ritorni oculari e ai loro r appor ti con la parte :schesultino addos·sa le per ragioni protettive. Accennato alle difficoltà interpretative e ai qua- letrica. dri r acliologici cl assici , dimostra ch e l 'u so della rno<lerna t er11ica p er lo stt1dio del rilievo muco- Ricerche sperimenta Il su alcune fo rme di ipersensibilità acquisite. A. CATTANEO. - L ·o., <lopo aver confermati i so contrip uisce valid am ente alla soluzior1 e del risultati precedenti sull a azio11e sen sibilizzante 1naggior i1umero dei quesi ti ch e di volta in vold-i iniezioni in lrader111ich e ripetute di siero di ca. l a si presentano in ques to campo . vallo n ella cavia e s ulla comparsa n egli animali, Passa in tal modo i11 rassegna i quadri delle taçosì trattati, (li un a rilevante quantità di leu coci~cl1e da trazio11 e, le sacch e da ulcera e da cancro ti basofili n el san g ue, dimo·stra ch e t ale azion e è ulcer ato, 11on ch è gli aspetti delle non r ar e perfopropria esclusiYam ente del sier o di cavallo fresco r azioni sacca le. L'O. ritien e che i cancri a pe·asario secondo Spe- e ch e per il su o comportam ento n on è om ologacolle 1nanifest azioni n ot e della an afil a·ssi da der , Pér ard e Fournier costituiscan o una tappa bile . recente di fronte ai così detti cancri a catinella . siero. Proietta infine alcuni documenti. • I corpi di foà-Kurloff nel fenomeno di Sanarell i-Shwartzmann • DINO CAzzoLA. - L 'O. h a studiato il comportalnfrequen'te reperto in radiodiagnostica vertebrale. mento numerico d e i corpi di Foà-Ku rloff n el feD. AGATI e A. GnEGORI. - Gli 00. su due trat111om en o di San ar elli -Sh,varlzn1an ed è giun to alrnatizzati recenti del rachide dorsale (un giovaalla con clu sione ch e detti corpi subiscono u n a 11e dì 17 anni ed una donna di 38 anni) hanno diminuzione degn a di rilievo al momento dello r ilevato sindromi . dolor ose del segm ento m edio Il Segretario. ùorsale e, r adiografica Lnente, in w oiezion e ante- scoppio d ella crisi an afil attica.


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APPUNTI

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PO LLC LJ ~ I CO

PER IL MEDICO PRATICO.

CASISTICA E TERAPIA. Sifilide gastrica a tipo pseudo·n.eopl;1stico. 11. ~1arc ·e. Sire (Arcliives des Mala1dies de l'A ppeq·eiD dig eslif el des i1laladies de la Nutrition, ottobre 1938) riferiscono un caso di sir ilide g astrica ch·ei fu interp;retato per due a11ni come un can cro d ello s tom,a co·. Si tratta,·a di una donna ·d i 4 7 anni con ·dolori per1 t1a11enti 1 e vivi all ' epigastrio , cattiva digestion e e dimagran1enLo rapido e notevole: 1'esam e radiografico mostrava una infiltrazione d-ella parete gastrica con imn1agini lacunari n1ultip1le. Dato il lungo ,d ecorso d el male e dato clùe nun a ppariva n essun segno di metas tasi ep atica gli Autori pen sarono ad una lrues : il sosp etto·, confe.r ma to dalla positività d eg·li e~ami sie·r ologici , divenne· c1ertezza pe·l rnig liora1r1ento enorme sia cli11ico ch e radiolog ico intervenuto nella paziente in seguito ad a ppropria ta cura antiluetica . 'Gli Autori, comrnentando il caso, notano c:he in esso si posisono riscontrare. nume rosi si11 to;mi che Chiray, Chèn e e Poirier hanno in dicato come. segni di sifilide gastrica nel lor o rccente1 lavoro, e cioè : 1) il tipo di dolore vivo, continuo, acco1n1p1agnato da digestione fastidiosa .e dolorc·sa; 2) l 'ab·b onda n za d ell 'emorragia accompag1 1a ta d a collasso e sincope; 3') l 'as&en za di m e tastasi epa tich e; 4) l'assen za d el quadro ca ch ettico nonos t.an te l 'inten sità d ei -d olori ·e la sc·a r sezza del1".alimentarion e; 5) l a dura ta anormale d ell'evoluzi on e ; 6) immag ini }acunari rr1ultiple n ell '•eisa n1 e r adiog rafico , g iacchè nel cancro p er lo 1)iù v'è una sola imn1agine lacunar e. IF. T OSTI. 1

Un nuovo mezzo nel trattamento della stipsi ero• n1ca. ~-

P. K ou ch el evsky ed E. I. Milutin e (Arch. des 1nal. de z·app•. dig. et des mal. de le nut1 ·ition, nove111b·r e 1938), tra ttando individu i a fietti d a ulcer a gas trica o duode·nale con la 13dio lerap ia, constatarono ch e tale cura deterrn inava negli ulcer osi stiti ci una r egolarizzazio11e dell 'a l,ro ed in quelli ad alvo r egol ar e u11a diarrea con i1au.&ea. Basan dosi su tale consta tazione gli Autori 11an110 voluto eo11trollar e ]a vantata efficacia clella radioter apia sulla sti p6i cr onica, sost enuta dal dottor Nemenoff . Questi pen sa ch e l 'azjo11c dei raggi X si appli chi sull'innervazione ·vegrlali va solo se questa è in stato di eccitazione, solo cioè se Bi tratti di vago o simpa1icolonia : i r nggi X n on avrebber o invece inf lue111a sulla i potonia . Gli Autori h anno trattato più di cento m a1

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luti con irradiazioni s ulla -regione lombare allo scop·o cli agire .sul plesso mesenterico, talora sulle regioni sacrali e più raramente sull 'addome allo ,scopo di agire sul plesso · di Auerbacl1. I malali venivano trattati per tre volte sulla r eg . lon1b·a re: se l 'effetto veniva rag·giunto prim a si ,50.s1J1e11deva la radioter.apia, altrim·e nti si faceva no applicazioni an che sulla regione sacrale e addomi11ale. Nel 7 ± ~;) dei casi i rnalati sono gu.ariti e il buon e ffetto della cura si è mantenuto anche per lungo tempo ·d opo il trattame•n to : specia lme.n te efficace 1isulta il m etodo negli individtli a venti m e110 di 50 anni, g iacch è in questi la percentuale di guarig·ioni raggiung·e 1.8"± '1~ . Questo probab·ilmente perchè nei giovani ~or10 più frequcr1ti le forme i1)e.rvagotoni1ch.e~, rt1e ntre nei ' 'eccl1i si ri scontra sp e&,o la .siììdro11to atonica. 1F. TosTI. 1

Su un nuovo metodo di trattamento dell'nlcera dello stomaco e del duodeno. È no to ch e se si inoculano p·i ccole quantità di e tratto di un organo esse. agiscono diretl i.l111ente e soltanto su quell'organo ed è noto, ancl1e ch e 1' ~ntroduz. i·one parentQra1e ·di albun1ina d etcr1nina r eazioni aspe·cifich·e su diver. . ·1 or g-.a 111. S Okada e T. Doi (Archives des maladies (T<' l ' aippareil digeslij et des malo cli es de la 1iutritio1ru, 11overL1bre 1938) h.anno allora pensato eh e., pr0p arando un estratto a lbt1minoideo di un org·ano ed introducendolo parenteralmente, si d ebba detern1 in are una- azione stimolt11l te piarticolarmente su quel} .org ano . H anno ·perciò preparato un estratto albl1minoideo della ntucos.a g·astrica , d.e11ominato « stimulina l\l », ed un estratto alb1urninoideo della mucos~-t d el duodeno, d eno1ninata « stimulina D n. I due pre1)arati sono senza effetto sulla secr ezio,n e gastrica: la « stimulina M » ha sulla :n1ucosa - d ello stomaco e la (< stimulina D » su q u ella d el duodeno un effetto SJ)ecifico di rigen 0razionc. La somministarazion e è per .vi~ 011dov:e·n o.sa: si con1incia con cc . 0,5 e poi s1 aum·enta g r.a dualmcnte fino a cc. 5 al gior110 : l a c11rSl tern1ina do:p o 30 iniezioni. I risultati ottenuti in 60 ulcer osi sono f)tati m olto sodrli1sfacenti: la grande maggioranza d ei pazienti è guarii.a o nettamente n1igliorata in seguito .al trattan1 ento ; nei casi in cui non si è cons tatato mi·gliora rrtento non si trattava di u locr.:t sem plice J11 a di con1plicazioni (pe: forazioni ve.aetazioni , degen era zioni malig1' e) .sop~~ag.gi~nte n cll 'l1lcer~ . I. risultati . lon: tnni sono sein brati fa\1 or e, 1oli nei due terzi dei casi circa : bi~ogna tutta''Ìa fare an coira d elle osser vazioni per d ar e u questo })llnto i:is?ltat~ clefiniti,i. - 11 m etodo sembra su scett1b1le d1 a1)1) licazioni p r atich e. 1 F. TosTI. 1 •

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r. 2 J

Intorno alla cura della end'ocardite reumatica.

ì\1ay H. ("J'.1ed. l\lin. 21 ottobre 1938) m ette in $idenza con1e la ter apia salicilica e la tera.pia con piramidO·JlC ha p oco C' ffel.1O b en efico f1Ulle let io11i endocardicl1e del reu•r11i1Li, mo ricl1iama l 'atte11zio110 ulla nece.s~itfl di protratr:~ ~o!to a .lungo la degen za a lel to dei paz1e11 t1 1 c1ua l1 l1anno soffe.r to di 1>oliar1ri te r eun1<!tica e preci ·a111ente con iglia cl1e la degen za si protra,g·g·a fino a ch C' no11 ~i n , ir 11ram entc scomparsa la febbre e. la velocità di sedi111entn.zione delle ema zie n on sia ritorn at a ai valori norn~ali. A c·o n f orto di tale ~11 0 n1odo dri veder e ri1)orta due e.a i n ei quali l 'al)ba ndon o precoce del letto l1a l)rodo tlo : l 'in , o rgcn za di r1uova ri1n·esa ~i11t om a ti ca n el i)ri1n o, r d un grave ~c-01111)cn so circolatori o n el 5Prond o. I~. 'f H.\ \ "I A. 1

Esperienze clinicl1e con cardiotonici e

~edativi.

co tti Dot1gla. (11iinerva ~ lerlicn, 15 diccn1b1·e 1938) ])asand'Osi ull 'antira nozion•e cJ1 e i1t di' erse af f ezio11i d c1 c nor r i ·cdativi • o tten gor10 SJ)es o J)e11 efi r i effr tti , h a ,-oluto f.11erirn eotare in ·un a l11nua , r riP di an1111.alati di i11 nffi cie11za cardiaca la1e1ltc o conclan1~l.t.\ , a~ ocia la a d u110 ... la lo (!i cr e1i n1 o psic:l11co, UH nuo,·o prodotto de11 0111iu a lo cc Cr.a tusn1inal »: in t[UCtilO l)l'Oclotlo è . ta1n otlcn11ta in rr1oun . tabilc 1'ns·--ocia7ionc drll a G. st rofa ntina Cl 'alcaloide dell o , trofnntt1 .g·ra Lt1 ·) eoi 1 i i eler i Ya1o d i eI j 1n1n i n i e o deJ1·ari cl o f eil i1eti lba r l)il urico. L 'azione del co1111-J)011cnt r car djoto11iro del pr ocloll l) si è n1anife La to ro11 u11 a umrnl o nettissimo della dit1re" i, con l1n au111c nto della 11re., ionr cli fferc11ziale e ro11 ll ll m iQ·li , oran1en to d ell a ir rorazion e d ei l e~. n1i , l 'azion e dcl c0111po11e11lc bar])itnrico . i è r . trin . rcata ro11 l 'apporlo a Lu lti i 111alati di ui io . Lnto cl i. ben efica trfl nc111j lli Là cru as i i n·1n1erliala cl1 e si è ri1)el11ta ad Ofrni so mminisLrazione, sen z.a ch r s i pote=--. o acf(' rlar e alcun fe rl otn en o di a~11 e­ fazion e. rJ · ~~ · so l lolin ea an cl1 c la perfett a toll erabilit à cli lulli i 111 aln1i \ e r. o qu rsto prr1)ara1.o . F . T OSTI 1\.

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La milza da stasi cronico. centrnle. Dopo· un . i ntcl ico ~s::i n1e. critico , ull 'ar.gont cnto . D 'Arri go ( /Ja,f hologi aa, 15 ottobre

ri1)orla i ri ~ ulta ti delle s tati ticl1c ri ca,·at.e dallo ~tudio del m at eri ale a na torllico del] '] tituto di Catania e l e inda gini ni icroscopictJ e su diecj casi di niil za d.a stasi card iaca acc11ratam e11I e ludi a tj e da lui .steso osse rv.ati . T.,'indagin c· . l[lti· ti ra . ul romporl an1c•1110 della m iJ za dn . l.n i c ro n i e.a cer1tr::tl e fa ri lC'var e c.11 C' 1' or,~a no o i 11 ll· ro. ~a 1e t:>\ o·~e 1 rn1 e n t P o r e ta di vol un1.e 11orn1a le. I / A. lta con lè\tiito r l1 e a det e1~111i110. re le lesioni dell 'organ o ag·i~cc soltanl o il fatt or e st asi 11011 :tYeud o in1po rl nnza l 'cti olo@·ia cliY<' r~ a del la cnrdiora ti a. ]

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SEllONE P RATICA

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lesioni riscontrate si po5sono co i ri (l~s u = n 1er,e : a mancanza ·di una iperplasia d e1 re ti .. r.olare e degli el·emei:iti pro1)ri della ])Olt)n; b) au1nento del connettivo a dùlto; e) din1i11uzione di volume e di nu111ero dei folli coli l i n fa:~ l ~ci.; d) sc~rsa prese11za di pig·n1ento en:roside .. r1111c? e d1 sostanze st1danofile; e) r eplez io11e ('n1at1ca con g rande d,ilatazione delle lact111e 1>ulpari. . Jn ·v~ce .n ella milza ·dei n1orti di ci rro.5i e1)a ~ l 1ca . i rileva una certa iperplasia degli e lero ent1 della polpa, del r elicolo e del conn c·tti,;o adul to, u11 'ab bondan za di pig·mc11to cli ferro e cli so:::la11ze udanofile. : L 'A. co11cluqe affern1and o ch e, dat a la -car- . a ent ità tlcl t,umo·r e di 1n ilza da . ola ~t as i ce11"' t~·al e, ogni vo1 l ta . ch e in un cardiopazien te ~ j r1f:.contra t1n a milza n otevol1nente in g·ro~&1.1 a, è 111ece sario inda1gar e altri n1om en1i etio1XttÒgC'11etiri cli tale tun1ore, i11dipe11den1 r clnl fat .. 1 tor e ,c;! r1!'i . F . To~ TT"" 1

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JJa terapia funzionale con le dosi 1nininle.

Ch. Fies ing.er (Joiirrt. cle s ]J ra ticien.~. 10 rr1arzo 1937) distingu e n ei n1 erli ca1l1 ent i t re do si : 1) quelle forti, quando il rim,edio è r ivolto diretlc:\ n1 c nl r alla cau ·a del 111n]e: il n1erc11rio nella sifilide\ la cl1i11ina 11ell.a n1alari.a. ecc. i 2) quell e cleb oli, r1uando il clislurbo fu nziot1ale va c ura to in ciò cl1e esso 1)r ~c 1 1 t a d i cloJò:roso, poich è i sintomi ch e rivela no il dis t11i ho ~on o p er lo l)lÙ delle reazioni cli cl ife. a, r hè non va nn o nn11i entate; 3) qu ell e mj ni111e , ch e apparten g·ono pecialme11tc .all 'a rsenale hio lo.... . p·1CO . I A\ l'ollicolin a , le \iitan1in e le ]}a r i azolalr, co n1r l 'jsLa111ina ed altr e an cora, .aai ~c-0 110 n ell 'or ganisn10 a dosi infìnite ·in1ali . Sull 'arg·o1r1ento, si è a' ;uta un 'ar11pia discn .. sior1e alla S·ocietà di p atolog·ia co1111)arata di !J~ rigi, da c11i ·è risultato ch e si ' 'e11g·ono ri~\-Yi­ cin,a ndo le due scuole opposte degli all opati e de.gli or11eo_J?atici. Con r eci1)rocl1 e ro11re. sio ni , da una parte e d,a ]l 'altra, si arri va ad 1111ci te rapia ch e, pur n on abban donar1 do i ro11cet ti della 1nedicin a ufficiale, prende clirez ioni lt n po' diverse , sop ratutto n el se11so di valori z7are le dosi minime, cli Clll i fatti cli1n ostra110 l 'effiCÀ.'lCia. fil. 1

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Il bismuto nelle sindromi dolorose in oto-rino• laringoiatria. E. f >i La11ro (Il Ti a.lsal1aJ g·iug·no ] 0:18 1 ap .. pli ca già dn u1l certo t1en1po la cura l)is1n t1licn, oltre cl1e n elle affezio.ni 111ctir l1 c, an. ·h.e in ,1lct111 e algie, quale r~11.e.ll~ clrll n !"CIDA•n1a clcll' us o ter11porale ed i dolo,r i della n1astc•icle :-: en z.~-t rrt.astoiclite. I1l seguito, ba es lr . o ln. ])i· . ll1 n1 0,lcra1)ia alle 11evralg·ie e, e nziali del tri.g·en1irio, otl e11f 11don e i1l a lta perrc11t11ale dì casi una n1 ig·Jioria n oie o]e e dt1rat11ra. Btton ì r is11lta t,i i _on o ottenuti altre. ì nelle ~ i11t1~a1 . . g·ie e 11ell a ~i nt o1 11atolog·ia fro11 tnl r d i qt1e-lla :1 ffezjon e cl1c è ~ t[lta chia111ata s i11 u ~it l' s0117...'l :--in11 sit c C'c l a ncl1 c in alc11nc n eop l<l ~i r do1nro1

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[1\ ::'\'-0 XLVI , ì\ul\L 2]

(( re POLI CLINICO )) .. t:~

n oocl1è i1ella odinfag·ia dei tul)e rcolotici la:ring·ei, in alcuui tipi ·di cefalee rinog·e11e, ecc. .Nei casi .stiudia ti è stata _Asclusa la pir·esen za clii sifilide, sic cl1 è gli effetti clel bismuto va~­ rtt) . atlri.blriti all 'azio1) e i)oli.''1alcnt c cli tale r1111 e d i o . fil . 1

EPIDEMIOLOOIA. (~ ome

si trasmette la paralisi infantile? L. Bal1u11neix (Gaiette ·ches Hopitaux, 3 di€ei nibre 1 ~38) dopo aver rias&l1nto le conclL1sio11i c t1i ern arrivato in u 11 la' oro ·ullo ste.. ., ~{l aro·o111e11Lo nel 192-1, ricorda ch,e attt1al111en le~ clopo lo .sL L1dio fatto i1 e~l 'e pidem.ia alSt'lziana ·del 1930, . i riLie110 cl1e 11 contag·10 avvert-g·a o&sen zia l111e11te in clt10 111ocli: (.1) co11,ta1gio i:1teru1na11.o . ia cl1 e j trai.ti "'le) .111alalo o clel cor1,ra]escente . lesso, &ia elle ::-i tratti cl i un a pc rso·n.a ch e lo a1)b 0ia av, ici1

1·at,o; j))

tra ·1r1issio11e idrica con1 c 1Jr0\ ano al1

casi ccl alc11n e _b.lartic·o lari co ndizioni geour-a ficl1e. .... L 'r\. , t1ei s uoj 140 ca si , l1a po111t o con s.la~arie! talora contag·io per .111ezzo di un convalesi'.en le o di un portato.r e di ge r1ì 1i, tal'alt.i·a G: o1111}aP:>a i1 ei familiari del p. ~li stt~r~i diver si. at.t.ribt1ibili .al virus della pol1 01r1 Lcl1te anteriore acuta, tal ' altra ancora coe... i~ te1"lza di u11a e1pizoozia. Rin1ane J_Jerò s·empre 1111 certo· nurnero cli ca i cl1c insor1gono .p o,r aclicamente e . . ('11zu 11 os~ una a1»parenle ra gjo,11e la cui etiolog j ::i, f' C' ~ l a SCllì pre rrtoltO· cl i f fi cil C fl SlJiegar e. 1F . TOSTI. f t111i

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MEDICINA SCIENTIFICA

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VARIA La morte del dott. Michele Carducci. Nel vol . I delle Lettere di Giosuè Carducci , ora uscito pei tipi di N. Za11ich elli, è contenuta la lettera eglle11le, d-el 15 agosto 1858, ir1 cui il g·ra nd e poeta clescrive all 'amico Chi~ ­ rini la inorte d el padre : cc Mercoledi, bench·è non i se.11tisse di peggio, chi·e;Se e vo lle i sacramenti. Teri, sab·a to , a mlez~ano·tte, COI)lÌJlciò a peg·gioirar-e: e si alzò da letto, e volle star ·seduto ''er o la fine.. tra , e dettò a n1ia n1adre 18 ricetta per un caln1clD.te. Slamane. do111enica , ha voluto l 'estrema unzione; e 11a d etto alla mamma che ci face.ssei scrivere, e I 'ha detto con pren1ura g·rande. E stava sen1pre peggio , e soffriva terrib0iln1ente , e non pote·v.a respir.a re. Poi h a dett,o : - A ch e ora avranno la lettera quei r~1gazzi? i11 tempo di. desinare : tutta quella gente si turberà: non possono v·enire se non con l 'ultimo tre110, non fara11n o a tempo. Poi ha ma11clato a chia1nare il 1)re, osto e gli ha domand·a to: - Avet e da farmi altro? - Vi pos-so dare la benedizion·e i11 articulo mortis . - Datemela. - Al tocco è ri salito da sè in letto (ch è era levato) : e si è addormentato; egliatosi , l1a co1ninciato a sudare, e ha detto: « Ildeg·onda questo è il sudore della morte-». Ed è entra to in a.g enia, e n1oltissimo bn ~01fferto &en za n1a i l a1ne11tarsi , e da sè si è acc·onciato i .guanciali e da ·è $i asciugava il sudore. P over 'l1omo·... Ed io n on l'ho vi ~ to pri1na dj morire·, ed egli n on h a visto m e ... ». 1

Snlle azioni tlell'atebrin nella malaria estiYo-a11· i.unnale. ~ '.n co11tribl1lo 11otevole alle nostre co110:-:ic ~1 1ze :; ull'az io11c dell 'atebrin è stato recato tl~"l .i. \ . int on , già djrettore dei Servizi anl ll.L1nlaril·i d'cll. 'Jndia e atlt1aln11enLe direttore llel Lat')ra to rjo n1alario loO'ico clell 'Os.pedal c f ..t-- ic l1ja l rie o di Epson1 (111 o-hilterra), quale Sll CC' f ', ~{)re <li Ja111es . .. 'j l"l'l\ crcd11lo ch e l 'atebrin ag·is e sol ta11to ::-11111" for111e ase 'Sua te d·ei para~siti n1alariici ; iit l'arli c olarP, clic alla sua azion e sf11 ggi sera llul tutto le se111ilu11e, cioè le form e ses ual c clel ])lc::-ir,.todiu1n falciparrim, ag·ente della m ala1in e-..tiYo-a11lt11111ale. ~ i1oto ch e r 5e 0110 (l~:.,· 1 i11 ate all in C e ti are gli ano feli e, i)erciò , a .1t1a11Lenel'e l 'e11clc111ia. Il rim e<lio ~a re,bb e, clu11,t]nt. ~ t a t o destil11ito di efficac ia profilatti ca. . S 1 l'l'U an1n1csso .p crfin o che J'atebri!1 sli 11,ola.._ !'C la r>rod11zione delle scr11ilune. Sarel»hc e tata c1uesla llna reazione difen. iva del para . . . it1 n1nlnrico co11tro l'azione clann o a del ri11,o<liu: attraver. . o un 'inte11 a produzione di fc~t·1 ~ 1 P srs-- uali , atte ad infettare gli an ofeli, i St~ rl'l}bc as. irurata m eg·lio la continuazione 11' lln . . 11ecic parassitaria. U11 'azione analoga , 1

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E111zi più j11Ler1 ·a, era g·ià slata asc ritta al chi. n.1no. Il Sinton ora h a di111o ~ l rHt o che c1u-e,ste no7.Jon i, le quali parcYa110 acq ui ~ it e, ' 'anno corrr lte. L '.ateb rin agisce stille ,·0111ilune danr1eggia rtdole; c1uest 'azione, IJerò, non è diretta ed i1n1n-0diata: essa si e . . ercita lentamente, attraverso gli stadi prec ursori clelle emilune (preg·ametociti). P eirciò essa era s fu g,g ita ad altri osservato·r i. Si rende manife15ta con i11odificazio11i ;n1oll o tardive delle semilun·e circola11ti: per ese.n1pio , Fi0 n e altera la co11for111,azione in modi svariati.&sirni, e il pig·mento jn e~ e diviene scarso u in.anca del tutto. Le semi.lune CO·~·ì. al1 er a tc sono i1oco i11fe1Lanti i)er gli a11ofeli. La ·produzione di. se111ilu11e 110·11 è a ttivata dall 'a tebrin; anzi è rid·o tta, co111e risulta da 11un1erazioni diligenti. Quar1to prin1a si inizia il t.ratta111en to, tanto i11inorc è la quantità di se. n1ilu11e. L'1\. 11a accertal o c h e in 1nodo a11alogo si con1porta il chi11i110, n1a in minor g rado . Le intere.&s.a11ti ri ce rc.Jie del Sinton sono rese j n un lavoro pt1bblicato nella Rivista di Ma.Tariologia (1938, 11 . 3), co rl'eclaLo cli t1na bel la t <~vola a colori , i11olto cli1n o~ lra tiva . r:\ . P.

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LA PAUINA DELLO SPBCIALISTA

APPUNTI DI TERAPIA DEP..MATOLOOJCA Rinoftn1a.

Ricorcli cli1tici. -

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El.H l'\E PRATJ C,\

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alCUllÌ individui affetti {la ac11e rosaoea la pell.e d el naso si iper trofizza, diver1la b ernoccoluta11 , talvolta in così forte 11li~ura <l-a. co t ituiro un a vera mo struosit à . Oltre la i111er1 ro [ia , la c ute d.el naso pre. e nta 11ure delle t elear1g·iec,tasie e se spre111ut :1 l;!:--cia lJ ·c ire un a al)bo11cla11te t{ l1 '1 1l1 ità cli sc:]Jo cl o \' t1 la al la granclc j)l'Olif0razio11e delle ghia 11clolc sebacee. 'I 'erctf)W. - Il rin o ~i11la d eve essere distrutto r.:;011 1nezzi f1&ici o chirurgicam ente . ei casi nei quali Ja ipertrofia sia discr eta si può Le11 Lare la n eve carbo ni ca. È necessario fare cleJle aJ)!Jl icazionj d ella <lurata p er l o i11eno di m1 lni11ulo e con pres~ione. Ma per soilto s i devon o adoperare mezzi più di s truttivi. La ele LLrocoag l1la zione è mezzo ottimo , se ben·e a·d opera ta, pe.r ch è distrugge profondamente; è I:erò lerapia ch e dura molto ternpo: essendo n~essaric par ecchie su1ccessi\le ·causticazioni i>er otlertcr e un buo11 effetto e~tetic·o . La ctIIa chirur:gica è la p1iù rapida e radiC\Àlc ed è ..1s.solutament e i1ec.:essaria nei casi molto sviluppati. Con un bisturi gi decortica il naso, si fa emostasi med iantie compressione. Jn u n tempo relativan1 ente brev·e &i riform a l 'e1)itelio. Balanopostite.

Ricordi clinici. -

lrlfiam111azion e d el glan de e d ella faccia interna cl el p r epuzio . Vi è la balanopo .. ti te s emplice, ch e è la ptù frequente d ovuta 150pratlu lto ::t n1an ranza di pulizia , t)er decom posizion e cl ello sm egm a; la balanopos tite secondaria a blenorTagia o ad ul ceri; la l)al an o po&ti Le erof,ivo-circina ta in cui si vedono delle su1perfici er ose b en d elimita te. Ricordars i cl1e nei dia,b eti.ci ·vi r tal Yolta bala nopostite. 1

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a re. Se il fì111o~ i iofia1111n.a torio è 11iol lo no tevo le o ltre l a c ura sop·rn eletta f<tre deg·li impn ccl1i co n oluzio11i asLri11g·enti o con acqua it.Liolaln (2 ~lo) . La g·u ari.g·io ur è a11ch e qui r ap1d1R. Se la balanopostitc è d a blen orr<=tgia det ergere a llo st esso 1110 du e curare la bl en o rra g ia ; ~e d a ulceri, pro ced er e ·Sempre n ella stes sa maniera, diagnos ticar e le ulcerazioi e curnre. Se i11 diabetic i , olitc d i ~ i11fez io ni r quindi curare molto la ig'ien e locale. Cospargere la p•a rle co n ' 'a eli11a i11 111 orl o ell e l 'orin a passando irrit i il 1r1 0110 ros~ilJ i] c . 1

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Atrofodermia vermicolr1re.

Ricordi cliriioi. -

S11lle g uan ce si forrr1ano del1e at1·ofie in .guisa di fo sette allung·ate e tortuo~e. Vici110 a queste atro fi e spesso si os~ervano clei rili evi che rat o. ir i. È malattia rara.

Terapia. -

(:ercare con il 111assaggio Yiolr nto ,, prolungato o con irra diaz ioni cli r agg i llltravioletti o con applic1azio11i di . ro1nate irritanti e d esqua1nanti di 01&tacolare la lesio 11e prin1itivia cl1e dar à °J)O i ori ~rin e alla a trQfia. P oco però si riesce nd otten ere.

Xantoma. Ricordi clinici. - Ì\f ala ttia rara. Rilievi papulosi o tub1e.rosi in va ria dimensione di co101 ·g iallo , di consistenza per solito molle. Ri siedono un po' dappertutto rna di prefer enza a i o-on1iti ed a lle ginocchia .

T erapia est er11a. -

zioni n1olto 1.e.gg·er e con il galvan ocauterio o coagulazioni n1ediante la elettrocoagulazione. Cer car e sempr1e di ottenere delle buone cica trici. Si p11ò an c.l1e u sare Ja n e,,e carbonica.

T erapia int ~rna. - Si co11siglia un r egime J.10v·e1·0 ir1 co.Jesterina. Si pre,sQriveranno di pr~efc ren z.a

carni arro,~tit e, legumi Yerdi , frutta ie.cc. e si proibira11no le lldva, i] cervello eoc.

Te,rapia. - La cura è 111olto sen1plice. Rin1nov~re i.I pu-&, d eter ger e e disinfetta re. Sf\

Verruche senili.

è possibile ;.;co·p rire il g larlde , Ja,rare abbondantemente con acqua , meglio con acqua dis tilJa tn e CJt1in di fare nume.r o.s e e ripetute torcature :-.u tutto il ,glande e sulla ~uperfi ci e i11oorna del prepuzio con soluzione di nitrato di ar g'ento al 2 % quindj spolverare· un po' di vioformio e separare il g lande dal prepurio con 1J n pezzettiri o di gar za . Ripeter e questa medicazione due volte al giorno . I~a guarigione avviene rapidissima. Se invece la balanopostit.e ha p rodotto fi mo5i infiammatorio,, ch e non pern1ette di sco·prire il glande, fare co n una p era a d estremità tutta di gomma d elle abbond a nti laval11re d el sacco con acqua distillata e quindi con ]a s tessa pera la va.g gi con ~olt1zio11e di n il ra t.f) di arg'e·n to a l 2 % dt1e o tre v~l te al a-iorno , fin o a che il fimosi venga a ce~-

T erapia. -

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Fare d elle cau terizza-

Rico·rdi

~ T.i1 iici.

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Ri lievi ir1ie.golarn1ente oYalari de lla gr ar1diezz:a di un a lenticchia .. o poco ·più di color bruno o n ero . Se 5i grattano qt1esti rili·evi con lln ra~ch.i.no o si frizionano co·n un po ' di ~ t e re si asp orta tino sta to grasso sotto il qual e i viede un a . upe rficie con dei rilievi digitali.. Come di ce il no1ne son o proprie della età se11ile. Raramente si è rir hiesti di intervenire per q u este verruche. Dovendolo far e, cercare di liberare la verruca da llo strato gra so -;01}raF-t an te, m e·c canicam e11te o ron et er e, e. quindi l eggerm•ente cau sticare l e ' 'e,Q'E't azionj co n il gal,rano ca11t0rio, e lettrocoag ulazio11e, o n eve carbonica. Prof. Pier Ang elo M E I NERT DiTettor c Ospeda lP ~. Gn lli cano.


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NELLA VITA PRO F.ES SI O N A L E. AMM.IN.I STRAZIONE SANITARIA. Il "'libretto sanitario ,,. La Direzion e Generale d ella Sa11i1 à. i1ubbli ca 11a <lira1nato la seguente .cli.Tcolar.e: AY ~n.jo alc uni Comuni del Regno istituito un « libre tto sanitario » per i lavoratori add etti alle lavorazioni di cui all '.art. 262 del T . U. Leggi Sanitarie, d estinat o alla vegistrazione d ell 'esito clell e visile l11ediche p revi ste per tali ca legorie di laYorat ori dal medesimo articolo, il !1ini st ero ha cil€~':ato eo1;i una c ircol a'I'e ai Prrefetti del R eg110 cl1e c011 legge 10 gennaio 1935, n. 112 è già s ta to i sti tuito un << Ji})r ett o di lavoro », a lc u11e pagine del quale ono appunto rrserva te alla registrazione d,c lle visite m edic he prescritte 1)er · legge, e che tale libretto, con. decreto de l Mini stero d elle Corporazioni in <l a ta 4 n1aggio, 1936, è stalo reso obl)liga torjo, per il 11101nento, ai isoli l aYoraiori occu1)a li n e lle azie11de industri ali. l)er fTU::t11t o riguarcl Cl la detern1.inazio1le del concett o cli « azie nda i11du strial e », l a Circol are r amn1e11 1a ch e « per delerminare il con cetto non de,.e farsi ricorso ai c riteri ch e presiedono agli inquaclra111en li sinda.cali , ma piutto lo al concet t o •1ccollo i n a r go1nen to dalla l egislazjo11 e del la voro, per cui si deve con siderare per az jend a innl 1, triale, quella che, qualunque n e s ia 1'entità ed org·anizzazio11e , p1:ovved e all 'estraz1on e clella mat erja prirna , alla trasformazione di e·ssa, al perfez iona1nen Lo o al trasporlo d ei prodot t1. nonch è alle op erazioni obiettiYan1e11te connesse alle st1inrlica te, quali la i11anu tenzio11e e la riparazion e. « Pert ant o v i sono da co1nprendere le azi ende artig iane e quelle ch e da11no lavoro a don'licilio , 1nentr e 1sono d a escludersi altre (quali le azi ende dei parrucchieri) ch e, pur rientrando n ell 'or])ita (li ro111petenza della Confederazione dell 'Indulria , non 11anno i caratteri sopraindicati. Son o altresì da escludersi i traspor1 i per n1are, quelli cli n aYigazione interna, ed il l a' oro di carico e scar ico n ei porti, poichè p er essi Ja leg·ge ul liprelto di l avoro del 10 gen11aio 1935, n. 112, prevede l 'applicaz ion e di ])arli col ari nor111e (articolo 1 , n. 2 e 2, con1ma 4) . Ciò tanlc, in attesa ch e il « libretto di l avoro » ,·e11ga e·ste o ad altre cat egorie di lavo r atori , il 1 -;\ lini tero i1ulla l1a in contrario a che, in via del tul to proYYisoria, sia istituito u11 cc libretto sanitario » per i lavoratori occupati n egli stabilim enti di sostanze alime11tari di cui al citato art. 262 ch e i1on abbiano carat tere di aziende industriali, ri111a11endo inteso ch e tale cc libretto sanitario >) dovrà cessare di aYer Yigore all'at to stesso in cui ,·cnisse est eso a n ch e a tutt i i lavorat ori contem pla ti dal r ilato nrt. 262 l 'obb li go del « libret to di lavoro ».

Collaborazione dei medici c ondotti nella lotta contro la tubercolosi. 11 r\l in is lero d ell 'Interno (Di rei' ion r G cn e rale dcl la Sanit à Pubblica) ha tlirtu11a lo l a ·cgu r n le circolare n. 175 in da la 22 cli cer11bre 193 -\ \·rr, a i l)rcf<' lli e per i1o lizia a l Go,erualorc <li R on 1a: li :\lini Lcro l1a rile,nlo cl1r i1 o n ll1ltj i Con sorti pro'. a11til uberco lnrj J1an 11 0 dato alle i1 o r11l c in1p:ir tile con ln CirrolarP d el 30 lu g lio u. ~ ., ti. 112, r irrn l'oggetto , u 1H1 uniforn1 c pra ti cn nttna1iou P i11 acl<' rell7a a llo "pirilo ch r infor111a fp cl it l' Il i' f' nl i 11 i~t r ri n1i n1 ri g- u nrdo. •

Infatti essi n elle r elative deler111inazio11i h .1n110 seguito criler i ùiffere nti e taluni Co11. orzi fi swr o 110 an cl1c i)remi in misura -ecces·siva, no11 t enendo presen le ch e g li stessi premi , pii1 cl1e j l car a tter e di co mpe11si professionali , d e})}jono ave. re q,u ello di ri.con oscimento dell 'attività volta claì 11redelti sa ni lari i1ell 'interesse gen er ale d ella pro. filassi contro la tubercolosi . Tenuto conto di ciò, ques to l\linistero, a i fj11i d C'lla necessaria uniformità di lratt a111e11to. riti ene 0111)ort uno impartire le ·seg·uenti direttive di 111 assirr1a: . 1) Corresponsione di u11 co1npen so llon su .. J)er1ore a L. 5 per ogni I uber co1o tico polmo11are segn al a to si.l clispensario e riconosciuto t ale. 2) Per ln c ura a domicilio d a prestar~j. giusta ! 'a n zicl c ll a Circola r e, a i tuber colotici inscritti n el .. I 'elenco d ei J)Ovc rj , 11e i confronti d ei quali n o n si a })OSS iJ)ile o n on si rjlenga n ecessario ad o ltare il provvedim ent o del riçovero, corresp o11·sio ne di 1.111 co1npe 11so )Je r ci asc u11 jrife rmo non cccede11t·e la glo bale so rnma di L. ,)Q previo accerta1ne11 Lo d a ]Htrle cl ei sanit ari del Consorzio ch e la cura è! istal a e~e.g· uit n cco11d.o le pre ·r rizi oni degli organi Lecn1c 1 rlel Con sorz10 medesi1no. Q,·e, po i, . i ri le r1 g·a i)refe ribile , in relazio11e a nche allP ]Jossibilil<'i finan zjnric cfrl Consorzio, co11cedere pre n1i a 11 nua Ji . anzir h è con1pensi p er si ugole. pres taz io ni , il lo ro arr1monlare dovrà c~·se rr adeg u a l ~ ai cri Ieri di 'alu tazi one <li ct1i sopra. Si g radirà u11 cenno di ri cev ut n e di assicur azio11 e. l )el Ministro: B uFFARl Nl.

Cronaca del movimento corporativo. Una cattiva usanza. stroncnta a Palermo. Da un certo ten1po aveYa r ipre o a P aler1110 il 1rist c fenon1e110 de11o zu inaggi.o, qt1ella indeco. ro a forma di accaparrarnen lo di ammalati c11e ~riun gono dalle provin cie p er ro11·.sultarc cli11jci ge11erici e . p e~ja li·s ti ma cJ1e, app ena sces i eia I tren o, cadono i11 ,·ece j11 l1nlia cli gentf' <'l1c li j11g·ann a e l i jndirizza a i11edici di scar$O valore co11 con seg·u e11 ze sp esso fu11 cs te ed irrepar abili 11er la loro salute . La locale ques tura h a ide11tificato i r esponsa])ili e li ha denuncia li al la commi ssion e provincial e ond e adott are n ei loro confronti opporlu11i J)rovvedi111enti di polizia. In seguito a tali de11uncie l a local e commi ion e provinciale ha a .. seg·11ato al confino per un a nno' ciascu110 i m cclil'i Ben ed e tto Tristaino e Sal Yatore ì\1igliori11i. Ha allre·sì à segn a lo al confin-0 quattro m edjat ori ccl h a <liffidato il ciotl. Al fon so Bellavia.

CONCORSI. Posti vncanti. R. Pre/elturn. -

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45 a. al 6 dic.; lito]i i11 7 esempJari; lassa L. 50. Srad. 6 febbr., ore 17. Concorso a j)rin1ario a11a lomo-pat0Jogo; s les e condizioni, salYo l e da le 8 clic. e 8 febbr. Chiedere annu11zi. Rivolgersi alla Segreierin (Ospedale di ·. ~Iarlino ).

J-IxsuRATA. Gover110 della Libia. R. Prefettura. Ci11que co11dolte mediche; stipendi da L. 14.000 a L. 18.000; indenn. serv. alt. L. 3000 e L. 3500; alloggio o indenn. alloggio; indenn. disag. re idenza; 111ezzi di lra p. o indenn. di L. 3000-15.000; ~e incarico ltff. a11. J,. 2000; se g·cs lio1l e ar1n. farn1. L. 1000. Età li1nite a. 34. J_,c co11dizion i ono sta]Jilite nel dC'crclo 4 dir. 1938-XVII pubblicato ·au lla Gazz. Uff. del 9 dic. 1938-XVII. Per ulteriori informazioni riYolger. i alla R. Prefettura. Scacl. tl 60 giorni dalla pubbJicazione.

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PRATlt:.A

NOMINE PROMOZIONI ED ONORIFICENZE Al prof. (;.ino ~Ieldole• j, aiuto cl r ll a R. Ctfnit::a ì\Ieclica di rlo111a , è la lo af Cid a lo l 'i11carico cl ella ré~ ll eclra di Patologia ~Jecl i ca e l\ [e todologia Cli"n~ca ne~la R. U11iversilh di Cata11ia, per Yoto una111111e d1 quella Facoltà cli ~[e<li ci11a. Al prof. ~Ielclolesi 1 nostro ap,p rezz·ato w'11ab©r a lor e ed nmico, le pitt Yi' e co11 gra lulnzion i . ci. p. Il prof. Raffaele Gal' an ico clirettore deila Sara. di l\Iaternit à agli Incural)i}j di K:-ipoli, <firet tore g~ nerale delle Terme Stal> iane P 1° Seniore cTella l\I ilizia , (• . la lo in ~ i gnito, « 1nolt1 fJI'Oprio » eli _ 1\1. il Re Imperatore , (}ella Co111n1encln clc1Ia Coron a d'TlHlia. l{allegra1nenti rord iali .

La Co1n1rti ~ sjo11e non1inal a clnl Com i lato 1~a­ zionale delle Ricerche per i ·aggiudicazione dei Pr~mi di laurea <e Lepelil » (a11ni accaclc~ rnici 1934, 1935, 1936 e 1937) co1t1po La dei proff. Filippo Bottazzi, })res idente, Ce are Frugoni e Roberlo Alessandri n1embri, Corrado Tomn1a i-Crudeli, ~eg·retari o, ha a segna lo 20 })remi da L. 1000 ai dottori: Cc are Bartorelli, l ni' . di Pt1r111n; .A.ntonio Borellini, Un iv. di PacloYa; ~.i\lfre<l o Cura Lolo, Ur1iv. di Ro1na; Armando Fasanotti, U niv. <li Napoli; Manlio Ferrarini, l ni\'. di Pisa; ~Cario Forlu11alo, U11iY. cli Napoli ; \' il torio Giorcelli, ùniY. di Milano; Luigi Locatcl1i, niv. di Pélria; Salvatore Luria, Univ. di Torino; Ll1igi Luzzatti, Univ. di Roma; Luigi i\ilagri , Un iv. di Tori110; Enzo Marcer, Univ . di Genova ; 1\lberto Monroy , Univ. di '.Palermo; Nico Moravia, Univ. di Bologna; G iusep1)e Panepia11co , Univ. di Catania ; ~<\.rca11g·elo Pasqualino , Un iv. di Palermo ; Franco Pratesi, Univ. di Firenze; Franco Ro scnza , Univ. cli Milano; Bianca Rondonini , U11iv. di Bologna; Gian Piero Veralti, Univ. di PaYia. Dalla Casa <e Lepelit >> è s lalo inoltre a segnato lln premio di L. 500 al do lt. Mario Ravetta dell 'Univ. di Pavia, la c ui tesi, pur non es enclo co111pre a fra quelle vincitrici, è stata rite11uta <la l1 a Con11ni. . ion e meritevole di in~oragg1 aJl1en ·to. 1

Utilissimo per l'esercizio del medico la condotta:

PAUL MARTINI Professore Straord. nella Università di Mona.oo

L'esat ne diretto del malato Borse di studio. .<)ocietà Italiana di "Jlrletapsicliiça.

Con I 'autorizzazione del Ministero della Educazione Nazionale il Comitato di Presidenza della . I. M. bandisce un concorso nazionale per uno s lt1dio inonografico su e( La ricerca scientifi ca ed i fenomeni metapsichici nel momento attuale ». Lo ·studio dovrà riguardare la ricel'ca scientifica-sperimentale vera e propria senza invadere il ca1npo clella speculazione filosofica o quello fideistico e religioso. I dattiloscritti, di non più di 250 facciate protocollo clovranno, in triplice copia, essere inoltrali alla Segreteria in Roma, insieme con gli eventt1ali disegni, fotografie e grafici entro il 30 settembre 1939. Del lavoro vincitore del concoI'ISO sarà curata la stampa , a spese della S. I . M. in decorosa veste tipografica. All'autore sarà a·ssegnato un premio in denaro di lire cinquemila nonchè 50 copie della JJubblicazione. La proprietà letteraria del lavoro r esterà di esclusiva pertinenza d ella S. I. M. Chiedere l 'avviso di concorso alla Segreteria della 8. I. M., via Glicini 14, Roma Centocelle.

(ad uso dei medici pratici e degli studenti) Traduzione italiana da.lla edizione tedes-0a a cura del Prof. Giuseppe eastlanelli Ord.ina,rio di Semeictica. Medica nella R. Univ. di Roma INDICE SISTI!MATICO IN RIASSUNTO:

L~ascolta; zione del malato. La percussione. L'ascoltazione. La palpazione del corpo uma:io, pag. I a 56.

Diagnostica generale. L'osservat,ione del malato.

o i agnostica speciale.

La diag!'ostica speciale degli organi

respiratori. La percussione topografica ~el polmo~e. La percus· sione comparata del polmone. I rumori del respiro. La palpa• zione del polmone. Quadro sinottico .delle malat~ie de~ polmone. pag. 57 a 116. ,, La diagnostica speciale della circolazio'?e. Ispezione e palpazione della regione cardiaca; L~ percussione d~I cuore. L'ascoltazione del cuore. Quadro sinottico delle malattie del cuore e dei vasi. rag. 117 a 207. ,, La diagnostica degli 01'· gani dell'addome. L'ispezione dell'addome. La percussione del· l'addome. L'ascoltazione dell'addome. La palpazione dell'addome, pag. 208 a 248. Indice generale delle materie, pag. 219 a 256.

Volume di pagg. VIII-256, con 35 figure nel testo, rilegato in tela. Prezzo L. 3 2, più le sese postali di s pedizione. Per gli abbo.1a ti al « Policli'"lico », sole L. 2 9 ~ 2 porto in Italia, Impero e Colonie. Per l'Estero L.

5 franco 3 1.

di

Inviare Vaglia Postal~ o Ohèque Ba ncario alla Ditta LULGI POZZI editore, Via Sistina 14, ROMA.


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cc Jr-, · POLI CT..INl CO >I

NOTIZIE DIVERSE Congressi medici. Dura11te il mese di sel lc111JJre 1939 a' ra11no luogo, i1egli Stati Uniti d'America, i due cong ressi del l a Società jnternaziona1e di urologia e della Lega j11t ernazionale per la lotta contro il CélllCTO.

La Co1npag nia dei Yag·oni le i Lo « Coo.k » sta preparando l 'or ganizzazjon e cli 'iagg·i per CJt1ell 'oc. cas1one.

L 'Ltfficio dell 'Associazione i11 ler11azio11ale ·di .st o1natologia, adunatosi in occasio11e del 100 Cong resso francese di stomatologia, ha deciso che l 'I lo Congre·sso inter11azionale i adunerà a Lieg·i (Belgio) nel 1942, al principio di sette1obre; ad es o Yerrà unito l ' llo Congresso francese. l .. ' lla Conferenza dell 'Unio11e i11 Lernazionale cortlro la tubercolosi aYrà luogo a Berlino duranle il 1939. Tema di biologia: « Problema della virulenza del bacillo di Koch », relatori. A. Bouquet (Francia) e A. Sanchez (Uruguay). Tema di clinica: « Importanza degli esami sis tematici per la scoperta della tubercolosi polmonare nelle persone di età superiore ai 15 anni »; relatore: H. Braeuning (Gern1ania) . Tema sqcial e : t< Riadatta111ento del tubercolotico al lavoro »; relatori : Pen<lrill Varrier Jones (Inghilterra) e E. Bachman11 (Svizzera). Sono anche designati vari correl atori. Ricordiamo che la Società tedesca per la m~di­ cin a inl cr11a terrà ]a 1st1a 51a Riunione dal 27 al 30 i11arzo in 'ì\Tiesbaden , sotto ]a !)residenza Ciel prof. Stepp di Monaco . 1'emi principali: « Arteriosclero i »; (< Alterazio11i del fo11do oculare nell e i11alat lie va·scolari » (in unio11e co11 la Società tedesca di i1eurologi e p sichia tri); « L'infezione focale »; (( Caduta dei denti quale i11dice di deficienze alimentari ». Rivolgersi ol 11res ide11te , I. ~fed. Klinik, Ziemsenstra1sse 1-a, ~Iunrhen. Durante il cong·r esso si terrà una i11ostra: ri,·ol gersi al s ig. Btirger, Bierstacl ler-Hocl1 e .5, Munchen.

Vita sanitaria dell'Impero.

All a presenza di S. A. R. il ' ' icorè è stata te. nuta una riunione per l 'esame dei J)ri11cipali pro1Jlen1i ·àa nitari dell'A. O. I. S. A. R. il Vicerè, apre11do la erl uta, ha rivol lo a11zitullo un elogio a lulli i san itari clell ' I1npero per la loro opera atLiva ed efficace. L'ispettore generale di ,S anità, dO})O avere e lJOs lo i problemi in ogget lo della riu11io11e, passando alla parte pratica della ca111pag11a , 11a cominc ialo clall 'organizzazione di un erYizio ai1 lin1alarico e 111alariologico. Ha con111ila lo quincl i uno schen1a di legislazione a11li111alarica ed un progra rnma di attività pratica, proponencto col primo di isliluire un servizio antimalarico che dispo11ga di Centri di·sloca ti in varie zone , i quali i11 un pri1110 t e nrpo polreb])ero esser e fissati ad Addis Abepa , a Cheren e a Mogadiscio. Da questi Ccn l ri I 'a;: ion e dovrà irradiarsi, a mezzo di nuove ::i lazio11i, deleg azioni e dispen garj fi ssi e ambula11 ti. Le al li\ ità ìn11nedia te sono s tate quindi propc l t atc <lall 'l S])etlore ge11erale di San ità del Ministero dell 'Africa Italiana. Sul problema dermoceltico tanto il predetto ispettore sanilario del l\Iini s lero dell 'Africa Itali ana. quanto I 'Ispettore di Sanità del Governo lo1

f i\NNO XL VJ, \1_ l\J.

2J

cale 11a11no fallo dclJ e proposle t e11de u ti a pii1 severi co11trolli dcg·li affetti da i11alaltia. al loro i ~olam E:nto e alla opporlu11ilà che l a co1la])or azione i11 tale can11>0 si a estesa a istituli <li previclenza e di a·s s islc Hza creal i dal Regim e e ·run-zionanti in A. O. I. Sul tema razziale so110 sla ti 11rospelta li O})])Or lu11i accorgimen l i j11 tesi ad elimi11are og11i prorniscuità fra nazio.n ali ed indige11i e a risol,·ere la coabitazione d ella servitù indigena n elle cas<' di nazionali . Il V!cerè, d opo aver ria•ssun to i prin cipali argomenti ed aver e impar tito le op1)ort11ne direttive 1Ji dettaglio per l 'azione sa11i t a ria da svolgere, ha chiuso ]a seduta.

Corsi complementari e tli perfezionamento. Presso la Facoltà di medicina di Parig i ooo stati organizzali molli corsi complementari e· di perfezionamento. Ne segnaliamo alcuni. Nella Clinica medica dell' cc Hòtel-Dieu >) \IJlace du Paris-Notre-Damc 1), diretta dal prof. P. Carnot, si terranno: un corso di fisioterapia, a partire dal 17 aprile e p er la durata di un mese, ed un corso di ga·stro-e11 lero-epat ologia 1 a partire dal 25 settembre e per la durata di 15 giorni; tassa fr. 300 per ognuno. Nella Clinica medica propedeutica dell ' "<< Hòpital Broussai.s-La Charité » (ru e Didot 96) , diretta dal prof. M. "\iillarel , si terrà un corso sulla Lerapia delle affezioni vascol ari, renali, reumaticl1e e e11docrino-vegetative, a partire dal 20 i11arzo, e per la durala di due set.limane; seguirà il 51° corso di perfezionamento isull e malattie del tubo digerente, del fegato e della nutrizion e, dal 1° al 15 maggio; tassa: per il primo corso fr. 300; J)er tutti e due fr. 400. Dal 13 al 15 maggio si syoJgerà il 47° Yiaggio di studi i11edici a ' ricl1y. Per le iscrizioni e per il programn,1a completo dei corsi rivolgersi alla :segret eria della Facoltà: oppure al Bureau des Relation·s médicales a\'ec l 'ELranger (SalJe Béc~ard , fact1lté de Médecine). Nella R. Università di Bolog·11a, pre·sso l 'Istittito di Igiene si terrà dal 1° aprile al 31 111aggio. un corso di perfezionan1ento in igiene e microbiolog·ia. Modalità con suete. Rivolgersi alla Direzion e dell 'Istitulo (via S. Giacomo 12) o alla Scgre1rria dell 'università (via Zam1Joni 33) .

L'ospedale psichiatrico di Varese. L'ospedale psichiatrico provinciale, in aug·uralosi recentemente a Varese, sorge presso il ri one cl j Bizzozzero, in una po·sizione molto salubre, do111 iuante il panora1na del l ago e delle Prealpi. Lo stabilimento è costa to diciassette milio11i di lire e comprende, oltre alle più razionali attrezzature del l a tecr1 ica ospedali er•.1, lab0ratori di fa]egnameria, officine meccaniche, tessitura, calzoleria, eci'., molti servizi gen erali (cucina , g uardaroba, dispen sa. lavanderi a) a cui attende.ra~no gli st.ess~ ricoverati. l .. 'os1Jcdal e di spon e poi di installaz1on1 di carattere medico e scientifi co tali che sarà possil)il e ogni più audace t entativo nel campo della diagnosi e della cura: perciò ricerche di laboratorio, indag·in i radiologiche, arditi interventi di chirurgia p·sicl1iatrica, cioè chirurg ia del cervello. L'ospedale ha pa11ificio, pastificio, lavanderia, proprij; e una chiesa che, post a al centro, rappresenta la monumentali là del complesso. La superfice occupata è di trecentotre11tamila metri quadrati.


i-; l·:L. t ONE

Un po' dovunque. Con recente decrelo-lcgg·e so110 . lui r. distaccate <lnll 'T~ 1tle cli assis lc11 za di Ilo11la 1111111erose i. t ituzioni ed opere, e se 11 'è for1Tlato 1.Lll Ente denominato cc Istituti riuniti di ~r::i ·i · ter1 za e benefi cenza della c itt à di lloma ». Il sen. E. Ì\lfaraglin110 i>u])bljca 11el cc \\Ies ngg·ero n clel 30 (liccrn.pre u11 articolo in cui sos liene I 'utili là cle1le Yatc inazio11i i)rev011 li' e, co11 ])articolare riguardo a quelle a11Litubercolari - a t luabili 1ned1a11 te i 'acci11 i 111or1 i - i1er la difesa den1ografica e la Yigoria iì :- ica d ella razza.

11 col. n1ccl. J. \~0 11ckC'n , direttore clell 'ufficio i11 l crn azio11a1e i)er la doc un1 e n lazio11e 1l1edica in ili tare, 11a Len u lo n Belgrad o cluc conferer1ze: ul co111pito nazionn le e 111 ternaz io11ale del servizio sanitario n1ilitare e sulla neces ilà di re isione d eJle coo' cnzio n i e d ell e leggi _l1 lla g uerra.

J\ll 'l~liluto dcl ca11.c ro <li Buen os _\ire è lalo junug uralo llll J)acligl ionP , do' ulo all a g·e11 erosi là clel co1n1)ian Lo dol t . Lui's Co ·La Ruero. Co11sta di 6 pia11j cd è ca pace cli 100 rnnln tj ; quc. li YJ son o ricoverali in rnn1erc n <lue letti.

Lu Facollb n1 c<lica

cl c ll ·uni\cr~ ilù

cattolica di Lilla l1a organizzato d e i coPsi ch e preparano al <liploma di educazione fi sica; vi :on o n mm c~~ i licenziati dal liceo o da scuole equi valenti e ch e siano forniti del certifica lo di a ltitudine all'educazione fis icil . Il Ministero della t;au illt deJJa l{oni nnia f)r ovvcdcrà a fo11clarc clelle scuole l)er os lclrich e in tutti i gra11di ccn l ri , affinchè og11i ' irlag·gio possa avere aln1cno uu 'o tetrica. Il Ministero dell 'igie11 e della G rccia ha :s tapjlilo cli fo11(Jare rlelle Stazio11i sanitarie in n1olti comuni rurali e piccoli c<.>ntri. \ 'i ·sa ra11n o annessi d e i cli : >J)en ... ari, adattai i a i bi·sog·11i igi e11ici delle popolazioni. I ùiSJ)en sari co1111)rencleran110 (lelle consultazioni l)Gr tutte le 1nalatlie, con speciale rig·unrdo al tracon1a, nlln ll1hc rcolo i ed nl1a 111ala ria .

J.. a Facoltà inedica cli Nn n cy l1a ris labililo 11 git1ra1ncnto per la tesi di <lolloralo. l~sso dice: « Sulla 111ia coscien za, iu 1) rc e11za d ei i11iei mae.. tri e dei 1niei condiscepoli , giuro cl i esercitare la :rn~­ dici11a secondo le leggi d ella ll1 orale e .dell 'onor1' e di pra li care scrupolosan1cn le tutti i miei doveri verso i m alati, i coll eg hi e l a ·società ».

Alla Facoltà inedica di Parig i un a r eligiosa missionaria dello Spirito San lo - Genoveffa de Colonjon, i11 religione suor Gilberta - ha superato con successo gli esami di doltora1o. Ella era stata esterna negli 0 ... 1)ec] ali cli Li one. La t esi h a riguardato cc La lotta con Lro la lebbra : ·forzo del le !\1issio11i caltolicl1e 11 ell c col oll ic frances i ». In Ger1nania l 'em])}e111a de i far111aci sti , co11 ~ islente in un ·serpe11le n'' oll o nltor11 0 ad u11a coppa, è slato abolito J)C rcl1è origi11ari o d ell 'Asia minore. Verrà sosti lui I o dalla lettera A i11 caral teri gotici , accon1pngnnla dn lln seg·no runico . ì\cll 'ospedale della M.i ericordia a Prag a le emanazioni di una lul)n lura cli gas, scopj)ia la a ca usn dcl gelo, 11an11 0 i11' a~o l a ala cloYe si lroYaYa110 vcntilre pn zienli. 1're cli qttes li ~o no 111orli asfi ssiati e g li altri ono ·~ t a li d ichi arali i11 pericolo

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Fl\A TI CA

lli 'i la e così pure i cl uc n1onaci ch e li ns · js lc' (111 & durnnle la nolte. Sj è co~ li Luila tu1a cc Società c ul)ana di i11i1·r o biologia », con sede ad Avana; il Con1i tato cl irctliYo 11e è così cos lituilo: pre..,idcn te Alberto llecio ; vice-pre · id cnte F. l\ a111irez; eg·re lario: ~Io i é Chediak.

sorlo a Filad elfia I ' cc I ·t1lu1 o cl el ln l)rn11 ,,Yl'a11ia per la l u Lela della alule dei neg·ri », or!.:·a11izza to da ·1ncdici n eg ri . Negli Stali {J11ili e~i-.ie­ vano altre is tituzioni co ug0 11 cri , n1a orga 11i ì:z~te da ))ian chi. È

La Stazione 1'er111ale di Salso n1aggiore ·si · nppr(' t<t a celebrare il j)ri1 uo cc r1le11 ar io dell 'aJ)]Jl!cazionc terapeu tica delle tic acqu e salRoiodi r.l) e, cl1e ri . . ale al 15 giugno lc:39, quando il dotl. :f:=orenzo Berzini , n1edico coridotlo della 1node ti-..si111a lJorgat::-i. cl1ia111rlla allora Brugnola , co111inc iì1 n Yalersi delle « ])ag11alurc » pel lrallan1f'nl r• di i.1na ragazza, Franch i11 a (~r rru I i , nl a la La itl pi Lcle dc lro, riu ·cc.'l1{lo a g·11ar irl i1. J,,a <'f'lc brazio11e cn11sislerà in manifes tazioni sc ic'11tifi ch e, cult11r[d i. a rlis tj r l1e e por li Y{'. 1

IJ « Ilulletj11 Médi cal >> ha fes lcgg·in lo il s u o C' inq uantcn etr] o con u11 bnu cl1ctto, al qualr han11 0 partec ipalo i rapprc en la11li e.li allri }Jeriorli ci 1neclici. I11teressa notare ell e u11 t empo i periodici 111edici erano S})C'sso rivali e conobbero 1)0 lcmi ch c asperrime; ora i11Yrcc tra cli essi ~ t.1s~ i­ s lono ra1)1Jorli cordiali , e se11do·si ricon osc it11 o che y 'è pos to per tutti ... Il d.o tt. Le Sourcl, ra]Jpresentante la cc Gazet1e d es Hòpitaux » la decana de11e riviste m eclic.be francesi: con la duecr11lo a11ni - ricorclò lr ])cn e111 crenze {lell a co11 sorcll a: in })articolare il « Bulle tin l\i{é(lical n, appena sorlo, assun se le difese di Past eur. Tn ricordo <li CJruesto fatto, alla inanifestazjone è i11le rvenuto il nipote del so1nmo scie11ziato: Pa-· slcur Val1er y-Rarlot.

morto a 85 anni il prof. Cnn1t;T1,\ N GRAl\I, cl1c fu clinico medico a Copen aghen ; è noti::isi1no J)er la colorazione dei bal leri cl1e porta il suo no111 e. trovata quan do egli, jn età di 31 anni, s i occu-pava d i microbiologia. È

ÀNNALI D'IGIENE. PUBBLICAZIONE MENSILE 1Son1mat'io d el N. 12 (1938) Memorie originali : V. DEL VEr:CHIO: La differenzi azione delle B r ucelle nei terreni di Petragnani-tionin a e J:>etrag·nani-fucsina. - A. BRUNI : Effetti dell 'irradiazi-0ne d el1 'a1"gen to con ragg·i l.lt1":tviolett j sulle propriet à oligodin'..liilliche verso i batteri. Recensioni : Mcd•icj na sociale e d emografia. - I1nmnn olo,gja - Sieri E! vaccini. - - Miscella':'lea. Rivista bibliografica. - Problemi culturali e organiz· zativi. - Notizie. Abbonamento per il 1938: Italia L. 7 O ; Estero L. 1 2 O; Per gli abbonati al « Policlin ico ,, L. 6 4 e L. 1 1 O. tTn numero separato: Italia L . 8; E~tero L. 1 2 . Inviare l'importo mediante Vaglia P oRtale o Uhèqu6 Bancario alla nostra Amministrazione. Via Sistina 14 ROMA. Numeri c\i s~ggio gratis a ri chiesta.. . Inviare Vagl ia Postale o Ohèque Bancario alla Dit ta LUIGI POZZI editore, Via Sistina 14, ROMA.


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100

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POLlC LIXl GO

RASSEGNA DELLA STAMPA MEDICA Deut. l\I cd. Woch., lu sett. GEHDITs , HER~·IANN. Ri('erca cl c>l bacillo tb c. Presse i\lécl., 17 sett. - 1\ . B1~CLÈRE. L 'influenza: ~ ierotera1) in . - F. FL.\REH. 'fra1tam. del botto11e cl ·oriente. Reu. Neu roil. , ag· - J. DE Bug cnER. Me ni11g il e da torul a. - V. PrTH:\. E1) iles ia riflessa. Rif. -~fed., 3 se lt. - R. Loc Asc10 . Prova di fu11i io11alità eJJnti ca. :\fin. M ecl., 15 setl. - S. B1ANCArt n1. Diagnosi cl i funzio11ali là r e11ale . Giar11. di Atfed. J)fil. , ag. AscoLI. Cura d ella malaria. - VIOLA. Inabilità p s icl1ica al serv. i11il. e r es1)011sa1Jilit à pe11ale. . 1)led. Klini"h', 16 ·se tt. - K. BECJ<i\IANN. Diabete clei vecchi. - T-T. RoBBERS e V\' . STILL. In ulina })ersistente . - H. v. H ABER ER. Ecl1inococco alveolare (infiltran le). Ro ~segn a di Nell 1\ol. Vegetali va. 1-2. - A. Lu.NEDLI. Fisio patologia cl r lla pre ~ i o n e art. E. L1ESCB1. ~IiopapU e. Dcrrnosifilog rajo , ag. - A. l\i[ 1n.\ X \. Natura dell1a11tig ene cli li'rci. - 1'. GuEnn1ER1. Sedim . urin. neJJP u ret r j li a cttiche. · Presse niéd ., 1 ott. - SANAHELT.1. Le cacor111ic O RY e STCEFFEL. T.Ja retti.te emorra·t ocèi.tl i. g"ica. ._'calpel 1 o ll. - lVIAss10N-VER·:" l ORY. Le complic azioni nerv. <l el cliabelc. r;u,: . Hop. , 2 e l t . - ~.\REl\IBOARY ed al . Insuffic ienza card ine a e circolo perifcr ice. lfecl. liVell., 1 o lt. - LoHR. 1'iroide e circolo. K EESER. Eziol. e terap. degli esnnle111i medica 1

~ne11tosi . ~'lin. 1 "\iled. ,

29 sc lt. -

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ToN1.

.cro11ich e n el bamb. Ros.'. in f. r:lin. T er.' sol I. -

T.Je colopatie

DELLA LOGGIA.

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.en1orragie r -ttali.

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Bruxelles Nlécl., 2 cl I. l)ERNARD. L e !)lacche erisepelatose i1rlle

Lafilococcen1ie.

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Numero de(li-

OSTETRICA

Rivista men sile diretta da PAOLO GA.IFA.Ml CJ1nico-ostetrico-ginecologo della R. Università di Roma Il N. 12 (Dicembre 1938) contie.ne: Lavori originali : M . MASCARE'fTI: Età, parità, pigmentaz;ioni gravid·iche, battito cardiaco fetale. fenomeni simpatici in ra1pporto al sesso ed allo sviluppo del feto. Fatti e documenti : G. PACI: Colibacil los a tipo setticemico in gra\"idanza quarto mese, seguita da aborto s pontaneo e guarigione. - A. MANNA: La tolleranza della pelvi fem1ninile ai corpi est ranei. La rubrica degli e rrori : T. C1cCBELLA: Neoplasia periton eale . in1ulantt u 11 idramnios. Terapia : T. FERRA R!: Contributo a Ila cura delle sal1pingiti e d ella sterilità della donna. La rubrica medico-legale : F. LORENZETTI: In tema di violenza carnale. Perizia dj consulenza tecnica. Dalle riviste: o s-E1'RICIA: Parto senza dolore : l 'azione della rachianesteaia sull'utero in travaglio. - R ara ca.u sa di emorragin. in parto. - .A.nello ostetrico di Irvin6 Stei11 per la rottura artificiale delle m emb rane. - 'rr e parti per le vie natllrali dopo pubiotomia ed a lla rgame nto p ermanente del bacino m ediante trapianto osseo - Esperienza clinica sul nuovo a lcaloide de11a se.gal a: la. ergometrina. - GTNECOLO· GIA : Contribut) al problema della sterilità femmi11ile. - Ulcer e si·filitiche del collo dell'utero accompagna to cla. aden opatia pelvica satellite, nettamente percepibile a ll'esame va·g inale. - L'aumento artificiale dell' irro razion e dei genitali inte1·ni femminili. - No rE DI BIOLOrs I'\ : Ricerche perim entali sulla toe:sicità del san g ue nei fibromi uterini. - MISCELLANEA: Peri ton eoscopia. - Sulla causa del cloasma gravidarum. - Nuove guarigioni di ileo post-operatorio a cuto spastico con la semplice rachianestesia. - Trasfu sione del sa ngue stabilizzato e conservato. I libri. - Varietà. Abbonamento per il 1939 : Ita lia L 5 O ; Estero L. 6 5 ; Per gli associati al .. Policlin ico ,, : Italia soie L. 4 5 ; Estero sol~ L. 6 O Un numero separato l:J· 6 ,5 O . 1

Inyiare Vaglia Po s~ale o Ohèque Bancario alla Ditta LUIGI POZZI e ditore, Via Sisti na 14, ROMA.

Indice alfabetico per materie. A1nn1iriistru ~ .

s<1 nil ori a ...... . azi ooj sttlla n1alarin cs tivo-

_\tebrin: a u tunnalc . . . . . . . . . . . - . iBibliografia . . . . . . . . . . . . . . Bi~ 111u to n elll' in cl r om i cl o1oro e in o tor i1ao-larin fr0 iatr] a .. .. . . iCa11cro Yesc icale : cura ror~ r ag·g i \ r1<l al Li 'Simo YOl l aggio . . . . . . . . . :CC"r rcli olonic i e' se(lativ i: c. 1)cri en zc c li 11icl1e . . . . . . . . . · · · · · · · iCoT})i cli Fo~l - 1'-urloff i1el l'cnonlcno di Sa11arelli -.. Jt,\ a rtz111cu1 .... (; r una ca d cl rn ovim. c.orpor at. Der111alologfa: i1ole di l c r apia

·E ndocardi le r e1.1n1a ti ca : cura • r~r11ia dia framlì ltl li ca . . . . . ·Fraltt1ra pa·r ti.r olare rlell ' ar co Ye rl c~'rttl e . . · · · · · · · · · · · · · T11:-.uffi c ie11za r e-na·le: n1etodi e 111plici ,1 ·alce.r la111c11 to . . . . . . . . . I1)er ensibilità acqui ita: ricer cl1e . .

Pag .

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Ittero ca larralc quale r pa I i I e 1ill c rg·icn Pag. l\IIegacol on o p ~e udo - ~ . . . . · · » ~1enjngorad i coli le a i11 i zio co11 sin tomatolog·ia l umorale . . . . · · · . · >> Mil za da t asi cronica centrale . . . . >> Parali sj infanli1c: con1e ·sj tra mette . » Pielonefrj Li .da « Bacleriun1 coli » : vac. · · » ci.nàz. per via orale Polinevriti da zolfo . . · · · · · · · » Radiolog ia: var1a . . . . . · · · · · · » Siero anlidiflerico n el trattam. delle angine acute non difteriche . . . · » Sifilide· gastrica a tipo p seudo-neopla stico . . . . . · · · · · · · · · · » S lip si cr onica : trattam. . . . . · · · · » S"L1Ìfa11ila1nj<le nella cura del! 'ascesso cer ebr. e r1 ella profilassi della menjngi le . . . . . . . . . · · · · · · » 'r era1Jia fun zionale con dosi mi11in1e . » Tubercolosi polm. : embolot e rapia . . » Ulcera gastrica e duodenale: trattan1. »

Diritti di ·proprietà riservati. a111ori.,aazione scritta dalla redazione.

C.

FRUGONI ,

e

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80 84 87 69 88

88 83 91 73

Non è cOMentita la ristampa di lavori pubblicati n"'L Policlinico se non in seguito ad vietata la pubblicazione di sunti di essi senza citarne la fonte. L'EDrroRE

I\:ed. capo .

A. Pozzi , resp.

Roma , Stab. 'fip. Armani di l\il . Courrier


Roma, 16 Gennaio 1939- XVII

ANNO XLVI

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PERIODICO DI

SEZIONE REDATTORE CAPO: PROF.

PREZZI

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MEDICINA ChilRURGIA E IGIENE

fondato nel 1893 da GUIDO BACCELLI e FRANCESCO

Num. 3

PRATICA

CESARE FRUGONI

D'ABBONAMENTO

DURANTE

Clinico Medico di Roma

ANNUO AL «POLICLINICO» PER

Singoli : Italia (lJ ALLA SOLA SEZIONE PRATICA (settimana le) L. 70 (1-a) ALLA SOLA SEZIONE MEDICA (men sile) . . L. 55 (1-bì ALLA SOL\ SEZIONE CRJ RURGlC,\ (mensile) L. 55 -

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1939

Estero Cumulativi: Italia L. 115 (Z) ALLB DUB SEZI:>NI (pratica e medica ) . . L. 110 L . 66 (3) ALLB ruE SEZIONI (pratica e chirurgica) L. 110 L. 65 (4) ALLE 'I&B SEZIONI (prat., med. e c hirur.) L. 140 U n numero separato della SEZlONE MEDICA o della CHIRURGICA L 6; della PRATICA L. 4,00

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Estero L. 165 L. 165 L. 195

SOMMARIO. Lavori originai• : A. Poppi e G. C. Rovigatt.i: Ri~rche elettrocardiograif iche eseguite in volo. Note e contributi : M. Moraldi : Profilassi delle con1plicazioni polmonari post-operatorie con un preparato ohinino-caloico. Osservazioni cliniche : L. Camporesi : Anguillulosi intestinale e biliare e sondaggio duodenale. Sunti e rassegne : DISE1''DOCRINOPATIE: W. Falta: Sul diabete insiipido. - G. Monasterio: 11 r i cambio dei lipidi e dei caTotinoidi nel diabete insulare. - Lambert: Post-ipofisi ed eclampsia. - ALLERGIA: H. Hor_,ter : 11 fenomeno Sanarelli-Shwarzman-Hanger e la sua importanza clinica. - P. Sangiorgi: Problemi a llergici dell'alimentazione in generale e di quella lattea in particolare. - MISCELLANEA : W Fiessinger : Sinergia funzion a le e asinerigia funzionale. - A. Bessmans: Le recenti apiplicazioni terapeu t iche della fisioopiressia. - M. G. Vaja: La cura della sifilide. Notizia bibliografica. - Cenni bibliografici. Vita culturale : La prolusione di Raffaele Paolueci al Corso di Clinica Chirurgjca dell'lTniversità di Roma.

ORIGINALI

I IsT1ru·ro

DI P ATOLOGIA MEDICA

E I\1E1."0DOLOGIA CLJNI C..\

R. UNIVERSITÀ DI Bor.oGNA. Direttore•: prof. IFR. ScHIA.ss1.

DELT..A

Ricerche elettrocai·diografi.ehe esegnite in volo. Dott. ARRIGO PoPPI e dott. G. C.

Ro\' IGATTI.

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Do,po il prin10 a ccenno alla fisiologia ·d 'altitudine, r epcrib·i le da chi '. i interessi alla storia della medicina nell 'opera di .José de Acosta (1590), e dopo i primi studi condotti co11 rigore di meto·do scieintifico da A. Mosso, i contributi a que~t i problemi s i sono andati 1nolliplicando, specie con l· affermarsi dell 'a,·iazio11e, al punto ch e oggi, oltre ad essersi formata una b·r anca speciale della scienza medica, essa· possiede un cotpo di conoscenze r1otevoli ssin1-0, :r icco·, s.pe-cialmiente · nel carr1110 della fisiolog ia del volo, di contri11uti italiani Ge1nelli-Margaria-~., oà-llerlitzka , ecc.).

Accademie, Società Mediche, Congressi : Accaàemia delle Scienze di Ferrara. Appunti per il medico pratico : CASISTICA E TERAP IA : Carenze alimentari e patologia i nte rna. - Le forme nervose della .pell agra curata con acido niootini90. - Trattamento dell":vrtrite reumatoide con forti dosi di vitamina D. - Difficoltà di trasformazione del carotene (provitamina A) jn yitamina A in numerosi stati patologici. - MED ICINA SCIENTIFICA : L ' influenza della roentge n t1 rradi~zione del seno carotideo sulla pressione del liqujdo ~ : efa l o-rachidi ano. FORMULA· RIO. - V ARIA. Politica sanitaria e giurisprudenza : G. Selva,ggi: Stato giuridico transitorio dei sanitari ospedalieri. Nella vita protess•0'1ale : C'ronac::t &el movi mento cor. poratiiv,b . Concori3i. Nomin e . promozioni ed onorificenze. Notizie diverse. Rassegna della stampa medica. I nd•ce alfabetico per materie.

Urta bibliografia di 111edici11a a reonautica ac·cura la111en le raccolta sino al 1936 da I. Sch111idt (1) co111prende bert 3600 lavori! Lo , tudio degli ,effetti della dep(['essione baron telrica, e della co11seguente ipotensione dell '0 2 i1ell 'aria inspirata , sull·e i)rincipali fun zioni organiche e in i)articolare su quelle circolatorie è stato per seguito largar11ente su basi sp,erjrnentali ta11to· nell '.anin1aile che sull 'uorno se.rvendo i per lo più di can1ere di decompreissione o anch e della respirazione obbìigata di miscele gafioise. impoverite di 02. Ilicordere1no, in breve i dati della lette.r atura riguardanti il co111portan1ento del cuore, con sp,e cia le riguardo ai repèrti ecgfici. Lo studio sperimentale s t1 a11i1nali natural. che . . .

mente possono Yenire assoggettati a 1popress1on1 alle quali 11011 è poss ibile cin1<:>n tare l 'organism~ uma110, ha dimostrato un andarnent o generale dei fenomeni comune, e varianti 11elle singole specie, in rapporto col diverso orientan1ento n ervoso vegetatiYo. . . . L 'impover imen to di 0 2 condotto sin~ a ce.rt1 l~111iti, cl1e app1.1 nto son o diver si per i vari an1 rnali, provoca anzi tt1 l to u11 aumento della fre-

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« IL POLICLINICO l>

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que11za del ritn10 cardiaco : ques to aumento è più i1otevol e 11cgli u11in1n li :i to11 0 vagale abitualmente alto (cane) ch e in qu elli a tono vagale basso (gatto-coniglio), giaccl1è appare d ovuto appunto a una inibizione di detto tono, con1e dimostrano chiaram ente esJJerienze su anin1ali vag·otomizzatj e con sezion e d egli acceleranti [Kountz-Gruber (2) ; Borgard (3); Cluzet e collaboratori (4) ; Binet e collaboratori (5)]. Solo da esperienze di Greene-PayneSiddle (6) sarebbe risl1ltata una primaria importan za del si1npatico n el! 'accelerazione da ipopressione: ma ormai sembra rag·giunto l 'accordo su un prevnlente effetto vagale n egativo , •sp ecie dopo i lavori di Borgard ch e ha dimostrato ch e la frequcnz~ n1assi111a r agg iunta in queste esperienze corri sp onde con g r ande appprossimazione alla frequenza propria del cuore per quella determinata specie a11i1nale, e cio.è alla frequenza che si ha dopo enervazio11e. Prosegu endo n ell a decompressione si verificher ebbe in una seco oda fa se un 'irritazione centrale del Ya go con r apid o ralle ntamento d el polso. Ques ta 8 probobilmeJ1te l a fase colta n elle esperienze di Van Li er e e Cri sler (7), i quali sostennero il con cetto di una forte eccitazione del vago da anossien1ia , aYendo const atato rallenlame11to <l ell a frequenza e in gr a11dimento d el cu or e in cani narcotizzati e so ll O])OSli a r espirazione di azoto . I11fine il tono vag·a l'3 •,occomhe per paralisi anossien1ica ce11trale e i 11a la caduta d ella frequenza a Yalori corrispondenti a quelli della dissociazione atrio-ven lricolare co1npleta o in co111pleta che si verifica 1n con segu en za clell 'azione diretta d ell 'anossiemia sul si1s te111a di conduzione del cuore. L 'ecg. oltre a <loct1mentar e i· fenomeni di cui si è d e tto ha m esso in evidenza, semp!'e negli ani111ali, alter azio11i sopr a ltutto a cari co della fase finale d el Yentricol ogra n1n1a. ·Kountz e Gru1Jer ot1 ennero i1el cane quadri si111ili a quelli d ell'occlu sjone coronarica, umana. Le os ·orYaz ioni su ccessiYe (Borgard, Cluzet-PieryPon thu s-l\1ilhaud , Bin e l-Strum za-Ordofiez) hanno in ge11er e .confern1a1o il egu e11t e quadro , soggetto a varia11ti a seconda dell 'animale in esame: ab))a_san1en lo di T , ch e l) U Ò divenir neg·ativa, per quel le decon1pressioni in cui si l1a la 1a. fase tachicardica e l 'inizio d ella 2a. fase (polso da irritazion e vag·ale), e cioè p cl ca11 e fino a un abbassamento d el contenuto di 0 2 al 30 % secondo Kountz e Grul>er , a un 'anoss ie1nia corrispondente a 60008000 n1. d 'altezza seco11do Bine t e collaboratori; poi , a d epre ssioni ulteriori (corrisp ondenti a 10.000 111. seco11do Cluze t e collaboratori, a 14-15.000 m. •seco nd o Bi11et e collaJ)oratori) si ha ritorno della ·r all a lJOsitività, con alto voltagg'io, sollevamento d ello sp azio ,ST e infine passaggio del comples. o ventricolare a una forma monofasica, corrisp onden lern ente a quanto è slato d escritto da r\Iiki (8J 111 esp erien le di soffocazione (« T asfitti· ca »Ì . Qu c. li r ep erti si accordano con quelli ana1om ici di Luft (9) ch e m ediante ipopressione ha 0 l te11u lo in ai1imali lesjoni necrobiotiche dissemi11atc, imili nel cuore a quelle ch e furon d escritte r1elle insufficienze cor onarich e acute dell'uomo. Per quanto rig u ard a gli altri elem enti dell'ecg., le modificazion i osservate sono di n1inore entità e 111eno f'Ostanti: è ricordata per solito una diminu~ ione di Yoltaggio della P, sino a S<:omparsa, <1uando i in s tauri un a dissociazione atrioventricolarc (Borgard-Bin et), e della R. Borgard ricorda pure u11 in1piccolin1ento d ella Q. Il tc111 po di co11d uzion e atrioYen lricolare in co111

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[AN!NO XLVI,

Nu~r.

3]

nessione con l 'anc1amen lo delle influenze vagali subirel>be u11 accorcia111en to nella 1a. fase (tacl1icardica) dell 'anossiemia, per allungarsi poi progressivamente sino al blocco. All 'i11fuori .li qt1 '3 s to, tra i disturbi del ritmo da alterata formo.zione dello stimolo, furono trovate nel coniglio (e interpretate con1e segno di minor resist~nza <li questo animale a tono vagale basso) e:x tr<:sistoli ventricolari atipiche nella 2a. fa se (Borgard) e persino fibrillazione ventricolare p e r iposs i\~n1ia corrispondente ad altitudine di m. 10.000 (Cluzet e coll .) . Passando ora alle esperi enze ··t1ll' 11on10 l ..: ~o ­ g na anzitutto ricordare quelle di l~reene e coll. (10), i quali facendo inspirare a 'ogg•~tti sr ni 1uiscele con 0 2 in prog.r essiva diminuzione riscontrarono pri1na dell a crisi a sfittica con perdila di coscienza : aumento della frequenza - accorciamento di PR e ili RT - abbassament o del voltag. gio di T ; e proseguendo l'esperienza, dijasismo o inversione di T, abbassamento della jreqn en za e disturbo di coriduzione con J)rog·ressivo spos tamento délla formazione d ello stimolo verso centri più bassi (ta,varici) : con una p erfetta ccrriSP.Ondenza, come si vede, coi dati speri!ne11tali otten\1ti stigli anin1ali . Successivamente Dietricl1 e Schwiegk (11 ) osservarono, pure su soggetti sani, ahhassamenlo <lella T in tutte l e d erivaz1uai con n1ussin10 in Da (e senza mai inversion e in D 1 ) ricorrendo sia alla depressione in cam era pneuip.atica sia alla r espirazione con niiiscele ipossigen at e. I\.atz-Hamburger-Sr.hutz (12) confermarono n ei sani l 'abbassamento prngressivo (fino anche a r1egatività) della T in una o più d erivazioni, con o senza dislivello di S1', nella anossi emia generalizzata. Anche qui le alterazioni massime furono " erifica le in 2"' e 38 D. L'esperienza eseguita su on g inosi di petto diede analoghi risultati, solo che 2 dei 4 esaminati accuisarono dolori tipici. Rotschild-Kissin (13) sottoponendo ad a11ossiemia 38 soggetti notarono in 11 (tra cui 8 anginosi) deviazione di ST, abitualmente in sen so n egativo, \•n a sola volta positi~o. Borgard e Koch (14) ri scontrarono al contrario ~olo di rado n~odificaz io11i di ST; r egolarmente 111 vece appiatti1nento di 'f (maissimo n ei casi con T abitualmente alta); impiccolimento proporzionato dei vari elementi di QllS; non modificazioni (}i P e di Q. Anche il tempo PR restò praticamente irivariato nella maggioranza dei soggetti sottoposti a depressione corrispondente ad altitudine di 7000 m .; nella brusca riossigenazione si notò invece i11 alcune person e, disturbo di conduzione sino al1'automatismo. In esse per altro, in base a modificazioni dell 'ecg. sotto sforzo , si doveva sttJ·I)Orre l 'esistenza di lesioni miocardiche latenti . Un rilievo importante fatto dagli AA. tedeschi e confermante, anche nell'uomo, l 'origine dell'aumento di frequenza da caduta d el tono vag ale è che, co11 depressio11e corrispondente a varie migliaia di rnetri, mentre il seno si ~a tachirit1nico , diviene anche perfettamente r egolare se prima esisteva un 'aritmia respiratoria. Cluzet e coll . hanno osservato n ell 'uomo, a depressioni corrispondenti ai 6000 m., irregolari extrasistoli ventricolari e tachicardia. Concordi in gen e re con i risultati d egli AA. precedenti so11 quelli di Tigges (15) e di Larsen (16). iSolo che Tigges nella 1a fase (tachicardica) osservò per l a maggioranza d ei soggetti un aumen.t o di P 2 col progredire d ell 'altezza (altro segno, sec. l 'A., di


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SEZI O.l'\E PRATICA

caduta del tono Yag·ale esse11do lalo trovalo un re1)er lo simile da A h Pr nella vagotomia); e Lar!'e11 trovò più marcale l e alterazioni cli 81' e T in la e 2!1. derivazio11e. Grayl{iel-Missiuro-Ed ,vards (17) o llope11endo a un 'ipo~si genazione corrisponde11le ad alliludi11e lii 4350 m. cardiaci di Yarjo tipo e individui sa11i, 11olarono che l'accelerazione fu in1ile 11 ei <lue gruppi e di iscarsa e11li là: probabiln1e11 le percl1è ]a d epression e non fu spin la, al1neno per i soggetti presi irt e san1e al pun lo ir1 cui si 11a forte abbassan1en lo dcl lono Yag·ale ; come dirno tra ancl1c l 'osserYa lo au111c11to dell 'aritn1i a respiratoria in rti1)porlo a niagg·ior profondità del respiro. Ancl1e le 1nodificazio11 i clcll 'ecg. furono i111ili nei ~ani e nei malati e con5is tett ero essenzialmente Ìll un diminuito 'ollaggio della rr, })iÙ raramente in abbassamento di 81'. 8tucliando i11 particolare le 1r•o<l ificazion i dell' ort(la finale 11ell' ipossie111ia , Iluhl (18) ha i11 cce t roYn lo i110Jto frequente, acca11 to ad appialti111ento di T 1 e T 2 un disliYello 11ega liYo o del o1o 1' 2 o di ST 1 ecl 81"2 i11 un [!'ruppo numero~o di gioYan i militari ottoposti a controllo in ca1nera pneumatica, con depressione pari a 6500 m. a · allil~ 1din e. 8ec. l 'A. tale comportamento Ya atlribui lo a u11~ cl i' ersa con1posizionc del gruppo s tudia to, giacch è i11 esso prevalevano g iovani sportivi, con t endenza a va1ori alti clella pressione arteriosa, nei quali appunto si verificarono più frequen li e più marcate le m odificazioni ecgfiche suddeltc: . .\Ila diminuzione e scomparsa dell'aritn1ia respiratoria nell'ipossiemia han110 infine dedicato di rece nte un lavoro Anthony e Harla11dt (19) concludendo che tale fcriomeno s i produce in modo as ai regolare fra i 4000 e i 5000 n1., con n1assima C\'idenza nei soggetti con a, r. marcata , e indipen dentemente da polipnea o da diminuzione della pressione arteriosa, solo come espressione di diminuila azione Yagale gul cuore. 1

1

Da questa breve rassegna sui dati della letlcr~tura

risulta c:he il compo·r tamento dell 'ecg·. r1ell 'ipossie1m ia ha avuto un ]argo st udio sperimentale. Non può tuttavia dirsi a J)riori che i1el \'olo il cuore debba subire.; e oltanto, co11dizioni identiche a quelle realizzabili sperirr1en talmente, giacch è possono intervenire altri fattori quali il raffre:d:damento, gli eff rtti di accelerazione (sopportazione sec. Grocco) ed influe.11ze p·sichich e particolari. Ancl1e a prescindere dai due primi fattori ch·e.,, nelle nornJali condizioni di volo possono essere rit~nuti tr:ascurabili e comunque andre bbero studiati in modo tulto speciale, è certo ch e la te11sic;-ne del pilotaggio o, n el caso di passeggeri , specie se nuovi al volo, il fattore emotivo, .p ossono ben riflettersi .sull'attività del cuore, 1anto soggetta a influenze nervose. Per... ino n egli esp1eJri1nenti eseguiti in camera })neuniatica si è constatato ch e la ripetizione della prova in uno stesso soggetto dà spesso luogo a nlodificazioni ecgfich e 1neno acce11tuate [Lottig (20)-Rul1l]. Siccome non e.i risulta che siano stati pu.b blicati traoc.iati ecgfic1i rac1

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colli d11rante il vo lo a quote i11 cui già la ipopressio,n e di Oz i)ossa dare luogo ad alterazio11i (*), ci è se.111brato utile far conosce1·e subilo alcuni dati da noi raccolti recentemente grazie al generoso i11teressa111 en to de]l 'Ala Lit toria (* * ). I rilieYi sinora falli i1on po sono a'rere che u11 carattere fran1n1en ·t ario sia per lo ~arso nu111ero ·dei so.ggetli e&amin·a ti , sja perchè, ra ccolti ai primi voli, i11 una fase , per così dire, ~1 1 cora p(['eparatoria, non potero110 e. sere corredati da uno studio piiù completo dell·e funzio11i circolatorie, quale ci pro1)011ian10 dì fare jn u11 secondo ten1po. Su co111uni apparecchi co1n r11erciali di linea (e qt1indi co11 eliminazione quasi assoluta degli eve11tuali ·e [fetti dai l'affreddame11to e da accelerazione) si pre ero a ·varia quota in oggetti .:illenati e non allenati al volo ecg. n1edia11te c'omunc apparecchio portatile Sie1nen ad am1Jlificazio.ne. Non sr1npre il tracciato IJot eva es ~ ere raocolto per l ' inte1~ferenza di correnti para·s. ite: ma noLH 1nrrto ch e, evi ta11do i mo·n 1enti di attività ' clella radiotras1nitl ente , si JJoteva110 a'rere graficl1e leggibili. Riferiarr10 senz 'altro alcuni pTotocolli di e perienza, rirna1Ydando alle con cluioni qualche o ~ ervazione sui fa1ti di n1agg·ior rili0.vo . SoGCl~TTI ALLEN l\TJ AL VOLO

( l11tli da r itenere in J)erfelle condizioni f'isichc perchè appartenenti ad equipagg·i sotto costante co11 Lrollo medico; 11es uno 1an1entaYa sensazioni st1b])jettive abnormi nè a terra nè in Yolo) .

.11)

1) O. H. , a. 34, n1olorista jn ervizio di linea.

ECG a terra: Riltno ·sinusale regolare. Periodo 0 " 73. Frequenza 82. Alriogramma: forn1a norn1ale; durata 0 " 11 ; vo11agg'io: 1P 1 = 1,5; P 2 = 1,8; P 3 = 0,5. I11le rvallo PR = 0 ''17. Veutricologramn1a : tlurala di QRS = 0 " 09; Yoltaggio: Q1 = 1,2; Q2 - 3 = 0; R 1 =10,5; R 2 =4,5; R3 =1,5; s1 = 1,5; 8 2 =1; 8 3 =2,8. Spazio ST isoele llriro. 'l\ =+ 3,5; T 2 =+2; T:t= O. ECG in, v·olo (3200-3400 J11. ) : Ri lmo sinu sale regol nrr. Periodo 0 " 67. J rcqu enza 89. 1\.lriogram1Tia: P 1 = l ; P 2 = l ,l; P 3 = 0. 1

(*) Padre A. GEl\IET..LI ha attrezzalo un YeliYolo (Caproni 111) per studi fisiol ogici in vol o, munito anche di eletlrocard iografo; i suoi risultati sono tuttora inediti. Al 2o Conveg·no di Medicina Aereo11autica (rvlilano, ott. 1937) accennò soltanto, in sede di discussione, alla costante negatività dei r eperti ecgfici sino allora raccolti (21). (••) Teniamo a ringraziare qui in modo particolare l 'on. Umberto Klinger, presidente dell'Ala Liltoria, che si è subito interessato al progetto <lelle nostre ricerche e ci ha consen li to di compiere su apparecchi di linea della sua Società le esperi enze che sono luttora in corso.


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104

JL P OLI CLli\"J CO

Inle rYallo Pll =O''l/. Ventricologran11 na: ,o]lagg io: Q 1 =2,5; Q 2 - 3 = 0; R 1 = 11,2; ll2 =4,3; ll3 = l ; S 1 =0,D; 2 - 3 =? Spazio s 1· isoelettrico. T 1 = +2 5; '1'2 = + l , ; 1' 3 =-· - 0,5.

2) C. S., a. 27, te11er1le pil o ta i1l servjzio dj I in ea. ECG a t'erra : Ril1110 i11u~n 1 c co11 li e,·e ari l111ia i espir:llori ~ (p e rioclo O' '82 a 0 "91) : frcquc11ztt 111 cdia 69 . Atriograrr1111a : for1na 11or111alc; clurnla 0' '10; ' ol l é!ggio: P 1= 0 8; P 2 = 2 ; P 3 = l . In le rvallo PR = O· '18. Ventricologr a m1na : Yoll ag·gio: () 1 - 2 - 3 = O; R1-=9,1 ; ll2 = 18, 2; R 3 =8; S 1 - 2 - 3 = 0 . Spazio S1' isoele l Irico. T 1 =+ 2,5; 'f 2 =+ 4,2 ; T 3 =+2,5. ECG i n 1..!0lo (4800-5000 111 ) : Ril1l1 0 : > inu . al c co11

p er s is len za d elJ 'ari l111i a re~ 1) ira lori a (pe riodo cl ti 0"60 a 0"70) . Frequenla 111edi a 92. Alriogran1111a : Yollag·g·io: P 1 = 0 ,1; 1p:.? = 1,5; p3 = 0,7. InlerYallo Pll = 0 " 18. Ventric0Jog· ra n1111a : Q1 - 2 -:j = 0 ; R 1 =8,6; R 2 = 15;

R3 = 8; ,S.- 2 - 3 = O. Spazio s1· i soelettrico i11 1>1-3; l ieYc111e111 e el eYat o ii1 D:..!. T 2 =+ 0 ,9; T 2 =+2,5; T3 =+ 1,2.

3) Ì\f. E., a. 32, motori1st a in servizio cli Ji11ca. ECG a l erra: Ril 1110 si11u. ale ro11 Jie' e ari l111in respiratoria (pe riodo da 0 " 7.5 a 0"98 J. Frequenza media 71. Atriogra111111a: for1111 n orrn al0 (l ieYc })ifi cli là j n D 2 ); durata 0"09 ; Yollag·g io: P 1 =O,'i; I >2 =2; 1)3 == 1,5. Intervallo PR =O' '15. Vent1icologra111111a: <lur nl l"t cli (Jlt = 0'.07; YOl taggio: Ot =O; Q'!= 0,.3; Q3 =1.2: l,1=3,8; R 2 = 19; R 3 =16,!5; 8 1 = 1,5; S 2 - 3 = 0. Sp azio ST isoelet1riro. 1\ = +3; 1'2 =- +G; T 3 = +3,5. E(JG iii v olo (3500 i11.): Rit111 0 si11usaJc con persistenza della lieve aritmia respiratoria (_perioclo da 0"84 a 0 ''98); frequenza m edia 65. .t\.Lriogram1na: voltaggio: P 1 = 0 ,2; P 2 = 1,.5; p 3 = 0,7. Intervall o 1PR = O' '13. Venlricologra rnn1a: 0 1 =O; 0 2 =l; 0 3 =1,5· ll 1 oscill ~· - ante fra 3 e 4,5·' R ,=18·, R 3 =15 ' 3·, S1 ' 1,v, S 2-3 - o. Spazio S'l' jsoel ettrico. ·r1 = + 2; ·r 2 = + 4; T 3 = + 1,u. 1

·1) R. G. C., a. 28, pilota della ri erva acreonaulica in i1eriodo di scar sa at ti Yilà d i volo.

ECG a terra: Ril1110 s i11usale r egolare. Periodo 0"77. Frequenza 77. Alriogra1nma: for111a i1 orn1 al e: Yoltaggio: P 1 = l , l~ P 2 =l,6; P 3 = l ,5. Intervallo PR = 0"12. R vcn lricologran1111a: Q1 - 2 - 3 =0; R1 =5,l; R 2 =10 ; 1 =1,9; S 2 =2; S 3 =0. 3 =5,8; Spazio ,S'f isoelettrjco. T1=+3,4; 1'2 =+ 3,3; T 3 =+0,55 . E~G in ,~olo \3500 m.) : Rit1110 inltsalc r egolare. Periodo O 70. Frequen za 8c"5. A triogran1n1a: voltaggio : P 1 = O, 7 ; P .. = 2. I11tcrvallo Prl = 0"12. -

»

01-:? = O; \ -e ulricologr a 111111a: ' 1 = 2: S 2 = l. Spazio 'f !socJe llrico . ·r 1 = +2; '1'2 = +3. l?j

R l =5 ,·

R2 =Il·,

~OGGETTO ì':ON ALLE~.\ rO .\T. VOLO.

1). J\ ., a. 27 nr<:clico. P e o cor1Joreo Kg. 75. S tatura c1n. 174 ..3. l\olc,·ole a ltiYilà porl.iYa (1luo lo dai 6 a.; pallacorda clai 20 a. , co11 alti,· ilà a11cl1e ag·onistica) . l\"ell 'anan1ne j patologica i1e ·su11a malattia di ci u nlcl1e in1porla11za salYo frequenti angine tonsilJu ri , 1na i segllile cl;1 <:on1plicazioni renali . L 'e a n1e o b})iet li' o , co11 . speciale riguardo al r uor e, l1on ri]cYaYa 11U Ila cl i abnorme. Marcata él rit1nin re~ 11ira t ori a a riposo. Polso apitualmente J1r a<licardico 111a co n not e"ole f« cilità a tachicardie e111oliYe e talor a in }lcrioclo dig·estivo (« cuore i rri tabi le ») . Prcssio11 c a rteriosa: 120-72. All'ortocardiogran11n a: c n or p \111 po ' adagiato co11 la configurazione alql}nn lo g tol)o a frequente in s~gget­ li sportiYi . D . L o n g. 14,3; D. Lar g l1. 10; D. Ant.l 'o . . t. ~,7. \ ?al or e ca rdiaco (• eco11do Be nedetti e Bolli11i) = cc. 62-1. (Yalore 1ui11d i con11)rcso entro + 1 a d nl Yalorc i11 edio no r111alc calcol ato per giovani . n11 i fra 20-25 a n11i in cc. 569) (fig. 1). 1

ECG

a.

te rra : Ri ln10 . i nt1sal c con nlarcata aril-

r e piral orin. 1l)rri0clo dn 0"65 a 0' '88. Freq ue11za J11ed ia 79. _.\ lrjogra111111 a: forn1 n n o rn1 «lr (li e, e111 enle u11c inala la P.,); durala 0 ' '00; \ olt aggio: P 1 = 0,7; ] 1 ~ = 1 ,1 ; p 3-= 0 ,3. In lerYal lo PR = O' '14-0' ·1G. \ -c11triro log·rnn1111a: <21 = 1,G; Q2 =0,5; 0 3 = 0 ; J{ 1 = l·),; ll'.!=4; R 3 =- l ,7; S1 = l. ; S 2 = 0,3 ; S 3 = 12,5 SpaLio 1' j oc le llrico. 'fJ -- -r· 41· ' , 'I'-+~ 2 o J· T:; -- - 02 , • .1\ ... se elettr ico deYia lo a ·ini tra: indice di Le\Y is = + 21. 111i n

ECG inr vo l o (a vari :i allez=a) : a 31600 111. : l\i lrno sint1snl c .regolare. ri.otlo O' ·47 . l~requc11 za 127.

P e-

P 1 = 1,5; P2 = 1 ,3; 111 Lervallo PR = 0 " 16. Q1=2,8; 0 2 =2; R 1 = J 3,9; R 2 = 3,8; S 1 =3,3; ,S2 = 0. ST isoelcl1rico '1'1 = + 1,2 ; 1'2 =+ 1,7 ; a 11 ' 00 111. : Ril1110 : inusale regol are. P er . 0 " 47 . Freque11za 127. P 1 = l ,G; P 2 = 1,4 ; P 3 = 0 ,6. Q 1 <li Yol tagg·io varia])ile periodicamente fra 2, 1 e 3. Q2 =1,9; lJ 3 =0; R. 1 = 17,7; R2 = 3; R3 = 2,5; 81 =2; s2 =o; ·3 = lo, 1. . SI ' i soele ttrico 1\ =-=+ o , ; 1'2 = + 0 ,6; T 3 = - 0 ,2 a 5000 111. : llil1110 sinusale regolare: P erio(lo 0' '4.7. fi~requ enza 127. •P 2 =l,~; 0 2 di Yoltaggio ' ari abile periodicamente fra 0,7 e 2 ,5 ; Tl2 di voltaggio vari abile· periodic·a111en te fra l ,G e 3,5; = 0 ; ST2 i soelettrico; 2 'I2 = O·, <1 5000 in. ( d o1.>o j11alazjone di 0 ) : Rit1110 si2 11t1sale r eg·ol are. Periodo 0 "47 . Freque11 za 127. P 1= 1,5; P 2 = l,6 ; Ql = 2,8; Q2 =2.5; R 1 = l 6,8; lt 2 = 4,9; S 1 = 1,8; S2 = 0; spazio s 1· isoelettrico; 1\ = +0,9; '1'2=+ 1.4; a 5300 m . : Ritm o sinusale r egolare . Periodo 0" '49. Frequenza 122. l)s = - 0,2: 0 3 = O; R 3 = 2,2: S 3 = 14,5; ST3 u11 po ' elcYato ; T 3 = - 2; a 5400 111. (duran te in alaz io11e di 0 2 ) : Ritmo si11l1 ... aJe regol ar e. PPriod o 0"35. Frequenza 171 .


r. \~:.\o xL vr,

.Ku )I .

31

105

SEZIO:'\ E Pl\ t\Tl CA

P 3 =·t-0,2 ; Q3 = O; Il 3 = 1. ; S3 = 11 ; S'l'3 j ~ oc­ le ltrico ; 'f 3 = O. Durante il p eriod o di 111a ~ in1a lacl1icardia il • ~ogg·etto aYYertì licYC e11 saz ion e di cardi o1)aln1 0 senza alcun altro di.~ turbo . Dopo il ritorno a terra l ".ECG riprese il ·tto aspello abituale. ,\ '. B. - - Le quote n1a !:i i111c furon o ragg· iu11t e, i n occa ione cli un a tra ,·ola la nJ1)ir1a , al fiu e cli .. t1per are h a11 cl1i cli nubi e furon o 111a11t enu le soJo

<.ti lc1la Li co11 c1ue1li o tt c11uti, a pa rità d 'altezza , i11 ca111era J)neur11atica su soggetti sani ma 11 0 1t certo abiluc1Li a cliYcrse o re di volo qua l itliarto , ri sull.J. una m aggior tolleranza rì,·e1a tn .so pra ttutlo dalla n1odica accele razione che il ritmo cardiaco subi co : eg110 di un più .. la})ile e re i:: . tcntc tono Yaga1e, confermato alt rC'~Ì dal p er ... i .. Ler e (an cl1c '" ui 5000 m .) del-

per JJr eve len1po (10 '-1 5') : il cl1e ~i1i cgn co111c non si sia110 ra ccolli tracciali co n1 n t<li cl eil c Lrc cl eriYazio111 a luttc le 'urj ~ qn o lr . · 1

C o NC L Gs10~ 1. os~e r' nz io1l i n on l}~' r11 1 (· 1 Ir trarre co 11 c lu ~ i o ni cli in (lolt'

La scar ità delle

n aturalme11tc di gcrìerale, quali acl es. ·a reJ)})cro int c rcs~ an I i dal co11fronto di un g ru1)po (li a ll e11n1 i. e ti no di 11on alle,n a ti al , ·alo. l.01ul1nque, (cne·nùo co11Lo <lei da ti raccolti n egli ~ tndi s p c ri11 1c 11 tali cli cui si fe ce ce11no, è po,ss ihil e a n c·l1 0 :~t 1 ']Uesti pocl1i e.a 'i cli fnrc n1 ctu1i rili e' i cli c 1'i sc111brnno 11 ~n l)ri'i di iul c rc.~c . :\nzitullo creclin111.o cli c, in linea ge11erulr. 11on si pos~ a n1 eltere i11 tl11] )l1 io la i11fl uc 11 1a d el fattore cc alle11n111er1to n ~ ulla. r ea lti vit,\ deJ cuore ulle l:o11clizio11i clcl Yolo i11 aliil11di1 1c· : co11f ron la n clo i 11os tri r r J1P rt i in so~tg't'\ 11 i ! 1f:' n

l 'a ri l1r1ia rcsp irnlo ri n. 1\fa, a]lro fn 1lo cl c•g il o di rilieYo, in tulti i 11 dis lit1lt1 111c1i.Lc i oggetti da ~lo i c sa111i11 n li , e a ncl1 e 1}er quote r elati\ ;tn1c nl c J)L1s e, ~i re ~ e ro cridcnti m odifica zioni dr l tracc ia lo cc.~· fi co . Ef'sc furon o ro~ lanli a ca rico J c ll 'o11d a fin ale 11.el senso di 11na di111i11u zio 11 c cli Yoltng·g·io , 1n.ossim.a per l LI più 11t D 2 e in D1. :\. carico delle altre 011de ~ i i10 Lò, neg li allenali , tli111inu zio11e della P i1t tu l l L le deri vaz ion i ; li eY·e Len clr nza a d acl·c nluaz ione dell a Q; a un1 e11 to o din1inl1 zion e della ll e della S a .·2co nda ùell a cleriYaz ion e. ~o n ~ i o ... se r\ Ò 111 [1i , i n , ecc, 111ut a111c11to n el l<: n11 o ùi ro r1cluzior1 r atrio-,-cn 1riro1ar e (PR) •".J intr:!,-r ntri1 ·olnr C' (Qli .. ·). :\ p<• rte ' ogli an1 0 ùa l1lti1110 co nsid era re i l rr,:11 po rl a n1r nt o d r ìl ' uni ro f'Opg'C• ll o 11 0 11 a1] ('n a l o \. l. ln c::;::'o Lutl e le 11 1oùifi cazioni sntlcl ctl c si 1)rC·:'.c11L.a rono co n p~r t icolnrc 1111

rP..


JQ6

CC

JJ_,

POLTCLI~ICO

ten ità. Rilevan~e l 'aun1ento di frequenza (da 79 .a 127) sin da una quota ·d i 3600 m.: il ve11ir meno dell 1azion e vagale sul cuore, particolarn1e11te intensa (ma labile!) in questo soggetto in condizioni i1ormali, è testimoniato d.a lla completa sc:oin·p1a1~ a dell'aritmia r·espiratoria e da lla notevole fi sità della frequen• za rag-g·iunta. L'inalazio11e di O:> a 5400 m. pro '''o cò tuttavia u11a l1lteriore accelerazione, sin o a una ~achicardia di g·rado veramente noteYolo (171) e ·co11 di turl>o subbi€ttivo, sia ])U11e1 1niniJ1no (cardiop,a lmo). S1111 'interpretazio11 e di questo faL~o 11on ' 'ogliamo qui a·d<lentrarci : ricordiar110 solo l 'osse1-vazione di lBorgartl-1\.och (14) .sulla con1parsa di disturbi del i-i trrLo IJer brusca riossi.genazion e in sog.g etl i co11 :;.uore no,n perfettamente nor1nale. Ancl1e rtel, no Lro caso , ad 011ta di un e~. o·bb. e r.ad io log·ico ·perfeltar11e111 e negativo, ))i,5og·na rico11o_ccr o ·cl1e 11011 si può parlare di 1111 cuor e « 110rn1ale » in senso a oluto : a j)arle il ricord o anamnesLico di ton~jlliti frequenti cl1e 11otr ebl}e serr1r,r e la ci.are adito all'ipotesi di lesio ni n1iocardicho latenti, è e·, idente elle i tral la di un cuore cc sporLiYo » nel senso di una probabile ipertrofia, <li cui pt1ò essere n1aJ} i fc lJ zione ancJ1e. la netta d cviazio11e dcll 'a ' ~.e ele ttrico ' 'er so ·in. nell f~C(i . Jnollre il clato ? 11 a 111n c~ Li.co di fa cili tacbicarclic e1nozior1nli o cligc tive polre])be a11ch c far ascrivere qtit. lo e o all a categoria dei c. d. cc cuori irrilabili )) . -Qt1anto alla n1oclificazione dèlle varie 0 11cl·~ iCS. a i con1p1 seco11do le linee g·cnerali g·i.1 ~lette, J)er c1t1anto con inten ·ilà maggiore e .prog re~s i Ya con l'altezza. . 'o lo per l 'a1rio;g r tH11111 a -i o · erYt) un co1111)orlan1ento totaJJ·11cn I e di' er o g·iaccl1è la P a u111 entò di vol~t.aigg·i0 ·in o ai 500,0 n1. sccndenclo solo do])O tale quota sot lo al livello di partenza. Questo f.atto (cl1 e pc r la P 2 si era ' re ri fi cato dcl r eslo. 2 <..J uola 3500 .a11cl1e in l\GC:. , il 111eno allenato cioè d ci ~og·ge lli g·ià as u efatti al volo) polrel)be forse ' 'enire in lcr1)rctalo co111e un 'altra 111 ari ifestazio11e di caduta clel 1o no ' 'agale , in accorLlu col g ià c i1·nto reperlo di Tigge (15) e cli sl1 er (1 G). Dal co n1ple ... o dcl le no Lr" o ~ ervazioni ci ~c1nb rn. l ecito trarre le scg·t1c11ti co11r lt1 .. ioni: 1) 1·iconfernla clcl qurrclro generale ci elle 1! ·e>dijica.z i o11i ecgficl1 e <la i1107)res ione, co111

1

1

11olo; 2) possibilità di 1nodijicozio11i c.cgficl1e di tipo ipossi e1nico arlclie a qn olc r elati1 an1ente

tro llat e iii

IJa se e co11iunql1 c oggiclì abituali alm eno a~li o.ppa.r2cchi di del er1>ii11at e li1i ee . OndP l a n ece.8 it à di g ranùc cautela n el ]JC rn1 ctlc re l ' u -o

»

[ ANtNO

XLVI,

NUl\I.

3]

di tale mezzo a soggetti cardiopatici (n,e l senso più lato), almeno senza un pr.ev·e nti, 0 contrc1llo ecgfico. Di recente a conforto della tesi ch·e il clin1a di altitudine non va senz'altro J)roscritto ai cardiaci, è stato citato l'esen1pio di u11 8'4-en11e, i perteso, che .compì un volo (con quota n1assin1a a .3000 m.) senza alcun ~·piacevole incidcmte [Galli (22)J. Noi riteniamo che una tale afferm.azio11e, senza riserve pol:Pebbe ingenerare qualche pericoloso ottimis1110: bisogna tener conto che, come è noto dalla ]etteratura e risulta dalla nostra esperienza ) inodificazioni ecgfiche, indice, sia pure generico, di alLerata funzionaljtà del cuore, possono aversi pe·r l'ipossiemia senza martif.estazior1i subbicttive o obbietti, e d'altro tipo; e che d 'altra parte cuori i1Jertrofici o, ancor pc:·ggio, n1ale irrorati so110 più di ogni altro es po~ I i a rise11tire i d,a nni de.ll 'ipossigenazioIle, co11 conseguenze che è facile com p1rendere. :È recente il caso di un pilota morto durant<.: il volo })er attacco coro·n arico acuto sulla base di una di.f fusa sclerosi coronarica latci nte [Ben. on (23)1 : e potrebbe essere un c~em pio d el ruolo· patog,c net.ice che può assu111crf., la ipossigenazione in casi simili. P'allra i)arle va ricordato cl1e rrobabiln1cnte non è il solo effetto dit"etto tlell 'ipossiemia quello <"J1e aggraYa il cuore nella altitudine: ma ancJ1e influf\ nze nervose-centrali alteranti le modalità di eccitazione e tli contrazione [Scl1l0111ka (24)] e un sovraccarico per aumento del ,·olume n1inuto e della gittata sistolica [Tale11ti (25), L11ft (9), :Niattl1e5 e Malikiosis (26)J; 1

1

1

1

maggior sensibìlitii a risentir della quota d·i un cuore cc irritabile », ma abitu.clllmc11te a. predom.inanie to110 vagale e con probabile ipert•ro/ia da. sport. 3)

<~io è

in accordo con i dati recenti di Ruhl \18). Cor1trastereb1b e in·vece con la concezio11c ostenuta da altri e.b e un cuore globoso, .a tipo ' ragale, sia il 11iù resiistente alla d1ep res. s1one; 4) ric:onfer1na dell ' opportiz.nità di sotto-

7;orre a eismne ec.gf ico _irt ipoprei';sione gli a:::pira.1iti-piloli e della necessità che le quote <Jll1·e i..5000 111. no11 ve11ga110 affrontate a r-.e~[>i·1·r1zi.orie lib era. Rl.\SC\UNTO. l\icercho elettrorardiograficl1e e1s~auite in YC>lo su areo1)l.ani di li11ea , a quota massima di 5400 m., hanno di1nostrato in tl1tti i soggetti. ancl1e i meglio allc11ali, n1odificazioni dell 'attività c.a rdiaca pale ate soprattutto da aumento di frequenza e da ab·b assamento dell'onda finale T dell'E(:G. C'è moti,ro tuttavia di credere cl1e la real Li vi Ià. a parte il fattore indi-


f AN

o XLVI ~u~l. 3]

SEZIONE PRATICA

' riduale, dipenda dal grado di allenamento: il meccanis1no di questo potrebbe essere una ntag·giore st.abilità del tono vagale. Le n1assìn1e al te.razior1i si manifestarono, i11dipendenten1ente da ogni manifestazione subbiettiva attribuibile al mal d'aria, in un g iovane soggetto non allenato al volo, sano, rn<t con cuore di tipo cc sportivo » e cc irrital1ile >' . Si deduce l 'opportunità del controllo ecgfico i11 decompressione per tutti piloti; della massima cautela nel p ermettere voli oltre i 3000 111. a soggetti in cui sia lecito supporre una qualsiasi minorazione del c.u ore (anche J.>er sola ipertrofia); della necessità di non affron1arc rriai l 'a lta quota in respirazione libeTa.

109

NOTE E CONTRIBUTI OSPEDALE

S.

SPIRITO JN SASSIA -

ROMA

Jteparto chirurgico - Prirr1ario prof. G.

EG1n1.

Profilassi delle complicazioni polmonari post-operatorie con un preparato ehi.. nino-calcico. <1> Dott. 1\ilrNo l\foRALDI, aiuto chirurgo. '

Un metoclo di profilassi delle complicazioni polmonari post-operatorie -eflìcace e pratico 11ello stesso tempo non è ancora entrato nell'uso con1une, cosicchè di solito i c hirurghi si li1nitano ,a d una profilassi generica (cura d ella bocca, lin1itazione d ella narcosi generale, perBIBLIOGRAFIA. fezione ,d ella tecnica operatoria e della asepsi); l J ' ca~11nT I. Bibliographie der Luflfahrtmedid'altra parte in n essu11'altra affezione co·m e zin. ,Springer, 1938. 1tella polmonite posi-operatoria avviene di po2 ) KouN'l'z-G.nuBF.n. Proc. Soc. exper. Biol. a Med., d i···1111z10 · · d e11a ma,.9 1929 ter pre,·e ere con esa ttezza 27 ' 1 I ' . 3) BonGARD. I~lin . V\focl1., 1934, 11, 1642; Arb. laltia e quindi di poter impiegare n1ezzi ido})hy siol., 9, 308, 1936. . nei a prevenirla . .:±) CLuzET-Pu~nY-l)o~TRus -l\il1LHAun. Arch. Electrol. Dopo che fu dinlo.strata l 'azione terapeutica Illéd. 43, 9/, 1935. d l h' • ( 1D 1\,f h .5) B1NET-1S rRUì\fZ \- Onno El.. Arch. Mal. Coeur, e C· in1110 v. n ergmanr1, 1'1.0rgenrot , Au1938, 1, 11. frecht, ecc.) e del calci o (H. H. J\Ieyer, Gold, oJ GnE~E-PAYNE-SronLE. Am. J . Physiol. , 72, 194, Rothlin, Kayser, Kaffler, ecc.) nella polmo1

5

/ ) ~:~ LIEnE-CnrsLEn . Ibid., 105, 460 , 1933 . . 8 J 1v~ ·r 1K1. z. exper. Me d . , 2"'t , 323 , 1922 . 9) LuFT. Ziegler's Beilr ., 98, 323, 1937. 10) GnEENE-GrLBERT. Arch. Int. Med, 27, 517, 1921. 11) D1ETnrcH-ScH,v1EGK. Kli1i. Woch., 1, 1933; Z. f. kl. ~led. , 125, 195, 1933. 12) J\.\TZ-HAl\IBURGER-ScHuTz. Aro. Hea.rt. J., 9, 771,

1933-34. 13) RoTHScH1Lo-K1ss1N. Ibid., 8, 745, 1933. 14) BoRGARn-KocH. Miinch. med. Woch., 556, 1934. 1.S) 'f1aGEs. Z. f . J(rei slff., 1936. 16) LAR EN. l.J1osp. ti·d . , 277 , 1936 . 17) GnAvs1EL-M1ss1uno- ED,vARD s. J. A\riat. Med., , 178, 1937. 18) IltiHL. Z. f. J(reislff., 30, 393, 1938. 19 ) J\:'\THONY-HARLANDT. IJ)id ·' 30, 24l, 1938· 20) LoTTIG. Luftf. 1ned. Aph. 1, 183, 1937. 21) GEt.-tELLr. Atti del 2o Convegno di medicina aeronautica, Milano, p. 133, 1937. 22) GALLI. Policlin., Sez. Prat. , XLV, 15, 712, 1938. 23) BE...1'iSON. J. Avi~t. ~ifecl., 8, 81, 1937. 24) ScBLOl\ilKA. Med. Kl inik, 13, 421, 1938. 25) 'fALENTI. Arcli. Se. Biol ., 10, 87, 1927. 26) ~1ArrHEs-MALIK1osrs Luftf. med., l, 1937. 1

1

In. uao del prossimi aumerl pubblicheremo :

SULLA COLITE ULCEROSA L ez ione Clinica del Prof. CES.\RE FRUGONI

nite crupale e nelle broncopolmoniti e polmoi1iti in genere, si pensò di usare i due medica1nenti e specialmer1te il secondo come. profilat tici delle foirn1e pPsl-operatorie; così Bren·ier, Afaillefert ed Ora tor, cosl Lindauer co,11 l ' Af . 1 (Cl cli e J • U ) N Il « en1 » oruro , ·a c10 + r,ea . e o stesso tenipo si pensò di associare a ~copo curativo i due medicame.11ti nello stess o n1alato; i primi tentativi di c ura eseguiti somminìstra.11do separatam·ente (~ l t1 conato di Cal cio e f~ hinino-U:rie.tano ( Barthel, Blackert, Sch ondube) furono seguiti a breve distanza da studi completi con prepia rati conlenenti nella 6tessa fiala Chinino e Calcio ,· Niss·en e Ballmann u sarono fiale contenenti Chinino + Amidofenazo,n e + Calcio Glutaminato; Scl16ndube Gluco 11ato di Chinino + Gluconato di Caloia. I risultati furono quanto n1ai incoran g ianti e si 0 1

dimostravano tanto migliori quanto più preco ceme.n te veniva iniziato il trattame·n to . Era logico usare le stesse sostanz~ come mezzo profilattico della polmonite post-operatoria co·m pletando la profilassi calcica già proposta ed attuala da parecchi anni e da più parti. Un primo articolo è stato p,u bblicato n el 1936 da Klehmet , ma le ricerche di Ulbrioh , eseguite nella Clinica Chirurgica di Schmieden

Direttore delln. Clinica l\iledica e Terapia Clinica della R. Università di Roma.

( 1) Comunicazio11e fatta al 450 Congresso clella

Società Italiana di Chirurgia, ottobre 1938-X'' J.


110

[A1 NO XLVI, Nul\II. 3]

« IL POLICLINICO »

(iE'rancoforte s. ~I.) sono veram.ente dimostrati,1e ed i1nportan ti. Questo Autore ha impiegato profilatticamente il Chinino-Calcio su 280 operati, pren dendo a paragone un gruppo di 290 operati, osservati nello stesso periodo di teimJ)O .e tenuti senza profilassi; nei profilattizzati ha avuto 19, cioè il 6,8 %, complicazioni polmonari, per lo più di natura leggera, con solo 4 d ecessi. Nei 290 operati non trattati profilatticamente ha avuto 54 casi, cioè il 18,6 %, di complicazioni polmonari con 16 decessi. La profilassi sistematica con il ChininoCalcio sarebbe quindi riuscita a ridurre di quasi due terzi la morbilità , e di circa tre quarti la mortalità per complicanze polmonari post-operatorie. llisultati veramente brillanti di cui n1i son voluto personalmente convincere. 1

1

L 'azione del Calcio ·e del Chinino nelle affezioni pol1nonari acute ·è molteplice. Il Chinino ha un.a indubbia azione sugli pneumococchi, pur ei~sendo lontano dal produrre la auspicala sterilizzazione medir...amentosa del poln1one i11fetto ; inoltve per la s11a azione limita11te i proc.es.si ossidativi e la distruzione delle alb·u n1ine 11a un e·ffetto antitossico ed ant.iin~ettivo. Seco11d.a rian1ente gli viene attrih·u ito un potere eccitante e tonico ed un e ffetto antitermico. L'azione del Calcio consiste innanzi tutto neill 'inibire l 'essudazione sierosa in generale, ed in particolare negli al,1eoli polmonari, per influ enza diretta ~ulle pareti vasali; secondariamente il Calcio avrebbe azione antiflogistic~ e antitossica, stirnolerebbe la fagocitosi, rinforzerebbe il tono vasale, avrebbe infine azione sedati, a sul sisten1a nervoso centrale. Il trattan1ento combinato chinino-calcico permetterebbe così di combatter.e contemporaneame11te 1:infezione e la tossicosi da una parte, 1'essudazione alveolare dall'altra. Per la profila&si delle complicazioni polmo11ari 110 procedulo molto semplicemente nel n1od-0 seguente: la mattina del giorno dell'operazione è stata praticata ad ogni operando una iniezion~ intramuscolare di 10 em e. d el 111edican1ento prescelto (1); il giorno seguc11tc u11a seconda iniezione sempre intra111u'" r0Jare di 10 cc. Solo quando com1)a_ri1

1

1) IJ preparato che io ho u sato 11elle mie ri-

cer che è . lato quello già u•salo da Schondube e da Ulbrich, il « Chinin-Calcium-Sandoz », che la Casa produttrice << Sandoz » l1a voluto mettere genliln1ente a i11ia dispo izione. Si tratta di una oluzione di Chinino Gluconalo in Calcio Gluconato ; ogni fiala da 10 cc. contiene gr. 0 ,6 di Chinino Gluconato uguale a gr. 0,37 cli Chinino base e gr . 1 di Calcio Glt1co11a lo.

1

vano segni che facevano sospettare l 'insorgenza di fatti polmonari si inietta,1ano ancora il secondo giorno do,p o 1'operazione altri 1O cc. Con ciò mi sono discostato alquanto dalla tecnica ~~ita da Ulbrich cl1e inietta per ogni caso sempre 40 cc. di soluzione, praticando sr·m pre due iniezioni il primo giorno dopo l'operazione e sempre una iniezione il siecon,d o giorno; dopo le prime i)rove qu·e ste dosi mi sono sembrale eccessive e i risultati ottenuti mi sembrano confermarlo. L'azione profilattica del preparato Cl1i1tinocalcico è stata studiata nel modo se.g uente: limitartdo i11 genere la mia osse·r vazione agli operati in e.teronarcosi, ho te11uto conto esclusi,1amente dei malati che subi,1 ano atti operatori ·gravi, per la maggior parte interventi ad'dominali; tra questi ultimi però ho co·m preso anche i pazienti trattati in rachianestesia e in .anestesia locale (nel nostro reparto le operazioni sullo stomaco vengono eseguite seJilf•re, 0 ve è possibile, in anestesia locale no. vocuinica). I-Io escluso invece gli operati nei quali per la natura e la durata dell'intervento le complicazioni pol1r1onari sono per esperienz.a concorde una rarità; così p or esempio gli or)erati sugli arti; tra questi ultimi però 110 c.,011.siderato gli inchiodati per frattura di collo di femore, lesione cl1e come è noto si accompagna spesso a con1plicazioni polmonari. In due corsie ·d el nostro reparto, una ·di uomini e una di donne, ho praticato il tratta111ento profilattico in tutti i malati indistintamente, senza tenere conto di nessun altro fattore, oltre le lim,i tazioni sopradette rigt1ardanti il tipo di int·ervento e di anestesia. lr1 altre due cor.sie, ugualmente di uomini e di donne, ho tenuto nota di tutti gli operati, sempre segu endo uguale criterio di scelta. La mia osservazione si è prolu11gata 1)er sei mesi circa, dai primi di aprile alla metà di ottobre; i inalati studiati sono stati 292, dei quali 111 trattati profilatticamente con Chinino-Calcio, 181 osservati per controllo. Tra le complicazioni polmonari ho co mpreso tutte le form e infiarr11natorie acute dalle più lievi alle più gravi; ho escluso naturalnìente l 'en1bolia, l 'infarto , il coJla~so mai5sivo del polmone. Nel primo gruppo, co,m prendente i malati profilattizzati, si sono avute 4 co·m plicazioni polmonari, cioè il 3,6 %, senza n essun ca ·o di 111orte; nel secondo ·gruppo co mprendente i 1nalati di controllo si sono avute 1 -~ complicazioni polmonari, cioè il 7, 7 ~{1, tre delle quali con esito mortale. Nella tabella seguente riuni ~c o i risultati o ttenuti tenendo con to delle et.à e del ses_o dei rr1alati operati. 1

1

1

1

1

1


rfu~No xLv1, Nul\1.

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.

SEZIONE PRATICA

Tra le complicazioni polmonari avute nei n1alati non trattati p_rofilatticam ente col Chinino-Calcio i' tre casi di m orte riguardavano: 1) P. Vittorio di ann i 36 , affetto da ulcera duode111ale; in a11e. tesia locale novocainica viene praticata la resezione gastrica (resezione antroI)iloro-duodenale, riunione transmesocolica se1niorale inferiore); muore jn q11inta giornate~ con i seg11i di polmonite d estra. Alla autopsia broncopolmonite conflu ente de tra. - 2) P. Lo-

111

casi in cui si '5on o avuti segni di b.roncl1it·e acuta lieve si è sempre trattato di •p olmoniti o broncopolmoniti · gravi, con stato generale for1 ement·e interessato e che metteva in serio perico,l o il paziente. Tutti questi m alati sono st.!lti curati oltr.e ch e con le usuali cure ge11erali , con un preparato a base di chi11ino . Nei casi trattati profilatticamente con Chinino-Calcio non ab,b iamo avuto n essun d ecesso; solo 4 operati h anno avuto complicazioni ; clué vo lte si trattava di bronchite acuta (i11 l111a resezion.e ·gastrica per ul cera e in una a1)pendicccto1nia), esauritasi rapidamente in qualche giorno; g li altri due malati hanno prese11tato i segni clinici di una poln1onite. Uno. n. Coslantino di anni 52 fu ope·r ato di urgenza di ulcera duoden ale perforata da 12 ore; i11iziato l'intervento in an estesia locale presentò tali egni di insofferenza e irrequietezza ch e si fu costretti a narcotizzarlo; r esezione ga strica con la solita tecnica; i~ seconda giornata polmonite sinistra ch e risol, ette dopo 5 giorni; uscito g uarito 16 giorni dopo l 'intervento. L'altro n1alato, C. Pasquale di anni 50 . e-1Jibe l)llre r esezion e gastrica per ul·ce,r a duodenale i11 anestesia locale; polmonite sinistra i11:;:orta in terza giornata e risolta in settima. Qu esti 4 an1malati furono trattati oltre che e 0 11 le cure usuali con iniezioni di « Chinino .. c:a lcio )) due volte al giorno 10 cc. intran1uscoli, fino a sfebbiramento completo. 1

10 Gruppo (trattati

-

N umero ~elle com pi cazioni V Q) e: ce: ....~ ;:j o e: ....o "O

Num ero degli operati

Età

-

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10

Dai 3l anni ai 60

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I

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1

4,

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I

I

53

-

53 5

I

2

2

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2

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-

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!IO Gruppo (di controllo) Numero degli operati1

Età

·-.....s e

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Dai 31 anni ai 60

40

16 .

Totale. (2) 3 decessi.

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Numero delle com p licazioni

- ..... .e:....

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20

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2

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5

1

4

9

*

Nel mio studio h o .seguito il metodo che m i sembrava n1i mettesse più al sicuro da dati ca .. ,. f:! 11a lmente erro11ei ; più ch e al genere di anestesia ho dato irr1portanza alla natura dell 'intervento , poichè è noto ch e la frequenza d1elle co1nplicazioni polmonari è più in rap pol'to con quest'ulLi1no fattore ch e con il primo; stabilito in qua le specie di interventi si doveva praticare la profilassi e tenePe il contro.Ilo dei i1on pir ofilattizzati, più nessuna scelta di n1al ati è stata praticata, p er evitare qualsiasi influenza per,sonale anche involontaria; perciò in nessun modo, si è influito sull 'età e sul sesso dei malati, nè su eventuali stati p redisponenti o favoi·enti le complicanze polmonari; ma nulla di particolare ho notato in questo riguardo sia nell'uno ch e nell'altro gruppo. Il preparato ,è stato sempre iniettato intrarr1uscoli (nelle n1asse glu tee) i)ercl1è mi è parso c11e il più lento riassorbimento permettesse un 'azione prolungata del farmaco, 5enz'altro preferibile ai nostri fini di prevenzione e no11 di •c ura. I11 nes5un caso ho dovuto lamentare disturbi locali ; l 'iniezione non è affatto dolorosa, il preparato è ~tato sem,pre riassorbito perfettamente senza lasciare infiltrazioni; mai 1

18

·4

5

1

181

9

5

(2)

14

I

dovico, anni 63, affetto d,a epitelioma dello !:>lomaco, r esezione gastrica in anestesia locale; muore dopo1 4 g ior ni con i .segni di una polmonite destra, confermata all 'autopsia ; 3) C. Carolina, anni 69, affetta da frattura mediale del e.olio fd el fe,m ore destro; in rachianestesia si pratica l 'inchioda1nento sot~ocutan eo seconclo la tecni c!a d el p1rof. Egidi; i11 seconda gior11ata init ia una broncopolm,o nitie bilaterale, 111orte in ottava giorn ata, il controllo autopt ico inanca. Gli altri 11 casi di complicazioni polmonari ·riguardano operati ,p er: re rnia inguinale (2 'tolte, in eteronarcotizzati), coiecistite cronica (2 volte), ulcera ·duoden ale (3 v·olte), appendicite acuta (1 volta), occlusione intestinale ( 1 volta), simpaticecto,m ia lon1bare (1 volta), ipertrofia della prosta~a (1 volta). Tranne in due 1

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Oltre i 60 anni.

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Dai 12 anni ai ::30

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profilatticament~)

1

1

-


112

« IL POLICLINICO »

si è avuta forn1azione di ascessi o flemmoni. La n1aggior sen1plicità della via muscolare, c J1 e pern1ette di affidare il trattamento al peronale di assistenza facendolo rientrare nella preparazione generale che subisce ogni operando, ce la rende, anco,r a più plfegevole. Non ho osservato n1ai disturbi generali; ~e il trattan1ento con cc Chinin-Calciun1. » acceleri vera111ente il ritorno della funzione intestinale, se veran1en te ab·h ia una manifesta azione sullo stato generale come qualcuno sostiene (Kleh~ 111et) non posso affermare. Per quanto riguarda la prevenzione d elle com1)licazioni polmonari ]e cifre sono eloquenti; la mortalità ridolta a zero, la morbilità abbassata di oltre ìa metà n ei miei 111 cai;i hanno un sig1ùfic·ato che non si può trascurare. Alcuni chirurghi potranno rife.r ire ~u serie di centinaia ,d_i e.asi operati e d ecorsi senza complicanze polmonari; ma i miei casi non riguardano tutti. gli operati di un grande repllrto, bensì tra questi sono. stati scelti e considerati solo i casi particolarm ente disposti IJer operazione ed anestesia a ,d ette complicazioni polmonari. P er esen1pio vi sono comprese 44 resezioni gastriche (20 nel primo e 2 ! ne,l secondo gruppo) eseguite per ulcera o rLeoplasma, alcune delle quali pTati cate anche • • in narcosi. Oltre ai dati statistici ha valore l 'osservazion e del n1alato; e posso affermare cl1e i malati trattati profilatticamente co11 « ChininCal cium n in cui sono insorte complicazioni i)ol1nonari, no n 11anno mai p1~esentatc sintomi .ge11erali allarmanti, cosicchè naturalmente si forn1a la convinzione dell'utilità d el tratta1n.e nto profilattico. I n1iei risultati .sono un po' meno favorevoli di quelli riferiti d a Ulbrich, ch e ha visto sc1e·n der e la n1orbilità dal 18,6 '1'~ al 6,8 %; ciò si co111prende considerando la maggiore frequenza d elle con1plicanze poln1onari riscontrate nel uo reparto (18, 6 %, contro il 7, 7 % osser' 'a lo n el nostro reparto). Cr edo ·quindi di poter concludere ch e l ' uso llel cl1inino-cal cio come profilattico d elle complicazioni pol1nonari post-operatorie è piena1 n ente giuF-tificato dai risultali ottenuti, e che in. tutti g li interventi in cui il malato corre serio l'ischio di complicazioni polmonari il suo li,$0 si ten1atico è or111aì do·v eroso; la semplici Là e la i11nocuità del metodo ne consentono una vasta diffusion e.

[l\.NtXO

XL ' ' I, Nul\r. :3]'

operati cof'ì trattati si so110 avute 4 complicazioni (3,6 <y~) senza n essun caso di morte. In un gruppo di controllo di 181 operati si sono a'1 ute 14 complicazioni (7, 7 <y~) con 3 decessi. Conclude per l ' indubbia efficacia del metodo che p 6r la sua semplicità e innocuità merita la maggiore diffusione. 1

BIBLIOGRAFIA. CALISE A. Rivista San. Siciliana , 15, 1936. CLER1c1 C. Pensier o Medico, 4, 1935. J(LEHl\.IBT F. Zentr. f. Chir., 13, p. 737, 1936. ScH6ND UBE W . Kli11. W schr. 13, p. 626, 1934. ULBnICH E. Zentr. f. Chir., 38, p. 2244, 1936. 1

0 8SERV.A ZIONI CLINI CHE OsPEDALE 1FATEBENEFRAl'ELLr-SonELLE - M1LAl.'\O DiYis. n1ed. diretta dal dott. prof. C. VALLARDI.

A.nguillnlosi intestinale e bilia1·e e son .. daggio dnodena.Je. Dott. L. CAMPOnEsr, assistente.

1

1

Sull'esempio di D eschieI1s 1e Tallandier cl1e descrivono la presenza ·d i larve rabditoidi di Strongyloide-& sterco•r alis i1el succo duode11aJe raccolto c:ol sond aggio , e1 segu endo in parte la tecnica curativa di J. Piéri e Bouet, riporto u11 caso di anguil1ulosi intestinal e e biliare, giunto alla no &tra osservazione all ' os1)edale iF .1B .1F.S. fl c(j so non co1nu11e pre.senta notevole interesse a n c.l1e p1er il probabiJe n1eccanismo etiolc.a o ico .

1

RIASSUNTO. L'A. h a speri111entato l 'azione profilattica 'er o le complicazioni polmonari post-operatorie. di un preparato chinino-calcico. Su 111

l.1 . Giova11r11, di a. 54, coniug·ato, piallatore mecca11ico . Entra in ospedale il 7 n1aggio 1938. An,anincsi famigliare ascendente e collaterale silente. Sofier :;e di Lifo a 28 a11ni. A 50 anni fu ricoYerato in Sanatorio JJCr 22 inesi, subendo trattam ento collassoterapico. A 52 anni ebbe erisipela facciale . Neg·a lue e ir1ali venerei. Bevitore tli . VInO.

.

Negli ultimi (lue anni. 11a 1sofferto di for1n~ dolorose addominali acccssua]j , a tipo di coljca epatica. .Da cinque giorni 11a rialzo t ermico elevato r emitlenle con brividi e sudorazioni, dolori vivi all 'ipocondrio destro , itlcro intenso. Non vomito , n è disturbi d el! 'alvo. Es. obbiettivo. Sogg·etto :normotipo robusto, 111 discrete condizioni gen.erali. Stato tossico-setti co: ittero cuta11eo diffuso e sclerale . Ten1pera tura 39°. Polso 104 ritmico, valido. Pressìo11e arteriosa: Mx. 160, ì\lln. 90 al Riva Rocc1. Lingua arida a n1argini arros•sati. Pupille r~ a­ genti isocoriche. Apparato r espiratorio: rLote di sclerosi apicale dcs lra: fatti ipost atici di scar sa entità alle due ])asi. Cuore n ei limiti · tor1i impuri, concitati.


f .\~i\O XL' il, ì\ul\1. 3]

SEZIONE PRATICA

_.\.dùo11lc meleori<:o , l rat1 ~i])ile, clolen le sponla11ca1ne11te e alla pal1)azio11e dell'ipocondrio de~ t10 e del })unto cislico; it fegato è ingrandito jn toto, a superficje liscia, inolle poco dolente: si palpa la 111ilza. Nulla agli arti e al s isten1a nervoso. Prurilo cutaneo insistente. Nelle urine, brune, acide, con P. S. 1019, ~i trova un velo di alb11111ina, assenza di sangu glucosio e acetone, presenza di forle quantil~ di pigmenti piliari: al microscopio num erosi leucociti i11 parte disfatti, senza cilindri n è elernenti renali. R. Wasserman11 e l{. ~{~inicke: neg·a tive. ~.\zotemia: 0,38 %o. f.,eu cocili nel sangue periferico: 10.400 per 111m 3 • Formola leucocitaria: neulrof. 52 ~6; basofili 2; eosinof. 9; linfociti 26; monociti 11. Reazione di H. van den flergh: diretta: posi tiva pronta; indiretta: negativa. Si istituisce lJ11 trattamento con urotropina per via endovenosa, con fleboclisi glucosate e som111inis lrazione di .colagoghi. La te111peratura permane elevata remittente per circa una set tjmana, poi le puntale pomeri(liane non superano i 3 °, nlig1 i ora lo stato generale, regred isce l 'ittero. Un esan1e di feci dà il segucn Le r eperto: feci liquicle ])ru11e alcaline. Sangue: + +. 1Stercopilina: preisent c ( lria limite 2 : 40). Al 1nicroscopio i ri . con Lrnno 11umerosissime larve rabditiforn1i rli 1\11gt1illula sler coralis, vive, mobilissime. Un c~ an1e radiologico del tubo digerente comlJinato con colecistografia endovenosa, dà reperto di ll]Jpe11clicite cronica e colecistite · co11 d110<leni1e. Si pratica allora sisten1aticamente ogni ::iecon<lo ti·iorno un sondaggio duodenale, col sondino a pallina n1obile di I<unsz tler, e nella bile estratta •si riscontrano sen1 pre, in numero variabile, le larve rabditiforn1i di Anguillula slerc. È notevole il fatto che raramente i parassiti si nolano liberi ed isolati, ma più spesso appaiono in forma di spirale o di cifra 8, riunili in agglo111erali cilindrici allung·ati ; è supponi)Jilè che d elte formazioni occupassero rarni dei canali biliari, cl1e le larve avrebbero raggiunto risalendo le vie biliari dal duodeno o passando in circolo attraverso la parete intes tinale. Co1nunque, nei su ccesisivi sondagg'i (che furono 15 complessivan1ente), si introdussero vari antielmintici direttamente jn duodeno, allo scopo di ,·erificarne l 'azione im1nediata sulle larve. In tre so11dnggi ve11nero i11trodolti ogni volta 1re gramrni di es lralto elereo di F elce maschio, ottenendo l 'emissione tumultuaria di succo biliare parlicolarn1ente oscuro, contenen le numerose larve vive e mobili anche dopo qualche ora c11 ro1ltn llo con l'antie lmintico. L'in lroduzione di olio di chenopodio diede lo stesso ri sulta lo. Dopo } 'introduzione di timolo (gr. 2 in sospensione go1n1nosa), l'esame del succo biliare dimos trò che le numerose larve avevano ridotto moltissimo i loro movimenti e che molte rin1anevano allungate, immopili. Praticata una cura di tim-010 per via orale (gr. 4 i11 compresse, + purga 1salina) vennero ri- , scontrate nelle feci numerosissime anguillule adulte strongiliformi. Intanto i sint omi generali ed epatici erano quasi del tu.tlo regrediti (riduzione e poi sco1nparsa dell 'itlero, rischiaramento progressiYo d el1"';

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le urine, diminuzion e d ell a le11cocitosi, febbraJ11e11to). Per te11Lare l 'el~n1i11azio11e definitiva dei parassiti dal tubo digerente, si fece una nuova serie cli sondaggi duodenali, dieci in tullo, due volle alla setti111ana, jntroducendo ogni volta 5 cc. di trementina in 20 cc. di soluzione fi1s iologica, secondo i dali J. Pi6ri e Bouet. Il risultato si din1ostrò soddisface nte, perchè le larve e le uova din1inuirono di numero, sia 11ella bile che nelle feci , i11a. non scomparvero del tutto come nel caso descritto dagli autori francesi. Il malato fu din1esso a sua richiesta dopo due mesi dal ricovero, i1olevolmen le migliorato . Due n1 c i dopo il pazie11te venne nuovamente esan1inato, riscontrando uno •spicca lo migliora1ne11to nello s lato generale, n1a ancora la presenza di 11umerose larve di Ang·1J illula n elle feci.

Il c,,aso ora esp.osto p1»ese11 ta J1otevole intere. 0 clir1ico e pra~ì c o. L ·inizio brusco e febbrile faceva pensare ad una angiocolite infettiva , in entre il reperto delle larve ral1ditiforn1i di5posLe a tappi e cilindri 11a ine " O · i11 luce 11na e tiolo cr ia non com une. Dif.atLi sen1,bra .assai ' 'erosin1ile cl1e ·1e larve, risalendo dal duodeno, abbiano occlu o dotti biliari di \1ario calibro : la flora b1a tterica da flssi introdott a, r esa più aLtiva dal mancato drenaggio , e il ri.a. orbimento dei '.Prr odotti tossici del loro m e Laboli&n10 , lJanno prob,a b·i lm·ente clcLern1i11ato, il qi1çidro angiocolitico . Quan Lo ali 'azione diretta d ei vari antielmintici ìnl rodotti in duodeno , meraviglia non poco la car a azione del fel ce n1aschio e ,del cheno1)odio, n1essi a diretto contatto coi parassiti; lìiù ~tLivo i din1ostrò il timolo, in prese11za del qt1ale. .anc11e dopo por.:11i 1nint1 Li dj contatto, le l ar\ e riducevano assai i loro movimenti ; spesso, sotto il micro co1)io, · si potev.a a ·sisLrre..all'azione i)araljzzarLLc che il tin1olo esercitava 1lrogressivan1ente sulle larve. Azio11e consirrLile , 111a 1neno imn1ediatan1ente radicale, si è ottenuta con la trementina: anzi, è mia convinzione che l 'attività ' 'er111icida sia J)iù jntie11sa n el tin1olo, a g iudicar e dagli effetti controllati n1icroscopicamente, € che il su ccesso parziale ottenuto co11 la tre111entina sareb1b e sta Lo uperato col t in1olo. se se i1e1fo. se con tirlt1ata l'introduzio11e sistematica. Ad o·g11i modo, l :u o d ella sonda duode11ale IJer l'introduzione deg li antielrr1intici , in casi simili di i11festazione alta dell ' intest ino da parte di piccoli parass.iti, se.anb·r a assai utile ancl1e perchè è possibile 1'aspirazione di un e.erto nu1nero di parassiti e pe.rchè il J)rorcdin1ento è di facile attuazione e b e11 toll erato dai pazienti. 1

PtIASSUN1"'0. L' A. descrive un caso di Anguillulosi del1'ul to intestin o e delle vie biliari, e riferisce sull'azione (li vari antiel111i11Lici (specialmente


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POLI CLI~I CO

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XL, .I,

~u~1.

1'in1olo e Tre111 e11Li11a); ìnlrodotti direttamente col sondaggio duodenale.

SUNTI E RASSEGNE

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F . F . i\1ARTIKEZ . Un caso di 1i nguil lu losi in les l i11ale. Sem an a n1eclica, 1933, 39, p ag. 950. Ricordiamo l'lateressante pubblicazione: Prof. C' ARLO BASlLE Diplomato in Medicina tropicale al Royal Gollege of Phisicians y Surgeons di Londra Libero docen•e in Parassitologia ,,. R. Clinica Medica di Ro\n'a

Diagnostica dalle malattie parassitarie P REFAZIONE DFL PROF.

V . ASCOLI

N e diamo qui di seguito l' I ndice..s ommario: PREFAZIONE. PARTE I. PROTOZOI. - C ARATTERI GENERALI: MORFOLOGIA, FISIOLOGIA, RIPRODUZIONFl, CLASSIFICAZIONB • STUDIO SISTflMATICO DEI PROTOZOI PARASSITI. - I. PROTOZOI INTESTINALI: A) AMEBE INTESTINALI DELL'UOMO. - B) FLA· GELLATI INTESTINALI DELL' UOMO. - C) SPOROZOI INTESTINALI DFlLL'UOMO. • D ) CILIATI INTESTINALI DELL'UOMO. • MODO DI TRASMISSION E DEI PROTOZOI I NTESTINALI PATOGENI. II. PR.OTOZOI DEL SANGUE: A ) EMOFLAGELLATI. B ) EMOSPORIDII. - C ) SPIROCHETI. PARTE II. METAZOI. - S Tm>IO SISTEMATICO DEI METAZOI PARASSITI. - I. PLATE!r MINTI : A ) TREMATODI. - B ) CESTODI : PSEUDOPBILLIDEA; C YCLOPBILLlDEA: C I STICERCUS CBLLULOSAE; SPARGANUM MAN• SONI ; ECBINOCOCCUS. II. NEMATELMINTI: A) NEMATODI.

Riportiamo anche alcuni brani di giudizi espressi dalla stampa m'ed ica italian a s u questo Manuale: « L 'alta competenza dell'A. si riflette su t utta l' opera. Sc.Yivenào per i medici, egli si è limitato alle n ozioni ch e li interes .. sano, ci.oè ai parassiti più imoortanti per la patologia umaua e si è lasciato guidare unicam ente dall'importanza pratica legata ad ogni capitolo. La praticit à è lo scopo rla cui nulla lo svia : eliniina citazioni, dissertazioni, dottrine : si attiene ai fatti. V arie tabelle condensano e sistem ano le nozioni esposte. Il lav oro è corredato di abbondanti e dim ostrat ive i llustrazioni, in parte schematiche, molto originali. Esso riunisce tutte le condizioni per rendersi utile: e nessun medico colto dovrebbe privarsene. Nella tecnica dell'allestim ento editoriale non è stata t f'ascurata ness&1na spesa. Una lode va alla coraggiosa Ca.sa Edit rice Pozzi >1 . (Da A nnali d' Igiene, Roma) V olume d i pagg. Xll "'.262, co n 91 fig ure e 18 tavole intercalat e n el testo, più 2 tavole a colori fuori testo. - Prezzo L. 2 8 più le spese p ostali d i spedizione. P er . gli ab~ onati al P oli hn1co sole L. 2 5, 5 O franco di p orto 1n Italia, Impero e Colonie. Per l'Estero L. 2 7 .

I nviare Vagl ia Postale o Chèqu e B ancario alla Ditta LUIGI POZZI e ditore, Via Sistin a 14, ROMA.

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(W. FAr.TA. 11lii11cl;,. med. Ji' ochens., 16 setserr1bre 1938). G.i~

da vario tempo si va ·d eline.a ndo la di111end._e11za fra il diabete insipido e l'ipofisi. L'ossçr\·azione clinica ha dimostrato che diYer si processi nel dominio dell'ipofisi (tun10: :i d elle ·vie ipofisarie, processi luetici, glio111i, en cefa lite, ecc.) posso,n o provocare u11 diabete insipido di varia intensità. I11 tali casi, si l)OLeva parlare di ·diabete in.sipido sintomatico. D 'altra p·arLe, l 'an.a tomia i)atologica h a portato all'osservazione dei casi in cui l 'ipofi 5i era ·del tutto d~strutta , m entre in ·vita no11 si era a' uto inai del dia b et e in sipido; e d ali ri 111 c ui qt1 r. to era . t at o in' ere intenso ed i1l ~ ui l 'ipofisi .eJ'a andata incontro acl un ìJroces.so, dis tru Lti YO, ma la i)arte anterior~ er a rirnasta. Le· os~erv.azi oni cli11ich e son o contrarie alla co11cezione di u11 'unica .p atogenesi del D. I. '\·\ T. II. eil n e 11a distinto due fo1n1·e : l'una Ì]Jercloren1ica e·d ipocloruri~<.l e l 'altra ipocloren1ica ed iper clorurica. La prima è caratterizzat:i. dal f.atto che con la attrazione di acqua, iSi h.a u.g ualmente poliuria, con forte concent.ra zion,e del sangu·e e fenome11i ·di disseccamento; in tale forn1a , an cl1e con la somn1inis lrazion e di notevole quantità di acqua l'organisn10 t ende sempre all 'i1)eros.n10.si del sa n g·ue. Nella seconda for111a , la con-c1entrazione d el san·gu e si trova in valori norrr1ali O(l i1)011or mali ; co11 le pro,-e di se de, si ab bassa pure la diuresi , ma il P'eso Bp,ecifico si ele' 'a di poco, la con1posizion e del sangue no1n si n].Odifica e d il bilan cio del cloro rimane nor1~ìale._ Le due form é si di sti11 guono poi anch e per il loro di, erso comportam ento alla pi tuitrina. D.<}gli studi più r ecenti, si p o,ssono ·de·durre ]e ip0tesi se.guenti. Per la r eg·olazione del bilan cio dell 'a.aqua, l 'ipofisi ha la n1as si.1na importanza, in quanto che ess.a produoe delle sostanze ch e agiscono .s ia fa,1orendo, sia anche osta colando la diuresi. Il principio diur etico abbisog na di un certo te1npo per agir.e, mentre; quello antidiuretico, secr eto dal lobo posteriore agisce rapidamente. I ,e rapide oscillazioni d1el rica111hio dell'acqua sono principalmente r egolate ed equilibrate dP 11 'ormo11e ç\el lobo posteriore ip·o fisario. f\'Ia anch e altri ormo11i influiscono 6ul ricambio ·dell'acqua. Da tempo è nota l'azione f i·\ orente la diuresi della tiroidina i1clle nefrc>si ; l 'azione della tiroide si riflette anche sulle modificazioni d ella diuresi i11dotte dalla pituitrina . In co1nplesso , sì può dire ch e due stati mor1

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SEZIONE PRATICA

bosi opposti sono in rapporL() ron l ' ipofisi: 1) il diabel~ insipido , ch e pt1ò av·e r ~i p er deficien.za clell 'or1noi1e d el l ob:J 1loster ioTe u per eoces§O di quello del lul)O· a11teriore; 2) I / oPiguria, ch e può es.sere deter111inata da cc.ndizioni OPP.OSte, cioè d efic ien1.a dell 'or111one del lobo anteriore od ecces::;o di quello de.ll 'a11te. norc. I) La (leficien za (leJl 'ot111011e clel lobo posteripre si Qa per c.!ist ru1, io ne <li tal e· lobo, pur senza le~jorte 1i el ' diari.c..:e (a Ll"ì ; p. es. , i.roces~i metastatici o lesioni di determinati J:>unti d el diencefalo cl1e portano a ll'atrofia del lobo posteriore (encefalite , tumo ri della b·a se). Eccesso dell 'orn101te . d el lobo ar1teriore (prediuretina). Ci tro·via1no qui sopra un terre110 nial sicuro. 11 lieve grado di di ab ete in..,ipido, ch e si può tro,1 ar e n el morbo di Cuh i11g, è s lat o spiegato con u11 basofilismo, che sarebbe a sua ·volta da riportarsi ad una sc•vraproduzione del princi11io diuretico da JJarte della corteccia surrenale. Tratta.si, però, di un :principio ancora ipotetico e qui11di b i sogne_ a T\dar m olto cauti pri111a di am rnetterJo . vel r esto , non è senza significato cl1e n ell 'acrom egalia non si ablbia affatto· diab e t e i11 ~ipido d a lobo a11teriore . Forse a1)partengon o a questa ca tegoria quelle for111e di D. I. che 6i ma11ife~tano n ella gravidanza e ch e i11 a lcun e d o11ne i r ipetor10 ad ogni g ravid anza, scc>mpar en(lo lJOÌ col p.a rto . 2) L'oliguria primaria, tcorica1ncnte p r e·ved uta, si ri ~con tra J·e:1 11 u !'n l t' 11eJJ a !' fl r h t-~ s~j a ipofisaria, quindi n ella distruzione d el lobo anteriore, da infiamma zione . en1bolia , e.cc. Da l punto di ·vista teoretico, è anc11e ammissibile che J,a pro duzio11e clella prediureti11a ven ga re~olata dai ce ntri ·,-Je ll a r cgio·n e ipotalamica e ch e tal e i)roduzio n e ia turbata a nche ·da processi n el dience fal o (olig uria diencefalica). Per quanto ci a·ppaiano ancora assai com}Jlicat e tutt.e queste condizi oni e d i relativi ra1)1Jorti , incon1i11ciamo ora a ve d erci un po' p iù chiaro in lali problemi. Così, ora co1nprendiarr10 ch e un tu111ore J1 r lla r egione ipofisaria possa dis truggere il Jobo post eriore e determin are un D. J. e che c1uest 'ultimo possa in segujto scom1Jar ire q11a11do il tl1more si estenda ed arrivi al l ob o anterio re._ Stemler 11a osservato u11 caso d el genere. Ma l1e nuove concezioni p osson o ancl1e offrirci i1 uovi punti di v1&ta. Già da tempo l 'A. ha accennato all'analog ia fra D. I. e D. mellito , ir1 r~ppo•rto alla risp·e,ttiva, diversa se.n sibj ]i Là ver so la piL11itrina e l 'insuli11 a . Com e vi sor10 casi di D. melli to in t1l ino-.. e11si bilj C' risp0tti,-arn.cn t e r esisLe:n ti , coBì ,,i Fo110 cas i di D. I . e11sibili o r€sisten ti alla I)ituitrina. Ora si è ·veduto ch e, i1el D. i11ellito, l 'in sulino-rE.sis,t;C;n za è di natfllra un1oralc ed è })asata su una co nlro-reg·o]azione. c·h ·e si. ossrr va già n ell 'individuo normale, in qunn lo cl 1r 11el tc11 Lali,ro di abb assare la glicemia con 1·in 1

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suli~.a

vengono 1ntrodotte n el sang·ue delle contro-sostanze. Nel dìab1ete insulino-resi.stente, si ha un processo analogo; ma l 'apparato di contro-regolazio·n e ~ strao,r dinarian1ent.e sensibile ed incomincia a funzio·n are ad un livello patologicamente el evato d ella glicen1ia. Analoghe condizioni si trovano n el D. I. J)C.r la pituitrina. Vi sono: casi ch·e sono assai swsihili a questa sostan za, sicch è ne bastano 11iccolissime· dosi per ridurre· alla norma una diuresi ab·bonidantissima, m entre· in a ltri anch e con dosi el evat e ~i ottengono degli effetti r elativamente scar si. Si d eve quindi p ensare; alla possibilità ch e n el 1dete1~mi.11ismo del D. I . intervengano altri fattori, p. es., la trop1µ0 facile entrata in azione ·d i un altro orn1011e ·dj effetto contrario. E, come 1'adrenalina, r prQbabilmente .l e sostanze d el lobo anteriore i jJCfisario, possono ostacolare l 'azione del1'insulina , così l)UÒ l a p~eidiuretina par.alizzar e l 'azione della pituitrina . Queste con~ideirazioni ci portar10 a ritenere ch e n ei casi p ituitrino-resistenti , non . si tratti di insuffi ci enza del lobo posteriore , ma so·prattutto dj un 'iperfunzi on e di que l1 o anteri0 re. D'a ltra i)arte;, è da as.pcttarsi , in casi di olig uria da di truzione d el lobo anteriore, una particolare sen sibilità a lla IYituitrina, ciò cl1c. di fatto .a' ·vie11e. In vece non ha ai1cora rice·vula sufficier1to spiegazione il fatto ch e vi siano cafii di D. I . in malattie cereb·r a]i con ipofisi intatta, cl1e so110 pituitrino-resistenti. Ot1 .... est o si 1na11ifesta n ell 'encefalite, ed in casi di glj os~ o di tun1ori en·dro cerebrali in prossimità del Tuber ciner eum . Non si d e\ re, p erò, dimenticar e; che an ch e in a ltre parti d el c1e.rvello co1nc n ella region e ipotal a1nica , vi sono dei ce ntri ch e ag'i co110 stilla d il1reRi e for se JJOS 0110 i nflt11enzarc l 'ipofisi. 1

TERAPII\.

Nei casi in cui il D. I. è dovuto a mancanza di funzione d el l obo poste.rioTe, entra in ca mpo l a l)ossibilità di . sostituzi on e ~e]l 'ipofi~i. Hirscl1 r Dl1 em cl , 111 lln raRo d1 D. T. con secutivo .a traumatismo cran i co, 11<inno ot1enl1to g uarig'ionc dure, 1 ol e co 11 ] 'impianto ùi 1111'i µofit'i tl!mana. In un ca.s o analogo . .T. Bal1er ha ottenl1to bt1oni risultati con la somn1 ini.. 1r azione di follicolina. P erno cc11tral e della t e·r..ap ia rim ane JJ crò ernpre ln J)ÌLui.trjna, sia in _forma di iniezio~ ni , du fars i Oft11i 8 oro, sia otto forma dL }10lvere da i11spirare con il · naso cl1e dà succ r.ssi h·ri.ll an Li e dt1raturi. (anche per q11<'ll ch e a11 no). f il. 1

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Il ricambio dei lipidi e dei carotinoidi

nel diabete insulare. ((~ . . ~IoNASTER1 0. Arcliivio di

Patologia e Cli-

1iica Nleti.ica, Bo h.1g·na , 11ove.11ll)re 10:3c ). L ' _\, 11a ... tudi~to il co1111)o rtéln1ent o d el n1eta1Jol isn10 1i pid ico e cle i ca roti no idi n e1 di a-


« IL POLICLINICO n

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,bele insulare, n1ediante lo ::;tudio comparato dei d i Ycr ·i 111eta bolismi. L '..t\ . ha potuto osse1,rare con1.o nel diabete in. t1lare ch e .11or•. sia in trattamento insulinico la lipe.rrtia a digiuno è aumentata, generalment e in inisura modes ta . Tal e aumento è dato 1Jrincip,al rr1 ente dai gr assi neu~ri , essendo la cole. te·ri11'3 mia i10-r111al1e. e solo eccezionalmente, a u11101l t.ata, e J.a fosfatidemia in genere di111i11uila, is olo j 11 qualc.11e caso normale e per eccez io:r:l t:: su 1)'erior e alla no.rma. Il lieve au111.e111lo della. li1pem ia è ·do vuto a lla aumentata n1o·b ilizzazion e dei gliceridi d ei depositi per tt11 a IJiù 1a rig·a con1bUistione di essi i)rovocata dalla i11f.u fficienza ins ulare : si tratta quindi di un a lipen1ia di tra.sporto i1nile a quella ch e si o~ e rva nel digiuno . La li pen1ia visibile sarebb.e dovuta, second0 l '.\ ., 11011 olo a deficienza in·sulare (e ciò ù 1d i111 0 lra lo dal fatto ch e essa so>vente scomlJ:-tre so ll o 1·influ en za di prolungata cura ins11Ji11icu), n1a a11cl1e a c.a use diver se l·e qt1ali debh·o 110 rie: e: r ea rsi nel \renir .n1eno di altri 1necca11 is11 ti d i co 111 1)e n ~o ancora sco11osciut i i quali in 1p·ed isco 11 0 l ' ecces&Ì\ a 11tobili zzazi~10 ·dei g ra ~,~ i di depo it o. J.'.\ . o ~ serva con1e non \ TÌ è al cu11 Lr·etto r ;: q1por i o ! ra il Lasso d ei lipidi totali e della c;olc.:1terin a ·d cl san g u e e la g ra,1 ità d el ·diabete, ~c.11 h c 11 C' i 'al ori ]) ÌÙ alti della li])emia iano ~ l ai i dal I '.-\.. s te ··o risic·ontrali i11 due forn1 e <li cl ialJCl ù g·ra, e. L 'A. fa anche rilevar e con1c ]P all e ra1. ioì1i ·dcl ric.a.111bio ]i•p idico n on prored n no ·e111pre l_).3rallelan1ente a quell e del ric;unb,io 6'li c idico 11 è abbi.a110 ra1) porto co11 la co ncl oll a dell a cl1elon e.11ùa. I lipiùi alin1e11tari ' 'en gon o l arg(\n1e11te fi.s~ a l i d ai l e~ ~ t1li ·dcl diabetico e·d in piccola c.1u anlìl à f) Pu r iati J1el cor so della ])rovn con at1111ento d ell a cl1e ton e·m ia , e pro·' 'orar10· di r e.g,u la un ab·ba~sa 111 cn Lo notevo l·e clell a glicc1nia. L' !\ . o~~er,ra in_oltro co1l1e ] a fa,ci]ità con c ui jJ diab olico b rur ia i grassi pO$Sa o se r m e.sa 1nag·g iorn1 c nl e i11 evide11za dalla p r ova d.ell 'a<J renali n a. L ' 1\ . h a osser,-at o n e i uoi pazienti clo1)0 a dre nalina l1n aun1e11Lo del rica,n1 b io e11 e rg-e li co e dirt1i11l1zione tlel O. ' .. l{. 11 dia"D cliro 1>i·e enl a di r eg,o la una spiccata :3r n ~ i b ilit à all o s li1110Jo adre11ali11ico, r eagisce l 'e rò ad r· ' o co 11 la corr1bu. tio11 e· preval ente d ci lipidi ; l :1le co111bustio11e però e1· e11do inc.c1 n1plcta, l ' at1n1cntato n1el.ab0Ji n10 lip·i dico si acco 111pag·11a ad at1n1coto l) LÙ o i11e110 11ote\ Olc d ella cl1e lo11e111i.a. I p:l ir idi a li111e11t ari ' "c11go110 n el diabetico i11 Jltlrl.c lra for1nati i11 g licog·c ne e brcciati , < OT1l<' è.\ UÌlllO~ l ra l o dalla ui111i11uzio11 c della liJie n 1ia os.~c "'ala i11 alcuni ra ... i o dall'abbassa11 1r nl o della cl1cto non1ia. L' ,i\ . f)er ò rileva ch e il 1't,11 on1rno <lella ridt1zio11c clella lipemia <101)0 ingc:-..lion r cli ~· lu co . io è Lull 'allro r l1 c co tante= e ciò J)rol>ahil1ne11te in rapJ)Orlo con la di'ersa rc~ LliYilà i11~ ular e allo . ti111olo elci a licicli a1i 111e i 1t a ri . '" 1

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In due casi cli diabete grasso s tudiati dal1'A. la condoitta del ri camb1io lipidico si discosta nettan1e11te sia da quella ch e si osserva nella adiposità patologica sia da qu·ella ch e si osserva n e.I diabete insulare . L 'A. osserva come da ri cerch e eseguite ris ulti iel1e il 111c labo lL'ID10 dei c.arotinoidi nel diabet e m ellito ·è di re.g o la a lterato; vi è ipercarotinemia a digiuno ed in qualche caso una .a ,;idità d ei tessuti cutanei 1per i carotinoid1. Ij' A. però affermn che l 'i perca ro.t inemia a dig·i uno .e la xantosi son o indipendenti dalla condotta della 1ir1emia e de ll a '"'~ravità d el dia. b ete . La patogen·e i d ella xa11tosi , secondo I' A., ,~a ·eRclusivamente ri cer cata n ell 'esalta1ion.e dell'avidità delle cellule cutanee per i carotinoidi indipendentem e11te dalla quantità d.i qt1esti i)resente. nel angu e. S. !F. 1

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Post-ipofisi ed eclampsia. (l ,_\.MB:CnT. Gyriéc. et obs.tétr. , vol . 37, n. 5

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magg·io 1938, tp ag. 359). Do_po aver ri~·ordato ] 'ipot esi ·e111 essa d al J\.ustrter , d.a l Seitz e da altri , ch e a ttribuisce Jc i11 to sicazio ni g ravidi ch e ad una modificazion e patolog·ica d elle a ltività endocrine, l 'A. acc.e11na ai lavori cli 11urr1erosi AA. sulla postÌ_p!Ofisi e ' ul1 'azione a ... opressoria ed antidiuretica d' t111 fattore da c sa isolato , l a pitres: ina , d el tutto. ·dis tinta dal fattore oxitocico Ì])Ofisario. Nel 1936 l 'A. dimostrò ch e l'irra diazione ipofi aria i11 do11ne g ravide portatrici di ed en1i o di 11.efropatie g1:avidicl1e provoca l)O]iwia ·e c h e I 'azion e d ei raggi . X è tanto più effi cace quanto p iù è l L11-b:a to il m etabolism o d ell 'acqu.u. L ' A. a.v eva per·ciò J~nsato di d o st.1re la sostanza a ntidiuretica •p rrima e dopo l 'irra.cliazion.e, fabbricando l' estratto· col m.etodo di Marx o inietla ndolo pei~ via intravenosa j n cani a fist ola v·c scica le permanente. In g·e ne:r.ale l 'iniezione intrave11osa di 0,01 di unità i r1t.e rnazional e (v"'oegtli n) di pitres&ina de tern1in.a n el can e un arre Lo n etto della diuresi. L 'A. studiò l 'azione an tidiuretica .di ·dieci estratti di .sangue umano di donne eclan1pticl1e o in stati di 1Yr eec]amµ ·ia o portatrici di eden1i , ottenen1d'O i seguenti risullati: 5 risultati rtegalivi (tino di questi con sangue di d onna cl1e ave,,.a avuto 10 1ninuti ptima del prele''an1ento un attacco ecla111ptico), 1 risultato dub])io, 3· ri&ultati positivi , ed i11fine l 'u]timo positi,,o a l 1nomento d el parto, n1entre e ra st at o r;egativo un m e.se prima qua ndo -già la donn a presenta' '·a notevole i11c·rtensio11e €d alb{1mi• nur1a. Di fronte a quest i i11su!c cessi l 'A. controllò se la pitressina fosse ultrafiltrabile e si f-.abbricò degli u lLrafiltrati di 20 cc. di p lasma di en n e addizionato co11 due unità ir1ternazionaJi di pitres&ina. Ogn i cc. d'ultrafiltrato ,·iene a conte11er e O, 1 unità di pitressina . L' A. diluisce 1 cc. cl 'ultrafiltrato 10 volte e ne inietta 1 c1nc . n el can e per via endovenosa. Con tali 1

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SEZIONE PRATIC.\

·Cspe.rie11ze l 'A. 11a ottenuto nel can·e 1'effetto a ntidiuretico. iF orte di questi risultati allora I '1\.. 11a iniel.La.t0 ultrafiltrati IJrov·enienti ·da _angue di preecla1tlptiche ·o di donne gravide ron .edemi i1otevoli ottenendo un compl eto i11;:;t1-c.c esso, perchè basandosi sul ta, o di sostan2a antidiuretica contenuto nel sangue .secondo ~Iai;x, bisogna iniettare grandissime quantità d ultrafiltrato (20-30 cc.) ch·e determinano n·e.1 cane uno sLato di shock talora intenso : perdila delle feci, vo1nito, adinamia per 24 ore. Se questo shock 11on i produce, la diuresi .continua. Ora questi sintomi non possono e~­ sere attribuiti agli 01Tiioni post-ipofisari, la c ui azione1 con1e si sa è lin1itata n el ten1po. Infine l 'A. ha estratto la sostanza antidiure1ica con il 11uovo metodo di Melville, dal san rrue d'un.a donna eclamptica e con que to stratto ha ottenuto nel ca11e un a1Te to maJLifesto ·d ella diuresi senza i)rovocare shock. Dalle esperienze descri lte l 'A. trae le scgu·enti t on clusioni. È in1po sibile dimostrare attual111ente che l'eolarr1psia e .g li stati pire-·eclamptir i s0no la conserrnenza d 'un aumento del tasso della sostanza 1)0 t-ir>ofj . aria nel sangue. J 1n-ttodi di estrazione sono troppo grossolani e con es ·i si precipitano d elle sostanze, cl1e derivar10 forse 1d!a disintegrazione delle proteine, ma cl1e nulla ì1anno in comune con l'orn1one piLuilario. È ancoir a l)OCO verosimile affe1 mare ch e l' effetto aotidil1retico·, ch e si o. ~erva di frequente nell 'eclan1psia, sia dovuto n.11'ormone poi&t-ipofi ario ·p1iuttosto <cl1e alle ,·arie tossine circolanti nel sangue. Dato poi eJ1e la quantità di pitressina nece~saria a proclurre un effetto minimo1 sulla pressione ·è 200 ''<)lte superiore a quella necessaria per provoca1'e un effetto anLidiureLiro n1arcato, ci si può clon1andare e una con1cientra zion'3 di tale os tanza, s11fficiente ad elevare la leil~ione sanguigna, potrebbe ·esi ·tere n el torrente circolatorio 'enza eseTcitar·e ef feti i i)ronunciati sulla secre1ione llrinaria. C. Cnocr. 1

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ALLERGIA. Il fenomeno Sa.oarelli-Shwarzman-Hanger e la sua importanza clinica.

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Il _primo ad osservare tale fenome.n o è stato 'a11arelli nel 192.J: (cr6diamo perciò ch e dovrebbe p•arl.ars.i di « feno·m cno di Sanarelli »). Egli tro,·ò ch e inietlan do ne lle vene di un ani111.ale una dose non mortale ·d i vib rioni co1l c.ric i, o 21 ore più tardi un. filtrato di culture, ~ i detormin.a no su bilo dopo la seconda i11iezio'.!11e g·ravi reazioni emo1Tagiche r1elle r e·gioni in c.ui i vibrio11i si localizzano: nell 'intest1no e nelle g landole mesenteric]1e. Circa 3 a111li do po Sh,varzman trovò ch e i conigli cui era slato iniettato nella pelle un filtrato di c t1lture b atteriche, rea.giscono ad un.a succe . . siva iniezione endovenosa dello ... te •&0 o di un diver so filtralo con emorragie e S})esso a n che necro i deltl!a region1c1 cutanea prei1liettat.a. Qu.a i. n ello stes&o tem_po, Han g·er cor1.statò, pe1· me·zzo, di r)rove cutanee, ch·c i conigli har,n.o nna a ller.g·ia .spontarue1a di fronte ai filtrali di v.ari b•a tteri gram-negativi: la iniezione intracutanea .dli tali filtrati provo·ta una reazio.ne acuta infiairrimatoria. Una iniezione ·endovenosa ·d e·l lo stesso filtralo, prat·irata alcu11e ore dopo, det·ern1ina processi en1on'agici e n ecro tic i n ella r eg·ione cutan ea preiniettata. Sirr1ili r eazioni J)rin1itive alla iniezione int.raia utan·e a di filtrali no·n si osservano nelle cavie . Se però si preparano i filtrati dalla flora fLaso-faringea d e.gli anin1.aJi, si ottengono spe•&so notevoli reazioni primarie, e tipiche necrosi emorra.gicl1e in seguilo a u11a successiva iniezion·e endov1e nosa. Tuttoi qìllesto sernbra indicar.e ch e la r eazione S. S. tl. sia dovuta i11 g ran parte a fattori allergici. Esperier1ze di vario gen er e eseguite· su animali di1nostra110 c1he il da11no local e necessario a ch·e si determini una reazione S. S. H. l;uò dipe·n dere anche ·d a una reazione tra antigeni e anticorpi (1). es. d el 1polline). Com·e pure dimostrano, che le .sostan ze ch e iniett.atie Jlelle ven·e scat,e nano la r eazione locale, rlon sono soltanto batteri o filtrati 'b atterici, ma ~nche le pilì .diverse specie di compl essi antigon i-anticorpi. Poichè la reazio11 e S. S. H. viene provocata indifferentemente da filtrati batterici, da infezioni 0 da reazioni tra antigeni e anticorpi è lecito· su·p porre ch e l 'azione ·dipenda da UL1 cc)mu11e sub.strato ch e potre·b be esser.e di natura allergica. E infatti la inie·zione endover•osa ·d·ei filtrati proivoc!a regola1'mente una caduta d ei trombociti co1ne avviene nelle reazioni anafilattiche.. La iniezion.e ertdovenosa di ·piastrine disf~tte non dà però luogo alla reazione S. S. H. ch e viene invece provocata artcli«J dalla iniezione endoveno.s.a di alcune sol'anze inerti come agar, amid·o, tuche cinese. La principale caratteristica del fenomena S. S. H. è la necessaria cooperazione di due fattori ch e prove11ienti da differenti vie i ' rengo110 ad incontrare ed ag·ire n ella parete dei ' 'asi di un te55uto. Il fattore scatenente d eve 1

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H. HoRSTER. /(lin. fJl oschens1ohr. , 12 novembre 1938).

Il fenome110 Sa11ar.elli-Shwarzman-Hang·er <onsisle in una viol enta r eazio·n e l ocale ch e viene pro\1ocata in t essuti predanneggiati se si inie·t tano nelle ven·e di un animale aloune ~ost.anze biologicame.n te atLjve. Le co11dizioni locali che p1reidiSip·o ngono i te.ss11ti .alla reaziolle ·devono €&sere de-i danni \1eri e l)I'O f>l'i : proYOcat.i o direttan1ente con una iniezione ne lla i)ell e (reazione. alla regione i11i ettata) 0 ppure indiretta1nente. con u11a iniezione endovenosa <li m~clrobi cl1e i vanno a fissare secondariarrì.e11te in detern1inati org·ani o tessuti (reazior1e da parte di tessuti). 1

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POLICL!J.~ICO

se111pre i)rov e11ire dalla via en1atica, il fattore locale preparante può essere introdotto direttam.en te ad arte nel tessuto, oppure può per' 1enire ad esso .seicondarian1ente in seguitai ad u11a infezion e spo11tanea o artificiale o per una reazione locale tra antigeni e anticorpi. Una infezione, spontanea con localizzazione in a lc uni tessuti o con azione tossica O!Ugli st·e-ssi , come pure danni tissurali da reazioni tra antigeni e aI1tico rpi (f.a ttori p r eparanti) e una susseguente invasione ·di batteri o ai tossi11e n,e l sangu.e (fattori scatenanti), éono con·d izioni ch e fre·q uentemente si avverano ancl1e nell ' uon10. Così le bacteriemie e le tossie·m ie sono pro·babilmente molto p iù frequenti ·d i quan Lo si creda : si h anno ·p1. es. delle batlel iemie tra n sitorie dura11te le mestruazioni, dopo le estrazioni di denti o tonsillectomie, e in quasi tutte le malattie infettive. In base a i risultati s.perimentali si potrebbero interpretare com ·e risultati di una 1}00zione S. S. H. quegli stati morbosi dell'uomo in cui in seguito a d infezioni (angine, grip pe, ecc.) s i svilupp·a no in qual c·h e parte del1'or.g anismo, affezio1n i locali carat t,e rizzate· da e·morragie ed ·eventualmente a 11ch e da n ecrosi: appendiciti, }Jancreatiti, gastriti con ulcera, e forse anche le reazioni e.111orragich e intestinali n el tifo. In questa ultima malattia sono stati tal vol ta osservati fenomeni emorragici in seguito ad iniezioni endovena·&: di vaccino misto a siero di convalescentt> . Forse .~nche la con1p:-lrsa di 11l cerazioni intesti11ali i11 seguito ad ustioni cutanee o ad intensa irradiazione solare si può interpTetare come fen omeno S.S.B. 1

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[ ANr.No XLVI, NuM. 3]

len co ·d:egli alimenti come causa di sindromi .allergich e, il latte e le u ova passano in prin1a lin·ea quando si tra tti di bambini. L 'A. ha eseguito una serie di osservazioni cliniche, in questo campo, fra i fanciulli lomba rdi dal 193ù a.d oggi ed ha osservato che molte ma11ifestazioni morbose da essi pre1&entate erano da metterNi in rapporto· con una ipersensibilità al latte. Cli11icamenoo tale ip·& sensibilità al latte si estriniSeca con nausea, von1iti, orticaria, dolori addominali, diarrea, err1icrania, asm a e c orr iz.a ; l'A. richiama l'attenzione sulla ripugna11za che alcuni bambini ip·resentano per il latte e ritie ne che ciò .sia da ritene r si et.;ome un segno di natura difen&iva. 1\{a poich,e il la tte è un cibo troppa pe.r ~etto perchè sia possibile escluderlo, completan11ente da ll '·a limentazione dei fanciulli , l''A. incoraggia la creazion e di un latte anallergico , privo, cioè, di quei fattori che possono · indurre le anzidette si11dromi di ipeIBensibilità, pur senza nulla togli·er.e del potere nutritivo ·d el latte di mucca. La qual cosa è possibile, come è sta i o clima.strato, sottoponendo il latte a parti.col.ari trattamenti ch ·e agiscono sul gruppo delle 1p xotein e cl1e· ven g·ono a perder.e così il loro poter·e n ocivo. 1

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P.

P1·oblemi allergici dell'alimentazione in generale e di quella lattea in particolare. (P. SANGJORGI. I quaderni dell' allergia1, agata 1938).

Le ipersensibilità a limentari.

che vanno acqui~ l a ndo l1na JJarte ·sempre più importante nel quaclro dell e i11ersen sibilità umane. sono dovutci alle i)roteine dei cibi e sono r ese possibili, secondo ·F rugoni, essen zialmente da due elcn1e11ti: 1) ah·n or111e permeabilità o soluzion e di continuo clel tubo digerente l'lonid c facile ing·res o cl cll 'all ergene; 2) . riarsa .r fficienz.a clei J)Oteri digesti,ri per c ui u 1la clctern1inata so tanza alin1entare pe11etra n e11 'org·anis1110 prin1a d elle necessarie alterazion i è di i11tegrazio11i; l)rima , quindi, di aver pcrdt1to la lJropria funzione antigene. L 'i1)c r~e11 . i l)ili tà ,.€rso talune sostanze a li n ten tn ri (fragole, cro'"' tacei, uo, a, ec·c.) è nota L'ncl1c ai profan i; l 'r\. . l)Crù richian1a l 'attenziof,le ~till a ipersensibil ità al latte , in rapporto all >1n111or1anza cl1e questo n.lin1ento riveste in lutle le elà della ·vita e tanto più che> nell 'e1

TOSTI.

MISCELLANEA. Sinergia t•unzionale e asinergia funzionale. (\\i . ..E 1EssrNGER. Journ. des Praticierts, 19 n ovembre 1P38). 1

La fisiologia nor111ale ·è tutta basata sui fen omeni di sinergia funzio·n ale , perchè tutte le funzioni di un medesi1no gruppo fisiolo.gico sono unite le une a lle a ltre· e si associano si tr.ascinano o si comp·e nsano. Le sine r gie più interessanti sono quelle endocrin,e. Ve diarr10 , p€r esempio , la costante glicemica. °È ftbbassata daJl 'insulina pancreatica, la cui secrezione è detern1inata dalla stessa glic€mia direttamente, .e, i11diretta111 ente, dalla ecretina duodenale, da ll 'or111011e .p aratiroideo, della t.iroxin.a, ·d·a lla pancreatostimu.l ina del lob o anteriore ipofisario e .dJall 'ormone ·p ancreatropo del lobo po,s teriorc della stessa ghiandola . Inoltre essa è r egolata dall'influenza ner,~osa , è elevata dall 'adre11alina surren ale cb.:e a su.a. ·volta è in correlazione colla cort.eccia surre11ale, co1la tiroxin a tiroidea e colla n1edullostimolina anteipofisaria. L 'equilibrio org anico è u11 fenomeno di ])il.an cia; l 'altsrazione di un solo org1ano d ei tanti preposti .a d una funzione dà la deficienza g lob·a le. L 'A. in collaborazione col ' Valter l1a s tudiato la patologia _epatica dal i)unto di vista delle sinergie ed ha potuto notare la costanza dell:asinergia ma con notevole varietà nel suo quadro. Così egli ha ' 'eduto n elle intossicazio1

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Por.. 1 c r.1~1co, A~~o

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( Pagi11a di pubblicilàJ

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SEZIONE PRATICA, N.

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Terapia moderna coi· preparati

dello zolfo

ucocs o ~ d il va lo re d ei n1ode rni n1 edi.!'<l JneJ1li solfami dici sor1 0 di i 11 o~trati rlag·li s forzi t enatci ed ininterrotti d (\i cJ1i1nici e. d ei Jacoratori~ più im po l'lanli clel Jll Ottcl o , inlesi a ,c;ne.are e ad i11d·i vidl1are la for111n cl 1i1ni ca part.icolare che as'jic uri ai i1tgoli prepara ti il 111assi1T10 di attività ed il m in i1no di 1os. ~ iciLà, dal1·e11orn-ie 101.t ei·aLu1 a ch e si è acc u tn t1lata per st udiari.tc l 'effica cia non solo 11e.JJc forni.e inf cttive 1)iù co1j tuni e diffuse) n elle quali essi <:;rano tali da1)1) rima saggiati, in a an cl1 e per indicarne autorcvoln1ente l '01)porl u11ità di impiego, in al~re co11 lin ge11ze n1orb·o... r, più r a re e ))ÌÙ gra\ i, n elle qt1ali g li agenli infet Livi dorninano incontrastati , vin cendo purtroppo il 11iù delle vol te la terribi le batt,agl ia; e.d infin e cJal moltiplicar i del le ricer cl1 e scientifich e Yolte a gettar lu ce su ll 'a V\7incen Le ed a n cor a r1on d efinitiva,m ent e sciolto probl err1a dc] loro r111eccanis n10 d 'azio11e.. 'E: b ene tog·Jier e fin d1all 'inizi0 ai m edici ancora Liluba11Li l e incertezze ed i 1imori u~·li • e ffetti collaterali cl1 e .a ccompag 11 a11 0 l 'at1lvi1à terape.u tica della paraarr1in ofen il :- 11l~1n1ide., fa cendo l oro presente ch e, con ]a gradt1a le formazion e di criteri posologiai h<' n d1et 0rmina ti da a m1)ie statis tich e per ogni forma m orh o~"a a&isieme a l diffonder si d ell '.1bitucline d i t1n più rigoro"o controllo rr1edico, al c1uale è obbligatorio sottoporr e i rr1ala li ch e vf\11gon o r urati .con un n1edicament,o di cosi.ricu a inten s it à di <izion e, •qual·ei è la l)ar<la n1in o fenil sulfan1id e, le g ià r arissime, ma gravi conseg u en ze ap11ar{'r1tem cnte i11sorte dopo U&O di f>reparati s u] fa111idici , con1e l 'agranulocilosi , l e .an·eJJlie a.cute ·emolitiche. ed u ltima n1ent e l 'azoosp errni.a (nei gonorroici) sono divenute <ll1cune a ddirit tura eccezio11.a ]i e sempre conLenute en1 ro li miti di ,gravità tali da poter si loro vittorio a 1;1e.ntc opporre; alcune altre altrettanto pora<li ch e (l'azo0,SJ)e-rmia) r e ttan1en te interpretate, sono s tato valutate come fenorn eni di t o sici , assoluL.amente passeggeri e correggibili con la sem plice interru zione d ella cura . U11ica r elativa controindicazione, ch e tl1tta, ·ia non Y11ol sig·11ificar e assoluta irnpo ssibilità a conclurre. ·la cura, rria semplice1nente indica l 'a~solu ta necessità di un.a s omministrazio·n e <1.ssai acuta , sono le c.ondizioni di grave insufjzcienza. epatica. o r enale e s tati di anemi.a 1)rees istenti.

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In Italia qt1ale primo pi·odotto nazionale 1J1r oi-0tipo d-ei .c h e:mio'1er.apici so1famidici .fu otLe11uL ~ lo Streptosil . In questo preparato si è re.reato ·dii ottenere con l e n1a irrte caratt.eris tich ·e di p.u r ezza la sostanza attiva, e nello ~.tesso 1empo· &i è cer cato di dota r e il' pre.paJ alo di carattoristich e tali da r enderlo un tipo « speciale » di par.aaminof:3nilsulfa1nide, da 11o·n confc n .dc·r ·i con altri prodotti ·de.Ila n1ed e ima sostar1za se n1pliGi o d erivati. Le singolari varianti a 1)P•)rtat'J. all a su a fabbri cazion e· n on tolgono allo 1c Streptosil De Angeli » la caratteristica c:h imica fondame.ntale; quella di esser e un pr·cparato di paraaminofenilsq l fa mide semplica, che è il nl1cleo chimico v.era1nente .alti, 0 d ei primi pro·dotti ch em iot.eral>i ci azoi ci , alcu n i drei quali fabb·r ica t i all 'etero, a n cora in u so. Altre modificazio.n i n ella struttura chimica rlella orig i1laria i5olfa1r1ide di\1(}r se dalla diazolaz io uc·, quali l 'i11t rod uzio 11e di un gru1)1)0 so]for.ito, b en zilico, ecc., non sono state giudir,a tc dalla c.r itica ob·b iettiva , seguita ad un p1e,J:1io1d o di curiosità .~p·e rimental e n1olto. acce~a, apportatrici <ii iJUe] perfezioname~to sper a to , ia p er la tolleranza ed <litcor più per l 'i 0 sc.n sità di azion·e... . r\ll '·es11erien za cl el n1ondo m .cclico europeo, che compro·v a que1~ ta a fferrn azio11-e, si uni con o l e concordanti innumer evoli attestazioni in proposi1o -.della tamJ)a m edica a 1ne.ri cana . ]_.e. 110Lizie sull 'in1piego m .e dico dello Streptosil in ' 'ariate forane infetti,ne n ell e qt1 al i es.so cc•stiluisce una validis ima · ar111a t er.apeuti·ca, ch e1 va sem1prc di p1iù a·S.$1lliillendo il para tteire di a iuto indisp en sabile d ell'opera del medico, serviranno n el miglior-e dei modi a dare una id ea d e Il 'im.p ortanza e d ell 'est en si on e rag giunta d alla terapia strept osiliça n e] momento attual e. 1

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Indicazioni. I.

I NFE ZJO·NJ

STREPT0 COCC ICHE . 1

a ) Erisipele. - È questa una dell e manifes.tazio1n i m orbose, .açi age11te eziolog ico b·en n<>to, nella quale insien1e con l 'infezion·e gonococcica (v. oltre) lo Str€ptosil ha raggiunto i più brillanti risultati, conferendo al corso de lla rrtalattia un a evoluzione favorevoli85ima; a])breviazione d ella durata d ell 'infezione, ra-


II

-IL PoL1cL1N1co,

A~~o

(Pagi11a di pubblicilà,

:\L \I

pida .defervescenza su sseguc11 te all 'inizio della terapia slreptosilica, arresto n ella ,d iffusione d elle cl1i<.'\zze eresipelatose, rapido so,Jlievo dei fenoJ)leni tos::;.i-infettivi. Le r ecidive vengono finalmente deb e1llale e la prognosi generale è imm ~nsam,e,nte migliorata, a11che nei latlan.ti dove la eresipela as.~ume,,a frequentissi1narnente g ravità irrime·diabile . È bene assoc iare l ' uso orale dello Streptosil, 3-± fino a 6 con1presse al g·iorno , 2 per volta, ali 'introduzione parenterica di 1-2 fiale da 5 cc. e n ei casi g ra, 1 i 1-2 da 10 cc.

p) ,Sepsi puerperali e ohiru·1·giche sitrepto e stajilocoeiciohe (flemmoni, forun coli , fratture espost e infette, oste-0:mielit.i, fistole sup puranti, ecc.). - In queste la tera·pia 1&.t reptosilica si ·dimof'.tra ve.ra111e.n te utile, tanto a scopo profilattico clte curativo. In seguito ai larg J1i co11 trolli fatti in Italia e a ll 'estero lo Streptosil è ientrato n·ell ' uso di molte Clinich e ostetricl1e italiane. Posologia nel trattamento profilattic-0 : 4-5 compresse al giorno , oppure 2 fia le da 5 cc. od un.a fiala dia 10 cc. e11'dovena . Nel tratta.m .ento curativo: j-8' compresse al giorno , diminu endo gradaLame11te la dose dopo la dose massima (II-III giorno: 1-2 fiale da ,5 cc. ogni J-5 or e o 1 fiala da 10 cc. ~ei C<l~i i].Ssai gravi le. dosi per via parenterica possono! essere sen za tema raddoppiate. e) Pleuriti puru1lertte rla streptoc·occhi e ulcere serpìginosé cron·i clte della cute. - Si citano casi di p let1riti essudative purulente., portati alla Société de P éd1iatrie di Parigi' il 5 luglio 1938, guariti senza inter vento chirurgic'O a.ssocia ndo l ét terapia orale o parenterica al1'introdu zione intr1pleural e di una soluzione di paraaminofenilsulfa·m ide·, p1revia aspirazione dell 'es~udato1. Questo n o11 t:i rifo rrr1a e si ottie,n e una 1gu~1 rigi one corrrpleta clinica e radiologica. 1\.l tri 0t i son o· stati gu ariti con la sola te1apia orale. La lJosologia ' 'ari,i J1ecessaria111ente da caso a ca·E:O. Le~ ulceraziorli cronich e della ~ ute gua riscoIJO rapidamente in poC<) più di u.n mese, asso·ciandc: ad un tratt.ament<1 locale con ·p omate a]l 'acido borico, la somministrazion·e orale di 1 fino a 3-! g. g jorn alieri di olfanilamide. d) Meningili. - L 'in1pieg0 dei preparati solfamidici 11ella cura delle meningiti streptoro.cciche h a .ab.bas.s.ato la niortalità che prima de11 'im piego di tale tcrap ia to-c cava il 95 % dei casi, s.econclo alcune statistiche del 70 %; c~sa ora si aggirerebbe ql1in di sul 25-3·0 % dei 1

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ca~1 .

La terapia streptosilica . associa ta a tutti gli

l' lt ri mezzi terapeutici (sieroterapia, dre11a~g. gio .d el liqu or, ecc.) può es.es.ere condotta pe.r 't 'ia orale (8.-10 compresse ir1 2 riprese a poche ore di distanza); per via e.ndorachi.dea (introd11zione di Streptosil iniettabil e 1 % fin o a 1 clggi~n gere l1na con centrazion e n e1 li quor di

SEZJONE PRATICA, N.

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25-3p cg . %; per via end overtosa (2 fiale da 5 cc., 1-2' da 10 cc.) ad inte·grazion e delle altre. I risultati ottenuti cori a11aloga terapia nelle 111.. m einirtgococciche w no ugualmente brillar1ti ed ar1ch e la prognosi di questo tipo di a ffezi ..111e, g ià di pe·r sè n1eno nefasta, è di gran lunga 1r1igliorata. ·e) lnfezion.i del cavo orale - .4 n.gine - Ton1

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silliti - A rtginai di Lwd·wig - Piorrea allveowre. - · La terapia slreptococcica trova ragione di a11plicazione in queste affezioni nell e· quali lo s1reptococco è, se non 1'unico gerrn·e. deter111i1ta11te, sempre partecipe delle associazioni mie robich e che le ·determinano. L 'unica affezion,e che r1on viene vinta è l 'angina necrotica di !,1aut-Vincent. È stata notata, dopo cura con JJ.ara<\minofeJ1ilsulfamide, la sterilizzazione del Eerreto .al veolare n ei ca&i di l)ÌOrroo. La ·po o lc)gia ·deve essere. in tali casi adeguata dal m edi co ~ lla g ravità e a lla ostinazione della forma 11 1orbosa in O·SSer vazione. f) Sca rlaltirta. -- Nessuna specie di streptococ.co è l 'ag·ente specifico dell 'infezion-e! scarlattinosa, ma gli streptococchi provocano pe·r lo più le com1plicar1ze ch e in ~o r,gono n el coriso della m a lattia. L 'efficacia de lla cura con lo tre1Jtosil è di1n1ostrata dalla minor durata del pe·r iodo febbrile e dalla più rapida sco111parsa die·g li essu dati tonsillari. La g·lomerulo.nefrite secondaria , i1ori. t~o ntroindica la oura streptosilica, rna se la sommin.i strazion~e è fatta con cautela , si C>&5erva un rapidi$simo miglioramento della insuffic ien za r enale. Posologia : gr. 1, 20 per ' 'ia orale; g r . O, 10 (2 fiale da 5 cc.) per via parenterale.

IJ.

I NFEZTONI DA P NEU1YtOCO CCO - I NFLUENZE.

a) Poln1.011ili - Broncopolmo·niti. __, In una rl"lazione recente1nente riportata dalla Mi11 erva l'tf.edica si riconosceva cl1e un prezioso ausilio <i lla cura delle polmoniti veniva offerto dai prepara1i solfamiclici. La p•olmo11.i te lobare c las ica, con reperto positivo del 1d iplococco di •t ,rankel ne.Jl'es·pettorato , è uno dei è.am,p i n ei quali l 'effi ca eia dei p1reparati è ancora oggetto di ' 1asti ésperl.men.ti , dei quali ccn1incia110 a g iungere risultati aS6ai lu.singhie..ri, sottolineati dal] 'esito di alcune ricer ch e sperimentali, le quali rr•ettono1 in lu.ce l' effetto tossico esercitato cla alcu11i preparati solfamidici su varii ceppi di pneumoco·c chi, e il foTte alimento d-eJl'azione batteriostatica propria di un 5-iero antipneu1nococcico addizionato di una piccola quantità di solfar1ilamide. Passando a l ca1npo pratico, da ciò ch e si è del.Lo si dovTebbe d edurre la possibilità di otter1ere ottimi ris.ultati n ella cura delle polmoniti associar1do il trattamento sierologico al trattamento ch emiotera·pico con Str:epto~il. Più chiari sono i risultati ch e si osservano in seauito alla cura treptosilira n ei casi di

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III

IL PoL1 cL1N 1co,

1\ ì\NO \

L ' il

(Pa.gina di pubbli t; i là)

bro1i.ico1Jolmoriit e. Questa è il più delle. ' <>1te

co11se.guf nte a lJoron chite od a lievi affezio11i catarrali delle prin1e vie res·piraLorie. 80110 le c0sì dette /orin e influenzali}· e se rappìre. en tano j)Ìutt oslo ch e un 'a ffezione primi ti va, la complicanza di IJreoedcn ti a ffezioni rinof.a ringee e bronchiali, e sono determinate dall 'ag·g·1e sion c irl \'Ìa disC€ndente d el pare11chima poln1011are rln i)arte del germe. L 'esame batteri0JQg ico d ello puto dimostra la cos•tante e 11er l o più preval ente i) rese11za dello treptococco, as. ·c,ciato all o stafilo cocco, al p·n euim ococco e1d a l bacillo di E'riedlaender • Lo Slrep tosil aiuta e solleva n otevoli sin1a111 c11tc qt1e Li n1 a.lali, risol\ endon·e rapidamen te i focolai p-0l1•1011ari e n1igliorandone lo stato gP11erale. :\1"ella tera1)ia dell e. affezioni polmonari con lo Streptosil si procuri di manten ere. una buor1 l o .. sigt'nazion e del san gue. })) .1 /anifes laiziorti injlue.nza li va,rie. - Vog lia1no intendere c1ui le alg·ie inflt1erl zali diffu se ai n1uscoli, all e o sa, a ll e articolazioni, ~possa tezza generale, leg.geri fatti catarrali delle i)rirne vie l'CSjJiratorie, cefal ee ostinate, di . turbi tu,lti ch e n1oll,e volte si aggravano per la ·più seria comp ron1issione dell e vie re. pira torie; l 'in1portanza da attribuirsi in questi casi allo . tre11tococco, associato a d altri germi (pneu m o- ·tafilOCOCCO) è &tata riiù SO·p ra i]Juslrata so ttolin eando l 'efficacia parti colare eserr i lata dn I lo Strepto i]. ~a a sai frequ;e:n ti son o le spesso assa i gravi e ten aci nevra.lgie influe.n zali , pro, ocate forse J>iù dall e tossin e proprie d el g·er:me cJ1 e dal ger1n e infettivo sLesso, qua lunque esso· si.a, localizza te in quei setto ri specialmente soggetti a m ago-iore sforzo e lavoro (n evral.gie del trigemi11 0, sciatiche, e ·quie.Ila singolare dcl plesso br~chiale destro, in tal raso prima ria e i1011 .seco11daria a tra nn1i , le ioni vertebrali , ecc.). Cara tteristich e di qu·e... I e form e son o i dolori a tipo 1)arosis.istico esacerbanti col m ovimiento e la pressione sui tron chi n ervosi , as-senza di sintomi oggetti vi , resistenza a qua lunque ana1gesi·:o , m entre cedono tal,ro]ta ai preparati 5alicilici c.h e costituivano finora i soli mezzi t·e.r apeutici . Vogliamo ricordare a] medico lYratico ch e la nuova tera1)ia streptosili ca ha dato in questi ul ti n1i ten1·p·i ris.ulta ti veramente a tti.mi nella cura delle infll1enze genericl1e e molto S})esso pronto e definitivo sollievo in alcune form e p·a rticolari ben ch è assai freql1cnti , quali le n evral gi e l)iÙ so1)ra ri cordate. · · e) Nelle menirigili p·11 eum o1cocci ch.e, si son o ottenuti dal tra ttam\ernto ch en1i oterl{'f J)ico con sulfanilamide secon do le modalità già descr1tte per le m enin~iti di di ver.~a ezi ol o.~i ~ ri1

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a

Sr-:z10N E PRAT1c A, N .

sulta li ch e, cor1 sidera la Ja estrema gravità del1'affezio1i e, costitui sco no i)Je.1· s·è stessi inter_essan le ri ultato. J]J.

I NFEZIONI GONOCOCCICHE.

11 . ucce so raccolto dalla cura strepto.silica

:ielJa . c ura de lle fo.~·n1 e infettive gonococciche e 11ar.1 &e non superior e a quello ottenuto nella ter~1)1.a dell e i 11fezioni streptococcicb e. A nel 1e qui . 1 ol len go110 un 'abbreviazione deJ periodo DC uto del I~ malattia, In j)reven zion e d ella di ff11$ion e <lell 'i11fezione. (orchiti , ep·i didimiti, e 11.e11 n do nna annessi ti, metriti . I ,' accelerata g·11arigio11e delle forn1e cronich e, 1a disinfez i? n ~ dei focolai profondi di gon o coccl1i, co sti tu1scono· i tra ti i 1Yri11 ci pali de11.a h·en e,fi c.a nzio11e dell o Stre1)10 il. E . . o di1nirluisce la f1"e_q uenz.a co rl cui i11... orgono s or111)Iicazior1i ec·ondarie (renmatis111ie11 doça rditi), i)oicl1 è circolando i1el . a11g·ue co n1 b~&1 te Yaliùa111ente la batteriem ia, causa delle ~ uddet~c c om~lic.'l.z io11i , facile a 1)rodursi per il irop1sm o ·dei gonococchi ver o i tet\ uti J)l'Ofo11di , dai qtiali passa110 n el .sa ng·ue. · Sem1)re raccomanda11do cli prati r~ re il cla ~ ­ sico tra ttan1ento locale in tutt e le affezioni go n ococcicl1e e ricorda11do ch e la c ura tre.ptoEilica non cor1troi11di ca il cotltcm11ora11 eo in1pi~go di ,·.accini, indichia1110 co111e più efficace e i>iù tollerata la segu ente posolog·ia : 8-1O con1presse pe.r i prin1i -L g·iorni , 6-8 co111press9 in seguito fin o a .g·uarig·ion e, ave11do cura cli int er calare un 1)eriodo o di so. pen io11e di 5-G giorni dopo la ·seconda settin1ana di ct1ra; 1-2 fiale da 5 cc. o 1 da 10 p1cr 'ia par cnterica conten1.poraneamente-. · .t\. lr nn i s i)ecialisti ritragg·o110 111 aggiori e ff clt.i Ìlli ziarldo Ja cura . trepl osil ica dopo 8 giorni di ma la ttia. IV. Nelle Infezioni setlich·e delle vie uri1iarie deterrr1inate da b. coli , n elle J)ieliti d elle g ravide, nelle ci Liti e 1)ielocistiti cli div .. rsa eziologia, Jo Strepit o&il p orla ad una rapida f' con1·p arsa della batteriuria , diminuzion.c fi no a. c és-sazione dell ' elimi11.élzio11e del 1n11ropus e n etto· miglioramento <lei . . intorni soggettivi: bruciore·, pollachiuria, t eneRmo, dolori. Anch e la f.e.bbre, se coesisteva, pre~ent a re111 i s• s1one. V. Chiuder emo. questa rassegna con l 'a nr1uncio ch e a n ch e in m olti casi di f ebbr e rr1 elit1ense, ed in alc uni di tifo,, ed in altre i nalat tie veneree oltre la bJe11orragia (ulcera 11101le, linfogr anuloma veno o) lo ~ treJ1 l o. il si è dì1n-0&trato ·notetVolmente effi c.ace•, ]:asciancJo sper<\re ch e altri campi di appli cazione 11osr5-~ 110 , renire .a11erti a qt1 e. ta c ura ron . ir t1ra fidu ci ~t di 11 c:ces~o. 1

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IV IL l 'oL1cL1N 1co, A NNo ÀL vi

( {Jagi 11 a di pubbli ;ilàJ

SEZ l ONE l )RAl'l CA, N .

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Nuovi mezzi e applicazioni della terapia bromica ,

Le difl'i coJLà osis lcnli fi110 a qualch e te1nlJO aùdict.ro i1el la ~01n i1ti1tisirazione parenter.1le dai bro1tJuri .alcalini, di t a nta utilità terapeutica, sono : late vinte dai i1o ~ Lri chin1ici r on l:i fabl>ric.azio,11e ·di u11 nuov·o brornuro organico, ch e, st:bbene pari ai broml1ri alcalini i:ie.r co11tcnuto in bromo -cd azione far111acologic.a, ,è somo1ini strabilei p1cr ' 'Ìa puren. tericci int ra"'tii.ç;colare ~1d en dovenosa senza causare il n1i11i11 10 di. lurbo o dolore nè il n1i11imo [alto di ])ro111is1110 q·u aluu c1ue ·i.a la dura ta e 1'int ensità ·d1e.lla e u ra. Qt1esto 11 uo' o bro111uro è S·Lato m esso in lISO ir1 due l)l'C; jJ<lr\lzio11i: la prima cos tituita di S<)lo bro11 1uro organi co , n elle varie d osi << Bro1110 JJc An geli l> fial e da 2 cc., 5 cc., e 1O c!c. co1111)r essc e .g·ra11ula r·e ef rervescer1te, la secon.<lu u11il.J n1 crd e :11 cal io ed al n1ag 11e io (« Bro1110 l)e Ai •·g·-eli calcico 111 agnesiacc' » fia le da 2 cc., 5 cc., 10 cc .), entra111bi sommini ·trabil i endo111 t1scolo o endove11a. Questi i1 Ledica11 tcnt i , i)'cr ìa loro speriale co1 t1posizìo11e rispondono assai bene in tL1tte le for.m,e n erYose. corticali e i.n quelle dove accan to a nn o ~ t a l o di ipcr e·c ci1al)ilità dei cc111ri corl irnli csi ~ t 0110 an cl1 c . . quilibrio e labilità 1tç11roveg·ct.at iv i . ])oich è i11 J11 alali ch e prese11tano sq11ilib ri 11eur0Yegela1ivi. il iLtenia nervo. o autonomo r 11ar lir olarn1e11te labile, ci ·Ò par so oprlo·r tu110 prevenire le consegue11ze di tale labilità . €'S!)rimibili co11 t111 'cccessi va ensibilità ad u11 elG11tento al ti, 0 q11alc P'Otreb·b e esser e il e.alci o, aggi un gc11d o un altro elem ienl o, il 111.agu·csio. ell e è in ll n cr rlo qua] modo un a11tagonista d.el calcio; si sa per es.·empio ch e i ali di mag·ner.- io p1rocluc:ono u110 stato di narcosi , con sop1)r.cs io1n e dei rifl essi 1dien cefal·o-mresen cefali ci , imn1edialam ent e abolita da iniezioni di ~ali di calcio. Ciò fa i1erarc ch e 1nolti distl1rb:i di disjonia . di. lurl H1 lo rapporto fra joni attivi prese11ti nel 1&anguo, possano ' ren ir corretti dal prepara1 o Bron10-Calcio-1\fagne... io, con vantaggio clinir q i1i tut I i gli quilibri n eurovegetativi c l1 e c1a q tiel ll1rbalo rap1lorto , secondo le mod err1 c. n ff r7ioni l)iolo.g·icl1r , se111br an o derivar e. Tnteres a11ti e ' 'cran1e11to dimostrati,ri ·on o i ri tilla li delle "a . . te e. . perien ze clinicl1e ott e11ule co n q11csli llUO,'Ì bro1m uri De Angeli nell 'Istituto di (:Jinica rr11rolo.g ica di Milano su 1•a1icn li Cl ffcl ti da nevralgie e en ziali, a c1

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Cf'ssu;1li e co11ti11 ue, 11or1c l1è i11 rico verati con disturb i psicl1ici gravi e crisi ·epi1 ettiche. È rece11Lissima la nuova <.tpplicazion e di qu€· ti i)repar1ti di bro1no: le esperier1ze condotte r1egli IsliLuti di P.alolo·g ia e (~ li nica Me dica e r1 ell 'Os1Jedale S. Giovan11i di 1'ori110 ' ralgono a :r1ietLere i11 rilievo, oltre ch e uri 'azione sedativa 5ulla corteccia cerebrale, una azione sedativa ulla sfera n ervo.., a vegeta tiva da parte di entrambi i pre1Jarali b rom ici De Angeli; argome11 to di e e è lo stud·io di malati di ulcer e gastriche e. duod enali. In questi venne pratica to un tralLamen to a ba.se d:i Bromo De 1\ngeli o Bror110 Ca lcico Ma gn1e ·iaco 1 ola1nentc. o cort ~olfa1 o di alropi11a, in dose da u11 qua rto a 1 milligramn10, in escolando a ll 'a lto dell 'ir,iezio ne nel la stcs~a , iring·:J i due farma oi. Un traitamei1Lo siffatto per1n olle Jn . eguent·e i11 terp1re lazio11 e del s uo 1necca11is1110 d 'az i on e; l 'azio11e 1)eriferica dell 'atropit1a paralizZlt11 tc le. Lermin.azioni vagali sert$iliv c emotrici si 11nire})be a ll'azion e del bro1no esplicantesi J1 el senso di din1ir111ire es ·a JYtire l 'eccitabilità va0·al·e. (azione ·nl ,istema vegetativo), oppure di moùifi car e l ' eccitabilità di qu·e. t ' ultirn o solo ~ eco11dariam enlc , in qua11Lo sedativo del si1st err1 a r1ervoso centrale €·d ini1h itore di 1qu egli ecciLame11 Li cl1e, originan·d1osi n ella corteccia, si fanno risentire ui C·e'l1tri vegetativi. Qua lunque sia l 'i11l erprc lazione· è inn egabile l 'efficaci,a esercitat a dal Brormo De Angeli su fa tli di ipersecr ezion e e.d iperacidità g astrica, le quali, costant eme11te l)re1 enti negli ulcerosi , .--ontroindicano· la son1ministrazion1e orale cli bron1uri , ed infine sul mig lioramento d.ella si11tomaioìogia sogge ltiv.a dolorosa. Ci corista cl1e in di ver i altri Istituti si sol)o ottenuti inter·essanti risultati a conferma seml}J"e ma.g gioro del] 'importanza scientifi1c:a e pratica di. que. to nuovo tra ttam ento. È da sp,er are1 cl10 i n1 cdici si sentano incora.ggiuti · a sperimentare u vasta scala in una affezion e tanto gra v.c e diffusa quale I 'ulcera •g.aR L·rica il t r.a ttan 1e nto bromico assocìa to o rton .all 'atropinico coi ~eipairati fRromo ·De Ang eli e Bromo Calcio Magnesio De Angeli, ieru e t ' ultirr1 0 particolarmen1 e indi rn to 11er agire in modo dir.etto ed elettivo sul ~i­ sten1a autonomo ch e tanta pa11:e ha n ella determinazione della inlomatoloO'ia d elle ulcere gn trich e e du odenali. 1

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rANNO AL, -1, ì\"ul\I.

3J

ni ·da Mytulus edulis c.he i11 alcu11i ~i ha vo1nito e diarrea e in altri, ch e pure hanno consu1nato lo stesso pa5to, si ha itt ero dopo alcuni giorni. Quindi il soggetto. i1 orn1ale oppo11e una resistenza funzionale all 'ag·gressione i11orbosa ~condo le proprie sensibilità e le proprie defioenze funzionali. L'A. ha ricllian1ato l 'atten zione s ulla fragiJità viscerale ch e· può ·d erivare da una lesion e 1)rccedente e alla qt1ale ha dato il n o1ne di cat.afila.&si epatica . Rapidamente però, per effetto di questa catafilassi, la d eficienza funzionale dive11ta gl obal e e l 'asin er gia funzionale scompare per lasciare il posto ad una si11ergia, sia l)Ure patologica. 'è una differ e11za fra la patologia sperime11t.a]e e <..1uella umana , p erchè quella umana ha irtanif.e,.~tazioni di superficie (appunto nella fase asinergica) che sono ,m eno ·evidenti negli 8 11 ima] i. L'asi11er.gia funzionale non è solo il risultatalo di una deficienza funzionale; può anche esser e in rapporto con un'iperfunzione. Questa si ha specialm·ente nelle malattie dell,e g landole endoc rine: iperplasiJl anteipofisaria dell'acromegalia o della m. di Cushing, iperplasi o midollo-~urrenale del I 'i pe11en sione p:ar ossistica o corti cosurren al e de] virulismo con insulismo. Secondo 1'.\. di fronte ad un 'aggressione le cellule resistono funzional111cnte e si ha da nn lato un'asinergia funzio nal e a c11i f~ ri~contro un 'asimmetria morfologica. Le prove funzionali hanno importanza nel decorso delle .n 1alattie per .stabilire la potenzialità di resistenza del malato , perchè quanto l)ÌÙ è 1grave la i11ala ttia tanto l)ÌÙ è com1)ro1fJessa la capacità funzionale. Lus. 1

e

Le recenti applicazioni terapeutiche della flsieopiressia. (!\. Bi.: ssMA~s. Brirxelles-A1édical,

123

SEZIONE PRATICA

23 otlo}}re

1938). La fisicopiressia 1da sola o .a&sociata alla chemioterapia può g·uarire o 1nigliorare una serie di a ffe_z ioni, com e la sifilide, la blenorragia, la coriea e l 'asrr1a , contro le quali la inedièina era insuffic..: ie·nt.em ente armata. Que-ta nuova terapia richiede impianti tali che la rendono pratiic1abile per il momento solo in o~pedali e cliniche. I principali m etodi fisicopiretici utilizzano tre. fattori: l'aria callìa iz1rii<ìificn~ta, i raggi ca-

lorifici, le correnti alternate. L aria calda umidificata o condiziona.ta si ottiene con speciali apparecchi r1ei quali sono opportunam ente. regolati la velocità, la t em1).eratura e ]o 5tato igrometrico d€11 'aria. L'appa·r ecchio in uso attualmente per tale ,~copo e l'c( iperteirm » di R.ettering di gi à ad operato in una venti11a di centri clinici d 'Am.e.rica o di cui si h a qualch e ese1n 1Jlar e in Europa.

I raggi calorifici sì ottengono dalle comuni lampade elettriche a filo incandescente che circondano l'infermo, testa .escliusa, nell 'intern o di urt 'adatta cabina. Questi raggi si troVéìno n ell 'infrar0sso e possor10 ottenre:risi ancJ1e sotto Ja forma di calore osc..mro emanante da uno .strato di gomma ch e contiene una r esistenza elettrica (sistema ·d i Osborne). Le correnti eleltriohie alternate ad alta ed a ltissima frequ1enza, costituiscono l'elettrop ir essia d iater1nica ad onde lunghe, corte. ed ultracorte, che creano un campo elettrico sen1r,lice e rispettivamente elettromagnetico•. 1

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La diapiressia ad on.de c,orte ed ultra corte del.te· ai1cl1e elettrica semp·lice, si ottiene a n1ezzo di ·due .g ran di elettrodi sjtuati non a 1

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con tatto i11a in prossimi là del paziente, cl1e è protetto dal raffr.~ddame·nto mediante coperte o nell'interno di una cabina lu.n go la quale1 si trovano i due elettrodi sopra e sotto l 'it1fermo (« radiotherm .d i Rin.si e e (Bl.alock n). Nell 'appa recchio di Halphen e Aucla ir di P arigi gli elettrodi si trovano sul medesimo piano sotto il letto. · L'inductopiressia invece utilizza le onde cortei erettro.ma.gnetiche. La cor:riente attraver ~a uno strato di t essuto pieghevole c1 h 1e. p11ò esser e disteso sul letto , avvolto into·r no al corpo o m eglio posto sotto il materazzo nell'int erno di una cabina prrotet.trice n ella quale il pazie·n te. può muov.ersi libe ramente. Con quest'ultimo sistema si può condizionare l'ari a cnn1e nell 'ipertherm. l iii mbinazione dei due siste111i (c:alore p enetr.ante e calore esterr10) dà i inigliori e1ffetti. La fiF-ico1p iressia è stata adop·e r.a ta nelle iSeguenti affezioni : sifilide:, sclerosi a placche, gonococcica, corea, asma , affezio11i reumatich e, sindromi dolorose radicolari e n e·vralgicll e, pulmonite e in.a ]attie vasali periferich·e. I migliori risulta Li i so no ottenuti n ella sifilide in tutte le sue fasi e m a nifestazioni , r11a sopra tutto n ella n eurosifilid.e.. La fisicopires~ia ten de a sostituire la terar1ia i11 feitiva e speci.aln1ente qi1ella malarica d'ella pa:r alisi progr13ssiva. Ha il vantaggio di esser e sen11)r e disponibile; ·di 'Permettere la grad•11azio1n e ·de]la durata 'e della quantità 1del calorP- ; di con sentire 1'associazione simultanea cli q11al~ia1si cl1en1ioterapia; di e' 7itare l 'introduzione di altri g.ermi n ell 'O·:r:ganismo; di es· f;ere 111eno pericolosa. Secon.do le più r eoenti statisticl1e la n1o·r talità con la malarioterapia oscilla fra il 10 ed il 30 %, mentre con la fisicopiressia si riduce sempre più con il perfezionarsi d ell a tecnica, tanto che ora è insignificante. Con la malarioterapia si h a rispettiva·m ente il 21 e il 22 % di guarigio11i e di miglioramenti, e con la pires&ia fisica il 27 e il 36 ~~ . NelJa tabe dorsale con la chemio- e la n1alarioterapia si ha un m iglioramento nella 1netà circa dei ca,si trattati, 1111en tre con la fisicopi ressia a sociata all a ch emioterapia si 11.a t1n 1

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cc IL P OLfCLJ:'<ICO n •

1lc: lto mig·liorament o delle cri::; j e dei clolori ne l 66 <J~ dei casi. J r isultati ottenuti n ella sclere i a p l acche so110 •p oco incora~gia11ti. Viceve rsa nella gonococcia si l1a11no notevoli i&u ccessi. Tutti g li esperimentatori sono d 'accordo nell 'affermare ch e tutte J.e manif€st.azioni della blenorrag·ia guariscono nella grande Jnagg·io·r anza dei casi no11 solo dal p nnto 1di v ista clinico, ma a n ch e con la oomI>l eta sco111parsa d el -ger1t1,e. Irt ,g·enere bastan o 4 o 5 seiclute con temperatura rettale di 41°--11°5, d ella durata di 5-7 ore, co,n intervalli di 3-5 g·iorni. Certo l 'introduzione i11 tera])ia de lla su.lfanilamide e di altri prodotti siJnilari l1a fatto impallidire la fisicopiressia a11tigonococci ca, e.b e tu L.la via rirnan e ~en1pre un' ottin1a ri:Sorsa nei casi r efrattari . SoPo ·state segnate rapide guarig·ioni di m en.ingorocci.0 cr onich e ribelli. Nella co rea si so·n o avule fin a l 77 '7:1 di g uarig ioni e a l 17 % di n1ig·li o ramenli. · Il m eccanismo d ;azione della fi sico p iressia è cto mp.Jesso. T alvolta l ' ag·ente pia togen o è atta ccato 1diretla111ente, talaltra son o ·e saltat e ]e dife')'l· bor111D li ed immunitarie clell 'org·a11isrno1. In g·en ere ì e r eazioni fisiopia t ol ogicl\c bi.oc him i·c.h c f. inte11sificano (i depositi calcar ei d ell e borsiti , a d es., si solu!}ilizza110 e si ria sorbon o) e gli effetti farrriacodinamici si ac·c e11tt1ano . La fi sjcopiressia richied e c ure mint1ziose, ser, izio· ospedali·ero, infermieri s111eci.a li z1~ti , COJ)trollo medico permanente. Co~tituiscono controindicazioni la gangren a, le affezioni g ravi del cuore e d ei reni, 1:arlJerioscJ crosi avanzata , la tubercol osi pulr11onare, il diabete. DR. 1

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La cnra delle asfissie.

crvr.

\ -.\JA.. Ga.zette des Jic;pil Cll lX 8 ottob-re ) , 19~8 .

G.

~

Asfissia sig nifiec'l assenza clella r espirazione, c onsiderata clal p llllto di , ,i ta d e.g]i cambi gassosi. Pt1ò 1essere l)rovoca ta da : di ~turbo della , ·en tilazion-e polmonare ; disturbo 1d ella circDlazio11c; alter.azione d el sangue. Il di turbo d ella ver1Lilazi.-0ne polmor1ar e può es ere prodot Lo da cau se. n1t1ltiple : obli.ter azio11 e d·ellc ' 'io aeree uperiOTi; obliterazione d elle vie aer cE. infer iori ; bron co co. t rizion e; com1Jr essione del pol111one aria confinata· inibizione del ' c t utro b ulbare, sommersioin e (obliterazione più jJiibizionc) . l disturbi d el1a piccola circolazior1c poso110 })rodursi nel cor o di a ffezioni cardi~lrll e, o '['J.er emboli.e dell a l)Oln·1on ar e. I/alt oraziooc del sa n.g·ue si produce il ]) ÌÙ ~ l)C ~ sollo l ';:iziorte del C:O che si combina con 1 en1og·lob ina (gas illu111inante, ga.. d·a risraldan1en I i). L asfisgi.a può ancl1e essere detern1ill<l La da d epressione baron1etrica; male delle a llitncl ini. _ ei ga b elli c i l 'a fi ... ia . i prodl1rc i1rr n1ecca11i$n1i n1ulti11li e diver i . 1

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l

Dal punto di ,·is la meccanico i di5turbi riscontrati n ell 'a::;fissia sono· ·• respiratori : acceler azione del ritmo, aun 1ento dell 'ampiezza re spiratoria; cardiaci· bradicardia ed iperten.sione arteriosa; biocl1in1ici: acidosi scon11p·e n sata, ipercalcemia, glicemia , uricemia , cole. fosfatemia, . s.t·er1n1en11a . '· emalolog·icar11ente:: poliglobulia. Te.r.apia : a n zitutto causale . Evacuazione di un ·v ersamento, troppo abbondante, trac.h eotom ia, e&trazio11e di corpi estran.e i , salass-0, torticardiaci , ecc. Sinton1atologican1enle: diffier ente sec.ondo la fase nella quale si trova l 'a1&fissia; se con i n1ovime11ti respiratori spontanei persistenti od arr·estati. Se peirsislono : ossig.enoterapia, migliore è il carbogene (ossigeno più il 5 % di C0 2 ) an1r11inistrato sotto una maschera (specie per i bambini). Utilizzare la via rettale 0 sotlo1culanecl a d es. n egli annegati , ove la schiu:;l1a cl1e inonda l '.alb·ero res11ir atorio impedisce l 1assorbi1nento. Spe cialmente è indicato il car~ bogene ne lle asfissie i'n corso di rachianeste~ia o di a n estesia gen.e.rale. Affin ch è a l miglioramento, q ua litativo dell 'aria respirata si :p·o . sa ag·g·iungere un m ig lio1 amento quantitativo, al cuni autori aggiungon o bronco-dilatatori , come la belladonna, l 'adrenalina , l 'ef cdrina. Il salasso n ella cur a delle a.sfissie d ell 'asistolia o dell 'edema pol1nonare acuto , -è una tera pia di p rim 'ordine: 111algrado1 le grandi OJ)posizioni fatte a queJSta pratica i buoni risultati cui il sala~so d à lu ogo, hanno fatto .sì che il inetod o fosse sen z'alt1··0 accettato: è bene farlo seguire da una inj ezione di olio canfo""' r.a to'. In casi di asfissia con i:>aziente c.h e non r espiri più, provocarù la cor1t.par&a dei n1ovi1nenli u·es1)fratori cdn la respirazionie. artificiale : preferir.e il m etodo di Schaffe r od il metodo di Jelliilek, od uno dei tanti m ezzi 1l1eccanici. Oltre c11e con la resp·i razione arti ficia le si ecciterà il centro r espiratorio bulb·a re, per via riflessa : frizioni energich e, specie ag·li arti, flag·ellazioni umid-e sul torace; r esrJirazion e di sostanze ad o·dorare forte: etere solforico, an1moniaca, aceto , ecc. Gli asfissiati , · sr)ecialmente g li annegati. , 11anno tendenza natural1e a l·affr ed.darsi, perta11to l·isc.ald&rli , spe.cial1nente s ulla r egio11e ]~ osteriore d ella tes ta e d,ella i1uca. 1Fra le soslanze fa rmacolag·ich e capaci di eccitare il centro r espiratorio1, la I>iù attiva sem lrra esser e la lo.b elina, specie neig·li a nn.egati , ottin1i sono la cor amina (azione stille zon e riflessog·en e _inoc:ar otid·ee e centri bulbari). il c~rdiaznl. La ~parteina aumenta la freqt1enza e 1 a1npiczza dci 1110Yimenti r espiratori , cos.ì 1·1 -caffeina . Gli ar11ericani 11anno consig lialo il blE.u cli n1e1 ilene intraYenoso. 1

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SEZIONE PRATIC.\.

lna co a è intportante: ogni terapia d eve €:-''ere applicata n el luogo stesso d ell'accide11te e non arreslarsi ch e molto lardi nella respirazione artificiale quando non si ve dono i ·P•r i1ni n11;, imenti. La terapia delle asfissi e so·ffo canti da ga.s bellici esclude la re ~ pirazione artificiale c. la caroogenoter.apia. ~fONTELEONE. 1

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NOTIZIA

BIBLIOGRAFICA

.A. C1MINATA. A tla;rit e di iecri.ica delle operazioni Ch.iru.1'gich e ad uso dei ftl edici e degli St.u denti. \t-ol. ll., Edit. U. Hoepli , Milano 1938. L. 120. Con ritmo e precision e fascista il pro.f. Ci1

111inala ci ha dato il ~econdo volume della sua p regevolissima opera, .della quale ci iamo o ccupati in oc'c asion e d ella pubblir,azione d el 1° volun1e (v . cc Policli11ico n, n. 51 , Sez. Prat. , 1n3·i) <lice11done tutto il be11c ch e n1eritava e cl •·e og,gi, con i11aggior ' ' igo rie riaffeTmiamo. Gli a rgt)111enli trattati irt q ue lo magnifico ' ·olu111e di 4 70· p·a gine co11 563 disegni e fot ogra f'i e origin ali , ese1g uiLi in ala operatoria ·C' ei tavole a colori fuori t esto, ri g ua rdano l a chir~rgia d.el collo, arli, torace, genitali e Lerni, a110, r etto, sitnpa Lico addominale , 1nastoide, ernia ombelicale, l.aparocele, echinococco del fega to.: trasfu sion e del san gL1e puro. N,eJla c.l1irurg ia d el collo orcu1)a il prin10 •Pù~ lo il gozzo (strun1a) con la e ciss io n e unilaterale (operazion·e ·di IZocl1er) . L 'A. ci g t1i cla d al caso semplice a quelli più con1plic.ati, con a d er e nze t enaci , con com1)r esuione, con d eviazio11e d·ella tracl1ea, ecc. A tra,rer so una t)erfet.t.a uccessione, come i11 una c in en1atog rafia, vediamo superar e le cliffic'o ltà e con1picr e il g ravissin1·0 intervento -con tale se:mplicità e si curezza da incoragg·iare il più tiJ11ido OJ)eratore. Dopo una incisiv.a illu str azion e della enu-cleo -resezion e (operazioin e di Po1~ta) e l 'e -posizione di alcuni e emplari di nozzo Basedo1viaino, sa'ria n1ente oo m Jl1 e11 lati ; il C:. passa a lla resezione bilaterale (o perazjon e di Miltulicz) .r~hiuç!endo il ca pi1olo · con la enum era zione. ·dei p e.ricoli e d elle co1n lJilirazioni di q neste operazioni.

_,

1)~

la lau irigeclorrtia totale, la qual e gli dà l 'opIJortunità di rico·r dar•e il ri)lr ocesso geniale de l rLostro Duran te con l a sua i)lastica cutanea fari1l go.-.esof.agea. Il capitolo sulla traclieotomia merita particolare moozione pel n1odo col quale guida a ·uperare l e speciali con Li11g·en ze nelle qu ali I' o1)erazione si svolge. Il Ciro.inata, ch e e5er cita in uno dei magg iori centri indus triali si <Jccupa con g·rand e competenza e col pi1'1 vi, 0 intercssan1 ento d·e l] e lesio11i delle 111a11 i (f iernn1 one, paterecci·o, ecc.) n elle qua li il cl1irurgo d-eve aver di . n-i ira il ripri tino fu11zio11a]e ed il lavoro spc-· cifi co d ell'op eraio . Il c:apitolo sulle varici degli arti inferiori, slzlle. fra.tture e l 'ap p licazio·11 e d'i np']JoO.?'ecchi gessati, &lli vari 1netodi e.i.i trazio11e, s ulle si11ovitl ,e bors1iti , sulla osteosi111lesi del femore <:d.tir.qn o 111e ritevoln1e11 Le 1'attenzione più ' riva clc,]lo stu{Lioso. l..,a car ci11osi n1an1·n 1aria la toracopla tica, ]a c.h irurgia d ei genitali, dell 'ano, del retto, del sin1patico ad·d o·1l1i11ale. dell'·ecl1inococco, del fegato, danno all 'A. occasione di scriver e ca1)iloli densi di e peri-en za e di dottrina ·e non .ci ·è possirb ile darne n ep1)iure un cen no son11

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lll:lflO.

Cl1i leggerà 1qu~ste .aride righ e farà bene,, a11zi fa rà m eglio a co n sultare il , rolume e sia111 0 certi ch e lo a cquister à, 11er poco ch e abbia l 'anin101 c.t1irurgico. Il lib·r o è così avvin(·e11te, ·dà una co ì tranquilln sir l1rezza, è così splendidam ente .edito r ll e no11 può 111ancar e J1ello sca ffal e pr·eferito d el chirurgo. 1

T . F ERHETTJ.

CENNI 1.

BIB LIOG RA FICI< 1>

Lesio1ti del cervello e cervelletto e loca.lizza.ziorci C·erebra1li. Un vo]. di circa Sc:ALONE.

3·00 pag. Ed. Stamp. Comm er cia Je Editoriale. ~Iilano 1 193 7. È la seconda edizione, sen za rin1aneg·gia1r1eJ1li d el volu1r1e -g ià pub·b licato vari .anni or so1~0 e contenentie la d e crizione dei ca i di L1·aumi cranio -c,er ebra]i oµerati durante la g u.eT1·a 1914-.18, co11 qua lche con siderazion e sulle localizzazion i ce1rcb rali. n. I.A CA.VA. 1

L' adenoflemnio1ie soltom,asoellare, l 'asc ess.o <t elle linfog hia.1illole occipitali, l'antrace della ,,uc,a, la linf o·aclenile taberco lare cervicale, dan

I\..

1l1odo al l 'A. di venire alla chirurgia d 'ogni g'ior110, a quell a cl1irurg·ia cl1e per la sua frec1uenza interes::.a lutti e ch e pertanto d eve essere praticata con. si curezza e precisione somma. Capitolo molto in11)ortan1 e è quello dcli~ gangliectoni.ia e si1npalicect,01nia cervicale, c1U1 seguono qu1ello sulla m.etaslasi cnrcinoma.tosa sottomasoellare e 1'altro sulle cisti dernioicli sot,to~in.auali e sul torcicollo , dopo i quali l 'A. 1'i·1'ale all a chirt1r,gia più ·alta e più g·r a\'€'-' con

La storia delle co110. cen ze sui seg1li riflettori e dolorosi d elle Jnalaltie deg·li org·an i inlerni è l eg·ata a due non1i, ~facke n z i e e Head: ai quali si è ag·g·iuin to di. r ecent e quel]o d1 ](notz. La i1reg·e,1 ole monografia di H.anse.n C' ' 'on Staa espone in n1odo st1ccinto ma cl1iaro la dottrina di tali fenon1eni, cl1e hanno una

1

llANSEN

o H. von

STAA.

R efl eikto.risclie und

Algestische J(ranlìl1 eitszeic.he11 der innere ()rgane . Eclitore Tl1i e·n1 e, Lipsia, R. ì\t[. 26.

(1) .Si prega d 'inviare due copi e dei libri di cui si desidera la recen sione.


128

cc IL

POLIC Ll~l GO

g ra11de ir11porta n za dottrinale ed un non i11inore i11Le1·esse pratico, e ne segue gli sviluppi. D opo avere elencati e descritti i vari segni r e l.1€,ttori e dolorosi i1e precisano la importanza diag11ostica n e.lle varie n1alattie, e ne &p iega 110 la base anato·m ic.a ed il m eccanismo fisiolog ico. Le ve.c chie fondamentali teorie sono convalj d.ate ed integrate da num·e rose ricerche personali che illus tra110 anco·r a lJiiù i fatti g ià a cqt1isit.i e i1e m ·ettono in ·evide11za nuo,1ri. 1

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D·R. J(o1istitwlion rind vVeseniinderung der Epilc.p tiker. Editore Thien1e,

f,. H.

S ·r AN DER.

Lipsia. RM. 10,50. L'A. 5i i)ro1)on ei di .a ccertare se l e abit.uali alterazior1i ·del carattere deg li epilettici costituiscon o una sindrom·e d efinita e distinta dalla. altre forme psicopatologiche, quale importa1)za esse hanno) n el corso d·el male, ed infir1c come esse s i d eterminano. Lo s tuclio si di,ride in .d ue p1a rti, l 'una s p eri1nentale, 11ella quale è stato a1npiamente aclo,por a to il metodo di Ror ch.a1cl1, e l '.a ltra cli11ica. Le con clusio11i han:rl.O un 11otevole interesse ptaLico in riguardo non s-010 alla diag11osi del: le varie. for111e di Cf)ilessia, ma a n ch e al destiTt1) tl ci })azi cnti ed a l loro trattun1cnto. Ì\1erita di e~sc::re rilevata l 'osservazi on e ch e l e cure prolu11 ga Le d i b·r omuri e di lurrtinal. mentre provoca110 in.dubbii amente una rarefazjc> Jl ~ deg li a ce.ess i, concorrono a d accentuare il così detto « carattere epilettico n. DH. 1

E' . CuHTrus, H. ScHLOTER e E. ScnoLz. Tabes dorsalis. Edit. Thie1nei, J:ipsia. RM. 14. D qp o una su ccinta ma chiara e con1·p1leta esposizione d ella clinica ·è trattata ampiamente l '.eti.op·a togen esi d ella tab·e . M~ la parte vera111ente original e è quella rigt1ardante i fattori costituzionali, fa111iliari ed yreditari, .c:l1e cor1corrono a]lo sviluppo della malattia. No..n meno inter essan te è l o studio d ei riflessi l ega]i e sociali d elle \ 7arie manifestazioni in\1alidanti legat e ai su cce& ivi viluppi della tabe. DR.

[1\~·'."fO

»

VITA

XLVI,

NUl\I.

3]

CUL TU'RALE

La prolusione di Raffaele Paolucci al Corso di Clinica Chirurgica dell'Università di Roma. Con1e ne de111n10 g ià notizia, il 7 dicembre, . X\ 111, S. E. il 1)rof. 11.a ffaele Paolucci, vioe. presid1ente della Camera f asci s ta , ha tenuto· la prolusione .al Corso di Clin·i c.a chirurgica della l{egi~ Univer &ità di Roma . La riunione, affollati sima , ha assunto· un curaLLeTe di i11con s ueta ·. olennità per la lar.ga part-eci·pazio'1.1e di cli11ic i 111.edici e chirurgi di ntolte U11iversità italiane. Era110 presenti S. E. il prof. Gianr1i Petrag·11ani, ·direttore generale deìla Sa11ità ]) Ub blica; S. E . De Blasi , accade1rtico cl.Italia; il general e m edico. Loreto MazZ·C'·tti , direttorr g·e11 erale d ella Sanità militare ; il r ettore dell 'U11iversità di Bolog·na, S. E. (~hig i ; il g·e t1eraJe n1edico !~'also; i p rofessori Alessa11dri , PuLti, Forni , G-.a sb·a n'ini, 1E 'asiani, I·'rontali, D~llla Volta, Rietti, Schias.si, Razzal lOJ1i , Ccocare•l li , Ti ll oz:Zi , J>ecoil·i , i dooe;n ti déll 'Ateneo· ro111a110 e i1u1nerose rappTesent.anze della Setto la nUJ)Ole tana , dove il .Paolu cci ha . Lt1dia Lo, e dcl] e l lni,1 t\r'$Ìtà di Siena, ~1od ena , 13ari, P ar1na e 11olog·11a, le quali sono sta Le a ltrettante. tap1J·e della f er·v·i.da e laboriosa c.ar.ri<:'ra r,}i e ]1 a l)Orlalo il gio,'anc clinico ita liano, .a1)pe11a alle . ogliJe1 ·d·ella maturità, alla altissim a cattedra d ell 't Jrbe . 11 r,rof. (~jo va n1li P er ez , l)r esid e d ella 'F;:\coltà n1edi ca. ha dato il saluto cordiale e carr1eratesco d ell 'U11iversità di Ro1na a Raffaele Paolucc.i , cle1 quale· h a rie,·ocato in brevi parole le gesta di ]Jola e d esaltato l e doti di studioso CO$r..Ìente. e t enace. Il pro.f. Catterina ha letto u1J n1~sis.aggio di saluto ·del Pres i·dcn te d ella Società tedesca di c:l1irurg ia , n el quale ha sottolineato la stima di cui i chirurgi clella Naz ione amica circon·d ano i nomi di Roberto· Al.es·sandri e di Raffa ele Paolucci che ora d e·g·namen te g-Ii succe d e n ell 'insegnarnento. l ,a r api.da e avvince11te prolusio1i.e di Raffael e Paoluoci Lraccia brevemente le tappe d ella sua Yita di .5tt1dente e di studioso, che gli Q.anno diritto di ri\•endicar e a sè l 'onore di . . ' . a\ er saputo! ritrovare·, in eta ancor ·g iovan€. dopo anni di gue·r ra e di rivoluzio11e, nel 1a,·oro ·e n.el -silenzio , la gioia e l 'ele\razione, la poesia ·e la fed e n ella vita. E,d è la cl1irurg·ia appt11110 , che , 1Jogg iando sulla basa g·r.anit.ica d ella Scien za il suo edifi cio, atting·e i fas tigi dell'arte e si avvolge della b·el1ezza ideale d ella poesia. Sci,e.n za cl1e &cruta i pro b.Jemi più profondi ed o-sct1ri d ella vita, Sc i~ 11 za ch e un travolgente cammino 11n portat o in I rent 'anni ad altezze 111era,·igliose, m a c.tncl1 e e sopratutto nrte. -~rte l re111enda, c1uan do gli ~tru in.enti e le conosce11ze biol ogich ij e clini cl1e er a no , a pa1

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Fcbrile Episoden bei Sc1iizoJJ11rcneri PS)'C1iosen. Editore rfl1i 0me, Lips ia. F.

ScHEID.

R. 1\f. 7,80. Nel co r o d ell a $Cl1izofre11ia si verificanoi di f rc·t1L1ie11t.c epis.c>idi fe.b brili ai quali finora -è 1 tato d;1 I0 u ila car sa impor tanza. L' A. rili er1e CÌ) e essi possano dare una qualc ]1e lt1co ull 'etiot>nloge11esi di ques ta n1alatti<i , C'tiopatocrcn c 'i cl1e i·irr1a11e ancora in fit1 a ombra. Ha 1)er ciò ·tudia to questi episod i feh l1ri ~ li e subfebl)rili pr eci ~a nd on c la frequenza, e la coincidenza con 1e ' 'arie fa$i della malattia, il loro decorso, ed i fa tti .somatici e 1) ichici clic ~oglio 11 0 acco1111)()gnaTli. DR. 1

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f ANNO

XLVI,

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SEZI ONE PRATJCA .

i.a•gone di oggi, rudin1enla li; quando il chirurgo doveva es-ser e jolato di un coraggio estremo, di una inset1 ibilità a tutta prova, di una {,Ccezionale rap idità di r11ovimenti: ~ passava per un uomo spietato, dal cuo.r·e chiuso alle altrui sofferenze, una pecie di car11.e fice, anche ~, invece d ella n1 o rte, do11ava talYolta la vita. _Arte più s-oltiJe oggi, i11 cui l e .accr esoiute i)ossibilità di an estesie: in11oicrue, il più vasto saper e, la maggiore co 110 ccn za d el ris1)etto cJ1,e m erit.a110 i tes!::>Llli, ricl1ied ono sì, a n cora , a l c;hirm·go coraggio e angt1c fre.ddo , 111a sopratutto il meditalo, luc ido, sapie11te ardi1nento ·di chi d eve pre1ld er e t1na d eci io11e ar<lt1a e talvolta difficile, e elle t1na volta presa dcYe es.sere P'Orlata a co111 pi111 einto . Arte p iù tnl1ana, })erchè essa dà , oggi , g r a11 cle pe o al1'impre·s cincl ibile dov1€J1~e di ris.parn1iare ogni inutil1e soffer e117Ja agli i nfer111i; 1parcl1è :im11one a 1se .st essn. l 'in1perativo cate·g·ori co : ogni d olor e oh e può esser~ e,·itato de,re es er e evita lo. E o•p era d 'arte;, a111cora, in virtù di quellct ch e è giustame11te d efinita l 'eleganza dell 'op erazione, ei ·p e·r cui 0'ssa appar e un.a cqsa se1nplice e chia ra, un s ucced ersi oTdinato di t 01npi, il compim·ento· di una serie concatenn.La di atti ch e sono es1)ressione cli_ d e,st:re.zza, di tempestività, di colpo d 'occhio , di arn1onia e a n ch e.i ·di isti;'lto. Scienza, dunque, ch e ric.I1ied e una solida preparazio·n e scientifica, e arle ch e vuo le un lnngo tirocinio nelle corsie e n ell e. sal e operalo·r ie, '1 co.ntatto con g li a1111nalati, {li front e a responsabilità personali , che Rolo posson o clare la misura d.e.l la ca·p acità t ecni ca acqui5ita dall'operatore. Missione ch e e ig1c. d a lui sa crificio1, ab·b andono ·di ogn i altra g·ioia, pioo.a, compl eta, aiSsolula d 6dizione. L'o::ratore traccia un sintetico quadro 1dclle affern1azioni ch e l a ·chirurg ia ha saputo r eali zrz.are1 n el trionfa1e cammino ch e essa h a compiuto 11egli ultimi d e0c1111i. I11trarn.ezzando l a s ua esposi zione con suggestivi ricordi s torici , eg·li a f fro,n ta il nucleo centrale di e,ssa : cl1e cosa , di questa Scienza e di questa art e,, d ob 1biamo insegnare a i g·iovan-i chie so·n o affidati all e nos tre •c.ure e come trasn1etter e acl essi questo arno11~e ch e r ende b1ella e· Jumir1osa la i1ostra fatica? O·c corre inse·g nar e a i g iovani a riconoscer e le sindromi acute, quelle ch e posson o ri solvei si so·lo a p:r.ezzo di un r apido intervc11 to, J)erch 1è .gran parte de:gli studen t i di ogg i sa1anno ·do.m ,a ni le sentinelle avan zate, in quest<• lotta che 1&i comb·atte contr o g li agguati della malattia ·e della morte, e p erch è d al loro primo giudizio dipenderà la eventuale salve zza d el colpito. Insegnare a i gi()IVani quello che la chirurgia pillò d are in tante form•e morbo~ se , n el , . .asta, campo ·degli interventi p1er l esioni non urgenti , crue, si cio ncludono con rjsultati mirabili , con qu oz~ienti di mortalità ]Yres~ochè nulli , .spef.so con vere · r esu r.:vezion i. 1

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C'è ancor a , e no11 ultimo, il campo purtroppo se1npre p iù vasto1 .d ei tumori maligni, p er la c ura dei quali l 'arma più effi cace, sal,·o pocl1e ecr·ezio11i b en e individuate, rimane il b i1Sturi a 1;or1dizione ch e la diagnosi ·del male sia pre.c ooe. Ed è il n1e·dico pratico quegli c.h e visita per primo il paziente e ch e deve, ·p1e.rciò, cost 3nternente preoccuparsi di non far perdere a l i11~llaLo un ten1po prezioso che spesso è il t·empo· d ella cura tempestiva ed efficace. Ir1fi1~ e , e .soprattutto, c'è il can1po d ella piccola chirurgia della tcro ndotta, la prirna assist E:n z.a agli ammala ti chirurgici , da cu i spesso d ipende tutta I.a futura evoluzione morbosa: è il medico ·piratico ch e anch e qu i pr·esta qrua""i sc1l1pr e le pri1ne cu1)e ai sofferenti, ed è il 1nodico pral~co per ciò ch e d e,;e essere mes~o in co t1dizioni di ricon oscere le corr1p liic.a.zion i m orbose o bisogne.voli di imm ediato inL{:rve11to clLjru11gico, di sape.r d epistare l e m a la ttie c lic, p ur non .ac t1te, si risolvono con 1>azion e cl1irurgica; è il n1edico pratico ch e el evo fare d l ava1nposto n ella lotta contro i tt11no;.i, cli.e -d eve esser e in grad o di appr e.star e le prin1e c1u re ai .g·ravi traumatizzRti ed assicura r1iie il traspor lo, c.he devie saper e eseg'ù ir.e corretta1nente quri piccoli e pur num er osi inl er Yeril i di o.mb·u latorio ch e ·p ossono costituire Ji.e.r 1Lti fonte di notevol e so ddisfazione. Occorre IJO-Ì ti.molare e p erfezionare· l 'insegi1ament0 d elle sct1ol e di SJ)eda lizzazior1e, cl1 e 11on ·deb,b ono es•s·erc se1n plici fabbriche d i di1)lc·111i, n1a ' '·er a, au tentica, formativa scl1ola di cl)irurg-ia. E .l opo queste, dopo la preparazio11e d ei m edic i l)rali c.i , e d egli sp eciializzandi , c'è un a terza categoria di a llievi chirurgi, quella più 1·j tretta degli ait1ti e clegli a ssistenti, vivaio d·ei pochi fortuna ti ch e arriveranno· all ' in~e­ gn.amenlo e di quelli ch e raggiungeranno posti di primariato. E qui eccoci davanti al i)robl ent.a della r icerca scientifica, ch e non lJ'UÒ d1 scom pa.g n arsi d a u1 \a sana prepar_azi o11e e dall 'inseg·11amento della chirurgia . In questo c·a mp·o· è b!e.n e, ·è n ece:;sario tornare a l inalato ed a lla clinica cl1irurg·ica pura, senza in\Tacl10r e il ca1n ·p o d elle a ltre specializzazioni , lascia\ldO ai fisiologi , ai biologi , ai patologi ger1erali e speciali, ai chimici, ai clinici m edici, lo tudio di problemi i)er i quali il chirurgo no11 è chiam .a to e per l a cui soluzion e no11 a\TDebbe Ben1p1r e · la necessaria preparazione; p:rie1)arazione ·elle eg·li, invece, d eve d edicare tut la alla vasta e grande niateria chirurg·ica. Tracciate così le linee maesl re ch e saranno percorse dal s110 in1Segn.am ento , Raffa·ele Paolucci rivolgei un def·erente e cordiale saluto al i)ro.f. Al1essandri, suo ins ign e predecesso:e ne~­ la cattedra ·di Roma e al senatore Bast1anell1; ri-volge un vivo e cam,e ratesco ~aluto ai colle.rrl1i ospe·(lalieri ·di cui I.a chirurgia roma11a si ~Jj or.a manif.estando la sua ferma fiducia in una dollaborazione piena e l eal e, utile a i fini dell 'ins.e1gn.a mento e .a quelli non meno im1

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i>orta11ti di t enere alto. il ~restigi~ ~ell a chi1urgia italia11a clavant1 agli stran1er1. t\nche in questo campo l 'Italia non l1a nulla da in·vidiare all 'estero : pur senza l 'ingoir:ibro. d~i t ~11 ti 111cccani.sn1i e delle standard1zzaz1on1, che troppo spesso ci vengono dall'estero maO'fJi fica te, la chirurg·i.a italiana è all 'a' ranguar5 . dia, ·dcv.e; r1man1 er·v1. e d ovra' a11d are Re.m pre più avanti ·e. I)iÙ oltre . . Tra grandi n1anifestazioni di consen so e di IJlauso,, llaffaele P~olu cci. conclude la. 6u.a prolusion e elevando 11 p ensier o .a S. M. 11 lle Imr:erator~ e al Duce 1F ondatore d·ell 'ln1pero. 1

AccADEMIE, SoctETÀ

MEotcnE, CoNORESSJ

Accademia delle Scienze di Ferra1·a. Presiede il prof. BoscJ11 Sedut a del 17 novembre 193

X' 7II

Gravi alterazioni ematiche in malati di febbre ondulante curati con lo moretino.

11'. R1E1"rr. - L 'O. richiama l 'at tcn zjonc sulla J)Ossibil ità di g·ravi al lerazioni della crasi. sanguig·na nei malati di febbre ondulant~ curnt1 . co~ a~­ te dosi (2 gr. al giorno) di maret1n a. Eg·l1. r1fer1: sce due casi <:l i osser vazione personale , nei quali i i11edici cur anti avevano pra ti cato tale cura: il }Jrj 010 , dOJ)O avere pre·se-r:i Lato i .segni d~ u11 a grave ane111ia con lieYe reazione er1trobl as l1ca e splenomeO'ali a venn e a n1orte per noma; il secondo, <lopo t:>una' fase di ~ranulocitope~~a e. di enor1ne reazio11e erilroblastica , con urob1linur1a e splenoepalomegalia, guarì abbastanza rapida111e11te. dopo una i1llen a cura a base di preparati d1 fega to. L 'O. i astiene dal giudicare il valore terapeu lico della nlarelina nella febbre ondulante, pur ri lene11dolo incost~nte, ~a in·siste sulla r1ecessilà cl1c tale cura s1a praticala con un severo con trollo del sangue, even tual1nen te anche delle uri11c (t1rO])ilinuria) . Per analo·g ia con l a ~e~~re c1noo·lobinurica viene prospettata la poss1b1l1tà ' cl1e 5 ol lre al farmaco in1piegato nella cura ( ch 1-' 11in~ e rispettivamente inarelin a), la iTialattja Le sa (malaria e rispettivamente febbre 011dulante'1 possa essere responsabile della sindron1e emoliti(·a. Però, m entre oggi •si conosce qualche caso cli <liate i en1orragica da n1ielolos ico ~ brucellare! non risulta cl1e la feb1Jre Dndulante sia capace d1 provocare una così grave anemia emolitica corne quella const at at a dall 'O.; nè simili anemie Iuro110 ri conlrate nelle esperienze finora note, di i11oculazione di tossina melitense negli ani111ali. È quindi logico ch e la respon.sabilità dei casi riferiti dall 'O. Yenga messa a carico della terapia maretinica ad alte dosi. 1

Riferimenti sulla terapia nervoso endocrino·farmacologlca sostitutivo-progressiva ideata dal D'Ormea. e;. BosCRI. - L 'O. intende con la presente Co-

n1unicazione spcci.almente attirare l 'a llenzione dei Colleghi su una modali là di. somini lrazio?c 11~e­ <lica111en to·~ u co11sider eYole s1a p er l a raz1onal1tà <' ia por il 11omc di chi l 'ha ideata, il prof. Antonio D 'Ormea di Siena. Dati gli cffel li a lenizzanti che una terapia seclaliYa uol co111porta!g, a11zit~tto 1'0 ..ha pens~­ lo cli as ociure una con1pen . . az1one n1ed1ante toni-

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ci e r icostituenti, ed i11siç1ne gualche cosa cl1e i11irasse in qualche modo al fattore cau sale. _\_ quest'ultimo scopo egli ba ricoI'so a preparati opoterapici, non già impiegando l 'ormone puro, n1a l 'estra tto totale -- che notoriamente si palesa SJJes·so più efficace d el primo. Tutto questo, sebben e p ersonale nel tipo della composizione, i1on sarebbe d el tutto originale. 1Vla ciò ch e è orjg i11alo è il tipo d ella progressio11e n ella soministrazion e dei confetti in cui le co111binazioni farn1acologicl1e sono raccolte: tipo di J)rog·res·sionc ch e qualifica co m.e .s ostitutivo-1lro,gresS1i~ro; rlel lagliatamente e chiaramente jnclicata nella istruzio11e che è in.elusa n el reci1)ien te in cui il farmaco è mes·so in commercio. Dapprima vien e omministralo il prodotto scdatiYo puro corrispondente a quello clfe è cl1 i[tn1ato forn1ula (A), prevalen temente a base cli bron1uri, lutnin al , crc1nor di lartaro e pellaclo11 r1a; cui ha pure aggi u11to opportunamen te un po ' di urotropina. SuccessiYan1ente alla forn1ula (A) viene aggiunta la formula (B) comprendente i ricostituenti, segn a tamen le composti a base di fosforo, di ferro, di manganese e di ar se11ico; e gli opoter apici , segna lan1entc cervello, ipofisi , surren°, liroide. Giorn o per giorno va din1in u endo la quantità del sedativo ecl aumentando, fino a diven tar e esclusiva, l a quantità clel composto opoterapico ricostituente. Giudicare della efficacia pral ica di un farn1aco direlto alla cura delle 11eYrosi in genere, è ' ]Jart icolarmente d ifficile; sia perchè le nevrosi son o capaci di oscillazioni o ri oluzioni spont anee a seconda dei carsi; sia J)erchè, iI1 ogni caso, il farmaco non !)Ossiede quella azione ·specifica che ci dia nelle entità e nel tempo una modifir :1zione così J)rofo11da da palesare in inodo salie11te la propria azion e. L 'O. può tutt avia già riferire ch e in singoli ca:::i gli è stato dato n otare come in seg·uito alla sotr1min istrazione dell 'ormo sedolo sia stato accu sato un vant ag·gio nuovo dal paziente st esso che ili fronte a svariati altri mezzi terapeutici si era fino da allora mostrato r estìo e la su a inalattia aveva - in precedenza - seg·uitato a palesare quella uniforme oscjJlazione ch e è caratteristica d elle nevtosi . Questo in sieme cli argo1nenli par e all 'O. debba invitar e i Colleghi alla applicazione del farmaco tanto accur a tarnenle ed a::;sen11at amente studialo e proposto d al D 'Ormea. 1

Contributo olla conoscenza delle malattie famigliari del midollo spinale. G. CAl\IPA1LLA. Descrive un 'osservazione cli

sclerosi combina te co11. alterazioni del ~ondo oculare, · del tipo in~la ttia di Marie, . ~el p~dr~ e l1na paraplegia spasmodi ca i1ella figlia. Riferisce poi su un 'altra osservazione riguardante una sclerosi a placcl1e in due fratelli. Alterozion f epaf i che d !I shock insulinico [Ricerche sperimento IiJ. G. CANIP.\ILLA. - Provocazione di shock insuli: 11ici ripetuti nel co11iglio secondo I~ nor~e ù1 Sakel per jl tratlan1ento della schizofrenia. Il

nu1nero delle cri i insuli11iche provocate va cla 5 a BO. . · l l reperti 11el ]oro i11sien1e possono a.scr1vers1 a( u11 quaclro di epatite interstiziale cronica. Il Seg retario: Dott. FERDIXANDo BARrsox.


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SEZIONE PRATICA

PER IL MEDICO PRATICO.

APPUNTI

CASISTICA E TERAPIA. Carenze alimentari e patologia interna. Gli alimenti C. Rich et (la Presse NI édicale, 11. 97, 3 dice1~bre 1?38), pos~ono esser e ~ivi .. i it1 due ,o-randi categorie : da una partie -g li al1Ti1cnti e~ergetici non specifici (lipidi , glicidi, aJTJi;ioaoidi), dall'altra i cosiddetti fattori ~1)e­ cifici della nrutiizione i quali com1)rendono Yari el en1c11ti: l e vitami11 e , le so tanze saline , gli infinita111ente piccoli cli natt1ra chjmica e g li a111inoaci.di di cui il nostro organi s1110 non è CLJ i~ace di fare la si11 t e i . . . L'~.\.. ]J cnsa ch e an che i1er questi fattori spec ifici della n utrizione, come per gli alimenti e11er getici , c iò ch e importi non ia la quantità i11g~rita n1 ~ . que,lla ~tilizz ~ta realn1 ~n~e dall '_?~­ O'an1smo. icch e gli .stati patolog1 c1, mod1fl~a11do il .m etabolisn10 ge11er al e e l 'attivilà dei ~ecreti d ei div e.r i or·gani , 1noclifican o a ncl1e Ja quantità di tali fatt ori . pf\cifj ci ch e deve e~~ere ingerita per m c ltere l 'or ganismo n elle co11dizioni ottima li: in l)ratic.a qua si sempi'e si tra tta di una i11ge lioJ\e n1ag;giore della norrr1ale. Ciò premesso si co1111)r e11de co1n e possan o verificar. i due tipi di car en za : 1 1) carenza p e1-- insufficien z,a cli a1)porlo con l 'alimentazion e delle so ta n ze specifi ch e della nutrizione; 2) caren za per ca lt.i\ a utilizzaz ione di tali ~o, Lanze inlrodolle in q11antità n ormal e. Il primo caso si può verificare , ?ltre c~ e ne~ casi di i1)oalimenLazion e, anche in qu~1 ~a ~ in c ui un ma.lato è ottopost o, p er ragioni d1 cura a d un r egime caloricamente suffici ent e n1a 'ch e, essendo qualitativam ente limitato, non con tien e gli el ementi specifici in. qua~­ tità norn1ale. Quest o è il caso d elle diete rigorose per es. n egli iper clorid.rici , n ei litiasici o nei colitici . 111 que ~ ti malati dopo un certo J>eriodo ·d i regime, possono infa tti ris~ontrar ~ dei disturbi ri1Jortabili a caren ze d1 fattori SJ)ecific i d ella 11utTizio11 e. . . Il secondo caso è più inter es ante e s.1 veri: fi ca specialn1ente n,egli epat;ici e n ei 1so f~erent~ di affezioni intestinali , i quali po.ssono· infatti 1>resentare fa cilrnente sir1tomi di care~za . Tutto ciò com e 5j com •pir·e-nde facilmente , ha molta i1~1)ortanza dal punto di vista d ella terapia e del r egime alin1entare n ei vari malati. iF. Tosn. 1

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Le forme nervose della pellagra curate con acido nicotinico. Nella Clinica p edia trica di Pa,dova su 12 bambini p ellagrosi G. 1~.,rontali ·e G. ~F ~rr~ri (!11iner·va rrierlica·, n. 32, 1938) n e5sun m1glioran1ento si ottenne ma11tenendo una dieta ·p·elJ<a grogena con I ' aggiunta d el le varie vi t am i 11 e A, ·E e lB2.

Nel Pio I sLitulo :C. Gris di Moglia no furono cura.Li 14 adulti d.a 33 a 63 a11ni tutti pellagrosi. i11 ,: ui la p ellagra e ra primitiva in 7 di essi e r ecidiva nte n egli allri , u . a11d.o l 'ac. nicotilJÌ co, che Elvehj em per p rimo ot.tenn1e da estratti di fegalo. ~i\.ll a dieta pellagro.g~ena veni\ a n o aggiunte ir1iezioni endon1u sco1ari di sol. ·d i ac. nicoti. n ico, a lla dose giornaliera di 60-~00 mgr. I 'utli i malati !-'l'esentavano sintomatologia r•c:r\rosa più o meno m ar cat a, profonda astenia ~ l te ci e agli arti inferior.i co11 ?if~icolt~ d ella deart1bulazione , esagerazione ·dei r1t1ess1 pa1 ellari ecl a chillei , riduzione o abolizion e dei cut:tr.ei (addo1ninale e cr emasterico), compron1is· . ion d cl sistema extrapiramibale de-Ile vie pir~1111id a li. e d ei neTvi cranici. In quasi tutti al .Qie a1o·li arti, ai lo,m bi o diffu se; cefal ea, pru~ilo lleve in corrisponden za d egli erit emi cutnnei e nsib~ lità superficia le (t attile . dolorifj ca 'Lermica) non alter a ta; la profonda difficile' .1 ' ralutare a cau sa dell e condizioni 1) ichicl1e. Alt orazio ni fu11zio·n ali del sisten1a n er \'OSO vec:ret atÌ\'O. l\tI.anj·f e~tazi oni p~ichi che con0 11e so o] p1rocesso pellagr oso: st~ti confusio~a~i acuti , delirio aicrulo , .stati n1.aniaro-d ep,ress1,T1 ~ cat.atonia. Do pio 2-3 giorni d alla cura nicotinica uot avn i impallidimento d egli eritemi e dopo 2-.3 ~c ttiman e d e "quam.azione a l amelle o. a ~ ernb1 ! e conl.crr11)or aneamente scon1parsa dei d1sturb1 i11testinali, ritoirno dell'appetito ed at1m,e11t~ del IJ·e so più lentame·n te reg·pef.si?n.e de1 sintom i nervosi - sem:p roe ch e non ia a' rv-er1uta profonda alterazione delle cellt1le e d elle fibre nervos0 (forn1e inv-e ter at·e). L 'ac. nicotinico 'e•d in p:a rticolare la sua an 1ide fa nno parte' con tutta probabilità di un dinu~leotide indispensabile alla. vi~ di t1:1tte le cellul·e ed 'è introdotto CO•n gl1 a l1ment1 (te&suli ri~cl1i di nuclein e, carni, •fegato , ecc.) , o • • • in forn1a m e.dicam .entosa l)Cf in1ez1on1 o per , ri.a or ale. Die ce 0 ppo rtunan1ente int e_g~'ate .c~n },e con1uni c ure ricostilue11ti e pol1v1tam1n1ch e ha11no avuto ie.ffetti curativi assai scarsi sulle manifestazioni !C:Uta11ee ·e.d intestinali, ,e nulli sulle m anifes.tazioni n ervose e me1ntali. I favoir evoli risultati ottenuti con l 'ac. nico: tinico potrebbero esser e durevoli e. permanenti se i pazienti, u.sciti dal pellagrosar10, potes~er.o 11sare· a n ch e con ·dieta p ellagrogena (cost1tu1ta la1~g.am,e nte, ·d a polenta) 1'ac. nicotinico. IF. Tosn. 1

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Trattamento dell'artrite reumatoide co11 forti dosi di vitamina D. N. R. Abran1s. e V',f . Bauer (Tl1e Journ. Americ. 11edìc ..4.ssoc., 29 ottobre 1938) premettono ch e n el 1935 . Dre·ver e R eed resero noto un no-

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cc IL POLICLINICO »

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te\1ole n1igliora1nento clinico ossèrvato in due 111alali di artrite Pe.u matoide per -effetto di dosi n1as&iv.e di vitamina D che prevedevano per co1n:Uattere la febbre da fieno. Si1c.come la decalcificazione è fatto comune e pve·coce nell 'art.rite reu1natoide, si poteva p ensare che que~ta forma di artrite dipenda d&lla alterazione del ricambio del calcio e del fosforo e che quest 'osservazion·e avesse valore nei rig·uar.d i del problema etiolog ico. e terapeuti co di tale malattia. Ma studi ulteriori non confermarono la costanza d ell 'alterazione del ricambio del calcio e de·l fosforo.: quindi il 1nigliorameinto osservato nei malati di Preyer e R e1eidl non si poteva imputare alla cura vita·m inica nei riguardi della sua azione sul ricambio calcico. A queste conclrusioni giunse·r o gli AA . studiando m.a lati trattati per un periodo da 6 a 30 m·esi con dosi di vitamina D ohe varia\ra110 da 5000 a 15000 {j . S. P. unità al g iorno. Poichè l'artrite reumatoide è una malattia eh~ dura anni e 1)resenta periodi di rem.is&ione e periodi ·d i esacerbazione, ogni oaso deve ~s,sere eBami11ato in modo particolare e p1 r eci. am ent.e n eì senso che ci si deve assicurare che il miglioramento non sia un periodo spont<lr1eo ·di r emissione. Quindi si ·d eve tener conlo solo di quei casi seguiti per mesi ed a11ni e nei quali c'è ·per un l·u nghissimo perio d0 u11 comportamento uniforme. Ogni n1alato va, inoltre, sturd iato dal punto di vista subbiettivo , obbieltivo e degli esami di laboratorio. Gli AA. studiaro no 18 casi di arlrit1e reumatoide. Essi videro che subbiiettivam e·n te c'era r1.otevole miglioramento in un caso, modico mi·g:liora1nento in un ·ca so , n1iglioramento appena .accennato in sei casi (sempre. per tutta la durata della cura), mentre in quattro casi il n1iglioram ·ento suhbiett,ivo fu modico, solo al i)rinci pio d ella cura e in sei casi non ci fu alct1n miglioramento. Obbiettivam.e,n te invece la cura diede netto iniglioramiento in 1 caso, modico migliorarn ento in 4 casi e · 11essun miglioramento, in 13 casi . . Cinque malati, di cui due n1igliorati , ebb er o aun1ento di peso durante la cura . Gli AA. studiaro·n o anche nei loro malati la ve]oci là di sedimentazione delle emazie ma ' di non credono di poterne dedurre nulla ~robativo n ei rigu ardi d ell ' efficacia terapeuti ca . Nei 18 mal.ali studiati il calcio il fosforo e Ja f<JSfa tasi del sang ue erano· n~rmali prima della cura . In 16 si ebbe ipercatcemia durante l~ ct1ra vita~inica, ma in nove di questi casi 1 lFer calcem1a fu notata solo in uno o due • esami. Jn alcuni m alati, .specia ln1ente in quelli sott opos ti a do. i veramente altissime (200.000 unità al giorno), f>i ebbero fenomeni tossici: n au se<l , vomito , inappetenza , dolotj gastrici , 1

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[ANil'io XLVI: NuM. 3]

di&rrea , cefalea, sonnole11za, 'l) olim~a , polidjpsia, nicturia e questi sinlon1i i11 alcuni durarono varie settimane. I risultati di 1quest~ cura non sono incoraggianti, perchè wlo, durante il periodo di cura si ebbe qualche n1iglioram€.nto e perchè sono troppo frequenti i fenomeni tofiSici (e la tossicità era da attribuire alla vitamina D e non al glicol propilene usato come sol,1 ente, non av·endo avuto fieno·m eni tossici con questo solvente ado1)erato da solo). R. L usENA.

Difficoltà di trasformazione del ca,rotene (provi· tamina A) in vitamina A in nume1·osi stati pa· tologici. Conseguenze terapeuticJ1e. Il carote·n e·, pig·1t1ento di color arancione, molto diffuso in i1atura, è una proYitamina che r1ell 'organismo, per scissione della sua molec0la , si trasforma in vitamina incolora ed atti,r.a, fattore' di crescenza ed elemento di difesa e. di ripar.1zione di tutti gli ·epiteli (' ritami11a A). Si designa col nom,e di carotinemia una pigmer1tazio ne gialla della cute, simulante l 'it1·,e ro, i11a senza docololf.azione delle f.eci. QueFtta colorazione della cute, ch e si ri5contra in irtdividui che come .alimenti u sano carote, aranci, legumi vegetali, , r,e getali ricchi in ca rotene., sco,m pare col sopprimere d etti ali• rrJent1. R. H. l\ionceaux (Presse méd., 16 i10,-. 1938) Itotò, fin dal 1927, che nei tubercolosi, nei cancero si, nei diabetici, negli ohe.si , n.e.i rag.azzi gr.acili , si ma nifesta·va una ciarotine,m ia p er insufficie11za delle ossidazioni organiche e per scan&o irotere o.s. idante del siero. Altri Auto,r i C' ;illaret , Jlll&tin Besançon e llaun1gartner) h.an110 notata i~)ercarotin emia J.Jer insufficienza epatica, cau sa di ielisturbi varii : emeralopia, xerosi, piodermiti. diarrea, ecc. Pie r la ·d ifficoltà quindi di trasformare la provitamina in vitan1ina , i11 molti stati patologici, non è ipTude·nte usare la terapia vitaminica sotto forma cii soluzion.e ·d i carotene, 1na b ensì conviene ricorrere all a ·yitan1ina _A.. sotto forma diretta e naturale . F. TOSTI. 1

1

MEDICINA SCIENTIFICA L'infl.uenza della roentgen-i1·radiazione del seno carotideo sulla pressione del liquido cefalo·ra· chi diano. M. !Bassi (Gior1ial c di Cli11ica r.1 edica, 20 nov·ombre 1938) ha studiato gli effetti prodotti dalla stimolazione, n1è·diante raggi Roentgen, d el seno carotideo sulla p.ression e del liquido cefalo rachidiano nonchè sulla pressione arteriosa e venosa generali. L ' A. ha eseguito le sue osservazioni su dieci soggetti, di cui otto affetti da ipertensione arteriosa e due con pressione arteriosa normale. 1


f.A. ·No XL \ ·I,

.\v~1.

3]

L 'A. ha cosi potuto co11 ~tal a re cl1e nlentre la pres ~ion e arteria a, cl1c 11on ~ i n1odifica sen~ibil111enle i1ei n orn1otesi., cl in1 i11ui. ce notevol1nente. ne,gJi ipertesi, la prc - ~io 11e clel liquido cefa lo-rachidian o (a11ch 'essa in,yaria ta n ei soggetti normotesi) presenta un con1portan1e11to quanto mai incostante e vario i1ei sogge_tti con iperten .. ionr arteria a . Infatti i1el .17, 3 % dei casi è fort cc11e111 e aumentala 11cl 37i 5 % 11on ha r1resentat.o ...e11sibili 111o difi cazio11i e n el 25 % dei ca.si è sc 11 ~ib il111cnle dimi11uita. La pressione v:e11osa, n1ist1rata in tre dei .. ogg·ctti ipertesi , è ri ultata u11a ,-olta in,·ariata e llt1e volt€ din1i11 t1ita. L' A. , <liscutendo i ril ie' i fatti, a\ anza I' i l )Otesi cl1e il diverso com1)orta111en to della pre 5ione del liquiclo cefalo-ra cl1idi ano 111 segu ito ali 'irradiazione del seno ca rotideo debba e"' . ere riferito J)iù che altro all 'inten . . ità ·varia f i11 rar·porlo alla costituzio11 e n euro-,-eo·etati,,a dei si11goli soggetti) della dilatazio11€ atti'r~ , riflessa, dei vasi encefalici in clotta dalla ~ ti­ ntvìaz io11e lloentge11 del seno caro ti deo.

F. To

TJ.

f' O R M U L A R I O. Calmanti del pne11mognstrico e del simputico.

110.sctritt o i11 carta-jJecora ed in lin gua latin·a ed ·è copiose formulario degli istrumenti ch e faoevan o i notari in quei te.1n1) i, cioè ven&o il 1240, nel quale anno fiorì questo 1-\inaldo fisisico il qual·e si dichiara €Sser e stato nella J,e.gge, ~colaro di Rainieri da Perugia, g iacch.è n ella pre1fazione dice: « sequerido in q11ibusdam . 1

li.<:veren;dani J\i/ agistrum l\1eurri Rameriu1m pe1·u.sinum n ec n ori alios probos >). l rn nu.on in10 .&crit1ore aretino del n1anoscriLto C·)dice i1. 61 ·della nostra Biblioteca de.Jla 1E·1 a ternità aggiunge alle nolizie d el R edi , cl1e· del mano&critto citato dal Redi st esso n.e aveva copia D0111enico Ma11ni , cl1 c lo aveva pu-· .., tillato. L'1\.lootgotti poi 5cri,·e r he di Rinaldo· fi ico prese for~ l 'idea p er fare il suo, ch e l1a Il_er titolo : F'or1r1ulariu1?'i diversorum. Co11tractunt, oerto Lior1ardo· Bellra111ini da Coller • on risulta ch e Rinaldo di ..!\rezzo abbia ·e~CJ'lcitato co1ne in.e•dico. Io n·on . o se Rinaldo,. l"isicç, .abbia .studiato o no a Bolog11a: a titolo di cqrio sità ri1)orterò qui che h o tro,r.ato , come risulta da uno dei clocume·nti cl1 e arricchiscorH1 l 'opera de:l 1). arlì , cl1e nel 1206, il 13 dicer11bric} fu da I\fa·g i.ster GTati.a in Bologna, 11el Convento di Sa11 (jiovanni in Monte•, pronunzi~ta una ·se11ienza sottoscritta dal notaro holo·g ne e Leo ne i11 c ni fi~rano con1e t estimoni Rinald.o, Guidone e J acopo, tutti e tre sco lari n1 ·et i r:i . F ino acl oggi in 1\rezzo si era sern1)re. riteI~uto cl1e ! )opera di Rinaldo , po , eduta da Fra11cesco Redi. fo8. e a11data l)erduta . Po so dare notiz ia che n eg-li scor i g ior11i, (acéndo r icer ch e ~u l Fondo J{edi d ella Biblioteca La u:renziar1a di Firenze, 110 troYa to questo 1

1

1) P er il ])nc un1og·astrico:

1rtLrait cli 'alerj a11a g. Eslr. alcool. di giusquja1110 g. 0 . .30 Estr. alcool . di d.a t.ura O, lU ....g. _l\cqua cool). di lauro cer a o ~. :Jo Acqua coob·. di q . b. per cn1c. L5\1 da 3 a 9 cucchiaini a l g iorno. 2) Per il im1)atico : 'fintur a cli crataegus .i\.1coolalo di 1)assiflora lntra.i l secco di \raleria11a Geneserina

135

SEZIONE PRATICA

g. G g·. 3 •"Y' .

G

gocce LX

li]) rO: Rayn.aldi PJ1.isici arPfin i - Fo1·mulariurrt , 1nliqiiu1?i l nslruin1cntorrim.

:E: 11n elegante \rolumetl o in quarto d·el secolo XIII e })Orla la egnatura: Fondo R edi 7 G. 5. Consta ' di 7 4 pa.g ine i11 1)rrgRmena ed è p1roprio quell o g ià ri t'ord a1 o r 110~ . 1eduto da 'f r[t Jt Cf\. CO I-ledi. Da cc La Naz ionic n, 2~ d ic. 103<·. l.-co VrvT•\ NI. 1

1

Acq. di fi ori d 'arancio q. b. r>er c:u c. 150 3-9 cuccl1iaini al giorn o. ( (~. Parturier li cons igli a 11ell 'i nscll1n ia ·degl i epato-b ila ri).

VARIA Il ritrovamento di 11n'opera dugentesca in lingua di Rinaldo da Civitella, medico e notnro del sec. XIII. Rinaldo, fisico e 110La ro a re tino , o riu11do da <~_i, itclla, troYasi ci Lato 11el l/·ocaholario cli al-

PUBBLICAZIONI

r1 f I i P1·in1a Riiznione dei C:onso r zi Provi11ciali A11titubercolar; L ombardi . 'fi p. O~p. P ichiatrico ì\filano, 1938 R. F. \ 7Acc \R EZZA. obre un sig110 este lacustico ert 1a esclerosis pulmonar a;/usa. BuC'nos Aires, 1937. 1

F.

c1>,1ie voci aretine ja·tto 1Jer scherzo cla F1 •a,n ce-

Bco Redi, con te11u lo n.el L:odi ce l\fanoscritto n. 266 del lél Bil')li otera d ell a f 'ratcr11ità dei Laici1 di Arrzzo. Dire Fra11l ·r ~ co 1-lcdi : l< l-lai11alcl o scri . . ~c la J.r;;tru..zionc 11 · 1iot(J.ri. È t1na })r e,-c istrt1zio11 e ~1 i itotari fatta iu li11g·t1a ,-olg-ar ei int or no <1!!'li an11i ' 1 1240 G' vero 12u0. 111a11o:'crill a. Oltre a CJliesta Tstri1zion e, io 110 lli C'0~1ui t1n a uti c l1 i : ~ i111 0 111a-

PERVENUTECI

Contribut o clinico e radiologico della lbc. cavitaria e dell'a,scesso del pol1none nelle loro f orn1e a 1nanifesta zione sirnilrtre. TiJ). PePEOI'\'I.

1

drotli , Brescia, 1938. R. Il\tONETII Cu1zzA. Co11.tribui 01 allo stitdio della niacrasoniia; nel neo11ato e nel latt ante. Tip. Ili un i l e Donati, Parma, 1937.

<7.

L 'assicu razione obbligatoria conlro la tubercolosi in. L onibarrlic1. )Iiln110 19~ . R. ' 11\IO~ETTI Cl.TTZZA. nali. bionietrici Sili neonat() f ori ne se. Tip. Riunite ·nona li, Par111a , 1937 DE MARCHI.

1


136

« IL POLICLI N I CO »

[ ANNO

XLVI,

NUl\f.

3]

POLITICA SANITARIA E GIURISPRUDENZA.(•) Stato giuridico transitorio dei sanitari ospedalieri. 11 nuovo ovdina.1ne11Lo regol ato dal Il. D. 30 setter11'b r.e 1938 n. 1631 trova rapporti g·ià cos tituiti, ·diritti soggettivi, interessi legittir11i. Queste, con1ple·s se situazioni g iuridich e, validarrlente i1ate~, no11 potevano essere distrutte Be11z ;altro. Le saggissime· disposizioni ,degli art. f\G-100 provvedono a questa esige11za di g·iustizi3 e cl i inter-esse amministrativo. Il p ersonale sanitario prrevisto dall'art. 18, cioè . oprainten d·~nti, direttori, prin1ari e simili, assunti ,CO fl r egolare d eliberazione secondo l e norme .allora vigenti , qualora siano titolari di un rapporto s tabile, con &ervano invariata l a lor o cond i zione g iuridica. t~uesta dispo·s izion e presuppone ch·e il sa11itario ,5ia soggetto di un r.a·prporto co tituito ' ;n.lid a111e11te co11 regolare deliberazio·n e·: non è rLec e.··sario cl1'e alla nort1in.a si f:.ia provv-eiduto ·i1 t base a con corso', se ·q1uestp. f orn1.a di selezione e ·di scelta non er<l necessaria, per obb li g·o i1111)er ativo, qua11do la n omin a fll d,eli'JJieTata. La .:> labilità. protetta, d eve es~ersi perfezio11:.l.1a sec-011do le norme ' igenti p rin1 a d el nuovo CTdinan1enlo : p er que~to effett o, sono quindi ,·altubiali l e i1or.n1e d egli statuti e d ei regola1ne11ti locali concernenti le forme d ell a nomina 0 l a .s1~bilità. I rapporti costituiti per temlJO d~I c r1n inato , sia pure con pos ibilità di .conferma o rinnovazione, non sono equi1Jtarahili a i rapJJorti stabili. 11 tlu ov·o o.rdi11am·en to tro,ra a11 ch e periodi tli J) L\)Va in coTso, idonei alla s tabilizzazione (lell 'i11ipi ego. L 'art. 96 protegge anche queste f::ituJ.zio1ri , n ella loro fais e di p e.rfezionamento , 'f\· di po1 :-ic cl1e il sanitario h a diritto di con1ple.tare il r>erio<lo <li :Pr c:va. P er q t1cslo cfft? t Io, c ioè per la succe;siva esplicazione dE=>ll ' csp eri111enLo, e per le condizioni di tabilità valgon o le lìorme anteriori o qu elle del ll . D. 1P3 8? Gen eral111en te, le norm e di diritto 1Yubhlico ·d c,1ninano i ra])porti ch e trovano in corso di , p licazion e : in questo se·n so 11anno efficacia 1111111cdia la, 11on r etroattiva. Ma .s i può riten er e ch e l 'a rt. 96, amniett endo i sanitari a completare l a i)rova, ahhia voluto assoggettare tina pa rt e di qt1 e~ta alle. 11orme sopravvenute? A ;nl c 'C 1n l)ira ch e l 'e. ·perimento ini zia t o econ'll.0 le precedenti dispo izioni ·d ebba co·m pi er si . 1no al f' UO ber111ine, con risultato positivo (staJ"j]izzazion e) o negativo (licenzia m ento), econ<10 1e cl i.s.p o. izioni dalle quali 11a O·r i o·ine ed è ~l .n l o do11ti11ato. 1-011 ri ulta dall'art. 96 la vol ontà l eO'i"'la, iYa ùi a. soagettare i rapporti g ià co t ituiti e 1r1 cor o di ,rolg intento a ll e norn1e oprav,'e11t1le; que le l1 anno e ffi cacia irnn1ediata ma e~ ·c11do an1 111esso il comple1tain1e1it o d ella' pro-' ' 'él, 0110 ad e se sottr-0.tte qt1elle .. i tuazioni cl te 1

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1

1

1

Itaoquero e si svol sero entro un altro ord~a·ni.ento g iuridico . Corr1e tali , l 'art. 96 le protegg·eì. P eraltro , se ~i co·n side·r i ]a varietà delle r1crn1e precedenti, nort ·essendovi ·d isposizioni gen-e rali e· tutto il rap.p o.r to 1essendo diversan1ente re1golato ·d a rego1lamenti locali e da statuti, e se s.i tiene conto d elle disarmonie. e d1e:lle illogi cità cr1e d erivere1bbero dall 'assogge ttam.e11to d ello stesso rapporto di impiego a r1orme1 diverse, r1on si pt1ò n o n riconoscere cl1e <'Jloh e logicamenlc il rapporto precostituito debb a svolgersi secondo la sua legQ·e, - ..... se.n za influ er1za d elle norm e sopravvenu te. La cruistion e è im1JortanLe : basta ora accc1111arla. Un esempio n e rive lerà tutto l 'inleresse : e il reg·olamento· d ell 'Ospedale pre·vedeva l a stabilità p e r effetto del compimento del tern1in·e, s.icch è eir a uffic iente il fatto negativo 1d ella mancata diimissione, il sanitario co111pleterà il perio·do di p·r o,1a secondo quella re·g 01.a, ' 1al e a dire con lo effetto d ella stabilità , dato ch·e non sia lioe•nziato prima del t errnine. Se , invece , fo ~,ero· efficaci le nuove dis110.sizio·n i, la stabilità sarebbe subordinata ad lin a tto di conf.e·r ma ch e do,·r elJb e esser e d elibera to entro sci m esi ·dalla clata d el con1plTI)v1l.to d el biennio . . L1 ide ntificazion e clelle norm e applicabili h~t in1portanza anch e d al pu11to di vista d ella durata d e]la p·r ova. Con opportu11issima dis1)osizione, l'art. 97, considerata la varietà delle preced enti d enon1inaziooi d e·g·li uffici, prescrive ch e non sono d ·3lctisive l e espressio11i d irette a qualificare. l 'uffi1oio e i1 p·o.slo d el sa nitario, ma si deve. aver riguardo a lle fu11zioni 1e f~cttiv.amente esercitate: saranno quindi consid.er ali sopraint.end·enti , dire ttori , primari , ecc. , quei sanitari ch e, pur con diver sa denominazione o qualificazione, li.ann o eser citato l egittimamente funzioni corrispondenti a quelle di $Ovrintende nte, ecc. Ed essi con ervano l 'ufficio. e la sta- · bilità attribuita con la nllO' 'a qt1alifica. L 'art. P8 r egolai anr he la condizione d egli aiuti e d egli assislenti ch e, secondo il nuovo ordi11amen lo , non po ·!';ono divenire stabili, ma, p er . effetto d ella 11omina già d elibeTata e d ell1e disp·o sizio1li anteriormente in vigor'e , erano assun Li ·tab iln1 ente. La divergenza è stat:t risoluta 1così : i ~anitari « con servano il po.sto sino al r a.gg·iu 11g imcnto d ei li111iLi di età e ve 11tualm 1ente stabiliti negli ordinar11enti d ·egli e11ti , n1a 11on oltr e, in ogni caso , il lin1ite di anni 50 l)er gli ait1ti , ±5 a nni ~r g li assistenti ... >J . E rc0 un a ltro caso di ultraattività d elle vecchie n orme. sia pure con li1 nitazione d ella durata d egli effetti: gli aiuti e. g li assistenti già s tabili con servano la loro IJOsizione; il lin1it e di età è quello stabilito <l tllle preced enti norn1 e loc,ali, purchè però n on sin supero.to un certo li111itc. 1

1

(•) La presente rubr ica è affidata ali" avv. GIOVAN NI SELVAGGI , esercente in Cassazione, cons. lea. del nostro periodi'co.


f.i\:\~O

XLVI, Nu :\I. 3]

SEZ IO~E

PRAT TC,\

139

NELLA VITA PRO F E S S I ON.A L E. Cronaca del movimento corporativo. La missione dei medici nel cam1>0 sociale. Il Con1111i. ario mini s leriale d el Sindacato Ì\az io11ale Fasci La d ei rncd ici, se11. fias tia11elJj , ha })r esieduto in P al ermo, i · ge111laio, u11 r adu110 <lei Direltorii dei Si11dacati dei n1edici d ella icflia. Dopo u11a breve relazione del Segretario (lel Sind acato di Palermo sulla situazion e sin-dacale, profe ion alc e ctilturale dell a cl as e m edjca e ui proble rni di a& is len za n1utualistica, è ·seg t1ita u11 'a n1pi a cliscu sion e cl1e è' la la rjassunta infin e rla1 ~c n. Bastianelli il quale ha illustrat o la 1nission e d ci m cclic i n el can1po ociale, mulu ali.s tico e politico . Il r aduno si è chiuso .con il saluto al Duce al cui indirizzo è ·s lat a ri Yolta una vibrante m anifestazione .

CONCORSI. Posti vacanti. R. Pref el.lu ra. -

Coa diu lo re m edico presso il Labora lor io prov . cl ' jg ien c e })rofilassi; L . 12.000 annue e 1D bienni di L. 525, oltre s upp1 em. serv. a lt . L . 2800 e aggit1nta di fan1igli a; e là liJ11ite 32 a. al 1° cUc. Scad. 10 n1ar zo. È a con <'or so anch e il pos to cl i coadi ulo r e chin1jco, aJJ e s tesse conrl izioni. B E RGAì\IO .

I . A SPE ZIA . OspecJa.le <:iuile T' ilt ori o Emanu el e 11. - Co11cor. o p er Pri111a rio sp eciali La di ofta1moia1ria modifica lo e r>roroga lo al 4 111 ar zo 1939-\ II. Chied er e copja del] 'avvi. o a11 a Segr e leria cl ell 'O JJCd ale . Il Presidc11 te : Avv. G . Vig·li on e . 11 ·\R?\J\. Con sorzio Prov. Antiluber c. - ·~Iodico .,.. si. te11le ri el Cen lro di Assi le11 za e Profilas i ociale di P arn1a e m e<l i.co dire l lor e d ella Sez . disp en sariale cli Borgo v al di Taro e Fornovo; asseg11i annui L. 14.000 e L. 10.000· 4 quadrienni d ee.; è c-0n scnt ilo il libero esercizio profcss . Età lin1ite 40 a. Tassa L. !50. P er altre condizio ni rirolgersi alla Segre le rj a. Scn<l. 28 fclJl)r .

_.. Ricercasi il : '' Jotlrnal of the Am·erican Medicai Association ,, Si acqui st er ebbe I 'intera annata 1936 ed il 1° sem estre d el 1937. Indirizzare eventuali profferte con prezzo : ig . 1:;. CA I PAN ELLr , via . i stin a 14, floma .

Concorsi a premio. R . Accad e1n ici 1\Jedica cli Ronia. È lla11di l o un con cor o n azion ale p er due pre-

111i di L. 2000 ciascuno, da a·ssegnare ai migliori l avori originali; uno su « La profila ssi della m alaria '), e l 'oltro su cc La profila 1si cl elle infezio11j s lreptococciche >) . I lavori dovranno esser e inediti e con segn ati a lla '"'egreleria d ella Il. Accademia Medica di Rol na, al Policlinico U111berto I , en Lro il 31 dice1nbre 1939-X\7111, dattilog rafati, in d oppio esen1 plare. Essi sar anno giudicati. d a u11a COmmissio11e all 'uopo n ominat a. È panclilo un con corso nazion ale i)er due p r e-

n1i da couferire ai dt1e migliori l aYori sul t erna :

« Il fa i to re biologico, chin1ico, fisi co ed a mbien -

t al e n ella g·e11e-si d ei Tum ori ». Il lo pren1io sar à di L . 10.000, il 2o di L . 2000 . I lnvo ri, i 11 ~oppio ese111plar e d a llilogr afato , doYr anno eser e i11cditi e consegn ati alla Seo-r e t cria d ella R. Accademia l\Iedi ca cli Rom a a1 °Policlinico Umberto I , entro il 28 ottobre 1940-XIX. Og ni lavoro dovrà eissere distin 1o solo d a un mot1o, corrispondente al nome del! 'autore . Jl motto e il n om e d ell 'autor e cl eYon o esser e trascritti in bus la u g·gellata, d a conseg11ar si insiem e al l avoro. Una Comn1ission e , non1inata dall 'Ufficio di Presic.l enza clell '1\.ccad emia- 1 g·iudich erà i l avori ]Jresentatj.

