Il policlinico sezione pratica anno 1917 parte 1 ocr parte4

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la luce artificiale, secondo le varie sue sorgenti, modiflca spesso certi coloriti delle eruzioni, turbandone la gil1sta interpretazione. Occorre fnoltre raccogliere t11tti gli elementi di giudizio :Senza il preconcatto assoluto di simulazione, ma tener presente simile eventualità dopo la constatazione di qualche dato realmente sospetto emergente dall'esame compiutò, e la diagnosi di provocazione va basata sulla concordanza cli criteri generali, che si possono distinguere iil. tre categorie in ordine progressivo di . importanza, rapporto al concetto di patomimia: criteri di presunzione, di probabilità., di certezza.

di indume11ti colorati,.. con sostanze tintorie irritanti, precedenti mdrbosi con secrezioni anormali, ecc. Tali dati indiziari dì eruzione sospetta debbono essere rafforzati coi #

CRITERI DI PROBABILITÀ

CRITERI DI PRESUNZIONE.

Sono rappresentati dagli indizi morali, che prospettano anzitutto la cosi detta etiologia morale, cioè la determinazione dei moventi psichici che. inducono · il militare alla patomimia, e che nelle contingenze .,. attuali sono abbastanza facili a formulare, riassumendosi essi nel desid frio di sottrarsi ad una vita di disagi e di pericoli. Tali indizi · traggonsi ~alle ricer.che anamnestiche condotte con abile e diligente interrogatorio. La titubanza nella narra.zione esposta dall'individuo; l'incoerenza nei raggt1agli circa l'origine, la data, il progresso della lesione; l'attribuzione del male a causa inverosimile; quale lo sviluppo repentino di notte, subito dopo la paura provata per 10 scoppio in vicinanza di un proiettile di artiglieria; la voce piagnucolosa e la mimica esagerata tendenti ad affermare sensazioni subbiettive non • corrispondenti ai fatti obbiettivi; l'asserzione che l'individuo ha osserv~to casi analoghi al suo, per l'in8orgenza contemporanea o successiva a hreve intervallo della stessa forma in altri commilitoni; la notizia che egli si è trovato nell'occasione di potersi procurare sostanze capaci di produrre alterazioni dei tegumenti; l'informazione che è arrivato da poco coi complementi al fronte o appena rierrtrato dalla licenza invernale o ritornato dalla: convalescenza. dopo ripetute peregrinazioni dagli ospedali ai convalescenzari e viceversa per 1a stessa od altre forme morbose, ecc. ecc., sono tutte sorgenti di induzioni che, pur non avendo valore ·assoluto per mettere in luce la frode, forniscono, se · riunite in ·notevole numero, preziosi elementi di presunzione. non tra~curabili circa il giudizio di provocazione. è neCerto che dal risultato dell'anamnesi • cessario eliminare la possibilità dell'intervento di altri momenti patogenetici d'origine esterna accidentale, come l'influenza dell'ambiente (cir-, confusa) e del materiale di servizio, l'azione

c)le vengono dedotti dall'esame e dalla valutazione critica dei dati di fatto patologici, i quali, essenzialmente obbiettivi nelle affezioni cutanee, debbono integrarsi in un insieme clinico noto sia per la loro concordanza, sia per la loro successione. Ed ecco i dati probativi clinici ' delle eruzioni ·p1·ovocate, dati che, avendo ·pel nostro assunto grande i,mportanza, meritano una esposizione più dettagliata. Aspetto generale. - Non rassomiglia che in modo imperfetto a quello delle eruzioni spontanee, essendo generalmente diverso, sopratutto per una tinta .insolitamente vivace tutta speciale, dovuta all'intensità dei fenomeni flogistici. Topografia. - Occupano le parti del corpo più facilmente accessibili alle mani, mancando in qu~lle che le mani non possono raggiungere (prescindendo dall'intervento di altra persona), frequenti nélle parti poco dolorose ed in quelle scoperte (volto) per l'interesse di renderle subito ostensibili. Tro:vansi spesso in regioni abitualmente rispettate, mancando inye. ce nelle regioni ·ordinariamente interessate dalla dermatosi at1tentica i cui caratteri sono · riprodotti. n ·i sposizione. - Allorchè è unilaterale è più frequente a sinistra (~rti) per il preponderante destrismo delle persone, . più 1spesso asimme- · trica, ma talora invece con simmetria troppo perfetta. ' ' Figurazione. Insolita, caratterizzata. da contorni talora troppo netti e circoscritti persino con figure a segmenti geometrici, riproducenti esattamente l'estensione e la forma del . topico applicato o di poco qebordanti la superficie jrritata. Carattere di grande interesse quando esiste, ma poco costante perchè facilmente evitato dai · simulatori furbi, è la forma a striscia nel senso del declivio (scolo di li· quido). Morfologia. - ... Gli elementi eruttivi di rado riproducono a tutto rigore quelli delle dermatosi costituzionali; o sono troppo monoformi o piri spesso troppo poliformi, pur non presentando vero polimorfismo, perchè rivestono a.spetti diversi per la coesistenza e mescolanzn. di elementi a diverso periodo ·di sviluppo, sicchè in piccolb spazio, in una stessa chiazza, ~i hanno raggruppati quasi tutti i gradi in una ~

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volta della dermite . essudativa, eritema, papu- mi, con bolle, flittene, vere placche di sollevala, vescicola, pustola, e alora anche forme men.to epidermico e persino chiazze ad essudaelementari secondarie, quali denudamento ~pi­ ~ione -libera, e ciò per la spiccata tendenza a dermico, croste, desqua.mazione e pigmenta- confluire degli elementi, che presto si fondono zione, e ciò sia per l'eruzione successiva degli riunendo~i ai margini,. e per la minore resielementi dovuta alle ripetute applicazioni del- stenza della pellicola cornea, che facilmente si l'agente irritante, sia all'ineguaglianza d'azio- lacera denudando il derma. ne sui vari punti della sostanza applicata, sia Di pari passo alla rapida trasformazione in • alla diversa reazione della cute per la sua di- · grandezza dellai cupola epidermica si svolge la • • • versa sensibilità allo stimolo. E si osservano t11m1}.1tuarìa evoluzione del contenuto èhe pre.. anche più spesso forme. cutanee intermedie, di senta precose te)fdenza ad intorbidarsi e a di· passaggio, in cui la lesione elementare presen- venire purulento, sicchè il colorito degli eleta contemporaneamente i caratteri propri di menti eruttivi anzichè passare gradatamente due termini della serie dei fenomeni reattivi dal cristallino, al lattescente, al giallognolo codella pelle agli irritanti, e cioè papula e vesci- me nelle forme tipiche, ass11me con rapidità cola (pap11lo-vescicola), vescicola e pustola straordinaria od anche d'emblée quest'ultima.. (\:escico-pustola) ed anche papula e. pustola tinta, essendo nelle eruzioni artificiali il tipo (papulo-pustola). Quest'ultima forma, dal cui pustoloso frequente quanto e forse più del tipo a1)ice esce il pelo, si osserva allorchè la réazio- vescicoloso. Inoltre non si osservan,o vere gitta.. • 11e si sviluppa attorno ai follicoli pilo-sebacei, te parossistiche, ricorrenti come nelle eruzio,n i essendo la pustolaziorie follicolare assai fre- idiç>patiche, ma alternative irregolari di e~a­ ., .quente nella traumatizzazion~ cutanea asso- cerbazioni brusche sen·z a cause note éhè possaciata ad infezione microbica primitiva o se- no giustificarle e spieg.arle, e di miglioramenti altrettanto pronti ed inattesi, in rapporto alla.. condaria. cessazione od alla ripresa delle manualità frauEvoluzione. - Per la diagnosi di provocaziosècondo che il simulatore vede assicune , oltre che la· statica dell'eruzione . ha capi- dolente . ' tale importanza lo studio della dinamica, cioè ·• rato il proprio .successo od intuisce il pericolo di peTdere il beneficio della frode. .. d el decorso dell'affezione• nel suo svolgimento e fine. Nelle forme fattizie manca la successione Stato generale. - Non si riscontrano i segni delle fasi evolutive graduali come si ha nelle delle diatesi ·capaci di produrre una· data derforme spontanee. Spesso dopo inizio attivo ed matosi, e mancano disturbi generali non rari intensa irritazione con infiltrazione edematosa . nelle eruzioni autoctone. Cosi ma,nca la febbre cl1e fa prevedere un processo m.orboso ascen- o al più si nota eleYazione di qualche linea in dente verso lesioni anatomiche più avanzate, dipendenza della suppurazione in forme pus~o­ qt1ali' la trasformazione cavitaria degli stati cu- lose estes~ , ed .anche per lunga durata dell'erutanei (vescicola) e la flogosi purulenta di essa zione n'o n ·si rilevà deperimento generale nella (pustola), l'azione flogistica si esaurisce colla, nutrizione e sanguificazione. costituzione della papula che si dissipa in poCurabilità. - Le eruzioni provocate sono effì.. cl1i giorni, o s'arresta anche al semplice stato mere, poco resistenti alla cura e guariscono fad'eritema con tendenza a pronta scomparsa; si cilmente, presentando rapida decrescenza della. presentano così stati abortivi di dermiti, forse sensazione subbiettiva e pronta scomparsa del· perchè il simuiatore m,e no risolut'o e più sensi- le lesioni, allorchè si pone il simulatore nelle bile al dolore s'arresta alle prime sensazioni ' • condizione di non poter ripetere le manovre closubbiettive penose contentandosi di un'unica lose e ciò si ottiene con svariati metodi di me, . applicazione della sostanza irritante. Più spes- di catura occlusiva, la cui eventuale manom1s- . . so però manca lo stadio iniziale, poichè, ten- sione possa facilmente svelarsi. (Vedasi per tali· tando l'individuo di ottenere immedjatamente modalità di medicazione la citata monografia a. l'eruzione, provoca con replicate manipolazio- pagg. 69 e 70). • ni una forte dermatite. La còmparsa quindi è Sintomi subbiettivi. Il maggior numero in1provvisa e subitanea, più di frequente nottt1r na, prestandosi le tenebre all'opera subdola; delle eruzioni provocate dà luogo a fenomeni l'evoluzione rapida ~d irregolare, sicchè i gra- subbiettivi di poca intensità e di. breve durata, mentre le sensazioni di dolore, bruciure, prudi transitori del processo flogistico essudativo c11tan eo si succedono e si sovrappongono in bre- rito sono molto accentuate nelle erl1zioni autonome, specie gli eczemi che sono assai prurigi· _ \ l e tempo, in modo che si osservano insieme • nos1 . 111isti elementi puntiformi con altri migliariforI

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Riassumendo, la specialità delle cause :fattizie di rado imprime alle eruzioni caratteri obbiettivi assoluti da permettere all'ist.ante, alla semplice vista, il riconoscimento della loro natura artificiale senza teina d'ingannarsi; mçt pure in_gran numero di casi, allorçhè l'eruzione off.re caratteri insoliti nell'aspetto generale, nella forma degli elementi, nella loro localizza-7' zione, configurazio11e ed ~voluzione, sicchè non rie:f?.tra nel quadro classico di un ti'po clinico autogeno conoscit1to, ma abbozza una sindrome obbiettivà che 'è incompleta o "troppo carica richiamando nel contempo l'aspetto di tipi clinici eruttivi diversi, col. presentare caratteri dell'uno misti ·a caratteri dell'altro, il medico che ha· l'occhio esercitato dalla lunga pratica professionale può fare con tranquilla scienza e coscienza diagnosi di contraffazione della dermatosi in esame, di eruzione provocata . (pseudoeczema, ecc.). Affinchè però il medico possa ~ssere in grado di pronunciarsi con cogn'i zione di causa, occorre che l'eruzione cada sotto la sua osservazione quando ancora si trova nelle condizioni migliori· di esame, cioè al suo inizio, • perchè dai caratteri che essa presenta in primo témpo è più facile desumere se è spontanea o provocata, potendosi \élivere allora quasi istantanea la per~cezione della differenza che passa fra l'una e l'altra. Più tardi con maggiore difficoltà potrà fo,rmarsi upa salda convinzione, non potendosi valutare nel loro giusto valore i dati che ne l"'isultano, perchè i caratteri propri immediati vengono modincati ed anche profondamente dall'intervento di coefficienti patqgeni secondari, q11ali .trasformazioni per .poca pulì, zia e cure locali intempestive o non appropriate; complicazioI).i per agenti microbici, preesistenti o portati in seguito sulla cute (in{eziorii secondarie); alterazioni per tare organiche con:genite od acquisite che prolungano la derm·atosi impartendole caratteri ben definiti, diversi da q11elli- dovuti all'irritazione locale primitiva; . prod11zione di focolai secondari contigui o a di• • t stanza dal focolaio primitivo ed anche eruzioni generali o per disseminazione mediante il grattamén-to e gl'indumenti dei prodotti di secrezione e degli agenti infettivi dalla lesione iniziale, o per assotbimento della sostanza nociva nel punto diréttamente irritato, o per via riflessa nervosa; fattori t11tti che co!llplicano seriamente il problema diag:p.ostiéo, rendendolo talora addirittura insolubile o per lo meno dubbio. Alloru, pt1r non riconoscendo che l'eruzione sia genuina, conviene · ammettere l'in~ufficienza. delle cognizioni mediche nel periodo attuale della scienza per smascherare la patomitnia. I

CRITERI DI CERTEZZA.

Allorquandoe- i dati prob'ativi clinici ·non b astano a cerziorare il sospetto di provocazione,. si può tentare di giungere alla scoperta della verità per altra via, che talvolta raggiunge direttamente la mèta col dare l'assoluta certezza della simulazione, e ciò mediante la scopert a dei mezzi meccanici_, fisici o chimici coll'ai?to dei quali la lesione è stata provocata, mediante cioè le prove materiali e sperimentali, e da ultimo mediante le prove testimoniali di altre persone e confessionali del colpevole stesso. Prove materiali . . ...__ Sono rappresentate d a traccie rivelatrici lasciate dall'ag~nte irritante sulla pelle, sotto forma di macchie dello stesso colore di quelle prodotte da sostanze caustiche note, o di sostanze estranee, quali polver=, cristalli salini, frustoli vegetali, rima~ugli inqualificabili, che vengano rivelati nella loro natura fisica dall'esame microscopico e nella loro co- · . stituzione chimica dallé reaztoni caratteristi· • che. Però sono elementi probativi che . bisogna aspettarsi eccezionalmente, . potendo essere evi. tati dai simulatori abili. Altre volte il. corpo de 1 r eato, per così dire, di cui non si rinvengon0 particelle sulla lesione, si . scopre · ben custodit o 11egli indumenti dell'individuo; e le indagini d1lig·enti, minuziose praticate nell'equipaggiamento del militar.e, conduce· più spesso ~he no11 si credèrebbe alla scoperta entro cartine, sacchettini, astucci, portafogli, scapolari, ecc. tli ingredienti che· il malato cerca sottrarre di sottel'fug4.o alla vista del medico; di liquidi, di · sostanze sap·onacee, di pezzetti di scorza o radici o r amoscelli, ecc. di cui il s~n;iulatore non · so. d~re spiegazioni attendibi1i, confondep.dosi c-0n pktenti contraddizioqi. Del pari le indagini nella corrispondenza perso.nalè sequestrata dà talora preziosa se non sempre necessaria cònferma della frode. Ma perchè la perquisizione rie~ca più spesso fruttl1osa conviene sia praticata ' alla prima prese·ntazione dell'individuo alla '~isita medica, e quindi presso il corpo o reparto cui appartiene, perchè allorquando ha raggiunto l'intento, di essere sgomberato su un luogo di cura e bene avviato il suo tentativo doloso, cer ca di liberarsi della sostanza compromettente. Q11 a11d~ la sostan.za rinve~uta è identica ad .altra già riconosc~uta proquttricf> •• di eruzidne artefatta per confessione di precedenti simulatori avt1ti in esan1e, si può senza altro incriminarla. come agente provocator~ della lesione in osservazione, ma qt1ando non se ne conosce la natura e la proprietà patoge. na ])i1'i o rnPno elettiva sulla cute, allora per

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ottenere la dimostrazione obbiettiva della provocazione volontaria si può rico)'rere alle Prove sperinientali. - Sul colpevole ostinato nella sua pertinace negativa, ha spesso notevole risultato suasivo la riproduzione dell'eruzione, esibita e protestata come spontanea, mediiante l 'uso· della sostanza repertata su persona che , si presti ·all'uopo e meglio ancora sullo stesso simulatore che, richiesto, dopo qualche titubanza, dà per lo più il proprio as• senso nel timor~ che un rffi.uto possa essere interpretato come ammissione implicita della riuscita dell'esperimento e quindi della esistenza di frode, e nella speranza che una manipolazione della sostanza diversa da quella da lui seguita ne frusti l'esito. Non di rado però' anche in confronto di tali prove palpabili i colp_evoli negano con imperterrita sfrontatezza. Prove testimoniali. - Su di esse in pratica non può farsi assegna;mento, perchè i simulatori per lo più compi'Ono le loro manovre fraudolenti al riparo di occhi indiscreti di notte o . ' ' se hanno complic~, questi naturalmente sono interessati al sil.enzio. Qualcuno però finisce col tradiTsi perchè, per sentimento di vanità menando vanto della_sua abilità nella ciurmeria, trova degli accusatori fra i suoi compagni disgu~tati del suo contegno di fronte al dovere. Confessione. - Q.u esta, che renderebbe superflua qualsiasi altra constatazione e prova, è rara ad ottenersi, conoscendo i colpevoli le gravi · sanzioni penali cui si espongono gli au-· tolesionisti. Talora co:f metodi persuasivi del ragionamento e del sentimento, risvegliandc le idee degli aifetti e · dell'onore, si fanno cedere i .militari intelligenti, tal 1altra con attitudine risoluta si vince il titubante, e tal'altra ancora si disarma il simulatore coll'evidenza delle prove materiali della sope-r chieria. Devesi però eliminare la possibilità che si . tratti di spiriti deboli e deficienti che per passività psichica sono indotti a sempre affermare, o di psiconevrotici (isterici) che soggiogati dalla-suggestione finiscono coll'ammettere l'acc11sa: evidente, 1nente tafi casi debbonsi considerare eccezio, nalissimi.

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._i so110 cosi esposti· gli elementi di giudizio generici e specifici che, seguiti nella loro s'1c~ cessione progressiva in rapporto al valore diagno--.: tico che rappresentano, conducono per gradi quasi a11tomaticamente alla diagnosi di dermopatomimia. Ln. cla"sificazione suindicata dei criteri ge11erali cl1e si consiglia tenere presenti per for-

mulare tale diag11osi, più che nei riguardi dellepersone tecniche chiaro ate a giudicare profes-sionalmente (medici periti) 'è stata adottata per soddisfare persone giuridiche, chiamate a. giudicare legalmente (giudici dei trib11nali di guerra) . Difatti per i primi i dati probativi clinici, c:ti'essi sono in grado di apprezzare in tutto il ~~ro giusto 'flore, possono in dati casi essere p1u che sufficienti per ritenere r aggiunta la dimostrazione obbiettiva della provoca· zione, e quindi da criteri di probabilità possono t:r:asformarsi in criteri di certezza, senza che si :r:iconosca la necessità della loro conferma dalle prove materiali, sperimentali, ~cc. Ma i secondi, allorchè sono p,rofani di medicina e quindi non in grado di valutare nella ~ua giusta m isura quanto forma la salda base della convinzione medica; concedono ai dati probativi clinici una importanza soltanto relativa, considerandoli semplicemente criteri di probabilità che illuminano il sospetto di frode, ma che .non riescono a ,raggiungerne la prova le-·.. gale. Questa, secondo essi, è fornita èsclusivamente dalle prove materiali, sperimentali, te. stimoniali e co~essionali, e quando tali elementi di, giudizio mancano, non può riconoscersi l'assoluta cer.t ezza della provocazione vo•

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lontaria o ·della indisposizione maliziosamente

procurata, come dicesi in ,linguaggio legale. ' Non maturandosi pertanto nei giudici la convinzione giuridica dèl. dolo, ma sussistenào il dubbio, assolvono per non provata reità. Tale fatto, cui ho già accennato nelle mie et Considerazioni su una centuria di casi di patomimia . cutanea» (Policlinico, SezionB pratica, f asc. 10 del 1917), è per il quale ho suggerito in specificati ca~i quale rimedio nelle contingenze attuali, la sostituzione della disposizione puniti·va disciplinare a quella penale, è molto bene lumeggiato dal capitano medico dott. C. Bruno nel suo scritto: <e Gli autolesionisti al Tribunale di guerr~ » (No tiziario medico-c1tirurgicn, ecc., fase. II), che attribuisce appunto . alla . suddetta - ragione psicologica - com'egli la chiama, la causa dello stato d'animo perplesso in cui si dibatte il giudice, ed affaccia quale rimedio la designazione di ufficiali medici in totalità od i11 prevalenza a comporre il Tribunale di guerra, allorchè trattasi di giudizio per sospetti autolesionisti. Ma tale questione che decampa d all'argomento assuntomi nel presente articolo, potrà costituire !'.oggetto di altro scritto, qualora non venga meno la cortese ospitalità del P oliclinico (1). •

(1) Lavoro pervenuU> in redazione il 28 mag-

gio 1917. •

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Alcuni otologi hannc) già pubblicato che la guerra ha res-:i più comuni le malattie .dell'orecchio. E infatti i traumi acustici, i traumi meccanici diretti e indiretti, le cause reumatiche, le infezioni, sono tutte cause che certamente contribuiscono a favorire ~a diffusione delle malattie dell'orecchio nella popolazione militare. Ma su tale diffusione ~n . peso notevole è dato anche dalle autolesioni e dalle simulazioni. E' noto come le origini del concetto delle autolesioni per sottrarsi al servizio militare si perda fin nell'epoca greco-romana, (gli arcieri si tagliavano il pollice per non essere in grado di tirar l'arco), ma_è evidente che in tutte le nazioni belligeranti della guerra attuale si è raffinato il principio e si è ricorsi a inezzi da mettere a dura prova la sagacia dei medici. Dirigendo da circa un anno il reparto ottitici all'Ospedale Militare di Rom~ ed essendo· perito otologo pre-sso il Tribunale-militare, noto che i.1er quel che riguarda le simulazi'oni e le autolesioni nel campo delle malattie 4ell' orecchio,

se111pre _d i gra11dis"i11~a difficoltà l' açcertare e il valutare le « esagerazioni» della ipoacusia. Esagerare non è difficile per l'esatninato, mentre è arduo il calcolare quale grado di udito rimanga come.__ residuo di lesioni pregresse o ·nncora in atto. Per risolvere questi proble111i applico da oltre un anno, come già pubblicai ip una nota preventiva in questo gio·r nale nel febbraip u. s·., (Sul problema dellà valutazione dell'ipoacusia) oltre alle norme ben note agli otologi, il. sistema chimografico prendendo i tracci.ati dei ~o­ vi1nenti respiratoti del torace e dell'addome dell'esaminato, men tre con un'o speciale dispositivo faccio emettere un suono (corrispondente a nota alta o media o bassa) presso l' orecchio da esaminarsi. L'emissione del suono avviene in m odo che il paziente non può averne co11oscenza che per il tramite .dell'organo acu stico in esame-, e la durata deli' en1issione viene registrata nella carta del chimografo. Accadrà che se . il paziente non a vr·à sentit~ assolutame'n te nulla, le ·~ine~ chimo grafiche non presenteranno a~cuna alterazione in corrispondenza della durata dei suoni emessi; se invece l'esaminato avrà sé11t ito, si avranno delle • modificazioni nelle curve· resP,iratorie in corri-

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è avuta, nel :Periodo attuale, una vera evo-

sp ondenza ·dellé linee ch e indicapo l a durata

luzione. Siamo ben lungi dalle v·olgari simulazioni ,d i sordità che ancora alcuni anni or sono rappresentavano dei rari casi sparodici e che erano i-isolti dai medici ~ilitari, anche non otoJogi, col richiedere le informazioni ai carabinieri o con dei ' banali mezzi di sorpresa. Talora è vèro, anche il mezzo di sorpresa non corrispondeva, ma bastava u.n es.ame otoscopio sommario per constatare che gli scritti di leva si era110 ostruito il condotto uditivo con della cera, o dei semi, o dei lembi di tessuti animali, o dei J)ezzi di carta (casi ooe io osservavo fin da 17 anni fa) per diminuire sul serio la propria ca. pacità acustica allo scopo saperla mentire con maggior facilità.

di quel suono che fu percepito. Il confronto fra il reperto chimografico e le risposte deil' esaminato ci darà anche largo e sicuro elemento del suo grado di sincerità. . .

Sulle simulazioni e autolesioni riguardanti l'organo acustico. . Prof.

TOMMASO MANCIOLI,

maggiore 1nedico. •

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Bert più ~steso -è il sistema di simulazjoni e di autolesioni per provocare o aggravare le otiti purulente . ..~:riche qui si tr atta per lo più di individui che ebbero già malattie suppurative clell 'orecchio, talora' si tratta _anche di giovani san1 i quali però ebbero nell'ambito delle loro parentele o amicizie degli otopazienti. Così spesso questi pazienti raccontano con graade sollecitudine che i loro fratelli, i loro genitori, r· 1oro figli sono egu a l1nente malati di orecchio; • • ... frequenti sono lesioni delJ o stesso tipo in ricl1ian1ati dello stesso p aese. ** Al presente ·la sin1ul~zione assoluta della sor-. Descriverò le ~11anifestazioni più comuni. dità è rara, a meno che non si tratti di questioA )' 'Abrasioni n~l condotto uditivo. 11i in cui possa invocarsi_ la (( causa . di serviPossono essere dovute a tin1idi tentativi di zio ,, , in questi casi si giunge spesso al massiautolesioni, ma. bisogna ricordare che possono mo della simulazione: m,o lto- comt1ne è inessere an ch e in rapporto con grattamento per vece l'esagerazione in soggetti ~he hanno l 'udi- prurito del condotto, dermatiti, esiti di foruncolosi, ~ m edicature fatte c'o n mezzi impropri, manto più o meno ridòtto per otiti medie secche. I r11etodi speciali per svelare le « simulazioni » canza di medicazione in casi di otiti medie associati ai criteri forniti dal contegno e dal- . purulente per cui la secrezione permanendo l 1 anamnesi, si sono moltiplicati e organizzati n el condotto n 'e macera l'epitelio. . in n1odo che il problema è più ·facile, ma resta _I\. proposito del prurito del condotto) ricordo (7) 'l"

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come sia comune negli operai l'uso di grattarsi chio medio: il colore dell'escara fa diagnostiil condotto uditivo con fiammiferi di legno; per care il caustico (1). sbaglio questi possono essere introdotti dall ~ Dopo un .periodo di tempo variabile con lo parte della capocchia e dare una causticazione. stato general~ e con ·la profondità dell'escara, Si deve quindi essere- molto oculati e prudenquesta · cade lasciando una soluzione di conti. ti in casi di questo genere prima di fare una nuo netta che, opportunamente curata, presto . denunzia. cicatrizza. Se l'escara fu limitata alla• parete B) Escare del condotto uditivo. inferiore del. condotto, questo as~ume un tipo • General1nente l'acido nitrico, la potassa ca~cli sezione ovalare, se· l'escara era diffusa a stica e il fosforo vengono introdotti nell 'orec-. tutte le pareti del condotto la cicatrice è circocllio a scopo autolesi9nista. Vengono anche ulare e il lume del condotto viene notevolmente sati, con minote ·frequenza, l'acido solforico, ristretto .· Il quadro clinico viene comnli~ato, ~d . l'acido cloridrioo, jl perclòruro di ferro, l' olio è il caso _più comune, quando preesisteva una . essenziale di trementina, il nitr~to d'argento in otite media purulenta la quale in queste concannello, un rotolino di ce1·otto , revulsivo, car- dizioni si riacutizza1 Questo fatto rende più • ta l1nta a cui si dà fuoco, ecc. Debbo però ricor- ll1ngo il periodo di risoluzione che si protrae aldare che lesioni gravi del condotto possono esrneno per un paio di mesi, se pure non insor, sere dovute anche u. impropri metodi curativi; gono complicazioni anche più grayt, tenendo ho visto adoperarsi la. tintura di iodio, il ni~r1 nto che la suppurazion·e si riac~end_e in una t1·ato d 'argento e sovratutto dei tamponi fortecassa. 1.impanica già ammalata, con scarso o 111ente compressi, che mentre non hanno il van- ·mancato deflusso. della raccolta dalla .via del , t.a ggio di rappresentare un drenaggio, perchè . · condotto in tutto o in parte ostruito. Questo i1on arrivano sulla membrana,, rappresentano spiega la frequenza delle gravi complicazioni. un grosso corpo estraneo settico che comprirne Jio visto quattro casi di morte di au~olesionisti: ' e ulcer a e infetta le P<treti della prima porziodue per setticemia otitica,. uno per mening,i te, •• n e del condotto. Dalla quantità e dal grado di uno per acce~so cer?brale. diluizione dei caustici adoperati si avrà grande C) Stenosi del condotto. verità nei sintomi.' Generalmente l'e.s cara è liSono per lo più esiti di escare delle pareti del mitata alla parete inferiore del condotto di cui condotto,· occupano buona parte del condotto occupa la porzione pi1ì vicina al meato, e l'estesso, ma 1.:ruasi mai sono complete, persistensame otosçopico mostra sovente una membrana do un piccolo tramite spesso del diametro di normale o con esiti d.i malattie recentì o ùi uno spillo. Ma frequentemente si vedono dell~ • antic'a data, poi lln tratto di cute· sana, mentre 0eclusioni complete del meato uditivo quale quella presso j.l meato è ulcerata. Talora il lisuole· presentarsi come anomalia congenita, si quido caustico goccjolò dalla conca lungo la tral.ta di uq tessuto cicatrizzale che occluqe il guancia lasciandovi. una tracçja indeJebjJe. rneato mentre il dito fa sentire chE{ il condotto Altre volte il liquido fu iniettato in quantità uditivo è ancora pervio. In casi di questo gesearsa ma con m olta arte, in modo da non nere ritengo SÌ· debba indàgare se oltre che a Iperdersi sl1lla p a rte esterna delle pareti deJ le ai1tolesioni ci troviamo di fronte nnche ~d condotto, n1a dirett<lmente sulla membrana P esiti d,impropri metodi curativi. • sull a cassa timpanica: questi casi sono molto Ho notato non rari degli inopportuni ra. gravi e talora di difficile diagnosi. Altre volte $Chia.niepti del condotto uditivo, ampie incisioinfine h o vi~to lesioni estese a tutta la conca .. ni per semplici dermatit1, ed infine molto in-· il condotto e la cassa timpanica con delle escafa usti tentativi -l)er curare delle stenosi del con- . re gra11di con1e un grosso turacoiolo: in q11esti dotto, ove invece non è indica~à. (ed è molto casi v'P se111pre p f\ ralisi con1pleta del N. rnrlifficile ) che un 'operazi.one di plastjca ~ ogni cialc distrl1tto J1el canale di Falloppio, e, specie altro intervento farà seguire ad una stenosi in primo tempo, sintomi generali gravissimi. una cor11pleta occlusi-0ne. T,,n diagnosi etiologica è in rapporto con i D ) PElrf,o razioni della membrana timpatira. vari elementi sopra accennati (sede, concenFafte di1"cttamente con uno strumento da trazione, quantità'. e qualità del caustiço). In punta poco tempo prima della visita medica, primo tempo le parti molli si pre~enteranno insono facjJmente riconoscibili• all'esame otosco~ filtrote, iperen1irhe dolentissime, erose e . sangltinanti. (1) · Acido cloridrico = escara bianca; ·acido I.a necro~i r.he sopraggiunge in modo acu~ • ti~~in10, ben rlélin1itat'1. su tutti i tessuti che nitrico = escara giallo aranciata; acido solforico = escara bianco grigiastra; alcali caustici incontra,, farà differenziare le lesioni da cau= escara bianca; nitrato d'argento = escara !iici dnlle altre necrosi lente più o meno diffuprima bianca poi oscura; fosforo = eiicara :-e. <·on~ect1tiYe rt lesioni supP.uratiYe de11'orec- li.i anca. , (8 ) . •

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vico sia perc·h è lo strumento perforatore avrà apportato anche qualche lesione sul condotto tia perchè i margini ' della perforazione si pres~nta~o ecchimotici, mentre mancano i sintomi di una flogosi acuta di cui la perforazione dovrebbe essere l'esponente. Dubbia può essere ~a diagnosi, se la visita ,·iene fatta quando alla perforazione artificiosa seguì un processo suppurativo, ma questo casù e' raro. ' E ) Suppurazioni. ' ~a frequenza tlell ' adenoiclis1110 predispone l'infan zia alle otorree di cui llna paite si prottae in forma cronica, una parte sembra risolyere, residuando però una certa vulnerabilità . o t1n sue.cedersi di più o meno lontane recidive, lllla parte risolve cli11icamentè ma residuano cicatrici o perforazione sulla miembrana. In molte di queste forme la labilità è tale che hasta spesso semplicemente l'istillazione di un po' d'acqua n ell'or ecchio per far recidivare la suppurazione. È quindi ev-idente ch e tutti color o che sanno di trovarsi in tali c.ondizioni di • vulnerabilità n on h anno che la difficoltà della scelta ver riacutizzare il processo suppurativo. i\ scopo di provocare riacutizzazioni di processi suppurativi dell'oreccl1io già passati ad esito trovo molto in uso nella provincia di Roma il lattice del gigaro, dei fichi, della celidonia e della euforbia. L 'esame obbiettivo col vagliare !'~portanza delle alterazioni anaton1iche, il criterio teraveutico (in seguito a terapia accurata i fatti cli . semplice riacutizzazione si dile.g uano i·api, cla men te), le condizioni di struttl1ra n asofari11gea e lo stato \n cui trovasi la mucosa cihe la. t n ppezzn., .l'eventuale ripetersi di tali .fatti all'infuori di ca t1se perfrigera11ti o reumatiche, sono ttuti elementi che, insiem e allo stato di evoluzione psichica del paz(ente, ci permetto110 di. basare la diagnosi. l\lla esistono ancl1e numerosi' casi di vere si11111lazioni di otorrea. Ho pòtuto sorp1·endere che con soluzioni di gomma arabica, con zaffarano in polvere, con polverine bianche, con alh 111ne d'l1ovo, ecc.. , si cer cava di si1nulare delle ntorree. (~ iò spiega i vari colori (bianco latte. giallo 0 1 0) di alcune sec rezion i dell'orecchio e in alcuni cast la loro propl'ietà cc fil ante » . In qualche caso vengono int1·òdotti nel condotto uditivo il latte, la raschiatur a di zoccoli di cavallo, il miele, ecc., e perfino delle glandole tolte ad a.nimali (conigli, galli) per simulare dei 'Polipi. . Dei simulatori sogliono sporcare lo stuello cli medicazione con del sangue che si procura110 specialmente delle gengive, e poi lo rimetto110 in posto st1ll'orecchio. Una persona chieI

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deva insistentemente ad un inserviente di Ambulatorio otoiatrico dei tamponi imbevuti di pus, residuo di medicatu1·e, allo scopo di farne zaffare l'orecchio di un suo congiunto che dove.va presentarsi a visita militare. Potrei moltiplicarè esempi di tal genere. E ovvio ch e in que8ti casi l 'esame otoscopico accurato rende e11iara la diag·nosi, la ql1ale potrà e$sere però ,qualche vòlta inascherata da dermatite suppurativa del condotto sopraggiunta in sec.o ndo tempo; anche in qt1esto caso però non si · tratta che di O$Servare bene per chiarire il dubbi'O. No11 solo a conferma della diagnqsi ma sopratutto a scopo morale perch è il militare si convinca che il 1nedico ha i meZìzi per svelare i.l \'ero stato dei fatti, io tanto i11 caso di simulazione che di ri ac utizzazioni a rtificiose seguo il stmplicissimo metodo segu ente. Dopo aver deterso il condotto lo zaffo con garza e occludo il meato con una pallottolina di cotone imbevuto di collodion. Naturalmente dop o qualche giorno, spesso assai rapidamente, nei casi' di suppurazione false o sostenute ·a d nrte, col rinnovarsi qu,o tidiano della m edicatura, si troverà la gar za perfettamente asciutta. F ) Vertigini. V~ngono ~imulate spesso spe cialn1ente in seguito a traumi sul capo. In questi casi l' ana1nnesi e la descrizione dei disturbi fatta dal paziente ci danno spesso dei crite11. di probabilità sulla diagnosi la quale non potrà essere confermata che dalle numerose esperienz·e che pern1etton o di stabilire le condizioni di funzio11alità del labirinto non acu stico (iconogrammi, dinamon1etria, prove di Baràµy, prove con la corrente galvanica, prove con l~ sedia girante, ecc.).

* * * necessario richiamaTe

Ho ritent1to l'attenzione dei colleghi su fatti ~e a molti erano certo già noti, allo scopo di fissare . questi concetti : che nel campo delle otiti Inedie purulente \ 1) pur éssendo frequenti le autolesioni, ci troviamo talora di fronte a delle pseudo-autole' sioni effetto di inopportu11i metodi terapeuticj; 2) che il riaccendere dei processi già estinti è alla portata di m oltissimi individ ui. (Ho trovato che in un paesello della nostra p'rovinciq, si canticchia l1na canzone sul motiYo cc chi ebbe otite non va più alla gu erra ») . Una previdente oculatezza su tutti i casi di otorrea, una speeiale -cura n ei m ezzi terapeuti• ci, e l'applicazione del Regolamento militace con le norme che l'otologia detta·, specie in tema di prognosi nei vari tipi di otite purulenta, contribuiranno a rendere più facili, e più equanimi i relativi provvedimenti medico-legali. R on1a, luglio 1917 .• ..

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IL POLJCLINICO

Di alc11ni accertamenti di idoneità a servizio di guerra. N°OTE DI CLINICA MEDICA

per il prof. dott. GIOACCHINO BRECCIA. della R. Università di Genova.

Nella valutazione cliniiCa de1le forme morbose dei inilitari i·aramente esula il concetto medico:. • legale~ In altre parole è qu·asi se;mpre necessarjp stabtlire, se e qu.anto la malattia diminl1isca l'efficienza del soggetto al servizio, al quale è adibito. L'esserie stato nove mesi capo reparto medico in un ospeda·l e da camp 0, i·n cui si fanno provvedimenti medic.o-legaJi p·er uffici.ali . di og11i grado d·i tutta un'armata e l'avere io in tale tem.po dovuto dettare 500 visite medico-legali per malattie interne, ini ha persuaso che anche d.a questa pratica clinica possono trarsi utili i11segnamenti, degni di essere conosciuti da chi dovesse senza pr·ecedente preiparazione cimentar.s i in giuqizi d'idoneità. ScÒpo di' questa nota è traccia.ire '.alcune linee generali d.i orientazione, rhe da tale lunga pratica e da due anni di guerr.a mi sono venute all'espe• nenza. Ge·n eralità. - Io ij.tengo in g·enerale che, eccetto casi di «non idone.ità ad .alcun servizio», non vi sono pressochè soggetti « non atti a fa• ti.che di guerra » o e< irnabili ,a servizi ,di prtima linea)>, che, destinati con criterio sanitario,. non possano rendere 11tile sèrvizio in adatti uffici ed incombenti con truppe mobilitate ed o.p eranti. · E noto infatti che esistono .in zona di guerpa . I e in zona di operazione ,alcuni servizi, che p ossono essere disbrigati da persone .discretamente menomate della efficienza fisica, i quali in certe condizioni di lu&go e di clima non si discostano gran che dagli uffici consueti della vi tn com11ne dei soggetti s-0ttoposti .al nostro gi11dizio. Esistono invece d1ei seirvizi, che vengono denomina ti sedentari o territoriali, che richiedono un lavoro, un'.appJicazione ed anche un impiego di forze fisiche non certo inferiori ad alcuni 11ffic.i delle tn1ppe di 1ine.a, eccetto se pt1re le intemperie e il pericolo. Non è mio compito en11merrare, ma chi sa comprende. Evidentissimamente non bene si ·provvederebl)e alla c:;al11te dei singoli e soprattutto alla efficienza del servizio, destinando senza discerni1nen to gli nomini sotto provvedimenti medicolegnle, in base alJe formulazioni generiche, che noi dian10 in commissione. Tali sono p. e . 1

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idoneo a servizi sede11tar1 », « idoneo a servizi territoriali H, « non idoneo a se•rv.izio presso truppe mobilitate », ecc., ecc. Queste formulazioni .abb.r.acciano, come è evidente, troppo svariate condizioni d·i lavoro e di vita e distinguono più una categor~a d'ordine organico i11ilitare, che una assegnazione di congruo 1avoro. Evtdentemente quan.do 11.n soggetto minorato ha un'.assegnazione corr1slpondente all.a s11a idoneità, risponde del servizio, come uomo sano, perchè ciò, che si richiede alle sue forze, viene da lui corrisposto e il servizio procede; in caso contnario ricomincia la peregrinazione ài ospedale in ospedale e qu·ell 'uomo, che in 1111 servizio adegu·ato v.a1eva un uomo, ad.d.i vi611e i)er la impropria de.stin.azione un sogge~to fuori combattimento - un elemento perduto. Per queste .r agioni l'elenco delle condd.zioni i•1 1abilitanti al servizio di lev.a, che può ritenersi opportuno .e saggio in tempo di pace, perde grandissima <parte del suo valore 1in tempo di guerr·a, q.uando abb.isogn.ano uomini .anche per (( me.st1eri )) ii più pàCific:iJ del mondo e per mettere in disponibilità ad 11f.fioi ptù gr.avi, anzi di linie a i soggetti perfettamente sani. ed efficienti, che eventualmente vi erano adibiti . Perchè pe1r esempio un individuo ca:ndiopatico, . che ha f.atto semp re in vita sua borghese per sè o per altri l'ag,e.nte di mag.azzino, non potrebhe essere impiegato in e•g ual bisogna, dopo vestita la divisa del soldato? Perchè un soggetto con varici \·oluminose, che per vivere fa lo scritturate d'un avvocato o l'impieg.ato del banco lotto e jl medesimo farà dopo congedato infallib1.1mente,, non potrà fare lo scritturale egual1ne11te }Jresso lln co1na.r1 clo mobilitato o di truppe operanti? Conservare il in1aggi-0r i1u1nero possibile di uom·ini a. servizi di guerra, proporzionati alla loro pote11zialità fisica, è crnesto il concetto che deve ·guidare nei iprovvedimenti medico-legali. D'altro lato occo rre 11i.corclare che, n1entre è ne- · ce•ssaria severità esempJ.are con .chi approfitta di imperfez·ioni senza valore inabilitante per sottrarsi ,al com•p imento d.el proprio dovere, proporzionando ·alla i·eale efficienza delle forze il servizio, lungi dal fare i vantaggi del singolo solan1ente, si provYede al regolare andan1ento dell'organismo con1bnttente. _t\.ltr.a cosa è •invece, q11anrlo si tratti di soggetti, sia pt1re perfettamente sani, cui il lavoro e i disagi di linea hanno procl1rat.o una accertata minorazione psichica o fisica. Pel principio di conservare agli usi di guerra il maggior numero di sogg'etti, sarà b11ona nor- ma allontanare dalle lmee te1nporaneamente q11esti esa i1~ti, anr11e se in appre7.zamentn n ~<e

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soluto potessero conttnu.are nello stesso geneJ·e regolare ripetizion~ possono offrirci il filo cond11ttore. di vita iper a'lcun aJtro tempo .ancora. Ma esiste fr.a i molti un mezzo .difficiJmente Occorre far buon uso d·el mateiriale umano, • che non si appronta in meno di venti anni svelabile, atto a procurare ad arte la pel'sisten· e converrà ristorarlo subito che viene deterio- za del catarro bron.chiale. Ciò è possibile in rato, perchè altrimenti sarà. inut;lizzato per un so,g getti ·a tipo cong.estivo spiccatamente sensi.· tempo di gran lunga maggiore, se non perma- bili alle influenze pèrfrigeranti, e consiste nelnentem.eate. l'esporsi voloptariamente .all',az.ione diretta del Tali sono i concetti, del resto molto avvii, che freddo spcie' su.i tronco ,~er .t empo più o meno io pot-rei avv.alorare con f,atti analitici, se fosse breve. In taluni so,ggetti basta assai poco per opportuno. riaccendere o suscitare dei fatti catarr.ali spesso Nl1lla di cieco, di precone-etto, di gI'etto, o dj · ·fugaci ma prolungabili con· lo stesso mezzo qua-· condiscendente deve essere portato nei concetti _si indefinitivamente. La variabilità dei reperti in questi casi non sempre riesce a metterci sulla informatori della v·alutazione idi .idoneirtà. In ordine a1la metodica dellà ricerca clinica via. Sono dei veri fatti catarrali provocati nella nei casi di provvedimenti medico-legali occormaniera, e.on cui si suscitano gli spor:tanei; re arm.arsi della oculata ed obbiettiva diffiden- alcune volte, obbligando al caldo il soggetto, si r iesce a far scomparire per incanto. · 11a. di chi sa d'esseir chi.a.mato a .gi11dicare contro l'interesse imm.ediato ·del depQne.n te, i1 Un modo assai comodo di tirare il medico · in .I lln inestricabile groviglio di ricerche è quello, quale, anche in buona fede, per una sproporch·e io chiamerei . dell1invenzione delle lesioni zionata valutazione della propria efficienza ~ del proprio peri.colo ha tendenza ad aggravare funzionali su base. anatomica. Un soggetto sa di Le sue reali condizio.n i e so'ffe.renze. a vere una scler-0si pleurica antica · e innocente ' Nulla dd più infido in questi casi che l'a- e vi ricamerà su una se.rie di soffere.n ze, che, . namnesi e la sintom.atologia subbiettjva e fun- se congPuam.ente apprese e recitate, possono zian.ale. Massima. cautela esige dunque .[',inter- mettere · •a dura p1rova l'acume del medico. Un , rog.atorio e la compilazione della storia -clinica · altro ri11scito .a sap.e re di eisse-Te portatore d'l1n certo gre:td o dil enfisema polmonare, non tard·enelle visite collegiali e di rassegna. ~ noto inf.atti quanto sia facile trovar.si di . rà .ad allegare i -corrispondenti disturbi funfronte anche a m.alattie simulate, .p rocurate 'od zional_i. Non sa r à mai abbastanza considerato a · qu-èaggravate. . Limitandomi esclusivamente al campo m e- sto proposito che ogni ·lesione anatomica, che dico e trascurando di progetto tutta 'Ja serie possa ·a vére il valore di esito di processi o di statica di struttura, non giusti, infinita dreA trucchi. volgari destinati .ad ingan- mociifica.zione nare la buona fede ' .d el collègio medico, su cui è fica di p-er sè sol.a devi azioni funzionali, alla buona messe di osserrv·a z.io.ni e di pirecietti, dirò ricerca della v.eri1dicità d elle quali occorre pro-· snbito, . come esiste in pressochè tutti i gruppi cedere collo .stesso co.n cetto possibilmente fisc-adi malattie la possibilità di peggiorare il vero, 1le, che .si i;itien-e eventualmente 'nece·ssarlo per an.a loghe .soffer.enze allega t.e, ma sine materia . .r;e·n za ricorrere a ba11.ali fallacie . Per mantenerci n ei du a esempi citati vi sono deSistema re!piratorio. - Mezzi di procura>r.si ,,.l i en fisemi polmonari, ch e decorrono pe:-f ettacatarri bronchiali interminabili, più o meno me11te -ignorati .e delle vaste org·anizzazioni estesamente ,e ssudativi non mancano per ve- pleuriche antiche completamente inoffensive, • rità, dalla aspirazione protratta del fumo d.i coine senza turbe di sorta possono decorrere tabacco forte alla 1na1a.zione di •SO$ta.nze conp. e. ti ·r ene .mobile,. la visceroptosi, la .stenos~ gestivanti di . uso farmaceutico.. Per il primo uretr.al-e, ecc., •ecc. -- fatt0 alcul)Je volte ·s erve .d'indizio la sproporzioÈ necessario in questi casi sceverare cauta . ne fra ·i fatti Jaringotr.acheali nonchè dei grossi mente il fatto a.natom1ico d~ndole stati ca d rt i bronchi rispetto alla essudazione dei bronchi f.atti .din ami ci o funziona.li, che gli ·si attl".ibti i· più ;ninutii che può ,aJcun,e volte mane.are anche . . scono e cl1e non .aiccompagnano imprescrittibil · COillpletam ente od essere assa.i làbil10 - ,s.erve me·n te la su a ·esi.s tenz.a:. · del pari il. carattere laringotracheale della tosse 1Accertame1ito tubercolosi. - Ma ciò che pit'l e dell' escreato. ir1teressa nella clinica rnedico-legale delle JePer riconoscene l'azion e dolosa dei farm.acl1i iperemizzanti inalati, lo stato congestivo della si'Oni d-egli org.ani respiratori è: l 'accertamenf:ì circolazione esterna (del volto) e i fini fenomeni lle lle malattie tubercolari . I :accertamento delle condizioni polmonari dP.i congestivi non altrimenti gil1stifi.cabili ed a i r-

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soggetti non aff etti da si.ntomatologia tuberco-· si.ca, q1ta l11ngt1e sia la lentezza di tale progres- . • lare rnanife3ta non sono n è poche nè lie,·i, siu sione. in ·pace, · si.a in guerra. V.alga l'esèm.1 pio di una Tali for1ne progressive vanno distinte clini• simile inchiesta .tentata n·e·ll'es~rcito giappone- camente in due gr11ppi, a seconda che decorrono • se in epoca non lontana. con prevalenza in di/ esa o con prevalenza d'aI reperti fisici trascinarono · il computo dei zione gen·e raJe co~·unliva. tarati ancor sani ail idi là di -qu.a nto ragionevolL'esistenza delle d\le catègorie di tubercolosi rn ente era 'dà prevedere, perchè si potesse r el)l'ogressive ftoriàa e co1is1:l1itiva è di antica conoscenza; .è da avvertii'e però che per tisi fl o- , cl.utare com.e sano un esercito qualunque. E gli è che la climinùzione · della capacità l'icla s'intendeva ancora '.a lcune volte segn.alarc ~tp i cal e l)le.ssica ed a custica (riduzione della so- · i nvece la forma con invasione rapi,d a e vegenori tà, .as11rezza o scarsezza del respirò) e le · tante. ~Ia questi ultimi tipi non ~iguardano variazior1i della for:m ol.a norm.ale de1 respiro (li•rettamente le osservazioni presenti. Di m as(cioè : durata della espir az ione= 1/3 durata del- si111a im1Jo l'tanza 'Sono invece le forme di più la inspirazione, quindi: 1/3 I= E.), rappresenta di fficile acce1·tamè11to, vale a dire le latenti, ilun fatto .ar1.alitico, bensì importante, ma che localizzabili, silenziose e inattive. n on ha sig·nificazio11e u1ìivoca,. . Le malattie tuberco1ari latenti e illocalizzar~ noto che, oltre i reperti fisici, anche i re- ·bili sono quelle, ch e n~lle truppe mobilitate µetti r aidiologici della d i1n ~nuzione ,. dell'am- i)osso·n o occultarsi sotto Ja mascher.a d-elle sinpiezza e ,d ella tra.spa r enz.a di ale pol111 on.ari .d·romi di sovraffatican1ento o di strapaz.zo, d ol1 ar1no bi.sogno cli cat1ta,valutazion e. Forme ·s11- · vute aJ nuovo incon\g ru o regim.e di vita e venire pci1·ate cii loc~.lizzazione tubercolare, n on ineno confuse agevolmer1te con qnaJcl1na delle m olte• cl1e fo1·111 e silenziose e in.attive ma p1·ogressi- l)liçi forme -asteniche cJel siste·n1 a vegetativo n ' , bili, o fo r1ne in evoluzione gradl1ale so110 ca- (l·i relazìon.e, ne1le qu<~ li il limite dell'obbiettivo paci di dare la m edesima siintom.atologia fisi c:u si r.onfonde con quello· del e-ubbiettivò e dove e sopratntto la stesRa diminuzione delJa capa- l'esagerazione, se ·non •l a simulazione, trovano nn1pio campo d'attecchim.ento. cità resp1iratoria apicaJ.e. ' . Ho .altr.a volta accennato, ·sia p·u re so.mmaIn pr.atica però a''viene, pe1· que1lo che ririamente, qt1ale io c redo sia .Ja · conve11ie11tr g11arda la tr11prp a, in grandissima p.a rte recl11 classifi ca.zion·e de1lle forn1e ·tube rcolari polm9-· tata daì ceti meno fav oriti della n.azione, che i1 u a l'i in ordine al ·cl.ecorso; cercherò di riass11- disagio di guerra ~g.gr.ava l·a somma .dei. di n1erl.a qui ' si.stematicam·ente. I o disti.ng11 0 rr1n - sagi sofferti nella vita abitt1ale e ne colma la la ttie t11berrolu r1 ~ la t.enti, in 1ocalizzabdli, si- · m·isura. In tal caso la forma latente o inlocalizzabile di tubercolosi si accoppia per lo più fl lenziose, inattive, progressibili~ prog'ressivr (ron prevalenza c11fensiva; o tossibacterioemiche stati di depe rimento organico e di anemizzae cliscrasiche). zio ne cospic11i, e 11iù f.a:ciln1ente s i estrinseca r1 n Devono denominarsi lat en.ti t11tte le· localizzacon periodi J)ireti ci ·o s11bpiretici caratterist;ci zioni t11bercol.ari, di r11i non si riesce . ~- svela re . della febbre t\1 bercol-are latente. 11è l.a e::>istert1..a, n è l'efficienza patologica. · Anche che....non si .Pe11~i allora all'esistenzà · lnlocali-;. zabili sono le lnalattie tubercolari , di .d'i l esion1i . t11b.ercola.r i, tali .i ndividui vengon n L'lli sfl1gge la localizzazione, mà ne son o arc erg:abellati con una non1 en clatnra qu.al11nque e si tabili le con-segne11ze llqtogene di qualsiasi na ~ l)fOVv.e d·e di CO ilSe,g~1 e n za per lo p_ilì effira~e 1 ( 11ra (tossiche , ' barte l·i oen1iche, discrasiche). mente. ~J eritano il nome di sile n:iose le l esioni tt1berNei civili invece qua11do il port<ttore dì un fo,.t)l ari per qnanto po~sibiln1ente accertate co1ne colaio t11bercolare o completam ente latente o d; -.;ecle, di cui non è 1)ossibile valutare l' azione ucct1lta localizzazione, ,·ierte alla osservaziane patogena. n1edica, le conseguenze del foc olaio, identificaSono invece in.attive quelle, la cui azione pabili etiologicam ente o non. sono già di tale m ologena · è ce rtamente i1t1lla . inento ch e le condizioni abituali di vita servono Conviene ritenere progress ibili quelle localizgià a metterle in vista. I ' ·1:011i tt11>ercolari di qualsiasi grado, che _hanTa li infermi ,a lJora no11 p o sono esser e con110 tendenza ad a 11111entn.re episodicamente la siderati più quali ta1·ati o candidati, come loro impn1·ta11za I1lnrbosn, ::;ia locale, sia gene- éLSsai impropriamente si dicor10, 1na sono veri raie, in 1111a n1i t1ra (1ualu11ql1e. Sono invece 111alati attt1aJi, in .cui fugge il processo pato11r ogre .~sipe qufllle lesioni tubercolari, cl) e digenetico o semplice1l1e11te la localizzazione dcl 111ostrano ttna chiara e,·oluzione, sia d'invaprocesso medesimo. , denza. ~ in <l'azion e tossibacterioemica e discraXe1 caso militare la 111ancata diagnosi di na~

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SEZIONE PRATICA

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tura tubercolare in tali soggetti veramente e nativa estrell!a imp·i egare incondjz1.onatapropriamente malati RUÒ non essere di grave rr1ente dei portatori <ii lesioni tubercola.ri p,r og1·essibili, o porre la riser\' a s11 soggetti con consegt1enza, pel'chè egualmente siano allontanati dalle fatiche cli guerra, il che nella gran forme inattiYe, o ancl1e completamente obsolete, n1aggioranza dei casi basta a far cessare la sin-. o. soltanto con çliminuzion e della capacità apir!l'ome o a ridurla a modeste proporzioni; nel cale per nulla affatto ammalati, come accadeva caso borghese, se la diagnosi non venga fatta e nella inchiesta giappon ese. Da tale circuito è solle.citan1ente, nori ~i provvede ai « riformare » assai arduo il distri1ea.rsi n1algrado 0gni cau• i soggetti dal loro genel'e di vita, non si mettono tela. . • a « servizio sectentario », p,e rchè urge il bisogno Una ricerca di .massima impor~anza e di norJ e la f~1rm.a aggrava spesso irrep.arabiln1ente. 1ninore difflcoltà è l'osBervazione dei cosid etti l\la 11011 meilO che r1 elle anzidette è grave la sospetti di tubercolosi polmonare. Ho detto, in . respo11sabilità del n1edico 11eJle fcrr111e di tua ltre mie memorie, quali oscu1rità diagnostiche · L>ercolusi silenziosa e i{\attiva. ,I offra l'~ ccertamento positivo delle 19calizzazioni Sécor1do l 'Elenco delle malattie, che dànno tubercolari latenti, della eventuale attività di e::,011eru dal servizio militare, la tubiercolosi focolai silenziosi, e della progressibilità di l•ocapol111onare di qualsia.si grado dà luogo a. rifor- lizzazioni inatti \' 8. rna. Ciò si riferisce i11 prati.ca .a quelle forme d i ~fatle .accertarr1ento ha u11a in1porta11.za capitubercolosi l'olmona.l'e di più cum11ne acce1rta- ·tale nel giudizio di idoneitn. · • 111e11to, !Jet lo pjù g.ià d i grado essudativo o· • Ripeterò co~e le rn odifieazioni fisi ch e cl ell'a,pis uscettibili cli essere riportate a qualcuno dei t'é eccetto la dimostrazA>ne di fatti essu1dativi tre stad1 t radizionali. ·t<:tn11 0 alcune volte, aia per lesioni silerlziose, • • Raro è inv·ece che• fosse i11 ·passato ritenl1ta sia per lesioni ab solete. Le r e·azioni specifiche ~tcce t·ta,bile q ua1 u11que al tra lesio11e se.nza fa tti nel mezzo '0 r ganicù. e1d al di ftiori d ell1 orga:qismo umicli o nl odift razioni !)lessiche g l'ossola ne. iJon dim ostrano l'à,ttività o attivabilità delle loo ·altr.a l)ftrte .a ltro è l'esisténza d i ur1 a fol'1n1.1 s·i a r>er lesioni obsolete. I.e reazioni specifich e tubercolare ·ilenziosa e di una ~nattiva. Fra· le c alizzazioni a ccertate e l a.te 11 ti. T... e r e.azioni· speform-e tube·r colari i·nattive v a nno fra le prin1 e <"i fi ch e in vivo (p'rove tubercoli11icl1e) dimostraJe sclerosi residuali di les ione pregresse. Queste n'o in esso la sensibilità $p er iflca , ch e &opravvi\'e a rigor di tern1i.n e consentono una utilizza·bi1lit ~L spesso allo spegnime11to di ogni atJi\'ità patdgerelativamente più largn deJ soggetto che ne è 11 etica di localizzaziQ.ni tuber colari comunqt1e portatore. piccole, lè reazioni s p ecifi ch e in vitro a ttestano ~la il gi.url iz io di ina la p1·esenza nel mezzo org.a11ico dell'indivicll10 , .ttività <li una localizza zio11e tltbercolare, .sia l)U1re sclerosante~ è della delle reagine tubercolari, senza dim ostrare nulla • n1.assinia, difficoltà, con1e ebbi altrove a ·dimo- de1.l'attua1e e~iste.nza di fo colai tnbercolari. Nt1l . stral'e (1) in hùon J1u111ero dei casi.· Inoltre, per . la. ait.l.unque fisic ame11te ci· dà. il con,cettò 'fJat.oc1uelJo che concerne le forrr1e tube r colari silen- gnomoni co dell'attualità della l esione ratente ziose, l'assènza d'ogn i fenomenologia, imputa- o illocalizzabile che p'ossa venire in valutazione. bile alla lol'o atti,·ità, coopera massimamen~e ·a 1'ubercolosi a decorso oscuro. - È il con cetto farne disconoscer e la esistenza, cosicchè nell'un clinico complessivo, ch e spesso 111ette in grado caso e nell'a ltro un hl1on n11mero dj les ioni ap- l 'osserrvatore. di forn1 11'] a r e l1n g it1dizio nel I~ forparte11ent! n ql1esta duplice catego r•ia sfuggon1 e meno manifes't e di tubercolosi i)oln1onare. 110 al dispost o· deùl'Ele·n ro di non jdoneità; tali Fra le in.numerevoli ricerche di ogn i ordine, prosoggetti allora trovano in n1a.ggiori difficoltà l)os te per l'indagine d 'a ccer tamento della tuberdi pi~o\'vedin1 c nt o che l e s tesse forme latenti e colosi polmonare io soglio attenermi a d uno illocalizzabili. sclien1a 'tu·t t'aitro che perfetto o ~ncen s11r abiJei Rin1ango110 ad11nque a-ccerta.te per lo più le n1a che praticamente h ò ricon osci11to di assai sole forme progressive e conclamate, che rispetutile in dirizzo. Esso può pros1)ettar si cosi: t ivamente non taro.aho a dare 11na sintomato1. Criteri g~nerali: a ) grac]lità dello svilt1ppo logia grossolan~ o s 'impon,gono alla p~ù some morfolog.i a somatica tub er col.a.r e; b) ipotromaria visita di arrt1olamento. fia a ppare.n temente primitiva; e) turbe di sinteQuesto stato di fatto fa sì che possono verifio-rative der ricainbdo azotato e minerale~ o r. a rsi ambed11e le contingenze di questa alter2: Condizioni dell'em atosi : a n emia, leu cope11ica, oligocromica persistente, con urobilinuria tl) Il Pneun1olorace arti:ftcia'te n-ella t ·nbe1·colos·1 e assenza o quasi d\ forme rigen eratiYe del~ e pol.nzonare, guida teorica-pratica e studi origina li Pmazie in circolo (lin fo-c itemia). rrorioo, Rosemllf>rg & Selli~r . 1~14. (13) 1

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3. Linfadenismo diffuso e splenomegalia

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Un sistema, che vuole un .certo allenament0 , senziaJe. m,a che in alcuni individui riesce a perfezione a 4. Condizioni del sistema respirat 'rio: ruorfo- produrre la tachicardia, consiste nell'imporsi logia speciale del torace, reperto fisico degli . un ritmo · o una frequenza anormale del re.spi- · apici; reperto radiologico; reperto pneumoma.no- r o o nel trattenerlo per alcmn tempo nella imrr1etrico in diminuzione della forza espiratoria. minenza de1li'es·ame. Lo stesso si dica della espi5. Disturbi concomitanti del sistema vegeta- razione a glottide chiusa o nel ponzare prolu,1tivo: a) .stati ipertiroidei; b) iposurrenism·o (-ta- · gatamente. 11 .sorprendere i soggetti in tali manovre di preparazione basta distruggere tutto chicardia con ipotensione).; c} cuore pi.ccolo. l'edifizio di fallacia stu diato da iung.a i:nano. 5. Febbre latente, var1azaone della · temper.aPrima di gìudicare sulla essenza dj fatti ca.rtura agli sforzi (marcia di qu.alche ora) e in diaci funziopali occorre n1assima cura di ~or­ seguito a tùrbe d ella funzione digerente. prendere eventualmente fatti obbiettivi -0 meg·lio 6. Fenomeni di sensibilità generica, elev.a- oontrali. Così quando alle asserite sofferenze zioni termiche aJl'·i niezione di iodio ' d€lla sfera cireo1atoma ISi .associano modifica7. . Sensibilità specific·a, cutireazione tube·rco- zioni dell'aia od altri reperti obbiettivi di qualche importa~, è già il caso di non trascu- · linica, e reazione all'iniezione tube:ricolinica. 8. Potrebbero essere aggiunte 1e rdoerche di rare le dichiarazioni d(!i soggetti, anche qu~n­ 1ab:o.ratoirio, saggio delle agglutinine, p:riecipi-. do sembrino meno veritiere o meno precise. Fra i sintomi obbiettivi l aumento dell .aia cardiaca tine, opsonine, fi~sazione del complemento. . mi ·p arv·e sempre il più significa;tivo .di fronte Tali ricer<!he non sono di coim une esperibilità alle .a.nomalìe del ritmo e .ai· fatti .aicustici; a rinè di valo·r.e incontroverso. gor di ter1nir~e più infiuoo.zabili artificialmente. Ricapitolando: il quadro completo della sinEsistono mezzi moltepli·ci per stimare fisicadrome tubercolare oscura, ma pure accertab ·1e mente l'entità delle turbe de1la funzione carsarebbe a mio credere p.o ssibile a fissare così: dt~ca, primi per fTequ.enz.a e applicabilità l'eSoggetto gracile ipotrofico, in deperimento, sercizio meccanico o fisico; la ricerca deJ nuanemico con leu.c op e·n ia, linfatismo e spLenomero e più. a:ncor'a della pressione p1rin11a e domeg alia primaria, ta cJiicardico ipoteso, facilpo l'esercizio mec·canico ha una certa significamente f ebf'Jricitante, con ipersensibilità generica zione. Quando si debba, giudicare del fatto nu! tubercolinica e reagine tubercolari circolanti, · mero, frequenza, son~ dell'avviso di quelli che .·eperto fisico e radiologico di insuffìcente aerapropongono di tener conto p~ù della durata del:ione degli apici. Ja ta;chicardia dopd lo sforzo cl1e dell'aliezz.a Spetta poi all'accorgimento del clinico valu- del numero raggiunto durante esso. tar·e la gerarchia ·d ei reperti ed il loro valore Un metodo che io ritengo ottimo .aJla valutaprobativo queile volte che Ja sindrome non sia zion.e dela energia 'c ardiaca e che riesce alcompleta. cune volte uti1e in qt1esti ·casi è il metodo che Sistema circolatorio. - Non mi soffermerò a va· sotto il nome del Katzenstein, perchè !u t•rt•ridire quanto è giù notissimo di mezzi fraudo- po~to da Cardarelli quasi 25 anni prima. lenti, atti a suscitare modificazion; dell'azione Riducendo come si fa col metodo del Ka~7. S "l­ cardiaca per lo più a tipo tachicardico. I mezzi stein proposto dal Cardarelli la estenz.ione del farmacologici n11merosissimi ·e .di non facile i- campo circolatorio perife,r iro (con la compresdentificazione meno frequentemente sono im- s ione delle femorali) noi .abbiamo un indice più piegati, perchè poco agevole riesce il procu- sicuro d ella energia cardiaca disponibile sul rarli ed hanno un uso abbastanza pericoloso. momento, che non imponendo al soggetto d~tcr­ L'abuso del f11mo, degli alcoolici e del caffè è minati esercizi muscolari; le variazioni del ' un m ezzo piuttosto prim itivo, ma discretamente numero dei battiti .e della pressione ·arteriosa impiegato. Le frodi tossifarmacologiche poi- non p ossono essere troppo influenzabili per sono alcune volte essere di difficile a ccerta- azioni nervose. La modalità da me proposta (nel. libro Il pneumotorace artiftciale nella tu mento, occo1·r e a questo scopo a ver presente il quadro completo delle m odificazioni circolato- bercolosi polmonare, Rosemberg e Sellier, Tol'ie e gene r ali indotte dalle div erse sostanze so- rino, 1914 e Rivista critica di Clinica Medica, "l)Ct1tatc P vigil air e il contegno della pression e 1917) col sostituire alla pressione digitale ln artClriosa e i car a tteri d el p olso. Non mi è pos- pressione con manicotti pneumatici tipo R eck ..,ibi le discendere a m aggiori particolari. Ba- lingahusen applicati alle coscie, cosi da ottenere riduzioni di circolo .graduabili, mediante sta ricordar e : n on fid a rsi al solo numero de; 011 manometro oscillatore perm ette di n1isura bat titi.

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SEZIONE PRATlCA

re l'efficienza del cuore nelle più varie condizio- la seèrezione, devono potere esser fatte da tutni di circolo periferiico e per la più differente ti. Nesstlna importanza io soglio dare alla tendurata della modificazione cincolatoria indotta s~one gastri('a o colica. Anche se le pratiche Mi è ·avvenuto alcune .volte di notare una n-0- già descritte n-0n fos sero capaci di provocarla tevoJe v.ariabiliià del reperto plessico ed acu- basta abitua rsi .alla aérof agi.~ per otteJJeire f atstico in cuori, di cui importava a scopo medico- ti discreta.mente rilev.a nti. legale stabilire le condjzio,ni anatomich.e d.e.g.l i Scarsa importanza fra l e m odificazioni gaor.ifici e del mio·cardio. Usai con profitto la son1- striche meccaniche io dò solitamente .aJl'ecta. ' mi11istrazione d·ell'infuso di 1 gr. di dig~ta1e ·,a sia. Io e chiunque ha prati.ca di queste form.e scopo diagnostico in dose unica o ripetuta. Sotto morbose abbiaim o veduto degli stom.achi ectal'azione del farmaco è 'possibile stabilire la rea- sici considerevolmente ed a nche sufficientemenzione miocardica ed .espl-0·r are la su,f ficienza te ptosici vuotarsi completamente e non por.tari degli ori~ci di fron:te allt"a umentata energia si- alcuna molestia ai soggetti La suffictenza mo· · stolica (o, se più serva, diastolica). Di cardio- trice è perfetta. diagnostica ~ vrò occasione di In certe classi lav.ol'atrici, in cui si suol.e por, dire più estesamente in altra nota. L'accenno serva a ricorda- tare a grosso volume la quantità degli in.gesti re, come tal mezzo altra"volta di uso scolasti- a cagione dello scarso loro y.alore nutritivo, il co sia ~apace a rendere ottimi servigi senza ri- 1atto è discretam ente frr-eque·n te e non dà ~offe­ schio alcuno. Non vanno nemmeno trasourati renze in géner.ale. La prova d-ella distensibilità i saggi della funzione del vago ~- del si~atico o tonicità gastrica alla ingestio11e di prova dei con i mezzi più in uso (a:tropina, nitrito ·di ami- liquidi (acqua) o m etodo Dehio-Qué·irolo, ha u11 ·Je (Josuè) e adrenalina). In una ·paTo-la occorre va.Iore dimostrativo a mia esperienza.. assai ril€-' alcune vo.lte per stabilire un concetto tnedico- v.ante. Esso però nor1 eguaglia in valore prolegale, esperire intiere le ricerche cliniche de.I- bativo la prova della motilità gastrica. Questa la funzionalità cardiovas.colare. deve unicamente ric·eircarsi sondando dopo . 6 Sistenia digérente. - Molte affezioni del si- 01·e dal pasto di prova lo stomaco, come è noto. La tonicità e la motilità gastrica non vanno stema digerente posson-0 essere con una certa _ facilit~rovocate, perpe_tuate e<:f aggravate, sen- per altro di pari ·p asso. Vi sono in·f atti sto·m a-c hi za che spesso il d~agnostico possà svelare l,in- distensibi1i ·m a ben contrattili; essi son@ di sogan.no. Anche di varie sofferenze .g .astro-intestf- lito ben secernenti. · È ovvio, ma è bene ricordanali asserite è difficile in certi casi comprovare re, che in ogni caso il giudizio di iper- e ipocleridropepsia deve .essere fatto esclusiv~mente sui la realtà.. Basti nominare 1-e forme di sttpsi e di ·diarrea. dati dell'esame completo del succo gastrico e"B rr1olto facile .e banale ingerire lassativi od tr.atto dopo il pasto di prova, non essendo .ata.stringenti nella qua11tità •e -per la durata, cQ.e tendibili p·er princtpio 1e dichiarazioni dei sog, · · ta l}ratica criminale sa forse m.e.gl·i o di .no"i in- getti. Un altro sintomo da mettere in qu.arantena à <l icare al po1pevole. il vomito. A tutti è noto quanto faci1mente alI o dirò che . molte volte una astuzia così bacuni lo provocano anch e con sen1p.lici sforzi e • nale riesce incontrollahile: Evidentemente ~ s.e taJi pratiche durano per un tempo conveniente ponz.amenti. La legittimazione del vo111ito è spesso possile forme catarrali, m-0lto .simili alle spont~nee, • non si f.anno d esider.a·re e talvolta an·che con ùile m edia.nte l'esame ·del contenuto gastr~èo modica febbre. In ordine alla stipsi basta che i raccolto nell'emissione. R ne·c essario f.are grande soggetti , scelgano opportunam·ente l'alim..-enta- attenzione prima di accetta-re c-0n1e spontaneo zione e inibiscano i bisogni dell'alvo senza trop- un vomito in cui n on st silano trovate modificapo stento per ottenere quell'atonia sigmoret- zioni del chimismo, quar1do altri fatti d'importale che b.asta a sostenere una costipazione qu.al- tanza non riescano a giustifì-carJo. Non occorr.e dire com e anche il von1ito dosia.si. Può inoltre alcune volte avvenire, se non si richieda di m.ostr.ar.e le f·e ci, di credere alle loso può dar luogo a n ote·v oli: dimagrlment1, cott1i-be di fu.nzione dell,alvo solo sulla parol.a dei me le sttpsi e Je diarree p rovocate otten.g·.ano • 8oggettL · . altrettanto. L,'indagine radiologica nei casi' dubbi può alle In quall1nque caso di turbe funzionali del sistema digerente è necessario poter documentare volte essere' di notevole vantaggio (ricerche del• la forma, della tonicità, della motilità, della modificazioni sostantiv.e o quanto meno obbietti vabili. L'esame fisico e del chimismo gastrico, trasparenza dei vari tratti del tubo digerente). Dirò con.clUJdendo che esige grande prudencon1e l'esame chimlco e microscopico delle feci sono indispensabili. Per lo stomaco lò studie> za il giudizio medico-legale per m alattie del si' della forma, della tonicità, della motilità e del- stema digerente e come all'e·s ame fi sico scolaI

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TL POLlCLINJCO

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s tico è spesso necessario aggiungere un cauto esame funzionale, esperito con i migliori metodi rrcenti di cui qui nor1 è opportuno trattare.

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ricambio e del sangue. -

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qnesti appunti interessa soltanto l'anemia e un 'entità nosologica, più militare che clinica, il « de·p eri·m ento organico , ». S-imulabilissimi tutte e due, sor10 ~ssaì sovente es ~gerate dai pazienti. . Una sel'ie (li 80perchierie, note anche ai collegiali, che vogl iono essere richiamati in famiglia, o nel modo più sen1plice l a dieta può essere mes. sa, in ope.r a sovente con sicurezza di riuscita pe l' determinare !'.anemia. I caratteri citolog.ici d·el- sangue in codeste anemie comunque fattizie non danno .a rgomenti diagnostiiei di vaJore alcuno. Pe~ di·re d·eil deperimento organico converrebbe precisare avanti che cosa sia. In linguaggio n1ilita1·e è l 'uomo dimagrito e astenico. Quale · ja, poi retiologia di n1olte forme di questa del) n trizione e di questa adinamia varie ,·oltr reale e semeiologicamen te primitiv.a non è facile dirlo. Un cumulo d~ fattori enfu-ano tutta~ vi.a in quelle form'e che .appaiono seconda•r ie. Alcu11i tipi di deperimento o:r:ganico sono di origine dispeptica., altre di natt1ra prob.abilme11te specifica tubercolare in soggetti ta·r.ati o co n , lesioni latenti, talune forme devonsi a ttribuire a 111odifi cazioni endocrìnièl1e, fra cui un ce rto nnmero sono deriv.ati da ipertiroidis111 0 n1eno mantfesto, o sono dipendenti da costitu.: zio11e 01·igi11ariarnente debole ed infine sono attribuibili a di·f etto d'allenam.ento in sogg·etti vissuti a lavoro sed.antaneo e cagionati da sovraffatic.arr1e11to fisico e psichico. Queste sono le principali cagioni di deperimento che mi venne òato di scoprire, senza pregi.udizio rli altre r hr potr:ebbero essere enumerate. Non rite11go impossibile che i traum.at.isn1i psichici specie i repentini e gravi stati ango• sciosi possano dare alcl\'na volta per consegu enza stati di . deperi·1 nento organico ~r meccani. mi patogenetici non del tl1tto riconoscibili. :\Ii avvenne di osservare parecchi anni fa un easo di spiccato dimagramento (30 kg. con un'altezza più che media) in una donna a cui cadde in ~E>no una serpe dall'alto di un tronco. Nessuna tu rba f11nzionale od anatomica fu possibile m et tere in evidenza a giustificazione di tale dima~ 1 ·ament o, che persistette per mesi, fin chè uscita dall'ospedale l<l persi di vista. l aturalmente il provvedimento m edico- legt1le • in qt1esti casi si fonda sul concetto etinlogiro; corne per l'anemia anche pel deperimento orga. nico le identiche falsificazioni sono possibili. Per da.re una. idea ron1e in modo semplice si pt1ò giungere dolosnn1 PJl te n c·ondizion i estreme. \

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ricorderò quanto vidi or è molt'anni in un soggetto, a cui premeva liqt1idare una ind.ennità per infortunio che gli veniva contestata.' Egli si presentò alJ'esame sostenuto a braccia in uno stato di denutrizione generale tale , che indusse ·nel medico la persuasione che tosse affetto da atrofia muscolare progressi va spiriale e aveva veduto anche 1a reazione degenerativa (l).. Liquidato I'infortunio nella misura del 100 per centQ, il suggett,o ritornò grasso e vegeto come prima. L,esan1e esatto delle condizioni fisiche d-ell'infe rmo e la inchiesta etiologica del di·m .agramento ·vale per lo pitì a salv.agt1atdarsi dagJi ingan.ni. · 1

Malattie· del sistenia riervoso. •

Non rn1 estenderò su ql1esto. punto, perche il gene I' e cle Jle mie osservazioni nell'attuale servizio · non n1i hanno ·forr1ito il ronveniente mateir iaJe. Occorre ,a ppena. aire l.a frequenza con ct1i capita in generale vedere esag·erare o simul<:trcl stati di sofferenza i)sichici e nervosi. Non mi si>etta di parJare di i:dm111.azio~i di psicopatie. Vidi sLn1ulare una volta da una giovane don11a · la dispnea re~pi ratoria. La p.arodia era così grossolan a che si rendeva riconoscibile a prima giunta. ì\1a vi.di si1)111lare le convulsioni tetanif ormi e vidi ritenerle per vere da d11e ottimi n1edici. Fra le forme i1ervose simulate o esagerate che con frequenza possono capitare in servizio militare all.internista sono freqt1enti le ischialgie. I rift essi ol1bietti vi del dolore si sa bene quello che ,·algono e si :a ancJie, come s1)esso le 1·eazioni elettriche P,ossano fare difet~o e si sa in.fin.e come le iipotrofie da non uso possono essere non minori di quelle della sciatica non nevri tica. Qu anelo i tra 1ti di soggetti, che i1na \·oltn hanno av11to la sciatica vera o che hanno suhiti molti esami, può capitare che non si abbia ~ so ttomano t1n sintomn cli fnrria nltova, che i pnzienti non conoscano o non arguiscano. Io 11so abitu a lmente di ricercare il maggior numero p ossib~'le di riflessi muscolo-tendin·ei comparativamente 11ei cl11e lati; · s pesso accade che le differenze in più o in meno dal lato malato servano di huon indizio. Questa reazione d'irritazione o di paresi reftettorie può mancare nella ischialgia e in t11tt e le ne,·ralgie far di fetto in un buon numero di casi. La massima cautela nd11nque richiede l'indagine di forme ne11vropatologiche senza sindrome obbiettiva. Di assai scarso ausilio riesce la. rice rca della sensibili~à e in ordine all'unica re- _ lativamente più ohbietti,·abile: la dolorifica, e~­ ~a deve essere provata di sorpresa e possibilmente nel onno. l.'inibibilità di alcl1ni sogg~t#

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SEZIONE PRA)lCA J

ti mi è apparsa tale che non sarà mai abbastanza raccomandata , la prt1denza nel ~orpren­ dere le . reazioni motrici al dolore aJ1che più piccolo.

* ** collazione

La sommaria di qt1este note nnn • ha altro valore che sto rico; essa è fatta st1 dati d'esp.erienza e non ha ' altro scopo che il seguente: generare la perst1asiorie. che· gli .accertamenti medico-legali sono t1n compito clinico e dei l)iù delicatj, i11 cui l'nr1amr1esi è inattenclibile, la si~tomato.logia subbiettiva malfida, e i reperti obbiettivi spesso compromessi da svariate soperchierie. J\!Iolta prudenza occorre nel formulare 11n gi11clizio, p oi cl1 è se è iniq110 che a.lct1ni cittadini si sottra.ggano con dolo al compimento <lel· loro c1o,·ere, è ci el pari atroce ch e altri lo compiar10 al disopra della loro energia• ed in ispregio .al1 o spirito e alla lettera della l·egge.

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ICtADEMit SOtlETA MEDICHE, CON6HESSI. (NOSTRI RESOCC>NTl PARTICOJ .ARI).

Riunioni medico-militari di },errara e Rovigo (i.•fit11fle (Jnll' ..4r:cadP'n1Ìrt d elle ~<;ie11 .~(' ntediCh C e 11 r1,t11 ra li di P'erra.ra). .

Rovi~o

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RIUNIO~E. ~<) n1in ;11 · io

Pr<'~ide1i7.n

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I piccoli segni elettrici della s·ciatica. ~t;ur .

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T..a c·omu11i('n?.io ne <-oncerne un lavoro vnb-

tiJ i<'a to J~r intero nel f ;t :-ic·icolo 2:t Facciamo !'e!!lli r~ il resoconto dell8 cllSf'US~ione che (:\Ssa h·1 1.:oll<'Ya to . ' Rozzr. - Cita una brillante gu1tistica di gi1ari ~joni òi· sciatiche ottenuta nel suo Osi>ed.a Je. gpiegfl c·ou1<-> la maggiqr ])arte (li questi R"U·c cessi (ie1·iva).;fif'. • in oosta.nza, dalla· inti.1niclazione porta t.1 n(>i ,pn zienti da Ila prosiwttiva cli ·$ubire \lna n1olto e nel'gira cura revulsiva. c-h<' i pn r.ie nti st<)ssi nvvet~i ­ VH no i1ei eon1pagni es1'e 1"0 n1olto <lD'loros:i. . I/O. non H-i iw11tava di a ttnare 11na cura cosi fa ttR . ricor <lanclo come. la fa inosu ,·ecchie ttH cli Ca s~a no otte ne:;-;se rlei risultati en1pirici , nw1 senza dùbbio m<:1~· 11ifici , appunto a.pplic<tntlo u11 revulsivo a<ldirittnra str~17.i:lnte, chf' eril R ba ~ie di r a,in.unoul'llR' soelf'· t' Q.f Il

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T{osc H:1 si comr1ia eè di ,·ecl~ re nei risulta ti tel'<l -

peutici, essenzial1nente' psieoternpici, ottennti dn I Colonnello Bozzi, qualche C'Osa C'l1e rileva l 'int<'resse del problema ineclir o -legale (lella sciatica con t-epito come eg,i ebbe nd es1)0r lo acl una Ril1nion{• prec~de11te. Infatti. co111f' si eoncilie1·ebbero i segni obiettivi <.li sci.atit·a rileYa ti nelLl maggior parte dei casi dai metodi 1ini e<>n1e · quelli del Neri, come s i concilie1'ebbero con que.c?~a grande maggioranza di guarigioni .subitanee di fronte alla p1X>spettiva pura e sem1>lice di una cura . dol<>rosa ottenuta dal Co-

lonnello I~ozzi? Non è detto che tutti i 111alati di sciatica lo -siano co$ì da presentare i df'tti segni obiettivi: Ma viene a11cl1e fa tt-0 di pensare dell'al• tro. Ed è che i siu1ulatori di sciatica rono realmente <tffetti da sciaticn; o alrueno da residui di scia.ti.ca; . . ~ò. ecoo perchè rispondono positivamente nlle deli cnte manovre diagnostich<>. Ma, d'altra parte, eono simulatori tutta.vi~ . simulatori cli quantitH, esagerano l 'entità del 101 0 dolol'e, assumon'> atteggia n1enti e movimenti antalgici esagerati, ma caratteristici, perchè il poco dolore reale basta a provocarli e a guidarli; la volontà del P. ba il rompit.-0 facile di accentuarli, mentre potrebbe, lJUre facil • niente, sopprimerli. se, in nome di qualche motivo P.Stetico o morale, trascurnsse l'ipotetico blando dolore , che spesso non è più di un~ semplic-e molesti.R . ill.d · e cco perchè in ~ogg~ tti che pur avrebbero po' . tuto pre !'ientar<>. nl1neno buona pnrte, segni obiettivi di ~trascichi ~ria tic i. la cur::. psiroteravica potè L>Ul' dnre ri~ultnti Rorprendenti: tale cnrn sostitui sce agli ~1 rgo menti che fa11no 1R . ~r olontà restia uu argomento (la prosl)ettiva' cli una curar d 01orosissima) che polarizza il volere verso la nor1na lità . NERI dichia rR che i me todi di rirf\rca roigliori d:11 · punto di vista medir o-lf\gale sono qnelli eh~ provocano e rilevano il dolore all'insnpntn .del n1a1at-O: e cita i 811oi due · n1etodi clell·a fl(\SRione brusca del • CRpo sul tronco e del trouoo sugli ~ rti. Vi sono infatti dei c~tsl in cui e·si ~to110 trA C'<'<' neurologlche di soffertn neurit.e, e tuttavia. mancn ogni dolo1-e ed C' integra l'attitudine professionale . Ritie ne poi che per C"erte sciatlf·l1e osti11ate e ri belli non vi sia altrn pratica che una ltlng~ licen7.n cii c-onvalescenza. B ozzI si oppone R <JUP$W provvedimento J'l('r 1<1 i~ri.c•olo.frltà dell'e90mpio . I1oRf'HI si n~sociR ::tl ('-0lonn. Rozzi: e &<>stiene che. per qnanto ribelli . ln filA Ssima parte dell<> ~ciati ­ cl1e d0vono· e<>lle nda.tte cure, e~re nortat~ n t11l punk> dt regressione dR ron~nti1·e a.lm·eno i srrvi.~i . 1

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.~eden.tari.

E qn~nto ai mezzi dia gnostici, <1ata la Rua Joc:t lizza zione del . pr-0blen1a rnediC-O-l(>ga le. e~li f'r~d<' <'he un grande sus~idio diAgnostic'() alln poroot:1 pr~­ tica de lla sciatica sia offert-0 rlnll~1 O.'\Rerva:r,ione in~spettata come può essere att11ata in istitnti stwci.alizzati. La sua pel'sonale esperienza g-Ji hn fornito ,.-eperti considerevoli. µ ricerca purn (:l sen1plice del dolore, non graduabile, non è snffirientc•. Si deve pretendere che il soldn to . SRJ>pia su~rare. r"ome farebbe nella or<lin.nria · vita . professionale, il òolore da poco, il piccolo acciacco, che. sfruttato dn intendimenti neghittosi o vili, saprebbe invece pro(lurre reazi·o ni antalgiche nat11rali di qualità <' quindi caratteristiche. . · . NERI osserva che t.aluni sciatici hanno dei lungh i pel'i<>di indolori e delle crisi di qualche o ra dolo rosissime durante le Qnali sono inetti a qualunque • • servizio. BosoRI sogg'iunge che ~i può ripromettersi <htllu c· ura neurologica la dissipazione o la a ttenuazionc• ili questa aecessualità : e che, ad ogni n1odo, i sog·getti trovano al Corpo la assistenza ' medica per le eventuali crisi. " A.. BALOONI . (17)


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IL POLICLINICO

[ANNO XXIV, FASC. 37]

APPUNTI DI MEDICINA PRATICA. -CASISTICA.

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Man ca ogni accen110 di iperemia ciliare ed è · .invece frequente un inspessimento della mucosa Sulle affezioni congiuntlvali provocate o simulate. del limbus, che in forma d1 .anello leggermente rilevato circonda la cornea. Il riconoscimento di malattie provocate 0 siLe alterazioni descritte si arresta.no tutte 1nulate dell'occhio o dell'orecchio rientra nel presso che nettamente all'altezza del meridiano nuro dominio dello specialista, che può appliorizzontale del bulbo. Ai fatti relativamente imcare alla, bisogna tutti gli accorgimenti dell'arponenti rilevati nella ,porzione inferiore deJ te. Per la loro frequenza e per la possibilità ~acco congiuntivale fa il pilì aperto contrasto che si presentino anche al pratico, riteniamo • l'integrità, che si conCJerva a lungo assoluta, oerò utile accennare alla provocazione di afdella porzione alta di esso, specie della m11cosa fezioni con!fiuntivali. del fornice é del tarso superiore: per modo che A quanto riferisce il dott. L. Alaimo (Riv. Sa11.. Sicilian.a, 1916), vi sono degli sciagurat~, .il semplice confronto tra le due palpebre everse r he non hanno esitato ad infettarsi di tracoma e l'una all'al{r'a accostate rappresenta un importante .argomento di giudizio intorno all'oriP di blenorra:gi.a. In tali casi però il medico si gine artificiale della malattia:. t 1·ovR davanti al fatto compiuto, e solo un'inIl quad.ro descritto p11ò ·subire notevoli modir hiesta rigorosa e difficile potrebbe accertare la provocazione volontaria della malattia. ficazioni per molte cause, quali le ·preesistenti Molto più comt1ni sono inveee le congiuntiviti condizioni della mucQsa, il sovrapporsi di prqnrovocaté mediànte polveri contenenti sostanze cèssi· infettivi, ecc. Tutti i sintomi ricord.a ti reirritanti. E probabile che di qt1este ne esista grediscono rapidamente, soRpendendo l'uso del11n numero non indifferente, spacci.ate e diffYse la sostanza, ma, anche se hanno appena ragc:;egretamente: mi consta che in un caso . l'esame giunto i1n grado di media intensità, ne perm.angono delle vestigi.a caratteristiche, si da '·himico-micrograiìco vi ha rivel.a to la presenpermettere la diagnosi retrospettiva, anche dor.a di cristallini di solfato di rame, di polvere po diversi m~si; specialmente la velatu:r:a e la di tabacco e di frammenti del bulbo di .un a colorazione, che p11ò arrivare fino al bruno, s\ rtigli Rcea a succo irritante, analoga §]l'aglio. d.a ricordare l'argirosi. Una delle polveri più comunemente usate a tale ~rono è la polvere di ipecarqu an a. - Se ne son o Il ·sospetto <li malattia provocata si presenta occupati ampiamente C. Gaudenzi ~ B. Mo r- ·qua.DJdo, con i sintomi descritti, si not~ t1n dPp\1rrgo (R. A ccad. med. rii Torino, 1916). rhe i1r rorso con capricciose alternative di esacerbahanno osservato diversi casi, uno dei quali erR zioni e miglioramenti. e l'inefficacia assoJ11tn 1·in~rito a rarpire, · altrove, l1n gi11dizio di ri ciell.e blande cttre e delle misure igieniche. forma. ~i\lla trattazione di detti AA. son<Y in- . Gli AA. citati, dopo avere invano t1sato dellP formate le note segllenti. rarte protettive e di bendaggi, che possono veNella forma di intensità media. si hanno i nire rjmoc:;si non osta:nte le. più diverse precat1 - · seg11enti sintomi principali: la cute delle palzioni, hanno ricorso a più rigorose cautele ~ pebre. ~-perie dell'inferiore, si presenta più o ricerche, rinvenendo stti mala ti delle polveri ritneno rigonfi a. ron tent1i resid11i di catarro es- ronosrinte poi per ipecacl1a11a. '" e:: i reato 111 n ffO la. linea d'impia.nto delle ciglia. I caratteri di questi sono i segt1enti, si riCon l'abbassamento della palpebra inferiore, -.;contrano all'esame mirrosropico essenzialmenla congi11ntiva si arrovescia in avanti, forte- · te dei granuli d'amido (reazione con lo jodio} n1ente inspessita, disponendosi in grosse pliche ovétlari s1)lend enti, del diametro di 4-10 µ,senza parall ele longit11dinali. La superficie della muapparente strl1ttura interna; ed inoltre delle ~osa è di aspetto leggermente untuoso fino a l cellule parerlchimali, fibre, vasi e trachee, zolle lardaceo. amorfe brt1ne, e cristall1 aghiformi. , , ll colore della membrana ha costantemente Il filtr ato ottenuto dopo aver trattato la pol11 n tono -gialliccio o giallo-bruno. Caratteristica Yere con acqua tiepida, rid11ce fortemente il li" anche t1na forte diminuzione di trasparenza quido di Fehling. La polvere dà inoltre la rea:ione dell,emetina, tratta cioè con acido cloclella 1nt1cosa, per cui, anche all'esame con i n1ezzi di i11grandimento, la rete vascolare sotto- ridrico, e si filtra: con il cloruro di calce, il fil congiuntivale si sottrae del tutto alla vista. trato d a nna colorazion e ro"sa più o meno carica. ~es l111a formazione nodulare, folli~olare o Tenuto conto del furte potere <li riduzione del granulare si rinviene di regola sulla tarsale e liquido di Fehling, è a ritenersi che la polvere nel seno. I

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SEZLONE PRATICA

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esan1inata fosse polvere del Dover, che, oltre all'ipecact1ana contie11e del lattosio. L'introduzione della sostanza viene .ahitt1almente compiuta sospargendo con la polvere il polpastrello ume~ifato di un dito e sfregando questo direttamete sulla congiuntiva del for· nice inferiore, due o pit1 volte al giorno. Non ci sembra improb.abile che in seguito si consigli ai sim11lat0ri di sfregare anche il forni ce superiore, venendo così a mancare il segno, rite1111 to patog·nomonico dell'arrestarsi d elle lesioni alla metà it1feriore della congil1ntiva. La conoscenza di queste alterazioni congiuntivali provocate è importante anche sotto un altro punto di vista. In lln caso osservato da Gaudenzi e Morpurgo era · stata fatta un.a diagnosi antecedente di congiuntivite da gas lacrimogeni, e quindi di una malattia riconosciuta come dipendente da causa di servizio, ciò che avrebbe condotto lo Stato ad indenniz. . ini. zare un simulatore.

Degli edemi provocati. A. l\Iori (Riforma me elica, 1917, n. 11 e 12) ri-

ferisce 16 casi di edemi provocati agli arti inferio1i, da lui oss~rvati neÌ soldati dur.ante la gnerra attuiale. 111 15 casi la costrizione per determinare l'edema era stata esercitata sugli arti inferiori ed una sola volta a destra; nell'altro caso all'avambraccio sinistro. E ciò a differenza di quanto si osserva nella pratica infortunistica: gli operai a ssicurati si provocano per ovvie ragioni l'edema agli ia.rti supe1riori È preferita la gamba s inistra perchè ·essa meglio si presta alle pratiche del~a costrizione e perchè il Si•nulatore con più facilità può simulare la claudicazione .appoggi.andosi col bastone s·11ll'arto destro. La sintomatologia· dell'edema da costrizione non differisce esse.nzialmente per i suoi carat'• teri clinici dall'edema comune da stasi. Anche qui aumento di volume del segmento p·eriferico dell'arto, aspetto speciale della cute, tes~ lucente, con colorazione che va dal roseo al cianotico. Talvolta la ct1te prende l'aspetto mar111orizzato specie Il elle pa·r ti più de·clivi .e tal altra si hanno delle ve1·e suff·u1sio·n i sap.guigne superficiali ai malleoli o sui bordi laterali del piede. Alla palpazione si aip·p rezza: ispessimento, dimiunita elasticità, consistenza molle, pastosa per modo da conservare l 'impronta di l111a pressione. Nei casi di lunga durata nelle regioni più declivi ·al dorso del piede ed ai malleoli, la c11te p11ò acqt1istare l111a cons istenza 0

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ùura, come se si trattasse di un'elefiantiasi. L~ dita sono quasi sempre risparmiate. L'edema da costrizione ~i riconosce per caratte.ri negatiyi e positivi. I primi sono: assenza ·di quei fatti di natura t ra11matica che ordinariamente provocano gli edemi localizza ti ossia fratture, processi infettivi, lesioni dei vasi sang·uigni e ·d ei nervi. P e1· quel ch e riguarda i segni positivi bisogna innanzi tutto considerare che l'edema da costrizione si presenta in forma massiv.a termina11te in alto bruscamente con un limite i:>erf ettame11te circolare, che separa nettamente il segmento periferico d.aJ centrale, p.err cui li tesst1ti alterati si differenziano facilmente da qu elli normali oltre che con l'ispezione anche con la p alpazione. E nella zona di passaggio fra i due segmenti si ha sempre più o meno evidente la t raccia dell'applicazione d el cingolo: a seconda d ella forma di questo ora si tratt a di t111 solco stretto e profondo, ora invece largo, apipe·n~ accennato, sp,e cie se il i1astro adoperato è elasti co. La pelle in questa zona circola1·e pl1ò avere una colorazione iperemica per r e.azione alla ischemia prodotta se il laccio f11 }Jel' poco mantenuto e da poco tolto; può avere una colorazione ecchimotica se la co• strizione fu tale da · provociare la rottura deì vasi capillari; può presentarsi come una macchia 1.p eren1ica quando il l.a-ccio ft1 mantenuto per lun go tempo : p11ò infine avere un colorito ' i1iù pallido del normale quando la circolazio11e più che ostacolata fu soppressa, in tali casi si possono avere atrofia e ulce razioni della ct1te in parte ci catrizzate. La diagnosi dell'edema da stasi per costrizione è sempre possibile specie se i dati raccolti con l'esame clinico saranno confortati ed illuminati dai. dati anamnestici, in special modo d Rl momento deterministico denunziato dal i:>aziente, 1Jall'elerr1ento etiologico ed infine dal s110 decorso e dai s-q.oi esiti. A quest'ultimo riguardo bisogna notare che la. g11 a rigione di tali a t1to-lesioni nelle forme rece11ti e 11on molto intense si ottiene in pochi giorni, e pure costantemente, sebbene in °pi1ì lungo tempo, n elle forme più gravi ed anche quando la cl1te ha assunto l'a spetto dell'elefanttasi. E la c11ra è a ssai semplice: rimuovere l'ostacolo circolatorio e porre l'arto in posizione da favorire il circolo di ritorno. Occorre però Yigilare attentamente i pazienti poichè l'edema cro11ico provocato, una volta determinato, può essere mantent1to con facilità è senz,a lasciare traccia alc11na per 'vari a nni, come ad esempio mante11endo l'arto in posizione dea. a. r live.

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J L POLlCl. r:-\ 1CO

Sugli itteri da acido picrico.

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Gli itteri picrici fID·ono trattati da diversi collaboratori nel fascieolo 22. Alle .ricercl1e da essi fatte o menzionate aggiungiamo altri ·m etodi e qualche osservazione recente. Secondo Castaigne e D€.s moulières (Bull. de l'Acad. d e Méd., 31 ottobre 1916), si caratterizza l'.a cido pi· crico n•e l si.ero di sangu e, proeedendo nel modo seg uente: Si prelev.ano 15-20 eme. di san1g ue (m·ediam.te puntura venosa, ventose scarificate, ecc. ) che si n1ettono in una provetta, aggiungendovti. ];a stessa quantità di soluzione acquosa di acido trièloroacetico al 25%. Si chiude il tubo con il pollice e si ag.ita vigorosam·ente; si filtra .a ttraverso un comune, ftltro a piegh e, ri-: p assando le prìme porzioni se non sono l.impide. Se l'acido pic·r ico è .aissente il liquido è incoloro; ali1imenti presenta una tinta giallo-picrica più o meno netta; per debole che sia, un.a colorazione gialla deve f.ar concludere per la presenza di acido p.icrico. Per le prime prove si potrà operare su del sangue normale aggiungendovi una goccia di reattivo di Esb.ach: fino a che non si sia ottenuta una certa pratica è consigliabile far sempre la prova di confronto con del sangue norm ale, mettendo le prov.ette sopr.a un fondo bianco (foglio di carta) e guardando dall'alto; nel caso di colorazione debolissima si potrà ope.rare sul siero. ' Secondo i detti AA. questo m etodo, oltr e che semplice è sic11ro; essi di fatto nei casi di ittero, · .anche molto carico, ·dovuto a malattie ·epatiche o delle vie biliari, h anno riscontrato la reazione négativa, ed analogamente in molti esami fatti allo . scopo di determinare l'urea nel sangue. • P er converso, hanno trovato la reazione positiYa sia negli individui con acido picrico n el1'urina, sia in individui normali a cui aveva110 fatto ingerire 20 cgr. di acido picrico. • Prof. F. MARIANI I n ttna esat1riente rivista sintetica, P. L . . ~lari e (...\1inalPs de ~1édecine, 1917, n. 1) riporta il metodo di Tixié e Bernard, fondato sulla col orazione verde assunta dal cloroformio, in contatto con una soluzione diluita di bleu di \ 'olume di circa 300 pagine con figure, Pdimetilene, quando si trovi in presenza di una zione 1918, della Casa Editrice Fratelli Treves. soluzione di acido picrico. Si raccolgono 15 goccie di sang-ue in soluzione di cloruro sodico Consigli pratici ai medici e agli' ammalati a 0,95%. Dopo 24 ore si preleva un~ certa quansecondo i nuovi studi e le moderne ricerche tità del liquido ch e si mescola a parti eguali con una soluzione di bleu di metilene a 1/50 miPrezzo: L• 8 la. Dopo agitazione e contatto per un'ora, si •..\.gli abbonati a.i periodici Il Policli~iico e u aggiungono 10 goccie di cloroformio. Quest'ultimo, dopo viva .agitazione, diventa verde-bot- n1alfl.ttie del cuore premio semigratuito a L. 5. tiglia se l'acido picrico è abbondante verdeInviare cartolina Tailia da L. 5 al Prof. Enrico Morelli • Via chiaro se si trova in piccola quantità. La rea- Slstt~. 14 - ROMA. I

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zione è sensibile a 1/250,000 e persiste per parecchie settimane. È stata sollevata da Gcimbert la questione d ella possibilità che un .assorbimento .accidenta1J di acido picrico dia i citati fenomeni di ittero piJ crico; tale assorbimentq potrebbe .avvenire o pe L111a ever1tuale sofisticazione della birra, o pe1 t1na medicatu.ra di estese ustioni, oppure Pe.11 la polvere .di acido picrico proveniente da proiettili. Ora Chavigny ha , dimostrato che 1 sofi8ticazione della birra con l'acido 11icric non è praticamente possibile; per l'assorbi mento da ustioni, l'anamnesi potrà fornire de dati probativi: quanto .alla respirazione pro lungata ed abbondante d'acido picrico le nu merose osservazioni, negli ambienti industrial hanno dimos~rato l'insussistenza di qu.alsiasl forma di ittero, mentre le orine degli opera non contengono nè acido picrico nè picramico Del resto per ottenere la reazione ben nett ' nelle urine è necessario ingerire delle dosi su . perio1·i ai 30 centigrammi. Nell'animale la cur va. di elimin azione è costante, iniziandosi dop tre ore e continuando fino a 24-48 ore; nell'uo i110 è molto varia, prolungandosi talorru pe delle settim.ane . (Jn r aso letale di av1 elenamento JJicric o ' stato o·sservato da G. F orni (Ri'Cista Osprd alie ra., 1&-31 di cembre 1916) : a.l tri ne erano gj à stati osservati da Kobert, si tr.atta però di casi i:ati. La dose tossica sarebbe di g. 1,30-2: si è p erò vista la guarigione, anche dopo l'ing-estion e r.11 25 g. I sintomi sono quelli comuni ad altri avvelenamenti : vomiti, anuria o stranguri.a , crampi, vertigini, collasso. Nel caso dell'A. le alterazioni più p.rofonde aJl'autopaia, si sonc~ riscontrate 21e i reni ch e presentavano llna n e• frite interstiziale acuta emorragica, con focolai FIL. necrotici.

LA CURA DEL CUORE

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SEZIONE PRATICA

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i)ieraut1 ,, , « Ed allora perchè tirate ue1 colpi <ìi pistola? » « È per doro.are il panico ». Gli etretti immediati dell'emozione ·Dopo qualche minuto i colpi di fuoco hanno sul sistema nervoso. un altro signifi.'Ca.t o: un ufficiale di fanteria si 1: Clunet ha <:omunicato alla Società di N-eu- ti:ra un colpo di revoJver alla testa; questo . rologia di Parigi alcune sue o·ss~·rvazioni s·u ooernpio è SlÌbito . seguito da molti altri e si gli effetti dell'emozione sul sistema nervoso ha una ver.a epidemia di suicidi. Molti si prenell' assenza di qualsiasi azione traumatica o cipitano a m are dall'altezza , di 20 m. Eppure commotìva. Il Clunet si trovav.a, a bordo di un in qu~1sta folla non si ebbe .u1n so:lo fenomeno piroscafo francese,' quando questo fu silurato pit~atico, nè crisi, nè convulstoni, nè paralisi; in alto mare. L'A. distingue quattro period·i · quasi tutti rimangono in silenzio.: ma non è mutismo; tutti rispondono molto bene ,a;d UI).a nei fatti osservati:· . 1° .a bordo immediatamente dopo il silura- domanda diretta, precisa. Alcuni ufficiali, mamento, durante i 17 minuti che passarono tra rinai e soldati di truppa conserv8Jno un sanl'esplosionie del siluro e la ·s comparsa completa gue freddo perfetto. • Alle ore 15.15 Ia pop1pa 1c omincia ad affondella· nave (.periodo di emozione pura); . 2° immersione di 18 ore, di cui una notte dare e dopo due minuti ancora non si vedeintiera, aggrappati .ad una zattera (per.i odo vano 1sull'acql1a che degli oggie tti rigettati dal di emozione e di 1sofferep.ze fisiche : fr1eddo); mare, degli annegati e ' degli individui nu~- . 3° a bordo della torpediniera di soè<:orso tanti. 2. Per,i odo di emozione e di sofferenze fi,~i­ (periodo. dei fe·n omieni pitiatici e di cura); 4° nella r a·d à di :Mi.lo· a bordo di diverse ch.e: freddo: - ...c\rrivato pel primo sulla zatnavi durante gli otto giorni che piiecedet;tero tera l'A. fu ben presto sèguìto da altri nuotal'imbarco per il ritorno in patria (periodo del toti: tutti si sforzano a raccogliere il maggior • numero possibile di compagni, b.enchè .dopo ritorno alla vi.ta normale). • 1. Peri.odo d'emoziorie pura. - L'A. tro- qualche minuto sulla zattera della superficie , vàva verso le ore 15 a leggere nel salone quan- di m. 3.50 x 1.50 ve ne fossero aggrappati 17. d0 si intese lina debole esplosione (analoga a Fa molto freddo; l'à~qlla sembr.ava pìù calda; quella che procluc·e un 77 a 300 m. ), si avvertì m.a ,tutti sono co.p erti dl. _panni bagnati e la mac.e·r azione della! pelle · diventa ben '. presto un leggero scuotimento come se la nave pa~­ sassè su di una roocia; le macchine si ferina- penosa. Parecchi si erano denudati per meglio dividere glii abiti rono immediatamente. Le scale diventano. in- nuotare ·e co nvenne quindi . • gombre di una folla muta ed ansiosa. L'A. sul . con essi. Al principio si ebb.e qualche manifestazione ponte incontra un ufficiale di mariin a munito della cintura di salvataggio; è <:almo, ma . li- di malcontento e d'indisctplina: «Siamo pervido e dice: cc .siamo .stati silurati, siamo per- duti~ è triste morire così ». « Qui non v hanno duti ». n .esidera allora r_idiscendere nella sua più. 'galloni, og'n uno cerca di salvare la procabina per pre11de're il d·e naro: impossibile; la pria pelle». Dopo un'ora però si riprende fifolla dei sol'd.ati ha. 1cormpJetamente bloccato d·uci.a. 1Si comincia:µo a r~cogliere deg.Li oggetti galleggianti: patate, un pezzo di pane, lf' ~ca l e ed i eorridoi; la notizia si è sparsa: « noi si.amo silurati ». L'affollamento comincia una bottiglia di vino piena a mezzo. Si concirca 3 minuti dopo il siluramento quando il servano · questi alimenti in riserva per le sepiroscafo un. po' inclinato .a poppa sembra conde 24 ore.. Si e.ampi.a il posto frequente• im·mobile e pare non debba inabissarsi. ·L 'af- mente per non immobilizzare le articola~ioni; follar11ento l·imane silenzioso, niente grida, si quelli che sono al centro della' zattera che non sente solo il I.amento di qualche ind:iJvidll~ sof- hanno biso.gno di tenersi aggrappati come gli focato nella ressa delle scale. Alcuni 11omini· altri, sfregan o i loro vicini e li b'attono sul colpiti di .s tupore, im:r:nobili sul ponte o in pr~ don.so. A mezzo della notte un soldato di M.arti·. d~ ~ viva agi.tazion e si abbandonano ad atti nicca ·Si dice perduto e comincia d~1le larne·n. ' irragionevoli: alCl.llli si mettono· nelle imb.a r- tazioni reli'giose, gt1arda il cielo e raccomanda cazioni sul ponte senza tentare ·di mpttPrlP in la sua anima alla vergine ed ai santi e scoppia rp.are , altri tirano in aria dei colpi di revolver i.n pianto. 1 più vicini sembrano impressionati. o di fucile. L A. si avvici-na ·::Ld 11n ufficiale di L'A. gli ordina di ·pregar~ internam.ente, e poibordo che con lo sguardo attonito scaricava chè non obbedisce lo minaccia di gettarlo nel' la sua pistola a mare e gli domanda se ha l'acqua, così si tace. degli ordini; quegli parve iuscire ·da un sogno Dl1rante J.e 18 ore di zattera nessun feno- · ' e e-li risponde: « De.g-li ordini, perchè? noi Q.ia- meno pitiati-co, ,-iessl1no è morto . I

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IL POLICLINICO

3. P eriodo dei fenoniçni pitiatici e deUa toru cura. - pulla nave che effettuò il salivataggio

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cominciarono a manifestarsi i fenomeni nevropatici e pitiatici-: quaidriplegi'a, paraplegia, mutismo, pianto spasmodico, lamenti, singhiozzo, abbaiamento, tremori di vario grado fino a movimenti spa>Smodici degli' arti supe-. ' riori, n1a mai grandi crisi convulsive. Il trattamento teraip·e utico adottato dall'A. . fu molto semplice : denudati completamente nella ca-· mera delle i11acchine ·i pazienti furono sottoposti ad un energico massaggio con alcool; dopo averli così riscaldati li fece battere fino a che i disturbi non scomparvero. L'A. pensa che il freddo -ebbe una notevole influenza nel determinare le contrattur.e.

l<> studi.o del lavoro alla lin"l~; dai trac_ciati si ,·etle chiara1nente la differenza fra il lavoro diSO!\d inato, irregolare, faticoso del ~rincipiante e quello regolare, proficuo dell'ope•r.aiq provetto in cui il polso ed il respiro sono ritmicamente omogenei. · Una larga applicazione di questo metodo ft. siologico è fatta I?er il lavoro dei mutilati, per i qu ali il princi1p io di utilizzare aJ massimo delle energie evitan·done la disperffione, è ancor più nie cessario che nell'operaio norma.le. 1

FIL.

ANNALI D'IGIENE . .

Periodlco mensile.

4. Periodo di ritorno alla vita · normaLe. I

[ANNO XXIV, FASC. 37]

• Condotti a MiJo l'A. ebbe modo di osserv.are per parecchi giorni i suoi pazienti e non r ebbe orn niario del fasoicolo 8°. . \ (d'imminente pubblicazione) . mai modo di constatare la comp arsa di manife• stazioni morbose a carico del sistema nervoso. • È ,p robabile che se al momento del1e manifestaPROBLEMI IGIENICI DELLA GUERRA ..\.: F. Rno : La riforma della razione alimentare del zioni neuropatiche questi soggetti fossero stati soldato e l'ec"Onomia nazionale. coricati niel loro letto, curati e .compatiti i risultati terapeutici sarebbero stati molto diffe- · S. BAGLIONI: I.J'aliruentazione delle tru1JIJe ùi ter. ra italiane. renti. D.R. C. M. BELLI: La l'if<>rma della razione del ma,. 1

CENNI BIBLIOGRAFICI. (Non~• r~cemi$cono

I.

che i libri pervenuti in dono alla Redazione)

AMAR. Organisation physiologique du travail.

rinaio occasionata dalle condizioni di guerra. · • MEMORIE ORIGINALI: D. CESA-l3IANCHI: Sulla morfologia della. « Spirochaet:a ictero-haemorrhagiae )> (InadaJ (con ftg'l}tre).

Un vol. in-8° di 374 pagg. con 134 figure. RECENSIONI : P. Dunod e Pinat, éd., Parigi. Prezzo L. 18. Immunologia. \ '"accini e sieri. Epidemiologia e profilassi generale. - Igiene navale. - Acqua L'A. si inspìra in quest'opera ai concetti di potabile. - Alimentazione. - Miscellanea. ( 1 fiT.aylor, il noto ingegnere americano, che, dallo gur{Jr). studio analitico del lavoro industriale, ha potu' to ottenere un aumento notevole di produzione · RIVISTA BIBLIOGRAFICA. ed una grande economia. Gli studi del Taylor LEGISLAZIONE ED A~Il\1INISTRAZIONE SA.1. "Iperò mancavano di una base fisiologica: il n10TARIA. tore umano era stato dall'ingegne•re analizzato GIURISPRUDENZA SANITARIA. . nei suoi effetti imme·diati, ma non nel suo mec- NOTIZIE. canismo intrinse.co, e per questo occorreva Abbonamento annuo per l'ltal1a L. 15, per l'Este1~opera del hiologo che, con la conoscenza delle ro Fr. 20; un numero separato L. 2. leggi fisiologiche, potesse regolare il lavoro in Ricordiamo ai nostri associati che per ottenere. modo di ottenere i.l massimo rendimentQ evii'abbonamepto cumulativo agli «Annali d,lg 1ene » a · tando il sovraffaticamento dell'organismo. sole L. 10 per l'Italia e a soli Fr. 15 per l'E~tero, Dopo un 'introduzione con cenni di fìsiu1n gi • bisogna rivolger · direttamente alla no tra Ammi1 e di anatomia per i non medici, 1 A. stl1dia i nistrazione, alla quale si deve intestare la relativa fenomeni co11 ct1i si rivela La fatica; in fonclo cartolina-vagli~. ' sono sempre i n1etodi di Mosso, che ser,·0no Tutti i nuovi abbonati riceveranno in premio il allo scopo, con i miglioramenti che la sciènzn.. \OJUffit! e In tecnica hanno consigliato. C. FER~.fI, I ~e n1oclificazioni del polso, del re 1)iro, del cons11n10 d'ossigeno, ecc. vengono analizzate in J l metodo Italia no per Ja ct1ra an tirHbbica rapporto alle contrazioni n1t1scolari, sia isolate, sia nel complesso che costituisce un determina- (StillJ)lemento agli AnnaU d'Igiene, di pag. 156; in c-0mmercio per L. 3). to lavoro. Interessante è sotto questo rapporto (2:?)


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[ ..A.NNO

XXIV, FASC. 37]

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SEZIONE PRATICA '

NE .L LA VITA. PROFES .S ION ALE. AMMINISTRAZIGNE SANITA.RIA• ATTI PARLAMENTARI: •

La Direzione Generale di Sanità Militare. suiia. nuova visita ai 1'iforn1ati. I meài<>i richiamiati. La Gazzetta., UfftmaZe pubblica il decreto col quw viene istituita nel Minist.ero della guerra la L'on. Pietravalle ha in~rrogato il ministro della Di1~ione generale della Sanità Militare, provve- g\lerra: dendosi così ad una necessità da lungo ,tem.P<>, da a) ·s ulla chiamata a nuova visita dei riformati -.. tutti e intensament.e avvertita. per tuberct>losi polmonare, esponendoli a nuovo e Prin1a della guerra la funzione sanit.a.ria diret- doloroso travaglio, ingombrando le ca·s erme e gli tiva e C<Jlliiultiva era rimasta· frazionata e non mai ospedali e di~seminandone i contagi, mentre lo ben definita in più organi del Ministero e dell'Ispet- Stato si accinge a lla difficilissima lotta antitt1ber-· torato di Sanità e da ciò l'iniziale profondo dis- colare; servizio, che le esigenze crescenti della guerra b) 5ulla chia1nata a nuova visita dei riformati hanno posto in netto e incontrovertibile rilievo. per aliena.z ione mentale, epilessia ed altre inguari· Si cercò di -Ovviare '}- tale situazione co11 un Uffi- bili gravi nevl'osi accertate da 1·e~entl e proluncio ()entrale, che rius~ a rea~zza.re rapidamente la gate osservazioni negli ospedali militari e frenocosinergica e concorde azione delle varie autorità sa- mi, intralciando il còmpito della sanità militare nitarie ed ottenere il felice risultato di una ra- che potrebbe essere tra tt.a. in funesti errori ove si . ' pida riorganizzazione di tutto il comple8so ser- prolungasse nuovamente il ricovero di ta.li &ve~vizio medico presso l'Esercito mobilitato prima, e turati; successivamente i1ell'int.erno del Paese. o) &'U lla. chia1nata a nuova visita dei riformati Ma non era, certo da ri t~nersi che un Ufficio :Per malattie o lesioni inguaribili accertate meavesse assolto il suo còmpito quando ave&se prov- diante le recenti ripetute visite di classi di leva : .. veduto all'ordinario normale funzionamento degli d) sull'invio alla scuola di sanità militate di • Ospedali, al razionale impiego del personale, al Firenze di tutti i medici riformati di qua1siasi • rifornimento della 7..0na di guerra, al pronto e in- cla se chiamati à nuova. visita, mentre potrebbe integrale ricupero delle energie valide, agli efficaci 1'\lece eseguirsi dalle speciali commissioni presso glt collegamenti di tutto l'organismo sanitario. poichè ospedali militari, evitando· cosi il doloroso loro all'attuale momento addensa. sull'amministrazione., lontnnan1ento per inolti giorni dai ~ervizi sanitari • militare una serie di gravi psroblemi che dal caro- fra l•l popolazione e negli ospedali civili, e ri-&-par,, po milit.a.re propriamente detto Si estendono a miando il pubblico danaro occorrente per indennità quello civile imr>egnando tutta. intera l'ammini- di .alloggio e di soggiorno. a Firenze. .. strazione dello Stato. L'avere intuito esattamente la Portata della questione sanitaria, l'essersela prospettata in tutta la Cronaca del movimento professionale.. sua ampia ed inte11§8. mol~plicità, è segno di lucida Sull'equo trattamento agli ufficiali medici. chiaroveggenza del Governo, che con la Direzione Ci pervengono molte lèttere intorno .alla disct1s... generaZe di Sanità Milita.re ha senz<l dub~io costisione che si è svolta nelle nostre colonne tra i dot· tuito in te~po un saJdo e adeguato congegno che, mentre fronteggi le nece~ità gravi del momento, tori Mendes e Pangloss. Molti colleghi si limitano a parafrasare o .ad ilsi proporzioni a quelle gravissime qel dopo guerra. Noi salutiamo con tutto il fervore dei migliori lustrare questioni cli dettaglio; pochi pros-pett.a.nOnostri voti la nuova Direzionè generale che mentre la ti nuovi del problema . . La penuria dello spazio non ci consente di far da una parte .significa garanzia, libera ed a .m pia; esplicazione della funzione sanitaria, dall'altra 1co- · posto a tutti i loro scritti; ma prossimamente raccoglieremo, con a·s soluta obbiettività, in un arti~lO' stituisce un deciso e gran passo verso quella autnnomia direttiva, che è t.a.cita ma sempre più ar- :riassuntivo, i nuovi el~menti da essi addotti, nella lusinga che ·possano concorrere ad affrettare l'invo<1ente a spirazionè di tutta la classe medica. Alla Direzione generale di Sanità Mili tare viene cata eqùità: di trattamento. l)teposto t1n nomo di ormai indiscussa capacità orPer ie eiezioni supp'Letive nei Oonsigli degli Organizza ti va, di provata e matura. esperienza, provdini Sanitari. - Con recenoo spiegazione il Minivi1sto di un raro equilibrio e cli finissima sagacia: il g-enel'ale medico Della Valle, al quale giunga gra- ,s tero avvérte che l'articolo primo del Decreto Lt10... gotenenziale 9 dicembre 1915 che ' inibi:va le eleziodito il ~n lnto e l'augurio del « Policlinico». ni fino a.} dopo guerra. non esclude la pos~ibilità • che dette elezioni vengano attuate se reclamate da Errata Corrige. necessità. di regolare funzione. ' Nel lavoro del prof. G. Egidi pubblicato sul fasciLa Oooperativa dei Sanitari cli NapoU. Si_ è colo 34, alla pag. 1039, colonna 2a., riga 6a., si legge : costituita a Napoli la Società Anonima Coopera ti va << l,' •.\ :PC = P'O » ; si· deve invece leggere: r ·nio·n.e San.itaria comprendente tutta la classe sa .. , « p1 A :PC = P~O :PO ». •

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IL POI,ICLINICO

[ANNO

XXIV, FASC: 37] • •

nit.aria napoletana, cioè medici, veterina.l'ì, farmamai assunti impegni ])ermanenti, alcun favorevole cisti, dentisti e levatrici. Sono E<tate •già sottoscritte • trattamento ·economico, che fu già praticato, a suo :numerosissime azioni, ed è stato redatto ed appro- . tempo, a i·iguardo del titolare. Ciò a prescindere vato lo statuto indicante gli scopi della Società, che dalle altre considerazioni legali svolte nella risposi propone di ovviare, nei limiti del possibile, al sta inserita a pag. 1030 del fa.scioolo 33 della Sedisagio economico eonsecutivo allo stato di guerra. zione pratica. (6968) lndenmtà, caro-viveri. - Dott. G. B. da A. Per l'inàewnità oaro-viveri ai sanitari condotti. - L'articolo 1° del D. L. del 26 luglio p. p., n~Sl, L'on. Brunelli ha denunziato al Ministro dell'Interesclude dalla inde11nità caro-viveri gli impiegalr che • no che qualche Comune nega ai suoi sani tari conpercepiscono uno stipendio superiore alle lire 4500 dotti l'applicazione del D. L . 29 luglio 1917 1 n. 1181, annue. E poichè Ella fra l'assegno ordinario e quelsull'indennità caro-viveri, perchè non riconosce ad lo straordinario percepisce un oo,mplessivo. annuo essi la qualità d'impiegati comunali . . Il capo gastipendio di lire 4740 non ha diritto ad alc11na inbinetto Corradini gli ha risP<>sto che il Ministero dennità. Agli effetti della concessione di ta.le in• aveva richiamato sul fatto l'attenzione dei Prefetti, dennità non si fa distinzione fra stipendio ordinafacendo loro o~servare che non è dubbio che i merio e stipendio straordinario. dici condotti :..;iano veri e propri impiegati in pianta (6969) Pensioni. - Dott. T. T. da S. - Non si ha ' stabile e che v~rtanto spetti loro la pred~tta indiritto a· pensione se non quando si sieno compiuti dennità. 2! a.nnj, sei mesi ed un ih>rno di servizio. Andando in pensione prima che t<1 Je J>eriòdo di serviz;o sia Di1tiissioni. - Il dott. A. Dalprato, in seguito compiuto, si ha d~ritto ad una indennit:à, sempre .ad un Ordine del giorno votato dal Consiglio della • çhe la cessazione dell~esercizio attivo sia determiFederazione degli Ordini )1edici, si è dimesso dal nato da ragioni di salute. A colui che d-0po di es!I>Qsto di Segretario federale, scrivendo una. bella sere lettera al presidente prof. Silvagni. . uscito dalla' condot~ vi l'ientra oon intèrruzione di carriera, vien collegS;to, agli effetti della Questi ha tuttavia ottenut-0 eon dolci e doverose pensione, il servizio anteriore a quello posteriorinsistenze che l'egr~gio collega rimanga in carica, • mente prestato. Ella, quindi, può momentaneaalmeno per ora, continuando alla Federazione la . mente abbando11are l'attuale condotta per riprensua opera intelligente. dere, a suo tempo, nuovamente servizio e compiere i sei mesi, che tutt-Ora mancano per r:;i.ggiungere il diritto a.ila pensione normale. RISPOSTE A QUESITI E ADOMANDE. (6970) P ensiont. - Dott. 1\!. A. da B. ·- Da quan. (t>964J. Ostetricia. - Contravvenzioni. - Dott: A.. to Ella ha esposto nel quesito rilevasi che i soli ' .:\1. da S. G. :VI. - Effettivamente la levatrice, di cui anni da ritenersi utili per la pensione sono quelli nel quesito, avrebbe dovuto fare in- tempo registrare passa ti alla dipendenza del Ministero dell'interno · il i>r<>prio diploma nell'ufficio comunale. Circa la sedal nove_m brè 1901 <il luglio 1914 cioè 13 circa. Tutti c-0nda parte ci sembra dubbio . ~he possa agirsi legalgli altri servizii non oono pienamente valutabili <> . n1ente mancando la prova certa ed jndiscussa che pe.rchè ·1Jr.estati nella qualità di interino o perchè .e8Sa eserciti professione, cui non è abilitata daf represta tf senza stipendio o senza oorrisPQnsione di la t ivo diploma. Si tratta di semplice presunzione contributo da parte del sanitario. Poichè, del ·rest(), n1n non di certezza~ · mentr~ questa ultima, suffragli anni di interinato sono valutati al solo fine del ta ta <la prove tangibili, oqcorre per forml,llare re- raggiungimento più sollecito del diritw a pensione, • Ella può contare su 15 anni di servizio attualmente g•>L'l r(' den nnzia alla autorità giudiziaria . Per la com1•iuti, ma liquiderebbe sempre su tredici effetn1anca ta regi trazione del diploma basterà riferirne tiYi, prestati al penitenziario. el C-0ma ndo della locale stazione del! 'arma dei Come vede. non ha ancora raggiunti i termini per RR. C'C. il -collocamento a riposo nè per alcun.a liquidazione (6965) 01·dit1e d.ei medici. - Pagamento di oontriùi pensio11e. b11ti . - Dott. E. R. da Z. di G. - Anche durant~ (6971) T1·atta-rnen,to eoottomico dei medici cottdotti 11 servizio milit.a.re si è tenuti a corrispondere il chiamati sotto leI armi. - Dott. G. A. da Z. di G. contributo annuale all'Ordine dei medici, cui il ~1Ai medici condotti ed agli altri impiegati comuna 11 nitari-0 trovasi inscritto. con D. L. de-1 31 agosto 1915, n. 1420, e con sucees(6966) Trattatnento economico dei m,e<;fict ootidotti sivo D. I.i. del 15 aprile ultimo, n. 727, furono este~hia1nati sotto le armi. Dott. E. G. da S. P. d'O . se, 111 quanto al trattamento economico per la chia- • La disposizione contenuta nello arti colo 1° del ma.t:a ~tto le arn1i, le disposizioni conten11te negli D . L. del 31 agosto 1915, n. 1420, si applicn solaarticoli 1 e 3 del D. L. 11 luglio 1915, n. 1064, seuH nte :ti me<1ici titolari delle condottP l'omunali. condo cui a coloro che non hanno il grado di ttftlJX~rchè e ... i. oltre ad ave1·e col Comune un l'HJ>porto 0in lf\ è c·ontinuata 1a percezione integrale del pro-' <li in1piego permanente e duratur(), sono. più o meprio .·tipendio di impiegati civili. C<>n la nomiM ad no. ~postn ti nei propri i intE>"re si proft:• ...·sio11;11 i ron ufficiale si ha voi diritto alla percezione di due me&l la cl1inmata ~otto le armi. Il medico interino. eh(' di 5.ti1ienòio ed alla difterenza a carico del Comune ~'\ la ~ua nomina precnria. non riceve <l lcun spofra lo ~tipendio ci,:ile e quello militare in corrispont11t~1111en to <ln lln chia~'l ta nè può pretf'uder<' òalla denza clel :?rado ~he riveste. liA nln1ini. trnzione comunale, v~r o là qn;1 Je 11011 ha

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[ANNO

XXI\.'

FASC ..

. SEZIONE PRATICA

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1145 •

Essendo tali decreti posteriori alla cli Lei chjama . ta iSOtto le armi, ha diritto dì chieder11e l'applicazione in sup favore e di ottenere, quindi, il pagamento dello intero .s tipendio civile durante il temPo che ha trascorso nel R. Esercito in qualità di semplice soldato. (6972) Servizio me<Lioo militare nei Oomuni sprovvisti ili sanitario. - Dott. P. A. da P. - Il medico militare, che presta servizio civile in C<>muni sprovvisti di medico civile non può chied~re speciale compenso pel caso che per la assenza od· impedimento di un collega f>ia temporaneamente obbligato a maggiore prestazione. Se Egli non possa a tu,tto atleguatamente provvedere ha diritto rivolgere le proprie doglianze ai Corpi da cui è amministrato, e, eioè, al proprio corpo o reparto, se mantiene ancora il servizio milita.re, od al Distretto Militare se ha definitivamente laisciato il servizio presso l'Esercito. (6973) Indennità oaro-viveri. - Dott. V. S. da S. - Il D. L. -Oel 26 luglio p. p._, n. 1181, CQn cui si concede la indennità caro-viveri agli impiegati comunali si applica. anche ai medici condotti interini, che per ragione di stipendio si trovino in condizione , di •riceverla. (6974) Eso~ro dal ser'l.1izio militare. - Dott. G. C. da R . - Non è possibile dire a priori se possa o meno essere accolta la ·predetta domanda di esonero dovendo&i tener conto di molteplici circostanze locali, come e.q.tità della popol~zione, condizio.n i sani- . tarie locali, estensione territoriale della oondotta, den.s ità della popolazione ed altre molte che non possono essere c-0nvenientemente valuta.te se non da chi sta sul ~sto. Concorrendo tali circostanze favorevoli, potrebbe, a nof>tro avviso, essere esonerato. (6975). lndewnità caro-viv eri. - Sessennt. - Dott. abbonato 625. - Rispondendo al quesito da Lei proposto confermiamo che Ella corrie medico della Congregazione di Carità, che non ha f>ervizio di con.dotta, non ha diritto nè al sessennio nè all'aumento di stipendi~ per caro-viveri già stabilito pei medici oomnnali. Alla indennità caro-viveri potrebbe aspirare se la Pia Amministrazione faces~ ogg~tto d1 speciale deÌiberazione da approvarsi dalla autorità competente,· non p.otendo al personale delle Opere Pie essere applicata la favorevole disposizione contenuta nel · D. L. del 26 luglio ·ultimo, n. 1181, giacchè in esso tal personale r;.on è menzionato. Al sessennio potrebbe aspirare sol quando il regolamento speciale dell'Opera Pia tassativamente ammettesse un tale diritto. Ripetiamo che le di&'Posizioni relative allo stipendio ed alla carriera dei medici condotti si applicano ai medici delle Opere Pje sol quando questi fanno servizio di condotta in luogo e vece del Comune. . (6976). lnàennità caro-viveri. - Dott. T. D. G. 779. - I quesiti da Lei proposti sono tutti risoluti dal D. L. del 26 luglio, n. 1181, che rende obbligatoria...per le Provincie ed i Comuni la corrisponsione di una speciale indennità caro-viveri ai· propri dipendenti. In detto Decreto è, infatti, detto che , l'indennità non è stabilita dal Comune. ma è obbli· gatoriamep.te fi&sata in lire 30 mensili per gli im~

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piegati çhe godono 1-0 stipendio di lire 1500 e di lire 24 me.nsili per coloro che hanno ·s tipendio non superiore a lire 4500 ed è pur detto· che se llimpie~ gato presta servizio in diversi enti pubblici locali. viene ad esso corrisposta un'unica indennità da riJ . partirsi a carico di ciaf>cuno degli enti obbligati proporzionalmente allo stipendio da ciaseuno di essi corrisposto. Lo ·s tesso dica.si per colui che cumula più di una carica nel medesimo Comune. La .plur-alità degli uffici retribuiti può unicamente valere, se: del caso, per ottenere il passaggio dalla indenniltà. di lire 24 a quella di lire 30. (6977). Esonero dal servizio militare come meàicCY condotto. - Dott. A. Z. 4674. - Date le condizioni di fatto da Lei esposte, crederemmo possibile che · Le foss~ concesso l 'e$0nero dal servizio militare come medico condotto, tanto più che a.p partiene a classe anziana non più obbligata per leggé al servizio militare. Con i medici anziani devesi provve... dere alla assistenza sanitaria civile e perciò non • riteniamo improbabile che Ella, che si trova in tale condizione, resti sul posto per compiere soddisfacentemente il ·s ervizio, che il Còllega, per grave e" cronica infermità, non può assolutamente disimpegnare da solo. Appena che avrà subita la visita e 8arà dichiarato idoneo, il Comune .p resso cui presta servizio deve a mezzo del sinda{X) inoltrare a naloga documentata istanza al Prefetto della Provincia quale Presidente della Commissione provincia le per tali dispense. In detta domanda saranno esposti i motivi pei quali si ritiene la di Lei opera indispen·s abile ed insostituiqile nell'interesse della .assistenza sanitaria civile. Se la domanda sarà ac.c oìta, a cura della Prefettur~, saranno fatte le debite partecipazioni alle autorità militari, cui dovrebbe presentarsJ per intraprendere servizio.

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Doctor

JusTITIA.

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Premio semigratuito I)er gli associati al PolioZi... nico: Prof. F. VALAGUSSA

Libero docente di Clln. Pediatrica nella R. Università Medico Primario nell 'Osp. « Baimbin Gesù >l in Roma

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[OftSULTAZlOftl DI [Llftl[A E TERAPIA ·lftfAftTILE . , •

(Con speciale riguardo alle malattie infetlive) (2a

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1146

IL POLICLINICO •

NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICENZE,

battaglione squadriglie aviatori. Pilota d'aeroplaoo da bombardamento, comandant.e ~i squadriglia, dimostrò sempre saldo coraggio, sprezzo del pericolo, pr~fondo sentimento del dovere. In numerose incursioni, sfidando e vincendo ogni difficoltà, raggiunse sempre lo scopo assegnat-Ogli, benchè bersagllat.o dal violento preciso fuoco delle artiglierie. Il 20 giugno 1916, Slll camP<> di a vi.azione di Pergine, sosteneva è rica<!ciava ripet11ti attacchi di Fokker biplani ed ultimava con bella perseveranza la missione affidatagli. Il 1° agosto· 1916, .superando avverse condizioni atmQsfericl1e, percorreva 150 chilometri su territ.ori-0 nemico e cooperava validamente al bombardamento del silurificio di Fiume. Trentino, Car&ia Giulia, maggio-settembre 1915; april~novem­ b~e 1916. (Da La Rifot·ma Medica).

Il Presidente della Repubblica francese, in occasione della sua vjsita all'Ospedale stomatologico, dove era ricoverato l'a viatore Baracchinj, ha •conferito, motu proprio, la croce di cavaliere della Legion d'Onore al dott. Amedeo Perna, libero docente di stomatologia, tenente colonnello medioo, direttore dell 'Osped.ale. 1

ALBO

D'O~O.

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UFFICIALI l:vlEDICI AVIATORI DECORATI.

(ANNO XXI,', FASC. 3ì]

Vogliamo registrare a parte, a titolo di più alto ~nore, le motivazioni che accompagnano le medaglie d'argento al va.lor milita.re, assegnate rispettivamente al maggiore medico dottor Luigi Falchj e .al · ca,t>itano medico dottor Ferruccio Rossi, distintisj .enti:ambi in ripetute azioni aeree, al pari di speriment.:'l ti aviatori delle armi combattenti. È nlotivo di speciale compiacimento per noi questa segnalazione, perchè viene ancora una volta. dimostrato che nel nostro corpo sanitario milita.re, accanto alle doti di intuit-0 clinico, di coltura, di filantropia. e di elevato spirit-0 di sacrificio, brillano quelle virtù di indomito coraggio che mille volte .conducçJ?.o i nostri medici a raccogliere e curare i feriti oltre le prime linee, in zone batt11te dal fuoco nemico; che tanto spesso li. trattengono ultimi ai posti di medicazion~, nei- :ripiegamenti, e che ora ne '1pingono taluni a sorvolare vittoriosi le vie del cielo, non già per recare - in contrasto. con la loro eacra missione - distruzione e morte, alle popolazioni nemiche. ma per difendere il patri<> suolo dalle incursioni di nn feroce avversa.rio e pe'r colpire implacabilmente le tristi officine ove prepara ed affila le sue insidiose armi. Ai n~tri eroici colleghi, che diedero ali al caduceo e alle ali lauro, vad-a il nostro cemmosso, benea11gurante saluto. Ed ecco le motivazioni: · Falchi dott. 1... nigi, da :Montopòli di Valdarno (Fi1·enzo), capitano inedico battaglione squadriglie a via• tori. Pilota d'ae~:oplano, compi fin dall'inizio della guerra numerose ed efficaci ricognzioni. e bombarda1nenti, ~fidando a basse quote il violent-0 fuoco dell'artiglieria avversaria. Altre importanti incursioni ~ul nemico e~guì in squadriglie da bombardamento, 4>tfrendo mirabile ~~empio di perseveranza nel compimento del proprio rlovere. sia n~ll'azione offen~iva sul silurificio di Fiume (1° agosto 1916) che J)()rtò efficacen1ente a termine. nonostante l'irregolare fnnzionan1e11to del motore. sia durante il bombardamento !;Ui nodi ferroviarì di Proveina e Dottogli11no (9 ago to J916), che riusci nd effettuare oon ()ttin1i risultati, benchè, appena passate le linee. l'apparecchio fosse colpito in parte di vitale importaD7Al. Sprezzante del perioolo, dimostrò sempre t.antJl 1nnggiore n ndacia e serenità d'animo. quanto più frequenti (\ difficili divent.arono gli ostncoli da s11pern re . arsia Giulia. mag~o-luglio 1915; luglionovfln1bre 1916. R<> . i ò~ttor Ferruccio, da Roma. capitano medico

CONDOTTE E CONCORSI. Concorsi a premio proclamati nell'adunanr,a solenne del 27 maggio -1917. I

per il progresso delle scienze mediclie e cliirurgiche. - «Sarà conferit-0 un premio d'italiane lire 6000 all'italiano che avrà fatto progreàilre nel biennio 1916-191'1 .le scienze mediche e ch11rurg~he, sia oolla invenzione di q1"alohe istrumento o di qualche ritrovato, eh.e valga a lenire le umane sofferenze, sia p ubblicant10 qualohe opera di som~ pregio ». Il premio è fuori c·oncorso. Scadenza a tutto il 31 dieembre 1917. A.vvertenza. - Sebbene ili premio sia fuori concorso è s-empre ammessa la presentazione di lavori PREMIO DI FONDAZIONE BALBI-VALIEB

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1

su cui richiamare l'attenzione della Commissione giudicatrice. . •

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PREMIO DI FONDAZIONE ANGELO MINIOH. -

Oonoorso

« Correlazioni funzionali delle glandule a secrezione interna. Contributi sperimentali, clinici ed ·anatomo-patologici ». Il concorso resta apert.o a tutto il 31 dicembre 1918. Il premio · è di lire 5000. pel trierwiio 1916-1918. -

Oonoorso pel triennto 1911-1919 proposto nell'adunanza del 26 marzo /9/"1. PREMIO ANGELO MINIOH. -

apert:o un concorso, riservato ai soli cittaàtm itwliani, per i migliori apparecchi artificiali originali, od anche, Re già oonosciuti o in uso, notevol1nente modificati o perfezionati, atti a rendere meno gravi le condizioni dei mutilati». Il concorso rimane apert-0 a tutto il 31 dicembre 1919. Al premio di lire ottiquemiia assegnato dal R. Istitut-0, sono aggiunte altre lire cinq11emila, per generosa. oblazione del benemerito cittadi110 americano R. L. C'<>ttenet. Il premio quindi rh~ulta di llre 10,000. -

«È

Medico-chirurgo, ottimi certificati, anni 45, assumerebbe interinat.-0 in ospitali o condotte. Scrivere: 1\JED100 - S. ì\iarco, 1318 - Venezia. '

Dentista medico-chirurgo offresi alla direzione cli gal)inetto dentistico. Pratica. svizzera. Scrivere: " DF'iTISTA Calle Vallare so 1318 - Venezia.

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SEZIONE PRATICA .

NOTIZIE DIVERSE La ·propaganda dei medici nelle campagne. ·L'Unione dei medici per la propagànda nazio• nale - un'organizzazione sort:a per reazione all'inattivit.à pa.triottiea dei dirigenti il ~nsigllo dell'Ordine di l\1ilano, coll'adesione di oltre 400 medici milanesi - ha iniziato la sua azione, preoccupandosi nobilmènte di organìzzare nelle campagne una a ssidua propaganda. di comprensTone delle ragio~ della nostra guerra e · della necessità di non ristare ~Ila ·lotta fino alla vittoria degli Alleati. All'uopo l'Unione - della quale è presidente i1•.senatore Mangiagalli, è vice-presidente il prof. Vigevani, sono consiglieri i dottori: comm. Bertarelli, Zamorani, Fraccari, eav. uff. Bantl, Binda, \ Tilla, Mortari, è seoaretaria la dottoressa Oriola e tesoriere il dott. ca., valiere Tommaso Pini - si è rivolta ai medici dei Comuni rurali con una circolare nella quale dà con61gli ed istruzioni per detta propaganda. Certamente i medici rurali sono fra i più indica ti per .svolgere con efficacia un. compito di propaganda patrlottièa.. ' ' 1

Missione della Croce Rossa Americana. È venuta in Italia t1na Missione della Croce RosAmericana àllo scopo di studiare l'organizza' . zione della nostra Croce Rossa f\ di visitarne gli ospedBli territoriali, i treni e ·q uanto riguarda gli impianti tecnici. È composta del colonnello Zean Baker, presidente, dei d<>ttori Victor Heider ~ Thomas Haut;4lgton e dei signori John Morr<>w e Nicolas Brady. All'arrivo in Roma erano a. rieevere la missione il senat. conte Della Somaglia; presidente della C. R. I .., che pronunziò un efficace di·scorso, il :{>refetto ..t\.J)hel ed -altre spiccate personalità.

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Ispezione del servizi sanitari al f~onte. ' L'on. Bonicelli, S<>ttosegretario di Stato agli Interni, ha recent.emente ispezi<>nàto i servizi sanitari al front.e. , . Ha· visitato tra l 'altro la stazione di ricupero di Torre Zuino i campi dei prigi<>nierl di guerra di ' . Bagnaria, Arsa, ~fanzano e Cividale, gli ospedali di isolamento di Villa Vicentina, Albana e viarie · stazioni di bonifica. Ha visto inoltre gli apprestamenti sanitari di Gorizia, dell'altipiano carsico e di Monfalcone, come pure le sistemazioni dell'alto Isonzo. L'on. Bonicelli si mostrò molto soddi,sfa.tt~ dene constatazioni compiute. I

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Per la disciplina. dei consumi. 1 I ..a Commissione centrale di propaganda. per la disciplina e l'economia dei consumi, costituita in seno alla Fede1"azione nazionale fra le Associafiloni del personale addetto alla vigilanza igienica, si è adunata per fissare le direttive e i mezzi di ùna efficace propaganda. Dopo ampia disct1ssione, fu votato un O. d. g. che sollecita ad intensificare l'azione di · propaganda spiegata .dai sanitari, a svolger·la nelle sue varie forme presso le famiglie,

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in occasione di opere di soccorso, costituendo, ove occorra, Comitati locali. Succ.~S&iy13.mente alla riunione, l'on. Brunelli ba ra ssegnato al president.e prof. Gualdi le sue dimissioni, motivandole con la presenM nel comitato del prof. Silvagni, cui l'on. Brunelli ascrive una parte pr~ominante e direttiva nella campagna promossa oontro di lui in seno alla clas&e medica, per cagione delle sue idee politiche. · La Commissione·ha diretto ai .s anitari i taliiani una ciroot&re che richiama l'O. d. g. votato e li induce· a perseverare nella propaganda e ad int.ensiflcarla. La circolare dice : « Vlelni al momento decisivo, dobbiamo racoogliere tutte le forze, concentrare tutti gli sforzi ad un fine solo : resi·&'tere, rafforzare la resistenza di chi per debolezza o per sofferenze vacilla o per spirito di insofferenza viola il dovere della disciplina più rig<>rosa. . «A noi incombe un'alta missione: la oompiremo int.er.a, ,è enza v:alutarne i ·s acrifici, con lo stesso spirito che anima i colleghi nostri ·saldi e tranquilli a;J fronte. ((Recenti manifestazioni dicono di quanta fede, di quale entusiia,smo purissimo ~ia animata la classe sa·n itaria. «La ·fede e l'entusiaiSmo si concretino in opere. «Questo la Patria chiede nèll'ora suprema e più difficile; questo il dovere imPone. « La Federazione seconderà anche con rimborso di spese vive, l'opera di propaganda.

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«All'azione, dunque, ·s iano volte tutte le nostre cùre, sia.no destinate· le nòstre forze. ' «Di ogni manifeSVtzione e di ogni opera è utile sia d<1 ta notizia alla Federazione, per le opportune segna la zioni ». La Commissione è cosi costitufta: prof. T. Gua.1di, dott. V. Rainaldi, Dott. G. Palomba, prof. A. Sclavo, prof. L. Silvagni, dott. G. Assauto, professor El Morelli, avv. G. Selvaggi, dott. V. Fraschetti,

dott.ssa T. Sandeschy. Istituto Nazionale di Malariologia. Si annunzia prossima la creazionè · di un Istituto Nazionale di Mal.atiologiia., alle dipendenze deJ Ministero di Agricoltura. Es5o nvrà il còmpito d'indagare i rapporti tra malaria e agricoltura- con riferimento· ad uM più intensa produzione agraria delle terre malariche; di completare gli studi e gli esperimenti su tutte Je c~1use dirette e indirette della situazione insalubre delle zone ·mal~rlche; di organizzare e dirigere la lotta contro queste cause ed in particolare contro J'anofelismo. . Grande erigendo ospedale a Milano. Il CJOnsiglio degli I stituti Ois pitalieri di Milano ha. definitivamente deliberato l'acquisto del terreno per la costruzione dell'idP...ato Grande Ospedale, che dovrà essere capace di mille è ,..inquecento letti, e di c11i furooo fin dal 1914 iniziati gli studi. La vasta z-0na su cui sorgerà l'atteso Istituto è estesa J)()Co meno di 3-10.000 mq., è a sud-est di Niguarda. ·· (27' /

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JL POLICLINICO

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Il Comune ·di Milano, oltre a contribuire alla rilevante spesa d'acquisto dell'area. con mezzo milione circa, si è impegnato per varie opere: quali l'allacciamento dei terreni, coll'impianto e l'esercizio di una linea tramviaria dal centro della città (m. 5000 circa) e coi cimiteri pel · trasporto delle salme; l'allacciamento dei t:erreni ..stessi colla fognatura citt:adina, e l'impianto della: conduttura dell'acqua potabile e dell'energia -elettrica; l! costruzloI\e e la manutenzione della strada perimetrale, alberata, a sud dei terreni e oongiµngente la strada .p rovinèiale alla nuova strada Comasinella; infine altre opere di adatt:amenti ed allargamenti stradali quando, a giudizio dei Consiglio Ospitaliero, lo sviluppo delle costruzioni nuove lo esigeranno.

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Un' assoluzion~ Il prof. Frattini, direttore dèll'O&pedale di Pesaro, è stato assolto dall'imputazione di omicidio colposo, per la nt<>rte di una ricoverata, essendoS:i assodato che la morte stessa fu cagionata dalla &omministrazione, avvenuta per errore, di acido ossa.lioo, invece di altro farmaco prescritto, da parte di un'infermiera e di ·una suora, che sono· state condannate a detenzione e multa. I

Avventura di un collega prigioniero. I giornali rif~Tivano, tempo addietro, che Ìl te11ente medico «ott. V. Massari, aùdett<> ad un reggime,nto di fanteria, ferito, fu fatto prigioniero col Comandante del battaglione, e venne condotto in

cattivo st:ato entro una caverna, · sede di Comando ) a11striaco. Ordinanza di Sanità marittima. Per tema di un contrattacco nostro, gli au, . Un decreto del Ministero dell'Int:erno sottopone le striaci fuggirono, applicando il fuoco al ricovero. provenienze da Suez alle disposizioni contro la pe- Il valoroso collega attraversando le fiamme riusci ste contenute nell'-ordinanza di sanità marittima con stento a porsi in salvo, pieno di scotta ture, strin. 10 del 10 settembre 1917.· sciando carponi sul terreno fino alle nostre linee.

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Disciplina del baliatico mercenario.

Nuovi mezzi di protezione dei soldati. In . Inghilterra &on·o stati ese<>gita ti nuovi interessanti mezzi di protezione dei soldati. Tra i più recenti sono da segnala.re una C'<>ra.zza sufficientemente 'leggera e non · ingombrante, capace di preservitre dalle pallette di shrapnels, cl1e hanno forza di penetrazi-0ne ~ ssai minore dei vroiettili dj fucile, ed un protettore degli occhi, costit11ito da una maglia di acciaio applicata all'orlo dell'elmetto, ché scende come un velo, ed è capace ·di riparare clai frammen~ di pìetfe e dalle piccole schegge metalliche, causa frequentisgjma di cecità nei soldati. Il secondo mezzo è molto pratico e poco costoso. I

Il sindaco di Roma ha ema;nato un'ordinanza che disciplina il baliatico mercenario: istituisce la concessione di licenze alle agenzie di coll<>earpento~ ai ricoveri per nutrici ed alle mediatrici, prescrive le visit:e sanitarie alle nutrici e stàbilisce la registrazione delle nutrici disponibili : il registro è a disposizione del pubblico. . \ . .. C.Onferenza sulle autolesioni in guerra.

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Fu tenuta a Mestre dal ten. col. medico prof. Cesare Biondi della R. Università di Siena, delicato ,, argoplento che è di grande attualità. La conferenza fu accompagnata da proiezioni e da dimostrazione di casi clinici e di preparati microscopici. • Il generale medico Bonomo illustrò J)oi tutta l'importanza di simili studi e la delicata missione disciplinare del medico militate.

Condanna mite.

CENSURA •

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Indice allabetico per materie•

Atti 1>arlan1entari . . . . Pag. 1143 Congiuntiva : affezioni J>l'OYo<·ate o simuIn te . . . . . . . » 1138 • • • • l) Dir zione generale di Sa.nit.A militare 1148 Eden1i provoca ti . . . . . . . . . . l) 1139 l) E1uozione : e!retti sul sistema nervoso 1141 •

La festa del fiore in Spagna.· In varie città della Spagna è stata f.atta utficialment:e la festa del fiore, per racéogllere dei fondi da destinare alla lott:a contro la tubercolosi. A Madrid la festa ha fruttato quest'anno 131,000 peset.a.s.

In memoria di Ferdinando Massei . Un Comitato d'onore costituito da numerosi pr~ tessori universitari ed un Comitato esecutivo hanno diramato una circolare, con annessa scheda di sottoscrizione, affinchè .nella scuola, che Ferdinando Massei rese illustre per 35 anni, in occasione del1'anniversario della Sua morte, sorga un bronzo che eterni la memoria del campione della Laringologia 'italiana.

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Eruzioni cutanee provocate : diagnosi Pag . 1121 Orecchio: simulazioni di malattie e aurolesioni . . • . . • • . • . • • . )) 1127 Sciaticn: piccoli egni elettrici . • . • J) 1137 Servizio <li gnerra : accertamenti di ido)) 1130 . • • • . . . . • • neità L. Pozzi.

Roma 1917 - Stab. TJp. cartiI ere Centrali

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Te1p .


' Anno

Roma, I6 settembre L9L7

XXIV.

fase. 38 •

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fondato dai professori :

GUIDO BACCELLI

FRANCESCO DURANTE

SEZIONE PRATICA · REDATTORE I

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CAPO: PROF. VITTORIO ASCOLI

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SOMMARIO.

Apparecchi e strumenti nuovi: E. Morelli: La terapia del piotorace. - Medicina sociale: G. Mendes: Un centro sanatoriale

militare nella Riviera Ligure. - lndex: L'opera delle Ferrovie di Stato nella lotta contro la malaria - L. M. Bossi: A proposito di depopolazione e di aborto criminale. - Lezioni: B. Moynihan; Sul trattamento ~elle ferite di arma da fuoco. - Accademie, Società mediche, Congressi: Riunioni medico-militari di F errara e Rovigo. Appunti di medicina pratica: CASISTICA: Le albuminurie dell 'inizio della. tubercolosi polmonare. - L 'origine tuberèolare della psoriasi. - TERAPIA: I medicamenti antisitilitici. - · IGIENI§ :

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Riduzione del numero delle iniezioni con vaccini antitifìci rinforzati. - Posta degli abbonati. - Varia : La fisiologia e gli aviatori. - Cenni bibllograflcl. Nella . vita professionale: Sulla r.iforma delle consulenze d 'armata,. - Ufficiali medici esonerati. - Lega Sanitaria di Difesa Nazionale. - Amministrazione sanitaria : Istituzione di una direzione generale di sanità militare. - Per l'assicu• razione operaia contro le malattie. - Risposte a que~fti e a domande. - Condotte e concorsi. - Nomine, pfomozloni ed onorificenze. - Albo d'oro. - Notizie diverse. - Indice alfabetico per materie.

I~teressantissimo Premio seniigr~tuito per gli associati al '' Policlinico ,, : •• •

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Prof. tnv. UIRtINTO OUftRTA, libero docente nella R. ·Universita di Homo

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Vademecum della ln'fermiera IN CASA E NEGLI OSPEDALI

con speciale riguardo alla cura dei malati e feriti in guerra Seconda edizione accuratamente riveduta ed ampliata - Un volume di circa 300 pagine riccamente illustrato Questo manuale con stile chiaro, seml)lice e conciso, e con singolare perizia~ compilato, contiene quanto è necessario alla donna di sapere per a<lempiere emcacemente 11 pietoso ufficio d'infermiera al letto del ferito e dell'lntermo. Le numerose .illustrazioni sono <l1 grande ausilio &ll'lntenà1mento del testo e agevolano in modo sicuro l'opera della lettrice in ogni contingenza del suo nobile ufficio. L'esito lusinghiero della prima edizione, esaurita in pochissimo tempo, prova che 11 nostro manuale risponde a un bisogno seatito; e questa seconda edizione è rtiretta a soddisfare sempre meglio a tale bisogno. Vi furono aggiuntt tmportanti capitoli sulle più comuni malattie dei bambini, s ulla tubercolosi, sulla malaria, sulla idroterapia, ecc. Anche le illustrazioni sono state notevolmente accresciute e alcune modificate in modo che, come il testo, pure le figure fosse.r o atte a permettere la lettura .del libro anche alle signorine, cosi cbe, cessate le necessità della guerra, esso possa rimanere. in famiglia ' come una g-µida preziosa in ogru co11tingenza riguardante la salute. Per mettere i nostri · cortesi abbonati in grado <li dlff ondere · il manuale stesso presso le signore d1 loro ·conoscenza, abbiamo deliberato di spedire in porto franco le copie che cl venissero richieste col loro tramite al 1010 prezzo di costo 1 e cioè a L. 3 ciascuna.

Prezzo

l~re

5. - Per gli abbonati al «Policlinico » sole lire 3 (franco di porto).

Inviare Cartoltna-Vagl1a direttamente al prof.

ENRICO MORELLI.

Via Sistina, n. 14 - Roma.

91.rH11 di troJrle&à rlsena&l. - E" vietata za·'f'ip'l"odluzione di lavori pubblicaU nel POLifildNIOO o la pubblica-zione di sunU di essi senza oitcvrne la fonte. . ·

APPARECCHI E STRUMENTI NUOVI. OSPEDALE DA 'CAMPO

060 -

ZONA DI GUERRA

La tierapia del piotorace per il dott.. EUGENIO MORELLI, maggiore medico, aiuto alla Clin·i ca Medica della R. Università di Pavia . Trattando della cura delle ferite del polmone con esito in emotorace, ho asserito (Riforma Medica, n. 6-7) che 1loveva essere· modificato i·odierno concetto cuTativo. Anzichè attuare ìl vano tentativo di immobilizzare il polmone fa• sciando il torace, anzichè mantenere l'emoto-

race quale mezzò comp:r;imente del . polmone, proponevo di evacuar il sangue il più presto e il più completamente possibile. Asserivo e dimostravo che il sangue oltre essere pessimo rr1ezzo di compressione, favorisce lo sviluppo dei microrganismi nel caso di anche minimo inquinamento, e che anche nel caso di spontan ea guarigione facilita ·1a formazione di aderenze pleuriche talvolta così tenaci da coinvolgere il polmone, da renderne difficile la riespansione e la funzione respiratoria; in modo da potersi avere una vera amputazione funzionale del polmone. Ma poichè l'estrazione dell'emotorace con un a ~pira tor e del Pqtain è pericolosa in quanto (1) •


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apporta una dilazione forzata del polmone con probabilità o possibilità di riapertura della fe- · rita e conseguente novella emorragia o peumotorace, proponevo lln istrl1mento con il quale è possibile sostituire il sang11e con aria; èambiare l'emotorace in pneumotorace, attuare cioè la eva.cuazione del sangue pur restando il polmone compresso. Con dei rifornimenti periodici di aria, proponevo di mantenere il pneumotorace forn1ato e aumentarne la tensione fino ad in1mobili~are e comprimere il polmone come per la cura nella tisi: dopo circa tre o quattro settimane si aveva la completa guarigione. Curai con t~l mezzo quaranta feriti con esito ottimo. Questi concetti ebbero già autorevole conferma. L 'istrumento, indispensabile quando devesi evacuare con versamento senza modificare la pressione endopleurica (cioè nei casi di ferita del pdlmone oppure nel corso di cure della tisi con pneumotorace terapeutico) serve pure ott.i mamente. per l ' estrazione dei versa1nenti pleurici comuni, poichè l a sostituzione di liquido con gas, secondo il concetto di Forlanini, è sempre il metodo di elezione per ovviare qualsiasi pericolo nell~ toracentesi. Facile eoroplican~a dell'emotorace è l'empie• ma. La sua insorge11za ben comprensibile nel caso che la ferita toracica resti lungo tempo beante, è più difficile a ' comprendersi qu'a ndo la ferita rapidamente si chiuda. In tal caso solo rare volte l 'empiema è dovuto a microrganismi trascinati dal proiettile n ella cavità pleurica attraverso la parete toracica, ma quasi sempre a infezioni che in secondo tempo accadono per via polmonare. Le pleure parietale e viscerale sono così intimamente a contatto che per un proiettile che passa velocemente, posso110 quasi considerarsi u11 tutto unico; è perciò difficile che un proiettile abbandoni microrganismi nell'intercapedine virtua1e, oppure ne abbandonerà cosi esigua qu~11tità che se essi non avranno una speciale virulenza potranno .essere distrutti e dall'endotelio. Vi è molto minor facilità di inquina.me.nto di quella della formazibne di un ascesso fra la c11te e il tesst1to celll1la1·e sottoc11taneo per un proiettjle paRsante·. Ben diverso è il caso della via polmonare. Ho dimostrato in altro lavoro cl1e nelle ferite del polmone è cp1asi costant~ I'ernotorace e rhe talvolta il gen1izio di sang11e ptt ò co11tinuare per l)arecchi giorni. E il sa1~­ gt1e che dal pol1none con facilità trascina n11Cl'orgnnisn1i nel cavo pleurico. Se la ferita è ln r g a f> il Rang11e attraversa dei bronchi, l 'inqt1inn1nento })UÒ essere rapido: se invece esso ~~re a gemizio per lesione alveol are, 1'inquinnm entt) è q11a i ~e1111)r e in . erondo te1n110 . B notn

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che l 'alveolo è sterile, n1a è altresì nozione ormai acquisita che s ul pel'corso del proiettile si for1nano dei focolai di bronco-polmonite. Se il · sangue che sì versa nel cavo pleurico attraversa tali tessuti t1:ascinerà certamente ml.crorganìs 111i nel ca,~o pleurico. Dissi i11 altro lavoro che tale gemizio è favo. rito dal fatto che il cavo pleurico deve essere con siderato come una grande . ventosa applic~ta su una ferita sanguinante e in co11tinuo movimento per l a funzione respiratoria, e che il succiamento continua fin quando il sangue (o lln pneumotorace spontaneo) distrugga la p1·essione negativa. An9he per questa ragione proponevo di evacuare l 'emotorace e di attuare un .oneun1otorace artificiale: con a11esto . elidevo il succi amento del cavo. pleurico e immobilizzando e comprimendo il polmone frenavo la emorragia; levando il ·sangue non solo dimi:nuivo il n11mero dei microrganismi inquinantl il cavo pleurico, ma ponevo i rimanenti a con-tatto dell'endotelio pleurico, cioè in condizione da essere più facilmente distrutti. Ma talvolta, pur così ptocedendo, l 'empiema insorge, oppure giungono agli ospedaletti ammalati con empiema in atto. Co1ne ci si de'lre 9omportare in queste condizioni? 1"aJe è il timore di una toracentesi in un re·· cente ferito del polmbne che spesso si lascia a. lungo col liquido inquinato, finchè le condizioni ,del p~zien te impongono una pleurotomia o un a to r t1coton1ia·. Questo concetto è a ssoluta. mente da abbandonarsi: se rapida deve essere la evact1azione di u11 emotorace e per alcuno fol'se a11cora discutibile, assoìutamente si deve elin1ina re lln liquido inqui11ato. L ' attendere peggiora le condizioni generali d el paziente e rende difficile l a susseguente dilatazione del PLllmone. 1'roppi ammalati di empiema ho visto nei quali un in't ervento tardivo ha portato un effin1ero miglioramento seguito poi da lento n1a continuo cl eperimento de11 'individuo fino all ' esito letale. In altri ho vedutò il mantenersi di fis tole toraci.cl1e. Credo che nel caso si trovi liquido inqu~nato ne11a plel1ra si debba subito attuare una evacuazio11e completa: anche una toracotomia precoce o una pleurotomia, piuttosto che attendere inutilmente. Nè si tema troppo il rinnovarsi .dell'emorragia, poichè il pneumotorace spontaneo che si fo~ma !)er ferita toracotomica e la possibilità di passaggio di aria attraverso la ferita, permetteranno un collabimento del polmone, qu asi sempre superiore a quello che prima apportava il liquido. Ho già dimostrato che se il liquido non è abbondantissimo,.. non solo 11on schiaccia il polmone, 11ta neppure è . llffìci ente a1 rollabimento completo. E,· enttl~ll•

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SEZIONE PRATICA

n1ente non si pratichi la toracotomia quando l 1esame del liquido dimostra emorragia in atto, tale da far supporre che il semplice collabimento del J,10lmone non sia sufficiente a frenarla, n1a che' i1ece~sit1 r>e_r ciò una vera compre~Rione. E dopo avere .asserito che piuttosto . di lasciare· ;nel cavo pleurico liquido inquinato, pre. ', ferisco una toracotomia o una pleurotomia precoce, aggiungo che pe'rò .prima di questo intervento operativo io preferisco tentare una toracentesi col metodo da me proposto o meglio ancora una layatura della pleura col metodo che mi accingo a descrivere, che è la ra&ione di qt1esta nota. E concetto comune che l,empiema guarisca raramente con la semplice aspirazione del liquido inquinato, ed io pure sone di questo avviso, per il caso che l'evacuazione sia fatta coi metodi comuni. Non certo qua~do l'evacuazione è fatta col metodo di Forlanini o col metodo da me proposto, con la sostituzione insomma di una certa. quantità di aria al liquido estratto. E la ragione è semplice. Il versamento può essere evacuato in quanto gli organi vicini possono prendere il suo .p_osto, ed è. appunto il pol.m one che di solito si ridilata e lo sostituisce. :\la nel caso che il polmone sia poco dilatabile come spesso negli empiem~ accade (e specialmente nei pioemotqraci per le cotenne che si sono formate attorno al polmo11e) poco liquido potrà uscire, qt1ella sola quantità consentita dalla depressione degli spazi intercostali e dallo spostamento del mediastino e del diaframma e perciò molto liquide inquinato rimarrà nel ' cavo pleurico. E anche ammettendo che il polmone sia perfettamente dilatabile, dopo una certa espansi,one si a ddosserà al tre .quarti e / il liquido non potrà più uscire. Ben diverso è il caso di introduzione · di aria nel cavo pleurico, i:>oichè in tal caso il polmone rimane distanziato dalla, pleura ed af.flosciato mentre il liquid9 si raccoglie nella parte più bassa; e poichè caratteristica dell'idro o del piotorace è la grande mobilità del liquido che segue la legge di gravità, si potrà inclinando il paziente ed abbassan·do la punta del t:eqt1arti, andar e a succiare il liquido dagli spazi complementari e dalle· stesse sacche pleuriche, continuançlo !,estrazione fin quando più non si estrae liquido, ma solo si ria.ssorbe l'aria imm.e ssa. Solo minima quantità di liquido inquinato .rimane per tal modo nella pleura a contatto coll'endotelio, e la guarigione può essere perciò molto facilitata. E questo se si tratta dell'impli.ema comune, per il quale la dilatazione del pol,m one può non arrecare grave danno. poich è per il caso di rottura del polmone o I

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spontanea o per ferita, il mantenere 1, afflosciamento del polmone con gas è il solo mezzo che - permetta !,evacuazione senza pericolo del liquido. Ma talvolta non è sufficiente; anche lo scarso liquido che umetta la pleura e che resta negli spazi cQmplementari può ridare l'empiema.- In questo caso io prima di fare una toracotomia tento Ja lavatura della pleura. An~he su questo molto si discusse, e prevalse l'idea della su a inutilità e de.I danno che il traumatismo yuò talvolta apportare. :Nla anche qui debbo ripetete che la tecnica modifi'cata obbliga a rivedere la quistione. Io ho avuto parecchi casi di soldati ried. quali si stava per intervenire con toracotorp.ie; una toracentesi con susseguente lav!lggio fu sufficien te per la completa guarigione. Ran1n1ento ùn ufficiale che i professori 1""ansini ed Ascoli vollero, per squisita cortesia, affidare alle mie cure, colpito da una pleurite con versamento, su ssegu ente a un ascesso del fe.g·ato. Dal liquido pleu·nièo si isolò in coltura pura uno staffilococco, e cocchi sì viclerci anche ad esame diretto del centrifugato. Una toracentesi fatta col metodo mia diede grande miglio• ra1nento, ma permise il rinnovarsi del liquido inquinato. Rinnovai una toracentesi con lavatura del cavo pleurico ed ebbi la guarigione d~l1,ufficiale, le cui condizioni p1·ecedenti erano gravi al punto da aver portato a prognosi infausta. Finora feci sistematiche lavature di soluzione fisiologica a solo scopo di e' racuare al massimo il .liquido inquinato; sarà da studfare sistematicamente se non convenga fare lavature con liquidi disinfettanti. E quanto mi propongo di fate, e quanto spero che altri vorranno stu•• diarè. , Con la tecnica che esporrò, essendo il liquido ' evacuabile •quasi completamente, Sii può eliminaré il timore che esso permanga ·nel cavo plet1rico · producendo avvelenamenti: na.t ural. mente per liquidi non fortemente tossici. Ma passo alla descrizione dell,istrumento per la lavatura, ben chiaro nella figura. Esso non è che una 111).odificazione dell1 appareochio per tora.centesi,I già descritto nella Riforma Medica. E lo stesso istrumento n el quale al tubo porta tre quarti n. 5 è sostituito il rubinetto a tre vie n. 2. E infatti quando questo rubinetto è disposto come nella figura, cioè in modo che la via 8 comunichi con la via 5, si ha !'.apparecchio stesso di toracentesi, con lo stesso funzionamento. E l,atto operativo iniziale è appunto lo svuotamento completo del liquido inquinato. Così descrivevJ l,istrt1mento: .<' E composto di una bottiglia 1della capacità di circa ~n litro. Ad essa per m ezzo di w1 tappo .. di gomma a doppio foro sono inseriti due tubi

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IL POLICLINICO

di vetl'o: uno, semplicemente piegato ad angolo retto, si continua col tubo ai gomma, armato del grosso ago da toracentesi; l'altro non è che una branca di un rubinetto a tre \'ie. La seconda branca laterale porta una si1 irtga a tenuta assolutamente p~rfetta, della cn pacità di almeno 100 cc. La terza via inferiore, è munita di- filtro. ·come si vede dalla figura i dt1e tubi di vetro si approfondano di poco nell a bottiglia. Apparecchiato l'istru-

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rica. Ho detto che la stringa deve essere a tenuta perfetta e questo perchè se non lo fosse, nel periodo di aspirazione aspirerebbe non solo l'aria della bottiglia, ma anche aria dall'esterno e pur trascurando il fatto che quell'aria non sarebbe si cl.lramente sterile, ne deriverebbe turbato il perfetto ricambio fra aria e liq11ido; entrerebbe nel cav9 pleurico una eccedenza di gas in confronto al liq11ido. Per il ricambio. per:fetto occorrerebbe cl1-e il gas della •

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SEZIONE PRATICA

. ll caso che Pstratto poco liquido, si voglia im- essere immesso nella· bottiglia A, deve essere mettere nel cavo pleurico, gas in quantità dalla. siringa mandato all esterno per la via 3 maggiore del liquido estratto. Girando il ru- per mezzo del rubinetto 1. Nella pleura si pobinetto in modo da aprire la via tra filtro e trà per tal modo fare lavature anche di parecsiringa si aspira -in essa quella quantità di chi litri (cambiando la bottiglia A quando è gas dall'esterno, che ~i vuole immettere per la • ripiena) ,pur rim·anendo il polmone compresso, solita via nella plel1ra. E serve pure nei cast e avendo nel cavo pleurico, i soli squilibri di 100 in cui si vuole immettere gas in quantità mj- o 150 cc. di liquido, . in realtà minimi e poco nore del liquido esttatto: basta dopo l'aspira- sentiti, specialmente per il fatto che si ribatzione mandare il gas dalla siringa verso l e- tono non direttamente sul polmone ma sul sterno anzichè immetterlo nella bottiglia». gas che lo circonda. • Il ·procedime11to infatti sarà un po diverso Ho potuto fare la \·aggi di tre litri di liquido pel caso sia ferito il polmone dal caso di un senza che il paziente avesse un sol colpo di empiema semplice, poichè nel primo caso deve tosse. essere sostituito al pneumotorace corrisp9ndenSe si tratta di semplice empiema, q.u esto è ie volume di aria, nel caso di empiema semplice sufficiente, se si tratta di empiema con rottura · del polmone si dovrà con dei rifornimenti .. se ne potrà metter meno. • _-\.ttl1ata ~a toracentesi si deve procedère alla mantenere poi comprésso il polmone nel modo ' lavatura della pleul'a: e perciò appunto ho già descl'itto. Talvolta non è sufficiente una sola lavatura sostituito al semplice tl1bo ripiegato il rubinet' to a tre vie. n. 2. Una bottiglia B ripiena del della pleura; se la prima lavatura ha a:pporliquido di lavaggio, e chiusa con un tappo di tato evidentissi1no miglioraménto, se il versagomma a due fori nei quali pas.sano due tubi mento si è rifatto con caratteri di minore malidi vetro, uno corto (7) unito a una doppia palla gilli.tà, si può tentarne una seconda prima di Richardson, e l'altro lungo (7) tanto da pe- procedere a una toracotomia; se tale miglioramento non è avvenuto, si procede senz altrb al~care al fon do della bottiglia che per mezzo i' atto operativo. · di lln tubo di gomma viene ad unirsi in 4 alla • A rnio parere, è sempre bene attuare la to-· terza via del rubinetto. Il tappo di gomma può essere a tre fori e avere unito il termometro racentesi come io !10 descritto anche per altro che darà la temperatura del liquido. Finita la fatto. lJn mome11to che può rappresentare un tol'ace11tesi, mentre un assistente con la dop- certo per~èolo nella toracotomia è quello della che • pia palla spinge dell aria nella bottiglia B per rapida uscita del pllS ed entrata dell'aria, , .aumentarvi la pressione,. l'operatore gira il pl1ò portal'e sqt1ilibri di p'.I'essione endopleuri- ' r11binetto 2 in modo di aprire la via fra 6 ed 8 ca tali da danneggiar~ talvolta il paziente in e cl1i11dere la via con la bottiglia A e permet- modo irreparabile. Se i.l liquido è già stato tere al liquido di 1avaggìo di passare nella ca- vuoéato e sostituito con aria, lo squilibrio sarà vità pleurica. Quando sono fluiti 100 o più çc. avvertito molto meno;_talvolta è quasi · inav:di ]iquido, girando il rubinetto 2, come nella verti to, e perciò, mi permetto ·d ire, che anche figura, si riapre la via fra la pleura e la bot- nel caso di empiema grave al punto da non tiglia A e basterà una aspirazione della sirin- dare speranze di guarigione con la semplice ga perchè il liquido di lavaggio sia di nuovo lavatl1ra, è sempre bene fare procedere alla .. toracotomia, la toracentesi con formazione di obbligato a passare dalla pleura nella bottiglia A. Quando è uscito completamente - e pneumotorace, servendo questa qt1asi come un \ questo si comprenderà dalla lettura· del volu- primo tempo dell'atto operativo. N 011 vorrei essere frainteso : non ho la preme nelle due bottiglie oppure dal fatto che dal trequarti si inizia aspirazione di gas anzichè tesa di proporre un metodo che porti a guadi liquido - si rigira il rubinetto 2 in modo da · rtgione costante l'empiema. ·C erto t1n empie-_ 1na grave, specia1mente se a pus cremoso, ripotere n11ovamente immettere nel cavo pleuri• • co parte del liqt1ido di lavaggio e si ripete poi . chiede pronta toracotomia, n1a sono sicuro che il riassorbimento: Naturalmente deve essere alcune volte essa potrà essere risparmiata, e modificato il gi uoco della si.ring a. Mentre nella specialmente se si att11erà toracentesi e lavaggio precocemente, il che è consigliabile, data toracen~esi primitiva il liquido fluente dalla ple11I'a si sostitt1iva con altrettanto gas, e per- la facilità dell'atto che ho proposto. Ho detto ciò l'aria dalla siringa si· spingeva nella botti- che difficile è la gl1arigione i1el caso di pus glia A, nel lavaggio invece, las·c iando integro denso, e questo per due· ragioni: anzitutto si il pneumotorace formato, si attua il ricambio • formano delle pset1dome1nbrane che non posfra liqt;i.ido e liq11ido, e perciò il gas anzichè sono 11scire attravèrso il trequarti e rimanga(5)

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nella pleura, p er1na11e11te fo colaio .di i11fefosse fçl,tta una toracotoml.a troppo precoce e si ripristinasse u11 l)ericol0so gemizio sanguigno, zione e poi p er eh è accade il fatto strano che il pus denso d'i fficilmente si mescola col liquido bq.sterebbe per farlo- cessare richiudere tempodi lavaggio, e mi' accadde talvolta che dopo 1·anean1ente il foro toracotomico coi palloncini di gomma 1da me descritti nel N. 30 del Poliaver lavato la pleura con parecchi litri d'acqua, quando questa usciva limpida, abbassan~ clinico e attuare un rifornimento di gas. Il criterio che per gli e1notoraci di guerra do la punta del trequarti, ho potuto estrarre ancora del pt1s i1eppur modificato nella sua avevo seguìto finora era questo: procedevo a. una puntura esplorati, a seguìta da eompleta. densità. Io ho finora usato lavature con soluzione fi- evacuazione del versame:o.to, poi attuavo l,esasiologica, che avevano perciò il solo scopo di me del liquido della puntura. Se si dimost'rava. sterile continuavo la .cu:ra col metodo descritto, evacl1are al massimo il liquido : in tre casi unii attendendo con fiducia la guarig~one; se si diuna soluzione di Clorosol Gianrettasio ed ebbi mostrava inquinato, a meno che un rapido mibuon risultato. Spero altri studiosi vorranno sei . glioramento non fosse insorto, procedevo alla guìre •là via proposta: per i feriti i.il guerra, il ·toracotomia o alla pleuroton1ia.. Ora,- invece, potere con delle lavature ottenere anche solo spesso modificherò il procedimento nel senso di che la tor~cotopiia si attui con alcuni giorni di attuare prim.i tivamente vuotamento e lavatura. ritardo, può essere graw:le vantaggio perchè Spero in tal n1oçlo di diminuire anche più il nupermette intanto la cicatrizzazione del polmomero degli empiemi. Anche qui la lung'a prati• ne, e può impedire la fo.rmazione di pseudomemca insegnerà la giusta via: non si possono in brane che difficultano enormemente la guari-· clinica segnare vie assol\lte, ma si deve discugione. · tere il genere· di intervento caso ijer caso. Certo, • Data la facilit~ dell'atto operativo mi pongo ad es., che se la puntura esplorativa o la sinto~ il problema se non convenga in ogni caso di matologia clinica mi dimo&trerà empiema graemotoraçe in feriti al polmone fare seguire alla , ve, non perderò tempo prezioso in lavature ma toracentesi una lavatura, pr,ima ' di atte.n dere il · proéederò ad immediata toracotomia . risultato dell'esame batteriolegico. Se il Cloro.Voglio aggiungere che .non basta per esci ude1o sol Giannettasio darà sempre gli ottimi risultati re l'empò.ema il fatto che in colture comuni non che in tre ·ca.s i mi dri.ede, se - come io ·spero s~ sviluppano microrganismi. Spesse .volte, molnon darà mai irrita~ione pleurica, se si dimo- to pi-ù di quanto si pensi, l'empiema di guerra strerà del tutto innocuo, sarà bene ,largamente è mantenuto da germi anaerobi. Ed altra norma usarlo anche per la pleura. In caso di emotora- importante è quella che empiemi anche gravi ce sterile non appnrterà danno alcuno, in caso specialmente· per alcuni germi anaerobici di emotorace inquinato potrà dare utilé gran- ..possono decorrere in completa apiressia o con dissimo. Certo si proce'd erà alla lavatura solo modico movimento. febbrile .. Spesso mi accadde nel caso che la toracentesi siasi attuata facildi estrarre pus fetido ·in ammalati · senza febbre, mente, senza incidenti~ nel. caso che prolungare e nei quali la coltura aerobica aveva dato. esito 1 atto operati,ro di pochi minuti non sia di dan.: · negativo. Casi questi spesso seguìti da morte no al paziente. Nè si confonda il valore di una rapida anche dopo toracotomia, motte inaspetlavatura della pleura in feriti al polmone con tata poichè l'individuo si dimostrava prima in )a lavatura in empi~mi comuni: in questi sarà condizioni per nulla allarmanti. · I concetti esposti si spingono se1npre più al· di valore n1inimo, ìn quelli massimo. Nella pratica comune il piotorace non è primitivo ma ! 'intervento sistematico anche per i feriti del susseguente a lesione della pleura, in guerra- torace: tòracentesi con contemporaneo pne11moinvece abbiamo primitivamente un emotorace torace, lavature della ·pleura, plP.urotomie, torainquinato e solo secondariame11te infezione del- cotomie, drenaggi, ecc., sono i mezzi che pos, la pleura. Perciò nel primo caso eliminare il . sono apportare utile nei casi gravi. E il battepus pon è ch e curare un sintomo, una compli- riologo ci indica la via. Sta ner i feriti al torace ac~adendo quanto canza, nel secondo caso invece levare il san-· gue inqttinato può significare non permettere accadd-e per i feriti all'addome: dall,a.esoluto che i microrganis1ni si fissino sulla pleura sa- non intervento si passò all'intervento sistema-• na. Per questo consiglio una lavatura preco- tico. Certo per i feriti al polmone il pericolo delcissin1a : quando i microrganismi hanno già in- 1' attesa non è grande come 'per i feriti de11•addome: la guarigione sarà per tanto J>iù probataccato la pleura la lavatura perde quasi del bile e migliore quanto prima si interverrà.. Purtt1tto il uo valore e si rientra nel caso dei con1ul'}i e111piemi nei quali solo l'apertt1ra toraci- . ch è' non si esageri n è in un senso nè nell'altro, prima di intervenire si st\1dii perfettamente la ca ampia dà affidamento . ..\.ggit1ngo cl1e nel ca so che per en1pierna si tecnica!