NOMINE PROMOZIONI ED ONORIFICIENZE IL prof. Virgilio Duccc···cl1i è n on1inalo professor e onorario di fisiolog ja d ell 'UnivePsilà di Cordoba (Argentina), ove egli 11a insegn a lo da giovan e.

Il 1seg·r el ario <1 el P . ~. F . 11a r iceYu t o il sén . Cr e111on esi ch e gli 11a co11segn at o lR Croce al m erito <lella Cr oce Rossa Italiana. Il pre1nio « l\ilassin10 Piccini11i » per ]a i11edicin ~ coloniale è st at o conferito, p er l 'ann o 1937193 , al prof. Ernest o Sa lta. Il do t l. Marjo ·raJe11ti è a b il i la to all a li ber a doce11 za in chimi ca bro1na tolog·ica. R1coi\1PEN E Ar. v \ LOR l\llLITAnJ~ Il enior e m edico p rof. l\;Iario Pra l·i, cli re ltor e d ell 'O p edal e Legio11ario Il ali a11 0 N. 9, è JJro1nosso p er n1eriti eccezionali, i)er })e11en1er en ze acquist at e in O. M. S ., al grad o rl i 1° senior e i11edico con la ·segu ente n1otivazio11e: « 111 undici 111esi cti servizio pres tat o prc iso un corpo cli truppe volo11larie combatt ente in t erra s Lrar1icr a p er un alto iden1c cli civiltà, 11a prest at o co11 anirno fascjs ta, l a t1a preziosa ecl efficace· oper a di valente chirurgo a vantagg·io cli i1um-e rosi l egion ari feriti . l\l e o alla direzione cli un g rande ospooa1 e, 11a rivela lo emi11enti d oli diret tive ed or ganizza li,·e e g r and e spirito cli inizi ativa. <l Luminoso esen11)io ai t1oi dipencle11Li cli in stancabile attività e cli forlc a ttaccam ento al d o' rcr e ». _.- Al medici ohe debbono preparare ottimo personale lalermlerlstlco, rammentiamo Prof• . CIACINTO QUARTA già llJiedico aiuto negl i Osped;ili di Roma Dncente rii P:\t<1lo gi:t Medica r.ella R. Univ. d j Roma

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NOTIZIE

DIVERSE

Congressi medici. Il 10° Congrc so in.ternazionale di cler1natologia e s ifilografia è a11nunziato per il sett en1bre 1940 a l e'v York. Si rendono 11oli fin da ora i t emi, p er facilitare la })reparazione rlei l avori: ~·Ianife­ s lazioni cutanee ùelle avita111inosi; Allergia batterica; Folosensibilizzazio11e; Disturbi d el metaLolismo riconoscibili nella pelle; lnfl u enze p sichiche nell 'eziolog"ia. delle i11alattie cu Lanee · Af' fezioni cutanee professionali; Affezioni cutanee en1orragiche; Il gruppo delle sclerodermie· Jstopa lologia d1ell'apparato reticol-0-endotcliale: Sifilide: iclee nuoYe e metocli di tra l lamento 'SeO"rct ario genernlc è il dott. Paul O 'l.eary ~1ayo Clinic, Roch ester, ~1linnesota, S. U. cl'A. ' ...

Co111c abbia1110 annunzialo, l a ocielà t edesca J:>cr lo ludio della cir colazione i adunerà a Bad .\'al1 hci111, 11ell 'I tituto « WiJljam Kerckhoff >> il 25 e jl 26 inarzo, sotto la presidenza clel prof'. E. Edens di Dt.i'sseldorf; discuterà i temi: cc Elettrocardiogra111n1a » e cc Terapia rlell 'i111sufficienza car<liaca ». Quo te: per i oci RM. 10; })Cf i non soc i I'1.JL 15. Cl1ied ere il prog·ran1111a all a cc Deutsche Gesellscbaft fur Kreis1a"L1fforschung n, .ffesid~11zs l r .. 32, ~res_de11-Blase'''i lz ; per l a partccipaz1011e a1 l aYo r i r1Yo1gersi al }Jrcsidc11 l c cl ella Socie là, prof. Eb. l{och , Kerckhoff, Ba(l Naul1ei1n. La Socie tà d e r111 a lologica lecleis ca i adunerà dal 18 al 21 agos to in Breslavia, so tto ] a ])re ide11za del pro f. K. Ziel er cli vViirzburg . La oc ietà ortopedica tedesca s i ncl11nf'r?l l '8 e il 9 ~e l le1n1Jr e a Be rlino, ol lo Ja i)residcn 1a d cl J)TOI. be k 11ard t di Beriin o. La

ocietà ofl al111ol ogica Lecl e ·ca lerrà la !:i tla 53a r_iuni o ~1 e d al 4 al 6 se tternbre in Heide]pcrg . Nel1 occas1011e , Yerrà conferita ìa 111 cctaglia Graefe al proJ . .Jules Gonin, della Fncollà nlcdica di Lo:-'a1111a (SYizzera).

Alla Pontificia Accademia delle Scienze. Il 18 dicembre il Pa1Ja 11a ina11gura Lo il t erzo anno accade111ico della Pontific ia Acc<lde111ja dell e c ic uze. La ·solen11e cerin1onia i è volla nella sede dell 'Accademia alla Casina di Pio IV nei g iarcli11i Yaticani. Era110 preis en I i jn gran 11't1111ero accaden1jci italiani e tranieri, cardinal i, 111emuri del Corpo diplomatico, fra cui 1'amba ciatore <l 'Ilalia .1)r e so la ,Santa Sede, dignitari della Città del ' ' al1cano, ])r el ati e n1olti inYita ti. Il Pnpn. acco111 [)Ugna to tra gli altri dal n1edico l)l'Of. nlilani, è s la lo riceYulo clal pre ideutc d ell 'Accadcn1ia , paclrr Ge1nelii . Qt1esti 11a l e llo u11 indirizzo d 'o111ag·gio, 11a })rese11tato i due volu111 i d ell e cc Con1111c11 I aliones >>e clegli cc Ac ta » e J1a annu11 cialo i I ro nferi1nc11 lo dcl « Pren1 io Pio I n l)CT l 'onno J9:38 al J)rof. Corr1elio Heyn1ans, docen le di far111ncologia all'Un i' er ; itù di Ganrl (Belgio) ; ha an 11uHc ia lo jnollr " 1' ]1e p er d c lerminare l "n l Livilà df>ll 'J\ ccnd cn1ia è s lata co tituita una Co111111i · io11c co n1po la da ltti s te ·~ o, co111e presid e nlr, e dagli aceaclcn1ici B o tltL~zi d ell 'UniYer sità di Xa1)oli , r.arrcl dcl T\ock efeller Tn litul c di "\u o'a York Colo nne lli cle11 'J, tilul o s u1H:•riore <l i 'l'orino, :\Ii~ chol lr clcll 'C11iYer it à cli LoYa ni o. t>a drr (;rrnrll i 11a }lO i ricorda lo 1e perd ile <lcgli accaclc1nici l\i-

lAN1~0

XLVI,

NUl\I.

3J

cola Pa_rraYa110 e l;'j~ippo De Filippi clei quali 11anno poi parlalo r1spetl i,·a1nen te gli accademici Francesco (;ior<.la11i e Rena lo To11iolo ricordancl one I 'opera cie11 liiica . ' Il Papa ha co n seg11alo cli ua mano il prè111io al p~·of. Hey111a11 e poi 11a pro11unciato un efficace d 1scorso.

Attività sanitaria dell'Opera Mutilati. Il Duce ha ricevuto a Palazzo Venezia l'on. Ron:ian?, Con1_n1i~sa:io governati ro dell 'Opera Nazionale Mut 1lat1, 11 quale ha riferito· sull'attività s~olta. dura11 le il periodo ctella ·sua gestione straord1nar1a. Nel campo dell 'assistenza sanitaria si è a?zilullo P.rovY~dulo ad armonizzare le particolari forme d1 as istenza degli i11validi coi Yari istituti cl i ~ -si s t:11za e JJrcvid cnza fondati per legge dal Reg 11nc, 111 inodo ch e que Li ultimi possano integrare l 'assis len za offerta clall 'Opera. Così è ·sta to possibile e tendere al n1assi1no l 'opera assistenziale agli j11Yalidi, riclucenrlo al 1ninim0 le ri~hies te _11on soddi fa t le o 0Yerchia11 li j con11)it i e i d0Yer1 della oljd ar jeLà 11 azjo11ale . .Allo s lato attuale, 1son') late pe e per assisle11za . unitaria (co~tribut<? l)~r a ~s i s t enza n1edico-chirurgica, malattie t~op1cal1, . ~1covcr<? in ospedali specializzati , sanatorJ , ~~re _fr.; 1ot era1J1cl~c ? l)al11eo- lern1ali, ecc.) l)en 13 1n1l10111 e J11 czzo d1 11 re, di cui ollre 4 nlilioni sono ~ latj =ls~or})ili cla assisle11za orto1Jedica e prot_et ica ai n1u l i~al i piit graYi , })i og11 eYoli cli 1)_rotes1 e ch e ragg1ungo110 la c ifra cospicua di r irca 50 i11ila.

Uno stabilimento per la produzione artificiale di sostanze radio-attive in Roma. Tra qualche i11ese arà lern1inato a Ron1a l 'in1pianlo dj u11 gra11de s tabiliment o des linalo alla }Jrodu zio11e di ·~ o tanze radio-attive. Lo s labili 111 ento sa1·à dire tto l)e r Jn 1>arle scje11 lifica dal cc prei:u o l obel » prof. E11ri co Ferini, accacten1j co d 'llal1a. Appena tcr111inala la co: lruzione e l 'impianlo, l o s tabilin1enlo cornincerà la 1sua produzione cli tipo in te11sivo, e darà al inercato ilalia110 un a quantità rilevan le di ostanzc radio-attive artificjali per u so rnedico, bjologico e .chimjco. In tal n1odo l 'economja italiana verrà libera ln dal bisog110 cli acqu is tare . l l mercati e leri le sostanze rac1io-a ttive na l t1 rali ecl artificiali.

Azioni giudiziarie. Da una ca a di salute J)Cr inalat I ie nervose , OYe si lrovaYa riroYerata, a Roma, co111parve in1provvl"sa111ente, )a sera del 20 sette111bre dello scor so an110, la ignora Ecla &'\ttaglia in Gat li, portando via co11 sè gioielli , tiloli di Slalo ecl assegni banc arL Iniziale ·suhito le indagini, la Questura procedette a tl 'arre lo di una in serviente della clinica, tale 1\le and rn l"fal lacchion i, che , con l a cornplic ilà d~l fida11 za to G it1lio Cioffi avrebbe favorito, l11edia11le l 'aper l ura a})U iva dei canc-ello, la fuga della Ba ltag'lia. uria 1)erquisizio11e presso il Cioffi free riJeyarcche co tui aYeYu p er i suoi servigi riceYulo dal1,infcrr!la due asscg11i, ri scossi, prr l 'ammontare <li L . 3050. Fraltanlo la 111ancnnza di fJUalsias i r10Lizia r ela ti ,·a alla sco111parsa, fece so·spet tar~ clella -11a sopprt"~ ion e a scopo cl i furto ad O})Cfrt dei fida11 La li.


r.\i"'lNo xLvr, Nul\1. 3J

SEZIONE PRATICA

Circa due inesi clopo i)erò il sjg. A11tonio Gatti, 111arito della li.ida , ritor11a11do dalla villeggiatura, eJ)be la terribile sorpresa di rinvenire nel proprio apparla111enlo di Yia Adige, il cadaver e della moa lie in ~lato di avanzala ptttrefazio11e . La morte : ra avvenuta p er asfisisia co11 g as illuminante . Il Cioffi e la Matlaechi-0ni soao com1)ar si dinanzi alla XI Sezione d el Tribunale di Ron1a, p er rispondere d el duplice delitto di circonvenzione di per sona incapace e di abba11do11 0 d ella ·stessa con Yiolazio11e degli obblighi di cu st odia e con la co11segu enza d ella nlorte . Il P. l\'1. h a concluso per la co11danna clegli i1nputati a cinque anni di r eclus ion e ciasct1no, roa il 1'ribunale h a assollo i due in1pu lati dal d elitto di circon ven zione p er in suffi cie11za di prove, e d all 'al Lro di abbandono cli incapace per n on aver co1nn1csso il fallo. C11 operaio adde tto a una società ine lnllurg ica n el Pé rig ord (Frar1cia) riportò un trau1n a Lorar ico; dop o due n1esi , .,. j r ese i11a11ife la un a p ol1nonite c eonica , a len liss imo d ecorso , la quale ebbe esito le tale d op o circ;t 7 m e i d all 'inforlunio. La ' cdo,·o intentò cau sa contro la Ditta assuntrice e contro la Compagnia d 'a·ssicurazion e, chied en d o un indenni zzo p er sò ed i figli , in quanto l 'affezio11e p ol1nonare ar e})be s ta ta de terminat a d al tt aun1a . La cau sa ò p a·s ala p er tre gr adi. La rj.cl1ies ta n o n è stat a accolta, i11 qua11 to no11 l)Otè p rovar si u11 r apporto cau sale. .1\

Liverpool un carro funeb re s i è scon lrato <::011 un tram , d et ermin a11do lo spost am ento delln bara ; non si ebbero lesioni alle p er son e, m a i ron giunti prossimi ch e ·segui va110 il fer e tro ri_,cn tirono un 'impression e sgr ad e, ole e uno h ock p~ ichico, e p er ciò intentaron o cau sa p er rivalsa <li d a11ni contro l a « Li verpool C.JOr1)or at ion », ch e Q"csliscc l 'azienda tram viari a. L<l oc ie là r esis lc ttC:! ndducendo, tra l 'altro, il n10Li' o cl1e, se dovessero .accoglier si richiest e del gen ere, l e cau se giudizi a1·i 1~ si inol liplich er cbber o all 'infi n ito. Il 'fribun al e d l pri111a istanza h a an1n1esso ch e il g uidatore d el lram era sta to n egli genl e e ch e la vecchia m adre <lcl d efunto e al I r e p erson e <li fa1n iglia ave1\ él JlO ricevuto un 'impressione n1d11 o sgr adevole ; m a l1a rigettato l a r1chies la d 'i11d ennizzo. La Corte rl '1\ppello di Liverpool , invece, l 'ha riconosciuta l egittima e l 'ha accolta, i n quanto oggi l a scien za 111edica è in grado di valutar e an ch e i d anni prod otti d a shock ps ichici ; h a a1nmesso p er ò un u1 1crior e ricorso alla suprem a al1 tori là git1diziar ja dell 'Ing hilterra, l a Cam er a d ei p ari, cl1e d ar à il g .i udizio d efinitivo . Un 'altra causa p e r ·sl1ock p sichico si è avuta a "lllan ch est er: una sign or a, Mar y Sroilh, di 49 an ni, si trovava ferma su di un m arciapied e quan d o, sotto i suoi occhi, avvenn e una collisione tra <lue veicoli ; ella n e riportò una forte impression e, an ch e p er ch è le par" e ch e u11a d elle due mac~ c hine le si dovesse rovebciar e addosso ; fu n ecessario di ricover arla in osp edale e p oi l a ·su a saJute rimase m olto scossa, t anto ch e ella dovette nbbandonare l 'impiego. Il Tribunale di Man ch es ler h a ricon osciuto ch e il trauma p sichico er a i11clennizzabile e la Srnith 11a ottenuto 2500 ster line, pari a circa 225.000 lire it. Un 'Associazione di aissicuratori h a assunto I 'iniziativa d ell 'appelJo per la r evisione d el giudizio, p oich è il prevaler e di questi _con cetti porter ebbe l e società a~si­ c uratrici ad una .rapida liquidazion e, o le co·s tr1ngcr ebbe ad elevar e inol1issimo i p r e111 i, lim itando o frt1strando le finalità di e e .

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Un po' dovunque. L 'Accad emia Merli ca Pis toiese « Fili1)PO Pacini n si è adunata il 30 dice111fire, sotto la presidenza d el prof. ·C. Canlieri. Sono state fatte comunica zio11ì da : G . Ugu ccioni, C. Ca11tieri, S. Magni, O. Bizzarri , F. Cantieri . Presso la Scuola d 'applicazion e di sanità n1ilitare di Firenze s ' iniziera11no, il 1° aprile, un corso p er 780 allievi ufficiali medici cli complemento e une })CI' 120 alli2Yi chin1ici farm acisti di complem c1110; i clu e corsi ter111j11er a11110 il 14 ago·sto. Un cor so di })erfeziona1nen lo o te lrico avrà luogo n e lla Clinica o letrica « Baudelocque » di Parig i, otto la direzion e del prof . Couvelaire, dal o febbraio al 19 111arzo ; t assa d 'iscrizion e fr . 400 (p er gli istt1denti fr . 300~ . Iscrizioni pre so la seg re teria della Facoltà di m edicin a, OYYer o alla 1\ . D . R. M .', salle Bécl ard . 111 rife rirn e r1lo alla 11oslra •1olizia rig uardante j CoPS i in l er11 azio11~li <1i p erfeziona111enlo a Ber 1ino , c i si chied e cli pubblicare ch e il corso << Impor ta11 za clei sinlo111i pren1onitori p er una t er apia e profilas · i in rig u ard o alla p opol a.zione lavora l rice », indetto cl al 20 al 25 f~})braio , non può aYer luogo, p er r agioni speciali . Il lo fe}Jhraio aYr à inizio, preso l 'I slitulo d'Igien e d ella R . Univer sità cli Napoli, jl corso bin1e. lrale cl i p crfezio11a111ento in ig ien e, d esti11ato ·sp eci al1nc nte agli aspi raJ1tt ai posti di carri era san itaria goYern a tiYi, J)r ovi11ciali e comun ali. RiYol ger si alla Segret eri a d ell a Fa.collà di 1'1edicin a. Si è or ganizzato a Cl1ie t i un cor so p er i11fer 111 ier e fan1iliari fa .. ci ·te, pre·sso il Co1nila lo l)l'Ovincia1e d ella C. R . I . Nell 'aula m ag11a d ell 'Univer sità <li Perug ia so110 s ta te r ese sole11ni 011o r an ze al prof . Raffaello Silves lrini, il quale 11a lasci alo l 'in seg·n am en to d ella cli11ica 1nedi ca. F r a i discor si 1)r o n un zi ati n otiam o quello del r ettore on . p rof. ;paolo Orano . Al fes leggia lo on o stat e offerte u n a ~ran~e 1ne d aglia d'or o d al podest à, un volu1ne d 1 scr1tli in s110 o n or e d al l)reside d ella F acol tà, e un bu sto in bro11zo d a es li111at ori ed un1i.ci . Si è inizia l a l a pubblicazion e dell a cc Ra·ssegn a Soci al e de ll ' Afr ica Italian a »; il 1° n t1m er o, ch e r eca l a d at,1 di novem b r e, fa l ar go po to alla i11ed icina con articoli di N. Bonfatli (1Jer una p iù al la c~ cicn za sani taria d ei lavora lori), di R . Pergol ani (pToblen1i sanitari al Con vegno Volta), di 'f . Sar nelli (sludi italiani di oculi s tica tropicale) e i1ella ras egn a . Il p erioclico è diretlo d a N. BoriJatti . Gli uffici h an no sede pr esso l a F eder azion e Naz. F ascis ta Casse Mutue rvi ala ttia Lavoratori ln clustrie, Fondo Nazio t1al e A. O. I . (Rom a, via Cesare Beccaria 16). Au g u r i cordiali. L 'Accademi a di ]\tfedic in a di P arigi h a approva- , 10 una r el azione contro i run1ori, red at ta dal prof. Tan on . Gli « Acta Rheu n1at ologica >> hanno sospeso l e p ubblicazioni , in at ~esa d i decisio~ d el Con ~iglio della Lega intern azion al e contro il reu mat1 1110. 1

Gli « Ar chivos de P olicia e Identificaçao » di San P aolo del Brasile, g iun ti or a al 2° numero, fanno m olta par te all a medicin a leg·ale. Pub blicati a cura del Servizio d 'identificazione dei cri-


142 1n inali , Daunt .

« IL POJ...JCLI NI CO n

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Gu1nblelo11

L '1\.ssociazion e ar genti11a J)er il prog·r esso d elle scien ze h a )stiluito 5 borse di s tudio p er l 'estero e Z p er l ·interno . .!\ sseg r1cr à an ch e de lle sovvenzioni a studiosi p er l 'esecu zione di ricer ch e . Col piroscafo cc Crispi » è p artita alla volta dell 'A. O. I . un a n1is·sion e scientifica , or ganizzata dalla l\Iostra Triennale delle 'l'erre Italian e d 'Oltren1ar e di Napoli, con il concorso della R. Accademia d 'Italia ; essa provved erà ad eseguire studi e r icer ch e a car a ttere antrop ologico, e tn ogr afico e r1atural'istico 11ei t erritori d ell 'Imper o . La rnission e è diret ta dal prof . Lidio Cipriani d ella R. U11iver sità di Firen ze, Dire ttoi:e dell 'I stituto e d e l 1'1u1seo Nazionale di Antropologia e Etnologia, accomp agnato d al suo assis tente dott. Cei. Il 4 gennai o, pr0Ye11ienle d a Cadice, è arrivata A 1ap oli la nave osp ed ale « Aquileja », r ecante a pord.o 36 ufficiali, 39 sottufficiali e 299 soldati feriti o i11alati, r educi c1alle ul lime b attaglie ·sul1'Ebro e sul fr onte d ella Catalogn a. Sono s lati r icover ati n egli o i)ed ali di Nap oli e di Caserta. Lo sbar co è stat o fest oso. Il Duce 11a di spos to c h e m e Là de lla son1ma cor1segn a tagli d al d ott . ~11 . Ro1neo, 1seoondo il volere d el d efunto genitor e, cioè lire 100.000, ven g ano a s egn at e all 'I stituto r om an o d ei fa11ciulli rninora ti fi si ci . La Prin cipessa ~Iaria di SaYoia s i è r ecat a al Dispo11saTio antituber colar e del Governa torato di Ro111a e~ Umperlo I e ìvt:ar gb erita di Savoia », p er la di tr]buzion e a i 60 ban1bini l)r edisp o ti che vi son o ricoYerali , di clo11i offerti d alla Regin a Impera lrice n on chè d al GoYern a tora lo, d al ~1i11 i­ ~ lero c.l ella Real Casa e d ai inedici . Gli italiani d el la Tunisju, di t utte le condizion i h anno fat to p erYenire, proprio durante il soggiorn o d el Presidente d el Consjglio, il loro contributo all 'erige11cl o nuovo osp ed ale italiano : so110 s tati elar g'j ti 307 .395 fran cl1i i quali, aggiunti alla som rrta r accolta precedentem en te, h anno pern1e8so di su perare il milione. A Gen ova un 'autoambulan za d ella Croce Rossa, in cui er a110 due 1niliti, si è scontrat a con un 'auto1nobile privata , ch e inve sliva una p as$ante; ques ta p oco d op o d eced eva in osp ed ale : fu identifin cat a per una sp agn ola ; rin1anevan o feriti i due m ilit i e il conducente dell 'auto. 1

Si h a n o lizia di voli in aer oplan o eseguiti p er guarire la t osse co11v ulsa; in Germania l 'esp erimento è stato eseguito, p er la prima volta , a leccarda, da parte d el dire ttor e d ella fabbrica di aeroplani Klemn1, n ei riguardi d el proprio })an1bino, guarj to dopo t re veli. Egli ha messo a cl i ~po sizio11e ciell 'Uffici o di sanità pubblica alcu n i apparecch i J)er altre appl icazioni. Il prof. 11erruccio Schupfer h a don at o alla Cli11ica r11edica d ell 'Università d i Firenze l a su a bib l io teca personale, ch e è u n a delle p iù specializLa le e ricch e.

[1\.N To XLVI , Nu l\r. 3]

Il prof. G . B. .t\ .llaria ha t enuto, nel! 'aula nlag·na d oll 'UniYer silà <li Torino, una conferenza sul tema: « Impostazione, continuità e sviluppi del! 'azion e d el Regin1e in difesa della razza ». Si a11nunzia cl1e i n'ledici ceco1slovacchi han110 con1iu cjalo ad elimin ar e dalle loro file i m edici 11on ariani. Si ha no tizia dj un nuovo superrru croscopio cos lruito a Richmond (Virginia, Stati Uniti) .

11 1° gennaio ha con1inciato a ft1nzion are in Bue11os Aires (Bustamande 1647) il Sanatorio cc Sa11 José >1 , d ella Feder az ione dei Circoli cattolici di operai ; co1nprende sei consultori ed è capace di 70 pazienti. A Nevv 1-ork, durar1Le la giornata di Natale , si sono avuli 263 d ecessi per cause violente: infortuni auton1obilistici , intossi cazioni alcooliche, colpi rl 'armi d a fuoco, ecc.

I giornali hanno d at o notizia di una famiglia di Copen aghen, che s lava per es·s er e avvelenata in seguj lo a11 'e rror e di un farmacis ta, salvata all ' ulLirno m on1en to p er n1ezzo d ella radio .

ì\ e cc La ~azio11e » d el 28 dicen1bre U. \ 'iviani avan za delle riserve sul bozzetto cli u11 n1onu1nento a Giovanni Rajberti, allestito dallo scullore prof . Alfeo Bed eschi ir1 seguito alla nota j11j z i a LiYa d ello Spa11icci . Il celebre m edico le tter ato Yien e r affigura lo co1ne u 11 gioYan otton e int orno ai 25-30 anni, ch e si gu arda la gamba sinistra , su cui t enta di arran1picarisi un g a ttino ; egli risulta n on gr asiso, mentre n otoriam e11te apl)arten eYa alla cat egoria dei 1)i11gui. .. Anch e n ell a s la lua di Alessandro Puttinati G. R. è ritratlo da g·i0Ya11ot lo; 1na alrr.•e::io è alquJ nlo paffuto ... A ~·fil ano il dott. l'.\.iccardo Oria11i, n1edico J:eputato, è n1orto 111entre si trovava i1ell 'ascensore d ella su u abitazion e. Contava 58 anni. Dal 1919 è s ta to 1nedico della ignora 1\ug u st a Mussolini. A Losann a il dern1at ologo doll. Mean è stato u cciso a colpi di rivoltella dallo s tudente in medicin a Gr Umberg, ebreo polacco, il quale a sua volta si u ccideva .

A l';ap oli l a Polizia l1a seque·strato le c arni di duecento agn elli, in s tato di inizial e putrefazione, cedute a b eccai d ella p eriferia, e le ha distrutte. Ila O})Cr a to due arreis li e con1piu to varie d enun zie di r e po11sabili. Un 'epiden1ia di Lifo esantem atico si è m anifestata in alcuni centri d ella provincia di Kielce, in Polo11ia. Le autorità sanitarie hanno individuato i focolai d 'origine n ei ghetti di Wodzisla"·v , Muenchow e J endrzeiow. Si è provveduto all 'immedia ta chiusura di ·scuole, di due sinagogh e, di ventisei case di preghiera, di uno 1stabilimento di b aO'ni rituali e di trenta n egozi; a numerosi con1inessi in contatto col pubblico, si sono prescr1tt 1 bagni di pulizia e il taglio d ella b arba. 1 giornali h anno d ato notizia , da Copen agh en, ò ell 'arrest o di un giovane 25enne, tale Nilsen, ch e in alcuni osp edali aveYa pra ticato felici op erazioni chirurgich e. E gli n on aveva seguito ch e un cor so p er corr1sponden zçi sul pronto soccorso ... E risultato ch e aveva. avuto ·straordinaria passione· })Cr la m edicina, n1a non a ,·eya potuto studiarla , per m an can za di m ezzi . I giornali danesi h anno lan cia lo l 'idea di u na pubblica so ttoscrizione , ch e pern1etta al Nilse11, ap}Jen a u scito dal car cer e, di co1n pier e studi r ego1ar1 . C)

Il J>rof. ,\ . Ber lino l1a do11a to 50 nl illigr ammi di .radil1n1 ( olfa lo) alla Clinica ost etrica di Sassar1.

I.. 'on. J)rof. .\.111ecleo Per11a h a t enu to a Napoli 1111a conferenza u i rapporti fra le malattie d ella bocca e le n1alal tie generali.

I


r..\..t~No xLv i ,

Nul\1. 3J

SEZIONE

143

Pl'\A Tl CA

RASSEGNA DELLA STAMPA MEDICA È 111orlo a Praga, in età di 61 anni, il prof.

VACLA\. L1sE~SKI, repn la to cardiol ogo: si occupò in pecie della ipotensione arterio. a, delle aorliti luetiche, degl i accidenti cardiaci post-operatori e clella prcYenzjor1e di essi. Fondò l a Società cardiologica cecosloYacca e due i s tituti cardiologici. È 1norto, in e tà di 45 anni, il dott. Al\iIEnJco

GARIBALDI, medico del president e dell a Repubpl ica del Perù 1S. E. Benavides.

Le malattie infettive in Italia. Nu m er o r ei Comuni colpiti e numero d ei casi Ura par entesi ). Dc11unzic clal 14 al 20 n0Ye1n})re 1938 (dati proYYisori) : ~Iorb il lo 18 (934); Scarl attina 129 (343) ; Pertosse 94 (234); Difterite 350 (682); Vari cella 92 (188); Vaiuolo e vaiuoloide - (-); F'ebbre tifoidea e Infezioni paratifiche 458 (943); Fep bre ondul an Le 45 (52); Dissenteria 10 (12) · Parotite epidemica 54 (185); Febbre puerpe;ale 42 (42); Meningite cerebro-·s pinale èpid emica 15 (16) · Poliomiel ite ante riore acuta 42 (66); Encefal ite le~ targica 1 (1) ; J... ci · hn1aniosi 3 (10) ; Anchil oston1ia1si 7 (15); Babbia: morsicature di a11intali rabbici o sospet li 60 (100), dich iarata - (-) 1· Pustola 111aligr1a 19 (20); Pellagra - ( -) . •

LA CLINIC' OSTETRICA E GINECOLOGICA Rivista mensile diretta da PAOLO GA.IFAMI Clinico-ostetrico-ginecologo dell.a R. Università di Roma Il Numero 1 (Gennaio 1939) contiene: La vori originali : A. MIGLIAVACOA: Tre casi di aplasia dell'ovaio sinistro as ociata a tumori genitali osservati simultaneamente. Fatti e documenti : S. FLAMINI: Contributo allo studio della gravidanza tu barica interstiziale. La rubrica degli errori : P. SP_-tNIO: Aneuris ma dell'aorta addominale simulante una affezione annessia le. Terapia : G. DOSSENA: Terapia inedica ed ostetrica dell a ecla1npsia. puerpera le. Medicina sperimentale : F. D'EROHIA: I/azione biochimica di talu n i m etall i sulla vita dei girini di rana trattati col radium. Problemi sociali : P. GAJFAMI: Una legge speciale per prevenire la eclampsia 'Puerperale? At tua lità : A. MIG·LIA.V4i\.COA: I l Congresso del cancro e gli ormoni estrogeni. Osservatorio : P. GAIFAMI: La maternità tragica. La nota storica : G. ALBERTI: Antj che ed attuali credenze rpopolari sull'aiborto. Da lle riviste : OSTETRICIA: Direttive nell'anestesia ostetrica. - Distacco di placenta normal·m ente inserta o a-poplessia. utero-placentare? - Sulla pol ineurite gra,vidica e sui suoi r a pporti con la vitamina B1 - Sulle conseguenze in puerperio del secondamento incompleto. GINECOLOGIA: Metr-0patia emorragica. - Profilassi e terapia dei disturbi provocati dal trattamento radiante. - Il trattamento ormonico combinato nel pru•r ito "ulvare. - PEDI \ TRIA : Stati anemici nei neonati. - I ttero grave emopatico del neonato. - Eritroblastemia leg1gera ma ;prolungata. - Difficoltà nell 'a llattamento e modo doi superarle. - LABORATORIO: Reazioni di gravidanza. - Sulla i·eazione di gravidanza di ViescherBowman. - Una semplice reazione per dim ostrare l'acetone nell'urina. - NOTE TECNICO-LEGALI: Aspetti meàico-le~q,li della denun zia obbligatoria della gravidanza. - NorE DI BIOLOGIA : Contributo allo stu dio della flora anaerobica della vagina in don ne gr avide e puerpere sane. - Le ·b attieremie post-operatorie. - Il potere battericid a del sangue. I libri. - Varietà. - Notizie. Abbonamento per il 1939 : Italia L 5 O ; Estero L. 6 5 ; Per gl i associati a l .. Policlinico n : Italia sol e L. 4 5 ; Estero sole L. 60 Un num ero separato L . 6 .50. Inviare Vaglia Pos~ale o Ohèqu e Bancario alla Ditta LUIGI POZZI editore, Via Sistina 14, ROMA.

British Med. J our n ., 1 ott. - TURNER. Ap pendicite acuta. - SoRsBY. Im111unizzaz. antidift. a Lo11clra . - LAKE. Infezioni della mano e d ita. Ecliriburgh ~~led. Journ., ott. STUART. Tratta111. delle emorroidi. THOMSON. La mal attia ·s lreptococcica. Aif ed. · Klin. , 30 sett. - MARTIUS. Trattam. del ! 'incontin enza di urina nella donna. - BRANDT. Ipertrofia prost atica e suo trattam. 1Presse Méd., 21 sett. A. FERRANNINI. La terapia vascol ar e n ella insuff. aort. e mitral e. 1\ DIER e HAIMOVICI. Le gangrene degli arti, di origine venosa. Pra.xis, 22 seLt . - Editoriale. Lavori recenti sull e nefri ti. British !led. J ., 24 sett. - HARRIS. La prognosi 11egli stati ansiosi. DROLLER. Il mandel ato di calcio nelle in fez. urin. Brit. J. Urology, sett. - RETLEY-ABREHAMSEN e AALKLEn. La p seudouremia dei pro latici. Med. W elt. , 24 sett. - HoLLl\CA·NN. Surreni e BrcKEL. La curva al cool em ica al ivecchiaia. 111entare. · ~Iiincli. m. Woch. , 23 selt. - HEISER. La ·resez. el e ttro-ch ir. transuretr. della pros tata. HoNnAUD. Rappor ti fra varicella e zoster . . Arch. I nt. Med., sett. - Mu nPHY ed al . Nefrosi lipoiclica. - MARBLE. La resistenza insulinica. no ENR ERG ed al . Mal attia ari eriosa diffu·sa con iper tensione. Paris l'Yféd., 24 sett. PRouzeT. Le p leuriti ascell . inciistc. te. Gior n. batt. e immun ., se l L. - CHIAROTTI. Go11odeviazione e contagiosità della donna. Scalpel, 24 sett. - PARISEL. I .. e epifisiti vertebr. J ourn. Am. Med. A., 10 sell. - HERRICK. Caratteristiche dell<:t d i agnosi odierna. Tw1ss e BARNARD. Distu rbi del tratto biliare associ ati a disturbi del metabolismo col esterinico. - 'SAKo e PLATON. La sulfanilamide nella scarlattina. Osp. Mag g., lugl io . - CERRI. Il conteggio deglj elementi fjgurati nelle urine. Wiener Kl. W. , ~3 sett. ANTOINE. Diabete e g ravidanza. LIMMERMANN-MEINZINGEJN. Rapporti fra d isturbi di circolo e s tati patol. nel tratto g·as tro-int. Folia med., 15 ag . - CAPANI. Azoten1ia ipocloremic a. Acta Med. Scand., N. II-IV. - R1cn. Metodi di terapia d ella neuralgia del trigemino. - BRm>EMAN e H EERES. La tolleranza all 'alcool. - SALVESEN. Febbre reumatica e nefrite. Rinc:Dsc. Med., 15 sett. FABRIZIO. La stovarsolo-terapia nella par . progr. Rif. Nied., 10 sett. - ·CoLARUsso e BERAHA. Az. dell 'acet ilcolina su lla g licemia. C. Blatt. f. inn. M ed ., 24 sett. O. MF.YEH. Trat tam. dell 'e!t<'l·fa] i t ~ letargica . Med. K l ini f;, 23 . sett. CuRSCHMANN. Pressione sang. e sist. endocrina. - GRUNKE. Valore diagnostico della p u ntura sternale. Lmncet, 24 sett. - NrcoLAE e AGAss1z. Diagno·s.i radiolog. dell e compl. e forme atipiche della pol monite. - HADFIELD. Il polm. reumatico. D eu t. Nl. W ocli. , 23 sett. - BENNINGHOFF. Unità e formazione di si st emi nell'organismo. F1scHLER. La mal attia d ei depositi di glicogeno ~!EYER. La magrezza. 1


C(

CL POLICLIN I CO »

J(lin ..Woch., 24 sett. - JEnStLD e ELMBY . ìvletodi per la detern1inaz. della re-sis l'. capill are. GLATzEL. La mening ite benig na linfocitaria. ~luLLER e BucHWALD. Fisiopatologia cl el ricambio lipidico inlermediario. A.m. J. Obst. Gyn., sett. GoonALL e PowER. Allergia vi ceral e. - STAo~DEn. Cardiopatia e gravidanza. RoNSHE1~r. Mortalità infantile. Presse M éd., 24 sett. MARANON . Localizzazioni extracuta n ee del mixedem a. -· S1GAULT e MEsSERLIN. La malattia palustre: relicolo-endoteliosi parassitarie . Ga.z. H6p., 21 sett . - GRINDA. Trattam. delle fratture rotulee . lcl., 24 se lt. - Nt1m. comm em . per il centen a rio di Broussais. RiU'. San. Si ci l ., 15 sell . - FAVA.LORO. Lotta int egrale contro il tracoma. Proc. Mayo Clin ., 31 ag. - BARGON-D1xoN. L 'enterite r egio nale. Giorn. Clin . Med., sett . - Rrzzr. Studio di n1alformazioni cardiach e. FATTOVICH. Lesioni vascola ri del cervelletto . UrologiflJ, g iugno. CHARLEs e HrGGINS. ReciéUve di cal coli r e nali. Pre'Sse !vféd., 28 sett . - CosTE e fVIETZGER. La vitamina B 1 nel trattamento delle alg ie. - HAGIEsco e al. ~ 'acido ascorbico n eJl 'a sma polm . Miincli. M. W., 30 sett . - BR.<\NN. L 'operazione d~lla cataratta senile . GAuss. La gonorrea femminile. - KNEER. L 'ab o·r to a bituale. Z .Bla.lt. inn. lv!., 1 ott. - RosEGGER. Le diatesi emorragiche. Z .Blatt. f. Cliir ., 1 ott. - Num. dedicato all 'infort11nistica. Prensa Med. A rg ., 7 sett. - CASTEX e nr V10. S u 170 casi di claudicazione intermittente. Pediatria, 1 sett. ZAMBRN:Sr. L 'allevamento dei gemelli nei primi mesi di vita. l tlr' iener I(. iv., 30 sett. SrEG~ruNn. Le tossicosi gravidich e. ANERSPERG. Il probl ema del dolore ed iT' sist. neuro-veg.

[AN~O

\LVI,

NUl\I.

3]

Royal oc. 1)tled., :etl. '"'c.\no1 xc. L a polm. c ronica. - YQUNG. Rap1)orli fra anteipofisi e diabete mell. Discussio11i ulln in11nu11ità ai parass iti animati. Biill. Méd. , 24 sett . - SOHIER e HENRY. Le infez. umane da paratifo C. - BoNNET ed al. ~Ieningile da b ac. di Pfeiffer. Journ. prat. , 24 sett. Counro1s. I disturbi funzio11ali in ostetricia. Pathologica, 15 set t. - C1l\r11.'\o. L 'o·ssale111ia n el le affezioni chirurgi ch e. Ann. Ist . For lanini , luglio-ag. GuGLIELJ.\CETTI. Il 1)n e un1operit. nei di s turbi addon1. d a Yerame11lo p leurico. Klin. Woch., 1 ott. BERGER. L'ip erfunzione rlel p an crea(s. - KEl\IKES e STEIGLER. La chemiot er apia della poln1. ToRKACK. Valore d ei cliteri g lt1cosati .

Rivista di Dalariolo.ria PUBBLI CAZIONE PERI ODICA Sommario del N. 5 (19381. Contri buti originali : J. A. S INTON : The action of ate· brin upon the iga metocy.t es of Ptasnzodium f alciparurn (1 tavola. e 3 diagran1mi). - G. RAFPAELE: La fase prim aria d ell'evoluzione monogonica dei parassiti malarici (1 grafico). - A. DE B UCK: Eine Lokalunters uchu n g iibe:· da!5 Briiten von Anophelen in Siissund . 13rack,vasser (1 grafico). P . G. SHUTE & E. Anopltcles 1nacu,lipennis var. atrnpa1·vus in the UNGUREANU : Comparati ve ~tu dies of t h e eggs of f ield and in t h e laboratory t2 tavole). - L. BEVERE: Prime osservazio ni sulla fauna a nofelinica della Capitanata (1 cartogra,fi a ). G. P1zz1Lc,o: Sulla cura a drenalinica venosa nelle infezioni malariche. Nota XVI. Possibilità d i u11 tratta1nento ripetuto (9 grafici). A. M. C1ccHJTTO : Ricerche sugl'indici .m alarici - splenico e parassitalrio - n ella Somalia Italiana. Re lazioni : W. 1{ 1KUTH: Weiter entwiklung der Cheimotherapie der Malaria. Abb on a mento pel 1938: It a lia L. 60 . Estero L. 1 00 ; ai nostri abbonati L . 54 e L. 90 ri spettivamente; un numero separato : Italia L. 8 ; Estero L . 1 2 . Inviare Vaglia Postale o Ohèque Ban cario alla Ditta L'UIGI POZZI editor e, Via Sistina 14, ROMA.

· Indice alfabetico per materie. Ali111cntazio11c g c11crale e lattea: pro])lcn1i allergici . . . . . . . . . Ang u illul osi intes tinale e biliare e so ndaggio clu odenale . . . . . . . Ar lrile reumatoide: trattam. con vitamina D . . . . . . . . . . . Asfissie : cura . . . . . . . . . . . . . Bib l iografia . . . . . . . . . . . Ca renze alime ntari e patologia interna Ca ro Len e : difficoltà di trasformaz. in 'il<:l mina A, in numerosi stati patol ogici . . . . . . . . . . . . . . . . Co n1pl icazio11i pol1nonari post-operat. : \)TOfil assi con chinino e calcio . . Dial)ete insipido - . . . . . . . . . . Diabe te in ulare : .ricambio dei lipidi <' d ei carotinoidi . . . . . . . . . . :Fc hbre ondulant e : cura con marctina : alter azioni ematiche . . . . . . . .

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Feno111eno San ar elli-Sh'''ar tzman-Hanger e sua import. cli1ùca . . . . . Fisicopire-ssia: rece11ti a1Jplicazioni 1erap eutich e . . . . . . . . · · · · Formulario . . . . . . · · · · · · · Ipofisi p ost e r . ed eclampsia . . . · ~{idollo spi11ale : malattie famigliari I>AoL1.i cc1 R. : 11rolusione . · · · · · · Pellagr a : forme nervose curate co11 acido nico li11ico . . . . . . . . · · • anit arri ospeda.lieri : stato giu ridi co transitorio . . . . . . . · · · · · · Shock insulinico: alterazio ni ep aticl1e i11ergia e asinergia ft1nzionali . . · · S loria cl el la medicina . . . . . . · · Terapia n ervosa e11d ocri110-farn1acologica sostitu tivo-prog ressiYa . . · · 7 ' olo: ricer cl1e ele llrocarcli ograficl1 e •

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Diritti di proprietà riservati. -

Non è consentita la ristampa di la'L•ori pubblicati nel Policli n ioo se non in seguito ad autori;aazione scritta dalla f'edat,ione. t. vietata la pubblicazione di sunti di essi sen~a citarne la fonte. L'EDITORE

A. Pozzi, resp .

C. FRUGONI, Red. capo. Roma , Stab . 'l'ip . Armani di M. Courrier


ANNO XLVI

Nnm. 4:

Roma, 23 Gennaio 1939 ·XVII

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PERIODICO DI MEDICINA CHIRURGIA E IGIENE

fondato nel 1893 da GUIDO BACCELUI e FRANCESCO DURANTE

SEZIONE P R A T I C A REDATTORE CAPO: PROF. CESARE FRUGONI Clinico Medico •

PREZZI

D'ABBONAMENTO

ANNUO

AL

«POLICLINICO»

Singoli :

-.

di Roma

PER

IL

1939

Italia. Estero Cumulativi : Italia • (1) ALLA SOLA SEZIONE PRATICA (settimanale) L. 70 L. 115 (2) ALLI DlJB SEZIONI (pratica. e medica) . L. 110 (1-a) Ai.L~ SOLA SEZIONE MEDICA (men sile) . . L. 55 L. 65 (I) ALLI DUB SBZIONi (pratica. e chirurgica.) L . 110 (1-b) ALLA SOLA SEZIONE CHIRURGICA (mensile) L. 55 L. 66 (4) ALLB TB8 SEZIONI (prat., med. e chirur.) L. 140 Un numero separato della SEZIONE MEDICA o della CHIRURGICA L 6; della PRATICA L. 4,00

Estero L. 165 L. 165 L. 195

SOMMARIO. Lavori originali : D. Salsano: Snl valore della pr0va della santonina per la esplorazione funzionale dcl fegato. Osservazioni clin•che : G. Moccia: Sopra un caso rarissimo di lunga sopravvivenza ad una neoplas ia stenosante del piloro dopo semplice gastro-digiunostomia. "Note biografiche : V. Palumbo : In memoria di Pietro e Maria Curie nel 400 anniversario della scoperta del Radio. Sunti e rassegne : INFEZIONI: A. Iral'i: Criteri differenziali fra l e va rie forme di febbri<'ola e la febbre tubercolare. - O. H. Robertson : Studi recenti sulla pulmonite lobare s perimeutale. - SANGUE: W. Hadorn: La leucemia acuta. - F. Paliard: L 'emofilia nella donna. - MI5CELLANEA : A . Jores: Il ritmo giornaliero d-ei sistemi endocrino e vegetativo. - I. S. Barr:

LAVORI

ORIGINALI

Istituto di Clinica Chirurgica della R. Un iversità di Napoli Direttore: prof. L. Ton.R .\CA .

Sul valore della prova della santonina per la esplorazione funzionale del fegato. Dott. D. s _\LSANO , assist~nte volontario .

Per lo s tudic• della capacità fun zion a le del fE.gato sono stati escogitali numerosi metodi, dej quali . .se molli sono IJ rege.v oli pe·r la pr·ec isione e ]a fedellà con la quale, in linea di n·1assi111a, rispo·n ·dono allo sco1)0, })Ure quasi tutti 11anr!o qualc.h e l ato d ebole: o ·p ercl1è un JJO ' corr11)les, i, tali da non e sere alla J>ortata di tutli, o p·rrchè più di 11na volta falliscono. La ric er ca di un r11etoclo se1111)lice, alla portata del n1edico pratico e, n ello s le~so tempo preci ~o e sic.uro, è s tato serr1pre l 'obbiettivo ·d eg li AA. che &i ~0 110 occupati dell,':t questione . In questi ultimi anni a ~1oukhtar e Djévat è se:;)1brato di av:e.r tro, .a to un ìttetodo di iI1dagint: per ]a funzione antitossica. del fegato , che 1

1

1

Lesion i del di sco in tervertebra le come causa di sciatica. - 11 significa·t-0 ed il trattamento del prurito. Ce nni biilliografici. Appunti per il medico pratico : CASISTICA E TERAPIA : Contributo a llo studio delle mielosi aleuce1niche. - R apporti fra ul cera e carcinoma dello ~tomaco. - Le encefali ti e rpe tiche. - L'aumento della pressione e la s ua cura. - Il solfato di lobelina, le s ue proJ)rietà farmacolo·g iche ed il s uo u so nel trattamento della abitu&ine al tabacco. - L'ane tesia col ciclopropano. - MEDICINA SCIENTIFICA: Le variazioni leucocitarie come indice di immuni tà. - VARIA. Nella vita proi?essiona le : Medi cina sociale. - Concors i. - Nomine, promozioni ed onorificen~e. Notizie diverse. Indice alfabetico per materie.

ri5pond·erebbe, pur con le O[)portune riserve, l'er d eterminati casi , ai requisiti suddetti. I l rn·e.todo è molto semr1lice; è ba~ato ulla capacità che l1a il fegato di proteg1g·ere, l 'organismo coulro sostanze tossicl1e clta vengono in c-~so introdotte tra . . forrt1andol e in altre m e110 tossich e od innocue; e co·11siste nel somn1ini"' l rar<: pe.r via orale, a digiuno ed a vescica vuota, dl1e .: entigran1mi ·di sa11tonin.a. Comincian·do dopo un 'ora dalla in go~tione, e per nove or.e con secutive, ~ i iac:colgono nove cam pioni di ll rina, e vi si ricer ca, n ella giornata e colle modalità che saranno d escritte., l 'ossisanto11ina e"\·entualmentc pre.senta. Posando con 111etodo colorimetrico tale ossisantonina i riesce a costruire la curva di elimi11azione. <Juesla normalrr1ente n on . i el eva al di sopra d el .g rado lII; 11eg·li epatopazienti invece oltrepas~ il III e può assumere di,rer si aspetti ch e sono s Lati classificati in tre tipi da Vannucci e iF errari : un primo tipo in cui la eliminazion e d ell 'ossisantoni11a si inizia già dopo la pri111a ora, <lumenta progressiva1ne11te ed u11iforme.m ente fino alla 4 -i ora, i)er ridiscendere poi 1

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« IL PoLICLIN JCO l>

[AN!No XLVI, NuM. 4]

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34

2 D. R. 3 B. F .

4

36

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Cl . G .

51

31

Coleci st. ed appèndicite cr onica

Prima Dopo

Colecist . calcolosa

Prima Dop o

Append. e colecist.

Appendicite e p ericolecistite

6

G . A.

7 · M. N.

8 G. A.

9

29 49

45

32

Coleci st. e append. Colecist.

subacuta

iPericol ecist i t e It t er o catarr al e

V

I .

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30

Litiasi biliar e

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38 24

Appendic.

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A1)p endic . cr onica

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Del G.

De 1\11. V.

44

39

Ul cer a duoden al e

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M. O.

54,

Ulcera duoden. con p er id u oden ite

Prima

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IV

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P . A.

47

plcera gastr . con .appendici te

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17

M. G.

4

Li11fon1 a regione inguino crurale e fossa iliaca a sinist ra .

Dopo


[ ANNO

Albumina

XLVI,

ì\°l.T ì\I .

4]

Pigmenti biliari

Urobilina

Zucchero

147

SEZIONE PRATICA

Sedimento

Volume del fegato

OSSERVAZIONI (tipo d i intervento, metodo di anestesia- ecc.)

I:

'·

ass. ass.

ingran<l. ingra11rt .

ass.

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norn1. norm.

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a&s. as•s.

nor111. nor1n.

normale normale

colecistendes i in etere-11arco·si dopo 3 giorni ap1)endicectomia e colecistolisi In etere-narcosi dopo 2 gior11i

ass.

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leggerm. leggern1.

colecistectomia ed appendicecton1ia in etere i1arcosi

ass.

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appendicecton1ia e colecistolisi ·in etere-narcosi dopo 2 giorni

asis. as.s.

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11orn1. 11orm.

normale normale

appendicecton1if! e colecistoli1si in etere-narcosi

ass.

lracce

a&s.

ass. ass.

lraèc(:! ass.

nor111. n orn1.

normale normale

colecistectomia in anestesia loc ale e etere-narcosi

ass . ass.

ass. a s.

ass. a s.

tracce tracce

norn1. norn1.

leggern1. leggerm.

i11grana. ingrana.

laparaton1ia esplorativa in anestesia locale

tracce tracce

asis .

a&s.

pres. tracce

})res. tracce

norm. norm.

i11grandito legg·erm. ingrana.

uroform:ina endovenosa ittero quasi scomparso, ·dopo 20 giorni

Lracce

ass.

pres .

pres.

norn1.

ingrandii o

coledocoton1 ia in etere-narcosi

ass.

ass.

ass.

nor1n.

n ormale

ass.

ass.

ass.

aSts.

norm.

n ormale

appendecton1ia in anestesia locale novocainica dopo i1ove g·iorni

ass. ass.

ass. ass.

ass . asis .

ass. asis.

norn1. nor1n.

ass. ass.

ass. ass.

ass. asis.

asss. aStS.

norm. norm.

normale normale

ass.

asis.

ass.

ass.

110Tl11.

n orn1ale

ass.

asis.

ass .

ass.

11orm.

nor1nale

ass.

asis.

ass.

ass.

ll 0 fll1.

nor111ale

ass.

asis.

ass.

ass.

norm.

n or1n ale

aSos.

asis .

ass.

ass.

nor1n.

n or1nale

tracce

a&s.

tracce

ass.

norm.

ass.

ass .

ass.

ass.

n orn1.

nor111ale

asis.

ass.

ass.

ass.

norn1.

no.r n1ale

asis.

ass.

ass.

ass .

norm.

normale

ass.

ass.

tracce

ass.

nor111.

1

as'5 .

.

lieve ingrandim. Jieve ingrandim.

lieve i11g randin1.

normale

appendectomia in etere-narcosi dopo otto giorni appendectomia in etere-narcosi dopo otto giorni; si è vuotata Yaista raccolta di ematon1a suppurato dopo qui11dici giorni r e-:ìez . gastr. i11 anestesia basale con dilaudid ed et erenarc os1 dopo 18 g iorni .r es·ezione gastr. in anestesia local e novocainica, completata da et ere-narcosi dopo 14 giorni 1g·astrodigiunoston1ia in anes tesia pasale con dilat1did ed et er e-narcosi gastrocligiunoston'lia ed appendectomia in eteren ar cosi dopo 3 giorni ])iopsia. in . anes tesia l ocal e noYoca1n1ca dOJ)O 3 giorni


148

cc I L

POLICLJ ~I CO

[AN~O

»

XLVI,

N Ul\1 .

41 •

CU R VA o •

z

....

Età

Noine

(/)

M ala tt i a

e)

Prima ·o dopo l'operazione

51

19 \ ' . F.

48

Neoplasma clel cieco e del colon élce11clen Le. Carcin. della i11a1111nc11a e g·ozzo.

' opo 1 ora

Dopo 2 ore

Dopo 3 ore

53

Di G. G.

21

22 l\I. \ ' .

20

Gozzo J)aren cl1i1nc.-.to o

.

23 B. A.

48

Ernia

crurale ; iper i r. col lo ·u tero

.

24 L. G.

24·

25 C. V.

32

26 C. A.

32

~r11 i a

ii1gui11. d.

Ern ia inguinale

27 C. F.

41

E111orroic1 i

28 C. G.

27

I~morroicli

e fi•SIO·

.

IV

III

IV

III

Do1)0

I I

II I

III II

IV II

IV II

IV II

III II

III I

II I

o I

I

II I

III I

II II

II II

II III

.I III

I III

III II

III III

II I

III o

IV o II

II ·o II

II III II

C. P.

28

Asce .. o }Joln1onarc

·I

30 D'A. G.

I

'

Prima

I

Dopo

rriJna

I o I

IV II II

IV II I

III II II

II

V II II

DO})O

o I.'

.II III

III II

III II

II II

III

Dopo

I II

II

II II

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Pri1 n a

o

o

I

I

II

I

I

I

I

Pr in1.1

II

III

II

I

I

I

o

I

I

fI

II

III

o

III

I

I

III IV

II III V II

I

.

Dopo

I

Prima

I

Do1)0

I

Pri1na

o

I

III II

II II

I III

III III

I .• III

I III

IV I

II I

II II

IV

IV I.

III I

Dopo

o

o

Prin1a

I

· II

.

I

l

II III III

III . II

II

I

II IV

I

III

II

II

III

III

II

II

II II

III I

III I

II II IV

I II IV

III

III

II

Prima

o

I

III

-

Dopo

I

I

II IV

-

II

III

II

II I

43

T'b.

Pri1n a

I

II

II II I

III I II

III I III

IV

II II IV

II

II

II

II

II

I~.

t\ .

33

E11don1elri le

Pri111a

o

33 A . S.

36

o~teomielite

Pri111a

I

Dopo

o

II

cronica a11golo 111andil)ola, riacu l izzala

il

II II II

I

II I II

II

I IV III

DOJ)O

I

II

II III II

III

Pri111a

-

III III III

III II II

I

Calcolo i r e11ale

I

II II

Prima

49

o

II III

I II

I

~I.

I

II III

I II

Pri111a

.

t

I I

31 L. 32

IV IV

•I

II III

g l1ia11d:Plnre inguinale

I

III II

le perianali

29

'.

IV

Dopo

.

Dopo 9 ore

II

I·: r11ia ji1guino-scro• I al e a sin.

Dopo 8 ore

II

l\ (iofi1Jron1a ut erino Prin1a • 1 e ('Ì ~ ti ovar1cé destr a con ap1)e11clicite. Do1>0 Gozzo

D opo 7 ore

I

.

21 ll. 14'.

Dopo !> ore .

D opo s ore

o

Dopo 20

Dopo 4 ore

Prima

Pr i n1tl

I!•

.

I

.

S. A.

ELIMI N A Z IO N E '

.

18

D I

•i

'

I•


149

SEZIONE PRATICA

Albumina

Zucchero

Urobilina

Pigmento biliari

aSIS.

ass.

tracce

lraccc

nor111.

riorn1ale

ass.

asis.

tracce

tracce

1101'11 I .

i1or111al e

ass.

aSi .

nor111.

nor111ale

a&s.

llOflll .

normale

as.s. a&S.

ass.

a s.

Sedimento

Volume del fegato

asis.

as. .

norn1.

nor111ale

a&s.

a

11 01'111.

norn1ale

nor111.

11or111ale

ass.

a s.

ilS5.

ass.

tracce

l l0fl)l.

ass.

asis.

a::;:

i1or111.

nor111a]e 11orn1ale

a

uorn~.

n or111alc

'l . '

.

norn1 . 11orn1.

nor111a1e 11orn1ale

'l "'

l-

~

asis.

as.s.

a s.

ass. ass.

a&s.

as

ass. asis.

ass.

ass.

ass.

asis.

nor111.

n orn1al('

ass.

a&s.

ass

ass.

11ori1 L

n orl'nale

(

O S S E R V .A.. Z IO N 1 (tipo di intervcnt.>, metodo di anestesia ecc.)

il eo lras' cr sos lo111ia in anesles ja locale clo1Jo 20 g·ior11 i dall 'operazione aJ111)utazionc della ma1111nella jn anestesia basale con diJaudiù dopo 6 g·ior11 i istcrecto111ia st11Ylotale ovarjec' ton1ia ed élJ)pendeclomia, j11 anestesia })asale co11 dilaud icl ed e lerc11arcosi dopo 9 gior11i tru1n ec lon1ia in a11cslesia loca le dopo 2 g .iorr1i do1Jo 28 gior11i s lr11n 1ec lon1i;.1 in a11es lesia locale rlOJ) O 3 g ior11 i dopo 8 giorn i

1

11o leYole })Ol iu ria, peso S})eciJico : 1008 operazione radicale; overazione di Scl1roeder · anestes ia · loc<.l le • ÒO!)O 13 n-iorn i

a

a~s.

asis.

ass

nor111.

11orn1ale

ass.

ass.

a&s.

a. .

1101'111.

11or111ale

a. s.

ass.

aSts.

tracce

norn1.

11ormale

a s.

as.;; .

ass.

ass

nor111.

nor111ale

ass.

asis.

nor111.

11or111alc

asis.

nor111.

nor111a le

norm.

11orn1ale

operazione cJ i Bassini i11 anes tesia locale noYocaini ca clojJO tre g iorni

01)erazie11e òi Ba sini in a11es tesia locale <lo1Jo selle giorr1i operazione di Bas i11 i in ar~e­ s1esia localr 110,·ocain ica dopo cinque .g iorni

ass.

a&s.

asis.

ass.

ass.

aSis.

ass.

asis.

ass.

ass.

110l'Il1.

11orn1ale

rifiuta I 'in terver1 to

ass.

asis.

ass.

a s

1101'111.

n or1nal e

escission . .e in racl1ianes lesia i10' TOCalll] Cé.)

a. s. asis.

"

asis.

ass.

a

u ' ~.

~ s.

ass. ass.

I) SIS.

IJ (J l'lll.

norn1alc

clo1Jo qual l ro giorni

ll OT lll .

nor111ale

asi .

nor111.

norn1ale

cura rico tilue11 Le, alcool endo,'ena <101)0 qui11òjr i g iorni d i rurn

ass.

1101'1)1.

nor111ale

11 OJl è O])C rato

nor111.

i1or111ale

11 on è -1alo O})eralo

as~.

11orn1.

i1or111ale

tracce

a s.

uss.

a s.

a. s.

ass.

a s.

ass.

ass.

pres.

j)res.

r1orn1.

<lcl)ole i11grancl i111 .

ass.

as e:;.

ass.

tracce

11or1n.

d el)o]c j11granc I i111.

è un Ju e l i<'o. In etero-11urcos i : sequ e!'\ I r or lo111ia clopo <1u iu djci g ior11i


lANINO XLVI,

cc IL POLICLINICO »

150

NUl\l .

4]

sce il m etodo in esame come una prova praaltrettanto u11ifort11e1r1ente fino alla nona ora; tioa, alla portala del medico anche non speun secondo tipo nel qual.e la eliminazione avcializzato n elle rioexche di laboratorio; nel viene in n1odo irregolare ed intermittente 19!3•6, in un. secor1do lavoro eseguito in colla(curva a cuspidi); un terzo tipo in cui l 'elim.iborazione con E&posito, ha voluto controllare 11azione raggiunge rapi·d amente un alto grado, il valore della provia in esame n egli aff€tti da 1n an tenendosi poi costantemente ad u·n alto limalaria di recente contratta, i quali avevano vello fin o ad olLre il limite della prova (curva 11iarteggiante). Il i11etodo suddetto· ha destato P.ote indubbie di riS€ntimento e·p atico, ed ha ottenuto costanten1e11te curve di e·l iminazione un certo int~resse, e già sono parecchi gli AA . ch e1 ·di esso si sono occupati (Vannucci e: Fer- patologiche. rari, 1Fernandez, Fucci, Carrière, P. Martin e Sta.n do cosi le co~e, ho creduto non d el tutto i11utile controllare il valore della prova della S. Dufossé, Delfino, Esposito e 1Fucci, ecc. ). Non r e,gna 1)erò l 'accordo sul reale valore da sa11tonina negli an1malati ricoverati nella cliattribuire alla p.r ova della santonina, e, men- nica chirurgica, cercando di indagare se la fr.e Ja ma.g·g·iora11za deg·li AA. lo d·e finisce un suddetta prova riesce a &v.elarci le .eventuali modifiche del potere antitossico del fegato ·d opo buon metodo i1ratico ch e ·IJuò tro,Tare post.o tra 1gli altri del genere, ve n e è qualcuno c:h e inter,Tenti i più diversi. ' orrebbe tog·liere ad esso quasi ogni valore; Ho condotto le ricerche nelle più varie maqualcì1e altro poi (f'u cci) non è completan1enla l tie chirurg·icl1E>, evitando solo quei casi in te d 'accordo cogli AA. sul reale destino della cui l 'esan1e accurato delle urine rivelava una santonina. seria lesione del rene. Nella esecuzione del m ev .an nucci e f err.a ri nel 1934 11anno studiato todo mi &ono stre ttamente attenuto a llei mola pro,r.a della santonina in individui sa11i, epa. dalità descritte dagli idooto ri di esso: al matto1)azìenti e portatori di malattie varie. In Lir10, a digiuno, somministravo 2 centigr. di n1olti inalati h anno ripetuta la prova durante sant.011ina all 'infern10, dopo essermi assicurato le varie fa si dell a malattia per meglio controlch e la vescic1a era ·v uota , e, dopo un 'ora, raclarne il \ 1alore; a questo scopo, in alcuni casi coglievo il primo campione di urina; succes11anno praticato anch e altre pro\1e di funziona- ~i,rame·nte racco·glievo, a distanza di un' 0 ra li Là e1).lltica . Sono giunti alla con clusione ch e l :uno d·a ll 'altro, gli altri 8 cam pioni. Subito i rist1ltati collin1 an o, nel loro complesso, co·n dopo la raccolta dei 9 carr1pioni procedevo al r1uelli oltenuli clagli AA. cl1e hanno ideato il dosa-g gio della ossisantonina col metodo colon1etodo. ri1netrico: su un sostegno a due piani ponevo .f erna11dez ha pure esaminato esauriente- r1ove provette nur11erate per piano. Nelle pro1nente ]a prova sudd etta e ne conclude che vette del piano superiore versavo 5 eme. di ef.sa, sen za essere, definita superiore alle altre ciascun ca.m pione di urina , fac1e ndo in. modo 111ille pro poste., può e deve essere utilizzata coch e il numero 'd ella provetta corrispondesse a 111e un 'alt.ra ch e viene a completare il giu dizio quello del campione di urina. da cui f ac·evo il diao-nostico di t1n inalato. 1)releva111ento dei 5 eme. Nelle provet~te del A r isul ta li 11on del tutlo incoraggianti è •piano inferiore versavo due crric. di t1rina e giunto in,1 ece Delfino che 11a con&tatato corne poi aggiu11gevo tre eme. di soda 36° Baumé non i11 tutti i casi di lesioni epatiche i valori diluita a i:>arli u guali con acq1u~ ·distillata. L'osdella prova corrisi)ondono a qt1elli esposti da sisantonin a conte·n uta nelle urine· acquistava, 1\1ouklttar € Djév.at. ir1 contatto colla soluzione di NaOH, un coCarrière , P. ~lari in e Dufossé sono g'iu11ti in- . lore rosso g iallastro più o meno carico. Sucveco .1 ris ultati migliori: essi hanno costatato ces~iva1nente patSsavo al dosaggio colorimetriche, in linea generale, i ri ultati della prova co dell 'O·s sisantonina: 11ann0 coinciso colla clinica. Però i detti AA. In altro supporto avevo preparato la scala t1011 ' rogliono o-it1n gere a co11e;lu io1ti definitive can1pione seguendo il seguente schen1a: soluz. basartdosi ui pocl1i casi s tudiati e si propon- madre: eme. 5 ·di soluzione alcoolica di eogo no di continuare a spe.rirnentare la prova sina in cn1c. 5 di acqua distillata. Soluz. figli a eme. 5 di soluzione madre in eme. 5 di acqua j ·tiluendo anche ricerche in cui la santonina 'ie11e introdotta, in debole soluzione alcoolica, distilJata. clirelt<l111Pnle nel circolo san g uigno. Si riserScala c.arn1)ione. ' a110 quindi di fare ulteriori comunicazioni. Provetta I : 5 eme. acqua distillata + 3 gocce Il Fl1rci, in ll ll ~t10 la' oro comparso nel sol . figlia· 1935, riferendo i risul tati del] e indagini con:Provetta IJ: 5 eme. acqua distillata + 10 gocdotte u t111 11t11\1ero grand e di 111alati, defini- rc sol . figlia; 1

1

1

1

1

1

1

1


[_~N~o

ce ce

ce ce

XLVI, Nul\I. 4]

Provetta III: Q eme. acqua distillata + 5Q sol. figlia; Provetta IV: ~ eme. acqua distillata + 5 sol. madre ; Provetta V: 5 eme. acqua distillata + 15 sol. madre; Provetta VI: 5 eme. acqua distillata + 25 sol . madre.

gocgocgocgoc-

La scala ca1npione è stata preparata sem.p re al mome11t.o dell'uso. Nell'eseguire la lettura si è sempre avuto cura di po1Te dietro la pro,·etla colla soluzione di confronto la provetta di uri11e e, dietro la provetta da esaminare, una provetta con acqua distillata. I.Mi lettura ' 'e11iva, i11 tal · 1nodo, molto facilitata e si ov,·ia,·a alla cautia di errore dovuta alla presenza eventuale di pigmenti biliari , ematici, ecc., c }1 e ostacolano l 'esatto rilievo colorimetrico dell '0ssisantonina. , Per cia&;una urina poi ho f.atto altre indagini on de as$icurarmi della perfetta funzionalità renale (ricerca dell'alhumina, dello zucc,]1e,r o, dell ' urea , dei c..lqiruri, lettura del - cen trifuga;to, ecc.); ho ricoo-cat.o • i11oltre costanten1ente anche i pigmenti biliari e l'urobilina. T risultati delle varie ricerche ed alcuni dati cli1tici riferenlisi al fegato, sono schematicaDllt-nte riportati nelle annesse tabelle. In queste è riferito anche la terapia che l'infermo ha a\-uto (tipo di a nestesia, operazione, eventuale c ura m edica, ecc.). Le indagini sono state condotte su 33 ammalati che si possono dividere ir1 vari gruppi. Nelle affezioni epatiche la pro' a ha dato risultati positivi nelle forme in cui ~ i presumeva, d·a i dati clinici e da altre ricerche, ch e il parencl1ima eJp atico era leso n elle ~11e Jun zioni antitossiche. Esempio,: caso n. I i11 cui la prova è risultata positjva sia prima c he do:µo l 'in ter, ento condotto in anestesia mi~ta. In tale malato erano presenti i pigme.n ti biliari n elle urine. Nel caso n. 7 la prova è l'iuscila l)QSitiva 1)rima dell'opei:razione e sul)1lo dopo; ripctula però a distanza di 16 giorni è risultata negativa , segno cl1e il fegato dopo l'inlervento, ha n1igliorato nella sua fun1ionalilà. Ed anche nel caso n. 8 i risultati della prova sono stati buoni ne] senso che dopo vari giorni di terapia n1edica che avevano fatto scomparire l'ittero, la t.l1rva è divenuta negativa. In tre appendicitici cronici la -curva è risultata seJ!lpre normale, sia prima cl1e ·dopo l'operazione; solo in uno (caso n. 12) è divenuta leggermente patologica. In ca&i di ulcere gastroduodenali si è avuta curva patologica prima dell'intenrento e normale ~opo. In 4 casi di neoplasmi la curva è stata patologica in 2 8ia prima che dopo I' ope.razione, e si è trattato:· nel malato n. 17 di enorme linfon1a della regio11e inguino-crurale, nel n . 18 di tumore del cieco con cachessia grave. Ne1

1

1

153

SEZIONE PRATIC.A

gli altri 2 la curva è si ala normale prima e dopo dell 'ope·r azion e. Di 2 casi ·di gozzo, in uno (n. 21) la c urva è riuscita patologica sia prirr1.a ch e dopo I 'inlervento, n1a in e.sso, a dis tanza di . quasi un 111e e dall'o,perazione è tornata normale; nell 'altro è stata- sempre nor1nale. Gli altri Il casi, nei quali si è trattato .d i varie ~ffezioni chirurg ich e, hanno pre5enlato una prova che ha risp·o sto ben·e., nel senso cliic la c urva è risultata quasi sempre· normale, in concordan z.a con lo sta lo ge11erale degli an11nalati e coi risultati clelle altre indagini. Sr,101 in alcuni di e&si la c urva. è stata patologica p rima dell 'operazione e si è trattato di a ffezioni in cui ~l risultato è perfettamente &piegabile. Es. : caso n . 29 (ascesso polmonare); caso n . 33 : osteornielite cronica della mandibola e lue terziaria. Ed anche la curva leggermente patologica del caso n. 27 è spiegabile, a mio avviso., lrattandosi di emorroidi: l 'emorroidario infatti è spesso ·un ipoe•p atico. Per ciò che riguarda il desti110 della santonina il 1F ucci 11on è d'accordo cogli altri AA. Egli osserva e.b e se si volesse da re la interpre. tazione fino allora acoettata, l 'ossii5antonina cc prodotto biolog ico di ossidazio·n e della san-· tonina. ad opera della cellula epatica, verrebbe eliminata , n el} ' unità di ternpo , in quantità· rrtaggiore negli epatopazienti cl1e in quelli sani »; ce, mentre Vannu cci e F errari spiegano ciò com e solo in apparenza contraddittorio, perch è normalmente la santonina verrebbe com ple·ta111 ente distrutta nell 'organismo ; l 'ossi sn ntonin.a &ar e·bbe uno se.alino dei processi di sintegrativi ed o::isidativi. Al Fucci invece appare strano come cc l'arresto dell 'azione disinteg·rativa ed ossid·a tiva si faccia ad un livello sempre costante e proprio in corrispondenza della fo~m.azior1 e della ossisantonina ». Egli, tenuto conto ch e la .p rova dell'idrato di sodio è in comune sia alla santonina cl1e all'ossisanLo11i11 a, hia applicato i metodi colo rirr1etrici di differenziazione della iSantonina e dell 'os~isan­ tonina nelle urine. Nei casi di fegato n~rmale e di com.p ortamento normale della curva, h a ottenuto sempre una reazione positiva per l 'ossisan lonina e neg·ativa per la santonina; nei casi di fegato leso invece, con curva di elimiJtazio11e patologica, le. reazioni per l 'ossisantonina sono risultate· spesso negative nei can1pio11.i di uri11a con a lto grado di concentrazione co lorimetrica &pecifica, m entre quelle per ·11 santonina sono risultate positi,re. Ne conc.Jude che : mentre nelle condizioni fisiologieJ1 e la F-·aatonina a ttraver o 1neccanismi disinLegrativi ed· ossidativi, è distrutta ed eliminata , anche coll 'aiuto del circolo entero-epatico, e com pare, in modica quantità, come ossisa11toni11a rp<Todotto intern1edio di ossidazione; in 1

1

1

1

1

1


[AN1. o XL \ 'I , Nul\1. 4]

cc IL POLICLINICO »

154

condizioni r)atologich e di d efi ciente potere antitos ic.o epatico , un a parte Rola della santonina subi~ce i }Jr ocessi ossidativi di difesa , mentre il r esto con1pare i1elle urin e come tal e od irt combi.11azion e sa lina d o1)0 aver oltr e·p assato Ja ba1~riera epatica. · Dopo qua11to sopra è d etto , ho , roluto ai1c:h e io, in alcur1i dei 111iei 111alati, specie 11ei · cn .. i a 'curva patologica , 5incerar111i d ella cosa ~er vendom i d egli t essi i11e Lodi qualitativi colnrimetric i d·i differ enziazione <l,ell 'ossisanto11in a d alla santo11i11a , di cui si è t-ervito il Fucci. An ch e a 1T1e è riuscito di din1ostrar e la pre~c-11 za d ella san to11in.a in r ur,•e }Jatolog icl1 e. Mi a';e,,a colpito il fatto ch e n ei casi a c urva norr11ale, ripele11do la l ettura do po due o tre ore, 1'inten i.Là dr colorazione era diminuita, mentre ciò non i ' 'erificava nelle c urve molt o }Jato logicl1e. Ciò ... i SJ)iega colla l abilità d ella ossisanlonin a , p·r e~e 11te nelle curve normali , in co11,fron to d ella santor1 ina i11olto più stabile. 1

V . Conlributo allo studio della funzi o·nalilà epatica colla prova d ella santonina. Pa-· tho1ogica, 15 febbraio 1936. E sPos1To G. e; Fli cc1 N. L 'esplorazion e funzional e dél f egato 11el la 1nalaria r ecente con la [Jrova della sanlonitia cli 1\.louklitar e Djévait. Gior-· i1ale llalia110 di n1a latti e esotich e e tropicalj , n. 4 e 5, 1936. FEllNANDBz. Arch. des Mal . d e l 'A1)pareil dig., giu-gno 1935. li'uocr N. Su uri rt.uooo rrtetodo d'i esplorazione· cl €ila funziori c anlil ossi ca e1)af i ca, con la sa11ton.int1. La Cli~lica Nlcd ic;l Italia11a, 11. 7, 19;15. M1c HETT1 G. e BARTOLINt B. La mancanza .di va-.c h:n~èo n ella fJ rova 1tella sa1ilonin.a. Cii11ica Medica ItaJi"aha , fa scicolo. III, 1938. l\ CouKHTAR e DJÉVAT. Prava della santonina p er · l 'e$plo.1~azione della jurizion e antitossi ca del f egato. Pre~se Médicale , n. 78, 1933. \ r.\NNrcc1 e FERRARI . S 1; l 1 alor e clirii co di un. nuovo m etodo p er la eJplor azi one d ella 'junzi.ona . lità e-paliccc: la prova della. santonina. Gior-11 al~ di clinica 111od! ca > fascicolo XIII, 1934. DELPJNO

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OSSERVAZIONI CLINICHE . . '

Sr.:zroNE

DELL ' OsPEDALl ·j .t\.L

Dai ri ul la li ottenuti cr edo poler f or111 ula r e l e segue11Li co n clu15io11i: 1) la 1)rova della sa11Lo11ir1a è di l ecnica .. e111plicc e perciò 11a u11 r eal e valore pratico, e sendo all a i){)rtat.a a n ch e del m edico 11011 ~pe ­ cia lizzat o n elle ricer ch·e di la boratorio. 2) 11a un r eal e valore clinico, come indag iJ1e s.ul potere ar1t.itossi co ·d el fegato, purch 'è r 011 si tratti di casi con e' 1idelit e lesione r e11ale, lei u·r in e no11 cor1tengono sosta11ze medica 1nento e, i1011 vi sia gra, 1e disp e1)sia, t ale da in1p edire o ridt1rre 1'as&orbi111ento d ell a santo. 111na; . 3) l 'inter·vento chirurg·ico pro·duc1e:, a volte, l tn abba san1ento della funzione antitòssica d el fegate!I . Co11 cgnalo in Redazione il 15 ot tobre 1938.

~f1\ SCHII.E

Cn1HUl'\GIC.'\

l\{..\RE, Lino

AnuLTI ·

nr VE·N EZIA.

Sopra un caso rarissimo di lunga sopravvivenza ad una neoplasia stenosante del piloro dopo semplice gastro-digiunostomia. <1> Do l t. GAETANO ~Iocc1A, chirurgo pri1nario agg·iunto.

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RIASSU TO . 11ina , i)e r lo s tudio della funzione antitos ica ciel fegato , in 33 ar11n1al a t.i ricoverati n ella Clinica Chirurgica d ell 'Università di Napoli. Ha <·· ~ eguito lalc prova prima e dopo l'operazione, giungendo a lla con clu. io11e ch e essa 11a valore lLe ll a pra tica clinica solo negli ammala ti con reni ani o quasi e sen za turbe ga5tro i11te ti11ali , cl1 e limit er ebbero l 'a sorbimento d·e lla a 11 lo11in a. BI Bl.TOGR_\li'l _\ . 1

~1.\RTl:'tì

cl Dl.TPO:S É. Bu11 . <le l 'Ac. d c ~lécl. 11 . 23, 1935. In ., Iu., Iu. La prova dPl la santo11ina per la esplota:io11e ju11 ziona1e dPl fegato. 1\rchiv . des Maln<li()s de' l ' .\pp. Dia. n . 2, 1 9~.

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L'A. ba speri1rl entato la pro,ra della santo-

c: .\Rl\lÈHE,

J)esidero re nde1'e. 11oto un caso veran1€nte· ]J:t;odigioso in. c ui si è avuta una 01)ravvivenza in una donn~ a~fetta da ste no i neoplai&tica 9-el piloro ope.r a ta dia 111e c irca dodici anni fa di gas.trodig·iunoston1i a. Trattasi di una cinqua ntenne che. un anno prima d ell 'intervento· (t1,ed.iç,i anni fa) inco11tinciò ad accusare offe-· r e11zc carico d ello' '-' tomaco con i t enti irl • r ris i di anoressia, d.olori vagl1i all 'epiga.. , trio indipe11dente dal} '•ingestione di cibo, sen a zion e ~i pe. o e di gonfior e di sto1r1aco dopo· i pas li ; dige tioni, laboriosi sin11e., co11at i <li , ·o -n1it.o e qualch e ra 1:a ' '0 lta ' 'on1ito Yero di . . ostan ze . a lin1 entari co·n te n ente· pe so cibi indigeriti ULl g iorno p rima. Nient.e di n ot evol e n ell'ar1amne si (amigliarc e in q11ell a p1 e r~o11al e d ell'amrt1nlata. La . i11tomatoloig·ia s11ddesc ritta con a lternative <li r emis ioni e riacutizzazioni er a ri1na1s ta taz-ion aria J)er un anno circa. Da· qu est 'epoca (dodici anni fn ) le so fferenze di' ennero 'l)iù ll OL•C1voli ro11 Lt1·rbe di. pe11'ticl1e· gravi e dolori 1Jer i tenti , d ep e·ri111 ento 11rog re ~i vo delle co ndizio ni gen erali . Questi diturbi, Gh e co n1 e 110 detto dap1)rin r ipio, e.r an a· •

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. (1) Con1unica.zionc falla a ll~ ..\ . s i ~ i Regio11 ale di" 'f<'rl ir in n riel noYPm bre 1937.


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SEZIOXE PRA'l'IC.\

i11terr0tti da tregue di r elativo ben.esRere, divennero s~1111)re più intense ,e p er sistenti, fi11cl1e i fa1t1i.gliari preoccupati sopratutto dall 'i11~o rgenza qua.si quotidiana di vomiti alin1e·11tari che fa cevano progressivamenle e rapidarnent e di111ag rire ed a11emizzare la pazien te, d ecisero cli condurla in città \es a fino a q ue st<.) periodo era vissuta e curata in can1pagna) i1er farla quivi ·e.samin.a :te e sottoporla alle cure del taso. Consultato1 un valoroso e noto collega, que ti la fe ce rico, erar e i11 una ciasa di cura constatandone le condizioni veramente gravi in cui era ridotta (una diminuzio11e di 1)eso di circa 310 K g .). Quivi venne faciln1 e·n te ac·certata l a diagnosi di neoplasia stenosante cle l piloro, oltre che coli' esame funzionale (assenza di acido cloridrico libero, p·resenza di acidi di fermentazione , di san gue occu]to n·el contenuto gastri co e nelle feci), co11 quello radiologico , mediante il quale il piloro appariv;J nell'in1magine lacunare come amputato. Ma la cli<loonosi era evidente già coll'·e same 0 bbiettivo che faceva rivielare un tumore ne]la me;tà d estra d ella r e gione epigastri ca della grandezza quasi di un uovo , poco dolente, di consistenza abbaiStanza dura, con mobilità scarsamente infl11en zata dai movim·enti del respiro. Impressionanti erano le condizio ni dell'ammalata per il grave dimagramento, l 'astenia 1)rofc1nda e la secchezza d ell a pelle; uno stato insomma anidremico in rapporto ·sopratutto al vomito ch·e si ripeteva qu.asi quotidianamente facendo notare in esso sotStanze ingerite anche due-tre giorni prima. La stenoi-ti pilorica era tale chte mancava ogni traccia di bile nel 1rtaterial,e ' 1orr1itato, cio,è a dire, m ,ancava il d eflusso del con lenu1o duodenale n ello s tomaco. C'er ano inoltre rialzi tern1ici serotini , olig uria, in somn1a tutto il quadro di una 11eo1)lc.:sia .stenosanLe graviem ente il i1i.loro. li.imaise ricov,erata p•er circa u11 n1ese e quincli peggiorando sempre più notevolmente ]e co11dizioni ge·n erali, poich è si era ormai rirlotti a nutrirla p er 'ria rettale e parenterale }H.)r il vo.m ito quasi completo di tutte le .s o ~tanze ingerite che affliggeva qt1otidianamente la paziente, si d·ecise senz'altro di ricorrer e a ll 'interver1 Lo chirurgi co p er n on farla morire di fam·e. In anestesia local e, praticai una l aparatomia csplor.ativa eh.e confermò subito la diR1gnosi. Il tu1nore invade\'a tutta la r egione ar1tropilori ca e prep~loric.a de.Jlo .stomaco, era della grossezza di un pugno d'a dulto, scarsamente vas·c o]arizz,a to, bernoccoluto, abbastanza mobile e con se.arsa infiltrazione delle gla11dole linfatiche lun go la ])iccola cur,ratura . Le condizioni generali gravi dell'ammalata non mi pern1isero nieanch·e di pensare. alla pos$ibiJità di una resezion.ei, anche se questa per la 1

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di~creta

n1obiliLà del tun1ore avesse potuto riuscire fa cile e radicale. Urgeva sopratutto u11a gaslroc11terosto111ia p e.r per111ettere a l l 'a ni ir1ala La di 11utrirsi e di n1igliorare nellè condizio11i g·encrali, rin1and.a ndo magari ad un seco11do tert1po l 'intervento radicale, cl1e, ripeto , 1)er lf condizioni in cui era ridotta la pazien lc anch e se fosse stato fatto da un chirurg·o più es J:;erin1entato ·di me in tale specie di interven t i , i1on sarebbe stato certamente tolle~rato. Difatti la semplice gastroentero.stomia rclrocolica posteriore praticata. rapidan1c nte d etermi11ò uno1 choc non indifferente n ella pazie11Le, ,. . l1e si ripigliò solo dopo parecchi gior~ ni , i11edia nte flebocli&i , r ectoclisi a p ern1an enza, cardiocinetici, ecc. Allo choc si aggiu11se l 'insor ge11za di notevoli rialzi termici, ch e durHrono l_)arec c:h ie settim.ane e che noi ritenemmo rifieribili .a p ro·dotti tos&ici p iretoge11i di ori,gine tun1orale, d etern1inatisi for.se per l e n)a11i1Jolazio11i fatte sul tumore durante }·' int ervento. \ rer1ne asportata ua ·g lancloJ ett.a sulla piccola cur v.alL1ra per fo1rne ! '·esame istolog·ico. Essa, come: tutto il tumore, era di co11sist enza dura , di colorito biancastro in · rapporto a l car atter e 5pìccatamente fibroso dello stroma. La prolife.razione del tessuto connettivo· r~sultò al1'esam e microscopico inten sa e scarsi,s sima la quantità di nidi di cellule can cerose composti di piccoli elementi p olimorfi, ordinati in sot1ili cordoni o .1 pi ccole chiazze ch e i1on la:ci.arono .all 'anatomo patologo n es.sun duh·b io ~ulla natura d el p rocesso. 1

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io p·ur avendo la co11,'inzio11.e, p er il decorso, d ella 111.alattia precedente all 'inter,·cn lo, prr g·li e a n1i clinici, funzionali e· radiolo~ic i ·l'at ti, J)er l '.aspetto e la consistenza del tumore a ve11tre aperto e infine p er l '·esa111e is Lo}o.g ico d ella g'la1tdol.a asportata, trattar.si di uno scin·o , son o' quasi sicuro ch e una SOJ)rav'ivertza co·s.ì lunga lascia adito all'incr edulità ~ull a n atui-a d el processo. Quando infatti ri1' assan do la le tteratura ve.diamo cl1e .su 17 staLi stich e la sopr avvivenza in seguito· a g·astroen terost0n1ia è di a1)pena sei mesi, al m assin10 un1 nnn o. e ch e a11che la resezione, cioè l'int er ve nto ra·dical e., dà una so-pTa'"riven za mol to in fieri ore a quella del n1io caso (due, tre , cinque, otto a nni al massimo) non posso non trovare no11 g ius.tificata l'incr edulità. Il caso è di una rarità veran1ente eccezional e; io ho S1cguita I 'ammalata fino .ad esso da lontano , chie dendo notizie si.a a i fami gliari di cui alcuni J.bilano in ciLtà , sia al curante, ed essi n1i hanno semp re rassicurato sulle buone rondiz.ioni della paziente cl1e n1.an gia qu.a.. i di t 11 l to e atte nde a11ch e ora a.ssidu,a mente a ll-0 ()ra

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156 Jacc.e11de

di casa, senza la111e11tare soffere11ze i10LeYoli , se si escl ude qualcl1e ricorrente crisi dis1Je1)tica acco111pag11.ata dia turb e er1tericl1e coJl i ~ Le11 t.i i)revale11te111ente in u11a diarrea cl1e cede facil111e11te alle c ure 111edich e. Ho riYi ta circa due anni fa la paziente ecl cs.a111i11a1aln ho trovato a ll 'esa1ne ob·b iett ivo la salil a tu1nefazione in sede c1)igastrica, (li con . iste111a se1111ì·re dura, qua i della s te-.. a for111a e g ra11dezza, solo un po ' i11 e•110 nlobile. No11 seg·ni <li ris tag·110 e di s tasi ali111entare. i11 clice e,·ide11te cJ1 p la '- ton1ia funzio11a ,·a . . c111pre 1)er fetL.ame11te. Sr>ero di p r esent ar e la i)azie11te in una delJ e p r c~.~ ime se·dute alla Società Medico Cl1irurg ica Ven eziana , se ril1scirò a staccarl a aln1 e110 per un g iorno d.al suo, p1aese.llo s111e rduto n elle cn 1111..,~gn e del E,riuli da cui 1)er c1uante in .. isten ze abbia fatto un suo fi glio abitant e in città, non so110 riuscilo ad all onta11arla. Co·n1 R a1n1l1ettere o ra un a sopraYvivenza co~ì l u11ga ad un sen11Jlice ir1ter,·e11to palliatiYu ql1ale è Ja gasteroe11t r ros1on1i a ir1 u11'e.stesa graYe n eop·l asia stc 11o·~a nt e del J)iloro ~ Il caso è ' rerani.e11le unico più cl1e rato. Si può p en sare a d un arresto impro,,.viso di s' 1iluppo \.i el tumore in seguilo al rir,oso deter 1ni11al.o dalla sto1nia ·e. da t1n coeffi ciente difficiln1ente defir1ib·i le. Si l) UÒ ·p en sar e ch e 1'abJ"'o11danza notevolissin1a dello stron1a e la scarsezza delle cellule c.àncerig n e ab·b ia finito per s lrozzare e direi qu a i u ccidere q11 est'ultime. Si può a ncl1e , nono$ta11tc tl1tta la st ori a clinica. gli e~a 111i funzio11 ali , radiolog·ici , la lapa1oton1ia ')sp lora tiv.a , l 'esan1e is tologiro, ecc . m ett ere anco ra i11 du·b·b io la di agn osi e far i)en sare ad una lini te· l)] a ... li ra, o 1no·r bo di Bri11gto11, o p1)ure ad una ·:irrosi gastrica , m a an ch e a ' 'oler pen sar e a que . . te 11Jtime eve ntualità, il caso no11 perde la sua importanza })er ch è sar 1pia1110 ch e a n che queste a ffezioni $On o r ibelli a qualsiasi cura e non danno mai lJna sopra, vivenza cos1. lunga. Il ra ... o oltre ch e i)er Ja sua es1rem a i·arità offr e lo sp·u nto a far e qualch e con sider azione r elati, a alla conclot la chirurgica da adot tare in pre enza di circo, tanze si111ili. Di fronte ad un 'an1n1alat u ridotta quasi agli e&tre1ni non tanto dalla intos.&icazio ne tun1oral e, qua1\1o dal di giuno i11 relazione alla quasi occl usjone del pilor o, J)Oich è, co1l1e ho detto sop ra, q·u,esto 11elle ultim e ~et tima11 e era prc;ssncl}è in·1per·yio, e la stasi ali1ne11tare qua$i ron11)1ela , avrei J)Otuto io in co~c i e n7.a, J)llr e.~ sendo egt irp abile il tumore, ri ~r hiarc una Tesezio11e? A,g-gil1ng·o -sub ito: a Yrei potuto rischiarla an cl1 e ~e aYe~si avuta la di1ne~t i cl1 071.a ch e pr e ·t1mo110 or111 ai di a,·ere tutti i cl1irurgl1i di ogni angolo clella terra , e C'l1 e no11 11osson o i11iziare l111 discorso se11za j)i ant~rti ~t1 ll o ston·1aco una s.tat ist ira di centoduece1tto re~ezi oni del 111edesin10 con1e ~e tut1

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L1 la chirurgia fo s..,e egocentrata su que~to di . g raziato ' 'iscere in i11odo tale da far p·e.n sar e cl1e esso si.a condan11ato alla stessa sorte della 5ua sorella i11ir1ore, l 'ap1)endice ? Certan1ente aYrei i1nn1olato alla r esezion·e la rr1ia ])aziente, c11'e a ste11to· riuscì .a sopravvive11'e ad un interYéJlto così rapido e se1nplice come ].a ga~tro­ e11tcrosto111ia. ~la n1i dà a n cora da p ensare nel 11lio caso il fatlo ch 'io ave,,o con.sig]ia lo ai familiari di far 0 1p eirare la pazie1rte di r esezio11e 11011 a1)1)e11a si fossero rialzate le condizioni ge11era li , poi ch è l 'inteifvento ra1)presenta,·a per 1ei l 'unico t entativo di R·alvezza. Ora io à c1b bo confessare ch e quando in con tro i familiari dell ' ammalata mi sembra di leggere n ei loro occhi un ' interrog~azione: c]1e sareb·b e .&ta to della n overa e.ara se fosse stata OJ)erata di resezione~ Sarebbe essa ancora Yiva? I o non saprei d.a r e a d essi u.n a risposta cl1e sodd·i sfacesse Ja 111ia coscie1n za. Prr ferirei tacer e ed an·c ora una volta penserei alle difficoltà ed ai peri coli di cui è sen1i11 a ta I.a nostra st rada ed alla forz.a ·d i volontà ed al cora.g·gio di cui abb i~mo spesso bisogn o per non sn1arrirci lun go l'ingrato can1• 11111)0. 1

RIASSUNTO.

L ' A. rend e n oto un caso ve ram ente ·e.ccezior1ale di sop-ra·v,riv-e nza dopo g.astrodigiunoston1i a in un 'ammalata a ffetta da n eo1)lasia sten osante d el J)Ìloro , la quale do po l ~ anni \ i,re an cora in di screte condizio·n i di salt1te. E~li cl1e ì1.a ,p-ià comunicato il caso all 'Assis·e R f'gional e di l\fedicina del n ovembre 1937 cerca c0n bre,1i co1n.&id1e1~azioni di dare una sp~r ­ gazione a·d una tale e'rentualità pressocl1 è incr edibile riprom·ettendosi di preser1tare l 'an1 rr1al·:tta in una prossima seduta della Società Medico Chiru·r g·ica Veneziana. 1

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Ricordiamo le lateressaatl pubblicazioni:

Dott. Prof. PIETRO Cl LBERTI

Docente di Clinica Chirurgica nella R. Univ. di M.ilauo.

GASTROPATIE E GASTROENTEROSTOMIA STUDIO CLINICO RADIOLOCICO OPERATIVO (Con 4 r a diografie e 6 disegni semischematici originali l 'argom ento dal 1881, epoca d ella pri1!1a. gastr:o-entedi Anatomia Chirurg ica, n on ch è la bibliografia s ul-

ror:tomia). Volume di ipagine 125. Prezzo L. 1 5 , più le spese postali d i spedizione. P e r gli abbonati a qt1alsias i dei nostr~ quat~ro Periodici sole L. 1 3 .5 O franco di porto in Italia, ImlJE-ro e Colonie. ~~~~~~~~~~-

u

Prof. BENEDETTO $CHIASSI ( Bologna) IN ARCOMENTO DI ULCERA CASTRICA ,,

MENS AGITAT MOLEM , . olume di pagine 80, in form ato di cent. 25 x 31 .. sta~­ pato in carta patinata, illustrato con 1.4 ~plend~d~ f igure. Prezzo L. 1 5 , più Je spese ipostali d•1 s pedizione. Per g li a.bbonati a aualsiasi dei nost~ quat~ro Pe. riodici sole L. 1 3 .5 O franco d i p orto in Italia . Impero e Colonie. Inviare Vaglia Postale o Cheque bancario a ll'editore LUIGI POZZI. via Sistina 14, ROMA.


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SEZIONE Pl\:'\TlCA

NOTE JSTITU TO

BIOGRAFICHE - F IRENZE .

RADIOTEHAPICO ITALIA.NO

In memoria di Piet1·0 e Marie Curie nel 40° anni,·er sario della scoperta del Radio.

Prof. V. PAr.. TJMno •

La 'il n <lei Curie, astrazio11 fatta dalla c rolListo ria d ella loro esistenza orn1ai ampia111ente 11ota, dev 'e ~ere co11side.r ata co1ne intin1a11te 11lc l egata a lla determinazio11e del d esti11 0 e l1 e 'olle cl1e dt1e Genii si inconlra s_ero e fonc~e . . sero i loro sforzi i)er il gra11de cin1 en to cl1e IL a tle11deYa . La ragione intima d el \'ala r e del la ]oro urtion e i1 011 lunga, n1a inte11 . . an1ente Y~~ uta 11ella l)ÌÙ })et·fetta, reci1)roca co r111)ren... ~ ?.n e clelle lo~·o ~ }Jirazioni palriotticl1e, -cient 1{1clte , un1a111ta r1e, permeata dalla saieTa fiam1na d ello Sl)jrito d ella rioer ca ch e doYeva éo n<lurli .llla ·gl oria della JJÌÙ grande sco11erta clel secolo ... cor so, no11 può esser e fa cilme·11te libeJ'll I a dal i11anlo nlist ico d el n1ist er o cl1 e l 'a\ volge . Pi erre C:t1rie nac qu.e il 15 m ag·gio 1859 a fJarigi. ln$O f fer ente fin dalla prin)a infa n zia di OR' n i 1Egan1c cl1 e presidia ai rapporti d ella vita ~o­ ciale e quindi anch e d ei r egolamenti scolastici, iion frequentò alcuna scuola , a ttin gend·o J.e nozioni del primo salJere da s uo padre Medico e d~lla ~fadre ch e si ado1)erò peoc.h è il g iovan e P1erre er e cesse all 'aria libera in ran1pao-na ~' ilup1)ando così la pasBione cl1e Eali ave,ra J>e r Jc sc ie11ze n a tura li . Sotto l a ITT1id~ del Padre, ch e la\1orava n ei lab orat ori del !vlt1seo , a ffirt a va il uo spirito critico n ell 'o 5'ervazion-e dell e Yarie manifestazio·n i d ella vita animale P ' 'egetale, interpretandole con a cume .d i intellel to e con chiar ezza tutta p erson a le . A!Jl)l'Ofon dite le su e conoscen ze in maten1ati ca, n1 a teria cl1'Egli IJrediligeva, fu ·})ìfe&soch è u11 autod idalta per le mate.r ie cl assich e attingendo l e . ti e nozio11i · alla ricchissima coll ezione d ell a bibliot eca i)aterna. Ott enuta la licenza in scien ze e inscritt.osi n ~ cor .. o superiore d ella Sorbonne, il a io,ra11e P1e1Te Curi·e, toccato a 20 anni dall 'ala d el Ge11io, enuncia g ià la più alta n1anife tazione dcl ... uo pensier o.: « faire d e la ' 'i e un r éve e t fai r e d UJ1 reY 0 tlDC réalit é ». 111 qt1e.sta enu11ciazione è tutto il progran1lJl:l d ella st1a esist etnza, trascorsa n ella m assirrta p.a rt e nella scia d el su o. p en siero filoso.fico, co1111)le tanì en1,e avulso dalle norm.ali con cezio ni naturali della vita con1une . Nell 'eF-arn e d ei J)roblemi scien t ifici portava quel se nso di chi arezza, di compr ension e e di lealt ù cl1e presidiavano a tutte lre m.anifest azio11i cl.ella sua \ 7ita. Animato dalla fede propria d egl1 innc,·a tori egli senti,·a cl1e per compiere l 'altissi111a mis5i one riserb,a t ag-li dal De tino do.._ YPYa n ecessarian1e11Le in1porsi un 'esiste11za di 1

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1 ~tYoro

e di sac rificio , i11 i)erfetlo ilenzio « nel-

1.t sen1pli1ce g·r a11dezza de l s uo ge11io e de l suo C-<:l J a ttere ». Il suo .pri1110 laYorc fatlo i11 collaborazione co11 D esair1 s i)orln alla d.et e rn1inazio11e delle lu11gllezz,e d'onda calorifich e a i11czzo di una pila Lermo-elel Lrica . 111 colJ abor azione col fratello .Jacqucs . co1)r e il feno1r1e110 nuovo della piezo -tlettricità , ch e con i. t e in una l1olarizzazjo11e. ·elettrica prodotta ùalla compressioJ1 e o dalla dilatazio11e d ei cri t.alJi sprovvisti di ce 11lro d i ~in1111etria. Risulla lo pratico di questa ·co1Jcrta fu la cos trt1 zio11 e di u n nuovo appar ec.c.l1io: il quarzo piezo-elc ll rir;o ch e se r,-e a 11 ii ·urare i11 valore as oluto d elle pi ccole r1u a11Li là di elettric it à e d ell e cor renti elettricl1e dì debo le i11le1).sità. · Questo ap1)arecchio do' € \' H più ta rdi re11der e d C'i gra11di servig i i1 ell e ricer ch e , ulla radiot: Lt ività e 11er la 1Jro duzio11e di oncle el ettrich e di a lta frequen za (ultra : uoni) e111esse nel1''acqua , allo sco1)0 di coprire g·li ost acoli so tto n1arini € all 'esp lor azio11e dell e i)rofo11dità clr i JJ1aTi. I due fra telli Curie lavor a no a... sien1e fino a l 188'3 ; furo110 a llora ob bligati a se1)ar arsi es.se11do stati r ecipiro.c am ente i1o·n1inati : Jacccues 1t~ segnan_te di rnin er alogia a Mont 1>ellier e P1erre a iuto a lla Scuola di fi sica e chin1ic.a d ella città di Parig i dire tta da '"'ch"iitzenb ,erge.r. I la\1ori s ui cristalli d·ei due fratelli ve11.aon o . o premiia ti 12 an11i piiì ta.rrli, n el 18"95, con 1 atlribuzion-e d el premio Pla11te ! È alla Scu ola di fi ica ch e PierTe do,·eva lavorare durante 22 anni i11jziandovi le su,e r irérch e . ulla fi sica c ris lallina che portarono al1~enunciazion e d el pri11cipio di simm etria cl1e s i ri.sconlra in tutti i fenomeni n aturali ,e cl1e è <la con Riiderare una d elle con c ez ion i p iù p1ro fonde ·del pensiero filosofico di Pierre Curie. Seguono i su·o i stu·d i s ul magnetismo con la c las~ificazi one d ei corpi av·e nti p.r op·r ietà mag·11etiche, a m ezzo d ella sua bilancia di preci. . ic)ne aperiod~ca a l ettura diretta , ch e veng ono ... inte.tizzati nella l@igge di CUJrie, se.condo la quale il coefficent.e di calan1itazione d ei cor1}i d ebolmente magnetici va ria in ragion e inYer sa d€·l la temper.atura assoluta. Qu·e sto lavoro sul magneti mo era present ato da Pierre Curie a 35 an11i , com e tesi di libera dooen7.a dopo 12 a11ni di a iste11tato alla Scuola di fi sica . Alla discu ssione una donna era 5itata in,rita ta: Maria S kl odo,vska di Varsavja allo·r a \ 1entottcnne e da circa un nnno i11 rap110 rti di amicizia con Pierre Curie. La gi.ovan e polacca, i1a t a a Var avia il 7 nove111bre 1867, orfan a di ma·d!re a 1 O a1111 i , cre sciuta alla scu ol a del dolore p·er le vicissitu·dini d ella sua F.~a mi g·li a e d ella ua Patria opJ'r essa dalla d o111i11azione rt1ssa, appassi o11ata an ch e lei d ello ~tudio dei fenorn eni naturali, in·1possibilitata a segu ire i cor si presso l 'uniYersità di Varsa·via. arri\1a ventenne a Parigi '-' 1

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« IL POLICLINICO » -

iucor1sa:pevole di quanto il destino ave·va a lei riserbato! I scrittasi alla Facoltà di scienze alla Sorb 01111.e·, a ffrontò con tutta la fo1rz·a d el carattere ch e la ·dis Linrgueva, i sacrif~ci non lievi d ella vita &olitaria .e difficil e dello stu dente povero. Unica ,&ua g ioia era la s.e11sazione di vivere ir1 u11 'at1110.s feI'a di libertà ·e di indipend.enza con1e non le sarebbe stato concesso n ella sua Patria lontana. P erseVier.artte n ella sua ·vo.lontà, timipa e dolce·, Maria SkJodov-vska a:ncor giovanissima si era già con1pletam·ente votata alla realizzazione del suo i-deal e Rcien tifico. Lic.e11zìatas.i in Scienze fisi1che 11el 1893' ~ in l\1&.t1e1natica n el 1894, cominciò in seguito ad occup arsi di rioe·r che di fi1&ica sperin1.e·n tale n el lab·o·r atorio di Lippmann. In tale epoca co.n obbe Pi1erre Curie. L '·a micizia, l a sti1na reciproca, la r ettitucline e 1a l ealtà d ei l oro caratteri, la seim1)licità d ell·e lo·r o anin1e, la passione corr1une per il fascino ·d ella natura, la comunità degli ideali si afmo nizzano e si çoncre.tano n el loro matrimonio: Pierre Curie, che non ave·va .am~to a ltra donna, che av·eva votato I.a sua vita uni carrL·ent.e alla realizzazione del suo sog·no ~cientifico·, trova n ella bionda pola.cca la com11agna cl1e· vivrà lo st esso suo sogno. Il 12 settemb1r e 1897 nars ce una b·a n1bina : Ire-ne: un futuro ·p remio Nobel. 1

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Il valor·e delle sco.perte •d.el g·iovane fisico si era già irr1poslo all 'at ten zione di vari Scien1.1.ati stTa11ieri: il p1rimo a ricon oscerne l 'im- · portanza con testimo nianze ·d i stima e di affetto mai v:e·n ute m ·en o fino alla su.a morte, fu Lord Kelvin, il quale, recatosi espr essam·ente a P.a rigi, doveva rim.a11ere b en so:tpre.so di fronte a ll 'eocessiva mod.eis.tìa d ei ·rr1ezzi di lavoro e d ella pov.ertà d ell 'am.b iente in cui Pierre Curie svolge, a le su e ricerche . Schivo di 011ori rifiutò l e p al n1·e acca,demicl1e signifi1ca·n ·cl o al direttore della scuola ch e g li eir a sufficiente t estin1onian za d el suo inter ess0 per lui l 'avergli accord ato il -pi ccolo ridotto fr.a una scala e un.a oola .d i m anipol azio11i p·e r eseguirvi i su oi 5tudi sul m ,a g n eti1s mo . 'Frattanto le esperienze di Beoquerel sui ·raggi uranici ·eccita110 al son1mo grado l 'inteiresse e la curio·s~tà ·d ei coniug·i Curie. Marie, alla ric.erca di una t esi di l.aur.ea in scien ze, intuisce la gran de· impnrlanza dei lavori di '.Becque1 el : nessuno eF-sendosi ancora occupato del1'argome.n to , la b ibliografia si riduceva alle con1unicazioni fatte dallo .stesso Becquer3l al 1'r\ccademia delle Scienze.: ricercare la natura di q-µeste irradiazioni ura.11iche aYrebbe costituito un appassio·n ante soggetto di la·voro: l'[trgomento per la lesi di l\fari a €ra .g ià trovato! I11stallati gli appareccl1i necessari n el ridotto dolln Sc uola ·di fisica , Pierre e ~·farie Curie ini1

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[ANINO

XLVI,

NUl\I.

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zia110 le loro ricer che servendof!ii di u11a camera ·d i ionizzazione, di un e lettrometro Curie e di u11 quarzo ;p:i0zo-eletLrioo per indi,1idua re e 1nisurare lt~ irradiazioni ·e1r1e&8e dai camp1ioni cli ur~r1io· esamin.ati. Constatato che queste irr udiazioni non subivano al cuna mo dificazione da parte deg li age11ti este·r ioili., ne co·n seguì la l og·ica deduzione eh' es~,e fo.5 sero in rap porto ad una proprietà aton1ica e c1uin·di IJoss-ibilme11te riscootrabili in altre sostanze.. Intrap•r eso l 'e.s.A.me di tu tti i co'fpi chimici conosciuti, viene riscontra ta n el torio la ste&sia proprietà dell 'u1 anio: l a radio-,a tt.,i vità di questi ·d ue corpi € l egata agli atomi di 1q uesti m ·e talli. Co·n tinuando n·el le ri c ercl1e Madame Curie osserva cl1e in diversi di questi 1n inerali la ra dio-attività è m aggioir e ·d i quella contenuta n eill 'uranio e n el torio . Oue&ta constatazio·n ·e. fa e.mette.r e a .._ Pier~~ e lVIarie CuriG l ' i~1 olesi gen.iale d ella prese.n za di un corpo se1nplice Sic.o nosciuto, cont enuto in piccola qu.a ntità ne-i rr1ine1rali, e molto iPiù radio-.a ttivo ·dell 'uranio e ·del torio : u11 ILru,o·v o Elem ento! Abbandonata ogni altra ric·erca , 6i inizia pier i C:on.iugi Curie il p·erio do più ep1ico della 10·1·0 ebjstenza dal 1897 al 1902. Non ·è d.a ·discerner e la parte avuta da ciascuno d ei Coniugi in questa fatica: il ·genio personale di Pierre C11rie si era affiermato p ri1na della collaborazio n•e : i suoi apparecchi di inis.ura banno costit uito l 'el emento base. p er J'i dein tifica zione e la misurazione d elle irradiazioni. Il genio di 1\1.a·dame 1Curie, affiancato, da una volo11tà indo·n 1abile di riuscire, trovava vasto ca.m po di esplicazione nelle ric1erch e p 0ste.r·iori alla scon1par,s:a ·d i Pierre Curi·e. ))iffi. cilmente n ella storia ad una p err fetta comunità di intenti è s.e~guita una p erfetta co,m unità di l avoro, co1ne in questa rice.r ca: lo studio fii;ico d elle proprie.l à d·elle i.rra,diazioni era di tPerti1i.enz.a di Pierre Curie, e la p·arte chimica ($.eparazio·n e e purificazio1n e degli el ementi radio-attivi) veniva e·s ple tata d a Marie Cu rie . Il frazionam.e nto della plech·b leinda poI'ta all'identificazion·e· id i dtue nuovi corpi ·distinti: il 18 luglio 1898, vien·e a nnunciata la scoperta del P ol o11io e il 26 dicembire 18P8' la &coperta del Radio. Occorreva prooe.dere al! 'isolam ento di questi due i1uovi c.oT:pii : comp•i to oltremo·do difficil() per il Polonio d ata la 5u.a minima perc-entt1al e e -la sua distruzione rapidis.sim<'.; più age,·o] e per il Radio peroh·è a forte •p:otere r adio<:i ttivo. Nel corso d1elle r icer ch e Ma da:ine Curie riconobbé ch e il Radio accon1pagna il Bario· e )J P olo1n io il Bismuto . Profitt.an·dio della minore $Olubili tà ·d el Cl oruro di Radio in confronto a l Cloruro di Bario col metodo d elle cristallizzazioni frazi onate 'potè a rrivar e ad isolare il l)rimp campione di app ena qualch e millig ram1na di Cl oruro di Radio puro. Determinaton·e. l o S}1'ettro e il p eso atomico (226), .il nuovo corpo se tnplice dimostrò u n 1

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[A~No

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SEZIONE PRATICA

potere d'irragg·ia111enlo di più di u11 i11ilione di volte più intenso di quello dell'uranio. La ~traordinaria potenza raccl1iusa 11el\'i11ti111a strt1LLura atomica non ha altra analogia c:lle con qu,ella dell'universo co.s.mico : l 'ato1no .Può .essere considera lo , secondo una felice d efi11iz1one di Béclère, un sole in n1iniatura. l. 'energia irradiante è il solo dei fen omeni clella 1nateria che noi non possiamo nè arre~tare i1è comu11q ue influe11zare. E per aviere u11 concetto dello straordina rio potere del Radic basti accennare al uo fattore quantitati' o : (• facile riconoscerne u11 cinquantan1ilionesimo di 1nilJigra1111no e co11 IJ<articolari cu re anche un deci1110 di questa quantità (Soddy). Se la disi11tegrazionc è avv•e nuta dall'epoca della no.5tra r eg·istrazione geologica col ritmo al tuale, si calcola che la quantità di Ptadiu1r1 originale n el mondo i11tero debba essere lata tli ben mille bilio11i ·di volte maggiore di q11ella odierna: u11 milligrammo di Radio sar eb·be i itloi:to ad un n1illin1illigran1n10 in un periodo di \'CI1iicinquen1ila anni!

* ** J-'e ricer cl1e sull a radio-attività dei corpi si e$te~ro e si moltiplicarono sia in !Francia cl1e i)r esso le altre Nazioni. Pr~çseguendo n ei loro studi Pi eir re e j\f n rie <:urie scopro1n o il fenon1eno d·ella e< radio-attività indotta » per la quaJ e corpi sottoposti H ll 'azione dell'irradiazione del P.. adio di,rentano es~i stessi radio-attivi. R utì.1erford e i Curie stessi studiano il gas J)rodotto continua111ente dal Radio: cc l 'en1anazion1e del Radio o Radon » e n·e determina11 c l 'atli,·ità. Rams.ay e Sodd)· confermano tali ricer.çhe e din1ostrano anche la presenza di l'Jio in piccolissima quantità. La fa mig·lia dei corpi. radio-atti\1i si a cc r e.· ce di 11uo1'i elen1en ti: l 'Attinio 1P·er opera di Debiern ~, l 'Ionio ('B olt\vood), il j\f e~o torio e il Radiiotorio (Hahn), ecc. Mada111e Curie lJoteva ben. presentare la sua li'lUrea in Scienze su1le cc Sostanze Ra,dio-attiYP » : .m ai l 'argo1n·ento trattato avrebbe potuto essere contemporanean1en te di tanta attualità e 1li alt:r.ettanlo inteTcsse I Nello s1e so anno (nove1nb·r e 1903) la So·(' ietà Reale di Lundr,a conferisce a Pierr,e e M1ne Curie una delle sue più alte ricomp·ense : 1,t n1edaglia Davy. Un mers.e dopo l' ~ccade·mia d cJle Sciertze di Stoccolma assegna il pren1io \Tobel }Jer la fisica p er m,età ad He11ri Becqu erc 1 e per m età a Pie rre e 1\ilarie (:urie. La r,1·ancia riconobbe ufficialn1ente per ultima il valore di Pierre Curi.e: soltanto dopo le 111anifestazioni dell 'Inghilterra e della Svezia, 1'Univ.ersità di Parigi istituì un,a cattedra di fi~ica 1gen·erale e r,adio-.n.ttività per Pierre Curie; ~ladam e Curie venne noni i.nata aiuto alla cattedra. Le con seg·ue11ze della rino;r11anza infas tidisco-

i10 J:ierre Curie c!Jie d€sidera unican1e11te i1on e8ser e distra l to dal suo lavoro. Proposto per l~ Croce d ella Legion d 'onore rifiuta con lina no·b1ilissin1a lettera, ancl1 e tale decorazione e in&i~te percl1è g-Ii venga 1Pi11ttosto conoesso un laboratorio poss.ibile per p1roseguire le sue ricerc~e : doveva essere questa la vana aspirazio11c di tutta la sua vita j)a sata quasi interarr1.ente in u11 sogno ,·eggente, dal qt1ale solo il culto della natura e delle arti belle pot·e.v a, ma per bre vi intervalli , distrarlo. Il l~~ aprile 1906 uscendo dall 'Hotel d es Socie Lé& SavanLes, rue Danto.n , nel trav,ersare sotto la pioggia la Ilue Dauphine, ,·enn e travolto e ucciso da un carro · a cavalli. All 'Accaden1ia delle scienze, Henri Poinc.airé, elio g li fu se.i11.pre amico d.evoto, esalta la m en1oria di Pierre Curie la cui c·o n cezione d ella vita ·è stata ins1Jirata unicamente cc dal ~empli ce e puro amore ·d ella V·erità >J . J,a fa coltà delle scienze dell 'Unive.rsità di Pariaj ol'fr] allora a ~1n1e Curie la cattedra cl1e u • ])er soli 18 n1esi era &tata tenuta da Pie1Te c:uric.

* ** :\larie Curie af I ro11 la con ]a risolutezza e la te11acia pro·p.rie d el suo caratt-e re la sua nuova vila che non sa rà p1i va di difficoltà fi110 alla fj 11€>. Nell 'atte.sa che venga fi11a lmente realizzata la costituzione di quel laboratorio d el quale Pierr e C(uri·e i1on potè n1ai disvorre, Marie Curie co11ti.nua nei locali della rue Cuvier le &ue 'rir6rc4.c' sulla radio- .a tt ività ch·e portarono , con In collaborazione di J)ebierne, all 'i 0Jan1en to del Radio n1etallico. ftaccolt·e in w1 volum.e le opere di Pierre Curie (Edit. Gauthier-Villars, 1908) con una t>refazio11e ·degna del (~ e 11io co mp1arso , accudisce .a lla co1npilazio.i1e del suo magis.tral·e « Trattato della Radio-atti\1ità n che \rede la luce n-el J ~) 10. Presiede ì1ello ~tesso anno a Bruxelles quel Congre$SO di Radiologia ch,e ·d:efinì le unil i\ di radio-attivit?.t : il Curie e i suoi sottomt1Jti1)l i: il ~iilli curi e ed il l\f illirnicrocurie. Un anno dopo è il secondo premio. Nobel che vie1t0 c9nferito a !\1arie Curie per la su a opera C'}1 i.n1i C.D . . S·i org·a nizza e si S\ri]up!p·a in tale ei)oc;a lo studio biolog ico delle irradiazio,n i ,d el Radio la 011i pri1na e'" perienza è stata subita dallo sle so Pierre Curie dop'O l 'os. ervazio11e della lJruciat11ra di Becquerel. Gl i studi ,di Wicka111 e D·cgr-1 is, D.a11 los, Do·mi11ici, ecc. , fa cilitati .11ella tecnica terapeutica dalla po sibilità del filtraggio dell e varie irradiazio11i (alpha , beta , g·[(mma) :,c]1it1dono 11n nuovo. ,·asti.ssimo orizzonte ad una terapia nuova: la Radiumtera1Ji a c]1e ~u p-roposta d i Degrais viene d esignata sotto il nom e di Curieterapia. Passano 1)er '1 arie Curie que ~ti anni di la'\.Ol'O fra l 'in 5egna1nento, jl laboratorio e la 1

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16.2

cc IL POLICLù'\ICO >l

Fan1ig·lia, fin cl1è sorge col con corso dell 'U11iver ·ità di Parig·i e rlell" [stituto 'Pasteur, l ' Istitul o clel R ad io la c·ui i11au g t1r:1zione a\rvie ne iit coi11cide11za !:011 lo scopJ?io .d·ella g·11e rra i11011cliale . Il ser,·izio rtì.diolog·ico di g·uerra era a llora tutL ' t.t 1tro ch e attrezzato i11 .F ran1ci a . l\1m·e Curie raccoglie tutto il materiale radiolog·ico che può trova1~e n ei vari de·1)ositi , nei v.a ri magaz2i11i , e-d organizza l e ·p.rin1 e stazio11i radiologì cl1e n ei vari os1)e dali d;a can1po: n1onta ancl1e ]:-\ 1)ri1na auto1nob·ile radiologica -con la c1uaie })Ot,ev.a recar si ovu11que era richiesta l 'o lìE·r,a ~ua. Solo .a lla fj ue d elle o&tilttà 1\f.arìe Curie potè ri1)r er1der e il suo posto· ·di ]a,roro, al i1uuvo lstitut-o del R adio d 1 \ ia l>ierre 1Curie cort 1'aiuto d el la fig'lia :r\lad.111 te l re11e JoJiot-<~ uri e. I Ja Soci.e tà Belga lJnion ~1icti ère du Jf.é~llt .K.a la11g·a, come. ~ '1e.x Go·vie rno Austriaco oh e pubsedeva l e. n1iniPre di St . .loacl t ims l·al , f11 se n11:i re gc r1erosa nei --~c,nfr<>rtt.i di ,\l arie (~ urie· avendole n1.es:So a dis1Jo sizio111e il n1ateriale nec e,ssnrio per le. sue ricer1c he. Nel 1921 1)er sotLoscrizio11e delle donne deg·li Stati L ni t.i di A1t1erica, \iien·e offerto un gr.an1n10 dì Il,i·\ din a Marie <~ urt e che lo ])'011E. a àisp osizione dell 'I stit uto da lei dir.etto e qui11di d ella Scie·n z.a per s en1pre, co.sì come i due Coniug·i ·Curie av~vano fatto ,p;er il prirno gran1r110 ·d i Radiu1n da loro cc cre.ato ». Libe-rata la Polo11i.a dall 'opp·r e5sione ruStsa, il s110 . og·110 p1atriottj co si conchiude e si conr r e ti.zza nella fo11dazione .a ' larsavia dell 'Istituto del Radio cc Maria Sklodo·\vska-Curìe » .da lei stessa in.aug·ur.ato. Ft1 qt1e5t.o l 'ultìm,o s uo viag,gi.o \rerso la Patria lonta11a g ia·c.cl1è il 4 luglio 1934 a Sar_icelle·1t1oz assistita dalle figlie. Ire11e ed Eva, Marie Curie n1uore per anemia l)ernicios.a aplas tica a d ecorso r a1) ido febbrile , d a R.adìum: vitlin1a a lunga scadenza della stia stessa scoperta! 1

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L 'i olan1ento ·del Radio dall '1Jranio 1cl1iude gloriosa1ne tlt e. il ciclo d elle g·randi scoperte d el seco·lo scorso, il n1ito d ella tr:asforn1.azione d·e·i co rpi p er la SCO])erta ·dei Curie, ,è di,renuto r ealtl. Il Ge1tio ha scl1iuso u11 nuovo o·r izzonte <d le 11ostre conoscenze sulla cogtituzione della 111~ t e ri a ritenuta fino ,a llora inerte, svelando uno dei ]) ÌÙ ])rofon·di segreti Cll toditi tanto gelosa11i.ertt e d~lla nalura . l_~11a nt1ova dottrina d ell 'en erg ia 11a scon' o ] lo l e \'eccl• i~ leg·,gi d ella fisica e d ella chin l i cn, f.ace11·dloci inlrave.d er e quali ·p ossibilità è l ec ito s pca:are d"al'la ·d:i int eg r.az ione atomic.a s1)c. n1 a11e:a d ei icorif:Ji se111 p'l ici. La Rco perta del Radio passata n ell 'in1mort n1il ~l rlella g·loria non potrà esser e disgiunta dal ll0Il1€ dei (:l1rie n on soltanto p el'Ch è n e $Ol tO . tati loro g·li .a rt,efi ci . i11a , e princi1)al111e11t e, per l'asis(}l t1ta rinur1 cia a qualsiasi scQ110 lu crativo. 1

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[_.L\NNO

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~Ul\I.

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Pierrei e l\1arie Curie per egu·endo il ]oro sog·no purarr1enLe scientifi co 11an·n o tutto dato lJer il b e11e dell 'u111aDità: il loro disinteresRe p,e r le p·os ibili realizzazioni della loro scoperta è s tato i)ari a ll 'eccezio11ale nobiltà d el loro SJJirito. 11 I\.adlium è un a g·ente potentissin10 di oura ·purc~1-è affid,at.o a n1ani esperte: n ella lotta cctntro i tun1o·r i J11aligni è il n1ezzo terapel1tico di ma.g·,gio1r valo·r e .sia da solo ch·e,, unita111ente a lla 1c l1irurg·ia, nel trattan1ehto, radior l1irurg·ic:o dei tl11nori. La sua applicazione do,ìl:à sen1p1,e1 arrecare o la .g uarig·jone o u11 n1ig·lioranlento e m .ai IJ·e ggiorare le . cor1clizioni d ef;li i11fermi : qualora questa eventualità si ' 'erific.a sse , la tecnica ado]}·er.ata , inclt1dendo ir1 essa ancl1e il p101gramma terap1eutìco , non è st a ta corretta. Tutte le cosidette (( l esioni da radio » d ebbono oggi co11side~·arsi con1 e l esioni J)rovocale da 0rror·e di tecnica. '1olti d ei pionieri esse11do allora sconosciuti g·li effetti biologici cl el · r~atClio ecl i n1ezzi per p~ ·o ·t c, gg~1 se1l ei, ~fono s1 ati ' 'it.t in1e di n1utilazio11i gravi ,e non )JOcl1i h a 11 no dovuto soccombere i1e1 ·degenerazioni ca11 e.ero e di distrofie locali pro voc.ate dai raggi s·pecial111 e..nte s·nlle ma11i, cl1e JJier la loro azio11e citolitica sul s isten1a e1nopoictico co1n'le nel c·aR-o. stess0 di Madame ( '. urie. La pr·eoccupazione di Pie,r re Curie (Conferenza Nobel , 1903, a Stoccolma) circa gli eve11tuali d.anni .a ll 'lJr11anità ·d ella sua sco1>erta g-,iuF-tifieat.a in un ·p rin10 t e1npo JJer le vittime che la i1at.ura, .si direlYb·e quasi , esige p·e1~ ogni violaz:iiorte del suo segreto, sarebbe ogg·i fuor di luogo per il p erfezio11ame1tto della tecni ca moch~rna c h ·e consente di prote:gg·erci da ogni event\1ale riscl1io. 1

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L 'I talia ·è stata a nc.11e jrt qu els.to ca111po un a ·precorritrioe per l 'opera ,del P ellizzari ch·e fu il primo fra noi ad intuire il grande valore ter.apeuLico del Radiunt e a dotarne, nonosta11te io scettjcismo d-ei suoi colleghi, I 'Istituto da lui fondato nel IP04. D 'allora ur1 gra11de ·can1ini110 è sta to fatto n ellB. org·a nizzazione dei v:a ri centri di accerta1nento diagnositico e di cura dei tun1ori. La dis11·onibilità del Radio è ancora p erò in sufficiente J)er i b·i sogni di u11a grande Nazion·e. I , ·ari I~tituti so110 oggi t.ec11ica1nente bene attre.zz.ati e g li Scien ziati preposti alla Curieterapia so110 all'altezza della loro n1is•sion.e: le riostr e i)ercentuali statisticl1e di gu.ari gione dei tumori n1alig ni sono u guali e tal,rolta ancl10 rn agg·iori dj quelle dei l)iù noti I stituti dell e a ltre Nazio11i . La L eig·a Italiana l_:>er ]a l otta contro il Cancr o', 1&otto l 'alto p atronato di S. M. la Regi11a In1por atric1e , ;iffian cat a e sorretta dalle proY,·ide11ze cl1P il R egin1 e pTodi.ga p er il l)Ote•n zia n1f111to delle. \iarie i tituzio11i a ssistenziali , p ot.rà assolYer e con la ser enità d ei forti , il suo alto comr1it·) di solidarietà u111a11a . 1

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SEZ ION E PRATI CA

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SUNTI E RASSEGNE

ch e; in do_nne ane. è l)Ossibile Of' erYare qualr l1e ele,·az1one ter1n1ca n ei ':>rriorni premestruali ' . eJeYaz1one frequenLis inia 11 elle donne tub·er INFEZIONI. ~.olo e i11 evoluzion e : ali ' 01)po .. to 111ai si veriCriteri diJferenziali t·ra le va1·ie forme di J1ca cl~e una febbre i11 don11a tuber colosa sco1111Ja1a n el i)eriodo i11estruale. Altra cau a febbricola e la febbre tubercolare. ( l1e lJ UÒ produrre ipertcr111ia od esacerb·a zione (l.\. LRA.CI. Oninia· ni.edica supple111e11to Xl'' cl.ella febb ~~icola pre.e i . J entc, sono ig·li s tra·p~z lJi~a , I t'38). ' ' 7:~ c o~·p?re 1, ma an che c1uesto fatt o i1uò V·e ril1c[lrs t ln lJer sone normali . .Nella lJil'alica vien.c consider.a to co1m e I i111ilc ~.l r~po so, co,m plelo , vioevers.a, p,o rta .a lla dilì.lcl.$.fs.i1t10 della ten1peratura 1corporea il 370 a~cellare od il 3'7°, 4 rieLtale: 1 p1e r febbricola si 1r11nuz1one 1O'Cl. alla . sco1111)a r. a d ella t emperai1uò i11t endcrc la te111peratura oscillante fra il l ura subfcb br1Ie i1e1 tbc. Nella differenziazio<l7°-38°, di più o m e110 Ju11ga durata , <lcco111- 11e p er altro d ella feb·b ricola tubercolare ocJJagnat 1 o 111eno da i11to1ni s ubietlivi: 11 eJla rorre rà . t c11~r ,l)l'e . e.nti ~ esti fatti n1a special111enle 1 dati for111t1 dall e ame ob·ielti,·o 1 da lla n~a-5 . irl1a parte dei ca ... i i presenta n el po111elabora torio e dalla c1ertez za ch e 11gg10 ;_ la durata J) UÒ e ·ere anch e di n1e.si , cli ra cliolog·ia. dal 1 altri falli capaci di febbricola. i1on esi Lono étJ111i , ir1Lerrotla da sosLe O· non. L 'inizio è F~ bbre tifoide, e J)ara tifo: j)O..,sono ossers ubdolo od è segnato· dèl un 'angina, da un rcu~· ars1 f?r111 e . a111bulatorie di qu e te mala ttie, 111a~i::;n10, da 11na influenza, ecc. Si osser' a più f[1c1l111-e11Le 11elle do11ne, ed in genere fra i 20- f orn1e i11 ru1 la te11111eratura si n1 a t1tien e &ub'fe.bbrilo per .Lutta clurata della J11alattia, op2:J-35 . ~ni:i .. Talora ]a febb·r icoJa è prec.eduta da br1Y1d1 d1 fre·ddo, accom1)ao-nata da ce falea , flUre forn1e in cui, ragg·iunto iJ p eriodo anfiod il 1)eriodo, della de fervescen za la H tenia , disturbi o·a trici, seg·uita d,a ud o ri , bolico 1b1bricola co,i :tinua ancora insiste11te per ' setf~ acce n Luata da sLra1)azzi fi&ici , cambiam,enti di L~n1an e o mes1. P·er la diug110 i cliffe1:enziale ~ lHQ·ion e, m esi ruazi.oni, trau1r1i IJ6icl1ici, ccc . Le febbrj c:ole [YOtrcb1hero dividersi in : feb- ricordare ch e. 11ella feb·b re. tifoirle la temperal:ricole da 1nalalti e infettive g·en erali ; fe·b- tura. subfeb,b·r1le 11on è acco111pag·n-a t.a d,a tachibricole da ì11alattie d ell 'ap parato r esip·i ra torio; cardia notevole, rr1a da relativa brach~c.ar·dia fe1Jbri r ole da i111lattie di orga11i extrare pira- e11e J)esso il i)olso è dicroto che n on vi son~ sudo ri abbo ndanti, cl1e ra1:an1'ente n1a11ca110 tori. di Lurbi intestinali (nella tbc. esistono distur~e l 1)ri1no gruppo: tubercolosi, tifoidi para tifoidi, rnrliten e, influenza, ._ifilide, n1 alaria ; bi di peptici); la lin,g u a si ma11tiene norn1ale nel secon do, malattie poln1onari (bronclli et- i1 ella tbc., 'i . ., 0110 le condizioni della milza, le roseole, li11,g ua, ecc. Dar Yalore ad una vv~i­ ta~ic. ])ronchili cronic he, bron coflpiroch eto i. y1olm0nite cronica, asc·esso polmonare , cisti dal positiva. Febb re meliten &e : in luog·o1 dei caratte.ridel polmor1e, t11mori, sifilide del polmone, p1leun1oconioso, pneumon1icosi), e le n1alattie &t ici IJ'e riod i j} UÒ ·vari ficar i 11ieJlla infe7fio11e d·ellc vie aeree su·J)eriori (rinofaringiti, tonsil- 1neliLococcica l 'es tislenza di u11a feb1b ricol.a liti . sinusiti) : n el terzo, g·rup1po po~sono rien- c:l1e si mantiene JJcr settin1.a ne, n1.esi e,d anc11e i)er a nni , 111agari accompagnati da s1intot1 are le n1:ila ttie cardiach e, le malattie d el1'aJ)parato diger,ent.e, le n1alatti,e. epatic:l1e uro- n1 i r e ·piratori. Ed il Gro,cco 11a cl1ia111ato « tisi ge11il ali, del ,&an guc, delle gl1ia ndole e11docri- r11edi terran.ea » qu.ella forma ,d i feb,b re m·elitense ·p11iesentante !sintomi r ei5pir,a toTi, quali r1e. delle articolazioni, i neoplasmi , ecc. Tt1ber colo i: la febbre può qui -esser e a tipo tos e, en1ottisi , ecc. Però l 'os ervazio11e attent--ut)feb1J}ril (; , remittente, intermitt1e1n te , conti- ta d ella c.ur,-a lermica mo tra un ce rto· caratn110, in,'erso, ondulante, tifosin1ile. ell a fe})- tere ondulante, i i11ton1i p oln1onari so110 sen1bricola ._ i verific.a più di fr.equie·nte il tipo µre lieYi , con pre., ·alen za del r eperto ascoltalorio sul i)erct1s.sorio , con ' 'ariabile localizza~u l)febbril e ed il ti po 011dulante; in genere la t e111peratura si innalza n elle prime ore 1)ome- zio11e e ,-aria bili con la febbr·e; esiste i11oltre ridiane, dopo il pa to, 1)r.eceduta SJJecie i1 ei f'J>len on1e·g·alia, bradicardia r elati,ra, clolori n eur-ri1ni temp1i, d.a qualcl1e sensazione di fre ddo ralg·ici, leucocito . . i, sierodiag·nosi , 1ecc. Influenza : è in ge11cre prececluta da corizcl1e non en 1pre giunge a det ern1inare dei briyi1di an ch e leg·g·eri , riuscendo così a pa sare z.a, da trn<?heit1e, si .accompag·n,a più spesso, inos&B·r vata. Perdura fino a sera , t ermi11a co11 clella feb b1r1co1a tubercolare, ad epistassi, ces udorazioile più o meno abbon·dante. Talora .Cal e~, dolori orbit.ali , a n1ialg je ]o.n1b·a ri, sasi avverte una certa cefalea . Quando la febiJJri - crali, . .ecc . Spesso si com1)lic.a co11 otite ' al'bucola ~ssum e un.a fo1rma ondu1ant.e s.i può so- nt1nur1e, senza dare con facilità udo,r i profusi. La radiografia toracic.a è i11di._ 1)ensabile. pettarc una forma latente con epi odi di @:eSifilide : può dar Juoo·o a feb bre in qua lsia~ i r10ralizzazione en1atogena o polmonare in forJ)eriodo, assumendo i l}iÙ di,ier i ti1)i. La fel)nta dis.cl'eta. Riguardo alla febbri cola n1 estru ale clell e- l)ricola sifilitica in orge i1ell e ore pon1eridiadonne tubercolose., occorTe ricordare ch e an- 11 e.. preceduta da bri,•idi di freddo più o n1e110

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IL POLICLINICO »

inte1t&i, perdura l a sera, sco111pare a l inattino, nella Lbc. è più facile osservare la deferve~ l ·t11 za n e ll e ulti1ne ore d ella sera , 1) 11elle pri111e d ella notte; anche nella lues si possono aver e abbo11danti sudori n ella deftervesce n za; più fr,eq u ente 11ella lue si h a cefa lea, specie nol turn:i, si hanno d olor i osteocopi n otturni. T.e lo( alizz.azio·n i lue tich e che co11 magigior frequenza dann o luogo a febb·r ic'ol e sono·: fe gato, p,olmo11i , articol azio11i. Vi ·è la nozione Jioi clel con tag io o dell 'ereditarietà, l' ev·en1u nl e esi stenza di manifestazio11i luetiche in atto o •p,r egresse, la r eazione d el ' Vasser1n.ann 1)ositiva, il crit erio ex iUivantibii.s. Malaria: può dar luogo a febbri atipich e, a febb·r icola giornaliera o n on , n ell e for1ne cro11iche: in genere si accompagna a dep.erimen1o , ad oli aoemia , astenia n1,a ggiore cl1e nelle forni«~ tubercolari; ,rj è poi la spl e11omeg alia , 1'01Jato111egalia, l 'urobiilin uria , la l eu oop·e11ia , freq11cn te il repe.r to parassitario n el sang·ue, il criterio dell 'ulilità d ella r,a zionale cura chi• • 111 n1ca. Delle n·1a lattie polmonari notare le b·r oncl1iti r ronich e e le bronchiettas ie: p·eT la diagno,gi ll a v,a lol"c l 'ana1nne.s i (si tTat t a di affezio11i duranti d a par ecchi anni , insort e dopo una a cu ta nff ezio11c t ipo p·o ln1onite, broncopolmonite, })ron r l1il e acu ta); vi è l 'esp ettor at o abbon d antissim o, vi son o le \iomich·e, le r ia cutizzazioni i11vernali , lo stato gene·r al e b·u o110, le dita a l)accl1 el ta di tan1buro , l a l oc.alizzazione in genere ba . . ale, l a n egatività d·el r eperto n ell 'e~ peltora lo. l 'esam e radiDg.rafi1co tpr e, ·ia i11i ezione di olio iodato. Nella broncospirocheto~i ' i è il r eperto di spirilli n ell 'e pettorato. Poln1011it·e. cronica, po·ln1onite a d esito ritar (la to : v i è l ',a n.a rnn esi ch e parla •p er ·un inizio acut o, ·d ella fe·b bre a lta, d·ell' erpe.&, d ella d·ic.:pn-ca, r i·a nos.i , ec,c . ; le co n.dizioni si n1anteno-0110 sen1pre buone, l '1es pettorat o è n egativo })er i ]').acilli di I\.ocl1. Il reperto radiografico è netto. A._ cesso !)Olmonare : può dare t emperatura ~t1 b feb·brile allo stato di cr onicit à: 1'an a11111 esi d ice ch e si è sviluppat o dopo un'affe1io11e .acuta, o dopo ina lazione di corpo estraneo , o J)er m et astasi $ettich e; e·è s tat a una vomtca, l 'e ...1)ellorato è fetido. La fe})bricola nt1n1 cnt n q11ando non si verifica lo SYu otamer1t o cl clla ca,rità. La r is ti idatidea del 'POl1none pu ò dar luogo a f c])bricola in qualsiasi p er iodo; pe.r ò osi sto110 rip0tutc piccole en1ottisi , concomita urtica ri a, i l d ecorso ·della febb·r e non è continuo 111 n int errotto da pause, ,ri_ è poi t111 classico r e perto obi·eittivo ·e radiografico, le reazioni ]1iologic b e, ccc . Tun1ori p ol1no11ari: la febbricola è in que-.: li a ccon11)agnata da d ep erim ento più g rave e 11iù rapido , da dol ori toracici p iù intensi ed in i ~t e nti , preYal entem enl e 11ottnrni. Reperto ol1ietti' o e radiografico chiaro. ~i filitle 110lmonare: può dar luogo a s.in 1

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to111i bronchiali e sintomi paren chimali; loralizzazion e in genere n elle regioni medi€, . . peci e in ])rossimità dell'ilo ed unilateralmente; h a valore il reperto radiografi co, il crit€1-io d,edla cura , le r eazioni di laboratorio. Pneumoconiosi: fare atte11zio11e a l m estiere eserci tato d al paziente, al r ep erto d ell 'espettorato, alla radiografia. Pneu·m omicosi: l a feb·b ,r icola che si h.a in questa n1alattia, non pre~enta caratteri.istiche t ali d a p 01)e1rsi disting uere , di per se stes.&a, dalla tubercol are : i1n por~t ante è il fatto che in seguilo ad intensa cura iodica può radicalmente modificarsi: secondo Schiassi n ella iniCCJSi la febbre è in alcuni p eriodi elevata. in altri assume il car att ere di apire&sia, in altri di febbricola; vi possono essere fistole t oraciri1e; se ,,i .son o e n1ottisi queste sono 1p•i ù fac:iln1ente don1inabili: il rep•erto dei miceli nel l '-.es:pettor a to deve •essere con siderato con molta circosp•ez ion e (Jacon o); ·e sii&te poi la nozion e del inesti e:re (.all evatore d~ p iccioni , n1ugnai, cotoni·e.1-i, panettieri), ecc. E mpiema saccato : vi è l '.a11.amnesi di pregr essa · polmo·n ite o bron copolmo,n ite, la l·eucocito,si , I '.esito d eJla p u11tura esplorativa. Ricord3.re poi l e f cb1brticole farin.g ee, con s•e.11.&o di p izzicor e in gol a, dolore aJ>pendicol are, .astenia , le feb·b ricole da endocardite lenta o da endocardite cronica: sarà fa cil e accertare un ,-izi o cardiaco, il cardiopaln10 , ] a d ispnea da sfoTzo , il caratte.r e speciale de lle emottisi cardiach e, il rapido progre·s~i,ro pegg ioran1ento n ella forma cc lenta», l 'emocult ur.a. _t\ltre ca use di febbricole sono: le &e:Psi orali <r>iorrea a lveolare, ascessi d.e ntari); le enterocoliti croniche, la tiflite e peritiflite, l 'app1end icite cronica , la stitich ezz,a : ·e.siste in questi l 1ltin1.i casi , una sinto m .at olo g ia intestinale ch e t ende· a diminuire o a scor11p·a rire con a d atta cura diet·etica . D elle malattie -epatich e : l 'angiocolite cr onica, l a Bifilide epatica, la c.irro &i epatica: esi. . tono p erò i caratteristici segni obiettivi di a ]ter azione d el volun1·e, della forma d ella ghian cl ola · epatica , il ·r eperto urinario d el . a11gu-e; i feno1neni di ·peptici , la dolenzia o il dolore alla spalla de tra , il subi ttero. Le in.alattie urog·enitali , cau sa di febbricole, rlon l)re.seniano difficoltà dia gnosti ~h e ~ l 'esa 111 e d elle urine o Ef re sintor11i preziosi; i sint0mi cedono facil111 ente a cure .antisetti ch e loc.~ li o gen erali . l)elle m .al attie del angue va ricordata la febbricola d ell 'an emia p erniciofja : vi è il r e}Jerto ei11at ologi co, la glossi Le, la splen ome g·alia, l 'utilità d·ell.a t er apia epatica. Anch e n ella leu oen1ia e pseudoleucemia può a,-er si feb bri cola: così nella linfogranulomatosi maligna. P er ] a diagno ~ j differ en zia le ' ralgo110 i r e1)erti ematoloo-ici , lo stato degli orga11i ipocondriaci e delle g hia ndole, il pru rito. ecc. 0

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SEZIONE PRATI C.\

Frequente è la febb·r icola d a ipertiroidismo : rico11oscero l 'aun1ento· di ·volume d ella tiroide~, i ..sintomi ocu lari , i tre111ori, l 'ecci tabilità, il r eperto d el m etabolismo b asal e, ecc. Dei neoplasn1i pos5ono da r luogo a febbricola ~pecie quelli d e.I fegato, poi quelli d ella tiroide . Non 1)r esenta sinton1i caratt eristici. D elle inalaLtie d elle articolazioni, va ricordala la poliartrite sub·a cuta o artrite cronica prir11aria ed il morb10 di Still: far atten zione ai dolori più o n1en o fo,r ti a carico d elle articolazioni , alla tu mefazione eventualmente con comitante, all 'ad enopatia d el morbo di Still , con spl enomegalia. In con clusi on e.: la diagnosi di natura di una febbricola è sempre un prob1lema arduo: occorrerà ' ragliare una serie d i sintomi anamne&t jci ed obiettivi, val er si delle os ervazioni di lab oratorio e della radiografia: escluder e infine la natura tuber col are quando, con la prolu1)gata osservazione è persistent·e l a n egatività d el reperto polm onare. ~10NTELE01NE .

Studi recenti sulla pnlmonite lobare sperimentale. (0. H: RoBERTSON. Jourri . ..4mer . .7l1 ed. Assoc. , J 5 ottobre 1938). Le no$tre conoscen ze sulla patogenesi dell o r1u]111onit·e lob·ar-0 sono anco ra incerte. Noi non sapp ian10 quali son o l e condizioni cl1e deter111inano l 'affezione. Sappiamo ch e talvolta precedono disturbi d ella funzione pulmonare , infezioni a cute d elle vie aeree superio ri , rna ci sfugge il meccanismo con il qu ale i ri.n eumococchi rieseo n o ad invad ere il pulmon e. Senza dire ch e in buon n u·m ero di ca'5i la ]>ulmonite colp isce improv, 1isamente indi,1 idui in a1>pia.r ente buona salute. I,e de tern1inazioni dei rap porLi tra il poLer e battericida d el .sangue in confro1tto di ,rari tipi e ceppi di p n eumococchi e l o sviluppo della p ulmonite tc11don o a dimostrare ch e questa è indipendent,e ·da ogni attività germicida d0l sangue, e ch e il processo p n eurr1onico dip·ende più d.a alterazioni locali d el pul1non e cJ10 da fluttuazioni d ella r esistenza 1genera]e. verso i ·pneun1o cocchi . Non ·è dubbio ch e i pneum ococchi so n o introdotti continua1n ente n ei pulmoni, ma ch e 11on si trovano quasi mai n egli al,1 eoli 1)er ch è sono incessantemente distrutti dai macrofa gi al veolari , e sono espul si dall e parti s uperiori (bronchi e trachea) d al} 'attività ciliar e della 111ucosa e dalla con trazione delle fib.re mu sco]ari lisci e ch e si trovano n ell a p arete d el] e ))art1• &it.esse. Si d e, 1e qt1indi inferire ch e l a pulmo.n ite 'A innan7.itutto detern1 in ata da un'alterazione d el rn ecc,ani~mo tendente ad im1)edire la pen etra 71ion e d ei gerrr1i n·egli al,,. eoli o ad elimi llarli quando vi siano penetrali. Tra i fattoTi cl1e pro,1 oca no si fatte condizioni ,rann o ricordate l e inalazioni di gas to si ci e irritanti 1

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o di a11estetici , i1onchè la in,&pira7ione di materiali solidi o liquidi durante le operazionj cJ ii t'll r orrich e . D 'a ltra parte n ella g rande 1naggioranza d ei casi la i)'ulmonite è preceduta d.a l raffreddore c0muneJ ch e clL&t urb er ebb·e il n1eccanìsmo elimina tori o d ei puln1oni alterando la mucosa e bloccando i broncl1i. ~fa e1nbra ch e al rif:'Uarclo a bbia mag.g·iore importanza il raffreddan1 ento clella s uperficie cutanea ch e suole verifi·car si dur.ante il raff1·eddo·ne1 in quanto i1rodurreh·b e u11a ,rasocostrizion e ed un abbassamerito d ella t empeTatura d ella rr1ucosa del1'a j)para to respira to1·io. P artendo da tali pren1es e, ch e cio1è l 'ostruzio11e delle vie aeree ed il raffredd.a1ne nto crearto condi2ioni ch e favoriscono lo s' iluppo d ella })Ul1nonite, l 'A. h a p·r odotto sperimentaln1ente tal e affezione nei cani con un qua dro clì.11ico ed un r epeTto anatoim o-patologico sir111le a quello della malattia umana. Ag li a nin lali fu mna11zi tutto ini ettata una dose di 111orfina sufficiente a d ab·b assar e la tem·pe.ratura d el corpo di 2 a 3 g r a di, e si co'cai11izzò la laring·e per e' riLar e la tosse. Quindi con una sonda 6i inieLtò in un bronco terminale una so.:pen·. ion e di p n eumo cocchi I o II in un m e,zzo c011 '; i~cosità u gual e a qu1ello d ello sputo . La rn a lattia durava i n n1-edia tre o quattro g iorni e si r isolveva con crisi . A secondo d ella quantilà di c ulture iniettate il processo si linLitaYil ad ur1 lobo o si diffondeva ol tre; l a n1ortalità era più a lta n egl i animali , ai quali si e ra n o iniett ate dosi m aggiori di cultura . La batteriqmia, la leu cop enia e l 'este•n sion e del 1)r ocesso pneumonico ave.v ano lo stes,so si.g nifica lo prognostico r l1c n ella p11ln1onite uma n a. Ancl1e le le. ior1i anatomo-patologiche e·d iI loro succ·e dersi erano ... in1ili a que lle umane. Al princ ipi o .i po limorfont1cl eari digeriscono i i)11eun1ococcl1i, ina co11 il progresso d ella m ala ttia sembra perdano que•s ta capacità; un O"ran nt1mero di germi i vedono intatt i n el1'inte.rn o· d elle cellt11e e liberi n elle parti piò· r ecenti d el processo i11.fiamm.atorio. Con l a guarigione si ,rerifica un impro~''1 iso mutamento: i pneumococchi son o rap idamente· dis trut t i n ei pul n1011i e la n1 alattia t ermina. Da ciò si cl e.duce ch e la fine r aJ)idn dell 'inf ezion c è dovut::t o ad un at1mento m .a rcato dei rn·oco~ . i anti1)n cu1nococcici natuTali , esist enti J.;rin1a e s1)e3so durante I 'infezion e, orlrpure ad i111 11t1ovo ti1Jo cl i r eazion e con l a 1)rodt1zione di n11ove so1 tanze .u·er1nicid e. Sta ·d i fatto ch e 'poco prim.a cl.ella g·uarig·ion e e,d .t1ncl1e a lcuni {.?;iorni dopo il siero d i sa n gu e d ei n1alati cor1Lien e so tan ze in1munizzanti . Oltre a ciò al princi1)io d ella guarigione ~i 'erificano nel i111lmone in fetto n elte modifiC<l7io11i i~tol o·gi cl1.e . La parete alveolare s 'in s1)e5 isce i)er la pr esenza cli un gran numero d i n1ononu cleari ch e tendono ad invadere la ca' i tù d egli al,·eoli , diventando al lor a lib.eri 1

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« IL P OLJCLI NTCO »

e p·e11e: Lra11do n el! ' ess ud.ato dove s·volg·o110 u11a in Le1l. a aLlività fago-citizzante, com e \'eri n1acrofag·i. E8si in,g·loban o le en1azie, i i)olimorfonucleari e i i)n eu111ococchi , cl1e digerisco110 rapida rn e11Le. Conte1npora11ea111ente si 11a soluzion e della fibrina , di111i11 uzio11e d ella consiste11za clell 'e5siudato ii1tralveolare e risoluzion e della lesior1e • P erlanlo il 111ecca11is1110 di g·uarig·ion e d ella 1111l1P o11iLe è du1Jilice : da una parte si lla un processo g'en erale (potere gern1icida ,d·el sang ue, barrier a em a tico-puln1on ar e) e cl.all'altra u11 i)roce&&o loca]e (r e1azio11e r11acrofag ica del pul11to ne, i)roduzio11e locale di sostanze imni un izza11 ti). Se a 1l 1b 0 c1uesti i11rocessi sono e1ffic ienli si ha ],a g·u.a ri,gio11e, ma .e l1110 di essi fa difet1to si 11a la n1orte. Questa si \ erifica quando 1)ersi lo110 i i)n eumococcl1i n el san gu e, an ch e con la completa risoluzione del ]Jroces o p·n eum onico , o q·u,ando mane.a la rea zio11 e 111acrofag·ica locale , a11cl1e co11 l 'assoluta slcrilità del sa11gue. I dati sperimentali 11anno infine n1esso i11 eYide1tza cl1e un a tt acco di 1)uln1onite conferis.ce un aumen to della r e ist enza ad ulteriori infezioni, che dur:a pareccl1i n1 esi. Tale imni-uniL.à en1bra .clo,, ·uta a d un 'accentuaZ\i.one d ella r e.nzio:1e n1acrofag·ica. Do po la g uarigio11e n el lobo 1)uln1on ar e affetto, si ha una forte i111n1unità locale cl1 e diur::t fino a quando dura la pres·enza di macrofag·i ne,g·li alveo] i, e ch e è prolt1ngat,a dalla ri1>elizione dell 'infezione n el n1edesin10 I uogo. DR. 1

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SANGUE.

fc '1la110 infezioni SCCO·JlClrlrÌe e locali dalle ton-

!-- ille alterai.e e gonfie (gangre11a della 111ucosa d elle gua n cie analog·a1nente a c1uanto a \'viene nel noma, n e.g-Ii ascessi, nelle pleuriti, perica1'!<l i ti , eic·c.). Nella fai&e terminale spesso si Lrovano 11el .&angue streptococchi, l)DeumococGhi e.d a ltri batteri Solo l '·esan1e del san gue IJUÒ co11durre ad t1na diag·nosi esatta. Si ris.c:ontra il r eperto di ur1 'anemia, s.p·esso di alto grado, talvolta a t jpo ipercron1ico-ma crocitario. Il 11t1mero delle JJ·i8strine è dir11inuito , donde la diatesi en1orrugica. Il numero dei leu cociti l-ruò essere inollo ele,Tato (100-200. GOO), leg,g ermente alto e a n ch e 110rn1ale o subnor1nale. Si tratta di mor1onucl -eari , ir11maturi, baso.fili , che una volta erano ritenuti linfociti, donde l'opinione c1h e la l1eu ce.111ia acuta fos e d i origine linfatica. .~fa Nageli ha dimos trato che qt1este cellule ~ 0110 r111elobla3ti o p.aratnielob1 l asti, e perciò cJ1 e la m.ag·gior p1arte d·elle lucc rnie acute è ini,elosica. La le·uc,cnlia act1ta è sem1)r e lct<lle e tern1ina con il quadro delle se psi in alct1ne settima11e. J,.:-\ terapia lRoentg·en, arse.rt ico, m esotorio, trafusio11e di sangne) i imar1e sempre inefficace. La leu cerrLi::l ac11ta ~i distingue n ettan1e11te non solo p er i ciarntt eri r linici ed err1atolog ici n1a anch e j)èr <1uelli istologici, in quartto l 'au mento d ei globuli bianc.;l1i rigudrda clemerti a valenza rr1icloide e linfat1c~ . Dal pnnlo di vista ·piratico è indifferente rile\1ara qu.a 1ei ·d~ quest e rlue form e di cellule prevalgono, o· se sono presenti esc]u·&ivamenle le une o le altre·. È ìnte.ressante invece defini'rei il carattere acuto e quindi assolutam e.nte letale della m·alattia . Il reperto ematologico in ta li casi è ignific:ativo per la presenza di cellule rotond·e. Per quel ch1e rigu.a rda la ·d iag·nosi ·d iffer en riale va tenuto pre&ente ch e il re·p erto e·m.atologico delle leu cemie acutie può avere analog·ia con qu ello ·dell e infezioni acute, della fcb})r e glandt1l are e dell 'angina monocitica. l)er d~~ rirr1ere ever1tuali dub1b.j giov·a l 'esame tlcl inidollo 1)raticato con la p·u11tura sternale. Secondo Nag·eli le leucemie ac11ta e cronica 11anno tJ11a m edesi111a et iolog·ia: si Iratterebbe (li u11a con . ·cguen za di disturbi di n atura endoc rina. Sternb erg p1ropen(le i)er la teoria infetti va: la l eur emia ac"uta sarebl)e una setti cemia co11 reazion e ] etico nl ieiloide. ì\l a contro tale i po lesi ~ 1·ar1no 'a ri fa lli, con1 e ]a n1ancan za di [eb bre nello stadio iniziale in re rti e.asi, la circostanza cl1e la leucen1ia acuta SJ)esso rap1p r·esenta la fn . ., e t~ r1ni1) ale dell e forme cror1ic.l1e, la manr a11 za di fa tt j tos ·ici (11eutrofili), r1 on ch è il fa tto ch e n ell e settiren1ie solo di rado ... i tro' ~ln o n eg:-li 0 Pg~a1li ln·eta- o ipe rr~1l e ie leuce111 icl)c. Allo stato clei fatti ~i deYr riten ere più i)robahile clte la let1cen1ia acuta . con1e crt1el]a cro11ica , . in un.a i11nl ..\Lli a prir11 aria de] ._ istcma em atopoieti co cc n Pl iolo·g ia a11cor a ig·nolD. DR. 1

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La leucemia acuta.

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(v\' . HADORN. P1·a~cis , 20 ottobre 1938). 11 quadro clinico dell a leucen1ia acuta consta di Lre sinto mi: 1) l11izio, in1 provviso , dran1rrtatico cor:!. pro. Lrazio11e, febbre alta, 11-allore intenso; 2) Diat esi en1o rr~1 g· ica; 3) Uloe.razio11i (lella boc ca e d elle fa1Jr i. La lerl1peré\tt1ra di r aclo è co11tiuua; lii solito ·~ j11Lcr111itl ertte, .alta corL l10le,·ole tacl1icardiq : I .n dia tesi e111orra!.('ica ~ i i11a11ife~ l a J ~ e r lo i•iù cor1 epi~ta1s. ·i qt1 a::- i irrefrenabili, entorragié cl.a llo lo n1 aco, da ll ' int e:-; ti no , dall ' a pp·arato 11ro-g·crtil ale, sotloc uta11ee e soltocon giunt.i,-ali . D e:1 ciò la IYos ihil c co nfu~ i o 11 c co11 l a tromb 0F1e11ia e la ·<;ettirerl1ia. Le· tilrcrazioni ~o n o lorali zzat e. sopra tutto alle gcn.gi,·P, alla 111ucosa delie gua11cie e alle l o11 ill e, ed e111~t 11 a n o tlft odore fètido. Posso110 far pc1l. are all 'a ng·it1a d i , -in ce11t. alla dift er ilf ~r l li ca , a lla . ifilide. all 'a!tra11ulocit o:si , al ' i10n1a , all a t ul1ercclos i. T "-tll ln111i card in« li dell a lct1 ren1iR cr onica, i l lun •o re cli 111 il z ~\ e l ' in ~rorf.!·o clclle a landul e lin fa li r l1e, 11ar1 no un ' in1 1) o rt a n z~ aff l\ ll 'o sr co11ù ~1 ri :l 11ella for11 1::\ ar uta, c1ua11lt1r1 C JU l' i11a11cl1i110 ~o l o cl i rado. La 10nr0n1 ia n c 11 t~1 11·1 il qt1 aùro e lini r o di i 1na ~ ra\ c ir1 fezione - pecie qu ar1ù o : i 111a ni1

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S E ZIONE PH.\TJ C.:.\

L'emofilia nella donna. (r ·. P .uI.-\RD, l\f. JENNE e L. P1.E\' OL. Le Jo~1r1i.. de 11 éd ec. de L) 0 1t , 5 dice111bre 1938). 1

sc)no frec1t1e11ti le e111.or1·ag·je profuse j)e r ferite i11sig nifica11ti. 111vece la g·ra vidanza è u11 pericol o g·raYe per le ·en1orra·g·ie post-;partun1. C:b1f.l cosa su ccede alla 1ne11opat1sa i1on si '"'a preir i ~illn1ente percl1 è una oln .ani m alata è g·iu11 La a queist 'età .

Gli AA. 11a11no dc 'crillo u11 caso ch e i110rita cli e:ssere cono 5ciuto . U na rag·azza di ciassetL e.n11c fu ricoYeralu n el r e1>arto r11eicl ico dell '1-Iotel L 'e n1 ojil i G lui entc in, donn e cond uttrici cli Dieti di Lio11e p e r en1orrag·ja profu.. , a con.secuem of ilirr. si 111a11ifesta con tende.n za alle ecLi ,-a acl a' ulsione d·entaria. ;u]la 11ei rig uardi cl1im 0. i e con un lieve au111ento del ten1po di di u11a dia tesi en1orragica e' è n ei 1)recedenti - cong·u1azion e. f[1ntiliari. La rnadre l1a avuto tbc. vo1n1on are L' em .of ilia a.li pica è cara l.I erizzata da ritard:o fibrosa e rc11111alis1no di Poncet ed 11a 1lor11-Ìa- di coagul;tzion r co n di1nin uzion,e re]a Liva del lc il 1e.r111)0 cli coag·ulazior1e. l .T n a . . a rella d el- rtu111cro delle pia lrine. Si Lratta di una diate i l 'an1111ala la 11a car atleri en·Latologici 11orn1.ali. e111orragic.a cl1e si trasn1et I e unicarn ent e all e Le prin1e m c l·ruazio11i co1111>a rvero u11a ' oldo11ne ri p elta ndo g·li uonti11i e ch e ha cara!la a 10 a1111i , rna i1oi furo·110 so JJC e fi110 a 13 t.eri doll 'e111ol'ilia 0 conten111orancar11 ente dela nni e cl 'allor a so no irreg·olari p•e r rit1110 (ri- l 'en100-enia. Cli11ican1 ente 11a i11a11ifc laziorri tardo cl i 15 gior11 i) e i)er c1 uant i Là (110Levole 111 olLo bl ande, pe r lo più qualch e ecchimosi , abbo11da11za). Sir1 da piccola 11a eccl1in10 i an- rDra n1c11lc g·en givorra.gie o ein orragie i)ost('l1c r)er piccoli urti , ln a 11on Jia m a i a vuto 1iarlunt. A vo1te Ja 111alatti a si manife t a in 0 cecrJ111110. i s1)onlanee i1è epi tass i; 3 a11ni 1)1'Ì- l'Ei.s ion e di u11a 111ala'I tia .acuta; 11er ò. no'l1 è 111a lta a'ut o un on1at o111a , -o]u111ino o di t1na acqui1 it.a, percl1 è 1i ritrova la ste. sa inton1 acoscia. i11 eguito a e.adula dall a biciclctl a, e t0logia in altre donne d ella st e ~~ a fan1iglia. ì)a no Lare cl1e in c..rucsta f o rn1a la tron1bog·e11ia dovette tar e in lelto per tre 1ne i. L 'en1orrag·ia attuale con1par\'e un 'ora do,p o 11 on . i accompag·11a ad at1n1 ento del t e1npo di l 'avulsio11 e di un d·e11Le ed è dura ta 15 oit·e S[}n gt1i11nmr11Lo. Gli . .\- A. rite·n•gono prudente I\011osta n te l ' uso di coa.g ula11 ti e una tra fuch o a Jtre o ervaz ioni di cru e 1a far.m a . . ian o sio11e. Entra ta in ospedale pre_e11t.ava uno . lato l)Ub,b licat e p ri111a di acce lt a r] a come for111a a sè. di ai1emia acuta e- chiazze eccl1i111oticl1e da L'em ofilia. sporadioa ce rl an1ente esistente rtell 'uorrio è dubb ia n ella do.nna. Due so]i casi , contusioni r eoenti. f: 'è un enorme rit ardo 11ell a coag ulazio11e dei num eros~ss in1i pubb·l ir ati, sono 1)rob,a tivi , del !'-an gue, ch e n on è an cora con1in cia la du,e rna non sufficienti a n1oti viar e la d·escrizione di una for111a clinica. e re dopo il prele\ a111enlo e, il ~r i o rno ~eguen­ Nell' em etilo.-e.n iogenia ferriminile si ha la le. c ' è solo t111 coagulo 1Di11in1 0 111 entre tutto sovrappos.izio·n e delle dt1e ·diatesi con preil re~to (lel .sangu e ha seclin11e.ntalo . Il segno di valenza ora d,ell'una O'r a dell'altra, a volt e. an.'°'' eil e Chalier è n egali\'O. Il t.01111)0 cli 5anguinan1ento è legge rn1 e11te at1n1ei11tato (6'), r'h r-. alternativamente. Clinicamente qru·esta for111a si distingu e dall 'en1oifilia pura p er 1'esi(e~so in sucoe.ssivi e an1i dura u11a \'alta 8 ' e stenza di pou.5Sée~ purpurich e, di n1,etrorrag ie un a volta 3'). Il 111ielogran1m a è normale; la for111ula leu cocitaria dà 83, 5 polinu cleati n eu- abbondanti e p•er l 'influ·en za sfavor e.,role cl1e trofili; 0,5 ,e osinofili; 2 linfociti ; 3 ,5 monoc iti }1a .su di es.sa la pubettà e il t en1 po di coagl1g1·andi; 3,5 mielociti; 7 n1etami·elociti. Calce- l .:izio ne \ ariabile (n1en tre è fi so n ell 'e111ofilia 111ia O, 120. Il fibrin oge110 è di.m inuito. l'u ra) . L. La coagul abilità cJ.el a11g·ue non si è r11odifir ata ·d orpo 7 iniezio11i di sier o n1aterno , n è MISCELLANEA. dopo tras fu·sio·11i san gujg-n•e. In que ta r agazza c 'è u11 ca rattere n ett.a- Il i·itmo giornaliero dei sistemi endocrino n1ente en1 ogenico , i] 1)ro]uriga111ento del teme vegeta ti vo. l ) Cl di san g t1i11an1ento, che s1)iaga l'ab bondanza delle ine. truazioni (si11toma rl1 e. non è co- (A. J OR2 S . Dei11lsche Jt/ e.clizi11iscl1 e W ocli enseh r if t , 8 1u.g·lio 193'8) . J tlune n1 e1l 'emofilia vera). In questo· ca so s i I g randi p eriodi della vit a -- giovi11ezza, de,-e lJarlare di ·en1ofilo- e1nog·e.nia e con id e1naLurilà e ,·ercl1iaia - . son o con1 roll ati dal rar1o cor11e un caso di en1o filia ]JOradica. Secondo Cha lier e Cl1e,,allier e Goldberg l 'e- si.5Len1,a c11docri110-\·egetatiYo , la ct1i uniLà fu n 111ofilia fe mn1inile n on e is Le. I due casi de- zion alo ò sta ta sicu1·a111ente accerta ta. IJe rt10di ficazioni stagio11ali d·e11 'attività del le g·Ia11~cril ti da Cha lier erar10 , for111e lar,rate i11 fadu le a secr ezion e i11tern a, l 'azio·n e clel iste111iglìe di emofilici .. Gli r\A. dei 60 ca· i descritti n ella letter atura 111 a endocri110 n el letargo invernale . . ono fatti 11ar1no p1reso in cc1n , ide•r azione ' olo 21 , di,ri- ch e a t testa110 l 'in1portan za di que. . to sistem a in g·en erc cle11doli in quatt r o· g·ru1) pi: ern1ofilia fan1iliare rLel <leter111ini 1110 dei ritn1i biologici ..... Yera, en1of'ilia famjliaue ati p·ica, en1ofilia spo- e quind i a11cl1e di qu,elli cli c . i Yeri fi rn no n e] cor&ù Ù·el giorno. radica ed emofilo-e111ogenia fen1n1inil e. La j)rin1iti' a r·oncczione di E1)pinge r ed H ess Le prime n1,a ni re~ta z io11i de11 'em ofili a femsull e Yago- e i111paticonj e 11a .., ubito una q ual1ll in ile ja1riiliare ver a si 11a11no i11 g'en erale n elI 'infanzia. Sono r are- le n1enorragie, mentre < h o revision e, p1err l1è l 'es peri enza r lini cn 11a di1

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11ioslralo ch e g·li st ati s tessi posso110 risco11trarsi co11terrLporanea111e11te e successivarr1e11te nello s Lesso in èlivicl u o. Lina tale .$u cces$ione è sopra lutto evide·11te i1 el ritrr10 giorno-notte, nel senso che il si111pa lico pre, 1ale di g·ior110, specie i1el p$3riodo critico da lle 16 alle 18, ed il \'a•go di 11otte. L 'u11ica eccezione al rig uardo è costil uita d all '.erScr ezione dell 'aie qu a, perchè que~ la, rr1al.grado sia fa,rorita d all 'eccitazione del vago., din1inui sce .d i notte. ·rl1tto ciò sta a di1nostrare ch e anche n ei fe11o:rr1eni rit1nici g iornél Jieri i1on ,, ',è un.a n·etta dis ti11zio11 e fra stati ~in1;p·atico - e vagoLonici. L 'il1fluenza d elle g lan clule endocrine s ui r] I 111i g iornalieri non è f acilme11 te di111os tra. bj le , in qua 11 Lo non se1n pre è · possibil e l 'accerlarn-e.nto d ei risp ettivi 01111oni nel sangue. Jn effetti nulla sap·piamo di sicuro al rig uardo ~ulla tiroide·, sulle i)aratiroi di , sull 'app.arato i11 s ularc, sulle g·la ndole genitali, mentre qualr l1 e cosa si sa sull e surrenali e sull ' i1Jofisi , l e cui r elazio11 i con il sisten1a n euro,·egetativo so1J.o molto str-e tte. Euler e Holn1qu1st hanno trovato ch e l 'attività d elle surrenali è minima cli notte ed aun1enta di gior110 l)e r ra.ggiur1g'er c il r11us~in10 verso le 18', proprio quando è ma1gg·i ore jl tono d el sin1pat]co . ))allo stesso pt1i:ito di ' rista è i11L er e:ssa11te il fatto constatato da _i\g·ren cl1e n ei ratti ai quali sono state a ._ porta te· le surren.a li si Lro,·ano an11ullati i rit11·1i cJ ell 'attività e pa li ca . L 'ip ofisi è l 'or gano che sta a1 ce·n tro di tutto il sistema .e11dorrino e n ·s co11tro.Jla il f unziona1nento , p ertanto si deve a i1rio ri amme•l.te·re la s11a in1portan za prepond 8r a11te n el d etermini5mo dei g1·andi e piccoli ritn1i della vita , CAìme ad es . dell~ pubertà e della menopau ... a . f· er quel r 11e riguarda i ritmi g iornalieri ha 1111 particol ar e interes e I ' or.r11on e m elanoforo•, il cui conte11u to 11ell 'ipofisi e n el sangue sul)isce oscillazio11i nelle varie ore del giorn o. r\ un1·en ta di notte con un n1assimo n·e1le prin1e o r e d el m a ttino , e di·m inuisce di giorno con un mi11ini.o , ,. er so l e ore 18 . Qu e~te modifica7i('hi .sono sotto la stretta di i}enden za d ella lu.-::.e . Tra J'i·pofisi e l 'ottico sul nucleJUs supra .. OJ)li cu e st1l tractu s hy1Joph~v se11 . supraopticu s r~i' ·t e u11 'imn1,ediata conneBsi on e n ervosa, ch e 1tegli anin1ali i11feri ori ha urla p articolare im_. portanza nella furlzion e d ell 'ad att am ento d el r olore d ei ri vestin1 enti a q uello dell'ambiente. 'fa ancl1c nei rr1an1miferi è .f.t ato dimostrato cl1r la luce r l'o ~cl1rità son o .a ccompagnate ris pe lti Ya111 ente da forti o cillaz io ni nella procl u zion e di orn1on i m ela n ofo ri. Dcl rr ~ to in parecchi anin1ali a11 che la pro(lu zione dell 'or1l1 011e gona d~o troi)o •si trova sott o l 'i11flnC' n7a d ell a luce. Le g-onadi {}'e.gli u c c clìi $t1bi~c ono nel corso dell 'anno un mut:1111ento cir lico. In lJrin1aYera ... 'i11grossan o, in n11t11n110 . i in1pi croli scono. e ciò a\ 1, 1 errebbe secor1do Bis.. o n el lc e Benoit per l 'azi on e d ella l11ce. ~f.e dia nte prolungan1c11to artifi cialn1ent.e d ella c111ra la d el la luce si l )'UÒ ott ener e ancl1e 111 Hulunno la maturazione dell e g onadi 1

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-e i11ediante l 'accorcian1ento clella durata d ell 'i11l1r1u11azione i1a turale si p11ò provocare i11 p·ri111avBra il l oro rimpiociiolimento. Questi €.ffetti non si ha11no se precedentemente si SOlIJ'primono g'li a ce.b i o l 'ipofisi. L 'iniezione intracerebrale di O•r n1one melaItoforo })rovoca i1ei conigli ab bassamento d el1~, te111peralura, diminuzione d ei leucociti e aun1ento della g'licemia. Se si tien conto che questo ormo11e a un1e.nta durante la notte, e degli effetti inver si che si h :ar1no dalla ft1nzione d elle sur~enali si l )UÒ co·n cludere cl1~ queste ullime so110 le glandole che hanno l a n1assirn.a attività di gior110, n1entre l ' ipofi ~i l 'J1a durante l a notte. La correlazione .sin1 palico -surTenale fa rite11ere ' 'eri simil1e un '.analog·a correlazion·e })aroi&im·piatico-ipoifi i. In effetti Cushing dinìos.trò ch e Je iniezioni di lobo posteriore dell 'ipofi.. i (1c:he co11tiene tutto l 'or111one m elanoforo) pro' 'oca nell 'uo1110 1'eccitazione dei c e11tri parasirl11)atici. Non è dubbio cl1 c a11che l'attività delle gland'ule geni1 ali 11a rit1ni gior11alieri. Kalmus ha din1 o·strato che molti animali .&i accopp~ano i11 d e terrnin.a te ore del g iorno, e He1m 1nin,gsen e J(rauf ch·0. l 'estro spontaneo d ei sorci bianchi ha luogo di notte raggi un o-end10 il n1assimo verso l<l rr1ezzan0Lte, con un ritn10 direttamente dipendente dalla luce. 1'utto ciò conferma l 'jntima relazione tra ipofisi e gonadi. Con·ispondentemente alle variazioni giorna1ie1·c ·dell'attività endocri11.a e neurove·g·etativa ] I1.a ni10 rnodificazio11i del metabolis.mo. Certo è che oltre ai rit1ni g iornalieri vago-sin1pa t.ici si hanno modificazio·n i dell 'attiYità d el1:.[lpparato endocrino , e ch e queste oscillazioni so110 pre,1a lenten1ente controllate dalle surrenali ·e d all'ipofisi, la quale ultima ri&ente più ch e og11i altra g·l andula 1'azione di fattori e st erni e sopr a tutto della lu ce. DR. 1

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Lesioni del disco intervertebrale come causa di sciatica. (I. S. BARR. TJi e Bril. l'rf edic. J0 u,rn. , 17 di· 1

cemb·r e 1938). Per sciatica si de,,e i11tendere qualunque dol0re in un.a clelle r egioni innervate dallo sciai j co 1)rovocato d a irritazione del n ervo o d ell e r adici · del ple so Jombo-~acrale. Ci sono m olte cau se di sciatica. L' A. si i11trattien·e i11 qneslo articolo suJla ~ci~tica .d a l esione del di,s co inte.r,-ertebr<l]e. Il disco in Ler·verteb·rale normale è compos to di u11 nucleo polposo centrale , semifluido , gelatino .o circondato da un a11elìo fibroso. L'anello fibroso è attaccato a lla pias t.r a cartila.gin e~ della vertebra post a in1 111ediat a1n ent ~ a l ~1so.p1r!\ €1 .al di solto di og11i disco e si 11n1~ce . ai. legan 1 ~nli lono'itudi11 ali pos~eriori e anter1or1 dell e vertebr~ OO'ni. ùisco intervertebra] P ì1a uria cer ta i)ression~ jJ1lerna ch e im11edisce il colla . so p er azione dcJ pe~ o ... ovr apJJOsto. Inoltre


J..\N~O XJ... VI,

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SEZJONE PRATICA

la mobilità ·del disco i11tervertebra le è quella ( l1e per111ette i inovi,n 1enti della colonna vertebrale. Schn1orl ha ~tu diat o il comportarnento del disco i11t cirverteb1~a1e i11 co11dizioni patolog·i.ch e. Si l)UÒ avere spostan1e11to del nucleo polJ>OSO in qua lurlque direzione. Se e'·è una di1r1inuzione di resistenza d ella piastra cartilag inea il nucleo polposo pru ò protrudere Il e.I corpl1 vert·cibrale e questo fatto può ei5sere ve(luto radiog raficamente, ma, non produce dolore. Se la diminuzione di resister1za riguarda l 'anello fibro so la p'1·0Lrusio11e d el nucleo polposo può avvenire o lentame1)te, come per for111azione di un'ernia, o viole11ternente come per una rottt1ra. Nella statistica di Schmorl si s i ha il 15 % di casi in cui la protrusione avv.ieDe nella cavità spinale. l\1a rr1er1tre nei casi <li Scl1morl questo si verificò se11za IJarticolari allerazio11i cliniche , Kocher nel 1898 e Midd.letcin e Toocher nel 1911 videro rottura de1l disco i11tcr,rertebrale posteriore con :p iaraplegia. Molti dei co11dro mi o e11condromi tolti chirurg içamen le dai dischi interverteb·r ali sono io realtà nuclei polposi spo+F~tati. L'esam e radiologico co11 mezzi opachi introdotti nello speco verteb1rale ha messo in evide·nza l 'esiste11za di fatti compressivi midolla1i dovuti ad alterazioni dei dischi intervertéibrali in malati curati per scoliosi, per sciatiC(l., per distorsione lo·m bo-fìacrale o sacroiliaca. Ottanta casi ha l' A. con .conferma operatoria. La rottura più frequente di disco inte·r vertehrale si ha alle regioni cervicale e lombare e più fr e;quente111en le al disco fra 4° e 5° lombar e. Le protrusioni p iù accentuate del disco intervertebra1e p·r ov·ocano occlu·siO'n·e 1con1pleta del sacco durale con ~intorni di paraplegia parziale o total·e, con alterazioni motiori·e, riflessorie e sfinLeric h e. Le protrusioni più p ic<ole possono dare compr·essione di una o più tadici nervo&e con sinton1atologia dolorosa a tipo sciatico. La sintomatologia di rottura del disco intervertebrale è cosi caratteristica ch e ~pesso se n e può fare la diagnosi prima dell' esame radiologico. In ind ividui giovani, robusti, nel compiere uno sforzo, e' è la se;n,sazione di qualcosa ch e si s taccl1i n ella porzione inferiore d ella schiena e subito dopo compare violento dolore a tipo sciatico, o dolore nella stazio11e ~edu ta con o senza irradiazio,n e in basso fino al piede. Il dolore aun1enta sen sibilmente colla tesse e collo sternuto. La prima volta ch e qu1c sto i:;u ocede b a:sta il riposo in letto perchè scon1paiano i dolori. Il fatto si ripet·e a dista nza di tempo e allora per settiman e r1 on si ha miglioramento da nessuna cura. Il malato, e~minalo in questo periodo, ha la colonna lombare curva ver.so il lato san o e ridotta rtella 5ua m otilità per spasmo muscolare da dolore. f€li inoltre non rieisce a tç>crarsi i ·p iedi colla punta delle m ani conser1

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Ya11tlo rig·ide le g·inoccl1ia. Colla pal p1azio11e clella colonna , -c rte brale si risveglia dolore su lla linea n1ediana. Le radiog rafie con1uni i11 p roiezione anteroposleriore e laterale nor1 i110 tra110 alterazioni o tutt'al ·più u11a din1i11uzio11e di altezza d ello $pazio i11tervertebrale col])ito. La IJiuntura lon1bare 11 011 dà chiarin1enti diag11ostici Cille quando C "è Ull cc (2Ue·ekenstedt lJ i 11 verti L0. Inveoe molta i1111)orla11za diagnostica l1a 1'es.an1e radiolo,gico co11 olio io,d izzato, perch·è pe1n10tt,3 di mettere in evidenza un blocco più o meno con1pleto. Dal punto di ,·ista tera1)cutico non si faranno m :tnovre violente (co1ne alcuni fecero pensnndo ad un 'alterazion e i11odificabile con n1a1tovre sulla n1otiliLà della colo11 na) . La lamiItectomia senza rimozion e J ella inassa protrusa può a ttenuare il dolore. La e ura logica è in,rece la laminecto111ia con estirp1azione della 111os~ protrusa ed è utile far seguire un inr1 est o· osteop•erio.s teo (preJndendo un tra:tto di t]bia). Do,p o l 'inter Y.ento, 2-3 ;;eltin1ane di riposo i11 ] etto . La di.agr1osi di le ion e del di sco intervertebrale prese11ta d elle difficoltà, perchè la sua sintom atologia si h a in altre condizioni. Coi&ì si deve distingu·ere la rottura del disco. dai tu1)1ori, dall 'aracn oidit.e, dall'emo rragia sotLoaracn oidea. L'A. h a curalo coll 'in tervento chirurg ico s·3 cftsi . Ebbe due morti e tre in uccessi. Tutti gli a ltri casi guariro110 o n1igliorarono molto. 1

Lus.

Il significato ed il trattamento del prurito. (W. N. GoLDSlVIrr. Pl'a.clition.cr, g·enna io 1939). Il prurito quando è di g·rado l·eg-gero, :p uò co11siderarsi u11 fatto fisìolo,g ic. o; diventa pialologico quf-lncllo è caltsato da stimoli non nor11tali o y_ uantlo è tanto intenso da provocare sE-rie n1olei lie o cla disturb•a r,e il sonno·. I dati 5l)erimentali din1ostrano ch e il prurito è provocate da eocitazio11i subli,m inali delle termir1a.zioni delle fibre clolorificl1e . In effetti quando la sua intensità è eccessiva perde il suo carattere particolare per diventare una &en azione specifica primitiva (dolore). Ma con ciò orn s 'in Lc11de che i dolori leg·geri abbiano gli .5tessi ~aratteri del p'l·urito; c'è sempre qualche co:5a di qualitativamente differente che ·fa supporre elle· e11tra110 in giuoco alt-.r i fattori oltre la stirnoJ.azion·e delle tern1inazioni s·en &itive . Alcuni pensano che nel m e1ccar1is,m o della se11sq.zicn e prurig·in osa 111arlecipi il sistema ner·voso veg··etativo; altri suprpo11gooo· cl1e la sensezione stess.a sia l'effetto ·d i uno· timolo a caratteri particolari, os ia 1nobile ed inlermittente, che ecciti tanto le tei-n1inazion i dolorose q11an1o quelle tatlili. 1\1en.tre le sensazioni specifi che (visive, uditiYe, gustative, olfattive , tattili e termiche) si D.\·v~rp.r1 0 i,l! conseg·uenza di stimoli adeguati fi1


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« IL POLICI ,JNIC 1 »

sJc1, 111ccca11ici o cl1i111ici, il prurito p u ò esseTe i.irovoca lo da va ri·e for111e di ti1rloli, il ch e del)Orrebb·e p e;r la pa rte1cipazio1te di vari r ec,etlori ])'erif'e.r ici e per una r eazio11e centra le del • •• tutto car a lter1s L1ca . ll p r L!rito può ·esser e localizzato· nello st e·&so })Uilto nel qu.a le agisic e lo stin1 olo > e con ten11p!(>ran e-an1ent e o a dist a nz.a di ten1po i11 ]?'U nti lo ntani. Sem.bra cl1e tra la e11sazio·n e p1rir11iti·va e que.Jla r iferita ·vi sian.o ra11po·r t i cost.a11ti , il cl i.e. JJ1uò spie·g·arsi a mmettenclo cl1e le cell~le se11 si tive d el i11idollo &l)inal e i?ossono inviar e "i 101 o in1 i)ulsi i1011 sol o .alle celll1le motorie in.a a11cl1e· ad altre cellul e se11sit iv-e . Si suppotte a 11cl1·e cl1'e posso·n o aver si se11sazioni ])rurig·i11ose an c11e in con seg· t1e11za ·d i e1ccitazio11i cii organi interni. Il l)r l1rito 11on è la con&e gue nza dirett a drel1,eccitazi on e p11·odo tta cl.alle eruzio11i cutanee (t1Tticaria, noduli, ·ecze111a bolloi&o: lich en e r~apuloso) . Irt e·ffetti se 1 q uesite lesioni SO:rlO prodotte da .ag·ie.n ti irri tanti esterni (insetti> orrtica, J;lorfi1i.a > etec.) il prurito oe1sS'a pri111a cl1'e co1m pa ior1.o }e. alterazioni cu m11 ee; ne·l le ecchimosi il p1r urito ·din1inw s.ce o scompare 1)r ima ch e ef~se r aggiungono la massinta inten sità. È v.ero i1tv·ece cl1e l e a lterazioni cutan ee non fanno cJ1e au·m ·er1 tare la eic.c.i tabilità al p1rurito· ·d elle é:lTeie .aff et Le) o.ssi.a gl1 stin1o·l i 01r dinari ch e passano normaln1ente i11avver titi provoc.a110 pi:rurilo i1ella p1elle lesa. P er quel cl1e rig"llard.a g-Ii sti1n oli meccarl i ci e t ermici il faLto·r e es-se11zia l e nor: ·è la lo-ro :i11t e11si tà n1.a le l oro ·variazio11i ,- ad e·sie.m pio· ra111bi an1.e11ti <li pre&sio.Jl'e e di ten1pe1~atura . I così d:etti pruriti cl1in1ici ) esog·ie:n i O· endo.g·eni . l)Osso·n o dipender e ·dall 'azion e dire·t ta d ella sosta11za eocitatrice o anch e dalla sen sibilizz.azi<)Jte d·e ]l 'orgar1isn10· ver so la s.os ta11 za stessa: le forme di pr11rito di n atura .allergica sono l IÌ ol L0 C O.J"lìll.i.l i. Il gratt an1e11to è u11a r eazione specifica del prw~~to. I-Iar tn1 ann-I\.a rp1us h a di1nostrato ch e i b~1rnbin i già ·do·p o qualcl1e ora -d alla nascita ri'l'anifestano a l prurito un.a reazione g·en erale ch e P 'OÌ diminuis<;e g r.adata111ente, mentr e il grattame nto ·è u na r eazio·n e ch e si if·-tabilisoe a poco· a poco . Dap·p rima ·div·entano eccitabili le p.a l1)eb·r 0 (a due o due nlesi e n1°ezzo), seguono ]e orecc;h ie le narici ed infine tutto il r e-s to del corpo (a dodici.-dici o·t to n1e.si). Qu esto riflesso motor.e è indipende11te dai centri sup eriqri e la sua inten sità non è prop10,rzio11ata a ll 'intensità d ello s lin1olo n'la alla sua natura. Nell 'orticaria e nel 11ch'en e, quantunqt1e il prurito sia m.o1to forte , il ~rratt.An1ento è debole, m entue è ·yiol ento n ella ·p,e di culo&is ' ie1.in1entorun1 f oTse in r elazione al fatto ch e in ql1 e 1.01 caso si 11a più l a sen.&azione di. corpi e~ tran ei 11 pru1~ito si. r iscontra in molte malattie , r1 ellq pediculosi l a lesion e cu1 a n e.a è costituita da ~egni di @ ;r.affiatuiie , pigi11 entazioni e ·p laccl1e d'inspes in1e11to l oc-.a lizza ti i) reval ente.m ente J1 ell ~ zon e a co11tatto co t1 gli i11dume11ti. 1

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XLVI> Nuì\r. J]

]Ja p,cabb,ia ·d eve ·e si&er e s osp ettata 01g·11i c1ual

vol ta i ·eruzione pruriginosa h.a un 'inizio ab-l1.;:.1sta11za d efir1ito e persis tente e p·a rticolar111,ente inte11so di notte. 11 sosp etto diventa qu.a~i cert·ezza quanclo son~ colpite conten1por nne.an1cnte p erson e di fa111iglia o coabitanti . I /eruzio11 e, ch e è costituita p1er lo più da papula-ve.·cicale) è l oca lizzata di preferenza) a·gli f\ l)~ zii ii1terdig·l.tali ) alla regione palmare ·d el gon1ito , il -g on1ilo , alla parte a nteriore del1 ascella, a l cap·ezzo1lo , all '01nb.elico) alla r eg·ione g·e.nitale, e J1ei b,ambi11i ai piedi. La diag·no1·i è. accertata dalla prese11za d ell 'acaro e delle su e u ova .a ll 'esame i11icroscopico·. Si posso11o a''etre sc.a b])ie se·nza prurito. La d ern1atite da pediculoi d,e s v€ntricosus è c-.ar.utterizzata da pustole co11 ' rescicole a punta il cui c-01n tenuto da p.p1rjma limr.Jfido diventa l a lt ~?crnte e poi l) Urulento , ch e t al,rolta i~asso 111.igliario a quelle d el vaiuolo. L 'erl1zione è· diffUJ&a ~pe·c ial1ne11te al collo, al tro11co ·e n1eno agli arti; l e m .a11i e i pi1e di rima11go·n o di solito i111n1uni. Il prurito è molto intenso sp e-cie di notte. La malattia ricorre in forn1a epid emica n el p·e riotlo tra maggio e otto,b re. r . I-'·a rassiti s'insi11ua110 sotto la p elle. Nell 'eritein1.a perr1io il prurito è co·st a11te e ciò vale a di sti11g'u erlo dai vari lu1)ll.S e d,al 1>erytro1cianosi s. frida crurum p u ellarun1. L 'c1rticaria piap1u losa è n1olto pruri.ginosa e i )er ciò S.JJes.so &i .con1pli c.a co·n u1n 'in1ìezione p]o·g ena secondaria in. con &e.guen za d el g·rattam ·ento . Le vari e fo·r n1-e. di prurigo (di H eb ra, Itodul aris ·e ·dti Beis nier) .sono essenzialmente caratte rizz.at1e da inten o p1rurito·. La n 1euro,d ern1ite è identificata da 1B rocq con il licll.e11 sin1plex chronicu s pier ch è pare che i11 que1st '.affez ione il fai to prirr1itivo c;i1a il pru lito c ioiè un distuir bo n ervoso. Le a lter azioni ' 'Ìsibili saTeb·b ero do~ute ad una predisp,o si· zione individiuale della cute .c he r e1ag·isce in rn o·do particolare al prurito irte,ritabile.. Tali .nJt er azioni c o n sist ereb1b ·e ro in se.gni ·di graffiatura) colorito bruno·-yiol.a , e lich e11ificazior1E., ossia in.sp·e.sf:irn ento ed accentuazione ·d·ei norn1a lì ·&olcl1i d e.I la cut e. Al grup7)0 del],e, ne,u rodern1iti ora si .attribuisco110 il 1)rurigo di P esnier, il prurito· ed il lich ene de lla nuca, l 'e•czema fa ccial e IJruTi-gino&o d ei bamb1ini. I-'a d errnatile ·e.r1Jetiforn1e è una condizio11e J:>iutto~to r.ara ch e si ' ·erific.a co11 a ttacchi su c·C'·f'·~ si,1 i irLter ca lati da fasi ·d i r en1ission e parziale. o total e. La l e&ione è costituita da r.J1iazze d i eczen1a alla cui periferia &i s' 1ilup pano vesc icol e o grosse· bolle. Sono parti colarm ·e1n t e colp·i te le Sltperfici e.flit en sorie dei gon1iti. ginocchia e d elle. i~egioni sacrale, trocantrric1J·e e scapolari. Dura nte 1) attacco si h a tino stato di clepres. io11e ge.n erale. Nell e donrte f;ipesso si ,-erifica isolo dur.ant e l a 1gravidan~ zn (herp1e$ ge. La1ionis). È ·e.sacerb,ata dai bron1uri e d agli io1duri. È accompagnata da forte prurito c h e lJUÒ dis turl>iare molto il sonno. TI 1)rurito è presente anc h e n ella micosi fungoide , p ecie n ella fa s.e iniziale. 1

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SEZI ONE PRATICA

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Jl i11orbo di H odg·kin e la le uce111ia 1Josso110 n el traLta;i11ento de.Il 'affezione ch e lo produce . e&5ere prece,d ute o accon1p agnate d a placcl1e Corrt,e. n1edicam.enti calmanti son o adoperati infiltrate si1nili a quelle dell '·erjtrodern1ia. i b romuri. Il prurito può rr1anifestarsi se11za a lterazioNel i)rurilo se1J.ile g·io,ra110 i io,d uri. Ne,l le ni a1)prezzabiili o !)r eceder e affezio,ni gen erali fo1·n1e o. Lina t e d elle don11e son o r accomandao locali. Al rigu a rdo bisog11a ricordaTe tra l e t e le i11iezioJ1i di estratto tesLicol ar e, e la p icau e di prurito i bag·ni tro·p1p o caldi specj,e tuitrina n e.Ile forn1e acco1n1)agnate da lich en e. quelli co11t ene11ti sali s.1)eciali o sod a. Il diaT{ayaut e Tom er scu co11sigliano l 'autoen1ot ebete 1nellito, l'itterizia, la gotta pos.so110 es- lUj)ia e Sellei la turpenti11a . ser e accon11)agr1ati o ar111unziati d a j)rurito . - ·Gli .a nest etici locali (cocain.a, percaina, ecc.) Ancl1e le infezio11i focali possono esse re aca lungo a ndare i)roducono reazioni infiam ,m acompag n.ate da prurito. Nella colecistite può torie. Tuttavi9. dà buoni risultati , specie n·elle €[-,Sere localizza lo alla vulva ed a ccompag·nato forrrte aocon1pagn.ate d a ragadi , il per cainal d a ed en1a ~ scon1pare con 1:as-portazione d ella cl1e conliein e l 'uno I>'e r c1e.n to di per cain.a , ai11a ci~tife11ea; n ell'a1Jpendicite è localizzato n ella m elis e for1niato di alluminio . i}a1te bassa dell 'addon1e. Il prurito pruò esser e Nelle forme &enili danno b·u o ni risultati i • d a to anch e da foci d ei d enti , d ei se11i, delle n1 a,&t:a g g·1. t c,n ·ill·e e deJla i)elle stessa. Anche il m ·entolo riesce e fficace, ma no·11 Un 'altra cau sa ·è la t ossiemia a l ir11entar e. può es.ser e a do lJf!l'ato a lu11g o. Il prurito può esser e provocato o aggravat o Per cure lung l1,e. è me,glio u Bar e il fenolo da :wedicam enti e drogh e, con1e l '01)pio·, l a a l 1/2 a all'l % in olio. cocaina, l 'alcool , il caffè, gli a cidi , i co11diN~ll e forme con lichenificazion e e n·ell 'ecze111.enti, le spezie.. Car att eristico è quello da t o r11 a infantile g io, -a110 le l)On1ate all 'ossido di • dalla cocaina cos lituiLo dalla sen sazion e «li IJic - ZlfJ CO .. coli insetti cl1e si n1uovono sulla pell e. !\Tell0 form e r esis tc11ti si de,re ri correr€. alla L 'allergi.a è u11.a d elle più con1uni cau S1e1 di r oP11t,g·e11terapia o a raggi lin1ite. prurilo. Il nu1r1ero· d elle sostanz.e allergich e Nel prurito \ ulvar e si posso,n o t entare le . . . . . ' con \ ar1az1on1 prur1g1nose e ·e11orrn e. cur e ormonich e (eslra lto tiroideo e folli colaIl prurito può essere di origine esclu1&ivar•e) e localme11Le l e la,-ande al nitrato d 'ar1nente psichica e quindi i11dipe11dente. da ogni gento all ' l % all'l %o secondo i casi , l 'alta eccitazion·e periferie.a . Si riscon l r a n egli stati frequenza la j onizzazione o la dia t ern1 ia . Nel an·s iosi d eìJressiYi, SJ)€Cie quelli d ell a ~e.n esc,e n­ p rurit·u s ani so no m olto, e fficaci la roenLg·enza, n·e gli stati di esaurirr1ento ·e di astenia , n elle t eir apia e i raggi limite. ne·uro &i sessu ali n elle quali costit uifìce l ' eSi può an ch e ri coirrere alle ini ezioni «li an·e spressione dell 'insoddi&fazio11e er otica . AI ri- 61esici (preparati a biase ·d i a n e.stesina, bensilguardo f-0110 particolarn1ente inte.r essanti il al cool , pir ocain.a , butil-p- a111i11ob·en zoat o, ecc.) prurito d ell 'an o e d ella vulva. intOITlO all 'ano e alla \rulva. Nell e form e intra tt abili di prurito vulvare ll i)ruritus ani .secondo Gabriel •5arebb·e do\'Uto a mancanza ·di prulizia, i1Yeridrosi , umetsi l)UÒ praticar·e 1~ alcoolizzazio11e d ella IJarte ta111ento da muco ragadi , fi~tol e, secrezio11i (111iezioni sotto il d erma di tutta la p.arte ·prruvaginali, vermi. Se.condo altri s.arebbc dovuto rig inois a di i)ocl1e goccie di alcool p er ogni a<l infian1mazione delle gla11dole di f.owper o inieziorte) . T11ftin\e1• n.ei cas.ì p·a rtic0Jiatrm1e!nt.e tt·ibelli e a riflesso di va1·ie affezioni addomin ali. Ca st eilt o1111entosi si può ricorrere alla n·eu·r otomia : la11i ritiene che il prurito anale e genita1r. è s1)ess.o di origin·e inicotico: l 'agen1 e più cos61.ione d elle fibre en sitive d ei n ervi em ormune sarebbe un fu,n g o ba na le, 1' epidermo - roidari inferiori e delle. b·r an ch € superficia li d ei n ervi l)erine.ali n el prrurito· anale, e seziophyt-0:µ. Sta di fatto , p erò, cl1e il più d ell e volte r1e d ei i)udendi interni nel ])rurito vulvare. non si p uò accertare n essun.a cau sa t anto c'h 'e DR. ~i ·p arla di prurito ·essenziale. Il p1urito vulvare può esseire prodotto da llrine alterale in ~c·guito a cistite, ])ielite 0 conDOVERE MORALE DECLI ABBONATI : ten ente eccesso di aci.do urico e di ossalato di Corrispondere l'importo dell'abbonamento al << Poi i· c~ lcio , oppure glucosio. Può e·sser e a n ch·e proclinico » senza obbligare l'Amministrazione a speciali dotto da v.e:rmi intesti11ali, da cervicite e ansol leciti << ad persoaam ,, ; che, co rrLe si è gi à detto da colecistite E 6tato L'importo d'abbonamento va inviati> mediante a11c.h e attribuito a d .aclorictia ed a car enz.a di l'ordinario vaglia postale a tassa o con assegno ban· -vitamin.a A. Ma talvolta il prurito vulvare no11 cario; può essere anche versato nel Conto Corrente Po· stale N. 1/5945, dell'editore L. Pozzi, Roma, con la mite h.a i1 essuna causa rilevabil.e. ·ed è di origine tassa di 15 o 20 centesimi; senza alcuna tassa se l'invio neurQtica: è. questa la forma più' t orm entosa è fatto da Capoluogo di Provincia. .' . Chi preferisce pagare contro TRATTA dell 'Ammini· e p1u r es1stenLe. strazione a mezzo della Posta, tenga presente che l'imA causa del grattamento il prurito d ella porto di questa dovrà essere aumentato di 5 lire per \'Ulva i)roduce ·&p e&so arrossamento imbr11nile spese, tasse ed accessori diritti postali che la tratta rfl ento,, insp1es.simento, lich enificaz ione ·de lla comporta. i)e)le. Inyiare Vaglia Posta1'3 o Ohèque Bancario a lla Ditta LULGI POZZI editore, Via Sistina 14, ROMA. La cura d el prurilo con.~i ste esse11zia ln1enLe 1

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« IL POLICLINICO »

CENNI (_;. Bt~ C..C I.\RDI.

BIBLlOGRAFICl Valutazio 1ie biologica dei medi-

cameriti. G. Sansoni, ediL, .E'irenze, 1938-X\ ll. :È t1rt '01)era di parLicolare sig11ific.ato scien-

tifico e 1JraLico, e quir1di di g·ra11d·e diffu&ione fra tutti coloro cl1e chi1r1icame11te, far111acolog·ican1e11Le, Lera1JeuLicart1ente e i11dustrialn1e11te si in ter·cssa110 dei m -edicarne11ti, e ·di es&i si v.a .lg·ono i1ella loro spie·cifica attività p-rofessio11ale. I11 re.a ltà nella letteratura n1edico-farr11acologica mancava u11 111a11uale cl1e trattas,s•e, con .se·r ie diretti v1e tecnicl1e e dottrin.a li, del controllo b·i ologico dei preparati medicinali, dalle più di verse co·m p·osizio11i 1e stlrutture: or111oni, vitan1ine, sieri, vaccini e farma·ci di Jiiù vasta applicazione terapeutica . .\t1cl1e più evidc11te è l 'im1Jorta11 za dell 'or;e1ra qualora si consideri che i rnolt.i i11elodi di analjsi biologica, i11 essa ricordat"i , 11011 furo no sinor 1 raccolti in un i11sieme arr11011ico e unit ario, e ch e di e&si u110 solo ·è ricordato nella E'~r11_t.a co p·e8: itu.lia11a, quello che. rig·u·a rda l 'Insu lin.~. Lo s tudioso , rl ri'c erc.atore, il professionista, inL0ressati a q·uie sta particolare branca di sci e11za, doveva1lo andare a racco·g lierne fatico6am0nt0 g·li e1e111enti sparsi i11 rivist e e monografie che ogni tanto apparivano nella l etteratura moJ1diale; dal che sorge u11 altro caratt p,re g·randemen Le utilitario dell'opera stessa. Il Jib.r o è di, iso in du e p·a rti, una generale che i occUpét d el materia1e e della org·anizzazior\c dr,l laboratorio diretla ,'llle varie specificl1e ricercl1e - n1icrobiologiche, istolog·iche, biol'l1imiche, ecc. - , noncl1è dle i ' rari inetodi di controllo biolog·ico, dei suoi ri ultati e· d el modo di corr e·gg·erne gli errori, e di una parte special e ih cui .so110 .an1plia111e..i1 le trattate le proprieLà d ei di versi nledican1cnti a r eazione biologica. Le parti sono di,ris.e i11 \1 ari capito li e og·ni ca1)itolo ·è corredato ·di u.n 'amp.i a bibliog ra fia, tratta dalla letteratura italiana e inter11~tz ionale. Nun1erose, esaLLe rig·oro ·an1e11t e din1ustrati.ve sono l e tabelle, e nitide le figure cl1e a rricchiscono il libro. Deg·ne di i)articolare rilievo .so110 le parli d edicate ai co11trolli biolog ici degli orn1oni e delle vitaniine, cl1e dobbiamo rìteTlere il più co111pleto lavoro pubblicato sino ad ogg·i , e la cui bibliografia rapprC'senta una font e di ricerche inesauribile; inte1 essante è nella sua bre, iLà , im1)osta dalle <J ridiLà d ell 'argo1nent.o, ar1cl1e l a i)arte riguarda11Le gli an.tiormoni. Cl1iude l'opera, b ellamente stan1.piata, lo stuclio s ui sieri e sui vaccini, e la con1p·l eta nella finalità i)ratica un particolareggiato indice alfabetico. G. ì\tlòGLIE. 1

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et P1ERRE LE C~o . Pyrélothérapie. Paris, Masson e C., 1938. Fr. 50. È uno s tudio sintetico , generico e ~pecifico, <\Ulla pirc loterapia, che considera l'azione della febbre e d elle alte temperature in genere n ei loro effetti biologici, pervenendo alle con( ' 11 \ RLES Rr c HET, JE1\N SuRMONT

clu sio11i , note ma 11on prive di interesse, che ~e alte Len1perature, co111palibili co11 la vita u111ana, hanno la proprietà di sopprin1ere, o comurtque di indebolire alcuni agenti patoge·n i. e specialmente il gonococco e il trepo11emu sia in vilro sia in vivo. Quindi il libro tratta dell~ varie form1e di tecnica :p•iretoterapic.a, dan.do la maggiore estensione a lla piretoterapia pe·r agerrti fisici in general e e in particolare, tanto come appilic.azione diffusa che localizzata. U11 capitolo è d·edicato a lla « pirometria n, problema difficile, di })articolare intevesse e cli specialis.sima in1portanza. comuTuqu,e la ·P·irolerapia si con1porti , sia agendo direttamente ~ul microbo, sia indìrettan1ente stin1olando la difeis.a dell 'organis1110, o in tutti due i modi: le rj1cerche fatle i11 proposito non a\Tehhero ap1)01·tat!) finora a ris ultanze pratica1nente utili. Con&iderali gli acciclenti della piretoterapia, ~ia biol0igic.a, sia fisica, e il modo di prie.v ertir·li e curarli, e i vantagg·i della associazione d ella cur.a con la chemioterapia, esposti a lcun.i crit8ri critici sui vari m ·e lodi e q ualche considerazione sulle controindicazioni della cura in generale, .gli AA. tratta110 in una parte molto notev·ole clel libro, e cl1e g·iudichiamo la '.! ~iù i nteressante, delle speciali a111)licazioni terapeutich e i1ei ' 'ari ca1npi della patologia, con1presa qu·ella neuropsicl1ica, e dei risultati clinici .sinora ottenuti. Completa l'opera una abbondar1te bibliografia che ha un difetLo, un g·ran.de difetto di fronte alla scienza libera e serena, quello di trascurare compl·eta111ente la ricca e sostanziale letLerat ura italiana sull 'argomento, in specie per quanto .si riferisce a lla piretotera1)ia biologica. G. MòGLIE. 1

W.

RuHM.; \NN.

Rlieuma u1id Haiitreiz. lJn vol.

i11 -8.0 di 170 pagg. co·n 25 fig·g. A. Nem.ayer, ~1itt e11wa1d \Baviera). Pueizzo RM. ,5. Il tr.attaL11e11to dei reumatisn1i per mezzo cli irriLanti locali è irl uso fin dalla p1iù remota ar1tic,l1ità. L 'A. ne dà anche interessanti cenni storici, tratta11do di tutti i mezzi che si usano a tale scopo, dai più antichi che ancora si applicano talora un po' rimode.rna~i, fino ai più recenti (raggi di diversa s~ec1e, elettricità, ecc.). Nella prirna parte considera i l reumatisn10 in generale, esponendo i concetti di u11 t e1UJ)O e quelli odierr1i ed i segni obb·iettivi d ella m .a l attia. Ì)a ullimo, delle consideirazio11i generali .f.ulle dottrine cl1e intendo110 sp1iei._~are il modo cli .:lzione degli stimoli locali : sti1nolo e contr osit imolo aur11ento dei p,r ocessi profondi di difesa, derivazior1e \1eirso la cute: sostanze di irritazione dei tes5uti cl1e portano lo stimolo lerapeutico (dottrine umorali ar1tic~he e mod er11e!. Il co1t1plesso di nozioni teoriche e piraticbe c}1e l 'A. ci dà risulta di grande utilità per il n1edico nel trattamento dei numerosi mala ti di forme reumatiche. fil. 1


[ A.~~o

\L\ T, \r\L 4]

179

SEZIO E PRATICA

PER IL MEDICO PRATICO.

APPUNTI

CASISTICA E TERAPIA. Le encefaliti erpeticl1e. ~{o r~ i e r (La Presse 1 11 édicale, 2 110ve n tbre 1938) ri 1~ orta tre casi caduti sotto la tia o~~e r,azion e rig uardanti 1.re 111ala1i <Jffetti

G. <l e

eia di:· turbi re reb.raJi gravi coe i tenti co n una eruzio11€ di el'j)e · Lab iA]e. In ç1 ue ca i l 'affczio11e n1orho . a con1inciò brusc.a 111e11te ed i n1aletli .c addero in co.111 a con 1111a ten1 t)eratura <li 3!) 0 e 1)rese11 Ian do u11 a 11etta si11drorne i11e111i11 ~ea · nel terzo ra!"o i11Yece la sre11a fl1 do111i 1tala <la fe11on1 e11i corticali (co n' ul._ io11i su·be11t ranti cori aura ed episodi di allu ci11azion c vi ~i,·a cd udi ti' a) . Tulli e tre i c a~i ter111i11aro110 co n la g uarig ione. I11tere a nte 110 Lare cl1e 11ell ' ullin1 0 d r i tre ca1 i l ' i11fer111i era cl1e curò il n1aJa1 0 1)1·ese11tò, l111a $e t1 i1ll a11a do1)0 l '.a 1)1Jarizio11c dcll 'erpes labiale, u11a ctieratiLe eri)et.i ca tiJ)ira. L' A., i11 ])a ·e ai suoi casi ed a qu·elli riport ati 11e ll a leltel'atura, disting ue tre for111 e clir-.ichc di,'er!'e <li ·c.11cefalile erpctic"a: l ) I.ra forn1a m e1iirige.a, cl1 e è la più frequen lc e r h e j)UÒ esser e rec itli, a nte; 2J I,a f orma co11v iilsiva co n i)a re ~ t e·s ic, ve-rti1g·i11i e talo ra alJuci11azio11i; 3) La f orma comatosa a'd in izi o a1;oplet1

J)01La110 un a1111)io co ntributo ancl1e i~to-1)a to­ logico. (A rcli. nrg. enferm,. op. ilegesfivo· )' 11ri:.. i 1 icion, otl obre-110Ye1nb,r c l 9J8). _ 011 può 111etLe r~i i11 duhbio cli~ e&ista l 'as:::;ociRzion·e del) ' ul c..t:ra col can·cro , in, siiu O'd i11 punti vicini dello slesso st0Jr1aco; l 'isto-JJatolog·ia, J;>erò , di11 tos1Lra olta11to la coe:::;i~l c11za, rn a non dei. r:~ 1 >11(Jrti etiologici diretti da ca us1 ad effetto. <71i eve n Iuali ra·1)po rti cl io-p1a tog·e11etici son o i J>O telici ed ì11direl Li: ·e11tra Lu del cc viru«& n can ct rj gen o per la porta d el! '.ul cera, pro·lifer\lz ioné di epite]i d-e gen er ati 11e] i1roresso di ci(. (1 Lri zzaz i o 11~. de.Il 'ul cera , fa l Iore irritati, 0 della gq.. Lritc c ronica accon11)ag11a11le l 'ulcera, Zoe us 1rtinoris resiste11tiae, cc·. Tutle ij)Otesi ;per· le <Jltuli i11.anca la <li1110 trazion e. Jl fatlo dell a rarità di ra nre ri zzaz io11e del] ' ulc~ ra del ·d1uode.no è ro 11tr.a rio a ll ' i1)ote~ i di l111 ' ul ce . ra co111e c.a u ~a diretta del can cro . e fa 1n·o1Jr11dere per l 'asso<· i(,tzioJl·e di due processi distinti in un organo i11 cui e11l.r[11r1bi ~i locali zza no co11 g ra11de frequ·en za. J\cl og·ni rnodo, co11cJndor10 .gli AA., Jo stu,d jo del i).ro·b le11-1a ln erila di es ~ ere ulleri orr11 entc a·p1)rofo·n dito . 1

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fil.

L'auntento della pressione e la sua cnra.

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tico. L ' ~t\_.

disc ut e infin e, al lt1111e n1 c11la li e clini ci , i rap j)O rti Lra bi C.l~re 11'ra li co11c lude11do cl1e tali .ra·pipo rti C:' i tono, b·encl1L' i1e ' 'a as oluta.

di rutti :--1:>e rierpe·5- e di -tureffeltiYa111 ente 111ancl1i la p·ro.. F. 1'osTr.

Contributo allo stt1dio delle mielosi

aleucemic~ae.

Da f1ualc-llie·.an110, dicono· I-l . vVaitz e ~.J. Warter (A Hnales de ~1 éde.ci1i e, nove111brc 1938) si rilc:va nella letter ltura ur1 ceirto 11u111ero di osserv.az.it)ni rig u·a rdanti ·.so,g getti .ad11l Li e cara Llerizzale dai . egue nti fatti: s1)le110111egali.a cror1ica per lo più con epato1111egalia, i11ielen1ia con una rritroblas temia co1111)re11dte 11te. dci n orn1 obl a. Li e dei i11e.•1a]o·b la 'ti , g ros ·e a]terazio1)i d elle e111.a7.ie. J. .a puntura della 1nilza e J ,el feg·ato e gli e a111i anato111iri indica110 l111a trasforrr1 azion e mieloide ed eritrobl a tica deTia n)ilza e1 dcl feg·a to con o sertza me1g<icarioci Iosi tis.· uli:lre. Ql1est e o.sservazio11i so no d·eiscritte sott o d,enominaz[o,n i ' ra ric : 1r1ielosi aleur·e11l 1ica, 1n i e·l osi alel1ce1niC'.a meg.aca rio c·itaria, e.rit1:oblasto1,i. In r ealtà, ,_et.onde o·]i A11tori , ~ i tratt·er ebbe di un u11ico J)roces o n1 o rboso e ciò e~~ i dirrto.stra110 i11 base ad 1111 ca~o i1c. r. q11alc e ad a]lri registra1.i 11cll a 1ctterat tir a. 'F. T o s T 1 . 1

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Rapporti fra ulcera e carcinon1a dello stomaco.

Vecchia q uestior1e questa dei rap1)orl i fra le due :lffez ioni , a c11i P. I. Elizalde e O. ~~· ll oiz

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La p,ressio11e d el ·a11g u<1 (Il. DeH 11ig, Die il'/ ed. ~Velt, 19 11ove111l>re 1938) au111 enla pro-

gre ~~ j, a111ente ,;011 ]'età : u1i ro llel ba111bino di 5 a n11i , 105 all 'età di 9 .ct 11ni , a rri va a 11013'0 tra i 20-30 a1111i. Pe r ] 'e Là · l1rre ·si ve pl1ò se rvire la re{:rola ch e. Ja 1)1.' e sion c do rrebbe sulJCrare i 100 d;i t a11ti i11111. ·q u·a 11ti ai111i 11a l'indi,·iquo: du11que 140 a 40 a11ni, 170 a 70 a11ni. I fatt ori cl1e r egola n o ltt 1J1'e$$ion e f'ono la g ran,ç.lezza del torrente circolato rio, 1'e]asticità d elle pa reti vasali, la fol'za ,d ell e co11trazioni c·; irdiacl1e, la quant.ilà e la 'i~cosit à del sang ue. Qu esti fattori ' eng·o110 regolati in rxirte dal siste.n1a n er, oso, i11 l)arle <la orrr1oni , tra cui p ra,Ta:Jgo110 per ir11 porta11 za t1 uelli della surr~11al e . Oltre u qt1.f'1 ti o r111011i la. pressione del !?_a ng·u,e l)UÒ \ enire a u111 enta la da so~ta11zc Lo icllc d i ' ra ria 11alura e da prodot li del r ica111b1io : i11 J)Ocl1is in 1i casi rie "'ce di stabilire q11a le sia la ca t1sa o rigin arja e Jlri11cipale di u11a i11'erl o'11in : ciò s i !)UÒ dirie opra l11tto per i r...asi di ipe.rton ia cosid ctta essc nzi,al e. Un ur1icor fa ttore cli ipertonia è ~ta le possibile ider1t i fi car e negli ultin1i a nr1i , cioè la di -·po izione er editari.a : i11 ge r11c11i l no11ocori l). e~. si sono co11statate i p,e.rlon re analo·g l1 e. I di::;turbi do,·uli all a iperl o11.ia spe so non so110. ·p·.aralleli alla a li czza rl el la j)l'e. sion e: .alctmi an1rn alati con pre si011 e 111olto a lta, per lu11 g·o te1npo 11on .. i acrorgo110 <li essere an11nala ti : fin o a el1e il d i.~ turbo non ,·iene ro1>erlo accide11tal111e11le. _l\.Jtri 111, ece :offro110 fi11 da i p·rimi teI11 pi di cefalea rh e è il into1110 p iù frequen te, che co11lpare accessual1

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180 111ent~

oip pure per-siste e cl1e si ptiò localizzare r1elle p il) divie r 6é r egioni d el.la .test a . . . r Alt~i sintomi sono * il b{lttito .ri1 oles10' ·aìle arteJje , il ronzio agli oreccJ1i , le vertigini. Più iirlpçrtanti so110 le alterazioni psicl1iche, dov ute alla cattiva circolazione · nel cervello : è caratteristica la labilità d1ell ' u111ore co11 prevalenza -:Mi stati depre&si:vi: " Le tre forme di esito della i11erto nia sono I '·a popl1e1s sia, la insufficienza d el c uore e la i11sufficienza d.ei reni con Ul"emia . ·u 11 elerr1ento ·p rognostico in11)ortante è la .:.\ltezza d.el}a pressio,n e. 111 gen ere i 1)élzi1e11ti co11 una pressio11e· sopra i 25 0 non vivono a lun,g·o , la prog11osi è però molto i)eg·giore 11ei casi in cui il va lorc alto è fisso , Cìl le Ile i e.arsi i11 c ui esso osci)la , Se1 .a11c4 e nei periodi 1nassi1ni r ag-g'iung·e ' 'a1ori molto, el e, ati. Se i 1)azienti sono 1enu1i a riposo a l l1:fto r1e·i ,e.asi a pro.g,nosi ' b·uon a ·la prr,s.s ione dinJinuisce note,roln1ente · i11 poco te111po·, me·11tre rin11a n1e i11,Tariata n ei casi a prognosi cattiv a . Importante· ·poer la i)rog1losi 1 ·è anch e la funzion alità del c uor e , cor11e. i)ure la . fun.zione de l rene. La presenza _di alpurr1irJuria non influis'ce su·l-l a prog·nosi mentre è 11r1 ~ttivo se·g·no la isos te•n uri a . Preannunzia 110 11·n a ure1nia l 'aum·ento d~ll.'azot o r esiduo e quello 1d·ell 'indaca110 nel sangue. Crite,r i p1r o·g·nostic i più importanti ch e :dall 'es·a i11e d ell 'urin a si otten,g·ono dall 'es.a111e d el f<jJ1d o oculare . ALter.azio11i notevoli <lel fon <lo ocuJ.a1'te da111to u11a prognosi cat·Li·va , la "··era r etinite nn g·ioS'))astica è uri indizio 1r1olto 1

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. . Ciira. - P er la c ura d ell 'alla tJr essio11e i.I te nor·~ ·di vtita sup era 1Jer irr1portanza la somn1inis trazione di fa rn1aci. I IJ1azienti d e, 1ono e' 1ita r e qua lsiasi i1ote,,ole fa tica o sforzo continuato. La dieta è b1e.n.e sia po,'era di albumi11a ·e di &~le. L '[tlcool e ·il t ab ac"o van1101 U1.olto lin1ita ti. Importante ·è r egolar-e l e funzioni inte~t.inali, cer c.a11do di ot te11er e d elle feci molli <:h e ·ven gon? evacl1a le _se'°tza ~ forzo ; g~i sforzi aumentano rn g'ra do note,•9Je la ·pr ess19n e d el ~aJ1gu e e. i10 sono d et erminare una apoplessia . JL mezzo 111ig1iore per din1int1ire la r>rl.,ssion e d ·e l san gue è il sal asso: l'e fficacia di esso dura però soltan lo pocl1e Oil'C o pocl1i giorni. La c ura m edicarr1en to:a passa in seco11da lin ea : i1on ~f: iste una · ostanza c11e riesra ad abba -·sar e l<t . . ' t am ·po. }Jress1one· l1r.r p1u Si u sano . o.. lanze che n egli es·p1erim e11li Sll a oin1a]i dirl'1 os!' r.ano cli dil at.are i vasi: , -arii <lerivati J)Uri11ici. rLitriti , derivati dalla colin a e d ·estratti di O·r g.ani. L 'tiso d ell 'iodio n elle m a la ttie dei vasi è do·v ulo soltanto ai buoni risul1 ~t1 i ch·e1 co11 es1:::.o .. i _0110 otteinuti rlei casi do' 'ttli alJ a . ifilirl(·: a poco a poco ·esso ' 'ien e abbandonato J1eg·li a ltri e.as i. Spe.sso ·i clann o d e i raln1 anti , fra cui d à buoni ris 1ltati 11 lun1in :'l le. Nelle ipert on10. c l13 ~i inizia no dura111e il g ra\-~

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[AN1No XLVI, Nu~r. 4]

« JL P OLICLINI CO ))

climaterio s i è bentala la .5ornministrazione ... d~ orr11011i . sessuali. So·I-)Jr· fllti anc he tentativi di ·cure chirurgicl1 e 7 la J.:>'r ess!one del sangue diminuisce se si sezionarto i 11ervi simpatici di v~sti territori o· se· si· asporta un pezzo delle gla11dole surrenali. S.ono p erò operazioni ch e prodl1cono tutto un 'gruppo di €.ffetti secondari r11ole@ti. Con ~ezzi appropriati si con1b a tte la de bolezza del cuore · P. 1

Il solfato di lobelina, le sue proprietà farmaco· logicl1e ed il suo uso nel trattamento dèlla ahi· t11dine al tabacco • ' Gli studi recenti hanno 1stabilito cl1e l ' uso d el t abacco è definitivamente controindicato in presenza di c:erti prooessi patologici, per esem1-JÌO rr1alattie 1qe ll''.apparato circolatorio·, ulcere g·astrich e e du·o denali. Il probl~ma di imporre la forz.ata astinenza dal tab·a cco diviene qui:çd1 sempre più imp10 rtai1te r1ella. pratica ~ medica, senonch è n essuno d ei mezzi terapeutici sinorb sperimentati sembra av.er ris.posto allo sco;po. Poich è la lob elirLa son1iglia alla nicotina per n1olte delle s u.e pro1p rietà farrnacologiche. J. \~1rigl1t e D . .Lit_tau,er (Journ. A. !Yf. A., 28 ago.-· st o 1937) l1anno volu~o· studia re le possibilità d el solfato di lohelir1,a qual·e m edican1ento di sostituzione. La lo-b elina è il principale alcaloide della Lobelia Infl ata, conosciuta con1une111ente col rtom e di tabacco Indiano. I principali effetti del medican1ento 80110 1dovuti all 1<lzio11e s ul centro respir~atorio e sui gangli autonomi; la lobeli11a è altre.sì un potente· en1etico . Gli AA. hanno voluto studiare se, mediante essa, si potessero disab ituare .a ll'uso del tabaccc dei fumatori di sigarette, di sigari o di pi})a. Ad og r1t1110 ·dei soggetti in ·e sperimento veniva con seg·11a to un e.e rto num·ero di capsule contene11ti ciascuna gr. 0, 008· di solft.ito di lob eli11..a e 1Si consigliava loro di pr·e.nderne una og11i ' rolta ch e insorgesse il d esiderio di funi.a re. 1 risultati di quest,e ·e&.p·e rien ze vengono così formulati d.a gli AA. : I ) il solfato qi lobelina. sommir1ist.rato oral1n,ente non }) UÒ essere co·n:. sigliato per la c.ur.a della abitudine al tabacco. Ciò perchè il farmaco d et ermina notevoli dis turbi ga stro intestinali, variabili da l:)ogg·etto a soggetto, disturbi ch e vanno d a semplici eruttazioni e senso di nausea -.~l vomito profu.so. 2) Il solfato di lobelina produce effetti nicotino-~.i1ni.li sulla circolazione p eriferica. I11 certi inclividui si verifica un.a vaso costrizione con un ab.b assan1,ento d ella temperatura cl1ta nea. "3) Il ·~olfato di lobelin.a come la nicotina, produce in certi indi,ridui un aun1ento d el tasso g·licemico. 4) Ulteriori studi con dosi J)ÌÙ r>iccol e del farn1.aco potrann o esser con1piuti, n·1a fintanto ch e essi non i an o s tati portati a termine no11 si può incor.ag·g·iare l 'u so d el sol: fato di lobelina per l o scopo di cui sopra si f> d etto. lANDOLO. 1

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{ Ax~o

XLv·1, \t· ,1 . 4]

NOTE DI ANESTESIA

. 183

SEZIONE PRAT I CA

CHIRU~~ICA.

L'anestesia col clclopropano.

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Da c irca due anni introdotto dall 'America il ciclopro1pa110 è stato largan1-e11le usato come ar1•estetico da L . G. Amiot (La Presse l'vl éd.icl1.l e, 11. 92, 16 n ov.en1bre 1938) n el r eparto d el Il'r of. Gossflt. Jl -ciclopropa no è un carburo di idrogen o ga~soso fac ile a d osar e e n on alter abile. Non dà seruw di soffocazio·n e, di ang·oscia, 11on h a o dore sgra·d evole, })l'ocura il sonno , en za ch e il pazien te se n e acco rga; il ris' egli? .si 11a ra pido cd i11Lecrral e sert 7Ja alc un d1s lt1rbo. A ca usa d ella ua infia111111a bilità ri esce pe rico lns o l 'u so d·el hi Lori elel trico o d'i ap1p1a r eccl1i acl a lta f.r equenza o ad altia ten sione. Può u ... ar~i il t e.rn1ocauterio o il o-alva11ocauterio pur{ 11è di la11 I i dall a n1a c l1era u a ta ])C l' l 'an es le. i::.. Il ciclopro11an o liqu efa tto .. ott o 7 clrilogr . c irca di pre ione è co11tenuto in JJiccoli ci lindri d~ r am e nichela10 d a c ni ~i e trae co n sen1.pilice rubi11e tto a ' 'ile. :E: . ., olubilissimo ~ el sa ng ue, n on irrita le n1u cose, prov ~ c a ra p1d~ 1tarcosi. Vi en e usa l'o alla mi ce--Ja d1 20 % di c iclopropa110 e 80 % di os~ig·eno; . . i o ttie n e l 'anest esia sen za a lte razion e d ell 'e1natosi e ·en z.a IJro ' oi;are i1)cr g·liccrnia, a differen za d el 1·r ot<>ssiçlp fii azoto. t con ig lia biJ e per ciò nei cliah etici . Tl ,;i,·lo LJr o pa n o, rrl en o d eglj altri .anest etic.i a ltera il n1etab olis n1 0 ed è l)QCO tossico per le g la ndol e end ocrin e. È inn oou o j)el fegato, p el san o-ue p-cr i r e-n i . ~ controi11dicat o n eg1i emofilia'r i etl in ce rti inter venti (tir oidectomia) perch·è i>rovoca em orr a.gia capi ila r e a nappo s1)es~o in n 1odo con sider evol e. In A111eri ca ' 'ien e u a to a r refer e nza n el1 a c h irurgia J1olmon ar e., ~ pecie 11ei tuber col osi. Nei cardiO[)azienti l?'UÒ usar~i .::en za a Jcun per ic.olo , i)urcl1è i1o n .&i tratti di m ala ti in p eriodo di ... con11)e n .. o. E ·sendo di difficile p r er1a razion e il cic1lopropa no h·a un prezzo elevato, e j)er ciò è ~0 1n111ir1istrato a cirr t1ito. chiu o con a r>1)ar ecc bj 0 co. truito, su su ggerim.ento d el}'A., (la R o be rt C (~.a rri è r-e. La n ar cosi va fa1ta <l::t rer. on a lcc11ica111enl e b e11 11r ep arata . 1 F . T osTI . 1

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MEDICINA SCIENTIFICA Le variazioni leucocitarie come indice di in11nu· nità. (~ . "''a llb1ncJ1 (La. Sa1 ng , n. 9, 1 9~8) in ,pre~ cedenti s.lud i 11a o~servato e l 1c n1e11tre l in oc ulaz ion-e e nàoven osa di batt eri virt1l enti in conig·li 11orrrH1li cle tern1ina in1 111 ed~ala~nente . in questi 11r1a leuco1)enia con lin foc1to ~1 r elativa d el 90 % pe.r u11a dura ta di a ln1en o tre ~re : l 'inooulazi on e in,·ece di tali }}a I I' eri in con1gl1 o-ià tra ttati cort g li st e ·si b a1le ri o immuniz· ~ati pa~siva mcnte de termina 1111~ leucopen~a e t111a linfocitosi n1ol to m en o· 1)1ccata; an zi l a durata e I 'i nten si1 ~l di t al e l eucop enia lin foci-

La l'ia è ir1 vers amenLe pro1)o rzionale all'inten si-

Là d ell 'inimunità ed inoltre è sp ecifica per ogni tipo di germe in quanto I 'inoculazione di b alteri diver si d a quelli verso i quali è. sta to ir111munizzato l'a nima ]e provoca una leu cope n ia accen t ua tissima . J n con cJusione a.µ c.h.e le va ri a ~ioni l eu cocita1.-ie sono pecifich e come ] e agg·lutinaziopi. E cco pe rcp è I'A. ha voluto ~l ~1diare compa ra ti,-a111ente il comportame nto cli tali due indici di immunità (qu·ello delle ' a riazio11i le ucocitarie e qu ello d elle aggluti11az ioni), an ch e per cl1è fino a de so la d eterminazione d elle agglutinine e ra il , solo m -etodo rico nosciuto a tlo ad indica re le r elazioni di par entela fra diver.si batteri. L 'A. con clude· le su e ricer ch e' a ff.ermando c h e, p e r C{ltanto sia il ineto,do delle :'8:riazi~ni leu cocila ri e cl1e quello d elle {lg-g lut1n1n e s1a 110 m el odi esa li i , tuttavia i risulta ti di essi r1011 ~orri p,ondon o sem p r e . giacchè si m anife~ t a no diffè re nti condizioni di immunità F. TOSTI. 1

VARIA . -·

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Un medico che ''conosce,, la n1orte. Il d ott . Minovici è l ' uorrt·O vivente ch e. n1 eg1io conosce la morte. « La p rim a volta cl1-e son o m o•r to - . h a r accontato il do tloT l\1in ovici a d un giornali La - è s tat o n el n1io l etto . {~ 0 11 le due m .a ni m i . on o - Lretto c o 11 tutte· le for zç la gol a, e do po cinqu e secondi un velo p1rim.a porpor a 1e poi n er ò ·è sceso· davant i ai rr1i ei occhi. Dell e. irr1m agini co·ere.nti h anno ~filato davanti al m io sgu a rdo interno. P oi l1e· risentito com e un a fon11idabile scossa elettrica. T.qnto divenne i n1pr ovvisam ente n er o e perdett i la con o>Scen za ». Il dott. Minovic.i ·è .dir-e<tt o r e dell 'I stitul o ·di l\1edicina Legale .di Bucar est. ; eg·li r h e in questi ultimi cinque a nni h a e~·a min a to b en 002-! r a si d'imp iccagion e in R om ania, h a voluto s tudiar e il segr et o d e.l1él m orte. Scien zia to coS'C,ie.ri zio o ha voluto, complr tare Je . u e d ocum entazio ~i con esp eri en . ze . p erso na]i. 'Dodici . volte si è ~tr an golat o o impiccato a m eta : cinque volt e l ~le· l1èrien za è st ata .spin,1a ~no a lla p erdita totale d ella conosce11za . L ult1n1a volta il dott . l\iJinovi ci è rim asto cc m orto n per 26 s e.condi , .ap·p cso ad t1na fune . azion ata d a t1n su o a iutante. (Rass. int er11. di Clinica e T erapia, ~ 1 di crm bre 1938). 1 1

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PUBBLICAZIONI

PERVENUTECI.

S ulla. f 11 be rcolosi d'una verteb ra so. n rann u 1n eraria. Tip. l\[in er Ya 1\Iectica, Torino, 1938. i\ . Cucco. Profila~ssi 11isi ita. Libreria Ciu ni, ~al erm o, 1938. . . P. ALBA:-CF.SE. T erapia. immuni t·ar za delle malat ~1 e al lergi clic del paracleì. :io. Off. Grafica Fr escl1n 1g, Parn1 a, 1938.

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L A1J RE.\TI.


(( IL POLICL I

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NELLA VITA PRO .F ESSION ALE~ MEDICINA

SOCIALE

L'assistenza del Regime ai grandi invalidi del lavoro. L 'assislcnza cl el Ilcgi n1 c a i g ran<l i i11 Yalidi d el laYoro co11 ti n u n a ··yo]ger sj iJ1 pie n o - a traYerso g li o.rgn11i a c iò d e leg·ati -- i11 vi :-ìt ni del raggiu11g i111c nto <l egli ini porta11 li· fi11i sociali e })Oli Lic i <·h e a lraYetso tal e · assjsle11za ~ i vogliono co11 seg uire. Sarà pe1·ciò i11ter es sa n le co11oscer e i da li rclaliYi all 'a tliYità YOlla dura 11le il }Jrimo a11110 ({'a1}plicazio11 0 del i1u0Yo r egolarn e11 lo p er cui . i compiti g ià a ffi ~l ali ·all 'Istilulo 11azio nale di .ass1~ l enza ai gra11<1i i11validi d cl lavoro Ye1111cro d e1nandali nll 'Is tiluto Nazio11a] e J~a·sc i · t a per l 'Assic urazio11e. co11lro gJi iniorlu11i d cl la,·oro. Prescì11dendo dalle reali zzaz ioni attuate o i11 cor o di a t luazio u e p e r appro11 larc e 1)erfezio11arc gli orga11i lni cli as i te11za, qt1a]i l a c~~lruzi on e, l 'ar111)liame11 lo e l 'al1rezz~1ura di I tiluti ortopedici e di ri eclucnzio n e, la pii1 inle11 sa a ttività • i è svoJta :1 l rn' e r o jl ricoYe r o o pit aliero, le cure do1niciliari, la foruitpi:a cli rn ~di c i11ali e di pre sidi i sanitari , la forni lura di al lrezzi (la l aYoro ai rie(luca li , la for11itura di i11dum en li e ]i])ri scolasti ci , ed i11fi11e I ' ass i I e11za ·sociale i11 . ge11ere, c l1c Ya dal colloca111 en lo a ll 'in l«:> r e ·sa 1nc11 lo Yig iJe e< l an1oroiso })er a iutare g li i11' alidi 11e ll e Yarie <lifficoltà ch e possono inco11trar e 11ell a l or o Yi la. Infa l li uno d egli sco1)i d cli 'a si I cn za è appu n lo flue:s lo ch e può chi rt mars i d i carat lere 1I1ora]e rnira 11lc allo scopo di cr eare })it1 a1npia e co11c re la C0ll1j)fe 1l SÌ0 11 e }Je r ~j g randi .iJtYa)idi (i el laVOfO, affi nch è qu es ti abbia110 quel pos to di cui il lo r o g ra11de sacrifir i o li ha r O'si 111cri leYoli . , . ed i amo ora co111 e l ' at l jyj là assi t en zi ale di c ui più sopra a l>l)ian10 d etto i è ])raticamente ·yol1 a . ll 11t1111ero deg li i11vnlidi così a sistiti è st ato di 2193 co11 un con11Jl esso di 42.028 presl azio11i così . ttddiy j,se fr a i qt1a1 tro grallrl i gru1Ypi fon(la1n e11t ali da c ui .0110 . cos fituil e : <lege11li 816; for11i ture ·prolct ich o 1964; assis ien za sa11 i lé1ria 29. 913; assi Lc11za soc icl1e e Yaria 9330. Dj t ali JJr cs la zioni 29. 338 so110 s ta te SYolle a fa\"orc ci i grar1d i i11Yaljdi j11fort unat i nell 'ind ustria ; ll. 11 .868 di r1uelli d ell'agricoltura; n . 817 p e r i g ra11di i11,·alidi <li altre ca tegorie di laYoro. l g randi in ,·al jrl i esi s l011·t i alla fine d cl 1937 er a no 6923. La }Jer centule deg1i a sjstiti ri ulta q ui11di not cYo]n1e11te eleva la. Seco11do la d i·strib·u zion c per <' là e:·s i risullano; 90 di c là inferior e a 20 a1111i, 751 da ·21 a 30 a11ni, J516 da :31 a 40 ;:i11ni , 1378 <la 41 a 50 a1111 i , 1343 da 51 a 60 n1111i , 120 et a 61 a 70 a1111i , 529 <la 71 a O a nni , 108 da 1 a 90 anni. Nel r o111plcs ·o , pcr ta11t o , ciTca il 53 JJer ce11to risl11la no 11c11 'e li'l d a 20 a 00 nunj . Gli uo1ni11i son o 612~1, Je d o nue BOO. : 1

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CONCORSI. Posti vacanti. l . A PEZTA. O s7)ellale Civ ile 1·ilforio Emanuele II . - Co11corso J)er Primario speciali la di oftalmoiat ria modificalo e prorogalo al 4 Inarzo 1939-XVll. Chiedere copia dell'avviso alla Segr e teria d ell 'Ospedale . Il Presidente: A'1v. G. Viglione. PAR~r \ . r.on sor: io Prov . .Èlnl iluberc. ~fedico J·s istc11l e d e l Cc11 lro di .\ :--::. i te11za e Profilasi

Sociale di Par111a e inedico direttore della Sez. di- · spensariale di Borgo Val di 'faro e Fornovo; assegni annui L. 14.000 e L. 10.000; 4 quadrien~i dee.; è consentilo il libero esercizio profess. Età l11nite 40 a. Tassa L. 50. Per altre condizioni rivolgersi alla Segre teria . Scad. 28 febJ)r. Ro~rA. ltJin.isl er o d elle c;o mu11icaz ;oni (Ferror11f1> <lello Stato) . - Concorsi j)er lit o]j ni seg·u en1i lJO~ li

di l\1edj co di · 1~._ij) d.rto: A11cona Pa1ombi11a, Folig 110 Ilo. J>ng<t1lica, Pesaro Ilo, Pj edilt1co, Rietj Ilo, .'fuoro 1A11ro11a); Ber11alda, i\ largherita cli Sa,·oia, ~lcsng· n e , Potenza 1° (Bari) ; Arge11ta, Arqun, BeYilacqua, Ca tel111ag·giorr, CerYjn , Gonzaga-Regg iolo, ì\tlirnndola .Qzza110, Pol esella, Rimini 111°, SaYio, S. FcJ ire s1iJ Pa n aro (Bolog11a) ; G iave, Mores, Ploa gl1e ( Cagliarj); Borgo S. Lorenzo 1°, Ceri aldo, Ra1)o]a11 0 (Fire11ze) ; Ko,v j110 JJo, Cali lrj -PeSCOJ)agano , Cé.111µ 01ll [trino, Cu .. te Jfranci, S. Se' ero }C! (Foggia) ; Ceria]c , Frugarolo, LaiguegJi a, l)ra -co-Cr c111oli11 0, ~Iign an ego ((l-e110,·a ); Bor go ·ri.ci110, Ca priol o, Crescenzago, Delebio, Ghed i , ì\lila110 Rogor edo, Pe schiera, J>izzighel lone, Robecco d'Og lio, .. . Zc110 Fol za no , ' ' erdcllo (~Iila110); 1\}])a n o,·a, FaJc iano-~[011drn g·o11e, Ri1)a]Jo t lon i, ,S . A11 n ·tn.ia (Na1)oli) ; BnJ cs lrnlc, Ca11icattì Io, Ccfa]i1 IJo, Co1nilini, Ful g·a tor e (Pa1 cr1n o) ; CiYilcll a-J-"!aga11 ico, \Ioni e A1n ia ta, ~foJJlépescali, Ozza110 1~aro, j ) j· a 1°, P olll ed ern JJo (Pi sa ); Ferol e lo A11liro, Palizzi , l\osar n o 11°, . Eufen1ia l,an1czia (Regg io Cnl::il>ria) ; Can1poleo11c, Gallese. 'l'~­ ,·eri11a Paljdoro, PrJo, Sezze Ror11ano 1°, St1n11glinno'. S. Marin ella (:Ro.rr1a) ; Bag·11asco, Baldic hieri-'figJiolc , Borgofran co, Borg·ose~ia, Ce n t a1l o, Chion1on tc, Qyiglio, Spig110 1 S tra1nbi110, Valle, \ Terr1a11 I e ( Torii10); (; rig· ..lo, ~lezzororona, Valdaora , Villal)as a ( Jre11to) ; Aidu i11 a, Fiume II0 , Po ~ Ja (I 'rics tc) ; Ci inon ael C~rnppa , F cllre, l\·Iotta rll LiYer1za Ilo 1 Scl1io S. Sti110 di LiYen za, S. Vito al Taglia1nc n l0, Val' a one, \ 1 iren z'1 111°, ' Tj l tori o \.·e11eto rVe11ezia). ' . . . 111Yiare cioniari<la e rjchioderc i 11for1naz1011 l n 1 rispettivi Js1je l1 or a li San itari (i11clicn!i fra pare11le i). Scadr1lza ore 17 <lel 2 f<'b1Jra1 0 1939-XVII. 1

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Rice r casi il:

'' J otLrnal of t11e A.merican Medicai A.ssociation ,, Si acq uisterebbe l'intera annata 1936 ed il 1° sen1estre del 1937. Indirizzare eventuali profferte con prezzo: s ig. E. CAl\fPANELLT, via Sistina 14, Roma .

NOMINE PROMOZIONI ED ONORIFICENZE Il prof. Gia11111 ar ja Fasian i, titolare d ell.a ra ~ ­ tcclra ,·l i <'linira ch irurgh·a ge n er ale e terapia ch1 .Pl1r<Yica o direttore general e dclJn lessa cJi11j ca all 'U11iYer s ilà cli Parlova , è la to r l1ia1nato all'1\t en eo n1i1anc5c i11 o ~tiluzio11 e d el prof. Donati. Il }Jr o f. d o l I. Fra11cesco Paolucci, chirurgo prin1 ario a ll 'O pedale dei P ellcgri11i di Napoli.' .è 110: i11inato d ixct tor e lec n ico d cll 'o. ped ale c1v1le d1 :\Yellino.

Il prc1f.. .\ . l) 'Avack , vi ce 1>reside11 le d c]] ' Accaclc1nia La11 c i ~ i a n n di Ro111a , d a 1H olli anni in crr11a nl e di n1e dic ina oper a toria j)f e o ] ·i:11i,·er~il à e ]a "' cu ol a cli spec ializzazio11 e in chirurg ia


1AN~O XL VI'

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SBZrONE PRATJC ..\

di n011la, è norn ina lo, S ll propost a del Duce, grande Ùfficiale clclla Corona d'Italia. Il pre111 io l fn1 }Jerlo I di ortopedia , assegnato og11i 5 a11n i, è talo o ra con .f erit o a l <loll. Fr. Pau'' els, pri111ario della Sez ion0 orlo1Jcclica d ell 'Osp eclalc CiYiìc <li 1\q u i g r a1la. Il J)rof. Antonio Polj , della Clinica ortopedica <le11 a R. U11iYcrsilà cli l\ilila110, è nominato direttore clell'lslilulo or.t.Dpedico « lVIatt eo Rota » di B erga1110, quale succes ore del cornpian to pr-0f. ~astrucci .

Il dott. Vincenzo Ara11cio di Caltagirone è nominalo uffic ia le sa11ilario e (lirctt o re d ell ' Uffic io d 'igiene d ell a c iltà di ·C at ania, essendo ri sulta lo primo negli e· an1i del relativo co ncorso, svolto·si Jn Ro1na.

NOTIZIE DIVERSE Una scuola medica clinico-ospedaliera a Roma. 111 segt1i lo tt<l tl ccorcli i11terYenut i fra il prcside11te degli O·s1)ed ali di Ron1a e il Re ltore della L11iYers ilà , con l 'autori zzazio1)e del l\ilinis lero d e ll 'Educazionr Tazio11 ale, è st a l a i stituita in Rom a la nuova Scuol a Ivled ica c linico-ospedaliera, all n c ui cosliluzionc e collaborazione so110 chiama li i })rofes~ori un j,·ersitari cd i pri111ari d eglj Ospecla li r oma11i. Il 3 ge1111aio ~ i è in sediato il Con1 ita lo Dire ttivo della ,Scuola, che è cosi co111pos to: Prof. G iova1111 i Perez, prcsi(le della Facoltà rli 1\ledicina e Chir11rgia, e ordinario di Palo logia Chirurgica cl ella V11iver. i là cl i Ron1a, Pres ide nte; Prof. Paolo Alessancl rini, pri1nario <l cgli O pedali di Ro111a, Yice- presiclen le; On. Prof. Raffael e Paolttcci, ordinario d i clinica Chirurgi('él, i11 ra1Jpre.sc' 11ta11za del Sindacalo n1edico; Prof. Cesare Frugoni, orcl i11ario (li Cli nica l\1cdica; Prof. A11 lo n io Sel)n: l j:)11i , prin1ario degli Ospeflalì di Ro1)'la. La nuova jstitozionc, che viene a col111are una vecchia lacuna n e l campo d ell 'aggiornament o 111eclico, accogl ie, in spirito di cordiale collaborazione, i più noli ele t11enti e le . personalità più rappresen tativc cl ella scie11za medica roman a, e sarà accolta <lai 111cclic i con Yer o compiaciment o ed i11 leresse. La 11uova Scu ol a . i lìropone di esercitare l 'in seg na1ne11to J)ra lico agl i studenti ed ai l aureati cli 111edicina e chirurgia , e di fare cor si di agg iornamen to c ulturale a favore dei m edici abilitati all ' eserci.1.io professiona]e. Tali cors i, })er il correo le anno, dovranno svolgersi per i i11cdici nel 1nese di maggio, secondo u1' programn1a ch e sarà prossimamente reso noto. T.Ja Seg·rcteria d ella Sct1ola è al Policlinico Um])erto I .

'' Come si difende la Razza,,. Una conferenza del prof. G. P etragnani. I~ell a se<le cen lrale d ell 'l'stituto nazio11ale cli cul-

tura fascis la, il }Jrof. G. Petragnani, dire ttore gen erale della Sanità pubblica, ha tenuto la terza lezione del (~orso di politica fas~is ta della llazza. Parlando sul l e111a « Come si difende la Razza » l 'oratore ha ricorda to anzitutto ch e l a difesa della popol azione italiana, con cepita dal Duce fin dai

pri111i ann i di Gover110 11el quadro della politica clc1nografica, h a ·ub llo recen len1c11 le signifi ca lire precisaz ioni e vilt1p1) i in orrli ne alla conqt1i~ l a cl ell 'Impc ro ed agì i a \'vc11i n1e11ti nazionali C(l inler11azionali. DOJ)C aver accennato ad alru11.e ·soffer e nze che n1i11a110 l ' i11t egrità, d ella r azza, l 'ora lore h a illus l rato lC' fi11alil à clell 'o rg~11 izzaz i0!.1'3 sani lari a cl cl Paese ad jnco1ni n e iare d a l J1uovo oricn.lame n lo degl i Uffici co1nunalj cl i igierlc 1)er passar e ai nuovi centri a ·si st enzial j , . SQJterr11a11do i Sl1l vnJore d cil ',e lesa r e te di a n1'l)u'ih lorj , d is1)e11sari co11~ ult ivi , preventori , colo11ie ]Jern1a11 cn li e t cn1pora11ee, co11valescenziari , c ron.icarii. Col gra11dioso ~ vi­ lupJ)O di queste· is t i tu ziou j crea le, ]Je rfeziona le e pote nziale dal R cg· j11l e, ] 'assi t •~ nla an il aria ha s ttb1 lo un profon<io J11utan1en lo cli i11clirizzo per e u i ora 1101t è più rivol t a olo all a c ura degli i11fcr1l)Ì, nla preYa le11le 111e11le a lla el i111 in azione d ei fctl lori ambienlali e oc iali cl1e favori co110 o so1'0 cau sa cli i11alatli r., alla i>revc nzion e dell e ·sofferenze, alla diag·n osi e alla c ura ]Jrccoce lJer evitare lo st a})ilirsi di lati d i invalicli là. L ·oratore ha accen11~lo p oi alle ]Jarti colari .ft1nzion i che l '0.~.1\il . I . e l a G .l .L. svolgo110 a favore ris pe t l iva1nen le (lell a . 111adr~ e c~C'l fa11c iu~lo _.e d ell a o-ioventù al valore r1 crcal1vo e san.1 t ar10 delle 1ua11ifestazio1l i d ell 'O. N. D. , all 'az1on e par1n1e11 li educa liva d el C.O.K.I., ai g ra11di effe lli soc ia li econoni.ici e sanitari cl el1 a bo11ifica i11lcg·rale e (ldl risa11amenl o d e i cé11l ri url)o11i in cui so.r gon o oggi interi qu:trticrì cli ca e 111inin1e 111a razionali })er il popolo. J~gli ha espreisso, infine, la cerl t'zza ch e la Razza Italica, costjtuita i in u11itll fiu <lalle guerre puniche, con &olidal asi a i t e111 pi (~cll 'I111per? Ron1 ano ri'sorla co11 rinnoY,1ta cosc1cnza, all epoca <lei ~muni , folgorante i1el. Ri na~ci~11e11 l.o co1:1 .l e sue chiere di J) ion irri ~ cl 1 uo1111111 ein Lnen t I 111 0gni campo d el J)f'll'Si ero e d.el Yalorc lll11ano,. h a rlava11li a -sè ltU ~1 ruro {.]cs l1110 : qu r llo tracr1alo cl al s uo Duce c l1e l a g uida o la gove1 i1a. JI'!)

,

Co1nmemor~zione

di P etr us Cantper.

fli ceviamo: l.eclori ·sa luten1. l.a Facoltà di n1ecli r i11 a <le ll 'l l11ivers ità di Gron i11ga h:t l 'onore d 'inforn 1are c h e .. i propo11c, in collal)orazione della « Het Nederla11dscl1 Tijdschrift voor Geneeskunde » (Rivi s ta olancle·se di 111eclici11a) e d ell 'Associazione J)er lo s lt1ò io della storia d ella 111edic ina, clella i11a le1natica e delle scienze nalt1rali, cli co111 n1e1norare, il 29 e il 30 aprile J.939, l a vita e l 'opera di Pe lrus Ca111per, morto J.50 anni fa. La commernorazio11e di questo gran n1edico , a11alomico os tetrico e ar tis ta, cl1e dura11te dieci a1111.i è st~to professore nella Facoltà di 111eclicina in Gro11inga, avrà luogo i11 una edula solenne d el Sena lo dell 'UniveJ'lsità, 111c11 Lrc nello s lesso Le1npo sarà orga nizzata una e·sp osizio11e d.i tutte l e oper e e di tutti i d isegni fatti d al Ca111per. Nella seduta d el Senato, cl1e si terrà nell'aula accademica il sabato ser a, 29 di aprile, parleran110 il dottore ·B. W. Th. Nuyens di An1sterdan1 e p arecchi ))rofessori della Facoltà cli 1ne.dicin a di Groninga. L'esposizione, cl1e avrà luogo 11ell'.O~pedale _.\c~ cadenìico di Groninga, sarà access1b1le a tulL1 quelli ch e vi s'interessano, il 29 e il 30 di aprilP e, se rlel caso, i giorni ·seguenti. , .i saran110 espo-


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u JL POLICLJNICO ))

ti per la pri1na Yolla tutti i diseg·ni originali di Camper: ta11to . quelli che si rìferisco110 all 'a11atomia e alla scienza delle razze come quelli nei quali il Camper .ha notato con ·ma-estria tutto ciò che aveva osservato nei suoi viaggi attraverso l'Europa; la bella collezione appartiene parte alla Biblioteca dell 'Associazione olandese di 1nedicina di Ams lei:da1n, par le ~Il a Biblioteca del! 'Universi tà di Leida. Vi sarà esposto anche u~1 cer~o numero di preparazioni anatomiche fatte dal Camper e descritte o riprodotte da lui nelle ·sue opere, preparazior1i che la buo11a fortuna salvò dall 'incendio che distrusse l 'Università di Groninga nel 1906. 11 Comitato organizzatore: J. L. B. Engelhard, G. van Rij11berk, D. Schol1te. Groninga, dice·nl'bre 1938. Segretaria : Oos lersin g·el , 63.

Una preghiera alla cortesia dei collegl1i italiani. È i1oto che dal 1903 io consiglio ai inedici ita-

liani ]a vaccinazione preventiva contro la tubercolosi, i11ezzo che ritengo sia quello di più facile attuazione e più economico per la lotta sociale. Dal 1903 ad oggi si vaccina dal più al meno in tutti i paesi con vaccini vari, 1na tutti costituiti ìn 111aleria]i Lt1hercolari. ln Ilalia ve ne so110 due autorizzati dal Go,-erno: quello sug·gerito da m e ch e vorrei desig·nare colla sigla « V. I. B. M. )) cioè Vaccino Italiano a Bacilli Morlj, e quello del mio insigne amico, S. E. il p·r of. Petragnani, direttore della Sanità, .che rilengo ht1ot1issimo quanto il rno. Ciò 1)re1nes~o io preg·o tutti i cortesi colleg·hi ch e han110 praticate vaccinazioni dal 1903 ad oggi cli voler1ne11e son1mariamente informare indicando il vacci110 u sato, il numero dei vacci11ali a, possibilmente, l 'eLà di essi, i risultati constatati e gli in co.n venienti eventualmente risco11trati. Mi sarà caro conoiscere .ancora se i vaccin(!ii era.no allergici o no; del taglio utile a sapersi dal punto di vista scientjfico .: inutile pel giudizio realis tico ·sulla vaccinazio11e preventiva, q1ua1e mezzo di lotta sociale co11tro la tubercolosi. Ringrazio ::i11 licipalaLne11le i colleghi che avran.. no la cortesia di esaudire la mia preghiera. Prof. E. MARAGLIANO (Genova)

Scambio di messaggi· fra le Croci Rosse italiana e britannica. l11 occasione della vénuta a Roma di Lord Chamberlain il president e <lella Croce Rossa ltaliana ha inviato u11 telegram1na di saluto alla Croce Rossa Britannica. Il presidente della Croce Rossa Brilan11ica ha co•sì risposto: '< Sc11alore Filippo Cren1onesi - Roma. La Società di Croce Ro·ssa Britannica ringrazia cordialme11te Voi e ]a C. R. I. per il vostro gentilissimo messaggio e saluta la ripresa delle rel~ioni amich evoli da t empo esistenti fra le noistre due grandi Nazioni. Possano le importanti riunioni che attualmente ha11no luogo in Roma condurre ad t1na pace dt1revole tanto vivamente desiderata da c11 lran1bi i P aesi - Arthur 1Stanley )).

Azione antimalarica nella provincia di Milano. Il Co111itato antimalarico di Milano continua a svol ger.e la sua attività per combattere gli ultimi residui del]a infezione malarica, meaiante controllo e cura dei n1alarici e un 'inten sa- bonifi.c a anl ianofelica. Sono stati i11 funzione 26 ambulatori antirnala-

[ANNO XL VI,

NUI\if.

4]

rici nei Comuni più colpiti e si ·sono distribuiti a scopo profilattico e curativo chili 172.100 di bisolfato di chinino, 45.850 di bicloridrato d~ cl1inl110, 29.420 di tannato, 344 scatole di soluzione di hicloridrato, chili ·14. 700 di compresse di chini110, ferro, ecc. e 1350 di atebrina. La morhosità inalarica è lieve ed in diminuzione; dJi 285.0 casi nel 1931 si è ·scesi a 1185 ·nel 1938 ~

Venne pure effettuata la bo.n ifica chimica delle acque stagnanti e si sono eliminati 53 focolai anofelj gen i })er una su1)e.rficie <'0111plessiva <li metri qt1adrati 20.790.

Nella sta1npa medica. L'Associazione Medica Brita11nica annunzia la pubblicazione deì « British Heart Journal >), destinat~ alle malattie' <lel cuore e dei vasi . a periodicità tri1nestrà1e, dirétto -d ai dottori Maurice Campbell e Evan Bedford. La· puJ:>bljcazione è fatta a richiesta della Società Cardiologica della Gran Bretag11a e dell'Irlanda. Essa non interferisce col periodico diretto da sir Thomas J.,e."vis e che aveva per titolo « Heart n, poi diveJjuto <( Clinica! Science » i11anlenendo lo stesso indirizzo. Questo periodico, infatti~ è clf'st inato alla cardiolo·g ia sperimentale, 1nentre il 11uovo concer11erà prevalenteme11te la d.iagnosi e la tera1)ia cli11ica. I cardiologi di tutti i paesi so110 invitati a collaborarvi. Rivolgersi al Dr. ~Iaurice Campbell, 25 Upper Wimple Street, London 1, In ghilterra . La « Ser11ana Medica Espafiola n, anno I, n. 8, recante la data 22 ottobre 1938, giunta a Roma il 5 gennaio, dà notizia dei periodici medici che si pubblican·o nella Spagna nazionale, ove succes':Sivame11 Le sono co1nparse : la « Revista de Sanidad e lligiene Pubblica >), la « Semana Médica Espai'iola », la « Revista E1spaiiola de Medicina y ·C irugia de Guerra )>, la « Revista de ·M edicina y Cirugia » e la « Medicinq, Espafiola » .

"'T.

Un po' dovunque. Si è celebrato il decennale dell 'Accademia d 'Itaiia; gli acèademici si sono recati all'Altare della Patria e al Sacrario dei Caduti per la Rivoluzione ; il presidente della massima istitutzione culturale del Regime ha . inviato un t elegra1nma di saluto al Duce. Al Convegno di Ro1na per la « Valorizzazione del patrimonio idro-minerale », il Centro di studi talassoterapici per la Riviera di Romagna presenterà una nota sul tema: « Coltivazio11e e rim"t>oschimento degli arenili ancl1e agli effetti di una razion·ale t alassoterapia )). I medici dimoranti in località maritti1ne possono aiutare lo sviluppo di questa iniziativa che ha incontrato l'appoggio del Sindacato naz. fa~. dei medici, collaborando frattanto alla raccolta di notizie,' specialmente rigua.rda11ti i possibili miglioramenti da apporlarsi ad arenili od immedia li r~tro-terra di spiagge italiane, indicando altresì . i mezzi più acconci per ottenere tali miglioratnenl1. Le notizie vanno inviate all'Ufficio Stampa m eclicf\ italiana in via Vallazze 39, ~filano. L 'l.J11ione ir1 ler11azionale· ·~ontro il cancro ba fatto cor1iare, in occasione della « .Settimana » , un:i m edaglia rappresentante i coniugi Curie: la riprocluzio11e in bronzo importa fr. 60, quella in arger1to fr . 160· il resoconto delJa « Settimana n Yerrà pubblica l~ n el lo numero degli « Ac ta n, ch e sar à


[:\~::\O

XL \"I,

ì\l)I.

4]

S BEIONE PRATJ C.\

187

[_,os to j11 ve11dita a fr. U3. I{i,·o i ger~ i alla <segrcterja ge11erale, rue Soufllot 18, P ari s ,5e_

Jig 11j . Tali isedute ha11110 a' u lo luogo n ei giorni 10, 15 e 20 dicembre .

La Sezione di Cultura ~fedica d el Si11dacato Fascis ta Medici d ella Pro,·incia di Vercelli si è adunata il 14 ottobre e il 25 noYembre, sotto la presidenza del prof. U. Ferri, assistito dal segr etario dott. E. Re. Sono s tate fatte co1nunicazioni da: P . ~{ino, A. Ran110, U. Ferri, E. Erba, C. Cantone; E. Cri. J)O]li , lJ . Ferri - A. Pe tt eri110, D. A cci vi le, G. Goytre.

li g r . uff. prof. Prasisitele Picci11i11i ha donato L. 20.000 all 'UniYer sità di l\iilano, p er l 'istituzionc <li un premio (( Elide Piccinjni Stramezzi », a favore di laurea li ii1 n1edicii1 a e chirurgia per la i11ig liore tesi su _~a rgon1ento ch e ab!>ia attine11z~~- _ ·- . . con l '0.N. l\1.1. -

Il Re d ei belgi 11a accordato il suo alto patro11ato alla 188 sessione delle Giornate Medich e di Bruxelle , j11de lte a Liegi per il prossi1no giug n o.

L 'on. prof. Amedeo Perna, (lirettore d ella clinica lon1alologica di Roma, h a t enuto a Potenza, il 15 gennaio, u 11 a confer enza sulla profilassi <1e11 e più comuni 111alattie della bocca. '\egli ospedali di Parig i hanno l a·~ j ato il 1serYizio per ragioni di età alcuni medici di larga r cputazio11e: P . En1ile-Weil (ospedale Téoon), Hersch er e He itz-Boyer (Lariboisi èr e) , p agniez (.Sa11t '.A.ntonio), ì\'lario11 (Cochin) . ~egli

Stati Un iti il sottosegr etario ali 'igiene h a di11'loslralo ch e, n e i riguardi delle dieci malallie pii1 importanti, la n1ortalità è molto più elevat a ))er gli abilan li il cui r eddito è inferiore a 1000 dollari l 'anno (circa 20 .000 lire it.), di front r a coloro ch e h a11no un r eddito superiore. Ciò i11 rapporto con ]e condizioni di laYoro, di Yitto e cli alloggio più scad enti . La lo lla contro il sensa]ism o medico è ~ l a t a organi zzata e viene condotta attivamente dal Sin clacato 111edico di Xapoli , oltre ch e da quello di Palermo . Nell a s tampa quotidiana so110 date notizie sulle azioni coinpiu te a ~filano da denti sti ebrei a i danni d ella ditt a Lipè, fornitrice di J11 at eriale od on loiatrico. occasion e d elle cel ebrazioni spa11an zanian e, ch e si svolgeranno all 'Università di Pavia nell 'afJrile 1939, per iniziativa 'd el Sindacato .11azional.e Yet.erinari e d ell 'I stituto p er la fecondazione art1 ficiale , avrà luogo la pri1na adunata nazionale dei YEterinari per l a fecondazione artificiale con l a contemporanea inaugurazione d el Centro pavese cli fecondazio11e artificiale . Le basi scientifiche dell 'attualissi1no l)roblema, date da Lazzaro Spallanzan i, sono st at e recentemente riprese in It ali a. 111

~

st a ta raccolta e donata all 'UniYer sità di ~f i ­ lano l a somma di L. 64.700 da un Con1itato per le onoranze tributate al prof. Luigi Zoja, e111erito cl ell 'universilà, p er l a istiluzio11e di u11a borsa d~ studio « Luigi Zoja » da conferirsi ogni tre anni a un laurett1o i11 medjcina e chirurgia p er perfezio11ame11 lo irt Patologia o Clinica 1ne<licél. Un cor so di conferenze sulla patolog ia u111ana, a cura (lella ,Sezione medico-biolog ica del Guf di ~filano, è ·stato iniziato la sera del 12 dicembre ~1ell 'aula magna dell 'Università , con un a prolusio11e di S. E. il prof. Rondoni. In occa·5ione della Settimana del can cro la R. Accademia dei li'iosiocritici di Siena ha indetto ~edute straordinarie n elle quali sono stati tratt ati esclusivamP-nte ar gom enti in erenti ai tumori ma-

Il prof. Franz Volhard, clinico n1 edico all ' U11iYer sità di Francoforte sul Meno, ha lasciato il pos to avendo raggiunto l 'et à di 68 llnni. È notissimo ]Je r gli s tudi sulla funzion e renale, sull 'ipertensione arteriosa e per la scoperta d el fermento lipoJi lico n~l su cco gastrico. 11 1)i1ancio p er l 'assistenza pubblica a Parigi è preYer1tivato in fr . 1 .009 :790.000. Il prezzo della g iorn at a di d egenza è p ortato da fr. 44 a 65 p er la m edicin a e <la fr. 46 a 67 i)er Ja chirurgia, i11 r apporto con l a Yalutazione dcl fran co, per l 'infJa. 7. 1011C. ~ell '.t\.frica

meridionale si è accerta1a una forma cl 'intossicazione, caratterizzata principal1nente da polineYriti prodotte d a orlo-tricresil-fosfat0 , pTodotto ch e 1si u sa n ell 'indu s tria delle vernici e r1ella fabbri cazione di pellicole e . an ch e. com e abortivo. Ne so110 stati descritti 67 casi, in parte a Durha1n e di11.torni, in parte su di un a nave r h e aveva fatto scalo a Durham. A 1 a1)oli Je indag ini per un infan ticidio ha11110 J)Ortato alla scop ert a della vendita di un n eon at o, figlio di una gioYane ch e desider ava di occultare il parto , a una donna ch e de·s ider ava di avere uri lJiroùo : inler111 e(liaria una levatrice, Gisn1onda ~·I ercuri. La legge è severa nel punire tali reati: le tre respon sabili devono rispondere di falso in at lo pubblico, soppressione di st ato ci Yile , ecc. J\ ~Ionlevid eo, nei g·iard ini dell 'O pedale « Pereyra Rossell », di fronte alla Clinica pediatrica, rhe fu diretta per lunghi anni da Luis Morquiot è ·stato eretto un bu st o in bronzo, -su b ase di granito , a ricordo del fond ator e d ella pediatria urugua ya n a.

Nella Danin1 arca infierisce l 'aft a epizootica . Anch e gli aniinali del giardino zoologico di Copenaghen 1sono stati contagiati sicch è è stato n ecessario abbatterne parecchi, tra i quali un magnifico esemplare di biso11te americano. Kell 'Istituto di chin1ica dell 'Università di Torino lo ·s tudente Agostino Neri, diciottenne, figlio d el preside d ella Facoltà di le tter e e filosofia, prof. Ferdinando, è morto avvelenalo da esalazioni di aciQ.o cianidrico, mentre, da solo, anticipando sull'orario prescritto, esegui va delle esp erienze. _.\ Firenze un finto malalo si è recalo in alcuni gapinetti di con sultazione m edica e durante l 'attesa ha .rubato gli oggetti eh.e venivano a su a portata, nascondendoli in un 'ampia busta di cuoio. Jn Addis Apeba si è aperto al pubblico un nuoYo poliambulatorio, per nazionali e p er indigeni, i1el uartiere Filoa. ~ella

Spagna nazionale il · nun1ero dei letti n ei sanatori per tuber colotici durante l a guerra è salito da 2000 a 8000; si ha i11 ])rogramma di portar11e il numero a 3.5.<XX>.

~


188

<< IL

POL I CLJ ~ I CO

11 GoYern o g·reco 11a fai lo f'rigcr e clue palliglioni ·Òes linali a ri<'cYcre c jasc uno 100 baml)ini poveri r o11 Lltberrolo·~ i o ea; cominceranno a fun zionare J1el cor so <lell ' a11no.

La

Ca a d ella studenteS'sa », pen sionato fem 111inile u11irer itario, è sorta a Roma ul piazzale d elle Scie11ze, tra il l\!Iinistcro .. d ell 'Aero11autica e il Palazzo d e Jlc Ricer che ; i.J pianterre110 d ell 'ele.gan Le edifizio è adibito a cu ci11e e r efe tLori ; il JJrimo pillno a sale di traLtcni1r1enti, sala di co11 fcre11ze, cappell a, cconon1alo e cl irezionc; g li altri pia11i a ca111ere da le tto , b ene attrezzate, con acc1ua calda e fre<lcl a; a n1pie terrazze sono clistri])ui le ovunque. <(

v·i<'ne cg11ala Lo il su icidio d el dolt . Lieber n1 a n, professor e d i oftal1nologia alla Facoltà me(lica d ell'U riivcrs il à r eale unghere·se « Pazmar1y » a .Eu(lapcs L. La Lega argentjna d 'igien e n1e ntale, presiedu1a dal prof. G. Bo ·eh , 11a inaugurato il suo primo I stituto n e uro-psichiatrico a Buenos Aires (calle G iriJ)on e 1961) . 1\lla cerimonia assistevano il vice }Jres idente cle l] a Nazio11e R. S. Castillo , la sig nora clel preside nte ìVIar ia Luisa Ii;ibarne d c Ortiz , il 111 i11istro d ella g·iuslizi a e d ell 'i lruzio11e pubbli ca J. E. Coll , i l cardin ale primate mons. S. L. Co]Jello e(l al ~re at1tori tà. Il nuovo ·stapj}ime11t o, cl1e sarà dire Lto dal d o tt . Lanfranco Cia1npj, com1Jr ende due Sezio11i: un a p er adulti, con sei scrYi zi 1:necl.ici , e l111a per baml)ini, co11 una , cu oJa j)er tarcliYi~ .cçt1)ace cli 200 pos ti.

»

Dura11Lc il 1937 n e i 117 c r e1na tori d ella Ger111ania Yennero i11cen erili 78.332 cadaveri, c ioè 9,9 ;~ ciel tot a le; 11el 1900 e r :i no s tati solo o·. 05 %. Da l ~' Jouru. A. l\J. 1\. . », dcl 24 cli.cert1bre 1938 si a ppre11d e ch e in Ger1na11ia il ro11lm i1ssario della s ta1npa 111cdica s1)ec ia lizzala, dolt . Klare, ha ordinato cl1e i 1)eriodici m edic i clella Gern1ania 11on debbano }) iii ospitare lavori cl i e brei. I11oltre i m edici d ella Ge'rman i[l no11 })Olranno abbonarsi a g iotnàli 1ucdic i s t ranieri 11011 cl irelt'i e editi d a t· riani. In JHlrlj colare ha rirh i~n1a lo 1'a tle11zione sul p eriodico « Ars n1ecljci » 1nig rato da Vjenna 11ella Svizzera in ie tn e al ' UO clircl toro clo t t. Max O tern1an, u11 e breo; il neriod ir.o ron t i11t1a a sollecitare abbona111en li jn Ger1nania, ma 11011 se ne devono asst1rnerc.

L 'eli 111inazione d ei medici ebrei dalla Germania l1a d e lc r1ni11alo pc11uria di m edic i. Per fronteggia re l a ituazio11 e e faYorire la proclt1zio11e di n1edici , il co.r so degli s tudi è stato riclotlo da 12 a 10 sem e·s lr i. In Berlino si so no i , tiluiti 17 centri poliYalenti di cura ·e i è rafforzato il perisonale di 14 s tazio11 i di p;ro11to soccor so; in .casi di l>i·sogno ccl in 111anca11 za di 111ed i.-· ; privati, $Ì può ri correTe co11 ficlur ia a tali istiLuzjo11i. Si è cor1 sen t ito ai me<l ici e))re.i di pre.. tare la loro opera n elle Ca e cl 'as~ irurazione, Jimitat a1ne11 te ngli ebre i e fanti g li e.

Rivista di ftalariologi·a

Il « Ci r colo bra ilia no cli edu cazione ses uale »

PUBBLIOAZIONE PERIODICA Sommario del N. 6 (1938). Contributi origi nali : G. DEL VECCHIO: Sugli anofeli esist e nt i jn Provincia di Littoria. Nota Preventiva. J . ScHwETZ: Sur quelques parasites rares trouvés dan s le palu~is me endémique des noirs de l 'Afrique Centrale (Plo..smodiun1 oval e et schizontes ae P. falcipaTum). - F. CHTISSA: La funzionalità surrenale nella malaria. - G. P1zz1LLO: Sull a cura adrenalinica. venosa nelle infezioni malariche. Nota XIII. Sindrome perniciosa da riattivazione. (1 grafico). Relazion i : E. JANDOLO: La bonifica integrale. - G. DE SouzA PIN•ro: Invasion du Brésil par Anopheles gambiae. Abbon a mento p el 1939: Italia L. 6 o. Eetero I.,,. 1 O O ; ai n06tri abbonati L . 5 4 e L. 9 O rispettivamente; un numero separato: Italia L. 8 ; Estero L. 1 2 .

l1a foJ)da lo j 11 R io cl e J aneiro un <e Ufficio internazio11ale d.i eclu :az ione se·s ~ u:ile e antivenerea n a SCOJ)O di d ocu111 cn tazion e int ern azionale.

Inyiare Vaglia Postale o Chèque Bancario alla Ditta L'UIGI POZZI editore, Via Sistina 14, ROMA.

11 prof. V. Jag ic ha d eciso cli adoperarsi per Ja ricostituzione di un 'orchestra medica a Vien11 a. U1l''or ch e' lrét medica · fl1r1ziona d a t empo n Berli110, so tto la direzio11e d el dolt. Julius J(op eh .

11 « J our n. 1\.. l\f. A. » a11 n11nzi a ch e fino a lla n le l à d el 1938, i I1'1cdic i profughi proven ien Li dalla Gcr111an ia i1 egl i St alj l Tniti eran o 1144, di Clii 302 n el pri1no eme& tre clel 1938; g li al1striaci erano 149, di cui 62 11el })rimo sem estre del 1938; g l 'i LaJia u i 11 el 1)ri1110 se111 eslre del 1938 furono 26.

Indice alfabetico per materie. Bil)li ogrélfi~

. . . . . . . . . . . . ·Cicloprop ano (Ancs lesia a l) . . . . Curie (Con i ugi ). In i11emor1a . . . . J·:n1ofilia (l .') i1ella d onna . . . . . I~ n1ccfali li (Le) erpetiche . . . . . . . Febbricol a e feb})re tub. Differenzian1cn1o . . . . . . . . . . . . . . . . F egn lo. ProYa funziona]e con an lon 1na . . . . . . . . . . . . . . . . Leucemi a (La) acu ta . . . . . . . . . Lel1 cocilar ic (Variazioni) co1ne indice d 'in1n1uniLà . . . . . . . . . . . .

Pag. ». »

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Lol)elina. Uso 11el l 'ass u c fazione a l 1ah acco . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. ~,[i elo i (Le) aleure111 icl1r . . . . . . » Pi1oro. SopravYi ,·en zn a· neoplasia le nosan le . . . . . . . . . . . . . . . » Poln1011ile loba re speri111 ent ale . . . » Pressione san g. At1n1enlo e c ura . · » Prtlrito. Sig nifica to e tralta111en lo. . » Rit1no (Il) dei sj l . e11d ocrino e Ye.rretatiYo . . . . . . . . . . . . . . » t! Sciatica <la l esioni d C'l disco inlerYertebraJc . . . . . . . . . . . . . · · » S lorn aco. R appo rti fra can cro ed ulcer a »

1 O J 79 1.J4 167

1 -q 1. l'io 1,.., 1

1,...,2 179

Diritti di proprietà riservati. autoriaa%iotle scritta dalla 1'edazione.

C.

FRUGONI,

e

Non è comentita la ristampa di lavori pubblicati n"l Policlin ico se non in seguito ad vietata la pubblicazione di sunti di essi senza citarne la fonte. L'EDITORE

A. Pozzi, resp.

Iled. capo. Ron1a, Stab. "fip. Armani di

~1.

Co11rrier


r

Roma, 30 Gennaio 1939 - XVII

!NNO XLVI

Nnm. 5

'' PERIODICO DI

''

MEDICINA CHIRURGIA E IGIENE

fondato nel 1893 da GUIDO BACCELLI e FRANCESCO DURANTE

SEZIONE

I>~ATICA.

REDATTORE CAPO: PROF. CESARE FRUGONI PREZZI

D' ABHONAMENTO

Clinico Medico di Roma

ANNUO AL « POLICLINICO » PER

Singoli : Italia Estero (1) ALLA SOLA SEZIONE PRATICA (settimanale) L. 70 L. 115 (1-a) ALLA SOLA SEZIONB MEDICA (mensile) . . L. 55 L. 65 (1-b) ALLA SOL\ SEZIONE CHJRURGICA (mensile) L. 55 - L. 65

IL

1939

Cumulativi: Italia Estero (2) ALLB DUB SEZIONI (pratica e medica) . . L. 110 L. 165 (3) ALLE l'UE SEZIONI (pratica e chirurgica) L. 110 L. 165 (4) ALLE 'IRE SEZIONI (prat., med. e chirur.) L. 140 L. 195

Un numero separato della SEZIONE MEDICA o della CHIRURGICA L 6; della

PHAflt.:A

L. 4,00

SOMMARIO. Lavori originali : P. Mino: Sulla eziologia d ell a leptospirosi nel Vercellese. Note e contributi : D. Filipo: L'otite media acuta n ei difterici. Osservazioni cliniche: L Pessina: Contribu to alla terapia della poliposi gastrica. Problemi d'attualità : .L'influenza. Stato oc1ierno d ella questione. Sunti e rassegne : FEGATO E \.JE BILIARI: T . Cuizza: Sul valore della prova dell' << urea-clearance 11 com e prova d ell.a funzionalità epatica. - C. E . Lakin: L'itterizia to::sica ed infettiva. - D. Mosco: Epatocolangite settica ricorrente da << viridans 11 con esito in gu ari gi one. - VASI SANGUIGNI: L . Aschof.f : Tr-01ID:bosi ed en1bolism o - H. Roger e Y. Ponrsines: Diagnosi delle trombofleb1ti dei sen i. .- G d e T a kats: Accid enti vasali d elle estremità. - DIVAGAZIONI : E. Oan-

tilo : Il meccanis1110 endocrin o regolatore del tem po fi siologico. Notizia bibliografica. Cenni bibl•ografici. Appunti per il medico pratico : ' 1ASISTICA E TERAPIA : Coma basedowiano. - 11 trattamento dei diabetici con l'insulina resiste11te. - Azione diuretica dell'es tratto 1.iroideo . . - ~IED I CINA SCIENTIFICA: Modifi.cazioni d el calcio e del fosforo inorganico nel sangue dopo gli irLterventi c hirurgici con diversi anestetici. - FOl MULARIO. - 'iARIA. La pagina dello specialista : P . A Meineri: Appunti d·i terapia dern1atologica. N ella vita pr·ofess ·onale : Amministrazione sanitaria. - Medicina sociale. - Cultura s uperio r e. - Concorsi. - Nomine, pr om ozioni ed onorificenze. Notizie diverse. Rassegna della stampa n1edica. I nrlice alfabetico per rnater1e.

LAVORI ORIGINALI

folog·ir,,a mente i·dentich e a quelle di Inada, che i11 un caso solo si SO•l lO· potute ottener e in cultura (nove111bre 193 7) senza ch e sia stato po·s sibile cvn serv.a rle n ei s.u cces:sivi trap1ianti . P«..r accertare la na tura ·de'lle leptospire osservc..te resta, a la detern1inazione d ella eventuale presenza di agglutinine ed imn1unisine n el siero di sang ue dei malati. Le indaigi11i sierologiche da me ese.g uite su 30 &ieri hanno ·dimostrato la presenza in 15 di fssi di agg·lutinine ad alto titolo verso· lepto spjre ict.-haem , di origi11e u111an<t e di origine rnt1rir1a , e reazione negativa (a diluizioni sul)E'riori a I : 100) ver.so L. canicola, auturr1nalis, h E'·l)(lomadis, ty1Jho-gripposa. La pro\Ta di protezione verso virus muri110 recente 11a dimostrato, in 10 sieri positivi che h o i)otuto· saggiar e, la presen za di imn1unisine SJ>ecifich e. Questi fatti e in rr1odo &lJeciale il risultato d ella p1rova delle im1nur1isine assicurano ch e. tali .a1nmalali hanno offerto di una n1alattia do,ruta alla leptospira ictero-haemorrh.agi.ae classica. Da accentuare ch e questi casi positivi si

OSPEDALE "1V1AGG IORE DI VERCELLI

SEZIONE GENER_ALE MEDICA

diretta ·dal prof. dott. P. M1No.

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Sulla eziologia della leptospirosi nel Vercellese. Prof. dott.

PROSPERO

M1No, prim. med . e doc.

prec,e<leinti corrLunicazioni (1) 110 riferito di aver osservato lra i lavoratori delle risaie del "\re1·cellese una forma infettiva a tipo influenzale <li solito a decoIBO b enig uo , ch e in·vece nr.llo sc,orso autunno si è accontpagn.ata a nup}erose forme di ittero più o Ill•e.n o grave. Le i11d.agini istituite 11an110 m esso in evidenza in alcuni casi la presenza di leptospire morTil

(1) P . Mmo. Giornale della R. Accad. di Med. di Torirto, -sed . 19 n ov. 1937. - Io . Giornale della R. Accad. <li Med . di l 'orino , sed. 4 m arzo 193 . - In. Atti Soc. Lomb. di Med . cli Milano, sed . 25 febbraio 1938. - In. Gazze1ta Sanitaria, Milano , n. 5, maggio 1938.


« IL P OLI CLI N I CO »

190

sono otlenuli ii1 par Le (7 casi) su indi vidui ch e a\ evano 1)resentato itteTo e in parte (8 casi) S·U iTidividuj n ei quali il decorso d ella malattia era stato del tutto a11itte.rico. Il che si accorda bene con la i1ozione orn1ai acquisita cl \e la 1. i .-)1. può d ar l11ogo a d elle forme morbose, puramente febb r ili sen za ittero· ed a d ecorso rapido e b enig no. I risultati ·delle p r o·v e sierolo.g·iche n ei rispetti de1le ag·glut inin e e più ancora d elle immuni.sin <: a.ssic.u.rano cl1e la lepto5pira ict. -ha en1 , ha causato lo scorso a11no (e com e v·edremo ancl1e ques t 'anno) tra i lavor atori d elle Tisaie delle f0rme feb·b rili anitt-.eriche l a cui dipend enza da questa l ept ospira è stata n1es&a i11 evide11za dal],e i11i e ri cerch e dello scorso an110 e confermata a.ai. risultati posit i,ri otte1111ti n el })eri od o di monda d i ques L'a11no. 11

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Continu ando l e ricer cl1e sui m ond a riso ri, coverati nei n11e.si di lug-Iio ·e agosto di quest'anno 110 coltivato neìla p•r i1r1a n1età di luglio dal sangue di c i11qu e .amma l ati cin.q u,e stipiti di l ep tospire , n1orfologicam•e.n te ide11t i ch e alla lt:plospira classica di Inada, m a che· ne differisco·n o per caralleri sierologi ci. Que:ste l e.p tospir e so110 agglut inate ·dai si eri d ei n1alati dai quali esse ·venr1ero isola te, ma nor1 sono inv·ece agglutinate dai sieri ch e agg lutinano 1gli sti1Ji ci classici: Inoltre e·s se· no11 so110 agg-lutinate n ean cl1e dai sieri immu11i verso l e l ept. ict.-11a.e111. n è da quelli verso L. canjcola, au turr111alis, h!ebdo111adis, typho-gripposa. La leptospir.a da n1e is·o,l ata i1on ha per la cavi a p otere p at ocg-eno co1sta11 te, così da rendere po8sibile la proYa d elle i1nm unisine. Solo rarame11te qualch e cavia muore dopo 10-15 gìoTni co n un quadro atipi co. D ei sieri esan1inati quest'anno provro1ienti da ma]ati n el l?'erio·do di nionda (luglio-agosto) 4 hanno dato agglut inazione ad alto t itolo solamenle deg·li s tipiti di L. i c t. -l1aem. classici , di1nostrando cosi la loro di1)e11denza eziologica drt questa 11 e11to~ pira g ià constatata lo sco:riso anno, n1 e11tre 20 banno dato a1gglutinazione ad a]to titolo di tutLi i cinq11e s1i J.Jiti di l eptospira da i11e i. o lati ecl agglut i nazio11e n egativa d egli si Ì])iti cl assici e di quelli di L . canicola, autu111nali .R, 11ebdoI11adi&, typl10-grippos.a e 1. acquicole. Co11 quesLi 111 ici stip1it i ho esaminato i 15 sieri d ello scorso autun110 cl1e ave a110 dato r ùazio11e i1cgativa con gli stipiti clas ici , ed ho ottenl1to ri 111 Lato p·O. i tivo ad alto li tolo. Qu e~ti elerr1c nti clin10 lrano cl1 e sia )o scorso 1

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a1lno eh.e questo a n110 e11trano in g iuoco n ella pro,duzion e d·e lla leptospirosi da me consta tata p·er la prima volta n ei lavoratori d elle risaie del Vercellese diver·s e varietà di leptospire di cui una ha qualità sie·r olo·g iche tali da renderla identificabile colla leptospira c lassica (Inad a) e un' altra è una l eptospira che per le su e l)TOprietà 5ierolog icbe si differenzia sia dalla le.p·t ospira classica ch e dalla canicola, dalla a uttinnalis, d.a lla h ebdomadis, dalla typho-gripposa. Essa è una nuova varietà fin o ra non co110sci11ta tra le n1olte leptospire àventi carattere locale ch e f<?rrn ano d a qu.alcb-e anno oggetto di n.un1erose ricerch e da parte di studiosi sia i11 Euro pia ch e fuori. Questi risultati sono stati da me con1unicati nel 3° Con1gresso Inter11azionale di medicina tropicale ·e sulla mal.aria, tenutasi a·d Amsterdam n·el settembre di quest'anno. 1

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Ql!esti d a ti di fatto era necessario ricordare di fronte ad una recente nota del pro1f. !Babudi eri (2) nella quale egli comunica di aver colt ivato d.a . un ammalato di Pavia una leptospira ch e ha precisamente le caratteristiche che io h o ricord.a to com e tip ic.l1e de lla lepitos·p ira d a n1e coltivata ii1 5 casi. Il prof. Bab1u dieiri è stato •p1iù volte ne l Laboratorio d·ell.a Sezione· I\ile1dica dove ho eseguito 1e mie ricerc.h e ed ha avuto conoscenza di tutti i r isul t.ati dello · scor.so anno, ha es.aminato e color ato la cultura ottenuta n el noven1bre SCO·f!SO.

Quest'anno p·u re è venuto, a più riprese ed ha avuto notizia ,d el fatto che ave, 10 coltivato da 5 an1malati 5 stipiti di leptospire e cl11e ne .a vevo in corso la d etermir1 azion e più p1recisa. A tale epoca il prof. B. no11 aveva anc.o.r a isolato alcuna ]eptospira e r endendbsi conto della in1portan za dei risultati d.a rr1e ottenuti i1on e.b·b e ad insistere per avere· can11Jio.n i delle leptos1»re da me iso.Jate, ritene·n ·do equ o che potessi pri111.a espletare l e mie ricerche. Non vi ·è quindi al cun dubbio ch e la lepto8ipjra ch e insiern·e a quella classica dà . luogo nel· Vercie.llese a lla forma r11orbos.a partièolare d ei lavo•rato1·i .d elle rjsaie sia stata per la pri1l1a scoperta e ottenuta in cultura da m e nel llel i1ov.emhre scorso e riottenuta nel Jug lio di quest'anno dal san gu e di an1m a lati , isolando 5 stipiti dei quali ho ·d·e tern1inato le carat teristicl1e ·eguali fra di loro e di,,eDSe da quell e dell e altre varie_tà di l eptospire. 1

(2) Policlinico, Sez. Prat. , n. 39, 26 settembre 1938-XVI .

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• [AN~O

XL , .I,

~Ui\I.

5]

Ritengo pertanto che la .p riorità di accertarr1ento e di deLernlinazione di questa particolare ' ;arietà di leptospira mi permetta di chie·dere che il i1ome col quale questa le•p tospira dovrà essere indicata sia quello di L. mitis. Que$tO nome tiene conto del caratte·r e di be11ignità della malattia che questa l. determina e non accomuna l 'idea di 'llna c.ausa di n1alattia a qu1ello di una coltivazione agricola tanto importante.

* ** Nella attuale st.agione dei taglio del riso ho isolato a ltri 6 stipiti che hanno i caratteri già ricordati. Ilo inoltre ottenuto dal sangu1e di a111malati, con ittero e senza itLero il siero dei quali :igg1 utina so,Iar11ente gli stipiti classici, lepto~pire che alle prov·e ierologiche si comportano come gli stipiti c las~ici . Esse sono agglutinate dia.I siero dei malati di quest'anno e dello sco·r so anno che ag,glutinano gli stipiti c)a~sici d<ti sieri anti-Inada , m entre non sono aggluti11ate dai sieri dei 1nalati che agglutinano gli ...tipiti locali n è dai sieri immuni verso i iniei 5 5Lipiti locali. Non sono inoltre agglutinate dai sieri anti-canicola, anti-autumnalis, anti-he bdomadis, anti-t'ypho-g·rippos.a. Su questa seconda ''.arietà di leptospire da me isolata e sui suoi ra·prpo•r ti con gli stipiti r 1.asbici e quelli locali 111i rise rvo di riferire ul teriormen Lo. 1

RIASSUNTO. Da 5 ammalati di una forn1a morbosa febbrile che l 'A. l1a individuato co·m e leptospirosi tra i lavoratori delle ri&a~e l ' l~. ha i.solato 5 &tipiti di leiptospire morfologicam,e nte ide·n tiche alla leptosp1ira classica (Inada) ma sierologicarrt1ente div.e.r se ,d a crue ta e d·alle L. cani cola, hebdomadis, autumnali.s A., typhogripposa, e .dall·e l. acquicole. Fa rilev.ar:e la sua 1Piriqrità di acoertamenLo di tale le:ptospira che denomina L. mitis.. Ricordiamo le Importanti pubblicazioni: Dott. MARIO StGON, Capo--Laboratorio della R. Clinica Med ica di Genova. EQUILIBRI FISICO,CHIMICI DEL SANGUE, con un'appendice sull'applicazione di metodi monografici allo stu, dio della respirazione e della circolazio=ie. Prt-fazione del Prof. A. Herlitzka. Volume di pagg. Xll, 360, con 30 figu re interca, late nel testo. Prezzo L. 40, più le spese postali di spedizione. Per gli abbonati al « Policlinico » od a qualsiasi dei nostri quat, tro Periodici, sole L. 36 franco di porto in Italia, Impero e Colonie. Per l'Estero L. 38. Dott. CARLO COSTANZI, Aiuto direttore del Policlinico 1< Um, berto I » di Roma, LA FEBBRE ERUTTI V A O ESANTEMA, TlCA NEL MEDITERRANEO {con 11 fig ure nel testo). Prefa, zione del Prof. Agostino Carducci, Medico primario del Poli, clinico « Umberto l )) . Volun1·e di pagg. lV,96. Prezzo L. 18, più le spese postali di spedizione. Per gli abbonati al « Poli, clinico l> od a qualsiasi dei ·nostri quattro Periodici, sole L. 16.50 franco di porto in lt:1lia, Impero e Colonie. Per l'Estero L. 19,75. Inviare Vagita n. 14, ROfVIA.