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ina lati a ppena ecl è questa u11.a ra. i11cipienti, E. ~ORELLI. T era,pia ·del pneu1notorace :>porita- giope di più p el'cl1è si sia reso necessario, da parte n stra, di preparare degli allestimenti saneo. Gazzetta Medica It alia n a, n . 29, 1911. ID. La c·u ra delle ferite al p olmone. Folia Menatoriali ben adatti a ricevere questi n ostri fradica, n. 7, 1916. ~ . telli a!Jlmalati e ad inizi are p er essi, fin dal p-riID. De1.ridr opneuniotora.,ce. E stratto del Conm o inomento in cuj in ettono piede nella madre gresso della Tubercolosi, Roma, 1911. ' BASTIANELLI. Congresso di ch i rur gia . Bologna, Patria, tutte le cure utili per sanarli e renderli 1917. · di i1uovo validi e vigorosi, giovandosi delle ri• SAVIOZZI. lbid. denti1spiagge e del divù.no sole d'Italia per renLONGO. La terapia dell' e1notorace 1 ecc. P olicliderle più efficaci. nico, 1° aprile, 1917. .. 1V10RELLJ. Intervento immedia to per le ferit e toIl Centro Sanitario presso Nervi consta di un raco-polmonari. Policl.i nico N. 30, 1917. complesso di an1pi edifici, nettamente sep arati I l 'un dall'altro. Per allesti rlo si son o utilizzati infatti p arecchi di quei grandiosi alberghi per MEDICINA SOC IALE. • Cllre cllmatiçhe, cl1e i1ei te111pi ordinari erano destinati ad alloggiare i inalati ricchi . CiascuUn centro sana.toriale, militare na delle quattro sezioni, i11 cui il Centro Sanitanella Riviera Ligure. rio è suddiviso, è quip.di cos tituita d a un ediIn questi g iorni ha iniziato il su o ft111zionaficio a sè, e.be è separato nettaJnente dagli a ltri, 1 mento, in uno dei punti più ameni clella Riviera , anche per ciò che concerne i varì · servizi. • Ligure di Levante, il Centro Sanitario i" i.1tl1ito Dal treno ospedale svizze1·0, eon il quale tutti dal Ministero della Guerra per i militari tuber- ' i prigionieri invalidi /restituiti arl'i vano a Moncolosi restituiti dall'Austria. . · za, questi speciali infermi' vengo110, dopo ristoB IBLI OG R L.\.FI .l\..

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I ba raccamenti i» mezzo al prato.

È noto cl1e la :percentuale dei tubercolosi nel •

rati, trasbordati sopra un treno della c .r oce Rossa Italiana, che in poch e ore li traspQrta. a~

regno Au stro-Ungarico è elevata e ch e le poche • cautele igieniche, la fame e gli strapazzi, a cui Centro Sanatoriale . • vanno soggetti i nostri connazionali, colà pri.Gl 'infermi, al loro a1·rtvo, vengono accolti ia gionieri, li predfspongono facilmente a contraruna delle sezioni cl1e ha l'ufficio di s ezi6ne di re i germi d ella malattia. osservazione e di smistamento . Non è quindi a mera vigliarsi se, mentre l a . Qui sono ·sottoposti ad un bagno di pulizia percentuale dei tt1bercolosi fra gli austriaci . pl'ie r ivestiti degli indu1nenti os:pitalieri e si inizia gionieri in Italia, trattati come sono da noi, P per essi il periodo della osservazione, anche piutt.ost,o bassa, quella degl 'italiani in A u stri ~, agli ·effetti contumaciali; durante questa, con sia invece notevolmente elevata. un primo esame clinico, si definiscono frattante Per l~ n1aggior parte ' fortYnatamente non s:1 . più esattamente ehe sia pQSSiblile, le reali coatratta di forme . avanzate, a~nzi m olti ~n no ~lei dizioni gi QiDi malat0. (7)


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Quelli affetti da forme duboie (non ne man. balconi e verande, che si apron-> sul parco, prorano m ai tra i ·prigionieri restituiti) vengon o spicienti a l mare, ogni ammalato è educato alcosì subito separati dagli a ltri ed inviati act 1'osservanza delle norme igieniche comuni, peralloggiare in un g ruppo di baracche Dòkker, - $llaclen clolo come tale osservanza concorra a cJ1e sorgono in mezzo a ll'ampio parco, onde esrenclrre più facile la guarigione . ~rl'e poi sottoposti all'aceertam ento. Fin d a ll 'ingresso ognuno è munito di una • •

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Fig. 2 . -

Interno di un r er ar to .

Gli altri, a seconda della gravità lel loro ~ta­ to, sono suddivisi n ei tre g·ruppi ospitalieri ed iniziano subito l a cura e la vita del Sanatorio. L 'accerta m ento diagnostico si 9ratica in questo, come in t u tti gli altri re!)arti di accer tam ento militari, facendo co11verge1"e le varie in dagini a llo scopo di render chia r o e docun1 entare bene lo stato clini co d el sog~e tto. Ma ssimo a ssegn a m en to s i fa q11indi a n ch e qui sull a ri cerca r a dioscopica e r adiogr afica, senza na t 11 raln1ente trascurare le altre osservazioni clini• che e di laboratorio (esan1i batteriologici, ricerca degli antigeni e d egli a n ticorpi, ecc.) . Si dà minore importanza a lla ricer ca della cutireazione, p er la sua quasi costante presen za. No11 si pratican o iniezi oni tubercolinich e a scop o diagnostico. Nei tre r eparti , separati completament e l ' uno · dall 'alt ro, ove i malati a seconda dello tadi n riconosciuto della loro~ n1alattia ven gon o osp edalizzati, vigon o r egole igienich e applicate con militare esatt ezza sotto. la energica e con1petept e direzione del maggiore medico prof. Ramoino. All 'ingres o dei 111alati gli ahiti sono sottop oI sti a sterilizzazione e conservati p oi in un ~acPi~. 3. Facciata est~rna di un repano. eo n el guardaroba. • J)1ttscl1e1·a di garza sostenuta da una t1·ama n1e0110 a ltresì la ,~ate e steri Iizzate- le ve~tt ~ teta.lli ca, nella quale è invitato a tossire, quando biancherie ospitaliPre assegn ate a ci ascuno. 11on nP i)c> "a fn re a meno . ei reparti. tutti nlolto ttllt!)i. ed aPreati rlil (i ) • '


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E altresì munito di una sputacchiera di carta

quella intensiva, la: quale d 'a1tra parte non: è • paraffinata, il cui sostegno metallico assai_sem- possibile fino a che la Dea Febbre regni ' i:o.-, plice e pratico, viene fabbricato nell' os:pedale in. contrastata sovrana, sulle· nostre terre. Alle dEruna piccola -Officina, dai soldati stessi; nella solate regioni da cui l'uomo s'allontana per medesi1na officina si fabbricano anche le inte- rifugiarsi nei grossi borghi, occorre sostituire laiature di metallo per le maschere. delle convalli popolate di case in cui l'uomo La lingeria dimessa dai malati pel cambio stia in più intimo · contatto con la terra, che settimanale è raccolta in sacchi: quella che nO)l gli è fe conda nutrice. Dalle grandi bonifiche, lavoro di secoli, non ha macchie di sangue o di altro viene sterilizzata alla stufa, prima di essere data allà lavan- è possibile attendersi migiioramenti immediaderia; quella eventualmente ma_cchiata, prima ti: è quindi agli altri sisfemi di lotta che dobdi passare in lava.nderia, viene sottoposta ad un biamo rivolgerci con la serena fiducia che ci. bagno antisettico, entro il sacco stesso che la danno i risulta.ti ottenuti da quanti hanno in essi perseverato; è per mezzo di essi che la macontiene. La lingeria dimessa ogni giorno viene conser- laria potrà venire gradatamente eliminata. Un luminoso esempio dei benefici effetti che vata in ogni reparto in un sacco; e mantenuta si possono raggiungere, ce l'offrofio le Ferrovie umida con soluzione antisettica. problema per tale Ogni reparto provvede poi alla lavatura delle di Stato. L'importanza del • . proprie stoviglie con liscivia sodica, e così pure Amministrazione . risulta evidente quando si alla raccolta ed alla incinerazione dei materiali pensi che oltre 5000 chilometri di linee ferrodi medicazione non recuperabili, dei ptialofori, viarie si svolgono in zone malariche. Al con-. trario p oi ,del contadino che si ritira generaldelle spazzature, ecc. Nel centro Sanatoriale presso Nervi gli am- mente sul far della sera nel paese, il persomalati sòno trattenuti più o meno a seconda nale ferroviario abita sempre in prossimità della linea -e quindi in piena zo.na malarica. Vive, dello stadio della loro malattia. I più gravi, che sono fortunatamente pochi, isolato dal mondo, nelle case cantoniere spervengono, dopo qualche tempo di cure e di ri- dute nelle campagne disabitate, in località tal-· itoro, trasferiti, con un treno militare attrezza. . volta tanto famigerate che prima della profito, in speciali ·ricoveri espitalieri che, per cura lassi an{imalarica, dovevano venire abbandona· che vi si susseguiva era del Ministero della Guerra, s0no ora sorti per te, per<!hè 'i l personale 'da perniciosa (p. e. sulla costantemente colto questi infermi in ogni territorio, onde essi abbiano, nella· gravità delle loro condizioni, il con- linea Barletta-Ofantino). E ovvio che in tali condizioni,_ detto personale forto almeno della vicinanza delle rispettive faè esposto ad ammalare con .estrema facilità di miglie, dalle quali dovettero per tanti mesi star • malaria, sicchè, già le passate grandi Società lontani. · . , Per tutti gli altri, pef quali si vuò nutrire fon- ferroviarie (Mediterranea, Sicula, Adriatica) si data speranza di guarigione, l'Amministrazione erano ansiosamente occupate di questa malatmilitare deroga dall'ordinario e prescritto pre- tia, che togliendo dal lavoro tanti agenti, costicetto della pronta riforma, e li trattiene e li tuiva per esse una grande P.a;sività. Alle anzidette Società si debbono i primi grandi espericura per il tempo necessario. menti rigorosi di profilassi antimalarica, fra G. MENDES, maggiore medico. cui ricordiamo quelli nella piana di Capaccio, sulle linee Roma-Sulmona, Roma-Orte, ecc. E la costante applicazione dei sistemi di lotta L'opera delle Ferrovie di Stato sperimentati (profilassi meccanica e chimica) nella lotta contro Ja malaria. ha. dato risultaii che si possono a buon diritto La lotta antimalarica, iniziatasi con tanto chiamare meravigliosi. Nel 1898 sulle linee malariche della Società successo, favorita da provvide leggi, non ha dato finora i risultati, che er~ lecito sperare Adriatica, i '87 % del personale er a affetto da paludismo; sulle stesse linee,. nel 1906, la perda essa. Mancanza forse di energia, di metodo, di costanza, · forse anche di una visione chiara centuale era ridotta al 36! Subentrato lo Stato,. dell'importante problema, che coinvolge il be- la. lotta è continuata con maggiore larghezza nessere fisico ed economico dell'Italia. Il pro- di mezzi, con unicità di criteri è con intensità blema agricoio e quello malarico sono tanto in- adeguata allo scopo, sicchè n el 1914, sempre timamepte connessi, da esigere un'unica solu- sulle stesse linee, i malarici erano appena l '8 %. Nude cifre · che, meglio di una forbita perozione: si può affermare che, in comple.sso, Ja · malaria non potrà scomparire che quando alla razione, dimostrano sia la bontà dei metodi seguiti, sia la valida opera che il personale sacoltura estensiva del latifondo, sarà sostituita . I

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nitario ferroviario esplica sotto la sagace guida dei capi; cifre tanto più eloquenti, in quanto che una parte notevole dei malarici è necessariamente costituita da quelli cronici e può quindi venire ridotta solo lentamente con la graduale eliminazione. In relazione a questa diminuzione, vediamo il numero totale delle febbri primitive abbassarsi da 688 nel 1906 a 80 nel 1914 : quello delle .recidive da 3461 a 1290. Anche la gravità del-· l'infezione è diminuita di molto: i casi di perniciosa che erano 38 nel 1906, si sono abbassati _a 3 nel 1914: i morti oscillarono-fra 5 e 3 (sa-Ivo nel 1908 in cui furono 11 e .n el 1914 in cui ve ne fu uno solo). Una certa recrudescenza si è invero osservata negli anni 1915 e 1916; essa però coincide •Con una recrudescenza generale della malaria, -e può, in parte, attribuirsi al fatto che degli ·soo medici impegnati nella lotta antimalarica, molti sono stati richiamati in servizio militare e sono .stati sostituiti da un personale nuovo, non :a111o~ra addestrato a tale lotta. Ma a1tri dati ci confermano il buon andamento della campagna antimalarica nelle Ferrovie di Stato, · dati che, al pari dei-precedenti, togliam0 dalle diverse pubbiicazioni del dottor ·a. :fabbri, che, animato da larghi concetti di ·medicina sociale, . dirige con amorosa .cura il &ervizio sanitario ferroviario, e che accompagna i suoi lavori di sapore classico . con un'abbondante e rigorosa. documentazione. · Il miglioramento nella morbosità da malaria . &i ripercuote in modo tutt'altro che indifferente &ui bilanci dell'esercizio. La malaria rappre-&entava per le Ferrovie ex-meridionali (che .comprendevano prevalentemente il litorale Adriatico) il gravame di oltre un milione annuo e costituiva quindi un vero incubo, oltre che per le difficoltà dell'esercizio -. in conseguenza delle assenze del pers.o nale - anche :ver la borsa degli azionJsti. Nell 'ultiino triennio 1913.915, invece la media dei sussidi per l'intera rete distribuiti per i casi di malaria• è stata di poco superiore alle 155 mila lire, cifra bassissima in confronto della somma totale di quasi sei mi .. lioni accordata come sus_sidi per tutte le malattie (le sole malattie dell'apparato · digerente hanno assorbito più di un milione). Gli organismi amministrativi, Stato, Provincie, Comuni, che, al pari della maggioranza degli individui, sono particolarmente sensibili dal lato economico, meditino queste cifre e questi raffronti, e giudichino se non sia più conveniente anticipare le finanze per un'efficace lotta preventiva, anzichè disperderle in cure tardive, con danno evidente dell'attività lavo(10)

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. ratrice, del benessere delle popolazioni, delle . · vite umarie. • E ciò va ~etto specialmente per il Mezzogior- · no. La _malaria di fatto è un problema essenzialmente meridionale~ mentre per il settentrione rappresenta, si può dire, un pericolo sorpassato. Nelle statistiche ferroviarie, i · casi di malaria da Roma in su, non sono stati Iiel1'ultimo triennio che 76 (nel 1914, anno di minima, sono stati in totale quasi 1400)~ La stessa morbosità malarica, che rappresenta il 5.98 % di tutte le altre malattie da Roma in giù, di- . scende fino al 2. 75 % quando si metta a raf. fronto con la morbosità dell'intera rete. I risultati avuti dalla profila~si antimalarica ferroviaria dimostrano quanto si può ottener~ quando si affronti il problema con mezzi adeguati e con perseverante tenacia. Non si tratta di un piccolo esperimento, in località limitate, su poche centinaia di persone. Qui abbiamo - una popolazione di oltre 23,000 individui, dispersi su migliaia di chilometri, dalla Lomellina alle ·rive dell'Ofanto, dalle spdnde dell'alto Adriatico alla derelitta 'Basilicata, alle coste siciliane, che, mercè una saggia profilassi, offi:e un minimo contingente di m0rbosità malarica. Esempio dunque e sprone a tutti per intensificare dovunque la lotta antima1arica ridonando all'Italia nostra la giotondità del lavoro nelle terre risanate. INDEX.

A proposito di depopolazione e di aborto criminale.

Prof. L. M. Bossi. Il 9 ottobre al Congresso della Société Obstétricale d~ France, incaricato della relazione sul tema che, in un precedente Congresso, pure a , Parigi, io aveva proposto, « Sui rimedii contro l'aborto c~iminale », ebbi a sostenere la tesi le tante volte emessa e spiegata come tesi della nostra scuola, che cioè per reprimere l'aborto occorreva sopratutto dare l'impunità alla madre denunziatrice e sciogliere il medico teste dal segreto professionale. Solo in tal modo si potevano avere le necessarie testimonianze per colpire le provocatrici o i provocatori d'aborto. E risaputo· infatti che la maggiore difficoltà per raggiungere questo obbiettivo, che è 1'11nlco atto ad arrèstare questa vera calamità, sta appunto e sopratutto nel diniego costante delle vittime dell'aborto, che per il timore di essere condannate, devono tacere o negare. Una vivace discussione si accese in seno al Congresso e nelle linee generali la relazione ita-

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liana fu appr9vata c6Jla 11omina dì un Cumitato Inte.rnazionale che sollecitasse presso i vari governi una legge ad hoc repressiva. Ma l'impunità della m adre t1enunziatrice · f11 allora assai combattuta e dichiarata impossibile, non volendosi nepp11re a mmettere lo speciale stato psichico in Clli versa l a donna che ~ i induce all'aborto criminale, stato che assa i spesso la riduce una irresponsabile. Dal 1908 ad oggi passarono nove a nni senz a che la questione venisse riso~ e, r iò che è peggio, senza che la Commissione del Bureau In ternazionale, nella quale io pt1re f11i nominato,. . \'enisse convo·c ata. T~ggo però ora nel Petit Pa·risien del 25 111glio corrente che essendosi riunita a Parigi pochi giorni or sono la Commissione presied11tét rta Pat1l Strauss per l'esam e del grave problema d ella d epopol a zione, presenti il prof. Barthelemy della F acoltà cti giurispr11denza cii Parigi e di Mesurel1r , direttore dell'assi stenza pub blica, in r a pporto dej m ezzi per r eprimere l'a h orto crimin a le, si convenne : 1° di roncecl ere l'imp11nità alla m adre den 11nziatrice;

20 di liberare jJ medico dal " s egreto profes ~ ~ionale · qt1ando egii fa da teste in qn esti casi. Sono lieto di rilevare questa vittoria nostra . Sarà questa un g enefico frutto d-ella g11err::\ . _ e.cchè jn Francia forse, senza le t.erribiJi congeguenze emerse dalla gt1erra pPr l a <i epopolazione, e ehe io a Parigi denunciai fino dal 190&. invano, prohabilmente si sarebbe rontin11ato n lasciar l'impunità alle faiseuses d'anges che liberamente faceva.nsi l a réclame nella quartn n~gina d ei gi ornali , m a non la sj ammettev ri ner le infelici d onne ch e in un momento di scon • . forte ed.i disperazione si abbandonavano a talP crimine per poi p entirsene e denuncia r e chi di tale momento aveva approfittato per ti1rpf' ' . • lu cro. Ri peto, ~arà questo in Franci a 11n benefìci n rlella guerra, ma e in Italia che ~i fn a l rig uardo? Non dobbiamo dimenticare ch e se Atene pian ge Sparta non ride, ch e l'Ita lia settentrionale è piii che mai invasa d ~ll n. triste piaga dell'aborto che le Cliniche ostetri.ch e e ginecologicl1 e ri' gurgitano di ca.s i di les:oni conseguite all'aborto criminale e di casi di pazienti in '(!>ericolo di Yita per aborto provocato. I nostri legisla to1·i quindi dovrebbero preoccuparsi del grave fatto . • Genova, 31 luglio 1917.

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LEZIONI. Sul trattamento delle ferite

da fuoco.

(B . MOYNIHAN. British Med. Journ al, ri. 2879, 1916). Il t rattamento · delle ferite d 'arma da fuoco ~ stato profor1.d a mente modificato, se non radica.Intente nlutato dalle esperie.n ze dellq. ·present~ gt1erra. Nè la ·p r,ati·ca civile degli ulti~i quarant'anni, i1è la pr.a tica militare ci avevano preparato al genère di lavoro cui fummo obbligati fin dal ' principio della campagna. Le cose nt1 ove .ed inaspettate che ci capitarono erano dovute .ad una serie id i ·circostanze, cia.scuna, in certo m odo~ differente da tutto ciò ch e aveva.imo osservato per lo innanzi. I·l carattere ~ dei proiettili in r.ap1porto alla loro c-0·rsa e • velo~i tà non era più quello che ci. avevano reso familiare le guerre precedenti. L a rovina dei tessuti era 1molto p-iù grand·e e differente in qualità di quel che a vev.amo generalmente visto n ella gt1erra ·d el Sud-A·frica. I germi trasportati .sulle ferite, dalla superficie dei! corpo, dal terr eno o ,d ai frammenti di vestiario, .a gi.11 clicare dai loro risultati ·c linici, superavano in vi rt1 lenza e.d in fecondità tutto -ciò che si cono'-reva dalla prese~tè gener.azione di chirurgj Finalmente il s oldato, nei pri1r1i mesi dclla p;l1erra almeno, er a sta.to sottoposto a.d uno ' ~forzo rosì serio e così proJ11ng.ato, pr.ima d'esser ferito, ch e sp·esso cadeva facile vittima di unR vir11l enta invasion e batteri.ca. Gli sfor zi dej rhiruI'gi per domina re la grave in.f ezione delle ferite, fa llirono in principio l am en tevolm·e nte. T~a suppl1razione, che sorpassava in 1J)rof1Jsione o in ·m alignità quanto prim.<l s 'era visto, si v~rifì cava nella maggioranza dei e.asi e i mezzi che la nostra pratica civile ci a,veva indicati come più .efficaci, fecero ben poco per combatter1:} l'attività del processo morboso. Gli instJ.rccessi v ennero segna:lati; si parlò di fallimento .d el metoQ.o anttsettico e dell.a fu- . tilità di qt1eillo asettico e l'oper.a im1in0Ttale di Lister ft1 rimpicciolita o ritenuta di . ni11n: valore. l Jno dei prim.i compiti al quale mi d edicai non .~·ena tornato d alla Francia, n el plinci.pio del 1915, fu di rileg,g ere gli scritti di T-'"ister per rendermi ur1 conto più esatto, con le nozioni ora acquistate nel mio servizio all'estero, dei prob·l emi con i quali eg·li . ebbe a lottare cinqt1a :at'anni or .s ono. Tutto ciò che Listar scmse a1lora, può esser riletto oggi con gr.an va ntaggi o. Il grande problema. cl;le egli affrontò e risolvette è lo stesso col quale abbiamo oggi da fa re ed i principi -ch e egli d ettò sono così strettamente ,a,p plicabili adesso, come lo. erano al , lora. Lister distinse chia r.amente la differenzR

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d~arma

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fra il va·l ore profilattico ed il valore terapeutico ferita. Se .per caso poi, la palla. colpisce un degli antisettici; egli esaltò l'impo rtanza capi- - osso, questo n on solo viene r otto in molti fra m tale del primo, ·e rilevò l'insuffieienza d ehl 'altl'o. menti, m~ essi ven,gono a ll a l oro volta animati I. . 'opera dei chirurgi, fin dal tempo di Lister, dalla velocità di 1Jt1ella e tra.sformati in altretsi basò, per ci ò che si riferisce ai successi, quatanti proiettili, oapaci di farsi strnd.a attraveTs•) s i incredibili, sq.l1 a }lrevenzione del la iniezion e, 1~ parti molli. Molte dell e ferite sono quindi profonde, di form a irregolare, con grandi e jn ferite eseguite esprPs'Samente; ma 11on sul controllo di una infezione già manifesta. Lister, pic~ole ca.vità, anfrattuose. Nei numerosi recesper altro, non ha bisogno di difesa, m a ~e C]tlesi si versa il sangue e, data l'ineguale J.acera- . zione e rètrazione dei lll nscoli, molte di quest~ sto bLsogno avesse: nulla po't rebbe scriversi rii • raiccolte liqt1ide ~ssono perdere ogn i comunipiù eloqn ente P di più indiscutibile, di ciò ,che si trova nei su ui l nvori. cazione éon il tramite principale. Se un a palla di fl1rile n on colpisce entro i Quali a dt1nque so11 0 i diYersi fattori · nt1ovi , primi qu.attro o cinql1 ece.nto metri, la. sua corsa che debb-Ono esser 1>resi in considerazione i11 qt1esla g u er1·n? diviene 1più composta e prob a bilmente intorno ai 1000 m etri, diviene uniforme. ~ei primi giorni di essa t1n gran numero di f erit€ ft1ron o dovute a } f11o co di fucileria. r )a Una ferita in.f lltta in qt1esto n 1om ento ha lln paJla tede.se.a ha una 'relocltà iniziale di circo, carattere interamente rlivePso. Lu palla òivaric!'l 900 m etri al second o . Nei primi 7'00 metri la q1J.asi il e parti molli , scolpiscP t1n foro netto at corsa d el 1)roj etti le non è rettilinea, ma vortitraverso l'osso, facend o l)ochissin1a distrt1zionP. cosa. Esso è ,animat0 da tre movimenti : 11no 1i ~ Vediamo molti casi, 11el lTllA.li il toraiee o l'airl · d·ome sono traversati cl a parte a p.a.rte, il c olli) propulc:tior1e, 1t1n.g·o la. lin~ a delta corsa; 11no dt rotazione intorn 0 al l>ropri o as.se longit11dinale, è• :perforato e mlrar ~ l < •sMnente non si veriftc~ rom e effetto d e1la rigatura della cann a ed ll ll 0 atl cÙn d anno rilevan te. Q11esti ra,si ,. più numPu a bascule n cosl fatto che, mentre la punta r osi n ella guerra del Sud-.\fri ca. 'o sono menn <1 ell a pall a s i manti e11e i11 .asse. l a base ~i nd~:;so . perchè si com hatte a più brevr distanzn inu ove, gir~ndo , ~e cond o t1n cerchio o un'E}Jissi. e perrl1è il proi ettil e 0 rliffer pnf P per velO<'ÌÌà i' di r aggio sempre decresce11te. - Il ri,s11ltato di pe.s9: qt1est't1ltimo tipo di m ovimento è ch P quando i_l T,.a campagna di Fin;1d ra e rl el n oro <l ell :i llroiet.tfle tocea qt.1alunqt1e corpo, quell'attim o Franci.a si $Vol g-e in terreni a <'n lt11ra intPnsivq . rl l arresto, che st1bi~ce la pµnta, ch e procede Pfl' 11ei qt1ali g~ n erazi oni cli agri roltori, ner ren rprima, fa ca11)()volg·ere la base, . ch e è natural - ne 'niù ricca la l)roct11zione, rove~ciar0no le m8 1ne11te più p esante ed il proiettile si a.dagia in te 1·i e fecali dei cnvnlli, òei h11 oi, fl ei m .F\iA li. Tl Renso la~r.ale o penet.ra. nelle parti molli ru ocontatto fra il sold ntn ed il s11olo st1l q11alP t.ando a questo modo . La conseg11enz.a di ciò è Pgli rombatte, non è ll)ai stato rii1't intimo. J.<> r he la lesiont' no11 è, in questa prima p1trte inani, la, faccia, tutto il rorpo. ~nno imbrattati della traiettoria; lin1it.ata al tramite, g r.ossal flòi fango e di po~vere, 1·l1p p~ne1r1 e c;;'atta-crn ni naJnente scavato attraverso ad ttn :trto, ma .an - vestiti, ch e non p osso n o PssPr e 1·n 1nhin ti ron frrcl1e i tessuti circogtanti sono r0mprom esc;i, q11enza. Fip~so in grado 11oteYoli ssi.m o. 'Qt1alt1nque fPNei p!'iJlli ten1pi della gt1erra, i soldati rima rita, prorlot.ta rl a l1na palla, a h1-evP <iistanzu, ~Pro ordin a ri nn1ente un p.aio d i n1esi o pi1'1, c;;enconsiste q11i ndi no11 . nlt ar1to del rana le, s<:a va to za togl ier·-- i i pantal on i . J..e rn lture fatte _rnl dal p roiettile, co11 vi. iJ)ile lace razione e dist rn fango din1o~t ra rono una ricrhezza veramPnt r zione · n1a anclt e d j nna zona necrotica, ch e dn lussu reggiante di g-ermi patoge11i , f1·a i qi1a li il ogni parte lo ci rco11da, t1 n a zona nella quale l H hncil1o tf Pl (1•la.no , q11E>Jlo dPl)a gangrenn-grrsnecrosi e la <iistru 7.ione o desintegr azione òei susa ( Ba~illus perfri•ngens, baril lu.<; aerogenes tessuti è dovttta a ll a tren1e11da con cussione d eropsu l atu.'Ì cli \\'elrh) , il 1' r1cillus co l i, sapro fit i rivatan e. S. A11thony Bawlb)1 h a dato una pro- cli varia forn1a e<i nnn str e71fnl'nrcn , rironogci\ttn va di que::;to' ratto, con u11a serie di esemplari poi come l'entfrorocto (leg-li - S<'rittori fran<'Psi: n1olto di.mostl'ativi (1). Nè quest o è tt1tto: l'atut ti erann d' o1igi11e fcca lr. r. 111011 0 ir1teres~an­ zion e d el proiettile f> tale che qualu11que ~osa te il fatt o rhe, 1nent re ero in F'1·a11cia, tro("SSO inrontri. s11bisre l' inflt1e11zn della sua v e- van1mo rara111ent e lo st t/filocorcu J> iuye1io 1111locità: com e tutti sappiamo, brandelli del ,·ereo, causa co111un e dPlla infezione delle ferite·, . stia.rio, del cin turin o, il con ten11to della tasca, in pratica civile: es:-;o era solta11t o 1111 tarcti,·n po 0110 esser e tra. rinati i)rofo11da111ente nell. ·osi> i te n e Ila sto ria di t a 1i ra. i. ~ei prinù n1 esi d ella guerra, il ~oldato cJJP veniva fe rito, era ~p 1 so e a11rito oltre ogui (1) V. Poliolinico >ttimannle, n . 14. 2 np1·i le l!~lfi . 1

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limite, da fatica eocessiva, pel'dita di sonno, in·cessapte ansietà e ten.sione di ·s pìrito. Qu_ando ebbi I orpportun.ità di visitare un'ambulanza ·o \tn o~pedaletto da c.am po, fui col·p ito dallo stato· dei pazienti che vi affiu·i vano. Non aippana un ir1fermo arrivava .al sicu1·0, s'addormentava; a.nche durante l.a medi.catura spesso alcuni dormivano pro-fondamente e la tentazio.n e di una zuppa cailda o dell'inevitabile sigaretta poteva110 .appena indurli a destarsi per qualche mo1nento. Ho viJSto degli 11omini dormire per 48 ore di seguito e mµo, 1 ersi bronto1a11d-o, solo per . prendere una bibita. Quando le lesioni erano gravi, come ad esempio nelle fratture complicate de.Il.a. coscia, i feriti erano s·pesso in collasso, freddi, pallidi, con polso debole e respiro interrotto. Senza dl1bbio, una parte di questét riduzione della vita.1ità era dovuta al ritardo dell'opportuno· soccorso. ,:\fa 11essu11a organizzazione al moudo può i11utare ql1esto stato di cose, che non dipende da noi, ma bensì dal nemi~o. Poco o nessun ri.spetto si ossèrva verso la Croce Rossa, forse perehè è poco vistbil~. Un gruppetto di porta-:f eriti, 8e per poco si lascia sc-0rgere è subito esposto .BJ. fuoco di fucileria o di shrapnel e ciò anche di notte. :È solo furtiva. ' mente e cogliendo i•l momento opportuno, che un ferito può essere traisportato ed il ritaroo nel soocorrerlo, ciò che deve deplorarsi, non p11ò essere evitato. • I proiettili P.l'Oducono grandi rovi11e col loro passaggio nel corpo: cavità e recessi vengono formati ovunque d.al•I1irregola.re retrazione dei muscoli lacerati e dentro vi si raccoglie sangue pesto. Tutto all'-intorno i tess uti sono necrotici e non offrono .alcuna res1stenza .all'invasion e bat~ teri.ca, .anzi formano il mezzo nutritivo più adatto 01110 sviluppo ed alla vita dei g~rmi. I microrganismi possono ve11ir tr.a sportati nelle più minuscole cavità con una certa violenza e seminati ovunque in un terre110 ferj.ile e se anche non sono della pegigiore malignità, si svilurp1p ano, in com.penso, con la più intensa attività. Essi h-a nno il teinpo di ~re-ndere il sopravvento, a causa dell'intervallo, che necessaria111ente deve passare prima <'.he sia · possibile di eseguire una medicatura .adatta ed anche per- · chè il ferito è spesso in con.dizioni di tale aff.aticam.1e nto e d.i esaurimento da non offrire alcuna resistenza. Nt1lla ·di simi]e ·suol caipitare nella 11ratica civile e quando i procedimenti a questa al.>ituali, vengono applicati ai feriti di guerra, falliscono naturalnlente .allo scopo. Il trattamento delle ferite d'arma da fl1oco, deve contemplare: la prevenzione o il .governo della infezione il più rrupidamente possibile do1

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SEZIONE PRATICA

po l'avven.tmento; la riduzione o la neutra.Jizzazione di essa non .appena si man.ifesta. Prim.a di diso-µtere questi argomenti, vi son~ . alcuni princ~pi fondamentali, applicabili a tutte le ferite, che debbono essere fissati t1na volta per tutte. A) L'eseissione del•l a ferita, se può esset'e r11essa in opera, è cert.amente,;-l1n metodo ideale. Disgraziatamente il ·maig~g;ior , numero .delle fe. rite sono a sup~rflcie irrego1arissima. Si -comprende come l'escissione della superficie di una ferita anfrattuosa ·s ia compito difficilmente possibile, Ma quando vi si riesce, è quanto di meglio possa desiderarsi-: la ferita diviene .asettica, può essere sutul'ata· completan1ente e gua1·ire di prima intenzior1e. A questo- speciale t1·a tt.a111e11to si prestano tal,·olt.a le ferite del cuoio capelluto, le ferite pe11etrariti dell articolazione del ginocchio e qu~le della parete aiddomi11ale. l.a tecnica deve essere scrupolosa ed esatta, se· 11on si vuo~ fallire allo scopo. B) E ne<:essario esplorare a.cc·urat~nente <>giù ferita a:rn.p ia o penetrante., ricorrendo · magari H 11' anestesia pur di ag·ire il più presto possibile. "i pratica una disiJ1Jezior1e prelin1inare d_ell.a pel•le, con un .ant1setti-co efficace e qui debbo_ deplorare che si soglia g·eneralmente ricorrere allo jodio, sotto una forma qualsia.si. S purò 1

f eticis1no credei·e che ·la ti1it·ura <li jodìo, a·rtr lte .largamente pe~1ieUa.ta, possa ste·riJizzare la .

pelle, r~lla quale aderisce co1ici1ne o terra secca (1). Numerose l)rove sperilnenta.Ji, ed ap-

plicazioni su l.arg.a scaJa, fatte anche dal Moynihan, dimostrano lun1ir1osame11te questa verità : ora la toletta della pelle è di somma importanza perchè i germi ql1ivi a.i1n.id.ati possono reinletta~e la ferita.,_ specialmepte se si ricorre alla medicatura usuale, del·la pratica civile. Dopo pochi mint1ti s9ltanto, garza e ovatta sono imbev11te di BE-erezione e fino alla ,pros3ilna medicatura, questo materiale settico, in fermentazione, rimane a contatto d~le parti adiacent i alla ferita, infettandola. Un'accurata disinfe~ione ·della pelle .si può tentare ~on etere sapo.n.ato, con etere, benzina, i>etrolio, o con altro rnateriale effi·cace e con l'applicazione di un liqnido antisettico. Sono consigliabi li il bijoduro di mercurio in alcool, la soluzione di Harring.1on, quella d~·Macdo11ald e quella di Dakin; qu.e~ta ·ultima è poi preferibile, spécialmente_per gli ·u si di guerra. Dopo la disinfezione della uelle è 11ecessario provvedere al drenaggio, per lo che è s11esso indispensabile sbrigliare la ferita e pratica,..e delle controaperture e ciò senza riguardi (1) Il

COl'SÌVO

è mio (1'. F.) .

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lL POLlCLIN ICO

e senza economia, trattandosi di condizione essenziale, dalla qu.ale può dipendere I.a conservazione dell'arto o la vita del p·aziente, spe-ci.e se 11ella ferita è penetrato il bacillus perfringens. La ferita deve essere .accuratamente esamina. t a, si asporta subito ogni corpo estraneo trovato, ogni fraruJDento di tessuto morto o imbrattato, di muscolo lacerato, indi si _lava largamente, con. la so1l:uzione antisettica di Daki11 t· s'immobilizza la parte. ··

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ni d<;corsero e guarirono come fossero asettiche; n ·e gli altri il .beneficio f11 rimarchevole. Si r1otò, alle volte, un certo gra:do d'irritazione, specialmente della pelle circostante. Ciò può dipendere, anche secondo l,opinione di Dakin, dalla qualità estremame11te varia.b ile dell'ipoclorito o da combinazioni. chimi che irritanti, specie se furono usati prj111a .altri .antisettici. Tutte le volte che ciò è possibile, ,la ferita deve essere leggerme11te impaccata con garza imC) Immobilizzazione delle parti ferite. - La bevuta della soluzione d'i·p o·clorito. Al di sotto si tenga una bacinella da medicatura o da fonecessità d'immobilizzare le parti ferite è riconosciuta. da tutti, tanto più in queste ferite di tografo e, ad intervalli, d'un'ora o due, si versi guerra, nelle quali il m ovimento favorisce il dif- un po ' ·d i soluzione fresca sull'impacco. Questo fondersi della infezione. Nondimeno non si de- deve essere se.rnpre bagn.ato e .si tenga presente ch·e nessun drenaggio p11ò eguagli.a1·st .alla. ve esagerare é bisogna ricordarsi che per le · braccia e. per le gambe, l'immobilità prol\lngagarza. ta troppo, può generare rigidità articolare ed La garza però drena pel' poco tempo soltanto; atrofie muscolari ribelli. sui fil,an1enti di essa la lir1f.a e La secrezione sì 1. Prevenzione o co1ilrollo ttell' infezione nelraddensa ed allora diviene un tampone anzi . le ferite d'arma da fuo co, n el 1riomento più pro s- che un drenaggio. Se la 'Posizione e l'estensione si·m o possÌbile a quello in cui si veri'fìcario. della ferita non pennette questo procedimentu Nei primi tempi della guerra si notavano, nei . i la.scino pendere strisce della . medicatura o soldati che tornavano dalla !?rancia, infezioni drenaggi a lucignolo fuori della ferita, faicen gravissime delle ferite, ciò che dette luogo a didoli' pescare, con l'estremo libero, i11 un reci~cussioni acerbe, sia pubbliche che private. i piente con la soluzione d'ipoclorito posto in moconsigliò subito l'u so dell'acido fenico puro, do da poter essere facilmente aspirato, e du delle pennellazioni di tintura di jodio; ma ancfte tenere sernpre 11mida la ferita. Si possono anc1ueste · misure severe si mostrarono inefficaci che ad0per.are tubi sottili, con moJte asole lu contro l.a successiva gravità delle infezioni. No- ter.ali, ri v~estiti. da lembi di tovagliato lasso fld tiamo, di passaggio, che dicendo acido fenico introdotti nei recessi JJ-i ù piccoli e remoti; n puro, si pensava di usare il più energico degli capo libero si fa uscire a traverso una medicaantisettici; la verità è che, comp.arativamente, il tura volante di garza e cotone. Ad intervalli fre f (\nolo pufo è un debolissim·o antisettico e ch e quenti s'iniettano nei tubi, lentamente, piccole i1ella lotta contro germi patogeni, èhe si sono quantità d'ipoclorito che irrigano l,a ferita. Q11ebene annidati in queste ferite di guerra, la sua sto è il metodo di Carrel, che in molti casi è il ' . efficacia è presso a poco nulla, mentre inveLe migliore di tutti. La pelle intorno al·la f er1ta danneggia molto i tessuti sani. Gli studi di può esser protetta con vaselina. Il liquido dE>ve • l)akin e Carrel ci han .fornito il più potente · esser .seffiipre fresco. È importantissimo evitarr l>B.ttericid.a conosciuto nella soluzione d'« ipo- che intorno alla medicatura sia tenuto qualsiasi rJorito n la eìt1ale è inoltre diffusibile, non ir- materia.le im·p erme-abile; il libero de.flusso delrita troppo i te-ssuti, ha lln notevole potere d'e- la secrezione deve essere assi.c11rato. liminazione dei cenci necrotici, si ottiene facil Moynihan ba sperimentato anche t111 altro mente ed è del massimo buon mercato. preparato di Dakin : la « cloramina » che, p er · I chirurgi francesi ed inglesi l'hanno speriqual.che riguardo, trova superiore anehe al lllt'?ntato con risultati 0ttimi e l'hanno trovatu l'ipoclorito. Essa a.gisce uccidendo gli stafiloveramente capace di ritarda.re o di prevenire cocchi, in presenza del siero, in soluzione fl lo sviluppo della sepsi p1u che qu.a lunque altro volte più debo1E1 dell 'ipoclorito: è soll1bili~sim : 1 ' preparato (1). Moynihan lo usò .in casi d 'infee facilmente diffusibile. Dakin ha fatto anrh~ iione, ali 'inizio, e già antichi; nei primi le 1esiopreparare della garza, n ei cui filamenti è incorporata cloramina (1) in polvere. La secrezion<· · (1) Non cl stanchi.amo di ricordare che negli Ospedelle ferite, medicate con questa garza, sciogli t> <ia 11 e Cliniche di Roma, si usa da oltre 40 anni lentamente il potente antisettico, che vi ene n u1u1 soluzione d'ipoolor ·it o poco diversa da quella contatto dei recessi più nascosti. L'A. l'ha 11sata di Daktn e Carrel, con risultati mirabili. ~ sorlarg.a.mente a Leeds e altrove e se ne loda altaprendente che i nostri valorosi colleghi d'oltr'alpe ~ d'oltremare non lo sappiano e non lo vogliano ~a perc! Qu i. t1one di marca '! T. F. . (14)

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( 1) r.n <Jlora n1 itla è toluene-sodio-Rnlf<>Cl o1·e. Jll Id•-'.


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SEZIONE PRATlCA

' mente. Anche in ferite, g:r;avemente infette, la detersione avviene rapida, la secrezione si attenua e<l appaiono presto granulazioni di buona natura. Moynil1an ritiene I.a cloramina il i·ilnedio più potente ed efficace per fare .a bortire un'infezione anche grave, in quaunque ferita di g uerra. Le ricer.che di C.arrel sembr.a dimostrìno ch e le ferite r'ece'n tissime, da palla o da granata, presentano lievissime infezioni: bisogna infatti c-saminare numerosi preparati, prima di scopri. re dei microrganismi. Pur così pochi ed anche se di scarsa virulenza, tro-vando l'ambiente estremamente favorevole, si moltiplicano rapidamente: ogni or.a che passa ai1menta la penetrazione 'e la virulenza dell'infezione. Da qui la necessità di adoperare n elle ferite di guerra ed il più presto possibi1e, l '.antisettico più potente. Yioy11ihar1 dichiara. che no?i crede applicabile il 1n.et<?do di Wright, a1rneno nei casi peggiori: i soldati gravemente feriti seno in llno stato di . grave esaurimento, con pressione sanguingna bassa, estremità fredde, polso debole, p a llore. Alcll.l1i han bisogno di essere rianimati ~T..ima che si possa tentate u11 quaùsiasi trattamento ; altri sono in preda .a shock più o meno intenso. 1 L'introduzione delle compresse sali:r:ie rigt1t) i1elle ferite, non provo·cherebbe probabilmente nessuna ipersecrezione di siero e se pur ciò avvenisse, questo sarebbe un risultato ri1)rovevo-, le, perchè aumenterebbe l'esaurimento del paziente.

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l'A. o che egli vide messi in pr.atica, posson• ' ria.!ltSumersi brevemente così : <e Uso di soluzioni ipertoniche - 5 <]'~ di sal rt i cucina e lh ·% citrato di sodio». Questo metodo fa introdotto molti a:r111i or :ono d.a Wright e fu rimesso da lui stesso 1u onore d utante (1uesta guerra. I lavori di \\' hig11 l esp·ongono i diversi problemi con perfetta a;c·curatezza e grande penetrazione. Il pri11cipiu del metodo ipertonico è quello di uti,l izzare il potere battericida del siero fresco, il cui flusso dalla superficie di tutta la ferita è stin1olato dal l'ap,p lic.azione di ~na solu~ione , salina piu concentrata del siero del sangue: t1r1 vero processo di osmosi. Si Qp·p one, o meglio si asserisce, ciò cl1e .non è lo stesso, che il siero è un flui do inadatto all'osmosi; ma è indiscutibile · il fatto che qu,an.d o si appli1cano queste soluzio11i saline forti, il flusso da tutta la superficie della ferita è enormemente aiccre.sciuto, ta11to che :1 paziente è spesso costretto a bere abbondante1ne11te. La secrezione della ferita, dopo poche ore, di. viene ct1iara e dupo 2 o 3 g·iorni può essere trovata sterile o quar1to meno povera di inicrorganis~i. Lo streptococco sembra il più resistente dei g ermi ed è in.fatti il so1o superstite dopo due o tre giorni. L 'A . .potè osservare (v, ispeziona11do i diversi ospedali, numerosi c.asj trattati col metodo di \\ righi e constatare che le granulazioni hanno un colorito più vivo e<l intenso e che la superficie .ap·p are più detersa., che ·con qt1alunque a ltro trattamento. Il miglior n1etodo di att11are questa n1edicatura è lo stesso 2. :\ften.1J.az.ione o soppressione riella infezione già 11ianifesta. - Q11ando la suppurazione è consigliato p er la soluzio11e di Dakin: un :iJ11p aicco volante di garza, applicato su di l1nn scoppia,ia in una ferita , con tutta la sua vio. lenza, il l)roblema del tratta.mento, come fu ri- ferita ben dfen.a ta e tent1to semp!·e imbevuto conosci11to da Lister, è affare molto più difficile d ' un.a sol11zione salina. ' . Il flusso, abbondont1ssin10, viene racl'olto in che non prev-enire l'infezione di una ferita aipl1na bacinella. Si deve assolutamente evitare ptna iuferta da poco o 11el momento stesso· in qurulsi.asi fsciatura ed in generale qualsiasi i:l1eeu.t avvier1e. (iicatur~a capaJCe d,i o-s tacolare il libero deflussu • ·Don:ina,re o debel1lare i proceis.si d'infezione n1anifesti è sempre difficile, e può essere in'1p0S- della sec1·ezione o di farla rista.g na1;e. QueRtn trattamento, prolungato troppo, può riuscire si h i le. Nulla poi sarebbe più futile che combatierlr co11 i metodi comuriemente in uso nella dannoso, provocan-d o alte razione delle gr.anl1lapr.atica civile: Una ferita larg.aJ!lente - suppu - ziohi ed e·Ir) or ragie. · Si può quindi, se la ferila è di • di111ensio11 i rante può essere irrigata lungamente con solu' tali d.a consèntirlo e prin1a che le tl1rbe su 1n e11zioni carbo1iche o mercuriali e medicata co11 • zion.ate si manifesti110, s11t11rarla con ,·e nie11ten1.ateriale antic;ettico; tuttavia alla successiva • · medicatura si troverà che i.I pus fluisce abbon-. mente o ravvicinarne i n1a r gini, a1)plicandovi qual.cr1e medicatu~a blanda, .a·1 liq111do fisiolo cta.nten1ente ·da tutta la lesione e ristagna sulla g·ico. Si può anche trattarla con l)omata alld ~up-erficie della g.arza e d ell ov.atta. In queste ferite il vecchio tipo cii. medicat11ra è realment P zinco, a ll' acido horic~ o co1J vaselina sempliceun impacco di pus. Questa convinzione è rup- 1nente sterile. punto dovuta all'esperienza, che solo J.a gnerr.a " Il trattamento salino ipertonico è ge11e1·almente indolore, qualcl1e volta 1)erò si sente attuale rese possibile, dimostrandoci la necessità di trovArE1 altri metodi. Qt1elli praticati dal parlare ài dolori puntori o 11r~nti . 1

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IL POLICLINICO

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L 'A. con sigli a di servirsi di COJnpresse, preforzare Jlel siero del sangue quei corpi che paro.te appositamente con clor11ro di Na, citratu .·0110 a.ntn g onisti allo sviluppo o alla vita di t1n <li sodio e clor etone, ch e è t1n leggero an-algesico rni e l'orgn.n ismo invadente. lor a le. Quand o 11na ferita è ben drena.ta e medicatn. ' , Urta variants-; pro.p osta da Lawson, consiste in modo che tutto il siero che vi affit1i·sce liberar1ell'ap1)licare nelle a nfrattt1osità delle ferite .1nente e la.~g.amente p·uò ~sse re con .altrettanta pl'ofo11de, una lunghetta di· ga rza, nel mer.lzo facilità eljminato, aillora appare chiaro eh~ <lPlla quale si avvolgono d elle compresse .dei due q1lanto pi11 alto è il potere battericida del siero sali su citati. QuaJche volta si può mettere di- · t.anto più f.acile e rapid.a sarà la gt1arigione. retta1ne11te le compl'esse saline nei più profonNe con segue che la vacci11oterapia., associata Ji recessi di tali fe1·ite, sia semplicemente av- all'ap.pli,cazione del11.a soluzione di' \'iright, è il volte in un fogli o di gal'za, sia annicchia te alla trattamento indtcato p~r ottenere i migliori riestrerr1ità, nel lume di un tubo a ..dren.agg"iQ. st1ltati. :.\loy11ihan afferma di esser convinto de! f,a gtti·za o il tubo n on devono essere ca1ng i"an valore del vaccino streptococcico nelle fe l>iati più spesso di ogni 24 ore. rite }) ÌÙ .gru.vi di questa guerra e crede che mag~I0rr1son e Tulloch consigliano l'uso di u11a gior beneficio sé ne otterrebbe di certo .se l 'us0 ~oluziQne di solfato di magnesio, i11vece di quelfosse gener.alizz.a to. la al cloruro di sodio. Essi dicono che ha un.a Le vil'tù profilattiche della v·~cinoterapia non g·r a nde efficacia n ella sbarazzare le ferite dallo hanno avt1to t1n favQrevol~ terreno di studio i11 Htreptococco (che è il più tenace e tardo parasq11estèL guerra. Ed invero i fattori in ·giuoco sos ita delle ferite di g·u er1 o) pt1r conservando tut- 110 iar1ti e tali cl1e lo scr11tinio dei casi inoc11lati ti gli .altri benefici eff etti sul tessuto di granularichie<.lerebbe })Ote ri di analisi st1periori alle zione. risorse umane. ~1oynihan ha constèl.tat o,. clinicamente, la veUna delle più sensazionali OS$ervazioni in rirità di quanto affermano i du~ autori. ~1;uarrlo alle ferite, anche le più semplici, è la Quanto alle esperienze col liqui·do di Dakin, . trao rdinaria lunghezza del periodo di tempo I ' A. riferisce casi, nei q11ali, in presenza di c1 L1ra11te il quale i ge1·n1i possono restare dorcocchi, b acilli, difteroidi e colibacilli, con vasti 1n i en ti fra i tessuti aJ1cbe dopo la gl:J.arigio11e lembi e cençi necrotici, si ebbero ris111tati. inico111pleta. L 'A. ha visto scoppiare il tetano e la rabili. RHev.a come l'effetto precipi.10 di qu esta gang-r en .a gassosa, molte sett.imane dopo l'in1li soluzione sia · quello di eliminare ra>pidan1en te i zion e del la ferita, in occasione d'interventi se111tessuti m orti e disfatti; .attenuando l'infezio11e e pli.c issimi.per l'estrazione di proiettili, cli cl1eg'f arendola. poscia spa1ire. Raccom.anda di pregie, di frammenti inclt1mentali. La n1obilizzaziofJarar e il liquido frese-o, almeno ogni 5 g1orni (1). 11 e di u11'arti col.azione irrigidì ta, in pross1Init.:L L '.t\.. accenna al .n1etodo, che riconosce ottiji tina ferita già g11arita, può ug11almente far . 1110, del bagno o- delrirrigazione a i)erm a n e11zc:1, sco1pp iare l1Ù violento processo settico, che mima ch e è limitato a quei casi in cui può essere 11accia l a vita o ucctde aci.dirittt1ra il pazient~. t opogr.aficamente &pplicabile. L'effetto è idenCiò s11ole essere rpiù fr eqn ente i1èi casi ci.i frattico, qu a lunque sia l'antisettico adoperato : t1nn lltre compliea.te. Il saper1o sarà di grande ausoluzion ~ salina, u11a debole soluzione di acido ~i lio , ponendo in guarrlin contro gJi inter\e11ti fenico, di p enn.anganato di potassio o - di tin1·hi r11rgici prPmaturi. T. FF.llRETTI. tura di jodio dànno lo stesso buon risultato . .Moy11ih a n caldeggia l 'istituzione di ospedali P P re'tn iu semigratui.to : attendamenti, ove sia p ossibile il tra ttam ento Prof. GUGLIELMO BILANCIONI delle ferite all'ari.a rup.erta e al sole. An cl1e dt1Assi tent.e nella Regia Clinic.a. Otorinolaringoia1r1cii r ante I 'inverno a L eeds ed a SheffieJd egli ha e aiuto Medico negli Ospf>da.li d1 Ro1na ved11to risult a ti sotto ogni rigua rdo sorpren• llc nti. Il trattamento vaccinico degli infermi affett.i ci.a ferite settiche è ar go111entQ di di sct1ssioni viad uso dei Medici pratici e degli Studenti vacissime e le opinioni sono cosi dispar.ate ed Un volun1e tascabile riccan1 ente ill ustrato d1 928 DA&-in r.. i rreconcilial>ili che non si pt1ò entmciare un con 100 figure intercalate nel testo C'd elegantemente rJle. ~i111lizio e ~a111·icntP su c1t1~to argo1ne11to. 11 gato tn tela con 1St.rizione ln oro. Ag11 abllonat1 del " Polirllnlco • s i sped lS<'e pPr sol~ pri11cipio del n1e>toclo vnrri11iro è qt1ello di rA.fL. 5.25 (fran co d1 porto) . 1

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MABUllE DI OTO-RJft0-lARJft601ATRll

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Inv tare Cartolina.-Va.gJta al prof. ENRICO »ti.Da, n 14 • Roma.

MORII..LI,

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I ANNO XXIV,

FASC.

ftCC~DEMJE,

SOtlt:Tà M"DJrBt', tONfiftI:SSJ. . 1' 11 lJ lJ 1' Il

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SEZIONE PRATICA

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<.:he, <> nei pressi delle grandi ~rticolazioni, mentre ~'\! utbrn che. da. questi fatti l'O. voglia assurgere a consìclera.zioni di indole generale. . · (NOSTRl RESOCON'rt p ,\nTI COT.A Rl ) Ohiede quindi al collega Maffi quale, a suo avRiu11io11i medico-militari di }~errara e Rovigo viso de-bba es~re la linea di condotta del chirurgo in presenza di gravi f ratture ossee e di penetra( i.<~fituite clall'Accaden1ia delle · ,t.:r·iu11~1· n-ir'flicT11' zione nelle cavità a.rtioolari con 11ermanenw del e 11 aturali di · 1''erra·r a 1. proiettile.' VIII RIUNIONE. :\!.\F1r1 risponde che non ritte.ne oosclenz:l0so nè. pr11den te · nascon~ere la presenza df un proiettile ltoYigo - Ost.>edale dèl Seminario • -. 21 gennaio 1917. che or.a è innocuo e ò-0n1i\ni potrà ;produrre disturbi P1·e&1dell7~: F. Bozz1 forse gravi, e potr-à essere riscontrato da altro raI criteri dl opportunità di intervento per l'estrazione d1-0log;o : clò che gette-1'€bbe cattiva luoo sulla - sin del proiettili. · rerlth o sull'·àibilità del radiologo militare. l)er 1·1 seconda obiezione ripete che importa prot\IAFFI. - L'O. premette che la indicazione ad~ [>Or7.iònai;e l'lnterYento nlla gravit.:~ della lesione. tervenìre pt1ò esser data da considerazioni f'linich(l Il Cap. GRIMALDI replica che è dolente che Ja tar-; opp11re 11,sca.ll. " cl~1 ora non cons~,.ntn di d~re a questa intfressantiANel primo f)J'd1ne d1 id~ n1f)tte fuori di-scnR~ion~ i casi nei quali l'Intervento rappresenta una necef'- • sin1n rlisctlSsione 1' ampi~7'7.a nece~AAriR, ed osservfl sttà improro~a bile, d1 Yit.a e d1 fl1nzlona lità. ~ che non PllÒ dichiRr~rsi soddisfn tto c1ella risposb1 clata dal collega, J)Oichè e-g-Ii ritiene che la Jiermn que lli d1 p rotett11t insedia tt nel grandi visceri mal~ nen7.a d~l y1ro!ettlle ne1 focolaio -di fratture costiaccessibili ~nza produrr~ disturbi importanti. poltuisca anzitntto t1na gr8ve minaccia alla vitn c1!'1 chè l'lnterwnto ~rebbe nn pericoloso esere17'io di ferito per gli inevitabili procef.;si 6€-tticl ron~ern ­ virtuosità op~rntorla. Rtlsan<losl su nl1mero~ cf\st tiYt, ed un ostacolo forRe insor1nontablle alla rlpn ~ personalment:e osserva tl nf\1 ~no servizio di ehirurrn7'tone della lésloll(' osRea. go e di radiolo~o. eh~ flg-11 riferisce dettR.!?11atRm(>nt,(>. dlmoRtra come l'~~F:o 1 s1ntom1 più ..!?rav1 Complicazioni neuritiche del congelati. non stnno ca11satf dal nrof PtHle iwr ~è. n1n d~llf\ NÉRI. - . rJ·o . <~escl'ive segni neurlticl rilevabili lf'sfont pro<lotte lltD~O 11 tr:-i frltto opn11re. d n infPnPi già co~gelatl con minuti esa.mf elettrici. ESA'! ?ifonf per detriti traselnntt <11tl nro1ett1l~. mflntrfl 11 consistono, so11rR.t11tt-0, in una lieve dimlnu?:Ìone del r>roiettlle ~ qnnFd sempr~ a i:;ettt ro pPr lfl 1'n1 :i tf'mla ecclta bilita el~ttrirn. . L'O. ritiene che l residui . Pf'rn tura. neuritici eoncorran-0 nlla labilità e alla maggior pre· Tn~ste tn ~1 ~~ Rn ll~ DP<'eF:Rftlt cl1 11n (\Rfl m <' di~posizione degli ex oongela.tt a ft1turl oongelara<lfoJof?feo molto oreM~ f' fatto con crit<'rf non n1entl. 11 fllOlo geometrf~l . ma ~n:t tnmlM. ner PvttiR r<' <'mnl1~i richiama ad altra · sua Comnnica.zione, ove pro~To11i 1nntt11 P TtN'rche in<ln !rlnn~. 0Ri::flrv11 ~hP nnrpo:-:(°) che i militari gunri.ti d<"ll congelamento nnn tr·~nno 1 <1etr1t1 trn ~pntt dR l profettflfl non ~nn rPnisf-·ero rinviati a 1 fr<lnte nella RUlg-ion<' in,rer · 'lllll!'fi 1TIRt rilPV~b!lf Rll'Pf~:ninfl rRdloJot?iC() . ll<llf\ . ... A ft'ertnJt la necei::i:dt'1 ili grr1 nrlfl nilft!(>n7.A 11 ~1 (l()n1 m1Rttra:re i pe-1;MJ1 di Mn R<'n n interv~nto ml111 !?1·:l - · Contributo aII'anatomi1 patologica~dell'idroeèfa Io con v1t~ dflt ~intorni morbn~f fl<'<'0rtnt1 f\ " ni ri~1lt::iti secutivo a m~ningite cerebro-spinale epidemica. • definitivi che <1-::t ll'1ntf'rY<'nto c-i F::f po!':~1no riproI,.\~,1 PHONTI. In un ca so cli icl rocefalo C'Onsecu-

mettere.

Nel campo fif:\cale, riconoscendo <'he n)oJti oortA1-t>M di proiett:llt enrperllcl311 ~ rfflnt.ano nll'~tto ooerRtlvo per avere .p retesto s sottr~1·i::i nl servi?:io,

a fTerm~ che, inspirando

persu~RiQne <' rit1sclre a cambiar~

fid11Ma . si pn~ qua-si sempre l'atteggia mento dei renit,entt e indurli st lR sciar ~e[!ltlre di bnona v-0lo~tà. 11 piccolo ed innocuo atto operativo. GRI:llt:ALDI oonsenf;e In via di mn ssima nelle. conPln~ioni a cui è g-lunto il rollegR flRp. Mnffi: anzi <ii<'hiara ehe egli, quando è sict1ro c-he la pern1anenza del proiettile ·non è di a 10un imrledimento o nocu u1ento al militare, omette l'esame radioscopie<> Nl in ogi1i caso non ne riY<'ln allo interessato il rtsultRto, JWr non lasciare llf'l1f\ n1 ~1n i <lei 1niliture nnn n rma dell8: quale egli potrebbe yalersi qt1s.11d-0 dovesse riprend~ re serviiio. _ Rileva poi che la p1•eg·evollssima ed interessante comupicazione del cRp. ìVIatH, a ~uo avviso, preS1ent.a nnn lacuna, !X>ichè s i riferisc~ u1rlcam~nte ~ proiettili localizzati 11e Jle grandi cavità splancni-

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t: vo :i meningit:e cerebr-0-s1>in~l<::1 f\picleniica. 1·0. li;1 r iscontrato, qua.le ca us;.1 t>r-o bn lli le <le I J)rocess<>, leoioni di sclerosi meningea e Yasalf•, 1<' quali oeta(~lu.vano

il ria.s&orblmei1to del liquido cefalo-rac11id ii1 n o ; vi era inolti'e sc:o1u1)arsa y 1_J aHi tot~lc dcl 1' ess u e.la. to fibrino-puruleuto. ~on si può decidere se tale tendcu~ aJfu orgo ui'l:zazione dell'essudato ed alla sclerosi si8,.. d.o\·ut.1 a J •redisP<>sizio11e del soggetto, -0d a particolari prot>ri età del ger1ue J)iltog·f,'110. 01~1111r<· :1 tardiY<J R()pli ca?'io11e della sie ro.te·r•ll>in·. 1~l'ano, infine, d eg·ne di 11-0t<1 Je~ioni di eudo·-1:1 r tf:'rite di e ndo- e veritlebite obli teranti e di trombosi <10L vasi dell 'e11et\fal-0. in-ol tre q11al<'hf\ falt-0 a<'{'e1111an te a senes<:~ n z;1 i>1-.·eoce delle cellule 1u.'rYoS("

A. Pu bblicl1eren10 J>l'OfiSi n1a 1nen t~ : l·.,.

r111entr~

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Su di

c1,niplicanza rlell'irifcz·i one 11telite·1use.

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PRATI.CA.

CASISTICA.

te rn1inati tutti co11 tubercolosi i>oln1 onC1 re mor tale ad and·amento rapido. L'A. ha os8ervato iu ·Le albuminurie dell'inizio della tubercolosi polmonare. • seguito la frequenza -con cui tubercolosi e psoriasi si trovano n-edle stesse famiglie. Nell 'ultimo fascicolo dell a R ev1l e de la T u,be rLe prove cliniche che l 'A. invoca i)er dimoc1Llo se Ba thery cons!lcra una m emoria alle m astrare tale origine sono le stesse cl1e dimostr.anif estazior1i varie delle lesioni 1Yrecoci del rene n o l'origine tubercolare del lupu~ e di altre t11a ll'ir1izio di una infezione tubercola re dell'orgabercolosi cutanee. Tali prove del resto sono nismo e particolarmente della infezio11e tt1bersufficienti anche senza fatti anatomo-patologici colare polmonare. o ba~teriologi.ci. Del resto le tt1bercolosi atipiSi h a nno n efriti ed a lbuminurie semplici: le che infiammatorie o non follico1ari non hanno pr ime ac11te, o cronich e; queste ultime s econd o ea rattere anatomico specifico, men tre d 'al trn il tipo di nefrite cronica semplice, di nefrite p a rte nelle lesioni tube-rcolari cutanee da tossiidropigena, o di n efrite croniqa con azotemia . T.e a lbumin11rie semplic i si distinguono in con- · n1e non si riscontra il bacillo tuberro1are. La psoriasi sarebbe appunto una lesione tubetcotinue, o intermitte11ti ; le intermittenti in regolrt re da tossine, analoga al lup11s eritematola ri, od ir r egolari; le 1·egolari secondo il tip.o s q11amoso . 0rtost a tico, od il tipo pret tibe r eolare di Teissier. • Le manifestazioni t11bercolari .in connessio, I .. e n efriti , o le alb uminurie, presentano dei n e con la psoriasi non sono ristrette alla forn1a r::tratteri ch e n e riveli11 0 la natura? Si è detto polmonare, ma possono essere articolari, osse<>. f' l1e le ·em at11rie sono fr equenti, cha la ipoten 1aringee, . ecc.; esse precedono o seguono la s io ne è la r eg·ola, rhe la evoluzione della maco1npar~a della psoriasi nello st~R~o individuo. la tt ia è sempre rapida. In realtà non esistono • • in.i. s io tomi patog n om onici; l'ematuria non è la re• gola , e s i p11ò a nché a vere ipertensione <li lun TERAPIA. ga durata. Rat her:v afferma r h e ogni albuminuria, ogni _ I medloamentt antlsfftlttici. • ne frite ~op ra yveniente senza cat1sa in i.:1n gioT~'uso dei composti arsenicali, partir olannente vn ne sogg rtto, rioè in 11n organismo non anconel Ralva,rsan si era imposto negli u ltimi nnni ré1 tarat o d ~ infe7.io ni . o rla int ossicazioni m11lerl anche sl1 questo pl1nto, la guerra ci ha fatto tiple , deve es ser e consiò erata rome ~ospett n dnl sentire (Etienne, A rchivPs' médtcalPs hetge.~ . p1111t o di vista d ella :n1a possibile origine tubermaggio) la nostra dipendenza dall'estero. ~ colare. Dal pu~t o rli vista n ella terapia ogni pertanto intelessante ricorrlare che l'Rtoxil. ~.lbt1minurico, cred11to t11bercoloso, non sarà punto di partenza della c::erie di comi st11diati · p osto a regime latteo f'S rl11 sivo , regimP debi da Ehrlich, è stato .preparato per la prima voltn litante per eccellenza , r n e fav orirebbe l'evodal chimico francese Tiérhamp e che a ThomaA, luzione della tt1bercolosi . ' insegnante òi medicina tropicale a Liverpool . D'altro canto tutti i t ubercolosi alb11min11 - si deve la ~t1a applir~zioné nel tratt~mentn rici non dovranno esser e n ecessariamente posti delle malattie da protozoi . ad un regime tonico o fortificante. Si dovrà stt1T merlicarnenti che sono ora a clisposizione rliare il tipo di nefrite (idropigena, con azote- rl e i sifil orrrafi sono i segl1enti. Per la FranciA, mia, o rtostatica, ere.) e stabilire un regime in i soli prodotti identici, o quasi, al salvarsan r rapporto con essa. neosalvarsan, sono l'arsenobenzol e<i il novar· Occorrer à qui11d i cura r e ucl tempo stesso l<-1 senobenzol. n efrite e la tub er colosi , p e rchè, se è bene cura l'fl Il Galyl, scoperto da ~Iot1neyrat contienP. la 11efrite, rimo11tare alla ca n ~a i1er cer care ri i r i rea il 35 % di arsenico ed il 7.2 % di fosforo : g uarirl a è an ror a m eglio. P . C. il nome chimico è tetra-ossi-bifosfo-amino\

L'origine tl1bercolare della psoriasi.

P.. G a t1 ch e r ( />aris n1t>rli c11l , 3 n1aggio . i n "-t' gu i to a ll'osse rvazione dell a l'Omplicazione ct1 t a t1ea finale, m ortale dell a p ~n ri asi, la pityriasis I' Il h r fl l' l'OTlÌ C'U "8C0ll da rin , è ~ t H t o condott o a ~0: petttt l'e l'u r·i~ine t ube l'c-o larP d Pll <l p';o rin si, poich è i easi d i dett<1 7Jil yriasis rttbru erano (18)

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diarsenobenzol; polvere gialla solubile in ttnA s oluzione di carbonato di sodio. Lo si lisa " d osi d~ gr. 0.2 per iniezione Pndovenosa, rhe si ripete dopo t1na settimana. Se le rlt1e prim e d osi vengono sopportate, si pratica un'altra serie di iniezioni ebdon1adarie elevando ln t1ua ntità •l g r. 0.25. Gene r8lmente b1 rea.zionP di ' 'ra s serr11ann diventa nega t 1va .


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SEZIONE PRATICA

L'Hectina (benzosulfone - paraaminofenilarIGIENE• .sinato di sodio) si somministra con iniezioni Riduzione del numero· delle iniezioni ~ndomuscolari di gr. 0.10, che si alternano con con vaccini' antitillci rinforzati. ·iniezioni mercuriali. Questo trattamento può ve~ • • F. Widal e A. 1'. Salimbeni (Revue d'Hygiè· nil' sostituito da quello con Hectargyre, che sarebbe una combinazione di hectine e mercurio. ne, 1917, p. ?7) riconoscono la necessità, nell<~ Sul Luargol o 102, preconizzato da Danysz attuali condizioni, di usare un ~accino polivadell'Istituto Pasteur ~i Parigi, le recenti pro\e lente pet il tifo e i paratifi. D'altra parte conllanno fatto sorgere le migliori speranze. Si vengono che le quattro iniezioni successive pretratta di, un prodotto assai complesso, conte- scritte in Francia sono causa di non pochi inaente del bromo, dell'antimonio, dell'argento éonvenienti, sopratutt~ in tempo di guerra, aued il 20. 7 % di arsenico. Le. indicazioni sono le mentando il numero delle giornate di indisponibilità degli uomini e _accrescendo gli even~tesse del salvarsan. Viene disciolto in idrato di sodio al 4 % e si inietta a dosi crescenti da gr. tuali accidenti vaccinali che si osse·rvano anche alla terza, quarta iniezione. · @.15 a. 0.30 (in tutto gr. 1.2-1.5). • L'uso d~l vaccino T AB, dove i singoli gerI ,succedanei inglesi sono il Kharsivan e Neomi si trovano ridotti al terzo rispetto ai vac: kltarsivan, corrispondenti al salvarsan ed al neosalvarsan, di cui hanno lo stesso contenuto cini monovalenti, sembra non permettere una ia arsenico (31.6 % per il primo, 21 % per il se- riduzione nel numero delle iniezioni. Gli -AA. condo): il primo si discioglie in una soluzione hanno però esperimentato un vaccino poliva- · . $alina; l'acidità viene poi neutralizzata con lente, rinforzato com'essi lo chiamano, nel quaidrato sodico; il secondo non ha bi.sogno di ul- le sono contenuti a parti uguali Bb. del tifo e Bb.· paratlfosi A e B complessivamente 'in quan' t.eriore neutralizzazione. tità tre volte maggiore di quella del vaccino Altri succedanei, ma senza. . arsenico, sono monovalente antitifico. l'Intramine, la Ferrivine, l'Aluvine sperimenIl vaccino preparato da Widal e Salimbeni tati da Mc Donagh. Questo autore ritiene che - contiene 10 miliardi di g_ermi ogni 3 eme. Si all'arsenico del salvarsan non abbia un'azione di- lestisce in modo assai semplice sospendendo i retta sulle spirochete: il IJ?.edicamento si limi- bacilli, st~rilizzati col calore, senza ' aggiunta' terebbe ad alimentare il contenuto dell:oss' ge- di sostanze antisettiche, in soluzione fisiologino attivo nel sangue ed agirebbe cosi indiretta- ca al 9 %o. Il B. del tifo e il B. paratifoso A mente sul microorganismo. Nei medicamenti vengono trattati· per un'ora a 56° C., il B. .paracitati quest'~zione, invece che dall'arsenico, ·s atifoso B pure per un'ora a 57° C. rebbe esercitata da inetalli non tossici, quali il Co~ questo vaccino bastano a determinare ferro e ì'alluminio. Per gli stadi ulteriori l'auun buono stato immunitario, due sole inièziotore consiglierebbe l'intramine che ~ un componi, la prima di 1 eme., la. seconda di 2 eme. 4tto non metallico. E da osservars~ però che le Nei 5000 militari vaccinati in tal modo non iniezioni di questi corpi, molto. instabili, sono si sono osse1~vate reazioni più frequenti e più assai dolorose ed i risultati molto discutibili. intense .ai quelle che si hanno cQl solito vacE stato anche consigliato il trattamento mi- cino T. A. B. contenente t:re volte meno di gerJtto solfo-mercuriale, sia associando le iniezioni mi. Anche una prima dose di 1 eme. e mezzo, di solfo colloidale e di biioduro o ci~nuro di cl1e può essere sufficiente per immunizzare, è . .mercurio, sia iniettando contemporaneamente perfettamente tollerata. lo ,solfo ed il mercurio colloidali. Secondo altri, Nel sangue dei vaccinati furono dimostrate l'uso degli j od uri di mercurio e di arsenico da- agglutinine· in quantità non inferiore a q1,,lelle r ebbe risultati simili a quelli del salvarsan. che si ottengono col solito vaccino polivalenie. g. s. ~ da segnalarsi inoltre l'uso delle iniezioni ~ndo-rachidee di siero s·a lvarsanizzato, ottenuto Premio semigratuito : prelevando, un'ora dopo l'iniezione di neo-salDott. G. MENnEs varsan, 50 eme. di sangue·: il .siero viene steri· Capitano Medico del 2° Reggimento Granatieri Gi3. aiuto negli Ospedali di Ro1na ' lizzato a 56° e diluito a 40 % con soluzione di cloruro di sodio a O.~ % ed iniettato poi nel canale rachidiano. Elegantissimo volume tascabile di circa 250 pa gine, con 20 figure intercalate nel testo e 1 tavola a colori [Ricordiamo fra i preparati italiani il Noii.re 6. varsen - succedaneo del neosalvarsan - ed Per gli associati alPrezzo POLICLINICO sole L. 2,25 franco df porto) ii mercurio-coleolo. N. d. Redat.]. Inviare cartolina-vaglia direttamente al prof. ENRICO MORELLI, Via Sistina, 14 ·- Roma. ini. I

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Mannaie di medi[ina e [birurgia di · guerra .

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IL POLICLINICO

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XXIV, FASC. 3~ l '

.VARIA.

(864) Liquido di Daliin e ipoclo"·ito di sodio. L'abbonato 2617 i·ichiede se, nella preparazione

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[ANNO '

POST A . DEGL·I · ABBONATI.

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La fisiologia e gli aviatori.

La <!onquista dell'aria ha portato ad affrontare dei nuovi problemi fisiologici, in rapporto alle nuove condizioni in cui l'uomo si trova esposto. Si sono · già raccolti i dati che defini scono la sindrome del male degli aviatori, costituita essenzialmente da malessere generale, ronzio delle orecchie, bisogno ài mingere, dispnea 1 tachicardia; tali disturbi che si· osservano nell'inalzamen~o son0 ancora più accentuati nella discesa, e si aggiungono allora senso di calore al viso, cefalea, sonnolenza. Tali disturbi non sono dovuti al fatto del rapido abbassamento di pressione, come si o serva, p . es., nella malattia dei cassoni in cui ritornando dalla pressione elevata a quella atmosferica si m ettono in libertà delle bollicine ' di azoto che possono costituire degli emboli gazosi nel cervello, dando paralisi od anche la morte. Nel caso degli aviatori l'innalzamento non è mai tanto rapido perchè si possano verificare tali fenomeni, e quindi i disturbi degli avia... tori devono attribuirsi essenzialmente al deftctt di ossigeno e possono anche venire riprodotti Sf'nza abbandonare la terra ferma, respirando una miscela di gas con ossige:no in quantità insufficiente. Tale deficit di 9ssigeno non si ~erifl­ ca solo per l'uomo ma anche per il motore dell'aeroplano, per cui questo, giunto ~d una certa altezza, non sale più, a meno che non venga attivata la combustione per mezzo di una provvista di ossigeno. Questi disturbi possono essere tanto intensi. da prodl1:rre ottundimento· delle facoltà mentali e(l anche svenimenti; ad essi probabilmente sono da riferirsi molte disgrazie av iatorie, altrimenti inesplicabili. Talvolta, per fortunate combina- · zioni l'aviatore ritorria incolume come nel raso dell'ing~ Guidi che, pochi mesi or sono, giunse _ all'altezza di m. 7900 battendo i precedenti records; poi sentendo la respirazione difficile ed • essendo finita la provvista di ossigeno, spense (865) All'abbonato n. 3226: il motore ed improvvisamente svenne; riscuoUn libro che fa al caso suo è il seg11ente: tendosi solo qualche tempo dopo, vide che j} DA001 GIULIANO. Jtanuale pratico di ricerche barometro segnava l'altitude di 5000 m. In gracliniche (microscopia, chimica, fisica, fisica-chizia della stabilità dell'apparecchio era dis~es<> . mica e batteriologia cliniC"a). Società_ editrice di 3000 m. circa senza precipitare, fino a che la libraria. 1910. lJ11 vol. di oltre 700 pag. con figupressione parziale dell'ossigeno era divenuta re e tavole. Prezzo L. 20. Az . sufficiente per rianimarlo. L'organismo reagisce a questo deficit di .:>ssiM:tlgrado i nostri ripetuti ammonimenti, continuano a pervenirci molti quesiti non fii mati, ai quali non diamo esito. geno con uno stato di acidosi, che tende a ristaSu richiesta degli abbonati, possiamo omettere il loro nome aul giornale e limitarci a contraddistinguere i quesiti con le bilire un compenso mediante l'aumento del Dll Inizia li , ovvero con il numero d'abbonamento; ma è neces1ario mero delle r espirazioni. Quando poi l'esposiGhe gll scriventi cl 11 facciano conoscere.

del liquido di Dakin, invece di usare i vari componenti per avere poi la soluzione di ipoclorito di sodio, non si potrebbe usare addirittura quest'ultimo. L'ipoclorito di sodio (come anche quello di potassio) non è conosciuto -che· allo stato di soluzione, e si ottiene appunto allo stesso ··modo • rome lo prepara il Dakin, oppure nella grande industria per mezzo dell'elettrolisi di una soluzione di clorl1ro di sodio. Quando si prepara con il metodo Dakin .-- il quale non fa altro che modificare la preparazione del liq11ore (od acqua) di Labarraque per la reazione dell'ipoclorito di calcio coi:;i il carbonato di sodio, si ha formazione di .carbonato di calcio, che precipita, e di ipoclorito di sodio. Siccome però l'ipoclorito di calcio, che è un prodotto impuro, contiene sempre una certa quantità di calce libera, questa reagisce a sua volta sul carbonato di sodio, dando luogo a formazione di carbonato di calcio e di soda caustica. Il liquore di Labarraque contiene dunque ipoclorito di sodio e soda caust.;ca (l'acqua di Javelle preparata con carbonato di potassio, contiene invece i rispettivi composti potassici). Per ov.viare all:azione deleteria sui tessuti, che eserciterebbe la soda caustica, il Dakin aggiunge nella preparazione l'acido· borico, che neutralizza tale composto fn modo che la soluzione non deve arrossare in presenza di fenolftaleina (assenza di alcali libero) come fannu invece le acque di Labarraque e di Javelle, prima usate. · Allo stesso sc~po M. Dufresne ha consigliato di aggi ungere del bicarbonato di sodio che fisserebbe l'idrato di calce, trasformandolo in carbonato di calce; si ha ·però in tal caso la forma zione di carbonato di sodio eh .~! l'A. ritiene (e noi gli lasciamo la responsabilità di tale af• fermazi one) inoffensivo. FILIPPINI. 4

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[ANNO XXIV, FASC. 38]

SEZIONE PRATICA

zione alla basse pressioni dura a lungo, il sangt1e aumenta la sua capacità di trasportare l'ossigeno, rnediante l'aumento nel numero Jelle emazie e nel contenuto di emoglobina: fatti analoghi si osservano nei primi tempi di soggiorno ad altitudini elevate. • Secondo le recenti ricerche di Haldane, sarebbe da ammettersi una secrezione attiva dell'ossigeno nei polmoni in seguito al bisogno provocato dall'altitudine. Ne verrebbe da ciò la concll1sione pratic·a di ac'c limatare gli alpinisti . e gli aviatori, prima della partenza agli effetti di atmosfere povere d'ossigeno in modo da aumentare la capacità dei polmoni e secernere ossigeno e proteggere così l'individuo contro i JJ OSsibili danni. Concomitanti ai disturbi respiratorii sono le alterazioni del circolo: l'apparecchio cardiovascolare chiamato ad adattare il suo sfor7.o a clelle condizioni di ambiente tanto diverse r. alle normali e tanto mutevoli, si stanca rapidamente. Si stabilisce uno stato di ipotensiene arteriosa, tanto più accentuata quanto più rapide furono le ascese e soprattu.tto le discese, ed ùna • anen1ia cer ebrale, che è probabilm~nte la causa . delle se11sazìoni di sonnolenza, di vertigini, di deliquio, che molti aviatori aècusano. Il 9-emelli, cl1e ha studiato accuratamente lo anclamento del polso, del respiro e della pressione sanguigna durante i vol~ ha rilevato un aumento della 'frequenza del polso in relazione all'altitude raggiunta, un .aumento minore nella frequenz1a del respiro ed in complesso lo .- ·tato di ir->otensione arteriosa a cui si è dianzi accennato. Egli, oltre a riehiedere eh.e gli aviatori vengano accuratamente· esaminati per quanto riguarda gli apparecchi cirr.olator·o e respi1~atorio, insistè per l'esame psico-fisi.co~ che permetta di riconoscere elevati e pro\lti poteri di attenzione e di osservazione e resistenza all'emotività, rapidità nelle reazioni dell'attività psicomotrice. Alla deficienza della costituzione psico-fisica del pilota sono da attribuirsi pure molte d1elle cad11te duran·t e il volo. Per l'aviazione di gl1err.a l'eccellenza della costituzione organica psico-fisi.ca è poi essenziale, tenuto conto di tutti gli elementi psichici che concorrono ad aumentarne le difficoltà e dei rapidi cambiamenti di altitudine di posizione (inclinazione, cer~ hio della morte, eoc.) che sottopongono a ·.Oen dura prova tutto l'organismo e che per noi omuncoli miseramente attaccati alla terra ferma destano un senso di ammirazione e di meraviglia. FIL.

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CENNI BIBLIOGRAFICL (Non •i rece~cono c'M i Ubri pervenut' in j,ono alla Redazione)

The treatment of acute infections diseases. Un vol. iD·8° di pag. 540 rilegato. The Macmillap. Company. New York, 66 Fifth Avenue. Prezzo doli. 3.50. L'A. in questo libro, studia dapprima in due .capitoli a parte. il trattamento generale della • febbre e la dieta nelle malattie infettive ac~te, argomenti questi, di estrema importanza specìalment~ data la tendenza che persiste tuttora di nutrire insufficientemente questi ammalati. Segue poi il trattamento per ogni speciale malattia, delle sue complicazioni, della convalescenza, con una quantftà di consigli pratici, . trascurati in molti altri libri del genere che possono invece riuscere preziosi; quanti giovani medici non si troverebbero imbarazzati nel dare • le indicazioni per allestire un impiastro, nelia I applicazione del tubo rettale, ecc.? Un altro vantaggio per noi, poco avvezzi ai pesi e m~sure inglesi è che l'indicazione di questi è seguita dai corrispondenti valori nel sistema decimale, sicchè nella consultazione, ci vengono risparmiati dei calcoli noiosi. , ini . FRANK SHERMAN MEARA.

Dott. H. BoucQUILLON-LIMOUSIN. Formulaire des 11iédicaments nouveaux pour 1918. Un vol. in-8° di pag. 350, rilegato. Frs. 4. Parigi, 1917; J. -B. Baillière et fils, editori. • Tra i rimedi nuovi che figurano in questa edizione del notissimo manuale di Boucquillon~Li­ mol1sin sono i seguenti : alival, arsalite, arsenion, azufrol, baptina, cromoformio, cignqline, nitra111ina, mercoide, ovogal, ossipinene, chineonal, rodoformio, sintalina, teociclone, trom- ,. boplastina, tungstato di calcio, ecc.; oltre alle novità sono raccolti in· questo la,, oro tutti i far- . maci più importanti degli ultimi anni : complessivamente fa posto ad oltre fOO voci. Di ogni rimedio l' A. · espone la composizione, l'azione fisiologica, le pr.opriet~ te~apet1tiche, il modo di uso, il dosaggio. · • J./A. non si è contentato, per çuesta edizione, di llna revisione sommaria ed affrettata della precedente, ma ha rimaneggiato tutto il lavoro. . Un dizionario dei sinonimi permette di sostituire le snecialità tedesche con gli equivalenti • non specializzati. ' R. B. Pubblicheremo prossimamente :

A.

PIPERN·o,

gMe'T'ra;

L.

A L<\JMO,

Le oure dentuie ai. muitari in zona ài ,

Il tracoma neJZ'lilsermt·> .

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Jl POLICLT:!\ICO

NELLA VIT .A PROFESSION AJ"'E . • Sulla riforma delle consulenze d'a1mata. •

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Da tempo ei:'a noto che il Comando Supremo e l'Intendenza. generale attendevano a preparare per la Zona di Guerra una sistemazione delle con. sulenze medico-chirurgiche in bas-e all'esperiell7Ai della guerra attuale. Ragioni di economia e di tecnica ospedaliera e di servizio consigliavano tale riordinamento, che era vivamente atteso. Ma se .la riforn1a è tale quale viene annunciata, rappresenterebbe una delusione. Le consulenze d'armata: erano la chirurgica, l'oculistica, la stomatoiatrica, la psichiatrica (in alcune armate abbinata con· la neurologica), la dermatologica, . l'oto-rino-laringoi.atrica; v'er~ infine un anatomo-patologo, con ufficio (li settore. Il còmpito di tali eonsulenze, nella mente di chi le i &tituì, era dei più lodevoli e utili: nel comsanitarie della zona di plesso delle formazioni , guerra, il consulente - persona, cli sicura dottrina e di alta autorità nel proprio ramo - non doveva portare, ad ·ogni chiamata, ·come nell'esercizio prof.:>ssionale in tempo di pace, solo il consl~tio di una lunga esperienza nei casi di difficile diagn<>bi, di ambagi _terapeutici o di interventi gravi, ma anche e sopratutto rispondere a un criterio «di guerra)), cioè all'urgenza del soccorso. Per i feriti <ì malati trasportabili, di diagnosi o di cura per quant.O ardua, la necessità del COMtllente era ineno sentita, poichè con il l<>ro trasferiment.o in ospedali di tappa. o territoriali, essi trovavano l'ambiente nosocomialé adatt.o. Ma per i feriti o malati intrasportabili che presentassero ele, menti di preoccupazion~ per il medico a cui erB:no affidati, il consulente ha rappresentato, e rappresenta tuttavia, un sussidio e un conforto non mai a sufficen7Ai apprezzato: entro poche ore dalla chiamata, oon la mirabile rete stradale oggi esistente anche nelle wne un tempo impervie della nostra fronte, accorrono il chirurgo, l'oculista, l'otoiatra. e il laringoiatra - e quante vite non lia.n110 salvato! ' Dati tali beneficii non s'intende come si sia creduoo di fare a meno di una. consulenu medica, quasi che tutte le malattie che colpiscono i soldati in campo - e questo J)Urtroppo. è un pregiudizio di cui molti sono t_u ttavia inficiati - fossero banali e alla loro cura tutti i medici fossero adatti! Ora la riforma tanto ponderata - almeno eosl imaglniamo Qalle more dell'attesa· - ha avuto per unico rist11tato questo: la soppr~ssione del~j, consu1en7~ oto-rino-laringoi~\trica. Sembra enorme, ma è. (.'() ì. Quando ~i 1>en~i che 1 attuale ordinamento delle nostre università fa che i medici possano laurearsi J>Ur ignorando atra tto i rudimenti e le linee generali dell'otoiatria. manchevolezza che si rlpercuot.e neJl 'esercizio vrofe$ionale e della meèicl.IMl mili• f2? 1 1

ta l'e (e di ciò si hanno qui in zona di guerra continui e non sempre edificanti esempi), , il valore di molti reparti ~pectali e della ·c onsulenza ot.-0-rinolaringoiatrica si dimostrava e'çidente. S.i aggiunga cl1e la oto-rino-laringologia è branca che ha necessità, metodi, strumentario, insomma una individualità cosi a sè, che nessun chirurgo, per quan~ al)ile e colt.-0, può presumere di saperla esercitare completamente e in modo ri~pondente alle esigenze moderne .. lD cpme si eomporteranno quanti dovran· no d'urgenza prendere una subita decisione e intervenire nei molti casi di ferite e lli lesioni ·flogistiche delle prime vie respiratorie e ùell'orecchio e delle sue dipendenze craniche, in cui l'indugio anche di poche ore è fonte di danno mortale? Fra gli insegnan1enti nel campo medico, cl1e ci illudevamo avesse arrecato questa guerra, vi era quello, da tutti riconosci"Qto, della utilità della opportuna co~laborazi<>ne dell' bto-rino-laring<>logia ·con gli altri rami dell'arte ~lutare. Nuovi capitoli di patologia erano stati forniti dai mezzi bellici dell'immane conflitto alle cure dell'otoiatra (i frequ.e ntissimi fenon1.eni da scoppio con tt1tto il corteo di fatti psico-neurotici consecutivi; le afonie e i inuti&mi da emozione, ecc.); come pure il laringo. logo aveva richiamato .s ovente a pr9vvidenze profi• lattiche e curative nei casi di tt1beroolosi laringe.a iniziale, sfuggiti con grave (la.nno individv.ale e collettivo. Infine l'ot<>-rino-laringologia si era dimostrata di sommo interesse nel mantenere salda ~ ' disciplina nelle file dell'esercito, con l'impedire e il denunciare le frodi dei simulatori e degli aut<>-lesionisti :· gli archivi dei nostri tribunali militari sanno di quanto lavoro siano debitori agli otoiatri. Tutto questo è stato posto in dispregio; e volendo \ fare la riforma, si è tout oourt cancell~ta la speciali tù dal ruolo delle consulell7'e. • Si dirà : - dunque voi presumete che avreste fatto di meglio? - Meglio forse no, ma diversamente si. - E a che servirebbe la critica se fosse tanto facile prevenirla.? ,. Sen1~ volere istituire paragoni, sempre odiosi, nè tentare una gerarchi.a nella ~'Cala delle suddivisioni delle scienze mediche, cosa che non ba senso, V6,. gliamo soltanto d,o mandarci: rispondono le attuaH consulenze al criteri<> fondamentale per cui sono state create, cioè «al conforto di un autorevole • giudizio ree.aro al letto del malato con la massima rapidità possibile?» No, evidentemente: a tale 6COpo dovevano esistere soltanto la oonsulenza chirurgica, la medica, l'oft:almol9gica e la oto-rino-la.ringoiatrica. Imaginate voi la necessità. di chiamare nella vita bellica un consulente dermatologo? Impiantate reparti Rpecjali il più possibile, forniteli del necessario, ma non altro. La stomat-Oiatria ha raccolto in questa guerra be-nemerell7~ inobliabili e non dianzi sospett.ate: 1 feriti e i mutilati della faccia hanno tratto beneftcl immensi dai numerosi reparti speciali, dota ti d1 ricc:hi la bora tori, di ruecc-a Dici . ùi a ufo-ambulanze . I

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(ANNO XXI''' F ASC. 38]

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SEZIONE PRATIC.\

, Questo .ra.mo si è acquistato un posto d 'onore nella chirt1rgia del capo; :t:Qa ancor qui non v'è necessità di consulenza, P<>ichè si tratta sélllpre di feriti che richiedono una lunga dege.qza in reparti aà hoc e la cui cura non può esse.re fatta che in questi. Quanto nlla psichiatria, i casi, come per Petrolini, sono due: o si tratta di simulatori oppure di vesanici, epilettici, deficenti, eéc., veri e prop;ri, e in ambedue le evenienze occorre la louo <>&pedaJizzazione, il loro isolamento, magari fuori zona, per un lungo periodo di osservazione prima -di potere formulare un giudizio. In ogni caso sono soldati militarmente inutilizzabili e in cui la cura è presso che negativa. Per tutto .ìl lavoro medicolegale, per le pe1izie richieste dai tribunali ad affii~ione dei colleghi psichiatri, bastano i. reparti speciali; come pure il lavoro di collaborazione del . neurologo col chirurgo per gli interventi sul sistema nervoso C€ntrale e periferico, deve svolgersi soltanto in un grande ospedale. :ai1a, ormai, c'Osa fatta ca.Po ha. E q·ui, senza entrare nell'esame delle cause, più I) meno pl~asibili, , di rosi abortiva ·riforma, ·tronco netto il periodo .......... cue l ' amarezza potrebbe tr<>ppo affilare.