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SEZIONE PRATI CA

Postale all'editore LUIGI

POZZI , Via Sistina

NOTE E CONTRIBUTI CLINI CA DEI.LE DE LLA

R.

MALA1'1IE INFETTIVE

l l NJVERsrrÀ DI

RorvrA

Direttore: Prof. G. CARO~nA.

L'otite media acuta nei di1terici. <•) Do1 t. D. :F1L1Po, assist. otori11olaringoiatra.

Le conoscenze sulla localizzazione difterica dell 'oreccl1io sono ancora incomplete in confronto a quanto è noto sulla i)atologia della difterite a localizzazione i1asale, faring·ea e larir1igea. Ciò è dovuto in parte al fatto che l 'otit e r1ei difte1·ici .è meno frieque11te e pe;r lo pi1ì ha un d·f;COrso h1eno gra,1 e che in altre i11alattif:' infettive. Nella scarlattina le statistiche danno una perc,e ntuale di frequenza ùell 'otite che va dal 9 al 25 ~~ (rtoi l'ahbian1 0 riscontrata nel (11 ,5:) 0,~); nel morbillo la per.c entuale è altrettanto elevata (dal 10 ~lo al 30 ~{,) . Nella difterite inan cano dati statistici completi. Alcuni AA. hanno co11statato al tavolo a11at0Lnico , in !nummo i soggetti morli per difterite, stati infiarnmato·r i, lievi, ma as&ai frequ1enti della n1u1cos.a d·ella cassa, del! 'antro, 6cc. (secondo Harken 81 %, secon·do Le,,·v in 90 %). Tali osser,1azior1i anatomopato,l ogicl1e 11on t.r ovano pc1· la fre·q uenza ug·uale corri~1pondenza a·l l 'esarr1e clinico tlell 'orecchjn Noi, dall 'o·sse:rvazione1 sistematica oto1Scop·i ca dei difteric;i, ahbiamo risco11tratc l 'otite m e~ dia acuta i11 un num·e ro di soggetti relativam en le scar:o;o. Tnfatti , su 1000 difterici studiati , 20, 'e cioè il 2 °!~ pre::;entavano membrana timpa11ica iper emie.a; 12, cioè l ' l,20 }b me1rlb rana timpanica co ngesta e procidente, · 2-i: ù cioè j} 2,40 % n1e111bra11a tim1p·a nica perforata con sec1~e.zio·ne purule11 k'l in atto ; 6 e cioè il O, 60 ~lo i1ecrosi del c011dotl o, della rnen1b1raila e delle pareti della cassa: complessivamente ~ i è avuto una p,e rcentuale del 6,±0 -:,~ d·i so·g·ge 1·ti con a 1terazio11e dell ' orecchio i11e,d io . J)istinguiamo la flogosi dell 'orecchio m edio nei difterici in : a) otite m·edia se11za bacilli difteri ci ; b) otite media con prese·nz-a del bacillo dift,e rico. Le prime sono più frequenti clelle seconde , in ~orgon u spesso nei soggetti con difterite delle vie a-e ree Cl 'infiamm azione della me1nbra11a va dalla ::,ernplice iperemia al quadro 1

• Co1n11nicato al Raduno del Gruppo Otologico Lombardo, apriJe 1938.


« IL POLICLINICO »

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dell 'o tite acuta) ed i loro agenti causali sono abilu alo1ente lo strepetococco, il p11eun1ococco, ere. J_& secoride possono essere pure od assoéiate (o[~ri11titì,·e o 'i'econdarie). l..,e pure possono essere r>rin1itive .allorchè rappresentano l 'unic<:l lo1c..a liziazio·n e visibi'l'€· n ell '·o:ng.ani s.mo ;· fo.r m.a q ue . . la del tutto ·eccezionale. Possono es.sere second.a rie allorchè Tap11Jiresc1ntano una localizzazione seco ndaria ad un 'altra preie.sistente ir~ 1.111.a qu.al ~ iasi regione; sono n1eno eccezion a] i. delle i)rimitive., per (1ua11to mein o rare. l.1e forme 3:--sociate sono J)ÌÙ frequenti e 50110 quasi ~empre secondarie , comportandosi il più df'llc volte senza i caratteri della lesione difterica in quanto il bacillo di Loeffler sopraffatt o dngli altri g·ermi p·erde la J:>ro1Piria indi~ vidualilà. Le vie di pe.in etrazione dell 'infezionie difteri ca ne]J 'orecchio medio po..:sono essere ra1)preser1tate: a) do l con.diotto su cui si può facilm1e.n te irnpiantare il h·a i::illo di Loeffler, tra1&portato con r11a11i o con n1 a t,e riale infetto da a ltri foc.ol[li: da qui l 'i11fezione si 1)ro pa.g a per co1tti g·ui là alla :nen1b,r ana ti1npanica ed attraverso un })roce~so di necrosi o di un.a pree iste.n te perf or.12ione, diffondersi facilm·er1te alla cassa. daudo ]é\ tipic.a difterite clell'oreccJ1io co111c vien e comunement~ descritta. b) dalla triba , per .p ropagazione ·d al fari11g1e i.n que~ to ca"' o la lesion e dell 'oreccl1io medio . secondo a lct111i AA. , nei difterici è data aliit uaJmenle dallo streip tocooco o dal pneu111ococco, perve11ttti attraverso la tuib,a , che funzior1ere bbe .soltanto come via ·d i co.ndl1zion e cJ,.;l ]1n r illo difte ri co, senza essere da questo colpita se 11on in casi assai rari ; econd 10 altri A1\. invece, pur considerando la localizz.azion e difterica dell 'orecchio medio come everti·e1lza piutto to Tara, si avTcbbc S·cinz 'altr0 una ~alping·il e difterica , e per propagazione, 1~ otite mediH con il con corso di altri ger1n i ; ciò si v«;)rifichert.bbc più facilmente n·ei . oggetti cnn difterite e scarlattin a. e) clrtl sangue: benchè in rari ca i molto gravi .sia stata dimostrat8 11 :pire enza del bacill o di Loeffl,er nel sangue circ0Jar1te, que·~ta vi a di propagazione .a 11 '0re1cchio sembra potersi escludere p er l 'insorg·enza dell'otite dift erir.a . Le rice rrh e anaton10-patoìogiche deilla difle ~ ritr dell 'orecc hio ni.e-dio, per quanto inter essanti, non sono ùi grande aiuto alla Clir1ica di que. La lesion e in qt1anto si riferisco1

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[AN•No XLVI, Nu~r. 5]

no i11 ge11ere a soggetti rnorti per localizzazio11e . rino-faringea grav.e, tossica o necrotica. <3li AA. descrivono all'inizio una mucosa soltanto ispessita oppure infiltrata da cellule rotond·E: e, cori notevole iperemia; in alcuni fl'UI1ti 5i 11art110 focolai di nocTosi a limiti netti ei sfumati nei quali sembra che la di~gregazione cellulare sia stata di tipo tossico e brusco; il tipo ,d el disfacime;n to dei nuclei d·e.lle cellule e.jpit,eiliali riveste in tutte le cal<Jltf erristiche ·d ella cariolisi, mentre gli ammassi protoplu.smaiici asst1mono l'a spetto omogeneo, amorfo. Tali zo.n e sono ricoperte da leu·cociti ed infiltrate da c ellu1e. rotonde, unico segno di difesa locale. Nella sottorrtucosa le le-sio11i so110 quasi anal01ghei: si rileva soltanto t1na nec.r osi più marcata ed una distruzione cellulal'e. più estesa. L'accentuata iperemia. la trombosi e la notevole tendenza aJl 'ierr1orragia sono dovute alla grave tossicità dell 'i11fezio·n e (Nu·n zi). Nelle nostre o~Siervazioni ab.b iamo tenuto soIJratt11 to GOnto dei ·dati clinici e dei dati b·a tteric>logici. fermando ci soltanto alle lesioni dell 'or·ecchio me.dio. AJ)bian10 11ralasci1ato d!~ntratten·eirci sull 'otite esterna ·difterica, hen i1ota nelle· sue manife~tazioni 'Varie·, dalla forma lieve a tipo ecZien1.atoso, alla forma grave a tipo uloerati vonecrolic.o , ch 0 i1on differisce dalle a ltre forme cutanie:e. Abbiamo anche trala:Sciato la localizzazione dell'orecchio interno pe•r cbè nel1.n esperienza ·di cinque anni ·d i assiste·nza speciaJ istica al ·difterico, non abbiamo a,·uto ocC:l::;.ione .di osserval'e alc:u·11 caso primitivo del labirinto ch·e alcuni AA. am.m ettono e che aJtri r1egano re1c.isamente. TI qua·dro c linico-otoscopico dell'otite media n ei dift.erici da noi osservati no1n differisce in genere da quello deille comuni otiti. Abbiamo constatato tre forme: la iprima e l:t più frequente, la forma lieve, con tutti i caratteri di un 'otite a tip<) catarrale (iperemia della r11en1brana, retrazione timpanica, triangolo lun1inoso a volte ~comparso, ipoacusia, ecc.); la seconda, meno frequente, la for1na di· m 1edia g~avità con tutti i caratteri del1'ot.ite media aic uta (inizio brusco, dolore spo11taneo·, rialzo t ermico. e.d all ,esame otosco pico m e1nbrana congesta , più o m·eno• pro-· cidente); la terza, la ·più rara, la forma grav·e con caratteri ulcerativo-necrotici e con tendenza aJla diffusione aJI'ap·p arecchio di tra~mjssione, donde deficit uditivo. La i)rima volgei rapidan1ente a guarigione con il mi.g liorare delle condizioni del rino1

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<;. .


[ A NìXO

XLv'I, Nul\I . 5]

fari1· ge. La secon·d a risente in gen er e favor evol111 ente la miring otomia e an ch 'essa tende alla g uarig ione r elativa m ente r a,pi·d a in r ai1porto all 'andam ento d elle condizioni d ell 'albero r espiratorio. La ter za , ch e secondo n oi , è qua si ser111)r e se·condaria ad una lesione difte rica del co11dotto, da do·v e il p1rocesso distruttivo si est endo alt.a m ·e111bra na ed alla cassa , o ad un 'i1npiantarsi d el b acillo difterico su una su ppurazione de lla cassa già esi stente, assume se111p•r e andan1e11Lo grave. Jn questi casi, infatti, a volt e al tavolo ana tomico si osser va la n ecr osi , data l a so ttigl iezza d ella n1u cosa € la d elicatezza di Lruttura d elle par eti , an ch e del periostio e d elle ossa, con con &eguente distruzion e r apida della M. T. ed eliminazione d egli o&sicini, diistruzion e de lla parete la birin tica ed invasion e del la birinto. Abbiamo avuto occa ion e di osser vare al riguardo il casu di u11i::i ba111b-ina di 13 m e i a d esito letal e in cui si con statava vast.a ul <.:ier a zio ne i1 ecrotica d ella region e n1astoidea destr a e d·el padig lione con essuda to pseudo -111en1bra11oso ch e si e.stendeva sino alla .cassa, ]e cui par eti er a no di aspetto lardareo e di tru zio11 e d el la m embran a timp~ni ca. L 'esarrte batte-rioscopico e culturale del! 'essudato auricolar e, come d ell 'esi&udato d ella zon a n ecr otit a r etroauricolar c e di altra vasta zon a lllce r:\tiva coesiste11te sulla vulva, d uva p r ese1lza di b. di Loe ffler. L,'am 1na lata 11er ò da circa u11 anno prese r1tava secr ez io·n e pu r ulenta d ell'oreccl1io d'e&tro. In qn·e sto caso ·è da suppor re r-h e la localizzazion e d ell'orecchio m edio già sede di un p'1'ocesso purulein to , sia . tata &econdaria a quella cutanea. Pe1 qua nto rigu.a rda i r eperti h·atteriol ogici , abbia1110 finora osservato un grupiJ:>O di di fterici con i11e111brana timpa11ica congesta, lJr ocidente, ed un altro grup1Jo , ;più numeroso , ve11uto al] 'esarr1 e co·n suppurazion e timpanica in atto . Nel primo g rup<po , rappresentato da 10 casi, di cui 4 affetti da co11comitante scarla ttin a e sei da localizz.azio11e difterica n aso-faringea e laringe.a, abb·i amo praticato: pr€via a n e5tesia locale con soluzion e di Bonain, una p·a racentesi con ~irin ga sterile ed ag o a punta i&mu ssa, agpirando l a secr ezion e, della ca ssa, su cui veniva fatta la ricer ca batterioscopi.ca e cultu r.ale (in te1Te no di Loeffler o di P er gola) . 11 risultato ch e a bbiamo avuto è stato in tut.ti e dieci i casi n egativo per il b. di Loeiffler , 1nentre in 8 casi abbiamo ri1s contrato· lo ~treptococco ed in due il p n eumococco. 1

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EZ IONE PRATICA

Nel socondo gru1)PO di ventidue casi, ve11uti all 'ossèrvazione con p·erforaz ione timpa11ica, di cui 18 in is tadio acuto e 4 cronico , J'esa1l1e batteriologico, p r aticato co11 la &tessa tec11ica a ccenna ta, introducendo l 'ago attraver so la J>orforazione, ha dato in 7 la 1Prese11 za clel b.acillo ·d·i Loeffler , in 11 lo stre l)tococco, ii1 3 il l) Il e.u moco.c.c o ed in 1 lo stafil ococco . Di questi 22 casi , 4 soggett i p resentavano in corrisponde nza d el p·a di glion e o d el cond otto ulcer azioni pseudo-n1embranose d el d er1na e tre. a n ch e localizzazioni difterich e atipich e (v ulYa, con giuntiva, ecc.). Con ... ul land o l e sch ede d1 alcl111i a1l ni preced e11ti .al n ostro ser vizio, abbi am o rilevato u ri ré.tso d eg·n o di e ser e citato. Si tratta di un uo1r10 di 2'2 .a11rJi affetto da difte•r ite far ingea e d a otite n1edia purulenta, i11 cui il r eperto b atteriologico è stato positivo per il Loeffler. P er sopravvent1ta ma stoidite.i op erato , venne isolat o il b acillo a n ch e d al secr et.o d·elle ce]Jule i11asLoidee. Noi , ch e a bb·i amo avuLo occasione di o·p eI'.ar e ]Je·r inastoidi~e qua ttro soggetti difterici , di cui u110 bilater almen te, 1pirati cato l 'esan1e b atteriologico della secTezione cellu1~are n1astoidea, n oti ab.b ia1no r iscontrato il Loeffler. Il r eperto oper ato.rio n on ha rilevato a lt.e,r azioni lJr ofonde, n è i1 ecrotich e, com e osser via1r10 nPlla scarla ttina ; m a osteomielite quasi ugual e a quella d eterminata d ai co1nt1ni germi pi o geni. 11 cl1e dimostrer eb·b e ch e ]a m as toidite· n o n sar eb b e cau sata cla l ]) . di Loeffl er. TJa quanto ho esp·o s to si p·u ò d erd'llrl"6' ch e la localizzazione primitiva d ella difterite i1ell 'orecchio medio è ·e ccezion a le; m olte forn1e che n ella letteratura sono citate con1e tali son<>ir1 veice seic-0ndarie ad a ltri-\ local izzazion e. Le nostre ricer ch e b attcriol0tgich e sui difterici con Ì\f. T. non perfor nta din1ostrer eibber o cl1e l 'otite n1edia acuta, ,'h P accom pagna talvolta la difterite d elle i)rin1e vie aeree o 13· difterite a ssociata a scarlattina, n on è d etermina ta dal bacillo .di. Loe ffl er , n1a in gen er e d a altri gern1i e IJir eva l entemente da llo streptococco . Il quadro otoscopico ino]tr€ in questi toggetti non pr·eRienta a l cun segno cara t teristico della. l esio·n e dift eri c~ . l ,'osserv.azione invece dell e o ti ti ch e si pr ese11tano con 1\1. T. perfor ata dimostra con una corta frequen za l a f'r e... en z.a· d rel b. di Loeffler c-h e si è rilevato (n el 31,30 %), associa1o per ò quasi sem pre ad alt ri m icrorganismi . P er la spiegazione di ta l e fen orr1eno si pt1ò a111n1etLere r h e la tul1a e l a cassa (secon 1

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<< IL POLJCLJNJCO

do ql1anto afferman o gli AA. citati) a inembrana ìnleig·r.a non ospitino fa cilmente il bacilJo, e c,he, in u n sec:on·d o tempo, quando l a M. T. si è perforata, per un m e·c.canismo !li pression·e alterat a (soffiar.si il naso , vomito ecc.) e quindi di più fa cile conduzione, il b. <li Loe,ffler passa attrav·erso ]a tuba e si va ad associare agli altri germi ch e avevano p rovoca to il p r ooefYso infian1m .atorio d ell 'o·r ecchio n1edio . Oppure, ed è 'q uesta per noi l 'ipote.si più convi11cen.t e., la di ffl1 sio·n e avvie.n e dall 'es ter no : il condotto cio·è pres~nta facilmer1te d el1e alterazioni lievi della cute, dove il Loeffl er, tra&p·ortato , con1e si è accennato, co11 n1 a11i o .m ateriale i11fe tto , si impianta, p rovo.cando una lesione difterica cutanea; da questa , specia lmente nei· soggetti ch e presentano forme difteriche malign•e.) si g iun.ge facil n .erJt e alla n ecrosi ·d·el ·de·rma ·del co n·dotto stef,.so e quindi alla prop a.g·azione del processo rr111ida111ente distruttivo d·ella membrana e alle pareti de:lla cassn. 111 -a ltri casi m e no gravi , con lo stesso 1n.ecca11ismo di propagazione, in soggetti con otite puruler1ta acuta o cronica, il Loeffler si p·u ò associare ai com .u ni piog.eni, dai quali no·n di rado vien 1 ~ sopraffatto. G li esami batteriologici ripetuti, 1dopo una int e·11sa ~ieroterajpia sp1ecifica, non fa nno rile,1ar e i11 gener e la presenza d·el Loe.ffleT e l 'otite !Segu e il suo decorso normale, per cui la gua r igione avviene in pochre settim an e.

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[ANNO XL VI,

NU.l\'l . .)j

Si p11ò quindi a mn1ettere che l 'otite media ac~ta n ei difterici sia d.eterminata in ge11ere dai comuni piogeni ·e. ch e il b. di Leoffler sopra'\rvE,11ga secondariamente, non sempre espli~'lndo ]a s ua sp ecifica .azion e patogena. 1

RIASSU.NTO.

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Dallo studio dei nun1er osi soggetti difterici, presc,n ta11ti a nche lesio ne dell 'or.ecchio m eclio , l 'r\. l1a ]JOtuto co11statare eh.e la localizzazione i)ri1nitiv.a dell 'or eccl1io n1eclio non si è n1ai con sta ta ta , n1entre si è potuta rilevare, sebben e n or1 frequentem ente, la localizzazione seco11daria ed assoic.iata , secondo quanto viene ril evat0 dalle osservazioni clinich e e ba tt.erio}(lgic ll e. 1

BIBLIOGRAF'IA.

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ARNOLD

Le affezioni dell 'or ecclii o nell'influenza, difterite e scar lattina, n el trattato di DENKER e

MEYER.

CoNCLUclIO~I.

KAHLE'R.

Dall e osservazioni fatte si può concludere c.h ei la Joc.alizz:azione p ri 111itiva ·d-ell 'or·e cchio i11edio della difterite è eccezionale; infatti noi no11 o.bbia1no avuto occasior1e di osservarla r1è in b ase .ad o·s servazion i cliniche, nè media11te ric.ercl1re ba tti~rio logiche. Noi presun1ian10 ch e la difterite del l 'orecr l1io m edio sia in gene r e secondaria e che la via di µent'trazi0ne d·el b. di Loeffler , più ch e quella della tuba, a1nmissibile ma non dimostrabile, sia pi11ttosto quella del con·dotto, secondftrian1ente ad una lesione del padiglione del condotto stesso o di a!tra localizzazione • • • v1c1n1ore. Le ri1ccr cl1e b·atteriolog·icl1e confortereb bero l e 1~ os lre deduzion i. Infatti nei 10 sog·g·e ~ti con o ti le a ~r. T. non perf.etta si è isoJato lo stre1)tococ1' <) nel ·o %, il pneumococco nel 20 °1(, e I11ai il 11. difteri co; n1e11lre n ei og,gett i con otite a ì\f. T. l)Crforata si è isolato il b. di l ,oeft1er associato ad altri ~ermi n·el 31 , :30 ~~. lo . tre1)lococco n e.I 50 °'é:., il !pnel1n1ococco ne] l~,6g "·o. lo tafilococco 11el -J. ,51 %. 1

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PUGNAT. 1~20. RrTOSSA.

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Zei lscl1r., 69, 105, 111aggio 19534.


[.\:-.xo XLVI , :\ Ul\r. 5]

OSSE.R V AZIONI CLINICHE OsPED.\LI C1YILI ne G1~'l•) \'A.

S \N

PrEH

D' ABE N..\

tlirella dal prof.

- SEZIOl'iE MEOICA

LEONARDO MANFREDI.

Contributo alla te1·apia della poliposi gastrica. Dott.

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SEZ l ONE PRAT LCA

L u 1G1 P ESS INA,

as

·istente v.

11 lubo gaslro-enterico può, in vari punti, es~e r ~

colpito da poliposi. Lo stomaco è però il segn1erLt0 di es::;o ove det l a proliferazione di nalurlt epiteliale è più rara. 1·011nes~11 afferma di aver tro ,·ato poli1)0 i a (arie.o dello sto111aco con una frequen za del 2 u 0 ri&!)etto ag·l i altri tratti del tubo dige1 e11Le. 1\ltri autori, co111e il vVech,s el111 ann e jl Tobuke, non ne riportano alcun caso n elle 3la li.s l ich e dei loro interventi operatori. Rispetto a lle alterazioni. gastriche a carattere: nen··produttivo la i)olipo ·i è ancora estr e111a111ent.e rara. Uf fred1uzzi s.u più di rr1 iJle casi di chir11rgia dello stomaco rie.orda di avere 01>rrato un solo caso di polipo ade11omatoso. Detto caso fu scoperto in seguito ad un olo sin tomo consistente in abbondanti emorragie <lovute al fatto che la mucosa gastrica in corri~-por1denza di e:sso si era ulcerata. Balfour dice di aver risco11trato un solo caso di poliposi su ottomila interventi per affeziou i de·l lo stomaco. Sempre in base a lle sudc.lelte s tatistiche si I) UÒ rilevare com e n elle poli1)osi gastriche sia la zona p,Jlorica quella che con ma.gg·ior frequenza vien e colpita, al111eno nella fase iniziale. Pearl e Rrun parlano di due tipi di poliposi ga trica. una « poliad-e no•rtìes en nappe » care: Iteri7.zata d.a una iperplasia circoscritta della 11 tucosa, e di una « poliadenon1es polipeux » car n l l cri 7.7,atil da n eo- form azioni di fft1se.

fisse; detti dolori erano cguiti ogni due o tre giorni da vomito biliare. Le algie epigastriche si irradiavano verso destra. 1'al ,·ol ta accadeva che il dolore si assopisse per qualch e settimana e così pure il vomito. L'appetito era intanto forteme11te diminuito; comparivano ogni Lanto vertigini. ì\egli ultimi mesi, i sintomi 1suddetti si fecero sempre più frequ enti e più inten si. Da circa due niesi l 'a1nmalata 110Lava inolLre febbre modica serotina. !)erdurando tale sintomatologia l 'amn1alata chiese un ricovero per cure. Esame ·obbiettivo . Condizioni ge11erali scadenti. Muscolatura i1Jotonica. Cute pallida. Mucose visibili poco irrorate. L 'apparato digerente dimostra : lir1gua a p apille rilevate. L 'ispezione dell 'addome non rivela nulla di particolare. La palpazio11e pone in evidenza un a dolorapilità ai due quadranti addominali ii1feriori. All'altezza del terzo inferiore della li11ea xifo-ombellicale, colla palpazione •s i provoca un dolore netto. Ancl1e la palpazione del punlo cislico rivela discreLa dolorabilità.

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un prirr10 Le1npo furono eseguile prove :funzio11ali dello stomaco. L'esam e del su cco gastrico a dig iuno dimoslrò: Acido cloridrico libero, asse11te; Acido lattico, tracce; Acidit à totale, cinque. 111

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Voglio qui es·porre ed illu~tra r e, dal punto di vista sopratutto terapeutico, un caso di poìi1Josi gastrica ch e si ebbe modo di o.sservare in Sezion e Medicina Donne, n1e i or sono. B. M. , anni 29, nubile.

A. 1P. R. Alla età di rlue anni alle11ite latero-cervica le, di natura non ])en precisata , che venne incisa. Mestrui inizia ti a quattordici anni e sempre regolari. Da11 'elà di 11 anni fino ai 18 anni portò una formazione nodulare alla region e sotto-joidea. Ne fu infine fatta l 'asportazione. Pare si sia tra llato dJ una n eo-formazione cislica Llella tiroide. .!\.. P . P. Da circa tre anni, l 'a1nmalat a presenta sintomi di gas tropatia. ~ci primi m esi , essa avvertiva dolori alla r egi0n e epigastrica, ad ore non

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Dopo il l)as lo di prova: Acido cloridrico libero, nsse11te; Acido lattico, tracce; Ac idità totale, dieci. le111bre 1937,_ n egativa; 20 settc1n])re 1937, posil iYa. L'8 settembre 1937 fu e·segui to l 'esame morfoLa ricer ca del sangt1e nelle feci risultò: 10 setlogico del sangue cl1e risultò come segue: GloJJuli rossi, 3.680.000; Globuli bianchi, 7.400; Hgb. 40; Neutrofili Gl %; Eosinofili 6 % 1\ilononucleati 4 %; Linfociti 29 %. L'esame ì'adiologico del 3 set ten1bre 1937 climo-


[AN•No XLVI, NuM. 5]

cc IL P OLI CLIJ.'\"ICO »

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strò: Stomaco di volume pressoch è normale . Tutta la zona pilorica presenta un irregolare riempimento costituito da una molteplice pomellatura riferibile a proliferazioni endogastriche. Lo svuot amento n on è sen sipilmente ostacolato. Diag no1si r adiologica : probabile poliposi gastrica.

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Stabilita così una diag·nosi , allo scopo di vedere se la poliposi g·astrica era beneficamente influenzabile colla radioterapia, si deci se · appunto di sottoporre l 'ammalata ad una serie di applicazioni rontgenterapiche. La prima seduta le fu praticata il 13 settembre 1937; l a second a il 14 settembre 1937; l a terza il 15 ·settembre 1937; la quarta il 16 settembre 1937.

funzionale dello stomaco dopo il paisto di prova. Detta prova dimostrò : acido cloridrico libero, presente; acido lattico, tracce; acidità totale, 13. Un secondo esame radiologico (6 ottobre 1937) dirnostrò: dopo quattro sedute radioterapiche (primo ciclo), lo stomaco presenta pressochè l 'aspetto radiologico immutato. Si può solo notare uno spianamento !ieve dei difetti gastrici. Il nu1nero delle sedute è però insufficente a determinare un effetto apprezzabile e il tempo trascorso dalle 1stesse ~ troppo breve. Sarebbe stata sommame11 t e utile una radiografia eseguita dopo il secondo ciclo delle sedute radioterapiche. Questo non fu possibile perchè la paziente lasciò l'ospedale il giorno 15 ottobre 1937 « sua sponte >:· e più nuìla si è potuto sapere di essa.

* ** Ciò nondime.110, in base ai suesposti dati e riferimerlti , s.i .può dedurre cl1e la poliposi ga\$1rica jn parola ò stata , in complesso, beneficamente influ.enzata dalla radio-terapia. Pro\ 1a ,d i ciò sono· sopra tutto gli esami ,d i laboratorio e i sintomi obbiettivi e sub1b ietti'' riferibili alla paziente. 1

R LA ··st iì\i'fO. L '1\. do1)0 a,·er 1·icor<lalo la rarità della po-

li }JO ... i gastrica, con) e rif: ulla dai casi riferiti aJla letteratura, ne riport a u11 ca-so personale, diagn ostjcato radiolog·ican1e1)te e nel quale si ottenne la qu,asi sco·111parsa dei fenomeni subietl i i ed obi ettivi med iante la roer1tgenteBIBI.IOGRAFIA .

BAr. .Foun. Surg.,

(}y n. <1 .

Obst., maggio 1919 . J~RUl\ e P EAHI, . Surg·., < ]yn. a. Obs t., novembre 1936. l~LI~ SON (' ' i\' RIGHT. Surg., Gyn. a. Obs t. , v. XVI, Un second o ciclo fu inizi at o il 7 ottobre 1937, le sedu le i seguirono il giorno 8, il giorno 9 e il giorn o 11. La durata di og11i seduta era di quaranta minuti. Già dopo il primo ciclo d i sedute radioterapiche , i sintomi subbietlivi ed obbiettivi si fecero sein pre meno accen l u ati. Così pure i11iglor ò Io s lato generale e il 1Je o stesso a ume11tò d a 60 n 64 Kg. Ve11 li cinquc giorni clopo ]a pri1nn a1)J) Iicaz ion e, la paziente notava infatti ch e l a djges tion e era divenuta p er lei più facile e 1neno faticosa. L 'appetito si fece p ii.1 vivo; i vomiti si fecero rapiclan1ent e pi\1 rari r1er poi cessare. La cut e perd e tt e In prirniliva I irl l a a11e n1ica per as un\erc un col orito norn1ale . I ... e lieYi ipertermie serali sco1111>arYcro defini tiva111cn le. Le inl1cose Yisibi]i i fe ce ro n1 eglio irrora lP . U11 ~UC.('CS. iYO c~a n1 e 111orfologico ciel ~n n guc rno trò : G o ttobre 1931 : glob uli r o. i 4.4 ,Q.000; globuli pian cl1i 12.000; Hgb . 7] . ll g ior11 0 12 o l lobrc 1937 fu e cgui la ln provo

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Rammenti amo l ' Inter essante pubblicazione:

Dot t. LU!CI CAPPELLI alla Cattedra di Elettrot~rapia e della R UniYe rs iti1 di Roma

Radiologia

R r\DI UMTE RAPIA ~, .a. N u A LE p E R I M E o I e I p RATI e I Prefazic ne d el Prof. FRANCEUOO GHILARI>UCCI \ ' olume di pago. IV-1 50, con 5 tavole e 5 figure n el t~s to. Prezzo L. 1 8 , più l e s pese postali di spedizione. P er g li abbonati a qua lsiasi d ei nostri quattro Periodici, •3ole L. 1 6 franco di porto in Italia, Impero e Colonie. P er l'Estero L . 1 7 . Inviare \- aglia Postale al l'editore LUIGI POZZI, Via Sis tina 14, ROMA.


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SEZIONE PRATICA

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' PROBLEMI D'ATTUALITA

L

L'influenza. Stato odierno della questione.

Le probabilità di compaffia di epidemie influ en zali n·ella stagione fredda fanno sì ch e tutte le que.s tio11i ch e vi si connetton o sia no <li gran·de attua lità e di n o tevole inter esse p er il m edic·o 1)r atico . l\1a lattia proteiforme, da i <ìC•nf!ni incierti n el caso singo lo ·pure essendo abbas tanza n etti Jltella n1assa, da l ' genio epide mico varia bile, da ll '.eziol ogia ancora incerta. Ad ogni a r1110, a,l riaffacciar si d ei nuovi casi , !-ii ripre-5entano le solite q11estioni ed è ben e il con osoere quali son o le rispost e ch e,, n el n·1om ento altuale, si po son o dare, p ure essend o con vinti ch e la par ola d ecisiva è an cor a 1nolto lontan a . Riteniam o perciò oppo r tuno il ~unt~ggiare una seri·e di tre la,rori com pars i s ulla 1'1edizin . I\lin ik d el 23· dic-e mhre 1938', .a.nch e p er ch è n ella terapia il n1edico d eve essere u om o d~l proprio t empo e, p ure guard ando tutto co11 l 'o,c chio d el buon &en so e giudiect11do1 le cose con i dati d ella su a esperienza , è in obblig·o di non trascura r e quanto di 1più o l11en o nuo ,-o si ,·ie11e pubblicando. ll problema dell' influenza da l pi1Jn.t o di vista eziologico ed epidem iologico (Il. Ifetsch ). I_'ez iologia d-011 'influen za se.m.brò entrar e in una fa.se risolutiva con il b acillo .scoperto d a P fei ff er n el 18'91. È un fa tto cl1e esso si è trovato e si trova n ell 'e5p e ttor ato di m olti i)azie11ti affetti da in.fluenza in varie epidemie. 11 r eperto, p er ò, è tutt 'altro cl1e co&Iante come a·ccadde, p er es., n ella p and·en1ia d el 1918, n1entre s i trovavan o allor a qua~i soltanto strepto-pn eu mo- e st afilo -coie.chi . I sost enitori d el bacillo di P feiffer riten gon o ch e n ei tipri id i infezio n e qua s i fulmina n Le, il labile b acillo di Pfeiffer ven ga d is lrutlv dalla r eazion e !')la Lteriolitica d ell ' organism o . T ale ipotesi p er ò non SJ)iega .sempre il re1:>erto n egativo, m entre. n on è d a dimenticar si c:h f\ il b acillo di Pfeifter si trova sp esso· n el l '.espe ttorat o di individui sani o con a ltre a ffez~oni in tem p i ed ambi enti n on di epidemie i11flu en zali. Si J)Qlr ebbe p en sar e . ch ic· i comuni a bitatori delle mucoRe diventasser o improvvisam ente. e per cause ignote -virulenti p rovocan d o lo scoppio di e.p iden1ie . Si è invocata anch e la simbiosi con a ltri germi e sp·e.cia l.ment e con il ' 'irus filtrabile, <:h1e assurneiPeb be la fun zione domina11te. Le. . ricerch e cli Lewis €: Sl1ope sull'influ.e n za d ei 1naiali han110 p orrtato importanti conferm·e alla t eoria del ' 'irus filtrabile . In essa, si ha pure un b acillo d el tutto simile a quello di Pfeiffer, nonch è un viru& filtrabile, il quale ·d a .solo p r o voca delle affezioni l eggerei, oh e diven tano p er ò gravi se vi si associa il bacillo·. ~ ormai dimos\ra t o ch e con il filtrato si può trasm e tter e ]a m al attia. Lo studio dell 'influen za d,e l furetto portò a 1

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riconoscer e l 'esist en za di un ' 'iru s fil tr abile e. di un b acillo sin1il~ a quello di Pfeiffer . Allo st ato attual e d ella que t ion e, ..,i può dire cJie l 'ipot.e si d et b acillo di l'feiffer con1e agen te d e ll ' influen za non è più so tenibile. Quella , ii1vece, d el viru5 filtrabile ' ra g ua d agnan·d o sempre più teTr en o. (~li stl1di o si inglesi ed arr1ericani h·a:pJ10 in, ·estigato le questioni in1r11unitarie e sono riusciti a coltivar e il virus r1ell '?-Jla ntoide d ell'e·m brion e di pollo. Il virus si può otten ere in tillando I 'acqua di g·ar g.a risn1i di m .a lati co·n influen za n el n aso d el f ur·e tto . Gli .ani1nali si arr1mala n o d o1)0 2 .gior11i , con ~into1ni tip ici e' d al lor o naso si può otter1ere il viru& i1er le colture. Col passaggio ir1 serie sul furetto, si ottien e un vir u s ch e i1on s i lim ita a p1rovocarc una rinit e., m a ch e d à est esi p r ocessi polm o nari , s.pesso mojr tali. Con quest o vi1:us si l)QS'Son o an ch e infettar e d.ei topi bian chi . La virulen za si vien e così esalta ndo in m o do che 1/ 10 .000.000 di eme. bast a per da r e· 1'infe.z io·n e . L 'isola m e11to ù el viru s si è potut o fai·e n elJ e epitler11ie di <liver s i Paesi a l 1°-2° giorno1 di mal attia, · m entre n on lo si è m ai trovato n ei sani e n e,m meno n·e i casi ,&pora dici di influen za. Il ..virus, d a sè solo·, p u ò p r ovoc.a re la m .ala tl ia polmona r e n·ell 'u on10, come n el furetto e n el topo b1ian co ; i b acilli di Pfie.iffer , g li s tre1)to -; stafilo - e p 11ou1nococcl1i posson o , a lor o volta migrare n·el fo colaio e modificare iJ qua dro c lin ico. All '8° g ior110 di mal attia, si son o di111ostrati degli anticorpi , ch e, in q u antità sufficien te, posson o ~ eutralizzare il virus . Gli esperimen t i favo'l:ev·o ]i fatti sul fur e tlo1 d an110 la sp er an za di p oter arrivar e ad allesti re un vaccino. Sembra ch e a.g·isca a nche il v<Accino formol ato (al1' l /5000 di for.1nalin.a) c.11e int roclot t o i:1·er ' 1ia sottocutan e·a n ell 'u o1m o h a da to un aumento n otevol e (di 25 vo ltc) ·degli a r1ticor1)i. Sia m o J)erò anco,r lontani da u n 'ap•p lic.azione pratica, t anto p iù ch e. i vari stipi ti di influe·n za sono assai divers i fra lor0 ed esist ono gr andi di fficoltà per la p re·p ar azione del ' 'aer ino. 1

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possibile la diagnosi a.natomo·-patologica dell'influenza? (H . Siegmu nd). - Nessuna delle È

1nodificaijoni ch e si t r ovar10 n egli or gani di in dividui n1orti per l 'influen za ha un caratter e specifico per il comple&so clel vir us inflt1 en zale. P er ò , l 'osservatore sperimen tat o può pr·e su meir e con grande probabilità l 'eziologia influen z.a le n ella costellazio.n e d elle l e.sioni cawrra li od infiamma torie <1.ell e pri·n1e ,·ie re spiratori1e. con i p r ocessi pneu mo11ici broncogeni a fo colaio, uniLam en te alle l esioni capil l~lri tossich e in fo.r ma di mo·dificazioni emorr<igich e od essudative. Tale p,robabi1ità può ' renire confermata d a11 ·eventuale presenza del b acillo di Pfeiffer, frequ et1te ed importan te se p ure n on cos.tan te accompao-natore d el virus influ enza le. La sicurezza d ella d iagno, i aun1e11ta con l 'esperien za d el sezionatore e con l a diffusione 1


.« IL POLICLINICO »

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: AN1No XL' ' I, NuM.

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dell ·e1Jiden1ia; i casi sporadici offrono le massi1ne1 difficolt à IJer un giudizio sicuro'. Qu.esto può appo·g giarsi alle nozio11i d ell 'anamnesi e del d ecorso della malattia; in1portante e l 'esclui::ione di intossicazioni da gas corrosivi e di rare infezioni batteriche. · N·el bambino, si 11anno difficoltà per escluderei le lesion i da 1norbillo e da pertosse; va considerata ancl1e la possibilità di scambio con la difterite. In tal caso·, la conferma può aversi dall '·eRan1e batterioscopico· o batteriolog1 co, ch e non do,1rebbe mai trascurarsi in questi casi. Se anche it bacillo, di Pfeiffe r r1on è il ver o agente della malattia , esso 11a spesso grande im1)ortanza nella patogenesi d ell e l·esioni polmo11ari (bro·n copolmoniti miliari, ederr1~atoso -1eimorragiche, puk'ulente) ; esso può essere riconosciuto no·n soltanto mediante cultura , ma anche negli strisci e1 nell·e sezio11i; un esam e i1ecroscopico ·p er individui 60spetti di influenza, non accompagnato d a quello batLeriolo gico, va con siderato come insu ff icien t e. Diagriosi e tra.ttam en.to CE,. I\.lewitz). - Og·ni c1)iden1ia (co,n1e an che la maggio•r parte ·d ell e end e1nie) presenta. dei caratteri spe·ciali che imprin1ono u11a fisonomia particolare . Così nella pandemia del I P18-19 predominarono le gravi malattie del tratto re&piratorio, :::1pecialmente l e polmo11iti a tipich e. Ne viene ch e il quadro tipico ·d1e.ll 'influenza scorr1pare di fronte ai segni d.a ti da i diversi organi colpiti (polmoni , t.rélLLo dj gerente, si5tema n-ervoso); l ei partecipazioni di questi organi e si stemi vanno consider~te come delle complicazioni, importan t i anche per l 'esito finale. L 'influenza, di per sè sen za con1plicazioni r1on ·è una malattia grave. ~ caratterizzata dal catarro ab·b astanza precoce dell·e vie respiratorie superiori, che ra.g·gi'llnge; tutt'al più la biforcazion·e d ella traohea, me ntre la partecipazione di tutto l 'albero bronchiale non è la r6gola. Le a lterazioni infiammatorie della n1uco~a delle vie aeree superiori sono app unto la causa dei torn1ento15i a.c cessi di tosse. L 'unico segno obbiettivo è dato dal rossore infiammatorio .della gola , mentve manca ogni reperto asco1fato·rio. Anche im iquesto stadio , però, I:>Ossono aversi degli spu·t i sanguinolenti , il che desta non poche apprensioni. Co11temporaneamente, il paziente accusa cefa lea , dolori ag·li arti ed a l torace, senso di prostrazione, che .~pesso rimane a lungo anche clopo la guarigione. Costanti so·n o gli innalza1nenti di temperatura, senza peTò una curva t ipi ~a. Nel decorso senza con1plicazioni , tutto fi1li ce in pochi giorni, n1a possono permaner e a lungo d ei piccoli rialzi di ten1peratura ecl il n1alessere. Fra le.. çomplicazioni, la più frequente e te111uta è la polmonite, che può manifestal'!Si a diversi periodi d,e]la n1alattia; spes5o si accom1)agna ':\d abbondante espettorazione frequen1

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teme.r..t3 colorata in ro.:;;so-chiaro, difficiln1·ente ·differenziabile da qu·e ll.a dell 'infarto recente o di un'e111oftoe tubei'Colare. Spesso, all '·e.san1e e:bbiettivo, ottusità massiv.a, con assenza di inurmure respiratorio, per cui la presenza di u11 e.&sudato può venire esclusa soltanto con la l1 e_g atività <lclla puntura. Più raramente è colpito il tratto gastro-int.e~li11al·e, con senso ·di nausea, 1s.timolo al vomj to, diarree, ·dolori · a·ddo11 nìnali; sono state 0:3servate an cl1e evacu.azioni sapg·uinolente. Frequente '·è la ·partecipazio11e del sistema i1ervoso; a1cu11i segni ap·p arten.gono addirittura al 1quadro influenzale Lipico., come la cefal ea ~pecialmente frontale e le ne uralg·ie; ma 11on raramente 1&ono colpiti anche i nervi motori; la prognosi, p erò, è buona. Una compliC;.lzione grave ·è la encefalite influe·n zale (en1orra1gica) ch·e può dare mono- ed en1i1)legie; si manifestò sp ecialmente rtell'epide mia del 1889-00. Si con1prende ch e dati questi caratteri, la dìagro~i prese11 Li grandi difficolt.à e sia posibile soltanto in t e.m po di e·p iden1ie; essa è i1T1v2ssibil~ n el caso sin.g olo, .8e vi predomina un solo siPtoma (g.astro-intesti11ale, cerebrale). J.,a r icer ca b·atteriologica non serve; il quadro san g uigno è poco· tipico: al principio note,·ole l eu cocitosi con i)r edominio dei neutrofili, n1 a g·ià al II g·iorno , s.i ha 1eu copenia con linfoci tosi rel~tiva; mancano per lo più gli eosi11ofili. N~lla ·d ia gnosi d·el caso singolo, uno degli .errori più ten1ibili è lo· .scan1bio con una tubercolosi iniziale; in tali condizioni , la diagnosi di influenza non si farà çhe con un r eperto radiologic,o negati\1'0. P9.c o o nulla , ,i è da fare .LJier la profilassi, specia lmente n·egli ambienti cittadini; si raccoma11da, e l 't\.. vi è personalmente favorevol e di pr11ndere dell e piccole dosi ·di chinina (Z pillole da 10 cg.). P er quanto riguarda il trattam ento, non si può certo contare su quello specifico e si d e, 1e quindi ricorrere a quello medicamentoso . P er que ·tp, va a nzitutto n1enzionato il chinino, cJ10 11a l'n ·e ffetto sicuran1ente fa vorevole, specinlmente nell 'influen.za non complir.atà; è a.s~a i dubbia la superiorità di preparati come l 'eucupina e l 'optochina. L'A. prescrive di prefere.n za il chinino con l'acido ascorbico ('Ti ~0no delle specialità) o con il 1Felsol (ch e è una n1irscela di antipirina, caffeina , digital e, strofari.to, lob elina). La viLamina C, eventualJJ1ente per i11iezioni, è consigliabile anche nei casi ·con lento sfebbram·e nto. Utili sono· le la, ,ature parziali con acquavite o con alcool diluito. Si tenga presente che i rr1alati d'influe nza rimangono assai sensibili a lle cause di raffr eddan1ento. Nessuna special e prescrizione per l 'alimen tazione; nello stadio acuto, i s11cchi di frutta e di verdure sono utili. Si :)Uri la regolare e' racuazione dell 'int estino. 1

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SEZIONE PRATICA

X elle con1pJicazioni polmonari, si de,,e stare rnolto attenti al. circolo, anche nei gio, a11i, ter1~ndo nota dei caratteri del polso (aumento d1 fre9?.enza, abb·a ssan1ento della pres. ione) e spmm1n1strando specialme11te coramina e cardi.azol, ·eventualn1e11te per iniezioni e11domuscolari. Si tenga presente che tali rimedi hanno azione passeg·gera, da ciò la necessità di ri.peL~rne la 1s~mministrazione, evitando però d1 d.1sturbar18 11 sonr10 no,Lturno; n1eglio, in questi ca.si, fare un 'iniezione abbondante di olio canforato, la ser.a tardi; coran1ina e cardiazo~ ~~ dara~no 3 v?l~e al ·giorno 20 gooc,e. La dagt1ale s1 s-01n1111n1strerà soltanto, se vi è un vizio cardiaco; nella n1inacciosa d ebolezz~ cir~olatori~, str?fantina, meglio se i11 soluzione ipertor11ca d1 glucosio. L ·utilità. c1cl ch ini11 0 n-ella ·p olmonite influenzale è conte~t~ta e s11esso preparati di e~so con. canfora (v1 sono note specialità) fall1~cono, il che. fl:On t~glie che ne sia consigliah1Je la so111n11111straz1one. Caute.la n el clare il chinino, special.111ente ad alte dosi , se vi sono lesio11i m i ocavdiche. Per. <-1uanto riguarda le pratiche ],droterapicl1e, s1 tenga prr.esente che g li impacchi del torace po•ssono esercitare un'azione ben e.fica ina cl1e la loro .a pplicazione .è spe~i5o causa di so'1raffaticamenLo del inal ato; meglio val1e, se n1ai, 111ettere delle comp1resse sul pel t o e 1&ull 'a ddo1tlc. Risparmiare qu<lnto ~i può il circolo e Cf?lndi ridurr~ al min imo l 'esam e degli organi; d el resto , il controllo frequent.P del polso e del re ~ piro offrono già el ementi bastanti per un giudizio·. Le gravi 1epidemie lasciano spesso una tendenza nel medico e nei profani ''er~o uno soetticis.mo terapeu1 i.co ; è un fatto che negli stati rnolto gra'ri, tutti i rimedi circol atori falli~co!lo .. Ma le gravissime e frequenti complicaz1on1 app1a rt.e.n gono a certe date e·p1idemie, ntentre 11ell:i n1aggior parte dei casi e nell·e con·diziorti ronsuete si può lottare efficacemente con s1)eranza di successo. fil. 1

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Ricordiamo la Interessante monografia:

Dott. ANTONINO ARENA già Assistente alla Cattedra di Fisiologia nella R. Università di Napoli.

L' I N F L U E N Z A Esposizione indirizzata ai medici pratici Seconda edizj.ont! emendata. ton agg.iunte. Riportiarno i1 solo titolo dei capitoli non potendo, pe,- man• canta di spazio, aggi11nge1'e i sottotitoli svolgenti la materia trattata nei capitoli p,-edetti. CAP. I. Preliminari epidemiologici. CAP. li. Eziologia. CAP. IH. Patoge:iesi e note anatomiche. - CAP. IV. Forme cliniche genuine regolari e irregolari. - CAP. V. Forme cliniche dissociate. - CAl>. VI. Forme cliniche complicate. - CAP. VII. Dia. gnosi e prognosi. - CAP. VIII. Terapia e Profilassi. - Libri consultati. Volume di pagg. XVI-80. con una figura nel testo. Prezzo L. 1 5. Per ~li abb.onati al « Policlinico », sole L. 1 3, 6 O franco di porto 1n Itah:i, Impero e Colonie. Per t•Estero L. 1 4 1 6 O. Inviare Vaglia alJ'editore LUIGI POZZI, Ufficio Postale Sue. cursale diciotto, ROMA.

SUNTI E RASSEGNE FEGATO E VIE BILIARI. Sul valore della prova dell''' urea-clea1·ance '' come prova della funzionalità epatica. (T. Cu1zzA. ia Clinica Cliirurgica, settemb·r e 19 3~).

. L 'A. rie.orda che, iii generale, ogni operazione provoca nell 'org·anisn10 ·essenzialmente le 5egue·n ti turbe biolog·iche: 1) alterazione della diuresi nel senso di una ritenzione idrica; 2) a] lerazione del ricambio azotato con conse~ente iper~zoten1ia ed iperazoturia; 3) alterazione del r1caniliio clorurato nel senso di una ritenzione di cloro, s ua fi sazio ne 11ei Le ..~uti e consegue11te ipoclore1nia ed ipoclor11. r1.a . Ne consegue uno stalo d i autointo sicazio n e cumulativa la cui risoluzione più favorevole p~ò e?sere ·data. d~ una energica ripresa ,d ella d1ures1 che., eliminando l '-e cce so di tossici, J_)'ern1ette all 'oìl~ganismo di avviarsi nuo·vamente a l -graduale rag·g·iun g·in1 ento d ell 'equilib·r io del metabolismo. Stropeni e la sua scuola 11anno appunto dirnostrato questa straordinaria in1port,a nza della diuresi nelle risoluzioni delle .sindromi au totos~iche susseguenti a·glì interventi ul fega to , siccb.è Stropeni ha abbandonato nello studio p re-operatorio dei suoi nlalat i tutte le rr1olt~plici prove. che . sono stat.e. p rn 1)oste per saggiare la funz1onal1tà ep.atica ed l1a inveice a.dettate• unicamente le due prove J)roposte da Volhard l)er lo studio del]a funzionalità r e. nnle, cioè la prova della ·diluizione e quella ùella concentrazione. Qusste prove si sono inf<:': tti dimostrate veramente utili p·er esplo·rare .Ja funzione disintossican1e del fegato esplicata attraverso il meccanismo d ella diuresi: il mig lioran1ento d el bila11cio idrico nei casi in cui v'·è ritenzione idri ca, (il cl1e è freqt1ente n elle affezioni chirurgiche delle vie biliari extrae1Jaticl1e), si può ottenere efficacen1ente m ediante trattamento della p con acido d eidroC1)lico sia per bocca, sia, n ei casi più 2'ravi per iniezio·n e endovenosa. . _, ' L' A. ha voluto ricercar e se. come pro,,a della fur1zionalità epatica nella valutazione della resi.st,enza ·dell 'operando lii fronte all 'eve11tua l e to~sicosi post-operatoria potesse venire impiegata un 'altra p·r ova della fu11zionalità renale recentemente p1roposta: la cosiddetta prova dell' cc urea cl earance », b.a sata sl1lla proporzione fra concentrazione ureica orinaria e concc~nti:azione ureica del siero sanguigno in fun1ione della diuresi e più precisa della costante d'Amhard. La tecnica della prova è la seguente : alle 8 del n1attino il malalo \llOta completamente la 1

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« IL P OLI CLIX I CO »

ve cica (eventualn1.e nte cateteri mo) e l 'orina ' . . cosi ern~&sa v 1~ne getta ta \11a; qui11di deve r es tai: çor1cato sino .al. t ermine della p11·0,,a; può pero prendere u1.1a piccola c-0lazione (un po' di latt ~ ed . un panino:: non caffè p er cl1è potrebb e influire sulla diuresi). Al1e ? ed alle 10 il n1al.ato S\ u ota nuovamente la vescica : i 2 campio ni d 'orina ve11gono esattam ente 111isur.ati e~ il ~alare con1plessivo viene diviso per 120. S1 ott1en·e così il volum.e di urina elimi11,.~to . ogn.i mi~ uto primo (\l) . Sui due campion.1 d1 ur1~a s1 determina quindi la con,centraz1one ureica e se ne fa la m edia aritmetica (?pp ure m escolano i 2 camp i oni di urina e s1 determina la con centrazione ureica un.a volta sol i.l sull'orina mescolataj, ottenendo il fattore . u·. A m età d el p eria d10 di prova, cioè alle 9, si prel evan o da una vena d ella malata alc uni em e. di san.g·u e su cui si d et ermina la con oentrazione ureica sangi1i,o-na (B). Ciò fatto , se la diuresi ·è stata abbo~d.antissin1a sì da superrar e i 2 eme. a n1inuto si utilizza la &eUx V · c.a so d'i iug uente formula: C1n = ; in B resi ch e 11011 .superi i 2 e.m c . a l minuto (come è nella maggior pa rte ~i casi) si segue questa 2 X y V Dllru for11ula e. = . Nel sogg·c lto n or1

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s!

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u

B n 1a1e C111 an1n1onln in l11 edia a 75 c111c. di St'l 11guc, Cs a 5± c111 c.: se tali ' 'ala ri vog·lio110 e$se rc CSJ)ressi i11 ])Cr centuali a11zicl1è i11 cn1c.

100 orcorre moltiplicare Cm per 1,33 ( =

)

e

73

100 Cs per 1,85 ( =

).

54 1 A. ha iSo tto.p osto a qu-esta i)ro·va ccl alle prove di con centrazione ·e diluizione 52 nlalatc p er svaria te for m e di affezjoni infìamn1atorie d·elJ e \1ie biliari extraepa tich e. È ri·sultato dalle su e ricerch·e cl1e nelle colecistiti , 1cal colose o 1\0: la prova dell' cc urea clearance » i)resenta ]Jer l o più valori note\ olmente inferiori alla rLor111a e ch e sovente si può notare un certo r~}1porto prop<?rzionale inverso fra gra\ ità cli111ca dell affezion e e \1al ore di cc clear.an ce. ». Tu1 tn.\1ia l 'A. consig·lia, in i.specie n ei riguardi della valu ~zione della resistenza dell 'operanda ad un inter\rento sulle \i.e biliari , di .associare I ~. J?r?va della << clearanc€ » alla pro\1a della d1lu1z1one e alla determinazio n e del t.asso azote1nico. L' A. ii1finc conferma l 'utilità ·d ella son1n1 in~strazione dell 'ac~do. deidro·c·o lico allo scopo d1 ottenere un n11gl1oramento della funzione ei1alica, rivelato dall 'atti\ azione del rican1bio idrico (prova della diluizion:e) e dalla discesa prcssochè i111111a11cabil e del tasso azotemico . 1

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F. TosTr.

I .\~~o SL, .I , Nul\I. 5]

L'itterizia tossica ed infetti-va. (C . .E. h.\KIN . British 1 /edical Joiir11al 27 agosto 1938). '

I .. '.i.n1bi?~zionc biliare della i)elle e dei tessuli ~ I itterizia può delermin.arsi ir1 tre modi: lJ un ostacolo n1eccanico può impedire il deflusso della bile . 11e i dotti escretori per nlodo che essa viene assorbita nel circolo sanguigno: in tal caso ::;i ha l 'assorbin1ento n?n ~lo ?~ h.ilirub~n.a post-epatica, n1a ancl1e dr , S_!.tl1 b1l1:ar1 .e . .d1 colesle rolo questa è la cosi detta itter1z1a da occlusione· 2) l 'eccessi\1a distruzio·n e di cn1azie deter1~1ina l 'accu111ulo nel sang u e di u11a o·ran quantità .di bilir11bit1c. cl1e ecciLa la fu~zion e escretoria del feg0:to: si ha così l ' itterizia emolitica; 3) quando i~ feg·at~ è ~lt~r~to non è piì1 in g·rado di fl1~ z ~o11are 111 l1~1l i normali proYocando l 'itter1 z1a de tta tossica o -e patogena. I ,-eleni ch e più comun·eme11te alterano la cellula epatica so110 il fosforo l 'antin'lonio. I '.arsenico, il cloroforn1io , il t~tracloruro di carbo11io , il triclor.etano la toluinediamina l 'anili11a; il benzene, i d~ivati d el cincofene ' ,e alc,u ni fun.g hi. Oltre a ciò la cellula epatic~ pu? es~ere. alterat~ da. tofY&i·c.i prodotti da batteri (p1.em1a., sett1cen11a, pulmonite, tifo), d a r;.rotozo1 (sp1roch etosi n1alaria. sifilide), da ultra\1i:i;u& (f~bb·re g ialla), i1o nc hè da to -ici autogeni (gravidanza, a lrof ia g iall a acuta e fare ~i~cl1e cirro~i di Hanot) e da a11ossie111ia (itterizia da stasi d elle c.ardiopatie). . ~re.11tre. n ell 'itterizia occlu. i,·a il ])aziente è r•1u itterico cl1e n1alato . llell 'itterizia tos.sica ·&. più malato ch e itterico, ~ncl1 e..quando l 'ittero è molto accentualo. In questa forma anche I!~Ì casi g·ra\1i le feci cortser\'ano il loro col or e. Si ha qu.a si sempre febbre. ma n.ell 'atrofia g·ia lla acuta la t.emper.atura è subnormale . Oltre all'urobilina e a ll 'albu111ina n elle urine si ri.scontra ·: bile in varia quantità , cilindri tinti d1 bil e, emazie, aumento .deg·li amino-acidi. Nei casi .g ra,,i si ha i1)oglicemia con i relativi disturbi (convulsioni) e din1inuzione d e;ll 'azoto n0n proteico. Nella itt~rizia da spirochetosi si può avere aun1ento dell 'urea nel sang u-0 per contempor an ea lesion1e r en ale. La lesion e essenziale dell 'itt erizia tossica è un 'alterazione della cellula parencl1imatoS<'l tal\'0lta associata a colangioite.. Quando il tossico agisce in modo m .a ssi \110 si ha una n ecrosi acuta d ella oellula epatica ch e si manifesta clinicam enle co11 una forn1a acu·ta (epatite Lossica acuta , atrofia g ialla a outa). Quiando inveoe I ~agente lesivo è me no virulento e raggiunge il fegato in piccole quantità si hanno alterazioni grad!uali delle crellu l e ch e sojn o a poco a p oco sostituite da tessuto fibroso (epati1 e cronica, cirro&i). È possibile sorpre;ndeTe le varie tappe di queste lesioni . Così nell'avvele namento da fosforo il fegato aun1 enta ·g·radatamen te di volun1e di\ enta sempre più molle e g iallo ; l'in1

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[A~l\"o

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~uI\I.

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filtrazione g rassa prog·redi ... cc d al la J)eti feria y.e r 1&o il centro de l lobulo , e anch e qua11do le alterazioni autolitiche e i1ecrotiche diver1ta110 imponenti le cellule co·n servano a1J1Pa1tf'nte111e11te intatto il loro nucleo. Nell'atrofia gialla acuta il fegato tranne ch e nelle forme molto virulente, è ridotto· quasi a un terzo del suo ' olumie, ed h a la capsula retratta. ..i\.l tag lio si rileva che il fegato ha perdulo il ~o aspetto c:aratterirstico e presenta .sul fondo g iallastro chiazze rossastre ch e diventano sempre più evidenti con il progredir-e dell.a 1nalattia. La ])arte g ialla consi te di rPsidui di cellule in tulti gli stadii di di.&inte.grazi0n•e., mentre l e chiazze rosse con stano di ca1)illari molto dilatati, ingorgati e pesso i·otti, nonol1è di tessuto di granulazion e e di cellule epatiche in fase iperplasica . In conformità degli insegnamenti di Vircl10\v l ' iLte rizia catarral,e. comun e è stata con~iderata di natura occlusiva. L 'occlu$ione sarebbe prodotta ·da gonfio.r e d ella mucosa d el 1'ampolla di "\Tater o da blocchi di muco ch e rt~ pro,·ocherebbero l 'ott.urarn·en to. In effetti 1'ir1izio dell'affezione è caratterizzato quas i se1npre da disturbi int.e.~tinali. !\·l a 11 itterizia catarrale n o1n i dis.ting·ue clinicamente dall 'itterizia, che si manifesta a fo colai epiden1ici e ch e lla tutti i c_aratteri di u11 'infezio11e. L 'itt eri zia cpidemic·a ha un i)eriodo d 'i1lcubazione abbastanza lun go (fino a cinque settim.an·e), e. ciò })ruò f.ar sen1brar e ~uoradi ci i e.asi d 'ilterizi.a ch e in e ffel ti fan110 p~1rte cli un 'epidemia . Pert an to è più veri ~imil e r l1 c ~ncl1 e la così detta itte rizia catarrale ·~ i a det erminata da un a le~ione µrimi.ti,ra d~l fe~gato , cl1e cioè ab·bria la ~ua c::tusa i.n un 'alterazion e d,eJl a rellula epa1ica di va ria inte·n ità e gra,rit!t. Srhrumpf n el 1932 in un e.uso d 'itteri zia cat.arTale trovò n el fegato alte1·azioni &imi] i ad uJ1 'atrofia g ialla Dt;u ta in 111irtia tura. Ga.s.kell e B a1vbe.r su:oceis si' am ent.e trovaro110 egni di •epatite acuta co11 d ege1lerazionc delle cellul e e·p.atir J1e. Ma Ep·pi11ger all '.auL01)sia di una r agazza, la q;uial e al] 'a tto della lnortc T)~ r fr.(l t 1ura del cranio soffriva un 'itteri zi a catarra le tip:ica , trovò 1'ostio del dotto bilia re co·m1)letam er1te ostrt1ito da un eclBma infiamrr1.at o rio d ella . ua 1)ia T0te. Hur t, ritie\ne ci siano ·d ue forn1 c d 'i tterizia cata1Tal e : I ) un 'itterizia catarral e vera dC:termi11ata .d ia.I b locco d el dotto biliare d o, ·11Lo ad una gaslro-duod·enite acuta; 2) una forma 111ite cl i n ecrosi epatica subacut.a. :\Tella form a occlusi,ra i sintomi inizjali ono: senso di l)ena -all 'e,} )igastrio, a no,r essia a1&soluta, J1au sea, von1ito dopo i pasti , e tal9ra diarrea. Dopo d'Ue o tre giorni questi sinton1 i ~i a tten11ano Cr}ermango110 oolo la na11 $ea ed il ' 0plito do1)0 1'i.ng·estione di <'ibi contenenti grassi) e pro·p rio quando 1'infe.r m o ritiene di es~ere gliarito le llTin c cliventan<.l scure. ]e fec i si decolorano e la cute e le con g iu111i ,-e 1

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205

SEZIONE PRATICA

.si col oran o in .g ia llo. Contemporan aan1ente l<l t em1Jeratura cade, il fegato s 'in1grandisce legger1nente ed è alquanto dolente , la cis tifellea e la milza &)no p,a lpab·i li. L ' ittero co·1 ninci1 a diiminuire dopo una settimana e solo eccezionalmente dura due· o tre mesi. Nell'altra forma - i1ecrosi ep atica mite subacuta - di solito mancano i sintomi preitt erici e senza alcuna sofferenza premunitoria le urine diventano scur e, le feci pallide e c·o111pare l 'iLLerizia. La con1paTsa di qu·esta è ac co1npag nata da si1tlor11i di tossiemia gen erale, cefal ea, aste11ia, anoressia e talvolta von1ito e diarrea . La teimpe1ratura in g·enere è l eggen11ertte .aun1entata. Non c'è d olenzia epigastrica qti.ant.unque il f<'gato possa essere dole11te a lla pr€ssione ed a lquanto ingrossalo e la milza sia se_m pre palpabile. L 'ittero• ·è sempre ineno marca.to cl1e r1elJa prima forma e una e-erta quantità di bile è iSempr-e pre.sente nelle feci. L ' affezio:µ e dura da una settirr1ana a tre mesi e solo rarame1lte non si arr esta provocando la morte p er n ecrosi e patica subacuta o, 1)iù t ardi , per cirrosi epatica. Pratican1ent e è forse diffic ile distinguere q ues te due for111·e di itte.rizia p·er cl1è il medico difficilmente ,,cde il paziente· nei pri111i g iorni della m .alatLia, e quando q11est a è S''i luJ.1pata i segni differen ziali son o a1)pena acre.11nati . Ccrtù n ort si fJ UÒ cscl udere l 'esi t enza di u11a f o r111a ùi i lte·r izia a1}J)ar entemente catarrale ch e cr onicizzandosi 0 ripet endosi si sviluppa in un 'affezione· c ro11i.ca e -g rav·e,, l a n ecrosi o la cirrosi epatica. Si tratterebbe cli una l esion e 1)iro·gr€ssiva ·dellA cellt1la . DR. 1

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Epatoco1angite settica ricorrrnte da ''vi. ridans ., con esito in goari~ionP. (D. l\1o 5C0 il line·1va ilf Pdicn, ] S38). 1 •

Jl.

00, 18 an-o lo

Nel ca1npo d ella sep i da viridan i co11cel ti c clierni si sono a lqua11 lo sco.. , lati da quelli do111ine11ti fino .1 poco t e111 po fa e di ct1i er.a esprei&sione la formula epsis lenta = endocardite lenta; giaçch è, .&e è vc·r o ch e l o streptococco viridans si loca lizza con mag·gior freq11 en za s ull'endocardio valvol<tre cr eando i.I qundro d ell 'c ndocarditc lenta, tuttavia la lett eratura m edie.a si ·è a11data arricch endo in questi ultin1i temp·i di una seriei di c:Rsi nei ·Cl unli il focol aio settico ris iecle va all 'infu ori del l 'end ocard io ch e a11zi i ·presentava o. so1utnrnente iPdenn e. L '.I \. ~T·p·unto riferi sce t111 raso d i S<'] >~ i cla viridan s con esito in f.,1}cr ata111cnte favorevole. Si tratta,,a di una malata n ella quale all a di~ t anza di alcuni g jorni dall ' i11sorgenza cli un circoscritt9 p r ocesso infi am111.n I ori o int eres~nn­ te le parti m olli al t f' r zo inferiore d ell f\ g·an1l1fl sini ·tra , i era in - ta11ra ln llnn for111n 111or1


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206

IL POLI CLIN I CO

~ANNO

»

XL VI,

NUl\I.

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])osa car a tte ri zzala essenzial n1ente da p eriodi fe.riori; pun Li preferiti .sono le vene d ella g·amfebbrili ricorrenti durante i quali la t empera- ba, quelle femorali sp-ecialinente nel can11)0 tura era a tipo r e·1 nittente, da forte epatome- valvolai:e prossi111ale e quelle del piccolo bag·olia e i11 o·dica s1p1.enom.egalia e da uno stato cino. L'A. ha segnalato il dolore plantare co anemico abbia.stanza pronuncia to. Le emoculme rnanifie stazione della trombosi delle vene t11re, p ra ticate I)iÙ vol te n el periodo febbrile d el piede. della it tèl l é.l ttia , 1)ermiser o cli i..,olar e d al sanIl luog o di forn1azione dei tron1bi d ella gee s C'1 11p Pe un identico ti1io di germe e pre- - tromb-Osi spontar1ea non è pertanto esclusivacisan 1e11lc lo st reptococco viridans . Mai fu n1ente limitato alla vena f.emorale; ma è un possibile, nonostante la più accurata os.&erva- fatto ch!e quivi ha11110 origine 1q.uei trombi che zio11c dcl cuor e, cog·lier e i11odificazioni p·a to- provocano l'en1bolismo mortale dell 'arteria l ogiclt~ dei to1 n i e de1l e pali e cardiach e od polmonare , tenuto conto ch e per il determinial r, un a Ya riazion e plcssim·e t1ica d ell'aia cardia- s1no di questo è n-e cessario un trombo di una ca: d 'al l.ra p arte tanto il pol O· quanto la pres- certa grossezza e di una certa lung hezza. sio11e 11o·n rivelarono mai 111ìnorazio·n e ·d ·ell 'efj\{acro,5 copicame·n te il trombo ci appare coficienza dcl centro circola Lorio. Escludendo stituito· dalla testa, dal collo e ·dalla coda; la così un a loc alizzazione endocardiaca d ella t esta è di c olore bia ncastro ed è f armata da Re.µsi d ~ Yir idan s, g li .AA. J1an110 ritenuto ch e una fitta trama di piastrine, che s i veng·ono ]a lo r() I1t::i lat.a sia s tata affe lla da c1uel qua dro sempre più inspessendo; nel collo, la tram,a è n 1or])oso ch e p 1orta il nome di colangite lenta, 1)iù lassa ·e vi ·è anch e contenuto d el sar1g ue; g·inccl1è l '.ass-e111.a dell 'itter o n o11 è u 11 cl e111en- an cor pi.ù lassa è la s truttura della coda, cl1e 10 •J>er ·~è b a te, olc ad ir1fir111ar e ·qu·e l a ipo le i. è costi tu i La .soltanto da sangue e c.h e appare Ad og·ui 111odo il eia.so riferito dagli Autori , quin<li il colore rosso. a11alog·a111o·n te a e.asi simili riportati n elJa let'F ra l e condizioni ch e s Lanno alla base della tc.ra lt1 ra , dà la diL11os.tr.azio11e d ell 'esistenza di formazione ·d el trombo è anzitutto da menziose llicc1n ie da virida11& n elle quali l 'e ndocarclio narsi, come si è d etto il rallenta m ento d ell a n o11 r is ulta almeno clinican1ente compro111es- corrente san1g uig n a; vi contribuiscon o a11c l1e so e q uindi obbliga ad .all arg·a1~e il con cetto l e valvole ve nose ed è appunt o dove quc to à ella sopsis. l enta 1ed a spostarne i limiti al- sisterr1,a è più· sviluppalo, che di prefer enza si q uan Lo· r istr etti entro i quali si era ritenuto formano i tro,1 nbi , n on1cl1.è n el p·u11Lo di sbocco 1:c:r 111o}Lo t empo di doverla circoscrive.r e, n el di parecchie ven e la tera li (sa fen a, circonfle.st:e1:so cioè ch e in esso bisog·n a far ri e.n1 ra r e, a) n ell a fentor a le . a la to d ell 'endocardite l enta ch e n e r appreCon.sid.era te così l e coi&e , per -evi tare il p er-en la J 'e.s11.)ressio11e più f1·eque11te, un.a serie ricol 01 d ella tron1bosi, non ri111 an e altro cl1e cli alt r·e. forme morbose le cui r ar.atteristiche 1c1eii·aare di opporsi in tutti i inodi al rallen ta di pen·do110 in g r ar1 p·a rte dalla diYer sa s.ede d el m ento d ella circolazion e , t enendo sollevati g·li focolaio set t ico. Tali forrr1 e, c.l1e n second a di arti inferiori, praticando u11 rnassaggio passique ta sede sono s tate di ' 'olla in volt a r ese vo , faoendo compiePe d ei rno,rimenti at1i,·i, 11 0 Le c ol n om e .di: n efritie l enta , mio·cardite ciaè con tutti i m .ezzi clte favo-ris cono la cirl e11ta , r olan.g iLe lenta, m eni11gite lenta , ecc-., colazio11e poco attiv.a n elle vene })rofonde. Tale ll a11n o· al i)ar i d ell 'endocardite l enta un d ecor- scopo1 viene anch e favorito daJl 'alzata p·r ecoce so 1)r o lr·1 tto n1a a differ en za di qu e t 'ultima d ell e pu·ejrper e e d egli operati. P erò non se1n r1 on con·1por tan o tutte una prog·n oiSi a~ ~ oluta­ pre con i mezzi a ccenn ati si ottien e il pic110 m ento in fa ust~ : pe r alcune di es~e l 'es ito può st1cce.sso . es ere• a n cl1·0 l a .g u.arigione. F. TosTT. Un altro mezzo utile sarebbe quello di influire sugli elem.enti d el sangue c he sono i111r1licali n el feno1neno, cioè le piastrine. O@'gi V ASI SANGUIGNI. è noto cl1e ques te d erjvano dai megacariociti de.} midollo, osseo e cl1e questi, rispettivame11t c Trombosi ed embolisrno. quindi anche le piastrine, tendono ad aumen(I ,. 1\ crro r-r. vVien er k lin . Tl .och ., 2 clic . 1938) . tar e in seguito alle en1 orragie d el parto ed a lle L '1\ . lim ita la ua trattazio11e a lla trombosi p erdite op erati ve di san o·ue; si comprende i)er~ ponl a ri 0a (qual P .si osser va d opo le oper azioni lanto ch e in tali condizioni aumenti anche il 11o t1 in fe t.tive·, il p1arto e n ei dis.tl1rbi di circolo) p ericolo di trom·b osi. Si tratta ,d i t1na re.azio ne d:'l c ui i) UÒ ,d eriva r e la temuLa . conseg·uenza biologica, contro c ui non si &a come lottare. c.l C'l1 'e-11l bolisn10 polmon ar e. Accanto a l numer o d elle •piastrine ha imTI trombo san g uig n o è d ov uto ad un feno- porbnza l 'agglutinabilità del sangue ; qua11to 1 ne no di agglu l inazione (trom bo di piastrine); più questa è alta , ta nto più facile e più rapida e ~ o si form a di i)r efer en za n elle ven e, il ch e sarà la form azione d el trombo. Trattasi di un L[l .a d i1nostra re l 'in11)o rtan zia d ·el ·r allentafenomeno co11nesso con i fattori chimi1co-fi sici 111c n to della corrc11te san g uig 11a n ella stia fordi superficie e con l e c ondizioni elettros ta tin1.azione, confer111ala dal fatto ch e ne son o ch e del plasma; di grande i1n portanza son o sPde ~ pecialn1e 1 1 t c le ' 'e11e c1€l1 e estren1it à in- an ch e i r apporti fra a lb'l1n1ina e ·g 1obulina (ri1

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~


T1\.NNO XLVI, Nu~r. 5]

spetti\ran1ente fibrinogena) del sangue e per quanto la coagulazione d el fibrinogeno non .. corrisponda all'ag.glutinabilità d elle piastrine, è un fatto che quest.a si abbassa con l 'abbassarsi della coagulabilità del sang·ue. È chia ro ch e la diversa com1)osizione del sar1gue, il diverso contenuto in corpi a lbu111inoidi, grassi, carboidrati, ecc., influisce. s11lle condizioni id i forn1azione d el tron1b 0, il ch e cljmostra anche l 'influen za d ella nuLrizione. ~-egli a nni successivi a lla inflazione in Germania, con l 'au1r11ento del cons umo di grassi , ·enne anch e aun1entando il numero delJ e tron1bo ... i e delle en1bol ie. A loro volta, q uc te .&0110 connesse con l 'adi1}osità, per cui non a torto si è parlato addirilLura di un cc tipo e111 bolico '' . .E: t1n fatto che negli obesi , il circolo è sotloi1osto a d un maggiore sforzo, sicchè e o tende all'indebolimento, per cui ne resta fac.ilita.ta la formazion e di trombo.si . carsa e n on c hiara aprJare invece l 'influenza di a ltri fattori i1el det&rminare l 'aum ento nel numero delle trombosi (aume11to degli interventi operativi, <lelle iniezio11i en<love11oso, d elle m a latti e cardio-vascolari), menlre esso è da con sidera r si in J?n rte conne1sso con l a 1naggiore età cl1·e o ra si rag·gitmge in con fro11to di UJl tern1Jo. Oltre al ralle11 Larr1ento della circol azione, al 1turr1ero delle piastrine, allo spostamento n el 1·equilil>rio colloida le nel plasma, è stata seg·nalata a11che l a parte della reazion.e endotelinle, non La11to nel sen5o di n1odifi cazio11i SJ.>ecifich e della i)arete vasale (p. es. nella tifoide) qu.a11to n ella sensibilizzazione (od allerg izzazione) d ell 'endo1e]io da ·p arte d el processo infet livo, sicchè ne verreb1be fac ilitata l a forntc.zione dcl tron1bo di piastrine. Tal e. sensil).ilizzazione però non può essere cl1e generale od almeno dì dati t erritori vasali e n on J)UÒ, quindi, spiegar e la forn1azior1e d el trom})1J in punti d eter1ninati ·della ' rena femorale. Qualche a utore h a cre duto di attrib·uire gli an11r1as5arnenti ·e ndo teliali delle ' '·en e doll 'a rLo inferiore ad una sen . ibilizzazione l ocale d el 1'endotelio .stesso , mentre invece ·è slato dimoslra lo da altri che si tratta di fenom eni connessi co n l 'et.à, la cruestione n on è an cor a d efinitivarriente ri solta, tl111to t::O.ù cl1e tali amn1a sam·enti e.n dotelial i sono stati osser vati anch e in un bamb·i no di 3 a nni, morto in egt1ito • u sepsi. Scar so val0re ha nno, in proposito, gli a1)porti sperirnenta li di an1massamenti en·d oLcliali a ttribuiti a s.e n sibilizzazione. La trombosi spontanea dell'uomo i1o·n h a nulla a ch e fare con i processi di allergia degli animali ; n·e lla 1)ri1r1a, alm,en o agli sta.di iniziali , non si ii)uò parlare di sensibilizzazione de1la parete vasale ; i11 es·sa il trombo è costituito da p iastrin e, i11on lre n elle osservazioni sperimentali si ha una formazione di fibrina. La trombosi, nell ' 11onio, è iin fen. ome110 del sarigue e non. ~en­ 1

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doteliale.

207

SEZIONE PRATICA

Per quanto riguarda la i)rofilas.si, tenuto conto ch e l 'ag1glutinabilità delle piastrine è connessa con la proporzi one dei corpi albuminoidi del ~angue, e specia lm ente con le soslan z.e fibrinogene, appar e utile lottare coin tro questa discrasia, per cui g iovano le sangui~ughe od il loro estratto. L 'utilità di queste ' =iene confermata .d ai chirur.g i m ·e ntre non si può dir.e ch e lo stesso eff ett~ si possa otte1,l e·re con il sym1patol o con a ltri m ezzi d el ge11ere. L 'A. insiste sull ' impo,r tanza delle mo.d ificazioni della circol azione per il determinismo della trombosi i&pontanea, come viene dimo strato dal fatto d ella s ua rnaggior frequenza nella operazioni sotto- anzich~ nelle sopradiaf'ra111matiche, negli interventi sui grossi gozzi (in cui si ha un particolare carico del circolo) e nell'anestesia gen erale in co11fro nto con quella locale. Di fronte a ll 'importanza delle modifi ~. cazioni della cor rente, passano in seconda linea quelle della composizione del pla ~ma. ipa ciò la n·eces&ità, per la profilassi, ·d i opporsi .anzitutto ai fatto•r i fisici ch e tendono a rallentare la circolazione, pure aiutandosi per modificare l a composizione del sa n gue mediante le sanguisu.gh e, men tre· è u11 faltore trascurabile la sensibilizzazion e endoteliale. La trombosi spontanea, s11ecialmente della vena femorale, è temibile soprat tutto per l "en1 -. bolismo poln1onare, ch e è più pericoloso nel c.a.~o di stasi d a enfisema od aderenze pleuric l1e, an zich è ne lla stasi da viz1 cardiaci ; no11 è impro babile ch e g li sforzi di tos&e contri buiscano a dare, da una trombosi, un' embòlia mortale. Come si è più volte a ccennato, l 'embolismo polmonare m oir tale è dato da trombi della vena fe1norale; una conferm a di ciò, si h a nella misurazione di emboli ch e hanno dato· la morte , e ch e risultano della lun ghezza di circa 40 erri ., il ch e corrispon.d e ad un dipiresso alla lu11g·h ezza della vena femorale dal legamento del Poupart a l poplite. Vi sono indubbiamente dei fattori fisici (n1et ~~.n&i a sedere, uso della ipadella nel l etto, colpi di to.sse, movimenti bruschi, ecc.) cl1e f&,;oriscon o l 'emb-Olismo. Spesso questo segue subito la trombosi, la quale - a sua volta si può formare rapida1nente, in meno di un giorno. Comunq11e 1 formatasi la · tro1m bosi nella ' rer1a femorale, ciò clic può riconoscersi ab·ba1Stanza agevolmente, è neoessario che il paziente eviti ogni movimento cl1e po.ssa distacCA re il tro1n b·o , a lmen o fino a che questo si sia org.anizzato ·e d aderisca alla parete venosa , pe.r il che si richiede una diecina di giorni. Jn complesso, per esprimersi in linguaggio matematico, la tro1nbosi è costit11ita · da una serie di vari.abili; non è una sol a causa che la provoca, ma sono diverse condizioni, che concorrono alla .su a formazione; l a loro considerazione è della massima in1portanza per la profilassi e la terapia. fil. 1

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Diagnosi delle tromboflebiti dei seni. (II. PtoGER e \ · . PouHSINES. Le · .Tortrnal i11édìcal França.is, ottobre 1938). Le tron1bo.flehiti dei seni sono per lo più dovute ad un.a infezione locale ch·e si propaga per vicinan za fi110 alla 1)arete del seno; talvolta però la tron1b·o si .ha una causa più generale. Dal pu11to di vista sinton1atologico le tromboflebiti .si manife·s tano coin tre ordini ·d i sintc)n1i: 1) Sindrome circolatoria ·dovuta alla stasi cc•nseguente alla obliterazione ·del lume del

seno. J1e

2) ,Sindron1 é infettiva indice della infeziolocale o generale e dello &tato setticopie-

3) Si11clron1 e n,eu.rolog ica conRie1guen te al-

l irritazione o· .a lla

XLVI,

Nu~1.

5]

!l~)

Tromboftebiti de.l seno· ca.verrios.o. Nel quadro clinico di queste tromboflebiti la sindrome circolatoria è la p~ù in1portante e sop·r attutto a carico della vena oftalmica. Co111e conseguenza infatti dell 'oblit.e razio·n e di tn.le seno si produce Sitasi nella vena oftalmica e quindi ed·am.a delle i)alpeb·1 ~e ed eS-Oftaln10 con ch em.osi sierosangui.r1olent.a . rare le emorragie retiniche· e la 11evrite ottica. È molto utile l 'osser,razione d-e lla prova di Crowe-Beck: · se si oss.e rva all 'oftaln1osicopio lo stato delle vene retir1iche dura11te la compressione delle giugulari, in un sogg·etto norn1ale si assiste .a lla comparsa ·di un rigon·f iamento venoso che ressa ,s opprimendo la con1pre ssion.e delle giug·11lari; in caso ·di ob1literazione del seno cavernoso tal·e fe11omeno non si realizza più . La sindroine neurologica in tali flebiti è dov11t1a alla co·111pression·e d ei filetti nervosi che corrono nella p.a rete d·el seno cavernoso cioè Ili , IV, \,.I nervi cranici e l'oftalmico. La sindrom.e infettiva ·è costituita da feb·b re supp1u rati va, leucocitosi (16. 000-20. 000) e meta.sta.si. purule11te, viscerali o c utanee. Etiolo·g icam.ente nelle tron1boflebiti del sepo eavernoso si ·p osso1)0 disting uere una forma anteriore, caratt.erizzata dall'evoluzione acuta , 1·a 1)ida e dalla i11tesità d1ella stasi ,,enosa orl)itaria, quasi sen1.p re co11secutiva ad affezioni ~t afil ococcicl1e della faccia, .ed una forma post erior~, molto più lenta n ella sua evoluzione, di origine otogena. La dia gnosi differenziale di que·ste tromboflebiti deve ,e ssere fatta con le lesioni infian11natorie ·dell 'orbita e con le lesioni intracraI•.iche della fo~s.a cer ebrale n1edia . 1

Tlll'CO.

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[_A~·~'o

cc IL P OLICLINICO »

208

infi.amrr~azione

d~ll '·en ce ­

fa]o, dei n er',ri cranici o. rlelle meningi vicine. Le tromboflebiti ])rincipali sono quella del seno lateral~, quella del se.no cave·rnoso e quella del seno lon.gitudinale su:periore: si -d eve tener pr.esente i)e rò c.h e queste flebiti possono fa cilrn.ente J)ropagarsi d.a un seno· all 'altro e quindi IJÌÙ territori ·vengo110 colpiti conten1pnranearrteDte.

A.l Ttombofl éb·i ti del seno laterale . .. Il quadro cliniço di qu.este tron1bofle·b iti è dorl1ìtiaLo dalla sindrome infe tti,ra, giacchè p·e.r lo f.>iù es.se si manifestano in individui da vari') ten1po soffere·n ti di otorrea : si l1a feb.b 1re ~ tipo supp11rativo , ip·ertrofia della milza ·ed ir1fine lo stato seLtico1)ierpico p·u ò d·etern1iJ)a1·e di5sen1 inazioni ·emb1o liche. In,tece la sindrome n eurologica (scarsa cefalea, liquor ind enne) e la sindro111e circolatori.a p•asi&ano in SE·conda linea : quest'ultima è costituita talora cla UTt lieve ede,rr1a 11el]a regione rr1astoid ea e dalla negatività ·della n1anoVI·a di Que.cke11stedt dal lato r11.alato. Le tro111boflebiti del seno laterale posso·110 r;rese·ntare con1plicazio11i do·v ute alla diffu sion e clell 'infezione talora ai seni vicini tialaltra alle me11ingi o ai centri n e rvosi fino a 1rrovoc.are un ascesso del c er v·elletto. M<>lte tron1boflehiti del .&en o la terale sono i11vcce pau ci&into·m atiche o <inche latenti. La c1iag nosi diffe·r enziale di tali flebiti deve esf'ere fatta soprattutto con le altre con1plicazioni delle oto-n1 astoidi.ti : meningite o asces..: O . A tale riguardo ricordia1no : 1) ch e m entre Tlella tromboflebite la c urv.a t ern1ica presenta grandi oscillazioni , è con1inua n ella rnenini!'Ìl 2 e l)es,so asise11te nell 'ascesso; 2) cl1e i dolori e la ce falea, per lo })iù diffusi nelle n1e11in giti .. on o quasi sen11)r e localizzati alla n1.a~ to1cl e in c1uest e flel)ili ; :3) : cl1e Ja puntura 10111bàre è n erraLi,,a i1elle tron1bo fl ebiti (se si eccettua tn la 1)rova di Queckcn stcdt 11nilalerale), J)1e11l r(j dà el e111enti in11)ortanti i)er la dia.gno·si d i m-eninmte o di. aRce~~o. • 1

1 ,.om,bojlebiti ctel sen.o periore. 1 1

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lo~ig itudinale

Sll-

Nel LJuadro clinico di queste tromboflebiti la Flictdrom~ n eurologica ·è la più importante e.d è costituita da due ordini di sintomi. Gli uni ·diffusi e çonsistent.i in son110Jenza, torpore., leg-g era confu:::,ione me11tale, cefalea, .sono do,-uti alla stasi sanguig·n.a estesa a gran parte della co·r teccia; gli altri, più localizzati, con1e le paralisi progressi, e con crisi jacksoniane, seno dovuti ,alla propagazione della flebite alla ve11a di 1'rolard: la p iù caratteristica di tali paralisi consiste in una emiplegia c he inizia ·dall'a rto inferiore e raggiung·e ra1pidan1ente quello s uperiore e la fa ccia, emi1)legia che pre&enta variabilità di sintomi a seconda delle diverse con.d izioni fisiologiche (veglia O• sonno, d ecubito destro o si11istro, ·e cc.). La sindrome infettiva è scarsa e co5Ì pure qu.e.lla circol atoria ch e si riscontra .solo nelle forme rgra.vi e ra1)icle sotto forma di edema del cuoio capelluto, dila(4zione delle vene sottocut.a.i1ee del vertex ed epistassi. Le tron1hofl ebiti del seno lon gitudinale son o dovute. con più freque11z.a cl1e quell e degli altri ~11i a cause infettiYe cli ordin e gene.raJe e posson o avere una eYoluzione ar utis im a o ~11 h,ar11t:l. F. TosTI . 1


[_.\.Xl\O ~L' I, ~"C~(. 5]

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Accidenti vasali de Ile estremità. (G. DE TAKATS. Journal 1ln1ericnn, 1 /edical Association, 2 apri le 1938). Gli auider1.ti vasali delle estremità consisto110 in un improvvi.&o inasp.~ttato disturbo della circolazione locale di1:>ende11te da emorr~1gia, embolia o trombosi. L'emorragia artP-riosa., dip-ende11te dalla s·ezione J)ÌÙ o n1eno netta del vaso, è quasi se.mpre abhor!danle e ])tolungata, perchè la co,n trazicne delle arterie è meno efficiente ed il sangue _arter~oso è meno coagulabil e. È ]Jrodc1tta più (11 freque11te da ferite d'arma da n1oco, da armi da taglio o da punta, o da fran1n1enti di ossa fratturate . Se il sangue si versa all'esterno attraverso la pe lle l'emorragia pùÒ es&ere <i rrestaLa con la cor11pressione o la Cf>Strizione al di sopra della lesione. l\f a se il sangue si spande nei tessuti molli con la · forn1a,zione di .un grosso en1atoma l 'e111orragia puo 8rrestars1 spontanean1-e.n te per la com ·prressione P~rcitata dal sa11gue ~tra,·asato sull 'arteria. In tal caso si ha l 'occlusio,ne definitiva del vaiso a meno che non si produca un aneuri~ma o il cc>sì detto err1aton1a pl1lsante . Siubiettivamente si l1anno sensazioni di torpore , di formicolio e d'o lore nelJa zona nella quale Ja circolazione è arrestata . Talvolta il primo sinton1a è la paralisi. Obietti, amente. si riscontra pallore, cianosi, abbassame11to della tem·p eratura, scorn parsa del polso e(l infine, se non si inlervie11e JIBr risl.abilire Ja circola• z1one, gangrena. Tal,·olla nei traumi in , ,icinanza di un 'arteria, questa subisce uno spasmo tale da occluderla co111p)etamente imitando co &ì un' occlusione organica . Al riguardo conviene tener J.-'Tesente cl1e quando un 'arteria è r.l1iusa da un coagulo si può avere uno spasmo p1iù o meno persiste·n te· dei vasi collaterali. Per arrestare l'emorra.g ia occorre in primo t em-po ·p rocedere a lla compressione o costrizione dèll'arteria , ma per non più di mezz'ora o al massin10 un ·o.ra, poi è necessario legarla o suturarla. Alla legatura , s pecie negli a1ti inferiori , $egue ii1 un certo 11um-ero ài casi l a gangrena , che costringe all'amputazione. Ma dopo la legatura di llna grande arte.ria, ql1ando non si d:-termina la gangrena, $Ogliono aversi distl1rh1 ch e devono essere attentarr1ente ~orvegliati e curati: ipoter111ia, senso ·d i torpore, mancanza de] polso, atrofia e ret.razi<>ne dei muscoli, nPt1ritC' i schen1ica. . Tutti questi inconv·e·nier1ti possono essere evitati ron la st1tura, eh~ ricl1ied'e t1na tecnica delic.;tta. nella quale ogni in edico do,Trebb e. essere AddeRtraLo. L' e-mbolia arteriosa co11siste neJI 'improvvisa occll1sion " di t1n 'arteria <la i1arte di un coagulo prov<.iniente dal cuore o da un altro ' raso • • VJ.c1no. Le affezioni che la producono sono in ordine cli frequenza Je seguenti: cardiopatie: 1

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SEZIONE PRATICA

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post-operatori, infezioni e traumi, aneriosclerosi, aneurisma , aborto e. parto, flebite. Per lo più l 'inizio è fulmineo: si ha dolore· iolento, e conten1porar1ean1ente paralisi, raffreddamento , pallore e scor11parsa del i)olso, ed in C·a po a i)ochi g iorni marmorizzazione deJla pelle e gangrena. La diagnosi differenziale con la trombo·&Ìr dovrebbe essere bas·a ta sul fatto che nell "en1-bolìa l'inizio è più rapido e più violento. Ma Ja distinzione non è sempre così netta. Il tratt·a mento da prefe1irsi consiste nel1'estrazione delÌ'.e1nbolo, che deve essere comunque subordinato alle co11dizioni del cuore, ·della .p arete vasale nella zona occlusa, e dei vasi collaterali , noncl1è al tempo trascorso dall'inizio dei sintomi. Purtroppo le condizioni d el cuore e dei ,,asi vicini non possono es.sere modificate. t•embolectomia dà risultati sod1disfa centi solo se praticata entro dieci .ore dopo la comparsa dei primi disturbi. . Comu11qu1e prin1a d 'interv·e nire bisogna accerta re se si tratta di embolia o di trombosi, lc>calizzare il punto dell'occlusione , rilevare lo stato dell'apparato cardio-vasale e l'e:ventuale c-sistenza di segni di gangre na. Qursta si manifesta di rado sull'estremità superiori , il che rende più indicato l 'inte·r vento per embolie arteriose ivi localizzate. ' Prima e dopo l'eniliolectomia , e indipendentemente da questa, d evono essere p·reS€ accurate 1nisure co~servative intese a mig-Jiorare la circolazione collaterale ed a prodt1rre ]a va sc1dilatazione p0riferica. L'addome e gli arti inferiori S<'lranno t enuti caldi ad t1r111 temperatura di 32°-33°, tenendo conto che temperat,1re buperiori sono pericolo&e pe'rchè aumentano il bisogno di o~sigeno e quindi acce·ntuano I.a deficienza arteriosa. (}]i arti superiori saran1to tenuti non troppo elevati ne tro·p po ahb~ssati, a 10-15 gradi al diSC>tto dell'orizzontale. Si faranno iniezioni endovenose dì vasodilat;;it.ori: cloridrato di papaverina ·g·r. 0 ,03 e r1itrito di sodio gr. 0,06 in pochi eme. di soluzione fisiologie.a o · di acqua distillata (è bene uiS·a re 1soluzioni fatte· di recente). 11 rn ldo ed i vasodilatori diminuiscono lo s1)asmo delle arterie collaterali, prodotto da 1 dolore . dalla paura o cJallo &hock e sopratutto dal riflesso d·eiter1ninato dall 'en1bolo. Tn u11 gran nun1·ero di ca~ i que~te misure sono sufficienti a ridare all'arto il colore e la te1111peratura normali. Se ciò non avviene è a temere la •g angre·n.a. In ta 1 "'aso anche· se sono trascorse più di dieci ore è O}J.portuno di praticare l'embolecto1nia prima di essere costretti all '.an1µuLazione. L'embolec lomia n on è l1n'operazion e difficile quando sia praticata ron mP.zzi adatti. N'on si può dire r si ottengono migliori 1isultati con le misurr conservative o con 1'cmboleétomia. ma i~embra che questa sia da preferire . ~ l ati

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<< IL POLICLINICO

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[AN•NO

XLVI, NuM. 5]

Gli e111boli periferici .n1ultipli quando pasi quali la succ]avia è co1npressa tra la fascia !'-a110 da un arto all 'altro, al cervello, al cuore, costocoraooid ea, il 111uscolo su cclavio e la paa i rei1i, a ll 'intestino 11anno i1aturalmente una r·ete toracica); la diagnosi si basa st1lla con1i)rog·nosi infausta. Ma fortunatamente per lo parsa dell 'eden1a e della cianosi, stillo sviluppiù g-li emboli si mantengono isolati .p er papo della r eLe venosa collaterale e tal,1olta sulla recchio ed ancl1e quando si susseguono conforn1azione di un coagulo palpabile sotto l'as<:ntono all ' infermo di vivere per n1olti anni, sc.ella o sotto il 1nuscoloi pettorale. L'isolamento qua 11·d o siano adeguatam e•n te curati. o l 'asportazione del segmento trombosato ageLa trombosi arteriosa pu9 dipendere da cau - vola il ristabilin1ento della circolazione colse ineccaniche, corr1e le gruccie O· una costola l aterale.. cervicale, da scottatura, ·da congelame11to, da i\Ia 11ella grande maggio·r anza dei casi, la infezioni, co1ne nella pulmonite e nel tifo , da trom.bosì venosa si verifica agli arti inferiori. arteriosclerosi e da arterite obliterante. La dia~ Se n~ distinguono quatt.ro gruppi: I) trombosi gno.si differenziale con l'embolia non è semspor1ta11ea d .e,l la safena normale senza varici, pr€ facile. (molto più frequente nei ma.sc1h i), con flebite Si cura co11 gli stessi procedimenti, eccetto ascendente, accompagnata da lieve ipertermia, l'embolectomia, indicati per l'embolia. La sue, ,di rado. con localizzazioni .secondarie alla tura del vaso è seguita d.alJ,a ripro·duzio11e de~J nt1ca, alle h·raccia o alla faccia; -è ·d:etern1inata tron1bo. L ,escissione del tratto trombosato può da streptococchi, infezioni reumatiche, tuber<·~se ri; indic:ata quando es o co·&tituisce lo ticolosi; 2) tromb osi di vene varicose; ha la mo.lo per gravi fenon1eni di spasmi vasali di stessa sintomatologia della forma precedente, natura riflessa (ipotermia, torpore, cianosi, in.a ha un d eco·rso più lento; è accompagnata dolore). ' da lar-g he chiazze di ·edema ed indurimento peE degna di essere menzionata la tron1bosi riflebitiro , do1 orre. alla pressione, ulceri; 3) arteriosa multipla ch e ancor più s imula l'emtromboflebite delle v:ene profonde con quadro bolia. clinico ,del tutto differente; dopo sintomi proVa infine notalo che la periarterite nodosa, dromici (dolore al collo del ;piede o alle cacJ1.e j,aìvolta costituisce la manifestazione al- viglie, diminuzione del polrso, della p edidia , l ergica di un 'infezione vasale cronica, ·Pillò p rofebbre lieve, lJelle legige·r mente calda ed edevocare l'occlusione arte-rios·a acuta. matosa), si ha dolore improvviso, violento all 'i11gl1i11e , rapido gonfiore dell'arto, che diL ' t;morragia veriosa, 0 ltre cl1e dalla p1untura a ccidentale di una vena, è d·e terminata per venta prima cianotico e poi bianco e duro; 4) t:on1bosi delle ' 'er1e perfo·r ate de] polpaccio : lo più da varici. La parete d ella vena mo,J to è una forma grave nìa rara, c·o n ed-ema locad eli cata si assolLiglia e si rompe facilmente . lizzato, dolente alla pressione, febbre e spes1'.alvolta l'emorragia è ·esterna perchè la pelle so embolie pulmo11ari fatali. sovrastante· la zo11a varicosa diventa sottile e In molti casi la tromboflebite è cau sata da tende ·'l romperBi . Per prevenire tali emo,r ragie foci infet~ivi (denti, tonsille, prostata, ecc.); ed -'.lnche per arrestarle giova iniettare soluè necessario perciò, ìdentificare il foco ed elizio11i sclerosanti \ol eato di sodio o di potas1l1inarlo. ~io al 5 ~~) . Le err1orragie da vene varicose possono e&Il tipo . superficiale si cura con fasciature o sere 1nolto abbondanti e produrre anche il disbeJ1daggi elastici o con l 'applicazione di una po111ata con ossido di zinco e glicerina. Nella sanguamento" Si arrestano tenendo sollevato l ,arto ed applicando un b1e n·daggio stretto dal- fa15e acuta giova !,a rontgenterapia che fa rele dita d ei piedi fino al ·p1Unto sanguinante. g r edire l'essu1dato perifle.bilico . Occorrono inolI.'infezione e l 'ul cerazione della -parte si ve- tre il riposo a letto , l'ele,1azione dell'arto e rifica1lo raramente. le a1~·plicazioni calde. ~1a l !immobilizzazione Alcu11i individui con ano·m alie vasali con- no.n deve es.sere prolungata. Nelle forme infettive, rapidamente ascengenrte, come fistole arterovenose o aneurisn1i, :pe11·dono spesso sangu-e da an·et1rismi midE>nti è ir1dicata la legatura della safena. ljari d ella pelle. Si Cl1rar10 con la rontgen o Ne~la trom.b oflebite. profonda bi ogna solrél diq,terapi.·a . lec itani.e11.t e adoperare i n1ezzi ch e combatLa trom bosi venosa colpisce qt1asi sempre tano l'e dema persistente e riducono le possig li alti inferi ori. bilità <li formaz~one di emboli, nonchè la I\1a s i possono avere due forni e tipic'h e di trombosi ascendente. L'arto deve essere, tenuto i111mobilizzato e le.g g,ermente sollevato e so.Jo tro1nbos i d egli arti supe riori: a) La tron1bosi quando la temperatura ed il pol -o sono tornati a'rendenle. d ella ce falica o della basilica in e11ormali si può con cedere all'infermo di fare gt1ito ad iniezioni di sostanze irritanti, come l r goluzioni ipertoniche di destrosio, e anche qualche passo. Per combattere l'edema, che in sevuit0 a trasfusione· si cura con il riposo, tende a produrre la fibrosi permanente del sotl 'elc ,-a zion e del braccio e l e fom entazioni caltocutaneo, si ridurrà la ingestione giornaliera de ; b) Ln trombosi d ell 'ascellare o della sur- di acqt1e a non più di 1000 eme ., la dieta docla·via di orig ine traumatica (gruccie; frattura \irà essBre pover~ di cloruri. e $Ì somministreo lu sazione dell'omero, for zi mt1scolari per r1nno dit1retici (clorl1ro o nitralo di amn1onio , 1

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IAKNO XLVI,

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NUl\I.

sali di mercurio). L 'infern10 qua11do si leverà dal letto dovrà usare le calze elastiche. Co1nunque è 11ecessario che il trattamento sia i·stituito tempestivamente. Se s'interviene tardi le prob·a bilità di miglioramento diventa110 quasi null.e.. perchè il tessuto sottocutan·eo è div·e ntato tihroso, i linfatici sono distrutti, ecl il liquido è stazionario. In questa fase sol o l 'a1npia escissione del tess uto malato può riuscire utile. DR.

DIVAGAZIONI Il rneccanisno endocrino regolato1·e del tempo fisiologico. (E . CANTILO. lA Presse ~lédìcale, n. 103 , 1938, jJ. 1900-1903). L'A. riporta la storia clinira di 2 P'P· enl1 ambe di 30 a. di c ui ecco i dati più essenz ia li: • Lfl 1:i. ave,1a l 'aspetto di una b·a mbina: altezza m. 1,33, caratteri sessua li propri del1'eLà in1J)OOcrc , \'OCe e psich e infantili, mai n 1m. regolari i11a per uri paio ·di volte solo n1odicl1e p erdite sanguigne durate solo un 'ora. ]\'[. B. - 15 % J?ollicolinuria: in 6 d eterminaziou i 3 \ 0 lte l1n 'e]i.m ir1azion e di 5.0 U. R. Jl&:;J' 24 ore. Prolannria: su 6 d etern1inazioni rnai IJr csenza di Pro]an. Tolleranza al gluco sio: g l1ei~r111a a di·g iuno 0,80 %o, dopo 1 ora dal! 'ingestione di 100 gr. di g·lucosio 0,85 %o Ptn<lio O'rafia della se.Ila turcica: sella assai piccoJa a contorni n ormali. Radiografia d ello scheletro : presenza d elle cartilagini dia fiso€pifis~ rie in cnLrambi i femori. La 2a consultava l 'A. per un 'am-eno-rrea seco11dDria. Le mm. erano cominciate. a 14: a.; in seguito erano state regolari ·prer 14 a . (ciclo 28/ 5) poi s i er.ano fatte pii ù ravvicinate e f>ii1 prolungate (ci clo 25/8) e in fine e·r ano1 cessato cl cl tu tlo. D 'allor·a l a p. JJresentava pal11itazio11i, dolori precordiali , in. onnia, ipertricosi , ingrassam ento ·di 10 I\.gr. Non era mai stata gravi·d~. La p. era del tiro iperplastico longilineo , con la fa·ccia a tipo acromegaloide, con \roce a tipo m.aschile e aspetto vecchieggiante.; era alta m . 1 , 71 ··e :p esaga Kgr. 75. Polso 120 a l m'; P . Mx. 180, Mn. 70. Prolanuria A. acce.ntuata. MB. + 53. Glicen1ia a digiuno 0,87 %o; dop 0 in·g estione di 140 gr. di gluco$io: 0,40 %01. D o.p o una c ura con follicolina ad alte dosi (400. 000 U . I. B.) rapido mig·liora111e11to.: P. ~ix. 120, Mn. 60; glioemia a digiuno O, 07 %o dop'Ot carico di g lucos.io ] 08 ~oo. M1D. -t- 7 ~~ - Nelle t1rine scomparsa del Prolan. Ecco ·dur1quc 2 donne che ]Jer l 'età dovevano d c1finir&i .adulte cli cui invece la 1a. presenta,'a caratteri somatici e l)Sichici di una Lan1bina mentre la 2a caratteri di senilità quali sian10 soliti trova:re dopo la n1·e nopausa. P er esse mentre il ten1po fi·s ico è uguale il tempo fisiologico è di,rersis. im o in qt1anto una è ancora t111a bambina , l 'allra è già una , ·eccl1ia . .. 1

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SEZIONE PRATICA

Il fattore che ha determinato questo fenomeIlo ·è l 'i1Jofisi, l 'organo somatotropo per ec cellenza, c.he nel 1° caso er-a insufficie11te (infa11t.il ismo), nel 2° iperfunzionanl e (senilismo , sindrome tipo Cushing'). In esse in fondo nulla 0' è di patologico; sol o ch·e una è ancora riel periodo d el! 'infanzia ù I 'altra in cruello cl ella vecchiezza. L'ipofisi ha dunque un potere d 'invecchia n1er1to. Essa non è co·m p ar.a bil e. ad altri ele1non ti del sistema endocri110; l 'A. la parag·ona àlla carica di un orologio, cl1e può b en esser e intatto n1a se no11 ]o si carica i1on cammina , se lo si carica trop p o spesso avanza n1entre se lo si carica troppo rararrLente ritarda. Se jn1n1aginiamo iì :5iste1na ormonale senza . ipo fisi , vediamo che n essun ormone fa difetto; vi sono tutti: la folli colina, il :progest erone, il t estos,.terone, l 'insulina; l 'adrcnalina, la cortina, la tirossina, il 1)aratiro11°e. eoc . Cl1e co . . a r11anca? L 'essenziale: la carica d el l 'orologio cioè le stimoline di ori.gine ipofisaria. Quando l'ipofisi funziona troppo (carica troi)po so\·ente ·dell 'orola:gio) il t en1po biologico si accorcia risp·e tto al t err1po fi. ico·, qua ndo funziona poco (carica troppo ritardata) su ccede il contrario. Nell'organis1110 uman o c ' è i)erò un eJe.mento che man.c:IB. n ell 'orolo·g io: la 7,ossibilit.à . che a l cune g'l.andole, pur co11trolla t e dall'ipofisi, a loro volta agiscano sull 'i1Jofisi co1ne fattori di inibizio11 e, ciò che 15u ccede sopratuLLo per gli ormoni cssuali, co1n e p er pri1ni han no dimostrato i cli11ici (follico1ina 11elle esi)'erienze di D i:'l Castillo·, andro~1ti11 a in quelle di Mc Cullac11 e 'Valsl1). Concludendo l 'invecchiamento .d i un in clivid·uo è dato dalla sua prog,ressione n el teffiJ)O individuale che non è si11onimo cli t en1po fisico : l 'eLà real·e di un individuo è indipe.n clénte cl.a lla sua età fisica. Il ritn10 del tempo (li un individuo è r egolato dal su o co,1n1)le. :s o er1doc rino e ques t.o essendo r eg·olato da l! 'attivi tà d·e ll 'ipofisi , si può dire in d e·finitiva che è l'ipofisi ch e regola il tem110 individu.a le. Essa ~ccelera costantem ente 1'accrescin1ento dell 'i11di viduo n el ten1po e n·ello spaz io , c ioè in tutte e 4 l e dimen ioni. Considerata di r)er sè l 'ipofisi è sempre acceleratrice che è qua11to dire fattore d 'inv·eccl1iame nto, solo cl1 e n el1'organismo esistono d egli or111oni, quelli se~­ suali, ch·e n e moderano l 'attività. È per questo, che quando cessa l'attività deJle gonadi $Ì ha il rapido inveccl1iam ento c]1e r assomig·1ia in n1anie.r a così sugigestiva a llo stato iperip·o fisario acromegaloide; è p er qt1esto cl1e nella vecchiaia l 'uomo va in contro nll 'ipertensior1 e (eccesso di adreno-stin1oli11a~ , al diabete (ecc.e sso· di ormone diab.ctogen o) , al1'osteoporosi e alla fra gilità ossea con iper calce-mia ( ecce&so di paratiro-sLimolina) all 'abi f o basedoviano (ecces o di ormone tireotropo), ai célncri genitali e a ll 'it1erLrofia d·ella prostata (eccesso di gonado-s li1noline) e infin e alla $t)lacnomegalia g·enerale e allo svilu1JI)O de i di' 'e·r i ca11cri cl1e , secondo l e. esperienze di La1

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l .Ax·~o

IL POLI CLINICO »

cassagne, so110 IJt1re dovuti acl uno stato . <.l i i1)er orinia gener ale <la causa ipofi·5aria. Ne viene di cc•11seguenza cl1'e si può essere ·vecchi non per elà real e ma per uno stato di d i. er1clocrinia . Co ì basta un a dén on1.a ipofi~ario ·tipo Cushin g per riprodurre tutlo il qua·d ro ·d·clla vecchia ia a 30-40 a . La conosoenz.a dell'ipofisi co n1e o r 0 ·ano di invecchia1l1ento 11a un 'imme n sa portata pratie.a, poich è il 1nedico possied~ o·gg·i clei m ezzi atti ad accel erare il tempo fisiol ogic'O (ormoni irJofisari) ed a ltr i atti a rallentarlo (ormoni Ress-qali sia mascl1ili ch e femminili). Si .apre così u11 c.a1)itolo di endocrinolog ia che l 'A. d efinisce « trascendentale ·» e ch e forse darà all 'uon10 d elle. possibilità quasi divine. L uccHETTI . 1

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X.LVI, Nui\r. 5]

c0:ooscen ze ri el tentativo .di carpire alla nalur.a. i suoi segr eti, di dotare ancora una volta la mano dell 'uomo di mezzi potenti, iSic uri, biolo g·i ~i per alleviare le sofferenze dei propri si1n ili , per rallegrare l o sguardo colla visione di u11 'umanità sempre più est eticamente n1igliore, con il coufe rir·c ad og11i. esser e la suprema pie11a felicità della vita . I,' A. ha riconosci~1to se 5te~o ina deguato allo sforzo cl1e era per - compiere., ha c.h ie5to aiuto all 'anaton1ico, a l fisiologo, al clinico, cosi cch·è questa parLe del trattato rappresenta uno sforzo coll ettivo atto a conoscere il t err•e no dal quale trae <)rigine l' eziopatogenesi delle malocclusioni , d elle asimmetrie e perve r sioni facciali. P art·endo d allo s tudio .anato·mico ·d elle ossa dell'e,stremo cefalico, del collo , illu strato con li111pidc figure in n ero e b icromich e, l 'A. si a d·d.e ntra ne llo s tudi.o , m etrirc o-facciale e c.r anico. La disa·n1i11a attenta delle correlazioni facciali , sia in r apporto allo sviluppo dello scheletro della faccia, sia .a llo svilup·p o son1atico gen·erale, vien e a d illuminare le leggi fisicochimich e embriologicl1e e biologich e d ell e ,,a riaz ioni e della er e·ditarietà. Non è infat.t i più 110ssibil c r on1pr e11dere appieno il , ·asto campo d e::lle n1a l occl11sio11i set1za u11a cono cenza profonda ed ·C.5a Lta d·el]e b1a-si biologiche stesse , c110 altr ave.r so l '1ere1ditnrietà 1conducon o a lle malformazioni co·n genite € acquisite. L'odo11toiatria, al qua le è in pa11icolar mo,d o destin.at0 tale trattato , troverà in questo c,.a fJitolo l1n.a delle parti ancora più v·ergini e s11scettibili di ,rasti sviluppi e di future conquist~. Su tale argomento è stato fatto il punto. Da questo egli potrà i)artire sicuro a lla cc)nquista di più profonde cono.scenze n ei rapporti fra i p rocessi vita li, i f.e11omeni dell 'accrescimento e l a complessa patogenesi dentaria . Nella prima esperie11za praticata in corpore ·vili ·dai primi ricercatori per l o studio dell a pat_ogenesi d e1i difetti di svilUJ)PO da carenze .alirnentari, gran parte aveva l 'os5er, azione dei danni ch e ' 'e.nivano provocati a carico del sistcm.1 schel etrico ed in particolar modo del si,~tem.a clentario. È qu·indi Jo.g ico ch e l 'ortodontia svisceri a fondo la complessa serie di d.an11.i ch e n e viene al sisterria osseo· dentario in coinciden za delle eventuali car en ze alim ent:-lri . Quo lora l)Oi queste interYengano nel periodo çiello sviluppo, il danno cl1e ne deriva si 1nolti plic.a nella sua g ravità e le ossa della faccitl , in particol.ar modo i n1asce]Jari ne sono fJiù a fondo comprom·e.ssi. Q11ale importanza a])bi.a questo· capitolo è flac ile comprender.e qualora si J.>ensi all 'enorn1e 1111mero di soggetti che vengono colpili da tali alterazioni Jtei periodi di calan1ità l)Uhbli cl1e e di g uerre in cui 11nilioni di esseri l)OiS~no essere co~ lret t i acl u11 regime d r.ficitario parziale o tot a le i 11 determinati settori del] 'alim en tazione, in i)arl i col ar n1odo nelle attuali contin genze eco1101ì1 icl1e mondiali in c11i una in,g·iustizia distrib11I iYa co~ trin g·e i popoli I>0' eri a di f en1

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NOTIZIA

BIBLIOGRAFICA

VECCHrs. Trattato Analiticu di Ortodontia. Vol. II, pag. 350 1 ' 'ia Corn elio Celso, I , Ro·n1a. Prezzo L. 50.

l'1 of.

BENIAlVIINO

DE

N e.1 ' "entannale della vittoTia , n·e l .g iorn o fatidico in cui il doloroso eroico perio·d o d el Tiinasoimento italiano tro,·a la conclusione divinata dei son1mi geni della stir1Je e della razz,a, n el g iorno cio·è nel quale ogni italia no onara la Patr ia con l e OJ)er-e d el braccio e del pen siero, conscio, nella naturale u1niltà di port ~1re il &uo contrib u to per un sem1)re più grande avvenire e per una semrpTe più a lta civiltà , il prof. De V:ecchj s, con italica sensibilità fas~is ta , .diffo11de il suo II 'volum e d el Trattato Anali tico di Ortodontia. Chè se noi prin1a di addcn trarci nell '·esame p1u rtrop po somn1ario del lihro ci sian10 sofferm ati d·eliberatam ente ~ulla data . . ch e porta ·ia b·r evissim a prcfazion·e, J1on lo abbia1110 fatto a titolo introduttivo, ma a sottolin:eare co1ne al numerOiSO elenco ·e a lla profo11dità d i pen.siero dei l avori de11 'A., da ll1n g·o ten11)0 riconosciuti e con sid erati sia all 'c8tero ch e nel i10 .tr o Pae,s e, corrispo11de la f'ua r ettilin ea ed onesta figura di scenziato e cli itnJ ~a no. Due anni di l avoro intercorrono tra il I olu111e, qedicato allo studio fJr e,ral entem ent e s1orice d·ell 'Ortodo·n tia che va d alle fonti di Castalia al dogma di Angle, e questo II voluJn e, che .attra, 1 erso l 'a nali i ern brjologica, ar1~ton l ica, fi s.iolo,g ica, chin1i co-l) iologic,a, antro1)o]og·ica, endoc rinol o·g ica. vit.aminologica, radiologica 1giungc, a ltraver o l1no studio serrnto, nlla co1111)lc~sa ·e l)ro lei for111 e etiol o.g ia delle inalocc]u$Ì0 ni. È o ,·,,io qui nd i ch e. a confronto della illun1i11ata eloquenza, dell a profo11dità dottrinale ed l1mani~tic~ sapie11za di. cui è ricco il 1)rin10 volun1e , cmb·r i alquanto I>ÌÌ! "eYero il contenuto di q11e$tO ult imo. Eppure l '.i\. nel 1non1c11to in cui si do111a11cln il percl1.è de]l ' es ere dell'ortodontia. è rotre tto a cl1iedere a tutte le ~c ienze n1edi cl1e, a ntirlie e gio,·ani , le più vaste e J)rofonde 1

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215

SEZIONE PRATJC.\

dere !l proprio cliritlo alla viLa sino all 'uliin10 lirnit~ contro la ingorda e inuma~a prepotenza df-,i popoli ricclti. Ed ancor più tale argo1nur1tq-. divie11c in1r,orlante qua lora si con side rino i rapporti cl1e intercedono fra l o slato, pensoso ed an1ore·voln1ente preorcupato d elle cor1dizioni di s.alute del popolo ·e la concezione d ello Stato fascista i)ropuJ.sore ecl organizzatore di tutta una 5erie di ·pir ovvedimenti al fine ·di creare u11a i1uova razza biologicam .ente e 111e11talrnent·e evoluta ch e abbia in sè l a. forza e la poten za d ell 'Italia no nuovo, d egno e superjore d el gra11d·e e potente antico cc civi5 r c.m a nus ». Il ca1) itolo ' ' III è dedicato ai ra p11orti tra sis len1a d entario e ,·itamine. La p r ecocità e la gravità d ell e l e.. ioni ch e c ompaiono a c.arico del sistema d e11tario, sia durante la gravida n za c h·e durn11te l 'alla lta'11ento n aturale ed artificiale in seguito a lJ a 1111ilateralit,~ d ell 'alimentazione e quindi a lla d f·fi ctenza di ' 'itamin e, sono attualmente troppo cçmu.n e m ente conosciute percl1è l 'im1)ortanza di tali rapporti d ebb a venire sottolin eata . Baoterà ricordare ch e n·e l sistema sch eletric o le - as.senze o d eficien Z:e vitaminiche lascia no il loro n1arcl1io consistente in an omalie n on §Crr1pre fac ilmente riparabili . i\ttra verso lo s tudio d ella fisio11'a tol ogia endocrin1 n ei s uoi r apporti col sisten1a d e11tario, con la faccia, argom,ento ancora pieno di o r11bra ma anor.e di luci, e quindi susce ttibile cli ingenii1ssima serie di studi , l 'A. di cute e tr<:ttta dell 'accrescime11to d ella faccia n ei s uoi n1olteplici rapporti co n le l eggi fondamentali della crescen za, n ei , uoi periodi e n elle su e fasi, nel sesso· 0 i1elle cri&i d ecisi ve dell 'evol uzione sessuale. L 'arduo· a r g·on1ento è illustrato da numerosi scl1emi .e dia1gr.amn1i , da tabelle nu1n·ericJ1e che lo r endo110 estremanl ente chiaro e comprensibile. Do po un capitolo, dovuto al Direttore del] 'l 5tit.uto di Anaton·1ia di Rom.a, n el quale vengo110 esami11ate l e correlazioni morfometrich e d ell 'ap1)arecchio masticatore, d el t utto o·r igi. .r1ale, l 'A. amplifica il suo respiro nello es-ame <.lei tipi faccialj , osservando i rarpporti fra cof- lituL.io1te, s istema d entario , faccia e cra 11io a lla lu ce d elle ulti1nr. conoscen ze di biotipolog ia ·~d ortogen esi. A questo punto l 'eclettico u1nartusimo d ell 'A. , trova modo di dare for1 oa di art e alla su a es.posizione, nor1 dim entico inai degli im1)erituri contributi d ei l)iù g ran di Nostri e chiude il .~uo ' 'olum e a,r.endo inr1anzi :1gli occhi d·e ll 'intelletto la divina frgur~1 ·del più g rande genio ch e sia mai e~i stito, d ell 'irTaggiunbile Leona rdo. PurtrOJ)PO no11 c',è stato J)Ossibil e cl1e in su1tesì esporre il vas t.o oo:rìte11uto d ella seconda parte di quest'opera, ma ci au g uriamo di aver l)()ll1to offrire a l lettore la sensazion e· cl1e egli p11ò ivi tro,rar e le basi i5icure, dalle quali C<l111pre1:tdere il più esattan1ente e profonda1nent e possibile la 11on ~er11p,r€ cl1iara e fn1

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cilm enl( intuibile etiolog·ia delle malocclu• • SIOnl. Conosciuta l 'evoluzione lorica e la , critica dottrinale dell 'o·r todontia (I voi. ) e. r esosi padrone d el m 11ltifo rn1e complesso di cognizioni d i ordin·e gen erico e specialistico , ch e solo l ' odo-n toiatra-medico· e chirurgo è in grado di vagi.i.are e comp,r endere, il letto·r e attend erà irrLpaziente l 'ultirr10 volum·e che gli consentirà di sfruttare apipie110 le conoscen ze acquisit e e ·di e.sser e un ' 1 alido assertore di una doLt.rina a si curo e vasto su ccesso . Così d a l difficil~, nspro lavoro scientifico si offre a molti, con gene r osa fatica , la possibilità di portare. l;en1pre più avan ti la piccola . . cintìlla suscitatrice di sem p re più luminose conqqiste per il benesser e de ll 'um anità . Dott. Cn1.\PPETTI. 1

CENNI

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BIB LIOGR A F·ICI< 1l

J·'. O. HoRING . J(liriisc lie f 1tj ekti011 s ~eh-,.·e . Un ' 'Ol. in-c 0 di 18'-! i)agg·. J. Si1ring'er ed. Berlin , 1P38. Cj dobbiamo liberare dall 'id ea ch e la malatti a sin da r o11siderar.si come q11alcl1e cosa di cstrél D·eo erte penetr a i1ell ' org.anismo. Il co11C1elto di « n1<.1l.attia " è unà pura astrazion·e , uno stato traosito·r io di un i11tlividuo; e così ~"Ure i clue stati di i11a lat.tia e salute non si possono pen sare al di fuo ri d ell 'i11di viduo. L ' una e 1'altra co~titu~scono un inin t~rrotto proces50 biologico, ch e 11on si pt1ù s taccare cla l comlllf'sso d cl le m anifestazioni , ·itali. Co11 questi concetti , l 'A. ir1izia la traltazion e di questa dottrina cli11ica d elle malattie infettive, con &id erando le cose da un punto di vista r.nolto e ìevato , ·da quello della biolo.g ia g·er1erale. F~.d a ll 'ide!a della 111alattia cc.m e lotta fra l '01s.pite .e d il germe, sostituisce qu ella , :ben l)iù con son.a ai ·p1rincipii b iologici, d ella si111bi~)SÌ fra i due, eRamin.ando le basi morfologicJ1e, fisiopatol og·icl1e e &i·erolog ic11e d ella f' inton1atologia ·delle malat1 ie i11fetti,1e.. J_,a sin1bi osi può ess'3re turbia ta ed -ecco l 'in fez ione l ocale e gein erale e la s·e psi , n1 entre il r i t.abili rr1 ento dell 'equilibrio IJO ria ed indica la g ua• • r1g1011e. L :_t\ , tratta l)Oi la profilassi e l a t.erapia, distlader1do il l ettor e dall 'antica creden za ch e J)er ogJ1i malatti a infettiva si po~5<:'l n.e l futuro otLen ere u n rin1e.dio specifico, vana illusione ormai tramontata a cui si va sostitt1Pndo il concetto ·di terapia aspecifica, modificatrice , .a·datt.abile a tutte l e m al attie, me.11tre l)er alc:ur1e può essere utile l a cura sp ecifica. L'·esp1o sizio:a e ·è lim·piidamente chiar a ed il lib·r o ~i legge icon lln cr escente inte res ~ e perchè :scopre r ealmente nt1ovi orizzontj allo stt1di oso . fil. (1) ,Si prega d 'inviare due copie dei libri di cui si desidera la recen sione.


216

lC

IL POLICLINICO

B. L" o. \ONDO. Les gastropatliies des. S)'[Jl1ilitiques. ~Iasson et C., édit. Paris. l,ì11 vol. di ~ 1 6 pag., 19 fig., 32 fr. Tra coloro ohe, troppo allargando il domilJjo della sifilide 11e]l ;origi11e delle visceropaLie., scorgono il treponema pallido ovunque e coloro per i quali lo stomaco sfugge all 'assalto de·l l '.~nfezion~, B. lJ dao11d-O occufNl i I g iusto po~ ~to interrnedio. 1Co11 il lavoro che abbiamo di11anzi, in b·a se ai risultati di una p·r o lun0O"ata esperienza m etodicam·ente ·diretta, cerca di fis~r~re be11e il posto ch e conviene fare alla sifiJidc nella etiologia e nella patogenesi di alcuni disl urbi. I s ingoli capitoli trattano: _\.ntece denti storici della sifilide dello sto111aco; si11tomatologia generale della gastrolue; la raclio logia nelle sifilopatie gastriche; gli asi-1etti clinici; 1'ulcera sifilitica dello ston1a co; le !orn1e tumorali pseudocan cerigne; la sclt'.rosi gastrica ipertrofica; le reazioni gastriche della n eurol11e; la diagno.si dell e malattie di origine sifilitica dello st.omaco; la cura delle affezioni gastricl1e sifilitiche. È s11perfluo ricorclare che iJ la,,o,r o è corredato ùa molt,e b elle ripro·duzioni di radio1g rafie e da una v.a sta bibliografia abbracciante 537 1Jub1bili1c'a zioni e com prendenti pressochè tutti i lavori co1nparsi in Italia sull 'argomento , conferma nuova dell'a111mirazione che il D. Udaondo 11a avuto se1n.p re per noi italiani, a 111~lti dei quali il Clinjco Argentino è ben cognito e caro. f\f oNTELEONE. 1

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]~i CKER .

vll isse11sclia.f ls-thcoretisch.e

aufsiitze f ii r 1lrzte. Un vol. in-16°, di pagg. 83, cart. G. Thieme, Leipzig. Prezzo R~1. 2, 70 (25 °A> di sconto. per 1'estero). So.n o c1uattro sa,g gi, i11 cui l 'A. esamiria alc11 11 e c1ue:· tioni fondan1entali, che stanr10 alla })ase deì sapere e della scienza m ·e dica. Svolge ne.I .p rimo i co11cetti del dualismo cartesiano', . dcll 'eterogeneità fra corpo .ed anima, llUT e riconoscendo un -parallelismo e dei rapP~>rt~ scambie\1 oli fra fisico e psichico , che si r1un1scono n el concetto di antropologia, in se1liSO lato, cioè dello studio dell'uomo. .S i occ11pa, poi, della fisiologia come pura ~c1 enza naturale, che studia essenzialmente i ra1)porli causali dei processi dell 'org·anisrno e cl1e, fondamentalmente, costituisce un tutto u11ico con la patologia. Considerate le cose sot,lo tali })Unti di vista , non ·è possibile dare una vera definizione della cc malattia n, che r"'\])prescnta 1un concetto purarniente pratico, c?me 1)ure ò 1)ratica la terapia, la quale co·n s1dera il fisi co com e lo psichico. . Questi i c.or:icet~i principali svolti in questo 11bro, che i inspira a Cartesio e si con clude e on l![l d etto di questi mostrando I 'importanza della logica nella scienza, ]a quale risulta soprattutto dall'elaborazione log ica del sapere. :E; bene che il medico, il quale voglia essere c1ualch e cosa di più ch e un semplice pratico, G.

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[.\.~1xo

»

Nu~r.

XLVI,

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si so~fe!:n~ ogni ta11to a con:;;iderare sulla guiù.a. di l.1or 1 con1e que~to i primi principi a cui si inspirano ]a sua scienza e la sua pratica. f ..

l.l.

!\1inistP.ro dell'Interno. IVo·t iziario dell' Ammirtislrazione Sanitaria del R e!1no. N. 2. Un vol. in-8° di pag. 396, co,n figg. Jst. Poligr. d ello Stato, 1938. L. 15. Col mo desto· nome di « Notiziario n la Direzione Gen·e rale ·della Sanità Pubbli~ racco~g·li~ in qu~&~i voJ~ri;i comoda~iente n1aneggevoli le notiz1.e pin interessanti, che riguardano l 'ig·iene e la Sanità pubblica in Italia . v-i trovi.an10 anzitutto l 'a1npio resoconto dell 'attività della detta direzione nel 1936-37 a cui 6egu ono vari lavori e riviste di ag2i.ornamen4 to, fra cui alcuni dovuti allo stess~ Direttore ~enerale, S. E. Petragnani (Medicina corpora11,1a, Meit odo cc standard » per la preparazioi1e della tubercolina e di un vaccino antitubercolare, ecc.); .altri riguardanti le brucellosi (Mazzeo, Bisanti), la poliomielite anteriore acuta (l\tlartorana), il go.zzismo (Marcovecchio), ecc. S~8Uono lei istiruz~oni e1n.anat1e su .alcune questior1i speciali (Controllo dei vaccini, Lotta cunt10 le mosche) e tutte le disposizioni en1anate dalla ·stessa Direzione in materia di f g·iene e Sanità pubblica. Un .3mpio resoconto sul}',efficienza degli l:~tituti <li cura per tubercolosi in Italia ci dà l1na confortar1te visione dell'attuale attrezzat11ra del nostro Paese i11 inateria e conclude die.gname,n te questo fascicolo , che è del massimo interesse per cl1i si occupi di Igiene e di Sanità p uh,b lica. fil. 1

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[,e Leggi e gli Istituii per la lotta co,nl·J'o 1

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tubercoìo si in Italia Un v ol. in-8° di 242 ·piag.g . con figg. .~.,ed·. lt. 1Fasc. p·er la lotta contro la tubercolosi, l{om.a , 1938', L. 20. Alla bella pub,b licazione che qui ci pre.s enta la F .l ,N. 1F. per la lotta contro la tub ercoloisi, ì1annp .collaborato il prof. M. Collina ed il dot t. A. Lusignoli. . Il Collina, che ha diretto per molti an11i l 'Ufficio antiLubercolare alla Dir. Gen. della Sanità Pubblica e cl1e conosce intizs et in cizte la materia, aveva già pub·b licato in precede11ti edizioni la cc Lcgi~lazione antitubercolare n, che qui riproduce completata ed a ggiornata. l\J<>lto opportunamen~e egli, invece di limitarsi a riprodurre i11 Le,g·ralmen1 e le varie disposizipni emanale i1el ginepraio ·d·ell€ quali il lettore difficilrrLente potrebbe orientarsi, 11a riunito in singoli capitoli le varie questioni r l11e. possono i)resentarsi in inat.eria (denuncia, i~olarnento, consorzi, dispen&ari, assicurazione , ecc.) fornendo su cia~cuna tutte le indicazioni, corl i relativi riferimenti a leggi, circolari, ecc. Il compito di consultare questo libro è così facilitato grazie all 'inquadramento fattone dall'A., lavoro ch e pote,ra essere ese, 1

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EZIONE PRATI C.\

g·uito soltanto da .c.h i conosce a fondo la mate1ia. Seguono le principali disposizioni leo·islative. n el testo integrale e l 'elenco delle disposizioni riguardanti la tub€rcolosi , dal 1927 ad oggi. L' orgai1izz,nz!ione antitu Le1rcolare ilaliana è e~fic~remente illustrata n elle . u e linee princ1pal1 dal dott. l\ . !,usignoli. Precisa raccolta di dati s~ll 'anda.1:1ento della mo~rbosità p1e r tubercolosi n·elle singole p1rovin·ce .e sulle opere a1ltitubercolari in attività in esse co·n indicazione dei posti-letto, delle di.arie' in ospedal~ , sanatori, dei. giorni di visita in dispenH\ri,_ e.cc. Per .ogni compartimento, un grafico ~$fJr~me con .vivace effic~cia i dati più interess~11ti d~ll e singole province: popolazione, nuroe~o di con1u~i, densità di popolazion e e le ·varie opere antitubercolari esistenti. Nella prefazione, il prof. flt,. Bacchetti , cl1e . ai11ma co r1 entusiastic:a fede l 'opera della « 1F ederazione », illustra con calde piarole 1'opera de:ll 'Italia i!1 q~esto campo ed i fini d'i questa lltile pubblicazione, che inquadra cc n ella l oro struttura essenziale l 'azione legislativa e l 'azione pratica, armonicamente conflue11ti verso i fini d ella lotta ». fii.

Pt. D. LAWRENGE . La vita del dial1elico. II etl. Trad. con aggiu11te di G. IFEnTJr.1,0. Un val. i11-16° di 242 pagg. con 24 figg. rilegato. V. Idelson, Napoli, 1938, L . 25. Il libro d el La ,,-rence, che è direttore del riparto diab et~ci al I\.ing 's college hosp. di I.Jondra, è sGr1tto con criteri eminentemente prat.ici, ~ì da costituire una buona guida per il d1abet1co, c he. se guendone i consigli può regolare la sua vita e la ,sua alimentazione in modo da n:ar_iten~re qu.el giusto ~quilihrio, che co111peirtsera il difetto del suo ricambio·. L' A. ha anche semplificato le ·p Tescrizioni, introducendo i meto·di originali della cc J\azioneli1l r,a 'i e dci cc Cinque grarnn1i » in modo che i! ,dia~·etico può ~acilme~te calc~lare le quant~tn <l1 ~arbo1drati cl1e g li sono permesse e variare discretamente la sua dieta. L' A. ci dà delle nozioni generali sul diabete, sui sinLomi, la dia.g nosi, le analisi di controllo che può fare il diabe-t ico stesso. Accenna a ' 'arie questioni controverse, come quella d cl digiuno, d ei diversi m ·etodi di cura occupando.si poi an1piarr1ente della cura diete~ tica ed insulinica e diffondendosi an che sul recer1te i11'etodo della protarrilna-insulina. L'accurata tra·duzione, con qualch·e1 adattaIl1e:n to per l e abitudini italiane, è ~tata fatta dal dolt. Fed11llo, assistente nello stesso ospedale dell' A. Il ìib ro, per i] modo piano e chiaro co·n cui è 6tato soritto, è bene adatto per il profano, nia assai utile ancl1e per i medici. Oltre a questa seconda edizione italiana, ve ne sono 10 inglesi e. le traduzioni in spagnuolo, in frnncese ed in olandese. fil. 1

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C. GE~M.~o, S. CORREI.\. India portoghese. Prostituzione e prof i la.~si aritiverierea ..stor_ia, dem~g1'afia, etnografia. igiene P-

ALBERTO

p1 'of~lass·i. Bastora (India po1rlog·hese). Tipo-

b11:af1a Rangel , 1938', P'.P· 404 .

·

L 'A .. studia il fe11o~eno d ella prostituzione, sor~eg·l1ata ei cilandest111a, i1 ell 'India (Indostan, Indi.a portoghese), so prattutto in relazione con il traffico delle donne ecl il lavoro fen1n1inile e ne fa la f<toria attraverso il tempo. I.n un ~pito·~o _a parte soi10 esposti i crit e•r i adottati nei riguardi ·d ella profilais sì anti ''enere~, messi a confronto con la le.O"islazione vigente negli altri paesi, con le d~libe­ razioni d el consiglio della società delle na. . . . z1on1 in G11Jevra e con i rapporti della con11nissione d 'inchiesta sulla tratta delle donn e e dei fanciulli in Ori.e nte fJer noi occid ent.ali non· è enza interesse iI conoF<cere la particolare fisionomia che assu1ne qu~sto ?oloro5o fe1lomeno di dege11erazio~) e soca.ale in mezzo a genti di altra i-azza e ' 'iv.enti in altro clima, co.n u si, co·stumi e religiorle, tanto div·ersi dai nostri , e l'influsso ese.rcitato su di essai dalla civiltà ·dei popoli ·e11ropei, conquistatori e colo11izzatori di qu el lontano continente (1). Da questo punto di vista l'opera in esa1ne r8ppresenta una raccolta di irr1portanti notizie e come tale può riu$-CiPe assai utile ag·li studiosi di queste materie. V. MoNTESANO. 1

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(1) Per citare solo un piccolo esempio, il nome baiadera con il quale si designa la danzatrice e la cantatrice pubplica nell'India deriva dalla parola portoghese « ba·i ladeira >> o ballerina. I 3 " Ricordiamo le Interessanti monogr1Jflp: Dott RlCCAR!X> SABATUGCI. Chit urgo Urologo del R. Istitutc Fisioterapico di S. Maria e S. Gallicano in Roma, NOZIONf EL~ENTARI DI MEDICINA SULLA BLENORRAGIA, Opuscolo di propaganda antivenerea (IV ediz.). Volumetto, in for, mato tascabile, di pag. 72, Prezzo L. 6, più le spese postali di spedizione. Per gli abbonati al « Policlinico » od a qualsiasi dei quattro nostri Periodici, sole L. 5,30 franco di porto \n Italia, Impero -e Colonie. Per l'Estero L. 5,80. 0

Prof. UBERTO ARO\NGELI, Primar io Emerito degli Ospedali di Roma, CLINICA DELLA SIFILIDE EREDITARIA NELLE VA, RIE ETA DELLA VITA E NELLE SUCCESSIVE GENERA, ZIONI. Volume di pagine 166. Prezzo L. 20, più le spese po, stali di spedizione. Per gli abbonati al « Policlinico » od a qualsiasi dei nostri quattro Periodici, sole L. 18 franco di porto in Italia, Impero e Colonie. Per l'Estero L. 19.

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Dott. GJOVANNl LIONElTI, Aiuto Volontario R. Clinica Dermosifilopcttica, Dirett. del Ili Ilisp. Dermoceltico del Governat. òi. Roma, Medico Visitatore della R. Prefettura di Roma. LOTTA ANTIVENEREA E LEùISLAZIONE INTERNAZIONALE. Pre, fazione del Prof. P. L. Bosellinì, Direttore della R. Clinica Der, mosifilopatica dell'Università di Roma. Volum'e di pagine 162. Prezzo L. 24, più le spese postali di spedizione. Per gli abbo, nati al << Policlinico » od a qualsiasi dei nostri quattro Perio, dici, sole L. 21,60 franco di por to in Italia, Impero e Colonie. Per l'Estero L.• 23 . Inviare Vaglia Postale all'editore LUIGI n. 14, ROMA . •

POZZI, Via Sistina


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« IL

POLICLI~ICO

»

PER IL MEDICO PRATICO.

APPUNTI

CASISTICA · E TERAPIA. Coma basedowiano. P. Bustenie (Le Scalpe.l, n. 49, 3 dicembre 1038) osserva ic.h e le crisi tireotossiche soprav-vengor10 i11 generale coim e co·m plicazione di una tiroidecto1nia e che esse sopraVVJengono .sopratutto quando l ' intervento è praticato sen.za io·d o-terapia preop·e.ratoria. Pi1ì rara sarebbe la loro apparizione quan.clo i1on vi &ia stato interve11to. L' A. 1i1>orta che H. Zondck al contrario ha riscontrato dei casi im.p ortanti di ~risi tir.eotos.siche non c.011seguenti ad intervento, e che descrive una forma co matosa del morbo di .Basedow. L'.i\.. a sua volta descrive due casi tipici di ·co1na base.dovviano. Nel pri1no caso il quadro clinico si presentava come quello di una en.cefalo1)atia, la cui natura era molto difficile .a stabilirsi. Si notava tuttavia la tiroide aurnentata di volume ed u·n lie,,e esoftalmo. Es·sendo 5Lata conferm.ata, dop-0 trattam.e.n to a l IJugol e successive c risi , la diagnosi di iperliroidismo1, vien-e praticata una tiroidectomia. Nel secondo caso, riconosciuto il Hasedo,,-, il co1na si è stabilito e, malg·rado intensa iodoterapia, ha avuto esito letal e. In que-s.ti casi l 'importanza dei ~.egni tireoto5sici c.o ntrastava col ·d eb·oil e volume, della ti' roide e con l a cifra ba.ssa del nletabolismo. La temperatura elevata, il coma facente seguito ati un periodo di agitazione motrice e psichica, l'astenia n1uscolare intenFYa, la secchezza notevole ·della bocca, sono segni classici ri·spondenti alla descrizio.ne fattane da H. Zondek . L 'anatomia patologica chiarisce poco l 'etiolog·ia della sindrome.. Nessuna lesione ner,.o a è stata rr1e sa in evidenza :;;ia nel caso di ·zondek clte in quelli dell'A. Ma l 'A. afferm.a con I\.lie11 e Zo11dek che quando queste lesioni 1p'o ssono essere oiSservate sono verosimilmente d.a mettersi in relazio11e con lesioni tossiche osservate in altri organi. In parte vascolari, in parte ·degenerati ve esse giustificano il 11ome di - cl encefalopatia tireotossica ». L ' A. conclude affern1ando che l'etiologia delle cri5i tireolossich.e resta misteriosa. S. FIORENTINI. 1

ti1Ji Ja curva glicen1ic.a assun1e lo ~ tesso decorso. · Dopo un 'iniezione endoveno5a 1'insulina zinC()-protaniinica non si ha azione alcuna di deposito, ed il decor:;;;o della curva .glicemica è uguale a quello proi\Tocato dall'insulina usuale. Nei casi di diabete id i media graYità, 2 iniezioni .d i vecchia insulina possono essere sostituite ·d a un 'unica iniezione d'insulina resistente, facendo però molta alte11 zione, i1el pe.riodo di soFitituzione, alla curYa glicen1ica a digil!nO. i casi di diabete gravi, che richiedono 3-4 ir1iezioni di veccl1ia insulina, possono esser ·q uasi sempre VQ&ti a 2 iniezioni di quella resistente . L 'azio11ei di deposito dei due tipi cl 'insulina re~istenti è pres.sochè €guale. Sarebbe comunque necessario, secondo gli AA., che il passag,g·io di tratta111·e nto dal! 'insulina vecchia alla 11uova venis·s e effettuato in cJinica, per compiere .ancl1e di notte le' opportune determinazioni della g·li cemia. ~{. FABERI.

Azione dit1retica dell'estratto tiroideo. Quest 'azionie ve nne n1·e ssa in e,~id enza da c:.ampanacci, il quale l 'ha utilizzala Jlei cardioren.ali . Ne sono s.t.ate poi eisegu ite molte1 applicuzioni, icon risultati vari. S. Golig·o·r~k)- (Pres se !1i éd., n. 91, 1938) ha accerlalo un alto poter.e ·diuretiico dell '·estratto tiroideo, i11 3 casi di e dema a sfon·d o ipotiroideo. Buoni risultati si 5ono anche avuti in edemi i1efritici, da menopausa, delle eclamptiche e 11egli eden1i degli artritici. Secondo von Issekutz , l '.:1 ut11e11t.o dt- 1la diuresi ,s i produrrebbe per u11 m·e ccanisn10 ner,·oso C.(\!ltrale; in''eCe Goligor ~ ky stima più r>robabile ch e esso consegua ad attivazione del 1.n.etabolismo : l' estratto tiroidreo stimolereb·b e la fu.n zionre· renale pelr un meccanis1no ir1verso a quello con oui tale funzione ,~iene de1)ressa s11ll'in.suffi cienza tiroidea. Ne ·de·r iva la cons8bau.enza che la terapia tiroide1a a 5copo diuretico trova le sue indi·cazio11i ·p rincipali nei casi in cui l'alterazione dei reni del ricamb·i o idrico è condizionata dalA. P. l 'ipofu11zione tiroidea. 1

1

e

Il trattan1ento dei diabetici con l'insulina resi· sten te.

MEDICINA SCIENTIFICA

H. Robbers e W. Stoll (1~1 ed. /(lin., 16 settémbre 1?38) 11anno studiato il comportamento de.gli organisn1i sani e diabetici al confronto dell'insulina di vecchio tipo e di tipo nuovo (insulina depositante cc Bayer n, ed insulina _Zinco-Protamina cc Uovo »). Nei sani, l'iniezione di questi ultimi due

Modificazioni del calcio e del fosforo inorganico nel sang11e dopo gli interventi chirurgici con diversi anestetici. I. Blilstein (Revize Belge des Siences Médicales, agosto-settembre 1938) ha studiato le variazioni del caJ.cio e del fosforo inorganico nfgli o~rati sotto diversi anestetici. Le modi-


[ANNo À.L v·i, Nul\r. 5]

219

SEZIONE PRATICA

ticazioni sono state sen1pre nel m edesimo . . enVARIA so, ma sono l)iù frequ e uti e più marca te i1egli Tonsille e problen1a demografico. operati sotto anestesia all 'etil ene cl1 e in quelli opèrati .sotto narcosi ali' etere o al protossido È stato <la noi rece11sito lo LStudio di un n1edi azoto. dico Lend einte a dimostrare cl1e l 'asportazione Nell'a11estesia all'etilene i11 8 malati su 13 de lle ton&ill,e palatine l1a una riper cussione si è avuta una din1inuzione della cal cen1 ia (in sull 'or ganismo ed apporta d eviazio·n i psichi-111edi.a 1,17 n1m1gr. Ca~~) che ha raggiu11to il che, n1odificaz&one diell 'istinto sessuale, au1naxim1umJ verso il 5c-6° giorno do,po l 'opera- n1ento di p1eso•, idi massa, i11veochiamento p.r e· zione per $COn1parir.e. verso il 10°-12° gioT110. coce, s terilità , eoc. l :sso ,a ssocia, quin,d i il Il tasso d eì calcio sa11g uigno n on è disceso proble111a tonsillare a qu·ello d emografico. mai is otto i limiti fisiol ogici. L 'Uffic io ce11trale d en1ografico del ~1iniste­ Il fo sforo inorganico è dimi nuito ancl1 'es- ro dell ' Interno 11a perlanto nominata una so in 8 opera ti .&u ]3 co11 una m edia di 1,5 Commissione , costituita dai proff. 'F rugoni, mmgr. P % e particolarmente in corri&pon- SjJolverin.i, Vidau, 1F errari, Torrigiani, ad esadenza dei 3-4. primi .g iorni con ritorno in se- minare e ad esprime re un par·ere tecnicogui t<) al ,-alore pre-operatorio. Tre malati han- scientifico in materia. n o presentato uri modi·c o aun1ento del fosforo La Co111mission e ha e an1inato la letterai11organico. tura mondiale, ha con ullato le statistiche Negli operati sotto an estesia eterea l 'A. J1a 1Jerson ali ed 11.a esteso il controllo· a qual che ri scontra to -i volte su 5 una diminuzion e della ini gliaio di operati, arrivando alle conclui&iocalcemia in media di 0,94 mmgr. ?lo; l 'l1ltimo ni cib.e : 1) la tonsillecto1nia non apporta nes~ 111& lato i1a i)resentato1 un l eg·gero at1rnento d el- s-un disturbo sullo svilupp·o fisico e p si clhico la calcen1ia. Il fosforo inorganico è diminuito dell 'or gani ·mo n ei fan ciulli; 2) ch e essa nc»n nettamente i11 1 1nalato su 7, m ·entre n ei 6 al- iuduce al cuna alterazio·n e n.e lle capacità intri la caduta è stata d ebo le; la n1cdi.a è s tata tellettuali ed ·en e·r getiche dell 'adulto operato; di 0,5 n1mgr. %. 3) ch e no11 ha alcuna da11nosa rip,er cussion e Di tre malati operati .. otto an e. t e ia al })l'O~11]le funzioni sessuali e . ulJ.a fecondità deg li tossido di azoto uno h a presentato l eggero au- operati. m ento d ella calcen1ia ·e gli altri due una diLa relazione fa inoltre o. crvar·e ch e, in rnin·uzionc i1t m edia di O, 75 r11n1g1·. ~{, ; il fo- · Il a]ia, ·i segue il pri11 cipio di asportare in sforo è diminuito ir1 2 operati del 0,-±6 n1rn ~r. n1udo totrr.le le tonsille soltanto1 quando esse per ce nto. . J)r €s·entino uno stato infiam1natorio .cronico , L ' A. attribuisoo l 'aum·ento idella ca]cen11a i)er c11i esse, d ecisarnent e deteriorate n ella loro subito dopo l'operazione all 'e.rcitazion.e del ft1r1zione, siano un fo colaio patogeno l)er 1'o.r simpatico ed allo choc o·p1er.a tor10 ch e s1 magR1)ismo e, quindi cau a di ' ''arie malattie. nifesta 1c on una diminuzione della 111assa del (J l T'°a lsa,l va, g'iugno 1938). san.gu.e circolante ed u1i.a co·n centrazione sanfil. guigna, e la dim.inuzio·n·e d ella calcemia 11 ei Ingestione di cacao e cefalea. gion1i seguenti allo choc simpatico do:uto alle le.o-ature \1 a col.ari e forse alla dep r essione Consideran.d o ch e il cacao viene adoi)er ato ·O dell'attività delle paratiroidi. a~· sai spesso com e alime1rlo , Lickint 'F. (Dtsc·h. La di111inuzion e del fo sforo ino·r ganico nei ~J ed. W schr., 21 ottob·r e 1938) riferiscP algjo1rni seguenti all'operazio·n e è dovuta probàcune Stt1e osservazioni falle u i.ndiYiòui ipe.r-bilm-0nle , . econdo 1'A., ad una elin1inazione sen.&ibili, nei quali l 'i11ge t.ione di c~cao &i e&élgerata di fosfati acidi per le uri11e. accompagn ava a cefalee e pe~11t ezza d1 testa. 'F. TOSTI. I / A. co11sino·lia di non• dim enticare questa pos• . • . siib ilità iutte le ' rolte in cu i c1 s1 trova in prePO R M U L A R I O. sc:, nz.a di cefalee di natura im.p recisata e ulla cui ,gen esi non si ha notizia. L . TRA,rrA. Nell'insonnia degli epato-bilin ri. G. Parturier (Rev . n1éd.-chit. ma.la.d. foit > PUBBLICAZIONI PERVENUTECI rate, pa!ieitea·s., luglio-ugosLo 1936) con s iglia: l\II. A. FIA l\·I BERTI. Proposta di un nu ovo mel odo 1) Clistere da t enere: (sliock vascolare) di ]J1'0'.v.ocazion. ~. di ~c cessi co'!'Laudano gocce XV-Xl-' 1·ulsivi a scopo terapeutico con. Z 1.mp1.ego pe1· via Ar1algesina g. O, 70-2 endo-venosa di acetilcoli7ta. Tipografica Editrice Estratto di era taeg·u s g. O, 25 l\ilinerva, Milano, 1938. Solfato di s1)arteina g. 0,0'5-0, 20 G. MASSil\IL L a denu11cia degli aborti. Tip. EuAcqua q. b. i)er g. 150 ropa, Roma, 1938. F. VALTORTA. Problemi morali politico religi.osi n el2) Suppo i tori: la cura della sterilità. Eò. J_,. Pozzi , Roma, 1938. Estratto t eb a ico cg. uno D. D'Al\11co . L·assisien::a oculistica nelle carceri cg. 75 Melaspirina giucl i z;rn·; e di Pal errno. Tip. ' ' ena, l )alei:mo1 1938. Ecc ipiente q. }). l)er un uppositorio 1

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I,\.

« IL POLICLIXICO »

220

LA PAOINA DBLLO SPBCIALISTA APPUNTI DI TERAPJA DERMATOLOOJCA Lichen piano. Ricordi clinici. - Il Lichen piano è c.o stiLuito da papule piccole di forma i1olig·onale a s uperficie piatta e luce11tc. Sono queste papule p er .so lito isolate ma possono anche co·11fluire in largh e placch e, le quali p.e rò co nservano sempre superficie 1u.c ente. Il lichen si localizza di solito sulla cute ·d elle mani d 6lle a\'an1bracc.i a, d·e lle ga n1b e e talvolta an ch e sulla cute del tronco. Caratteristica è la localizzazion·e ~ull a n111cosa della bocca e della lingua ·dove prende un aspetto di chiazze opalir1e, porcellanacee , 01)p ure di un intreccio b ianco. La scia sulla cuLe una caratteristic.a pigmentazione seppia ed è a ccompag·nato da forte prurito. Oltre .a qure. ta (orma freccuer1te, il lich e11 si può presen1are otto altri a•&p etti tra i quali sono da ri cord.are qu·ello ottuso e quello verruco.30 con ::;ed e a lla cu te delle gan1b e. 1

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T erapia esterna. -

Non esiste cura ]o.c al e est erna che possa far scomparire il lic l1en. ( '. i rlol )1bia1no 11 l)iù ~ 1):·~~0 li111itar2. -0 p rescri\1ere qualcosa J)er il prurito che può essere Laivolta acldirittura doloro ·o. I soliti n1.edicamenti [l 11ti1)rurig·inosi sotto forma di lozioni , di P·C>H1al c. riescono però p oco utili . Il mi-. glior 111eclicamento è for se la formula del Brocq del g·lioorolato a i tre acidi : 1

Pr. Acido fenico . . . . Acido salicilico . . . Acido tartarico . . . Glicerol ato di amido

.

gr. 1 . ,, 3 . 11 4 . 11 100

Le appl icazj oni di m edicamenti rid11ttori 11on hanno al cuna efficacia sulla papula del lichen. Il Darier co 11siglia la ap1plicazione di un coll o1ùion all 'olj o di cade : 1

Pr. Oollodion . . . . . . . gr. 15 Alcool assol. . . . Etere . . . ana » 4 Olio d·i cade . . . . . gr. 5 Olio di betulla . . . » 1

I raggi Roentgen direttam.ente sulla cute con licl1en o. sul midollo spin.ale possono riusf·i r e t1tili. Cos1 pure .gli cfflu,ri di alta fre.q uenzn riescono sedativi con t.ro il prurito.

T erOJpia intei1•na. -

L'unico trL·edica111ento che può riuscire nella gran rnaggioranz<i di rasi vera1nente efficace è l'arsenico son1ministrato p·er b occa o per iniezioni. Si prescriverit il liquore del Fo'''l er o meglio l 'arseniato di sodio: P1" Arsen iato di sodio millig r. 1-5 Acqua distillana . cc. uno p er una fiala.

Si può pre. criver e an c11e l 'ar Sle·n obenmlo. -Strofulo.

11.icnrdi clinici. -

Mtalattia dei bambini, t11 olto J)I'Urig·ino a. Sulla cute d el tronco e deg li arti . i for111 a110 delle pi ccole chiazze rotondegcrianti o rticarioidi , il centro delle quali prestis' i1n o si fa più ril evato . dtUro a -!rllLc:.a di piccola punta. La p arte orlicarioide scom1)a rc ir1 br2\ E1 tempo e resta la 1)a 1)u]a pruriQ"inosa. 1

eh e ·dura qualcl1e giorno. ln questa fase per ~alito si presentano i b.ambini alla osservazione. Plicordare che lo strofulo con1pare nei bambini in occasione di disordini dietetici o 1-ier intoJlcranza ve;rso qualch e cibo. T erapia esterria - La terapia esterna si li1nita a. mitigare il prurito e ad impedire WP, i b.ambi11i, gratta11dosi, si producano delle p iodermiti. Pe\r tanto pulizia, bagni amiclati e spu g natuTe con .a lcool canforato o con soluv~one id.roalcoolica di aci d·o ·&ali·c ilico: 1

1

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Pr. Acido saliciJico Alcool etilico . . Acqua distillata

gr. 0,50

. . .

Il I)

60 40

Qui11di cospar gere la cute con delle polveri:

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··xo XL \ 'I , Xui\1. 5]

Pr. Talco veneto Ossido di zmco

. aa. gr. 50

o me·g lio con p asta all'acqua: 1

Pr. Ossido di zinco Ta lco veneto Glicerina . . . aa. gr. 25 Acqua distillata quanto basta per fa.r e pasta.

e I1e ·è bene rinnovare ap1pena si si<l seccata. È n1p,g·lio non a·gg·iung·ere olle paiste sostanze ad azio·n e antiprur1ginosa , l·e quali se in un J1rimo tempo dànno qual che sollie·vo a lun go finiscono ·p er irritare la cute. T ercnpia i11f erna. Purgare il bam·b ino che h:t lo stroful o e tene rlo per qualche giorno ad una dieta l eggera, a base di brodi di legumi con t1r1 po ' di riso ecc. Se lo strofulo l1a t e11denza a recidivare p 1ensare eh.e molto prob·a bilmente si ti·atta di intolleranza vefl&o sostanze cl1e il bambino ingerisce (alimenti, dolciumi : medicinali ecc. ). Rimossa la causa lo strofu lo srompare. Prof. Pier Angelo MEINERI DiTettore Ospedale S. Giallicano. 1

. Ricordiamo le Importanti pubbllcazloal : Prof. MARIO MONACEILI, Direttore della R. Clinica Dermosifilopatica di Messina, LA LEISHMANIOSI CUTANEA IN ITALIA. Prefazione del prof. P. Bosellini. Volt.me di pagg. 1V,160, c~~ 1'47 figure nel testo e 2 tavole fuori testo. Prezzo L.. ~5 . plu le spese' postali di spedizione. Per gli abbonati a\ « Pohc~1n1co>> , sole L. 22.50 franco di porto in Italia, Impero e Colonie. Per l'Estero L. 24. Prof. VJNCENZO MONTE.SANO, Docente di Clinica Dermosifilopatica nella R. Università di Roma, MANUALE DI MALATTIE CU· T ANEE ad uso d ei medici pratici. Opera in due volumi di com·· plessi ve pagine XXVI Il -780, con i6 figure nel testo. N e riportiamo il Somrr ario: PARTE GENERALE: Anatomia e Fisiologia della cute , Patologia ge• ner:1le, Semeiologia, Terapia generale , Classificazione delle malattie cutar..ez. PARTE SPECIALE: Disturbi di circolazione e malattie dei vasi .' Dermatiti , Dermatosi che sogliono presentarsi nel corso da malattie del sangue e degli organi emolinfopoietici , Pemfigo e Pemfigoid i , Sclerodermia e stati s clerodermici , Atrofie , ~e: vrodermie • Cheratosi , Affe71oni degl1 annessi e delle append1c1 cutanee , Anomalie della pigmentazione , Tumori • M~la~tie infettive specifiche e parassitarie • Pitiriasi rosea , Psor1as1 • Lichen ru ber . APPENDICE: Dermatosi dei lavoratori , Dermatosi simulate. Prezz-0 d ei due volumi L. 110. che gli abbonati al « Policlinico•> p035'ono pagare a nche gradualmente, ossiél; con un p~i.mo. versa· mento di L. 50 e le rest~nti L. 60 in set rate mens1h d1 L. 10 cadauna. N. B. - Gli abbonati che preferiscono versare subito tutto l'im~ porto a saldo, contemporaneamente cioè aUa richiesta, i due vo· lumi sono ceduti per sole L. 9d franco di porto in Italia, Imp ero e Colonie. Per L'Estero L. 104.

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LUIGI


• !ANNO

XL' T, ~Uì\ l. 5]

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SEZIONE PRATIC.\

NELLA VITA PROFESSIONALE. AMMINISTRAZIONE SANITARIA. Il regolamento del servizio farmaceutico. È atteso dalle categorie sanitarie il Regolamento dcl 1eslo unico de lle Jeggi sanitarie, approva lo sin dal 27 luglio 1934, con il R. D. n. 1265. Oggi -viene pubblicato solo il regolamento che si riferisce al servizio far1naceutico ecl è da ritenersi .che presto saranno predi'sposti tutti gli altri, per il resto degli allri nt1n1erosi ed i111porlantissimi serYizi a11ilari. A1Jp1·ova lo con Decreto 30 settembre 1938, n. 1700, e pubblicato recenteme11te sulla cc ·Gaz.zetta Ufficiale». il nuovo regol a111ento ba sp e·Ciale inter esse i)er la categoria dei farmacis li. Il regolamento ribadisce il pri11cipio inlrodolto n el ·resto ·unico, de « la far1nacia ai farmacisti » , in qua11to le farmacie vengono assegnate, p er concorso, ai soli far1nacisti. Il pri11cipio tro11ca ogni po·ss ibi lità di accaparramento .(':tpitalistico delle farn1 acie. Per ccloro ch e int<>ndono partecipare al concor·so per l 1apertura di nuove farmacie, è fatto obbligo di presentare il certificato attestante l 1appartenen za al Partito nazio·n ale fascista. Sono s tale sem1Jlificate, a vantaggio dei co11correnli, le prà Liclie per la parleciprtzione a più con.corsi nell'an1bilo di un a stessa provincia. Infatti , per l'art. 4, i canclidali presenta110 tante do tna11 ~ .de quanti sono i concors i, allegando p erò ad llna sola i documenti e i titoli. ll nuoYo r egolamento seg na un ulteriore i:>asso verso Ja collaborazione aLtiva rlei ,S indacati con l 1a1nministrazione ·s1atale, in quan1o è assicurata la partecipazione dei rappresentan Li dell 'organizzazione professionale ai più imporla oti JJrovvedirnenti ir1er en ti al servizio farmacett l ico. L 'art. 46 stabilisce __çh e : cc I produttori di n1e.dici11ali e i g rosisisti non possono vendere i me,dicinali che alle farmacie regolar1nente autorizzate all 1esercizio, ir1 pa se rll f eslo unico delle leggi sanitarie e al presenle r egolamento: essi 11on possono vendere n eppure alle comunità, alle a·ssociazioni e agli enti assistenzjali i medicinali da distribuire agli assistiti dagli e11ti stessi. '< La somn1inistrazione dei medicinali ai poveri, -sia da parte dei Comun i sia da parte di istituzioni pubblich e di assistenza e beneficenza che si provvedono in tut lo o in parte, ai sensi dell 1articolo 55 dcl 'l'esto uu ico della leggi sani tarie, è considerata vendita a] pubblico e come tale interdetta alle farmacie in tern e, previ·s te dall 1ar1. 114 -del predetto Teslo unico ». In t al i11odo, la pos izione delle farmacie vien e rafforza La dal divieto fatto agli enti aissi'st en ziali di distribuire direttnm ente j medicinali agli as i t iti, sia pure per 1nezzo degli ambulatori clinici , e dall 'alt ro divi eto fatto nlle farmacie interne delle oper e JJie osped ali ere e istituzioni pubbliche di assist enza e beri efi cenza di partecipare al servizio <ieìla di tribuzione dei m edicinali ai poveri , .illa quale, per decisione del Minist ero ·dell 'Interno , d ebbono o dovrebhero part eci1Jare tutte le fn rmacie locali « con g-Ii scon li g·ià fis·sati ·dalla tariffa ufficiale dei medicina] i, in vendita al pttl)blico ». L1art. 68 1stapilisce ch e « le farmacie di ct1i al' 'art-. 869 del Tes to unico delle leggi sanitarie, ·quando non l1 e s.ia s lato effettuato il trapa , o, 1

possono essere trasferile, una volta tanto, a farmacisla iscritto nell 'albo professionale, dagli eredi del titolare defunto, purch è il trasferin1e11to abbia luogo en tr o il termine perentorio di due an11i d alla mprte del titolare » . Non occorre, in que·sto caso, alcuna for111ale aut orizzazione da parte del 1)r efelto. In altr e parol e, le così dette r:armaci11 ventennali e trentennali res tano e< proprietà » degli eredi dei farmacisti, anche se tra essi i1or1 vi sia un figlio avviato agli studi farmaceutici ; decisione im11rontata a senso di umanità e ò i giust izia.

MEDiCINA SOCIALE Il n1tovo ordinamento delle Mutue di malattie per operai dell'ind11stria e artigiani. Tra la Confeder az ione fascis ta degli Industriali e quella dei Lavora tori dell 1Industria è stato definito il contratto ch e disciplin a il nuovo ordinamento delle 1r1utue dj malat1ia a favore degli operai occupati pre~so le aziende indu striali artigiane e cooperative. Tale conlralto, che ha decorrenza dal lo ge11naio 1939-XVII e durata fino al 31 dicembre 1942-XXI, diventa cooperativo man mano che nelle singole provincie verra11no stipulati gli accordi ir1tegraLivi , da esso previsti agli effetti della sua entrala in vigore. La nuova disciplina contrattuale contiene innovazioni profonde e perfeziona1nenti 110Le oli rispetto a quella contemplata dal precedente statuto interconfederale del 6 marzo 1930, essendo s late ampliate le ·singole ass istenze e super ati gli s lessi principi informatori dell 'assistenza mutualistica come fu realizzata fin o ad oggi d alle associazioni sindacali nel se1tor e dell 'indus lria attraverso una feconda attiYità contrattuale di oltre u11 decennio. Le mutue disciplinate col nuovo contratto vengo no ad inserirsi, con con torni }Jiù nelti , con funzio·n i m eglio definite e con respiro più largo, n el cruaclro comple·sso della politica sociale d.el Rag im e, ch e annoYera Lra i suoi scopi: la campagna demografi ca , la lolla contro la lu be.rcolosi e la protezione contro tutte le m alattie, lo sviluppo della coscie11za igie11ica del lavoratore, lti tu lela dei valori urnarii della protlt1zione e della razza.

CULTURA

SUPERIORE

IJ'ordinamento nnirersitario disc11sso ali' A.ccade1nia dei Lincei. La lleale Accaden1 ia dei Lincei in una seduta a cl assi riunite alla qua le è inter,"enuto an ch e il l\1inisLro dell 'Educazio11e Bo1 tai , socio dell Accadernia, ha discusso ampiam ente il problem a scienti fico dell'ordi11ame11lo univer sitario. Il sen . Torre ha presentato sull 1argom ento un 'ampia relazion e nella quale venivano JJro·sp etta ti i problemi f?ndamen tali rig·uarda11ti l 1org·a nizzazione della 1struzio11e superiore. ,Sulla relazione Torre hann o pre~ so la parola, prospettando speciali punti. di vis t.a o sollevando nt10Yi problemi , alcuni oc1. La discussion e, seguita òa t~tti i nun1 erosi in terYenuti col piti YÌYO in Leresse, -arà con linua la in altra seduta . 1


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IL POLICLINICO

N CORSI.

Posti vacanti. (l~ovigo) .

Assistente cl1irurgo; per tiioli; età lin1iie 35 a.; tassa cor1corsi L. 50 ; s tip. L. 3499,20 lorde, vitto, ·stanza con -0bbJig·o assoluto di pernottarvi. ,S er·v izio entro 10 gjorr1i. Chiedere a11nt1nzio alla Segreteria. Scadenza ore dician11ove del 31 marzo. FnAMUnA . (Veder e LA SPEZIA). ADRIA

Osp,e·d al e ( ;ivile. -

LA SPEJZ1A. Regia Pref eltiira. - È indetto il pri1no concorso, per titoli 0d esami, per un posto di coadiutore presso la Sezione Medico Nlicrografica del Labor a torio Provincia le d 'Igiene e di Pronlas·si de La Spezia, con lo s tipendio an11uo di lire 12.500, auinentabile del decimo per sei trienni, oltre il supplemento di serviz io attive cli L. 2500. Tali assegni, lordi delle ritenute di legge, sono soggetti alle riduzioni ed agli aumenti di legge. Gli obblig·hi , inerenti al servizio, sono stalJiliti riel Regolamento d el Laboratorio Provinciale. La domanda, in pollo, deve pervenire alla Prefetturci de La Spezia I1on oltre le ore 18 d el 15 aprile 1939-XVII, corredata dai documenti. (in r egola col bollo) di cui al R. D. 11 marzo 1935-XIII, n. 281. Il limi le d :età è st abilite in 35 anni, salvo le eccezioni ecl agevolazioni previste dall a legge . La Spezia, 30 d] cen1bre 1938-XVII. Il Prefetto,: MARIANO. LA ,SPEZIA. R egia Prefettara1. - È indetto pubblico concorso, per titoli ecl e;san1i , ai posti di meclico condotto d ei Co1nuni di La Spezia (9a condoLla) e Fram11ra co.n lo stipendio i11iziale di L . 8200 per il p·r~imo e di. L. 7200 per il seco11do , aumentabili per c1ieci bienni in ragione d el ve11tesimo , ed al lordo di tutte le riduzioni e ritenute ed auinenl.i di legg·e. Al titolare. della condot la di La Spezia compu lerà l'indennità carorvjveri stabilita per gli al tri impiegati comunali ; me11 tre al titola1..-e di Framur a verraI1r10 corrisposte lorde L. 1000 per indennità di trasporto, e L. 387,20 per le man·sioni di Ufficiale sanitario. Per l 'am1nissione al concorso gli aspiranti dovranno presentare clo1nanda in carta bollata alla R. Prefettura di La Spezia i1on oltre le ore 18 del 15 aprile 1939-XVII, correclata dai documenti (in regola col bollo) di cui all 'art. 4 del R . D. 11 111arzo 1935-XIII, n. 281. Il limite di. , tà è di 32 anni, salvo le eccezioni ed agevolazioni preYiste dalla legge. La Spezia , 30 dicembre J938-XVII. - I l Pref ett o : MARIANO. PoLA. Co n so r zio Provinciale .A .ntitubercolare del-

z·1slria. -

Cor1corso p er titoli ed esami , a Direttore unico d elle tre Sezioni dispen sariali di Pisino , Rovigno e Albo,n a. Stipendio L. 12.000; tre quinque1lni dccin10 ; indc11nilà vettura L. 6000. Tassa L. 50. Scad. 15 febbraio. Rivolgersi alla Segreteria. M irtis l ero t1 elle Comunicazi.oni. Ferrovie de llo Stato. - Concorso ad 8 pos ti di allievo i'ap~t­ tore i 11 prova Ira 111edici chirurgi ; età limite 30 anni. Scad . 1 Inar zo. Chiedere avvi so-prog·rainma. Rivolger si alla Direzion e Gen . drll e F. S. (Servizio Per soI1ale e Affari G1-'11e rnli - Concorsi) ii1 Ron1a, piazza {l ella Cr oce Ros · a . R ol\IA .

Soci età cli Esec utori di Pie Disposizio·n i. ~Iedi co as'" i• lenle n ell 'O pedale Psichiatrjco di

S TEN \ .

-

. Niccolò; lilo li ; L. 10.000 e 7 tri en11i cli J.,. 900 e .rli T... . 950, .C l' \ . ntt. L. 2500, .r. Y . Età li1njle an-

»

[ANNo XLVI, NuM. 5] 1

ni 35 al 20 gennaio 1939. Scader1za ore dodici clel 20 febbraio. llivolgersi alla Segreteria, Yia Roma 41, Siena. 1'1uEBTE. R . Prejettura1. -· Assjstente i1eJla Sez. m~d.-micrograf. del Labor. d 'igiene e }Jr ofilassi ; st1p. L. 9000; 4 quadrieI111i di L. 1500 e L. 1400; supplen1. serv. att. J.J. 2700-3000; c. -v. Età limite 32 a. al 23 dic. 1'assa L. 50. Scad. 31 marzo. VITERBO. 1\. lJrejettura. - Presso il Laboratorio d 'igiene e _pr-ofilasis i so110 banditi i concorsi a direttore ed a coadiutore della Sez. 1ned. -1nicrograf.; scadenza rispettiv. 15 marzo e 1 marzo; stipendi L. 11.700 e L. 7000; indenr1 . serv. att . L. 1000; dieci bienni 'Ventesimo; percentuale. Rivolgersi alla III Divisione (Sanità). Condotte n ieàiche .

Sono aperti i concorsi jJer medici co11dotti a 2 posti nella prov. di 'Trieste e ad 8 posti nella prov. di Avellino. Scad. rispett. 31 marzo e 20 aprjJe (ore 12). Rivolgersi alle i\R . Prefetture.

Concorsi a premi e Borse di studio. Istitrito l ombardo di scienze e lettere. Due premi della Fondaziorie Gagnola, co11 scad. 30 dic. 1939: uno di 2500 lire e lnedaglia d 'oro, sul leJ11a : cc Iperglice mia e ipogJ·icemia in rapporto alla clinica n; I 'altro, cli 1500 lire e medaglia d 'oro, assegnalo ad una scoperta ben provata 11ella cura della pellag ra; o sulla natura dei miasmi e contagi; o a va11tagg io dell 'aeronautica o dell 'aviazioI1e; o sul n1odo. di riconoscere facilment~ la coI1traf.fazione di un o. is critto. Preinio di 3000 lire, scadeI1te il 31 marzo, della F'ondazione Fossati , per un lavoro · su « Sviluppo, morfolog·ia e is tologia comparata della epifisi ». Premio della Fondazione Secco-Comneno, scad. 30 dic . 1939 di 864 lire, per UJl lavoro su l ' cc Igie1Je della casa rurale )). Per il biennio 1939-40 so110 in concorso, dieci borse di s tudio -di 3000 lire ciascuna della Fondazione Sal'v·io1ni, per al trettanti stt1denti del Canton Ticino inscritti in Istituti su periori del Regno d 'Italia. Premio « J essen ». Questo premio venne istituito in occasione del 70° compleanno ·del ]'.:>rof. Jessen ed ha lo ·scopo di premiare per s-0ne od enti che abbiano acqui slato benemerenze nel campo dell 'igiene orale. L 'asseg11azione è fatta ogni 5 anni, e più precisame11te un anno ,prima dei Congressi internazionali di odontologia; il conferimento avviene durante la seduta inaug urale di questi Con gressi. Il Co1nitato esecutivo ha stapilito , nella seduta del 1938, tenutasi a Parigi, ch e ciascun membro del Comitato stesso designerà al segretario la persona o l 'er1te giudicati meritevoli clel premio per i contributi recati all'igiene oraJe del bambino. Presidente clel Comi tato esecutivo è A. E. Rowlett; segretar.io G. S. Loades, Gloucest er place 98, London W. l., Inghilterra . 1

Pre1nio cc Liistig >> Dalla R. Università di Firenze è inde tto il concorso tra laureati in m edicina e chirurgia da 11on oltre cinque anni , oriundi argen1ini o italiani, ad un pre1nio « Alessandro Lustig », de1l 'i1nporto di L. 5000, per u11 lavoro inedito di fisiopatologia o d 'immunologia e batteriologia . Scad enza 1 otlopre 1939-XVII. Rivolgersi alla Segre1erja, piazza S. Marco 2.


(ANNO

XL , .I,

Ì\ Ui\l .

5]

S J~ZIONE

NOMINE PROMOZIONI ED OHORIFICIEHZE Su proposta di S. E. il Ministro dell 'Edu_c azion_e Nazionale S . l\II. il Re Imperatore ha nominato 11 prof. 1\nt~nio Ga·sb arriJ?-i , dire~tore d ell 'Istitut.o di Clinica Medica e Ter apia Medica d ella R. Univer sità di Padova, CaYalier e d ell 'Ordine dei SS. Mau rizio e Lazzar o. Ci rallegri am o YiYa111e nte co.n l 'illu·s Lre clinico, nostro caro amico e collaborat or e, p er la b en m eritata onorificenza. Il prof. Giuseppe F alco , d~rettor.e a.ell 'lst~tt1t.o di m eclicina leo-a]e e d elle ass1curaz1on 1 n ell Univer sità di Napctli, è st a to incaricato d alla F acoltà di medicina e d a quella cli giurispruden za d ella stessa U11iver sità, d el! "insegnam ento d 'antropolog ia crimin;\le. Per clisposizion e ùel 1\1in istero d ell '_\frica Italiana il prof . Alberto Ciotol a, direttore d ell '0specl~le Principale di ~ripoli, è i:o~in ato i p e ltore d ella Sanjtà Pt1hbltca d ella L1b1a . IJ g en er ale n1edico Si eur, vice-presidente d el1'Accademi a fii m edicina di Pari gi, è p assato presiden Le. Alla carica di vice-presid ente è st ato elet to il d ott . Louis ~1I art in, direttore d ell 'Is lilt1to Pasteur.

NOTIZIE

DIVERSE

30 Congresso internazionale dei sanatori e delle

case di cura pri,·ate. Prorno-so d all ' 11ion e I11ter nazion al e d elle Fede1 a zi011i di San a tor i e di Caise di ,Salu t e Privale, a cura d el] 'adcr cn le Or ganizzazion e n azion ale ted esca sar à t enuto d al 23 al 28 aprile pro sin10, a Bade~ Bad en , il III Con gr esso Internazjon a le d~ Categoria, ~ n occasione del quale ·sar ani10 tratt ati inter essai1ti temi sci entifici. Da p arte dei congr essisti potrà esser e svolt a ogni comunicazio·n e atta ad illu s~rare l ' alti~ità. delle Case di c ura J)rjvate nelle singole Nazioni, l~ realizzazioni scientifich e in c·sse ottenute, ed og111 argome11to i11 gen er e cl1e possa inter essar e l 'eser cizio di t ali Istituti. A Lale manifestalione internazionale vivam ente si inter essa. l a F eder azione Nazio11ale l<..,ascist a d egli Istituti di Cura Privati, presso la cpiale h a sede I 'Union e In lernazionale, e, pertanto, è d a augurars i ch e al Con gr esso in esame abbia a p artecipare il maggior numero possibile di c ittadini italiani , e soprattutto di titolari di Case di cura private. La Direzione d el Co11gr esso (Kongr es·sl eitu11g der U. I. S. P .) è a Berlino . \?\/ 15, Uhlandstrasse 171172, e p er l 'Ilalia la Federazione d egli Istituti d! Cura Privali (corso Vittorio "Emanuele 21 , Ro111 a) è incaricata di fornire in merito a tale Co n gr esso ogni ulteriore delucidazione. 1

2° Congresso internazionale della Federazione latina della Società d'eugenica. L 'Unione d elle Socie tà rumen e d !eu genica h a indetto questo congr esso a Bucar est p er la fine di settembre oppure, eventualmen t e, per il principio di ottobre . I . 'Unione sar à grat a alle per son e ed agli enti che vorranno co1nunicare alla segreteria gen er ale, con qualch e sollecit udine, l a l or o

Pl\ATJ C.\

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partecipazione. A tale scopo le Societ à d 'eugenica d ei Paesi latini fed er ati sono pregate di costituire d ei Comitati n azionali, così d a organizzare Lempestivamente la partecipazion e, e di avvisarn e la Segreteria gen erale . La data si è scelta iu m od o da non inter ferire con altre manifestazioni similari, e cioè i Con g r essi intern az . di neurc logi a (Cope n agh en , agosto), di genetica (Edim· burgo, 23-30 agosto), di sociolog ia (Bucarest, 29 agosto-14 ·sett. ), d 'antropologia (Ist ambul , 18-25 sette mbre). Il viaggio da Is tambul alla Romania è r eso facile e confortevole d alle corse settiman a li d elle n avi del « Servizio m arittimo rumeno ». I t emi in discussione saranno: « Mezzi profilat tici d elle malattie ereditarie»; « Valor e comparato d ei diversi fattori d 'incr em ento delle poJJOl~zio­ ni »; « Eredità e sensibilità alle i11fezioni e alle intossicazioni »; « Er edità d elle attitudini intellet tu ali »; cc Compito d elJe mutazioni in eu genica »; cc Eredità e endocri11olog ia » . Chi desider a di annunzi ar e d elle comunicazionL è pregato di farlo non oltre il 1° marzo; i d a ttiloscritt i dovranno esser e irtviati non oltre il 1° giugno, p er poter esser ·stampati e distribuiti prim a d ell 'inaug urazion e; no n dovranno eccedere 10 p agin e n ormali. Verranno organizzate delle escursioni. La tassa è di 500 lei a p er sona e dà diritto agli atti. Pres idente: Dr. C. I. Parhon, ,Splaint Independentei 111, Bu cur~s li 6 ; seg:r-et ario gen e rale : Dr. G . J{. Con st ant1n esco, Istituto nazion. zootecnico , Str. Doctor Staicovici 63, Bucuresti 6 .

Corsi di perfezioname'!lto _e compJementAri. Tra i cor ni or ganizza li quest 'anno d alla Facoltà n1edica di Parig i sono i « Lavori p ra~ci di m edicina op e1atoria », ·sotto ia direzione _é:lel IJ: of. ~ ­ Duval ; co1nprender an110 se tt e cor si: chirurgi a d 'urgen za ; addome; t esta e collo; to~ac~, ma~­ m elle e o.r gani geni lali femm .; org·ani d1geren t 1; orti ; chirurg ia d 'urgen za (ripetizion e . d el p:imo corso). Avr nnno inizio ri spett~vam ~n te il 6 e .il 2.0 m arzo il 10 e il 24 aprile; 1 8 e 11 22 m aggio ; il 5 giugn o. Ogni corso co nst er à di 10 l ezioni ~ i~­ porter à una tassa d 'i.scrizio11 e di 300 fran chi . ~1volger si alla segr eteria d ella F acoltà, rue de 1 École de Médecine 16, Paris Vie. D 'accordo co.n I 'Is tituto p e-: microscopia scien1ifica ed o ttica applicata dell 'Univer sità di J en a, la Casa Carl Zeiss ha or g·a11izzato in J en a, d al 23 marzo al 1° aprile, un .cor o di m icr o·sc?pia, m_icrofotoo-rafia micromanipolazion e, microscopia p er lu~ines~enza , co~o~ime lria ass_oluta, in.terfer om etria e 1spettroan alis1, con p arti col ar e r1g'l1ardo alle esigenze m edich e e biologich e . Informazioni p osson o aver si d alla cc Meccanoptica n S. A. S. , cor so Italia 8, Milan o . Il 16 g·ennaio ha avuto luogo a Pis toia la 1 ezio~e j11au 5o-tlrale clel corso di l\IIedicin a Rural e orga111zzato d a1l 'Accademi a Medica l)is toiese cc Filippo Pa• • Cini ». Er ai10 presen li le au lori Là. l.. a Co11feder azion e Fascis ta clei Lavoratori delì. 'Agricoltura era r ap presenta ta d al p rof. .Aiello, diret tor e cl el Centro 1neclico d el Lavor o Agricolo a Rom a. Il prof . ·Cantieri, pre i<l en te d ell '1\ ccad einia , 11a illus trat o i con ce tti e le b asi di u11a 111edicina d el rt1rale, h a e·sp os lo gli scopi del corso ed h a reso no to ch e a fine cor so, :ii pr imi di g iugn o p . v.,


cc IL POLICLU\"ICO n

rerrà tenulo a Pisloia · un conveg110 i11edico Regio11ale di Jviedicina Ilurale. Il prof. Leon cini, diretto. a c.lell'Istituto di ~Ie­ dicina Legale d ella R. Università di Firenze, hél Le11uto la lezione inaug t1ral l! sul t ema « Le assicurazioni sociali del lavoratore d ei campi >> facendo una relazione completa di q1ua11to è stato fatto in regime assicurativo e quindi per gran parte fascista , per il lavora{ore dei campi . ... Il prof. Arturo Nlanna inizierà quanto prima un cor so teorico-pr a tie-0 cli chirurgia plastica per laureati in medicina e chirurgia che abbiano una certa pratica chirurgica. Il numero degli iscritti sarà lirr1 italo. Per tutte le ;nformazioni relative rivolgersi al prof. Manna in Roma, presso la R . Clinica Chirurgica, oppure via Nazionale 87.

[ AN·~o

XLVI,

Nu~r.

5J

l'ur lasciando piena libertà ed iniziativa individuale circa le modalità di svolgimento ùel tema, occorre precisare i segu enti punti di orie11tar11ento pei con correnti: i :J Le 111onografie (l ovranno illustrare proposte pratiche e co·struttiYe intese a portare un effettivo contributo alla realizzazione del massimo di autarchia n eì campo d el 1nedica1nento italiano; 2) Dovranno in modo particolare illus trare i 111e todi ritenuti lJiù efficaci per vincere la battaglia nel campo prettamente psicologico, per cui esiiste, almeno in parte, uno stato cl 'animo favorevole a tar1naci s tranieri , anche di fronte al fatto provato o provabile che il n1edicamento italiano è pari per composizione e per effello al corrispondente prodotto esotico . La circolare precisa poi le modalità del concorso, che scade il lo maggio 1939. Per copie della circolare e per infor1nazio11i rivolger si alla S. A. Carlo Erba, Sezione Concorso Autarchia, vi:.1 Imbonati 24, i1ilano.

Centro radio-medico di Ron1a. Il « Centro Radio-Medico Internazionale n di Roma, sotto la Presidenza della Regina Imperatrice e la Direzio11e del prof. Guido Guida, ha Azioni giudiziarie. chiuso il suo terzo anno di penefica attività. In un 'ampia e dettagli ata r elazione presentata Ha fatto scalpore in Danin1arca una notizia che, al Con·siglio Direttivo e ai Ministeri competenti, a prescindere dal puro e se1nplice fatlo , riv~ste il direttore ha diffusamente illustrato i servizi un t10.n indifferente i11teresse scientifico. Una svolti da tale istituzione durante il 1938 a bened on11a, ave11do dalo alla luce due gemelli, denu11ficio della gente di mare in navigazione •su navi ziò alla })Olizia il padre, ch e rifiutava d i riconoitaliane ed ester e. scere la palerr1ilà attribuitagli. Duran.t e il 1938 è stata data consulenza a 98 riLa pratica sulla ricerca della paler!1ità finì al chieste radio-mediche da parte di navi in navigatribunale giu.diziario che, dopo esper1le le prove zione; 3 malati sono sbarcati e sono stati operati ò r l angue, en1i e ·sentenza econdo la quale isolo in seguito a consiglio i11edico . u110 dei g·emellj po.Leva essere figlio dc l padr~ i_n Alla Direzione del C. I.R.Nl. sono pervenute 40 que ~ lion e, m entre l 'altro gemello era certo f1gl10 richies le dal Mediterraneo, 48 dagli oceani Atlan- · di u11 c:l lro genitore. tico e Indiano e le altre dal mare del Nord e dal Il ca·so nort comune è possibile , ammettendo 111ar Nero . Numerosi piro·scafi inglesi , finla11deisi c he i due gemelli siano stati concepiti da · due brasiliani, romeni , greci, hanno richiesto assipersone diversè a dis tanza di breyissjn10 tempo . stenza al << Centro ». Con tali piroscafi le trasmissio11i avve11iYano nella loro lin gua originale. La Ia Sezione penale della i1ostra Corte di Cas~ Se p aragoniamo i servizi p·r eslati cl a1 le Centro » saziane ha annullato una sentenza del Pretore .di durante il 1930 con quelli d elle altre nazio11i ch e 1\ sti co11fer1na ta in grado di appello, che a"·e~~ hanno servizi radio-medici si111ili, si vede come condannalo alcuni individui ritenuti respon sab1l1 l 'Italia occupi il primo pos to. Infatti l 'lnghilterdi contravvenzio11e alla legge sanitaria, per• avere • • ra ha pres talo 29 radio-assistenze, la Finlandia 14, abusiva1I1ente esercitato la professione veterinaria, l 'Olanda 37, il Belgio 2, l 'lrlancla 6, la Francia 30. proceèfenclo alla cas lrazione di suini a scopo industriale. Per l'a11tarchia del nledicamento. Un po' dovunque. La Dilta Carlo Erba di ~1Iilano ha i11viato a Lutti i 1nedici italiani una circolare in cui è detto: Il I° Congress0 11azionale per la valorizzazio.~e L 'i11dustria italiana del m edicamento, che ha del patrimonio idrominerale italiano è stato fisuna nobile ormai secolare lradizion e, è pur essa sato per i g iorni 22-23 aprile. in linea nel grande quadro del ri11novamento produttivo italiano: in questi ultimi dieci anni, essa L ·asse1nblea annuale d ell 'Associazione tedesca ha rea)i7.za lc in ogni ramo dei progressi di ordine per la t ermo- e la climato-terapia si terrà a Vienfondame11tale. Può affermarsi ch e, i1el ca111po dei na clal 23 al 2G marzo e tratterà i temi: Bioclimam edica111enli cl i intesi, l 'industria ilaliana è u scitologia d >alta rnontagna; Mezzi lerapeutici natuta di minorità: esisa è in condizione, e già in granrali e artificiali. R ivolgersi alla : Reichszentrale f. d e parte lo fa, di preparare la ga1nma con1pleta di él. clcut1scl1e BucJ e,vesen, Breslau 16, Germania. Lali farmaci (}i valore tera1)eu li co a ffern1 ato, così La 26a. riunione della Società tedesca di ginecocome in qu ello dei preparali sieroterapici, organolo 5o-ia si terrà dal 18 al 21 ottobre in Berlino, sotterapici e ])iologici, d egli alcaloidi e d ei principi lo la pre·si.denza del pro.f. H. Fuchs di Danz_~ca; al1 ivi, c1ei galenici tit olali e controllati. segretario: prof. Naujocks, Kerpen str. 32, KolnLa S . .A.. Carlo Erba di Milano., nell 'atluale moLinden Ll1nl. rne11to in cui tutte le en ergie produttive della Nazione so1lo mobili tate al raggiungimento del ni asLa Regina Elisabetta del Belgio ha concesso if simo r ealizzabile d ell 'au tar chia economica, bandisu o Alto Patronato alle prossime Giornate Mesce un con corso fra i m edici italiani per una modiche di Bruxelles. n ografia ul t ema « L ·autarcl1ia n el campo del La Socie tà francese di dermatologia festeggerà n1edicamc11 lo » con tre premi: il primo di lire il 22 giugno il suo cinquantesimo anno di fon25.000, il sPcondo di lire 15. 000, il terzo di lire dazione. 10.000.


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SEZlONE PRATICA

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La Società i11edico-cl1irurgica bre•scia11a si è adunata iJ 15 noYembre e il 13 ge11naio , "'otto la presidenza deJ prof. Pignatti, a·ssi stito dal segretario dott. R. Sassi. Son o ·tate fatte co1nun1cazion i dai soci: Piera n to11i, Paltrinieri , C. Rossetti ; S il' a110, Pal trin,i eri, Radaeli.

G. Duhamel (l 'accaden1ico) e del prof. I. Gunzburg· (belga). La 1nissione ha anch e visitato ,~arie i tiluzioni m e(Uch e e i g ienich e , a Rabat ' Ca·BaJJlanca, ecc. Ha in au gurato il nuovo ospeclal~ di ~1 arrali:e.ch , l'antica capitale del ~larocco, città :sacr a .

Nell 'Aula ~lagna d ella R. UniYersità di l\Iilano si ~ svolto il 17 gennaio un Cong·re so di Ludi sulla razza i11de llo dal G.U.F. di Milano. Erano rappresentale le maggiori gerarchie cittadine. Vi erano, inollre, autorità 111ilitari, per so11alità d el mondo culturale e della magistratura. Avevano inviato teleg ram1ni di ad esio ne il Conte cli Torino ed il Duca di Bergamo. Il Preside della Facoltà di legge ha porto il saluto dell 'Ateneo i11ilane e aj con,enuti. l{elatore ge11er l le è lato il prof. SerLoli-Salis.

Il prof. Gh erardo F o.r ni, clinico chirurgo di Bologna, è stato chiamato alla condirezione della « !{assegna internazionale di Clini ca e Terapia », al posto del compian lo prof. Taù(lei.

1

Il se11. prof. Pende è s tato incarica lo claJ ~Iini ­ stero della ~Iari11n d "illus trare la politica fa ci st a della razza ngli u[fjciali ed allievi delle accademie na\ ali di Spezia, LiYorno e Tara11to ri SJJe l liYan1er1 le n ei g iorni 19 ge nnaio , 22 111 arzo e 12 a}Jrile. Alla presenza dei Princ ipi Reali · i è i11aug urata a Napoli la Malernil à degli l11cur ab]li, l a cui capacilà è s la la JJo rla la da 30 a 129 letti e che è s tata aggior11ata ecl tl}JÌJel lil a. Con s ta cli molli ambie11li ; le can1er e per Jc degenti raggiungono il numero cli 21. t dirc lla cla l] 'i11 s ig n e prof. Ca1vanico. A Finale Ligure i rl irige11t i, g li in1piega li e Je · maeslrclnze el ci Can Li eri acro11al1tici della Socie là Anonima Pjaggio }Jer on orare l a men1orìa d el co1npianto sen a tor e h arJ no offerto ali 'ospedal e Ruffjno San Giagio un cor1111le to e 1noderni ssimo gabine tto radiologico. L 'ing. Casirag hi , prr·siclPnlf• del Co111italo per le onoranze. h a "011seg11a lo ufficial111e11 le ag li amministra lori <leil 'ospc<la le il dono co J)icuo . Duranl e la Gior11ota (1e1ln ~'l adre e del fan ciullo è stato inau gura to a ~apoli , nei locali della Mo tra per i lavor a1c ri agri coli « Luig i Razza)), un Cen tro d 'a1ssis ten za, tutela e igien e d ella maternità rurale, i s tilui lo <l a quell a l\1u l u a per i lavorat ori agricoli. Jl Duce ha vi sila lo a Veccl1iazzano di Forlì il Sanatorio 1< IX l\ilagg)o », l.1no (lei più g r andi e meglio attrezzali dell'I. N. F. P. S. ll Duce h a visita to a Forlì 1 '()spedale « ~Iorga­ gni »; venne ricevu lo dal prof. ,Solj eri e dagli altri sanitari. Il Governalore di Acl<lis 1\.heb a 11a di po• lo che uno .dei principali ambula lori j)U]J})li ci della ciltà rl edic~1i particolari c11re alle ·donne indigerle gestantt, o affette da malat I ic cl1e ]Jos ano i1n1)eclire o di s lurbare la malernilà. Le Cl.ire so11 0 accolt e con viYa ·soddisfazione dalle inclige11e. Si è ·stipulalo un accord o tra il Co111ando g·cn erale della G. I . L. e l 'J s ti·t uto J1azionale fa sci stn della previden za soc iale; e o contempla 1ut le le for1ne di assistenza sanitaria. Con s ta di 8 ar Ucoli. È pubblicalo nel F ogli o di di s1)osizioni del Segrct:trio del P. N. F ., 11 . 1206. ... fJna missione mcdjca u ffjr iale ·si è r eca ta n el ~'l! arocco, per s ludiarvi l e ri sor sf\ 1er a1)e111icl1 e i11 UJgene. E istata co1nposta dei proff. 1\.cl1ard , Beza11çon , Carno l , Lecl aincl1e. LaiO'ne1-Lava li11c. Puech , Villaret, Hei1 z-Boycr, laròer~nois, del òott . ~

Ì':\

A quanto riferisce il « ~1essaggero » del 20 genn aio, 11el 1s anatorio fran cese d ella Musse, dipartim ento àell 'Eure, a una d ecina di chilometri da Parigi , i ricoverali hanno a t l uato ~ o cc scio11ero della cura », i ..ifiutando di farsi c urar e ond e forzare a provved er e u11a n1ig·ljore viltitazion e e il riscaldan1en to. Un comitato di signore, di medici e d 'ig ienisti J1a inizia lo in Ing hillerra un a campagna contro la rlcplorevole abitu.tlin e dei « cocktails » , in specie da parte delle g iovani . Come abbiamo già rilevato , •si è provveduto in Germania a dare incre1nenlo alla produzione di medici, riducendo la durata degli s tudi da 12 se111es lri a 10. Una mig liore or ganizzazione d.egli s tt1d i p ermetterà di compen·sarn e la minore dur a ta. Gli amici ed allievi {]el prof. Pierre Nobé.court 11anno d eciso di offrire :il r epulato pediatra, in occasio.n e d el rSu o 20° an110 di professorato, un a me<laglid in att estato di affetto e di ri spettosa cordialilà. Ogni sottoscrizione di 100 franchi d à diritto ad una riproduzione d ell a medag lia. Le sotto·scrizjoni Yanno dirette a] sig. George Masson , boulev . ~I . -<~ e r n1ain 120, P ari s 6°. Un m edico e u .n a leYatrice della provincia di Bolog11 a sono stati condannati a due anni di reclusion e ciascuno e alla in Lerdizione della professione durante il periodo dell a p en a, per delitto contro l a inaternita; l a donna in cui era stato procur a to l 'aborto crimin o o è 1s laLa condannata, co l ben efi cio d ella causa d 'onore, a(i u11 ann o, con ced endole l a condizionale.

Il 14 di cempre 1933 spc'gn eva i in , .. en ezia all 'e tà cli a1111i 69 il Dr. AnEr.~1n ZA:tvIBLER. Dopo aver inil ia to la sua carriera i11 Is li tuti Ospedali eri ed Uni,·er silari di .chirurg·ja, ft1 costre tto dalle vicend e della vita ad entrar e in condo ll a. C<tpi lò in paese eminentem en le i11dus lriale (Piazzola ul Brcnla - Pa(lOYa), oYe ebbe modo di iniziarsi, a co11 iaL to co n 111ig liaia rl i operai , a quella Infortuni . tica, di cui divenne poi cultore specializzato ed npprez;:alo: 1)r es•so il Palro11ato l)ri1n a, presso l 'Infail p oi dal 192-9. ,Su La le ina teria i11fa lli Yerte la st1a n o tevol e i)roclu ziou o scienlifica : tra cui sono <l a rjcor (l ar si in modo ·s1Jecial e (TUa rt ro manuali e u11a n1o nog·rafia cl (I lui s tudi at a e svolta presso l 'I Lj Luto P sicl1ia trj co cli F errar a, n e]l a quale può d ir si e. aurisca i.I t en1 a dell a L'a1nplocorn1ia . L. T ELATJN.

B morta a 59 anni l a duch cs a Carla Vi sconti d i Moclron e, con so rt e del duca Giu ep1Je di Grazzn11 0 Vi sconti di l\1odro n ~ , 11ipo le d ell ' incl us lriale Carlo Erba. Di att iYjtà b enefica, presied ette a Milano « Fanc it1llezza abband on ata » e 1'a ilo di m aLer11 il ~ « Regin a Elc11a » . L. P . •


228

« IL POLlCLINICO » •

RASSEGNA. DELLA. STAMPA. MEDICA Der1nosifilografo, sett.

-

MARIANI.

L 1acetilco-

li11a n ella alopecia areata. Pa1·is ~féù., 1 o tt. - ~eurologia. Rev·. Neurol., sett. A. 1Souques, D escartes e l 1ana tomo-patologia del ist. n erv. Journ. _4.. M. A., 17 se lt.. H. H. MERHITT e 1'. J. P UTNA1\I. rrratla1n. delle forme convulisive. - R. L. H oLCOMB . Alcool e i11cid enti stradali. R. F. FARGUHARSON e H . H. HYLAND. Anoressia n ervosa. Practiti<>ner, ott. Progresisi nella diagn. e LI. Malattie famigliari: r etinite pigmentosa e Gazz. d . Osp. e d. Cl. , 18 sett . A. FERRATA. Terapia di alcune emopatie. Arch. di Pat. e Cl. Med., ott. T. PosTELI. Pressione art. n elle bradicardie da dissociaz. a trio-ventric. - G. BoccH1x r e L. Guzz1. RiassorJ)in1. dei versam. sierosi . Presse Méd., 8 ott. - L . LANGERON e R. DE,ONCK. Reni e iperten sio11e art er. L . V1GNATI e al. Trattam. aurico dell 'asm a ])ron ch . Riv. Oto-Neu,r o-Oftalm. , lug.-ag. -· G. VERCELLI . Malattie famj g liari: relinite pigmentosa e mioclon oepilessia. - Dr GuGLIELl\IO e CHIASSERI·Nr. Sindro1ni sellari e parasellari. A r ch. It. di Anat. P at., ecc ., ott. - G . ~IULAZ­ ZI e E. ~ARABONI. Fegato nell 'arteriosclero·si. G. DE GAETANI. Diverticoli acquisiti d el colon. Vlt' ien. J(lin. TrVoch., 7 ott. - FLEOKSENDER. Mal a t i. ie ipofisarie. FLEISCHENnERL. Coroidit e. M(jscHL. Eredità e p er son alità. Deut. Med. Woch., 7 ott. - Urologia. Rif. Med., 17 sett. - E. TRIMARCHI. Lobelina per la n1isura della velocità circolatoria. Miincli. Mecl. Woch., 7 ott. W. ScnuLTl. Se1Jsi p u erp. - TI . ScHLACK. P ertosse negli adulti. V\' . HARING. Tumori gastrici benigni n el .. I 'an emi a. Med . I <li nik, 7 ott. W. BREJPOHL. Sterilità tubaria da spasmo. - Inchiesta: Trattam. clella diatesi emorrag·ica con vitamina C. Gaz. d. IioJJ., 8 o tt. - G. VAJA. Trattam. delle .asfissie. 1

Jou rn. A. 1'\tl. A., 24 se tl. - R . S. MATTHE\vs. P ellagra e acido n icotinico. - H. S. D1EBL e al. Vaccini contro ii raffreddore. Flaemait ol., An l., VII I. A. BERTOLA e A. RAVETTA. Il midol lo osseo j11 inalattie dell 'app. re·spir . - ' ' . V J DARI. l\!Iielo i eritremiche congenite. - E. VECCHI. Parotit e epidemica. Speri1n.ent . , 'lg. G. 'fEGANELLO. Urina d 'individui affetti da tun1ori mal. - L. SEVERI. Intossicaz. proteica cron ica. Riv. San. Sic., 1 ott. - G. MELODIA. Filtrabilità clel bacil lo di Eberth. vVi en. J(liri. TVoch. , 14 ott . FRIEDRICH. Gli orn1oni in chirurgia. - Rrs AK. l\!Iedicina interna e 1sporl. Brit. Med. Jou r n., 15 ott. - H. )3u1TE e H. J. PARIST. Trattan1. speriment. della tbc. con ·sulfonilamiòe. W . LANGDON-BRo,vN. Organoterapia. L?-n cet, 15 ott. - R. , .. CHRISTIE. Ossigenoter apia. Paris Niéd., 15 o lt. - Ren i e vie ur. Klin. Woch., 15 ott. D. ScHNEIDER e P. W. SPRL."lGORUì\r: Azione -degli iperten sivi sulla funzio1 n~ r en al e. - H. W. K N cPPI•.NG . L e rgografia in cli111ca. G(1ZZ. d. Osp. e d. Clin. , 25 sett. I. M1NGAZZIN1. Trasfus. del sangue con servato in chir. Nled. J{linik, 14 ott. - Referendum sulla lotta contro g li stati e llici i 11 gine.co1ogia m ediante ìl prontos il. W. KNoLL e H. GoTzE. Pn e umot. spont. 11ello sp ort. Jourrt. A. 1ll. A ., 1 ot l. - R. R. KRACKE. StaU neutròpc11ici cla m edici11ali. J. B Mc AUGHT. Prova di Gorclon nel m. cli Hodg·ki11 . Amer. J o11 r11. 1Vled . . c., ott. - D. GoLDl\1AN. Il 1nafarse11 11el lrattam. d ella malaria. - H. F. FL1PPIN e D. S. PEPPEIL Tra llam. della polmonite. M. F. :NIAnK e H. O. MosENl'HEL. Fu11zione renale e uren1ia n ell 'amiloidosi re11ale. Giorn. di Cl. Nled ., 10 ott. G. BATTI~TINI e P. ·CAVAZLINJ. Ra1)porti fra g licemie e cloremie . J. ~IILLEn. S t ato allergico n ei tubercolotici adulti. Rif ..l\t[ed., 1 oll. - G. SALVO. Conquiste e mete d ella moder11a anaton1ia. - A. GAl\IBIGLIANI ZocCOLI e V. Lo BARDO. Vitamina C . 1

Iodice alfabetico per materie. A1rinii nislraz. sanitaria

. . . . . . . P ag. Anestesia chirurg ica: azioni sul ri . cambio miner ale . . . . . . . . . )) Arti: accidenti vasali . . . . . . . . . )) Bibliografia . . . . . . . . . 212, Cefn ìea lla inges li on e di cacao . . . )) Coma basedowiano . . . . . . . . . )) Cultu r a superi or e . . . . . . . . . . )) Der111atologìa: appunti di terapia .. . )) DiaLetici : trattamento con ins uline res i·· lenti . . . . . . . . . . . . . )) Diuresi })rovocata con estratto tiroi -

deo

. . . . . . . . . . . . . . . . .

Epatocolangile « viridans »

settica ricorrente da . . . . . . . . . . . .

)) ))

221

Feg·ato: prova d ella funzionalilà . . Influe11za: s t ato odierno delle co110-

218 209 213

Insonnia degli epato-biliari : prescri-

219

Jtterizia tossica ed infettiva

218

Leptospirosi

221 220

Medicinai sociale

218 218 205

scenze •

z1one

. . . . . · · · · · · · · · ·

. . . . . . · · · · · · · · · · n el

Vercellese

. . . . . . . . .

. . . . . . . . . . .

Otite m edia acuta n e i difterici . . . Poliposi gastrica: roentgenterapia . Tempo fisiologico: meccanismo endocrino regolatore . . . . . . . . . . 1'onsille e problema de1nografico . . Tromboflebiti d ci seni . . . . . . . . 1·r o n1bo·si ed elnpolismo . . . . . . .

Pag.

201

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189 221 191 197 211 219 208 206

Non è con>sentita la f'i.stampa di lavori pubblicati nel Pol iclini~o se non in seguito aà autoria.a,zione scritta dalla redazione. ~ vietata la pubblicazione di .(unti di essi senza citarne la fonte. L'EDJTORS

Diritti d i proprietà riservat i. -

C. FnUGONI, Red. capo.

A. PoLzr, resp. Roma, Stab . 1' ip. Armani di M . Gourrier


ANNO XLVI .

Nnm. 6

Roma, 6 Febbraio 1939 ·XVII

''

''

PERIODICO DI MEDICINA CH·IRURGIA E IGIENE

fondato nel 1893 da GUIDO BACCELLI e FRANCESCO DURANTE

PRATICA .

SEZIONE P~oF.

REDATTORE CAPO: PREZZI

D'ABBONAMENTO

(settima n a le) L. 70 M EDICA (mensile ) . . L. 55 CHIRU RGI CA (men sile) L. 55 -

( 1-b) ALLA SOLA SEZIONE

Un n Uim ero separato della

L. 115 L. 65 L. 65

SEZIONE MEDICA

Clinico Medico di Roma

« POLICLINICO »

Estero

ALLA SOLA SEZIONE PRATI CA

(1-a) ALL4 SOLA SEZIO NE

AL

ANNUO I t alia

Singoli : (1)

CESARE FRUGONI Cumulativi : (2)

ALLl!l DUB SEZIONI

(3) ALLll DUB SEZIONI

(4)

ALLE TRB SEZIONI

o della

C HIRURGICA

PER

IL

1939

I ta lia Estero (pratica e medica) . . L. 110 L. 165 (pratica e chirurgica ) L. 110 L . 165 (prat., med. e ch ir ur.) L. 140 L. 195

L 6 ;. della

P RATICA

L. 4, 00

SOMMARIO .

Lavori originali : .F.

'orelli: I/itterc catarrale quale

Accademie, Società

Mediche, Congressi : Sezione Emi-

epatite allèrgica. Note e contributi . J. Di Marco. Polmoniti da pneuJllococco del tipo VI I (Cooper) Osservazioni cliniche : L. Tornasi: Di un eccezion ale c:or p') estraneo dell 'antro d 'Higinoro. Sunti e t'assegn e: ORGAN I DIGERENTI: P. Godarc1: Le di. pepsie funzionali. - N. Zanetti e G. Guerreri·D'Antona : Le gastriti croniche. - M. Demole : Considerazioni ~ ull'achilia. - J. P. L. Murnm ery: Le cause di emorragia dal retto. 'MI SCELLANEA: Giittich : La lnorte improvvisa durante il ni1oto. - Huci-Lang Giung: La tecni ca della puntura sternale, il suo valore clinico con . pe ~ial e referenza a lla sua utilità ne1la diagnosi del kala-azar . - Marion: I d olori re-

tastasi -carcin oma.tose ciel cervello con sindrom e di Oharcot-Ada.m-Stokes e crisi ocu logire. - Il trattamento dell'emicran ia - La m ialgia epidemica. - Un nuovo trattamen to della polio.mielite. - La diagnosi sier ologica, della tifoide. - N OTE DI TRAUMATOLOGIA: Le· sion i t ipich e da s port invern a le. - MEDICINA SCIENTIVARIA . F ICA: L'a1tacoresi nell'infezione tubercolare. Politica sanitaria e g iurisprudenza : G. Sèlvaggi: Concorso provinciale; procedimento illeg·ale - Ex-combattente: mezzi :'lp eciali di pro....-a del ervizio prestato. Nella vita professionale : Medicina sociale. - Concorsi. - Nomine, promozioni edi onorificenze.

nali. Notizia b i bliografica. -

Notizie diverse. Indice alfabetico per materie.

Cenni bibl•ografici.

LAVORI ORIGINALI Isti tuto di Clinica Medica Generale e di Terapia Medica DT•:L LA l'.\. l J NI VERS f l'A Ol T~OMA. Dire i tore : prof. C. FnuGONI.

L'ittero catar1·ale quale epatite allergica. • J,' inftammazione allergica del fegato e delle vie biliar i. Studio eziopatogenetico.

Prof.

1F E1~n1NANDO

(COltlin llOZiOn e~

CoRELLI, assistente •

0

fin e;

'V.

n.

~)

Disturbi idrici nell'ittero catarrale. Parlandc dell 'ittero catarr.ale q u ale affezion e allergica, un al tro dato, ch e pu ò essere sotto questo punto di vista discu sso, è q u.e11o· dei di&turbi idrici ch e si osser,ra1Jo n ell 'ittero stesso. È J1 oto clte all 'inizio e durante la progressione dell 'ittero' catarrale, si h a una ritenzione idrica 1Ì$Sulare , cui corrisponde l 'oliguria della pri1na fase, con ritenzione di cloru r i, con iposerin en1ia ~ rapporto albu m ine-g·lob·u line ir1 fa' Tore delle albun1ine .

l iana della Società Jtalia.na di Gastro-Enterologia.

Appunti per il medico pratico : CASI STICA

E TERAPIA:

Me-

!\ nc.J1e le IJrovc idricl1e d urante l 'ittero caLarrnl1:: vosso110 essere al Lerate, con1e pure Pozzi : M.alam ud, A·g·11oli, ecc., ha11110 ,.i __ to e sott.o l 'az)on e dell 'istam ina ve11ire ulterior1nente modificate. l)uesta ritenzione- idrica, talora più, talora m e110 evidente, decorre parallela alla j rsio11e del pare11chima epati.co; all'inizio della guarigio11e si pt1ò é.t'·ere una poliuria , .-- he ta lora insorg·c ir1 IJL· 1Llo cri1ico an.c:h e con uJ1a crisi di c lr.rt1ri cu111e av,·iene n ella polmonite . Con Ja :ro ta ir11p·o rtanza ·d el fegato n ella regolazione idric.a (Pich e ~iolitor , ecc.) e co&ì con questa t e11de11za alla ritenzione idri ca fi?sulare, oltre che epatica (eden1a essuda Livo del fegato, ecc.) .si può n1ettere in rap1)orto una ce.rta ispiss.atio sang·uinis ~otaLa da Eppi11ger r1ell 'infiammazione- sierosa, con aun1ento i1ella fase in iziale del nun1ero dei globuli ross i, anche da noi laJora osservato, nell'ittero catarrale e gli etlemi che tal, olta possono comparire nell ~ ittero calarrale stesso. Così pure potrebl1ero in 1\arte essere interpretate le cosidette fnrme idropicl1e ascitiche, a nasarcatiche 1


l

[ _\N·~o ~LVI ,

« IL POLICLINICO »

230

d ell ' il1 ero ca Larrale stesso, forn1 e che possono ra.g giunger e il 111assimo grado nell 'atro.fia giallo acuta, abitualmente accompagnate da ascite che non è da ipertensione portale. Caroli, Cacl1era e Deparis hanno recentemen Le descritto due casi nei quali durante l 'ittero in breve insorse .ana&arca che pure in poco tempo si ridusse. Nel caso di Bottaliga a quadro di atrofia giallo 8uhac:uta, c'era aocite e si arrivò ugualm,e11te a guarigio ne. Importantj a questo riguardo so no le ricerch e di Jolliffe, di Veils, di Paul e di altri. Si sa che vi sono stretti rapporti fra modificazioni idriche e taluni fenomeni allergici; durante lo cho c o durante l'orticaria per ese·m pio si può a,·ere sensazione di sete e una ritenzione d·i acqua, e· dopo accessi di emicrania , di abma, dopo ·estese po·u ssée di orticaria, dopo talun,e coliche renali, dopo accessi epilettici , ecc. , spesso si ha una crisi poliu• r1ca. Oltre cl1e n ello choc all1ergico, anche nello choc istaminico si osserva una ritenzione di acqua. È nota d'altra parte la stretta parentela che passa fra c:hoc istaminico e qt1ello allergico, e fra orticaria factitia per esempio e ponfo istaminico. È noto poi che durante lo choc it-taminico si. 11a u.n a raccolta ,d i liquido nel fegato (il cui conten.uto di riserva può raggi u11ger e 6-700 cc.) con awnento del suo vol1Jm-o (per cc.,ntrattura degli anelli di Arey e Simmonds?). Orben e è da chiedersi se. anch e questi dati i iguardanti la riLen zione idrica in alcune for~ 1n,e allerrgiche e quelli che si os,s ervano nel1'ittero catarrale non possano' a lor volta ap])ogg·i.a re la no.&trn. iipotesi che fa ·d~ questo il tero catarrale una manifestazione talora a 1)atoge11esi aller,g ica. 1

1

1

1

• >

Vari allergeni nell'epatite. LG L~() NAT U RA E PROVE DIAGN0 STICHE. 1

Se si an1 n1etle la p atogenesi allergica di al1cu11e foTme di itter o cat arra le, ci si deve anch e chiedere : 1) quale può essere l 'antigen e?; 2) i n ch e, m odo si arriva allà sensibilizz,a zio11e?; 3) a bbiamo la conferma con le varie pro"e: cuti , intradermoreazio ni , trasporto piassjvo, ecc.? I) ~e o ch ò sia un tema m olto difficile , ora impostato , in cui ci si. d eve quindi muover e con eslren1a i)ruden za, da quanto sopr a abbiamo esposto, l'antigen e potrebbe essere costituito dai ' 'ari fattori n ei vari caipitoli sep aratame1tte co nsiderati , primo fra i quali quelli 1

1

alirn en tari,

Nul\r. 6)

,~

qt1i si potre.bbero elencare i vari alim~nti e le var1e sostanze r1ote, inutili o·r a ad enumerarsi. Sapendo l 'in11portanza che il fegato ha nella di~integrazione delle varie sostanze che vi arrj,:ano dall 'intestino, si può ammettere, con iJ·~ornet, che favorite talora an1 0he da precedenti disturbi del tratto digerente, ·d a strapazzi alin1entari, da · alcool, ecc., da cause che con1un que producano alterazioni della par·ete jnlestin.ale e modificazioni n el suo potere di assorbim1ento, tali sostanze alimentari non completamente degradate, arrivando al fegato possano sensibilizzarlo. Successivamente per JJuove introduzioni delle stesse sostanze o per fattori .::ispecifìci potr·ebbe insorgere 1'anafilassi <l'organo~ l ' epa.t ite al~ergi ca. Questa , come si è dc.tto , 1pot:riebbe andare dai quadri leggeri ,. i;fumati, tran sitori per lo più inavvertiti co11 ~ubittero , fino a quelli di epatite, di atiroifia giall9 acuta e forse .anch e a quelli a .deco~.&0 lento sub·aculo evolventi alla fa. e cronica, cirrotica, dell 'or.g ano. Con alterazio11i ·de lla mucosa 1gastrica in vario modo i)r od otte, con alcool, con r aggi Xi c. on bile , ecc., Hajos ed altri su ccessivam ente, hannn ottenuto una anafilassi alimentare; ora P.uìla a priori vieta di ammet1tere ch e questa , com'e1 può dare manifestazioni in vari orga11i a11che lontani, possa tanto p iù localizzarsi pr<·Yalenterrtente n el fe~ato e dar e in esso i fen orn e.n i caratteristici della cc infiammazione al] er • g1ca ». t noto d 'altra parte ch e una certa quantità cli proteine .an·C1he inalterate poS&ono entrare da1 tratto diger ente in circolo. 1Ciò p uò avvenire talvolta pure in persone sane, q11asi com e un fenornerio fisiologico secondo, le ricerch e di Ililri-Joshignki , di · Walzer, ecc. Gudzcit h a somministrato con sonda g astr ica a soggetti sa11i e a soggetti con gastroen ter ite, 50 cc. ·di un estratto di p esc,e ; nei sani ]n zona cutanea preparata con .siero di animale sen sibilizzato con quell'antigen e, non mostrò reazio11e alcuna, mentre n ei gastroenteritici si ebbe riella st essa zona un largo eriten1a ecl an che una r eazione papulosa. ~la an ch e n ei sog getti sani tuttavia si potè osservare una r ea zione locale, son1ministran·d 0 una dose molto elevata, 4 volte superiore, di allergen e, indicando con ciò che dell'antigen e può passare iri circolo anche nei sani. In tal modo p ertanto i)otrebbe es>&ere spiegata la possibile sen sibilizzazion e del fegato primo or gan o a cui, attrav·er so la ven a p orta, i prodotti clella digestion e • arrivano. 1

1

1

1

1


[~.\~XO

XLVI,

i\Ll\C.

6]

SEZIONE PRATICA

231

,

E nota poi la grande i111portanza che il fe-

t i''o. Ciò non esclude l ' allerg·ia alin1entare stes-

g&to l1a nel fenomeno allerg·ico gener:ale, come lo n1ostrano i lavori di l\Ian\varing e scuola (lo choc manca in animali senza fegato) - di Pick ,1.3 H,ashi111oto, P.aul v-eah, Roth, Fisclcr, Denecke, Kan1merer, Richard Weil, Villaret e Jousti11 Bezançcns , ecc. Tl fegato, come si è detto aumenta ,a nch e di volurrte nello choc allergico e. co ì nello ch oc istaminico, mentre il suo contenuto in glicog·c no di1ninui ce; anche per questo infatti, negli stati all ergi c i è utile la terapia con alucosio in.suli11a (Kam1nerer). In via sp,e rimental·e inoltre si è ottenuto", come per a ltri organi, la reazione ipererg·ica epatica. l'anafilassi d'organo, con la scatenante nella \ ena porta: Roth e Szat1tl1er, 1\1igounov, Alessio, Choi , Cornil e Mosinger, Vague e Bosch, e~c . Non 6 mai però riuscita la riproduzione del1"ittero. Ftecenlen1ente 1\1asugi e Sango Todo hanno ugualmente ottenuto con la epatotossina lesioni epatiche iperergicl1e, analogamente a quanto 1'1as11gi stesso aveva ottenuto nel rene con la 11efrotossina della quale ab biamo altrove ampi;1mente discu>5so. Dal l at,, sperimen tale sono da ricordare i11fine le . ricerche di Brocard il quale agendo sul simpa1ic o del fegato avrebbe riprodotto un'epatite uguale a quella iperergica con ecle111a, stasi vascolare, alterazione dell'endotelio ed i1)erplasia delle cellule reti.colate. Tale A. pr11s.a rhe .alcuni allergeni, anche i11 piccolissima do$e, agendo sul sin1patico, possano dare nell '1101no tali epatiti. :Nei casi di ittero catarrale da allergia aliment,a re non è facile dir.e quale pos~a essere ir1 ogni caso l'antigene e la natura di. esso, non f:i può dire per esempio se sia l 'alimento, 1.a proteina in s.è oppure uno dei suoi numerosi prodolti di disintegrazione. od anche sos1 anze no11 proteiche. Qui si pro spettano tutti i quesiti che si hanno nel c.ampo g·ener.a1e dell'alleTgia alim1e ntare, come nel campo dell'allergia da i11edic:amenti, da droghe, ecc . : antigeni completi, incompleti, apteni di Landsteiner, ecc. Questo spiegherebbe anche l a scarsità d -e lle c11tireazioni pos.itive che di solito si hanno nell'allergia alimentare stessa. Nei nost.ri casi di orticaria ed ittero ch e con grande probabilità si do\ evano ad allergia alim,ootare, (insorgenza dopo certi pasti, disturbi intestinali conten1po ranei nel soggetto ed in altri commensali) furono fatte le cutireazioni con le serie di antigeni alimentari con esito nega-

sa, co111e è noto, peTc.hè pru ò darsi che l 'antigen e non sia l'elemento stesso m .a uno d,ei :::11oi nun1erosi sottoprodotti e perchè talvolta , b en chè raramente, la reattività cutanea può non ~orrispon dere alla reattività di un organo rrofondo. Su questo punto però occorrono ul1eriori più ·estese ricerche. Il repeTto di cuti o intradermoreazioni positive, con dimostrazio11e del trasporto passivo, di precipitine e cli eve11tuali p eggiora1nenti ,del]a forma 60tto l 'D zione dell 'a llerge11e., avr,a nno valOT·e decisiV•) J1ella discus5ione della patogenesi allergica. ( :jò è quanto in su ccessive ricercb.e noi ci pro11onia1110 di fare . Oltre ai fattori alimentari ' 'i sono poi i fattori fisici e psichici già considerati. Come si è detto, qu·esti talvolta potrebber o agire si.a di1 (' l.taJnente quanto' in via aszJecifica quali fat.tori scat enanti i1i soggetti in .stato dì &ensibilizzazione, fattori di p1arallejrg ife_ Pe-r i fattori 1l$ÌC11ici 11011 è facile da re una prova sicura, llenchè corr1e si è detto , alcuni casi di ittero ancl1e recidiv.an te siano in rap porto stretto sol o con una forte ernozione ed esistano d'altra parte le orticarie a11ch,e recidivanti sicurament,e cli orig i11e emotiva. Riman,diamo per ulteriori r1arlicolari a quanto ab bia1110 d etto prima su c1uesto ar.go1nento , nel quale bisog11a proceclere co11 ,grandissime riserv e. ])er i fattori fisici oltre a lla clas.sica orticaria da freddo, a lla quale così spesso ci rivolgiamo, J1oi p ens,i amo sia ,d a tener conto anche ,d i lutto quel gruppo di affezio ni << a frigore n (11efrite, }Jl eurite, ecc.) n·el]e quaJi , com e già ab·hian10 detlo .altrove , noi p·e·n siamo che il fat tore raffreddamento sia da tenere in g·rande c011sìderazione. S·ono in complesso dei proble1111 difficili che forse con i concetti qui discus i, si 1p·o sso,n o oggi vedere sotto luci diYer&e da quelle di un t~m po. P er g li it teri da ton illite o 130,s t-tonsillari <)b})ia111 0 g ià d etto. Vi sono j) Oi gli itteri da J11ed ica111enti , anch'essi g ià ricordati, dall 'atofan, all ',arsenobenzolo, oro, ~.c c.~ alcuni di osservazio11c recente da sulfanilan1ide , ecc. Anchè q11i la pa tog·enesi alleTgica ben·c hè tuttora n'l alto co11 tra tata, es.5e11dovi l'ipotesi del biolropisrrto e l 'ipotesi tossica, sen1bra la più probabile, alrneno in u11 certo nun1e.ro di casi e 11oi abb·ia1no già sostenuto a ltrove fin dal 1931 tale patog en es i per \ ari incidenti d ella chemioterapia , p er lf} agranulocitosi da piramidone e })er l e emopati e da arsenoben zolo , a-g ranulocilosi co1npresa. Nei ri·g uardi di queste emopta,tie da terap ia infatti (chemiotera1)ia, ,ecc. ) noi abbiamo pen-

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IL P OLI CL l ì>; l CO

sato ~J1 e talora si IJOssa tra Llare di una .sensibili zzazion e d el inidollo osseo, (del 1essuto ruid olJnro n elle ' 1arie u e ezioni). Precisa1nenlc I>C!r sen ibilizzazi.on e dcl~a serie bi.anca g ra nulocitj ca (tessuto mie loid1e ad evoluzion e g ranuloc.it ica) e su ccessivo choc a carico di e5sa, insorg·er eb,b e l 'ag·ra nulocitosi , per sen sibilizzazion e della se.rie n1eg·acariocitica piastririopoieti c.:.a, le ind ron1i eh1ogenich e tipo W erll1of, J)Cr se115ibilizzazione della serie rossa, l 'a11 cn1.ia, o i11eglio certi tipi cli an en1ia cl1 e JìU·Ò es er e an cl1e a ssociata all e form e precerlE\11 t i a' re ndosi cioè le corri pondenti forn1e f:en1plici od as ociate (mielosi p arziali o glohali 11'e r l)luriscn sibilizzazione midollare). Ancl1e i)er c1ua11to riguarda g li itt e·r i ·da ter<Ap·i a si può .am metter e ch e in se,guito alJ.e precedenti son1rninistrazioni degli sle. si m ·e.dir.a1l1enti ' 'ad.a g radatam ente costituendosi uno staLo di :en sibilizzazion e epatica , com e di altri organi ch e. su ccessivam ente può all'in1p-rov·viso e sere scaten ata ·da un.a ulteriore son1111inisLrazion e. Numerose prove g·ià fatte sepa raLam e11te n elle eritroder mie da sal\Tar san con intrader mor eazioni p ositive, possono conferm ar e tali con ce Lti e J)ermetter e la lor o estensione a r1ch e alla patologia epatica , come dai ,1ari AA. citati è già st ato fatto . Landsteiner coi ~t1oi collab or a tori per es. in ,,arie ricerch·e, anch e recenti 11a dim ostrato la •p ossibilità di p r oclurre sen sibili zzazion e con vari prodotti chimj ci se111plici . \ ii sono in fine 1gli i tte1J'Ì della si erotera.p ia n1o1Lo inlportan ti n ei ri gu.ardi dell 'ipotesi all erg ica q ui discussa; essi rien tr an o n el vasto r.an1po d ella rnnlaltia da si ero ch e con le varie su e ma1tifestazioni cutan ee e viscer ali si cons idera com e u n a manifestazione allergica . Non occorre qui dilungarci .a discu tere ] a 11ola possibilità di insorgen za dopo precedenti i11i ezioni o d opo ] a prima iniezion e di !Sier o. Vi sono p oi gli itteri della b7'asf usi o11e piutLosto rari, n1.a pure b en e osser vati (a parte casi di errore di grup1p o); questi possono rientrare co111e an ch e n oj cr ediam o, al paTi pe:r es. d e.Ila orticaria da t rasfusion e, di osser,razion e più frequen t.e, 11elle m a nifestazioni da ipersen sibil ità al san gu e. Co11 la Lrasfuss·ion e d i sangue con servat o <011 un i1o:&Lro lnclodo per sonal.e, con iposolfi lo ~l1r. è un desensibilizzan te e pr a ticando sis l c1l1alicamente prima di ogni t ra fusione u n J11clodo scn1plice i)rofilatti co (efeton ina e sim1)a tal) noi r idl1cia1no ora ad u n minin10 queste reaz ioni da trasfusione, abolen clo mol to spesso a11cl1e le se111plici n1a egu,a lment e sgradi te re.azioni fcb})ri li.

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Sarebbero infine da ricordare gli itte1'i d ella 1Jravida11za. per i quali vi ~ano l11ttora varie i poti;si. C'è 0]1i li consid·era (F.pp,i n g·er , ecc.) com e itteri catarrali in gravidan z<l, (b en ch è ' i sia.110 d ei casi c he si ripeto110 ad ogni g ra \'Ìdanza su c.cessi,ra) e chi li attribuisc.e alla cosid cLta tossicosi g ravidica. · Senza voler gen eralizzar e oggi si sa (Kamn1erer, ecc. ) cih ·e alcuni dei fenomeni della c0Eidetta tossicosi gravidi ca possono avere dei ray; p orti , delle somiglia n ze I)iÙ o m e.n o evid enti co11 le n1anifestazioni al] er~ri ch e; ricor<lianto fra le altre, ] 'asma bronchiale della gravida11za ch e. si p uò rip etere ad og ni gra,ridanza e g·uarisce col parto. Si .s.a (Fr eu11d . Urbach , Ka111111er er , ecc..) ch e n ei con tinui sc.a ntbj c]1e aY, en gono fra ma dre e felo ·p.assano sostanze ch e hanno carattere di nntigene (l'albumina plac entare inf.atti è eterogenea per la madre). Nella gra vidanza norn1ale si verrebl>e ad una lenta progr essiva saturazjon e (.i'.fae·.geli) fra qu es ti a11ti geni a nticor1)i. S1Jecialn1 e.11Lc all 'inizio e ' erso la fin e della g ravidanza possono ta lvolta insor gere delle alterazio·11 i in ta.J::. 1p r ocessi con su cces·sive manifestazioni .sp ecie n ell 'or ganisn1 o n1aterno. In tal )11odo i)otreb1b ·eTo talvolta in sorgere J,e d e1·m ato$i , l' orticarja, il prurito, i ' omiti, ecc., fin o all 'eclan1p.sia le cui lesioni r en ali ed epatich e h ann o, come si sa, n1olte sorniglianze C(>11 q t1oll e osser,rate n cll 'all cr g·ia . .Non ci dilun g·h er emo Sll questo ten1a e cosi ~1ure ac:cenn~remo r a1)idamente aglj itteri che in sorqorio rielle malattie i7if ettive n ei quali tal\'Ol ta oltr e al ben noto fa Ltore infettivo diretto, ~i potrà ten er conto in qua lch e r aso della co mfJOnente .aller gica (aller gia b atterica). I.Fra questi itteri da ricordare particolarmente è quello clella poln1onil1e, ittero talora completo con1e in n ostre osser,1azioni e dovuto probabilmen te allora a n cl1 'esso ad erpiatite (Lephe:1\e, .ivf jch eli, Don1inici , ecc.) ch e insor ge dura nte la p oln1 onite. In questa stes a m alattia d el r e.. to, la pol111onite , si discute s•pecie nella p rima fase, un fenomen o ipe rerg ico (Lauch e, Bisc.eglie;, Re11aud , ecc.). Così dicasi per gli itteri d ella tub er colosi (itteri catar rali in tuber colosi o n 1.:l 11ifeslazio rt i i per er gich e epatich e da tubercolosi P). 1

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Epatite allergica diffusa ed epatite a focolaio ,., Epatocolangite e coledocite allergica. Se vogliam o trarre u11a con clusione da quanto abbia1t10 a man o a man o finora svolto, si JJO Lrcbbe pensar e cl1e i vari fattori consider ati


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SEZIONE P llATl CA

dal lato eziolo.g ico, fattori ali111entari , fattori fisjci, fat1i0ri r>sichici , i11edicarn en t i ed anch e talora fattori i11(ettivi, ecc., agendo per lo più in via allergica, in det erminati terreni , co•m e fJoss o1io dare m anifestazioni anch e isolate a carico di altri organi od apparati, per esen1pio a carico dell'apparato digerente, co n n ausea, ' '0111iti, diarrea mucosa, d qlori coli cl1e addomi11.a li, eco.; a carico della pelle : con orticaria, 1p·r urito , eruzioni varie, eczen1i , ede·n1i flussio nari , edemi tipo Quin cl~e , ecc.; a. ca.rico ·delz:apparato m uscoloarticO[Ofl'e COll mialgie, m iositi, artralgie, artriti , sinoyj ti. idro1)e i11 termittente, ecc. ; a carico di altri ap1)arati: urina rio, r1 ervoso ecc. ecc., co·n febbre an ch 'esRa forse cli n atur3. alleTgica, cnsì posson o· dar e anche a carico del fegato, per lo stesso fen om en o alle.r g ico i,-i localizzato, l 'infian1mazion e aller gica, 1 ,

z·e7Jalit e allergicClJ. Tale epatite, edema essiidOJlit~o del fegato, orlicaria c1el fega to , potr ebb e esser e responsal)•ile con le varie ·ue successioni, clell e alterazioni d'ella celll1la epatica d.a lle p1iù lievi alle f'iù g ravi e dell'aum ento di \ olurn e e della dolorabjlità dt ll 'organ o, ecc. Quand o la com partecipazion e del fegato 6ia totale si a\ rebbe 1'e,pat;te allergica di ffusa, in tal caso la lesione €;patica si eviden ziereb·b·e- v noi altcb e con l'jtteiro r,h e h a valor e di sinton1 0 e con1e t ale for-&e n o11 se1n JJre t' ol)blig·a torio , rr1.a si l)Olreb·b·e cioP avere rort1e già si è J)ros1Jettato, an cl1e una epatite allergica sirte ittero, a seconda della pre\ alen te localiz zazio ne dell 'essu dazion e n el t essu to epatico. È })en i1oto ch e e in alc11n i ca-i , ] 'ittero co1111Jare subito dopo la c...auiSa c'h e lo sostien e, talor a esso comp are do1p·o qu.alch e tem1?0 , ancl1e dopo a lcuni giorni. Questa tardiva campar '"' a dell 'itter o, può n on sio·nificar e sern pre una con11par~ tardi,ra del}'e.patite. L 'epatite i11 qualch e caso potrcl}])e e islere già dall 'inizio, 11oi i11eglio la possian10 rilevar e q uando, prog·reclendo .e d e\ olv·endo l 'i11fi nm111azion e, corr1par0 an cì1e il suo sinton10, l 'ittero. Abbian10 ora l1'a r1 n1o d i e1Ja t·ite d il'fu a, or l1ene lJer an alogia co11 quanto si os~ erva nel can1po renale, co1ne si amr11.ette, la forn1a diff11sa, in via teorica a lm eno .si potrebbe am1nettere a11ch e un'epatite a focolaio, n111messa n11cl1e d::t Hetényi. l_Jues la potrclJb e avere con1e la g-Ior11c1:ulo nefrite a focolaio, una ezio.Jogia e patogen esi ·diversa da qu ell~1 della forn1a d iffusa, essere cioè r i1Jor tata a d 11n a patogenesi tossico bat.terica diretta . L'ittero nei riguardi (lel fe.g·ato p olre]}bc fino a d un cer to p unto e 111 u Latis i11u ta11dis, corrispo11dere all 'a lb un1inuria tle\ ri g·uardi della glo,n1erulon efrit e, all1unti11uria c]10 s i p1uò a\rer e tan to nell a n efr ite 1

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tliff u ~a cl1e a focolaio e ch e quindi di per sè ~ lessa i1on dice nulla di preciso se non un rj15entimento r ena.le ch e 1)UÒ essere analog·an1ente a ·q uello epatico, da n1olteplici fattori sostenuto. Questo tipo di epatite a focola io IJOtrebbe spiegare certi itteri ch e compaiono durante ~lcu11 e forr11e infelti\:e e ch e male si C<>11cilia110 con la pato..ge11e.si allergira . An.aliz7.iamo ora alcune eve111tualità di d ecor so e .di eYoluzion e (guarigione e cr oniciz.. zazion e) dell~ in fia111111azion·e allerg ica epatica. Se l 'e1)a tite <lllergica diffusa, con sider ata come f~pressi on c dell 'ittero catarrale, regr edi1~ce co111pl ctan1ent e, carne è abituale, e le condizioni ana tomich e ritorna n o alla riarma, si 11a la gua rig ion e. Ma la . t essa e1)atite pot.rel: be an.ch e .a sum ere od a\~ere già dall 'i11izio u11 d eicorso acu Lo, grave ed a ndare c ioè a ll 'atrofi a g iallo acuta, cl1e si p·otrebbc i11 1ali particolari casi coitsiderare il gr ado n1as. in10 di le ione allerg·ica epcE1.tica (atrofia n c ui si l)UÒ n aLuralmenta arrivar e an che ·attra,rcrso ,·a ri alt r i proce·s si n1 or}Josi). Se poi l 'e1)a litc no11 r egr e.di sc.c corr1pleta111e111·e od a ssu111e , co111e è pos. ib il c, una e' 'Oluzione p~r ogre siva , le11ta, i)otre])be an ch e da re orig ir1e a le io11i (sc: l e.ro ~ i) r ro11ich e e, ~cco n do J 'i poLc i di I'to sle ecl Ep1)in ger per l 'i11fi.a111n1 azione .i e:r osa, jl)Oles i cl10 n oi ap})oggia1no n el senso di i11fia111mazion e aller g ica, eventualmcmte anc.h.e alJ a 1C ir rosi e11a1ica. Ciò p,o trebbe esser e specie per l 'epatite sir1e ittero. , , ~rrebb ero COSÌ Sf~iegati qu ei casi in cui lali l·eisioni, eiJalili td)ac.:.u.le, cron irl1e, cirr osi , fanno an cl1e clinicarrtente seguito• ,a.d un itt,e r() di ti po catarrale, cioè ad urta epatite ae;uta, e si po trebbero ugualn1 en te spiegare <fUC i càsi , in e:ui alla lesione e1~ nti t j ca ancora senza asci te, (fa se preascitica rp:iton1e.galica), o co n leg·gcra ascite, si po5so110 'J!' ociare pousE-ée di it tero. Queste JJOussée di ittero i po ·so110 n1eg'ljo, considerar e po·u ssée ac11tc, riacutiZ'z1azioni ·e;p.aticl1e, piutt.osto ch e ·P·C11sar e a due processi d iversi , un a e]Jalitc acu ta so rral?p() L a ad u11a -cirro i, Sul co11cetto dell a origin e e ra L0~0 n a d i questi i Iteri e1)isodici n elle e1)alit i cro11 icl1e, g ià ' 'ari /\I\ . hanno ricl1ian1.nta l 'attC'nzion e : ~[i,c llcJi e sun Sc utQl a, l;o i C'~~ i 11 g··cr e c<>llabo ratori , ccc. Lo· stabilirsi di u11a cirro. i CJ)a l ir a J1el se~· uilo di un it lcro c.nlarrale, con1c l1n 11otato EJ)l)i111ger, e l '111sorg·r11za di 11ol1s. ée di ittero d i ti])O catarrale n el decorso cl i una cirro i, il ,·arie i11ter secar i d i que te fa ~ i . fa a11punto pe11 sa~G, sempr o co11 le do,-ule ri ·cr' c cl1e la co111ples sità del i)rob lerna ri el1icdc , se l nl volta r1cn possano esser e de] la stessa 11a l 11ra cc.t e' cn1


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cc IL POLICLINI CO »

tualn1enlc avere la stessa patogenesi, con1e avvi~ne in altri campi per esernpio nella p.atolo~ia renél le in cui le poussée di riacutizzazione di nefrite cronica sono di osservazione corrente. A·o alizziamo ora la 1)ossibilità di varie localizzazioni dell 'infian1mazione all ergica, con cui 6i spiegl1erebbero le varietà di ittero catarrale. Quando, come si è fi11 qui detto, l 'i11fian1111azione a llerg·ica sia localizzata al J)arenchi111a f:Jlat ico si a\ rebbe la epatite allerg·ica diffusa , qu.a ncl0 poi l'infiammazion e allergica ir1 ter-essj contemporaneamente o p•r eval entementie ancli e i e.loti; o le 'Vi e bjliari, specie coledoco e la cistifellea col uo coll etto, con l tt conseguente tu11iefa2ione eclemrztos11 , spasmo ed essuda.zio·ne t1 ell e \ 1ic b·i li1ri stesse, insorgerebbe l 'ittero l'ittc!,ro epatocolangitico - , l' e7Jailocof.angite nllerg1ca, l 'epatocol ecistite. Di que·s tc farnie e <l·r1l a loro sint ornatologia ab·b iar110 g·ià ac cen11.a to 1}rirna nel capitol o dell'ittero d a emozione. 1.J 'i tte ro ·~pa to co 1 ar1.giti co po trebb e corrisponclere al la \ 1arietà 11eriarin osa, colan g it ica ·di itte ro e.a r.~ rrale di }=p1Jinger. QL1cs t.i con cetti posso no ar1ch e sp iegar ci cert e \rarie là di d ecorso e di .sintomatolog ia che qt1esli casi possono presentare, per € S . le colicl1 c che Lalvolta preceder.o od accom·pagnano l 'ittero ~te~so e 1.a lora la febbre. Alnn1t.;ttcud o tal e esisudazio11e. tum efazione edcroal.<15a, e pasn10 a n cl1e d el coledoco ed even lual rnen Le pure dello sfintere cli Od.d i , si ])O trebbe ro spiegare certi itteri rla coledocile e da l)ùpillite, itteri rla 1cosidett a a1lg ina della J»:lJ)111 a di \i\Tater (Ep11irl ger). Jnter1)r etato in questo senso, 1po trebb,e essere in p1a rt e comJ)reso l 'ittcro p·eir tun1efazione erl oslaco.Jo catarrale, n1 Ltro ·o nel cole.doco e n elle \1ie biliari, come g ià Vircl10\v sup11011eYa; il re1)erto 11egati YO autopsiro essendo dovuto alla nota riduzio ue , clopo ]a morte, dello spasmo ·e del1·e !'ucla1io11 e ed en1atosa. In questi casi se noi fn. ccian1 t1 il so11clag·gio cluc1denalc possiamo tro' 'are , ron1e ancl1e l\Iicheli ed Allodi ed altri ]1anno Yi&to, f ra1nn1isti alla bile molt i fru tolini di n1uco e rel atiYamente scarsi g lobuli lJiancl1i e poch e cell11le delle vie ·b ·i liari , n1uco ch o provve11:e})])c dall a essudazjo11 e d ll e ·vie J)iliari ecl cmalo&c tt11Ti e.fattc. iCc'n J.a possibili I à cli l111 rapido ·e.den1a , d i 11na ra11iù;1 t.urn e f<.1zio11e e talvolta p·u re rapid<J cleturr1Pfa2ionc del col edoco, come è lJrO•Pifio talvolta dcl f t1 10111 eno all erg ico (si ricorùi a tal J>rOJ>u .. ilo , In l10ssibil e ra1)ida con1par!->a e scon1 pa1 !'~ cl i 1~ 011fi di orticaria , di -=>d P.tua cli Qt1in c J...c. ccl i J CJ)C· rti cli lu111efazione orticari forn 1c dc11 u ;: . lonlaco r a l)iclan1 e11 le r11 ocl i [ica 1

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[ AN•N O

XLVI, l\'ul\r. o]

bili (cotT'.e Paviot e Ch evallier hanno con la gastrosco11in ossei vat o), si potrebbe anche spiegare la subitanea comparsa in e.erti casi dell ' ittero ~os1detto ittero catarrale da r itenzione acuta senza calcolo·&i, e talvolta la t<lpida l'egressione di esso·, (casi ·di Pa,rel , ecc.). Ir1 qUtesti itteri da coledoci11e, ch e si possono pure ripeter.e, la preva]ente compartecipazione ·diel coledoco n ella genesi ·dell 'ittero, pio trebbe r.:nche essere avvalorata d all a scarsezza o mane.a nza di sc·~ni di lesion e funzion.a l e, la p rova del galattosio essendo in qt1esti tipi di ittero, f:>econd o Loeper e Cottet, er.c., per lo più n ormale. Amme.ssa la patogenesi a llerg·ica per alcune ccledociti, con o meno cont.en1poranea parteci1)azione del .p arenchima epatico, ·è da pensare che oltre a lle forme ac.u te ora accennate, pos~ano ·esister~ an.c.~e l e col edociti ad anda1nento r ro11ico, .subdolo e la cronicizzazion.c; dell e forme a·c ute, arri van.d o in tal modo a lla coleùocittJ cro nica sten.0.510Jri.t.c co•n ittero dovuto si a il11a &Le nosi dcl c.o le d oco con ristagno epatico e cirro::;ii biliare ·secondaria, quanto alla epatite della stessa natura che può accompagnare l 'a ffezione delle vie biliari. Casi simili di steno.si d eJ coledoco da probabile coled ocite cro1Jica si possono ogni tanto osservare e noi i1e nbbi~rr10 , -isti due diagnosticati prima di andare al ta\rol o oper.a torio, al quale abitualmente arrivano d o.po u n decor o piuttosto lungo dell:l forn1a e quindi con probabilità di successo 11on 15empre ele\•ate. L 'in1p·ort:inza di tale coledocite ·dovreb·b e es~ere anche discussa con .la c.ontemporanea e11atit-e n.ella :Q·a toig en esi di alct1ni itte1ri transitori e lievi della colica epatica .senza calcoli. Anche d11rante qu·este pou ssée infiamn 1atorie a ll·erg·ich e o.ella colecisti e nel col edoco si prod11ce, come si è detto, e si versa nel loro ]un1e, dell ' essudato, d e·l c:atarro, del muco, che possian10 vedere a fru5toli11i nel liquido otten uto co11 sondaggio duodenale: accenniamo solo nJl 'in11)ort<lnza ch e tale essudazione, tale catarro può, .as ·ierr1e .agli a ltri fattori g ià an1llies5i ; avere n ei rig uardi di possibile inizio di cal coli . 1

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Sindromi associate: epatogastrite, epatosplenite, epatopancreatite, epatonefrite. SLudiando, com e ora si è fatto, in un gra11 numero di casi il quadro nlorboso del! 'ittero c.q larrale ed il << co111plesso a llergico » e sape11do che la principale localizzazione, manifestazione ~ llergica, in un dalo organo può essere accon1 J>agoata o ~egu i la cla i11anife tazioni in altri organi localizzate e di niinor grado, \rien fatto


TANNO X.LVI,

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G]

di cl1ieders-i , con1e già abbiamo d etto in preced enza , se anch e le n1anifestazioni e·x traepatiche, che .po sso110 accompagnare l 'e.patite non })Ossana talvolta esser e d ella .stessa natura di questa e n on una semplice sua cor1seguenza . \Togli.art10 a ccennar e specialmente in m odo br1eve alla com.p romission e gastrica, 6p1lenica, pan cr eatica e ren ale . Qui noi parliamo di cc F<in dirom i associate >' 1na è evidente ch e qua11to si è detto finora per la sola epatite potrebbe estendersi p er l a cc sola gastrite » per la sola n·e frite, com e g ià abbiamo fatto , per la sola pan creatite, splenite, ecc. , ~econdo q uan to qua e l à si è g ià accenn ato. , =ediarr10 separ atan1en te qu este sin dromi asso( ia te.

Epato·ga5trite. D ella compron1ission e gast r ica ed i11 gen er e gastroi11t ei!;tinal e n on oc,cc•rre fare m olte p ar ole . .8 ben n ot o cl1e essa è frequ en te, cl1e vi ~ono s11esso segni ogg·et1li,ri e cli11ici di uria .gastr ite, conferma ta ta lvolta a n ch e d all 'esam e 1«td iologico, .gastrite or a 1peracid a ora ipoacida talvolta achilica, temporanea. La par t icolarità d elle nostre osser, azioni ci conà11ce a p ensar e ch e an ch e que1s ta manifestazione g.astrica, gastro inlestin al e, gastro1e nterocolica r.h e p u ò accompagnare l 'itter o ca tarrale possa in qua lch e caso alµieno , n on si ,·uole an ch e qui .gen er alizz.a r e, aver e la st essa r1atogen esi dell :ittero, d ell '·epatite. La for m a gastrointestinal e sola, la gastrite, l a gast,roen t eriLe, e colite allergica, è già d e·l r esto b en nota riel.la p atol ogia. Se la m ani festazion e epatica 1p u ò in taluni <'asi 13S5er e dovuta a lla diffusione e p r opaga7.ion·e di una forma infettiva - t ossinfettiva, parassitaria, gastr o1duo.d enale, ecc. - in taluni a Jtri si l) UÒ a1nmetter e ch e an1,b edue, epatica e gastr0in Lesti oal ei, sian o dipendenti dalla &tessa cau sa, dallo s tesso fat tore aller g ico, com e fir1ora s1. e' ammesso. 1

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Epatosp·l enite. ' ' e<t i~tmo il Ilroblem a inter essante d e Ila sple11omegalia n ell 'epatite. A d enunzia r e la pa rtecipazion e spleni1ca n on abbiam o finora al cun <la to (prove fur1zion ali , ecc.) all 'infuo1ri d ella s ple1101negalia, ciò in r~pporl o a lla scarsa co noscenza d ella fisiopatologia di qu esto or gano . La splenom egalia n·ell 'itter o catarra le, se ricer cata accuratam ente è più frequen te ·d i qu.a11to non si cred a ; an ch e Eppinger le a ttr i buisce u11 certo ' alore. Noi l 'abbiam o trovata 11ella in ctà circa dei casi di ittero catar rale; :µer lo ]JÌÙ lic, e, 1a lvolta bene evidente, d ebor1

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237

SE ZIONE PRATICA

danle uno e an ch e due dita dall 'arco costal e, essa r egr edisGe di solito col r egTedire d ell 'epatorr1ega lia. Se l'epa tite si fa subacuta, n ei casi di itter o prol11ngato ; a nche la splenomegalia può perdurare più a lungo; m olte epatiti cr onich e poi con inaigg1or o rninor fr equen za, è noto si 1posson o accompagna r e con sple11omegalia . Ora r1oi ci chiediamo se a n ch e a base d ella splen om eg.alia d eill 'itter o catarrale, non vi sia lo ~tesso processo anatomop·a tol ogico ch e si .svolge n el fegato·. Già Ep pinger ammette questo con cetto n ei rigu ardi p1er ò ·d ell 'infian1mazione .sier osa. Orb e·n e com e n el feg·ato talora si tratter.ebb e se.condo n oi, di una epatite a ller gi ca, n on si potrà aver e, -espr essior1e d ello stesso fen om eno più o m en o· diffuso , .an cl1e una splenite allergica'> Il i}r of. Sotti .d irettore dell 'I stituLo di Anatom ia P atologi ca di Rom a, già da pa recchi anni a' 1 eva richiam ato l 'at tenzione, non solo sull '€.d em a gaRtrico n ell'itter o all ~ infuori di fatti i n fia1n1natori infettivi dimo . str~biJi con .sicure·zza a l t avol o an atomico, ma an ch e sul! 'edema splenico per le ,p articolari c·aratteristich e di coniSiste n za d ell 'or gan o, n on riferibili dcl al tr a c.a usa, qua]e l 'aumen t.o del co11nettivo, la dilatazion e d elle lacune, la r epl ezione di san gue, ecc. P er la n ostra ipotesi inoltre possia mo for &e aver e un appoggio anc.h e da i risultati d ella t erapia di desen sibilizzazionP. co1l la quale abbian10 n otato parallela·rr11ente. o talora prima d el mig lior am e11to ·d elle. c ondizjoni epatich e, an ch e l a r egr esf'i one d ella sintom atologia extraepatic.a. splen om eguJia conlpre.s a. La m ilza può r eg·r edire t alora ir1 pochi giorni a n ch 1e se d!e.b o rdava di uno, due. dita d flll 'ar co costa l e. È possibile peni&are ch e questi concetti l)OrtaLi n ella patologia splenica , tuttora così oscur a, e1d ulteriormen te sviluppati , possano fornire qual e.b e clato chiarificator e P È possibile cJ1e rn:Jnifestazioni splenich e primitive e p r ed omi n anti con riper cu f:.si oni ·e xtrasplenich e, -em a tich e, e11at ich e p er esem pio , p ossan o trovar e in questi corLcetti un 'ipot esi 1patogen etica? . 1

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È n oto ch e in qua l ch e ca·s o di itter o catar-

lale è una p r ofonda astenia ch e domina il q1:1adro1 morboso ce talvolta u11a profond a depressione psichica. Ci siam o m ai chiesto per ch è per esempio di due soggetti ch e h anno lo s tesso ittero, cioè g li ste&~i valori di ·bilirubi11en1ia : u no p uò presentare· un ' a:;teinia così marcata da n on potersi n eppure a lzar e da let to ed u 11 altro invece ha le for ze ab b asta11za bene conser·v ate e l)UÒ ,-e1


238

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nire anch e ambulatoriamente a fare la cu.ra e p uò continuare talvolta a lavorare? Sarà la forte astenia, Lalora con. i1sicaste nia, dovuta alla sola l esione ·ep·a tica o no11 si 1p otrà pensare a ncl1e a d un 'altra contemporan ea partecipazione, per ese·m pio pancr eatico- ·urrenale? Qualche caso i1 ella st1a .g·rande astenia., talvolta .acco mpag nata da n otevol e ipoten~ione (un nlo di co, talvolta evid·ente, g·i'ado di ipoten~ione noi abbja1110 notato in quasi tutti i casi di itte r o ca tarrale) ha un 'impronta ch e può far pe11sare ad una compartecipazio n e cortico-surl'enale (è da valutare tuttavia an ch e l 'azione degli acidi biliari). Cosi .p 11re in altri casi c'è anoressia co mpleta, ch e può .eSser ci· an cl1e cor1 ittero relativan1e11te n1odico, mentre talvolta ancl1e con un itte.rc) di tipo catarrale mol1o intenso, l'appetito è b en e con servato e sono mancati i dis turbi ga&trointestinali abituali. No11 si può e~c ludere for se ch e in qualch e caso assiem e .a lla l eision·e e patica si.a interessato a11cli e qualch e llltro or.gana : pancreas, corti co "11rrene, ecc ., ch e può d are n el singolo caso l 'impronta particolare. Ricordi.am0 anche qui ch e a seguito d ella nostra terapia di d eFle.n s.ib·ilizz.azione molto spes~o scomp·a r e rapjdamente l'astenia e l 'anores~i a , e ritornano in modo notevole le forze e l 'ap_petito. Dati gli stretti rapporti r h e i)assano fra fegato e n1ilza , fegato e reni , fegato e pancreas, ques te correlazio,n i pntologich e potreb b ero meg lio i11t ender &i. 1

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I~P.<\ TOP.-\ NCRE .-\Tì" TE .

Diren10 breven1en te an ch e di questo argo111cnto eh € volger emo piì1 tardi. È noto ch e in vari casi di ittero ca tarrale a 11cl1c il pancr ea::; (pan cr eas e.st erno) può part eci paro ::tlla sindrome n1orbosa, ;-orrte ìe ,p1rov e di f u11zionalità pancr eatica ·e l 'esame d elle feci <\ Lal ora l 'esa n1e radiolog ico possono dimos trare. Secondo Eppinger si tratterebbe. .:tncha in tali. ca~i , come per la inilza, di infiammazio11 e sierosa, co1ne &i è g ià d e tto. Cl1e tale partecipazion e pancreatica po sa essere talor a inte.r pretata come espressione di pan cr eatite, (Ga ban·ini e G·h erardini, Allodi e t)uagli a , ecc.), è an cl1e l 'opinione di O. \Veill , Loe.p er e oulié, Lebon e Loubeyere, ecc., f'ec.ondo' cui l 'itl ero catarral e si potrebbe considerare spesso co111e una epatopancr eiatite. Con le dovt1te r ise1"\'e cl1e il t·ema richiede, noi ci dohbian10 cl1ied er e, come già si è d etto, nei rig11arcli clella &plen omegalia , se n ei casi ro11 evid ente part ecipazione pancreatica si pos•

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IL P OLICLIN ICO ))

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sa talora trattare di una panareatite allergica; va ri duti pTima già discussi posso no appogg·ia r e questo concet to , etl anche il risultato d ella terapia di d esensibilizzazione. Noi parleren10 altrove d ella possibile, probabil e patogenesi allergica di certe pan~rea ­ titi acute, di certi dramn1i pa11creatici con cit0steato,n ecrosi e d e lla terapia cl1e ne consegue, (adr·enalina efedrina, desen sibilizzazione) qui r1oi ci Ghiediamo se certe pancr eatiti cronicl1e localizzate specie alla te.s ta del pa11creas (con le loro consegu1enze~ stenosi d el col edoco , e·cc.) ir1 sogge tti ·ch e h.a11no talora .p iresentato a ltre 111anifestazioni all er g·icl1e, no11 i)ossan o esser e ri ron1dottP, a questa ezio1p atogen eEii. f\.1r11nettendu la sindTome epatopancreatica, la eJ-},ato11anrreatite, si posso110 anche 111eglio i1tte11rler e quei ca i di ittero c11e si accompag 11ar1 c' .a fort e astenia ·ed a glicosuria . Questi IJUnti so110 11er noi di n o levole interesse, l:>Cr c11è ci. 11an n o co ndot to , grado a g rado, .a l)e11sare ch e Il.011 solo si ,p o1&sa talo1:a avere t1na pan cr e<:itite isolata o prevale11te, con intere::;sa111er1to de l pan<. reas esterno , n1a r l1 e certe f orme ·"hi fJ licosuria, alci1.ni tipi di diabete isolalo o cliB si accorrtpagna ad ittero si p1ossano at,tri1

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buire ad iina localizzazione pancreatica prevalenterri ente i1tsulare dell 'infian1mazione allergica, a q11c.11a ch e noi r hi nn1iamo p·ancreoinsiilite allergica. Ancb e in taluni casi di dia1

bete infatti possiamo trovare tutti i fattori g ià ricordat i a propos.ito d el! 'ittero catarrale, a lin1entari , emotivi , raffreddam enti , ton silliti , ecc. , ed il terre110 orga.n ico ron l e frequenti note famili ari e personali allergiche, vari.an1ente .alternantisi (orticaria, eczemi , as1na, colich e, itteri , ecc.). In taluni ca~i di ittero se vi è g·licosuria, qu&sta p o trà talora considerar i di origine e1):it i ca, anch e alin1entare, ina questo non dovrebb e esse r e tanto fr equ·ente poicl1è la n1.1g·giora11 za dei i1os t,ri e.asi di ittero catarr:lle n o·n l1ar1no glicosuria n è i perg·licemia , artch e se R di·eta abba•stanza ricca di carboidra ti. Sembra quindi vorosi1nile pensar e ch e se · in un caso <li il te,.o ca tarrale compare contemporaneam·ente o. s11ccessivamentè glicosi1ria ecP tin ~1 iç•erglicern,ia notevole, si po&sa tal?ra _pensare ad un.a "on11)n1tecipazione L)an c::.aattca 1? $u]~re d ella s tessa natura, cio.è ad una pan cr·~o 1n.sul1te allerg ica, (ad un diab ete) , come già abbian10 dett0 , conten1poranea al] 'e1>atite (ittero). Alcu1Li r isultati terapet1tic i o llenuti fin ora co11 l111a terapia di desensibili zzazione ·f:iosterrebbero ·q uesta nostra ipotesi. Alcuni casi di diaùete ed ittero con comita11t e .in qu. e~ l i co11. ce t ti ]Jo lrebbero trovare una p1egaz1one ez101


I ANNO X.L , .I, i\ lll\I. 6]

SEZIOi\"E PRA1~IC .\

1)at~genetica talvolta I)iù soddisfacente cli quelle finora amn1esse, ed un corris.1)011de11te indirizzo tera1)eu t ico.

Epa1to1ief rite.

E n0Lo 1:ì1e Lalora i1 ell ittero r.<llarrale, .specie 1tei casi più inten si, s i può avere una sint o111uLologia r erL.alo, con alb·u1rl.inuria c ili~1druria ecl a11crie ematuria microscopica. Questi fenom,e n i cl te i1on c1111)re, co111e si P. detto, sono di 1)rognos i favorevole , regrediscon0 per lo più abbastanza rapidament e co11 ]a 1g uarigio11c d ella forn1a e con la ter apia di <.lese11sibilizzazione. La i1artecipazione del r e o e .a lla sindrome dell 'itt cTo catarrale può a11dare (lai gradi ·più leggeri fino a quelli pit1 marcati ~1Jle vere. :-5ii ndromi e1)atore11ali, alle cosi d ette epatonefriti aller.gichc bene illustrate dagli AA. 1 francc~i, Vagt1e, \ ague e Bosch, Pasteur Vall E:ry-llaùot, Derot e l)erot Piquet, ecc. Per quanlo riguarda la lJ<ltogen·esi allergica d ella ~ola g lorner ulon efrit e diffu ..a. noi a ))bìa1110 o-ià trattato diffusamente altrove.

l{IASSlJNTO E CONCLuSIONI L'1\.. discute con con cetli i1uovi l 'eziopatogr11esi deJl ' ittero catarral e. In bat>e ad una lun.g a o, servazione di casi ( l 00 pazienti in tre anni di tu dio) l 'A. ·emett e l 'ipctcsi cl1e una parte dei casi d ella si11drorrl e morbos°' ch e \ a sotto ìl nome di itter o catar· rnle, possa avere un<i 11atog·enesi o una con11)011ente allergica e passa qui11di attribuirsi ad t1na epatite Oll epatocolangiie allergicn.. 1\.t1·ualr11el1ie l 'ittero catarrale ~i consider:i u11a epntit0 infe! Liva , tossinfettiYa o tossica . Seco11do Ptòssle. Eppinger e Scuola si tra tta di l1na epatite $ierosa, espressione della « infian1• • rr1az1one sierosa )> . L'A. discu.te a ll1n go il concetto e l 'essenza della cc inf1 a1nmazion e s ierosa » e l a . ua in1JJOrtanza sp1ecie dal Jato 11ta lomop.a tologico. P er quanto riguarda però l 'interpr etazion r patogenetica l'A. si cl1i ed e se, a proposito del 1)rol)lem.q epatico discusso , ta le infiamn1azione s) eroS?, no n po·s sa ·essere l 'es.pressione de 11' cc infiammazione a llergica » localizzata a l fegato ed alle vie biliari. È ricordato il qu.adTo locale di t al e infiarnn lazione .allergica : aumento, di perme.ab·i lità ca11illar·e, (con paissaggio negli inter~t.izi dei tes. ttti -clò. essudato siero albumi1toso, edema allergi co, con risentimento d el parenchima, ecc.). s.11asmo della muscolatura liscia, se presente, E' le varie succe·ssive evoluzioni rli qu·esta 111 fi<lmmazione: riassorbimento e g11ar~gione o p~ssaggio alla fa•s e subac1Uta, cro·nica con or.ganizz.azione e sclerosi. 1

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A sos leg·no di qu::tnto l 'A. affern1a vie11 r~:tt­ la una minuta a n alisi clinica d el quadro i110 1bc>so, del! ' ittero catarrale , n el suu 1>erio·do preitte rico ed itterico. Sono esan1inate e soLtolineate le varie n1a11ife:-;Laz jo1Li preittericl1e: g·astrointestinali, arti( o lari, mu.scolari. cutanee, orticaria ' eri1 en1 i , prurito, edemi, cefalee, ecc. I. ·intportanza di tali manifestazioni nei ri guardi d ell 'i p·ot esi allergic:a sos tenuta, fin ora 11on era stata opportunamente valutata. Sei ·01l.do l 'A. infatti que·sta s into111atoloo· ia • • Ci pre!1t.ter1ca, potrebbe, in detern1inati casi , e ~rre i11ter p·rctata con1e un com t-?lesso', una sindro1n·e allergie.a e l 'A. fa per ogni ti1)0 di n1anifestaz1.or1e preitterica un n1i11uto esame clini co interpretativo in confronto coin altre note ....j ndrorcti a llergich e. .Nella ricer ca d ei prob.a bili fattori eziologici (lell.a indrome itterica a ]>arte qu·elli fin or a Ll n1 n1cs"i è d.a to particolare ' ra)ore a l fattor e alintentare (i11teso talora al1nerio , in n1odo di' e.r.so dall 'abitu.ale), alle. emozio11i, ai raffreddo men ti , alle tonsilliti, ed a particolari t erapie i11 preced enzo eseguite (cl1e1niot,e1 r apie, ecc.). ~e1J.aratarr1ertto l 'A. d escrive perciò diversi tipi di itt ~ ro : in t1n capitolo a sè « l 'itter o da allerg ia alimentare», « l'epatite da allergia alim e1ttare n nei coin fronti d el quale è di cu sso il valorr d ella « intossicazione alimentare! n. È ricorrlato a tal ·p•r o1)osito un caso unico 11ella letterat ura , il quale eb1b1e n·ello spazio rli 20 :J.nni più di 30 itterizie, quasi sempre jn rapporto con l 'inge.stion e di determin,a ti cibi r. talora dopo emo.zioni. Di tutti questi supJJOf'I i fattori eziolo.gici a c11i il ragionamento clir1ico ci J)Orta, non si è potuto finora tuttavia <lare una dimostrazione assoluta, (cuti, intradeirn1oreazioni) nè identificare o riconosce1'e t111a costante soatenante o provocatrice di ittero. Ta le è Jo sco·p o di succes,&ive ricercl1e. In un capitolo a sè ·è diff11sarnente trattato 1'itlero da -emozione, l ' cc epatite ex emotione », l'l1 e rr•erita seco11do l'A. di avere: un p·o sto distir1 to . Sono ricorda ti ' 'ari e chiari esem Jri di t.'1 le ittero in soo·getti ch e pTesentavano altre note fa1nil i ari e personali del terreno allerp-ico, a clistonie n et1roveg·etativ,e, e che eb·b ·er o ancl1e ' 'arie uccessive poussée di ittero. Ir:. surcessivi capitoli si tratta di quello cl1 e l "t\.. c l1iama iltcro c.nlarrale «a fri~·o re », cc e1)n1ite a frigore ». Viene quindi discussa l 'allerg ia d.n c.ause fi~i cl1e e l 'importanza del raffreddarr\{'nto, della (( rerfrigeratio )) che palogene1icarne11te è interpretata come l ' cc en1ozione » (ser.ondo quanto è già stato detto in la,-ori i)re -:ede1tti ). È ric1>rdata poi l '« epatit e d.:t tonsillite » o I


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[Ar •1'fO XL \'· I, Nù)J. ti ]

<< IL P OLl CLI N JCO i>

e 1~ 1atite pos t-to11 si!J at e » e g·li itteri, le « ej)atjti della cl~e111iot era1)ia i> (salvarsan, or o, bi~111ut o, a tofan, sulfanilan1id-eJ ecc. ). v'i·~l1 C di~C U SSU quindi I 'importanza cl1 e Yari fa ttori J1l<'leo rolog ici po ~. ano talora a:; ~ u11 1c r e

coJj <lo Je più rece11ti s tati~ti cJ1e, soccon1bono alla l>ol111011ite lobare circa 25.000 person e al] :a11110, senza contare le bronco-polmoniti, cl1e 11ure dann o un cos1 fort e contribt1to alla J11 o r-

n ella con1J.•aT''a dell'ittero cata rrale . Sono sottolineati i disturbi idrici ch e si 111aIJifest,ano n ell 'ittero calarrale e1 ch e pc" 0110 <'vere rapporti con analog·hi fenon1eni "'l1 e ~i n1a11ife.stano in altre sindro111i allel'·g·ir:he r 11ello choc istaminico. Ne lla sindrome itterica - . i llcro catarrale 1'A. vorrebbe disting t1er e l1na e p·a tile all 2r g ica cliffusa , una epatocolangite ed llna roled oc itc. Con ciò si spiegherebb·e ro alcune ,,ari età di it tPro catarral e a s intomatologia e d ecor so l)articolare . Infine si tra lta di una parte nn oYn. de111~ ~ i11ùron1i associ!lte c11i ~eparatame 11 le si acce11na. epato a astrite, ep a to5pler1it e, e pa lo11cfrite, epatopancr eatite, a conrponente allergica , di ~· rande intP.re sse l)er ch è possono a n.ch e m o ~trare nl1ovi problemi e nuovi ramJ1i di studio.

Il p r oJ)}e1l1a di g rande attualità d·ella terapia e an cl1e de]]a i)rofilassi del]a l)Olm onite s i ricollega direttamente a quello del]a diag·11 0 i b :itteriologic<.t clell 'agente ral1sale. .La c l1emcte:rap ia , pur aver1do re.alizzato in r1l1e5ti ulli1ni a11ni notevoli e sostanziali progre. si . ."'µ ecial111ente dopo la introduzion e d el1n o-ptocì1ina basica, d ei i)reparati di sulfo1ia1t1ide, ccc. , non può tuttavia soF-tituirsi alla $ierotera J)ia ch e costitl1isce il vero metodo di e urc~ sp ecifico della polmonite. ·[,o scetticis11lo con cui fino a poco te1111)0 a ddietro veniva con sideralo dalla maggioran za de,g li AA. il tratla111ento serico ha finito p er t?dere di fror1 te al le r ecenti acquisizioni. Gli AA. an1ericnni s1)ecialn1ente, ne I1anno d ocun1 e1tLato co11 a111pie e ·s c1LI polose statistic he 1'011orme va]o re t erape ut ico . È 11ecf' sario p1er ò che n ella l_Yratica , p er cl1è l ' uso de~ F-ieri faccia b·u o11 a prova, si a ttuino fra 1'a]tro queste due condizioni: la delern1i11azio n e del tipo di pneu111ococco ; e la on1111jnistrazio11e vrecoce d el siero (nei primi tre g iorr1i di malattia). Se I '.a ccordo è u11.a 11ime n el rit.en ere che la ]1C>l111 o nite lob.ar e sia etio.Jogicamente l eo·ata al 11n cun1t)cocco, le opi11ioni sono tuttora di,·i&e lJer quanto riguarda invece la frequ enza dei r elati vi tipi. ,[. Gu11dol (Erg. inn . 111! ed. , 47; /(lin. 'Jtll scl1r. r J-1 933; Klin. 1'Vsc·h·1·., 2-1933) 11a tro, 1 ato n ella J)0)111or.1.ite crupale n.el 96 ~~ dei casi p r1e un10cocchi del tipo di I e II, n el 3,I ~/r, del tipo III , in n ei~~u11 caso del g rup po X. Nelle polmoniti a focolai viceve r sa ha riscontra1 o n el 5,5 <t;, dei casi il tipo I e II, n el 94,4 ~1~, il lipo III e il g rup1)0 X. Lo st esso r eperto h a ]10ll1to egli co11fern1are a n ch e di r ece.nte i1l l1Hse alla os ' ervazio11,e. ·d i n un1erosi casi di ])Oln1onite lobar e 111a nife" Latasi in a lcuni ]aYorrit o ri a ddetti ai n1ulini di corje di Tl1o n1u . (Z. l-l yg., 120 1937). :Per contro , ricer ch e di nt1nl ero i altri :\. ..\.., si l) UÒ djre d 'ogni parte d el mondo, ha1111 0 b en e n1e so in lu ce ch e an ch e i pneu1r1ococ: chi d el g rup1po X possono esser e agenti d ella poln1onite lobarc. Ef:i.5te in l)ropo$Ìto u11 a lett er a lt1ra vasti sin1a ch e g3rebòe troppo lung0 qui riferire. ·el 1H35 Daddi e Fabri (Policl .. Sez. Prat .. J935) in R o1na troYarono i pn eu111ococchi d el g1ui)fJO X i1el 36 ,4 ~b dei e:a i di polmonil e

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La bibJiog·rafi.a , con il co n. en (lcll 'aut o rc, ' jenc pu l)})licn la solo 11 cll 'e~ lr :1 I l o. AvvFRTENzA. -

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N01'E E CONTRIBUTI l sTITUTo CLJ NI CA.

C.t.\RLO .Ì:i"'o ·R iLAN 1N 1

n ·Er...I ,A.

TUBEnr.01.osr

E M .\ L.·\1.' TlE RESPIRATORIE

Diretto re : o t1. l)l'Of. E. i'VIont-:1.LJ. CLI NI C.4.

ì\I EOl C:\

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Dirello r e : j)ro f. C.

FRTJ GONI .

la]jtà. 1

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Polmoniti da pneumococco del tipo VII (Cooper) (1). D ot t·. IG ·Az1 0 D1 l\ifAJ{co ass . vol d e11 a R. Clinica ~1edi ca di Ro·111a. Fra ]e malatlie infetti,1e, cl1c d al ])UJ1to di v i. ta sociale i1a11r10 111ag·g·iore inter e. ~e, la ])O]n·1onit e indul)b ~ a111e11te occu p·a un J10sto cli p ri• n10 p1ar10. Es~ a d eYe e · ere con. id e rat a cl i or clin e so ciale no11 foss'altro percl1 è, 5pecie ii1 clet ern1inatc stagioni , as~l1n1e u11a diffnsio11e co. ì Ya~ta quale diffici ln1 e11te in a]tr e 111nla llie $Ì ri~co ntra .

-on b isogna cli1n c ntica r e ch e i11 Italia, (l ) Le r icercl1e

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tal e eseguite 11el re1)arl o ))al leriologico dello Istitu to « Carlo F or la11ini », clirr llo dal J)rof. G. Dadd i cui r endo YiYe gr azie per i co11• i gli dati111 i nel cor o <l<'l Jn, or o. 0 110


[ A NNO XLVI, ~Ul\I. 6]

241

EZIONE PRATI CA

Jobarc. S11cces ... iYa111e11 te 11ell 'i11Yer110 1936193·7 J)add i e Di ~la rc: o (Boll. .-1 t tj R. A cc. t.1ed. , di 11orn,a, l\;· 1 1937) su 81 casi di pol1l1onite I. l1 a 111l0 ri -contrato pneum ococchi del gruppo X ju un a i)ercentuale di 2 ~ .62 (co:;n e ri st1lta dalla tabe lla ch e riportia1110) essen do coin]Jresi qui \'Ì a11cl1e i 13 casi del tipo \ 'Il.

l !i;} 3) e d~ ' '.rebiS Ler e Hugl1cs (J. exp<>1'. nied . ,

f>:S, 1931) ch e il p11eumococco de l tipo VII si

riscor.tra, a differe11za di qu a11to avvien e per gli altri tipi del g·ru111Jo X, solo raram ent e i1el i1asu-fnrirl ge di individui nor1nali. Finland e r ollah oratori (,4mer. J. m ed. sci., Ir.3, 1937) dal lt0·\1en1bre 1929 al giugn o 1036 i1 egli an1n1alali del Boston City Ho·&rp ital l1 an'f \BELL.\ 110 trova to il 1111eun1ococro del tif)O VII i11 195 e.asi . Di questi 128 erano casi di 1Jol111011ite l . , . Su 81 ca 1 ])OS Ì ti vi 39,.. ono clel tipo I 48,14 ~b 32 di bro11copol1r1onil e, 1)er il resto infezio ni )) )) )) 81 I li 8,64 ~b )) )) 81 11 TII 13,58% \arie (n1·enin git e, otile, br on chite, si11u si)) )) \·11 16, 04 % le, ecc.). 81 18 )) •...,) g ' 62 ,o )} 81 ) ) 24 del grur1po \ Nel 25 ~~ dei cn~ i di pol111onite l 'e111ocul" tura er a po itiva. I . . i11t on1i della pol1nor\ite La presenza di JH1 el1ll1 0 COCCJ1i del rrrupJJ O J. do,·uta a <111esto tipo eran o sirr1ili a quelli clel11elJ<., e pettorat o di lJOln1onitici c o n ~e r va in Ja l)Oln1onitc d 'altri tipi. In circa 2,'.1 dei casi ques to caso Lutto il suo valore diagnostico i11 e11 r no11 eb.J)er o trattamento serico la cri . . i o qua11t(>, con1 e è e.5po~ t o J1 r l c ita to la, oro di la lisi si eblle fra il 7° o il 9° giorno dall 'e:'orDaddi e Di ì\llarco : dio della n1alntli.a. ln 30 casi in cui fu i.11esa mi rij)Ctuti di ca111pioni di s1)uto l)re- stit uil o u11 trai tan1enLo con anticorr,i cor1 cenlevati ir1 t f\1n1,i ~ uc ce ... siYi dallo ste,5so n1alato tra ti specifici la n1ortalità fu più bassa e la h<.i11n o dat o sen11)re risultati con corda nti ; dura ta cle11a i11alattia più bre, 1e. in alcuni ca!'i in cu~ è insorto en1pie111a Bul]o,va e Gr ee11baun1 (A rch. in.t ern . rn elt . . para pneum onico il 1ipo accertato nell 'es1>etL:u, 193 7) d.al 1928 r~ l 193.5 n ello Ilarle111 Hut0rato è stato Jo slesso di ciucllo tr o,1ato n elj)tL<.tl h ann o trova to 218 pazienti con polmo1't mpiema; nite dovu ta al ti po VII , con u11a frequenza n ei casi nei quali è riu cit a l)O ... itiYa la ri - del 6: 5 ~~ per c1uan to riguard a la 11ol11101iite ce1ca della l1 n ~un1o coccemia", il ti·po dei pr1 euclt'gli adulti , e d e] 2,-1 % clei bn111b"ini. Il i1u r..1ococC"hi i1 el sa11gue circolante è rj sultato es- n1.e ro d ei casi è &tato vario da un anno al1 'als~rc Io s i e ·· ~o tli quello dei p neu mococcl1i clell ro. ' rentotto (18,8 9~,) dei l-t 9 i)azienti adulti lo e$p0t lo r~1 t o . cl1e n o11 ebbero il sier o on1 ologo periro110. Altra co11 feril).O. a qu est e ' reclute ' ie11 e dall e .., i tr atta qui n cli di l111a for111 a rli scret a 111 ~l rjt e recenti e~11 c1 ie,nz.e di B11llo,,.-a , !F inland , ecc., g·rave. r~r a 1±9 ca5i in 18 si ebbe emocultura cl1 e h art110 rJotuto m ettere in evidenza n el sieJìOSiLi, a (12,1 ~~) . Tre.dici di q11est.i 18 i1aro di conva lescenti di polmo11it.e 1. d egli a11- zie11ti perirono (72,9. 'J~.) . Nei sog,getti i11 cui fu ti corp.i specifici JJe r il tip·o del p11eu•m ococco fa tta ln. $Ìer ctera·pia ]a n1orLaljtà si r idusse i10re ~'}Ju n sabil e dell a m ala ttia evidenziabili sia tcvolmente, la d.11r a la deJl a n1alatl ia fu l) ÌÙ 1n ecliante la classica i)r ova di Ne11 feld sia 1ne- ln·E::ve a nch e q unnd o il tratta1r1ento e,bl1e ir1idia 11te le c11tire.azioni . Anch e la ricer ca dei po- zi0 al 5° ' 6° o 7•: oo·iorno di 111alattia. Ji ~ accaridi della c<tpsula ])ia tterica ch e si tro1(0111 e rleilzel (J . am er . 1n ed . ass. . 106 , Yario nelle urin e dci polmonitici (pn eun1ococ- ] ~ 1.) 6) }1a11 n o risco11tr ato il tipo ' ' II n el ±,3 % cos11ria), tuttora allo . tudio, potrà darci in dri casi di l)oln1011ite . .' .. . . q11 e$tO sen5o ·p1u 1)1r ec1se n oz1on1. .~cca1110 a c1uest e rt1erita110 di c~sere qui ri'.Bt1llo\va , la cui co111peten za in materia i: <'O rdal e altre clue r ecrn Ii. sin1e statistich e : t11li v~r~alm e nt.e ri co11osciuta , asserisce (J. an1. l ' u11a di E. H. Lo u ~tl1lin , R. H. Ben net e S. H. nied a~s . , 105 , 1935) cl1e n el ~3 ~b dei casi i ~ rit z (J. r1111er n·t ed. as s.. 111, 193g) c~n nove J) fl 0un1oc0cchi oltenuti da,g li · puti dei pol1110cas i di ])Ol111onite l. ti po \i'II osservati a Brook11 itici sono la ca usa della 111ala tti a. ],1n d al cl icen 1brc 1~l3 7 al febbraio 1938 ch e Fra i pne11n 1ococchi del .g ru pp 0 X 11el corso ~·01 LOP'-'.Y~ti a Lra l ta111e11Lo serico ·on1olog·o guadell e cenn at c e~ ~eri.e·n ze il tipo "\"'I I è sta to riron o tutti ; e l :altra di Norn1a1111 Plummer co11 l l $'\ ca ~ i os~cr ,·at i n el per i0do 1928-1 938 riscon.trato con ur1a nolevol e frequen za . in Ne,,· ì -orÌ\ coin un a 111ortalità di 18, -1 % Esi~ t o n o i1ell a letteratura osservazio11i di i10• c1r ca. t cYOlé inter esse su questo ti po. Ln co11si.der az io11e del notevole intere~ . . e cl1 e Anzitutto è da rilevare il fat lo m eF-so be11e in luce da millie (1: am cr. n ied. ass. , 101. ~.o n ye11uti ad ~s~u 111 c re dal Jm nto di vista 1

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242

<< IL POLICLINICO n

di[l g·no . . tico e tera1)eulico questi casi di poln1011ite dovuti ai tipi alti di pneumococco e de lla qua j a soluta i11 un ca11za n ella letteratura italiana di 06 er·vazio11i })recise abbiamo crtdulo OJ)portuno riferire i11 qu·e. ta nota sulla presente casi~tir.a cl1e lJUr i1 on avendo la Ya tilà delle ar1a]ogl1e ame ricane, i)er ragioni fa cili ad in Luirsi, tuttavia J1UÒ servire a n1 eglio cl1i.arire a lcuni aspetti, diremo così locali , ·dieil co111plesso ecl assill.anle p r o·b lema d ella pol111onite, alla cui soluzio11 e € da augurar i, ch e, .a11cl1e i11 Italia, possa contrib·u ire in un JlOtt ]ontano avvenire, ~eco ndo i ' 'oli fo rm ulnt i ·d-\l.la Assen1blea Generale dell e A~sisi di 1\i1edicin a (193'8), sia la precoce diag·nosi batteriologi ca sia il rapido interYento curativo rnediante l'uso di sieri specifici. 1

CASIS TICA DELLE POLMONITI E E-POLMONITI

DA PN. DEL TIPO

VII

[1\ Nxo XL , -I , Nul\r. 6]

. CASO v.rr. - c. E urico, o.n11i 71. Soggetto arter1osclerot1co, ipf·rteso corl a ril111ia compl eta da fibrillazione auricolare da cli' er si mesi. Il 15 dicembre l.~36 tosse, febbre, di J)nea, a})bon d an le espetloraz tone i11uco-1Jurtil enta. All 'ingresso in osp edale ieperto di nro11 Gopol1nonite pilaterale b a·s ilar e. Le co11dizioni ge11crali Yanno progressivan1enl ~ peg·gior an do, si . f?rn1rtuo dei Yersa111e11ti pleur1c1 parapr•eumon1ci. Il paziente muore il 31 g·~nnaio 1937. L 'a uto1; ' ja co11iern1a il reperlo cli111co . VIII. - A. Argia, anni 60. Il 4 aen11 aio 1937 coriza, febbre a 38° })r eced uta da lie'~ brivido. Dopo 2 g'iorn i la feb1Jre cessa. Jl 9 gennaio in sor ge co11 brivicfo , feb}Jrc a] ta e dolore pun Lor io all 'en1i lor ace des lro. L 'es11eltoralo il 13 ge11naio di~enla rugginoso. Co111pnre Yon1ito. Il 15 gen11a10 rnorte. L 'auto1)sia ri ,-ela polrr1011ite d el lobo su1)eriore destro. Quasi cont en11)orancamentc si è am111alalo di bronc.:opoln1on i te anch e il n1arito della paziente. CASO

CAso IX . - L. Giuscp1)i11a, a1111 i 31. Il 15 gen11 ~ io 1937 brivido, febbre al la. Renerto clinico di polmonite l obarc s111;criore destra. - La febbre cade per crisi in set tim a g ior11 ala.

CA so I. - D 'U. Carlo, an11i 27. Sogge lto luetico. Il gior110 28 nove111bre 1936 brivido seguito da febbre al ta. Il g iorno su ccessivo in·sorge anche delirio. Sputo rugginoso. Reperto clinico tipico di pol1no11ite fra11ca d cl l olJo superiore des tro . La febbre cade per crisi al n on o giorno.

CAso X. - 1\il. 1Pal111iro, anni 43. 11 24 gen11aio 1937 hriYiclo , febbre, dolore })untorio all 'emitornce destro. Rep erto di jJoln1oni Le del lobo inferiore destro. La feJ)b.r e cade d opo un r ialzo fino a 41° C per crisj i1t sett ima g iorua tu.

CASO II. - V. Er11e. ta , a11ni 46. Il 24 11ove1nLre 1936 cefalea e tosse con espett oralo verdastro. Qua l lro g iorni dopo insorge briYido e febbre alta. All 'i11gresso in os pedale reperto di broncopoJ1110nite a focolai conflue 11 ti. La febbre si mantiene co11lint10-re1nitlente. Le ~oncliz ioni generali vanno J)rogressiv·a1nente peggiorando e il 17 dicembre viene a 1norte. L 'autopsia confer11ìa il repert o cli-

CASO XI. - S. F'ranre·"co, n11ni 70. Il 10 gennaiq 1937 ])riYido e febbre .cl1e a tipo co11,t inuore111it le11te non 11;\ l)iù lascia lo il pazie11 le. Il g iorno 1 febbrai i~ en lra in o pedal e ove è r i:::icontrata broncopol1nonite a piccoli focolai al lobo s uperiore destro. Il 2 febbraio si ha il decesso . L '::tutopsia conferma il renerlo clin ico. •

.

CA o III. - P. Anna, a1111i 50. Il 3 dice111bre 1936 brivido, febbre alta, dolore l)t111lorio all 'emitorace des tro . Re per lo tipico di pol1no11ite loba1 e d est ra . I.a fcbl)re cade 1)er crisi i11 o llava gior11a la .

CAso ~Il. - B. Enr ico, anni 49. Soggetto luet ico. l! 15 febbraio 1937 brivido , febbre alta, t osse con espet lo rato prima i11u coso !)Oi rugginoso, (!olore all 'emitorace destro. Reperto: pol111oni Le dPI · l a parte superiore del lo})u inferiore destro. 1 a febbre cade ir1 retti ma g iornat a JJC·r cris i

I\i. - R . Luigi, anni 29. Il 5 dicen1bre 193G tosse, brivido , feb])re al la. Dopo qual che ora i11so rgc dolore alla r egione 111an1111aria cl estra. Reperto cl in ico di 11c1l n1onil c franca cl ei lobi infe rio r i. l . a f 'hhre cade l.Jer crisi il 13 dicembre 1936.

CASO XIII. - B. Do111c11ico, anni 49. Il 2 feb braio brjvicl o e febbre al la COli tlolore puntorio alla sp:, Jla sini·.~ Lra Sp·1lo rugginoso. Stalo grave. i\ fort e il g iorn') 8 febbraio 1937. Autopsia: polmonile filJri11osC\ ciel lobo ji1feriore s inistro.

fi lCO.

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('..\SO f\1 . Pa·sq11:1l e, a1111i 37. Il :l{, noYembre 1936 lo~·se , briYido, fe])bre alla. All 'in gre so in Ospedale reperto cli poln1onite del lol)o illferiore sin i lro. Le condizio11i g·enerali soll o gra \i. SuccessiYa 111erlle il J)roce~ so pneumonico i11r~cle il lobo su11criore sini s tro e i11sorge ver amento pl eurico. 11 13 clice mbre si l1a il decesso. All 'at1lopsia: polm o11ile totale 1sinistra con p leurite fil>ri11osa ro11co111 i tante. C \ o VI . - rr. Pa:~ ci.uali na, anni 34. Il 16 clicc rn bre 1936 al1acco influe11zale, co11 })riviào, febbre, clolori vagar1ti a.Ile articol azioni . Dopo 8 gior11i ~cnlcndo. i g t1arila l ascia il lello. Dopo dt1c g ior ni i11sorge cli nuo,,o fcbl)re acco1111Jag·nala eia <lo lorc pt1n lori o :-tll 'e n1 i torace destro. Ileperto cli v ol1no11ile del lol)O inferiore di de lra. La fel1brc cad e per cris i in 5a giorna la.

1

CAso XI' ' · ·- M. Sebastiano, a11ni 54. Il 20 febbraio 1937 febbre alla con do lore puntorio a11 ·e1nilorace des tro. Reperto polrr1011ite lobare rlestrn. La febpre cade per cr i ·i il 28 fe]Jl)raio. CASO x' r. - c. Do11a Lilla , ann i 32. Il 20 febbraio brivido febbr3 dolor i} puntorio all 'emitorace .:.inis tro . ' Reper lo:' poln1011ite del lobo inferiore si nistro. Successivan1cn le viene invaso il lobo superiore sjnistro e insorge ccn g r ave di'Spnea Yer sa1nento pericardico. Decesso il 5 marzo. Aulop ia: })O}monile l obare d i tutto il polmone si11i tro, peri cardite. CAso XVI. - P . Alfredo , <\n11i 49. Il 26 febl>raio 1937 febbre a 39° e con dolore alla spnl]a de tra . lle perlo: polmoni le lobo uperiore destro . I .a febbre cade a scalini il 5 lnarlo.