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b.

Ufficiali medici esonerati. Riceviamo e pubblichiamo :

Leggo. sul fascicolo 35 del 'PoiicZi·n ico . una puntata sugli cc esoneri dei medici dal servizio medico milita.re», e permetta ch'io, non solo mi associ alla opinione· espressa dall'abbonato G., ma vada ancora più avanti nel senso che - senza restrizione di classe di nascita - richiamerei anzitutto dal congedo tutti gli ufficiali 1ned'i oi esonerati (molti dei quali sono gi-0vani) facendoli sostituire da ai:;similati come quelli che hanno poca o nessuna pratica militare, mentre nel .servizio civile potrebbero rendersi più utili alla società. \ Toglierei poi gli esoneri non dal 76, ma includerei tutti i m~ici appartenenti alle classi che son sotto, e cioè da.I 74. Cosi non si parlerebbe più di privilegiati. Conveniamo ànche noi che di fronte alle supreme necessità della Patria ogni cittadino ha · il dovere del sacrificio, ·e pertanto. non vi è medico. che cercherà di esimersi al . conseguimento delle alte finalità che l'attuale guerra c'impone. Ben vengano adunque le proPoste: noi le accoglieremo con entusiasmo. Pet· un gruppo ài medici Abb. 1575 ». /

La ressa dei lavori eh6' ei vengon() offerti per la p;abblieazio:p.e e la penuria dello spazio, im· postaci con provTedimento governativo, ci indu· cono a sollecitare i nostri benevoli collaboratori aftlnchè condensino i loro contributi entro l più ristretti limiti compatibili con la chiarezza e con l'e111.eacia dell'esposizione; li sfrondino delle documentazioni ingombranti, delle introduzioni storiche, deJle citazioni; si attengano prevalentemente ai rilieTi di interesse praiioo. .. •

Lega Sanitaria di Difesa Nazionale. Proposta e caldeggiata dai proff. Maranelli e Bos.si, questa Lega è intesa a ·tutelare la coltura E; la produzione dell'Italia nel camPo sanitario·1 • . !l t radurre rn un organismo vitale la salda ''olontà ò! sottrarre la nostra nazione al vassallaggio stra., niero. .

Non mancano all'Italia le menti geniiali, le. volontà operose~ i pensatori pl'ofondi, g·Ii ~tucliosi in., defessi, i tecnici' abili, gli industria li onesti e la boriosi. :m mancata finora la fusione armonie!! delle yirtù nazionali p1·omossa e mantenuta <1nl n~bile desiderio di gareggiare ron le .altre ru1~io11i nélla scienza, nei commel'Ci, nelle jndustrie, e dalla s,u. blime ambizione di te11ere a lto il nome clella Patria . < È a questa fu,s ione che vengono cl1iamati a contri . . bnire i medici d'Italia. L'A v venire Sanit<Mio clel 26 giug·no, i>ubbJicav.a il "egue11te progranuna della Lega: « 1° l1iberare la cultura scientifico-sanitaria I taliana dalla influenza, sopratutto, della cultura ·te& desca che era gradatamente giunta a spegnere hl genialità della cultura nostra l~'tina aneto ne lle. ' migliori sue tradiz\oni. A tal uòpo dovrà affidarsi a speciale Comitato il compito di promuovere e coadiuvare, sia a mezz•• d~lle Associazioni mediche, sia del Governo. nrul maggiore produzione e una pii1 facile djffu-sione c.:os a ll'interno che all'estero delle' opere ruediche det connazionali, ed in ispecie ·d ei trattati nei ·vart ra mi di cuttura medica, da so&tituirsi a lle tradt1zio•f di tratta ti stranieri. • Deve cessare '1Uel tl'iste chauvinismo .:1lla tovef·ci:1 che ci faceva lodare e llrediligere ciò c:he <.: i -reniv:1 di oltr' Alpe quasi incondizionatamente. 20 Far risorgere nel campo univer,git<11·io la B otionia dooet che fu soppiantata· dalla... I>.e rlino d-0,.. oot, e qundi sono :a studiar·s i e applicars i vel d.o}l (lt guerra tutti i mè.zm che valgano a richiamare nei nostri Atenei i colleg-hi stranieri che ora insien1 <" agli Italiani si recano a popolare gli Istituti ted ~ $\Chi con grande danno dell ' indiriz~o, del pl'estigio e dell'interesse della cultura latina. . 30 Promuovere una maggior diffnsio11e all 'est-el'Q' della produzione s'Cientifico-sanitarla nostra, in ispe .. cie dei nostri Periodici m~ci, e ciò con una Spe!: ie di a lleanza, dirò, cooperativa fra scrittori di opere • mediche e fra i vari Periodici che possano stabilire dei oorl'ispondenti «ad l1oc »' in tutto il mondo, usu, fruendo anoo dell'aiuto delle nostre rappresentanze all'Estero. · 40 Riunire in un solo Sodalizio ài difesa Gatti .. taria nazionale l)rofessori universita·r i dei vati rn .. mi della medicina, medici provincia.li, medici professionisti, farmacisti e industriali di prodotti chi· mico-farmaee~tici , allo soopo di tutelare nel con~ ' tempo e la coltura e la produzione terapeutica na· zion.ale •· In riunioni e congressi ap~iti Terranno studia te I~ 11~odalitll per. r.agi:iuneere l~intento .

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ID frattanto e-0nverrà costituire un Comitato Prov, visorio dove siano rappresentate le varie categorie sanitarie, il quale appunto sia incaricato di preparare un progran1ma di organizzazione e di azione. .sono già perYenu~ moltissime adesi<>ni ai promotori di questo movimento di emancipazione e di elevazione scientifica, professionale e indt1striale. Ci è grato di da re anche il nostro plauso cordiale ~d il nostro pieno assentimento alla utile e simpatiC<'l iniziativa. / . La I~ga ba sede in l\lilano,. via Dan~ 2.

AMMINISTRAZIONE SANITARIA. \

Istituzione di una direzione generale di sanità militare.

Riportiamo il Decreto luogotenenziale 23 agosto 1917, n. 1349, di cui nel fascicolo scor so : Vista lfl I.eg·ge ecc.; C.,.onsidera t<l 1<1 necessità e l 'urgenza di provvedere stabiln1ente con necessità di indirizzo e con coordinazione di mezzi, a ll'organizzazione e a l f unziona1nento di tutto il servizio sanitario militare ed ausiliario, così presso ~ 'esercito mobilitato come in paese, sta durante il periodo della guerra, sia per l'avvenire:. Abòianlo clecretato e decretiamo : Art. 1. - J>er la durata della guerra e 6 mesi doJJo ~ istitt1it<t nel Ministero della guerra la Direzione generale di sanità n1ilitare per la trattazione ·di tutte le qn~stio11i relati-re al personale, al ~ate­ riale ed al servizio sanitario militare ed ausiliario. In co11segnenza sono nominati nell'Amministrazione centrale della g11erra per la durata della gnerra i seguenti funzionari : 1 direttore generale (ufficia le gener ale medico); 1 vice direttore generale · (maggiore generale mediC'o o colonnello medico); 2 direttori capi di divisione di 2a classe (C-Olonnelli 111e<lici o tenenti colonnelli medici); 6 capi sezione di 2a. classe (~nenti colonnelli me~ici o maggiori medici) . Per la dura tn della guerra inoltre saranno colloc11 ti fuori ruolo organico del personale amministrativo dell' .\mn1inistrazione centrale della guerra due dirf•ttori C'!lpi divi~ione e cinque capi sezione di 1a. ~lasse.

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Art. 2. - Aliti iuaggiore spesa dipendente dal :>resPnte clecreto s i provvederà coi fondi straordinari itlR<:ritti nello stato di previsione della spesa del J\I in iRt<'ro <lf\ Ila gn(>rra' per le pese della guerra. .\rt. il. - Il presente clec1«~to a ndrà in vigore il ~iorno d(-' lln i-;ua data.

Per

l'~icurazione

operaia contro le malattie.

· i\ccogliendo i voti manites1:ati dal Senato durante Ja dist11~. ione del disegno di legge sugli intortn nt del htYoro in ngriN>ltnra, ed in conformità degli nffidan1<>nti già dati, il ministro dell'Industria e I.,,,a'\"oro on . De Nava, d'accordo con l'on. Orlnntlo. n1i11istro dell'Interno, ha provveduto pereh~ m:lDO pront~llll{lnte iniziati gli studt per l'assicura-

(24 )

IL POLICLINICO

[~-\.NNO

:\XIV.

FASC.

38}

zione obbligatoria contro le malattie. A: tal fine, con Decreto luogotenenziale qel 23 agosto, è st.at.a costituita una CommiS6ione nella quale sono compresi rappresentanti degli industriali e degli operai, degli agricoltori e dei lavoratori della terra, rappresentanti della Federazione delle Società di mutuo soccorso, medici, ~nici in materia di assicurazione ed altre pérsone, che, per ragioni professionali e per precedenti studi, sono particolarment.e . competenti nell'argomento·. La Commissione, che è presieduta da S. E. il sen. Perla, Presidente del Consiglio di Stato, è incaricata di fare gli studt necessari per la preparazione di uno ·schema di disegno di legge- sull'assicurazione obbligatoria contro le malattie, tenendo oonto, per un conveniente coordinamento, delle disposizioni vigenti sull'assistenza n1edica ed ospedaliera, sulla tutela della maternità ·e sull'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni €>ul lavoro, nonchè degli istituti di previdenzB; e di beneficenza esistenti. La Coinmissione inizierà fra breve i propri lavori. Intanto la Direzione generale del Lavoro .e della Previdenza sociale ha già oominciata la raccolta degli elementi di s tudio. Alla Federazione Nazionale della Mutualitit ~· Previdenza, recentemen~ ricostituita su nuove basi in vista della assicurazione obbligatoria contro le malattie, sotto la Presidenza dell'on. Eduardo Soderini, hanno .dato o rinnovato Ja loro adesione in una quindicina di giorni, circa 1500 Società e Casse di -~I. S. di tutte le regioni d'Italia. · TJna Commissione della Federazione - che ba sede in Genova - accompagnata dall'on. L. Tovini e composta dei signori dott. G. B. Valenre, da essa incaricato di preparare uno schema di disegno di legge· '5Ull'<1ssicurazione malattie, Augusto Ciriaci e Lamberto Giannitelli, ha fatto visita ai Minist:eri dell'Industria, C. e L. e d~lle Finanze. per chiedere in proposito informazioni. Al primo dei due Ministeri, la Commissione è stat.a accolt<i dal Sottosegretari-0 on. Morpurgo, al secondo dal cavalier Sigismondi, capo di Gabinetto~ Il dott. F . B. Valen~, che è pure Segretario generale della Federazione Nazionale Mezzadri e Piccoli affittuari, presentava anche un elaborato memoriale di questa ·Stessa Federazione in unione a quelle dei Piccoli proprietari e dei Lavoratori agricoli, in merito alla assicurazione infortl1ni agricoli. =-Prof G . FERRERI

Direttor e della R. Clinica Otor1nolari:egoiatrica cH Roma Colonnello medico ispettor e della Croce Rossa Italiana

CHIRURGIA DI GUERRA dell'orecchio, delle prime vie respiratorie e loro complicazioni intracraniche. Un volume tn-16°, nitidamente stampato, rt1 392 pagine con 14 figure intercalate nel testo Prezzo lire&. Per gli associati al « P oliclinico > sole lire 3.25

franco di porto. Inviare cartolina-'\"a~lia dJrettJlmente a l prof. E1'· RlOO 'MORP.:LLI. Via Sistina. 14 - R<>ma. Dott. Prof. VASCO FORLÌ. •


[ANNO

XXI\7,

FASC.

38]

SEZIONE PRJ,TICA

1173

RISPOSTE AQUESITI E ADOMANDE. (6U79) . ln scrizion.e all'Ordi ne dei san.i tari da parte ài. 1ni./.itari. - Dott. D. L. da B. - .Anche durante il servizio milit.are è obbliga tori9 mantenere l'iscri1

zione nell"Oraine dei sanitari. Se quello presso èu.i è inscritto non corrisponde a i suoi interessi, può ben J)ron1uovere e<l ottenere i1 pa~saggio della isc1'izione presso l 'Ordine di quella Provinci~, ove più stretti sono i vincoli degli interessi professionali ed ove abbia .D1aggio.re convenienza per ragione di, residenza . . (6981) l1idenn.i t à oaro-viveri. - Dott. abbon. 1804. - Pel D. I.1. del 26 luglio scorso, n. ll81, hanno di.ritto alla indennità caro-viveri tutti gli impiegati municipa li e, ql1indi, anche i medici condotti. Non è spiegabile il rifiuto opposto dal Municipio a corrispondergliela . Scriva lettei;a al Sindaco chièdendo la indennità e facendo menzione del succitato D. L. Se si persisterà nel rifiuto ne riferisca novella.mente per poterle indièare la migliore yia. da seguire. (6982) Jn,dennità, caro-viveri . - Dott. N. G. da S. - Percependo lo stipendio netto di lire 418 mensili non ha diritto aHa indennità ooro-viveri stabilita. dal D. L. del 26 luglio, n . ll81. (6983) Indennità ca'l·o-viveri. - Dott. C. M. da M.' - La indennitJ1 cal'O-Yiveri, cui Ella ha diritto, va ripa rtita fra il Comune capoluogo e l 'altro presso cui presta servizio a sca,Talco, e ciò per chè il D. L. del 26 luglio, n. 1181, tas&a.tivamente determina che prestandosi setvizio fra div~si enti Dubblici locali, ognuno di questi, in proporzione dello stipendio che corrisponde, deve contribuire per la indennità caro-viveri dov~ta .al sanitario . La frase enti pubblici locali usata dal precit.ato D. L . deve interpetrarsi in contrapposto agli enti pu,bblici centrali che sono rappresentati da quelli che,. stando nel centro, hanno giurisdizione sulla intera circoscrizione territoria le del Regno. (6984) Jnd.en,1Lità ca1·0-viveri. - Dott. A. A. da U. la C. - L'articolo 1°, capover so 2° del D. L. del 26 luglio ultimo, n. 1181, tassativamente determina che agli impiega ti, agenti e salariati che prestano servizio in diversi enti pubblici locali viene corriSI)OSta una unica inclennjtà, che viene ripartita a carico ùi ciascuno degli enti obbligati, · proporzionalmente agli stipendii dovuti. E lla, quindi, deve percepire una unica indennità, che sarà r ipartita. fra tutti i Comuni })resso cui presta servizio. (6985) Ooncotsi a posti di n1edi co condotto. Dott. r\ . F. l\1. - Le• copie dei documenti che &i

presentano facoltativ.amente ai concorsi di medico condotto debbono essere redatti in car ta -da bollo da lire 3.00 cd autenticati e collazionati conformi all'originale da lln p,u bbI.ico ufficiale. Gli originali vanno esibiti come $Ono, -senza alcun~ formalità di bollo. Le autenticazioni di firma sono eseguite dai Prefetti e dai Sottoprefetti mercè l 'apposizione di una marca da bollo di lira 1.25. Le fir,me delle lettere di nomina sono autenticate nel medesimo modo. (6986) Percerituale in base al n1t11iero dei poveri Ì'nscritti nello ele·nco. - Dott. A. S. da R. - Se la

condizione di percepire la percentuale non è C6ntenuta nel capitolato, che regola la condotta che gestisce il collega non può pretendere alcuno speciale compenso durante il periodo di ·s upplenza. Se il nu1uero dei 11overi contenuto •nello elenco sia ecces· slYo, può chiedere al Comt1ne una speciale gratifi· cazione . (6987) P ensio1ii._- Dott. abb. 1182. - Con 30 an· ni di servizio e 57 di età liquiderà l'annua pensio· ne di lire 1501.40, tent1to conto del contributo ~ag- ~ giore pagato per dieci anni. Con 33 anni di servizio e 60 di età, liquiderà, invece, la l)en&ione ·di li re 2055.18. (6989) Indennit à oaro v ·i vet·i. - S 11 pplenze. - Oo"'· Dott. C. C. da M. - L 'indennità di cagedi. -

Ya lcatura non si può cumulare nello stipendio agli effetti della corrispondenza del caro viveri. Percependo lo stipendio di L. 4125 ha, quindi, di· ritto di ricevère il caro viveri disposto con D. L. del 26 · luglio pp., n. ll81. Stando al chiaro dispo&to del capitolato, allorchè Ella si assenta per non più di mez7J3. giornata, non ha obbligo di provvedere a lla propria sostituzione: <l tale obbligo è tenuto sol quando l'assenza si (lebba prolungare oltre. la mezza g·iornata ed anche, in tal caso, quando se ne determini effettiva necessità. Il divieto della concessione del congedo annuale 5usssite a ncora. Però non è escluso che in caso • di necessità e di comprovato bisogno possa. essere concesso al medico c9ndotto un congedo, se non della durata massima di un mese, a.Imeno di giorni quindici, così come si pratica per tutti gli impi~ga ti governa ti vi. Se il Comune, pur non essendovi speciali ragioni locali, 8i rifiuti ad ac· cordarle un qualsiasi i)eriodo di riposo, può ricorrere alla G. P. A. che è investita di speciale potere in merito. (6990) Congedo a1n/r11Uale. - Dott. S . C. da B . ' Non ancora è stata revocata la disposizione con cui si vieta a i Comuni di accordare congedo ai proprii medici condotti. Però non è escluso che in caso di necessità e di comprovato bi.sogno possa essel'e concesso al medico condotto un congedo, se non della durata massimà di un me~, almeno di giorni 15, così come si pratica. per tutti gli impiega ti governativi. Se il Com~ne, non ostandovi speciali ragioni, si opponga a lla concessione richie&ta, Ella può ricorrere a lla G. P. A. che è investita di speciale competenza in materia. 0

(6992) Ot·dine dei sanitari deiia PrO'Vincia., Cassrr. di: previdenza dei mediai co1idotti. Dot·

tor F. S. da V. - Anche durnnte il servizio militare sì è obbligati a pagare il contributo a nnuo per l'Ordine dei .sanit0:ri della Provincia . lA mancanza di pagamento può produrre l'interdi .. zi-011e dell'esercizio professionale e tale interdizione potrebbe essere la grave conseguenza di es· sere licenziato dal posto di mediéo condotto. È il caso, a nostro avviso, .di mettersi in regola. Durante il servizio militare può rimanere inscrft· to a lla Cassa di previdenza, sempre quando il sanitario, a mezzo del proprio comune, dichiari di continuare a versare. il relativo contributo. Tale contributo è anticipato dal Comune salvo rivaler(25)

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·IL POLICLINICO

• stipendio ad assegno attuale o

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sene &ullo futuro .del sani tari o o sulla pensione che gli sarà eventualmente assegnata. Ciò risulta tassativamente dal D. L. 7 febbraio 1916, n. 221, pubblicat;o sulla Gazzetta Ufficiale del -! rnaì·w 1916, n. 53. Doctor JusnTIA.

Al dott. G.

(ANNO XXl\i, FASC. 38)

u.,

Zona di Guerra: Se Ja proposta di av~nzamento è stata inviata al Ministei'O, il collega ha pieno diritto alla pl"()o

mozione.

' All'abb. n. 6216: Essendo già st.at.-0 nominato ufficiale, non occor. re che il collega si presenti alla. Commissione di , Firenze. Si dovrà invece presentare alla Direzione ,.'-le·r vizio 'Ynedioo-niiliiare. - Al dott. G. Z., da V.: • di .Sanità di Palermo, per essere assunto in serLa chiama t;a <l vverrà dal 25 settembre al 31 otvizio. tobre. I medici verranno precettati personalmente Al dott. G-. O. , Zona di Guerra: dal Comando del Distretto che fisserà la settimana · Il collega è s~'l to realmente promosso col bolletn·e1L:'l quale i singoli grt1ppi si dovranno presentare tino n. 65 del 31 agost;o '1· s . ..a Firenze: . .')..ll'abb. n. 8836: · Solo per impellenti ragioni ùi servizi() pubblico la chiamata r)uò essere procra tinata. Per n1crito qi guerra i tenenti medici di complemento possono esser nominati effetttvi conserAll'abb. n. 1271: La non ic1oneitit• ad a.ss11n1ere il grado di capi- vanclo la propria anzianità di grado. tano presunta -Oalla Commi.ssione tecnica aggiu-' All'abb. n. 6780: dicatrice non è dipesa dalla mancata idoneità fiI tenenti llledici messi sul quadro di avanza.mento sica a diRimpegnare i servizi mobilitati, ma da oon anzianitù 28 dicembre 1915, sono già in via di che l{l Commi~sione suddetta })r ~ttnde oltr~ il t.iprom-011,ione. t-Olo dei 15 anni di vita 11rofe&sionale, anche quello Occorre J)(ll'Ò che per\engano n' ~linistel'o i redi aver dat-0 prova di saper coprire ie fi~nziom ài latiYi svec:chi. medico milita,·e ilnerenti a tc1rl grrado. , Ora, a quanAl dott. R. 1\1., Zona di Guerra : · . to pare, tale prova la Commissione non ha potuto Non è per ·ora stata pubblicata alct1na circola.re avere. , che esteJ1da l'avvicendamento ai medici della clasSe alla visita che <lovrà passare a Firenze sarà se 1878, mobilitati fino daJl'inizio della· guerra. rieonosciuto abile ai soli servizii sedentari, avrà ' A.Il' a bb. n. '-:l630 : il grado di sottotenente. Vale la stessa risposta. Al do tt. X.. Y. : .'.\ ll'i1bb. 11. 4904 : Se il collega tl'ede che jl direttore di sanità del l.e veTrù co:Jilferito probabiln1ente il grado di caCorpo d' Arn1ata commette qegli abusi di at1torità pitano. Preserlti pure i documenti riassuntivi del nell'ospecl}1le da lt1i diretto, può mettersi a. rap- . suo stato di &etvizio vidimati dal Prefett;o insieme porto con il Direttore di Sanità d'Armata dal agli altri titoli. . {]t1ale tant;o lni che il Dir~ttore incriminato dipenAl dott. G. G., Zona di Guerra: dono. I tenenti medici effettivi e di complemento sono .. \.ll'abb. n. 7-!2 : ora insc·ritti nel quadro di avanzamento fino alIl collega essendo pa._ sa to nel ruolo di complel'anzinnitit <.lel 10 maggio 1916 e non 1° aprile 1917, mento ha ormai abbandonato c1uello clella Milizia · con1e sembra ritenere il collega. Territoriale e non può quindi essere J>romosso al . f'iù posto, ln. i: ; ua promozione non può a v~r Juogrado ~uperiore che pel' l 'acqnist-0 di nuovi tit.oli go• iter ora. aceademici o per · 1·art. 13 (merit.o eccezionale). Al dott. R. G. da G. : All'abb. n. 6921 ': Il collega può far sempre risultare il suo diIl servizio di un medico borghese ad un distac- ' ritto all'esonero, e. se ritiene di aver t.ale diritto ca.mento militare è sempre retribuito, salvo che è bene che ne faccia far subito le relative pratiche. non vi siano <lelle speciali convenzioni tra l'amAl dott: U. R. da R.: mini trazione comunale e quella militare. In geneSe il eollega è un 11flìciale dispe.Dsa.to per inferre ' iene preferito per ndempier tale servizio quel-mi t?l non deve ri,spondere alla chiamata dei riforlo fra i medici del Com11ne rbe è ufficiale medico mn ti cbe rignar<la i soli militari di truppa. in congedo. • Il terzo q11e~i to non è di e:on1petenza clella ru...\ll'nbh. n. :>967: I->uò far risultare la sua condizione di non idol~ l'i<'<l. .. neitit alla Direzione di Sanità. da cui dipende . ..\.11.abb. n. 8028: Ri~contr~ sul foglio di &upplemento alla GazzetAlra bb. n. 8970: ta fl tfioia.ie del 24 maggio 1917, n. 923. Il collega ha già diritto alla promozione. Se .\Jl'abb. n. 126.5: t._'lle promozione non è stata pubblicata significa che I/esonero ai pa<l1i di 4 figli riguarda soltanto il SllO specchio rii proposta, non è pervenuto al i militari di truppa. Siccome al collega compe~ :\lini tero. 11 grado di 11fficinle, egli non potrà ~odere di tale •.\11 'abb. n. 3298 : . ~n~cio. . Tutti i riformnti devono ri. pondere nlla chiaC me J)l'in1a nomina il collega avrà il grado di tenente. e solo dopo t1n periodo di servizio chè mata· ' · 1· Itri Non avendo nncora 15 anni d1 laurea e g 1 a .lo dimostri n tt.o a coprire il grado superiore sarà tit.oli prescritti. avrà il grado di tenente. Potrà prom08~ capitnno. nvendo oltre 15 anni di laurea. •

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[ ...\NNO

XXIV,

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1175

SEZIONE PRATICA

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pre. ental'e i ~uoi titoli di oculista alla Direzione di CONDOTTE E CONCORSI. Sanità da cui dipenderà. · Premio Beretta. All'abb. n. 5078: l't1ò essere pl'-0m-0s~o maggiore anche rimanendo Il J\.lunicipio di ~lilano comunica: Il dott. A mnel ruolo ùella :\lilizia Territoriale. J\la data la bl'ogio Beretta, morto il giorno 17 del oorr. mese, e sua pocn. anzianità di promozione al grad~ di ·capi~he fu per qualche tempo int.elligente ed apprezzaro tano i1on è ancora prevedibile l'epoca di ta !<.. pr<>- medico mt1nicipale, con suo testamento olografo le' . gaya al Comune di Milano settemila lire di rendita JliOZlOne. annua del e<>nsolidato 3,50 per cento del debito pub~il llott. D: C. A., Z<>na di Guerra: Il collega è stato realmente promosso con la diblico corrispondente. a L. 200,000 di capitale nomi. spe11·s a n. 65 del bollettino del 31 agosto\ u. s. n.ale allo scopo «di istit11ire un premio biennale <(da conferire al miglior lavoro di clinica medica ...U d-0tt. R. :b'. da P.: <(o di a11a tomia patologica. Al premio non potranno rer ri&l)Onclere occorre conoscere con che grado <1. cou cortere che i medici aventi stabile residenza da e q11i11di con the stipendio presta servizio. «oltre 3 anni in Milan<> o nella Provincia di Milano, All'abù. 11. 7765: _-\l e;ollega ~petta quello dei due stipendii che è «e che non abbiano oltrepassato 12 anni dalla 13.u,, rea. Dal reddito biennale delle L. 200,000 verransup€riore, e per il (1uale certamente opterà . > « no lPvate 490 lire colle quali si farà coniare una _.\.ll'abb. ll. 4674: « n1edag·lia d'oro sulla faccia della quale verranno Aucl1e in base ' al i1novo elenco delle infermità il « in ci i:.i ìl casaro e il nome del vincitore del premio, rollegn yerril riformato, data la ~ùa- ambliol'~~l che «e sull'altra faccia verranno incise le parole: Pregli ·din1inui c.-e il visus a meno di 1/12 in un oc« 1n io cli Fonàazione dottor Beretta Ambrogio e cl1io. ,, l'anno del e<>ncorso ». ... Al ùott. A. M., da G. : ...-\vendo compiuto il 2° anno di medicina, se dichli1rato àbile, suo figlio ~rà assegnato acl una NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICENZE. COllllJ<lg"llià di sanità . "' · r..-ei Consiglio Superiore di Sanità. --~Jl'abb. n. 79(>8: Co11 l)ecreto rniJ;Listeriale 21 luglio 1917, sono con~e."suno Yiene i~critto sui qt1adri di avanzamenferma ti: Golgi sen. J)l'Of. Camillo, Presidente e t-0 ti i ufficio vercl1è il Ministero no~ ha modo di :Ylart·l1iafa '?a ·sen. J)rof. Ettore, Vice-Presidente del cono~cete ridoneit<\ dei singoli ufficiali a coprire il gra-Oo st1petiol'e. Occorre la proposta da parte Con~iglio superiore di sanità; Inghilleri sen. a vvo- ' c.:<1to ( "ale:edonio, :\1aggio1:a prof. Arnaldo e Moredel Direttore ùell'Unità Sanitaria, alla quale apschi dott. Bartolomeo, componenti la Giunta del p.artiene. Con iglio stesso, per la sessione ordinaria dell'anno ..11 clott. l.1. C., Zona di Gt1erra : Le nor~e e;he Yigono ~r l'av'vicendamento sono eorrente. sem1)re le stesse: · Il tenente colonnello medico dott. ·Emilio Marini, _..\ Yer co111pit1to -10 anni di età ed aver viù di un <la Poggio n1irteto, già distintosi in Eritrea ed in anno di servizio in Zona di Gue·r ra. Libia, è stato recentemente insignit.-0 di un'alta ono:Non vi è 11essuna disposizione recente che morificenza 1nilitare iD:glese Il€r atti di 8egnalato vadificl1i tale regola. • lor<' c:umpiuti nelle l1ltime azioni al nostro fronte . •lll'abb. (;344: . . ---.certamente. Il cav. prof. Gaetano Angelici i stato promosso AJI1<1bb. n. 8823 : Ispettore centrale veterinario presso il Mi.nistero ~ il collega crede di aver diritto a~ essere .e~­ nera to, data l'indispensabilità delle sue funz1om, dell'Interno (Direzione generale d<:.lla Sanità Pubpuò J>l'oYocare tale dichiarazione dall'autorità pre- blica). ' Al ' raleTI;te studioso, che è stato a lungo nostro fettizia <la cui dipende. apprezzato c-0llaboratore per la biologia e per l'iRe inYee;e si ritiene inabile })er le varici da cui e affetto, potrà chiedere di essere sottoposto u vi- ~<>'iene ' facciamo i nostri cordiali rallegramenti. sita coll-Pgiale. Sono IJei'ò due pratic:l1e diverse · che nulla han~o ALBO D'ORO. di comune fra loro . ,• • MED~~LIA Dt BRONZO ,:\ll'ubb. n. 1835·: ; :\la lgraùo le ripè'tute rifol'me, dovrà recarsi alla. vi~ita 31re~so la <.:ommi~~ione di Firenze. I

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N. B. Avvertiamo che: • • Non si risponde ad anonimi; · Non si risponde a quesiti che riguardano terzi; Non si risponde a quesiti d'indole esclusivamente personale; Non si risponde privatamente. •

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1176

IL POLICLINICO •

condizioni fisiche depresse per una leggera ferita e per indisposizione, .si offriva spontaneamente di seguire alcuni reparti alpini fin presso la front.e d'attacco, provvedendo, in zona assai esposta ai tiri avversari, alla medicazione ed allo sgombero di numerosi feriti . (Monte Nero, 22-23 luglio 1915).

NOTIZIE DIVERSE

Sanatorio per tubercolotici in provincia di Roma. L'on. Zegretti e molti altri hanno presentato al Consiglio provinciale di Roma la seguente mozione, chiedendone l'immediata di-scussione: « Il · Consigli<> provinciale, considerata la urgente necessità di affrontare il grave e impellente problema. della cura della tubercolosi, invita la Deputazione a prender.e accordi col Comune dì Roma, è a seoondare la iniziativa degli Ospedali riuniti, per erigere un Sanatorio, in cui possano essere accolti, aenza. difficoltà e limitazioni, anche i tubercolosi della Provincia ». ~ Il ~n&iglio ne ha ammesso l'urgenza. L'avv. Giovanni Pozzi e l'on. Zegretti molto effi' cacemente hanno illustrato l'opportunità e la ne• ce&sità della mozione, che venne approvata ad una- nimità fra generali approvazioni. 1

Pro reduci riformati· per tubercolosi a Milano. Si sono tenute a Milano due adunanze promosse dal Comune e presiedute dal pro-sindaco dottor L. Veratti, presidente dell'Ufficio VI di assistenza sanitaria per la guerrà, allo scop'> di discutere e dell:berare circa i provvedimenti igienici, economici <.! finanziari per attuare la. lotta antitubercolare, in vista principalmente qella assistenza ~i militari riformati per tubercolosi ed alle lo;r<> famiglie. .Furono adottate varie . deliberazioni concrete e si procedette ad eleggere 11na Oommi~sione, che eventualmente costituirà nel suo seno varie sotto commissioni.

Per l'insegnamento della medicina. Il 4 settembre nell'Istituto di clinica medica &'i sono riuniti. sotto la presidenza dell'on. prof. Castellino, molti professori ufficiali della Facoltà medica e liberi docenti, per concertare il modo come ovviare a l grave inconveniente che si verifica da

/

Un altro ospedale militare

~rancese

iu Italia.

lJ na corrispondenza. alla

Tribuna ii:iforma che JJl'esso la stazione di Sparanise (02.serta) sono stati inizia ti i lavori per la costruzione · di un ospedale militare in più padiglioni, della capacità complessiv~ di 600 letti, ·istituito dal Governo francese allo scopo di ricoverarvi i propri soldati feriti provenienti dalla Macedonia. Il funzionamento del nuovo ospedale è preveduto .. pel febbraio del venturo anno, nella quale epoca si troverà sul posto tutto il personRle occorrente di medici, infermjeri e dame della ' t'roce Rossa.

Convegno dei direttori ed amministratori dei brefotrofii. Il 19 e 20 settembre nelle sale del Palazzo Provinciale a Roma avrà luogo l'annunziato convegno tlei Direttori ed Amministratori dei Brefotrofi.i ed I stituzioni congeneri, promosso dal R. Stabilimento clell ' An11unziata di ~apol1 e dal Brefotrofio di Ron:ur. Saranno trattati argomenti di &upretno interesse scientifico e sociale - oltre che nazionale c1nne si rileva dall'ordine del giorno · diramato a tutti i Bref<>trofii d'Italia che hanno già aderito e che manderanno i loro rappresentanti. . Questo convegno dovrebbe ~ss.ere il prelu<lio deJl'atteRS. pr-0vvida legislllzione italiana a faYorP tlell'infanzta illegittima e legittima. È perciò giustiJìcata la grande attesa tli tn. le convegno, del quale, a suo tempo, daremo lar!.!o re~oconto.

Indice aHabetico per materie.

' •

due anni nell'Università di Napoli disertata dagli studenti di medicina. i qµa.li per disP<>Sizione militare devono frequentare i corsi dell'Università di San Giorgio di Nogaro e di Padova. Alla di~cu6Si<>­ ne presero parte i proff. Castelllno, Pansini, Cuce.a, G.authier, Oro, Pizzini e Cioffi. Fu stabilito di indire una grande riunione di professori ~fficiali, pa- ' reggia ti, dei corpi accademici e dei poteri citt.aclini per espriplere un voto al governo tenden~ ad impe~ire la continuazione di tmo stato di cose che ~ (li danno grave alla scienza ed agli interessi della • • città. Fu ·nominata una commissione, presieduta dal prof. Oastellino e compost.a ~i proff. Pansini, Cucca, Gauthier e Cioffi, incaricata di disporre il lavoro per la solenne convocazione in epoca da stabilirsi. -

I..iqui<lo di D~ll(ìn e ipot:l<>rito cli ::-.odio . Pag. D H :\Ie:1h1ria : lotta c:ontro la - nelle FerroI) 1157 vie tli Stato . )) 1166 ~led it·~1 lll<?Dti ~1n ti Rifili ti ci . >) ll49 I,iotorac·(l: tertlJ1ia . Proiettili: criteri di intervento ver l'e-

Aborto - criminale e depopolazione . . Pag. \158 Albun1inurie all'inizio della tubercolosi )) 1166 polmonare . . . . . '. )) 1172 Amministrazione sanitaria . )) 1168 A via tori : fi .. iologia . C-0nsulenze d'armata: sulla riforma (} (_)}}~

Congelali : cou1plicnzio11i neuritiche . Ferite cl'arma da fuoco: trattamento · Jclrocefalo con cutivo a meningite cerebro-spinale epidemica . . . . I~ga s..<tnitarin ùi dife~ri nazionale .

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1170 1165

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1159

• strazioue . . . I>~otiasi: originè tl1bercolnre . . Snn:.1 torio militare nella Riviera Ligure . . TJfficia li medici {\~onera ti . . Va<:cini antitifici rinforzati: rtduzione . . del i1umero delle iniezioni .

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1165 1171

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R on1a HH7 - St1 b. Tip. Ca rti er e Centrali (~8)

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Anno

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XXIV.

~etteml).re I9L7

Pasc. 39

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fondato dai professori :

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GUIDO BACCELLI

FRANCESCb DURANTE

SEZIONE PRATIC·A

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REDATTORE CAPO: PROF.

VITTORIO ASCOLI \

SOMMARIO. .

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Lavori originali: C. Barile: Sul reale valore pratico della t5>PO"'

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, grafia fascicolare dei nervi periferici (secondo $toffel) per l'esecuzione delle anastomosi dei nervi degli arti. - Osservazioni cliniche.: T. ~ontano: Ectasia della vena giugulare interna S . in un sifilitico. - Medicina legale: A. Ranelletti: Emorragia cerebrale professionale. - ·Discussioni e polemiche: P. Nigrisoli, M. Fa~ ano: Ancora .<< Sulla incisione mediana longitudinale della rotula». - Servizi sanitari: A. Piperno: Le 4ure dentarie ai militari in zona di guerra. - G. Turtur: Il servizio oto~rino-laringoiatrico presso l 'esercito. - L . Alajmo:

1!11 tracoma nell' esercito. - Accademie, Societ~ mediche, Congressi: R. Accademia Medica di Roma. lii Appunti di medicina pratica: CASISTICA: Una nuova concezione

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..

P.atogenetica della nevrastenia. - TÈRAPIA: · L'uso terapeutico del corpo luteo. - Posta degll abbonati. - Cenni bibliografici. Nella vita professionale: A. Filippini: La visita ' di S. E. Bonicelli ai servizi sanitari a,:lla fronte. - Pangloss: Le Università. di guerra. - Risposte a quesiti e a domande. - Nomine, promozioni ed onorificenze. fabetico per materie. .·

~otlzle

diverse. -

Indice al-

lnteressàntissimo Premio. semigratuito ' per · gli associati al '' ~oliefinico ·,,:

~~:·d~:.~teA;~~~~~!tr::n.1:

R. Università, Medico primario nell'Ospedale e Bambin Gesù» in Roma '@I '@I

...

Cònsultazioni . di clinica ·e terapia infantile

COD Speciale riguardo . .alle malattie (2a edizione, accuratamente ·riveduta ed ampliata)

infettiVe

Il Prof. F. Valagussa:, partendo dalle osservazioni fatte in un triennio di primariato nell'Ospedale lnfantlle del Bambin Gesù. ha sintetizzato, per un g.ruppo di malattie, la sua esperienza. clinic·a , spedaliera e pr-0fessionale, offrendo ai medici delle consultazioni utili nell'intricata esplicazione dell'esercizio dell'esame e della cura dei bambini. In queste prime consultazioni sonò svolti i caJ>itoli sulle malattie. infettive ed in ess:j. è in special modo -curata l'espo sizione dei metodi di · rtcerca tPiù moderna ed i mezzi che le .nuove conquiste della teraipta ;permettono di praticare. Un lungo caa>itolo è consacr.ato alle malattie gastro-intestinali. della prima in.fanzia che, .come è noto, sono le più co-. munì a ri·s contrarsi nella pratica. e quelle che sono . ca.usa della tnaggiore mortalit~ dei bambini. In questo capitolo si trovano 'esposti in maniera critica i concetti di patologia e di ter~p ia più nuovj e più utili, sia per la profilassi che per la eura diretta delle gastroenteropatie tnfantili. Altri ca.pitoli isolati. riferentesi a s'\'ariate !arme .morbose e aid osservàziopi anatomopatologLche, c<>nipletano queste volu.m e che, ha un 'iIIllPr-Onta del tutto individuale e che ri~ecchta l'osservatore che offre ai colleghi quanto ha potuto· ritrarre dall'esi>erie:i.za ell oltre tre lustri in fatto di malattie inf.aintili. ·

Elega'nte volume in 16° di pag. XII-398, nitidamente stampato, .con 23 figure intercalate nel testo, L. 5. == Agli abbonati al « POLICLINl~O »· si spedisee per sole L. 3 franco .di porto ==

SO,

1

Olltut di ,ro,rletà rlsena&I. - È -hwtata la riprÒduzione di lavori pubblicati nel POLICLINICO o la pubblicazione di suntt d,i e.sei sem,za citarne la fonte. ·

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menticare l'an·aston1.osi; c·h e troppo ·s pesso viene tralasciia ta in casi di sicur.a indicazion.e per atten·e rsi 1ad operazioni più sempli~i -e ap1p aSul reale valore pratico della top.ografia fasci- rentem·ente più tnnoc11e, i cui ri·s ultati, viiee. colare dei. nervi periferici (secondo Stoflel) v.e-rsa, · sono 'insu1ffioienti; mentre. è quasi ·Certo .per J'esecuz~one · d('lle a.nastomosi dei nervi -ahe un'.anasto1m osi b·e n f.atta raggilllngerebbre ., molto meglio .gli scopi curati'vi. · · degli arti. 1 Ecco p erohè mi sembra opportuno discuter€) Prof. dott. CESARE BARILE, m.aggiore inedico, alcuni particolari di tecnica: p1er l'es~cuzion·e lib·ero docente di p1atolo.gi.a chirurgica dell'.anastomosi, infatti, n·e,l la. tecnica è in gr.an nella R. Università di Pisa.. ~arte il s~greto d·eil successo. · L~ ricerche di A. ' :s toftel sulla costituzione faLa cura delle ferite di guerra ha richiaimato , . periferici. (che for·l'attenzione ·de1 chirurghi sul~a ,chiTUr.gia de~ scicolare dei tronchi nervosi • maro· n o oggetto di vari·e pubblica2i oni succesnervi pe;rif.e·rici, non .abb.astanza studiata e prati'cata · 'P·r eced.enteroente. Fra i vari interventi sive, .a cominciaTe da quella app arsa n·ella eseguibÌli sui nervi credi) che non sia . .da di- , Zeits-chr. f. orthopad. Chir: nel 1910 fino alla

.LAVORI . ORIGINALI ..

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1178 co111111ticazio11e

IL POLICLINICO

fé:ttta al XIII Co11g1·esso , della

Deuts·c he Orthopad. Gesellschaft » nel 1915) hanr10 avuto il gra·n de merito di dimostrare in m oclo sicuro cl1e le fìbre nervose, destinate a costituire Ie singole diraixiazioni che si distribuiscono J) Oi a determinati m11scoli o gruppi n1uscolari, non procedono, nei tronchi d'o rigine, disordinatam,e nte fra11m1iste a quelle delle altre diramazioni, n1a raccolte in f ascetti 1Jen i olati ed occnp.anti l1na sede costante nBi tronchi stessi. Per n1ezzo di. tali ricerche è ormai acquisita la topografia fascicolare di alcunj tronchi nervosi p:rinci1).ali d€ig li arti, per i quali è già possibile indi·c are sulla sezione trasversale, a .determinate .altezze, quale ·sia la sede i~recisa dei vari fascetti che, s11ccessivamente separandosi poi d.a l tronco, andranno a costituirne le diramazioni. L'importanza delle suaccennate · J'ÌCerche è evidente sotto il rigt1ardo anatomico e fisiopatologico; è anche notevo1e per alcune operazio11i cl1irurgiche .esegt1ibili. sui tronchi nervòsi; ma per l'esecuzione delle anastomo·si dei nervi i1on mi pare •abbiano i•l reale valore pratico che è stato loro attribnito da Stoffel e da p a~ recchi altri a11tori. Nè diéo q11esto perchè ignori cl1e 1Stoffel fu moss0 a praticare le indagi·ni • in parola proprio dal d·esiderio di ri1cavarn·e una guida per l'esecuzione d·elle ànastomo.si ed in i specie di qu.elle .anastomosi .che sono deno. minate impianti nervosi per~f erie i; ma perchè r1tengo che tale g11ida non· sia molto pratica, nè scevra da inconvenienti. Stoffel parte dal giusto concetto che non si debba innestare il moncone periferi,co di un nervo par.alizzato, moio"re o misto, s11 di un fa cetto qualsiasi di llrt altro nervo sano; percJ1è se l'in11esto vien fatto su di un fascetta escl11sivamente sensitivo, l'atteso risultato. f n11zionale dovl'à fa talmente fallire. Per pren1unirci, egli sostiene, occorre conoscere• q11ali fascetti del tronco sa·n o siano sicuram1ente costituiti di fib.i a n1otrici • ed eseguire l'impianto sopr.a uno di essi. Tale conoscenza si l)llò ottenere con ricercl1e anatomiche d'ordine ge11erale, ma per avere la sict1rezza che occorre nei casi specifici (date le possibili rotazioni rlel nervo a seeonda dell'atteggiamento dell'arto) è necessario identificare, \'olta per volta, la f11nzione del fascetto scelto per l'anaston10 i; identificazione che i raggi11nge n1ediant~ l'eccitazione elettrica diretta o n1ediante l'e ccit nzio11e n1eccanira diretta. P er l'esattezza rlei ri 11ltnti è preferibile l'eccitazione elettrica, la c1uale, 1)erò, richiede m ezzi spPciali e n1odalità cl 'e::ecnzinne nlq11anto delicate. nnrhe in rapJ)Ortu alle e~io-e11ze tlell'n~e1) ~i rigoro~a indi«

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[ANNO

XXIV, FASC. 39]

spensabile 'in tali interventi. Il P utti, in Itali:J., si occupò d·ella tecnica di tali indagini in un suo recente lavoro pubblicato nella Clinica Chirurgica n. 7-8, 1916, giustamente- richia.ma11do l'attenzione sul fatto che non tutti i nervi rispondono alla stimolazione in modo preciso e ben limitato alla funzione d·ei singoli fascetti, ma alcuni, come il radiale, risponclono d'ordi1n.ario in m1odo massivo o « perdono il loro potere di conduzior1e degli stimoli elettrici di fronte a lesioni di non grave enti·t à ». È · probabile, io penso, che questo differente comportam ento dip·enda da un m.aggiore sviluppo dell':innere Plexus di 1Stoffel. l\1a, com11nq11e, anche prescindendo da tali ·e·ccezioni, l'indagine ris11lta sempre notevolmente delicata e di valutazione no·n in tutti i casi semplice e pronta. Supponendo, tuttavi.a, che si possa, ovt111que e da qualsiasi operatore, disp.orre di tutto l'occorrente per una corretta e concl11dente elettrizzazione fascicolare diretta d·el nervo sano, e trascura:ndo pure le azioni nociv.e (s1)ecial1nente di ordine chimico) che possono conseguire al pa~sag.gio della corrente el~ttrica direttamente a'Pplicata sulle fibre n ervose; rin1oss·a, dunqu•e, ogni obi·ezion.e d'indole ·pregiudiziale - e supponendo di esere riusciti a identificare e -circoscrivere lln fascetta di fibre sicu'

ramente motrici, l'impianto secondo Stoffel dovrebbe farsi recidendo il fascetto identificate>

ed abboccando al ,moncone centrale di esso il moncone peri·f erico (o parte di questo) del nervo par~lizzato. Ora, di fronte al vantaggio tti · innestare s~cur.a,mente i::u fibr.e motrici il n.ervo paralizzato, vediamo serenamente qt1ali siano gJi inconve·n ienti. Il primo inconveni.e11te è quello di interl'ompere in ~odo definitivo le vie nerv ose motrici di un muscolo o di un gruppo muscolare sano. Si può scegliere un fascetta d'importanza piuttosto scarsa, per quanto sia ormai materialmente accertata, dalle ricerche mie e di- altri (Kilvington, Osborne) l'importanza del numero .delle fibre, su cui si pratica l'innesto. per assicurarne il risultato. Ma il certo è che, più o meno est eso che sia, il danno innegabil1nente s i produ ce ed .a carico della funzione di muscoli fin' allora integri, senza neanche a vere una relativa sicurezza di raggi11ngere lo sropo funzionale del! 'anastomosi. l\f a, se il metodo è nocivo per il nervo sano, è almeno s11fficiente per la neurotizzazio11e e per il ripristino funzionale del nervo paralizzato? Neanche questo è, come io h o laruamente dimostrato i11 via sperin1entale nel mio vnlun1e: « RicercllP speri1nP11tali ed istolo(Jir.hP- sull'nna-

stornosi clliru rg ica dei •

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anca~cia.no,

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117!)

SEZIONE PRATICA

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Stianti edit., 1914. Perch€ in un nervo misto (co1ne sono quasi tutti quelli degli arti) innestato su di uri f ascetto motore, si potrà ottenere ]a rigenerazione delle fibre motrici, ma mancherà qt1ella d-elle fibre sensitive. Or.a l'importanza delle fibre sensitiv·e è grandissima, oltre ' cl1e pèr il ri·cupero della ·s ensibilità e del trofismo, so,p ratutto per l'a:dattam.ento dei centri ceriebrali alla nuova funzione .as,s unta, per effetto dell'anastomosi, d:;ille vi·e nervose periferiche dipen,d enti. Come si • ori·enta rl C'3r·vello quando u.n o stimolo p.artito da un centro normal1nente flessorio induce nell'arto corrispondente un movimento estensorio, o viceversa? Si orienta proprio con la guida della' sensibilità. peI·iferica, che lo rende avvertito del cambiame11to avvenuto 11ei distretti nervosi dipendenti .e gli permette di ristabilire gradualrnente il norm~le giuoco ·dei movimenti (Kennedy, Kilvington e Osborne). Solo, quin.di, alla sensi-. bii.lità si dev·e se la riacquist~ta .funzi·one muscolarie divie11e veran1ente uttl.e ai fini pratici, Sllbo.rdinandosi, cioè, al normale giu·oco degli antagonismi, d·elle sinergie, delle associ azioni · e•dissociazionì dei rr.ovimenti. • Indipend·e:n tem·ente, dunque, d.a ogni ragionevole riserva sugli effetti · nocivi dell'elettrizzazione diretta e sulle difficoltà pràtiche per eseguirla correttam ente ·e ·p er v.alutarne talvolta i risultati, vi sono due gr.avi appunti da rivolgete al metodo Stoffe! di anastomosi ed <l ql1elli altri che ad esso si ispi:r~ano: rinterruzione permanente e comp1e.ita di un fascetta motore sano; la limj.tazione d·ell.a possibi.lità .-ti rigenerazione alle so1e fibrie motrici del n,ervo . paralizzato. Per evitare tali inconvenienti, mi so,n o sempre più convinto che sia necessario ricorrere a larghi affrontamenti dei n:ervi da anasto1nizzare, Ìimitando però la recision·e delle fibre del nervo sano solo a quelle supérfioeiali, cosi da non interrompere del tutto ness.uno ·dei sin.goli fasoetti costituenti il tronco nervoso. App11nto a t~li critèr1 s'inspiTa il mio metodo d'a:nastJmosj pubblicato fin dal 1912, nel n. 48 dell.a Riforma medièa. iS.eguendo tale m.etodo, la cru.entazione estP.sa trasversalµiente a gran parte· del perimie tro del nervo sano; inteiressandone le , sole fibre sup·e rficiali, ha il triplice v,antaggio di; 1° creare una larga sup erficie d'affrontamento; 2Q non recidere del tutto nessun fase etto; 3° compren:de re siicuram·ente, tr.a l·e. fibre recis-e, data l'amp.i ezza della cru·entazione trasversale fibre matrici e sensitive (nei nervi mi' bisogno di ricorrere ad alcuna indasti) senza gine preventiva, che, quando pure foss.e del t11tt o i.n11oc11a, avrebbe per lo meno l'inconve1

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niente di complicare e prolungare l'interv·eh. . to. Per la migliore utilizzazione di tale ampia; superficie d'affrontan1ento, io ricorro, come già pubblicai, àl taglio a coda di rondine dell'estremo del moncon.e periferico del nervo paralizzato da iin.nestare, fissando al .n .e rvo sano con un solo punto ciasc11na ·delle alet·te della coda di .rondine, 1e quali si app·lic.ano esattamente sulla cruentazioin e prattcata. Ho 1af.g am.ente illustrati nel già citato mio volum1e i vantaggi di tal.e metodo con un.a • lunga serie .. • di rieerch·e sperimentali assog.g etiate ,a sicure prove di controllo d'ogni gen·ere, compreso quello i-stologico. Ed .ho avuto la soddisfazione ... di vedere conferma.ti i miei ottimi risultati da quelli ottenuti in una serie dii esperimenti dal Cusumano, neil R. Istituto di patologia chirurgica <ij Rom.a; esperimenti i Clli esiti furo,no comunicati all'VIÌI Congresso della Società ortopedi•c a italiana (1913).

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A proposito di questior1i di tecnica relativ:1 alla chirurgia dei nervi periferici, desidero ri• chiam.are l'attenzi·o ne sull'utilità di ,se-rvirsi ili un n1ezzo semplice e facile a procurarsi i.n .o gni luogo, che si è dimostrato m.olto adatto a proteggere dalla cos·t rizione del tessuto cicn.- . triziale circostante i tronchi nervosi sui quali si siano praticate neurorrafie, neiurolisi, ecc. Gli jn·convenienti dell'avvolgimento con lempi muscolari o a-po·n evrotici sono stati messi in evid·enza già da parecchi chirurg.h i e recentemie nte dall'Hof.man 1e dal Bolk. Il m·ezzo 1a GUi alludo è rappresentato da strisce di membrana testacea d'uovo di pollo, sterilizzate bollendole in un sacchetto di garza e fissate ai tronchi nervosi con u·n a legatura, ,fe.rm.ando .al eo·nnettivo circostante uno d·egli ' estremi d·eJ filo della legatura. La m·embrana, com.e io ho dimostrato sperimentalmente, resta in sito, prima di essere ri.assorbita, il tem'Po necessario • per ·evitar-e• che tralci cicatriziali aderiscano al nervo ·e Jo invadano; ciò eh.e potrebbe avvenire appunto nelle prime settim.ane dopo l'operazione dur.ante la formazione della cicatrice ' conn·eittiv.al.e. Mi servii con. ottimo' ri,sultato r::.i qt1estd mezzo di protezione in un caso di neurù~ lis:il d·e-1 ple-s.so brachiale d1 e~tro, praticata nel novembre 1914 nell'ospedale militare di Fi:fenze in un ufficiale, capitano Mario F., che .a v·eiva. riportata in Libia, qualch.e mese innan~, un~ · ferita d'arma da fuoco nel1a regione deltoidea destra, a cui erano seguiiti fenomie ni paretici e flogistici a carico dei nervi d·el plesso brachiale e sopratutto del circonfl.esso, del m ediano e del Cllbiit.ale. lVTediaI1te an1pia i11 cisione nella re1

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POLICLI~ICO

OSSERVAZl'ONI CLINICHE. •

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Ectasia della vena giugulare interni S. in un siftlitieo (1 l ·

per il dott. TOMMASO PONTANO, aiuto• i1egli ospedali di Roma.

I

Le peculiari caratteristi ch e clini che, lq. rarità veram ente eccezionale della lesione conferiscono al caso clinico interesse per t1na breve illustrazione.

39J

FASC.

n1ità rivolta verso il ba ... so. La tu1nefazione non 11a limiti precisi; essa at1rnenta di volume sotto l'inftt1enza degli sforzi, della inarcia. se il ma .. lato stringe i11torno alla !Jase del collo la era· va.t ta, o e abbottona il colletto d ella giubba. La. Cllte è di colorito i1orm ale, i1011 assottiglia.. ta.... non adere11 te. Con l a palpazione la tt1n1efazio11e è indolente, inolle, flt1ttt1 ahte, rid11cibile : ::.e si preme egual· n1e11te Sll tutta la superficie, si vede vuotarsi rapidamente e scomparire ; la r idt1zio11e· è ancora .più fa cile, se si esetcita una n1odica l)ressio11e dall'alto al b a so, e dall'esterno alri11terno. Con due dita si pl1ò ap11rezzare, a tt1111ef azione ri· dotta, la parete di essa, che si presenta, al tatto, di consistenza elastica, spessa. come l a parete di ' u11'arteria di cadavere: con tale manovra il malato accu&a un lieve dolore locale di stira· mento. Ridotta la tumefazione. essa. non ricom· l)a1~e spo11taneamente, se il malato resta in riposo; si vede solo appena acce11nato l1n modico sollevamento della i:egione (fig. I ) a ppiattito, i1on pulsàn te. .

(1) Lavoro p,erven1Uto in Reda zione il 16 mal'2o' 1917. '

XXIV.

gione sottoclavicolare si riscontr·o che le corde secondarie del plesso brachiale erano._ fuse da.l te suto cicatriziale con l·arteria e la ve11a a cellare in un grosso cordone .unico pulsatile, ed estr.emam.e·n te laborioso e di.fficiJe ritusci l'isolamele. Dopo l·isolamento, l e corde fur o110 avvolte i11 membran.a testacea. Il risultato ~u così soddisfacente che, dopo pochi mesi, ottent1ti il ripr istino ft1nzionale completo, l 'uffici ale potè, allo scoppiare d·elle ostilità (m aggio 1915), prender.e il suo ardu o posto dr combattimento qt1ale capitano di fanteria (1).

[_.t\.NNO

G... V... , di a.i111i 26, calzol~i1o: anamnesi familiare negativa. Ha avuto il tifo a. 17 anni; a 22 a1111i ulceri molli, complicatesi a linfoadenite i11gl1inale. · · · Le ulceri guarìrono i11 15 giorni, e non furono seg11ite da m a 11ifesta.zioni ct1tanee o degli orgal11.• . Il paziente è dal dicembre 1915 sotto le armi, in t1n r eggim ento di fanteria. d al giugno 1916 trovasi al fronte. Il 15 dicembre è stato ricoverato nell'ospedale 0.151 (Ma cedonia ) per enterite. , Mentre è dege11te nell'ospedale, si a ccorge verso la fine di dicembre, d'l111a tl1m ef azione nella regione laterale sinistra d el collo, tt1mefazio11e a1)pen3. percettibile nello stato di riposo a letto, n1a ch e s'ingrandisce n ella posizione eretta e negli sforzi. Localmente h a sensazione come di stiramento. Sebbene sia guarito d ella. enterite. h a piccole elevazioni ser otine della temperatura. dolori leggeri alla n11ca. t alora sen so di vertigine. Esa1ne obiettivo. - Scheletro regolare, nutrizione un po' scadt1ta. L'esame degli organi è nega tivo: polmoni, c11ore, fegato, n1ilza. di ,~011rme normale e sani. L'esame dell'addom e è negativo. Lieve ipertrc•fia dei gangli epitroclea.ri micropoliad~nia laterocervicale. Genitali sani; sistem a i1ervo. o: esame negai,·o. Urine: alb11mina e glucosio assenti. Il malato presenta t1na. t11mefazione nella r enione Sinistra del collo che OC'C'llpa il triangolo carotideo superiore. Di forma ovoidale, di vol11me pressoch è d '11n l,lovo, con la piccola estre-

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Fig. 1.

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perct1ssio11e legger a, s110110 ottt1 so, s11ono t1 ach ea le alla percl1s io11e un i10' fol'te. Tu1nefaz ione niolle 'fluttuante con suo1io ottu· ,c:o 11el triarlgolo carotideo superiore. quindi turriore liquid o: a .. sen te qualsiasi seg110 infiammatorio, non fl oyosi; f aciln1ente rid11cibile; quin· di non cisti. • ·\'"h a di più: se, ridotta la tu111ef azione. pur la .. ci ando il malato jn riposo, con1primi amo lun0'0 il s110 decor o il tronco della gi11gt1lare, in basso~ tra il n1argine interno dello sterno-clei· do-mastoideo e i muscoli sternoioidei ' fig . II), assistiamo alla rapida riprod11zio11e delta t11me• ' fazio11e. c:o11 })Ìccole pt1l~.1zio1 1i. 11011 e ... pan&iv~, _ che evidentemente sono trasme~~P dalla caroti(1) Comunicazione alla Ri11nione dei mf>dici france"i dell ._.\r111ata d 'Orie11te del 2; febbr. 1917. de. La tt1mefazione assume così il st10 massimo

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(ANNO XXI''· FA~C. '39]

1181

SEZIONE PRATICA '

\·olume, ed og11i tentativo per vuotarla riesce vano, Sf il dito comprime la. giugulare a valle; la riduzione a vviene ir1ver::e .rapida.mente con l a cpmpressi one, i1on appena si sollevi il dito, e ~i vede ch e il contenuto. òefi11endo in l)asso, inturgidisce Il tratto inferiore d ella git1gulare. D'altra parte, se comprimiamo a mo11te e a ,-alle, la tt1mefazione 11011 si ripl'odt1ce. Le due prove so110 st1ffic:ie11ti a dimostrare c·lie la tu1ricf azione è rt carico d ' itn . vaso z:enu:o, e rie il contenuto è dato dal · sarig u e eh e vi circola co11 direziorie dall'alt o in, l1a sso. ,

otoidale d ella giugulare ·i n èo rrispondenza àel t'r iarigolo ca rotideq superiore. 0

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Fìg. 2.

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Risolto il problema diagnostico, si present.a quello, importa11te, sopratutto· per la ter a pia, etiopat.o genetiço : quale la. natura della ectàsia, e qt1ale il meccarris1no di produzio:ne?. . Noi siamo abituati a ·co11sider are le ectasie ve11ose più freqt1enti (varici degli arti inferiori, varici emorroidarie) e quelle m~no frequenti (dell'esofàgo, delle p~reti addominali), in rap11orto co11 t1n ostacolo a l decor so del sangue nelle ve11e. Specialmente per qt1este ultime. (esofago, parete add ominale) una unica èau·sa ammettia mo 11ella produzione delle ect?-sie venose, jl fa ltore m eccanic'O e 1a vis a tergo; per le vai:ici degli a rti e per le emorroid ~rie .d a tempo i)ensiamo cl1e trop1:>a poca cosa è ~l fattore mercauico se ad esso i1on -s i aggiunge l'alte ra~ione anatorriica della parete venosa. Gli stl1di di Cornil. Epstein, .tanni. se pur non perfett amente d'accordo sulla qu alità e sulla misura della le.sione, hanno assodato, che, n elle varici degli arti, g·ravi a lterazion'i della parete costitl1i.. cono il terreno st1l qua le agisce il fattore. . meccanico. Dellè alteraziu11i p a rietali delle v~ne, non ancora chiarita è l'orig·ine .: artt:itismo, infezioni a c11te e cronich e so110 cause sospettate p·iù ch e dimostrate. · _ L 'endo, la m e o, la periftebite sono le condizioni a natomich e, che portano all a formazione di varici, le qt1ali tanto facil1nente si prodllCQno ~e 1 in determinati sog·getti, a lle cause anatomiche, si o.ggil111ge il fattore meccanico (gravità e po izione eretta, stitichezza, stenosi dellB vene). · •. Le varici 'nelle altre parti del cor1)0 sono una, rarità, s1)ess6 co11genite e qt1indi a manifestazione clinica precocissin1a.

Nla per eh è la tt1mefazìone si riformi, se fJlll' lentam ente, basta un piccolo ostacolo : è suffì:. ciente infatti far abbotto11are il colletto della giubba. o stringere, come normalmente si costt1ma, la cravatta, })€1' ved ere subito riprodt1rsi la tumefazione. Nel triangolo carotideo st1per·iore normalmente sbocca nella git1gulare il tronco tirolinguofaciale; esistono talora in st1a 'Vicinanza vene, a normali p er svilt1ppo (plessi venosi atipici) di pertinenz.a della tiroide. La tumefazione notata, r iferendosi a ·vari venosi, potrebbe esser e prodotta da varici di un plesso atipico cirsoid eo: assottigliandosi le pareti, erl intt1rgidendosi per un lieve ostacolo, potrebbero . . simt1l are l'ect ;1gia d 'un t·r onco venoso uni co. i\tla du ~ segni i1nporta11ti fa nn o. scartare l'ipotesi : il r apido r\iempin1ento e il rapido ·v uotamen to in massa, se si comprime e si rlecon1prim e a valle' la tumef a~ion e. Tale rilievo, aggiurtto ::tlla r egolarità della tl11nefazione, fa J)ensare invece, ch e, se pure all à S\la produzione p artecipa no le \'ene che sboccano nella giugulare, la 1nalo.tt ia rl e/la parete ha colpito principalnt e1it e i l tro·n co della gi·u gitlare, nella sua parte superiore. La diagnosi .anatomica si può riassumere: ectasia, o v arice

Il caso attuale è verame11te eccezi011ale: il sa11gl1e che deftl1isce per le giugul q.ri, ha pressione neg·ativa; nessu11 osta<;olo si oppone al Sllo d·e fiu sso~ nemmeno la gravità, che è a~zi elemento di aiuto per il circolo delle giU:gt1lari. .Se anche l a parete venosa è gravem en te lesa, a m'e no che non Yi sia una sten osi a valle, la 1iilatazione venosa non si dovrebbe p~odurre. Nel i1·ostro caso qt1indi oltre alla ricerca della n atura, bisogna ind agare }'eccezionale m eccanismo di. prod11zio11e. 1. :\-atiira della lesione. - In t1n soggetto giovane, indenne da tare organich e, non alcoolista, sebbene n ess1111 tral1ma locale si trovi, si è rapidamente sviluppata u11a varice ovoidale della giugt1lare. Nella storia troviamo dt1e t1lceri molli a 22 anni (quattro anni fa) d.iag·nosticate non sifilitiche, gt1arite senza strascichi nè ma11ifest azioni secondarie o tardive. Sebbene l'esperienz a . c·inBegni elle lD; parete venosa non si a abit11ale sede di localizzazio11e d~lla spirochete pallida e l a cli11ica raramente ce n e mostri i danni, la n.ostra ricerca, O})l'atutto ·gtiidati dalla compa.rsa tardiva e rapida, in. manca.11za d 'altro si è rivolta. alla eventuale esistenza d'tma sifilide i.....

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IL POLICLIN I CO

3norata. L'i11fezione tifosa sofferta nove a11ni 1Jrin1a si l)tlò eliminare come cal1sale, perchè le a ffezio11i venose ebertiane hanno decorso e carattere acuto e inai mostrano le loro conseguenze a distanza lt111ga da tempo. La reazione di \\"assermann ha dato resul-

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MEDICINA LEGALE. Emorragia cerebrale professionale pel prof . .l.\RISTIDE

RAl~ELLETTI.

La IV Sezione della Corte dei Conti, con deli . tato positivo completo. ,.., berazione del 9 luglio 1917 accoylieva, anclie su Il suo valore per affer1nare. che il soggetto è parere favorevo le della Dire-:,ione generale di sicuramente u:µ sifilitico, è incontestabj.le; il ma- sanità, la tesi da noi sosteriuta, che cioè l 'emor.. lato non è hè è stato mai nn malàrico, non pr0- ragia cerebrale mortale, da cui fu colpito il masenta altel'azioni di . organi nè. ha subito intessi- gistrato B... P .. , il 6 luglio 1916, fosse da rite. cazioni da l'endere incerto il valore della rea- riersi di origine ptofessionale, e quindi dipenzione. :\la llna varice venosa in un sifili.tico è dente da· causa di servi:io, donde il diritto all~ sicuramente, come si potrebbe dire di lln aneu- vedova della pensio1i e privilegiata. • risma in u11. giovane, d'origine sifilitica? Gli eleEssendo que_ sto, a quanto pare, il pri11io caso menti _a ssodati i1on portano a questa sicurezza~ del genere q_cco-lto dalla Corte dei Cont.i; stimiae quindi noi possiamo solo parlare di ectàsia ... mo utile farlo co11oscete, pote·n do esso servire ve1iosa della giug·ulare in un sifilitico, lascia11cli base, in eventuali casi corisimili, per ottenere il problema della certezza etiologica. il rico1ioscimento della pensione privilegiata a ùo insoluto I 2. ~1 eccanisrrio di prodtl::;ion.e. -•• Data la pres- favore delle vedove di fun::.ionari, che, niorti sione negativa nella gil1gulare, e il facile vt1ota- precocemente, iri conseguenza di malattie rli~ mento del sa11gue, che segl1e la forza di gravità, possanQ essere messe in rapporto causale ltJ11 male ci spiegl1iamo· la dilatazione venosa col la loro professione, sono, quali vittime di un · fatto1·e t1nico alterazione della parete. d.overe civile, n.on meno nieritevoli della riconoMa nella ricerca dei sintomi obbiettivi abbia- s-ce1iza dello Stato, che delle vitti11ie cli uri domo trovato cl1e, restando l'an1malato in riposo, vere militare. a git1bba sbotto11ata, la tt1mef azione scompare, L'avv. E ... P .... di anni 1-3, gi11dice del Tribtl· che essa invece si accentua i1egli sforzi, e divie- nale di •R oma, la sera del 6 luglio 1916, veniva ne nettamente 1na11ifesta, fino a raggiungere il colpito da improvviso rnalore, i)erdè a<l un trat-

massimo volume, solo cl1e l'ammalato si abbottoni il bavero della giubba o si leghi il i1odo della cravatta. Il cl1e dimostra che la parete delle vene offre debole resiste11za, ed una causa meccanica a?iche 1nininia pt1ò stenosarne u11 punto, sì da por{.e un ostacolo al sangue che monti o discenda nel lume del vaso. ·Il fatto che comun emente vediamo, quando si porti il colletto troppo stretto, il turgore della giugulare esterna, nel caso in ispecie diviene morboso per la perdl1ta elasticità della parete venosa col... pita. Se si aggil1nge alla difficoltà circolatoria, così creatasi, la vivacità degli atti circolatori, in occasione di sforzi ed emozioni, facili in un $Oiiato, assoggettato alle fatiche di gl1erra, si troverà la via per spiegar~ chiaramente la rara affezione : "{tebi te cr o11ica, perdita dell' elasticità, dif"ficoltà di deflusso a causa dell'ostacolo 1neccanico, sot'raccarico circolatorio da sforzo r d eniozionale. · Terapia. - L'ammalato ha iniziato una cura

.., peC'ifica mercl1riale; contin11erà 11na cura no,·oar enobenzolica fino ad esa11rire almeno lln ciclo di Cltra intensa. ._ i attenderanno gli effetti del trattamento ~pecifir.o; ~e l'effetto locale sarà presso che nt1llo. t.lOJ)<> questa doverosa c11ra preparatoria, J'inter'\'ènto chirurgico avrà sic11ra ragione dell'in f erinità. (I)

to la coscienza, entrò in coma, e dopo tre ore mo1·1.' Due meclici cl1iamati d'urge11za, il dott. :\lassi Augusto e il dott. S. Passarini, do1Jo osservato il malato e c01npiute val'ie ricel'che . con risul· tati nega,tivi (analisi del1'11rina, pl1nt11ra lombare) diagnosticarono concordi trattarsi di una grave emol'ragia cereb1·ale. Dello stesso parere fu anche il dott. comm. ~Andrea ...\miei, sopraggiunto allorchè il giudice era appena spirato. È stata ad11nq11e ltna emorragia cerebrale che ' ha portato alla tomba in modo fulmineo il giudice P ... · Q11ale la cau ... a anatomica clell'emorragia ce· rebrale? Ordinariamente la rott11ra di una piccola ar· teria cerebrale, in segl1ito ad arteriosclerosi ossia ad 11n processo cronico di endo-periarterite, spesso con formazione di anet1rismi miliari, e che, o può esistere con arteriosclerosi generale, o può svilupparsi da sola. E qqale la ra11sa etiologica di qi1esta arterio: sclerosi delle arterie cerebrali nel gi11dice P ... ? L 'arteriosclero i è 11na lesione degenerativa clelle arterie la quale n è in rapporto colla vecchiaia, ovvero insorge precocemente per effetto di 11na serie di altre rause r1oci\·e. Le arterie, con1e tutti i tessl1ti , subiscono colla età un logoran1ento da involuzione fisiologica;


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SEZIONE PRATICA

la ·s enilità rappresenta una intossicazione i1or- l'alcoolismo, il saturnismo, il nicotismo, e le male, fisiologica, legata all'eYOll1zi.one naturale tossine alimentari da introduzione eccessiva ed degli esseri vi venti: l'arteriosclerosi senile sa- abituale di alime11ti, specie carnei, e di.bevand e, rebbe quindi legata a questa intossicazione irri- che au~entan o molto la tensione vasale e il mediabile che tu~ti subian10 coll'età, i11 quanto lavoro de~ cuore; il P .. . era invece uomo as·s ai parco nelle abitudini alimentari, b.eveva poehische i materiali tossici, irritanti, si eliminano meno attraverso gli organi defatigati, e si accu- sim o vino, niente liquori, non fumava, n:on avemulano nel sangue, divenen do causcl di irrita- va nulla a ch e fare con sost a nze contenenti zione vasale, mentre d'altra parte col crescere piombo. Esclusa l'età, l'ereditarietà, le cause infettive degli anni diminuisce l'elasticità delle arterie donde t1n maggiore ostacolo all a circolazione acute e cronich e, le intossicazioni endogene da del sangue, aumento di pressione, e quindi nuo- alterat_o ricambio materiale, e quelle esogene· da introduzione di sostanzè tossiche varie, possiava causa: di logoramento delle arterie. Possiamo noi ammettere nel giudice P ... una mo trovare per la genesi della arteriosclerosi arteriosclerosi s~nile? No, perch è ·l'arterioscle- una causa professionale? ~essun dubbio che tanto il lavor o fisic o quanrosi, q11ale epifenomeno dell'e tà avanzata, si riscontra generalmente dopo i 50 anni, e anche to quello mentale, e~agerati, ese1·citano una n od opo ta-le età l'emorragia cerebrale si riscontra tevole influenza s11lla genesi della arteriosclenella m assima parte dei casi; invece il giudi- rosi.·' Gli a bnormi laYori ml1scolari, l'iperfunzionace P ... aveva soli 43 a nni . Si deve perciò ammettere un'arteriosclel·osi lità fisica, elevano la tensione a rteriosa, aumenprecoce, da altre cause, un'artel'iosclerosi cioè tano i prodQtti di ricambio, e l'aumentata pressione ·del sangue, come · l'aumentata irritazione non più fisiologica ma patologjca-. . Qt1ali possono essere tali cause? Esse son o ge- dei veleni endogeni, portano a d un precoce lodelle p a reti a rteriose. neralmente di natura tossi.ca, p ossono essere ,goramento • Similmente agisce l'eccessivo lavor o mentale, rappresentate da disturbi del ricambio materiale (uricemia, gotta, a rtritismo in genere, diabe- specie se associato a commozioni, preoccupate, ecc.) spesso con tara ereditaria. Ma il giu- zioni m orali, veglie prolungate, come si riscon dice P ... , come risultava al ,:r elatore che lo co- tra di frequente in lioµiini politici, banchieri, nosceva da molti anni, non era uricemico, nè uomini d ' aff ari, conferenzieri, ecc. Nella fatica intellettuale e morale noi abbiamo gottoso, nè artritico, nè diabetico, nè aveva eredità artritica. Nè egli aveva l'habitus apoplet- un eccesso •di m ateriali di consuma da parte delle cellule nervose affaticate, quindi ·un aum.~nto ticus, non era eioè una persona piuttosto bassa, corpulenta, con torace ampio, collo corto e di sostanze tossiche circolanti nel sangue, come tozzo, faccia grossa e. congesta, ma era invece nella fati ca muscolare, le quali influiscono dialto, pil1ttosto magro e con tutti i caratteri con- rett::tmente s ugli endoteli vasali, come indi:çett«l mente quali ip.e rtensivi per costrizione dei vasi tr~ti all'abito apoplettico. Le cause tossiche determinanti u,11 'a rterio- sanguigni periferici, vaso-costrizione aumentata sclerosi precoce possono essere in rapporto a a sua volta dall'azione diretta del sistema nermalattie infettive acute e croniche. lVIa nel pri- voso sovraeccitato. Ogni commozione, secondo mo caso (tifo addominale, vaiuolo, difterite ecc.) le note esperienze del ìVIosso, ·s i accompagna con le alterazioni a rteriose si osservano· special- una costrizione vasale periferica; e sotto l'inmente all'origin~ dell'aorta, sono placche sclero- flu en za di un forte dolore o di un calcolo menateromatose localjzza te nell'intima dell'aorta, tale difficile, secondo le esperienze di Binet e delle .arterie del miocardio, delle ..coronarie, ma Vashide, ,la pressione del sangue aumenta di non sono diffuse fino alle arteriuzze cerébrali. E 15-20 mm. di mercurio. · Orbene pel giudice P ... , secondo la co11corde · poi nell'·anamnesi del soggetto non troviamo testimonianza de' suoi colleghi di magistratura, tali malattie infettive acute. S'o no altresi da escludersi le malattie infet- come di quanti ebbero a conoscerlo da studente, tive croniche, come la sifilide e l?- malaria, compreso il redattore della presente, si può becom'è da escludersi la nefrite cronica, nulla ri- n e aff ermare èhe egli, come già da studente, _ sultando per tali affezioni, a cognizione del re- così nei venti a11ni di magistratura, ha semlatore, nell'anamnesi e nella sintomatologia, in pre atteso · ad lln l avoro diuturno ed e-ccessivo; un uomo di costumi morigeratissimi, e -che non tale da sottoporre il suo qrganismo cerebrale ad aveva mai vissuto in luoghi di malaria, ·nè su- un sforzo e logorio, che non è quello ordinario per la comune degli uomini, anche d ellR sua bito cause reumatizzanti, ecc. Sono da escludersi ancora le intossicazioni di condizione sociale. Invero il giudice P ... fu indubbiamente e semnatura chimica, sia esogene che endogene; cosi (7) .. '

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fT. POLICLINI CO

pre un gran lavoratore, animato dal nobile sentimento di voler fare il SllO dovere ad ogni costo, e di voler distirigu,ersi fra i suoi p~ri. Lo dimostra innan.zi tutto la sua carriera scolastica, nella quale egli ebbe campo di distinguersi in modo particolare. • Nei due concorsi poi di magistratl1ra (Uditore ed. .\.ggiunto), sopra ben 200 posti messi a concor so fra circa 500 concorrenti ·egli occupò uno dei primissimi posti in graduatoria - il 5° - . Infine troviamo che la sua aote di straordinaria · operosità viene segnalata colle più concordi e • · l11singhiere attestazioni dai st1oi superiori magistrati, durante tutto il corso della sua carrie .. ra, 20 anni; tale dote sopratutto lo designa· ad . uffici g·udiziari di primaria importanza - An, cona, Roma - do}'· e appunto tale dote deve ed ha difatti campo di esplicarsi in modo peculiar~ come ci dimostrano le statistiche. di confronti con àltri uffici e sedi giudiziarie. Dati questi indiscutibili elementi di fatto, e ' in assenza - come già si dimostrò - di ogni altra ca11sa etiologica dell'arterio-sclerosi, noi dobbiamo venire alla conclusione che, per causa appunto dell'eccisivo lavoro, . in~rente ai particolari 11ffici ricoperti, nel giudice P... si deve essere formata lentamente e nascostamente un'arterio-scle1·osi di natura professionale. Malattia, come già si accennò, che può più specialmente colpire coloro che allo sfol'zo di ur1 lavoro intellettµaile continuo e defatigante, congiungono un .senso morale partiqolarmente raffinato di p·erfettibilità, di l'esponsabilità, di distinzione e di dovere; sentimenti questi ch,e devono caratterizzare in genere il lavoro di ogni buon magistrato e che sempre certo hanno caratterizzato in ispecie il lavoro dei giudice P ... Ma queste sole circostanze e condizioni soggettive ed obbiettive non potrebbe1·0 forse apparire sufficienti e spiegarci la morte improvvisa del P... e sopratt1tto potrebbe forse apparire dubbio il ravvisare in esse la causa diretta della morte medesima. ~ .certo infatti che vi sono molti magistrati che si sottopon gono ad un lavoro egualmente eccessivo; che molti magistrati per la stes a causa sono soggetti a forme nascoste cii arterio-sclerosi, e cl1 e p11r tuttavia giungono a tarda età. Con1pito qt1in~i nostro, in questo caso, doveva essere qt1ello di cercare se insieme ai fatti, condizioni e circostanze soggettive suesposte (le quali secondo alcuni potrebbero an che costituire risrhi inerenti a certe professioni e non esser e risarcibili) non fossero eventt1almente concorsi altri fatti, di carattere più specialmente ohi ettivo e straordinario, cioè esorbitante da q11el la voro al qt1ale, sia p11r in modo gravoso, ~ olit n m ente il P ... attende,·a . Amme a, infatti, I

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1'arterio-scl~rosi

delle arterie cerebrali, essa sa. . rebbe potuta rimanere compatibile anche con · molti altri anni di vita, senza l'intervento di una causa occasionale, la qtiale portando un transitorio maggiore aumento della pressione sanguigna avesse dato l'ultima spinta per la ' tottura dell'arteriuzza o del piccolo aneurisma miliare e quindi per la comparsa della emor'ragia cerebrale. · , · Ogni causa fisica o morale capace di accelerare immediatamente la circolazione sanguigna aumentando l'attività della sistole cardiaca può provocare l'apople'Ssia emorragica negli individ11i che hanno les~ le arterie cerebrali. Tutte le emozioni, la gioia come la collera, tutti gli sforzi, i conati di tosse, i vomiti possono essere cat1se occasionali dell'ictus. Ma se manca l'aumento dell'attività cardiaca si può invocare com.e causa occasionale l'aumentata pressione endoarteriosa; ed i transitori aumenti della pressione ~anguigna si possono· avere in svariate contingenze. della vita, così dopo un pasto co, pioso, .un eccessivo lavoro ·muscolare, introduzione <:ii alcool, un bagno freddo e similmente, per le ragioni già esposte, dopo un lavoro mentale eccessivo. Ciò premesso~ ritroviamo noi nel .giudice P ... l?in tervento di una causa occasionale, la quale, apportando un transitar· o aumento della pressione sanguigna, abbia determinato la rottura di una arteriuzza cer.ebrale, già sclerosatà? Le indagini da nof fatte in argomento e l'esame di alcuni dati statistici ci hanno portato a conoscenza di un fatto caratteristico che ha una importanza essenziale per la rjsposta al quesito propostoci. ~ . E il ·fatto è il seguente: Nei Tribunali e nelle Corti più importanti del Regno ed . a Roma in ispecie (dove p·u re il lavoro specialmente civile ordinario per la durata quasi intera dell'anno è tale da ten.eFe occupati interamente i magistrati con lavoro già troppo per sè stesso gravoso) nei dt1e mesi che precedono il periodo delle ferie giudiziarie, cioè gii.1gno e luglio, vi è l'abitudine per parte degli avvocati e procuratori di accumulare un ancor . più straordinario numero di rat1se C'ivili e di richiederne la messa in decisione. Contro qi1esto sistema illog.ico, inOJ)portt1no e dannoso pei magistrati non meno che p't?r la retta amministrazione della giu.stizia in ispecie, per la qt1nle cumt1lo di lavoro e fretta sono evidentemente cose antitetiche - e r ontro ogni ragione di convenienza, di giustizia. di ~ervizio. ecc .. f1l sempre più forte l,utile dei privati litiganti o clei loro patrocinatori, non essendovi nella legge attuale alcuna disposizione ai ta a d impedirlo, e non e sendo mai valse a nulla le gi11ste praI


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SEZIONE PRATICA

tiche, riservate ed individuali, dei magistrati Ora dai dati raccolti ·e dalle considerazioni già fatte noi crediamo di poter• con sieura coscienza affermare che se nel diuturno lavoro consuetudinario del P ... dobbiamo ravvisare la causa dell'arterio-sclerosi precoce di cui egli era affetto, la causa però unica, diretta, immediata ed efficiente della sua morte déve ricercarsi esclusivamente nel surmenage intellettuale ·cui egli fu soggetto, per cagione del su-esposto sistem3: tanto deplorevole di sovraccarico di lavoro ur-· gente e .grave - dipendente da fatto altrui, e al quale egli non poteva sottrarsi e che ebbe appunto inizio nel periodo immediatamente precedente alla sua morte- e si intensifieò specialmente nel giorno 6 luglio 1916, giorno della morte stessa. Si rileva iniatti dal · giornale « La M agistratura » nel numero del 16 luglio corrente che il P ... dall'aiba del 6 luglio fu intento al suo scrittoio a distrigare e risolvère, con tuttò lo sforzo dello ingegno e dello studio; una de .. le tanto arruffate cause civili, le ·quali per uso, invano. deprecato, d-el ceto degl· avvoeàti, vanno ad accumularsi per la decisione quando è imminente . il periodo feriale. Tutto il giorno, quasi senza interruzione; era durato lo studio delle carte, assiduo, faticoso ... La verità di queste circostanze viene inoltre confermata dai certificati della Can-c elleria e dagli atti di notorietà. ·· . Nessun dubbio· quindi che il surmenage intellettuale del 6 luglio, aggravato dalla preoccupazione morale di dover finire il lavoro in tempo ristretto, unito agli ostacoli della circola• zione sanguigna determinati dalla prolungata posizione .· seduta e curva sul tavolo, fu causa · più che sufficiente a determinare un aumento • della pressione sanguigna, tale da dare !,ultima sp:nta per la rottura dell'arteriuiza cerebrale, donde l'emorragia cerebrale e la morte ft1lminea. Pertanto se i magistrati hanno pianto il loro collega quale Yittima àel dovere perchè cadde sul lavoro, noi, studiosi della patologia del lavoro, diciamo che il giudice P:·· morì vittima del dovere, perchè cadde sul lavoro e per il lavoro, essendo stata la professione la causa che ne preparò lentamente la morte per il logoramento precoce delle arterie, ed essendo stato lo stesso lavoro professionale la causa occasionale, ' tiltima, immediata dell'emorragia cerebrale e della morte. . · Riteniamo qui.odi che la malattia e la morte del giudice P ... diebbano ritenersi dipendenti da causa di servizio, e che quindi alla vedova spetti la peLsione privilegiata. Roma, 28 luglio 1916. 2

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DISCUSSIONI E POLEMICRE. Ancora '' Sulla incisione medièilla longitudinale della rotula,,. . (' '· Policl., Sez. Pr., 1916, ~· 17; 191i, n. 24 e 31).

Egregio Prof. Mario Fasano, Nei miei Appunti ricordai semplicemente, do' cttmentando, che 'la incisione mediana longitudinale della rotuìa era già stata, a di Lei insaputa, praticata da altri: e Lei m'invita ora a verificare ed a dirle se questi ebbero in proposito le identiche visioni sue. Le rispondo subito, si : identità di tecnica e di visione; poichè l'incisione attuale sua è perfettamente eguale alla antica, ed è pure concepita con lo stesso scopo dei predecessori suoi: quello cioè di procurarsi una buona via di accesso «senza indebolir.è l'app?-recchio leg·amentoso del ginocchio » . Le due figure che ri!)orto mostrano appunto che iJ taglio di Oll~er è il m edesin10 suo: anche la descrizione che Ollier dà del proèesso operatorio è simile alla s11a, e, per quanto si riferisce alla conservazione e sutura della rotula, egli si esprime così : cc • • • • • rimesso 1, arto in · estensione, la rotula riprende la sua forma e la sua posizione; le sue due metà tornano in contatto: ma ciò non ostante occor.re suturare per lo meno le parti tendinee al di sopra ed al di sotto della rotula per mantenere le due metà di quest'osso a combaciamento esatto e continuo ». Tal quale come Lei. Unica differenza questa: che "'Ollier, per poco che la ferita -sia infetta, pratica due incisioni postero-laterali di scarico (indicate nella fig. I; su per giù le modernissime di Payr): mentre Lei, occorrendo, pratica il u drenaggiq capillare aJla parte media della incisione operatoria ». Ollier dimostra anche come l'appaTecchio legamentoso resti intatto, e dice egli pure, come Lei, essere questo processo operatorio transrotuleo semplice, facile, rapido, migliore che le incisioni pararotulee per esplorare l' articolazione in ogni suo recesso più nascosto, e buono tanto per una semplice scheggiectom ia, quanto per una vera resezione, e Der e< fare sulle estren1ità ossee tutto ciò che può esser richiesto dalle varie lesioni prodotte dai proiettili » (come precisamente ha fatto Lei in alcuni dei suoi casi) . .In genere Ollier pure crede le incisioni longitudinali (questa compresa) più convenienti per esplorazione, raschiamenti, regolarizzazioni delle estremità ossee, estrazione di scheggie e des corps étrangers venus du dehors (quasi come le pallette di shra.p nel), che non per le grandi re• • sez10n1.

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I!- POLlCLINlCO . )

Ed in particolare raccomanda questa incisione ~nedianà. nelle ferite ~'arma da fuoco, e le riconosce n on solo il vantaggio di ·dare un très •

grand jotcr p our l 'exploration lle l'articulation, ma anche quello di essere «una delle incisioni n·1igl i ori pe.r il ripristino dei movimenti dell' al"I

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.Fig. 1. m -n : Incisione mediana sezionante la rotula in. due. 'P q : Inc~sioni postero-laterali di scarico. {Da: OLLIER, Traité des ™sect«ms, tome III, Paris, Masson, • 1891, pag. 230). (Questa incisione è indicata anche in DORANTE e LE-O'M.'A. - M etL. pp.) , o

XXIV, FASC. 30)

[ANNO

Dunque i~ tutto come Lei, anche nel cercare· ' la col)servazione della funzione. De Giacomo ideò lo stesso taglio circa nel 1878, allo scopo di ottenere - rimanendo intatti tutti i muscoli e le inser~ioni loro ...:... non solo. maggiore solidità dell'arto, ma anche in certi casi movimenti più estesi che noQ con gli altri tag!i longitudinali; e proponendolo nel1 188.t scrisse che esso · « permette \lfl facile ed innocente accesso all'articolazione, evitando in taluni casi la resezjone »>; e che la ~ut~ra -della rotula « vuò farsi anche con un filo di caigut n • Non riproduco le .figure quasi simili a quelle di Ollier. . Codivilla !)Oi usò tale vrocesso costantemente n ei le uiù vaste resezioni patologiche, e con lui e dopo abitualmente il Putti ed altri, allo stes-. so n:iodo, e tutti suturando, · quando fu possibile, la rotula, come ora fa Lei. · Che Codivilla ottenesse così l'esito in ~chi­ losi, e Lei ottenga inv~e il mantenimento della motilità, cioè ,d ella funzione, ·non dipende da diversità di visione o di tecnica, ma dal fatto eh.e Codivilla operava .. su articolazioni profonda• mente e largamente alterate, e Lei - nel più dei .casi - ~u articolazioni sane leggermente traumatizzate. Per Ollier ho riassunto quanto si legge ri-. guardo al taglio in discorso nel III volume (pag. 226 a 232) del suo Traité des Résections: ed Ella potrà controllarlo a piacere. Circa a Coqivilla ed a Putti, potrà vedere n.ei . Resoconti o direttamente sapere all'Istituto Rizzali: e per De Giacomo in M ov. M ed. Chir., 1881, n. 5-6-7. Ottemperato ·così .al! 'invito .da Lei rivplto~i ,' . . distintament~ La riverisco. • '

t

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I

Suo dev.mo

Dott. Rologna, 12 agosto 1917 .

t: g1·egio

Fig. !. Sporgen1a del fe1n•>l'6 e d aspetto dell'articolazione dopo aver rovesciato su i lati dell 'arto le labbra della ferita cutaneo-t.endinorot ulea. a, Condilo interno; b, a ttacco del legamento laterale int.erno; e, Legamento crociato anteriore; cL, ?tfetà interna del tendine rotuleo; r, Met~ interna della rorula; 6 1 Cul-di-so.cco sinoviale superiore interno. . (Da· OLLtBR , Traité de& R~ec,ions 1 tome III, Paris, ttfasson, i891 , png. 231).

. ticolazione, nei casi in cui la limitata distruzione prodotta dal trauma autorizza a cercare tale esito ». - . (10)

PIETRO NtGRISOLI.

••* dott. Pietro Nigrisoli,

La ringrazio di aver ottemperato in modo così chiaro e completo al mio invito su ulteriori delucidazioni circa le indicazioni della sezione longitudina le della rotula. Ella ha avuto con la sua perfetta conoscenza bibliografica dell'argomento il merito di aver richiamato l'attenzione su questo intervento semplice, rapido e sicuro, che tanto· egregiamente risponde alle attuali indicazioni di chirurgia di guerra. E specialmente grande è il merito suo quando nei frequenti consessi di clrirurgia di guerra, t enutisi in questi ultimi tempi, nei quali venne posto come tema l'indi.: cazione dell estrazione dei corpi estranei, proiettili, dall'articolazione del ginocchio, con3essi


LANNO

XXIV,

FASC.

39 J

~EZ IONE

ai quali parteciparono eminenti illustrazioni della moderna chirurgia, nessun autore mai ebbe ad accennare a tale via di accesso. Data la bontà ed ùtilità del metodo il non farne alcun accenno neppure nelle riunioni della Società di Chirurgia di Parigi, tenutesi due anni or sono, nelle qi.1ali venne trattato per I '.appunto questo tema, mi condurrebbe a credere che ancl).e nella patria dello stesso Oilier il met.odo non sia mQlto conosciuto, almeno in rapporto all'indicazione per la quale venne da mè adottato. . In tal caso la mia ignoranza bibliografica troverebbe un'attenuante, sebbene io; ~Jielo ripeto, non abbia mai avuto alcuno sp~simo di priorità, come lo dimostra recisamente il titolo clel mio lavoro, enunziato ·in forma molto generica e sviluppato in forma ancor più modest,t al solo scopo di dare il mio contributo pratico a questa specie di lesioni. Ringraziandola distintamente La saluto. • Dev.mo MARIO F ASANO. Asti, 3 settembre 1917.

Premio semigratuito di eccezionale importanza

Prof. GIACINTO QUARTA

Vademecum della lnfermi era Libero docente nella Regia

UnivA~sita

di Roma

PRATICA

1187

SERVIZI SANITARI. Le cure ·dentarie ai militari in zona di guerra. Prof. dott. ARRIGO PIPERNO, capitano medico dirigente la sezione stomatologica dell'ospedale di Guerra N. 4. Nei dieci mesi · di servizio speciale finora da n1e trascorsi presso l'Ospedale C. R. da' guerra N. 4, . mi sono convinto. dell'opportun.ità di r:apide e bene appropriate cure conservative dentarie (V. . Pl'.PERNO: Malattie dentarie e· pro"fi.:lassi vrale :·nèì militctri. La Stomatologia, settembre 1916). · Si soffre pi.ù per dolori di denti che per deficiente masticazione. Si otturino i denti ·con carie a dentina sensibile, si devitalizzino le polpe esposte; si curino o si estraggano, se mobili, i denti pericementitici, si asportino tutte le radici infette, si ridoni la vitalità alle. gengive con una completa ablazione del tartaro e si vedrà l'operato ricuperare la fwizione masticatoria, anche quando le s·u perfici di .combaciamento fra le arcate dentarie superiore e inferiore serpbrino. deficienti. : Allorà non più germi conglutinati dalla saliva con gli alimenti; si rinforzeranno denti dapprima deboli per mancata funzionalità; più raia avverrà la . riprodv.zione del .tartaro; la nutrizione generale sarà notevolmente migliorata. Un esemp'io tipico.:-

I

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in casa e negli Ospedali

con speciale riguardo alla cura dei malati e feriti in guerra · leeonda ecllllon• aeouratamente riv~uta e ampliata :: :: :: :: :: :: :: :: :: :: Un volume di circa 800 pagine rieoamente illustrato Prezzo : I;fr-e etnque. · Que~to

manuale co)l stile chiaro semplice e conciso, e con singolare perizia. compilato, contiene quanto è nec.easario alla donna. di saperà per adempiere efficacemente il pietoso nftleio d'infermiera al letto del ferito e dell'inf-ermo. . Le numerose illustrazioni sono di grande ausili<? all'~ntendimento del testo e agevolano in modo sicuro l'opera della lettrice in ogni contin· genza. del suo nobile ufficio. • L'esito lusinghiero della prirna edizione, esaurita in pochissimo tempo, prova che questo manuale risponde a un bisogno sentito; · e la seconda edizione è diretta a soddisfare sempre meglio a tale bisogno. Vi furono aggiunti importanti capitoli sulle più comuni malattie dei bambini, sulla tubercolosi, sulla malaria, sulla idroterapia, ecc. Anche le illustrrazioni ·sono state notevolmente accresciute e alcune modificate in modo che, come il testo, pure le ftgure fossero atte a permettere la lettura del libro anche allt) signorine; cosl che, cessate le necessità della guerra, esso possa r.i~anere in fa.miglia crune una guida preziosa in ogni contingenza riguardante la sa.Iute. ~ · Per oiettet'e i nos.tri eortesi abbonati grado di ' aiffondere il manuale stesso presso le sighore di loro conoscenza, abbiamo deliberato dt spedire in porto fra.neo le copie che ci venissero richieste col loro tramite al solo prezzo di costo, cioè a L . $

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cia1cuna. ln'Viare cartolina-vaglia direttaJnente al Prof. ENRICO MORELLI • Via Sistina, 11' · ROM A.

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Ospedalizzo nella mia Sezione il soldato P ... .J .. , della classe 1876, ... centuria: notevolmente denutrito, riporta al pessimo stato della dentatura i suoi disturbi <J.i digestione. L'accumulo del tartaro su tutte -le superfici dentarie è enorme (fìg. 1 e 2); raggiunge il centimetro cubico in corri$pondenza della faccia esterna d.ei canini inferiori dove il labbro si stende con ~porgenza deforme. La masticazione (se masticazione può chiamarsi) ha luogo su una vera Ruperficie di tartaro. L'origine della defi~iente inasti-cazione, causa dell'accumulo del tartaro, ri sale a quattro anni addietro per una carie ai primi molari superiori sinistro e destro che hanno attualmente una carie di 4° grado. Unc~ci giorni di riposo all'Ospedale, durante i quali si procede all'accurata pulitura della bocca e all'estrazione dei molari infetti , privi della mags-ior parte ~ella ~orona, r~~onano ~ompleta èfficienza mast1cator1a al m1l1tare ricoverato (fig. 3 e 4). . . Altro esempio: il soldato L ... S ... , d1 fante ria, • 76.5.S . . 1234567 ò con formula dentaria 76 ..S. . . .S .... ; n on pu n1asticare a destra, solo lato utilizz~bile, per una carie di 3° grado al colletto del 61. I residuali denti -anteriori e di sinistra, in parte mobili non risolvono il problema della masticazto~e. Un'estrazione inopportµna del 61, dente sul quale s'impernia il lavoro utile boccale, r enderebbe vana l'efficienza di masticazione necessaria al servizio avanzato di guerra del ricoverato già denutrito. Si ~ev_ital~zza il molar~ sensibilissimo alle sensaz1on1 d1 fredd o e d1 • (11 J


1188

[ANNO XXIV, FASC. 3H I

IL POLICLINICO

caldo, se n e est rae Ja pnlJ)H, e, dopo ott.t1rati con roni di guttaperca i canali radicolari, si <'llll1:(>leta l'otturazione del la superficie cariosa n1e~iaJe situata al colletto e della superficie ma~ticatoria aperta a scopo di facjlitazione di ct1ra. J_,'inclividuo viene i·invia.t9 al corpo in ottin1e condizioni di masticazione clopo soli quat-

tro giorni di degenza.

n o mobili per avvenuta infezione da polpa n1orta, altri hanno polpa iperemica. La cura cor11p l ela dei canali radicolari riegce a rinsa1darP i denti curati: si rende solo necessaria l'e tra,

,

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F1~.

.. Fic. 1.

Il bersaglie1·e L ... ~I ... , per aver fatto uso di 11eve (a sropp dissetante) al l\1ontenero nell'aut t1nno 1~)16, cleve rssere ricoverato ne11a nos1rn Sezione l)er tin n ipp1·se11sil)ilitfl e n1obilità dri

3. •

" zione de11'11 con radi ce (fuasi interamente scoperta e con perdita, di circa rnezzo cm., cii te::.suto osteo-g·engivale lnesial1nente a eletta radil'e. Una rt1 ra, lYlPno n111)ort11na nvrehbe condotto •

,

. •> F 1g. -· ~llpt>r·iori e dei pre1uolari ~l'in1prrli ... ,·ono tt~solutan1 lflfe un:i

<IPi sei tlPnli nntl'rinri vic ini <'hP

t1 tt rtllalt • nla...,fit'C:t?innr, 11111\ O!'lante l ' otfitMO sta!11 tli tntti i n1nlari. \ lc·t1ni d e i llt>u1i nfft>tti so-

(12)

l'u:. 4.

alln l)erdita cli tl1tti i denti lr:-.i, ctllé:t qualt· In ~tato a\·rebbe dov11tn riparare f'On adntta protesi, <lovendo i ritenerP. la 1unlattiH co111e avve-

nuta in

ervizio.


I

I ANNO XXIV,

FASC.

39]

SEZIONE PRATJ C:.\ •

Masticazione, dunque, deficiente per doloraoccasione dell 'apertura del Concorso Naziona: l)ilità dei denti, n_9n per din1inuzione del nule per la protesi, che lo Stato l1a intenzione di 111ero dei denti. Basta la superficie masticatosopprimere· l ' art. 56 e di chiamare ai servizi ria di u11 buon premolare contro i due suoi op·odontoiatrici i numerosi non medici, patentati lJOnenti perchè si debba ritenere un individuo dentisti, attualmente sotto le armi, io riterrei capace di masticare i cibi, magari con più len- . molto opportuna, in tutta la zona di guerra, tezza di ttempo. Ritengo spesso necessario fare J'ampia distribuzione di così valido aiuto al... clichiarazioni di esenzione• dal rancio a inclivi- l 'opera di noi stomat.ologi. Così, nella zona di dui con deficiente masticazione. Molti fra queoperazioni èampali, ogni sezione di Sanità dj .. • sti ·possono bensi essere dichiarati inabili ai visionale e numerosi ospedale_tti da. campo, po·· servizi di prima linea. P ochi accetterebbero la trebbero tenere aggregato un odontoiatta for~ non econo1nica soluzione di una protesi restaunito dei ferri da estrazioni e dei più .comt1ni ratrice; mi accadde sovente di veder questa .riisirumenti per p oter compi ere ambulatoriafiutata con la scusa della sua insopportabilità. : 1nente otturazioni dent.a.ri e a n cl1e definitive. talora, se accettata, mi fu riportata a bella poSezioni stomatologiche per cure d 'urgenza a i sta spezzata (1). H o scopertò più volte, da setrnumatizzati, per 'c-ure dentarie a mbulatorie gni evidenti residuali, n1ililari C'l1e da borgì1e- e ag·li ospedalizzati/ nonchè per protesi di ri· si avevano avuto cura di ripristina re la m astiparazioni o di ,restituzioni lievi in caso di percazio11e deficiente cori protesi <:ldatta, tenel' dite di denti avvenute in servizio, dovrebberu questa nascosta nella speranza della rifo1·1ua o trovar luogo negli Ospedali da· Campo e · da a l111eno dell 'inn,bilità ai sel'vizi avanzati. G11erra delle secon de linee. Tttli sezioni. sareb bero alle dipepdenze di un capita no o tenente AJl 'esp e rto specialista r1on riescirà difficile eli1nin a.r e i ca.s i, pur troppo frequenti, di p ato- medico stomatologo, a.iutato ùa lln odontoiatr(,t 1ni1nie cle11~arie . Un sel'gente, t1·e volte deco- e da un meccanico. Agri osp eéla.li stomato.l ogi · ci cti Lappa, retti da con sulenti d 'Arn1ata, f' rato con n1edaglie a.I valore, stanco della vita ag· Ii ospedali territoriali, dovrebber o co_nflùire ui guerra, accusava nevl'algie dentarie vag·l1e, i t r a urnatizzati bisog·n'Osi di lunghe cure e i dalle quali sperava un sognato riposo. Egli 111ostra,va un'acuta sensil)ilità al calore a1)pli - parzialmente ecl entuli che necessitano .i l parere m edico-1egale. Anche qui le cure ambulatorie cato, i11ediante fe rro risc-aldato alla ·lamp a da, dovrebbero essere largamente prestate, in col8 U un cen1ento di pre1nolare da n1e acct1 rat alaborazione di n1edici specialisti e di odontoia111ente devita lizzato e ottn r ato! L o stesso indit1·i. Il costo d'impianto e di m a.nt1tenzione di viduo, e così numerosi a ltri, accusavano intanti gabinetti militari della specia lità, verrebtensa dolorabilità <lll 'applicazione di una spatola nl~tallica fatta veder riscaldare e appog- })e acl ust1ra compensato dagli incalcolabili be · n efi ci ch e ne ri sulterebbero a favore dei troppo g iata Llipoi sullo smalto di denti sani da.JIH nl1merosi sofferenti di malatti e dentarie. · r>unta opposta n on risca ldata. . . Zona di guerra, aprile 1917. · . l .. a evidente denutl'izione generale in militaJ'i mancanti di m olti d enti potrà essere presa in se ria con sid er az ione. Ma anche per costoro OSPEDALE DI GlTERRA N. 24 DELLA I AR1\TATA . s i potrebbe trovare un ·.,niodus vivendi senza Il !ervizio oto-rino-laringoiatrico ricorrere a lle protesi non desiderate. PiuttostCJ rhe riformare tali individui (e con ci ò è sottinpresso l'esercito. teso che dovrebbero I'ichia marsi in servizio tutPr~poste e considerazioni ti gl i inabili - clefìnit1vi o temporanei - in per il dott. GIUSEPPE T ·PRTl ' R, , lH1se a ll'articolo 56 d el regolamento militare), privato docente, 1° capitan o medic'o. si poi.rehhero destinare t11tti costor o a s~rvizi Nell ' intento di contribuire all'ambito dellci (li Sftnit à o cl i comandi o d1 n1ense in iona cl i J11i. a . comp etenza di otorinolaringoiatra ed in cli· g11erra o a servizi territoria li, dibo sr~indo d<i ca re 1e modificazioni al · siste1na. vige11i e 11il! q11ei p oRti altri milit nri pi11 ndatti alle pl'im e 11i1e-ceS6ari.e a raggiungere la n1igliore 11tiljzzànee. Nei rlett.j Rervizi il vitto per i p l~. rzialrnen ­ zione del contingente che forr1irà la pros i111t-l tp ecl entuli p otrebbe essere n1egl10 ndeguato (l leva d ei riformati n1i per1netto di scrivere qt1e . n1 eglio sopp ortato. s1 a bT eve nota d~ ' osservazio11i, sugg·eritami Se è ve ro, r.om e recentemente S. E. il l\11nidall,es11erienza di piìt di dt1e anni di .serviz]o ~1 ro 13i:in r hi el>he ad e::;prim ere a n ologn a in n)ilit.are ii1 Roma e nel1a zona di gt1errc1. , J.,e eRigenze del mon1ento e l 'esper '0nza dell<i (1) Il 1naggio re medico pl'of. A. Perna ha recentemente espreeso analoghe asserzioni nPl - gu erra h a nno fatto mutare il criter io })reesile rolonne del P nlirlinico. ~ten te per 1a dichia r azione cl 'idoneità o i11 en (j (13)

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IL POT .ICLTN lt~O '

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al servizio militare, perciò è possibile con una selezione accurata di usufruire del concorso di tutti. Questa è la più logica interpretazione dei voti della nazione in armi e da questo punto _dovrebbe partire la principale riforma se si vuol raggiungere mediante l'opera del 'personale specializzato quei risultati che il paese si attende. L'obbligo ad accettare qualsiasi cura, che non porti pericolo di vita, per riprendere il proprio posto al seryizio della patria, è un co1tcetto già espresso da colleghi autorevoli e che non dubito saprà rapidamente imporsi alla upinione pubblica, come rispondente a ragioni di giustizia distribuitiva. Esso trova nel campo della nostra specialità un~c..ondizione più favorevole per essere rapidamente attuato e diffuso, poichè, senza èntrare in particolari non tompatibili coli 'indole di queste note, si può recisarnente affermare che, mediante opportuni interventi, molti, ora· ritenuti .inabili, potranno riacquistare l'idoneità ad un servizio attiv..o. · Ho avuto modo di fare osservazioni che posso110 giovare allo studio dei provvedimenti invocati. E da premettere che le norme emanate nel nuovo elenco, se rettamente applicate, elimineranno parecchi degl 'inconvenienti lamentati per il passato. Una breve rassegna di qualche inconveniente ancora esistente sarà sufficiente per richiamare l'attenzione sull'argomento. Anzituto sarebbe desiderabile un miglior criterio per. lo smistamento dei malati di specialità nella zona di guerra, in modo che negli ospedali delle retrovie e di qui in quelli territoriali sieno inviati solo quelli sui quali sia stato pronunziato un giudizio sicuro competente. In genere si ritiene che gli specialisti otorinolarlngologi si debbano occupare quasi-esclusivament~ degli otorroici e dei sordi più o meno veri; perciò, f~rse per una interpretazione n~n esatta delle circolari delle Direzioni di sanità, nei reparti speciali in ge·nere sono inviati quasi esclusivamente otitici; l'altro materiale viene disperso od in'altro modo distratto dalla sede piit 11aturale e logica. Ciò crea diversi inconvenienti fra i quali: 1° ritardo enorme nel restituire ai corpi soldati risultati idonei alla visita o con lesioni lievissime o con alterazioni compatibili col servizio; 2° mancanza per i primi giorni di cure appropriate nel successivo passaggio dei inilitari attraverso gli ospedali da campo e delle retrovie; 3° impossibilità di scoprire in parecchi casi delle frodi eventualmente tentate. Questi inconvenienti si devono al fatto della inancanza nelle zone più vicine al fuoco di centri di accertamento diagnostico, ai quali sareb\Je desiderabile fossero inviati subito tutti i mi(14)

litari che adducono dei disturbi nella sfera della specialità. Solo questi osl}edali possono procedere allo smistamento con criterii pratici ossia allontanando dalla zona combattente solo coloro che hanno bisogno di lunghe cure e trattenendo gli altri per le cure più facili e rapide e per gli accertamenti medico-legali, ~pecie nei casi sospetti di autolesione. Negli ospedali delle retrovie. e territoriali, non deve più tollerarsi che il medico debba incrociare le braccia davanti al rifiuto d.el militare a farsi curare convenientemente una lesione suscettibile di miglioramento o di guarigione. Il problema rlella profilassi antitubercolare cl1e Ol'a pare v dnga studiato con cure amorevoli un po' da tutti dovrebbe pure ricordare alle autorità co1npetenti, che in molti casi lesioni d-elle vie respiratorte superiori possono essere una delle cause dell'entrata nell'organismo del bacillo tubercolare e che opportune cure praticate a tempo possono ovviare al grave danno; ecco un'altra ragione perchè questi malati siano inviati agli' specialisti e non a caso in un ospedale qualsiasi. Non meno importante è da ritenersi l'opera dello specialista per le perizie medico-legali nelle lesioni che menomano in tutto od in parte la capacità lavorativa sia come esito di ferite riportate in guerra, sia per lesioni volontarie, ecc. Contro gli abusi e l'esagerazione nella facoltà di proc·edere ad atti operativi può essere sufficiente un controllo diretto da parte dei' consulenti di armata o dei direttori delle cliniche o di altre autorità con1petenti nella zona dove g-li ospedali risiedono. Vi sono malati che non possono guarire presto e facilmente; per costoro la permanenza nelle disagiate condizioni della vita del campo aggraverebbe la malattia rendendo nello stesso tempo aleatorio il loro concorso : questi sono da inviarsi direttamente in zona territoriale, .. . .previo adeguato esperimento di cura, per essere utilizzati e curati ambulatoriamente nelle elini che od in altri reparti; riservando I 'internamento in ospedale ai casi più gravi o nei quali si· giudica utile un intervento. Ad un altro inconveniente serio provvedono in parte le nuove norme emanate a chiarin1ento delle disposizioni contenute nell'elenco: queste norme disciplinano in certo modo il servizio degli accertamenti medico-legali tendendo n far ritenere definitivo il giudizio emesso sul mi- litare dopo l'osservazione in ospedale militare. E un gran passo che toglierà man mano i contrasti talvolta scandalosi tra i giudizi <lei varii periti, contrasto dovuto, a mio modesto n1oclo di vedere, non ad un diver.. o modo tli

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rANNO XXIV,

F t\sc. 391

SEZIONE: PRATIC·\

interpretazione dei criterii sull'idoneità, ma a1la. mancanza di completa preparazione e cult1rra tecnica in qualcuno dei periti. ad ovviare l'inutile pérdita di tempo in visite successive, per dare re~le valore al pronunziato del medico specialista prescelto dal direttore dell'ospedale militare ove l'infermo ha passato l'osservazione, e per moralizzare lo s·copo della vi·S1ita di ac.ce.rtamentio, io credo occorra che l'esito di essa per cui il militare ha ottenuto un certo provvedimento, appaia da documenti che accon1pagnano il soldato in tutte le sue peregrinazioni; esso servirà ad illu1ninare i medici nelle eventuali visite successive, per mutate condizioni di salute del militare, ed i superiori circa il contegno di lui. Quando il parere del primo sanitario competente il quale assume la responsabilità relativa sarà rispettato si vedrà subito diminuire la richiesta di visite, venendo automaticamente a cessare la speranza di un giudizio più favorevole od il timorè che non venga riconosciuta una malattia realmente esistente. Questo docum9nto p otrebbe essere p. es. il libretto personale sul quale vengop.o o dovrebbero essere iscritte tutte le variazioni riflettenti gli- spostamenti ed i dati matricolari del inilitare. Nella diagnosi delle malattie della gola, del naso e dell 'orecchio, occorre cultura ed esercizio pratico, perciò oggi non può essere ritenuta sufficientemente seria la prova del Valsalva, che da qu-alche commissione veniva adottata, come unica indagine, per accertare le condizioni dell'apparato uditivo. Un'altra necessità ~ la continua vigilanza sui malati ricoverati negli ospedali territoriali, perchè vi restino il minor tempo possibile e per evitare ~a­ cili suggestioni a procurarsi delle malattie in soggetti predisposti, sotto l'influenza dei noti maestri d'astuzia che in tanti modi spesso riescono a sfuggire al proprio dovere. Parecchi colleghi otorinolaringologi saran no lieti se, invece di essere adibiti in mansioni per cui non possano avere la necessaria preparazione, saranno tutti utilizzati n ei confini rlelle proprie attitudini. Un'altra questione richiede attenziQne ed è qltella che- si riferisce agli autolesionisti e sin1ulatori. Io credo poco all'efficacia di sanzioni penali per fre:p.are questa piaga in ce rte anin1e vili, quindi ritengo necess ~rio un rimedio più sicuro. In genere .si tratta di individui con esiti di otiti o con otiti latenti le quali essi riacutizzano in tanti modi più o meno rispondenti allo scopo di ottenere l'allontanamento dalla linea del fuoco. Ora, sia per le preesistenti lesioni, alle qual i cleve pure esBere assegnala llna. cert a p a1tP

1191...

nella determinazione dello stato obbiettivo, e ciò per graduare la responsabilità del soggetto, sia perchè effettivamente, ·n onostante la esperienza di due anni di guerra, non si hanno clati obbiettivi s.i curi per giudicare serenamente, ne consegue che in qualche caso il perito deve pronunziarsi a favore dell 'i1nputato e ciò diminuisce ancora il valore della sanzione pe· nale. Un solo rimedio può portare immediati risultati ed è di fare in modo che appena accertato il sospetto di autolesione il militare venga subito i~viato nuovamente in trincea, dove ri-· ceverà quelle semplici cure nella maggior parte dei casi sufficienti a guarire ~ ~d ecco un'al· t1.:a funziolle utile da esplicare negli ospedali più avanzati da parte di specialist~: appena giunti i militari verrebbero esaminati rapidamente ma diligentemente; i bisognevoli· di cure· ospedaliere inviati nei ~eparti speGiali del1e retrovie, gli• altri rinviati subito o dopo qualche giorno di cura ai corpi: gli autolesionisti rinviati ai corpi il più presto . possibile colla relazione sul tentativo di frode nel libretto personale e coll 'indi.cazione al medico del corpo _d el i11etodo di cura, e ciò senza pregiudizio dell' azione fJenale per cui sarebbero denunziati ai tribunali. Secondo me non c'è una p11nizione peggiore per i vigliacchi ed un miglior conforto ai disagi che i valorosi onestamente sopportano. Mi pare di avere illustrato con dati di fatti la necessita dell'impianto di unità specializzate o di sezioni negli ospedali più avanzati. La loro organizzazione non richiede molti rr1ezzi; personale adatto e desideroso di prestarsi non manca, perciò lo studio dell~ questioµe può portare a risu ltati favorevoli all'accoglimento di questa modesta mia proposta. Credo fermamente nell'efficacia dei provvedimenti su citati ad integrazione del.le disposizioni ottime testè emanate; mi sia lecito affel'1r1are che a pubblicare questa i1ota mi spinse l'idea che i behefizii conseguibili sarebbero di • molto superiori ali' entità della spesa. e dei mezzi ·che la riforma richiede. •

Il tracoma nell'Esercito. La guerra, fra i più grandi probJ.em]l sanitari che si .aigitavano in Italia nel .peri.odo antibellic-0, ha riacutizzato quello de.Ila tt1 bercolosi e !'.altro, non meno im1)ortante, rigi.1ardante la congiuntivite tracornatosa ; malattia grave per chi la soffre, gravissima nei rapporti della so• cietà, costituendo il tracom·a, e per i danni che apporta, nei riguardi dell'ipdivid.u o, all'organo impoTtante deJla vista, e pei:; lA stia eno1'Tne fn (15)

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f L POT CCLINICO

l AXNO

XXIV,

FARC.

39ì

cilità di djffusi o11e, una vera e i1ropr1a · p1ag11 ·

sociale. Questa terribiile malattia oculare, che tanta d.iffl1sione as3uns~ fr.a gli eserciti d'Europa, di ritorno dalla spedizione d'Egitto, prese alloi·~ anche 1l nome di oftalniia 'ntilitare. Grandissin1 o fu il num.ero di ciechi avutosi tr.a le trlll)pe napoleoniche che fecero parte della spedizione d'Africa e, d'allora, si può dire che il I 1:r1 co11ia si diffuse in maniel'a assai in1porta11.. te ira le popolazioni d'Europa, special1n e11te Lfitali a, della Francia, del Belgio e dell'In ghilterra. Fu tanto i1~d anno e la impressione racca1>ricciante lasciati dalJe epidemie che si susseg·uirono allora, che dopo queJl'e1p oc.a e fino al .periodo anteriore all'attuale guerra, la sei ez1one .del coscritto affetto d.a traco'nia, fu se111p•r e rigorosamente fatta, e de.vesi a questa misura sc1:upolosa se i1el nostro esercito, rarissimamente si riscontrava un caso di :racoma. In Italia i riforn1ati i)er traco1n,a, nel periodo a vu 11 t~ I u. guerr1·a,- erano i)arecchie centinaia di tnj g·li ai a, C' i fra eno rn1e rl1e dav,a l'i11dice della g1·H·ve diff usi'o11 e ùelln t ri~te 111alat'tia nel no :·t ro paese. 1

.

* ** .assoluta

Nella deficienza di provvidenze radicali contro lln tale grave stato ·di cose ' oo·li . oculisti alzaro110 la voce cl1iedendo al Gover1tu dei provvedimenti atti a i11f renare lo estendersi ella triste ofta1m~a. Co11 pubbÌicazioni scientifiche, con Congressi,' con ogni m ezzo di ag.itazione, finalmente, gli oculisti d'lt[llia avevano ottenuto dagJi enti locali e dal Gover110 t1n certo interessa.merito, esplicantesi nell'incot"ag·giare e sorreggere l ~t istituzione di a111 b ul al ori antitraco'niatosi g rattl'iti, nelle zone più, colpite dalla m.alattia. • Ed invero ql1anti ci siamo trovati a ca.po di ta.li benefiche isti tl1zio1li (siccome lo dimostrano le . iatistiche a.11n11aln1ente pubblicate), aboiamo pott1to n ota re , con vero _ compi.aciment o~ con1e, a ccresci tLtasi la firlt1cia dei poveri arnn1alati verso tali istitl1zio11i, grandissimo si din1ostrava il beneficio. Per una malattia eminen te1nen te c1·onica e fortemente contagiosa, gli anibulatori d11tilracomatosi, assicurando una cur.a opportl1nn e continuativa e agendo anche da centri di ·volgarizzazione di t1na sana profilassi contro ln grave mRlattià, avevano dato, iln ci rcn 11n r1Prennin da r he Prano stati istit11ili (lù nve ~0110 stati istituiti, disgraziat·1111ente i11 pocl1i imi centri). ciPi risultati ·Jenefici, ·0111e 111eglio no11 pote' n ~i ~1 tten nere da quai1ti ci !"ia1nn fatti i)ropng11ut o1·i di tali a111 1

1'111atori.

Qu.ando però Je più rosee speranze si corninciavano a nt1trire .intorno .alla efficacia ·ielln lotta contro il tracoma, la guerra è scoppiata e l'imm.a11e conflitto, tràvolgendo nel s110 vorti~o distruttore uomini e cose, finirà coll'annient· 1~ re, distruggendola di un colJ>-0, l'opera be11efica i11iziata, e ci riporterà ai tempi ti·istissimi in cui il trlico1na, se11za freni, scorazzava per le belle nosire contrade, disseminando dolorJ e sventure senza fine.

...

J.

* * a11tibellico, come

Nel periodo sopra. ho detto, le statisticl1e militari u.vev.ano fatto rilevare ij g.ran nume1·0 di rif orniali per traccnia 6 ~pe­ c1almente tra i cosciritti provenienti da.i paesi del mezzogiorno d'Italia e delle isole in particolar modo. Per ~arlare d-ella sola Sicilia, regione che ho più studiata, i rifol'mati per congi·u ntivite traconiatosa e sue conse guenze ragg·iungevano la enorme cifra del 31 : %0, e se si tien conto de.ll'ultin10 censin1e11to cl1e assegnava alla Sicilia u 11a popolazim1e di <.:irca 3,800,0'JO a.bi ta11ti, i ri fo.r m·ati pel' tracv·1Ha e s·ue consey·uenze i·aggiungeva110, nella sol.a. Sicilia, la cifra im pone11te di circ.:a 118,000. Sc.;oppiata la gue1·r.a e inte11silicaiosi il reclu tar11ento, di fro11,te al gr~n numero di cu·· $Critti traconiatosi il Governo perdette addirittura I.a bussola e andò incerto e a tentoni nelle misure adottate, l'l1na ct1f faceva a calci coll1altra. In un prin10 periodo, te11e11do in nessun conio l'art. 41 dell'elenco delle i·m1)erfezioni ed infermità, cause d'inabilità ~ù servizio militare, si largheggiò nell'accogliere tra le fila dell'esercito ancl1e g-Ji affetti da cotigiuntivile tracorria tosa, non facendo assistel'e alla visita specialisti in oculistic.a, ciò cl1e diede luogo a gravi inconvenienti cl1e è giusto tacere oggi. In un secondo periodo, qua11do i vide tutto il danno che la p erma11enza di 1110ltissir11i tracomatosi cagionò alla sanità del nostro esercito, dove il traco1n,a si con1inriò a diffondere, si prese lln provvedi1nento eh•· n·on ·Sapre1nmo abl)astanza deplorare per la sua. inopportunità e leggerezza. Si en1anò una circolare che fae r va obbligo d'invia re alle loro rC1sr tntti i militari n.ffetti lln lr<Lco nia. Un vero disastro nri riguardi della popolazione civile e a11clle n ei riguardi dell 't··ercito, ir1 inezzo al quale la n:1ala i>ianta di coloro cl1e si procurano lP n1alattie, per sfuggire al servizio Jt1ili1 Hl'P. t·rehhe in n1orlo epirten1 I• l'O, vergog11 o, o. Un gran r1l101 e 1o ùi n1ilitari si contagiarono 1

cii tra r.o Ulfl e, in br \'P temJ>O, lr. cn~e rtne nhhnn-

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SEZIONE PRATICA j

da,r0110 in modo im11ressionante d i ammalati d'occhi. Gli accecati di un occhio, specie il destro, i ciechi d'ambo gli occhi, i mezzi ciechi e gli èlffetti da tracoma acuto, con abhonda1-lte seg regazio e µurltl e nta, non si conta r ono più. Un vero disastro, le cui conseg11enze la n ostra società risentirà iu modo spaventevole dop o In. gt1erra. A questo punto i.l Governo, allarmato, vo11 <' correr.e ai ripa ri ernanando .disposizioni l'una contraddicente J'aJtra, crElando uno stato d'a nimo, nei n1edici preposti alla visita dei mili tari, d'incertezza e pe1--plessità. Le Commissiont sanita rie giravano ·pei Di stretti !?eg11-E>ndosi le l ln e alle altre, le cose p erì> restavano nell 'incertezza, Vi ft1rono tr.acon1n tosi inviati alle loro case, ve ne f11ron o inviati anche a lla frontie•r a, moltissimi altri f11ron11 lasciati n ej depositi in contatto con i militari sani e colle nuov·e recl11te. Il diRastro, come si· ' 1 edEl, saliva, saliva e le proteste c rescevan o. Ina scolta:ti, q11an clo il dann o non er a ch e nl1'ini7.io, suggerimm o al Govern o tre pr0vv eidimenti: 1° la selezio11e rlei tramocatnsi P lrr lnrn riforma, quando il 1liStls, p er comp li rr111:,p corneali, errt talP da ren derli innbi{i n qunlsinsi ser vizio mi,Titare: 2° la cos tituzionP di com.prtgnie spec{a li rii tracomatosi con 11isils b11ono . però peri rnlnsi di r o11 tn rtinrP i 111 ilitari snni: 3° ln Li;titi1-:,iun1~ di rPprirti spPriali rli curo, sn ft n ' l a {lire_zi1Jn11 cli ocHlf<\ti, 7JP1' q11ei 1nil itari cl1l' 71resen trissPro f orm r di rnn. giuntivit~ o r11 I r> t ro ' r·o11ia lose o, com,1t11 q11 e, S()spettP.. l\'Ja l a. nostra voce mod esta e cr11ella pi t'1 n11 tn1revole di valorosi oc\1listi non fi1 intr~R che· a8sai tardi, ri118nò.o, a. n1io gi11dizio, i1 clannn ru ggi un ~e p rOJ)Orz luni g r avissi m e e i rrc11n J'il 1)i li. . • Fu, fin a lm ente, in caricato dal ministro del In

beneficio d·ei milit8Jri affetti da traconia ed altre forme di congiuntività. Sento il dovere di constatare oggi, che ancora moltissimi tracomatosi sono lasciati liberi nei quartieri a disseminare il male, cl'le a n cor.a m olti militari , vigliaccamente, ricorrono a impostori procurandosi delle gravi ofta lmie e si vedono va.gare liber.amente p er le strade. S ono c-0nvi{i.to che il da.n no è cosi g rave che nessun r.imedio, da parte dell'autorità m.Ìlitare, p ot rà porvi riparo ; pil1ttosto è no,s tro dovere ri chiam.ar-e !'.a tten zi one del Governo s11ll'importante ·argomento pe.r sollecitare i proyvedimenti che varranno • a salvaguardare la popolazi one civile, fin o a <rnanto si p11ò, dal p ericolo ch e l a sovr aRta. La guerra, fra le tante sventure ci lascerà. quest'.àJtr.a: tra 1· m11tilati e resi inabili, glori oso avanz-0 ·delle lJatrie battaglie, avremo gli a11to-mutilati, gl'infelici per vigliaccheria, inglorioso retaggio dell'orrendo conflitto, i quali, per ò, graveranno l o stesso ~n 1ll a economia nazion al e, r èr.idendo pirù diffì-cili l e condizioni .economj che della N a zione d opo l a fine d"0lla g11erra. Un gravissimo com'Pito rimarrà p er il dopo g11err a agli enti. l oc~li e al Governo p er fron ieggia:r e C{l1 esta grave recr11desrenza .della terribile malattia oct1lare. S'impongono d ei provvedimenti en ergici C' opport11ni d a pairte d elle a utorità peirchè la campagna contro il trHcon1a venga ripresa cor1 maggiore vigore. non lesinand o i rnezzj allP istituzioni . com e gli am1J11lntori an titra comn. tosi aratuiti, perch è essi in tutte le zone pjù colpit e clalla diffnc:;ionc del m ale, p ossono co ri larghezza di m e.zzi f u~zion ar e. J o fo~mulo l'au g11ri.o che questa gu·e1:r.a cr11 - \ dele, ch e ha sciolto la promessa del .n ostro p oro.io ve rso i gra,ndi asserto,ri dell'unità italiana, n1)1po rti, in sieme .a.Ua redenzione d ei fratelli n ost ri dalla b a rbara dominazione stranier.a, l a redenzione d ei mali che t rav agliano il popolo nostro generoso e v al oroso, sp ecialmente i mali c.;he ne fia;c cano l'orgn11isn10 a danno. cl ella p ot e11za e del va lore della N azio r.ie. Girger1ti, 21 maggi.o 1917. i . Dott. L. A LAJMO.

gt1err.a l'ill ustr e prof. CiTincione, della Clinic a oculistica di R oma, di ispezionare tutti i sold~ 1i del XII Corpo d'Armata, e mi è noto ch e quell'i sp ezione rivelò l a esistenza di oltre 1500 autolesionisti : problema gravissin10, alla c1 1i solu z ione affermasi' c h e lavori pers@n.alm·e nt r S. E. i1 gen eraJe Sforza ed i l min1 stro l\1orronc. I' re n1 io .semigratuito•: . '.'vi a finora IlOn s'è vi~to al cu;o fr11tto. Dott. (.J. M ENDES Capitano l'vledi co del 2° Reggimento Granatieri I~a c reazione di reparti oct1listici di curn1i)resGià aiuto negli Ospedali di Roma so le sedi di distretto .m ilitare n on p11ò cl1e e. sere provvisoria. I o tacerò sul funzi onamen t-0 di tali r ep arti, Elegantissim o volu1ne tascabile di circa 250 pagine , con 20 fig ure inter ca l ate nel testo e l tavol a a colori sui locali a dib1iti per tali cu.r e, s11ll a ·r ego1aritn ' Prezzo J.ire s. del con1 e f11nzionano. Certamente l a Co1n111isPer gli associati al POLICLINICO sole L. Z,25 franco di porto) s ione ha il dovere di visitare qllesti r eparti e Inviare cartolina-vaglia direttamente al prof. E~­ rendersi conto dei provvedimenti emanati, p eTllIOO MORELLI, Via -gistina, 14 · R oma. chè essi non t ornin.o a d anno p iuttost o che .a ~

Manuale di- medicina e chirurgia di guerra

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lL POLJCLINJCO

lA~NO

XXIV, ~'ASC.

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eia t.a. Accenna ai caratteri differenziali dell'acroasfissia cronica ipertrofica e-on alcune altre forme (NOSTRI RESOCONTI PARTICOLARI). morbose <:he, a prima viRta, potrebbero simulare l'affezione i11 parola. Conclude esprimendo l'ipotesi che la sindrome a carico delle mani <>&Servata nella R. . Accademia Medica di Roma. , paziente deve, verosimilmente, ascriver.al grur)P<> (fJccluta ordilJ14ria del :!9 ap·r ile 1917). delle simpaticopatie della cute e del coll!"ettivo sotr•residen7.a del prof. I•,. D t:RANTE. tocutaneo da ipotiroidismo. Difatti, la coesistent~ sclerodermia, l'ipotensione arteriosa, la notevole Le lesioni valvolari del cuore nei militari. accentuazione del rifleS&O oculo-cardiaco, costitui f•rof. GIOVANNI G:\LI..I. - In base alle l'icerrh€ ~oono una triade sintomatica caratteristica d~gli fatte ed agli studi con1piuti discute sull'utilità che sta ti di accentuato ipotiroidismo. lo St:ato potrebbe avere dall'incorporare nell'eserci. Sulle afasie e amusie di origine organica. to i militari affetti da lesioni valvolari 1el cuore in det.erminate condizioni. Legge a tal proposito alProf. G. MINGAZZ:tNI. - Riferisce brevemente wcuni «e l<'nchi militari» di altre nazioni nei quali pra una ' donna la quale intra vitam aveva presennon poche lesioni cardiache sono ritenute tali da tato di&turbi della J)arola associati a disordini del uon es&er causa di riforma. linguaggio musicale. Essa era incapace di esprimeC-Onelude su i vantaggi che se. ne avrebbero an- re SP<>ntaneamente alcun pensiero mediante i slm· che nel nostro esercito, riferendosi all'« ElPnco mi- boli verbali ordinari ed era obbligata a rioorxere al litare». linguaggio mimico mentre era in grado di ripetere Il prof. CAMPANA approva tutta la parte intesa correttamente quasi ogni parol~. Aveva inoltre peralla radiografia radiosfimruonica ·del cuore, percbè duto la capacità dj leggere. è quella che illustra non solo ciò che si sa fino ad IAi malata era ulUl discreta suonàtrlce di piano e oggi sulla patologia dell'organo, ma prlncipalmènte poteva non solo comprendere le arie muigicall udite ma anche, invitata a cantare, riusciva abbafitan7..<l la parte di cui si è occupato recen~ente, cioè Ja • miocardite che è morbo da ammettere in si frequenbene .a mettere insieme anche dei lunghi pezzi di ti cnsi di mali di giovani, e dei quali non si· pen- musica: aveva financo imparato le nuove canzonette di guerra; viceversa, non era più in grado di sa va prima: specialmente per l'azione della sifilide eredit.aria, sl freque11te ad attaccare quest'org~o. · comprendere il significato delle note musicali scritt<'. All'autopsia si trovò~ un rammollimento a,b bastanche si trova alterato in numerose autopsie e in cui, per lo passato, si voleva veòere ipertrofia, dila- ?Ja esteso dell'emisfero cerebrale -sinistro e che colt;azlone del cuore e per lo più un effetto del mecca - piva la porzione posteriore del giro temporale supremo, il giro marginale e sopra angolare. La manismo compensativo. lacia si addentrava nella i:-;ostanza n1idollare fino Non si uni.sce al eollega J)er desiderare che la rlefinizione (lei mali org-anici del cuore, ché porte- quasi a raggiungere il ventricolo laterale. I/O. fa delle considerazioni circa la localizzaziorebbero nlla esenzione :\I. <><! a i>art.e éti essa · possa esser ùata nella stregua dello studio funzionale del- ne dell'afasia i11otoria trans-corticale come pure intorno alla locaJizzazione del cosiddetti centri mufril'organo. cali, met~ndo in rap1:>0rto iJ suo caso con quelli , 11 brenerale n1edico prof. RHo esprime il parere che pef militari a1fetti da vizio cardiaco rwrfefta - finora raccolti nella lett~ra tura nostrana t' stra niera . 1u~ute compensato e rhe desiderano rimaifere nelle ... Present.a all'Accade1uia il p(>z1.o n1ac•r<.> <'OPi<.'<> riel file del combattenti pol'sa es,sere concesso <li conticervello riserbandosi cl i stuò ia rlo inediante tng-Ji 11uare nel servizio. :reriali. Fl' inoltre d'opinio11e ·elle - 1-,er lo meno nella marina - non si debbano dichiarare inidonei I sottufficiali e ufficiali eh<> ev~ntt1a Imente presentasse- Su un nuovo metodo per la conservazione e mummificazione delle sostanze animali e vegetali con i ro un vizio cardiaco ben eompensat.o. In questo gas asfissianti. senS<.> l'Ispettorato cli ~nità della marina ha proProf. D. Lo.MONAOO. - JlrP~nta un gran numero posto di 1nodificare l'Elenco delle infermità in un <ll animali e vegetali da lui conservati e mun1mifl progetto di modificazioni a quello vigente. t 8 ti mediante i gas asfi~sianti. Fa inoltre uot:J:l 1·•· II prof. AROANGI<.:LI è del Ilarf're che gli affetti dn ' vizi di cuore gravi aiano senz'altro rifor1ua ti, wen- co1ne l'azione di essi si esplichi in modo asSQluto .·ulla flora batterica intestu1ale dat.o che, da iicertr~ gli affetti da vlzi leggeri. sotto la sorveglianza che fatte sugli animali tratta ti oon detti gas, ef-lsa del medico, potrel>bero benissin10 essere adibiti uc1 si trovò completament{l a~~nte. E. GRoss1 . servizi alt&iliari.

ltCUEMIE, SOCIETA MEDICHE, CONGRESSI.

1

Acro-asfts..la cronica ipertrofica associata a sclerodermia.

.\ .

Pubblicheremo prosslruarnente: l'IfL\SSERINI, L'ipote·n8iot1P arterioRa net feriti

1•rof. l:!'U MAROLA. - rresentH una paziente affetta • cari tQJri dell'addome; (7. ~IoNTI, Oontributo allo studio <Ui 11ie:Jlcan1enli tl.a sclerodermia del ,-otto, associata ad acro-a~fi ·sin cronica ipertrofica delle mani. Jì'a rilevare come j oon fern1entl iattf.cl; O. PALEANI, Stilla, diag1ioai ,. sulla ,, ;eroteral/,a dfJll,1 casi ùi a cro-a&fissla cronica ipertrofica conosciuti 1netiingite oerebro-aplnale epide11i-ioa; nella letteratura ~tano pochJs imi, ecf unico quello presentato dall'O. eon sclerodermia del ,·otto aSS<>- :::; . 1•trGL1s1, Oure comlM&ate del tet<MQ dfohwato . (18)


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XXIV, ·FASC: 39]

SEZIONE PRATICA

11'9S

'. APPUNTI · DI MEDICINA PRATI CA~ •

CASISTICA. UJJa nuQva concezione patogenetica della nevrastenia. A. _J. Riggs sostiene (Bull. J o1in.s Hopltins flospital, XXVI, n. 308) che nella così détta « nèvrastenia » è spesso' riconoscibile un disordine mentale primitivo, essenziale. Secon~o questo autore il nevrastenico può essere organicamente norma~e, sano di corpo e di mente, ma usa con poca abilità e accortezza le · sue risorse psichiche, perchè non si trova nelle condizioni d'ambiente (adjustment) in cui gli sarebbe p~ù agevole di valorizzarle e di far~c rendere. Se, come si ritiene comunemente, il nevrastenico fosse un esaurito, il riposo lo guarirebbe; invece gli arreca quasi a colpo sicuro molto danno: piq egli ripQsa, più si accentua la sua seniazione di stanchezza· e cresce la sua incapacità ~ la;voro1 sino a che egli diviene Ul) invalido,. Il ne\1rologo americano ha notato che quasi tutti i x.ievrast~nici sono vissuti in condizioni ' . s~iali di agiatezza o di ~emi-agiatezza; che non sono stati astretti a lavori mentali rudi od esaurienti; che hanno dovuto lottare solo con le ·dif• ficoltà ordinarie della vita; ma, appunto per ~este ragioni, forse anche perchè primitiva.mente emotivi e di carattere suscettibile, hanno ceduto facilmente ... alle- prime contrarietà gravi ed insolite, si sono ripiegati st1 lor.o stessi, hanno ·rinunziato alla lotta e un po' per volta si sono dissuasi dal lavoro utile; nonpertanto avV€'rtono acuto il rammarico .ed il rimorso della lor(> mancata partecipazione alla vita attiva e d~lla loro scarsa produtti:vi~à. · ~olo rare volte hanno incontrato ostacoli persistenti o sono stati travagliati da sventure che ne ·hanno messo a dura prova la resistenza psichica. Stando così le cose, gi<?va indurre i nevrastenici a trasformare in attuali le loro energie potenztali; in altri termini, ad utilizzare la loro capacità di lavoro; se no si raffòrza sempre di più in essi il convincimento di essere esauriti; incapaci, declassés. L!attività progressiva emend'a la loro inettitl1dine apparente al lavoro: è la loro salvezza. · ·Se 1~ nevrasteni~ dipendesse da disordini somatici, · guarirebbe curandoli: ciò invee~ non avviene. La nevrastenia non è funzione di dispepsie, di stitichezza, di cardiopatie, di nefropatie, dr infezioni croniche, eoc. : questi stati morbqsi sono ttoppo :dissimili perchè possano tradursi in una sindrome ·unica, quale è la nev:ra.stenia; d'altra parte sono quasi sempre ,

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miti nel nevrastenico, il quale usa tr.oppi riguardi alla sua salute perchè in lui una q1:lalsiasi malattia pos~a prendere piede. Questi stati n1orbosi du.Q.gue· intervengono solo · come epifenomeni; emendandoli, non conse,g ue che un . . . m1g~1oramento temporaneo, da effetto suggestiv.o, dello stato neuropsic-hico fG-ndamentale, il quale ~ta a sè. · · Una prova convincente di tale assunto è .data anche dal. fatto che in non pochi nevrastenici non si riscontra n essuno stato 1norboso collatf:rale di qttalche entità, che valga a far interpreta r e la nevraste11ia quale manifestazione s~­ condaria. ' Se la nevrastenia dipendesse da una debolezza costituzionale dell'organismo, nulla varrebbe a redimerla; irivece si osservano molte guarigioni: l'A. ~e vanta un buon numero ottenute· nel suo sanatori,o per nevrastenici, il quale ,è divenuto celebre appunto in seguito· a questi ' ' successi. · , · Le stesse considerazioni portano ad es~ludere, nella generalità dei nevrastenici, l'esis~enza di al_terazioni struttt1rali sia pur lievi del sistema n ervoso (quali sono state ammesse per es. da Régis). ... Insomma, la sindrome « nevrastenia ,. è originariamente -indipendente da condizioni somatiche, e spesso esiste a dispetto di un sistema nervoso struttt~ralmente normale, di un Òrganism·o praticamente sano. ·1 • . ' .• • • • ~

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L'A. avanza l'ipotesi che la nevrastenia si• ri~ , · duca ad lino stato · mentale delusìvo; il nevra- · ' stenico sarebbe un ambizioso scoraggiato, div~­ nuto scòntento della vita; egli si è làsciato im-pressionare e disorientare dalle difficoltà e'd è andato fuori di strada, si è smarrito per vie ìm-· pervie. Alla fine trova un'an~ora di salvezza: ; gli riesce comodo di attribuire ad « esaurimento nervoso » i suoi insuccessi; di giustificare la s11a insufficienza, la sua indolenza, la miseria della sua vita ed il suo quietismo, od almeno i t desjderio di sottrarsi alla lotta, invocando unct pset1dom1a lattia dall'etichetta greca, che i familiari se- · condano e che i medici inconsideratamente met, tono ogni impegno a coltivare. Non · più attratto · d.a lla vita esteriore, · egli di viene sempre più egocentrico.: rivolge la sua attenzione sulle proprie sensazioni, normali o morbose; cosi moltiplica le sue apprensioni e se ne sente snervato. In questo modo accresce ancora la sua incapacità: al lavoro utile: in altri termini, .si stabilisce' un cfrcolo vizioso. (191


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IL PO-LICLINlCO

La cu1·a del nevrastenico dovrebbe consistere, ·dunque, in tlna psicoterapia ben diretta, che lo rieduchi fondamentalmente, ne rivivifichi la mentalità, gli restituisca la confidenza in se stesso, ne ridesti l'ambizione, la quale -. è~ una delle più potenti molli della vita; che gli apprenda a non lasciare_inoperose le proprie risorse, contentandosi anche di successi parziali; gli inculchi la necessità di P1:0porr~ a se stesso_ compiti positivi raggiungibili, e di mettere a servizio di essi il proprio organismo fisico e psichico. · Si tratta di ripristinare la &lla -efficienza, ' di eliminare dallà sua psiche i fattori inibitori, di ricostituire il self-control. All'uop·o è necessario t1n forte ascendente _da parte del medico. L'autore si giova molto della persuasione: la mette in opera durante lunghe visite che si protraggono p er circa un'ora, prima quotidiane e poi a intervalli cli 2:3 giorni; in queste visite discorre col malato dandogli prova di simpa.tia, evitando d,' ingenerare la noia .con una soverchia insistenza; al tempo stesso ricorre anche ad articoli st1 fogli volant,i. (ne ripo'rta un saggio). In genere rinunzia alla . sugg'e stione; ·Solo qualche volta si vale della psico-analisi, non a scopo curativo, · ma .per scandagliare la personalità del soggetto. Frattanto il malato torna gradatamen~e .alla attività n1u scolare ed intellettuale; esegue degli esercizi fisi ci, specialmente sportivi, che riescono gradev-0li, in quanto che implicano l'emulazione; studia degli argomenti che rispondono ai suoi bisogni ed ai suoi interessi, in modo ordinato e sottoponendosi alla disciplina del dovel'e ; prende delle ricreazioni e del riposo; evita gli sforzi eroici, assurdi e fugaci. Così viene retituito alla vita normale. Solo se esiste una u bancarotta fisiologica 1> l'A. ·prescrive il riJ)OSO protratto, ma non mai oltre l1na decina di giorni e non mai assoluto, poich è non si deve dimenticare che il lavoro costitt1isce la ct1ra del nevrastenico. Il lavoro riconduce anche il sonnò, il quale segue natt1ral~ente alla stanchezza fisiologica; a produrre il sonno l'A. fa concorrere anche un elemento p sichico: convince il paziente a non preoccuparsi affatto della sua insonnia. La di spe1)sia dilegua, sia perchè il lavoro inte nsifica le ft1nzi oni nutriti\·e e quindi attiva a 11che q11ell e digerenti, sia perch è il malato apprende a n o11 fa r e troppo caso alle impressioni· addominali sgradevoli. Altretta nto avvien e per altri disturbi funzionali, così con1uni tra i nevrastenici. ~ appen a n ecessari o di rilevare che occorre premettere 11 n esam e diligente del malato, per (20)

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FASC.

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riconoscere le eventuali 1nalattie organiche e curarle. Nella sua casa di salute l'A. assoggetta i malati alla cura su es'p osta in media per 4 setti!Dane, non mai oltre 6; poi li rimanda a casa per Z-6 mesi o più, ad applicare gl'insegnamenti appresi; di solito gli effetti della cura vanno attenuandosi in 'q uesto tempo, onde l'A. richiama i malati nel sanatorio per pochi giorni, dur.ante i quali sottopone ad un esame critico "i successi e gl'insuccessi e ~nfonde nuova !ena; alle volte si rende necessario llÌl terzo soggiorno, dopo 6 mesi-un arino. Sono molto incoraggianti i ,r isultati .che l'A. consegue, almeno nelle nevrastenie che possono dirsi primitive, ~emplici, ossia nòn complicate a tubercolosi, arteriosclerosi, al~oolismo, morbo di Ba.sedow, ~orbo di Addison, ecc. o che rappresentano · stadi prodromici di psicosi organiche. Dopo 2 anni egli aveva incirca 47 % di guarigioni stabili, .36 % di miglioramenti notevoli~ 15 % di miglioramenti, 1 % senza nessun miglioramento; dopo 3 anni queste parc·e ntuali erano così modificate: 57, 30, 11, 1. · La terapia riferi~a può, .senza men01 appli• ·carsi anche nella pratica corrente, sia.pure con min.ori probabilità di successo. L'A. osserva che i succe.ssi terapeutici non implicano necessariamente l'attendibilità della concezione patogenetica d~ cui derivano; 1na certo depongono in favore di essa. Questa concezione viene dall'A. offerta modestamente come semplice ipotesi di lav oro. E ssa ha il pregio della chiarezza e della semplicità; a noi pare che proietti una vivida luce sul processo mol·boso, molto inomogeneo, .c he va sotto il nome di « nevrastenia » : per lo meno, in questo guazzabuglio essa differenzia e individua un9. forma morbosa definita e presumibilmente molto comune. L. \.,ERNEY.

TERAPIA. L'uso terapeutico del corpo luteo. Il corpo luteo si sviluppa nel follicolo di Graaf, dopo la rottura e dopo che l'uovo ne è stato sca cciato; se quest'ultimo viene fecondato, il contenuto del follicolo si organizza, a cquista un colore giallo e la ghiandola risultantP prende il nome di corpo luteo. Se invece non si ha il concepim ento, il corpo diventa bian c~ - corp us albicans - e viene g radata mente assorbito, lasciando una cicatrice. 11 corpo luteo elabora una ~ecrezi on e interna, che determina lo sviluppo di caratteri sesuali secondarii, come la cre~rita del sen o, dell'utero, dei peli all'asc·ella ed al pube; e~~o e- . ercita la sua a zione ~ulla 1nestrt1azione, cll P.


LANNO XXIV, FASC. 39)

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SEZIONE PRATICA

cessa in seguito a i11alattia od a.ll ablazione clel corpo luteo stesso. E so è dì i111portanza canitale per i ca111biamenti uterini, connessi con l'impia nto dell' uovo e la sua conse'rvazione 11ei pri~i stadii della gravidanza, ritarda l'ovulazione durante la gravidanza ed alla fine di questa viene gradatamente riasso.rbito; ed inoltre, insieme alle altre ghiandole. endocrine, mantiene l 'equilibrio nervoso ed il metaboli, SJTlO normale. La terapia co11 il corpo luteo è stata iniziata. (H. E. H a'ppel, MediJcal Record, 19 n1aggio), nel 1904. ~' estratto otte11uto da ovaie di ani 11~ali ··gravidi è naturalme11te p:lù efficace di ·quello otte11uto da animali 11011 gravidi. Esso è utile i1el trattan1ento della dis111enor- · r.ea ed amenorrea funzi o11ali, nelle mestruazioni scarse cl elle g·iova11ette: il ferro, l ' arse11ico ed a ltri medica111enti possono e servi associati. L' estratto di tiroicle e quello di cor.po luteo so. n o assai indicati i1elle n1est ruazioni il'regol n.ri é scarse delle giovarti con tendenza all 'obesità. Le neurosi della i11enopausa naturale, n rtificiale o prem att1ra ve11g·o1io effiçacemente com• battute con esso. L'estratto va so1nmini.strato subito dopo l' ablazio11e delle ovaie, allo scopo di prevenire la sgradevole nervosità, i sudori, le van1pe, ecc., che si svilup1)ano ~in queste operate. _t\nche il con11)le so di sinto.mi dovt1ti ad insufficienza ovarìca, come astenia, incapacità di concentt'are il p ensiero, nervosità, 111estruazioni scar se ed irregolari, 'Tien e trattato con successo. L , estratto di corpo luteo è altresì raccomandato uei vomiti delle gravide, a n estesia sessuale, st~rilità ed aborti ripet uti non di- . pendenti da lesfoni patologiche. Il ·suo uso può essere continuato a lungo s enza timore di effetti tossici, eccetto una sen sazione di pienezza . al capo o di vertigini. L 'inçonveniente consiste. nel prezzo tt1ttora. elevato. I . P. 1

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I11iportante '{J1"e111/io serni.qrat2<ito:

Prof. F. MARIANI

LA CURA DEL CUORE. 1

V ol urne di circa · 300 pagine con figure, edi. zione 1918, della Casa Editrice Fratelli Treves. •

çonsigli pratici ai medici e agli ammalati secondo i nuovi studi e le moderne ricerche Prezzo: L· 8

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POSTA DEGLI ABBONATI. •

(866) Sulla resistenza del virus tubércolare riel!' a1nbiente. .- L ·abbo:cy. 1868 scrive:

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« Pr~go voler in tesi generale indicare dopo·

qua11to tempo una casa e gli og·getti in essa co11tenuti possono considerarsi esenti da infe• . zione tl1bercolare dopo l'allontanamento dell'in-· fermo. • « Certo io - e tutti - le sare~mo grati se vo.: lesse - pote11do - stabilire dati P,recisi e particolareggia ti fra i di versi oggetti ~d ambienti in r elazione co11·aerazio:q.e, umidità, luc-e, calor e». La questione sollevata dal collega potrebbe tro\·are risposta nei risultati della discussione diba ttt1tasi, anni or sono, fra Cornet e Fliigge, so tenitore il i)rimo della quasi esclusiva importa11za ,clégli sputi tubercolari essiccat~ e poi..: ,·erizzati, assertore i'l secondo del prevalente modo di contagio rappresentato dalle goccioli11e, cariche di virus · infettante, emesse dalla booca dei tubercolotici. · . I11 vero nessùna delle osservazioni, degli a~go­ m,en ti, delle esperienze portati dai sostenìtori dell'lina o dell'altra teoria, è tale · da permettere ltna con.c lusione esclusiva a favore di una delle due dottrine. Nè un maggiore ·convincimento ci riuscirebbe . di ottenere, prendendo in considerazione le ·ricerche di taluni AA. sulla resistenza del virus • t11bercolare nell'ambiente esterno, tanto mai dissimili sono i risultati ottenuti, non già per imperizia di · tecnica o difetto di osservazjone, m a })erchè la resis~enza del B . tubercolare è strettamente legata a diverse condizioni di ambier1te che, come variai;io da esperienza a esperienza, con maggiore intensità diversificano nella vita naturale: quantità di germi, substrati di versi, condizioni di umidità, di luce, di calore. Nel caso pratico, accennato dal collega, dall'ambiente contaminato, è stata allontanata la causa di inquinamento; sulle pareti, sui pavin1e11ti, sui mobili sono rimasti spruzzi di sputo, i quali_col tempo si i~nno secchi e si polverizzano. A ogni mutamento di velocità dell'aria .q ueste polveri infettanti si sollevano nell'am'... biente e Yengono qt1indi inspirate dai nuovi abitatori. Sappiam9 .che · col tempo, e per opera stessa dell'essiccamento, i germi tubercolari soccombono o tutti o in parte e che i sopravissuti , dimint1iscono se non altro di vitalità e di vi.rulenza. Stabilire però i limiti di tempo nei quali avviene la: sterilizzazione degli escreati essiccati n on sembra possibile allo ·stato attuale dell.e nostre cognizioni; ma ad ogni modo de-

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vono passare mesi e anrli. Non sempre e i1011 i11 tutte le condizioni :_ Chaussé, ad esempio, ritiene tale materiale infettante almeno per i primi dieci giorni, ma vi è una serie di autori che hanno dimostrato la Yirulenza degli sputi tubercolari essiccati anche dopo 3 mesi, anche dopo un a:nno e otto mesi. Shalders ha ritrovato i Bh. -tubercolari nella polvere di una camera dove 14 anni prima erano morti dei tisici! Si può fare una critica a questi risultati e cioè che sono stati ottenuti mediante inoculazione del materiale nelle cavie, col qllal metodo basta, teoricamente, anche un sol germe introdotto nell'organismo, per determinare la tuberco1osi. Vi sono ricerche le quali dimost:r:ano che materiale infettante con questo sistema, si comporta in modo avirulento nelle esperienze di inalazione. Flugge ritiene che con l'essiccamento i germi diminuiscono di virulenza tanto da divenire inoffensiyi per le vie respiratorie . . Un fatto sembra bene accertato ed, è la scarsa resistenza del B. tubercolare all'azione dei raggi s~lari e della luce diffusa: quasi tutti gli AA., che si sono occupati dell'argomento, si trovano d'accordo nel ritel).ere che dopo 10-40 òre di esposizione al sole gli sputi tubercolari non sono più infettanti e Jousset afferma che -µna esposizione alla luce solare o alla luce diffusa per 48 ore è necessaria e sufficiente per assicurare la ste. rilizzazione completa degli sputi t\1bercolari. Credo che il collega sarà mecò d'accordo nel ritenere che questi risultati sperimentali potrebbero- essere presi in considerazione~ qualora si avesse a fare con case ideali nelle qt1ali ogni ambiente, ogni corridoio, ogni angolo potesse soggiacere a lla benefica azione della luce diffusa, se no11 dei raggi solari; nelle quali non persistessero cause di umidità e fossero sop• pressi tutti gli angoli morti, dove, in opportune • condizioni di oscurità, di calore, di umidità, il virus tt1bercolare può rimanere vivo e v~rulen­ to tanti mai anni e più, di quanto risulta dalla impressionante osservp.z.ione di Shalders. Le fatte considerazioni dimostrano al collega cl1e non è possibile, allo stato attuale delle nostre conoscenze, dare risposta alla proposta questione. Q11e te imperfette nostre conoscenze sul modo di contagio e sulla resistenza del \·irus e Je usuali condizioni dei locali di abitazione, ci costringono in ogni caso a procedere ad acctirate di..,infezioni degli ambienti, per doverosa inisura precauzionale, dopo l'allontanamento del t'1berco1oso. fossero pur trascorsi mesi e anni. i

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G. SAMPIETRO.

CENNI BIBLIOGRAFICL Prof. F. Ul\iBER. Jl alattie del rica11ibio. Traduzion.e del dott. R. Romanese. Un vol. in-4° di 470 pagg. con numerosi diagra.n1mi é ta_vole a colori. Un. tip. e·ditrice torinese. Prezzo L. 17. Gli stud'i sullie malattie del ricambio hanno i1otevolmente prog·r edito in quest'ultin1i te111pi sia dal lato delle patogenesi che da quello della tel'ap-ia, e molti concetti erro11ei si sono modifi_c ati in base alle osservazioni si.stemati.che sul rica.inbio, con1dotte con la ricchezza di mezzi di cui possono disporre i grandi istituti e prolltngate per un sufficiente periodo di tempo. Il presente tra'ttato, dopo le necessa.r ie ge11eralità sull'alimentazione e sugli scambi di sostanze; tratta larga·m ente la polisarcia, il diabete, la gotta, le calcolosi, ri1).ortando nun1erose osservazioni pie rsonali ampiamente studi.ate in un reparto osped.aliero destinato appunto alJe· malattie del rica1nbiio. ~on mancano accenni alle nuove teorie, che S(•:11brano offri1~e llna n1igliore interpl'etazione dei fenomeni, come p. e. la colloido-chimica del1' acido urico. Vengono a parte trattati al.cl1ni disturbi del fican1bio (pentosuria, alcaptonuria, ecc. ) cl1e . pt1re essendo rairi hanno una certa importanza sia teo!'letica che prattca. FIL. •

FR>\);R

P.

UNDERHILL. The physiology of the a-

mi1w-acids. Un vol. in-16° di 169 pag., con ta-

vole e figure, rilegato. Yale University Press New Haven e Humphrey Milford, rJondon. Prezzo doll. 1.35. I nostri concetti sul destino e l'utilizzazione delle sostanze proteiche nell'organismo sono radica.lmente cambiati in questi ultimi tempi e, corrispondentemente · anche gli studi sulla nutrizione e sul rica1nbìo hanno subì to noteYoli mutamenti. L'in1portanza che prima si attribuiva per la nt1trizione alle sostanze proteiche viene ora data agli amino-acidi. Opportl1namente quindi l 'i\. riassume in forma chiara e concisa le idee attl1ali su questi composti, esponendo le diverse teorie ed i numerosi esperimenti che getta.no un po' di luce su questo campo ancora oscuro. Dopo alcune considerazioni generali sulle sostanze proteiche e sui loro derivati, studia la digestione e l'assorbimento il destino ulteriore clegli amino-acidi, e l't1fficio specifico di essi in rapporto alla nutrizi..>ne ed all'accrescimento, nonchè il metaboli~mo proteico. FIL. ,

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SEZIONE PRATJCA

NELLA VITA

PROFESSION AI.JE.

La visita di S. E. Bonicelli ai servizi sanitari alla fronte. •

Si è già accennato, nel nostro giornale. alla ispezione fa~ta da S. .E. Bop.icelli, .Sottosegretario di Stato per l'Interno, ai . servizi sanitari in zona di •guerra. Quella visita si è svolta nell'ultima settimana di agosto, quando più intensa ferveva la lotta per la nostra avanzata. Ma il rombo delle cann!)nate non l'ha disturbata: a S. E. '.Bonicelli non giu11geva nuovo, dacchè appena scoppiata la guerra, l'eminente statista si arruolò - ·s emplice soldato - negli alpini e trascorse lunghi mesi di trincea fra le candide nevi del Tonale e dell'.i\damello, che ha poi abbandonato per gli oscuri meandri di palazzo Braschi. Ci è sembrato interessante di raceogl!ere i suoi apprezzamenti sui servizi .che aveva ispezionato, apprezzamenti che debbono ril1scire spassionati e obbiettivi, in quanto che provengono da lln osservatòre estraneo alla medicina :e d'intelligenza sup~riore. S. E. ci ha accolto con quella schietta o cordiale affabilità che è sua caratteristica, e di buon grado ha aderito al desiderio manifesta, togli· di sentire descritte dalla sua v_iva voce le cose più notevoli che aveva osservato. Ottima, ci ha detto, è stata l'impressione riportata in questa visita, che ven11 e este sa alln, parte orientale della fronte, da Monfalcpne a Gorizia, a Capo retto, a Cervignano, a Cividale, dove più violenta e , sanguinosa si comba tte Ja guerrai e dove naturalmenté più energi~he e · rigorose debbono essere le misure attuate per impedire la diffusione. di malattie infettive. Quanto alla tumultt1osa attività imposta • dalle imprescindibili esigenze della gt1erra, si sYolge regolarmente l'opera igienica, a rui l~­ vorano di .perfetto accordo le autorità ci 1ili e militari, con unità di indirizzo ed a.nimat~ dal solo scopo di una efficace tutela della pubblica salute. Oltre alle Commissioni sanitarie presso il• Comando St1premo, ed alle Sezioni d'ispezione per le malattie infettive, notevole è l'istituzio., ne, nei territori redenti, di ufficiali sanitari nominati dal Comando Supremo per ogni Comune o gruppo di Comuni, nella persona di llfficiali medi~i già esperti nei servizi di profilassi. E9si formano il vero collegamento tra i funzionari civili, quali i medici distrettuali (corrispondenti ai medici provincali aggiunti) ed i medici militari capi-servizio delle unità dislocate nel territorio di loro competenza

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l\Ia I1opera di tutti sarebbe insufficien te se non fosse integrata dai mezzi necessarì . ch e ·sono forniti con suf~ciente larghezza: sq11adre profilattiche, le quali costituiscono .<lelle vere sezioni di disinfezione, labor.atori batt~r-iolo-• • gici, che in nume,r o di oltre sessanta si dimostrano di grande utilità non solo p ~r i :militari, ma anche per la popolazione civile, piccoli ospedali avanzati d'isolamento, stabiliti, d0ye non è possibile altrimenti, anche sotto le tende; grandi lazzaretti, provvisti di tutti ; m ezzi occor ·enti-, in amene località, circondati d ~t grandi a ~beri, che li fanno quasi sembrare lnoghi di villeggiatura. Notevoli. fra i lazzaretti quelli dj Albana e di Villa Vicentina, l'uno e l'altro i 11 pieno territorio conquistato. L'aspetto tranquill(', la grandiosità degli impianti, pel'fetti sotto ogni rapporto, con una saggia distribtizione d~i servizi, l'ordine meticoloso e la scr.t1polosa pulizia che vi regnano, tutto contritluisce rt rendere questi ospedali d'isolamento, degni di ogni . . amm1raz1one. Oltre a gli ospedali per malattie infettive co. muni, ve ne sono altri per le malattie celtiche, in cui vengono tenuti i venerei, fino a ~com­ parsa delle manifestazioni contagiose. ~icco­ me poi trattasi di individui, che sono generalm ente in piena capacità lavorativa, essi ven, gono utilizzati per lavori' manuali diver 3i, co· me la costruzione e l'ampliamento dei reparti1 la riparazione di materiali belli-ci, ecc. · Ne1le stazioni di bonifica · (una delle quali a Staro Sei'o, in vicinanza a Caporetto) si avvicendano le truppe a ripoao, p er subirvi t1na minuta puliz1a personale, con speciale riguardo allo spidocchiamento. Altre misure· profilattiche di grande importanza riguardano i prigionieri, ch e vengono riuniti in campi di concentramento, muniti di sezioni di ~ solamento, bagni, stazione di rtisinfezi·one, ecc . .Ivi i prigionieri subiscono dapprima t1na visita sanitaria e la così detta bonifica, consistente nelle diverse l)r atiche ii pulizia per.senale (bagno, tosatt1ra, spido0chiamento). Vengono poi sottoposti a d esame batteriologico ed in seguito inviati alla . destinazione · definitiva. Quando si pensi che nei tre campì, visitati da S. E., si ·trovavano circa 16.000 prig·ionieri di trt1ppa ed oltre 500 uffi. cjali, si ayrà 11n'idea dell'immane lavoro che esige questo servigio, e dell'immenso benefici9 che porta questa scrupolosa cernita. Un'altra visita assai interessante è stata. quella ai magazzini avanzati di recupero . Non S! ha t1n'idea della grande quantità di cose eh.e (23)

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IL POLICLII"ICO

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lascia dietro a sè un esercito, nelle trincee cbe s: abbandonano, sugli acc~mpa.menti che si levano:. abiti, biancherie, scarpe, zaini, armi iitfrante, giberne, bossoli, casse, ecc. Tutto questo m ateriale viene rac.c olto ed in parte riattato, in parte altrimenti utilizzato, costituendo cosi una preziosa economia, nell'enorme sciupio che porta con sè la guerra. 1Vla tutto questo materiale, prima di passare ' nelle mani degli operai che lo lavorer~no, deve subire dei trattamenti che lo rendano innocuo, che lo puliscano e · lo disinfettino. Per ciò, in codeste stazioni di ricupero, sono stati fatti clei grandi i~pianti, do,re _i' diversi oggetti .st1biscono la disinfezione del caso, col vapore, con la formaldeide, con l'a,.nidride . solfor'lsa; i • pa11ni vengono lavati in lavanderie me~caniche, e così possono venir maneggiati, senza timore di clanno alcuno. ::.\Ia non solo per l'Esercito esistono tutte queste istituzioni sanitarie. Sempre in otn.:J.ggio a llo p irito di concordia, che anima i poteri civili e militari, parallelamente a queste istituzio11i se ne sono crèate altre' analoghe pftr . la popolazione ctvile, riunite, dove è possibile, neg·li stessi stabilimenti, allo scopo di re-Jdere più agevoli e spediti i servizi. Di più, quando per le speciali esigenze militari veniva a forrr1a rsi un agglomeramento di operai borghesi, adcletti a lavori militari, si è pensato 1l costruire delle case operaie che formano, come p . e. à Villa Vicentina, dei veri villaggi, con comodi dormitori, con ba,gni, lavanderie, infermerie, ecc. In tali villag.gi l'operaio vive ih . un ambiente tranquill o di benessere. Cosi, ha concluso l'on. Bonicelli, accanto alla guerra distruttrice, l'Italia nostra, che in essa si foggia una n11ova · anima; vigila per i1 sud av·\ enire e per la salvezza del popolo, prov,-eclendo a feconde e nobili opere di pace. A. FILIPPINI

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Le Università di guerra.

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Ogni at1tt1nno di gl1errà richi~ma alla nostra considerazione il problema degli stt.1di di nledicina, problema che si riconnette alle attuali necessità mil itari ecl all'avvenive della scienza e della professione medica. Gli aum enti sempre crescenti degli effettivi richiedono 11na quantità di medici di cui il nostro paese, benchè in ten1po di pace fossero prop o rzionati ai bi ogni, non disponeva. Donde la necessità cli non arrestare il corso degli studt a quelli che er tlno iscritti alle facoltà di med icina. A tale 5ropo f11 istituita nelle immediate vici11anze della zona di operazioni la cosi detta t·ni' ersità castrense di San G'orgio d i Nogai-o. (24)

Le deficienze di questa scuola improvvisata furono dopo il primo ~nno troppo manifeste e si credette allora di riparare all'inconveniente concentrando nell'Università di Padova · quasi t11tti i militari studenti di medicina. ·Si ebbero così due scuole mediche di guerra. Queste, a dir vero, ebbero pochi e poco autorevoli e meno convinti sostenitori. Per quel che riguarda la sedicente Università di San Giorgio di N ogaro, i più sinceri dìchiararono che dopo aver speso tanto danaro, non si po- ' tev·a a1mt1llare l'istituzione: la rinuncia sarebbe st a ta la cònfessione . di imprevidenza e di sperperi . Un al1torevole t1omo politico venuto qui in zona di guerra lo scorso anno per rendersi conto del funzionamento della sct1ola e studia.. re i mezzi per correggerne i difetti, ebbe a dichiarare francan1ente ed esplicitam-ente che si trattava di errore grossolano n1a che difficilmente s·i poteva di botto abolire· la scuola. E da augurarsi che ora, all , approssimarsi di un nuovo inverno di guerra, la quistione sia affrontata con maggiore risolutezza e n1igliori intendimenti. L'anno scorso I era lecitò presl1mere che la guerra sarebbe· finita nel. 1917 ed il prolungare di un anno solu. 11n deplorevole e deplorato stato di cose era a ncora tollerabile. Ma ora che la tormentosa esperienza ci ha insegnato . che qualsiasi · pres11nzione sulla durata rlella guerra è ingiustificata, non si può e non si deve perseverare indefinitamente in un errore che costa moltissimo allo Stato e che si riverbera sinistramente sulla cultura e sul benessere avvenire della nazione. • Si deve anche tener presente che con I' J.ndar . ·degli anni gli effetti dannosi si moltiplicano. Se, infatti, gli stt1denti dei' quinto e sesto ~nno potevano almeno \lantare una buona cultura preparatoria acquistata nei ql1attro anni precedenti ai corsi regolari delle rispettive Uni• • • versi tà, i nuovi laureandi, per ovvie ragioni, mancano a n che di q11esta preparazione ~Jnda­ mentale, la cui importanza agli effetti didattici non può essere misconosciuta. ' I fasti della improvvisazione della U:tlver·sità di an Giorgio di Nogaro e dell'atlollamento della gloriosa Uni'\-·ersità di Pado\.·a sono oramai troppo noti perchè meritino di essere ancora rivelati e discussi I facili lodatori di og·ni novità si sono scalmanati a decantare le meraviglie della organizzazione della scuola nogarese, la raoidità con la quale la facoltà padovana si è adattata ~ ricevere 11elle sue tranquille aule la folla di giovani militarizzati. E nella loro foga lal1da.I

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SEZIONE PRATI CA

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toria hanr10 perfi110 ammirata la sovrapposi- raggia1·e l'istitt1zione di eguali corsi prP..s so i zione dell'elemento militaresco al tempio della loro rispettivi Comandi Supremi» . libera scienza, la trasformazione della scuola ~Ia i1on risulta che 1. e~en1pio sia stato sein caserma. Ed h anno n1isura:ta la bontà della guìto. , scuol<~., l'efficacia dell'in segname~to, unicame·nP èr qu el èh e riguarda la quistione finan.te dal n11merb dei freqt1entatori, <iall'o rqine, ziaria (il solo impianto della Univers~ tà ·ii S'a n ' dal silenzio col quale si seguivano le lezioni. Giorgio costò oltre ·tre milioni; della spesa di Chi ha })otuto assistere agli esami finali h a esercizio è meglio non parlare) il ministro si p otuto anche apprezzare gli effetti inevitabili difese asserendo ch e non vi. è contributo da , di questo affollamento e di questa disciplina. parte del l\1inistero delJa Pubblica Istruzione. Ma sarebbe interessante sapere se. le spese del È davvero strano che ,proprio nel momento in cui il paese ha bisogno di buoni medici si lVIinistero della Guerra ie paga un altro Pan- · · siano radicalmente modificati i metodi d1dattici. talon e. · . Comunque. n on bisogna mai di~perare del In un articolo pt1bblica.to in una rivista ame• na si legge cl1e nelle ore libere dalle lezioni e · peccatore. Il prolur1garsi della guerra permette • rialle 20.30 aucora 11n ravvedimento. dagli .esercizi ed inoltre ogni sera Il magnifico portento della scuola di San alle 22.30 gli allievi si raccoglievano a studiare in apposite sale. Dunque, non 11n'ora di ' ri- Giorgio di Nogaro, tenuta su con due .anni d1 . gonfiatura, è già finito nel nulla. · · poso, non lln'ora· di svago. Speriamo che questo anno ci sia anche ri~ Che cosa si potesse apprendere con tale sistema nei quattro mesi di scuola asfissiante è sparmiato l'esilarante spettacolo del battaglio·facile intuire. Gli studenti militari avranno . ne studentesco di Padova. Le n u ove scuole siano istituite per i bomanche sentite inolte leziol'l i, n1a noco hanno appreso, p oco meditato, poco assir11ilato. Non oc- bardieri, per i mitraglieri, ma non per ~ mecorre aver frequentato alcuna scuola di ~1agi­ dici. Q11esti devonG essere prodotti solo nelle stero per comprende1·Io. ~la ta11to si clovevano scuole clove il metodo~ si è appreso in n ase ad fornire di laurea in medicina e chirurgia un 'Una pratica, ad 11na esperienzp, secolare. F a certo numero di giovani per coprire nei T·eggi- cendo altriment~ si sperpera una gran quanmenti un c:orrispondente numero di posti> e lo tità di danaro e si fanno dei laureati ch2 non • possono essere all'altezza del nobile ed arduo scopo è raggiunto. E che tale e solo fosse lo scopo, lo si desume m andato ora loro commesso. N è si dica• che ì anche dal fatto che dopo quattro mesi di si- n11ovissimi medici sono adibiti a funzioni momile scuola è stata con ferita la laurea 1 sol- deste. I/annuario milita re già segna dei capidati ch e avevano 1 abbandonata l'Università da tani medici effettivi la.ureati nel · 1915 e non · deve m eravigliare se fra poco segnerà anche molt~ anni per dedicarsi ad altre professioni, all'industria ed ·anche all'arte, e che durante ql1elli laureati nel 1916 e nel 1917, ossia dalle Università Castrensi. · la guerra preferirono o furono costretti a pas• Se per ragioni militari, di cui noi, m odésti sare nel corpo sanitario mtlitare. _<\J riguardo · si p otrebbero citare esempi pieni . di s...:pore cittadjni, possiamo sconoscere la portata, no11 si possono di molto allontanare dalla zona di piccante ma non certo edificanti. Se si vuol vantareJ come pl1rtroppo è st ato ·I guerra i gio.v ani studenti di medicina,. se ~on fatto, l'efficacia delle nuovissin1e scuole, si do- si possono cioè inviare, come la lpgica vorrebbe, vrebbe dichiarare implicitamente la bancarotta ai corsi delle rispettive Università, si distribuidelle nostre Università ufficiali. Tanto i metodi . scano almeno tra le Università più vicine alla zona di guerra. · sono dissimili e contrastanti. E la monumentale Università Castrense di ' Lo stesiso ministro della g11erra, replica1)do a'l insistenti autorevoli critiche, difese in Se- Sa.n Giorgio di Nogaro· sia adibita a scuola di nato molto tiepidamente il criminJbo aborto, . infermieri, di cui si ha cosi vivo bisogno. PANGLOSS. lo difese scaricandone la respoll:satii_i.!à. sul Co .. mftndo St1premo. E come si f1 sol.i ti ~are i"'1 ItaPro Ool,leg.io-oonvitto. - Il cc;~onriello medico dotlia, invocò la testimo11ianza d i 1 erso,-l.alità tor eav. Cesare Tavazzani ha fatto avere da.Ua zoestere. Egli disse : «Gli addetti m LttL,ari esteri, na. di guerra (Ospedale da· campo n. 006), per no· che sono presso il Comando llpt,:>1no, nanno stro i11ez7.o, Jire cento a l <J<>llegio-convitto per gli visitato questi corsi, ne hanno ~·" 11 ta 1a mi- orfani dei sanitari italiani in .P erugia. • gli ore impressione e ne hanno rifr. r1to ai loro Ci compiacciamo di plaudire a questo at~o beca1)i (specialmen~e per quanto ri,st arda un·o nefico e di additarlo all'ammirazione ed all'imitaStato a noi alleato) p er prom11overe ed inco- zione dei colleghi. {25) .. • I

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, IL POLICLINICO

1:202

RISPOSTE A QUESITI E ADOMANDE. t 6993) Tratta11iento eoononiioo dei imeàioi condott i cJiiamati sotto le arnii. - Dott. L . C. da R. -

I due mesi di 6tipendio Le debbono essere corri-

'

sposti dal giorno in cui ha effettivamente lasciato il servizio, giacchè gli stipendii riscossi durante il . ' tempo che da militare ha fatto il condottato, i·appresentano un compenso per lavoro prestato e non il . trattamento economico stabilito dalla legge per coloro che ~no richiamati sotto le armi. C6994) E sonero dal ser'Viz·i o miiitare. - Dott.V. T . da C. S. A. - Stando alle condizioni di f.atto esposteci, crediamo possa ottenere l'esonero anche prestando servizio nella nuova condotta. Certamente l'esonero prece<:lentemente ottenuto decade. Occorrerà che il sindaco ùel nuovo Comune rivolga analog·a domanda al· Prefetto. indicando i motivi per cui l'opera cli Lei si mostri indispensabile ecl insostituibile 11ell'interesse del servizio di a,ssistenza sanitara civile. (6995) Se~Sf!nn,ii. - Oornputo deti' aumr nto do1.:nto. - Dott. G. S. da N. S. - Dalla nozione generica del sessennio si deduce che esoo è un àu-

tomatico periodico aumento dello stipendio che l'impiegato percepis.c e in atto. Cosicchè se lo stil)endio iniziale fu già a ccresciuto per precedenti at1menti, su tale maggiore somma debbono essere computati gli aun1enti successivi. I ·sessennii preC"edenntemente conseguiti si incorporano nello stipendio il quale non è più rappresentato dalla somma che inizialmente l'irppiegato percepiva, ma bensi · da quella con l'aggiunta dell'aumento sessennale. Un impiegato, pertanto, che entra in servizio con L. 2000, dopa i primi sei ~nni riceverà lo stipendio di JJ. 2200, e dopo i secondi sei annj, quello di 2420 e così di seguito. Ciò, si intende, S€mpre che il capitolato non disponga un jus speciale diverso da oostitt1ire una restrizione o mo•ìifica delle norme g·eneriche fondamentali . <699'6) lndenriità caro-viveri. - Dott. T. B. da )1. F. - Il medico che percepisce nel paese dove è condotto l 'indennità car-0-viveri, non può pret;enùerla anche nell'altro Comune. ove esercita lo sca•• Ya lco. Il D. L . del 26 luglio 1917, n. 1181, dispone, infatti, cl1e agli impiegati, che _()restano servizio pre~so di,•er i enti pubblici locali è corrisposta 11na unica indennità cla ripattirsi a carico di ciascuno • •l~g-li enti obbliga ti propor~ionaJmente ·1f!li stil">endii ri pettivamente dovuti. (fi997) ('arn pagn,a an.tirnalarica. - S1tssidio goverllflf i ro. Dott. abb. 8377. - Se, come Ella af-. fer n1a. il ineclico provinciale fece di ufficio la ripartizione delle 4000 lire ricevute dal Ministero <le !l'Interno per la campagna antimalarica ed as. . e~n ò n ll' rtfioiale Sanitario Ja somma di L. 700, è ·l1ia ro cl1e t~le omma debba essere suddivisa. fra i clue medici che durante il 1916 esercitarono • lf'l carica e proporzionalmente al tempo in cui ciac11no cl i e si restò in servizio A vendo Ella lacia tn In t'arica a lla fine di luglio di detto anno, ha diritto n riscuotere i sette decimi del sussidio t:!O nce~c::o . ·i> ~ i dirn f'11e- la cnmrmgn..'\ nntimalarir:1 ,j int<'nsific~1 ~ -..i f'SPlt"t~ solo flnr~1nte i·au-

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XXI\7, ft,_.\.SC. 39]

tunno, perchè è noto che il morbo colpisce in ogni stagione dell'anno e che i provvedimenti profila tti ci. per oombatterlo riesoono più efficaci se sono praticati prima che l'infezione prenda vigore durante la ,stagione estiva - . Avendo diritto anche Lei, e nella suindicata proPorzione, al sussidio governativo, I~ consiglieremmo di attivare pratiche conciliative col collega che si crede in diritto di esig·e te da solo l:intero .sussidio concesso, e, qualora queste dovessero riuscire infrùttuose, di adire l'autorità giudiziaria competente per valore e. t.erritorio. (6998) Pagwmento di·· sti pendio. - Rifiuto dello esattore~ - Dott. G. C. da R. - .L'esattore è obbligato a pa.gare lo stipendio del medico condotto fino alla concorrenza dell'ammont.are dei ruoli di tasse comunali èa riscuotersi entro l'anno. Il ri- . fiuto apposto dall'esattore a pagarle gli stipendii, di cui è creditore, non è, pertanto, giustificato, dal momento che i ruoli di tasse di questo anno non furono sino a d ora n~mmeno compilati. ~ell'attua­ lc stato di cose sarebbe necessario cl1e si intimasse atto legale al detto contabile con cui · lo si prevenga che se il pagamento non sarà fatto in congruo termine da indicarsi, s1 rioorrerà all'autorità giudiziaria. per ottenere il rifacimento dei danni derivati dal mancato saldo dei mandati, che furono, a suo tempo, rilasciati dal Comune. (6999) T rattamento economico del m edico con. dotto chiamato sotto ie a't-1n i . - Dott. D. G . da T. - I due mesi di stipe~dio sono dovuti nrui sol volta e non ]n tt1tte le ~ Yentnali sn cce:4:-:;iY0 chia-

mate sotto le armi. Avendole il Comune })agati due stipendii liberi in occasione della sua prima chiamata alle armi, non è ad altro tenuto per il l'~·cente nuovo richiamo in servizio. La Ricchezza Mobile è dovuta proporzionatamente alla somma che il Comune T"'e corrisponde quale differenza fra k> sti-. pendio civile e quello milit.are. Doctor JusTITIA. SerlJ'i.~·io

'niedioo-militare. -

.1.1 òott. F .