[ A~I'io

ÀLVI ; ~ttl\I . 6]

245

SEZIOKE PRATJ CA

so110 con cordi 11e11 ·altrib uire al tipo VII un certo caratt ere di gra, ilà, e questo rilievo ap111 ))ase alla presc11Le casistica una co11 sta- par e lanlo più degno di inter esse in qlJ.anto ta zione anziLutto si i1npone : le for111 e p·11eusembra ch e l ' uso · precoce dellé\ sieroterapia 111onich e da p11. tipo VII n on so110 })Oi tanto c·1)1ologa r ie~\:a J.d abb<lssar e indub·b ia m ent e rare ri. !Jelto alle allre, con1·e qua lcl1 e .r\ . so- la lTIOTtj lità. ~ti en e, se n oi su 11 6 ca i p ositivi 11e abbiamo Rig uarclo all~t forn1a a nator11ica ab})ia1110 re· 1.1otuto riscontrdre 16. g i ~tra t o 13 casi di polmonite fran ca e 3 di L 'obi ezion e di Gu11cl eJ (Ja71·1·esk . f. iir zl l. b·r on co·pol11101!ite. Con tutta p.rob abilità n el fa ortb ., X, 1938) ch e il r e1)erto di p11. del deler111i11ism o d ell 'u11a o dell 'altra form a il g ru1.;.p o X in casi di i1olmonite lobare n on ba·r11olo priu cipal e })iù ch e al n1icrorga11is1110 !-la pier fa re an1n1etter e ch e questi n e siano i $l>e l·t.a. al m acrorganisn10, e, più 1)r ecisam.ente, responsabjli, aYe1tdo l){) luto egli ste so 111tt- nl] o stato in1r11unitario del paziente. In fatti , lere in evid en i' J post n 1 ort e11i r>n eu111ococch i econdo 11urr1erosi AA. (Loe·s chke, Cole, Engel, del tipo I 11el punta to pol111onare e n el san .. J,Ju cl1·e., ecc.) l 'insorge11za di un a pneun1011igu e del cuore di un }Jolm o11itico 111en tre in te él focolai sar ebbe da consider ar e come la ,rj1 a eran o slati fJer tre ' 'alte isolati bacilli i1l- reazione alla infezione pneumococcica di un fJ ue11zali e pn . dfl] gruppo X , n on 11a valore o rgani 1110 n orn1erg·ico. Ne consegue ch e i1ei r>er i n ostri ca . . i in quanto abbian10, fra l 'alsogg1etti m o]to giovani predo111inan o· 1q u e ~te 1 1ro, a l" ur1 e ,·olte ))O tuto con, alidare la r1ost r<t form e in qu a11to Lan to più giovan e è il ... ogdiagn o. i batteriologica m ediante l )e111ocultuge tto tanto l)iù es5o è n ormerg ico. P er conra e l 'isol.am e11l o ùel cep})O da i pezzi d 'au- tro , ]a poln1onite lobar e si svill1pperebbe solo to I1sia. JJ ell 'or·g·anisn1 0 ipcrerg·ico ch e è ' enuto ad Anch e Loughlin , BP;nnet e Spitz h ann o r i- · 3cquistar e la sua irjer -r e.atli,1ità a l tra, 1 erso l111a ~.co11trat0 hatteri emia orr1olog-a in quattro cas i cn sibilizzazione specifica dovula a pregressi su n ove; Finla nd e coll ab or atori n el 25 % dei ra ffred,d ori , bronchiti , ecc. Il fa tto poi che co. i; Bullo,va e Gr eenba un1 nel 12, 1 %· Jtclle p oln1011iti fra n·c·h e si riscontran o pre,-aPer quanto rig u::irda l 'insorgen za e il de- len ten1ente germi del tiJ)O I e II andreb be, c0r so clinico di quest e forme n on ci è possi- . econdo Gundel , 1l1 esso in ra1Jrporto con Je 1,iJe me ~.t e re ir1 ev id enza n e5su11 dato diffe- ~piccate ])fO])rietà anti o·er1i , e quin·di sensibiren ziale degn o di noi a. Il bri, ido, la febbre li zzanti , di questi prim i due tipi , m·eJ1tre gli aJta , il dolore puntorio al torace, ecc., fi g·ualtri tipi si comporter e·b bero in sen so op pora nc) <in ch e qui fr.a i sintomi lJiù freqt1'e11ti e : : I o. Bisog11a ])erò n otare ch e ciò risponde so]o precoci. In qualcì1e caso l 'affezion e p-0l11 Lo11a- in p,arte alla r ealLà 11on foss'altro per ch è a11r e si € i11iziota o è stata preceduta d.a un cache i sieri prepaTa ti con i p·n . dei tipi alti , 1 atteristico attacco influen zale. La curva feb al vaglio sperirne11tale e clinic o, si son o dibrile I1on ~i discosta gran ch e d a q11ell a cl1e 1l1ostrati non nlen o attivi di ql1 elli d·ei tipi è. propri.a della 1nalattìa. Nella n1acrgiora11za 1 e II. d ei casi si è avula la crisi i11 settin1a giornata, l{lASSl JNTO. in alcuni in qt1i11ta, ottav.a e n on a g-iorndta. L' A. i)ro~ p e lta lo 1' inter~!;se ch e, 5r>ecialI . ·e~1)e ttorato , con1 c .al solito·, è stato gen eral111ente ai fin i della t er apia, ha la J)reciS<l dia· n 1t· nte ru gginoso. g·11osi ba tteriologica del tipo per l e affezion i Fra le con1plica nze dobbiarr10 s-e gnalar e: Ja i111eiu111ococcicl1e, riferisce su un a se rie di 13 plet1rite siero fibrino· a con con1itante (rasi 11. V, casi di poln1onite lob are e 3 di broncopoln10VII), e la paricardite (caso n. X'') JJ it e da pn . del tipo VII occorsi in Roma nel'Fra i n ostri rasi for se ]a ~ol a n ota carat1'ir1verno 1936-1 93 7, in cui si ebb e una morteri ... tica di 11ot evole in11:iorta11za è clata daltaljt à n otevol111.eJ1t e a lta, m entre l 'aspetto cli1'alta n1or talità (±3, 75 %), quale non abJ1iamo aYuta per n c~5-U n altro tipo. Bi~og11 a però n 0- 1dco ed an<i tom o-pa tologico non fu diverso da tare, a $C.'lr1 so di in ter11'1·etar e in senso é\sso- c1uello solito. Juto questa cifra, cl1 e cinqu e dei sette J)azie11ti, Senza escluder e natl1raln1 e11te l 'in flue1lza di in Clli &i ebbe il decesso, eran o di età su1)epo~sibili fattori individu ali , an1bientali, starior e ai 45 anni. g·io11Ali , ecc., tu ttavia , ten end o conto di ana L'auL011sia h a se rr1plicem en te con fern1alo i] logl1i rili eYi dell a letteratura an1ericana sen1re perto clini co, senza i1ull a svelare di caratJ1r(l in certo 5en o lecito am1nett ere che le teristico. lX>ln1oni Li da p11 . del tipo VII pre~€n tin o eaQuasi tutti gli AA. cl1e abbi.an10 r icordati rat l!:'ri di ·1)articola re g·r.a,i tà. 1

1

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2.Jù

« IL

PO LICLl~ICO

OSSERVAZIONI CLINICHE OSPEDALE

{e

Bo!'J BozzoLA » ~OLIGO (Treviso).

Di nn eccezionale corpo estraneo dell'an· t1·0 d'Higmoro. Dott.

L u1&1

[.\ 1'\:\o \L\ I , ~t:

»

1.

G]

da 11un1erosi sanitari e i)er defi11ire la f>ralica i1)fort.unistica, il 20 agosto 193·8, fu sottol )C>sto a.d un esan1e radiografico della faccia, (•sa111e cl1e 111i ·e in e' idertza n ell 'a ntro d ·Hi,g 111oro de, lro un e11orme cor1)0 est raneu n1 etalli co (fig·. 1 e tìg·. 2) corpo estraneo ra1)1>r e-

ToMAs1, chirurgo primario.

Nel set L0n1b·r e 19;37, un co c1Ladino di FaJzé di Piave, D. \i .E. ·d i an11i 38, m·ezzadro. aYe11<lo sccrLo u11 grosso fa lco cl1e attenta Ya alla vita dei suoi polli, afferrò un f ucile , Yecchìo relitto di g·uerra, mirò al ra1Jace t' lasciò partire il colpo il quale i.1erò invece di u ccidere l 'uccello feoe ~c oppiare il fucile ed il coniadi110 fu ·g·ra ve1nente ferito dallo SCO j)pio all 'orl1iLa cle tra, per cui fu tosto Lras portato i11 () pilale, o' e constatato lo spa1Jr}ola111ento del bulbo oc ulare. fu ubito pratical<> lo svuotan1ento clell'orJ)ita, la toilett e della ferita e n1·e.d icazioni co11 tan1 11onan1e11 Lo. Il der,orso 1)ost-o 1)e1ratorio fu buono ed il pazil'11le guarì abh·astanza rapidamente, sia IJure can no Le:: voJr sfregio 1>c r 111 anente, acct1san do soltanto u1\ e11 o di peso alla reg·ioile col 1)ita quan·do .ahba sava rapiid.amente il capo! talvolta qu.alcli.r. dolore alla g·ola ed una l)C r~i$te1tte leggera secrezione di sierosità dalla rin1a palpebrale, secr ezione ch e aumenta,ra llt1a11do il paziente si soffi.ava forte il naso. f) urar1te ci1~ca 12 m esi egli tornò al suo 1

l ; '(' ·) j

sentato fucile.

cla

# .

-

parle

g ra 11

dell 'ol turatore

del

questa se nsazio11ale : co1)e rta il paziente fu inviato all 'Os 1)it ~ le Bon J~ozzol.a di oligo. ·JJer ·esse.re so LL01Jos lo acl u11 inter\'e111o radica le : Dopo

A lto operati'l;·O: ope ra il dott. l ;uig i 1"'0111a-

. . i, «ssiste il clott. J\ [aTio Bnratto , a11e.:te.;;ia lo1

1

F1c. 1.

F1c . 3.

lavoro enza accu"'are gra,,i di. turbi ci·r elluati (1t1e1li opra descritti . Però es C'ndo ~l:)tR fc.ltta de11ur1cia di infortunio agricolo, durante questi n1 e i fu ri1)et uta111ente Yi ' it at o

cale con pantocain. Pratir a la u11a in ci ione c uta11 e ornu ~ c olare i11 corris1)ondenza del solco 11n o gen ieno di d e l ra con i1Jlctata da u11a brécc ia o ~ sra, si ra()'·g iun se co11 ttna CC'rta dif-

:1 })i:11a le


249

SEZIONE PRATIC.\

ficoltà il corpo estra11>eo i11fis.so tenacemente Lo stalo di 111as licazio11e o di lub1rificazion e d r:gli alimenti agi sce s ull 'a piert ura d el piloro , 11 E" lla rJ~rofond\tà d ell 'antro di Hyg moro e e.on notevoli s forzi si riuscì a d estrinsecarlo . Il pe.- . e ta le a zione è rinfo rzat a da quella dell'ipero d ell 'iposecrezion c i11ucosa cJ1e a ~ un volta di1iente g·uarì abbastanza r a1)idan1 ente per .sepen cle dalle condizioni ist olog iche. d ella mu conda inte11zio·n e ed ora è ritorn ato guarito c o ~a g·astrica e dagli ir1flus.si psico111otori r a llc ~ll·e normali occupazioni. r1 e urosecr etori age 11Li ~ ullo s lo11\aco .a Itt·ezzo L 'irttere s se di questa bre,rissim a n ota è dadei ples&i va g osim1)'ati ci. to : dal volume ecceziona le d el corpo estraneo No11 è a m er aviglia r e ch e le e1nozioni d·e.tcrn1e lallico c l1e p esava be n 110 g rammi (vedi 1ni 11a 1to m odifical io11i d ell 'attività g·a tric a. fig. 3) e dal fatto ch e esso abbia 1)otuto rima - I.e ip er secrezio11i di ~ur0c 101 g·astrir o , ]o spas1uo 11ere in fisso n elle profondit à della faccia per o il rila .. c ia nl:en to cl.ella tuni ca n1uscola r e dell o 5l<)n1aco sono concomitanti d egli st ati emotiYi c irca un a 11n o sen zD da r e ecce_siYi di~ lurb i al con1e lo so110 le modifica1.io11i. vaso111otorie {' suo ospite. Her.rel ori e, le mo difi cazioni d·el ton o muscolar e, e g li a tteggiamenti pro prri di. r i.ascuna eRIAS 'U · ~1·0 n1ozion e. Le ei11ozioni p1rovocan o ·s op,r a tutto L 'A. illus tra il ca o di un volun1inoso cor- él nt.iprri ! 11. i , n a u $ee, i p:er ac idit à, ri g urgiti , ' '0111 it i . a n or essi8. l)C e&traneo estratto d all 'a11tro d' ' Jl~rgmoro, d o, re 1 r)e rfczion a m enLj d ella lecnica dia·gn ostica er ::t ri1n asto circa un an110. co11 sc11le di a,c,certar e la vera cau sa (ulceri , caPcri , -g aslril i , Lurr1ori b e11ig11i eid altr,e. lesionj) di disordini gastrici ch e t111a volta rin1an eYa n o 11 accerta ta. Ln buo·n q uinlo d€lle « dispep si e fun zio11ali » ap partie n e cosi prc~1 o o t ar ùRC~ANI Dr GERENTI . di all a 1)a tol oai.a orga11ica. U n a condizion e, cl1e ha m olti r a p1)orti co n Le dispepsie funzionali. . la disper}-ia fu11zion ale è la p t o i gastri ca. Que(P. Go nARD. JJ1·ax is, 7 aprile 1938) . sta è u11 \rizio di con for111azion1e : cost it u zio.n ale :-:e ·si risco;1lra in i11di,1id uo co11 Li po 1011g iCon il n o1ne di disp ep si.e fun zionali &i d esiI in eo . con a})ito a tenico o disord'.i11i e nd ocrig n an o condizioni una volt.a chiam ate disp ep1si e ni : acquisito se ~i n1 anifes La c.o rt t1no S\ 7ilupJ• <.,r vo&E:\, s en sitivomolrici , d'ist onie n eurovege l)O eccessiYo o .a seguito di i;a r eccpie g·ravi1a t ive, •gastron euro i e ,$imili. Sta di fatto ch e d a11ze. Molti lJt osici n on .. offrono alcun dile dispep sie fun zion ali posson o essere e son o ~ lurbo 1)8l' "'h è ) a COJldizi o11e e b·e11 COfll pen sa ta 11 ella ma1g gio,r an za d ei casi di orig ine n ervoba d a una ci11,e sia ie da u·n .a inu scolatura n 'o i·m a]i. 111n p osson o ancl1e ·e,s~ er e leg·a Le .a d altre conAltri il cui ston1aco ·è a t onico, aci11 et ico e si di zio ni di , -aria natura. Pe r b en 1c.orr1pre11der e il m ecca11ismo di pro - 'uota lentan1e nte, hanno sen so di p eso, n au ~ee, m a11can za d 'a p1Jelito. Questi ultin1i son o d u zio11e d elle dis1)eps ie, hisog 11a ten er p rese11!e la c1Jn1p J.essità d ei fe n om eni fisio p a lolog·ici i candida ti alla ne urosi ga , trica. È la storia JJ.nnalc C j)en osa. d ell.e r agazze i11ag·1·e e alt e, dt:' llo st o m aco. (lelle 111a d ri esau r ite, d egli i11ùividui <: be lavo Al rig ua rdo h a una g ra11tle in1J}O r!an za l 'a 11rr.110 trO ~)!)O O h an110 c1o nLi11ui dis1)i.acre ri , d ei li J 1eristalt!~n10 che r.alle11t a l 'eYac uazione d ell o ..:E dentari , de.o·li intellettuali p 11silla nimi . ~ I orr1.aco , ·e produce il rig·u rg·iLo , la na u'$ea, il La diagno i d i dis1Jepsia ft1n zion a le si fa cli ~gu sto ·dei cibi: può e ... er e e111 otivo o riflespier esclu sion e ~cart ando l 'esist en za di a ffezio ni so, funzionale (pto ~ i) o da lesion e or@'anica 0r gll nir l1 c ("a11cri, tumori b e.11igni , Ltlce ri , ·d i (u lcera, ecc.). Yerticoli , . Le nosi , co111pr e sio ni estrin s.erl1e, ga~Von m en o im pvrta nte è lo stat o di aper~· l"rit i) e r ilc ,·ando ·seg·11i di d iS:1 1r p.. i e ~eco n da ri e tura o di cl1iusu1«l d el pilor o : in continen za cl1e o riflesse, di dispe·psie da l1t o. i, di di SJ)ep ie })t od uc-e eva c uazione I ro1rpo ra11ida d el cont e:. n er vose. J)r o11riarnente dett e. i1t1to gastrico, irri1 a~io11 e del duoden o d a p.a rt c Q Lie~· tj seg·ni si ri fer ì co no al t e111per a11'l -c11to del su cco aicido, fa1ne i n . . azia bile o l>er,·er t iln . -i.si erica e n euraste.nico d·el pazient e ed a lle sofulcer azio11i; oppure spasn10 ch e produce iJ)Pl'fe r en ze d a lu i d ,enun ziat e. cl oridria da mancan za di riflu si$o alcalino, diPer ac --er ta re l 'inesist e nza cl ' a ffezio11i org·alll t azione prog r essi va de.Il.a g·rand·e curvatura, cr ampi , anoressia dolorosa , pirosi . · 1: icl1r è indisp en sab il e pro cecler e a tutti gli rsan1i ~pcci.a ln1.e·nt e r a diologici e. chimici . È nota l ' influen za d ell ' iper.'l cidità sull a c l1iusura d el piloro o de1ll'ipoacidità sulla su a Per affern1.nr e la diagn osi di p tosi occorre cì pertura, 111entre, Ìll\1ece 1 g·1i .. le€- Ì di turbi l l1·e i disturb i m eccanici siano in pri mo p~a l)rodl1cono ris·pettiv.a1n,e nte aun1€nto e diminu- 110: .1tonia rlel hassofo11do . i pocine"'ia , lenl ezza zion e del t ono ,g-as trico e d ella cinesia ml1di ev~cunzi o ne, g u azzam ento, dolor·e •sol ~re da ~cola rr, il cl1e d c terrl1in a c ircoli , ·izio .. i se-n za ~t iran1.e·n to del pl esso. Tu t i i que . ti fenon1en i fin e . dovrebb ero 111ig-li or.are n oteYolm en t e 111 ~egu it o 1

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SUNTI E RASSEGNE

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L.

2GO

<< IL POLICLINICO

all'uso di t1na ci11 tura adatta o con il riposo a le t 1o. La dis1)e1)'."'ia n1isla, seco11daria, rifl ess.a è, i11 rapporlo ad a1)pendiciti c ror1ich e, colecistiti, coliti , relroYer ioni uteri11e, affezioni renali. 1\fa talvolta sia l 'eliminazion·e della ptosi co1ne d elle a ffezioni ch1e })rovocano il di,.__ ol'din e g·astri.co riflesso n o11 valgono a far cessar e la dj~1)e_lJ1 ia. In effetti in tali casi esiste molto SJ.)PRSO 11n fon.d o i1ervoso cl1e ma11ti en e il ·dit l urb·o g& trico malg1:ado· la so1 1)J1'l'essione della eati... a apparente. La cura di ogni dispepsia con _i . . te naturaln·1entc n el irattam.e·nto d e 1le affezioni cau sali. Le forme i1 ervose si cur a110 co11 l a psico·t.er~1pia con le n1odalità ch·e il m ed ico ritie n e più a1)~~ropria te a i sin·g·oli casi. I r1 g·en er e i1uò attenersi alle norme s~01.1enti : . a) il riposo a le tto ais.soluto con asten ione <la quals i-3.si lavoro n1usco]are e mentale convie11c ag·li astenici. ai ptosici, ag1i esauriti , ai d e1J1eriti. b) la cura d ell'isolan1ento e· d ella iper.al1m·e n~azione convi e.n e n 8'l le i1europatie, nel1' anoressia, n el }J·iti.ali. n ·10, J1ella neuro1. i d 'an• g·osc.1a. e) la cura ·d i per~u.asione razionale co·n vje.n e ai fobici , agli ansiosi che hanno u11 gra11 de&iderio di guarire. d·) 1~ipeiraliinentazion.e pIUra e semplice è i11 g·enere co11veniente in tutti i rasi ed è più gio, evole '"' e fatta in stazio1n i climatich e o i11 c]iniche. e) i J)iccoli pasti ravvicinati , ricchi di calorie, di vi tan1ine ·e di sali possono esser e uti]i t.cn111or a n ean1ente. DR. 1

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Le gastriti c1·onicbe. (S.

Z .\ NETTI e

(:;..

G cERRERI-D 'ANTONA.

La ra.-

dic}logia m ed'i ca, i10,rembr·e 1938). Gli .~utori h anno fatto uno studio accurato delle cras triti croniche sia dal punto di vista clini co ia da quello an.a to1110-r1·a tologico e da quello radiolo~f)'ico m ediante l o studio d ell.a n1u co~n gaslrira col m etodo a piccolo riem11i111en to. Dal punto di vista clinico g li i\utori rile' 'ano la 1nancanza di una sintomatologia preci a e nel la 1)er la gastrite cronica, speci.aln1ente q n~ndo questa -è sola e non accompaO'na ta acl ulcera gastrica o duodenale: in que~l o ltllinlo caso prevale l a 5intomato1og·ia tipica clc11 'u1cera. llad iologicamente la gastrite croni ca si pr€~c11 La . otto le du.e form·e atrofica e.d i11ertrofi r a con quadri ab·b astanza ti1)ici: l e due for1r1 e 1)0 ... sono pre entarsi a n che associate. Occorre distincruere accuratament e le alterai' io11i r aòioloaich e da O'astrite d ella parete gas1ric.q. Gli .>\li tori in fine, dopo e ... er si intratt enuti sui c1uaùri anatomo-patologici cl1e caratterizzano la ga'"'trite cronica nel cadaYere e nel

[ANNO XLVI, NuM.

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oJ

vivo (durante .g li inter,·enti chirur.g ici), concludono che 1'intervento chirurgico è netta1J1ente indicato nei casi in cui alla gastrite si a5socia l'ulcera; i casi di sola gastrite invece non sono <li stretta •pertinenza chirurgica, rr1a 'possono essere presi in considerazione alcuni speciali casi nei quali la cura inedica prolungata non abbia dato risultati notevoli o· quelli in cui il pTocei&so di gastrite abbia portato .a lla formazionie di una stenosi pilorica, di una g·astrite poliposa, ecc. !F. TosTI.

Considerazioni sull'achilia. (\1.

DEMOLE.

l~ ev u e

llt/ édic. d'e To Suiiss e Ro-

mande. 25 dicen1bre 1938). L 'achilia è con.siderata un sinton1a utile irl alcune diagnosi, ma se n za sig nificato nosol ogico in1portante in sè stessa. Il fatto poi ch1e la sua cur.a è puram·ente palliativa e non può ridare la funzione perduta alla n1uco·&a secerne11te r ende n1eno inte.ressar1te. l 'occuparsi di questo sin torna . Però l'achilia è t1n'a11on1alia ch e si ' 1erifi ca t111a volta ogni dieici l)er .. one normali e sp es o se n e ·p1u ò det errninare 1'01rigine. Non è 1:>erò niai ur1 sintoma i olalo. perchè si ripercuote st1 tutlo l 'or ganisn10'. Diagnosticandolo precociem ente i&i eviteranno t1lteriori disturbi . Per qu·esto l'A. ha ,rolt1to de dirare all'argon1ento tino stt1dio accurato . La [)<.1.rola cc achilia » n on è con·etta, perchè il l( cl1ilo » è il ronteinuto intestinale ch e pen et1·a nei ' 'asi chilife,ri e non ha nulla a ch e vedere collo stomc3co. Ma l'uso ormai g eneralizz~ to consiglia a non modificare questa de11on1inaz:ione che è intesa da tutti. L'achilia im.plic.a la scom1)a r sa d-ell 'aci·do cloridrico librerò , d·ella r>eps.ina e la ·d imintlzione d·ella quantità totale di succo ~astri co. Praticamente si tien e conto solo dell 'acidità , pe1~ch·è ir.. m.an canza di aic.i dità i fermenti ga strici no·n agiiscono. Ouindi p er q1Jel r h e ri.g11arda l'attività ga,Lrica si confo·n dono acl1ilia e ana.cloridria. Si de vono con siderare come an.acloridrie ~ol o i rasi in cui 1'istamina nor.l 11r ovoca secr ezio11e di fJCl. Quindi ci sono false anacloridrie carattrFizzatr da a~enza di H CT dopo pasto di prova ma presenza dopo iniezion e di istamina. Inoltre ha importanza nell 'a cl1ili-D la quantità total,e secr eta , perch~ nell'.an en1ia di 1Bie.rrn1er non si ha più di 50 cc. cli 1· ecreto ir1 un'ora, mentre i can ceros.i ne li.a nno di più anche se sono .arhilici. L~a Ghilia &i trova in sog;g-etti normali in 1Jro11orzit'.}n e ch e oscilla dall'8 al 14 °/o. l ,a .ga~1rec t o·mia ci ha ab~t11ati all 'id.ea ch e si po~~ fare· a meno dello sto111aco. Però l'assen za di IJCl h a ri perrlJ$ ioni irn1)ortanti e non trasc11rabili sti lla di.gestione. ·D ifatti. e~sa inibisce il ' primo stadio della disintegrazione d el1e a lbu1nine , per cui è r~sponsabile di <lloune manifestazioni a11er gich r di origine alim entar e, che


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g uarisco110 co lla so1111t1.i11istrazion e di a cido cloridrico d ura11te i pa. ti. L ··azio11e desensibili2za11t e d elle lJolYeri di pepton.e e pepsi11a è forse d0Yt1ta all 'azio1le del le.r1r1ento in casi di forte ip<)Cloridia. Altri in conve11ie.n ti fisiopaLolog·ici dell 'achilia riguardano il m a n cat o controllo a cido della chiu1Sur~ d el piloro (per cui i cib1i p.assan o Ilcel duode110 i11sufficieute.n 1ente cligeriti), l 'alterata fun ziona li là van crea tic.a per ma11cata sec rezion e di secr etina duode11a le e infine l 'in• ' 'asio11e d el digiu110 e del- duocle110 da parte· d elln flora inte tinale. _I-\ Yolte la f]ora intestinale imò giungere alle , ,ie biliari. In quest'ultimo caso è lecito })e11sar e cl1e i11vece di trattar.si di coleci tite COn SU CCe SiYa achilia ia j)l'Oprio 1·acl11.lia ch e ·è cau sa di col ecii tite. La oon1eioti ca dell'achilia è se.arsa : e' è u11 segno obb·i ettivo, la lin g ua di Hl1nter, liscia c.onìe Tasata , e uno funzionale , la diarrea prandiale. Però l a diarrea i) ra11diale può av·ere a l tre cau&e. oltre l 'arhilia. ~L\.l cuni achilici offrono di piro.si e di cram1)i ep~·gastrici varie or e• d opo i pasti. La gastrosco1}ia è in1portantis in1a p er la diagnosi: nell 'ac loridia la nluco a g a s.tri c.a l1a un aspetto press'a poco n or1n al e il ch e non avvie11e n ella g·astrite atrofica (ch e può ac c10mr1agnar . :1i j n al Clini casi a iperacidità). . L ' eS8.111e. radiologico no11 dà risultato si curo ; tutt 'al più l1UÒ dimo,s trare l 'esist en za di plich e. artche g rosse rr1entrc ci si aspiett.ava una a trofia. Que&ti rilie, ri metto•n o in discu8sione l 'esist enza di achilie fun zionali. Esistor10 delle achilie primilive e delle aichi1

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lie seconda.rie. Acliilic p,.imilive: pos ono esse r e co.stituzio nali (fan1ilia ri) e allora compaiono sempre su t err.eUt) n evr opatico. È primitiva pure l'achilia d€1 n1 . di Bierm er , p erieh è esiste prin1a dell '.A]terazion e e.n1a li ca e persit5te d opo il ripristino del san·g-u e al n o·r male an·c h e quando la ga~ trosC·OJ)ia n·10, tra l a sco1n11ar , a dell 'atr ofi.q a chiazz.e. Il Ca'3tl e. h a tab·ilito cl1e n el sl1cco gastrico normale c 'è un principio attivo (fattore int.rin~eco, emato·poietina) ch·e. combinato con un fattor e estrinseco (oarn·e ·s pecialmente) ricostitui sce il ])rincipio antiperni·c io· o ch e poi il fegato conserva con1e siserva. Oltr.e l 'ane-mi a di Biern1er , c'è lln 'altra a nen1 ia con achilia : 1'a11emia 1pocr on1a idioJ)atica o clor anemia acl"ilica. Ernatolog·icam ·e nt e è un ane1111a 1pocr on1a, n11croc1tar1a, n on ematf,blastica, non en1olitica con s t1 rco aclori·d:rico ma conten ente il fattor e intrin ·e,co . Si tratt a di u11 'anemi<4. da c.arenza di ferr o, ch e trova giovan1 ento n el fetTo rid otto a dosi alte (anr h·e 2 g r. e l)ÌÙ al O'Ì0 rno), e ch e n on mi,alio·r a colla cur a epatica. Ci sono poi le m etane n1ie, cioè malattie in rl1i n1an ca l 'alterazion e e111atir.R. n1entre esis tono g li altri sintomi (lin gu a di flunt.er , m alJ

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SEZIONE PRATI CA

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formazio11i ungueali, alterazio11i r1ervose e a cloridria). 111 y:uesle [orme si h a g iovamiento dalla cura o col ferro o col fegato -&econdo cl1 e ci sia o no il p rin cipio antipe·r nicioso. Achi~ie secoridarie i hann o i)er r egin1e vegetariano (sp eci.al111en te per n1a:Dcanza di vitamina A), per abuso di alcool, per l 'u so di me·d icame1n ti alcalini. Si ha anch e achilia in al cuni ip e r~tiroidei in a lcuni addi soniani , in al cu111 cliab·etici , in alcuni colecistitici , nella dis enteria, n·ello sprue ed eccezion~ln1 e!lte nelle. ulcer e gas1ro-dt10 den a li € . dopo 01)erazio·n i di gast.recto111ia. Per qu el ch e r iguarda la terapia , essa è o praLutto so ·ti luti,·a, dovrà ten e:i· conto dell 'eisteriza e no di u na ga ·trit e. Biso·g na ri cordare cl1e i11 n1oltc m .a11ifeslazio11i intestinali cronicl1e la causa è l 'a chilia. N·ella c ura è 11e cessari o dare (~ lfl con p ep·s ina e pa11creatina. C'è a n cl1e ora un rin1·e·dio .a lla moda , cl1 e va associat o a i i11 edica n1e11ti suindicati·: la ,,itnn1 in a A. R. L. 1

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Le cause di emorragia dal retto. c..r. l).

LoCl\II ·\RT.

~l UMNERY.

Th P Brit. tlféd.

J ourn. 7 n1agg·io 1938). Le ern orrao-ie r e ttali impressionan o il n1 al~to. 11 medico deve 1p10terne .accertare la ca usa e n on d·eve n1ai limitarsi a pre1scri, erc qualch e supposta emoBtatica e nza aver ·p roceduto a d un esarr1e accurato e, tanto meno, pu ò fare lina i)rogno i otti111.a sen za .ave·r rico1n osciu-1o in n1odo s icuro la cau ·a d el] 'emorragia. L '·emorragia ab·b·ond ante allarm.a il m .a lato più di quella e.arsa , n1a l) UÒ aver e una cau'Al m .e no gr ave di quest'ultima. No·n bi·sogna din1e11Li·c.are cl1e il can cr o del r etto si può avere anch e n ei g io,rani . L ' A. n e vi·d e un caso in un b·a nlbino di 8' anni . La cal1 Sa più fr.equen Le rli en1 01Tagia retta l e è rap fH·es1e11tata ·d'a lle emorroidi intern e. Que~t. '·emo rragia ancl1e inodi cissima, ripiete·n do i a-d og11 i defec.azione J)ro voca sp·e sso uno s tato <.t nem ic.o notevole. Le emorroidi int erne si rico11oscono co n faci1ità esamin.a11do il r etto collo SJ)e•c ulu111 . È b ene r icordare cl1e l 'esisteinz.a di em orro idi n on es.elude ch·e più in alto ci sia un n eqpJasma. Il caricro seglle l}er freql1en.za con1e ca11sa di emo rragia I'et.tale. E . . so dà sang11e che è n1 e ·c0.lato a lle feci (mentre le emorroidi dànno sang·ue ch e fuori·esce solo a d efecazione termi11ata). Solo rar.amente l'emorragia è abbondante; ci so110 e.asi in cui un ' en1orragia imponente è il i)ri1no sintoma del tun1ore. I./ei::,ame di!5·itale ,d el retto p ermette di fare la diagnosi 11-ell '80 % d ei casi. Se l 'esame dig·ital e è 11e,zatj vo occorre arloperare il "' jg·moidoscopio. Qu esti du e esami de,-ono [)rece d er e l 'ef.am e radio]o,gico. L 'acfren on10 del rei to può e. so ]Jnre dare • e111orr<lg1a . 1

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et IL POLl CLINlCO H

Altre C·ll U .e di e rn o rrag ia r ettal e sono l ' ulccra duoclenale \cl1e d à 1nele11a) e l ' ulcera d el di' e rt 1colo di Mec kcl . L 'cin gioma del r etl o o d el siyma può d are e111orra.g ia r e ttale. Si tratta di u11a malattia .rara , con ge11it.a . Se n e conoscono una dozzi11a di casi . Le 0n1orrag ic da ira.u11ii sono di fac,ile diag·11osi ; p er lo p iù e::,s.e sono meno ·gravi delle lesio1ti di c.u i rappre.sentano solo un intoma (cosi p. e . le l esioni ch e raggiungono il p eril orLeo, o la ve cica). La colil e u l cc rati va e la. [Jroctif e po.ssono d ar·e en1orr ag·ie, ma ques te spesso r:issano in oe·co·n da linea di fro nte alla g ravità dello stato se ttico g·c11er ale e l 'l\. i1on vide m .a i in q·u esti casi la 111orte per e111orr ag·ia ancl1e se e&sa è i111ponente. P er la cura baslano riposo in letto e iniezio11i. di t.ron1boc.l1inas.i . r-'\11 c l1e l 'irJe rte1isio1ie può clar e e111o·r ragia r etlalc, l a quale è bene fica ccl agisce com e un 1

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sal a.~

o.

lr1 l~gillo è frequ e11te l .cn10rrag ia r etta l e da Rillia1·ziu. h.aeniulouia, cl1e F-i cura co111 iniezioni di em eti11a. L'cm orrag·ia rettale l)UÒ an ch e essere una <·u111plicazion e di ogni in f er vento cJiir11rgic n .. ul retto. P er lo più si h a otto giorni dopo l 'ir1te·r verlto . In questi casi ~i d eve subito introdurre nell 'a n o u11 tubo di g·omma, rhe è· su (fic ie11Le ad a 1·r estare l 'iem·orraigia quando il ' '8 o cl1e sanguin a è un p,i cco]o vaso. Se cosl l 'emorragia no11 si arresta è necessario t uJlll)Onar·e il r etlo coll 'aiuto di u110 f;peculun1 e 111ante11ervi il la t1t1)011e per ±8 oir e, ·d urante l e cruali si son1n1inistrerà n1orfina. ,. . l.

MISCELLANEA. La morte

m provvisa durante il nuoto.

(G\i1' r1• j H. 11edi zi11i sc/i c 11. lin ik , 6 ·g·enn. 1939) .

I1 e r .nntica co nsu eLudi11c ~i suole co,n siz lia r e ap·li o lo,p azient.i , ch·e ('.lbbin11 0 bisogn o di una c ura cli111alica, di .and ar e in n1011la ~· n a e n oì1 a l mare . ~ia no11 ò manca lo chi ha 11cgat o l ' infttllib·ilità di quc .. La s1}ecic di dogll1a. Così KorILer r acco n1a1iida i l)agni di 111nr r 11on ol o ai b r,mbir1i affetti d a i pertrofia tonsilla re e cla i11 gor g·hi ·gl andu]ari , n1a a n cl1 (' a quelli a ffetti da ot i I e m ed in l)Urulenla r ro n i cn. r at11raln1e11te s i deve e~ ~ cre r nu ti . j)ecie c1uan rlo, pur e $e nd o il J>ro ces ~ o co 1111>le-ia1t1 enl c g uarito, r in1 a11c u11a perfora zione d ella 111 c 111l1·ra na clel ti1n r1nn o , co1ne uo lr ace.ad.e r e dopo il n1orbillo e la sca rla ttina. Tali i)azienti cl eY0110 rv i1are la l1e11elrazione d ell 'ac 1ua sia 111a r i na cl1 e dolce llell 'or ccr11.io , l a quale pro, orn fa r iln1e11t e ln riacre n . ione d cl p roc e-- ~o infi n1111na to rio . .f: 1:cr c iò con igliabile d 'i11lrodurr0 11 cl l 'orcccl1io li-'!'-O clcll 'o,·a Lla 11a raffinala e di c•\ita rr i lt1ffi . f lttffi l)OÌ l o:·Lilui . co no 11n o ~ p e r i a t e })eriV

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colo nelle gare ·s.porlive l)er qu egli individ11i clJ e h anno so fferlo o t.ite n1edia purul:enta co11 1>crforazio11e d el limpa 11 0, la quale s i è chiusa eor: un.a cica trice d elicata. ln tali casi all 'esa1 t11 c. otosco1)i co si vedo110 punti o.curi che sono l rroneamen ue interpret ati com e zo11e di atrotia. In r ealtà si tratta di una i)erdita di sost &nza d ella m e mh·r a na rico1)erta di un sottile l r ato ·dii epiderrr1ide e di n1ucosa. ch e r1on 01J1;c1ngono· alcuna resi&te11za a-gli a un1enti a n ch.e li.e vi de lla pressione. Ora n ei tuffi alla profondiLà di 3'-4. m etri la pressione es€r citata dal1:arqua è tale da rompere una c icatrice cosi cl1elicat a . Cont e1r1pora n eam e11te si ha anch e u11 atl o rifle,s so di d eg lutizione, ·p·er ch è un po ' d 'acqua ent.ra ancl1e attrave rso le narici ; in conseguen za le trombe si apirono e l 'acqua pen e lra n ell 'or ecchio n1eidio. Tutto ciò natural1n ente avvien e in gr ado molto minore di qua 111o· avviene n ella p erforazione totale ·d ella membré;,na . In qu.esti i.il·d~\ridui le tron1be sono per le> più straordinaria1n,ente a1npie, e non ·d i rrtdo · si vede I 'acqua iniettata con la sonda 1)a sa rei a ttraverso, la Lromb,a n el nasofaringe . A se conda della t e n11)e.ratura ·d ell'acqua, e i apidam.e1nte co·11 q uel1a fredda , lentan1e.nte co11 quella calda , si h a per ecc itamento dei ral1ali semicircolari ni tag·mo, contrazione con 1 c·.azior.. e di deviazione di tutto il sistema n111scol.are. Tutlo c iò avviene in pochi ~con­ di n c:g·li indivi d1ui so ll OIJDs.ti ad ape.razione radj cale. Se , i inietta n ell 'orec c·h io m edio acqu a a cir oa 16° d o1)0 ±-5 secor1di compa re il nis lag1no. Se si f.a nuotare w1 ani111ale a l quale sia s t'ata prodotta l 'eccitazione di un labirinto , ·i o~s e r,Ta forte i11curva 111en to d el tron co e t.en,·io11e d ei 1nt1 -coli conlrolaterali. In tali condizio11i l 'anir11ale n o11 è p iù in g·r ado di nuot~re se111p·r e dirjtlo, i11a d e1&crive un ar co, a poco a ])OCO sonrmer.g;e la n1•età d el Cl\f)O dalla l:>al'te rl el lahirinlo eocitato e poi tutto il capo, g ira o tto l 'acqua, fa movi1111e·nti circolari come di avvitam ento e n1uo·r e . .' Non è dub·b io ch e quest 'esp erie11za può aver ' ;alo1:e anch·e ])e.r l ' uomo. Se u11 individuo nuoLctndo riceve nell 'orecchio d e·l l 'acqua fredda h a un a cces o di vertig ine e la ~ua testa t encl P a somn1erger c, 1na ·egli a apprezzare se si tro' a so1)r~ o sotto il livell o d ell 'a cqua trovando,si a l limile .di e1)arazio·n e tra l 'aria e l 'acqua. Ber1 al tri!}1enli proced ono ]e co&e quando l 'eccita111cn to labirin L-ico avvien e durante il nuoto sotl acqua o durante il tuffo'. 1'al,rolla a cau "'a d el ni ·1a amo ri.e.sce p oco facile orientarsi con Ja vi . I« . Occo rre un r1 ot e\'ole sforzo di ' rolontà per ritor11a re a galla. 1-110 s tt1 den1 e dt1ranl e lln a lterco ricevette un rugn o sull'orecchi o e per liber ar "'i dall'a\T\ner:-!dl'ÌO !---i buttò T1 el l tc110 lan ciandns i da un tran1po] in o 1T1olt o a JLo co11 u11 tuffo di testa. Nel rcn1do se11 t ì ch e l 'acqua gli pen etraYa n ell 'orercl1io co n 'i ole1ìZi.l, el)b e tJn arr e :~o di vrrt ig·ini , 111 n po lt•l lc lull aY ia rÌ[)O rt a r!'i a cra ]Ja. 1

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I A~~o

XL VI,

'Nt:l\1.

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SE·ZIONE PRATJC.\

I suoi co1npagni no la ro11 0 c.l1e n el i1uotare egli frt CPYa 111ovi1ne11ti solo co11 u11a i11età d el corpo e per1 sando cl1e iJOl°.eva esf-Or e sor11111erso d~ u11 'ondata violent,a co1·sero a salvarlo. All 'e&a111e oto ·copico i risco11Lrò u11 a lace razio11e della i11en1bra11a ti111 pa11ica. Es i_te,·a ii1oltre u11 'eccitazione dell 'o reccllio r11edio • La r eazio1te calorica d·e Il ' 01·eccl1io a ilo era 11or111 ale. f.011 01>1)orluni esa1ni i l)Otè . t a bilirc ch eegli aYè\a la stes a _.._ ensazione ,·.ertigi11 osa c1t1a11dn i1rtmerg·ev a la l e ' la jn .accrt1a fredda. P ni cl1è 1:acc1ua d·cl Re110 al di otto <le]Ja su~t 01,erfi cie 11a u11cl t en1fH.> ratura i11feriore n lo(\ i . . 1)ieg.a con1e lo studente abl1ia potu lo H\erc la t'le·azione dei ca11nli . ei11icircola ri ch e llOLE'\".<:'\. CO·~ largli cara . U11 altro studente raggiun e co11 un tuffo la ]Jrofon dilà di qua ttro 1ne1ri : ay,·ertì un dolore di breve dura la n ell .or eccl1io 111edio, se11tì <·11e l '.ac,q ua g·li pe n.c: Lravn i1ell 'o reccl1io, ebbe 1111 l!.Ccesso di vertigini ed u11 ~en_ o di s t ~ 11( }1ezza. . All '·e._arne si Lrovò i1ell 'oreccl1io i11alalo una lacerazio11e della ine111bra r1a cd una cit:al ri t!:: a tr0 fi ca. J\ Qjl è dubbio clic ques ti fat Li f)iegan o, aln1 eno in pare.echi ca~ i , le i11orti in 1provvi e cl1c s i Yerificano dura11 te il i111oto. L 'eccitazione lEtl'.'>i ri11 ti ca p roduce disturbi ta li da far p e rd-ere :ll 11uot.atoT.e il coin lroll o di .. è ·~ tesso, e d,a detern1 inare disordi11i d·e i 1no,-in1e11ti cl1e provo.ca110 l 'annegamento. Da cjò I.a necessità, i)er coloro clLe 11a1t110 J1erfor<tzio11i o ci catrici d ella 1ncn1bra11a clP11 '0re·cci1io. di introd'l1rre nel co11dotto uùitivo ovatta 1Jaraffinata pri11 La d 'in1111.erg,er si n elJ'é:cqua, e specie qu ando \'og·lio110 fare tuffi o 1l uol.l re sott 'acq11a . DR. 1

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La tecnica della puntura sternale, il suo valore clinico con speciale referenza alla sua utilità nella diagnosi del kala-azar. ( J-Jucr-l,:\NG GruNG. rl'h.e Chi11ese ,~/ edic . .Totlrn., IlO\ e111hre 1938:1. La puntura ter11ale è di ap])licazion t più JJ.r ati ca clella Lr.ap1anaz io nc tibiale ed h a ' 'eralfl·f' nte 11otevole va lo re diag·110 I ico in moll e forITle di anemia. Es,sa va falla sul COTJ)O dell o . terno, e non sul m~nul)rio, lJerch.è lì si lta lJìl't facilità di r accog·li Pre fran1n1 cnti n1idollari. i\1~~Ltre altri h a11no prati cato la pu11tura d ello S.lt3rno intro1duce n,do l 'ago ·per1)endicolarr11 E- n le alla superficie dell 'o. o , l '_ i.\. fa la pu11iura i11Liroiducen do l 'ago co11 lln 'incli11azione cl i 30-!0° sulla lii tea n1edio ter11ale a 1i vello d el ~ 0 o 3° spazio intercostale . ~~ b an1bini l 'aneste$i:t loc ale è su1)erflua; Iteg·li adulti qu alch e vol La è i1e1cessaria e b1a sta lR n o, roçaina. Perforata la lamina ant eriore in trorlt1ce11do 1·.a~·o con n1ovin1·e11to rol a torio, si a1~pi~·a con una irin ga da 5-1 0 cc . i11 c ui ~1

è in~rodotto L1n liquido anti Goa g'uia11te. Spesso })asta. a .. 1)irare n1ezzo ce11ti111etro ct1bico di litJUi1dp n1idollare, perch è ba ·tano pocl1e g·occe f)C:Jr fare deg·li strisci e il r es to p·u ò ... erv'ire, e i vuole, i)er culture i11 terre110 N. N. N. J_Ja feri la da pun l u ra va lJOÌ co1Jcrta co11 garza s r·e rile, a ·ciutta. Ii jJe rico lo di J.)e rforare lo ste.rno c.l?.- j)!élrle a .Parte i1on e i ·Le e· 1-0 J.>u11Lura è fatta _let1Lamen te e con n10Yi111ento rota torio. Su1. prin cipio l 'A. si ervi di un con1u11e ngo pe r \'Cilop u ~l1l tr a . Que~to era ·ufficiente Jìer la diag nos i di J\.ala-aznr ,· n1a 11011 6uffi"ie.nte J_)e r t111 e ante ematologico del n1idollo sler11alt\ l)e rcl1è .s·pcsso \ 7eniva ostruito da i)arLi celle oli.d e. Al LuaJ.111e11Le ado1)era un ago da i.1 unLura Jon1b1a re re::corciato a 5 cn1. SL'' la pu!l tur1 è jJOsiti\1a, lo . tri eia r e una goccia clcl f111i do dà la sen azion e tattile e il r u1no 1'e ,] i g ranuli di sa]}bia con q)re ~si e slriEciati fra i due vre lri11i. Al 1nicro c·o1)io lo stri: eio 1nns1.re1à Il legaca riociti, cellule reti culo e11doteliali e.d el ementi im1nalur i biancl1'i e rossi in tli[f.nrente stadio di '&Yilu ppo. Nei e.asi ·d.i l\ fl la-az1r , le leish n1a1:i c c.11 e _i ri1Yve11.g·ono EU) r>r€-l)ara to .'OJlO 11Ull1E'l'O ~ C', fin o a 30-40 a})iiua)ment e e qua],~h e \ olta an ch e 200-300 per can1vo. Dal 1936 l 'A. 11a p1ralicalo 350 pn11ture , te rr1.ali in 30!) malati' iJl 111ag1g·iora11 za sosr11etti di l ej~hnta niosi ed ebbe solta11to 2-~ iri su cce si 11 ei primi t em ·pi. Fu f<l t ta così la diag11osi di Kala-:_izar in 171 casi e i '~OQ".Q,etti erano in età ..... 'da I a GO a 11 ni. Seconde I' A. la l)U11tura ste;rn.a le è il miglior me t-0 do diagnostico pel I\.:alla-azar. da us.ar . i in osped.ali , ambul atori e stazio11i sa rritarie rurali e può essere usato senza pericolo .a11'c.he l1 ei n1alati c 011 tendP-nza all e emorrn gi~·, 111 0ntre la pun tura rlell n 1nilzn e del ff'gato può e ''ere pericolos.n nei n1a la ti di leisl1n 1? nipsi e sarà fatta solo in casi speciali. lrt alcuni caf:ii, ch e l 'A. illt1stra , la puntu ra sternale è stata di grande aiuto l)er ch P 11 ri dato ,e~ito positivo, n1e111rP l 'f'snme del san g· u,e era stato n egativo. r. l. 1

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I dolori renali. (l\il ARIO N. Jou rnal des l'ralicien.c;. 7 g·ennaio 1939). I do lori prO\"Oca ti cl.alle affezioni renali se.,no di tr~ .sp ecie: locali , irradiati , rifl e.s~i. I ùol or j locali so110 loca1iz7,ati 11 cila r e;.ri o11 e lombare, ossi.a 111ella parte all a della JJarelc ~d­ dom ir1ale al disotto della dodi ce i111a costola , sia indietro che i11 av~nti ~or> r J e otlo la linea 0111 b elica le. Tali dolori hanno irradiazioni cl1e iJosson o i11durre i11 error e.. La più freq11c11tc è l 'irradiazione urete rale cl1e de ler111ina _ensazioni 1->jù o m eno pe,n ose lu ng·o i · uretere nella r eo-ione laterale dell .addor11e con direzione i11 bas~o e in dentro. ~la oltre a questa irradia~

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[AN•NO XL VI, Nu~t. 6]

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zion e sr i1e posso110 aYere al l re lontane : a) doJ0ri 11elJa r egio11e gJut ea o n1olalerale; b) n ella rcgio~ e ge11ilo-crurale con dolori perfi110 loCi:lliz~ati al testicolo e, j)art icolar111 en te· inte11::5 L, alla ' uJ,-a. Questi dolori sono do, uti all 'irrilazi911e dei nerYi cl1e passanD i1elle ,·ir ina nze deil rene e. t: i clist,ribuisco110 a parti lontan e : rì $1)e tliva111enl e la bra11ca ,g·lute.a del dodicesirno n e1,-o itl Ler coslale, il n erYo addon1ino-ge11ita le, il nerYO gc11ito-crurale. I d olori rifl es~i sono: a) il d olo re r e110-refli(tle a,·,·ertito al rene sa110 n1e11 tre il re11e affetto può esse re a11ch e in clolente; b) il dolore l'·~11c- ,-escie a] e con di'"' turb i della rr1inzione; e) 11 dolore re110-ad(lon1i11ale che p1uò a sumer e r>erfi110 la si11clro111e . di u11 'ocrlusionc intestina le. 11 dolore può soprav·venire a crisi . impro,·,·iso violento, cl1e clt1ra l)lÙ o m e·no a lun ao e si atl enua lenta111er1te o cessa d 'un tratto la~cian ùo t1na leggera dolen zia ch e a poco <l l 1oco sco111 piare ancl1 'essa . Op1)11re può esserP ront in uo se1) za e ncerbazi o11i clt1rando Sp€SSO . olo u11a g·ior nata. L 'inten . . ità cli questi d.olori è 111olto varia fa ce11do s1}asin1 are e costri1lg,en,d o a letto l 'i.nfcr1110 o con&e,11tendog·li anr l1e di continuare a la, orare. Con. ]'e. lìlor.tlione· i l1 LlÒ in certo 111odo av.er r la pro])(l ])ilrl ~1 dell 'origine t»e11ale del dolore. Al l i·guarclo so110 , Lati indìc.ati punti ch e dive11.l er e1b1b €ro dole11ti alla pre t&ion e quand o la lesion e; è rer1a le : lJ.u11to costo-lo111bare ch e si tro,-.a niell 'a11g·olo · forn1.ato dalla do di cesima l nstoln co11 la n·lassa sac ro-lon1l1are; pu11to parttombelìcale situato a tre dita tra'."'. verse dal1'0111 b1eli co . pt1nto ch e corri"])Onde al bacinetto ed all a parte superiore dell 'uretere; punto ur~ l erél le 111e,d io localizza1o n e]la parte m ecliana della lin ea on1b e-Jico-iliaca un lJ'O' all 'inter110 del i1unto di ~Iac Bt1rne·y, ed infine i pun I i g·lut co. t e. ticolare, vulva re. :.\l\ì 1~~ ,-oll a i ri. ult.ati di t al e e ~ 1)l oraz ione 11on ~0110 n etti e la cian o dt1b·bi. r~ o111t1n c1ur vi son o due affezioni cl1 e .._biso g na i n1r11 ed iata111 en le scarta r e in pre~c11z.a di nn dolore cll.e i n1alati rife·r isro110 ai re11 i . In prin1 0 luog,o bisog nn tenere l) l'C' . ent e i dol ori . '!Cro-l o111bari . locali zza ti ]) Ìt1 i11 bas~o di c111elli di origin e r enale nella r c.gion e sacroil iaca: 0110 i dolori a fascia ca r.qtte-ri. ti ci ·della lornl)aQ"gine. In secondo luogo si t errann o pr fl: c· 1~ti i clolor i n1olto &imili a quell i di ori!.! i rl r rena l r, n 'n a rro·n1r~1n g n ati da t1n co nte-g 11 n l1:lrl irolarr rlrl malato cl1e è molto cir co ... 1)etto nrl 111u0Yer-..i . 11el sedersi e n 0l coricarsi si rtiuta con le braccia. e n Pll 'in clina re ti>€1ne la t o 1011 na Ye rliralr rigida: $.Ì t rntta di lesioni ' rerl<:'l)rali tuhercolnri, n<:'oplasticl1e . .1\1 riguarcl0 è a ril rvar e ch e la limitnzi0ne dei m o, illl"Ill i 11 on e5i t e ll1Ai n rll e ~ffr7i oni re·n ali cl1 e a1 e on trario 111'0\'0C'nno n elle c ri ~i dolorissin1e ll10' i 11ìf\ nti di$ordinati di tt1tt o i] tror1co. l -n 'a llra nffe7 ionr C'h e l) lIÒ sim11lare 11n'aff(·?ionr rennlr è l 'a1)pendi cite rroni ca ~peci c 1

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qun11do l 'ap-pe11dice è abn or1nem ente spostata 11ella r eg io11e 101nbar e. _.\.ncb e le affezioni inteslinali possono ..,imulare u11 ' r-tffezione r:enalle._ S1pe sso la diag1t0si diffe.rie·n z i a le è i11olto delicata: i caratteri d el dolore ed i sintomi co11c.;0111itanti conducono all 'acoe-rt.amento e~at.to. \'i so1ìo coJecistiti ch e po sono scaniliiarsi con lesioni renali: talvolta solo 1 esan1e dell 'uri11 a dà ri . . ulta ti ch e cqn sentono di e' ita r e errori . v-i son o casi di crisi doìorose inolto ,,iolent e 11E:lle qu.a li riesce impos~ib·il e localizzare il dolc1re. Si p en &erà a11che a fenomeni di occlu. . ionre intestinale 1)ercl1è vi sono colich e n efritich e co,sl, ,·iolente da prrodurre feno111eni riflcs. . i a cdrico clell 'addo1ne con vere occlu&io11i in t estina li . In 01g·11i cas.o i11 r>resen za ·d i un n1alato C'Oll dolori re11ali è indi i)e1lsaboile l 'esame d·elle urj n.e cl1e può rile,•are l 'esi~te nza ·di en1aturia o di pit1ria. Q11ando ìe 11ri11P 11or1 so110 purulente e no11 c'è fe·b bre ~i cl o,·r~ p.ensare a lla calcolosi, aJl 'idro11efro si di. varia origi11e (' ra i anorn1ali , re11e i11ol)ile), acl anon1alie renali , a11 'e.sc1t1$ione fu11zional e cli lln rene di1)rndentr da cicatrizzaz i11n i, l esioni antich e, occlu ~ion e totale d ell 'ure tere . L' e$n111r radiologico, indispen $al" jle. co11durrà all 'esa tt a diagno i. E q11ando 1·11 Il e le dette a ffe zioni s.i pot.r ann o e~cl11d·ere, 1'i pensrrà ad t1n a n efrite dolorosa . Qna11do le urin e non son o purulente 111n c. iste febbre si penserà agli ascessi co,r ti cal i del ren e o al fl emmone J)erjnefritico. ~pal i ~ ~re ....l. corticali il ren e è aum Pntato di ' 'O]t1JTH? , deforn1a to, do·le11te. Ne] fl emn1011e peri11 cfrili co il r e11e llon è pal pal1ile,·m.a si cons1a tr1rà rl ell.a re,g-iD11e lon1hare l l n l)ia ~.tronfl dt1ro.• 1i !Y11eo . Qt1 ando le. 11ri11e ~on o l)Urulente ma n on si l1él febbr e o si l1 a t1n<: feb·bre leg-Qlera è n eces. a. rio ] 'esa n1e b·at l e riolo~i 1c'o dell e urine. La 11re.$enza di bacili fi i l(och depo rrà p er la 1ul lercol o~i ren ale. La 11r ese11za di colibacilli. ~t.afilocof' chi. stre1)'tococchi , eoc. d ·e porrà p er 1.1 1)ielo•n ef1·ite cro11ica, la i:alcolosi infetta . la Jiion efrosi , il n eoplasn1 a infP.tto. T sinton1i ron(·0111il ::l11li (rene gro~so, ,en1at uria), l 'esan1e .~e­ parn.l'o dC'll e t1rine. la radiog-rafia la r)iclografi n preci .. eranno 1n diagnosi. Ot1an c1u esi ~ t e febbre bit'-og na pensare alla p·j e]o11efrite act1ta ·e. ~e· il r en e è vo.Jun1ino:::o e r1 Pllt' 11rine c'è pt1 ~ alla pion efrosi. 7 ' a infi11e n otalo cl1e vi son o affezioni r enali tra qt1elle cnu1n erate ch e P'OSsono decor1'( re senza n1nn ifestazioni dolorose. e sono q11elle n ell e qt1ali n on F-i h a occlu sion e im11ro'"·i ~a d ei bn ci11 et1'i o di$ten sion e rapida de 1la cnp$t1ln renale. , ..i $0110 ca~i nei quali il rene ~ i d istr11age- co1n ple I am e11te o sorporta calroli nlrJl1 0 Yolnn1ino. i. 1·na n on oblit eranti , se117r1 lrt mini n1 a r~azio 11 e do loro. a. 1

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SEZIONE PRATIC.\

NOTIZIA _L.

BIBLIOGRAFICA

J>rir;1n t' dopo z · o 1Jerav.. io :~e chiruryìca.. Un. 'Iip. f.ditr. Tori11e ~c. jJag . XI-J:~l. B ùBB IO.

L. 40, 1937. L 'A. ~ i è propo.sto, con1e egli s tesso ci dice , di svGlgere i seguenti tc111i: cc lo tudio della re~iste rlZ él d el inalalo e qui11di il inodo di ov' iar e alle sue eventuali deficienze, onde ·p re:pararlo cor1.veniente111e11Le a li 'inte1rve11to cl1irurgico; lo studio delle allerazio11i apportate dall ' inl er\"e11to; l 'ass,i stanzta norn1ale a1l 'opernlo e la trattaiione delle 0on1plicazioni postopcralorie, sotLo l 'aspetto dottrinale, ma sopratutto pralic.J » . L 'opera ( un volum e iit-8'0 di -±31 p. ) è di' i&a in 4 parti: la prir11a tral ta d ella J)r epar a.zio11e dell 'amn1alalo all 'i11te rve11to cl1irurg·ico; lv f:i~conda della fi:sio1)'a tolo.gia dell'ope rato , la terza dell 'as is le11za ordinaria dell 'opeTalo .e la q uart,a d elìe con1plicazioni post -operatorie co11 la lo ro })rofila si e la loro c ura . !11 u11a r1J)pe1idice soJ10 rias unti l<l t ec11ica rleg·li esarr•i clir1ici 0 di labora torio più usati e più sic uri per la valutazio ne della resis te11 za org·a11 ir a dell 'opera11do e de ll 'operato . 'or\·ola11do i c a~i rl 'i11di\ idui sa11i e robusti, pei quali ba. ta t1n esan1e somn1ario e la ri r,er ca d·ell 'albumina e d el lo zucche.ro nelle urine, l ' A. s'inlraltien e u c1 uelli soprat.utto di c.hirurgia vibcerale, 1)er la scella dell 'ane t e .. ia. n ei quali quindi è indisp e11sab1ile l ' esa1ne co111pleto d elle funzioni orga11icbe d·e11 'o·p·erando . S1)ec.iale atte11z to t1e ri·.'olge ag-li anen1ici , e r11ofillic.i, oh e i, malati d·e ll c vie r e l)Ìrato rie, cardiopatici, oligurici, i1)er- ed ipo le. i, i11tos icati di oo·ni sp eci·e) ecc. Il materia le di studio è così d en so e t anto int~re ·s.nnte è la sua trattazio11e , c h e i1on è p o.. ::.ibile riassumere ))r e·Yen1 e11Le ta11 t.e utili rto lizi c. Uno cl•ei ca11itoli più i11tere . . sa11ti è qu~l~ç> ch·e si o ccu pa d ell 'e~.an1e de] .sangue ii ellè affezior1i chirur.g·ich e; qu ello stille mala l tie d el cuor e e d el c ircolo ; sulla f11nzio11alif'à renale, su quella epatica e sulla 11rer>arazion·c dei diab,e tici. I base do1w iani e gli addon1i11ali .acu ti, i nev roputici del sist err1a ·veg,e t a ti\ O altira n o SJ)ecial1n e11te l 'attenzio n e . L' A. passa quindi a trattare d ella pTepia ra7ione generic.1 d.cll 'o·p ·CL't'tndo, 11ella qu.ale è int eressante la scelta del metodo di anestesia, f::ttta in base a lla ed·e. ed all a natura d ell 'int ervento. Sono 11orme g·en erali , as ai ',giu diziose e utili, ma purtroppo o~ni chirurgo b a l e sun simpati e e la sua esperie11z.a e quelle abitt1dini , a lle quali diffici]n1er1te ri11t1nc ia , spes ~o anch e p er ragio1n i d 'an1biente. La fisi0·patolo1gia dell' 01p1e,.a1to tratta d e] trau1na p peratorio ·e dei suoi effetti sù tutti .g li él f)par.ati e· organi . Questa parte è di somma i1npqJ·tanza per il chirurgo e molti ne trarr anno grande utilità, sp eci.alm.ent.e coloro ch e Dvessero contratto per abitudine e faciloneria 1

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co11g·e11ita, o,·er chia fidu cia i1ci loro n1etodi e nell 'arle loro. Lu parte terza è dedicala all 'as ·ist e11za i1or .. n~ale dell 'gperalo e pu1r e se11do se1111Jlice e piana 11a delle note , d·elle os~e rYazioni, dei ro11.sigli co,.. ì savi .ed opporlt111i , ch e og·11u110 polrà_ tra rne (Jrofitto . ... La j.)alv~e quarta, per la sua e tensio11e e i1e r gli ~' rg·orn·en ti ehe tratta, j) tlÒ dir i sicura1ne11~ la più i1nportante. \fi i studiano gli in cidenti e le complica zioni dell e di' erse an est eisie, le con11)licazio11i ]oca ìi, quell e g"e11erali quelle ' risc:e•r.ali e final111en t e quelle partico: lari ad alcu11i interventi. È una ' 'era ininiera di 11ptizie prezios e, cl1 e contrib,u isco110 a fac:ilitare iJ compito: già p er 5è stesso tanto arduo , d ell 'operatore e dei suoi assi t enti. Questo libro sarà l etto con p,r ofitto a11cl1e d ai cl11rurg i pro,·e.tti, n1a i1on può inan care sul tavolo dei .se1nplici iniziati e d·ei novizi . All' f\. , cl1e ]1a a vuto soltanto ]a mira di rit1scire utile al n1aggior numero di studiosi e di prutir i, l e 110.stre p iù vive cong·r a tulaz ioni p er 1n sua .Jpera veran1ente meritevole. 1

T.

e ENNI I ..

FERRETTI.

B I B LI o G R A F I e I (l)

1\ilAGGIORE ~ 1 a1n uale 1~"' . "\iallardi. Milan o,

di

ociilistica.

Editore

1938.

Il niu ovo lib,r o ch e arricchi ce ]a colla 11a n1e<lica della rinomata casa Editri•c e Mila11ese., è un volun1e di oltre 700 pag ine co11 circa 500 fig11re , co1r1pres.e i1un1ero·Se t avole colo1

ra te. Il Yolun1 e è [>receduto da una defer e11te d edi ca alla 111er11oria d el com·pia11to prof. senatore Cirincione , d el quale l 'A. è ~ lato disce 1)010 dc,~oti ssirno, ed è di' iso i11 19 parti. La prima rig u.a rda 1·an a lo111ia e la fù,iologia d ell 'ap.p a rato ' 'isivo; la seco11da i caratt eri della fu11 zion e visiva ed i mezzi i)er determi11arli ; ]a t·erza l a se111'eiotica; -la quarta le proprietà fa)rmacol o.g icl1c d elJ.c p·r incipal i sostanze u ~ nte n ella d in.g-no tica e 11ella terapia or111art; le ()à rti V-XVI &on o d edicat e n ll~ patologia e clini c a ocular e; le J)arti X\-JT e XVIII all 'ottica fi . . io] og·ica, .a lle a n on1 a l i r d ella r efrazio11e ed alla loro correzione; la XIX alla fi ·io log ia e pato1og·ia d ell 'acro111odazio11e. Il 111él11ual e 11a un 'in1pro nta ~r l1ie t1 a111e.r1t e p erso11ale , p·u r ricordando· e ' 'alo rizzanclo l e importa111 i ricer ch e con1piut e dag-Ii oculisti italiani , ai quali 1110] lo cleve il 1)rog·r e. so cl el]a scienz.a ottaln1ologica. Un tra ttato qui11di di i111pronta emincnten1ent e it nlia11a . . La trattazione delle sing·ole ria rti è fai I a CO Jl g ra11de chia1~ezza , e con -una docu1u entazion e ico1100-rafica ricchissin1a , sia per qt1anto ri1 1

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(1) Si pTega d ' invi ~ Tc due copie dej litri di si desidera la recension e.

c11i


g uarda la parle cli11ica, sia per qua11to ri g uarcia i nun1erosi ricl1ian1i is.tolog ici . L 'A . i11fatti, .. i è p r eoccu1)ato di fonda re tutte le ·d eduzio11i di ca ra tter e cli11ico ~ ulJa ba e i toj)atolog ica, segu.endo, in questo, l 'i11dirizzo d elJ a Scuola alla quale apparti en e. 11 lettore trover à ag·g·iornata la mat er ia fino agli ar g·on1enti più r ecenti , quali p er es. l a ge11rsi e. la tera1)ia cl1irurg ic.a del distacco r etinico, le affezioni oculari di origine nasale o BiJ1usaJ e, i ·e~t razione i11tra cap ular.e d·e ll a cataratta , ecc. In oltre è b·r even1enbe. traltato il capitolo d ell e i11dromi oc ulari n elle 1r ta lat tie gen erali , ccc. Partic.olt1 r e riliero m erita infine il capitolo de i vizi d i ri l'raziorte, e l1e è l)r oce dt1to da u11 co rn1)1e .. &o d i· i11disp ensa bili ricordi di o t t_ica fi ic.a e fi siologica. Gli s tudenti ed i n1edici p;r atici tro\1eranno in qL1e ·to i11a11ual e d el prof. Magg iore una guid a utili.s in1a pe rcl1è l 'A. si è preoccupato cli da re a l ,su o ,-olu1ne un indirizzo as olutan len L.e i)rati co. D 'Al\III GO . 1

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l~.

[ AN·~o

cc IL POLl CLlNIGO »

260

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rat o re.

f.: du11 c1t1e qt1 c lo t1n b el volu111etto r l1e rne 1 ila

il sucres. o aYuto in Ger111.ania (du e edi1io ni in ~r i 111 e i.). G. LA CA·v.\.

PrO)'ect o de organ izaciun y reglarnenfacio11 de ln t·1·a.sfi1si on ri e ·"nngre en la ciudad lt e Buenos tires. J~.d it . .

così è o rlo il pri1no servizio n1u11i ci•pale di tras fu sion e. Ben ch è s tudiato per la ca pitale argentina , il progetto è adattabile a q ualsiasi g ra nde o piccola città; ben cognito essendo oggidì il fDlto cl1e l 'operazione d ella trasfusione, ridotla ai più sem]Jlici t ermini ) è divenuta <li u so con1un·e e dando luog·o ad in·1>era ti ri~ ultati dovr ebbe esser e utilizzata in qualsiasi o&p ed:ale o centro ospedaliero o centro di .assis tenza n1edico-cl1irurgica. All'uopo rteoessita una perfetta organizzazione che possa 1r1ettere una oosì preziosa terapia a disposizione di og·ni m edic·o pratico . Il s ,ar11111artino })ertanto si OC CU'p !a dell 'or galtizzazio·n e , d ei l ocali e della loro ubicazio11e, d el n1ateriale, d el perso·n ale, delle fonti L)rovYe ditrici d el san g ue, datori volontari o ricomIJen sati, d-ei d epositi di san,g ue con servato ecc., rtonch è d el fi11anzia111 e11to d el Centro. Il lib r etto p uò costituire per molti una fonte di lltili insegna111e11ti, a])benc.h è per noi ch e ab b ian10 la p erfe l ta organizzazio·n e d·e ll 'i\.ssocia zio n e ' 'olontaria cl el sa11gu e, molti dei postul lti del Sa1111r1a rlirlo , a1)11artengon o ad i111post azioni da t e111p o ri ... olte ed oltrepassate. 1

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~{ONTELE ONE .

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stu11d. l ì11 ' 'o lu11 1etto di 180 pag . Ed. G. Tl1icn1c . Lei1)zig; 1938'. Prézzo RM. 6 ,80. :È t111c ta la 2a edizione d el i11anualetto del <.:iold11 al111 di cui abbian10 g ià ::\Y uto occa io11e di r ecen ... ire su questo gior11al e un altro la,·oro, '\Tt<:l1e a cara ll er e lJra li co , su ]le indica 1ior1i ;1}l 'i.nter\ enlo chirurg ico. 111 <1ueslo \ olu1l1etto son o d escritte i11 111a1•ier n l1r a iica e cl1iara, i })iù con1u11i i11te r,,e11ti cl1 e pos. ono e sere pralica ti n ell 'a1nb111.at orio ,i el prati co : là dove è ricl1i est o la trattn zjo11e è a cco1111)ag11ata da op·p ort u11i ricordi a 11a I on1 ir i e diag11ostir i. j\IJ a ciò cl10 a noi è par ~o 1}iù 1111 p o rL.a1 t~ e, è ·a 11cl1e d etto qu cs Lo vo·]111110 e iò cl1c il .111 edico p1ratico non, d e,re fare e q11,a 11d o l a u.f\ opera d eve cessare per ced er e il lJO Lo a quella d el chiruro·o . Un aJlro vantaggio 11on indiffer e11te per il J)r a tico è cl1e ono b er1e i11e$ i e iden za n elJ a trvlt azion e i 11rinci1)a}i erro1:i in cui può in correre q11 a.~i fataln1ente il poco e perle ope -

l :M1L10

.~an g uig11 e :

Die O pera,tio11 in de r Sp1rech-

GoLD}lAHN .

\ MlVI ...\nTrNo.

Gu idi Bn ffnri ni . Bt1 eno.s Aires, 193 8'. L' .\ . h a r accolto, in questa 111onogr afia, una .. e rie di nrtiroli da lui ste so 1)11bblicati n cl] a « P rcn . a mcd ira arge11tina n. F.~erc i thn do ro111e i11l er110 11e ll '0 ...1)edale Dn rn11cl la 1ne<li r i1u1 e cl1irt1rg ia tl'ur·P-en za, 11a 11ott1to co11 Yin ce r~, j della 11ecr .. s ità di cr ear e p e1· t1na c ittà cr1n1 e Bue110 _.\ire , t111 ser' izio d i tra fu sio11i 1

XLVI, Nul\1. 6]

v·.

VE,·\ U.

Bee de Lièv1·e

(Form e~

clin iques.

CJ1,irurç,ic). ~1l asso 11 et C.ie, édit eur, 1938, pagg. 324:, fig. 121-1. Pre1zo frs . 100. L' A. i11 ques.1o libro .;:i occupa esclu si,·arJ1. entc ·clella clini ca e terapia d·el l abbro l e110l'J11 0. Egli in questo ca1111)0 continua la ri cer ca g·ià iiti zia ta dal su o 111aestro Jalaguier di tec11ic l1e cl1irurg ich e cl1e d esse ro com e r eliqt1at o il ~11inimo di d ·efo·r milà estetich e. L 'ope ra 11a il . g ra nde i)regio di essere esclu~iva1n rn1.C' il frutto della esp1erien za p·e rs.onale. · L'A. ir1fat t.i rife risce b er1 1210 casi di labb1r o le])Orino d ei quali 300 furono operati d a a ltri chirurgi e capitarono a lla sua osser,·a,,azione solo in secondo te111po. L 'opera si di'' j cle in tre r iart i : Nella 1)r i111a l 'A. illustra l e varie for111e cliJ1iche della d efo rmità, n ell a seconda esporl e ] e tec11ich e USc'1 l e dai -vari chirurgi m ett endo11c in rilie\ 10 i dife tti , e n ella ter za d C'srrive i m e todi ai q t1ali egli è pervenuto d opo una n on con1un e e i)erien za personal e, sia di <asi di l abbro l eporino sen1plice n1onol.ater ale· ch q di casi com1)l e si d i labbro lepo rin o bila t.e-r.ali , sia SP1r11)lici ch e con1pl eti. Nella t er !111ia dcl Jnb·b ro ler)orjno bilatera ] ~ f•gli ap·p ort a in11 ovazioni d el tutto i)er.~ona ] t ::.ulla tec11ic a 0 peratoria, (lim o tran.do ch e Jr t e,cnich e fin qui u ~ at c non possono dare ri~t1l ta ti e~ t e1i ra 11 1e nt c s.oddi s f.acenti per J'in Rd eQ'u at o trattan1e11to de] tt1ber rolo m e di o. T 1i E-~1lta ti di Vea11 ono . . u11er iori a quelli o tt enuti con le ul tre tecnicl1e. Il ' 'olume È' ricro d i 121.J: illu strazio11i , rh e sono di grande a iu to 11 ella con111r e11 ·io ne dci te n11)i oper~ t ori d e l !~ ' [1rie tecnich e. 1

1

1


(A~xo

XL' 'I ,

~Uì\L

SEZIONE PRATICA

6]

111 co111plesso il li])r o di V eau va letto non S(,Jo dai chirurgi specialisti n1e:l merita di e!'~t:·re conosciuto e studiato da tutt i i chirurg·i cl1e voglio110 e·ssere al corrente d elle possibilità tera1)2 utiche e ùei d ettagli tecnici co11cernenti il labbro l1cporino .

G.

lì rebsbehar1 dlu11.g

11n d

MoNTI::MAKTIN1.

K rebsbekonipf ti11y . l i1

volumetto di 90 pa,g. Ed. l}rba11 u11d Sch"\\ a l'- zenberg. Berlino, 1938. f'rezzo RM. 2,50. È u11 \ 1 olumetto di propaganda, edilo dal

comitato r egiona le di Bre;ina pe r Ja lotta co.111ro i tuntori e alla cui compilazione 11a11110 .:o1labo1 ato noti chirurgi e . J)f>Ci.nli ti ted escl1i. È ormai notorio che una ler a1)ia d el can cro, per essere effi cace, d eve i1ece 'Sariamente essere precoce, e que· La precocità di interv.ento è in n1assima i)arte dipe11de.nte dalla prepnrazione e c·ulLura del m·edico pra1ico che per prin10 vede l 'an1malato. :E: superfluo dunqu e in istere sulla utilità di que te lJ U bblicazio11i , le quali raccolgono in forn1a co11cisa e <la t111 punto di , -j ·ta e1ninentc111e11le pratico, l e id ee ])it1 rece11ti sulla eliologia e sulla tecni ca ter n,peutica d el cau cro nell e sue vari e localizza•

7.lOill.

1\folto in questo cam p·o s i Ya fac.endo anche in Italia, so tto l 'in1pulso dal.o d.al ·Ba tianelli al la « Lega contro i tun1ori » con la creazion e, ' 'oluta dal llègi111 e, d ccr]i I. t.i tuti pe•r la curn d ei tun1ori , e 1nediante ]YUb blicazioni e co r i di c ullura annuali , cui la clas e medica dovrf~bl;>e corrisponder e con t111 entusiasmo mèl,ggiore di quello ch e non ab·b ia dimo tralo fi . nora. 111 11essu11 al l r o carnpo d ella m edicina co111e i11 qu.esto l o SYiluppo cultur.al e d ei m edici è così n ecessario a i fini di una efficace terapia! 1

G. LA AccADEMIE, SocIETÀ

CAVA .

MEDICHE. CoN0Ress1

Soeietà Italiana di Gastro-Enterologia. Sezione Emiliana. Seduta Scjentifi ca del 22 clicen1bre 1938-XVII. Pre·sidcnza: Prof. GAl\iIBEnE'.'iI .

ta Co1'-r1JNIG \7.101\E: Dott. Grusn.PPE MACCHIAGODENA (,Coriano, Forlj )· - :1 calasia esofagea e cardiospasmo. Conlribalo cli ni co. Ila Co~1t.r~ 1cAz 1 0_ E: Prof. 1~ 1L rPPo IvionoNESI e Dott. 1\.T~ES8ANDRO BuscA'.lOLI (Bologna). - Neu-

rosi rl.ell 'esofago e del lo stomaco. Gl i AA. rileYano l 'in11)ortan za dell 'argomento illustrando il 11es ~o rl1e tali indromi pos•sono presen lare coll a .ros lit uzione i11dividuale, ed a convalida prese11la110 clt1c sogge tti con iper cine i cirrosrr i ltél essen ziale, ri':3pc l ti va111en le d ell 'es1remità inferiore dell 'esofa go e d el corpo dello s lo111aco. Discussio1ic: BoscHI, ~l O;'\ARI , Jln:TTT, GAl\IREn I !'l.

261

IIP" COl\luN I CAZJ O~E: Prof. r\LBERTO PosSAT1 (Bolog n a). - Qua!llo lcmp.o ]Jaò 0iccorrere per l a /Orn 1•.1z.io1ie e lei uisibi lità di calcoli calcificati 11e llll' cis lifelleu. - L 'O. illu lra dati radi9logici di alcu11 i 111alati cl i calcolosi d elle vie biliari in cui csan1i radiologici preced erlti di circa due a11ni, falli co11 uguale accuyalezza, e ch e quindi si pres ta110 al più esa llo confro n to, 11on avevano dimo:s lral o ti solul nrnenle J) rc ~ enza di calcoli. Discussio11e: ~ lO.:\.\ R1, BoscH1, GA1\CBEHINI. I\ :l Col\rl-i'>l CAzro.:\'F.: Dot L. J\.1.JGUSTO MoNAn1 (Bologu.a). - A l cun i rlClli :ulla co l ecistogr afia nella :taz1one eret ta,_ -· L 'O. dopo aver iJlu lrat o alcu ni re1)erti rad iografj ci, co11clude asser endo, in pie110 a.ccorclo con qua11 lo è g ià • lato riferito da altri, che per ìe inclag ini colecistografich e la proiezion e basale ·d rvr es~erc con sic.1 'l'n la quella eseguita ad inferrr10 prouo , clorso-venlral e; e ch e ]a colecistog r afia nrlla s tazion e e rcll a va a tutt 'oggi giudi ca la un <.' i)edie11le di 1er1iica da cui si pos 0110 l rarre ben n1ode:;ti dal i pratici. Discuss io11 e: PossArr . \ "

1

Col\1DNICAz10NE: Dol 1. Er zo FORTI (Molinella).

Sinton1atologia n on comune nello svolgimento di a1>pe11dtci li acute. -. J... '0. riferi ce su due casi r lj11 ic:i i11 <'t li rj leva l 'in1sorgen za di fat ti appendi-

citici ncu li. co11 )Jri,·idi, e 11ei quali le appendici , am111a1a1e I acula111 ente furono trovate pien e di pus . Da I a la .. trf? l ta in terdipenclcnza d cll 'appendicite }Juru1 e11la ed i })rivi.di ed il quadro mor])oso con }JreYal en za di dis1t irbi gen erali, si può parlare di « sinclro111 c set I i reni i ca cl a appendicite purulen La fl ». L ·o. piega per quali r agioni propenda per tale g itLdizio, n c 11 o. tan le la n egatività d el le c n1oc ulture. Per ciò tali fo.rme devono far p or re progno i grave. Disciissione : Boscur, MANTOVANI, GA1\1BERINI. Il Seg r etario.

IL

VAL~ALVA.

RI \: !STA MENSILE DI OTO-RINO-L.ARINGOJATRIA fonda.ta d a CUCLIELMO BILANCIONI Direttore: Prof. _a\.RN.ALDO MA.I..aAN, Torino. Redattore caipo: Prof. DO :fATO DI VESTEA, Roma Il Numero 1 (Gennaio 1939) contiene : A. MALAN: Adenoma del g lomo intercarotico. - G. ScALORI : Ricerche sull'i nnervazion e delle ghiandole lar ingee.

Accademie e congressi. Recensioni : ORECCHIO: Un nuovo metod-o per la diagno~i ùi r tom icnsi. La tirossina neJl'ot'O':iCle1·1lSi. Il significato dèlla funzione uditiva per l'indicazio-

ne chirurgica nelle ot.jti acute. - Sulla dimi nuzion e d 'udito per i toni alt~L - FARINGE: Il signfficato clinico del TE:-st ton sillare n ell 'infanzia - Paralisi e paresi isolat e totali e parziali del velo palatino. Sei tonsillectomie a caldo in casi di flem-m ·oni peritonsillari. - Sulle tonsilliti da emozione. - ESOFAGO. TRACHEA E DRON(HI : A prop o~ ito dei pseud-o cancri deI1'ooof ago. - Adenopati:t tracl1 e 1lbJ.~ -:>nchiale con grave stenosi della trachea e del bronco D. Morte per asfissia. 'Iumor i benigni e forme tumor i-simili dell'alhero traoheo-l>ronchiale. - Tecnica delle broncografie. Notizie.

Abbonam ento per il 1939 : Italia L. 6 O ; E s tero L 8 O. Per gli as s oc~ ati a.l ., P oliclinico 11: Italia sole L. 5 4 ; Estero SQle L. 74. Un numero separato L . 6 .50 . Invia -re Vaglia P Qstale o Ohèl1ue Bancario all 'editore LUIGJ POZZI, via Sistiu .l, 14, l~OM.~.


262

«

.APPUNTI

XLVI, l\"ul\1. 6]

PER IL MEDICO PRATICO.

CASISTICA E TERAPIA. .Metastasi carcinomatosa del cer,·ello con sindro· me di Charcot .. A.dam~Stokes e crisi oculogire.

H. ~1a rc u 3, E. Sal)lg·re11 e H. Bjerlov (.r1 cla .J11edica fGGJrid. , Case. I , II , 1938) l1anno cle.S(~ril Lo il caso d i una .d onna 5le11ne, 01Je1·atn l ! Jl é1n1to priirL a .P·e.r célncr o della i1Lam111e1la de.stra, e clic J)r esentava n1 c t :t ~ l a i i11 una costola e ii1 un a vertebra Loracica. Due n1e ·i dopo pre.senlò . i11lou ti nervosi rap·v1re, ei1ta li da r:ri~i -0c:ul9gire asso.e.ia te a ,t:>e.rdi ta di cose ic11za. L ·antrrt.a la La e-ra diventata fo.rl<.: 111e11te b·rad ic.ardica . 1. . 'e:>-a111e eletlroca rdiog1·afi co a Yf•\ a din1ost1·ato l 't ·i--ten za di u11 rit1110 irregolare e 1>recisa111enle; un ' aritn1ia si11u sale con accessi di bradicardia (40 al l ') e a Yo llc arresto di qual.sia~i cunl,razione anche per ±' '. Il quadro l)è r quel cl1e rigut1 rda il co111ple. ·o ' rentricola rc è c1 uello di un 1) locco in tra ve11tricola re 1)a rziale. JJ'a u1111ala1.a in nr1 i)er i)ara li ·i resp1ir3to·r ia. L 'at1LOl)$ia ir1o ·Lrò l 'esi51 c nza di t111 tun1ore J.ios lo vicir10 a J fl occulii.s si11islro .Iel c.eTvelletlo e ch·e corr11)rin1ev.a il 111ido1lo allungato a li\ ello del foram e·n m agnuni e allo tes . o· li·veJl o da,ra pinzcttam er1to del i1 e r\' O Ya.g·o. L'e an1 e i~ t o logico Ji~<le u11 ca rci11ot11 a tipico ch e co111µrirn eva i 1.ro11cl1i 11.crvosi e sp1ecialmente il pneun1ogastrico all ' u cita d al b·ulbo. IJ J>.neumogastrico a' e' J a n cl1e deg·en erazione d elle ue fibre mielinicl1e. Jl 11eo1)la ma in,·ad eva la tela co roidea e i prle si co roidei . Nel !l1iclollo .allung·aLo· c'era t1n 11odulo metastasico r J1c occ upava il n·u cleo po ·L.eriore d el va·go si11i -Lro. In oltre ~'eira un rn1nn10Jlin1e11Lo di orig in e va colaro n ella pa ri e' deslr<J. della pro·1.u J:.c'ranza anul éì l'l' (p1or1te cli v-arolio) vicino a i nt1 clei e .1 lle fìb·rc oondL1ttrici de1 lntiscoli o,cu lar i . La Ireq ue1lza delle n te ta~ta.si ce rebrali dei c.ar1c ri cli nltri orga11i è, .-econ cl o O]i,recrona (della Cli11ica ~1ayo) dcl ;s ')!() d·el i1u1nero compl C' - ivo di tuc11o·r1 cer·eb ra li e la ste~sa cifra dà pure. I\.rai Lin g. i11e11t1·e il 2,50 ex:. i11dicano I \ÙU~$Y e Corni! e il .3 '?o eusl1i11fr. <iualcl1e vol ta i . ono ope rali 1u111ori cerel)r.a li :rr1eta t a ·ici rit.e11e11doli pr1n1itivi, i)erch è la sede "originaria d·el t.u n1 or e era sfu ggita. .~ccondo gli AA. il nun1e ro d ci casi di car ci1.01111 con mie ta. ta ... i cerc}) rali è superiore a qu ello ch e a r)piare, ed esso aur..P11ter·eb·h e n ellétn1 c11le ~e si face ..... e l 'e a111e i: tolog·ico di tutti i c-.crYelli di lno rli di cancro di qt1al iasi orQ'n no. . ulla genesi delle ni e l a~ L ,\ . i rcrcl}rali i par eri so no di"'corcli : '" econ c1o alc11ni s i hanno i )e r \ ia san ()'ui rr11a, altri ]:>Or ' 'Ìa linf~tica. l\Tel ca o degli ~ . r1011 è f.acile dine qua le è "' tata la via rgu ita, 111a l' prol)al) il c che sia .. tata la linfa tica. L. 1

[ A~"No

IL P OLI CLINICO »

Il trattamento dell'emicrania. ln una riunione sul tr.attan1en.to del dolore , Lt-nu~asi al Colleg·io 111edico de11 'u 11iver&ità di Cor11ell, H. G. '\\rolff (Joiirn. amer . 1ned. a.<:s. , 17 dicen1bre 1938) 11.a indir atu ·0n1e àrog3 Jr1olto •:ffi cace il tartrato di e r~Jotamina , di cui l1a co ntrollato sp erime·n taln1ente l'azione, d11nos lrando ch1e essa riduce del 50 % le pulsazioni d·ella carotide. In presenza di un atlaoco di emicrania, egli con!5igli.a .11 paziente di n1etler"i in una can1era buia, rimanendovi per un paio d 'ore almeno e l 'iniezion.e endomuscolare di m g. 0,5 di tartrato di erg·otamina; e.5sa può anche essere data per via ·e11tCl'o venosa, nel qual caso agisce più rapidamente (10-4:0 ininuti, invece di 30-50); 1i· Jn darla p.er via orale, sia perchè l 'azione è lnerl.c sic·ura , sia perch1è al trimenti il paziente sar ebbe tratto a prenderla tropJ)O spesso. L'acce5so può anch 3 essòre prevenuto , n el ~1f'.n so che alle prime .a vvi "~·lie, il pazientie si n1 et t. 8 sotto la lingua 3 m g . di tartrato di erg·otam ina , ripet en do la clos2 cli 2 mg . ogni o·r a fjno :\d t111 J11a f- in10 di 11 111g. Il rirr1edio r1on ,-a sommi.nisl rato più di una ''olta la settimana a d indi vi(lu i co1i n1al attie cardio1-vascolnri (ivi compre. i il n1orbo di Rayr1.au1d , l.a trombosi vc110 a, l 'arterite sifilitica). eipaltiche o renali, alle gravid e e .:ldi individui c.ach eltici , od in stato di ca renza di vita111ina C. fil. 1

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Un nuovo trattamento della poliomielite.

G. M. Gra} (Brit. nied. j o u,1n. , 24 dicembre 1

1938', $up11)l. ) riferisce sulle i)ro' e fa tte con il 11uovu 1ra ttame11to· ·d!e1lla poliomielite, prr opof-to ed atlualo da una .s uora australia11a, Elizabeth Kenny. Il i11etodo ha lo scopo di mante1~ Pre l 'i1111) ulso part et1te dal cer,·e llo , m·e diante la idrot ';)ra1)ia e dei 1110Yime11ti i}recoc:i, pa '&ivi ed attivi. La circolazione vie11e attiv·a1a alt.ernan·do 1 bagni caldi con i freddi ; a quanto l' mhra, l 'acqua calda tend1e a calmare i do·lori; 11nn ,·olta sco1111}ar i questi , si fanno lievi n1ovi1nenti passivi e, possibilmente, attiYi. L ' A. , però, non 11a ottenuto i brillanti rist1ltati ch e dice di avere avuto Suor Kenn y. i'!ell 'o pedale infantil1e da lui diretto vi sono dei ca i in cura da 18 mesi ; alcuni h ann o r ealn1ente mio-liora1 o, altri invece sono sempre rtelle 1&Le ~ condizi oni . Indubbian1ente i casi trottati con qu•e.sto m eto do erano quelli più o·ravi ,· qualcuno di quelli « re idtlÌ . » ha J \ 'lltO 1111 certo miglioramenlo. n1a è rtr11asto sempre uno storpio. Comunc1ue, il m etodo non è da dif;prezzare, in quanto cb1e con esso si :ina nLi ene uno sta to cli discreta nutrizione dell'arto , s i p1revi e.ne la (orinazione di geloni e 1'.'.lrto Yiene mantent1lo 1

~

\..


[ANNO

XLVI,

G]

~u~r.

263

SEZIONE PRATICA

sim1.i1etrico, i11 i11odo cl1e iJ chi rurg·o si troverà i11 111ig liori co11dizio11i tl ua11do ' 'orr à praticare l 'artrodesi. /il.

cl1e da sci , Ile.i seco·11di si 11a11110 i&opratLutto t raun1i diretti, fratture gravi. 111 tutte le lesio 11i Li1)icl1e d1eg·li sciatori la tor i~11e ha un.a l J:J rte irrL11orta111 c. Se u110 degli sci subisce u111 i111])l'O VYi"'o a rresto i1el inomento di una ra])id a girata si dete•r111iua110 lesioni all 'articolazioJ1 e dcl g'inoccbio, ai ma lleoli, alla gamba e· Jiiù rura1l1cnle alla c oscia : le fratture sono - scn1pre a spirale. Particolarment e frequenti s,0 110 le distorsioni del g·inocchio, g·li stiramenti o le lacerazioni del leg·an1ento nletd ialc del g jnoccbio : il sinton10 i)rin c.ipale è il vcrsa111ento .articolare. Pe. rciò la prima cura deve cs .. P·rè t1na rapida fasciatura cort11)ressi,-a, tenuta i>oi in· sito per ±-5 g.ior11i co11 contempo-. ranea in11nobilizzazio11e de] g·inoccl1io (docce rressate lateraìi). I111111ob,i lizzazion e. (però g'in~a tiGa n1uscolare al ti,ra fin d_a ]l 'inizio I) l)er ] -3 sotti1rt.a ne fino• a 5 settin1anc se il n1er1i.sco è leso. Proibi zio11e ùi ul_)Ort per tutta la stagion o. e il vcr an1ento .è 1~1 olto forte i . lo si 1)unge a l 4°-5° giorno·, . qu1~d 1 _11110,ra fasc1at;u:ra: comprr e si va per 1-5 g1ornL. Nella frattura del n1alleolo i11terno , Tifiosizioil·C accurata ed ap11areccl1io ges alo cl1e co,~ ~e111ta al J?élzient e d~ ·~ lzars i p1 er qualch e ora g1a al 3° g1orn.o e d1 C~\m 1ninare do1)0 5 g iorni . In ca i meno gravi (fi.$Surc) ba~ta un.a fasciaLura co·n el astop~asto. Durata della cura 3--± se1tin1ane n elle distorzi0ni , ±-8 settim ane n elle fratture d·ei malleoli. Nelle frequ enti fra lture da t.orsion c della g·am: ])él dura La di cura 1O sel I u11a11e : .apparecchi ge •sa 1j nd l J, tal, 0 ] I él a 11r.l1c 1i:ag,gio 1)er 2-3 ~c ttim u11'e. Nell e frati u1 ~e d1 10Ts1on c del fe1110r r. a pplicazion.é di tir.aggio a.ttraver. ~ la tubie.rosità ·de]la t ib ja, pie r 6-8 sett11nane (fino a ch e j l paziente è in grado ·di soll ev,a re .'d a. solo . la: 10'amba 1dal p iano del letto). Levato. il t1rag·g·10 ~i3:>oso a letto J-ler 8-10 gioT1~i. Coni rolli radiologici i1·cr e' 'i tar0 t1n accorc1.an1·ento.

La mialgia epidemica. La J11ialg·ia epidemica, descritla per la 1Jri1na volta da Dane in Nor\ eg·ia nel 187 4, ' 1en :. n e ir...)i rico11osciula co 11tc en tità clinica ·verso il 1~88 e cJ1ia111ala in An1 crica cc strella del diavolo ». Scar sa f Ll l 'atte·n zio11e ch e. essa ricl1ian1ò fino .a l 1930 quando1 Sylvest diede uri p<trl icol~reggi n. to re.--ocon to d1e11 '·epidein ia svol1asi nell 'iso]a di Bornhol1n, cl1e1 co lpì il 10% de J] a popol-l ·~ion e . Egli dei&cri~se l 'i11izio in1IJT0,1vi~o, con i dolori all 'ij)Ogast1·ico, nau ca e diffusion e del dolor·e a l t oraoe e1d alle spalle dopo pocl10 ore; temperatura da circa 38° a a 40°; durata di 1Jochi ~iorni , in cidenza stagionale in estate e-d autunno _; ricadute frequ·enti. . Dal 193±, i ebbero j)areccl1ic e1)iùen1ie ilgli Slati Uniti. It~ un.a, verific.a la i a Cin cinnati, MacD011 ald ed a ·sociati osservaron o lo st:esso ouadro di ')-1,-est, in l:xlzienti non oltre. i 15 l ] . a1111i · fra i , inton1i , ·era frequente a cost1pazion ~; n el sangue, leucopenia. ega1ive le ricer ch e ha.t,teriologic.h ,e., n1entre altri aut ori (Coo,p er e K e11er) isolaron o uno strept ococco si1nile a l viri (faris ed a ltri in vece in virus filtra bile . F. Walter . in u11 'epiclcmi.a in 'G ermania trovò colore curo· dell 'l1rin a, ch o attribui~ce a .~ reatinina, ch e dieriverebbe da modifi cazioni dei muscoli ; egli trova a nalo.g ie co11 ia polio11tielite ep·jtlemi ca . C. R. G. Ho,vard (Brit1:sh. n1 cif. j o11.rn. ; 10 dicembrre 1038) d escrive 5 casi ·in indi,·id11i dai 15 mesi a i 26 anni, in cui n el qlt.adro r lini co domin a vano: ini zio sl1bitan,eo, con dolori J.ddomina]i e malc1ssere, es ten ion e (lel dolore al torace, s1>ec~aln1·e.nte fl l n1 arg·ine co$tale destro e· poi- a tutto il torac.r ed all e spalle; temrperatura ·da 37°,2 a 39°.J; in 3 c.a~i , LABORATORIO te11esrn o; in -1 casi , rieadt1ta al 3°-0• giorno ; La diagnosi sierologica della tifoide. TJeriodo d 'in cl1bazione, in 2 ca~ i . cli 8-10 ,giorni. Durata, circa 11na .. rttin1ana. ron do1o·r i La f,lfOVa dell'acrgl11tinazio11e n ella F . tifoide assai t ormenl.osi s1)ecial111 ente n ell e in f'pirazio- ·è vo.:.1t1ta d.a qualche t<'mrpo n10.difi candosi. con ni r1:rofon·d.c e nel rid ere; malgra·d o il biso,p:n o, la di1&tin zion e delle ag·gl•ul.inine O da quelle H; imµ o.ss ibiJità di l1na dec1Cazione ~odd i s fn ce11tr. · in seo-uito; 1F elix sco1}11 g·li a11tigeni -e le a.g·gluI./A. ·non ha som n1 ini str<tto altri n1·r òi cflmenti 1.ini n ~ V i . b1::.sa11dosi su Il ' OS:'· e rva· ~io1ne della ' 1acl 1r 11n poi' cl i nsp·i rin a. fil . riazione ag·-glutinabilità al s i c r~ O d1e1ll.e co~l~t\­ r e isola le di r ecen Le, il grado d1 agglut1nab1l1ta NOTE DI TRAUMATOLOGIA vnri a,ra i11 lJroporzionc invers.c'l con la virul en 7.n Lesioni tipiche da sport invernale. 1;er il topo. Si amr11 ell e ora ch e ta!e fenome11.o è dovl1t0 all 'esistcn7.a d.i un parti colare an l1F . .Taeger (.~fediz. Klin . 11. 2, 1930), rile,ra aene a ·sr)ciato co.n la ' rirt1lcn zn. T.11c fatto inch e , in ràp11)orto al gr.and c n11111 ero d egli apDee a riten.ere ch e t1n siero t.rrapentico contepas~ i o 11ati dello spo rt , la ·p·e r ce11tuale clegli in cidenti è bassa , intorno all ' l %o·. Negli scia - 11enl.e: deo·li an ticor1Ji Vi ed O d1el)l'a i11flucnz.a re ìl d e~orso della n1alat.tia , siero ch e ora può i ori le. lei .i oni a, rven go no SOJYrattut.to se I' or • .~tan j c:;rn0 n o·n ·è adat to .a ll o sport o n on è eser- ott en er l . 1\fa ]a ~co p erta di .F'elix l1a aneli e· deg·li efcitato , all 'ini zio dello s11ort (n1u~co]j ancorn terpidi) o 'lerso la fi11e dello ~tesso (111uscoli f c·l Li l1"·l· ln dia~·nos i . n r l ,senw f'h·r ]a presenza affaticati). Le le ion i so110 su per giù egual - cli a n-al11 ti l1ine Vi rosii I nirebb e l1n f'eg·no d-ello m ent e f1:equenti n ei prin c i pi~11ti .e n~i ~ro:·e~­ statò""'t"di port.atorCl . S. S. Bhat nagar (Brilish ti: r1 e·i 1)rin1i p erò pre,ralgono le les1on1 t1p,1- nied. .Journ1., 1 O dicem])r-e 1938) ha fatto uno 1

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POLICLI~l CO

s tudio sulle variazioni cli Lale ag·glutini11a ed J1 u r isco11traLo c h e, me11tre le altre :,g·g-luti11i11e <l el tifo ri11ta11g·o,n o IJCr a11ni do1?:0 la malattia, quelle Vi sco·m paiano· a i11eno ch e non si in~ l.alli lo tato di i)Ortatore, n el qual caw res. . e rìma11gor10 n ell 'org·anisn10 al pari dei bacilli. 1111 a ltro falto risulta da gli studi ·dell ' A. ,e d è ch e n egli indi\ridui vaccinati con T.A.B. e che contraggo110 ug·ualmer1te la tifoide, l·e agglutini11e Vi sono 1)rodotte lJiù pr·e.c oiC·emente t:cl in i11a.g ·gior quantità in 1confronto d·ei non vaccinati, lJer C Lti i i)ri1ni hanno una inalattia l) ÌÙ breve e b enigna. La pre8cn za d·elle aggluti11ine Vi costituisce quindi un certo se:g·no ierologico della .p rese 11z.a di bacilli vi\renti n e]l 'or g·anismo, si tratti ·di un inal alo o.. di u 1t J.JOrLator·e'. La conos.c enza di que"Le agglutinine ·è anche imp,o rtlan~e per ],a t ecnica 1c~]l 'a·g·g·lutinazione, cl a farsi ~emp1~e con colture f re cl1 e e da ·p rovarsi con .si1eri eser1ti da con servati,·i cl1in1ici.

fil.

MEDICINA SCIENTIFICA L'anacoresi nell'infezione t11bercolare.

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i1izzanLe s i111ile a quella dell 'inoculazione diretta del germe atte11uaLo. L e esperienze furono condqtte f 011dan11entaln1ente sui vilelli, e no11osta11te clte il nun1ero d egli ·a ni1nali utilizzati non abbia !)Otuto esse.re cospic .u o , i risultati furono e011cor<li e i)reci.. , i , ccsì da permettere di arriYare a conclusioni .abbastanza ·d·efinitiYe . 111 r ealtà essi dimoRtrano che l 'asportazione del nodulo p rovoca n-el vitello la perdita della l)fOte.zione an<lcorica co11i]erita dal no·dulo da B:C. G. ·di froi1te al contagio tubercolare natur.D l e di stalla; .e vice\reu&a, ! 'innesto d el nodulo . c1uar1do esso atteccl1isca (l 'atteccl1ime11to se111bra esse1·e più facile quar1tlo il nodulo sia g iovane), -~.011feri ce a ll 'organisn10 u11a valida protf-zion e sia verso l'infezi one &po11tanea che \Terso qu;e}la pro,rocata. 11 n1ie ccanis.n10 1.)re-c iso co11 c t1i la còsidetta cc anacore1si », anohe in qL1esto caso particolare, si esplic.a , dev.e essere ulteriormente indagato, affinchè si ·p ossa arri\'are ad un più i)r e ciso cor1cetto interpretaLivo drel fenomeno: tuttavia i ri sultati g ià oti·enuLi i11 eritano tutta I ' attenzion·e, td 111cluco·n o .a proseguirr(~. su que .. ,t a traccia le rica Pc.h .e, la Clii i1nportanza anc]1 e cla llll p u11lo di vi t a lJiratico. ·è evidente. P. 0

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GJi

tudi co1npiuti in questi ultimi anni i11 oll 'Istit.ulo \ Taccino·.g·erl.o anlìtul)ercol are cli Milano hon11 0 parlat o a d alcu11 e conrlu s.ioni , cl1e i)er la loro i111porta11za teori ca e l)er le l oro }>Of)._ ib ili a 1)-plicazio,n i i)raLich e m eritano d i esse.re ql1 i ra J_)idamc1lte r ii.1 ..,ur1te. Sono .~·ià . i1 oti i r -:lfe ,t11)p101·ti del Ll dottrin a. « a11acorirn » : qu est a si ha ·a fonda111 entaln1en lc sull'a111n1is. io11ei ch e i fo colai jnfian1111a tori , lan I.o i flog·on1i del \'.a re io o carbonchio o. qu·a nlo i noduli d el D.C.G .. costitui co11c d ei centri di attrazione })e r i mi crorganis·n1i p ato.g e11i circola nti n ell 'organisn10 , nei quali poi questi \rengor~o clistrutti. Qu1r.)sta affinità ·elettiva cl1iamnla « .anacore i l>, i1 ella quale van·110 di sti11te clue r.~ . i. ·di .a t.t raz io11c prima e di distruzione l1oi clei n1icrobi, tro ,·a il suo riscontro clinico JlCl d ecorso faYorcvol e dell e infe1.ioni 11ecrli a11i1nali ·vaccinati col B.C.G. (ad es. della T)Ol1110,niLe1 settica ù ei \ 1itelli , i c t1i agenti e7. io1ogjc i si po . . s.0110 rintracciare n ei 11 oduli v-accin ali), con11e1 l)Ul'·e nella di1ninuzion1e d ella. 111orlalità n el] e ca vie ,·acri nat e co] B. C.G. e }) Oi inoc ulate col viru·- d ell 'a fta e1Jii7.t)otit·a. Le c ... perie11ze l)lÙ rc cenli furono ri,·0Ite, a dìn10 ..Jrarc ch e u11 n . i1nile azione cc a11ncori ca ,> . i può m ettere irl c,·ide11za anche da i)arte del nodulo ' 'accinale o t t c11uto coll 'in oc uln zio·n e clel bacillo tubeTcolarc al ten11a to di fro11 l c all ' inCcz1on e co n hn cilli 1lll)er cola ri ,·ir11 lenti (s [)()nlanea o 1)1'0\'0Ca t a). Per ragg-iunp:erc que ... lo ~copo , i ricercò se l 'r•sp0rt..1 zionr d cl nodulo , ·a ccinal e U\' esse per effetto la i)crclita o l 'nffi cYolir i del la 1nagaior c 1 esi l enza con f~rita dalla Yacci11azione antitt1h re.rcolarc cli front e a l gern1e tuber col are . o s e l 'in11eslo dcl noclulo arc .. sc: t1n ' azione i111111t1-

VARIA

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Il limone è stato inti·odotto nel continente ame· ricano da Cristoforo Colon1bo. Stando a una interessante n1ono.grafia l)Ubblicala ir1 que.sti giorni a cura del l\llinistero dell 'Agricoltura degli Stali Uniti, il limone fu introdotto 11 el Contir1ente a111ericano da Cris toforo Colo n1bo. L 'autore dell 'opera , l)rO·f. Han1ilton Traub , c.a_po d el dipartin1ento di ortofrutticoltura pres so il suddett,o Minis.te1·0, si dice i11 grado di affern1are , s11lla scorta di dilige11ti r·ic.erch·e., cl1e il succo ò frutto , originario dell'Asia occident.a l e, si diffuse in Euroip a durante il p eriodo aureo d ell'antica Grecia. L'arancio inve ce fece la su.a apparizione nel bacino mediterraneo al princi.p io del secolo quindicesimo. Nel s.u o seco11do ' 'iaggio n el nuovo Contirte11te Cristoforo Colombo fece scalo a Gomer~1 , r1elle isole Canarie, dove acquistò capi di ltesijan1e e nu111c1·ose varietà di semi di frutta • e cli ''e~dtali , fra i quali anche semi di arant io , liu1one e cedro. Il 22 no,rembre 14. 93 egli ragg·iunco l 'i sola di Hispaniola, dove fondò una colonia agricola. Il prof. Traub ba potut(> .Dp]JUrare cl1e la p·i anta di lim one fu int1oclottn 'r~rsn il 1579, ad OJ)era di missionari frllt1 cc~cfl ni, nella 'F lorida n1eridiona]e , dove vi si acclirnatò perfettamente. Più tardi e precisan1(;nte intorno al 1769, e sa fu introdotta nella California, nel l\iiessico, n el Brasile e i1l. ~ltrr regioni a111ericane sogget1e alla dominazione spagnola. (Da cc L'1fvve11ire Sanitario n, 20 ott. 1938) . 1


IA!'iNO XLVI,

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SEZIONE PRATICA •

POLITICA SANITARIA E GIURISPRUDENZA.(") Concorso provinciale - Procedimento ille. . gaie.

guenti considerazioni: « Attesochè la· dichiarazio11e. integrativa dei ·s.er Yizi r esi in zon a di 01perazioni 1pre,rista d al G. ·M. n. 58'8 del 1922 L 'art. 1± del R. D. 11 marzo 103·5 n. 28'1 ven.n e is.titui t.a allo scopo ·di ,eliminare i dub bi .stabilisce, com e è r1oto, ch·e og·1ii Commissario di interpretazione e l e i11 e1sattezze o lacune di~pone di 10 punti per il g iudizio d ei titoli, ch e, assai frer1uentemente , si verificano n.e gli di 10 punti per ciascuna d elle prove .pTatich e sta Li di ser ·vizio o fo1gli matricola ri , nei rigua re scritte e 10 per la prova orale. Soggiunge. che di della sussistenza d~lla qu.a lità di ex comh,a tl~ vot.azion e. peir 01gni prova è costituita dalla te11te d ei militari , intesa come appart enenza .s on1111a dei punti attribuili a l candidato da .a r eparti mo·b iilitaii i11 zona di 0 1perazioni. Le ci a~c1111 Con1 ini ssa rio. g iitin1 an1'e:nte, p ertanto, il i\tlinistero dei LaSe la Co11lmissione stabilisca lYer le varie caYori Pubb.Jici, n el ban1do di concorso 20 ottotegorie coefficienti fissi, ch·e debbano espribre 1J34-XJI, ebbe a richiedere la suddetla n1.ere il g iudizio del Col1egio an zichè dei dicl1ia razione integrativa, per evitare gli ac:Singoli Commissari , opera illegitttimamente cennati possibili incon venienti ed eliminare in IJer eccesso di poit ere e viol az ione del citato 111 e.rito al d elicato requisito di ex-combattente, ~rl. 1.1:. Infatti, ·da queslo procedimento· deriI 'interpre tazione di documenti militari da par,·ano c0n~eg uenze 11on accc t Labili · non c'è d et e di erg.ani civili, al rigua rdo n on . sem1)re liberazio11e di ciascun co11corrcnte .sui vari ticompetenti , per sostituirvi quella, quasi aut oli , esse r•d'o già p·:necostituil o lln giudizio co1t <~n tica e solarnente sicura dell e stesse autorità legia1c astr ati.o, da ap1p licarsi mecca11icamento n1ilitari . .al caso concreto; è escusa la possibilità di ri« Se: così è, come nor1 p.u ò dub·it.ar.si , è evil evar e eventu ali particolariLà dei titoli c~ami­ dente ch e la n1an cata pro1d uzionc di qu el donati. ct1rnento d ovuto a difetto di diligenza dell 'inLa Co111111 i ·sionc, certamente armata di po- t er1eissato, n o·n po teva esser e san ata e sostituita t ere discrczic 11nl e, non può lin1itare o modifida una interpetr.azion e d·ello stato1 diÌ. servizio -cnr e l e at1ribuzioni dei singoli inemb ri n è può rrJilitare c h e, per l'accertam en to ,del detto re· , .l1riare jJ 111orl.J ùi formazion e degli a tti collequisito , per la leg.gp, d·e l con cor so , non spet.gi&li. Tanlo n1eno l) UÒ sostituire al si tenia dei ta ,,a alla Commissio1ie g iu·dicatricc d el con -coe ffi cienti num eri e.i variabili q u·el1o dei punti corso stesso. f1s8i , i qu ali non diffe·r e1n ziano , n1a ]i ve]lano « Nè è in,rocabile a l caso l 'ap1pJi cazione d elil git1di zio. l 'art . 3 d el bian 1do di con corso, costituente d'alP er intendere ques la r isolu zion e risultante tronde una fa·c oltà e non un ob1b 1ligo d e11 'An1della se·nle11za d ella V Sezio n e del '('.o n ig lio di 1ninistr azio,n e e riguardant e la r egolarizzazioS1aio , 15 l u glio 1938 n. 690, è utile avv,e1tire 1te di d ocum enti ri chiesti per l'a mmiss ione cl1 e in quel e.a o ìa Commis&ione aveva staa.O'li ·o sami ·di concorso· ·e non già il completal1ilito lJer ci;.1 cuna categoria di titoli lln punto n~e11to o l a regolarizzazione di doc1Um enti ribase costante , a ument ab ile di llna misura fiscJ-1iesLi per l 'attribt1zione di eventu.a li b en e' ~a: cale.goria VI, punti b·a se 20, più 10 per l a fici ai candidati , da riserva rsi , com 1e è ovvio , -specializzazion e in chirur·gia e medicina, più s·r1npre ed esclusivam ente. all'iniziativa ed alla 6: '>5 J JèT la specializzazione in ostetricia e diligenza d,e i singoli interessati n. così via. La Co·m ntis&ion e aveva s tah ili1.o che È da avvertire ch e questa risolt1zione pr~ ­ tali punti si inte11de,rano attribuiti con11)lessi~uppone un a disposizio11e .de~l'avviso d.el .cori, ..amenle dal Collegio, si ccli è n on vi era macorso, cl1·e in cojn creto r1ch1e2A la d1ch1ara nife. tazioP.c d el giudizio d ei singoli Co1nmis7.ion e in teig·rati va . F11ori di questa i1)otesi , per •l:;..'tr1 qualsiasi concor so pubblico, è sufficiente Ja docu:r nentazione normal e d ella cond izion·e 1di ~~x combattente: mezzi speciali di prova ex-com.battente. 1

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del servizio prestato.

Il i\fi11isL.01ro dei Lavori J) u bl)l i ci aveva ri<'l)ie,~ to es1}ressam.ent e:, con l'avviso d el co·n ·Corso la esibizione della dic11iarazio ne integ rativa d ei servizi prest ati in zona di opera: zione, 1)r evista ·d.a l G. M. n . 588 d el 192'2 agli -effetti èlella prova della condizione di e·x com])at t.c nli e clell 'attribuzionc elc i relatiYi bellie,..fici. La IV ezion o del Consig·lj o cli Stato, co1n -decisione 17 febbraio 1938 n. 112, h a riten11to rtecessario tal e atto ai ,s oli effetti , s'inten 1de, "ClelJ.e a r>plicazioni d elle norme cl1e presuppo·n ~or1 0 la qt1alità di ex-c'o mhattcnte, per le se1

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A coloro che non ne siano già forniti, rammentiamo l'utilissimo M a1iualetto e del quale ne tenia'nio dispo1iibili ancora alcune copie : Prof. Dott. AUCUSTO FRANCHETTI Medico Pr-0vin ciale presso la Direzione Generale della Sanità Pubblica

Appunti di Legislazione per gli Ufficiali Sanitari Volume in formato tascabile, di p agg. VIll ,200. Prezzo L. 1 2 • p iù le s~ese postali di spedizione. P er gli abbonati al « PolicJi, nico » sole- L. 1 0 -8 O franco di porto in Italia, Impero e Colonie. Inviare Vaglia Postale o Chèque Bancario .illa Ditta POZZI editore, Via Sistina 14, ROMA.

La presente rubrica è affidata all'avv. GIOVANNI SELVAGGI, esercente in Cassazione; cons. l eg. del nostro periodico.

LUIGI


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[ A NNO

XLVI, :Nu!\r . 6]

NELLA VITA. PROFESSIONALE. •

MEDICINA

l?oLA. Co n.sorzio Provi n cial e A ntit ub er colar e del-

SOCIALE

Ricovero lavoratori agricoli assicurati affetti da • tubercolosi polmonare. · l a Co11fcd cr azio11e Fasci la d ci l avor a lori del} 'Agricoltura h a co11i.t1nica lo al l\1inis ler o d ell In1

tern o (Dircz. gen. d ella Sa11ilà i}ubbl.) uno sche1na di co nven zion e ch e i11ira, m ed ian le O})portu11i accor d i col Con sor zio pr0Yi11c ial e a11 li Luber col ar e, a cli ciplin ar e il • oll eci lo ricoYer o d ei l avoratori agricoli a ssicurali - e·s clu i gli impiegati ccl i m ezzadri - i quali, a eguito cli accertamenti diagn os lici eseg uiti presso i di sp en sari d ei Con sorzi provinciali antituber col ari , ven gan o r ico110sciuti affe l li <la tuber colo s i p olmon ar e . Il fine ch e si p r opone lo ~che1n a a11zicl etto rientr a, i1l l i11 ea di Jn assin1a , 11ell e dire l tive i111p arlite cl al ~1ini s l E:ro , c ir ca il 1empe stiYo allontan a111er1to dei tubercolo tici p olmon ari d agli a111 bienl i in cui viYon o cd il l or o ricovero in ad ulti luo,g hi di cu r a . Perl ::111to , co n c ircol ar e j11 cl a1a 20 gennaio, n. 14, si }Jrega110 i ·sjg·11ori Prefe lt i cl i seg11al ar e l o sch em a di con ven z ione i11 p arola ai Con sor zi provi11ci ali antitupercolari , affiJ1 ch è ques ti vogliano b cn evolmenle esa111inare l 'opportu11ità di adott arlo, i1ell 'inter es. e gener al e d ell a 1)r ofil a s i co~1tro l a l uber colosi . 1

CONCORSI. Posti vacanti. AunIA (Rovi g·o). Ospedal e (; ivi le. -

Con cor so p er titoli ed esami , a Diret tore unico d elle lre Sezioni disp en sariali d i Pisino, I-lovig no e Albona. Stipendio L. 12.000; trequinquenni d ecin10 ; inde1111ilà Ye ltura JJ. 6000. Tassa L . 50 . Scad . 15 febbraio. Rivolger si alla Segr eteria. P o T EIS ZA . Coriso r zio. Prov . Anli ti i ber c. Il co11cor so :i n1 edico a iuto i1el J)isp en sario 1)r OY. a1r tilt11)er c . è r eYocat o. l'I stria. -

Assis len1e cl1irurg·o ; per titoli ; e Là limite 35 a .; tassa concorsi L . .SO; s tip. L. 3499,20 lorde, vitto, ·s t a11za co11 obbli go assoluto d i pernottarvi . .Servizio entro 10 g ior11i . Chied er e n11nt1nzi o all a Segr et eria. Scad en za o r e dic iann ove d el 31 m ar zo . B OL ZANO. Osp ecla l e Ci v i l e. r\ i ten le n ella Divis. chirurg. e a sis t enle nella T) iY. der111ocel lica ; scad . 28 febbr .; ·s LiJ). L . 4500 lor cle, pii1 vitto e allogg io 11ell 'Osp ed ale. Cl1ie<l rre 1Ja11do all a Direzion e ammini st ra liYa. Fn A ~ LU H t\ . (Ved er e LA SPEZIA). LA SPEZIA. R eg i a Pref ett u r a . - È indetto il pri1no co11corso, }Jer titoli rd esami , p er un posto di coçidiutor e pres o l a Sezio11e Medico Micr ografica d el _Labora torio P rovinci ale d 'l g·ien e e di Profilasi de J.. a . 1)ezja . Per lu l te le con di zioni ( lip end io, caclcn za, altre i11o<l alit à ecc .) ' ed er e i1cl precedent e· 1i. 5 d el 30 g e1111 aio. LA ,SPFZIA. R egia P r ef ettur a. - 1~ in el etto pubb lico con cor so, ])Or t itoli ed esan1i , ai po li di 111ed ico co11dotto ù ej Co1nun i rti La Sp ezia (93 con <lo l la) e Fra111ur a. P er tull e le co11<Jizio11i ( Lipencl io, caden za , ;di r <' i11odalit à ccc.) ' celer e nel p r eCl'<lcn lc n . 5 d cl :30 g·en11 a io. J!IL\ o. r.011.r:.igli o degl i I stituti Os[Jilalieri. < ~o ncor~ i J)Cr t itoli ccl e ·n111i ad t1n l)O to <li aiuto cl1irt1rgo ('<l a ,3 po:::. l i di a '· i lcn1e 111 ed ico chi1urgo; iSCa<l. or e l G d el 2 n1ar zo. RiYolge rsi al 1> ffic io Pro lorollo (,·in Os ped ale .5 1. E tà l in1ile :~3 a nlli . · r a·s~ a L . 50 . ... li pclld i r i ·p e l l. L . 6450 e L . 5600 ; nll 'a iulo cl1ir urgo L . 3000 jnde1111 . 1.ra :-. l'e r lc: ag l i a ~~ j s t cn l i JJ. :360 . crY . al l. ; atn1 1cn ti . l~l1i e d e rc copia d cl bando di co11cor ·o .

Ro~rA .

'ft{i riisl <n·o dell e Comunicazio n i

d ello Stat o) . -

(Fe r rovie-

Concorsi p er titoli ai seg11 c11t i pos ti di Medico di l{iparto: Ancona P alpmbin a, F o ligno Ilo: P ag·anica, Pesar o 11°, Piedilt1co, Rieti Ilo, Tuoro (A11con a) ; Bernald a , Ma rg h erita di Savoia, ~fesag·n e, Poten za 1° (Bari) ; Argenta, ~rqu à, Bevilacqua, Cas lel1nag·g ior c, Cer vja, Gon zag·a-Regg iolo, ì\iiira11dola .Qzzano, Polesella , Rin1ini !Ilo,. Savio, S . F elice s ul P a nare (Bolog n a) ; Giave, ~Io­ res1 Ploagl1e (Cag liari) ; B9 r g o S. Lor en zo Io, Cert aldo, Ra polan o (Firen ze); Ko;vino 11°, Cal i tri-P escop agan o, Cét111pon1arino , Cast elfra11ci , S. Se ' er o 1(\ (F oggia) ; Corial e, l~rugarolo , L aigu egli a, P r asco -Cr em olino, ~1i g r1 a n ego (Gen ova) ; Bor g·o1.icino, Capriol o., Cr escen zago, Dele bio, Gh ed i, ì\ililan o Rogor ed o, P eschier a , Pizzig h ett one, Ro. Zen o l!'olzano, Verd ello (i\iiilabecco d ' Oglio, n o) ; 1\.lbanoYa, l., alcj an o-~Ion drago n e , Rip alJotto11i., ,S. An astasi a (i\apoli) ; Bal estra le, Ca11ica li ì 1°, Cefali.1 Ilo, Con1itini , Fulg a lor e (P aler n10) ; CiYi-· lella -l)agan ico, Monte Amia la, l\1Ior1tepe scali , Oz-· zano Tar o , Pi'~a I 0 , P on led er a Ilo (Pi sa); Ferole to Antico, P<1 Ji zzi , l\osarno JJ.0 , S. Eufe1ni a La1nezia ( P..eg·g io ·C al abria) ; Campoleon e, Gallese . 'f~­ ,·erina P alidoro, P alo, Sezze Rom an o I 0 , St1n11glian o: S. ~1Iarineìla (Ro rrJa) ; Bag·n asco, Ba1 dichieri-'fi crliole, Borg ofranco, Borgosesi a, Cent allo, Chio~1onte, Ovig lio, Spig 11 0, Strambino, Valle , Verna11tc (Torino); C~·rig.1 0 , Mezzocoron a , '\' aldaora, '\' illa])assa (J 'r ento) ; Aidu ssina , F iume II 0 , Po: \la Cfries le); Cism on d el G r appa, F eltre , l\Io l ta di Live11za Ilo , Schio , S. Stin o di Live11 za , S. Vito al . 0 Tagliam e n Lo, Val vason e, Vicen za III , '\rittor10· \-en e to (Ven ezia). {nviar e d.om a rHl a e richied er e i11forn1azioni ai risp ettivi Isp ett or a li Sanitari (i11dica ti fra p ar en tesi) . Scad en za or e 17 d el 2 febbraio 1939-XVII. Roi\IA. A1itlisl er o d elle Co muni cazi.oni. Ferr ovi edell o St at o. - Con corso ad 8 posti cli allieYo i·sp P.t 1ore in prova Ira l11edi r i chirurg i ; e là ljrn i le 3() anni. Scad . 1 1nar zo . Chied er e av' iso-progr a1n 111a. Rivolger si alla Direzion e Ge11 . d ell e F. S. ( er Yizi<> P er sonale e Affari Ge11er nli - Con cor i) i t1 Ro111a, piazza J ella Cr oce Rossn. SASSARI. e one.or so al posto cli di r ettor e Con sor zi o antitubercoÙIJr e d i ossa r i. - Il t ern1jne utiJe p er l a p resent azion e <l ei ù ot' u 1n enti di r i to & fi ssat o al 24 aprile 1939. P er cl1i arimen ti r iYolg ersi all a Segrc ter ja (P alazzo d el Govern o). I l p r esident e: 'I .\.RC H I~nTTJ . S 1EN \ . Soci et à di E secu I ori d i Pie Disp osi: ion; . - l\ii ecli co assiis l e11 Le n ell '0 J1e<l ale P. ieh i a Iri co di . . Niccolò ; tit oli ; T... 10.000 r 7 tri en n i <li T.. . 900 e d i L . 9:30, er' . al t . L . 2•300, c . v. E tà lini il e an11i 35 al 20 g en i1 a io 19:39. cacle11za or e d odic i <lel 20 febhr:l io. ll iYolger si ~]l a cgre lcr ia , 'i a Uo111a 41, Siena. •


SBZIONE PRATICA

Ass is tenle n ella Sez . n1ed .-111icrog r af. d el Lab or. cl 'ig ien e e })r ofilassi ; .sti1). L. 9000; 4 quadrie1111i di L . 1500 e L . 1400 ; $ U})plen1 . serv. a lt. J_,. 2700-3000 ; c.-Y. Età lin1ile .32 a. al 23 dic. 1'assa L . 50. Scad . 31 n1arzo. , -ITERBO. l\. 1-'ref ett u r a. Presso il Laborat orio d 'ig ie11e e profil assi sono banditi i con cor si a dir ett or e ed a coadiu tore della Sez . m ed .-1nicr ogr af .; ~ade11za r i sp ettiv . 15 marzo e 1 m ar zo; st i1)endi L . 11.700 e L. 7000 ind enri. s~rv . alt. L . 1000; clieci ])ienni v en lesin10; p ercenlua1e. R ivolger si .all a III Divjsion e (Sanità). 1·tt 1E5TE . R . Prefellura. --

1 ;

RR . Prefellure

80110 <l]lcr li i co n cor si di . 0guilo i11dica li : Co nclo ltr n1c<licl1e nelle pr0Yi11ce cli : _\ ,cl lin o, i1cr J)OS li , scacl. 20 UJ)rilc; <~u 1n1)o b :tsso, J>er 9 l)Os lj , ' Cacl . :30 a1)ri1c; Co1110, J>rr ,3 J>O · 1i, "cad. 30 aprile; Cre111ona , J>C? r G })OSl i (di cu i 1 J1 el ca11ol. ), se acl . :11 111 a rzo; 1:;-og-Jia, 11er 4 posti , scacl . 15 marzo; For11, })Cr 5 J)Osti , scad . 31 m ar zo; RoYigo, p er 6 po~ tj , cad. 31 n1ar zo, o re 12; SaYon a, pe r () p os ti , scacl. 31 i11ar zo; 'L' ries le, ])er 2 11osl j , scad. 31 m ar zo; T riJJOli , })Cl' 10 J)OS l i, S<'acl. 15 Inar zo. . Direl lorj cl 'lrl'f.i ci cl ' jg ien e e u ff ic iali sani tar i nell e province di : Cre111011a, p cl ca1)0] uogo, scad . 31 InFl r zo; ._ a, 011a, J)C r un con·s or zio, scacl. 31 1narzo. Labora to ri pro,·ir1cial i d 'ig jen e e p r ofi la i , ez. 111ecl.-111icrogr af ., n el le p ro, ince d i : Can1pol)a·sso, per a s isle11t e, scad . 30 UJ)rile.

Concorsi a premi. F 011 rf azi orte J1ar ag li un o.

Dalla ll. L 11i,crs ilà <lj Ge11ova è i n det to i l con co~so }Je r un l)rcn1io cli L. 1000 al migl iore 1aYor o fa l lo i 1l It alia ulla Lu bcrcolosi . Scad. 31 d ice111])rc. Dornancl a nl Rett ore. P re1n i L epetit. Il Cornilnlo })Cr , l a medicina del Con sig lio Naz io1 1alc clel lc r jcercl1e 11a p rorogato• al 28 feb b r aio il t ern1ine p er l a p resentazione delle d oman de clj 8111111i ·sione al co11corso a i premi cli l at1rea Lep e1 i L, oncl e c0n se11 lire Ja i:>arlecipazio11e D color o che co1tscg·uirann o la l aurea nella sessione s lraordi11aria rl i fel >braio.

269

r i Lo la 111ed aglia l\ ingsley, la ]Ji(t al La clistinzion e cli cui di sp on g·a l a Scu ola , a: E. Bru n1pt, proi e-ssor e di p ar assitolog ia all 'L 11 i Yer si tà di P a rig i ; ' i\' . Schulen1ann , professor e cli far1nacolog ia all ' U~i versità di Bonn ; V\1 . . Pa llon , professor e en 1er1 lo cli enton1ologia all 'U11i' c r it à di Edi1nburgo, g ià dire ttore del Real e I lilt1lo cl i m edic in a p r eve11 t iYa a Madras; ~I . A. Barber, IJrofessore d i b a tter iologia e p at ologia all 'U11i,·ersi là d i Kansas (Stati U11i ti) e add ~ L t o all a 1"011.cl élzion e Rockefeller. Neg li a1111i scor si l a n1cd agl ia J\ i ng. lcy er a st at a asseg n ata , tr a al tri, agli ilal ia11i: 1\ . Cclli , C. Golg·i , Il . Gr as i. 1

a tutti I Sanitari ltallaul:

Nuovo Testo Unico delle Leggi Sanitarie con NOTE e 001.\(l~ENTO d i CARAPELLE On. Dr. ARISTIDE, Co nsigliere d i St ato e JANNITTI PIROMALLO Dr. Prof. ALFREDO,

Con sigliere di Cassazione. (• ) Rip ortia n10 d alla pregevole « Rivista Palermo,· n . 1 , ge ·: n aio XII I E. F .

Sanitaria

Siciliana »,

t< C<>n accttrata vest e editoriale, L'Edit ore Pozzi di R<>;na ha op-

pcrtunamente e tempestivam ente pubblicato il Nu ovo T esto Unico delle Leggi Sanitarie, con n ote ed aggiunte di di~e ben noti compe• tenti nel campo della legislazione sanitaria : l' On. Dott . .Af'i.. stide CarapeLLe, Cor..çigliere di Stato, e il Prof. Alfredo ]annittii Piromallo, Consi'g!iere di Cassazione. « Questo pregevole v olum e, che fa parte della Collana d.e " Il Policlinico ' ' , costit uisce un sobrio ed accura to studio delle varie disposizioni di legge, t a le da poter e dare una dire ttiva s i· cura per l'interpretazione d elle disposizioni stesse. 11 11 commento darà certam e nte modo a tutti i sanìta ri che vor. r anno consulta rlo , di giova r si di tutte le ch iari fi~zio ni date dai due commentatori : esso serve «a dare le linee fondamentali, lo· gicbe .e giuridiche aff inchè colui che è chiamate; a d inte rpretare ed applicar e le leggi , sapp ia come r egola r si, facendo buou uso della propr ia logica e d ella p arola della legge » . <1 Rit eniamo pertc.n t·.J utile consigliare ) 'acquisto del Mannaie cui non mancherà 11 dovuto, meritato successo n . Pa lermo. gennaio XVII E. F. FE:?DINANDO SALPIEfRA..

o M (])

>

.

NOMINE PROMOZIONI ED ONORIFICENZE u }Jl'OJ)OS la del Duce, ì\Iin i t ro per l 'Africa I lal ian a, il ])rof. P ier an gelo ~feinerj, Diret tore dell 'Os1)cdal e di San •Gal1 jcan o in Rom a, è st at o insignit o della co111.men da della St ella cl'Italia, A l 11os lro Ya lor oso coll abo·r ator e i pil.1 sen li ti rallc-

g·ram e11 Lj. Con reg·io t a co11ferj La a l Corisiglio 111eri lo cl ell a

d ecr e to su p ropo1sta d el Duce, è slaal prof. Car lo Ben ed etti, con sig liere delle Ricer ch e, l a ined ag·li a cl 'oro al Sani Là pubblica.

....

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o GJ fr.

Il do l t. Anlo11io Bonad ies, segre lario n azio11al e della Società It aliana d i Gast roenterologia, è s lnt o no111in ato i11cn1bro corrispon dente clell 'Associag ione Gastr ocnterologica Nord-Am ericana.

Per gli a bbonamenti al u Policlinico >> rispettivamente sole L. 3 6 i n brossura, e sole L. 4 3 rilegato 1n tela, franco di porto in Italia, Impero e C-0lonie.

La Scu ol a di :f\Iedici11a 'fropicale d i Liverpool , i11 occa ione d el suo 40° an n iYer sar io, h a confe-

Inviare V aglia Postale a lla Ditta LU IG I POZZI, editore, V ia Sistina r4, ROMA.

V olume tas=abile di pagg, X Il-720. P rezzo: in brossura L. 4 rilegato in tela L. 4 7 , più le spese postali di spedizione.

O;


270

cc IL

POJ.,ICLIKJCO »

N O TIZIE DIVERSE Congressi medici. Da p nrte d elle ·sezioni lecniche idroclin1alologicl1e provi11ciali p er\ en gon o al Si11claca1 o i1azio11ale d ei 1\ifedici ass icurazioni circa la più larga partecipazione di m edici al I Con gr esso p·er ]a valorizzazio11e del p atrimonio idrominerale italiano, per il quale le Sezioni idroclimatologi.ch e st anno svol ge11do la più atl~va propag anda al fin e di interessare tutti i m edici al problema i111posto dal Regi11) C 11el piano clell 'autarchia n<tzion nle. Si prevede p er ciò il più ]ar go su ccesso di quest a pri1na manifestazione congr essi s tica ch e, per r agioni organizzative, avrà luogo n ei gi.orni 22 e 23 april e prossi1no, anzicl1 è l J l e 12 fe pbraio con1e or a s tato precedentem en I e annunziato·. .Sarà p er ciò po·ssibile conlinuare n el modo più a ltiYo e p en etrante la prop ngan cla Yrrso tut li i 111edici italiani. Il Co11g·r esso avr à luogo n e l salon e dcll 'autarr hia presso la Mostra Autarcl1ica d el Mi11 cr ale Italiano dove i m edici potranno amn1irare , oltre agli in ter es ~ anti padjgJioni rigu ar clanti le Yarie attivit à ai1 tar chicl1e n azjon ali , a11.ch e il p acliglione delle acq u e inìnerali ìn ct1i ono r apJ)r esen tat e t utte le principali s tvzio11i idroclin1 at olog ich e italiane cì1e s la11110 a. di111os trar e la grandiosità della nos tra ricchezza idrom ine rale e la gr ande importanza ch e ad essa d eve attribuirsi ai fini cle1la com }Jle la realizzazion e del J)ian o autar chico impostato ~ per~ eguilo Le11accm en te d al Tlegin1e F ascista. 1

1

[AN•No XLVI, NuM. 6)

an a to111ici terrà la sua 34a riunion e. Per ·sole1111izzare il cente11ario della dottrina cellulare il l)rof. Hans Petersen , di V\i"urzburg , svolgerà il t enia cc Problematica d ella dottrina della cellula ». Alcune r elazioni concern eranno le vitami11c n e i r ig·uarcli d ell 'ar1 a lomid. •

La Socje tà tedesca di chirurgia terrà la su a 63a. riunione dal 12' al J 5 aprile in Berlino, n ei 1ocali d ella Langenbeck-VirchO\\•-Haus . La Società co111prende ormai più di mill e soci, tra nazionali e ·s tranieri. Per infor1nazio11i rivolgersi al preside11le, prof. dott. Nordmanr1 , Director d es ~Iartin Luther-J(rankenhause , Berlin-Grune\Yal d, Ger• i11an1a. L 'Associazione medica americana si aduner à a St. Louis d al 15 al 19 maggio, in numer ose ezioni. È ques la la magg iore manifest azione m edica degli Sla li Uniti. Con1e di con sueto , al Con gr esso Yerrà ann es·sa un a grande mostra. Segr eleria : North Dearborn Street 535, Chicago, Ill. , ,S. U. d 'A. La Società 1s Yizzera di m edjcin a in tern a t errà la su a asse1nb]ea annuale in Zurigo il 20 e il 21 n1<iggjg. ~emi: « J-'e porfirine in biologia e in cli11ica )), r ela tor e il prof . A. Vannotti ; « Lo st a to a ttuale d elle ricer ch e sull 'agranulocitosi )), relalor e il lib. -doc. K. Rol1r ; il prof. W. Loffler farà delle dimos trazioni clinich e. Si prega d 'inYiar e i Liloli delle comunicalioni ll On oltre il 15 111ar zo. Rivolger si al presidente, Dr. O. Roth, Scl1affh au ser str. 2, Winterthur, Svizzer a .

Il 3o Congresso in Lernazio11ale di n eurologia si ter rà a Cop en agh en d B:l 21 al 25 agos to. Temi principali : 11 ·s ist em a endocrino-vegetativo i1 el suo sig nificat o p er la .J1eurologia; Le m alattie n er vose er edi la rie, con sp eciale riguardo a lla loro genesi; Il problem a cl cll0 avitam in osi, CO·n sp eciale r iguardo al sist ema n er voso p erjfcrico.. Rivolg·ersi al prof. Petle , Univer sila tsn ervenlcJinik, Hamburg-Eppend orf, Hampurg 20.

L 'Associazio·n e Nazionale Fascis ta Dottores·se i1) lnedicina e 'chirurgia t errà il Congr esso n azionale a .Salso1naggior e, durante la 1seconda quindicin a di in aggio, in occasion e d el centen ario di L. Ber zieri. Per proposte o comu11icazioni rivolger si alla Segretaria, dolt. E. Barcngo, Yia S. Eufemia 19.t rv.filano. Onde fac ilitare .l 'agg·iornam ento degli j11di1izzi tutle ]e Collegh e sono pregate di inviar e subito il proprio indirjzzo alla Segr etaria .

Ricordia n ·ro ch e il 10° Co11 gr esso internaz. ai 111ec1icina e <lì farmacia 1nilila1i ·::i terrà a Washingto11 dal 7 al 1.3 IL1aggio, sotto la presidenza del ge11. m ed . Charles 1' . Reynolcls, direttore gen erale del Servizio di sanità militare degli St ati Uniti . La segret eria gen er ale 11a sed e n ella biblioteca m edica milila re (Army ~fedical Librar y , Washington , D. C.) .

Il 60 Con gr esso dei d ern1a tologi e sifilogr afi di lingua francese è indetto a Parig i dal 12 al 14 ottobre, sotto la presidenza del prof . Milian . Ten1i di r elazione : Le balanopo·stiti · L 'is tainina in der mato-sifilog·'rafia; l.. 'agranulocitosi in d erm at o-Yenereologia. Sono ammesse comunicazioni attinen ti a questi ar go me n ti. Segretar~o gen er ale: dr. Georges Bacl1 , boulevard Malesl1erbse 147, Paris.

Il 3o Co11gr esso in Lernazio11ale di n1icr obiologia i adu11er à , ot to gli au spici dell 'Associazion e internazio11al e dei nlicrobiologi, d al 2 al 9 settemb re a 1 ew Yor k , n ell ' cc Hotel Waldolf - As toria» . L 'iscrizion e impor ta 5 dollari ; non comprende la p artecipazion e al b an ch e tto sociale n è il costo del volt1111 c d egli Alti. Presidente : T. M. RiYer s, Rockcfe11 Pr Insti tut e for Medica) Re·sear ch , York Avenuc a11d 66th Street, Ne'v York City; segr et ario gc11cra ìe : ~I . I-I. Davvson , College of Physicians anrl S·u rgeon s, 620 W est 160 th Street , New York City; tesoriere g en er ale: Kenne lh Goodn er , Rocke feller In·stitute for Medical Reisear ch , York Avenue an d 66th ,S lreet, Ne\\' York City. Per l 'Italia riYol Q"cr si al prof. Azzo Azzi , rio Med ail 3, Torino . La 4711. adu11a11za dell 'Associazion e d egli an a to1n i ~ i si terrà a Buda1les t dal 2 al 5 aprile, col p a1roci11io d el Reale Govern o Un gh er ese; contempo1·anea1n en te , d al 3 al 6 aprile, la Societ à degli

Il Congr esso annuo n azionale m edic o portogh ese avrà luog o in settembre a Louren ço ~'.larqué s , colonia di Mozambico, sotto gli auspici dell'Associazione m edica del Sud-Africa ; sarà presieduto d al d ott . Va·sco ~almeirin e posto· sotto il patrocinio d el ministro portoghese del! 'educazione e clel g o·verna tor e d ella provincia di Mozambico. I dottori Bos tq_c e Carvalho, ri sp ettivam ente seg r et ario e t esori er e d ell 'Associazione m edica locale, sono i11caricati d ell 'or ganizzazion e. Dal 26 novembre al 5 dicembre si è svolto in Han oi (Indocina fran cese) il 10° Co11gresso del1'Associazion e dell ':Estrem o Oriente p er la medicina t r opicale, in numer ose Sezioni. Il 7 n ovembre si è t enuta a New Dehli una co~ferenza sulla formazion e professionale dei m e d ici n ell 'India, sotto la direzion e del gen. m ecl. E . \v·. C. Bradfield , direttor e ge11er ale d el SerYizio m edico indian o .


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:5EZIONE PRATICA

Un congresso france·ae sull 'alimentazione i è ~volto a Dieppe il 18 e il 19 novembre, sotto la presidenza del dott. ·~Iartel, n1erribro dell 'Accadc1nia di Medicina, col patronato della presidenza del Consiglio dei n1i11istri e di vari ~1inisteri.

Corsi di perfezionamento. _.\Jl 'l'stitl1to per malattie naYali e lropicali di A11Jburgo sono stati organizzati tre corsi: uno per medici di bordo, dal 6 al 25 n1arzo; uno sulla medicina tropicale, in lingua spagnola, dal ] O al 29 luglio; uno sul! a medicina e l 'igiene troJ)icali , dal 2 ottobre al 2 dicembre . Il terzo di ques li COI'Si compre11de la patologia esotica e la parassilologia per n1eclici, ve terinari e zoologi ; la freq11 enza i li e .~o presuppon e una buo11a conoscenza della li11g ua tedesca. Esami facoltativi, per il conseguime11to di un diplon1a. Rivolger si a: Ins titut fur Schiffs- und Tropenkrankheiten . Bernhard Nocht-Strasse 74, H a1nburg 4, Germania. ~u1nerosi

corsi di p erfezionamcnlo 111ec.lico· so110 org anizzati J)er il 1939 n elle Uni,·er silà tedesch e; n e è pubblicato un prosp e l lo in « Yied. WelL >' d el 28 gennaio (1)p. XXV-XXVII). So110 quasi tutti di breYe durata . "Cn cor so di perfezionan1.enlo in n eurologi a s i terrà n ella Clinica delle n1alattie del 1sist e111a nervoso dell ' « Ho·s1Jice d e la Salpetrière » in Parig i (bouleYa rd d e l 'Hòpital 47 ), sotto la direzione d c1 prof. ]\follaret, durante jl 111ese di 111ag,g io. Ccn. s ter à di 32 l ezioni, in due serie; tassa cl ' iscrizio11e jler og ni serie : fran cl1i l .jQ. · Un corso di urolog ia si I errà sotto la direzione clel prof. Ch evas·su presso 1a F acoltà di n1edicina cli Parigi, a partire dal 20 marzo ; comprender à 10 lezioni. 1'a·s sa fr. 300. l{i volger si alla Segr e teria d ella F ncollà.

L'almanacco delle stazioni idrominerali europee. Si è ndu11a to a St. :Nforitz, il 23 gennaio, il Con1itato direttiYo d ella F ed er azione internazional e delle stazioni termali, colla pres{denza d ell ~Arci­ duc:;\ Giuseppe France·sco di Absburgo. t stata d eci sa la pubblicazione di un almanacco clelle s tazioni idrominerali europee a caratter e i11lernazion ale e a tale scop o è st a to i1ominato u1t comitato medico tecnico di r edazion e 11elle per._on e dei signori Sch1nicl t e Vog·h p er l a Gern1ania , Rebucci p er l 'Italia , 1\lo ncorgé p er Ja !<'ran ci a, Die ll1lem p er la .S vizzera .

Assistenza odontoiatrica in Germania. In Gern1ania l '01)er a n azio11alsocialis la di assis tenza l)Opolare. preoccupala p er la diffusione delle malattie d entarie nell 'infanzia, da t empo ha i s tituito 24 gabj t1etti odontoi atric i m otorizzati, ognuno d ei quali co n st a di due veicoli, con a bordo due m eclici dentisti e un assist ente; nonchè tre grar1di autoambula11ze p er oper azioni chirurgicl1e . Nei bambini trattati l 'in cidenza della carie dent aria si è ridotta al 6 %. Invece tra quelli ch e si sottraggono al trattamento, n ei grandi centri urbani, l 'incidcnza d elle aff~zioni dentarie r aggiunge il 95 %. Si è ora d eciso d 'intcn ·s ificare questa form a di assigtenza . 1

1

Un po' dovunque. Col 26 gennaio· h anno a,·uto inizio, i1ell 'aula <lella Clinica ~fedica di Ron1a, le sedute scientifiche della Sezio11e Laziale della Società italiana cli g as tro-cn le roJogi a p er l 'a11no accademico 1938-39. L '.1\ s·sociazio11e ~Iedica Tries tin a si è adunata i giorni: 27 novembre, 2, 9, 16 e 30 dicembre 14 gennaio. Sono state fatte conferenze e cornu~ica­ zioni da: G . G. Palmieri ; C . Pierguidi; M. Novak ; A. D'Ag r1olo ; G. Pieri; P. Ro,,·in ski; P. Marcovich. La co1n111emorazione di Past eur nell'Istituto Pasteur di Parigi, è stata rin1andata al 15 marzo.

L '01)cra Pia cli Santo Spirito e Osp edali Riuniti di Roma ha in cos truzio11e due nuovi padiglioni all 'Ospedale del Lit lorio , p er 200 posti, e sta po·r tando a termine una nuova Malernità al Policlinico l T111berto I, p er 100 posti, così da compen sare parzial1nente la tl e111olizione di un 'ala del1'0 ·s pedale di Sanlo Spirito, con capacità di 350 })Osti . È in progetto la parziale d err1olizione e ricostruzione dell'Osp edale di S . Giovanni, p er 600 pos ti, cori una Maternità annessa, e la costruzione di un nu'JYO Osp edale a Grottap erfetta , nell'an1b it o cl ojl 'Esp osizione 1942, p er 1000 posti. La spesa con11)lcsisiva 11on è lo11Lana dai 100 1nilioni di lire . 1

Il 18 gennaio si è ir1augl1rata a Berlino la Fond azione di studi d ell '~·\ ssociaz ione italo-germanica, ch e si propon e lli favorire i Yiag·gi di studi e di })res tare ausilio a Lutti coloro ch e vogliono approfondire l a con oscen za <lell,1 cultura dell'altro Paese. La Società ùi rnedicina di Rouen , d 'intesa con la Società di m edicina veteri11aria della Senna Inferiore e d ell 'Eure, ha organizzato lo studio delle brucellosi un1an e ed animali. Si è te11uta una riunione, in cui 11 d ott . Dubois, sp ecializzatosi nello studio delle brucellosi, ha tenuto· un a confer enza ; ~eguirono alcune corr1unjcazioni. Gli studi m edici in Germania a partire dalla prossima Pasqua comporteranno un maggiore sviluppo di lavori p.r atici , come pure conferenze obbligatorie sulla storia d ella m edicina, sui proble1ni r azziali e sulla p olitica demografica ; sarà anch e r esa obbligatoria l a pratica della medicina del l aYor o . Ad iniziativa di Lord Horder, il Parlamento inglese prenderà in esame un progetto di legge ch e discipljn a l a rumoro·sità degli apparecchi radio .

Il 20 genn aio sono sta le Lrib1J Late solenni onoranze al prof. G . B. Allaria, direttor e della Clinica pediatrica del! 'Univer sità di Torino, in occa sione del suo 25° anno di catt edra. Gli .... amici ed allievi hanno consegnato al Maestro una m ed aglia modellata dal seri. Edoardo Robino ed il Yolume di scritti de gli allievi. Il Co1nitato nazionale di assistenza agli orfani dei m edici morti in guerra ha fatto allestire un art1stico calendario e lo diffonde tra i m edici, ced endolo al prezzo di lire dieci. I proventi andranno d evoluti ai fini assistenziali dell'Ente. L 'invio è accompagnato da una nobilisima lettera. I medici che non avessero ricevuto il calendario possono .richiederlo al Comitat o, ch e ha sede in Rom a, Y1a ~azion al e 200.


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cc IL POI..TCLINICO »

A Lucca

i11ccll co a' eYa i11 cura un bambi110 <li se i 1ues i 1 Vitlorio Zanno11i, affet lo cla enlerile; egli ordinò benzoato cli odjo l)Cr bocca e ·spirilo crinfornto per i'rizioni; una fatale di trazione fece inverUre i inedicinali e il pjccino è rnorto ql..1alcl1e ora dopo l 1ingestion e di un cuccl1iaino di :s1)irilo canforalo. 1J11

Il dotl. Jì'rancesco Oria d i lYiila110, durante una ascensione n ella Valtellina, fu col lo cla malore L·<l ·è morto per assicleran1ento, malg r ado le 'energiche ·cure appreslalegli da un colleg·a che, era in sua ·co1npag n ja. Il J)rof. Pasq11ale Nuzzi cli Napoli, i11e11 tre attendeYa il tran1 per rinca are, ve11ne investito da un 'aulomobil e e riportò ferì.le graYi 1 giudicate ~guaribili in quaranta g iorni. Il prof. lì'ederi co Alzona , primar jo r1ell 'Osp eda1e Maggiore di Bologna, g uidava la propria automobile che, a causa del gelo, è ·s littata, anelando .ad urlare con lro un cancello. J. . 'i11sig ne ani tari o ha riportato frat li1re ad u11a spalla e varie contu·sionj. ]?er delitti con lro la . n1alernilà a Perugia sono ·s la1 o arresta le rl11 c· levatrici e d enunzj a te set I e a1tre d onne; a lloma sono s lal e arrestale tre clonnc, <li ct1i clt1e in fcrrl.1jerc. · ·

I g·iornali hanno flat o nolizja d el d olt. Giuseppe l3ertini cl1e, accerta ta la necessità cli un intervento cl1irurgico su di una puerpera da lt1i vi itala, aiutò al I rasporlo .dclJa sles·sa, durato. sei ·ore, lungo una 111t1laltirra coperta di i1e.Ye: da Balzo clei Cignj a ~lonza110, cli tante 8 k111. Di là e1111e poi effettuato jl tra porto alla Clinica ostel rica di Bologna; J)er tal n1odo la i11aclre Yenne salYa ln cl a ~ i c ura morte. 1 "\

l;rofoncla111c11tc ro, ternati cllamo nolizia della pcrclila di A ORl'lA FERRANNI ;\1'J 1 n1ae·stro del gior11alisn10 n1cdico i la1ian o, Yalcn l e i11edico e stu<lioso. ' Esprimiamo alla consorella « Riforma Nfedica », <lella quale lo Sco1111)arso era d irettore responsabile, 1€ 11os tre J)Ìt1 en lilc conclog·] ia11ze. Di L11i diren10 in un pros in10 numero.

LA

REDAZIONE.

CUORE E CIRCOLAZIONE P eriodico mensile <liretto dal Prof. CESARE FRUGONI Ca po Red attori : Prof. C. PEZZI, Mil ano - Prof. G. MELDOJ~·ESI, Catania Il Numero 1 (Gennaio 1939) <:o ntiene: Lavori originali : I. - R. AGNOLI-D. BUSSÀ: Ricerche cliniche e s peri1uenta li s ulle alterazioni elettrocardiografiche esistenti nell'uremia. - II. - A. GRASSI: Ancora 1111 contri..buto speri mentale per il ri stabilimento della circolazione cardiaca. (Anastomosi cardio-polmonare). - III. - I R1zz1: Su un sepimento nel lume dell'aorta discendente. - IV. - D. MASELLI: L'importanza clinica dei complessi ventricolari trifasici in I I I D. I Periodici s pecia lizzat i : Archives des maladies du coeu,. et des vaisseaur. OH. LAUBRY. P. SOULIÉ t' J. LENÈGRE: Un caso di grande insufficienza cardiaca da coronarite nodulare. - G :r{OERNBR, R. FoNrAI NB e P. MANDEL: Iperte nsione arte1'iosa permanente ottenuta mediante la resezione dei nervi 1:egolatori della pressione e sua influ 0 nza sulla funzione renale. -· ZeitschYift f. K,.eislaufforschung. J. D t \LER: Sn di un insolito. ingrandimento dell'auricola i:, inistra. - M. LATZEL: La durata relativa della sistole nel bagno caldo. - H. ZOTHE : Ricerche sulla azioJle della strofantina nei disturbi vascolari periferici. Tra le rivi ste ed i cong r es s i : CH. LAUBRY: Patogenesi de l'angina pectoris. - P. C os sio e F MARTINEZ: La peTcussione del cuore controllata co11 la registrazione grafica dei rumori di percussione. - BLAS MoIA : Lo studio del coniplesso ventricolare negli elettrocardiogrammi con devia,zione dell'asse elettrico a sinistra. - P. LAURENTIUS: Aspetti patologici dell'elettrocardiogramma dopo il lavoro nei bambini. - M. AUDIER: Le flebiti da sforzo. - E. A. HINES e G. M ROTH: Tabacco e pressioae sanguigna. - C. A. MoR.tlLL1 : Le espan.sion i ~ istolicbe dei ventricoli del cuo· re. - G. P ENNETTJ: lviet~bolismo dell'acido ossalico e cardiopatie. - R. ScOTTI-DOUGLAS : Rsperienze cliniche con cardiotonici e sedativi Notizie b ibliog rafich e : A. CAr_,ò : .i\.tlas de phonocardiogra.phie cliniq11e. Abbo n a n1c nto p e r il 1939: Italia L. 5 O ; Estero L. 6 5 . • P er gli associati al « Policlinico ,,: Italia sole L. 4 3 ; Estero sole L . 6 O.

Un numero separato L. 6 , 50. •

Inviare Vaglia Postale o Oh èque Bancario alla Ditta LUIGI POZZI editore, Via Sistina 14, ROMA.

Indice alfabetico per materie. 1\ cl1ilia:

con iderazioni . . . . . Png . )) J.\.nacore~j i1ell 'in [ezione. l])c. . . . . .A.11tro di Hign1oro: corpo es lraneo )) eccezionale . . . . . . . . . . . . . )) Bibliografia . . . . . . . . . . . . )) CrrYello: inelas lasi carcin on1a lo. a •

(;on.corsi : vari ci

. . . .

. .

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Di spepsie fu11zionali . Dolori renali . . . . . .. E111icrania: tratlan1e11lo T~111orragia dal r cllo: cat11 e Ga trili cronirhe . . . . . . Gnslro-enterol og·ia: con1unicaz.

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. . . . . . . . . . . . . Limon~: inlroduz. in An1crica . l\1edicinai sociale . . . . . . . . ~1ialgia epidemica . . . . . . . . . Morle 1mprovvisa d uran le il n11o·to Poli omielite: trattan1. . . . .... Pol111onj li. da pneumococco clel tipo VII Punll..1ra slernale: tecnica e Yalore clinico con spec. refrrenza al kalaaza r . . . . . . . . . . Tifoide: diagnosi ierologjca • . . . Traun1i cla spor t jnYernali

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Diritti di proprietà riservati. -

Non è cornsentita la ristampa di lavori pubblicati n°l Pol icl in ico se non in seguito ad autorit,ta;6one scritta dalla ,.edazione. ~ vietata la pubblicazione di sunti di essi senta citarne la fonte. L'EDITORE

A. Pozzi , resp. Roma, Stab. Tip. Armani di

~1.

Co1 1 rrier


''

Nnm. 7

Roma, 13 Febbraio 1939 - XVII

ANNO XLVI '

PERIODICO DI

''

MEDICINA CHIRURGIA E IGIENE

fondato nel 1893 da GUIDO BACCELLI e FRANCESCO DURANTE

SEZIONE REDATTORE CAPO: PROF.

P~ATICA.

CESARE FRUGONI

Clinico Medico di Roma '

PREZZI

D' ABBONAMENTO

ANNUO AL « POLICLINICO » PER

Singoli :

I tal ia (1) ALLA SOLA SEZIONE PRATICA (settimanale) L. 70 (1-a) ALLA SOLA SEZIONE MEDICA (m ensile) . . L . 55 ( 1-b) A LLA SOL~ SEZIONE CHIRURGICA (men sile) L . 55 -

Estero L. 115 L . 65 L . 65

IL

1939

Cumulativi:

Italia Este ro (2) ALLB DUE SEZIONI (pra tica e m e d ica) . . L . 110 L. 165 (3) ALLE ruE SEZIONI (pr atica e chirurgica) L. 110 L. 165 (4) ALLE 'IRE SEZIONI (p r at.• ru ed . e c h irur.) L . 140 L. l:JS

U n num e r o separato d e lla SEZIONE MEDICA o d e lla CBIRURGICA L 6; della PRATICA L. 4,00

SOMMARIO. •

Lavori originali : G. Labranca: Significato delle prove

Notizia bibliografica. - Cenni bibliografici. Appunti per il medico pratico : CASIS'}:'ICA E TERAPIA: Le

sierologiC'he per Ja identiìicaiiione del Corynebacter ium diphteriae. Note e contributi : A. Fusetti: La terapia della febbre ondulante -con la mar etina. Studi riassuntivi : F. Sciacca: Cisti e tumori del polmone. Sunti e rasse.gne : CIRCOLAZlONE : H . Siedek : Clinica e terapia dell'insufficienza cardiaca aoota. - G. Fahr : 11 tra1tamento delle i rregolarità. cardiache. - MISCELLANEA: A. Eldhal: Porfir ine e inetodi clinici per la loro iimostrazione. - G. Sanarelli: Le cacosmie boe-. cali.

LAVORI

ORIGINALI

f{. 1JNIVERSITÀ Direttore : Prof. P. DE Br.As1.

.li::;TI TUTO D' I GIENE DELLA

DI ROMA

form~

cutanee ulceros e del morbo di Hodgkin. Problemi del così detto eczema. infantile. - L'allergia cutanea nell'inf~zion~ gonococcica. MEDICINA SCIENTIFICA: Stu di su l metabolis.m o e s·u ll'i.m·u ortanza dell'iodio nei giovani organismi. - VARIA. Nella vita professionale : Medicina socia le. - Concorsi. - Nomine, promozjoni ec1 onorificenze.

Notizie diverse. Indice alfabetico per materie.

al i, b iochim i che ·e. biologiche (rim andiamo a l recente lavoro di 1F ranza e Colarusso per un (lggiorna111ento della letteratura s ull 'argomento), si p ensò di utilizzare a tal e scopo anche le r eazioni si erol ogi cl1e. Da questo p u nto di yj__s.ta le r eazioni più studia te sono state quelle di aggluti nazio11e e di fissazio11e del con1plei.1 11en to. P·ur tiro ppo· bii &ogna confessare che .anc11e questo nuovo indirizzo non ha cl1iarito 111aggiormente la questione, notando._ i ubito t he 11011 esiste un unico grupp·o s ierol og·ico lJer t u tti i difteric i. I risul tati dei vari AA. so11 tutt'al tro cl1e concordi. t\lc uni, per n1ezzo dei sieri ag.g lut j nanti, banno c:reduto d i lJoot.er di,ridere i difterici in due g·ruppi (Langer, Havens, ecc.), altri i11 tre (I3cll, Murray , ecc.), al tri in qua ttro, in cinque (Robinsor1 e P eer1ey, Durand, ecc .), i11 dieci ( Eagleton e Baxter, ecc.), in dodici, in tredici , ecc. (Nisl1imoto , ecc.). Così pure, n1entrc vi so110 AA. cl1e affermano poter si differenziare nettamente con tali i1r o,-e i èliDterici veri dai p se udodifterici (Dur:and e l\1asol1, Fitz Geral d ·e Doyle , v. Prze\\1 oski , ecc.), ve ne sono altri ch1ei n egano assolutan1ente tale possibilità (Gorrieri, Lattes , Nishimol<) , Bruckner, ecc.) . i

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S ignificato delle prove sierologiche per la identificazione d ~ l Co1..ynebacterium diphteriae. DoLt. GrovANNr L.&~RRANCA, assistente.

La r icerca e l 'identificazione del b. d ifterico uei p·r odotti patol ogici, non presenta gen·e ralrnen te difficoltà alcuna e peT111et te di g iungere quasi sempre. rapi da1nenle alla diag11osi. Purtu1.'t a via in a lcuni casi, nei quali interessa i1on scarr1biare p·er b . d ifterico un in n ocuo pseudod ifterico (prin1i cia si spor.adici che precedono un :epidemia, ricerça dei portatori), la diffe1·cnziazio1i-e fra l 'agente della d ifterite ed alcuni altri corin·e bia tt.eri non patogeni è tutt ' altro che semplice. 1 tentativi degli AA. di trovare dei caratteri differenzia li praticamente utili so110 numerosi, n1a i r isultati conclusivi re&tano sempre i11.certi. t~alli te ]e speranze di r isolvere se1npre il pro.bl~ma con l e sole· prove d i colorazione, coltu-

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« IL POLICLIKICO »

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J\isultati a un dipresso analogo 11anno otte11u1 i tutti coloro che ha11110 preso in esa111e la r eazio·n e di fissazio11e del compl~·n1ento (Ar1r1a11d-Delille, v. Prze,vos.ki, G. ·.Bull e C. M. ~1.c ke e., Kolr11er, Morse, Sto11e, Meuton, Coo11er e Funel, ecc.). (~uindi n e·s suna con clusione si cura e incor aggia11te .si è avuta adoperando p€r la diff erenziazio11e di questi gern1i l e due reazio11i i111mundiag·nostiche inn.a11zi d ette. Co11 la t ern101)r ecipitazione, ii1, ece, sembrava fosse stato possibile dire u11a parola d eci~ jva e d efinitiva al rig·uardo. Due ,.U. americani, lo Smith e il Kaufn1a11, sarebbero rius.c iti p er mezzo delle terJ1101>recirJiti11e e aclo1v·era11do· iJ.er la 1)r eparazione dell'estratto batterico p1recìpitante la tecnica di I\.run1,viede e Nobel, 11on solame11te a differenziare con certezza i difterici dai p&eudodifterici, l11a anch e, sottopor1er1do p seudo-m en1brane sospette alla estrazione di sostanze prer.ipit.anti specifich e.1 a diag nosticar e la difterite in meno di un 'ora, con ri1&ultati n ettame11t e più precisi di qu elli ottenuti con le pro,1 e di color.azione e colturali. <Jues.ti fatti , così interef'sa11ti dal J>Unto di vi ~ ~a pratico e scie ntifico, non h anno aYuto, a qua1lto ci risulta, confern1e o contraddi zioni, J11a vengono ri portati, senza alcun comme·n to , n el grande; trattato tedesc'o del J{olle-Hule11hu t. Avenclo a n o tra disposizione nt1111 erosi sti))Ìti di difteri ci e di l)Seudodifterir i , i solati i11 i1r eced e111ti ricer ch e (I ) e tu dia ti accuratan·1e11te n ei. lor o caratteri inorfologi r i. ti11toriali, colturali , biochimici e ]) iolog·ici , ci sian10 propo.sti di tt1diare e controllare le af~ern1a­ zioni d ei due AA. an1erica11i e cli estendere ull e1ior111·e.n te le osser,;azioni si erologiche n el c;11111)0 d ei difterici . e pseudodifterici. A tale scopo , con due ceppi di difterici abbian10 pre11a rato , per otten·er e ieri precipita11ti s pecifici. , tr·e conig li masc]1i del 1p1eso di 2000 g·r a1nmi og·nt1r10, seguendo l 'abituale tec11ica: og11i tre o quattro giorni .abb iamo inocu lato per via endovenosa g·li anin1 ali con d osi prog r essivan1ente crescenti di colture u ccise e preci san1ent e ogni coniglio riceYet te 4 inie1\oni di cc. O, 5 - 1 - 1, 5 - 2 di una e111ulsion e })alterica ottenuta so~pen d endo in 10 cc . di solll :zion e fisiologica una agar coltura di 48' h cli s' ilu i)PO. L "en1ul'Si one veni,·a 1scaldata a f,8 11 C. per 45 e una se1Limana dopo l 'ultin1a i11iczio11e i co nig li , a digiuno, ' 'e11iYa110 sal as~a li alla carotide. 1

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G. e

G. Osservazioni ed ;rtclagini sulla difterite cutanea. (Gior. It. Dermat. ' ifilol. , febbraio 1938). (1 ,

L\ RR\NC \

SNNTonr

Co11 due s tipiti di pseudodifterici, segt1endo la stessa tecnica abbian10 preparati 4 altri co11ig'li . tre 111ascl1i ~d una fer11mina, del i)eso o&ci.llartte tra i 2000 ed i 3000 grammi, che . . ono stati ugualn1e11te salassati alla carotide dopo una seltin1ana dall'ultima in1 ezione. Co1\ i sette sieri così ottenuti abbiamo inizialo la 11ostre prove sulla r eazio•n e di .p reci1)i I azione. Berr la p,reparazio11e del] '1es tratlo .batterico p r ecipi.ta11te ci siamo scrupolosamente attenuti al n1etodo r)roposto da Kru111'\ivÌe·de e Nobel, sr guito e con sigliato da Smith e I\ aufman nelle loro prove p er la diagnosi d ella difterite. r :sso consiste n ei seguenti t e1npi : 1) Emtrlsionare una agar coltura in o,µ - I cc . di .a rttifor111ina e bollirla per parecchi miIlu"ti .a lla fian1111a , p1·evia ag·g·iunta nella pro,·etta di qualcl1e pallina di vetro -i11er impediI"e. ch e la ebolli zione avven.ga tumultuosament e .con i)roiezion e del liquido fuori del tubo. 2) P\affreddare. 3') N·e utralizzare con so]uzio•n e normale di JlCl adopera11do con1e indicatore la fenolftal eina. Il pH optin1u11 è di circa 8,3. 4) Agg·iun g·ere. 5-10 volumi di alcool etilico a 95°. 5) 11.accoglicre n1ediante centrifu.g azione il precipitato C\h e si forma in pochi minuti. In qu1e5to, ternp·o si. può affr·e ttare o aun1entare la precipitazion e scaldando· lievemente il liquido ~ ubito ~opo l 'ag·giunta d ell 'al cool . 6) Ri1)r endere il precipitato con 1-2 cc. di soluzjone fi iolog ica e far bollire direttamente alla fiamn1.a. Si ottienie così un liquido liml)ido , ch e altrin1enti pt1ò esser e reso tale mediante centrifugazio·n e. Alc une volte I 'estratto così ottenuto può ridi,1entareJ n el corso dei ' 1ari trattamenti, notf,·ol111ente alcalino assum endo colorazione ro~a. ln Lal caso si. riporta a plI 8,3 (punto di ,·ìraggio della fenolftaleina) con qualche goccin °di HCl N/l. Appunto con questo n1etodo , ch e g·ià l(rum'"'· iede e Nobel a,,e,·ano u sato per la clifferenzi<lzione dei ' 'ari tipi di pneumococchi negli ·11uli , Sn1ith e Kaufn1an sarebbero riusciti ad e$trarre :-:;ostanze precipitanti sp ecifiche dalle pseudo-memb·r ane di indi vic111i. an1malati .di . difterite. Questi A t\.. stratific.ando sopra un sie ro ai1tidifterico tali estratti , in pochissimi n1in u ti avr eb·h ero ottenuto un })en evidente anello di precipitazione zon ale S])ecifica . ~el le no&Lre esperienze abbiamo uc.ato, co111e cons~gli.c.\110 i sudd etti .\.\., d elle }Jl'OYettine da }Jr ecipitazione. d el dian1etro di c:i1.: 0,4 ?ell~ fJU ali m e tteva1no a contatto quant1ta eguali d ei cliffer c11Li sieri con i differenti an tigeni pre1

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I~i\.~NO

XLVI, Nc:ì\I. 7]

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SEZIONE PRATICA

.

Ci]Jitanti ottenuti, con ]a tec11ìc.a sopra riportat a, da colture pure di difl erici e di pseudodifL.e.rici. La lettura veniYa fatta subito e ri1>e luta dopo 10 minuti di permanenza a temfJeratura ambie11te. P er ogni prova a bbiamo sem•pre piarallclan1ente allestito d ei controlli co11 sieri 11or111ali. Dire1no ·~ubit.o che in n essun caso abbian10 a' t1lo r eazioni zonali specificl1 e, n eppure m ette11do a contatto i sieri con l 'estratto preci11ila11te omologo. Le r eaz ioni zo11ali era110 assenti d el tutto n ei sieri precipita11Li e n ei controlli, o, se pre.. . cnti n ei sieri precipitanti, lo erano egualn1ente nei controlli. Ab,b iamo eseguito la stessa 1 eazio•n e u sando anche il co1nune si ero antidifterico del con1n1ercio co·n risultati· u gual1nente n egativi. Nel dubbio che la i)r eparazione ·d ell 'estratl<) n o11 fo sse bene riuscita abbiamo, con la ste.&sa tecnica , pre parato liquidi precipita nti da culture su agar di b. tifici , p~rati.fici A e !B e colib·a cilli. Stratificando sopra i rispettivi i1nn1unsieri qt1esti estratti, abbiamo i11 og ni caso osservato , entro pochi minuti , tipiche reazioni zonali. Que&ti nostri ris ultati d·el tutto n egati,ri i)er quanto r~ua rda il g rup1)0 d ei corineb•alteri , non ci hanno eccessivamente sorpresi, perchè .già Krumwied·e e Nobel a,revano osser,rato ch e il loro rnetodo non era utilizzabile per i germi acido-resistenti , e Alessandrini h a r ecentemente notato che a n che il gruppo d elle Brucelle non libera co11 quest o sist·ema n essuna sostanza precipitante. Nel corso delle nostre csp·e·r ienze, n ella preparazio11e di estratti precipitanti da colture di germi appartenenti al gruppo dei corineb·atteri , .si è verific.ato dopo l 'aggiunta dell' antif or1nina , lo f't·esso fenom eno osservato dall 'AJe1ssand.rini per le Brucelle. Mentre l 'emul ioJLamcnto n·ell 'antiformina di patine microbi-· ch e di germi appartenenti al grup·p o tifo:coli dà l uogo ad una sen1ig·elificazione· ch e scon1p3rei a l~r~e11a comincia l'ebollizione, trasformandosi in una soluzion e quasi perfettamente lin.1pida , m·escolando invece antiforn1i11a con i difteri ci, com e avviene .p er l e brucelle, non $i .assiste a n essuna gelificazion e e c~n l 'ebollizion e il licruido resta sempr e torbido. Dai risu ltati d·elle nostre esperienz e sian10 quindi indotti a cr edere che non è possibiJ.e, al lo stato attuale, J)Ot er clifferen ziare i b . difteri ci d ai b. p seudodifterici p er mezzo delle ]Jr ecipitin·e. Tali resultati concordano con quelli ottenuti da Spanedda il qual e, pur u sando un a t ecnica completa111ente .dirfereinte dalla

.

r1ostra , sia n ella -11re1Jarazione d ei sieTi cl1e della sostanza precipitante, con clt1de affer111a11do che no11 è possibile, ·p er m ezzo dell e r eazioni di precipitazion~ ottenere alcuna (}jffere11ziazione o raggrup·pa1ne11to importante dei difteri ci e pseu clodifterici. Reazio11i precipi tanti zonali spec ificn e nel ca1np-0 d ei difteri ci sono state ottenu lie., n1a 11on fra sieri antibatterici ed estratti b.a tterici, l1ensì fra sieri anti lo&sici ·e tossine. Pur avendo in nanzi d etto come il criterio sierolog ico n on si JJr esta a classificazion e di tipi nel r.a n11Jo d e.i J11icrobi ll])J1arten e11l.i al g ru.prpo d·ei co·r ineba tteri, per evitare l 'obbiezione cl1 e i i1ostri sieri for-;sero privi di a11tirorpi pecificj , come qual che volta . u ccede quando si acloperano i conigli come nni1nali siero-produttori , abbiamo voluto eseguire con essi le reazioni di fi ssazion e d el coin"plemen. to e di agglutinazione. Dicia1110 Sl1bito ch e la r eazion e di fissazio11e d el complemento ~i è verificata semJJre tra i sieri e gli stipiti ornologhi, fatta ecc·ezione di un sier o che non ha presentalo reazioni di fiAsazi on e d el complemento co11 nessun antigen e. P e.r la preparazion·e d egli antigeni per quesla reazione abbiamo seguito l a tecnica che, 1.ra le n1olte saggiate, con i O'lia Ruth L. Ston-e . J:ssa con siste 11el ripre11dere patine di agar colture di. 48 h. di svilup1po con 12 cc. di solq.zion e fi.&iologica og11una e n el manten erle J1er 4 giorni in termostato . Il ql1arto g iorno si titola il 1)ote,r e e111olitico ed anticomp1ero ent.are d·ell 'a11tige11e e si allestisce la i)rova come per la co1n une R. W. Come abbiamo d e tto , sei sieri dei sette sagg·iati p1,esentavano tipica reazione di fi.&sazione rl~l complen1ento verso il ce·p·p ·o 0111ologo, m entre i. controlii ese,g uit·i con sierj n or1nali e1J1olizzavan o perfettan1ente. Tentativi di uti.]j zzare questa r eazione i)er differenziate i difterici d ai pseud odifterici ci sono falliti, percJ1 è un siero antidifterico presen tava fissazione del com.p len1ento solo col ceppo omologo, e g li .altri sieri saggiati la presentavano in man i er a irregolare con. piccoli gruppi di difterici e pseudodifterici. Per tali ragioni abbia1l10 abbandonato ~ubito le ricer che. In q u anto alle p rove di agglutinazione esse sono state eseguite adoperando la tecnica proposta da Dur.a nd. In qu·este prove di aggluti.na1io11e si incontrano non poche difficoltà per otte1tere cn1ulsioni on10.genee ·e non fioccose di b. difterico; q uesto ger1n€ infatti . con1e è 11oto, tende a sedin1entare spontnneamente formando in breve tempo un <t])bon1


276

« IL P OLICLINICO »

[.A._

XLVI,

NO

NUl\iI.

7]

.

dante deposito ch e disturba notev0Jn1ente ]a lettura dei risultati. l'afleccl1i sisten1i so110 ~lati co nsigliati p·er ov\ iare a questo incon ·venie11te, quale la centrifugazione delle emul1

TABELLA

I. Siero antidif· tcrico d ilui z.

Stipiti in esame

I : 200

.B . difterico ))

-+ + + - -

Ripani 1 Giacobini

))

Popoli

))

De Peteis

+++

))

Capo

---

))

Paolini

+

))

Bocca

---

))

1

+++

- -

B. pset1dodifter. Bonfanti ))

Sier o an tipseudod ifterico diluiz. I : 200

,

Paln1ieri Gomma

+

))

Ano

))

O. D.

))

Palma

))

Ripani 2

+++ +++

+++

))

sioni batterich e, !'.a ggiunta a que le di glioerina, ecc. Noi, segue11do il Durand, ab·biamo s-0s.peso le patine su agar in pochi cc. di soluzion e fisiologica, in modo da avere uria emul$ion e r11 olto de11~a , e quindi a bbiamo ten uti i tubi per una notte i11 gl1iacciaia manten endoli in posizione Yerticale. Dopo dodici ore con il liquido soprastante al d eposito forma f·(>si, e costituito da una en1ulsion e or.o.oger1e.a, abbiamo eseguito le nostre prove di a.g gl utinazione. Tutti i sieri hanno chiaram wte agglutinato g·li sti1>ili oro.olog·hi e precisam·ente i 3 sieri e r1Lidifterici fino alla cliluizione rispettivarrtente d1 I : 400; 1 : 400; 1 : 200 e i 4 sie1ri a ntiµ seudodifterici fi11 0 a l : 400; I ~ 200; I . 400; 1 : 1600. Dop·o eiss·e rci così accertati ch e i nostri sieri conten·evano agg lutinine specifiche, con uno dei sieri .antidifterici ch e agg1utinava il ceppo 0111ologt' fino al titoJo di I : 400 e col si,e ro antipseudodifterico che ag.g·Iutirtav.a il 1cieppo 0111ologo fino al titolo di 1 : 1600 abbiamo saggiato 15 sti1p iti di difterici e di psoododifterici . Nella tabella I riportiamo i risultati. Os&ervando la tab·ella sopì!'a riportata si vede cl1e il siero antidifte rico ha agglutinato solo 3 difterici sui 7 sagg·iati e il siero antipseudodifterico solo 3 pseudodiftierici sugli 8' saggiati. Da ciò se 11e può d~,<lurre che, anche avendo sag.g iato un così ribtretto num e·r o di

TABELLA

Stipiti

Provenienza

1

1

'\

II.

Morfologia

G ranuli di Babes

+ + + + + + +

+

Ripani 1

Cute

Forme lunghe

G iacopini

Faringe

Forme lunghe

Popoli

Faringe

Forme lunghe

De Peteis

Cute

Forme lunghe

Numerosi

+

Capo

Cute

Forme lungl1c

Numerosi

+

Paolini

Faringe

Forme 111edie

Nun1erosi

+

Bocca

Farin.rre

Forn1e lu11gl1e

Numerosi

+

Bonfanli

Faringe

Ii'orme medie

car s1•

+ --

Pa lmieri

Cute

Forme corte

Scarsi

---

Gomn1a

Cute

Fo:-me corte

Rari

.\no

Cut e

Forme corte

Scarsi

O . D.

Cule

Forme corte

Scarsi

-------

P:tlrna

Cl1te

Forme medie

Scarsi

---

Ripani 2

Cute

Forme corte

Scarsi

---

Naso

Cute

Forme cor te

Scarsi

;.:>

Numerosi

Emolisi

,

Nun1erosi Numerosi

+ + +

+ + + + +

Virulenza nella cavia

+ + + + + + +


SBZIONE PRATICA

slipili, no11 ci è stato possibile pcr\r.e11ire ad aggru 1Jpa111e11 ti ~1e ttamer1te distinti. I casi discordi (per il siero antidifterico il n. 11, per il siero aniipseudodifterico il n. 6) potrebbero even tualm ente e. sere attribuiti ad errata classificazione d1eg·li stipiti. Però ciò va escluso 1)erch è .Lu lti i ceppi sono stati studiati e classificati in base ai caratteri n1orfologici ,di 01nolisi e di patogenicità coine risl1lta nella tabella II. l 011 .abbiamo riporlato nella tabella tutte ]e altre prove fatte , sia di colorazio11e, fermentazione, ecc. , IJer ch è secondo noi non . . 0110 di i111portanza decisiva per la cla sifir..azione dei c:orirtebatt.eri appartenenti al g ruppo del b. di Loffler. I-liassumendo possia1no con clud ere: I ) Non è po . . sibile, secondo l e nostre ricerche e contrariamente all e affermazioni di K.a ufn 1an e Sn1itl1 po_te.r fare diagnosi di difterite per mezzo della trrrno1)ireri1J itazione, 11tilizzando l 'estra lto di Krun1\vied.e e Nol1'el. Ciò, probabilmente, peirct1è non si pos ono con tale t ec nica estrarr e .sostanze precipitanti dai germi del gruppo dei difterici-pseudodiftrrici , come già è gtato osservato da I<rum\viede e Nobel per i germ i acido resi,ster1ti, e dal1'Alessandrini per l e Brucelle. 2) Nessuna cl1iara distinzio,n e tra difterici e 1:>Seudodifterici può esser fatta, utilizzando a tale scopo le prove di ag·g·lutinazione , di fì~sazione del con11) lemento €.: di precipitazione. RIASSUNT (). L'A. studiando il comporta1nento della reazio11e di prec.ipitazion,e con l 'e tratto batterico 1precipitante di I\.run1\",viede e Nobel ha '"'onstatato c·on1e non ia possibile con ql1esta prova far ùiagnosi di difterite. Le r eazio11i sierologich e di agglutinazione , di fissazion.e, del complemento ·e di precipitazione, ~econdo le ricerch1e de.Jl'A., non possono es&ere sicurarr1ente adoperate .p er ]a distinzione dei Corinebatteri patogeni da quPJli non pato•

rre111.

277

In. lbid. , vol. LXXXIII, 1920, pag. 613. EAOLE1~ol\ A. J. and BAXTER E. M. Journ. Hyg., vol. XXII, pag. 107. F1Tz GERALD Y. G. and DonOTHY G. DoYLE. Jour11 . A1n. Med. Assoc., vol. LXXX, 1923, pag. 1675. FRANZA R. e CoLARUsso A. Diagnostica e 1'ecnica di Laboratorio, vol. IX, 1938, pag. 233. Gonn1ER1 I. Ist. Sier. 1\tl ilan ese, vol. XIV, 1935, p ag. 509. HAvENs L. C. Journ. Inf. Dis., vol. XXVI, 1920, pag·. 388. HoEN E., GnUNFELD A., Tscr-rEnTKO\<V L. Centrbl. f. Bo.kL. (orig.), vol. CVII, 1928, pag. 459 KoLl\IER J. A. J ourn. Inf. Dis., vol . XI, 1912, pag. 44. KR1.Tl\r'tVJEDE CH., NoBEL 'V. C. J ourn. Im1nunology, vol. III, 1918. LANGKR H. Centrbl. f. Bakt. (orig.), vol. LXXVIII, 1916, pag. 117. LATTES E. Giorn. Batter. Im1nun ., vol. XVI, 1936, J)ag. 533. · ~JASON E . H. Mil, Surgeon, vol . XXXXV, 1919, pag·. 560. 'JIRUTON J., CooPEn T. V., F'uNEL \~. H. Lan cet , 22 g iugn o 1933, pag" 180. n·IoRRE Nl. E. J ourn. Inf. Dis., vol. Xl, 1912, pag. 433. ~IunRAY F. I. Jo11rn . Path. a. Bact., vol . XLI , 1935, pag. 439. _ rs1-rr~LOTO G. Zeilschr. f. Immi.initatsfr., Yol .. LXXXVII , 1936, pag. 414. N1sH11\iIOTO G. Ibid ., pag. 421. :NrsHri\rOTO G. Ibid ., vol . LXXXIX., 1936, pag. 18. PnzE'' osK1 V. W. Ce11trbl. f. Bakt. (orig-. ), volume LXV, 1912, pag. 5. RoBINSON D. T., P.EENEY A. J... P. Journ. Patb. a. Bact., vol. XLIII, 1936, pag. 403. Si\I1TH G. H. , KAUF rA·N C. E. Jol1rn. Labor . ~led., vol . VII. 1921-22, pag. 619. SPANEDDA A. Boll. Soc. Intern. Microbio]., 1937, pag. 32. STONE L. RuTH. Jour11. Inf. Dis., voJ. XXXIV. 1924, pag . 312. IU

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53

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Inviare Vaglia Po stal~ o Cheque ba.ncario· all'editore LUIGI POZZI, Via Sistina 14. ROMA . .


27

(( IL

POLICLJ ~ r co

))

NOTE E CONTRIBUTI

D 'alloro ho avuto i11 cura nun1erosi casi: non, nic110 di duecc11to, e ciò ·p.e rchè la fama La terapia della febbre ondulante con la d ella mia cura d elìa inaltese si era rapidamaretina. nlente diffusa n el :f erra rese, nel Ravennate e i11somrna 11el Circon·dario come l)OSso ampia(I ris11ltati della mia decennale es1>erienza).· rriente doc un1entare av.en·d o sem1)r e tenuto di Dott. A1\NOLDO FusETTT ogni lnalato la nota clinica. u l'[iciale ani tari o di Porretta TeTr11e. NorLost.a11te ch e il i)rof. C. F. Zan elli allora Pref=idente dell 'Ordine dei Medici 111i .a bbia ripetutamente soll ecitato a pubblicare una n ota Da \:JUalche inese av·e vo noL.ato con ·Sorpresa che ~ l c uni m a la ti ·di febbre 111.elitense ch e ve- ~ulla mia Te·ra11ia, io non 1ni sono mai d eciso ni' ano alla n1ia osser, azio11e era110 stati cu- a dare diffusion e a stan11:>a del i11io metodo di rati ron la i11aretina. cura, elevo però dire ch e i1e h o J)arl.ato a molti Dal lJrof. D 'A11to·n a direttore sanitar io di luminari della scienza: tutti h anno· ap.p rovato, qt1e&t.e 1'er1r1e gior11i fa h o appreso cl1e tale nessuno m.i ha confortato con I ' es1)erie11za cocura era orinai di .pubblico don1inio d opo ~1e inopinatamen te ha fatto ora il prof. ~elli. lln articolo , del prof. Melli · app·a rso sul PoliSolo il prof. Gan111a , a l lor.a Cli11ico Medico cli11ico, Sezione Pratica, n. 46, d el 15 noven1a Siena , m i diisse n el 1933 ch e in tre casi bre 1937. che aveva c urato con la m .aretina per n1io sug~li sono procurato tal e ;.irtic olo .ed ho letto . gerir11ento aveva ottenuto ottin10 ris-t1ltato. con l)iacer 6 qua11Lo scrive. il Clinico di Parn1a Ma il prof. Rietti di ~.,errara <:lal quale n1i perc]1,0 ho avuto così la co11fern1a della efficai eicai nel 1932, dopo aver provato in dieci casi , ci.a. della cura maretinica che io pratico ormai 1ni scrisse che no11 ave,ra otte11l1to a lc un risuld a 10 a11ni e di Clli 11on lto i1tai fatto n1is.tero tato. neanche tem.porlui eo . fii~ dai primi t empi sia con collegl1i vicini e Eppure, non se n e dolga, io g·Ji r>o l rei dire lon1 a11 i e sia con autorevoli Cli11ic i · e se io cl10 110 curato poi alcuni suoi i11alati ai quali ogg·i ritorno sull 'argomento, non è tanto p.e r egli i1on ave·v a son1n1ini tralo l a n1aretina e rj,•eo dicar e un diritto ·di J)riorità quanto p·er sui qu.ali io 110 avuto ottimi risultati. far cortoscere i frutti d ella n1 ia decennale· eAltrettanto potrei dire d el n1io n1aestro prof. sperie11za in argo1t1e1:1to . Lanzerini cl1e n1i disse d'a,'er fatto i)rovare Ho scoperto l 'efficaciia della ma r etina n ella e pro·v ato la niaretina . er1za ri. nltnto (1). maltese in seguito ad un erroTe di ·d iagnosi: Tutti g·li anni p erò io avevo irttanto occaNell 'a prile d el 1928 il sig . Bettu zzi Ciro di sione d~ ved·ere dive11si n1alati e di ri111ane.re Por11etta Terme che si r.ecava pe-r la sua pro- con vinto de.11 'efficacia della ct1rl cl1e io fisfessio11c ':\ Prato (si ebbero poi numerosi casi .. avo ir1 queste cor1clusioni: di ll1c lilen e i11 quella c it tà) ritornò con feb·h re 1) la cura rd ella n1aretina i1olla 111elitense a ] La (oltr·0 40°) che curai per... febbre inte- è altrettanto efficace d ella cura c!h inini ca nelsti11ale. Non avendosi n1i·g li ora111ento si chia - l a malaria; mò do1)0 tre settin1ane un co11~ulente che pro2) l a Brucellosi viene stron ca1a dalla n1ape11deva per un1a forn1a i11fluenzale ; finalmen- -reti11a sl da ritenersi definiti,·arrle11te vinta ante fu cl1iamato il con1pia11to prof. Giuseppe cl1e se qualcl1e guizio SO]Jravvive; 3) g li e1ffetti della mareti11a so110 forteDag·nini ch e .avendo r iscontrato presenza di catarro al l)Oln1011e sin. parlò di forma speci- n1ente potenziati associa11dovi il fatt or e clifi c..'1 ilare. matico. I-lo sem.p re avuto una si111 patia per la n1areQue-s.to ho amto occasi one di afferrr1are p er tina, ed in quella circostanz<:i volli pro·v arla c jtare .qualche nor11e al p rof. Pozzato, dire ttore ancih e per ch è consigliata nelle forme specifi- dell'Ospedale l\{a.g giore di ~filano; al prof. c11e iperpiretiche; a-g giu11 si qualche puntura Gélrr1na citato; a l prof. C. f'. Zanelli, al prof. di chinino . Con mia meraviglia vidi abbassar- E11rico Boschi, al prof. Lat1zerini , a l medico si la ten1peratura. provirl cia le prof. Tavcrnari, al prof. Giovanni Scrissi al prof. Dagnini informandolo delDag·n ini , al m e di co prov. prof. Addari che mi • la n1ia prova e dice11dogli ch e se non era ma- h::l a ffettuosame11te incoraggiato e mi è buon lari a o n1altese a mio avvi o era una loro so(1) 'Ta11to il prof. Rielti con1e il prof. Lanzer ella (sic !) p erchè il catarro era scomparso e rini mi hanno ·scritto in quesl i g-iorni di aver no11 ·i pote.va pensare alla forma poln1onare. ottenuto in prosieguo ollin1i risu ltati dalla ma~fi rispose che continuas~i pure con maretina reti11a, e confermata la testimonianza della mia e cl11nino: guarì , ed è tuttora viYo e sano. priorità nella cura. 1

1

1


281

SEZIONE PRATICA

tl'stin1onio .assierr1e a l prof. Scalfati ispettore alla Direzione Generale della Sanità ch e mi promise di esperin1lentarlo ·in Sicilia. Dopo questi ricordi storici desidero qui fare alcune osservazioni di indole p·r atica i1on tro,-a11domi io in con·dizioni di condurre ricer(;}1e cliniche e sperimentali. All'interrogativo d el prof. l\ielli se la n1al a ltia rico111paia dopo la cura, dopo i numerosi casi osservati posso risponde re negativamente. Circa la d ose e la durata della cura dirò cl1e io ado.per o da 20 a 3'0 cg. pro dosi , 2 o 3 volte al dì. QuJ.si sempre dopo un g iorno e talvolta do1)0 una cartina si nota la depressione della temperatura. Nessun inconveni ente ho riscontrato nella c ura che è p erfettamente tollerata. Non ho oltrepassato il grammo e mezzo n elle ventiquattro ore. Una obbiezio11e di alta im1portanza n1i veni' 'a mossa da alcuni colle1ghi : Io abito a Porretta Terme cioè in zona climatica, i miei malati . in grar1 parte ven gono ad abitare n el perio{lo di cura in questi dint c.r ni fino a 800 m. e più: es&endo hen n ota l'i1r1po·rtanza del fattore climati co anzi altin1etrico n ella cura d ella brucellosi , . si attribuiva a qu·esto il m erito d ei risultati ottenuti. Io stesso nel 1925 ebbi a ~Iontese (800 m. ) un inalato, certo Bernabei ch e d op.o quai·a11ta giorni di inutile cura a domicilio e circa un rnese all'Ospedale Mag.giore di Bologna, ritorn ò sfiduciato al suo paese con una scatola di fialè di un autosiero pre1)arato da l prof. Busacc-hi . Le fiale in u11a caduta si ruppero.. . il rr1al ato .guarì ugualm·ente do.p o pochi g iorni. Che la malattia abbia Lendenza alla gu.a rigione spontan·e a e che il camb iamento di clin1a sia un elem,e nto di cura ,è be11 nolorio. Ma è un fatto però ch·e· la sola n10,ntag11a n on basta all.a cura nel1a massin1a ·p arte dei casi . Potrei citare decine di casi di malati ch e erano in montagna da settimane senza mig liora111enti e che dopo la cura ina r etinic.a son o immediatamente sfebbrati . .. Per provare l'effica1 c.ia del farmaco io ave• Vl l perciò bisogno di provare due cose : 1) che la sola cura d ella mo·n tagna n on basta; 2) che anche in pianura la maretina è efficace. Al primo quesito senza riportare i numerosi casi e le cu:rve termometrich e che tengo a die.posizione e che furono controllate al J\.fedico Provinciale posso rispondere con l 'esperienz.a personale. 1

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Al r.;econclo quesito ri'"' 1Jo11de il Clinico di Par·1r1a esaurientemente coi i1ove e.asi curati. Citerò solo al cun e osse1·, azioni d~l m ese di lug lio u. s. L ·11 lu g·lio vertn ero a l m io ambula torio: 1) Bovi11elli Giovanni; 2) Tes~o ni l r111 a ; 3) Bardasi Dinn ; +) l\landrioli A11tonio; 5) Te to11i Arturo . Tutti di Galliera; tutti era no a Granaglion e (E-'00 111.) da circa una set.Lim.a11a ,sen za n1iglio13n1enLo n ella feh·h re. Ai pri111i tre fec i inizia r e la cura; gli altri d ue ven11ero solo per accom•pagname nto e forse senza fed e per osservare. I prin1i lre sfebbrarono subito, agli .altri due conti11uò la fel1bre. Il g·ior110 15 gli altri . du.e si presentarono, ff cero la cura e guarirono tutti ritornando al loro paese dopo d·u e settimane. Intolleran za ed i11su ccessi : Sì. Devo dire ancl1e questo: intolleranza a l farmaco com e dissi, nessuna, perciò b en rit engo cl1e si possa aun1er1tare ]a dose. Insucce si: n ei cardiopati ci forse p e rch è 110 a·yuto maggiori caute.le o p er difetto di assorbimento, i1011 ho avuLo il con sueto risultato ed ho ritenuto pru dente so.s pendere la cura. Nell 'arli o lo cilato il prof. Melli scrive: cc t\ll 'es1>osizione pura e se1nplice d·ei risultati 0L te11uti col trattame11to 1naretinico è dedi ca la la preser1te nota a carattere preventivo - . t e11gc anzi a specifj c.a re cl1e non ho com piuto alcuna particolare ricerca bibliografica e 1ch e quindi no11 sono irt gra.d o di tassati,'aJJ 1è11te affP;-r111are esser0 queslo il p·r imo t e111ntivo di trat tamento di tale sor la , bench è a ltri i1011 nl-e· 11e riStultino. Certo tale trattam ento è ign orato i r1 modo assolut o nella corrente pratica med ica, e 1)0 11 fosse ch -0 per questo motivo, merita di es ere segnalato·, in yj. ta della . .;u.a cospicua efficacia ! ». Mi con&enti rù il prof. ~Ielli , dopo quanto 110 es.pos to, ·d '.a ffermare ch e io h o iniziato d a 10 anni or sono la c.u ra con la maretina, ch e l 'h o p raticata largamente e che l'h o ampia111e11 te i~ ropag·andata tra colleghi. ed illustri n1edici. Sono lie to , r ipeto, che da un pulpito ·p1iù alto del n1io v-enga la confern1a d ell e mie osser,razioni. Au.g uro ch e il metodo di cura i)erfe.zi onato da chi ha n1agg iori pos~ibili tà delle n1ie, possa essere universalrn e11te adottato e portare il beneficio d ella pronta guarigione ad 1

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282

« IL POLICLINICO »

un nun1.ero di malati che va ra1)ida111ente ·aumentando di anno in anno facendo assu111ere a lla Brucellosi i caratteri di una delle più gravi malattie sociali.

[ANNO

XLVI, NuM. 7]

(J)io·n isi) J da considerare tra i tumori b enig11i, tenendo sempre presentie. d'altronde la i)o:-,5ibil1tà di. un~. Joro trasformazione n1alig11a.

1'UJniC!ri maligni. -

RIASSUNTO •

L' A. espon e gli ottimi risultati ottenuti

dall~

111areti11a nella cura di oltre 200 casi di febbre ondulante; cura che egli pratica da circa dieci anni. (LaYoro perYenuto in redazione il lo-IX-1938-XVI).

1B en diversa importa11za hanno invece i tumori maligni d el polmone, epitelion1i , sarcomi e qualche raro en1brioidet specialmente i p1rirni di gra11 lunga i più freque11ti (11ella proporzione approssimativa di ] sarco111a su 1O epitelion1i). Esclusivamente di essi ci occuperemo d 'ora in avanti. 1

Eliolog1:a e patogen·esi. -

L a frequ,e nza dei STUDI RIASSUNTIVI tu111ori rnaligni del polmone semb•r a attual11 tente i~ netta evoluzione: certo da u11a parte OsPEDt\LE DEL LrrToR10 questo e da attribuire ai 1r1igl iorati 6ist en1i P..\DIGLIONE l\iloRGAGNI - RoM.-\. ùi<lgnostici e in ispecie allo sviluppo della radiologia, c1ella broncoscopia, ecc. ma oltre queCisti e tumori del polmone <•>. sto è cer Lo che esiste un .aumento assol11to tii 1 Dott. ~... SctAC<::A, aiuto c11irurgo . frequenza della n1alattia com·e è astenuto del re~to d a tutti gli studiosi dell 'ar g·om ento . 1) Tur11ori. Sono state einesse infatti delle teorie etioLa prima grande distinzione che ·è n ecessar] o fare nei tun1ori d el polmone è quel la di lcgich e i:n accordo con questa. osservazione e s i ·è voluta attribuire volta a ' 'alta la cau sa di dividerli i11 tu1nori b enigni e tl1111ori n1aligni. questi tumori maligni alla inalazione di o-as. Tum.ori be11ig1ii. - I ·tu111ori benigni hanno di gu err a o ·di gas da officina , alla inalazi;ne r1atura]111s11te una imp-0rtanza minima in co11di catrame relativa all'aumentato uso di esso fro11to dei n1aligni e ra ppresenta.n o spesso un ' all 'aun1ento del pari v-erificatosi nella frequenSfmplice reperto necroscopico 0 d operatorio za d·egli ascesfii polmonari, ecc. occasionale. (f'anno natural1nente ecce·z ione. a Altre cause e tiolog ich e i11vocate sono natuc1 uest.a r egol a alcuni pochi casi di tumori heralmente Je pneumoconiosi , le antra cosi, tutte 11igni cl1e 11a n110 dato se.g110 di sè ~alo per la l e 1p1J:egresse infiammazioni acute e cronil oro parlicolare situazion e a natomica, i=>rovoch e, ecc. c~uldo a~ e -e111pio col loro sviluppo dei segni j\folta importanza si vuol dar€ attualn1ente d1 stenosi broncl1iaJ.e accon1pag11ati o n1eno da ad esempio a lla sifilide. Del r ll to an ch e 5u fatti ateletta ici , infiammatorj , ecc. del relacr1\rern e tubercolari si è visto inl p iantarsi qual~ jvo l)are·n chin1a . I meno rari tra i tun1ori . be1ligr1i sono q11asi cJ1e volt.a u11 tumore. Si è attribuita d·el pari ir11·portanza a i trat1rer~mente. i fibromi , a vilu]JIJO i)er lo IJiù 11d. forse con n1aggior ragione per quello eh ~ i)er1b1011 ch1ale o endoib ronchiale: esi tono del riguarda lo sviluppo di u11 sarcoma. ]1él ri J ei li1)omi, qu·esti ulLi111i l)er lo più sotÈ stata p ure invocata l a razz.a co·m e ])r eclitO])l e urici e di fa ci] e as1Jo.r tazio11e , dei condrof' l}Onente alla i11alattia in J)a ro]a e·d è stata di111i che prendono origine dal tessuto cartil a 1t1os trat a l1na neLta prevalenza deg·Ji c;-])rei. in Q·j11eo broncl1iale a diversa altezza dell 'alber'J i~1 >ecie orienLali. l)roncl1iale inLrapolmonare o da gcrn'li cartiInfatti tra le più va te st atisticl1 e rigunrlaginei 1)ar en chin1aJi; qualch e c.aso di o teon1a nnch'P so provenie11Le con verosi111iglian za eia . cla11ti i tumoTi polmonari figurano que11 e di Jddi ~rtilagi11ei che ' ranno incontro all'ossi- Ro])in · e Ne1Jh~>ff ·do1l'Ospedale 1\iJount-Sinai di l\·e,v York! Del pari ha importanza al solito ficazion r o dirett an1ente dal Le ... t1to connettil 'età, adulta ~pecie per gli epiteliomi . gioYane vo.' co~i pure sono stati df. criLLi degli angio1:ier i sarcomi , il sesso (gli uo·n 1ini so110 J) ÌÙ n11 per lo più cavernosi, su J Lipo dei cav€rnoe~1)osti delle donne alle cau e sopr.a in Yon1i d el fegato, della n1i]za, ecc. e che &l pari CJLe) , ecc. di es i v::.nno far e considerati più con1e n1alPer concludere ::;i l) UÒ dire ch e la in11)orta11for1nnzioni , con1e errori del tessuto, cl1e coza i11aggiore tra tutte le cause etio]ogich e -on10 t11111ori (A1rlarLomi o cori stomi n el senso 1>ra esposte ' '.a ri~er])ata e11za dul)bio ai prodi Albrecht, di 'i)lasie). v'anno segnalati rt cc&si iP.fia111111atori , specie croniri . ch e faYoriparte alcuni ca ... i di embrio111j ci ~ ti dcrn1oid e . co110 l 'in orgenza d el tun1ore per le m etapla._ ie epiteliali che J>roducono, ·per lo sv il11ppo ( *) Co1) ia cli lavoro cl i co11corso. I

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[ANNO

XLVI,

ì\c.;l\I.

7J

SEZIONE PRATICA

glandolare et·ero topico che quasi sempre provocano a carico della l11ucosa bronchiale, ccc. Per quello che riguarda l 'origine c'è da dire che si è molt.o• discus. o su di essa: alcuni hanrto fatto delle distinzioni tra una origine bron(·hiale o una origù1e parencl1imatosa; in qualche raro caso di tu1nore embrionale s ia cistico (cisti dern1oide o en1brioma o tun1ore a tes&uti adulti, coetaneo) ch e, solido o microci&tico (en1brioide, tumor e a t essuti imm aturi) si sono naturaln1ente in,rocate le origini embric.:nali (inclusioni blastomeriche, ecc. ' pr<.1prie a questo tipo di tumori. La disct1ssione, oggi, specie per merito degli autori ai11ericani (Archibald, Lilienthal, ec;c.) sembra fissata d efinitivamente sul co11ce.tto che tutti i tum.o ri epiteliali maligni del polmone (esclusi quindi i non frec.(llenti sarcon1i e i rarjssimi tumori •en1brionali) abbiano una genesi broncogena. Questa genesi è sostenuta più cl1e altro dal dato e1nbriolo.g ico che tutto l'epitelio polmonare, compreso quello alY.eolare è di (pirovenie nza sicuran1ente bronchiale. f:oNCETTI

DI

CLA.SSIFICAZIONE

DEI

TUMORI

MA-

LIGNI-.

I coJ1cetti che banno guidato i ·driversi autori r1ei loro tentativi di classificazione sono stati naturalmente vari. Alcuni hanno clBJssificato i tumori maligni del polmone a seconda di un con cetto topografico ed estensivo: si è così ,p arlato di For1~e ilari (di gran lunga le più frequenti , rappresentando il 90 <J~ della totalità), di J?orrrte corticali, di J?ornie ·lobari e pseu<lolobari, di Jlorrr>e

totali.

Per quello che rigu·arda la tend,enza ·del prociesso si so no distinte Form,e. infiltranti e Form1c nodulari (uni o multinodulari). Così in rapporto al punto di origine ,del tumore ~i è parlato di Fo·1me bronchiali, di For1n.e alveolari e di Forme miste. È logico che ·esistano del pari delle classificazioni guidate da un criterio clinico, come

283

n1e11te il tessuto neopla.stico è ·d istrib·u ito varia1ne.nte nel tessuto p,a ren.c himale a seconda ch e si tratti cli for111 e no·dulari o di forme infiltrate . Nel p1ri1no caso il tessuto h a dei limiti abblé.lst,anza ne tti , i1el secondo· caso il tessuto 11a dei limiti più o meno indistinti a seconda dei casi. Il t essuto polmonare circostante si presenta variam·ente a seconda d elle diverse r eazioni di vicinanza .al quale può andare incontro (con.g estioni attive e pai&sive per proces~i cli -edema collatierale, per fatti infiammatori, iier . stasi ·da compressione vasale, e~c.). L'asp·etto macroscopico varierà ancora per i fatti di degen erazione che possono avvenire, in seno stesso al tessuto n eoplastico (pseudo-cisti, st1·p rpurazioni, ecc.). In alcur1i ca~i il tumore acquista ,quindi un carattere nettame11te cavi tario tanto da non poter distinguersi da un ascesso semplice o gangrenoso del polmone, nè dal punto di vista macroscopico, nè dal punto di vista clinico (i cosid-etti cancri-as,c essi di S·a uerb,r uch) . Il sarcoma d'altro canto si presenta ben delimitato, di forma sferoidale ed ovoide, ·d i colorito forse UE po' più vario per la facil·e possi])ilità di emorrag·ie dai vasi di cui è riccamente provvisto. Del pari può mostrare fatti necrotici e infiammato.ri. Questo conoetto di lin1itazione fà naturalmente difetto in alcuni rari casi di linfosarco1natosi localizzata, qualche volta ·d escritti, con1e v·edremo ineg lio in seguito'. Per tutti i tumori in genere esiste del pari un 'anatomia patologica macroscopica delle complicazioni (pleuriche € ' polmo,n ari) che nel caso 11ostro ha un interesse atisolutamente secondario.

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Forme a sìrttoniatologia polmonare, Forme a

tintonialologia 1nediastiriica, For1ne a. sinto1nJatologiu pleurica e Forme miste, forse le più frequenti. La classificazio11e più cornpleta e più importante resta ad ogni modo quella anatomo-patologica . ANATOMIA

PATOLOGICA l\II>\CROSCOPICA.

Dal punto di vista anatomo-patologico-macroscopico i tumori epiteliali maligni del polmone si present8no di colorito chiaro per lo più, grigiastro o biancastro-roseo. Natural-

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A 1'lATOMI,.\ PATOLOGICA l\1ICROSCOPICA.

1) Tumori c.on.n.ettivali maligrii. ·È bene trattare per primo e in maniera sche1natica la istologia dei tu·rnori maligni connettiva li data la maggiore b·r evità. In essi si sono disti11ti: Sarcorrii fusoce.llulari, costituiti al solito da y.tiù o meno scarsa sostanza fondamentale fibrillare e da nun1erose cellule fibroblastiche che preis en tano le comuni caratteristiche di malig11ità (mitosi anormali, alterazio~i cron1atiche, mostruosità cellulari, ecc.). Come in tulti i sarcomi s i nota una grande abbo11danza cellulare che può d 'a]tronde ' rariare nei rapporti con la sostanza fondamentale.

,C:JarcrJinii globo-cellulari (a , graricli e piccole c,.llule rotonde) . - La loro costituzione è

chiara .d alla semplice ·enunciazio~e. Sono f0r-


284

« IL PULICLINlGO »

[ANNO

,

XL\ I. :\uì\r. 7]

me a cellul e con11ettive n1eno n1ature e quinsog·n.a n ecessariarnenle disli11guere i tumori di di n1aggiore malignità. ln alcuni casi 1'abc:he })l'Ovengono da un ,epitelio bro11rl1ialc che ho11danza cellulare è ta]e che si arriva a·d u.n a da cilindrico si è fatto pa vin1entoso i11 :=eguito consistenza quasi encefaloide del tumore. a metap,l asia infiammatoria e i tu1nori ch e Per inolti autori p1arecchi tumori descritti provengono invece dalle cellule degli al,1eoli come sarc,omi g lobo-cellulari ' 'anno· conside- }Joln1onari (i cosidetti pne,u1nocitomi). Sia rati invece come ·epiteliomi o pure come 1unell'uno cht- n·ell 'altro caso si può a·v cre una 111ori del tessuto linfatico (Linfoblaistomi e Linfor1r1azio11 e <li globi corn ei. focilom.i). Oltre ·questi due gruppi di epitelio111i paviIl concetto ·è vero1simile. e da accettarsi ann1ent0si E"ving· ammette che ~sistano <lei casi ch e per analog·ia con quello cl1e si è fatto •per nei quali l'origine delle cellule J)a\ìin1 entose altri organi (1)er esempio: n1arr1mella) . deve essere ricercata in in.elusioni epiteliali di r\.bbian10 g·ià detto che c aratter·e comune a · e111itelio €Xtra b·r o·n cop,o lmonare. tutti i sarcon1i è il netto incapsulamento, per ]>er questa ragione E\ving clas-ifi ca i tulo meno per quasi tutto il loro decorso. mori maligni del polmone co111 e : cc l f't1oidi 1) Linfosarcomi. - Come abbiamo accennato oissia da tes uti normalm er1te contenuti. nel sono tumori rarissi1ni e andrebbero· m ·eglio poln1one, ed cc Eterotopici >> . Il terzo gruppo di tu1nori epiteljaJi € rapeticl1ettati come Forme lo,ca.lizzate della linjosarc.ornatosi (rnalattia di Itrundrat e Paltauf f) prese·ntato dag·li Epitelion1i a r.,ellule indiffer e1izial e. onde evitare confusioni di omonin1ia col vero linfosarcoma o sarco1na nato nel connettivo ~.ii Com·e è compre11sib il e le cellule cl i crucsto 11na g l1iandola linfatica. .gruppo h anno la i)articolarità di i1011 darr <l In Nel quadro del linfosarco111a inteso in senso di,·edere assolutamente la loro ori1<·ine. ..._, generico· infatti n10Jti inglobano tutti i tumori qualche ca~o sono piccolo-rotonde. ~el q11arto ed ultimo grup1)0 infin e VD nno maligni, costituiti da cellule linfatich ·e più n co111pre1s.i rgli Epiteliomi a cellule polirrtorfe. me·n o imn1ature e })arlano quindi, volta a volIn essi esiste un tale polimorfismo c ellulare t a, nel cai&o cl1e vogliano precisare, di Linfoda sfidare qualunque descrizione. blas tomi o di Linfocitomi. Altri invece descrivono a parte carne abbiaCo1ne si vede gli 1epiteilo·111i p0Jmo11ari ::ìi n10 detto so·p ra, quale· linfo.s arco1na vero e p resenlano sotto gli asJJetti più s' ariati, tanto proprio la forr11a localizzata di linfosarcomada potersi _ dire cl1e la frase -più felice per· intosi. dicarli sia st ata quell a di Cristaller quando afferrr1av::t doYersi cl1iamare il carr ino111a del Per Oberlin g l)Oi cl1e ci ha dato 11na classif.ic.azion e co·n1p1leta diei tu1nori d·el reticolopoln1one « Tumore proteo n. ' 'ernoni aggiunge che l 'ag.gettivo a11clrebbe endotelio , bisognerebbe riserbare esclusivaapplicato con a lt r ettan La verità in riguarclo al n1ente il J1or11e di linfosarcr r11.a ai trlniori cos tituiti da prolirifociti, e chiamare i tumori qu.adro clinico , come vedre·m o appresso . })iù inaturi linCobilaston1i ·e linfociton1i , e i f>) Tumori embriona·li. n ;e110 i11aturi: r eticolo-linfo-sarcon1i , r eticoloLe rare cisti dermoidi descritte nel polmo11e endotelio-sarcon1i e r eticolo-sarcomi indiffe11on richie1dono alcuna descrizione si:>eciale e·T·en ziati man n1ano· ch e si -va alendo la scala .sen clo perfettamente simili a quelle d·e crilte di irn i1 i a turi'tà. i)er altri organi. 2) Ttin1 ori maligrii epiteliali. Anchei qui possono avere un aspetto u11iloIn un pri1110 g·rup1po di que ste neoplasie bi- c.ulare, con nodulo intramurale costituito cla sog11a distinguere gli : tessuti adulti pro\1 enienti da tutti e 3 i foglietti c1nbrio11ali, e teoricamente anche un ns.pet lo l ) Epiteliomi cilinclrici. Essi so110 varian1entc trutturati. In alcuni casi hanno una costi- rnultiloculare (come alcune del teslicolo per <'se1npio). t t11ionc di Aclerio-ca.rcinon1i e J)rovengono veCosì ]o stesso si dica per qt1alche embrioiJ'(l ~ imiln1ent.e dalle g l1 ia11dolc broncb1.'.lli. Jn de, solido o i11icrocistico, costituito da t-es~n ti l• JI ri ca i più rari har1no u11a struttura di Carcinon ia solido a cellul e cilindriche. (Jl cosi- 11rovenienti da tutti e 3 i foglietti c111l1rionali d elt o ca nc ro i11idollare a cellule c ili11dricl1e). 111a allo stato più o 1neno imn1aturo. (Tra parentesi diciamo che alcu11i autori Il scco11do g rUJ)lJO è cos tilt1ito dagli Epit<>liomi a cellule squa1rtose o pa,·i1ncnto ~e . In vogliono includere tra g li Embrioidi dcl })O]' n1on e , al cuni degli osteon1i , d e1g]i encondroq~1 esl o gruppo di tumori intesi ancl1e corr1c n1i, dei n1ixon1i descritti , co11siderandoli coèJ)il clio111i malpi.ghia11i e i)aran1alpighiani, bi1

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[1\NNO

XL VI ,

~Ul\f.

7]

1r1 e E1nbrioidi sernplificati, nel senso cioè che uno dei Lesst1ti primitivamente p•r esenti e d·e rjvanti dai 3 foglietti, ab·b ia preso uno ~vi­ lll J)PO esclusivo a spe.5e degli altri. Andrebbei·o in som.m a classificati come Ernbriomi mo1indermici nel senso ·d i Roncali. Lo stesso si dica per le ci5Li 111ultiple d el polmone, o malattia policistica, considerata da molti come tumore e precisamente em brionale lJer la varia costituzio·n e epiteliale delle s ue cif'.Li (epitelio cilindrico, pò.alto, a volte a11che ciliato). Naturalmente ques ti concet ti non incontra110 la , gei11erale a1)provazio·n e e li e&ponian10 solo per q11el conto ch e se n e possa teniere). 1

QU.\.DR<)

CLI NI CO DEI TUMORI M 1\.l.I GNI

285

SEZIONE PRATICA

DEL P OL -

alla caTrlificazione di u11 lobo (ottusità, soffio, ecc.) altre volte troviamo i segni di u11a broncostenosi, altre volte ancora rilevi amo dei n etti segni pleurici. Tutto dipende c ome ab bian10 detto dalla SC'cle , dallo· S"'\1iluprpo e dalle complicazioni del tu1nore. Ad -esempio il quadro clinico a lcune volte sembrerebb·e chiari1s~imo per un ascesso (carcinomi-ascessi) pe·r la febbre, per l 'esp ettorato, ecc. Altre volte il 1q uadro è quello di una tt:,b ercolosi. Qu.a lche volta i pazie.nti so·n o stati scambiati co111e pleuritici, broncopolmonitici, bronchiectasici , ecc. In molti casi il quadro clinico era ·do111inato dai segni 111etast.atici p·i ù ch e dai seg·11i propri de·l tumore. 1

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1\10NE .

DI.t\.GNOSI.

11 quadro cli11ico dei tumori è quanto m ai vrio e sfugge a qu.a lunque t entativo di inc1 uad ran1 ento preciso. Si ]) UÒ ..,olo dire che sono stati descritti d ei quadri a sinton1atologia poln1onare, a sintol1latolog ia J)leurica, mediastirtica, ecc. J\1.olti poi per lungo teropo rimang·ono latenti o si manifestano in occasion e di una rcn11plicazion e . Pos:-:iarno solo dire ch e i sin tomi 5ub iettivi ccl obiettivi non hanno l111 valore assoluto p er il tumo~·e ma sono comuni a molte malattie pol1nonari e qual ch e volta exLrapolmonari. E sono d'altro canto confusi dalle frequ en ti comp1i cazìoni. Così J)er esempio sub1iettjva1nente il paziente accu. a spesso sen so di debolezza e n1alesse.re progressivo , qualch e volta dolo·r i puntori, è Rp esso afflitto da febb·r e, ·da ·disp,n ea sulla rui origine si è molto disc!Uss o e ch e in molti casi va attribuita a fatti di broncostenosi , pres€·nta tosse con o senza espettorato (l 'es1)ettorato gelatina di lampo1J1e rite11uto· una volta patogno1nonico non lo è più) qualche volta einottisi più o m eno abbondanti, più o meno • • cnpr1cc1ose. La maggior parte di questi sintomi dip endono naturalmente dallo sviluppo, dalla sede del tumor e e dalla pre~enza o m eno di fatti J)flreinchimali o a carico di organi circostanti. Si è visto così qualche volta il tumor e pro"'\1ocare una sindrome di eccitazione simpatica o al contrario una sindrome di Bernard-Horncr, si11tomi a carico d-egli organi mediastiIlali con cianosi varia, disturbi cardiaci, addon1inali, disfagici, ecc~ Tutti i rili'evi obiettivi, sia ispettivi che percn.&sori e ascoltatori sono guidati dalle, ste~se considerazioni. Così ad esempio in alcuni tu1nori a forma lobare troviamo i segni propri \

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I)·er t.t1tte le considerazio·ni su esposte ]a dìag no i dei tu·n 1cri ma ligni del poln1one è diffi cile, .spesso addirittura in1possibile con i soli criteri clinici <? il p·r oble·m a diagnostico investe quasi tutta la patologia polmonare> s11ecie per quello ch e rig u arda le infiammazioni cronich e (sifilide, tubercolosi, actinomicro si, lesioni da altri funghi (oidium albir ans , ecc.). 1F orse uno dei criteri più importa11ti ci può venire fornito dal decorso, ma neanch e questo è certo. Sp esso la diag nosi non si precisa nean che f'011 i sus.si dii ch e oggi ab biiamo a nostra di• • spos1z1one. Così l e punture praticate a scopo diagnostico, sp esso n eigative lasciano in dubbio an.c h e quando dimostrano un essud.ato pleurico er11orragico, o ci mettono addirittura su falsa ~trada quando ci dimostran o del pus. Solo la osservazione di ciel,lule n eoplastiche, d'altronde rarissima e riserbata più specialm en te ai tu1nori primitivi della pleura, potreb·b e indi rizzarci a lla diagnosi. Altrettant o si dica delle varie r eazioni (Wassern1ann, tubercolina , ecc.). Gli esami microscopici d ell 'espettorato posso110 v.alere solo quando vi sia t1n reparto n etto di cellule neoplastich e. I vari criteri rigu ardanti le fibre elastiche Ilell 'eRipettorato ·e ch e dovrebbero indirizzarci verso la diagnosi differenziale tra can cro· ed asce5so polmonare si sono dimostrati assolutamente insufficienti. Invece un m·ezzo prezioso di diag nosi è rappresentato dalla b roncosoopia , n a turalmente nei casi n ei quali il tun1ore· abbia avuto inizi0 da un grosso bronco o da un bronco comunque raggiungibil e. Ma certo il m ezzo più utile ai fini della diagnosi è r appresentato dalla indagine radio1

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<< IL POLICLINICO

log ica (radioscopia, r a diog rafia , t mplice , ra diografia con mezzi ·di contrasto , r adiografia d opo pneumotorace diagnostico). Essa ci dà indicazioni di sede, di esten sion0 e sp esso anche di natura. Bisog11a però t en er e presente eh.e qualch e vc)lta n eanche la radiolo1gia ci fà fare la dia g n osi. Esistono ·d ei casi in c ui dei &areami per la loro omb·r a rotondeg·giante od ovalare sono stati diagnos ticati come cisti. A tale riguardo i caratte ri dell'ombra, grig ia in caso ·di tumo,r e, molto più oscl1ra in c.aso di cisti, possono esse.re falsati dallo stato del paren chim.8: polmonare ante e retrostante. Così pure vi .sono stati dei casi di sifilide ipolrrton ar e, sia gommosa che sclero-gommosa o sclerosa , scambiati peT tumori o vicever sa. Jl car attere d ella infiammazione luetica di esser e SJ>es ~o J)arailave non può }) a stare da to che come a bbiamo detto i tumo.ri d el polmone son') jla ri n el 90 % dei casi e sono spesso in filtranti. Anch e radioiogicamente forme di tumori con s vilt1p1)0 accentuato di n1eta.stasi p·a railari sono s tati se.ambiati p er tumori primitivi delle linfo gl1iandole, p er infiltrati di Ranke o di As111ann tubercolari e viceversa. L 'a ctinomic.: n. i prin1iti,ra, per lo· più ilar·e non è lo stesso fa cilmente differenziabile. ·Ccs] sp esso anche ai più scrupolosi esami r adiologici n on è stato possibile differ enziar.e d a un turr1ore una caverna tubercolare o un a ~cesso de l polmone . Lo stesso dicasi per le pleuriti interlobari , oggi da quasi tutti gli autori con siderate come asce.ssi polmonari nella n1 aggior p·a rte dei casi. Quand o a b biano fallito tutti questi tentativi dia·g n ostici l 'ultima p 1ratic;a d escritta è natuI<ll1nente quella d ella toracotomia esplorativa r h·e pt1ò r appresentare spesso il primo t empo di una cura 1)iù o m eno radicale. 1

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M ET:\.S T :\.S I ,

COMPLICAZIONI E DE CORSO .

Le m etastasi d ella maggior parte d ei tumori llO]mo11ari si fanno p er via linfatica , senza ten f' r conto n a turalmente della prog r essione d el tu1nore per continuità € contig uità. Solo i sar , com i p r eferiscono spesso la via san g uig na. Le n1etastasi più importa nti sono quelle ~') r «ri co dei gan g li linfatici ilari , para ilari, bron~ chiali, trach eo-bron chiali , ecc. Quello ch e c'è di notevole ed utile ai fini curativi è ch e dann0 rnetnstasi più p recocerr1ente i tun1 ori corti c~ li cl1 ~ q uelli ilari svilup pa ti p er lo più a carie<• d i gr ossi bron chi. La dimostrazione di qu esto r o1r1portamento è stata da ta a n ch e spc.ri11 1en tal rn ente. Con la iniezion e di carmi11 i 0 _i è vi to ch e il ·col ore si è trovato più •

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presto nei gangli quando era stato me&so alla periferia. una generalizzazione non si vi de quasi mai : i tumori del polmone u ccidono il paziente prima che si sia avuto il te•m po di una g-eneraliz• zaz1on0. Tra l~ com.p licazioni, notevoli quelle con fatti infiammatori (bronchiti, broncopolmo11iti, pleuriti, ascessi). Da :r1otare ·d ei casi di necrosi anche a tipo n1assivo p er compressione de.I tumore 5ulle arterie bronchiali. Co1sl sono stati descritti infarti ,p1u lmonarj, atelectasie da compressioni bronchiali, comp·l icazioni emorragiche gravi. Da notare la frequente· associazio11e di tuhercolosi e tumore e viceversa. In questo ult i1no c1so si è detto c.h e il processo neoplastico d ii;truggendo vecchi fo colai tube rcolari abbia 111esso in libertà bacilli tubercolari in microbis1110 latente. Strettame nte coll egato alle varie pleuriti (en10Tragi0he, purulente, ecc.) il pne·u rnotorace spontaneo. Pe·r quello che ri1guarda il decorso· poco v'·è da dire, il d ecorso è stretta-niente l·egato alla istologia d e] tu1nore, alla se·de (corticale ·o centrale) alle complicazioni. Si capisce quindi c ome esso possa variare. Naturalmente non esistono praticamente per i tun1ori, i capitoli: prognosi ed esiti. Essi sono assolutamente negativi nel decorso spontaneo, qualche raro caso di guarigior1~ ( I o 2) può ottenersi solo con la cura chirurgica radicale. 1

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CuRA. La cur.a ·è chirurg ica o radio e radium-terapica. Dal punto di vista chirurgico si sono dirr1ostrate in,s ufficier1ti le pneu1nectomie parziali ·e·d anche le lobectomie. Queste ulti1ne so1io più indicate n elle bronchiectasie: nei tumori hanno dato scar.5i ri sultati. Tanto eseguite in un tempo (meto·do di Lilienthal) ch e in 2 tempi (metodo di Robinson) o come loh ecto1rtie o meglio pn eur11ecto111ie progressive (col termocauterio, metodo di f;raham, o col bisturi elettrico , metodo cuneiforme di Coquelet). Solo la p·n eumonecto mia totale può essere una operazione log ica. La prima pneumectomia totale per tumore fi11ita con la g uarigione è stata praticata da Nissen. lr·, questo campo i cl1irurghi americani pare che abhiano dimostrato la mig liore preparazion e cl1iru1)gica teorica e pratir a. t infa tti idea di Archibald qu ella di far preceder e a lle Jobecton1ie e pne umonectomia to1


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SEZIONE PRATICA

tali, un pneumotorace che abilui il m ediastino aJJe nuove condizioni che verranno create dalla .5UCG-essiva operazione. · e' è irloltre da dire che tutte le vie sono state p~·ovate per questo genere di operazioni, la migliore pare si .sia dimostrata la posterolaterale. Saurrbruc.h co11siglia la via anteri or e ~lie dà maggior luce sulla r egion e del peduncolo. È consigliabile operare con pre sio ni cl:.ff~re11ziali. Fino a d oggi sono state eseguite una sessantina circa di lobectomie e una ventina di pneu1nonectomie totali. Quasi tutte com e diceva1r10 con esiti disastrosi immediati ·e precoci. Le maggio1 i complicazioni si sono avute per scok, per e morragie del peduncolo (donde l e varie tecniche· della legatura ·elastica delle pinze a din1ora, delle legature isolate d ei vasi bro11chiali e dei bronchi, delle causticazioni, de lle legature. dop·p ie, ecc.) e per fatti su1p1purativi. La cura radio e radium-terapia (quest 'ultima spBcie com e telecurieterapia) han110 dato solamen.te risultati incoraggianti in qualche forma di tumore a cellule molto immature. S11ecialmente radiosensibili si sono dimostrati i tumori composti di tessuto linfatico. Tale cura è di tec,nica delicata ed ha biso1gno ancora di ulteriori constatazioni e perfezionamenti. Nulla c'·è da dire di no1evolc per quanto riguar<la la cura palliativa. CISTI DEI. POLMONE.

Sor10 di osserv.azione frequente solo l e cisti di echinoie..occo del polmone. i\feno frequenti l e cisti congenite (multiple, 1>olmone policistico· o come grandi cisti unic.:.]1e congenite aeree o sierose, interpretate dalla ma.ggior parte quali grosse bronchiectasie congenite [Kindbe·r g ·e i\fono·d1] o come. linfangiomi cistici analoghi alle cisti sie.rose del collo per es.). Sono stat e pure descritte delle ci&ti da cisticerco. A pro.p osito del poln1one policistico abbiam o visto n el precedente capitolo 1quali sono. le att11ali coin siderazioni ch e possano farsi a suo proposito . Nòn ha del resto importanza chirurgica. Le grandi .ciisti anch'esse h anno un limitato interesse chirurgico per la loro estr ema rarità. Bisogna quindi soffermarsi· solo sulle · cisti d a echinococco. ETIOLOGIA. E PA'TOGENESJ.

Le ci sti d 'echinococco son o dovute allo svi l11ppc larvare d elle uova di t enia echinococco,

ospile più frequentem ente del can e. Oltre ch e nell'uomo il ciclo· Jarvare .si cornpie in vari ru1ninanti. Le uova di tenia ingerite dall'uomo si schiu dono p er lo più n ell 'intestino, dando g li e mbrioni eMcanti , piccole masse p-rotoplasmatiche e unci11ate ch e r ag1giun gono l e vie • sa r1g·u1gr1e. P er spiegar e l 'echin ococco priniitivo del pol1none, si è ammesso ch e l 'emb·r ione esacanto rag.g iun ga il parenchin1.a po.Jn1onare o direttan1 ente dalla gran-d e circolazione (sistema di l\ etzius r etrocolico, o per le en1orroidari e 111edie e inferiori) oppure più facilmente dalla r.ircolazior10 portale. Attra, eTso i vasi epatici l 'embrio·n e pas.sa per le sue facoltà an1e.b oidi. Qualcuno h a p1ure p·a rla to di infestazione per la via dcl g rande colletto-re li11fatico addominale. Si è pure amn1e&sa (Dong·an ·Byrd)" u11a infe.s tazione diretta per Yia aerea da uova solle,,ate COJl la polvere . Si spiegh erebb e così la g·ra 11de frequenza di eohi11ococchi poln1onari prin1iti\ i riscontrata in Australia i11 confronto agli altri p aesi. Il clima secco, la gTande polvere, darebbe r·o11 una certa facilità la infestazione per inalnzione. Si 1potrebbe anch e. pe11Rare ch e · I ' en1brione esa car1to in p·a rticolari condizioni di clima possa essere p~ù piccolo e attraversare più fa cilrnente il filtro epatico, senza invocare quindi l 'oTig·ine ae.rea . Però il Devè è riuscito a clÌTllOS trare SJ:Jerimental111 e11te questa possi])ilità . Coni unque l ' emb.rione arri\ ato n el parenchi1na si ferina in t1n piccolo vasor provocando 11na trombosi e attorno reazione parvicellnlate, ·e in capo a una settim ana fa g·ià vedere una piccola ca'1ità centrale. Dal st1ccessivo s'riluppo si forma la \'iesc.icola idatidea, composta ·di una me1nb,r ana cuticòlarc estern a e proligera o sinciziale interna. Da t{Ue~ta ha11no• oriigin1e. l e capsule proliger e con g li scoli ci, l e vescicole fig'lie ecc. Il cont enuto liquido è limpido co1ne acqua di roccia . 1

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~I NTOMI.

Qu,a ndo così la cisti è ben costituita è raro cl1e non dia sintomi: in gen ere esis lo110 fatti di urtioaria ])eriodici (legati a lJ a d i1 r1ostrata r.;eriodicità tossica del liqu ido) piccole emottisi dovut~ a congestioni e rotture vasali del fH~·ricistico (il tessuto r eattivo pol monare circostante a lla cisti) il qual e <.· riccan1ente , ·asro 1a rizzato.

1a Fase - Prima della rottizrn.. I u questo prin10 periodo la sintomato.Jog ia è c1ui11di no11 chiara e cli1)en cle S}Jecie dalle nl-


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l'OL C GLI~J CO

terazio11i circostar1ti d el pare11chima: si parla di f orrr1·e p1euritìche, con la caratteristica ch e i ver san1en ti sono fu.g aci e recidivanti forme pseudo tubercol.ari con emottisi, form e hronrop11 eu r11oniche, ecc. Nel seco1ido periodo (fase della rottiira) ch e deve IJr esto o tardi avvenire (sal vo qualche raro caso ·d.i cisti mastice) il quadr0 è domir1 ato dal la vo111ica idatidea. Questa può essere irn JJrovvl!sa e- totale, può essere frazionata, ecc. Nel ·q uad.r o altamente ·dramrr1atico della irl on dazion e tracheo bronchiale nl>Jl si r1u ò dire qu.a li segni .&iano dovuti allo scok anafilattico 1e quali all'1s fissia. Nello &cok. sono state distinte for1ne henignt>, gravi e 111ortali. La vo111ica in inoltì casi r a1>presenta l 'espulsioD.e totale d ella cisti , in altri casi la c isti afflo sci ata rimane. a costituire la cosidetta « pio· pn eunioc isti ». La causa ·della rottura v.a rice·r cata quasi .sern~ ·re n ella infezione ·della cisti. Quando la cjsti ·è suppurata non dà scol< .anafilattico. Nella 3a fase (dopo la ro-ttura) si hanno tutti i ~eg11i di una suppurazione polmonare cavit..aria, cl1e &i prolunga p iù o meno ribel1e. In n1c•l ti casi i11vece si arriva all a .g·uarigione spon tar1ea. Quar1do la cisli s i rompe n1a non è suppurnta JJUÒ ·d.a r luogo ad una echinococcosi second.aria d el polrnone '(la cosidetta echinococcosi secondaria del tessu:to di Devè) . Del resto f,siste ar1c,l1e una ecbjnococcosi secondaria m etas tatica l)ier rottura di c~i sti di altri organi 11elln cava sttp. o inferiore o ad·dirittura per cis ti cardiache rotte (D evè-rI30 p pe). Diagnosi. La diagnosi no n ~ facile. Tutti i criteri ({ es~:ritti .s ono criteri 1generali ma n on patog1101noni1~i, &ia quelli percussori che ascoltatori. So110 fal&a.ti i11oltre dalle. com.p licazio11i. L 'unj·co d.ato diag nostico di valo,~e ·è il d ecor so, la vomica, specie se con vescicole o r esti di n1,e mbran e o scolici, ecc. I vari proble 1ni diagnos tici dovrebbero essere posti n elle 3 fasi della n1alattia. La diag110 ·i è dovuta per lo più a lla radiologia, ~J }Ccie pri111a della rottura. Bisogna e eludere i sarcomi . Detti criteri diagnos tici e diagnos tici differe11zia li importanti sono l 'eosinofili.a , ]a reazione di Casoni, la deviazione del comple111ento (Ghedi11i- ~reimberg) l a sottocutaneo reazione (Pontano). Dn 0~rlud ere a solutamente la puntura e sploral iva; il liquido cl1e si versa tra cisti r p erici ' li 1) nel quale i a1)rono sen1pre dei bro11chi i)iù o m c110 in11)ortanti , produce spesso la i11ondnzionc tracl1eob,r onchiale, con scok anafilattico più o meno grave e inoltre espon1

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gono al pericolo della infestazion e dell'altro pc>lmone. Oltre che naturalmente all 'asfissia. Complicazioni. Le compli1c.azioni più importanti sono a carico del tessuto poln1onare (bronchiti , broncopolmoniti, pleuriti (n e1ll 'echinococco non suppurato I.a pleurite è raris1s ima) o a carico della ste&sa ci sti. Abbiamo g ià visto che per essa consistono n ella ro·ttura e nella suppurazione, sp esso tra loro l egate. Si sono descritte rotture n ei vari organi circosta11ti (esofago, ecc.) ma sono più frequenti nell.a pleura, qu.a ndo le cisti sono corticali. Teorica1nente la cisti non suppurata può con tinuare a vivere nella pleura (cisti nuda) la cisti suppurata dà pleuriti sup purative, - p·u tride , pi0pneumotoraci. Non .abbiamo il tempo di occu1)arci d ell a [1 rog n osi, ·d el r esto intuitiva peT quello ch e abb·i..arno1 sopra esposto . ClLra. Le cure m edich e con sostanze parassiticide non hanno dato alcu11 risultato (neosalvarsan , e m ·etina, ecc.). La cura d ell'echinoc.occo pol1nonare è chi• rurg1ca. ~ssa varia naturalmente per le cisti suppurate o .p er le cisti non supp·u rate. Nel primo c.a so i criteri di cura sono simili a quelli di una qualunqUJe suppuraz,ion e polmon.are.f Si tratta solo di assicurare un drenarg gio . Ci si rivolge allora alle pneumotomie, in un t_em1Yo, quando esistono aderenze pleuriche o irt più tempi. Qualche autore h a dato importan za a lle cure b·r oncosco·p ich e. Di gran lunga mag·giore importanza hanno i criteri di cura per le cisti n on suppurate. Molti praticano' malvo1l'entii~ri questa cura c.h irurgica sperando nella guarigione spontan e.a dopo la vo mica : in realtà molti casi guariscon o ma i1on è conveniente contar e . u tale tipo di guarigione. Le operazioni che si praticano son o : 1

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I ) Marsupializzazione in , I tempo; 2) Marsupializzazione in 2 t empi; 3) Marsupi.alizzazione in 2 ten1pi col metodo di Lam as-Mondino. (1\ipetiamo ch e nella c;l1irurg ia pol111onare sar0bbe utile lavorare con le p r essioni differ enziali). Bastano l)Ocl1e parole per illustrare i 3 metodi suesposti: nella marsupializzazio11 e in 1 te111po, dopo resezione costale e .a1)ertur.a della pleura (apertura cl1e è utile circoscrivere co11 so1) raggi tto a dietro-punto per evi I are il pneurnotorace, o col sistema del i)n eumotorace le11to .alla Delagen ière) . i apre il 110Jmone e si


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, EZIO.NE PRATICA

asporta in cisti. I margini del pericistico vengono sulurnti alla pelle. Nella 1narsupializzazione in 2 tem1)i arrivati a ll a fissu;,ione d eJ polmone ci si arre ta e il polmone 'iene inciso in 2° tempo. Nel meta.do di Lan1as-Mondino i11vece la 111arsupializzazione si fa in 2° tempo , dopo aver dato agio a l polmone di aderire alla pleurn (si tocca con i odio , o si d ecortica la p·l euradal p erios tio costale posteriore, ecc.). E questo il 111ctodo ch e dà maggiore sicurezza evita 11clo ]e infezioni del cavo pleurico. Diciamo subito ch·e allo scopo di diminuire i l)ericoli dello scok anafilattico al momento di i11cidere la cisti, è buona regola gene['al e, quella di a.g~1·e presto e di praticare una larga a1Jertura . per limitare al massimo il Yersarsi di liquido tra cisti e peri cisti. 11 n1ctodo di Finocchietto consiste, a questo scOj)O, ne•l l 'infiggere un grosso trequ.a rti as1)irante e nel vuotare così rapidissimam.ente la cisti s tessa. Do1)0 que st.e marsu·pializzazioni ·è bene no11 i niet tare alcu11a sostanza nel cavo. Così pure è da escludersi il formolaggio della cii&ti com e si fà per il f·e gato . Drenaggio con tubi e zaffi. La cavità si può ridurre col 1neto·do di Gerulanos, cioè co11 una parziale sutura d el pericist.ico al torno a tu.b o, come si fa per il fegato. Oltre a lle operazioni di mars upializzazion e esistor10 pure le 01)erazioni di asportazione della ci:sti e riduzione 1&enza drenag·gio (Come pe.r il fe,galo) . [L)f etodo di Posadas] . Alcuni hanno tentato di asportare il pericis tio , il che non è consigliabile data la sua so ttigliezza i1elle cisti del polmone. Per la s tessa ra.g ion·e non è consigliabile il << capito1tnage » alla D elbet. La 1nigliore pratica è quella di .suturare il taglio polmonare e basta. Alcuni ·do·p o riduzi9 ne senz.a dren~ggio ap1] 'l icano un pneumotorace. Altri preferiscono ar:iplicare. i] pneumotorace dopo l a m ar llpializzazione in 2 t empi col meta.do Lamas (amb edue i i11eto·d i sono di Antonucci). Posada.s c·o nsig·lia n el suo· m etodo di aspirare sucçessivamente con un ag o il liquido che si è p-0tuto versare nella pleura. Sau erbrt1ch preferisce per le cisti d el pol111one u11 p·r imo ten1po di p iombaggio, naturalmente peir quelle profonde.. In concl11s~one ·e si dovesse porre una indicazione d1e i vari metodi , si dovrebbe tener conto di moltissimi fattori e specie ·della se de. I casi potrebbero ragg·rup.p.a rsi schematica11lent.~ i11 quelli ch e non bisogna operare (cis ti ilari e qualcuna apicale) . In es.se l'atto 011e1

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r.atorio ·è difficile e la speranza di ur1 b·u on drenag_g·io n.a turale e guaricgione dop 0 vomica € a.b bastanza fonda ta. (Alle cisti ilari si potrebb e applicare i) meto1do del piombaggio) . Tutte le altre son o .d a operare: cas,o per caso è da pref erire questo o quel m eto·do . Per la scelta bisogna t enere presente ch e i metodi più si curi sono quelli delle m .a r supializzazioni, specie quello· di Lamas. I metodi che dareb·b·ero in,rec·e una .g'uarigione migliore (senzp •s ùppurazioni !proliungate, .senza fatti di fibrificazione polmonare, ecc.) so·110 quelli di riduzione se·n za dre·n.aggio (Posadas e d.er1va1·i). So,n o però .p iù r>eiricolosi. A titolo ·di completezza diremo ch e i tentativi ·d i radioterapia, ecc. a sco,p o parassiticida , non ha11no ragione di esistere co·m e i 1netodi parassiticidi in genere. . 1

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L 'A. fà u11a hr·evé scor.s.a sulle cisti e i turnori d el po1ln1one, soffern1andosi p·a rticolar11J ente sull'a11atomia-patologica e s ul tratta n1 er1to chirurgico. 4

SUNTI E RASSEGNE CIRCOLAZIONE. I

Clinica e te1·a pia dell'insufficienza cardiaca acuta. (Ji. IEDEK . ltv'iener klirt. w·ochens., 2 diicem]}re 1938). Il ~·iu1dizio .s ull·e nlalattie· ci~·colatori e si è di moJLo modificato nel corso del ten11)0, senza ch·e siano inter venute imp1·ov·visan1e11te d elle i1uove scoperte. Un te.mpo, al cent ro di tutte le malattje circolato rie tronegg·iava i l cuore; si ·è stu·diato minutamente il m ecca11isn10 ·d ei vizi cardiaci , .&p ie·g ·ando i rumori ed i t o11i ·n elle loro diver se qualità ed interpetra11clo i fenomeni che si osservano n el r esto d e]l 'org·anismo co me pure conseg·u e·n ze meccanich e d ei disturbi. ca:rdiaci. Così , la ct1ra era se1111)re· rivr1lta a l cuoriei, sia elle il polso fosse in cattivo st ato o vi fossero a ltri di t.u rbi di circolo; il co11cetlo g·enerale era la debolezza cflrdiaca. Man mano, però, ch e si venne rico11oscend o l 'imp,oir tanz.a d ella p eriferia circolatoria, si aprirono nuovi orizzonti J)er la clinica e la ter apia. Si apprese il co11cet to di cc ..,h ock n e di colla so r iconoscendo l 'entità d el cedi111e11t o d ella periferia vasale e si trovò ch e il cardiaco rto·n ha inalato soltanto il cuore, ma tutto il corpo. Si p•uò co.sì consider ar e il ca rdiaco com e si fa co n un n1alat o d el ricambio. La separazione d ell a cl e])olezza carcliaca dal 1

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<e IL POLICLINlGO

cedimento della periferia vasale è già entrata fra i concetti basali del inedico, tanto che sono rari gli errori clinico-terapeutici, che possono farF-i in questo sei1so. Negli ulti111i anni, si è rivolta nuovame·n te l'attenzione al cuore, ma non già nel senso di un ritornare alle antiche; ide·e, ma conside·ra11do che il cuore, con il suo si5tema coro-n arico, costitùiscie un pezzo della periferia ·vasale che va soggetto· agli 8tessi disturbi che, ·1)erò, nel caso del cuore - organo centrale del circolo - assumono un altro significato. Da queste conoscenze deriva110 le b·asi 111er la compren&io11e ·d ella insufficienza .3cuta. Q.g ni muscolo, e quindi anch e quello cardiaco•, è fornito di capillari, ch e decon·ono fra le singole fibrille, in modo tale che il muscolo può essere in buone condizioni soltanto se tutti i capillari sono b en forniti di sangue. Se il rifornin1ento di sangue è turbato, quando alla n1uscolatura si richiede del lavoro, [potrà verifi1car.-i quanto segue: 1) La capillarizzazione del muscolo è insufficiente, cioè non tutti i capillari sono p·ercor,5i d al sangue. 2) La parete capillare è così alterata che ne -viene turb ato lo scambio fra sangue e fibril1e rnuscolari, sic1c hè essa div.e;nta edematosa ~d i campi di azione dei .capillari si fanno più piccoli. 3) Dai vasi, si ha e·ff.uf)ionie di un liquido molto albuminoso negli spazi fra la parete capillare ed il tessuto, disturbando così lo scambio di ossigeno fra il sangue ed il tesst1to, processo che si ha nella così detta infian1mazione sierosa. Aumenta la distanza fra i singoli capillari 1e1 si ne,f>tJ·in.ge ancotra il campo d'azione di questi. 4:) Nelle fibre musco lari ip ertrofiche e quindi ingro1ssate, Jo. scan1bio dei m ateriali non avviene co1ne in quelle normali. Nessuna delle condizioni anzidette· può da ~ola provocare l 'insuffici1e11za cardiaca in1prov1·isa, salvo l 'improvvisa interruzione del1'irrorazione sanguigna nella trombosi coronarica. Si ,a vrà invece l'insufficienza quando 01Clcorrono insieme due o più delle dette condizioni (ipertrofia n ei vizi valvolari, nell 'ipeTlo·n ia, malattie delle coronarie). ~"'ra l e varie cau se dell'insufficienza cardiaca acuta, l 'A . .anno1'era anzitutto 1'infarto polmona,re. Oltre alla forma subitanea mortale, vi so110 n1olti casi assai frequenti di pazienti con vizi valvolari, specialn1ente della tricuspide ~ della mitrale. cl1e rimangono ab.bastanza })en c0impensati per un certo t empo e poi, un giorno, ricorrono al medico perchè in preda a gravi fc11omeni: dispn ea intensa , eiano."'i ,·enosa, in qualch e caso ittrro , spesso emoftoe, copio ~i sudori freddi, tachicardia , rit1110 di ga lor>po. Talvolta t1n dolore toracico, cl1 e $i irradia alla spalla ed al braccio. fa p·e11.. are :\lla trombosi delle coronarie, 1"'on cui la 1

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si11drome l1a anche di comune il senso .d i opf>I~5sicne, i11en tre il dolore ha sede più propr1an1 ente sul cuore; comunque·, l 'insieme del quadro clinico conferma la diagnosi. La patogenesi del quadro morb·oso è la .sieguente: Per la chiusura di un ramo del} 'arteria polmonare, si ha un aumento di pressione nel circolo polmonare; il cuore destro deve fare un enor.I11e lavoro, senza essere rifornito ~ufficientemente di sangue. Di fatto, in qu.este condizioni, si ha una pressione bassa nel grande; circolo, nell'aorta e quir1di il sang·ue arriva con bassa pres1sione nel sistema d1elJ.e cororiarie, mentre all 'aJtro capo di questo, al1'orecchietta, si ha una pressione elevata. Tale con,diz.ione rappre~enta la cau&a prinoipa1e dell 'insuffi-c ienza cardiaca acutà · la tachicardia cJ1e n e. con.segue ·p eggiora lo 'stato. In queRta forma di insufficienza del cuore destro, questo si viene dilatando e si ha una stasi n·e·lle _gTandi vene; si r,ar]a così di cc cuore polmonare ». l\.la a11che altre cause cooperano a dare l 'imp·r ovviso ce·dimento cardiaco nell 'err1bolis1no polm0nare e cioè un rifle.sf.;o che partendo dal poln1one restringe le coronarie ed un altro che ab1b assando la pressione nel gra11 de circolo po.r ta ad un collasso. L'indicazio,n e più importante della terapia deìl 'infarto polmonare co11siste· nell'applicazione, fatta al più presto, di una fasciatura alla gelatina di zinco, anche se non vi so110 eden1i; in p resenza di questi, si n1antengono per qualche ora le gambe rialzate in modo che J)art·e del liquido n ei deflui&ca e po1i si applica la fasciatura ad entrambi gli arti inferiori, fasciatura che si rinnova dopo <Jltalche giorno·, quando le ga1nbe si sono sgonfiate. Il successo non può mancare sempre che la trombosi risieda agli arti i11feriori, mentre invece l '<tpplicaz.ione sarà inutile se la .sede de:lla trombosi si trova nel piccolo b·a cino. Contro la penosa dispnea, giovano le i)iccol,e dosi di morfina (10-20 gocce ·d ella soluzione a11 · 1 ~~) da somministrarsi con le iniezioni di caffeina (0,25). Contro il vomito, è efficace l 'atropina, in qualsiasi forma. L 't1 so della morfina non ha soltanto uno copo .. into1natico, in quanto e.b e e&sa regolarizzando la respirazione abbassa la l{)·res.sio,n e .p.ei vasi polmonari e, quindi, il carico del cuore destro. Assai utili sono anche gli esercizi r espiratori con profonde espirazioni. Si somministrera11no inoltre largamente i calmanti ed i sonniferi. nonchè la digitale ad altre dosi eventualmente in fo1ma di sup11ositori. Carne un'altra causa di insufficienza cardiaca via menzionata la trombosi delle co..,·0narie.1 che porta pure ad un impro1rviso scor11pen~o. Il quadro è molto simile a quello precedente, ma predomina il dolore fortissimo, che dura per d·elle ore e i irradia al collo, alla spallll ed al braccio, accon1pagnato da un se 111

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SEZIONE PRATICA

so di annientamento. La terapia consiste essenzialrr1ente nella morfina, assoluto ripo ~o in letto e caffei1la sotto forma di caffè forte; è controindicata la digitale. La p:r ognosi d ell 'infarto coronarico non è sempre infausta e d il paziente non rarame11te pl1ò ri•m ettersi ab,biastanza presto . .i\nch . e la miocardite può determinare l'insufficienza cardiaca acuta, raramente ne viene però colpito un cuore in }JTecedenza perfettamente sano, per lo p·i ù sri tratta di in·dividui con ''izi valvolari discretam ente co111pe:nsati, in con seguenza di un 'ang·ina accompagnata spesso da dolori articolari. Si manife.sta dispnea di alto grado, ingrossamento d el fegato, polso venoso, visibile, ciano·s i e.d edemi; per lo più, Len1peratura subfebbrile. I tentativi di vinoere lo scorr1pe•n so con i soliti mezzi è inefficace; la digitale non fa cl1e p rovoc-are d cl vorr1ito, -i diuretici non fanno nulla. I1nportante è la dieta, acloru.r ata e possibilm ente ricca in i)Qtassio, con scar&i liquidi e facilmente digeribile. Utile è il salicilato (4 g . , 3 volte a l gi0rno, eventualmente p·e r c lister e), cJ1e ha il sol0 inconve11ie·nte d j contenere del sodio, a Cl1i si può in ce.r to· rx1odo ovviare con le iniezioni e11doV1enose di cal cio. Con la g u<irigione della fase acuta della rr1io- od endocardite, si ristabilisce presto il con1penso. Nel c1;rf:o delle più s'rariat.c nialat.lie injetti~e, si può rr1anifle!:>tare l 'i11sufficionza cardiaca acuta, sempre p erò j11 i11tlividui gi.à preced enteme11te rr1alati di cuore; que.s to lavora in e.attive cnncli1.io·n i, si.cich è è reso difficile il rica1nhio, specialmente dell 'os.sigeno , siccl1è il mioc.ardio ~nsufficientemente nutrito· non :11~1ò pil) co;1111iere il suo lavoro ·e si ha lo scomEtinso acuto. Analogamente si osserva nel morbo di !Ba&edow, per la tachicardia a cui il cuore è (O:ottoposto; in quest 'ultimo caso, la digitale. è inefficace, 11lentr,e g io.v a una leggera 1c,u ra jo<lica (3 volte a l giorno 10 gocce di Lugol). Oltre1 al bcrj-b·e.r i , è importante l 'insuffiçìe·n za cardiaca acuta nella difterite, in cui i)erò non ·è tanto il cuore ch e è intere.ssato1 qu.a nto il circolo gener.ale, p·cr cui si manife ta il co]lnsso. J_,a terapia dovrà quindi considerare. queste cor1<lizio,n i , sommini.strari.·d o spocialmeint.e d ei preparati di corteccia surre'Dale .e vitamina C. La tachicardia co· tiLuisce un'altra causa di i11 sufficion.za cardiaca acuta. Già una frequenza di 100 al minuto 1è una condizione. sfavor1e.v0Je e 1a11to più .q uando si arri,,a a 200; &e rte h <lnno disturbi idraulici e d eficiente apporto di ossigeno e, più o me.no presto, dispnea, cian os.i ingrossan1ento d el fegato, 1edemi. La ter:ipia 11on è molto so1d disfaciente; con la digitale, si arri-va più IJiresto all 'effetto tossico che a quello terapeutico e così con la chinina. Epp11re lo stato del i11alato appare grav•e e tal e d:i ricl1iedere il soccorso. Il Inalato pas. a le s11e notti i11 sonni, i11 preda a forte disp·n eia ed eYent11a J11lenle anc.l1 e slin1olo al \ omito; tal1

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olta l 'insufficien.te irrorazio111e sa11gu ig·n,a ciel cervello porta a disturbi della coscien za; in questi ultimi casi può g io;vare l a strofan.tina. In cor111Plésso, si deve Lener pre.&en te la grande importanza che 11a la turbata funzio11e c~p·illare n el cuore, per il d eterminisn10. del1'insufficienza cardiaca .acuta. Il cuore normal e può difend1ersi con le sue potenti riscr,;e, me11tre socco111b1e quello g·ìà i11alato. Come si è arc cennato a ll 'inizio, questo imp·r ovviso cedim1ento1 è dovuto a mocli ficazioni. dei capillari cardiaci e nello sp·a zio fra essi e le cellule. Tro-v~re la cau sa del disturbo n ei singoli casi di insuffici enza cardiac.a acuta no11 è .sem1Jre age, ole, ma è importante: soprat.tl1tto per una ' oculata t~rapia . fil. '

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Il trattamento delle i1·regolarità cardiar be (G. FArrR. .f our1i. a1l1er. 111 ecl. a;;soc. J7 dice111-

m·e 1938).

Fra le diverse irregolarità, la fibrillazi one auricolare è indubbiame11 te la più importante, sia p·er w sua frequenza, sia p er i g·ravi effetti idraulici ch e essa esplica e, quindi , per il .. uo g rave &ig·nificato. Vi SO·n o, 1:ier •CS., d ei ]Jiflzienti con stenosi n1itralica, che. posson o s'rolg·ere un 'intensa atti·vità, an·ch ei atleti ca, a11a alla comparsa ·d ella fibrillazfione autricol ar e, non sono i)iù cl1e deg'li in,1a lid i. Il cuore biatte irreg olarmente a 100-160 pulsazio11i; la som1ninistrazion1e di digital e lo regolarizza rid ucendo la froquenza a 60-70, mentre diminuis_:o1n·o la dispn,ea, la dolorab ilità e l ' ingros~a­ n1ento del fegato, la cianois i, gli eden1i. ~folto importante per otteneir e adeguati effetti è il modo di somminisLrazione della dig jtale. L 'eff.etto ottimo si 0Ltic11e quando u11a t111ità -•g.alto (eme. 0,65 della tintura o g. 0,065 dell a polvere) è fissata r>er ogni kg. !,5 del corpo ; co·n tale· quantità , i segni di intossicazio11e si hanno in una i)roporzione al massi1ì10 ·di I 5U 50 pazienti e, ·d 'altra lJarte, tali segni sono assai lievi e sco.m p•aiono con la osp·e11sione del rimedio per 2-3 g iorni. Pratic.amenle, se il inalato ·è solo m odicam.e11t0 sco111.pe11:··a lo, gli sì prescrivono 21 unità-~atto da prendersi. in sette giorni. Tale quantità è calcolata ipeir un pazi e11t·c: del peso, di circa 68 kg.; 15 unità .sono destinate a fissarsi nell'organismo e 6 rappresentano la quantità ch e si elimina (un'unità al giorno). È evidente che la tintura come le fog·lie devono. essere fresclJe. Se, dop·o i 7 giorni, il polso non è r i dotto a 60-70, si co11tinua la sommini~trazion e con 2 unità al gior110 e, ragg·it1nta tale cifra, con un.a sola; tenuto conto che .tale quantità corrisf)Ondc a quella . della eli111inazione ·g·iornali1e ra, essa può ·essere somministrata a ]11n p:o senza inconvenienti. Se il p1aziente è in grave p eriodo di scon11:;enso, si prescrivono 17 l1nità per un periodo di 3 g·iorni e, poi, 2-3 al giorno 1)er altri 3 giorni , secondo eh.e. la frequenza drl polso è ridotta sui 60-70. L' .\. tro,-a comoda la som1

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[ AN~O

« IL POLI CLI i'\I CO »

ini11is traz io11e d ella Lintu ra m e. colata con eli:>..ir aro111atico (Lintura di aran cio , sciro1)po , fosfato di calcio .p recipitato, a lcool ed a:c1q ua), 11ella proporzione di cn1c. 0,6 di tintura p er eme. :j :-1 di elixir; ogni 4 c111c. della n1iscela corri;:;.vo11clono ad un ·ur1iLà-g·atto. È b·en,e cl1e s ul pri11ci1Jio il i)azienf,e. sia ri"\ edulo. al111cr10 ogu i 2-3 g·iorn i. Qu a11do le condizioni so110 pessime (150200 pul:::.uzio11i) è 01)1)ortuno ricorrer e alla on1111inisl.r azione endovenosa p er l a quale l '1\. d•à la pre[er enza ai pre1)arati di Digitalis lariata: .r-1er la ptzrptt1•ea., si u sano 8 unità per un paziente di 68 kg. I11 .g·e11era le., ·dosi n1ÌI)Ori ·ono n ecessarie per i pazie11ti con i11alattia coronarica o nei disturbi ,di conduzione d ella bra n c.a d el fascio di His; i11 tali c,asi , la do ~e non sarà &uperiore a 2 unità al g iorno. Nell 'ip ertiroidi ... n10, l a digital e n o·n avrà effe tLo e la ri duzione d ella frequ en za d·el polso si pottrà ottenie re ,con l o jo dio. IJ!l con1p arsa di nausea, vorr1ito, extra~i$iole deve far sospender e il rimedio e t anto p ii1 la con1parsa di big·enin1ismo. In n eis un .(:.[.t S0 la frequ en za d el polso ·dovrà essere ridot ta &o tto i 60.

ÀL VI,

1'Ui\l.

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penso (e\'c11Luale di·g ilalizzaz ionc i.-•rcre11Li\a). La chinidi11a ,d evei e . se1"e somministraLa reg·olarrt1ente tuLti i g iorni 0 continu.a ta a 11cl1e dopo ch e il rit1r10 è ritor11ato 11or1nale. Si inco1ni11cia con u11a pas lig lia da 20 cg., allo se.opo di sag·g·i aro l a . en sibilità del pazie11te; il in.atti110 s:e·g·ue.11te, se ire dà una alle 8 ed ur1'altra a lle 9 ed il g iorno seguente se ne d à a n ch e UI1 'allra alle 10. L 'A. ha talvolta aun1entate l,e dos i fino ad ::trrivare a gram111i 2, ~' ma co,n siglia di no,n oltr.e.piass,a re g. 1,5. Co11 ~Jesta ·dose, i1el 50 ~0 d ei casi si ha il ritorno d el rit1110 11orma l e. Nel paziente graven1ente. t5co1npen sato, si può anch·e a.ggiungcr e un 'u11ità -ga t to di digiLal e. Dura nte il Lr a1tanìe·11to il lJ.azicnte d eve ess-ere sorveg liato . t\ieno frequent e della fibrillazion1ei è il _flutter, in oui l 'or·e ccl1ietta b atte al ritmo di ~60320 al mi11uto; spesso si ha ir1 cuori con un gr,a do 1nod·erato di malatlia organica e che 11on presentano i seg·ni di grave' c·ediimento c.ardiaco i1onos lanle ch e i ventricoli battano a 130-160. In qual cl1e caso ' 1i è flutter auricolare - senza b]o.cco ·del cuore ed allora i ventti coli battono a 2ti0 ed oltve_, condizioni as'"' sai gravi. In tali casi, si d eve d a1)prima p1rov' ' edere ai ventricoli, con l a somminis trazione *** In alc.. uni pazienti , la fibr illazion e auricol a di ·digitale (pr.eferibilm,ente la lanata.) per via re, ...invece, non è a ssociata a inalattie org.a11i- ,e n1do y1ein osa se l;a condiz}io,rt:e, è minac,c io,~a . .cl1 e rilevabili d el cuorre:. In questi casi gli ac- La dig itale si dà fin o a ridurre il polso a 60 , 70 . .c.e ssi sono spesso in dipe11de11za di eccitam enti Nel 90 % d ci casi si inanifesta allora la fibrillaod err1ozio,n i (1sfo,r zi fisi ci , .a tto sessua le) o 5e,zion_e, la qual e con la sos1)en sio11e della digig uono del] e rnal altie infettiv.e. Talvolta l 'a- ([,le ce.s,s.a quasi ·e111pre, N·e.i pazienti in c ui S])etto d ei pazienti è ottimo; soltanto essi si . fJ OJl si man ife l a la fibrill a~ion e, l' A. cons iJ a111~11tai10 di affanno , palpitazioni, lie,;e mag lia la chìr1idi11a ; un certo numero di pales ere precordia1e, Sitat o un p,o ' vertig·inio so. zie11ti, p e rò, rin1ane r 1efrattario ai rimedi. È 111 tutti qu.esti casi , l 'acces. o ·di fibrillazione i ll tali casi ch e ~i consiglia da qualcuno l 'ai riduce a l ritmo normale con l 'u so cl ella cetil-b et a-m ,e tilcolina (30-50 m g . p er via sot_. cl1inidi11a. tocutan·ea). ' ii so110 inolti ch e sono co nt1~ari all'u so di LE BXTRASTST0'1.1. t:1 le rimedio. Non si può i1eg·are ch e· ne p o"'soSi osservano cori frequenza analog·a a quella n o derivare g r avi d anni ; e ·sa. di fatto, è tosd ell a fibrillaz.ion e; n ella n1aggior i)arte dei ~i ca per il miocardio , r1 e riduce la cap,a cità di con lra1ione , siccltè può a cca d,erc ch e p1er ov- casi inancano sie,g ni di g1~ave n1alattia organiviare a lla fibir illazione auricol are si cada nel ca d el cuore e sì tro, ano in individui nie.rvosi , ctdi111e11to del c.u ore. Negli 'individui scom- ansiosi ,e,d appren ivi. A meno ch e non s i abbiano in nun1ero n1~gg·iore di 12 al minuto, J>en sati, f [llindi , il suo u o d eve essere. :p1pecerio:ri ·h.anno i11fluen za dannosa ist1l ct1ore.. Spesduto cl a1ln d ig italizzazion e. B 'ag·crato ·è stato s" son o ::>.s ociate con flatul e11za e scon1paiono il 11ericoìo d egli en1boli , cl1e si vcTificano ancll c scn za l 'uso d ella chinidi11a , iC'.d a n zi in col n1ig·lior am ento idi que ta. Il paziente i1on soffre· di f:iegni di cedimento cardi!1ro. ma h a _p roporzione lie,1emente n1nggior e . Molto· r,ara Ja sen sazio11e p,e nosa d ell 'arresto d Pl cuore. I,a t.· la COI!1})ar sa di sinco1)e ; qualch e ' rolta, si terapia con sist e soprattutto nel rassicurare il 11nnno convuls ioni , a11cl1e co11 do•. i pi ocole pJ.1.iente ch e l a co11dizion e non è grave; evi( J O cg. ). T sinton1i più con1uni di sensibilità tflre ~Ìa fnti·c.a ecLessiva e l'ansia, ~resso è utile nlJa chi11iclina so110: n1 alesserei e1'.)igastrico, cefal clt, diarrea , ro11zi.o di orE:-cclti, palpitazione. u11 can1b·ian1 en to cli ambient e; i calrna nti (barb iturici , })ron1t1ri, codeina) sono spesso utili; Hn~ia; in presenza di e -i , è b en e ridurre la occasional rnente po sono proibir~i tabacco e, d oRe. L 'eye11 Lt1ale l>OS-'Ìbilità di qlle t e azio·n i no11 caff é. S,c talj p r o,·vedim1enti fa lli scono, l 'A. co ns~glia la chin idiP a (20 CQ'.). ron o senza deve rli~togli ere dall'uso delln. chinidin a, cl1e . è con . ., io-lia ta a1)ì>t1nto i1 cll a fi1)rillazione auri- .., tric11ina (2 n1g·. ~ ,·olt e a l ftior11 0). Le exlrasi -toli . i trovano nel 10-25 °A> dei Ct>lare senza n1alntlia o r cra nica del cuore.. Coca i di trorr1bosi delle cor onarie ed allora posrn\1nque. questo dC'-Ye c. sc r (.: in ~tat o di con11

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[ANNO

XLVI, NuM. 7]

-sono assumere un significato g rave; si darà allora la chinidina (20 cg. ogni 2-3 o re, J_Jer .3-1- ' 'olte); 1se .scompaio·n o, si ripet erà la dose ogni 7-8 ore per evitarne il ritorno. La digit<lle favorif;ce la comp arsa di extrasistoli e non sarà so1111ministrata, a n1eno che no11 vi si a fibrillazione auricolare o flutter, con ritina .. ·ve11tricolar.e olt~e 95. Dt11·ante il dJecorso delle malattie valvol ari, d~ll'jpert e nsion e o d ell 'arteriosc.Ierosi coronarica, le extrasistoli possono avere un ~ignifi­ c ato grave., specialmente se si manifestano s1.>esso; in tali casi , evitar e la digitale e som ministrare chinidina e stri cnina. 1

LA

TACHICARDIA

PAROSS ISTICA.

Gli accessi di ori,g ine auricolare 1e fun zional e che si manife&tano raramente e scon1paio n o presto non esig·ono trattamento. Altrimenti, è utile la digitale, nello stesso modo raccoman.dato per la fibrillazior1e auricolare; raramente è utile la chinidina, ch e pure è raccomandata da taluno. Se il m e dico è presente durant·e l 'accesso, pt1ò portare giovam ento ·C{)ln la con11)r0ssione -de l ~cno carotideo , mettendo l ' i11dice e d il D!edio s ulla carotide, a livello ·d ella cartilagine tiroi_9.e e comprin1endo contro i i)roces&i trasversi d elle vertebre; provare dar)p·r ima a d e-stra e poi a sinistra; in caso d'insuccesso, comprime re i bulbi ocula ri . Qualch·e: ' 'olta fa bene provocare il vomito (titìllazione d el farjnge, 1sciroppo di i peca). È stata a n che r accom.an,data l 'acetil-heta-m·etilcolina , 1c1h e agi·sce stimolando il vago e non ' 'a usata n1e gli ·i11dìvidui sog.g etti a d asma ; pTovoca sudori , vomito, vaso·dilatazione ·e talora dolore sotto -sternal e e d efecazione. Si usa l)er iniezioni sot·toc ute a dosi rd i 20-30 m g. La tachicardia di origine ve·n tricolar·e si trova spe~so in pazienti 1C1h e. semb·ra no n ab biano segni di malattia or gani,c a di cuore ; talvolta, in,rece mostr:a110 durante 1 accesso quelli di cedimento oardiaco·, J)Oi tutto· ritorna n el n orn"1.a le. L 'uso dì chinidina (60 cg" al g iorn o) è utile lJer l)I'e' 'enire glj acce~ . . i ed il ccdimen to. Nel l:J. t achicardia della n1alattia cor o·11arica, s i darà la chinidina. In un caso ·d ell 'A. si è a rri\ ati fino ad oltre 5 grammi in 5 ore.. Inco111i11ciare con 20 cg. p·er saggiare la sensibi1 ità d el 1)aziente e darn·e altri 40 ·d op·o un 'ora é d allri 40 dopo .u n 'altra ora se l 'accesso non è tc rrrLinato. La dig ital e no1n è indicata in questi casi . 1

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lL BLOCCO CARDIACO . La terapia di questa condizione è l a meno -sc,d disfacente. Qualch e volta, l 'atropina (m .g. 0 ,6) r iduoe il blocco d.el fascio di His; nel blocco totale, può esser e somministrata la digital~ per .aum1eìnta;re l 'efficienza m •e·c cani ca -del cu·o re. Negli a.cccssi con inco1pie, p uò es-sere utile l 'iniezion e di e pinefrina (eme. 0,32{J. Gn) con massaggio d ell 'area cardiaca; n ella 1

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SEZJONE PRATIC.\

sincope, si può far-e l 'iniezio11e endocardiaca di eme.. 0,2-0,3. Nei casi con asistole ' rentrirol.a re fa b ene il cloridrato di epinefrina a dosi di 50 cg. circa per . 4-6 Yolte; se però la s]nclrome di Stokes-t\dan1s ·è d ovuta a fibrill azio·n e ventricola:Pe, si e,·iterà l 'epine.frina e fil. si drtr à invece la chi11idi11a . 1

MISCELLANEA. Porfirine e metodi clinici per Ja loro dimostrazione. (1\. ELDHAL . Acta m edica Scandin. :E'a c. V-YI, 1 9~8') .

La po,r firinuria si d iag·nostica ce rlo m eno spe:;so dì quanto in r ealtà essa esiste, per ch è a !Volte 11on ci si IJen f'a, spesso' i laboratori r1on son o sufficie.n temente attrezzati per ·q ue sta ricerca. L 'urina contenente· porfiri11a può apparire n orm.a le, ma p erò si deve sospettare l 'esiste nza -d i porfirina se I 'urina l asciata in riposo, o bollita o resa forteme· n te .acid·a diven ta scura . • vValdenstrom ha indicato un m etodo· per n1etter e jn evi·denza il cromogeno (ch·e è presE:nte nella porfirinuria e reditaria acuta non in ·quella tos~ica) : il cron1ogeno ·dà forte r eazione al·d eidica, come l 'urobilinogeno, ma non d <\ la r C'azione di Schles.fiii11ger ; que,sta rioe-rca si può fare d opo aver agitato l 'uri11a due volte col doppio di eter e. in cui l 'u·r obilinogeno si dissolve fa cilmente. ·un'altra prova ha indicato Wald€:n stron1: a 1 cc. di urina bollita fortemente acida si aggiu·n gon o 2 cc. di H Cl concentrato. Si h a cosi c.olorazione r osso -bluastra che, con una goccia ·di acqu.a oss,ig·en.a ta, diventa g ialla , poi verde e fina l1nente scompare. Qu·esta pQ'ova è praticamente infallibile (a m·eno ch e la porfirin.a no'n fiia contenuta n el1'urina i·n quantità n1inime). Questa prova (detta ·dell 'uroclorin·a ) 6i può re11dere più probia tiva nel n1odo seguente: si prend e un tubo ·di vetro di 15-20 cm . di lun·g hezza e. di 1 1/ 2 cm. di diam·etro con un'estreJl1ità unità a1d u n tubo di dian1etro più stretto (2-3 mm .) o cl1ei si .assotti glia all 'estrem.ità (si l)UÒ adoperare l1na vecchia buretta). Si introduce n ell 'estr en10 più .str e.tto del tubo un batuffoletto d'ovatta e si sospende la buretta acl un so~te.gno. Poi i5i introduce n ella buretta d ell '.a lluminio ossidato· fino a riempirn e 5 cc. Questa colonna di l)O},,ere si inun1idi ce con acqua distillata. IJoi si introduce m olto lentam ente l'uTin.a i)re,·ian1ente in acidita, bollita e r.affredd.a ta i11 m odo ch e lentamen te penetri attraverso la polvere di allun1inio. Si aggiung·ono a~lora 2-3 cc. di idros ido di ammonio che .~c io glie l<l ·porfirina trattenuta nella porzio11e StlJJeriore ·d e1lla polvere. Il liquido diventa allora ros o-scuro e può esser e tolto con una pip~tta per praticare st1 di esso Ja reazione ·de ll 'uroclorina. I n1etodi st1ddesrritti se r, 0110 solo di orien~ ta111e11to. 1

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l\tleLodo più preciso è quello spettrosco.p ico, co1ne pure quello di esaminare alla luce ultravioletta. Per qu·este ricerche è n ece.si5ario preparare le urine così: a 300 cc. di urina si aggiungono 6 oc,. di acido acetico anidro·, poi si agita con etere. Si separa poi l'eter e dal}'a cido 11cetico lavando l 'etere con a cqua varie volte. Si agita poi con H(:l e si toglie l ;etere. La porfirin1a può anch·e essere trasformata in un composto· ferrato chci dà la reazio·n e positiva alla b enzidina. Questo n1eto.do è sensibilissimo come pure il 1&eguente•: dopo I 'ag giun ta a cido acetico alla soluzione contenente porfirina e acidifiic ata con IICl si mettono al cune gocce· ·di H2 0 2; in 5-10 ' si ha colorazione 1

ve1~d e .

L'es trazione dovrà essere fatta in modo speciale quando si vuol esamir1are la porfirina in cristalli o si vuole trovare il suo p·u nto1 di fusione (che se.r\re a ·distin gl1ere le forme iso m eriche). .i \.lcuni 5i contentano· di ricercare la co·pro porfirina invece d ell 'uropo1~firina , p er ch è la rioerca è più tacile e l'eliminazio·n e d('.}ll'una è quantitativamente u.g uale a ll 'altra. L'esarr1 e quant.itatiV1o della 1)orfirina si fa con m etodo colorimetrico. r. l. .

(G.

[1\.NNo XL\ tI, NuM. 7]

(( IL POLICLINI CO »

Le caeosm i e boccali. SANARELLI. Presse Méd'icale, 1° ott.

1938) .

La ~etidità dell'alito, l 'alito cattivo, l 'alitosi, il « fo etor ex ore » o più 'propriament-e la cacosmia boccale ,è cara~teirizzata dal cattivo o·dore e 5alato in ·p iern1anenza con l'alito da alcuni individui apparenten1ente sani. Si tratta di un di 5turbo ch e spesso ha un 'influenza d eleteria f:ullo p sichismo del paziente e sui •s uoi rapporti sociali. Non ha nulla a che fare·, con· i comuni scan1b1i gassosi e·n lero·-pulmonari, per i quali l 'aria espirata può spa11dere gli odori a cuti di sostanze ing erite. Nè si deve confon<lére la ca cosn11 a b occale c i1e 1)t1 ò dirsi « essenziale » con l 'alilo fetido di individui colpiiti da processi i1lfin111 n1atori acuti e cronici i piiù dive1·F1i co n localizzazion e pul111onare o bucce-faringea (a. c essi pulmonari, bronchiectasi e, s iIlusiti , to111aliti n1er curiali, Lonsilliti croniche, l)ior1~e.a 1.1lveolarc, ecc.). Boldyr eff ha a tlribuito la cacosmia boccale ad un Tigur gito del contenuto i11testinalc n elìo to1uac o n el c1u.ale ~ i clelc1111in <· rcl)b e u11a r eazion ei a lc3lina, donde decomposizion e putrida d elle materie i)roteich e e p.roduzi on e di 1g a feti cli ch e J)a~scrcbb c ro attr<l' c r~o il cardia e }'c-so fa!:!'O e si 111esco}er ebbero all'aria esrira ta. eco11<lo Ta1 11cl1e~ invece il gas d ell 'alito fetido pr ove rreb be d él l circuito cntero-pulmon a=r e. I g·as J)rodotti clnlle fe rn1 cu t.azioni 11t1tride int estinali sarebb ero asso rbjti dalla parete i11t ~. ti nal c>, passerebb ero n.el san g ue e quindi elin 1ina ti d<-' i pol n1oni . ono ~ l a t ~ i11crin1inate a nc.:l1 c nlt eraz ioni rl:'lla . a l i' ; i . <J 11C.$ t n n o n h a :--o I o u 11 a I u n /i ci n r

diastasica. Essa esercita uri ' azione a11tin1icrobioa legg~a, ma efficace: come il siero ed altre secrezioni orga111cn e è dotata di una certa azione battericida, attenuante e batteriostatica. Si sa, in effetti, che la saliva, ab1b andonata a oo stef'sa, benchè molto ricca di microbi, non ~i altera ed esala caltivo O·d ore molto raramente. D'altra parte negli stati morbosi ·d1eJl 'apparato digerente la secrezione salivare, corrLe altre ,s ecrezioni lintestinal1eiJ lacrimale, ecc.) perde g:ran parte del suo potere antibatterico o batteriostatico, no·r male, d'onde sviluppo della flora batterica b-Occale, stato saburrale della mucosa e sviluppo· di ga1& ,l.>Uteoler1ti. È così che si spiega110 i rappo1r ti tra affezio11i intestinali e iciacosmie. ~la la vera cacosmia boccale l1a un' origi11e locale, qt1a11tunqu1e non si possa negare che- i.n e.erti casi possa dipendere da insufficienza salivai:e. Nume.rosei esperierlze din1ostrano che nella produzio11e dell'alito· fetido· hanno un 'importanza gli stre1)tococchi. Questi esercitano una azio11c antagof!ista . ai batteri putrefacenti. Gli streptococchi b·o•ccali, in presenza di quantità anche minime di idrati di ·Carbonio , riescono se·n 1pre., a mezzo delle loro diastasi acidificanti a impedire. lo sviluppo di altre specie n1icrobich·e comprese 1quelle putrefacenti, sia nella cavità orale che in vitro. S·e gli idrati cli carbo11io mancano, i batteri d ella putrefazi0ne prenid ono il sopira,-yento , e 11'r oducono gli odori più fetidi a spese delle so tanze- e d ei rc ~ idui proteici. . Questj odori derivano 1Jrincip·aln1-e·n te ·dalle a mine, prodotti di sostituzione organica d,ell 'a1nmoniaca. Uno o più atomi di questa an1moniaca sono rimpiazzati , in an1biente prote ico, da un radicale org·ani1ci0, e .si h,a così la for.mazio1n ,e di mono-, di- e trimetila1nina cl1e 11anno un odore molto· fe tido. Ne.J corso delle espericnz·e eseguite al riguardo i è rilevalo eh.e Je culture di tartaro d e11tario in mezzo alburnino o esalano un odore fetido, · 1n1e ntre l·e culture, pure di batt.e-ri iso lati dallo stesso tartaro non l'esalano affatto. Tale; fatto si può spiegare ammettendo che r;ell0 culture miste praticate con il tartaro d entario si svo·l gono fenomeni sinergici r eciproci tra le diverr.5e specie ·di batteri ivi co11tenute . In effetti ì~olly ha dimostrato che i b·atteri deJla putrefazione, quando sono associati , sono capaci di pro dl1rre, a pese del st1rco di carne. tra~fo:r1nazioni putride, che non producono quando sono iso lati. . . Probabilmente un processo analog o si venfira nell'ozena. L'etiologia di quest'affezione ri1na11e anc ora oscura: tutti i batteri finora incri1ninati noa hanno in e·ffetti azione patogena. L' odoire fetido deriva forse d11 un 'azione polin1icrobica. l\tla &'ignorano le condizi<?ni d~­ tcr1ninanti del fenom eno. In ~enernle s1 attnLl1isce a disfunzioni o malformazioni locali di erig ine c osti Lu7ional.e . Ò1 tre che all'azione antiputrida degli s l repto1

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SEZIONE PRATICA

cocchi, la calc osmia boccale s.i deve a11che a modificaziori.i d ella ~liva. i ·irrigazione. pern1a11ente salivare della i11ucosa boccale tende ad attenuare lo sviluppo abbondante sia d0gli streptococchi c.I1e di altri batteri più o meno putrefacenti. Quando si ha un'alterazione di queste secrezioni nella cavità boccale p1e.r prooe·s.si locali, ge11erali, più frequentemente gastro-enterici, si stabiliscono le cond izìoni favorevoli p er lo svilup1Jo li})eTO e iabbondante della flora microbica locale. È perciò che gli enteropazicnti, i colitici, i ·dispeptici, quelli che soffrono d 'inappetenza, di nau&e.e, ecc., esalano generaln1 ente un alito f€tido. Sono gli stati patol ogici dello stomaco e d e ll 'int.estin o che esercitano un 'azione indi~etta 6 dannosa sullo &tato ·della muco&a b100cale e quindi su]le secrezioni sali,rari. In con~gt1 enza si possono stabilire anche modificazi,)ni cl1im iche ch e ostacolano lo 5'tilu·ppo degli agenti antagonisti d ei batteri putrefacenti, o~sia degli streptococchi. Si co mprende , infine, con1e uno stato anorn1~Je qualsia:;i della mucosa boccale e l'aun1ento dei detriti proteici prodotto da certi stati patologiiei della mucosa stessa. possano f~v,,rire ]a lltoltiplicazione dei germi della putrefazic:,ne. In conclusi0ne l'origine dell'alito fetido no11 è ga1&trica, int~tinal e o po ln1onare, n è è do"\'l.11a a gern1i particolari esalanti odori fetidi. I.' ori·g ine della cacosn1ia boccale è esclusiva m€·n te local e ed è cau.&ata da ferm entazioni putride b·a na1i, che posso·110 verificarsi nella cavità oral e in conseguenza di alterazioni generali o locali.

DR.

'' IL POLICLINICO ,,

SEZIONE

M~DICA

(mensile)

Direttore : Prof. CESARE FRUCON I. Il Numero 2 (lo Febbraio 1939) contiene: LAVORI ORlçlNALI : Paolo DE MU!tO e Rosario IMPALLOMENI Francesco SCHIA.SSI

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, Lucio BINI

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Studi-o clinico e radialo· gico della .giardiasi. - DI una forma particola· re di scompenso cronico di circolo da insufficien· za del euor destro. - Modificazioni della permeabilità emato-tiquorale per sottrazione di Li· quor. Numero L. 6

Abbonamrnto annuo alla Sezione Medica : Italia L. 55... Estero L. 65 Se cumulativo con la Sezione Pratica : Italia L. 1 1 O, Estero L. 1 6 5 ; se cumulativo con la Sezione Pratica e con la Sezione Chirurgica: Italia L. 1 4 O , Estt.ro L. 1 9 5. Inviare Vagl ia Postale o Chèque Bancario alla Ditta LUIGI POZZI editore, Via Sistina 14, ROMA.

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NOTIZIA

BIBLIOGRAFICA

S. l\IoLLJER. Plastische Analoniie. Zvveite Auflage. Verla.g vo11 1. I~, . Bergn1an11. Mi.incl1en, 1938'. · · Corredato da 468 meraviglioise illustrazioni, n1olte delle quali a colori, il Mollier, professore di. An,a tomia Pla5tica n ell 'Accademia di .Belle Arti di Monaco, ha recentemente pubblicato, j11 aristocratica v:este tipog·rafica, cu1ata dal noto editore J. Bergmann, ur1 trattato di Anatomia Plastica di circa 3•00 pa·gine.. Lo scopo del lib ro, come dice l'A. nella s ua lella prefazio.n e, è quello di illustrare la struttura ·d el corpo umano, specialme nte ossa, articolazioni e muscoli , in rapporto a lla loro morfologia ester·n a ed' ai rilievi plastici che, durar,te i vari atteggiamenti del Gorpo, eS&i producono sul i1udo. L ' in1p1resa: lo riconosce lo stesso Autore, non ò facile, se· vuol essere condotta a termine con precisione e vuol raggiungere l o scopo di dare un trattato facilmente accessibile a chi inizia t,ale studio; rn.a la lettura, sia i)u:rie. rapida del t esto, e la visione delle numerose figure a colori, fanno subito co1nprendere che il Mollier ha raggiunto' lo scopo prefisso. Il trattato comin eia coll 'esposizionie. di precise nozioni generali sullo s-ch eletro, sulle articolazioni e sui muscoli. Segue il capitolo sul piede, sull 'articolazione tibio-astraga1ica e sulla ·gamba; in· esso so110 ·d escritte l e art~co,l azioni e la ·d isposizione delle \ arie ossa in rappoa:to alla superficie d'appogg·io della regione plantave, e dalle varie linee d i resistenza durante l a posizio.n e eretta e durante i vari movimenti del p·i ede. Si passa al capitolo che tratta la coscia e l 'articolazir ne del gin occhio, e nel quale vi sono opportune considerazioni, con schemi, riguardanti l'angolo d'inclinazione del collo del femore in rapporto con la .s ua resistenza al peso del tronco, ie sull ~importanza dei le1gamenti c:rociati e dei 1ne11ischi nella flessione e n·ella iperfle~sione del g inocchio. Nel capitolo riguardante il h·a cino e l'articoJazio·ne coxo-fe1norale è inter essante lo studio ·d ·e lle lin·ee di resistenza d elle ossa iliache ed i possibili movin1e1lti d e]] 'articolazione dell )a11ca, suscettibili questi di notevole ampliamento, coll'esercizio, in alcuni speciali i11di,·idui . Per ciò che riguarda la colonna vertebrale e la gabbia tora cica, sono i Il u~trfl 1e con fie-ure rortvincenti i vari movimenti delle vrrtehre, le e'3tese possibilità di quesli in Rlr1111e cnteg·or1e di persone (ginnasti, acrobati), nella flessione ed estensione del tronco, ed i movimer1ti d·ell e co•s tole in rapp·o rto alla maggiore o miIlore e.spansion·e della gabbia toracica. ~el capitolo riguardante il ringoio scapolare e l'articolazione della spalla, sono messi iii evidenza, con scl1emi, gli estesi movimenti di cui dispon e la clavicola anche negli atteg1

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« JL POLICLINJCO »

gjarr1e1ìti più co111uni, e qu1elli, direi quasi illimitali, cl1e può compier e l 'articolazione della spalla. Molto interessante dal p·u11to di vista 01)1,oge11et1co e filo1g·e n·e tico, è, a qu esto pro})D1sito, il co·nfro11to scl1ematic0 di questa .artico]&zicne con quella dell'anca. Seguono istruttive considerazioni sul1 'arto superi1ore, sull 'arl icolazione. d el gomito, del p<.>]so, delle singole dita, ed i11fine sui movimenti propri della colonna cervicale i11 rapporto a i vari atteggiamenti della testa e del co]]o. Tutti questi ricordi ana to1nici so110 pr.ecisi e d8t,oni di figurare nel più il11portante trattato 1]i anato1nia norn1.a le ad u~o di medici e studenti . l\1a il lato IJiù in1portante, che fa del lil)iJ.'O un testo sui g erieris, è c.h c la n1orfo·l ogia ed i i11Lrvi1nenti cl elle varie oss.a e. relative articolazioni sono sLudiati no11 solo dal lato scl1'ematico e sLaLic.o, n1a anche da quello cinerr1atico e dinamico, perchè opportuni disegni riporrta110 volta per volta, la fig11ra di ogni muscc•lo iJl rapporto all 'articol<lzio11e presa in esame, ed allo sforzo, a secondo dei movirn enti e della posizio11e del cor.po, eh.e. la le\ a muscolare d eve compiere. Vi s9no a questo· proposito dei raffronti d'indole meccanica, che J'i110 ad ora non a vevan10 veduti riportati così he11'e in altri lib·r i; è dimostrato ad e.sen1pio il differente sfo·r zo ch e fa un muscolo q•u .ando la trazione è r eltili11ea o è all'inizio, cla quando la trazione è ad angolo r etto per l 'intermezzo di un lun go tendine ecl una doccia ossea (peronieri), e quando la flession·e dell'arto· è a n1et.à del cam1nino . L 'idea ]/ recisa di ciò è <lata, in tal caso, al l ettore, 111ettendo vicino allo sch·ema ai1atomico 1.a fig11ra di un t1omo che com1)ie un diverso sforzc> spostando un og~etto <) media11te trazione diretta , o per 111ezzo di una carrucola. Infine, a fianco di ogni de~cri zio·ne di rno, ,imenti di articolazioni e di contrazioni muscolari , vi è il nudo d ell 'individuo n ell 'atteg.~ gia1rtento di compiere quel dato ~ovimento, ed allora. sono n1e.ssi in rjlievo su soggetti masc.J1ili e femn1ir1ili, op·p ortunan1ente iSoe.lti, i vari gruppi i11uscolari contratti, le sporgenze di rilievi ossei, le strie piatte di inserzioni tendinee; il Lutto con e&attezza scientti fica, con metodo didattico, co?J. arte. Il libro cì1e è quasi nuo\10 nel suo gen er:e., percl1è qualche tentativo si è già fatto jn ltalina dal 11ostro Lambertini , nel suo trattato « I mizscoli degli Qitleli », non solo sarà utile ~g1i artisti che si dedicano alla cuola del 11udo, n1a anche agli anatomici ed ai cl1irurgi, e tra que~ Li a quelli ch e 5i dedicano alla ·chirurgia i11orfologica e ri costruttiv~. . . Il te to è scritto nella bella e ricca lingua d1 Goetl1e; la sua lettura, anch e a chi non ha una perfetta co110 cenza di essa, è piacevole e dimostra cl1e l' \. l1a facilità di parola e perfetta al titt1dine didat tic.1 .

CENNI H.

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A.

~TANNA.

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B I B LI OG R A F I C I <1l

Der Begin11 der Liingentu,berkulos e bein1 Erwa·c]iscrieri. Vol. in-8° di

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[ANNO

BRAEUNING.

222 pag·g. , con 177 grafici e figg., G. Thieme ·ed. Le•i pzig, 1938. Prezzo Ill\1. 22 (25 ~b di sconto per l'estero). È ov,·io che il pro11Lo riconoscime11lo d el-

l'inizio d·e lla ,tub•ercolosi nell'adulto è della in<issirna impo•r t1anza per la lotla contro tale malattia. Si con1prende, 1quindi, il grande interesse ohe presenta lo studio accurato di tale qu1estione, studio che deve essere fatto sisten1aticamente ed i11 n1odo c·o111p.Jeto per poter arrivare a sicure con·clu1sioni. Una seri,e di ricercl1e di questa fatta eseguite su 86 individui viei1e qui esposta dal1'A .., basandosi oltre cl1e s t1ll'anan111esi, l'esan1.e clinico, ecc. - su radiogr~fie in ~e­ rie, che vanno dallo s tato di ~a111t c a quellodi n1alattia, in mo1do da sorpr011derc il 1110n11e.nto e le modalità di injzio; le varie particolarità sono espresse in grafici climostrativi. L' A. vi·ene poi alle ('Onsidera zioni cl1e deri"\-.ano clalle osservazioni, s·ull e c.at1s.e che deterrninano lo .sviluppo della malattia (stagioni ~ · irtfluenza ·d elle malattie, p11bertà, gravid.a nza) r ~ui rapp·ort.i d·e lla nuova n1alatt.ia dell'adulto ,. i11 confronto della tubercolosi contratta nell 'i11fanzia, sui sintorr1i su1b hi1ettivi , il d€corso ,. le possibili influenzie· della terapia, ecc. Libro denso di fatti e di nozioni che inquadra e mette nella giusta 111ce molti importanti p1 oblemi. 1F ra le conclusioni che se n.e. possono· trarre è cl1e la diagnosi deilla tuberco] 0~.i iniziale dell'adulto si IJ.Uò far.e soltant() con le radiografie di indiviclui che si ritengono sani o, tutt'al più, affetti da stati. morbo ~1 cù e si ritengono innoc·enti: senza radiografie ~tt1diate1 nelle mini1ne particolarità, non ci si può fare un 'idea sull'attività, il bisogno di terapia, ]a pro·g nosi, ecc. della malattia. Altre conclusioni importanti riguardano la· lo calizzazione ed il ti1Jo della lesione. Per quanto rig11ard.a la p·r ognoisi , si oss.er"va che la magg·ior lJartc di queSite forn1e (talora anche quelle che si fondono) guarisce f>l)onk"lnearr1e11te e soltanto in 1/4-1/ 5 degli individui si svjluppa la tisi. Nel 5 % cir ca, però, il decorso è malig·no fin dal principio e nessuna terapia anch e stab·ilita precocemente arri~a a salvare il paziente. f zl. 1

E.

Experi1ne1itelle urtcl klinische Ergeùriisse niit Friedma11nscheri TuberkuloHAEF1.1GER.

.~evaccine.

Vol. i11-8° di 156 pagg., con 19' fi1gt;. e;. Thien1e, ed. Leipzig, 1938. Prezzo Rì\f. 12 (25 ~~ di sconto per l'estero). Da te1111Jo , ·F·ried1nartn l1a allestito, co~ i l:>x'lcilli tt11Jcrcolari clella tartaruga, un ' racc1no })rofila1 tic o e c11rat ivo contro la tubercolosi. (1) ,Si prega d'inviare due copie dei libri di cui si desidera Ja recensione.


[AJ\~O

XLVI,

~U:iYI.

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~EZI ONE

Acca11to a tl .alcune voci favor evoli, esso ne J1 a Lrov1ato m ol le contrarie; chi scrive eb·b e ad additare, anni sono , l 'inutilità ed i pericoli di ques to vaccino. Esso è is tato lL1esso in ic'o mcercio anche in Italia e :recentemente si è nuo. van1cnte cercato di val orizzarlo. L 'A., ch e1 è sta to assistente in un sana.Lori o di Davos., s.i è occupalo de lla questione d al 'IYunto di visLa speri1nentale con pro,-e su conigli e cavie - e da qu ello clinico. Nel ·vasto capitolo r ig uard.ante i ri.s ultati ,s ull'uomo , considera i processi ilàri, Ja tubercolosi fibrosa e quella c.avernosa, le pleuriti e la tubercolosi chirurg ica e ri po rta 125 storie di malati trattati col ·vaccino Fricdmann , citando anche quelli avuti da altri autori. Storie i)Tr ecise e docun1e11t~te di indi·vidui tenuli a l ungo in os. servaz1011c. Nella m .a ggior parte de i casi , il vaccino (E,riedmann no11 110 avu lo 11es 11na influenza, n è i11 un sen so, n è nell 'altro; in al cuni, si è cisservato un rapporto diretto fra la prog·ressività d el rr1al e e l e i11oculazioni ; 22 casi so110 peggiorati dopo l 'uso. Più grandi a11cor a cl1e i danni diretti sono quelli indire tti, n el senso cl1e il malato fida11dcsi di questo vaccino, vien.e sottratto ad al tre cu re realmente effi caci, s icch è l '.i\. non esita a ·dichiarare che il \'accino Friedmann è pericoloso e dannoso, dissu adendo i medici dal farn e uso. fil. 1

( .. C.\ SALINI. Dizionario di m edicina illustrato. Vol. I (A-1{.). Un vol. in-4° di 868 pagg. con 24 ta v'' · po.}icrom ie. c1 15GU figg., r ilegato . U11ione ti1). etl . T ori nese, 1938. Prezzo L. 150. mo] ~o· Lempo., i1on so110 ·iJiiù in commercio g randi dizionari d i i11edicina, ch e p ure ebl.ero in passato' una certa voga ; tutt'al più si :p ubblica110 oggi cleì dizionari dei termini medici, d ' indole tecnica e di una ])re,rità sch ematica 11elle spiegaz ioni. 'i coirr11)rer1dono l e ragio11i 1dell 'acce1111.ata t11.a11canza. A parte l e inoe rL~ze di vendila di libri si1nili, cl1e possono essere .:1ffrontat·e sol la11Lo da una grand!e casa edi trice, qu.ale p1uò essere l 'l T.r ·.E . T. , vi sono delle diffi coltà nel] ' ao0ir1ger_si alla compilo% ione. Trattasi di 01)er e· ch e esi gono un cierlo ardir11ento , NOlida preparazione medica e vasta. c ultura ; l avor o di lun•ga lena, in cui nor1 ci s i deve arretr.are di front e alla gran mole; camn1ino s.e1r1in·a to ·di incertezze sopTattutto per la scelta d ei vocaboli da includer e e la d1ecisione di ,escluderne altri che forse sembran o im11ortanti . N·è s i deve temere per t utte le critich e a cui presta il fianco un 'opera di tal g~nerc : la trasc.u ranza di una m inuzia ch e diYenta una grave colpa a clii guarda le cose con la lente d ello· speci.nlista; un al tro trova. a 1-idire IJerchè in qual cl1e tern1ine manca una rigiqa JJTecision e; qualcun a ltro os:se·r va ch e c er Li termini sono super flui , mentre d 'altra parte, qualch e ii1esattezza sfu.g ge indubbia m en te ed è sub1ito sotto]ineata dall 'ipercritico. Il dott. Casalini ci 11arra in un a simpati ca D 'El

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PRATICA

prefazio11e la gen·esi del lib·r o e ci p ro.sp·e Lta alcune <Clelle difficoltà inco,n trate; ma i ntanto egli è riu5cito a m e Lt.ere in,sieme questo dizio-rJ.h rio ch e rappre~enta un r-ep1e-rtorio cli 11ote\'ole utilità : per il medico a cui su ggeri ce la ~pi1~gazione di qualche n o·n1e ch e più 11on ricorda o riferisce d elle nozioni un po· i111pallidite; a i cultori di scienze giuridich e, cl1e posso110 dirimere al cu·n e incertezze nel caro.p o .biolog ico ed alle person e colte in 1gen.er e. Sec·o n do l 'importanza del termine, le spiegazioni ed il co1nmento so110 di varia lun ghezza; larga111ente sviluppala è la parte riguardante d ,ig i·en e e Ja m 1ediGina social e, si cch è il dizionaTio oon trrbuisce a lla b~o\na propag.a nda in ques!o se n so. . Bt1ono il m.ateriale illustrativ·o . Utile opera di consultazione ed anche o·p era di instradamento alle scie n ze m 1e1diche :pier n1olti FJtudenti ch e sopr-attutto nei framn1entari ludi dei primi anni se11tono il bisogno di addentrarsi fin da allora nei segreti d ell a nostra arte, ch e sarà per loro u11a seconda vita . fil. 1

f?eridiconlo generale delle celebrazio11i per il Il Centeno.rio della nascila di G .\ LVANI, 1 -21 ot1tobi-e 1937. Atti Congresso Soci.età Italia .. na di F isic.a . Atti ·del III Cong·resso dei Dll1

cl yi italiani di Radiobiologia. Atti del Con-g re,sso d ella Socjetà di 1Biologia s11erirr1entale. P er In .s tampa della Tipografia Parma di Bolo.g na (vi.a 3 Novemb1r e, 7) sono stati pub])lic.a ti in bella veste tipo·g rafic,a tutti gli Atti dei 3 con ~rre~si ch 0 furono tenuti . a flologna clal 1~· al 21 ottobre I ?37 per ]a celebrazion e del secondo Centenario· della 11ascita di Galvani. [ ,e nun1er0Be r elazioni tenute nei , rari Congres· si - an ch e da p·a rt e di 111olti stranieri - : Je numerose 1c vmunicazio11i svolte, di cui alcune verarr1 eP.te interessanti, sono state r accolt,e con cura dal Comitato ordinator·e. Come è noto le celebrazioni r)er il .5eco11do centenario {li Galvani h anno· avuto l 'alto onore d ella presenza d i S. M. il Re Im·p eratore e sono riu sci1 e vera1nente una manifestazione im11·or~ente . 'F. i\I.

A eta 1nedica italica. Ann o IV., fase. I . Prio· Tità sci entificl1e italiane. Uff. Stan1pa n1·ed. italiana, Milano . II 1)rof. Prass itel e JJicci11ini co11tinua r.on q nesta p11bblica?sione la sua indefessa e no· bjle fatica di rivendicazio·n e del g r1nde contrib-qto pio rt a to· dagli studio1si italiani a lla scic•nza nostra. Pe1 7nag11a est cr;pia argum e1nti egli ,giustamente dice n ella prefazione latina del fa sci colo· a cui ha nno pertartto cooperato in t i!!1)i stud10si, ch e .s.tabiliscono delle nostre 1)r i o~·i1 à scie nLifiche, le quali as umano il car.a tte1re di ' '·er e e git1ste rivend icazioni. Anch e questo fa1scicolo è in vendita (L. 10) presso l'Ufficio sopra citato ed il rica,·o della vc11dita s tes.s:t è d evoluto a b enefi cio degJi Or~ f a11i dei medici morti in guerra. fil.


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« IL POLICLINICO »

APPUNTI

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XLVI,

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MEDICO I>RATICO.

PER

CASISTICA E TERAPIA. Le forme c11tanee t1lcerose del morbo di Bodgkin. Dalla ·descrizio·n e di un caso -d i morbo di llodglci11 ])r esentante u11a vasta uleerazione cuta11ea in ·Corri5pondeinza d ella reg'ione sternale H. Durand , P. Cottenot e H . .1\1:amon (La i' resse Médicale, 19 novemb re 1938) tr.ag·gono rnotivo i)er - fare interessanti consid,e razioni sulle 111anifestazioni cutan·ee e1d ulc.erose del I infoigranulom a. Le ·ulcere ·del 1no:rbo di Hodgki11 , descritte peir I.a prima volt.a da · Grosz nel 1906, sono a torto considerate come ecceziona li. Probabilmer1te la loro· apparente r.n.rità deriva dalla f~cilità co11 cui esse vengo·n o confuse con la mjcosi fu.n goide o con gli e·p it·eliomi. Esse p·osso·n o costituirre il primo sintomo d ella n1alattia o insorgere a deic orso inoltrato. Jl m e·c:.cani~mo i)a togenetico ·è du])lice : o si tratta di u11 focolaio g hiandolare profondo ch e a l)OCO a poco a derisce alla i)elle ,e :IJOi s,i fisto,lizza oprJure si tratta di un fo colaio primitiva1nertte cutan eo ch e si r an11nollisce p rima e 6Ì ulcera p oi. La ,5e·de delle ul0erazio11i è varia; le r·egioni toraciche ,ant·eriori sono sedi elettive, ma uloere sono· state descritte anche alla co·m .m ie ssura lo·cal e alla i~eg·ione s·o tto1na.ndibolare, al • perineo, ecc . Possono essere unich·e o multiple, di grandezza varia bile tra quella di un soldo e· quella d.e l palmo ·di una m ano; il loro aspetto più f-requente è quello ·di una ulcerazione ovalare o roto11da, reg·olarissima com€ se il contorno fo&se stato tracciato col compasso . I bordi sono ge11eralm ente limitati da un orlietto sp·orge11 te e a volte scollati; il fondo è irregolare., grig-io, sanioso , più o m ·en·o a bbondantement~ suppurante, ftanguinante al minimo tocca mento c o1ne un n eoplasn1a ulcerato . I sìnto mi furLzionali sono vari e conisistono in dolori talvolta leggeri, talvolta yivi, irradiantisi a distanza. L'evoluzione dell'ulcera è rapida ali 'i nizio; do]JO qualch e settimana si osser va un te;mpo d '.a rresto ch e dura n1olti mesi. Le ulcere sono abitualmente resistenti a tutti i tratt an 1enti e, in particolar modo , alla radioterapia. La diagnosi differenziale dovrà esser p•1sta con l'ulcera gommosa d ella lue terziaria, con le ulcere tubercolari, con l 'ep~telio­ ma basjoce]lulare ·e con la micosi fungoide, le qu.ali due ultime malattie possono somigliare all e ulcerazioni dell'Ho dgkin in modo st uptfa ~ ente. lANDOLo. 1

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Problf'mi del così detto eczen1a infantile.

I problen1i del così d etto eczema infantile l-1anno sempre destato un grande in ter·es~e per il pediatra e per il d erma Lol ogo, nonchè per il m edico pratico. Si è generalmente ritenuto

cl1e l',e!czem.a nell'infanzia fosse qualche cosa di ecoeziona1e del tutto diverso da quello dell 'a.d ulto e 5i sono ven·u te chi.amando con tal Iton1e d elle dermatosi diverse. P . Tach.au (11eta Dermalo·-venereologica, vol. XIX, n . 5, novernbre l 938J fa una disamina della questjo•n e, arriv.a ndo a lle segu enti conclusioni. L 'ecz.ema sin1111etrico ·della fa c.c ia, che l'A. ielhiam.a « crosta 1.a.ttea » ·è molto frequ,e nt.e nei :primi due 1n11i ·di vita. La clas.sifi.c.azione come dermatosi pre-eczem.a tosa deve essere respinta: · ~e.co.n,db I' A. , com·e· pure l !idea che si tratti di una i&pieci.e di ·ecze1na seborroico, (seborrid·e psoria&Jide). Nel la sua gen esi hanno g r.nnde importan2.a l e irritazioni est erne; -ciò è anche di1no·s trato ·dal fatto che i11 UJl ceirto nur11ero di C·asi (131,2 ~lo su 144) le 1e·sioni sono ur1ilat·e rali. Tale fornla, dice l' A. n·on s i es.tende. al cuoio capelluto (si diffe renzia quindi dalla cc crosta lattea n carne è intesa da 11oi ; N. dJ. red.); le ~J"uzioni che &i manifestano S>ul cr a nio e sulla facic ia sono, dorvute ad una coincidenza del1:,0czema della f.accia con una d ernLatite sebo:rroica. Nei bambini di oltre un anno di età, I' A. ha osserv·a to. tale: coim bi11azione nel 24, 2 %. J)i altissima f:r.e1qru1enza ·è l 'eczem.a-intetriig o nel poppante . :Non si tratta ·di una forma speciale dell 'eczerna ~eborroico e n·emmeno esso è da cowsiderar&i in rap1porto co1r1 le· gravi co1n djzioni i11 Lertrigi11ose trovate n.e ll 'eritrodermia desquamati va. Si tratta di un ecze1na semplioo, di a5petto speciale, 1ci0n dei caratteri particolari seco,ndo le r egio.n i (anale, inguinale occ.). Il sifiloide post-erosivo ·d i J.a cquet ha stretti l ii., p·p orti con l 'eczema-in tertrigo ed è esso pure 1ir-ovocato fla irritazioni esternie. Non s embra giusta l'oprìnione che esso s ia una specie di pìòd.orrrtite, idea basata su reperti batte·r iologici dubbi. Il sifiloide p·o.st-e rosivo si p·r esenta irt u.n numero: ristretto di poppanti. L'eczema sim1ne lrico della faccia e l'eczeimai11tertrigo si riscontrano spe.ci.almente n.ei pri1oi due anni di vita. L'ecze1na delle €stremità, SJ>ecialmente d elle mani, ~ più frequente dopo i due a11ni. L'eczema del tronc·o e quello g·eneralizzato 1si osservano a qualunque età, ma sono senza importanza per I ~ infanzia. La diagnosi differ en ziale con la dermatite atipica (nevroderrnite) è difficile, spiecialmente con quella oocol1dariamen te eczematizzata (nevrodermite ·n 1ultiférm e a forma obbiettiva eczemato-lichenica di Brocq). fil. 1

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],'allergia cutanea nell'infezione gonococcica. Piuttosto scarso è il valore di alcuni m ezzi atti a 5ta bilire I 'avvenuta gu.arigion e dell 'in~Pzion e gonococcica. Utili indi cazioni po!'Rono invece aversi . secondo L. Ciarrorchi (flinno1·am en to med.) 1938) con una r eazione cuta·


[ANNO

XLVI, Nul\r. 7]

Ilea, analoga a quella cl1e 5i fa con la tubercolina . Egli pratica, a tale sco1)0, l 'iniezione i11tradermica di 1/ 10 di em e . d el liquido di coltura del go11ococco (opport11nan1e11te tr.a ttato) ed )&serva i risultati ch e s i hanno dopo 24 ore. Considera posi tiva la p rova quando la chi.azza eriten1atica cl1e si svilu1Jp·a h .a u.n diametro di almeno cn1. 1,5 o quella erite111atopapulosa di 1 cm. (includendo,·i anch e l 'al on e infiammatorio· circo~t ante) . Le pro\ ·e venn.ero fatte su 260 individui, os~ervan·do esiti positivi in u11a percentual e abbastanza notevole, ch e fu elevatissin1a nelle forme complicale (artriti , annessiti , e.p ididimiti). In soli 3 casi , ebb·e esi1i aspecifici. L 'intra dermoreazione è p.e rtanto utilizzabile ai fini diag nostici l>ratici. I .a p& i ~tenza d·e lla po·s itività dopo 3-± m€si ·d al termine d ella cura r egolare deve farci rit en er e pro1b·a b ile ch e il processo infetti YO non sia e&aurito. Nelle ricerch e d ell '.i\. , l 'intradern1oreazione è risultata p iù se11sibile cl1e la o·onodeviazione del complemento. <: omunqu e, le due ric,e:rch e non si escludono , ma piuttosto si completano a vicenda . fil. 1

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MEDICINA SCIENTIFICA

Studi sul metabolismo e sull'importanza dell'iodio •

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SEZIONE PRATICA ·

nei g1ovan1 organ1sm1. Un numeroso grup1)0 di ricer ch e su11 'argon1ento è stato eseguito n ella Clinica P ediatrie& di Cagliari , ed alcuni dei r esulta t:i. ottenut 't vengon o pubblicati n ella Riv. di Clin. Peib. (n. 10, ottobre 1936; J. Concas, studiando la iodoracl1ia fi sio]o. gica n ei bamb·i ni , ha esaminato 49 sog·ge;tti fino al 7° anno ed ha trovato ch e lo iodio è presente nel liquido cerebro-s1)inale senza però un n etto rapporto coll 'età , col sesso e con l 'iod6mia e con \ralori sempir e mo]to inferiori a quelli de] sangu e n el] o st esso soggett o. D.at G poi Je forti ,-ariazioni de] tasso , legate a condizioni organich e e di vita diverse, rjtiene che non si possa 1)arlar e di cos tan te iodica d el L . C. R. , amn1ettendo piuttosto u11 comportan1ento individuale . d ella permeabili tà mel).ingea v·er so l 'elemento. C. 1Fiori , sperin1enta11do con l)iccioni sotto -· posti a diete car en zate , 11a d imostrato ch e. Jìell 'avitaminosi B e D i valori i oden1ici aun1entano fino ,al quadruplo , m entre nel} 'avitaminosi tali , ·alori diminuiscono a lqt1anto , risalendo rapidamente con la somm in istrazione della vitamina stessa. T ali r esultati confermano ancora una volta la netta influenza r egola tr ice delle vitamine sul n1etabolismo , specie negli prganismi gio\ ani. E. Piras, studiando l 'influ sso d elle gl1iand ole a secrezione i11terna , ha rileva to ch e la tiroid ectom ia totale proYoc.a un notevole ab·b assan1ento d ella iodemia , e la paraliroidrctomia t1no m e.no accentuato.

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L'a portazione d el t in10 , invece , fà inn a lzar e fo rte1nente i ' 'alori, con diversa inten sità da caso a caso . Anch e l 'adren alin a, introdotta per via pare~­ terale, esplica azione an aloga. G. Macciotta : finalm ente, in 12 ban1bini rachitici h a trovat o oscillazioni d ella iodemia tra , ·alori 11orn1al i più al li e val ori notevolmente aun1ent ati clalla n orn1a, ottene11ùo Ja progresiva dirn.inuzione con l 'elio t.er.a j)ia. ~iferendo si qui11di alle ricer che degli altri AA., pensa che il n1etab-0lismo dello iodio sia l ego la to oltre ch e dal faLtore tiroideo , ancl1e da fattori endocri11i , ' 'itaminici ecc. , P er !e s ue s1)eciali osser vazioni nei racl1itici , annuncia poi l 'ìpotes1 ch e, data l' esislenza di u11 equilibrio ar\ I agonistico tra iodio e fosforo, iJ comportan1en I o d·ella iod·en1ia in ·tali sog·. getti dipenda dallo state di Ì]Jofosfat em ia in cui si t rovan0 . iVl. l?Ab ~h's.

VARIA

IJ trattato di Versnglia e l'infermità di Wilson .. D_i u11 curiose asp e tto, ·d.i un grande prol)le1na 11a J)larl.ato il pTo·f. Gaetano tJ3o ~ cJ1i ..'l Mila110, 11 e] la seùe d e·l la ri Yista Ma.re nostro; l)S. ia d el1'« inva lidità del trattato di Versa.g·li.a P'eT in fe,rmi tà L11entaJ.e del princip•ale contraente ». J~gli J1a ricorda lo comie '\i\·oodro\v Wilson , eh-e della Con fere11za l)er l a pace a er saglia pu ò vP:ram ente co11sider ar si il protago.n i1Sta , sia s ta to col to ùa u11 col'lJIO ·.apoi)lettico, poiclhi mesi dopo la Confere.n za . Dalla analis i d e.,gli scritti cli V\1i l, on irl epoch e ::i.n t ee ed en ti e di quelli i111medi.atan1e11le i)rece{le11Li e u ssegt1enti alla Conf.crnnza di Versag li a risulta unn n etta diffpr e11za, tal e d a ri·" elare l 'in·delJolin1ento d ella nte.ntalità già 1)ri111.a di quel colpo apo11)Iettico del se t temb·r c 1919. Riferisoe un a t e,s tim onia11za a uto1r C\ 7ole ch e il gr ande p~ichiatr.a Leonard o Bi an cl1i av•e \ a rilc.v ato seg11i di malattia r11 ental c n ell ' as,~ie t.lo di V\TiJ.. 011 sin da quando, ogli sl)a rcò in E.urop1a p·rin1 a d ella Co11fercn za. D.ai b olle ttini clcll 'amn1iTag·lio rnedico Gra)~son I i: ulta ch e la mal attia consi leva in un raJnmolljm1ento cercb r ale pil.'01g r e.ssivo.. In una relu zio11e d i Sir Basil 'fl1on1son , c.n po d ell 'Intel JigencP Servioe, è detto cl1e g·ià durante la ( :0J1 f er en7a \iVilson aveva uJ1 braccio para liz/'.ato, in conse.g t11enza di una grave arteriosclerosi cer ebTale. Lloyd Genr.Q'C e Cle111en ceau approfit1 ar ano cli quella i11inora zio·n e psicl1ica n ell 'int ere$se d·ei loro P arrsi. Il rnon·do ·esp•ia cos.ì Ja in suffici enza p si chir,a di \\ii] 0 11 e la n1ancan za n eg·li al t ri di sen so storico. IJ 1Hoschi h a chit1so ricordando, a])plaudito : cl1e ìvJ ussol ini pror lama « la pace seco.n do giustizia ». Eg li n on f.areb1b e 1Jn 'altra Ver sa.glia: sa ch e nou vi è séllu1·e p r r un pol)Ol o ch e i1on sia canne.. a con l a g iu s la , ·alutazion-e d ei diritti di tulti ali D] 1ri. 1

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cc IL POLI CLINICO »

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XLVI, NuM. 7]

NELLA VITA PROFESSIONALE. MEDICINA SOCIALE Assistenza ai parkinsoniani encefalitici. Il ~lini s tero dell .I11 terno (Direzio11c Gen erale della Sanilà Pt1bblica) ha dira1nato la seguente circolare 11. 15 in data 20 gennaio 1939-X VII al GoYcrna lor c di Roma , ai Prcfe lli ·d el Reg110 e p er 11o lizia al l a Direzion e General e clell 'Amministrazio ne Civile: Da })arte cli t alun e a1111J1i11istrazio11! .pro:vi1~ci~ l~ è sla lo richies lo al ~Ii n i·s tero cli la])1}1re I l11n1 t1 dell 'as . . ist en za ai Inala li di parkin. 011isn10 en cefaliti co ir1 1H.1SC al R. D. L. 29 ottopre 1936, n. 2043, cl1e , ~ome è noto, pone l '011ere .d c11 enza stes. ·a sist . . . sa a cari<;o d elle pred e tte Arr11n1n1... traz10111 i)rov1nc iali. P articolarmente è stato })Ost o il c1uesito se l 'as·sistcuza alla citata categ·oria di infer111i coìnp e la all e arnmi11 istrazioui pr0Yi.11ciali a11ch_e. ~opo c l1c, es peri la ogni cura ospedaliera e ~lo.n.~1c1~1 ar~, gli i11fer J11i si di1nostri11 o . 11 0~1 . u sce l ~1b1l 1 e~ I .m t o-liorarn e11t0 e deJ)bano ' })er e iò, con s1dcr ur s1 Inae , ]Jil i pcrn)an c11 le1T1 e11te al Ja, oro. . . Al rig u ardo occorre pre n1c l Lere cl1e, ai sen s: cl~l su ccjl a lo R. D. L. 29 ollobre 1936, 11. 2043, 1 as 1ste11za a tali malati 11011 si lin1il a a] solo J)eriodo {lc l ricover o nspecla1 ie ro, ina <l eYe e ··er e pro egui: La nncl1 e dopc.' l ' l1 c ita dell 'j11lc r1110 d al re11arlo (11 ('llf (l.

L 'a · ·i lenza cx lra r eparl·J, cioè• cl or11i ciliarc, e ter o ocl on1ofa n1ili ar c, è j11 g·enere ]1ra Ljcala con la conce ..: ion e cl el riforn i111ento clella r adice cli 1.e]laclon n a s ia •sol lo fort11 a di cl ecotto. cl1e ol lo fo1111 a 11jllo J0rc , segu c11do le J)re crjzion i a t d 1 ~. r!,g 11ard~ cl ale dal dirigente il r eparlo cl al CJ'-:'a] e 1 1n1er1Tto e t a lo di rrir ~ ~o . l\on è co11 iglia])ilc, se 11011 i11 Yia ccccl. io nale, la c ro o-azio11e <li su ·sid i in denaro o in })uo11i a Li111e~ lari, per OYYi i 111otiYi, i11 co11 sicler az io n? che t èllc provYiclc11 za a s is lenzinle Yien e - di solli o Jrus lral a n ei s uoi fini (lag·li s l e~·si fam i1i :-iri d el 111al a lo . Pera] l r o l 'assis le11 z•t po..: t-os11ecla)iera i1on può co n ·idc·rar' i jlliniitala 11 el te1npo . Infatti, poicb è } )C r rrJi e11cP fnlitici i1 011 e i·s te lo ·La to di con valcsce n ~'l e j} loro r ecu1)er o uo11 è 1nai totale, 11er Cll i 11 011 p u ò 111aj l)arl.qr i cli g· u ari g i o~e co111~ J>lcta d <::ll a 111alattia, ne con eg u c cl1e_ tul1 1.tiul at1 {le' ono e sere assis titi per t1n certo J)Cr 1oclo dt t empo, ancl1c c.lopo l a loro u cil a d all 'Os11edale, cioè fino a ql1ando essi, })er l ' aitenuar i clella g rave sinloma lologia, ian o in grado di alte11dere a qualclic c:«cUJ)azio n e. l\Ia qua11<lo , poi , col te1111)0 e co11 il .falale .l~nto arrora, arsi d ci si11Lon1i j} 111al a lo no11 r1lrae p1u al<;~~l O' iO' nn)r 11Lo dnlla cura, per cui da p ar zial e la lta i~1~1 hililà diYe11ta tot ale, as·sol t1la , fir10 aì pun. to e l1c egli 11 on è i11 g r ad o 11emn1en o di ~ccudire ni l>i ·on-ni d ell a prOJ)ria person a, allora egli, se po0 Ycro e 1nan cante di i)ar euli le11u li agli ali1n cn t i, <le'<· rs er e cu11·sideralo i11aJJile l)Crn1an e11le e l a Cli lui ns~ i t"n za va l)O::: la a carico degl i Enti t enul i' i Jle r IPg gc. . . I>cr l an lo l 'oncre cli 3 . s1stenza a cn r1co delle ProYi11ci<' deYe i11 lende r i .ìin1ita lo al p erio<l o del ricovero o })rclalic ro, qttalt1nque ne . . ia la. dura~a e .a l 11crio<lo ~tLccc ~ .:>iYo Cin o a cl1e la n1111oraz1one 11011 cl i' en l i pern1anen te e i1 i11al nto i1011 ia ])iù

· u sce ltibile di ulleriore miglioramento con le cur e 111edicomenlose od altre cur e opporturi e. In tali ·5ensi doYranno essere impartite dalle VV. E~~. le disposizio11i del caso agli enti interes· sa ti, invia11do al Min i tero un cenno di ricevuta e di assi curazione. P el Mi riistro: BuFFARINI.

Pe1· l'assistenza sanitaria alle nuove generazioni Il Direttorio Nazionale del Partito si è adunato sotto la presidenza d cl Segretario, S. E. Starace. Questi ha, tra l 'allro, comunicato il testo di una convenzion e - di cui già demmo notizia s lipulata fra il Coma11do gen erale ~ell a Giove:itù italiana del Littorio e l 'Istituto n azionale fascista delJa previdenza rsociale. 1 Con questa convenzione l 'Istituto ha esteso alle nuoYe g·enerazio11i l a su a opera di assistenza sa11ilaria, l a quale, anche in questo settore, sarà svolta in forme molteplici : con il ricovero degli ammalati di tuber colosi n ei 42 ospedali sanatoriali di J)i anura, di inedia allczta e di al la quot~ gestit~ dall 'l s liluto, previo accertamento presso I cenlr1 diag nostici esist enli nel le prin cipali città o presso i d.ispt>nsari dei Co n so rzi provi11ciali a11tituberco· lari· col ricovero nei conYn l escenziari o negli sta· bili~e11lì lcr1n a li e con le cu.re nei centri anliacle noid ei e neo-li amb 11lal ori un ti tracomatosi e col ricovero dei bambini prcdi spos li alla tubercolo1Si 11el preventorio di So11drio: Le c~se d.i _cura e gl~ ambulatori saranno 111ess1 a d1spos1z1one degli i c rilti alla G.J.L. 1 g ra luilan1ente per l e cure antiaderroi(lee e anli tracom a lose e co11 diarie modich e, con cordate col Comando generale della G.l.L. })er i ricoveri. P arUcolare importan za assumerà l 'asisis lenza pre so gli stabilimenti t ermali di Sir1nione e di Salsomag·giore : nel primo ·saranno ammessi in due tt1r11i quindi cinali oltre 80 iscritti alla G. l .L. di età super iore ai 12 anni compiuti e 320 iscri Lti di e l à fra i 6 e i 12 anni, in otto turni quindicinali , n el secondo saran n o ammessi in due turni quindicinali 450 i scrilti ~i et à. supe: riore ai 12 an11i e 1800 i scritti di età inferiore ai 12 anni in otto turni quindicinali. In t al modo I ' assis le~za sarà di nlolto ampliata r1sp etto all 'o])era di tutel a sanit aria g·ià ~volta dal sop:Ji>res·do Ente per la n1ut11alj là scolasl1ca a favore dei propri i sc.ritli.

CONCOR-SI. Posti vacanti. APUi\NIA. R. Pref ettur a. - J?ire ttore d~ll~ Sez. med.-micrograf. d cl Labor a torio prov. ig1~ne e profil. ; t itoli ed esami; L. 18.000 e 10 b1~nn1 YenLes., c . v ., partecipaz.; tas?e L: 50,20. CI;1cdere copia clel ba11do. Scad. 60 g1orn1 dal 30 dicembre. BoLzANo. Ospedale Ci vile. A ss~stente nella Divi s . cb iruro-. e assistente n ella D1v. dermocelLica; scad . 28'='f ebbr. ; ·s tip. L. 4500 Jor(l e, più vitt;> e alloggio nell 'Os1)edale. Chjeòere bando alla Direzione amministrativa.

?

~ÙL.·\ NO. Con sigli o

degli I sliluti

Ospitali~ri. -:-

Concorsi p er Litoli ed esami ai segu enti p~st1: primario medico direttore alla SuccuPSal e d1 Cernu~co sul ~aYiglio per croni ci, slip. L . 24.000, incl en-


1Ax:xo XL' I , Nul\r. 7]

i1il tt r es id. f..... 4500, alloggio ecc.; pri111ario oculis ta, s lip. L . 7850 ; p er i due posli età lin1ite 45 a.; aiulo chirurg·o, ·s tip. L. 6450 oltre L. 3000 indenn . tras.f.; 5 11osti di assis lenle nledico-chi.r urgo, slip L. 5600 e L . 360 serv. a ll. ; per gli ultimi 6 l'.>Osli età lin1ite 35 a. Au1nenti. Tassa L. 50. Chiedere copie d egli a,·y i ~ i di concorso. Ri,1olgevsi al Prolocol1o (Via O J)ecl n1e, 5). Scarl ore 16 d el 28 m ar zo.

P1 \ CENZA.

Co risol'zio 1

Prov .

.4. nti tubercola r e. -

l\iledico direttore d ella Sezione dis11en sarjn]c. Lire 12. 00 e 5 quadrien ni dee . , trasferte, ecc. Scad. ore 17 del 31 marzo . Titoli cd e· ~ ami. Cl1iedere annu11zio alla Seg re teria, l ) f C so l 'An1mini s trazione pr0Yi11ciale . PoTE1'ZA . Consorzio Prov. A n tituberc. - 11 con . corso a medico aiuto i1el Disp en sario · prov. antituber c. è r evocato. Ro:\IA. 1)linistero de ll a 1\Iari 11a. - Con n o tificazion e i11 d a ta 8 dicen1})r e 1938, pulJ1)li.cata nella cc Gazzet ta ufficiale» n. 22 (li ques1'anno, è s tato ind~tlo un con ccr so per esa111i a 25 IJOsti di 1en ent e m ecl ico i11 S. P. E. nel cor1)0 a11ilario militare maritti1110. Le do111a11d e cli am n1 i.:;s ione al concorso, r edatte u carta b olla ta da lire sei , doYranno p ervenir e al 1Iinist c ro Direz ion e ge11erale d el p er son ale e dei ervizi mililari , cliYi ~ i one 1st a lo g iuridico - entro il 28 marzo 1939, corre-date de i tlocumenti pre.. cri l li cl alla noli fi cazio11e s t e ~ sa SASSARI. eone.or so al post o di direttore Con sorzio antituber co lar e di Sassar i. Il termine utile per ]a presentazione d ei d ocumenti di rito è fissato al 24 aprile 1939. Per chiarimenti rivolger si alla Segre teria (P alazzo del Governo). Il presiclertte: ~'fARCHINOTTJ.

J\.11 '8 n1arzo, ore 18, con cor o p er titoli ecl c. a111i, al i)rimarialo di analon10-is topatologia; L. 20.000 e 5 l>i cnni d ee., oltre incl e1111. carica L. 6000, p arlecipaz.; è ini1)i lo I 'esercizio profess. Et à limite 45 a. al 21 genn. Chje<le re annunzio . RiYolger i a11 'a111111ini lraz. \ TE:'iEirA . Ospeda li Civ ili Ri u rii t i . Di rj gcnte dell 'a1nbulat ori o-di pe11 sario s tomatologico; alle ore 17 del 27 i11ar zo; e tà li1n ite 45 a . al 2·1 genn .; assegno an11 uo L. 5000. Chiecler e aYviso. RiYol g~rsi al Protocollo (l egli Ospedali. Tasse 1. 50, 20. , . 1·:NEZlA. Ospedali Civili Riurtif-i. Aiuti presso le Divi sioni l\'Iedicl1e I e II ed Otorinolaringoiatrica; e tà limite :i.5 a.; assegno an 11t10 J_,. 4800; scad. ore 17 del 24 april e. Ri' olgcrsi al Protocollo. Chi ed ere rorria d el ban{lO . LDIXE.

311

SEZIONE PRATICA

Ospedale Civi l e,. -

1

RR. Prefe tture Sono aperti i con cor si di segu il o indicati: Condotte medich e n elle province cli: AYellino, p er 8 ])osti , scad. 20 aprile ; Campobasso, p er 9 posti, scad. 30 aprile; Com o, p er 5 }:>Osti, ·scad. 30 aprile; · Cremona, per 6 posti (di cui 1 n el capol. ), scad . 31 inarzo; Fog·gia , per 4 p osti , scad . 15 marzo; ForJì , per 5 posti , scad . 31 marzo; Rovigo, per 6 posti , scad. 31 i11a rzo , ore 12; Savona, p er 6 posti, scacl. 31 n1ar zo; Trieste, per 2 posti, scad. 31 n1arzo ; Tripoli, per 10 posti, s.cnd. 15 m ar zo. Direttori d 'uffici cl 'jgien e e uffici ali sanitar i n elle province di: Cremona, p el capoluogo, sc:ad. 31 m arzo; Savona, p er un co1Tsor zio, scad. 31 marzo.

Laboratori provinciali d 'ig·iene e profila ssi , Sez. med. -microg raf., nelle provi11.ce di : Ca111poba so, per assis ten te, scad. 30 aprile; Tries le, per assis lente, scad . :31 marzo; Viterbo, per coaclit1tor e e direttore, scaò . 1 e 15 marzo.

Concorsi a premio. Accadem ia di . ' f oria clell'11rle

an ila ri a

1~ i. tituila la Fondazio n e « J\.I. Piccinirii n llCr le rive11dicaz]oni i11 cdi I e italiane n el can11Jo cl el] e

scien ze sanitarie a lult o il secolo ~IX. 11 }Jr e111 io, }Jer l 'anno in cor so, è cos liluito da L . 2000 lorde, p ari agi 'i11teressi di due an11a le del capilale di lire 20.000 (rend. 5 %) ch e costitui s.cc l a Fondazio11e. 'Tale somma, per decis ior1e del Prcs iden le, appr oYa la cl a] Con .. iglio Accacle1nico è divisibile in due pre mi da lire 1000 ciascuno. I l a,·ori clovran11 0 essere invi a ti alla Segr e teriR clell 'Accarlemi a, in t·riplice copia dat1iloscritta co11trassegn a ta da un motlo a cui, i11 pus la chiusa, corri spond er l1 accluso il 11on1e òel co11corre11te, ccl inoltre, i11 carfa legal e, i ceri ifica Li di razza ariana , ci ttacli nan za italian a ed iscri zion e al P. N. F. , en lro il 28 Ot tohre dell'anno i11 corso. 1

Allo scopo di d are incre111e11lo ag·li ludi s torico~anit ari è st a lo istituilo un premio « A. Pazzini » co11si tente in un 'artis tica medaglia di bro.11zo dora lo del <liame tro di m1n. 90 recante i ·en1hJ r 111n accarl en1ico e il i1on1c d el \in.r it ore. Il lavoro pre1nia to sar à pubblica to neg·li « Atti e Me1norie >> dell 'Accaden1ia st essa. Po ono con cor rere al Prc111io g·li lt1d en1i (l~ l ­ l ' l JnivePsilà di Ro111a iscri l li -a lla facol là di 111ecli ci11a e di scienze cl1 c pre e11tino, en lro il 30 aprile d ell ' arino in corso, all a Segreteria dell 'Acca demia , ttn lavoro, in triplice copia dat liloscrilta, a car att er e s torico-sa11ilario. J ]aYori <l o ,'r a nn o e .. ere co11 1ras5egn a li con un n1u l lo a cui corri s1lon der à il nome chi11so i11 bt1s1a. Rivolg·e rs i all3 egre I eri a dcl] '1\.ccade111ia ( Lu n go1eYcre in Sassia 3, Ro111a).

NOMINE PROMOZIONI ED ONORIFICIENZE ll prof. ~ [:.ix d e Crinis è nomi11ato or(lin ar io cl i ps icl1iatria al l 'UniYersi là di Berlino , quale su cce~ ­ sore del prof . l{arl Bonhoc.ffer, il quale lene' a il :posto dal 1912 ed ora ha raggiu nto 70 an ni . Il prof. De Crini·s con ta 49 an11 i. È au Lriaco; inseg nò p er qualcl1e tempo a Graz , n1a 1e su c s impatie p er il n1ovime nto « nazi » gli co ~ l ar ono il posto; fu ::tllora nomin at o a ·Colonia , n el 1934. È nolo per i u oi lavori sull 'epilessia, st1ll 'is topatologia delle in lossicazio11 i del si.s t e1na ncrYoso e lJer altre ricercl1e cl 'istologia . Il Re dell'Eg·ilto h a conferi lo l 'Ordine d el :\jJo ai 1)roff. F. Saucr~)r11cl1 , G. ,·on Bergn1 ann e H. Cl1aoul . Il prof. Ruggicro Vaglio è i11rar ica to clell 'inseg11an1c11to di l)Uericol Lura i1cll 'Uni' ersità cli Napoli . Il èlot1 . Dieg·o. Carbo nell è ele l Lo prcsi(ler1 te cle l1'Accaden1 ia n azionale di mcclici11 a del , . e11czuela. 1

T.., 'ay,·ocato En1ile Jenni .. en è J101nj11ato titolare d cl ~Ii11i s l ero d ell a Sani1à Pt1bblica del Belgio, ri-

co Litu il o ro11 r inle.

l a nt10Ya con1})ir.azione 111inisle-


« IL POLICLINICO »

312

NOTIZIE

DIVERSE

Congressi e convegni medici. ] 939. F ep])rai o 1 -19 , ;I:'ontc di Leg110: 8° Co11gresso di 111 ecl ic i11 a e chirurgia clel1o sc i cd alpini 1110 di alt a 1no11lag·11a. Rivolgersi: i)rof. En1ilio RaYerdino, Speci ali Civili, Bresc ia. lV[ nrzo 11, Parigi: G ior11ata clel rcumatL 111 0. Segre teria: rue du Cherch e-Modi 23, Pari::;. ~[arzo 20-25, Lin1a: 2a Riunione clell c G iornate neuro-psichiatriche pana111.-;ricane. Scrivere a: Cas jlla 1589 , Lin1 a, Perit. ~~arzo 2·3-26, ' Tie11na: r\.sse1nblea g c11eral e clel1'As ociaz ione t e d esca per la lern10- e climato-terapia. Rivolgersi a: R eich szentrale f. cl. Deutsch e Bad e\Yfl~en , Bre·slall 16, Ger1n a nia. ì\Iarzo 25-26 , Bad :\"auhe i11: Aòl1nanza a ll a .Socie là led e ca per l o studio della circol azione. RiYolgcrs i al Pre iden le: Prof. E. Ed en s, Di.isscldorf. ì\Ia rzo 26-28, Wiésbaden: 5a Riunione gener ale <lell a Socie là tedesca dei neu.r ologi e clegl i p si cl1i atri. RiYolgcrsi a: prof. Nitsch e, Geschassfi.ihrer cl er Gesell scl1aft D et1tscher Neurologen und P sycl1ia ler , Pir1na, Bezirk Dr.esd en, Germania. ì\11.arzo 27-30, VV.. iesbaden: 51 a Riu11ion e de] la Soci e1à t edesca p er Ja medicj11n inte rn a. P:resid . Prof. Stc1)J)., I. J\ierl. J{Jinik, Zien11sse11stra·sse l , l\1CO.nrhcn. Segrct. Dr. Btirger, Bicrstadter-Hoch e 5, J\1 tincl1e11. A]1ri l c 3-5 , Orano: Congrc so delle Brucellosi (IX (~ongre .. so clel1a Federazione de11e ocietà di ~cic n zc n1cclicl1 e dell '_t\frica del 1ord) . Segretario ge11 e r. : Dr. Re11é 1Solal, pouleYard J offre 16, Or a11 , J\l g·cria . ,\1lril e 2-6, Budap e t. 34° Con g r es o d e11 'Associazio11 e ctegl i anàtomici e 47a Riunion e della Socie là an a ton1ica. · Segret ario g en erale: Prof. Rén1)' Colljn , rue Lio11nois 31 , Na11c y (M. -el-J\i. ). Fran cia. Al)rile 4-5, Brussell e : Cinqu antenario della Soc. Real e ])elga cli g·in ecol. e d 'ost etricja. Segretario generale: Dr . J.,avand 'l101l1tr1 e , ave11ue Paul Dcsc 11 o11 el 8 7 , Bru e·11 r~. . 1 A11ril e 4-6, Edi111burgo: llo Co11gre1S:'O })ritanni co cli os le lri c in e g i11ecologja. Segre t. gen er.: l)r. Cl1aln1crs ·Fahn1 y , (~he ster Slrec l 7, Edinbt1rg l1 ~ ' I11 g·l1illei·ra . Aprile 9-11 , J\·[en ton e e San Renio: 3a J\ s·sen1})l ea dell ' 1\ .. oc h1 z. inter11. di Co·~111obiologia. Seg rrt. gc11. : Dr. ~L F a,Te, rue ' rercli 24, Nizza. J\.prile, 12-15, Berli110: 63a Riun ion e della Soc ir là led e. cn <li cl1i rt1rg ia. RiYolger si al Prof. O. \ ord111an11, Direc tor der Chirl1r g iscl1e11 Able ilt1ng d er !\1artin -Lu ll1er-Kran k en l1auses, Bcrlin-Gr11ne'vald . (1\ll a srcluta d el 13 a1)ril e inl er,errà la Soc ie tà 11él7. led. cl egli urologi) . April e 19, l.on clra: _t\ · se1nl)lea ge11e ral e clc1 Con1i ta lo c. ccul i' o rlell 'As·~oc i a zionf' i11 lcrnazional e <li Profil as~ i dell a ceri là. Seri, ere: b ot1levard Sa in t -~Ii c ll c l G6, Pnris \ il e. 1\cl ùnn 11za dell 'Orga11i zza zio11c i11 lcrnaz. co11 l ro il t racoma. Scr ivere \\'r lhrc'l S t1 ('C' l 3R, London v'r· 1. 1\1)ri lc 22-2~. l~ o111a: lo Co11 gre s~o i1 uzio11nlc l)Cr la 'alori z7azion r cl cl patrimo11io i.clron1i11 eral e ital ian o. Ri Yol ger i: al Sindaca to n az . fafc i. la dei 111ecli r i. cor so , .ilt . Ema11. 21. Ro1Yt1. .\1 >ril e l'inr , Ra cl r n -Bad r 11: 3o Con g rrs . o iI1ler11 n1io n alc el c i "n u a lori e d ell e cnc:.c pri, n le cli cura. , Pgr r te ri ,t .Q"c n er .: Reicl1. ae. c11tift fi'll1rcr , . cl1laucl"' ra~'-C' 1:"1 . Rr rlin ,,- :3:3. Ge rn1a11i1:1 . P er 1'Tt alia: J?Pcl<' rit/. T-.. tiluli cli <'ura J)fiYati , ror . o , -ill . Ema11u el (' 11, f\on1 0.

[:\N~o

XLVI, Nu~r. 'i]

l\i[aggio 0-17, v\ ashinglo11: 10° Co11g.r esso in Cer11azionale di medicin a e di far111acia inilitari. Segrc lario: Col. l\iled. H arold W. Jones, War Department, Army ~1eclical Ljbrary, 7, 9th and Indi})endence _.\Y. , ·\Vnsl1ir1 glon, D. C., S. U. d 'A. P er l 'Europa: Col. Med. Voncke11 , H òpi tal :Niilitaire, Liége, Belg io. ~{aggio 8-1] , Parigi: 520 Co11gresso d elJa Società ~rance~e di oculi s ti ca. Segr0t. ge11er.: M. ~Iérigot de Tre1g n y , squ are de La lour-~Iauborg 2, Pari's.. Maggio 10-14, P ari gi: 50 Congresso nazionale del Centro omeo·p atico <li FraI)Cia. Segreteria generale: M. Léon Vannicr, Cr11tre homoeopathique de F'rance, rue l\ilurillo 25, Paris. .Maggio 14, Strasburgo: Riu11ione dermatologica cli ,Strasburgo. Seg r. ge11.: dolt. F. Woringer, Cli11ique derma1hologique, lra ~1)ot1rg, Francia. ~faggio 15-19, t. Loui s : Co11gresso d ell 'A·asociazione ~IecU ca A11)erica11 a. Segreteria: North D earborn Slree l 535 , Cl1icago, Ill., S. U. d'A: l\ii aggio 15-2·0, Ro111n: 4° Congresso internazionale di palolor~a co1n1)ara ta. $egretario ge11er ale : prof. Vittorio Zavagli, Co11sig lio Nazional e delle· Ri cerche , piazzale delle Scienze, Roma. Maggio 16-17. Ne'" York: ga Sezione cli Confere11ze dell 'Uffir i o f 11 tcrnazional e di Document azione cli ~1edici11 a 111ilit nre . l'.\ivolgersi a: Médecin· Colone] \' onckc11 , Office inter11azional de Docu111en lalio11 de ~fédecin e militaire , Liége, Belgio . ì\[ag·gio 18-21, Parigi: Congresso internazionale Cli nssic11razio11i sulla vita. Segr. gen.: dott . .A~. P. Carrie, r ue d e Belloy, Paris XVI0 , Francia. ~!aggi o 18-21 , Bordeaux: 260 Congresso dell '1\lleanza d'igiene sociale. Scgr . gen. : Eugene ~1011t el, ì\fusée Soci al , r11 e Las-Casas 5, P aris . Ì\{aggio 20-21, Zurjgo: Assembl ea annu a del l:i Società svizzera di i11edici11a interna. Rivolg er i al ])r esidente, (l ol l. O. Roth , Schaffhauserstr. 2, TVVi 11l11 e rtl1ur, " izzera. Maggio 19-21 , Lilla: I l a Giornata medica dell~ 1'..,acoltà lipera cli inedicina cli Lilla. Segr. generale: rJrof. Bill e l , rue Nicolas-Leblanc 32, Lille. Nord , Fran ci a . · Maggio 2U, Pari~i: 250 t\1111iver sari o della Soc ie tà di chin1ica ])iologi.ca. Segret eri a: prof. Ren é Fabre , Hopit a l-N<'.ckcr-l~ nfant s-Malad es , rue de Sèvtes 149, Pari s . Magg'io 27-29, , -il tcl: Co11gresso c~ell a d1urrsi. Seg·rctari generali: ~lr. F.-P. Nlerklen, rue du Bac 3 , Paris; dr. Boigey, Vittel , Vosges. Seg-relario ammini s tra t.: )1. Fri sch , Vi1 lel , Vosg('ls, Fra11ci a . ~faggio 27-30, Lilla: o Cong resso fra11 ce1se cli g·inecol ogia. egret. gcn. : dr. 'laurice Fabre , rt1e Jt1les-JJefèYre 1. P:tri s 9c. ì\Iaggio 29-1 g it1 p-11 0, Zurig·o e Losanna· Giornate . ortopediche ~\ izzere. Rivolgersi a: clr. Ri chard, rue Loi -Da Yid , Pnris. Maggio 31-2 g it1 g 110, ~Iars ig·lja , 13 3 Rit1nio11e cl ell 'Associazione d ei fj iol ogi di l i11 gua francese. Segret . g e11.: Prof. D. Cordier, aYcnue Joffre 2, Vert-le-Pf.:lil , Seine-e l .Qise, Franc ia. ~faggio, 2a q11in<l ir i na: Congres. o italia no delle clo ltore se in n1e d ir i na. Segrét arja: dott. E. Bar engo, Yia . Eufc111i a 19, Ì\1Ii1ano. ~Ia gg i o fin e, Parigi: 2a Giornata internazio11ale cl i ]J«l ologia e <l 'organi1.zazione del laYoro. egre t . gc11. : Gu~ H n11sscr , ru <' .<]e la Douane 6, Pari '"' . Giug no 3-6. I occnr<l cl : 3o Congre--so in Lernazionalc dei 1nn ·::.agg inlori e d egli au·siliari dei 1nc<lic i. egrc l. g-0 11 . : , -crleysen , avenue fi '_\ndcrgl1r 111 1·19. Bru~ ell <' . , HeJgio.


1..\.NNO XLVI, Nul\C. 7]

313

SEZIONE PRATICA

Giug·no 5-7, Parig·i: 220 C-Ongre so cli medicinn legale di lj11gua fTa11cesc. Segret. gen. : dr. De~oillc, ruc du Jarc.lin-Puhlir 27, Bordeaux, Giron<.le, Francia. Giugno 9-11, Alfort: 7a Giornata veterinaria. Sc~· releria: Ecole de m éd. Yélérinaire d'Alfort, Sei11e, 1'.,ran eia. Giugno 22, Parigi: Ci11qua11tenario della Società francese di dermatologia. Segrel. : })r. Fernet, 1·ue de ,Soutay 11, Paris. Giugno 24-28, Liegi: 18a Sessione delle Gior11atr Jnediche di Bruxelles. Segret. gen.: dr. René Bcckers, rue Beillard 141, Bruxelles, Belgio. Giugno, principio, Pistoia: Congresso medico regionale di n1edicin a rurale. Rivolgersi al prof. ·C. Cantieri, Accade1nia 1neòica pi·stoie·.se « Filippo Pacini », Pistoia. Luglio 16-22, Londra: 4a ConferenzA mondiale per l'Assistenza ai deforn1i e 50° Congresso Inter11azionale per ) 'assi lenza ai fan c i t1lli d eformi. Segreteria: Central Coun ci l foT Care of Crippl es, Ecclcsto11 Square 34, London SW. 1, Inghilterra. Luglio 17-22, Liegi: 63° Congresso òell 'Associazione francese per il progresso delle scienze. Segretar. gen.: Dr. Verne, rue de ' rarenne 38, Paris. Luglio 2a. quindici11a, Gi11eYra e Losanna: llo Congre·sso dell 'Associazior1e dei ginegologi e os le1tici dj lin gua fran cese. Segret. gen. : prof. Brin~Jeau, quai des Gran-Augustin 53 bis, Paris. Luglio, Friburg·o in Brisgn11: 8° Co11gresso deì1 'ARPA internazionale. Segret. gen.: A. J. Held, rue Adrien-Lachenal 1, Genève, Svizzera. Agosto 20-21 , Copenaghen: Congresso dell 'Unioné internazionale degli auto1nobili-club medici. Rivolgersi al: dr. Lafond , boulevard Magenta 89, Paris. ~ Agosto 21-25, Copenaghen : 3o Congresso i1eurologico internazionale Seg·ret. gen. : M. Knud H . J(rahbe, Kommunehospitalet, Copenahgen K, Da. nimarca. Agosto 23-30, Edi1nb11rgo: 7o Congresso inter11azional e di gene lica . Segret. gen. : prof. Franci's A. E. Gre,v, Institule of Animai Genetics, University, West Mains Road, Edinburgh 9, Scozia. Agosto (probabilmente), Basilea: Congresso internazionale della Lega omeopati.ca. Rivolgersi a: M. Evrain, rue Bonaparte 88, Paris. Settembre 2-9, Nev.r York: 3o Congresso inlernazionale di microbrologia. ,Segr et. gen. : H. Da,ivson, College of ;t?hysicians and Surg·eon·s, 620 Wes t, 168 th Street, New York City, S. U. A. Per 1 'Ilalia: rivolgersi al prof. Azzo Azzi, rio Medail n. 3, Torino. Settemp.re 4-6 ( pro])a]Jilme11te), Berlino: 4° Congre·sso internazionale di chirurgia ortopedica. Rivolgersi al: dr. Richard, rue Louis-Davicl 8, Pari s. Settembre 11-16, Atla.n tic City : 3o C_on gresso internazion ale per la lotla scientifica e sociale contro il cancro. Presidenza allo: Institule of Cancer Resear ch, Amsterdam l\.v. 1145, New York, N.Y., S. U. d'A. Segretario t esorier e : A. L. Loomis Bell, Long Island, College Hospital, Brooklyn, N.Y., S. U. d 'A. Scltemb....rc 15, Gren'Jble: 3o Co11gresso del fanciullo al mare e alla montagna. Segret. gen. : prof. Piéry, av. Rockefeller 8, Lyon, Rhone; M. Faure, rue Verdi 24, Nizza, Alpes-Marilimes, Francia. .Settembre 16-18, Liegi: 4o Congresso i11ternazio11ale di grafologia. Segretaria generale: Mrrt" Groudhout, av. Emile-l\1ax 122, Bruxelles, Belgio.

Setle111bre 17-20, Berlino: Ila Cpnierenza i11lernazio11ale contro la tubercolosi Per l 'I tali a: F ed eraz. naz. fascista per la lotta contro l a 1ubercolosi, ' ria Nazional e 200, Ro111a. Sette1n})re 19-23, New York: 7o Congresso internazionale di urologia. Presidente: l\I. Henry G. Bugbee, 2, East 54th. Slreet, New York, S. U. d'A. Sel len1])re 19-24, 'foro11to: 60 Congresso i11ternazionale degli Ospedali. Rivolger si a: dr. W. Alter, Ern·s~ Ludwig-Allee 2, Buch chlag, Essen, German1a. Settembre 20-23, Parig·i: 7o Congresso di rieducazione fisica. Comn1i ssario generale: ìvI. Watt eaux, Institul d 'éducation physiqt1e, rue Lacré. telle, Paris. ·Se ltembre 20-24, Parigi: 14a Ses io11e a11nuale del Co1nitato gen erale dell 'Associazione Profes·sionale in lernazio11ale d ei lYied ici. Segret. g·e11. : Dr. Fcrnand Decourt , A. P. I. 1\1., bouleYard Lalour1\Iauporg 60, Paris. Settembre 22-29, Montpelli er: 430 Co·n gres so d ei medici alienisti e n eurologi di lin gua francese. ,Segretario generale: prof. Con1bemale, route d'Ypres, Bailleul, Nord, Francia. . Settembre principio (probabilme11te 3) Reims: 5o Co11gresso francese dei ineclici a111ici del vino. Rivolgersi a: dr. Guénard, p lace cle la Republique 3, Epernay, ìvlarn e, Francja. Settembre fine , Bucarest : 2° Congresso della Federazione internazionale l atina delle 1Società d 'eugenica. Segret. gcn. : prof. G. K. Constantinesco, Is tituto nazionale Zootecnico, Str. Doctor Staico' ici 63, Bucuresli VI, Romania. Settembre fi11e, Parigi: 3o Congresso internazio11ale di raclioestesia biologica. Segretaria gener ale: l\fme Anclrée B~ssou, 9, rue Etex, Paris. Setle1.nbre, dala indetermi11ata, Napoli: 2Q A·ssemblea dell 'Associaz. naz. fasci sta stomatologica. Rivolgersj: via Cornelio Celso 1, Roma . Settembre, da la indet., Lot1renço Marqués: Cong resso medico portoghese. Segret. : dr. Ro·she, .A.ssoc. me.d. de Loure11ço Marqués, Mozambico, Africa Orientale Portog hese. Setten1))re, 1Jala indet. , Stati l Jniti: Congresiso della ,So.cietà internazion ale di urolog·ia. Id. Co11grcsso della lega internazionale per la lotta contro il cancro Setten1bre 27-ot tobre 1, Lisbona: 5° ·Co11gresso <]ella stampa medica Ialina . Segret. della Federaz. : J)rof. L. -M. Pierra, av. de Brcteuil 52, Paris . Ottopre 6-8, Parig·i: Congresso di docu1nentazione folografica e cinematografica nelle Scienze. Segret. ge11.: dr. Claoué, rue Schaeffer 39, Paris . Ottobre 7 (probabilmente) Alforl: G iornnta clcl J eun1atis1no. Segreteria: rue du Cl1erche-l\Iidi 23, Pari·s. Oltobre 9-11, Strasburgo: 16° Co11g·resso inter11azionnle d 'idrologia, clin1alo1ogia e geol ogi a mediche. Segret. gen.: prof. Vaucher, In tilut d'Hyclrologie thérapeulique et Climatologie, place de l 'Hopital 1, Slrasbourg. Ba1s-Rhin, Francia. Ottobre 9-13, Parigi: 39° Congresso d ell 'A sociazione france·se di urologia. Segretario generale: dr. Louis Michon , bd. des Invalidcs 34, Paris 76 • Ottobre 9-14, Parigi: 48° ·Congresso dell 'As ' Ociazione france·se di chirurgia. Segretario gen. : dr. ~1ondor, Seine 12, Paris. Ottobre 11-14, Parigi: 4° Congre .. so annuo dei inedici elettro-radiologi di ling·ua frar1cesc. Segret. gen. : M. Dariaux:, boulevard Rochechouart, 9 pis, Pari·s . Ot lobre 12-14, Parigi : 6° Congresso dei dermatologi e sifilografi di li11gua francese. Segreteria 1


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IL

POLICLINICO »

gen .: dr. G corgcs Bach, b<l . i\lalc.sherbes 167, Paris . Oltobrc 13 , Parig·i: 21a Riu11 io u c a nnuale d elJ a ocie tà fra11cese di orlopeclia e cli traumatologia. Seg r ct . ge11. : dr . Richarrl , rue Louis-David 8, P a ri s . O Ltobre 13-15, Lieg i: 7° Co11 g·r esso di chin1ica pio!ogi ca. Segr c l. g en.: prof . S lern on , 5, rue l~ u sch, Liége, Belg io. Ottobre 15, P arig i: 60 Co11 g r c·sso a1111uale dello Soc ietà france e cli ])r orico-esofn goscopia e di gatroscopi a . Segr e t. gcn. : dr. Sou1 as, rue de Mag cl e})ourg 14, Pnrj · . Ottobre 16-18, P a rig i: 440 Cong·r es o francese di o to-rino-laring ol ogia. Segr et. gen .: ii. Flurin , a' e11ue Mac-Ma h o·n 19 , Paris . . Oltobre 17-21 , Parjg i: 7o Con g r esso della Società francese di fo11 oialria. ,Segret. gen.: dr. Tarneaud , avenue de l a (;ra ncl e-Arméc 27, P a ris . Ott o])r e 18-21, Berli110 : 26a Riunjone d ella Socie tà ted esca d i g jn ecologia. Seg ret. g·en. : prof. Nauj?cks , Kerpc11s lr. 32, Koln-Lindenthal, Ger111an1 a. O ltobre , pri111a seltimana , P a rigi: 26° Cong r esso d 'igien e. Seg r et . g en. : dr. Leclainch e, Mini·st èr c., d e l a ,Santé publique, rue de Tilsilt 8, Paris . Ottobre, d a ta jn.d e t. , Napoli: 45° Congresso della Socie tà ital. di m ed. interna e 460 Cong resso d ella Soci e tà ilal. di chirurg ia. Segre terie : R. Clinica inedi . e R. Clin. chirurg . , Napoli . O ttob~e d a la i11det ., P arigi : 4° Congresso e.urop eo di chirurg i a truttiva. Segr e t. gen. : M. Coelst , bot1levar cl du Cen len aire, BruxP.lles, Belgio. Fine d ell 'anno, P arig i: 2o Con g resso internazion ale di ~1 fedicin n n ro-j11pocr a lica . Segr et. gen.: dr. ~Iartiny, rue Alfrcd-Roll 10, P arj s. Da ta inde t er. , Zurig·o: Congres o internazio11alr. di p edia tria preventiv a. Segr et. g·en. : dr. Oltra1r1ar e, rue d es Lévrier s 15, Gen èYe , Svizzera . Data indet er . , P arig i: Cinquantenario d ella Societ à di p sicot erapia e di p sicologi a comparata'. Seg r e t. gen. : dr. Bérillon, rue Vig·non 22, Paris . Dat a indeter. , U trecht: 3° Con g r es·so della cc Societ as Oto-rhino-l ar yn g ologica l atina )) . Presid.: p rof. F . Il. Quix, Universitas Rheno --Trarectina, Facul tas Medica, Utrecht, Olanda . Data inde ler. , Berlino: 2a Q)nfe r en za cl ell 'Union e internazion al e c ontro Ja tuber colosi . Dat a inde ter. , Lussemburgo: 2° Cong r esso 1Sulla -prot ezion e d ella p op ol azione ci' il e in t empo di guerra (Comitat o inter nazion ale d 'Informazion e e di -~zione) . 1940. Se tte1nbre, Ne\Y Yorl : l Oo Con gresso internazion ale d i d er1na Lolog ia e di sifilog·r afia. Segr et . gen. : l\1ayo Clinic, Roch est er , Mi~n e­ cl r . P aul O 'Lc~r so la , S . lJ. d 'A. Data inde ter. , L ond ra: 3o Cong r esso i n tern . di gas tr o-enterolog ia . Segr e t . gcn.: dr. Brol1ée, Bruxelle·s . ] 941 . Data jnde ler . . Li1)sja: 2° Con g r es. o intern azional e di p·~ i cl1i a tri a infantile; St occoln1a: 2o Cong1es~o inler11. (li cl1irurg ia. 1942. Scl lcmbr e, Liegi : Con gr esso i11ternalion ale d i s to111a lolog ia iri..iein c con l '1 l o <~on gresso f r an cese cli s lo1na tolog ia; Ron1a: Con gr esso in lernazion a Je di g i11ecol og ia . 1943. Giug no, P arig i : 2o Cong r e so i11 tf'rnazion ale sulla lebbra . 1

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[ANNO XLVI, Nu~I.

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L'insegnamento delle malattie tropicali a Modena. Con R. D. n. 1872, (lel lo dice1nbre 1938-XVII, è &lata approvata l a convenzion e ·s Lipulata il 25 no' embre tra la R. UniYersità di ~Iodena , ed alcuni e nti p er il fina11 zia1nen Lo cli un posto di professor e di ruolo , ri•s erYato alla Clinica delle malattie lropicali e sub-tro1)icali. I Yari e nti che hanno part ecipa lo alla co n,·en zione , la guale av.rà la durata cli sei anni, si sono obligali a ver sare an11ualmente contributi conli11ualivi per l 'ammontare complessivo di L. 50.616: tra g li e11Li, oltre l 'Amministra . zione Provinciale , il Comu11e, il Consiglio Nazionale d elle Corpor azioni, il Banco di S. Giminiano, e S . Prosp ero, vi sono la Federazione degli I11dul riali, l'Is tituto Nazionale per l 'As·sicurazio11e l)er g li infortuni sul Jayoro, l 'Istituto Farmacoterapico Italiano di Ron1a , l'Istituto d elle Assicurazioni e i.I J,Jaboratorio Farmacologico Recordati di Corregg io. Ai contributi di qu esti e11 ti sono da agg iungere lire 35.000 ver sate <l a1la Società An. Carlo Erba, Mil a110 (L. 1.5.000 ), <t Cjba n Soc . An. I t al. Mila11 0 (L. 10.000) e Is lil t1lo Biochimico Italiano (L. 10 mila) e ch e a r a 11110 clivi ... e in sei annualità, ed inoltre il r eddi lo a 1111uaìe della fondazione « Prof. i\1.assi1110 Picci11ini » in L. 1000. L 'Università di ~1odena potrà co ì cont are sopra un comple·sso di entrate annuali cli L. 57 .450 1)er l 'j11 segnamento d ella Clinica d elle i11alattie tropicali e subtropicali. E' significatiYo il l ar g o co11cor o a que sta ope ra •ii ditte produ l trj ci. 1

Corso sull'ortogenesi. Col ~ febpraio, alle ore 18, inizia il nuovo i11seg11amento is lituilo d a ,S. E. il l\1inis lro dell'Ed11cazione Nazionale sulla scienza d elI:Ortogenesi, la scienza ch3 s i occupa dello s ludio e della cura norn1alizzatrice di tutte le possibili deviazioni fi sich e· e i)sichiche d ei fanciulli e d egli adole·s centi, al fine di preparare cittadini sani ed a rmonici C!d C1senti d a i n1p erfezioni ~:l1e co111prom e ttano l a recondità e: l on gevità clella r azza. L e l ezio11i a r a nno t e nute dal sen. prof. Nicola Pende n ell 'I1s liluto di Patologia m edica al Policlinico Umberlo I n ei giorni di g·ioYedì e Yen erdì d alle ore 18 alle 19. Il Co r~n è p er i m edici, gli educalori e le educa Lri.ci.

Centro radiofo11ico per an1n1nlati ospedalieri. Co1ne hanno pt1bblicato i g iornali quotic.liani. a cura del Sindacalo i1azional e fa sc j t a d ei 1nedici è s lato i stj tuilo t1n centro r adiofonj co « I gea », le cui sp eciali tra srnissioni sar anno d es tinate agli an1m al .=tti d ege11 ti n egli osp ed ali . Qu esto centro avrà u :r;i. alto Yalc re ai fini d ella preYen zion e e d el1'as·sis ten za, n el q u adro gener ale <lell ' op er a svolt a d al Regime per ]a clifes,1 fi sjca della r azza. Sar a11n o r adiotrns m 0sse· n1t1sich e rir r ea li YC, prose , p oesie, còm medie, d est inat e al ollievo d ei ricoYerati ; inoltre confer enze di car aJ ter e divulga tivo, prevale11le111enlc ig ic11ico , ill u s l ra nti specialmente l a opera svolt a d al Fasci mo i11 q t 1es to ca1111)0. Il !\Ii11is tero d ell 'Inter no. q t1ello <lrll a Cultura Popol ar e, e il Seg r e tario cl el P arl ito 11 an n o cl a lo la l oro al la appr0Yaz io11 e a t ale ini1iali, 1L Il se11. Bastiar1elli ha aissu n to Ja direzio ne dcl Centr o coad iu' a to da u n Con iglio form al o dn j rappresenta11 li cli tu l li gli Ent i in ter essati. d ir ct lam ente o indir e ttam e nte. Il Cenlro provYed er à in fin e a svolger e 01.>era pe r chè ogni o•sp eòale. san at orio, clinica, ecc., possa di::.]iOTr e di prop ri appar eccl1i radivfonici .


[ANNO

XLVI, NuM.

7J

SEZIONE PRATICA

Azioni gi udiziarie. Il 31 luglio 1937 in Ron1a , al , -iale l\1Ianzo11i, un autocarro guidato . dall 'autis ta Pietro Baccarino slittava, andando a finire con la parte posteriore sinistra su di un salvagent e ove colpiva il dott. Ar1drea Castelli, di anni 60, medico-condotto del Governatorato, il quale il g iorno dopo cessava di vivere . Si aprì ·subito l 'istrt1tlori~ per on1icidio colposo a carico del llaccarino e del proprielario d ell'autocarro, rag. Enrico Bucciarelli i quali sono co111pa.r si a van ti alla VII Sezione d el Trjbunale di Roma , ch e h a condannato il Baccarina ad un anno di r eclusion~, ìl Bucciarelli a tre mesi, co11cedendo alla parte civile per danni una provvi1sionale di lire diciottomila. L '11 ot tobr e scorso a Torino la sig11ora Angela Capriolio s j recava dall 'odontotecnico Lore11zo Piccardo, che già altra volta ìe aveva levat o un dente. Il Piccardo Je aveva m esso lè pinze in bocca e flato un primo s trappo, qua11do la camerier a annunziò una visita ind esiderat a: quella di due delegati dell 'Ufficio d 'Igiene. 11 dentista piantò in asso l a clie11te, l a cos trin se a p as·sar e in una stanza vicjna e a r1ascondersi so l to un l e tto per tutto ii ten1po ch e i .due medici clelegati rimaisero nello studio. Poi , quando se ne andarono, il Pi ccardo, che .era su tulte le furie perchè i 1nedici mu11ici])ali avevano eleva lo con Lro cli lui con lravvenzion e JJer esercjz io abusiYo della J)rofession e di nledico, n on volle più sapern e ·della s jg nora e l a mandò vja col <lente ciondol oni. L 'l febbraio jl :Qretore, nonostante il diniego dell 'accusato, il quale affermava di aver ·sempre esercitato solo la professione di odontotecni co, sentito il racconto d ella Capri olio, condannava il Piccardo a 1000 lire di mul la e a 500 di ammenda, coi 1Je11efici della l egge. Il 1'ribunalc di Ascoli Piceno co11rlannò un n1edico alla 1nul ta di lire n1ille per essersi, nella qualità di ufficiale sanitario e di medico condo tto, rifiutato di curare due feriti ch e erano ricorsi alle sue cure. Il cond anna to ricorse in Cassazione, ma questa ha .r espinto il ricorso, ritenendo che l 'obbligo del1'assis lenza sani taria a carico d ei medici condotti, anche nei confr on t i dei non abbien Li , i1on è lirr1it a la ai ca·si d 'urgenza, ma h a carattere gen erale. E la notevole sentenza così conclude: cc Ove si consideri il note,·ole in cre111ento avu to nello Stato Fascista delle varie fo·r me di assis tenza a favore dell a popolazione, fra c.;i.1i in prin1a linea quella sanitaria e l 'aggraYame11 Lo delle sanzioni , introdotte dall a nuova legisl azione }Jenale, per l e viola?:ioni del dovera di assistenza nei r i gua.r di delle persone ferite, da chiunqu e commesse, dovrà p ervenirsi alla con.elusione che, per col oro ct1i code-sto dovere incombe, per ragione di un pubblico 1servizio ad essi affidato, la pr es tazione dell'assisten za n on possa essere dilaziona ta nè condizionata, ed in ispecie non possa essere subordinat~ all a corresponsione anticipala del co111pen·so, spettante a norma di tariffa >>. 1

Per l'un1anizzazione della guerra. L 'Un ione Medica Bal canica, riunita a Is la111bt1l in ucc,~sion e della 1s11a qt1in ta set Limana 1ued ica, co11sidrr;i11do le tP.rribilj ·soifercnzc ch e la guerra integrale prepara alle pOj)Ol azioni \: iYili de]le citt à aperte, e l a n1an canza assolti la d 'og·ni con venzione per l a d ifesa, e avendo constalalo cl1 e, anche nella sua forma limitala, jl p1og·c Ll o delle «città sani-

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larie » no11 è s lalo ancora a<lollato, ch e t utli gli sforzi fatti per Ja protezio11e civile con tro l a g u erra c:l1jmica son rj1nas li allo s lato di progetto e ch e il protocollo d ire tto a vietare l 'uso d ei gas asfissi a11ti non è stato ancora ratifica lo da tt1tte le nazioni delibera di riYolgersi ai meclici di tlt t li i paesi pe; preg·arli ~li ag·ire ·st1Jl 'op j11ione pub]Jlj ca. Sed e del] ' ~nione: Pey ikh a11e Cadclesi 22, Ist ambul , 1'urchia.

Un po' dol'nnque.

La Socie tà 111ecl ico-cl1irurgi.ra trevigia11a si è ad11na La il 13 ger1naio, sot to l a }Jres idenza clel })rof. A. Bozzoli. Sono sta le f'a lle comunicazio11i d ai soci: , ._ Pe11nali , I. Dc Ilemedj D. Calzavara De Giro11coli. ' ' Si è svolta a ,Sassari una riu11ione organizzat a rlall a Società ~ arda di o te lricia e gi11ecologia , allo ·scopo di s tudi are i pro]Jle1ni demografi ci ; la rju11ionc è s la la presiedula dal prof. Maurizio. Si è te11t11a a J\rilano la 2a Sessio11 e clel radu110 11azionale d egli adcletti alla sicurezza 11egli stabiljme11li i11du s trjnJ i. prc so l 'Ente nazio11ale di propaganda J)Cr ln J)TeYenzione degli infortuni ; vi 11a11no parlrcipalo i rappre~entanli cli ollrc 150 i1nporta11 ti az je11de. S. E. ,.Pc lragnani ha \·isitato il clispensario d 'igjene sociale di Predappio ; n F orlì 11a inaugurato l 'l s t.itulo provi11ciale cl 'igje11e e profilassi ed h a visitato l 'Istitt1to Vitt. En1. III per l 'infanzia, ch e assiste circa 1200 pan1hini; 11a i:>oi presieduto un conYegno ~ ani I a rio, duran t e il quale sono state <Jj scu ·sse n oYe relazio11i. U11 i1u0Yo fascicolo cl i e< Arte dedicalo all 'ig iene in Italia.

~Iedica

It alica » è

e< ~Iedicina

11ostra » 11a org·anizzato una crociera nell 'ar cipelag·o toscano, con i11izio il 7 aprile e della flura ta di 4 g·iorni; prezzo comples.sivo della gita L. 350. Per inforn1azion i riYolgersi alla r ivi . ta, Corso Sen1pione 5, ~filano. Nell 'Os1)cclale di -~ coli Piceno è morto cli ralJbia il ragazzo Peli cr. ì\.iartini, di ann i 7. 111 un centro rurale pros i1110 a Tori110 Sa11tcna, si son o verifica li una settantina di casi c1j avvelename11ti da arsenico, per una accidentale mescol a11za di po]Yere topiçida con la fari11a per allestire il i)ane. Forlt111at arnente n on sono ·atat i . graYJ. Gli elettori clel ca11to11e cli Zurigo sono ·stati chiam ati, il 22 gennaio, a pronunziarsi circa 1'autorizzazior1 c del r11e todo tera1)eutico d etto cc chiropratica », largamente diffuso negli Stati U11iti. La n1agginranzn si è dichiarata favorevole. U11a co11ferenza del se11. De Francisci ag·li universi lari dell ' Urbe sui proble111i razzi ali 11a co11clu$0 u11 J)ri1110 ciclo di attività della cc Sezione demografia e razza» del G.U.F. di Roma. Per i profug11i dalla S1)ag·na in terrilorio francese son o sla li organizzali ·serYizi sani1ari di esame e cli Yaccinazioni. Il i11edico i Laliano .i\.n<lrea ~Ia11cini , che esercitava ln professione a Sussa, in Tunisia, è s lal o espt11so il 4 febbraio dalla Tunisia , J)er n1isure a111mini 1rative.


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cc IL POLICLINI CO »

ì\"ci gjor11ali . i 0110 date a1npie 11otizie sulla graYi s ·i·n1a agilazjo1te provocata, nel Belgio, dalla no1n i na al Jet Real e Ac.cadefl.1ia fiamminga di medici11a <lcl do lL. l\l arlin , g ià co11danr1ato a morle per ·a llo Lradimcn to e poi a111ni tiato. 1'ra 1'altro, il }Jresiden I e ·del Consiglj o d ei 111i11jstri, Spaak, è ~ l ato aggreùito in una clin1ostrazione da un exco111batte11te; il presiden le clPi volontari di gu erra ò s la lo ferito . I g·iornali h ann o da lo n otizia an cl1e di uno ·sca11dalo p rodotlori ·al Ministero Belg·a del Lavoro e d ella Previdenza sociale : il capo di gabinetto , dott. I1n ianitoff, in occasione di un processo, al Tribunale d'onor e d ell'Ordine dei rn edici, è ·stato riconosciulo fal sificatore di docun1enti. Il Re è inter ven uto per so11aln1e11le a una seduta del Con siglio , in cui i due ca·'"' i st1cldetti ve11nero discu ssi .

'Nella stampa sanitaria. È u scito in que·sti g iorni il pri1110 numero d e « La Stomatologia Ilalia11a », organo ufficiale del1'Associazione Culturale F ascist a Stornato-Odontologica , dire tta d ai professori Forst er , Beretta, Fn:soli ,_ Perna , Arlotta, Gra11.di, Manicardi, Polau. Ne pupblichiam o il 1som1nario: Elettrosterilizzazion e d ei ca n alj r aclicolari con l 'elettrod o doppio (E. Forster-0. Hoffer). - Ricer.che sulla prtlsenza e sul con Lenuto di vitamina C di tessuti germinali d en lari di animali a dieta comune e a dieta ricca di acido ascorbico (E. Tempestini). - Un caso di ine11ingite con·secutiva ad infezion e orale (Caviglia). - Nevralgia d el trige1nino consecutiva e ipercen1en losi (F. Scaglione). - Stom ato·logia sacia'le : 'f en lativo di una statistica d ei m edici stomatologi e d egli odontoiatri in Italia (A Bru11c tti). - lVote pratiche: La cura can alare ·dei denti (C. Brizi) . - Redalzi on al e. - R assegna analitica del la letteratur a contemporanea. Consulenza. Contribu Lo slor ico . Stomatologia sociaile. - L 'od ontoiatria ai t empi dell'Imp ero 1~omano. - .4.ssociazio11e naiz ionale culturale

fa scista stomato-odont ologica. sionali. -

Questioni proifes-

Varieil à. -

Notiziario italiaino e ester o. - .4 ppunti. - Libri e opuscoli. - Necr ologio. E co11.omi ci. l' oci d egli abboina li. È unn riviis1a vcr an1en te mag nifica e ch e fa

[Al'iNO XLVI,

NUJ\.I.

7]

onore al nos lro paese. È sperabile che lutti gli stoma tologi itali ani si ab1Jonino. Qu o ta di abbon am en to lire 70 da pedire al prof. Ber1ia111in o De Vecchis, via -Cornelio Celso 1, Roma.

CLAUDIO GARGANO l scri Llosi n el 1894 11ella F acoltà di Medici11a e Chirurg ia di Napoli, vi con seguì la laurea nel luglio 1900. Vinse quindi j1 con corso per chirurgo aissislerlte degli Osp edali Riuniti di Napoli e ivi pres lò servizio per 4 anni in vari reparti. Contempor aneamente si iscrisse alla Facoltà di Scienze Naturali e nel 1905 so·stenne l 'esame di laurea con il inassimo dei voti. La t esi fu pubblicata negli Atli (]ella R. Accad emia delie Scienze di Napoli . Vinse in segui lo per con cor so una borsa di studio alla .Stazione zoologica di Napoli, borsa che ha conservato fino al 1915, epoca della mobjlitazione. Nel 1907 fu nominato, in seguito a con coDso, coadiutor e d egli Ospedali Riuniti di Napoli, posto che tenne fino al 1911, e n el 1917 fu nominato chirurgo ordinario e vice dire ttore del! 'ospedale di Frattamaggiore. Nel 1914 assistente ordinario 'iella Ja Clinica Chirurgica di ~apoli; n el 1920 e))be le fu11zioni di co:idiutore e j j <lirig.3nte il Laboratorio di anatomia patologica e Cap o di un r CJ)arto c hirurgi co; infi:-te gli ft1 affid ato, p er incarico in terno, l 'inseg name1tto ufficiale di ·sem 9iotica e diag11oslica chirurgica . Libero docente di patologia chirurgica nel 1912· e nel 1918 di clinica chirurgica, il Gargano era socio d ella So.cje tà Italiana di Chirurgia _e di q_uella Int ernazionale di Chirurgia, socio ordi11ario resident e della Socie là dei Na Lurali sti iii ~apoli, redattore i chirurgia del « Giornale Internazion ale delle Scienze 1\!Iediche » e direttore d egli 1< Anr1ali Italiani di Chirurgia ». La s11a operosità scientifica è dimostrata dalle su e numerose pubblicazioni ch e ver tono tSU argomen ìi vari di p a tologia e clinica chirurgica, di anatomia patologica, ecc. Prest_ò la sua oper a in occasione del terremo to Calabro-Sic ulo, p artecipò alla grande guerra dall 'inizio alla fine, e n el 1937, · fu d al Minist ero della Guerra incaricato di accompagnare le truppe in Somalia come diretto·r e sanitario d ella R. nave e~ U1nbria ». R. ALESSANDRI.

Indice alfabetico per materie. Allergia cu lan ea nel1 'iniezio11 e g·on o. cocc1ca . . . . . . . . . . . . . Pag. 307 )) 273 Bac illo difterico : iden tifi cazion e - . . Bibliogrnfia . . . . . . . . · . . . . . 303, 304 Cacosmie boccali . . . . . . . . . )) 300 Cuore: i11sufficien za act1la: clinica e terapia . . . . . . . . . . . · . . . )) 293 )) 295 Cuore: irregolarità : trallament o . . . Ecze:n1a infanl ile : cosidett o - : lJro)) 307 }) len1i . . . . . . . . · · · · · · · · Febbre ondl1lant e : t erap ia con la iua-

retina . . . . . . . . . . . . . . Pag. Iodio: melabolismo e importanza nei giovar.i . organismi . . . . . . . . . » l'vledicina so·ciale . . . . . . . . . . . . » f\1orbo e.l i Hodgkin: forme cu tan ee ulcerose . . . . . . . . . . . . . . . » Polmo11i: cisti e tumori . . . . . . . » JJorfirir1e e rne lodì clinici p er la loro d1111ostrazio11e . . . . . . . . . . . » \i\iiL;o n : infermità d i - e trattato di Versaglia . . . . . . . . . . . . . . »

278 308 311

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Diritti di proprietà riservati. - Non è consentita la ristampa di lavori pubblicati nel Policlinico se non in seguito ad autoritza~o .1e scritta dalla redazione. ~ vietata la pubblicazione di $Unti di. essi senza citarne la fonte. L 'EDITORB

A. Pozzi , resp.

C. FnucoN1, Red. capo. l~oma ,

Stab. 1'ip. Armani di M. Courriér


Num. 8

Roma, 20 Febbraio 1939 ·XV II

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PERIODI.C O DI MEDICINA CHIRURGIA E IGIENE

fondato nel 1893 da GUIDO BACCELLI e FRANCESCO DURANTE

SEZIONE P R A T I C A REDATTORE CAPO: PROF. CESARE FRUGONI Clinico Medico PREZZI

D'ABBONAMENTO

AL

Singoli : Italia Estero ( 1) ALLA SOLA SEZIONE PRATICA (settimanale) L. 70 L. 115 (1-a) ALL~ SOLA SEZIONE MEDICA (mensile) . . L. 55 L. 65 ci1-b) ALLA SOLA SEZIONE CHIRURGICA (mensile) L. 55 L. 65

« POLICLINICO »

di Roma

PER

IL

1939

Cumulativi : Italia (2) ALLB DUB SEZIONI (pratica e medica) . . L. 110 (3) ALLB DUB SBltONI (pratica e chirurgica) L. 110 (4) ALLE TR0 SRZIONJ (prat.• med. e chirur.) L. 140

Estero L. 165 L. 165 L. 195

Un nu.mero separato della SEZIONE MEDICA o della CHJRlif<G ICA L 6; della PRATICA L. 4,00

..

SOMMARIO. l.avorl originali : Milone G.: Curva glicemica da insulina inibendo o eccitando farmacologicamente il sistema neuro-vegetativo. Note e contributi : M. Montanari: Risultati ottenuti col benzoato di benzile nel trattamento della scabbia t1mana. Osservazioni oliniche: S. Bile: Voluminosa ernia della parete anteriore dell'addome con aderenze totali end9sacoulari, contenente inte~o. il sigma colico. Guarigione. Sunti e rassegne : INFEZIONI: A. Sociro e A. Rebelo: Not~ sull'epidemiologia e parassitologia della malaria. - A . Bonsignore: La cutireazione all'istidina nella .colite amebica. R. M. Tecon: Sintomatologia e c11ra della lambliasi. - C. M. Eklund e A. Blumstein : Encef aiite t1mana ed encefalomi.elite equina. - R. Le-vent: I concetti reeenti sulla polmonite franca. K. Dieti : Clinica, profilassi e terapia della pertosse. - C. Leyaditi e A. Vayman: La chemioterapia antiendotoss1ca. - OsrF.lrRICIA E GINECOLOGIA: I. Courtois e I. Balazuc: Il parto senza dolore. - Borsetti: La follicolinuria nelle rumenorree e suo comportamento in seguito alla cura •f ollicolinica. W . Benthin : Miomi nella menopausa.

Divagazioni : M. E. Gelma: Minaccie di cataclismi sociali e p sicopatia. Notizia bibliografica. - cenni bibl1ograf•ci. Accademie, Società Mediche, Congressi : XVII Congresso della Società Italiana di Urologia. - R. Accade1nia di Scienze Mediche e Ohirurgiohe di Napoli. Società Medico-Chirur.g ica di Pavia. Appunti per il medico pratico : CASIS'l'ICA E TERAPIA: Colecistopatie e malattie pregresse. - Il tratta.mento chirungico delle malattie delle vie biliari. - L'olio di oliva nelle affezioni della regione sottoepatica. Sulla classifioaziQne delle nefriti. - Acariosi delle vie urinarie? - MEDICINA SOCIALE: L'assistenza alla maternità ed infanzia in ·on~eria. - LABORATORIO: L'applicazione dei terreni di Petragnani per la ricerca e per la dififerenziazione del bacillo di Koch nelle meningiti tubercolari. - MEDICINA SCIENTIFICA: Rrupporti tra sta",o dei reni ed ipertensione arteriosa. - VARIA. Nella vita professionale : Amministrazione sanitaria. Concorsi. - . Nomine. promozioni ed onorificenze. Notizie diverse. In.d ice alfabetico per materie .

LAVORI ORIGINALI

ha11no visto che l 'insulina fa aumentare questa· differenza, ed 11anno interpretato il fenome110 corrle dovuto ad un au1ne[lto del cons111no di zucchero nei tessuti . Si ·è discusso a lungo riguardo all'azione dell'in sulina .wpra il glicogeno epatico·. Nel fegato di sog·g·etti normalmente nutriti è stata ro1lstatata , in se.guito ad iniezione di insulina, ora una diminuzione, ora uri comportarnento incostante del glicoceno epatico, e infine in una stessa esperienza, in primo te11tpo glicog0noli~i epatica, poi accumulo di glicoge110 (Sotgiu). La questione è stata definita in questo senso ch e 1'insulin.a negli animali a . sangue caldo , è glicogenetica sul f.egato ricco di · glicogene, glicogenepoietica se il sangue è ricco di zucchero. Quale che sia la ragione intima d·ell 'azione de11.insu1ina, non si IPIUÒ esclud1ere l 'intervento de'1 sistema nervoso nei complessi feno111.e ni comp1ren·d enti. il rica1nbio degli idrati di carbonio e 1'azione della insulina in parti -

R.

°LNIVEl{SlT.~ DEGLI STUDI « BENITO MussoLINI» !BARl. IsTITUTO DI C1.1NICA ì\.1EnICA GENERALE E TER.l\PIA. CLINICA

diretto dal •p rof.

Lu1G1 :f :ERRANNINI.

Cnrva glicemica da insulina inibendo o eccitando t•armaeologicamente il sistema neuro-vegeta ti vo. Dott.

~f ILONE G1usEPPE ,

!1 ssistente.

'

Qual' è il punto d'attacco ·d ell 'insulina <' qua11t.o nella •s ua azio·n ·e· biologica è dovuto a 2·raziorti · chimiche direttan1ente indotte <la -essa e quanto ad azioni fisiologiche collate1·aJi, sono fra i più importanti dei tanti problemi ancor oggi presentati dall'ipoglicemia da insulina. :\lou11i autori (come Franck e Wagner) .ch·e banno studiato gli effetti dell 'i11sulina sulla differenza tra glicemia arteriosa e venosa,

1


[.Ai~NO

« lL POLICLJ1N ICO »

318

colare. È certo clte nella regolazione d ella g lic.e111ia tina parte· inìportante va attribuita al si sterna n er voso vegetativo attraverso i su oi raJ.Jporti con il fega to, il pancreas, le ca ps ul e s urrenali. lf·in d a quando il Blt1111 ·dimostrò ch e l 'iniezione di adrenalina, t ij)ico eccitante d el ·istema sin1pati co, produce uria n e lla e costante iWglice·mi.a con coi11te1111poranea diminu zio11e o n.ddirittuTa scon11)ar sa d el g'licogene eputico, e che tale iperg·licen1ia non si p·r oduce se il fegato è po,rero di g·]ic0-gene, apparì 1'inì portanza del simpaticQ nella r eg·o1lazio·n e d ella gliceJ11ia. Mentre 11erò ~ i an1111ctte un 'influ·e11 za indiscussa d el sir11patico sulla glicosuria~ no11 esis te altrettanto .a ccordo per quanto riguarda 11 parasimpatico. Secon.do l)apilli am e 1Funariu il vago avr el1he una importanza co·n siderervole sulla regolazri.on•e d ella g·li remia , avend o e.8Si osservato che la sezione d ei ,~ag· hi impedisce la cor11par&l 1l e-lla ir1er g1icemia sia adrenalinica ~he piloc arpir.ica. 11 vecchio co11celto di Eppi11ger, Falla e T~udinger dell 'antago,n ismo pancreas, surr en e; tiroide, il cui equilibrio r egolerebbe la concrnl1:aziorLe .glicer11ica, ri1)reso i n qu esti ulti111i ten·q?.i è stato modificato n el ser1so di u11 equilibrio nervoso-simpatico , ch·e ag·endo s·u lla cellul a e1Jatica ne allenterebbe o ne -accc]crerebb·e la funzione g licoge r1olitica. Se la stin1olazion e d·el sin1petico r l 'iniezi0ne di adrenalina determinano iperglicen1ia secondaria ad t1na glicogenolisi epatica, d'~l­ tra par le I' e.stralto in·&ul are stesso ·p ro1v oca una rarica adre11alinernica (Maretti e P edez7.i). Già la co·n sid erazione teorica d ei r ap11orti molteplici e tre1lissin1i fra sisten1a ncrvoso vcge ta tivo e ricanlb·i o , rappl()rti messi di pii1 in l)ÌÙ i11 lu --e dall 'indagine fi iopatolog·i c:-t r linico-.. 1)eiri1111entale, fa pensare con1e un 'e- . , -cn tualilà p1robabile ch·e le variazioni del tono 11euro-,1 eo-etativo indotte attraverso il riflesso o orulo-r ardiaco si ripercuoto110 . . ugli equilibri metabolici cd in modo speciale u quello g lice1l1ico ch e è ~e11za dubbio u·n o di quelli I)i1ì direttan1e11te e con più qui ita ensibiJità di1>ende!1te dal tono i1euro-\ egetativo. I pri1ni ad ac corg·e r~i che ·d urante il riflesso or ulo-r ar (liaco si ha11 no pert11rbazioni d el l 'equilj})rio glicen1ico furono Santenoise· e Fuchs. La ~rari ra di adrenali11a co in ciderebbe e ';arebbe in relazion e con la fa e iniziale vasocnstrilli\ a cd i1)erte11 i'a del riflesso uculo1

1

va~o1110lore.

Le relazioni fra regolazione del]' equilibrio • g li cen1ico e . lato de] sistema 11euroveo-e tat1vo d ovreh·b ero e . ere ancora più l11meggiate dalle

XL VI,

NUl\(.

8]

1 icerch e

farn1aco-dinarni ch e, specialmente per n1ezzo di quei farma ci che h an110 diretta azione sul simratico e sul vago·. Jn questo campo si è constatato ch e nel1'uomo, gli individui di costituzion e longilin ea . sono più sensibili ai du.e ormoni insulare e surrenale; queste due so.sta1Jze iniettate insie1ne provochere•b 1b ero in essi una risposta. gJi oemica rrtolto più fo·rt~, m entre la sola insulina produrrebbe un acceisso ipoglicemico~ La glicemia nei microson1ici al co11trari°' si pr~senta come una corda forte1nente te~~ n1ostra r1do semp1iceme•nte d elle l eggere oscillazioni. L'atropina, che paralizza il vago, secondo a.lr u11i autori (Mac Gujg·an) det errnine1reb1b e un au1ne nto del tasso .g licemico,. m entre' seéond°' altri non avrebbe alcuna .azione ipergli ce111izzante. Cannavò fl fferma di non aver av11to alr una azione iper.glicerni zz,a nte con so8lan zevago··pc.ralizzatrici come 1'atropina, 1nentre con soslanz-e ad azion e vago-eccitatric i, ha otte11uto iper.glicernia. Anche l ~acetil colina è stata oggetto di n11111ero~ ricerch e e di1scussi oni c.h e non ha11no. d ato dei risultati molto concordi. Secondo· l3orn steir1 e , ,.oge1 tanto la colina che 1'acetilcolin a avr ebber o azione iperglicemica i11 seguito, ad ipoglice1nia. Non rrtolto si i1uò dire nei rigucirdi dell 'ese~· ri11a , farmaco acl azio11e simpaticotropa poichè è s.tata poco studiala e quindi non si coJ)osce quasi nulla i11torno al st10 me·c canismodi azio11e. Da tutto ciò en1er ge l 'i111portanza che ha if poter pre1c isare s.e questi fa~n1aci i?~uen~n~ in qualche modo il ricamh10 d~gl~ iclrat1 ?1 c·a rbonio 1e,d è perciò ch e su co 11 ~ 1gl10 del mio. rr1aestro io h o . tu·diato l 'azione rhe. queste . ingole sostanz1e in individui .norm.al.i ha~n°' su] d ecorso della c11rva glicen11ca da insu l1i_i~, le cui caratteri tiche .sono state, in questa C.11ni ca studiate da Alfredo F errann.ini . ' . .. T sogo-etti da rr1e esaminati sono stati tenuti a digiu~o dalla sera precedente, ed il m.etod0> C1~eguito è quello ch e comunen1en~e si usa per tali ricerch e, cioè pr~levand~ i] sa~gue pri1na del trattamento e poi mez7 ora,.. ~n _o ra, due ore, tre ore, q11attro or~, dopo 1 1n1~z1 one sottocutanea di 1 O U. d'i1ls11lina assoc1at~ o110 ~ 1 ù uno dei .,.eguenti farn1ar i: adrenalina,. e eri11a, atropina, e acet ilcoliné1.. . Per la determinazione d ella g l1cem1t\ bo seguito i] metodo di Folin-Wu. 1

1

I. - M. '\erina, cl i anni .26. Curv~. glic~­ mica da iniezione so ttocutanea d1 10,.u: ~ 1nsul1: na. La glicemia, da 0,96 prima ~ell in1~z1one, S:t è innalzata a 0,98 <lopo 60', dopo d1 chè s1 è abbasCASO


[ANNO

XLVI,

Nt:.i\1.

8]

sala a O,72 dopo 180', per quindi elevarsi a 0,90 dopo 240'. Inie ltando inoltre, in una seconda esperienza, 10 U. d 'insulina e 1 mn1gr. d 'adrenalina, la glicemia, da 0,98 prima, ha raggiunto un massimo di 1,54 dopo 60', dopo di ch e si è apba1Ssata a , 0,84 dopo 240'. CAso II . - V. Fran cesco, di anni 21. Curva glicemica da iniezione sott. di 10 U. d 'insulina; la glicemia da 0,84, prima ha raggiunto un minimo di 0 ,60 dopo 60', dopo di che si è innalzala a 0,92 dopo 240'. Iniettando nello stesso soggetto in una seconda esperienza 10 U. d 'insuìina e 2 ctgr. d 'acetilcolina, la glicemia, da 0,82 prima, si è abbassata a 0,46 dopo 30', dopo di che si è innalzata a 0 ,84 dopo 120', per poi ridiscendere a 0,76 dopo 240'. Ir1iettando ancora in una terza esperienza 10 U. d'in sulina e 1 i11n1gr. d'atropina, la glicemia, da 0,82 prima, si è abbassata a 0,50 dopo 30', dopo di che "i è innalzata a 0,94 dopo 180 ', p er poi riditscendere a 0,84 dopo 240 '. Iniettando infine 10 U. d 'insulina e X mmgr . di escrina, la glicemia, da 0,88 prima dell'iniezione ha raggiunto un mini1no di 0,56 dopo 60', dopo di che· si è innalzala a O,78 dopo 120', per poi ridiscendere a 0,76 dopo 18n ', e qui11.d i risalire a 0,84 dopo 240'. C\so III. - M. Raffaela, di a11ni 28. Curva glicemica da iniezione sott. di 10 U. d'insulina: la glicemia da 0,98 })rima dell'iniezione, ha raggiunlo un nJinimo di 0,44 dopo 60', . dopo di che si è innalzala a 0,94 dopo 240'. Iniettando inoltre in una seconda esperienza 10 U. d'insulina e 1 mmgr. d 'adrenalina, la gli<:emia, da 0,94 prima, ha raggiunto un massimo <li 1,82 dopo 120', dopo di che si è abbassata a 0,84 dopo 240'. Iniettando poi in una lerza esperienza 10 U. d 'insulina e 1 mmgr. d 'atropina, la glicemia, da 0,86 prima, si è abbassata a 0,42 dopo 60', dopo di che si è in11alzata a O, 78 dopo 240'. Iniettando infine 10 U. d 'insulina e X mmgr. di c~erina, la glicemia, òa 0, 86 prima, si è abbassata a 0,42 dopo 60', dopo di che si è innalzata a 0,90 dopo 240'. CAso IV. - G. Sebastiano, di anni 30. Curva glicemica da iniez. sott. di 10 U. d 'insulina: la glicemia, da 0,82 prima del! 'iniezion e, ha raggiunto un minimo di 0,64 dopo 60', dopo di che si è innalzata a 0,80 dopo 2'40' . Iniettando inoltre in una seconda esperienza 10 U. d'insulina e 2 ctgr. d 'acetilcolina, la glicemia, da 0,86 prima, si è abbassata a 0,62 dopo 120', dopo tli che si è innalzata a 0,76 dopo 240' . CAso V. - De S. Vilo, di anni 30. - Curva glicemica da iniez. sott. di 10 U. d'insulina: l a glicemia da 0,90 prima dell'iniezione, ha raggiunto un minimo di 0 ,66 dopo 60', dopo di che si è ir1nalzata a 0,82 dopo 180', per poi ridiscendere a O, 78 dopo 240'. Iniettando inoltre in una seconda esperienza 10 U. d 'insulina e 1 mmgr. d 'adrenalina, la glicemia, da 0,94 prima, ha raggiunto un massimo di 1,48 òopo 60', dopo di che si è abbassata a O,72 dopo 180', per poi rielevarsi a 0,82 dopo 240'. C~so

' 'I. -

319 .

SEZIONE PRATICA

M. Fran cescq di anni 34. Curva glice1111ca da iniez. sott. di 10 U. d'insulina: la gli·

cernia da 0,92 prima d ell 'iniezione, si è abpassata a 0,64 dopo 60', dopo di che si è innalzata a 0,68 dopo 120', per poi ridiscendere a 0,54 dopo 180 ', e infine di elevarsi a O,76 dopo 2i!O' . Inietta11do inoltre in una seconda esperienza 10 U. d 'insulina e 2 clgr. d 'acetilcolina, la glicemia, da 0,96 prima, si. è abbassata a 0,36 dopo 30', dopo di che si è innalzata a 0 ,42 (lopo 60', per poi ridiscendere a 0,34 dopo 120', e q.u indi risalire a 0,52 . dopo 240'.

..

CA so VII. - R. Teresa di anni 32. Curva glice1J1ica da inez. sott. di 10 U. d'insulina: la glicemja, da 0,98 pri1na dell 'iniezione, ha raggiunto un n1inimo di 0,64 doP'> oO', dopo di che si è inn alzata a 0,92 dopo· 240'. Iniet Lando inollre in una seconda esperienza 10 U. d 'insulina e I mmgr. d 'atropina, la glicemia da O, 98 prima , 1si è abbassata a O, 72 dopo 60' dop~ rli che si è in11alza ta a O, 74 dopo 120', per p~i ridiscendere a 0,68 dopo 180', e infine rielevarsi a O 84 dopo 240' . ' Iniettando poi in una terza esperienza 10 U. d 'insulina e X 1nmgr. d 'eserina, la glicemia, da 1,06 prima ha raggiunto un minimo di 0,48 dopo 60', dopo di che i è elevata a 0,90 dopo 240'. VIII. - L. Giuseppina, di anni 19. Curva glicemica da iniez. sott. di 10 U. d 'in suli11a : la glicemia, da 0,96 prima dell 'iniezione ha raggiunto un minimo di 0,48 dopg 60', dopo di che si è elevata a 0,98 dopo J80 ', ·per poi ridiscendere a 0,92 dopo 240'. Iniettando inoltre in una seconda esperie11za 10 U. d 'insuli~a e 1 mmgr. d'adrenalina, la glicemia, da 0,94 i)r1n1a , ha raggi1111lo un massi1no di 2,32 dopo 60'~. d·o po di che si è abbassata a O, 76 <lopo 180', per poi risalire a 0,86 dopo 240'. Iniettando poi in una terza esperienza 10 U. d 'insulina e X rri:r:ngr. d 'eserina , la glicemia, da 0,84 prima, si è abbassata a 0,66 dopo 60'; dopo di che si è inn alzata a 0,90 dopo 240'. Iniettan.clo i11fine 10 U. d 'insuli11a e 1 n1n1gr. d 'atropina, Ja glicemia da 0,90 prima, si è abbassata a 0,58 do1)0 GO ', clopo di ch e ·i è eleva ta a 0,76 òopo 240'. CASO

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CAso IX. - P. Francesco, di an11i 34. Curva glicemica da iniez. sott. di 10 U. d'insulina: la glicemia, da O, 96 prima del! 'iniezione> ha r aggiunto un minimo cli 0 ,62 dopo 60', dopo di ch e si è innalzata a 0 ,98 dopo 180', per poi ridi scendere a 0,92 dopo 240·'. Iniettando inoltre in una seconda esperienza 10 U. d 'insulina e 2 ctgr. d 'acetilcolina; la glicenJia, da 0 ,92 prim:i, si è abbassata a 0,54 dopo 30' dopo di che si è elevata a 0,84 dopo 240'. 1

CAso X. - P. Marino, di an11j 34. Curva glicemica da iniez. sott. di 10 U. d 'insulir1a: la glicemia da 0,84 pri1na dell'iniezione, ha raggiunto un mini1no di 0,42 dopo 120', dopo di ch e si è elevata a O, 72 dopo 240'. Iniettando inoltre in una seconda esperienza di 10 U. d 'insulina e 2 clgr. d 'acetilcolina, la glicemia, da 0,96 prima , si è abbassata a 0,54 dopo 60', dopo di che si è elevata a 0,86 dopo 240'. Iniettando poi. in una terza esperienza 10 U. cl' in sulina e 1 mmgr. d 'atropina, la glice111ia, da 0.80 prima , 1si è abbassata a 0,38 dopo 60' , dopo di cl1e si è elevata a 0,60 dopo 240'. Iniettando ancora in una quarta esperienza 10 U. d 'in sulin a e X mmgr. d'eserina , la f?'licemia. da


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« IL POLICLI•N l CO »

0,86 prima, si è apbassata a 0,56 dopo 60', dopo di .che si è elevata a O, 72 <lopo 240' . Iniettando infine 10 U. d 'ins-ulina e 1 mmgr. <li .adrenalina, la glicemia, da 0,88 prima, ha raggiunto un massimo di 1,54 dopo 120', dopo di che si è .abbassa l.a a O,90 cJ,opo 240' . CAso Xl. - De M. Antonio, di anni 28. Curva glicemica da iniez. sotl. di 10 U. d 'insulir1a: la g-li.cemia, da 0,96 prima dell 'iniezione, h a raggiunto un n1inimo di 0,56 dopo 60', dopo di che si è elevata a 0,98 dopo 180', per poi ridiscendere a 0,92 dopo 240'. Iniettando inoltre in una seconda esper_ienza 10 U. d 'in sulina e 2 ctgr. d 'acetilcolina, la glicemia d a 0,98 prima, si è abbassata a 0,48 dopo 60', dopo di .ch e si è elevata a 0 ,36 dopo 240'. Iniettandp infine 10 U. d 'insulina e 1 mmgr. d 'atropina, la glicemia, d a 0,90 prim a, si è abbassala a 0,44 dopo 60', dopo di ch e si è elevata a 0 ,66 dopo 240'. CASO XII. - P. Oronzo , di anni 26. Curva glicemica da iniez. sott. di 10 U. d 'in sulina : la glicemia, d a 0,86 prima d ell 'iniezione, ha raggiunto un Jll\i:piµio fli 0,56 dopo 60', dopo di che si è elevata a 0, 92 dopo 180', per poi ridiscendere a 0,84 dopo 240'. Iniettando inoltre in una seconda esperienza 10 U. d'insulina e X mmgr. d'eserina, la glicemia, da 0 ,90 prima, rsi è abbassata a 0 ,56 dopo 60'' dopo di ch e si è elevata a 0 ,82 dopo 240'. Iniettando poi in una terza esperienza 10 U. d 'insulina, e 1 1nmgr. d 'adr enalina, la glicemia, da 0,90 prima, 11a raggiunto un massimo di 1,56 d opo 60 ', clopo di che si è abbassa ta a ò,68 dopo 180', per poi risalire a 0 ,86 dopo 240'. È evide nte ch e la curva .g ]ice·m ica da inie-

zioni d ci due ormoni associati (a·d rer1alina e d i11 ulina) è la risultante di due azioni perfett~t1nente opposte : qu ella insulinica, ipoglice1nizzant e, più tarda e duratura , ch e si rende piit ev ide11te fino a p r evaler.e nel]a fase terr11i11 al e d ell 'esperien za; quella adrena]inica, più 1apid.a e inte1n sa, prevale invece n el prin1n t('Jl1po <lell 'esperien za. Lo stesso fenomeno, con scar se varia11ti do' 'u I e alla diversa reattività dei singoli indiv i<lui, si nota n el rimane nte delle esperienze. Si deve perciò concludere che l 'aziorle ipog lj ce1nizz.ante d ell 'insulina è i n ibita o co1r1pen. a la parzial111e11te dall 'azione iperglicen1i7zan te d ell 'eccitazione simpatica da a drein alina, nelJo stesso inodo ch e l 'iper glj ce1n ia d a adrenalina è ostacolata o co111pe11 ata dall ·'azione ipog]icen1iz'laute ; noto che però le opposte • • • • • az1onJ. non $Ono respress1on1 quant1tativamen1 e corri ·i><>nde11 ti com e non sono asso]utamen I e conter11poranee. .:\el dare un 'interpretazione delle c urve gli<·e111icl1e , ch e, come si nota , ha11no s ubìto d ell P o cillazioni n ei diversi in dividui , b isogna tener pre~ente la prevalenza vagale o sim11atica di questi sog getti , di cu i ha larga111ente parlato Manca nel uo lavoro. 1

[ ANNO XL \ 'I , :\u~r . 8]

.4. ) lJ n primo gruppo comprende i11clividui clte, per i raratteri d ella curva g licemica eia lo l'o presentata, si posso·n o nor1nali (normotonici). ' \~ ::t~i N. 2-9-11-12-8.

considerare

B) Lin secondo grupj)'O comprende individui la cui curv~t è caratterizzata d 3. una netta lfase itPoiglioemica cl1e non raggiunge il punto di partenza (distonici co11 prevalenza va1gaJe). Casi N. 3-J-5-7-10. C) Un terzo gruppo con1pr cnde coloro

qu.a li r1r esentano u11a c urva caratteri zzata da u1la l e11tezza d ella discesa di essa e da o . . e il lazior1i (distonici con prevalenza simpatica). Ca si N. 1 e 6. l / iniezion.e di l O U. d 'insuli11 a ci l1a d,a to S<'n1µre lilla 11-etta e costante ipoglicemia , nei distonici simpatico,- prevalenli (N. 1 e 6) c1uesta ipog lioemia . h a raggiunto il tasso più basso solo i1ella terza ora, e poi la cur·va h a co111incia to ad elevarsi sen za aver potuto ragg iu1l gere nella quarta ora il tasso normale. Qt1esto probabilm-0nte dipende d.alla resistenza o·p·p osta a ll 'azion e drell 'ins ulina da parte de.li .adr enalina end ogena c l1e oertamente è in ecce ~ so in questi sog·getti con prevalen za simIJatica. Se i11fatti in questi sogg·etti si associa all 'iniezion c d 'insu]ina U·n rr1mgr. di a drenaliIìa si h a una curva asce11sionale eh € son1ig lia a quella da sola adrenalina; questa curva raggiunge il n1 a. si1no· n ella prima ora , poi rapi1d arrtentc discernde. L 'associazione dell"eserina con l 'insulina h a da to costanteme nte un abbassamento n1.asf:.irr10 tlel tasso g1icemi co l eggermente s uperiore a quello d a sol.a insulina; però le ct1rve glioe111ich e presenta110 se111pre un leggero ral1e,ntan1En1to nell ~ ascesa , e.b e non tocca qua~i mai il punto di pitrtenza, ·e non hanno a lcuna oscillazione nepptll'le nei - simpaticotonici. L 'eserir1a r en d1e la curva ipoglicemica da jnsulina n1eno oscillante, più duratura, an ch e se non molto più accentuata quantitatiYan1ente. L'atropin.a unita ali 'insulina ha dato cw ve ÌJ)Oglicemich e lievem ente dissin1ili da que lle da sola in s uli11a in quanto che, me11tre n ei ,·ago tonici r estano quasi sempre al di so tto d el punto di partenza , nei normotonici invec e· esse superano talora il punto cli parle11 za stesso . Sebbene Yi iano a utori ch e ban11 0 detern ,i11ato u 11 'az io11e iperg licemizzante coll 'atropina, io 11on 110 p otuto n o tare alcun fa tto in qt1esto sen so, n1a h o pol uto . olo costatare clic 1:atro1Jina nella n1aggiora nza d ei c.a~i n on i nil)i.:ce .lffa lto l 'ipoglice111ia cl.a in sulina. 1

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• 323

SEZIONE PRATI CA

l 'atropina e 1'eserina conferisce alle curve gliAssociando inoltre all'insulir1a due ctgr. ùi oerr1icl1e da insulina una caratteristica anaH('etilcolit1a 110 ottenuto se111pre una n etta faloga a quella che hanno le curve da sola inFie ii)og·licen1ic.a moli.o bassa cl1e ha raggiunto ~ulina in ii1d1 vidui distonici 11euro vegetati vi .. il 1nini1110 dopo 30 ' o 60 · e si è poi innal~ E precisarnente deprin1 endo il tono sin1zata gradata111ente mantene11dosi ancora neJ la (1uarla ora parecchio al disotto del punto ùi patico le curve d.a . i11sulina ricordano quelle dei vago tonici e deprin1e11do il vago quelle parteeza. Anc..: l1e qui CQme per la sola insulina, si sono avute delle più o n1eno n1arcate - dei sirr1paticotonici. Queste ricercl1e lumeggiano l 'irr1portanza oscillazioni -dei -distonici -vago e simpaticodei rapporti fra azione insulinica e st.alo del 11reva lenti. siste1na neuro vegetativo. Questo fenorneno concorda con quanto nella t1osl.ra <: linica ha din1ostrato il Barbera sulBIB·L IOGRAFIA . la pressione arteriosa de]l 'uorr10 110 rmale che "jene .abbassata dall 'associazione insulina aAuoo-G1ANOTII. Pensiero Medico, 24 agosto 1935,, ('etilcolina rpiÙ Cb B non dai due singoli farpag. 281; set lembre 1935, pag. 317. CAi'iiNAVò. Arch. di Farmac. Sperim., pag. 263, 1927. maci i solati. HausETz. Blutzuc.kerspiegel nach Eserin, 161, C. I _ In con c1u5ione : un forLe stimolo farma co- JounnAN F. , GALJ P. e GALLONI. Compt. rend. Soc. logico portato s ul sisten1a n,e rvoso · sirr1 pati co . de Biol., 123, 604-605. co111e è quello che si ha con l 'iniezion-e <ii JounnAJ.~ F. e GALJ P. Compl. rend. ,Soc . .de Biol .,. 123, 902-904. . .adre nalina , o'5tacola, attraver so una netta fase LAl\11. Rassegna di Fisiopatologia Clin. e Ter. Pisa,. iverglicemica, l 'ipog-Iic·e mia da insulina. L'.absettembre 1937. bassan1 ento di to110 del simpati co o del vago. LA GRUTTA. Rivis la di Palol. Sperim., pag. 206, far111acologicame11te otte11uto con le rispettive 1928. MoRETTI e PEnEzz1. Fisiologia e medicina, pag. 357, iniezioni di eserina e dti atropina, non ha che 1930. scaTsi ef~etti sulla ipoglicerr1ia da insulina ; queSoTGIU. Arch. di Patol. e Clin. Med ., pag. 580, 1930. sti effetti con sistono n el conferire alle. curve glicemiche da insulina una impronta analoga a NO'l'E E CONTRIBUTI quella c]1e. hanno negli individui distonici n r uro-,Tegetalivi e precisamente d·ei1Jtrim endo il t"ì.. C LJNJCA DERMOSIFll,OPATICA DI ROMA torto del si1r1patico (e&erina) si hanno ourve Diretto i e : prof. P. L. BosELLINI. ch e ran1mentano qùelle dei vagoto11ici e dAJll'Ì111 endo il vago (atropina), curve cl1e somiRisultati ottenuti col benzoato di benzile gliano a quelle dei simpaticotonici. nel trattamento delJa sea bbia umana. Tj n 'intensa azione di s timolo farma cologico ~ul vago come è quie lla indotta dall 'acetilcoDo tt MARIO wlo N-rAN.l\HI. li11a r encle infine l'azione ipo glicemizzartte delspecialista. ] ,iJJf'lulina più intensa e !piiù duratura. L'ossfr,1azione del decorso delle curve gliIn quesLi ultimi anni a llo scopo di e1i1nicen1iche da insulina rLei vari tipi costituzio 1\are l 'azio,n e irritante di alcu n i medie.amenti , nali. la loro influ,e nzabilità in .&eguito a d aft ntiscabhiosi (pomate allo zolfo SOIJ r atutto) e zioni farmaco-dinamiche eccitanti o paralizdi abbreviare il trattan1e11to ~tesso della scabzanti delle sin.g ole .sezioni ·del sistema n eurobia, à lcuni. AA. hanno rivolto la l oro atte nvegetativo din10 tra no chiaramente i stretti zione al benzoato di benzile·. ra11porti che esistono nella regolazione del ri1'ale nìedicam ento, già nolo p er ct1è contecambio degli idrati di carbonio fra azion e in11uto n el Bals·amo Periiv ia.no, ven11e prepa rato sulinica e s tato d el sistema neuro-vegetativo. ~intetica 1n1ente dalla Actien Ges ellschafl1t. f. AHilinfabrikation di B erlino, circa 32 anni fa , P. IASS li ~TO. · e, messo in con1,n 1ercio con il nome di Pel'uscal1in.a. Jn ricer ch e ~u individui i1ormali l 'Autore Il P·e.ruol, n1esso in con1mer cio dalla st essa ha studiato l'effetto che sulla curva glicemica dit ta ·3-d attualmente fa bbri cato dalla Curta da in sulina esplica un contemporaneo s timoe C. , ~e;. 1n. b . H. , di Berlin Britz, è Peruscalo far111u cologico eccitante e d eprim e·11te il bina in olio di ricino al 25 ~lo . sin1patico ed il vago. Tale prodotto venne e.sperim€nta to n el 190 4: Mentre uri forte stimolo sul simpatico osta dallo Sprech er su 17 . rabbiosi del] ' Osp edale cola .attraverso u11a n·etta fase iper glicernica C'.ottolen gc' di Torino con fa vo r evoli risu l ta ti . la ipoglicemia da insulina , l 'abba samento <li [l b·enzoa to di b e n zile (Cr.fls-COOC:I-Ii-C: 11H!)) tono del vago o del sin1paLico ottenuto con 1

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IL

POLI CLb.~I CO

è un liquido incolore, pc1co più d enso <lt l1'acqua, e tna nante odore acre di bal::--amo peruviano . Il suo peso specifico a 1 ~ 0 è ·d i 1,121±, il suo pu1tto di ebollizion e alla pressio11e di 9 inm. è a 173°. Esso trova a!pplicazioni indu striali e farn1a ceutich e essendo usato cor11 e so lve11te e <liluente di -e ssen ze o p~:ofumi natt1 rali e ~i11l e.ti1 c i , quale plas-stificante della nitr0 celJ ulosa. Entra con1-e analgesico e antisp.a ~J r1odico n ella costituzion e di alcune ~pecia ­ lità farn1a ceutich e, come· I ' Aspasmol di W assern1a n n. Il l)er1zoato di be n zile ve11ne u sato si11 da l 1911 <la Ludwig Nielsen di Freid eriksb er g . Cl inetod o u sato era assai cost oiso e·d .a nch e rnollo co·111plicato. Dura nte la guerra, il d ott . l\il. Jan.son (Bull. 1

de la Sté Française de dermatologie e syphil . , n. 5 d11 14 mai 1936), allora rn edico n1ilita rc nell >eser cito fr<tncese, notò cl1e du·rante a ttacchi di gas lacrimogeno , i pidocchi veniva no uccisi in g ra n quantità. Egli collegò tal e azione i)arassicida alla preis·enza di be·n zile n ei g·as l acrin10.g eni stessi costituiti come è noto da bro1l1uro di benzile e di xilile. In seguito a tal e osservazio ne lo im1)iegò con ottirn o ri --ultato p er l a cura della scahhia. Circa 10 anni fa Cl ement, Braley e Dem oly (Essai d e traitement ·d e la gal·e. par d es préi;)aration d e sulfures organiqu e · inodores ·e t d r· b enzoate de b en zy le; Bull. Sté dermatologie et Syph., 10 mai 1928) usar ono una m escolan za di monosulfuro di paracr esile (ch e è u11 isom·~ro d el cr esile o toluen e il quale è u t1 m etilben zen e) e ·di b enzo.a to di b enzile sciolti in olio nella r~ro1)o rzio·n e d el 10 ~~ . Con tal e misoela trattar oI10 30 malati con risultati favore,roli. ~el i9:3·2 l\.issmeyer , m.edico capo del er vizio d er111a tologico d e.ll 'o.sped ale n1unici,p a le di Co1)e11hagen , riprendendo l e esperien ze di Nielsen tn odifi cò il m ete.do in n1od o da rend ere il 1rattan1 ento ancora più b r eve (m ono di ur~ 'O·~·a) e. riducendone il costo. Eg·li impiega, t1suaJ 1n ente pel trattan1ento am])t1latori0 d ella scaì)bia la seguente forn1ula : Sapo11e n1olle Al cool i opropilico Ronzoato di Bènzile aagr . 50 Detta qt1alità di linimento è s ufficiente pel trattar11en to di lln adulto. Si può o tituire I 'alcool ietilico a 90° a quell o iSOJ)ropilico, ch e è più irritante per la cute e di costo più el evato (Grassi « 'u llf moderrle cure d ella scabbia n Roll . d ell e sezioni r eg. 11. 3, dicembre 1937).

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XL VI,

[ANNO

NUl\>J. ~]

Le norn1e seguite pel trattamento cor1sistono: Il paziente, accur.atan1ente insaponato e frizionato) curando in p·a rticolar modo le regio11 i ove .sono i c unicoli , prende un bagno caldo p er 10 mint1ti; continuando lo sfregamento. lJscito dall'acqua, mentre il corpo è ancora ba-g nato, è sp,a lmato su tutto l 'ambito cutaneo, salvo la testa ·e il co·l lo, col linimento al benzoato di benzile, per ò', con un p enn·e llo di peli di .p orco; si ripete la frizion e col medicam ento dopo ch e la cute sia relati,ram e11te asciutta . Infine dopo aver asciugato con un panno morbido , rin1ette gli ste8si abiti che indossava prima ·di iniziare la c.ura . Alla distanza ·di 24 0 re p1rende un nuo-\ 0 bagno e veste- indum·enti puliti. Il tutto dura all 'incirca tre quarti d 'ora, dopo di ·ch e jl paziente 11uò riprend.ere le stie abituali occupazio11i. Il Kiss.m eyer (Laricet, n. 591 4, 2 genn aio 1937, p. 21) ha ct1rato con la lozione ·d i b·e nzoato di b enzile 1}iù di ottomila malati, s.en1pre con ottimi risultati tera peuti ci . Caratteri ticl1e <lel n1etodo arehbero I ' efficacia , la r aipidità , la n1an canza di fatti i rri tativi ; J?Uò e.sser e applicato anch e ai fan ciulli , ed è utilissimo anche nei casi co·m plirati da r>iodermite ;ge.con·d aria. Il m etodo di Kissmey·e r , d etto anch e da n Pse1, fu sucoessivamenlie adoperato da 11101.ti AA. con ri ultati costantem ente buoni. Il Vellin (contribution à l 'étud.e du trait em e nt d e la gale par l e benzoa te de b en z)·le. Presse "fl1édicale , 9 ottobre 1933) po·r ta l 'esperienza di 11 2 casi trattati esclus.ivamer1te col rr1etodo di Kiss·m ever, n e so·s tiene l'assoIuta efficacia, l 'azione rapidis ima e 1, a saluta pulizia , riten endol o applicabile in tutte le forme clinich e di scabbia , sia nei bamb·i ni ch e n ei veoc.11i e nelle donne incinte. Solo le piodermiti mol1o accentuate esigono un trattamento preliminare. Ugualn 1ente Leon Goldn1ann di Cin cinn ati (Treatm ent of Scabies with Benzyle Ben zoate. Arch. of /J erm. a. Syph ., vul. 36, 193 7) è soddisfatto· d el m etodo e così pure Ravina c r~ait ern ent d e la gale par le b en zoate de Ben zyle . Pres.c;e lt1édicalc, n. 1~. 12 febbraio 193·6). Tl1orel (citato d~ Kissm eyer in Bull. de, la Slé Fra1içnise de dP1°ma·t ologie et syphil. , 11. p, 14 magg io 1936) dopo di aver esperi~ 1ne.ntato per due n1esi il m etodo riporta d ei risultati ver.an1ente o ddi sfacenti e ri e esalta l e caratteristich e di ra1)idità, pulizia ed efficacia . Egli $0, t 1c 11f\ cl1P le rec idive sono rare. 1

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SEZIONE PRATICA

Il Ro usset (Progrès M éd!ical, 16 ottobre 1937) nel passare in rassegna i diver.si m etodi di c ura d ella scabbia afferma ch e il b enzoato .di benzile J1a il g rande vantagg io di esig,er e una sola a:ppli cazio·n e e ·di pre entare una .g rande efficacia. Il prof. Ja1ne (Bu ll. .Sté Fra1içaise de d er111. .et syph., i1 . 5) che ha seguito i 1 n1etodo di11 ante tutto il servizio in Val d,e Grace, lo cor1-sidera rapido , ed eco·n omico perch è risparn1in .al! 'osped ale una fJerma 11e.n za di sei giorni i1er mnla Lo. · Con gli st essi ri .. ultati il benzoato di b en7.i] e venne adoperato da Mauvai s (Sté d.e M é-0.ecine l\tfilita.ire française, f ebb·raio 1936). d a Gougerot , Creenwood , R·elly , Gra si , Sprec ~ e r <Min erva 1Wedioo, ottobre 1936).

4) Ripetere la p ennellatura alla stessa rJ 1a•

n1era. 5) Lasciare a sciugar·e ·e quindii. ind ·Jss.ar e

gli indun1enti di prima d ·e lla cura. 6) Dopo 24 oire altro bag·no e can1bio della bianch eria personale e d el letto. I cl1rati an1bulatoriam·ent-e veni,rano e, l·-:'11 ti &ulle mo·dalità di applicazion e e si faceva110 ri1 ornare in ambulatorio il giorno seg ue nte e se i)ossibile su ccessiv.a mente . E.:cco i casi t.rattati: 1 ~1

R. Gino (anni 30) . Scabpia d a un n1ese, cu nicoli b en visibili. Non ri ·11i st o. 2) R. Rodolfo (anni 49ì . ,Scabbia d a 45 g1orni, circa: cunicoli, lesioni cl a g ratt amento. G ua·rit o.

3) G . Gaetano (anni 26) . Scabbia da circa. dur

m esi, piodermite . Migliora lo con i fatti secon dari. Nori guarito.

E S PE RI ENZE PERSO~AJ .I.

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Nella l~ lini ca D ermosifilopatica durante il ·d ecorso a11no scolastico ft1 rono sottoposti a tale m eto do di cura 31 ma la ti di cui otto deg e11ti irt cli11ica e 23 presentatisi all 'an1b.1la10rio . ' 'enne .adoperato il linim ento i11 u so })T'e sso l 'l1stituto Finz.el .'d'i Copenhag·en 1oh e pre~e nta la segue11te composizion e : B e11 zoa to -di Benzil e g r. 50; Linin1 ent.o dj . ar>on e i11olle gr. 65 ; Alcool a 90 % gr. 30; Acqua distillata gr. 5. 11 li11im.ento .si pre1)ara con : Sapone inolle verde gr. 8; Canfo ra g r. 4; Olio di r o-s111.a rino gr . 1,50; Acqua distilla ta gr . 17 ; A1-coo1 q. b. p e·r fare 100. Ln do~e suddetta è sufficiente p er la <'llra <li un adulto. La lozione va ngitata di frequente dur:tnte 1'us• l , J)Oich è i vari con11ponenti tendon o a -scparar'i tra di loro ed in tal caso · c 'è la r•ossil>i1ità di p en11 ellare prima l 'a]c ool ch e provoca viva sensazione di bruciore, e poi la -soluzione. saponosa. P er i ricove cati in co.r sia venne adopera to d el linirn e11io dalJ a C.a·sa Mer c·k , pe r i trattati ambulatoria1ne·n te il linim·e nto ·era fo rnito -da una fa rmacia con la quale erano st ati presi acc\o rdi in preoed·e nza circa la p·rep~ra­ .zione d el linirrLento di sapone molle . Il metodo ese.guito è stato· qu·ello classi·:o idescritto da l\..issn1 eyer: 1

1) Bagno caldo di 10'. 2) Applicazione e frizione del linim e n~o p er !:>' m ediante p ennello , essendo ancora i] pazi-ente J1ag11ato , con particolare rig ua r<l<l ai .genitali, alle mani e ai piedi. 3) La sciare a sciug·are per qu.a lche minuto.

4) D. R. An Ionio (anni 23). Scabbi a d·H 3 1ne, i già trattata con poma1 a di Helmericl1. tVo n ri vi sf o. 5ì S . llodolfo (anni 30) . ScalJbia d a due n1 c :- 1. Yescicoli e c unicoli. Guarito. 6) G. Mario (anni 49). Scabbia da circa 20 gior 11i, cunicoli ben visibili, vescicale. 1V ori rivist o. 7) P . Pietro (anni 20) . Scabbi a d a '\111 111 cse, Cllnicoli da g rattam ento, in1p etìg·i11e . No n g uar~ l o. 8) :p . Dina (anni 17). Scabpia d a circa due 111csi, cunicoli, lesioni. da gr a l La1nen to. Non g i i.a ri tcr. 9) M. Ada (anni 35). Scabbia d a t r e settim a11c , cunicoli ben v jsibili. G uarila . 10) M. Armando (anni 32). Scab])iO cl a un inese, cunicoli. Non, riv ; sl o.

11) S. Arl alg·iso (anni 47) . Scabbia da clu e m e ·i circa, numerosi cunicoli ed impetigine. Non gtiari t o. 12) N. (anni 18) . Scabbia da un rn ese, ct1nico1i e vescicole. G u arito. 13) V. Silvana (anni 14). Scabbi a cl a una se1timana, cunicoli p en visibili. Non yuarita. 1

14) A. Gino (anni 35). Scabbia d a un m esr. cunicoli scarsi . Gu11.rito. 15) B. Vincenzo (an11i 18) . Scab]Jja d a un m ese, cunicoli. Non rivisto. 16 ) F . Cataldo (anni 18). Scab:\)ia d a u11 in esc, cunicoli . Non g u arito. 17) D . D. Giovanni (anni 35). Scabbia d a 20 giorni. Non rivi sto. 18) .M. Maria (anni 21). Scabbi a d a tre n1esi, cunicoli. No n, .gun.riia. 19) M. Giulia (anni 29). Scabbia d a tr e lne i , cunicoli . lV-011 guar ita.

20ì D . L. Angiolino (anni 35). Scabbia ò a u n m ese, cunicoli. Guari to. 21) R . Giulio (anni 15). Scabbia cl a 40 g ior1ii , cu11icoli. Guarito. 22) R. Fran cesco (anni 34). Scabbia da clt1e i11cs i, pioder1nite. 1Von gua rito.

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328 .

[Axxo XL VI, ~t; M. 8J

« JL POLICLltNJCO »

23) C. Vladin1iro (anni 15) . Scabbia da due mesi, cunicoli. Guarito.

24) R. Francesco (ann i 33) , ricoverato. Scabbia d a 40 giorni, cunicoli, lesioni da grattamento. 1\1on guarito.

25) M. Luigi (anni 30), ricoverato. Scabpia da 3-4 mesi, lesioni da g·rattamento , · non cunicoli tipici. Guarito.

26) D. F. Carlo (anni 24), ricoverato. Scabbia da 1 mese, cunicoli, grattamento, vescicale. Eseguit a nuova appplicazione dopo due giorni per la persistenza del prurito. Guarito. 27) P. Lodovico (anni 36), ricoverato. Scabbia da due mesi, cunicoli, lesioni da grattamento, vescicole, piodermite. L applicazione del linimento non aggrava la nefrite da cui è affetto. Guarito. 1

28) P. Giovanna (anni 15), ricoverata. Scabbia da un mese, cunicoli, lesioni da grattamen to, piodermite. Non guarita

29) R. Antonietta (anni Q), ricoverata. Scabbia da un mese, cunicoli, lesioni da grattamento, piodermite. Non guar ita. 30) ·C. Assunta (ar1ni 3), ricoverata. Scabbin da due mesi, cunicoli. Non guarita.

31) V. Luigia (anni 4·0), ricoverata. Scabbia da 3 mesi, cunicoli. Non guarita.

Riepilogando: Su 31 casi trattati sei non f uro110 potuti seguire perch è non si prese·n tarono 1più alla nostra osservazio11e, 11 gt1arirono ·e 145, per quanto in non molti si fosse ottenuto una i1otevole diminuzione del prurito , i1on g uarirono. JJurante il trattamento, il prurito .$i è , ·isto scomparire i11 24-48 ore, nei casi r·on guariti esso si è riprese11tato gradualmente dopo la sospen sione ·del n1edicamento , insic 111e a lesioni più o meno tipiche. 1\-Iai sono stati osservati fatti irritativi ciel]a c ut e o di1stt1rbi d'altro genere ; un 1r1alato con nefrite acuta non risentì a lcun danno dal tratlantento • Tanto n elle donne che 1:ei })ambini a i)ell e delicata il medicamento fu b en toll erato. Dobbiamo riconoscere, in·fine, che con sicler a to in rapporto alle a ltre medicazioni a11tiscabbiose, il benzoato di ben zile si mostra 111olto 1neno imbrattante e di cattivo cdore; il su o costo però è molto superiore a qùello d elle co1n u11i pomate solforo~e . 1

(~ONSJIJERAZIONI E

GON CI,USIONJ

Il m etodo della cura d ella scabbia col l1enzoato di ben zile, è .stato e perin1entato n ell a Clini ca D ern1osifilopatica d ella R. U niversità di l ~on1 a . u 31 casi di scabbia s' n~ pli­ ce e C011l])lic.a ta. Il m etodo , ch e ha dei r·r eg i indiscutibili (as·soluta Jnnocui t à, pu]izia, a .. sr11za di fa t li ir rita tivi , pronta scorri 11arsa

d·e l IJrurito) )n rapporto a lle con1uni J)Or11ate ani iscabbiose, presenta alcune difficoltà di esec u.z io n·e ]e quali p ur potendosi verificare ('On i 1netodi solforati , ne diminuiscono sensibil1ne11te i p:r egi steis si. Infat ti essendo pratic;ato. in una .sola seduta , nella sua estren1a sem plicità di tacnica si eStPone a facili manchevole·zz.e ed errori di esecuzione dovuti alla non conoscenza da parte del nlalato d1elle ~edi pnrticolari e d1elle Jesioni caratteristich e d ella mala l tia stessa. Ci(; si verifica non solo quando la e~{'CU­ zione del m ·e todo viene praticata dai fDmig liari e dai pazienti stessi, ma anche se eseg uitE da,gli infermie.ri, poichè anche l1tie8ti; o per scarsa .scrupolosità o per incompetenza, finiscono col r.a dere, alme·n o in a lcurti ':-isi, n r.lle stesse deficienze cui va in cor1t ro i l mli]ato È ,-ero ch e tali deficienze, possono 1ipeter..: si anche con le pomate solforose in :gen ere (mi riferisco a queste perchè più cornu11 en·1ent.e u sat e) però è meno facile che lesio11i sca ])biose sfuggano all 'azjone miedicame·n tosa dello zolfo, essendo l'applicazione ri1petu.' . . t.a per pru giorni. Inoltre tali pomate danno risultati pii1 costa nti i}erch è per la lunga permanenza snlle l esio11i, p·r ovocano il distacco delle squame,. e,d esercitando un'azione di con tatto più ])rofonda, perm·elto110 una maggiore penetrazione delle sostanze medicamentose in esse .i11. orporate. Col Benzoato di Benzile, invece . pur volen do a111m ettere un 'azione parassitaria superiore, non è infrequente ch e alcune lesioni, 11on ben sco pe1'te dalla frizione e dal p,recedente bagno· saponata, sfuggono all'azione del medicamento stesso. -e che, l1erdurando l 'azione del medicame11to ~olo 24 ore, qualche .p arassita sfugga all'azione del Benzoato di Benzile, e che quindi, dopo un certo te111po . })Ossa.no rico111parire i segn i della scabbia. Senza con siderare poi che il medicamento essendo i11olto costoso, viene ad essere di lin1itato u so, proprio nelle classi meno abbienti ch e son quelle ch e dànno il maggi or 11u1r1ero di scabbiosi. Per o·vviare a tali inconvenienti e perchè il 111etodo a] benzoato di benzile possa dare ri~111 tati coslantemente buoni occorrerebbe che: l 'applicaz ion e del farma co venisse eseg11ita in ambulatori rp articolarmente attrezzati (bagni ,. mezzi di di~infestazione , ecc.) da personale infermier e edotto nel metodo e che venis~e­ ro inoltre presi dei provv edimenti intesi a ror11ire il m edican1ento a pjù basso costo. 1

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sEz rOXE PRATl C \

Con cludeudo dobbian10 ritenere ch e il ben2oato di benzile sia verament e un ottimo parassicida, p erò applicato secondo la t ec11ìca ~ uggerita d a Kissn1eyer ; in ambula tori, non c0 Hvenienten1 ente at trezz,ati o dai pazienti 1'lessi, n1 olto frequen tem ente non r aggiunge lo scopo d esiderato. Pur avendo grandi pregi sugli altri n1e_9i<-amenti antiscabbio i , spesso in pratica fal li sce a ca usa di una tecnica 11on sempre esat1am ente es,.~.guit.a, e per la breve p ermanen za del ine dicam enl o stesso sulle l esioni f' cab b iose. 1

~

s t.ato sperim,entato nella R. Clinica Dern tosifilopatica di Roma il m etodo Danese di r ura d ell a scabbia un1ana, o a l benzoato ·d i ])en zile, con risultati molto i11feriori a quelli t.1 tle11uti da altri autori, specialnter1te stra • • 111eT1. Se ne vagliano le cause e si ritier1e ch e il Jì1e tod0. cl1e pur presenta d egli indiscutibili J regi, potrebbe esser e assolutan1ente efficace, .;;.e fosse eseguito d:a personale in esso specia lizzato, ed in locali particolarmente attrezzati. 1

BIBLIOGRAFIA . &

Essai rl e traitement de la gale par des prépar ations des su lfures organiqu es inodore s el de benzoat e de benzy l e. Bt1l1. Sté. Derrna tol . & Sy•

CLEMENT-SIMON-BRALEz

DEMOLY .

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2)

GoLDMANN

L EON ~f.

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331

OSSERVAZIONI CLINICHE Vuluminosa ernia della pa1~ete antrriore dell'addome, eon aderenze totali endosaccula ri, contenente intero, il sig1na colico. Guarigione. Dott. S1L'V ESTRO BILE g ià Di re LLore Incarica to di Anaton1ia chirurg ica e Cor-o d 'Op:e rnzioni nell a l{. Univerbit.à. di Na1)oli , libe ro doce11te cli Anatomia Cl1irurg·ica .

Le. ernie del g·rosso intestin o non sono fre-

RIASSUNTO.

lJ

qu.en tissime, e quando si m anifestan o jl più d elle Yolte sono volu111inose e irriducibili. La J)ercentual,e secondo Ha rtma11n è d el 6 % nel1'a dulto e ·del 3 ~~ i1el ban1bino secondo il g iudizio di Broca. Si è cr eduto p er molti ar1ni ch e .d e tte ernie f0ssero com1pletamen te s provviste di sacco, ma le inonog rafie di Lardenn oi' e di Okinczyc a' ;r ebbero din1ostra to ch e il sacco ·e siste seml)re. cos lit.uito dal periton eo parietale libero o adurenlei, m .a sen11)re conti11uo in tutta la c~ l ens ion e d.el] e su e ])arti. Seco11do questi a utori ]e coside lte cc a·derenze carnose· i> cl1e il n ostro grande Scarpa illustrò e d escrisse n1agi tralmer1Le n el su o i)r ege' 'ol e vol u1ne sulle ernie, non sar eb,b e in real. t à ch e una specie di fascia di accollamento, l~l quale si pro·durre,b ·b e all 'interno d,el .sacco i11,·ece di costituirsi n ell 'addome; e cl1e tale forn1azio11e ader enz iale sarebb·e sem1)r e secondaria a lla produzione dell 'e,r nia . \ ii sar ebbero, seco11do l 'opi11ione di detti a u l ori , a11cl1e delle ernie d ell 'int.estino grosso con1pleta tne11te libero , come ve ne possa110, €6 ere di q u elle parzialrne.n t.e fisse per la ~en1i­ circo11fer en za po8teriore e di quelle, infine, t otalmente aderenti , a cau15a di r eazio11i i11fiarr111 La lo ri e d·ella semicirconferenza a nte• r1ore. Co 11ìunque; molti autori a 111n1ettono che i , 3;s,i nu Lrj Lizi i d ell ' a1~ sa r r1tia1a deco rro110 n el lor o 111eso a ocollato, e si possano ri parn1iare se si 11.a 1·accorgi.n1ento di isolarli , p1recede11t er11e n le, i1ella · prepar azione da ft1ori in der1tr0. con n1ano,;r e .clelicate e g·iudizio1se. Se invece si 01Jera con eccessiva disi11,rollura, si può andare incontro a lle lesioni di detti vasi sangt1ig·11i, con danni irreparabili l>er I 'intestino . Esseu.domi capitato di osservare e di operar~ felice111ei1t e nella inia clinica privata in ! stonio , un caso 11011 ta nto frequente (e per j} volun1el e per le totali a d e.renze endosac cucu] ari) ~ di ernia del g rosso i11tes ti110 n e riferì-


332

11

lL POLICLT:\ ICO

~c·o

r1ui apprc.. :o la sLorin cJi1)ica e il r eperto O(>era torio cl1e 11on è p·r i'o d i11ter e.. ~e . A.l\f.D.E. di F're agra11di11ari a (Ch ieLj). Contacli110, di n 11nj 65, l:lSf)(\ ll o pletorico, congiuritive forlen1 e11te i11iell ale, n1oclico furnalorc, . . . eco11do lono ri11forzato. As111a l)resc nte co11 to sse secca e si izzosa. l\li si riferì ·ce che cla qualch e a11110, ebbe a no lare i11 corri ponclcn . za <lel quaclra11te in feriore sini stro clell 'addo111e, una t uni.efazion e r o londegg· ia11 I e d ella g·ra11(lezza, dup1)r i111 a òi u111 111odir a aranci::t e cl1e !)O Ì giu11·e al Yolun1c in11Jo11e11 Lt cl1c ' ecl a i 11e1ln prj111 ~\ figura. Da1)p,ri11 ci pio de lta I u 111efazjone :s i ridl1ceva 11ella 1)0 izio11e supino; g·rannl a1ne11le ciò cliYcnn e im1)0 sibile, cau :;anclo non pochi clolori e fa liclii al suo ])Orlatore. Tn segui lo ln g·ro ~n r11i ::t })er il peso, . i ripiegò oltre l 'i11g·ui11 e n1n ~cl1era11do qua si co111ì)leta1ncnte l 'a la e il leST0H1 ,\

CLI.1' 1CA.

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1

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la sa e la ga YerlcJ)ra <lorsaJc), previa inielio11e cli rnffeina (0,25) , ~ i tr·1<·cia 1111 111ngo taglio leggc r111e11te r urYilineo, che, i11izia to in corri J)01lcl~ 11za dell r~ ~l)in a iliaca an lerior superiore di si11 1 1ra, ter1n~11a al di Jà della li11ea alba, passa nd o !)Cr 11 oleo ~o prapu])ico . S'incidono i Leg·urr1en ti lungo iì Yer l ice della grossa tun1efazio ne e si })inzettano i !)Ocl1i vasi ch e sa11aui11ano. S 'i11izia a ques to 1no1nento un lun a~ e 1ro,·nglia1 o laYoro di i 01i-nr1e11to ch e Yie11e ;_}Jlela lo a i11czzo dell 'indi ce, n1onlato di garza. ::3i . ca1)o]a gradatan1en te al l 'jng·i ro la tumefazione er11i ~ ria g iu ngen<lo g·rndn I an1en Le Yerso la pori a, Ja quale è si. Lual a clUl' dita al dj so1)ra clel lrng i l lo ing·l1i11ale, in })icr1a parete laterale dell 'acld o1110. 111 Lale n1an0Yra · 'i11terro1npono più di 5 fa•scie J)Crieroiélric cl1e si ada l I ano i11t or110 alla 1na. sa er11iaria a gu isa di 1111a esa lt a ar11aca . .Alcu11e òi queste i lac('rano facil1nenle, altre ri chieclo110 l 'u·so del bis torl, i)er la loro resisten·za. I 'il'Si epigastrici profonclj ch e circondano dalla J)rofortdità alla Sl1perficie iI l umore erniario, co11 una larga curYa , Yengo110 preYia doppia forci1)ressu.r a, sezio11 al i e all acc iati. Fi11almente s 'i11travvede j] colori lo grigio roseo clcl sacco e i cerca di isolarlo dai tessuti yj_ cjn i. Del La protru sio11 e è cor111)letan1ente vuota di conte11ulo. Si afficlano i due l11argini di esse a due Klennner, o i co11 I inu a nel lavoro di !jsi e di ricerca, per pote r in cli' icluare il vero invol11cro pieritoneal1e. Una eaonda ffpr111azio11c raffigl1ran le u11 ... acco, Yie11e 1)re1)ara1a e aperta ~ anche questo secondo ù v11olo. In dette 111a11 0Yre di isolamen lo vengo110 J)reparati due grossi lipomi preerniari, cl1e 1sporgor10 al di sotto deJla massa erniaria. ~on ri1uane che anrire l 'ulti1110 stra lerello . o ttile , quasi co111e velo, cl1e lascia l rasparire n1a ss8 di epiploon. In falli a1)er loloi con prude11zn, J)er la larghezza di pochi cn1. appare l 'emen to cli colorito bian castro, duro, com])a~ Lo j11 i)redri a epiploite se.Ierotica. Sto per al J&rgare la ])re.rcia del sottile sacco, quando I 'aiumi avverte fu l111ine:.mente ch e addossat o allo interno d ella 111 elà laterale del . acco si è presen t a lo il sig111a coli co ri<lotti:si1no di volt1me e che io . taYo ller sez ionare a sien1e al sottile . a.eco• cJ1e lo riYe, le, percJ1è nascosto alla i11ia visio11c. Il colon pelYico , clo1)0 a111pli a ta Yerso l 'interno l ~a pertura del sacco è co111pleta1nen1e aderen lf: nlla l)Orzio11 e laterale e f)OSteriore dell 'inYulcro peri to110ale. :\Ii ~ura circa tren la c111. L 'epiploo11 sclerotico, .ci,·cla log·li sopra, present a con es·so numerose e 1cnaci aclere11ze €Cl è ro11tp11u lo nel grosso sact:o prr circa 800 gran1111 i. :\ ~ icuralomi. n on enza d isappunto cli tali nun1 ero5e tidcrerizc , ce rro cli trOY<'lre u11 J)iano rli ::-co ll an 1cn I o i i1 l1i r no raYo addon1 in ale, all arga11<l o la breccia operatoria, clj;iger1do l e mie inanoYre 'erso il seno laterale, facendo uso della punta clel bi , tori , co n eslren1n delicaler,za per non ferire l 'in le Ljno e j u oi Yasi.. S 'ini;ia così l111 altro lungo e penoso la' oro di doppi an1e"Qto, ch e 1>ern1ette fi11 almente, proceile11,10 n tappe , l'isola111enlo clel l 'a11sa colica dall 'e~ l ~r110 Yerso l 'interno , as ie111e al , 110 corto 1ne.c:o irt cui <1ccorrono i va i. colici. l f11 abbondante gen1 ìzio di sangue, ci u ran l<'.) 1ali n1ano\'re richi.?rle contin11 nrnen le un emo t asi che otte11g) con leggera co1111)ressione alla garza. n1 '\ che 11orla vi1 ancor~ clel 1empo. .. , F i11aln1ente ottcnt1ta Jn com111ela In olJ1l1t a d e l .igma colico. pro<."e<lo altri rel'ezio11e di t~lt o il t:nt10 ni epiploon nn111111lnlo. in1piegnndo 11gnlurc l"O -

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lico-lo corr i::.: j)0 11denlc. ( 1n u 11oiosa affC'zi one illlcrtri g inoid r ~~ i Ye1111e procluccndo n el solco tli r ipic'ga l ura, a u 111cn la11do il fnsl idio dcll 'a n1111alat o, d n clrcirlcrlo ad un int erYe11 lo rarlicale, per qua11to n lcu 11 i eh irurg i, ro11. u1 lati JJre.cede11te111e n le, 11011 fo ........ cro en lltSi<rsli dcll 'i11tC'r\ rn tc e, per il .. ogget to !llr to ri co, ·t. 1nalico, e pc•r il volu111e co11 ~ ide 1t, olc d ell 'erni a jn allo. L'i11fer111 0, all 'in . n1)u la d<' i s uoi fan1i g liari s lanclo in cli11ica, reda .... e il '\lo l t'~ l éH11 c nl o all a i1rcse11za del notaio D'l -go . J)o po élilali~i clC'11a 11ri11a, ch e"' l'<'ce ri -.. ultare O.IO, di ncido urico, e d o110 t111 a :--i<'roclittgno:--i cli '''n~::-er111a11n cl1c, elette ri .. 11Jt,1to ncgaliY,1 , ~ i deci ..,r i1rr l'ililer, ento chirt1rg ico, r h e ' <.' n ne d a ll'\.e pra l ir n1o il 19 rnagg10 l!-1:~ -\.,I , ~~:--i-.. til o dal 111i o aiuto d ot t. J )r luz1.~1. In ane=--l l''-Ì :1 rnrl1irl<'a ( :--pn1io inl<'r"})in n-..o fra .\1vr11 OPER\T IVO . -

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SFZI O~E

la Le, !:>er l r ~Lsiiss io11 e. _.\doi:ìera11clo t111a }Jlacca Ydg·inale c11r Yieoe &))plira ta verso l 'angolo upero Jalerale d el ]argo colle tto si otlie n e u11a buon a 'i sione della fossa jJiaca sinis tra , e fi s o con pocl1i punti stacca li al li110 , il colr)n p elYiC<..•, quan to fli1'i è.• possibile j r1 alto , 1011 la no dallo porta erniaria. Si torna i11fine a pre11arare 11el inodo piii ch e rn i è ))os·s ibile, il tragilto scaYato dall 'er11ia, isola11do acc:urat a111en le i Yarj piani muscolo aponeYrotici. Ciò fatto, s i s utt1 _·a ;1 periton.-!o, as1)o rt a11do11 e il <ti

.'

})I U.

Si riro lruisco11 J i 0Ja lame11te i pia11i i11u scolari e quello a})O n evrotico .:l el g ra nde oL1iquo: avendo cu ra di ribatt ere su ques to la p ag i11 a n ul er iore d e1 . la g u a i11a del re1 lo , jn lnod o di r e11der c pii1 olicla ìa r hiu ura d ella pori ·l ern ia:-ia .

333

PH.\TJ C .\

11iuria era ,-cnuta se1nprc a u111,e nl a11cl o e. tra

i ·inte tin o e la parete inter11a del .sacro ~ 1 era Yenu ta for1nando quella tale fa scia di n.c-col:a11te-n to da rend er e l 'ernia irridn cib il e e in co 11t cnibile. L'eipi ploon daJ?1)irin ci1)io aveva seg uito la disc,esa del visce1·e e poi , per le ad ere11ze patologich e ,-enute. i a formare ]tin go il en1icontorno a11teriore dell i11testino era ri1I La to bloccato a l di fu ori della parte er11ia- · Ia, causanclo quei J1011 Jj evi 'distl1rbi cl1e poi ro .. l ri11~·ero il ])aziente a 'Ottoporsi a11 'operazio11 e. Per r iò cl1e rig'uarda la tecnica , tengo a rifE::.rire co11 lutla ' eri là e . . i11 rerità rl1 c es.~a è tleli ca tissin1a e se non ci si comporta seco11do dati i>reci, i e . . icuri diffi ci]nlente si pnò 1)0 1.'ta rlrt a ler111i11e co11 sucr.c\ . o. Otti1110 comportan1e11 to è quello cl i proceder e f.emp re ad 1111a larg·a errtio laprrroton1,ia, la qual e -i)ern1etterà di do1ni11are il cavo e .age·YOl ~rà Ja 111a110Yra clj li i e.r1dosacc1!lare; ~pe ­ cjal111c11te lun go il co n lor110 l)OSteriore dell "i11te.s ti11 0; pericolo. o per la prese11za dei ' asi J1 l 1 l ri tizi.i. °È cloYe ro .. o. allorqua11do si pre1)ara la fa . scia di coa]escen.za c,-iscer o sacculare) (Lardoo11oi , ecc .) di co111inciare l~ li i al ])i8torì dal Jato esterno <lel sacco·, o addirittura in cavit à, prGvia applicazione della i1J ano sinistra al di so l to d ell a massa ernia ta per c or1troll a~·e le ri1a110Yre, m entre l 'assisle11te attira medial111e11te il colon, 111an 111a110 ch e vie11e liberato dnJla a,d erenza cr1dosaccul nre. , Lug·lio', 1938-X,TI . 1

1

RIASS N1'0. L 'at1to re descrive un raro ca o di er11ia per111 ng·na dell 'i11 testi11:0 g·rosso , a·d ere11tc quasi corr1plctamenle al sacco e e:-;,p10ne alcu11 e nor111e per ]a buona riuscita dell'interve11to. 1

F' rG.

2.

Si rit111i ·cc la le la ol locuta11ea , l ascia11do in css·t un so LtjJe dren ~lggio di gar za . ...\1)plicclzione di ci appe 111c tallich e all a f e 1ita cuta n ea. L 'operazion e, complc~s iYar11 e nt e, è dura ta, circa (1u e ore ed è s tata ~,OJ)por t a l a dall 'infer1110 alquanto bene se si eccet tuano ])revi lipoli1ni e le ({uali ri cl1iedo110 qualche i11iezio1te di canfora e ch e r1mc tlo110 subito il p a;::ienle. 111 23a g ior11 a ta J·o1)eralo ìascia l a c linica i11 J)erfetlo ])e11essere e con Yalida c ica trice e ... letica. (' ' edi fi gur1 2; . (~01 S TDERAZION1.

IL caso da 111e cle$rrit to, 11011 è certo u11 raso frequc11te. 111 e . . so, il colo11 pelYico, i)ril}litiva1 n en te 111obili~i1110, era scivolato col suo lu11go 111ew, l n11go il l)C ri Lo11eo l)arietal e e per di111i11uita r e ·i le11za della con1pag·i11e anatomic:a della paret e anterola terale dell 'acldome, a,·eya s1)1nto Ye.rso la superficie , attra' rerso una ' ia a11or11l:-l le. il 1}e ri lo11eo pHrietale a11teriorc. In r~·')('O lt lìlf)O, l<t tun1efazi o11e er1

DO

Rammentiamo l'lmportsate pubbllcazloae: Prof. LEONARDO DOMINICI

Direttore del R. Is tituto di Patologia Chirurgica e propedeutica clinica della R. Università di Napoli. (già direttore della Clinica Chirurgica della R. Università di Perugia)

Compendio di Semeiotica Chirurgica Seconda edizione accuratament e aggiornata e notevolmente ampliata

tcon Prefaz. del Prof. Roberto A lessandri a ll a. 1" ediz.J r<iportiamo t' Lnàice sistematico del volume: Introd uziont:. PARTE I. Esame Clinico. Cap. I. Anamnesi. Cap . JI . Esatrie obbiettivo setnplice generale. Cap. I 11 . Id . obbiettivo semplice locale. Cap. I V. - I d. obbiettivo semplice locale delle varie -regioni e dei vari 01·gani. Cap. V. Id. obbiettivo con metodi sperimentali: Cap. \TI. là. della funzione dei vari 01•gani. PAR'TE 11. Esami di Laboratorio. Cap. I. Esame delle urine. Cap . 11. Id. dcl sangue. Cap. I Il , Id. del liquido cefal.o,rachidiano. Cap . IV. Id. del succo gastrico. Cap. V. Id. del succo duodenale. Cap. V.I. Id . d elle feci. Cap . VII. Id. dell'espettorato a scopo diagnostico in chirurgia. Cap. VII I. Punture esplorative. Biopsie. Oper~ zioni esplorative. Indice alfabetico. Volume in-8°. di pagg. XVI,468, nitidamente stampato in ca rta americana, con 216 figure in nero ed in tricromia intercalat e nel tes to. Prezzo L. 5 6 1 più le spese postali d i spedizione. Per i nostri abbonati sole L. 5 1 , 2 5 con spedizione frane.a di porto in Italia , Impero e Colonie. Per l' Estero L. 5 4,

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cc IL P OLI CL I·~ I CO » 1 iodo

SUNTI E RASSEGNE INFEZIONI. Note sull'epiderniologia e par~issitologia della malaria. (1\ . SoErRo e ,\. l\EBELO. Soall i Afric. 11/edic. Jou·rn ., 26 r1ovemb,r e 1938;.

Pe r lo s tudio d el la diffusio·11e clei i)las.1r1odi i11 Lor en zo Marqucs fur ono osan1i11ati strisci di ~ ar_ g·u e di 6451 i11dividui (europei, n1eticci e i 1jdig:e11i). 1 prel·eva1nenti d egli s tri sci furo no fatti nella stag io.n e ·&ecc.a . ·F urorto trovati infetti il 5,71 % degli e uro.p ei, il 17 ,98 % ·d eg·li iudigeni ·e il 35,49 % d ei 111eticci. P er quel clic riguarda la ·p ecie d ei plasn1odi 11egli et11011ei il 98, 96 % deg·li infetti pte•s entava p. falCÌfl-a ru1n , 1,03 % il .LJ. it1.al.ariae e n essur10 il JJ. ' 'iv.a x; gli indigeni av-e·vano 95, 20 ~~ colpiti da j). fa lc ii)al'um , 8,2P % d a pJ. n1alariae e 3i, 1± % da p. Yivax. I m eticci JJresentavano 10 % i). falciparu1n; 0,3'9 ~~ JY. 111al a riae e n es uno p. • v1 vax. c:om e si spie;g.a la scarsità di infezione da p. l11alaria·e n egli e u·r opei? Qu.a l cl11 io l1a cer cat o di s piegarla colla i1r esen za di di,rer . o tipo di a i1 ofel e; ma la dimor&trazione sicl1ra è mancata. Secondo K·ll ov\·Jes e Senior Wl1ite il 11'. n·1ala riae -è il l)iÙ v.ecchio tipo di p er assita e qui1tdi t er1de a scon1parire. 1\'lissiro]i e c:o rradetti h anilO avanzat o l 'ipot esi cl1e il ]) . m .al.ariae sia un ibrido fra il vivax e il falciparum. Co111un{rt1e sia , gli A1\. h a 11110 osser·va to cl1e ] a chininizzazione in una zo11a fa sco,m parire }Jiù rapida111e11 te il 1). n1.alaria.e e quest o coinc idereb·b e coll'o er·vazion e. fa lt a dal Marr ì1oux in -E uropa, seco11do la quale la sparizione della q u.arta11a in Eu ropa 11a coinci:5o rolla diffu~it)11 e d Pl cl1inino (la scomparsa d ella qu.a rta11a è r elati va , perch è .sebbene n1olto rara , quest a s i ' 'ede ancor.a in J:.u ro1Ya. 1V. d. R. ). P er quel clte riguarda la diffusione per et à, l :elà p iù colpi ta fra gli ir1digeni è quell a fra 2 o 15 anr1 i . L 'associazio11e di forme1 fu J.a seg·uc nte : 67 volte· p. malar ia e p. fal ci p1arum. 7 volte p . n1alariae e p. vi va~x , 2 volte p . f.alc ilJarunL e p. v ivax, 11 ' 'olte lutt i e tre i para siti . Tl cicl o &p oJrogonico d el parassita m alarico rtel Ll1omo è 1no1lto be n cono&eiu1 o, n1e•n tre nle1110 ?.loto -è quello schizog·or1ico. I . ·o~ser vaz io11 e fatta dal lo Scll cludin 11 n el 1~ 102 ( 11e gl~ sporozoiti i11ocu1ati p en etrano rapicla1r1e.11te (-10-60') n ei g·Iobuli ras.si non è t at a ccn1fer1ltata da o. ervatori successi,,i (e fra i piì1 r ecenti il no tro Raffaele). o rkc e Mar fie r Ja r11 e~ os. erYaro110 clic a11<:'11 f col c hinino 11on si po i eva irrl1:Yedire l o svill1111)0 della m alarja , p erim entaln1ent e inocul('\1 a se la somministr azion e di chinino s i face'a 11e l 1)eriodo cli i11cubazion e. Questo fatt o ntera' igliava ancl1e perch è in cli ~rcordo col le e~.. f\ rvazion i ùi Scl1at1dinn . È l e(' ilo (fUindi do111u11da rsi 1ohe cosa $l1cred e al r)3.rassita n el pe1

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cf1e segue l 'i11oc.ulazio 11e J.c..gli SJ.Jorozo1t1

Ja p ar Le J ell 'a11ofele ii110 a qua11do co111 paiono i irol'ozoiti 11clle e1t1az ie . (jia Grassi i1e 1 1900 ave.va er1Le. so l 'ipotesi ch e c i fosse un ciclo ovol L1ti vo prelimi11a r e d ello s1Jorozoito. Nel 1 ~31 J.a11 te~ emise l 'ipotesi che g'li sporozoiti fc, ~&e ro trasportati n e.g li organi inter11i , do' e I>t·11etrer ebbero n elle cellule r eticolo-endoteJia li, d ove probabiln1e11te. lìan110 ciclo -evoluti vo da cui risull.a la form.azion e di 111erozoiti ( apaci d~ pe tletrare n elle emazie. O&ser vazioni sulla nlalaria u111ana erano in Dccordo cori cl uest 'ipote ·i , p ercl1è il sangue di sogg·e.tlo inoculato per dille o tre g·iorni dopo l 'i11oc ulaziono è, sec.011ùo Ja n1e.s, incap,ace di j11fe ttare (fase n egatiY.a ) . Lo st.eiSso fu oRServat.o 11 ell a n1a l.aria degli u ccelli , nei quali fu notato da v\1. I\.ikuih e Lill .y 1\tludro''' cl1e 11ella fa ~e i :eg·ativa la mal<lria l)lJ Ò esse r€ trasme ssa con inoculazione di pic cole l)Orzioni di org·ani int 1::r11i (cervello, rr1ilza , fegato). Vari autori dimostrarono l 'esisten za di i)las111odi a viari i1el cito1)lasn1a di cellule r eticoloc n dotelia li. Ha ffaele 11a ammesso l 'e~ist"en za di dt1e cicli e\roluti,ri n ell'ospite vertebrato : uno J1elle :c·ellule d el sisten1a r eticolo endotelia le (que. t o è a11ch e d etto cic lo monogoniro ])rin1ario, ciclo eso-erilrocitico , ciclo di Raffn.ele) e u11 0 nelle emazie (ciclo seconrlario o critrocitico). Marchiafava e !Big·na111i avevano già veduto r.elJoule endote.Jiali circolanti in casi di malaria •grave, ma n o11 a,-e, ·ano n1ai trovato questi ele11w nti parassitati. N·el 1937 Raffaele vide nello striscio di n1idollo osseo di uo1no speriment.a ]mente infettato uno schizont.e e due tro fozoiti n elle cellule reticolo-endoteliali ch e aveva110 i caratteri di pigme11t.azione (come n egli u ccelli infettati) e c iò aYve.11i,-a al 5° g iorn o dall'inoculazione. . Quest o osserv·azio11i, sebben e ·siano appena aJl 'inizio, illun1ina no sulle cau se di alcuni insu ccessi terapeutici e profila.ttici. Bisogna quindi trov.arei un medica n1ento ch e distrugga il par.a s$ita n el suo ciclo n elle cellule d e] r eticc•lo-endotelio. A , -olte si incontra110 di ffì collà a identifi care j] ti1)0 di p·a rassita: una forma cr escente di p. fal ci-parun1 i l) UÒ confor1dere con una a d11lta ·di ]) . malariae-, t1na forma ad a n ello n on è f<iciln 1ente cla ific,abil c, come pure è difficile differ enziare u11a forrna sen1iadt11ta di p. mal ari.ae da una adulta di' fal cjparum (nel caso cl1 e quest 'u l tin1a ccmpaia n el sangue rircolnnte). L ' introduzi or1 e di du e nuove forn1 e, il p . oval e e il p. tenu1e con1plica ancora di più la diag·11 osi: il ])rimo ~o n1igli.a al ,rivax e il se cc·ndo al falciparun1. Il r11 etodo d ella goccia spes..."8. è util e e si vuole con o.c-..cer€ solo I 'indi ce 11·nr a sitario o se ci si conte'l1ta di t1na diagn osi gen erica di i1ìlfezio1n e malarica. Pr r la di aQ'no ~ i precisa delJ a specie di p.ara~sit a la goccia s1)es.sa non è tit ile. Certamente la virule111a di una data l'>ecie 1


(_\'~o ~L \ -1,

-'l. )1.

8]

SEZI O::.\E PR.-\TI C .\.

(li 1)a ra .siti 1113larici \a1ìa secondo Ja :s ua di. : Lribuzione g·eografic.a : il Yi\ ax ap1)are più virul e11.to i1è l ~Iaclu.ga ca r cl1 e 11on in Ola11da e il ]J. falci1>n ru1i1 i11 It alia a p1; nr c più resi te11le aJ l l1i11ino di quello indian o. 1~ 'i111111 unità acquisita IJer una data peci e di J >ara~, ita è specifica per quel ce1)po r scorr11i.:•1-.e e il .'og·gello e1111g·Ta ed è infetw to da Jilas111oc.li clella stessa specie r11a di un altre ceppo . So·n o sta le disLi11t e varie.Là di s pecie : p. vi\ax var. minuta (E111in 1914:), p. falciparum var. etjopica (llaf faele e Lega 1-93'7) e sono i)r obub ilmente Yarietà le 11uove specie descritte (p. tenue di Stephe11 , i). pernicio. um di Zie111a1111, p. cauca ic~1n1 cli ~Iarzi.no-vvski ). Il p. tenue è prroba biln1e11te una varietà del fJl ciparum seco ndo al cu11i , del ''i v~x ~econdo altri, e secondo altri Fareb·b e lln artificio di • rn·eparaz1one. Il p. 0'1ale è una specie di tit1ta o u11a Yarj età o modific~zio·11e del vi,1 ax~ anrl1e qu esto ])robler11a n o11 è n ella n1ente ri~ol t o. r. Z. 1

La cntireazione all'istidina nella colite amebica. (A. BoNSIGNORE. Rivista. Sanitaria icilia.na, J 5 no,rembrc 1D38).

Il Lor-per ba co 11 ~ i f!l iato I 'inlradern10-reaz io11f nll 'i. tid.in a cou1.:, lJf O\'a dell 'aum entata acid0si u11ìoralc ,f{en erale e ti s llTale locale; l' acidosi faYori . . cc la iperan1i11emia cioè J.a presP nza di .1n1inoba . . i n el san gu e. Tale i11erami1temia h n 0rig ine n cll 'ab·nor m e ria ·sorlJin1 ento da lln intestino n1alato, n ell 'in 11fficienza epalira cl1r i::l clr rn •1na la mancH 11z.a della f1111 zione J>JotettiYa dcl fegato verso le a.n1n1ine e 11ella eccessi-va distr11 zio11 c ce1111 larc. Dato ch e i)recedentl- studi rl ell ' A. aYevano 111 cs~o in evidenza rl'e,g]i um ebia ici una costante ec idilà dell e feci e> delle urin.e, in q11 e ~ to la,·oro l' .i\. h.a voluto sag·giare co11 l a sen1plice in1 rade:rrnoreazione all 'istidina , J) l'O]){)Sta dal J_oep er, se 11ei coli tic i ~n1e b ·i asici cronici vi fos eto condizioni di <tciclo i favorevoli all 'i11sorgcl17.a di iperamin en1ia , tanto più cl1e egli vedeva presenti ) n elle condizioni patolog·icl1 e d elJ.~ amebiasi intestina le, alc uni di q11ei fati ori eh.e intervengon o decisan1 e11te nel del er11 tinar0 l 'i per ci mi11 e.1nia e c ioè : la colite c ro11ica con r eazion e acidn (lel conten1Jto .p, quin(lt i1Je rnruinemia d 'orig·ine in tr. Linale; la frequl(>.n ti sirna . off.e ren za del fegato e quindi i.reran1 inen1ia da in . ufficie nza epatica; il pro cesso cronico intrérparietri]e in1plicant e 11n n continua distrt1zi on e cell11] (1rc r qt1in cli i1)er a1ninen1ia da citoli .. j. I casi esplo•rati dal1 '1\. sono in tutt o 76: ]a ])rova è stata eSE'§~·t1ita con l 'iniezione intrader iT1ica di cc. 0,10 di sol11zion e al 10 ~lo di i sti. dina; questa p.rovoca subi lo ]a forn1azione di t1na zona pallida, con a$1Jetto di buccia cli arancia , del djan1etro approssi111ativo di cn1. l

0,75. Nei ca i da con si,d erars i di positiYilà 111 arc~ to. i for111a , dopo 1-2 u1jnuLi dall 'iniezio11e,

t111 lJOn fo rosso che p·u ò ra.g gin.gere la g:ranùczz.a di urta r11on eta da ,,enti lire e che dopo circa 3/ 4 ·d.'ora co111 in.c ia a r egredire; .·0110 da cc>11siderarsi casi di po itività discr eta qu ei 1Ja7Ìe11Li i11 cui il ro. ~o re comincia dç>po 5-6 n1ilLULi e inizia la regressio•n e dopo 30-35 .nlin11ti e casi di positività legg·e.ra quelli i11 cui il ros$ur e, IJUr comi11ciando do·po• ò-6 minuti , è ] K>CO inlen so e IJOCO e ~t eso. . I ri ~ u] Lati ottenuti dall 'A. gli pern1 e ttono di c011clu1der e ch e effettiva111ente la r e.azione al l 'i·f:. lidi11a è più fre.que11t emente eiel in t,e,n . . an1enle positiva nei colitici an1ebiasici cl1e n ei so·g getti ~1ffe tti d.a sindro111i ga.&tro-e11tericl1e cli altra natura. L A. inoltre ha conswtnto cl1e la te1 a pia s1)eci fi ca del l 'an1ebiasi riduce in alti ssima n1isura la sensibilità cutanea clei sogg·e t ti a. ffetti di fro11te agli an1inoaci di , &e n~ i ... bilità ch e ricompare se il soggetto si cu ra l11al c o trascura le cur,e .stesse • · 1"ra i farn-·flc i u sé\ ti contro l 'an1eb·iasi q11ello cl1e cJctrrntina co ta11teme11te la 11egatiYità della pro,1a all 'isLidina è l 'idoclo,r ossichinolj11 a, lrtentre l 'acido ossicetilaminofenilar i11i ro e l 'ein1.e.t ina hanno lasciato persist ere in alc un i ca5i uPa rea l tivilà discreta; dato che l 'iodoclorossiclri110Ji1t.a è fra i tre il far1na co ch e più diretlan1ente agisce st1ll 'elemento b·a tterico , ciò fa pe11sn rc ch e l'ipcraminemia e· l 'iperamini~ I ia tlcg'li arnebiasici sia 1Jit1 una iperan1in e;i11Ì ;l 011terogena che u11a ir>·eraminemia da i11. . ufficienza ei)aLica o da cit o]isi. F. TosTI. · 1

1

Sintomatologia e cura della Jam bliasi. ( E\. ~I. T~ CON. f ra.xis, 22 dicerobre 1?38). 1

l l gen er e Lambli a ap p·a rtiene al gruppo dei fl:i gellati: è rnolto diffn so nell 'l1on10 e n egli ani111ali (gatto, sorcio·. Yolpe, u c1c1elli , ecc.) 1nn cia ~c1 u1 a11imale ha una varietà p1a rticolDre ch e 11011 sen1pre ... i localizza n el 111edesi1110 O}'g[~110 ed in genere 11on pro,·or,a i dist11rl"' i clte su ole dar e la « lamblia i11test i11 a]is n JlE>ll '9011110. 11 paras ita fu visto per la 1Jri111 a vnlt a da Lanlb] n el 1859 donde il suo nome (11 ri IJaesi anglo·-sast;oni è design ato con il nun1_e di Giardia). Nelle feci si tro, a sotto for111n di cisti, m·entrc la forrria .adulta . . i tro ra r•lli. fa ciln1 ente n el ~ ucco d11odenale , dal qua le fl.n ch;e scon11Jarc rapicla111 e11te in presrnza di l"}ile. Si ri:::co·nLra i.n l11Lli i paes i freddi , len1 p·e1"1l i, ·e e.a Idi in propor zioni , rariabi li r r ondo le v0rie . tati.stich e (seco11do a lcuni nel 10 % deg-li t19n1ini , secon c]o, altri nel 50 ~{)ì. . La co1\t.aminazione U\'\1 ien e a mezzo delle c1i-.ti , r h e so no innun1 erevoli nell e fcri e resi. E-tr 11li . . . im e in a111bi ente app·e n ~ u1111clo : la loro ,-fi &sein1inazion e a,·,riene proba])ilr11ente con la pol,'ere., il terreno, l'acqua , con qualsi <1. i a ltro oggetto e anche direttam en te ~peri e ne·i rngazz1.• 1

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IL P OLlCLT.'.\J CO n

,.1.,a.l,o ll a il l;a r a ·ila n on pro,ocn ~1 ! cun clis.turb·o, ni a go11cva'1 ne11te i)roduce n1.a1liff~l a ­ zio11i Il tOrbo;)lc _per az ion e i11 eccanica e t o. ·i ca direll a sul tubo di1gcrenl e e specie ul d l10 dt'n o e stil 1e.11ue:,, l)Cr inl o:5 . . icazio11e gen erale lle1 l 'o rg·a 1 ~ i~ n1o, per u11 'azio11 e co111 l)i11a ta co11 IJa tl ~ri di111i11uend o la re. i. tenz<:'l o rgar1ica locn lr e ge ncirale. Ln s in lo111atologia .è i)a rticol<1r1nent,e cr onica o con si · te in distu1·b i gen er aI i e g·astroi 11t1e .tinali, e d in T11a11ife eazio11i a carico dcl fegato e sopratutto d elJ a ci lifell e.a . T ·dti6tt1rbi ge11,er a li sono : stan ch ezza, a te11ia fisica e psichica , din-iagramento. L(' al !·e-razioni sa ng·uig·n e con sistono i11 u11a a uett)ia ~econdaria a tipo n ormor. itario-ìpocro1nico : l 'eosin ofili a n1anca. I dis.turl)i gas tro -1.nliestin~]i più frequenti ·o no ]a ùi.arrea con colicl1e e feci n1 olli ra rci 111 e nlo li1quide. Le feci p 0 sono esser e an cl1 c 1 1orn~a li o a tipo di ll'U trcfaz1on e e più rar a-

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;1lbo1Jic t11 · ~kn ze, J\. r exa n e A. tae11ì or l1 y11cl1u e CILtell o orientale dall '1\ èdes canla lor e _-\.. olleciLa11 . Ma finora 11011 è s tata l rova la 11 e·s$una zar1 zara in fetta 11 c Ile locali lit do' ti si è ve rificata l 'e11 c.efalomie1ite equina. ~f eyer 11el 1932 a1nmise la possibilità ch e la n ialattl.a ~ i lra~111 ett a a]l 'uo1r10 . Ri1.i1ortò tre c.a,.. i di ence.falite ocro.r si in i1i-dividui ch e avev~ n o1 avuto ra t-1)orti cori cavalli a ffetti da encef[llo1n ielite. All 'auLo p~i a di u11 0 n1 orto n el lu g·lio 1931 si riscontrarono 1.e. ioni del iste111.a 11er,·oso centrale. an alogh e e qu rll e d·ei cavalli. Il secondo 1n.alato , visit<1to nel ette-m bre 1931, g u.arì: riel corso dell 'a ffezion,e. e- cleJln con,,ale. cenza il sier o ,di sa ng·11t· n on r1 cnlralizz n,~a il ' 'irt1s dell 'en cefa lo111ielil e equina . ~I Ler1.o e.a ·o rig·11a rd nva un veterin.ari o ch e éon trnSise l 'a fftezion e n el lug lio 193 2 1c.l1e pt1re ~· u a rì: fu c11rat o con sir ro di .cavallo iperin1n111nizz.ato : i te11ta1ivi di isolare il virt1s dal ~a 11.!.:!;ue e dal ]iquid o cr f'a lo-ra l·l1i dia no rima n~e n1 .e sa 11~ t1inole 1 1ti . It dolo re è locali zr..a lo a ll :l J11età destra deJ- . ero sen za eff.etlo . ì\TE ll 'e· tnle 193± e 19.37 s i \ C·ril'i ra ro110 11eJ l .urldp n 1l\ co111e 11ella colite dest ra , e può si1n 11la re i clo Jori d cll 'a·p pc u.clicite., <lc: Jl'uloera, e ì\1 i1i11csota due g·ra vi ·e1)izoozi·e éli eneo falo111iesi)ei.ciri d{:.lla còlec i~ tite. Al ri ~·u a rdo è da ril e- li Lc oqt1ina: su 737.000 cavalli n,e a11 1 n1 ~ laro 11 0 ''are ch e il 1)ar.as ita può l oca lizza r. i eccczio- ~ ·1. 1G9 e di c1ue ti m oriron o 9200. Tl virus i.~ o­ ln to era del tipo occide11lale. Dell e za1t7,ar e Ctl 11a l1n.einte 11.ell.a ci tifellea, e n ell e 'ic bili nri. Ma 1l'l·ll ' uo n1 0 la sede di predilez io ne è il duo- pac i di Lra~n1ettc re s1)etri1tte11t.al111 cnte quei&to YiTu · si trov arono in detta localit à l '_I\. ,·exan , . deno e la parte st1peri0r L'l del di gitino . La la n1l)lia i si r t1ra co n lo sto,'arsolo o co11 l ..\. 11igromaculis e l ' ~t\. d o rsali ~ . Durante queste e pizoozie, e J)rec jsan1·c111.c' l 'at.epri11 . Dn. 11cl se tt·e11.1bre 1937 , si verificarono sei ca&i di Enceralite umana ed encet"alomielite equina. 0n ce falitc 1J1n.ana in indiYidtri ch e non a v<'va11 0 aYuto con tatti diretti c,011 cavalli malati. (C .. M. Ei L U ND e A. BLUìVI S I 'EIN.. •Tourn. A m er. J/ aff.ezione s 'iniziò i11 tt1tti e sei i ca1Si in1Al edic. .4 ssuc., 5 novembre 1938) . pr0Y,tisa111 e11te co t1 cefalea, nau·~1e:a, vomito . .\"el 19J l Jile)·cr , lla ri11g· e Ho,vitt ide11 tif ivcrt.i g·ini. so nnol enza e febbre . Due n1 alati n10caro11n u11 ,·irus cl11e. provocò u11 'epizoozia di riro no in pochi giorni , in tre la fa se acuta enccfa lo11tielit e tra ca valli e nL11li a S. Jo.aqui11 durò u11a settimana e n el sest.o tre scttin1an e. \ 'alle,- di Ca liforni a clur:~1 1 L e l 'e tate 1930. Sucl/al1top$ia fu pra ticata in un ola r aso. L'eC\- ~. iYam e11le Si verificar on o evizoozie del g·rsaui e rni croscopico del sistema n.er,,o-o renl1 Cr'8 l-<1111 0 i1egli Stati del W·est ch e ir1 q11elli t rale riYelò alterazioni del la sostan za gri gia del dell ' l~~ t . 1 el i0:s:3 ]a 111al.a ttia .a1)r,a 1·ve n el Mn- rr1 i do]] o ~pi11a1 e ed i11 minor g-racl o del cerr yla:1<l , DelaY\ a re, v'irg i11ia e Ne''' JeiI' ey , ecl ve ll o. in q ue,sta occasion e T è n Broeck. e 1\ilerrill e r ,l! esa111in ato il s ier o di san gu e di tre d ei Gill11eT e 11al1a11 i . . olnro110 un cep])O orientale 1Jaz ie11ti r l1 e ,g·u arirono p·er sag·giarne la ca ~a­ d i viru s <lell 'e uccfa lorr1ieJite equino sin1ile n I cit à :'.\ 11eut ralizzar e il ' irt1s de11 'en cefalom1ecr r>po occid e11tale 111 a co11 diYerse r eazioni eli I E ecrt1i11a. 111a solo i11 l Jn raso si cbb e. esito rC1loo·icl1c. _t\.11ch e la m alattia aYrva un car atoositi, 0 . trrcl 1•1iù ncu to e fu en1 p1rc letale ed il ri s1Jel, \Tcl"so la fine di agosto ed il 1)rin cipio di sett1'0 virt1:' era n1olt o pi ù ' 'Ìrul ento p er gli ani-.. - te111l)ra del 1~3 8' si p.b bero a n cora casi di m[l n1ali cli };1J)orat ori o. lattia ron caratteri analog-hi ai preceden1 i. J \'Ìru~ clell 'enccfalon1iclit c ecruin a differìrP.,"' .. t1no clei pazienti. i q11ali dim ora,rano in ~( onn clal ])tint o di vista in111111nolog·ico da r.a1111)a.gna o in piccole cit 1à , av'e, a a\•11to conq•t l'lli dell a r orion1 en ingite li11for itira. dèll 'erltnt ti co n ra, alli 111alati. DR. crfalite ti po l . Lot1is, dell a n1alnttia cli BorJì a . tle11 a sto n1 n t i I <' ' e r i r o1n re· r cl el l a po Ii 0 I co11retf i rf>Cf'nti sn Ila flO 11nonifP fr1111r11 111 i t'l lit e. L E\ E~'r . Gaze fl e d es h.Òf)lf(ll 1X, 98'-31 cli rcn1T da ti ('f>idr n1 iologici r ~1)eri111ent a li . fé\ nn o hrc 1938). 1it cncrr cl1r l 'infe7.ione è tra!'n1e .. :'él da in .. etti . T/ \ . o~~rrYa ro mr i11 n1olti pn e"i d ·Et1ro1)n I ..c 1nn;rarr infett a1r . rPrin1f1nt alr11ente tra~n1e t ­ ]e ro rll ll· (' l t1:'~Ì r.l1 c clcl] a l101nlOHÌl C fr~ P ('<l di ton1) 1ncclian lr pun tt1 ra il YÌ1 U$ ag-li ani111ali cli lnl)nrntorio ~tl ,li Cl\Ynlli . Tl CflJ1f)O di ,· i rl1 ~ oc- YE-'11!!:1110 rHre. l11«:nl rr r c., ta no fr0a11enti in ::. 1r idrn t:l le })tlò r~. r rr tra. l11rc::~o cln 11' \ ede. ae - tr: ·J)él C\"i : r iò i111 "ll~r it a l o nuoYr 11)o le i e cli1

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SEZJO'\ E PRATJC \

'L"lls~io11i

di g·ra11de i11L e re~:-e in Lor110 alJa palulogia gei1er ale. 1)0110 aver esp osto la Leoria p1 a steuria11a e q u0lla di V\'"idal cl1e lcrlde' a a toglie.re alla ' 'Ìa a e rL~·a la sua L>atte prin ci paJ e 11elJ 'i11fez iOilC, 1'.\ . fa cen110 d elle 11uo' e 11oz ioni a nato1110c lin ich-c e batl eriolo <,.icl1e ·ulle c1uali si f'or1da la illlO \ a i)a tog·e11esi. l)och ez , Gille.::. p·ie ed altri 11 eL 1Pl 3 di"ise ro il p11eun1ococco - rit enut o i>ri1na u11ico - J.1, 1t1olti tij)Ì, riu11cnd oli i11 -t g rup1)i a seco11do d ei ]oro caratteri ct1lturali e })iolog ici . I gru11f>i l e1 II semb·r ano i più ro n1uni ag·enti d.ell a 11oln1onite. 11 pn etnnococro agjrehbr lJer n1 czzo dei Yel eni contr 11uti Hell<t sua capSJUla e la }JtH' tJ n·tor1ite sar eb·b ·e ~ ia in Los. irazion,e. clic inf P1 ion-e. Da qui.. la differ e nza delle le ioni pnet1111on ic11c dalle le ioni 1)rne u11iocorcir l1e &pontaIiee o s1'erim ent ali. Secondo la nuova r>alog·enel'i la P. 1F. , pur ri111.anendo un 'infezione do\1 uta a d lln ])neur.lococro virul e.nto J)len clrante per via a e•r ea , ri ·en te d elle modificazioni d el terreno che danno l a loro forn1a ai .sinto.mi ed all e l es.ioni. Prr lo m en o al suo inizio la pneumonite è rl<)Yt1ta ad t1n p.rocesso di sensibilizz.azio·n e; una alterazion e umoral e precedente ha r eso pe1·irol050 un microbo a-bitualmente in noc110. Secondo Lanche e Lo esc.l1te tina lesione focale circoscritta sare bbe sc1npre accomp1a gnata da adenopatia ilare; la lesio·n e ~ ef;tend.erebbe r•rogres.c:.Ì\'i\rnente per divenire lobar e .solo dopo 11n certo t.en1p·o. lr1 c111e,s to can1mino roncentri ro le lesioni iniziali ~ono centrali , le r ecenti rieriferic.h e. Solo s1)ecific.l1e ~areb·b,e,ro lr zone d 'i11va ... ion e.. Gli ess11dati. t11tlaYi.a , sono t1n n1r-7.zo di el ezion e per la pullu lazion e d el pne11n1ococico e gli p ermettono d~ a~re in seguito co1ne un ge.r me p ioge·n o , solo .o as ociat.o ad nllri ge.1mi. L 'e:pa t.izz.azione grigia non sareb))p r1it'1 una fnse nere.sp.,a ria dell 'evoluzio·nc. mn . oln111en te l '~ffett o d '11na infezione secondarj a. <' . "<> essa riman e circo~cri Lta. n0r: a n eces~n­ ria ru E. nte il caratter e ~r.a·ve datogli d::ti cla1&sir i. T,~ forn1 e brevi sar ebbero quelle in cui tt1tto ~i lin1i1a ai fenome1 n i .a nafilr1 ttiri i11iziali; le altre- s.ar eì1'bero le form e con1 •f'1li ratr: sia form e nH.a filat li·cl1e. 1>e·r i111111nnizz.a7. iOn P in con1nletn d e 11'or~ani&m o in c11i la ~e11sibilità persi!'tentr r1('1fn1ette il fo1rmar$i di Dll0, i fo1r·ol ~i; sia for TI)f\ infettiv·e, fra le auali ]a polmonite rl a~!'i cn . r('·r itifezion e s.econdaria. T./A. conclt1d(_) affermand o ch e. mal~rad o 1,. . .1n rrrte,zze, auesta nuova t)atorren e!'1. l)Orter i1' for~e t1na soluzione di l)rob·l rm i ancorf\ o·en clc·nti, e chre sarà no ~~ib·ile trOY::\rsi le b as.i i1er lln tr::i1tam ento i; i11 effi rnre d el trattnrllP nt o ('1:i~~i CO. s. F. 1

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Clinica, profilassi e terapia della pPrtossP. (1\. . i>TETI. lifl i ener kli11. llloch ens. , 2 dice1n l)rè 1938). È 11c to cl1e ) 'inizio cl~ll a 1)ertosse non è af-

Tn t l u r,aratte.ri ~ li ro, J11an.rn ndo i tipici .acces i: 1tei primi 8'- 1! gior11i. il l)azie.11te non h a ch e

ù<.lla lo~~e. ~ c 11za urlo , n è \ 0 111il 9, sicch è la diag·11osi è .i1111;0 . . , ib ii c. 'oll.a11lo la circosta11za ~h · c~~o tos isce 1)rinci1:HIn1e11te di i1otte fa s-o rg·ere il so petto ch e i tratti di i)iertosse . l)u rau l e il pe.ric·do ·d egli a ree.· i, . i ha nno a11 c be dei ·i11Lo111i, ch e ... 1.>e.Jso ve·n go110 trascurnLi: ct;sì l ' ulcerazio11e al fr<'nu lo 1i11g uale, l "e·- • dt·n1a d e] viso, le err1orrag·ie so ltoco11g·iu11ti'a li. Q u c ~ ti son o tanto i>iù ir11µ0 rlanti 11 ei Jìo p1panti, i11 c ui spe~ ·o 1na11 c;\no g li acce-s~ i t.ipi ci; tfl.lj ban1bini Iossi ·co cto, ancl1e inte11su111e11te, .r11 a uon a ~Ìj)O cli pe r to~~t~; i l1ann o c i nno~ i , co nvul&ioni ed i11 co~c i en za , in a n on il lipico liraue . Se, rorlte avvie11e p.er la Jnagg·ior 1.>arte <lei cn si, la n1 ala ttia decon ·e sen za com11l ic.azio1n i , J'e a1 11 c s linico locale dà gen eralm e11te ris.ulla t.! ·carsi e fu g·aci, ancl1e se in seg·uito agli (ICCe &i lor111e11losi ed al vo mito viene turbato no11 so ltanto il bene ·ser e, n1a a nèh e la crescita , 'f t.l lorn ÌJ:\ CCC l)OS o no trovarsi i e.gni di un < nfì · e1L1H. con abba. ar11.e1nto del marg ine inferi.o-re ( rin11) icciolin1ento dell 'aia eardiar.a ed u.na b·ro1l cl1it e ai lobi inferi ori. L 'e~fl.llle ra<lio log·ico è µiù di n1 ostra tivo ch e quello elinieo : I.a J>'e rtosse d etermina ur1 'infiamn1 azion·e d e] te s uto inlers t.iziole polmonare, ch e ir1 co111inr ia aJl 'il o e decorre lung·o i vasi e le vie li11fa lirl1e, ~ iccli è . i 11a u 11 quadro radi olo.g ico ti pico . 'elio stadio convulsivo e 11ort soltanto_ nei ca . . i g·ravi: n1a anche i1 el ,!O ~~; qi qu.e.lli lib,ri , .· i J1 a un i.ngro ~a m e r1to sim11·Lctrico <le]] ~ 0111b1r e ilà ri. , con cordo 11i cl1e arri \'Uno fì no all 'a 11g·o ... lo cardio1-diJ [rarr1n1atico; onlbrc a co rcl one s i o · erva no a11cl1e n ei ca1npi i11fe.riori , do,-r forrnano il così d etto Lrian c:.!·o]o b.asale. '~u ù~ l o occupa l 'angolo cu rdio-epal iro cd è :-- pes"' o dif fi ci1111ente di.ffcr e11ziabilr dal 111n rg·in e d c·s l"ro ·d el c uore. Quadro si1n il e a . (i ue1lo della polmonite l)é.l l'a,~ert e.bra] e, pecia lr11r11l.e nel rlo.p1)a nle, io c ui però le 0111l1re ono ·p iù dec i~e . ~11esso i contor1li d ell 'on1bra r ardiaC"a -::>o no scon11)ar sj e si osser,ran0 d elle g·ett ate o d ell e strisce, cl1e inclicn 110 <.lei pi ccoli Yer,~n­ n1 er1l i inl crlob·a ri. 1

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PROF'TJ.AS8T .

in cluì)bia111 enle import ant e nel po pJ>ante e rle] piccolo l)an1bi110, cl1c ~o n o ntolto 111in acc iati da pO$ . . il1ili con11)licazio11i , specialr11 r nt r la bronco -pol111011i.Le. P er attl1arr ].a profil<l~~i cl a dis1)os izio11€. abb ia1no i ' 'ar ei n i. fra cu i 1'A. d ù la pre fe1~e·n za a quello di P etei11, 1)r e parato c0n 60 , tipitj d el bacill o cli Bordet-Geng·o11 ; ] o si i1ti ett a a di~ l a n za di 1-2 p·iorni , a dosi crc ,cc11ti cli r·mc. 0,25 , 0,5, 0, 7;) ed 1, corri~1)onden1i ris1)ettivamente a 5, 10, 15, 20 rniJ iardi di gern1i. f-'e iniezioni vanno fatte pr ofo11de; talYolt.a es e cletern1ina110 t1n po' di dolor0 e l ego·eri gonfiori, siccl1è è me,glio la~ciare il ban1bino i11 letto dopo l 'ini ezio ne. i\ei poppanti, s.i in ~om in ci erà ~o n cn1 c .. O.~ lìCr arrivar-e a 0,!5. Vi O? o .n1o]t1 1)reparat.1 cl ~ Yaccini; però ri e ce assa1 d1 r aro <~on css1 d1 iiro,·ocar e un'in1mu11ità c om})leta. il cl1e 11on È


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<< II.. POLl C LI~ J CO

toglie cl1e i11 n1o1ti casi ~ i re11da co11 e. si il decorso 1)iù lie' e e più benigno, ciò cl1e è .' . g1a un vantaggio. L 'i sola 111e11Lo cle.I b·a mbino con pertos e, cl1e porterebbe all a cc i) ro.fil~si di esposizi.o ne » può farsi assai r a rarr1e·n te iJl n1odo efficace, IJ<:>rch r Lalc malattia è lYroprio p iù contagiosa 11eJ p eriodo i11 cui i1on è an cora rico11oscibile, n1 e 11 Ll'e· la contag iosità e.e ssa d o1Jo 5-6 settiman e dall 'inizio, anch e S·e il b a;rr1bino C()intinua a t ossire. Corr1unque, ·è b·en e t en ere separa.ti i })a11 tbir1i ])iù i11inacciat.i (con1e i po!)pianti red i racl1itic;j) da qu1elli ch e t ossisco110, an cl1e ·&e la Jiagnosi di i)ertosse n on è ancora stata fatta. 1

L :\. TERA.PI:\ .

Un o dci J>U11ti p iù i111porta11ti è l 'espo::>izio11e all 'aria ìibera; anche quest a , però, 11a le stie li·111il azi o 11i, in quanto ch e il vento e la polvere pro\1ocano ~1)esso g li accessi , per c ui il ba111 b·i no , ,a t enuto in un posto riparato. E bene an ch e cl1e egli eviti l 'eccessivo n1ovin1ento. Qua11do è possib il e; lo si lasci su una t f. rraz.za r ipara ta, eventt1a1m·ente .a n c.h e di n otte, ciò chP l)llÒ esser e ag·e vole n elle carnpa gn-c . ~1 a no11 lo è a l trettanto, rtelle città , dove per far god er e l '~ria libera si portano i b.a mbini n ei giardini dove costituiscono una sor.g ente d 'infezione 'L)er gli altri. L' A. preconizza di i ~ti tu irP , a lla periferia delle g randi. città , clei r icoveri p·er i hani-bini con pertosse, i quali vi d'o vrebbrro rimanere per tutta la giornata, r agg iun crerl d o co. ì il duplice sco1po di tenerli a ll ' ari a ]j])er a e separati dagli altri. Sul trattantr11t o del la pertosse portan do il bambino a gra nd i altezze co11 l'aero1)lano , non si hanno ancora dati s icuif'issirni ; a d ogni n1odo, si tra ila di u na terapia -evidenten1e11te lim itata a po r 11iss.i111i casi. r'ra i rrtedican1einti (ch e in ~g·en e r·e 11.ann o l ttl'azione assai lim itata). l 'A . elen ca come l1t1oni i preparati a b ase di tin1 0, ch e i })QSso110 clar c per bocca o i)er a1}plicazi oni outanee, i11 forma di b al sanìo. f\.nch e il chini110 è un n tezzo abbastar1za apprezzato; lo s i pre~rri,·c in forma di cloridrato, R'iornalmen t e la 11Li r g·. quanti 111 esi ha il po111)an t e, oppur e la11ti der ip-ra111m i q11anti anni ha il bambino. l1on ol i ~·\' pa s... ando [Yerò la dose di :50 ca-. TI cloridré\t o e.li c11ini110, 11er il . . uo sapo r€ <l1naro, 'ie11e so n 1111i11i~1rato in sup110. itori or 1)t1re si 1)0 .. sonn dar0 d ei preparaLi in . apori , come il lttnna lo o l 'c·n cl1inina, a d ose doppia o LriJJla. · L'i for ti ac 1 c e ~ si con vomito, on o· con igl iabjli g·li spas n101itici ed i calm an ti : atropi11n in :-..oluzio ne a cl 1/1000. eppur e l 'estratto d i l)ellé' donna (Estr. bel1. c.g. 5: Ar·q ua cli n1[\ndorle a 1rlar0 g. 10 ; 3 volte a l giorno q11anti anni ha il bambi110) . Utile è anche la r~apa­ " er i11a (cg-. 20-30 in 100 r]i a cqua , un cu c r hiai11 0 c·g1 :i 2 ore). ~pesso naolto 11tile contro il , ·0 111 i I o. P er q11esto s i tis.a anc he il Bromuro di sodi o, 3 in 130, 3-! cu cchiaini nella g ior1

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it<:tta. Nei forti acces.. i e 11e11 ·eclamp.sia, si darà il lu111inal. Fra le pecialità contro la tosse, l '_ \. . cita jl cardiazol-dicodid . L 'a t tività di que.sti rimedi -- ed all 'ele11co delle specialità d ato d all 'A. se n e potrebbero ag·g iun.g·erc molte altre è piuttosto scars-a. Sarebbe utile possedere una terapia specifica a cui si può ricorr ere 1nediante i vaccini , su cui p erò l e· opinioni sono di.sco.rdi; C'omunque, ·e la si \ruol n1·e t ter e in 01pera, si inizierà il trattan1ento a l più pres to, ·p ossibilme11te g ià nel periodo catarrale. Il ~ iero di convalesce11t e h a dat,o risultati n on n1olto co nfortanti. Jt1nd r ll ha pro1)0.s.to u11 111etodo consistente 11ell ' i11i ctlar e nei gen itori d el bambino un Yaccino antipertossico e pr,eleYa rne il si ero q11ando si sono formati g li anticorpi , iniettando lo TlOi n el banLbino; il n1etodo ha ] 'inconvenie-nt C di far 1)erdere troppo t empo (8-10 g i or11ì). me11tre sareb be n ecessari o agire a ll 'inizio (]e ll a 1nalattia. Alcuni n1ezzi fi sici ( ole di alta montagna , on de. corte) sono st ati v.a ntati e poi caduti in disuso. In1por lante è 1.a psicot er apia, :o;o,p rattutto nel ~·enso di non trattare co n ·eccessiva te,n ere2za il b.amb·i no duran te l 'a1c·cesso1, ma m o tra r e un. p9' di non farvi a lJ,en zione. l Jtili anch e le n1isure .suggesti,1 e, specialmente nrel periodo di decr esoen za d egli accessi , in cui il b·ambino t e·n de a fi ssare la sua sofferenza , in uno st ato n eurotico ch e può con tinuare a lt111 go . Sr>ess::> in questi casi qual cl1e manovra con1e Ja s pennellatura della farir1 g·e , la corrente- far adica, od anche il camb iamento di ambie11te ng·isroin o in modo eccellente. Irr1port.ante . è anch e il cJura r e la nutrizione. tanto 1)iù cl1e spesso \1 eng·ono con il ' '0111ito e n1essi i cibi ingeriti, ·sicch è è b.ene i.n que~ti casi da r e qualche cosa da mangtar·e al lì a1nbino. Non è n ece·~~u ri ..l una dieta speciale; si b1a·d erà a so,m m inis trare d ella \ ita1n ina C. con le frutta, le verdure od ancl1e ron ~:rli ad.atti preparati. Specialme.n te n ei racl1i1ici , è ·utile il vigan tol a d alte dosi;· in qu~lclt~ caso, h a dato J) u oni risul tati la cc terapia d1 urlo » con la 5on1ministrazion e in lJ na $Ola dose di 15 n-i.g.· di vitam ina D-2 . Sarà sempre n ecessario, n ella tera·pi.a d eJla l)f•rtosse, di te.ner prese11tc il veccl1io adae:io : 1

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. pr1mtim . ri on

nocPre.

fil.

La chemioterapia antiendotossira. L EVADITI e 1\. VAYMAN 11e di L. R E I NI É. Annrrl.

( ( '..

co11a collaboraziode l ' Jnst . Pnsie11r,

diic1ombre 193'8). Gli AA. furon o indo tti a suprporre ch e i. derivati ben zeni ci solforati p ossono eseTcitare Yil ro azione ,-enlralizzante Sll certe e ndot os~1 ne n1icrc1ìiche da r icer che fatt e su ll 'emo1i .. in~ r li-t l eu cocidina d egli treptocorchi pato@'en 1 emoliti r i e poi da osser Ynzion i sull 'azio!1<? cur ll l iva di que~te sostan 1e ~u Ila .2'onococc1a ~pe-

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SEZIONE PRATICA

i·im·e ntale del topo. ESt&i ritengono che qu·~sta <lierr1iooorapia possa essere conten1poranea,. n tente antimic.r obica e antien'd otossica. Per questo hanno esteso le ricerche a numerose endotossine e precisamente a quelle del meningococco, del b. di Aertrycke, dei b. dis.ç:,e1iterici di ·~'lexner e .Shiga, ·della Paste.urella avicida e ad alcune %Otossine (b. differ., h. vibr. settic., b. histolylicus) e al veleno .di serpente. (~ontro l'endotossina gonococcica l'azione c.urativa dal 4 nitro 4' aminodifenilsulfoss·i do dà 60 % di sopravvivenza degli animali infettati. La stessa ~stanza riesoe a inipedire nel 1opo l'intos.sicazione da end:ot,ossina meningococ•c.i ca. l~isultati pure· soddisfacenti si ebbero s ulle altre endotossine suindicate co n vari prodotti aromatici. Non è stata però notata una costante concordanza fra l 'attività endoto.~sica <lei co1npiosti e la loro efficacia antinfettiva. Negativa fu l'azione degli stessi compo·s ti s ulle esotossine. Per quanto riguarda le endotossine 1'azion·e r1eutralizzante è rapida e ·d i 'b~eve ·durata. per <·ui l'animale soccombe ad una seconda ino<'ulazione della stessa 1endoto~ina da cui il preparato l'aveva difeso la prima . volta. L'azione ·8 ntit06Sica si ha per somministrazion e orale e parenterale. Gli AA. riten gonç> che queste sostanze solforate non agiscano in vivo allo stato in cui :;ono somministrate, ina solo dopo esser.&i traforn1ate in un principio X atti,ro. Forse 6i a1ri,ra ad una trasformazione chinoide della n1olecola come quella che subisce la tirosina in vivo. Per questo 1essi usarono an ch e prodotti solforati a struttura chinoide (solfochinoni), azoici e non azoici e precisamente: idrochinone, cloridrato ·di paraminofenolo, dietilidrochinone, ·d i benzoato di idrochinone, 4-4' diaminodifenilstilbene, 4 amino, 4 ' ossiazobenzene, 4-4' ·d~ aminoazo1b enzene ~ -4' di os. ' ~1a~obenzene , 4-4' diossistilbene, 4-4 diossidifen1le • Le conclusioni di queste ricerche so.n o que ste: .alcuni derivati h enzooici non solforati , in })(lrt1colar·e l'idrochinone, il suo derivato acetilato e il 4-4' dio.ssiazobenzene , agiRcono ourativan1e,n te nella tossinfezione gonococcica e r. l. , rneningoc.occica ~perimentale. 1

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I n1etodi finora Lenta.ti (cloroformio, .r achia11estesia, barbiturici, protossido d 'azoto e pituitr~na, cloroformio, ed ipof~si, evipan ed ipofisi) ha11no dovuto essere ben presto abbando11ati per i loro vari i11convenienti. . Solo il metodo proposto da Del.1lande, il c1uale u sa il clorokelene (mescolanza . di 75 parti di cloruro di etile con 25 parti di cloroformio) associati all'estratto ipofisario, risu,lta il più pratico e il più i~1nocuo: .addor:r nentare la madr·e .senza addormentare l 'uLero ed il . feto. Tutt..avia bisogna osservare certe cautele. Occorre innanzitutto assicurarsi ch e la presentazion e sia. no1,male , non impegnata, .e ben flessa; . cr1e il bacino sia normale , c.h e non vi sia ostacolo praevia, i1è anomalie delle parti molli; che il collo uterino no111 f>ia nè lUJDgo nè spe~o; che il parto sia iniziato con contrazioni uterine schiette, ritmich e, dolorose. In .c aso di ·dubbio · sulla qualità del ·p arto è prude11te te11tare. l'iniezione di 5-10 unità di r)<)st-ip·o fisi , e n elle multipare .a ter111ihe con collo largamente beante rompere anche la sacca rdlelle acque e poi inizia.r e senz 'altro l'anal•

gf'Sla.

Ma in ge~erale quando i , dolori diYie1~tano nettj, e speqie nelle :p rimipare, è b~n~ iniet1 t are un rr1mgr. d 'atropina e un cgr. d i morfiIJa 1)er non affaticare il feto. Ciò fatto i 'anestesia si praticl1erà qua·n do do j)O l 'arresto ·d el travaglio o il periodo di acc.al111ia :;i rip,resenLan o i do.l ori con w1a dilatazione più o m eno n1arcata, op1)ure quando i dolori, n1algrado I '·a tropina e la nlorfina i dolori Ci)ntinuano 'riolenti e ra,rvicinati • Le condizioni eccellenti per operare con sic.u rezza si avra11110 quando il collo ·è div entato sottile e sufficientemente dilatato . Comunque bisog11a 1cercare ch e l'a nestesia n on sia i11sufficie11te o eccessiva. Nel primo caso la donna si agita e grida e risentirà più violenti i dolori con il ri6veglio. Il collo uterino diveinta rigido e sotto l 'azione dell 'ip 0fisi l 'utero , ha contrazioni ' 'iole11t0 e 1»a,rvici11aLe : la sicurezza d.e l metodo i11 effetti consiste n.ell 'innoc·u ità dell'ipofisi s·o tto l 'anest.esia, n1e11tre qualun.q ue dose ·d'ipofisi può essere pericolosa se nza an estesia . Quai.l·d o invece l'ane8tesia è t.roppo profond.a le contrazioni uterine diventano sem.p re più ]ente e rar.e; il riflesso corneale è abolito, menlre il collo ·è eccessivamente inolle. Diminuendo la son1rr1inistrazion e di clorokèlene tutto ritorna normale. In pratica si opererà n el modo seguente. Si somministra il cloro,k elene con la maschera di Ca1nu s modificata ·d.a Fr·e naunay, ricoprendo la te&ta con una tela per impedire che l'anestesico molto volatile .si dis·peTda. Si rompono le membrane se sono ancora intatte, e si inietta no 6-15 unità di ipofisi, ripetend'o in capo a mezz'ora l ·iniezione qualora ~ noti una certa mollezza dell'utero e insufficienza delle contrazioni. · 1

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OSTETRICIA E GINECOLOGIA Il parto senza dolore. (J. CouRT01s e I. BALAzcrc. Jourrial des Pra.ticiens, 26 novemb,r e 1938).

Il problema del parto senza dolore ha in oo-ni 0 tE·mpo assillato gli ostetrici come una specie di J)ielra filosofale, ma ha se~pTe urtato contro la medesima ·difficoltà: qruella di ottenere una anaflgiesia completa Tispettando ..sio lo stato deJla madre e del feto , sia l'attività normale dell'utero.


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[A~'NO

« JL POLICLI.l\"ICO »

La fa::;e cli

e~pulsione si agevola din1inuendo

Ja n.a1·cosi. Questa quindi si rinforza un po' a parto avvenuto. Quando l :utero si è contratto s.i arresta la son11ninistrazione dell 'anestesico. In capo a dieci minuti si ha il risv1eglio ohe è gradevolissimo. I risultati fino1·a ottenuti su migliaia di casi fanno ritenere il metodo di Delalande verarr\ente pratico ·ed efficiente. Comu11que deve es.sere .p raticato con p1r udeinza e tecnica impeccabile.. L'anestesia deve essere adattata alle varie fasi dcl pa:r to. L' 01)era dell 'an estesista non è n1eno importante di quella dell'ostetrico Il metodo1 non \1 a applica to ai casi ta.rdi\1i , nei quali I 'utero è g·ià stanco, rigido , contratto , edematoso. 11 parto senza dolore, rapido sembrra partic.o]armente indicato per la donna moderna la cui vita mrevimentata rende particolarmente V11ln1e ra·h ile a llei infezioni, alle emoTragie, agli choc. 11 metodo di Delalande rende il parto sopportab.il e· e J_)er ciò no11 temt1to. Merita quindi di e ... ere larga111e11te diffu o specie nei paesi con bassa natalità. DR.

La follico linuria nelle amenorree e. suo compo1·tamento in seguito alla cura folJicolinica. (JioRsE1''.l'I. A 11.11ali di Ostet·1·icia e r;ineco·logia, J l . 11 , 19 38). l vari autori cl1e si -so110 occupati della elir11inazione urinaria d€·l la follicolina nelle disfunzio·n i ovariche, hanno potuto mettere in chiaro l 'esiste11za di amenorree con assenza totale di follicoliI1a nelle urine, e di amenorree con forte follicoili11uri.a. QureF<te ultime che Zondek chia111a amenorree iperorrr1onali sono da Franl< posLe in relazione non già a:d un real e aurr1 c11t.01 dell'ormone follicolare., n1a piuttos to .ad un abbassamento della so,g lia renale. Tale co11cezio·11e del lF rank è ·d ella massima imporla111.a d-ill lato terapeutic.o, perchè condurreJ)be a·d intensificare in qt1esto ultimo ti po di a111erLorree,• una cura follicolare intenSA. · . imrr1onet ritiene in·v ece ch e sia inutile son1ministrare alte dosi di follicoli11a ·dal mom-ento ch e l 'organismo l a elimina in tanta copia a I tra vcr. o le urine. !\lla ~oluzione di quie sto in1portante prob.Jen1a di lerapia orrr1onale ha portato un notevole co11 Lril)uto il Borsetti il qGale ha studiato il co n1portamenlo della follicolinuria in 11 c~ si tli a111 c norrcie' ~arie. Que to A. ron dosagg i lJl'a ticati og11i 7 giorni tanto nel mese precede11te la terapia con or1nonc ·follico]are quan1o prr l 'i11Lera clur.ata d ell a rura (in taluni rasi fino a 5-10 mesi), ba dimostrato in pri1n o ]ltog·l) la. prevalenza d elle amenorree i:p1erll 1onal i; degli 11 ca8i presi in e a1ne oltanto 3 })rescnta\'ano infatti totale assenza d ella folli co1it1l1 llrinaria, 1nentrP negli altri 8' la cur'n (li cli1rlinazio11c anelava da -!000 a 16.000 U. I . • per litro . 1

XLVI, Nui\'1. 8]

L'interesse maggiore ·è dato però dal co111porta111ento· · dell~ follicolina · urinaria durant-ela te1rapia ormonale che veniva praticata: a do&i modticl1e (900 U. I. pro die in soluzione alcoolica nei casi lievi e la stessa dose, aume·n -tata di 21.000 U. I. bisettin1anali i)er iniezione ,e ndo·m usoolare, nei casi g·ravi e tenaci). Nei casi e.on ai&Se·n za di follicolina nelle urineil ritor110 ·dei mestrui è stato preceduto· e quasi. aI111unziato dalla ricomparsa del norn1ale ciclo di follicolina urinaria, mentre nei casi di a r11enorrea irpeiror-monale la terapia follicolarelt"'l. determin·a to la scomparsa gradual e della follicolina nelle urine. Tale sco111parsa è stata sempr·e ·p arallela al migliora1nie11to della sintomatologia propria delle arr1eaorree (sintoim i a carico del si~te111a nervoso e va15on1otorio, obesità incipiente, dolori articola·r i , ecc.) ed ha preceduto il ritorno dei r11estrui. 111 un ca o che il Borsetti ha seg·uìto per 11 1n1esi, la elir11inazione della follicolina urina1·ia '"" i era n 1.ant enuta assen 1e p:er circa 6 mesi durant0 i quali, essendo· rito·r nati i 111estrui, la terapia ormonale, era stata so&pesa. Manif<ei~tatasi nuova1nente una ·eli.n1inazione urinaria di 600 U. I. J)Cr litro·, si notò cl1 e n ell0> r-:tesso n1ese la donna era ritornata a111enor. rotea. Le o&servazit1ui ciell 'a 11tore depongono 1>e1una 1l1a.g giore frequenza deJle arncnorree iperormon~li in confronto de1le olig·oormonali e ri . ·velano che la cura f ollicolinica ottiene l 'effet1-0 di iJl\'eitire il conLportamento d ella follicolina urinaria. La elirr1ina zione di fo.rti quau-tiLà di folli -:olina non de.\ e e sere con siderata come sin1oma di satur.azion ei diell'organismo 111a cos titui::::ce una indicazio11e l)r,r la cura la cui efficaci1 viel1e ilJYpuato ~egnalata dalla &ua sc.;omp·ars-a. Un all ro ri1ie,ro interessante ·è datodalla te11uità delle dosi ~ 1&ate dall'autore il quale 11a ottenuto u11 pie.no e.f fetto 0urativosenza ricorrere all 'altiss i 010 11umero di U. I. preconizzato dalla Scuola t ed€sca . In ciò vi è a ccordo col Mig·lia, a cca il quale }1.n mes::;o r ece.ntemente in chiaro la esi~tenza di un limite iperorn1011ico variabile da indi,-iduo ad individuo , oltre il quale le dosi forti di ormone follicolar-e provorano il b locco ipofi~ ario con conse guente amGnorrec'l . Dalle rioe.r ch ei del 'Borsetti risulta inoltre}:esister1za di uno squilibrio fra la follicolina somn1i11istrat.a e quella eliminata con le uri11e. La quantità di que.st 'ultin1a infatti è enorn1em en te superiore al]a prin1a, il che fa so8pettar e l 'e-istenza di una prod11zione endogena di onnone per nulla in Ta rporto con quello somn1inistrato. Da ultimo, le osservazioni del Borsetti indurrebbero ad ammettere ch e uno d egli ef fetti della terapia follicolinica con sista nel modj ficarc verso l 'ormone fo]licol.are la Foglia renale che. secondo Frank, 11elle an1enorree ri ulta abbas~a ta. \ . P. 1

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SBZIONE PRATICA, N.

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Ter~pia moderna COI preparati organici dello zolfo

Jl sucoosso ~d il valore dei moderni mediIn Italia qual~ prin10 prodotto nazionale ·('arnenti solfamidici ,s ono din1ostrati da~·li sfor~rototipo dei chemioterapici solfamidici fµ otzi te;naici ed ini11terrotti dei c1himici e1 dei Ja- tet11uto , lo Streptosil. In questo pre•p arato si è roratori più im·portanti del mondo, intesi a c~rcato dli ottenere C(}ln le massirrte caratte·r ic ne.a.r e e ad i1t-diividt1are la forma chimica pal'stichie di p,u rezza · la sostanza attiva, e nello cticolare che a~sicuri ai sing·oli preparati il 1nas- stesso 1emi)o si è cercato . di .dotare il prepa-si1J10 di attività ed il n1inirno di tossicità, dal1 ato di r..arattoristiche tali da renderlo un ti.p o 1·enorn1e letteratura che si è accuml1lata per cc speciale » di paraaminof~nilsulfamide, da sludiar;.1e l'efficacia non solo 11elJe forme in11on confcndeir si con altri prodotti della. mefettive più .:01xtuni e diffuse., i1elle quali essi desima sostanza semplici o derivatì. Le sinitrano stati dapprima sagg·j.ati, ina anche per golaxi varianti app•)rtate alla sua fabbricazioindicarne autorevolmente l'opportunità di imne. non tolgono allo cc Streptosil De Angeli n pi€,go, in .al~re contingenze morbose, più rare la caratteristica mimica fondamentale; quella e J)iÙ gravi, nelle quali gli agenli infettivi do- di essere. un p1'eparato di paraaminofenilsulfaminano incontrastati, vincendo purtroppo il mide semplice, che è il nt1cleo chimico verar)iù delle volte la terribile battaglia; ed infine 1nente atti, 0 dei primi prodotti chemiotera<lal moltiplicarsi delle ricercl1es scientifiche J>ici azoici, alcuni d1ei quali fabbricati all'e,·olte a gettar lu oe sull'avvincente ed ancora stero, ancora in uso. non definitivamente sciolto problema del loro Altre modificazio,n i nella struttura chimica n 1·eccanismo d'azione.. rlella origi11aria s-0lfamide div.erse dalla diazo lazio11e, quali l 'introduzio,11e di un gruppo È bene togliere fin d.lall 'inizi0 ai medici an.cora tituba11ti le ince1t-e.zze ed i timori sugli solfor•ir.o , benzilico, eco., non sono state giudicate dalla c.r itica obbiettiva, seguita ad un ~ffetti collaterali che accompagnano l'attività ternJJ0utica de.Ila paraamino.f en.il&ulfamide, fa- peri.odo di curiosità .~perime·ntale. molto. accesa, apportatrici di ,1uel perfezionamento spe.cendo loro prese,nte ch e, con la graduale· formnzjon e di criteri posologici ben determinati rato, sia per Ja tolleranza ed artcor più per l 'i111&e.:nsità di azione:. da arni.)ie statistiche per ogni forma morl>osa ,\ll'es1ìerienza ·d el mondo m.eclico europeo , a~sieme al diffondersi dell 'ab·i tudine di un più rigoroso controllo medico, al quale è obbli- ch e comprova que&ta affermazione, si uniscogatorio sottoporre i rr1alati che vengono, curati no le concordanti innumere-voli attestazioni in proposito della stampa medica a1n~ericana. con un n1edioament.o ·di cospicua intensità di J_e. 11otizie sull'impiego m .e dico dello Strepto<•zione, ·quaLe è J.a paraan1inofenilsulfamide, lo già rarissime, ma gravi conseguenze appa- sil in s.v ariate form e inte.ttivie nell e quali esso re.ntemonte insorte dopo U·W di preparati sul- cc1stiluisce una valid.iRsima arma terap·eutica, che1 va sempre ·d i p~ù a,sffillmendo il carattere famidici, con1e l'agranulocitosi, le aniemie adi aiuto indispensabile de:ll 'opera del medico, ie·ute emolitichei ed ultimani ente l'azoospermia (nei gonorroici) sono diver1ute alicune ad·d irit- serviran.no nel migliore dei modi a dare una tura eccezionali e sempre contenute entro li- idea dell'importanza e dell'estensione ragmiti di gravità tali da potersi loro vittoriosa- -giunta dalla terapia streptosilica n el momento n10-nlc opporre, alcune altre, altrettanto spora- attuale. · clicl1c (l 'azoospermia), r etta1ne11te interpretate, Indicazioni. -sono state valutat e co111e fenomeni tossic i , a&solutamente passeggeri e correggibili con la J. lNFEZIO•NJ STREPTOCOCCICHE . sen11Ylice interruzione della cura. a) Erisipele. - ~ questa una delle maniU11ica relativa controindicazione, che tutta\Via non v11ol sig·nificare assolu.ta irnpossibilità festazio·n i morbose1 ad agente eziologico ben .a conclurr6 la cura, ma semplicemente indica rt<>to, nella quale insieme con 1'infezione go1'a~soluta necessità di un.a sommi.n istrazione nococcica (v. oltre) lo Streptosil ha raggiunto assai cauta, sono le condizioni di gJ~ave insuf- i più brillanti risultati, conferendo al corso ficienza epatica. o renaJe e 1stati di anemia pree- d:ella malattia una evoluzione f!lvorevoli.%ima; allhreviazione della rlurata d el! ,infezione, rasistenti. 1

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II

IL' POLICLINI CO,

ANNO

XLVI

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pida defervescenza susseguente all'inizio della terapia sLreptosilica, arresto nella diffusione d·elle cl1iazze eresipelatose, rapido sollievo dei fenomeni tossi-infettivi. Le recidive véngono finalmente d-0be1llate e la prognosi generale è imm~nsamie,nte migliorata, anche nei wttanti 1 dove la ' eresipela' as-sumeva freque:r;itissimarnente gravità irrimediabile. È bene associar.e l ' uso orale dello Streptosil, 3-4 fino a 6 compresse al giorno, 2 per volta, all'introduzione pa•r enterica di 1-2 fiale da 5 cc. e nei casi gravi 1-2 da 10 cc. 1

p) ,<;epsi puerperali e ohirUJ1'giche sitrepto e swfiloco0Ciohe . (flemmoni,

foruncoli, fratture esposte infette, osteomieliti, fistole S\lppuranti, ecc.). - In que&te la. tera·p ia otreptosilica si dimo:;:.tra veramente utile, tanto a scopo profilattico elle curativo. In seguito ai larghi controlli fatti in Italia e all 'este ro lo Streptosil è entrato n·e ll 'uso di molte Cliniche ostetriche italiane. 1

Posologia nel trattamento profilattic-0: 4-5 compresse al giorno, oppur~ 2 fiale da 5 cc. od una fiala dia 10 cc. enid ovena. Nel trattam ento c.urativo: 5-8' compresse al giorno , diminuendo gra·d atamente la dose dopo la do&e massima (II-III giorno: 1-2 fiale da i5 cc. ogni 4-5 ore o 1 fiala da 10 cc. Nei ca~i ?Ssai gravi le, dosi per via par~nterica possòno essere senza tema raddoppiate. c) Pleuriti puru1le1ite da streptococohi e ulcere serpiginose croniclie della cute. - Si citano casi di plel\.1riti e;ssudative purulente·, portati alla Société de Péd1iatrie di Parigi1 il 5 luglio 1938, guariti senza intervento ohirurgioo o.85ociando lét terapia orale e parenterica al ... l'introduzione intr:ipleurale di una soluzione di paraaminofenilsulfamide, previa. aspirazione dell 'ffi.<;.udato. Questo n on ~i rifo nna e si ottiien.e ilna g uarigio ne .completa clinica e radiologica. 1\lt.ri e.asi sono stati g uariti con la sola te1·apia orale. La po3ologia varia necessaria1nente da .caso a ca so. Le ul'cerazio1ii cron.iche della ciite guariscono rapidam ente in poco più di u.n mese, associandc: ad un trattament<• locale con pomate aJl 'acido· ·borico, la somministrazione orale di 1 fino a 3-4 g. giorn alieri di solfanilamide. d) Meningiti. - L'impiego dei prepara ti solfamidici 11ella cura delle meningiti streptorocciche ha .ah·ba$salo la mortalità ch e prima dell'impiego di tale terapia toccava il 95 % dei c<lsi, secondo a lcune statistiche del 70 %; (}Ssa ora si aggirerebbe quindi sul 25-30 % dei • ca 1. La terapia streptosilica, associata a tutti gli ~ltri mezzi terapeutici (sieroterapia, drena•g gio del liquor, ecc.) può es~ere condotta per vi<t orale (~- 10 compresse in 2 riprese a poche ore di distanza); per via endoraohidea. (inti:oduzione di Streptosil iniettabile .I % fino a raggiungere una concentrazione nel liquor di .J-:> 111z. ?~); [ Jer 'l: ia er1dote11osrr ( 2 fiale da

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SEZJOXE PRATlCA, N.

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5 cc., 1-2 da 10 cc.) ad integrazione delle altre. I risultati ottenuti con a11aloga terapia nelle 11i. me.ningocacciche wno ugualmente brillar1ti ed anche la prognosi di questo tipo di affezio11e, già di per sè meno nefasta, è di. gran lunga 1nigliorata. 1

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e) Infezioni· del cavo orale -· Angin~ - Ton-

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silliti - Angina di Lud·wig - Piorrea alJveolme. -· La terapia slreptococcica trova ragio~e di· applicazione in queste affe'lioni nell€1 quali lo· streptococco è, se· non l'unico germe determinante, sempre partecipe delle associazioni microbiche che le ,d eterminano. L'unica affezione che . 11on viene vinta è l'angina ne ero ti ca dii Plaut-Vincent. È stata notata , dopo ou.r a con paraaminofeJJilsulfamide, la sterilizzazione del secreto- a,lveolaire nei casi ·di p iorrea. La posologia deve essere in tali casi adeguata dial m edico alla g ravità e alla ostinazion,e della forma morb-osa· • • in osservazione. f) Scarlattina. -- Nessuna specie di streptococco è l'agente specifico dell 'infezione: scarlattinosa, ma gli streptococchi provocano per lo più le com1p licanze che inwngon o nel co:risodella malattia. . L'efficacia della cma con lo Streptosil è di1n1ostrata dalla 1ninor durata d el periodo febbrile e dalla più rapi da scomparsa diegli essudati tonsillari. La glomerulo-nefrite seconda. ria , non. controindica la cura streptosilica, mase la somministrazion•e è fatta con cautela, si cJsserva un rapidi6simo mig!ioramento della insuffic ienza r enale. Posologia: gr. 1, 20 per ·via orale; gr . O, 10 (2 fiale da 5 cc.) p er via parenterale. 1

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II. Iì\"FEZJONI· DA PNEUMOCOCCO - INFLUENZE.

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a) Polrr>,oniti - Broncopolmoniti.

~In

una

r elazione recentemente riportata dalla Minerva Medica si riconosceva ch e un prezioso ausilio alla cura delle polmoniti venivà offerto dai preparati solfamidici. La polmonite lobare classica, con reperto p,o sitivo del ·d iplococco di ,~.,rankel n ell 'espettora to , è uno dei ca mpi nei quali l'efficacia dei prreparati è ancora oggetto di vasti esperimep.ti, dei quali cominciano a g iungere risultati' as&ai lu&inghie.ri, sottolineati dall'esito di alcune ricerche sperimentali, le quali mettono. in luce I ',effetto tossico esercitato da alcuni p reparati solfamidici su varii ceppi di pneumococchi, e il forte a11mento dell 'azione batteriostatica propria di un siero antipneurnococcico addizionato di una piccola quantità di solfanilamide. Passandp al campo pratico, da ciò che si è detto si dovrebbe dedurre ]a possibilità di ottenere ottimi risultati nella cura delle polmoniti associando il trattamento sierologico al trattamento chemioterapico con Streptosil. Più chiari sono i risultali che si osservano in seaui to nlJ a cura strcptosilira nei casi cli


III IL · poLICLlNTCO,

A~No

SLVI

SFIZIO~~ PRATICA , N.

(Pagina dì pubblicità)

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broncopolmonite. Questa è il più ,d elle ' olte conseig1.1J6rjte a .b1ronohite od a lievi affezioni 1

catarrali delle prin1e vie respiratorie. Sono le così dette forrne iriflue,n,zali; e&Se rappresentano piuttosto ch·e un'affezione primitiva, la complicanza ,d i precedenti affezioni rinofaringee e bronchiali, e sono ·detenn1nate dall 'aggressione irt ,,ia disoendoote del parenchimap-0lmonare da parte del germe. L 'esame batterio)ggic-0 dello sputo dimostra la cos.tante e lJer lo più :prèvalente presenza dello, strèptococco, às.sc,ciato allo stafilococco., al pneumococco· ed al bacillo di E'riedlaender Lo ~t~ptosil ai:u.ta e solleva no~volissima­ n1ente questi malati, risolvendone rapidamente i focolai· polmonari e 1nigliorandone lo stato generale. Nella ter:a.pia delle affezioni ·polmonari con lo Streptosil si procuri di mantenere. un.a buon ,1 ossigenazione del sangue. b .1'vlanifestaizio1ii influenzali varie. - Voglia1no' ir1tendere qui le algie influenzali diffuse ai n1uscoli, alle ossa, alle articolazioni, spos.&atezza g-enerale, le.gigeri fatti catarrali dJelle prime vie respiratorie, cefalee ostinate, disturbi tuSti ch,e: molt.e volte si aggravano per la più seria compromissione delle vie respiratorie·; l 'in1portanz.a da attribuirsi in questi casi allo 1&treptococco, associato ad altri germi (pneumo-stafilococco) è &tata più sopra illu~trata oottolin~ndò 1',effic:aci~ pilrtjr,ol.':lrr. esercitata dallo Strep·tosil. ~1a .assai frequ~ti sono le spesso assai gravi e tenaci nevralgie influ:enzali, provocate forse più dalle tos&ine proprie del gemne che dal germe infettivo sbe.sso, qualunque esso1 sia, localizzate in quei setto.r i specialm·e nte soggetti a maggiore · sforzo ·e lavoiro (nevral.gie del trigemino, sciatiche, e ·q·ue,lla singolare del ple.sso brachiale destro, in tal caso prima,r ia e non .secondaria a traumi, lesioni vertebrali, occ.). Caratteristich e di qu.este forme sono i dolori a tipo JXlro,ss.istico esace.rh·a nti col morvimento e la pressione sui tronchi nervo,s i, assenza di sintomi oggettivi, resistenza a qualunque analgesi~:o , mentre cedono talvolta ai pr·e parati .&alicilici c:h ,e costituivano finora i soli mezzi te.rapeutici. Vogliamo ricordare al medico prratico che la nuova terapia streptosiJioa ha dato in questi ultimi tempi ri&ultati veramente 0 ttimi nella cura ·d elle influen ze g·enericl1e ·e molto spesso pronto e definitivo sollievo in alcune forme particolari benchè assai frequenti, quali le nevralgie più sopra ricordate. e) Nelle menirigiti p 11.eum 01coc.cich.e, s.i so no ottenuti dal trattamieinto che.mioter1aipico c•o n su]fanilan1ide secondo le modalità già descritte perr le m€ningiti di div·er.sa ~ziologia ri1)

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sultati che, considerata la estrema graVità delJ'affezione, c~tituiscono pe.r sè stessi interessante risultato. .• • . . • .

III.

lNFEZIO~l GONOCOCCICH:E. •

Il successo raccolto dalla cura streptofillira n·ella cura delle forme infettive gono<:occiche· è pari &e non superioTe a q~ello ottenuto nell~ terapia delle infezioni streptococciche. Anche qui si ottengono un 'abbreviazione del periodo acuto del'l a malattia, la prevenzione della ,d ifh1~io·ne ·dell 'i1lfezione (O•r chiti, e.pid?i.~imiti, e rte1l:t donna . anne·s siti, metriti. L' .ac,ce.Jerata g·u.arigione delle form,e croniche, la disinfezione dei focolai pro,fon,d i di gonococchi, costitu~scono i tratti pTin,c ipali della benefica azione dello Strept0!5il. E~so. diminuisce la fi-ie_ q uenza con cui insorgono con1plicaziorti sec•o,n·darie (reumatismie111docar,d iti), poichè circolando nel sangue; conibat,te valida111ente la batteriemia; causa delle suddette complicazioni, facile a prodursi per il tropism-0· d!ei gonococchi v·e rso i tessuti p·r ofondi, dai quali passano .n.el sangue. Sempre racc-0·m andando di praticare· il classico trattamento locale in tutte le. affezioni gon ococ.ciche e ricordando che la cura streptos.ilica non controincli·c a il contemporan1eo. impiego di vaocini, indichiamo come più efficace e più tollerata la segu.ente posologia: 8-l ù con1pres:>-e per i prir11i 4 giorni, 6-8 com1press._9 in seguito fino a guarigione, avendo cura di intercalare un perio·do o ·di sospe.nsi-0ne .di 5-6 giorni ·dopo la .secon da settimana di cur~; l_.2 fiale da. 5 C'C. o 1 ·da 10 per via parenterioa .contemporaneamente. Alcuni specialisti ritraggono maggiori effetti iniziando la cura streptosilica dopo 8 giorni di malattia. IV. Nelle lnfezionJi settich·e delle vie urinarie ,d etenni.n ate da b. coli, nelle pieliti delle g ravide, nelle cistiti , e pielocistiti di ·dive~sa ,eziologia , Jo Stre'pto&il port<l ad una rapida scorrJI)arsia delJa batteriuria, diminuzione fino a cessazione dell' eliminazione del mucopus è nette) miglioramento dei sintomi soggettivi: bruciore, pollachiu·r ia, tenesmo, dolori. Anche la ~ebbre , se coesisteva, pre.s enta remi1&• ~one . · · V. Chiu·deren10 questa rassegna con l'anTLuncio che anche in molti casi di fe.bbre melit,ense, ed in alcuni ·d i tifo,, e.d in altre malattie ve.nere.e oltre ]a blenorragia (ulcera molle, . linfogranuloma venoso) lo Strepto,~il si è dimostrato IìoteiVolmentE1 efficacie, lascia:ndo sper.çlre che altri e.ampi di applicazione posisano venire aperti a qu<3sta cµra con s.i cura fiducia. di suc~esso . 1

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... l'r ]L POLICLINICO, ANNO

( Pagirra di pub·bli ~ità}

XL VI

,S0z10NE

Pa-ATtcA,

N.

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Nuovi mezzi ·e applicazioni della terapia brom:i ca •

Le difficoltà esistenti fino a qualche temp~)

addiet.ro nella somministrazione parentel'•lle dei brorr1urj alcalini, di tanta utilità tera, . peutica, sono state vinte dai nostri chimici con la fabbricazione ·di un ·nuovo .b rornuro organico, che, sebbene pari ai bromuri alcalini i.1e.r ro11tenuto in bromo ed azione farmacolo gica, è soma1inistrabile per via pareriterica int~·am,uscol,a.re. l1<:). endovenosa senza causare il n1ini1r10 disturbo o dolore nè il minimo fatto di bron1ismo qualunque sia la ·durata e l 'intensità della cura. Questo 11uo·vo bromuro è stato messo in uso in due preparazioni: la prim..a costituitia -d i :S<Jlo brorr1uro .organico, nelle varie dosi << !Bro·rr10 JJe. Angeli » fial.e da 2 cc., 5 cc., e 10 cic. .compresse e granulare effe·r vescente, la secondo, unita111er,te .11 calcio ed al magnesio ( « •B ro1110 De. An.ig"e.li calciico magneisiacc1 n fiale da ·2 cc., 5 ·CC. , 10 cc.), entrambi somministrabili · endon1uscoìo o endo-ve11a. Questi medi.c·a n1enti, per la loro spe.c iale ,co111posizio1te rispondono assai bene in tutte le f orm:e nervose. corticali e i.n quelle dove a·c ,c·anto a uno stato di ipereccitabilità dei cent.r i .corticali esist,or10 anche squilibrio e labilità Itèurovegetativi. Poich è in m.a lati che presentano sql1ilihri ·11euroviegetativi, il sistema nervo.so autonomo .è particolarmente labile, ci ·è parso oppo-r tuno prervenire le .co·nsegueinze di tale labilità, esprimibili con un'eccessiva sensibilità ad un elen1ento attivo quale p·otrebbe esser.e il calcio, aggiu11g-e ndo u11 altro ·ele•m ento, il m.agnesio , che è in un certo qual modo u~ antagonista del calcio; si sa per e5iempio che i sali di magnesio pro·duGOiìO uno stato· di narcosi, con soppuessio1n e dei riflessi 1diencefalo-m,e sencefali ci , immediatamente abolita da iniezioni di sali di calcio. Ciò fa sperare che molti disturbi di disjonia , . di turl>ato rapporto fra joni attivi prese11ti nel isangu-e, possano venir corretti dal preparato IBromo-Calcio·Magnesio, con vantaggio clinicq in tutti gli squilibri neurovegetativi cl1e •la quel turbato rapporto, secondo le modern·e affezioni biologiche, sembrano derivare. Interessanti e veramente dimostrativi sono i risultati delle vaste esperienze cliniche ott enute con questi nuovi bromuri De Angeli nell ' Istituto di Clinica Neurolo1g ica di Milano su pazienti affetti da nevralgie essenziali, ac,.. 1

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.. c~ssu.ali

e continue, noncl1è in ricoverati con disturbi psichici gravi e crisi ·epilettich·e. .È recentissima la nuova applica·zio.n e di qu-esti prepar,::tti di bro1no: le espe.r ienze condotte 11egli Istituti di Patologia e Clinica Mooica e nel! 'Ospedale S. Giovanni ~i Torino valgono a .rr~ettere in rilievo· oltre che un'azione sedativa sulla corteccia cerebrale, una azione sedativa sulla sfera _nervosa vegetativa da parié di entrambi i preparati bromici De Angeli; argome11to di esse è lo studio, di malati di ulcere gastriche e duodenali. In questi venne praticato u11 tratta.m ento a :Qa.se ·dli Bromo De Angeli o .B rom10 Calcico Magnesiaco I.Solamente o con !";Olfato di atropina, in. dose da u11 quarto a 1 milligrammo, mescolando al!' atto d·ell 'ir~iezione nella stessa ,siringa. i due farmaci . Un trattamento siffatto per1nette la ~guen­ t.e inte-rpi:retazione del st10 meccanismo d'azione; l'azio11e periferica dell'atropina paralizZ&)lte le· terminazioni vagali s~nsitive emotrici si unirebbe all 'azione del bro•m o esplicantesi JJel senso di dimint1ìre essa pure }'.e ccitabilità ·vagal.e (azione sul sìstema ,regetativo), oppure di modificare I' e,c citabilità di qu1est' ultimo solo second.a riamente, in q.uanto sedativo del f1i1Sten1a nervoso centrale e1d inoi1b ito,r e di 1qiuegli eccitamenti cl1e, originandosi n·ella corteccia, si fa;nno risentire sui ce·n tri vegetativi . Q11al1tnque sia l :i1.tterpretazione è inneg·abile l 'effioacia esercitata dal Bromo De Angeli su fatti di ipersec.r ezione ed ipeTacidità gastrica, le quali, costantemente pre1&enti negli ulcerosi , controindicanoi la sommini~trazione orale di bromuri, ed infine sul miglioramento drella sinto·m atoiogia soggettiva dolorosa . Ci consta che in diversi altri Istituti si sono otte.n uti interessanti risultati a conferma se.mpr·e maggiore ·d ell'importanza .scientifica e pr.atica -d i questo nuovo trat1iamento . È d.a· 'sperare che i medici si sentano incora.ggiati a sperimentare su vasta scala in una affezione tanto gra Vie e diffusa quale I 'ulcera •gast.rica il trattamento bromico associato o non all'atropinico coi pli~rati !Bromo De Angeli e Bromo Calcio Magnesio De Angeli, 1quest' ultimo particolarmente indicato i)e.r agire in modo ·dirretto ed -elettivo sul sistema autonomo che tanta parte ha neJla determinazio·n e della sintomatologia delle ulcere gastricl1e e duodenali. 1


(ANNO XLVI,

..Nu~1.

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Miomi nella menopausa. CVV.

BEN'THIN.

3i5

SEZIONE PRATICA

Deut. ltled. Woscltenschr. , n. 2,

1039).

Le affezioni ·degli org·a ni 1genitali 1della donn 'l diventano inolto meno freque1iti dopo la n1enopausa. Dopo tale epoca , il 40 % di esse è rappresentato dai tu1n 1ori; e cioè il 22 % da da carcinomi a sede vari·a , il 13', 9 % da tu1nori ovarici. I miomi .sor10 po:co frequenti, e.ssi posson-01 però dar luogo a fenom.eni .a11c h·e gravi (l'1\. h·a raccolto 18 casi di tal genere) a11che in età avanzata , dopo ch e da t en1po è suhe11trata la menopausa. La inag gior parte di que.st1 tu1nori e. istono fi11 da prin1a della n1enopausa, ·è però ind·u hbi.o che . anch e· dopo di essa, i tumori possono ai1cora cr escer e r egolarmente . Miomi anche volt1miµo si pesso non proiVocano alc un disturbo. Fe11omeni di ur1~ certa entità si manifestano o· p eT la sed·e ~ottomucosa ·d el ir1ioma , oppure in seguito a processi deg1ernerativi. Il s inlo1no principale sono l e e11101Tagie . 01tr.e· ch e i1 ei miomi ottomuu1si, e~se si ha11no dura nto i proce.s i d e.g·enerativi dei n1io111i di quialsi.a· i sed e, non compaiono però precoceme11te. Co~ì pure un rt1ioma che cresce può dar solo tardiv'a nlenie luogo ad emorragie. Il tipo d elle emorragie no11 è a ffatto car a lteristico; e se po . on o e:-;&ere scarse oppure ab1b on·danti. Nell 'ulti1110 caso sono del tutto irregolari, cli bre-ve, durata e separate da lunghi i11tervalli ; solo se esistono processi necrotici e <le.g·c11e razio11e J1)alig11a i osservano forti en1orragie p er ist enti. I -dolori sono rarisBin1i e in significanti anclle se esistono necro1si estese ; più freque nte è ·una s.en &azione ·di ripienezza. olo i1 c.lle e t e se n ecro i si h a nno elevazioni termich e. La diag110 ,i d ei n1io111i è sp esso difficile : il sintomo ·prir1:ci1)ale, l 'emorr agia , a meno cl1e sia n1ollo .abbondan·t e può sempr.e essere dct ermiria ta ·d a altre cau se ch e nulla h a nno. a cl10 far e col mioma. L 'esame obbiettivo non sem prre dà risultati d ecisivi , sopratt utto n ci n1iomi. sotton·1ucosi: i:;i .tieve ri correr e ad l1na 1J1alpazion o n.cct1ra~ di tutto l ' 11l( r o, n1.a l 'ing·randim ento del corpo uterino clic. caratterizza l a J)r csen za ùi :n1iornj sotto111uco. i , ·può n ella età "' e11ile essere' ,d ovuta ancl1e a d altre cau se (e111orrag ie arteriosclerotich e e d altre). La so la cura .efficace è la cl1irurg·ica; la irradiazion e 110n dà risultati . Ci si ast errà da qua lsiasi interve11to n ei mio111i 1c.h e non dlanno1 luogo ad alct1n .sintomo e che sono du.r i .1lla palpazion e : i miomi sottomucosi però d€von o esser e .estir·p ati an cl1e in ql1c.ste condizio ni, p er ch1è es~ i ccm portano se.111prc il pericolo di g ravi emorra.g i e. Se la presenza di mion1i si accon1pag n a a d en1orragie l egge.r e, pri111a di · 01p1err:are si d ovrà .accèrtarsi cl1e le- e111orragie dipendano dal mio1na e non da ali.re cause concomitant i. Oltre a i mion1i sotto111u cosi, vanno op erati tt1tti

quelli ohe si aoco1npag·11an.o a forti e·m orragie; e tutti quelli che assumono una consistenm molle o che crescono, anche se non vi siano emorragie (per il pericolo di una trasforni.azione maligna) . Dopo la menopausa i miomi cr escono ancora p erchè si mantiene un certo g rado di attività ovaric a. Questa non .s i sospende del tutto con la n1enoJXlusa, con1e lo dimostra la .p e;rsiste,n za di follicoli prim.a ri, di follico1li in .aocr esoimento e ,dii corpora a lbicantia nelle 0 ' .aia di danno c l1e da n1olti anni non hanno più l e m estru.azio t1i. P. 1

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DIVAGAZIONI Minaccie di cataclismi sociali e psico· patie. Le cata6trofì d 'og·ni g·ener·e ch e in·v-est o110 ·gra ndi comu11ilà determinano IYerturban1enti m entali collettivi e psicopatie indivi1duali cl1e sono tal,rolla cara t-teris tici e quasi particolari dei singoli sini lrj . Le r.ivoluzioni, le gu err·e, le carestie, le e1p~ ­ demie, i Ler1·em0Li, le inondazioni, le eruzioni ,.u lcanich e, g·li scoppi ·d i fabbrich e di esplosivi, i disastri n elle 111inier e e simili provocano 11um erosi casi di p sicop·ati·e di vario· tipo e n1odifìcazioni p1ressocb è .g··e.n erali ,d·el tonai se11tim entale e dcl live llo r11or ale·. Di i1otevole inter esse sòno al rig uardo le os..,er,1 azioni fa tte durante i t erre.m oti di ~J es.sina d el 1908 e della Marsica d el 1915. Oltre a ffic'l.l.a ttie Jnentali a tiP.o no.solog·ico1 d efinito si ' 'erificarono s1)eciali sindron1i n e uropsicl1icl1e, tanto ch e .si parlò ·d i n europ icosi d ei terremo Lat i , n o11ch è un J_À'l.rt icolare &tato d'anin10 ·d ei supeT .Liti caratterizzato cl.a tln inde·b olin1ento d ell '.affettività e d·cll a r1to1l'li] i tà . Rifer endosi a r·ecenti a ,·,,enin1cnti i\I. E. (~ elma (Gazette ll cs Hop1 itai1x, 23 n ovem1Jre 1938) esami11a l 'infl'Ue111 za e.b e 11anno s ull a lJsich e le n1in accie- di g·u erra cl1e· d.a qu.a l ch e t.en1:p'O si ' a11n o Tipe t.endo con una cer tx:1 frequen za . Eg li ricorda ch e t ali n1inaccie, e i p r o vv·edin1 enti militari cl1e l 'a ccom·pag11an o h anno jn og ni t empo' determinat o· di turbi 1!' icl1ici . clic, d'all.ra parte s i rinnov;an o duran te le g·uen ·e .ad ogni ripresa di ostilità . Lo t e._ o C'.esar ei a ccenna alla cri i di t ri tezza cl1 e col pi i s uo i l egi on ari , con ccnt ra ti a Bc1n n çon , d 11r ante i prepara tivi de.Jl 'offen siva ul R en o co11tro i gern1.anici. « rfa11tus ubito Li111 or om11em 1exer citun1 occupavi t, t1t non n1 ediocriler omìnum m ente animo que pertt11l)ar et ... h i 11eque vultun1 fin o-er e n equ e interdun1 l acrima s t ener e potera nt.. . . n1ilite ... , cen t t1rion·esql1e CfULllUi equitati p r eera nt .. . n. Allo scoppio della guerra ru ... o-gia p 11one._ e i verificò in R11ssia un n t1111er o con s iclrreYole 1

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cc lL P OLICLiiNI CO

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[ANNO XL VI, NuM. 8]

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d i ca- i di fo llia, e n ell 'ag·osto 1914 si fecero n1en te a fflitti per la morte di una p ersona in Fran cia an alogh e constat azioni sui centri cara . ' Gli psicanalisti sostengono che le reazioni di n1obilizzazione . . cle])ressive ,e nlaniach e sono due stati che eu 1t fatto d i notevole importa nza è il segu ent e: durante i periodi n ei quali recen tem ente sprimono una lotta dell ' cc io » contro .un m ede sii110 complesso: .se l ' « io » trionfa e resi ·d iffuse in ~,rancia il panico della guerra aume..nta rono notevolm·ente gli infortuni au- spinge un passato p eno1w , sii libera del « super tomo1b ilistici in r elazione .s en za dubbio a squi- i<> » o coinc ide co11 il « sè u, si ha :uno stato di sod·disfazione , ossia la inania; .&e invece l ' « io » libri dell 'emotività. socccmbe nel conflitto con il cc su per-io » e Nei mom,e,n ti di t en sione internazio·n ale ed in quelli success,i vi ne i quali si stabiliRce la l' « io » s 'identifica c10 n l'oggetto ,d 'amore perduto', si ha un,a diminuzione d·el v.;ilore modcten sion c, i disturbi psichici assun1ono forn1e diverse: in rap·p orto alle cause determinan- ITtle , ossia la malinconia. Mania e malinconia t i. Ma n on 1è dubbio ch e tali disturbi si mani- 1s.a rebber oi il risultato· di un 'azio11e traumatizft::.stan o n ei predisposti , R<poc;ie in quelli ch e zante che indeb olisce o annulla la capacità di assicu ran o di n on aver.e mai avuto anomalie rin1ozione, la cui forza di t en sion e ' raria sen1en tali: ipoco·n driac i costituzion ali , cicloti- condo gli individui. Questi .st ati nlaniaco- depressivi post-trauma1nici , n evrotici i11 pote.r1za i ciui sinlo1ni n on tici sono in qua lch e cosa differ enti dalle psi~vevano avuto m odo di diven tar e per cettibili copa l io ·pie·r iodich ei (psicosi mania ço-~pressi­ () c-01nu n que di . im·p acciare il lavoro professionaJ.e ed· i rapport i sociali. Un umorista dis•&e ,-~, pazzie inteir mitlenti) ch e esplodo·n o 6enza c h e la salute. è uno stato rr101rb-0so ch ·e s 'ign o- cau se estf',rne a ppirezzabili. Tali psicopatie sono ra : ciò è tanto .più ve·r o p er le p siconevrosi , 1;espression·ei di - m odific azioni o rganiche, di o.soillazioni p erioclich e indipen.denti ·d a fattoTi 11elle q u ali le i11fluen ze compen satrici e·d i r1ì orali traum.atizz.a nti , per ch è i veri n1aniacom ·eoc.ani.s1ni di r esistenza allontanano dal ca1n depressi'ri non h an110 sempre accessi a cau~~ }) O .a.ella coscien za ogni intu izion,e dì disordidi err1ozioni. A diffeTenui di quanto a"rvie.ne n e psicologico. Jtèlla psicosi circola re i 1 di1~or dini organici che Tali disturbi i&on o in gen er e di due t ipi, de- accompagnan o gli stati di depresscion·e e di e.cpressi ,·i o m a niaci , op:pure esser e legati ad in- · citazion e ·p ost-tra umatici n e so110 I)iù la rc on tossicazion e alcoolica. s€gu:enza ch e la cau sa. Gli stati depressi,ri trov-ereb,b .ero una facile Dura nte le minaccie di cataclisn1i sociali spiegazione se rappresenta&sero una r eazione a umentan o i ca&i d 'intossicazione alcoolica. I logica alla trist ezza di dover e abbandona r e la be, itori abituali in consegu en za delle emoziocasa, la fam~glia , gli amic i, gli affari ed alla 11i , della ~tanchezza , del cambram ento delle apaura dei dio5a.g i, d ellei ferite, d~lla m orte. e bitudini, del deside,r io di 6offocare le an sie d ella perdita del patrimoni-0 e d ella p osizion e e le i)reoccupazioni , consuman o una m aiggiore sociale. Ma in effetti si tratta di tutt'altro . I quantità di b1ev.a11de alcoolicl1e. Le forme di malati n o n sem pre manifesta no pifeoceupazio- alcoolismo cer·ebrale ch·e si verificano più freni per la loro sortie ,e non ·esprimo,n o idee ch e ,q u en t em ente, all 'infuori dell 'ebbrezza acuta, sono· necessaria111ente legate alla situazion e at- sono, l 'i.ntossi.cazione ,&ubacuta su un fondo di tua le. Qualcuno si u1c,c ide pJrima di a ffrontare il etilism o c ronico ed il delirium tremens con pericolo. Hanno idee 1da colp1a, d ' ind~onità; si e.sito letale speci.e · p er complioazioni pulmor itengono r·espon sabili di r,e ati n1ilitari, e crie - n nri. Si h anno an cl1e .o asi di alcoo,l ism o con dono ch e gli avveriimenti sian o la punizion e acceisso ma11iaco, sia perch è l'ebbrezza patodelle infrazioni da loro commesse alle leggi logica prende la forn1a di u n a m ania, sia p er n1ora]i e religiose. I n gen er,e a questi disturcb e lo stato ma niaco p ost-em otivo si combina bi psichici si associano disordini som atici : con uri su coessivo stato di ubbriach ezza. rallcntan1ento del polso, stipsi, ipoten sione, Oltre a ciò si h a una recrudescenza delle d i1nin uzione delle secr ezioni , inappeten za, in- forme i&terich e con crisi convulF-ive, sonnamsonnia. L'affezione con ti n ua il suo decor5o hl1 lismo,. vigileambulismo e confusion e m enancl1e se avvenin1enti felici metton o fine a lla tale, n onchè un aggravam ento delle forme orcrisi internazional e e r itorna la cal m 'a . ganich e . In alt.ri casi, invece della reazione depressi- ._ Insomma l 'em o.zio11e trauma tizzan te, duran va, si ha un'esplosione d 'allegria, d 'agitaziote le minaccie di ca taclismi sociali d eterrmina ne, d'euforia con logorrea. Qu esta felicità esu- t1n gran numer o di psicosi e di n eurosi in })era11Lc in contrasto con le cir co.stanze raprpre- di viduali e collèltivc, p revalentem ente con forsen ln. 1'inizio di un 'eccitazione maniaca ch e ma depressiva o stuporosa con ang oscia ~ be11 i)r c. to prenderà forma completa. Si tratta suicidi. In certi casi le complicazioni ovgan1di f eno111eni analogl1i a quelli descritti sotto il cl1e, abitu ali riegli stati PT?f ondam~nte <:f e~ non1e di cc lutto 1naniaco n, che consi tono in pressivi o an siosi , provocano inoltre d1sord1n1 esplosio11i di riso irrefrenabile, in n1anifesta- patologici che talvolta conducono alla morte. argo . zioni i11 coercibili di gaiezza in i11dividui real0

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[ .i\NNO XL , .I ,

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NOT.IZIA

8]

S EZI O::.\>E PRATIC>\

BIBLIOGRAFICA

F. 1tnalo1nia d el n eo1iato. ~ a p oli , Sezione editoriale d el (juf J\fn ssolini. Vol. in-8°, di pag. VIII-23 0, 1938. Prezzo L. 30. Il favore con cui è . tato accolto questo lilj ro del Bellelli è ve.r an11ente lu si11 gl1iero·, e nlcrita di es.ser e analizzato so l lo Yarì asl)etti. Anzitutto è la 11rirr1a volta cl1e nna lra ltazio11e an a -

BELLELLr

to1nica si polarizzi de(.,isan1ente. e con criteri ori·ginali , ver so lo · studi o di ttn 'eJJoca deter11ì ir1uta della vita dell 'uonto, quale è l 'epoca della nascita. ì\un1ero . . i so·n o i tra tlati di a 11atomia 11n1ana, 111a la n1 as ima JJarte di essi ri-. g·uarda lo &tt1dio dell 'irLdi-Yidu o adulto, e sebbene in c1uest.i ultin1i 1en·1pi sia ' 'ertuta .alla 1uoe I ' 41iaton1ie d es Ki11d es di lJe ler, W etzel ed JJeidericl1 , opera ch e richiese di eci anni di JaYoro , tratta ·i ancl1e qui di 11n J)e riodo de.Ila vita 11on com preso e11tro lin1iti ]Jc n definib·ili, riel quale l 'analisi dell e forme del ban1bin o J)roce de attr.a, erso le fasi molteplici e comp1J.es. e dell 'accr esci1ner1to postnatale, . en za un rif erimcnto deciso alla fage di i)arten za, ossia (I ll e form e d el n eona to. Il flellelli con1pie in vece il f el ire tentatjvo cli delineare il profilo . anatomico e la fisio·n on 1ia intri11,seca del neonato,, consider ando que~1 a come un o stadio morfologico a cara1t eri a •sè stanti , i11t ermcdiario nella transizion e mil'Hbile tra la vita 111trauierin a e quella po tuteri11a, com·e confir1 e tra l 'accr ei cin1rnt o J).ren at~1le e qt1ello postnatale. . La cono. C•e:n za dettagliata d ei caratteri ana10111ici del i1eo11at o, n ei riflessi clello st ato r11or fofun zionale di tutti i su oi sist en1i or,g·ani ci , })UÒ consentire uno . tt1dio 11lteriore d elle ,ra rie te11de11ze bioti1)olorricl1e, ch e si pos . . ono e,·enl11almcnte a1Jpa1esare n el ba111bino , ·~ e è vero cl1e i] tcn1pera rn ento costituziona le del} 'adult o 11.a le l'U·e. radici i1 ei prim.i mo·m ·enti del di,·eni1·e dell 'indi,rid uo. È o,·vio poi ch e tali t en den ze son o elem enti di r eal e orientame nto corr e i ti \'O 11e lla p0tol ogia in fanti le.. ~la ci piace rj cl1iama r c l 'a1tenzio11e su un nltro lato int.er es ·ante della nuova pt1bb·l ical' Ì OD·~ . E, sa ap1)ar e i rt un i)ie·r iodo cl i Lenl po i11 c11i la morfologi.a u111ana h a ripre ·o d a alr unì an11i il . an o indirizzo cla.s~i co, indi rizzo <' l1e l)ér parL i.e olari in flu·en ze o d e i azioni , non l'aciJ111ente precisabi1i . aveva cor so il i')e ri colo <li esir-.-:ire defor1n ato. L'ana lo111ia umana norn1 ale offre serr11)r e ra111po di ]avar o proficuo nllo &t11dioso, corn e dimostra 18 r ecente opera di B~llf7lli. E qua11lu11qu e la biologia abbia il n1 erito di .affrontare, per nun1eros1e vie, i vasti erl im po1tanti proble.m i gen er ali della ,,ita di tutti ~li esseri organizzati , la 1\Iedticina , consideir.at.n sia pure, co1n e è necessa rio, sul t e·r ren Q bio]o,gico, ri11la11e aclere11te e fede]e al ~ u o t)a trimonio cla s~ico , alla s11a tra dizione, nll rJ sue conquiste, ai s11oi m etodi.. P er -essa i post11lati scientifici devono essen zialm ente niirare a quelle finalità ch e ~i id entifira110 p·a rt 1r ol:\r1nen te nella conoJSce11za ~e 1n1 1)re più per1

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f ella

cl8ll ' in lliv icluo , 11elJa con1 pen·etrazionesem p re p iù inti111a dei segreti d.ella patologia clcli ' uomo , e nell 'ideale profo11(tan1 ente t1n1a11 0 di u11 a tera1)ia a11cor a J) ÌÙ adegua la e 6ic1Jrn. l] liLro, n1en Lr e r iscuote 1'a11prov.lzion e d ei rr1 orfologi, dei ·p u.e ricultori e dei pe·d.ia tri , inco11t.ra una b ene, rola accog·Iie11za n1ell 'at1110._ f er a del Re.gin1e, clic ·p,o•ne l 'I11fanzia tr.a i l) l'Ol)l1en1i fondam enta li della t' re' j de11za e dell 'assj ten za sociale. P erò ci ,a ug·uriau10 ch e l 'autore, dopo la pri111a fa tica ed i prin1i su ccessi , trovi modo di (< fare ancora di più n, corn.e autorevoln1ente· suggerisce n ella prefazio11e il ~u o 1\fa.e. tro , l 'j]l1J,stre se11. Salvi, i)er dare al ]ibro qu.ello Yilu1)po i11tegrativo cl1-e a ttende lo &t.udio di qualch e ca1)itolo; p-erch è, seib,b·en e la descri1.ion CJ offra già u11 quadro inolto ricco di no 7 ioni è desi·d erab.ile ch e lo stes o autore, sul bin1ri o g ià trnccia lo, arr1plificl1i an cora di _p iù la t ra l tazion e con altre n o·tizie ·e con qu·ei dati c:l1e scaturi sco110 dal comple. ~o d.elle ric-erche· irt corso , a11cl1e in eYasio11 e di quei t ern1 i di lavoro e di ... t11dio ell e il libro a1npinmente con-· tiene. La pub·b licnzio11 e dcl lJro·f. 1Bellelli, non €.S5end 0 una dell e . . alite traduzioni di tratta ti esotici , entra co11 011ore a far i)arte della bibl iog·ra fia idaliana J11oderna; contien e una lar g<:t citazio11e di contributi originali cl el ])en siero italia110 , è integrata da o1tirno n1ateriale figura l'.ivo. Lo stil e è condotto ir1 una forn1a sr>bria, lucid.a e attraente, 111 quella for111a cjof cli.e è i')r op•ria dell 'at1t orc. Il c1uale cri Ye })en e e si fa le·gge re con ·pi arP re. 1

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e ENN I

B I B LI o G R A F I e I (l)

Prof. M A R1 0 l'Enu zz1. il l ufa.ttie tropicali. Stabilin1ento ir.<lu triale ti pog·ra fi co S. A. La Sf)8Zl·:l, 1938 . Ques Lo ' 'olu11ì e del prof. P eruzzi , colon11ello ntedico di n1arina, }Je r quanto voglia apparire « un i11quadran1.enlo . . i.s tem aLi co ch·e 111 0stri gli aspetti l)iù inl e.r e ·a 11ti e J)ÌÙ a ttrae11ti della m edicin a 1ropical e, ch e m etta in vista lc,gar11 i e !)articolari oltre i confini della patoÌ!o(l·ia co111uu e, cl1e ue-ui Lli Vter~o l 'orie-J1tao 111e11to diagnost ico e tera1)1eutico » si i') re. cnt t"l c01ne un libro co·rr1 pleto concepito con la rg·J1e ed ori gi11ali ,·edule . . crit1 o sen za ampolla ità -e circonlocuzioni , con _lilr facile e sen1plioe, frutto di u11 lun go lirocin io didattico, arriccl1ito di inte.ressanli fotografi e cl1e l ' A. ebbe nn-!o di r accogliere n ella sua perm.anen za ir1 c~l o11ia, in Egitto ecl in Ug·and.a, aggiornato alle 1)iù 111oderne cor10. c.enze e con un note,·ole contributo di osservazioni person ali , co1

(1) Si prega d 'invi ar e due copie dei libri d i c t•i si desider::t la recoo ~ iolle .


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« I r.

POLTCLI1.:"ìJCO

~ 1itu,is ce .al fidar~ i

una g·uitla . .; .i. cura alla <JUal c b c11e i1uò cl1i ·i a.lJ11resli allo sludio cleJla i11ediciua tropicale, i11a ·ulla qual e doYrebbcro r11 t'-diLar ., e n e Lrarrebb·ero g· ra11d c profitto , .a11cl1 e i 1t1odici g·e11erici. J.iasr ia.a do da parte l 'i11 Lroduzio11e nE:] la qual e so 110 i11 e se i11 ri alt o le berte.r11 ore11ze d ella JJ1,cd j cjnn italiana., cl1 e fu se111pre a lla avan guardia 11e llo Ludio della J)atologia colo11 iale, i I I i biro cJel Per11zzi si t>UÒ dividere i11 tre11t.a e apiloli . N(· i L}rìr1ti dodici v·e11gono trattate le n1 a l@.lt ie febbrili tropicali: dall a febbre clir11.alica alle febbr i tro·p·ic.ali effin1erc, daJle febbri cru Lt i ve a lle inLcrn1ittent i r11alarich e, dalle fr LJJ ri ri·c orrenii a quel le ondu Ianti. Altri dodici capitoli sono declic:.iti alle affezioni tropi r ali piogenicl1c, fag·ed,e riiche e granulomatose. Il venticinc1uesir110 capitolo parla del le affezioni tro1)icali da infcst.azioni di v·ermi ed artro1ì 0d i , il ventiseesi1110 delle diarree e dissrnl erie, il ventottesimo delle bro,n chi ti di Cast e i la n 1 1_bro11con1ico· i e })roncospiroch·e tosi). SEg·uono gli ultin·1i du e ca pitoli dedir.-<'11i uno ai veleJ!.i di <l a i11t.ali e veg·e.Lal i 11ei tropici, l'altro 8lle affe1,io ni di .. c.ras.icJ1 e d.a ·ar-en zc ali11tonl cl r i . Ci ·i.amo li1nilaLi a c1uesla .~c 1n plice ele11 c.azio11c 110.n .P·ote.11u o· segt1ire ra t;ilolo per c.a pitolo l 'espo~ iz i on c che il lJer11zz i lìa fatto, co11 spiccalo carait err di c.l1iarezza e sem pil icità, di o.g·11 i quadro 111orl)oso. Eg-li. con1e ~ cienzi alo ecl i n... eg·nan te, J) tl ò es. ere orgoglioso dli aver riorla lo nn note,·olc contrihuto di c.ara ltere ~-11i < Ct'\ t a 111 c 11L.e iLalia1lo ~ 111 0 ~ l u clio della m .a 1u1t ia I ro pi·cale. e. FuuGONI. 1

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E. BGRGI. Die Ar.zne'ikombina.l ioriert. U11 voi. in-8° di 169 J)agg., cori 2 · figg·. J. S1)r in ger, Borlin , 193·8·. Prezzo RM . 12. f.,'as. ociazione dei i11edican1enti è usata da tt1ni>o nelln lera1)ia, con un i11Lendimento ben <liv.c.r ~ o da quello, dellcl polifarmacia ch e 01J l pi rican1cnte - urti ce i11 u 11a prescrizio11e Yaric e~ la nzc, con la ·~ riera11za ch e ognuna di ~~:e t ro,ri 11ell >o rganisn10 la stra<l'a ·p1 er ag·irr. ( :o n lo studio ~ islen1a1 ico dcll 'as.sociazio11.c. di ,~, ri e '-G~ t a 11ze , .. i è \'Cduto (ecl è all 'A. cl1e , pc' ll a il n1erit o di a\'erc· stab ilito t[u esto fatto) r l1e co11 a lcun e a.$~ociaz i on i esse a.~..... iscon o in clo~i i11inori b e da ... ole, ~ i 11a cioè t1n pot cnzia1r1e11lo, m c11trc in al tri c.<:.'l$l ~i l1a un an 1 ~1 go11isn10 , altre volte in.fin'r l1n ' azion e del 1l1tl o cli' e r~a , co111 c accad e p~r esen11)io co11 1'<t. ociazio11c di antipirina e veronal , r h 0 de· lt' rn1i11:1 ncressi ron''l1 lsivi di pianto. (~ arnpo di . . tudio. qu e~ t o , di g·rande int cres<? l('Orico percl1è l 'az io11e non r d1 0,rt11a ad u11n 'rra con1binazionr nel se n. o chin1ico, ma , i ~' olgc t1 nicar11c 11 le ~ u J te11'e no biologico; ma a11r l1 c cli grande t1tilità 1)ra1ica. 11rrrl1è pern1 0t le cli ott en ere effetti nlngg·iori P 1)it1 rom1)let i le11 c11 clo~i 1110110 lo11ta ni clnllc clo ~ i tos~i­ cl1t'. \[oll e .. pecialità rl1 r sono i11 ron1rnercio clrYo no n11pun.Lo a q11e ~ln il loro Yéllore.

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È ques lo il 1)rirno Jil)ro ch e

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111.otica1ne11le l 'argo111eulo u ei :sL1oi aspelti teorici e i>ratici, tratta11do elci s i11g·oli rimedi (11arco lici , anti1)iretici , diurelici, ecc .). Il si11ergi::-n10 c l1e r;ort.a al i)ote11ziarr1e.nt o i1o·n ..i esplica soll,111to fra le so ianze, n1a anch e fra le cor1·dizio11i cJi1J1alicl1c ed il mediran1e.nto; così J 'associazione de·l cl in1a di 111or_i la,g11a con l<l ·omn1ini.str:izione di ferro l1a llna azione n1olto1 mag·g·iore sul co11 tenuto en1og·lo·b1inico e sul 11111nero delle emazie eh€· i1on i dt1e singoli fattori dia soli . Lib1ro den ·o di fatti cl1e ar à co nsultato con gr adimc.nto dallo studioBo e dal 11iratico. Ra m1ne11tiamo ch e in qL1cs1o c.an11)0 h a lavorato .r llolto il nostro MarfoTi , come la su,a scuola: eigli ha , fra l'altro , non convalidato le rioerr h e di (BiiTg i ul pote·nzian1ento della n19rfina cron la joscin a, m en tr~ -ha trovato cl1 e ·e o può otten ersi con un antipodo ottico cl elJ tatropina. fil.

i\I. L. NAPPÉE. 1\1 ani1el p·ra.tique rl e l 'infirmière soig nan,fe. Un ' 'ol. i11-1 6° di :384 pagg. cor1 16~ fig·g. Masson et (~ . ie, Paris, 1938 . Prezzo fr. 28'.

i n1olti 111a 11 ua li e · istenti per inf-ern1iere, qu-c ·to 11a il i11 Prilo cli essere t>tato sc1itto dn u11a dg_nna, ch e al le <1ualità essenzialment.t' f'<:'1nrr1inili a.ggiunge la lung-.a pratica d-ell'inS<>1gn~1 n1on to nelle scuole di i11 fermiere di Lilla. 1'u ti e 1e 110zio11i ~v ra t i r h e di .assisten za ch e l 'i11fern1 i era speci a l1rH~11 lc ospeda1iera d e;ye conoCE' re, vi son o esposte co11 n1in uziosa chia rf'zza, i5ch ·e n1aticam ent,e ed in n1odo completo. Manua lità sen1plici ma ch e ·vanno eseguire ~ do·vere, co11 una serie di at ti che debbono dive ntare nella pr-a ticia giornaliera quasi auto11latici . n.Ia soltanto una don11a pote.va descrivere con tanta mint1zia e p recisione i sin goli r11ovim enti _per con1piere tali n1an11alità. J?:iio110 troppe due l>agine i)er insegnare come :ii devon o· diSJ)Orr,e i cuscini? Chi è stato malnto ri co rderà il b·er1c. ser e e la ~en sazion e di i j&toro ch e si provano con dei. cuscini berl rollocati e sarà ·di posto ad .apprezzare J'o1)ern di clii se,g u•e1n d10 i consigli dell' A. sa J)rovvedere a t ~ l e b isogna. 1\Ton si tratta di lnanovr<' ro1n 1)licate e nemmeno Jungl1e. ma è ce·rto ch e In de ·crizio11e cli l Ltl I i i particolari esi.p;e de 1 teim·po. E così l)eJ· a ltre manovre, quali. il rifare ·il letto, ] 'appli care l<l lraversina, il cambiare I.a can11cia, il mettere la 1)adella , ecc. (:osei llJ ltili, cl1e, 11anno r>erò 11na p-r3ncl e in11)ortanza n ell 'assist en7,fl al malato. l\fa con q11·es.to n o11 &i e ·at1ri .. c.c l 'in. e{:!na1l1ento dr.Il ' . , ch e e.s -o si est ende alla medira t11r.a a 11'assi$tenza alle o 1;e-rD7ioni, a 11 'ane'1.f1r ia , all'assistenza delle ruerJJ.ere , dci ma1<1 ti contagiosi, err. Nell 'acc.en11are a] r on lcano clrll ' infern1iera ver so i malati ed in ,gen ere in tutt o i] libro. I ' A. inP.Ìr$te ~en1prc sul·J' ideale a c'lli deve inspirarsi l 'in frrnlÌ Cl'<-1 nrl la ~u;1 l)ro fc ,, ione . ÌÒ<'illE di bont à e cli carità u111anri . fil. ~'ra

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AccADEMIE, SoctETÀ Meu1cue, CoN0Ress1 XVII° Congresso della Società Italiana di Urologia. \ ei g io r11i 23, 24 e 25 ol loJJre 193 sj è lcJtulo in Ron1a il X'iIJ Co11gr esso Nazionale d ella Socie t.à !Lali a11a di Urolog ia, a ll~ pre·se11zn clj un a la rg ll1ss1n1a raprcse11 tan za di urologi I lalja ui e si ra11i eri . Oopo le r el azioni , alle quali i1u111er o · is ·i1l1i soci l1a11n 0 l)arloci1)alo co11 un il tn ote di inler esLa11 li l avori , si on o volle lr co111u11icazio11i . u i lJrin ci !)ali ar go n1e11li della special i là. L 'A$~e111plea 11a rleliber a lo l a 111 odifi raz io11 c d el lo la l u lo sociale, forn1ulanclo u11 0 ·cl1e111a d i 11u1ovo R~g·olamento d a so ltopo1·:; i alJ 'e a111e ed alla approvaz ion e d el w1i11i ~ l ero cl ell 'Educazion e ~az io11 J le.

Con1 e sede p er il X' 'IJI Co11g·r es. o, cl1e i Ler rit n ella ~eco ud a cp,1iodicina del 1939, è s la la , celt ll \ npoli ; i tempi cli r elazion e fi s nlj durante il "\VI Con g resso son o : 1) Di s lurbi del la n1inzio11 c di origine Jler vosa (r ela tori i proff. Caporale di T orin o e Sacco di Gen oYa) ; 2) 1'r aum n l isn1i rl cll e ,·ie urinarie e Ya1ulazion e cl el d a11no (r ela tori i proff. De Giro11coli di Ven ezia e Nisio di Ba ri) . Per t eina d el XIX Co11 g resso, ch e s i t e rrà in ·sed e d a rles tin ar s i, è s ta lo fi :y a lo: Ur ologia e peclia l ria. I

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Cnra ormonica della ipertrofia prostatica. 1)ol I . ALBERTO 0BERBOL'r LEn (l\orn a 1. Già cl a l e11Lpo era s lata \'i la la f)Os: ihililà di u11a cura orrno11i ca d cl] 'ipertrofia d (' lla pro ln la, n1 a, per la 11o n iclon e il à dei 111ezzi l e réq ~Cl11li c i u ·s a li , g l'i . ludi ' ennc ro abba ndon a li fin o a })OChi anni fa, qu a n d o fu ro11 0 ro ntem por a ll eH11 1e11 lc riprc. i da pareC'chi s tudio·~ i. Le ha ·i cli qu es ta lera pj a e ud oc rin a ~ o n o Leori r l1e e 1Jerim entali. Dal l)Unl o di vis ta teorico Yeng·o110 a1npiam en le lJlu s lra li i raJ)port i cl1e j11tercorron o tra testicolo e pro tata . I\el t e ~ t icolo so110 co1npre .. i vari i tipi di cellule: quell e . eJn in ali ch e, pe r con corde affern1t1zio11e .di tu1ti g li s tuclio~ i , 11011 produco no in c re li , quell e di Serlo]j e cruellc in ler s lizial i o cl i Leycl ig·, d alle quali si formcr el)ber o orm oni m :iscl1il i ccl infi ne le cel lul c F . clj Steinacl1 , an1111esse d'a 1)ocl1i , dalle quali 11r0Yer ebbc l 'or111on e fe111minile . Se il pun lo di orig j11e d ell ·orn1011e fcrn111in ile n ell'uom o è anco ra in cl i·~c u ss ion e, quell o cl1c è certo si è cl1e nelle uri11e d ei inaschi si trova co ' tan le111ente fol licolina . Tul li i detti incr e ti h a11110 t1na loro azione ulia })ros i a la : quello dell e cellule di Se rlo li 11P con lrolla il nor1nale sYil UJYpo, ost acolan don e il pa lolog ico ing r ossan1E; n lo, il quale inYece . are}Jbr faYori lo cl al secr e to d ell e cellt1l e i11ler sti 7iali ; àlla follicolina sar e])])e ir1111utabil e t1na d ege11er azio11c iibro-ncl e no1nat o a della pro la ta ch e col11ircb])e pr inc ipaln1en Ie i lobi p o t eriori. Fi 11 cl1 è l 'equilibrio tra i. va ri in cr e ti si conser va n orn1ale, 11 011 •si 11nn11 0 va ri nzio11i del Yolum e e dell a st rt1ttt1ra della pros la lél, cl1e con1incian o inYece <[u anclo tale arrno11ico r a pport o Yi en r alter a lo. Se ogg· i a ncor a n on è Cla tu Il i an1111e·ssa la teoria della cl ot)])i a ~errez i onr in ter11n cl cl le, Licolo. e 1·cqt1ili])rio t ra ~r l i in cr c l i d elle rcllul r cli Serloli

·.t.J') .1 -1

e c1uelle cli l,eyclig, l a J11ug·g·iora 11 za d eglj l\ .A . l1a ttcce lla lo la p o ·ibililà c h e ltt r ottu ra ciel n o11nale eqt1ilil)rio tra ormo11e 1 n a~cl1il e e fe1n111i11ill' s ia la causa d ello sviluppo clelJ 'iper lrofia })rostalica. Di quest o se n e 11a11110 parecchi e din1ostrazio11 i pe ri111e11 lali : è s la to con · ta la lo, ad e en11)io cl1e l 'or111on e fen1mi11 ile - fo11i coliu a - i11 ie l lato so llocute è cap ace di proYOC[ire 11 egli ani1na l i dn cspcri1ne11l o un ingr ossa111ento cl clla pr o·s ta L1 con lulli i di lt1rbi ad esso iner e11ti, n1e11lre Jt1 conle1n poran ea son1n1ini ~ traz i on e cl i ormon e m nscl1 ile in11Jedisce t ale eve11ie11 za . Nelle urin e dei pro la tici è: ·ta lo poi ri co nlra lo u11 au 1neu lo rel ativo d ella follicoli11 a, clo' ttlo a l fat to clic, rnenlre la qua11Lilà <li ormon e inn schil c d ir11i11l1i sce si110 alla scampar ~ a, l a qua11 li là di <.Ju~ll o fcmn1inile r esta invaria ta . Co1i. egu e11za logica di qu este 11r c n1essc e d c i ri sul la ti degli esp erime11 Li è ch e l o svilUJ)PO d el l 'iperlrofia della pro ta ta ~ i lroYa ·ollo la r egolazion e ormonica d egli in c rc l i d e ll e ghi artclolc sessu ali, e ch e se s i vuole agire fuvor evolme n te su cl i essa occorre correggere lo scrnilibrio end ocrino, il ch e si otl ien e co11 l a 01n1ni11is lrazio11e di orrnoni J11 ascl1ili. · f,a e·~perj e11za mondiale • i IJn ·a orn1ai tt cli un n1iglia io di casi trat[a l i co11 l a lera pia or1no11ica; di tl1Lle quest e esp eri enze Yien e an1piarn en te ri ferito e disc11sso r1clla r el az ion e . I casi clinj ci osser va ti d al Rela tor e so n o circa 150, di cui 112 cu · rati con g·li orrnoni ses ualj n1ascl1ili , e co11 cliver ~a te r a p in (follicolin a, ina111111 C'll a fun z ion u11 le, Cli · ra mi s ta di orina n e n1 ascl1ilc e fen1111inile). Vie11 0 ri fe rit o an ch e s ui co11lrolli (in fe r1ni co n cli s lurbi della 1n .i11zio11e e rile n zion c cl ' ur j nn n on <loYuli alla i11erlrofin d ella ])r osta la). Dai ri ;:;ulta ti d e i Yari S})erin1 enl nlori e d a qu elli per son ali Yen go110 l r att e ilnport ai1 li .con sirl erazi oni e d eduzio11i. l-li portia1110 per in Ler o le conc lus ioni le qu aJi r a pprese11ll! no la ... inle i di tu l- . lo il lavor o : 1) L a natura orn1 oni c;1 d ell ' i1)e rtrofia pro~ l ~ ­ tica, f)er qun11t o 11on an cor a cli1110 tra la i11 111odo s icurj -si1110, apJ)ar c co1ne la pit1 prohabile: Ye ros itniln1e11 le l 'affez io11e è cl 0Yt1tn aò tin o ·quiiibrio d c i r apporli fi ioJogic i elc i Ya ri orn1 01Li 1.:css uali , ed in . pccie alla pre1)o ndcr a nza clell 'or1no11e fen1n1i11ilc. 2) La ter apia encl ocri11 n clell ' i11erlrofi a d clln 1>ros la ln, app1ir azio11e J)r a lica òi quc· la 1)r c111e!'·;:;a, è in t111 g ra n n u111 cr o cl i casi - 75 p er ce11 l o - s ict1ran1 enle efficace: pt1rch è atlu ri la ·olantent e co n gli ormoni Jll(l . chili . 3) Con la Cl1ra si l1a u11 i11ig·lior nn1enl o in1n 1an.r a bile c1el1 o s tato g·en er a le e de lla fltn zion 1.1l i là r r n alr. Nella 111agg ior an za clei r a ~i si h a 111jgl ior a 1nen to òell!l i11 lo rn a lologia u b bie l 1iYa con r i<l11 zio11 c i1o le,·ole, s in o a . ro111par. a, del r e. idl10 ,-e ·cica le. ~Iil l g· rado j] cos ln11lc 111ig·lior n111enl o dcl1<• ro n cl izio11i gen er ali , gli infcrrn i con ril en1ionc cro11icn e cli .. ten sion e dall a Ye. cica da lu ngo len1 po in ~ laurat a, e 111elli con co n1 pi icnzioni infe tl i ve g r a,1i o di,·erlicol ari o c ~il col o• e vescical i 11 011 s i g ioYan o cl ell a ct1ra cl al J)U n lo c1j 'i·sla t1rologiço. 4) T_,a c11ra orn1oni ra r t1Lili ~~i n1a dopo la resezion e en cl o ure trale p er prcYenire lr rer icl i,r, cl1c l'O no l 'os tacolo più g·r ave con t ro cu i . pe~:- o t1rla tale 111e tc cl o di cura. 5) E' scar so l 'effe lto d ell a t er api a orn1011i<'n i1ellc J)iccole i1r o ta te fibro-111 io111ato:'e , n1ol lo Jll tlftQ·iore in rruell e g rosse l' n1olli .

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« lL POLICLI.:\'1 CO »

6J Ln ler a pia con or1n o11 i è :t-iri,·a tli con lroindicazio11 i e !:: jruran1e11le innoct1n, a11chc :'e si sup eran o cli i)ar eccl1io le do i J11e{lic. 7) ~o n può allc11dcr·si dall a terapia o r111onica 1111a rid t1zjo11 c cli vo] urne clell 'acleno111a, ciò malg·r a d o p erò ·:5i può con I ar e sull 'arre to d ell 'evoluzior1e. E' perciò eYiden le c h e la cura cl e' e essere inizia la al - pri1110 co111 1)a ri1·e d ei distur}Ji j)ro ~ tati­ c i e conU11tLa la a , econ cla d e i r1sultati. La cura orrnon ica quj11di è Lan lo pii1 effi cace quanto più precocc111ei1l e a t l u n I a. 8) 0Yc la tcro11ia fallisca, l 'i11terven lo chirura ico n o11 è in aJcur1 111000 pregiudica lo : il malato così trattat o ~o ppo rla la pro tatecton1i a megli o d egli a l lri, in e ·o l a g u nri g ion e è pii1 rapida e pii1 r ar e so110 l e corn pli az io11i. 9) La lr r a]) ia o-rn1on icn g io·va co111e cura palliatiYa n ei inalali inoper abili , quando lo stato general e <lcJl 'i11fer1110 11o t1 l)er111 e lt e l 'interve nlo o quando ques to Ye n rra rifiulal o, nei cancri della pro t at a senza diffu ioni Ye•scirnlj e nei di turbi rlclla n1in zion e cli t a})e1ici, cli inferrni co n Jesjonj n1iclollari e di d onn e co11 ci toccle. 10; La cura, ini ziata co11 dosi elevate , (leYe es~c re coritin ual n ~i11 0 a ll a con11)arsa cli lapili seg ni cli 111ig liora1ne nlo e J)roscgt1i ta ancl1e do1Jo a dos i rid o tte , e p o i c n11)re ripr tul e . lJ ) I prepara li <la p1 efcrirsi son o l 'es tratto acquoso di test i.colo rcl il l)r opiona to di testosteron e all e ri spetti' e cl o~ i g ior11alier e di un r q11iYalc n le i11 g r . 10-~0 rli orgn110 fresco Jler il pri1110 e cli lnn1 g r. 5-10 del ~ eco nrl o .

II

1 'E1"IA DI RELAZIONE

A.nastornosi ed impianti ureterali. Prof. CA RLO C:n 1 ~lT DA..~o (Torino) . - La r elazione ri g uarrla l e ana·s L0111osi ure·t ero-t1reterali e gli i111 pia11ti d egli ure ter i in Ye cica e n ell 'intestino. D O})O tin a tra tta zion e su ll a fi iologia c:lcll 'inte s lino, Yengono descri1ti i Yari n1etocli O]Jeratori. P er le a n as to111osi urelero-uret erali il R. dà la prefer en za al ni e t orl o più se1nplice : quell o della st1 I ura circol a re t e rr11ino-ter1ni11ale (di Scl101)f), riferiscc l)Oi su1l 'ana• lomosi tran s-uret er e- ure terale, o sia l 'in11 e lo cli t111 t1rc ler e n ell 'a lt ro. La ci lon eo to111 ia o jmpian to uret er e Yescicale per il q t1ale l 'urc l er e, r eci'so o resecato jn 11rossi1nj I à d ella vesc ica, Yie11e innestato in un altro punto <lf' lla ve~ri cél . tessa, ad on la deg li ins11cre:;~ i seg nala ti da 1Ja r eccl1i e d elle opp o izioni di l ara ll cr c teorico, l1a ancora d elle n e l le inrlicaziolli e pt1ò dare el ci faYoreYo1i rist1ltati. Ve1lgo110 d escrilli lutti ·i ln e locli o pe ralori p er la c is lon eos lon1ia, dire tti o indiretti , con I 'in lern1 ed iar io di un l t1bo o p er 111czzo d el b o l lon e di Boari ; il R. ri I ien e e11e le n n a ~ t om osi r ealizzate c·o n il 111e toòo d ell a inYag inazio11 c ian o qt1ell e capaci di èl a re i mi g li ori ri t1ll ati funzionali. T var i lll Plod i di lrapia nlo d ell ' ure ter e n el] 'jnle. li11 0 YC1tg:ono co 1 cla·~siii cati : 1 1 for111 azio11e di un tragil lo fi s toloso fra t1c r lcrc ccl inl es li110; 2 1 ana~ Lon1 o '" i clirrlt a tra 11re lere ccl inl C' tino; ;J) ror111azic ll e di a11 éL. lo111 osi con le111])0 YalYolnrt'; 4 1 ro n ::-erYazio11c d ell 'orifi1io t1 re t ero-Ye ~ c icale : ,3) a n a ... t o1110. i con decor . o obliquo , in tra n111:--coln re o ~o ll on1uco~o: li a11 :L ton1osi co n 111czz i ni eccnn ici ;

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e p e r og·ni g· rt11Jpo vengono a ccuralan1e11te decritti tutti i varii tipi di tecnica. I risultati mi- g liori son o qu elli c h e si h a11no co11 le ana·sto111osi a decor so obliquo, ottenute sia con l 'impia11to direi lo clell ' ure lere n ella so llomucosa, sia con I 'inter1nediario di ur1 tu})o. E ' preferibile lo in1pianto separalo i11 due tempi a1l 'i1npianto dPi due ureteri in t1n solo tempo. Cl R. tratta poi esaurie11terne11le delle indicazioni d el lrapian lo degJi ureteri , n o11chè delle operazioni da sceg·lier si , a seconda delle varie· indicazioni terapeutich e . Vengono i11 egui lo illu strate l e varie complicazioni post-op eratorie , nonchè i ri sultati che d a t ali interventi po·s ono aversi, sia dal punto di vi sta a11atomiro cl1e da quello funzional e. Cl ris ultato d ell 'int erve nto è però sempre Lretta1nentp lega lo a llo s tato d e l r e11 e e dell 'uretere; lesioni di ques ti organi co111 promettono seriamenLe i ri1sul1ati OJ)eratori. Vengono infin e co n1 pletam c nte tucl iati i du e im1)orta11 Li argon1e11tj drlla st enosi cicatriziale e cl el reflu~so. La r elazione è compl e ta la da un vas to numero di interessa11 I i illus lraz io11i , in maggioranza ori~·in ali.