I~.,

Zona

di guerra: · Con l'ultima promozione avvenuta si è giunti all'anzianità del 30 aprile 1916. Ella è qu indi tra i promovibili data la sua a~ianità. Provoc-lli ri11y in clella proposta al ~1inistero. All'abb. n. 8630: Il ~Iinistero ha stabilito che tutti gli ufficiali medici debbono subire la visita a Firenze per unifo r1ui tà di criterio nella dichiarazione cli idoneità o meno, e ciò in seguito a gravi disparità di apprezzamento che si erano verificate fino a che le visite venivano affidate alle Commissioni regionali. Al dott. E. S. da S. : , Se rioonosciuto in.a bile alle fatiche di guerra &arà egualmente arruolato e destinato a far .. ervizi<• in zona<'territoriale. , Al dott. L. l\1. da S . ~, • Se riformato i•e1· tnhercolosi re~terà <~sc1uso dalla rivi. it.1. All'abb. n. 4478: Essendo tate ora equiparat.e anche le promozioni degli t1f6ci1tli delht roce Rossa in z-0na di ~erra n que11t\ •lt)e-li nfficinli n1edici (lffettivi. il coll~!?:t ~ •

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SEZIONE PRATICA

troYa uelle condizioni di poter essere promosso ca- .

Gli ufficiali della Croce Rossa vengon-0 pu !".:; propitano. m-0ssi con la stessa anzianità, se non pro;lri-0 con.. Occorre però che venga trasmessa al :.VIinistero temJ.)-Oraneamente, dovend-0 il Ci-0.mitato Cf:'u.trale la re~olare proi;>osta di promo~ione da part0 deldella benemerita Associazione prender visi()ne del . l'autorità da cui l'ufficiale dil)€nde. Bollettino m ilitare per effettuare le sue promo21oni. All'abb. n. 9007: Sorpassat-0 il limite di anzianità di prom~:zione Per concorrere alla nomina ad ufficiale .nedico ' per infermità - anche .s e son-0 reintegra~e 1t condizioni fisiche - la anzianità resta P-OS~:. cipa ta a effettivo occorre avere non più di 32 anni di età, e qt1ella degli ufficiali frattant-0 prom~ssi. · la <.l-0·m anda tl.ell'iuteressat-0 al Mini-ster-0 deve essere accompag·nata dal parere favorevole dell'autoAl d-0tt. R. R:, F. d. C.: rità da cui dipende. Occor1·e che l'inabilitù a lavoro proficuo sia asso. Iuta. . Bisogna però attendere i~ ban·d o di concorso che \"iene pubblicato s11l « Gi-0rnale l\tiilitare•)> e tal-0ra ...~ll'abb . n. 9015: L'iudennità fu realmente pagata ind~bitawen1;e, sui gioruali scentifici. percl1è il richiamo obbliga tori-0 dei med~ci fu preÈ pr-0babile che fra poco tempo sia i'landito un cedente a quello degli <1ltri militari delle varie nuovo concol'so. classi. A.ll'abb. n. 4062: Però il c-0llega può far domanda al l\1iJ. ,. tero Il collega ha rag·ione, ma tutt-0 fa rit~nere . che • perchè l'indennità ve:risata gli sia conàon1J,t;a. dor><> aver rlvedut-0 gli esoneri dei più giovani il Al dott. P . D., Zona di guerra : l\1inistero rivedrà anche quelli dei più anziani. Non -son-0 ancora cominciate, nè è J)r,'.\vedibile All'abb. n. 37-ll: qu:-1ndo c-0minceranno. da t-0 il ristagno attuale delle fj stato già ripetutamente detto che nessuna circolare stabilisce per ora l'avvirendament-0 pe,. quel- pr-0n1ozioni dei capitani effettivi più anzi. 'lni . All'abb. n. 77 : li cl1e non hanno compiut-0 i 10 anni. Se. la pr-0posta di promozione arrlva al Ministero All'abb. Il. 8()48-: C'O n parere favorevol€ il collega sarà pro'no~ te~ Il pa·&saggio a Ila riserva è stato sospeso c-0n la m-0bilitazione e non vi è quin-0~ alGUna p1'atjca che . nente. I/anzianità sarà eguale a quella dei suoi colleghi possa farlo ottenere. Le visite di accertamento serdi pari data di nomina. vono a gara11tire all'a utorità militare, -che perTJO tipendio decorre l)€r tutti-dal 1° gii.IJDO 1917. ma11e uel collega l 'i1u1 bili tà ·ua, Renza di che non . M. G. potrebbe fruire dell'esonero. \

Al dott. T. 1\1. da C. :

..

Occorre che venga il turn-0 di promozione per gli NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICENZE .. • effettivi della st1a anzianità, senza di che non può essere promo~so. Onorificenze francesi concesse ai medici italiani. Al dott. X. N. N. : P .\HIGI .· Sono state conferite le seguenti medaAlla maggior parte degli 11 (!) quesiti è stata glie per le epidemie : già data risposta nelle precedenti corrispondenze. l\1edag·Iie d'oro: Annarat-One, medico capo :.n AlComunque rjpetiamo che tutci i medici rif0rmati bania ; ì\1augeri, direttore del servizio di sanità a sa1«1nno vrecettati per recarsi a Firenze a {ruppi e cl1e tale visita comincerà il 25 corrente e sarann-0 T.;iy-0rno; Anzilotti, direttore dell'ospedale di .ùivorno ; Arcangelo, medico capo dell'oSJ)€dale \~i 1 ara~­ chiama ti succes~ivamente per turno seeondo la t-0; Scommena, dell'os_ped.al~ di Tara·n to. claste. ì\Iedaglie in vermeil: Caffarena, medico rapo alla Circa la via da segtlire per ottenere l'ewnero stazione di Genova;. l\tiacini, capo del laz:r.arPt~o di non spetta al 1uedi<'o far pratiche in tal ~en :So, ma J.;ivorno ; Tonciottieri, presidente della Cr,)(~e 1tossa è l·autoriti1 prefettizia che deve chieder l'e"onero di JA,orno; Ramoni, medico caI>Q dell'ambutgnza al )lini stero •l ttfl~t-.1na ò .1 'indispensabilità . • francese. Tutti gli icl o11ei fn tti abili a f'irenze pr~eguiranl\tledaglia d'argent-0: Tricarico, Guari"Gi, Sralnino per la zon;l <li g;nerra. ove an·anno la Jlroprin co. Augusto e Giacinto, Colucci l\tlontera, Osproale desti11azione. · di Tarant-0; Pa-0letti. Livorn-0; DaJas, pr\!Sidente e Il C'Ollega, (l.;-\te le sue &pecjali condizioni , sn.r à Mangia.pan, vice presidente del C-Omitato « f'ro Eprob<.1hilmf>nte fa tt-0 n bile ai ser,rizii territoriali. sercito d'Oriente)) di Genova; signore Del G-rt-co, Al dott. A. F., Zona di guerra = Cerbino, Cagiano, Meillerid, Rachowes; signor~ne Tnnto gli nfficiali effettivi q11ant-O quelli di comPn ~serini, Bianca e Letizia Loppi, dame della Crople1nen to con u11r.ianità da tenenti 26 febbraio 1916, ce Ro~sn di Taranto. sono stn ti conten1 po1·a,nea rnente 11rom-0-si con Decreto Luog. del 26 agost-0 u. s. Cfr. Bollettin-0 n. 65 Il n-0stro. valente collaboratore prof. Ern~sto Tradel 31 agosto. monti , maggiore medie<>, è stato motu proprio di .:\J cl<>tt. G. C., Zoua di guerra : ' S. ì\I. il Re, ed in considerazione di speci!lli beneI tene11ti 111edici e ffettivi sono stati '"'rowo~si a . mercnze di servizio acquistate durante l'attuale C3.Ilitano fino a tutto il 30 aprile 1916: • campngna. n-0minat-O cavaliere della Co :~na d'II ten0nti n1edici di complemento sono ~tati prota l i<1 . mo5:. i ~1 cn pi tn no n tutto il !10 aprile 19 t 6 ~me i • Rnlleg-rnmenti sentiti. precedenti. 1

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lL POLICLINICO

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. Una scuola di medicina incendiata nel Giappone. Il Colle~o ~ledieo Osaka ~ l'annesso Ospeda.Je. La inalaria combattuta nei paesi occupati. ·i più grandi tlel Giappone, furono distrutti dal La Direzione Generale della Sanità Pubblica, ooaruoco. :Nell~ospedale era.no 470 pazienti; si creae diuvata ~fficaceruent.e dall'azienda del chinino dello siano stati tutti mesSi in salYo. La perdita uSt.at.o, in ...eguito alla occupazione dei territo1·ii ita- pera i 7 milioni. · liani oltre confine, ha est.esa la sua azione anche ' su di essi. È noto, infatti, che in alcuni paesi del.. l'Isonzo la malaria è endemica.. Si è resa quindi ,-ittima di un $inistro di guerra inentre attendenecessaria la distribuzione anche. oolà dei prodotti va serenamente al proprio dovere è morto il 27 ago- . chinacei, per la profilassi e per la cura della maJaria, sia tra le nostre truppe, sia fra la popolazione sto u. s. il inaggiore medico dottor PIETRO MIGNACCA. Il corpo sanitario n1ilitare ba perduto civile. I ri·s ultati ottenuti sono veramente notevoli e fanno degno riscontro a quelli v~rificatisi in altre Un~ dei suoi miglori campioni. D1?l nat•o mezzoprovincie 9-'Italia. Non ostante l'altissimo prezzo giorno egli aveva l'ing·egno robusto ed agile .:he la raggi unto dal chinino furono messi a disposizione· modestia i·s tintiva mal dissimu.:ava. Fin ·.!all'inizio • del segretariato generale degli affari civili presso della sua carriera egli si dedicò con vera pa qsione di a!tista e di scienziat.o allo studio della radio-il comando supremo rilevanti ~orte di preparati chinacei, attivandosi, d'ace<>rdo con la autorità mi- logia. Nella tecnica e nella interpretazione era inlitare, un'intensa profilassi. Analoga azioue si rivol- s11perabile. Pt1bblicò un Man,u aie di Ra<liogn,fsti<Ja. ge verso i soldati provenienti da.il' Albani:.a. e dalla . nel quale profuse tutta la s11a. larga e.sper:enza, tutta la sua vasta cultt1ra.. Id~~ un processo di raMacedonia, sia per proteggerli dal male, sia pe~ prevenire l'eventuale pericolo di un risveglio per .ef- diolocalizzazione, che è tra i pochi che alla m9.~sima semplicità e rapidità uniscano la più assioluta p:refettQ c1i endemie sopit.e o a tt:enuate. . cision~. , / Assistenza ai soldati rifÒrmati per tubercolosi. Fu insegnante apprezzat.o alla &uola di avplicaAuspici il Governo e la Croce Rossa Italiana, si è zione (li Sanit.à. militare. c<~stituita , in Padova una Oommissione Pro·vinoiaZe Prese· parte alla Campagna libica e nella guerra dl A.ssisten~a ai Soldati riform.ati per tubercolosi, attuale ebbe un P<>&to preminente nel maggi')re cenallo scopo di ospita.lizza.re i militari tubercolotici ri- tro osJ)edaliero della wna di guerra. f-0rma ti. purificarne le abitazioni. e difendere i ~ni, Per la esattezza e scrupolosità dell'esame, p~r la sopra tutto i fanciulli. Padova da lungo tempo P<>S- chiara ed esatt.a inte:pretazione del reperto. pgli sa E.iede i Padiglioni speciali dell'Ospedale civile, l'As- • era fatta. una fama di oonsulente s1curo ,~ cosc:iensociazione contro la tubercolosi. l'Ospizio marino, zioso. Tutti ricorrevano ~ lui, e tutti hanno deplo-J'Istituto racl1itJci, ecc. Queste istituzioni sorsero rato e pianta la sua immatura ~ tragica scomparsa. con la migliore o.rganizzazione per la lotta antituNon un proiettile nemico ha colpito il dottor Mibere<>L-'lre ; ma da. te le strettezze economit!_he, non gnacca, n-On la morte bella, c0me egli la sognava, poterono essere che un esempio, per quanto altaha troncata la preziosa esistenba nelle fango~ trinmente lodeYole. La C-0mmissione chiede ora ai vocee. IDgli è stato colpito, è mo :t-0 sul suo campo di lenterosi l'appoggio morale e materiale per l'ardua battaglia, nel suo ospedale, Lei suo stesso gabi' impresa. ' • netto cli radiologia, durante t1na battaglJa contro La. Giunta €'secutiva ha per presidente il dottor l'oscuro, contro l'impenetrabile. N. D'Ancona : per vice presidente il dott. A. Randi; . . ' Dinanzi alla bara del dott<~; Mignacca, .\rtorno per .segretario il prof. dott. ..A. Graziani.; per ecoalla qt1ale si affollano dolenti centinaia •li colleghi, nomo l'avv. L. Lonigo; ne fanno pa.rt:e il dott. V. Canoi c'i11chiniamo reverenti, mentre inYiamo un me-m11rri, la contessa Cittadella Vigodarzere Luisa, il Rto 8a1uto alla deoolat.a. ,~edova. dott. G. Marwlo, il prof. E . Piva. la signora ViterDa .. · bi Benv'enisti Bona. il dott. A. Zambler, il prof. B.

NOTIZIE DIVERSE

I

~nib<>ni.

Indiee allabetleo per materie. •

Acro-asti.: sia cronica il >C"rtrotìoo ~ ssociata a sclerodermia . . . . . . . Pag. 119:1 Afasie e amnesie di origi11e organica . » 1194 Corpo luteo: uso terapeutico . . )) 1196 Cuore~ lesioni valvolari nei militari . » 1194 Emorragia c.-erebra1e professionale . . . » 1182 Gas asfissianti per la. conservazione di » 1194 :--ostanze organiche . . . . . . . Nel'\"i degli arti : topografia in rapporto • ll77 ~ 11.n esecuzione di anastomosi . . . . Ne,·mstenia: nuoYa con'Cezione patogeD 1195 n t.ica . . . . . . . . • • • • Roma 1917 . St.ab. Tip. Cart1ere Centrali

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'

Rotula: incisione mediana longitudinale l'ag. 1185 Servizio odontoiatrico in rona di gnerra. » 1187 SenYizio oro-rino-laringoiatriro presoo l'esercì to . . . . • . . . . . . · » 1187 SerYizi sanitari alla fronte. . » 1199 Tracoma nell'esercito . . . . . » 1191 Tubercolosi: resistenza del ,~iru~ nel. . . . . )) 1197 l'ambiente . . . . . )) 1-'>00 t·ni,·ersità di guerra (LeJ . . . . . ,·ena giugulare interna sin. : ectasla 11>; • un si:filitico . . . . . . . . . . . )) uso L. POZZI. resp.


Roma, 30 settembre I9I7

Anno XXIV.

Fase. 40

\

fondato dai professori :

GUIDO BACCELI.. I ·

FRANCESCO DURANTE

'

SEZIONE PRATICA · •

'

R EDATTORE CAPO: PROF.

VITTORIO ASCOLI • •

SOMMARIO. Lavori originali: O. P ateani : Sulla diagnosi batteriologica e

mammaria - NO'l' E DI :'.\IEDlCI.:'\A ~O CI..\LE: Come si possono ri durre dt!l 30 % le spese in materiale di medica tura . - Posta

sulla sieroterapia della meningite cerebro-spi nale epidem ica.. S. Puglisl: Cure combinate nel tetano dichia rato. - Questioni del giorno: B. Schiassi: Decalogo terapeutico in fratture di femore. - Osservazioni cliniche: F. D' Alessandro: Su di una complicanza non frequente d •ll'infezione melitense. - Servizi · sanitari: G. Apicella: Sul problema della malaria nell' Esercito. - Note e commenti : A. Fiori Ratli: Sulle si1nulaziooiau e tolesioni riguardanti ! 'o rgano acnstico - Acc a demie, Società meo1che, Congressi: Il primo Congresso Nazionale dei Brefotrofi. Appunti di medicina pratica: CASISTICA: I dolori aadominali. Sopra una causa di dolori alla spalla - T ERAPIA : L'importanza clinica del passaggio d'alcool attraverso la glandola

degli abbona ti. -

Cenni bibliografici.

Nella vita profes~ionale: E . Morselli: ·Sulle Consulenze n<~ u ro psichiatriche cl'A.rmat.a. - V. Montenovesi: A proposito di Con -

sulenze d'Ar1nata. (Il pos to dell 'of,o-rin o-laringologia). - Cronaca del movimen to professionale. - Sottoscrizione al fondo di soccorso cont.ro i più gravi danni della guerra patiti dai medici e dalle loro famiglie. - Risposte a quesiti e a domande. Nomine, promozioni ed onorificenze. Albo d'oro. - Condotte e concorsi. - Amministrazione sanitaria : Per la repressione della pornografia. - Notizie diverse. _,. Indice alfabetico per materie. ,

Interessantissimo Premio semigratuito per gli associati al ''Policlinico,,: .

Prol. tav. 6IdtINTO OUdRTA, libero docente nella ·a. Universita di Romil

Vad·emecum della Infer.miera IN CASA E NEGLI OSPEDALI · con speciale riguardo alla cura dei malati e feriti in guerra

Seconda edizione accuratamente riveduta ed ampliata -

Un volume di circa 300 pagine riccamente illustrato

Questo tnanuale con stile chiaro, semplice e conciso, e con singolare perizia_compilato, contiene quanto è necessario alla donna di sapere per aòempiere efficacemente Il.pietoso ufficio d'infermiera al letto del ferito e dell'infermo. Le numerose iillustrazioni sono di grande auslliQ all'intendimento del testo e a•gevolano in modo sicuro l'opera della lettrice in ogni contingenza del suo nobile ufficio. · L'esito lusinghiero della prima edizione, esaurita in pochissimo tempo, prova che il nostro manuale rlsponòe a un bisogno sentito; e questa seconda edizione è diretta a soddisfare sempre meglio a tale bisogno . Vi furono aggJuntt Importanti capitoli sulle più comuni malattie dei bambini, sulla tubercolosi , sulla malaria, sulla idroterapia., ecc Anche le illustrazioni sono state notevolmente accr-esciute e alcune modificate in modo che, come 11 testo, pure le figure fossero atte a permettere la lettura del libro anche alle signorine, così che, cessate le necessità rlella guerra, esso possa rimanere in famiglia come una guida preziosa tn ognl contingenza riguardante la salute: Per mettere 1 nostri cortesi abbonati itl grado di d.Ufondere 11 manuale stesso presso le signore d1 loro conoscenza, abbiamo deliberato d1 spedire tn porto franco le copie che ci venissero rtchieste col loro tramite al eolo prezzo di costo, e cioè a L. 3 cd.ascuna.

Prezzo lire 5. - · Per gli abbonati aJ « Policlinico» sole lire 3 (franco di porto). Inviare Cartolina-Vaglia diretta.mente al prof.

ENRICO MORELLI, Via

Sistina. n. 14 - Roma.

•tlff&I di ''°'rle&à rlsena&I. - E' vietata la riprodluzione di lavori pubbUcati nel POLICLINIOO o la pubbUcaai<me di sunti rfi essi senza citarne la fonte .

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LAVORI ORIGl .N ALI. I

Sulla diagnosi battieriologica e sulla sieroterapia della meningite ce1·ebro-spinale epidemica.per il dott. OTTAVIANO p ALEANI, direttore del Gabinetto Batt eriologico dell'Ospedale ::.\Iilitare P rincipal e di Ancona. La ricerca del m eningococco intracellulare di \Veichselbaum, agen.te della i11eningite cerebro-spinale epidemica, è divenuta cl 'in1portanza capitale, soprattutto dopo la scoperta del siero anti111eningococc0 (Flexner, Dopter, ecc.).

Infatti dobbiamo· ammettere che i risultati veram ente efficaci ottenuti i11edian te la sieroterapia intrarachidea son o in s1Jecial m odo dovuti alla rapiclità e alla precisione della dia- · gnosi batteriologica della m eningite stessa. No11 starò qui a ripetere i caratteri troppo noti del 1neningococco; dirò soltanto cl1'esso va ricercato nel liql1ido cefalo-rachidiano, talora nella mucosità del rino-faringe, eccezionalment e n el sangue. Il n1eningococco offre delle gra11di rassomiglianze con altri germi, particolarmente col gonococco, col n1i c1·ococco cata rrale, pneumococco, ecc., ma in 111aniera specj ale con alcuni (1)

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germi ad esso a . ·ai affini tanto cl1e so110 stati appunto denomi11ati paramerii1igococclii. Questi ul ti111i possiedono gl 'identici caratteri microscopici e tinto tjali, i medesimi caratteri colturali; inoltre l a prec~pito-reazione e la inoculazione intraperitoneale nel topo non costituiscono prove sempre sufficienti a differenziare il J11ening·occo da tali germi ad esso tanto affini . l)i tutte le ricerche la sol a siero-agglutin azione permetterà di riconoscere e diagnosticare i paran1eningococchi. Contro di questi . sono stati pl'eparati dei sie ri speciali. Do11ter ha trovato u110 siero dotato di grande efficacia, siero antip arameningococcico, essendo dimostrato che il siero antimeningococcico riesce di nessuna azione o quasi sopra tali germi. · Donde l'importanzct pratica di quest'asserto. Allorchè una meningite è attribuita, in seguito ai risultati delle ricerche batteriologiche, al meningococco, qualora la siero-terapia antimeningoccica, eseg uita a tempo opportuno· e largamènte, risul, tasse inefficace o quasi, bisog·n erà considerare lR. posi:;ibilità cl1e non sia il n1eningococco l' agente specifi co della malattia in corso, ma piuttosto un pa.r ameningococco. Il quadro clinico risulta identico, i caratteri microscopici e batteriologici ~el germe identi ci: è soltanto,. ripeto, la prova cbe l'em11lsione batterica yiene o no agglutinata e ad 11n tasso elevato ual siero antimeningococcico quelJa che P.otrà permettere di pronunciarci esattamente sulla natura precisa del germe. Ed in questi casi sembra che, oltanto coll'impiego di lln siero curativo antiparameningococcico possa ottenersi la guarigione d'un' infezione che, l asciata a sè, il più delle volte riesce mortale. In questi ultimi tempi, sono stati preparati, dai. nostri istituti sieroterapici nazionali, dei sieri curativi ricavati da stipiti diversi di meningo<'occhi, e dotati perciò d'un' azione curati \'a pl11rivalente. Il I . . aboratorio della Sanità pubblica ha allestito ur10 siero, ora largamente usato , e del q11 ale anch'io ho potuto n1oclestamente dimostra re Ja grande efficacia. Tale si.ero, come hanno affermato il prof. Gosio e il dott. Caldarola nella comunicazione fatta alla R. Acca cl emi a medica di Roma sul contributo al rinvigorimento colturale del meningococco (vedi « Policlinico » sez. prat. fascicolo 16-15 aprile 1917), è stato preparato usando stipiti diversi di menin ~ococchi. Trattasi d'un siero dotato di ca1 atteri (in particolare ln pl11rivalenza) che lo r endono veramente effirace nella magg-ior parte d ei casi; purchè, s'intende vengn 11snto preco<'erne11te f: a d c ~i r0nvcnienti: in quant0 che ltt llontù ro.\lI'le~ iva d?i rist1ltati dipende rlaJta <'• 11rl Ptf.t della cur~t, dalla 511fficiE>nza del trat• (2) ~

ta.mento, dalla precocità del suo inizio. (M. Asc0Ji, Ll)IlfE>renze ai medici in gueri"JJ . I 0ar~tteri generali <lei ineningococco si deducono, come sappia mo, dai suoi caratteri microscopici, dalle colture, dall'inoculazione, per l a quale il topo è l'animate appropriato e ch e deve farsi intraperitoneale e con forti dosi: essa porta a lla morte dell'animale in capo a due giorni con fenomeni di peritonite purulenta . e· presenza nel sangue del meningococco . L , inoculazione sottocutanea nello stesso animale dà risultato negativo, ed in ciò il meningococco si differenzia dal pne11mococco che, inoculato nel tessuto cellulare sottocutaneo del sorcio, porta generalme11te alla morte del! 'animale in 24 ·ore con comparsa abbondante di pneumomocchi nel sangue. Ma un carattere importantissimo del meningococco è quello di esre agglutinato a un tasso elevato (1 : 300 o anche più) · dal siero dei. malati e sopratu tto dal siero a ntimeningococcico, ottenuto con processi di immunizzazione del cavallo. Ta1e siero non agglu tin a, come abbian10 detto, almeno ad un tasso elevato, le diverse varietà di parameningococchi, i quali, viceversa, vengono agglutinati dal si ero antiparameningococcico, . pure ad un tasso elevato nonchè dal siero degli a1nmalati d ' infezione parameningococcica. Da ult imo abbiamo, tra Je caratteristiche del meningococco, la cosidetta precipito-reazione, che s i utilizza pur e p er la diagnosi, reazi one special. mente dovuta a Vincent e Bellot e che viene praticata, come si sa, nel liquido cefalo-rachideo sottoposto a prolungata centrifugazione a llo scopo di rend erlo limpido e in tal modo atto a poter servire per la reazione. Un risultato positivo ha un gran valore; non aitrettanto dicasi di lln risultato negativo . Detta reazione sappi an10 che p11ò mancare sp ecialmente, ne~li stadi avanzati della malattia; allorch è l'inferm o h a subito iniezioni di sierocurativo, ecc., e in altre circostanze inerenti sia alle qualità del liquido o specialmente a quelle del siero precipitante. · La ricer ca del meningococco va fatta, come · H bbiamo detto, specialmente nel liqu1do cerebro-suina le ciell'infer1110 sospetto di meningite rralo~a lo si va però a ricercare nella muco~ità naso-fari11gea.> ma soltanto a1lorcl)è, dinanzi ad un 'epidemia. erl a fatti clinici decisamente favorevoli per 11na iliagnosi di meningite cerebrospinale, si trovi limpido il liquido cefa lo-rachi~ diano e sterile microscopicamente e nei terreni di coltura: in questi casi però possono aiutare la diagnosi, sia la prova dell'agglutinazione del siero di sangue dell'infermo su emul~ioni meningicocciche. nonchè la ricerca nel • • liql1irlo ctelle precipiiine. Co1nt1nque pern, se


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XXIV, Fase. 40]

SEZIONE PRATICA •

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possibile, si ripeterà la !)Untura lo111ba1·e nei . noti però che la soluzione va rinnovata spesso, giorni succesivi ecf insieme I 'esame accurato perch è i1on i·esiste che pochi giorni. E necesdel liquido estratto. sario però in ogni caso procedere all'esame colLa ricerca del meningococco nel muco naso- turale, poichè la inòlteplicità dei g·ern1i rende . faringeo h a imp ortanza dal punto di vista pro- poco attendibile l 'esame diretto. L ,inse1nenzafilattico, e va f~tta nei convalescenti allo sco- mento dell'agar-ascite, sarà quanto è più pospo di determinare la presenzà o ·meno i11 essi sibile sollecito. Ed infatt,i ho esperimentato che del g·erme infettante, e nelle persone che han- danno quasi costanten1ente risulfato negativo • n o avvici11ato i i11alati~ allo stesso scopo. E' su- anche quegli esami fatti con materiale apparperfluo r icorda.re che il prelevamento del muco tenente a convalescenti di meningite e in un e l'esame di esso devono ~ssere eseguiti molto periodo.. di tempo in cui presumibilmente devoaccuratamente, perchè i risultati possano es- n o ancor essere portatori di bacilli, quando il sere attendibili. Il muco dev'essere prelevato campione viene ricevuto a distanza di parec-,. nella cavità rino-faringea, e precìsamente in chie ore e non più in condizioni adatte allo svic.orrispondenza delle coane, dietro il velo del luppo del germe, che sappiamo essere assai lap alato, introducendo per la bocca un tampon- bjle e poco resistente specie agli squilibri ter. cino di ovatta steril e montato su di un filo me- mici. Per contro ebbi risultato uositivo in al' tallico leggermente incurvato alla sua estre- cuni casi ,in cui io stesso incaricato di fare il mità. Il muco asportato \-a subito distribuito prelevamento, mi trovai nella possibilità di inin un certo nun1e1·0 di piastre in mezzi coltu- semenzare subito i terreni di. coltura . rali appropriati (di solito, come per il liquido, Un risul tato p ositivo :non verrà affermato che " si usa agar neutro addizionato di ascite), stri- con prudenza, a causa dei pseud o e dei parasciando leggermente st1 di esse a mezzo dello meningococchi · l'agglutinazione dovrà sempre stesso tamponcino, che ha servito al preleva- esser. fatta allo scopo di determinare la n ame11to del materiale da sottoporsi ad esame. La tura esatta di ogni coltura sospetta. diagnosi si può già basare, con qualche probaLà ricerea batteriologica nel sang-µe del mebilità, sui prep arati per strisciamento. A taJ ningococco non si fa, come s,è detto, che ecuopo è bene sempre a llestire pé\reçchi vetrini cezionalmente; e non sempre essa ha dato rip ortaoggetti, avendo cura di raccogliere non

sultati positivi anche i casi di meningite c. ·sp.

mucosità salivare, ma il vero secreto ri!10-fa . ringeo che trovasi, ripeto, tra le coane e la superficie postero-superiore del velo p endulo. Per la colorazione dei preparati, nei numerosi esan1i di muco che ho avuto occasion e di esegt1 ire, ho esperimentato che ottimamente si presta il seguente metodo, che non è poi altro che un a modificazione della colorazione di Pick J acobson, fatta da Czaplewski per l'esame degli sputi: Sl aggiungono 3 eme. di bleu di metilene al borace (il comune bleu di Manson, tanto usato per la colorazione del p arassita malarico) a 30 cm. di fucsina fenica glicerinata e diluita (3 eme. di fuesina fenica glie. e 27 eme. di acqua distillata). La fucsina fenica glicerinata si prepara con 1 gr. di fucseina mischiata con 5 eme. di acido. fenico liquido:. aggiungere 50 eme. di glicerina, indi 100 eme. di acqua distillata. Qu anclo si eseguisce bene questa colorazione (bisogna far agire la sostanza colorante . per circa 5 minuti e indi lavare abbondantemente con acqua), i batteri restano colorati in bleu chiaro, le cellulue e i nuclei in un bel rosso, alcuni cocchi come le sarcine, il tetrageno, il catarrale e i menin gococchi in violetto scuro, quasi nero. I preparati, quando si eseguisce delicatamente lo striséio con una ~;occia d'acqt1a riescono molto eleganti e la colorazione spicc8ta r ende facil e la ricerca dei singoli gem1i. Si

conclamata: sembra che abbia talora corrispo-' sto bene in casi di meningite a •spi·c cato carattere setticemico. Dal mese di novembre a tutto marzo u . s. e cioè in qt1~~ti ultimi cinque mesi ho esegtlito nel Gabinetto batteriologico dell'O spedale militare principale di questa città 43 esami di liql1ido cefalo-rachideo, tutti per casi sospetti di rneningite cerebro-spinale epidemica. Di. questi risultarono positivi per il meningococco 30. Di 6 l esame diede risultato completamente negativo anche per una flogosi meningea in atto di qualsiasi natura; in due fu dimostrata una menin• gite cerebro-spinale · da parameningococchi; in altri dt1e un processo meningeo di natura tubercolare, diag.n osi confermata dal renerto necroscopico ed uno anc.he dalla presenza nel li-, quido del bacillo di Kock; da un altro liquido meningitico fu isolato in coltura pura il pneumococco di Fraenkel; un altro apparteneva ad un ammalato di parotite epidemica con fenomeni meningei; l'ultimo infine ad un soggetto, che risultò poi essere stato colpito da un vasto rammollimento cerebrale di n att1ra embplica, diagnosi esattamente confermata dalla autopsia. Di questi 43 campioni di liquido cefalo-rachideo, 21 furono da me stesso direttamente prelevati, essendo stato incR ricato di eseguire la 1

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POLICLI~ICO

puntura 10111bare; i ri11)a11e11ti 22. f11rono inviati al Gabinetto battel·iologicn ùa altri Ospedali 1nilitari o da Infer111erie t)l'e. icliarie. • Il 1neni11gococco, co111e ~i sR, difficil111ente si sviluppa sui con1u11i 111ezzi culturali, e ciò costituisce una differenza ii11portante tra questo germe ecl alcuni ad esso affi11i e specialrr1ente il micl'ocpcco catarrale che si sviluppa abbondantemente nei terreni ordin.a.ri. Co111u11emente • si adopera come m ezzo elettivo l ' agar addizionato nella proporzione di 11rr terzo cli lln liquido organico patologico che può essere il liquido pleurico o cl 'irlrocele; i11a il più adatto sembra risult are il liqt1ido a citi co. P11ò usarsi anche il siero di sangue. Io 110 adoperato quasi costante111ente l' agar ascitico i1ella proporzione di un a inescola11zn di 3 parti cli agar con 1 parte di lic1uido ascitico; ma ho clovuto co11statare che sebbene il meningococco i11 questo substrato • si sviluppi quasi e111pre, tale sviluppo però spesso rist1lta i11olto lento e si richiedono talora anche tre o quattro giorni pri111a che si riesca a scorg·ere quaiche piccola colonia. Non occorre ri15etere cl1e le sen1ine van fatte. assai abbondantemente, servendosi del sedimento di centri-fugazione, o n1eglio, quando esiste del coagulo fibrinoso; che il liquido va mantenuto per al, cune ore in tern1ostato per l'arricchimento dei gerz11i, quando questi risultino assai scarsi o

nulli al prin1itivo esa1ne batterioscopico. Più rapido mi è riUSGito lo sviluppo delle colonie, u sando agar-racl1idizzato, intendendo con questa espresione d'indicare clelle piastre di agar co11111ne neutro ..,111le quali prececlentemente i ver a 11na c:erta qt1antità cli liquido cefalo-rachidiano stesso, i11a.ntenenclo poi le piastre così preparate per qualche ten1po (un'ol'a. circa) in stufa regolata a 55°-60° allo scopo di eliminare . gli anticorpi specifici ev~ntualmente presenti nel liquido stesso e rendere pertanto più adatto il terreno ad ·lln rapido sviluppo del germe. Sulle piastre co ì pre1)al'at e si distenc.ie cu11 una spatola o una grossa an, a di ' platino il sedimento da esaminare. Recentemente ho avuto occasione di esperin1entarP il terreno di. Bordet e Gengou (agar neutro glicerinato preparatoto con infuso di patatc1). I.e semine fatte hanno dato luogo, dopo 1 -20 ore di permanenza in termostato a 37°, alln ~Y iluppo n Pllc l)iastre di numero e piccole colonie, traspa.renti, di color grigiastro o grigio-gial1 astro, rilevate, riferil1ili tuttf:' al i11e11ingococco, nè si è avuto svi- lt1ppo di altri germi. IJ'esperienza fatta si rife1 l$Ce finora acl un esiguo numero di casi, il reperto però è stato soll ecito e costante. "on è infrequente di riscontrare nel liquido cefalo-racl1icli.ano di n1eningitici l'associazione

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ir1icrol)ica llel ine11ingocucco co11 germi affini. In tre esa1ne fatti di liquidi da i11e stesso rac· colti rigorosa111ente §settici (e per far ciò è op· portuno che il liquido, quando esso debba servire per l'allestimento di colture o per l 'ino~ culazione, ve11ga direttamente aspirato in una ·il'inga accuratamente sterilizzata, indi ''erato in provette da centrifuga sterili) tale asso· ciazione era costituita dal .n1eningococco e dal diplococcus crassus, r.occo Gram-positivo, detto anche meningococco di Iaeger-Heubner, trova· to· in alc11ni casi di epidemia di meningiti ce· l'ebro-spinali da solo o in associazione .col me· rtingococco di Weichselbaum. 80110 diplococchi extracellulari, piuttosto grossi, perfettamente rotondi, non mai riuniti in tetradi nè in cate· nelle, ma sempre appaiati, resistenti al Gram; . essi si sviluppano bene a.nche nei comuni ter· reni culturali. Non risultano agglutinabili dal siero antimeningococcico, o comu~ue mai ad u.11 tasso elevato come il meningococco. L' ag· glutinazione però avviene col siero degli am· malati· ed anche col siero anticrassus. Alcuni i,s titb.ti, specie in Francia, l1anno preparato un siero curativo contro questo germe, il qua· le però non risulta molto frequente come agen· te unico di malattia: esso ·trovasi quasi sem· pre associato al meningococco o ad un para· · lnen~ngococco. Nei tre casi da me osservati sì è avuto, nelle piastrf' di a~ar-ascite, dapprin1a lo sviluppo di colonie ])iancastre, splendenti, rilevate, succulente, rapidamente crescenti in estensione, tutte appartenenti al diplococco crasso; più tardi e lentamente si sono ma11ife· tate le caratteristiche colonie grigio-gialla· stre, trasparenti, più piccole del ineningococ co. In uno di tali casi, seguito da morte, mi fu possibile d'isolare anche dal siero-pus meningeo del cadavere tutti e due i germi distinta· niente, me11ingococco e crasso. Ed ora ·qualche breve cenno sulla sierotera· pia r.lella meningite cerebro-spinale epide111ica. La cura di questa malattia può dirsi oran1ai unica, figliazione della scoperta del germe spe.. c:ifico, la cura cal1sale col siero antime11ingo· coccico polivalente. (Nl . _L\scoli, op. cit.). Ho p otuto personal.Ip.ente eseguire tale cura in· 20 casi di meningite c. sp. ep. da meningo· rocco, controllati tutti batteriologicamente. I· no1tre in un caso, appartenente questo alla min clientela privata, nel quale l'esame batteriologico aveva dimostrata la natura pneumococci· ca della meningite cerebro-spinale, la cura risultò senza efficacia anche avendo so~tituito il siero antipneumococcico sempre per via : o tra· rachidea. ~on ottenni altro ri~t1ltato all'infl1ori dei mo111entanei al)J>assamenti òPlla tP.mpera· 4


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tu1·a do110 ciascun.:t 1n1ezione e di un prolung.a mento per alcuni giorni della vita e delle soffe. renze della l)iccoìa paziente. Negli altri inf P.rmi, tutti militari, ho iniettato il siero sempre a dosi elevate fin dalla prima iniezione, facendo precedere una puntura l' ombare evacuatrice essa pure abbondante, più abbondante che fosse possibile . I. pazienti, specie quando il liquido defluisce con forte p1·essione, tollerano bene anche la sottra.zi.one, irt una volta, di 80-100 eme. di liquido o più. D 'altra parte sappiamo che alcuni, i1ì. Francia specialmente, in caso di meningiti purule11te, pungono la meninge nel suo punto più declive . . ed applicano dei trequarti a permanenza o altri apparecchi che permettano l'evacuazione continua o intermittente a seconda dei casi, allo stesso mo.do con cui si apre e si drena un ascesso .Di tali apparec~hi ve ne sono degli ingegnosissimi, semplici e molto adatti a questo che chiameremo itrenaggio lomb are. Quando il liquido defluisce stentatamente non bisogna subito disarmarsi, e considerare senz'altro che esso abbia una bassa pressione; m a cercare inediante opportuni movimenti e spostan1e11ti clel1' ago-cannula o con leggiere aspirazioni di assicurarsi se il deflusso scarso non dipenda da una cattiva posizione della cannula o da altre cause inerenti all' atto della puntura; poichè molte volte accade che un ·deflusso scarso dapprincipio diventi poi abbondante, in seguito ad opportune correzioni. Uso costantelnente l ,ago-trequa~rti di Bier che si presta assa1 bene e che ha il grande vantaggio di pern1ettere di regolare esattamente j} deflusso del liquido e l 'ìmmisione del siero mediante il robusto specillo che chiude perfettamenté la cavità del trequarti. La dose di siero, comunemente iniettata) trattandosi di adulti/ • è stata sempre non inferiore ai 40 cn1c. Il giorn o successivo si ripete l'iniezione, eventualmente aumentando ancora la dose di 10 o 20 cn1c. Gli infermi tollerano assai bene queste forti quantità di siero, purchè l,iniezione venga fatta spingendo lentamente e con movimento uniforme lo stantuffo della siringa, purchè il liquido da iniettarsi sia stato precedentemente riscaldato a temperatura conveniente; e purchè , ripeto, siasi potuta precedentemente sottrarre una abbondante quantità di essudato cerebro-spinale. La p_o sizione più adatta che deve assumere il paziente durante tutta l ,operazio. ne è quella laterale, con gambe flesse e dorso cu!'vo; l 'infermo, che avr à ricevuto specie se agitato una dose di morfina, sarà mantenuto in questo po~zione in IJrossimi!à della sponda del letto colla testa bassa. In t al modo si evi~

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tano i bruschi ca1nbiamenti di pressione; e non è da credere, come ho potuto largan1ente esperimentare, che in questa posizione laterale, che poi è anche più comoda pel malato stesso, il liquido defluisca più stentatamente che nella posizione seduta. L'iniezione va ripetuta nei giorni segt1enti a dosi più o meno elevate a· seconda della ~ravità del caso, e fino a ch'e non si inizi un deciso miglioramento; d opo di che è bene sospendere la .cura. Alcuni la riprendono in caso di recidiva; n1a ho constatato che essa mostrasi a llora inefficace o quasi, senza · tener conto dei fen0111eni anafilattici che allora possono scoppiare, ed essere n1olto preoccupanti se non fatali. S inten_dè che quando dop o tre o quattro giorni di cura non si abbia a l cun miglioramento apprezzabile, e che anzi l)infermo a ccenni a peggiorare è int1tile insistere. Alla iniezione intrarachidea uso , associare, volta p·er volta, una iniezione sottocl1tanea di siero di 20-30 eme. o anche più a seconda dei .caso, e sembrami in tal modo che la cura venga completata. Il concetto che ogni meningite c. sp. abbia un caràttere setticemie<? più o meno spiccato, !Il{ ha condotto ad integrare la cura intrarachidea ~on quella sottocutanea .. La meningite c. sp. è lln 'infezione quasi sempre 11iù o ·meno generalizzata. Il fatto che l'en~o­ coltura dia ordinarian1ente un risultato negat ivo non è un argon1ento sufficiente per negare la presenza di meningococchi circolanti; chè an:t;i sembra che questi, mentre si localizzano in special modo attorno agli involucri cerebro-spinali e nella mucosa retroboccale, possano tro-varsi in maggiore o minor copia anche nel sangue circolante ad onta che l ,esame batteriologico del sangue stesso non dia frequentemente risultato positivo: del resto conosciamo l e difficoltà dell' en1ocoltt1ra anche per altre infezioni con .manifesta presenza di germi specifici nel sangue. Sicchè l 'organisn10 . verrebbe ad assi1nilare, tra la quantità iniettata nello spreco vertebrale e quella sottocute, una dose giornaJ..iera di 8090 eme. di siero. Le guarigioni ottenute anche in casi nei quali poco era dato sperare, considerata la gravità dei sintomi e del decorso del' la malattia, nonchè la presenza di un'enorme quantità di ger:r;ni, n1icroscopica1nente d4notrabili nel pus meningeo, mi hanno convinto st1lla necessità di raggiungere, specie in alcuni casi, dosi curative così elevate. • Ripeto pertanto che i migliori risultati si avranno a llorchè il trattamento venga presto iniziato, l)raticato generosamente, e condotto éon persevera nza non disgiunta s'intende da g1·ande oculatezza e chiaro se11so clinico del '1

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IL POLICLINICO

caso; ticordando a1)che per questa, come per tutte le i11alattie, che non ogni ineningitico è uguale all ,altro. .i.\ncona, aprile 1917.

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XXIV,

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chè si deve operare sotto narcosi completa la quale ha il suo he11efi co i11fll11sso come cura . sintomatica antispasmotica . Alla seconda indicazione possiamo e dobbia1no provvedere con la siero-terapia. e con la feBIBLIOGRAFIA. nolo-terapia alla BaccelJi. L'una completa l 'altra. ~· AGASSE-LAFONT. Les applications pratiques In pratica non regge l'affermazione del clu laboratoire à la clinique. Vigot frères Paris, 1915. ' Roux e Waillard che quando i sinton1i teta.NI. ASCOLI. Conferenze ai medici in guerra. nici compaion9 la cellula nervosà è di già cosi Diagnosi e cura della meningite cerebro-spiintossicata ed il legame fra la tossina ed il cor. 11 ale epidemica. Milano, Stucchi e Ceretti 1915. ' po cellulare è così intimo che !,antitossina non CzAPLEWSKI. Esame batte"?"iologico dello sputo. ha più alcuna azione. Trattato di diagnostica medica di A. EnlemL,efficacia d ella sieroterapia nel tetano diburg, \V. Kolle, W. Weintraud. IL POLICI.INrco, Sez. prat, fase. XVI, 15 apri- chiarato senza essere assoluta, è incontestabile, però praticata per Yia endorachidea ed a forti le 1917. Resoconto seduta R. Accademia Medica di Roma. dosi. La cura alla Baccelli ba azio11e antitossica ed è sedativa nello stesso tempo il fenolo però OsPEDALB DA CAMPO 0134 2a ..\.R1'fA'l'A. deve essere sommi11istrato nei limiti massimi di tolleranza. Cure combinate ·nel tetano dichiarato. Informandomi a questi co11cetti ho avt1to ri· st1ltati brillanti anche nel trattamento di casi Prof. STEFANO PuGLISJ. di tetano gravi, generalizzato e mi piace rifel\Iaggiore medico di complemento, ·direttore . rire brevemente su due casi assai dimostrativi: ch e1naticamente nel t(àtano si possono diNel primo casq si trattava di un conducente stingl1ere tre fasi, quella dell,infezio11e, il bacildi carro ch e ebbe dalla ruota del suo veicolo lo' si sviluppa in seno alla ferita e produce le prodotta una frattt1ra comminuta esposta grasue tossine, quella dell'intossicazio11e in cui le ve del piede destro. Le prime manifestazioni tossi11e seguendo il tragitto dei nervi e la via si ebbero la sera dell'ottavo giorno dal traumasan gt1ig11a, vanno a fissarsi sui centri nervosi, tismo come trisma e leggera disfagia. qt1ella della reazione dei centri nervosi intos- · Al matti110 appresso, epoca in cui è stata sicati. richiesta l 'opera mia, esisteva viso sardonico La '" ieroterupia 11a indiscusso valore nel pri- trisn1a, opistotano disfagia completa, ternp. 40-5, mo periodo, perchè neutralizza la tossina man . polso celere, respiro frequer1te. mano cl1e si forma, ha anche indubbiamente Ptatico st1bito la rachipt1ntt1ra e l'iniezio11e di valore n el seco11do periodo, si op in a in gene30 eme. di siero antjteta,nico previa fuori uscita rale che arrechi quasi nessun vantaggio nel di altrettanto liquido cefalo-rachidiano, quindi terzo perjodo cioè a malattia dichiarata, spe- sotto narcosi !,amputazione della gamba al 3° cialmente nelle forme gravi e generalizzate. inferiore. In giornata stessa inizio la cura alla Ho detto ch e la distinzione in fasi è scheBaccelli somministrando gr. 1.50 di acido fenico in 24 ore. La sera temperatura 40-9, anche matica, poichè in pratica i diversi periodi si soi muscoli del laringe vengono interessati, e Yrappo11g·ono e la secrezione delle tossi11e continua me11tre già è avvenuta la intos icazio11e si hanno accessi di dispnea. Il mattino seguente le condizioni sono immue la renzione cell11lare, opera11do l'invasione sen1pre più diffusa dei centri nervosi. tate, 2a. iniezione endorachidea di 30 eme. di La terapia deve quindi ottemperare a qt1este siero, gr. 2 di fenolo nelle 24 ore. condizioni: Il gior110 appresso notevole miglioramento, nessuno attacco di dispnea, verso sera può de1° oppres ione del fo colaio ove succede lo glutire qt1alche goccia di latte. La sintomato. ., vilt1 Pl)O dei bacilli e la formazio11e delle loro tossine; logia andò sempre più attent1andosi in modo che in quinta giornata si potè sospendere la 2° di intossicazio11e dei centri 11ervosi. sieroterapia continuando la cura alla Baccelli Alla 11rima indicazione l'redo si debba prov\ edere con l'asportazione completa del foco- in ragione di gr. 1.20 di acido fenico per altri cinque giorni. laio e 11on g i11dico ia q\1e .. ta prati l'n i1111tile La . . et o11da osser,razione riguarda un soldato a 11zi tla1111osa. perch è il n11ovo tra 11n1a ti mo del il quale ebbe ~ tr appa to tutto l'avaroa u111e11ti la refle~.._i,~ ità d el i11idollo spi11Hle. poi-


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SEZIONE PRA'tlCA

piede da l111a granata. Ricevette l'iniezio11e profilattica l,istesso giorno del ferimento. ~ Al ql1attordicesimo giorno si sviluppò una forma gravissima di tetano altamente febbrile, caratterizzato da trisma, opistotono, disfagia, disp11ea, contrazioni degli art~. La sihtomatologia era completa in meno di 24 ore. Nell'intento di togliere il focolaio , e nel contempo assicùrare un arto ben f11nzionante 1 praticai l'amputazione alla Pirigoff, iniziando subito la siero-terapia e la fenolo-terapia. Anche· in questo caso non ho adoperato alcun. altro presidio di quelli che vengono ordinariamente suggeriti per la cl1ra sintomatica della n1alattia. Al sesto giorno la febbre era caduta ed i fatti obiettivi talmente migliorati, che fu · possibile sosp endere · 1e iniezioni endorachidee di siero per evitare fatti di anafilassi, continuando ancora per una settimana le iniezioni <:Ii acido fenico. L'infermo po tè ben presto essere. trasferito all'ospedale speciale per i m t1tilati di Palermo con .un arto in condizioni abbastanza bu·one riguardo alla funzionalità, essendosi otten11ta la guarigione ope!'a tiva di prima intenzione. Credo che la siero-teraoia - endor achidea associata alla fenolo-terapia alla Baccelli, quando. si h a cura di soppl'imere il fo col.aio tetani• · geno rappresenti realmente la curà più appropriata e vantaggiosa nei casi di tetano dichiarato. ~

QUESTIONi

DEL GIORtJO.

Decalogo tierapeutico in fratture di femore.

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Prof. B.

SCHIASSI

di B<;>logna.

I. - Nel trattamento di fratture chiuse con spostamento dei frammenti non ricor1·ere m u.i ad apparecchi di trazione a pesi; questi non ti serviranno nè per ottenere una esatta riduz"ione capo a capo, nè una buona contenzione, vu.oi che tu scelga apparec.chi a trazione · in estensione, tipo Buck·Volkmann, od apparec- . chi a trazione ·in flessione, tipo I-Iennequin. L'opinione cl1e le fratture di femore p ossano essere ben ridotte e contenute da apparecchi a pesi è stat~ del tutto e giustan1ente distrutta dalla r a diologia, la quale ha dimostrato che le guarigioni . ottenute cqn tale metodo e credute dai chirurgi le' migliori, non erano altro eh~ guarigioni approssimative. II. - Nelle fratture eon accavallamento dei ' frammenti non ritenere rrlai di potere conseguire con trazioni manuali delle riduzioni precise capo a capo; ciò sopra tutto se trascorsero . ' alcuni. giorni dal momento del traum a; devi ricorrere invéce a d un mezzo di trazione meccanica, precisamente a vite. avendo posto il malato su di un apparecchio del tipo S'ched~ . La. riduzione della frattura va ottenuta in nar cosi od in rachi-anestesia con trazione longitudinale a vite e con pressioni a trazioni laterali, inferiori o superiori a seconda dei casi esercitate sui monconi per mezzo di fascie che si abbandonano poi incluse nell'app arecchio. La contenzione sarà raggiunta nel su o optiIl f•1 ~c icolo ~ (15 agosto 1917) della nostr::_l SE• 1num con l'applicazione durante · la narcosi ed ZIO-XJIJ C'HIRURGICA contiene j ~egnenti lavori : a frattura ridotta capo a capo di un apparec!. rrof. GUGLIELMO IlILANCIOXJ - Papilloma malichio gessato che includendo il piede con1prengno del naso e del seno mascellare destro {con da tutto l'arto sede di frattura, la· radice del4 t:avoJe) . 1'·a rto opposto e tutto il bacino fino alla base li. Prof. Io~A7.Io SCALONE - Note s·.- alcu11ii casi di del torace, .questa, m eglio, compresa. • ed e111a ,..,nalignu, 1iori ga s. oso . III. - Domanda sempre alla radiologia. il III. Dott. GUIDO LERDA - ~'i ulla t ecnica delle arn,puèontrollo delle riduzioni di fratture ch e. hai tazio·rvi per l esiO'nli t ran1riatich e . operato; anzi se puoi fa la ricer ca radioscopica mentre l'infermo è sul tavolo da estensione IV. Dott. PIETRO GILBERTI - Occlusion,e intesti:iale prima anche di confezionare l'apparecchio di àa t u,rn o re del mesente re. gesso; e non restringere mai la ricerca osservando il focol aio di frattura in una sola proieIl fascicolo 10 (1° ottobre 1917) dell.a nostra SEzione po.ichè è certo che una frattura può sembrare perfettan1ente rid o tt~ in proiezione anteZIONE MEDICA conterrà i seguenti lavori : 1·0-posteriore n on la si osserva affatto ben riI. Pror. N. PENDE - Modificazio,ni del OOlrcl iog·r amma dotta in proiezione laterale! infe risci adunque · elettrico, per au·m ento del lavoro del cuore. · della. gi11stezza. delle riduzioni solo dopo aver II. Dott. G. FUMAROLA ed ERMA"NNO M1NGAZZINI osse~vati i capi l) e11e a con tatt o in almeno due Con tributo cli nico e sperimentale allo studio àel proiezioni. . riflesso oculo-ca1ràiaco. 1,r. - Nelle fratt11re· per arma da fu oco o . III. A NTox ro FARA - Int orno all'iperindnca.nemia. per altra cagio11e Ìn cui sia giu tificata J'ipoI

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IL POLICLINICO

t esi d ' infezione clel focolaio, dopo aver ridotta s·u nito l a frattura in narcosi st1l tavolo tipo Schede, p oni l'infermo sull ' a p1)arecchio di flessione a dop1)io !)ia110 inclinato in trazione pern1anente ela ti ca com e è r appresentato in .';chiassi . Cura delle fr a ttil re arto i1if., Fiy. 5-6.. B tlll. cierize "j/. . B olo g n,ri , a go sto . 1917. Se dopo una settin1an a di o servazione il sospetto d'infezione ~ dilegu a to riponi l'infermo sullo Schede, rivedi e il rarJporto dei monconi • è esatto ed applica l 'appa r ecchio contentivo ge. sato, magari con una o p iù finestre ove tu cre da di dover sorvegliar e ulteriormente il focolaio.

applica in i1arco i sul Schecle un appaFeccl11u gessato a fi11estl'a con l'arto sempre in forte abduzione.

\ "II. - 'Nelle fratture diafisarie a perte ed i'Ì1fette n on accettare per vero che la incisione di elezion e deve essere quella sulla inetà est er11a d ella coscia; deve essere quella invece pratic<:1ta sulla faccia posteriore, un poco all 'este1·1111 della linea media,na, lunga 12, 15 cen t. pen etrante da prima fra le fibre del capo lungo d t?l bicipite, in di fra quelle del cap o corto il1 in odo da tenersi in q uesto n101nento un po' a ll' esterno per non git1ngere sui vasi femorali profon- · di : di qui saranno istituiti la pulizia ed il dr· V. - Nelle fratture aoerte ed infette n on· conn aggio del focol aio: per il drenaggio n ei primi gtorni potrà servire la garza jodoformizzacepire mai l 'illusione di dominare l 'infezione ta (non a fini direttamente antisettici), p oi il con anr> Ti11ett1te di a11tisettici. - - licazioni . tubo di gomma g rosso come uno sp eculum va"fu tti gli in t1·ugli antisettici proposti ed usaginale di inedie calibro mantenuto in pòsto ti dal 1870 al 1917, nessunissimo escluso, assocon garza a piatto. e così corto da non giungere · lu tamente, val ser o mai ad a rrestare una infesin fra gli elementi ossei della frattura, bea- i zione gi à sviluppata d entro un focolaio di frat. tura: ·disinf ett a1·e una frattura già in piena in- · solo in l oro vjcinanza (tubo in croce foggiato a mo' di ca.nnulaI da tracheotomia). fezi on e costituisce un .tentativo terapeutico totalmente vano : adopera invece tutta la tua solVIII. - Nelle fratture dell 'epifisi del fen1ore, lecit udine nel l'istit uire al .uiù 11resto una accusopra-condiloidee, n on infette,r riduci e mantiE1rata op erativa pulizia del focolai o (corpi estranj a co11tatto i monconi colla trazione direttn nei, sclleggie, osse mobili tess ut i in mortificasullo s cheletro, secondo Codivilla: ti p otrai zione, ecc. ) ed un ampi o dren ag·gio che funzi o- g iovare del chiodo dell'A. o di un arco . a due ni ,in modo pel'fetto .: pel dren ag·g io non giovarpunte che confi ccate alla profondità di uno, ti delle ferite accidentali a,nche se a n1plissime due millim. sui condili effettueranno una toi:i P qua.ndo queste sian o sulla faccia a n teriore o prensi one : colla trazione esercitata ·c on ta J s11lle laterali della cosci a; bisogna esporr e il . mezzo in narcosi sullo Schede, gamba in fles• focolaio dalla { rtrcia posteriore e di qui mansione• p er eliminare l ' azione dei gastro-cnemi, tenere libera da ess"L1dati la r egione infetta. rjdurrai l a frattura; p asserai subito il m a latf, Com e condizione di essenziale importanza, sull ' appa1·ecchio a doppio piano inclinato tl cl op o j l drenaggio, osserva quell~ per cui l'arto realizzerai la con tenzione o conservando la traè posto in p er111anente imn1obilità: ai primi zione sull'apparecchio di prension e sui condi] i giorni, nell'acn1e clell'infezio~e, dopo l 'atto opeod istituendo una nuova maniera di trazion" r n torio, porrai l ' art o o nell'apparecchio Schiascome è rappresentata tn Schiassi loc. cit., fii o i:;u quello a doppio pia n o in clinato; d op o, gura 5-6. Dopo 10-12 giorni a callo iniziato, conacl infezione atten11a t a, a pplica sul tavolo t~olla in due proiezioni se i frammenti sono in cherie ed in narcosi l 'apparecchi o gesgat o co~ buona p osizione ed applica un apparecchio gec;fin est re. sato colla gamba, ora, in estensione. Q\ e la fr attura fosse aperta ed infetta ist i':I. - >Jelle fratture articolari.i11fette dell 'antuiti la pulizia ed il drenaggio coi criteri esp 1Cfl, qt1alunque sia la loro varietà n on limitare sti oer le fratture diafisarie; metti da prim a 111ai il tuo inter\·ento all' artroton1ia eh ' è operal 'infermo in trazione sul doppio piano inclin ~ zion e ir1iltile; è nece sario operare sollecitato poi ad infezione attenu ata nell 'appa recchin n1ente Ja resezione eguendo la via posteriore gessato c9n finestra. . ~econdo la linea trocantere-spina iliaca p. s., o I: . - ~elle frattl1re infette condiloidee :'i la via anteriore ing11ino-fem orale; se tu seguispri111i sintomi ce rti della infezione · articoJarP. ~i Cfll e~t' ultin1 a via non tra~ru1·are n1ai assoop era .~ it 1Jito la resezione tipica od atipica, a lutamente d'i tit11ire co11 11n'ampia centro-a~econ cl a dell a le~ione, della articolazione del p ertu r a 11o~t(\rin re 11n h11on rlrennggio del foginocchin, avvertendo di porre voi oltre ai drecolaio. • naggi laterali anche un drenaggio poste riore .. Dopo 1nantieni l'i11fPr1110 con l'nrt o forterr1en~nrai a utorizzato ad amputare quando ln let e n lltlnf to imn1 ollilizzn1 n con l lll a111)n rerchio a sione cnnd iloiden ~i a CO$l co1l1f)les~a e così p Elsi p er 6, giorni · 11 1i ad infe1.i011 t> nttén1 ta ta ( ) .

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SEZIONE PRATICA I

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gravemente infetta da non consentire . nè la . preparazione di una regolar~ superficie di resezione nè il dominio del focolai o di infezione.

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OSSERVAZIONI ·CLINIC.HE. . ~ OSPEDALE DA CAMPO ~. 0123 Direttore, capitano medico GIULIO LEPRI.

X. - Nelle fratture infette della rotula con infezione dell'articolazione, dopo aver resecaSu di una complicanza nòn· frequente to od asportato l' osso, non restringerti alla so·dell'infezione melitense lita artrotomia ed ai rispettivi drenaggi laterali od ai cosi detti latero-pos.t eriori: aggiunpe,r il dott. FRAt'jCESCo D'ALESSANDRO, gerai. sempre un'ampia artrotomia posteriore; Tenente med., Assist. di anatomia patologica. dopo aver preparati ed incisi il m. popliteo e Che nell'infezione da micrococco melitepse · · l'espansione apÒneurotica del m. s-membra. noso, o leg. to popl. obliquo, inciderai la capsu- · fossero frequenti disturbi a carico del sistema n ervoso centr.ale e peri·f erico è cosa nota già la così da resecarne una porzione ellitica: attraverso questa breccia metterai fra i capi ar- dai primi studi su di essa. Nel.la letter.atura ticolari, arto in semi-flessione, una relativa- si trovano· desoritti disturbi di ·moto, di senso, mente grossa striscia di garza j odoformizzata di trofism.b, così per esempio le nevriti nelle sta(non a fini antisettici diretti) da lasciar in po- tistiche inglesi ·di Eyre Brt1ce figurano n el 50% ito tre quattro giorni. dei casi. Pur ritenendo con l'Antico che tale Non avrai poi a lamentare emor.ragie secon- percentuale per gli altri autori, specie italia• darie dai vasi poplitei se nell'operare non avrai n1, è di molto esager.ata, pure si può ritenere vero ·l'aforisma del Cantalou:Oe che cc le microdenudato questi di soverchio. Nei primi giorni dopo l'operazione metterai coccus fait le mal et le systè1ne nerveux le parl ,infermo in leggera . trazione nell'apparecchio tage » . Del resto gli stÙdi sperimentali di Noeì Schiassi come loc. cit., fig. 4, poi 'in apparec- Bernard hanno dimostrato quanta e quale spicchio gessato, con finestre, che comprenda tutto cata affinità abbii a la tossina del mierococco mel'arto dalle dita del piede al bacino, questo pu- liten se per cotesto sistema della umana - ·ecore inclus0. - · n omia, ond.e non meraviglie rà di vedere a.ddebi ~a ti a cotesto germe distur.bi nervosi per i . • qu.ali, data l'·epoca di insorgenza n el1'o svolgersi Interessante premio sémigra~uito: dell'inf ezion~, poteva sfuggire il vero nesso cauDott. M. CAMPEGGIANI sale. L'averne o ~servato un caso non freq11ente - giacchè in tutta la letteratura a mia dispoCapitano Medico ·s izione non ne ·ho tr ovato che un solo analogo, Assfstente onorarlo nellQ. R. Clinlc~ Oto-rlno-larlngolatrica di Roma. quello del Samut - mi indu·ce a ·ren,derlo noto ond,e porta:re un contributo alla .conoscenza di diagnos~ questa protei.forme inf·ezione, che1potr.ebbe chia- · nei suoi rapporti , clinici e sociali. ma rsi l'i'sterismo delle malatti e infettive, tante · · Fu giudicata una pubblicazione interessante e che sono ie sindromi che .assume e simula. 0

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della Sordità.

il legge volentieri,. uno studio clinico e medico-le-

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gale della sordità di utilità scientifica e pratica. ~ una guida preziosa alla diagnosi della sordità. Vi sono esposte le cause della malattia, progredendo ordina tamente dall'apparecchio periferico dell'udito, lungo le vie acustiche, fino ai centri cerebrali. Sono illt1str ate le sordità traumatiche, tos~iche, in rapporto con lo stato generale, con le malattie del sistema nervoso, le forme organiche e fun"' r.ionali ed i processi patologici con cui Potrebbe1:0 · esser confuse. Il metodismo di esame nell'ammalato forma oggetto di uno speciale capitolo. Vi è svolto infine u nargomepto importantissimo e degno di rilievo: le manifestazioni extra-auricolari della sordità, che si rivelano nelle regioni e negli organi vicini e lontani, che si ripercuotono sull'intero orga1lismo, sul valore sociale dell'individuo, sulle più elevate estrinsecazioni della psiche. ~ Questi brevi cenni raccomand~no già la pubblicazione a tutti gli studiosi, ai medici ed ~n special modo ai periti medico-legali.

1ot1me in 'VIII grande, di tirea 100 pagine, con una Tavola, in commercio aI prezzo di i. 4; ai nostri associati si spedisce per sole L. 3,20 franco di porto. Inviare cartolina-vaglia direttamente al prof. EN1t100 MORELLI, Via Sistina, 14 - Roma.

* * * da Catania del ...

Caporale F ... C... Fanteria. Nulla nel gentilizio tranne, a carico del p adre, una malattia fa'tta nei' maggio 1913 che, a detta d·ell.infermo, ;fu diagnosticat a come febbre mediterranea. Oltre la febbre, d11rata circa qt1attro mesi, par.e abbia avuto anche dei do- . lori .artr~lgi ci, ch e l'infern10 designa come r eumatici e ch e gli "Qrodussero gradatamente la limitazi one dei m.ovimenti 1ìno alla impos~ibi- . lità completa. Non è possibile sa pP.re nitro àì più p1reciso trann e che cotesta m.alattia del . babbo guairì completamente dopo circa 14 mesi. L'infermo da borghese esercitava il mestiere di ortolan o,' come il padre. Mangi ava spesso erbe crude. Non sa precisare se abbia bev11to spesso latte .di capra, , solo' ammette di averne ingerito qu.alch e volta. Non è stato mai nè bevitore nè fum atore. Si è nutrito sempre suffi~ientem1ente ma parca1nente. Nell'anamnesi personale si trova un 'infezione difterica a 7 anni : in seguito I 'infermo ha go!)\,

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IL POLICLINICO

duto sempre ottima salute ed ha sempre lavorato. Fu chiamato alle armi nel maggio 1915 ed i primi mesi prestò servizio, anche disagiato, senza risenti·rne .conseguenze. Nel luglio 1915 mentre era in trincea èbbe per qualche giorno dei lievi rialzi termici, p.are continui, ma che alla visita medica del mattino non oltrepassavano i 37°.5. Non sa ·p recisare se la- sera la febb.re at1rnentasse. Inviato perciò in un ospedale da campo fu . trovato .apiretico e qui:µdi passato in· un .convalescenziario dove stette altri sette giorni: qui non ebbe ·più temperatura nè altro sintoma subi,ettivo. Esclude - che in <{Uell,epoca abbia avuto diaforesi abbondante. Stette bene fino ai primi dell'agosto seguente, quando, essendo .ancora in trincea, .ebbe un congelamento di secondo grado ai pieçli per cui fu rinviato di nuovo in un ospedale da campo, dove pare abbia avuto tem·oe·r ature non ben precisabili nei primi cinque giorni di degooza. Del congelamento guarl in circa 20 giorni e stette bene, prestando servizio, fino al marzo 1916, quando per le disagiate condizioni di vita cominciò ad avvertire febbr-~ non molto alta (37°.2-87°.5) e fatti bronchiali (tosse con escreato, c0rizza, ecc.). Per circa 15 giorni fu curato ambulatoriamente, quindi ricover-ato in ospedale perchè la febbre di sera saliva a 38° ! Pare che in quest'epoca avesse abbondante diàforesi not•t urna coincidente col ·rimettere della temperatura. Fu degente in ospedale pe,r circa due mesi per fatti bronchiali residuali: I.a febbre era caduta per lisi dopo circa 15 giorni. Riprese servizio fino ai primi dell'ottobre 1916 quan·do qominciò ad avvertire astenia, anoressia e sypravvenne la febbre. Questa lo assaliva preceduta da senso di orripilazione e freddo alle .spalle - cosi si esprime l'infermo - non ad ora fissa ma quasi semp·re di mattina: la ser.a er.a più alta. Par.e abbia avuta pure abbondante diaforesi ma non sa precisare in che ora della giornata. Persisten.do tale sintom.atologia fu inviato in qu esto ospedale con diagnosi di infezione malarica il 15 ottobre 1916. ...L\.l momento nell'ingresso presentava anche distu·rbi intesti11ali (diarrea) e febbre continua a. rialzi serotini. Finito il periodo contumaciale e trovato immune da vib.r ioni colerici passò nel reparto negativi dove continuò ad avere febbre f-0rtemente remittente al mattino, senso di debolezza agli .arti inferiori (imrpossibile la stazione eretta e la deambulazione). All'esame obiettivo, oltre uno stato saburrale della lingua, meteorismo ,a ddominale e dinamom~tria diminuita agli arti inferiori con parestesie e leggeri dolori sordi, non avvertiva altri disturbi. Ve·r so la fine di ottobre insieme al progredire dei disturbi moto rii degli arti inferi ori fino allo stabilirsi di una netta paraplegia, insorse incontinenza. delle feci. Lo sfintere vescicale si man tenne in quell'epoca. ed in che in seguito sempre continente. Il 15 novembre sfebbrò completamente e da. allora non ha avuto più riaJzi termici. La febbre cadde per lisi. Dal registro i1osologico si rileva che ~n cotest'epoca. la paralisi a.gli arti inferiori era comi>letamente flac cida: la sensibilità parzialmente diminuita: quasi scomparsi i riflessi profondi e superficiali. Perdita involontaria d~lle fe-cl Esame viscerale completa.mente negativo. Né subiettivamente nè obiettivamente a.ltera(10) •

(ANNO

XXIV,

FASC.

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. zioni della colonna vertebrale. Nella. notte discreta diaforesi. Verso i primi di novembrit insorse un.a paralisi spastica degli arti superiori: i movimenti volontari erano completamente aboliti : volendo vincere lo spasmo muscolare con movimenti passivi si provocava dolore, del resto anche risvegliato dalla sola palpazione delte masse Jnuscolari. La sensibiJ.ità ed i riflessi completamente conservatL Dopo qualche giorno interveyme ·p aresi dei muscoli del collQ per cui a stento l infermo poteva fieitere in .avanti e r otare iJ ,c apo. Inoltre comincif> ad avvertire difficoltà a divaricare le mascelle • presentò disturbi disartrici della parola. No• - disturbi dellà deglutizione e del respiro. 111 quest'e_p oca visitai l'infermo. Esame obiettivo. - Individuo di costituzione regolare, ben sviluppato. Stato di nutrizione scadente. Pallore della cute e delle mucose visibili. L ',e same viscerale rtesce completamente negativo tranne un leggero aumento della zona plessimetrica della milza, che del resto non si palpa sotto l'arcata costale. Esan1e dell'orine negativo, eccetto un leggero aumento dei fosfati: nulla di rilevante all'esame del sangue: formula leucocitaria presso che normale. Ne. gativa la ricerca dei plasmodi della malaria. Emocultura pure negativa. Sieroreazione per il tifo, i paratifi ed il colera negativa: positiva inyece pel microcco ·meli-tense all'1 %0. Psiche integra. Senso di ·euforia. Appetito buono. Polso ampio, ritmico, 78 .al minuto. Respirazioni 20. Gli arti inferiori giacciono inerti: sollevati, ri• • cadono pes.antementei s11l piano del letto. Le masse muscolari son9_j:potonich e ed ipotrofiche più di qt1anto comporterebbe lo stato di denutrizione generale. Nessun'altra alterazione del trofismo. Abolita completamente la funzione motoria volontaria trann,e un accenno di· fle~­ sione della. coscia sul bacino e della gamba sulla coscia. I muvimenti uassivi sono possibili in tutti i sensi e non provocano dolore. La sensil)ilità barica, termica, .dolorifica parzialmente conservate m a di molto diminuite. L'esplorazione dei tronchi nervosi riesce indolente nè questi si notano ingrossati. I riflessi profondi (achilleo, ·plantare. ·rotuleo) quasi scomparsi, quelli cutanei (scrotale, addominale, ecc.) sensibilm,e nte diminuiti. Assente il Babinski. A!sente la reazione miastenica. Per quanto il paziente perdesse involontariamente le feci pure una vera paralisi dello sfintere non doveva e!serci, giacchè, insistentem.ente interrogato, fini con l'ammettere che era più pel fastidio che gli dava il chiamll!re l'infermiere che per una ver.a impossibilità a trattenersi che compiva l• sue funzioni n"Sl letto. Invitato a mettersi seduto' l'infermo non vi riesce: fattagli prendere tale posizione per llR po' la n1antiene, poi ricade pesantemente sul letto. Gli arti superiori sono anch'essi inerti: ~e rò sono possibili limitati movimenti delle dita (flessione) e del braccio (pronazione). Le masse muscolari anche qui sono ipotrofiche sensibilmente, nt~ in uno stato di semicontrattura. Con la palpazione globale di tutta la massa muscolare con1e con la manovra tendente ad estendere l'arto si provoca aolore, non però eccessivo, ciò che non succede se si palpano i tronchi nervosi. La. sen5ibilità ed i riflessi quasi integri. I fenomeni disartrici come la contra.ttur& dei m&!se1

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[ANNO XXIV, Fase. 40]

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SEZIONE PRATICA

te1:i corr1µleta.mente scomparsi. I n1u sc oli ·si palIl,a no to11ici e ben svilt1ppati. ~t\nche i muscoli del rolJo so1to tornati n or1nali. 1 rif12ssi corneale e pupillare non si ~ono n1ai alterati. P er ragio11i superior·i al la rnia volo·DJtà non mi è ~fat0 p ossibile ~1cl.~~giar e r eccitabilità elettrica. Fu istitl1ita cla1}1)rima t1na ct1·r a tendente a vin.cer.e lo stato fi·ritativo dell'intestino indi f11rono somministrati dei salicilici ch·e' pare d-e ssero discreti rist1ltati. Le condizioni deJl,infermo con lln.a dieta corroborante e con ·1ini.ezion.i ricostituenti sono andate semn1ne migliorando. La nutrizione e l'ematosi si -sono fatte _ quasi normali. La funzione motoria degli arti si r andata man mano ripristina·n·do. Ad n:n esame obi·ettivo fatto il 15 ·dicembre prima del trasloco dell'in·fermo in altra unità sanitaria per necessità di sgombero, risultava: gli .a rti inferiori: sono semnr-e ipotrofici , n1a le m.asse r1111s~olari 11n po' niù toniche : i m ovimenti at1ivi, per q11anto n.On troppo vivaci. sono possibili in tutti i sens i: anche la din a mometria?-> aun1enata; riflessi tornati norm ali per ql1anto lln 1>0' ta-rdi . E impossibile la stazione er.etta, però sostenuto l'infermo può far.e dei passi norm.ali. Neg,Ji arti . stlp·eriori la miglioria è ineno evi<i.eint,e ma . abba..st anza sen Fiibile. • 1

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Nel momento in c11i osservai l'i.n f·ermo, esRien.dosi già svolto q11asi per mtero il qi1adro sintomatologico, si presentava ovvi.a la diagnosi di paralisi ascend ente di I ,andry , per <TUanto, fort11natamente ner l'infermo, non ri fo,ssero stati l sintomi b11lbari' che avr.ehbero • me~so in grave nericolo 1a sua vita. Però rfls·t nvano ad assodare diversi punti: si era trattato di 11na nevrite m11ltinla o di noliomielite? Ed anche ammessa semplj çernente dottrmale Olle~ta q11estione, re~t~va a stahilire. quale n~ fos~(l . ~tato l'ag.ente causale. Ad un esam~ som,m ario tutto ·f aceva peinsar~ . <lata la. r>roveni.e nza dell'in dividuo, ad l1n.a forma a frigore in sogg·etto defaticato dai disagi della trincea. p ,e rò nell'anamnesi, .n el decorso, nel tempo .e modo di insor~enza della sjntomatologia c'erano dei fatti che, pur facendo 8JD1metter e jl freddo come causa de-terminante, non potev.ano esim·erci dal ricercare l1na possibile romparteripRzione del fa ttb·r e tosso-infet~ivo. Si pensèl dapprim a alla malaria, ricordando la iliagnos j di entrata d ell'infermo nell'ospedale ; pe'r ò n è il decorso ulteriore della febbre, nè l 'e. satne obiettivo, nè l'esFlme ·ematologico poteron o r.onfe1,mare tale logico sospetto. E.ss(àndoci state ·nei p1rimi tempi delle turiJe1 intestinali si pensò a qualche form.a anomala di tifo o paratifo: Ja sierodiagnosi ci rassicurò a taJe riguardo, m·er1tre ci ,d iede nel confempo la chiave del problema. Difatti1 la 'Vright, che io non tralascio mai di eseguire, quando mi è possibile, ammaestrato dall'es·p erienza di non dover mai escludere la possibiliià di una infezione m.elitense, -risultò positiva .alla diluizione di 1%o e 1

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forse era anche a titolo maggiore (non istituii altre ~ioerche, ritenendo tale diluizione sufficiente, per esperienza personale e per consenso ltn ~11ime degli AA. , per ltna diagnosi probativa ). Si tr.attav.a dun·qu e di lln·a complica11za, pe.r quanto rara, di questa infezione. R-estava però ·da stabilir.e l'ep.oca in c.ui si era iniziata. Dall',a na1nnesi non ri-su.ltava n·essun fatt o n1orbo.so incr.i minabil e pr.i·m a del .servizio 111 ilitare, nè si po~ev.a pensare che J.'infermo avesse taciuto qualche ·c osa, data la sua m·e ntalità, oltre il fatto a sua cònoscenza, che io non ero in grado n·è di .giov.argli nè di nuocergli a scopi fiscali, n.on essendo nè il medico curante, nè il direttore dell'-0spedale. Risultava quindi la certezza che si fosse infeitato durante il servizio militare, potendosi escludere Jo· sviluppo di 11na infezione in incubazion-e qu an·d-o ·eir.a partito da casa per il periodo di tempo interceduto, troppo s11periore a qu.e.Jlo a.m,m esso da t11tti gU A11tori. Nè credo elle la lieve indisposiziDne .avuta nel _.111g;lio 1915 p·ossa ritenersi d·e1JJa ~tesRR. rrrlgine, data la s11a fugacità. Invece sembra nji1 probabile lo sia st ata quella del marzo 191_6, onde la malattia dell'ottobre 1916 che precedette lo stabilirsi dei fatti paralitici si deve riten e re come lm,a ricaduta. Purtroppo TI'On mi fu possibile avere notizie precise nè su i posti in cui· era stato nè sull e s11e aQ.it11dini di vita in qt1ell'anoca, ma ciò non escl11de per ·m e la pos~ibilità dl in·f ettar.si. A ciò ritenere mi conforta la mia esperienza, fatta nel mio ormai non breve s_ervizio in zona . df gu·erra. D.ai dive·r si casi raccolti sia n.e l mio servizio reggim enta:le, sia -in · quello degli ospedali da campo ho potl1to oonvinc·e!'mi che tale infezi.one an ch e qll i è frequente ·e- solq sp·eisso mi.sconosciuta... Quale la via di entrata, al·m·e no n·e l mio caso? P11r non potendo, ripet o, dir nulla dj pI'eciso non mi pare azzairdato ammettere che, potendo escludere i comuni veicoli (latte, erbe crude, ecc.), siano gli inf.ermi stessi o i portatori a diffondere l'infezione. Stabilita ~osi la nat11ra della forma m orbosa del nostro in·f.ermo cerchiamo di spiegarci · qu.alche altr.a p·articolarità. Di che processo anatomo-patologico si è dunque trattato? Dinanzi al. qu.adro· sintom.atologico clte si osservò al primo istituirsi dei fa tti la diagnosi oscillava tra polinevrite e p o1iomiielite anteriore acuta d·e gli adulti, gi~cchò ·or.a. facile escl:uder·e tutte le -.altre mielopati·e e miopatie, com,e pure una forma funzionale,. data l'assenza di ogni sintomatologia specifica. Il modo di inso·rg-ere dei disturbi motori ed il decorso facev ano propendere per una forma n~vritica, ma m ancava t1n fattore imp.ortan;tissin10, ciC>è i disturbi del• la sensilrilità, non potendosi chiamare tali le 1

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li evi algìe acc11sate dall'infermo dopo insistente esame. Inoltre Je parestesie, il senso di a·rto morto, la d ol o rabilità delle sole masse mt1scolari e non dei tron chi nervosi, ecc., se pure facev.ano pensare ad una forma neuritica, per quanto fosse non tipica, non escludevano affatto la poliomielite, di cui pure sono sintomi: onde il caso si presentava sempre dubbio, mancando sp,ecialmente il c•r iteirio del comportamento della eccitabilità elettrica. Il quadro si rischiarò col progredire dell'affezione, ma più nel ser1so nosografico che in qne1lo anatomopatologioeo. Difatti q11al'è il subs trato anatomico della ~ìndrome che va sotto il nome di paralisi ascend ente del La.ndry? D a qt1ell-0 che sappiamo s11i reperti di autopsia finora noti risulta che la lesionie non si limita sempre fLl tronco , nervoso o alle cellule ·e cordoni midollari, ma il pii1 ~pes~o (fl.1este varie lesioni coe~d~ton<) (Krewer, l\lilles-Spiller, Guizzetti, Knapp, Thom.as, ecc.). N on è logico qt1indi p.ensare nel nostro caso ad una localizzazione multipla ·d ella tossina batterica specie considerand0 i1 corrlportamento degli Rfintetj e la par.alisi spastjra <leri:1i arti R11periori che debbono senz'altro far aimmett ere t1na compartecipazione di e.entri e corc1oni (laterali) di fihre n1iclollari? Onc1e mi pare rhe il mio raRo porti 11nn ronferma indir-etta all'ipotesi di quegli .L\ li tori (Raymond . Etienne, Marti11 et, ecc.), pei cr11ali la polinevrite, Ja poliomielite anteriore .e la parali~i ascendente del Landry non sono · che tre djfferenti m.a.nif-estazi oni cli 11na sola entitn (( la cel111]0-nevrite .aict1ta anteriove )). Credo inutile Rpendere altre parole per dimoRtrare rhe le alterazioni, qual11nque esse siann ~ta t e, fossero dovute alla tos~ina del micrococco meliten ~e: ~olo mi pare opportuno a ccenn a-re .alle ra~1 oni per <'11i n el nostro i11f-0rm ') tale toRsina nllhin nQgrP c1itn q11"a si escl11siva . mente il sistema ner,roso lasciando quasi intatto il resto d ell'€conomia organica. Oltr~ la speciale affinità della tossina in parola pel .~ i­ ste1na 11erv-0so, dimostrata anche sperimentaln1ente, come si è visto innanzi , credo si possa i11vocare un.a predi posizione dell'individno, clirem o così, ereditaria : abbiamo visto con1e il 1)a dre abbia avuto una forma se non identica, al men o analoga, per quanto si può ricostruire claJ le notizie i111pre<=i .. e ch e ne d à l'infermo. P ni nell'anamnesi per .. onale ris ulta 11na infezione ti i ft erica: p er (Itta nto sofferta nell'infanzia esRa ha })Otuto tt1ttavia rendere 1>iù sensibile 11n si~tema nervo o già sro~so organicamente. lufine ahhintn o lo . h ock. della guerra con la vita cli trin cea cap ace cli i>er sè sola ad indurre le~io 11i ben grAvi 11el . is temn nervoso stesso.

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Quale la prognosi? I o penso si possa stahi·l ire fa usta non fosse altro quo ad vi tam. Il non esserci stata compartecipazione dell'inn-ervazione diremo cosi vitale (·f renico, ipoglosso, centri bulbari), il regredire dei fenomeni paralitici già inoltrato .all'epoca in cui ho perduto di vista l'infermo ci dànno affidamento che anche la prognosi quoad valetudinem debba es~rc fausta, pur non potendo escludere che possan o ' persistere ,dei reliquati. BIBLIOGRAFIA.

La febbre di MaJ,ta e critert diagnostici. Pisa, Tip. Falletto, 1915. CANTALOUBE. La fl,èvre de Malte en France. Paris, Maloine, 1911. ANTICO V.

Landry's paralysis and Malta fevf'r. Journ. roy. arm. med. Corps, 1911. Inolt"'e i testi di P atologia speciale ]lleidica e di Nevrologia. Zona di guerra, marzo 1917. SAMlJT.

SERVIZI SANITARI. ·Sul problema della malaria nell'Esercito. • I

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Dott.

GAETANO APICELT..A .

Un grave ingombro per i servizi Ranitarii. f> l'appl'esentato dai. malarici che già n11mero ~i nel nostro esercito, aumentano sempre più. D'ordinario il malarico viene alla visita mf>cl°ira accugando tosse e dolore puntorio al tor ace, o dolori alle artir.olaziont: mira ~ farAi ricoverare in o~pedale !)er !)11lmonite o rP11mA · tismo articolare Ar11to. Non ~o ~e cp1alcl1no ri sia ri11scito ma la ro~tan7.a dellA ~emi-~im11la­ zione mi ind11ce a credere che sì. Qlmlche altra volta mente ·11n ratnrro ~aBtri ­ ro ; Rempre prote~ta di non p oter f~re Rervizio per il fastidio che gli dà la milza gro~Ra. Inviato all'ospedale per malaria, vi riman e cl a 11n giorno (necessità di sgombro) a q11alche ~ettimana, ne viene climeRso rnn venti g-iorn 1 di convalescenza, por o pii1 o n1eno. Durante la licenza non prende rhinino. TI malarico rientra al corpo piì1 malariro eh" mai e il ciclo ricomincia. Ria@sumendo si ing·ombrano i servizii reggi mentali, i ~ervizi os1)e<lalieri, non ~i 01J l,Tig11 il malato a gltarire, e intanto si sottraggono alla forza ar1nata soldati ntrmero::;i 1r a i n1 igliori d'Italia: sardi, siciliani , !1Ug1ie~i, basilicatel'i. r on1ani, ecc. Si è cercato di risolvere il problema acceutrando i n1alarici in ospedali rleputu.ti a ciò, n1•1 l'affluenza di feriti nei periodi d'azione lta ri · 1nessi in rirt•)lazinne i ricoverati e i f11rier1 hanno dovt1to ricun1inciare le VH riazioni: entra alla infermeria; esce dttlla infer1neriu cnn. 1 ginrrai ùi ri1lo!'111;


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entra all'ospedale; • e via di seguito. Senza contare le chiamate notturne al medico dall,ufficiale di picchetto per «un malato grave con temperatura altissima ». Sottopongo alla critica di chi me ne onorerà quello che a mio giudizio si potrebbe fare. Si costituiscano dei reparti malarici da adibirsi specialmente alla cost'ruzione e manutenzione di strade montane.· Il _reparto av1ebbe amministrazione autonoma, prenderebbe ag·gregati i militari• che rientierebbero al corpo a guarigione completa. Rappresenterebbe una piccola riserva della prima linea antistante ove le esigenze tattiche lo richiedessero. Sarebbe inquadrato da un ufficiale superiore o capitano, 10 ufficiali subalterni, 1 ufficiale del genio, ·1 ufficiale medico. Avrebbe la forza di 500 uon1jni di truppa in dieci plotoni o squadre di lavoro. Ogni plotone avrebbe oltre l'ufficiale un graduato o soldato del genio e un caporale di sanità.. Il reparto potrebbe essere attendato e avere una infermeria (baracca) di 50 posti con un caporale di sanità e 5 piantoni. Ogni militare avrebbe una scheda alla infermeria con un quadro per le temperature che verrebbero prese a tutti i malarici quattro volte al giorno. L'alimentazione sar~bbe migliore della ordinaria. Con questo sistema (mu tatis rriutriridibus) il medico potrebbe conoscere il tipo di febbre di ciascuno dei malati, obbiigarli ad una cura razionale. Il reparto darebbe grande rendimento di lavoro perchè tra i malarici sono numerosi contadini. La maggiore spesa rispetto ad altra unità di pari forza sarebbe minima. E; finalmente, com.e dicevo, si avrebbero a distanza relativamente breve dalla prima linea truppe di riserva niente affatto scadenti.