Il trapianto (}egli ureteri. ; p art e . p erin1 en la l e) Prof. A~TONIO CR1 .\TELLI~ò (P;-tdova) . Il R . dopo u11 an1pio ecl e at1rie11 te l avor o g iu11ge alle ~ cg·ue11ti co11clusioni: 1) L 'anas ton1osj t1rct cro-t1rclerale no11 è necessariatnen te feg ui ta da alterazjoni d efinitiv e cl i tono e di coordin azion e della peri stals i , tali da por tare fatalmente all él dilatazione e. alla idronefrosi, quanòo i1on r es icl ~i alla st1 lu ra t1na ~ t e­ nesi clcll :uret ere. Ques ta an1111i.. jo11e , ])asala su repe rli p erin1e11tali difficil 1nen le critic abili, può esser e s piega ta coll a possibilità di un a rigen er azione d el si~ 1 ema d 'inn c rYazio11e intrin seco d ell 'uretere e cl i un ripri s1 ino nnatomiro d elle tonacl1c n1111scol ari sufficiente ai fi11i di t1na propagazio11e r egola r e <lcgli ecci lan1cnti alla p eris talsi. t\11ch e l e condizioni rj suìlanti (lall a presenza di u11 lieve os tacolo m eccanico si p ossono rite nerP u sc€ llibili di un dt1revole compenso ]Jer iperlrofia c:leg·li elr n1e111 i n1t1scol ari. I fe11ome ni cli ipotonia con seguenti alla iJ1 lerruzione d ell e Yie n erYose inlrin·seche n on clevon o esser e ritenu li d efin itiYi e jrreparabili ch e nel caso d ella pet'siten za 'li un o" tncolo meccanico . Le possil)i]ilà di u11 a ri costruzione a11atomica rl ell 'ure ter e sezionol o. t ale d a eY il are l'insorgen zn d ell a stenosi sen1l)r nn o favorite èl alla d eriYa zio11 P t c111poranea 'd ell 'orin a. 2) Anche ])er il t r1pia11 to Yescical e i 1)ub con siderare r aggit1n I ·\ l a dimsotrazione speri1nental e dc11 a possi}) il ità <li una ·~t1a duratura fl(l efficiente corrisponclt:> 11 1.a a lle esigenze funzi ona li . In assenza <li un normal r n1 eccaniismo valvolare si può ritenere cl1 e il tono uref era le e l 'azion1' d ella muscolatura Yes~ i cal e possano e'itare il r c>f1t1 . o, ~ ia in ''on ,-lizio ni di rilasciamento , ch e if i co t1tr nzior1e cf clla ve .. c icn. Qt1esta nn1n1issio11c l)Test1ppon r ]a ro111pl e ln 111an ca11za cli o·:3 t acol i a 11 a obliter azion e d el ]urne ure lera le <lPtermin n I i <la alter azioni cica tri1icil i d el 11eost on1a . n c h~ per il trap inn to Yc.rica lc è• pos ibil e t1n '


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XLVI, :\ -...r. 8 J

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com1)Je to clel lo uo e d ella J)C ri s1alsi ucalet eri s n10 a per111u11euza 11a ollcnulo il rj1)ri · .reterali t ali cl a eYilar e l a clj] atazion c se no11 so~tino cl c-Jla 111i11zione. ,JJravvcngo110 ostacoli 1l1ecca11ici alla evacuazione. 1lichia1na l 'n t lenzion e s tilla nccessi là <I i i1oil L<J s leno i e la r igi(l i1 à del 11cos ton1a co11segt1e11perdere con Jc cure ormon iche un tempo ulil e li a lla scl erosi cica trizia le 11cl Jlu nto {l .i111pian1o per l 'in lerYe11 I o e ri lie11e cl1e g·li i11iermi ch e posso11 0 essere IJiù faciJ111c11 te perve11uti co n la giung·ono all 'urologo clopo il tral lan1en lo orn10aclozio11e dei J ne lodi cli Lra pianto che i1111)lica110 nico g iu11ga110 in })eggiori condizioni clegli altri , tinn ininim a lesione della Jinrrtc ve·scicale. da lo il p eriodo da q ues li i11utilizzato n ei tenta tiln Lesi generale p are clic i n1elodi cli trap ia11vi di u11n cura con orn1on i. lo obliquo possano favorire i11 tui a n1nggior ller-_ Birci\"1 P. (Napoli). - Corilributo1 clinico al trat·ce11lt1ale di casi la co11li11enza del n eo torna . la1ne1ilo ormoriico della ipertrofia prostatica. 3) Nel lrapianlo intestinale Ja preferenza è L 'O. ulla base di proprie esperien ze clinicl1c ·Clala ai melocli ch e non implicauo u11 a esclusion e gi1111ge a lla conclusion e cl1e l 'òrmo11oterapia t eJ)arziale o totale dcl circolo fecale. s ticol are va considera la co1ne il migliore dei tralLa derivazione del] ·orina dei due re11i r1ei , eglan1enti palliativi e coadiuvatori finora proposti 111en li intestinali s ituali a 11101llc della valvoln per l ' ipertrofia }Jros la lica. Dello trallan1e11lo non ileo-cccale non è compati!Jile <'olla vita. è in grado di guarire l a 111 alattia, ma trova preIl rne lodo di Lra1)i anto so llo-111uc-0 o è ancor a cise e numerose indicazioni nei casi iniziali , e in qttcllo di più eslesa a1)plicazio11e: a questo principio corrispondono a11cl1e i procedir11r11Li di }) it1 queJli in operabi]i o cl1e rifiutano I 'ecto111 ia chirurgica 11ella preparazio11e all'intervento e nella rece11te elaborazione. I/utilità e l '1efficacia del j)reYenzione di recidi,·e dopo la resezione endon1cccanisn10 valYolare 11011 so110 1is ulla le così esscopi..ra . .senziali co1ne si ri te11eva un le1npo, Lu ttavia i I n1etodo offre n1igliori co 11cli zioni , i11 confront o Col\rJNELLI GuARI GL1 \ E. (Napoli). Ullerio,.e -eon quel] i di lrapian1o aissìale, per riel urre al 111i contriba to a.lla cu r a or rnonica dell 'ipertPofia pro.i1i1110 i pericoli clell 'infezion e locale. slati ca.. L 'O. d-01Jo aver riportato due casi di La comu11icazio11e coll 'intestino o ttenu ta a meziper trofia })rostatica curati con terapia mist a fol.zo cli una apertura laterale ò ell 'uretere va più licolo-tes ticolare ed tino c11rato co11 Ja sola ter:'1lacilmenle inco11Lro alla s tenosi. pia t e•stjcolare, riporta11dosi al su o JJrimo lavoro I11 11essun caso, neppure coi più r ecenti 111cs u]l 'argome11to, riferisce su i risultati ottenuti i11 .tocli, è consigliabile procedere al trapi anto co1111umerosc e·sperienze P eg uite con preparati e 1ectcn1 poraneo dei due ureteri. niche ùiverse. L 'uso del ca leteri·sn10 ure terale i1on è stato peDE G1RONCOL1 F. (, -e11ezia) . - Terapia ormoniri~en1 dlmr;n Le di1noslrato mo] lo utile, nè sce' 1o ca dell'ipertrvfia della ]Jrostala. - Le esperienze di graYi inconve11ie11ti. dell'O. con l a orn1onolerapia prostatica con corI metodi del trapianto in due teuJ })i presenla110 dano i11 massima con Je conclusioni del Relatore. CQ.lJle van Laggio pri11cipale quello di riclurre conFra i suoi doclici casi ebbe solo due insu ccessi: .sidereYolmente i p<'ricoli dell 'infezion c peritoneai11 u110 di que·sti , n el quale il residuo era di 100 cc. le: un g iudizio definitivo nei riguardi clelle alaun1en lò dopo l 'ormo1101erapia a 190 cc.; si tral .tre l oro possibilità deve essere tuttora riser ato. lava di un uo1110 di 68 a. con ipertrofia modica (1° stadio con urine limpide) . Con1u nic(l)zioni e discu ss i.on.i sul Il ·secondo caso rig u arda un uomo di 58 a. al • lo stadio· 140 cc..:. di residuo, pressione Mx _350 . lo 'fE~IA DI RELAZIO~J::. Mn. 190. 'Dopo 14 giorni di ormonoterapia il re: sid uo si rid u sse a 35 cc. Dopo un 'altro mese d1 DAl\ELLA A. (Torino). L a cura nell 'ipertrofia cura a 15 cc. Il 111alato pareva -sen t irsi meglio <lella prostata. L 'U. b a studia lo il compor laqua11do i1nprovvisan1ente Yenn e a morte 1:;er me11Lo di 22 a1nmalati affetti da ipertrofia proemorr agia cerebrale. s latic;a trattati con la cura or111onica. Ha otte11 u I o Dr ~!Aro G. (l\Iilano) . - Sulla or1nonoterapia buoni .ri sultati s1)ecialme11le 11ei prostatici i11 prisessua·le dell'ipertr ofia prostatica. - L 'O. dal 1937 1110 s tadio, ed in quelli nei quali co11 len1poraneaad og·g·i ha praticato la or111onolerapia ~essuale, mente ai disturbi orinari è co111parsa pt1re una in t111 })rin10 lc111po · 1nista (endros lend1one e<1 din1inuzior1e dell'attività se·sst1ale. No ta che i precndofollicolin a) ed in un s~co 11do t e~1p~ sol_o con parali sint etici h anno u11 effetto più rapido e coµropio11ato di le·stest~ro11e, in 6.1 1)az1ent1. D1 _que~lan le degli estratti testicolari. sli 21 ero.110 affetti cla pros la t1sn10, 24 da r i le11BJ.\NCARDI S. (J\ilonza). Osservazioni sop r a 16 zione incompleta cronica asellica (circa cc. 200), casi di adenoma prostati co cu r ai i con sezione bi11 da rilenzi.one completa cronica e 5 da ritenlat erale dei defererifi. - - Presenta una breve ·s lazione co11 di~tensione ed i·scuria p ar adossa. . . lis lica di 16 am111alati , tutti i11 gravi co11dizioHa 0t le11ulo 111ig-lioran1enlo che n on può d1rs1 ni, tanto che era con troi11dicata la pros tatecloclefinitivo i1el 38 % dej pazienti affet li da prostainia, nei quali la sezione bila terale d ei deferenti l ismo e i1el 15 % di qpelli operati di proslate~­ ha portato ad un rapido mig'lioramento delle co11 tomia. In 11es · uno d ei pazienli 11n notalo 1_r1od1dizio11i g·encrali e ad u11 11otevole ripristino del Cicazioni apprez1:apil i dell'i1Jerlrofia pros.lal1ca e la funzione Yescicale e r enale ; effeiti che si proin n essuno l a sco111par a complela del residuo veJungar10 tuttora a parecchi 111esi dall 'inlerve11to. scicale esistente. . Pertanto 1'0. , a parte l 'abuso spesso dn1~nos<? lloNANOJ\iIE A. L. (lloma) . - Cura ormonica de.ldella terapia orn1onica, ritie~e que s l~ terapia ~1 l 'i pertrofia llclla prosiltta. - Ha u·sato la terapia n essu11 efficacia i1ell 'i1Jertr of1a 1)roslal1ca, e altr1ormo11ica in 70 infermi, pur 11011 avendo potute buiscc il migliorameu to del J)f0 stalismo all a norbeguirli t utt.i co11ferma l 'innoct1i Là della cura. 1nale e,·oluzione ch e quesla sindrome può avere Nelle infezioni vescicali con ritenzione scarsa a11cl1e ...,en za la cura o rrnonica. l1a avuto solo i11su ccessi. Un solo infer1no con . 1 ipri·s tino

1


<< fL POLJCLJXJ CO

L\sro (~. G. (~Iilan o l. I prin1i risllll oli clell ' orrn on ote ra1>ia 11 el 1>ro,sta tisnio. -- Riferi sce s u quara 11la casi da l v( tr u ll a ti co·n o r111 011 e sessu él le n1asrhile s i11tc ti co . .\o n h a o sser,ato speciali in co11,e11ie11lì n è int oJlcrnnz a . i\ elle for111e jnj z ia li co n di .. t1ri a e sc11za ri I en zio11e h a osserYato a tte11ua1:io11e d ci di$t ur]Ji .. nb1Ji e L1ivi e n1ig lioran1e11l o d ell e co ndizj o ni ge n 0r alì 1 c l1e duraYa110 ln11lq c1 u an to l a cura . Negli infer111i con piccola ritenzio11 e i i1 noYe ca i ::irorn 1Jarsa cl el r esiduo , p er s is teYa però Ja cl i uria, in due ca i risultati nul] i. ~cgl i in ft' rn1i co n ri I cnzio11 e i11completa cronica e <li t c n z ione e in quelli co11 ritc11 zion e co1nple1a .cronica n es u 11 risul Iato. Ha a' uto poi d ei rnig l io rn111en ti fu oz io11a li in clue c a si cli ca11 cro del1a pro!" I a I a ed i11 un ca o cli scl ero si d el collo co n re . idu o n o leYo le cl1e scomparre.

pc r cb0 il cle~or~o d e lla 1nalattia cliiferi &"'e n1olto. d ri ca:'o a ca o e frequ e11 li sono i i11igJiora111enti ~l eJJ e 111 n..n ifes tatio11 i clinicl1e i11clipc11cle11ten1ente rla quals ia•si rt1ra o i11 co11seguenza delle co111u11i Dre~crizi on i igie 11 ico-dic letich e e rlel lrattan1e11l o col ca Le I er e. L 'O. ebbe g ià a i11e tter e i11 eviden za qua11to sopra i11 ttu ~u o lavor o l)U}Jbli calo i1clla « Rifor111a ~Iedica >~ d e l 1934. Ricorcla i11fi11 e conie discu s io11i si111ili alle attu ali ·:=; j e rano g ià aY U te oltre 40 a11nj fa qu a nd o era . t =lLo J)r oi:>os lo n ella c ura d e]} 'ipertrofia pro.-1n l i<·a l a Yasectomia oò operazione di Stei11acl1 I. ~1s10 G. (Bari) . -

ca. nella iz)ertrofia proslalica; felice ass.ociazione, in. al cuni casi, della ma.rconiterapia. - Ri-

cord a il tra pian lo d el tes ti colo umano pralicato, d i;-e r i anni fa in un r ite11 z jo11is ta com1Jlcto 11ella Clinica chirurgica di Bari d al prof. Leotta. Ele11ca qu :11c.l i j ca1si tra Ltati co11 propio11a lo -di t elo lcron e, i c uj risultati sono tali a ssolut a 111e11t c 11egé.ttiYi 11ei ]Yro t n I ici di 3o s tadio e feli c i i11 qu elli. di lo s tadio. Ha a ssocia lo Ja c ura orn1onica in pros tatici epici. l oton1izza li e ii1 3llri r esecati p er via transure1r al c e i ri ul tat i sono la li buon i. In ca s i infine di 1° tadio e i11 izio cli 2o s tadio, ma con i'atti di fl og·osi più o i11e 110 111arcata , ha as o ciato co11 su ccesso ]a inarconilerapia, b adand o a n o11 u sare dos i prolu11 g ale, ch e in un pri1no 111ome11t o at1n1enlano la co n g·c·s ti o11c e quindi la di suria.

P . (1..i,·or110) . - Osser vazion,i sulla terapia or1n onica del prostatisrno. - L 'O. co11 siclera11cl o la •s i11clro n1 e urin ari a pros t a ti ca co1ne un a rl cJl c lan te i11a11ife la zio nj d ella crisi di Yecchiezza, rilie11e chr essa b en efic i <le1l 'uso clell 'o r111011~ , solo i11 quanto i1e beneficia l a crisi st essa in g e n e r ale e ch e il b e n e fi c io l ocal e è visibile solo nei r a s i i11 izial iss i 111 i a r e i duo 1ninir110 ecl a , et ti co. I .. ' u so <li qu c~ I i or111011i permett e <li controllare con esa t I czza g li indic i operatori e specialmen le g li i11clic i ca rdio-Yaiscol a ri. \(i g li ornnd o in 111a11ier a non dubbi a le condizio11i ge11era Ji , o ltre ch e a111pliare ecl e te nder e \e incliC'n:1io11i chirurg·icl1e, l a terapia or111onica 1 e11d c pi t1 l r n11qu illo e }Jii1 lieYe il decorso OJJe ra to rio .

c. .

E. (Ro111a) . -

1

Terapia 01111.onica 11el-

l ' i fJe rtrofia della JJr os tat a. Su oltre 200 infer1ni, il ri t 1lt nto i11 cornplesso è f avo r eYol e . In 111o l fi ~~ in1i ii r esiduo cli111inui·sce ino a ll a C0111}) llrsa, n1 i gli or~1 n o tt1l li i ci i. tl1rl'li fu11 zio11a]i. "11 <l<> i ta g l i se ria li òella pros tata l1a fatto d ell e notc, oli con 1: ta la1io11i, con clucl e11d o ch e s i tra tt a 11Plla n1 agg io r par i e <lei ca•si di i j)C rlrofia d el la Yl' r n pro ~ l n t n. <:o!l g·li or111uni l r ~ ti co] a ri. 1ni.g lio ra il t o110 d ell a 111t1scola lut\ l ' l'!:>c ica lc cl1e Ior..,e i ipcrlrofi11a. "\1 coc1c11. Clt ra orn1on ica d ell 'ip ertrofi a. dello. 111·os /u.f a. Prc111elte c l1e 11011 11a ~uf! icente e:-.11er ir n.1.a J)C'r 'alulare i ri":5t1ltali d cll 'or11101101 e 1.\pia. Rilc'a pPrù quant o s ia cliffic ilc g iucli cn r c i 1i,u lt nli <li tull e I<' c ure 11011 radicali , ia i11ediL' h" cl1~ c hiru r!!ir he, d ella ipertrofia pro latica,

~f.

(Palc rn1 0 ). Gli or1noni sessu<..1l[ nella i1>ertrofia pro.·ta.tiça. - L 'O. e amin a l e ba-1 cle lla teoria o r rn on ica n ella spiegaz io1 1e <lella iJ)ertrofi a pros tatica e non troYa ch e ancora ~ ia J)erfe t1 a n1 e11te dimostralo l 'i11fluenza della d e f'i cen za or1noni ca , ullo SYiluppo del] 'ade11on1a , 1a11 lo }) ÌÙ cl1e preced en ti esp erie n ze avevan o i11Ye<·e di111ostrato 1'influe11za della ca lrazio11e st111a regre~ ione dell 'adeno111a s tesso. Ad ogni 111od·), u11 eri ori ri cerche ·.:: p eri111entnli, praticate con criteri i>it1 !)reci si, di n10 .. 1r er an no '-C r ealn1c 11lo l a t e ra1>ia or1I1onica ])olrà evit are l 'i11~org-err d e 11 'acl enorna, ciò cl1e doYr('~)])e Yeri[ica r s i se la t eoria è esatta. <)uan lo al le applicazio11i pra tielle del] a tera}Jia orn1 011 ica i11aschilc, l 'O. , in ba se alle s ue esperie11zc, 11o n cred e di poter affer1nar e che que~ ta abbja una inf1t1enza np1)r ezzabil e s ul YOlu111e <1<'1la }Jro ·tata e sul fattore rit enzione. H a 11otato be11sì , c h e , i11 un a notcYole perce11~ ti a le cl i ca si tale terapia esercita una be11efica 1zio11 c ullo s Lato ge n erale dei pazie11 ti e ul loro tono 111u·.. colare e, qui 11di, co11segue11t ement e, può facilitarr la i11i11z io11e; però tali effe I li son'.) s ta li tran sitori e lega i i alla rlurat a èle lla t erapia~ rla la . l a ll1a11ca11za (li lllOClificazio11 i })Cl'lll<1I1eJ1 li sull 'albero urin ari o. P.\VOl'ìE

e B ·\REN GHI G. (Genova) . - Ricerca d ell 'or1 ;-io11e gonadotropo ant.eipoifisario nel sa1i9H e elci 7Jrosta.ticì. G li lìO . dopo aver 1)r eYe 1ne n te rìrorclal c al c un e i11otesi t1lla patoge11e·~ i 0r111011 ica dell 'ipertrofia pros tatica, recen len1c11t e pro .. p e tl n ta in base :\i t1rce s i d ella t erapi a con ormon i le I icol ari , prc11do110 in esame l a 1suppo·1a ijJe ral tivj1à g on aclotro})él anteipofj saria co111-e fai tore d e ter111ina11l e la rn a la tti a. C'A> n n1 e toclo bic log jco ricer ca110 n el . a n gue dei pro~ l n ti c i l 'orn1on e gonadotropo. I reperti da loro o l le nt1l i, qual('uno posiliYo, a11ri i11 certi, per Ja i11aggior partr i1ega livi , po sono far p en s are cl1e r eal111e11 te e ~ i t a 11el ·san g ue d e i prostatici un a11n1cn lo cl ell 'or111onc ric0r c ato, p e so p erò a co11centrazio11e in uffi ce nle ad esser e s Yelato. Rit e11go110 tu l la Yia non an cora isufficen le1ne11•.e pro ' a to un 11es o 1)r ecipt10 e diretto tra iperinc r~z i ·J n e i1>o fi "'ari a rcl Ì}Jertrofia prostatic a. ~l1 '\GAZZ l ì\ 1

Ri. ·ul I al i della tera·p ia o·r1n o-

11 i

LtLLA

~1l1 cn ~TTl

)>

E. ( ·a1)0 Ji) . -

La cu ra dell'ipertrofi a clella prostaita. co11 gli ormoni sessuali. - L 'O. h a u "al o a ])Tefere11 za il J)ropiona Lo òi t estos terone , ina l1a p crin1e11lato pure la follicolina sola o a ' socia la . In lulti i casi h a aYuto 1nig lio ramenPELLECCRI.\

lo d elle condizioni gen er al i, n1ig liora111 e11to d ei rli tt1rbi d ella 1ni11zion c 1 ridu1io11e d el r esiduo. Talora co111parsa di ri te11zio11i ac ule totali. Ritien e ch e la cl1ra sia a·ssolulan1c11te innocu« e ch e JJOssa e sser e i111piega la co11 u cce·s o allo scop o -il i preYe11ire o a rrc~ l are l a 111alattia ai su oi pr i 111i s in to rn i.

-

_____

/


SEZ IONE PRATICA

P1s~N1 G. (~Ijl a 11 0) . Terapia orrn onica nella i[Je rtrofia prost at ica e 11elle ritenzio11i vescica li di urigin e ce r vical e. Co111.unica i risultati ottenu-

ti in 40 casi di pros talisn10 con un tral tame11 t o di o·r111011 e n1 a ..cl1ile s i11le lico (pro]Jion a to di tr~ 1 o·s t erone ) , ia ll '"' él n· lo d osi t erap eutich e m edi e basa te s u 10 111111. })ro clie di j)Topionat o di tes to-. terone, s in u . anòo dosi coisiclclel le aggressi Ye di 40 mm. di })reparato JJro (lj e; i r isulta1i sono identici ; cioè a Yolte di scr e ti :i;nig·lioramenti ui . i11lomi subiettivi, però spesso saltuari. qu nJch e 1·ara volt a (un ca·so solo su 40) riduzione 11 o teYole o scorn parsa del r esiduo. l\ilai la prostata risulla riclol ta 11el su o Yolurl1e. I casi più i11fluenzabili <lalla cura so110 qu r lli all 'inizio d e11 a n1alal li a con ~carso residuo asettico. Invece l 'effetto è sen1pre apprezzabile sullo stato generale e sp eciale s11l sist ema circol at orio , per cui que. La terapia l1 a J)iù ch e tutto ragion e <ii ri111aner e co111 e efficace complem ento p reparai orio cl ella terapia rnclicale chirurgica . RA1l\ror.n1 e;.. (Ro1na). -

.

Stilla

terapia ormonica

ipertrofia prostatica. -

L 'O. h a pratitato Ja cura or1nonica in 44 casi cli ipertrofin d clJ n pro•st a ta: cli (lt1c. I i 2.5 él pparten gon o al repart o nrologico d el P ol icljn ico g·li altri all a pratica prinella

,·a ta.

L 'O. divide i 11r os l a I ici in tre g·ruppi: 1° grt1ppo - prost a ti ci con rli s lurbi subiettivi cons i ~ l enti in 11ict11ria, p oll nC'l1it1ria, attesa n ella min zio n0: ln ques ti n1alati i JJreparati ormonici sia di e~ tratti, sia . inl e lici h anno cl at o n etto inigliorame11to; 2'° g rU])p o - pros tatici in e1)i. odio <li ritenzione acu la : qui i è Yist o ch e l'u so di ortnoni tes ticol ari 11::\ fa tto ·scon1parire ogni (li sturbo, riducend o il re ~ i duo a qlinntità in ~j gnifi ca 1l1 i : ma in questo caso è difficile riconoscere quan Lo ' ia èloYuto a i preparati orn1onici , qt1anto all 'u so 'lel catetere, ai Jayaggi, ecc.; 3° g ruppo - prostatici con dis l11rbi ubietliYi più noteYoli con <lis lensio11e vescicale e res iduo notevole: in qu esti casi poco 0 nulla . i è o tt enuto clall 'u so ili preparati ormon ici. In lutti i inala li il volume dell 'adrlome ])ros tatico non ha subìto moclificazioni co11 l a cura. L 'O. con clude ch e nei ca·si di rile11zion e acu ta, nei casi recen li con scaflso r esidu o l a cura or 1no11ica dev9 essere t entata e sp esso si aYrà esito favorevole. Nei ca i con ritenzione n ot evole, di \·eééhia data l a cura ormonica potrà essere ado}Jerala p er JJorre i inala ti in con dizio11i idealj 1>er l 'interYen lo chirurg ico, unica radical e e vera terapia della ÌJ:>C rl rofia J)rostatica. e SAN MARTINO. N. (Padova) . - Cli ra ormoni ca de ll 'ipert r ofia cle lla prostata. G1 i 00. riferiscono i r i st1lt ati avuli in ·circa 40 proLatici trat la ti con ormoni ses·suali e i11 J)a se ad alcune loro o•s. crYzioni esprimono una ipotesi sul m eccanis1no <lell 'azio11c terap eu Lica e plicata <lagli orrnon i se s u nli mascl1ili e femminili. ){AVASI·NI S.

Sc -\NDURRA S. (Ron1a). -

Risu ltati <iella cura orn1.onica nell'i])ertrofin prostatica. - L 'O. riporta 20 ca i di iper trofia 11ro t atira tratt a li co1l J)rr-

parati or111011i ci. D ieci <li essi, giudicati forrn e iniziali di <li ~ pla ia prostatica in •sogg·etti r claLiva n1e11Le g iuYani con scar sa sin lom atologia cl i11ica 11a11110 r rnlme n le })en eficat o dell 'ormonote1 api a . "Negli al lri di eci giudicate forn1 e n,·a11zate, in sogge tt i ' Cechi - con r e.siduo Ye cicale cospi-

357

cuo - l 'or1no11oterapia l1a aYut o un effe lto 111oll°' 111odes lo. In un ca·~ o co~ l tratta lo ha Jan1 e ntato quaJc bc· inconYenier1 te. Il pro])le1na vi tal e d·a risolYere· secondo i ·o. è di d ecider e fino a ch e punto 11oi sian10 au torizza li a sos l il u ire la c:uréJ chirurg·ica. con qt1 ella end ocrina. SORR EN TINO

ì\I . ( Na j)O}i ) .

Terapia ormonica

L 'O. riferisce quelli che jn base all a su a personal e e·sperienza posso110 ri len er si i li1nit·i e le i11cl icazioni d ell 'or mono l era pia dell 'i1)ertrofia della pro s i ry t a. Le ir1dicazioni sono vasle, n1a benefici e r eali effetti 1si o·tLengono solo i1 ci ])IO. tati c i i11izja li , o a 111odico res iduo, indij)encl e11te111:~ nle dal vol t1n1.e delle n1ase ade110111atose. In alc uni ca i h a sp erirn e11tat o i ·a ociazion e della marconi ter a}Jia con l a somminis trazione <li es tratti s inle li ci tes ticolari , e n e l1a aYuto fa,oreYoli r isult a li. d ell ' izJe rtrofia p r oslatica. -

F. (Le11di11a ra). -

Azione di est ralli di ]Jl'OS l ata s1,i lla diu r esi e su lla calcernia. - L 'es tratSTEFAl'I

di pro..,tata modifica leggermen t e il tasso calccnnico, il piii s pe o aun1 en Landolo, ed in modo più eYidente i1elle fe1111njn e che n ei maschi ; rifluce l 'azot o escr eto co11 le urin e senza in odificare la diures i. to

(<;ontinua ).

l) o l I .

A r~BEnTo 0BEHJ-IOLTZ.ER.

Rammentiamo l'lateresssate moaogralla della Colle· zloae del '' Pollcllalco ,,:

oott. CIULIO BOMBI Chirurgo

Primar io dell'Ospedale « B. Mussolini » • RAGUSA

La legatura dell'arleria splenica Prefazione del Prof. ENRICO GREPPI Direttore della R. Clinica Me.dica dell'Università di Ne

Siena

riportia1no qui sotto l' Indice.

CAP. 1. P RECEJ>ENT STORICI ED EVOLUZIONE DELL'JNTERVE1'ì0. CAP. Il. GLJ EFFEI 11 DELLA LEGATURA DELL'ARTERIA SPLENICA NELLO STUDIO SPERIMENTALE. I ) Modificazioni indotte dalla l egatura dell 'a rteria splenica nel volurne e nella s truttura a n atomica della milza; 2) Modificazioni indotte dalla legatur a dell· a rteria spie~ nica n e lla struttura ana t on1 ica degli orga·: .i emopoiet ici (fegato. gangli linfatici, mid ollo osse.>); 3) M odificazic ni indotte dalla legatura d e ll' arteria splenica nella str uttura anato'm'ica del segmento gastro-duodenale; 4) M odificazioni morfologiche e metaboliche in-:iotte :!alla legatura dell 'att~ria splenica nella crasi sanguigna. - CAP. Il I. GLI EFFEll I DELLA LEGATURA DE.l..L' ARTERIA SPLENICA NELLA. CRASI SANGUIGNA. 1) Modificazioni indotte dalla legatura detrar~ teria sple nica nel volume e nella struttura anatomica della milza: 2) M odtficazioni indotte dalla legatur i d e ll'arteria s plenica ~el volume del fegato e nel rec,i1ne del circolo portale: 3) Modificazioni mo- fologiche e metab oliche indotte dalla legatura dell'arteria splenic.i n ella crasi sanguigna. CAP. IV. LE 11\'DICAZIONI CLINICHE ALLA LEGATURA DE.I.L'ARTERIA SPLENlCA. 1) Splenopatie emopa tiche: a) Anemia pemiciosa, b) Sindromi leucemiche, c} Sindromi emorragiche tipo W erlhof; 2} Splenopatie emolitiche: a) Ittero emolitico; 3) Splenopatie prim·i ~ ive o autonome: a) Splenomegalie croniche di tipo congestiti°'sclerotico, b) SindYomi epato-lienali C'YOf"'ÌClie tip:> bari.ti. - · CAP. V . ANATOMIA CHIRURGICI\ B TECNICA DELL'INTERVENTO NELL'UOMO. CAP . VI. LEGATURA DELL'ARTERIA SPLENICA E SPLENECTOMIA. CAP. VII. CASISTICA PERSONALE. Ci\?. Vll:t . BrBUOGRAFIA. Volume di 186 pagine. Prezzo L. 2 O, più le spese p ostali di spedizione. P er gli ab~onati al << P oliclinico n o~ a q.ualsiasi dei r.ostri periodici, sole L . 1 8 franco di porto in Italia , I rnpero e Colonie. Per l' Es ~ ero L . 1 9 - () ·

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Ditta

LUIGI


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358

IL POLJCL1'XICO

Jt. Accademia di Scienze Mediche e Chirurgiche di Napoli. Setiula d el I <l icen1J)re 193C) Pres id e nte: Se u . Prof. G. SALVI

l'aponevrosi prescalenica e I suoi rapporti coi nervi. Do~ Ao10 N. L 'O. riferi·sce i ri ullali delle sue 1 j cerc~e sulla aponeuro i JJre::;calc11ica, eseguite mediante i11iezio·n e sot to di essa co11 la massa di 1~eidn1a11n (carbonato cli calcio i11 etere); questo r11e lodo r encle possibile di rilevare fatti ch e 11on si po·ssono m e ttere in luce con la comune disse. z1one. J.,,a ricerca venne eseguj la da j)prjma per studi ar e in c he 111oclo ·si comporli la eletta aponeurosi n e i rapporti del nervo frenico , i11 quanto che riualch e aulore 11a sostenuto cl1e il frenico, dopo essere rimas to J)er buona parte clel s uo decorso .sotto la Jascia scalenica, a un certo pu n lo perfori l a guai11a per entrare nel torace. L 'O., dopo avere stra1)1)alo il i1erYo frenico co.m e 11ella frenicoexere si al la l~eli , ha i11iettato sollo la .fascia una certa quantità di maissa <li Iieclruann, per cercare di precisare in 111oclo definitivo il rapporto del nerYo con la fascia. Ha ·v isto, ir1vece; ]a massa prendere ·s enz'altro sott o Ja la eia il r)os lo del fre nico; anzi, arrivala al1' ingre~ ·o d el torace, aYviar i 1)er una sp ecie di .canale cl1e aYc' a j11 lull o e per lulto i l decorso del Il. Jrenico e cl1e s i J>rolu11gava 11 cl i11edia.s li 110 fj11 q·u a-s i all 'altezza d ella terza co ·toln , punto in c ui il ire nico era s Lalo strappato. Jnollre ha constatato cl1e lo s tesso comporla111e 11lo ;:ls~ un1e la .fascia 11ei riguardi dei cordo11i J1ervosi del plesso Lracl1iale, i11 quanto fornisce a ciascuno di e si u11a guai11a cl1e l i accon1pag11a ollo la clavicola e anche più in là fin verso J 'a·scella. La ta eia scaJe11 ica, clu1tc1ue, do1Jo aYer rivestito i uervi che •lecorrono al disotto di essa, forma loro una guaina che li accon1pagna abbastanza lon la no dalla loro origin<' . Il co11lrario avvie 11e coi Yasi: questi ultimi n torlo cla alcu11i AA. so110 rile11uti sottofasciali. L ·art eria cervica)e ascendente, la LrasYersa del coll o e q11ella della scapola, ch e han110 rapporti col i1ervo frenico , clcco rrono i11vece al (li sopra della fa ·eia , llè la fa e ia for11i·:'cc g uaina alla su ccla\'ia.

:Ematomi e flemmoni cronici profondi della parete adJomina!e, di difficile diagnosi clinica • B \ I. ICE G. - L. 'O. illu lra clue casi d-i ematomi J) rofondi d r lla parete :-ldclo111i11ale econdari ad c111orragja (te li 'arteria epi gastrica i1el corso di inlcrYen lo p er l o. cura radicale di er11ie i11 g uinali. ))ii fercnzia g li c111alo1ni spo11la11e i da quelli provocali cla i pun li <li vis la a11ato111 ico e clinico stu<l ia la })a logene i della rottura el c i ,·asi epig~strici e <l cllo loro ra1nificazio11i, s la hili scc la ·s ede della raccolla e111 alica n ella gt1aina d e i rc lli e 1101 gras'-O pre pe rilo11 eale, ricl1ia rn a l 'al lenzione sulle po -s ibili cause di en1o rrag ia tardi va e s0prattutto i fe rn1a sulla difficolt à d elJ a cliag n.osi , ch e, spes!:>O, è e rral a, perc hè i d a li e111 eiologici fanno pe11sare al l u n1ore i11a l ig n o. tuclia , i11oltre, un ca::-o <li fl e111mon e cronico profondo paraYc cicale\ cl1c a' c ,·a n1eu lito il tun1ore n 1n l ig no , illu t ranclo il quaclro clinico co11 .dati nJ1 nlon1ic i i11ol lo 11arlico lnreggiati d ella r e-

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g io11e, e la palogc11es i co11 111e11te acce l labili.

cle111e11 li perfetla-

Aiione della follicolina, del fattore gonadotropo dell'urina gravidica e della vitamina B1 sull'accrescimento e sull'evoluilone delle larve di a Bufo Vul garis ,,. MoRAccr E. L'O. 11 a sluclj a1o l'azion e della follicolina (Gy11oest ryl), del fa l tore g·o11aclotropo dell 'uri11a di g·raYida ( Pregnyl ) e <lella vitamina }3 1 (\ -ilaB1 ) sull 'accre, cin1e11lo e sull 'eYoluzio11e delle larve di e< Bufo \ -t1 Lg·ari s ». ha osservato, pe r effetto della follicolin a, i1 et la azione ostacol ante ull 'nccresci111en10 e sulla metan1orfosi; i11vece il preg11yl e la vjtami11a B 1 pur avendo inclotlo accresci111 en lo un po ' più limit a to e leggero ritardo d ella n1etamorfosi r i·spetto ai controlli, 11an110 Luttavia co11sentilo la con11)Jeta evoluzio11e d i un. 11umero cli larve uguale e talora ·~uperiorc a q u ello dei controlli. Ricerche sulla vena fronta;e • G1MIGLJA.No AncENTINO A. - L 'O., specialmente &i fini dell 'anatomia arl istica, ha intrapreso ricerche intese a s tapilire 111ediante dissezioni a11ato111iche i rapporti della ve11a frontale con l 'angolare e la facciale, a stabilire le vie di comunicazione co11 le vene dell'orbita sia , 1 ella frontale ch e d ell 'ang·olarc, a stal)ilire i rapporti della frontale e d ell'angolare con iJ muscolo frontale, col musco lo orbicolare in1es t i11ale di n1ontone (d ella quale è costiluilo il calgtt l J, i11ol Lre nel vivente le Yarie disposizio11i della vena fron lale previo ingor go funzi ona le o durarl le g li s ta Li en10 Liv1 o d1 laYoro, cleler111 in ando al tresì co11 quali r_y.gl1e della fronte e perc iò con la ~o n1 razi0ne di quale muscolo sia concomila u lc l 'ingorgo. Ricerche sul potere antigene del catgut. G1LIBERTr P. L 'O. ha ricer cato se in cavie trattato cor1 catgt1t e ra po·ssibile mettere in evidenza una ipersens ibilità all 'eslratto di i11uscolare inles li11ale d i i11ontone (dalla quale è costituito il catg11t) ect ai sieri di montone, bue, caYallo; ali 'uopo si è ser vilo del nletodo di BattelliF rjcclberger. A"er1d0 ottenuto _risullati co111pleta1nenle i1egativi, l 'O. ha cercato se fosse attribuibile alla st erilizzazione col calore o con lo iodic la p ercl i la d.el n ormale potere a11 ligene delle prot eine cl e lJa 111uscolare inlestinale di montone. ile.. perciò ~ !segu ito ricerche in tal sen iso, otlene11òo la co1npleta conf.3rrn1 dell 'i potl3si avanzala. L 'O. c1t1i11rli conclud e n eganclo che gli operati precedentemente tratlati con sieri elerogenei possar10 presen I are u11a specifica ipersensibilità alle pro~ teine del cC1 t gut. Il Segretario. Ricordiamo l'lateressaate pubbllcazloae: Dott.

CARLO

SANTORO

degli Ospedali Riuniti di Roma

SINDROMI D'URGENZA Cause, Diagnosi e Terapia Prefazione dei Professori TITO

FERRETTI

e

CIOVANN I

ANTONELLI

Uhirurgo Primario Medico Primario negli Ospedali Riuniti di Roma Volume di pagg. XII-396. Prezzo L. 45 , più le s pe~n pc~tali di gpedizione. Per gli abbonati a. qualsiasi dei quattro n ostri Periodici, s:ole I1. 4 1 franco di porto in Italia, Impero e Colonie. Inviare Vaglia Postale o Chèque Bancario alla Ditta LUIGI POZZI editore, Via Sistina 14, ROMA.


[ANl\O \LVI,

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SEZIONE P RAT1 C·\

APPUNTI

PER IL MEDICO PRATICO.

CASISTICA E TERAPIA.

co11 certezza pregresse o concon1itanti l e~ioni viscere 1>eriviscerilic~he de 11 'addorn e. Colecistopatie e mn.lattie pregresse. N·elle donne poi, data l'importanza dei fe'G. ·B azzocchi e G. Conti (/.Ja Clinica chiru1·- r1omeni uteroovaiici quali favore111 i le a ffegico, setten1b re 19J8) ha11no ricer c.a to i prece- zio11i d elle vie biliari specialmente attraverso d enti anamnestici i11 1200 soggetti sicuramen- - squilibri del rica1n·b·i o colest erinico, 11on fa t e colecistopazìenti allo sco]JO di rice1)(a re se n1eraviglia la frequ enza d elle annessiti n ei prealcune 111alattie o particolari con,dizioni pos- cedenti anan111estic i delle colecistopaz ienti , ansano avere una certa in1por1anza n el d et e1mi- che perch·è potre,b·be avere ìmp·o rtan za il fattore infettivo at tra v,e rso la ricca rete li11f~tica 1dsmo d elle cole·cistorp atie. Le affezioni d ella colecisti, distinte n ei 2 che unisce la r egion e u tero-ovarica· con la re!f . Tos·rr. g ra11di g ruppi di forme calcolose e fo:J;me no11 g io11e .sott oepatica. calcolose, -=.·i~ultano n ella statistica degli Autori molto più frequenti n.elle donne ch e n e- Il trattamento chirurgico delle malattie delle vie biliari. gJi uomini (rappoirto di 10 contro l ); inoltre Indicazioni .c o11dizionat~ l->er l 'a~ port.azion el ses~o fen1minile l e fonne c·a l colose sono 11r della ci;-:tifell ea so·n o l 'accum11lar..,i di coJJÌÙ fre quenti di ql1el1e alitìsiac:h e, m en1 r e a cli ch e, .a·ccompagnate da fubbre moder.ata ~ cade il co11trario per il sesso opposto. L 'età speci.a ln1ente d.a brividi; i11dicazio11 i ·assolute rrlaggìorme nte colpita osc illa 1rn i 25 e i 50 so1to empiema; la minaccia di perforazione ai)n1.• e la cl11usura d el coledoco. Bi1nler (ll1 ed . Klin., Tra i preced·enti .anamnes ti ci dei pazienti gli 5 agosto 1938) in una rivista sintetica sull 'arAutori 11on l1anno preso in consid.e razio11e eg·on1€}nl.o rne tte in gu.ardia co11tro l 'as1Jortazio, ·en tuali gravidanze perch è c iò è :t~ to o 0 ·getto n e di cistife llee be ne fun zionanti, n elJ a chiudi un r ecente lavoro di Brn·d·a ndi d etla loro ~ ura .sip·astica del cis tico e d el coledoco, in stessa souo]a di Bol0t,ona. qu.a1lto eh.e in tali casi, 6i d eve contare su noRi!!U~lrdo alle n1alattie riscon1rat€ n cll 'ana ...., tev?lJ di~turbi residui. La mo,r talità , se l 'operr111esi dei soggetti in esa111e è ri u]tato ch e 1'appendicite (12. 08 <J~), il tifo (10,08 <t~) . la r az1oì1e è fatta a t empo, è d·e l 2 ~/o, 1nentre n ei casi ch e si sono trasci11ati a lungo arriva a.I pleurite (7 ,25 %) e l'ann essite (!),20 %) 5on o -!') %. Nei disturbi re · i<lui discinetici ed i11 state l e più frequ·e nti. quelli d élla digestione d ei grassi, si tenterà L'as.sociazione d cll'appe11dicite ro11 lr col euna c ura con le sostan z(; or1.t1ono-si1l1ili d ella cjstopati e è stata messa in evid enza già da parete della cistifellea. fil. molti Autori ed è orinai nota a tt1tti la concezio11e d cl Leotta s ulla « sindro1nr addo n1in alc destra »; occorre però ricorda r e l 'eve11 tl1alità L'olio di oliva nelle affezioni della regione sotto· epatica. ILOn rara ch e una colecistite 1)0~ ·a simu.l are L. Meunier (Pa1ris ·méd., ± ge1111aio l 93•P) diun proces.so app endicolare, si ch e una appenllJOSl ra cl1e l 'in s ufficien za della secrezion e aldioelctomia risulti inefliica oo ·ed' iI1 econ·do tempo s i n1a nifesti chiaramente l1na sindrom e c.aJi1ta duodcllale e sperial1l1e•n te qu:e.lla della cole.c ]stitioa che non ha a lcun r<l'Jlporto con le · secr~zion e biliare s·ta alla base d ella patoo·esupposte precedenti lesioni appendico·1ari. Si 11esi della dispe1)sia e ù ell "u] c,era duodienale. Un·a i erapio, razio11ale, d eve quindi proporsi di d eve inoltre segnalare la maig·gior frequenza della a sociazio11e di una lesione app:endicolare eccilare tale secr ezion e ed es.sa può a1)plicar si a tutti i e.asi patologici derivanti d all ' i11 ·uffiai casi di colecistopatia alitia ira . c1e11za bili.orr. qualitativa e crua11titati va, sia Anch e la prece1de11za ,di u11a infezjo11r eb,e1re il e si voglia agire sulla ce1lu la epatica o . . u lla thi.a11a ad una colecii5topatia è stata ril evata d a co11trazion e d.e lla cistifellea. Oltre alla di 111olto temipo : è orn1ai asso,dato ch e con gran~i.>epsia ed al} 'ulcera duode11ale, tale terapia dissima frequ:enza n ei tifosi vi è una batteriopotrà esser e diretta a11ch e a lutti i casi di licolia e ch e, a processo a c uto ~uarito, il batiasi biliare, di colecistite calcolosa o n on, di ci]lo d el tifo può restare per n1olti 1'\ nni oSipite . , di ato·n ia delta cistifell€a. delle vie biliari o rinv·enirsi n ell 'interno di peric. olecistite P er lottare contro· questi stati , la t erap1ia mocalcoli che in seguito si siano formati. I11 faclerna ha pensato a isostituire la bile de·fi ci€n te ' rore di questa asserzio11e sta la p er centu.a le rnediante d1ei preparati a base di bile o di lieve111ente &uperiore di positività di questo <~strJ.tti biliari. Tale te ra pia , però, seni b,r a ildato an~1mnestic10 nelle forme cal colose in co11f1·011to a quelle alitiasich.e·. logica; è difficile il sostituire con lln m1edica La frequenza d ella pleurite· n·ei preced enti n11ento il litro di bilP. ch e si versa quotidinnarn ente nell'intestino ·ed anche ,ij si arri, 1asse, a11a111nestici dei colecistopatici , m essa in evid e11za dal Campanacci, è stato oggetto di st.t1- · si finirebb,e con l'ind ebolire la secrezione ghiandol!}re. dio d.cl Ruggeri il quale p ensa cl1 c vi poss.n e~sere possib·i lità di rs uccessioni morbose l)leuro In questi casi , invece, la ... amministrazione colPrist iche ~lo qi1 a r1d o ~i po~sano c~C'l11der e di olio di oliv<i costituisce ln sola terapia l og-i1

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.ca, in qua11to cl1:e. e~so fo1·za l 'org·ar10 a con1pi0re la Slla f unzio11·e fisiolog· ica . E::,so, ·del resto, è ·g·ià ·s tato da t e.n1po pre.scriLto ed usato in varie affezioni del g"'€·11eire, _gr.s.tro-iduodenali , lit.i.u1.._,i biliare . Esso· ag·isce s i111ultaneame.r1 te di111iuue.111d10 la secrezione ,g a str~ca e d aurner1Lan.do quella biliare.. L'.A. lo prescrive, con aggiu11ta o non di ~ureo di lirr101 n e, a dosi Yarian1.i d.a uno a 4 · .e ucch iai, di _p refere nzn .al n1.a ttino o fra i IJas:ti. fil.

rassiti 11on ,è risolto defi11itiva111ente. Pare sperime11 l"aln1e11Le escluso cl1e a cari possano passare vivi ~er iì tubo dig·erente. I11vece si sente spesso di reperti di acari rnorti ,e1nessi con urine, spontane.an1e11te o i11 seguito a manoYre t1rologiche. Gli AA. co11~idera110 tali reperti con1e spurii, trattar1closi di cadaveri seccati di acari provenie11li dalla i)aglia o ovatta grezza cLe j11v0Jg·eva g1i stru1r1enti, s lcrilizzati co11 g·li strumenti sle ssi. Nella lett.eratura esiste ur1 caso di reperto di acarj viventi nell 'orina di un g·ia vanes·e, rr1alato di scabbia e affetto di cistite , ch e si cateterizzava da sè ·da an1ti IJer farsi dei lava.g gi. 111 qu.esto caso è evident·e la 1)rovenie11za d·e gli .acari dell'esterno mediante strun1enti. Gli AA. hanno i11vece avuto occasio11e di osservare 2 casi i1J cui appare possibiJe , .anii assai probabjle, che g·li acari stessi siano. stati gi i agenti della affezio11e delle vie uri11arie. In un caso si trattava di don11a di 20 anni affetta .da pielite nella quale non erano . mai stati praticali esami e ndoscop·i ci, in cui si riscontrò .al cateterismo degli ureteri , pr.aticato a scopo diagnostico, fuoTius cita di ac·a ri vivi da an1bedue g·li ureteri. Gli acari a1)p·arte11eva110 alla s-i}ecie Tyro.g ly{lhus. Lo stesso reperto si ebb e in u11 fornaio di 26 a11ni affetto da pielonefrite e ascesso parare' nale. Pur non potendo riferire cor1 sicu1-:ezza agli acari trovati , l e sin·dromi de.i paz. , gli AA. riteng·ono assai prob,a biJe c he si sia trattato1 i11 questi due casi di e11dopar.assitis1110 da acari. Arno CALÒ . 1

Sulla classificazione delle nefriti. Nel n. 46, 14 nove1ttb·r e 1938 da « Il Poli·cli11 icc »è :Lata puib·b1i·c.a la una re.ce11s ione del lavoro di Chabanier e Lobo-Onell s ulla classifi cazio11 e. d:elle n efriti con11Jar so ne H La Presse .l\1édicale » del 27 agosto . In qt1el lavoro g·li Autori . i n1ostrava110 fautori d ella c.1assific.azio11 e d e lle ne.friti prop:o sta ù.a Voll1a1\d e ·F ahr, critican·d o le clas.sifica.z ioiti l;cro1)0 ste da altri Autori, tra l e quali quella di RatlJ e-ry e !F ro!Il·ent. Ora Rather y (J.>resse i11éd1.1 5 llOve111b re 1938) Tjbatlf.i ,a Chab·anier ecl .a Lob·o-Onell di a'rer ·criticata l a s ua classificazione senza conoscerl a o alme110 senz.a averla compresa; espo11e r)erciò nuovam ente la su.a c1.aRsifi1c~aiione ed i principi che l 'han110 i s1)ir.a ta. Tre sono i l)L1.nci11'i ·~ u cui si ba·$a la cla ·sificazion e di Rather v e Frome11t.: ' a) ùistinzio•n e tr.a lesioni .e disturb·o fl1nzionale e ciò pern1·ette di disting·u er e la r1.e f1 o patia ~emplice dall a nefrite; b) asinergie funzionali e ciò perm·ette di s l.o }Jilire 1:e diverse fo rn1e di . que.ste ·n efriti ; e) ri1)ercussio·n e d ella l esio11e r en.a le s11]l 'o rganisnr10. MEDICINA SOCIALE L 'id ea direttri..ce quindi d ella c]aiSsific.azio11e L'assistenza alla maternità ed infanzia in Un· di R a tì1ery ·e Fron1e11t è data d.a llo .st a1o ·d elle gberia. fu11zioni d1el r en.e , in qtranto il r en e r ·u ò esCarne riJerisce L. l\.ol]er ( 1) questa Associasere l eso e tuttavia n on l)resenta:re disturb ! zione (Landie:s Ste·l Jhanie Bund) ve·nne fondata d elle ~u e ft1nzio11i. in pi en.a g 11erra, nel 1915 ed ufficialm·ente riRatl1er"' e Fron1e11L coim inciano col distinconosciuta dal ~liniste.ro d·e ll 'Interno n1e l 1!?17, g uere l e 'nefropati e semplici (i11 cui non esistoper l ' aS1sistenza alla ~1ate rr1ità ecl I11fa11zia. Col 110 di s lurbi fu11 zio n.a li e l.a J.esio11e ren.a le si graduale ristabilirsi d elle normali condizioni 111~t:tni fe~ta soltanto c.o·n nlcuni sintomi di oridi vita, si venne poi anrplian.do, inten.sificangine renale come l'all1uminuria; l '·em.a turia , do1 poi il suo lavoro fino a raggiungie.re l 'atl 'iperten sio1le, ere..) ·d,a ll e nefriti (le quali intuale sviluppo. Essa l1a ora uffici i11 tutti i Covece sono ca r att erizzate da dis turbi delle funzioni renali) . Sicco·n1 c l)Oi le funzioni. r enali . m,uni co11 più di 6000 ab·ila n ti ; agli altri, con popolazione n1inore, proYvede l ' I~titl1to ,di. Sasono n1olteplici e pos~ono esser.e l ese separatanità pubblica. rn e11le (asinergje fun zionali), le n e friti si diL'.A.mministrazione centrale prov,:ede al co11stin~·uono in: 1) i1ef ri1·e co11 ·i n s uffj cienza isolata in cui una sola d e]le fu11 zioni è l esa; 2) ne- trollo ammirtistrativo ed a quello del lavo,r o n·elle organizzazioni locali , sot1o la direzione frite con in~tl fficienze associate i 11 cui parecdi m edici e con la coop erazione di assiste11ti chie ft111zioni .sono alterate; 3) nefrite con insanitari.e ed organizza il lavoro di propaganda suffirien1,e globo.li ir1 rt1i tu11 o o ql1asi tt1tte l e per inezzo di affi ~i , di libri ed opus<:o1i, di fu11zioni sono deficie11ti. F. T osTT. conferenze e dimostrazi oni e co11 un.a rivi ~ t n, Af.ariosi del1e vi~ ltr1narie 1 (1) LtTnwrG Kn_,t_En. Bericht ueber dir Ta1 i g5.e-""'ondo Pfaffenbe ro--J(onische~vsky (f(lin. li'sch .. n. lG . 1937) . il problema della l)Ossi - keit des Loncle SI0ph an ie Lancles i 111 .T nl1re 19~7. bilità di 11na i11 fezion r da acnri ron1e endopa - Ka1orzn, 1938. 1

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lANNO

XJ,VI,

~Ul\1.

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S EZI O~E

che si pubblica dal 1928. Nel 1937 , son o s late t e11ute ~8·13 co·11ferenze) dis tribuiti oltre 60. U.ùU itffissi e varie diecine di inig liaia di li bri ed OJ:.•USCO·l i. Di·pe1td'o no l)Oi dall 'Amministrazio11e cc utra le l 'I stituto R egina Zita (cl1e provvede all 'a~ ­ s isLelnz1i1 socia l e·, male riale, moT1a le e leg:ale d elle madri), la fornitura di latte, il Riparto g i11ecologico-o tetrico ed i co rs i d ' i,~truz i o11 e 1>er le infern1i ere e per 1'a~sistenza m atern a ed in fantil.e. A1laloghi i)r 0\1'v edin1ent.i vi o no lJer l e j)rovin1ce , con 3 16 filiali . 319 l >O.. ti d i a . sist e.n zn. 14 case per le ntadri, 50 per g1i storpi , 21 m a 1ernità, 4 ospedali JJer popJ)a nti e bambi11i , 599 m edi ci, 728 as islenti .. oc iali , 3'5 lf' , a lri c i. 8i 1)rovv.ed e a 111~l1e all e colonie e1$ti ve ecl ni b.a~Ili di lu ce . .... La fecon lla 01.J:er a tl i que. La b ella i t ituzion e h a g ià dato ta11gibili risulta ti , n ella diminu zion e di n1ortalità 111fantile, n ei di t.r etti d oYe s i svol ge questa a l ti vi Là; altro b en e fi co, e f f.e.tl o è &ta to ch e I ' abb a 'an1 er1to d ella J1 at alità è s ta to inferior e in qu es ti clistret1i ch e i 11 q u elli d ove J'A sociaz ione n on <':::.11li ra la ' t1n azion e. fil . 1

l.ABORATORIO L'applicazione dei terreni di Petragnani per Ja ricerca e per la ditff>renziazione del bacillo di Koch nelle meningiti tubercolari.

C:. Abb1:.t (Palli olog icu; lo cliccn1bre 1938) l1a tr11ta l<) in 20 casi d i menin g ite tuib ercola re la ricerca e la differ cnziazio11e del b. di K ocl1 dal lic1uor, eT\1 endo. i d ei terreni di P ctrag naI J i . Quets.ti infatti h a proriof:lLo clue t erreni di' 'er s1, uno co11 g licerina al :) 0/r. ed tin allro co11 oer a ve1,gin e all ' 1 %, cd avverte ch e i11 l)Tatiicia si può riten ere ch e: se da un n1ateriale p1a tologiro sen1inato in tuJ}i di t erren o con g lioeri11a ed i11 altri cori ceTa ' 'c rg in·e si h:. sviluppo abl)undante e precoce in t en ·en o g·li ce·r inato o in e11tran 1bi i t erreui , ·il re p1p o di tub·er colosi è d i 1i1)0 t1n 1ano ; se lo svilu1) po in$Orge prima o olo .., ul t erren o con cera , il cep po è di tipo bo vino. L' A. ha potuto isol ar e in tutti e 20 i su oi ca i ceppi di bacillo t ubie.r colar e; di c1uc ti 20 ceppi isolati 9 .a vev.ano car att eriistich e c ul I u1·a li pireaise del tipo l1111ano', 9 quelle del ti po bovino, Flncl1e dopo J1rolur1g·ata OS$er vazio11e. Due cep,p i , ch e in c ultura , l)er il l or o . \' il u 11JJO nei du.e t erreni a lla cer a e alla ~·liceri11a n on si presentavano cl1iar an1e 11te d-iffeTe·nziab,i]j , furono sottoposti a f}rova biolog ica il el conig lio: questa pro\ a h a mostrato per l 111 0 C<tTat terj del ceppo bo vi1to, p er l 'altro car atteri poco ~hiari tali da farlo ascrivere ai ce p1pi rlett i di tra nsizione . 1\es una differ en za i è µ o tuta acre rt ar e r el&t iv:t 111ente al co ntecrn o d el liquor, all 'et à cle i rrl.alati , al l oro sesso ed al d.el·or . o <'li11ico H

PRATlt:A

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seco nda ch e ·i trattava di cas i clo,uti al tipo cer ofilo (b ov iuo) o a l tipo g·li ceri11ofilo (uin.ano) . F. TOSTI.

MEDICINA SCIENTifiçA Rapporti tra stato del reni ed ipertensione arte· • r1ose. L. Lan geron ed R. Del1ot1 c k (Journ al d es Scien,ces 111 édiG·ales de Lille, 13 i1ove n1 bre 1938) esa11li11ar10 i· r a•p1por t i tra r e11e ed i11e.rte11sione dai vari p unti d i vi ta anatomo-palologico, clini co, s p eri1ne11Lale, fisio -p·a to log·ico e t erape11tico con cludendo ch e l e r e1cre nti acq t1isizioni confe rrl1ano e precisa110 l 'i111flortanza classica d cl r en e n ella iperte11sio11 e, g i.acch è il r e11e pu ò d et erminare l ' i per l en.~ i o n e od esaigerarla. Og11i ip e,r ten s io·n e, di t1na certa int e11sità e durata , i .accompagn a a d isturbi ft1nzionali ed o rganici d el r e11e : per ciò og·11i I er a pia cl1e agisca su l r ene p1u ò m ig·lior.a re i1ote, oln1 ent.e l 'i1Jerten sione facendo· s1;ari re t111a .delle su e cau 5e di aggravan1ento. F. T osTr. 1

VARIA Visita medica ad Alessandro Manzoni. I-~. Ilettica ((Jazze.tta1 d·egli Ospeda.li e delle Cli nicihe, 13' 1loven1br e 19 3~) ri cord a le &offer t'. n ze di cui er a vitlima Ale. andro Ma 11zoni e di c ui e~li ·te&so si lan1r 11la,·<l 11elle s.t1-e l elter·e 11r·ivate ad arr1ici . Se·nliYa de]] e i11quictu(ii11i, d ell.e an gosce cl1 e g·]i ·proc11ravano sc.o.rnggiam e i1ti ed agitazioni in oi;rport abi] i: mal di n er vi , eg·Ii diceva; il nial e d i u11 'a11i1na irre qui ~ ta e sco nten ta d 'artist a, unit a ad t1na salute cagio n evol e co n Li nl1an1•e nte . '"' tancl1ez-zr strane lo .. 11ervavano, un.a l1er e11ne 111alinconia lo occ.u pava, 1)aure sco11osri11te ]o t or111e11taYan o; aveva paura qua11<lo . enti va e11trarL' qual c u110 ir1 ca~a, sop r.ututt o , e er a un o . r011osciuto , ' "' e.nti va l e n1 i11i n1 e 'u riazioni di t em per.atu.r a, 11011 poteva .aLtraver s,a r e da . olo un c-1 pi3 zz3 sicch·è, p1a sse.g·g·iand o, d oveva rasenta re i n1uri. ~fa '}) Ure co n tal i so ffer en ze, la su a a1li m.a r1on n e soffrì. Sen1p]icc e bonario. srppe ri111a11er e pa·drone ·d·i se t es. O· e la ~ua a rtc r1on ."e ppe il grande tor1n e11 lo d ella u a ' 'Ìtn ri111an endo pura e sn na , :3er e11a e gc11tile . 'F . T o TI. 1

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PUBBLICAZIONI R.

PERVENUTECI

indrorne cli L auren ce-i\l oon -BiedlBar del . T ip . Pan sini , Napolj, 1938. G. A. CHrunco. L 'orga,rti zzazi o11e ed il f nn-fonar rnento in A. O. I . 1lell'ospeclale chirurgico da R UGGERI.

ca mzJo 185 « Benit.o 1ì l u ssolini )) . Ti1). S. Bcrnar<l ino , Sienn , 1938. Tn. Cont ribut o a lla chirurg ia cr anica: e1nn fomn

intracerebrale. Tj JJ. S. Bernaròi110, Si0n a. 1938. <\..

R oJ\1ANO.

I portator i e le infezioni la/ enti fa tt ori

ezJide1niologici cle lla polio1n iel ife ani<'ri orc acuta.. l 'in . ;\! irol a i, F irC' n zc, 1938.


366

u IL

POLICLE~J CO >J

[_\~l'io

XL VI,

Nu~1.

8]

NELLA VITA PROFESSIONALE. AMMINISTRAZIONE SANITARIA. Provvedimenti vari. Il ~1inh5 l e ro d ell 'Ir1 Ler110 (Direzione Generale della Sanilà PuJJblj ca) ha clira111at o una circolar~ n. 155, i11 data 20 nove111JJre 1938-XVII su g li an1bulatori ges titi daii medi ci condolti e sulle visite al do n1icili(I dei rnedici conilolli., ed u11a r,ircolare n. 169, jn dQta 15 dice1nbre 1938-XVII, sulle _denu1tzie dei casi di aborto.

Le dt1e circol ari sono riporta·te integralmente in « Forze Sanitarie » del 31 gennaio. Ci esimiamo Jal pubblicarle, in quanto tale periodico Ya inYia lo d 'ufficio a lutti i coll eghi.

CONCORSI. Posti vacanti. APUANIA. R. Prefettura. - Direttore d ella Sez. med. -111icrograf. d el Labo r atorio prov. d'igiene e lJrofil .; titoli ed esami; L. 18.000 e 10 bienni ventes., c. v., partecjpaz.; tasse L. 50,20. Chiedere copia del b anrto . Scad. 60 gjorni dal 30 dicembre. LITTORIA . Co n.sor zi o Prov. A nl.il u bere. Co11cor so, per lit oli ed esa1ni, a tre posti di rliret lorc delle Sezio11i Di spcnsariali: a) GA'ETA-FoNnt; b) PRIVERNO-TERRACINA; e) FoR.J\1IA-~1INTUnNo. StipenclJo a1111uo L . 11 .340, it1rler1nità cr' izio a I t ivo L. 2160, tutto al Jordo rite11ut e di legge Per il ]Jos to rli direttore delle Sezio11i Dispen sariali di GAETA-FONDI, sino a qt1ando non sarà i s l ituila l a ezio11e Dispensariale di Fo11di , i predettj ais egn i 'élra11110 ridolti a L. 8856 lord e p er ·stipen dio e L. 2160 lorde per ind en rlil à servizio attiYo. Età 111a sima a1111i 40, Diplon1a di l aurea nledi<'ina-chirurg ia co11 seguito prima del 31 di cembr e l 924 o d iplom~ abilitazjon e esercizio · i)r ofession c co11 cg ui lo (l a =1lme110 due anni da ta bando. Certifica lo di i scrizion e anno 1939 n ell 'All)O Si11da.cale Medi ci -Chirurgi. Assunzio11e entro trenta g iorni dalla partecipazione della · n orrlina . Sca<le11za 1>cr tutti i tre pos ti il 14 aprile 1939XVlI, or e diciotto. Per chiarime11ti rivolgersi alla S(.'g r Pteri a <lel Con orzio Provi11r ial e 1\n li I ubercol are di Lil lori a. ~frLA

o. Co n.siglio degli I stituf i Ospitalieri . --

Con corsi }Jer li lo li ed esa1ni ai segu enti posti: J)ri1nario medico direttore alla Succul'Sale di Cern usco sul 1~a' ig lio per cronici, stip. I ... 24.000, inden11i là re id. L. 4500, alloggi.o ecc.; primario oculis ta, s lip . L. 7 50; per i due pos ti età limite 45 a.~ aiu lo chirurgo, -s tip. L. 6450 oltre L. 3000 inden11. trasf.: 5 po Li di a sis tenle m edico-chi.rurgo , lip L. 5GOO e L. 360 se rv. al i.; per gli ultimi 6 posti elà limi Le 35 a. Au111enli. 'Iassa L. 50. Chiedere copie deglj avyi·si cli concor so. Rivolgersi al Pro tocollo (via Ospcdnle, •5). Sc&d. ore 16 del 28 rnarzo . PIACE ZA . Consor~io l)rov. .4.ntilubercolare. l\-1cdico direttore della Sezione dispe11sariale. Lire 12.1;.: QO e 5 quadrienni d ee. , trasferte, ecc. Scad. ore 17 clel :31 marzo. Titoli ed e·sami. Cl1ieòere annu111io alla egreterja, 11re .. so l 'An1n1inistrazione pr o' inciale. l{r: .c:10 E'IILIA. Consorzio Prol. . \rii iluberc. Aiuto n1eclico 11cl di pen ario pro'.; titoli ed e::-a-

mi; slip. L. 12.000 oltre indc1111 . serv. att. L. 2 1nila; è co11se11tito il liber o eger c. &ad. ore 18 del 31 m arzo . Chiedere a1111uzio. Rivolgersi alla Segre teria. · RoMA. Atlinistero della M a rina. - Con notificazion e i11 data 8 dicembre 1938, pubplicata nella « Gazzetta ufficiale» n. 22 di ques t 'anno, è stato indetto un conccrso per esami a 25 p osti di tenente n1eclico i11 S. P. E. nel corpo sani Lario militare mari ltimo. · . Le doma11de di ammi3sione al concorso, redatte su carta b ollata da lire sei, d ovranno pervenire nl ~finistero Direz ione generale d el personale e dei servizi militari, divisione •stato g iuridico - entro il 28 marzo 1939, corredate clei documenti pre... critti dalla notificazione s tessa TRIPOLI. R. Pref etlura. - Co11 cor ~o a pasti di 111edico condotto })er i Mt1nicipi di Savratha, Zavia (condotte al Villaggio OliYeti e al Villaggio Bianchi e Giordani), Tagiura (co11dotta a Cast el Benito), Azizia, J efr en (co11dotte a J efren e Giado), Nalut (condo·t te a Nalut e GadamesJ, Mizda. Le prime quattro condott e appartengono tilla 3a categoria con stipendio b ase annuo di L. 15 nlila e co11 diritto a 5 aumcn I i quarlriennalj (li 1/10. Le altre 1sei appartengo110 a1la 4a cat egoria, co11 stipendio base annuo di L. 16.000 e con 5 aurnenti quadriennali. Le ind ennit à coloniali e rli famiglia Yerranno corri spost e n ella stessa misura spett ante agli impiegati s tat ali di p ari ·$ l j11endio . Gli stipendi e le inéle11nità sono ·soggetti alle riten11le di legge. Gli aspira11ti al con cor so, ch e non d evo110 aYer superato i 34 anni ii età, dovranno far perYe11irc alla R. Prefettura di Tripoli, entro il 15 marzo 1939-Xv'II, d om anda i11 car la dn pollo da lire 4 corredata dai docun1cn li di rito . Il limite di età può essere elevato co11le di con su eto. Al concorso possono anche }Jarl ecipare, indipe11d en le1nenle dal limi le di et à, i m edici che })res tino servizio 11elle Colon ie italiane e i sanj tari condotti nominati in ·seguito a con corso ch e si lrovino in servizio in Colonia. L 'esame consiste in du e proYe pra tich e, di cui una di medicina e l 'al Ira di chirurg ia ed oiste1r icia. U DINE. Ospedale Civile. All '8 m arzo, ore 18, co11co rso per litoli eci esami, al primariato di anaton10-!stopatologia; L . 20.000 e 5 bienni dee., oltre inden11. caric:i L. 6000, p artecipaz . ; è inibito I ·esercizio profess. Elà limite 45 a. al 21 genn. Chj edere annunzio . Rivolgersi all 'amministraz. VEN.E:lIA. Ospedali Civili Riuniti. Dirigc11le dell'ambulatorio-dispensario stomatologico; nlle ore 17 del 27 marzo; età limite 45 a. al 21 gen11. ; asseg110 annuo L . 5000. Chieder e avviso. Rivolgersi al Pro tocollo degli Ospedali. Ta sise L. 50, 20. ' rEI"EZIA. Ospedali Civili Riuniti. - Alle ore 17 del Io i11aggio, primario della Divisione Chiru1g ica III; età limite 45 a. al 30 genn .; assegn o a1111uo lire 6000; tasse L. 50. ...\Ile ore 17 del 24 a pril c, a iuti presso le Divil'ioni ~Ierli che I e II ed Olo:ri nolaringoiatrica ; età litnite 35 a.; assegno annuo L. 4800 Rivolger;Si al Pro tocollo. Chiedere copia del })a11do.


(ANNO XLVI,

8]

NUl\'1 .

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SEZIONE PRATICA

RR. Prefe l.ture

So110 aperti i con corsj di seguilo indicati : Condotte me<licl1e n elle province cli: Jl irc11ze, j)e t 10 pos ti, scad. 15 aprile; Lecce , pe r 12 posti, scad. 31 marzo; Li vor110, per 8 posti, scad. 31 marzo, or e 18; Lucca, per 6 posti , scad . 31 m ar zo; Messina, per 4 po·sti, scad. 30 aprile , ore 12; Par1na, })er 4 posti (di cui 1 nel capol. ), scad . 21 marzo; Pesa ro , per· 17 posti, ~cad. 31 nlarzo; Rie ti, per 4 pos ti, scad. 30 m aggio; Torino, per 10 pos ti (3 11el capol .), scad . 30 .

NOTIZIE DIVERSE Corsi di aggiorna1nento per medici stranieri.

L 'I. R. C.E. (Istituto Nazionale p er le Rel azio11i Culturali co11 l 'Est ero) h a organizzato dei Corsi di aggiorn am ento di cultura 1nedica generale p er m edici s trauieri (1) . l~·ssi verranno t enuti probabiln1ente og11i anno, con diver so prog ramma. Nei 1939, es·si avr anno luogo dal 5 al 22 giu gno. Dur ante Jc· prime due settimane i cor i avranno lttogo a li.01na, e nella terza sett i1nana a Bologna, Pavia e :Niilan o. Per qu est'ann o l e m aterie d 'in seg11amento son o ffi é.i 0-CT IO. ob ' s tate scelte fra quelle dove la scienza italiana si è Vero11a, per 12 posti, scad . 80 apr., or e 12. p articolar1nente affermata ed ha assunto una posiLaboratori provinciali d 'igiene e profilassj, Sez. zio11e originale, sia p er le idee d ei suoi cultori sia m ed.-micrograf., r>elle province di: _ p er le r ealizzazionj n ell 'applicazione pratjca. Lttcca, p er a .. is ten le, scad . 31 m arzo; 11 program1na con1prende: Pavia, per assistente, scad. 31 maggio, ore 12; a) sei brevi cor si , di 6-8 ore ci ascuno: ChirurPo te11za, p er coadiutore, scad. 31 m arzo, g-ia (Paolucci , Roma); Ematologia (Ferrata, Pavia); ()re 1 . l\ialariolog ia (G. Bastianelli, Roma); Ortopedia (Dal()oncorsi a premi la Vedova, Ron1a . Putti , Bolog na); Tisiologi a (E. More11i, Roma) ; ~fedicina corporativa (P.e1r agnani , Premio « Guid9 Banti ». Rom a) ; La R. Università degli Studi di Firenze ba11dib ) una serie cl i conferenze su ar gom e11ti scien sce un concorso per il premio biennale « Guido tifici : (Raffaele Bastianelli, Castellani, Frugoni, Banli » . j ~ lituilo coi proventi del fondo raccolto Gemelli , Margaria, Pende, Preti, Uo11dor1i); <Jal dot t. S il vio Dessy, allievo del prof. Guido Banti. fra i 1nedici di Buenos-Ayr es p er onorare e) alc u11e confer er1ze su ar gon1enti di or ganizla 1ne111oria d el Maestro, da conferirsi al miglior zazio11 c s~nilaria e di i)r eviden za sociale; Attività laYoro originale sopra argomenti di anatomi a o dell 'O.N.l\1 I.; Prot ezion e sanitaria della G. I.L. ; Boi s tologia patologica a prefer enza con indirizzo nifica integr ale, ecc.; .etiologico e patogenico. d) una serie di vis it e a Is llt11ti scientifici e ad Posso110 partecipare al con corso s tudiosi italiaoper e cli r ealizzazion e n el ca111po della m edicina so11i r eg11icol i o non r egnicoli o ar ge11tini, purch è ciale , di cui sar el)b e troppo lungo dare una lista. Jc.: ricerche sien ~ state esegu1te in Istituti italiani Citeremo solo le escurs io :1i n ell Agro non1ano e -0 ar ge11lini. n ell 'Agr o Pontino. I lavori deJ)])ono esser e ·scrilli in italiano ·e presentali in cinque copie. I corsi saranno t enuti in li11gua italiana, ma Si posson o presentare al con cor6o an ch e lavori verranno distribuiti eventualmente riassunti dell e già publJlica ti , purchè non anteced enti di due lezioni e delle conferenze in lingua stranier a; su an11i alla chi usura del bando di concorso. domancl a dei partecipanti un interprete sar à a loI concorrenti d ovranno presentare entro il 30 ro disposizion e. g uigno 1939-XVII alla Segreteria della R. UniLa tassa d 'iscrizion e € di lire 300 e comprende l e versità: a 1 domanda al Rettore in carta l egale da escursioni n ell 'Agr o Romano e nell 'Agro Pontino. I~. 4: bì certificato di cittadinan za italiana o ar Gli iscritti h anno diritto a tutte le facilitazioni di gc11tin a~ I laYori sar a nno indirizzati al Rettore cui b en eficiano i P.artecipanti ai corsi di lingua e <lell a R . l -niversità di Firenze e dovranno essere cultura per stranieri or ganizzati d all 'I .R. C.E. reca pitati non oltre la mezzanotte d el termine Per l e i·scrizioni (aperte fino al lo i11aggio 1939sopra 1ndicalo. XVII) e i programmi dettagliati ~ rivolgersi all 'I.R. Il prem io a1nmont a a L. 5000, è unico ed indiC.E. (Yia Lazzaro Spallanzani, 1-J\ , Roma) . visibile. Ptoma, 30 gennaio 1939-XVII. Villa acla l1 a CASA. DI SALUTE pan ora1nica: qui11dici chilom e tri da Roma, corredata ogni moCongressi e convegni. d ern o co11forlo, camere ampie, complessivi 28 vaIl 3o Congre:Slso internazional e di neurologia è ni, affitta si, eYentualmente vendesi. Scrivere: indetto a Copenaghen dal 21 al 25 agosto, sotto Ca111panelli, Yi_a S11stina, 14, Roma. il patronato di S. M. il Re di Danimarca e d 'I i

1

NOMINE PROMOZIONI ED ONORIFICENZE Il prof. Felice Peruissia, direttore dell'Istituto -di Radiolog·ia della R. Università di Milano , è i10n1inato n1embro d 'onore delJ a Società svizzera di Radiologia. Sono t a ti abilitati alla libera' docenza i dottori : Gaetano D(-11 Vecchio e Giovanni Labranca in igie11e: Pietro Ambrosiani in batteriologia; Gaetano Mascia i11 cli11ica o·stetrica e ginecologica; Claudio Parzani ii1 patologia s p ec. chirurgica e propedeutica clinica.

(1) È opportuno ricordare che da varii anni si 1engono in Italia Corsi st1periori di Tisiologia e <.l i i\1alariologia per m edici s lranieri. Il Cor so estiYo {li Ti1s iologia p er stranieri h a luogo all 'I s l ituto « CarJo Forlanin i n sotto là direzione del prof. E. l\1orelli dal 15 luglio al 15 o ttobre. Il Co r o internazion ale di Mal ariologia l1a luogo clal 24 luglio al 20 sette111br e all 'Istilu lo <1 i ìvlalariologia H E ttor e :Nlarchiafava » in Ron1él. . otto la direzione d el prof. G. Bas tian elli. Per eve11luali informazioni rivolger _i al ~ ervizio di ~Iecli cina. Biologia e Igiene clell 'I . R .C. E.


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[A1 NO \LVI, Nu~1. 8]

cc IL POLICLI ~lCO »

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slanda ; presidc11 le cffel Livo r1e ·sarà il prof. Vigg·o Christia11sen. Nell'Ufficio di I)residenza l 'Italia è ra1Jpresentata dal prof. V. 'NI. Buscai110 (Catania) ; Ira i r ela1 ori è il prof. G. C. Riquier (Pavia). Ling u e ufficiali: fran cese, ir1glese, italiano, spagnolo e t ed esco. 'femi in discussione: cc Il sistema e11docrino Yegetéltivo e Ja ·sua importanza in neurol ogia »; cc Le 111 alattie ereditarie del isistenìa nervoso dal pun lo di vis ta della genesi »; « Problemi riguardanti le avitaminosi in relazione co] siste111a i1ervoso perifer ico». Sono in programma trattenirr1enti e gi1 e. Quo le: 40 coro11e (o somma equivalente) per i men-iPri attivi e metà per gli a ociati. Richiedere jl programma dettagliato . Segrelario gen erale: Dr. Kund H. Krabbe, Kum1nenel10 .. pit:alet, Copenhagen K. ; l)er l 'It alia rivolger i al l)rof. ' ' · l\1I. Buscai110, direttore R. Clin. 111al. sis t. i1e1·v. , Cata11ia. .11 160 Co ug·r esso i11ter11azionale d 'idrolog·ia, cli1natologia e geolog'ia rnedicbe è i11detto a ~tra­ ~J_)urgo, n ei locali della Facoltll di medicina. dal1'8 all 'll ot tobre. Relazioni: per l 'idrologia: « 11 tra llan1enlo idro111inerale d elle dermato·si )); <e Per1neabilità e acqt1e minerali »; per la cljrnatolog ia: cc Indi caz ioni e con tro-indicazioni degli $port. invernali »; per la geolo·g ia: e< Le acque mi11erali delle r~g·ioni petrolifere »; per ] 'organizzazione: « Evoluzio11e dell 'attrezzame11to terma1e francese durante gli ulti1ni 20 anti i ». Infor1nazioni presso la seg·reteria generale. In stitut d 'Hy9rologie thérapeutique et clin1atol ogje, place d e 1'Hopj tal 1, ,Stra bo11rg·, l3as-Rhin , Francia. Il 5;) Con gTrsso internazionale di salvataggio e pronlo ·soccorso in casi d 'infortuni si terrà a Zurigo e St. ~1ori tz d al 23 al 28 luglio, sotto la pre. idenza del prof. H. Schaer. Per informazio11i ri Yolgcr si al segr e tario dr. H. Spe11gler, Schmelbcr g lra ~ e 4, Zftrich , Svizzera.

Il 1° Congres o i1azionale portoghese su gli infortuni del lavoro si è svolto dal 17 al 19 noven1})re n Lisbona , J H~i locali dell a Facol là mediea. L 'll ° Congresso brilan11ico di ostetricia e ginecolog ia si 1c1rà a Edimburg·o dal 4 al 6 .aprile. Il princ i1)al e tema di di ·cl1ssio11e sarà il dolore flel parto e i 1ne todi J)er a l Lc11uarlo ; la discu ssione sarà aperta dal prof. ·Cassar ~loi z, di O~rford. Altri argome11t i cl1e Yerranno tra ltal i so110: l 'ipoplasia genitale, la disme11orrca, l 'infezion e tubarica, l 'iperemesi gravidic<l , gli esili delle tossiemi e gravidich e, l 'infezio11e da Tricl10111on a1s. la s ler)lità n1aschile, l 'a])orto abi lt1ale , l 'altività del mio1nelrio. Ospiti d 'onore del co11gre ·so aranno il prof. Wagner di Berlino e il clotl. . R. ~Iea ker di Bos ton. ' ' errà fattn 1111a Yi ita al Di1)arti1nento di gc11etica anil11ale, cliret1o dal prof. F.A.F. Crevv . P er informazioni riYolgersi al segretario tlel cong resso, dotl. Cbalm er s Fahmy Chester Streel 7, Edinburgh 3, I11g hilterra. '

Ln

oc ic là fran ce e cl i orto1)ed ia d en lo-facciale terrà il ·u o }) l'O i1110 congre ~·so il 18 maggio e "<'gu en li , n ei l ocali della Facoltà di n1edicina di Parig i, ~o tto l a pre idenza <li Alberi Beauregardt. I.e cl i 1110 lra1.io n i prati ch e n" ranno e<le n elln « I~col c de11tairc rle P ari », (ru e dc l a Tour-d ',\u. 'c rg11c 45).

Alla Cli!J.ica medica di -Bologna. Co11 r ecente provvedimento S. E. il minis.tI"> clell 'Educazione nazionale 011. Bottai ha accolto la don~a11da di collocamento a riposo, avanzata l)er rag ioui di salute dal sen. G iacinto Violn d irettore della Clinica medica dell 'Università df Bol ogna. Con altro provvedi1nen lo l il ministro ha • nominalo, come successore del sen. Viola, il prof. Antonio Gasbarrini, finora (lirellore della Clinica m edica d~lJ ' Università di Padova. Nel con1un icare al sen. Viola 1'accoglimento della ua domanda, il ministro gli ha tributato un allo elogio per la nopilissima opera svolta nei lunghi anni in cui ha diretto l'insigne cattedra bolognese, opera ch e onora la scienza italiana.

Alla Clinica chirurgica di Padova. Non è s tato possibile- pro,,venere nei termini di leg·ge a ·sostituire gi à da quest 'anno in via definitiva il prof. G ian l\ilaria Fasiani n ella cattedra di clinjca chirurgica , resasi ' racante jn seguito al suo trasferi1nen lo a)] 'Università di l\IIilano. Perciò S. E. il Ministro dell'Educazione nazio11ale , co11 prov~~di men lo telegrafico, applicando una precisa 11or1na co11lenuta i1ell 'al tuale ordinan1ento un.iver ' itario, ha cJj spos to che i:>er queist 'anno il J)rof. Guido Osclladore , titolare di Patologia speciale chirurg ica, assuma l 'i11 segnan1ento della Cli11ica chirurgica ed ha non1inato i11carir ato di Patologia sriecia1e cl1irurg ica il prof. ' ' it torio Puccine1li clella UniYersità òi Roma. Il Puccinelli va a Padova preceduto da fama di scienziato giovan e, ma già valoroso e di abilissi1110 operatore. COsì ])rovvedendo il Mi11i stro 11a as icurato a Padova la r eg·ol ari là dell 'insegnarnen lo u11iversitario e (1ell'attivit?i clinica . Confer~nze

del senatore Guaccero a Tunisi.

Il sen. Guaccero, reca tosi a Tunisi per una serie di confere11ze cli11ich e e di dimostra zioni operatoTie sulle lesi oni co11genite e acquis i1e d egli organi del movir:ne11lo, ha svol1 o il suo cor so pres·so l 'ospedale colo11jale italiano « GarilJaldi n, seguito con vivissi1110 interesse dal corJ)O m edico. Il 10 feJJbraio, 11ella 1sala della e< Dan I e » i] sCln. Guaccero ha tenu to t1na conferenza sulla assi~ten­ za sociale ai minorati fisici ed ai mutilati, mettendo in particolare rilieYo le vaste pro,·Yìdenze attuate dal Regin1e Fascista. L'oratore è ·stato vivnrnen le applaudito dall o scelto i1urn eroso pubbli co, tra cui si notavano il R. Console gen erale, le gerarchie e mol1i medici cittadini.

Nuovo

ordinam~nto

degli studi medici ad A.tene.

Un nuovo r egolamento della Facoltà medica dì Atene, approvato con leg·ge 19 ottobre 1938, diSJ)On e rbe i professori ordinari 11on possono essere i101ninati dopo i .55 anni e non po so110 insegnélre oltre 65 a1111i ; s labi1i sce varie altre condizioni rclal iYe all'età e a i periodi di non1i11a <lei professori lraordinari, aggi un ti, aggregati. La Facol là com prende 26 ca ttedre; a og ni cattedra sono addetti u11 professore ordinario, uno o pii1 profe ori straorcli11ari, due profes. ori aggiunti e quattro profes. ori aggregati. T J)rofessori aggiu11ti pres1ano ser' i-


'

[ANNO Xl_, VI, °NUM. 3]

zio sc u za ~ Lipeudio; i profe ·sori s lraord i nari e g J i agg rega li incarica ti di corsi ricevo110 11.000 <lran1n1e al Jnese. (Q u e ~ le notizi e so no lratte cl alJ n « Presse ~I éd. » {lel 'i gen11aio e del 4 fcbJJrai o 1939).

Un po' dovunque. Il prof. G. San g ior g·i ha ' tenuto, aJJ 'I .. tilul o cli St11cli Romani in Bari, unn co11fere11 za su « Gli aspetti u1iiYersali <lelJ 'ig·ie11e i11 Ro111 a antica>>. Corsi co1npleme11 tari cl 'ig ien e s i terranno n elle U11 iversità di Siena e cli Firenze a partire dal 1° aprile e d al 1° maggio, p er la durata di un })imestre; tasse rispettive L. 3.50 e L. 4;00,50; 1noò alil ~t con u et e . U11 pro11lt1ario d ei cor si di p erfeziona 1n enl o 111edico orga11 izzato in (;.erma11ia è pu])lJlica lo a cura d elJa « ~\e rz llic hc F ortJ)ild ung »; esso con1pre11dc 26 cor si, in 14 ecli , d a l 26 g iu g n o al 26 agosto; ri g l1arda: rnedic i11a i11l erna, chirurgia, radiologia, oftalmologia, d er1n a lologia, urolog ia , p edialria , g in ecologia, co metic a e plast~ca, oto-rino-laringologia . Rivolgersi a1 <l o l I. Blome, Ka i ' eri n Frieclri chHau s, R ohert Koc l1-l)lalz 7, Bc rlin 1',\- 7 , Gcrp1ania. l Jn cor~o flj perf"1. io111\n1 c nl o su lla s lr rililà aYrà luog o a P ari g i, i1ella Clinica ginecologica <l cll '()sp eò a1e Broca (rue Broca 111) <lal 20 al 25 feb hrajo, so llo l :\ direzion e del pro f. Pierrc ~Ioc­ quol; lnssa fr. 150. Rivo]gersi all a segreteria della lt'acoll à di rnedic ina. l\"ei l ocali d el Sj11clacato Nazjo11 al e d ei ~ledi ci <]j Roma l1a avuto luogo l 'assc1nbl ea ge11erale d cll 'A soc iazio11e 0 111 iora ti c a Ita li a na. :È s La lo rleciso di tenere a Rorna, c11tro il corre11te anno, u11 Congresso nazio11al c di n1edic ina on1io1)at ieri. Dal 2 al 4 rnarzo so110 ind e l le a « Gior11u le medi ch e fran co-jugo ·] ave n.

371

SEZION E PHATJ CA

Pari oo-i l e

L 'U11iYersità di Parig i , in colJa])oraz io11 e d elln Fondazio11e Rockefell er, h a fonda lo la cattedra di ncuro-chir11rgia e l 'ha affidata nl pro f. CJoris Vin cent. « L ::1 Cli11ica Oslelrica n 11n ca1npiato il r10111 e in << La Clinica Ost e trica e G inecolog ica », rr1eglio ri-

spondente al uo co11tenulo e in armonia col li 1olo ufficiale dc ll 'in cg11a111 c11 lo.

L ' « Arcl1i,·io Ilalia no <li Scie11 zp J11 edicl1c colot1iali e di parassitologia H, ch e si pul)blicava :1 Modena, n ella Clinica d cllr mala Ltje 'tropicali e subtropicali dire tta dal prof. G. Fra11cl1ini , è ora passato a Roma, n ella Clinica 01no11in1.a diretta dal sen. prof. A. Castellani. « L 'Attualità 'Medica n ha pub))}icato lltl r1u1nero 11lonografico di ostetricia e g i11ecolog ia; esso r ecn un buon rcsoco11to d el congresso sulla s p ecialità , adu11atos j recentem e11le ~ Perug i::\, alcuni articoli su pro})jr,n1i 11t1ovi e su arg·o·m r.nti vari, i1 otizie; è corredalo <li folog"I·afie e di riu•scite caricature . « C.osmobiolog·ie »

\ t1n p eriodico lri111eslrale concernente le r el azioni tra l 'u11iYer o e la Yiltt ; le pri111e tre an11a le for1n ano tre volun1i, c l1c po1sso110 venire richie·s l.i alla segr eteria , via Veròi 24, Nizza.

11 ile In1peralore i è con1piacit1lo di con sentire a c h e j} g rande O.. p edaJe S::tnatoriale cos truito <lal -

l ' l~ Li lulo ~azio11ale l ' a sci·s Lu clel]a Prevjtlc11 za Sociale a Napoli, i1ella loca] i là dei CaÌnalcloli , vcu ga intitola lo al Non1e Aug 1J s lo d ei Pri11c i1)i cli Piemonte. 1

11 <loll. G iu se1Jp e

~larc ucc i ,

assis le11le })resso ] a R. Clinica chirurg ica cli Bari , sarà g·rato a que i colleghi i quali , ave11clo scritto intor110 alla plosi r enale, g li u scra n 110 l a cortesja òi i11viarg]j g li estratti <lei propri lavori r cla l iYi all 'ar go111e11 lo. Su i11vito cl el prof. J e11lzer, dire ltore <l olla Clini ca chirurg ica d ell 'Un iYers ilà di Ginevra, il prof. Chiasserini ha lenuto, l 'l febbraio, una lezione agli s lud enti i11 quella cl i11 ica cl1irt1rg ica e il 2 · feb- . braio una confe renza alla (( Soc ié lé n1 éclicale » di. G i11evra. ,

Il clol t. .J . Corlezo, cl ire I lorc del la « Semana Méclica Espafiola, ha da lo i) r ecise i1o lizie sull 'orrr 11do rnarlirologio cui , 11e1la Spagn a r o sa, so no st a ti soltopos.li i11olti medici con..trari aJlc ideolog ie comu11is le. Nella sola prov.iJ1 cia cl i l\l[a laga, durante i pri 111i 111esi di avYe11 to clcl Jnarxis1no, furono u cci si 18 medic i , guasi lutti municipali (condotti ) : a1cu11i di es i , clopo e er e . la ti ·so llOJJOs ti a ra ccapriccianti sevizie . No11 pochi h onno procl amato fi110 all 'ulti1110 l a l oro fed e 11 el trionfo d ella Spag n a nazion ale. 1

Tra g li Os1)cd ali l~iuni I i d i llo1na ed il Governa tora to so110 in cor:so tra l tal ive per In cessione :l ques l 'ul UJno d el com plesso di fa])])rica li cos lilt1en li l 'ex O 11eda le d ella Con·solazio11e, d ell a superfic ie di niq. 7000 circa. 111 lale area verrà l)fOl)a.Pil1nen le cos lruil a l a nuova sed e clc11 'Uffi c io di Jg·ien e e Sll11il à d el GoYe rnaloralo. Il j'arrnacis la H arolcl Wnlkins, autore cle11 'e1i sir e< ~Iassen gil n cl1 e JJroYocò n eg·li S la li lJ11iti u1H1 se t la11ti11a di rn orti, i 8 u cciso. Si è in at1gurato 1'a nno accad en1 ico d ell 'A.ccaclemia m edico-chirurgica del Picen o, con una confer e u za d e l prof. 'Vittorio Pulli, dirc i lorr d ella Cli11ica orlopedica clcll 'TJ11iYersità rli Bologna e <lel 1'I Ulu lo 1-lizzoli, 11 « L 'osteros iulcsi 11 el lrallanlento delle fratture cl el collo cl el fcI1'lore ». I .a sig11or a Cleo11ice La11 1.:ani l1a lcg·a lo c irca rnczzo n1ilio11c all 'Oj)era Ma ter11ità e lnfa11 zia di Lo<li , nffi n ch è ia cosl rui la una Casa della Marlre e cleJ Fanciullo, cb e riuni sca gl ' i Lituli d ell 'Op er a : n•. ili nid o, refettori n1atcrni , ecc . L 'eser c ito russo è ~ t ulo dola lo cli 111 a11telli prole l t ivi co11tro i gas di g·uerra , Ìlel lipo di quelli u sa i i dalle squad.r e {li cli i11fezio11e. Il J11antello an ti-g·n1s è con sid erato come j)arte esse11zial e c.lcll 'ee nlo , i1on meno indi ·p en sabile d ell a q uipa<rO'iam 00 • d ' 1nasch er a; ma , siccon1e d opo con1an11nato e' esser e sosti lui lo da u r10 nttOYO, n cces'"' i I a un rifor 11i111 c n lo ingen Lissin10 (Brtix. -1\tféd . , 29 gcnn . 1939). Srro11d o i dati rlel cc Bril. l\1ecl . .Tot1r11 .n, or g·a110 uffic iale cl ell 'Associazione Medica Br1 lan11ica, al 31 <licenlbre 1937 l 'Impero britannico contava 60.163 lr\edici, ossi a 20.350 pii1 él i l r c11 la a nni o r sono; l e cl onn e figura110 Ira ess i in ragio11e d el 10 %, n1e11lre fra gli studen ti. in lncclir in a le d o nne raggittng·o110 il 16 %. Al Jabor a to rio de11 '0sprd al c cl i Sla11 lcyYille (Congo ])el ga) è slata annessa u11a ·cz ion e d ' i ·lologia p a Lologica, ch e h a lo 1s copo cl i accr rl arc l 'e-


372

« 11. P O LJ C LDNJ CO »

ver1 luale esislenza della felJbl'(' g·ialJ a d e lla « sil' ;es lre ». In detta sezio11e sj proced erà a ll 'esam e s ist e1na lico d el fegato rl egli indig·c11i n1orti per 111al a lli e febb rili ac ute . La direzio 11 0 cl i essa è nffidata a l d o lt. Liégeois, g ià in vi a lo in mission e a l Bras ile per ap11ren<lc r e i 111 e lod i cli ri cer ca e di J)rofilassi in11) iegati in que lo l 1 ac.. c da l cc Servizio ari li-an1 arilli co ».

Una crociera organizzal a d a « J~ruxe ll es-l\1Iécli­ cal » s i effe ttuerà in Egitto, con e ctrr ione n el 1'Alto Eg il lo. P ar le11 za da ~Iarsigliu il 31 n1arzo, s ulla 11 a Ye d i g ran lt1 so cc lt'rlix Rot1 ·sel n (st azza nte 21. 115 t on11 ellale); ritorno a Mar•. ig lin sulla · n ave « Mari c lte Pacha », riccam er1te al lrezzata ; itinerario: Porto Said , Cairo, As mara , Lud sor (vall e d ei Re) , Cairo, Alessa11dria. Prczz i. : i11 1a cl a .,_ se s t èrline 65, in 2a cl asse ' lc r linc !54. RiYolg·er s i a: Cr oi ièr e « Bruxelle -Mé di cal »L ])oulev. Ad ol plte -l\1ax 29, Bruxelles, Belg io. Un ~on cor o ch e pre11cle non1c d all a co1nP.jania ig n ora E1 ic1e Pj ccinjn i l r a1n ezzi , rnaclre <lcl prof . Prass i tele Pi ccinin i, presid ente 011orario cl ell 'A soc iaz io11e l\[r dici Il a ]i ani Arti ti , è d o ta1o d i 5000 lire di prem jo, der ivanti da un a Fonclazione attt1;1ta i11 Rimini dall o s tesso prof. Piccinini: co11cern e ar gomenti di is tori a in ge11 erale o cli ·stori a lette r aria con particol a r e r ig·u ardo a lla Ernilia-llcmag 11a e a lla Repubblica di Sa11 l\ifarino , o l a Yi la e le o per e <li qu al cuno dei grancl i u o111ini n ati n e ll n Emili a-Rom ag11a e nella Rern1 bblica cito l.l . I inBdici ar tisti 0110 invitat j a partecipare a l co11~orso. Que·s lo i c h iude jl 1° a prile.

qual e d al 12.3 occ u1)a sen11)rC' lo $ IC .. o ecl ifi .1. io, dive11ulo n1onument o nazio11a le . L ·osp edale. o ra ingrandito, comprende 535 posti-le t lo, in 30 sale e 22 camere.

A J\e'v York Yi so110 u11 ccnljn a io cli a111]Julalori, sezio ni o·s11ed alierc e clinicl1c per i11al attie . cssu nli. \ '.. è an cl1c un o p edale 11er ::-oJi i1rg·ri ' Cr1ere i; il st10 personnle inedito ·ecl infcrt11j cre è co1111)osto di n egri . Nei di - Lretli d e l Ci1 e inag·g ior111c11l e col1Jiti d alla r ecen te cà tas trofc tell11rica , le au torit à h a n110 111an<lato ce11ti11aia cl i 111edic i, 1111111er ose sq11acl re d 'infer.rr:ieri, in Ieri treni di viveri , d 'indt1111e11 ti e di m cclicin ali ; sono s tati appro11l ati 1111111 er o, i osp ecl ali da ca1npo e a ttendamenti . J_,a Croce Rossa d eg·l i ,S la ti l T11 i1 i l1a inviato rap irli soccorsi. ~ell 'or ganjzzazio11 e e coll ' in,io cli soccor si ~ i sono di stinti g-I 'ilnlia11i r eside11ti I1 el Cile, i,corfJi cliplo111a t ic i e co11sol ari ila]ja11i òi Lima. ' ra]paraiso, ecc. , il Nt1n zio A1)ostoli co .

I g·io rnali r cca11 0 ch e, i11 'i·s ta delle clifficolt (, cl1e n e lle ri g'ide lagio11i invc.rnalj ccl a cau sa di abp o nd anti i1evica lc i prese11ta110 in Svczin :-. i 111edi ci ch e <lelJl)o110 visitare a111111alati g iace11li n elle ]on Lane e solitarie ca111pag·n e, il Governo Yed esc h a d eliberato cli obblig are lt1tti g li tu <lenti i11 n1edici11a ed i g·ioYani n1e<li ci a frequen tare un corso per sciatori, per jl cui funzionnn1en lo è g ià tata t anziata ln 01111na 11rccssar in.

A DU ..Jseldorf e H a nnover . i sono is li l uite Sta-

Il 4- fel>llraio s i è ole1111e1n e n1 c ji1at1gurala a Vie1111a , n ell 'audiloriurn 1?trt.r iniurn. dell 'Unive r-

zioni diag n os tich e p e r i rnala li di tun1ori. Gli esa111i on o eseguiti gratuilame11te.

sità , la Socie tà ~Ieclica Viennese, costi I t1ila 11 cl nuovo clir11a politico . Co1n 1) re11de 21 Sez io11 i.

L 'osp edale di Monaco-Nym}Jhenburg· è la lo in.g·r a ndilo, portandone la capien za da 333 a 520 pos ti-letto. V i sono o ra r eparti p er inal atlie allergir he, di medico m eccanica, di balneot erapia , ecc. , e un8 sala per confer en ze. Ad 1\nYcrsa (li fo11daz io11e

(l~f~l g i o)

si è fes legg·ia to il 700° an110 dell "Ospedale Sani 'Eli1sabet t a, il

Il Dipartimen t-0 ted esco dell 'eco11omin i1az io11ale 11a cle libcrat o {ii pron1uovere il con su1110 di verdure e di frutta fresche, come pure di altri nlimenti ri cchi di vitamine: i11ollu-schi di 111arc, u ova di certi pesci , aringl1e, ccc., in otte111peran za agl i oò ierni detta111 i del la 1nc<lic ina e clell 'ig iene .

Indice alfabetico per materie. Ad(lom c: 11arc te : c 1nnlo 111i (' fl r n1111 onì cronic i })rofondi ........ . . A tnenorrce : Jollicoli11l1ri a e t10 con1port a n1 . r1e lla ct1ra folli co li n ica . . . 4 mministrazione sanitar i a . . . . . Aponevros i JJr c.._cnl r ni ca e . n o i r np1)ort i CO Ì 11CrY i · · · · · . · · · · · . . · Bacillo di l{ocl1: ricerca e d if fcr cnzi nz. . . nelll' rl1r11ingi li lu]Jrrcolar i Bibl i o ~r ralia . . . . . . . . . . C:n lg t1l: pote r e an lige11f' . . . r.11c1n io lerapia on l iencl o I os · ica .· Coli l e an1cbit a: r t1lireaz. nll 'i li<lina l~ n ce fa lile u111a11a rcl èn~e[a lit e equin a Ern ia \O]u111i11osa d cll 'i1ll es l1no g·ro ~o. co n a d 01enze lolnli e n do l!rc11lari: ir1t c rYcn1 o . . . . . . . . . . . . . . \.li ce nli n: az io11 e d ell 'i11 .. uli1 1a; con -

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len111ora11ea s ti1nolaz_ farn1a rologica d el sis tema n et1ro-veg·et a t. . . . . l1)ertc11 io11e ar leri o a e ~ta l o d e i r eni . La111blja si : sin Lo111atologiri e cura . . . j\Jal a ri a: O])icl e1n iol ogia e para ~ i lologin ~la11 zo11i .\. . : , offcr en zc tl i . . . . . Menopausa :: miomi 11ella - . . . . . . Olio d i oliva ne1le a ffcz io11 j d ella regione sotto-epa li ca . . . . . . . • Parto senza dolore . . . . . . . · · Pertosse: clinica, profila ' si e tcrn11ia . P olmonite franca: rece nti con cet ti r icopa lie e minacci e di ca lacli sn1 j sor inlj .......... . ..... . <.:abl>in: lr~ Ll a n1en t o ro11 b cn1oat o <li 1Je11z i le . . . . . . · · · · · · · · , Yi.fup110: ri cer cl1c ~ul Bu fo , . nlgri ri·:-Urolog in: co11gi-esso . . . . . e11a j'ro11 t nl e : riccr c11 r . . . . . . ·

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Diritti di proprietà riservati. -

N on è cC>'1sentita la ristampa di lavori pubblicati n"'l Policlinico se non in seguito ad autori.aaZione scritta d<..lla redai.ione. ~ vietata la pubblicazione di sunti di e5si senta citarne la fonte. L'EorroRE

A. P0Lz1 , resp.

( .. fnl.'GONt, lled. cnpo . Ro111a ,

~tab.

1'ip . Armani cli l\l. Co 11 rrier


Num.9

Roma, 27 Febbraio 1939 - XVII

ANNO XLVI

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PERIODICO DI MEDICINA CHIRURGIA E IGIENE

fondato nel 1893 da GUIDO BACCELLI e FRANCESCO DURANTE

SEZIONE _ P R A T I C A

REDATTORE CAPO: PROF. CESARE FRUGONI PREZZI

D' ABBONAMENTO

Clinico Medico di Roma

ANNUO AL « POLICLINICO » P ER

Singoli : Italia Ester o (1) ALLA SOLA SEZIONE PRATICA (settimanale) L. 70 - L. 115 (1-a) ALLA SOLA SEZIONE MEDICA (mensile) . . L. 55 L . 66 (1-b) ALLA SOL~ SEZIONE CBlRURGICA (mensile) L. 55 - L. 65 Un nu mero separato della SEZIONE MEDICA o

IL

Cumulativi: (2) ALLE DUE SEZl~ Nl (pratica e med ica) . • (3) ALLE ruE SEZIONI (pratica e chirurgica) (4) ALLE 'IRE SEZIONI (prat., med. e ch iru r .) del la CHIRURGICA L 6; della PRATICA L . 4,00

1939

I talia ~stero L. 110 L. 165 L. 110 L. 165

L. 140 L. 195

SOMMARIO. •

Lezion i: L. Ferrannini: Tumore profondo dell'emisfero cerebrale s1ruat.ro. .Note e contribu t i : A. Sacchetti: Contributo alla terapia ntedica dell'ap,p endicite acuta e sub-acuta con iniezioni di bismuto. T ecnica radiolog ica : P. Cristofanetti: Sul valore della IPOSiz.ione eretta per la diagnosi radiologica di uronef rosi. Su nt i e rasseg ne : SANGUE: L. Cotti : Rilievi casisticobilbliografici e contr~buto personale in merito alla conoscenza &ei rapporti fra anemia perniciosa. e carcinoma gastrico. - G. Di Guglielmo: L a terza leucemia o istioleucemia. - R. R. Sohval: Complicazioni epatidhe nella policitemia vera. - Ch a rles : Qualc he considerazione su l'im.piego del veleno di Both1·ops atrox come emostatico. MISCELLANEA: C. :Cienst: T i·asformazioni nella. dottrina della alimentazione. - J. D . Gray: Una 11uo va fo1·ma epidemica? Nausea e vomiti epidemici. - Plenge e Sohultz: Reperto d'autoipsia e psicologia medica.

Notizia bi b liog rafica. - Cenni b ibliograf ie•. Ac cadem ie, Societ à Metiiche, Congressi : XVII Congresso d ella Società Italiana di ·urologia . Appun t i pe r il medico prat ico : CASISTICA E TERAPIA: Lo sprue endemico. - La sieroterapia anticolibacillare nelle appendiciti g ravi. - Le poliartriti tubercola ri a ssociate ad altre lesioni. - Frattura della gaanba ed embolia ipolmonare a p.Seudo-sindrome addominale. - Ostosi e periostosi n ell'avita1minosi cronica. SEMEIOTICA E DIAGNOSTICA: Tunportanza dell'elettrocard1o·g ramma nei disturbi di itITorazione del mioc~ rdio. ~1EDI C INA SOCIALE: Una legge sp eciale per .prevenire l'eclampsia puerperale? - MEDICINA SCIENTIFICA: La fun ziona lità surrenale n ella 1na laria. NOrE ::>TORIC1iE: A proposito delle larve di mosca nella cura delle osteomieliti. - V ARIA. Ne lla vit a professiona le: CultJura, superiore. -· Concorsi. - Nomine, p.ro m ozioni ed onorificenze. Noti zie dì verse. Ind ice a lfa bet ico per mater ie.

LEZIONI

1nalaria, gu arita con la cura chininica; a 18 anni è sposata ed ha cor1tratto infezione blenorragica e forse anche sifilitica , per cul si è curata irregolar1n ente ed in completamente ma senza conseguenze per la prole, m e ntre il mqrito poi è morto a 49 anni per probabile neoplasia epatica; è ·stata operata per appendicite acuta a 36 anni; a 45 in Clinica ostetrica di isterectomia parziale p er fibroma uterin~, ch e l 'aveva fatta a lungo soffrire; ed il 26 maggio 1936 in Clinica chirurgica di ampu tazione d ella mammella destra e svotamento d el caYo ascellare per carcinoma. Dalla morte del marilo, avvenuta n el novembre 1934, essa ha presentato un mutamento di carattere a tipo d epressivo, conservando per altro quasi 12erfettamenle integre le condizioni mentali. Il 10 se ttembre 1937 per qualche istante è s tala presa da vertigini rischia~do di cadere a terr~; e dopo d 'allora ha cominciato ad irritarsi sen za ragione ed a piangere con grande facilità anche per cau·se banali ed insignificanti, a dim enticar cose e fatti della vita ordinaria avvenuti anche da poco, tanto che spesso ha riso di questa deficienza mnemonica. Verso il 20 dello stesso inese i suoi familiari ha11 nota lo che nel parlare le si deviava in alto ed a sinistra la rima orale, la pronunzia non era reg~lare ed i nomi a~ch.e degli oggetti più comuni erano SJ?e&so scamb 1al~ . Poi essa h a cominciato a camminar male ·strisciando un po ' l 'arto inferiore destro , e quindi

I STITUTO DI CLINI CA ì\ilEDl CA GENERALE

E

TERAPIA

CLINICA

R.

DELLA

<t BENITO MussoL1N1

»

UNIVERSITÀ

IN !BARI

Tu.more profondo dell'e misfero cer ebrale sinistro. Prof.

Lu1G1 FERRANNI NI,

direttore.

Lezione clinica (1)

M'induco o·g gi a presentarvi questo caso non solo e non tanto per l 'importanza che se:mip;re ha lo studio di un caso ·d i tumore cereb·r ale con i particolari, per giunta, eh.e sentirete - , quanto e soprattutto perchò molto faciln1ente ed a J)reve .&cadenza potremo, .averne l 'autopsia, c]1e, con1unque, sarà sempre fonte di grande <1.1nm.aestramento . L 'inf~r111a (wfor. Lucia) h a 52 an11i, di Cerignola (J?oggia), domiciliala a Bari, casalinga maritata con prole. Non ha nulla d'importante nella sua anan'lnesi remota familiare. Ad 11 anni ha avuto (1) Del 2 e 4 dicembre 1937.

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« lL POLICLINI CO »

non. ha potuto . muover bene neanche l'arto superi ore omonimo. Il 25 settembre si è recata presso una sua figlia a Milano, o lì è andata sempre peggiorando fino a non poler più camminare ed a perdere involontariamente le urine, mentre si aggravavano rapidamente i disturbi della parola e delle facoltà psichiche. Un medico, che l'ha vista allora, ha sospet lato un tumore cereprale, anche in assenza di ceialen vomiti ed attacchi convulsivi.

c~no~cer sei:np_re le . co·s~ ~iù comuni (acqua, vino,.

piatti, bott1gl1e, b1cchier1, matite) e d'indicarne· l 'u so; molte volte ne ha scambiato i nomi e l'uso ed, interrogala, ha risposto solo con ,suoni inar: ticolati.

Qu·e&ti sintomi psichici, cDsì aggravati , ric1h iamano maggiormente I 'attenzione sia per-

chè .as·5ai intensi ~ia perchè in vealtà eran co m.inciati già ·p rima, nel periodo iniziale della. malattia, la quale infatti ha esordito con quel comb iamento di carattere a tipo d·epressivo, che, per esser5i manifestato in seguito alla morte del marito dell 'infern1a avvenuta n el 11.ove.m bre 1934, era stato diver amente, interp etrato. È seguìto uno stato d'irritabilità e di tendenza al pianto ing iustificato, e poi il difetto della n1emoria, e1 lo scambio dei 11om:t delle cose., ed ancora un· più profondo d ecadin1 ento delle fa coltà p5ichiche sul finire del novembre ultimo, e Ja con1pleta inco cienza di r1u esti ultin1i giorni. 1

Prendeva, infatti, allora carattere la sequela di fatti, che si erano svolti progressi,;amente ir1teressando così ampia111ente l,e diverse. funzioni n europsichiche; e venivano illuminati di viva luce quei preludii ch·e in primo tempo erano passati inapprezzati se non inosservati, e ohe, comunque, isolatamente non avrebbero potuto, mai rappìl'esentave gran che nè essere adegu.a tamente valutati: intendo dire d el mutamento di carattere, iniziatosi fin dal 1934 in coincidenza con la morte diel marito dell 'inftìrrr.ta e poi accentuatosi più tardi dopo l 'attacco v·ertiginoso dello ~corso &e~teimbre, in seguito al quale s'è infiacchita anche la memoria e l 'ammalata è divenuta pure .p:articolarn1ente irascibile. Era un complesso di fatti ch e, soprattutto per l'asse.n za di cefalea con o senza vomito e di sonnolenza e di convulsioni, i11 principio non avrebbe potuto trovare facile spiegazione nè avrebbe potuto. fare opportunamente orientare n,eippure forse in un sogigetto che ave sse i pre·cedenti neoplastici d ella nostra inferm.a - fibroma uterino e carcir101rta d ella mammella - ; ma ch,e da qualcl1e settimana si caratterizza b ene come ii1drome p rodromica e di ·p resu·n zion,e di un tun1ore ·endocranico nel .senso fisico ed anatomico df ~11 a 1Jarola . I segni di cert ezza, intervenuti più tardi con i dislurbi della parola e della m otilità ed il più profondo interessamento delle facoltà p sichiche, han potuto illuminare di miglior lu ce quella incompleta e scialba sindrom·e ini7.iale ch e pot eva essere solo di presunzione. t =na . indrome ne·uro-p ~ichica ad andamento progre sivo senza si11to·~i acuti e carattere infiamn1atorio (febbre, ·ecc.) ha particolare 5Ìg nifica to indicativo. Pe1· ciò il medico interpellato ha consigliato i] ricovero dell 'inferma, ch e è tata portata qui il 12 no·v embre dai familiari , i quali ne h ::tn110 raccontata la toria. 1

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Essa è en tra la qui con pochi decimi di febbre, 111a d alla ·sera stessa in poi è stata sempre apire1ica. Solo poche ore d opo l 'ingr esso ha avuto vomito per rigurgito, ed il 18 novembre pare che abbja avuto un p o' di cefalea. All 'e an1e generale n on presenta nulla d 'importan te; cos lilt1zionalmente è un a brevilinea, giace in decubito quasi passivo, ha aspe tto di intontì la . e clifat Li le bue deficienze p sichiche sono notevoli e sono un tantino migliorate tempora11ean1c11le .. olo dopo le punture lon1bari . L 'i11fcrn1a ora da una decina di g iorni è com plc lan1 cnle incosciente; ma dal suo ingr esso in clinica n on è s tata n eppure in condizioni di ri-

Sono andali di pari passo, dal sette1nbre in poi, i disturbi della parola e della motilità. Poco dopo· I !attacco vertig inoso del 10 settembre la pazienle ha comin.cjato a parlar male e camminar male, poi h a camminato o parlato ·sempre peggio, e finalmente non 11a potuto camminure più n è traltenere le urine. Quando è ver1uta qui spesso spontaneamente ripeteva qualche parola comune (madonna, figlia) articolandola discretame11te; etalvolta è riuscita ad esprimere di1scretamenle qualche suo desiderio (bere, mangiare), tal 'altra ha emesso solo suoni inarticolati dai quali non sempre si riusciva a capire quel che essa volesse dire. Poteva abba·s tanza bene ripetere parole di facile pronunzia sillapan·d ole discretamente; ma pii1. difficilmente riusciva a ripetere parole di pro. nunzia più difficile (trentatree·simo, artiglier1a) di <;ui spesso elideva sillabe o le sostituiva con altre, o faceva seguire alle parole mal pronunziate dei 5uoni inarticolati . Se le rivolgcva110 parole o domande, quando si lrattaYa di cose relativamente emplici ed abituali, ne afferrava il significato e faceva seguire la risposta o l 'azione; ma, quando si trattava di cose più compl e·sse, n on sempre rispondeva o rispondevu con parole, più che con atti, incompren sibili. Non riusciva a leggere le parole scritte e p are che 11on ne comprendes se assolutamente il significato, pur se fossero semplici e riguar{lai1li cose con1uni (pan e, vino); ma par e che l 'interina r1on leggesse speditamente neppure quando s lava bene. Neppure leggeva i numeri scritti di uno e specialmente di due cifre, ·spesso li confondeva e non riusciva con essi neanche a fare un calcolo elem entare. No.n era possibile la 1Scrittura con la mano des tra cl1e è paralizzata, e con la inano sinistra l 'inferma poteva a stento co})iarc qualch e numer o m ollo facile e tracciare il segno d eJla croce. _ . L 'inferma ora non riesce a passare dal d ecubito orizzontale a quello supin o, n è a Lener si n ella stazione eretta. Può muoYcr e liber amen Le il capo e gli occhi.. A destra presenta una deficien za lievis·sima d ella molilità del facciale superiore ed una più notevole di quello inferiore : non corruga bene la fronte, arriccia male il naso, ha la plica naso-labiale spianata, e leggerm ente abbaissata la rima boccale che devia verso sinistra nei movimcn ti della bocca. La punta della lingua sembra 1


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XLVI, Nvl\L 9]

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SEZI OI\ E l'HATICA

deviata verso sini lra in bocca e verso deslrn ai1ch c con la nian ovra cli 01J1)enheim, è prequando n e è spor la fuo~i, ma è quasi perfettasente bilateral111ente, e ch e con l 'emip,l egìa mente mobile, per cui si con1pic di scretamente ìn coin c.id e lJurc una ipoest esia notevole specialmasticazione e la deglu tizi on e. n1ente dolorifica. v· è dunque compromissioL'arto superiore de·s Lro ha il braccio addotto, n e di una e lesa zon,a d el mantello cereb·r ale, I 'avambraccio semiflesso, l.a mano leggerme11 te Ja quale occupa so1Jrattut to l 'em isfero sin·i stro flessa e le falangi in semiflessioi1e; ma la su ~ i1100d in t.eressa anche il deslro, e per tanto non tilità attiva è completamente apolita. L 'arto infep1uò cs·~iC:1-re· es1)ression·e di un.a lesione di focoriore dello stesso la lo è in es lensione ed abduzion e ed ha molililà ridotta n otevolmente e pro- - lajo n1a è pit1ttosto· inclice. di compressio·n e degr~ssivamente dalla r adice alla estren1ità. gli ele1nent.i nervo si rispettivi. Sono normali, invece, l 'a tteggiamento e la m oLe condi zioni dell 'occhio destr o convalida~ tilità degli arti di sinistra. n o il sospetto di una ipnrten sionc endocraniL 'esam e della ·sensibilità, a giudicar e da quanto ca, la quale troYa un' ulteriore conferma n ei le condizioni dell 'i11fer111a permettono di rilevare, ri sultati della p1u nturn 10.m b·a re. Questa, prafa notare una più ch e discreta diminuzion e deltica la il 1± ed il 29 no.y·cmbre, 11a dato esito la sen sibilità dolorifica dal lato des lro clel corpo

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che è q1uello paralizzato. L 'esame es terno dell 'occhio non fa rilevare alcun ch e di abn orme· ma n destra la papilla ottica è scolorita in toto con m argini 1sfumati ed indistinti, e v'è lieve edem a della. retina circumpapillare sen za emorragie. I riflessi addominali sono aboliti a destra e con servati a sinistra ; i riflessi t endinei ·son tutti esagerati a destra ma sen za clono. Bilater alme11te si provoca il segno di Babinski anche con la manovra di Oppenl1eim. . Il t ono muscolare è aumen lato a destra, specialmente per l'arto inferiore. Il trofismo è ovunque ben con servato.

Du11que, l 'inferma, oltre ad ·essere incosciente, è p1erfettamente afasica ed h a una emiplegia spastica quasi completa e· totale a d est~a, ·d1el tutto con1pleta per l 'arto superiore, i11completa per quello inferiore e so·p rattutto per il facciale di cui è quasi inte,ara la !unzione della branca superiore. Ma h fsogmx riotare ch e il .&egno di ìBahinski, provocabile

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sol to forte pre, io11'e (60 mm. al Claude) "'en1 f>ro ad un liquido lim pido incolor·e., con O, 15 %o1di albu1nina, reazione di Nonne-Apelt rteg.a tiva, potere riduce11te normale, sedim,ento 111acroscopicam,e11te 11011 appreu.zabile e conl(.l11 ente solo u11 linfo1ci1.o p er ogni 2-3 campi i11icr oscop·i ci , r eazione di Wasser.n1ann leggerr11ente positiva, i11entre n·el siero di san gue ]a r eazione di Wa sse.r1na11n e la citoch ol son rjuscite n egative. l perten1ione, dunque, ma sc·11 za ipcralbun1i11osi del liquido cerebro-spi11 ale. Più chiara confer111a a11cora ci viene daìl ,esan10 r adiologico· del cranio (fig. 1), ch e, fai Lo n elle due projezioni, laterale destro-sinistra ·e fronto-o ccip iLale, fa i1otare un'evidentissin1a zona di rarcfnzio11e ossea in corrispondenza della r egione parietale di sinistra; la sella turcica poico p rofo.n da e di forma a 1&codella, col dorso sellare n o Le,'oÌmente assottigliato, le 1


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« lL P OLJCLIXICO ))

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apofisi clinoidc c ] >Ostcr i orj 11on l 1iù 11ettan1e11tc riconoscib·i li ; lln H 11icco lu zo1La di calcificazione in co-rri ~po ndc nza dclJa . edc diclla pi11 eale. l\1.a 11essun se.gno tub ero -i11fu11dibola~'e, n e sun.a alt·crazione d el polso d cl 1~espiro e d ella tfilllperatura - trann e i pocl1i d.ecimi di feb bre con i qu.ali l 'i11fer111a -è entrata in Clinica e cJ10 ·· ono subilo .scomparsi p er i1on ])iù i·i c.canparire ~, n·ossuna crisi cp1ile1tiform e, ~olo una volta in p·rin ci1) io Je ve.rtigini e no11 . . aJJ'J)Ìa1no .~P ca ra1 t.eris lic-amc11te i11odifi ca])ili co"i.1 la p·osizio.i.1e d·e l ca po e clel corpo , ecl una sola , -olta ' omilo. È dubbio e l 'infern1a una Rola volta, il 18 no,1·e·m bre, a])b,ja a vtrt.o re.~ln1cnte· lllL J)O', di cefalea : non certo , _.è s.tata cruel la carat~e.rislica oefa lea ·g ·ra,-al i,1 a, ·por:isle111e e rcsisteJ.1te agli anti11c vrulg·jci , .Pie r lo più co1sta11te p er sede preval e11ten1e111e l aterale con irrad iazio·n i v erso l a faccia o l e s•p alle, con esacerbazioni })aro . . si ·ticl1c a tiJ_)O t rafitti,-o - n1a non pulsa11te, co111c J1Pr ~src~~o o t11more ''·a~ scolare ma110· 111.a1lo .sempre più frequenti, e5acerbantesi a ncl1 e p er fattori 111eccanici (tosse, st:irnuto , sfo~zi , cambi.a.m enti di d ecub·i to, percussione) e n elle ore mattuti11e o notturne, talvolta l)Oi dileguantesi l)iù tardi quando si accentuan o gli .altri se.g ni d 'iperte1l sione e si precisano quelli di focolaio. Si p·olr ebb·e anclte sofis ticare cl1e i disordini psicl1ici, p1er quanto pre.c oci e con caratteri di organicità , non h a11 presentato e~·acerba­ zior1i c.ri.tiche; e, p,u r c&se11·do. i n1anifestati con torpore ed irritabilità, non ì1an dato luogo .ad eufor1a con plllerilismo nè a stati ,d e·l iranti e·d a d emenza. ])ossiamo dire, dunque , ·che v'è una sindro1nc incom·pleLa d'ipertensione etndocranica. Gcneraln1ente si os6er, a cl1e una sindrome c linicfl raramente è completa, per cui il suo ttlore non € gr an cl1e attenuato dalla mancanza di qualcuno dei suoi el ementi anche principali; n1a difficiln1ente si cerca la ragior1e della mancanza, come se la sintomatol ogia potesse e ser dominat.a da un capriccio ch e non mette conto d' indagare. Soprattutto p erò quando si tratta d'ipertensione .endocranica. l 'i11completezza della sindrome clinica non è senza valore diagnos tico. A parte che può avent-i una sindron1e d 'ipert ensi 0 11e endocranica se.nza tumore, e che tun1ore arlche voluminoso p11ò aversi, e per· lungn te.m i)o, senza · iperte11sione endocranica se es ~o c;i sviluppa assai lentan1ente ed allora acquistano im1)orla nza i segn i di focolajo ad a11damento progressivo e . enz 'altra s0ddi5farente spiegazi one - ; sta di fatto che la presenzn di tutti i seg11i. della ipertensione, presso che simulla11eamenle con1par~i e di pari passo sviluppali , ~i ha I)iuttosto nelle 111eningili sierose, tr'1umalicl1e o non, come espr es ione di rea1ione encefn lica, per quanto anche in questa una sindron.1e d ' i11erten ione endocrani ca ad elen1enti di .. corda111i ia tutt'altro che infrequeute, e e ne i11lende ln ragione in una ine1

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dis Lribl1zion e delle alleraz ioni flogisti<jl e 00111c i1 clla ' 1 aria l ocali zzazione di un processo neoplastico. Così un 'encefalite. a focolai disseminati può (lare tor1)ore intelJ ettua l e, Yertigini, von1ito e sir1to1ni molte1Jli ci e cliffusi di deficienze funzic1nali , ma cor1 })bea o i1i1ente cefalea o senza r11ai ipertensione dcl liquido cerebro-spinale. Invece Jc n1eningiti sierose g en eralizzate, che ta),rolta fa11no enor1nemente dilatare i ventricoli cerebrali, deter111i11ano sempre ipertensione e11clocranica; e n ella i1i.e11ing ite .sierosa, detl:i j)ruprio ipertensiva roni.plican za endocranica di l)rocc si auricolari, j fatti predominanti 0110 jJrecj , ~am·e.nte quelli <l 'ij)Crtonsione. i\fa 1)81' i11enin aitc la i11dron1e d 'ipert ensione interviene tardivan1entc od incompletamente, e spesso anc11e è costante per la parte direl ta rnentre i seg·ni di localizzazio·n e sono meno C['. raltcris Lici. N.ell.a meningite sierosa, inoltre, mar1ca ìa caratteristica dissociazione allìumino-citolog·ica; e, sp·ecialm·ente n elle forn1e cere])ellari ·O ponto-cerebellari della localizzazione 11a·&ilare, la puntura lombare produce mi.glioran1cnto e spesso guarigione.. La ])reesiste·11za d 'infezioni , l e oscillazioni del d ecorso, la lieve febbre, la prevalenza dei sintomi gie11eralì depongono 1Jer la meningite siero.sa. L ' i11co1npletezza d elJa sindron1e d 'ipertensio11 c endocr anica può esser fatta da una discordanza p er varia entità dei suoi div,ersi ele111enti , o da una parzialità per assenza di alcu ni di questi elementi: le si ndromi discorrl.anti p·o ssono m enare ad una diagnosi che non è di tun1ore e spesso è dei falsi tumori oer ebrali di Cushing; le sindromi parziali assai spesso f.anno no11 s.olo fare la diagnosi generica di tumore, ma 11e indican o o ·p er lo meno ne. fanno sospettare anche la sede. Pertanto J1el caso nostro è una ~in dron1e parziale d'ipertensione endocranica, più ch e una sconcordanza o 1sproporzione tra i diversi elementi di ·essa;' e questo, più ch e sc1Uotere il nostro }»'i1r1itivo sospetto, piuttosto lo ribadisce. Non si è m ,ai detto, e neppur pensato, ch e la sir1drome generica o comune d 'ipertensioJ)e endocranica e quella particolare topografi ca o di sede .siano due ordini di fatto d el tutto diversi o separati e sen za niente di com u11e tra1 di loro, come vorreb1be ora far credere Barré. Anzi. si ,è tante volte ripetuto che parecchi dei segni d'ipertensione endocranica })Ossono &,ervire per localizzare l 'eventuale turr1ore, per modo che la presenza l 'assenza o la diver 5a inten sità di e ·si può fare ammettere od escludere una localizzazione del processo n eoplastico. La sede, soprattutto iniziale, le irradiazioni e le modificazioni spontanee od artificiali d·ell a cefalea indicano o fanno sospettarG b en e spesso la sede di un tumore endocranico; all o ste&so modo come il vomito e le ,-ertigini , specialmente quando assumono alctini raratteri particolari, o si accompagnano con bradicardia e (lolori .gastrici od addomi1

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SEZIO.!. E PRATl l:A

nali, indicano una l oca]iziazio11c bulbare o nel pa,·imento dcl quarto ' 'e11tricolo o n1ell e regioni vicine; e co1ne una indrome motrice particolarmente grave e ben limi.tata denunzia una localizzazione n.ella zona psico-motrice, ccl alcuni c1isLurbi psichici. ])articola1mento intensi o precoci fanno per lo meno ben . aspettare una localizzazione 11el lobo prefrontale. La 1>r.a sen za o l 'as ·cnza di alct1ni sinton1i d 'ipertens.ione ed il loro reciproco rapporto d'intensità costituisco110, clunque, il n1eglio della sindro111e topo~·ral'ì<:'a e· for11i co110 le 111igliori indicazj oni per la cliagnosi di se·d e. In uno studio r ecenti. simo Barré dice di a'\'e<r trovato, in alcuni casi di tumore del III ventrjcolo, una stasi notevole e bilaterale , una i1)erteasione netta d el liquiclo cerebro-spinale con -3& enza totale cli crfa]ra e vomiti ; aggiunge che in parecchi casi di tur11ore d ell 'acquedotto la stasi e la cefalea erano intense ma 1nanca,·ano del tuLto il vo1nito la n ausea l 'ipertensione del liquiclo cerel)ro-spinal e; i tumori del pavimento dcl I\i ' 'c ntricolo talvolta per lungo tempo i1011 <là.11110 altro sinto n1a, oltre il , -omiLo isolato a t.i]JO c<31l·ebrale; in caso di tuinori d el triangolo inferiore del IV ' 'entricolo per rnolti anni può aversi solo una cefalea occipitale, che si cliffo11de i10i ancl1c1 alla fronte, ma senza stasi e senza ipertensione ciel liquido cerc])ro-spinalc. E potrei aiggiu11g·ere che peT tu1r1ori della JJa e e11cefalica ma11ca110 i disturbi della , en sib ilità, •C prevalgono le Jrsìoni df i tror1 chi i.>eriferici dei n ervi cranici; e- ·ch e per tumori della metà anteriore della bas.e., o-ve ] a ,dura li i111briglia e 11e· ostacola l 'espansione e lo ~N ilt1ppo, la con11)re, ione difJu&a non è notevole. Ma l e co.se non procedor1 sempre in un senso così preciso ed anatomofisiologioam,ente1 log ico, tanto. che lo stesso Barré 1chia1na provYi so.rian1ente parados ... ali alcun e sin·dromi, con1e quella di un caso di tun1ore d ei tub·ercoli c1uadrige·mi11i, in cui la cla sica 5indrome ocul o-papillare con notevol e ipertensione del lit1uido cere]Jro-spina le persi &tette sino alla n1orte dell'infermo senza oml)ra di stasi papillare. Questo dipende· dal fatto ch e no·i ig·noriamo ancora il valo~·e di alcuni aggruppamen Li . . inton1aticj , n·ei quali a ndrie bb·e divisa ì.a siri:dro1r1e d'ipertensione in rapporto con ìa var ia lo·c alizzazion e del processo morboso. E, d el resto, p uò i)e rfi110 mancare qualu11que r.;egno di focolajo e quindi qualsia·&i cl1iara sintomatologia di orienta1n.ento per la diagnosi di sede. r:, quando questa sintomatologia o'è., possono mancar.e :rapporti i curi tra essa .e la sed e del neoi)las.111a: difatt.i l 'ipertensione end ocranica e l 'rclc nla c.ereb-rale possono produrre .:;.into111i di p~udo -locali2zazi o­ ne, o p.seudo-sinton1i di l ocalizzazione, 1Per azione .a ùlstanza di n coplasn1a che risieda al trove; per cui i segni di focol.ajo acquistano ta11to più valore per quanlo più son precoci e precedono i seg·ni g·en erali d ;iperte11sione. I tumori non sono i11alat li e _i . . t c1113ticl1e , e, 1

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come l e 1ualattie non sistematicl1e dei centri r1ervosi, non h a11110 quaclri tipici o s indromi funzionali p atognomoniche. Per essi la sindronte di fo colajo, quando, c'.è, h a una evoluzione progTessiva, com'è a-rtc h e per paralisi i>rogi~essiva sifilide cereb~ale e sclerosi disseminata; rr1a in questi ultimi casi manca l 'ipertensio11e endocranica • Com11nq u e, nel ca so nostro son da escludere, o m ·e glio non .son da pi-:endere in co1n s iclerazione, le cause extra-e·n cefalichie del1' iJl·ertetisione: ure1nla, policitemìa rubra, irJert en sione a rteriosa, ostacoli lontani del circol o cerc-»brale refluo com.e per tumori mediasLinici , tu111ori tra encefalo e sc·a tola cranica, ·ecc. E tre Je cause encefalitiche, avendo già escluso meningiti ed 1e ncefatiti, non re1.ano ch e i tumori, si a110 IJure intesi in senso fj &ico. I t11n101:i n1er1ing·ei non produ cono -pe1r solito ipert~ns ione , neppure so n1olto yolu1ni11c)si; ·111a le gon1n1c cleter1niì1ano· ,sempre ipert0n&io11e, 1e nelle mc11ingiti sifilitiche s ubac ule si può avere ipertensione ed edenla pa1).illare : sorlo ot.ti1l1i criterii diag·nostici le· reazio11i umo~ali C(l i risulta ti terap1eutici, che nel 11oslro c~so: - ad 011ta di tutto· -' sono stati c·o 11corden1entc 11eg·a li ri. Le forrr1c tubercolari dà11no ì1Jerten sionc i1el petio·do infiam111ato~ rio, e non rcstantem ente ma' à .. crisi successive; quando il L11b,crcolo è incistato e la mas. a caseosa iso lata da uno strato fibre o, 1'1perle11sione p1u ò nlancare. Non v'l1a dubbio, clu11que, cl1e nella nos tra i11ferma trattasi di tumor:e ·p lfoprio ·d ella ma.ssa encefa1ica. Si tratta ora ·dii deteTminarne la sede pr·e1cisa, in b·aise a quelli eh~ Rii chiamano sintomi di focolajo e ch e in g·ra·n parte, co·n1e 110 d etlo, sono .g li stes i sin L01m i . con1uni cJ,el1'ipertensio,n e endocranica. Ho fatto rjpetutamente rile.vare co1n,c, 11ella n.o tra infern1a, i dis lur'bi p sichici in prjn1a li11 ea e qu13lli mototi in seconda linea son c1uelli çl1e hanno aperta la scena e che semL)re sort pre,1al si. È n,e.Jla n1età anteriore del1'emi8fer o cerebrale <li sinistra eh-e dobbia1no , ctuindi, Jo·c a]i3zare il processo n eopJ.as~ico : l 'emisfero destro può essere solo scarsamente interef-'l..,ato ed in via ubordinata , per le i1io<l ificazio11i dei riflessi cl1-0 ab biamo constatate a sini&tra; clella m età IJOst c.r iore d·ell 'encefalo noi non abbian10 rilevato a lcun segno. di so fferenza. Nella i11età a11terioro d ell 'en1isfero i11i... Lro 11 011 è certo la cortec·cin. ad esser le a, so1pratl u Llo 1)1e•r chè d11ran te tutto il cleco1~0 d ella ·n 1alattia fi11 'og·gi 1'inf er111a i1011 11a })resentato 1 nni fe1101-:L1c11i di ag;itaziono n1otrice, segi1ata111e11 te co11Yu l::,ioni le c1 t1ali n1ai 1nancano quanclo il prooesso 1norJ)oso colpi ·cc la zo11a psico1110Lrice i1ella circo11voluzione frontale ascencle11Le. La se de dl:l tun1ore, dt1nc1u·c, è so ltocorlicale, n e.I ce11lro ovale dell 'e1ni fero ini. I r o o''ei ~i raccolgoi lO a , -c11 ta.g·lio tutte le fi])rc pro, enic11ti clalla corteccia cerebrale, e 1

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cc IL POL I CLJ::'\lCO »

più . ol lo di e. so , J)Crcl1è n1.a11can o del tutt10 i si11Lo 111 i di lesione della b as.e encefalica. E que to tumore clel centro ovale di sinif-:tra dcv'esser i sviluppato, come h o .g·ià dello , a ·ai p iù verso il polo frontale anzi cl1e ,·er . o quell o occi1)iLale dell 'e111cefalo ch e de,'e esser clel ~uLLo int egro ;. perchè, i11entre i di._ or·dini p icl1ici h anno a J?'ert o e sempr.c do111irtato la sc011.a , nulla v 'è di grave o d 'i111portante a carico d1e,g1i clerr1e11ti i1erYo i della i')artc J)Osteriore d eIl ' encefalo. . Più ardu.a , cerLo , è la diag·nosi di natura del tt1mo·r e. cl1e ab·b iamo potuto così ])reci a1n e11tc lc·calizzare. Eleru,enti propri dirett i 1Je1: ii on

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Il fiJ)ron1a })Otrebbe solo ,·aloriz7.:ar e u11a ÌJ)Otesi di glioma, cbe è sempre il tumore di g·r an 111 ng·a l)ÌÙ freque11t·e. nell '.e11c·cfalo; :i11a qui r1on avrebbe altro a1)poggio oltre quello cieco dE:lla stati&tica. V'è da tener J)resen le ancora un altro dato di faL to. (~0 11 u11a cJ·.a si anguigna prcss 'a poco norr:1ale (eriLrociti ±.800.000 , leucociti 15.000, emoglol)ina 9ò, valore globular e O, P8, 1)olinuclea ti 11eulrofili 75 %, eosinofili 4 %, basofili 1 ~~ ' li11f0citi 14 %, inonociti 3 o/r), forme dii 11assagg·io 3 <;t~ , rarissimj eri I reciti nucleati, O, 766 %o di urea) questa don11a clinican1.ente

Frc. 2. CJU< · ~I i.'

diag·nosi, 11011 11e al1Lian10; e tra quel I i Jnd irclli 110 11 è ag·c , ole far 1 trada. QLl''- ·la do nna l1a g iù preceden1 emenl e av t1to dul! tun1ori i. l o] o~·ic am en t e ctivcrsi, come 1la L)O l11to arc(·rtare a11 cl1e il riscontro OJ)eratorio: t1n fil1ron1a 11terino ed un c.arr i110.1na <lclla 111 a11111ì e lla cle lrD. (j no d i eS $l , ed inle11clo e.l ire Jr l C[lrr inon1.a. avrebbe ])O luto be n <ltt l'C' una Jll°Clas la .. i 11Cl C'C r\·ell o. ~·fa [ìCI' ql1esto Jc r caz iou i b ioJog·icltt' Jrc.r qu el <'11c -ra lgo110 - r i a. ~ is to 110 ~a t o fi11 0 nel 1111 ·e rto })U11to: la rcaziut1c <.l i Bo1 l1 rlo t' rin . ci1 n po_ili, a, <1u clln cli Citel li c.lebol1 n enl e l~os itiYa ]>er un o . e.arto di ~oli GOO Jr ncoc iti (cla l+.000 a 13.±00), e tlll Il a clt\ll '<• 111o li ~i cli El~l)crp· dec i.i;an1 e11te 11r o·ati\'a. J) 'altra j)èlr le, se dol)h inn10 riro1lO~ erre cl1c i l1rin\L ~ inl o n1i della 111alattia si so110 :\\"Uli 11el 11oven1l)rc 103-1, o~ , ia 1re an11i fa, Jl<.' lla lun r,.l1 c7za <lcl Len11)0 clccor. o fi11ora n,·r c1111110 ur1 'alido ~1rQ·o111e 11t o co11lro la ipot :::- i cli carc ~11o n1 a. i\\Ynlorato a11cl1 e clal l'a:'se111.a di n1 eta.. la ... i '-!rla!1clolari e cli u110 . tnto C 3 t' l tc l ti co d o1Jo tre ann i di n1 :\l ntti~. 1

on l>i(f.'t)C n La a lc t111 cl1e d i notevole da parte deg·li oro·ani della ,·i ta ' egeta tiva, salvo u11a lieve spleinon1egalia i11 ra1Jp,o rt0 forse co11 l 'antica l11aluria ·cd a nch e coin la i)robab·ile ~ifi]i ­ de. Ma solo a11 ·e ~ ame radiologico (fi g . 2) 1)rec·r1ta -d i11Jinuzion e cli tra5p·a renza ed a:i11piezza dfll 'apice ])Ol111011are destro, g ro.so fo colaio c.Hlcificalo a ll =al tezza del] a . eco11da co tola cli si11isLra (arco a 11leriorc). c1ualch e p iccola calci f'i cazio11r a11ch e i11 c·o rrisp o11dc11za d ell 'ilo (I i sj nistra , lic:Yc diffu a acce11 l11 azion e del disrg·no 1Jol1l1onare, i>oro an)1)ie e cur ioni respil'[• torie. Dunq ll C' a11 cl1e u11 procc o tt1bercolare è dé.l ten er si J>ro:;c nl e, u11 tubercolo solitario dc l 1'C'r,·cllo, déll i110111cnlo cl1 e ogni processo mcnjngco s'è do,~ulo g'ià e. . cludere. E per c1uesta i110Le i <l i)per1a . i J)UÒ o})icttare cl1e un tu~r­ c<J lo clifficilrnc.11te potrebbe in teressare co ì n1111)ian1 ent e le regìo11i c11cefalicl1e. Dt1nql1c : lu111orc e-1)il eli ornato. o o gJio111atosn oppt1rr tul>rr.colo ? l)er cru c:5 ta 1)arlc 11011 1)0 .. o i1111JC'gnarn1i co. ì i1

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SEZIONE PU.\TICA

.decisamente., come 110 fatto p er la diagnosi di ~ed e : me n e mancano g li elementi necessari . titengo però più probabile un tumore epite1io111atoso.: ecco tutto. l\esta inteso, dunque, che alla di.agno1&i di ~e de, 11ello spessore dell'emisfero sinistro· e con sviluppo· più in avanti ch·e in dietro , io sop1raltutto tengo; ma j)er il r esto assicuro solo c,r1e si tratta di un tt1more in sen~o. fisico, prurrile11e:i1do più probabile I 'ipotes i di lln vero tu1nore in &enso anaton10-i~tologico ed a :st.n1ttura e1)iteliale. Comufique ed in og11i caso no11 c'è nulla da sperare, nulla da fare, nulla neppure da t er1Lare. Quando ci troviamo in co11'dizioni così di~})erate noi sogliamo sempre consigliare una .cur<t antilt1etica, e specialmente jodo-mercuriale, anohe se nulla auto·r izzi sia pure il 60·spetto d ella sifilide. 1.F'acciamo così, più che nella ' 'ana &peranza di una si fil id.e nascostissima ed in nessun modo sYelata o percì1è nella sifili de tutto è possibile anche l'impossibile .come diceva, parmi, Ricoird:, percl1è non ci ri111anei proprio null'altro da fare e ' 'ogliaino pur far·e qualche co&a, sia pur solo per ragioni 111orali e tanto .p iù che, ad onta delle reazioni biolog·ich e neg.ative, qualcl1e ragione di s-0·~J)etto c'è nella nostra in~erma. Ma il ca&o attua]e ne\l)pt1re 'quest'assai magra sodisfazionie ci concede. Il tentativo vera10iemte· è stato già fatto e naturalmente è riu·sc.ito ·d10l l11tto vano; ma ora non avremmo i)iù ne·a ncl1e il tem1po per attuarlo. Quef'1t'am1r1alata è arrivata già alla fine; e io tem-evo di non fare tempo a presentarvela ,,i, a sta1na t tin.a.. 1

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J{,f•ICRISI . - L'inferma: pre . . e11lata a lezio:i.1 e 'il ± ed il 6 ·d iic iembre, l 'indo111ani ha rifiutato ·cli r11ar1giare, ne.Jla notte seguent.c si ·è aggravata,, il giorno 8 alle ore 6 ha avuto un ictu5 c<l al]e 6,45 è morta. Il successivo gio·rno 9 il c.ada,rere è stato rna11dato all'autopsia con la diagnosi clinica di tumore profon do - probabilmente epitiejl iomatoso1 - dell' ~misfero cerebrale sinistro,' svi'l1l11p pantesi specialme.nte· nella porzione· ant,eriore. Esiti di vecchi fatti p-0lmo:nari specifici . 1

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dettato dal p rof. •(;. Bompiani. - Cadavere di se~o fer11minilc <lell 'appar'ente età di anni 50, bDevitipo, addoJ ne piuttosto protundente per pannicolo a·c!i.]Joso abbondante . Capillizio abbondante (chio1ne scure 'lunghe). A5senza di ])eli sulle parti .glabre della faccia. Normale <ispelto e confo1 mazione del viso. Multiple ci-catrici anticl1e, l}i an castre da pr<'gresse operazioni chirurgiche·: ] ) in cor1'Ì5pondenza ·della re,g ione emitoracica destra J>er asiporlazione della n1·ammella; 2) in co rri-spondenza ,della fossa iliaca d es1ra come da .appendioecton1ia (che ri.5ulta infatti i)raticata): ~) in corrispondènza della metà inferiore delila li.Gea alba come cicatrice laparotomica mePROTOCOLLO

D) AUTOPSIA.

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dian.a (per a&porlazione s ubtotale dell'utero) . Apparato scheletriJco r egolare. l\ror111ali l e articolazioni e lo sviluppo del sistema n1usicolare. Tessuto• adiposo so·ttocu taneo assai al)bondan.te così ,d a far con sidera r·e il sogg·etto obeso. Apparato circolatorio·. Ct1ore : notevole accumulo ,del grasso sot.toepicardico con p arziale infiltrazione d·el miocardio sottostante. Normale la consi&tenza dell e carni del cuore e lo $·viluppo deille ~ue parti. l\tJiocardio· di colorito cianotico, trabecole piuttosto spesse e r.elativame11te più n ella sezione destra ch e nella sinistra del cuore. Apparali ' 'alvolari indenni. l\ilodico edema C·u spidal e st1lla grande véla della mitrale. Aorta sopraicardiaca alquanto sva.&ata e con note di diminuita elastic ità. Piccoil e placche fiLro-ateromatose in corrisp-0ndenza <legli orifici di origine delle arterie intercostali dal1'aorta. • 1

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.11.pp(J,rato respiratorio . -

P ol111oni espansi i]}er;:ircati nelle sezioni superiori e ant eriori cosicch è i n1B.rgini 's i congiungo110 sul mediastino . Le sezior1i in~erio·ri invece appaiono con1geste. Picço·l a .cicat1 ice apicale del polmon·e sinistro. Ghiando l·e ilari antra.c otiche piccole. t\.ll.a sezione del parcncl1ima si manifesta una co ndizio·n e ,d i edema specialn1ente nel lobo suJ)eriore· del polmone destro, e di bronc.hi,ecta sie circoscritte alla base d el poln1one stesso. .4pparato digere.nte. - Prin1e vie non esamin&te. Stomaco c1ontratto , ' 'uoto di contenuto, con incipiente n1alacia della parete del fondo. Del pari è vuoto di contenuto l'intes tino tenue. Appendice assente. Mesent~re ricco di gras&o, come pu.re il gran.d e omento, ch e si trova raccolto sul margine inferiore d el colon trasvierso. F1egato cianotico. Pancreas. di dimensio·n i e conforrrLazione normali. La ci.5tifellea è ripiena di bile notev·ol111ente pigmentata. · Apparato uro-genitale. - I reni fa11no rile· ' 'are una con·dizione. di cianos i. Peso dei due l'C!J1i (gr. 500). . Dei gen·i!tali interni si riscontra l 'esiste11za del mon cone uterino e dell 'annesso di destra, ~on 0 vaie piccole fibro$e. . .4 ppa!'ato emopoietico. - Milza: picc.ola con f~ ttj di tPerispLenite fibrosa adesiva , con sister11a ·d ei setti e delle trabecole e co11 i follicoli linfatici manifesti sulJa superficie di ta1glio. Ghio.ndole a secrezione interno.. ·---= Ghiandole surrenali: piccole, sottili , co11 !)Ìccolissimi 11oduli adenomatosi della cortical~ .. ~pofisi gr . O, 9 &i tua ta in una sella tu f\CÌ ca Siv asata. · 1

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Esame del · cranio. -

La calotta ·appare spessa e ·pe&ante (gr. 650) e ricca di diploe di colò1ito rosso scuro : la diploe è a lquanto più scarsa nelle regio ni .frontali. l tavo~ati sono i1essi e la sostanza spugnoi::;a interposta risulta piuttosto compatta·. Sulla bozza parietale sinistra lo ~pcssore della calotta è climinl1ito. e la c.alotla è più espansa verso l 'estertno! Sor·10 ac1

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u IL POLICLINICO »

centuate le de1)res ioni corrispond·e nti alle granulazioni del Pacchioni, e così pure le depresioni <lig i Lato iC\ i olchi corrispondenti alle ra111ifi cazio ni tlc\ll 'artcria meningea media. Pic·olo o · Lc:ofilo ~ ulla faccia interna del frontale di de:::,tra. La dura maclre risulta tesa e ini·ettata . Il se110 longitudinale superiore è vuoto di sang ue. Negati v~ la ispezione della faccia interna della dura n1adre di a111bo i lati. Sollevata la dura, Jc. circonvoluzioni cer eb·r ali risultano 6spanse più ch e di norma, a1p piattite, ·e con solchi poco profor1di tra le circonvoluzioni. Lc.-.p to·n1ening i indenni. Negativo l 'e~ am e della base d el cranio. L ' emis~e.To di sinistra , do·p o fis.sazione in toto d el viscere in formalina, appare deformato e più volu1ninoso « i11 toto >>, di quello, di destra. Le circonvoluzioni d'ambo i lati appaiono appiattite, più espanse che di norma, con solchi , tra le circonvoluzioni, ristretti. Le leptoit tening·i non presentano. alterazioni 1P:at0Jogich e. La faccia m e diale dell'emisfero cerebrale sinisLro si presenta . convessa ' 'er so la faccia mediale dell 'emisfero contro laterale, che l ' accoglie in un.a corrispondente dep ressione. Tale deforrnità interessa Boprattutto la sezione anteriore della faccia m1 e~diale cli sinistra. Jl corpo calloso 11on risulta interes ato. Sulla fa·ccia inferi or e <lell '.emisfero stes·so si nota pt1re una maggiore an1piezza della circonvoluzione rn ediale t empora-occipitale. Sulla fa ccia esterna le circo11 voluzioni profo11de dell 'insula di Reil sporgono an ch 'esBe, più ch e di norma , r1ella sci sura di Silvio; ed inoltre s ul lobulo anteriore dell 'in5ula affiora una piccola chiazza, di colorito g ri,g·io g·iallastro, della g rand ezza di un grano di senape" I vasi della base app·a iono inde11ni (pe rtanto la cerebrale n1edia di sinistra richiama l 'atlcn zio11e perchè il lunle sembra scom.p arso: 1na l'esame della 1na, sa occlude11te fa propender.e per la naturq, di coagulo , .anzicl~è di tro111bo: corrispondie. ad un tratto molto circuscritt<), poco dopo la sua ori·gine). Negativo l 'e..,a m c esterno del cervelletto, del i)o11te e del bulbo. Di&La .~c a to il tro11co del cervello dag·li emisferi con la ozio n e bilaterale dei p edt1ncol i oe~ebrali, . . i nota come la &ezione del pc.duncolo di inislra risulti più an1pia di c1uello di destra; la ostanza nig·ra di '·o.emmering· ·è ben inanifcf'ta cl 'aml)o i lati ; n ella ct1ffia a1)11niono netl.a111entc. i i1uclci rossi. Tagli froritali. i pratica un primo Laglio al dinanzi dei bulbi 0 lfattori: n ell' emisfero di inistra ri --ulta ch e il centro se111iovale è più D.n11)io cli que1lo co11trolate.rale e trasformato irt una polLi O'l ia di a petto gelatinoso fluido , cor\ parziale c· ca , azione. {,a . o tanza grigia d elle circo11Yoluzio11i presenta limiti sfumati verso la osta11za bia11ca sottostante, che \ di colori lo grigio giallognolo . Un secon do taglio viene praticato a li\ ello d ell 'insula di Reil: alla sezione si nota un'este· ~> ra111n1olliu1 e11Ln cl1r co n1prc11de le forn1a;ioni ~ ilnnl c .1 ll 'c tr rno d el nucl eo l e11tirol arc. I ..e c. it (J ll\t. lt11io 11i tl ll ' in . . ula in r o fo11dilà 1

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[Al'\xo XLVI,

1'ùl\I.

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sono in parte 6ostituite e in parte si continuano re;o n u·n grosso blocco di t essuto con estese necro.s i di colorito giallastro, in part.e confluenti , e in parte distinte fra loro. Il rammollimento cistico si est end·e anche posteriorm ente. Il terzo taglio si pratica a livello dell 'orletto del corpo calloso·: alla sezione 6i ,~ede aspetto edematoso del oentro siemiovale del Job0 oc:cjpitale 5iuistro. Il ran1mollimento si mantiene n ei limiti del centro f'emiovale, senza rag·giur,gere il ventricolo laterale coorrispondente. I ventricoli la terali dei due e1nisferi appaio·n o e11tra~11bi più stretti e deformati, per la presenza della 1rLa.ssa tumor.aJ e nell '1en1isf.ero sinistro. Altri tagli pratiic~ti n egli entisferi cerebellari, Jlel {JO tlte ·e i11e.l btl'lbo non dimostrano repe.r ti degl'.;i di nota. Jlias~ u11t e 11ùo, l 'c a n1e del cervello dimostra la JJresc11za Ji una ~11assa tumorale con &ede 11el ce11tro scmiovalo cli ~i11istra fatta di tess ulo di colorito grigio-g·ia llog11olo e di co·n siRitc·nza aun1eot:ata, co11 li111iti sfumati verso le pè!.rti ciircotStanti, e con Len ente aree n ecrotich e n el uo &11essor o, b e11 rico11oscibili s11lle. superfi ci di taglio. Di tale massa non è age;yole stabiliare I '·esten sione; p1er alLro essa h a la su~"' J11.a ssin1a ·estrinsecazio11e i1eil lobo frontale a li' 'E·l10 rlella r egione d·ell 'insula. Ad e.ssa si arco 1l1l) ~t frr1a u1t esteso rn1l1mollime'l1to della sosta11za ])i.anca del centro semiovale anteriorn1e11Le o pos1.e riorrr1e11te alla n1assa n eo1p lasLica, con f orn1azione di una cavità cistica da rar11mollimte;Jito ,&ubito all'esterno della fac(' ia latera le d el nucleo lenticolare di sinistra • I/ e tesa condizion·e di edema dà ragione dell 'au.n1en Lo di volun1e di tutto l'emisfero si11istr:p e del peduncolo c1e;r.e1b rale, e della deformazion e con conve sità esterna della faccia media] e d ello stesso emisfero; e della corriponde11te con1pres&ione sull 'e111isfero controla lcralc. I ve ntricoli laterali ne risultano ristretti. Diag1tosi arialor1 io-pa.tologica. - Tun1ore It el centrc sen1iov.ale di sinistra, con n1assi1n ri -estrinsecazione a li, cllo dell 'insula di I-lciI (tessuto grigio gialla·s tro, di consisten za at1rn1entata, a confini indistinti verso le parti cirC1>stanti e con numerose n ecrosi nel suo spessore) e co11 esteso rammollimento in parte cisti co · di tutto jl ·::entro semiovale di ,$inistra. Cono-estiono delle due b.asi polnlonari. Cia11osi dcl fe,gato e dei reni. l'vlodiro edeima c t1s1iidale clel valo anteriore della initrale . Ipofi .. i 1)it1t.tosto volu111inosa: gr. 0,9. Condizio11e di osteo~cl crosi clella calotta cranica. Obesità. cc111 raccolta di gr<.isso, superiore alla norn1a. i rl sede .~ottocu tanea e periviscerale.. Sclerosi <lell 'o,·aio di d e. tra, in oggetto con cicatrice llJ:Jic.alc a si11is1ra r con perisplenite croni ca fibrosa adesiva, e J)resentante tre cicatrici chirurO'icl1e per 5ubì ta asportazione della ma:mn1clla tl.i destra , del! 'appendice vermiforme e per iRterectomia subtotale e annessiectomia si11 i .:.tr:l. \ trori:l clrll c ~11rrcna ]i con ipcrplac.ia ndcn0111n 1 0~.-\ della rorlirn lc in form3 cli n1ir1ut i 11ocluli. 1

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[ANNO

XLVI,

1\UM.

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SEZIONE PRATICA •

NOTE E CONTRIBUTI (>sPEDALE

1\ilAGGIORE

nELL.t\.

CARITA

ED OPERE PIE RIUNITE DI NOVARA

'I . ezione Medica diretta dal dott. L.

FARA.

Contributo alla terapia medica dell'ap· pendicite acuta e sub-acuta con iniezioni di bismut(•. Dotl.

1\NGELO SACCHETTI ,

aS6istente e.ffettivo.

l l pro·b lema della tera.pia da instaurare nei casi di appendicite acuta no·n è faci1e a risolversi ed interessa da vicino, fosse più che nelle altre affezioni, il medico ed il chiru.r go . Per il primo è di estren1a gravità la scelta della condotta da tenere; per il secondo si Jlresenta subito la grande re.spo·n sabilità di ~ce] la lra l'intervento in1mediato e quello · a freddo, quando cioè S·i supponga si1)enta ogni martifestazione infian1rnatoria. Nel periodo <>he int.eocorr·e tra la visita medica, l'osservazione del chirurgo ed, e·v entualme11te, l'atto operatorio, possiamo osservare in questi J)azienti il più s\rariato, irre1golarc e preoccu.p ante decol'so . L'individuo, molto .f>pesso giovane ed in atti\1ità, ·quando .è colpito da que.5ta sindro·m ·e , Si •µreovc,upa grandemente e non •è raro V eder ìnsorg·e,r e ' 'ere turbe n euro-psichich e ch e comp1icano la malattia e n e alterano sfavorevolm~nte la norn1ale sua evoluzione. È quindi n aturale ch e continuamente si disc:uta su tale. problem.a e vi siano diverg·en ze di vedute tra m-edici e chirurghi. Il n1edico infatti non può prevenire n-è pre'\·e die re certe comp licanze che frequ ent·em ente pos ~ono insorgere in un appe1n dicitico e coi&ì pure il chirurgo, sia che intervenga subito od attenda, vi·gilante, la risoluzione de i fatti infiam n1atori. Non è il caso di entrare in una discussior1c tanto deJ1c.ata quanto imp·o rtante : b·a sta ·qui formul ar-0 I 'augurio che, di fronte. a casi del genere il .g iudizio e l'opera del m ed ico e del chirurgo siano conco,r di ·e ch·e, vag·liato caso per caoo, a seconda della g ravità e -d el t e111 po d'insorgenza dell'affezione, I 'interve·n to &ia o meno deci,so, attuato o procrastinato. È n ecessario però che ]a -cos.id:etta « coscienza appe11dicitica n oltrecih è nei medici e n ei chirurghi si formi anche ne.J popolo che, spes~o, terrorizzato dalla conoscenza di qt1a] cl1 e caoo finito tragicamente, è :r.estio ad .accettare il consig·lio ·del medico e rifiuta l 'interve11to operatorio anche in casi di estren1a gravità .... nei quali però è ancora po ssibile la g nari• g1one. 1

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Scopo della presente n ota è di port are un contributo alla terapia medica dell 'ap•!Je11dicit0 acuta con preparati di bi 111uto, com e ha reoenten-te11te proposto Agosto•11i in u11a seduta della Società Lombarda di 1\fedicina di Milano. Questo A. partendo da precedenti ricerche e dall'ormai sperìr11entata, favorevol e terapia bismutica nelle angine, acoettando le ide·e di alcuni studiosi antichi e rr1oderni i quali am:rr1ettono debba no esistere tra ton sille ed appendice ra·p porti anatorr1ici, fisiologici, patologici e batteriologici, ha pensato cli applicare il bisrrtnto anch.e n,elle appendiciti. I suoi quattro casi di appen.dicite acl1ta co&ì trattati hanno convalidato appien o i uoi presupp<>St.i: ir1 essi si è visto arrestarsi I ' evoluzione clel IIlorbo e ridursi rapidam ente ]a sintomD1 oJogia locale ·e general'e. E·in dal 1895 Sahli .a v,eva richiam.rl"to 1'a tte11zione sulla identica struttura an atomica d elle tosille e dell'appendice;: era dunque logie.o pe•nsarB· che gli c&tessi g·e rmi infettivi, penetrati n ell'organismo. attraver o le vie .aeree, potessero svilupparsi i.n organi uguali , dar e~ ito a fatti infian1rnatori acuti e sub.acuti e quindi potessero essere aggrediti e vinti con la st.essa terapia. Labroque ha pure .&tudiato la dipendenza che esiste fra tonsille ed appendicite e la loro partecipazione alle stesse reazioni. Ammette, basandosi sulle sue rice rchie, di aver osservato 1 e<:tzio11e appendicolare dopo tonsillector:nia , partiro larm_ent·e nei barnbini: an•che negli adulti , e1gli ·dice, l 'infezione· generalizzata de] tessuto linfoid.e (e specie la simultanea i11fezio·n ·e dell 'a·ppen.çlioe e della ton&illa) è abb·as1anza freque.n te. Dopo l 'a!ppoodticectorr1ia è altresì f.acil e, tanto n ei piccoli pazienti che nei arandi , riscontrare l 'in&orrge.n za di a11gine. Le moderne vedute tendon o a e-0n siderare la flogosi a·c uta appendicolare, ch e moltò spesso si associa a flo gosi faringo -tonsillllre, di frequente :r1atura ernatog·en a -e n on esclusivan1ente ·entero·g e·n a, come era prima ritenuto. I.1a fior.a Jnicrobica tro·v ata 11elle append1citi si è ri-velata identica a qu,ell a i&olata dalle tonsille. Que5tj dati .&ono stati r ece11temente co·n ferrru1ti dalle ric·erche di Carobfba e Baccarani, dell'Università di Bologna ch e fecero esperirnenti su conigli. J)alle loro osservazjoni risulta che l<l tonsilln ei l'appendice sono capaci di eliminare lo stafilococco a lbo introdotto per via ·endovenosa. L 'eliminazion'7 avverrebbe in modi() ritmico n ei due organi C·h e entrambi, ma maggior1

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« IL POLJ CLINICO »

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m·e nte l 'appendice, ve11 go110 a prese.n tare alcune alterazioni istoìogiche a ti·po infian1matorio. Riferisco 9 casi venuti alla rr1ia o..: ervazio11e in questi ulti•m i te.n1pi: la inaggior part.e di essi sono stati poi seguiti nella I Sezio11e Chirl1rgica, dire tta dal 1.)rof. Cipollino in cui c1·.8no stati sottoposti ad interY.ento 01)erati,10 d ' urgenza od a fr.e.ddo. 1

C \"O I . - R. Alfredo , di anni 18, garzo11e, da Novara. Il 25 giugno 1938 il paziente viene colto da dolori addominali, con vomito, brividi e febbre alta. Chiamato d 'urgenza dopo qualche ora, trovai l 'a. in condizioni assai gravi. T. 39°, P. -100-120 al m. In preceden za il pazienle non aveva n1ai sofferto malattie deg11e di nota nè aveva mai accu-. salo dolori addominali nè attacchi appendicol ari. rulJa a carico dell 'appurato cardio-res1)iratorio. Addome teso per difesa muscolare, particolarmente alla region e appendicolar e , o' e i acce11tua il dolore mediante la palpazione. Pongo diagnosi di ap pendicite acuta e data l a forma acutissima e l e g ravi condizioni del m al ato, consiglio, il ricovero in O·sperlale, ma i famigliari ed il paziente st esso si rifiutano reci san1ente. Con siglio allora ghiaccio sull ' addome, dieta assoluta, salvo qualche pezzet lino di g hiaccio per bocca per frenare il vomito e pratico una iniezione di spalm alg'i11a. Verso sera rivedo jl paziente; con l 'iniezione ha avulo lieve beneS1Sere durato circa due ore: dopo, i dolori e l o stat o di agitazione sono ricomparsi (;On discreta intensità. Praticai allora, secondo i dettami dell 'Agostoni, iniezioni di bismuto puro (qualunq.u e prep ara lo di b ismuto rnesso in con1mercio e alla dose di un cc. o dt1e a seconda dell 'età del µ azienleJ : un'ora clopo il p. cominciava a sentirsi meglio; il dolore alla regione appendicolare and ava progressivamente diminuendo. Con una seconda i11iezione di bismuto, praticata il g iorno segu e 11te, si ottenne anche diminuzione della febpre, cessazione del vomito, benessere ge11erale e ripo·so tranquillo, lanto che il mattino su cce·ssivo trovo il malato veramente solleva to e posso permettere la somministrazione oltre che acqua zuccherata, brodo di verdura e piccol e quantità di caffè e latle. · All 'esame obbiettivo: all'addome lieve difeso J11u scolare e dolenzia al punto appendicolare. L 'a. ha a'ruto emissione di gas: la T. è scesa a 37°, 5 , polso 80. In quarta giornata , dopo l a terza iniezione di l)isn1t1 lo le condizioni locali e gener ali ritornano pressocbè norn1ali. In quinta g iorll:ata, quarta iniezion e di bi·s1nt1to, essendo completamente caduta la febbre feci togliere la vescica di ghiaccio e p er1ni1si un~ dieta 111eno rigorosa. In decima g ior11a la l 'ammalato potè lasciare il letto . Da 11o lilic r cce11temente avute, mi con sta ch e il g iovanot lo s ta b ene e n on int ende, almeno per ora , "o lloporsi all 'atto operativo.

a lett o e la cura 1neclica con a11ti paslici (Belladonna) ed olio di paraffi11a in pochi g iorni risolYeYano le inanifes lazioni. Il 28 giugno vengo chiamalo d 'urgenza presso l 'an11nalata, ~ssalita da forti dolori alla regione appendjcolare. Consig-Iio ve·scica di g·hiac.cio sull 'acldome e pratico iniezione di spal1nalgina. La paziente ha vo11lilo e febbre: 38°,5; polso 100 (piccolo, debole); addome teso e dolente, particolarmente alla regione appendicolare , ove, oltre alla resi s tenza, si percepisce una tumefazione assai estesa e dolente anch e alla lieve palpazion e. Pratico iniezione di bisn1uto (una al i11atli110 ed una alla sera) e con siglio il ricoYero jn Ospedale nel sospetlo di ascesso appendicol are: ·sebb ene dopo l 'iniezione a bbia sen sibile miglioramento, la paziente aderi1sce all 'in vito e viene ricoverala in Ospedal e n ella 1a Sezione Chirurgica il giorno su ccessivo. Il Chirurg-') ha confermat o l a diagnosi ppsla e co11senle ch e sia continuata la cura medica non rilenendo del caso oper.are supilo. l, 'atto operativo vi en e eseguito, a freddo , il 2 settembre 19:38; all 'apertura dell'addome si rilevan o est ese brig lie aderenziali e viene asportata l ' appe11clice non tanto tumida ma fissata da l1na ganga <li aderenze e con presenza di pus nelle pareti d ell 'appe11dice infiamn1ata. Decorso poist-operatorio normale; g u ar1g 1one per seconda intenzione cl opo 20 giorni . $0

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CAso II . - F . Giuseppinn , a. 39 casalinga, da No\ ara. La p aziente h a sofferto in precedenza di attacchi a ppendicol ari non g ravi tanto ch e il ripo-

CA :so III . G. Cornelia a. 19, sarta , da ·oYara. La paziente viene colla da colica app endicolare il 5 luglio 1938. La s intomatologia addominale è caratLBristica, lo s lalo genéral e a})bastanza buo no. · P on go diagr1osi di appendicite act1ta ql)antunque la malata asserisca di. soff:ire . dolori "?el . periodo premestruale (1-_2 g1orn1 ~r1m~) : ~ ultimo flusso m en sile è term1n:ito 15 g1orn1 prima . Pra lico ·s e nz 'altro l 'iniezione di bismuto o Lle11endo in g iornata sen sibile miglioramento nel decorso dell'affezione. Dopo la seconda iniez ione le ~ondizioni generali ed in modo particol are quelle addominali n1igliorano pr?'gressivamente : con sig l io però, per evitare una ricaduta che potrebbe p ortare a spiacevoli conseguenze, l 'atto operativo. La paziente entra in Ospedale il 6 luglio \ la. Sezione Chirurgica):· il chirurg0 conferma la diae data l 'assenza della febbre e le buone 5o-nosi ' , . l o, i·1 condizio11i generali , procede a11 'interven g iorno 8 luglio. L 'alto operativo mette in evidenz~ una .appendice infiammata con aderenze periappend tcol ari e peritiflitiche : viene eseguita I 'appendicectomia e si ha guarjgione per prima.

CA~o IV. -

p.

Giovanna, sarta, a. 25 , da Novara. . Viene colla il 10 agost,> d a vivi dolori add?mtn ali che alla visita medica risultano cau sati da appendicite acuta. Ha nausea in siistente, febbre a 330_390 e polso frequente. I dolori si. accen: tuano palpando e comprimendo la regione dr Mac Burney. . . Consiglio l a solj la ct1ra medica (r1p?so a. le~to, vescica di ghiaccio . ul 'ad?_of!le. e d1~ta _1dr1ca) pra licanclo 11crò ub1 lo t1 n. in 1ez1ont> cl1 b1 sm.~ to la cui azione faYoreYole s1 con lata dopo cir ca 2 ore. Globul i bianchi 14.000, in pre,alenza 11eutrofili.


SEZIONE PRATICA

La len1peratura sce11cle , il g·ior110 dopo, a 37°,2: i ·addome è i11eno dole11le e 1ratta.):> ile; i] punto appe11dicolare è però ancora sen sibile. Continuo per tre giorni la terapia bis1nt1tica con i)rogres'SiYo 111igJioramen to della pazie11te ch e ora ~ la ben e e non intende, al1nen-0 peì mo1nen1o, sottopoPsi all'intervento operatorio. ln da la 16 agosto il numero dei globuli bianchi è di 6000. CAso V. - R. ing. Ippolito , a. 44, da l\llilano. 11 15 agosto 1938 vengo chiamato a visitare il paziente colpito da forti dolori addominali. L 'esame de11 ·a1)1)arato cardio-polmonare clà reperto norrnale; a carico dell 'arldome si rileva ie11s1one, meteorismo con impossibilità di emettere gas e Yomito d1 liquido schiumoso. Intensa ~a reazione e la difesa mu scolare d ella regione. appendicolare: il pazient e prova qualch e soll ieYo le11endo gli arti fles. i sull 'addome. Tem ]Jerat ura 38°; polso 120, lingua . in1paniata; è un po ' :igit ato. Pongo cliagnosi ·cli nppenclicit c acut a. Prescrivo riposo assoluto, ghi accio sull 'a.ddome, dieta idrica e pratico iniezione di spasn1algina e successiYa1nente di bismuto. Il mattino segue11 te, persist endo i dolori se pur e un po' attenuati, pratico altra iniezione di bi:--1nuto ch e non tarda a portare d iscreto ben essere. Il d olore è andato infatti progres·sivamente din1inuendo e dopo circa tre ore , 1Si è avuto anche emissione di gas. Dopo 4- iniezioni di bism11lo il paziente, in 5a giornala , ad insaputa del curante, riprende le . ue at tivi t à, senza )Jr eoccupar i d elle eventuali conseguen ze alle quali poteYa incorrere. Rivedo il paziente dopo qualch e giorn o in con dizioni discr etamente buone. Con siglio l 'intervento operativo che egli dapprima rifiuta: in seuuito p erò d ecide di farsi operare. L'intervento viene eseguito dal l)rof. Cipollino 11clla Casa cli Cura dell 'O ped ale il 10 settembre 1938. E·sso ha confermato la diag11o•si posta di appen . clicite acutissima, rivelando presenza di r ecenti aderen 'e periappendicolari. L 'appendice n on era fortemente tumida ed infiammata com e per solito si riscontr.1 in ques li casi: <lata la brevità rlel periodo intercorso tra attacco ed atto operatiyo non si può certo affermare che I 'operazion e sia stata eseguita a freddo ; il ch e mette . in evidenza gli ottimi risullati ch e si ottengono con la terapia bismutica influendo favoreYolmente sui fatti infiammatori dell 'appendice. Il paziente è guarito per prima.

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co iniezione di bisn1uto e prescrivo riposo e <lieta semiliquida. Rivedo la paziente dopo 10 giorni: il dolor e -& cessato; alla compression-9 dell 'addome si risYeglia solo lieve d ole11zia. Propongo l 'atto operativo i11 a la ragazza lo rifiuta. · Da notizie avule recentem €nte, la pazien le è in buone condizioni di salute. CAso VII. B. Giuseppina, a. 20, sarta, da Novara. La i)aziente viene colta d a forti dolori addominali il 30 agoslo 1938: alla visita medica, i sin tomi generali e locali depongon o per una appendicite acuta. Globuli bianchi . 12.000. I·stituisco la solila terap ia medica e pratico complessivamente t re iniezioni di bismuto a giorni a1terni : la paziente migliora rapidamente e rifiuta I 'atto op13r ati,ro cl1e mi Pro fatlo preinura di proporre. An'Ch e attual1nente la ragazza sta bene. Globuli bian cl1i (4 se ttembre) in numero di 7000. 1

CAso VIII. - G. Roisa, a. 23, 01)eraia, da Novara. La d onna è colta da dolori addominali ·n el po1neriggio dell'8 se lte mbre 1938: essa è assai agitata, con rialzo febbrile a 38° ,6. f.Jamenta forti dolori al quadrante inferiore destro dell 'adclome che si presenta t eso, per difesa muscola re. Alla più leggera con1pressione sulJa regione appendicòlare il dolore ·si accentua: è quindi facile porre diagnosi di ap·p endicite acuta. C~ll 'abituale terapia e con 3 iniezioni di bi smuto, ottengo rapido miglioramento: la pazient e consente a farsi operare: il prof. Cipollino interviene il giorno 13 se ttembre: l'appendice asportata presenta reazione infiammatoria e lievi aderenze, da peritonite adesiva localizzata. CAso IX. - l\II. Maddalen a, a. 38, casalinga, da Novara. La paziente afferma di aver soffer~? sei m.esi prima di dolori alla reg ione appendicolare. Da alcuni giorni il dolore è ritornato più insistente e p ersiste11te. Chiamato presso la p. il 3 ottobre 1938 . · Presenta addome un po' teso: punto appendicolare as·sai dolente alla compr.ession e. Pongo diagnosi di riacutizzazione della form a appendicolare ed instauro ~a solita t er apia. Dopo 5 iniezioni di pismuto !a pazient!3 si se11te m eglio: il risentim1en to locale è pressochè scomparso e le condizioni generali sono buone. Rifiuta per ora di farsi operare. Anch e a ttualmente le con clizioni permangono buo11e.

I nove casi su riportati di app endicite ac11ta C"so VI. - J\I. Maria, a. 21 , commessa , da No- . e subacuta di accertata e sicura diagno,s i cliYara. Vengo chiamato il 25 ago·sto presso la paziente nica e chirurgica si prestano a considerazioni che da qualche giorno accusa dolori assai modi ordine· pratico e di non tra15curabile imlesti ed in qualche momento veramente intensi , • portanza t erapeut1ca. alJa parte destra d ell'addome. Innanzitutto, in·e ttono in eividenza com e queTale sintomatologia non è in rapporlo nè ad ingestione di cibo n è al flusso m estruale chl~ sta affezion.e sia frequente e non solo nei m esi avvien e sempre regolarm ente ed indoloro, Le conest.ivi e come colpisca di i')referenza individui dizioni della malata son.o buone: nulla da rilegiovani o di m edia età e quindi in piena at,·are agli organi r espiratori e circolatori. tività lavorativa. All 'addome: lieve resist enza e difesa mu5colare; durante la palpazione d ella regione appenIu seco.n do luogo fanno rilevare quanto que• • • • dicolare si risveglia forte dolore. La malata è st a sindrome morbosa preoccupi 1 paz1ent1 e ·senza febbre. Durante 1'attacco accusa n ausea . come la m ortalità d.a essa cagionata sia anPosta d·i agnosi di appendicite subacuta , prati1

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l L POLICLINICO

cera abbastan za elevat,a, spiegando I 'attiva propaga11ùa iniziata ormai da an11i dalla class~ i11edica per indurre i portatori di -e,ssa a sotto ·tare tempeslivan1ente all 'atto operatorio. Bi og·na però, in pri1no luogo, porre diagr1osi più precisa possibile : quindi il medico, c11e gc.n era1m·ente è per primo chiamato <ll capezz.iule dell'infermo, senza indugio consiglierà le c ure più a·p1pro priate e vantaggiose non trascurando di praticare nel contempo le ini ezioni ·di bism .u to che ne1lla maggioranza dei casi apportano evid·enti b enefici so1ggettivi, moderano i fatti infiammatoli locali in modo da rendere meno tumultuoso e i)ericoloso il d e.corso dell'affezione. Insisto l)erò sulla n €ce&sità che la terapia bismuti ca sia instaurata nelle prime ore ·d all .inizio d ella fenomenologi.a dolorosa per otteneve un sicuro e ve.r an1ente sorprend·e11te risultato: in 3a_4a giornal.a , infatti l 'iniezione di b·ismuto non ha più alcuP. effetto terapeutico con1e p.o p·o tuto constatare anco ra reoe.ntemen~e in un caso portato in Ospedale in quarta gior11ata e venuto ad ·e xitus il .giorno dopo per grave peritonite da app endicite acuta. Il chirurgo dovrà poi deci·dere, come già si è detto, se sia conveniente intervenire 01p·eratoriamente a caldo oppure se sia più opportuno. atten dere il raffreddamento . Neg·li individui g iovani e senza l·e sioni cardio-polrnonaii in atto, un tempestivo intervento sar·ehbe la cura d'elezione: ·di fronte però ad ammal.Jti in età più ava11z::tta, o in individui con disturbi r..ardio·-circolatori o sofferenti di turbe digestive o r espiratorie credo sia più opportuno u11a pru·dente attesa ed ins.taurare Ja cura medica. Ad ogni modo il inedico deve 5aper sceverare ca.so da caso, consigliare o meno l 'intervento a seconda d ella gra vità e d elle eventuali c:on1 plica1tze ch e il paziente può di volta in volta presentare. 1Da parte mia, come sopra ho riportato , h o ottenuto ri sultati veramente incoraggianti con I 'uso ·d el bi·s.muto a c.u i l 'Agostani consiglia a11che di associare la lecitina . Tl bi muto infatti non porta alcun danno a11cho se i dolori ' fo ssero ,s empliceanent€ cau~a ti da colich e addominali (coliti, colecistiti, ~ 1tn e.~siti , eoc..) riferibili ad altri organi racchiusì nella cavità addominale. Ri1guardo a l m eccanismo "di azione del bismuto, pare ch e questo m edicam ento agisca sul te~uto linfa tico i11fiammato ed i}.)erplastico in modo elelt.i\'O: alcuni AA. 11a n110 a ttribuilo al bismuto azione proteinoterapica , altri gli hano rico no5ciuto t1n favorevole po1

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XLVI, NuM. 9]

tere contro la flora bacteri ca, con1e è dato osservare 11elle angine. Qualunqu·e sia la sua azione biologica, è e.erto c.h e il bismuto attenua i fatti infiammatori e vince i dolori appendicolari riattivando ed aumentando le difese o,r ganiche del mal8to. Infatti, come ho p·o tuto constatare in Tialche mio caso, l'alterata leucocitosi ritorna, con questo farmaco più rapidamente alla norma che no11 cori altre cure mediche. Ulteriori ricercl1e no11 rr1anche·r anno di apPfJTt~ire luce an1ch·e su qu·esto favorevole mecca11isjno t€rapeutico, dim ostrando r,ome il big1nuto esplichi la sua azione &ull'appendice in preda a processi flogisti ci causati da germi virulenti e ci a·dlditera11no nuove vie di rioorca rispetto alle molLeplici e probabili fonti di ir1 fez1oni di cui l 'appendice, oltre che dell 'enterogena , può essere vi Ltima. RIASSUNTO.

L' A. riporta 9 casi di pazienti affetti da appe1I1dicite acuta e subacuta nei ,q uali. ha otterLuto benefici effetti, favorenti la risoluzione dell 'affezion·e_, con iniezioni di bismuto. Con tale terapia potè portare all'intervento 01Jer.atorio anche le for.rn·e più gravi in tempo relativan1ente breve e d in tutti conseguì brillanti e d11raturi risultati. BIBLIOGRAFIA. G. Nu<>va trattamento medico dell'appendicite acuta. Atti e Memorie della 1Soc. Lombarda òi Medicina, Milano, 1938, n: 6. CARABBA e BACCARl\NJ. Tonsille ed appendicite: eliminazione bact:erica. Annali It. di Chirurgia, vol. XVII, 6-7, 1938. LABROQUE. Appendice e tonsille. Pratique Médicale Française. Giug·n o 1936. SvERGNEAux. Annali Ravasini. 25 gennaio 1938. AGOSTONI

Ricordiamo le lateressaatl mo11ogrslle: Dott. E. FIORINI Aiuto nel Reparto Chirurgico dell'Osped. Civ. di Verona

L'APPENDICITE CRONICA STUDIO ANATOMO·PATOLOCICO E CLINICO Volume di pagine !.20, con 18 figure in tavole fuori testo. Prezzo L. 1 4 , più le spese postali di spedizione. Per .gli abbonati a l « Policlinico » od a qualsiasi de~ nostri quattro P eriodici, sole L. 1 2,6 O franco d1 porto in Italia, Impero e Colonie.

Oott. FRANCESCO CRAZfANI Primario chirurgo specialista nell "Os pedale cc Principe di Piemonte » - Za.ra

Sulla chirurgia dell'aPUendicite nel periodo intermedio ·contributo clinico, radiologìoo, istopatologico. Volume di pagine 72, con !4 figure intercalate nel testo. Prezzo L. 1 2, più le t:pese postali di s pedizione. P er gli abbonati al « Policlinico ,, od a qualsiasi de! nostri quattro Periodici, sole .L . 1 0 .80 franco di porto in Ita lia, Lmpero e Oolo n1e. Inviare Vaglia Postale o Chèque Bancario alla. Ditta LUIGI POZZI editore, Via. Sistina 14, ROMA.


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XLVI, Nul\I. 9]

TECNICA RADIOLOGICA

A.ddome : di forn1a i1orn1ale, trattabile, non dole11te l"i"lla J)ressione. Fegato e inilza n ei limiti normali. I reni 11on s i palpano. Non punti dolenti r enoureterali. ~s~1l1e urine: colore giallo paglierino, aspetto Ji1npiclo, r eazione acjda; peso specifico 1018; albumi11a assente; indacano, tracce evidenti ; cloruri 10,50 %0.; urea 10,90 %oi. Nel sedimento : alcuni leucociti b en con servati. Null'altro di notevole. Viene inviato per l 'esame radiologico dell 'apl)arato urinario.

ISTITUTO DI l{.<\DIOLOGIA MEDICA DELLA

R.

UNIVERSITÀ E DEGI.I OsPEDAT.I R1uN1T1 DI ROMA

Direttore: prof. A. Busi. \ ' ice direttore e primario: prof. U. NuvoL1.

Sol valore della posizione eretta per la diagnosi radiologica di nronefrosi. Dott.

PAOLO

CR1s1·0FA NE ITI,

assistente vol.

Non vi è, si può dire, alcuno studio radiologico di organi interni, in oui l'esame nella ~tazione eretta possa essere trascurato: è beLl. nota per esem.p io l'importanza dei livelli idroaerei p er il riconoscirt1ento di cavità polmonari o pleurieh·e, per la diag nosi tli stenosi i11 Lestinali. In .a],·uni casi, in cavità normali o patologiche, l 'intro·duzion·e di liquidi radioorpaohi, con diverse densità e qui11di con il potere o di sedi111ent.arsi in basso o di salire in alto, l1a per1ness lo studio delle pareti delle cavità stesse (basti ricordare, ad ·e wrnpio, le introd·u zioni di olii iodati nella cavità p leurica , n<l;llo spazio subaracnoidea). Per l'apparato urinario, da vario tempo è nc>ta l 'inlportanza d.e]l '·esame nella stazione eretta , durante l'indagine con i rnezzi di contra.st-0, allo scopo di rilevare specialmente la ~r•ostabilità dei r eni , inginocchiamer1ti ureterali (Busi , Tt1rano ed altri) . Nel nostro Istitut-0, questa tecnica si e egui~ correntemente, n ei numerosissimi esami dell'.apparato urina1io. Non ci soffern1 er emo qui su tutti i ·vantaggi che si ritraggono da questo studio (specialme1lte radiografico) e~eguito nella IJosìzione eretta, n1a crediamo utile me tte re in rilievo 1'in teresse che esso ha per riconosvere , con la stratificazio·ne ,d el mezzo di contrasLo opaco elintinato con l'urografia, l 'e&istenza di sacic:h ,e uronefrotich e . Un caso occorso alla nostra O$SCrvazio ne ci sembra special1r1e1lte dimoistrativo e lo riportiamo: 1

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SEZIONE PRATIC ~

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A. E. , di :inni 15, 1s luden le . Nulla di notevole nell 'anam11esi familiare e in quella per sonale remota. La m al a ttia attuale è co,m inciata sette anni fa , ed è insorta con dolor) a tipo colico, che si sono presentati di t anto in lanto alla reg·ione 1om bare sini~tra. Il dolore no11 ha irradiazioni ; dura circa 4-5 ore . Si accompagna talora a vomito; cost antemente coesi s te tenesmo vescicale; non altri di s lu.rbi de)Ja minzione. No11 febbre Alvo regolare . E. O.: Condiziorli generali bl1on e. P n!Jore delf;1 cute e delle mucose vi<;ibili . 1'orace: nulla di notevole.

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1. - Radiogramma eseguito in decubito supino, proiezione ventro-do,r sale . 40 mjnuli pri1ni dopo l 'iniezione di uroselectan B. Le frecce indi ~ano il polo renal e inferiore.

F1G.

26 se tte1nbre 1938: nulla di notevole a11a r adioscopia del to1 ace . · La radiogr afia dire tta ùell 'apparato urin ario n1ostra reni norn1ali per sede, forma e vo]urne. Non imn1ag·ini riferibili a calcoli Dpacl1i ai ragg i X. Null'altro di notevole. Urografia co11 iniezione endovenosa di uroseJectan B: dopo pocl1i~simi n1inuti, le cavit à ren ali di destra si opacizzano, l 'aro.p olla p elvica è inodicam ente dilatatrt, i calici appaiono norn1ali, co11 estremità fal ca le. Nulla di 11otevole lungo tutto l'uretere des tro; Yescica nor1nale. I.e cavilà r enali di sini stra non si opacizza110 che circa 40 rrtinuti primi dopo 1'iniezione della sostanza di con lrasto (fig. 1). Sj ~rorgono solo i calici, molto dilatati ed irregolari ; I 'ampolla pelvica n on è rico11osci bile. A c.yuesto pu11to si fa sce11clere. il pazien le <l all 'iposèopio e si eseguisce una radiografia nella s tazione ere ll a. Si n o ia allor a (fig. 2) che il rene 1


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<< lL POLICLINICO ))

di destra, le cui caYilà si sono j11 g·ra11 parte svuotale, si abbassa legg·ermentc . ,. A si11islra si r1ola110 dei fatti assai inter essanti : un 'ombra piriforme, con l 'aspetto del rene, appare ]Jen irHl'.11ifes La , giun ge11do con il suo polo inferiore all 'al Lezza del rr1argi11 e inferiore del IV corpo lo111bare (111e11tre nei radiogram1ni pre.cede11 Li il. li1nil0 inferiore ap}Jariva all 'altezza circa del i11argi11e superiore cli detto corpo) . Ques·ta 0111bra re11ale è molto O}Jaca (a ssai più di quanto lo sia r1orn1aln1e11 le un re11e, a11che durante l ' t1rografia) , e ciò fa ritenere cl1e sia costituita da tina sacca di liquiclo, n1escolato co] inezzo di cori:tr<iSt<J e che occupa c1ua1si tuLto · lo spazio con le11 uto nella capsul a renale. Questo fat_to è cortferrna · u dalla circos la11za che una slra tific'...l.z io11e rii ttrina ricca di uroselectan, e quindi più pesa11 le, appare nel punto più basso dcl polo renale.

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In questo mal.alo, la g·1-a\1ità d·el quadro uronefroti co, co·n .g rave distruzione del parenchima renale ·e formazione .di numerose sacche a contenuto Jiquido , ·è 5,t ata rile.v ata dalla indag ine ·r adiologica. l Jn co1lfronto tra la fi g. 1 e la fig. 2 fa 11 otare. però la differenza dei ·d ati forniti ·d.a ll'.esani.e ra.diogr.afico nel decubito orizzontale it1 confronto ~1 que]lo eseg uito in p ie.di. Nel pri1no infatti riconoseian10 d elle opacjt.à irreg'olarme1r1t,e roto11deg-g ianti, riferibili a calici alter.ati, ma non as~istiar110 al quadro di ·d istensione e di distruzione uroIlefrotica che il radio·gr.amrn.a n ella stazione er etta ·dimo.&tra con i molteplici livelli ·di liq11ido opaco sedimentato, o·g ·nuno dei quali rapµ·reis.enta una sacca o u11 se1)itn ento. Abbiarr10 ritenuLo utile seg,nalare questo as11etto·, di li,relli liiquìdi c,011 o·pacità maggiore del rin1ane1n le contenuto delle sacche, rileval)ile ne.Ila stazio11e eretta (aspetto ottenuto in qu·r.sto caso con l 'urog·rafia , n1.a cl1:e può os&er".ar.si anclw iri seguito acl lirete1·0-pielog·ra-fia 01}aca ascende11te) perch·è ci sembTa di. altissimo interesse 1)er riconosc ere una uronefroiSi e ·p1er sta bili re il g"rado di essa; e ciò a})bi.a1110 voluto qui far be11 rilevare anche peroh èJ per quanto a noi risulta , i1on era stato .ancora n1esso in r ili e·vo da Rltri. 1

RIASSlJNTO.

R adiogramn1.a eseguito i11 })OSizio11c er e lla, proiezione Yentro-dorsal e. Le frecce i11cli can o Yarie stratificazi orii cli liquido ricco di n1ezzo di contrasto.

F1G.

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son o più rico11oscibili gli ele111ent i nor1nali d e l J)acinello. .A.ltre piccole , nur11erose , sediment azio11j cli liquido, opacizzato dal mezzo di con-trA slu, a1)paiono co111 e livelli che si· proiettano sia e11lro 1'01nbra renal e, che all 'est erno e })ersino più i11 basso di essa, cò i11dicano l 'esiste11za di vurie altre sacch e (Y. .trecce sull a fig . 2). 111 al to l 'i111n1agi11e del r e11e si p er cle, senza che sia IJossib1le riconoscern e il l)Olo s upBrior e . L 'uretere di sini tra non si è inai fatto visipile. ' ' c11iYa quindi f atta diagnosi radiologica di pieJe: l lasio lieYc a d estr a e - i1cr il r e11e di si nis L1·a - - di ril nrd a la e car sa eli 111 i11 azi o11e rlell 'urosolec tan , con prese11za di nu11 1erose . acch e scaYatP, 11el ren e e nl cl111c p or g enti cl alla sua caps ula. <J ucslo r c11e SJJ}j s lro }Jfe~ c n la il J>ar c11ch i l i 1 Ìfl g r an par lr di s lrulto. I <1u e ren i no11 so110 ab b asi~ ali, e n on discend o110 l1ole,oln1 c11lc n ella ~ t azi one cre l1 n. Xo11 s i è i1o l u lo l)r vccd er e arl altri e-a1rli cliag n o~ t icì \cis to. co11 ia ccc.) , 11 t • acl i1ller,·e11tj chir u rg ici , 1)erc l1è il 1na1.1lo, J'Cr JJec iali rag io ni fan 11 li ari, è rl oY ul o pnr lire J)Cr altra c itl il. 1'\011

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Si se_g·nala la -g·rande utilità , nello studio radiulogico dell 'ap1)ar.ato U·r in ario c:on i mezzi ·d i co·n tras.to, d.ell 'es.a1ne nella ~tazion,e -eretta, 811c?e allo scopo di identifi care u11a uro11e fro~i e di stabilire il grado di qrro-ta deìle immagini di stratifìcazioni Olfa:'lChe nel fondo delle cavità. 19

Ricordiamo 1~ Interessanti pubbllcazloal:

Prof.

ALESSAND-RO

VALLEBONA

Docente di Radiologia e Terapia Fisica nella R. Università di Genova.

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Incaricato di Radiologia nella R. Università di Siena.

Radiologia clinica delle sind·omi addominali associate

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SEZIONE PRATICA

SUNTI E RASSEGNE SANGUE. I

Rilievi casistico-bibli.ografici e contributo personale in merito alla conoscenza dei rapporti fra anemia perniciosa e carcinoma gastrico. (L. COTTI. Haemalologica: fase. X, 1938). L 1A. , descTivendo due casi personali di carc i11on1a gastrico svilu1Ypati tardivamente in soggetti da tempo affetli da ar1em ia perniciosa 1i po Biermer, ri.asst1n1e le teorie attuali sui rapporti tra carcinon1a .gastrico ed anemia p ernic iosa ; passa quin,di in rivista la bibliografia e i casi i)ubblicati fi11ora su questo argc11ne11to, ricorda11do di ciascu11 caso i dati sl éi tistici più i11teressanti. Su una st.ati~tic:a ùi 107 oa ·i ii1 c ui è s.ta.La n1€&sa in evidenza l '.associazione d~ una a11em ia p erniciosa {.:on UI1a neoplasia, in be n 93 ('.asi la neoplasia er.a costituita dal carcinon1a gastrico. È eividente quind i la elettività di questa l ocalizzazione. Inoltre quasi i due terzi de i cai&i de·s critti awa1 tengono agli ulLirr1i dieci anni , cioè dopo l 'introduzione dell .epatoterapia i1el trattamento . d ell 'anen1ia p erni ciosa. Parall elan1ente è interessante osservare ch e la maggior parte dei (.,asi di questi ultimi dieci anni riguarda c1ar~;inomi gastric i sviluppati in sogge;tti già da t empo riconosciuti aff etti cùa anemia biermeri.a11a , Il):entre invece i)rin1a d ell 1introduzione d ell '-Oj)atoterapia la JLLaggior ]Jia rte delle osse,rvazior1i segn.ala va la coesislenza d elle ,d ue m alat1 ie. Da quanlo sopra appare evidenffi c h e il bier1neriano è sogget.t o talvo·l la a contrarre t1n carc in oma gastrico , g iacch è il numero d ei casi fa escludere c11e s i tra.tti di una coin cidenza accidental e banale. Esi stono certam e nte n ell 'anen1iro per11ic,ioso d·el] e cortdizioni favorevoli allo sviluppo del tun1ore; quest e condizioni , seco11·do l 'A., non sono suffic ien len1e·n te ~11i ega te d.a1la gastrite achilica, qualunque sia la spieg<'. zi·:>ne ch e se ne voglia dare (fatti in fif,tn1.m atori iperplastici o fenomeni proliferativi di co111pe11so d·el deficit f11nzion a le cle11a mucosa gastrica). Si deve attribuire la i)iù g ra nde imJ)QTtanza a i fa llori costituzi o,n ali C'd ereditari, ch e influiscono IC·ertamente in m odo notevole. com e è dimo·s trato dalla er editariet à rr1orboRa di tali soggetti. A qu esto p rop 0 ito l'A. em e,tte l'ipo te&i ch e l 'achilia ste$.&a d cl l 'aneniia p ern iciosa, costit11zionale ed r r eclitn ria, possa in q11al che caso es5ie r e I ' e:spr·rs. ion e d el fattore costituzional e ch e è alla b1ase ·d el car cinoma gastrico n ei biermeriani , come '$Ì p uò an che a r gui re dal fat.to b e·n noto del carattere familia r e de ll 'a chilia in q11 e~ti sog·~etti e della tenden za a l caoc·r o n ei i1arenti 1

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degli anernici pe rniciosi. Beni11teso r1on è ch è si erediti l 'acl1ilia , ma una rneiopra.g·ia ·gastrica costituzionale ed ereditaria che si n1.anifesta con una tendenza all 'achilia : tale m eiopra.g ia, oltre ch e all 'ar1emia perniciosa e a ll 'anemia i.pocron1 ic.a e..;se11zi.ale sem:b ra predisporre, in qualch e caso, a l car cinom a .gaf'trico . F. TosTI. 1

(G.

La terza leucemia o istioleucemia. D1 G·uGLIELMO. A lhena, 110vembre-dicen11

bre 1938). Ne ll 'ultimo trentennio sono stati descriL Li n.ell.a letteratura en1 atol ogica circa trenta e.asi di u1ta ern o•p atia s lrana c ui 1si è dato il ·n ome di lewc eniia linf aticu di tipo sp lenico puro p,e r rr1e1-.t er e irl rilievo il fatto vera1nente parado sllle d elJa co.&pict1a spl enorrle1g a lia con integrit à delle linfoghia11dole i11 una ],eu cem.i.a e111a tolog icam ente linfatica. Infatti )n questa en10 ~ 1-'atia esist er ebbe un ne tto contrasto tra .il qua dro clinico ed . il r eperto ·ematico, in qua11to il qua1dT01 clinico è que ll o caratte1ist.ico d ella le-u1cen1ia mieloide con l 'enorm e tumore di milza e I.a inte1grità o quasi d elle ]i nfoghian·dol e, rrte11tre l 'esam0 e·n 1atologico &m entisce t ale ·d iagnosi clinica e depone per una forma linfatica vro11ica. Tale n1alatlia può colpire individui di t.uttc l ei età , m.a si riscontra con maggio re freque11za ne lle persone di età avanzata. Il decorso può \'ariare da i)ocl1i 1n esi a molti anni. L ' A. ba ap punto av uto occasione di o~ s e-r­ var e u11 '.n.rnmalata cl1e presentav1a tutte le cara l.teri ticJie della . . ud,detta farina morbosa sia dal punto dj vis la clinico ch e d.a ·quell o e mat ologico. P e rò i ri ultai i •d1ella biop&ia della rr1il za, de1 u1idollo osseo e· d elle linfoghiandol e fe cer o 1sorg·ere all ~A. i l sospetto ch e i franccs j, i qua li f:O prat1 ll tto s j .sono occupati di t.ale .en1opatia, ave ser o romn1esso un errore di interpr.ctazion e; i11fa t Li n ell 'esam e del p1t1ntato &pleni ~c ci si a~pe l ler eb·b e di trovare t11ta comp ]ela trasformazion e linfocitaTia della milza , un 'invnsio,11e tli li n foci1 i n1at11ri e i1n m a l l1 ri ch e, 1J'arte11do daj follicoli di Malpi,g·hi , infil lri110 e disorg.a niz1.in o la polpa. I11 vece l ' esam e d el piu ntalo s.p1e nico m ette in evid enza una estesis~in1 a pro·li ferazio n e di ·el em f' nt i r et icoloistiocitari assoll1tamer1te tip,i ci p er caratteri morfol og·i ci e flrn zionali . Si tratta di cellule m ol to volumJin ose. :con protopì-ct!-'111a abbond ll r1tc , sottile, pe so ' 'act1olato , con un.a eno r1ne irrego l arità d ei conton1i , per c ui a lcune f\Sst1mono aspetti arneb oidJiform i con prolungan1,c nti p&eu.dopodici numero!'i e di c ospic t1e pro1)orzio·n i. La 1inta d el protop l.asma è 1ego-crmt:n te b a.s·o fila o , p iù s1)esso, policro1nati ca a tendenza acido fila. Il nL1r leo è tipican1-0nte r eticol o-endoteliale ron s truttura fin en)entc r eticolare e qt1asi sempre con nt1r l eoli. Tal e cellt1l e presentano i1 fenon1en o della elasrr1a tosi per crui il ·pro l" o·-p1lasma di es~e si va progressivan1en1e ridt1 crndo di ' rolum e. in 1

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« IL POLICLINIC:) »

seguito al distacco di fra1111nenti più o n1eno voluminosi e nu111er osi: com e consegu enza di quef'to fenomeno· si vanno forman·do cellule di modia grandezza e an·c h e più pi ccol e, ch e rassomigliano ai monociti e d ai linfo,c iti , ma ch e in realtà conservano sempre i caratteri degli elementi reticolo endotelia li dai quali d eri,1arl o1 diretta mente. So,n o appunto· que·s te cel lule, di grand ezza media e piccola, quelle ch e, passartdo in c ircolo, vanno a costitiu ire quel quadro ch e erron,e amente è stato interpretato come corrispondente a quello d ella l eu cemia linfatica cronica. In c-0nclusione l'e no•r me splenon1·egialia è dovuta non alla proliferazione del tessuto leuce·mico linfatico, ma alla proliferazione d el tessuto retico·l o is tiocitario c.h e d etermina ancJ1 e passaggio in circolo· di forme r etico.JoistioGitari e m e die -e piccole aventi grande somiglianza con i monociti e·d i Jinfociti. Note di prolife razione retieolo istiocitaria sono state riscontrate n el siu o Celso dlall 'Autore a11ch0 nelle linfoghiandole e nel midollo 0 sseo, sebbene in grado molto 1r1en o inte nso c h e n ella trLilza. L'esame accurato del suo caso porta perciò l 'A. a co11cludere, anche tenuto conto delle d escrizioni de i reperti ematici dei casi ripo-rt.ati nellta Letteratura come casi d·e1la· cosiddetta l eu cemia linfatica cronica 1d i ti1)0 splenj co puro, c h e non esiste tale varietà di leucemia e cl.:.e i11v-ece si pruò a ffermare l'esistenza di una terza leucemia in cui si ha l 'e1sisten za di un processo proliferativo sistemico -e· difn1so de gli elem enti- r eticoloi-endoteliali e ch·e perciò può essere c.h iamata istioleuceniia. CoRì intesa la forma morbosa c i appare chiara in tutte le sue manifestazioni, sen za alcun contrasto tra quadro, clini-00 e r e1)erto en1atologico sen za a lcun caratter e di parado1sso e di atipiB in(··o nciliabili con l e n ostre co noscenze sui ,process i l eucemici. F. Tos1·1. • 1

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di ff.usi dell 'addon1 e. Da due setti mane ave va a11ch e itt·er o·. · Il malato· pesava 100 kg. e 700 gr., non era cianotico ma aveva guance, orecchie, naso notevolmen.te rosse, gli occhi era110 co11g,estiona ti, la mucosa d ella bocca e d el faringe di e<>lor.e ro5SO matlone. Presentava note,role epatomc·g alia. L'esa111e del san g ue dava : Hh 110 ~ crjtrociti 7.430.000; piastrine 220.000; leucociti 29. 500 senza all ~e.razioni della fo1mul a leu C<'citaria. L 'addome era piien o di liquido rontene.nt·e bile. Ci111que n1esi dopo il paziente morì . l .,'a uLo1lsia dimostrò tro·m hosi organizzata d elle ven;ei eipatioh e portale. splen:ùr'.a e m esenterica superiore, trombosi in ,,ia di or•g anizzazione d ella ve11a cava i11feriore. L'aum1ento di volu1n·e d el fegato è re.p erto fre<I1:1entissin10 n ella policitemia vera: 8 volte su 14 c asi fu notato d a Bro,vn e· Giffin e 11el 11} % d ei casi fu notato d.all 'A. È s tata anche n otata un.a correlazione fra volum e del fegato e durata dJella malattia nel senso che questa è m.aggiore quanto più è notevole l 'epatomegali,a . Invece; no n fu 111esso in evide11za un rap11orto fra epatomegalia e la quantità di emoglobina e il numero degli ele·m enti corpuscol<> ti del sangl1e. Le le1sioni vascolari furono trovate in 1/'J d ei ccsi . La cirrosi epa tica è, seco,n do Whi1 e Harrop, freq11iente Jl ella politicite1nia; p1e-r <lltri invece è rara. Comunque, 11ella letleratura oon o rif eri li . olta1)t.o 9 casi sicuri. Seco11do Ttirck la cirroi&i preced ei la policitemia e quest'opinione sarebb e cortvali data ·d<:igli espe rirr1enti di Hess e Sorel ch e produssero -eir itrocitosi m e diant1e agenti ·eipatotos.sici. Mosse in vece rife risce ch e la cirrosi sia se.con·daria e corL lui vanno d 'accordo vari s tudiosi . L 'uiw della fenilidrazjna n ella cura ·diella policitemia J1a complicato lo s tudio d elli.l cirrosi in questa rt1a lattia, pe:r ch(\ i11 alcuni casi non è facile escludere el1 e la cirrosi sia stata prodotta d.a qt1esto rr!rdicaITJento. La tT01nb·Jsi della ve11a port.a è più frequente d,e Jla cirrosi ·epatica. P er ò an ch e di questa Ja letteratura r egistra pochi casi: 13. In (llcuni la tro111bo~i durava ·da vari anni. La maggior pia r te dei malati decedette per gangiiena in te61inaJ e da trombosi acuta delle Yene· m esenteriche. La trombo i d ell e venie epa tiche è in''ece rari ssima i1ella J)Olici1 erni a ver a. 1•. l. 1

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Complicazioni epatiche nella policitemia · vera. (R. il.

OHV,\ L.

Arch. of lnt . "A1edic., dicembre

1938).

T i11alati di poli1cilcn1i.a vera per lo più con.., ul1 ano IJer la prin1a Yolta u11 n1edico ]1'C l' tro1nbosi va colari e quest e lesioni .sono frequienlem ente ,loc.a lizzate in 'rn ~i ce reb~ali , P'eriffrici e intra.addon1i11ali. Il qIUadro r linico è g·uicla to a.a lla vitalit à d ell 'orcra 110 priva lo d ell a s ua circolazione. J_, ' ..\ . d es.c.r ive 111iHuta111e11tr un ca o da lui osservato. Si trattava d i un giovane di trent'a1l11i ricover a lo in o. pedal r per cl1è 1ff<l11n:lto , a ~ te nico e co11 addome au1nentalo di volume. Dt1e anni prirr1a ave,ra avuto ' rarir i a@'li a rti infcric>ri c t1rate sen za ~u cce .. o ro 11 iniezioni. .A. veva godt1to buona :al11t e fino a tre etti111an c prima. quando <tYC \ a a,·uto dolori addon1inal i

Qualche considerazione su l'impiego del veleno di Bothrops atrox come emostatico. ( C:HARLES ,

.ro~ EPn- llA SSlJ T.

l... e snng,

n.

1,

1939). C. r J. Hasst1l ricord ano con1e ~ià diver si f1 11tori abbian o d a I e1npo µe 11.. ato ad im 11irQ"are


[ANNO

X.LVI,

NtJl\I.

9]

i399

SEZIONE PRATICA

il vele110 coagulante per arre.slare le emorragie ribelli , e com-e a11-cl1,e. 1&ia già stata 0 gge tto 1

di interes..~nti stuid i l 'azione en1ostalica locale dei veleni , ed i loro e ff~tti contro la fragilità vascolare s.e inie ttati n ell 'or1ganis1110. Dc1p10 av€;r ricordato le esperienze fatte co n i differenti ve]~ ni , gli AA. osservano che, sE-gu-endo la i1 a turJ delle affezioni emorragiche, con-rie11e u tili1,zare a volte d elle sostanze che !lbbreviano il tempo di coagulazione d el sa11gue, a volte d.e gli ag.enti ')h e modificano ])Ìuttostù diversi fattori vascolari non an,c ora ~1erfetta111ente conosc.:int i. Gli AA. preci~IlO n el loro studio l e circostanze n elle quali il vel eno di Bothro,p s Atrox, già segnalalo speri1r1entalmente come emostatico da .Pec,k, Crimmins e Erf, può ·p1resentare t1na .efficacia reale. Essi hann0 i1otuto stab,i lire , dopo ricerche effettuate su co nigli e cani, c11e il vel cno di B. A. può esser e adoperato in soggetti en1ofilitici, sia in soluzioni ·diluite (1 eme. per kg. corporeo a 1 :5 .000.000), sia mescolato a un.a dose appropriata di si,eiro antib-0tro·pico. In quest'ulti1na con.dizion e e·sso è sprovvi5to di tossicità coagulante e non produce i11coagulabilità secondarie; c onserva inv.eoe un 'azionr. coa1g ulante leg·gera durante un rnini:n10 di 6 ore. Si può du11quc considerare com e teorican1e nte po,s sibil e l 'impiego di ..·o l11 zioni diluite d'i veleno ·d i BA come emostati co generale in alcuni oasi clinj.oi, e piarticolarmente p,er preparare . . un sogg etto ·cmofilitico a interventi c:h irurg1c1. D'altra parte il velen o cli B A sar e.b·be in1Utile e piuttosto controir.l!dicato i1 ella mag.g ior part~ di affe·z ioni emorragiche se nza disturbi della coagulazione perchè in q11 0sti casi e' o è senza effe tto sulla durata d e11 'emorragia e i;:uò anch e allung arla. Gli AA. osser\.-arto elio, data I '.a zione 1ron1bo1)enica d el veleno ·di B A i11 vitro ch·e tras for111a il fibrinogeno in fibrina. se nza che il m ec canismo norn1ale della coag ulazione int.erve11ga, l'impiego di tale vele·no c,ome emostatico loriale ·de b·b 1a esser p(['eso in seria co11sider:a1

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S. F.

7.ic111i0.

MISCELLANEA. Trasformazioni nella dottrina della alimentazione. (C: . DrE'\'ST. ~f ediz. 1'l1 elt , n. !51 , 1038). Negli ultirrii tempi . i è n1olto l)Crfezion ata ln lec 11ira culinaria, ciò elle rend,e pos ibile di far l>ren d-ere vol·c•n ti eri ai ·i;iazienti le pii1 sv a ri~te e .an ch e l e più rigorose diete t e.ra pel1tiche. Tl princi1)a le progr e, , o d ella di etetÌ C<'\ mod er11a ·è l)Crò la &11a a1Jipli cazi on e indivi<it1alie, ten endo co11to d·elJ c r n·n dizioni d el sir1golo amn1alato 1)it1 che r rg-olando la di eta .s r hflrr1atic.amentei secondo la n1aJa1 ti.a . Vi ~ or. o co&ì p. es . de.gli anirnalnti di rr11i

ai c.1 uali si i1ega110 il sale e i protei.di, altri ai quali in·vecc si co,n cedono qu.este sostanze . ~·ell 'ali1nentazione dei n1alati oggi non si teme µiù tanto il d~giuno· : in alc une condizioni li si la&cia a nzi digiu11are p er g·ior11i dando loro tutto al più del succo di v·erdure o di frutta, o della frutta. Giorni di di g iuno con •s olo ~uc­ co di frutta sono og·gi un ausilio prezioso: .essi determinano u11a in1pone n Le eliminazio.ne di scorie del ri.ca111bio. Par~i colannent.e impo1 r ta11ti con·1tJone11 ii ali1111cntari sono tr.a altri le vitan1in e e le so&tanze minerali. 11 fabb,jsog-n o di vitarnin·e ' 'aria a seco11do degli individui e a secondo delle co11dizioni del momento. Si ha u11 fabbit.o·gno aun1e11tato durante lo s viluppo, la gravidan za, ] e infezioni , i disturbi di.ge·~Livi . Mentre le avitan1ino &i ' 'ere e pro1)rie .Sf1no rare, esistono però sva riate forme n1orhose ch e ve·n gono indubbiamente fa cilitato ed ag.g ravat.e. ·da una relativa deficienza di ' 'itarrtine . Così la 01st eon1alacia, la cifosi g iovani]e , la osteite fibrosa, 1~ osteo condrite sar ebbero i1t ra1JPOrto con la deficienza di vitamina A, la n.ovrite, la poli11evrite (·p ersino quella alcoolica) co·n una clefici·ei11z-a ·d i ,ritamina B: la so1nministrazior1e c1i questa ,,itamina a urnenta la tolJ eranza p er i carboidrati (nel diabete l)ern1ette di ridu1Te, la dose di jnsulina di 10-20 1Jnil.à) e n1iglio·r a la mielosi funi colare Jl·ell '.an~mia perniciosa, 11·eJlo s.pru,e, nella pellagra. La vitamina C: contribuirebbe ad auiue·n tvre la r esist en za contro le infezioni, a n che n ella tuber colosi &i .&arebbe constatata una defici1er1 za ·di vitan1ina è utilissin1a Il·elle e1nottisi e n elle ·en1orra gie gastri ch e. J.. a · stanchezza r1rin1.averile sarebbe in rapp'Orto con una d eficienza di vitamina e:. Le so<;tanze min erali ~no fornile soprattutto dagli alime'Il.ti vegetali e da] latte. Il co·nt.e11uto mi11erale d ei vegetali varia notevolm ente a seco·n da ·del terre•r10 e soprattutto .a seconda del m odo di concimazione . Così p. es. una concin1azione ricca di K aum.e1tta del 30 % il contenuto potassico delle lJa tate. Varie rna]attie d·ell 'uo1n10, sono state attribuite alla co11cimazione chimica : così vi è stato qualcuno c]1e ha n1.e sso l 'a un1ento de]]a n1ortalità per caoci11oma in ral)l)Or1 o co n la con cin1azion e ri c0a di potassio , altri ] 'l1a nno attriboit a ad t1na ·d efici enza di n1agne&io , qt1 e~I e i 1)01 c. i non sen1brano però fondate. La cottura d ci veg etali li 1)riv.a di sost an ze Jninerali , sopralt11I to di quelle. ad a zione alca linizzante : l 'or ga nismo è qu.indi r. po~t o a11a acidosi , speci.a] 111ente se l 'a lirn.ent azion e è .anclJ•e ricca di proteidi. L ·aci dlo i è più f-Rcile qua11do so.n e a111.rr1alati g li em11n I ori (r eni . l)Olu1oni , pelle) ·e n ella ins11fficien za ca rdi aca. Jrt q11 esti ca si è utile una alin1 enta7io n e ricca di pota s~i.o , quale l.a si J)Upò re.ali z7a r~ ron i " eg etali <'T11di: la dieta cruda p 9r1nrtt e di ri durre le dosi di cardi ocin.r ti r i nell n in ~ ufficienza dcl cuore. P. 1

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IL POLICLINll!'.:

Una nuova forma epidemica i Nausea e vomiti epidemici. (J. D.

GRAì .

(British nied . journ., 4 febbraio

1939). L'A. si occupa di u11a curiosa forma con1par a epidemican1ente e «iiescritta per la prin1a volta in Danimarca 11el 19315 , sotto il nome· <lì i1ausea e vomito ·e1)idemici. Una seconda ep1idcn·tin. fu 1d1e scritt.a ùa l\.Iiller e Raven, ne l 193H i 11 Ir1g hilterra . L'1\.. n e ha os.servato un'altra , pu•re i u .Cr1ghilterra (Hayling Island) n ei rn e~ i di sctten1bre-ottobre dello ~corso a nno. La n1alattia è di breve 1:l·u rata , di circa UlL 11a io ~li .giorni . Il paziente si lam enta di ,·ertig·i11i, nau ea e vomito; il più cosLante è qt1e .. t 'ullirrto. Ge11eralmente apiressia; so·n-0 1nle o·s e rvate cefalea frontale e bradica:rdli~a . I 11 con1u ne con l 'epidemi a .dJa11ese, quest.'ulti.111a ha anch e diarrea e ta],·olta lieve piressia (37° ,5). Ne fu colpito un colleg·io , con 82 rag·a zzc (11e11s.ion a11ti ed e terne1) ed una ventina adulti, del personale. I casi furono complessi vam e11t,e 19, d.i c11i .J.5 fra le r a.g azze . Si eb ,b ero 3 casi da l 27 ·d i .sett e1n1b·re al 12 ottob,r e, g·iorno i11 c ui i casi furono 18; 11 furo110 il 15 , poi n rasi fino .al 25, d aLa d ell 'ultimo . Tutte l e ricerc:h e circa g li a limenti , il latt e, l e latri ne, occ . fu.r ono i1 ega live. I ta111poni ·piresi d alla gola diede.r o ' ·viluppo : in 4: a str eptococc I11 non ernoliLi ci , p11eumococchì e sar cin e, i11 1 s tafilococcl1i cd in 1 altro F-treptococchi en10li lici. ello ._ les o periodo di ten11)0. altri 26 casi si ebbero n ella popolazione d1e l paese , di c11i prccedcnte1r1e11te la salut e era (al pari di quella ct,el ic1ollegio) ottin1.a . I 11 qualch e caso, fu ~ rono colpi Li i. g enitori ·d ell e ragaz~e ch e fl'(' q t1c11 t,avano il colleg·io in qt1.a lità di esterne . ln u11a s tessa f.a1nig·lia, 1si eb·b ero 5 casi , ·d al 15 a l 17 ottob·r e. La migliore clesc, rizio11e ·d·ell·e sensazioni del n1a lalo eml)ra quella dì avveirtir e « un nìa1 cl i mare n; dopo l a guarig·ione che qualche volta ha t.a rda1o 7- · ·giorni , il pazient e dice di sentirs i ro 111 e cc la·y ato ». La ·di.a1Tea si o sPr,,'> for::.~ e il più . . pesso i.11 adnlt i . In c111alcl1 e c;i so, ~ i r bl)cro r ecidiYe . Da la la l>1·c, e Llt1rata , i1on ._ i può ,d ire co11 certezza c.1ua lc ia l 'organo od il ~i st en1a i1iù col1)il o. ll in odo di difru io11e fra le fan1ig li e acl a nda1rle11to p eriferico porta ad escludere 11na conl a rn in azi on e di cibi o cl i tl ccp1 a. 11 peri colo d'i11 8t!bazio11 r sen1b ra di u1t po io· di g·iorni t' la tra l11i ~~ i o·1 1 e da p ers o11a a per·~ona ~ c r11b 1r~1 eYidentc. T11t le Jr probabilit à . . t n11no r·er una 111alatlin c.l ,1 viru s <lel i t eni a 11erYoso ·' Roltanto vi l'n c:>ccezio n e la diarrea. f: l)r ohabil e ch e l 'inf< / ionc ;\, ven ga per 1n ezzo delle ~or r i oli n c ; ed a n <"'l1c fu o ri c.l ell 'a111l">ient e '-erl11)l'C' r spost o n co nt.agi ... l ·f' icl1ic i del coll egio , (lepo11e ]">er t1na tn aln1tia inft'l li, <t . L·in11)ortan7a cli co110 cerla n 0n t·o n -..i . . t< ta nt o n ell a '111 nl atti;i cl i per ~r . . t<?s1

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XLVI, NuM. 9]

sa, che è breve e b e11ig·11a, q u.111to nella po~­ sibile confusio·n e con into si c.azioni ali1nentari o di~sent.eria, specia l111011te se i casi si verifica110 in comunità. fil.

Reperto d'autopsia e psicologia medica. (l)LENGE e ScHur,Tz, De.ul. 'JYl ed. Yochenscr. , n. 2, 19j9). Co·1 1getture e deduzioni ui ra'P'porti recipro·c i di causalità tra le co11dizioni fisiche e lo s tato e i fa Llori psic·h ic j vengono fatte da J. H. Sch11ltz. Si tratt.a va di un. industriale intrap1re11de11te, fortunato ed e 11e rgico, che però fin dalla p1rin1a gioventù presentava, in contrasto con queste particolarità del carattere e con il s uo aspetto fisico, un a pa1~tico1are senibilità dell 'apparato circol<ll orio di fronw ad i1111)r es.sio11i psichiche e una te11denza a1lo scoraggiamento e alla d epr essio11e di fro·n.te al] e difficoltà. E u·berante ed es.a,g·eratamente e11f orico nei periodi di succe . . so. nascondeva dietro I 'apparente energia e vo]iti, ità un.a sensihiJità e tin1id ezza fc1nminee e di fro.n te agli i11 s.uce1essi 'i11.du striali o fi11.a7.iari ca·deva i11 ~ tati .m aniaco-·d·eipr essivi. An cl1 e il su·o tipo· cos.tit u zion.ale, picnico:-atletico, contrasta·va con l a Bua sensibilità e con lo .scorag~g·iamento ch e lo cog·lieva do iro . difficoltà. Le car atteristicl1c psi chich e patologicl1e so110 i11 parte dovute a fa ltori ereditari , i11 parl e a condizioni ambie11i ali (ultimo figlio di nu111ero;5a famiglia, Yiziato da i gen itori , 1nolto· dotato in modo da e1ne r g·ere i1ote·yo)111e11Le co11 poc.a. fati ca). I fattori ereditarii coslituzio11 a li deter111inanti ~1 :rarticolare co111portan1ento p~ i rl1ico con sis terebbero in un a discordanza tra la costituzio11e atletica ·d el sogge tto e la de]iratezza d el suo apparato c.ardi o, 1a1s cola reJ, corne 11a rile·vate K. Pleng·e a lla a utopsia (1t costituzione diBcordnntc n nel sen so di. Hoffn1a1111 che a questo fattore ,attribuj sce 1l10] te difficoltà del car attere) . All'autopsia l)le11ge constatò un poderoso s.viluprpo d e]la nluscolatura , de l cervello , dP-gli a1)parati ve ere Lati ,·i, n1.e11t r e il solo ap1)arato ciTcolato rio prese11ta\ 1a gra, 1i .altera2ioni d eg·e11erati, e. D 'al lt n parte il <li11a1nis1110 del pazie11te cl1e, i1ttellettualn1e11te i11olto dotato, cercava di eccellere ~empre ]) i ù nella Yita , 11r o,-oca Ya u •n a ro~t ante tensione JlerYo&a e , per ]a di scordan za p~i cl1i ca, delle nll ernati,·c di de1)ressione e di eufori a esag·ernt.a: fa ttori que. ti cl1e si do''evano riflettere co11 d<'tn110 ·e c o 11 ~e·g u e r1ze sul jf,t.e111a cardio -,·asrolare 111ejopragico, sist ema r l1t con1e è i1olo , è quell o cl1r p iù deli.cat.a111r11tc e I>iù seu s il)iln1 enl e ri ·r1o nde agli sti 111011 psi1chici e affctli,i , r ~u r ui più ch e .. u ql1 al sia~i allro orga no . i ri flrt I 0 110 le con ~r­ ~rt1 enze degli stai i cli a n i1110. C.a t1~r psicogr11r i11 du. 5ero an cl1e il pazie11le :td ecces i 11el f11n10 e ten11)oran r éln1e11te a11 cl1e n ell 't1$0 cl Pl1 alcool; into s~i cazion i ch e J1<lturnlm ente conlril>t11ro no a i)rg~i n rare lo ~tnto dei ' 'nsi. l "na 1

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SEZIONE PRATICA

i isicoterapia ben co11dotta avrebbe potuto nor11 talizzare lo psichismo e 1 conservare più a lungo u·n soggetto di alto valore intellettuale e prc,duttivo che n1ori in,rece all 'età di 58 anni. L ·autopsia dimostrò che la n1orte era cau , at a dalla rottura del cuore in seguito ad un infarto fresco : CJ Ili ed alt re alterazioni d eg·en erative erano disse111inate nel miocardio. Le co1011arie erano gra ,·en1ente ,a~terate, il ran10 c irconflesso della anteriore e.r a in un punto clcl tt1LL0 os Lruito da 1n.a sse giallastre e rossicc ie. La n1alattia era ger1eralizzata a tutto i] si. slema .a rterioso: era110 sclero1.ici i vasi renali , ciò che aveva provocato in vita una ipertonia 11011 fi ssa e una i p1crtrofia d el ventricolo sinis tro (spe: ore 1,8 r 111.) ed era110 fort eme11te alterate l e a rterie fe111ora li, ciò ch e in vita si era manifestato co 11 u11a cl at1dirazion e inter111 itl e1 1Le. P. I

NOT·IZIA

BIBLIOGRAFICA

F. D 'lIE tE L LE Le p!iénomèrte dr> la yu.ériPon da11s les rru:1.la.dies infectieu.~ es, ' 'ol . in-8°. cli pag·g. 416 . Ed. Ma son, Paris, 1938. Fr. 75. [ preced.e·n ti la,'ori dell 'A. , oh e h anno dato 1

n e un problema, n el ·q·uale il D 'IJerel1e g ià da tempo aveva preoo una posizione ·d·eicisa, ma per il quale si d eve ri te·n ere non ancora concl1iusa la discussio11.e1: quello della natura vivenle del b1a tteriof.ago , c.h e t a nte ricer ch e e polerniche ·6d opposizioni h a suscitato, in grart parte, seaondo me, infruttuose ed inani , perr h è forse di 1naggio r e importanz.a filo soific<l. cl1e scientifi·c·a . ~la accanto a qu·e sto, ch e rimane ·e rimarrà ap erto, nonostante le d ecise a ffermazioni dell 'A., un altro prob.Jema viene qui discusso, e con una largh e.zza e una chi.a 1 czza sup eriori forse a tutti i i)lrecedenti ]avori su quest'argomento: quello d e.Ila « 1simbiosi batterio-b~tteri0fago ». Credo ch e chiunque r1or1 avesse g·ià conoscenza di quest o campo di $tudi0 , non P'Ossa n on rimanere sorpreso ·c d a1nn1irato n ella lettura di que.5to capitolo, di fronte a·d insospettate e1d' a rdite possib·i lità di ;ricer cu., ,c.h e se d a una parte cozzano contro i r..anoni della batteriologia 1Sistematica , dall '.altra aprono s enza dubbio nuo,ri orizzonti riccl1i di sorprese, di sviluppi , ·d i applicazioni. ~lolto g·iustan1 e.nte , mi f'·embra, il D'Herell e con sirlera l a for111a di simbio-s i da lui stu·diat.a cc,me facente ·p arte di una legge biolo1gi c.a ger1er a l e, di cui e.ssa costituisce un esem pio m era,1ig liosam·ente a·d.atto a·d es•s e,r e sfi~uttato per la rel ativa semplicità de i due elem enti contraenti lo stato simb.iotico·, e cioè il b,atterio e il batteriofago: e son o sufficientj i dati di fatto ch e I 'A. espone e com.n1 enta. per ·d are un 'idea assai larga .a1 quanta importanza ass11n1.a il fenomen o <l simbiosi » co.m e cc fattore di mt1tazio11e ». "' e si pensa ch e già cominci.aIJO ad esgere note forme di sirn.biosi d el t t1tto C<)ffil)arabili a qL1ell a del batt erio-b·a tt erio fago , tra vegetali ed u ltravirus e tra anim.ali ed t1ltr.a vir 11s., si in1 uisre q11.ale ·esten sione ai&sum er à il fenon1eno d ella irr1.biosi studiat o fin or a Sll po.e.Ili clas.s i ci e~cm1~i . tra lt.i soµrattutto dal r eg110 ' 'egetale, e qt11a ]e m eravigli oso cam])O· di ricer c:a si aiprrirà agli s tudiosi man m .a no cl1 e si potra nno trovare i mezzi rivel atori a.egli agenti infravisibili di un 'infezion e latente e 1

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[)rob·l ema d el batteriofag·o un '·e·st cn sionie e u11 :importanza cm prc più ' 'asta, trovano in que Lo ullin10 u11a sintesi complet a , cl1iar<l e d appassiona11 Le. Pc ir l1è n egli llltimi an11i (1'ultima n1ono,g rafia del D 'I:Ierelle è d e.I 1926) l e rioerche, intorno nll e diver se questioni ch e da llo studio del b atteriofago sono sort e , si snno moltiplicat e. si impon eva l a necessità di una n1essa a punto cap•a ce di porre in luce n ella gran massa ·di fatti e ·dl. interi)retazioni d 'in eguale valore, quelli ch e , potendosi cons iderare. ' 'eram ente acquisiti , danno al f.e nomeno d ella· batte riofa g ia un s ignifi cato ch e sconfi11a dai limiti della b1a l t eriolog ia e ·del1' immuno lo·gi.a , arri,·an·do a coin,1ol ger e problemi fondam e11 tali diella biologi.a .g e·n erale. :f: indubbi o ch e p e.r lln tale Ja,roy·o di intesi tra tt1tti il p·iù adatto era il D 'flcr elle, ch e h.a d edic.ato qu·esti ultimi venti arln i all o ~tu dio scono~ciuta. Nella s·econda partc ·d ell 'or>rr a il D 'If cr ell e d el batteriof.a o-o n o,n ~olo n el lab-oratorio ron le più preci se tecnicl1e .sp erim,eintali , ma an- si occ11pa d ell' evoluzion e d ell e mala ttie infe1 tive e d elle epiden1ie, consider a ndo.J.a otto 1111 c he a m ezzo delle preziose osservazioni raccolt e in via·g gi compi11ti attraver so il mo·n ·d.o in- an.g olo vi~ivo .:.del tutto p eir son ale·: an ch€ in tiero, d.all 'Europa all'Asia, d all'Africa all 'Ame- questD part e si riYela la genialità e la ri cch ezza rica, co11 lo sco•p o precii5o· ·di sie:gu ire le di- d'o~ &ervazione . d·ell 'A., anche f»r in più punti egli for11isce m ateria a]la disr 11s.sione e all a v·erse malattie infetti, e 0 l r epid emie nel l oro critica , in rq ruanto te•n .d.e. t.r o 11rpo lln il ateralmente r1aturale am.b icnte di 8vilupp 0. L'eco di tn l P a riportare una serie di fen omen i compleF-si riccl1issima e oerto eccezio11ale esp·erienza di ad un 't111~cia ca11sa: qt1·ella dell 'azio n e h·a tt e~ci e1l ziato pervad1e ll1tt.a questa nuova opera di. D 'II e·r elle. Ti o fa·ai ca. Ma anohe là dove n on poss.iar110 ro n rordnre 111 t1na prima JJarte l 'A. consid era il battein modo compl eto con le con clt1sion i dell '.~ .. Tiof.ag0 com e cc para.ssita » dei batteri , e n e aciò cli ' egli scri,re. è f:.em J)r e ri rco d 'in scc.:t nanalizza tutte l e. cnratteristiche b iol og·ir l1ei : trom enti , ·di fatti P· di idee; non è facile acl e ~. viamo qui raiccolta una tal1e m e~se di d.ati e di f.atti , ch e ancl1 c il ' 'olerne acce1111are t1n · sf11gg.i re alla 8UgQ"e~ti on e del fenom<1no dell a « guarigio11e co·n l.ag jos.a » . at1 l'a,rt'r ~ o il conr apiclissimo ·r iasst1nto Rar ebbe a~surd o. Sottof.fl gio 11fltteriofagiro , r l1e 1' . d rsrri,·e sopral11teo soltanto ch e viene riportato in cli ~r u ssi o-

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<< IL POLICLINI CO

tutto i11 base alle bue osser,razio11i tratte dallo studi o ,·issuto d elle epiden1ie di colera ; i fatti 0Sf;er~1 a ti con limpida chiarezza sono raccolti, C(1lleg.ati e comn1entati con logica severa, e r1 on i)ossono nor1 condurre alla convinzione. Ì\1eno b en d efi11ita, più discutibile ancl1 e se i11olto inter e.ssante per .g li sviluppi ·e i perfezi on a111'l'.nti ch e lascia intravedere , è la parte ch e riguarda la terapeutica; evidentem,e nte· all'ap1p ]ic.azion e· del batte·r iofago come a·ge nte di g uarigio.n ·e i)rovocata esiisit ono limitazioni in r1umcro .e in importanza assai superiori a quello che il D 'l-Tere lle sembra voler far cre.der e, attribuendo larvatam ente o ape·r tamente la m a n can za di diffusione del m ·eto do t erapeutico da lui preconizzato, e d i Siuoi insu 1ccessi all a altrui incor11petenza od incompren sione. Nel con1plesso du·n que, l 'ope·r a del ·D 'Herell e per il suo a 1n1>io r-espiro, per ]a compl·e tezza e la ricçh ezz.a di fatti e di dottrina, d eve interes.~re ed ap1)a1ssionare, oltre che lo specialista m ic robiologo , anche il biologo in sooso l&to ed il m edico: la nuova via di ricer ca ch e il D 'H P,r ell e batte dn vent "an11i e ch e ha aperto· a tanti studiosi un c.ampo v.a stis~imo di indagine, app ar e i11 questo· volume com1)iutamente illustrata , e n,e di111ostra tutta l'importanza per i risultati già ot~e.nuti e p er quelli ch e prom e tte. F. MAGRASSI . 1

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e E N .N I

B I B L I o G R A F I e I <1)

G1rrs To Lu zZA1'TO.-FEGiz . .Sem ejotica fi sica dell'ap para.io respira.torio. Pre·f azione del prof. ElJGENlO ~foREJ,LI. Un vol. di pagg . 241 con 60 fi g ure. Ed. I stituto « Carlo Forlanini », Rom a, 1938-XvlI. 1

C:ol perfezionarsi d ei n1etodi di Jabo·r atorio e p ii1 a11cor.a co·n la vitlorio,s a .affermazione d1ella Radiolo.g·ia nello studio, d elle forme morl)osc in ,g·en er ale e di qu elle polmonari in particola r e, si è a ndata 1del!ineando in alcune Sc11ol e l a tend.e n za di sottovalutare o addirittura t rascura r e l'e•same diretto d el malato, t r 11de11 za per sè t.e -sa d ep1lo r e, role m a cl1e dov-.·cbbe con siderarsi a ddirittura d1elet eria , ... e si d oves e diffond er e fra i giovani. t inn egabile ch e a lla luce d elle attuali no... tre cono cen ze in t ema di tube r colosi polmom on ar e, grazie sopra tutto ai risultati delle inda.g i11i r a diogr a fich e sistem atir l1e, alcune r o11r0zio111 ~em cj olo giche, così rar e ai vecchi (~]i 11ici e r1on l)Ocl1i seg·ni rilevabili all '·esan1e dir c llo d el n1alato, h a nno oggi per so il loro v.alor e, m a è p·r oprio per questa ragione c he t1n lib r o, co111c quello del Luzza tt o-Fegiz, basato so1)ra u11 l11a te rial e d 'osser vazioin ·e rccezio11al n1 cn t e ri cro e vario , p uò rit1 scire t1til e ecl O () ~ ·~ rtu no prr fi,~ a re l 'attunle situ azion e e le ])OS ·ib ililà d r lla Se1nej oti c.a fi sica d el tora ce n ello st udio dell e i11alattie r espira tori e. I. pirnndo. i alla concezione n1ccca11ico- fun 1io11H l ~~ cl Ila cuola di ~lo relli , all a qua le il 1

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(1) i pre~a d'inviare rll1e copie dei libri di <'lli si desirlera la recen sion r.

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l ,uzzatto-Fegiz appartiene, l 'Autore segue costantemente nella traittazion e ·della materia, un indirizzo clinico e funzionale, e tale indirizzo si desume anche dal fatto che il solito capitolo introduttivo che nei vecchi Tratt ati di Sem ·ejotica era dedicato alla Topografia deg li organi toracici, è stato sostituito con t1n capitolo di ·F isiopatologia respiratoria. S~uo1no i ca·pitoli d ella Anatomia topog·rafica, quelli della acustica medica e &uccessiva1nente quelli riguardanti l 'is.pezione, la palpazione, l:a ;p·e rcussione e l 'as·c oltazion·e d1el torace.. Nella seconda parte l'A. traccia a grandi linee il quadro semejologico delle singole malattie respiratorie sof~ermandosi particolarru1en te sulla tubercolosi. Qui troviamo uno schema di classificazione delle forme tuher. colari del polmone il quale, pur ispirandosi alle cla&sificazioni d el Bard, Neumann e Micheli, si differenzia da queste per I.a larga i)arte che vien <;lata al fattore m eccanico-patogenetico, sinto,matologico ed evolutivo. Il Manuale termina con un'a·ppendice rigu.a rdante la semejotica cardiaca nelle malattie del poln1one e deJla pleura. Questo libro pubblicato i11 veste tipografica eccellente c1o n 11um erosissime illustrazioni in gran parte originali, sareb~)e d·e stinato, come dice l 'A. nella presentazione, agli studenti ed ai g iovaoi Medici ch e intendono dedicarsi alla Tisiologi.a. Sono però convinto che anche Medici non più giovani e coloro che 5i occupano g ià da tempo di malattie respiratorie, potranno troiv are , nel libro del valoroso allievo d,e} prof. ~Iorelli , un utilissimo Manuale di cons ultazione ed una preziosa guida per la pratica quotidiana. C. IFRUGONI. 1

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E. l{ATHE'R1'.-. Néphropalhies eit néplirites. L eçons cliniques. I>aris . J. B. Bailli1è1~ et lTils,, 1838 . . :F r. GO. Il ' olume che abbi~n10 dinanzi , raccog·Jie le « cliniche » consacrate alle nefropatie e nefriti dal Clinico terape,uta di Parigi n el triennio 1934-36. È qu P.sta la seconda serie d elle lezioni pubblicate s11 tale arg on1ento, la prima aYendo vi sta 1.a lu1ce n el 1934 : di e. sa dicem1110 la r·g amente in queste colonne . Gli argomenti attual1ne~te trattati riguardano : Classificazion,e d elle nefri ti (a na tomica. etiolog ièa, biologica e fun zio11al e). Cl as~ific.a­ zione moderna delle nefriti. Porp.u ra e n efrite . Nefrite cronica azot.emica con i1poclore111i<:t secondaria ad una lesio·ne unilaterale clel r ene . .i\.cidosi rena]e. !Forme renali dell 'endoc.ardite vegetante len la . 'Ve frosi. lipoidi.ca l)U· ra. Nefrosi lipoidica o n efrit e cronica. Nefro8i lipuidica compli cata econdariam ente da Tt Pfrit e tassie.a infelliYa. F ormf' r ]inich e d el la n efrt1 si lipoidica . Prognosi ~ r ura d ell a nefro&i lipoidic.a. 1\ efrit e acuta sa t11rni11a })eniQ'n a . ~ efrit e acuta sa turnin a gr ave. \" efri te rner curial e ad evolu zion e prolun g ata e m ortal'p3 to11 efrit e ar11la ])(). ta])or ti Ya to"c::i ra ~ l e. 1


.... SEZIONE PRAT LCA

infettiY a . Epaton·e rrite colibacillare. Rene g·ottc.so. .Nefri te litia.:::>ica. :Nanismo renale. Sco rrr·ndo· i quali argorr1e11ti non può non ri111arcarsi come il testo si diriga sempre a l pratico, sfuggellldu g li argorn·e nti cari ai teoretici. L'esposizio11e è chiara, se m .p·lice, qu.a1e il Rathery sa fare ed è corr~data di fig ure e sch en1i altrettanti dimostrativi. Al libro· non potrà n1ancare la ste.$sa fo1·tuna che arrise. al la prilna raccolta, utile· essendo (come averrt r11 0· a dire nel 19314) &ia allo stud·e nte vicino ai cimenti professionali , no11chè al pratico in cerca di precise ed obi1ettive note di diagnostica e terapia in un g ruppo di malattie se111pre l)ÌÙ da distri care . MoNTELEONE . 1

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l\1.

~1oi\ T..\SSUT.

La dépression co1istitu.tio11n el-

le. Paris, Masson et C. ie, ed. , 1938.

Il ~1onta& ut tratta ancora una volta l 'annoso argomento, or111ai sup·e rato nel t empo e nella esperi enza cli11ica, d ella cosidetta cc neurastenia >>, quale es ponente d ella « depressione co&tituzionale >> , cc origina le, diatesica, cr onica, · essenziale ». Quindi ritorna al con cetto ·dell 'es~urimento nervoso, originario deg1enerativo , come l 'intesero il Kraepelin e poi lo Schultz e lo s tesso Beard con il fattore diatesic:o·. L 'A. an1rr1 ette u11a sindro111e. p~ichica è la ir1nesta su qu 0lla fisica, cer Ga.11done le motiva zioni su fatti a carattere biologico e p 8icoge·n etico. n1a specialmente fisio-·p·atol ogico. Messi da. i)arte, com e noi facciamo da tempo, gli s tati n euras tenici che e1gli chiama acquisiti , e noi sintomatici e il Bellet accidentali, in realtà desc riv.e , specifica e individ.ualizza la figura c li11ic.a della cc N·europsicastenia », ·e. mal si comprende come d ella p sicast enia e d elle 0$sessio·n i, che non sono chte· una varietà coatta d ello stato fobico, voglia fa r e, per ·quanto con dic.J1iarata esitazion1e., -una cor11p.Jicazio,n e della Ii eura&Lenia costituzionale, n1entre al giu-d izio d ei 1)iù è la stessa ·c osa .. Ed è a tutti noto t1gualmente che il primitivo faragginoso coin (·e t to clinico dello Ja11et. è stato largamente se1nplificato escludendo dalla p sicastenia o,gni idea di psicopatia in senso stretto e lanto più c,gJ1i forma d eficitaria e demenzial e, fino a ta11to ch·e essa non ·d egeneri in una sindrome r11elanconica o ipocondriaca ,e più raramente schizofrenica. Per arrivare a l concetto psicoger1.etico co stituzion ale d egen erativo della psicastenia o neur0-psicaste11ia, no·n c'è bisog no di far ricorso alla cc p&ioo-analisi >>; sono più che sufficienti il controllo c linico e il carettere dist.i mico della malattia, per cui si può g iu·d'icare che, senza il con corso di fa ttori psichici , l ' esaurimento ner,•o·Fo non ·diY.e1Tà mai uno stato psicast.enico. Noi non n eghia mo che si accompagnino al]a p·sico -nevrosi d isturbi di circolo, disfunzioni n1etaboliche e 1nodificazioni d el ta o &anguiig·no n ei rig uardi d e.g li elementi fosforici e alcalino-terrosi , e anche l'insufficien za e.patica, per cui noi largam ente scr.i,rerpmo 1

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s ulla trrlportanza d·clla epatoterapia 11elle for1ne d,e.p ressive in g·en ere ( 1). Ma quanti di questi disordini fisico-chin1iie.i no1n sono piiuttosto J.a conseguenza d el grave turbam-ento en1otivo, n euro vegetativo· ·endocrino, piuttosto ch·e fattori etiopagon etici ~ È u11 lih·r o cl1e poco dice· di nuovo e di orig in ale, che comp lica ·e non chiarifica il conce1to clinico d ella sin1diron1e da depres~ione nervo1&a costituzional e, che 11on è la stessa cosa della d epression e costituzio11ale in gen•ere, ma cl1e con1 unqu.e si legge vol enti0ri , come 01pera ria ssuntiva d elle va rie corr.e11ti , senza che s ieno co11dotte alla giusta foce, e par t icolarmenLl' d ei vari 1netodi c urativi. (~. Mò GLIE. 1

(1) V.

Fui\IAROLA-l\ilòGLIE. La t erazJi a de lle malat-

tie n er1:01se

e

m ent ali.

L. Pozzi , editore, Roma.

AccADEMIE, Soc1ETÀ

MEDICHE, CoNOREss1 •

XVII° Congresso della Società Italiana di Urologia. (C:o11tinuazion e e fin eJ· v. rium. [Jr ececl. )

Com llni cazioni e d i scussioni sizl

.

2o 'fEMA DI ~ELATOH.E AnEzzr G. (Catania). - Su di un caso di estrofia vescicri le tra ttato e.on l ' ureter o-sig1noidoslo1nia

L 'O. esposti i risultati ottenuli su un giovane di 22 anni e controllati a 5 mesi dall 'intervento , vien e alla conclusione eh~ in questi interventi sia preferibile l'operazione in più tempi ; la t ecnica cli scelta è la Coffey 1a con o senza la modificazion e di Hig·gin·s. bilaterale. Risu ltati ai distanza. -

AnEzz1 G. e

G. (Catania). -

Ricerche sperimen·t ali su varii m etodi di in.1ies t o ·di un, uretere n ell'ailtro. - Gli 00. in ba e ai rj sulO ccHIPINTI

tati dei loro esperimenti ritengono .ch e l 'innrs lo latero-laterale sia preferibile all'ana sto111osi ter111ino-la tcrale . DE ·LUCA A. (Palermo). - 1'rapir. ril o degli liret eri. L'oratore riferisce su di un caso di innesto dirett•J in vescica di un ureter e leso accidentalrr1ente durante un i11tervento chirurgico e n el quale si ebbe l 'att ecchimento perfetto non solo, ma agli esami succes·sivi isi è constatata la perfetta f unzionalità peristal.tica d~ll 'uret~re e l~ inanca11za di reflusso; effetti sodd1sfacent1 questi forse dovuti alla obliquità dell'inn esto in rapporto alla parete vescicale. LAs10 G. (Milano). Anastoniosi e trapianti ureterali. L 0. illustra le condizioni permitt er1ti tali interven ti la tecnica <lell 'operazione, i . risultati che se n e ' possono otten ere; comunica infine i ri,sultati degli interventi da lui e·seguiti. MINGAZZINI E. (Roma). Trapianti degli iz r eteri. -- L 'O. riferisce su parecchi casi di trapianto degli l1reteri da lui eseguiti specialn1e11te i11 malal i con estrofia vescicale. Dà la J1refere11za all 'operazion e seconda di Coffe). STEFANI F (Lendinar a). Indicazionr non usuale al t r~pinn to de ll 'u r eter e. Illustrazione d i un caso clinico di intervento per sten osi acuta intran1urale irridl1cibile dell 'urelere. 1

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408 Coi\I L"~ 1c.\z10Nt

« 1 L P OLI CLIX I CO n

su

ARGO~IE:\1Tc

n1clTARi.>ANT1

1L REN E .

BAG~ET • G.

(Palerlllo) . -- ulla fr equenza del z·associazi one fra calcolosi e lnb er co l i renn li. L 'O. i?a_ j · t~malican1enl e esamina li. i cas i cli pielonefr1l1 o IJionefro·si calcolo\Sa capita li in J{cparto e~. h a 11o lalo co11 u11a certa fr equ enza la posiI 1v1tà rlcl r eperlo del b acj]J q, di Kocl n eilc urine dei pazie11li stessj. I11ollr e, a11che i11 alcu11i casi 1~ei q~ali il r eperto bal leriologico è stn lo negativo, 1 es::i111e an a to~,1 0 µa Lolog ico d cl r e11e a ·1Jort a lo l1a fa tlo con s tatare, co n una percentuale noteYole, l a con comitan za di lesioni tubercolari. Concl t1J e afferma ..1do che l 'associazion e fra l e d ue e11lilà palologicl1c è molt o frequen le e dà t1na in lerpretazione del fa.lto doYut o forse al fattore trau1na lico. · D 'l sTRJ A, VmlARD1 (Napoli). Papillom.a degenercito <li un ca.lic e r eriale. - C1inica111e11l e cl t1c ematurie; r en e grosso, fi sso e poco dolente. Ra{liog·rafia diret la: Ren e aum entato di Yolume almeno lre Yolte più del normale, assen za di ombre rife ripili a calcoli. Interesisante inYecc il r epert o della pielografia a·~cendente: U11 ·ol I ile can al e i11e l te i n comunicazione l a pelvi di a· p et to i1ormale con un 'ampia sacca irregolar e, a contorni sfra11g ia li , la quale si prolunga ,·er so l 'al lo per cinque-sei centim e tri. Lél scar sa ed irregolare p en etrazione del mezzo opaco fa·rebbe persino pensar e a diffusion e d el liquido i1ei tessuti circostanti la g hiandol a per perforaziorJ e d ell a p elvi a mezzo d ella sonda, se l 'ombra renale non si eistriri ser.as·se prevalentemente in alto r espin gendo in direzione opposta l a p elvi. La cliag n osi r eist a quindi d i probabilità o per cisti o per cavità asces uale · o p er sacca di disfaci· 1nento n eoplastico. Al t aYolo operatorio si trova invece ch e l 'ombr a anormale corrisponde ad un calice ectasico e proliferante di villi neoplastici , i qualj, h a t1no a11cora invaso b t1oni tre quarti del parenchima r enale. BRANCAcc10,

.CATT8RI•NA (Gen ova). - Trattamento chirurgico del r ene mobile. L 'O. illustra un ·suo particolare metodo p er il trattamento cl1irurgico del rene mobile, ch e sosp ende alla 12a costofa dopo averlo racchiu so in un inYolucro d i gomm a. Mostra gl i appar ecchi da lui ideati. Di G1Aco~10 A. (Milano). Ascessi p erirenali ad artda m ento clini co e anatom o>- patologico raro1. - L 'O . porta il contributo di alcune osservazioni clinich e sulle perin efriti suppurative in cui il processo si era vollo in modo subdolo e con r aTo andamento clinico . Lo studio isto-patologico h a poi po·~ t o in evidenza anche l a r arità tra n esaso cau sale ed effet to morboso, in alcuni dei casi l ratta li.

[:\ :\°::\O

XL VI,

:\Ul\I.

9]

P?Sitivo per vedersi co11fer111ata la diag·n osi cli111ca a LLraYerso ricercl1c racliografiche fa rilevare la . ne ~.tt11~ in1porta~ za cl ell 'esame radiog rafico i1e1 ca si d1 suppurazione perirenale. Circa la terapia egli h a ottenuto ollimi risultali nella solidità e regol arità d ella cicatrice della breccia oper atoria lombt.1re, effettuando ]a sutura di essa 3 restan :io un drenaggio in co111unicazio11e c on la cavità asces·suale. Ritiene cl1e, in tal n.1odo, si possa evi tar e il pos ibjle pericolo cli formazione di ernie lombari. 1

LILLA P. (LiYorn o) . - iVitouo con tributo rtlla clinica delle r esezioni r enali. L 'O. ch e è stato già relatore s ull 'argome11to al X' 'l Cong resso d elJa Socie.tà ?i ~rol ogi~ , riieri ce 11 di u11a particolare indicazion e d1 questo i1rlervento in un ca~o di siitdrom e d olorosa renale l egata anatom1?ame~te ad e~tas!a del calice s~perior~ ed inferiore ; illu.s lra il rrs ul la to ottimo ottenuto e di~cute sulle indicazioni terapeutiche. ~L\LTESE L E RoY

C. A. (P adova). -

Grosso calcolo a sta1npo del bacinetto in r en e unico r esidiio. L 'O. 0spone il caso di un paziente il quale, opera Lo i1 cl ] 929 p er calcolosi vescical e (calcoli di fosfa to cli calcio) ed a cui era st ato aspor tato i1el ge1111aio 1937 il r ene des ~ro per un calcolo alla estremità inferiore d ell 'uretere ' venne alla sua . o·siservazione 11el dice1nbre 1937 per coliche renali Yiolente con febbre altissi1na. Un esan1e r adiologico co111pleto rr1ise in evidenza un g rosso calcolo dal baGinetto a sta1npo co11 diramazioni ai calici: il bacine tto, n o11 dilatato , era del tutto cop erto d al parenchima r enale. L 'asportazio11e completa del calcolo fu possibile p er pielotomia allargata senza il minimo inC?11 ve.~1ienle o con guarigione perfe tta in 20 g·1orn1. L 'O. dopo aver insistito sulla necessità di essere conser va tori ad oltranza n elle calcolosi r enali isopratulto ·se f9~fatiche, m ette in rilievo i pericoli cl ella nefroto1nia classica e l 'importanza pratica della pielolomia allargata di Marion. Accenna :llla pielolomia infèriore di Zuckerkancll e all a }Jielotomja unita a piccole n efrotomie lin1itate . Tali 111 etodi operatori, be11igni e scevri di complicazio11i, dovrebl>ero essere sostituiti quasi sempre alla nefrotomia ampia.

Con siderazioni su un DonEno G. (Milan o). raso di tu1nore r enal e. - L 'O. comunica un ca o di aden ocar cinoma d el rene fort em ente atipi co. .

RoY C. A. (~adova) . - Pionefrite in p r oslalico disteso sondato. Cistotomia, nefrectomia sinistra, adenonectomia. Guarigione. L ·o. riferisce su un prostatico ch e dopo cateterismo pre·sentò gravi fatti tossi-infettivi per cui fu tratta lo prima con un a ci s lotomia e poi , fatta diagno ~i di suppurazione del r en e sinistro, con l a n eirec lon1ia . Dopo 40 giorni adenomectomia che I 'infermo sopportò benissimo. All'illustrazione d el caso seguono con sirlerazioni patologich e, diag r1ostich e e terapeutiche sulle pionefriti.

.FALr. r E. (Napoli) . - Sii l '(ltscesso p erirenale. T, 'O. comuni ca c inque casi di supppurazione perirenalc, di cui tre presentaron o la suppurazione :-i llo sta._dio di infiltrazion e e gu arirono con cure 'accini r h e, gli altri due avevano I 'ascesso perircnale; per qu es ti le cure vacciniche non d e ttero alcun ri ultalo e g u arirono con l 'atto operativo . I .. 'O . richiama l 'atten zione sui dati clinici ch e devono guidare e precj·~ arc la diag no i r <l insi st e nf nncl1è essi vengano conosciuti dai medici e chirurgi aen er ici per rie hic<ler e len1pesti' amen t e I ' intervento dell'urologo. T.'O. inoltre non aYenèto o1 tcnl1to alcun d a to

1'1s10 G. (Bari). - Cointusione r enale indi r etta c71e slal eritizza e mobilizza un ca lcoletio del r ene. - L 'O. richi am a l'importanza , agli effetti infortunis tici, d ella conoscenza d ei rapporti fra trauma e calcolosi r en ale; ricorda che il fattore fon ò am entale mes·so in eviden za dagli Autori p er din1ostrare l a provenienza traumatica di un calcolo è che il nucleo di questo sia costituito da lln coagulo sanguig no. Vicever sa non pochi casi riferiti per calco losi lraumatica non ono nè ]Jii1 n è meno che calcol i s l:ilentizza t i dal t ra um a, O' vero mobilizzati da quest o. \ <l imoslrazione cl ell 'a unto presenta t1n caso tipi co.

MALTESE L E


, [ANNO

XL' I ,

~U~I .

9]

SEZIONE PR.\TJ CA

~1 ~ 10 (;.

(Bari). - Li r 11e co1n I usi on.e r e11a·le seguita du cnictituria in.t ensa e p er si sl ente in. sinfisi r enale unilateral e , r ene fu go ). - "a lendo ·11 di u11 biroccio, un u o 1l10 sci Yola sul predellino e batte il fianco d eslro ul bordo della pedana. Ripre11de ii viagg io e, ur1 'ora dopo, la prima ema l t1ria , che inizia e d ura profusa per diversi giorn i. La pielografia nsce11den1 e n1 0 tra un pielogra111111.a ectasico, ma dal quale non traspare anomalia (sinfis i) che in,'ece è r esa cl1iaramen :e ma11 ifesta dalla pielografia discende11te.

(Ron1a). - Sulla calcifi cazion e clei trapiar1 li 1n uscolari del rene. - L 'O. ha studiato ·su infermi op er a li e su animali il con11Jor tamento dei lra1)iant i di 111 tiscolo n el rene a scopo e111os la tico. Mediante radiografie eseguite su un a d ecjna di infer1ni a n otevole distanza di tempo dall 'òpc raz io11e, e con l 'esame di r eni asporla li agli a 11 irnali .. acrifieati ad oltre u11 a 11110 di dj la nza cl all 'a,,cnuto trapia11lo, <limo tra che il p ericolo, cgnalato da· alcuni, di una possipile calcificaz io11c del t essuto trapiantato, uon e i•st e. No11 110. polulo i11fat ti m ai riscontrare tale calcificazione. 0.sERHOLTZEn

,\ .

PATRIARCA l\iI. (Ron1a ). - l]Je razotemia. ed . es/ rat t i r enali (no•t a JJr eventivn) . - L 'O. acce11na alle g ià l1ote t eorie ·::.ulla secr cl i J t1e in terna del rene e delle esp erien ze finora conosci u le in proposito . Cita sei casi di iperazotemia - di origi11e Yaria - trattati con opoterapia r enale con esiti p er 1o più di111ostralivi. Si riserva le co11clu ioni dopo ult eriori ricercl1e cl1e ha in cor so. P Azzr M. (l\IJ j] a110). - Co nsiderazi oni su alcu1ii casi gravi di ca lcolosi r enia1le a sintomatologia sii ente. - L 'O. d escrive (lue caisi di calcolosi r enale bilateral e multipla con assenza o qua·s i di sinto111atologia dolorosa e a funzionalità r enale buona, nono tante le gravissim e le. ioni anato111opatologiche. Rizzr R . (~fila110) . - Rara evo lu zion e di pr.o... cessi suppurativi aciiti del rene. - L ' O. descriYe tre casi di ascesso renale consegu ente a pielite o cistopielite n ei quali jJ reperto r aqiografico poteva facilmente trarre in inganno in quan I o in due di questi ca si faceva p en sare alla pos·sibilità di lesioni tubercolari , più ch e all 'esito di fatti suppurativi acutj. Parla brevem ente d ella diagnosi e d ell n condotta terap eutica d a segujrr j11 I ali casi.

COi\I Ul'\I CAZI ONI

su

409

ARGO~IBNTI Ill CU.\HllANTl

GLI U RET ERI.

G. C. (l{on1a). -

Esiti a dislanza di i1tl eruPnti conse r vat ori n elle occlusiorn i dell ' uretere. Sono s la li o·sserva ti, a clis lanza cl i due n11ni e m ezzo sino a pochi gior11i, 38 casi di calcol os i ure ter ale dei quali 28 opera li co11 '11re leroton1ia e 10 dopo eliminazi(l11e sp on lan ea d el calcolo . Lo s tudio è stato fatto so ltopon endo i ir1alati alla cistoscopia, all 'el in1in azio11e del colore ed al cuni acl urog rafi a e11doven o·sa (qu anclo 11on f: st ata possibile l a cistoscopia) e confrontando con 1e coudiz ioni prim a d ell 'eli1ninazione dell 'ost acolo. 111 ben 22 casi si è avuta una comple la « res1iI u lio ad i11 tegrum » d ella funzionali tà r enale, a11ch e dopo un inese. Negli altri casi un notevolissi1110 n1igliora1ne11 lo. Nessun caso di r ecidiva. BIANCHI

Bn \ VETTA G. (~Iilano) . -

C0nsidera1zi.01ii su lre casi cli ureterite ci sticcv. - Vengon o descrilli e com111e11 lali tre casi di ureterite cistica i quali confer1nan o l 'i11sorgenza . della malattia· in seg ui lo ad infiammazione cronica delle vie urin arie, e dimostrano come l 'esatta diagnosi pielogrnfica seguita da t er1pia '!ppropriata p ermetta di otten ere in l11olti ca·si l a gu arig ione dell a i11al a ttia.

01 MAro G. \Milano). Sulla glicerin o-Lerapia locale della calcolosi areteral e. - T... 'O. jn 12 casi opportunamen le studiati e n ei quali dalle diagno1s i urologich e .'lYeYa otlenu to gli eleme11Li per1nettenti la c ura incruenta (stato anatomico e ft1nzio11ali lh {lcl egm -anto ure teropiel or enale sovrastante, volume e forma del calcolo) ha adottato il m e lodo u sa lo in tre casi precedenti di c alcoJosi ure terale p elvi.c a, con sist ente n ella istilla. zione a mont-s o ì11 prossimità del calcolo di circa 10 cc. di glic~rina sen za lasciare a permanenza il cat elere ureterale. Ha ottenuto così l 'es1)ulsione 1 ei calcoli, a di's tanza di un numero di g iorni ch e va dai 4 ai 12-, sen za colica. Ritien e pertanto ch e questo metodo m erit a di erisere tenuto presente quando si può tentare la cura i11cruenta d ella calcolosi uret erale .

1

VE~ARDI . -

l~a 1~0

caso cli litia si niu1tip1ar r e11a l e. - Si tratta di u11 uomo di 57 ann j ch e ha avuto la prima colica i11 età~ di 5 anni . Ricorda di essere s tato sempre piurico. Dall'età di 12 ann i, dopo un 'ematuria, ha .cominciato ad emett ere calcoli in abbond anza e si r !1ò dire sen za interr111ione, talvolta preceduti da colich e. La radiografia, eseguil a tre mesi or sono , m o·stra al posto clei r eni due sacch e ripiene l e lteralmente di piccoli e medi calcoli, i quali 1si trovano anch e lu11go g li ureteri. Pur n on di1neno l 'infermo, ch e fn semplice cura iri.rica, h a oftim o aspett o, è b en portante ed eser cita un a profes ion e rli g ra11d e altiYit& an ch e fisica.

Z1To F . (Paler1110). - Ematuria r e11al e· unilat erale. - L 'O., a co11Lributo d~lle conoscenze precedenti, riporta due casi di ematurie r enali unilater ali in soggetti affet ti da t. b. c. del rene opposto , gitariti dopo l a nefrectomia di quest ' ul timo .

PAVONE 1\11. (Palermo) . - Espuls;one sp on ta.nea di calcoli u r eterali dopo n eftosf'o1mia p er an u ria calco losa. R 11olo come un a delle più gravi con1plicazioni d ella calcolosi ureterale, specie òoppia, sia l 'anuria. ,Spesso l e condizio11i cl ei pazienti n on con sento110 un i11tervento ccuisa!e, per cui si è co·stretti, se fallisce il cateterism o ureterale, ch e cleYe esser e sempr e tentato, a prat icare d 'urgenza la i1efrostomi a so llo a11eslesia l ocale. Quest'inte1·vent o, 1)ltrech è utile per gli effetti i111111ediat.i, p uò :incbe favorire 1'elirr.inazione dei cal coli. L 'O. riferisce su alcuni casi n ei quali t ale es1)ulsio11e sj è verificat a, ;.1nche se i calcoli ste·s i er ano s tati da lu11go t e111po fermi n ell 'uretere. Cerca spiegare la cau sa del fatto. Consiglia , inollre, di utilizzare, quando è possibile il catet eri1srr10 retrogrado dell 'uret er e , se· cond~ ]a tecnica di P arl avecchio, e, in ogni ca. o, di t en tare 1 duran te l a n efrostomia, di introdurre e lasciare n ell 'urelere, sulla guida d el dito introdotto nel bacinetto, un a sonda ureterale ch e, se giunge al Jivello del calcolo, ne facilit a l 'espul sione.

1


410

(( lJJ POLICLINICO

Co11 ques lo meccani·smo l '0. h a potuto otter1crc, in alcuni casi, la fuoruscila spontan ea dei calcoli. Gol\1 u_~ LCA ZIONI

su

AncOl\IENTI

nrcu ARDANTI

J_,A VES CICA .

D1

GrACOl\Io

A.

(Milano). -- Contribu to a llo

studio del!.e cistiti i ncrost aitc di origine tubercolare. - L''O. dopo una somn1a.ria trattazio·n e del-

le c istiti lt1bercolari in genere, riferisce su lli un ca~o car atteristico per la sintomatolog·ja e l 'evol uzion c d elle lesioni infiammatorie. FRossAsGo S. (Torino) - TJa cura l ocale il.elle bilharziosi vescioole. L 'O. descrive un ca o di bilharziosi vescicale in un bambino di 10 anni

provenien Le da Mogadi'scio in cui ottenne la scomparsa dell'ematuria Lerminale, associando alla ter a1Jia gen erale con tartaro stibiato la elettrocoagulazione per via endoscopica di una lrentina di node tti p erlacei d i uoY~ di bilharzia e di un tumoretto granulomatoso 11.ella mucosa Yescicale . S. (lloma). Hilharziosi della ve'Sci ca complicala a p a.p il lon~i e ca lco·lo v·esci cnle . - L'O. co1nun1ca Lre casi di :nfezione bilharziosa della vest;ica associala acl altri quadri patologjéi - ca lcolosi. e tumore. 1\.ffer1na l 'importan :1 d ell 'esan1e cisloscopico per quan lo riguarda la diagnosi, indi pa·ssa a trallLire la terapia che nei casi in ispecie è di attinenza m edica e cl1irurgica. ScAi'1DuHHA

S. (Roma). -

Come curare le paresi e paralisi vescicali conseguenti a lesio·n i traum ati che cle·l la colonna ve r tebrale - L 'O. riferisce a ScANDURnA

proposito di due casi di lesione spinale con gravi dislen sioni vescicali e si ferma a trattare la terapia da seg~ire p er qt1ello che riguarda la vescica - a secondo lo s tadio in cui o·sserviamo gli ammalati . La te rapia si divide in conservativa ed in chirurgica (c i lotomia soprapubica preven tiva). M. (.Nap oli). - Cistite in cr ost ala e reflusso. - L 'O. illustrando due caisi di cistite incr osla la, da lui operali, nei quali ha trovato reflt1 s~o vescico-urcter ale, ammette che sia stata la -cistite a provocare il rcflt1sso, p er ch è cr ed e che I 'abolita contrazion e d ella parte vescicale attraversata d all 'uret ere possa da se sola deter111inar e il reflusso, e co11 ig·lia perciò un più largo u •so della cist ogr afia n ell e cistiti croniche anche no11 incros tate. Non condivide~ ) 'assolutismo di coloro secondo i quali l 'a t0nia uret er ale è « conditio sin e qua non » p er il reflus·so. Egli pensa invece che tale atonia qualcl1e volln pos a es ere la conseg ù c11za e non la cat1sa. ' ' EBARD1

Co1\ 1"L;\1 e

\Z:oN1 su

\ncol\tENTr n1Gu ARD.\NTI

LA PROSTATA

MA1~11~sJ·~ LE

RoY C. A. (Padova). - - Ascessi della prostata a sintomal o1logia f r us t a. - L 'O. i1 lu tra quattro casi di ascesso della pros tata d a lui operati e n ei f[Uali Ja sintomatologia era inco ntplela, l11a11 cand o l a inaggior part e dei sintomi ~la·s~ic i ; in un caso l 'unico sintomo era un forte dolore a tipo nevralg ico. La diag n osi fu fatta in b osl' all 'esam e rettale. L 'O. è $0 1enitore dell 'interYen lo precoce e raccon1anda 1'i11ci1 ione perineale Yerlicale secondo Marion. Il \I1\10Ln1 G. (Roma ). - L a cu r a del ca rcinoma prostatico con i raggi _X. - Prc1ne so che il car~i11oma d ell a pros tata se è ancora ne i lirnili d el1•opernbilità deve essere asportato per via peri 11eale, ricl1iama 1'attenzione st1 carcinomi prostatici cl1e avendo "-Confina lo d alle ca 1)~t1l e hanno

»

[ANNO

XLVI,

N Ul\I.

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spesso valide aderenze e non possono perciò essere asportate chirurgicamente. Dieci di questi ultimi malati sono slati solloposti ad applicazione ùi raggi X con apparecchio a 500.000 volta, n ella Clinica radiologica di Roma. In 4 malati si è avuto un miglioramento notevolissimo e sopravvivono rispetliva1nente dopo due anni, 16 m esi, 12 mesi, 6 mesi. Per altri sei casi che presentavano condizio11i locali e gen er ali più gravi (carcinosi pro"Statopelvica) : si son o avuti in tre metas tasi a dist a11za, i11 uno non si è avuto alcun miglioramento: due sono d eceduti; uno dopo ·se i mesi e l'altro dopo u11 anno. L 'O. raccomanda di praticare sempre l 'epjcistotomia prima dell 'applicazione dei raggi X. STEFANr F. (Lendinara). Estratti di prostata e metabolism.o gasso•s o. Ricerche sperimentali. -

Gli es tratti di pros tata modificano attivandolo il metaboli·smo gasso.s o; ciò in grado maggiore -nel la fem111ina ch e n el 111aschio e co11 variazioni in senso opposto a quelle prodotte qall 'estratto di testicolo Esis te un certo antagonis1no tra azione sugli scambi gassosi d ell 'estratto di prostata e quella dell'estratto di t esticolo. Nel san g u e refluo dalla prostata sembrano e-sisler e sos tanze ad azione analo_g·a. C<.~•1.' NICAZlONr su AHCO.l\lEl'ITT tU GU AHDANTl L'URETRA ED I GENl'fALJ

MALTES I~

LE RoY ·C. A. (Padova). - · Fibrocavernoma dell'uretra femminile. L 'O. illustra il caso di uri tumoretto dell'uretra di una donna, del volume di una ciliegia e 1Sporgente dal m eato, da lui asportato cruentemente. L 'esarne ·i stolog· ico di.mostrò tra1tarsi di un fiLro-cavernoma, tumore che l '0. ritien e estremamenle raro. Seguono le considerazioni diagnostich e e patogenetiche. MARRONI O. (Roma). Il trattamento dell e 1

forme para-urinarie. La tubercolosi del testicolo .

- L'O. espone i risultati da lui ottenuti, oltre che n elle diverse forme di tupercolosi chirurgica, nel t ratta1nento dell 'orco-epididimite sp~cifica con il suo spec1ale metodo di cura, sostenendo che questi procesisi , chimicamente trattati, possor10 guarire se11za n ecessità di inter venti demolitori. CoMuN1c \Z1 0N1 su AR.Go~1ENTI RIGUARDA NT I ARGOi\-I IDNTI V ARI

G. (Milano). -

Sulla persistenza del bacillo di Koclr. nelle a rine d ei n efrectomizzati. BnAVETTA

- L 'O. d alle microculture di 32 individui operali di n efrec lomia p er tubercolosi renale eseguita a distanza cla 4 1nesi a 22 anni dall 'intervenlo, hà trovato cl1e 10 degli infermi erano ancora porta tori del bacillo rli Kock. Richiama l 'attenzìone sulla n ecessità di considerar e infettanti gli ammalati fino a che i ger1ni specifici non siano ·scomparsi, ciò che l1a g rande importanza soéiale, ·specie oggi che la lotta co11tro la luherco1osi viene condotta con rin novellata en ergia. MAZZJ·N r C. e , - ER.\Rn1 G. (Bologna). Il ma11delato di esa1neli len f etramina e diel il endiamina n.ella cu r a delle affe'lioni delle vi e urinarie . Gli 00. banno . perimentato ..sugli él ll. i 1nal .. . i e. poi

.

in 20 infermi questo prep arato per 1n1cz1on1 111 tramu colari ed endovenose. Riferi...co110 sui ri sultati ol1enuti e sulle incli.cazioni terapeutich e: infezioni delle vje urin arie ed alctine diatesi uri narie coine fosfaturi e eò ossalurit=>. J.ol l.

\LRP.RTO 0REl\ ITO I TZI IL


[A -!\o \.L \ I. Nt r'c. 9J

413-

SEZIONE P R.\Tl CA

PER lL MEDICO PRATICO.

APPUNTI

CASISTICA E TERAPIA. Lo sprue endeuaico. Lo spru e CVv. . . IIontz. K linisclie l ~-ocherisc h r., 24 dice1r1h1re 1938) è una 111al.attia ch e m o lto di r~do ·1J1uò vcra u1e11Lc g·uarirc , l)UÒ per ò co11 una a da tta t c.rapia n1ig lior a r e 11otevolmente un ch e1 in casi gt<tY i , ,di mod o c11è i pazienti p o589n o fa r e una ' ita 110r n1alc e l a, rora r e. I sintorr1i princ•i pali , lo fec i grasse l 'an.emia, la rrwg~ezza , on o dovuti a clislurl)i intestinali , avjtaminici ed endocrini . I :'Ì1tton1i inLestir1ali si cu ran o co1n la dieta: l 'alimentazion e de1v e e&ser e .p overa d i grasso e tli idra ti di car bo11io, ricca di p r ot eine, di er baggi e di frut1a, prevalt.ntement e crudi. Mig liorate i l e cond izio1).i d i ria sorLiment o inLcstina lc\ .~ i p t1ò ag·g·iunger e un po' di gTasso, prefe,rib il111iente i11 forma di b u rro fresco. .D opo qualch e tem rpo si può passare ad una dieta ;ni&ta, legg~ra cl1e deve essere ~empre p overa di grassi. L '.anen1ia , ch e n ella maggior })13.rLc d e i ca. i è (li ti p~o perr1 i ci o. o , si cura con gli estratti di fega to. Date le· cattive co11d izio•11i di a so rl}in1e11to in te tin,a le l 'estratt o ùi fega to va dat o per via l">ar.c11ter al e, i11 forti dosi , per &ettiman e e spesso p er m esi. Al n·10m ento d ella r emi s.sion e si deve somministrare an ch e ferro. Se l 'an,emia è n1olto inten sa è Il'ece &ario r icorrer e a nch e all e t r asfusioni ,d i san·g·uc-. La son1111in istrazio.n e di erbaggi e fr utta ,·rude e cli estr atti d i fegat o, co·m batte a sufficienza la ipovitamin osi. La van tata som 1uini.str.az ion e d i J)rcpara t i di co1teccia surrenal e ~ di lievito no•n h a d ato nll 'A. alcun rj sulta to. Molte complioazioni compaion o soltan tq quand o la malattia è n1ig lior ata : così ]a pqlmonite, le cistopieliti , le trombflebiti 1 l 'ins uffi cien za di cu ore , la t u b ercolosi: esse P. ,.aJ1rio raz ionalm~·nte curate. 1

1,

La sieroterapia anticolibaci Ilare nelle n ppendiciti gral'.i. H . Vincent (Bull. 11cad. 1l1 éd ., 17 gennaio 1939) .p atr ocin a caldamente l '·11so d ella sierotepia anti çolibacilla r e n elle for1n c gravi o con1plic.ate dell '~ppen,di,c.ite ie riporta una larg~ statis tica di diverai ripar t'i ' chir t1rgici . Risult'a c}1e lale 6ier o,t er apia, da sola od associata co n il . siero antigangren oso polivalente·, eser cita su·l l 'evoluxione d elle a;ppendicit i gravi o su quelle ch e sono m align e e c onl'plicate di peritonite un 'influenza notevole; i pare 1ri d ei chi·rurg hi ch e ne hanno fa tto uso sono una nim i ir1 quest o senso. In iniezioni sottocuta n ee , completate d all 'aspirazion e d el l iquido periton eale seguita d al « bagno n l ocale col sier o ant:icolibacilla r e, questo m et odo è il reom1p1lem en to itecessario d ell 'appendicec tomia, ogni qual ·volt.a la vita d ell 'opera to è minacciata. Su 100 oper a ti per appendic ite gan gre n o~n •grave4, il n·u mero d ei d eCRssi è ridotto assai; si

trattava di p azienti oper ati tra il 4° ed il 9° giorno da ll 'inizio ,d,ella cr isi, in I>ien a perito11ite ~eneralizz a la e ,·ota ti a·d u11 a 111orte certa , a ct1f mediante la sier oterapia più d el 75 % h a i:~tuto sottrar si . Il m etoido è stato appli-· ra to con su cce5$0. a I1ch e i11 gravi d·e· con appcr1dicile grave. Le in iezioni h a nno pu re il , -antagg·io d i de-t r,r111ina r:e · il r iassorbi111e11to r apido d ei p ias tro·n i i)eri ton eali; me so in op·cra corn1e co1nlJle11i:e.nto dell 'appen dicecL0111j<.1, esso permet t er à di salvar e così m olte vile . Vien e a i)1)licat o.. r1·el modo seguen te. Nelle forme serie o malig n e, n on cb è in t.tuel le tossi e1mich e o setticer11icl1e, si i11iettera 11110· subito 50-100 em e . di siero an ticolibacillare; la ·d ose sarà pro1por zion ata alla g·r.avità d eil<l' p r ognu$i ; la si di1n inuisce ~ :poi pr~gr~ssiv.a:. mente inan n1a n o che r ègred1scon o I s1ntom1 t ossi -ir1f.ettivi. La prim a in iezio11e va fa,t1 1.1 al p iù pr esto. 1\.d a d1d on1e aperto, si prele1v er à u 11a g occia, del p u s o d ella sier osità perito11cale in un punt o lon tano dall 'appen dioe, .allo scopo di farne· I ' esarr1e m iCTOSGùpico e culturale (per il B . coli, l 'A. racco111.anda il broclo fenicato a· O, 75 % 0). La sieroter apia sottocutan ea ar à com pleta ta da q uella l ocale, dilu en do il si.er o con 1/Za 1/3 ,di 5oluzion e fi si olo gica ed introducendol o n ella cavità ad do1n ina le, d o1Jo aspir.azior•.e d·el p u s o d el sier o. Secotz1do la ri spo ·ta del laborat oTio, si asso cier à il sier o antig·an gren oso 1pio livale•nte e, seò in cau sa lo streptococico, ·e r11,o litico od il viridai1ts, si user à il ~iero .anlis trer>tococ'c ico. 111 ur\a seduta pr eced ente, . \!'v.,.einber g .aveva· riporta t o 8 casi di crisi acuta di appendicite, i ri- oui l a sol a siP.r otera11ia a,-e,ra d ata la guar ig ion·e·, con clu,d en.don e che la _cris.i era st:ta~con gi-urata per il sol o fatto della s1 er?ter~p1~. P. .Duval n ella sedu La del 17 gen11 a10 ins~­ s Lè i11vec~ ·sulla necessità ·d'ell 'operazion e sidosi ch e l 'Acca dest em alica precoce ' auQ"Uran o • 111i.a di n1edicina p re.11d.a in esam e la question e, allo scop o di s Lab·i lire ch e l 'intervent o precoce d eve costituire il solo trat tam ento della crisi , al punto ch e e e .. so è applicato 1~ elle pTime 24 ore, la i11ortalità è i1ulla. fi l . 1

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Le polia1·triti tubercolari associate ad altre le-• • s1on1. R. Poin so e F. Lio lier (l\ la~rs.eille méd., 15 m aggio 1938) riferiscon o il caso di una donn a di 24 anni in cui si ebbero: I ) delle m anifestazion i articola ri sierose, flussiona rie, mobili, a n alogh e a quelle d ella ma]1'l ttia di Bouillaud:; ca1·attei·izzate ora da se1nplic i artralgie, or.a da presenza cli essudato che ricordava l "idattrosi; 2) n1.qni fest azion i . ll11l1lll'<tl i,·e ro n risto)izzazio11e co1tsccuiì v'"', i11 corri po11denza del cui


(( IL POLICLINI CO

1.114

di sacco di ' a rie inoviali (g·i11occhio, collo del p ied e de~Lro) o d elle borse sier ose sopra<l r LicolJ.ri (olecr ano sinistro); tali manife.&tazion i son o stat e superficiali; 3) un ' os teo -artrite an chilosante. La molteplicità delle articolazioni colpite, ln lo ro variazioin e e,·olutiva, le sup1)ur.azioni p(.lri-a rLicola ri i11di,ridualizzan o questa fom 1a cJ1 e g li AA. clii.am an o. YafiO'l)i11ta (p·anacl1 ée) d.elle poliartriti tuber cola ri. · IJa diag11osi ·d i t{u·b 1e rco1losi si .è ])asata su argo1nenti precisi: an_tece1d enti (pleurite, temper~tura, cattivo· stato g·en·e rale e dirn agrirr1enLo); t ub.er culidi cutanee e sopra ttutto inoculazion e 1po~itiva .alla cavi.a del liquido di puntur a Lli Lln cul-di- ac.co ino,'ialc, fatto c1uest ' t1ltin10 abbastan za raro . La lcr apiia istituita b st at a c111ella classica: ir111nobilizz.azione gessata, crisot er apia a d eb oli d o1Si, antige~1 0 -tcrapia. Si sono a vuti n o tevoli su cces",i , da p p rima sullo stato .g en er ale, p oi F-ull a t em .p er atura c!he ·è torna ta assai len tarn cn te alla nom1.ale. P9 po· 2 anni , l a m ·a lata era gu arita , avendo come residuo solt;.anto qua lclte sc,r icchiolìo· alle ginoc·c l1ia ed un 'anc h.ilo i 3:>ar zialc d.el go1nito .ini tro·. fil. 1

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[A:'\i'\O

XL' ' I ,

NUi\'I .

9]

Secondo g li A.\. è lecito supip orre ch e l 'uo m o , come l 'ani111ale p ossa presentare in certe circos t.an ze, d elle lesio1n i da cronica avitamir1osi, caratterizzata da un tipo di osteopatia più o m eno vicino a quello r e.alizzabile sperim en t.almen t:e. Sen1bi·a per ò cl1e n.ell 'uomo tali lesioni p·ossa110 c·om parirc solo dopo un lunghissimo p eriod o cli cr oni·ca avitan1ino&i. lANDOLO.

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Frattura della gamba ed embolia polmonare a pseudo-sindrome addominale. P. Lande, P. D erville e J . Lange (So c. de 111éd. leg. de France, 4 l uglio 1938) riporta n o il caso di un u on10 di 52 a nni che aveva avuto frattura d ella g amba, ridotta in buona posi1ion e; durante il d ec·or o della irnmob ilizzazion e, 3 se.t timan e dopo l 'inciden te., si man ifesta un.a F-indron1e addominale g ra ,'e, pe r cui si proced e a laparotomia d 'urge1n za . Non si trova n.essuna lesio·n e·; 48 ore dopo l 'inter' ren to., morte in s tato di collasso1 cardiaco. L 'autopsia , n egati,~a dal i)unto di vista add ominale, riv·ela l 'esis1.e n za di un r ecente e ·voluminoso infarto ·de·l lo·b o inferiore d el polr11 on·e d estro. com e si OF-ser va in seguito ad e11tl1oli a . Gli AA. insi ton o ui ])Unti segu enti: ti ~ ... enza di qualsi.a.5i seg110 di fl ebite, sem eiol <>aia atipi ca dell 'en1bolia, con sindrome d o](1Ì:osa a ddo1nin~l e . fil. 1

Ostosi e periostosi nell'avitaminosi C cronica. r,. ~1ou ric1 t1an<l e ~1 . Dauverg n e (l e Journ.al 11l éclical F' r an çais, tlicfln1 brc 19.38) h anno r ealizzalo 11no sl.alo e.li a vita111 i110 ·i cr o11ica in a ni 111ali <la e ·p eri111c11to. B. a1ni11ando ra diotlogic.an1ieì1l c g·li a.ni111ali i 11 o.vitamino"'i essi h anno i1otat o ver so l '80° gior110 1della car en za pa.r zi.al e u11 i pessimento del per ioslio eh~ ini zia il più , pes_o sulla su })Crfice in ter na del femore destro. T ale perio. lo. i . i cli ffo11d e a poco a poc o a tutto il fe111orc. a lla tibia e a l perone cl1e diven gon o i : 11 e~sit i a con torni irregolari. Nello tadio n' anzato tal i alterazioni ch eletr icl1e ono irl ., Pr~i bili n c 11 ~i modificano i1eppu rc sotto J'a7ion prol ung<\1n cl i forli do.. i di aciclo D"l'<)l' l>ico.

SEMEIOTICA E DIAONOSTICA Importanza dell'elettroca1·diogra1nma nei dist11rbi di irrorazione del miocardio. La ins.uffic i en za d elle coronarie porta d elle m odificazioni d ell 'el e ttrocardio:gra mma che, i&eCtlndo Biicl1ner 1F. (l(lìn. VJ,.· schr. , 50, 1938) ~or10 n ella m ag·g ior parte d ei casi ra p p!'esen la Li di-l un .nbbas&a111ento al disotto d el] 'asse i oel ettrico d el p ezzo inter medio (Zwisch ensttick) S-T. Seco1ndo i ·A. le in s ufficienze coronarich e patir ebb er o e~ ·e re divise n ei tre ... egt1ein t.i grup1p i: 1) sten osi g·r a,·i ·d elle cor o11arie ·da arterio$Cl er of.i o a rLe riLe luetic1a cl1e co11'ducono .a d un :inst1fficien te irror azione d cl mio-c.ardio ancl1e ·d'urante il ri1)1oso; 2 ) insiuffi cient.e a pporto i11 o:? ra per di 111inuzione della qua11tità di Hl) (a11en1ia) si.a i>er di n1inuzion e d ell 'Hb· libera (intossi cazio11c da CO); 3) r elati,,a i11sufficienza d el ·ang ue per i 11ertrofia totale o di una sezion·c d el muscolo r~a rdiaco . In questo caso le arterie. coronaric_he sono i)erf&1ta1nente· ir1L egre &ia n ella l or o s trl1tt ura s.ia n ella lo ro funz.io·n e. Nel c.a so d ell 'i1)ertrofi·a c.ar cliaca ])are secondo· n1olti autori ch e il bisog,no i11 0 2 non c r esca in r.a p porto ·dir:etto con il gl~ado d ell 'iper trofia i11a cl1e ilU111e1l ti i11 :inodo a·ssai più n ot.e,1ole. In ognu110 d ei tre .g rup11i indicati. l 'A . a' rebbe trova t o come Te·p erto· cof-tante l e _acicennale n1.o cliCicaziio11i dell1' elet.troc.ardi(\,crramrn a c0n &istenti in u11 abbas amento d el tratto S-1" al disotto d ell 'asse isoelettrico n·ella prir11,a ed una corri . . pondente e levazione d ello stes~o trat.to n ella 2a d erivazion e d ell 'el ettrocardiog·r amma. L. TRAVL~ . 1

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MEDICINA SOCIALE. Una l,egge speciale per prevenire l'eclampsia puer· Jlerale~

P. Gai(arni (Clini ca ost ef ri ca e gin ecologi. ca., o·ennaio 1939) j)r en d c lo spunto da 1111 o:Puscolo d el pirof. M. Loreti il qual e Ilro1

1)011 e, allo sco1:>0 ,d i r endere più attiva la ~ro­

fi1<ts~i delle inl o..,sicazioni gr a,ridich c, spec1aln 1ente d ella cclan1psia, <li rend.c r.c obbligato1 io p.4l. r legge 1'e am e . i Len1atic? o i)eriodi c~ dell e u r ine d cl] e ge ta nti ùopo 1l \ T n1cse d1 o-ra , idan za, affe rma ch e, e i , -uoìe lecire,rare profilalticarniente n ei riguar di della ~1aternità, bisog11a })r endere il problem a. n ella; sua cornples~ità n on g"l1ard a1e sol ~ il ca11itolo delle i ntos ·icazioni g ravidich e. B1 ogna, 1


417

SEZIONE PRATICA

a ltri ter111ini, affro1rtar e il prol)len1a d ella <lich iarazione ·ob1b li:g·ato1r.i1a d e1la gr:avidanZ{a : i a le dichiarazio11e, impo s ta per legge, includt'rebbe tutLi i provvedim ertli sanitari profila t tici ch e l 'e perienza hia .s uggerito, ed è basilare fTa qu esti il co11trollo : i.5tematico d elle ù.r111e. F. TosTI.