NOTE E COMMENT I. Sulle simulazioni e autolesioni riguardanti . l'organo acustico.

A proposito dell'articolo del prof. Tommaso l\1ancioli, maggiore medico, « Sulle simulazio11i e at1tolesio:qi dell'organo acustico »,. pubblicato n el fascicolo n. 37 del giornale Il Policlir1,ico, trovo oppo1tuno fare br~vissime osservazioni. Nel medesimo reparto otitici dell'Ospedale mili tare principale di Roma diretto dal prof. Mancioli (e prima della mia mobilitazio11e, dH. . me, per quindici inesi), a confermare o meno i1 sospetto di artificiosità di alc11ne lesioni dell'arecchio esterno e 1nedio, mi so~ sempre valso del collodion i11 modo simile a quello da llù poi adottato, ma, a mio avviso, più va11taggioso. Ecco com e procedeYo. Nettato accuratamente e sterilizzato i11 qu·) nto era possibile il meato e il condotto udi·',ivo e zaffato questo ultimo con garza, bag11av-o r1el collodion un tondi110 di fitta garza di gi·andezzn. l111 poco minore di quella di t1na moneta da ci11qne ce11tesimi e l'applicavo esattamer1te sul 1r1argi11e libero della faccia esterna del trago, stilla radice dell'elice, sul tratto della conca con ess1 contir1uantesi fino all'antitrago e su questo. Essiccatosi il collodion, la garza diviene dura e impermeabile s11 tutta la sua superficie gHr<:tntendo così da ogni manovra. c;J'iminosa del sog·getto, non solo il condotto uditivo, ma anche il ineato con la superficie interna del tl'ago e la parte inferiore della conca del padi:glione, sedi anche queste i1on infrequenti di autolesioni. Per rirnuovere tale 1r1ezzo di occlt1sio11e, :·: cl.sta bagnare con etere i bo1·di della garza aderenti alla cute e toglierla quando, discioltosi il collodion, quella si sarà rammollita e già quasi di p~r sè distaccata. In tal modo, essendo i margini della garza aderenti alla cute tutti allo esterno dell'orec. chio, sì ehe chi la distacca possa osservare quando si sia rammollita, .s i evita il rischio di abrasioni ed eventuali loro conseguenze, aù · Premio semigra.tu,to : ogni modo meno pericolose nei punti ove pon L. FERRANNINI go la garza che non nel meato uditivo e specie Docente di patologia e clinica medica. · 1)ella superficie interna del trago ricca di peli . nella R. Università di Napoli. e di ghiandole sebacee e dove forse non sempre isi~a è agevole rimuovere ' ogni p eluria cli coton e col2°' Eduione, riveduta ed a.mphata lodionato. co n prefazione del Prof. G. R uMMO. • Col metodo d a me praticato sin dal 1915 si :-jQ!\111ARl0 : LA STORIA C LI N ICA - SEMEIOLOCHA 1'' I SICA OENERAL~ - Semeiologi.a d6ll'apparecchio respiratorio - Id. delevita anche il senso di n otevole distensione dato l'apparecchio circolatorio - Id. d6ll'ad~ome . - ~d. dell'apparecchio d.igere·n te - I d. d6ll'app4recch10 .urina.no - I~. del dalla pallottolina di cotone idrofilo imbevuta ~ is te-ui a nert,oso - I d. del sangue - I à. del ricamb1 o 'inatertale. nel collodion ed essiccata, sitt1ata n el 111eato udiVolume in X Vl grande, d} 490 pa~ine, con 108 fi.gure interc~late nel testo, rilegato in piena tela inglese, che è in commercio tivo le cui pareti offrono una certa resistenza. al prezzo di L. 'f. Per gli associati al Policliillco » sole L. s.so. , Questo metodo, che ho poi contin11ato ad usare

Manuale di Semeiologia Medica, f

e fnozionale

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l L POLICLINICO

in zona di guerra, mi 11a sempre giovato non solo. ad accertare le autolesioni dell 'ol'ecchio esterno e medio, ma a nche a dissuadere parecchi ratt1 vi soggetti dal tentarle. Prof. A. FIORI RATTI, inaggiore medico di compleme11tn.

dCCRDEMIE, SOCIETA MEDICHE, ·CONGRESSI. (NOSTRI RE~OCONTJ PAR'fI COT,ARl).

Il primo Congresso Nazionale dei Brefotroft. Nei giorni 19 e 20 settembre si è riunlto in Roma il 1° Congresw dei Direttori ed Amministratori dei Brefotrofi d'Italia, il quale è riuscito impor• tantissimo, i:;i.a per il grande numero delle adesioni e del partecipanti, sia per la serietà. e gra.: vità degli arg<>menti trattati. Eta questo un Convegno del quale si sentiva Yera1nente la i1ecessità, poichè già da parecchi ann1, .lJ&" lo bVilUPPo dellt' ~ienze pediatriche, e per la consecutiva · evoluzione di tutta l'assistenza sanitaria e .morale della infan~i'a, l'Istituto Brefotoo:fioo, cosi come era stato crQS.to nei tempi antichi non poteva più oorris,POndere al moderno indirizzo, sia nei rtguardi del <..'Oncetto morale dell'esposto e del modo di cusrodirlo e tutelarlo, sia anche delle conoscenze ~ dèl • progresso dell'igiene infantile. Già da parecchi anni i Ped.iatri sostengono, che per l'indi1izw e l'ordinamento interno ed esterno i Brefotrofi devono . esser considera ti come istituti eniinentemente san,itari.

Non sono essi dei -semplici depositi di bambini sani, come spesso ancora da alcuni amministr~tori si ritiene, ma devono essere delle vere elmi-Ohe per poppanti, poichè i lattanti che vi sono ricoverati, relativainente alle cure di cui hanno bisogno, richiedono maggiori attenzioni degli a1nmalati adulti: inoltre per la profilassi della sifilide, per l'as~istenza. igienico-sanitaria deglì esposti affidati i11 <..:ampagna, per la sorveglianui dell'allattamento u1ercenario il <.listanza, richiedono cure e cognizJoni lnedil'he, che sono il frutto di tutte le moderne t'Onquiste della Pediatria. l~c.l è soprattutto allà iniziativa dei medici che sl tl~Ye 11 gr~u l nn le trasformarsi di ~1lcun1 di quèsti Istituti: è ai u1edlc1 che si deve dare il merito di ;1ver blu<liato i n1ezzi J>iù adatti per oombatte1·e l'alta mortùlità degli e~ ti che in tutti i Br·efotr<>tt ed in tutti i tt>rn1~i si è osservata. ~!a nonostante le l>uone intenzi<>ni e le saggle iutaure prese in u lc 1111i cli questi Istituti (e fra queeti in prima linea in quello di J\Iilano per opera <lel prof. Grn~ i) i grnYi inconvenienti hann-0 per• i ti l-0 iu gran p.arte, d in qu~~ti ultimi tempi, per con<1izionl peciali create dalla gu~rra, sl sono r1ac11tizzntl al ]>unto da co tituir~ per molti BrE'rotro1i uno stato di dlRagio ungo. c·ioso. E ~uno ~ tn tl i 1ued1ci :1 da re il grillo d'allarm • ed a J)()J"re In evidenza Li ·cruda verità del tatti. cioè l'aumento iu1pre sionnnte della n1ort.alità dei ( 14)

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lattanti, dovuta alla deficienza di balie ed ai disastri dell'allattamento artificiale, al quale si doveva forzatamente ricorrere. La stampa medica e politica ha fatto operA di rapida propaganda. Il nostro giornale ha pubblicato delle impression·a nti statistiche del Fla1nini di Roma, il quale coraggiosamente e francamente ha denunciato il male in tutta la sua evidenza. Le i>olemiche sorte i:;llJla st.ampa di Roma per opera di medici · (Grassi, Viana, J\ilodigliani, Flamini, Spolverini, Canezza) e poi in quella di altre eittù hanno commosso l'opinione pubblica. Il disagio sentit<> dai sanitart dei Bref<>trofi, giunto si può dire alla esasperazione, ha fatto da questi e d.alle A rn.m inistrazioni aeoogliere con 8enso di sollievo là notizia del oonvegne di Roma. Questo è · stato indetto a temPo opportu110 per assicurare una ottima riuscita. Il merito principale del Congl'esso spetta al prof. Tropeano, G<>vernatore del B1·efotrofio dell' Annunziat.a di Napoli ed al Consigliere Provinciale di Roma. sig. \"esci: le adesioni sono state numerosissime: circa 100, sopra i 120 B1~fo­ t rofì esistenti in Italia. La discu6'sione proc-edette sempre animatissima, dato l'interessamento portato da tutti i Congressisti: se la durata del oonvegno fosse stata più lunga tutte le im.P<>r.tunti questioni che· si rif.eria~no ai Brefotrofi sarebbero state ampiamente d.i$Cusse, ma dato il tempo limitato !':>Ono stat.e in special modo trattati i principali problemi. Se un più lungo tempo avesse perme&SO una più ampia discussione sul funzionamento tecnico dei Brefotrofi sarebbe stato utile far cenno ù~lla importanza grandissima che avrebbe un regolamento sul servizio sanitario e su quello ùi assistenza diretta dei bambini. Ci sembra una lacuna il non aver preso in considerazione l'obbligo che dovrebbe esistere di reclut.are il personale sanitario per <.:oncorso, in modo da assicura1·si medici veran1ent~ competen ti nella patologi~l e nella clinica infantile. Inoltre dovrebbe essere a.m messo a presta.re l'assistenza diretta dei piccoli bambini solo un ~rso­ nale femminile esperto, intelligente e colto e non costituito di donne rozw, ùnalfabete, eJJ balie, c:ome per lo più si pratica nella maggior parte dei Brefotrofi. Chi ha pratica di bambini sa qu.anto ,·alore abbia una buona assib'tenza. diretta per tutto l'andamento igienico e pet la salute dei bambini stessi, specialmente la ttanti: donde la necessità. di assumere il personale ........ femminile da quelle s<'Uolt~ di puericultura le quali sono Hcnrsis-·ime in Ita11a. l.Wl delle quali la Ieg&e si dovrebbe oe<:·up.are.

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*• • inaugurato Ju

Il Congresso 61 è wattina clc·l l!l .·ettembre alle 10 nella sala del l'onsiglio rro,·inri.ale di Roma. Fra i rappresentanti int~Jrvennti ~i notavano il prof. Giuse1>Pe Tropeano, il oomuL 1 >i Lorenzo, l'avv. AlfHni ed 11 comm. Pironti per . Tn poli; il rag. Filllx:>rto Vesci, il <.'<>mm. 1>rof. l,a l'isotti, il oomn1. Decio _.\lbini, il romnJ. ,.unni. il oomm. Baccelli, 11 ùott. Valenzl, e<l i dottori 1>~1 ~Ilari e I.1'lamln1 per Rowa; . 11 sen. J:i'llif)})O Torri-


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SEZION·E PRATICA \

giani, il ca v. Ugo Cher ici ed il · prof. Ferrari .per I 1"'il'epze; il dott. Luigi 1!.,a.clda per Alessandria; il dott. Marsili (Camerino), l'avv. Rig·bi RellZ<> (Modena), il prof. Boni (Como), il prof. '.rommnso Impò (Messina), il rag. Chellini Alfredo eò il comm. Alceste · Cristofanini (Livorno), il comm. Contucci Giuseppe (Viterbo), il cav. Adriano Navarrotti (Vicenza), ~l dott. Viana (Verona), il prof. Bertol(li (Venezia), l'avv. Cesare Danesino (Torino), il dott. ·G uariglia (Salerno), il }}rof. Silvio De Kt1nett ed il dott. Smanciotto (Padova), l'avv. Ang·e letti (Ore1nona), il bal'<>Ue Marincola (Catanuro), il dottor ~telluti Scala ed il dott. .Angelo J.\1olajoli (Fabriano), il dott. Pio Ferrari e l'avv. Amendola (Aversa), l'avv. Giulio Zanardi ed il co1nm. Romagnoli (Bologna), l'?n. Libertini (Catania), il dott. Gesualdo La R<>J:>a (Ualtagirone), il prof. Armando ;\lalag<>di e Valderame Rosini (.H(errara), il sig-. Giulio 'roni (:H'aenza), il pl'of. Pergola t Genova), l'avv. Renato Genova (1\llantov.a), il dott. Augusto Nati ed il <iott. Rainaldi Rinaldo (Narni), il dott; Guglielmo Triossi (l{avennaJ, il c:av . .hlnri<.:o Petrosino (Reggio Ua1aùria), il uott. Uampana t'I'eramo) .. l1lrano pure presenti il ptof. Badaloni medico prov ., il oomm. l:::>cillario l'appresenta11te della Virez1011e generale uel1a Amministrazione civile p1·esso il Min. dell'Interno; il comm. Bas11e i·appresentante della Direzione Generale ili Sanità, il comm. Alberto Pavoni preside11te della feùeraz1one nazionale dei ragionieri, l ' u sses:s-0re com un. H.oselli in rappresentanza del ~indaeo lii Roma, il dott. :Mario Poce, il prof. .Bruno Franchi, la siguol'a ~trin­ gher per l' Aaso(!i.azione Nazionale delle Donne I taliane, la signora Magliocclletti e la &ignora Lolillli per l'Associazione per la Donna, le;1 prof. 'l'eresa Labrio1a, l;:t dott. Tresita Sandeski, la ma1·chesa Ta1·tarini (Rossana), la signorina Gentili, l'avv. Russ<!_ per l'unione delle Provincie d'Italia, {>CC. Alla pre&idenza presero posto il comm. Pietro Baccelli, il prof. Oreste l'arisotti, il prof. Tropeano Giuseppe, il rag. Vesct ed il comm. Albini. Il prof. Parisotti, presidente della Oo1n1uiss1one .A..mruinistra trice del Brefotrofi.o di Roma dette il benvenuto ai convenuti; espresse l'~ugurio cl1e la discussione conduèesse a risultati pratici, e 'che fossero emessi voti sui quali il Governo potesse \'erau1ente fondare come ~u solide basi una legislazione conforme ai principi di sana morale e di Yero progre&so sociale. Fece pure l'augurio che nelle proposte i1er i miglioramenti e nelle riforn1e fosse fatta <1 lla donna la parte che le spetta. Il oomm. l">ietro Baccelli a, n()me d.ella DeptLt.-1zioue provinciale cli Roma dette pure il benvent1to a i ~ngressisti: ~e nobili e santi egli disse - furono i concetti di umanità e di carità che in epoche remote promossero il diffondersi qei Brefotrofi, una triste esperien7'a. ha - dimostrato con v~1 gognose ed impressionanti statistiche della mortalitit rl1e essi a&solu tamente non rispondono più a i po~tu lati della moderna~ civiltà . L'Italia nostra, sen1pre prima nell'addital'e ai l)(}poli le . vie del IH'ogresso, ha il doyere. cli risolvere il vasto problemR cl1e affatica le ruentj ed i cuori di chiunque R tbia senso d1 uman l tà. Venne quindi non1inato presidente <1<'1 CongreRRO

.i>er acclamazione il sen. ~L1orrigiani di Firenze e· si iniziò subito la discussione. La prima questione ohe si riferisce all'ordinamento generale dei BrefotrùG ed <illa loro unicità di indirizzo dapprincipio rivelò diYerse tend•~nze : l'avv. Danesino di 'l'orino disse di non Cl'edere alla possibilità di una assoluta unicità ùi indirizzo e citò, ad esempio, ohe alcune i·iforu1e invocate da qualche Brefotr-Ofio sono state già attuate da m·o lti ànni in altri. Rilevò anche le difficoltil. ~ecial­ rnente di ordine finanziario per l'attl1azione di una riforma generale. Un gruppo esiguo di cong·1·es&isti si dimostrò favorevole alla sovpressione dei Bl'efotr<>fi sostenendo che si possano c.-onvincel'e tutte le madri ad alleva1·e e .a tenel'e c.'On sè i loro bambini, assistendo così questi ultimi fuori degli istittLti . La g·rande ruaggiol'anUL dei congressisti si dllllostrò invece fa vorevo1e al ruan 1.elliruento ùt-11~1 istituzion~ del Brefotrofio llia ti<.:ouobbe la ne("€bsità ul'g·ente che questo venisse raùical..lliente tra~forrna to; ùovo lungo dibattito al quale .vatttcipatono Danesino, Za'l1arùi, ValellZi, l 'eùele e .\.toùigliani vennero app,rova~i a tale rigual'<lo i ségu~uti · orùini del g101·no: · « l Dir~tto1i ed. Allllllinisl.ta tot i ùi Brefo1.1·oti r1uniti a convegno iwvoowno 'urg e1i11c1ne~11te Lll.la leg. . . ge che dia a tutti i Brefotrofi del Regno U'n i&ltà di indirizzo, rispondente a y_uelle esigenze morali, amministrative, giuridiche, igienic."<>-sanitarie e so<.:iali, <la cui soltanto pòtrù l'iSultare ullà assistenza umana e redentrice Q.egli _esposti. •• ! • • fanno voti che il legislatore, tip reso in esa me il progetto di leg·ge Orlando - Giolitti (1907), avuto presente il ri&'Ultato ùellà ùit:icussione ùel Uonvegno, voglia sollecitamente vruvveùere tid. emanare opportune disposizioni in lllà teria . ..... non ammettono pe1· ora la possibilità elle una provincia manchi del suo Brefotrofi.o, tanto più ohe esso de-re divenire centro di assist~. e previdenza dei bambini in g·enere, e di educazione e di aiuto alle_ madri in genere; invitano perciò il Governo ad imporre l'assoluto rispetto in h1tte le provincie della legge Comunale e Provinciale . • ..... ritenendo che il miglior mo(\<> come p1ecisare e colpire le cause della esag·erala esposizione <lei bambini e come iuoralizute e 111oder~zzare le funzioni dei Brefotrofi ~ia quello ùi creare opere ·e ù istituzioni atte a soccorrere, assistere, tutelare rinfanzia bisognoba e la maternità bisognosa - iu genere - invitano il Governo ad attivare i servizi tli assisten.z a alla inrfanzia legittima (Créches. ~:e­ fezioni, goccie <li latte, sale di niaternità, os1)izi e-tl os~li per bambini, con snltazioni per le madri e pei bambini, scuole per le n1adri, istituti di puericultura, · scuole per bambinaie, ecc.), cui ()g·gi lll Nazione è ·d overosamente chiamn t.-1 >) . Si accese y_uindi una breve ma vivace discussione sulla Direzione da darsi ai Brefotrofi, SOi?tenenòo alcuni n1edici (Flamini, ~adda, Tro1:>eano) che la Direzione tleve essere eminenteme11te sanitari11 es&endo questi istituti da oonsider:arsi con1e cliniel1e e non con1e ricovero di bambini sani. Qualora il medico ca1)0 dovesse esser sottomesso .ad una direzione non sn: nitaria egli non potrebbe sempre otte11er~ facil n1onte quant.o gli s1 può concedere per i1 migllor11 1

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ment.-0 del funzionaniento igienioo-sanitario di tutt.a la i eitituzione, a meno che non avesse a cl1e fare <:-0n un amministratote illuminato ... ma non sempre "iù accade. Alt1i cong·res&isti invece non medici soste1lnero elle non è necessal'i<> che i Brefotrofi abbiano dei clirettori generali teciiici, al pari dei manicomi, poichè mentre i .w.anioomi ricoverano degli ammala ti i Brefotrofi ricovel'a no dei sani ( !) J:f u così approvato un ordine del giorno Danesino.A. mendola così c-ouc.:epito : ' « Si ritiene che la competenza tecnica,. scieutificn etl a1n1.uinistratiya (!ella Direzione in ·g ran va1te <lebb<.>no laS(!iarsi alle speciali condizioni locali e qulncli r i&er var si <tll'ap·µrezzament<> delle singole è Llllministrazioni )>. • llllpottantissima è stata la ùis<;ussione sulla rec..-ezione degli espo~ti, s ulle indagini uélle madri, e i::;ull'<>bblig·o di que&te ùi allattare il pròprio bamL>ino i1ei pl'imi mesi. Ali' am.vio e vivace <libattito J1un Pl'.e so .parte la marchesa. Tartari.Ili (RÒssana), Guariglia, Danesino, !'e1·gola, Rizzia.rdi, Zanardi, ~tellini , A1nendolu, Da ltosa, ec'(:. L ·ordine del giorno ehe venne approvato è fotse il più illlpo1·tante e suona cosi ; .. << 8i delibera cl1e venga istituita pet legge in ~utti i Brefotrofi del R egno la indagine della. mater n tà . a · &eopo amministrativo ed igienico-sanitario ultre cll~ a scopo morale e sociale, che vengano pertanto abolite tutte le altre f.orme di t ecezione dei uaml>in.i indagando le cause dell'esposizione pe1· neutralizzarle con mezzi legali, morali ed economici, !

uò biigOllUlto le madlri ad aizatta;re i propri ba'lttbirvi • nei prinii mesi con iarglie m ercedi 1nensili ed indu-

c-endole con mezzi morali ed economici · a riconoscer li». Con bella concotdia, do.P<> brevissima discus~tone l'assemblea votò l'ordine del giorno dell'avv. Dauesin<> relativo alla ricerca della Paternità. ~ « Il Convegno, ritenendo completamente necessario per l'assistenza agli e&posti la ricerci:i della paternità, fa voti che ' renga approvato al più presto un comple to progetto di legge s t1lla ricerca della Pate rnità». Vennero quindi approvati a ltti ordini del giJ1·no rra i qut1li importantissimo qt1ello de l ~rofessor \ ..iana : « Il Convegno e SJ.)rime il voto che il Governo non tal'di a sanzionare con . a pposita leg·ge l'ae,sistenz.a cle lle gestanti illegittime, contemporaneame nte a '1uelln degl i es1>0sti : che siano caldeggiati i rapP<>rtì può intimamente possibili fra Maternità. e • llref-Otr">fi, ar:tinchè l 'assistenza delle madri proceda di }Jieno a ccordo oon quella dei bambini e ne sia l'l più logica ed utile int,egrazione ». Ne ll'approva.re que&t'ord.ine del giorno il Flamini espresse J'opinione che à nche nei ca~i nei quali fossero ùDit.€ le <lue istituzioni (~lateruità e Brefotrofio) devono "'en1pre mantenersi le Direzioni tecniche sep::rrat;(l at·cloccl1è l'ostetrico non ::;ia .'l11ehe il Direttore del Iirefotr<>lio al quale deve <'i-:ser . empr e pre[)()5to il 1•e-d.1.a tra . Importante pure è l'ordine del giorno approvato uel r1gunrdi ilel Baliatiro interno ~ci ~sterno. <)(;lla (16)

[ANNO

JL POLT CLlNICO

XXIV,

FASC.

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sorveglijlnza igienico-sanitaria e della profilassi della s ifilide : «Il Convegno, constatando 1a enorme diffusione della sifilide da baliatico ed altre gravi conseguenze biologiche e sociali in tutti i centri di allevamento degli esposti, mentre invita il Governo il sancire speciali prov;vedimenti contro quest.o g·ra ve perioolo naz.ionale, rioonosce che ·Si possa agevolmente in• tensificare principalmente l'opera di profila6'Si òella sifilide: a) oon l'obbligo dell'allattamento" materno; b) pratica~do direttan1ente, mediante funziona ri d.eg·li enti la visita alle madri ed alle stesse pl'aticando la reazione di vrassermann, senza tenet conto dei certificati m edici. Urge perciò l'istitazione di g"abiuetti di batteriologia; o) praticanào le visite e la s~ i·eazione di Wassermann alle nutrici cui si a.f fidano i bambini: tali nutrici sperime11tando ed educando; d) praticando, oltre che la visita, la reazione <li vVassermann a tutti i bambini elle vengonQ ricoverati in oopizi<>; e) ritirando -i bambini dal ba1iatieo esterno dichial'ati SO&j)etti, allQgandoli nella sala sifilopaticit di ciascun ospizio con allattament.o· artificiale '' · · Nella seduta pom. del 20 settembre si è approvato uno schema di statuto per la ll,ederazione Nazionale fra i Brefotrofi. Si stabili quindi ohe veng<1 pu1bblicato un bollettiuo mensile de.i Brefotrofi. :,.

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Il giorno 21 settern bre i congre86isti si sono l'eca. ti al mattino a visitare il Brefotrofio di Roma ove furono ricevuti dal rag. Filiberto Vesci e dal dott. Valenzi della C<>mn1issione annninistratrice, dal oomm. Decio Albini e dal dott. Pagliari. I visitat;ori espressero la propria soddi&fazione per l'ordine e l'igiene, e quindi vollero anche interessarsi della SC'uola di Pttericuitu1·a, che tl'ovasi a nnessa al Brefotrofio e che visitarono minutàmente. Questa ' scuola., a ffidata alle cure del dott. Jì'Jamini, llil lo scopo di istruire le giovani ad assiRtere i bambini. e di abilitarle a divenire buone madri o ban1biMie. Ha anche lo scopo di diffondere con t utti i mezzi le norme dell'igiene infantile. Il l)t<)f. TrQpe;_.tno volle molto oppor.tunamente, con eleYa t..1 parola. rendersi interprete del sentimento d~i congressisti. rivolgendo un pensiero di ammirazione alla i:-1.gnorèt Cltiaraviglio-Giolitti ai cui sentimenti di filantropia e di umanità devesi la istituzione · delJa ben(>fic·~• scuola ; ed augurò ohe in ogni grande Brefotroti<• ne sorga presto n n.a s imile allo ~C'opo : ncl1~ cli creare un persoruile femminile adat(A) ,, 11a assi&tenza dei piccoli esposti. M.

La ressa dei lavori ehe ci Tengono o«erti per la pubblicazione e la penuria tello spasto, lm· postaci eon proTvedimento governatlT~J cl Indo· cono a sollecitare I nostri benevoli collaboratori afBnchè condensino I loro contributi entro f più ristretti limiti oompatlblli oon la chiarezza e con l'eftlcaela dell'esposizione; 11 sfrondino delle documentazioni tngombrantJ, delle lntrodutoni storiche, delle citazioni; st attengano prevalen · temente ai rflteTi dt ....interesse pratico.

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[ANNO XXIV, Fase. 40]

SEZI6NE PRATICA

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APPUNTI DI MEDICINA CASISTICA. I dolori addominali.

H. J ack son (Tlie Bosto:n_ :ntediJca l

a11l l

.S·urgi-

ca l Journal, 1917, n. 1) raggruppa le cau se d ei ,

dolori addominali n elle seg·uenti categorie: 1° spas1no di organi in terni , di cui è una forma la colica epatica; ,2<> d olori di origine . i1 ervosa, con1e le crisi g·astriche n e Ila tabe; 30 alterazioni p atologiche dei var i organi addominali (ulceri dell o stom aco, dell 'intesti no, volvul o, ecc. ) : 4° dol o ri rife riti (d olori addominali l1 ell a pt1lmonite); 5° d olori deter111inati da proce$ i infiammatori dei vari orga ni addomina li. La diagn o8i della -causa dei d ol ori addominali può essere fatta in base alla l or o sede ed ai -loro caratteri , nonchè a gli a ltri sintomi che sogliono accompagnarli, come i f enomeni spasti ci, la fe])b r e, il vomit o, le m odificazioni del polso, il r ep erto em a.tolog·ico ed urol ogico, l'e~i to de11e pt1nt11re esplorative, ecc. 1. Spasmo di organi interni. n ) Colich e intes ti11,ali. - La ra11 ~a ahitl1al e di questi disturbi è CORtjtl1ita d Rlla in gestione di sostanze indigeribili o di una ecceRsi.v:=t qt1a ntità di cibi. Q11esti d olori sono talorn accompagnati ·d a vomito e ~p0SSO, e questo CORtit11iRCP 11n importante carattere cl··fferen ziale, cessano con l a. pressi one s11lla p ar.ete ad<l omin a le. Nei ca.si di costipazione di lttn ga dnra.ta In presenza di masse fecali p11ò sim t1la re la esistenza di 11n tumore, m a la somminj str azi on e di lin !TPneroso purgante elimin erà ogni d11bhio al riguardo. Oltre le purghe s j darà oppio ed event11almente piccole d osi di b ell adonna. b) Coliche epatiche. - Qlteste h anno 11n inizio improvviso, spesso precedute da indigestioni e da piccoli attacchi di dolori addominali meno g r avi. Non c'è febbre, ed a n ch e quando manca l'itter.izia, il polso è normale o le:nto . Il d olore p11ò essere intenso, localizzato n ella parte superiore dell'addome ed irra dian tesi al dorso. Spesso cessa improvvisamente cosi com e è comparso. Un segno della ca.u sa d el dolore è dato dal fatto ch e dopo due o tre g iorni compare una leggera itterizia . I:a n1orfina costi tuisce il trattarnento d'urg·e n za. Se dopq qualche giorn o com11are la febbre ed una dolenzia diffusa nella regione della cist ifellea bisogna pensare alla colecistit e.• c) Coliche renali. In queste fo rme come nelle colich e epatiche la comparsa del dolore è '

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PRATlCA~ •

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iinprovvisa: ~sso si irr_a dia verso gl i inguini P spesso a n che al pene. Il p ol so in genere è più frequente che nelle colich e ep ati ch e. Anclle .gli ... ttreteri sono dolenti a lla pression e, e quando . è colpito solo il destro è facile scambiare la calcolosi renale c on l' appendi cite. Il dolore ass u me un carattere intermittente più facilment r che nella colica epati ca. L a diagnosi è confermata dalla nresenza di cornnscoli rossi nelle t1rln e. Il trattam en to con siste n ella somminiRt razione di morfina e d i abbond a nti quantitii di acque alcaline. d ) .4 v1'elenameriti da ptomaine. - In q l1e~t e forme si h anno dolori addominali molto i nten si , vomito, coJl asRo, sudori freddi, pol so frequente. 2. Dolori di 01·igine nervosa. - S on o le così dett e cri si gaRtri che che si h ann o n ella tabe. Si tratta di dolori a dd ominali molto acuti a.ccompagnati da vomi1 o. l ,a confusione con d olori di a ltra origine può essere eliminata p er l'assenza della febbre e -uer l a nresenza dei sintomi car atteristiri . n ell' a tassia locomotrice. Oltr e le crisi gastrichè <iPlla tabe appartengono ::i. q11esto gruppo i <iol ori dati dall'infiammazionr aruta dei n erYi lomb a ri e dell e lor o radi ci . 3-. LPsinni pntoTnqich P di 1Ja r1 nrr1n11i i11t frni. - E' m1eRto il gr11npo <lei <i ol ori r h e nj1'1 farilm entP !)llÒ cond11rre Rd errori di òiagnnRi . Tl dolore in auflsti cni::;i non è provocato •cln. u n r>rocesso jnfiammfltori o m a da 11n fat~0r~ m er raniro. L'inizio è improvviso, il dol ore inten so, il polso freq11 pn t e : nn b11on criterio di::1gno~t.ico è J'aRsenza rli f PhhrP e èfj let1rocitoi::;i. Art ogni modo la d i8 gnosi clifferen zj Al P è sne s~o impossibile, ma for t11n nt._a mentP jl trRtt nmflntn. la laparatomia, è l o stesso. Qt1i.ndi il p11nto pit'l importante ~ quell n èfi ri con oscere rhe Ri ha d n fa r e COn una lesione Organi ca d ei ViRCPli aclrl nminali e non con ttn a grave cri si dolorosa rtovuta a sem,p lice spasmo. P er l à event11ale òistinzione bisogna però prendere in considernzione due malattie : la porpora em orragica e la nefrite acuta: Ci sono dei casi di porporri emorragica con .. imponenti sin tomi addominali dovuti evidèntemente alla presenza di chia.zze di porpora sulla p a rete intestinale. La diagnosi in questi casi mentre è a,n cor a r esa più dubbia d a ll'ematemesi , può essere chiarita d alla presenza delle car atteristiche lesioni agl i arti e dalla presenza di sangue n ell ' urin a. Anch e nella nefrite acuta i dolori addon1ina li p ossono assumere un'intensità impressionante, ma qui la presenza di albumina, di' sangu e e di cilindri nell'urina elimina ogni confusione. (17)

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IL POLI CLINICO

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1. !J olori riferiti. - È que~to un gruppo di dol o ri che può determinare i più pericolosi error i di <t~~no sti c i. Si tratta di dolori addon)ina.li p l'ovorati da processi rn orbosi localizzati i11 o 1gH n i cl1 c i frovano fuori della cavità d e11' addu111e. Il caso più. tipico è dato da11 a pt1lmonite, cl1e llUÒ determinare dolori che per locaI i zzazione ~ carattere sono molto simili a quelli C' hc nrdin<..triamente dà l 'appendicite. · ' 5. /) olori in'{tammato1·f. - Sono questi i dolori determinat i dalle comuni infiammazioni de gli organi élddominali, come l'appendicite, le ~aJ1)ingiti , gli ascessi delle parti basse de11 'addome, ecc. L a diagnosi di questi dolori oltre ch e in l1ase [tl reperto sintomatologico generale si fa in base alla loro ede ed ai sintomi conDR. comitanti l ocali. ~

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Sopra una causa di dolori alla spalla. _ n e~n n r-

(Jour11.. de rriéd. et chir. prat. e Med. Reco rd, 7 aprile) J1a notato che i dolori alla spalla son o freqt1 e11ti n egli individui che leggono a 1

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letto. È abit11din e di questi individui di tenere la testa poggiata alla mano destra, sostenendo il libro con la sinistra; quind.i la spa lla destra ed il l)1·acrio sinistro sono esposti a l freddo. Ne l'ist1ltano dei dolori più o meno forti, che si e~acerb a11n con • i movimenti e sono avvertiti lt1ngo il decorso de1 plesso brachiale, il triangolo Roprascapolare e l'inserzione inferiore d el òeltoide; si diffondono talora anche lungo i nervi clel braccio. son o due punti sensibili , l 'uno Rttl r•lesso brachiale, ·l'altro all'i·nserzion e inferiore clel deltoide. In qualche cRso ne ri~ nlta un'atrofia. I.'aff~zi o 11 e è affa.tto analoga all'infiammazi o11 e dE>ll'articolaziorte scap$lo-omerale e vi sono g li Rtessi di~t urbi funzionali . Il <l ol or e ressrt, rint1nciando alla cattiva ahitu rli ne o prnteggen cl o la spalla dal freddo. Co1110 t rat tan1rntn sono da con siglia r si le appJi1·;11.i1>11 i del C'nldo ~ecco, l e frizioni con olio <li \\ i1 1tPrg r et• 11 ed il Dlassa.ggio. i. p

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Tl3RAPIA. .

L'importanza clinica del passaggio d'alcool attraverso la glandola mammaria.

\ n r1 I rn l I ;i I i~ti dell'alcoolismo é delle conv11l~iu 1 1 i infantili 11anno affermato in modo ge11e1 i1 ·u iJ pa~~uggio d ·nl•·ooJ nel latte attraverso l<t uln11 d nla 111t11ru11aria ed inoltre il pericolo che r>s:--u rnpJ>I ' 1 ~c nt erchhe 11e r la salut d cl lattnnte :tl

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(ANNO

XXIV, FASC. 40]

nella bile e nel latte » ma non dava alcun riferimento giustificativo a qt1est'ultima. asserzione· ~1algrado ciò passava senz'altro a sostenere che 1, alcool eliminato col latte « provoca spesso nel lattante tendenza al sonno, oppure dà origine ad irrequietezza, convulsioni e può di- · sporre ·ttd altri disturbi nervosi». · La 1nedesima etiologia fu considerata verosimile da.I l\1orel nel suo trattato delle malattie mentali. F.erral e Vidal condividono tale opin ione ammettendo il passaggio dell'alcool att raverso le glandole in genere ed anche attreverso la mammella. Il Lanceraux accenna a nutrici che ingeri scono bevande alcooliche « senza considera re il danno cl1e possono recare al lattante e secondo il Descroizilles l'eclampsia del lattante è talora · cagionata da modificazioni del latte della balia dovute ad emozioni violente, ad eccessi venerej od alcoolici. A sostegno di simili affermazioni si trovano osservazioni cliniche interessanti, ma non sem. pre conrl11denti. Vernay in lln bambino n..ato nrem~.t11ro all'ottavo mese notò , nPl secondo mese di età, I~ comnar~a di inerectesia generale e di acCe$Sf ron-V,.1Jsivf tonfco-rlonic~ fino alla frecr11enza di tre all'ora. T,a n11trice solPvf\ here -og1:ti giorno da 6 R R bicchieri di vfno. Soc::nesa l'alimentazione ron que~to lBftP. il h~m­ hino seguitò R presentRre att.acrhi ronv11l~ivi a ncora per 5 giorni , dopo i quali gi1Rr~. To11lo11se desrri:ve il <'RSO dt unn hnmbina ftgJia di genitori derliti al vfno ed all'~ssenzfo rhe all'età. di 11n me~e comlnctb a nresentar~ vomito dono l'ass11nzione del latte m~terno. pof r.onv1ùsjoni e flnalmente diarrea e denerimento. Recentemente var1 n11tori q11ali il R()semann, il Nicolo11x ed altri rinresero n. st11dinre la q11estione C'on Psnerimenti <>se~11ttt !'111 animali rm11cche. pecore\ ragne), venendo a ri~11ltati opnost.i rig11ardo a ll a spie~arlone det fatti clinfrf ·~ 11rriferiti, pure a~endo constatato t11tti. con metodi diversi. il pa!-ll~A g:~io di piccole cp1antftft di alcool nel latte. Frontali nella Clinica dei hambini nj Firenze diretta òal Comba, ha studiato l'argomento ' in qi.1 esti ultimi tE>mpi, allo scopo di chiarirP l'importanzn clinjcA ctell'el;minazione etilicfl attraverso la glandola mammaria. Egli riferi ;-;ce le sue esperienze nella Rivista di Clinicn ped., esperienze e~eguite sopra nutrici e sopra lattanti oltre che sulla ca pra e \'iene alle ge. • ~ n r nti conclusioni : 1° I ..' n lcool in gP.ri1 o passa nel latte tanf '' lella do11na quant o della r.apra . 2° La c urva di el irninnzione è . imile tanto • 11~lln donna che i1 clln cn1>ra . •

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Sl:ZIONI PRATICA

· 3° L'eliminazione etilica è apprezzabile 5. .15 teriale è .sterilizzato colla ebollizione, imbucaminuti dopo l'ingestione, raggiunge il suo mas- tato con cura e posto di nuovo in servizio. Tut• S1imo dopo 1 lh-5 o.re, quindi descre!ce per ri- te queste operazion~ sono fatte in ospedale dagli stessi infermieri dursi a zero dopo 5-26 ore. · . in una piccola- lavanderia. Dopo un esperimento di 3 mesi l'A. afferma 4° La durata dell'eliminazione aumenta in proporzione diretta con la quantità dell'alcool · che questa modificazione non offre alcun inconveniente per il trattamento delle ferite st1i•gerito. Il lavoro -degli in. 5° La concentrazione . massima dell'alcool perficiali.. e d elle dermatosi~ nel latte a11menta in proporzione più che arit- fermieri i11oltre è facilitato, _le medicature essendo più facili e più rapide éon questo metodo. metica in seguito ad ingestione .di 1, 2, 3 e • . P. C. cm.e. d'alcool _a&soluto per kg. di animale. - 6° La quantità della secrezione . . lattea ·decresce con l' aumentare della concentrazione • POSTA DEGLI ABBONÀTI.· etilica in essa content1ta. 7° La somministrazione di 2 eme. di alcool (867) . Bacilli tuberéolari. nei latticini fres chi. - Al dott. N. B. da R. : ai giorno a lattanti sani (di 2 settimane) ed a la ttanti spasmofilici (per 9-11 giorni) non }}a Il pericolo inerente -~l contenuto di baeilli tudato fenomeni degni di nota. bercolari nei latticini freschi è tutt'aJtro che ipotetico. · • G. A titolo di esempio, Anj eszky (Cbl. f. B akt., · Or., vol. 31, 1902) h a trovato i bacilli tubercolari · · NOTE DI MEDICINA SOCIALE. virulenti nel 17,6% dei burri del mercato di BuPome si possono ridurre del 30 % le spese dapest, e Obermuller (Hg . Rund$chau, 1895, in materiale Gi inedicatura. n. 19) nel 38 % dei latti del ' mercato di Berlino. Si tratta, è vero, di ba~illi del tipo bovino; Débat, nel Paris Médicale, n. 21, 1917, suggema, contrariamente all'assu·nto di Koch, è orrisce un mezzo assai semplice da lui esperimai accertato che questi germi si trasm ettono, mentato in un centro dermatologico. Da tre all'uomo. Basti richiamare le ricerche compiute mesi ha sostituito il materiale di medicatura dalla Commissione Britannica sulla tuber colosi abitualmente utilizzato: compresse di garza, ·condotte nei nostri Laboratori scientie auelle ... stri scie di tarlatana, cotone, ecc., con quadrati fici della Sanità. , e bende di tera tagliate nei vecchi lenzuoli fuoLa tubercolosi prodotta d~ questi germi bori uso. Eccone il vantaggio: la garza, la tarla... vini non si differenzia affatto, clinicamente, da tana, il cotone costano molto é non possono esquella· dovuta ai germi di tipo umano. E' sosere utilizzati che una sola volta. La tela usata ' vrat11ito frequente tra i bambini, in form a di non costa nulla e dopo sterilizzazione e lavagtabe maseraica e di meningite tubercolare, ma gio può essere riutilizzata a lungo. ·Nel servizio non risparmia gli adulti: per es. Wang (Edin.di Débat, che comprende 180 letti e nel qu·ale le burg Med. Journai, m·a rzo 1917) a Edimburgo medicature debbono essere rinnovate quasi l'ha trovata nel 78 %. dei casi · sotto i 5 anni e giornalmente, la spesa mensile in medicature nel~'8 %. circa oltre i 16 anni. si el_evava a 1400 lire. Dopo la sua innovazione Alcuni ascrivono siffatto decremento, correlae&sa è discesa a 80 lire·: si è avuta cioè una ri- . tivo al crescere dell'età dei colpiti, ed una reduzione di più del 90 %, realizzante una econo- frattarietà degli adulti (Gosio e ' .collaboratori, mia annuale di più ài 15,000 lire. voi. III, 1915); altri invece fanno tnterveni re il Le lenzuola fuori uso sono date in dono da minor consumo di latte e di latticini fres chi da particolari, o dall'Ospedale militare. Queste so- parte degli adulti (Ravenel, Archives o/ Pedia:m.o tagliate ·in pezzi di tre dimensioni, destinati trics, febbraio 1917). • · · alle lesioni più o meno estese ed in striscie di Ci siamo chiesti anche noi "più volte perchè 1'9 cm .di larghezza su 3 m. di lunghezza. Si con- non vengano · imposte misure profilattiche adefezionano ancl:ie colla stessa tela delle cuffie per · guate. l~ ferite del cuoio capelluto, dai guanti-sacco Per noi non. è dubbio che, sovr.atutto nei bamper le ferite ' delle mani, dei calzerotti per le fe- bini, converrebbe di sopprimere l'uso di latte · ' rite dei piedi. e di latticini freschi, se non sono assoggettati I quadrati di tela sostituiscono la garza ed il prima ad una temperatura idonea (60-70° C.J, a -00tone per le diverse medicature secche, umide meno che questi prodotti siano di proveniene grasse. Le striscie, le cuffie, i guanti manten- za non sospetta (per es. forniti da latterie moL. V. gono le rp.edicature. Dopo l'uso tutto questo ma- dello, rarissime tra noi).

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IL POLICLINICO

[ANNO

XXIV,

FASC. jf))

CE~NI

BIBLIOGRAFICI.

sione dei bulbi oculari, eorredando queste do~­ trine da tracciati molto dimostrativi, raccolÌi. (Nott lt r~t<mo IM t Ulwt penMuti m dono alla &àastont) dallo stesso autore, o tratti. dai classici moderLa cura del cuore• ni più reputati. . . L'autore, dopo aver esposti cosi i principali Prof. F. MARIANI. disturbi del cuore malato, passa ad esamina:re Volume di pag. 260. Fr.lli Treves, editori, Mi- in qual modo si possa raggiungere la guarigt~­ lano. - Prezzo Lire 8 ( •). ne funzionale della cardiopatia. E qui egli si rivolge non solo al medico, ma E ' questo un titolo del nuovo libro pubblicato allo stesso malato, e suggerisce ciò che il madal prof. F. Maria ni, il valor oso cardiologo, direttore della nostra rivista. Le malattie del ' lato deve sapere, per regolarsi nella sua vita ab~tuale: quale il clima da preferire, viagai~ cuore. Il n ome dell'autore e il suo passato ·scientifi- • abitazione, pulizia, matrimonio, professioco, tutto dedicato agli studi clinici, rappresen- ne, ecc. Entrando ·a parlare della cura, l'autore ditavano già una garanzia per l 'indole scientifica e pr~ti ca di questo libro, dedicato ai medici vide i cardiopatici in tre periodi, a seconda del grado di funzionalità del muscolo cardiaco. i: e agli stessi m alati di cuore. Il ::Nlariani h a voluto raccogliere in queste all'antica divisione di asistolici ed eusistoliei> pagine, tutto quello ~he la moderna cardiologia egli divide i cardiopatici in : insufficienze carha saputo e potuto accertare in questi ultimi diache assolute; insufficienze del muscolo caranni, secondo i nuovi studi e i moderni criteri, diaco relative evidenti; insufficienza del muche h anno scosso così profondamente l'antico scolo cardiaco relative latenti. dottrinale cardiologico. · In ciascun capitolo egli sugge);'isce le cu1'e ·Cosi il capitolo sulla prognosi delle cardiopa· igieniche, la dieta, le applicazioni mediche, le tie, serve di guida al m edico per non ·essere applicazioni di terapia fisi ca. L, autore dà un particolare sviluppo a queetesempre così pessimi~ta di fronte ad un malato di cuore, suggerendo i criteri critici e dimostra- applicazioni di terapia fisica, che lo stesso medico può insegnare a praticare ad una persona tivi, per orientarsi sulla prognosi. Segue il capitolo sulla evoluzione ·delle car- della famiglia del paziente, e che sono desticliopatie, studiando le cardiopatie congenite, nate progressivamente' ad alleggerire il cuore quelle dell'infanzi a, dell'adolescenza, dell'età stanco nella sua funzione, ad allenarlo, a rtnforzarlo, a raccogliere e ad aumentare tutte le inatura e dei vecchi. Molto importante e di grande praticità, è il forze latenti, di cui può disporre il muscolo carrapitolo relativo alla funzionalità cardiaca, diaco. suggerendo tutti i mezzi che sono alla portata Studia poi le complicanze più frequenti nelle del médico, per giu.dicare il gr ado di funziona- cardiopatie e -il modo di prevenirle e di curarle. lità del cuore sano e del cuore ammalato. Finalmente si occupa dettagliatamente della L'autore passa poi allo studio pratico delle dieta del cardiaco, non soltanto in modo astratvere malattie di cuore, cominciando dai vizi to e teorico, ma da ndo un formulario completo valvolari, e conside1'ando voi il cu ore . nei vari dei diversi modi di confezionar le ministre, le stati morbosi, come negli individui obesi, nei verdure, le uova, il latte, la frutta, che rappresifilitici, nei tl1bercolosi, nella gr avidanza, nei sentano gli elementi più importanti e necessari diabetici, nei gottosi, nei vecchi, ecc. per le varie diete di un cardiaco, a seconda d el Di specialissimo interesse è il capitolo riguar- periodo in cui questi si trova. dante le aritn1ie, e le nevrosi cardiache. L' auSi tratta quindi di un libro molto pratico e tore ci fa passare con stile piano e ct>n criteri rigorosamente scientifico, che si legge con piapratici ed esposti con rara chiarezza, la cosl cere e con vivo interessamento, che non stanca arruffata materia delle localizzazioni cardia- , e non affatica la mente, essendo scritto con che, studiando il fascio primitivo del cuore, le quello stile facile e piano, che è abituale in extrasistoli, le tachicardie, le bradicardie, le questo autore, che appunto per queste doti ebaritmie permanenti da fibrillazione auricolare, be tanta fortuna nei suoi compen,di di medicina i7ite1'na e di terapia razionale, di se1neio- . il polso olterrlnnte, il fenomeno della compreslogia ff,sica e fttniionale, di terapia moderna, di tecnica ?11edica, ecc., che ci hanno servit (*) Gli a!' .. ociati al Policlinico e alla Rivi~ta l .. e 1nal,1ttie <lcl cuore pos ono ottenere questo così utilmente siuando eravamo studenti, e che inter ssantc vol11n1e, quale premio semigratlti- poi divennero per noi anche vi ù prezi9si nella to, per ~ole T.... 5, inviando Cnrtoli11a-Vaglia epratica mediea. ~cl11 . ivar11 cnte nl prof. Enrico l\Iorelli, ' ' ia SiDott. P. CATIANEO. tina 14 ll o11l1t. I

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SEZ IO~E

NELLA · VITA

PROFESSI ON A I.J.E

Sulle Consulenze neuro-psichiati·iche d'-Armata. •

\1stel Sa11 Gi-c)\anni: J!-l-9-lHll . Er1re,qio Sig. Direttore del I'oliclinico,

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PRATICA

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ogni caso sono soldati militarmente inutilizzabili e in cui la cura è presso che negativa» . Certo, sono da e"\·acnare e da mandare in asili od osvedali d i retrovia gli epilettici e i ves.anici accertat.j, i deficie11ti ·confermati, ecc .. ma non tu tte le « vesa·n ie » (per usare il termine stesso dell'artioolist.a) sQn~> cr oniche, inguaribili, durature: tutte poi sono curabili. "Cu bt1on numero di con fusi o as~enti viene restitni.to a lla Zona di 01:>erazioni dopo 11ochi giorni di os~eryazione e di cnra nei Reparti affidati ai ' Oo11l-;ule11ti psichiatri di Armata; e mi sorprende che lln medico ammetta eh~ « le cure della psic-0si sono vreF>s-0 che nega tive ». Si vede che il colle g3. oto-rino-h1ringoj atra 11on sa niente sulla Psichiatri<1 pratica, la quale cura benissimo e con risultati soddisfacenti, a nche in Zona di guerra, le malattie me11tali, come l'otologia cura le malattie di oreC'cJ1io ,. e la laringologi.a quelle della laringe. Dico « c:nr<1re )), perchè snppong·o che il collega sarà abba ~ tanzi1 colto per non c-0nfondere cura con gua·r i.:.. gio ne : in W caso, lo pregherei di farmi vedere· i .. st1oi casi «guariti >) ! Nea11che · corrisponde al ver-0 quello che egli scrive ~'Ulle verizie psichiatriche in Zona di guerra. I c'-011sulenti specialisti sono spesso chiamati a periziare individui che deb bono essere giudiçati d ai T ribunali di zona,. e adempiono con ciò un ufficio di loro com1Jetenza che non potrebbe essere affida to ' ad .n i tri. tanto più che in molti casi la valutazione medic'o-legale non deve essere rit.ardat.a e rimessa a lle 'Q:il11·isclizioni territoriali. Finalmente se è vero che l'opera del neurologo in a i11to del chirurgo per interventi in ca.si cranio-cerebrali, o spino-midolla.ri, o nervei periferici, si efff\ttna ·specialrrìe11te fuori zona, nei grandi ospedali cl i retrovia, non è men vero che in alcuni casi, dove f:;i richieda o d ove sarebbe utile il rapido ope• rare <l ei ci1irurghi sin dal primo momento in Zona di guerra, il consiglio del neurologo-DSÌchiatra darà sen1pre risultati eccellenti. Adnnqne, che ogni specialità medica. e chirurgi cn tenda ad individuarsi e a fa rsi rioonoscere per utile o, magari, · per necessaria, sta bene. Ma la difesa rlell'oto-rino-laringojatri.a poteva, doveva. es~re fa tta con iispetto simpatico e solidale verso la Stomn tojatria., verso la P sichiatria, verso .la Neurologia. Nè l'« amarezza » per l'a vvenuta abolizione cìi una Oonsule1iza d'Armata giustifica la scarsa, •n1a in competente valutazione sulla utilità delle n ltre~ ... Prof. ENRICO MORSELLI.

Legg·o, qt1i i11 ' 'illegg·ia tura, il fase. :JN del Poliolilnioo, Sez. l,ratica, e \i trovo a _pag. l170 un articolo, fì1·n1ato :r . 7J., sulla « riforru.a delle Consulenze d'Armata» . Il e:ollega protesta (e <lVl'à i·agione di fa rlo) e:ontro 1<1 soppres&ione della C'ousulenza otorino-laring·oiatl'ie<l ; ed io sono d·accordo C-011 illi ne l riconoscere <:l1e essa rlov ev a essere conservata, trattandosi di una specialità u1ed.ico-chir11rgica oggi <lS&ai evoluta e J">er esercitare la quale Qcrorre uni1 competenza teorico-pratica non ri contr.lbile in tutti i medici. :.\I.a ciò non g·it1stifìca J>arecchie cose a fferma te dal detto colleg·a a carico della Consulenza psichia• trica che, a quanto pare, eg·Ji l:>er rappresa.glia vorrebbe abolire, c-0nH~ u bolita vuole la Consulenza dermatojatrica e la stomatojatrica ~ Tutto quanto eg=li scrive della l •!::iicl1iatria è cosi errato, è cos1 contrario a lle conclizioni presenti della medicina scientifica e clinica , n1ostra: tale inesperienza in fn tto rli inala ttie n1entR li e nerYose. inassime di origine bellica , che 1ni stt11}isce vi a bbi,1 cln to ospitalità u n 11~ riodico u1e-dico cotan~o autorevole e diffuso. Comincia il C'011eg·a .1· . lJ. a reclamare Il-er la sua specialità i c~tsi oggi frequentissimi cli afonia, mutismo da e1nozio·ne. ecc. e forse intenderà aggregarvi anche Je afasie, ehe poi r iconosce di natura psicon~vr-0ti c~. Ora. tntte . queste forme belliche non s11ettano affatto <1lla patologia della laringe e dell'orecchio , ma sono della purissima P sico-patologia, oon1e t utti sanno e a mmettono! Per qua le ragione scientjfica, J>roJ)riamente parlando, codesti casi d oYrebbero costituire materia di consulenza per l'otologo ed il laringologo, se non per sb.9.gli di diagnosi? ... Parlando di P sichiatria, il sig. x .. b. la riduce a d l1e c.aBi : - o si tratta cli siml1latori, o di vesanici. epile ttici, deficienti,· ecc. - ; in ambedue i casi egli dice che la. osvedalizzazi-0ne è necessaria, e magari f11ori Z-0n.1 >) . 11er un lungo periodo di osservazione. Ciò non eorris1)()nde per nulla alla esperienza : nei centri dove operano i nostri consulenti di Armata, e· quindi in Zona, t.anto le simulazioni sono frequentemente $('.operte con rapidità. quanto certe forme di psiC'ORi nc11te, massime emozionali e commozibnali, sono pt1re rapidamente diagnostica te, . .. curate e gin-dica te. La ospedalizzazione, il rinvio ad · A proposito di Consulenze d'Armata. Asili spécinli, l' evacl1azione dei casi lunghi o difficili non Rono In sola incombenza (lei consrn1enti Il posto dell'oto-rino-laringologla. psicl1iatri <ii Ar111at<1 : si vede cbe :r. b. ignora il r~e iclee es1)resse da ;r. 7J. nel fascicolo 38 <;ulle funzionamento di queste Consulenze dovut.e alla sarecente riforma delle Cons ulenze d'Armata, sono gaclssima iniziativa cle ll'illl1.stre T nmbt1rin i e ò~1caldegg·iate anche dal prof. Vincenzo :\Iontenove-si, l'Ispettorato generale della S. M. tenente colonnello medico e cons11lente chirurgo nelAnche sbagliato, anzi sbagliatissimo è il conc·etto la IV n r1n<1tn. in un arti('olo appàr~o nel _lJesf;<t!'ehe delln nlteriore idoneità dei malati spettanti it Ila gero d ~l lH corrente. ('onsnlC'nzn p~i chi:1trira ha .r. b. Egli dice ch0 « in

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TL POLICLl).;lCO •

L'aut<>rità del nome e l'acume delle atgoruentapiù vasta in watetia~ non sarà certo possibile ilepzioni ci inducono a riferire in parte quanto dice , pure a l psichiatra. con una visita di c<>nsulenza forl'Insigne chirurgo: , mulare subito una diagnosi, ~pecie ller quant.o ri« ...In quest<> immane c.-onflitt<>, l'oto-rino-laringo- guarda le simulazioni, e in que to c·aso varrà moJt:o iatria ba trovato un enorme maiteriale cli ossel'vameglio tra.sferirli in quegli ospedali dove ono ap' iione e cli cura, sia i>er l'orecchio, sia per le vie positi reparti e <love lo specialista vuò a suo agio respirat<>rie, che lla richiesto la istituzione nelle &tudiarli, onde prendere i provvedimenti del easo. • sanitarie di g·uerra di reparti speciali, Eppure si guardano belle da 1 risparmiare i conformazioni affida ti a medici militari scelti fra cbi si oocu pava . sulti dello psichiatra, ma non vedono la. nt~cessità . ' di questo ramo cl1irurgico, reparti che han•n o dato · dell'oto-rino-Iaringoiatra, perchè vada in. .1iuto un grande rendimento ed ottimi risultati. della mag·gioranza di coloro che di questa impor... A questo iSi aggiunga che l'otoiatra ha contribuitante spect.'llità difettano nelle cognizioni e r.ella to a mantenere S3lda l:i. compagine combattiva deltecnica.». l'esercito, invigilando e denunziando le numerose forme sospette, sia di lesioni maliziosamente provocate, a carico s1.>eeialmente clell'orecchio, . h1 di tutte quelle sordità e balbuzie . imula te, che talora, se non sono represse a tempo, e con seYerità. si diffondono e si es1la odono 00111e contagio epidemico Sommario del N. 11 (1° ottobre 1917). nelle file delle truppe. Se s-i somma ,a questo lavoro di profil~'Si e di LAv"ORI ORIGINALI: Osservazioni sopra soldati rinviati revisione medico-legale, tutto il lavoro cònsueto all'Ospedale sofferenti di sintomi comunemente riferiti al sistema card.io-vascolare. La sindrome dello sforzo di cura medica e chirurgica delle otiti croniche ria(Prof. Tommaso Lewts). - Gas asfissianti e iniezioni cwtiZZà te clalla vita di trincea e che han·n o reso endovenose di ossigeno. l:Jna rivendicazione italiana (Dott. E. De Lutiis). · necessario gli interventi radicali sul temporale, E RIVISTE: Endocardite subacuta e endoarper carie ossea este a e con complioa n~ intracra- RASSEGNE terite 'polmonare nei cardiaci tB. Lutembacher). Extrasistoli ventricolari retrograde (D. Petzetakii). ni,<fue; )a cura delle ferite tnnto frequenti e oosì r leucociti in ca.si di cuore irritabile (Grace Briscot) . disparate dei seni della faccia,· o quella ardua e - Pressione sanguigna e assicurazione sulla vita. Guarigione rapida di un caso grave di asistolia 0on sovente della ma sima urgenza clelle ferilte travaccino tubercolare (1\.f. S. ,lf arbats). - Sindrome di sfosse della lia·ringe, si potrà agevolmente gi11dicaStokes-Adams per pseudobradicardia d 'origine e.stra.sistolica (M. P-iti ol). - Studi sulla pressione sanguigna re come l'opera c:11e l'oto-rino-laringoiatra ha svolto ·durante le operazioni (Chas W . 1l'Ioots ). - Le cardioin questa guerra sia st:ata di molteplice ntilità. patie al fronte (G. Ettenne). - Sui rapporti fra cuore del soldato ed ipertiroidismo (Florence A. . Stoney ). Ho voluto, io cl1irl1rgo g;enerale, ace~nnare alle Il riflesso addomino-cardiaco (Prevet) . - Tubercolosi principali benen1erenze di que~to ramo delle cienre del miocardio <Ret m). - La dilatazione. cardiaca acuta nella spirochetosi ittero-emorragica (Costa e I . Trotmediche, che ha soltanto circa 50 canni di vita ufsier). - La localizzazione anatomica dei proiettili nella ficiale, perchè ancora non tutti ne sono consa1)evoli faccia ,p osteriore del cuore (René Le Fort) . - Strofant-0 , e strofantina ( MaLUé ) . - Lesioni valvolari del cuore e pel'Suasi. L'oto-ri?o-laringologia attraversa tutnell'esercito (G. GaLl1). - I caratteri dei soffi cardiaci tavia il periodo infido - percorso all'inizio da t.utte nella malattia bleu (L. Bard). - Le nuove teorie relative alla circolazione del sangue nei vasi (R. rVybauw). · !e special\tà del saiPere, come ci in.s egna lièl storia - Studio di un caso di tachisisto1e· aurjc-0la.re (S. A. Ltdelle scienze - dell'indiffe renZ<'l ~ dPlla diffiòenza. 'v·tne et c. Frotnt.ngnam). - La bradicardja ·per dissociazione auricolo-ventricolare in un fanciullo (A. DP,se non del malvolere ·dei miooneiis ti. spine e sig.na E. Cotttn). - La forma sincopale della tachicardia parossistica (Es1netn et /Jonzeiot). - Cn A suffragiare quanto clic<>, ricorderò come volendo caso di palla introcardiaca estratta con suc~so sotto «riformare» l'istituto delle consulenze d'al'mata il controllo radioscopico (J . Dtw ergey). - Reaziop.e surrenale e vaccinazione antitifica (1'-f'. Loeper ). - Ricerche cl1irurgica, oculistica. psichiatrica, stomatoiatrica , sugli apparecchi destinati a misurare la pressione .a rteotoiatrie.a, dermatologica - J)roprio in questi giorni riosa nell'uomo (1llaréan et Dorien co111 p ). - Le a~itm1e (.,f. Gasperint). Le variazioni del . ritmo cardiaco e si sia giunti alla <leei~ione per me certo non lodedella tensione arteriosa nell 'ortosta t1.:;n10. nell~ sforzo vole di opprimere con un tràtt<> di penna unicae nella fatica (C li . Laul:J1•y et B . Lld !I ) - Te<? ria della ftamometria (HiLl et Jf c Queen ). - Le pressioni· arte mente l'oto-rino-1:i ring-oiatrica. riose basse e il loro trattamento < lt.-·;~1ia111 Tows~nd. PorNon intendo n1enomare nes~ nna delle altre peter ). - Effetti della sezione del midollo cervicale sul ritmo cardiaco (.lf. petzetakis) - L effetto dell~ simcialità, nè istituire una classifiCM;ione dei loro vapatectomia pertarteriosa sulla circolaztone periferica lori, ma per quanto ri.. ulta çlalla mia orma i lt1nga <R. L er iche et J . Hettz ). - Heart -block acuto,.c'?me primo segn-0 della febbre reuma ti ra (Paut n. n lnte). e.~perienoo, posso affermare con icura rosci ~nui TER.l\.PIA.: La cura delle com pliranze del1e cardiopatie che l'im.rportall7~ dell.a cons nlenza oto-rino-1arin( Prof. Martant). • goiatri<'a è molto ~u~rior~ e di più YitnJe indicazi<>ne che non que1Ja l)Sichiatrica e dermatologica, Abbonamento annuo: Italia L. 12 - Estero L. 18. potch~ ](> cognizioni r he dt-ve avere ogni medico sul• Fascicoli separa ti L. 2. l'una {' ull'altra <li qn~st~ . pe<'ialità, che fanno pitrt.e intt-~rante e obbli~H torta de1l'insegnament<l cllniro, ~no più eh~ s11fficienti per ~111dicare in Per ~li abbonati al «Policlinico » : Italia L. 7 n1er1t.o ~Ila diagno i e pre ndere u qnesti infermi Estero L. 13. le nece , i rie di ~ izioni per il loro trasferimento In'\""iare vaglia direttamente al prof. lDNRIOO e n1mtni"'trnre le (·n1""E> ndetroate. Nel <'ftf.-0 d~ll MOREJ~LI - Via • istina. 14 - R oma . psicopa tict. n~i quali occor r•)no cognizioni e roltura

Le malattie del cuore edei vasi

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• [ANNO XXIv~,

Fase. 40]

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SEZIONE PRATICA

1227

Cronaea del movimento professionale. NEGLI

0HDIXI

DEI j\,JEDICI.

. Ancot·a su,lZa posiz·i on.e poZ'it·i ca clell'or,,. Brnnclli. - Riportiamo alcuni ordini del giorno ai qu.-1 li

avevamo già accennato nei precedenti fascicoli : ((Il Consiglio amministrativo dell'Ordine dei Medici della Provincia di Aquila dichiara di ricono• scere ed apprezzare l'opera svolta dal Brunelli alla difesa ed .al miglioramento della classe medica ; di non approvare l'atteggiament:o e l'indirizzo poliQ.co da esso &eguit.o nei riguardi dell'att~ale guerra,, atteggiament:o ed indirizzo sommamente danneggevoli alla Patria, verso cui la classe si è vot:ata col braccio, oon la mente e col cuore, per puro sei\timento di dovere e senza ostentazione di ~erificio; e considerando che le aspirazioni è le idealità di quasi tutti i medici dell'Abruzzo Aquilano so110 in perfetto oontrast-0 con quelle ma nifestate finora dall'on. Brunelli,. clelibera d'invitarlo, come infatti lo invita, a ras egnare al più presto le dimissioni da rappresentante degli Ordini nel Con&iglio Superiore di Sanitit e rendere cosi il dovuto omaggio .alle buone norme di sincerità e di correttezza morale e politica». «Il Consiglio dell'Ordine clei 1\Iedici della provincia di Bergamo, pur riconoscendo l'opera attiva ed efficace svolta dall'on. Brunelli nel Consiglio Sl1periore di ·sanità, rilevando che il suo atteggiamento Politico nell'attuale moment.o storico è in' troppo stridente contrasto c:oi sentimenti della grandissima maggioranza dei medici be,rgamaschi, di fronte al conseguente disagio morale, è spia(!ente di .dover ritenere inoompa tibile la :Posizione dell'on. Brunelli come rappresentante degli. Ordini dei Medici nel Consiglio Superi-0re di Sanit:à ». « L~ Assem·blea generale ordinaria dell'Ordine dei Medici della Provincia di Ferrara, constata t:o che il rappresentante degli Ordini al Oonsriglio Sanitario Centrale è l'on. Brunelli, che ba una posizione politica. in assoluto rontrasto coll'opinione della grande maggioranza dei ruedici italiani i1ell'ora tragica che attraversiamo, lo· invita a rassegnare le dimissioni non potendo più es&ere il leg·ittimo rappresentante degli Ordini stessi >l. Questo Ordine del giorno fu ma ncla to per refer endum agli assenti dall'adl1nanza ed ebbe tutte le adesioni, meno tre voti co11trari.

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Pertanto i medici dell'Ordine e.li .Nlilano ritengono l 'influenza degli attuali dirig·enti esiziale agli intei:essi della nazione in a r1ui e riaffermano alto il proposito di con~ribuire senz.a di loro e contro di ~oro con ogni sforzo morale e inateriale al trionfo dei più grandi ideali di umanità e giustizia, oon rinnovata fede nei più alti destini dell'Italia nostTa ». Il O<>nsiglio dell'Ordine dei ~Iedici della provincia di Sassari : « 0oM,1der~to che il dott. Brunelli, quale rappresentante degli Ordini presso il Consiglio Superiore di Sanità, non Pllò avere in ql1esto Alto ron:-\e oo ohe un significato antipatriottico; c-0nsiderat:o che ciò arrecherebbe danno motale . e materiale a lla Classe che rappre&e-nta ; dichiara incompatibile la carica affidatagli dagli Ordini dei ~ledici col suo voto politico, pur essendo esso l'espressione sincera della sua fede)),

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<< Il Consiglio dell'Ordine dei l\iedici <il.ella lJl'O·vincia di Udine riconoscendo che il sentimento dell'unità della Patria è superiore a qualsiasi a ltro e n on àisoutibile ,;

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deplora che l'on. dott. Umberto Brunelli manteng·a ancora. il suo mandato di rappresentante degli Ordini nel Consiglio Superiore di Sanità >>. Il Oonsiglio dell'Ordine dei l\Iedici della . provincia di Perugia . ha interpellato i soci, per mezzo ' di referendum, sulla que&tione Brtinelli. Su 300 i.scritti Cil'ca si raccolsero 94 voti, dei quali 58 favorevoli all'O. d. G. già votato àal Consiglio (\edi fa se. 29, p. 920), cioè per la insindacabilità dell'azione politica dell'on. Brunelli, 31 contrari e 5 schede nulle. 1

Sottoscrizione al fondo di soccorso contro i più gravi da.uni della guerra patiti dai medici e dalle loro famiglie. Riporto come dal fase. 29 Dott. Porsenna Alemagni Pimpinelli da Massa Marta na .. . Dott. Francesco Ippoliti da Bagnorea Dott. Armando Lenzi da Torino . • A mezzo del dott. Guido Siinoncelli, raccolte nell'Ospedale militare {li Tobruk : Oap. :Nied. Raffone dott. Alfonso Ten. l\Ied. l\lastrnngelo Camil1o .. Ten. ~Iecl. Oentrone Antonio . •

L. 924.57' )) )) ))

10.15.2.5.-

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10.10.10.-

«I medici dell'Ordine di )!ila.no convocati iii asL. 1004.57 Totale . semblea il 10 luglio 1917 riaffermano solennemente che i loro sentimenti di iWianità li divido110 in che è stat-0 da noi rimesso alla Presidenza ii~lla modo insanabile dalle idee e dalle direttive del Feclerazione degli Ordini • dei Sanitarr del Regno dott. Brunelli ostinatameute chiu so r1elle · formule mediante Vagli<l della Banca cl"Itit lia, 11. 0.2:5~.045. di quel partito politico che l'Italia in armi contro che insieme a lln somma ve1·sat:R pl'ececlentemPnte il· secolare nemico ed il magnifico sacrificio dei fra- formano in t-Otale L. 4,202. 77. telli combattenti non valsero a commuovere e volgere verso il fine supremo della vittoria della PaN. B. - Per i1orma di coloro che volessero antria, idee e direttive che troppo ostentatamente l>l'Ocora contribuire alla S:ottoscl'izione avvertiamo che fessate dagli attuali dirigenti dell'Ordine di ì\iilano la stessa resta tuttavia aperta e che le offerte co~tituiscono un vero e proprio pericolo per la . possono essere invia te alla nostra Amministra~ Patria. zione.

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IL

POLICLI~ICu

[A~:\O XXI\-, FASC. 40]

RISPOSTE A QUESITI E ADOMANDE.

na1e laul'e<i. 3° Lo st:ato ùi ~ervizi9. 40 Gli -itti di nomina cli aspettativa, di licenziamento ecc. ecc. f 7(111J 1 Indenn,ità caro-viveri. Dott. A. G. da P. 5° Un certificato del :;;inct1co comprovante i periodi - Est·1·<-itando due condotte: l'una, in <.:ui ~ titodi prestazione del servizio, con a tergo ]'elenco delar~ e 1"altl'a in e:t1i è l)rovvisorio, vuò invoc1re in · gli iStipendii annui pe!X.'epiti. 6° Un certificato mesuo favore il capoveroo secondo del D. L. 26 ludico rilasciato <l spesa dello interessato , su richie-· glio. n. l181, in ba6e a l · quale colui che presta sersta de11·l1flicio sanitario provinciale, in segwto a vizi<J i>resso .Pitì enti pubblici locali ha diritt.) alla visita collegiale presiedut:a dal medico 1 ·rov:nciale indennità Càro-viveri con l'ipartizione del relativo con l'intervento di due medici militari in attività di servizio. onel'e a carico degli enti JJresso cui presta servizio iu llroporzio11e del relativo ~tipendio. Che le due .. (7008) Jn,rl en'n ità oa1ro-vive1·i - Sig. Dott. abbocond•)tte dipendono • dal medesimo Comune non nato 623. - Be la C-ongregazione di Carità nella mont~. Rit~ninmo qt1indi, chf\ Ella abbia djritto deliberazio11e con cui a.ccordav2 la indennità caro-• alla indenllitit caro-Yiveri, come se prestas-,e servivel'i ha varlato in g·enel'e di irnpiegati, non v'ha vjzio in due Comuni• dive~i . dubbio che Le competa, non potendosi in I~i diEico• <7002) Ta::;sa focatico . - Dott. D. . da F. - Annoscere la qualità di impiegato in forza dello stache t·oloro che non sono nati nè domiciliati nel Cotuto organico a1>prov8to con D. R. del 1° luglic 1880. mune ma hanno in esso sempli ce residenza sono Che e ·Poi la predetta. Opera Pia ha espressamente tenuti al J)agamento della tassa foeatioo. dichiarato che la indennità era concessa ai soli im<7003) Pensione: - Dott. G. 1\1. ì\I. 5863. -- Con piegati an1n1inistl'ativi o di egreteria non può nul63 ~lnlli di età e 36 di servizio liqt1iderà l'annua la legalmente pretendere in base al .D. L. del, 26 lupen ·ione di lil'e 2599. g·lio ultimo, IL 1181, che è applicabile &olamente agli impiegati dipendenti dai Comt1ni e dalle Prov1ncie. '(700-l) Indennità caro-vive?"i. - Dott. A. A. ùa F. - Pere:ependo Ell'a .stipendio s11periore a llf) li e~ 4500 (7009) Pen,sioni - Versan,i ent1 volontarii. - Dott. non ba diritto <illa indennità caro-viveri stabilita G,. O. da S. L. a ~1. - Con 25 anni di servizi0 e 52 dal D. L. del 26 luglio p. p. n. 1181. di età si liquida la pensione di annue lire 841. Ta1e •• (7005) Annuale congedo del rriedico condotto. pensione si eleva a d annue L . 1186.60 per effetto dei Dott. G. D. da R. E. - Nelle attuali condizioni del versamenti volontarii che Ella intende es~guire per personale sanitario, non può ritenersi illegale l'odieci anni nella misura di lire 400 a nnue. Anche il versamento ·v olontario è fatto allo esattore. perat.-0 del Comune che riduce di quindici giorni l'annuale cong·edo del medico condotto. (7010) Pagam.ento di stipendi· arretrati. - Dott. <7006) Pensioni. Dott. P: F. da P. di B. N. L. da C. - Non è il tes'Ori~re, ma bensi l'esat;.. Avendo di ·ei mesi ed un giorno oltrepa·ssa ta la tore comunalè obbligato ad anticipare le somme etit di anni 63, la pension e Le sarà liquidata in banecessari~ per il pagamento dello stipendio del mese a 33 anni di servizio ed a 64 di età. Il maggior dico condotto~ A costui Ella si rivolga. Qualora si contribt1to ver&tto nei primi quattro 'inni dalla rifiuti, si faccia esPorre per , iscritto la ragionP giuistituzione della Cassa non è considerato comi.) verstificativa della sua opPosizion~. A .seguito di che, Sil u1ent:o volontario e non è, pertanto, ripetibile alla potrà procedere al sequestro conservativo dell~ rencessazione <lel servizio. Esso viene, invece, calcodite patrimoniali del Comune onde impedire che esse sieno integralmente trattenute dal tesoriere a la t-0 nella liquidazione della pensione. aumentandiffalco del eredito c-he Pgli Ynnta ver, o J amminidone il normale ammontare. Senza il detto :-ontristrazione n1nniclpale. Doctor JUSTl1'IA. buto Ella, con le Sl1esposte condizioni di eti1 e di sel'vizio, avrebbe liquidat.a la somma. lorda di lire :l299. 'l'en~nclo calcolo del maggior oontributo riHervizio 111edico rnilitare. - Al. dott. F. L., ?ona ceverà, invece, la so1nma lorda di lire 2335.80 Sul• di guerra: la }Jensione lorda gl'ava la R. )f. in ragione delTrattasi e'ridenteruente di ritardo d0Vl1to agli ufl'~ .r.2.; 0 fo ])iù la ritenuta .. t:abilita dall'.articùlo 12 fici del Comitato Centrale della Croce Rossa. deJ Testo unioo in ragione del 3 %. Infatti t11tti i tenenti medici della Croce Rossa (7007) P ensioni - Jndentiità. - Dott. B. D. F. hanno ormai 1rieno di1·itto alla promozione a oapida S. B. - ~ Elln si è in seri tt:o .alla Cassa di tar110 fino all'anzianità de1 30 aprile 1916. Previdenzn i>rima della l)romulgazione della legge Ritengo rl~ to ciò e·he la promozione non possa !? dicembre 1909, n. 744, potrà ottenere l'indennità, ritardare. cui a }lira, 1>erchè in tal caso sono comvnt:at5 i doAl dott. I'· D. V., Zona di guerra : d)ci anni di servizio pre t:ati prima del 1899. Se Essendo di :Ja categoria egli appartiene'alla. M . T., non si pote ' se tener cont.-0 di ta1i anni , non s; troquindi può .fare don1anda seguendo la via gernrvere bbe in condizione di poter ottenere quttlsiasi chi~. • tnclennità i.>erchè flVrebbe sino ad oggi prestati solo In quanto al passaggio in fanteria finora non c'è i 4lnni cli rvizio e 11on 10. che è il termine minimo nulla. però non è e eluso ehe cl<• w la pletora di fara11·uo1>0 ri ·llie to d<1llo articolo l del Tef>to t.nico. macisti si addivenga a tale provvedimento. Per ottenere il pagamento della indennità dovrà _.\ll'abb. 4282: e.s.. r inoltra t:a analoga domanda all 'Utflcio :-;aniI~ vi&it.a dei rifo-rtnati non riguarda gli 11/jfoiali Ul rio J>rovinciale. allegando alla mede ima i se• • n1n i >ni1itnri rii truppa . e-nenti •locun1t>nti: 10 Atto dt nasrit~. ::?o T/origi-

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[AN~o ' XXI\~, Fase. iO]

SEZIONE PRATICA

Al dott. S. D. A. da B. : Appartenendo alla c:la .. e del 72 è escluso dalla chiamata dei riformati, perchè, anclle pei medici, è inteso come limite. n1assimo di età per là rivi:.;ita lA classe del 74. Al dott. G. M. da P. : . Anche date le sue condizioni di arruolamento, per una suprema nece&sitit di servizio, può venir inviato in zona. di · guerra, finchè tale necessità dt1ri. Circa. la disillt1sione provata, vedendo che in zona di guerra non veniva utilizzata l'opera ·ua, ~ agevole comprendere che le Direzioni di Sanità responsabili trattengono i chirurgi .che banno avuto in p~ù, fino a che ci possa essere una qu,als~as·i eventualità di <l verne bisog·no. ~ Se q1tindi il collega i1on ha avuto cla S. E. il generale Cadorna comuuicazione che le operazio11i sono finite, deve rasseg·narsi ad attendere, rimn.ne11<:lo allo stato chirurgico potenziale e non attuale . All'abb. n. 2352: L'avvicendamento si fa tra zona cli guerra e zona territoriale e non fra le città ed i vaesi del cerritorio del corpo di armata. · Circa la conce5Sione di far servizio al proprio paesè anzichè altrove solo il Direttore di sanità, se crede, può clRrgliela. Al '1.ott. A.. G., Zona cli gt1erra: Se il medico militare sostituente non percepisce U(!SSuno ~ tip0ndio di sea valco, sarebbe logico che spettas~e al collega la differenza tra lo stipendio che percepisce e la ::;omm<1 dei due . ti1.>endii che retribuivano il c.:<>m pJe~1so dei servizi da lt1i prima prestati. Per i due primi mesi di servizio g li sl}0tta lo stipendio militare più quello civile; e lo stipendio di sottotenente deve essere rimborsato dall 'amn1.:.nistra.zione. Norr ha bisogno di fare speciale optazione per uno piutt.osto eh(: per l'altro F:tipendio, spettandogli per legge 1o stipendio ma~giore. Se il Comune non fa il proprio <.lo,·ci·e di pagargli quanto deve, il collega pt1ò liberamente c'itarlo, come fa qualsiasi creditore se •il debitore non ~1s­ solve il proprio debito. All'abb. n. 3885 : Se è in Zona di guerra può essere proposto }>er la promozione ai sensi dell'art. 3 della C. 752· del G. M. 1916, purchè si trovi entro i limiti di anzianità del 30 aprile 1916. All'abb. n. 1994 : Se fatto abile , sarà trasferito in prima categoria, e la Croce Rossa potrà riprenderlo al proprio ser vizio. Ritengo questa la soluzione più conveniente pel collega perchè il fatto di essere capi tanQ della Croce Ro.&sa non darebbe un sicuro affidamento di ottenere eguale g·rado nella sanità. Oooorrerebbe in ogni modo correr l'alea di far domanda, presentare i titoli ed attendere il giudizio della Commissione. M. G.

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1229 •

NOMINE, PROMOZION~ ED ONORIFICENZE,

Il })rof. COllllll. Alfonso Net1schtiler, il ~alOl'iJ~o e reputato oc:ult&ta di cui i nostri lettori hanno pott1to apprezzare il sapere e l'ingegno nel « •qanuale » Tedatto 11€1' i~ «Policlinico >) , promot~Jre degli studi di tiflologia e {iell'assistenza ai ciechi in I talia, è stato nom inato consulente oculista di armata. ' All'insigne clinico facciamo i nostri rallegra menti cordiali pei~ l'alto incarico affidatogli dall'Autorità militare.

ALBO D'OROr Ricompense al valor militare per la campagna. di guerra 1915-1917. .

~JEGAGLIA DI BaONZO.

Mazzella Antonio, da Procida (Napoli), sottotenente medico complemento reggimento fànte.ria. - Durante il combattimento, disimpegnò il suo servizio in modo esemplare, recandosi in persona sui punti più scoperti e battuti dal fl1oco nemico, infondendo 8;ttività nel servizio di raccolta, medica· zione e sgombro dei feriti, e fornendo costante esempio di serena intrepidezz-a e premuroso interessamento per la salvezza dei fe.riti. - ì\Ionte nlr.zlivrh. 28 novemqre 1915. Uggeri Francesco, da Cremona, aspirante 11fficin le medico complemento reggimento fanterin. - Nel posto di medicazione avanzato, sebbene esposto al fuoco dell'avversario, incurante del pericolo. si adoperava con grande coraggio e serenità 1lel ...1~acoogliere i numero·s i feriti. Trincee di Castelnuovo, 6 novembre-14 dicembre 1915. Vecchione Filippo, da Napoli, sottotenente medico m1lizia territoriale reggimento fanteria. - Con contegno energ·ico e n.o ncurante del pericolo si spinse, più volte, in zone intensamente battut.e dal f11<X'O ·nemico per p~stare le sue cure ai feriti .. dimostrando ·qualità professionali e militari altamente encomiabili. In lln combattimento precedente, leggermente ferito, continua va nelle sue mansioni . - Oslavia, 27 novembre 1915. Rioompense al v a.lor 'n1ilitare per ia ca111pagna di guerra in Libia. •

ENCOMIO SOLE~NE .

Barone Giova~ni, da Motlic;l (Siracusa), sottote~ nente med:fco complemento 7° ·reggimento bersaglieri. - Per il lodevole contegno tenuto nel curare i feriti durante il combattimento. - Sidi Ulid, 21 mag·gio, e Sidi Bargub, 17 giugno 1915.

CONQOTTE E CONCORSI. i\ledico-chirurgo -l.Jenne e::;ente, valiùo, 111·or-etto servizio condotta, assume interinato anche più reparti purchè notevolmente rimunerativo. Scrivere condizioni dott . •.\.lfaro Quindici - fermo posta. A.n-. cona. ...

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J L POLI CLI~ ICO

.AMMINISTRAZIONE SANITARIA.

(AN){O

XXI,'", FA c. 40]

NOTIZIE DIVERSE

Co!Jgresso Nazionale di Medicina Interna. Per l'annunciato Congresso di J\-1edici che avrà Il ministro dell'Interno, on. Orlando, ha diretto luog-0 verso la fine di ottobre, nel quale saranno ai l'refetti del Regno la. ·eguénte c:ircolare : ... discl1ssi i princL1lali argomenti di patologi.a ~ di (< Il progett.o di legge per la repressione della clinica pertinenti alla medicina milita.re, l'Ufficio pornografia, già a1>p1·ovat.o dal Sen.a.t.o del Regno, di Presi(lenzà' della Società Italiana di Medicina tro,·asi ora in esa111e presso la uamera dei deputati . ' interna ~~'1 svolg·endo le pratiche op_portune. sic:chè è da con:fitlare che fra non molto abbia a · All'importa11tè riunione prenderanno parte attiva di,·enire legge dello Stato. Ciò non potrebbe aver molti medici in servizio militare, per cui la nobile luogo in momento più v1·01.>izio di questo, in cui iniziat iva della Società, che annovera tra j prùpri più <:he mai ~i ap1)alesa la necessità di promuovere soci quanti sono studiosi di cose mediche nelle cliin tutto il lJaese la graù uale elevazio11e di ogni feniche universitarie e nei grandi ospitali italiani • conda energia di bene e la pronta e severa repressa.ra' certamente corollla ta dal migliore successo' sione di qualsiasi attiviu\ disgregatrice e corrutS'Cientifioo e pratico. trice. Il p1·ogetto in parola, il quale e;ome è not-0 . Molte comunic.tzi<>ni di a<lerenti a l Congresso sotrae origine dall'impegno assunto dà tutti gli Stati no già state a nnuncia.te alla Segreteria generale, adetenti alla Conferenza inte1·nazionale di Parigi che ha sede pres ·o la Clinica Medica di Padova. del 1910, fra i quali è l'Italta, di uniformare la Il Comitato ordinatore sollecita specialmente legislazione ri pettiva ai principi fissati nella Conquanti hanno ;avuto occ.asione òi fare osservazioni ferenza lll~ desima, amplia notevolmente, in conpensonali sulla malaria dei combattenti, sugli itteri fronto .alle nornte vigenti, i voteri della. pubblica castrensi, sulla febbre di trincea, sulle nevrosi n~l­ a ntorità uella lotta conro il turl)€ commercio delle la. gu er ra n ttualB, sulla tubercolosi e sl1lle ooròiopubblica zioni in1morali e, in genere, del materiale ,i>atie in ra1>110rto <tl servizio militare, sulla porpora . osceno, dando modo di i·i·sa.lire alla fonte di sifraumatica S<.'O rbutiformè nelle truppe, sui morbj fatto traffico, di ·eguirlo · ne lla sua vasta organizrenali nei olclati, di affrettarsi a mandare la pro zazione e nel suo complesso s volgimento e di colpria adesione ~r poter prendere parte attiva a i pir lo efficacemente nelle sue molteplici manifestalavori del Congresso. zioni. In attesa dell'approvazione del progetto ed a Convegno Nazionale per l'assistenza agli Invalidi di proficua preparazione dell'opera che dovrà dal pubgu$T&. blico potere ~'Sere svolta pe1· tradurre in .atto le Per 11 prossimo novembre è indetto a Milano un nuoYe disposizioni, è intanto mio fermo intendigrande convegno nazionale per organizzare i socmento che venga, con rinnovat.o ardore, ripresa la corsi a.gli invalidi di guerra. Lo scopo di quest:n ciYile crociata contro il diffondersi della pornoriunione, alla quale hanno dato la loro cordiale gratia, in modo che, con la volenterosa cooperazione adesione le più cospicue personalità italiane, è delle autorità, dei funzionari, e degli agenti di ogni quello di confortare dell'assistenza più amorosa grado, possa essere assicurata la rigorosa e continua applicazione delle norme in vigore, f' con ciò. quei nostro fratelli che ritornano sofferenti od indeboliti per ~mpre nelle loro facoltà lavorative, afs t~ so 1 eliminazione di non pochi fra i maggiori finchè essi non abbiano a soffrire il torn1ent-0 delinconvenienti che, non di rado con piena ragione, l'inerzia o l'umiliazione della carità. ve11g·ono, nel campo di cui trattasi, lamentati come Il convegno estenderà i suoi lavori a tutto quanpernicio i a lla J?Ubblica moralità. Con riferimento, t.o concerne l'assistenza medica e sociale dell·invapertanto, alle istruzioni già più volte particolareglido della guerra; avrà efficacia di una reale progiata mente impartite dal :\lini.stero in argomento, paganda. per l'opera di assistenza agli invalidi riYolg:o C'alclo appello ai signori prefetti, affinchè della guerra e varrà a diffondere e volgarizza.re i col loro versonule interessamento, adeguato alla suoi :fini. santità clel com1.>ito, e in ottemperanza alle i~tru­ Alla. presidenza d'ooore del Comitato sono i mizioni :.;uindica te, vogli~1 no dare opera pronta ed nistri Leonardo Bianchi, Ubaldo Comandini, Gaeenergica ad organizzare nella rispettiYa provincia, tano Giardino e Vittorio Emanuele Orlando. media nte ta AAtivi ordini a i funzio.nari ed agenti Il Comitato d'onore accoglie le maggiori illudi. pende nti e con o'pportune intese con ~li altri enti trazioni della. u1edicina e della politica. h1tpr~ . . ,~ ti, nna severa e ininterrotta vigilal).za, che Allo seopo di rendere maggiormente intere sante val,gn a far c:onl:'tat.a.re effettivamente al pubblico ed utile il Oonvegno, è parso opportuno a J <Jomitato ln pfficacia dell'i11tervento delln autorità e a fare organizzatore di indire contemporaneamente un s ntire ~1 ~li ig:nobili ~peculatori tutt:o il rigore del• Concorso di a·p parecchi di orientament:o professio· le ~1 t~ua li IH rme repressive . . .,.on dubit.o che alla nale, di protesi di lavoro e macchine-utensili per 1nhl Yoc~ eguirà. in ogni Provincia clel Regno, sotg1i invalidi della guerra. to la illun1inata guida <lel I->refetto, un benefico Il Convegno sarà diviso _in cinque sezioni: .. coordinato risveglio di :1ttivith, <la. parte dei funI ~torpi e mutilati: II Ciechi; III Nevropsico~ ­ zionari ed t1gt>nti tutti, n~lln Jottn contro la pornotici; IV Invalidi per lesioni interne: V Invalidi grnfia. l ottn cl1e è parte co. ì not(lvole - anzi preper lesioni bucro-marullari. Alcuni temi s:1 r:1 nno 1;;:utliziale dl qnel ro1npJ~so di i>rovvedimenti in svolti a sezioni 1·h1nite. i terrà anche una a <iior· cui i e plica rn zJone tlt>ll<l ~tau) per ill salvaguarnn ta ra diologiCll n. òi:1 ' J>el miglioran1ento clt>l puhblico .,.,_

Per la

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' .. .J l

I

repre~ione

della pornografia.