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MEDICINA SCIENTIFICA

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La funzionalità surrenale nella malaria. J:... 'endo 10 capsule ~erru nali uno d egli or;~a ni più colpili n ell 'infczio11e rn.alarica, 1 F. {.ll e~ s~ (Rii·ista di Ma1 lariolugia , fa. c. 6, 1938) l1a voluto sl.l1diar-e la fw1 zio11alità urre.n al e in 21 mala·r ici acuti e cronici , cli c 1ui al cuni con parassiti c ircola11t.i (pl. ,,i,·ax e ]Jl. fal ci1)arum), .a] Lri senza l>arassiti circo lan 1i. Tra i vari in et odi per esplorare la funzio t1alilà ttrrenale l 'A. ba scelto ,:ruello b asat o sulla g·ra11de .sen,s ibil i tà cl1c gli iposiurrena Ji i11oslra 110 a dosi an ch e ]Jircolo cli insulina, do i l e quali in questi .a111malati i)roy•ocano disLt1rl)i i1)oglicemici ch e n<,n sog'lionio p ro\'ocare in in<lividl1i normali. _J. '..t\ . 11a r•erciò esa n1inat o nei su oi 1nalati la fl111 i io ualità s urre11alc saggiand o l a l oro· sens ibilità a ll :in ulina e seg11end on e la .c:urYa 1gli·cc·n1.i ca dopo i11trotlu zione ·dell 'orm ·o ne1: h 1a .con...,id er a lo co 1ne inostranti una sensibilità norma le 311 'in&ulina i so·g gett.i la cui curv11 111<1stra,'a un abbassa111ento d el 1as. o glicen1i.co 11011 superiore a.i 0,20-0,30 mg. e che ein t:ro 1r 2 ore mostr3van o un l)Olere . . ufficiente di ricu.p ero d el tasso glicen1ico, -e conLe iperse11:s ib ili ~1ll .in5ulina irt, ece quelli i11 cui , d o·p o la introduzione di qu esta , i ,·alori glicemici si .aJybias$U va110 di ,o ltre 0,30 n1g . C· ch e entro l e 2 .o re.. no11 r ag·g iungeva11'0' u11 taf'so glicemico ag,g irantesi s,t1i ' r.alori inizia li o li superavano. r.Je ri.ccrcl1e d ell ,A. h anno 1110Strato ch e in 1l 1T1 & discr eta JJ!ePCentuale 1 de i malarici esamiIl é,ti (3:S %) i può ril1eivare uria iper.sen sibilità .a]l'inst1lin a e ch e in alcuni di essi la curva g licemica J)Ost-insulinic.a 1no tra anch e ru no ·~car. o l)Ot er c ·da parte ·d ell 'org·ani sm o' a difen-0€r i da a l tac.chi ipo glice11tizz<l nti : que• ti fatti provan o una defici enza 1della _f Q.nzion alità sur·rcJ 1alc. Dato ch e le suc1d:ette di fu11zioni si r iJ c-,v a110, con la stes~a frequ enza, ia n ei n1alaTic i acuti oh e i1n quelli cronj ci , f;l .piuò 1)ensar.e cJ1e lei lesioni indotte d alla n lal aria su,l le ·cap.- ule surrenali n o11 sia11c facilme·n te gua1·jl)ili. _ on è da esclu,dere infine un certo gra.(lo d i ii)ofunzìonalità anche ,d el feg·at o e, ~ors e, <lell<l t iroid r . IF . TosTI. 1

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NOTE

lc1n1Jo i)ri1na di Baer. A conferma cli ciò ri:µ·orta molle c.itazioni sull 'a r gom ento ·da anticll.i autori . Così An1bTogio flarè (1517-1590) scriveva della pos5ibilità ,d ello, svilup•p o di lar' ' ei 1di m o15 ca su certe ferite, svilu1)1p10 peTò chi~ 11on p1regiudicava l '.an1d1a111cnt o· d·el processo ·ettico . Lo s tesso osser,-ò ·r~abrizio d 'Acquapendent{~ . An.alogan1er1te. J. Larrey (1766-1842), fa1no·~o chirurg·o rnilitare di Napoleone, n ot,ò, itella sipedizion e in Eg itto, la presenz.a in al cune ferite di larve. di m osc.a non solo senza JJr egiudizio n ella g ua rigion e di essa, n1a anzi con azior1 e acoel er ante sulla cica trizzazione. Del r e•s to a n ch e Baer n el suo lavoro 0riginD le riferiva ques ti cenni storici. Pii1 interessante di tu tte è una osser·vazione di F. Zach arias 1di Cumb,erla11d il quale, d111ant~· la ·g u 1erra civile am .ericana, u sò p er la prill1a volta le l ar ve di mosca allo scopo di eli111ina r e i tessu t i n ecro·lici e con risultatr0 ottimo ·gia·c ch è in un sol g ion1 0 l1e. larve i)uliro no la ferita meglio di ogni .altro mezzo a:llo·r a a clj s11osizione. Con questi cen11i l 'A. n o'l1 inte11de infir1r1are al Baer la paternità «ilel m etodo perch·è va at trib,u ita a lui l 'applicazion·e :piratica e scientifica delle larve di n1osca n ella ct1ra deJle c.st,eomieliti. 1F. TosTr .

STORICHE

.A proposito delle larve di mosca nella cura delle

o. teomieliti. In questa nota sto,r ica a l}l'OJJOsit o d ella ciu·r .a iBaeir c o1n l e larve di m osca d ella oste·o mie lite F. M~ndruzzato (Rivista di Cl1iru.rgia . dioeil11br.e 193'8) ricorda ch e osservaz ioni s ulle la r ve ~r.an.G g ià s tate fatte d a a ll ri autori molto

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VARIA Servizio medico con il paracadute. « 11 Giornale d 'Italia n d el 1-4 ·febbraio r eca cla Sto:c1colma : Gli abitanti di cer ti ten·iLori vede i e sper ialmonte d·ella Lapponia so.n o completa 1nente ·· e1)arati dal m ondo civilizzato, e il m edico c h e cle,•e soccorr,e rli è obbliga to a servirsi •dell 'aeroplano. All ·ann·u ncio di un la ppone graverr1ente malato, il medico vola subito da lui. ])ura 11te il giorno è relati,1an1ente facile orizzontarsi s ul luo·g·o in•d1icato ed atterrar,,i , n1entre di notte esso ·d e,·e € ser e segn alato i)er m ez10 ·d i fu ocl1i. Ma .an ch e se questo sis tem a funzii<,na be11e, n on sempre si tro, 'a il po·5lo a·datln per atte rr.ar e. Ed -è .s u coesso qualch·e volta r.J1e l 'aiuto medico sia g-iunlo t1~òppo tardi. Il Ministe r o d ell 'Interno sve dese ha ordinato ora cl1e i m edic i d ell 'ambulanza aeroo d ebba·n o 1>àrtecipa1~e a 1d un coroo ·di paracadutisti. In qualUT1.que ·c aso così il pronto soccor so sar à ])OSsibile p er ch1è i medici potra nn o cal a1'15i dag-li aeroplani con il paracadute. PUBBl1CAZ10NI

PERVENUTECI.

Erile Au l ortonio A,cqued.otto Pugliese. Relazio.n e al

1P arlamento sull 'andamento dell 'azienda dal l o luglio 1936 al 30 giugno 1937. Editr ice Tipografica, .Bari, 1938. V. GR.\ l\1AZIO. Sindr ome di Claude Bernard-Horner consecutiva ad oper azion e di Jacobaeus. Tip. A. Colombo, Cusano Milanino, 1938.

F. ~IARTA. Potenziamento e se l ezion e de1nografi ca.

Arti Grafich e Gualdoni,

~filano,

1938.


« IL POLlCLl:NJCO n

418

[ANNO XLVI, :\°lJ :\I. 9]

NELLA VITA. PROFESSIONALE. CULTURA

SUPERIORE

Riordinamento della scuola. Ln « Carta della scuoJa » ha una vasta portata, poichè la scuola costituisce I 'arma più poderosa per forgiare l 'avvcnire. Riforma totale, o·rg·a11ica , ubbic.lier1te ai fini dello Stato ed in rapporto a funzioni militari, politiche e di sanità razziale. Ha p er mira l 'interesse della collet tività, che deve prevaler e . u quello dej singoli. Ci li1nili nn10, per la cronaca, a riprodurre quant o riguarda : L ·oRDTNE U 'IVERSI'l'ARIO XIX Dichiarazi one.

L 'Università 11a per fin e di promuoYere in u11 ordine di alta responsabilità poli tica e morale, il progresso della ...cienza e di fornire la coltura scientifica 11eces•saria per l 'el'ercjzio clegli uffici e delle professioni. I corsi e le scuole di perfezio11a1ncn lo hanno caratteri e fini prettan1e11te scientifici; i corsi e le scuole di specializzazione 11anno finalità prevaler1temente pratiche in rapporto a det erminati rami cli attività profess ionali. Arldes tramento sportiYo-n1ilitare e pratica rlel laYoro concorrono alla formazjonc ·pirituale dei gioYani.

CONCORSI. Posti vacanti. LITTOl\IA. Consorzio Pro V'. Anli t uberc. -

Co1)corso, per tiloli ecl e ami, a tre posti di dire ttore d elle Sezioni Dispe11sariali: a) GAETA-FoKnr; b) Pn1VER!No-'l'ERRACIN.\ ; e) FoR~IIA-)11N"runNo . Per gli sti))endi ~ nllre conclizioni ,-edere al precedente fascicolo 8, JJagin a 366. Sca{lc11za J)Cr tutti i Lre posli il 14 april e 1939XVII, ore diciotto. ~er altri cbiarin1en li rivolgersi alla Segr e teria del Con·sorzio Provinciale Antit11bercolarc di Li Lloria. R ol\L\. Istituto J V azi onale delle _4 .ssicurazioni. Sei posLi di n1eclico nel ruolQ del Servizio, Sanitario; titoli ed csan1i; scad. ore 12 del 15 aprile. Non ':SOno an11nesse le donne e gli appartenenti alla razza ehraicn. Età limite 35 a. Stip. "L. 17.169,40 nette; even tuale aggiunta di fan1iglia. Per informazioni e per co pie d cl bando cli concorso rivolger i alla Dire1,. "Clleralc (Servizio Pe.rsonale, via Sallustia11a .51, flomn). Ro:r.rA. ifinisl er o dell'Jn.t erno. - Il numero dei J)? li n1e ._ i a con cor o per ~edico l)rovinciale agg1u11to cli srcontla classe in prova nell 'am1nini :; t rnzio11 d ella . 'a11ilà Pubblica, è elevato ad 8 e la cade11la è prorogata a tutto il 5 n1arzo. T~IPOLI . R. Pref elllira.. Concorso a po·sti di 1l1cd1co condo tto per i 1\.Iunicipi di Savratha Za' ja ( conclotte al Villaggio Oli Yeti e al Vill~ggio Biancl1i e Giordani), Tagiura (conclotta a Castel Benito), .\ zizia, Jefren {condotte a J efren e Giaclo), ~alu l (condotte a alut e Gadames), ?\llizda. l ,P prin1e quallro con(lotle é\})partengono alla 3a categoria con stipendio ba e annuo di L. 15 nl i In f' 1 0 11 cl ir i l t o a 5 aumenti quadriennali di 1 1 10. I Jr altre · ri appri rt Pn gon o alla 4a ca tegoria ,

con stipendio base annuo di L. 16.000 e co1l 5 aumenti quadriennali. Le indennità coloniali e di famiglia verranno corrispo.s te nella stessa misura 8pettante agli impiegati statali di pari -stipendio. Gli stipendi e le inde11njtà sono ·soggetti alle riten11le di legge. Gli aspiranti al con-c orso, che non deYon o aYer superato i 34 anni .Ji età, dovranno far pervenire alla R. Prefettura di Tripoli, entro il 15 marzo 1939-X"\'II, domanda in carta da pollo da lire 4 corredata dai docu111enti di rito. Il 1i1nite <.l i e t ~ può essere elevato co111c di consu elo. Al concorso possono anche partecipare, indipe11llente1nen tc dal limite di età, i medici cl1e pTcstino servizio 11ellc Colonie italjane e i sanitari condotti nominali i1l ·seguito a co11corso che si trovino in servizio in Colonia. L 'esame consiste in due proYe pratiche. lli c ui una di meclj cina e l 'al lra di chirurgia e<l 0 s l clricia. 1

RR. Prefef,ture

Sono aperti i con corsi di seguito indicati: Condotte m edicl1c nelle province cli: Fi rcnze, pec 10 posti, cad. 15 aprile ; LBcce, per 12 posti, scad . 31 marzo; Livorno, p er 8 posti, scad. 31 marzo, ore 1 : Lucca, per 6 posti, scad. 31 n1arzo ; Messina, per 4 po·sti, scad. 30 aprile, ore 12; ~ar1na, per 4 posti (di cui 1 nel .capol. ~ .~ cacl. 31 marzo; Pesaro, per 17 posti, scad. 31 marzo; Rietj , per 4 posti, scad . 30 maggio; Torino, per 10 posli (3 nel capol.), scad . 30 n1aggio ; Vero11a, p er 12 posti, scad. 30 apr., ore 12. Laboratori provinciali d 'igiene e profilassi, Sez. med.-micrograf., nelle province di : Lucca, per as istente, scad. 31 marzo .: PaYia , p er as is tente, scad. 31 maggio , ore 12; Polc11r.a, i)er coacliu1ore, scad. 31 111arzo, ore 18.

NOMINE PROMOZIONI ED ONORIFICIENZE Il 25 g·e11naio u. " \SÌ è riu11ila Ja (;01nn1is ·io ue per la libera docenza in igie11e, presieduta da S. 1~ . il prof. Dante De Bla1si. 'f,r a i candidali vincitori , è ri::;l1llal-O acl u1tar1i 111ità jl doll. Gio·yanni l~abrancrt, aiut o 11 ell 'T~ ti ­ tuto d 'Jg ie11e clella R. Un iYcr sità cli Ro111a. Il dotL. Lapranca proviene dall a valoro~a scuola rl igiene romana che Yan1a noJ)i] i · ·i111<.> tradizio ni e ~he è diretta d al nostro gra11clr igienis ta e ·cicnzia to , prof. Dante De Rla. i , accéldemi co cl 'Italia. Le brillan li attitt1<lin i cl i<lalti<'hc r la note" o le 111aturità scie11Lifica po edule dal Labran ca dàn 110 ampio e ::;icuro affida1nc11to per jl suo av\-rnir~ di 1studioso . •i\.l n eo clocrn le i 11 oslri ,· j yj·~ s i 111 i rallcgr on1"n I i . 1

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[ANNO

XLVI, Nli:'\I. 9]

SEZIONE PRATICA

liari }ìt' r a l Li di c rois1110 con1piuli jJl A.O.I. o j11 , pag11a. Ollrr la i11edaglia d 'oro al Centurione J)lC<lico dot t . Lu i ~i ChiaYellRti ( cl i c 11i demmo g1à 11olizin i1 cl 11. 17 dello cor so a11no), 0 slata ora couferila la s te·s .. a rico1npen a al Cu])O inani polo 111edico doll. A11Lonio nosson e llo dcl 2° Regg. Fanicri a << Frecce r\.zzurre » del Cor110 rf rt1ppe Volo11 laric i11 Spag11 a, co11 la segu ente i11oliYazio11e: << CaJ'O ma11i polo dirige nte il servizio sanjtario <li ltn rcgg· in1e11 lo di fanteria, g ilt d ecor ato di du r J11edaglir d. 'arg·er1to al Ya1or mili lare, ani.ma te (' :-:orre lto dn ll n f'rd e pi,'t cald a e da entusiastico arclorc co1r1ba t livo, ab})jna,·a , s ulle pri111i ssim e ]incc <lel campo di battaglia, l 'azio11e clel n1edico con q1tolla cl el co1nbat lente, desta11do in lt1tti amm iraz io11e e ri1sp ello per l a su a fig1tra leggendaria e n1 is tic<"l. In t111 a pro san g uino . . o co111baltimento, Yi ·Li passare dal post o di 1nedicazion c n1olli uffi<·inli fcrili , ·si porlaYa jn prinJis. im a lin ea con i fanli dove rileneYa di poter sYolgerc ancl1c opera <li co1nbalt entc. Coinvolto in un contrat tacco 11e111ico cd i11 una lo lla corpo a corpo, si pose alla testa di due plotoni rjmasti privi cli ufficiali, anin1ò e trascinò con l'esempio d el suo ardore i solcl ati fino a ricacciare il nen1ico e raggiungere l a ])O izio11e stabilila. Ferito al petto da una raffica <Cli 111itragliatricc e rimast o privo di parola, faceva -sogno cori l a n1n11-0 ai sol dati cl1c l o reggevano d i i1on occuparsi di lui e indica,'a il trincerone da raggiungere, che cost ituiva il loro obiettivo. Stra<la Pauls-Ch erta-Tortosa, 16 a1Jrilc 1938-X, rr n. Pubblicazione necessaria ad ogal medico: Dott. Pro f . ANDREA FERRANN IN I

Docente di Patologia Speciale }Jf edica e di Clinica Medica nella R. Uni\ersità d i Napoli

PATOLOGIA SPECIALE MEDICA EPITOME ad uso dei Medici e degli Studenti

PrPfazione del Prof. AGEN<JltE ZERI Direttore dell'Istituto di P atologia Speciale Medica nell a R. Uni'veTSità di Roma. Riportiamo due dei tanti giudizi espressi dalla Stampa Medica italiana su qu esto libro del prof. FERRANINI :

« Non si tratta veram ente di un trattato, ma di un breve e suc-<< coso riassunto di Patologia speciale Medic a, di un " EpitonJe '' « come si esprime l'autore, il quale, nello spazio di poco più di 1< 500 t>ugine, ha con densato quanto di più essenziale e di più si.. -<< curameote acquisito esiste ai giorni nostri neU' a1nbito della Pa<< tologia del Cuore e dei V asi, delle vie respiratovie, del ricambio (( materiale degli organi endocrini, del sistema n ervoso, delle m a(( lattie infettive, ecc. Si può affermare che in genere la sintesi -<' fatta dall'autore è riuscita felil'e e chiara. cosicchè il m edico e « lo studente possono trovare nel libro di Ferrannini un cornpen« dio di patologia medica molto ben condotto e bene ag.. e giornato, che varrà a richiamare rapidamente alla sua m emoria << gli elementi fondamentali etiologici, fisio patologici, sintomato· « logici, e diagnostici delle varie forme morbose. «Ottima la veste tipografica del Manuale, edito dal Pozzi di Roma. FERDINANDO

\ Da Minerva Medica ) Torino. n.

9, An no Xl

MICHELI >>.

della Seconda Serie).

Caro Pozzt, _<<

~ratie P.er . l' " Epitome "

~i.ni,

d elL' ottimo collega Andrea Fe·n·an.-

che vi. Sf.ete compiaciuto mandarmi. N 011. esito a dirvi stv bito che nella produzione libraria del nostro Paese mancava una -così snella ed utile guida del medico al letto dell'amma lato ••· (da « Il Policlinico », 6 m aggio 1935). GIUSEPPE SANARELLI. Volume di pagg. XII,524, con 151 figure in nero ed a colori n~l testo. Prezzo: in brochure L . '5 6 : rilegato in tela L. 6 4 ; più le spese postali di spedizione. Per gli. abbonati al « Policlinico» rispettivamente L. 5 1 e L_. 5 ~ in porto franco in Italia, Impero e Colonie. Per l"Estero, rispetttyamente, L. 54 e L . 6 2. Inviare Vaglia Postale o Chèque Bancario alla POZZI Editore, Via Sistina 14, ROMA.

Ditta LUJG1

4:JI

NOT'IZIE

DIVERSE

Congressi e convegni. Le <~ Giornate di Cardiologia », organizza te d alJ''. oc1c tà b el ga di cardiologia, si terran n o a Lieg1 e Sp_a dal 27 al 29 maggio. Saranno trattati 1re t e.m i. spe ciali sti belg i e ·stranieri invitati : cc 11m1t1 d ell el ettrocard iografia », « L e prove L' 11 n1che de~la p or tata cardiaca », « La circolazion e coro11arica ». Sono in prog·ran1ma una visita al.l a l\1ost.ra dell 'acqu.a, ricevimen li u.ffi ciali, ecc. R1volgers1 al segre tario della Sociclà, Dr. Fr. Van l)ooren , rue Mercelis 80 , B,r uxellc , Belg io.

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J_, "Associazio11e Medica Brita11nira, su invito d el

r.a111? dell'Africa Meridionale, terrà la su a ioga. r1_lln1 011e annu.ale 11el 1941 .a .T oh a1111c1sburg . Un J >1~oscafo .spec1~le v~rrà affitt a lo per il viaggio <lei part~c1p~nt1 dall Jn g l1ilterra. Il con g resso durerà 5 g 1orn1. So110 preYi t e n1oltc Yisite e g ite.

~a Socie là t edesca elci medici o lo-rino-larin golog 1 t errà la sua 19a riu11ione a Vienna dal 25 al 27 maggio. Tema principale : « Lotta contro il l~pus in dermatologia e in o to-rino-laringol o . g 1a »; r elatori: Stiil1n1c.r (Friburg·o) e Brt10'gemann (Giessen). b

..

La ,Socie tà t edesca Ron tgen t errà l a sun 3oa. riunione a Stoccarda dal 24 al ~7 maggio; vi sar anno annesse due 1noslre : una libraria e l 'altra di appar ecchi. I titoli deIJ e co111t111icazioni si accc l tano fin o al 15 marzo. Chiedere il 1)rog ran1n1n a l] a : Kas·senftih.run g der Deu l ~ che11 Ronto-e11<..;c:: ; ellsch aft , Rosspl atz 12, Lcipzig C 1, Germa~ia. Le cc Giornat e mediche » della F acolt à libera di n1edicina di Lilla son o indette dal 19 al 2'1 maggio; jl prof. Emile Sergcn L 1errà tina conferenza il 21 maggio, sul t cn1a : cc La r.ecessità dell a co1 laborazione medico-chirurg ica nei vari dornin1 SJ)ecial izzati della clinica ». . Alle Ter~11e .di Aix-les-Bain s si t errà, il 21 i11agg 10, una r1u111one a cura d ella locale Società medica; le111a : et I reumatismi cl ell a spalla ». Infor1nazioni dal dr. Lelon g·, rue de J...iége 9, Aix-lesBain s, Franci a.

lì primo congresso mes·sicano i1er lo studio della febbre di Malta è stato inde l lo dall 'cc Associazione medica della Laguna » durante l 'ùlt irna setlirr1ana di rnagg io, nella città di Torreon. Saranno d iscussi 8 soggetti : Storia e ripartizione geografica; Eziologia e patogenesi; diagnosi cli11ica e forme clinich e; Diagnosi di labora lorio; Ter apia; Profilassi ; Veterinaria; Aspetlo socjale ed cco1101nico. Il Comitato ordinatore 11a jnvitato i rel n.Lori , affinchè prendano in esame il pro,J)len1a n ei riguardi del Messico. L 'Assocjazione fran cese per il }Jrogresso delle scienze si adu nerà a Liegi dal 19 al 22 luglio; comprend erà 22 sezioni, Lra cui l e seguenti: Scienze mediche; Elettrologia e radiologia mecliche; Odontologia; Scienze farn1aceutiche; Igie110 e medicina pubblica. Il Comi lato locale sarà presieduto dal dr. Del1alu, amministra lore-i•s peltorc dell'Università cli Liegi. Segretario generale del Consiglio e il l1rof. J. ' ' ernc. t itolare d'is tologia all a Facoltà di medicina di Parigi.


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« lL POLlCLJNIC.O »

Corsi complementari e di perfezionamento. La Sc uola di perfezionamento in inedicina co~ loniale p er laureati in n1edicina umana e veteri11aria presso l 'TJniversità di ~Iodena continua la sua attività, sotto la direzion e d el prof. Paolo Crovieri ; comprende lezioni, dimos trazioni pratiche ecl eser citazior1 i. \ ti collaborano i professori ò ella Facoltà. Per informazioni rivolgersi alla Clinica delle malattie tropicali e subtropicali d ella Jl . Università di ~Coden a. Un corso sulla chirurg.ia del tubo digerente :si svolgerà a Parig i, so tto la direzione dei proff. A. Gosset e Pierrc DuYal , a cura del prosetlore J. Bauma11n, a partire dal 15 J11aggio . ·Comprenderà 10 lcziort"i ; Laissa 300 franchi. I scrizioni presso l a F acoltà di medicina .

[ Ax~o XLVI, ~l:~r. 9J,

mentre lo Hqtt si adoperava a far scendere dalla macchina la moglie, claudicante. ·Fu necessario· cli asportare l 'ultima falange del dito. Da ciò una cau sa inlentata contro la Società assicurativa, in quanto che lo Hett, specialista oto-rino-laringoiatra, dovett e per qualche tempo sospendere l 'attività professionale e ora non può valerisi appieno· della mano, ma n elle operazioni difficili deve ricorrere ad un assistente, in mi sura maggiore di quanto faces·se prima. Egli co11ta ora 60 anni ccl ha ammesso ch e intende ritirarsi dalla professio11e a 70 a11ni. Chie clcva 2000 sterline (circa 180.000 lire it. ) di indennizzo. Il Tribunale ha riconosciuto la negligenza dell 'autista ed ha condannato la· Società as·sicuratrice a corrispondere 700 st erline· alla parte lesa. •

Un corso di cultl1ra in psicoLecnica del lavoro si svolgerà dal 27 marzo all 'l inagg io, presso l 'Is tituto di p1sicologia· della R. Università di Roma (Città Universitaria), sotto la direzione del prof. M. Ponzo, con la collaborazione di molti s tudiosi, tra cui A. Gemelli, A. Niceforo, G. Ajello , J\ . Filippini, G. Dragotti, Maria Gasca-Diez ecc. So110 ammessi a frequentare il corso: uff) ciali delle Forze armale, funzionari, insegn~ntj , cljrigcnli e impiega li t ecnici di aziende, ccc. Le iscrizioni sono gratuite .

ll dott. V. Vidal, residente a Parigi, praticava Ja, reflessoterapia valendosi di una pubblicità chiasso sa e facendo eseguire interventi diagnos tici e curativi da due altri medici, B.-S. Hanou11e e· S.-P. Fuch s, che, autorizzati da lui, si presentavano· col su o nome. I tre medici sono s tati denunziati da lre sindacati m edici; assolti in prima istanza , sor10 s tati condannati dalla Corte d'Appello di Parigi, ad una multa di 3000 franchi il primo e d i 50 1'.rnncbi ciascuno degli altri due, e solidariamenfe a inrlennizzare i tre sindacati n ella misura di 5000 fran chi p er ogni sindacato ed alle1sp ese. La multa è s taia an1nistiata.

Per un sanatorio 11niversitario internazionale.

Un po' doTI1nque.

Il Consigl io Feder ale Svizzero ha invitato, per via diplomati.ca , i Governi di tutti g-Ii ,S tati a cooperare alla fondazione di un sanatorio universitai-io internazionale, ch e sorgerebbe a Leysin . Ivi già esist e un sanatorio universitario svizzero, con 50 ]etti, fondato per iniziativa del dott or Vaulhic r nel 1922. Più di 700 prQ.fessori e studenti di 42 Stati vi hanno ricuperato la salute. Durante la cura, 400 studenti hanno potuto prepararsi agli esa1ni e so·stenerli; furono elaborate circa cento disscrlazioni; 700 professori , le tterat i ed artis li h anno t enu lo delle conferenze n ell 'i ti tuzion e. Il sanatorio in lernazionale dovrebbe comprend er e 200 l etti; 1sarà sottò il patronato del Consiglio Federale. La Camera Federale ha g ià stanzia to, p er esso, 500.000 franchi svizzeri e il Gran Consiglio d el Cantone di Vaud 50.000 franchi svizzeri. Il Comune di Leysin ha offerto gratuitamente l 'area fabbricabile; un architetto ha offerto gratuitamente la sua op era. Vari Enti h anno <lato dei co11tributi; tr:i essi la Lega internaziolHtle delle Società di Croce Rossa, l 'Unione inter11azionale per l a lotta contro la tubercolosi , l a Lega della stampa svizzera, ecc. I contributi fi11anziari hanno prin cipalmente la forma di acquis to <lei pos ti-le tto, per ognuno d ei quali è stab ili lo il pr zzo di 25.000 franchi svizzeri; più persone od e n li po sono concorr er e all'acquisto di un posto-le tto. La fondazione 11a sed e presso la Banca Nazionale Svizzera e n e è t e·soriere il dr. P. Rossy (Vizepresident der Gen er aldirektion der Schweiz. a lionalbank, Bern).

La Società di Scienze 1nediche di Conegliano e ' ;illorjo si è adunata il 31 dicembre, sotto la presidenza del prof. Caletti, assistito dal segr etario dott. P. Fabris. Sono s lat e fatte comunicazioni clai soci : Opoch e r , Bortolozzi , Caletti, Tornasi (du e comt1nicaz). Fahris .

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Sono venuti in Italia dal Brasile i proff. Antonio Austregesilo, José de Ca·stro e A. B. Filho, pe.r studiare le istjtuzio,n i e organizzazioni culturali, t<'rniche e aissis tenziali nel campo m edico. Il prof. cle Castro è jncaricato di fondare , a Rio de Janeiro , un Istituto nazionale sull'alimentazione. Il prof. J osué de Castro, d ell 'Università di Rio de J aneiro ha tenuto il 16 febbraio una conferenza all'I~tituto di fi·siologia generale di Roma , sul tema: cc L'alimentazione tropicale quale fattore t ecni co di acclimazion e umana >L Il dott. Ferdinando Martoglio, ten. gen. m e<l. in P. A. , h a t enuto il 26 gennaio una confer enza all'Accademia Lanci1siana di Roma, sul t ema: « Servizio sanitario n ella guerra d'Etiopia ». Il prof. Domenico l\1acag·gi ha tenuto il 2.'.5 gennaio la prolusione al corso di medicina legale nell 'Universi là di Genova, trattando il tema: cc J_.a m edicina legale n ella legislazione as·sicurativa e prcvidc11ziale italiana ».

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Azioni giltdiziarie. Il dolt. La Seccombe Hett ebbe il dito m edio della n1ano destra schiacciato dallo sportello di una aulon1obile, chiuso con violenza dall 'autist a,

Al corso di nipiolog ia che si svolge in Napoli p er inizialiYa dell 'Aissociazione culturale d ei .li~ beri docenti cli quella Università, il prof. Lu1g1 Auricchio ordinario di clinica pe diatrica, ha tenuto una ' confer enza sul t en1a : cc P eculiarità a11atomo-fisio1ogich e d el la ttante ». Il sen. prof. Giulio Salvi, r ettore dell 'Univers ità di Napoli, il 23 genna)o h a parlato, n ella sala di confer en ze d ei profession isti e artisti di quell:i ci ttà, sul tema: cc Come oggi sar epbe Ven ere u.


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SEZIONE PRATICA

Il prof. Angelo Sigi1orelli, dell 'Università di Roma, il 2S gennaio ha t enuto alle Stanze clel Libro una confer en za sul t em a: cc Ln razza dal punto <li vista biologico ». La <e Ilivis ta a11iLarja Sicilia11a », uno dci periodici ineclici più si111paticamentr i1o ti d 'Italia e. cJ1e vanta 26 a11ni <li vita, ha campiato il titolo in « La Scttin1ana ~fedica » cd l1a a<:>sunto un form ato più grande; i11a11tiene la struttura generale, salYo qualche lieve innovazione. Conta un gruppo di direttori. Dire ttore r espon sabile è F. Salpietra. L. Salpietra n e e editore. Sede: Yia Gio u è Card ucci 3, Paler1no; abbon. annuo : Il olia I.. . 50, ester o L. 80. Nella nuova veste e . otto il nuovo titolo il periodico <:011 tinu erà acl affer1nar i come un a forza falliYa nel giornalismo m edico italiano.

Si è iniziata la pubblicazion e di « Geburtshilfe und Frauenheilkunde », a cura di otto ostetricig inecologi repu}(lti; è edita la Georg Thiem e di Lipsia ; ha lo scopo di portare a conQlscen za degli os tetrici e ginecologi pratici i risultati degli studi ch e più posson o interessarli. Si è pure iniziata la pubblicazione del « Caribbean Medical Journal », il quale raccoglie i contribu ti dei m edici dell'America centrale britannica (Trinidad, Giam aica, Guiana britannica ecc.). Nel « Giorn ale d 'Italia » del 15 febbraio il se. na lore F. Cremonesi ,>documenta l 'opel'a efficace prestata dalla Croce Rossa Italiana in Spagna.

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vjzio n1ilitare in Fran cia. Quest a decisione rigu arda sopratutto le richieste, da parte di m edici stranieri, di con sulti, pareri di speciali·sti, collabo,r azioni chirurgich e. In caso d 'intervento chirurgico ~rgente, questo sarà praticato, 111a il chirurgo esigerà dalla famiglia ch e jl malato sia poi seguito da un medico fran cese. Il sindacat o pubblicherà tina li sta dei m edici, per i quali Yarr à questa decision e. 1

- Funzionari e piloti dell ' cc Ala Littoria » si so110 prodigati per effettuare il trasporto d 'urgenza, da Roma a Brin.d isi , di siero antipoliomielitico, destin a Lo ad un bambino. Alla Società m edica di Cagliari il prof. Ca·staldi ha rievoca lo il dotl. Giovanni Ton1maso Porcella, sardo, s Labilitosi in Spagna (ove divenne noto col n o1ne di Por cell), autore di importanti studi isulla p este. A lui è intitolata· una strada di Saragozza; su propos ta del prof. Maxia, la Società h a fatto volo che gli sia i11titolata una strada anche a Cagliari. Il Re di Bulgaria ha visitato l 'Istituto cc Carlo Forlanini », acco·1npagnato da S. E. Biagi e dal1'on. prof. Morelli. rf ra i degenti erano un niedico ed un convalescente di n azionalità bul g·ara, con i quali il SoVTano si è intrattenuto.

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La Casa Bayer h a organizzato un viaggjo sul)' Africa italiana del su o trimo tore tipo Junker 52-3, capace di traspo.r tare 4 passeggeri e 1800 kg ~ di medicinali . Proseguono attivamente i lavori per la costruzio,ne del grandioso Lebbrosario del ,Sovrano Ordine di Malta n ella piana di Selaclacà (Scirè) . E·ssi sono slati recentemente visitati dal Governatore.

Ad Atene è stata organizzata un a Esposizione d 'igien e, in 32 sale. Un 'inchieista organizzata negli Stati Uniti, da varie scuole m edich e, h a accertato un 'in cidenza clevatj ssima della trichinosi: i colpiti dall'infestazione -si val11tano ir, 17 milioni . Il problema è stato prospettato in Italia , con copiosa docum entazione, dal prof. G. Labranca, dell 'Istituto d'Igien e di Roma. Si è adunata a Classi riunite la Reale Accademia dei Lin.cei ed ha continuato la discu ssione r elativa al problema scientifico dell 'ordinamento universitario. Durante l 'anno scolastico 1937-38 le iscrizioni allè Facoltà medico-chirurgiche italiane sono ·state in nun1ero di 12.492, di cui 533 riguardano donne.

L '01spedale Colonia le di Gimna porterà il nome del compianto prof. Ernesto· del Favero, libero docente di malat1 ie tropicali n ella R. Università di Modena, ispettore di sanità del Governo dei Galla e Sidamo, deceduto il 17 ottobre u. s. per un der1notifo contratto n ell 'esercizio delle su e funzioni. Il suo nome si iscrive n ell 'albo del martirologio professionale. In Addis Apeba si sono celebrate funzioni r eli~riose di ringraziame.n to per il ricupero della vista <lell 'A buna, in seguito ad un intervento operativo eseguito n ell 'Ospedale Princip e1ssa di Piemonte dal prof. Guerra . L'Abuna ha anche offerto un g rande banchet1 o ai medici.

La ;Lega internazio.11 ale della Società della Croce Rossa ha svollo e va 1svolgendo opera di assistenza e di soccor so per il tifone delle Filippin e, per la ca tas trofe tellurica n el Cile, per la guerra in Cina, per i rifugia li in Francia, ecc. ·

Un violento incendio ha quasi distrutto un 'ala del grandioso Manicomio di Beaufort, a pochi chilon1etri da Quebec. Un centinaio di ricoverati venn ero tutti salvati; vi ha con cor so l'abnegazione di tre su ore addette da anni all 'Istituto.

In Inghilterra il Ministero dell 'igien e ha orga11izzato una mos tra viaggiante per la lotta contro i rou1natismi , i quali sono oltremodo diffusi n el1'11\ghilterra (dànno un sesto delle invalidità tra gli operai). La mostra ha comin ciato da Londra un giro per le principali città. Si divide in tre sezioni : patologia, cure, campagna per la creazione d 'istituti antireumatici.

Nell'ospedale di Presov (Cecoslovacchi a) son o stati riooverati una quarantina di zingari, intossicati'si con alcool metilico sottratto a un carro cistern a fermo n ella s tazion e ferroviaria; 1sei di essi sono morti , tre son.o rimasti completamente ciechi e dieci affe l ti da cecità parziale. In Romania alcuni zingari h anno disotterralo un maiale morto di r abbia e se ne sono cibati; tre di essi sono· morti di rabbia; gli altri vennero ricoverati n ell 'Istituto Pasteur di Klausenburg, nella speranza di poterli salvar e. Il dott. Michele Masella, m edico condotto a Vietri (~otenza), è ·stato gravemente ferilo , al dorso.

Il Sindacato dei medici di Puy-d e-Dòme n ella sua assemblea gen er ale del 9 n ov. 1938 h a deciso di interdire :ii propri associati ogni r apporto profes io11ale coi m edici stranieri o coi medici naturalizzati di recente, ch e non hanno prestato il ser-

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oe alla spalla destra, con colpi di

IL POLICLINICO

p~stola

da una idoilna che aveva creduto d i tirare contro l 'amante. Il ferito è stato r icover ato nell 'Ospedale dei Pelle;grini di Napoli. Nel Belgio i l .caso del dott. Maertens h a costit u ito la principale d ifficoltà per u na rapida soluzione della crisi ministeriale. L 'on. Croekaert, g ià p r esidente del partito cattolico, h a proposto un giurì d'onore sulla oo,n dotta dell'ex condannato a morte. I l cav. gr. cr. Romolo Vaselli h a donato agli Ospedali Riuniti d i Roma la somma di lire 50 mila, da destinarsi all 'istituenda Opera d 'assistenza post-osped aliera. All 'Istituto « Cesare Battisti » di Roma, appar tenente alla C. R. I., si è svolta una ·solenne festa religioc;a. L'Associazione dei medici cattol ici cinesi di Sciangai, adunatasi il 15 dicembre, h a deplorato la sterilizzazione eugenica, i ncapace di assicur are i vantaggi che ne promettevano i promotori. Il 3 febpraio , nell 'Ospedale della Pietà di Parigi, amici, allievi ed estimatoci del prof. LaignelLaYas li11e g·li hanno offerto una medaglia.

Le malattie infet tive i n I talia. Numero dei Co1riuni colpiti e niimero dei casi (fra parentesi) Denun zie dal 19 al 25 dicem:Pre 1938 (dati ;i)rovvisori) : Morbillo 197 (914); Scarlattina 111 (277) ; Pe1~losse 69 (171) ; Difterit e 314 (612) ; Vari.cella 122 (324); \i-aiuolo e vaiuoloide - (-) ; 14'ebbre tifoidea e Infezioni para tifiche 279 (492); Febbre ondulante 31 (41) ; Disisenteria 9 (11); Paro1ite .epidemir a 53 (191); Febbre puerperal e 31 (32); Meningite cerebro-spinale epidemica 17 (J 8) ; Poli o111ielite anteriore acuta 17 (22); l~nc~fali1e letargi·Ca 2 (2) : Leishmaniosi 4 (6) ; Anchilos tomiasi 5 (10) ; Rabbia: morsicature di animali rabbici o sospetti 35 (48), dich iarata - (-) ; Pustola maligna u (6) ; Pellagra - (-) .

Indice a lfabetico Alimcn tazione · trasformazioni nella doltrina dell' Pag. 399 • • • • • • • • • • Anemia pern. e carcinoma gastr. : )) rapporti . . . . . . . . . . . . . . 397 Appendic ite acuta e subacu la: terapia )) m edica con iniezioni di bi'smuto . . 387 )) Appendiciti gravi: sieroterapia . . . . 413 Artriti (poli-) tuber colari associale ad )) altre infezioni . . . . . . . . . . . 413 Avi luminosi C cronica: oslosi e pe)) rios tosi . . . . . . . . . . . . . 414 Bibliogr afia . . . . . . . . . . . . . 403, 404 )) Cu l tu r a superi.ore . . . . . . . . 418 Ele ltrocnrdiogramma: imporlanza dia)) gnostica . . . . . . . . . . . . . . 414 Diritti di proprietà riservati. autoriuazior.e scritta dalla redazione:.

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XLVI , NuM. 9]

LA CLINIC \ OSTETRICA E GINECOLOGICA Rivista mensile diretta da PAOLO GA.IFA.MI CJinico-ostetric<;>-g inecologo della R. Università di Rom a Il Nu•m er.o 2 (Febbraio 1939) contiene: Lavori originali : G. ARMELLINI : Contribu to a llo studio della diagnosi 1prenatale del sesso. Fatti e do cumenti : E. DE DONNO: Un cas() di' fibroma del la paJrete addominale. La rubrica degli errori : F. MARCHESI: Un caso di perd'.orazione vaginale in corrispondenza del fornice anteriore sede di l esione n eopl astica, in segu ito a d un tentativo di revisione della CaJVità uterina. Strappamento di t1n'ansa di jntestino tenue. Guarigione. i ·erapia : V. ADI Nl}LFI : La ter~pia della p lacenta previa nella cc Mate1-nità ,, d egl'Incu·r aibili di Napol i. Problemi demografici : Il pro1blEmJa della denatalità. Osservatorio : P. GAIFAMI: La maternità tragica. Per diventare madre ! Riviste sintetiche : G. GUGGISBERG: Vitamine e gra~i­ danza. Echi : Medici legali e ginecologi in disaccordo in tema di aborto. Dalle riviste : OSTETRICIA: La deficienza di vitamiJ1a Bi come fattore etiolo·g ico Jelle tossiemie della gravi· danza. - N areasi « à la reine ,, per via endovenosa. - - GINECOLOGIA: La pTova dell 'acido acetico quale complemento della co}IJ>osc01pia. -- Il trattamento d ella craurosi del fornice vagina le con iniezioni locali di follicolina. - Proprietà estrogena dello stilbestr·o lo. - Lo stilbestrolo nella pratica cliniiea. PEDIATRIA : Stati anemici nei neonati. - NOTE DI BIOLOGIA: 1 movimenti propri della vagina lJana.na. Lett ere all a redazione : E. F IORINI: La diagnosi di gravidan za con i corpi di Kurlofif-Foà. I I ib ri. - Not izie . Abbonam ento per il 1939 : Italia L 5 O ; Estero L. 6 5 ; Per gli associati a l .. Policlinico 11 : Italia sole L. 4 5 ; Estero so] e L . 6 O. Un numero separato L. 6 , 5 O. Inviare Vaglia Postale o Chèque Bancario alla Ditta LUIGI POZZI editore, Via Sistina 14, ROMA.

per

materie.

Emostasi mediante v··leno di rospo Frattura : embolia polmon. consecuLiva, a p seudo-sindrome addomin. . . . . Gravidanza: dichiarazione obbligatoria ed ec lampsia gravidica . . . . . . . Leucemia: la terza - od istoleucemia Malaria: funzionali-là surren::ile . . . . Nau·sea e voJniti epidemici . . . . . . Policitemia: complicazioni epatiche . . Ps icologi a Jned ica e reperto d'autopsia Servizio n led ico con il paracadute . . Sprue epidemico . . . . . . . . . . . Tumore profondo de]} 'emisfero cerebrale sin . . . . . . . . . . . . . . . Urologia: congresso . . . . . . . . . Uronefrosi: diagnosi radiologica . . .

Non è consentita La ristampa di lavori pubblicati nel

Policlin ioo

inetata la pubblicazione à1 .< unti di essi senza citarne la fonte.

Przg.

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se non in seguito ad L'EDITORE

A. Pozzi, resp.

C. Fnu GONI , Red. capo. Roma, Stab. Tip. Arn1ani di M. Courrier


A.NNO XLVI

Num. 10

Roma, 6 Marzo 1939 ·Xl II

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PERIODICO DI MEDICINA CHIRURGIA E IGIENE

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fondato nel 1893 da GUIDO BACCELLI e FRANCESCO DURANTE SEZIONE

PRATICA. -

REDATTORE CAPO: PROF. CESARE FRUGONI

Clinico Medico di Roma I

PREZZI •

D'ABBONAMENTO

ANNUO

Singoli: Italia Estero (1) ALLA SOLA SEZlONE PRATICA (settimanale) L. 70 L. 115 (1-a) ALLA SOLA SEZIONE MEDICA (mensile) . . L. 55 - L. 65 (1-b) ALLA SOLA SEZIONE CHIRURGICA (mensile) L. 55 L. 65 Un numero separato della SEZIONE MEDICA o

AL

« POLICLINICO »

1939

IL

PER

Cumulativi: (2) ALLE DUB SEZIONI (pratica e medica) . . (3) .ALLJI DUB SEZIONI (pratica e chirurgica) (4) .ALLE TRB SEZIONI (prat., med. e chirur.) d ella CHIRURGICA L 6 j della PRATICA L. 4,00

Italia Estero L. 110 u. 165 L. 110 L. 165 L. 140 L. 195

SOMMARIO • •

Lavori originai•: R. Lmpallomeni: Il fattore pancreatioo nella. colecistocinesi. Osservazioni cliniche : V. Valle : Sopra un caso di f,istrofia apofisaria calcaneare. Note e contributi : E. Messeri: Bacilli difterici e raggi X. Pratica chirurgica : A. Quattroccihi: Di un accorgimento di tecnica •p er rendere ·m eno traumatizzante l'amputazione degli arti nei grandi s cbiacciamenti. Medicina sociale : A. Ciminata,, A. Ferrario, A. Oroni : Sulla mortalità infantile nel primo biennio di vita. (Oonsiderazioni sopra una statistica ospedaliera). Cenni bibliografici. I Maestri : II Sen. Viola. Sunti e rassegne: Oro-RINO-LARINGOLOGIA: G. Ferreri: L 'infiltrazione di novoca,ina nei flemmoni f aringotonsillari e nelle oto-ma.stoiditi. - J. Hua e Y. H. H su: La paralisi d elle corde vocali. INFORTUNI: S. Diaz : Infortuni da elettricjtà. - }\ Dorello : Su di un ca,so di intossicazione collettiva a bordo di un 6ommergibile.

Dillagaiioni : Révész: Tipi psiohici. Accademie, Società Mediche, Congressi : Società MedicoChirurgica di Catania. Appunti per il medico prati co : CASISTICA E TERAPIA: Co· sti Lru.zi one e tu•b ercolosi. - Il n1etodo Gilbert nella cura della tubercolosi delle gran di sierose. - Contributo alla costituzione ohimica ed alla patogenesi delle pleuriti non tuber colari di cirrotici. - Pasteurella nello sputo di un pazienw con bronohite cronica purulenta. - SEMEIOrICA E DIAGNOSTICA: La diagnosi di echinococc':> alveolare (echinococco ad accrescimento infiltrante). MEDICINA PREVENTJVA : Rica1nbio nello smalto denta rio e profil as~i d elle carie. - MEDICINA SCIENTIFICA: Il tasso di vita.mina A del sangue nelle malattie di .fegato. - VARIA. Nella vita professionale : A·mministrazione s anita,ria. Cronaca &el movimento corporativo. - Con corsi. Nomine, promozioni ed on·orificenze. · Notizie diverse. I ndioe alfabetico per materie.

LAVORI ORIGINALI

ra i11 con·dizioni di inno·rn1aliLà, attraverso fistole e su vescicole biliari trapiante e viviperftìse, con r~ultati variabili da un osservatore all "alt.ro, o n on con cordanti con i risultati (li ricercJ1e svolLe mediante J 'indagine radiologie.a n·ell '·uomo, risultati che, peraltro, vengo no anch'essi variarr1·ente interpetrati a seconda degli osservatori. Vi sono però, tra le risultanze di questa gran mole ·d i ricerche, dati {li fatto certi, sui quali l '.accordo è r aggiunto, e dai quali è n·ecessario partire, per tentare di cl1iarir:s gli aspetti inde:c isi del :p rob·l erna. Dalle ricercl1e e dalla pratica qt1oti diana ri.salia tutta l 'in1portanza dei fattori alin1ent.ari i1 ello Fivuotam<:~r1to ·della vescicola b·i liare ·e quindi nella co]ecist.ocineF-i, di cui è funzione lo svuota L11ento. Lo ,stimolo alla cinesi colecislica è costi tuito dal passaggio del bolo alimentare attrav·erso l 'intesti110, anzi attraverso quel tratto d'intestino costituito dall'ansa duodenale e dalle più alte an&e digiunali. Non è però lo stimolo meocanico del pai;.sag.gio ch p, provoca la contrazione vescicolare, in quanto la capacità di stimolo varia con la natura d e]-

ISTITUTO DI CLINICA ~{EDICA (3ENERALE

DELLA·

R.

UNIVERSfl'À DI ROMA

Direttore: Prof.

CES.;\RE F1lUGONI.

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Il fattore pancreatico nella colecistoci, nesi. <1> Dott. l~osARIO IIVrPALLOMENI u"'pitarl.o medico e assistente militare.

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Il ir1e~nismo di svuotarr1ento della vescicola biliare è un proble1na eh-e ha ancora 1110] ti aspetti in penombra, i quali hanno bi:-:ogno di essere chiariti: non ostante siano s tate condotte, a riguardo, numerosissime ric,e rche. Le conclusioni incerte e contradittorie , cl1e si sono ottenute in 1queste ricerche, ~ono forse dovute al fatto oh·e la fisiologia sperimentale, pur studiando il normale, ope(1) C..omunicazione presen1ata al XXIII Raduno òel Gruppo Cet1tro-Meridionale ed Insulare della S. I. R. M., lloma, 23 aprile 1938-XVI.

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426

H

le sos l a11ze i11 gerite. Così è n1i11in1a la ~apa­ cità Ji slimoJ o colecistoci11 etico de ll 'acqua e d egli idrati di ca rbonio; l)ÌÙ atti,Ta quell a d ei protidi e dei g r as i , anima li e. v·egetali; massin1 ·1 quella d egli acidi g ra s i, d elle so.stanze co11 te11 e11t i acidi g rassi liber i, d ei pro dotti d ell a <ligestione lJancre·a ti ca d·ei lipidi , specialntente di quelli del torlo l.l 'uovo, d el quale la lecitina è il componente J?ÌÙ im·r iortante. In co11clu sione, p er otten ere uno s tin1olrJ col ecistociuclico efli cace e i)ronto è n ecessario· ch e n el tratto d 'intest ino, dal qu al e })art e lo stin1olo, siano presertti aci cli g r assi lib·eri, sia c.h ·e essi si trov i110 contenuti n elle sostanze introdoLte p er ' 'ia alin1e11t:are, o ch e ~i siano fonna ti lo c2.ln1 ente, per azion ~ d ei su cchi dig·e Li ,-i. E evide11te l 'irr1port a11za d ei processi d ella digestion e, i11 particola r n1od o d ella digest ione d ei g rassi , e quir1di d ella p r e&en za n el 1un1e d el1,apJ)arecchio di.g er ente d ei fermenti , s.pecialm en t.e di quelli liJJolitici. 1~ra questi ferm enti , la Ji p.asi ;pan c re atica è c1t1ella ch·e eser cita l<t pii'1 inte11sa ed effi cac e a ttività di ~c i ss i o·n e dei lipidi. E ciò è di1nostrato d a diver si ordini di fE·t tori, ·s1Jecial1n ent e dall e caratterj stich e pro prie d elle diYerse lipasi. l a ]i pasi gas tric.a è scar.&an1ente attiva e lo è solta 11to sui grassi emul&io11ati; è labile in ambiente cl1e superi una certa a cidità e viene di!',lrtitta in qui11dici minuti da una concen tr11zio11e di arido cl oridrico <l el 0,2 %. L 'insufficien za ·d i-g estiva d1ella Jipasi 1gastrica ·è din1o~t1«.\ta dal fatto che i t orli d'uoYo , i qua]i J)er esser e le sostanze ali me11tari più a tti,,e co1ne col ecistocin etici 6ono ron1unemente adoperati per lo studio radiol ogico d ello svuotam ento colecisti co , non sv,1otano ]a vescicola biliar e. ~e è os truito il piloro. l.Kt lipasi intestinal e, pur essendo 1Più stabile d ella lipasi ga.strica, attacca an ch '~ssa pii1 f.acilrnein Le i g rassi emt1lsionati , e d è meno attivn d ella lipasi pancreatica. La Jipasi pancreatica, o steapsin a , è l 'enzima lipolitico più attivo d ell'apparecchio digere nte, scind·e tutti i grassi introdotti p·e·r \iiJ ali111entare ed è i11dispensabile p er la scission e d ei g rassi n et1tri supe riori . I ..a 111aggior e attività d ella li1pasi pancreati ca, special m en te n ella diO"f.ilstion.e d ell e l ecitin e del torlo d'uovo, è sta1a recenten1ente dirr1ostral<l da Boyden e Be rn1ann , i qua1i , intrc:cìucendo direttamente, mediant e sondino , un ~o] o ·torlo d 'uovo in d11odeno. prodt1cev<:lno 11110 svuotam ento col e.cistico più r apido di quello ch e ottenevano con t1n pasto di qt1attro torli e di ]atte, ingerito per l a naturale viD alimentare. Infatti , se si può pei1sare r h e il 1

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LANNO XL VI ,

lL POLICLINICO 1>

~l:"~l.

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Dgoto11is1no, d~l questi AA. invocato per spiecrare il r apido .s vuotamento colecistico nei porta tori di ulcera peptica, possa determinare in qtJe. ti i11alati u11 rilasciam ento d ello sfint e re di <)ddi, ciò nor1 dovrebbe avvenire n ei sani, a 11 orn1al e to r1c vagale. Nei quali il fenon1 eno i111ò e~sere interpreta to con il fatto semtP licissi1110 cl1e l e lecitin e., ed i componenti in ge11er e, del torlo d 'uovo ven gono immediatante11le sottopos ti all'azion e del su cco pa11cr ea• t1co. Che la dig·estione pancreatica delle lecitine <lebba .a vere: aigli effetti della colecistocinesi, u11a ft1nzio11e più importa11te delJ 'a7ione su di esse cle.gli altri fattori lipolitici d ell 'apparecchio dig·er ente, è lecito dedurlo dalla consid er<tzio11 e cl1 e la lipasi i).ancreatic.a scindé la lecitina in a.c.i do g licel'ofosforico, a cidi gra1ssi e coljna. P er la presenza d t lla colina , oltre che d·egli a cidi g rassi , i prodotti d ella scission e p a11 cr ea tica rlella lecitina dovrebbero a\ ere ur n n1<\gg·iore capacità di stimolo motorio sulla ,·e~cicola biliare,• la c11i attività motoria è sotto il d o1ninio d ell 'i11ner\1azio11 e vagale. L'a · zionr d ella colina è identi ca a quella d ell a ('O$id ett a « sost:1 n za , -agale >; o « vagoto11ina ,, , cl1e ~en1.bra si forn1i o si liberi ,per e.ccitazione d cl vago. Comu11que, a propo sito d elle lec.iti11e del t()rlo d'uovo è st ato anche dimostrato ch e si può avere u110 svuotamento d ella vescicola bi11are1 per l 'ittge~tione ·d ei torli, anche do110 la lega1ura d ei dotti pancreatici. t ~tato quindi ro11 cluso che lo svuotamento colecistico può a''' 'enire ancl1e .senza l 'interve11to d ella lipasi pan creatica e ch e ciò può avvenire per cap1.lcità d ella li p::tsi gastrtc1a di ~cinder·e le l ecitine. !Bisog11a allora render si ragione del perc.h è la lipasi 1gaslrica, se ha questa possibilità, no11 syuota la vescicola biliare a piloro occluso. Si !PUÒ ritenere che in questo caso s'innalzi il· to1lo acido de l .su cco gastrico stagnant.e, fino ad un a concentrazione inr omipatibile con la p1•Psenza della lipasi. E qu~sta potrebbe considPrarsi l1na spiegazione ~01d<lisfacente . se non ci fosse u11 dato di p·atologia a far sorgere dei d11b,b i. Questo fatto patologico è costituito da 1 rili evo di uno svuotamento colecistico le nto orl in completo n elle pa11creopatie croni ch e. In quest e for1nc:., .&e si tratta di processi infi ammatori , p oF;sono intervenire , in verità , fattori estri11seGi , r o111 e p eritouite circosc rittfl, loC'8 lizza ta specialm-ente nl la r etrocavità deg]i -epjp)oon , i11 r apporto con 1'ansa duodenale e cor1 la J)Orzio11e ~e falica del pan c:reas, e vi p0sson o esistere dis fun zioni duodenali per i p1 ooe.ssi duod enitici ch e sono stati rilevati \ 1

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, (.\NNO

XL\·1)

~{;l\l.

JOJ

SEZIONE PR.\TJCi\

rella pancreatiti cronicl1e. A lutti questi fattori potrebbero eSisere riferite turb e f1111 ziona li delle vie biliari co11 effetto di ritardato od i1tc1.1npleto svuotan1-0nto colecistico. Questi co ncetti sono accolti anche dal Salotti nella SU<'.l r~regevole Relaz ione al Congresso Nazionale. cli I~adiologia di , , c11ezia del 1936. !\fa essi non soao cl1e i polesi, non generalizzabili. Difatl i e.sis tou o s tati di 1neio1)r<lg·ia lJan{.reatica: nei quali ~ i osserva ritarclato od inco111pleto svuo . la1npnto della "escicola biliare, senza che es i stano f.atti di J)e rit on ite localizzala, pur I ro-

F1G.

ca~ i

slu diali <il la,1010 ana lo~ ico, non si act'OJ11pagnava110 con fatti dì perito11ite circoscril· L.a :.\ei casi di miodistrofia, i1r.i quali ho c ~ e­ guit<., la colecistog rafia, lo stato della secrezio11 e ester11a del 1)a11cren è stato accertalo còn lo studio , i11ediantc sondaggio duode11ole, del c. hir11ismo pancre.a tic.:o, ch e è risultato (requ1etnt.en1e11te a·lterato , la lvolta ·p1rofonda11l·e nte, eon i11~ uffi cienza di tutti gli enzin1i. Ho ~"·eJ:sato allorc1 cli f-O tituire g·li cHzin1i i)aflrreatici ins u ffi cienti son1nlin 1slra11 doli i11 ie1t1e alle uova nella pro' a di Bronner allo bCO!)CJ di acc1 é1·tare e e qt1oli n1odifi raz ioni . . i

1-a.

vàndosi seg11i di sofferenza duodenale. Acl es,cm pio, nei malati di distrofia muscolare • r1rogress1,ra . J~~egu e11do 1'indagine colecistogra fi ca in alcurli i11iodi strofici h o rileYato che i11 questi sogge.t ti si verifica, oltre ad una più frequente e J>rolun.g ata visib·ilità del dotto cistico e del cc ledoco, u11 frequ ente difetto di svuotamento colt'cisti·co ch e avvien€ in ritardo od in con11)Jetarr1e11te. Nella di strofia muscolare progressivà è stata, c·o n t1na certa frequen za, accertata }~ esistenza di una rr1eiopragia pancreatica. che troverebbe j} sostrato anatomico in alterazioni croniche del pancreas, di tipo degen er<ltivo, alter<lzioni J.)ancreatir h e ch e, nei 1

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poLes&ero rilevare n ello studio dello sY uotan ten to c..olecisl ico . In un i>iccolo gru1111>0 dj miodi~trofic i , COJl '' cic erlate allerazio11i ·del cl1i1nisn10 pane reatico, tto eseguito due indagin i colecisto·g rafiche a di!-'tanza di pochi g iorni l ' una dall 'altra. Alla p ri1na i11d<igine. eseguivo la prov<i di Bro·n ner co11 lrv torli d ·u·ovo solta nto. Alla seconda pratiLavo la prnva dello s'ruotamento f.a cend 1 ingerire i tre torli assieme a tre confetti di lfe s-LaJ , l)l't.·parato enzimatico ch e contiene i fern1en Li pancre·à tic.:i lipasi , an1ila.si, tripsi11<1, 1p rotetti dall 'acidità clel succo ga6trico r11ecliartte un involucro, ch e permette ai ferme11Li di t

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1


cc IL POLICLINICO

giungere inalterati in duodeno, do\ e, liberati dall 'i11 volucro, po& ono svolge.r e Ja loro atti-

vit f1

dige~tiva.

(lu·e s te ricerclae n1i 11a11no mostrato che do.p o la so nt1nir1istrazione di soli torli d'uovo la vesc icola })iliare si contrae ]entan1ente e si svuota i11 ritardo o n0n si sv uota mai in maniera co1nplela. In quest'ultima eveni enza, dopo un 1:>eri odo di te n11)0' v·a riabile tra un'ora e 40' e

>J

[ANNO XL ' 'I, Nul\1. lOJ

g Lnr cu11 ric.;erche condotte su i1tdiYid ui i1orr~1ali. Ho ripetuto le due prove col ecistografiche con le due diverse 1prove di Eronner, con soli torli d'uovo e con uova ·e. Festal, in sogg·etti norrnali, a n ormale chi1nisn10 pancreatico. 111 qu~&ti soggetti lo ~vuotamento coleriLico è sempre stato totale. raggi11nto in tentl)O 11or111ale e praticamente ugu.ale nelle due

I

I~. FTG.

1-c.

sia ch e si son1n1inistra ·sero i .. oli torlj ù 'uovo , s ia ch e vi si aggiL1ngessero i Cern1 e11ti J)aJt e r ea tic i. 111 uu caso di coleci~ti ipotonir<l 110 potuto ~0lta 11to eseguire la pJ·ova di svu otan1ento co11 U(1Va e F estal, r~erchè l a 1)a7.iPnte non è più tornata alla seconda prova, n ella c1ual e n1i r·i])ron1e tte\'O di eseguire la Bronn er, cori soli t orli d'uovo . Ma il · ri til tato di c1uest'unica provà . i f?UÒ pret1dere e1guall11 en t e in considerazjon e, 51p1ecialme11Le n1et1endolo in rapporto co n i risultati d ell e altre r icerch e . Difa tti. in questa paziente, nonos tante la somministraziont' di ferme11ti pancreatici insien1e con i torli 1d 'uovo, lo svuotame11to colecistico l1a avuto un ritrrto più lento d el n ormale. I ri s ultati di queste rice rche di1nostrano ch e e~ iste u11 rapporto tra capacità e rapidità di ·Li1ttolo colecistocin etico d ei torli d'uovo e l >rese11za di fermenti pancreatici nel lun1 e

})f'O\'C,

du e o re e 45 ', si vede l 'on1bra veSiG.icolare tori Lare a c rescere. leggern1ent e d 'an1piezza , mos lr<.u1do uria evident e dir11inuzione di 01)aci tà (, ·edi fig. I ). DoJ:c; la so111n1iui stra~io11,e 1cor1ten1poran ea di torli d 'uovo e di lern1 enti pa11crea1ici lo s ruut a111ert lo cul eci&tiro s'inizia con un ri tn1u l)iù rait>ido. Nei casi cl1e alla nor1nale J)ro ~ di l~ro 1111e r :lYeYano i)re e ntato soltanto ritardo di svuotarnento i ragg·iunge p1iù rapidaruc· n le lo svt1olan1ento totale, secon do un rit1t10 che i pt1ò paragonare al ritmo di svuotan1e11 Lo rapido rilevato da Bro1111er nei vagoto11iri . Nei ca " i d 'incon1pletn svuotan1ento colrc i~ti co alla pri111a prova, ... i raggiun ge lo svu o · ta111 enlo totale in Len1 J)O normale o un po' più lnngo. l\1a la vescicola bil!nre i svuota sen1pre ro1rlpletan1enle (vedi fig. 2) . Ilo co11trollato il ri ulta~o di que.ste ind:l-


(AI\"NO

\L \li ,

~ Ul\t .

10]

431

S EZIOl\'E PRATICA

duode11ole, se , con1e. abbia1110 vi. to, l)t'l' d eficic1lza del chi111i srr10 pan r reatico la ,,e~ci cola biliare pref:e11tJ. difetti di s"Vuotan1ento, doJ)O lR $Om111i11istrazior._e dei torli duo\'O, difetti che ve11,gono corretti co11 ]a so11ln1inistrazione, in~ieu1e co.rt le llOV<?., ùe-g·li en zi111i i)an cr cat ici manc~nti. Ci0 r1on du,·rehbe avve·n.ire se altri fattori d et cr1ui n a~ ... ero i di f etli di svuotan1eJ1 lo ccde ci$tico ril evati in ques ti tati di 1neiopra-

qua11to esso sia dc,·uto r1on solla11to a de(icien.za del potere contra ttil e della parete Yesci<·olare, o ad altri fattori ch e ostacolino il rl eflu sso d·ella bile, q ua11 to ,a deficienza del cl1i1rrisn1 0 p·a ncreatico. Pertanto a ppare util e indagar'e., il più an1JJian1 e ute pos· ibile, i rapporti ch e intercorro,110 tra eutità di dj fetta e ritmo di 6vuotan·1e11lo della vescicola bi li are rla un lato ad e1t titil (li de.fi cie11za ùella secrez ione pan creati ca Ester11a d.all 'allro, 1)er determinare se . ., ia

{

F1c. 2-a.

F1G . 2-b.

g ia 1Ja11 cr eati ca. Da queste con~id e r az i on i si dE.$ume lJU·al c in1 !)Orlante fa Llorc n el]a colecistor in esi sia LJ fun zio11e di secr ezion e e6ter1• :t del J:.é111cre~1s. i)er il suo pote re e.J1zin1atic<). Nelle pa11rre;1Lili cronicl1 e, dunqu e, i1011 è r1 ece$sario ct1ian1nre in cn nsa dis fu11zi oni du 0dena]i da ùuodenit e. o aderenzè i)e ricefalop::t1•crealicl1e, cl1 e agirebbero con u11 n1eccani ~1110 di os tacolo al 11or111ale deflus. o bilia re ed all 'a11erlura dell o sfintere di Oddi , i)er piega re i difetti di vu otamento co lecist ico cl1e in r1u es te affczio11i si prese11tan o. Ba s.la a l)iega re que ·ti difetti l ' in su( fi c ic11 z~t della secrezione i)a ncrea tica esterna. ln·s ufficie11 zè:l di secreziern e pa11cre.a ti ca ch e deve essf\ re te11uta µres€'1lte qua11do, iJ1 un a 411nlunque indagine coleci'$t.og rafica, ._ i h a rit ardo di SY11ot.amento della vescicola bili.are. Se questo ritardo di svuota111ento ~i rileva è n ecess3rio chiarire

proporzionale la rispondenza tra i du€ feno. 111 eni . (:iè sn rc·b·b e i111portante per la po~sibi­ litit di dedurre lo st~ t o dc11a secrezio,n e pa11· crrttlic<i estern a dalle caraLteristich e di te1npo e ritmo dell o svuo ta1nento cole<:: ist"ico, · qu.ando è 1Po~sibil e escl11d ere Lutte le altre ra u~e cl• e su ques ta atti' itù fisiologica della ,·esci . cola l>ilia re [>n~~ono in cid er e. I ri~ultati di queste n1ie ricer ch e po~~ o110 Dncl1e far i11t e11)ret.arc sotto un Jlllovo as1)clto le co n(l~ce r1 zc relatiYe al ter11po e·d al rit111 0 di sYuotan-1enlo rolecistj co in ra]JjJOrto a l 10110 neuroveg·c!ativo dci so~ge1 li 11orn 1ali , qu al i ~i de~11 m0n o dal le ri ce rch e (li Bronner, co11fern1ate l'ecentemen le da Rossoni e Colosi1110 . Si 1·il e.va da q11e .. Lc ricercl1c cl1c e._ i, le una cliffE.r enza di ,ten1po e ri1 n10 di sYuota1110nto dell<t vescicola biliare tra nor111ot oni ci e Yago, to11ici. In ques ti ulti111i 10 svuotan1e11 lo ro·Je.


lC

JL POLICLINCCO

cistico avviene più rapidan1en te che 11ei nor~ n1 oto1tic i. Tenendo presenti i noti rapporti reClfJl'O<' Ì e. i ter1ti tra pan creas e tono vagale, noi })O ia1110 i11ter11retare. questo dato di fat to i!1 n1a11iera .più con11)l ela e più convincente. I>ifatli si l) UÒ ritenere ch e, esse11Jo p·r·evale·ntcn1en tc, vagalr, l 'innervazion e ntotoria della vescicola biliare: l 'ipertono vagale aumenti ln capacità co11tri.ltti!e della ' 'escicoln stessa. Ma arlcll c prevalenlem·ente v.a.gabei sono le fibre

"

F1 G.

»

[AI'NO

XL'\'I , Nul\r. 10:

intestinale alcuno stin1olo allo s"-uotan1ento della vescicola biliare p-er il solo fatte) 111ecca11ico della ua prese nza. Hanno, in vece. rilevate ch e l 'intr<)duzio11e diretta dei torli d 'uovo, rnediante il .~ondi110, n elle varie sezion._i i11testinali 1)roduce uno st i.molo cole cistoci11elico sol t a11to nel d t1odeno e i1el digiu110 i iross in1ale, rnentre. riman e senza e·ffetto l 'inlrodtizione dei torli n el digiuno inferiore e n elle sezioni intestinali j)iù distali, fino al ret to. Alla co11clusio11e c 11e lo stimolo cole.e i, siociuelico parta dal digiuno, oltré che da] dt1odeno , è giunto anche Cac·e, il quale i1a esfg11ito la colecistogral'ia e la pro,;a di Bro1lner in gastroentero.stom izzati ed in re6ecati gastTj ci, i1ei quali ~·li era possibile €scl~dere ch e il b0lo passasse per il duodeno. Se si tiene presente ch e n elle anse pros~i­ rrt.ali del di,giur10 il secreto pancreatico ·è a11 r.ora :ittivo e ch e nei ga::;troenterostomizzati la digestione p.rl11 creatica dell e sostanze alin1erttari avvier1e GelJe anse digiunali, si puè• bert a l[tigione ritenere ch e lo stimolo coleris toci11etico parte da quell e sez ioni intestin::tli J1 elle c1uali arriva , ancora attivo, il sec;reto pa 11cre~tico, e n elle quali esso p·u ò svolg€.re la sua 11or1nale attività digestiva. Tutte queste co11sidernzio11i dimostran o qua11to sia importante la partecipazione ~eJ fattore paucreatico allo svuotan1ento della vescicola l)iliare. Fattore ch e non deve ~sere tr~1scurato, come è stato fi11ora, ma valorizzato e · 5tudiato irl. rapporto alla normalità ed in rapporto fllle alterazioni della cole-cistoci11esi, riJeY.ahili nei casi patologici. J,er queste ragioni ho .-:;reduto 11on solo utile . 1na necessatio prospettare il probl~n1a e m etterl o in €' :iden za. SWla

. ezion e

2-c.

n er,·ose secretorie dcl pancreas. Un iperton o v~•ga le ·ignifica un rr1aggiore stin1olo alla sec rt:'z io ne L)a11crealica, cl1e ne risulterà aun1entala e più attiva, donde una presumibile ])iù r.a1)irla e ro n 1 pl eta ~c i sio11e d ei lipidi e delle lecitir. E: del torlo d ' uovo. Il rilievo di Bror1ner trc.verebbe quindi spiegazione, non solo nell 1al1rr1~ 11tata cari.acità co11tr:lttile. della vescicola biliare n ei v:-tg·otonic.;i , 1r1a anch e nella pii1 é•hbon<la11tc ed attiva sec rezion e .piancreatira. Sono ancora da p,rendersi in considerazio11c i ri~ulta I i delle ricerche di Bronner e Scl1tiller, e di Cace, rel!ltive a lle c;e1.ioni intestinali dalle qual i parle lo stimolo cole.cistocinelico. I prirr1 i cl11e autori hanno introdotto, durante l 'irtd~gine c0lcc i tografica, a Ye.. cicola biliare bene ,·isu<tlizzata , un sondino a dive r~ a aJtezi'a nell ' i1Ltcstin o, fino al cra . . so. Essi hanno O ~·~Cr, :110 r l1 e it . a ndin o non provora i11 nes1

RIASSl JNT<).

I/ i\ . ha rilevalo in un g ruµi)O di miodistrofici r.cn alterazioni del ct1in1is1110 ìpétncreatico , accertate al dt1odeno-sondaggio che la provi\ colecistogru fica dello svuot on1en te alla IBronn er rileva difetti di . vuotamento colecistico. I qua.li ve11go110 co rretti se 1.a prova di Bron11er vien e eseguita aggiungendo fermenti pancreati : i ai ro~E-i d't1ovo . Questi rilie, i ch e i1011 si 11anno i1ei norn1ali, din1ostrano che i difetti di svuotan1ento colecistico, in stati di mei·1r1 agia pa11creatica, so no in rapporto cort la dt?firi f:' n I e secrezione c. 1erna del pan crt>as ; ch e, quindi, co~titui sce un fattore di notevole importa'Ilza nell.a coleri. 1 ocin·e~i . Pertanto è nece~!::f'1 ri11 clie que. to fattore ~ i a 'alorizzato e studi.a to in ra1111orto alla norn1a lità ed alle alterllzion i d(\llo svuotan1ento colecistico rileva 1

bi li Hc· i cn~i ]l:ll <' logici.


[ANNO

XLVI , Nu1'ir . lOJ

SEZIONE PRATTC.\ .

BIBT.JIOGRAFIA.

I

Contributo della Radiologia al p r oblema del me.ccanismo di vuotamen to aella colPcisti. Rassegna di Radiologia Pratica, 1937. BoYilEN a. BERt\>f A•N N. Evacuation oli lhe Gall Bladcler in peplic ulcer patients. Radiology, 1937 . l}~ONNEY. Die cl iolezystographische Motilital sprofung der Gallenblase und iJi re Ergeb isse. Fortschr. a. d. G. r.l. Roentgcnstr., gen11aio 1929. BRONNER a. ScHULLER. Ueber die .4.uslosbarkeit der Galle11blasene11 tleeru ng von verschiederten Darmabsschnitten aus durch Nahrunge.c;reize. BoLLJXT e

Busr.

Te<'n,ìca.

e Diagnostica

Utet,

Radiologi ca.

1933. CACE.

OSSERVAZIONI CLINICHE

7-ANE1TI.

Miinch. ?vled. Wochenschrift, 1930.

Sul potere di co ntrazione della vescicliet-

ta bilia11·e con il pasto di Bronner e sui punti cli partenza dello stimolo che ne provoca lo svuotarnento. Anr1ali di Medicina naval e e co-

loniale, J 931. FoÀ. I,a fisiolonia della vescichetta bilia.re. Gazzet ta Sanitari:1, 1934. FRATINI. F 1in zioni ,~ rii sfunziOni della vescichetta biliare nello. indagine c.olecistog r af ica. x1 Con-

gresso Ital. di Radiologia Medica, 1934. MELDOLESI G. Clinica , Pat.ogenesi e Terapia della distroji(1 rriuscola r e progress;va.. Mi ner va Medica, 1937. PARSON..!P UPILr,1.

Fondamenti

rii

Chimica Biolo-

gica. Ed. I, S. M. , 1937. llOGEn et RrNET. Tr ailé de Pll)1 siologie nor male et patologiqn.e. ~·I asson, 1927. RossoNr e CoLos1Mo. Sul ritmo di s·v uotamento della cole.cisti. Ann:lli di Radiologia e fisica

medica, 1937. La Rarliologia del l e Sindr omi addominali associate Rel azior1e al x 11 Congr. I tal. cli

433

OsrEDALE CrvrLE AnNABOLDr - BRONI

Prof. dott.

FAUSTO LEThA.TI ,

chirurgo direttore .

Sopra un caso di distrofia apofisaria ca 1caneare. Dott.

VALLE Vri\CEl\'ZIN.\ ,

assiste11te.

F,ra le varie forrn·e di di~trofie o .. ee giova1•ili, u11a d elle nleno co11osciule, è la distrofia a])Ofisar ia calcarLeare : a ·poic o l)ÌÙ d i un ce11 Linaio are tnlo·ntano dif.at ti lP o ·servazioni p·ubblicate finora, di c ui solo una \1 enti11a i11 Italia. A veuùo él\'11lo occasione d~ o.si$e.r varne u11 ·~aso, credo 011portuno renderlo noto , p er cl1è ques ta ed ancor più le aJLre Joralizzazioni ep i e<.l a11ofisarie della c rescenza, p eT la loro n1aggior frequenza , hanno un notevole inte·resse f)ier il rnedico ·p ratico, il quale deve conoscerne b ene l 'entità -.clinica e radiolo·gica, })er la d iagnosi differenz iale cor1 le lo·c alizzazioni 0st eitiche tubercolari che tanto SJ)aventa110 i r11alati .E-d i loro f.an1 ig liari ma, sopratutto, per qt1anto riguarda la 1)rognosi e la cura . Ri1nanclo, per lo stu dio va1tic-01areggiato deJl 'affezione., alla recente monografia d i Lei lltiti (La distr. apof. calcan. Bol l . ..';oc. ~1 ed. Ch.ir . Pavia, fa c. VI, an no 1936). 1

1

SALO,TTI.

Radiologia Medica, 1936. T rat lato di Fisiologia dell'uomo. U-

TrGERSTE'T>T

tel., 1926.

'' IL POLICLINICO ,,

SEZIONE MlDICA (mensile)

Direttore : Prof. CESARE FRUCONI. Il Nu·m ero 3 (Marzo 1939) con t ien e: LAVORI ORICINALI :

- Considerazioni critiche su 33 casi di pneumotorace spontaneo. II. Sal,atore DE R,ENZI e - 11 quadro ematico midolEugenio LENZI lare e periferico nelle discrinie tiroidee. llI. Anita SAURER - Sull 'azione ematorigeneratrice delle trasfusioni di sangue con aggiunta di rame. I. Mario A USTONI e Luigi MARFORI

Il" Prezzo del Numero L. 6

.

-

4bbtnamento annue alla Sezione Medica : Italia L. 55. - Estero L. 65 Se cumu lativo con la Sezion e Pratica : I talia L. 1 1 O , Ester o L. 1 6 5 ; se cumulativo con la Sezione P r a tica e con la Sezione Ch irurgica: Ital ia L. 1 40, Est~ro L . 195. Inviare Vagl ia Postale o .Chèque Bancario alla Ditta LUrGI POZZI editor e, Via Sistina 14, ROM.A.

Lu igi Z. , a. 11, cli Pietra de' Giorgi. Padre, rnad re e due fratelli viventi e sani. Nato da par to eutocico, ebbe allattan1e11t o materno. -orn1ali furo110 la cresci la e lo svil uppo corpo·reo. Stiperò il 1norb il lo all 'età di cinque anni e non ebbe m ai al t re mala t lie d egn e di i11enzione. L 'appetito fu sempre buo110, 1'alvo regol are. Non lamen tò 111ai dolenzie di sorta nè al tri particolari distur1Ji . Il 29 lt1gl io 1938, cadde dalla cascina, da un 'al , lezza di circa cinq11e metri , ba l te11do al suoJo la pian la d ei piedi : rialza lo, accuis ò dolenzia alla faccia posteriore del calcag no destro , tanto che dovet te essere trasporta lo a braccia alla propria abitazion e, rifi11lando il bambino , di p osa re nor111al1nen le il p iede destro a terra. Codesta sinto1natologia conti11uò inYari ata nei g·iorni seg uenti, non acco1npagnata i1è da rialzo termico 11è da altri d isturbi locali o general i : non notando a lcu1i mig!joramento, il 1° agosto 1938, i paren ti lo trasportarono jn Ospedale. Il ban1b j 110, interrogat o in propos ito, affer111a ch e, a11che an leriormcnte alla ca duta, aveva già aYvertilo dei dolori al cal cagno destro che i11 sorg·eyano specialme11te dopo lunghi p eriodi dj g·iuo<'O, dopo lunghe passeggiate i11 collina, n1a non Yi aveva dato importanza perchè col riposo della i1ott e ·s comparivano. Bambino di cos tiluzione e di sviluppo corporeo 11ormal j; stato di nutrizione buono; ma ~ e i11u ·coJari t o11iche e trofiche; non si JJaJpa alcuna linfoghiandola nelle comun i sedi. Apparati re ~pira­ lorjo, circola torio, digerente, urogeni tale, normaIL Te mperatura d el corpo 11ormaJe.


434

« IL POLICLINICO »

In posizione supin a il _bambino tien e il piede des lro soll e rato, evi la11do d i appog·giare il calcagno al piano del letto, a cagione della dolenzia pro,·ocata da tale posizione. All a regione posteriore del calcagno d es tro, s i riscon lra una p iccola tu1nefazion e a focaccia, a limiti non ben defi11iti, di con sis tenza moll c-el a·stica, ricoperta da cu le perfettamente normale. Con l a palpazione si pro,·oca d ol enzia i1ettamen le localizzata al punto di alla.eco del tendine di Achille: tale dolenzj a insorge pl1re con la rleambulaz ione e scompare col riposo . Invi tando il ha Lnpino a camrr1in are, si n ota che posa il piede d estro a terra solo con la parte a11leriore, i11 posizione di equi11isni.o spicca lo. L 'esa111e r acliogra fi co d ella p arte (fig. 1), t ost o

[ANNO

È quindi n ecessario tenere pre&ente la pos-

s ib ilità della sua e8'istenza n e1lle a ffezioni dolo rose d ella apofisi posterior€ d el calcag110, quando s ia no presen ti i princi pali 5egni clinici e radiologici, che sono : 1) epo'ca <li insorgenza fra rrli 11 e i 14 ~

élJllll ;

2) dolen zia sponLanea e provocata , loca -

lj zzata a ll 'in·&erzione del tendine di Acl1ill e ,· 3) l 'impotenza furl zio11ale; ±) as_pe tto caratl eri ~ Li c o del quadro raclio·-grafict)

.

FrG. 1. pra lica lo, l11e ll e in evicl en zn la pre enza di zo11 e opache irregolçiri, alternal e con zo11e di maggior lra s1)ar e11za del n1 a rgine posteriore dell 'apofisi calca11ear c nella ua metà ·supe riore, l a fran1n1e11lazio11e òe1 nucleo epifi•sario co11 differente d eposizio11e di sali <lj calcio ed una 111aggior segh ett aturn ed ir reg·ol ari là del suo 111ar gine anteriore . I11 Lasc ai dati clinici e racli ol ogici, si pone diagno ... i di dis trofia aJ')Ofisaria calcaneare: si istituisce quindi t111 a ler a11ia or topedica: il piede viene i111111o})i}i z1.n lo ron un apparecchio gessa lo, l asciato i11 po lo trenta giorni e vengono om111inj strat i i1r epara I i calcio-ar senicali e Yitam inie i . Tolto l 'a1)J)areccl1i o, la l l1n1 e fa~j one è co1n1)l et amen1 e co n1pa a, il })all\bino i1on acct1sn ln i11in ima dolen zia nè n ri1)oso, n è durante l a deambulazione, cl1r, dopo qt1alcJ1e g iorno di con1ple la libertà del \) i ecl e, ritorna ad esser e perfe l larn en le 11 or111al e. Ri' is to d opo cinque m esi si presenta d el tutto gu arito clirticamente, sen za traccia locale di lesio11 e alct1nn: r adiogr.\rict1n1 C'n le i ri contra iJ11 a r e~ l i t uz ione a11a lon1ica con1ple la (fi g. 2) .

Qti e. lo ca~o pt1ò ervire a d im o trare co111e tale 1e. . io1lr sia i11c110 r ara (li qna11t o n o11 ris11lti dalle osser ' azioni i1 t1bbli c~1t e e l) O sa abbns.tan1a fnc il1T1e11l0 i)r esentar . . i nell a i1ratica.

XJ_, VI, Nul\f. lOJ

FIG. 2.

F J Lla la diagnosi , la p•rogt1osi è fa voreYole e semplice la terapia, riducendosi ad un p€riodo di i11111tobili zzazione a seconda d ei casi cla qualch e settin1 n11a a q 11alch-e inese, cca diuvl1to cla cure ge11erali c.alciovita n1 iniche. llIASSUN1·0. È

de:;c,ritto un caso di distrofia a i)()fisaria

( alcaneara. ....

Ricordiamo la lateressaate pubblloazloae :

Prof.

CINO

MELDOLESI

Aiuto nella Clinica Medica della R. Università di Roma

LA MIOPATIA PRIMITIVA CRONICA PROGRESSIVA DISTROFIA

MUSCOLARE

PROGRESSIV .!

Prefazione del Prof. CESARE FRUGONI Volume di pagg. VITI-288, con 53 figure intercalate nel testo. Prezzo L . 4 O, più le s pese postali di spedizione. Per gli abbonati a l " Policlinico» o d a quals iasi dei quattro n ostri P eriodici, sole L. 3 6 franco di port-0 in Italia, I1npero e l 'olonie. Per l 'E tero L. 3 9 . .... Inviare Vaglia Postale o Cbèque Ba n cario a lla Ditta LUIGI POZZI editore, Via Sistina 14, ROMA-


\LVI,

LANNO

Ì\t.T1'I .

lOJ

SEZIONE PRATI CA

N01'E E CONTRIBUTI CLINICA

PEDIATRICA.

DELLA.

ll.

l l NIVERSITÀ

DI FIRENZE

437

co di lirr1onc (do110 tvenl a giorni di applicazio11i locali) j ri:s.u1tati so110 stati quanto mai scarsi; col tratta111ento locale di siero specifico i risultat.i so110 apparsi pure assai ·d iscutibili . Nei rig uardi poi dei r aggi u. v. Rosa e Lodi l1anno ·u~ato lia tecnica -o rig·in,a le ·d el 1Don11eJly, un po' modificata dal Petit ·e Stewart, _ C<Jn a p1 p arcccl1i a fo·rn1.a conica p er la proiezione d e~ raggi u . v. n el cavo or.aie, con l 'in1piego ,di lampade di qua rzo a lla di5tanza di 40 cn1.. dal soggetlo. Dopo sette applicazioni locali di 3 minuLi ciascuna ad intervalli di tre g·iorni fra lO'ro, ·dei sei sog·g,etti trattati due soli rin1asero portato·r i (33 %), n1entre ·dei 7 controlli tre soli ri.m aser o porta lori ( 42 %) ; peir 1'e&ig uità dei ca si tr.attat i con questo met0do, pur non potendo tr.arre co11c]usioni definitiv.e, i suddetti Autori finiscono, col dicl1iarare ch e i m etodi su espo ti non corr~spo1ndo­ r10 , per ora , 11è a scopi scientifici n e tan to rr1 e110 a scopi pr.atici igienici. I 1~aggi X sono già staLi sperime11tati per la sterilizzazione generica d el cavo faringe o i11 di,er. e malattie infettive, con dub b i risultati. Nell·e nostre ffiperienz e afb·b iamo·. usato le r adiazioni Roent'.g en per la s tetilizzazio,11e loc.a le ·del cavo rino-faringeo ·dei portatori di · l>acilli difLeriGi. Non stò in questa nota prelin1ir..are, a trattar e il lato fi5ico 11è tanto rr1eno le i11t crpretazioni biologich e s11ll 'ipotetica genesi di a zione. IJa t.ecn ica da noi u sata n·elle prime esperienze (n1aggio 1938) è Ja stt,auente: in,divi·dluato, con Cl1lture dal cavo rino-f.aringeo , un r. orttl tore di b1acil li di flerici con localizzazion e tonsillare o n.asale, viene o Ltoposto subit o a d ~pplicazione locale di r ag·g·i · X; p er il faringe si u~ uri.a .npplicazion e b ilatierale a f11ocl1i crociati ir1 n1.anicra \ale da -coglier e da a mbo le parti le due tonsille da l] ' esterno, p·er q uesto scopo abbìa:a10 adoper ato s1)eciali artifici di te r.:nica tanto per la po izione d el ..,oggetto ch e per lo sch erm.aggio ,di ·p1rotezione con gom1n.a pion·1bifera, d'3tlagli ch e saranno docum en1 ati fuLograficame11te nella l-n1bbli·cazion,e integrale d el l aYOf O. L? do.Re in11)ieg·a La e i dati r adiolecnici so110 i :-.egu,enti: ~lA = 3, SE= 35, DF = 35; l~ (lurata d ell 'applicazione bilater.a le è dii 8' + 8"; d op'O tre g iorni di nuo·vo ur1 'altra a prp.Ji cazione uguale a lla precedenle; dopo a]Lri tre gior11i ~i ese·guie. la c1ultura di controllo d.al faringe. ottf·11e11do costantetn crLte assenza di bacilli difte1

1

diretta dal prof. C.

CoMBA.

Bacilli dit•terici e raggi X. (Nota preventiva). Dott. ENRICO ME ssi:.R1.

lf ra i numerosi tentativi di s terilizz.az io-n e del cavo rin·) -farin1geo de i portalori d1 ba cjl}i diflerici, ricordo in qu,e sta i10La soltanto qu,elli eh.e. h éì111""to dato risultati di 111aggior e atte ndibilità . .A. lc u11i <li l{t1 esLi m etodi so no ~ lati anc l1e r ecentern ente (ottobre 1938) r.onl rollati da J:osa e Lodi con esiti non troppo fìoddisfacenti. Borg·en già n·e l 19~5 usava per la terilizzazic>ne d el cavo farin geo il trattarr1 ento locale <:on succo di limone so1nministrato tre volte .al :giorno in q\1a11tità di 2 gocce istillate ne.I na so e gargarismi sernpre con su cco ·di liornor1e, tre volt.e al g iorno . . Molto IJiù a 11tica ed este.~a è la i1rati·c a d ell 'app1icazion·e local e d.i siero antibatterico ( ?) (>Ssiccato in pastiglie o liquido o in po1l,rere per insufflazio·n e, op!Jrure miscele di isier o antidifterico e n eoar senobenzolo, oppure vaccin o atossico prepar a to con .agar e sospeso in .s'-'luzione fisiologica con aggiunta di formolo e glicerina, oppure l 'an a t.ossina difteri ca. Mi • ~ia concesso incidenta]m-ente., lJarlando di questo 111etodo coside lto spec.if1co di sterilizzazion e, di ricorda r.e ch·e il valore attribuito al siero a ntidifterico è esclus.iva111ente di potere an . titossico e ch e quindi, qua lora si otten,gan o v.u ]ori favor evoli , essi si devono imputare 1)iù .al fo:rn101o, .alla g licerina o a gli arsenobenzoli iel1-e a lla polvere di iero. Tra lascio pu1'€1 di 1 amn1entare l ,i1r1piego locale di ~variatissim e s' ·sta nze d:ota I e di pote re ca·u ~ t ico od antisettico. Un altro ti a LLarr1ento inolto pilì a ttendibile, <li natt1ra fisica , con sis te nell 'ap1plicazione tor i ca dì radiazio11i ultravio1l~ tte; questo m,etodo fu per primo p eri111e ntato da Don11el1y, cl1e u sava n elle sue esvc·r~enze· particolari SJ)eochi per la p roiezion e dei raggi u . v. n el cavo fa Ti11geo per I.a ·d ura la di 3 o 5 n1inuti , riJ)etuta 11er tre volte, ottenendo · ri~ultati discreti. Al tr i Au1oTi con m agg·ior numero di ap1Jlirazio11i di raggi tl. v. avr ebb·ero raggi unto risultati an cora migliori. Do po, un accur.a to studio b atteriologico e r Ji11i co s.ui portatori di bacilli difteri éi , Rosa e Lodi hanno , co1ne h o g ià accennato, con troll uto questi metocli. P er il tratt nrnento col s ue1

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. .

J'I Cl.

ùn caso solo resist.eitl e a que... to d u1)li ce trat tan1e.n to ie cedette più tardi acl t1n a terza apIJ li c~zion·e di raggi X.


438

H

JL POLICLINICO

»

[ANNO

XLVI, Nui"t. 10]

...

Nei rig·uardi dei portatori con localizzazio11i 11asali Ja tecnica è lievemente diversa dalla preC€.lde11te, si a per lo schermaggio di p·r otezione fatto con &pcciali m .a schere piombifere, a<;latte a·d isolare dal can1·p o ·di applicazione gli occhi e gran parte della massa cerebrale, sia per la posizione del ·&oggetto; si u.sa una sola applicazione della durata di 15' c-0n gli stiessi dati radiotecr1ici pr·e cedenti. Tutti i casi così trattali dopo quattro gior11i dall 'ap plicazione hanno fornito cultu1"e di con trollo negative per i 1 ba•cillo· difterico. Sulla scorta ·d elle esperie1n z e prece.denti abbiamo qt1i11di modificato la tecnica, adope·r ando dosi tali ·da semplificare maggiormente le ~1)pli cazioni sì da rienderle estremam·ente pratich e ed innocue. Attualm,e nte infatti noi usian10 con ottimi e e ostanti risultati le seguenti n1odalità tecnic·he: si proce d1e ali 'irradiazione b ilaterale a fuo chi crociati del cavo faringeo dei bambini IJOrtatori, con la do1&e &eJguente : MA = 3, SE -= 35, DF = 30, filtro (~ u 1/2 mm., ~i\1 3 mm. , durata di tempo 13 ' -t· 13 ' (1). Dopo c1uat.tro gior11i dal] 'applicazione si esegue la c ultura di co11trollo che si riv ela èoRtantemente n eg~ Liva p er il bacillo ·d'i fterico (s·p ,e sso già nel secondo· e nel terzo giorno · do1p 0· I ' app1licazion e). In alcuni casi abbiamo subito do·po l "applioazione, fatto cult·u re siste.matiche ogni die·c i ore e ab biamo IJotuto osservare il lento e g radua le pasisagigia d a culture pure di bacilli difteri ci a culture miste con prevalenza di forme bacillari e quelle miste con ])fevalenza di forme strepto-stafilococciche e infi11e la comple1a scorLLparsa .d c i ba cilli difte·r ici. Questa le11ta e graduale trasforrnazion e della flora faringea dopo irradiazior1 e l\oont.g en si presta a molte con.5iderazio11i di ordi11e biologi.oc e fisico 'ch e trat1 er0 altrove ; attualme nte n1i basta di aver fissato il concetto e.b e per la st.eril.izzazione dei portatori di b acilli difterici nella pratica pediatrie.a, il metodo da me U5ato ha di111ostrato una utilità indiscutibile, forse, alr11eno per ora, non paragonabile ai m ·e todi già i11 ltSo a c ui breven1,e.nte ho accenn ato sop ra. ~ ul!a i11nocuità del metodo, ele1r1ento che, trattando&i di radiazioni X, ci ha un poco preocc upati n ei primi tempi delle nostre esperienze, oggi siamo com 1)letamente certi e tranqt1illi . tantoch è n ella nostra Clinica usiamo costa11temente e . . isten1<:iticam ente il metodo r>er potere licen ziare da i r eparti osp~talieri, il prima possibile, i bambini portatori di bacilli difterici . Dal punto di vi... ta igienico e 1)rofi1

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lattico l ' ì111portan1,a di que15to trattamfento è c.:>sì evident·e da 11011 richiedere speciale comrf1ento·; ugualmente può dirsi dal punto di vista e·c onomico, a questo riguardo basti considerare cl1e n.ella nost1·a Clinica, in soli otto 1116si (dal maggio 1938 ad oggi): su 20 sog·getti così trattçlti (riportandos i alla lunghezza del tempo di degenza in ospedale dei casi sirr1iJi preoe dent.i) sono st.ate fatte· risparn1iare alcun e mii1gliaia di lir,e alle Amministrazio·n i pubbliche Cornunali e Provinciali. Tnfine non f'uò t}ISSere trala~ciato l 'in.teire.sse biologico eh.e queste esperie11ze p:reseutano allo studiof;O, specia lmente n.el cam po .scientifico medico·~ 1

1

L' A. d escrive un inetodo pratico

~

in11ocuo di sterilizzaz.io11e del cavo rino-faringeo dei portatori di bacilli difterici mediante l 'applicazione looale di R<l·g gi X.

PRATICA OSPEDALE c :1vn,E

CHIRURGICA u~1BERTO

I -

ARCEVIA.

Di un accorgimento di tecnita pe1~ rendere meno traumatizzante 1·amon1azione degli arti nei g1·andi schiacciame11ti. Dott.

dirett. e chir. prim. &pecialista in chirurgia generale.

ALDO QuATI:ttOCCHI,

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\l ì 'f ali d osi \anno diminuite leggerm ente per ì lntl anti .

Leg·ge11do i resoconti clinico-statistici di vari Autori capita assai frequentemente di inC<>I1trare nella casistica riferito qualche decesso in seguito ad an1putazione €seguita per grandi traun1i degli arti. La maggioranza degli Autoir i interviene imrri;ediatamente in questi casi con l 'amputazione nel luo.g o di elezione. Secondo me è inte·m pestivo que•s to intervento imn1ediato e spes~o cau sa di e5ito infaru·sto. Noi abbiamo a che fare con soggetti gravemente trau·m atizzati fisican1ente, spesso anen1izzati acutamente, sempre. irt pr.eda a grave shock psichico, in precarie con·dizioni fisiologiche e con scarse risor&e. Dalla statistica operatoria nostra risulta una mortalità pari a zeiro, e questi brillanti successi secondo me sono riferibili ad un accorgimento di tecnir.a ch e noi usiamo per rendere meno traumatizzante 1'amputazione in questi sogg-etti. Noi ci comportiamo co ~ì : applichian10 un l~, rcio , rappreselfltato da lID tubo di gomm~, si1bito al di sopra della le sione. Pt1ò servire il la cc io cla~ti c o di Esmarch, ma in ma11 canza di que~to una qualsiasi corda purchè non tan1

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[ANNO XLVI,

NUl\I.

10]

to grossa serve berie allo· scopo. L 'applicazione di questa legatura deve essere fatta subito al di sopra della lesio11e, face11do ri passare più volte il laocio sopra se stesso; questa legatura può essere benissimo applicata alla gamba ed all'avambraccio. Dico qu·e&to perchè mi si potrebbe obbiettare ch e 1'emostasi in questi segmenti di arti non avviene; inveoe avviene benis.sin10 , basta stringere forte onde ottenere l'annulla1nento d,e}lo &pazio intero·s seo e la compressio·n e d,elia relativa arteria. Successivamente si procede alla d·etersione delle parti oc.hiacciate o stritolate, Javand'o le dai detriti di terriccio od altro e disinfettando con tintura di iodio, applicando infine un 'ab1b ondante rt1edicat11ra ovattat.a protettiva. È di obbligo, non ci sarebbe bisogno , di dirlo , la iniezione .generoRa di siero antitetanico e se si vuol.e anche di quello antigangrenoso. Cardiocinetici , ipodermoclisi, o trasfusione serviranno a wmpletare il soccorso d'urgenza; morfin a per alleviare il dolore. Il malato è portato a letlo cosl medicato. Si comprende che la sopradetta n1e1dìcat:u1ra può e86ere applicata in qualsiasi posto di pronto soccorso, e dal Medico sul posto dell 'infortunio, ·e consente il trasporto fa cile dell 'infortunato dal luogo del disastro ad un istituto di cura. 11 laccio non dà fastidio, è b en tollerato dai pazienti e consente la dilazion·e per 24 ed ancl1e per 48 h. dell 'atto operativo de·m olitore.. I r1 questo tempo il paziente h a modo ·di riprendersi fi si.camente e psichicamente: e n o n v'è c.h i non comprenda l'importanza .grandis&ima di questo .fatto: noi abbiamo a che fare con grandi traumatizza li, in cui questo pie1

Racco111ando di applicare il laccio subito al disopra della lesione, perchè quando il malato si .&arà ripreso e si p1rocederà all'atto ope1·a tivo dernolitore, q.u esto laocio non deve ess.ere rimosso per evitare il pe·r icolo ·d i un assorbin1e1Lto in massa ·dei germi ir1fettanti , n1a cadrà colla parte an1~1utata ancora applicato; _e se l'applicazione ·è stata fatta a dovere· si sarà ~co11omizzata della cute sana tanto rprreziosa in questi ca&i. t occorso a qualsiasi ch.irurgo di veder. i portare traumatizzati da po&ti lontani p er un viag.g io di n1olte ore con un laccio <IJ)plicato alla radioe della coscia e spesse volte rton di gomma m a, di spago sottile c'on quanto (}anno dei ' 'asi e dei nervi di leg;geri si co·n1prende! Detto breveme.n te di q1Uesto accor·g ime·nto di tecnica che è sec-0n do me di grande utilità e di applicazione faci]e e pratica in ogni luog o coi vantaggi che sopra ho descritto, passo a descrivere il decorso clinico dei casi capitati alla inia osservazione. 1

CAso I . - F. Ivo a. 28, giunge al pronto soccorso verso la lnezzano l te condottovi da un 'autoambulanza; presenta l 'arto inf. sin. m aciullato per investiment o aut omobilistico. Il paz. è an emizzato, in preda a grave sh ock ; ha una frattura del radio al 31) inf. e cervicale dell'omero a sin.; ferile lacer o-co11tu se nl capo e commozione cer ebrale. Procedo all 'applicazione immediata del l~ccio .subito al di sop.r a della lesione; sterilizzo con tintura di iodio, impregnandone i tessuti ; applico un 'abbondante medicatura ovattata; inietto siero antitetanico, canfora ed ipodermoclisi . Dopo 36 h intervento : narcosi eterea regolare. An1 pu Lazione della coscia al 30 m edio col metodo circolare in due tempi; drenaggio tubulare a1 ·sottocutaneo. Riduzione delle fratture ed apparecchio gessato di cont en zion e.

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Riassunto dei diari: Alla sera dell 'intervento; temperatura • • i o gior110 dell 'intervento ; temperatura 20 )) )) )) • )) 30 )) )) )) 40 )) )) )) )) 50 )) 61)

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SEZlONE PRATJ C.-\

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colo interviento ci conse·nte senza tema e pericoli di deroga.re un atto· operativo grave . I/applir. azione come io ho detto di questo laccio. ha dunque una funzione firs.i olo.g ica , perchè dà tempo al malato ·d·i riprend.ersi , e bloccando -vasi sangu·i gni e linfatici · sco11 giura il pericolo d elì 'emorragia e dell 'assorb·i mento dei germi . . 1

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38,3 38,8 37,6 38,6 37,5 38,5 38,4 37 medicatura 37 37 36,5

su cces·sivamente apirettico. Esce guarito 23 giorni dopo l 'ingresso in ospedale. CAso II. - P. Quir1to a. 13, Yiene wrtato al pronto soccor so per stritolamento e str appamenlo della gamba e del piede a sin.; il ragazzo è stato afferrato e travolto dal battitore di una trebbiatrice. La gamba sin . si presenta c9me un amniasso informe di brandelli. Applico subito il laccio al di so lto del gin occhio al limite della cute


440'

»

<< IL POLICLINICO

sana ed impregno i brandelli di les u li con abbondante tir1t ura di iodio; medicatura ovattata; antitel.anico, ca11fora e nlorfina; ÌJJOdermoclisi. Il giorno segue11le intervento : narcosi eterea. An1pu tazione della coscia al 3° inf. col inetodo circolare in due t empi ; drenaggio tubolare al sottocu la11eo. lliassunto dei diarii: Alla sera dell 'i11tervent o; lem1Jeralura • 1° giorno dell 'interven lo ; t e1nper a lura )) )) )) 2" 31) )) )) 40 )) )) )) 50 )) )) 50 )) )) )) 70 )) ))

su ccessivan1ertle apire·ssia; la malata esce guarita in ventesi ..na giornata.

1\f on è certarr1 ente il caso di codificare la

condotta del chirurg·o in t111a questione in cui lutto è buon senso e logica, i11 cui interven-

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III. - M. Alessandro, a. 47, entra in sezione chirurgica d 'urgenza ; si è bullato sotto il tren o. Presenta asportazione della gamba sinistra al 3° ·superiore; ferita lacero-contusa del cuoio capelli.ilo con p erdita di sostanza. Applico subito il laccio come sopra: antitetanico; olio canforato; ipodern1oclisi . Il giorn o segu·e nte intervento: Narco·si MASS. etere regolare. Amputazione della co eia sinistra al 3° inferiore; drenaggio co11 tubo cli gomma. Plastica al capo. CASO

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37,S sera )) 3S,3 )) 37,6 )) 37,2 37 )) 36,4 36,7 )) 36,3 36,9 )) 36,6 36,S 37 medica-tura

))

gono tanti fattori jmprevedibili ed im.pond~ rabili , e1d in cui i fatti rovesciano le dottrine e rendono illusorie le regole .stabilite. Tuttavia quesl:o modesto accorgimento di tecnica, cJ1e si può dire ci consente la cura p re\'entiva de llo sl1ock, mi ,è parso ·d i pratica utilità, e poich è ,d i facile applicazione ho cr eduto 01pportuno renderlo noto alla mag·gioranza dei n1edici pratici. Nort 110 la pre tesa d'insegnare niente a n·e.&S1uno , e p uò ·d arsi ch e altri abbiia .applicato questo semplice metodo ; ho sol-

succes·5 ivamente apiressia. Esce guarito in diciassettesima giornata.

Riassunto dei diari: Alla sera dell 'interYe11to ; t emperatura • • 1° giorno dell 'intervento; tcn1peratura 20 )) )) 30 )) )} 40 )} )) ))

LANNO XLVI, Nu 1\t. 10]

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n1attina

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successivamente apirettico; i11 oltaYa giornata si m eclica; i11 ventesima esce gu arito dal] 'ospedale.

3S sera 37,6 )) 37,4 )) 36,6 ))

38 38 37,6 37, 1 36,9

ta11to inteso di portarlo a co11oscenz.a di tutti, cor1forta11'dolo de:l contrib1u.to di un ·discret.o r1um·ero di. casi clinici.

Cc\ so IV-V. - T. Iolanda , . a. 20, è por tata al pro11 lo soccorso dell 'ospedale senza g·an1be, a·sportat e al 3° inferiore daJ treno sotto il quale si è buttata. Applico ubilo due lacci al di opra delle lesion i; med icature apbondanli; antilelanico; canfora ed ipodern1oclisi. Il giorn o segu ente interYento: n arcosi ~1ASS ­ c ler c regolare. Di articolazione del gi11occhio bil atera) mente secondo Gritti; drenaggi tuJ)u] ari .

IlIASSTJ NTO. L' A. porta a co noscenza del vubblico J nedico un pjccolo a ccorg i1nento di tecnica i)er rendere meno l r.auma tizzante 1)amputazione degli arti 11Ci g ra11di chiaccian1e11ti.

Ria unto dei diari : Alla ' er a. dell 'i 11 terve11t o, tempe1)r l\ I lira • • 10 g iorno dell 'intervento; te111pera tura 20 )) )) ))

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med icat ur:1


[ANNO

XLVI, Nul\1. 101

SEZJONE PRA1

MEDICINA SOCIA·LE OSPEDALE DI MONZA

Dire ttore: Prof. A.

Sulla mortalità int·antile nel primo biennio di vita (considerazioni sopra una statistica ospedaliera). C IMI ATA -

Dott. A.

15) Forme C(J)rdiache (i~uf ficienza mitralic.t•) : 2 - n1ortalità O. 16) J?orrne varie: 3 - n1ortalità O•

C1MINATA

In margine alle Assisi di ltled icina Generale. Seduta di Milano.

Prof. A.

4-11

·D ott. A.

FERRAR10

1

01\ENI.

In cinque anni (193'3 -l P37) so.n o r&tatì ricoverati nell 'Ospe.dale di Nf onza 566 b,a mbini del tprim-0 bie nnio di vita (3±9 maschi , 217 femmine); le forme 1norbose in ordine di fr equenza e di ricovero sono le segu·e nti: 1) Apparato re..spii1'ato1rio: 172 - p er centuale di fr~quenza 30 %; 113 Jrtasohi dei 1q uali 19 rt1orti (mortalità 17 %), 59 femmine d elle qua]i inorte 10 (mortalità - 17 <}~); inortalità sul t otale 17 %. 2) For1n e infettiv1e e co:1tagiose : l 50 - percentuale di fr6<Jue nza 26 %; maschi 90, morti 10 (mortalità 11 %) , 60 femmine, morte 4 (mortalità 6 ~~) ; mortalità sul totale 9 %. 3) Apparato scheletrico : 41 - p er centuale di frequenza 7 %; maschi 22 , femmin·e 19; mortalità s·u l totale 4 %. -!) A.piparato dig<:reintc (enteriti e compli·c anze) 36 ·_ peroentuale di frequenza 6 %; maschi 22 , ntorti 10, (mortalità 45 %). femmine 14, rr1orte 2, (mortalità 14 %) ; mo·r talità su] t otale 33 o/c, . 5) Er v: ie, idrocele., fimosi, torsione del fu11.icolo: 3'4: - percentuale di frequenza 5 %; 1nasct1i :32, femmine 2 ; mortalità O. 6) Sistema emolinfatic·o (adenopatia , splenomegalia) : 27 - m aschi 18, femmin e 9, moTtalità O. · 7) Ascess1 i e fl·emmori.i : 22 - percentuale di frequ en za 3 %; maschi 10, f.emmine 12 ; mor talità O. . 8) ']liti e maStioiditi (due terzi operati) : 22 I'ercentuale di freque.nza 3 %; ma~chi 11, femn1ine Il; mortalità O. ?) Sistema nervoso (1neriingiti , corea, esiti cli poliorriielite, spa.s1nofilia ecc.) : 20 - percen tuale di frequ€n za 3 <J~ ; n1a6cl1i 7, morti 3, femmine 13, n1orte 3; mortalità sul total e 30 %. 10) U slioni: 14 - p er centuale dii frequen za 2 °;'~; maschi 11 , femmin e 3; ;rnortalità sul to tale 7 %. 11) Nefriti e nefrosi: 11 - u er centuale di frequenz.a 2 %; maschi 3', morti 1, femmine 8, rnorte O; mortalità ul tot·ale 9 °1,. . 12) Vu.lvova.ginili: 6 - mortalità O. 13) Form e cula11 e·e : 6 - m a chi 2, femmi~ 11e 4: 1nortalità O. 14-) Eredo-li1 e : 2 - maschi; m ortalità O. I

CONSIDERAZIONI GENEHALI.

Le

co 11~ide razioni d egne di s peciale inter es-

se so110 le seguenti: 1) A11 '0 sp edale di Monza il numero dei - l 1an1bini ricoverati e11tro il 1)rin10 biennio di vita a1n111onta a circa 112 all 'anno . In gen erale, nonos tante ]e fa cilitazioni conc~sse çl?~li Enti Pub blici lJe r la &pe1da lizzazione, si incontrano note·v oli diffi coltà a causa dell'affettività d ei genitori ch e li r ende r estii ad a ccettare l e cure ospitalier e. 2) Sop•r a un totale di 566 ricov,e rati sen1 pre rtel prin10 bie·n nio , abbiamo 3±9 maschi e 217 femn1ir1e: ··:J..unque n etta p revalen za maschile col 62 % cor1tro il 38 % delle femmine. Non possiamo dire se questa differ en za sia d ovuta ad una prevalen za di morbilità maschile, ovv-ero ad! altri fattori ch e a no~i s fuggono. Certo che n egli adulti 5i osserva effett~ v'a m ente una n1orbilità maggiore n.ei maschi n p etto a]J,e_f.e111i:ni~ e . Se ora. mettia1no in rapporto ql1esti dati d1 fatto , s1 potrebbe sospetta r e ch e fin da lla nascita il sesso ma schile vada maggiorm ent)e soggetto alle malattie. . 3) . In senso a ssoluto , n el ricovero ospital1 ero , il gruppo d elle mala ttie d ell'app·a rato r espii ratorio occup1a il i)ri1no posto. Subito dopo vierte il gru1:>po delle 111alattie infe1tive r· co11tag iose, indi qu.ello· d el] 'app arato diger e11te; seguono i] •g ruppo d el sist ema n e1rvoso il ..sis te1na em olinf<ttico , il sist en1a urinario , l~ forme chirurgich e, €CC. !) Per l'a1)rparato r e,s·pirato.r io abb·i amo avuto il 17 % di i11ortalità , in u gl1C1 le µr ororzion·e fra maschi e femmine. 5) P er ]o forrme ir1fettive e cont ag io e, il 10 %. Da notare ch e- il contingente maggiore di ques to g ruppo è fornito dalla difterite e da n u tare an che ch e tutto1 il 10 ~~ di mortalità ricad,e. su questa form a rr1orbosa. Non abbiamo D' uto m ortalità ·p er le forn1 e esantem atiche. In questo .grupp·o la n1o·r talità cade quasi totalm1ente s.ui Jn ascbì . 6) .Prr il g rupp o dell 'a1) para to diger ente, la mortalità è d·e'1 33 <J~, c on t1na g randi::; ima prevalen za d·el s.esso m a5chile : 45 °/o d ei m a ~rhi co11tro 14 % d elle fen1mi.n e. Per qu esto g rup110 si p t1ò dir e ch e r ealmente il nl1n1er c d ei rir o verati è esiguo ri petto alla n1orbilità d cl Circolo di ~1onza ; ciò si s1Jieg.a sop1ra tu~to eol fatto ch e il p eggior am ento dell fl m a lattia •P Ta11ido e l a m adre è r estia a ch e il b ambino 111 11oia i11 osp ed ·..tl e, an zich è in casa e poi percl1è è convin zion,c generale ch e il tratta m ento di qu esta for m a rn orbosa in o~pe d.a li n on attrezzati a ll'uop o (n1an can za di b alie, m an can. zn di can1 e-r e adatte, ecc.) n on è differ ente d a l tratta m e11t o a don1icili o D'altro canto ] 'al ta 1

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IL POLICLINICO »

rnortalità o&pitaliera si spiega coni&iderando che vengono ricoverati i casi più gravi. 7) P er il gruppo del sistema nervoso. le femr11ine ricoverate sono in numero nettamente maggior.e e la ino·r talità ragg·iunge il 30 %; qu esta alt.a cifr.a è ~ost e11 u·t a ::;opratutto dalle fc,rme tuber colari; a n cl1e in questo ·g·ruppo, 1telta r·revalenza di mortalità nel sesso n1 a~c}1il e (45 % contro 23 %). 8) Nel cam·p o chirurgico i&i nota che n elle otiti e nelle mastoiditi la rr1ortalità è zero e lhe i 2/ 3 sono stati operati . Sono stati inoltre operati 21 ernie inguiu.ali (19 maschi e du·e femrr1ine) e tutte con successo. _;F urono operati 22 casi di ascessi e flemrrtoni senza alcuna n1ortalità. ~~uro.no ricoverati inoltre 14- casi di ustioni con un ~olo n1orto; di questi : 11 apparten gon o al ·sesw maschil e e soltanto 3 al femminile. Si sono avuti i11olti-e 20 casi di frattura di oui un solo inorto per frattura della base cranica. (Finalmente su 16 e.mpien1i, 14 furono e.u rati 1nedicalmente con solo tre casi di morte, e due operati con successo. · Un 'ult·· riore osservazione d egna di interesse ·è quella che si riferisce alla mortalità d ei neonati entro i primi sette· giorni. Su 1182 neo•n ati di qD;esti ultimi cinque a11ni, nel no.sitro r eparto di Aial ernità. abbia• • • • • • • n 10 av uto 48 morti nei pr1m1 ·&ette g1orn1, in ragion e qùindi de l 4 %. Le cause 1i morte sono: l r dcbilitazionj congenite rappresentate ·da parti i)r cmat.uri, lue e distrofie in genere. Osoorvi.amo altresi che n e,g·li ultimi .a11ni- di fronte .a t1na .aumentata os1}eda lizzazione delle gestanti p er il parto .si osserva una diminuzion·e di po1r centuale di mortalità J1'ei p·r tmi sette giorni; il ch e ' 'orrebbe dire ch e un 'accurata 8Ssistenza d elle ge tanti e dei neonati, com.e può ottenersi in r epiarto di n1aternità , fa, 0ri sce una diminuzione ·di detta mortalità. P-er ese1111)io ad 11na p er centuale di mortalità dell'otto per cento n el l'J33 conrisponde una n1ortalità del 4 % nel 193 7. Le conclusioni , ch·e ri .. tiltano dai dati sopra e&posti , so·rto : 1) Occorre evitare le debilità congenite; appare evidc11t e l'irtli])()rt.anza dell'eugenetica e dell 'a~i sten za alla n1a·dre durante la g estazione; attraverso i Co1tSultori Ostetrici si pnssono otte11ere ri&ultati otti1ni tanto· per la diffusione delle elem entari n ozioni d1ell 'igien e preconcezionale e prenatale, quanto per le cure. 2) 1F .avorire I '.a lla ttan1 0nto al seno materno propagandando i g ra,ri incon venienti dell' al: lattan1ent o 'a rtificiale, 15orvegliare i rapporti della madTe nutrice col lavoro. Nella nostra città . ave11te caratteDe pr ev.alentemen te indus1ria le , si osserva da.. qualch e anno com. e .la iper cenh1a lc dell 'allattan1ento al seno s1a i~ t1na certa diminuzion e. cr eandosi talora il feP 0111rno. an ch e ~oc i ale ed antiPconoii1 ico. del capo rli famiglia disoccupato e d ell a 111adre i1utricc al lavoro. 1

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[ANNO XLVI, NuM. io·]

3) Le vigenti provvidenze legislative sono i1lf:ufficiW-ti a protegger·e la donna che allatta poichè le co11oedono un solo mese di aS&enza dal lavoro, per c.ui essa si ve de costretta, per ra g ioni eco11omiche, alla ripre~a lavorativa iniziando in tal modo troppo precocemente ql11~.ll 'allattamento misto che ben presto porterà a] dive zzamer1to. 4) Vigile sorveglianza sul « reale » funzio11a111ento delle can1ere ·d'allattamento presso le f.abhricl1e delle c1ittadin1e a carattere industriale; efficaice propaganda nei piccoli centri rurali per una maggiore con1prensione dell 'igienA infantile, con la proibizione di t enere i b imbi n elle stalle dura nte· i mesi invernali, come . capita tuttora d'osservare u el nostro contado. 5) Un·a sempre maggior diffusio·n e d ei Consultori P ediatrici, diretti da i11edic i competenti, con coòperazione più intenisa e diretta coi vari Os:pe.dali di Circoil o e Disipensari Antitubercolari, ciò cl1e p ern1etterebbe al Consultorio urta funzione più anrpia per applicare eventt1ali p1rofilassi antirachitica. antitubercolare e antilueiti·c.a. Dare inoltre al Consultorio I.a possibilità di ai;>plicarc su vasta sca]a Ja vacci11azione antidifterica, data la ma·g gior di ffu sit.ne d ella dtifterite st essa. 6) Propaganda di pueri cultura prre e postr1atale, _g ià ~n .atto parzialm e·n te attraverw conferenze,. anche alle madri che frequentano i Consultori , ed eventuale o·b bligo <li frequenza alle levatrici dei Consult-0ri di P ediatri.a per elevare la loro cultura anche in qt1esto campo. 7) Spedalizzazionei precoce di alcune forn1 e morb•ose (enterite, gastroenterite, ecc.) e preparazione di infern1iere fra le più capaci ~1l l' assistenza d el bimb,o malato. 8) Possibilità di avere, rendendo più intin1i i rapporti tra g li Ospedali di Circolo e i Consultori , balie a disposizione per la cura di form.e n1orbose. (A tutti è noto come in alcuni Stati si siano formati centri di raccolta di latte materno; credo che a11ch e in Italia qualco&a s.i .sia fatto del genere). 9) Attrezzare anch1e negli Ospe dali più piccoli qualch e reparto ar>posito per il ricove ro e la cura d.eii bimbi aro.m alati. 1

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Rammentiamo l'lateresssate pubblicazione : Dott. Prof. RENATO POLLIZZERI

d<oc. di Olinica Pediatrica nella R. Univ. di Roma.

[ome si ·alleva il bambino sano ecome sl assiste il malato con Prefazione del Prof. FRANCESCO VAI.A GUSSA (Seconda edizione accnTatamente riveduta e ampliata) Questo volumetto riesce u t ilissimo 11~i CORSI DI PUE· RICULTURA dis posti dalliOpera Nazionale per la Protezione de11•1'ntanz1a e della Maternità ed è altresi UD;& sicura Cuida per i corsi cli vigilatrici. delle ~lon1~ estive e di vigilatrici scolastiche fascis~e. as~1etenti sanitarie visitatrici di igiene materna e infantile. Volume di VIII-160, con 77 figure in nero e a colori n el testo. Prezzo L. 1 6. più le spese postali di spedizione. Per gli a.b b<>nati a.I « Policlinico » od a qra.alsiaei de~ nostri quattro J>eriodici, sole L. 1 ~ . 5 O fra~co di porto in l tali a, Impero e Colonie. Per l Estero L. 1 5 .50 -

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[ANNO

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SEZ IONE PRATIL '\

B I B LI o G R A F I e I (l)

.g·ra vi a t.ipo .&etticen1ico e · tossien1ico e poi d ei tun1ori, p1~end.e.re in esame successivamente. in capitc:Ii distinti tutti i sistemi organic i e gl1 apparati , vene.odo cosi in d efinitiva a cos tituire un vero e proprio Trattato di Patoloaia e Clinica Chirurgica, ·ohe espone le lesioni d ei vari tes.&uti ed organi , viste prev·a le.n temente sotto l'a~pe.tt? c~ii;iico <: specie della prrogn 0&i, 111a con i~eVItab1l1 d ev1azio·n i nel campo d elJ a ~togene.s1, da un lato , .a .ella tecnica o·p erator1a dall'altro. . 'C osi, .per ~imilarci a u11 esempio, dalle varie teorie e ti?-paL?genetiche. delle ulcere ga~ stro -duodenali , c ui sono così intiman1e nte le g~;e. le va.ri.e rrwda lit.à. dell e operazioni, dalle I)I?. se1t1pl1c1 conse rvat1ve, S!Ul simpati,co o si~~11 . a quelle di derivazione e· di asportazione fllU o meno estese, sor.ge. tale una differ enza di opini~n.i. e di risultati, che la })rognosi vien,e a c~stLtu1re ~n dat? un ·p o· evan·e scente, e p1·0})8bil~n ente. il m e d1co e il --hirurgo pratico 1r1arr~ assai. perple~so .e. ne trarrà .scar.so appoggio per il su 0 g1ud1z10 proanostico. . Altri esemipi ~i potrebbero tr~vare in altri ca1•1toli ; n1a ben i& ·inte.n .d e ch e in una materia ~~&ì '~a&ta e iD: ~na trilltaz~one così complessa , e fa cile la critica. Prefer1sco m·ettere i11 €.v id e_112a la g rande mass.a di osservazioni ra·ccolte <la ll 'A.,. 1c.he .se .n?n d aranno sempre il modo al pra t1co di dir1ger5i n·el inare infi1d10 d ella progrtoiSi., gli porgerà certo una guid1a preziosa, p1rof1ttando largam ente dell 'improba fatica ch e il lil)r o de.ve e&sere costato ali' A. 1

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G.

Trattat'o di P1'ognostica cliiriirgica. 2 volumi . . Casa Editri·c·e L. Cappelli. RAzZABONI.

Bologna 1938. ~l tentativo del .Razzaboni è nuovo e ardito.

Ha r.agione l'A. , qua ndo dice nella Prefazione che l 'opera ·è e se11zialmente clinica poicl1è il giud1izio prog~1ostico non si può de~ sumere da cognizioni gen eriche di patologia, peT qua11to queste debbano es.sere sottintese. e ben . digerite; e ch e 11a uno scopo sopratutto pratico, perch·è è nell .esercizio professio n a le, c he la prognosi acquista l 'i111portanza i11agg1ore. Dalla n1a ssin1a parte d ei malati o da lle lor o famiglie, i:oi 11011 sia1no sollecitati tanto a for~1ulare una diagr1o&i esatta, qua nto a stabilire il più precisan1ente 1..>0s&ibile, se è ne·oessari~ o m eno un intervento ohirurgico e quali ne sai·a nno i probabili esiti , se si può cioè contai~e sulla guarigione d el n1a lato, o l'operazione posoo avere un risultalo ten1pora neo di prolungare la vita o infine .si possa tentare con1e u11ica speranza di salvezza. Dir questo è lo stesso ch e affermare la diffi coltà del giudizio e anche intender e come non sia possibile dar norme gen er ali , poichè le condizioni sono variabili n ei di,rersi casi , con1e sempre accade n ella cli11ica, quan·do· si tratta d•i giudicare sing oli mala ti colle infinite v~riazioni di1)€,ndenti oltre ch P. d alla lesione locale, dalla costit.u zione, dalle complicazioni , da fattori ambientali e di altro ger1ere e anic h e, è necessario aggiungere, dall' espe rie11za e d al] e attitudini speciali d el chirurgo . Si entra co&ì direttamente ne·l l 'arg on1enlo fondamentaI.e d ella cc indicazion e operatoria ». ~ questa sen za forse una de lle part,i più d elicate •d ella nostra scienza , ch e richiede oltre, per quanto, è 1)oss.ibile, la massima esattezza n~lla diagnosi, ch e resta sempre il punto cru c~ale della nostra o·p era di clinici, la valutazione di tarLti al tri d.a ti , di resist en za ' di età , . d 1 co11rlizioni ge11·erali, ·di costituzione e infine delle modalità t.ec11i1c.h e di ei&ecu zio11·e d ell'intervento , dove entra la parte personale del c hirurgo, l 'a r te, c h e sfu gge e'riden temente a plecisazioni scientifiche. Tutto ciò d irnostra , ripeto , la .dli.fficoltà grande de lla trattazio·n e si sten1atica. Il Razzflbon i possiamo . dire le ha superate bene cercando di sta bilirie appunto dei criteri gener::i.li ·d i diag nosi , di indicazio·n e operatoria, di tecnica cui attenersi ·p er la prognosi n'e lJe, varie malattie. Certo il frazi onamento in. capit oli ha portato all'.appefXlntim·ento d·ell 'o,p:era, che h a dovuto, du1)0 la trattazion e un po' generale f teorica d egli stati di shok e di varie infezio ni 1

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(1) Si prega d 'inviare due copie dei libri di c\1i rlesidera la recensione.

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ri-

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R.

ALF.SSANDRI.

l\l. ~ÉRJ\HD.

Les m éth ocl·es chirurqicales dii traztement de z·A ngirie de poitrin e. Evolution et rés.ultais. ~Iasson e C:. , éditeurs Pa-

ris, 1937.

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« Il problema d ell '« Ang ina di · petto » co n1e be n dice ne lla prefazione, R . Leri cl1e è uno dei r iù attraenti tra quelli ch·e oggi i 'offrono all 'attenzione dei chirurgi. ~ uno di qt1elli ch e dobbia1110 risolv.e re, perchè la sua solu zion e apporterà .a num,erosi malati un imft1enso beneficio rn orale ·e fisiic o >>. L 'an gina di petto è veccl1ia quanto l 'umanità e non saren10 sorpresi se troviamo jn Se11eca i p rin1i a cce11ni al terribil e m .a la n110. P·erò f11 soltanto nel 1768 ch e Eberden ne tracciò i principali caratteri clinic i. Nel 1917 IonneRco operò il primo ang inoso: il successo s uperò ogni previsione· e numerosi chirurgi scel sero la nuovia via. Seguiro·n o dub... bi e paure g iustificat·e .sulla est ensione .d egli effetti del grave intervento e dopo lotte ed in certezze s'addivenne al •C'o ncetto di adattare i bisogni d·ell 'organi5mo alle possibilità della funzione cardio-vascolare. In quest ' ordine d 'idee i modici ed i chirurgi di !Boston preconizzarono la tiroidectomia totale come trattan·1 ento d'ell 'angina rli petto : abbassato il n1 e t abolism o basale , i bisogni della circola zion e 1

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« IL POLICLINICO »

446

LANNO

XLVI,

Nl..~ l\l.

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di111inui co110 di altretta11to, per con seguenza aumenta il 111argine tra le esigenze dell'orgar1isn10 e le possibilità della funzione cardiaca a pro' vedere a tali e5ige11ze. So110 infine di data recente i t entativi di riparare l 'obliterazione delle coronarie con la rivasco]a rizzazione del miocardio. Bérard espon e i risultati di tutt·i que, ti tentaLi,ri . ch·e noi app1ena a ccennia1no, critica, confronta e dis·cute le risvettive indicazioni di tulle queste concezioni terape-utiche diverse . J 11 q ueis to arduo co111 pito 11.a trovato l 'app0ggio di 'Gallavardin, di Lerich·e e Fontaine ch e ha11110 messo a Rtu•a disposizio11e i loro docuin-e11ti e la loro imn·ten5a esperienza sull 'argo111ento. Per i lavori sperin1entali sulla tiroidector11ia totale s i giovò n1olto della frequ·en za di Eliott Cutler, come di White di BostOI) e di Beck di Cleveland ch e posero a sua diSJ)() ,iijone, con grande cordialità i risultati d ei loro lavo ri recenti e 1'cspoF-izione dei loro 1netodi. JJ volun1e, di 389 IYagine, in ottavo gra11de, deco-ro -e •ric~chezza cd] to da Massor\ con ,o·ran o di mezzi è diviso in 6 capitoli : nel primo· sono e' ))Os ti i dati anatomici ·e fisiologi ci .riguardanti i n e rvi d·e l cuore, n·e l secondo sii tratta clelle cri.$1 anginose e della loro fisiopato lo·g ia; nel Ler zo delle diverse modalità d el trattanle nto· neuro-chirurgico dell 'an.gina di 1p1e.tto con una tatistica di 27 casi , ope1rati da Lericl1e e Fontaine. Sono ·q1u este operazioni b asat e &u l con ce tto fisiologico; seguono quelle bas~te ~u i con retto analomico, com·e: la gangl1011 ecton1ia toracica; 1'al roolizzazione paravertebréale. con l a s tati tica di .T. ~'hit e di Boston (:318 casi). Nel qu.arto capiLo]o .si parlA d.el metodo della rivasoolarizza·zio1n1e del rnioca.rdio con a ccenno a due os ervazioni riferite da Leary, Ti111othy e Vear11. Pel re to si tratta p·rP.Yaler1t eme11te di l«1vori speri1r1 entali condotti su c~ni. Son<? ril)Orta li pe.rò gli 11 ic•asi ( n morti) 0 perat1 da J3ec11' al Lak·eside· Hosp1tal di Cleveland. . Nel V ca1)itolo è e:;posto il metodo della liroidecto111ia totale. La g raYP crui· tio·n e è S\ olla n1inut a n1ente ilelle .::u e fasi e nella . ua evoluziò'n e ·ed una sobria critica guida il le tt ore 1n sal' o fra gli scog·li dell'arduo viago·io. Lu T•\Ort alità di que ta 011erazione fu molto ·g rande i11 p•ri11 ci1)io, poi è i:J~::;.c-P~::t ad 8 °/o (Bl,Jr- o-a rt e Be rlin) ed :\ 6-8 % ccondo Cutler. 11 ~ii .. od cn1<l è la ~ pada di Dan\ocl e di questi di~ g raziati n ei q ual1 il nletalJ•)llf-\·rno basal e. do' 1 ebb e e ..... <:: r t11a11ten uto fra 25 e - 30. l}l lJll C' ' to ca11itol o ~ riportata la statistica ( ' X e·\ i) di Ct1t ler , operati al Peite1 Be.n.t Rrigha1n /l òspital. Tre n1alati 1norirono . ubilo dopo l 'inler,er1t o, e cioè il 10 %. . C.011..,idrrando i n1 orti entro trenta n1e. 1 (lal. . . l 01>eraz io11e ~ i arriYa al ~6 "in . Il "esto ed t1lti1l10 rapitolo flr er1 n le 1nd1cazion i del tra ttan1 e11to c l1irl1rgiro d ell 'an g ina di 1)etto. 1

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L 'opera minuziosa, diligente e dotta di ~f. Bérard è rivolta precipuamente ai ·éhirurg i provetti ed in parte ai neuro-chirurgi; n1a è certo che le n ec·e sità della cultura generale del medico moderno im•p o11e a tutti il dovere di leggere o rileggere attentarne~te l'ottima i~·tib·blicazione. T. FERRETTI. 1\. Gor,nHAHN . lJie Uperatiort in der Spre.c11e~turide . 2a. edizione, vol. in-8° di .pag. 181 ~ G. Thieme, Li1p1si·a , 1938. Il piccolo volume del quale è stata neces15aria una seconda edizione in h·r ·e ve tempo, ha i1i:contrato il favore d el pub·b ·l ico medico per ]a importanza -e d il modo veran1ente didattico ron1e .sono descritti i principali interventi che il c.h irurgo pratico può· eseguire n-el suo amb·ulatorio. Lo sco1;0 ·è quello di inseg·nare _e di segnare i confini tra qruello c.:he si può e quello che non si deve fare, vi è aggiunta solo con1e operazio·n·e che _può esRere di n ecessità imme diata la tracheotomia. Be11e inteso che solo al chirur·go o a chi abbia già una buona prep.n razione chirurg ica pu·ò esser€ concessa l 'e.secttzione di qu1e&t i interventi, cl1e alle volte i>eir la Seimplici Là e la chiarezza con la qt1ale SOJ)O· ·d1escritti pos.sono esser e. giudi1c.ati ancor più facili ed a.c~e~sibili a~cl1e a chi non ~e. co: nosca le po~s1b1li complicanze e l e restr1z1on1 d.ate .dal singolo <~SO e d.all ' an·1h·i ente dove si operil. In Lutti i sin o-oli capitol j Yi sono i11 -egnantenti dettati dalla matura esperienza dell 'aulure, n1a che ra1Jpresei1tano gli acc org·i111 e11ti lYiù sicuri per la b·~ona. riu. c ita ?ell 'ir1.terven: to e l'er il bene ·dei paz1ent1. Esc1dere t bordi delle ferite infette .a .a l ca1Jo e suturare l)OCO. Nelle 111a&Lit i tagli r. utan ei un po ' lon ta~i dal c:a·pe.zzolo e profo11d.a1n·e11tc procedere ID sensy; ra·diale. Quando u•na puntura es p.J or~ ­ ti,ra delle pleu·r a dà u11 e·5::;11d·at.o pur~lento il paz. deYe e 'Ser e inviato s~b·~to. dal ~hirurgo. ~ devo,110 essere abbandonati i r1petut1 tentat1v1 di svuolamenlo a copo ter apeutico. I processi purulenti del polmone non i d~vouo punge~ e così. gli em1)ien1 i interlo.bar~. Q';1,a ndo si pratica una pur1tura pe r. l asc1te .1 ago non dev-e a ve re la punta acun1111a t a € s1 deve fare prima I'ane.st.e~ia .della c ute: . . Il 1r1edico pratico de,re 1ar e 1 •·a leter1s1no solo per l 'ipertr0fia prostatica '.'à f.. .bene cl1e sia usato un Q"'rOSSO catete.r e C'Ul'VO d1 Tr1eta)lo. Negli ascessi par.a proctiti c i le in·r isioni a l)Unta portano alla formazione di fistole , 1'asres~o d eYe. e86er-e ape·r to ampian1e11te. . I flen1moni dei tendini e della g uaina ,·engo110 aperti con pi?cole _i~ cisjoni l ater~li , ecc ecc. Qu e~ti e molti altri ~nsegnam~nt1 :d os~ervazioni , eramente prez10 e per 11 ch1rt1rgo pratico, che così di frequen te deve a· u111ere gravi respon abilità . QutRT. 1

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IL PoL1 c1 L\ 1co, _-\ xx 8 XL \ ·1

(Pagi 11a di pubblici là)

SEZIONE PRATICA, .i'\.

L'i nfluenza nei bambini, complicanze polmonari e lo ro cura.

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Lo a.Li1)ico ch e la rende poco distinguibile d·a lla broncopneumonite. La forrna clinica della •p neumonite da i11Do tt. l.11-\uNO c:.\IJ\M.\ NDHEI fluenza è quasi se n1p re anomala e caratterizza la dai f.atLi seg·u e11ti : . S.i è. ,ri t~n u to_ 1J.er J uu_g·o Le1111J<) .cl1 e i ban1nlanc.a1ua frec1t1emte del bri,ido iniziale· b 1n 1 p1u p1ccol1 s1a110 risparmiati dall 'influenr urva febbrile a t·i1>0 remittente od intermit~ z<:~, o .cl1e p~r lo i11en o ne siano col 1)iti in i11odo len te; sputo con1111isLo ·d i croceo e di mucoinu 11·eve : inYece è co111u11e111er1te accertato cl1c llUrul en_to; .€lPa tizzazione len La e irregolare; as1' i11f~uenza colpisce ogni sorta dj J)8l'Sone sen&enza d1 cr1s1 e gran·de lentezza nella riooluzioza d1ffererue p er l'età e che i ba111bini ne ,·eng·o·n o ~o}piti .~l pari ·degli adulti (F errio). La ne de~ proicess? (F errio). 1'ei barr1bini poi i ca1 mortal1.ta è :pi~ al~ tra i bian1bini apparten.enti r.a tter1 gener:al1 clella ~ron.cop.0 l1nonite· g·rippa.a. cla~~ s9c1al1 p1u povere, con un livello di le mentre. r1cor?a~o 1rt lrr~ea generale quelli delle man1festaz1on1 comll'Il1 sono in linea di ,·1ta 1gi~n1co molto basso con cattiva ed in~ufficiente~ alimenlazio·n e ~ con tare org·anich c massima caratLe1rizzati cla una tendenza ad una maggior gravità, da lla pluralità ·d ei focolai e 11nportant1. dalla facilità con cui essi confluiscono. Le forme sen1plici sono relativamente rare Nella pratica p1'ivata ogni medico sa quale 1~1entre non c'è quasi complicazione che non sia stata osservata in seguito all'influenza e e quanta preoccupazione destino questi fatti ciò in dipendenza della natura stessa della ma- 111orposi quau do colpisco110 piccoli b·ambi11i, oltre ch e per sè me de&imi per l'a111biente in lattia la cui infezione si annida i1elle n1ucosc cui ~i è e-o.stretti .a svolgere la nostra opera, e può dlar luogo ad una tossiemia ch e deteram b1er1~e ,~aturo di pregiudizii, ·d'i paure, di 111ina l 'esplosio11e di fatti morbo1s i lo·n tani dal j)~ev~°:~1on1 e talora, spe1cie n elle ca1111)ag11e. ~<>co]aio batt_crico e ch e può .generalizzare la fenon1enolog1a morbosa. Q11esta tossiemia può dt ·d1ff1derua: ed ecco: allora assillante il problema ·della cura o meglio il problema del]a produrre l'attecchimento di nuove infezioni scelta d el m·ezzo curativo m.i1gliore, c.a pace di ina sprire le infezioni e le intoss ic.azio11i late11ti ai r estare la diffusio11e delle coroplican ze b·r onrc·11dere att i,~i Jxroces. i 1norbosi nascosti (l\1a~ co-polmonari e, polmonari o per lo meno di rl1 gliano). i11o·dificare il decor.s·o delle forme i11erti e t ec~r111Jli ca nz1e <l carico d ell'apparato r et1a ci in un d·eGor so risolutivo: p·r oblema ch·e -sp11«.tl?r~o son.o. freque1~ti circa i1el · 60 % dei 1 an.1b1n1 colp1t1 (Macc10 Lta), con siderando la i nolte volte no1t è <l'i facile risoluzione per la vasl<! 1nesse di preparati 'P iù o· n1'eno miracocor1z.za, la. tr~cheite, e la laringite più com e losi ma tutti dichiarati specifici per la c ura rnan1f~staz1on1 del quadro g·enerale che co·m e clella pol111onite e delle altre foorme b1roncoC<>mpl1canze vere e: proprie : queste ultime son.o costituite da hronchili, congestione polmona- polmonari: se a ciò poi si aggiu11ge cl1e queste form e n ei bambini o]Lre-che eis sere accon1r~'. bron1co polmoniti, polmoniti lo·b ari e pleu pagnate da manifestazior1i g'enerali imponenti .r1t1. deterrl1inano nei .genitori e parenti de.i colpiti P~,. quanto sia azzardalo il parlare di pneuuno stato notevole di preoccupazione per cui n1on1t1 e bronco pne-qmoniti da influenza, si è costretti a vivere in un ambie11tr saturo di d~to c.h e non è da tutti ·definitiva1nent e accettata la specificità del bacillo di Pfeiffe1' e ch e lo spicçata emotività, si comprende come cleterrni11i n el medico una certa tranquillità l 'avere stesso scopritore aveva tro, ato ch e non di rado a portata di mano un preparato ch e~ se. pure esso rr1anca in casi cli11i can1ente tip~ci di infJ uenza, bisogna ammettere che occo·r rono· co- i1on p1uò dirsi specifico per queste form e, è tuttavia capace, corne ho avuto ag-io di speri~1une1n~nte .infezioni cosiddette grippali, svamentare, di notevoln1ente modificare i pro- . 11~ta el1olog·1.a (soprattutto da pneumococco, in1crococco catarrale, streptooocchi, stafilococ- cessi bronco ipin·eumonici , mutar.do spe so il r hi, _bacillo di 1F riedlaen der, ecc .) che int er- d1ecorso ·delle for111 e tenaci ed in erti in uno rjsol.!-lti\ro cori rapido avviame11to alla conva ·veng·ono sotto forn1a di affezioni catarrali delle vie respiratorie, ml\ sime ·d ura11te la st.agio- l<·scenza, e di ·d eterminare 111oltis i1ne ,-olle la· 1 isoluzione completa di processi bro11C()-pol11c fredda, e cl1e, pro.p ag·a11dosi larg·an1enl e, a t • • • • • taccano a preferenza e })iù inl e11..amente i ba 111 - monar1 grav1ss1m1. Il preparato cui h o inteso arrcennare e cl1e bi11i })ioco]i €d i lattanti (Cozzolino) . In og11i 111od0 ·è sempre 111olto difficilr stabilire c]ir1i- t1so largan1en te da mollo tem110 con ri~ultat i Vt-r.a111ente n otevoli e brilla nti r i] Trifenil , e. C-étn1erLle di quale for111a si trai ti a m ·cno di se n1i perme tto di segnalarlo ai collegl1i , r101l non avere davanti tina foT111a decisan1ente loè icert,amente a scopo reclan1istico· ma perchè .b~re, il che non è fa cile 1JOicl1~ di solito la J111eun1onite da influenza decorre in 1nodo 1tit- 110 potuto convincermi da una lunga e. pe1

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II

IL

POLICLINICO, ANNO

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rie11za della sua roole e oredo in,d iscussa efficacia; sicuro con ciò di fare cosa utile per quei medici, specialn1ente se spars~ in piccoli centri, dove ai già scarsi mezzi terapeutici ido,n ei a c urare od abbreviare il dec orso di queste terribili complicanze· polmo11ari, si aggiun·g·ono· molte· altre difficoltà ambientali: a conforto di questa mia modesta asserzione, credo utile ripo·r tare alcuni casi, fra i tanti, vealmente brillanti ed esaurientemente di1no.&trativi. 1

B. A., mesi 18, è da tre o quattro giorni soffe-

rente per lievi fatti febJ}rili con tosse modica : essendo improvvisame11te salita la temperatura e aggravate le condizioni generali mi si chiama d'urgenza: trovo temperatura 39°,8, polso 150, respiro 44: alla ascoltazione r~n loli finissi111i su tutto l 'àmbito polmonare: diagnosi bronco polmonite influenzale. Prescrivo digitale, ossigeno, antiflogjstina e pratico una ir1iezione di Trifcnil: al mattino seguente trovo te1nperatura 37,8, polso 105, respiro 35, il piccolo ha dormilo quasi ~utta la notte ed è notcvo1111ente sollevato : pratico una seconda iniezione di 'f rifenil e il giorno di poi, il paziente è compJetan1ente sfebbrato: perma11gono fatti bronchiali n1olto meno impo11enti che si ri. solvono in pochi gior11i rapidamente e se11za rica clute. L . O., 1nesi 11, è eia qualche gjorno febbricitante con poca tasse, raucedine, corizza; non si è ricor~

al medico dalo che i familiari pensavano trattarsi di una lieve forma influenzale come ve 110 erano in giro; irnprovvisamente il ba1nbino si aggrava e mi chia111ano: trovo ten1peratura 40, polso 140, respiro 46: all 'a·scoltazione trovo a destra spiccalo soffio bronchiale e a sinistra ranto.Ji diffusi a piccole bolle: prescrivo la solita cura e pratico una iniezione di Trifenil: al mattino di. poi il bimbo è sempre molto grave; ripeto il Trifenil ed il giorno appresso il piccolo è complela1nenle sfebbrato e ·s-i ha la guarigione completa in brevissin10 tempo.

C. l\I. , mesi 15. ' ' edo il bimbo da vari giorni per lievi fatti febbrili , con tosse modica e qualche fatto broncl1iale: in quinta g·iornata di n1alattia il piccolo si aggrava improvvisa~ente; la temperatura diviene altissin1a, i fatti b.r onchiali si diffondo110 fino a determinare una grave bronco pol111on i lo : inizio la solita cura con iniezioni gior11alier e di Trifenil ed in terza giornata il procE.'sso n10Tboso sembra risolto: il bimbo sta bene u11 paio di giorni, (lopo di che la 1emperatur.a ri~ale e i riaculizzano i fatli bronco polmonari ; ricorro nuova men le al Trifenil ed il giorno seguente iJ l)iccolo sta nuovamente m eglio ed 11a una rapida convale'Sce11za con completa guarigione . N. E., m esi 9, è da vari giorni sofferente per liev i fa lti influenzali .quando improvvisamente sj 11a la con1plicazione cli lln a gr avissima polmo11ite : J>rescrivo la cur;J sol i la e <lopo la seconda iniezione tli 'frifenil , posso constalare la com])leta risoluzio11 c (lel processo pncu1Tionico. Co n cl t1c.lend o cr edo di 110Lr r e ser enan1ente cr111arc : 1) cl1e è possil1i] c c.l ctern1i11a r c i11 a 11tir ipo l a c ri~i 11 ·i 1)rocesc;,i i)n ct1monici e bron copn e11-

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rrtonici influenzali nei ban1bir~i e affrettar11e la guarigione; 2) che il Trifenil n ei casi in cui non dettirmina la crisi provoca sempire uno stato favorevole ch e allontana ogni pericolo dando alla rJ1alattia un decorso be11efico; 3) cho no11 provo·c a nessun disturbo ed è SOJ)portato benissin10 anche da piccoli malati e d.a lattanti ed anche -se usato ripetutamente. Credo questa inia modesta nota sufficiente ]1et invogliare i colleghi, sp·e cialmente se sparsi irt piccoli centri, a provare que5to preparato che non mi se1nhra azzardato chian1are rimedio di elezione nelle forme d'influenza de1 bambini complicate ·d a fatti polrnonari e bronco p•o ln1or1~ri e che quando, come nella pluralità dei casi, 11on arresta di colpo la più frequente e la più grave co·m plic.azione dell'influenza, ha se1npre 1'incon1parabile vantaggio di abbreviare il decorso d el mal e e determinare una rapidissin1~ guarigione. 1

N oovi orientamenti nella cura della sti.. tichezza. Uno studio· a·ccurato sulla stitichezza, sui fEd Lori ch e la determinano, .&alle sue conseguenze e sulla sua cura è stato fatto dal prof. Pio Marfori (Cura biologica d.ellcc. stitichezza, Roma, l~ì38). L'emeriL<) J)rofessore di 111ateria medica, clopo u11a 1ninu~a a 11alisi delle cause ch e det ermina110 questa foTm a morbosa (fattori lj1Sicl1ici, abitudini sociali, sedentari età, abuso di purgc.nti e cliste·r i, ali1n e11tazione incongrua , diminuita secrezione i11testinale, disturbi en docrini [ v·e di E. Scl1i.a ssi Co11gr. ~o.e.. It. Modici11a, ottobre 1927]) pote11ziando una predisposizione individua] ~ alla disfunzione i11testinale od epato-intestinale, ricorda le prrincipali forn1e di stitichezza (atonica, spastica, elise hezia e procto~tasi.5 paradoxa) con le varie conseguenze e complicazioni ed enumera le ,·arie malattie che la s.tit1chezza, pur non de- · tern1inandole, rende più gravi. Ricorda i prinCÌJ)l fondamentali da tener sempre prr esenti per poter stab·ilire una terapia razion~Jr che con~j~,te essenzialmente nel cercare di individuare è, se possibil e, sopprimere gli elen1enti etiol ogici 5o·p ra accennati ed .agire terap1euticar11ente valorizzando i fattori fisiologi c i della r.10Lilità intestinale senza irritare 1'intestino , falsa terap·i a che lo rende se111pre più pigro, e senza turbarne le funzioni digestive , di a -"orbime11to ed emuntoria. En111)1era i farmaci che consiglia di evitare perchè dan11osi: la b elladonna perch è ]imita le secrezioni intestinali turbando la di~estio0<', i drastici ed i purganti salini perchè crenno uno 5tato irritativo cronico "u11 'i11tr.stino e ron gc~ tionano gli organi pelvici , la fenolflalc-in a_, r<'sponsahile, anche a dosi terapeuticl1 . d ' in c id ~ nti .qr a, ,i e j)ersino n1ortali ~o pratutto i 1r r le io ni C'pali cl1 e e r enali n1 eltend o in gunr1


III JL

J>OLl CLl N ICC.1 1 J.\ i'~O

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( I>agina d i p u bblici là)

SEZI O ~E P H\Tl C \ , ~ .

ùia sul faLLo cl1e tale far111aco ' La a J)ase di nl11rterosissimi lJr odo·lti , 1J>cr ct1i g'li ammala li

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No11 .solo., n1a i111 qu1a nti casi 11011 co11cla111.a ti il medico, a d es. n egli edemi e n elle congecredo110 dì carr1biare rim edio ed i1YYece abl1s tj oni p ol1non ari , n elle corr1plicazioni ·p1leurisa110 di ~'-'a salto divc r i norni . che, ed in cor so di epidemia influenza l e, è Ritiene éhe si d ebban o e, ·itar c a11cl1e g li olii costretto a.. pronunziar si .con una · certa circoItli n erali percl1è d .is turbano l 'azior1 e biologica spezion e ~er seguire, di ora in ora, si vuò dei f.crmenti digestivi s u gli al in i c11t i e l 'assordire, l e fasi d el m ale e poterne g iudicare l 'cnbi1nc11to , a11c.h e so, con1e. c1ualc uno sostic11e, 1ità . 11on siano r espo11sabili delle al1n1cntat c ]Jer N,è le ])re0oc up.azion i del m edico so110 finite crntua li di neoplasi e g·.a1s lricl1t\ C(l an ch e I '.ncruan clo cessa il ciclo causal,e dell ' infezion e, g or-a1g·a r cù.o r a llr r1l {1 la cliges t.io nc cli i)erd c n< 11e n on . è semp•r e la setticen1ia con localizzado g·li alin1e11li. zi on e polmon ar e : la vigila nte condotta d el Consig lia invece di eu rare la ... t il icl1 ezza a lJi1n e.dico p uò im1)edir e c o111plic.azioni serissi111e t ua lc con cruei n1ez1i biologi ci ch e n ell ' indivio ritar di. di guarigio11e o postun1i n otevo li. duo sano stanno a base d ella 11or1na]e funzio S tudi an atorr10 -c.linici , r a diolog·ic i , sier olog in e intestina l e, C·o adiuvati d a ft1rrnaci cl1e stici , l1ar1110 per1n·c~~ o d i ll1111eggiar c ma~g·ior­ 111 ola1 i rivern1ente il decor so clei p1rocessi infetti vi pl euro, 10 l o secr ezioni che n0Tn·1al111cnlc ~a no n·ell 'intesti110 p er .assicl1rar c il r e·g olar c p0ln1on ari , rr1a la terapia no11 h a scg11ato g ra n f11nzio11 a111en to. di passi ed infinita è la gamn1a d ei rimedi pr eRic.hian1a 1:al Le11 zion e s ug li i11tcr e, sa nti stu- p os ti , alcuni cadu chi altri , p er ch è ef ficaci , r edi di Ifc idc11hein , Zuelzer , Abderhalden , ecc. sist enti d a anni al collaudo della pra tica . s ulla presen za n ella mucosa i11t estinale, e spieTra questi ullin1i ci è gra Lo ricorda ré il t ri< ialmoot e in quella duodenale , di un ormone fcrJ il ch e vanta u n.a l etter atura ver a1nc11te in<ltti,ratore della p erj stalsi e ricord,a com e ottiternazion al e, con lavori ch e vanno cla qu elli 1r10 an tisp as1nodico la va leriana ch e consig lia d el g·rande clinico a quelli dell 'o&curo co1nb.atdi pre ferire a lla b ellado1n na e a tutti g li alt ri tente della co·n dotta m edica : un ·elen co p arzia le di essi (mig liaia di ·at test ati solo su l a ntispasmodici lJiù ei11er gici , cl1 r t urba110 la fur1 zion e d el sis ten1a , ·a g·ale n o11 ~o lo quando 1'azion e d el trifen i l nell e poln1011iti) ci clj s1)e11sa d a altr e par ol e. è esa ltat a, ma a11ch c quando è ltor male . RiS ono p'o chi ormai i n1edici ch e i1011 posson o tieJ1e cb.e l 'Ormobyl ab bia tutti i requisiti ]Jer l111a cura }Jiolog ica della s titicl1ezza, p er ch è dire la pro·p ria favorevole opinio11c s ull ' effic~cia del trifenil com para tivam r,nte ag·li altri composto di orn1oni cl) e 3tti\•a no l..'l funzione C'J.'-Gti ca e . tin1olar1 0 la 1)e1r is talsi (hile , est r a tt o.· ri1necli ch e h ann o avuto ' rita e ffin1era od aJternar1ze sig nifical iYc; 11 è le r ece11ti va11tate tec11atico e sr:lenico., p a11cr eali11a. n111cosa duod en<.l]e) e d i farmaci ch e aurr1e11la110 la secr e- r n1)i.e per vi a oral e, cl1e non inodi.fican o al cu11 fHLlo a11a Lomico, 110 n ag iscono u l ton o cardio7ion c ])ilia re (b-0ldo , rab arbaro , lJo do fill i11a) . \'Usale e ch e agg1:ava110 a11zi lo st ato di imm~ ­ Gli ~11a·srni d·a ipertono patologico d el vago inn en I e . collass o dì og11i p olmon i tico . cl1 e det estinale, voogo110 rim oss i d.a]ln 'a lerian a ch e i:·rimon o la cr asi en1a1ica (fi110 all a ag·r a11ulorjmar1e invece i11 a ltiYa C[ll and o iJ tono del ' rng·o ci Losi) posso no intercss·a r·e il m~ dico r ag·iona {' norn1ale. G. l1. tor e p iù che esp eri111cnta lore. Chiud e l 'opuscolo u11a i1111)ortnntc rasseg·ua d elle J)rincipali · indica zio ni dell 'Or1noh )' l con Ja descrizion e d el st10 meccani sm o d 'azio n e Sulla cura delle bronrbiti di 01·i.gine prori-tlle , ·arie malattie. fessionale La l ettura d ell 'nrticolo de1l'illu tre p r ofesi1er i l clo l l. IlEtvro LEo~oRo . ~c rr·e, J)er la profo11dità d elJ e cog·nizior1i ~c i e 11 1ifich e e per la f0Tn1 a P'i a11a :con cui è e s·posto T.Je c.a usc d elle bro t1cl1il i a cu t e e cro n ich e llil ar go1r1ento· così .arduo , è di. g·r a n cl e ulilità . SC' ll o· troppo ' ra rie e cliverse per poLer]e e11np e1r cl1è iudi0a la via d a seg·uire p er n on r ecar 1ner a r0 con pr ecisione; gli agenti ca11s.ali i1on d:lnno iu t erapia ; ed è .artcl1e di .gran so]li e·vo s cm~)r e si posson o co11 sicu rezza rintracciar e. per I 'uiTna niLà so ffer ente di q u esta incr esciosa J spesso è n eces a rio in diviclu.arr I n li a.genti n1 alattia , ch e è cat1s.a di gr.a,·i clan n i a11 'orgas~ i1on per far e la diag11osi , al1I1 c·110 l)er staJli sm o cd ha profonde riper cu s:i.oni. nella ' 'il a b.jlirne i crileri differ e11ziali e i .. lit uirne in di re]azion e ·di chi n e è affet to. S. R . cor1scgu en za u na cu ra a da tta ed ap1)ropria ttt e110 r iesca efficace in q u el d ato· caso. Dalla forSulla cura della polmonit~. ma acu ta pìi.ù b ana le , 11 e.J]a qunl c la b·r on chiLe rp.agg'iori p r eoccupazioni i1ell a ua ,,ita le s i acc_p n1pagna al c.a larro cl rlle vie aeree JJro fes.sion ale og11i sanitario ]e. l1 n c ertamente llÌÙ a lle (naso , la1in ge), si pa sa all e forme i11fettivc in flu en zali , a lle forn1e da in alazion e avute durante la cura d ei poln1on i tici . Il çlecor so sem p r e n1utevol e per qua11to ciclico, ]e d i polvere , di gas irritanti e tossicj. Sono queir1 finite e sem pr e serie influen ze della costitu& ll~ t1l Li111e s.pecialn1 ente le fo r1n e r h e più in1er essa110 q u es la rnj a b r eve e sommaria m ezione, d ell 'età , d el gen er e ·d i ' 1i ·L"l cond otta òC1 JJ.11oria, forn1e ch e sono intima m ente leg·a te all 'infer1no, m ettono a prrova il ' a]ore e la tem11ra del n1edico })iù ch e in og ni al tra m a1attia. 1'a tt ivitn di al cuno c<1 t egori e di la,ror at ori . for1

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IV IL PoL1<.:Lm1co, ANKo XL v·1

(Pagina di pubbli ~ità)

1r,~e ch e hru1no una im1Jorta11za speciale og·g·i ,

SEZIONE. PnATICA, N.

torio ·e ra .molto affievoli.t-0. Nulla di i1otevole -alla percussione. Ali' ascoltazio·n e si rileva''ano rumori bronchiali secchi (fiscl!i e tonchi) e rantoli umidi specie ai lobi })Ol1nonari infe; iori. La tosse era freq·u entissima, n1olesta _ecl ac·c o·m pagnata ·d a catan·o n1uco-sieroso e n1ucopurulento. Die:,tro n1ia prescrizione, acco1):J.)Ìa11dola ~ prov~e1 dimcnti igienici, inco111inciò a fare liso sistematico di bro n chiolin.a. Pop10 un anno il qua dro n1orJ)oso è completamente oamb iato. Co1ndizioni g~enerali buone, no11 polip·n ea , respiro facile, non ro•nchi o sibili; ancora q:~l­ che rantolo a grosse bolle; tosse scomparsa o ni.olt.01 ,r,carsa la s ecrezione catarrale.. Il paziente continua la cur.a senza interrompere il s·uo lavoro.

co11siderate co·n 1e rrialattie sociali, fo1me che ir1teuc·s sano la patologia del lavoro in questo periodo di intensa att.ività umana, e· che ha11r10 suscit,ato 1'interesse e le pre;videnze del Go\ierno Nazid1nale sempre }Jronto .a ·vie·nire inco11tro alle necessità de lle classi lavoratrici. E tali affezio11i, cl1iameremo così, profes sionali dell 'aj~parato re.spira torio· vanno riGolle.g ate· .e tenute nel debit,o conto , nel quadro di quelle f o·rn1e che pireparano quel subs trato' tubeoccolare che t.anta importanza ha 11·ella lotta antit.uhercDlare. Ecco per chè il miglioramento e la g~uari­ g-io11c p1·ecoce ·di quest e entità morbose han110 Ui.1 ·g·rande v.a lore pratico nella previde11za a r1titubercolare. Norl sempr1e purtroppo rsi 1·iesce a1d avere uri ni edicamento verame11te efficace· e che so1ddi2) Franceseia B. , dì anni 28, nt1bile, 01)eri\ia sfi , nella terapia dì questa affezione, o che in una fab1b rica ·di se{a artificial e. Genitoili viracchiuda in sè le qualità. tera1)eiutiche per le·venti t3 sani; n1estru.a ta a tredici anni c on meP.ire le s.o.ffe.r enz·e date da quest.e entità n1orstrui se.r11ipire normali J>er qu.antità, qualità e ·bose senza produrre delle con seguenze; dan110durala. Non h a n1ai avuto malattie deg·ne dti se o con1unque tossiche su altri .appar.a ti del1 organismo uroano. L'uso dei '.J.)1ro·dotti bal- I)Ota. Condizioni generali scaclenti, colorito pallido. Do1p o alcu11i mesi cl10 la,rora,ra nella sa1l1-ici è antichissin10· in queste :affezioni , ma fabb·r ica cominciò ad avere tosse mo lesta e sempre legato a·d irritazio11i g·astri·c h·e che nor1 per111ettono u in a sufficiente alime11tazione, ac- rp·enosa qu.asi .senza sec.r ezione catarrale. Nulla rilEWa&i alla ispezione .del torace. c. alla ))a}pac op1p i.ati ad oppiacei e bron1uri, sempre d ep rizione. Alla percussio11e suo no u11 l)O ' tin1pan11enti e, influenti sinistran1ente sull 'a1)p.ai udivano ru1nori secnic-01 , all'ascoltazione, S1 rato cardiovascolare. J'-ion .è facile insom.nìa. fra ta·n ta pletora di farmaci, tTovare pre1Jia- chi , fischianti; nessun rantolai u111ido·. La p.a ziente ave:v·a anche avuto· frequ e11ti .a ttacchi aI'<:tti che all'azione balsan1i1c a tartto utile in queste forn1c, uniscano· l'azione sedativa to~ s1natici. Tale forma m .o rbosa si poteva inquadrare· nelle fo1n1e ·di « catarro bronchial,e- cro nica e m ·edicamento·s a clic riesca .a far d1i111iILuire la secrezione 1s tessa d el catarro, .decon- 11ico secco ». Dopo uri anno di cura la pazie·n te è molto ;i11ig-liotat.a. N'on ha piii avuto ge stionando le n1ucose bro11cl1iali , e r estituenD1iaic·c hi aiSmatici; l.a tosse. è cal111ata; le condo a d esse. la loro IJrin1iti,»a c'ostituzio.n e istodizioni g·er1erali sono ·divenute n o rmali. l og·ica; IJreparati con1bi11,atì in 11na forn1ula 3) Gius eppe I~., di anni 43, i11ug11a io , a111c h·e li r e11da faciln1 ertte a s i1uilabili in \ eicolo g radevole· e aromatico. rttO·g liato , senza prole. Condizioni generali buo"f ali doti ho riscontrato 11e]]a l:Jroncl1ioli- 11e. Nulla di notevole i1el ger1tilizio. Da va ri n.a, pro1dotto italianissi1110 elle ci eman oi1)a .:t11ni soffriva di tosse co1ltinua co11 ~bbond.a11te dall e ci0stosc specialità s tra11ierc o pt5eudo-ita - ~8l)ettorato, co·n frequenti attacc11i febbrriJj. Alliane.. 1' esa1ne ·d el tora•c1c notai affic, olinLcnto del n1orn101i.o vescicolare, 1·UI11.o ri l1111idi a gi:osse -~ tale J)fOl)Osito riferirò alc.uni e.asi clinici n 1pii.cco·l e bolle in tutto l 'ambito pol1no11are. · cl1e, scelti in una lung·a c.a .~istica p e-rsona1e, L ;espirazio·n e per lo più era J)rolung<tta L}er confern1ano la ragi.011e,r-0lezza dcl la 1rt i a a sser• """ o~tacoli da stenosi bronchiali nei J)Ìcco]i bro11ZlOllC. chi. Es.petto.rato muco·-1)urule nto élbbon~la n I i~: 1) 11n.lc·nio· ]J. , di anni 39, .a1n111ogliato co11 s i:1l10 tipo broncorrea. Dopo u11 anno e t rea d1 c ura le 1condizioni cl ell 'apiparalo respir.atorio 1::r ol e, opt raio i11 u11a officina di vul canizzaz jonc cli gomn1<t. ~·ulla a carico del ·g·entilizio ; sono 111olto 1nìgliorate. Non più .attacchi fcbb1ili; la tosse n1o<lica , e non dolorosa ; l 'e~pc t­ l1a en1prc goduto buon a salute fino a due lorA.to ridottissi1110 e n111co-s-ieroso. 11 paz1e11to é11i11i fa. S·vilur)IJO sch el etrico r egolare, J?aDn icolo acli1)0._ o scarso. i11asse muscolari s visi sente ora i11olto 111eglio e JJUÒ con tintI <lre ncl a ccudire .al suo lavoro. lt11 >1)a te 111a flaccide, condizioni generali scadenti. Cuore sano, nulla a ca1ica degli organi I casi suespo&ti confer1nar10 ]e 111ie i)r ccc~ddo111i11ali . Da circa tre a11ni lavorava in llDa d e11ti osservazioni le quali possono e sere ano1Iìci11a; r1el 1936 si a111malò di bronchite e l '.ancl1e confortate da una copiosa casistj cn di gi.1a110 scorso car)itò alla inia o..,$ervazionc. Il torigio11i di farine bronchiali . acu I e j 11 .rlue11.zali r o.cc un ])O' a bo tte. i\J la i$pezione e palpae ])OSt-influenza]i ai1che a clccor:o c1>tden11co. zion r i111lla di 11otcYolc. Il 111ormorio r espira1

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[ANNO

XL VI,

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SEZIONE

I MAESTRI Il seo. Viola. Conte i1e demmo già i1otizia, il seu . Giaci11to -v·i.ola s i è indotto, i)er ragio11i ·d i alute, ad avanzare do111<J.nùa di co]loc.amento a ri1)0so. Il Mini · t1~0 ?~Il ' E . N., 11ell 'accogliere la do111anda, l1a 1nd1r1zzato al 0111n10 clinico u11a lettera di ra111111arico per l 'allontanam e11to dalla cattcd1 a e di ringrazia n1 ento e di ai11111irazione per l 'o1Jera didattica e scientifica ·,o}La e<l h a fo1rn1ulato l 'a u.3·u11 o ch e presto le co11dizioni di sa J uLe co11 e11ta110 al se11. Vi oI.a di dare, ar1cl1e al ·difuori dell ' i11s~oname nto, all a sci011za medica il prezioso co11Lributo della un niente e del suo sapere.

La 1F acoltà Jt1edica di Bolog11.a, ad·unat.asi il 1-i febbraio, lla rivolto a l '"' e.n. Viola un deferente .saluto. Venne lelto un indirizzo cl1e riportiaTno nella sua inLPgralità : L'opera del Sen. prof. Viola in un indirizzo della Facoltà Medica di Bologna. . La Facoltà !"fedica di Bologna appre11d~ col p iù vivo rammarico ch e, per ragion i di salute, Voi avete ]asciato vol ontariamente l 'in segna1ne11to della Clinica Medica. Le parole ch e iJ ~Ii nist ro ò ell 'Edu cazione Nazionale Vi h a indirizzalo i11 que·sta occatSio11e, ono l a più efficace espresisione di quel ch e perde co11 ' ro i l 'U rti,·e.rsità Italiana. Per ol Lre 30 anni a ~Iess ina, a Paler1110, a Bologna, Voi avete inseg11alo l a ~1edicin.a Cli11ica seguendo u n indirizzo metodologico ch e l ascierà un 'orina i1ella s toria del pensiero 1nedico it aliano. Se è vero c h e la storia del progresso scie11 lifico è rap]lresen la I a prinr ipal111ente cl alJa · lori a d ei rnetodi di i11dagin e clic Yia Yia le scie11ze han110 applica to alla i11vestigazioné d ci fenomeni , gli uomini che fa nn o l a ·storia delle scien ze sono quelli che hanno sapt1to ideare un rneloclo che si avvicina, con maggio·r e app rossimazio11e dei precedenti, alla conoscenza del ver o. Orber1e, a ques to piccolo g ru ppo cl i uomini apparten e i e Voi. Di fatti 11ella Medjcina Clini ca l 'Italia si è affermata da })rima nel sec. xv1 t1 con il 111elodo anatomo-clinico di Morgagni; poi bisogna g iungere ai giorni nos Lri per tro"·are i1 el pensiero mcdi.re 1'irn pro11 t a di un ituovo J11eloclo ilali a n o, che è quello cos titu zionalista. De Giovanni ebb e l a i elice in lui zion c cl1e sollanlo dallo stud io della co ti tuzione indiYid11aJe J)Oteva derivare un a piii profonda con oiscenza d e i fenomeni mor))os i: Voi, formn lo alla ,Sua Scu ola, faceste un gran pa·sso innanzi con la con cezio11e e l'applicazio11e di un metodo ch e, esposto in 11u111er ose opere mono.g rafich e e in trattati scolas i ici . oggi (· segui Lo da quan tj in It alia, nel ca1npo biologico e clinico, vogliono inrl ag·are fl ])l'OJ)len1a della <'OSti luzione individua!~ . La concezioue e l 'espo izion e rlelJ a inclagi11é rlel l a Costituz·ion e in<lividual e Vi è cost a la 111dlti ai111 i di meditazione e di ìa,oro, rluranle i quali 11011 lascia t r n1ai di~ trarrc clall c lu s ing he rli altre a tli vi tà . Voi bada s te sempre a rifor111arc il Vostro p c11-s iero p er n1ig·liorarlo, ed a co Lruire sulla ba, e di una es11e rie n za Lutta Vos tra. Orél Voi l n~c ia t e SJ)011I a11 enn1en1e l 'in segnan1e11 to, dopo a'nr co1n1)iula, i11 un'a tmo fcra J)Oliti cn

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PRATI C~

propizia a tutte le utili ii1i zia live innovalrici, un 'altra grande Opera, Ja nuova Clinica Mediéa di Bologna ch e offre ai giovani, non solo amb ienti (lecorosi, come forse nessun 'altra Clinica in Europa , ma anch e e sopratutt o uno strument ario per le ricerch~ dotalo dei mezzi pii1 moderni che il progresso della t ecnica ha prodo tto. Sempre gu id a lo dal pe11 sier o <:h e i11 un Istilu lo Cli11ico d cbbo110 fonder si i11 una forma di at1ivi là s in tetica, dire tta alla cura dei i11alati, le fonda- me.ntali applicazioni delle di·s cipline ])iologiche, V01 a vele cr ea lo un a Clinica in cui trova110 oo-n i possibilità di realizzazio11e le ricer ch e scientifi~he e applicativP <liagnos Li che, e vi ha largo posto a11che la te rapia. Così, Vo i ave te vo]uto ch e in Italia, n ell a Vostra Clinica, vi fosse u11 centro di Terapia fi sica, per l ' ist.ruzione dei g iovan i medici e çlel pcrso11aJe <l 'assi s lenza sa11it aria jn questa branca terapeutica, che spe·sso è a}Jbando11ata a lec11ici in1proyv·i ~a li . Inoltre è Vos tro inerit o l 'organizzazio11 e <lcll 'Isliluto del Radio. 'fale è il co1nplesso or gani smo scientifico che \ ' o i ideaste e poteste realizzare, perchè sa1)cs lc inpirare la PtiL_illuminala e fattiva compren sione 11elle Autori là Accademiche e nei rap1)resen tanti d ei Corpi Amminis trativj Cit ladini. La Vostra Clinica è induhb ia1ne11 le unn r uola g r a ndiosa, 1n~1 il maggior titolo d 'onore cli e·ssa sta n el fa ll o ch e ' ' oi lasciate in er ed it à alle future g~nerazio.11 i cruel cl1e è il pi-L1 alt o conle11uto spirituale d1 una vera Scuola, cioè ti11 n1elodo origi11ale di r icer ca ch e avr le efficacen1en Le i11 serrnato ro11 la didattica, ch e aYete divulgato con gli ~crit­ li e che tr amandate anche con I ' jnscgnam e n to d ei 11umerosi allievi , già salil i sulla ca lte<lra. Ques to titolo di onore l a Facoltà Medica cli Bolog11a si con1piace <li affermare, Jn cnlre Vi i11via l 'espressione del su o coslan te affct lo, d el] a sua riconoscenza e l 'augurio ch e sia te a lungo con·~er­ va t o all a Scienza Medi ca I laliana. 1

L '.allo11l.a11a111enl o d el se11. Viola dalla Catedra, da lui on orata per lun ghi anni, è stato appreso con commozione e rincrescim ei11t-0 da Lutta la clas e r11eùic·a italia11a, 1.a quale ha pe r l11i una solida sLin1.a e ,,ive si111p1a tie. E~rli ha svolto ope1:a di alto va lore n on ·o lo l)~r le realizzazjon i port ~te , 111.a anche per le po~sibi lità e gli svilup·pi di C•u i e5-s.a è st1scetti ])ile. Ha av11to a nch e a ltr·e grand j benen1ere Ilze. Abbia1r10 fede ch·e il Maestro 11otrà di n110,ro ed a ]ungo· dare la sua i11tensa attivit à e i] .&t10 rn<•g11ifico sapere a , be11efizio dell 'un1a nità e della scienza: 1\l prof. Viola è u cceduto u11 a11 ro clinico e s1Ludioso di ri co no ·ciuto valore, il prof. A,nt011 io G.a . . ba. rrini , il q t1a]e continu erà le al I~ tra·d~?.ioni d ella c:attedra bolognese, da cui disper1s:irono i loro in.segna1nenti g randi M·a.rstri . Al giovane clinico, che il l\tli11istro per l 'Educazione Nazionale ha scello per coprirr ]a ('attedra cJ1e ft1 tenuta da Augusto 1\furri f\ da Gi-acin Lo Viola , << Il Poli cl.i nico », il qua le ~ i onora di a,,,.,,r lo fra i suoi a . . sidt1i collaborntori r~prinle il più cordial e com piacir1 1enlo, co11 ri $er, a di dire più an1 piamente di luj i11 lID l1rossiJ110 fa ci colo. 1

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« I L POLI CLINICO »

SUNTI E RASSEGNE C>~'O-RINO-L i\RINGOLOGIA.

L'infiltrazione di novocaina nei flemmoni fa,ringo-tonsillari e nelle oto-mastoiditi. (G10Rc10 ~~ERRERl.

Le Forze Sanitarie, 15 otto-

bre 1938-XVI). Se il comb atte1·e il dolore è stato in ogni te1l1po uno ·degli co~pi fo11d amenta]i dell 'arte nl.eidica, nuovo i11teresse e v1alore ha assunto qu esta lòtta da quan do è sLata intravista la ,po~sibilità di combatte.r e nel dolore non solt.a11 Lo un sin Loma q1=1anto n1ai J)e•r nicioso, ma ancl1e u.no degli el ementi capaci di influenzr.re attivan1ente il prooesso infiarrimatorio ch e n·e è all'origine.. Qu1esto recente indirizzo (le osservazio ni inizia]i d ello Spiess sono del 1916), concretato nel blocco novocainico, sia cc a distanza », che a cc co rto circ:uito », procedim.enti ai quali è legato il nome di v\richnevvsk·v h a già reso ed ar1co.r più . i avvia a render~e' se.o-nalati ser~ vigi 11ella pralica n1edic.a e chiru·r gica. Il prof. Ferrcri cominciò ad applicare il suo n1elodo dell 'infillrazione novocainica nel 193'6 . ' in casi di asce ... si e di nemn1oni peritonsillari, soprattl1 tto in <.J.Uelli ·di e i cl1e. pur provvisti del loro con . lieto corteo sintmn at ologico sub·biettiv0 ed obbieLtivo, sc.ar same11te si mostra vano t end enti a lla ra1?id!a forma zione di raccolte .;liSce~suali, 1na evol vcvano con ·decorso prolungato· e doloroso. I risulL.ati furono otti1ni. A di&tanza di 5 o 6 h. dal la iniezione, si potev:a notare una notevole r emi ssion·e dei sinton1i: alla dirt1inuzione notevole o addirittl1ra a lla scomparsa ·del dolo·r.e, del senso di cos i rizione, della ~a l iv.a zione riflessa e del 'l risma, fa c eva inf alti risco·n tro un notevole J11igliora111ento dell·e condizioni locali. Qu,e.sto si affermava ancor più n ei ·g io·r ni segu enti, mos trando il proc1esso una dtu1)lice tendenza e,roluti,ra. o v~rso il riassorbimento del l 'infiltrazio11e flen1mo110 a. o . v.erso la rapida formazione d·r lla co11 rzione- ])llrul cnta, in assenza ·di sir1 to1natol ogia lum.u ltt1osa. f11 luogo del ·decorso· abi Lua le di 8-1 O giorni. si ottiene co n1u11que 11na evoluzione molto più hre,1e, scar:etmente doloro&i , e, nella rnaggior parte clC' i ca i, abortiva; la gi,1ari.gione. con rias:::0rbin1C'n lo dcl 11ro re ~. o ~i otti ene infatti nelJ 'Rl >6 Oj, d ei casi. 11 blocco novucainico fl1 dal rrof. :F erreri ap1)licalo in 111olti l)roces i infia.mmatoir i; coJ1 ottimi ri . . ull ali furono 1rattati flemmoni del pavimen Lo huC"cal1r1, later o-cervi cali , sopra e sottoioidri ' oltre a r11ol1 i ra i cli no go si degli anne~i ocul~ , nei q11ali. di,etro ·con. iglio dell ',\. il 111ctodo fu applicato. Urt car11po n el quale ri sultai i notevoli sin1i sono tal i ott e nuti è qt1ell o ò elle oto-rnastoiditi . J,r forn1 c nr11t~, inizié\tr dn breve t rn1· 1~0 . l1anno lno~ trnt o t1na r11aQ"gi0rt' ir1nu enz~1 bi1itn , 1

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XLVI,

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a11che e i11sorie con tale ca rattere di gravità da far prevedeTe u11 più o nteno i1nJ11ediato in t er·yen to: n1olte sono tutta·v ia le possibiiìtà a~ohe nel campo d·elle foTme subacute, come d11nostra l 'ottenuta guarigi.o.n e di casi trascir1anti.si da 15 o anche 20 giorni. Nelle oto-mastoiditi il ir1iglioramento è m eno rapido che r1ei flemmoni faringo-tonsillari , e per ciò n1e·n o « ·b rillante 1>, ma tuttavia altrettanto sicuro e progress ivo e1d apprezzabile attraverso le gra.duali modificazio.n i ·del .q uadro timpa1dco o d ell.a dole·n zia I1La::;toidea. così che i11 5 o 1O ·g iorni in media si ottiene la guarigione. Ln peT!centuale di essa è d el 73 %. . Per quanto riguar·da la tecnica dell >infiltrazione faringo-tonsillare. dimostratasi sempre scevra di pericoli, qu1esta non si discosta g·ran cl1e dia quella dell'anestesia 1per te.nsillecton1ia : uis ando soluzioni di novocaina al1' l ~~' seriza ad·re.nalina, la si inietta al disotto della mucosa , immediatan1ente intorno al focolaio infiamn1a torio, e se ne riserva 11n.a r~Tta quantità (circa 3 eme.) per l'iniezionie ir1 .p rofon·dità d a pratica1·si ali' est erno e a l I'' indietro della toin silla: 5 o G eme. di liquido sono 5uffiriienti alla bisogna. Nel caso di oto-masto iditi ~ i ·p rocederà a s t.rati: l'infiltrazione, in un primo t empo sotLocutanea , arà poi periostea ed infine sottoperioste~, il ch e si otterrà infig'gendo l '.ago perpend1colru-me.n te· alla supeirficie ossea : si j)rocede.rà poi ad inie.t tare· un a r-erta quantità di liquido lulto ali 'intorno de1 condotto uditivo in profon·dità. Dieci o ·dodi ci c·m c. di soluzior1e saranno in genere 15u fficienti. Per quali vie € per qual rneccanis.mo la soluzion e novocainica esplichi ]a sua benefica azion e., è difficile per ora dire: e l 'A,, mentre attende ·cl1e le in·d agini di laboratorio da Jui iniziate possano dti:re una parola definitiva, ~ro~p:etta frattartto qualcl1e spunto int·e rpretat1vo. La sco1nparsa del dclore e di qua11to il dolore porta con sè di er etistico e cli tumultuo~o, è g ià un fattor·e capace di influenzare di i)er sè il decorso drJ1~ a ff rzio11e cat1sale, e le o~servazi oni mollcplici , an cl1 e all'infuori del tam.p o d elle fl o·g osi , 11.a11n o conf:acrato c1uesto dato . Ma non f'ol o n que&Lo r11eccan i. mo può essere lim itata l 'azi one del h1ocro novocainico. Si può ad es. 11enMre ch e la novocaina agisca n1odificanclo il Ph tissulare, ch e sap1)iamo s i sposta nei tessuti in fl ogosi verso un 'acid o i talvolta assa i notevole , fino a valori di 5,4. l.1a soluz . novoc, ha , secondo ricerche del] 'A., u11 Ph = 7 al 1)aranitrofenolo e. =-= 6,95 a] ~ro1r1otimolo; è cioè una soluzior1e perfet tamen te neutra in senso assoll1lo . E se l a ~i può considerare relati,1amente acida ri petto al norrn.a le Ph 7 .-t drl siero .e del plasrna dei te~'l1ti san i , q11ando e.5&l venO'a invece inirtt.al.a in t e. suto gede di flogosi e qt1i11di fortem·e nte acido , cli,·ienc altan1cnte alra linizi'nnic: comhat1

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SEZJONE PRATICA

te cioè il dolore non solo i11 virtù d el suo pode vocali o·~servati ,d agli AA. risulta che so110 t&ei anestetico ma a n che iattraverso quello · colpiti in maggior i1um1ero i n1ascl1i di età alcalinizzante. avanz,a ta in ra1pporto a lla freque11za degli a11euIl &istema sim.p atico, soprattutto in virtù riEi1ni dell 'aort a e dei tumori d el 111ediasti110 in della .sua cof:Jtituzione mista, in parte centrique·~to periodo della vita. Alla stes~a rag'iofuga e in parte centripeta, giuoca senza dub11e ed a lla 1naggior e fr·e,que11za .d ell e lesioni bio un ruolo di i)rimaria in1portanza n ella ge- di altre lesioni intratoracich e a si11i!;;tra si deve r1esi di com1)l·e.sse correlazioni funzionali di or- se ·è prevalentemente a lterata la corda ~-ocal e di11e sia fisiologico che patologic,o : la soppres- _ 6i11istra. sione di queste ullin1e, aventi spesso per base Le ])aralisi · con•genite sono rare. . riflessi a tipo assonico, ottenuta con la paraj'\{011 rrtolto freqrue11ti sono quelle dipenlisi del sim1patico da novocaina, spiega già di denti ·d a le&ioni centrali. Sembra cbe le corde per sè l 'azion•e. benefica di questa. 'oc.ali abbia110 t1·11 centro corticale Ultico a si• L ' A. osserva inoltre come il simpalico pos- nistra in prossimità della vegione 1noL0ria. Ses1 sBrvire di cond uzione aì d olore: paralizza- cort'4o !~ew e Childrey ed altri le cosi d ette to· il si1npatico flo,g islicamente irritato, l 'aneparalisi laringee di origine org·a11ica o cortistesia per111.etterebbe a que~t'ultimo il riacquicale dipe11derebbero sempr·e da l e~ior1i bulsto della ,&ua norn1ale funzio11e di trofismo e ba1·i (paralisi bulbare prog·ressiva, s.ifilide,; padi riegolazion~. Ed anche se si pe11sa con i più ialisi bulbare a for111a apoplettica , f-iringon1ieche il si1r1patic~ non sia la via attraverso la lia , .scle.1osi a placch e). qua1e la sensazior1e dolorosa viene condotta, Di soli to le parali i d·elle vocali dipend o110 m.a la causa di essa attraverso il m ·eccani5n10 d.a l e ioni periferic.h e del vag·o all 'u cita clel della dilatazione dei vasi in immediato confora111e giugulare, del suo ramo laringeo· supeti1t to co11 le terminazioni sensitive, re&ta fcrriore al collo , d el ramo larin g·eo ri co1rrent r al m.a l 'azione simpatica con1e base di molti do('()llo e n·el mediastino. l0ri, g ià constatata da Lerich1e.. La , teJ1osi initralica può esse re accon1paIl si"terna simpatico gi1uoca inoltre in pri- .g1 1at~ da i)aralisi ·dlella lari11g·e, &pecie ,d ella mo piano nelle varie fasi di una flogosi i11 cord.1 vocale sinistra. Il m e·c,canismo· di tale allo, .1 mezzo soprattutto d elle variazio.n i · di faltq non . è ancora b·e ne a~501 d.ato. Si può tratc-ircolo; b e·n .si comprende quindi 1cbme la notar.e di coippressione de l rico1Tente sinistro tra vocaina inibendo,n e l 'eccitazione, ,esplichi sui l'arteria p ulmon,are sinistra dilatata e l'aorta . tessuti la sua ben e fica influenza ch e è. in ulda c.on1vressio n e del ventricolo sir1istro ipe·rtima ari ali si antiflogistica. trofico, ,dalla trazione ese,r citata st1 I ner,ro da!Qualunque sia il meccanismo d'azione del l 'arco dell ~aorta IJOslato i11 basso in 61eguito farm.aco, (e le ricercl1e in corso n,e rivelerana ll 'ip,ertrofin del cuor·e, dalla trazione e.sercino le modalità), il metodo dell 'i·n filtrazione t.a1a s ul i1er,ro dal pul.1no11e spostato in seguito novocai·n ica sp,e rime n tato ,dal prof. Ferre ri in all 'i·p ertrofia del ' 'èm.tricolo sinistro, o si può .alcune centinaia di casi , icon esito brilla11t.e e trattare anche di una i1eurite qu<'l.ndo esisto110 se.11za il minin10 inco,n ve,n i,ente,, è un.a nuova , fatti infiam.n1atori nel pericardio o nel me valida arma contro molte affezioni infi.an1ma- . diastino . torie acute n el c.ampo della oto-rino-laringoiaLa paralisi · delle corde voc.ali può se·g uire tria. L. 'FIORI RATTI. ad operazioni chirurgiche o a lraun1i accidentali es.terni. Se ne sono v.e rific.ati casi di i11terve11to s peLa paralisi delle corde vocali. ci€\ sulla tiroide , .5ull a tracl1ea e sull 'e ofago. (J. Hu.t\ Liu e r·. H. Hsu. Chinese ~fedlical La paralisi può se.g uire a traumi del collo Jorirnal, ottobve 1938). anche senza lesio11e di continuo dei te... ~ uti . t tato da ten1po notato che la paralisi delle ri1olii. Nei processi tt1bercolari dei polmoni o d el <:ord_e vocali riguarda più f requentem.ente i 111uscoli al1dutt-0ri d·e lla laringe, il che fareb'- rnediast.ino si può aveTe paralisi d el ricorre nt e b e pe11s.u·r~ cbe le fibre d<:l nervo ricorrente per compressione diretta .eia parte del l)r.ocesso Fwpecifico o in consegu·e nza ·di ver&a111e11to pleu<J1e dilatano· la rima glotti·dea l1anno lina n1ag~ ric!o, atelettasia, o di ad erenze, le quali t1lti- _ giortt vul11era1.)ilil à . ì\'el 18'81 Saln1on for1nulò I.a l cg~e che in L.utte l.e lesior1i organiche de] rne _possono imbrigliare e strozz,are il 11ervo. r1e1 vo ricorrente laringeo dal ce.n tro alla l)€Le forme tossiche e tossi11 fetti,·e si p1o ssono riferia sono prevalentemente colpite l e iibre avere negli avvelcnar11e·n ti da -n ion1bo. da ar<11e si di~tribuisco no agli abduttori. In altre senico , da alcool , da atropina, e ris.petlivaparole l e corde paralizzate assumor10 in primo 1nente nella dift erite, n ell 'influ·e n za e n el tifo. te1npo quasi sempre la posizione mediana, e È noto che 1'ingrossam·ento d.ella tiroide di f-iolo tardivam,ente qu,ella cad averir..a. qualunque natura può detem1in.are la paralisi Le ulteriori ossérvazio,n i hanno fatto rile- della corda vocale dal lato rlove a~riene la • v.are chi~ · qt1ef1to mo,d o di ved ere llon è esatto : compriess1one. L'aneurisma dell 'aorta J)roduce paralisi olo le corde vocali paralizzate assumono sresso e del r~corrent e di si11i stra; ]a r>aralisi del rifin da principio la posizione cadaverica. Dtii rilievi fatti u 36 casi di paralisi di cor · correr1te des tro i11dicn t1nn l esion e del tron co 1

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[ANNO XL VI, Nt.: i\J. 10]

teri i11c.:,dico-legali per ~ccertare la mo1'le da f<)lgorazion.e, s i intra LLien e. con maggiore· ampiezza su g li infortuni da corrente indu&trial€.. L 'azione patolog i-ca e,& ercitata dalla corrente eletLrica n ell'attraversare un corpo anin1ale ~i estrinseca 1 e~ssenzialn1e·nte con una azione calorica o effetto .Jo·u le e co,n un 'azione elettrocl1imica ed e.Jettro-m .a gnetica , i11a divers i fattori ·po.sso110 concorrere a r endere u11a corr ente più o r11e no p•ericolo$.a. Tali fattori son o·: 1) l ' intensità \arr1peTag.g io): quanto i11.aggiore è essa, tanto più peric·o losa è la C(>rrenle; 2) la te.11~ione ( voltag·g.io): a 1)ariLà di resist en za .a t1en sio11i p iù alte corrisponde ntaggiore· inte11sità d ella corrente · e quindi mag·gìore })ericolosità di essa; 3) I.a rei&istenza : qu·a11to r11aggiore è qruesta tanto· mi11ore è l 'intensità d ella corrente e quindi la sua pericolo~ità ; influiscon o s-ulla r esist e11za 1o stato delle s11perfici id i contatto, la loro e,s tensione e le condizioni aln1osferi cl1.e; 4) la durata del contatto: quanto più il contatto si prolunga tanto p iù g ravi 50110 le conseguenz.e ch,e una d.élta Corrente i) UÒ causar e; 5) il punto (hl app]ic1a zÌOD8 del] a corrcn te e r egioni del corrpo attraversate-: gli organi ch·e p iù inte.1·essano nei rigu~di d ella pericolo>Sità so n o il cervello, il bulbo e d il c..u ore·; 6) modalità di contatto: il , contatto n1ono.p olare è 1neno JJericoloso di quello b ipolare; 7) natura d ell a co rr.en te : l e correnti a lternate hanno una p·e ricolosità tr·e volte n1aiggio1r e di quelle continue·; 8) r e,sistenza e r.e:cettività individuale ·alla corrente: è influ·en zata ·da · stati fisiologici (peT es. il sonno dimin11isoe la r ecettività) e da stati patologici (I 'alcoolismo , il Ba&edow aun1 entano· l a ]}ecettivit.à, cl1e è 'invece di11linuita n ell 'epilessia e n ell 'isteria) ; da rr101ti atitori , essend osi riscontrato i1ei morti da corrente el ettric.a un tinto grof:lso , si è pa rlato di .co.st ituzion e timolinfatica. Cazzaniga però , osservar1do ch:e la co·s i•d,detta ì piertrofia de] tin10 si riscontra in gen err e in tutti i .d·e ce:· i ·1·arridi , sal V'O ch e si trat1i d~ soggetti dii età avar1zata, pensa ch e la T:>er ist e·nza d.el tin10 non si.a un fatto anormale ma DR. fif.iolo·gi1c.o . Il t imo sareb be· un organo sen &ibilissi~o ai disturbi gen_e rali dell 'organ i. m o: INFORTUNI. qt1an cl o questo amn1al a~ a n ch e re: por b.i gi?rtìi , si avrebbe una rap1rd a e cospicu a r1duz10Int'ortnni da elettricità. ne d ella O'h ia11dola, donde il co-mur1e re fe rto ( ·. D1Ez. Qu.ad.errii <.t ell'Assisi. Soci(JJle , n. 11 , cli timo rid otto 11elle at1top&ie , indice non di normalità d ella ghiandol a ma di $tato pato 1938). La , e1111)re 111 ngg·i or e di[fusi o11.e d ell 'u so d el- l ogico di essa. L'effe tto patologico· più gr.aYe prodotto d~l­ 1d corret1 le elettrica, non solo p er u so induf'LriaJe n1a anolle p er uso privato , r en dono 11101- la corrente elie tt1ica è l a mort~ diretta. a spiegare J.rl qual e ~i ~ontendono il r,.,a1!1 po du e teo1o int (.\ re~sa nte a11 ch e l1er il in ed i"O pratico qu cr ie : quell a asf1tt1 ca e quella cardiaca. l Al teo8la e. aurienl e n1011ogr.a fi a sug1i infortuni da ri:l ac::.fi ttica J)i-ega la morte com € d ovuta .a (·le t t rie i t à. 1: .\ ., do1)0 a,·er e accennato a1g1i info.rtuni d a paralisi o a .stupore de] centro b11 lb ar e r e p1r ut orio; la teo ri a ca rdiaca ammettr lln a rre~t.o t l ettricità atn10 feri ca n ei rig u<:1 rdi d.ei quali pa &"\ i11 r a& (~g11a ìe condi zioni , connes e col 11rimiti,To d el c11or r per fibrillazion e ,·e ntr1 llivo1·0, cli ~ po.so110 ag·gra, ar e il ri .. cl1io d 'e· - colare. L'A'. pa ....:'a p o i ir' riv i ta t11tli i ·: jr~l o11li cl1~ s<' rc col piti d alla folgor e, g li pffetti di ql:1c st~, d ir etli ed indiretli . ~ ul co r1>0 n111 nno P 1 cr1- s i ro n. latan o co111e e ffetti pat ologic1 11r oclnlt 1

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i1111011tir1ato o d ella s ucclavia. J\1a n on lllanc.a. il o ç.asi nei qu ali il so·l o aneurisma dell 'a9rta ha p r ovocato· u11a paralisi bilaterale. Infin·e l 'affezione può complicare i tumori del r11edi~&ti110 e lesioni ·di varia natura d ella r eg jon e ·del c ollo (turr1ori, ai&oes-si, flemn1011i , ecc.). N·elle paralisi unilater ali il solo si-ntoma è la r.auce,dine , n1a tal\ olta non si ha alcuna a lt erazione d ella \ oc e perch è la corda vocale irtt eg1't1 co1npen sa p·erfetta me nte quella piaralizzata . l.i1 alc.u ni casi si 11a tossei e dispnea ev·e ntualmente come manifestazioni ·d ella n1alé~ttia p·r i1ni ti\1.a d.el torace. Nelle for111e bila t.erali si l1a di regola rau cedin e o afonia, ·e la dispn.ea p·u ò esser e un sin to·1n~ allarm·a 11te ~pecie quando l e corde a1ssumo110 la po.siziòn e mediana . Nella posizione ca daverica s-i può verificare la penetràzione di C(1rpi estr.an.ei i1~lla trach ea . L; diagnosi si b asa sulla laringoscopia ch e n1ette in evi d enz.a l 'imrnobiilità d e·l la corda \ 10cale . Ma convie n e t enere presente ch e qu·e sta irnmobili tà oltre ch e da paralisi d'i 0 rigine rtervosa p1u ò esser e p·r odotta ·da l·e sio·n i d ella corda Rtt es.&a o de ll-e parti vi cine (tubercoloS:i , sifilide, cancro) o da fissazi10 n e d·ell 'articola zio11El c.r icoaritnoide1a (reumatismo, gotta , sifì I i de). La paralisi delle corde vocali d eve. esser e considerata u11 sintorrla di n o·n Jieve &ignifi c<.11to p er ch è in ge·n er e è prodotta da mala ttie gravi. Si può a spettar.e il c·o mpleto ritor110 d ella funzione n elle fo·r n1e tossich ·e, e1d in qt1elle lc·g at e a malattie curab·i li . Il traLLamento s i b·a~a essen zialrr1 ente ~ n]l a c nra dell '.affezione e.a usa le·. Nelle forme incurab·i li è stata t entat a l 'anas tomosi d el ricorrente con a ltri n·e t\ i m o tori con risultati incerti. Qu.a ndo la dispn ea diven ta allarm ant.e si deve -ri rorre·r e all a tr.ach eo·tor11 ia , ed all 'alin-ten;~zione con l a sonda ~a·sa] e qua ndo· .la po. izio111·e cada,rerica d ell e cord e p1erm.rtte 11 p assag.gio di corpi estr an ei n ella t r.ach ea. '

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[ANNO XL VI, Nuì\·L 10]

SEZIONE PHATJ CA

dalla corre nt e elettrica n ei casi in c ui non si verifica la 111orte, ric.l1ian1a ndo pal'tico.Jarm ente l 'attenzione su a lterazioni caratLe.r isti.cJ1e 1)rod-0 Lte dal! 'elettricità quali le u stio11i <l~a effetto Joule, e i 11la1·chi d a elettricità. Espon e. anche l 'anat o111ia patologica. Infine 1·1\ . ricorda i c riLeri cr1e de.b :b ono guidare il n1·e dico n ella ·d iagnosi m ·edico-legale della i11orte d.:i corrente elettrica e d a contatto €lettrico in gen.ere e 1ern1in.a accertn ando ai sc>ccor.si .:J a ai)pres tarsi n egli infort.uni da elettric i Là e alla preYe11zionc di essi.

F.

Su di

T OSTI.

caso di intossicazione collettiva a bordo di un sommergibile. 110

(F . DoRELLO. Anriali dJi Medicina Navale e Coloniale, i11 aggio-g iu.g no 1~ 38'-XVI). U11 sommergibil e in crocier a estiva dovette rientrare alla ba e a ca usa di una forma di i11t.ossicazione ch e .aveva colpito il 70 % d el persona]e in tbarca lo. Il modo di insorgen za d ci ùisturbi er a ·tato identico per tutti i coll ) j Li. Senza cau sa apparente con1pariva un malEs . . er e gecneralie., cefalea, capogiri, offuscan1en li ,,isivi e poi vomito ostinato. Lentam ente sopraggiungeva prostrazione 1generale e de. l rc>lezza s1Jecìe agli arti inferiori. Il bisogno 1di d0rn1ire era in11perio o ed anche dura11 te la veglia , ;j era tor.p are intellettuale. Al lo arrivo d el sorr11ner.g ibile alla base, i colpiti prese!Ilta vano i seguenti d.a.Li ob1iettivi patolo1g i ci: espre . . ion e eb etiforme o lJrofo.n damente asoo11uata , stato generale di a bhattim-e•n to , sguardo i11 e&pressivo, c.u te del viso colorita, m adida di 6udort?., mu1oose b1ian ca tre Ueggerm ente cianotich e, seccl1 e; lir1gu·a patino,s a, r etrobocca i1l(l remico , alito Gatti V'O; conati d.i '01l1ito freque111 i, singhiozzo, spasmodj co. Azio·n e. cardia<:a f'r ec1uente con polso rnolle. Rifles i pupil lari pigri; riflessi i)rofo11di e s uperficiali torpidi; lievi fenomeni paretici a1gli arti inferiori ; ipotonia muscola r e gen er ale• m ar cata. In due casi vi er a a fo11ia ed incep1>am ento d ella parola; in parecchi ipo·a cu sia e din1inu zione della acut ezza ' 'isi va co11 fosfeni. ·Con1une a qua~i tutti era l 'ottundi111ento sensori ale ed il • torpor e intellettuale. Rica.v era ti in O .p edal e i casi più leg·ge1·n1ente coli.>iti guariro.no in 3-4 g iorni , 111en,tre i più g ravi richiesero più tempo e i)r esentarono ad intervalli d elle riacutiz7azio·n i della si11 tom atologia. Le prime indagini. nel 01m r11ergibile furon o fatt e clopo un intervallo di ten1r10 notevo]e da ] n10.n1ento in cui l ' incidente ebb e luogo· e l)~r­ c iò si prese~ntarono assai difficoltose. Esclu [\ a i1·r io·r i l ' ipote~i di u11 avvelenan1ento di ori g ine alin1 entare (qua dro clinico, decor so diel la affezione, anali i 1Yra ticate ui Yivcri e '"' ul l '.acqua), si ritenne J' intos icazione di origi11 t' aerogena , avve.nula ·c ioè p-e r via inalatoria. Si p ot ettero caria re la an o siemia e così pu re l 'nccumulo di a nidride carbor1ica, il clor o, 1

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l 'anidride. solfqrosa, l 'idrogeno .arsenica le, l 'acido cia r1idrico e1d il cloT·uro di n1 etil e, gas questi tutti cl1 e si posso110 accidentalmente fermare i11 con centra zioni toi&siche nell'inte.rnc> di u1n so111mergibile. Le ricer c·h e p erò -d ettero ris ultati p·ositivi per l 'o ido di carbonio. Il sar1 g ue ve11oso prelevato d.a alcu11i d e10-li infortunati ave,ra u11 colore tende1n te al ro~o ciliegi.a e dette a llo esam e chin1ico e spettroscop1ico t1n. r ep erto• n-e ttamen te positivo per la preseaza d ell 'ossid·o di carb·o11io. l Jg u·a lmente risultati positivi p er tale ga · dettero le a nalisi d ell 'aria con te11:uta n el so111merg ibile al 1suo .a rrivo. l~ ffeLLiva1ne11tc il qt1adro si11ton1 a tolo. g ico })r esentato dag li infortunati co,n cordava con ]e descrizioni contenute nei testi classici cir:c1a l'avvelen aru enlo per o. ido di Cd.rbonio . c:o·nsiderando p er ò la g rande tossicità di ques to gas e la lun ga p1erma n en za d el pe.r sonale r1 ell 'amb,i e11Le t o&&ico·, i ·dedu s~ e che l e conc.e11trazi oni forn1alesi 11ell 'ir1lern o d·el sommerg ibile ·do·veiv ano esse1~e r elativamente ])iccole. I'sf.e però agirono ne l te111po con effetto c u1r1ola ti vo e produssero ug ua lmente effetti tos ~ici i1ote voli. Inoltre al cuni d·a ti .e sinlo111i risco11t1ati fecero con cluder e cl1e a n ch e altra sosta11za tossi e.a a ve e agito. l~ on tutta probal)ilità si trattò ùi idrocarburi n on satt1ri JJr o Ye11ienli dalla combus tion e d egli oli lubrifi• C.ttiltl. L 'A. ::;i don1anda or8 ·qu1a le sia stata l'orig·in e <lei .g·as ch e i11Lossicarono I ' equipag,g·io del so1nm erg ibil e. Esclu sa la J)rodt1zione di os&idn di carbonio per d econ11)osizio11 e di cloruro di n1 eLile, egli ~ fferrna ch e l 'unica possib il e ~orgen te di t ali gas to sici a bordo di un so111m er g iJ1-ile è rap·p 1re~.e 11ta ta dai motori terr•1ici Di·r sel ch e funzion.a no a n a ft a. E più difficile stabilire per quale causa e quale ' ia i gas si sj:;.no diffusi nel &011l1111er g ibile . L 'i1)ote i più attendibile è l ' e~ isle·n za di 1 ~·erdite di car a tter e occasion ale, da parte dei n1o lori termi ci , piccole 11erdite di percezio·n e ed ide11tifiraz ione djfficil c. Esse i)erò furon o la sor gen te cos tante d ei gn!' tossici , cl1e fa\ o rili d.alle loro pro1)rietà e d?-lla particolare co n fi g u rtlzion e d·e·g·li ambienti, ebbero 111odo di diffonder. i O' 'l1nqt1e con Jc d r~c.ritt e co nscgi1enze. 1

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Vr c ENTTNI.

Rammentiamo l'lateressaate pubblicazione: Prof. BRUNO BELLUCCI

Aiuto nell'Istituto di Radiologia e Terapia Fisica d ell a R. Universi tà di P erugia.

LESIONI DA ELETTRICITÀ CON SPECIALE RICUARDO ALLE LESIONI PRO· DOTTE DA APPARECCHI ELETTROMEDICALI.

V-0lume di p~g. 168, con q•u attro figure nel testo. Prezzo L. 1 2 , più le spese pootali di spedizione. Per gli a bbon ati al << P oliclinico » od a qualsiasi de~ nostri quattro P eriodici, sole L. 1 O , 7 5 franco d1 p orto in Italia, Impero e Colonie. Per l'Estero .L. 1 1 . 5 o. Inviare Va.g lia P ostale alla Ditta LUIGI POZZI. editore, Via Sistina 14, ROMA.


[AN~o

« JL POLICLINICO »

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DIVAGAZIONI , '

Tipi psichici.

È di comune os~ervazione il fatto che ogni

uomo 11.a cara tteristiche son1atiche che· lo dist ing·ue {lll u11 altro uon10. Si j) UÒ parlare di so111iglianza n1ai d 'identità : ogni individ·u o· ha q u·a lch·e cosa che lo d1ffer·e nzia ·dal suo - sirr1ile. Tuttavia si ·è cercato· ·di ·~orprendere alcune; i1ote con1uni p er cos1.1 tuire speciali grup·pi, di riì1ervare attributi affi11i per definire tipi p~1 rticolari. Tentativi ai1alogl1i so·n o stati fatti ·p er ra·g·gru1)pare i caratteri psichici. Sono ben 11ote le classificazioni fatte fin dal! 'antichità, classificazioni c;:h e tene' ano co.n to sia delle m-01difi cazio11i p•s ichirhe che di quelle. somatich e. I11J)-O·crate raggruppò gli uo1nini in quattro clas~i : rr1alin oo nici, sa11guigni, collerici, f},emmatici. Cia1&cuno di questi t.e111peramenti diipendeva dalla prevalenza di uno di quattro succhi vitali dell 'O·r ganisr110 : la bile ne1'a, il sangu·e, la bile ·gialla, il fleg 111.a. Una tale classificazio1n'e no·n poteva r·e:sistere , e no11 r esistette alla critica scientifica. Ave' 1a solo gros&olani e9 ipotetici .rappo rtì con i fatti. IJ 'antrop·o logia , la fisiologia è la clinica 11e 11anno fatto .g iustizia, creando· tip1i somati1c,i e p~ichici più adere.n ti alla realtà. Révész. (Archivio Ge11eraue di Neurolo'g.ia , l'sichiatriaJ e Psicoanalisi, 15 ·dicen1b re 1938), s ulle basi della proplfìa esperienz.a e d·elle atl uali iconos,o enze in matJe.ria ·d i biopsicotipo.Jogia presenta una i1uova cl.assifi,c azione ·di tipi psichici: Manoidi, ~iali~co1noi·di, Ciclici, Equilibrati , Irritabili, Paranoid'i , ·Ip-0condroidi, I ~teoridi , In1b ecilloidi, Antist.oidi, Neuroster1oi·di. Il eone.e tto fondan11entale di tale classificazio1n e è basato sul fatto che gli individui nor111·ali prese.n tano acoe·nnat.i, a mo ' di t€nd·enza i disturbii che costituiscono 1'elemento fonda111er1Lale delle grandi sinidromi psic opatologiche. Pe:r la p&ic.I1e più ch e per il soma il confine tra n0irn1al1e, e ano·r male, tra malattia e 6·ar1.ità 11on è n etto. La psicopatia costituisce la accentuazione, l 'esagerazio·n e, l'ip ertrofia di t.ende·n re affcttiv1e ed intellettive che· dànno forrn e al te1nperamento" al carattere, all 'i111cllel to. Dallo sta to no.r male·, che costituisce l ·equilibrio de.Ila Jll•ente e la regolarità ·d~l c.01nµortan1ento , i pa1ssa per gradi a condiziorti se111pr.e pili anormali fino a varcare il con fine della patologia. Le forme più gravi di que&te accentuazioni delle tend.e,nz.e; sentimentali ed intellettive rendono gli individui anti sociali e ne rendono nocessario l 'isolame.nto. ~la fuori a.e gli istituti p sichiatri ci vivono un gran nu.n1ero d 'individuj , ch e pur riuscendo a n1anten ere ne ll 'an1biente sociale rapporti più o rr1eno corretti, hanno manifestazioni eh€ 1

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XLVI, NuM. 10}

ricorda110 i disturbi dei veri alienati. Tra il Go111portarnento di .questi individui e quello dei psicoip atici conclamati la differenza non è sostanziale e qu.aliti tiv.a , rr1a solo formale e quantitativa . . lJ 11 tale modo di vedere corrisponde alla opinio ne con1une che non Lutti i fo·l li sono ricoverati in manico:ti1io. E .5piega, d'altra part·e) come sotto l'azione di fattori esterni ed interni e sp1e.cialmente. en1otivi, qu-est'irl'dividui alle so·g lie· della normalità la varcano I)iù <) 1neno· in1provvi,sar11ent.e per .passare nel numie.ro dea psico·p~tici riconosciuti. Il Révész , do·p o avere, espo·s to tali conc:etti, così d·efinisce i suoi tipi : l .. I m.ain oidi sono individ11i con umore .sempre gaio , pensiero ra·p ido, pa·ro1a celere. J.ia loro mimica, i loro .gesti esprimono la vi,·acità d·el loro spirito. Si n1uovono m.olto,. hanno g.esti an1pi, .significativi: rido.n o fa cilrr11ente., sono pro1p en1&i alla canzonatura, alle freddure, ai giuochi di parole, anch.e se scipiti e senza senso-. Specie le donne v·estono in n101d o bizzarro 1e visto·s o, talora senza gusto. S<>no ottimisti imp1emitenti. La'ror.ano mo·l to e fa cilmente, · si prestano volentieri a lavorare 1ye.r gli altri, ma in genere non · po.rtano a corrripimento nulla di con creto per la loro superficialità, ·distra ibilità ·e tendenza a oamb iare lavoro.. So·n o int·e mperanti nell 'us.o delle b·e vande alco·o liche e ne.Il' amore. Le ragazze manoidi anche si~ b1ene educate e mo;rali, si la scia 110 sedurre .peT facilo·neri.a, e per condii.scendenza. l\.re·tsc1h mer di1s tingue due ti p·i di n1anoidi: alcuni .sono ·espansivi, esuberanti, giesticolano abbondantenl'ente e parlano molto e a.a alta vooe; altri .sono tranquilli , gai, contentt.i di sè e. di 1utto. Si p1o ssono classificare tra -i manoidi: Rab elais, Haeind·el, Ro·&sini, Madama di Stae]. 2. I nialinconoidi sono austeri , misurati, p·essirrListi, po·c o espansivi. V ed on o t.11tto dal lat.o &crio. Parlano piano e poco, sono compassati, misurati nei gesti. Sono sarcastici, diffidenti, ipeTaritiloi.. Preve1dono :8empre ~l ;peggio ed l1~nno tendenza a cogliere della vita tu·t to ciò ch e ha di doloroso e di cattivo. Erano malinconoidi Michelangelo. Molière, Leopardi, Tolstoi, Schopenhauer. 3: I oic·l.1oidi hanno alternative di fasi manoidi ·e rr1a linconoidi con le caratteristiche su accennate. Questi tipi hanno di particolare cl1e nrel periodo manoide sono animati da entusias1no per tutto e lavora!1o con z~lo e ~n­ vt fatica, m ·e ntre n el per1odo mal1ncono1·d e lavorano poço e senza interesse. Cicloi·di furono Goethe e ì\tlozart. 4-. Gli equilibrati no1l sono nè ma?oidi, nè malinconoidi. Hanno un tono 5ent1mentale sempre u.guale, han110 u11a perfetta pa1

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[ANNO XLVI, NUl\l . l JJ

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S BZJONE PRATICA

dron.aP..za di &è stessi, non sono nè trop1)0 egoisti nè tro·p po altruisti. A questo g ruppo apparten gono Leonardo, K«11t , Rubeins, Victor Bugo. 5. Irritabili sono quielli comunemente d€signati come « n crvo6i ». Reagiscon o facilmente, rapidam•ente, ina degua tamente a qua lsiasi eccita.z ione u influenza esterna. Il più classico tipo di questo gen er e fu Napol eone. 6. I paranoitli sono caratterizzati dall 'ipertrofia del proprio « io ». fTanno smisurata la va rtit.à, la presun zione, l 'arroganza, la sic,.u rezza delle propri1e opinioni ch e cerca no i1r1porr0 a·gli a ltri. La st oria è ricca di questi tipi cL1e talvolta h anno effettivam ente influit<) ul d-e.sLino delle nazioni e dell 'umanità. i . Gli lf)Ocond·roidi si occupano quai i seinpre de.Ile loro co11dizio·n i fisich e. Osessiona ti dalla pat1ra delle ma lattie e della m.o rte si osservano , t>ro11Li a rilevare il minimo squilibrio del loro sta to e a ·dare ecoessivo valore ad ogni perturbam e11to della loro cen este. i , che in effetti è tal volta a l ~eT<i ta dando così in centivo alle loro preoccupazioni. 8. Gli isteroid i prese·nta110 in forma ab bozzat a 111en talità ·dell'ist erico: a bulia, t ende11za a lla bugia, a rendersi interessant.i ed a sfuggire alle situazioni diffi cili c·o n la 5im·u lazio11e di disturbi o di i11alattie. Qu·e. to tipo si rrr ette in evidenza soprattutto in occasion e di sinistri o di catacli&mi, m entre in co ndizio11i ordin arie ri1nan gono n el dietroscena della vita q uo tidiana. Posson o co1nu11qt1e cr ear e situazio11i i n1ba razzanti n cll 'am h·ientc in cui .

ti in i11odo da co.sliluire differ-er1tissico111bina • ini psicobiotipi un1ani . Ciò dà ra gione del fatto che 1g li u o·m ini , pure avendo qualità si-. n1ili, sono con temporaneam ente cosi dissimili. La vita ·è va ria perch è in o•g ni ambiente sociale si tra.van o in,d ividui di diver sissime m entalità e che in p.ar ticola ri contingen ze reagiscono i11 modo di,1 erso. aryo. 1

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·vivon o"

9. t~ li ini becilloidi, se nza raggiun ger e il confine della deficier).za rp.0ntale, son o indi vidui con in telligen za inferiore al livello m edio. Se n e trovano in tulle le categorie sociali. F. la storia registr.a Il ttrneros.i casi di irr1 pera tori e di r e, con intelJig&nz-e a&soJutamente inadeguate ai compiti cui d evon o. a ssolvere e anc:.l1e a quelli d ella vita abrit.u.ale dei loro ,sop;getti . In rapporto alla loro p·osizion e riu scirono nefasti ai loro popoli . 10. Gli a.ulistoidi son o individui tranquil li. riservati , omb·r osi con accenn i della m er1 talità d egli .s.c.h izo.frenici. Si creano u11 m onoo interiore .e solo ·d i ra·d o prendono contatto con. g·li altri uomini. 11. I 11euraste~1 oidi r eagiscon o facilmeJ?te ed in.a degua tamente alle impres.sioni dell 'a~ ­ bient,e e in con se:g uenza ~i esauriscon o ra p1d<tmente. Anch e &e dotati di alta intelligen za r1on riescono a sfruttarla con venientemente. Sono impediti all 'azio·n e da ogni so·rta d'im p·~­ dimenti e di rirn ozioni. Tuttavia sono c.apac1. i11 determinate situazioni. ed in rapporto a determinate persone, di present.are una grand P l'eSist enza al lavoro·. Le caratteristich e fonda1nen1 ali di tali tip i psichici non sen1pre sono esclusive nei FYingoli individui. Possorto trovarsi varia mente 1

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AccADEMIE, Soc1ETÀ

MEDICHE, CoNOREss1

Società Medico-Chirurgica di Catania. (Sedula dell 'l l febbraio 1939) . Qualche rlllevo pratico derivante dal doti statistici sulla frequenza dell'amebiasi nel settororato di Catania. l{ . R e:1TAN0 e A. LA -zA . - L 'am e])iasi i1el ~e lto­ r a lo di Cata11ia si present a dell 'l ,8 % dei casi; n el 2,2'8 % cal colando an ch e i casi incerti: latt anti, i1 a li Jnorli, l) re1naturi esclusi. · Si pone in rilievo ch e al t avolo an a lomico l 'affezio11e appare più di r ar o di quanto n on l a .si diag n oslichi clinicam en te. Presentazione di un caso di tumore del midollo operato e guarito dopo lungo periodo di parolisl. P rof . DoGL1orr1 . - L 'O. illuslr a un caso d i tu1no re endor achideo. exlr a1nidollar e (n eu r j11om a) asport a lo in una signora di 40 a . ch e d a u n a n110 presentava l1na n e tta par apar e·si sp a1stica e che d a 45 giorni er a coslret ta a l e tto con p arali ·i s1Jastica t ot ale cl al1 a linea inammaria in giù, an estesia tota le a tutLi gli s li1noli , perdil~ di uri11e con1plct a. Inoltre da 40 g ior ni era insorta cis lopieli le con febbre ch e g iornalmen te su perava i 400. Il !u m or e er a si tt1a lo all 'al lezza d eJla 4a vertebra dorsale . L'oper a la ch e 1'0 . presenta, ha riacquistato del l~1 ll o l a sen sibilità, cam111ina liper am ente pur p r esentan do an cora i1Jerrifles'S ja tendin eél, è in ottima salule e d a 4 n1esi è· incin la, senza più alcun dist u rbo riferibile all a si11drome midollare. Scguo110 alcune con sirlerazio11i diagi1os tich e e ter apeutich e. 11

La costituzione istochimico del corpi sferoidali nelle oree di Gamna,. G. DE GAETANI. - I corpi sfer oidali n ei n oduli di Gan1n a risult an o· cli un subs trato al bu m in oideo e <li u11 a sos la11za rl cl gr up110 e1natoi d jn a biJjru bin a. Innesti ossei nella tubercolosi vertebrale cervicale. G. C. P ARENTI. - Vien e d a la con1unicazio11e di un particol ar e m e lodo oper atorio in ·u n caso di n1orlJo d i Pott cer vicale. La i1ecu1iarit h di questo inlcr Ycnlo ro11 is le nel fal to ch e l 'ar lrodrsi an zich è esser e pr a lìcata come cli n orma i1ella parte pos leriore apofisaria delle Ye rlebre è st ata esegu ila n ella parte anter e-la teral e d el corpo Yer tcJJrale 1nedian te <iue tecche ossee cr oc ia te; di cui la trasver sale di relt am~n te sul foco1aìo carj oso d ella t er za ver lebra cervicale e l 'altra stecca longi tuclin ale sui cor pi dell a seconda, t er za e quarta cervicale. A circa un a11n o d i dis la11za dall 'in lervenlo i risu] tat i ott enuti posson o esser0 con iclerati veram e11te buo11i e tali d a in coraggiare a q uesto int ervent o n ei rasi di m or bo d i Pott cer vicale.

I l Segretario: prof. G. B. Co'I1INI.


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APPU-NTI

IL POLICLINICO

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[ANNO

XLVI ,

NB~I.

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PER IL MEDICO PRATICO.

CASISTICA E TERAPIA.

a 0.,5 '7~ . Se n e iniett.ava110 sotto cure 2 volte la .s ettimana 2-10 cn1c.. Associazione di cura igienico-alin1entare •e. talv,o·l ta .anche medican1e·ntosa. In tutti, guarigione entro 10-20 giorr1i: !Soltanto u110, in cui la 1)le·urite datava da inolto tem1)0, gLi.arigione· i11 40a .gio,1 nata. L ' A. con clude c.h e qu·esto metodo appar·e la cura rr1igliore e più rapid.a diella ple urite sierofibrinosa. fil.

Costituzione e tubercolosi. J\ispondendo ad un lavoro di Kutchera, K. Klare (lVie11er J(li1i. ltJ!och.~nschr., 18 110,1e,1nb1~e I ~38) insi te sull 'i111portanza che p1e.r lo s,·ill!.P'P'O e. ])er il decorso d~.}l 'infezione tub er(:c>lare . l1a la costiluzione. La costituzio,n e va git1di c.a'l ,a l)ÌÙ che dal punto di ' rista a11.a tomi c o, dal p·uJ1to di vista fisiologico. La co liluzione fisiolog·ica ha una i111por- Contrib11to alla costituzione chimica ed alla pa· togenesi delle pleuriti non tube1·colari dei cir· ta nza ùoc i iv.a ·ia pe1· i procie.ssi vitali i1orrotici. rr1::ll i cl1e Jìer lo ' riluppo e il d eco rso di 111.alatti e. Dati a nam11estiri per1nettono di deteT1\'Iol~e volt e, n el corso di cirrosi ascitiche , r11i11are . . e esista una costituzione e s ud:ati, a- co111pare un ver. a111e11lo pleurico del quale, lir1fa Li ca, •c,h1e l 'autore cl1iama ancl1e « co ti- con Je culture e co11 i 'inoculazione nella cat.uzione irritabil e n. Individui di ii11il e co~ti­ via, si può esclude11e la natui'a tubercolare. ~i tl1 zio11e l1a11no sofferto ·d i frequenti infezio11i tratta allo·r a di un essu,d.ato. o di u11 trasudato P ba 11ali (ra ffr.e ddori, faringiti, bronchiti, ecc.), N. Fiessinger e M. Goffart (l~ evu e A1 édico-Chi{"SSÌ Lendono a ir1fiamn1azioni ,d ella pelle (eczeru:rgicale des i11ala.dies du Fo·i e, du Paricréas · rn.~) , alla tiebb·re, all 'o,r ticaria , all'a~1a.i alle et de la Ra.te, setten1b·re-o.t.tob1re 1938) s.i 80110 ·o titi , all·e congiuntiviti , ecc. L 'e·sarne 0 bb iet- a11punto occupati di questo pro·b·l ema in· dieci tiYo · dimos tra, j11 seguito all.a aun1entata re a- e.asi ca•pitali alla loro osservazione e nei quali zio1l c degli or,g·ani linfatici a,g·li timoli, to·n- li anno ])ré!_ticato l utte le n eces.sarie rioe.rche sille ingrossat.e o anfrattuose e tumefazioni c.liiniich e. La scar sa d en ità proteica, la. scarglnndulari. La cut e è ·delicata, chiara, rosea. ~ ·d·ensità in fibrina , la den sità in cloro e· il La re.azion e alla Luber colina, se po.sitiva è 11101- ta sso di cole terolo han110 mostrato l'analoto inlen ~ a : espressio-ne questa .di un '.aun1 en- . gia esistente tra i ca ratteri chimici di tali litala fl111 zion e cutanea e 11011 di allerg ia no- quidi ple1u1rici e qu elli del liquido asc itico. t.e,•ole. Negli i11dividui a carattere cos tituzio- i\f.a se pe r spiegare l 'ascite c5l può invocare ]a 11a 1 ~ O J>11o~to a questo si nota una di11 iinuil a trasudazione p er azione di un f.attore mcccar eaz jo 11e ag·li sti111oli: l11olto s1)1esso que 1i iJ1- 11ico dovuto all 'ipcrlension-e portale, ciò i1on <lividu,i .affel'1na110 di non essere ma i s tati an1- si può fare j)01' i versa rn enti plet1rici, giacch è n1alali . Gli i11di vidui affetti da co tituzio·n e ir- r~.on v'è nessuna ragion e di ipertensione nella rilabile, pecialn1ente quando q'l1e t.a i mani- c:ircolazio11.e polmo,n.are. Ecco perchè in tali ff .. ta col (1u.adro del linfatisn10 sono qu elli cl1 e casi per s p.iegar·e la ·p·a tog·enesi del ,r.e r&an1en10 111eg·lio si difendono contro l 'infezione Luber- O{'COl"rr invoc.are qu elle. stesse altcrazio·11i cl.ell a .rolarc. E" po. ti a ri1)etute r einf·ezioni i b·an1bi- era.si san.g·ui.gna cl1e se rvono a SJ)iegare. la fa11i Jinfiati ci l)O son o amm alare di tubercolosi, cilità eon ou1i g·l i epat ir i v.a11no io contro ad i11a es i lendono alla guarig·io·11e molto più di cden·1i nel},e. 'arie parti del cor1)0 e, oltre ad quelli cl1 e a J)pa rler1go110 al ti 1)0 co titt1zionale esse la m eiOJ)ragia ra 1)ill.a re cli e si stabi]i~re negli eipatopazienti. F. Tosn. non ·li11f.atico . In t111a re1)lica, Kutch era sostieneJ cl1 e. p iù cl1e la e.o . . ti1 uzio11e h a importanza 1)er la 111or- Pasteurella nello sp11to di 11n paziente con bron· chite cronica pnrulent11. bilità o 111or t alil ~l per LL1bercolo .. i l 'a111bie111 e ~folto r.ara111ente , ·c11go·110 LroYate n ell 'l10in cui gli indi,idui Yivon o. C:o ì si :--are·b be co11 ~ t a l at o n elle . . u ore di lII1 convento 11na 1l10 1)a. lcurelle del tipo J>as leuPe.lla avici.da. llll)l'l.f'lità ]1er tub e rcol o~ i !) ' 'olte n1ag·gio re di sl i~ett:a111 e1Lt e a ffi11 i al batterio della sett1cequella dell a popol.aziorte, clLe egli a fferma « co- T!1ia emorragica di n1 olli anin1.a]i don1 esti ci . ftlitt1zional n1 ente e.g ua le » cl1 e ·viveva fu ori dal T.~na paste11rella di tale tipo è slnta i olata , cos1a :i ten1en f,e du ra11te n anni di o~sc rvazion e, da cnnve11to. P. J. Mulder (Acta 1\Iecl. ""cnÌl1ctin .. n . :3-4, 1938). 11 1netodo Gilbert nella eora della tubercolosi J.n p :tzientr. nna ragazr.a quinrliren.ne, so ~fri­ vn di l.O·, .. e co11 .. p·ulo llurul cnt o f1n da ll età delle grandi ierose. di-! .a11ni in co n ~rgt1enza di 1)erto55e . Stato . Amaglia111 (Pedi atria rl<!l 111 C' ri. prof. o ltol)re 193 ) l1a rurato co11 CJUC'$LO 111etodo 10 crr11 0tal c b~o110. SC'•t;t~i r ]jnir i (li bron chite crol)nt11l)i11i dai 3 ai 1O <1n11i co n 1)leurit e ~ iero- ~ira al lobo ir1feriore . i ni. tro, do' ~ il rien11lifil )rin o:'ll: in 2 ùi l'$Sl, ,.i era tu l). l)Oln1 . nel 111 ent o con Ji piodol n1el te in evid enza pirrole broncl1ietta. ie. !!rnt ili 7io : in tutti . ~fa 11t o11-x 1)0$Ìtiva. . ' , rei 1 )r~l'ara li di .. p1ut o, nu1nero1..i rocco-llallr r li1 r ura ~ i t- estrat ta 1111a r ert.a qt1ant1tn cl i li quiclo 1)lrurico n r tti ~i è agp-iu11to fenolo ci1li gra1l1-11egn l jyj : n rll r culture s u r.~,, ni111

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lha l-agal' lo stesso ger111e, cl1e iniettato nelle ve11 e di un coniglio l o u ccide i11 2± ore dando l)<ttterie.m ia spiccata, a lL,erazio11i emorragiche de.i polmoni e tal volta anche ,·er sa111enti purule11ti n elle cavità sierose. Poichè i conigli vanno so·g getti ad i11fezioni SJJOntanee da i:>a·steurella, per eliminare ~gni possibilità di e rrore ,è stato p-r~par-ato· un s.i.er0 .3.gg·lutinante col ceppo i11icttato : questo si.ero a.g.glutinava ad alto titolo i g ermi isolati d<1gli ani1r1ali infettati, mentre n on agg lutinava un ceppo di 1~asteurella avicida. Nelle culture i b atteri no1n si sviluppano sopra i -1:2°, muo-iono dopo 10 minuti a 56° : essi non sono a cidoresi:ste .i.l ti , no11 forn1ano gas . u terreni zucchera ti , non coagulano il latte, formano molto ind0lo,riducono fortem -er1te il bl eu di m etile11e, dànno una fo,1 te r eazione di catala si. P.

SEMEIOTICA E DIAGNOSTICA.

La diagnosi di echinococco alveolare (echinococco ad accrescimento infiltrante). Si tratter ebbe di una forma m orbosa non cr.cessì,1an1ente rara, seb be11e per lo i)iù misconosciuta. Il d ecorso ·è p er l o più il seguente : un ma. lato consulta il n1edico p er distuTbi vaghi n el1;ambito d ell 'addome ~uperiore, in forma di dolori a carattere 1pTessor.io n e1lla zona e1)atica o ga5trica, spesso in rapporto con 1'ingestione di cibo . Il m edico trova allora , i11 .g enerie, uh fegato ingrossato, duro e b ernoccoluto alla palpazione, si da far pe11sare ad un n eo1>1nsma maligno, spe cie se co,11comita un din1agrame11to generale . Le ricer ch.e dì l ab oratorio al)l)Ortano, in sin1ili c lasi, ,scarf\o ausilio. Poichè tuttavia nei tessuti in,ra si d.all 'ec hinococco infiltr.ante si hanno sf>e5So ,de1)osizioni calcar ee , la radiografia della r egione 11·1alata potrà fornire delle i1nmagini car atteristiche . J-'a dia g·nosi di tale forma morbo8a si bas.erà dqnque esse11zialn1e11te F.1Ull a ricerca radialog1• ca. In p oco più di 4 anni , II. Friedrich (~1 ed. lfliri ., 16 settembre 1938) ha riunito 10 casi de:>ll 'affezione, tutti conlrollati istologi e.a.m ente. l\f. F AB ERI . 1

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MEDICINA PREVENTIVA Ricambio nello smalto dentario e profilassi . . delle carie. È molto in1portan te sapere se nello smalto d·ei d·e·n ti a compl etato svil11ppo esii&ta un riCAtm·b io inten10, se vi .si compia anco-ra una depo,~izion e di sali di cal cio e di fosforo' e se questa m ineralizzazione possa venire influenzata terap·eutican1ente allo scopo di pDe,venire In carie . Ricerche per chiarire la question e sono state compiute da I. Jundell , R. Hanson e T. Sandbe r·g (Acta Pa edìa.tr. , n. 2, 1939), st1 1

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SEZI ON E PRATlt:•\

bamb.i ni intor110 ai 12-13 an11i , ricoverati, principaln1ente per tuber coloi&i ossea, in un &"\11alorio marino. Di questi, 118 venn.ero sottopo~ti a tr.attan1enti antirachitici (olio di .feg.ato di inerluzzo, 3 cucchia ini da desBe rt al giorno, o irradiazioni ultraviolette di durata cr escente da 3 a 10 minuti, o irradiazione 'E"in sen 'l'/2 ora al giorno : iJieriodi a lternati d·i 14 g iorni di cura vitan 1inica e atti11ica), 44 se:rvirono da controlli. Durante il l)eriodo di curar da mftà ottobre a fine marzo, i b ambini dei due g ruppi n o11 furono sottoposti ad ·a lcuna cura dentaria . Non si o sse~,,ò n e.i dl1e g·rup pi a]c una co11side revole differenza n€llo svilup po d ~l]a carie d,entaria: si d eve quindi c·o·n cludere da que1ste ricer ch e ch e le cure a ntirachitich e 11011 riescono a con1ba tter e efficacem ente la carie, i)e~· lo n1e110 n ei d enti a con11)iuto svilup])O della coron a . È d a notar.si cl1e n ei inalati di tubercolosi OR·s ea ch e migliorano o g uarif,COrto dura nte la cura sana toriale si può sem pre din1ostr ar e una deposi zion e di sali di cal cio i1 ~ll e ossa : il n1ancato e.ffetto terapeutico a11tirachitico ulla calcificazione d ei d enti non s.i può qtiindi in alcun n10,do a ttrib·u ire a d un 11. d efici en za d i 5ali di calcic e di fosforo . P. 1

MEDICINA SCIENTIFICA Il tasso di vitamina A d el sangue nelle maJnttie di fegato. Secondo le r icer ch·e di 'F . La. eh (J(lin.. Wo ch. , 6 agos to 1938), ri sulte r eb·b e che n elle affezioni pare11cl1iro.atose d el f.egato (cirro1si, ittero ca tarrale) , d ecorrenti con o senz.a ittero, il tasso di vit arr1ina 1\ d el siero è sen sibilmente dirr1inuito ; mentrech è nei Ca$i d 'ittero da occlusio·n e (cal colo-a , n eopla stica), il tasso è 1tormale. 'T al1e r ep erto potreb·b e dunql1e trovare la 511.a i-1ratica a 1)plìca zione n ella diagno,s i differ en ziale di ambedu e i quad1 i morbosi. ~1.

F AB ERI.

. VARIA •

J,' imposta sull'urina. I vespasiani 11anno un 'origine fiscale. Ve~1)a siar10 l.>er ricm l) j re ]e casse d ell 'im per o n 1i n.arciat e d~l vuo to, esco·gitò vari n1ezzi idon ei a s111·e r11erc danar o dal pub blico , e tra l '<l ltr o pen s0 a far co ... l ruire d egli orina t oi i)ubblic i ch e i1-0teva no €Ssere fre1qu·entati solo m f dia nte il pa.ga m cnto di un O'b olo. Sve tonio racconta r h e Tito trovò l 'espedien te poco d eco.r oso e ne fece rin1os tran ze .a V~ ­ S]JR,siano. Que'Sti avreb b e fatto an n us.<\re il pr11110 d a11aro raccolto dall 'i,m1;os1a al g iovane 1'ito , il quale .'\vr ebb e di r lliara to di non sen tirEl nessun odore. ,A ch e Ves pa$ia110 avrebbe escla m.ato : « E1)11ure proviene dall ' urin a » . 1

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[ANNO XLVI, NuM. lOj

NELLA VITA PROFESSIONALE. AMMINISTRAZIONE SANITARIA., Profilassi delle n1alattie infetti,·e. Il l\Iini · tero clell 'In terno (Direzion e Gen. Sanirl à Pubbljca), h a dira1n-1to ai Prefe l ti e al GoYernalor e cli lloma, la segnenle circolare n. 37, i11 d a Ia 7 fclJlJr<'l io 1938-X, 'TI : Duran~.e

il 1938 si è avuta una climinuzione del1'inclice di 1nortalità g·e11er ale ed url abbassam ento d el quoziente ili 111orbili là di talune malattie i11fetli,·e. Questo confor le Yole risultato dovendosi interpretare con·Le jl frutlo cli u11rt cr escente azion e coordi11a ta fra g li organi prep-0sti alla profilassi .. ed all 'assist e11za, dà motivo d i coinpiacimento ed inror ag·gia a fare tutto il po·ssibile per conseguire u11 t1lleriore progresso in così delicato settore della vita clelJa Nazio11e. Il Mi11istero richia ma il per sonale i11ter essamento delle EE. VV. per ottenere dai dipendenti uffici sanitari la r.igorosa osser van za di quanto segue: 1) La denuncia delle· 1nalattie diffusive per servire ai fini profilattici d eve esser e ~atta d 'urgenza, particolarme11te al primo caso, anche se solo wspe.Lto. · 2ì Anche in al lesa cli comple tar e l 'osservazione cli11ica o le indagini per la cliagnosi sicura, si deve provvedere subito ali 'idoneo isolamento d el1'infermo o degli infer1ni, preferibilmente in adatti Is tituti di cura. In confronto di cert,e malattie, co111 e .acl esempio il 111òrbillo, Ja pertosse, la p ar otit e ecc., occorre isolare prontamente i primissimi i11alati anche sospetti. I m edic i curanti devono essere ·s timolati a ritenere come un loro prec iso dovere 11on solo di curare i inalati, ma di insegnare a i fami.lia.ri le r egole p er la razionale assis ten za e profilassi, è di sorvegliar e a ch e esse s ian o applicate . 3) I i11edici devono esser e invitati a fare molto freql1 en Le1nen le e p].'011 tamente rioorso alle prove cli Jabor a lori o. È grande t orto ch e anoor oggi, pltr dis1)onendo1si in ogn i provi11cia di pen attrezzati Laboratori provinciali cl 'igien e e profila·ssi , le ricer cl1e cli lab0r.1to-rio per la diagnosi pronta, ve11gano di freque nte trascl1rale. È questo un altro rnezzo già a d isposi zio11e e che, m eglio impiegato,, a iuter ebbe ad avere migliore su ccesso n ella lotta ~ontro l e l11ala ttie diffus ive. 4) La in1n)''dia ta e rapicla indagine e pidemiolog ica su]l 'origine di u11 a 1nanifestazion.e a carati ere rl iffusivo, è l ' uni('a manier a per pot er giudi·car 0 il n1 ezzo idoneo JJer es t'ln g11ere la cau sa, prima che si diff0nda. 5·) Rii:er care in base a i dati fornili dall 'inchiesta i portatori , avvale11dosi an ch e pe r ques to della -cooperaz ion e rlelle ·sezioni 1nicrograficl1e. È di importanza fondam e t1lé\le vjg ilarli o mantenerli in -O~ ervazion e , con parlirolare riguardo ai mestieri (la loro eserc ita li . 6) Te11ere in con tu111ac ia i conviYe11ti, s.p ecie se l1anno contatti con le colle ttivilà infantili (asili e scuole) , ten endo pre e nti i criteri di massima , che si rias ttmono nel! 'unito prospetto per opportuna norma, cd ~ 1 Regola1nenlo 9 ottobre 192'1 , n. 1981, per la difesa dalle malattie infettive nelle scuole e relative istrl1zio·11i di qt1esta Direzione, è t(l i g rnrt{le i111 portanza eci evit a In e h i trs ura d elle

scuole (con1e troppo spesso si fa, con dubbio be1ìcficio). 7) Le disinfezioni sono utili solo quando sj fanno t empestiva1ne11t e, e sono efficaci e non costano molto se si eseguono con i mezzi che questo Minis tero ha fornito ai Laboratori d'igiene e profilassi di ogni provincia. Oon la Circolare n. 162 del 10 dicembre u. ·s . jl Minis tero ha insistito p ercQ.è presso ogni Labor atorio d 'igiene · e profilassi si . istituisse una sessione profilattica. 8) Quando si ma11ifesta un ca•so di febb.r e tifoide , oltre ad isolare . subito i 'ammalato, ocoorre praticare subito le vaccinazioni specifiche ai coabitanti, ai coinquilini ed a q11elli che comunque hanno rapporti o scambi col malato, oltre alla vigilanza ·sull 'acqua, fognature, ecc. ; an che n ei casi di difterite e di pertosse occorre fare più largo impiegp della vaccino-p·r o·f ilassi nei bambini al disotto di dieci anni, ricordando che per la difterite, per quelli che si sospet ta110 già contagiati, si può, \Simultan eamente alla anatossivaccinazione, eseguire il trattamento sierop·r ofilattico. 9) La Direzion e sanitaria degli Ospedali deve maggiormen te ~igilare sull 'accettazio·n e e sulla di-·s tribuzione d ei malati nei vari reparti e sale di degenza, al fi11e di evitare con la promiscuità dei m alati la trasmisione di con Lagi . Particolare sorvegilan za d eve poi essere J)Osta per disciplinare co11 rigore la visita dei. pare11ti, specie. n ei reparti ove sono ospitati malati infettivi. Le VV. EE. vogliano svolgere continua e personale azione di stimolo e di p er suasione su tutti qucllj ch e po·sso110 t-oncorrere a.d al.Luare le nor111e sopraricoTdate e clisporre che nei rapporti a qucsio l\tlinistero, circa la manifestazione di episodi infettivi, venga data notizia circos~anziata dal! 'azione svolta. Sarà gradito un cortese cenno di ricevuta e di assicurazione. Alla circolar e è alleg·ato un pro·spetto, che riportian10. Periodo contumaciale per esig·enze profilattiche: Febbre t ifoid€ e paratifoide: durata di allontan ainento: p er malattia , 40 giorni dopo la guarig ione clinica; pog.sibilità di p ortatori guariti anche dopo tale t ermine; per convivenza o contatto, 21 giorni, possibilità di forme attenuate, di portatori sani, di diffusione per alimen Li e bevande infetti. Dis·senteria : durata di allontanamento: per malattia, 40 giorni dopo la gt1arigion e clinic~; possibilità di portatori guariti anche dopo tale termine, con particolare frequenza p er fu forma amebica; per convivenza o contatto, 8 g iorni, possibilità di forme attenu at e ; di parl atori sani; di diffusione per indumenti , beva11de od alirrtenti infetti . Vaiuo1o o vaiuolide : per malattia, fino a p erfetta gu arigione clinica; per con vivenza o co~tat­ to, 12 gior11i, possibilità <li forn1e atten u at e (va1uoloide); pericolo grave di diffusione mediante indumenti ed oggetti infettivi. Varicella: per malattia, 15 giorn i dalla g u a.r igion e clinica. Morbillo: per malattia, 15 g iorn i dalla &'uar!g ione clin.ica; per conviven za o coi: tat~ o, l~ g1orn1, possibilit à òi forn1e attent1a te; cl 1 d1ffus1one per i n d u m e 11 l i i 11 f e l l i .


SEZlONE Scarlalli11a: per i11alattj a, 40 g·jo rni dopo l a guarigione clinj ca . Rari c.:asi di contagio a11ch e dopo questo periodo; p er convivenza o co11la lto, 7 giorni, frequenza cli forn1 e atte11uate; pericolo g rave cl i diffusio11c p er inclu111e11 li ed ogge ll i infetti. Difterite, croup, angina dift erica : per malatlia, 40 giorni do·p o la guarigio11 e clini ca; 1)ossibilità di portat'ori gua.ri ti anche cl o1lo t aie termi11e; per co11Yi,·enza o contatto , 7 g·ior11i , possibilit à di forme allentiate ; di diffu·sion e per indum en ti, oggetti Ya ri od alin1enti infet ti. Meningite cerebro SJ)inale cpjdemica: p er malattia , 40 giorni d opo la guarigio11e clinica; possibilità di portatori gu aril'i anche dopo t al e t ermine; per cònYiveuza o contatto, 23 g iorni, }Jossibilit à di forme attenuate; di p o,rtat ori sani; di diffusione a J11ezzo di indumenti di r ece11te inrettati. · Poliomjelilc anteriore acuta: per malattia, quattro se tlima11 c a partire dal mon1 ento in cui è scomparsa la fepbre; per convivenza o contatto, 14 giorni se il p azien le è ·sta lo rico-verato in ospedal e; quattro se ttiman e, se cur~to a domicilio ; possibilità di cliffu·sione anche con le deiezioni deg J i infermi e con g li oggetti da loro contaminati. Pertosse (tosse convulsiva) : per malattia , 21 g iorni dopu la fin e d egli accessi COnYu}s ivj ; per convivenza o co11tatto, 15 g iorni clalla ce ~ nzion e clrl contatto . Influenza: !:>er n1 a]a l lia, 15 g iorni dopo la gu a1 igione clinica . Paro ljt e : per i11alaltia , J5 g iornj clo1)0 Ja g·uarig io11e clinica. OssERVAzro·~f TI peri odo cl i co·n l u1nacia d e j g·11ariti e clei portatori sani può ·st1bordinarsi al r e})e rto degli esa111i di labora torio quando è possibil e e cioè farl o cessar e <lopo 3 cséjrni con sec11t ivi con risultati negal iv] . Tali norme si debhon o appli car e con rigore specialmenle a clifesa d elle col Ic l ti\ i là in fa11tili e {lelle scuole.

Cronaca del movimento corporativo. L'assistenza nel Sindacato uaedici. Ai sensi d ell 'art. 4, ul lin1 0 com ma, d ella legge 3 aprile 1926, n. 563, lo statuto della Cas·sa rli as ~ s lenza del Si11d acato 11azionale dci m edici fu riconosciuto g iuridica1nen le co11 jl ll . D . 14 I ug 1io 1937, n. 1484. Lo s taluto con1prende cinque titoli e cioè: cos titu zione e scopi; iscrizio11e e contribu li ; organi della Cassa; ])atri1nonio socjale, amministrazione, bilanci ; di sposizioni ge n erali. Carat leris ljche essenziali della Ca·ssa sor10 che essa è s trettamente lega ta con l 'am1nin istrazion e del Sir1dacalo nazionale e con g li organi tutori della Confe.derazion e professionisti e dei Ministeri iJ1tercssati: delle Corporaz ioni e d egli Interni. Vi si possono i·scri\'ere, co111e soci, tutti i ra1)1>rcse ntati dei Sindacali fa·scis li dei meòici (art. 3), e il Consiglio dire ttjyo è scelto di preferenza tra i membri del Direttorio del Sindacato stesso (art icolo 6). La Cassa è am1nini s trata g ratuitame nt e e no11 prevede tasse o versan1enti regolari da p arte. d~i ~ uoi iscrjtti: •si era propos to un versamento d1 11r c 30 per rappresentato , versan1ento ch e avrebb1. . a"sicuràlo un 'entrata di oltre un milione ali 'an110 · r~a a tale qu o l azione non s i è a11cora g it1n li Jle; non gravare gli acterenti alla C:assa di \111a

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PRATI C.\

spesa, sia pur esigua e neces ari ssin1 a, oltre agli al lri ,·ersan1en li di natura profe&s jonale '~ sind·a cale. Il fondo d ella Cassa è s tato cos tituit o con ·so111n1 e rilasciale (arl. 14) volontariamente dai medici s tessi, oltre cl1e attraverso gli t1lili <lella ge•stione cle lla rivista di categoria, cc Le F o rze Sanitarie », o il ver sam e nto di 1ne là dei diritti derivali d alla redal ione dei cerlifica Lj m edici. Su ogni certifica to m eclico rila sc ia lo (ecce l t o quelli per non abpienti o per iscritti a e11ti :n1ulualj stici e assis le11ziali) il professionis1a applica u11a marca equivalenle al costo del certificato stes·so: m età d el cos to di tale marca va alla Cassa. Co11 lale in geg11oso sistema non si tassa il cliente di n e sun g ravame speciale, e il medico rilascia, Yolen Ueri, m e là del c·os to di un servizio cl1e g li è s tato g ià paga lo, so tto forn1a di vi sita. Durante il 1938, per l e quaran la l)fO\ i11 cie in ct1i il s is te ma d elle inarclie ·sui ce rtificali fuuzionò i11 m odo t otali Lario , si ebbe u11 gettito di lire 489.148,95. Nel .corrente anno il sis tema si va sempre più diffondendo, 111a la di.r ezione della Cassa s la pen sando acl 111 tri rnezzi p er a·ssicurare ai m edici , oltre ch e un 'a1ssistenza JJronta ~ deci. a, anche 1a possip ili tà cl 'intravedere l 'avyjcinars i di u11a fase previde nz ial e, si a pure m od esta e, ce rto, 11on immin ente. La Cassa dei n1edici al 31 dicembre-XVII J)OssedcYa un capila) e cl i oltre u11 milione in co n lar11 j e tre milioni e mezzo in titoli. Nel 1938, i m edici assistiti furono 554 e furo no e rog·u te so111me })Cr oltre 250 mila li.re. Si tralla cl i cifre 1noclest e, da1a la riluttanza dei profcssion i. li a rivolgere is tanza a lla Cassa, se no11 in cas0 di es tremo bisogno ; 1na tale nobili·ssi1no sen t jmento non deve esser preso co111e termine di confron lo p er t1 n giudizio ch e, al lri111enti, 11on risult erebbe e ntl o. La Cassa d ei tnedici l1a r ecente1nen le chies to cl i Jnutare il su o n o111e in « Istilu lo na zionale di Assist en za» e s i ripropon e cli pol <\r au1ne11lare j f g·e t tito dei suoi ca1)itali a l tra ver so cespi li conti nuatjvi, in n1odo n on solo cl a po ter venire incontro ai bi1sogni dei inedici , 111a a11che di aiutare con borse rli s tudio (ar t. 2) j fjgli d ei inedi ci bisognos i e realjzzare, eve11 LuaJmr,n le, lui le le altre forn1e di assistenza fi110 a giunger e a J)rcstazjoni cc a11ch e di caratter e previdcn1.iale ». 1\1 llo s t a a che nell 'Is ti l u lo nazionale ò i Assis ten za d ei medici pervcn ga110 de i co.nlributi da part e degli interessa li e dei 1erzi , lali da 11oter assict1rare ai i11edici, oltre ch e un aiu to i11 caso di 11ecessi tà , anche una qual s ia·s j for111a di previdenza in ca.so di malattia o di vecchiaia. Cerlo è ch e Ya <lal a lod e agli organizzat ori d ella Cassa dei n1edici •se con 1nezzi così provviden ziali e con ris uJ t~t i ~osì prom e ttenti, sono riusciti a raccoglier e de i fo11di, senza gravare in alcun modo 11è s ul cliente , n è sul cos1o di alcu11 servizio.

CONCORSI. Posti vacanti. Concor si a 14 condott e 111 eùich e ; s tirrendt · L: 8000-10.130 (in corso di destinaz. per Assemi11i) e 4 quinquenni dee.; per alcune condol te indenn . trasp. e incl enn . uff. san. Scad. ore 12' del 29 aprile. Chiedere annunzi . GENOVA. Ospedali Civi li . Assistcn1e in radioloaia e te ra})ia f1sica; s lip . L. 4500; il <:011corso è ri~erYato ai sa11ilari di SP so maschile ; età limite CAGLL\n r.

R. Prefettura. -


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ao n.;

Liloli ccl esa1ni; tas·sa L. 50 . Chied ere avvi so. Rivolger si alla Segret eria (Ospedale di S. ìVf arUno) . ""caci. or e J7 dell '11 aprjlc . IlEG Gio

EMILIA.

Consorr zi o Prov . A nfil u b erc. -

Aiuto medico n el di spen sario prov.; titoli ed esa1ni ; s lip . L . J 2.000 oltre inden11. serv. alt. L. 2 mila; è co n e ntilo il libero eser c. Scad. ore 18 d el 31 marzo. Chied er e a nnuzio . Rivolgersi alla Segre l eri a. ROMA. I stituto Nazi on al e delle _4 .ssicurazioni. Sei pos ti di m edico nel ruolo del Servizio Sanitario ; tit oli ed esami ; scad. or e 12 d el 15 aprile. Non sono a111messe le d onne e g li appartenenti alla razza e})r a jca . Età limile 35 a. Stip. t. 17.169,40 nette; eventuale aggiunta di famig lia. P er informazioni e p er co pie d el b ando di concor so rivolg ersi alla Direz. g ener nle (Servizio Pe r so.11ale , via Sallt1stia11 a 51, Rom a). Rol\rA. tvlinist ero rl ell 'I11t erno . - Il nunì ero dei p os ti messi a concor so p er Jl!.edico provinciale ag·g iunto di seconda c lasse in proYa nell 'amminis lrazion e d ella .Sani là Pubblica , è elevato ad 8 e la scad enza è prorogat a a tutto il 5 marzo. Rol\IA. J"!i nist er o della guerra. Con decr et o 28 genna io 1939, pub])}i ra lo sulla « Gazzetta Ufficial e » n. 38 del 15 febbrai o, è i11det lo , nei ruoli d egJi ufficiali i11 ser vizi o p erm a n e11te effettivo , u 11 ron cor o i)er 1il oli ed e ami a 73 pos ti di t er1en Le ·n1edi co . Le d om a nd e il ei concorrenti , corred a le di 1u tti i clocu11ìen li prescritti, (lOYranno e·sser e presenta le, 11on 011 r e il J 6 a pril e p. Y . , al Co1nand o del <li·stre lto militare cu~ son o effettivi, oppure, se in erYizio mili I are, al Con1ancl o d el Corpo od En Le dal qt1al e d ipe ndono , ov·yero, in tutti gli altri casi , al Co1nando d cl di I r e l lo n ella cui. circoscrizion e ri iedono. I con.corren li r e ide n li a11 'es te r o h anno l 'obblig o di presen lare la don1anda , n el termi11 e sudd etto , alla con1peten le at1 lori t à dipl o1natica o consol ar e . Soci età di Esecut ori di Pie Disposizi.oni . ì\1cd ir o assis lent e presso l '0 sp edale Ps ichi atri-

S1GN A.

co di

1

. Niccolò; prorog a al 15 m a rzo , ore 12. Ospeda li Ci vili Riuniti. -

Aiu1o presso l 'I Li1uto di an a tomia p a tolog·.; e tà limite 35 a. al 22 febbr .; titoli ed esan1i ; a·ssegno an.n uo lire 4800 11011 a u1n en1 a ])il i ; cl1ieèlere an11un zio; tassa L . 50 20. RiYolger si alla Segr e1e ria . ' ' ENEZIA.

Ufficiali medici in servizio nf>ll' A. O. I.

[ .i\N:"IO XL VI , Nul\t. 10J!

(( JL POLICLINrco ))

Con Regio d err eto 8 dic. 1938-X\711 pubblicato n ella « Gazze tta Uffi ciale», ag li ufficiali medici s peciali ti in co11gedo c h e, pre vio accerlamento dell a lor o specializzazion e dn r a rtc d ei con1petenti orga11i lec11ici cl e i l\1ini le ri d ella G u erra, d ella ~1a ri 11 n e d cll 'Aer on a utica second o Ja F orza armata a ll a c1ualc a})pa rt e n gon o, o lt en ga n o c11tro il 30 gi 11g n o 1939- \,~II , il richi a1no in er Yizio per d e~ l i11a1.io ne con1c tali n ell 'Afri ca O rie nt al e Ilalia11 a, con ol)bligo di tre a nni cli effe lli Yn pern1 a n e n za, è t 011ce o t1n f) remio cli lire ventin1ila al 11c tt o d elle r icl uzio n i. Il l)re n1io d i cui sopra è' 1)ngo l)i]e ii1 due r a te: ln p r in1a dopo l 'arri vo n ell a sed e di ser izio d c igna I a nell ' \ fril'n Oric n tale Il al iana; l a · ~ ecor1 d a al

co111pime nto ùel terzo anno di p ern1anenza 11ell 'Afrjca Orientale n1edcsima. La prima rata d el pre111io d eYe essere re li tuita se, per ragioni clisciplir1ari o i11 seguito a do111anda non de termi11ata da 1notivi di salute, venga disposto il ri111patrio prirna del con1pimento di diciotto m esi di effetliYo servizio nell 'Africa Orie11tale Italiana. In caso di morte per cause di servizio prima del c on1pimento del triennio di permanen za n ell'Africa Orientale llaliana, la seconda· rata del premio è dovuta per intero agli eredi del! 'ufficiale. Agli uffi ciali anzide tti sp e lla la licenza ordinaria coloniale sol tanto al corn1)imenlo del trie nnio· di servizio nell 'Africa Orie11ta]e Italiana nella n1i·sura di g iorni 180. R data tSanatoria per i provvLclin1enti adottati dal l\1inistero dell 'Africa Italiana per il tratta111ento econo1ni co degli ufficiali medici specialisti richiamati d al con g ed o e d cs ljnati come tali n ell '.t\.frictl Orientale Italian a a11leriorme11te alla puJJhlicnzion c del presente decre to .

Borse di studio. Rorse cli studi o della Direz. Gen. San.. Pubbl.

11 ìvlinis tro clell 'In I erno (Direz . G e11 . San. Pubbl .) 11a ba11<lito un con corso p er titoli , p er il conferin1e11 to ai rn edi ci cl1irl1rg hi di n. 12 b or se di s tudio , p er lln tiroc inio di addeslra1nent o 11ella lotta contro la tuber col osi e di n . 15 borse di studio, J)Cr tin tiroc inio di add es lran1en I o n ella lot ta con t r o i tt1rnori 11ìaligni, d ella durat a di m ei 3. L 'an1n1011 tare di ci asc una borsa sar à cli L. 6000 e di L. 3000 a seco11da che il tiroc inio Yerr à eff~ttuato presso u11 i stitu lo all'Est ero OYYero presso un i stituto clel Regno. Sono a mmes·si al concorso i cittadini it aliani abilitati all'esercizio della meòicin a e cl1irurgia , i quali iano adde tti a istituzioni e serYizi contro la tubercolosi o il ca n cro o , comunque, dimostrino di po•ssedere una speciale preparazione ri spettivament e nelle inaterie an zide tte. Le borse sono conferite ai primi gradu a1i ri sultanti da due distinte graduatori3 for111ulate dalle com1ni ssioni giudicatrici, di cui al decreto ministeriale 31 ottobre 1937-XVI sopra citalo. I . 'a·s pira11tf\ alla concessione di borsa di tudio dovrà far pe rvenire al Mini st ero del] 'Interno (Dir ez . Gen . San. Pup])]. ) non oltre il 30 aprile 1939-XVIJ clo1na11da in carta l egale da L. 6 conten ente Ja indi cazione cl cl domi cilio e corredata d ei documenti . Il bando di concorso è pubblicato nell n Gazzella Ufficial e Ci el 3 febbraio J939-X'' JI.

Concorsi a premio. I stit n to Ortopedi co Rizzol;.

E ape rt o il con cor so al premio « l Jn1berl o I

»,

di l ... 3500 ; Yerrh a scg11 ato, secondo il d eli})erato èl el Con siglio ProYin cial e di Bologna , e< all a n1ig lio re oper a od inYen zion e o rtopedica». Al concorso po ~ on o pre11de rc part e m edi ci itali a ni e s tra ni eri . Le m odnliln d el co11cor so e (lell 'a·s-segnaz ion e d el pre1nio son o fi ssat e da apposito r egol am e nlo, c he sa rà inYia lo a chi i1e facci a richies ta . I .. a d o n1 a H<l a di ron co r~ o d oYrh esser e r iYo lt a al Prc ide11t r d cll 'l . tilul o fiizzoJi , in Bologn a. Scn<l . 31 clicen11Jr e 1939-XVJJJ .


1t\.N!';O XL , .I,

1

101

NlJl\I.

SEZIONE PRA1'1C1\

•MOMINE PROMOZIONI ED ONORIFICENZE B stato nominato il uuovo Dire tt orio dell'Accadc111i :\Iodica Lorn})ar.rla })e r gli anui accadenliC'i J938-39 e 1939-40 i1el]e }Jer ~ one di: S. E. prof. P. llondor1i, presidente; prof. L. Zoja, vice presidente; proi. V. Ma ssarolti, segretario; prof. A. Vinaj , ·<·co11on10-cassiere; proff. C. Basli11i, G. Morone, C. Vercesi, inembri. 1

L 'Accademia di medicin a di Parigi ha eletto n1e1nbro ordinario il dolt. Pag11iez di Parigi ; rnembri associati stra11ieri il prof. ~f. Ca·s1 ex di Buenos Aires e il J>rof. P. Nolf di Bruxelles; corrispo11den ti nazionali il <lott. Gallavardin di Lione e il proi. Pautrier di Strasburgo. Il prof. Francesco Spirito, ordi11ario di clinica .os letrico-gi11ccologica, è i1on1i11alo preside della Jiacoltà medica di Siena. Il prof. Giuseppe Aiello è i11('arica lo de11 'in se_g·11amento della m edicina d el la ''oro nell 'Univer~ ità di Ferrara. --

Per l'esercizio sanitario nell'Africa Orientale Italiano e nelle Colonie, tenere pres~nte l'indispensabile Vademecum:

Dott. ROMOLO RIBOLLA

Medico diplomato

della Marina Mercantile

MEDICINA TROPICALE E IGIENE MARINARA MANUALE TEORitJO-P RATlCO PER I MEDIO! Riportiamo le conclusi on i di uno dei tanti giudizi ~~ pressi dalla stampa consorella, su · questo libro del Rif•OLLA:

del RIBOLLA chiaro, bene informato, do· • vrebbe far parte indispensabile del bagaglio di chi dovrà eser• • citare la professione sanitaria a bordo e nei paeai tropicali: e esso e una vera piccola enciclopedia che sola può bastare a tutte e le· necessità del medico, di cui sarà guida fedele e sicura ». (Da Ann. Med . Nav. e Col. a. XXXIII, voi. Il, f. y,yJ). F. L. C. « ... Queste Manuale

Volume di p_agg. XVI-491, con 39 figure intercalate nel testo. Prezzo L. 5 2 , più le spese postali di spedizione. Per gli abbonati al 11 l'oliclini co )) od a qualsiaei dei quattro nostri Periodici, sole L. 4 7 franco di porto i n Italia, Impero e Colonie. Per l'Estero L . 5 O. 1

Ricordiamo aacbe· l'interessante pubblloazloae :

Prof. CARLO BASILE

Diplomato in medicina tropicale al Royal College of Phisicians a. Surgeons (Lon&ra) - Libero docente in Parassitologia nella R. Università di Roma.

Diagnostica delle malattie parassitarie Prefazione del Prof. V . ASCOLI. Riportiamo un brano di giudizio espresso dalla stMilpa medica italiana su ques to Manuale: « L'alta competenza dell'A. si riflette su tutta l'opera. Scrivendo per i medici, egli si è limitato alle nozioni che li interessano, cioè ai parassiti più importanti per IR patologia umaua e si è lasciato guidare unicamente daJl'importanza pratica legata ad ogni capitolo. La praticità è le scopo da cui nulla lo svia: elimina citazioni, dissértat,ioni, dottrine: si attiene ai fatti. Varie tabelle condensano e sistemano le nozioni esposte. Il lavoro è corredato di abbondanti e dimostrative illustrazioni, in parte schematiche, molto originali. Esso riunisce tutte le condizioni per renderai utile : e nessun medico colto dovrebbe privarsene. Netla tecnica dell'allestimento editoriale non è stata trascurata ness~na spesa. Una lode va alla coraggiosa Casa Editrice Poai ». (Da Annali d' Igiene, Roma) Volume di pagg. XII-262, con 18 tavole nel testo e 21

figure intercalate, più 2 tavole a colori fuori testo. P;rezzo L. 2 8. Per gli abbonati al (( Policlinico ,, od a qualsiasi dei quattro nostri Period•ici, sole L. 2 5. 5 O franco di p.orto in Italia, I1nper-0 e Colonie. Per l'Estero L. 2 7. -

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Inviare Vaglia Postale o Ohèqiue Bancario alla Ditta LUIGI POZZI, editore, Via Sistina 14, ROMA .

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NOSTRE CORRISPONDENZE Da Varsavia.

lf prof.• GBefano Boschi all'Università di Varsavia •

Invitato clalln l1'aco1 là cli Medici11a di Varsavia, il prof. Boschi 11n ler1uto una confere11za nell 'Aula Mctgna <li quella lJ niversità il giorno 18 febbraio sulle inoclern e cure delle malattie to•ssi11fe1tiYe croniche d el ::;i tema nervoso. La conferenza - su sci lò nell 'i11signe uditorio, composto massi111a1nenle dai professori della Facoltà di Medic in a, il pj"l1 vivo intere·ssamento. La sera la Facoltà offer-·e a] neurologo ilalia110 un banchetto all'Hotel Europejski. Gli porse u11 alato salu lo il prof. Lauber e sprimendo di vedere nella visita del 1)rof. Boschi il simbolo di un.a intensificazione avvenire dei rap1)orti fra iVIedicina ilalia11a e Medicina polacca. Un tè fu offerto i11 011ore clell 'ospite clo111e11ica 19. Lunedì 20, alle ore 20, eblJe luogo una seconda conferenza del 1)rof. Boschi . Fu perciò indetta un 'adunanza solerl11e - con unico oggetto la confere11za - delle tre società scientifiche riu11ite: quella di Medicina Generale, quella di Psi.Chiatria e quella di Neurologia . Il j)rof. Boschi parlò festeggiati·ssimo :- sul concel Lo di neuro-artritismo e sulla (sua cura. Alle varie manifestazio11i fu invitato e presenziò il prof. Gì0vanni Soglian, direttore dell 'Istiluto italiano di cultura ed insegnante di le tteratura italiana all'Università di Varsavia . S. 1

NOTIZIE DIVERSE 9a Conferenza internazionale contro la tt1berco· lo si. Lo X [ Confere11za del! 'Unione inlernazionale contro la tubercolosi, il cui segrelariato perma11enle trovasi a Parigi (J)oulevarcl Sain l-l\ilich el 66 ; segretario ger1eralc: prof. Fernand Bazançon), si riunirà a Berlino dal 16 al 20 settembre 1939, ·5ott.o la presidenza del dott. Olio Walter. La discu ssione sarà limitata a 3 arg·ome11ti pri11<'ipali : teina clinico : « Il problema deIla virulen za del bacillo di Kocb », r elatori generali: doll. A. Boquet (Francia) e dolt. A. Saenz (Uruguay); t ema JJiol og·iro. cc L ·i11 leresse cl egli csa1ni s istematici per la r icerca della t ul)ercolosi nei soggetti ollre i 15 an11i », relato·r e generale: doll. H. Braeuning (Germania); lema social e: « La riabilitazione dei tuber colo lici al lavoro », r el atori gen erali: ,S ir P enclrill Varrier Jones (Inghilterrn) e dolt. E. Bach1na11n (Svizzera). Dei r elatori aggiunti, indicati in anticipo in base ad un elen<:o presentato dai 43 Stati n1 c1nbrì dell'Unione, apriranno la discussione s u c ia·scuna delle questioni iscritte all 'ordine del g iorno. Essi sono: tema biologico: Germania - prof. Bruno Lange; Danimarca - dott. K. A. Jensen ; Stati Uni li - dott. J(enne lh C. Smithbur11; Ing hilterra - dott. A. Stanley Griffiths e dot t. Wil1iam ~r. Munro; Italia - prof. B. Besta e Clott. C. Cattaneo; Polonia - dott. Skibinski; Portogallo dott. Alberto Carvalho e doll. Cé.lrlos ' 7idal ; Jugoslavia - prof. J. Ne<lelkovitch . Tema clinico: Argentina - prof. G. Araoz Al faro. e nr. R. A. Vae:carezza; Stati Uniti - dolt. Willard B. Soper; F111landia - Clott. Toivo l~ llilà ; 11'rancia - dott. P. Braun


.. « IL POLICLINICO »

e d ol l. J\ . Courcou x; I11 g l1illerra - d olt . F. R. Heaf; 1Lali a - p1oì. G. Cos la nl111i. Norvegia - dotl . H. J. Us lvedt ; Jugoslavia - prof. F. Tch opulitch . Tema socia le: Ger1nania - dott. Dorn; Belgio - d ott. G. Der ch eid; lati Uniti - dolt. Ke11 non IJunkam; Francia - d o t l. L. G11 i11 arù e doll. Etienne Ber11ard; ll alj a - prof. F. Bocch e lti e prof. F. P arodi; ()la11<la - (l oLL. W. Bronkhorsl. Il Comi Lato -di organizzazione d ella Conferenza ha }) r eparato un prog ramm.a attrac n Le di riceYi111en li e <li escursio11i , g ra zie al quale i congressi•s l i po.l rari n o ,·i sitar0 l e principali cillà germaniche e Jne llersi al corrente d elle opere sociali a1nn1 irev·o li r ealizlate da quello Stat o . I m emJ:>ri dell 'Unione int-er11azionale so11 0 invita Li alla Conferer1za e so110 esenli d a og11i pesa rl i i. cri zi011e. Essi so110 ])regali di far g iu11gere la l oro ad e;.: ione, sia J)Cf m ezzo d el loro G.r>verno o rl ell a l oro A ... sociazione nazional e, sia diretta111en Le al •C on1ilat o d 'organizzazione della Confer e11za all 'indiriLzo seguente: Konferenzl eilung d er XI. Ko nferenz d er internatio11al en Vereinigung zur Bekampfun g d er Tuberkulose - Be rlin , W . 62 Einemstra·sse 11. Coloro ch e n o11 son o membri dell 'Unione e ch e d c . . id crano jscr iYer si corne (( n1embri d ella Co11fcrcnzn » d eY0110 jnviare l a• loro d o111a11da nccom })agna ta cla u11a quota cli 20 RM. e elusivamente J)er L'inlermecliario d ella Fecleraz io1le Italian a Nazion ul e Fascista per l a lolla con lro l a ttLber colosi, Via Nazion ale 200, Ro1n a . I membri tl ella fa1nig·lia d ei co11gressi sti po· I r a nn o godere d egli st essi b e11efici dei par1ecipa11ti regolarmen le i scritti p aga11no u11a CJuota di 12 RM . Ai con g r e si'sti no11 t ecl e•schi sarà con ce a una riduzionr> d el 60 % sulle tariffe delle ferroYie tedesch e .

4:° Congresso nazionale di radiobiologia. Sollo l a pres idenza onoraria di S. E. Vallauri ed effe tli Ya del prof. Po11zio, presidente d cl Comitato ordinato.i·e, Ye rrà t enuto a Torino (d opo cl1e, il 27 magg io, avrà aYu lo luogo la Riunion e an11ual c del Co·m itato in ler11azionale d ella luce), il IV Congresso Nazionale di Radiobio.Jogia. Alla seduta inaugural e (28 lnaggio) il Ra'Setti t err à una confer enza sulle applicazioni biologiche delle so·s tanze r adioa tlive. Seg11iranno le r elazioni su : d osin1etria e posol ogia radiologiche. Azione biologica delle radiazi oni (Pug n o-Veno11i) ; Il problema d ella dos imetria in biologia (Fricdrich ) ; Dose incide nte e dose em er gente (Bellucci); principi e r eali zzazioni di posolog i a i11 a ltin o e eli o terapia. Nella ·cconda eduta (29 lnaggio) i terranno l e relazio11i di R adiobiol ogia: Azione d el ritmo di irradiazione i1ella fun zione d ei raggi roentgen (Hol thuisen ) ; Le Ièggi essen zi ali e le conqui·sle r ecen li rlcla folopnlologia (J ausion) ; F asi e ritmi 11 clle reazioni rad iobiologich c (Mila11i) ; radiosen. ibil i là ò ei bla s tom i in rapporto al loro t essu lo di 1na lricc (Paltrinieri e Gal avo tti) . Su ccessivamcn le , arnnno volte altre r el azioni rli r adiobioJ~l et lrofi iologia delle lln ità funzionali logia: (Ilc:'rgami); Sta io altuale della questione clell 'effrllo Gur,Yilsch (Ca·staldi); Studio con i raggi rocn lgc11 e co11 raggi di el ettror1i d ei sis le1ni colull 'azion e loidali (CaYa llaro) ; :iuoYe indagini biolog jca degli ultrasu o'Tli (C.On te e Delorenzi). on Yi saranno con1unicazioni , ma correl azioni alle relnzio11i. 11er incarico e inYito del Pres i<lc11l t' clrl C:on1i lalo Orninatore.

[A~No XL VI, NuM.

IOJ

Corso di r<rvisione sul servizio sanitario militare. Tl ~inistero dell a ~uerra h~ disposto anche per qucs l a11no lo SYolg 1111ento d1 un « Cor.so infor111at iYo ·sul servizio a nila rio in g u erra ». Con circol ar e del 18 gennaio so110 s tate impartite l e di·11os~zioni r ela liYe. L 'organ izzazior1 e e l 'alta sorYegl1a n za dei cor si o n o d evolute ai comandi di Corpo d 'Ar!11a t.a ; .le . cl i. . J)~sj zi oni, esecuti,·e spett~no alle .D1~ez1~n1 dt 1san1t à di C. d 'A., su diretl1,-e della D1rez1 011 ~ g·e11eralc di sanità militare. I cor si si s.vol gera111lo })r csso g·l i o·spedali militari ch e sono cen tri di mobili tazione· cadr anno i11 1narzo-a~ri.le e avranno l a durata' di tre giorni con se.c ut1Y1 ;. se 1:1~ fara11n o due turni (n ella co11 sjcler az1one di fac1l1tare la frequen za ai medici co11. ?oL li); vi parteciper an110 ufficjali delle categorie in congedo e medici ciYili (preferibilmente che non abbia.no frequen la to il cor~o del 1938). Ai freque~ta~or1 .del ~ors~ v~rra11no rimborsate le spese d1 v1agg1 o r1lasc1a t1 .. co11lrini di yjaggio i11 ia classe. I medici ciYi]i per la durata d el cor so saranno autorizzali a conYiYere é.ll a men sa del presidio.

Corsi di perfezionamento e di aggiornan1ento. Nel mese cl i 1naggi o i1. Y. aYrà luogo nelle RR . Cliniche e 11egli OSJ)Ccl ali di Ro1na un corso cli ugg-iorname11 lo per medicj in Medj cina , Chirurg ia, Dermosifilopa tica, OculL Lica, Ost etricia e Pediatria, tent1Lo d ai ri :,pC' ltiYi Djrettori delle RR . Clini~he, d ei RR. Is titu ti cli Patologia , e òa alcuni Uberi docenti pri111ari degli Osp ed ali di Roma. Il cor so, ch e sar à e mjn en ten1e11t e pratico avrà inizio il 1° 1naggio e durerà fino al 31 inaggio. Per averne il programm a dettagliato - ch e •s arà pubblicat o quanto prim a - rivolger si alla Seg r eteria d ella Scuola P oliclinico Umberto I. A11che que t 'a11110, per iniziativa d ell'Istitut o <li Studi Scientifico Pratici sulla Tubercolosi e e ·sol lo il Patronato d el Consorzio Antituber colare, verrà t enuto - p er i m edici - il con sueto Corso Cel ere di Perfezionamento n ella Patologia , Clinica e P.rofila•ss.i della M alatti e Tubercolari. Il Corso avrà l a durat a <li 30 g io.rni - dal 24 aprile al 24 ma gg·io 1939-XVII - e sarà diretto dal prof. ·sen. Edoardo Maragliano e dal prof. G iuseppe Sabatini, coadiuvati d a professori d ella Facoltà Medica cli Genova e di altre Facoltà Me.dich e d el Regno. Tutti i l aureati in med jci11 a possono parteci• parvi. Poich è il numer o d egli iscrilli è limitato, i m edici ch e ò esiderano di p artrcipare al Corso, sono pregati di farn e pron lamen le domanda. Il Corso ha l11ogo presso l a Scuola di Tisiologia d ella R. J]niver~ i1 à di Geno,·a, sita n ell 'Osp edalP dì •San Mar lin o d ' Albaro . Vi sar a nno tra ttati pratican1ente tutti gli argo1nen ti r el ativi alla p a tolog ia, alla diagno•s i · ed all a cura d elle mala ttie tubercol ari. Alla fine d el CA>rso i medi ci ch e 10 d esiderano , sa.r anno ammessi ad u11 esa rn e, superato il quale sar à rilasciato lor o un apposi lo Diploma. Le d om ande - in rn rt a libera - devono esser e indirizzale alla Direzion e dell'Istituto di Studi Scientifico-Pra lici ... ulla Tubercolosi , Genova, \ "ia Balilla 1. Nella R. Un iver ilà degli lucli (( Benito Mu solini » d i Bari, conforme le di posizioni ministeriali dal 16 maggio al 14 g it1gno corrente anno


[ANNO

XLVI, Nuì\r. 10 I

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SEZl ONE PHATIC.'.

sarà svol lo, sotto l a direzione d el prof . .Sa11giorgi, un corso di cultura di igiene scolastica p er soli laureati in m edicina e chirurg ia. Tassa di i scrizione L. 200. Alla fin e d el cor so ·sarà rila1"'cia lo un diploma a coloro ch e supereranno i r el a tivi esami. Essendo il nun1 er o d ei parlecipanti limitato, le domande sar a11no accolte in ordine di precedenza e non oltre il 10 maggio p. v. Per c hiari1neJJti rivolgersi alla Segr eleria dell a F acolt à di Medicina e Chir11rgia.

.ili' Accademia Lancisiana di Roma. La consueta relazione annuale di medicina è stata quest 'anno affid at a, dalla Presidenza del1'Accademia Lancisia11a, al prof. Parlavecchio, m edico primario d egli O sp edali di Roma, il quale, alla presenza cli numeroso uditorio e d elle più alte autorità mediche della Capital e, ha parlato sul t ema: « Itteri, con J)arli col ar e riguardo al loro trattamento ». Il r elatore h a riassunto n ello sue linee principali l ' importante argomento, d a lui ampiamente SYolto n el t est o della r el azion e che Yerrà pubblicata 11 egli Atti d ell 'Accad emia. Ha nno pre·so par'l e all a disc ussione i professori ~1 argarucci e Lucl1eri11i .

Riti 11niversitari. All 'Univer sit à cli Ro111 a il 29 gennaio, prese11li il Segretario clel Partito cd altri Gerarchi, furono solennem ente con segnale le lauree ad h onorem in 1ne1noria cl egli studenti cadu li g loriosamente per la cau sa d ella lipertà e della civiltà in Spagna. Con altro solen11 e rito g li allievi ufficiali d ella IV Legion e UniYer itari a Roman a « Benito Mussolini », cl1e partecipano al I Corso, hanno ricevuto, m adrina l a piccola Anna Maria figlia del Duce, la loro fiamma intitolata al nome d ell 'eroico Giorgio ~1accagno, caduto in terra di Spagna . Il Segretario d el Partito ha poi proceduto alla consegna delle ricompense al valor militare agli ufficiali d ella IV L egione, tra cui fu d ecorato con medaglia di bron zo il seniore 1nedico Barbera.

Core termali. Sono s tate concordat e anche per il 1939 le fa ci1it azioni p er soggiorni ùi cure t ermali <li c ui potranno fruire (perman entemente in qualsiasi pQriodo dell 'anno) gli ufficiali in congedo iscritti all'U11uci ea i dopolavoristi nonch è i . rispettivi fam iliari (anc h e se i sol atamente dal t esserato). Con una quota fi·stSa di L. 790, compre11 cl e nt c p er 15 g iorni afloggio (neg li Alberghi inlerni d eg li Stabilimenti termali), cura idropinica o fangosudoterapica (in rag ione di un servizio ul g· iorno ])ianch eria compresa), vi lto (colazione e due pasti giornalieri con vino) visite rnediche di ingresso e fine cura); tassa di sogg iorno e percen lnnle cl i servizio, si fruirà del viaggio gratuit o in 3a classe a tariffa t ermale, andata-ritorno da qual siasi loca lità del R egno e p er qualunque s ia ]a ~ !azion e t e rmale ·scelta fra le segue nti: Albano, Chia11 ciano, Ischia e Pozzuoli (Napoli) . Magg iori dettagli posso.n o ottenersi richi edendo I 'apposi lo prog ran1ma alla ca1nera la Ca lerir1a Del leani, via Marc'Aurelio 43, Roma , dirigente lo speciale servizio di affluenza a facilitazione per tutte e quattro le indicate stazioni termali , o ppure consult ando il programma presso g li orga ni provinciali tlell 'U.N.U.C.I . e d ell'O.N .D.

Un po' dovunque. Bruxell es-Médi.r al » l1a J)Ul>hli ca lo un nun1 cr o sp eciale, d edica lo alle G iornat e 1ncdiche cl i Bru xell es del 16-20 a1Jrile 1938. Cons ta di 84 pag in e cd è copiosamente illustra lo. cc

All 'U11iversi Là Cat lol ica dcl Sacro Cuore, Jla<l re Agostino Gemelli ba i11a u g u ra lo il Cor so di c ul l u ra di psicolecnica d el l aYoro , i Lituilo presso l 'U nivcr sj tà d a 1 n1ini stro d ell ' Educazion e 11azionn1e, d 'accordo con i ~Ii11i ~ leri d ell a Guerra, cl elle Co1nu n icazioni e delle Corporaz ioni. Ha svol lo il tema « I~ a psicotecnica al serYi zio d cll 'au la rcl1ia d ell a Na• z1one ». Il prof. In gYar <li 1S lorco11na b a con cr e la lo il progetto di un ospeda le sull e riYe .del ì\tl ar c Medil crra11eo, per gli scandinavi in ge11ere e per gli sYe<lesi in p nr licol ar e, colpiti da affezio11i r e uma li che cr onicl1c . E sso aYr eJJb e un a sessan li11a cli p-0s li-le tto. Nel Trentino, nel Ora, un a famig li.a di 12 l>erson e è rima·s la aYveJenata <la u11 p asti.ccio i11 c ui accid entalme nte er a stato aggrega I o clell 'arse11int o di pjon1bo ; sono morti due dei compon enti _

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Nel Cam e run , a 1-aoundé , è s ta t o erett o un m o nume nto alla m em ori a d el dott. J amol, che e])ÙC a svol ger e in ten sa opera di assis ten za in fa Yore deg li indige11i. La cerimonia inaug urale epùe lu og·o il 17 ge11naio, presenti il }Jrof. P as le11r Valle ry-Rado t per l 'Accademia di m edicina cli P arig i , il gover11a t ore gen e r ale ed altre person alità. 1~ra i di scor si Ye ne fu uno in lingua indigena, da parte di un rappresentante degl 'indigeni . J~bb e luog o una grandiosa ·sfilata . Il monumen to sor g·e avanti la 1\{a te rnità. Il sen. Raffaele Bas tianelli, commissario ininist eriale d el Sindacato nazionale dei medici , ha tenuto rapporlo , in Cosenza, ai direttori d ei Sindacati di 14 Province d ell 'Italia m eridion al e. Alla fine d ella riunione, i convenuti si r ecarono a deporre una corona di alloro al Sacrario dei Cadu li alla Casa Littoria « Michele Bianchi ». Nel salone dei convegni della secolare Accademia cosentina , 1si è poi. ·svolta la solenne cerimonia d ella con segna d el diploma di socio on or ario al sen. Bastianelli. Il presidente d ell 'Accade mia on. Amedeo Perna ha pronunciato el eYate parole; ba risposto il sen. Bastianelli. Il prof. Vincen zo Aloi, dire ttor e. d ell 'Osp~dale civile di Catan zaro, ha t enuto p er 11 corso d1 agg ior11am.ento ai medici condotti d ella provincia, una co11ferenza sul 1e111a : « La cura chirurgica degli storpi e d ei. rachitici ». Il p eriodico cc Difesa sociale >> h a .pubbli~ato due numeri unici: « Cure idro-termali per i lavoratori » (dicembre 1938) e « Lavoro sanatoriale e post-sanatoriale d ei tuber colotici » (genn aio 1939) ; con stano risp~ttivamente di pp . 174 e 138 e isono ricchi di contributi e di documentazioni e 0110 b ene e copiosamente illustrati. Il com<tndante della M.V .S. N. d ell 'A.0.I . , luogotencn1e g enerale Passerone, ha dispos to l 'inquadramento dei m edici dell 'A.O.I. Il d o lt. Giu·seppe Mig liori110, ispett or e sanitario d elle F errovie a Palermo, ci ha pregato di far noto ch e egli nulla ha in comun e col dott . Salv~­ lor e Migliorino, di cui riferimmo n el n . 2 (p. 96).


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« JL POLICLINICO »

[Ax!'\o XL' ' I, Nul\t. 10]

lia ch 3 h a impos tato il problerna e che ha contribuilo a preparare il 111era,·iglioso movin1ento odierno i11 ques lo can1po. Egli ha svollo 011era 11otevole anche nell 'organizzazio11e clella lotta antitubercolare . Il l?errannini lascia lln olti1uo Pro11luario di 1nedicina inlerna e una riusciti·ssin1a Epitome di j)alologia speciale medica ad u so dei medici pra1ici, due pubblicazioni che ha uno ottenuto · larg hissin10 successo. Il suo Yolume sulle rivendicazioni mediche italiane, opera di sano patriot ti~mo, è condotto .con un senso di nlis u.ra, che con tribuisce a co11ferirgli efficacia dimostrativa. Il Ferranni11i si era avviato alla carriera universitaria: nel 1907 fu nominato professore titolare di patologia medica e clinica propedeutica a Can1erino. Si trattava di urt i11izio: no11 ·sareLbero manca le altre affermazioni; ma egli preferì di ri11unziare a quella via. Stabilitosi a Napoli, non abbandonò l 'insegi1amento e furono m olto frequentati i 1suoi cor si liberi. Formatosi ed allenatosi alla sct1ola cli valorosi maestri, co·sì in Italia come all ' Eslero, il Ferran11ir1i si legò soprattulto al Ru1nmo, suo co11 terrar1eo (di Benevento) e poi suo con g iu11to. Ne fu di scepolo e pres to .collaboratore. Verso il Run1mo 1nanifestò sempre una devozione illimitata e quas i religiosa . Chiamato dal Rummo n ella famiglia redazio11ale della « Riform a Medica >>, il l~erra1111ir1i fece del g iornalismo n1edico un 'arte Yiva e vibrante. Co11lribuì a tenere allo ed a rafforzare il pre·s tigio di quel periodico. Nel plasmare la inatP,ria giornalis tica, egli sapeva con lem i)erar e il senso dell 'a ltualilà col ·se11 so critico . È stato u110 degli spi.riti pii1 el etti che abbiano onorato il nos tro giornalismo medico. Alcune d elle su e qualità si rivelava110 sovralutto agli intimi e lo facevano amm irare ecl an1nre . Erano l 'entusiasmo e l 'ardore del lavo ro, la modestia cffeltiva e - qualità dominante - la rettitudine : la sua vita fu severamente e cos t antcn1ente orie11tata verso la probità. L . VERNEY. 1

Il prof. ANDREA FoonANNJNI, spentos i a Napoli in lQ l à di 74 ann i, ha sapulo co11temperare n1olteplici attività: maes tro di g ior11alismo medico, 1)a tologo di valore, pioniere della medicina sociale .

1

La « s inclrome di F erranni11i » ba s terebbe ud ;a lt e Lare l a su a capacità di osservazione e di sirlt esi. Probabilmente ques ta forma morboisa, da lui <.l iffcr en ziata e jndividua la col nom e di cc angioipoto11ia cos tituzio11a1e », 11a u11'importanza non a11·COra valutata appien o. Altri s tudi e rilievi del Ferr an11ini rj g11ardaron o il compito d el cloruro di sodio n el rican1}Jio idrico (egli precedette Widal 11ella co ncczio11 e ùe Jle 11efri ti cloruremiche) , l ' ul ilizzazior1 e del 1evulas io nel diabe te, l 'opoterapia gastrica, l a fun zion alità d el cuore ma1alo, ecc. (.J.ià dal 1929 il F errar1nini preconizzava 1'ir1 crem ento dcll0 Colo ni e di Yacanza , in una monogra-

Indice alfabetico per materie. •

Ame}Jjasi a Ca tan ia . . . . . . . . . Pag·. 455 )) .'1 nimi nislraz. sa11i La ria . . . . . . . 460 Bac illi cliflerici: porta torj di- ; s teri)} lizzazion e median le i r. \. . . . . . . 438 )) BiJJliografia . . . . . . . . . . . . . . 445 Bronchi te cronj ca 1>urulc1 1la : p a lcu )) 456 r ella n ello ·1)ulo . . . . . . . · · · · )) 433 'Calcagno: Apofi s i })Ost. : cl i. . t roii a . . . )) Colccis lo-cinesi : fa l tore p an cr ea ti co . 425 )) 451 Corde Yocali : paralisi . . . . . . . . . )) Cronaca del movi1nento cOrfJo ra l . . . 461 Dc11li: rj ca111bio dello s111alt o e profi)) la. si d ell a carie . . . . . . . . . . . 459 )) 459 ~~cl1 in ococco alYeolare: diag n osi • • )) l11forluni eia e10tlrir ità .. . . 452 • • T11lo s ica1.. collcl li' a a bo r<lo cli un )) sommcrg i1Jile . . . . . . . . . . . . 453

Mortalità infantile n el prin10 biennio di vita . . . . . . . . . . . . . . . Pag. Noduli di Gamna: ricer che . . . . . . )) Novocaina: infiltraz. di - nei flemmor1i faringo-ton sillari e nelle otomastoidi ti . . . . . . . . . . . . . )) )) Pleuriti 11on tuber col ari dei cirrotici )) Psichici : tipi . . . . . . . . . . . )) Tub~rcolosi : costituzione e - · . . . Tubercol osi delle grandi sierose : me)) toclo Gilbert . . . . . . . . . . . . Tul)ercolosi vertepr. cervic. : innesti ossei . . . . . . . . . . . . . . . . )) Tumore del midollo, operato e g ua)) ri Lo . . . · · · · · · · · · · · · · · VIOLA G. . ............. . )) Vitami11a A del sa11gue nelle malattie )) di fega to . . . . . . . . . . . . . .

441 455

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C. FnucoN1, I\ed. capo. Rom a,

~tab.

Tip. Armani di M. Co11rrier


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Auo XLVI, 13 Marzo 1939

''IL POLICLINICO

PERIODIOO

DI

MEDJOINA

CHIRURGIA

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Sezione Pratica N. 11

IGIENE

(VOLUMI N. 41, 42 I, 4211, 43, 44 DELLA COLLANA MANUALI DEL ''POLICLINICO ,,) OPERA DEDICATA AL MAESTRO NEL SUO X.XX ANNO D. INSEGNAMENTO DAGLI ALLIEVI ASCOLI M. ROMA - BAGGIO G. CAGLIARI - BIANCHINI A. ROMA - BRANCATI R. PARl\tA - CERMENATI A. IERAi\10 - CHIASSERINI A. ROMA - CRAINZ s. ROMA - DOMINICI L. PERUGIA - FERRERI G. PERUGIA - GHIRON V. ROMA - GUSSIO s. CATANIA - JURA V. ROMA - LOZZI V. ROMA - MARINO-ZUCO c. BOMA - MATRONOLA G. ROMA ---. l\irINGAZZINI E. ROMA - PACETTO G. ROMA ·- PAGGI B. ROMA STEFANINI p. ROMA - V ALDONI p. ROMA.

PROSPETTO DELLA MATERIA TRATTATA NELL'OPERA VOLUME PRIMO. 1. Anestesie e anestetici - Prof. V. Ghiron, Roma. 2.lnfezioni chirurgiche in generale e lora cura Prof. V. Jura, Roma. 3. Chirur ~ia dei vasi sanguigni - Prof. V. Gliirort, Roma. 4. Chirurgia dei vasi linfatici e delle ghiandflle linfatiche - Prof. 11 • Ghiron, Roma. 5. Chirurgia delle parti molli degli arti: Pelle e suoi annessi; Sotlol~ ntaneo; Muscoli; Tendini - Prof. G. Pacelto, Roma . G. Chirurgia delle ossa : Generalità; Malattie sistemiche dello scheletro - Prof. P. Valdoni, Roma; Malattie infiammatorie acute e croni 1;he - Prof. v·. Jura, Roma; 'fumori e malattie parassitarie - Prof. R. 13rancati, Parma; Frallure in generale e in particolare _ Prof. ~'. Ghiron, Roma. 7. Malattie scheletriche della crescenza - Prof. C. irlarino-Zuco, Roma. 8. Chirurgia delle artico'azioni: Generalità Prof. P. Valdoni, Roma; Flogosi acute Prof. V. Lozzi, Roma; ~.,logosi croniche e tumori - Prof. P . l' aldoni, Roma; Traumi delle articolazioni eccetto le lus·sazioni l)rof V. Lozzi, lloma; Lussazione in generale e in particolare; Anchilosi e contratture . Prof. ~-'. Ghiro ti, Roma; Malattie di crescenza - Prof. Marino-Zuco, Ron1a, 9. Deformità congenite e acquisite degli. arti Prof. C. J\.larino-Zuco, Roma. 10. L'indagine radiologica in chirurgia - Prof. A. Biancliini, ,. Roma.

VOLilltfE SECONDO (PARTE I). 1. Chirurgia dell'orecchio - Prof. G. Ferreri, Pe· . . rug1a. 2. Chirurgia del naso e de i seni della faccia • Prof. G. Ferreri, ~erugia. 3. Chi~urgia del viso - Prof. S. Gussio, Catania. 4. Chirurgia dei mascellari - Prof. G. Matro1iola, Roma. 5. Chirurgia della bocca e della lingua - Prof. A. Chia.c;.<:erini, Roma; Chirurgia delle ghiandole salivari - Dott. P. Stefanini, B:oma. 6. Chirurgia della faringe e della laringe - Prof. G. Ferreri, Perugia. VOLUME SECONDO (PAnTE Il). 7. Chirurgia del collo: Malformazioni congenite; Malattie infiamn1alorie; Tumori - Prof. P. Valdoni, Roma. 8, Chirurgia della tiroide - Prof. M. Ascoli, Roma; Chirurgia delle paratiroidi - Dott. B. Paggi, · Roma. 9. Chirurgia della mammella - Prof. R . Brancati, Parma. 10. Chirurgia del torace: ~areti toraciche; Media· stino e timo - Dotto toracico; Esofago; Pleura - Polmoni; Cuore, pericardio e grossi vasi; Diafra1nma - Prof. M. Ascoli, Roma. 11. Chirurgia dell'apparato genitale maschile: 'l'esticoli, deferente e scroto - Prof. G. Matronola, Roma; Vescichette seminali; Pene Prof. V. Lozzi, Roma. 12. Chirurgia dell'apparato genitale femminile ~ Dott. A. Cermenati, Teramo.

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Signor LU/01 POZZI, editore - ROMA Avendo preso con.o.scenza di quanto trovasi pitbblicato nel MAN:OALE. DI CHIRURGIA d edicato al Prof. RonERio ALESSANDRI, <la voi edito, come trovasi spec1:fìcato nella · · pagina qui' d"i l ato, mi· impegno, qua l e abb oriat o al v ostro Periodico ..... ................................ . di acquistare una copia della intera opera al . prezzo di sole ~ire Trecentosessanta anzichè di L. 400 da potersi pagare, con un primo acco1ito di lire Cento e le restariti L. 260 mediante dieci rate mensili di L 26 ciascuna sino al completo saldo. Pertanto vi invio ~ontemporaneamente il mio prinio versamento impegnativo di L. 100 .e mi obbligo di pagarvi le ri11ianenti L. 260 iu dieci rate m_e11sili ~i L. 26 ciascu'!'a, col rrimettervi ogni m ese mio relativo Vaglia Postale o Bancario o di versare n_ien.silmente detto importo nel vostro Conto Corrente Postale N. 1/5945, fino alla totale estinzione del a ebito. (Coloro che preferissero ricevere i volumi pubbli~ati in ~a~co ~ravat<:> di . assegno del primo acconto .di L. 100 e delle relative tasse postali, all'uopo occorrenti, ne scrivmo I autorizzazione a tergo della presente, nel posto riservato per le comunicazioni del mittente). . • • . • .

In mancanza del 1nio diretto versaniento me1isile come sopra, vi riconosco il diritto di riscuotere da nte l'imporÌò della rata mediante Tratta Postale aztmentata delle occorrenti li pese. Per qualsiasi controversia e per tutti gli effetti degli obblighi clie derivano dal presente. mio impegno, eleggo il mio domicilio in Roma, presso il vostro U ffìcio · ben chiari) data e :nd:r:wzo ( R.e•:denwa. ~· ~ ~ ~..., Al

(Firma ben leggibile)

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( Paternità ) ... _..... ___ _. ____________ -------· ·------------ ------------- --- -- --- --- --- -------------------------

( IJuogo e data di nascita) .__ .... ___ . _............. _...................... .

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IL P OLICLINI CO »

VOLUME 1'ERZO.

[ANNO XLVI, NuM. llJ

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VOLUME QUARTO.

1. Chirurgia del cranio e dei tegumenti cranici • Prof. A . Chiasserini, Roma .. 2. Chirurgia del cervello - Prof. A. Chiasserini, Rom a; Chirurgia del midollo spinale - Prof. L. Dominici, Perugia. 3. Chirurgia dei nervi periferici - Prof. A. Chiasserini, Roma. 4. Chirurgia della colonna vertebrale - Prof. S. Crainz, Roma . 5. Chirurgia del bacino - Dott_. P. Stefanini, Roma . 6. Chirurgia dell'apparattG urinario: Reni e ureteri; Vescica - Prof. E. Mingazzini, Roma; Prostata - Proff. E. Mingazzini e V. Lozzi, Roma; Uretra - Prof. V. Lozzi, Roma.

Chirurgia dell'addome : 1. Pareti addominali - Prof. P. Valdoni, Roma . 2. Peritoneo - Prof. P . Valdoni, Roma .

3. Ernie - Prof. S. Gussio, Catania. 4. Fegato. e vie biliari - Prof. L. Dominici , Perug1a. 5 Pancreas - Prof. L. Dominici, Perugia. 6 . ~lilia - Prof. P. Jla ldoni, Roma.. 7. Stomaco - Prof. G. Raggio, Cagliari. 8. Duodeno - Prof. G. Raggio, Cagliari~ 9. Intestino tenue e colon - Prof. P. Valdoni, Roma. 10. Appendice - Pro~. P. Va.ldoni, Roma. 11. Retto e ano - Prof. P. Jf aldJoni, Roma.

Prezzo della inter'l opera in quattro volumi, uno dei quali (il secondo) in due grosse parti, tutti rilegati in piena tela, di _complessive pagg. 4300 con 2396 illustrazioni n el testo delle quali Io6 in tricromia, L. 4 O O franco di porto in Italia, Impero e Colonie.

Po'Kclinico » od a qualsiasi deUe altre nostre Rivis le l'opeya è ceduta per sole L. 3 6 O anzichè L . 4 O O ed anche con la possibilità di pagarla gradualmente, ossia con un primo versamento di L. 1 1 O all'atto dello richiesta da farsi accompagnata dall'impegno scritto di versare le rimanenti L. ~ 5 O in Io rate m ensili da L. '> 5 cadauna, fino aJ saldo. Alla richiesta unire la fascetta compYovante la qualità di abbonato ad una delle nostre Riviste.

N. B_. -

Esclusivamente agli abbonati al

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Per l'Estero aggiungere, in ogni caao, L. 50 per le occorrenti maggiori apeae poatali di apedizione. U I 0 pagamento di L. 1 1 O può essere anche v ersato nel nostro Conto Corrente Postale N. I / 5945 mediante l'apposito Bollettin<> che dall'Uffcio di Posta è fornito gratis, usando il quale si risparmia la tassa dell' ordinario Vaglia Postale.

AVVERTENZ 4' • L'impegno del pagamento dell'intero emmontare di L 3 6 O (ridotto a tanto esclusivamente per gli abbonati a qualsiasi d~lte nostre quattro Riviste), può essere stillato e aottoacritto nel predetto Bollettino postale.

Riportiamo un'altra del tanti giudizi espressi pel nostro '' Manuale di Chirurgia ,, : « È inutile ormai ripetere tutto il bene che di questo trattato è stato detto ; con questi due volumi viene completata la parte specialt

di esso : il volu1ne che conteYrà la payte generale, è atteso fYa pochi giorni.

N ei volumi pubblicati è compresa la chirurgia dell'orecchio, del naso, faringe e laringe e dei seni della faccia, ac:l'itta magiatralr erte e << n ricclc 22a di osser,·azi<>ni penonali da Ferreri, la chirurgia del viso redatta accuratamente dal Gussio; la chirurgia dei mascellari da Matrouola ; La chi1·urgia della bocca e della lingua da Cb iasserini; Stefanini ha raccolto tutto quanto riguarda la eh.i.. : , rr i f delle ghiandole salivari ; V aldoni ha t rattato in maniera completa la chirurgia del collo ; A scoli la chirurgia della tiroide, tkUa parete toracica, del mediastino, del timo, pericardio, cuoYe, grossi vasi, esofa go, dotto toracico, pleut'a, polmone e diaframma: studio questo dell'Ascoli veramente completo sotto ogni punto di vista e ricco di osservazioni sensate e di equilibrio. Brancati ha redatto la chirurgia della m ammella; Paggi que lla delle pat'atiroidi, capitolo nuovissimo che manca ancora nei comuni trattati : Matronola la chirurgia delle scroto, della vaginale e del testicolo; Lozzi la chirurgia delle vescichette seminali e la chirut'p del pene; Cermenati la chirurgia dei genitali femminili. L 'Edizione, è, come ormai la Casa Ed. Pozzi ci ha abituati, splendida : vi sono delle tricromie che, oltre ad essere tipograficamente {Da « Rinascenza Medica », 15 giugno 1934, Napoli). G. L. belle, sono tante piccole opere d'arte ».

119'

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Staccare •.... . .. . . . . . , . . .. . . . . ... ..•.. . .....•.•. . ........ . ..•.•....•...... . .. .. ................ . ... . ......

CEDOLA POSTALE DI COMMISSIONE LIBRARIA

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Spazio a disposizione del mittente per altre sue eventuali comunicazioni.

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Da inviare : sottoscritta e chiusa in busta affrancata con

50 centesimi

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All'editore

Sig. LUIGI POZZI (Giornale

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Il Policlinico »)

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ROMA

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VIA SIS TINA, 1 4


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ANNO XLVI

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Nnm. l ·l

Roma, 13 Marzo 1939 - XVII ·(

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.PERIODICO DI

MEDICINA CHIRURGIA E IGIENE

fondato nel 1893 da GUIDO BACCELLI e FRANCESCO DURANTE SEZIONE

PRATICA

REDATTORE CAPO: PROF. CESARE FRUGONI PREZZI

D'ABBONAMENTO

Singoli : (1) ALLA SOLA SEZIONE PRATI CA (setti manal e) (1-a; ALLA SOLA SEZIONE MEDI CA (m ensile) . . (1-b)' ALLA SOL.\ SEZIONE CHIRURGICA (mensile)

Clinico Mediòo di Roma

ANNUO AL « POLICLINICO » PER

It a l ia L . 70 L. 55 L . 55 -

E stero L. 115 L. 66 L. 65

IL

1939

Cumulativi : Italia Estero (2) A.LLB DUB SBZllSl (prati c a e medica) . . L. 110 L. 166' (3) ALLE r uE SEZIONI (pr a tic a e ch irurgica) L. 110 L. 165' (4) ALLE TRE SEZIONI {prat., med. e chirur.) L. 140 L. 196'

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U n n u m e r o separato d ella SEZIONE MEDICA o d e ll a CHIRURGICA L 6; della PRATICA L. 4,00

SOMMARIO. Lavori or ig inali : O. B ongini: Uricemia ed uric uria, spontanee e da carico, negli ipertesi arteriosi. Osservazioni cliniche : G. D 'Alessa n d ro: Pnen.m-0nite allergica da puntura di cisti d 'echinococco. Note e contributi : F . Stoc:cada: Il piombagg~ o extrapleurico temporaneo nella cura dell' ascesso polmonare. Prese11tazione di due aim 1nalati operati e guar iti. To<:nica microbiologica : O. Frig-in1elica: Due nuovi m e todi di 1ni.crocolorazione e nuorvi prin cip i di tecnica microsc-0ipica generica. Sunti e rassegne : CracoL.\ ZI•lNE : G. W. Pickering: Il prob lema d el l'iipert e nsi one. - R. A schenbrenner: T e rapia digitalica razionale c1egli ammalati di cuore. - H. Gold: La terapia d e lle affezion i c orQnarie. - B . Steinman Il : Sui se1'bat.oi d el sangue. - ZONE LIM ITI: L. MA SSION-VERN ;ORY: Le complicazioni nervose n el diabete. M. Goffart: CLnica e l)iologia d e i versamenti pleuri ci nei cirrotici. Cenni bibllogra fi l i. Accademi e, Società Medi c he, Congressi : Società MedicoChirurigic a di P avia. - R. A ccad e mi a dell e Scienze Mediche e Chirurgjcb e d·i N aipoli. -- Società Me d ica Coloniale dell a Libi a .

LAVORI · ORIGINALI CLINJ CA MEDI CA G ENERU.E

DELT~A

R. UN1, rERs11·À nr S 1ENA. Di r·et tor e : P rof. E. GREPPl .

Uricemia ed uricuria, spontanee e da carico, negli ipertesi arte1·iosi. (Primo studio d'insi e1ne). Do lt .

ORESTE !BoNGINI.

noto che l 'i1)ert.ensione ar teriosa spesso si acco1111pagna a<l alt era zioni del ricambio sia dei g ra:-.::.i cl1c dei carbicl rati , e tutti sanno com e ap i)unto sia110 frequ e11 ti le associazio1n i « I1)erle11s.io n 2 e.d Obesi tà i~, et I1)e rtcn sione e D iabete » Dietro consig lio d el m io l\faestro m i sono accinto a studiare il ricambio d·e i n u cleoproteidi n ell 'i p ertensione ar teriosa , l)er ved.e.re se a11cl1e in . questo settore era possibile coglier e Pventt1ali modificazion i m etabolicl1e. Questa }lOssib ilità no11 e-ra .. fuggita a Bauer cl1e già È

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Appunti per il med•co pratico : ( ~AS TSTICA E TERAPIA : Il comporta.mento del medico di f ronte a ruet 1 '1rrag ie atoniche. T aimpo na.men 1.i0 utero-vagin al e od iniezione di post-ip ofisi? - Colibacil lo.si a t.ip.o setti cemico in g raivicla nza. - T-0lle r a nza d ella pelvi femminile per i corpi est ran ei. La congestione premest ruale dei Reni. - Tabe d orsale nei bambini. - L 'anoressia men~ tale u e l bambino. - Con tributo a l la ~:~ ndrom e di Adie. - SE.Ml!ìlOflCA E DIAGNOSTI CA : L a clia.grlos i d ell e' p erforazioni polmonari. - MED?CINA SCIENTIFICA : Allergia ed i·mmunità prodo Lta dai baci lli morti emul sion ati in -Ol ii vegetali. - POSTA DEGLI ABBONATI. - VARIA. Politica sanita.ria e g iurisprudenza : G. Selvaggi: f.:oncorso u n iversitario; ~omand a d i annullamento; lim ite; autonomia del giudizio d ella Con1missio ne ; criJ t e ri. Nella vita profes~ionale : Amministrazione sanitaria. __; Medi cina social e . - Con corsi. - Nomine , promozioni ed onorificenze. Notizie diverse. Ras s eg na della stampa medica. I nd•ce alfa b etico p e r m a terie.

d~t

qualcl1e t e 1111)0 aveva p-clrlato <li << .~rtriti­ , n10 iper L011ico », d cscr ive11done u 11 c1uadto clinico rappresentato da dolenzie mt1... colari a tipo r eumatico· in soggetti ipertesi. Allo sco11)0 ab b ia1110 ri\1olto· la no tra att c r1zi0ne all ' urirc em.i a cd all 'eli111in.azion . e del l 'acido urico che, co.m e è noto, rappresenta i 1 prodotto fina le d el r icambio dei nucleoprot!e.idi . Jn confr o11to con i n umerosissimi studi conC('rne11ti il rr1etabolisn10 p·urinico in )g enere , b er1 l)iù scnr si ed incompleti sono qu elli ch e r iguard.a no l 'ar gomento particolare ir1 ques tion e. Nr lla r ecen le J11on o·g rafia di C.arTière e llt1riez (Le sa.ng :}es h ypertend11 s), 1nentre $OJlo s Ludiat e le varie frazioni lipidich e, proleic hc, g·l icc·n1ica e },e })roµri elà fisiro-chimie;he d el san gu e d egli iperte~ i ; n on e iste al( u11 cc11110 sul tasso urieie111ico e sui suoi rap-· l)Orti sia col bilancio d ell 'acido urico sia con le fun zio.n i vasali ed e111untorie. Anche l 'i11siem e dflg li 5-t.U·CÌi compiuti finora da Grei:>pii e col Jn})ora to ri s ul tema d ell 'ip:erten sio11e e d elle })]etor e, non ha trattato ques lo motivo fra gJi 1

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« IL POLI CLINICO

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altri aspelti metabolico-funzionali d,eilla si11dron1e. ~{arcolol1g·o e Maestri, stu.dia11do il metabolismo d ei i1ucleoproteidi in individui affetti da ipe·rt;ertsione essenziale, 11anno1 concluso ch e 11ie.ll'iper~e nsior1e pri1r1iti,ra esiste frequenten1·ente una certa te11deinza alla ritenzione d·e l1·acido urico. Usseg·lio e Cere.sa hanno pireso in con·s iderazione la curva da carico di acido urico i11 -q uattiro sogg·etti ip·e rtesi: in· tre id i essi la cur\ a si sovrapponeva perfettamente a qu·e llè.'l che. si osserva nell 'i11divi·duo no·r male., e c ioè rapida ascesa ·e ra1)ida caduta d el tasso uricen1ico; nel quarlo caso invece gli AA. videro r l1e l'uricemia tor11ava al livello di parte11za co11 notevole ritardo. Altri AA. (Guillaun1in, w ·eil, ecc.) segnala110 una uricemia aumentata oltre che nelle ipertens.io·n i D8Jllali, anche in quelle ,s ic.u ran11ente prin1itive ed affe.r rhano anzi che ciò avYiene di regola: Anlognetti irtv·e ce risco1n tra cil• in .m eno ·della metà · d1e.i casi osservati, co1nc · risulta dalle· sue perso11ali ricerche condolte in :P'l'OlJDS·i to. Co1n in,dirizzo 1Jiù raffi11ato, .!lcuni ric.ercatori in ve~-e di lin1itars.i alla uricemia pura e ~emplioo h.a nno studiato la ripartizione del1'.acido urico riel plasma sanguigno e nei glol)uli rossi, allo &copo di vedere ~e in certe condizioni p.atologich1e l 'uricerrtia corpuscolare si e;CJm,porti in maniera ·diversa che non negli individui i1orn1ali. Co·s ì Batti&tini e Quaglia hanno preso in esame questo aspetto particolare d el rica111bio purin~oo, concluden·d o che llell.a mas&ima parte dei casi l'urioemia plas1natica è superiore a quella globular.e con uno scarto uricemico v 1ariant1e. dra mmgr. 1,02 a mmg r. 2 di acido urico, i::,enza 1d ifferenze élJ.'l)r ezzabili tJ·a so.g g·etti 11orrrlo- .ed iperuri• • c.e1111c1. Jaco,b y· ed Hele11e· avrebbero inveoe trovato C-h.e nei rg ottosi l'uricemia plasn1alica è Ininor e di quella corpuscolare, in contrasto con qu·ello c he s i ossarva n ell'individuo norn1ale. Secorndo Al\. america11i e fr.ancesi poi, i g·lobuli r ossi d ei gottosi sarebb·ero ricchi di t111a f'>rma s peciale e.li acide urico d enominata « Acido urico -ò- ribo sio ». Inoltre Battistini e Qua~lia Ri sono o ccu1\é.lli d ella ripartizione d ell 'acido urico tra il l)]asma ed i globuli rossi nel sangue umano d opo iniezione endoven osa di urato monosodi co e ciò sia n ei soggetti norn1ouricemici ch e i1t quelli iperuricen1ici. Essi h a nnc rilevato d opo l 'inie.zion e un au111 cnt0 del 1 c ontenuto in acido urico ~ia n el 1

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XLVI, Nul\1. 11]

1J l~1 sm.a

che 11eg li eritrociti, cort uricemia plasmatica maggiore di qu,e lla corpuscolare. Un CC:;rto g ra do di ritenzione uricen1ica è s lalo di1r10-&tr ato da ](rauf;s nei sog·gietti ipertesi inderini da og·ni lesio11e renale; mentre Steffan11tti in base ai suoi , risultati non ha -cc,nfèrn1ato que,sta co.n statazione. Considerata la diversità d ei risultati e 1'incompletP.,ZZa delle ricerche nei riguardi del1;argon1ento., ho comi11cià to a studiare &istentatican1ente ne11~ ipertensioni arteriose il ricambio dei nucleoproteidi, p·er ve1d ere Re e qu.a li forme ~pertensive offrano una -d.eviazio11e dalla norma in que8to caro.po e valutare il fenot11eno i)er la sua entità e pe·r i suoi rapporti rec.iproci, d 'o.rigin·e e di svilup110, con la si11drom·e ipertensiva. La d etern1inazione dell'acido u~ r1co nt}l san·g ue è slata eseguita secondo il meto do colorimetrico di lBenedicL, metodo usatp dalla 111aggior p arte dei ricercatori e che ·dà comie valore norn1ale d.a due a quattro milligramrni J.i acido urico per cento nel siero di sangu1e . La detern1inazion e dell 'acido urico è st.ata eseguita sia &ul &iero cl1e sul sangue in tot o reso inco1agt1lab.ile med.iante traicce di ossalato di litio·: da questi due d.a ti, integrati clalla lettura del rapporto Plasma/Glo•b uli all 1·<::matocrito, m1ediartte la formula segl1ente (l~attistini e Quaglia) si può risalire all 'uricer11ia corpuscolare 'TE CNI CA

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Ur. sangue i11 toto -

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(Urie. siero x Val. Em. Plasma·.

V a.l. ematocrito corpusc. = Urie. corpusoolare.

Il rrteto·do. usa to per il dosagg~io dell'acido urico nell' urine è stato quello di FolinShaffer. La d1e.ter111inazione dell'uricemia ve·n iva praticata a digiuno al mattino, dopo che il malato era stato tenuto nei giorni precedenti ad u11a dieta mista povera in purine: L 'uric;uria veniva d1eterminata n1elle urine delle 2 .1: ore tenendo così conto sia della conc.c~1jtrazione per n1jlle, sia della quantità tol al e di acido urico eliminata durante la giorr1.ata. La detern1inazione veniva effettuala per tre gior11i consecutivi in modo da ottenere l111a m edia di eli111inazione giornaliera di acido urico. Tal e ricerca , ch e d enominer emo cc statica », è s tata eseguita in un gruppo di 40 soggetti affetti da ipertensione arteriosa: alcuni port atori di l e&ioni renali, altri con note di sclerosi vasale più o n1eno accentuata, altri infir1e più strettamente rispondenti al quadro d ell'jpertre.nsione « essenziale » ma non senza fa1


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SEZIONE Pl\ATICA

cili turbe associate a carico del rica111bio , ùi diYersa qualità ed intensità. (Diabete « florido li , stato pletorico, obesità). Da tutto il nu111ero di soggetti p:resi in esa111e ~i stacca un gru1)po di ipe rteRi (9) che pre se11ta va:io s0gn i netti di lesioni r enali g·lomeru]~ri sia a tipo acuto cl1e a tipo cronico. 111 tutti ven11e riscontrato un aumento del tasso uricemico e11tro limiti elle variavano da mmgr. 4,12 a mmg·r. 6,76 di acido urico per ce11to n el siero di sa11gu e, con un valore m edio di .5 ,50 milligran1mi. Jl valore urie-emico ·p iù alto di.l noi riscontrato fu quello di mmgr. 14: si trattava di un .&oggetto in pieno coma uren1ico. In tutti qu esti i1)ertesi «renali» l'elimi11azione urinaria della scoria purinica risultavet i1otevolmente diminuita tanto co111·e valore p1el'c~ntuale che as5oluto. Un seconrlo gruppo (20) era for111ato da ipertesi anziani sclerotici , indenni da qualsiasi lesione renale alme no clinica1n entc apprezz.ab·il e con1e pure da associazioni metaboliche o di altro genere. Nell.a maggio·r parte di questi c.a~i (16) non si è risc ontrato nè aumento d el tasso uricemico nè . d1e:viazione dalla norma dell 'elirninaz.ione urinaria dell'acido urico: infatti il valore medio del tasso uri curi eo tota] r delle 2-! ore; 5i aggirò su gr. 0,35 di a cido urie.o, valore ch e può rientrar.e nei limiti norn1ali poichè i nostri sogg.etti erano tenuti per n1olti g ior11i ad una dieta povera ir1 puri.ne. Solo in un minimo numero (4) si osservò t1n lii''e 3urrlento deJJ 'acido urico ematico, contenuto d 'altro11de in limiti molto modesti , senza a lcuna modificazione per qu·ello che riguarda l 'eli n1inazio·n e urinaria della scoria ur<Jtica . In tu ti i questi ... oggetti se]erotici anzi.a11i l 'urice111 ia g·lob·u lare fu quasi sempre inferiore a qt1ella dc] siero; ir1 un so] caso la eguagliò; in tre risultò superiore . No11 è s tato possibile tro' nre u tl r.1pporto costa11 le e preciso tra le dt1e f1 azioni uricemiche d el siero e d.ei globuli , poich è tale rapporto fu oltiremo·do variabile es tendennosi da mmgr. 0, 5± a mmgr. 2,90 di acido urico. I risultati sono compendiati n ella tabella n . 1 . J 11fi11e n o ve ~ og·gc tti J)resen tavano u 11 'ip,e rt e11sione arteriosa a carattere a uto11omo essen zia lr , assoc iata talvolta a turbe più o meno mare ate rlel ricambio co.111e obesità o diabet e : 60n0 a ltrettan.ti esempi di qtrel complfsso costit11zionalo che va sotto il nome di « ah~to pletorico u o iperste11i co o florido. I11 qu·e.sti casi <ibbiarr1 0 notato u11 at1n1 ento dcl tasso urice1nico ed altresi m1 aumento dell 'elin1inazio·n e ltrinaria d ell 'acido urico, sia corr1 e conc entra0

zio11e che com·e quantità totale. Tale gruppo di soggetti sarà in seguito an--i cchito nella sua ca~istica e sarà oggetto di uno studio a parte. 'fABELLA N. 1. G Ht -PPO

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0,31

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3

P. S.

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3 52

3,04

2,41

0,20

0 ~31

4

R. F.

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3,12

2.52

1.84

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P. F.

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V. L.

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G. A.

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P. M.

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B. G.

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1. 92

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0.45

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0 ~51

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V. l .,.

65

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17

G. G.

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M. S.

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0.35

0,40

19

C. A.

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0.40

0,40

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C. l\!I .

52

3,84

2 96

1,93

0,78

0 ~54

~

I Ya] ori uriccm1c1 rappresentano la quantità J)c1·centualc in inmgr. cli arido urico. I Yalori urj curicj rappresen lano i valori p(rre11 t u ali e assoluti in g·r. di acido urico.

f 1n nu:inero ]imitalo di t11tti questi e<isi caduti sott0 la nostra osservalione (1-i) fu inoJt r·e sottoposto alla cc J)rova da carico . di aciflo urico », quando n on vieta,;a110 co11troindi cazjoni d erivanti spe cial111ente da grave meior1rngia r enale. La prova venne eseguita anche irL un certo ·n um ero di soggetti 11or1nali , ond e o1,t en ere delle cur,·e cc tipo• n ch e costituissero un punto ·d i co11f1·onlo con i soggetti patolo• • gic1.

Tale prova dina n1i ca fu eff.ettuata con la $eg ucnte t ecnica. A dig iuno al m atti110 si iniet-


}±72

ta1:10 le11La111e11te endo, ·-e11a 50 cc. d ella ._eg·ue11t e .-ol uz io 11e -di Kol1le r j)re1piarat a este1n pora1team e11te : Acido urico· g·r . l ; Glu co ··io g·r. · 1,33; ( :arJ)OI1.ato di litio gr. 0, 28; a cqua cl istill ata St C' riJ c fi110 a 100 cc. Do1Jo una ebollizion e di tre :tni11uti la soluzio11e d eve rima n er e lim1)ida, alt r i111t nti 11on si proc ed e alla iniezione. L ·ui-icei11 ia ve·n iva d eterminata .a lla prima , alJ a ter z.a ecl al1 a sesta or.a da ll 'iniezio11e • Rara;n1en te questa provocò disturb·i che -consisteva n o in b rivido , lieve e fug ace at1n1ento dellR tc·l111)era tt1ra e senso di n1alesser e, disturbi cl1e si dile,~·u avano ·p·erò in b-reve tempo ser1za al-

urico il tasso urice1r1ico su·bisce un rialzo cl1e r agg·iuug·e il suo a crr1e v-er so la pri111a ora con aurr1.enti var ianti d a 1 a 2,50 rnmgr . di acido urico p er c ento; qui11di la cu rva co111incia a d eclinar 0 e verso la sesLa ora r agg·iunge opi:-ure, conte abbian10 più · freque11tem ente rile,·ato, si ria\'vicina ai valori di i)art e11za. Nei casi i11vece di i1JerLe·n sione n efroscler otica (4 .sogg·etti), si osservò ch·e dopo la s·e sta ora il I.asso uri cemico rimase a n c ora al disopra d el rp·u nto tli parten za . Nei cas.i di i perter1sione art erio1s.a scl erolica esenti d.a lesioni r e11ali - aln1e110 clinican1ente .aJ)pr ezzab·i1i - ln c nr,ra da

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Curva <la carico nell 'i1Jerte o scle.ro lico CttrYa d a carico nell 'iperteso sclerotico (con ritenzione) sen za rit en zion e) •! Sulle ascisse è segn ato il t en1p o. S ulle ordi11at e l 'acido urico in mmgr. d eter ni.in a lo j11 ,-alori reali. Nelle colonne dell e gr afich e il segm ento in lra tteg·gjo espri111e l 'aciclo t1rico plasn1.atico; iJ scg111.e11lo i11 11er0 es1)ri111e l 'acido urico g lo]Jula re. (\' nlori · assoluti riferit i all 'unilà di Yolun1'· d el sa n g ue i n toto) . ( 1

I

terarc i l 11or111ale a11dar11e11llJ della curva . Oltre all 'acido uri co n el sier o di · san gue, v eni va alt.resì d eterr(ti.nat o q uello del san gue in t oto , llUirtdi q uello g lobu lare m -edia nte la formula d i c ui abbian10 f.atto cenno . È in1por t ante a.gg iu t1gei:e cl1e il paziente er a t enuto a dig iu~10 per t:ut L.a la du rata d ell 'es perien za; d apo q L1esta gli ven i va som1n i11istra t o lo .st esso 11'a ~to d ei giorn i p r ecedenti e ciò r)er n on alterare il valor e d~ ll 'elim inazione urì11aria d ell 'acido ul ico j)tiva ndo l ' or gar1isrrto della frazion e pur i11ica csog·en a alirn en tare. 1 risultati si di.n1 0.- lrnro n0 a sai i11 t ~res anti . Nel .. ogigc lt o 11or111al e a})bia m o osf'ei·vato ch e st1l1ito d o po l ' inic1.1011e end ove n o~a d i acid o

carico si di111ostrò verfetta m e11t e ~o ' r ap ponihile a quella cl1e sia rno soliti osse1-vél r e i1ell indivicluo n or111.R] e,• m entre i11 un certo nuJr tero di casi 111ostrò Len cle nza ad un cerlo g rad o di riten zio11e a n aloga111e11te a qua nto si ~ osservat o i1ei n efroscler otici. P er quello ch e rig u arda l 'eli m inazione uri c t1rica d opo la p r ova d a carico, n oi abbia m c• r ileva to ch e in t utti i soggett j piresi in esam t· la quantità di acido urico eliminat o con le urine a u1nenLò in 1nodico g r ad o n ell 'iperteso cc r P. n nl e n, i)iù scn s ibil111e11te riel sog;gatto soler o l ico a i1zia110 , sen za arriv"lr e tt1tta,·ia all 'e}i , m jnazi on e totale d ella scoria p urinica in1m e. ' a n ell 'or ga11i, 11to p e r 1'e ffettt1az io ne della r1r o1

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'a dinan1ica; e ciò il con11)orLan1ento fu eguaJc;) a quello che 11oi <1s.ser·via1110 nel soggetto i• or111ale. Anche in quei casi in c11i la c1Ur, a da c:~rico d.ir11ostrò u11 certo grado rli riter1zi0D e urice1uica, non è sta to po sihile m e ttere in C \ illenza alt·erazio11e a] c una della fra zione urat ìca e liminata. ~ella 5eguen,Le tabella n. 2 sono raccolti i 1

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1,50

1 20

] ~23

Gli t1lti1ni lre ca i l1a11110 di111ostralo un cerlo grado clì rile11zione urice111ica.

tra il sier ò di san.gue ·e d i glob-t1li rossi ha fai lo rile,·are cl1e n ella r11aggioranza dei casi p1 esi in esan1e l ' uric.en1ia glo·b ulare è più o 111 e110 sensil)il l11ente inferiore a quella deler111irLata s ul siero, con1e s i osserva negli individui i1orn1 ali. 111 quei pochi &aggetti in cui si \'erificò il- ca so co r1trario, no11 si potè l11etl er e in e, ·idenza n essu11a alterazione tale da riflcLt er'"' i sul livello en1ato urinario dell 'a cido uTir o. !t11che n ella l)rova d.a carico l 'ac ido urico cor1}u ·colare ri1nase sempre· al di sotto di quello l;la~111atico; alcun e oscillazioni d ella q11ota g·lobuìare J1ossono clipendere in })arte d:1ll 'errore t ecnico .

in luce un co 111p l es..~o sui gener is di alteraziorLi fun zionali e 1netaboli'ch e : m.a q11 e~to , com e abbia111c acc,ennato in principio , .sar à ogg·etto di un 'altra tra il.azione. Al con Lrario 1iessuna modij ic(lzion e uricen1iCl l nè u-rioi1rica irriportante è stata osserva ffl 1

n'ei ,ç.01ggetti ip ertesi con note diffiis e di sc.l erosi vasale, di regola in età senile, sen za l e-

o 50

4,40

cata di ((C'ido izrico ed in tln defìci/: corrispo11d e1ite dell'elintinazi()ne iirin aria. Il valoré. di r1uesli ris ulta ti sarà trattato altrove . L•J studio d ella ripartizione (lell 'acido- urico

Nel griippo delle ipertensioni arteriose asr-ociale a de1..:iazion i rrietabolicli e tipo obesiità . diab ete, << arfrili snio » più o m eno scliietlo, eFislon o a.nch·c turb e discrete nia nette del bilnncio purinico, cr1e concorrono così a r>orre

2,40 5,90 5,20 4 90

1.90

* **

or<-t alla disc u:;. -io ne dei ri ult<:tti 0 lt e11uti , ]JO:::~ ia n10· dire ch e nei sogg etti iJJCl'tesi coii te.'>ioni retiali esis t o110 deviazioni dalla norrr1-a d el metabolismo dei 11ucleoproteidi , consiste 11li in uria ritenzio11 P pi1ì o meno SJJic-

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pr ma la ora Da ora sa ora

ri. ultati delle prove da carico esegu ite i11 10 ~ogg·ctti ipertesi SLJerotici .a nziani . I valori ur ic0111ici rap1)tJ esentano i Yalori assoluti riferiti .a ll 'unità di volu111e d el sang·ue i11 toto , cioè corrispondo110 al te11ore assoluto i11 acido urico <li urta unità, ad es. di 100 cc . di sa11g·ue , rj sullante dalla c1uantità co ni·e11i1 L:i nelle c111e fr<1zi 0ni i1las1natj ca e g·lobu lare i)er il si11g·0J o caso. •

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~

475

SEZCONE PRATI C.\

sioni r e11ali 11è n1etabolicl11e. Tutta,:i.a la li€VP ritenzione uriceinica ch e la pro,Ta dinamica h a rt1esso .in1 rili evo in alcuni di que~ti casi, può t' se re ' ero in1iln1e11te riporl él la acl u11 disc reto inter essa1ncnt0 sclerotico d el filtro glo1n erulare renale olirlicamente latente. Ques la 110.s lra ipotesi è co11c9rde con le nozioni anatomo-funzionali sul r en e senile e pries~·e al Congr.e sso di Medicina lnter11a d el 1937 d al Bast.ai , il qu ale avrebbe a n che dimostrato che nella seni li là i t.essu Li possono acquistare t1n ce rto grad o di « uratofilia n ; inoltre anch e il Della Ylag·giore n ell a no·s tra Scuola, con t1n o


476

cc lL POLICLl l\" lCO »

~ tudio

f

para]lelo in questo campo s tesso di iperl<:' -j scler o tici anziani ha rilevato un certo gracln di 111ir1orazion,e_ della funzionalità r enale e6l llorata con il metodo di R el1])er g. Noi pen siarn o dunque che la prova da carico di acido urico - tenuto conto, de lla tollera11za individuale ])Ossa essere co11siderata come una sen sjbi]e prova di esplorazion€ funzionale de] r~ne, specie in qi1.ei casi in cui la lesione del fjltro ~lom erulare sia latente o tale da no11 e~.r e svelata con i n1eto·di più correr1t en1ent(: usati. A qu.e. to proposito td.evo dire ch e anche n el C<Jngresso sulla Gotta e sull'Acido urico tenuto n el 193·5 a Vittel, il Meer sseman aveva intravi s to 1'interesse clinico di una uricemia aun1en tata nei soggetti a lbu.m inurici ed ipertesi non 1' i..e nali », con1e m ezzo per scoprire in r i pien ti o-radi di ins uffice11za r enale. P er ò tale Autore si .era solamente limitato al1a prova s taticia, senza fare .alcµn cenno di quel]a di• r1am1ca . Da que&to prin10 studio di orientamento sopra il li,1e•l lo en1atico-urinario d·e ll 'acido urico p.e gli ipe rt esi, ci sentiamo autorizza1i a conclu.dere come segue: 1) n el g ruppo d egli ipertesi con manif : ste l esioni r enali esistono più o rr1 eno g ra\ i d eYiazioni dalla norma del bilancio pl1rinico, con ::;isten ti in uno stato di ritenzione uricemi <À:'l co11 parallela dimin11zio 11 e del tasw uri1

1

[ 1\NNO

XLVI, NuM. llj

:Nel soggetto iperteso sclerotico anziano le d eviazioni dalla norma di questo equilibrio si sono din1ostrate be·n più scarse, ma tuttavi::l di un certo interesse particolare. BIBLIOGRAFIA L. L e ipertensioni arteriose. Vallardi , Milano, 1930. BASTAI e DoGLiorn. Atti XLIII Congr. Soc. Med. Interna. Pozzi , Roma, 1937. BATTISTINI e QUAGLIA. Arch. Se. Med. Vol. LXII, fase. I~ 1936. In. Arch. Se. Med. Vol . LXIII, fase. I , 1937. Bno c HNER-MORTENSEN. Acta M e cl. · Scandinavica. Supplem . LXXXIV, 1937. Bnoc HNER-1\lloRTENSBN. ,\ eta. Med. ScandinaYica. Vol. XCVI, fa se. V-VI, 1938 . CARRIÈRE e H u RrEz. ·L e sang des hypertendus. Paris, 1936. DELLA MAGGIORE. Cuore e Circolazione, anno XXII , 1938. GREPPI. Arcl1. l\llal. Rie., anno IV, faisc. VJ , 1936. Gu1LLAUMI N e WEIL. Citato da MARCOLONGO e MAEANTOGNETTI

STRI. JACOBY

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Bioche n1. Zeilsrhr., 234, 46-53,

l931.

~1AncoLoNGo

e

MAEs1·n1 .' Clinj ca

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CUl'l C'O.

2) Nel g r11ppo deg li ipertesi florr idi pre-

Utilissimo a tutti I medio#:

sc]cr otici, con fa c iJ.e associazione di 0 beNità o di nbete o « artritis.mo n, esistono an ch e turboan1 e11l i ·discreti del ri cambio dell'acido uriro, la cui pat.oge11esi è totaln1ente diversa da q ttella che d et ern1ina la ritenzione uri cemica ·negli ipertesi Tlefropati·ci. :-3) Negli i1pertesi anziani a rterio.scleroti r i non si o $erva no g ravi t.urbe del bilancjo p11 ri11iro se n on in grado lieve, sostanzialmente rironduc il >ile a n1inorazion e latente d ella fun7io11 e r enale. 1) ~i riconferrna il sig-nifi cato dell.q ]1r O, "l da ca ri co d'acido 11rico qual e indice d ella funzione r en nl e, co111 e l11 a n o, 1 rà espl or ativa ~ensi­ hi] e a tl r fi cenze ancora lievi o lutr nti d ella ca1)aril ~• e n.nntoria d ell'organo.

T. LEWIS

1

RIASSUNTO. I/ \ . 11a sludiat o in un grup1w (-10) di .i peri< ' i i I tac;so uricemico e q11el]o t1rìcurico sia d :t ltn l)U nto di vista tatiro r h e dinamico (pro' e\ d :\ ca ri co). l e n1aggiori 111odific<lzio11i d e]1·c#c1uilil)rio en1ato-urinario d el] 'a cido urico . . . nno sta te rilevate nell'iperteso « renale » e 11ell ' i~ 1 t e~o norido di~n1etabo li co. C011 un 1 ncr.cn ni mo pa l o~c n etico diverso.

Direttore del Dipartunento di Ricerca Clinica, University College, Medico Consulente al City of London Hospital.

LE MALATIIE DEL CUORE PER MEDICI PRATICI

Traduz. ital. a cura del Prof. GIUSEPPE ~AZZARO aiuto nell'Istituto di Aemeiotica Medica della R. Università di Roona diretto dal Prof. GIUSEPPE BASTIANELLI. Riportiamo, in eiotesl,[il gludltio esprrsso dal Prof. Sea. _P. Ml· obeli io ''Minerva Medica,,: e Ritengo la recente traduzione italiana del manuale del Lewis e assai opportuna. Non accade certo spesso di sfogliare opere che e in piccola mole racchiudano tanta densa ricchezza di noti~e• • tanta esperienza vissuta e cri ti ca auanto quella del Lewas • • Basta pensare alla continua veramer.te preoccupante comp~~a , in tutte le lingue di libri, monografie . • • . · om1ss1s . . . . . . . . . • . • . . . . . • . . . . , Ma queste sono « osseruationi a cui si è ittvogliati proprio dalla concettosità e « clal valore del libro. Ed il migliore riconoscimento che di esso e ai possa fare sta nell'affermare, come è giusto, che se ai medici , pratici ed agli studenti esso è più oarticolar:mente destinato, •tuttavia a tutti, medici in 11enere e atudio•i, il libro può in• • •egnare co•e UTILI e PREZIOSE •. FERDINANDO M1CHELt, R. Clinica Medica , Torino.

Volume di pagg. XX-256, c~n 45 fi~re nel testo. Pre.~­ zo: in brossura L. 4 5 ; rilegato in tela L. 5 2 . p1u le spese postali di s pedizione. Per g li aibbonati al " Policlinico,, od a qualsia.si dei quattro nostri Periodici, rispettiv~ente sole L. 41 . e sole L. 4 8 franco di porto in !talla, Impero e Colonie. Per l'Ester.:>, rispettiva ni ente sole L. 4 4 e L. 5 1 · Inviare Va.glia P ostale o Cbèque B ancar io a l1 a Ditta LUIGI POZZI editore, ' 1 ia Sistin a 14, ROMA-


[ANNO XLVI, NUì\-I. 11]

OSSERVAZIONI CLINICHE l5TITUTO DI CLJ~fCA MEDICA E TERAPI.i\ MEDIC...\ DELLA

ll.

UNIVERSITÀ DI l'AI.ERMO.

Pneumonite allergica da puntura di cisti (l'echinococco. Dolt.

G1usEPPE J) 't\L~~s sA.~DRo,

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assiste·n te.

Le manifestazio11i allergich e da rottura o i1untura di cisti di echinococco sono b en note (1). 'futtavia l '-0spo.sizione <li questo caso, in vista dell ' eccezionalìtà del quadro morboso e deJla particolare situazione allergica del sogge llo, può offrire qualche interesse. 1

C. Giuseppe, di anni 18, muratore, celibe da Palcrrno. Nulla di notevole ci segnala l 'anamnesi familiare e per sonale remota. E arrivato a 18 anni di c là se11za malattie di qualche in1portanza. La 1nalattia atluale risale a due mesi prima dell 'ingresso in clinica, ed jnizia sen za prodromi i11 apparenle be11esser e. In seguito a perfrigerazio11e J 'infermo ebbe brivido , poi febbre (38°) e dolore gr-aYalivo alla base dell'emitorace destro. Dopo alcuni gior 11i, per il persistere del dolore e della febbre fu indotto a consultare u11 medico che riscontrò -un versamento pleurico destro e 1Jralicò una puntura esplorativa che diede esito a liquido citrino con caratteri di essudato. Fu quindi ricover ato n ell 'O·spedale Civico, dove venne praticata toracentesi ed iniziato un trattamento di calcio per vja venosa. Fu di1nesso dopo 24 gior11i, migliorato . Perdurava però febricola e dolore toracico con qualche colpo di tosse secca. Continuò in queste condizioni per una ventina <li giorni. Fu poi colto nuovamente da brivido , egu ito da rialzo t ermico di 39°. Consultò un ullro 1nedico ch e praticò una seconda toracentesi, e dopo 5 giorni ' 'c11ne ricoveralo in clinica. E. O.: t u11 longitipo in condizioni di nulri.zione generale piuttosto scadenti. I fatti ob:Pietiivi sono limitati all 'apparato r espiratorio. rrorace di forma cilindro-conica, lievem ente asimmetrico per prevalenza della m elà destra. Negli atti del r espiro tutto l 'emitorace destro si e·spande m eno del sinis tro ,., specie in allo. La resistenza è aumentata alla base des tra. Il f.v.t. è i11dcboli Lo nella r egione so ttoclavicolar e ed ascellare destra: posteriormente si attenua progressivam en Le dall'angolo della scapola in giù, fi110 ad (3Ssere appena apprezzabile alla base: è n ormale fiUl res lo dell 'ambilo. La percu ssione dà : a sini~ lra su ono cl1i aro polmonare; a destra: posterior1nente, zo11 a di ipofonesi ch e inizia n el 7° spazio e si accenlua co11 senso di aumentata resist enza fino alla b ase. Il con f irte st1perior e di · tale zona l1a il su o punto più in alto i11 corrispondenza del1·ascellare posteriore e diiscende poi in avanti. La. percus·sione praticata anteriormente a des tra fa me llere in rilievo un 'area di ipofonesi di forma ovalare che si estende n el sen so del s11 0 -?-iametro verticale m aggiore dal 2° al 4° spazio intercostale, n1c11tre trasver salm en Le è compre ·a fra Jc linee emiclaveare ed ascellare m edia: il ?rado dell 'ipofo11esi su questo ovoide è ineguale : Jl suono di percuissione n el 3° e n el 4° sp azio

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SEZIONE PRATICA

inlerco·st ale è francamente ottuso. Il respiro è indebolito considerevolmente alla base destra e 11ella descritta zona di ipofonesi antero-la lerale; normale sul resto dell 'ambito. · L'esame degli altri organi ed apparati non for11isce rilievi di .in Leresse. Prima di sottoporre il paziente all 'esame radiologico si procede a toracentesi : si estraggono 300 cc. circa di liquido citrino leggermente torbido, con caratteri n et ti di essudato; nel sedimento discreta quantità di leucociti (in parti eguali polinucleati neutrofili . e linfociti) ed il versamento è sostituito con un terzo di gas. L'esame radioscopico del t or ace fa rilevare a destra una opacità di forma regolarmente ovoidale, · della g randezza di una grossa arancia che è sita nel lobo 1nedio e occupa porzione del superiore. Al disotto di tale immagine roto11da si nota intensa r eazione pleurica co11 scomparsa della li11ea diafram1natica e del seno. L'opacità pleurica vieta di seguire la porzione inferiore dell 'immagine rotonda.

Dati i reperti dell ' esame dir'€_tto e di quello radiologico , in baRe ai ·q uali il ·s ospetto ·"d i u11a cisti di echinococco del polmone risulta fondato, si p·r ooed-e ad una inda.g ine anamn·estica :viù accurata, dalla quale non risultano però altri ele.n1enti: mai disturb·i ·dell'apparato re.s1)iratorio, mai orticaria, n1ai ·P'l~urito e manifestazio1n i anafilattiche in ge.n ere. Gli esami del sangue dànno: gl. ro&si 4; bianchi 5600; formula leu cocitaria: n eutrofili 69 %, linfociti 27 %, monociti 4 %; V\7asserma11n, ~Iei­ nicke e Citochol : n egative. Il ·saggio intradermico di Casoni pralicalo nel braccio destro con liquido cistico bovino (se11za ag·giunta di antisettici) è n egativo. Negativa è pure la reazion e di fissazione del complem ento con liquido id atideo secondo Gheclini e ' Veinber g.

La neg·atività dell 'a11arr111e i rispetto a precedenti manifestazior1i anafilattiche del sog·g~e.tto , sommata ai reperti pure negativi della Casoni e della Gh edini e a lla assenza di eo i11ofilia, ci in d ue-0110 ..1d eseguire se11za soverchio ti111ore una 1)u11lura esplorativa ch e vien e praticata i>revia so11m1inistrazion e di calcio e di efedrirJ a, due, .g iorni dopo l 'esecuzione della Ca.soni , n el IV spazio intercosta le, lungo l 'ascellare <:i.Jl terio re. lnLrodo Lto l 'ago p er 2 cm . di proifon·dità , si cude nella cisti e si estrag·gono 8 cc . di liquido di a·&JJ<-1tto di acqt1a di rocca, 11·31 cui sedin1ento s i trovano i c.aratt0ristici uncini dell 'echinococco. <: hiarila co~ì tlefi11iti van1 ente. la natura ci~t ica dell'imr11.a g·i1ie roton·da del polmone,· vi().. ri e in discussio·n e il significato della pleurite e~sudaLiva destra. A n oi sembra, con siderato 1'esordio acu to in s eguito a causa pe-rfrige·r ante e le cara tt eristiche .clinich e e di decor &o della Dffezion e che guarisce con esito in sinfi si pleu rica 11ello spazio di circa du e me-si , ch e essa 1

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<' IL

POLI CLI ~ I CO

dt·J)])a r5::ier e i11 I csa co111e ti n C' pi sod io a ~è sta 11t t, i11 rn pµo rto indiretto e.o n i ·affezio ne ci ... tica dcl po i111011e.

De corso : n elle pri111e ore cl1e

alla pu11l ura 1'infer1110 non accu sa di s l urbo alcuno e fin o alle or e 18 i1 on presenla 11u11a di n o1eYole. La t e1111)eratura ch e 11ei giorni u ssegu ent i a11 ·i1 1gresso in clinica si è n1a11lenula nei lin1ili di u11a febricola, è di 37°. Il g iorno segu ente lo lrovia1110 invece fepbricitante (38,5) e u11 JJo" d epresso. Riferi·sce che il g iorno aYa11ti Yerso l e or e 20, fu colto da briYido inte11 so seguito da febbre alta (39°); con temporaneamente a' çYa 1101 alo dolore all 'e1nitorace d es lro, qualch e colpo di t osse secca, e lieYe sen so di malessere. Mal grado questi fatti ha potuto dormire duran t e l a notte . All 'Clsam e obbie tliYo: polo 100, ritmjco; pressione 110/80. Respiro tranquillo ma aun1en tato (li frequc11za (28). Al tor ace : nel t erzo p os tero-inferiore clell 'e1nitor ace destro e n ella r egione ascel-• • l ar e cl . fremito toraco-vocale rinforzato, suono d1 percu ..:sione ot t u o .. en za aumento di r esistenza ; all 'ascoltazione : re piro ])r onr hiale net lo e rantoli a j)iccole bolle ,con sonanti , in ed es1)ira lori. L 'esa1ne a ttent o della cut e allo SCOJ)O cli rilevar e eYentuali inan ifcs lazio11i di tipo urticarioid e è negalivo. lnYecc> i1 ella region e vol are del ])raccio destro, n el luog·o d ove du e g·iorni prj111a era stata prati cat a l a j11trader111oreazione di Casoni, si nota un a zon a inlensa111 e11 te eritema lo a, con centro al plinto di i11j ezione ed est e11d e11lesi p er 5 c111. i11 sen so trasYe r sale e 5 in ·senso Yerticale. Un e5ame radioscopico allora praticato fa rilevare una t enue zo11 a <li opac ità che circonda l a porzione superiore d ella cis l i , i cui cont orni aJJpaiono 111 e110 11el li . Le condizioni del l obo infer iore sono cl iJfic iln1en le Yalu t abili a ca u , a d ell a n1enz io11a la reazjoll e j)leur jcrL J n ' iis t a di quc li fatti ·s i i11i zia u11 tra llamento aulocn1ot erapico e i con li11ua la so1nministrazio11e d i cal cio p er via venosa e di efedri11a per os. La temperatura si man tien e elevat a fino alla ser.a d el g iorno ·seg n cn te : le condizioni gen erali p erdura110 buone, il reperto t or acico è imn1odificat o. nessu11 altro fatto nuovo da segnalare. U11 conteggio cli leucoci I i cla 7000: Ja for1nula praticamen te in,·ariala, en za aumen lo di eosin-0fi li ; T1t1lla cli a11 orn1alc all 'esan1c delle urine. Nell 'escrPn lo cl1e vien e en1esso in scar sa qua11tità non si ri ~ contra 11 0 eosin ofili. Lo ~ era del 13 (seco11do g iorno dopo l a puntura i la lempcralur.a t occa il i11assin10 di 39°: il r eperto toracico è un po' m odificato: il soffio broncl1i alc è i11eno nel lo. La ten1peratura cade criticamen le dur an t e l a notte. Al mattino l 'infermo è 36,5, polso 90, r e·spiro 20. euforico; Le111pcr a Lu All ·c ame dell 'ap1)ara lo respiratorio: il respiro d~ broncl1iale è <liY<'11ut o li e-,·e1nente .. offian t e, s1 n col lano nt1n1 ero i rantoli a piccol e e m erlie bolle poco sonori, il uono di percu ssione s i è co11s idere,·oln1en te ri .. chi arato; d fremito è 110rmale. t,o le ... o g iorn o Yengono e cguitc 3 intrad er111orcazior11, co n liquido c i ~ tico umano e bovin o (\ r o11 l o :les o liquido e · tratto dal ogge tto co11 la 1>un tura: 1a reazjo11e è quasi ista11 la11ea, ro11 I i pica formazione ponfoide fortemen t e prurigine. n e zona di erite111a alla periferia: d opo circn • lt1 P ore i 11on I i r ccrrediscono e lasciano posto al1't•ri tenla cl1 e . i a ttenua g radat an1e11l e fino n :--t 01npnrirc il aiorno ~egl1 cn l c. L 'e11lità d el1 a rea/ion e <'· eg u ulr per i Ire li<1ui<li c imen tat i.

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s~guono

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XL ,_..I, 1\i., ~r . 11]

[ 1\ NNO

Ln r eazione cli GhecU11i- \.Veinber g e ·eguita pure lo s tesso g ior110 dà risultato l eggermente positiYo. Il 16 febbraio le condizioni generali mig liora110 ancora : il r espiro è ve?cicolare, i fatti umidi so110 iu i1etta diminuzio11e. Questo episodio polmo11are è du11que ·superato in poco più di due giorni e pa1 e cl1 e ll1tlo sia finito. La sera del 17 l 'i11fermo accusa p erò nuo' a1ne11le priYido inten~o seguito d a febbre (39°) e inalessere. Durante !a notte ha tosse ed emette i11 Yarie iiprese circa 100 cc . di escreato sieroso, scarsam ente purulento . Non membrane cistiche. L 'indomani : polso 100, temperatura 38,5, respiro 24. L ·ascoltazione del tor.1ce fa rilevar e a destra n ella r egion e sopr a:spinoS"a e su una zona compresa fra le linee ascellare posteriore ed angolo-scapolare all 'altezza d el 7° e 8° spazio, respiro soffiante e 11un1e rosi rantoli a piccole e n1edie bolle co11 so11anti. Le condizioni generali e locali non si m odificano i1ei g iorni seguenti: con linua l'emissione llcll .escr eato coi caratteri riferiti , ma i11 qu a11lità J11inore. La febbre assume un carattere r emittente. Il 20, i fatti polmonari sono in con siderevole c:iminuzione; lo e·scr ea to è emesso in quantit à a ~ sa i più scar s3., ed è ora mucopurulento; archè la ten1p er atura decli11 a e si trasci11a con pr·ute ch e sfiorano i 38° fi110 al 26, dopo il quale g ior110 l 'infcrrno è st abiln1eJ,1te apiretico . Il reperto tor acico rilorna qua1e fu riiscontra to all'ingresso: il ' ersam en lo pleurico si è riassorbit o. Un esame radiologico confern1a il ritorno alle condizioni pri111 it1ve; l a opacità pleuri ca è meno i11l en~:\. l inico fatto da notare è il prurito ch e l 'i11fer1110 accu sa d al 24 al 27 . 111 questo giorno ìa iorn1 uJ a l eu cocitaria dà il 4 % di eosinofili. l/ammalato è tenuto jn os·servazione r..n cnr l }6 g iorni, dopodichè, i1on essendo il pneu111olor ac.e indicato per l a posizio11e iuxtapariet ale d ell a cisti , si propo n e 1'in lerYe11to chirurgico ch e viene rifiu la lo. L ·ir1fermo lascia quindi la clinica.

J.ia s.toria di que ·Lo cais o ferma l 'atte11zio11e oopra du:e ordi11i di fatti , e cio è da un la~ le rr1anifestazio,n i a carico d ell .1 pparato r espira torio, ch e devono, a loro volta esser e. distinte i11 due episodi diver si , e dall'altro il comporta11 t'e:nto e l 'evoluzio•ne d ello stato al] er·gi co del 1

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sogg·etto. Il p rimo episod io polmona re IYresenta carati eri cli11ici ch e ripeto·n o quasi i)erfettamente, Lra 1111e la limitazione i1on lobar e, quelli di una ·1l>ol111onite franca : brivido iniziale_,. d ol ore tor~­ cjco f~bbre · elevata reperto t orac1to car atter1tic~ ·con rinforzo dcl f . v. t., ottusità , soffio lJronchiale con rautoli11i con60n anti ; reperto cui corri - ponde il quadro radiologico di tenue OJ)acità a $Cde p ericistica. Carfltteri . ..tica ~s~en~ ziale di q11e ~ lo processo è l a e tren1a b~·e,·1ta d1 decorso <lell 'affezione che in_orge e s1 spegn~ il1 uJ10 r-paz jo di ten1po di poco maggiore d1 due g·ior1,i , condizione qu&t 'ultima ch e in pr o< r~ i l) neu1)1onic.i di altra natura, r h -e decorra no con quadro obbiet ti,·o 1nalogo . è per lo n1eno (l ~ trerl1 a 111 c nt e rara. Il :-.c•condo episodi0 , cl1e . i inne ta al 1)rin10


[ 1\ NNO XI~ , .I ,

NuM. 11]

SEZIONE PHATlC.\

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dopo due gior11i di be11esi&ere in apiressia, ini- da 11 1e11 Lo a rl~ Lon LO-lJt..tlo logico un ' alte·razione zia cor\ fatti a ti·p o -ede111atico, co11 emissione eiJa tica clte sotto i11olLi aspetti r·i cord a <.ju.ell e di coviosa qua11Lità di escreato sieroso (6ì chie. cl1 e so110 dRte siccorr1e caratleristicl1e deJl 'iniii 1J111.ncipio si tra dubitato dell 'eventuale rotfi an1rnazione siero.sa. tura della ci .. ti), e si continua po1i con quadro l) e fj11iti così dal i1u11Lo di vista clinico ·ed cJi11ico con trasseg11ato dalle caratteristiche ob- eziologico i due e1Jisodi , possian1 0 ora es.amibiettive d-ei due focolai bronco·-1)neu1nonici a 1•a1e la posizione cl1e ad cs:S-i spet t.a 11el quadro sede pe11.cistica, e dal decorso febbrile irrego- dc·lJ e 111a11ife~ t azio11 i a11afJ latticl1e successi,re a11(1re della durata di l O g·ior11i. ln spandime11to di liquiclo -idatidieo. Ora 11011 c'·è dub1b io cl1e .sia l 'origine come la I fatti lJo h11o·n ari n ell ':111:.:tfilassi. id atid ea per 11atura dei du e -episodi pol111o·n ari , i quali per l Oltura O r~untura della GÌ!::> li , con1e con i11inore quanto insorti 110 n con ten1pora11ear11·e·n te, ma f1 ec.1ue11z.a i11 altre i11ar1if.estazioni all er-g ich e ad succ65Si \an1e11Le a bre,·e distanza di tempo , a1lda1nre nto acuto , no11 son o eccezioì1ali. · 1\.l cltvo110 essere insien1e consid1e.rati come é&po- <OJJtrario tlS~ i r~ostituiscono t1na manif.estazione 11en I i Ji u11 i11edesir110 1)rocesso, stiano iii rapc1ua1Si di ob1b ligo, nel corteo sintomatico degli l)OrLo diretto co11 la pu11tura dell a cisti con i11cìden1 i di u11a certa e11tìtà. ~J >a r1di111cn t o di l~quido nel teiSsuto polmonal.,.a di s11110a, i fatti con g·e~tj z i con i11go1 nJ)rO r E-. ::Vo1t è po&sibile cioè rifiutare l 'esistenza di cle11e ' 'ie respiratorie, e finalrr1-enl e co n1€. ll1 a11iu11 11€ .... SO causale fra p1untura e fatti pol1110fc~ laz io n e J)LÙ 1 c lamorosa e te111ibiJe 1'rde1na 11ari sol che si rifletta al rapido instaurar.si del )Jol111on3re acuto sono appannaggio '"lelle for111e . processo pneurr1onico st1ccessivan1ente alla p un- 1 1 .~u' gravi. tura; ma occorre ancora considerare che l 'iniJJe11 di,rer so ci sembra però il sig11ifica1o de],_ 1io delle ina11ifestazioni polmonari segna nello ] e l1esioni pol1n o1n.ari nel nostro caso·, per quansl€sso te111po, co111 e verrà m eglio docum entato t0 an che e.sse deterrninate dal i11·edesim o fattore i11ù inna nzi, l 'i11izio di una fase nuo,'a nel]<l. a]Jergico. Ed in fa tti inentre le prim e altro n·on situazio11e aller.gic<:l del] 'individuo , e vanno t e- rap1Jresentan o ~e 11on u11a ina 11ifestazio,n e parr1ute presenti infine le peculiarità clinich e dei ziale, e trinsec.antesi a li,rello dell'apparato r ed11e proces:-,i, ra1)presentate dalla ·estrema bre- ~piraLo rio, di uno tato anafilattico ge11er al izvi tà dcl prin10 e dall 'e ordio edematoso del 1 a lo, ch e trova n el distretto polmonare un 1ea tsecondo. 1ivc_, assai sensibile, le alterazioni inso rte JJel Per questi 111otiYi 11on cred~amo si plQ . . sa du- r1 o~ Lro in fermo, 11a11no invece caratt.e.r e <li f P.r10J1ilare della i1a tura '1ll1e.rgica delle manifesta- ni eno assolii tam e11.te delirnitQJto e cir cos<.,ri tlo ;·ioni })Olmonari : ch e e se ri1entrino cioè nel al le :011e p·oln1onari per icistich e, sconl pori nnfo dominio dell 'infiamn1azio11 e allergica (Ros- dn qualsivo·.glta altra niartifestazion e anajil,.itsle). tico li-i altro distretto. orga n i co. Questa affern1azio111e si fo,n da sopra u11 fatto Ora .. ulla e.. , iste11za e la defi11izione di questa u1tin1a non è n1e~,eissa rio ·d ilung·arci, poicl1è obbiettivo .a mio avviso di decisivo ,,alare , quaoggi il fattor e allergico h a a1npio rico1losci- z,, è l' asStoluta 1rtanca11za di comparlec(po;i on e> 111tnto e diri~l.o di r it Ladina.n za insieme alle sia pure grossola11a o .soltanto h·r onchin le, al rdtre cause più frequenti di infiamrn azione, ecl }J l ocesso da parte <lell 'a1t.ro polmo11e. E' chiaro dunque- che ci troviamo i11 r>r esenè· j) Ure a111r1tesso ch e nella sua esLrin secazio11 e za ·di llll quadro , a nostra conoscenza Iton osln for111 a allergi ca l)QS5a non differire sostan' '"tl1n e1tte, a giudizio <lello tess.o· Rossle, dai s-erYato1 o per lo rr1eno c.ertamente rtt) ll d(~ficrit ­ q uadri r>iù comuni dl i11fian1m,azione sostenu t i to , a11n eno co·m e :ir1ar1ifeslazione de ll:i all ergia )datidra. dj a11afila si puran1ente ](,,<.<le·, decorda altri ! l roces~i. Ci sen1bra ad ogni modo cl1e J,e r.ara l teristich e r li nic.h e lielle n1an.ifestazio11i r ente con fisio11omia clinica <li pr)ln1on1te e c:l i ))Oln1o t1ari nel 110 ~ lro sogge tto, depongano p er broncopoln1011ite r>e~·icisti ca. Ed in vero tutti i dati da noi raccoJLi pri11 Hl una fi sionon1ia i)(lrticolare del pro·cesiso anaf')1l10-palolog ico (in(ìam n1azio11e si ero~); pos- della 1)untura della 1Cisti n ell 'inte11di1n e11Lo di i11daga re sullo st3 to aìlergico d·el ~ogget t o: in~i})ilità quest a cl1e Lrova appog·gio nella sorprr enden le ra])idità di insorgenza e di €Yolu - tr<: dermoreazione di Casoni, Ghedini-"'"'' ei 11 berg zione del i)rimo e·pisodio e nell 'inizio a ca rat- eosinofilia, erano negati vi: e pure negati va era l 'anan1nesi rispetto a i11recede11ti r ife:rib:li a i ere edematico .d el secondo • Varrà far.se rico rdar.e. a q11es to })l'O})O .. it o. i11 fa i li Ji ipersensill ilità ge11era1e. Il 111.ag·gior pelt}1na di alterazioni J)rovocal,e da fattori all er- $0 dev.e ei:;s.ere dato fra questi elementi J,~.. gativi alla riSJ)O ... ta <lella Caso11i. I11 verità i parr•ri s.ul ·gici o co1nunque assin1ilabili all 'aller o·ia, rhe l 'i11ter ess.a11te ca~o di ittero 11ostsierico reciente- Yalore di quef'ta pro,·a so1lo tut1 'alt1"0 c:i .€ r-0 11111e-111 e <l e~ril t .) da Car oli (2) ave Ya come fori- cordi: fn llo cl1e cl'alLro11de non so r1)rentle, r·~r· 1

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1 f_, P O LI CLINI CO

cll è orte con1u nc della m.aggior i.>arte dei i)r oC•<!din tenti diag11o~l ici fo11dat.i $Ull 'ap·plic.azio11 .~ di f e HOtl1e11: imm L111 ila ri. .fJ er la (~ aso ni è i I co11cctto di specifici I à cl1e 11a subito le 1naggiori trJver &ie. 1\iia .su que ·to punto ci pare cl1e u1ta distinzione do,·r ebbe far i fra spi:>cificità iu lesa in senso clin ico e specificità i11 sen so biologico. Così, i1on erra la Casoni quando il rj ~ulta to ·è 11egato in un so·g g·etto affetto da cisti di echino·c occo &e· es5o no·n è ipersensibile al liquido ida tideo, n è erra quando è positivo i u assenza di echinococcosi se il -soggetto è iversensibile a i prodotti di a ltre tenie, la reazione positiva .ave11do signific·a to di reazione di g1·u1p1po-. Ma è pure evidente cl1e tradotte i11 lin gu aggio clinico q ucste ris,p oste sig 11ificano fa llaci.a d el metodo . Però llCl nostro caso {:. d a ' "'lut a r e r)iuttJsto l'ì1nportanza ed il significato de ll 'esito 11€gativo. E qui l ' inter1)retazio1lie è meno contro verf,él p,erchè l a negati,'ità di questa p rova, ch e p eoca , come reoe11ten1.e11te si sono espressi SeTgie11l e Fourestie,r (3) più per eccesso ch e iier difetto, è testimon,e della ma11canza di i1>ersen.sibili tà general e al liquido idatideo. Nello stesso senso parlano l 'anam-e1&i, le altre prove di laboratorio ed ir1fi11·e il 11on vorifi·:arsi d1 1nanifestazioni allergich e al rli fuori celle 1·egioni polnti11.aTi pericisticl1e, in seguito alla j)U11tura . Non c 'è dubbio perciò eh .e le alterazioni 5tabilile i ttel nostro soggetto, sono e$JJreissione di una rerrzione allergica perifocale 1

c~l ri:i siecantesi

a livello del polmone ospite del 11araissita, cioè cli a.11a/ìlassi locale o tissulare. •

Natural111e11te no11 abbi.an10 d ati per indivi d'uare le cause cl1e hanno reso possibile una delirni taziortie cio sì netta dell 'alle.r gia: dicia.mn solo che la possibilità dell 'a11afilassi locale Te g1onale, o di organo , è stata da tempo dimos trata e da questo pur1to di vi ta i fatti da IiOi o~servati si i11quadrano b ene 11el dottrinale acc1l1isito in 1questo ca111po. l\{a con l 'insorge11za dei fatti poln1o·n ari u11 cambiamento si è verificat o n ella sit.uazio11 e al l c·1gica dell 'individuo. La prima e I ~iù 1ile' ante manifc lazione d el 11uovo stato di c0se è i 1 verifiC<'\r i di una an1pia zona di erite111a I el luogo ·dove due gi orni prin1a era .~tato i-J0cula lo con esito n egativo del liquido di cjsti d'e r 11i11ococco. Qual 'è la spieo-azione di questo fatto i' Qui le cose stanno diversamente da qI1elle ch e susF>istono 11ei non eccezion ali esem1>i di 1 incccn ionP o veviviscenza di saggi intrac11Ut11ei i11 con rlizior1i .sperimen t.ali o natura li ; 11rr re· ·tare ll ol campo dell 'allc r o-ia idatidea rife1·iam0 il isegucnte, o ccorso di reoente alla i10s l ra OSS(>rvazionc. In un soO'rretto affetto da cisti di ecl1inoo

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XL \'I, Nul\I. 11]

cocco del polmone e ch e h a presentato in l'é1ss.Hto eruzioni di erit erna urticato si prati<:a l 'i11 . traderm0Teazio11e di Caso11i con esito n ettan1·ente positivo. La r eazione si spegn·e gradual111fnte fino a no11 la&eiar traccia. Alcuni g·iorui dc>po, il soggetto accusa prurito e pre&en La rare (3-4) i11a nifestazio11i pon foidi. l Tna di queste è ii1dov.ata pre1 c.i~am ente nel punto dove era stata i)r aticata la Casoni. In questo caso si tratta l)ertamente di una riaccen sio11e d·e.J la J e.azi.)ne eù il fatto rr1olto verosimilmente ha il suo d et er1ninism o in una acquisita maggiore ~rnbi­ bilità della zona di cute trattata, con cort~€­ g·u.e·nte più facile risposta allo stimolo allerg ico, ch,e 11a occasio11ato la cris i di urticaria. Nel n11ec.can i~1no d el fenorn e110 i)robabilmente e11tra .p ure in g ioco l'attrazione d ell 'antiieno i1 el focola io iperse11sibil1e:, e a questo proposito ricordia1no per la loro analog ia alcune osservazio11i (riaccension e di intrad ermor eazioni in eg·uito alla somn1i11istrazione i)er via orale d e1l 'a ntigeno) riferite da M. Ascoli al Congr&Sso Volta 1935. Be11 di versa deve esser-e p erò la spiegaz i o i1 e Jt el caso i1ostro: ed infatti no1l si può parJare di riaccensione p er ch è la Casoni era negativa i11 p1recedenza. Ora è evidente che la n egatività della prova è da rife1-irsi a11 ·assenza di aotico1 pi, poichè l'altro clen1ento de·l la r e.ali o ne, l 'antigeno, fu fornito d.a noi in quantità certa rr1ente suffi cien~e . Il fenor11eno d ell 'acce11sione della Caso11i si ~l)iega unic.a1n1e ntc a par er nost~·o, con l'arn1 u oLl ere un.a in1pro, ivi&a ir111r1i sione in circolo di anticorpi: fallo ch e è d el resto denunziato e doc un1entato dall 'esito l)Ositivo clclle nuove prove di Casoni e dall '•e,.~ito p ure positivo per quanto scarso della iGhedi11i. Si c~pisc.e d e l pari, c h e solo la zona di cute trattata e sensibilizzata ri s1)onda a l nuovo stato umorale co11 una tipica reazione. Se vogliamo indagare sulle cause ch e hanno d eterminato tal e improvviso mutarr1cr1to de]] 'allergia, ve,dian10 che due possibilità di ir1terpretaz ion e si of fro110: la ~ima si fonda stil ·fatto già noto, n1a documentato dalle aJl11os·i te r icerche di Serger1t e Foureslier , che 11na i110 culazione intrad·erm1ica rli l iqu ido cistico a sc0po diagnostico può in un terzo dei casi sensi]}ili zzare un soggetto sano , come è denu11ziat o dall 'esito positivo di prove successive 1. ra1ic<ite a djstanza tli l eln110 (in media 15 g iorn i). Però qt1esta spiegazio11c ci . embra inam111i~si­ bi le per la estrema brevità dell 'intervHllo di t e:inpo occor o fra i due fenom eni. E i11vece 1cl c oi~lcidenza (lell 'in ... taurar. . i delle ll an!fe ·ta zioni polrr1onari con l 'accender gi drlla renl'iOrJc cli Casoni ci r ende J)ropen si ad ava u rare u1. 'altra pos ibilità; ch e la orgente degli aJ1ticorpi 1

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XL-VI'

N-c;~I. 11]

u1T1orali sia il° tessuto pol1nonare allerg·ic<), dal quale in1provvisan1ent.e., per ra.g ioni che pii1 i111Janzi discutere1110, &eno distacc·a ti e in1mes.~i in. cir·colo1: si tralterebbe perciò nori d'ella creazzone ..Ji uno stato allergico, ma pii1ttosto dell'impro•1Yviso passaggio d i UJ11a immuriità (al1

l ergia~

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SEZIONE PRATICA

da locale in, genera.le.

Un tale improvvi5G ·mutan1ento è in realtà, a prin1a vista, sorprend,ente. Tuttavia la rice rca offre E5effif1i di fatti c h e presentano CO ll qr; elli irt discu~iorle analogia uggestiva . Ci riferianlt) alle interessanti ricerche di Magrassi (4) ~ulla im111unit à locale: con l'iniezione 1ntrad-ermica di picco·le quantità di anatossi1r1a <i1fterica, questo autore è riu5cito a CL)nferire all 'animale u11a imr•1unità potenziale c.: 11e r1on i tradisce nè attraverso un aumento d ell 'antitos~i11a nel sangue, 11è attraverso rr1odific:.tzioni (}ella sensibilità d ci tessuti all0 antigcno. « Ma ,_ è sufficiente uno s timolo assolutarrLcnte r11ini1110 (un n1iJl.esirrto della do·&e 1l1ioin1a letale clella tossina) ch e serve da reiniezio·n e scatcna11t.c, perchè nell 'organisn10 un ista to di in1n1u11ità pote11ziaJe i abbia un rapido passa-g gin a una immunità .a ttuale con compar a di abl)on dar1 ti anticorpi ii1 circolo ». 11 Magrassi di1nostra inoltre ch e f:.e lo ~1 i111010 an ti geno viene esercitato sopra llJl llJ1ico i)unto della cute, cc la presenza nell 'organismo d~lla zona di cute pretrattata è a ssolut am e·n te ir1dispcn s<1hile in alcuni casi, in altri per l o rr1e110 1r1olt0 util2, .. . .. affir1 chè s1 verifiel1i in esso il pQS53.ggio, in Beg·uito ad un 'l1ni ca od <:1,r1ch(· a ripetute r einie·zioni scate•r1a nti dallo stato potenziale allo stalo attual·3 della immunità; -e c iò non solo, ma la fo,r mazion.e d egli ar1ticorpi a ntitossici è anche molto più rapida ed abbondante, se la reiniezionie scatenante vien e esegi.1ita i1el pui1to d e·1la c ute pre parata cor1 ,'lnatossin~ ... ». IAl analog·ia fra i dati de.ll ' es1)erim.e nto, ch e dclc umenta la possibilità di. un im1)rov,ri&o passaggio dall'inllnunità locale in gen e rale e qur.1)i cliniL-i da 11oi illustrati, è evicle11te. Nel no~1ro soggetto , il paren cl1i1na r-es-0 allet"gioo, prt.sumil1il1nen t.e in rapporto alla pe rm eation e di. piccole quantità di liq11ido è l'eq uivalente de Jla zon11 di ~.ute protratta, a cui g li ri11 tiCOl']) Ì restano ancorati finchè un nuovo fatto.r e J1on viene a turbare 1'equilibrio, r ende11do J)OSsibile il distacco €id il passaggio in circolo <li <:s&i. Ed anche nei riguardi della preci ~nzio11 2 del fattore capaoo di a~suh1ere la fun zion€ <li 14ei11ie1ion•e scatenarlte. ci pare ch e i dati dell e rirerc.h c del MagTas~i , p1iù cl1e una analogia rnppre~ntin o quasi un anticipo confern~Jati,1 0. s1wri1ne11 tale. Ci pare infatti c l1e esse• <l.e.bba e~~ere sen z'clltro i11di,·iduato nella puntura dPl-

·1a cis ti co11 successivo ..spandin1ento di liquido 11el pare•n chima polmo·11are: fatto, che ha il valore ed il :::,ignificato di una reiniezione scatenan1e praticùl.a appunLo a livello della zona H r:·re1}arata ». Tuttavia n0n si p!UÒ escludere che a11che altre ; cor1dizioni possano avere avuto alme·no parte i1 el deter1nir1ism•.) di qu·e sto f.enorneno . jn fatti C111 cJ1 e l::l prima i11iezio1l e di liqt1ido ci s.t.ico a scopo diag11ostico potrebbe essere presa in con'&ideocazione, e d infine le stesse alterazioni infiamma torie, co,n side rate in sè e per sè, del I e~suto polmonare . In :;·e2ltà un eventuale ' 'Ì:Ce·11devole influenz:1n1ento di quP..tsti fattori n on può essere ragio11 e, ·olm·e rlte negato. E del resto è forse vero~i 111il·e che ] a iniezione, scatenante 0·1">eri in dieCini liva attraverso le modifi cazioni indotte n t)T te:;;&uto sen sibilizzato.. Tuttavia com e abbianl o • eletto, anch e in considerazione d ella suggesti,·a e: si gnificativ-a coinciden za, fTa pu11tura, alte1azio11i polmonari e manifestazioni aller,g iche , ci se1r1b·ra che fattore se non unico , a1me110 preponderar.te sja I.a pu11Lura d ella cisti. Un a ltro e lem e nto clte d€ve essere preso anccira in considerazione per l 'eventuale, e d 'altronde difficilm ente pr~cisabile, infl11enza sullo svolg ir11ento della fenon1enologia pres€ntata dl'\il nostro so.ggetto, è la te rapia a11tiallergic.a ii-;t it 11ita al con1in ciare d elle inanifestazioni pol• n1onan. P eTvC'nuto in Re dazio11e iJ 30 sette111bre. 1938. 1

RIASSUNTO.

L'A. descri,,e un caso di pn eum onit e da punt11ra di cisti d'echinococco del pol111o·n e, in cui all'esordire de lle n1anife& tazioni polmo·n ari eorrispon de un impro'r' 1iso viraggio d ell 'aller.g ia locale (polmonare) in generale. Segnala l'interesse ch e l'o~ser,razione può offrire per la ec,cezionalità della sintomatologia clinica , per la car<itterizzazione e la precisazio11e. clinica dello speciale tipo di a lterazioni polmon8ri s u base allergica, ed infine per i r apporti co:i la dottrina de]] 'allergia in gen r1«1le e nella fatti &pecie idatidea, n el quale senso questa os~rvazion e vien e ad individuare un ffl tto clinico finora non descritto e ad illuminarne g li stret li ra1)porti con alc11ne osservai' ioni spL' rin1 ent ali di l\1agra .. i su1l 'im11111nit à local e. BTBLTOGRAFJ.4' . e 1\fELLI in CEco~1 e -'11CHELI. \Jedicina Interna , vol . VI, 1936. 2) CA ROLI J. Bull. Soc. ~féd. des Hòp . <l e Pnris, 1938, n . 4. :1 1 .SFRGE Te F oun ESTJE. Rifo1111a Medica. 193 , 11 . 4 4 1 \[ .\GR.\ SSI F. L ' immu n ;f à locale e lissu rale. Ts t. Siero t. 7'1i1 an eise, 1935 . 1)

FRUGON1


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« JL POLICLJXfCO »

NO·TE

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E CONTRIBUTI

OsPEOAL.E DI Sc_:zz.\.HA.

Il pioniba.ggio extra pleurico tt>mpo1·ant'o nella f·ura dell'asceRso pol1nonare. Pre· st•ntazioue di due amo1aJati operati e · · guarit.i. <1> F ABI O STOCC..AD.\

libei'o· doce11te e primario chir·u rgo dire ttore. Il 95 a1)rile 1935 in u11a con1unicazione a lla ocietà medica chirur-g ica .di Mantova tra ttai estesa111.e11tc d ella ezidlog·ia, patoge11esi , anato111ia t)alologi.ca, &intomatologia, diagn osi , p,r og 110 i e c·1Jra del I '.a_cesso poln1 on are rif8re11do di' due donn e operate di pneun1 otomia in un t e;n1p0 e g·uarite. A ])ropo ito de]Ja cura ricor dai 'cl1e lo scolla111 e nto· pleuro i)ariet; le co n vio11ttagg·io alla paraffina, attuato su larg·a ~cal:a d:rl Sauerbrucl1 , a vev1 fatto scendere di rnblto la n1ortalità. Infatti questo mo do di proced ere è abitualn1ente il p·ri1110 te111po d ella cura el1i rurg ica ; escluso il pericolo dell 'inquina1nenLo .de.l cavo pleurico p·er l 'obliterazione determiItala dalla compre . ion e, si passa dopo circa t:re t-ellin1a11e all~t aper lura dell 'a.sc.esso. Tra tla11do [)Oi della col~as ~ o t er.apia · in gen eral e, disf1i Cl1e &e essa può se111brare un errore ; Ull [\ f'Cesso ·11on SI cura con1pri111endo]o ma a1Jrend olo, in rari e be11 scelti casi sono sta te reo-ie strate ·delle g uarigioni. È noto , con1e in altri C-<l. ntpi della c hirurg·i~ a tti oi)e.rativi a pri1na ,.i!3tn irrazio11ali han 110 r esistito alla critica J•er ~ver l 'esperieJ1za din1ostrato la loro indj . sc utibj le efficacia . ,. · I l11alati che pre ento ogg·i con nu111erose radjog·ra(ic ,. furono 01)erati di resezion e coslale ~o lto1)erio·~ tea (tre co te) e vasto scoll a111ento l)leuro-1>arieta le con succèssivo l)iòmbag·g·io a lla pinraffin a chirurgica, ch e fu tolto d o110 20 giorni, t o to ch e la cav ità su11purante t è11dcYa a restringer ~ i e sostituito: con za ffo iodo for111ico a n1ano <.t n1 a no n1 eno sti1)ato fin o l1 l la g uarigione. A rn io modo di vedere il 111el oclo è ' J)reforibi le al p•io111baggio stabile usato dal Don a li e , 1\lia11i, l)ercl1è evita l 'inconve n iente di lasciare sotto le 11arti molli d e] torace ttn co r110 estran-eo non se11111re be11e tol lerato. C:erta1u e11t e non tutti i e.a i i presla110. AJ11 1e 110 cl al la ìl 1ia c... J)erie11 za la colla. o ter a J)ia te u111orr· nea è inrlicala q11a11do l 'asces . . o è ~i­ l u, to llt lln pnrte all a del 1)olrnon c (indi11en ! ·•

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<:0 n1u11 ica1 ione nlln , oc ie là cli n1ccli(' in n e cltit urµ ia rii Padova J'<t ll a il 2 clicen1 J)r e 19;3 _\\ JT . (l

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de11Le1n ente da l siste111a cli cttra appli cato, l 'a_cess? ~~Ila base sar ebbe g·rava to di una IJrog1Jos1 l )IU severa), biso0'11a inoltre che la l)«rel.e asces~uale .s ia ' Llfficiente.n1ente cedevole. la cavità n on trop1)0 _u1)e_rfic iale, altrjme11ti vi è il J)ericolo r1ella m anovra del distacco, di rompere lo strato fib·ro ~ o li111itante. Condizione intli&1)esabile poi è cl1e l 'ascesso con1unicl1i co11 un b ronco. Inutile aggiu11g·er e cl1e cl1iaYe deIl 'intervento è la e, atta localizzazione fatta dal radiologo , rappreserita11do essa l ' unica g11ida sicttra. Jl J)ÌO·n1ba1ggio ir1oltre come avverto110 il Miani e il llagn ott i. de,'e e.s~ere r eg·olarJnen te omogeneo e corr1prin1 ere con azio11e elettiva sul focolaio suppurante, sen za re11d.ere atelec tasica una zona 1roppo ' 'a ta di i)ol1none: • i · casi ch e presento !1 ann o 111olti 1)u11ti di con ta tto . Son o du.e. uon1i11i di 3± an 11i nel fiore d ell 'età e del] 'efficienza lavor:ltiYa ell e mi furono affidati dal dott. E. l\ilarlin f:ll]i di j\ifotteggiana i)roprio all 'inizio della malattia, della r1ua le potei col cor1trollo radiolog ico seguire tutte le tap1pe. In tutti e due l ' asce~ so era solitarie· n el l.Jolmo11e d. in uno al lobo su1)eriore e i)arailare n ell 'altro. La n1alattia si i11i7j ò con febbre e dolore pu11torio costale come r1 ella polmonite f1·an ca .e. fin dall 'inizio l 'eSJ)ett0rato era putrido e purulentç per la prevalenza ·dei piogeni e saproge rii sul p11eu1110CClCGo, come rivelò l'esa tn e batterioscopico. Er1tran1bi rifiutarono l ' i11tervento proposto dO[)O due setti.m an e e accettato n ella qui1lta, quando videro I 'ineffi cacia della r ura m edica a base di \ atcino poli,,al€nte, iniezior1i endovf.11ose di alcool ed es1)ettoranti. Il decor so postoperatorio è talo otti1no e 1:.t guarigio11e, c]1e p ersiste orn1ai da circa due ann·i, può ritenersi definitiva. Un ecce&sivo ritardo , qualora non fosse capitato anch e di peg.gio, avrebt,e potuto condt1rre alla piòsrlero~i cl1e spe-.sso irrtpon e u 11a lobector11ia. Meditino i so tenitori della cura i11edica ad ol tranza su Ile parole vera r11en t.e amn1onitrici d t11 Cesa Bianchi: « n ell 'asces"'o J}0]111onare si trovano a950ciati due p roces5i .n1orbo. i fondamentali, la n ecrobiosi ch e dà origin e al focolaio prin1itivo , la sclerosi cl1e ba il .punto di p·arten?.a dalla lXlrètE' dei hronchi e dei va. i colp iti . È quesLa intima a ...... ociaz ione di lesio11i necrobioticl1e e sclerosa 11ti a c.a rattere J)rO grrssivo, che conferi .. ce all 'ascesso 11oln1onare il _uo carattere e' ·ol ut i,·o. ia ~rarsa o n e llll <l tende111,,a alla guarigion e ~l'°ntanea n. 'correndo i co ntributi cl1irurai ci it<1Jiani di ' q ueste.> tri ennio Yedo deli11ear. i la tenden1a a ri ·orrere al pio111Laggio J)e r111anentr alla J':l · 1

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r~ffi11a

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SEZ IONE PRATI C,\

e segnalo i dt1e suc.:ce i del Donali 1)ubblicati dal 1\<lgnotli e c1ueJli d el Mia n i . Mi }Jar e però r.he fra tutti i metodi ir1diret ti : l)neu11\olorace, tìrenicecton1ia, })looco te1111)0ra11e0 del fre11ico (Pier1 J, alcool izzazio11e clei :11er"'·i intercostali (J,,e otla), Loraco1)lastica 1oca1P, pi ornbaggio extrapleurico a dimora, n1erili Jn. i)referenza il J)lOmbag,gio extra])leurico ten1pvra11eo , per lo ineno co1n1 e tentat i,·o (li cura. Il 111etodo semplice, non traumatizzante se a i>plica to con ter,nica corretta , può j)e1)ciò es~e re larg·a mente sperin1 entato , l)er cl1 è neJJ a }Jrggiore delle ilJ() lesi, avvenuta l 'oblilerazion<· del cavo pìeurico, si l)UÒ pa. $ar e all 'interYc·nto diretto ch,e re~,t a sem1)re l 'operazior1e d~ . . c.elt a l>er dare esito al pus. Ptecent en1ente il ~Tac cia fautore della J_)neun1otom ia, lod.a l 'utilit à dcl tratlantenlo locale col neosa], ar sa11, ( 11e p uò venire quotidianamente applicato e a gra ndi dosi se11za alcun pericolo, da11do \ anlr1ggi veramente degni di essere noti. Co11cludo com e n.e.I 1?35 : non esi, le urto sch e111a di trattarr1ento dell 'asce o i1olmonare , vi sono molti n1etodi che bisogna cono~er ~ e saper e m ettere in pratica secondo una nor111a ch e n on tro·va , con altrettanta co ta111a, applicazione in altri processi morbo... i , cl1 e <'<• don o ~ot to il donlinio de~J a chirurgia. È quanto dcl r esto ,. du e .anni do1)0 di m e, disse il Donati i1ella discu-5ione ch e seguì ~ 11 a so.cietà lon1barda ~i cl1iruDgia dopo la con1unicazione ~el Miani_:. e< n qn esiste .u na terapia (IE>l1 e ·u1)1)urazior1i polmonari, m a ne esistono n1olte ... n cc quando vi iano cavi.t à a c.essua]i JJres,alc e dre11a bili . at~ré;\verso il b ron co, il ·p jombaggio può .av ~ r e effetti ' 'eran1ente sor 111enclen Li ».

... io11i del Paolu cc i, que ti due casi costituirebbero u11a eccezior1e, per il fatto cl1e la g uarì-, ginr1 e defir1iti va fu ottenuta col se.n1 j)]ice ta111p0nar11e11to, m ezzo rneno ag·gre siYo -e quindi prcf eri.hilc alla pneumoton1ia, ch e resta i)erò S<! 111pre l 'operazion è di scelta, qua nd o no11 ~ i ruggiun ge 10 sco po. Sulla 0s1)erienza di un terzo c.aso 01)era lo il l 0 sette111l, re di qu est 'anno e affidaton1i d o1)0 cinque 111 es.i di c ure m edicl1e, ritengo cl1 e lo . . coll ar11c nto I)leuro parietal e fatto e.stesa111ente e in t1Lo<lo da favo rire il deflu sso del pus lu11go il ])ro11co co111u11.ica11 Le co n l 'asces..:o, ])O<S. . a dare ri ulta ti insi)e rati . ll ten11)0 trascor'5o 11on autorizza a ritenere definitiY a la guarigion·e., cl1e il felice d ecorso post-op-era torio ·e. i nt1rn ero. . i ·co ntrolli radiologici fa11no presun1ere con certezza. l{IASSUNTO.

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La i)resente con1unicazione ])ron_ta fin da] ~ iugn o 1938, rimandata per circostar.ize da_n1 P 1ndi11e11d enti , viene presentata a que ta socie.: t à dopo la r elazione de] Paolucc;i al XLV co11? rcs:so della FYocietà italia na di chirurgia sul l c·111a « swppu)raz.ioni polmonari , tra tla m1en to r l1iru rgico e risultati n. Di questo fondan1-enlale r'nn tributo càsistico sull 'a~gqmen lo così ~co ttante , non potevo. non tener conto. Secondo ] 'Autore: ccO'li ascessi polmonari act1ti e 1)ntridi vanno OJ)erati dj ta1r1pona mento pre' 'cr1tiYo tra la econd::\ e la qui 11ta set I ii11ana della diagnosi con clan1ata e rara1nente gt1a ri·5cono con qu e~ t o so lo intervento (3 °,{,) ». Il decorso dei miei OJ)er<.tti ronfern1a l 'oppori u nil?t d·el i11 on-1en to di OJ)erare sug~eril o cla ll 'a t1tore e non son o perciò 11entito di essere ~n tcrv e n uto prC' cocen1ente. Secondo le co nclt1 -

L'aul oie riferi ce ·su du·e casi di ascesso pol1l1onare d. ac.u to, soli tario , in dt1e uon1i11i di 3± anni operati di resezio.11e costale e srol1;a1ne11to rletllO parietale COil pion)baggio ten1p0f[llleO e guariti. Dopo aver p~ssato in ras~eg11a i mrtodi di collassoter,aJJia , tratt a delle indicaz ioni del siste.m a di cura aclottalo, cl1e i1tco rag-g·ia a u.sare precocen1ente i)er 1'esito l1'rillan le rag·giungibile in tem1J.o re]ati\'<1111e1) te breve, 1)ri111a ch e la pioscl er osi con111ron1 etta in ·yia clefinitiva il viscere e la vit a . BIBLIOG J~AFJ A

Bi \);CHJ D. Le suppurazi oni croniche rle l polm.on e. Rassegn a clin . sc ientif. , J 938. L EOTTA N. L 'a1 lcoolizzazion e dei nervi in tercoslali nella cura dell'ascesso ga11gren oso de l ]JOln1one. Le forze sa11il., 1933. l\f1A l\"1 A. Sulla freqnenza e sul traltan1 en l o delle

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drid . 1932. .. T OCC.\ D.\ F.

L'ascesso

/) Ofn1 oncrre. Conlributo anatorno-clinico. Con1uni cnzione nl1a ~ OC. n1ecl . cl1 . di :\[nnlo,n , 25 a1JrjJe 193.3.


..

490

« IL POLICLINICù »

TECNICA

MICROBIOLOGICA

h.\BO.RATORIO PRO"VINCI:\.LE D'IGIENE

E PROFILASSI DI HEI,T.UNO

J)oe nuovi metodi di microcolorazione e nuovi principii di tecniea microscopica generica. CAI\LO FRIGIMELICA, ·

i11terr10 .

Co11 la scoperta di nuovi c91111)or-:ti dotati di ~1)ecificì1e . affinità vierso particolari _compo1te11ti cellulari e con la c.o nseguente· standardizzazio1J.e ·di forn1ule che co,n sentono la si multanea di fferenziazion.e n ei &ingoli el ementi (ii .t.utl o ciò eh 'è nolo del sub·s trato n1orfologi-c o di ci~scuna sor te d 'e:ssi, p·otreb·b e · seirtbrare esa uri to il con1pito di ricercatori rivolti ad elab-0rare })rocedtmenti d'ap·p licazion·e ge• n·er1ca. Ciò i10nostante credo egua lrn·ent e 01)portu110 di far co.n oscere un metodo di colorazio11e generale, sia pie.rcl1è esso deriva da un principio , sal,;o erro:re, nuovo e suscettibile· forse d 'irn:p en:&ati sviluppi, sia perchè ra1)presenta uu mezzo d'indagine ch e può trovare in1n1 ecliata applicazio·n e pratica. D escriverò in seguito un pro.ce·dimento ci t<>logico specifico ·di una d etern1inata struttt1ra e pa1tico,I armente notevo le, in rapporto con i risultati offerti, per la seni.plicità della tecni ca . A questo riguardo credo conveniente far rilev ~rr-c. ch,e ] a realizzazion e dei m etodi attualn1ente d e.scritti (e di altri corr1uni•c1ati in ·precedenza: v . Policlinico, Sez. Pratica, n. 5, 1936) m i è sL1ta resa possibile dalla s tretta ap11licazione di un principrio ·di tecnica , in a.p11arenza affatto banale , il quale consiste nella c]imi11azione d el lavaggio finale dei preparati. Secondo questo principio, oltrech è,, costruire nuove •co ·n1bi11azioni tecnich€ ' 'alendomi di i11ezzi ~cmp1lici ssimi , 110 potuto n1igliorare i)rocedti.m re11ti i10.ti , viep1}iù confermando1m i nel co11cetto cl1e, nei processi di micr ocolorazio11e, l ' a oc1ua, anche rigorosame nte distillata, non e.splic.a solo un'azione puramente de1

1

lt'lrsiva e ir1,eccariica . 1)

COLOR \ZIONh

:tv1E1'ACROM..<\ TlC:\

CO

J

AZZURRO

n1 l\1ETILENE-ACIDO GAI.LICO.

Controllando al microscopio , u stri . . ci colorati col blu di 1netilene, l 'azione di reagenti ( l1c- « j11 Yitro » preci pitano le. soluzio11i acquo ""~ dì dc tla sostanza, ho notato eh.e &i produ' evan o co tanteme11t e n elle cellule finissimi 1•recj1,itati i quali , essendo di colore div€rso <la quello fondamentale e tanto ottili da no11 llO ler11e sovente apprezzare ottican1en te la i1at ura , pt oclucevano nell 'insien1e intere . . c:.a n ti eff f"lti cron1atici strella1n·e ·n te specifici ma in-..tabili e prontan1ente annullati , n el &enso ch e

[ANNO Xl. VI,

NU.l\11.

11 J

Ye11iva ripristinata la tin La P!in1itiva, da urt se111plice lavaggio in acqu-0 biidistillata. Utilizza11tlo il noto dettaglio d.i tecnica ·111i è stato facile di fissare tali colorazioni metacrom.atic.h e che particolarm-ente brillanti n1i risulta''ano do,p o trattamiento con soluzioni di aciùo gallico . Pe·r render e inaggiormente pratico e spedito il procedimento ho inoltre con1ffu15to u11 a soluzione ch1e con singolare rapidità colora ed insi em e fissa qualsiasi preparato per , j~tricio,_ La rapidi Lit d '~zio ne d el ooloran.te-fissatore ·è tale da render possib,i le l'esecu zione d ella color.azio11e metacromatica sopra stri8ci di san1gu e ancora u1ni<li. Ecco·n·e la form1ùa : lBorac,e gr. 0,05; Olio di l_e gno di 0edro oc;. 0,2; Blu di m etilene medicinale g·r. 0,5; sciog lier e nell lordine in 100 cc. cli Alc-001 n1etilico-. Questa solÙzio11e, oltre ad utilizzare Ire i1ote p ro•p rietà del Borace· per aun1•entare l'affinità della sosLanza colorante, è com i10st.a secondo il principio, salvo errore originale, di otte-r11Pire ch e a contatto co·n l 'acqua .si formi sul preparato ur:a pellicola proLettiva d'olio di cedro Ja (1uale fiS&i in1eccanic:amente. EsE ~;TJ ZIO NE DEI, l'ROCEDTMENTO.

Strisci discretamente sottili. Fissazione p1revrr\t:iva : superflu·a (ma non controindicata) ancl1e se trattasi cl.i mat·eriale poverissimo o privo d'all1urr1ina (sedimenti di urine, acque, ecc.). Ver sare sul preparato qualche goccia d el colorante-fissatore . Lasc iar agire per circa 20''. .Diluir.e con altriettanto d'acqua ( cl.i1&tillata o di fcn1te) e lasciar agire per 20' ' , o più (inclifferie11te). Lavaggio rapi·dissimo m-0 completo in a<Clqun r.orrente. Differenziazione (15-20'') col

rr1 etacrorr1ogeno ( Acido gallico gr. O, I in 1000 d~acqoo distillata) rinnovrato due volte.. Asciltg-are 5enz'altro delicatamente con carta bibula.

Risultati. Co·l procedimento d escritto si raggiunge forse il massimo grado delle possibilità met.aoromatiche e le immagin i microscopichie co:rfrisp-0ndono a qruelle ottenute con C'ol oraz~oni complcs&e. Negli strisci di sangue gli eritrociti , -er1gono differenziati in roS<\ giallastro : i nuc l1ei d ei l eucociti in viola; l e granulazion i neutrofile i11 rosso bruno; le grant1lazioni b-As.ofile in viol 1 célrico. (Le .granulazioni ieosinofile r estano ~co.J c rate). 11 pl asma d ei li11fociti appare color.:.tto jn azzu1To. I parassiti malarici in cobal1o con cro,m atina i11 r o so violaceo. Colorazio11i 01olto interei&santi si ottenO'ono da strisci cli midollo, milza, linfoghiandole, t11n1ori e l e~. uti in genere. Pa1tic olar1nente notevole è la ,·arietà ùi toni e fumature del} 'azzurro cl1e va dal ci]estrino chiaris imo al blu di Pru sia. Pli.su]tati decisamente superiori a quelli


[ANNO XL \ i J, NuM. 11]

SEzION'.E PRA'rlCA

conseguiti dai m e todi ·di ru:;io 1&i ottengono, in(La r iuscita del pToce.dimento dipende ·esfine, n ella colorazione di n1a leriali p·a tolo·g ici ser1ziial1nente dalla ies1e,cuzione· d,el p111ascritto (essudati, ecc.) spe·c ialn1ente per la nitidezza passaggio in a cqu.a e dalla eliminazione de l ed il gran·d1e risalto d1e i germi che spiccano i11 l(tv·a-ggio fina le). azzurro tra g li altri eleme11 ti variamente coloJ~is·iiltati e applicQJzioni. L '.i·n telaia tura nur.a ti. c.lear e vien1e ·diffier.enzia la in r osso brillan t:e ltiassum·endo, i van.l'a.g·g·i d ella co·l orazio·n e (colorazione &pecifica) mentre. ogni a ltro ·e lerrtetacromativa che ho descritto s<»no, a mio ~ inen Lo rin1ane scolorato· 0 lievemente tinto in parere, notevoli sia per la rapidità ·del p·r ocerosa. L'applicaziqn€ dfel m1eto,do consente di di1nento (m eno di un n1inuto) co.m e p eT la studiar1e la fine struttura d el nucleo e id i rilevarietà del1e tinte, p er la l oro p:u rezza (non ,~ are det,t agli non .altrin1esnti appn€'zzab ili. Ini€bscndovi .sovr.ap1p osizion e di colori) e per la r11.ag·ir1i microscopicl1.e . particolarm.ente inteloro spiccata el ettività. r e.&s.ar1ti si ottengo110 d a p1r eparati pe1· istriscio di tessuti 11eoplastici. · A parte la m an ca11za di colorazione degli e le:B elluno, 14 genn aio 1939-XVII. menti strettamente eosinofili, esis le grande so1

1

miglianza tra i preparati ottenuti col processo 1netacro1natico e tiuelli offerti d alle miscele com11lesse del con1mercio (Giem sa, ecc.) . Posso anzi affermare ch e il procedimento m etacromatico integra gli altri n el sen so <::h e presenta m aggior se11sibilità verso certi elementi (,Serie linfatica) e offre olli1ni risulla ti ove g li altri falli scono o riescono solo co11 particolari caulele (Sedimenti urinari al terati ; strisci dì materiale forte1nente aciclo o alcalino, ecc.). ·Del r esto, aggiungendo all 'incl icata soluzion e d 'azzurro di tnelilene una opportu11a quantità d 'eosina si potrebJJe agevolment e otLe11er e una colorazione pa110L'lica . Non credo p er ò Of)IJOrtu110 su ggerire forn1ule d el genere perchè lo scopo dei miei e·sp erime nti i1e verre])be completa1nente svisato. Comunqu e, volendo praticar e con rapidità una co.Joraz1on e in Lu lto simile alla cla ssica co rnbina la di Pappenheirr1, si fisisi e .colori lo s triscio con la miscela cli May-Gru11,vald e su cccssiva111 cnle, previo rapjdo lavaggio in acqua d isl illa La, si eseg uisca la colorazio11e m et acrornatica adoperando azzt1rro di metilen e diluito i1e]la propor zione di due gocce p er ogni cc . d 'acqua distilln 1a . Po·s~o anch e consigliare cli eseguire, a SCOJJO di1nostrativo, una 1sopracoloraz ione di prepara li alla P.appenhei111. per meLtere in evidenza éon si raorcljnaria chiarezza i p ar assiti malarici. Per compiutezza esporrò i11fi11e . breve1nent e la tecnica d a applicarsi alla colorazion e delle sezio·nj . Premelto che n ei preparati provenjenti da pezzetti inclusi in paraffina la metacromasia è spesso solame11to a]Jpozza la. I m igliori risultati si ot1en gono s11 sez ioni 1nollo s.otiili eseguite al congelatore prcv ia 1i·s·saz ione in alcool. Tecnica. Colorazion e (30 ") co11 la segu ente soluz io11~: blu di n1e tile11e gr. 0,25; Borace gr. 0,05; -~c qt1a di stillata cc . 100. Lavar e a lungo in acr1ua (di fonte o djstill ata) . Differ enziar e (20-30") <·011 u11a soluz. acquo·sa di acido gallico al 0.,2· <J~ . Asciugare con cari~ l)ihul a e pa ssar e p e r 10-20 " i11 alcool assoluto. Asci11g·ar e ancora con cart a bihu ln. Xjlolo, halsa1no, ecc. . 2)

COI.ORAZIONE

DEL

PUCSI N..\ BASI CA .

RE1'I COLO

NUCI,EARE

CO~

( NOTA PREVENTIVA) .

Tec nica. Strii&c i sottili . . , i1t1i. ·F issaz ion e ac eur.a.ta con Al cool asso,l uto o Metilic·o. Colora7iones (5 ') co•11 ·F ucsina ba .. ica fenica la di Ziehl. I .avag·gio .q fo·n do in accru a corrent e. Piffie1renziazione (3 -5 ') meidia 11te.: J\.cido .ac.etico puro cc . O, 25; Alcool (95°) c·c . 50; Acqua distillata e.e. 50. Ascil1gar e se11z 'altro con cart a b1ibrula.

RIASSUNTl>. L ' A. ·d esorive due i1uo·vi n1etodi di microcol orazio ne (Colorazio·n e n1·etacromatica qon blu cli metilen·e - Acido ga llico - 1Colorazione del r e ticolo nucleare co n fuosina b1asica) costruiti secondo ·c o11 cezio1ni t ecnich e originali. 1

Il

a

I

Ricordiamo l'lateresssatlsslma pubbllcazloae: Prof. VINCENZO GIUDICEANDREA

Docente di Patologia spec. med. nella R. Università di Roma.

Diagnostica medica e mezzi sussidiari di Laboratorio. MANUALE PER MEDICI PRATICI Ne r ipor tiamo il Sommario i n riassunto: PARTE PR1M~: Malattie da batteri o da Parassiti. PARTE SECONDA: Malattie dell'apparecchio circolatorio. - .PARTE T FRZA : Malattie dell'apparecchio respiratorio. PARTE Q U .\RT.~ : Malattie del sistema digerente e de· gli organi annessi. - PARTE QUINTA: Malattie dell'aP· parecchio uropoietico. - PARTE SESTA: condizioni pa.

tologiche degli organi emopoietici e del sangue. PARTE SR'ITIMA: Malattie del sistema nervoso e sin dromi endonrino-si1npatiche.

In questo libro vengono coordinate e inquadrate n et canip<. della completa osservazione clinica le varie ricerche di laboYatorio; e l' A ., giovandosi anche della sua Lunga esperienza iJrofessio11ale e didattica, ha trattato la complessa materia seguendo un indirizzo eminentemente pratico. ln rapporto alle preventive nozioni sui vari organi, alle varie forme morbose ed alle loro possibili complicazioni, · vengono considerate le particolari indicazioni per le indagini sussidiarie. Di queste sono esposti i concetti fondamentali e le norme di prelevamento, con le piiì precise indicazioni di tecnica per quelle che ognt medico potrebbe eseguire, e insistendo sovratutto!sulla rea)e importanza diagnostica. e prognostica di ciascuna, senza trasc-u, 1·a1·e le conoscenze che per tutti rappresentano necessari eLementi culturali. Le numerose figure, in gran parte originali e spesso eseguite in forma di riproduzioni schematiche, concorrono all'efficacia dell'esposizione, estesa anche alle conoscenze ed ai metodi più recenti, al contributo scientifico italiano in questo campo ed alle indicazion i bibliografich e. ll libro quindi può dirsi p er gli studiosi in .genere un indispensabile completamento dei trattati di Patologia e sarà som .. mamente utile ai Medici pratici per regolarsi quando il solo esame dell'infermo non dà sicuri elementi di giudizio.

\' ol nme di pa.gg. XVI -488, con 122 figure i n nero e a.

colori n el testo. Prezzo L. 6 8. più le spese poeta.li di s pedizione. Agli abbonati al (< Policlinico » questo vo!ume è ceduto per sole L. 6 1 in porto franco in Italia, Impero e Colonie ed anch ~

pagabile frazion'ltamente. ossia con un primo acconto di L. 3 1 e le restanti L. 3 O in tre successive rate mensili di L. 1 O cadauna. Pe r l' Estero L. 66 . . L'im pegno de L predef!o pagam_ento mensile può . essere scritto suL poFtz:ino del V aglia del pnmo ve-rsamento di L. 3 1 . Inviare V aglia Postale o Chèque Bancario alla Ditta LUIGI l>OZZI, editore , Via Sistina 14, ROMA.


tt li. POLICtINIC'> »

494

SUNTJ E R.ASSEGNE

XtVl, NuM. 11J

[ANNo

oenti) hanno questo eiffetto srulla pr86sione nell ' iperte11sione re:Sf:ienziale.: in alcuni casi si ha cad!uta profonda e persi&tente della pressione, ir1 altri solo transitoria e in alcuni nessuna ll1odificazion.e. Nei casi in cui la presi&ione ritorna dopo u .n oerto tempo al normale bisogJ)a }:>ensare che il tono vascolare non · dip.e,.11de più, do·p o l 'operazio·n e, dalla zona d ell o splan cnico ma da altri nervi. Ricerche dell 'A. hanno dimo,~trato·, a favo. re d ella teoria . c1hiniica, ch1e si ha d·eflusso sa11guigno norn1ale della niano dopoi aver tol to il tono -va&omo,to.rio nervoso col calo·r e. La ricerca dì una sostanza vasopTes&oria contenuta nel sangu·~ 11a ·dato ad alcl,lni risultati positivi ad .a ltri rìRultati negativi. l 'A. non t1a trov.ato .aurr1e•n to della pr.,essione in nlalati di ai1emia in cui !'i faoe·v ano tras.fusior1i con ·sang·ue di ipertesi e osS'ervazioni imili furo110 ratte da Prinzmetal. Friedn1a n e Ro,senthaJ a11che con trasfusioni di 2300 cc. 'Quindi se esiste una sostanza vasop:ressoria nel sangu-e , èle, 1e esf'e1~e cont1enuta in quantità &carsissin1a. Si può pensare che questa sostanza rimanga fj ssa ta nei tessuti , p. e. n el r en·e. l\tfo•l te ragioni fanno, pensare che· n.elJ,a nefri1 e cronica qucstà sostanza iperten siva si for111i n el re!De e vi Iirnanga e cl1e .il rene sia il pun1 o di origine dell'ipertension.e. Sappiamo, cl1 e la corteccia t"enalei h.a no11>:m alme11te fra i ~l1oi compo11enti t1na sostanza pressoria proteina-simile d e scritt.a ·da 'figerstedt e Bergman nel 18'98. Il pro·b lerna dell 'ìpertensi one per quanto rigt1arda il suo· m eccanismo I1·ervoso o chimico rimane' per ora insoluto. r. l. ., 1

CIRCOLAZIONE. Il problema dell'ipertensione. (G. W. P1cKERING.' 1B ritis1h ~f edic. Jourri. , 7 gennaio 1939).

11 problerna dell 'i1Jterte11sione non si p otrà risolvere 1&e no,n si riso l v.e la question e ,della 1

1

sua causa. Nell'ipertension·e esse1iziale corne prure n·e lla nefrilt1e acuta e cronica e nella steno1s.i aortica l 'aurnento ·d ella pressione arteriosa è dovuta a vasoc0Fitrizio1n e prevalente111ente d elle piccole arterie e delle arleTiole. Questa vasocostrizion·e può pro•dursi ir1 tre mo·di : per res1rin.g imen to anato,m ico dei vasi, per vasoco~ trizio n e qi origine.i n·er-vosa o }Yer v.asoco·s tri2'.io1n e di oirigine chirriica. Le · alterazioni an.a to·m ich e cl.elle Lunicl1e a.r treriose non sono n1ai co>Sà diffuse da giustificare un aumento d ella pre:;sioTue arteriosa ger1erale, quindi i] ineccanismo che si d.e ve amLne l.te re è quello· d·ella vasoic ostrizione . 11 tono vascolare normal1e è in p arte di origine nervosa, co·r11e è dimostrato .dalla sezione dei neirvi simpatici ch e provoca vasodilatazione e d.alla forte caduta della pressione c1h e segu·e alla distruzio·n e del i11ido1llo spi11ale. I vasi eT1-erva t.i non &o no c-0n1 pl.e.t.arr1e·n te dilatati , quinci i parzial1t1enle partecipa alla co nse rvazion~: d ol to110 un fatt.ore chimico . La teoria nervosa p1iù completamente esp·o sta è quella ·di 1-Iering (1927), recente111ente sostenuta d.a Reg·niers e da Mie&. Secio ndo li1 teoria ·di H·eri11g 1'ipertensione ~ de->·v uta ad nzlione ·del se110 carotideo e ai riflessi aortici. <Juest' ipote.si ·è st.a ta ab·b·a ndonata. L 'ipotes.i d el Raab. ch e l 'ìp ertensione sia dovuta a ische111ia n1ido1lare e con seguente aum.ento d 'irritabilità d el ce11tro va·5omotorio ·è parzja]mente aoc,ettata, ·p erchè il centro r espiratorio è più sensinile di queillo vaso motorio. I ~sLenitori d ella teoria ner,ro.. , n i basa110 attua1mente sull.t1 11rova pressoria del f l'e·ddo e su Il 'effetto cl ella separazione d·ell 'i11n1ervazio11e simpatica d ei v.isceri addominali. Seco11do Hines e Hrovvn l 'aumento fort e di J)r ossi one per imn1ersione ·della mano in acqua a ±0 è caratteristico d ell 'iperlensìone essenziale, :rpentre secondo 1'A. questo non è s empre e~ tto . Certamente I 'iperten sione da freddo h a u11 n1 eccanismo n e1'\1oso , sia che dipenda da nu1nf\ nto di ercitabilità d el centro \1ason1otorio o dei va . i l)Criferici. o d a dimi11uita &en si])ilità d èl tneccanisn10 r egola tore d ella pres1

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~ i one.

Le due operazioni in tradotte da Adson (sei'ione de llt' r adir i ~ pina 1i ante1iori da lla 6a dor~t l e n1la 9 :1. 10111})<\re e ezion e d e] g rand,e e µi ccolo SJ)l anc nico ~01>ra o . otto il cli nfran11ua e-on asportaz ion e d ei ga111gli sim11ati r i adia -

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Terapia digitalica razionale flegli ammalati di cuore. (f-\..

As cHENBi~ENNER.

Miinch. Mediz. Wocl1e11-

sc hr. , n. I , 19 39). Per il timore di un a az ione cumulativa, i11 genere si d8nno a i n1alati di cuo·r e dosi 1.ro pipo pi1ccol e di digitale; cos1 pure si sono e&a.gie;rati i perìco1li ·d elle iniezio11i e1ldovenose di ·.strofan1tina e delle so·&tanz.ei dig·italiche. Poicb è la so1nn1inistrazio..o.e: oral,e dà 11oco affidam ento q11anto a ·dosag1g·io e ad efficacia (l 'acido cloridrico gastrico distrugge l e so·s tanze digitalicl1e) è n ecessario ricorrer e alle i11iezioni endt)\-e11ose in tutti quei casi ne.i quali è importa11te un ·dlo&tggio esatto (sten o.si n1ilra1ica, inf,lrto cardiaco , blocco a , miocardite), nei quali urge un a in1m edi.ata azion e (a ma caTdiaic.o , tachicardia parossistica) o nei quali v i è una t,al e tasi da no11 potersi fare alc11n affi dan1ento u un s ufficiente riassorbimento da 11ar1 e d el tra tto gasLro-inte~tinale. . t)gg i no11 è pii1 valido il dogma secondo il qual e 11on ...i potrebb·e iniett ar e- 11 ell ~ ' ene Jn f.tro(.antina .·e il pazient e è !'tat o pr1111n 1rntt<ito con diQ'ita loe per })occn. Ottenut o~ i ~1n <erto .O'rado di co1n1>e11$0 r on una e11e rg 1c:t cura e~1 clove n o n, si I)UÒ ro111 i nu ar r il l rn t ta1

1


[ANNO

XLVI; NuM. 11]

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SEZIONE PRATICA

inento per bocca; me11tre lo si può istituire fin dal p1rimo 1non1ento in tal1e forma , in tutti i casi l egig eri di in suffic ien za n1uscolare non co111plicata e sopraLtutto n ella fibrillazione auricolare e 11clla iperLonia sc·omp en~a ta . Racconta 11 <labile è a n ch o la s-01nmiu istrazion e r ettale. so prattutto in pazienti a stomaco d,elicato·. Il repertorio de l rnedico deve com p r ender tre pre piarati: la s tro fà11tina , un preparato di digi tale purpurea e un preparato di digital·e lar,a ta. I glico idi della lan ata avr ebber o t1 na v1.ione 3-4 volle più rapida di que lli d ella 11urJ>t1rea ; qu elli dell 'oleandro e dello strofa11to vPngo110 legati clal n1 uscolo cardiaco 5 volte r>iù ra pidiam e11te di quelli d ella 1)urpurea. Di lutti i glico5idi, la strofa ntina ha la minor tendenza all '.azioo e cumula tiva : si p['e1s ta per ciò c ttin1arr1ente p er l'iniezion e endoven a a. AncJ1 c i g licosidi della la11ata, solubili in a cqua, cla 11no buoni ris ultati ·pe.r via endov·e n osa : la lor o l)ÌÙ intensa a zion e c umula tiva li r ende ad.atti ai casi in cui si desidera u11a azione pro tratta , soprattutto &ulla frequen za . P er la son1minis tra zion e or ale O· r et tale si pu ò sceglier e tra i prepara ti di lanata e quelli di purpurea (Digipu rat, Digalen , Ver odigen , ecc.); ~i pref~riranno gli ultin1i qua ndo in una cura rro tratta (cu ore d egli ipertonici) si d esi d era un a l) ÌÙ intensa az io11 e cumulativa, o quando ~i vuol otten e.r e urta più en er gica azione sul rii 1no risiri:. la frequenza d ei b attiti. Iviolto importante è la dose che d eve varia re a ~co 0nda dei casi. Ad og ni modo la n1inirr1 a dose sin gola di .strofant.ina per iniezione e11doven osa p otrà sen1pre essere di 0,2 m g . Se 1' iu iezione vie ne fa tt a· 1entan1'ente e m escola n dc al liquido il sangue, diventa in•t ilile la diluizio·n 0 del farm aco co11 :oluzi ot1e1 g luco sata, a me1n o ch ei non si tratti di C'a si nei qu,a li sia desider~bil e migliorare la circol azione coronaria (p. es. n ell a n gina pectoris). In ca si m en o sensibili i&i può aumcntar o la dose a 0,3 m g· .; i <'UOTi ipertrofici d egli ipertonici to]J,e1·an 6 tI ua::,.i sempre dosi di O, 4 n1g-. , in c:aso di febh1·e elevata (tifo , l:Yolmonite) si posso no aur11ent-aro l ~ ~ingole 1 dosi firto a 0, 5-0,6 m g . L'intervallo, tra le singole iniezio·n i si .stabilisce caso per caso : p er lo l)iù b a&ta u n a ini ezion e al g iorno , n ella grave in sufficier1za r ardiac.a si deve n o:ìl di r ado ricon~ere n ei primi g iorni a due iniezioni 1)ro di.e. I glicosidi d eJI.a dig. l;:ina ta si dann o per via endove11o&a in dose doppi~ della s trofan tir1a : O,G-0,8 m·g. di dig·.ilanid o 1)8.Il·diga 1. Nella tachicardia par o si ~I ica e nella fib·r i llazion e au riro la r e co11 bratti1o ventricolare ~apra i 180 i g licosidi clell ~1 la1Jata .5ono preferibili alla strofa11tina p e.r ]a loro più e11ergi·c1a azione sulla frequen za ri-&p. la co11duzione . . Jn questi casi , p er ]a dim inui1a sensibilità alla digital e, si i11ietter à 2-i ,,olte la dose normale : 1, G-3, 2 1r1g-., in 2-3 inie.zioni s~pa rate . Un tale alto, dosagg io salva sp esso l a v1ta d el paziente, sot)rattuto in casi con com p1icazio,n i (polmoniLe) . 1

Per la som1ninistrazione orale dei preparati di lanata e di purpurea 1&i usano tr1e ·dlosi · giornaliere ch e coTri&pondono ciasc u11a a O, 1 di fog lie di dig itale. Più ch e secondo uno· scherna si dovrà però regolarsi a seconda d egli effetti dig iLrllici ch e si sorv·e.gliera11no scrupo lo1s arr1ente nel p ,azi ente, in conFYid·erazione alle incertezze d ell 'assorbimento d el farmaco dato i )e.i· via gaslr~C'a . Ottenuto l 'effetto desiderato I.a c ura .110 n va so1&pesa, si diminuiranno le dosi in i11od o d a mante.n ere peirò in atto il risulta lo o ttenuto ; se invece n on si r aggiunge questo effetto, si passerà ~e11z' altro a lle ini1ezioni endove11ose di ,strof.anti11a . Si ricorrerà a quesl1e ultin1·e .a n ch e qu.a ndo n el corso di una c ura d~·italica si m a nifestano1 disturbi d el ritmo. La cura dig italica va continuata fino alla scompar sa cor11tpleta dei seg11i di insufficienz.a ; e, in dosi approp•r i ate, an1c l1e poi, quando il paziente si alza o attende al suo lavoro·, i1l modo da man ten er e anche in queste condizioni un buon con1:penso. N-e i malati g r avi n ei quali n o·n si. riesce atl otten er e il co·m pen.so c<>mpleto, la cura dig·italica va protratta per rn esi e per anni , in piccole d o i r egolari. P. 1

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La terapia delle affezioni coronarie. (J-I. GoT.n. Joarnal r11nerican 'fil edical Association , 7 ge1lnaio 1939). La terapia m edican1 entosa d elle a ff>ezioni cor o11arie d e.v e tendere a corrLb1a Lter e i segu e.n ti cl ist t1r bi : I ) il dolor1e_; 2) i S1intomi n ervosi . (ap11r cn sion e, a11goscia , irrequietezza); 3) la congestio11e cardiaca; 4) la ·d.ÌSJ)!Ilea paro1&sistica ; 5) lo sh o cb ; 6) i disordini d·el ritn10 cardiaco (fib1rillazione auricol1ar e, flutteiJ·, tachicardia ' 'entricolafie) . I m edican1enti più r om t1ne111ente adoperati a tale sco·p 0 .son o1: 1) i nitrili ; 2 ) le xantin.e; 3) i seda tiYi ; 4:) g li alcaloidi d ell 'oppio; 5) la dj gi t~le; 6) la chinid ina; 7) i diuretici ; 8) l 'o. sigeino; 9) g li i oduri ; 10) g'li estratti orrmonici ; 11) i fa r rn.aci a tti a co1nhatler e c' 'entuali di.·Lurbi co n co111itanti. I nitriti cos tit uiscorlo il n1ediCt1n1ento di s~elLa per a lleviar e il dolor·e. Di1 a tando tut te le arterie p eriferic h.e, com1pirese le coronarie, det erminano un rnig lioram en lo dell a cir colazion.e e quindi u11 a da tta1nento del] 'irrorazi0n e del miocardio al lavoro d el cuore. l.on ciò si ;elimi·n a la cat1sa ·d el d olor e. M a e&si. non sono esenti da -e ffet t i spiaceYoli : a rrossamen to , cefal ea , sen so di p ulsa zjo110 ·e di ten sion e al cap o, pal pitazio·n i , e, c1ua11do le d osi siar10 eccessive , collasso . Dovr e.b·b er o esser e presi fi11 da11 'in izio d el n1ale sen z'a1ten der e il r o1n pleto svilup po d ell 'acce5so , e a do~i J?iccole con inter valli di cinque in inuti , ripet ute fin o .a s\omparsa d el dolor e o fino a q uando non com pare- la cef.a lea . 1

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Il modo di .sornn1inisLrazione più adatto è quello delle pastiglie di trinitroglicerina (dosate a q·u attro decimillesimi ·di gran11110) dil disciogliell'si soLto l a ling ua. ,Di queste P:a t iglie p'Ossono consun1ar&i con gli inter·v alli u i11'dicati fino a 5 o• 6 a l giorno. Le inalazioni di nitrito d ,an1 ile 1wno m en o consi,g liabili perchè non si riesoe mai a determi11are e.sattame11te la quantità o ccorrr ente e J)erch è .g li effetti sono così rapi1di da p•rodu1Te reazioni violente. Ai p·a zienti ch·e h .anno ogni gio•r no· parecchi attaochi, anche .a rip·o so, ·è opportuno so mn1inistrare l e L.avolette di trinitroglicerina regolarmente. ogni due. ore. Si 11a così una notevole rare·~a zion·e delle crisi. Qu1esta cura protratta p·e r qualche tempo , ·i:11ecie &e associata a l ripo·s o fiisico e n1ent.ale ) iJUÒ fare anche scon1parire g li accessi. Nè a te.mere che l 'U5o ·diei 11itriti possa d elermi11are un '.ass.uefazio·n e, e .q uindi il peric:olo c he 11on riescano più efficari , o che la ospension1e ·del loro u1 o deter111i11i la ripetizione degli accessi. Quando in tali ca i i nitriti finisco.n o per riul tare ineffici enti bisogna pensare che non ·1 tr.atta più di angina lJiec to·r is rna ·di tro mb0si coronaria. · Al riguardo bisog11a no Lare che nella fa --e acuta della trornb1osi coro11aria i nitriti p·o ssono P.i&sere perniciosi, perchè in via riflessa , I>er abbassamento della pressione , ecci tano gli arA-el eratori del cuore dotern1inando una grave tact1ic~trdia. D 'altra parte la caduta s t·e.ssa della prcssio,ne peggiora ancm~a più lo . tato della circolazio11·e coronaria. Solo in se.condo t e1n1)0 , quando la p1ression o persiste alta e s.i verificano a•ccei&si ricorr·enti il dolore :d1e lJ a lro111bosi coron.a ria può ·e sser e C()lmato1 con i 11itriti. R ecenteme11te Kra11tz ha tentato di associare l 'azione vasodila latrioe dei r1itriti a qu·cìl a sedativa del tricloroetil.ene . I\1 riguardo ha perin11e ntato l 'oc tyl nitrito , che è meno vol atil e e 111e110 viol ento d el nitrito, di amile, rr1a i1l compenso provocl1 erebbe una 'a~odilatazio11c 1)iù duratura. Le xantine, spec ialr11 e nte l a teobror11ina e la teofil lina , sono n1oll o .ado1)e rale nella cura d elle .a ffezioni d elle coronarie . Qu este basi pu rinich e ·~ono ·o lubili iu a cqua · solo se associate étll 'elilc11ediamina o ad al cur1i . a li com e 1'are tato cd il ~n li·c ilal o di ;.;odia. 11 1)r e1)aralo 1)1iù r on1t1ne111c nt e u ... alo è 1'anlinofillina , os~ i~ Ja t0o rillina co11 e til e1lcdia111i11a. ~la il largo c redi lo cl1r si fa a qu e .. Li fnr111 a< i n on corri~1)onde alla loro reaJe effic<t· eia. Ilecenti i11dagini fatt e su ll n a }) bo nda11 t e rr1nleri alc hanno di111ostrato cl1 r l 'an1ino fiJli na, l a tcora lc in a, Ja teobro n1i.n n ron a]i cil at o di sodi o, e .. in1ili 11on ' 'algon o ad al] c ,•ia rc 11 r ri ~i di angin a l1erlo ris o il d olore l egato all ' illfa rlo cor o na rico. 1

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Co n ciò non si vuol drre cl1~ l e b·at&i pur1nich e non siano utili n elle ca1,diopa tie. Esse i je8co110 vantaggio i ·si m e co me agenti diuretici n·e lle stasi da insuff ici·enza cardiaca. C osì s ul respiro di Cl1eyne-Stoke nel corso ·dre lle a ffezioni ren ali o cardiach e l ' iniezione endoven-0sa di gr. 0, 25-0,50 di aminofillina uroduce. &pess~ un 1nig lioramen Lo im ·p reRsion ante . La m orfin a. ·è il ri1nodio di celta n e] rlolorc DJ1g·oscia11te , terrifica11te d ella tron1bosi coro. n.aria . L 'all eviamento del dolore è dovuto ad Uil '.azio.n e di rei t.a . ui C·e n lri Jlel'VOSi re non ad una_ dilatazi~ne delle coroin .arie, perchè. i11 effetti la n1orf1na 1)rovoca contrazion e delle fibre muscolari lisoie e qui11di a coe11tua la vasocostrizione. ~a sJua .a zione benefica è legata .al f<itto cl1e riduce i n1ovirr1enti e dà un sen so di benesse•r e, la caratteri&tica 'euforia d1e.i - nar• • cot1c1. . Co1nunque n o·n bi og·na l e-sinare nelle dosi, r1Jl·eten,do le iniezioni fino a scomparsa del dolore ed erventualn1en le fino a quando no11 si manife. ~ano dis1urb-i respiratori peri colosi. La 111orf-i11a !J1uò produrre comp,li cazioni co111·e I.a tips i co,n 1neteorismo, la ritenzione urina.ria d.a spasmo d ello s fintere v,escic.a.Je ed il von•ilo co11 &forzi n1u colari verament e dann osi. Ma non se1npre si riesce a precisare e il vomito è ·d e l ern1in ato cl.alla morfina o dalla s i essa trombos-i c-0ronaria. N·e i casi 11ei qu.a li si è soim minis trata un a disorota dose. di m o rfir1a la c·e ssazione del dolore è accompag11ata da una ·profonda depre..5sion e r e rJiir.atoria d ella d ura ta di 3-4 m in11ti dc1Yuta a Jla scomparsa dell'azione stimolante d el dolor~·. Q·u e.sita a zione· -eccit.atri ce d el dolc1rc1 spie_g-a con1e i pazienti ·drel genere siano n10Jto tolleranti alla n1orfina: qt1esta trova i] ~uo antitodo r1e11a soffE:r enza s l e~sé\ ch e tende n·d allevi·a re . La quantità di mo1 fina da on1mini trar i a i pazienti di trombo i co ronaria non deve esf.:r.re nè poca n 1è tropp•a . In dosi scarse no•n procl uce al cun effetto utile, in dosi ecces. i' e produce 1distt1rbi che pos 0 no ag·gravare 1 ~ "' itu azione Ctneteo ri smo·, riten zion e uT1n aria) irregolarilil dell'azione . cardiaca, stupore, dep·r e. sionc rc~piratoria) . Se ne possono somministra re fino a 6 cgr. 1nediante iniezio11i sottoc ula11ee cl i r.g1. 1-1 1/ 2 og 11i mez7,'ora. Sono stati con1&igli<:1ti altri preparati (d erivitti $intetici della morfina , alcoloidj totali d·ell'opipio, ecc.), ma nessuno riesce così vantaggioso· em e la morfina. Si l)UÒ ricorrere alla rvdeina quando il dolore è di media gravi tll e teride a J)rolungar i per parecch i gior11i , o r1ua11do vi ia 11etta intolleranza all a n1orfinfl , n el qual caso è <·on i·gliabil r a s~o r i arr ;t}lr1 C•Jd cina il bromuro d i .. copolarrdna. ~ei casi nei quali il dolo r e nor1 CPd e e . i ha c i:i 11o~i giova r ic orrrrc all 'of:.sigeno , Alla co11cc·11tra zior1e del · 50 °6 "Omn1i11i_trato collocand o il paziente . otto ~peciali tendr . I barbilurici ono 1nolto uti li nelle JJ1alatti P 1

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C<lronarie. Din1inu.e;ndo l '·e ccitabilità r1ervosa crisi con s1con1_pars.a .del p·o lso e perdita ·della riducono il i1umero 1e la gravità drgli attacchi ooscienza) la co·n dotta da ter1ere. ' rari.a a 6edi angin.a da sforzo. D 'a ltra pa rte riduco·n o la con·da della n.atuira e della p1r·e111ine·n za dei disu cettibilità dle l cuore al ritmo ectopica e sturbi stessi. L~ epinefrina può essere 11til·e 11elquindi concorrono a prevenire la tachicardia l 'ede·n1a p1olmo1nare acuto, quando la pressio, ·entricolare cl1e è una delle co·m plicazioni delne ·è sist en1aticamente biassa, e quando c '·è rela tro111bo~i coronaria. SJYiro A·dan1s-Stokes , 111a conviene te11ere p1reSo1lo consiigliabili piccole do.si date a distansc·11te il peric.olo cl1e L)rovo·c hi la tachicardi<l 2.a ·di U·n gioTno o 1due allo scopo di e vitare for- - veintricolar·e . Gl~ es t,r atti ·d 'ipofisi r)osteriore mf\ di i11tossicazione caratterizzate da 1 tu1)01re non s ono, con·sigliabili p1er la loro azione vasoaccon1pagnato da irrequietezza, l1no Rtato1 a<'ostrittrice. La caffeina, il metrazol , la cannalog·o alla fase .di eccitamento ·della narcosi f(>ra, le iniezioni en ·dovenose di g lucosio soin o con cloroformio· o etere. usat~ i1 ell 'insufficie.11za periferic<t da tro1nbosi La digitale è indicata qu.an<lo c '·è insuffi- coron.aria , ma non sembra.110· ,e ffettiva1ner1te cienza cardiaca e di-oPdini del ritmo con o lltili. DR. ser1za insufficienza , ed in particolare fib·r illa zio·n e at1ri·c olare, flutter e tachicardia paros Sui serbatoi del sangue" sistica . Clinicamente la insuffici enza prrimitiva ·d·e1 (lJ. S ·rEINMAN N . k.-lin.i sche Wochensc·hr. , 19 i1ove11r1b·re 1938). 1niocardio si ir1.a11ife5ta in clue forn1c : I ) insufficienza v.entricolare destra o C'Ong1ei&tiziu La quantità t0tale del &angue i1on si trova con dis pnea, orto1)11ea, dilatazi one ·d1e11e ve11e rnai in circolazio11e, una i)arte riman,~ depo<1el collo, ingro-s~amento· del fegato, cohge~itata in alcuni 01r gani con1e riserva, 1ed è sots liorte. pol1n·o n.are, ed1emi, ascite; 2) in suffitratta alla circolazione .. Gli org·a11i i 1quali in cienza v entricoJ.aTe sinistra con accessi di condizioni di rican1bio b.asale accumulano· i] clispnca o edema pDln1ona r e . · sangue sottJ'atto alJ.a circolazione e lo po·s sono Tn t.ali cas.i la digitale riesice utile in tutte le 1i1ne tt1ere in circolazio·n e a seconda ·del biso .. fu si della trorribosi coir o·n aria. Ma &ta di fatto g·no '5i chiamano i « s erb atoi · 1d el sang·u e fisioc }1e tali ·disturbi non $ODO fr·equenti in det1 a logici )) . 'f ali sono pTeval·en tem·e·n te I.a _n1 ilza è l,ffezione, e quindi la digitalizza zion·e non ha il fegato. llil 'i11èlicazione generalo. . l,a1 milza accumula il san.gu·e nei seni de.Il.a Coritro l'uso clella digitale n ella tram b,0.:::1 p olp·él , quef:Jto sat1guei viene rirnesso in circoc0ro n·ari.a sio·n o state sollevate o·b iezioni (pos.- lAzione in seguito a contrazione de.JJia n1usco siJ)iliLà di rottura del tessuto 1d ell 'infarto, au- latura liscia d1ella milza , determinata per via 111c11to ·del lavoro d·el ouore1, aun1ento d ella te·n ~ rifles sa nervosa. ~Ientre n·el cane la milz.a p1uò <lenza .a lla tachicardia ventricolare e della c·o - a.c cun1ulare circa un quinto· della rr1assa totale $Lrizione delle coronarie) che in effetti non del sangue·, nell 'uon10 ess·a acc11mula .soltanto hn11no1 serio v:a ]ore. un XX cioè al 1n .a s~imo 200· crnc. 1 diriretici (sali di rnerourio , nitrato d 'amIl fe,gat.o acou muJ.a il sangue g r.azi,e al mecrrtonio1, ecc.) so110 utili per combatter·e l 'incaniRtmo d·ello .&b·a rra m ento venoso.; il snr1 g u e &11ffi è~e11za cong·estizia del cuoire e gli alta oc.hi viene rimesso in circolazione con l'ap rirsi · di di di~pnea. qu·e slo sb,arT.a mento in s·e.g uito ad eccitazione I ..a ohin,idina e ,g li alcal oidi affini sono utili del si111patico o, a .so1nmini1&trazio·n e di a·drequando con1p·a iono dis turbi ·d el ritmo (contranalina. Il territorio della ve11a-p·o rta può aocur.ioni pTerrtature, fìb1ri.Jl.azio11 e auricolaTe , flutrnulare sang·t1e COiil il se.gu e·n te rn eccanisimo: te.r , ta ch ~oardia ·ver1trj colare), ma al riguardo clilata ndosj l e a rte,r iole n ell 'inte.·tino , scorre 11011 ROI10· prefieribili .alla digitale. tno·l to· . ang u·e- nel territorio c,a p,i ll ar e e ve,n oso Corrl'unque vanno u sati &olo in ca o ~i n 1edello splancnico , ma lo può ab,b ia ndonare solces&ità , alla dose· di gr. 0,30 tre volte ~ l giorno , tanto· quando ].a p:ressione riesce· a. so11raffa r r e mai per via endovenosa. Ja: r esi15tenza d el fegato: in seg·uito alla granLa papa.ve r ina (gT. 0,03-0,06 al giorno) ha de dilatabilità d elle , rene si forma un accuUU 'azion e deprimente g·eneTale, e pter ciò T)1 UÒ 111ulo di s,an g u :1.. An che la pelle è stata COI)sostituire o· co.a d iuv;are g·li altri , sedati,ri , n1a si,d·era ta t1n imp1ortante 1d1e~11osjto di sane-11e. In osito fi sio]o,g i co rr.alt~ la pellce1 no·n ·è un d e111 ha po1co valore per .a lleviare il dolore. Gli iodUJ1•i non sembra ab1b.jano un '.azio,-n e r1e1 snngi1e, in alcune circostanze (nosizio11 e irr1media I a s'l1lla sinto·n -1atologia delle affe.zioni se,duta a terra) diventan·d o insufficiente la r ir• col.fl zio1r11ei p·eiriferica ri stag·n.a del sa n g11e n ei ! oronar1e. '-a.si t t1tanei ·delle e:8tremità inferiori . Gli estra.t ti tessuti (ormo111i del cuore, de.i In casi patologici diver s i org-ani di·venta no inuscoli, ecc.) non pPe~entano seri vantaggi depositi di sangue: co~ì n ella iperemi a attif-'ll gli .altri espedienti tera1)eutici. · Pe1· quel ch e r.igu.a rd.a nltri clisturbi (sl1ock , , .a , n eìlfl st asi ''·E"·n 0~<t . e soprflt11tto n el colec1en1a polmonare acuto·, atLacchi di r espiro lasso r ircolatorio . P. Adan·1 s-Stokes, " oll a~so a ct1to all'inizio ·d e·lla 1

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ZONE LIMITI. Le complicazioni nervose del diabete. (L. A'IAss10N-VERNIORY. Le Scalpel , 1° ottobre 1938). L 'into·ssicazion,e diab·etica può avere ripercussio·n i sui nervi perif.erici, sul :rnidoJlo spi11 a t.e., sul cer vello e pro,rocar speciali S:in·d rorrii co·r ne l 'e pil ef:>sia ed il coma. I. Le algie, l·e nevriti e le polineuriti sono le i1iù frequenti. J cr fl n1p·j spesso sono molto molesti e ca·u sa cl 'in son11ia . ] _,a cle}) olezz.a mllscolar e ·è co.stante e sembir a dov u la più all 'infiacc:h imento n·ervoso eh.e a l e-~io11 i d ell e fih:r.e 1nuscolari. È noto come il diJb0Lico· .sia u·n .a stenico in.aJgT.ad(J l 'app1e tito e~a gerato . · Le 11evralgie, moil to ·dolorose , colpi scono· di pre f~ 1renza lo sciatico ed il crurale, r11a possor1 r; inter essare anche altri n:ervi come I' ott11rn to1·e, g li intercostali, il radiale , ·ecc . isolat.<:1n1crte o &in1ultaneamente. Tal volta ,5i hanno paralisi diabeti che li1nil at~ <ll nervo· ooulomotore esterno (diplopia), all 'o·cu] o11notore co·m une , al fa.cciale, .al m ediano , al cubitale, al radiale, al crurale, all otturatore. I ,a ]) aralis·i può colpire un gruppo di J11uscoli o an che un s·o lo muscolo , come l'e·stensor e dell 'indice-. Tali paralisi possono essere1 in co·m1J1l et·e, fu gaci, rapidamen te c.u rabili , o pers i.$t e11ti ed a-ccompa.g·nate d.a dist11rbi .sens.it ivi e trofici . Più rare siono le vere polineu-riti r on i loro car a t teri cli simmetria , di bilateralità , di eSit.ension·e, .e d:i Lopogr.afia dista le . Una varietà molto caratteristi ca è la cosi detta tabe o neurotab·e periferica •dBscritta da Dej erine, che , malg·r~dc1 sia ·clinican1ente. molto simile all 'atas.. ia l ocomotrice, dipende unic.a mente d a neuriti periferich e·. Dalla v.era t.abr ~ifilitic~ si disi i1)g11e per jl d ecorso sru·bact1to , p•er ] 'as.senza de] srgno di Argyll-Ro·b ·c1tson e di disturbi : -: finteri ci e per le reazioni n eQ"ati\1e del san gu·e ei ·d'el liquor dal punto di vista d ellR &ifilide, non cl1 è ~r la presen za di mial~;ie e di punti di Va11eix, per la topografia periferica d:e i fatti d1\ fi citari e per I.a guarihilità sotto l ' (~zio11e d ell a di eta appropriata e d elle cure ~1 n I i diabetich e . ] l male perfo·r ante pla ntare, la -caduta de.J]e t1nghie, ·10 zoster , la r etrazion e d ell 'aponet1rosi ralmare, la scon1parc;a dei rif1 e&si r otul ei sono lll nnifestazioni diabe tiche dipendenti ùa l r~io ni nervose 1)e1ri feriche , e ch e llann.o un sig ni fi ca1o progn ostico g rave. ìl. Oltre alla p~el1do-tab e periferica si può n ver e una pseudo-tabe rr1idoll ar e con Jesioni ò ei cordo·n i posteriori . La diagnosi non pre~rnta rlifficoltà: i] dee o rso è rapido, la guarig ione po:'s.ibile sotto l ' in nt1en za del trattan1enln antidiabeti co. Ma co11viene t enere presente che con1e si ha il diabete con si nton1 i tahetiformi si può avere 1

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I.a tabe con glicosuria in rapporto all 'e.sten. si o n e della lesione al quarto v.entricolo. Nel corso d·el diabe te si può ave1~e una sclerosi n1idollare, ta]volta esclusivame.11te pira n·1 jdale, più spes&o co·m binata (atassia e s1>asmD). Van~o ~nfine· . seg:nalat~~ le 1paraple-g ie crurali e c.eirv1cal1 da a1ter1te midollare che si presenta110 sotto forma di clau.dicazione interrr1ittente ·~el m~· dollo, . c.l1e si distingue dalla claudi1 caz1or1e 1nter1n1ttente di 'C harcot -d a arteTite ~egli a1ti i.nferiori p· ~r la presenza del polso e del~a pr·es&1one· arteriosa, p·e.r 1'assenza di d ol~r1 ·e d~ ·disturbi vaso rnotori, per la presenza d t sie:g111 n·eiu·r ologici :&pecie piran;idali e di clisturb i sfinterici. III. P·er quel che riguarda i disturbi cerebrali va notato cl1e le vertigini so·n o poco· freq_u~nti. 'l'a~vol~ . si ha11no piccoli ic tus impro·v \ rt.s1! tra.n&1to1 r1 . in rapporto ad an,giospasmi o a p1ccol1 fo!c ola1 tromb·o tici o emb·o lici. In ra1pp<)rto all'arterjt.e si 11.çtnno anche paralisi con lc.calizz.azioni diverse alla faccia a.Q'li arti. a pio~oli .gruppi d i mu scoli, co·rr{·e .;gli' est.e nsor1 d elJa coscia e ,d·ell 'indioe. So·n o state segT1alat~ a.ncl1e Rin~ro1;0 i b1u lbari o b·ulboprotu~~eran~1al1 , .atta cc~1 d1 narco•l essi.a, sp·eoie clopo i pasti, o ins.on111a . Nel coriso del diabete può. verifj r ar~i I ' emor ragia cerebrale, I.a ct1i ·d iagnosi differenzia]e c?n. il coma diab·e tico può prre.sentare· qualche d1ff1co·1tà. Le lesio,n i infundibolo-tubaricl1e possono i)rovocare g lic1osuria, n1entre la clinica dimos1ra che. i diabetici 1~ossono avere lesioni die11ccfalich e più o m.eno localizzate. La diagno~i differe11ziale tr.a i ·due compl~ssi spesso n on è facile1, 1na co111un(111e ne·ce.ssaria ~)er l 'orientnmeinto terapeutico. Va infine al riguardo act"'ertna to al fotto ch e il diabete zucc h erino può associarsi a quello in sipido.. Nel diabete sono frequ·enti gli stati n eur.a~t enici d·et e-r111inati d allo stato di aprrrensione , dal regim e alin1entar·e ·e rlall 'into~ir.azion e. È s tato an1c.h e registrato qt1alch·e caso di p~oodo-paralisi pTogressi.va dj.a hetica mi:g liorata con la c t1ra antidiabetica. Iv-. Molto si è discu&so s11ll'esist enza di una epilessia d.iabetica. (~·e.rto non si può es·r]t1derla. Gli acces&i co1ninci.ano a verificarsi n el corso della malaLtia. La causa J)lÙ 'P robabile sembra iessere 1'acidasi (a cido ·dia1c:eti-ro.\acid o os ~ib11 tirri ro) i ie rch è gli accessi ~i h a n110 ~olo n ei diab·etici acidosici e perchè 1'epiles ~ sia ~i h a anch e in codi zioni arid osir h e no11 diabeti ch e. V. l 1a ~intomatologia del coma diabf tico o a1c1eton emi co è b Rn not.a: 1)eri o,do d 'inYasio·n c cn ratterizzato dal! 'odore ÒP.]1 'alito -e d elle uri11e, dalla di~11nea inten~a. dai disturbi gastr oenterici. e nervosi (eccit.a7.ion·e· e più spe&so apatia , sonnolenza); pP.riodo di stato, del. CO-: rna vero, con scomparsa di tutte le funz1onr d ella \ 1ita di r el azione, e temperatura ba.:;sa 1

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SEZIONE PRATICA

fi110 a 35° e ancl1e ~)2°; morte in m edia dopo 36 ore. La for1ria vertigi11osa, i)iù rara, è carat terizzala da cefalea , vertigini, stato di ubb1riachezza, titubazio,n ·e} parola in1pacciata, so1111olenza, coma. Anatomo-patolog·ica111ente si constata ane1nia o congestione c·o cl e dema cerebrale. Praticamente ·è interessante distingue r e u1L Go1n.a diabetico vero .da un conia i1p o glicen1ico terapeutico. 11 prin10 è carat.terizzato d all<.i sco111parsa d el] e funzioni d ella vita di r ela zione (motilità, sensibilità , funzi oni psichi(.11.e) e ·p ct sistenza d elle funzioni veg·etative (re spirazion·e , ci1·colazione, secrezioni). Ne l c orna ipoglicemico o insuli11ico la coscien za no1n è completamente abolita (gli ordini i1nperios i, g·li stimoli forti provocan o r eazioni) ed invece del rilasciamento n1u1&colare si hanno ipert 011ie o contratture localizz.ate, iper cinesie., mioGlo11ie, inovirnenii coreici e at etosici, spasrr1i di torsione, crisi isteri ch e, a Lteggiam·e nti caL.alonic.i o catalettici. Anch e la ·$rn sibilità n o11 è cor11pleta111e11Lc ab olita : le punture pro vocano qua l che r eazion·e. Inoltre .si hanno disordini v(}g etativi irn 1:>0rtanti: sudorazion e p·r ofusa, sebo,r rea abbonda11te, ,dist11rbi v.a.son10tori. l11sor11 ma la (isio11on1ia del con1a i11sulinico è ben differ ente d.a qu.ella 1diel co-m a a cidosico; rassort1iglia di più ad alcuni ... tati infel tivi o to&sirtfc ttivi inter essanti la r egion e dien c·e.falir.a o s::>ttota la.111i ca, con1 e l 'rn r efalite (ll)id r1n1ca. La ·di ~tinzion e è i1n portante in riguardo alla 1era1)ia cl1e d e ' 0 esser e diam etra ln1en te op1

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r1o~ta.

DR.

Clinica e biologia dei versamenti pleurici nei cirrotici. (\I. G OFFART. n evue belge cl es sciences m édicales, luglio 1938.) . 1

el qu3 dro clinico d ella cirrosi cro11ica iperlrofica od atrofica, di orig ine alcoolica, rara1l1e11 te il 'er sa tnento pl e uri co don1ina ; il ve1sa1nento si i s taur.a subdolam ente , .senz.a b ri' ido, sen za dolore puntorio: può iniziarsi u110 . . lato subfebbrile o feb bri] e, ov vero la febbre l"UÒ inancare. f.:Jli s tessi seg11i fisi ci son o m ol t() irtg·annatori , no11 trovandosi ln ottusità , la te ~istenla, l 'au111en1o· di v0lun1e d ell 'e111ito ra ce, ·ecc. al completo . Può farsi affidar11ento . ulln. ottusità, n1a ottui5ità , rantoli alle b~ si , ])O. bo110 trovar~i anche sen za un ' 'er sa1nento . A versarn e nlo chiaro , l a quantità del liquido J>UÒ giu11ger e fino ai due litri , av er e· u11 li1n i Le . u perior e alla Darr1 oisea·u , s1Jostabile cl:\ Ila posizion e d eclive alla p osizione ed,u ta . al Le11ti n. n on p·r c11der e pe1r otLusità da liquido', qt1ella d ovuta al rialzo del ·diaframma per 1'ascite. Si dir.e s pesso « innalzam ento d el f.eg·ato », 1n,a la ra dioscopia mostra che l 'i11na lzamento è bila ter al e, diafran1r11ati co. La radiologia come la clinica non fa appre.zzare al 1

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giusto volume il liquido; es&.a e< mini1nizza •> il liquido. La nozio,n e scl1en1atica che la hi1.at.eralità pDesun1i l 'idea di un transudato e la n-ionolateralità quella di un essudato, nella cirrosi 11011 soddisfa. L 'inizio del versam e11to può farsi in qualsiasi mome,n to d el1·affezio,n e epa l.ica: n·e lla loro e\·oluzione possono manifestarsi tutte ],e modalità: il più s1Jesso passano alla cr onici·t à, corr1e l 'ascit·e; talora ,si v·eùono gua rire o spontanearnente o do1}() qualch e pu11tura, lascia ndo come sequeJ~t una pleurite adesiva. Que·s ta complicazione pleurica della cirro &i 11a un 'importanza secondaria nello svolg.ersi d e.Ila malattia, con1e a11ch o n ella sua prognosi. 11 liquido è qua$i sen1pre en1orragico, non coag ula m .a i in 1nassa , ~n lora si vede· un coag ulo di fibri11a nelle pro·vette ch e conteng ono jl liquido. L osam1e cilologico no11 mostra caratteri di~eTenti da quelli d ell 'ascite : l 'abbç>ndan za ·dell e r1la·CCl1e e.n dot e]ia]i _p eTm·ette di a fferIllare la .data r ecenLe d el ve1~same11t o : a poco a pDco e se . , i trasforrnano in macrofagi i11olto sin1i li ai rnono ci li. La forrnula l e,u cocitaria è &p es o mis1a , o linfocitaria p ura. Jnvecc.h iando, il liq u,ido· si impove risce di pl.acctH:i flndo teliali ,e, i arricchisce di linfoc iti. Il do-· saggio, d ell 'albumina ha mos trato sempre, cifr r inferiori ai 37 grai11mi 1)€lf mill e, ta] qual e si riscontra n ei tran sudati o n e1le forme 1nisle ; la fib1rin a è stata trovata scarsa, il cloro ~ s ta t0 lro\ ato in tutti i casi suiperiore a quello d~l plasn1a ; il colesterolo e,r a scarso (dunque ·1,idrofili a d el colesteTolo no,n deve a vie.re gr.a11de importanza n ella patog enesi del versa1ne.n to) . Per la pa togen·esi: po·s wno chiamarsi i11 rau$a ragioni estri nsech1e, ragioni adiuvanti locali , d eterrnin.anti umorali e tissurali d.ell ~ trasudazione. Cause ·e strinsech e : il ver sam ento· può eisser e doYuto all'intervento id i un altro organo, i1L occasionie di u110 scompenso cardiaco, di una n e frite. La t11ber colosi : sembra ch e biso1g11a di m ol to ridt11r re ] 'im·portanza del bacillo della tube1rcol osi n ella p·r odu zio11e di quiesti ver sa111enti; certo i cirrotici sono in stato di « .anergia epatica », nessuno lo co nt1e1&ta , ma semb·r.a cb,e r11olto si sia esagerato sull a st1a importanza . Co1sì p1u re bisogna oppor si al con cett o ch e ogni pl eurite ,em orragi ca .sia di n aturn tuber colare; inoculati otto liquidi emorragici ir1 0avi.e, ne·SS1.111a è t11ber co.Jizzata. IF attor.e m -eccanico: con1e fattore di locr\lizzazione de11 ed em a n ella pl eura si p otrebbr a'p:portare il disturbo det ermin ato dall 'a~cite ai movin1 enti d el di afra mm a ed all 'espan s1on r d1e] p,o,] mon·e: rna anch e . questa con·dizione n o~ f. irl gi11oco sempre, ed inve~sam e~t e non tt1 t!t i n1alati con disturho r esp 1rator10, da sta~1 . n1 ostra110 un ~ essudazione pl e11rica. Si attri ~ buisce &pesso una par esi n1aggiore all 'ernidiafr a1n111 n di d estra a cal1sa d ell'ir1na lzam ent o 1

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<le] feg·atù: parrebbe ciò confermato dalla grande treque11za dei versa111e11ti a destra; ir1a i1011 ~i puo di111e11ticare ch·e tali versarn e11t.i sono spesso bilaterali e ialoir a unicamente si11istri. 11 fattore mieiccauico gilQca prohaibil111e11te un co111pito ch e IlO·n è p erò nè neces' . sar10 ne costa11te. E stata trovata, e d in-voca1ta, la peri.epatile : il falt.o c'è, n1a è raro; d 'altra parte i ver sa111enti a .sini~tra dovrebbero 1arci invocar e 11r1a perisple nite, la qual coi&a ci farebbe piuttosto riandare ad una tubercolosi peritoneale, piuttosto c:he· alla au1opsi.a classic:a, fondan1e11lale di Laennec . Gilbert ·e Villaret l1an110 pensato che il dis l.urbo della circolazione porto-cava pot eva detcr11l i11are lo sviluppo di connessioni venose 1)ortopoln1ona1 i e eh.e a qu·e sta messa i11 azioJ le, di circolazio ne collaterale, pot1'e.bbero atLribuirs i a lou11e cong1estioni di ba1Si pol1no11ari ed alc uni versa11tenti pleurici a for111a di c1 no torace od idrotorace. E<l6n1i d eg·li ·e patici: esiste n·egli epatici un co111 pil e ~ o di ·c-0ndizio ni u1l10rflli e tissurali favorenti la produzion.e ·d~ edP.mi: a fianco clell 'ascite, O·v e il con1pito localizzatore .dello ·barra 111ento epatico è oerto, si cono cono ede111 i d ell a faccia, d e.g1i arti superiori, anasarc l1i c urabili ne.g li itte ri ·cala.rrali. Ede1ni fuggevoli pos ~ ono a1111u11ziare una cirro. i. Qu e15Le poussée·s di liquido sono parall el e ali 'in ,ufficienza epatic.a . I, ' e.ci uilibrio proteico del siero è stato stu<.li.a tc: i1ei cirro·lici ·ed è stato constatato· l 'inver sio11 e clel rap·p orto sieroalb umina-glob.uli11a co11 ipo1)r oteine.m ia ti0tale. Il fatto deve. es. er e co11 iderato con1c j)rova dell 'in ufficienza epa tica e rag·ìone determi11<.l11 Le d cll 'edema. In 6 ea .~ i s u 8' 1'A . ha l)Otuto n1ett erlo in e:vicl e nza . Il c loro: non si piUò p~rlare d·e l compito idropigeno d el cloro in tali n1alati : in ess i vi è, è vero, scnI'&a eliminazion e di cloro dalle uri11 e, ma la loro cloren1ia è bas a. I l oro 11in1ori int er sti ziali so110 clorurati in rr1aniera tla i oLoni.~zare le grandi 111a5 e di liquido tran ' t1dato; il la o del cloro ap11are con1e una r 011. eg·t1en?a , 11on con1e una cau sa d e1 ver a 111en to. Que Li m ala ti .sono ipoclorcm ici per disturbo li c]la ripartizione d el cloro dat o il t'On un10 di ·c loro ch e fanno con le 1010 ascil i: ~e se n e rtdt1ce ! >apporto esogeno , nor1 sol a n1c> 11 te' i loro edemi n on so110 affatto in1'1 uenza ti . 111a i lede il loro a1)pclito ·ed il loro .._, :l t o generale. r:ocffi r ierl te li1>e1n ico : ~{ayer e Schaeff('r lltinno itl. i.~ tito ~t1l l)Olere idrofilo del col e~ tl' 1 ol o u 11i to agli a cid i gra~ i : a 1 lor o n on1e $Ì ' ricorcla il coe ffi c iet1 le li i1ociti co r h e indie.a il po ltre idrofilo clel n1i .. c u1g-lio col e .. terolo-acirli g-ra.;:."i . Al coC'fficientc lipocili co cl ei Le t1t i e orri:--ro nd e il l·or fficie11te li1 >e111ico. Il cole~ t crnl 0 nYrcl}he inlpo r tanza nella r it enzi on e di ncqu e e le dit1rC'si tera1)et1tir l1 e tiroidee i ar01111)acrnano nll n radn tn del t1 <=c:.o di cole tr 1

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POLlCLJNICO ))

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rolo : qu esto fattore · 11on può avere qui in1]>0rta11za dato che 11ell'insu[ficie·n za epatica la colester(>loemia è bassa o nor111ale. Fi;agilità dei capillari : l 'aumento della perJ1 H}ab1 ililà capillar·e i1011 rr1anca, le erriorragie d e.g li 1ep1atici noin si piegano con disturbi della crasi saniguigna: te111po di coagulazione e r e tra :~ ior1 e d el coag11lo , s.0110 n·ormali. Al contra rio il segno del laccio ed il tempo di sang uina111ento·, nei quali inte.rviene il fattor.e calYillare, n1ostrano spesso il loro d e1ficit. Il cara ti.ere emorrag·ic.o permanente dei liquidi e.sa111inati dall 'A. , nelle pl,e·u re d ei cirrotici, mos lra b ene qu est a meiopragia ca11illare constatata clinicamente con la colorazion·e car1ni1tio delle mucose, della ling'ua con le stellule -vascolari , con le· ep~&tassi. Due nuove ip101tesi si so·n o ag·git1nte p·er- , piegare g·Ji edemi degli epatici: Eppinger e Roessle, s u dati istolog ici degli s1,azi lacunar i fra capillari e cellul e e1iat~c.he , pensano ch·e vi è alterazione ·d'e lla permeabilità capillare con << infiamm.a zio.n e sierosa », ricca di alb,u mina, d on d e la scl e.rc i co11nett,i vale più tardi sarà Ja conse.guenza . Questa into1ssicazior1e dei car11illari sar e1b be dovuta a sosta11ze del tipo allil o .acroleina. L "ipotesi non saprehbe l1erò giu sti ficafle n è l '.a8ri te nè 1'idrotorace, p er ch è qt1esti sono poveri di .albumina. Lo ste~so rim11rovero si potrebbe ri,1 olge1~e a Loe1Jer ch e fa in ter·venire l 'i1stam ina. DL1nque i ,rersamenti cirrotici n el toraoe sono frequenti e subdoli per lo pii1 : poveri di Dlbum in.a, di fibrina , d~ c olesterolo, la ]oro citolog ia è n1ista , sono s ernpre emorragici , so•n o ir1er clorur.a ti . La l)a togenesi è complessa e vi E11trano : l e cause m eccani ch e, l '<thbas.samento d el p1o t ere osmotico d elle prot eine p er in,ner~i one del r.a-pporto sieroalbum ino-g-lo·b l1line , e ln m ·'.\i o1)ragia capillare. MoNTELEON:n:. 1

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Sl::ZIONE PRATICA •

CENNI J\L>\RIO

L . \PIDARI ,

BIBLIOGRAFICI''> L U DOVICO

~1tJC:CIII,

VIRGINIO

PonTA. 'fRAU~II CRANICI . (Chirurgia, Neurologia, Radiologia), Edizioni C. E. L. A. S., Belluno 1939, L. 30. ~~on

è facile co&i, i1el breve s pazio di un

ccn110 hibliografiico, for1)ire u11 'idea s inl etica e dimo,trativa di un ·opera di notevole 111ole, comple.s sa di dot Lri11a e cli esperie nze, coml)leta in i11olte parti e non i)riYa di co ntributi originali. È 11oto di quale particolare int eresse siE;no se111p re stati i traun1i cra11ici p er .se stessi, e }) ÌÙ ancora i>er la 11obiltà del contenuto , craniw, 1'organo cervello, in cui ]e minori offese p01'SO•no provocare. i 111aggiori eventi patc•log ici , conseguenze a c u ta111 e11te n1orta1i , . e r1ostun1i che cos.tituiscono parte notevole della tlatologia d el si:sle1na nervoso centrale, a effetti no11 sempre riparabili , o 11011 totaln1ente riparabili. Nè soltanto così va to campo patologico inter€ssa il n1edic o e più ancora il chirur1go, ma anche e in special modo il n1edicolegale co11 i suoi riferirr1enti g iuridici nel carnpo delle leggi })6Dali e c ivili, e in cruello arduo e co11trastato dei pos tumi indcn11izzabili l)er 1egitti1no o i)resunlo risa~c in1e11to. GJi .!\A. hanno \1 oluto int€nzionalmente li n),it,arç. il campo della loro trattazione e d ell e loro ric er c he, n·ul in realtà i)oche . ono l e zone J1on esplo.rate, e in. es~ nor1 rimasero nell'arn hito, pur grande1nen1e utile, della pratica , n1a siaggiarnente spaziarono in ·q ue llo .altam ente scie11tifico e profonda.1 nenle clinico, no11 trascura11do, là do,re più poteva gi11dicarsi utile, i concetti patogenetici e il st1bstrato anatomoJ)atologico. Quindi patologia , clini ca e terapeutica delle Jesioni dei 1.e gum ea1ti. estierni , di quelle della sca tola cranica, e l)Oi delle conseguenze anaton1ic he e funzi,)nali ch e cl.a l tra11ma d eri,1 arono sulln massa enrefalica e sull e meningi, d€1le complicazion i i.n1n1e diate e tardive , C(.'TI1 prese quell e cl1e ~i riferiscono all 'apparato t1d1tivo 11ci trau111i .cranici chiusi. Ogni ar·gome11 to è tratta to an1plia111ente e Il1agistralm ente, n ia dobbiamo J11Glrticolarn1 en t~ ricordare cruanto ltel ca1)itolo Ill è dedi cato al corr1pito della radiologia n ella diagno i dei traurr1i r ra11io-cerebrali acuti, so ~ tenendo la giu::;ki:t te.si C·h e u11 esam.e radiologico prati cato co11 arte e opportune discrin1inanti anche n ella fase in1mediatarn e11te su cces~iva al trauma, fase acu tn , 111er1 l re è del tutto innocuo , può fornire i)reziose indicazioni terapeutiche_ E gli i\.\. trattano non solo d-ei comuni esami radiolc1gir i. e delle proiezioni più utili per la diag11osi di frattura. ma anc l1e di tt1tte quell e ricercl1e ~ 1~ciali cl1e ne com ·pil etano il sjgnifiC:\to clìagnostico, e n1olto spesso lo definiscono, com e I' encefalografia , l 'arteriog·rafia cerebralr, l 'irJolYen I ricolografia. 1

1

Illustra110 co11u tti e d efinizioni clinicl1e e tecnicl1e, casi partico.Jarn1ente din1ostrativi e una ricca chiaris ima serie di belle folografie. C1·ediamo an.cl1 e opportu:no ricl1iamare l 'attenzione d el me.dico pratico sulla pa rte d edicata alla tec11ica d ell 'encefalografia, cl1e è così ·1)·oco nota a gran pJrte cli n1edic i e chirurgi , r10n della ge11erazione pit1 rece11te e di questa - a molti 11on suffici e11te11·lente f\tudiosi : e i)er ciò, con1e per tutto il resto , il lib-ro può e sere specialn1ente utilf agli ~ tudenti e ai gio,'a11i n·1.f;·d i ci. Dalla parte neurolog·ica n oi fumn10. sp ecialm enfe attratti , e non l)Ossiamo far e a n1e.n o di segnalt-tre qi1anto si riferis03 llla con1n1ozione c.erebrale, an.cl1e per l'int eressante e originale riferin1enlo di son1igli<inza a l risveglio con lo s11ock insulinico proYocato a scopo tera1)eu tico n eg'li schizo freni ci. Co1icludiamo au gura ndoci cl1e n101ti siano i l ettori di questa O·p era, corredata ;incl1e di una ricca bibliogtafia , ch e si prese11 ta in b elle f 0r111 c editoriali; op~ra che riteniamo la più rnn1plc ta e 11rati<:<'l 111ente intere$sa nte, appia r e, sull'argon1en t o dci trau111i cra11ici , n ella letteratura italiana e 11011 solo italiana. G. l\lf ÒCLIE.

E. I\fo!"IZ. Clinica llell >an.giografia cerebrait. S. T. E. R. T orino. L. 315. In questo nun1ero d ell a Collana monog rafica ~i « Sch.izofrenia » sono raccolte quattro · lezioni d ettate dal 1)rof_ E. i\1oniz di Lisbona sull'aJ1giografia cerebrale. Con il su ssidio di nun1erosi e nitidi radio~rarr1mi è meSisa in evidenza l 'imJ10rtanza tlell 'arteriografia e della fl ebografia n ell a diag nosi delle affezioni cerebrali. DR.

''IL POLICLINICO,,

SEZIONECHIRURGICA(mensile)

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(1) ,Si prega d 'inviare due copie dei libri di cui si desidera la recensione.

Direttori : Prof. R. ALESSANDRI e Prof. R. PAOLUCCI Il Nu·m ero 3 (15 m a rzo 1939) conterrà: LAVORI ORIGINALI : Sopra un raro corpo estraneo Didaco COSSU : vescicale. Soora una modificazione di Giuseppe GUCCT : tecnica per le emorroidi prolassate. Armando L~URO: Via di accesso posteriore per la porzione iuxtavescicale del. l'uretere. ·v incen?,.o P .i\LUMBO : Sopra un caso di carcinoide dell'appendice; Marcello PETAGCI: Infarto ed ulcerazione di un'an· sa del tenue da arterioscle· rosi distrettuale; perforazio· ne e peritonite. I J Prezzo del Numero L. 6 Abbonamrnto annuo alla Sezione Chlru:glra : Italia L. 55. ·Estero L. 65 Se cumulativo con la Sezione Pratica: I talia L. 1 1 O. Estero L. 1 6 5 ; se cuml1lativo con la Sezione Pra tica e con la Sezione Medica : Itaba Lire 1 4 O. E stero L. 195. Inviare Vaglia Postal e o Ohèque Bancario alla Ditta LU IGI POZZI editore, ' ' ia Sistina 14, ROMA.


« IL POLICLINIGO

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[A:\)lO XL\I, ì\"ul\<I. 111

>)

AccADEMIE, Sòc1ETÀ

MEDICHE, CoN0Ress1

R. Accademia de I le Scienze Mediche e Chirurgiche di N:tpoli. Sectula clell '11 gc11r1aio 1939. Presiden.le : Prof. Sen. G. SALYI. Contributo ol!o studio dei tumori dei nervi. Roi\IEO 1\11. - L 'O. illustra un caso cli tt1111or e clel r1erYo n1edia110 destro, osserYalo i11 u11a clonna di 73 an11i . Il tu1n o re , si tuato j11 corri pondenza d ella faccia a11le ro- j nter11a cl cl t erzo inferiore del braccio , dataYél d a 32 a1111j e 11 011 aYeva inai arreca lo i1 cssu11 dis turbo all a paz iente; solo 11elf'ulti1110 Jn c ·e l 'infer111a aYeYa accu sn lo <lolori, a t i1)0 n eYra lgico, al po·l li cc e all 'ir1dice clella le sa mano. OrJlJie tliYa111en le i 11o tò soltanto lieYe ipoes te·sia 11el territorio cli i11n erYazion e cu la11ea d e] 111ediano, m '.:l nulla a carico d ella funzio11e m otoria cl cl n erYo. L 'atto operal iYo consis tette n ella €nuclcazion e cl cl t umo·r e, cl1e f Ll l)erfe lt amente possibile, sc11zi} d oYer ricorrer e alln resezion e del nerYo. La i11fern1a guarì. nel !::en o cl1e cessarono co1n 1)le lamen le i dolori J)rin1a ay,·ertiti a l pollice e d a ll 'i11di ce d ella te sa nulno, n1e11tre p er sisteYa l 'i1)oes tc ic1. L 'e a n1 c is toloo- ico del })Czzo d i1110·~ l rò trattarsi o l. <li tin a11 u ioma c111plice del n e rYo i11cc 1ano, Yarie là rnollo rara cli tu111ore clei 11 erYi periferici, -tanto ch e l 'O. ne 11a troYa li illus trati olo allri c inqu e casi 11ella lettera tura. Sulla circolazione arterio1a del piede. DoN ·\Dio 1'. - L ·o. affer111a cl1e .. i tra tt a di un a r go111 e11lo che si i)r e t a U{l t1na certa reY~ ione, i11 quanto ch e i dati ch e i11 lor110 acl. ~sso s1 \roYano n e i 1ra ttati son o troppo scl1c1ua l1c1. Gli s t ucli cond o l li finora nel ca1npo d ell 'an g iolo<ria co11 la ,li ~e1.io 11e i)reYia in iezio11e vascolara, o 11an110 dato ris ultali nece ~ a ria111ente 1mperfet t1; la ricer ca r adi oo-rafica for111s.ce in11nagini piatte. In cce i ri sul laoli eh e si ot lc11g·ono con n1etoc1·1 a corro. lonc ~ on o Ja re altà s les n,_ p er ch è con ques ti n1 e locli i territori Yascolari élJ)})aion o t ali quali essi ono. 11 pre1)ara lo a co rro io11e, cl1e l 'O . pre enta_, riproduce tutt a la circolaz ion e a :teri.osa ~el ~1~de. Dal uo e n1nc ri ul la co111c 1a l arteri a t1b1ale po·s lc riorc a Jor1uarc ] a r e te ca l can e~ re; com e l 'a~­ t cr ia l)la11 lnre i11 tcr11a i l)? a e si .ae~)b~ c~n ~1 clcrarc co111 e u11 ran10 Ler1111nale {lr ll nrlcr1a t1b1ale 1>0 ·tcriore e i1011 , .c'o111e Yogliono alct111i un T ét1110 coll a terale dell 'arteria plan lare e ·tei;-na; com e tra le due ar terie ])lan lar e int erna e plantare es ler1u1 e ' i tari o delle co111u nicazio11i cl1e òovreblJero e ~cr ra1)ac i di far tahilire u11a circolazione collat e rale i1cl ca ' O cl1C' in ttno dei 1roncl1i si venis ~ c a i)ro<lurre un o .. laco1o alla progre ' i on~ del .~an g u c. Il Seg r el nr1 0. 1

caYic tra tt a le con urina di d o11na g raYida , tc11{lono a Lli111ostraTe: ch e le coside tlc « ce llule cli J~'ulci » da questo autore o·sservate una ' olla (1913) n el tin10 ipotrofico di una cavia al t.ermi11e della gr aYicl an la e rivis te da Klein (1931) i11 espe1 i111e .:-~ ti a11 aloghi a quelli illu·s trati nella presen te nota, altro non sono ch e cellule gen erica1nente linfoidi (timociti ?) con corpi inclusi di Foà-Kurloff. Afferma110 inoltre cl1e contrariamente alla o.p inio11e di alcuni autori (Dolfini, Babudieri, ecc.) è possibile riscontrare nel ti1110 delle cavie e particolarmente in condizioni di ipotrofi a e di ipofunzione d ell'organo, cellule a corpi inclusi cli Foà-Kt1rloff, t alora, anzi , in nun1ero sorprenden te. Così il problem a dei r appor ti fr a timo e corpi inclusi deve esser e preso in serja ~onsiderazione, presentandosi per alcuni lati inter essante ai fini della chiarifi cazione d ella natura e g·ene·si degli s tessi r.orpi ed anche delle cellule che li portano 1

Note di orientamento per lo studio della patologia dello calotta cranica: modificazioni di esso In rapporto con l'età. Prof. A. G IORDANO e Dott. C. e\ VALIERE. - Gli AA. si occupano sulla b ase dello ludio anatomico ed istologico di 35 casi, del co1npor lamento della calott a crnnica nelle Yarie età d ella vita con particolar e r iferimento agli s ta ti senili e presenili , ripr'1rtdendo i nd agini di recente inizia1 e da Erdhein1. D OJ)O a ,·ere discu sso ecl illuslrato in linea di massi111a la morfogen esi d elle modificazioni della calot ta cranica n ell e Yarie età come b ase p er un preciso istudio della i)alologia di questa, limitano per il momento le loro con clusioni al rilieYO pii1 cl1iaro e più in1portante vale a dire che lo s pe5sore della calotta au111enta con l 'aum ent are dell'e tà e ch e questo au111e11to è r eale e sosla1tz i<lle fino all 'età adul la, n1 en tre n egli s tati enili e presenili lo spessor e della calot la aumen la essenzialmente per una dil a lazio11e spesso di grado notevole d e<rli spazi <liploic i con ~rs1sottigliam ento corri spond F.: ~te d elle trab0cole o~ ee clella diploe.

Doi\IIN1c1 F. pratica peritale.

111

t en .. a d i sfregi.o : spunti di

1

Società lledico-Chirurgica di Pavia. cduta d cl 31 aennaio 1939-x,·11 . .... Prr id enle : Prof. .\ . PE:\S.\ .

Timo e corp1 d\ Foà ·lurloff. \ .

\J""\' C f"\\ \

, tuclio

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i ~ t ol og i co

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c;Ii ,\ ..\ .

lo òi lit11i a lt an1 Pnle ipotrofici di RED\ELJ.t.

-

COI1

Lt modi lcozlone del timo, dalla milza e delle llnfoghibndole In onimi1I i trattati con urino di donna gravida. Dotl. ~EVENCA NEi'fc~·A. - L '.r\ . , con 11rotratlo

t1attamenlo di caYie g iovani a 111ezzo· cli tirina di donna gravida (prelevata d a soggetti all 'VIII e JX n1ese di gr 1Yidan za ed in ocula la i~t eg~a nel qua11titativo di 2 cc . so ttocute qua. i g1or11al1nen le per un periodo tra i 20 e i 30 g iorn i) ha o serYato evidentissim a ipotrofia timica propor7jonale alla durat a drl tra lta1nento; ne] quadro rnicroscopico di t ale ipotrofia oltre Ja riclt1zio11c della èorticale è chiara an cl1e una riduzione dclln midollar e co11 dimin uzio ne real e del nun1ero di corpu. coli d i Hassal . 1 '1\. . ha os ervalo ancl1e _u n eviclente au1nent0 d el ' olttmc e· <lel }>e o <lel la 1nilza 11ella cavia fe111n1 i11a , 111eno eYiclen te nella cavia 1na•schio (co1ne n1 eno eviden le appare an_cl1e n ei ralli). Tra le catrsc rle ll a iper tro fia della milza della cavia 11on deve esser e tra curat o J'e uor111e accun1ulo di cellule a corpi inclu i cl i Foà Kt1rlofi. Ne una n1odificazio11e è ~ tata 11otat a J>er l'appara to lin fogl1ianclol nre deg li animali lralta1 i . Il S.egreta1 iu.


;[,\ N~o

XL , .I, 1'ul\I. 11]

~EZ IONE

Società Medica Coloniale della Lfbia. Seduta del 29 gennio 1939. Presidente:

prof.

CroTOLA.

IJ prof. Tn1POnr presenta u11 ca ·o cl a jco cli rna 1

latfia di Ka,z:>osi, sarco111atosi 111t1lli1)la difft1 a e rnorragica, inizia ta i un a11n o fa in u11 conla.(}i no proYenienlc clalla ~[arlre Patrin. Il caso è 111ollo dimostrali,·o e s11scit a vivo i11teres .. c.

IJ clot t.

AzzARELLO illustra u11a caraltcris licri .si n·rl r orn e a tipo meningo-encef OJliti co osserva la i 11 .alcuni bambini prececlentemerite sottopo•s li a r ij n.fgenrl<!'t>i l azi one per tigna del cuoio ca pelluto; i1 descri,·e i caratteri princ i}Jali, il decorso , la dura la cli circa un nlese e la co111pleta guarigjone; .ac:cen 11n lllle possibili cau e ecl esor la i col1egl1i a ludiare i soggetti che eve11 Lual111e11te l)Ote sero cadere o lto l a loro os·serYaz ione riser' ai1do i una più a1npia esposizione non appena l)O trà ludiar1~ in 111orlo pii1 con1plet o tali ca•s i. La con1t1nicilzio n e su scita ' i,·a d iscu ssio11e pec i éil 111cn I e Jler quanto riguar<la la diagno~ i tra i11eni11gile ierosn e 11tenjngo-e n cefalit c e ad essa }Jrc11do110 J1arle i11 s p ecial nloclo il prof. BETTÒLo e il dot l. BnA vr. 1

Il prof. BETTÒLo cl1iede se , .i fossero tare ereditarie n ei ]Jambini , I a re cl1e in qual cl1 e ca o il (lo tl. AZZ.\RELLO affern1n essersi J)Otuti cerlaJllenl e e~l~Juder:; i.

Il prof. BET'l'ÒLO pur ri co n o~ce11do cl1e j fatti , 11arlicolarJ11enlc inleres anl i, i1olali dal doli. Azzarello 11ecessi lano cli ulteri ore studio n e i ri g uardi delle ricerche sul liquor, è del parere c he e - ~ i ~jnno pr0bapiln1 e11le da i111put a r i a 111 anife tazio11i infia1nrnalorie reat li' e acute , li eY i è cli ])re,·c (furala dei pl e·ssi corioi<lei e d ell ' epenclin1 a YC11lricolare, inclot te dalla rontge nt e rapia in . oggcl li preòi 11o~ li cos lituzionaln1ente. Il prof. StTPERB1 JJC n a clic l)Olre])he trattar i cli 11 n a s1Jeci:lle ictio iricrasja a i r aggi.

ll prof. C roTOLA ricorda g·li j u con ,·enie11t i d e cri tli dall 'applicazioue d el casco lJer la 1)ern1 a n e n le. I Yari i11lerlocutori concorda110 tutli i1 ell 'aus picare uno s lt1dj o pji1 comple to sul liquor e $ull 'esarnr flel fo11do cl ell 'occhio. Il <lo Il. RA v.\RA s t udia11clo il diverso con1 fJo rtarn en to della _lV eil-Feli x iii una e11cle rnia di tifo ]Jet ecchiale in Tri poli l a11ia con casi ch e J)rese11 la' 'a110 i1ega liYi là <i ella reazi011 t ecl e·san teina p et erchialc 11oteYole cd a llri co11 po ili,·ità della r cazio11c ed assenza <i cll 'esa11 le111a e con prese11za i1 t lulli g li a n11nalali cii 11ote,·oli sjnto111i a carico d el s istema n erYoso ed in talu11i con presenza di })€'terchje anche al palmo cl elle n1ani ed alla pianta d ei 11ied i , si chiede ~e questi s inton1i s iano d n con s iderar i con1 e locn lizzazion e J)ri111aria d cl sis l e111a vasale <'011 ·s1)cc ia le i11 Leressa111e11 lo degli organi 11 e rvosi con scar sa o n essuna ]Jrodt1z ionc di tossine o 11 on s ia110 piul lo lo d ;'l co1L iclcrarsi co111~ fenomeni allergici.

PRATl CA

507

Il dot t. NASTASI ricorda c he an.cl1e J1 Pi casi <lj febl)re esanten1a lica n·1edil c rra11ea Yerificatisi a Tripoli , la Weil-Felix 11n d a to sempre risul1ato i1oga liYo anclle se ci1ne11tdta con n1 olti cepp i cl i Proleus X 19 di diversa orig in e.

Il llolL. P1sT0·~1 concorda co11 il prof. Bettòlo per ]a prevalen za ed imporla11za clinica dej fe1101ne11i toss ici n el tifo esan lc1na lico e, pren1esse alcune osservazioni falte in A. O. sulla s lessa lna1at li a, accenna alla nece sit à dell 't1so d ei vari cep11i del Proleus X 19 i1ella reazio11e della Weil-Felix s pecie nei rig u ardi d el ce1)po Kin gsbury che può talYoll a dare indicazio11i suJ se ttore della inalattia s lessa; _conclude con l 'aifcrmare la s11ecificitl.t rlcl la s tessa r eazione per il t jfo esantema li co quanrlo essa raggjunga determinati liloli e si inqua dri con la intomntòlogia clinica. Il prof. Ciotola riferisce cl1e 11egl i ul tinti casi di lifo petecchiale due oli a 111~alati su o1 to l1anno avuto manife~ laz i o ni esantemaliche e cl1e si ·è aYul o solta11to un 111orlo. Il dott. CARLINO riferi ce s u a.lrune qu eslio11i in f em a di p oli t i ca dem.ografica , pa·s a in r asisegna i 11101 Leplici fattori passivi d cl den1ografismo per 1ne l I ere i11 particolare rilieYo delle ques lioni clirnn lico-colon i r:ili e di allualilà sportiva cl1e costi-· I uiran110 arg·o1nenlo di s1ud io e di arcerl11111 enti per u11a 111igliore profilassi cug·enetico-de1nografi ca. Il Se gretario. Rammentiamo l'lateressaate libro: Prof, CIULIO MOCLIE

Docente di Neuropatologia della R. Università di Roma Cons:gliere della Sezione della R. Corte d'Appello per i min orenni.

LA PSICOPATOLOGIA FORENSE MANUALE ad uso degli Studenti, dei Medici e dei Ciuristi, in conf-ormità ai nuovi codici Riportiamo unl.> dei tanti giudizi espressi dalla stampa m edica su quest:i nuo.,a opera del prof. G iulio Mòglie: « lnteressantissim, lavoro, improntato ad una grande sincerità di opinioni e di convinzioni, formate attraverso ad Wla vasta esperienza personale ed impersonale: è uno studio ana, litico e critico nel quale l'Autore insigne neuropatologo dell'inJe,,, mo di m ente che la legge pe,,.dona f>e1'chè inconsapevole dell'atto criminale da esso compiuto, ma no'-1 liberamente voluto. « L' Auto-re che non atnmette il concetto del delinquente nato, ric?nosce f>e1'Ò la pa,,.t c che il somatismo, I' atf'opomorfismo e soprattutto costituzionalism? ereditario e congenito hanno nella struttura del delinquente e nella dete,,.minazione al delitto ritiene però, e su ciò richiama egli stesso l'attettzione in un'a!'toprefazione che sintetiu_a mi1'aln1mente il <.ontenuto dell'opera, ecc., ecc. . . . . . . . (omissis) « È questo il concetto fondamentale del li. bro, deJ quale è impossibile enumerare i pregi e riassumere i I contenuto tanta è la vastità dell'argomento che è trattato magistralmente e completamente "· <l ~ in conclusione un libro in perfetto accordo con lo spirito dei nostri Codici e non deve mancare nella biblioteca di ogni psichiatra o giurista, essendo il più COMPLETO NEL CAMPO DELLA MEDICINA LEGALE ». (Da Rinascenza Medica, N apoli , n.

12,

IJ prof. BETTòLo con corcla 1,1 r>.arecc: l1i pun li con

111a JJCn ~ n cl1e ç-tl fattore tos::;ico ~ i <l e})b~ dare una importanza 111olto i1 oteYole 11e l la deler111inazion e d ella f 0n on1e11ologia ri er Yo a; n o n 11n n1ai notalo n e i cas i o.·serYàtj in A.O. I . i1 è in qu e i pocl1issi1ni os ~ erYati a Trjpoli 1'e .. an tema ~d ])al1110 .-lelle rnélni ecl alla JJian la elc i piccli: l 'a ~­ se11za della positivit à clclJ a ' 'reil-Felix in a lc urd e-a ~ i l)Olrebb1:' i11 le rprclarsi , ro n1e è soJi lo aYYe11 i r l. :' })C'r nltre infezio11i , co111e u11 fe110111 e n o nn 0r g icn.

il clolt.

R\VARA ,

30 giugno 1938).

C.

MARTl!.LLI .

Volume di pagg. VIII -492, con 37 figure in lercalate nel testo. Prezzo : in brochure L. 6 8 : r ilegato in tela. L. 7 6. più le spese post:l.li di sp edi zione. Per g li abbonati al 11 Policlinico 11 o d· a qual siasi dei quattro nostri Periodici, ri spettiya1nente, sole L. 6 .3 e L. 7 1 franco di porto in Italia. Impero e Colonie. Per l'Estero, rispettiva.mente, sole L. 6 7 e L. 7 5 . -

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PER · IL MEDICO PRATICO..

CASISTICA E TERAPIA. li cornportamento del medico di fronte n metror·

ragie atoniche. Tamponamento utero-vaginale od iniezione di post-ipofisi ~ E. Giudici (Cliriica ostetrica~ sett. 1938) ricl1ia1l1a l 'a tt cnzio.n e sui p ericoli ch e l) llÒ pre~Eint.are il t ur1rµo·n am·ento ut ero-vagi11ale fatto in occasiol1e d1 r11etrorragie ato11icl1e po,s tabortur11. T.a l volta , esso si pratica senza atlend e re l ·esito d ei co11su cli presidi t erapet1tic i o p er e111o n ·ag ie lievi o tra11 sitorie; alle ,·ol te , J' inter vento è inal fatto, ancl1e per neces ità .a1nbie11tali o di assistenza , per cui l 'aep i clive11ta u11 J11ito irraggiuu.gibile : oppure la 111.edica'!.ione viene lasciata in sita per 24-48' ore senza nessuna necessità; oppure lo s i ri 1>ete i11utilme11 le. 1'utte queste n1anovre }JO so.: io e se.re a. ai d a11nose p€r il destino gin ecolog·i.co ·d ell e puzie11ti che l e hanno subìte. L' A. discute i mo Liv i ch e 1111 p·ediscono l 'ut i1izzaz ione da part-;) del i1teùico pratico d el1'iniezione e1ld0\ enosa di post-ipofisi e la diffidenza ch e :11 rig·t1a1~do porta il m edico condotto , per il quale · invece potrebbe r iuscire j)a rl icolarmente vantag·giosa i1el volere evitare in uLiJi tampon.an1-e nti utero-Yag"i.nali in ambi c11ti. disad.alti. Pro1)0ne pertant o di sostiLuir,,i l'i11ieziorle intra-paren chin1ale st1l collo di e. tratti post-ipofisari, ch e presenta la ~t e ·&1 effi cacia, pur essendo meglio tollerata. J)imostra la &ua utilità so•p rattutto nelle iml)rovvise ·n1et.rorTagie da inerzia dopo parti. ed nborti uvveI1uti a dor11icilio, illustrando, con gli e iti probati, i da lui ottenuti in t1na riçca casistica, le n1odalità di tecnica, cl1 e r endono 11iù sic uro ed effi ca ce g11 esto metodo di fac i li ssin1a a i1pli cazione, .a11che n elle 1)i\1 disag·iate condizioni. fil. 1

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Colibacillosi n tipo setticemico in gravidanza. G. P ari (Clinica o~tr t rica, clic . 1938) riferì._ cc il ca ~ o di u11 a g·ioYane, fi icam ent e d ebole pe r li11fati mo ed an en1ia , in cui al IV n1 ese <lella quart a o-r a,·idan za (due er a n o state sef!nìl c da abort o) i11sor ge una febbre. a brivido , l ' On 10° di tc1n peratura e g r a,,i condizio ni ge nerali. P ol o filiform e a 130, ittero e blocC(> r enale: B . coli n elle u1ine. R.eazion e n1 uscola r a int <? n .. a al quadrante a rl rlon1inale superio re cl es lro, doYe l'infer111a acc usa un d o1<1ff'\ int~nso i11 vicinanza dcl rene. ~onostant e 1L c t1rc (r ell o- e fl eb-0cli'"'i , si er o-,:nrcino a 11ti coli , ecc.) l e condizioni ~i aggra, a n o e tali 1:>rrn1.1ngo no tino all a 15cl g ior11ata. In sor·gono nll0rn d ei l r iYid i, aun1c11 to di tr111peratura cl1e -.. i era 1111 po' abba. ~ a t a e co11tra7 ion i uterin e. T1ot e' ole r 111orragia ltteri11a ed espulsion e ponta11en di 1111 feto di ± n1 t:i'-i: dopo di ch e la 1

t e111pcratura ~ i a11dò g radala111ente abba.$sando e le condizioni generali a11darono migliorando· fj110 alla g uarigion e . La 1)rese11za llcJ _p ro,d otto del conce1)i111ento· i11 U_Jl~ do11na già 111inorata ne i suoi poteri di-· fens1v1 (non poteva n-e111me110 sopportare. l e ir1ìezioni di preparati jodi ci. ch e dete·r minava11 o d egli ascessi) a veva a viuto l'effetto di agg ra ,'are l 'infezio11e da B. coli, specialmente pe11'· qu.anto riguarda il blocco epato-renale; ciò e .anche dimo·strato dal fatto cl1e l'espulsion e ha· r;orta to la g·uarigione. fil. 1

Tolleranza della pelvi femminile per i corpi _estra• nei. All'e.sa111e di u11a don11a ricoverata J)er abortr· ila ~ ifilide , T. Ma11na (C lin.ica ostetrica, diC€n1br e l 938) aYvertl attra\·er so il for11ic,e , -agiJ1a}e ar:teriore l111 co-rpo duro leggermente eurvo, spostabile.. L 'esani e radiografico din10s1 rò trattarsi di una ca11nula di ~o·mma del dia1l1et_ro di 3 r111n., posta a squadra nel piccolo biacino. 81 trattava di una randeletta i11trodotta a scopo abortivo 5 anni prima; la ara·vidanza .aveva proseguito l1or111alme11te; st1i 3 J)le&i, la donna venne 01)eraLa per cc formazion d cistica vaginale >> intervento complicato da grav~ crr1orr~lgia. Evidenten1ente, tale formazione ' 'a·ginale era da i11terpretarsi con1e un ematoma deterr11inalo dalla c.and·e1e.tta , che a,·ev.a leso alcu11i \ asi d el ba cino, causand<:> una r1no.rr:1gia interna uenza provocare l 'aborto. l)er ch è la car1delet.ta (introdotta da una donna di 70 anni) , ~ nzich1è ·p·enel rare nell '11tero e.ira scivolata lateral111 e11te a,d esso. La ca ndel ettu n·on venn·e estratta perchè per il fatto della fran1me n1 azione avre.bb,e. richief:.t o u11 i11terve11to lar>a ratomico indaginoso, inentre la sua Iìresenza no11 provocava nessu11 da11no. fil. 1

La co11gestione

pr ~ mestruale

dei seni.

In a lcun e donn e. ~i manifesta u11 ce rt o t e1n110 11ri111a cl elle 111 e~t ruazioni congestio1l ce doiore al le n 1an1111elle, che spesso aumenta cl'jntensi1à f tno .allo s taLilil'Si d el flusso n1 e~ trua l c, clopo il qnalr te11de a c-éss.are. Tt11c cJ isturbo 11a ce rtan1e11te origine endocri11 .. ed è nolo, di fatto, ch e iiel tratt.ame11to co n c.- tri11 ~. l e pai'i enti avvertono una cert a mol e::. ti,\ ai seni, cl1 e vi en e anzi considerat e\ co1ne un segno de11 'ef fi r.acia del trattan1ento. l\'ella co11gestionc 1)rem cstrual e, potrebbe pertnnto essere indic.a ta la somministrazione d el co r1)0 lut eu , r h e è antago11istico dell'estrina . D . ~Iac f_,Pvcl (Praclitio'1er, grn n. 1938) ro11i;;i.glia il lra tl a 1l1e11Lo segt1entc: 1) portare lJn r-eggi1 ic t I o a dal lo: ~·, l i111 itazione d ell 'ingestionl di li c1uidi : al 11 ;,lllino una dose di solfato


, :[.\ ~~o

~uì\I.

XL VI,

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SEZIONE PRATICA

.di magnesio; 3) può essere utile la seg·ue11l c n1iscela: .Ioduro d1 potassio cg: 65 ~fint . di bellac101111a eme. 0,55 'ciroppo di arancio » 1, 7(1 Acqua di cloroforn1io q. b. JJer g. 30 Se tale terapia falli~ce, tentare le iniezioni di progesteror1e, 1 unità internazionale a g iorni a lterni per l 'ulti111a quindicina del' c i.clo 111estruale. fil.

Tabe dorsale nei bambini. S. vVendt (Acta J>aediatr. , 11 . 2, 1939) dice .c..hr. .Lutti i ""i.ntomi d ella tabe dorsale cleg·li ad ult1 s1 posso110 osservare a11cl1e nei bian1b ini : J11a la frequenza con cui si inanifest.ano i sin;f!'Oli si11lorrLi varia nell 'adulto e nel bambino in rr1odo tale da far considerare la tabe di o<JU6st'ulti1r1 0 come una enlilà clinica a sè. i\ìella ntaggior parte dei casi la tabe colpisce })ar1lbi11i con sifilide congenita : 5olo in r~1·i casi si tratta di sifilide postnatale, acquis it a ])recocemenLe. Per lo i>iù i sintom i di té1be si rr1anifestano a ll '<:;pòca della ado1escen1a: si c:o nos~·ono 1)erò dei ca&i ad inizio 1)1iù .precoce, perfin_o .a Lro anni di ·elà. È pre.diletto i~ sesso . f e~n1~n1J c (11um,ero doppio di ca6i). I er l o più s1 ricorre a l n1edic,o a cau sa di sva. riHti .di stur~i o culari, soprattutto in conseguenza d1 atrofia del i1ervo ottico (n ell '80 % dei c.a~i): Le pupille si iJresentano ineg·uali e i1on rea·g1scono .1lla luce, 111a1lcano i riflessi tendiuei a~li. :lrti inferiori e spe&~o anche a quelli s.u penori. Solo nel 25 ~o dei casi i ban1bini .si lng·nano di dolori lanci1i.ar1ti. Seg11i di atassia so 110 11tollo rari, t a11to ch e la -esisiteinza di l1na SJJiccata al a~ ~ ja parla contro la esistenza di ur1a tabe. La Wasserr11.ann riesce p·o sitiva n el sar1gue e i1 el liquor i1el 60- 70 % dei ca.si. La lrlognosi è mo·l to· b·uo11a quoad vitam : inve.cc la Yistn va ])recocen1ente perduta nei freque11ti casi i11 cui l 'a trofia del n ervo ottico è uno dei sinL0111i. Nella tabe infantile si deve istituire })rE,cocerr!enLe una cura n1ala1i·c:a di 7-10 a c (essi febbrili. Subito dopo se lo sta to· gooeralc li) co11sen Le , una cura chen1ot erapic·a con mer(llrio, 11eosalvarsan e bismuto. Sono riferiti due ca~i clinici. P. 1

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L'anoressia mentale nel bambino. ~i trova assai spesso nei ban1bini e ra crazzi (li. ogni _.età, __ancl1c ~ei pop-panti. J . Coiomb·y (~0c. niecl. hop. , Par1s, 16 dicembre 1938) n e l•a q·s servato molti casi. L 'A. esclucle clic si Lratti ·<li . cac~essia i~ofi1&aria , ma piuttos t o di 11na specie iel11 i1evros1 cl1e confina cori la vesa11ia. L 'opoterapia fallisce sempre e nessuna droga arri va a trionfare ·del m .a le. Il ' 'ero trattan:iento consiste nell 'isolan1ento , la rialimentaz1nne e ]a J)C rsuasione. Nella ~tes~ a i.seduta e f)arlando sullo stes.so a! ~o:tnen~o, De ftfassary h a osser vato ch e egli r1t1e.1le s1 tratli <li t1na psicosi di un anda1

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r11e11Lo d el tutto specia le. Bab-01111eix d i.5tin o-ue i. ca~j 1·anal~, ch e guari cono co11 Ja l'•e rs~a­ s1one e quPl 11 ,_·he sbocc.a110 nella d(l111f:' uza precc•ce. · fil . Contributo alla sindrome di A.die.

. l#Ò. ... indron1e di Adie -

}JttpilJ otonia associata ad arefl.e1ssia - offre anco·r a molti lati Of~Guri . SerrLb·ra . ch e la ereditarietà ab·bia una ce1ta importanza. La si11clro1ne è determinata ~e.condo a lC-UllÌ da tlll.<1 lesion e dcl]a r eo'ÌOD€ 0 ii.10Laléx111ica. Si è pensato a11cl1e <'l fat to ri ;t vitaminici ne] caso d ell 'A. la so1n111i11is lra1. ion e di abbo11da n t i vitami11e .n or1 ha dalo .1 lcun risultato. I .a malattia IlOil .ha te11dr nza alla progressio11 e_. ~el caso di ll. Br .tun (l) erit. "trl ediz. 1l ochenscr., 11. 52, 1938) il paziente a ]l 'età di 22 a?ni , ~ssa~do alla luce viva i)er l1~ggerc u11 libro, vide 11n 1 ~rovvisa1n c nte co11 fu~e tutte le lettere. L ' esar11e obbietti \ 'O di111ostrò cl1e le pupi_lle, ine~:i.ali \ la d estr a }) LÙ aJ11pia) no11 reag1Yano a ffatto all a luce. Soltl'.l nto dopo uu l~i:go adattam .ento ~ll buio ( 4-(J rninut.i) .si mart:1l·est.ava unà leg·g era r eazion e alJa luce m ·e110 evide11t e a ·d estra. Alla r eaziotle di con~e·r.aen­ zct le p~p~lle reagiv~110 i '1 modo mollo to~1)i­ d~, la s1111str~ rrt-egl10 ch e la destra. Pochi secondi prima d el! 'in izio della riconvt rgenza le due pupille persistono per un br3vissimo tempo ~n m~0si. DoP? 50 . secondi la riconvergenza e ultin1 :-i 1a. R1fless1 c:orne.a1e e. con g iunti' <d e nor11 :ili, norn1aJi il fond'o oculare e il c:unpo "' 1:--ivo. Le pupill e r eag·isco110 bene ai 111i0Lici e ai midrialici. ~1a11cano da amb o j lati i riflessi achillei , i riflessi radiali so110 n1 alto d·eb·oli: gli altri rifle ~i tutti norn1ali. Ittrssun riflesso pa tologico. l leazioni sierolog·icJ1 e negative-, il r e.sto d ell 'esame obb·i ettivo dà re jJvrto I)O·r111aJe. Il 1J.azien I.e si alim.entava e or1 ::i l)i ricchi di vitan1in u. P: 1

SEM·EIOTICA E DIAGNOSTICA La diagnosi delle }> f• rfornzioni polnionari.

80110 note le difficol tà ii1 cr eo ti alla diagnosi cl i j)e1f ()razi·.>I t•.' }Joln1o·n ar e, s1)on lanea o·d operatoria. L 'ascoltazion e, la radiologia, l 'analisi dei g·a5 l)lEurici,. la 1)rova del bl11 di i11etilen e so110 m etodi i11fidi e r1em111e110 la prova mar1om_etrina ha g·randc valore, tanto più se si t ratta cli ur•.a perforazione st.r0tta . Purtroppo, iJ più s pesso, sono 1'i11fezione della cavità 1)Je11rica. l.n tosse e la vo1ni:c:a cl1e costituiscon o· .le JJrime manifestazioni cli qtiesta complic.nz.ione. C. Auguste e ll. IJluch.arù (lrcv. de la tizb eirculose, novembre 1938) h a11no e~cogitato u11 in etodo cl~e a ·q uanto es i riferì cono risiponde <.tbbastanza bè11e. S i tratta di introdurroe 11ella cavità pleurica una so tanza ad odore forLe e caratteristico cl1e, nel caso di esi$le11za di fistola, verrà l)ro11t.amente avver-


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IL POLICLINIC') »

tilo dal 1>atìc11Lc . La s-0sta11za . celta è l 'es?t·1~ z~ di Jlf eJitlia JJiperitai. P er evi tare cl1e ess.a· 1 rr1L1 co n uo co11tatto la pleura , ·gli AA. h a11no lroYa lo co11veniente di saturarr1 e i 1cras da i11 u J'l la zio i Le pn el1mo•loracica facendoli dappr i1na i)assa re attra ' erso ta1nponi di cotone im])reg nati ~li es. e11za e di intrudurli poi 11ella ~l eura . C~ut ela essenziale si è d 'in1pe.dire ch e l 0dor e s1 spa11da 11ell 'an1bi-e11te. Ouando la }J l'O\ a è ·posi Li va il paziente i1on ta1~da ad aYveriire l :odo1r e ca ratLeri stico; Sé jnvece, essa è rlega_tiva , l 'odo,r e non è per oe1)ito i1en1meno d<'po lungo len1 po. 1J lire alla dia.g n osi d i µerfo·razio11e, il In etoclu !>C r~1 e b ene per .seguire 1'evoltizio11e di questa , r1Jevandon·e eventual111 er1le Ja chiusura· sono <tltref1ì diag110 ticate se nza ritardo tutte l~ 1>e·r forazioni operatorie del prteu111otorace tera JJeutj co. La : e111,plicit à della tecn ica e l 'in IiOOuità della i)rova n e perrl1etteranno un lar:ro uso. f l·z. ....

MEDICINA SCIENTIFICA !.llergi;t ed immunità prodotta dai bacilli morti emulsionati in oli vegetali.

Ps rl E-1J11do dal dato di fatto ch e l ~ so·n1mi11i~ l1 nz ~one. d~ b acilli tube rcolari i11orti, sospe.si 11.1 0 11 0 d ulivo, c?r1fe.r isce agli a nimali da esper1111 e11to 11na r~.s 1 te1:iza all 'i11fezione superiore a quell.a ch e s1 ottle11e somministran·do a.o-li sl«'ssi anin1ali (a parità di dosi e di via di so~­ -!T1inis1 r.n.zi o ric~ ~i::1 cil~i tubercolari n1 orti ·sospesi 111 solu zione f11&1olog1ca, Co ulauù f :. (An.n. In st. }Jaf. t , 1938, ±, 355) studia il rrJ111porta111 erlLo dc--1La resi le11za d eg·li an in1ali di labora torio Itei co11fro,nti ·di &0~1)en sio11i di b•a c.illi tubercolari 111orti sospe i jn olio ù i t1l i \ 0 11eutro i11 olio <l 'ul~Yol. ranci~o , olio di ricino , e par~go­ nil q urst1 r1sultal1 a quelli elle si otte11·cron o 1 ~ a11do bacilli tubercolari SO$pesi in lan~Jirta e paraffina ('"' olid~ ecl in forn1a oleosa). I.e c~>llclu sion i ch e l 'A. ])tlò trarre dall e . . ue espe11enzc po ~o no esser e così rìep1ilog·ate: L 'a_ller g·ia ch e i l)UÒ ottenere iniettando d ei l)ac illi n\orti en'l ul iori ati i11 olio d 'uliYo n eutro, olio d 'ulivo rancido, o ]j o di ricino, sotto la c ut e degli a nin1.ali <li labor.alorio, è meno lJl'Ccoce e ine no e' ide1lte di qu ella ch e si può 0t t t\n f·r e utilizz<.u1 do delle -err1t1 lsiori i in lanoli.na e iri. plraffina r11a , d'altra p<.trte , 11on ~e111 bra amn 1i &~ ibile ch e tal e sta lc1 di all er gia debl;n co n"' iderar i più precoce, più n1arcato , l)iù dura tt1r o di quello ch e si ottie11 e adopera nd o a i1arità c.1 1 do i e di via di son1n1 j11i . . trazio11e , bacilli n1orti ~o. l)C~ i in soluzion e fi siologica. lr1oltre dctcrr11i11an do delle les ioni polmonari (co11 jJlic1. io11i c11dovenose per es.) 'E-i os,serva e11e le le, io ni cl1 e si otten go110 sono ro ì pre< o ~ i e co .. ì n1nrcate, di ricordare con1pl etan 1(1nt c le le ... ioni ott ent1te con -0~11,e nc:;ioni in pt1raffina. 1

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POSTA DEGLI ABBONATI :\.ll 'Abbo11ato S. YI. Ucl B. Po-&.sian10 cou cludere:

<..-:;. ior11ale Italiano di De1rmatoloQ"ia e SifiJologia » (a11 tico (;iorn.ale ltalia110 d elle malattie Y: neree e d ella pelle) r€datto e puhb1lica.Lo d~ 1 prroff., A .. l)a~si11i e A. Bellini. Si publ1l1 ca 111 fascJcol1 b1n1e. tral1 - Milano ' 'ia l'ace , 9. ' « ~rcl)i_v io Italia110 di Der111atologia , Sifilog ra f1a e Venereologia >) fondato e diretto dal pr?f .. Eu~enio ~I.a rti11?tti. Si pubblica in fas.c 1col1 b.i1T1·e tral1 - Bolog·11a Casa Editri ce .. l , Car~pe li. « Il Dcrn1osifilogr a fo n Rivista n1ensile, diretla dai 1Jro ff. J. c:ap·p elli, E. Rizzozzero e G. ~1 a ri ani - Edizio11i ::\liner,'a 1\iledica - Via 1\il~r ... tiri ~,ascis ti , 15 V. 1\ilo·NTESANO. cc

VARIA L'Etiopia e le piante medicinali. Le prin c i1p~1li droghe e1solicl1e che l 'Ita lia i1111)orta d.all 'estcro sono rappresentat e dalla c~::-&ia , dal tamari11 clo, dall 'aloe., dalla ca11fora. e dall 'opt)io JJEr un ' ra)ore c1l1e 11el 1937 &i agg jr&va sui 7 milioni di lire.. Tali drog·h e pro' é111gon o a 11oi peT la n1aggior parte dalle Colc>nie i11glesi, e p<>i dalla Cina, dalla Turchia, clagii St~ Li U11iti e· dal Canadà. Ora I 'In1 pero può assicw·arci la completa autarchia ancl1e in questo ca1npo. DiverRe specie di aloe crescono i11fatti abbo,n da ntissin1e e rigogliose n egli altipiani d,e}l 'Eritrea e degl i altri '·Governi dell 'E liO!p~a. L '.albero del tan1arir1do, con10. è or11l ai i1oto, cresce rigoglio o 11ei bosclti etiopici , specie n ell e mredie zo11e dei cc quollà ·» e n o11 11a nulla da invidiare ai tan1a rindi coltivati n elle ln.die orientali . La cassia f or11isce una droga si1nil e a quella del t n111arindo per nalura e per l 'uso. In Etiopia e specialmente n ei bas. . ipiani eritrei, ve·g etano di,·er:;e specie di cas ia da cui si ricava la co. ml1no « senna ». Q11esta in pn1s.~ato ' reniva vend ut.a i11 Egitto da dove, dopo le opportune 1nanipolazioni , })rendeva la Yia dei n1 ercati et1ro1:>ei ed ,am ericani e da ques ti m er cati entrava in Ilalia al l)ÌÙ a llo :prezzo. :\})ch e la ca nfo ra e.i può ,·enire da Il 'Etiopia . ri c.a,·a ndola da l111a pian La arboresce11te. 1~ cc ~{e ria 11da bc11ph.aJ(' ni.s n, cl1iamata dagli in digeni « ~el1.ebà ». :\]tra droga, pure l1sata i11 ·fn:r111acia e in tera1X' utica, oltre r h e n el campo indu ... triale, è ra1)presentata dalla cc ~omma arubica » per la quale il 11ostro P aese. con la produzione dell 'Eritrea, della Somalia e lo ~ frul ta 111e11to delle cli Yer e pec.:ie d) Acacia del! 'Etiopia, n on ~ olo potrà rend er i indipcnde11tc dall 'e. tero , 111 a 1potrà anche alim entare llil Ji uon co111.m ercio d i e:-.1>011 azion e. (« R as'. int . Clin . e T er . ». l:S fel)])r. 19~9) . 1


, • SEZIONE PRATJCA

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POLITICA SANITARIA E. GIURISPRUDENZA.t~) Conco1·so universitario - Domanda di annullamento · Limite - Autonomia del giudizio della Co1nmissione - Critt>ri. Ptiò il co11corrente• deluso dal rist1ltato del con co rso lì111itare la Rua dor11anda di annu1lt1 m e11to alla dichia r azion.e n egativa della maturità scientifica di lui , rin1anendo impl'egiu<licato il procedi111ento del con corso, compreS'l la foITil.(tziene della terna deg·li el eggibili ~ La IV Sezione d el Con sig lio di Stato, con sentertz.a 13 luglio 1938 n. 39P, ha ri spotSto neg-0tivan1 e11te, per con siderazioni ch e se111bra110 (ùrrettissi1ne. L.e riferian10 poten.do interessare dal !_)unto di vista della precisa.z.io11e degli

s<:opi dei co:t co1·si a oatteclre universitarie e degli interessi tiitelabili in giu;rlizio. I co11corsi a ca ttedre universitarie l1ann o per leg,ge u11 unico scopo, qt1ello di d·esig nare coloro sui qu elli può cadere la no111i11a. E a questo scopo le Co11 tmi~sior1i giudic.atrici prov"edo110, 1) ropo11 e11do, a l più, tre candidati cl1e es~e ritengorto deg11i di coprire il posto messo a concorso (art. 73 d el te.sto ur1ico sulla istruzio11e sup erio r~, approvato con reg·io decreto 31 agosto 1933, 11 . 1592). Quella che sec-0n,do la tradiziorL._'.\ arcade111ica, è denom in ata dichiarazior:.e di 111aturità scie·n tifica, non costituisce 11r1 -B ffet l o autonomo del con corso , ma ra])])l'l(\~e1l1.a una operazione prnelin1in are che logican1c11le cle,;e esser e compiuta in og ni concorso, a l fine di accertare qua 1i fra i ra ndi òati sjano idonei a ricoprire il JJosto di cui si tratta ; per islit uir~. quindi, fra eis.si, e fra esl:>i ~ol­ tan to, il giudizio· con1parati,ro attraverso il q11ale. si giunge alla designazion e del vincitore o dei ,·incitori. La dichiara zio11e di n1aturità non possiede altro valore giuridico ch e 11on sia questo , di atto meramente preparatorio , ai fini della fo rm azion e d ella terna. Una di chiarazione di 111a turità cori cffetti giuridici autonomi non esiste n el sis Len1a dei concor si u11iverf:iiLari. Ed , i11fatti , di ta le dichiarazione la le·g·ge i1on fa 1}flrola , poicl1è se n·e tro,;a un cen110 indiretto so1ta nto nel citato art. 73 del l.f·.sto unico, oY e, clicendosi che i candidati i11c ] usi niella terna devo·110 essere ritenuti dalla C.ommission-e degni cl i coprire il posto m eSS-O a con corso, si pre"u pp·one appl1nto un g iu·d izi0 sulla idoneità di tutti i con co1renti . Ben s'inten de cl1·e Ja dichiarazio11e cli ln aturità , co111e la di chiar azio11 e di ido.neità in altri conrvr~i, può cost.ituirc u11 titolo di notevole im11or1a nza per la part ecipazion e a su ccessivi concorsi o ad altri effetti . Ma ql1esto valore ch e può fSS.~re ricor1osciuto alla dichiarazione di n1aturità , cla parte di autorità ii1vestite di una facoltà discrezionale di app·r ezzan1·E>11to , non cost ituisre un €ffetto g iuridico ad essa collegato dalla legge, be nsì un e ffetto i)ratico i11diPe.ll o, est raneo al fi11 e al qt1ale la dichiaraiìone s te~~a è preord111ata. cc

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(• ) La presente rubrica è affidata aill"avv.

GIOVAN NI SEL VAGGI .

cc Ciò prernesS-O, n e de ri va logica111e11te ch e il g it1dice di legitti111ità non può lin1itarsi all '~ 11nullan1ento della dicl1iarazione r elativa · aìla 111uturità di u11 c.a ndidaLo, senza trarne le i11e,·itabili co11wgu-enze in ordi11e all e successive 01>erazioni co,1 npiule dalla Com 111issio11e giudic.atri1ce, e Sj)eci,a l111 e11te all a forn1 azion e ·d ella t.erna. I..a conferma di ciò è data dalla inamn1j ssibilità d ell.e consegue11ze allr quali condurrebl)e u11 a1111u]la111e11 to così li111ilato. PoicJ-1 è, .se, in ipot,e:'Ì, fos r; an11ullata ]a dichiaraz)o11e r ela tiva alla n1aturità del l)rof. Barbàrar I 'au torità amn1inis trat1va no11 1)0t rebbe provvede·r e .alla en1arlazione di urt nl1ovo atto, in so titu zio·n e di qut llo a1111ullato, e cio·è, a u11 11u0Yo g iudizio sul la n1aturità del ricorre.n te. E n on lo potrebbe avpunto per la ragio·n e ch e ur1 i)rocedim-e11to autonon10, il quale tenda édla dichiarazione di 111aturità o di in1maturità .pe·r so stessa, n on è co11cepibile n el n ostro sist en1.a d ei ror1 co r.si u11iYersiLal'i. Ciò l1a ben co1111)reso la insig ne difesa del ricorrente la quale 11a dicJ1iarato cl1 e, ove fo.$se annulla ta la diie1h iarazio11e relativa alla i11aturità del prof. Barbàra, nesSJUn u] terio re provvedimento doYrebb e adottare l 'a11Lorità amn1inistrativa non llOtendosi più ~pro cede r e a lla convocazione della Con11r1issio11e giudicatrice, dO])O che il concorso si è esaurito, con la form azion e della Lern.a, e con l 'as eg·nazione . del posto mes.so a concor so·. l\Ia , i11 que.sto n1odo , si g·iun.g e a u11a conssguenza altretta11to inan1rnissibile:, e cioè, a un annulla111enlo, per così dire, senza r invio, il quale J) UÒ fl'Ìll ~ lificarsi soltanto quando . . i tratti di un a ll o cl1e l 'a11torità am111inistrati-\1a ave8se la fa collà di emana re o meno, r1on già quando sia a1111u llato un atto ch e l 'autorj tà '.l111 n1i11i stra Li \'a f o. se tenut a ad e11 1 ~ nar1e. f~ ql1est.a è appun to la i11otesi ch e si \'erifica 11 t lla s11. ecie, poicl1è, aYend10 il i)rof . .Barbàra r egolarme11 te parleci,pa lo al con corso in questione., un giudizio sulla sua don1anda n on pot·c·,'a n1a11ca1'e.. Perciò , un annullamento ch e i)o n.g a il ricorr~·nt e nf'lla condizione jn cui si sarebbe tro,'ato se <;\l con corso non avesse preso p::trte è g·iuridicam.ente inan1n1issibile n. La stessa decisione 13· luglio 1938 n. 3?9 ha ])Oi dichiara lo çl1le i giu dizi delle Commissioni giudica lr ici dei con cor5i uni,·ersitari hanno carattere auto1101110; possono anche non tener conto· di precedeJ11i g iudizi -e.spreissi s11g_]i Rtessi can<lidati da altre Co.mmissioni. E i1 on p1L1ò ri l.enersi illcgittirno il criterio di ri ervare la di cl1iara1<ione di m a turità scienti1fi ca iSOlo a quei candidati cl1 e « per 1nentalità, indirizzo r.d attività avessero clato affid.a.n1ento di essere o già prossin1i alla n1 eta o sicuran1ente a,7'·iati alla c.U rriera ~i e ntifi ca e d idattica n. 11 principio che impone ]a ' 'otazione r fJcrruti nio 1segret6, quando .$1 Lrai ti di q11istioni con ce.rnenti person e, non è aTl•J)li rnhiJ.e alle C:o1nrnissioni ·.giudicatrici dei con cor. i univer•

~ ll~l'l .

esercente 1n Cassazione. cons. leg. del nostro periodico.


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« IL POLICLINIC)

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NELLA VITA PROFESSIONALE. AMMINISTRAZIONE SANITARIA. Vaccino-profilassi. Il ~Iini s t ero dell 'lnterno (Dirczio11e Gen. Sanità Pubblica, Div. VI C - ez. III) 11a diramato a i s igg. P.r efetti d el Regno ed a S. E. il Governatore di Rom~ la seguen te circol are 11. 45 in d at a 22 febbr. 1939-XVII: Sull ' esecuzione clella Yacci110-profil assi con particolare riguardo alle vacci11azioni a11Litifoidee, paratifoidee, antidifteriche e :ln til ubercolari, si di s1)on e quanto appres·so:

1° T1accinaziorii antitifoidee e f)ar alifoidee. In relazion e alle is lruzio11i i1111)artite con le .cir.c;olari del 2 i11arzo 1937, 11. 43 e del 12 aprile 1938, n. 56, .il Minis ter o· deve , anzitutto, richiamare nuovamente la particolare attenz io11e delle VV. EE. sulla opportunità che sia svolla co11 tinua sorveglianz~ all 'imporlante ])ratica i111munizzante, allo scopo di o t tenerne, al più presto, l o isviluppo 11ecessario. 'fali vaccinazioni vanno .rigorosamente atlu a te, 11on solo n elle p er sone per cui es·se so110 opbligatorie, ai sensi dcl Decreto d el Capo .del Go·v er110 del 2 dicembre 1926, ma anche e tempestiva m ente in tutti quei distretti di popol azione n ei quali si notano ])articolari condizioni <li predisposizione local ~ o di ricorrenze di fatli .epidemiologic i. Allo scopo di rimuoYere gli ostacoli di ordine finanziario dovuli alla deii cie11za d ei mezzi a disposjzio11e dei Comuni, si prospetta alle VV. EE. In opportu11ilà cl1e veng·a data l a massima applicazione alle 11orme clell 'art. 92 del T. U. delle Leggi Sanitarie, circa l 'integrazione d ella Provincia nei ser,izi sanitari relativi , avYertcn<lo che quando det la integrazione non , -enga volontariamente offert a dalla Provincia m ede ima, d ovrà eserci tarsi, quanto più largame11te po sibile, la facoltà discrezio11aJe d en1andata alle 'iV. EE. dal medesimo art. 92 di rendere, cioè, obbligatoria l 'integrazion e in parola. Il ·~Iin i stero ritien e che il d e11osilo del vaccino e l a collaboraz ion e nella sorvegl ianza debbano esser e affida le al Laboratorio provinciale cli Ig iene e Profilassi e precisam e11te alla sezione profilattica del reparto n1 edic i11a, ai 1.5en i della Circolare 11 . 162 del 10 dice mbre 193 . 2° T' accinazioni antidifteriche. Il Minis ter o, m entre fa rich ian10 alle Circolari del 22 gennaio 1938, n . 21, e dcl 2 dicembre u. ·s., n. 161, con r accomandazio11e di esatto adempin1enlo d elle i1or111e imparlile, si riserva di ema11are, ·ll l)iù pre lo, nueYe d1s1)os izioni nei riguar<li d ell 'obbliga lorielà dell e s tesse vaccinazioni, in rorso cli esa.111 0. 3° f'accinazioni an.lilub er co lari. ~on o lan le l e })recise disposizio11i in1partite con la ordinan za 1ninis lcri ale d el 4 agos to 1937 e con le Circolari d el 28 el lem})re 19:17, n. 145, e -28 gc nr1aio 193 , n . 25, • i è dovu1o con t at are che r1on ·sono ~ la li fin o ra da li ai crvizi relativi l 'as~c t lo e lo . ' il up po n cce sari. , i rnccon1a ndn 'i\'a1nPn te n1le V\'. EE. di in vitare i Co n sorz i pro'. an lilubcrco1ari alla ottempcrar11a P::-.1ttn di qu anto è lalo llre critto nei rip- u ~rcli d cll 'in1porlan lc e rvizio, curando, allresi .

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rhe a carico del fondo d el bila11cio desli11alo al1'azione preven loriale Yenga assegnata una apposi ta somma per l 'arquist.o del Yaccino e far front e alle altre spese occorrenti per il regolare ·svolgimen lo dei servizi relativi. Si .r esta in attesa di una circos tanziata informazione dei provvedimenti presi. l)el Nlinist ro: BuFFARINI.

MEDiCtNA SOCIALE L'assicurazione obbligatoria contro la tubercolosi estesa ai maestri elementari. Co11 decreLo pubblicatq 11ella « Gazzetta Ufficiale », le norme ch e disciplin a no l 'assicurazione obbligatoria contro l a tubercolosi , contenute nel Il. Decreto-legge 4 ottobre 1935-XIII, n. 1827, sor10 estese, in quanto applicabili e per quanto non sia diversamente disposto dal presente decretoJeg·ge, al person ale di rtLolo di ambo i sessi appart enente alle ca tegorie segu enti : a) n1aestri delle :scu ole el ementari dello Stato e Regi direttori di<~a l.tici ; b) maes tri elem entari d ei Regi istituti di cclucazio·n e maschili e femminili . È soggetto al1'obbligo d ell 'assicurazior1e a11che il p erson ale appartenente alle categorie suindicate, la cui ·r etribuzione r aggu agliata a m ese superi le L . 800 mensili nette. Le pres tazioni a·ssicurati,-e a se11si dell'art. 69 del R. clecrel.o-legge 4 ottopre 1935-XIII, 11. 1827 , si es len.dono anche ai co1npo11cn li della famig lia degli assicurati. Quali componenti la fan1iglia, agli effetti di cui al comma precedente 1si intendono : a) la mog lie; b) il marito· invalido dell'in segnante assicur ala; C) i figli legitt imi e naturali legalmente riconosciuti, i fratelli e le sor elle, purchè tutti convivent i ed a carico e di e tà non superiore ai 2'1 anni. Agli assicurali, i quali abbiano a carico p er soJJe di famiglia :f.ra quelle inclicn le nell'articolo pre<)edente, è corrisposta, i11 caso di ricovero, una indennit à gior11 a liera di L. 6 }Jer il p eriodo massimo di ·sei m esi a decorrere dal giorno in cui cessa la correspon sione di qual·~iasi emolumento da parte d ell 'Amministrazione dalla quale gli assicur ati dipendo110 . Nel caso di cura a domicilio l 'in..dennità giornaliera, co11 le 111odalità di cui al preced ente comma, s petta agli assicurati anche quando no11 abbiano a carico persone di famiglia. ,Si pro·v vede alle prestazioni assicurativ~ 1r1ediante il contributo annuale cli L. 36 per ciascun a sisicu~ato, di cui metà a carico clell 'assicuralo s tesso e m età a carico dello Stato.

A coloro che non ne sia1zo già forniti, rammentiamo l'utilissimo ldanualetto e del quale ne tenia11io dispo·nibili ancora alcune copie: Prof. Oott. AUCUSTO FRANCHETTI Medico Provinciale presso la Direzione Generale della Sanità Pubblica

Appunti di Legislazione per gli Ufficiali Sanitari Volume in formato tascabile, di pa2g. VI J J,:zoo. Prezzo L. 1.2.· più le s~ese postali di spedizione. Per gli abbonati al « Po1tch~ nico » solf' L . 1 0 -8 O franco di porto in ltaba, Impero c. Colonie.


(A~NO

XL' ' I'

NUi\I.

11]

CONCORSI . . Posti vacanti. CAGLIARI. R. Prefettura. - Concorsi a 14 condotte mediche; stipendi L. 8000-10.130 (in corso di destinaz. per Assemini) e 4 quinquenni dee.; per alcune condotte indenn. trasp: e inde11n. uff. san. Scad. ore 12· del 29 aprile. Chiedere a11nunzi. GENOVA. Ospedali Civili. - Assistente ir1 radiologia e terapia fi1s ica; stip. L. 4500; il co11corso è riservalo ai sanitari di sesso maschile; età limite 30 a.; titoli ed esami; tas·s a L. 50. Chiedere avviso. Rivolgersi alla Segreteria (Ospedale di S. Martino). Scad. ore l 7 d ell '11 aprile. REGGTo EMILIA. Consor zio Prov. Antituberc. Aiuto medi co n el dispensario prov.; titoli ed esami ; slip. L. J 2.000 oltre inden11. serv. att. L. 2 mila; è con entito il libero eser c. Scad. ore 18 del 31 marzo. Chiedere annuzio. Rivolgersi alla Segreleria. ROMA. Jslitulo Nazion al e delle _4..ssicurazioni. Sei posti di m edico nel ruolo del Servizio, Sanitario ; titoli ed esan1i; scad. ore 12 del 15 aprile. Non sono ammesse le donne e gli appartenenti alla razza ebraica. Età limile 35 a. Stip. :L. 17.169,40 nette ; eventuale aggiunta di famiglia. Per informazioni e per copie del bando di concorso rivolger~i alla Direz. generale (Servizio Perso.n ale, via Sa'llustiana 51 , Roma).

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SEZ IONE Pl\ATICA

Ro?vrA. Minist er o della guerra. - Co11 decr eto 28 gennaio 1939, pubblicato sulla « Gazzetta Ufficiale )> n. 38 d eJ 15 febbraio, è indetto, nei ruoli degli ufficiali in servizio permanente effettivo, un concorso p er titoli ed esami a 73 pos ti di tenente medico. Le domande d ei concorrenti, corredate di tutti i documenti prescritti, dovranno essere presen tate, non oltre il 16 aprile p. v., al Co1nando del <.li'Strelto militare cuj, sono effettivi, oppure, se in servizio mili lare, al Comando del Corpo od Ente dal quale dipe11dono, ovvero, in tutti gli altri casi, al Co1nan<.lo d el distretto nella cui circoscrizione risieòono. I concorrenti reside11ti all 'estero hanno l 'obbligo di presentare la don1anda , n el termine suddetto, alla compet ente autorità diplomatica o consolare. SIENA. Società cli b'seculori di Pie Disposizi.oni. - Medico assis len Ie presso l 'Ospe.dale Psichiatrico di S . . Niccolò; proroga al 15 marzo, or e 12. VENEZIA. Ospeda li Civ ili Riuniti. - Aiuto presso l 'Islilulo di ana Lomia p atolog.; età limi le 35 a. al 22 febbr.; titoli ed esami; a·ssegno annuo lire 4800 non aurnentahi]i ; chieòere annun zio; tassa L . 50,20. RiYolg·er si alla Segreteria . RR . Prefetture.

Condotte mediche di: Chieti, 7 pos ti ; scacl. 31 marzo, ore 12; Ferrara , 7 posti; scad. 29 aprile, ore 12; Materna, 2 posti; scad. 30 aprile, ore 18; Perugia , 15 pos ti; scad. 30 a1)rile, ore 16; Reggio Em., 5 posti .: scad. 31 marzo, ore 18; Vercelli, 12 pos ti ; \Scad. 15 aprile. Di·spensario antivenereo di .A.osta: dire ltor"i ; scad . 15 aprile. Rivolger i alle RR . Prefetture, Uffi cio rlel I\Ieélico ProYincialc.

Cons.or zi Prov. 11ntitubercolari .

Genova, p er vice-direttore; stip. L. 18.000 e 4quinquenni dee. ; indenn. carica L. 9000; scad. 8maggio, ore 18 ; Liltoria , per direttori delle Sezioni di GaetaFondi, PriYerno-Terracina; Formia-Minturno; sti-· pendi L. 11.320 (p el 1° posto s lip. L. 8856 fino alla is liluz. della Sez. clisp en sariale di Fondi); ind ~n-­ nità serv. att. L. 2160; scad. 14 aprile, ore 18. llivolgersi alle Seg·reterie.

Ufficiali medici in servizio nell' A.. O. I. Con Regio decreto 8 dic. 1938-XVII puhlJlicato· 11ella cc Gazzetta Ufficiale )>, agli uff1 ciali medici sp ecialisti in congedo che, previo accerta1nento. della ]oro specializzazione da parte dei competenti organi tecnici d ei Minis teri d ella Gtrerra, della l\1arina e d ell 'Aeronautica secondo 1a Forza armata alla quale appartengono, o l len gano entro il 3cr g iugn o 1939-XVII, il richi an10 in servi zio p er destinazione com e tal i nell 'Afri ca Orientale Italiana ,. con obbligo di tre anni di effe! Li va permanen za , è· concesso un premio di lire ven timj]a al i1etto d el-le riduzio ni. Il premio di cui opra è pagapil e in du·e rat e : la prima dopo l 'arrivo n ella sede di servizio desi-gnata nell 'Africa Orie n La le Itali ana; la ·secorida ar cornpimento del terzo arino di p erma11 en za nel-· l 'Africa Orientale med e1sima. La prin1a rata d el pren1io deve essere res ti l uitase, p er ragioni disciplin ari o in seguito a dornan da n o11 determi11ata da motivi di salute, venga dispos lo il rimpatrio prima del compimento di diciotlo mesi di effeltivo servizio n ell'Africa Orien tale Italiana. In caso di morle p er cau se di serYizio prima d el con1pim ento del triennio di permane11za nell ' Africa Orientale llaliana , l a seconda• rata d el premio è dovuta per in lero agli eredi del-1'uffi eia le. Agli ufficiali anzi de l li sp c Il a la liceuza ordinaria coloniale sollan to al corn pime11 t o del trienniodi servizio ne1l 'Africa Orie111ale Italiana nella misura di g iorni 180. 8 data 1sanatoria p er i provvl <lin1enti adottati dar Ministero dell 'Africa Italiana per il lratta1nento economico degli ufficiali 1nedìci specialisti richian1aLi dal congedo e des linati com e tali nel] 'Africa Orientale Italiana anterior111 ell I e all a pub})}icnzion e d el presente decreto . 1

Concorsi a premi. C.on_C01'SO [le1' uno studio Stl « I l 7>1'0,blema della ra.z::a e l'Afri ca It aliana».

L 'Ente p er la wloslra Triennale d elle Terre Ita1ia11e di Ol lren1are, bandisce 11n concor o per una i11onograiia ·sul problen1a d ella r azza n ell 'Africa Ilaliana. - J_,o sludio , basato su ricc rr l1 e ori gin al i, l1 a per te n1n: « Il problerna d ell a Ilazza n ell 'Africa I taliana ». Al co11corso posso110 }Jre11cler e parte tutti i laur eati da i1on oltre 5 an11i , e ch e siano citt ad ini italiani . I l avori, che dovra11110 e ser e in editi e 11on essere s tati presentati ad altri concorsi, deYono essere inviat i alla Triennale d 'Oltren1arc - Co11corso Razza - , -ia Domenico ~Iorelli 7, ~apoli, in tre copie d a ttilogr afate. Al Lre 111odali là con su et e_. _ n con cor so _i chiud e il 31 dicemb1 e 1939-X'· III . Al laYoro pre·scelto sar à a. cgnn lo u11 pre111ie> u11 ico cl i L. 600()_


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" JL POLI C: LINIC0 ' '

NOMINE PROMOZIONI ED ONORIFICIENZE Il 110 Lro a rrti co e 'aloroso collal>oratore doll. co111111. Gio,·au 11 i Li o1tel li , dire l I ore n f•i Dispe11sari Dern1ocelljci 1Jel Governa lorato cli l{o111a, ha brill anl eme11Le co11. cguita , })er con corso , la libera docen za in Clinica dermosifilopatica. Il Li on el li , au tore di pregevoli e numerose pu1Jblicazioni, fa 1)arle d ella Cli11ica dermosifilopatica ·d ella R. 11iYer ità cli Ro111a , diretta dall 'illL1s lrc ~Iaestro Pier Luclo,·ico Bosclli11i. Rallegra1n e11 Li cordiali. Il JJrof. ì\!Ia lleo Giaccia è i1on1inalo clirettore ge11crale sai1i tario cl egli Os1)ecl ali Rittniti di Napoli.

NOTIZIE

DIVE RSE

Congressi e convegni. Il « Comila lo internazio11ale della luce)) si adt1nerà a Torino j} 27 nl·agg·io, nel! 'Ospedale Maurjz iano (!istituto di Radiologia'1. In eno· al Co1nitato Yerrà volta una relazi o n e ·st1 « La la1111Jada a raggi t1llraviole tti standard », r elatore il pr?f. Fri~ <lrich (Berlino), co,rrelatori i proff. Deagl10 (Tor1no) e Saicln1a11 (Parigi) ; so110 a11ch e in programma 10 co111t1nicazio·ni. Il Co1nitato è presieduto dal prof. H . .Jausio11 (Parig i) ; trn j yjce presiden tj è j} prof. ~[. Ponzio (~C'orino) , clic sarà anch e jl }Jreside11 Le della riunione. Il 4° Co11are :o nazio11al e cli racliologia si aclu11erà a Torino, il 28 e il 29 nlaggio , nel locale predetto ; n e arà presiden te o i1o·r ario S. E. G. C. Val lauri ; il Co n1ila lo orcti11 ator e è presieduto daJ ])ro f. ~1. Ponzio· e i1e è segretario g·enerale il prof. G. M. ReYiglio. Il prof. Rasetti (Roma) terrà una conferei1za ull c « .t\.pplicazioni biologiche delle os lanze radica l tive artificiali ». oi10 annunzia1 e n111nerose r elaz io11i e correlazio11i, i11 tre sedut e; concerneranno: 1° Ja dosin1 e tria e la posologia .r adiologicl1f\ · 2° l a ra<l io logia in g«?n e: al e .. Segt1i~ ranno .con1t1n icazio11i · ~ui te111 i lrnl lat1. Ai la vor1 J)renderan110 }Jurle alc uni ttLcliosi 1s tranieri. Il progra n1111a con11)rcnde .un r~ccvi1ne11to ~Ila .Podc,s leria e t 1n pranzo sociale ; 11 !30 111agg10 s1 farn una g·il a oc i~lc. . . . . P er i ·cri zioni, co111unicazioni e 1nfor1naz1on 1 r1Yol ac r i all a car e leria , I ~ tilulO f\aclio}ogiCO fvfau rizf;nO e d ell a t°'R. Lniver~ il ~t, Os1Jed alc ~Iaurizia110, Tori no. Ricorcli a1 110 cl1e la , ocietà ledr ca per lo studio d ella c· jr co lalion e t errà ìa st1a 12a ritt11io11 e annuale il 25 <' il 2() 111arzo, a Bn<l- \'aul1eim , 11 ell 'Is tilu lo cc G. l~ erckl1off », ·~o t lo la prC' ide11za d el prof. E. Ed en , (DUs elclorf 1. Ten1 i ]Jrin cipali: L 'elettro~ Cél rclioara lll lll :); rf era pi a clel} 'j ll Sttfficienza .Carcliaca · Vcrra1~110 fn l tr anche Yarie di1110 trazioni. Quota per i ·oc i ll~L 10; p er g li ad ere11 ti R)l. 5. Prog ra111n1a e info rrnazioni d nl ])ro f. Eh. Koch, Badl'laul1ei111 . ""rcl c oc iale: Res icle11 z tr. 32 , Dre ... d en Blasr'' il i . <li g i1tccologia l e rr~t le (( (; io r11ale g i n ecologic11c cl i Bord eaux » 1'11 e il 12 i11ar10; e . . e con11lrenderann o sedt1te operatori e r c<lul .' ~r i c nlificl1e. L ' i cri zionc irnporta O fra11 cl1i . Ri,olgc rs i al 1)re~ i<l c11l e della riunion e pro f. Jean11 r 11 " , rue C~rs l éja 22. l~u r<l eat1-x ; ov,ero a l ~ccrre lario clella or ieià , dr . \li1t1rice Fnbrc, ru e c.Tu lC''--T.('f C' h, rc 1, Pari 9e. T.. n

~or i c l à

fran cc~e

[ 1\ xxo Xl.,,' I, Nul\L 12J

La Soci.età ~Jecljco-Chirt1rgica Bresciana, in u11 ione col Cen tro Ilaljano di Criopatologia, h a te11uto un cc Con gresso inYernale >> nei giorni 18-19 febbraio a Pon l~ di Leg110. Furono svolte le seg·uènti relazio11i: 1) prof. Sabatini (presidente del Centro di Criopatologja) : « La Criopatologia »; 2) prof. Di Macco (direttore dell 'Is tituto di Patologia della R. Università di Torino) : « La fi'siopalologia delle lesioni da ])a sa temperatura »; 3) prof. C:lgnoli11i (radiolog·o alla Clinica Medica della R. Università di Geno,•a) : « L 'i rrJpi ego d ella JVIarconiterapia nel! 'Esercito »; 4) dott. Castellanetto (maggiore m edico) : cc I congelamenti J1ella storia degli eserciti e i loro insegnamenti profilattici »; 5) prof. Uffreduzzi (direltore d ella R. Clinica Chirurgica di Torino) : « La chirurgia d e i congelamenti >>; 6) prof. R averdino: « L 'influenza delle cause perfrigeranti sulla produzione degli atta~hi acuti di gla}.lco1na ». Seguirono comuni. . • • • caz1on1 varie. Si è t enuta a Milano un 'adun anza dei inedici dell ' cc Union e Nazio11a le Ilal~a11a 1'rasporti Ammalati a Lourdes e Santuari d'Italia ))' Sezione Lombarda. Il dott. Claudio Sironi , presidente d el g ruppo, ha riferilo sui risult ati conseguiti i1el recente pelleg·ri naggio a Lourdes; il dott. Giovanni Andreo·n i ha illustrato i fatti più salienti dei due pellegrinaggi a Loreto della Sezione J,.,ombarda nel 1938. Allo scambio di idee ch e 11e è seguito h ann o parlecipato i clottori Tajana di Como , Marini di Milano, Agliati di Vaprio, 1ova di Monza. I congre s i incdici france si indetti per ottobre sono st a li rimandati; quello d1 chirurgia si inaug urerà il 17 (invece del 3); così pure quello di uroJoo·ia · quello di o·r lopedia il 21; quello di stoinaot~lo~a il 24 (la ·secluta con1memoratiYa d el cinquantenario d ella Società cli sto1natolog ia è differita al 27); quella di oto-1:i110-laringolog~~ .al 24 ; quella di pecliatria al 27; 11 congresso d igien e e quello di el e ttroradio}ogia s?no differiti ad. epoch e da destinarsi ; cos1 JJure il 2° congresso ir1ternazionale di radioest esia. •

Corso di aggiornamento per n1edici condotti. Si sono svolli con st1c.cesso que-sti Còrsi istituiti 11elle varie Provincie per ìa prima volta alla fine del decorso anno. Gli esempi offerti da quelli già sYoltisi a \ 'a rese, uer inizia Liva del com pian lo lJrof. Cattaneo, ·a P adoY:i ~rgani~z~t.i ~a quel Sinrlacalo n1edico, e a CaglLar1 per 1n1z1al1va del p:of. Caist aldi qua.nclo presiedeva quella. F~c~llà. medica, oltre a quelli stranieri , son o s tati di in cJ tame11_t~ a che lo ,Slalo s l es ~ o obbligasse a turno i n1ed1c1 a ques lo agg iornamento, per essere all 'all e~za d el l oro compi Lo, perfezionarsi in esso, e con 11 ]Jre~ stig io deri,·ante da sod;l cultura aun1en t are que i legami di fiducia tra m.ala!o e cu~an te eh~ ra~­ presenlano il rapporto 1nd1spensab1Je p er 11 ni 1g lior aden1pimento della mi&sione del ~1edico .

Mostra italiana della Maternità e dell'lnfa11zia a Bncarest. Il 28 febbraio a Bucare t , n r l alonP ufficiale

d ell 'Espo.-izio·11e, gentil1nei:i 1 ~ .111e o a disposilion e dal Governo romeno, 1 e 111augurala .una ~{olra italia11a d ella ~Ialern il à r clell. 'I~1fa nz1a ., . All 'in.a l1 ~nraz i o n C', falla dal l1n1 s lro d Italia, hanno a .. i ti lo 'ari 111c111Jlrj <l<•l Co,·cr!10, ~on cl1è i l\[i11i lri 1>len ipolcnziari di (ìr r111t1n1a, d1 Spa-


[ASNO XL' I , NUi\I. lJ J

SEZIONE Pl\ATI CA

g11a. clcll 'Olanda, il Nt11 1Lio _.\pos lolico ccl i fun zionari Lutti della Legazio11e cl'Italia. Le aulo·r ità, i i11 edici e g·li s1)eci3li li , i son YiYa111enle i11lere ati al n1at erial e esp o" lo alla nlo~lra, organ izzala so llo g·Ii a u spici d el ~[i11i s lero fascista della Cul tura Po1Jolare. La s la1npa rome11a cli1110 -Lra ancl1e e ' a viYo in1eresse per qu L's la Es1)0 izio11 e e i1.1 lu11g l1i articoli illustra qL..anto il lteg·i111e F a ci·s La l1a co111}Jiulo j)er la madre ed jl fanciullo

Giubileo scientifico del prof. Polin1anti. Il prof. Osvaldo Polimant1, di1;ettore cle11 'Is liluto di Fi·siolog ia della R. Università rli Perugia, lascerà nel corrente anno la cattedra da Lui occupata per 26 anni. In tale o<::casione un gruppo di colleghi, collaJ)oratori, allievi ed amici ha tabilito di r e11dere 01naggi0 alla su a carriera intcra111en Le con sacrala alla ~c i e11za, all 'i11segnamcnto, agli interessi della Nazione, al ravviciname11lc intellett u1le fra scienziati cli tutti i Pae i. Al Co111ilalo eseculiYo e ne è aggi un1 o un altro })iù 11u1neroso, in cui so no r ag·grlt])pale alcune personali là italiane e lraniere cl1e più l1anno poluto apprezzare 1'opera scien tifica e ·Bociale di Osvaldo Polima11ti. I11 occasione del ·u o g·iubileo, in o ll obr e, g·li saran110 offerti uPa i11cclag ia ecl u11 bu sto ch e l o scultore C. Petro11e di Ro111a ha accettato cli eseguire cd un volun1e di laYori cl1 e sara11no pubbJ icati i11 s uo onore. Qu esti Yerran110 stampali nel la « RiYi 1a di Bi ologia » di cui il Prof. O ·val d o Poliman li è s l3 lo u110 cl ei fondatori e clella quale ha poi proscg u i I o la pt1}Jb l icazione da solo, con lribuendo così, ancl1e j n c1t1esto ca n1po, nl progre·sso delle • c ie11ze bioloftit l1e. I sottoscril lori saranno ayyj::;a Lj j 11 lerc1po d ella da ta esa lta della ce rin1011ia, clic aYrà .lt1ogo n e lla R. Stazione I<lroJ1i olog i.ca del Lago Trasi1neno in Monte d el f,ago (P erugia), laJ)oratorio foncla1 o <lal Polimanti nell 'a11110 1922. Le adesion i va11no in,·ia te al J)rof. Ot1i n lo Calal>ro, R. Jstilulo cli Fi s iolog·i n. Cu ell a Pos t ale 129, Pert1gia.

Concorso per la 1>roduzione di estratti e1>atici. Il Mi11is lero cl ell 'In terno, (Direzion e General e della Sanità Puhùli ca) con clecre to 26 i10Yc1n:Pre 1938-XVII, J1a ba11clilo un co11cor so fra g li Ludiosi italiani e i tecnici clirìge111i le incll1 trj e proclu l Lric i di i)reparali b iologici , })er l a preparazio11e d cl migliore PJstr;:iL to c11atico a l)Ìt1 alto conle11uto di prin cipio an ti ane111 jco }Jer la cura d ell 'a• • • i1em1a })ern1c10 a. Si fa 1)rcsenle che gli ludi scientifici , le prove C'hi1nicl1 c <li laboratorio cd un sufficiente qua11ti tativo d ella so lan za p er i controlli d el caso clovranno }Jerveniro al predello Mi11istcro entro il 31 dicembre 1939--X VIII, e che al J11ig·lior ritrovato sarà a5seg u a lo·, a g iudizio di a1)po·si la Comm iss ione, un pre111 io di L. 15.000. Il r elativo ·d ecrc lo ~Ciui s t eriale è la to p·u bbli ca to n ella« Gazze ll a Ufficiale» del Reg11 0 in cl a ta 7 febbraio 1939-X'' II , i1. 31.

Azioni gi11diziarie. La Corte d 'a p})Cllo cli Ro111a , Sezione i11fortuni <lcl Lavoro, 11a en1 e ~ o un g iudizio sulla i11cl ennizzabilità d ella cle lt1rpazio11e e t etica del ,·olt o cleri· ,·ante da i11forl l111io ul laYoro.

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La g iova11e Esterina :\lun ia·.:> , fa, ora11do q u ale operaria in uno stabilin1cn lo cli eg11i- calo, il =3 lug lio 1935 ri1na·se vilti11H.t cli lln grave i11forlu11io per cui riportò forte trau111a alla tesla , con Yasl~ P.er<li~ clel c uoio capelluto alle cluc region i par1elal1 e sco llam e11 lo del ri tn a11cn le, nonch è disturbi ull 'orga110 d ell 'udilo. on aven clo accettato l 'indcnnizzo ch e l 'I. N. F.A. I .L .. o.~friv~ sulla. b ase <l.el 12 e poi d cl 20 }Jer cento d1 r1duz10,n e <l1 capacttà lavorativa, convenne l 'Is liluto stesso innanzi il 'Tribunale di Velle~ri. Fu e.spl~tat a :una pe rizia medico-legale che, 1n base a1 d1sturb1 acc usa li dalla lVIanias, conclu se p er u11a riduzione d el 20 p er cento, escludendo, però, che il d.eturpa1nento al viso pote·sse dar luogo ad indennità d 'infortunio. No11 ostante ciò il Tribunale, accogliendo p arzialmente la lesi d el: l a i\Ia11ias, r;onda1111ò l 'Is tituto a un indennizzo s ulla base del 30 %. Co11 lro tale sen lenza ricor se in appello sia l 'Is titt1 lo r h e l 'infortun a la, assumendo il pri1110 che rnale aYeva fatto il 'Tribun ale a uperare l 'indennilà s tabjlila dal peri Lo e 1so te11cndo la ·;:;econda ch e l 'iJ1dc11nità fissa la er a ancora insufficie11 te alla r eale ed effettiva riel uzione di capacità. l a ,·orali va ad es a <lerivata dall a g rnve <leturpnz io11 e a l viso. La Cort e l1a ern esso se11 le11za con Ja quale 11n portalo ! 'indennità d 'infortunio al doppio di quel la fi ssa la dal 'fribt111ale di Velletri, e c ioè al 60 pe r cento. Circ~ il danu o e ~ l eti co la Cor1e ha affe.r1na lo ch e esso è cc lJe n ì urficienl c a co·s tituire u11 danno ri sa rcibile ai t ermiui della Legge 1sugli Inforlun i, 11-ia si d e,-e tra l tare cli dP.nno e tetico puro, cioè di d anno inefficienle a produrre alcuna influen za s ulla capacilà l avora tiYa d el 1n1s trato. Al con trario, qua11clo il dan110 es tetico eserc ita un 'influenza clire lla s ulla ca1)acilà procluttiYa d el pre lat ore d 'opera esso h a e d eve ,aYere l ttlla la ~t1a r ilevanza a11cl1e agli effc lti d ella i11~ cle11njzza1Ji lità privat a dall a Legge I11fortuni » •

Nel febpraio 1935 l 'op eraio Dolce Do1nenico in ·ervizio pre·sso la Socie tà lVIecliterranea di Ele ltrici là, me11tre a lle11d cva sul Lag·o cli Isol e I tn al conlroJl o delle }Jon1pe idroYore Ye11iva colpit o dn un 'improvvisa bron co-poin1onilc per cui decedelte alla di,s lanza di .due g iorn i. Fu iniziala t1na islrutloria sulle cause cl1e a veYano Lratto a rnor le l '01Je1 aio e i accertò ch e il Dolce Yivcyn a})i lt1alme111e i 11 t111é\ cabin a s ull 'ar g inc del l ago ri scalòélta da una lu fa elet lrica ooslr11ila e co11oca la a}Jusivan1e11le dall '01)eraio s tesso, e c he a cal1sa cl el s uo SJJcciale serYizio di con lrollo d elle pon1 pe stil Iag·o a inezzo cli una barca clall 'un a all'aJl ra S}JO nda , il Dolce era costretto nd up pasi aggio repe11l i11 0 d al cttld o al freddo. l,a c:au a fu portala , st1 i lanza delJa ,-edoYn, a cognizione del 'l'rilJunale di Cassino, il quale rilevò lral lar si di un caso Yero e J>roprio di bro11co-1Joln1onit e cc a frigor o » con tratta a causa ed i11 occnsione cli l avoro e co n scgt1en lcm en le an1111ise l 'ind cnnizzabili1à del s in is lro. Co11 lro tale enter1b a s i gravò l 'I .N.F ..A.I.L. ·~ostcn end o cl1e il fredélo c1on po~·sa ra11presen tare i11 alcun 111orlo, 11elle condizioni nor111ali, una cau a deler1ni11an le di proce si n1orbosi. La dif0 a clel l 'Isti tuto citaYa, Ct que Lo proposito, le notizie ::: ta l i$l i(' 11e clei st1perlili del i1al1fragjo del « Tilanic » e j riportava ancl1e alla fan10 a ritirala clcll 'arn1ata Xapoleo11ir,1 d alla Ru·ssia, n ei qual i ra . i non ,·i fu ro11 0 i11a-


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<< IL P OLICLINICO

l a li di po11no11i le, J)Ur e . . ~ e11<l o i fatti a ,·ve11uti in p ieno invern o . La Cort e d 'a j)p eJJo di Roina h a confer mato in og n i p ari e la sen len za d ej })rimi g iudici . 1

I n una casa di cura di R on1a l 'infer1nier a A<l a R . condusse n ell a s la11za d a b ag·n o il bambin o t r edicen n e Mario Car a, ad essa affid ato ed j ,· j l o d enudò, mentre la vasca si r iempiva di acqua J)o]le11te , alla quale avr ebbe dovuto aggiunger si in secon do t en1po acrru a fr edda. Ad un cer 10 punlo il b ambi110, elt1denrlo la vig ilan za d ell 'infer1n iera, ·si gel1ava n ell a vasca, ri1)or t ando g ra,1 issi111e u ti on i , per cui dopo poch e ore mo• r iva. R in\'ia la !a R apporti J l g iud izio d el T ribunale p er ris1)ondere d i 01nicidio colposo , fu condann a la ad otto mesi di r eclu. io11c ed ai d anni verso la j ) ll rl e c ivile, sen t en za co11fermata d alla Corte d '.~ ppello di R om a . 'Rico r se l ' infermier a in Ca ssazion e , ch e h a rigettato il ri.co~so con cl n11n and o l a Rapporti alle m aggiori sp ese. 1•

U11 m e<lico di Br11xell c. è s tato conda11nat o a 350 fra 11chi di in ulta , con l a condi zio11al e, p er infrazion e d el seg r e to profe5·sio11ale , avendo egli for11ito cl1iarim enli sulla i1atura di al cune ferite prono lt e al capo d 'una sig n or a d a u 11 corpo con L11nden1 e lascia to cad ere d a u 11 b ambi11 0. J.,e infor111azioni er ano la le chie te da1 p adr e n el b ambino. Lu sig n ora i era q11er ela la. l\ Lo11dra u na d o11na r.ondu ceYa u11 veicolo a n 1ar10 1 quando 11 n t assì , in retro~11 arci a , la spinse con tro il J)r op rio veicol o, trau111ati zzandol n. Eila r ifiutò di farsi p or tar e in 0$1)eò al e e preferì di far si por tare a ca·sa, in F ulham, o Ye giun se 35 1n ir1t1Li dopo l 'infortunio . Si trovava a p assar e di lh la d ol t. Evel yn Nixon , cl1c fu chian'lat a e avertd o Lrovalo l a p aziente i11 s ta to rli colla sso, praticò u n 'i11iezion e timol an le e a J)prest ò altre cure di p r on lo occo r~o . Poi ella m a11d ò all 'autista l a p ar cella , ch e in1p o rl aYa s. 12 d 6 (cioè una cinquanli11 a di lire i t. ); n1a ques ti rifiutò il p agam ento, <lacch è 11011 si trattava di soccorso immediato, r on1e p r ec i sa la legg·e. Tal e l esi fu accolta d al m agis l rato co11 c ilia lo re - (r eg·i st r ar ), ch e condan11 ò alle sp e e la Nixon. Que·st a p o tr à r eclam ar e il su o ave71e solo d alla p azie11te, ch e, a su a volta , potr à agire co11tro I 'autist a 11egli gent e ; il risultat o ul1imo sar~ t1fr11a l e a q 11ello ci i 11n pagam ento dir r l lo; 111a l a lr go-e sarà salva .

Tn un coll egio in fan lile <li Dubli110 il m edico a' r ebbe in ie tt ato u n a ~ospe11 si one cli bacilli lu))er<'olari invece d i vaccino difterico, p r ovocar1do al c n11 e for n1e 111 or bose locali P l a m ort e di u n a b a111bina. Ne è eguilo un processo, in len lat o d al pndre della ba n1b i11a e sYollrl'si a du e nn ni d i di~ l n 11za. Ven i Yn cl1ie~ to un inò en n i zzo equivalente ad ttn n1ilion e e 111ezzo d i lir e it . Il .n1edico dott . D. T. McCarl l1y, faceYa r i1Sa lir e l a r es1)011sabili t à e' c- n l 1u1 l e a 11<1 r a a fahbr iclln le, W ell ccme, cl) e pc-rò i è sc3gio11a la. 'un1er ose l e t est in1011ianze di n1eclir i le p eri zie. La . enl en za è s ta ta d 'assol u-

Un po' dov11nque. T~a u Or gnn izzazio n c in l ern a1.ion al c <:011 lro il lraro1na n l1a in l r:tprC'so u11 a ca n1pagn a per r ec lu ta re ll\10 \ i "ori. ()u r I i rice,·e ra nn o il p eriocl iro trirn e~ Ira lr. Tn ll'rn a l ion al Rr \ ir ' ' of Trnc1101na n, il f(

»

[ Al'\NO \ l ,V I, Nul\ir. llJ'

quale contien e articoli originali , ri\'i•s le e r ecen sioni (ir1 fran cese, inglese e t edesco; p er ch è n on an ch ein italian o?). La quo ta a nnuale iinporla 25 scellini. Presidenti: Dr. Mac Callan , W elherck Slree t 33 Lo·n don. W .; seg r e tario gen erale : Dr. Wibaut p. Hoofst r aat J46, 1\1n sterdam ; ammi11i s trazion e: National Provincial Bank, Wig more Street 23, Lor1 d on ' V. 1. Nel Comita to eseculivo l 'Italia è r appre-· sentata d al prof. Leon ardi .

c.:

Il prof. G. M. F asia 11i, nuoYo titol ar e d ella catt edra di cl i11ica chirurgica a l\tiilan o, ha t enuto la su a prolusion~ - presente S. A. R. il Duca d f Ber gam o - trattando della chi rurgia n ei tumori cleì cervello. Il pro f. Prassi I ele Piccinin i 11a l enuto sotto gli au·spici d ella Associazion e p er l 'alta cultura (Mi-ì ano) un a confer en za sulle antich e m edicineorientali : i11clian a , cinese , g iappon ese ' tibet - an a ,

ccc.

Il dot t. F . Cathelin 11a tenuto jl 2' febbraio, alJe « Voci latine>> di P arigi , una confer en za sul t eina: cc Compito dei la lini e d e i n1edici sulla scope rta d ell 'Am erica » ; h a m esso particolarmen te in luce l 'op er a di Paolo To·scan elli e d i altri m edici , . ch e furon o con siglieri e ami ci di Colombo. Un cor so complem entar e d 'igien e pratica si ter r à n ella R. Univer sità cli Ca I ania d al 1° aprile al 31 m aggio. ~ [odalit à con su et e. Tassa L . 400. Un corso di p erfezion am ent o in rnedicin a mi l]tare è st ato org anizzato n ella F acoltà m edica di Zurigo : comprend e 4 confe re nze n ei g iorni cl i n1arted ì dcl n1ese di n1ar zo .

La ,Societ à m edico chirurg ica tr evigian a si è adunata il 27 febbraio, s otto l a pre·sidenza del prof. V . P ennati . Son o st at e fatt e comunicazioni d ai soci : n(' Giro11coli , Rurin , Marsoni, Scru far i , L . ZaYa. Nei « F u1)da1n en La R adiol ogica » si so,n o pubblicali il r esocon t o e l e r el azioni rlell 'adun an za del cc Comita to internazion ale .della lu.ce » , t enutasi a DaYos (Svizzer a) n el 1938. Rivolger si alla Ditta \ i\Taller De Gruy ter , \\7oyr sch st r asse 13, Berlin W 35. Il p r ezzo è di inar cl1i 7,50. La ~Io·s tra t rienn ale delle Ter re italia11e d 'Oltre1nar e ch e, :per ordine d el Duce , verr à in é\ugurat a a Nap oli , n el maggio 1940-XVIII , sar à un a rasseg n a p an or amica e si11t e lica à elle realizzazioni del Yalor e e d el lavor o i tali an o in _\ frica e d ocu 1nen 1er à l a capacità d i espa11sion e n e] mon d o d ella l irpe itali ca. A · ~fil ano è in co1\ o cli progettazione il co1nple-

t amen to della Citt à degli ludi. Il proget lo del sen . ~1a n g i agalli , riYccl u lo e aggior n ata dall 'atLu al e r e l lor e prof. P c per e , è d i t ra s1)ortare tutta l 'Un iYer ilà Regia all a Città d egli lud i . In un comp r en o rio di ar ee al di là d i via Pon zio dovrà orger e un g r an de P oliclin ico. 1ell a r elazion e all 'inau g u r nzion e d ell 'anno accad e111ico il prof. Pepcr e annu 111.iaYa ch e J)r ogel to e nr ee ono st a t i ap ])r OYa l i d alle a ul o ri l1) go,·ern a tiYc. È all o stuòio la r ealizzaz iou c fj11 an zia r ia. l..a n el]o lion e 1io11c

~ ign ora

Cleon ice l,nnza11i , ' <'<lo'a d el coJon ,\ l I i1i o Duce, h a legato n1orc ndo m e1.10 micli Jir c a11·o. \ . \I . I. cli Lodi per 1a co.., lrl1d el la Casa d el la n1adre e dcl fan ciullo. Il


.l1\.NNO

XL\' I,

Nu~r.

llJ

SEZIONE Pl\ATICA

nuovo edificio riut1irà tulli i prOYYidenziali is tiluli dell 'Opera Ma ler11 ilà e I11fanzia. La Direzione gener ale di sanità pubplica dc1 J>ortogallo, i11 coll aborazion e della Fo11dazio11e llocketeJler, ha creato t1n Istituto di i11alariologia ad Aguas de ~Ioura, presso Setubal. Esso è destinalo a ricerche isulla malaria e sui mezzi per combatterl a ed all'insegname11to della mala.r iologia. L 'ir1aug11razione flell 'istituto è s tata fatta dal ministro dell'inlerno. Al! 'Ospedale psichiatrico provi11ciale di ~Iom­ bello è stalo inaugurato u11 bus to in marplo del .compianto prof. Giuseppe Antonini, che per ve11ti anni dires·se l 'ospedale. Hanno parlato i proff. Lugiato, Medea e Cortesi. Quando a Milan::> comincerà a funzionare il nuoYo grand1oso Ospedale del Perdono, l 'edifizio sforzesco della « Cà Grande » ' rerrà parzialmente t1 asformato in Museo sanitario, coisì da ricordare la mirapile funzione civile, sociale e scientifica del Yecchio Ospedale Magg iore. Il indacalo dei inedici della provin cia di Napoli ha <leci'so l'abolizione della mancia ai camerieri addelli ai medici (negli studi privati, negli <:lmb11lato.ri grat11iti, ecc.) ed agli au li s ti dei meclici (per l e viisite fuori centri dell 'agglomerato c illadino, i medici devono attenersi a quanto è specificata1nente- inclicato dalla Tariffa azionale) . Nelle Isole l,;-ilippi11e è sort o un I stiluto ·.: ; uJl 'alim entazione, d estinato a ricerche speri1nentali, sul genere del Laboratorio di ricerche sull'alimentazione stabilito a Coonoos, in India, cioè avente di mira i prodotti e i regimi alime11 lari locali. L 'Universi là di Pechj110, l a quale era sta la chiusa a motivo della guerra, è stata riaperta , con molte trasformazioni, dovute ai giapponesi. Ne è stato nominato rettore il prof. Hison1u Naget, che aveva l a stessa carica all' Univer sità di Farinosa. Il prof. Giovanni J udice-Cordiglia, docente di medicina l egale all'Università di Milano, è riu1scito, dopo numerose esperienze, ad ottenere su lenzuoìa le impronte di cadaveri , in special moclo l'immagine non deforma la e riconoscibile del volto; vie11e cosl riprodotta realisticam ente la Sacra Sindone, s fatando la tesi che si trattasse dell 'opera di un pittore. L '1\ssociazione della stampa medica francese ha tenuto la sua aissemblea general e il 16 febbraio, solto la preside11za del prof. Loeper. Per limi li di età il 28 otlobre lasceranno l 'inscgna111ento i proff. : Polimanti O·avaldo di fisiologia umana a Perugia; Cut ore Gaetano di ai1aio111ia un1a11a a Catania; Pelagatti Marjo di clinica d ermosifilopatica a Parma; Bardelli Lorenzo di clinica oculi stica a Firenze; Salvi scn. Giunio di analomia umana a Napoli; Verrotti Giuseppe di clinica derrnosifilopatica a Napoli; Vinci on. Gae1ano di farmacologia a Messina. L 'avv. Ambrogio Scaccheri, morto a Castelnuovo Scrivia (Alessandria), ha legato L. 450.000 al locale ospedale Balduzzi.

523

Una clo1111a che a ~[ilano lta servito una cospicua famjglia p er pjù di Lren l 'anni· _ Ercolir1a Stella vedova Chiodini - ha l asciato, morendo, circa ventimila lire frutto dei risparmi di molli anni di l avoro, all 'Ospedale Maggiore della città. Per la co1nn1c111orazione dell 'oclontoialra Georg·es \ .illain, tragica111ente morto in un si11j•s tro au lomobilistico, i è s tabililo di erigere un busto, che ve1rà inaug uralo durante la seco·n da quindicina di luglio, e di fondare u11 pren1io al suo no111e. 1'esoriere dcl Con1itato orga11izzatore è 1~. 1?01tlanel, École dcntaire (le Pari s, rue de la 'l'ourd 'Au ,·ergue 45, Paris 9 6 • Il 19° « Salo11e d ci medici » venne inauguralo a Parigi il 19 febbraio , dal lVIini stro deila Sanflà pubblica, e rimase aperto fino al 5 marzo. Vi furc.r10 cspo·a:e J)itture, c ritturc , disegni , fotografie. IJ ~Iinis le ro federale delle co111unicazioni in Germania ha ril ira lo dura11 te il 1938 la patente di guida a 9069 au Li·s ti, per Jo più (4301 casi) a inolivo di abuso di alcoolici. • A Parigi ·si è accertata un 'invasion e di stupefacenti , sovratulto di eroina; la maggior parte delle villim.e so·n o' i11i11ore11ni cl 'ambo i sessi.

Si

~

ucci:;o, in c là cli 46 anni, iJ clolt. Vasa Savitch, uno dei tisiologi più reputali. P er 17 an11i era s tato direttore al Sa11atorio statal e di Topolsica, e ne aveva fatto una delle più reputale istituzioni p er l a cura dei tubercolotici in Jugoslavia; da poch e se t timane era s tato nominato capo al servizio cli li iologia a11 ·ospcòale centrale di Stato in Belgrado. Aveva appena pubblicato il libro « Il proble1na della tubercolosi in Jugo·slavia »; l ascia molte al lre pubblicazioni. Neìl a galleria del R·etloralo della R. Università di Parr11a è s tato inauguralo un busto ad Ambrogio Ferrari. Hanno parlato il prof. Razzaboni, Magnifico Rettore, ecl il prof. Piersanti a 11ome degli ex-allievi. Il 111011umento p orla la seguente epig rafe: « A111brogio Ferrari - p er oltre 40 anni - maes tro di chirurgia in Parma. (Fidenza 1854-parma 1936) )). I giornali hanno pubblicalo la s toriella di un chirurg·o che i1e avrebl)e ucciso un altro e poi si sarebpe ucciso, men tre nella vicina sala operatoria il paziente attendeva. Questi sarebbe stato dimesso dopo alcuni g iorni, guarito. Secondo il « Messaggero » d el 27 febbr., il fatto sar ebbe avvenuto in Finl andia, a H.avanie11ni (città cl1e non esis le sulle car le g·eografiche); Il Tribunale di Genova ha pronunzialo cinque condanne per traffico di stupefacenti. ' A 'fries le sono state arrestale, a due riprese, u11a trentina di persone, p er contrabbando di oppio·; la quantjtà d 'oppio sequestra ta è assai ingente. Quest'azione si coordina e?~ allre. sYolte i . ne~la Juaoslavia e n egli Stati Un1t1; un i spettore invia0 to dal Governo di Washinglon ha operato il collegamenLo con la Polizia triputaria italia11a. Il convalescenziario dei lavoratori di Bologna è stato vi1sitato da medici di ve11ti nazioni , prove11ienti dall'Istituto Carlo Forlnnini di Roin a.


cc JL POLICLINIC.J »

J24

L'ua

~ i g11 o ra ,

cl1e d c -idera serba re l 'i11cog·nito, l1a clo11al o all 'Osp ed ale )laggiore di :\lila110, con r :·~c rYa dcll 'u sufrulto Yitalizio , circa 60.000 lire di capitale 110111i11 ale j11 titoli di 1a lo. Il do l l. Gen11 ar o Ber lini , cli 34 an11i, medico condo l lo a Pistoia (zona mo11tana), cade11do daJle ~ca le di una ca1sa oYe s laYa a p en ione, ha riporta to l a frattura della base cra11ica; trasportato in os11cclale, vi decedeva poco dopo. Si è tratto in arres to un sarto, sos1)e ltato di aver fatto cader e il n1edico, co11Lro il quale avrebbe nutrito rancori ])er rag ioni di gelosia ; ina egli ha negalo recisarne11 le . A f\lanl ova, il 18 fellbraio, si è spento il dotl. cav. EnNESTo· S0Nc1N1, no:Pilissima figura di m e<lico e di fil antropo fo11datore d ell ' cc I stituto Pro La llanli e Sl a ttati », che da 34 an11i svolge in quell a c ittà una miru])ile e sen1pre più vasta azio11e di assi st en za a faYore d el la prima infanzia e delle gestanti povere. P. M. È n1orlo a soli 49 a11ni il . prof. H EHBERT HENHI

'\TooLLAno, il quale aYeYa inseg·11ato a11atomia all 'U11 ivcr sità di Adel aide (Australia) e p oi a J.Jor1d rn . Il suo in segnamen to era celeJ)re, pcrch è diretto al1 ' « anatomia funzio11ale )) e p er cl1è vi si faceva largo u so d ella r adiologia sul vivente. A. P. Ancora in g i0Yu11 c età, vittjma d) un nlorbo crudel e, s'è spento, n el suo paesello i1 a tal e, dove Egli cl1ie e di chjurlere l a Sua Yi I n, il Coll ega Mia11a torial e « Rach el e Maldarizzi , d ell 'I sti l uto mazzini n a Porta Furba . La i11odcs lia fu p arte d ella t1a grar1cle bont à di animo. Egli non conobbe li111ili 11el J)rodigare quo ~ ta agli infermi, i quali lo rimpiangono CO·n1e 1nedico e .('Om e amico, ed ai Colleghi , che lo ricorderann o come modello di apos1olato. I Sa 11ilari del Sanatorio di P orta J.i"urlJa, n1en10ri cli tanlo car o· a1nico e colleg a sco111parso, onorer anno p er er1ne111ent e la Sua i11e111o·r ia a11ch e co11 s in1b oli di uma.11a pietà e ge ntil ezza : t111a lam1)ada vo li.va ard er~ n ella Cappella d el Sanatorio e un Y€rd e pi110 ar à pia11tato dava nti a quel p adiglio11e, dove Eg li , per tan Li a11ni, e pli cò una iniss io11e altamente umanitaria. GIOVANNI GAETA.

A1)J)r e11dia1110 con (lolore la p erdita d el sen. 11rof. FnA t' TNO BF.LFA~TJ , clire ll or e dell 'Is tituto Si er o terapico ~filan e e . 1 i L11i cliren10 in un pro sin10 11t1mer o.

Le malattie infettive in Italia. Numero r ei Co1nuni colpiti e numero dei casi (fra parenl esi). Dcr1u n 1 ic rlal 2 all 18 gennaio J 939- XVII (dati prov' i ori ) : Morbil lo 209 (800); carlatt ina 81 (1 3J; P ertosse 80 (173) ; Difterite 279 (523) ; Vari · cr lla 99 (266) ; Vaiuolo e Yaiuoloid e - (-); F ebllr e I ifo i{lea e Infezioni para tifiche 227 (390); Fel>bre 011dulanlc 32 (40) ; Dis enteria 6 (8) ; Parotit e epid <'111ica 48 (121) ; Febbre puerperalr 32 (32); ~1 e11ing il c cer e})rO- pinale epiclen1ica 12 (13) ; Polio-

111 ielil c

.fln ter1orc acu la 1 122) ; E11cefali le letargica 1 \l ) ; Lei'5l11naniosi 1 (5); .\.n chilos lon1iasi 4 (25): llalJbia: 1T1orsica tt1re cli anin1ali rabbi ci o sospetti 27 (38), dichiarata (- ) ; Pt1 stolà ina]ig·na 17 (18); P ellagra 2 (2). Denu11zic dal R al 1.5 ge1111aio 19H9-X,7II (da Li l)rovvisori) : Morbillo 243 (1117) ; Scarla ltj11a 102 (228) ; Perto1sse 97 (2.54) .: Difterite 311 (582); Variéella 113 (318) ; Vait1olo e vaiuoloicle - (- ); Feb1Jre tifoidea e Infezio11 i para tifich e 254 (430) ; Febbre ond ulante 37 (46) ; Dissen teria 9 (13); Parotite epiden1ica 52 (258) ; F ebbre puer11erale 37 (38) ; ìvien in g ite cer ebro-spin ale epide1nica 18 (20) ; Po]iomielite anteriore ll<'uta 21 (23) ; Encefali1e letargica 2 (2•) ; Le i hn1aniosi 3 (7); Anchilosto1nia si 5 (5); Rabbia: n1or sica lure di animali r ab})ici o sospetti 50 (81), dichiarata - (-); Pustola n1alig n a 13 (l òJ; Pellag r a - (-) . De11u11zie dal 16 nl 22 ge11naio 1939-X,TII (dati provvi·sorj) : ~Iorbill o 24.5 (947) ; Scarlattina 88 (231) ; Pertosse 119 r :~l 7 1; Dif1 erite 308 (585) ; Varicella 117 (322) ; ' aiuol o e vaiuoloicle - (-); Febbre tifoidea e Ir1fezio11i })ara Uficl1e 214 (358) ; l1'eb,.. bre ondulante 66 (90); Disse11teria 5 (11) ; Parotite e1)idemica 77 (257ì ; Febbre puerperale 38 (39); 1\1eningite cerebro-spin <ll e epidemi ca 21 (21) ; Poliomielite anteri or e act1ta 23 (27); Encefalite letarg ica 1 (1); Lei s hmani a·~ i 2 (4); Anchilos tomiasi 2 (2); Rabbia: i11orsica1 t1re di anim:ili rabbici o sosp etti 51 (70), dichiarala - (-) ; Pustola malig na 12 (14) ; P ellag ra 4 (4). 1

ANNALI 0·1GIBNE. PERIODICO MENSiliE (Som.m ario del N. 1 (1939)

Memorie originali : G. AcANFORA: Saggi di agglutinazione crociata fra a lcune Leptospire. - M. BIZZARRI : Possibilità d ell'immunizzazion e attiva contro la tifoide media nt,e l 'ingestione di latte inquinato e pasteurizzato. - F. JERACE: I flebotomi aeglj Abruzzi. (La presenza del 11 Phleboto1nu s perniciosus » in Provincia di Teramo) 11a Nota (2 fi gure). Tecnica batteriologica : C. ZACCH I : Diagnosi specifica della 111en1ngite cerebrospinale epidemica ~ ricerca dei p ortatori. lRi. nltati ed esperi en : e durante una i ecente epidemia). Problemi culturall e organizzativi. Problemi sociali. Revisioni generali. Recensioni : In gegn erja ·a.nitaria. Immunologia. VacciJli e Sieri. - Microbiologia. ·- Miscellanea. Rivista Bibliografica. - Quesiti. - Notizie. Abbonamento jper il 1939 : Italia L. 7 O ; Estero L . 1 2 O ; P er gl i abhonati a l u Policlinico » L. 64 e l J. 1 1 o. Un numP.ro

eparat-0: Ita.lia L. 8 ; E stero L. 1 2 ·

Inviare l'import o mediante Vaglia Pos tale o Ch èque Bancn.rio a lla nostra Amn1inistrazione, ditta LUIGI POZZI, eòit(.lr e, \"ia 'i,;tina 14, ROMA. Numeri d i aggio :,_'l'atie. Farne rich iesta alla Direzione del P eriodico. \'ia Antonio "'alandra 14 - Rom a.


[.i\~NO

XL\"I ,

Nt:~I.

11]

SEZIONE PRATICA

RASSEGNA. DELLA STAMPA MEDICA Deut. :n:Jed. vVo cli., 1 o l l. -

Nu111ero dedicato alla infortunis tica e i1i.edicina d el lavoro. Lancel ,. 1 ott. BRA u~-l\'1ENENDEZ. I toni del cuore norn1ali e })a tologjci. OsBORN. Embolismo di aria. Ann . l\1écl. , ot t. - ~un1 ero d edicato alle se tticemie. Presse AJécl., 15 ott. - J .-A. CHAVAì"Y e A. PLACA. L'epilessia nei tun1ori cer ebrali. - 19 ott. - R. LERICHE. Cl1irurgia de l simpatico e chir. end o• crina . Clin. A-led . It ., lug.-ag. - L. D 'A~IATO e M. ZAPPACOSTA. Reaz. emoclasica specifica. S. ScRuTINIO. Glicemia n ei diabetici dopo Etimol az. del pancreas. N. BoNARRIGO. Velocità d ella circolaz. sang. J ourn. A. iit. A.---, 8 ott. J. ' ' . KLA UDER. EresipeJoicle. - J.-B. NEAL. Tra tl ain. d ella infez . acuta del sist . nerv. con sulfanilamicle. - J. F. vVErR. Epatite. Klin. l Voch., 22 ott. H. K·NAUER. La p elle nella difesa contro le n1ala ltie inf. - A. SYLLA. L ·allergia nell 'ar1ri te endocrina. D eut. wl ed. lVoc/1. , 21 ott . - CRA~tER, F1EK. Carcinoma gastrico. Brit. M ed. J oiirn., 22 otl. - H. J . G1BSON. Ba lterioloo·ia d el rel1t11a li 1110. - P. N. LEATHART. Significa lo biologico d elle lo11 ille e del t es uto a.denoideo. A r ch. i1iter11 . ~lecl., oll. - H. T. STEWART e al . · Azione della cli gi tale sul cuore sco111pensa lo. R. E. DoLKART. Ge11esi d ei calcoli ])i]i ari. Rinasc. Mcd .. 15 ot1. G. ADAi\IO. l\IIalariot erapia e m e todo. di ~laurizio Ascoli. - C. TOGLIA. Sordità da parotite epidemica. Rev. ·rveur., ott. - N. I. PnoPPER. Natura n euroumora le dell 'epil e sia . M et..1 . Klini h·, 21 ott . - L. AscHOFF. Stadio presclerotico d ell 'arterioscler osi. - H . l\ilAY. Tratt an1. dell'endocardite r eu n1 atica. Wien. Klin . Woch., 28 ott . - 1'HURoz. Alcool etilico per Yia e11dov. - v. HoFFl\IANN e H1BLER. Traftam. delle congiuntiYiti p er via i11 Lranasale. Riv. Med. Aeron., sett . - G. PERA. Resist . alla variaz . rapida dell a ]Jr ess. baron1etr . Riv. Patol. n erv. e 1nent., lug.-ag. A. Ro\tEHO. Problen1a delle allucinazioni. C. PEno. A11 est esia na·sale i11 alcu11 c cefnlee e sinrlromi clolorose d ella faccia. Pedialria., 1 o tt . - P . R1TossE . Prof1 las ~ i <lellE' complicaz. d el m orbillo. (;lin. M ed. It. , sett. - A. Gu ARNA SCBELLI-RAGGI. Bilancio dell 'azoto n ella <l istrofia muse. progress. primit. . . Riv. Osp edal. , ag. . AncANGELI. Dolori epigastrici e loro sign if. diagnost. Clin. Chirurg. , sett. - G. BAzzoccHI , G. CONTI. Colecislopatie e rl1nlatti e })r egr esse. - E. GUIZZA. Prov~ d ell ' « urea clearance » per l 'esame funz. d el fegato. . Proc. R . .~ oc . M er:l., ott. - Drscuss. su: Demenza presenile; Alter azioni sc?ele lriche n ei disordini endocrini e clel inetabolismo ; Sh ock ostetrico. Quader ni d ell ' AllergiC1, ag·. - E. CUBONI. Feno~ 111eni aller O'ici cl a estratti di fegato e da eslratt1 ipofisari. -.'.:. P. SANGIOBGI. Problemi aller~ici dell 'alimentaz. in gen er ale e di quella lattea in pa~t. Klin w .och. 29 ott. w. KELLER. Allergia, paral1~rgi a, patergia. - E. HASCHÉ . Azioni delle ~

525

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« IL

Presse i\iéd. , O nov.

F.

PEDRAzz1N1.

POLICLINIC ~

,Stasi pa-

j)illar e e apoplessia. 1:orze San ., 31 o ll. G. SANNIOA•NDRO. Endocri11ol crapia sesi~uale fem1n . Deu t. Med. Woch., 11 nov. - PA0Lucc1. Tratt am. chirurgico dell ascesso polm. BoMMER. Trallam. dietetico del malato cuta11eo.

[A~~o XT..VI , NuM. 11]

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CUORE E CIRCOLAZlONE P eriodico mensile diret t o dal Prof. CESARE fRUGON I Capo Redattor i: Prof. C. PEZZI, Milano - Prof. G. MELDOLE8'I, Catania

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IL VAL SA.LV A. RI\ !STA MENSILE DI OTO-RINO-L.ARINGOJATRIA fondata da CU CLI ELMO BI LANCI ON I Direttore: Prof. ARNALDO MALAN, rrorino. Redattore ca,po: Prof. DO .~ATO DI VESTEA, Roma Il Numero 2 (febbraio 1939) contiene : E . TAVANl: '1on tributo allo studio deJle tiroiditi acute. (A proposito di un caso dii tiroidite a cuta semplice, consecu t iva a epiglo ttite flemmonosa, ad esito leta le). - ~\... CIRENEI : Sullo studio di a lcuni strisci di tonsilla p a latina. - A. PETTERINO-PATRIARCA: Paracu sia monoaurale tonale d isarmonica triplicata e p aracusia bin a urale tonale disarm oni ca du·plicata con comitanti in un medesimo soggetto. .Rece n s i-o n i: ORECCHIO: Rice1·che s perimentali sui movi1nenti delle ciglia della mucosa t u barica. - Studi Gperjmenta li nel 0olest eatoma de ll'orecchio. - Myxosarco1ma d ell 'orecchio. - L 'immobilizzazione cranio-cervicale n el tratt~mento d ella trombo-flebite del seno la· terale. - Ricerche s perimentali sulle alte~zioni dell'origa no a eu stico n ei tumori cerebra li. - 11 nistagmo optoci netico n elle affezioni cerebrali. - NASO E SENI PARANASALI : ~ possibile aumentare l' ~ mpjezz a delle cavità nasali n tediante cure ortodontiche? - Le a lterazioni n asali nei lavoratori del cromo. - Dati s tatist ici :;ulle epistassi. - Modificazioni di preesione nelle cellule etn:oidali posteriori dura n te la r espirazion e normale e pr-01fonda. - Variante del metodo di P.roetz. - FARINGE: Ricerch e istologiche sui nervi delle ton~i ll e. Considerazioni su certi tumori fibrosi della faringe. N o \ 1z1e. Ab bona m ento p e r i l 1939: Italia L. 60 ; Eetero L 80. P er gli associa.ti a.l •< Policlinico 11 : Ita lia sole L. 5 4 ; EsLero sol e L. 7 4. Un numero separato L. 6 ,5 0. Invia"'e '\Taglia P ostale o CJ1è~lue Ba n cari o all 'editore LUIGI POZZI, via Sistin.1, 14, ROMA.

Il Numero 2 (}'ebbraio 1939) contiene: La vori c,riginali : I. - I. D1 MARCO : Contributo alla conoscen za delle alterazioni d(>ll'apparato cardiovascolare nel morbo di Flajani-Ba8edow, con s peciale riguardo a lle fo1.,me ad insorgenza aouta. - II. - B. DELLA MAGGIORE: La funzione renale negli ipertesi studiata col metodo di Rehberg. - III. - V. AGNELLO: Variazioni (>lettrocardiografierhe do})o frenicoexeresi. IV. - G. BINI: Guarigione di aneurisma dissecante diffuso dell'aorta. I periodici s p ecializzati : A1'chives des malad4es àu coeu,.. et des vai.sseaux. J. ENESCU e N . VACAREANU: Disturbi del ritmo provocati dall'atropina. - D. AVIERINO: Le anomalie dell'elettrocardiog ram1na durante i vomiti acetonemici dell'infanzia. - D. SIMICI, D. ZAMPIR e V. MUNTEANO: Ricerche s ulla velocità di sedimentazione delle emazie nei cardiopatici valvolari cronici. Zeitschrift f. Kf'eislauffotschung. E. J. KLEVS : Ricerche sulla reg ressione della dila!:azione cardiaca da iperalleriament o in un giovane atleta. - L. MARX: La distanza Q-T d ell'elettrocardiogramma d·opo le extraeist-Oli ventricolari. - G. SCHLOMHA e M. DRESSEN: Ricerche s111Je irregolarit à fisiol01giche del battito cardiaco. XI. Le varia zioni respir:l.torie della Q. Tra le rivist e ed i congressi : G. R1 CHEL : Il ruolo dell'ipovita 1nin-0si B in patol0igia cardiovascolare. - N . MAGGI : Sull'importanza dei fatt:>ri ormonici nella pat ogenesi cosiddetta gangrena spontanea giovanile. R.. AGNOLI e D. BUSSA: Studio clinico-sperimentale dell'a zione d•el magnesio sul ouor e. - H. WAREMllOURG: Lo s pasm o arterio lare n ella in s uffi ci enza cardìaca. OH. LAUBlY, J . WALSER e L. DEGLANDE: Modifi-0azioni e lettrooardiogra fi c.h e .1elle depreseio11i ba roonetriche. Notiz ie bibliog r afiche : P. Uoss10 : Ccm en tarios sobre Jos lfenomenos acusticos de la estrech ez mitral y de algunos ruidos de sopJo, segùn el r egistro graJico d e los mis m os. Abbo n a mento p P.r il 1939 : Ita lia L. 5 O ; Estero L. 6 5 . Per gli a ssociati al « Policlinico » : Italia sole L . 4 5 ; Eetero sole L. 60.

Un numero separato L. 6,5 O. Inviare Vaglia Postale o Ohèque Bancario alla Ditta LUIGI POZZI editore. Via Sistina 14. ROMA.

Indice alfabetico per materie. A rn ministraz.

sani l ari a

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Anorc·s ia 1nen tale n el bambino . . Arl eric coronari e: affeziòni: ler apia Asces o 1)oln1011 .: })iombaggio exlra})l euri co t emporan eo . . . . . . Bacilli tu her coJari 111 o rl i: Aller g i a e in11nunilà da . . . . . . . Bibl iog rafin . . . . . . . . . . . . . Cardi opa1. ien I i : terapia digitalica razion al e . . . . . . . . . . . . . . . Cir rotici : Yer ame n li pleur:ic i . . Colibac;illosi a Li1)0 setticemj co i11 g r a' idanza . ... . ......... .

Concors.o universitar;o: an 1 tullrrn1~nlo

do n1unda .. .... .

Corpo e l ra11co i11 pcl Yi femn1 . . . (;rn nio: n1orfo logia ..... . Dc111ografia colo u i a ie . . . . l)iabclc: con1plica? io11i n erYosc Jpcrlcn ~ io11c: il J)roblcn1a dell' 1'lnlal lia cli Ka110 i ... .. . · .

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Mammelle: congestion e })reme::; lrualc A1edicina sociale . . . . . . . . Meningo-en cefalite: sindro111e di consecu tiYa ad irradiazio11e . . . . l\1etrorrag ie atoniche: trattamento .. Microbiologia: nuovi 1nctodi di colora•

z1011e

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Polmor1i : perfor azioni : diagnosi Piante medicinali in E ti opia . . Pied e . circolazion e . . . . . . . P11eumonile aller g ica da J)untura cis ti d'echinococco . . . . Sangué: serbaloi di . . · Sind101ne di Ad i e . . . . . . Tab e <lor sale n ei bambini . . 'fifo p et ecchiale in Tripolil ania Tumori d ei nervi . . . . . . . . . Uricem ia e uricuria ·spontan ee e da rico n egli ip erlesi ar leriosi . . Urina cli ù o nna g r avida : azioni .

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P ag.

Non ~ consentita la ristampa di lavori pubblicati n el PolicliniO{) se non in seguito a4 .autoriz,za,<:ione scritta dalla redazione. ~ vietata la pubblicazione di ~unti di essi senza citarne la fonte. L' EorroRB

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A. Poz:z1 1 resp.

C. FnucoN1t Red . capo. Roma , Stab. Tip. Armani di M. Courrier


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