[AN:'\O

~ZIONE P RATTC.-\

XXI\·, Fase. 40]

Gli aderenti che desiderano fare delle Comunicazioni su argomenti di loro &celta dovranno invia1•ne il titolo al Segretario della relativa Sezione no11 oltre il 15 ottobre, ed un bl'eve riassunto di esse colle conclu~ioni dovrà essere ·inviato non più tardi del 30 ottobre, onde possa venire stampato µel volume che sarà distribuito prima del Convegno. a t utti gli ·aderenti. Dopo tale data nessuna oomunicazione sa1·à più rice--vuta. Lu quota di · <iùesione è di L. 10 per i priva ti, di L . 20 per g·li Enti; il volun1e degli Atti importa la "pesa snpplettiva di L. 10, all'atto stesso dell"aclesione. ~r i congressisti che l o ricl1ie (~ano.

Concorso per a1·ti da la'foro pei mutilati.

Il Comitato Regional~ di MobiliL'lzione Industria.le pe1· la Lon1bardia. in c:ollaborazione con gli a ltri Co111itati Regionali d'Italia e sotto gli auspici e con l'a1>poggio del . l~<Ju1 i tato Centrale, presso il Ministero ...\rmi e ~lunizioni, bandisce un concorso per la ric:erca di speciali arti artificiali di lavoro, o di di~flO. i tivi a11·1>licnbili agli arti artificia li o alle mac:c:l1ine e utf'nsili comuni, atti a facilitare l ' iml>iego degli s tor1 1i e (lei mutilati di guerra, e specia lme11te quelli di u no o due a rti superiori, nelle . ·la Yoraz,i o11i ineccanicl1e. L'ammontare dei premi è fissato in JJ. 20,000 così ripartite: :primo premio L. 1 fJ.000, sec-011do r-.J . 5000, terzo L. 2000, q11arto L. 1000. Con le residuali T... 2000. saranno compensa ti quei disvo. itivi rl1e. vnr non essendo st<iti giudicati di tale importanza ùa rneri tare il premio, verranno tnttaYia rite1111ti n1eriteYoli di distinzione. L'assegnazione dei })remi ver1·à fatta con voto inappelia• bile da apposita Ginria . nominata dal Comitato Cen trn 10 èti 1\1obilitn 7' ione.

· Per la disciplina dei consumi. I )a « :b,ederazione Nazionale fra le A·s sociazioni

del per sonale a ddetto a lla vigilanza igienica» ha ar>Pl'OYato 11n o. d. G. in cui: vedu ta, con vivo compiacin1ento, l' ·:ittività spiegata dai sanitari a i quali fu volto a 1>pello a sco110 fii propaganda per la limitazione dei cons11mi ~ c<n1siùerato che è o'p portnno intensificare l'azioIlf' tli propaganda / in campo più vasto, per rafforzare la organjzzazione civile e la resistenza nazionale. svolgendo siffatta attività intorno ad ·opere di , assi:3tenza n,elle sue varie fo1·me verso le famiglie che risento110 mag·giori con~eg11enze {talla gue1~ra, CoRtitnenclo ove occorra con1itati loca li o partecipando a ttiva1nente ai Comitati esistenti e valendosi J1€r quanto r>o~sa dipendel'~ dagli TJffici centrali di Roma. rlelln e.c>OJH~ razione della Federazione fra il p<:rsona le di vigilR11za igienica ; considerato cl1e le conferenze e le .-1ltre manifestazior1i, n ~copo òi propaganda, meglio e più effì~n cemente si possono svolgere in occasione di effettiy~ ed efficaci opere di -soccorso, invita i sanitari tutti nd uniformarsi a ql1esti crite ri a dattando singole e conrrete forme ed opere alle esigenze delle ronòizioni locali. •

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Ritenuto, infine, che la propaganda per la limitazione dei eonsumi possa essere svolta utilmente sia per disporre tutti i cittadini a d accettare le restrizioni che sono necessarie nell'attuale momento, s ia per persuadere le cla&si abbienti a rinunzie e limitazioni alle quali son di ostacolo vieti pregiudizi e irragionevoli eccessi di consumo, invita i sanitari ad esplicare opera assidua di propaganda in tal senso e in questo" campo.

• servizio profilattico pei militari agricoltori. Il Ministero della Guerra .ha stabilito di adibire 50 aspir anti medici al Servizio profilattico e sanitariQ delle squadre militari addette a lle motoaratrici che eon ·rec€nte disposizione sono state destina te ai lavori agricoli delle zone del MezzogL:>rno d'Italia. A questi aspiranti viene ora impartito, per • c11ra della direzione generale di sanità militare, un coroo d'istruzione ·sulla profilassi a n t imalarica., individuale e C(>lle ttiva e sui principali soccorsi d'ur-

g~a.

Propaganda antimalariea. La FBderazione fra i comita ti Agricolo-Antima l:trici ùi Benevento, Caserta, Eboli, S . Macro· in Lanino, con seàe in Portic:i presso la Stazione Agricolo-Antim~larica della R. Scuola Superiore di Agricoltura, va pubb~icando una serie di Quadri dimost rativi per la propaganda a 11timularica. L:n platlbO per l'utile iniziativa.

Scuola di Puericultura di Roma. Que~ta ~Cu'Ola

venne fondata a llo scopo di insegnare pra ticaruente alle giovani il modo di assiste.re il bambino sano e m.a1a to, per comple tare così l'istrt1zione ricevuta, sia nelle scuole elementari, sia in q11elle superiori femmin1li. La Scl101a ·Si iniziò molto modestamente nei loea, l i del Brefotrofio, entro un padiglione Docke r, gentilmente concesso ·in u8o dall'on. Ca.li·s sano: vi si ric:oYer.ar . . on·o a lcuni ~sposti , i quali furono affidati <t lle cure delle prime a llive. L'insegnamento era integrato oon lezioni teoriche &-ettimanali. In segui•to la Scuola si è a ndata gradatamente sviluppando . I n dipendenza della Scuola si sono istituite: una consultazione per popvariti figli di mad'ri povere; le ispezioni presso le madri l attanti, per dare a queste co11sigli igienici; un corso di in&-egn.amento pratico a lle ria.gazze de1le classi più a lte delle scuole eleu1entari (scuola delle piccole madri); un corso 1

speai al e per ?e ~aestre delle souole ritrali.

La Sc11ola attuaimer..te si compone d,i due papiglio11i. nei quali ,s ono accolti 24 bambioni, dei quali 20: lHtta.nti. La. ·m aggior parbe · sono esposti; alcuni · leg:ittimi, bi·spgn<>si di a iuto, attualmen te per lo più figli cli richi:am.ati, i quali sono stati inviati al B refotrofio dal Prefetto di R orna. Dall'inizio della Scuola fino a tutto il 1916 sono sta·ti a~sistiti nella SC11ola stessa complessivamente 30n bambi•n i , dei quali 233 lattanti, e 76 divezzi. Tra i primi, 174 sono stati alimentati con a llattamento n!ltnrale, e 59 00n nllattarpento artificiale.

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lL POLICLJ);ICO

Nel 1° Rnno di in.. egnamento le allieve che han110 f r equentato il corso ~ono sm te d1}e, nel secondo sei, nel terzo 10, nel quarto 40, nel quinto dodici. La frequenza è qttindi anelata rapidamente aumentand<>, tranne che nel quinto a nno (1915-16), nel qualf> si è avut.o una diminuzione eertamente provocata dalla guerra, la. qua-le ha chiamato le giovani acl altre cure, ad altre assistenze. Desumiamo questi dati dalla relazione del direttore pro;f. Flam~ ...A.ggiungiamo che la Scuola è tata molto ammirata dt1rante il recente rongrPsso d<'i direttoli ed amministra tori di brefotrofi.

L'Istituto fli puericoltura in Palern10, iJ quale è dire t-ro dal prof. · i\lazzola. ha provveduto

durante il 1916 alle cure ed a1l'assi~tenza dei 500 bambini. figli di richiama ti. dei ricreB ton Ga rib:.i Idi e Ruggiero Settimo; inoltre ha <'ontr o!lat:o il ft1nE"ionamento della scuola a ll'aperto ed ha C-OIDI>iuto nn'attiva pron:1?:a11da ig-i~n i ca n e lle fami~~ if> degli Rl unni . t

Per un Pedecomio a

~apoli.

stato presentato al ('onsiglio provinciale di Nn·p oli il l)reventivo del progetto igienico-sanitario tec-nicoeronomico per l'impi·a nto e l'esercizio di un o ~pedale per trecento bambini, in dipendenza del R. Brefotrofio -,iell' Annunziata, sul suolo circostante al Mausoleo Schilizzi, nella. collina di Po~i llipo. Il i1uo"Vo ospedale sarà e<>stituito di dieci p·1diglioni. È

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Nel Brefotrofio di Milano. Con apposita circolare il prof. Ernesto Grassi si era rivolto agli ufticiali ~anitari della Provincia e alle levatrici tli Milano, avvisandoli che la rie •1iesta di la ttnnti da parte cli balie di campagna e andata facendosi sempl'e più scarsa ; quindi i l n11mero di lattanti nell:Ospizio va aumentando ! aggiunp:endo il triplo c1el numero delle nutrici di· ~p onibili.

In ba ~e a ciò la Dent1~'lzione Provinciale di !\fj ia no ha cleliberato rhe, di q11i in avanti e .finchè 1€ ··ose non ~a r:iuno m11tate in n1eglio, le madri dei 1 n.mbini illegittin1i 11r e .. entati per la prima volta p siempre che ne n bbiano In ca1)ncit<\ fisica, siano te.nte ad allattnrli, nln1eno pei primi se.i mesi di vita : ~1lla <)uale epoca, o\e ocoorr a, anche l'a J1" ttamento a rtificinle, fatto nell'Ospizio, può darE> 11ttima proYa. (2uindi non ~ono J)it1 accolti cli illegittimi che qnel-

li 1<1 c:ui madre è fi~iC-<llllente inea11a1:e ad allattarlo : se lo alla rta. tenentlolo presso <.li sè per i !)rimi () u1esi rice-re lire 24 al mese. Anche quest'anno il prof. Grassi, elle ùa tanti anni cliri~e il !1refot1·ofio. 11a presentato alln Deputazione J)rovi11cia 1e n11a ac:curil t~l e dilllo~tr<l tiY<l Re lazione . dalla qun lf' e1n~rgono le hene111~1 ·enze sociali dell'Istituto.

L'assistenza all'infanzia a Bologna du1·ante la guerra. Dologna si è occupa ~'l in modo encomiabile dell'nssistenza dell'infanzia in questo periodo burrascooo della vita italiana , per opera specialmente rlell'nssessore prof. I.,onghena. il quale 11·l I"lC<'olto in 11n interessante fascicolo i da ti più importanti del Ja,·oro fatto d~1 1 luglio 1915 al setten1bre 1916 per quest'assistenza. Gli asili da 14, pel disol'l1ine provocato nelle famig·lie dallo -scoppio della guerra. diventarono 30, accogliendo 1400 bambini dni tre ai sei anni, e-on una spesa di 50 mila lirf'. E S-OrRero con felice intendimento pratico le colonie estive e i bagni sulla sabbi o-::a riva del Reno. • I '"1ntaggi sono stati n<>tevolissin1i. Vittima clel dovere. Di un'infezione (lift.erica contratta in llll lapora- · torio dell'Egitto è mort-0, : nlla to:r pediniera inglese Sou-Tay, sir Armand f{t1ffer, francese di nascita i11n naturalizzato inglese. il cui nome è legato all'organizzazione sanit.'lria ver ln sorveglianza dei na\igli P <lei pellegrinaggi reduci cl<illa )lecca. AveYù GS anni. •

Il dott. BRUNO G.A. LLOTTI unico figlio del dottor FJn1iliò, nato il -1 gen.Mio 1891, studiò a Pavia, dove co11segui la laurea in medicina; subito ùor><> • se-oppiata la nostra guerra, nel giugno 1915. r ttenuto il grado di . ottotenent0; parti <'On entusiasmo pel Reggimento; dopo 10 mesi circa ottenne ln promozione a tenente effettivo. Cadde da valoroso dopo 15 mesi di i11interrotto servizio al fronte trentino, il 20 settembre 1916. P. In un ospedaletto da campo, nell'esercizio della sua nobile missione, è morto dopo brevissima malattia il tenente medico barone EUGENIO DFJ GIO°""' A..~~I DI SAN"TA SEVERINA, da. Napoli~

Indice alfabetico per materie. AlC'ool : Ila saggio a ttra Yerso 1'1 glandola • Pag. 1222 ntammaria . )) ) 2.30 .\n: nini rtrazione ~1nit.'1riu . . . . )) 1:223 l~a< illi tuber(·olari nei latticini freschi )) 121 <•01 . ~re ~ X azionale dei Brefotrofi )) 122'3 ' '<> · ulenze d'~1rmata . )) 1221 l )()}. ri •lddo1nin.ali . l) 1222 . . t ol~ ri :1lln palla : cau~ • )) 1211 l, ra t t11 r di femore : tern pia • • • Roma 1917 -

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tab. Tlp. Ca ruere Centrali

Iuft?zionl' meli tense: frE>queute

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complican7..<l non Pag. 1212

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:\Inlarhl nell'Esercito :\le<lica ture: con1e ridurre del ,:.lO ~b le l'})ese del materi<1 le . . . :\IeningitP cer<->bro-~11innle ~pidemica: diagnoRi batteriologica e 8ieroterapia Or ccbio: a propo~ito cli ~in1ulazioni ed autole. ioni . T etJtno dichiara to: ('ure combinate .

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Roma, 7 ottobre I9I7

XXIV. ,

Pasc. 41

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fondato dai · professori :

GUIDO BACCELLI

FRANCESCO DURANTE \

SEZIONE PR~TICA

VITTORIO ASCOLI

R EDATT ORE CAPO: P ROF.

SOMMARIO .

Servizi sanitari: Servizi sanitari militari specializzati. originali: A. Chiasserimi: L'ipotensione arteriosa cavitari dell ' addome. - Rivendicazioni : S . Belfanti, Nuovi studi sull'afta epizootica. - Hote e contributi:

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- Lavori nei feriti A. Ascoli: G. Monti: Contributo allo studio dei medica menti con fermenti l attici Medicina sociale: O. Viana : Sulla riforma dei Brefotrofi Accademi e, Società mea1che, Congressi: Società Medica di " P arma. - Reale Istituto Veneto di scienze, lettere ed ar ti. • Appunti di medicina pratica: CASISTICA E TERAPIA: Etiologia

delle sindromi emorragiche infetti ve castrensi. - La sintomatologia delle paratifoidi. - L 'urobilinuria 'Jlel tifo addominale - S vantaggi della diet a lattea nelle malattie febbrili. Posta degli abbonati. - Cenni bibliografici. - Varia : P er evitare gli a vvelenamenti da sublimato.· Nella vita professi onal e : In di fesa delle scuole mediche castrensi. - In difesa degli studi medici. - Risposte a quesiti e a domande. - Condotte e concorsi. dice alfabetico per materie.

Notizie diverse. -

In-

Interessantissimo Premio semigtatuito per gli associati al '' Policlinico ,, :

Prol. tav. 6Ift&INTO UURRTR, libero docente nella R. Universita di Roma

Vademecum della .I nfermiera IN CASA E NEGLI OSPEDALI

con speciale riguardo alla cura dei malati e feriti in guerra Seconda edizione accuratamente riveduta ed ampliata - Un volume di circa 300 pagine riccamente illustrato Questo manuale con stile chiar o, semplice e conciso, e con singolare perizia compilato, contiene quanto è necessario alla donna di sapere per adempiere efficacemente t l pietoso ufficio d'infern1lera al letto del ferito e dell'infermo. Le numer ose illustr azioni sono d1 grande aus111o all 'lntendi mento del testo e agevolano in modo sicuro l 'opera della lettrice ln ogni contingenza del suo nobile ufficio. L'esito lusinghiero della prima edizione, esaurita in pochissimo tempo, prova che il n ostro manuale risponrte a un bisogno sentito; e questa seconda edizione è diretta a son disfare sempre meglio a tale bisogno. Vi furono aggiunti importanti capitoli sulle più com uni malattie dei bambini, sulla tubercolosi , sulla malaria, sulla tdroterapi&, ecc Anche le 11lustrazion1 sono state notevolmente accresciute e alcune modificate •11 modo che, come 11 testo, pure le figure fossero atte a permettere la lettura del libro anche alle signorine, così che, cessate le necessità nella guerra , ·esso po!sa rimanere in famiglia come una guida pr eziosa in ognt contingenza riguar dante la salute. P~ r 1nettere 1 nostri corte~ abbonati in grado rti diffondere 11 manuale stesso presso le signore dt loro conoscenza, abbiamo deliberato di spedire in por to franco le copie che ci vemsse:co r1 ch1este col lor o tramite al 1010 prezzo di oosto 1 e cioè a L. 3 ciascuna.

P rezzo lire

5. - P er gli a bbonati al

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P oliclinicq » sole lire

Inviare Cartolina-Vaglia direttamente a l prot.

E NRICO MORELLI . V1a

3 (franco di porto).

Sistina. n . 14 - Roma.

9ilhtl di JfOJrle&à r~e"au. - E' vietata la r i produzione di lavori pubbUcati nel POLICLINIOO o la pubblicazione di swnti di essi senza citarne la fonte .

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SE RV 'I Z I SAN I TARI. Servizi sanitari militari specializzati. Organizzare i servizi di assistenza sani taria per gl'invalidi di guerra .è stato t1n ·compito m ol to ardt10, non solo in vista dell'ingente nl1mero. di colpiti, ma soprat utto per la grande va1·ietà delle forme morbose alle qt1ali si rendev a necessario di provvedere. Qu.esto com1)ito, il quale importava difficoltà, co11trattempi e sorp1·ese, è stato assolto con al acrità e fel'mezza rlall,Uffici o S[tnita1·io c;reato

-pref;so il i\finiste l'O cl ella g11 erra ed ora elevato alla dignità di l)irezione gene1·ale. L'o1)erosità fattiva ed il . valo1·e. dei s11oi funziona1·i hanno fatto sorgere, di sa11 a pia11tn, l1na de11sa rete di unità sanitarie rccl h,oc, che rispondono acl ogni esigei1za; hanno clisciplin ato le istit11zioni preesistenti; h an1to coo rdinato il funz:t111am ento clei varì orga11i ch e compo11gono il n11ovo S ervizio sanitario. Qu esto integra i soccorsi prestati in zona d'op erazione e risponde a d intendimenti altamente sociali, daccl1è accresce l'efficie11za dei 111ilita1·i resi invalidi e che p r esto o tardi torneranno alla Yit n civile.

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IL POL'ICLINICO

Non a11cor<.t il nno\·o Servizio, . di etti è stata dotata la Sanità militare, è noto ed apprezzat o tra i1oi, a causa di l1n'eccessiva e forse malintesa moclestia dei st1oi dirigenti. Eppl1l'e importerebbe che se ne conoscessel'o almeno l esistenza e, yrosso ?nodo, il funzionamento, per una più adegl1ata valutazione delle nostre virtù or.ganizzatrici e pèr agevol are i rapporti tra medici n1ilitari e .civili nell'assistenza agli invalidi. Ci è sembrato opportuno, quindi, di forzare il riserbo della Direzione sanitaria e di proc11rarci e p1·ospettare alcune informazioni, siano p11re d'indole generale e sommaria , su q11anto è stato già fatto e s 11 quanto è in corso di att11azione. Sia.m o sicuri cli compiere opera che riuscirà grarl ita ai lettori del Policli1iico. 1

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All'inizi.o della r1ost1·a gue rra si pttò di1·e che non esistesse, i1è forse era preordinato, nella zona territoriale, alcuno stabilimento sanitario milita re specializzato in t111a pi11ttosto che n..:.tl'altra branca della scienza medica. Prevaleva allora il co11cetto che ogni mecti.;J n1ilita l'e tlove$se essere bon lÌ tout {aire, e for~I.:' ii1 analogia a tale principio anche gli osped n li di risrrYa, che si veni vano pl'edisponendo in i t a lia, erano tutti indiff.erènziati ed uniformi, ed i11 vano dalle Nazioni già impegnate nel t, ntlitto ri gi11ng·e,rano il n1onito e l'esempio. pj tl tn rdi, t' ln nostra gi1erra già da ten1;)·) era ili i zia ta, il buon senso prevalse, e si al'li.. mise elle, pur tenendo conto del fabbisogno geu el'ico dei i>osti-l etto ospedali eri ordinarii ch e occ·orre tenere approntati per far front~ al co11ti11uo deflusso di feriti e di amn1al ati ch e l 'eser cit o combattente invia in zona territori a le, fos. e opportuno, per il migliore andamento del servizio, e perchè gl 'infermi avessero cure più adeguate, che al'cuni degli ospedali di riserva si specializzas~e ro; o i1er lo Tneno, ove ciò no11 1 i uscisse possibile, che le cliniche delle va rie specialità as-s111ne._ Cl' O funzione ospedaliera militare. Il econdo a nno vide così sorgere una vera fioritt1ra, qua i sempre spontanea, se1nnre però poco diRciplinata, di. istit11zio11i 111ilitari o 1niJitarizzate di ogni genere per le cure specializzate. I .. n tendenza individuali stica del n1eclico, 11nita nlle ini7iatiYe locali, spesso ge11ero e ma non ~emp re $agginn1ente cli rette ed inrnnalate, fnre,·a Rì cl1e, in qualsiasi 1)unt o del br.1 Paè .. e si trovaR e un prof~~sore spe ·inli$ta pii1 o n1e110 e n1int"\11t~ , . i 11en. a se .. 11bito a far !='orgere un er. 11 f r n " 1> 1 r i 11 l i:. -:. at o n1 il i t a r 1>. • 11 ::-c n1pli ci...,n10 e ln chernati ·ità delle dispo.._jz1oui ~ll})et· inri nnn rac()\ \\110, intanto, che 1

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[ANNO

XXIV,

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esaltare tale tende11za. Ogni Corpo d 'Ai-ma.ta. territoriale avrebbe dovuto avere infatti il proprio centro ortopedico, il proprio centro neurologico, il proprio centro stomatoiatrico, ecc., ed è facile comprendere qt1ale in1n1ensa larg hezza di interpretazione e di esec11zio11e ne . conseguisse . Ed invero, mentre in alcune località, favorite per ubicazione e mezzi, per oper a di insigni cultori della scienza sorgeva no i stituzioni militari veramente degne di sel'vir di esempio a tutte le a ltr:e del genere, in altri 111oghi, a prescindere da ogni buona volontà e com v etenza dei tecnici, n1ancavano assolutamente e mezzi e locali e ambiente scientifi co aaatto; mancava persino l ' opportunità e la ragione logistica dell 'impianto : e si avevano formazioni atrofi che ed inconcludenti, per qt1anto •1)omposame·n te drappeggiantisi nel titolo alti'sonante di centro che pareva pres1t1)porre chi sa q11ale periferia! .. : ~è la disposizion e di approfittare delle cliniche come ambiente adatto per l'istituzione di detti ospedp.li s1Jeci ali, poteva sempre esser sèguita, non solo per lo scarso numero di posti-letto ch e le cljniche per solito posseggono, ma anche e sopratutto perchè non sempre in esse si trova tutto qt1ell'insiem e di personale, di mezzi e di servizii, che occorie perchè un ospedale militare vi possa ben funzionare. Troppo diversa è la ordinaria funzi on e delle cliniche, organizzate come sono pet l'in segnamento, perchè , .. i trovino agevole svolgimento tutti i servizii di un cen tro specializzato militare. Valga per tu tti l'esempio delle cliniche psichiatriche, che si era in pr;mo momento pensato di trasformare in altrettanti centri neurologici 1nilitari, non considersindo come .:n una clinica psichiatrica, a parte la sua scarsiss;ma efficienza in genere, non sia possibile trovare t1ttti gli ap1>restamenti necessari, compresi i cl1ir111·gici, per il normale funzionamento di 11n ce1itro 11eurologico completo co1ne va inte5o, e come è stato attuato nei paesi alleati ed ora, fort11natame11te, anche presso di noi. Anche il collegamento degli ospedali speciali fra di loro e con gli analoghi impianti della zona cli guerra lasciava molto a desiderare. A111p11tati e stor1)i n~teoa1 ticolt1ri, cl1e abbiRognavano della cura del chirurgo ortopedico, feriti dei nervi periferici, pei q11ali ~arebl)e ~tata necessaria l'opera concorde del neurologo e del nel1rochirurgo, stazionavano pesf'o per 111esi e n1esi in ospedali comt1ni ed anchr c::pcnnò~rii, ove og11i a11prest a111Pni o nlanca ,.. n ed e~ist eva sol tanto la })t1ona volontà. Itre gravi que~tio11i interef'~nnti la ~:Jldezza della co1111)nqine dell'E ercitn i11ta11to ~i aff[ cc ia,·ano inc::nlnte: la prevenzione dall'i11quina-


(ANNO XX I V,

FASC.

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SEZIONE PRATICA

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mento tubercolare, il problema del pronto recupero dei post-traumatizzati, che sfuggivano ' attraverso licenze di convalescenza spesso prolungate sine die, .l'infezione tracomato~a) la piaga d·ell'autolesionismo, ecc.

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Come si vede, ardl10 e complesso era il lavoro che in questo campo la Sanità ì\tlilitare, quasi tutta impegnata, fino allora, in zona di guerra, si è trovata d'innanzi mentre il terzo anno della guerra si avanzava, nè malgrado il lavoro dap(1)

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1236

. lL POLICLINICO

poi con1piuto può dirsi che essa abbia ancora assolta tutta l,opera. Questa è però ormai molto avanzata. - Più che il contenuto nei ristretti limiti di un articolo, gioverà l'unito grafico a darne una sommaria idea d'insieme. SERVIZIO DI ASSJSTENZA AI GRANDI INVALIDI DEFINITIVI (amputati ed affetti da gravi lesioni storpianti osteoarticolari). - Da tutta la zona di gt1er1 a questi infermi vengono ora, appena le loro condizioni ne permettano il trasporto, riuniti in un ce1itro chirurgico di prima raccolta e s1J.ccessivo smistctm ento a ::VIantova. Di lì, ristorati ed apprestate le cure che valgono a render più ag·e \·ole e meno disagiato il vi~ggio, con t1n apposito treno ospedale, essi sono inviati direttan1ente alla sezione chirurgica di concentra1n.ento del territorio ove risiedono le . rispettive fan1iglie. Queste sezioni cliirurgiclie di concentramento per n1utilati e storpi gravi funzionano ormai regolarmente in tutti i corpi d 'Armata territoriali eccetto quelli di Alessandria, Bal'i ed Ancona, che si valgono della sezione chirurgica d.ef corpo cl'arn1ata limitrofo, e ~ono dirette da chirurgi ortopedici di riconoscil1ta competenza. Così le cure più adatte posson venir prodigate con quella precocità che è necessaria a ben assi. curarne l'esito migliore. Alle cure chirurgiche, seg·uono quelle fisicoortbpediche; dalle sezioni chirurgiche infatti que ii infermi passano alle sezioni di c11re fisicl1e ed ortopediche che esistono a fianco delle pri111e in ogni corpo d'al'mata. Ivi vengono a11plicate le cure fisiche opportune per porre i 1nonconi dei n1l1tilati nelle migliori condizioni cli adattamento alla protesi e di funzioname:ti to, ed utili a ridurre al minimo possibile le minorazioni dei gravi storpi. Otter1l1tasi i11fi11e non solo la g11arigione chiru ry if'a, ma a i1cl1e la 1·iedl1cazione funzionale, ogni invaliclo passa alla. scttola di rieduca:.ione profrss ionale ove l 'Art1ruinistrazione n1ilitare l) t•ovvecle a i11 a ntenerlo per i sei mesi che la legge stabilisce c.o me tempo sufficiente per apprendere l1n i111ovo m e tiere o per riprendere, gl1ando è poc:;sibile, l'uso d ell'antico, nelle mutate condizioni fi~irhc. Dt1rante tale periodo l'officina milit 1.1re cl1e or111ni funziona presso ogni scuola di l'ied 11cn zi 011 fl, f ornif'ce 1' appa reachi o di protesi i 1ecc~~ a ri o. '"'cl1ole cli rieducazione professionale generica f1111zi1111ano nit11aln1ente <t Tor1no (con .filjali n I.ul'cnto ecl a Casnle) , \Iilano, Geno\·a, ' ;'ero11n. I adovn, ' '"enezin , 13nlog11a, Spezia, Firenze, l,.ivoruo. Pe-::ria, Pisa. I~ oma (c on filiali a Tert1n10 ·I n Ginlint10Ya) , ~ apoli e Palermo. ~ cno l \ di l'ied11 ·azin11 e prote,sionale ar1ricola I

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[ANNO XXI\-, F ASC. 41}

sono l)er ora a Voghera, per l'Italia settentrionale, a Perugia per l'Italia· centrale ed a Bari per l'Italia meridionale. • Così ogni invalido è rieducato alla professione nella sua stessa regione d'origine e con i mezzi ed i sistemi di lavoro in essa usati. CENTRI NEUROLOGICI. -- Non meno importante dell 'orga11izzazione dell'assistenza· ai mutilati anato111ici ed agli storpi osteoo.rticolari, è quella destinata a raccogliere e curare in ospedali spec:ializzati gli infermi del sistema nervoso , siét funzionali che organici. Iniziata con un certo ritardo, rispetto alla • precedente, l'organizzazione del servizio dei centri neurologici territoriali se non può dirsi come quella già dappertt1tto completa, è già sotto varii rispetti, a buon punto. Il funzionamento di questi speciali istituti non può dovunq11e, data la diversità degli impianti, clei inezzi .e di ambiente scientifico, corrispon1lere all'identico schema, però in genere il ì\1inisterò cl.ella Guerra ha curato che ciascun centro nel1rologico consta,sse di due sezioni distinte, onde p otessero esser nettamente separati gli infermi a ffetti da lesioni organiche del r-;iste111a nervoso, sia ce~trale che periferico, da que·l li affetti da forme nervose funzionali. In ciascun centro neurologico poi, nella sezione destinata alla cura degli infermi con lesioni organiche, l 'opera del neuropatologo è sempre opportuna111ente associata a quella del cl1irurgo specializzato e laddove è risultata più perfetta questa simbiosi tra il i1eurologo ed il cl1irurgo, si sono avuti dei risultati veramente brillanti. Al fine di ottenere una rapida raccolta ed lln conseg11ente razionale smistan1ento regionale anche di questi infer1ni è stato disposto cl1e tutto il centro neurologico di Treviso e pa rte del centro neurologico di :\lilano, che è st l'éto rdinaria.i11ente eff1ciente, f11nzioni110 cor11e sezioni ne11rologich e avanzate di pri1na raccolta per g li infermi pl'ovenienti clalla zona di guerra. Parte del centro neurologico di Cata:. nia funziona pure come prin10 sgomJ)ro per gli infermi del sistema nervoso provenienti dal1'0riente. D a queste sezioni, tutte dirette da ,·alenti neurologhi, gli infermi vengono poi traslocati ' a tempo opportuno e tenendo conto della loro regione d' origin e agli altri centri neurologici • • che si ono istit11iti e si vanno ora sempre p1u an1plia11do e perfezionando nell'interno del Pve e e cioè a Pa\'ia, a GenoYa, a Bolog11a, ad A11cnnn, a Roma e tra 11oco une11e a Napoli. Co n1e i Yecle, sono ql1indi otto gli i tit11ti specializza ti r he f11nzionano nelle va rie regioni ,rlt ùliH, i11 tutto od in i>arte corne cP.ntri ll fH I-


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SEZIONE

PRATICA

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i·ologici territoriali, per non contare quello di Treviso, ·Che trovandosi in piena zona di guerra, ha inveoe .interamente funzione di prima raccolta e di success.ivo smistame·n to territoriale. SERVIZIO STOl\lATOIATRICO. - Presso ciascuna delle Armate, in zona di guerra, esiste un reparto stomatoiatrico completo, ed alcuni di questi impianti hanno assunto tale importanza ed efficienza, data la guerra di ppsizioni che -combattiamo, da rivaleggiare con i migliori istit uti territoriali. Da questi reparti di armata i feriti della faccia vengono, in secondo tempo, smistati ai. tre grandi c'e ntri stomatoiatrici territoriali che funzionano nel paese e precisamente a Milano, a Bologna ed. a Roma. Esistono poi, si può dire presso tutti gli altri corpi d 'a rinata territoriali, de~ reparti minori, dei quali alcuni veramente notevoli, destinati so1)ratl1tto all'at-:, uazione delle protesi meccaniche, -che accori-e applicare tardiva!11ente e dopo la completa guarigi~ne chirurgica, nonchè al disimpegno del ser, -izic stomatologi co del territorio. ~ . ~.\Il 'insieme del servizio stomatoiatrico gioverà certamente ora l'istituzione, che ormai è compiuta, d·el nuovo corpo odontoiatrico militare, composto clei dentisti diplomati, cl1e è destinato a portare le cure dell'arte fino alle zone più avanzate ed alle truppe combattenti in prima linea. ASSISTENZA AI ClECHT DI GUERRA. _· Il primo ~gambero dei militari feriti agli occhi con minaccia di cecità vien fatto sui tre ospedali oftalmici di j\Jilano, di Firenze e di Roma. Di qui, avvenuta la guarigione chirurgica, i divenuti .ciechi veng·ono raccolti con criterio regionale in speciali case di rjeducazione per ciechi che funzionano a Milano, a Padova, a Firenze, a Roma, a Napoli ed a Catania. l\1olto si è discu sso se non convenisse riuninjre tutti i ciechi di guerra in un'unica scuola, sotto la guida dei pochissimi maestri ciechi che p0ssediam o, e che, certan1ente, rappresenta110 gli in segnanti !)lÙ a datti per la rieducazione di, questi invalidi; n1a tale · soluzione, che pure aveva non pochi vantaggi, si ' è dovuta abbandonare verch è altre no~ meno importanti considerazioni in1nonevano di non impedire a questi gloriosi infelici di potere, nella loro sventura, avere aln1en o il conforto della vicinanza dei propri cari. PROFILASSI ANTITUBERCOLARE NELL'ESERCITO. È noto cl1e la guerra ha prodotto un certo aumento nella diff11 sione della tubercolosi, se non così grave ed allarmante come è avvenuto in altre n azioni, certo tale che meritava tutta · ' 1' attenzione degli enti e delle amministrazioni responsabili.

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Nell'Esercito questo sia pur modico grado di inquinamento tubercolare si spiegava con le lev·e affrettate, e con la difficoltà, da parte dei periti, ·d i diagnosticare con i mezzi messi a loro disposizione gli ammalati di forme larvate ed incipienti ed i così d.etti pretilbercolotici che, una ' rolta sottoposti allo strapazzo della vita militare, precipitavano rapidamente verso le forme di tubercolosi più gravi. A difesa ed a salvaguardia dell 'Esercito si sono ~osì istituiti (circolare 801 del G. iVl. del dice111bre 1916) i dodici reparti di accertamento diagnostico per la tubercolosi che, unitamente ai reparti di accertamento dell.e Armate in zona di guerra , funzion ano ormai in ciascun corpo d'Armata territoriale. Sono questi degli speciali reparti ospedalieri, situati in genere in località adatte per ubicazione ed aer.eazione, ove vengono inviati tutti i militari e gli iscritti sospetti cli tl1bercolosi onde esser sottoposti. a spe cia~e osservazione, per op·era di n1 edi ci tisiolog·i di riconosciuta competenza. Detti reparti sono natt1ralmente fotniti di ogni mezzo di ricerca poich è la diagnosi dei casi sospetti non può certo esser fatta con un solo crite'rio, m a dal convergere dei varii mezzi. d 'indagine; durante la perman·e nza degli in- , fermi in osservazione v.ien loro fatta condurre la vita più adatta per ottenere .il mig·li0ramento della loro n1alattia e viene loro irnoartita una - . certa educazione antitubercolare. 1'utti poi i militari che sono ricon osciuti affetti da forme incipienti o comunque curabili, anzichè esser subito. riformati, vengono inviati in speciali centri sanatoriali che la Croce Rossa ed altri Enti quali le Opere antitubercolari vanno istituendo, ed in J;ali sanatorii questi infermi posson o rimanele, a spese dell'Amministrazione ' militare, p·er un periodo di sei me si. Tutti infine i soggetti ac.certçi.ti nei r epa rti di osservazione e come tati tiformati vengono segnalati all'autorità sanitaria civile per le provvidenze di assiste11za ulteriore e di profilassi, c4e sono di sua competenza. Nè qui si arresta l'opera dell'organizzazione antitubercolare militare, perchè essa ha provveduto eziandio ad a llestire, presso ogni corpo cl'armata territoriale, lln t11bercolosario destin ato ad accogliere q-µei. r11alati così g·ravi da abbisognare di continuata cura ed assistenza ospedaliera, che sarebbe inumano e pericol')so, . clato lo stadio della loro m alattia, dimettere dal! 'Esercito ed inviare i11 fan1ig"lia. Tali t11bercolosarii ricoveran o or a specialmente gli ex l)rigionieri restituiti dal nemico pe.rchè gravemente infermi. L'impianto e la ~istemazione degli altri ser(5 }


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IL POLI CLJN I CO

\:izii accennati nel grafico non possono ancora dirsi molto avanzati, percl1è si sono iniziati solo più tardivam.ente. Sono così ora in via di attuazione in ogni corpo d'armata i centri fisioterapici di recupero per i militari aff~tti da postumi di lesioni traumatiche, grandi ospedali-caserme ove tutti i post-tral1matizzati e specia lmente gli affetti da temporanee storpiaggin~ di origine osteo<trt icol are o fibro a , vengono sottoposti, dopo le cure fisiche, ad llna speciale ginnastica meùica e ad un allenamento collettivo, con un 11uovo metodo che è geniale invenzione italia11a; i congegni per la lotta contro il tracoma costitl1iti da grandi ospedali-oftalmici per le forme -più gravi, da caserme oftalmiche ove i . t1laln ti in fase secernente non abbisognasi di cure ospitaliere, vengono concentrati, istruiti ed utilizzati ai fini militari e nello stesso t empo sottopo ti a trattamento curativo, e da battag·lìoni oftalmici costitujti cla infermi non più secernenti, utilizzati in var1 servizi e sottoposti a vigilanza profilattica ed ·a cure di mi11or importanza; infine si sono ora costituiti in ogni corpo d'armata e in alctlne località funzionano da qualche tempo egregiamente, dei reparti speciali di concentramento per gli autolesionisti: sono diretti da ufficiali medici pro\·etti in infortunistica e varranno· a combattere efficacemente anche questa triste manifestazionè cli delinquenza. Persistono certo del 1 e lacune nella co1nplessa organizzazione da noi d·elincata; vi si notano fors'anche delle mendé. Ad esempio, noi credia1no ch e sarebbe da intensificare la rieducazione volta ai lavori agricoli, dacchè il nostro paese· è popolato in prevalenza da agricoltori, e sulla produzione agricola debbono concentrarsi le maggiori cure. Il i)rossimo avvenire v·edrà, senza alcl1n clubl1io, q11·e ti ser\ izi specializzati sempre pitì effi~enti e perfetti; ma possiamo già compiacerci dello sviluppo poderoso che hanno rapidamente as llnto. 1

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~i~tinn,

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L AVORI ORIGINALI . A]\fBULANZA

CHIRURGI CA D'ARMATA

Direttore prof.

N . 2.

ROBERTO _t\LESSANDRI.

L'ipotensione arteriosa nei feriti cav i tari dell'addome pe1· il dott. ANGELO CHIASSERINI, Ca1)iiano medico di complemento. L'esperienza acquistata, esaminando i numerosi feriti con lesioni degli organi ~avi dell'addome (stomaco e intestino), ricoverati nel periodo di un anno nella 2a. Ambulanza chirurgica, ci ha convinto che i caratteri del polso han110 la massima importanza, sia per le indicazioni o controindicai.ioni operatorie, sia per i criteri prognostici. Un polso frequente e piccolo, e che tale si mantenga nonostante le misure aclottate contro lo shock, è di ~solito llna controindicazione all'intervento (a meno cl1e non si tratti di anemia acuta nel qual caso si può avere un miglioramento), e segna una prognosi infausta.. Questi feriti invero, anche se operati precocemente, mostrano un peggiol'aroento progressivo nelle condizioni del polso, che può divenire impercettibile alla radiale, e che sono talora in stridente contrasto con le condizioni generali subiettive. Qusto stesso contrasto si osserva non l'aramente in pazienti nei q11ali la caduta del polso avviene in secondo tempo. Tanto ch e è lecito affermare come nei feriti cavitari dell'addome la frequenza e la piccolezza del polso, (ch e significano ip.ote~sione arte: riosa) sono il primo ed il principale sig1ium mali ominis. L'ipotermia relativa è un altro sintoma di . ' lnCO. gravità, n1a cli solito l)iù tardivo e plU stante. La caduta della pressione arteriosa non è in questi casi determinata dalla emorragia, che può essere assai scarsa, ed in ogni modo non è ad essa proporzionata. E invece ordinariaznente in evidente rapporto con la gravità e la 1nolte,Plicità delle lesioni Yiscerali, e col tem?o tlecorso, ma tale rapporto non si p~1ò certo ch1a1nare diretto. Probabilmente a determinarla e a mantenerla contribuiscono fattori molteplici, ql1ali il trauma addominale in sè, e i traumi cccondari ,·a riabili secondo il modo di trasporto; le co?clizioni dell'individuo; l'afflusso di sa 'lgue nei vasi del sistema splancico e la tra udazione .. ierosa (in enso generale), talvolta enorm , nel caso addo111inale; rac;5orbimento di mate1'ia li tosbici.


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SEZ IONf: PRATICA

Ma il loro meccanismo di azione ci è in gran I. e; .. . (8 ottobre 1916). - Ferite multiple del parte ign oto : nè, a renderlo più chiaro, credo tenu·e; operato dopo 13 ore (resezione intestinale); muore in 2a. giornata. All'autopsia ·Si trosi possa arrivare con i metodi di studio fin qui va versam·ento siero-ematico nel peritoneo; anadoperati, i quali sono per lo più incompleti se del tenue iperemiche e dilatate~ stomaco for. ' .. o emp1ric1 temente dilatato. . Esame istologico della capsula surrenale deCosì, nonostante la grande importanza che la corticale bene sviluppata con distinzione caduta della pressione è andata acquistando stra: abbastanza n etta delle tre zone; il prott)plasma come criterio terapet1tico e prognostico, la si dell e cellule corticali si . colora .in modo uniforconti11t1a ad apprezzare grossolanamente con i me ed ha un aspetto pt1lverulento, ci') sopratutto nelle zone fascicolata e reticolare. Nella caratteri, vorremmo dire tattili, del polso. Ne ignoriamo quindi i valori, i quali, anche · midollare si hanno segni eviclenti d'iperemia, e qualche piccolo focolaio emorragico; il _protose limitati alla sola pressione sistolica, ma rl- plasma delle cellule midollari ha scarsa affinità petuti sullo stesso e su di un gran numero di per i colori, ii nucleo, spostato talora verso la casi, potr.ebbero certamente fornire delle indi- pe)riferia, contien e reticolo poco cromatofilo; . . . . qua e là si osservano delle fòrme si~cizlali. caz1on1 p1u precise. Tanto nella midollare quanto nelle parti più Così non viene mai praticato l'esan1e morfo- interne della corticale si trovano num·erosi gralogico e chimico del sangue, e raramente quel- nuli di pigmento bruno-scuro. · II. ::.\I ... (26 settembre 1916). - Ferite multiple lo delle urine. Così dicasi delle ricerche anatomo-patologi- del t enue; m11ore in 3a. giornata. All'autopsia si trova peritonite generalizzata siero-pur1tche, che si litnitano a constatare le lesioni ma- lenta. croscopiche degli organi viscerali; nulla sappiaEsame istologico della .s urrenale destra : le mo delle possibili modificazioni nella struttura cellule della corticale, specie nelle zon·e fascicodi alcuni organi, ad esempio delle ghiandole lata e reticolare, si colorano uniformemente con l 'ematossilina, e non lasciano più riconoa secrezione in terna, alcune delle quali hanno . scere alcuna struttura; i cordoni cellulari son o cosi gl'ande im1)ortanza i:>er il mantenimento ridotti a masse protoplasmatiche, in cui sono quasi completamente; p.erduti i confini dei sjndella pressione arteriosa. Sarebbe quindi opportuno che ad ogni gran- goli elementi. Lesioni anche più gravi si riscontrano nella sostanza midollare: quivi jl parende llnità chirurgica fossero aggiunti due medici chima è ridotto a detriti di protoplasma sparsi pratici di rice1·che chimico-cliniche ed anato- in m ezzo ad una trama connettivale. Granuli , e zolle di pigmento bruno sono sparsi in gran cl e n10-patologiche, ed uno strt1mentario adatto. Il complesso p:roblema p otrebbe allora essere abbondanza nella zona reticolare e fra i residt1i delle cellule midollari. studiato nei suoi elementi, e, se anche n on risoltù completamente, potrebbero aversi dei dati Questi due casi rap1)resentano i tipi delle di fa'tto, con i quali meglio precisare le indica- lesiòni osservate, lesioni regressive, discrete zioni e i metod; terapeutici. nel primo, gravissime n el secondo caso: in amPer iniziare intanto questo studio, noi abbia- beèlue più marcate nel parenchima midollare. Si può dire che le lesioni della corticale vanmo cominciato con l'esaminare istologicamente le surrenali dei feriti mòrti in seguito a lesioni no dal rigonfiamento torbido ad t1na vera necrosi per coagulazione, quelle della midollare clel tubo gastro-enterico. Cominciai a prelevare le surrenali nell'ago- clalla diminuita affinità colorante delle cellule sto del 1916: esse venivano asportate poche ore feocron1e ad una disgregazione completa delle m edesime. Nei casi meno gravi si. nota anche dopo la morte, e fiss ate in formalina. I.e sezioni, incluse in paraffina, vennero co- una notevole iperemia. Uri reperto quasi costante è la grande abbon~ lorate con em atossilina eosina e col metodo di ' '. Gieson. · danza di granuli e zolle di pigmento brunastro Si tratta di uno studio incompleto, sia per. il sopratutto n ella midollare. Questo fatto era stanumero pi11ttosto esigl10 delle osservazioni (10), to osservato nelle surrenali di individl1i morti sia perchè non furono eseguite sezioni ner con- .. di malattie cach etizzanti. Tali lesioni si verificano in t1n tempo relatigelazione, sia perchè non furono u sati speciali m etodi fli colorazine (ad es. : i)er i li})Oidi delle vamente breve (2-3 giorni), e, qt1antunque non cellt1le corticali e per le gran11lazioni delle mi- })Ossan o spiegare la caduta della pressione, che talora avviene fin dalle prime ol'e, debbono ce1·ei ollari) ' 11è le l·eazioni sper i fi che, come qt1ella to contribuire a mantenerla in un secondo di V1ù1)ian. I reperti in og·11i inocl o hanno avl1t o jl con- tempo. Esse ricordano molto da vicino le lesioni detroll o cl i Sl1rrenali appartenenti a individui m orti pe1· tt1tt' altra ca11s~, ed hanno dimostra- scritte nelle capsule s11rrenali di alcuni indito tali cleviazjoni dalla norma, che m erita sia- \'idui inorti per difterite, e nei quali si ebbero no qui r icorda.te J)revem ente. A questo scopo ri- sintomi evidenti di ipotensione (senza che poi si n otassero alterazioni a carico del miocardio). p orto ltt descrizione di d11e casi tipici: 1

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IL POLICLINICO

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E probabile c:he 11ell'un caso come nell'altro le le ioni sieno di orjgin e tossica : dipendenti, · nei feriti dello stomaco e dell'intestino, da riassorbimento massivo di tossine traverso la sierosa peritoneale. I g11oria1110, se \'i abbiano parte, e quanta, i riflessi da stimblazione del sim1)atico addominltle determinata dal trauma. ' Un fatto però resta stab·" lito: la costanza cioè cli lesioni regressive nel parenchima delle . ca1)s11le s1trrenali, e specialmente nelle cellule cl'ella, sostanza midollare. Qt1esta constatazione> n1entre non ci permette (li f ormt1lare cl elle conclusioni s11l complesso problema della ipotensione arteriosa negli a(ldo111inali, di cui riguarda solo 11n elementO', ci in cora6gia tuttavia a procedere con metodi d'indagine l)OSitiva. Prevedere <.lnzitutto i valori della nressione arteriosa, sia i)rima, che durante e dopo l'i11terventu; osserva1·e in q11ali momenti essa tende specialn1ente a cadere, e quali sono le mis11re che la possono far risalire. Poter così • scegliere il rnetodo o i metodi di anestesia me110 11ocivi, e vedel'e, se non è, per esempio, indiffel'ente ir1iettare dei litri di soluzione fisiol ogica, oppul'e delle soluzioni alcaline o contenenti zucchero. Fare inoltre degli esami del ... angue, specie p er ciò che riguarda possibili cambiam enti della s11a reazione. Le gravi lesioni clelle surrenali da me osservate farebbero ritenere non improbabjle un certo g r aclo di acidosi . . Ol1an clo i sl1esposti, ecl altri dati cli11ici, raccolti con rl1ra, venissero mess 1 in l'apporto con le o servazioni JJOst-morte1n macroscopiche. ed i ·tologic.: he (sopra tt1tto delle surrenali, dell'i1)0fi i, d el fegato, del miocardio), è verosimile che r1:iolte clelle cause vere della caduta della pres~io ne a rterioc;a sarebbero messe in luce; e si l)C1trebl>e correl'e ai rimecli co11 criteri l)iù l)re. .

NOTE E CON TRIBUTI. 1

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LABORATORIO BATTERIOLOGICO GOVERNATIVO DI BERGAMO

diretto dal dott. prof. GUIDO. ' T?LP INO, insegnante di batteriologia presso la R. Università di Te. r1no.

Contributo allo studio dei medicamenti con fermenti lattici. Dott.

GIUSEPPE i\10NTI.

Le preparazioni f a rmace11Li che che usualme11t e servono per la bactero-enzimo terapia vengono ora ad acquistare anche importanza nel ca1npo della profilassi delle inalattie infettive. Di fatti il bacillo bulgarico, che Elia l\Ietchnikoff raccomandava qt1ale il più potente produt- · tore di acido fr'a i vari bacilli lattici ed atto r,on solo a ristabilire l'equilib1 io biologico normale, se trapiantato nell'intestino - nerchè capace di comhattere i comuni microrganismi che tanta importanza· hann .) nell'eziologia delle a..ff t zioni . oo·astro-e11teriche, come i vari quadri clinici delle malattie infettive ce lo provano - ma anch.e a libera re dai germi patogeni i portatorL Già il Lipman11 e lo Zweig videro che l 'uso di prepa1 ati di ba cilli buJgarici faceva sco~p~­ rire dalle feci di malati i bacilli tifosi. Ed in vitr o il Tissier ha sperimentalmente stabilito, che basta introd11ere ferme11ti lattici (e dello zur.rhe ro) in t1n cantro di pt1trefazione, per veder~ arrestarsi il processo putrido a misura cl1e i bacilli lattici l) r e11dono il posto dei bacilli della· lJutref azione. ·si potl'ebl)ero a11che citare le esperienze di Rosentl1al, colle q11ali si venne a pre· ci$are come una cultura di vibrioni colerigeni vi~ne ad essere resa inattiva se si innestano bacilli bulgari ci. . Ese1npi di lotta contro il colera ed i portato11 <li. \·ibrioni s i posso110 rile,rare presso diverse ClSl. • ~azioni anche durar1te l'odier11a confiagrazionn Zo11a cli gtlerra, giugno 1917. t•11ropea, e dobbiamo con 1Ji<1rere rife1'ire che i ·1 Ita.lia per mPrito del Bertt-trelli si i11iziarono RIVENDI C A .Z I O N I. l)l'O\·'e onde liberare dai grrrni pa.to~eni i. r.orléttori nel tempo minimo necessario (Riv ista Nuovi studi sull'afta epizootica. • d'l (f i e n P, 16 ottobre 11. 8.). N <tturnl111er1te ~ic~om.e in ~rre nere i bO'ef'mi p<ttoge11i. ccl i11 specie I vi-. ~rl l)C'riodico Il P olir lini co, •..:ezione Pratica, t.1 ioni colerige11i, alherga1)0 per terr1po a:Ra1 11 :3:3, -l)\tg. l 0~3, ~nno brevc>u10nte ricordate le vnrio nei çliver. i l)Ol'tatori, occorrera11110 r1perice rt·h C' ~l1ll'afta e!lizootirn fnttP. cln G. C.o$CO ed t11te e VH t e Ìildagini }Jel' J)I OV<ll'8 l"ntilità del .\ . !\ g u1.1.i. Si tiene !)UroJn d rlln r e:1zin11 e vaccil1::1cillo bl1lg(trico. Però tnle profilac;, i noit ""anale e clell;i . u c<'e~~iva in11111111ità d ~1c r1ninnt e 1 lhhe rletcrn1inata da u11n ~c 1n11Ii c..:e anti~C l>!5i <1 n 11 ' i n i <' 1 i n n e e n d ove r1 n s ri d i e n l a 7. i e ,,i r u le n t e e rliimica, ma deriverebbe da 11r1a ve ra azione l.:vntc ~enza t'ÌCt)rdare che t1ne~ti fntti ft1rono dept1rativa del bacillo hulgnri co vivPnt~. . ''~·!SP.l"\·ati ur:')red nterne11tc da ll <;i e rr~i di p11li\ rie n '-' 'Ininòi a rl. ~t r.q11i tnrr una s1•er1ale 1n1b I i r n r u!:? i~ t , e n e I 1!) J 6. .( I. n CI in ira \ ·1• t r r i 11 a r i" . pol'tanza il c·or1troll o J)l'C·vrnti,·o d ·i furr11a ci t!)lfi n. lH). \ELF NTI e .i\ ..\~COLI.

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SEZIONE PRATICA •

c·o11 rerr11enti lattici, ru111111entapdo che lo stesso ' ..\letchnikoff aveva già osservato che notevoli progressi restano a reaJizzal'si 11ella· via del1n, · so.stituzione dei microbi dell'intesti110 con altri bf·r1efici; e . che i disinga1111i provati nel tratta1ne11to per mezzo di bacilli lattici, dipendono d~1lla cattiva qt1alità dei fermenti adoperati. , Se è vero che nella farn1<:icopea ufficiale del P'-egno fra i vari lll'Odotti" dj siero-terapia, di cnzimo-terapia, di opoterapia vie11e elencato solo il siero anticliftericn, però nelle « Avver• tenze », do1)0 aver acce11nato ai deter1ni11ati sn.ggi fissati per ve1·iftr ;1 re le in1p11rità e falsificazioni dei far1naci,- al 11umero 2 si legge: « i ' 1ned iearnenti chè no11 so110 co1nprei:;i i1ella Fal'rnacopea, ma che sono dai 1r1edici, de- . prescritti . \.ono anche ess~re conservati ben e e presentare tt1tti i caratteri di ptlrezza ». Se i vari istituti sieroterapici sono soggetti a s1)eciale cor1trollo di Stato giusta le disposizioni vigenti stilla fal>bricazione e vendita di vaccini, vir11 s, sie ri... cn. rativi e prodotti affini [f legge 8 lt1glio .1904, n. 3GO) ora testo unico leggi sanitarie, 1° agosto 1907, art. 132-13r>.) , ptH' tl'O})pO i Ji> l'Odot.ti C'O tlter1enti bacilli lattici sono da troppo poco temp') in c:ommercio pe rch è l'azione di con trollo statale s ia stata _p er l11,tti esplicata. Si deve qt1indi ripetere quanto già scriveva il Metchnikoff: (( g1tida.t i da considerazioni pt1ramente commerciali, certi fabbricanti di ferrnenti lattici li preparano sovratutto sotto la farina poco raccornartdabile di compresse, nelle quali i bacilli ~i trovano in uno stato di attività ir1sufficiente. 'ovente esaminando questj prodotti si riscontra invece del bacillo bulgarico altri microorganismi assai differenti e talvolta assai nÒcivi. Niente di sorprendente qt1ind! se tali prodotti f arcian0 più ma1e che bene ». Certo color0 che hanno dovt1to ocC'uparsi della produzione dei fe'rmenti lattici hanno fatto l'o~­ servazipne che il problema più grave da risolvere è la forma sqtto la, quale . detti . fermenti devono ~ssere presentati per costituire un rimedio veramentP. efficace e scevro di impurità da.n nose. Premetto che, co1ne è risaputo, varie soi10 le sr>'ecie di fermenti lattici e basterebbe acce111.<.lre ai ùatteri lattici i11testìnali: n. aeroge1ies! l.J. acidi lactici, bq,cillits bifi,dus; agJi streptoco<'ct1i dell'acido lattico : s tr. lactis, bacteriu' n i la. ctis, bac teriurn, G antlie ri, ba cteriu11i lactis acidi; • ai bacilli del latte fermentato: B. caucasicurll,, U. casei, ·B. bulya ricu1n; ai rnicroéocchi dell'aciclo lattico: ni. acicli lctclis, 11i. lactis acidi - meri .. tre il Me tchnikoff a.vevn. scelto per rombatterè i microorganìsmi della putrefazione (( il bacillo . . lattico più potente c1u~tle proµuttore di acido: I

.

il bacillo bulgarico co11te.n uto i1ei latti tipo Yoghourt bulgaro ». _ · .se vari preparati com1nerciali di ba.cilli bt1l garici no1i lictnno la clesiderata cizione terapet1ttca, deve ascriversi la cosa a due cat1se princi- ~ pali: _ . 1a. a non essere i 11 1nolti preparati i bacilli bu lgarici vi venti od i11 is tato di vitalità tali da rendere ·poi possibile l'acclimatazione e lo sviluppo; • 2a. nel mancare ll elle preyarazioni. un eccipiente atto a mante11e re vivo il microorganìsrno ed a fornirgli, dopo il passaggio nell'intestino, inateriale nt1triti vo ut to a f a\1 orirne lo sviluppo e la vitalità. (~ osì se si ebbero dalla lattieri . brt.tterio,tera.pia . in <.:,onvenienti e dan11i, specie nella terapel1tic:t ·infa11tile, dobbiarno rammentare come soventi in molti pre·p ar-ati com1nerriali di bacilli latticj · vi so1ìo raccolti non solo bacilli ina ttivi, ma microbi pr9teolftici dannosi all~ sal11te umri11 a ed i11 . gener ~1le . alle deboli tnn cose ·inf ar1t.ili. Esaminando latti f ermenta:ti coniuni sover1t<· . ho trovato vicino a i fermenti lattici anche aìtre forme . microrganiche come sarebbe a dire, bl ~ . stomiceti, cocchi, bac~lli dive!'si. Nat11ralmentc la p·resenza di q11esti microorga11i~mi q11a lcJ1e volta. pÙò essere di dan11 0 diretto, co1nc ad es. : quella di blaston1iceti per la produzione di al, co.o l il cui effetto d eleterio anche in pftcole quantità sull'organismo dei bamb,ini è ben noto. Altri batteri per il loro effetto peptonifica11le prodtlcono tossine od aciçli eh~ impartiscono 1111 cattivo sapore al latte stesso. Adunque per. la, qna,si nessuna cor1serv(;1bilità, per la fl'equente impurezza e per l'eccessiva acidità il ]atte in~- . cidito non si può raccomandare come ri1nedio di uso generale. Così abbandonando i vari pre:. parati liquidÌ Maia ~t1lgara o Yogl1ourt bt1lga,ro, Koumis, Kephir, Leben-raid ed in genere i latti fermentati, per trovare un .altro mezzo di conservazione e di tfacile trasporto si è pensato alla preJ!arazione-di compresse secclie e di polveri. Però tali preparazioni, se veramente costituiscono un espediente di comoda somministra• zion,e, hanno perp sove11ti difetti di capitale importanza già rilevati da Metchnikoff e studiati anche da altri ricercatori. Potrei atcennare ai lavori dell'Oehler nei qt1ali s i dimostra che le . polveri che vanno so~to il n~rµe. di p1·odotti al . ' bacillo bulgarico non ne co11t8ngono traccie. Così l'Effront nei Compt es-rendus cle l'A cadémie rl e M édicine dice che i prodotti secchi a bas~ di microbi lattici possono contenere 1nicrol>i anc}1e assai dannosi. Lo J annin in t1n suo lav·oro pubblicato nella Presse Médicale sostiene chfl

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I

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(9) .

2 •

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1242

IL POLlCLINlCO

[ANNO

XXIV,

F.ASC.

le compres. e ~0110 inquinate n el corso d ella loro guendo quella tecnica che si era din1o"' trata pra• preparazione e contengono 1nicrobi della pt1treti c am~nte raccon1andabile per ottenere buone f azione. 11 Bert<:trelli, riferendo nel pp;, s iP ro Jf" colture di bacilli bulgarici. llico stilla batteri o-terapia intesti11ale e st1lle stie Presi in esame le compresse con fer111enti latso rprese, viene a concludere che nei preparati tici, del carnpione ct1e qualificheremo A, ven:--e<·cl1i la vitalità ùei bacilli l 1ttici d11ra poche • dt1te in eleganti astuc{'i di ca1·bone. divise rego_ett i1na ll e dalla data di preparazion e . .Jl Basile Jarmente ir1 tubetti 9en confezio11ati. Così p11re 1 uhhli cò nella Ri1·ista ,';anitaria un lavoro sui fe ci e~ami con la polYere contenuta in scatole fe r1nenti lattici t! 1·iferi~ce di eRsersi procurato regolate a peso e dosata per me~colarla al latdire tta]llente da vat·ie Ca e proòuftrici varf te, caffè, the, ecc. I~e pas I i glie si presentano hen cam1)ioni ~reparati co11 ba cilli lattici, n1a C'onfezionate, colorate in biancal'tro con odore hltti flà°'Tt·ovata nt1lla la Yantata vitalità di tal latteo; pestate, si dirrlostrano facilme11te soll1fe r1nento. A ' con cl11sioni idel1tiche giu1•se il bili in H 2 0 distillata. Si allestiscono pre1)0 rati Col1enùy che nei Con1ptes-renrl11s dP. fa Snciétr . a secco colorati con Ziehl: all'esame microscorf,, ,Ri.nlogie crede che per la batte rin-tera1)ia ~.i pico si riscontrano for1ue bacillari in numero scarso. La polvere prE>senta un colorito biancadovrebl) ·~ ro consigli éLre colture p11re di bàcilli stro con odore latteo, è discretamente solùbile h11lg al'ici. Il Bot1ca1·cl ' ed altri autori che si ocin H 2 0. Si f.anno pre1)a t'ati a secco e si risco11ct1pa l'Ono con peciale cl1ra. dei fermenti lattici trano forme bacillari e coccl1i. Feci coltt1re i11 sommi11istrati con roinpresse contenenti coltu1·e latte sterilizzato; do1)0 24 ore si esaminano e ~i secche , vengono a ~t.abilire che tali colture sectrova il latte in parte coagulato per germi hllcJ1e debbono corri pondere a certi requisiti: naJi ed assenza di bacilli lattici Ria nelle ço111· esse compresse devono prima di tutto contPpresse che nella polvere. r.ere... dei fermenti lattiri, debbono e~sere di colorito bianco pl1ro. 11011 avere nè odore pltEsaminai pure il campione n. cioè 11n protrido, nè cattivo gl1sto. Ciò che colora. le comdotto che sarebbe rtcavato da coltt11·e in lattP prcs~e è in genere non la sovrabbondanza dPi e maltosio di bacilli laJti ci. Tale pro(lotto vienr fermenti, ma la . presenza di irnpul.·i tà, specie di posto in commercio ron diverRe preparazioni : sostanze albuminoidi che li. rende p11 tresrihili bomboni, tavolette, farine. ~Ii servii per le mio con 11n odore poco gradevole. ricerche delle tavoJetfe (cioè dEllle compres~e che secondo l'etichetta conterebbero i prodotti In ~enere i preparati secchi vengono fatti con della fermentazione lattica, e viventi, i sarrolatti acidi ed aggit1nte di maltosio, mnido, er.c. romiceti del fermento bulgaro l\Iaya ) esse cotn· . Per q11nnto la prepnrazione di qt1esti prodotti presse si presentano di t1n colorito giallastro, venga fattA con tutte le cnt1teJe, data la scarsa di odore latteo, Ri sciolgono discretamente be11P vita.lità cl 0 l bacillo l)tllgariro, esso troYasi q11asi nell'H20. Con la l'Olita tecnica si allesti~e un sempre morto. Inoltre ri.on è facile avere culpreparat') eh~ viene c·olorato con Ziehl riscaltll re pt1re di bacilli bt1lgarici ricorre11do ai varf dando opportt1name11te la soluzione durante 1(t 1r1'e zzi n11tritivi o semplicemente a latti sterilizcolorazior1e per aumentare la facoltà colorante zati se tali coltl1re no11 vengono esegt1ite e condella mede~ima. All'e, n.me microscopico si ri~ trollate da b:ltteriologi, ed invece, sovente per scontrano forme bacili ari, impttrll:à non eh è b1n· ottenere le compresse, si ri corre ad e.ssiroare s tomiceti. Si fanno c·oltu re in latte sterilizzutn. il c·omt111e )rogllOU rt che per è tesso, come già ' i11 latte bollito ed in altri 1nezzi ma nou 5i o~· ~i di~~e. 11> se n1pre im})Uro . .~ Qlle ·te impurità di ser·vfl mai svilt1ppo cli bacilli lattici. • pre t)<lrazion e ~tltre e n e })O~ Rono aggjt1ngerP cl\1ru11te la ro1lf<>zione J)Ortate dalle varie manj. Ho pttl'e volt1to esaminare al cun~dotti di 1•olazio n1 ne c e~ s arie l)rin1a tl1e le compresse. le colture secc:lte di bacilli di Ditte estere posti in tavole tte, i bonrbuni. i <' ioccolattini, Jp f arin t> ('01l1mercio in polverP od i11 tavolette. g iu11g n 110 ad <>~ ... e re ve1Hl11t al cliente itl e lel\1icroscopicamente f'i scorgono rari ùtu·illi ~ a11ti a ~ tncci , flueo11i e ·atole di varia e ricern1isti a forme di blasto1l1i cet.i. Si fanno coltu rt' rata. eleganza. in latte sterilizzato, iu brodo ed in agar: no1t l'i riscontra svilup1)0 tli ba.cilli bulgarici. \:'e11· (>nd e avvalorare qn este o ~~e rvazio1li ho e. agono pure esao1inati ca1npioni di feJ'fllenti 111i11ato sotto la direzion e delr egregio prof. \ ' ol· , lattici venduti ùa altr·a J>itta che li pone in corn }) 11 \o vari pre1,n1·ati f<ct r1uace uti c i c h e trovan ·i • mercio con fta coni di c·ompres e u di c·onservn - • i11 cu1n111ercio con bacilli lattici avendo 1·a,Tverzione illimitata e 11on solnbili u ed in polvc r l' t 1~ u z a d i ricorre re i>er ca11t1>ioui o <lire ttarncllf l! ra crltiu a. in l>iccoli t nbi di vetro a tappo c1 i n ll t~ (~ a "e produt t rici o a farn1a r i~ti ('Il e :tv(lvano g omma. i\Ii cro~opi c u1l1 e 11te ri. '"on tran. i form .. eia p o ·•> l 1111)0 acqui'-latn dall e va.rie l>itt c tali • lar111n<·i C-..ui ~e1u1l re tlive r!"i ruezzi co lturali seuacillal'i e mar1cano forme so 1>e tte tli alt r i r11 i.

in

,

41)

( 10} ' •


(ANNO

XXIV,

FASC.

'41)

l

SEZIOm PRATICA

1243 I•

croorga.nismi. Si fanno . colture, ma non si ha svilt1ppo del rice1·cato bacillo nè usando le compre~se, n è usando la polvere. Volli pure pre11dere in esame i nuovi farma~i costituiti da tavolette con colture secche di bacilli di. Gorini che sarebbero alquanto .più resistetltl all'essiccamento. Questi bacilli, studiati dall'egregio prof. Gorini in una serie interessante df studi e chiamati bacjfli acido-presarnigaoi, avrebbero oltre la• proprietà di formare acido, anche la proprietà di peptonificar e l ~l caseina del latte. Vuolsi però eliminare il dub-. bio che la resistenza all'essiccamento di questi nt1ovi bacilli sia maggiore di quella dei bacilli bulgarici e che la loro .proprietà di peptonifi-· •care i · albumina debba essere considerata ,com e tina prerogativa veramente utile di essi. La parte che i ba tteri prendono alla digestione delle albumine del nostro inte.,stino è infatti ancora molto oscul'a , essendo le opinioni degli scienziati in p1:oposito molto diverse a caus:1 della scarsa documentazione di fatti vei-amente acquisiti. Comunq11e è certo che il tentativo del Gorini è degno di essere preso seriamente in esame; però le proprietà dei bacilli del Gorini non sono certo ugttaJi a quelle del bacillo la t,,. tico isolato dal :Vletcnnikoff dei latti f ermen. tati tipo Yoghourt bacillo atto a vi vere nel canale digestivo e a g·enerare acido lattico a spe-se <li sost~nle zucch erine. Dopo le indagini ed osservazioni di cui sopr~ Sl·mbra anche opportuno considerar e che già il ~Ietchnikoff nel 1911 face va <Jsservare a i vari preparatori di bacilli lattici com~ i bacilli lattici e fra essi il 1nigliore il bacillo bulgarieo noci facilmente trovano modo di n.t1trirsi nel nostro intestino abbisognando per vivere di sostànze zuccherine che difettano n.elle lontane regioni delrintestino e spec ie r1el crasso. Gli zuccheri ch e noi ingeriamo ron gli alim enti si riassorbono rapidamente nelle parti s11periori del tenue e pervengono difficilmente nella regione ove deve compiel'si la lotta fra i b u{)ni ed i cattivi microbi della- flora intestinale. Richiamandomi allo studio del Distaso <.< Sur l1aciaptation des microbes étrangerB dan s 1a. flore intestinale » ed alle osservazioni gel Bertl1elot' del. Bertrand, del Jannin credo c'he .molti t)rogressi restano ancora a compiersj nella via. della sostituziorl e nel noRtro intef'tirfo dei trlicrobì nocivi con a ltri benefici. l tentativi fatti ron brorl.i di col/u,ra sono certo d a prer1del'si in 8eria con sidel'az ion e ma p11rtroppo. sov~nte tali brodi <.ontengono una: forte proporzion e di aci do lattico la cui presenza, oltre ch e d ar e al ri-' medio un sapore sgr adevole. cagiona f enome11i di intolleranza e. danni specialmente ai bamllini; inoltre in essi, dopo breve periodo di te1r1-

po, morti i bacilli lattici rimane solo l'azionedell'acido lattico. Se poi i ba cilli bulgarici son 0 -anc9r a vivi e giungono in buo.n o stato d.i vitalità nell'intestino, sovente non possono accli:rpatar si per m a ncanza di sostanze . zuccherine. l\1 entre quindi si deve concludere ch e il vero metodo adatto per conservare in vita i fermenti lattici ne.I farmaco non è tuttora trovato, si può n\ttrir·e speranza che le rice~·che degli studiosi possano risolvere il problema rendendo possibile nell'ofganis1no quei risl1ltati che in vitro • si possono avere con colture di bacilli bulga.rici che con tanta genialità e co mp ~tenz a vennE:ro raccomandati dal ~I etch 11j koff per la loro az ione di risanam en to e di dife. a dell'organiSID(t umano. I

• MEDICINA SOCIALE. •

Sulla rif orJDa d·ei Brefotrofi. L'assistenza.materna agli esposti. Prof. dott. o. VIANA,

clirettore del Brefotrofio e maternità di Ve1·ona. In una materia tanto delicata quale è l' assistenza degli esposti, e in questi eccezionali n1omenti, in CUÌ la. vita pubblica, da n oi COSÌ pigra, h a un ritmo assai più accelerato, ed è pervasa da un prepotente bisogno di riforme, è da. st imarsi cosa u t ile far con oscere le innovazioni attuate nei sina·oli brefot1·ofi ed i risultati, che fino .a d ora sono stati conseguitì. Nel brefotrofio di Verona pe,t la benefica coesistenza colla maternità provinciale si era po· tuto anche in p assato assicurare l 'assistenza. Illaterna a buon numero di bambini. La g·uèrra venne fatalmente a turba r e l 'equilibrio, facendo aumentare il nume ro dei trovatelli e diminuire ~rop orzional m ente qt1ell o delle nutl'ici per motivi facili a comp1·endersi. A tàle crisi si provvide ben presto sopprirnen<l.o, salvo ca si ecce:.ionali, · l'iscri=.ione fra gli esposti dei l>a'11t bitti eh e ·110 n f os s'è-\<~ a llatta ti dalle ris p ettire 1nadrl sia u.ll'iritr ·no c71 e all'esterno dell'istit·u to. Ebbi già preéedenten:iente occctsione di not a,1e (1) che tale riforn1a post.a in opera oltre un ann.o fa, n on suscitò alcuna 01)posizione (le sole proteste, senza seguito, f11rono quelle d&l: le levatrici ferite nei loro particolari interessi!) nè diede lu 9go a inconvenienti di sorta, ment l'e i vantaggi ottent1ti furono ve1~amente ·eccellenti.· ' P oche cifre, di una eloquenza non comune, stanno a dimostrarlo, e n1i dispensano da speciali commenti. 1

(1) Jl P oiiclinico, ''ez, prnt., fas e. 1 , p. 603 . '

(11 }

\


••

1241 .

IL POLICLINICO

[ANNO

XXI\:, F ..\

c. 41J

' •

\

Ho tenuto separati i dati relativi ai due semestri, secondo del 1916 e primo dell'anno in corso, per mettere in evidenza il progresso dei risultati. La prima tabella riguarda i ricono~rimenti materni, cl1e non mancano quasi mai l)er i bambini nati nella maternità, senza bi~ugno di alcuna pressione da parte del personale aclcletto al1a assistenza delle giova.n i rr1 ad ri.

11°

RE~1ESTRE

1916. Non ricono- Legittimi sciuti

Riconosciuti

.. Totale

-. I•

Passati .dalla

~Iaternltà

81

1

1

83

.

36

32

2

70

·3

153

i.;ntrati da1l 'esteruo

117

10

SEMESTRE

Riconosciuti

Passati dalla l•~ ntrati

~laternità

33

,

1917.

I Non ricono- Legittin; i 1 Totale sciuti

113

112

1

30

22

2

54

142

23

2

167

dall 'e:-sterno . .

La seconda tabella ilustra la diversa mortai itn a secqnda del vario modo di a~sistenza e .

di a lin1entazione dei bambini. In essa sono compresi tutti i lattanti assistiti nella balieria : 11 0 lasciato a bella posta da parte i rimasti ed i restituiti dall'allevamento esterno per non aJtPrn re la perspicua ~videnza d elle cifre .

TI (\

SE ìVTESTRE

1916. . ~! o rti

Ent1·ati

A !l ati amc:>otu n 1att'r·n o c onlpl eto t

..

..

.9

11utu1·ale e n1i~to

29

11

nl'tirtciale

lU

~

153

31

f0

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9(.i

..

Totale •

E\.fE. T RE

1917. Esp os ti

Morti

Entrati

:\llatU\111enlo 111ater110 completo •

iucomvleto natnrnle e 111isto

114

4

15

7

32

9

5

a rtitlciale •

Tota I.,

167

I .a ri furrna at t t1u tn cnn 111n 110 fer111n cla qtie-

( 12)

sta Amministrazione ha già portato i-suoi bt10ni frutti. Difatti .la mortalità del 20 ~~ nel secondo semestre 1916 è stata ridotta a meno del 15 % nel primo semestre dell'anno in corso, ad una proporzione quindi che può dirsi pressoch è norn1ale. Considerando le cifre suindicate si vede . pertanto cl1e -in puona parte, se non in tutto, la grande .questione de~li . ~&posti si riduce ad assicurare. l 1assistenza materna al numero maggiore possil)ile di bambini, ciò che del resto non riesce difficile, lasciandosi facilmente le giovani madri persuadere della bontà ·e della importanza del loro compito. A questo proposito non conviene J;>erò abbandonarsi ad eccessive illusion.i , nè ritenere che basti la volontà per riuscire nell 1intento gi{t da • • parte della madre che di chi 1' assiste e ~a guida nelle sue funzioni. La . natura non sempre è benig11a nè concede a tutte le madri di poter essere delle ·buone nt1· t rici della loro proJe. Spogliando il registr9 delle nl1trici internt") degli anni decorsi, ho trovato i seguenti dati: Anno-

Nutrici idonee-

Non idonee

1912 1913

65 65 65

11 12 27

91 98

9

29

JO sen1estre 65

$6

1911· 1915

1916

• ••

1917

419

124

Il fatto. di aver riscontrato oltre il qua1·to di inabili ad un allattan1ento · prolu.rigato f1·a IP nutJ"ici aJl}messe nel brefotrofio non deve so r prendere qualora si rifletta, cl1e si tratta qt1a-

si esclt1siva111ente di primipa re, spesso giovanj in condizioni precarie di alute, nelle ql1nli ' . l ' allattamento incontra delle difficoltà, che n e lle plt1ripare diventano sempre n1e110 frequenti e 111eno fatali alla predetta i111po rtante funzione . La prova di ciò 'si è a.vuta i1e1 fat tu cl1 e esten dendo al n1assimo possibile il recl utarr1ent o delle nutrici (101 nel solo 1° se1i1est re di que~tu an~o) si è vigto crescere proporzionaln1entt:. il nun1ero dell e inadatte al l)rosegui1nento del , loro uffici o. Con questo int~nclo ol ft1r p·rel'ente ai fut uri riformatol'i del se rvizio degli e posti, C'hP anch e in quegli istituti , nei quali 1·a~sister1ztt tl1ater11a è 1nes a a· fondamento di tnle . ervizio. l'i incontra tina limitazione in11)ostn dall~\ natura, e ché pur ricorren.do a tt1tti i n1ezzj profilattici sia riel ca111po fi ico che in quello 010rale, resta ~e1npre un erto nu111ero di ha1ubini, che per essere pl'ivi ciel petto matern1l, reclamano la più ocl1lntn v·igilnnza e le J'liiJ rt!'· sidue cure da llarte del brefotrofio. \·e ro11n, 10 !Sette111bre 191ì.


f .\ NNO

XX IV,

FASC.

t,.1]

SEZIONf' PRATTCÀ

1245

d&CDEMIE, SOtIETA MEDltHK ·tON6RESSI. (NOSTRI RESOCONTI PARTJCOT.ARI )

'

a1'U~11.risrn,i, colle

inie.~io11i ipoder1niche

di gefatina •

r' 1nosta tioa.

Dott. GHEZZI. -

Un altro r·f18<> di placca. prerettal e •

con fenon1eni cli cllsu ria.

So e i età Me di e a di P a r m a. ~'-;1•dut a

Reale·Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti~

rlel G 111glio 1917.

Radiologia di ~uerra: la radiografia stereoscopica nel: la localizzazione dei ]>toiettili. • D ott. A. RosRr. - I /O. che ll•ì dt1e .a11ni dir iµ:e il Servizio R adi<)l6gioo degli Osh(:\daJj ~Iilitn i·i cl i Jlar1ua e p rovine ia ha adott<tto . u larga scala l'iru1)iego_ d ella stere<>rèl<liografi~t n(llla Jocalizz<tzioue <lt>i pl'oiettili i11 tutti i C.LSi nei t1U<1li il ·no impiego è l)l'efe ribilme n te indicato (Siciliano, l{usi, l'<>lo1ubo, • ecc.), e cioè a lla radice clcgli arti, nel bacino. nell<l colonna, a l 1>aln10 <lella n1ano e pi<llltil tlei yiedi; <lirnostr.a con nuinerosi riltliog1·àmrui i risnltil ti ott~11uti. • . L'O. è del l)ftrere tli estendete l'uso c.lelht ralli<Jgrafia .stere0Sto1.>ica a l ln loca1izzazio11e ~lei in·<Jiett1li ;111che u · regio 11i doYe si lu.1 la JJOSsibili til <.li e::::eguirl' tlt1e rildiogr.am w i in 1>ia11i ortogonali ad esempio nel g inocchio, nel lJolsu, i1el tarso, i.>ojc.;llè iu molti d i questi cn.si ·m visione tlell.a se·de tlel 1,1·oiettile a·vp:tre, n l radiologo e al 0l1irnl·g~ tlle tleve inte1·vc11 ire, 001i n1aggior ptecisione e· rapitlitit, evitando lo sforzo ruentale di c:ostrn zione dei due r<ldiogrammi. Per l 'esecuzio11e ùelle lastte l 'O. si è serYito del comu ne trocost-opio tlelill Ditta Balza1·ini, tanto i l verticale che l '<Jl'iz7A>Utale, 01lportuna1ue11w atln.ttati tJer i yarii forn1a ti di In l'tre; ver la Yisione stereoscopi.c a h.a fatto , U:-)0 dello stereosco11io del Iligl1i <le l qnule ~i tli<:hiara sotlùisfutt-0. Provo11en<l~>si di continuare lu ~tu<lio sull 'argon1ento che nel 11101uento n ttuale è <li gra1~tle inter<.)~8e e tli i·iferire g·li esit i ultetio1-i3 sulla ~<:ort:.1 tlei 111olti csan1i fatti, c:rc <le utile li11 tl' or<1 richiama te r ;1 ttt'll r.i{Jl\e clei <.:olleghi ~u qnesto ruezz.o e C'Oncl11tle : Da (j11e~ti <10<.:t1n1enti credo si possa <leùur1·e <·lH' ('linic«11nent~ l<t ~te1'eo-111diografia ra1>l>Tesenta uuo <lei ruez?.l più i•el' tetti per la localizzazione to1x>gr~ li ca <li nn vroi<'ttile e 111erita la pi tl largn •11>1>ljc-n:1.ione ll<)n J'i<:h ie<lendo riu1piego tas!"ativo di iu1pia11ti s peciali, nè i111vo1t<.tndo <li~·q1l'11<lio di 1ua te rial<' e di tempo. I ~a .'ll<'l n tili ti1 iut<'l'€'8!-\él illH:l1e i <Al.Si cl.i ri tenzione' clt>i in·oiettili 11ei qun 1i av0uclosi un;t toll<'ra11za pn rzia.le o (;{)ill}.>lc~:1 i::i lle \·uuo lH'PlH](lre in·oYr e di1nenti 111eilic:o-leg<1li. ~

· i •rof. O. CozzoLL'\'.'o. ·_ Jnfurno a <111 c (·a8l

(/'i

cir-

., o8 i epa t ica. ·l nfan,ti l e cli vrobo.bi1e origù11 0 1lfetica :.1

P ro.r.

1)1<1' ~ L.\RST .

- PaiTr' fia (li sh·r opnell nella r·ri-

t ·Oi <1<'.

_Dott. Il.\VAGNOLT. / eci di tifosi. Dott. A~u14;1,1x1. -

- · ~4r:idi

/r,1;, coi raggi .r. Prof. r .. }{O~<'OROXI. l).~Ha D .\ L

gra.ssi

rola t ili

<lefl<:

,

.-tl c uni ca.<::i di l e11ce1nia lrnl -

°).- (Jf q. sulle sincinesi<'.

('OLLO-Dox.\HF:TTI. -

08Serra .~io11i rar-.

«<>l tc in oasi di itterizia in n1il i,tari. 1

J>tof. <J \fiB.\HT ~l e dott. GHEZ7.I.

I~a c11ra cle!lli

Ad11,nan~a OJ'(lina ria d el 2.<J avrile "1917.

~

Influenza del pneumogàs.trico sulla secrezione gastrica dej batraci. / · A. RoNCATo. - I/O. di1nostra elle negl i àni111ali i nferiori l 'azione del vnen u1ogastrico su1Ja ~ecre­ zione gastrica PllÒ es:-:ere ruessa. in evid~nza assa i faciln1ente senza incontrc.tre tutte qnelle c1iffico1tit cl1e il. Paulow ha dovuto sn11ern re v.e r 1limor·tJ u l'l<1 negli a uimali st1periori . I./O. mette in ravPorto t<tle fatto con ln rl1dimen tal ità, negli ani~ùli inferiori, dei proee~si I>SicJ1ici, i quali negl i a_n imali suveriori eserci tano una gra11d e i11t111euz.i :Sia ue11·ec:cit<l l'(l, ~1 ..~ nel l'i n ibire l<l :-:~crc­ %1.one g~t::;t1·i<At.

. t• (lu,1iall'L.<: a

u rdir1ta ria, rl <' /, ~4 g i ll!J'>1 (J ~

JD 11·. .

Ancora sulla segnalazione personale mediante .il de.. corso delle vene cutanee . • . .\.. '.r.t~I.\.SSlA. - 1_,·o. <:OHlllllÌC.H Ullù S\1à uota n e Uà qt1ale l)fOJ)One di u tili~~Hl't! a l':il'Ol)O cli ~~gn<.ilazj<J11e t>etsonàle il - decorso delle Yeue <:nt<1nee de l l>~de.

Due osservazioni di appendicite, recate per il dibattito, se quella possa venire per infortunio. D. G1ono~\NO. - L·o. 1·it'<:>risce l<t osserv<1zi011t' <li un rng.azr.-0, che i lHlreuti <lf't'e1·111<tno inalato l'e1·c:hè ~l>àlzato e.li t a1·rozz<t i11 111oùo da per<;uotere co l Yentre, rne ntte un inter1·og·atorio viù uceurato di1uostrò «ile egli ::;i t\1·a sen11)li<:<.-'mente riÙit\g<t to nel i)rellelli1io verc:hè iu1vetlito nt' 1 s it lite d;t uu vivo dolote. fJ'òj)el'<lZiOlle llùno,Stl'ò ll ll<l b:tll<lle <:ll>,Vendicite <.:al<.:OlOsa e gangrenosa, se n ~~l u lc·r111a nota trauru<t ti ca. A qn~sto tttso nel <in•.ile, c-011lc in tanti ttltri, esu lt.1 l<J. t1·opJ>o fa c-ile :-:up1>o~dl'. i o11c d i uua origiue ttal1, • JH;1 t i <·i1, egl~ ov11oue 1<1 08st r\·•1 zio110 tli nna appell<li<: i te <.:<. >Il gang:1·enn <lel fo1alo <:<\<·n 1 ' in 1111 ~old<1 to ;t.·tissiu to coi Yapori Y~'lt•no8i: t\ ritieu(\ c:h~ in t.1J 1·~lso .si IJOs&i i i~trlarP cli ve1·0 inl'ortnnio. per h1 loC<1 lizzazione inte rllèl 1nanif<':-:°t<l t.1::-;i in q1i<'J ft-rito. 1

A\ .

l'remio semigr atuito :

DI_\~.

.

Prof . G. FERRERI

Dir ettore della R. C1inica Ot.nrin olarìngoiatri ca di Roma Colonne.Ilo medico ispettor e clella Cr ocf' Rossa It.alian<•

CHIRURGIA DI GUERRA d e ll 'or ecchio, delle prime vie res pira torie e loro complic a z ioni intr acraniche. Un voll101e in-16°, nitirtarnente stampato, <li 392 pagint con 14 figure intercalate nel testo Prezzo lire 5. Per· gli associati al « P oliclinico » sole li re 3.25

fr anco cli porto. Inviare cartolina-va[.{lia d irettnmente. nl prof . EN· RICO l\lORELLI, Vin Sistinn, 14 - Roma .

(13~

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1216

JL

APPUNTI DI MEDICINA .PRATICA.

..

CASISTICA E TERAPIA. Etiologia delle sindromi emorragiche infettive castrensi.

P. iJ. ' jcral'di aveva precedentemente inrlivicl n a~izzat o, nel campo delle sindromi emo1·1·a.g ict1e ad insorgenza e1)idemica fra le truppe <>1)eranti, tina ~peciale sindro1ne, da lui denon1inata 11ilttu /osa; cliffereilziabile dalle form0 :ro rbt1ticl1e e l)él ra~co rbutiche di probahi Je etiologia · èll in1entare., perchè presentava le note C'lassicl1e cle11n po1 l)Ol'a esante1natica e reurr1atoide e percrtè si din10 trava di n.atura infettiva esse11do <.lrcor11pa.gnata cla turbe intestinali, localizzazioni pe L'iarticolari, ipertermia (Vedi l'olicli11.ico, ·ezio11e P1·atica, fase. 28, p ag. 893). . ' 11ll agrnte et1olngiro però 1111lla ancora si sape va. Rerente111e11te lo stesso A. ha con1unicato alla 'oc ietà lomha rda fl i ·Scienze i11ediche e· biolog ic l1e (seduta? gi11gr10 1017), di avere sco i:>attu I agente specifi co della infezione, il _quale deve P se l'e icle11tificato con la pirocl1eta ittero-emorragica, cl1e Inada e Iclo hanno din10 tra.io e :-;r re ca11f'a dell'ittero infettivo. · U1l.a cavia, che era stata inoc ulata con 2 eme. di sa11gue defibrinato, prelevato u. un malato di sintlro111e n1a r nlo a. febbrile, i11 decin1a giornata cl i n1alatLin, n10 rì dopo ci r1q ue giorn i pre .. e11tandn il cla sico reperto anaton10-patologico della ~pi. rocl1etosi it tcl'o-e111orragica. Nel fegato, nel re n~, nel ~~t11g11e, nell'o rjna, furono riscontra1e nl paraboloide le ti1)ich e spir ochete descritte <I a. I11ada e I do. 11 vi r11s fu polt1 to t rasn1ettere in s~rie nelle <'n,1i e ecl è d tt nota re il fatto i1nJ)ortante cl1e talora le cavie gocconlbono rapidamente alla infrzio11e, ~enza !)l'e .. e11tare fenorneni itt~rici, n1a <·011 in11)t'(lRsinnantj le:-;ioni vif;cerali emor · ragicl1e . 1/iclentiflcaz innf' cl ell 'ag·entP etiologico, cl1e ~i tlt'\'P p re su n1P re esser e ca 11sa della i:iaggi o ~· par( e tlel It3 si ntlron\i e1norrugiche i~ fett1ve. c?s' dirft1se n elle tru1>1)e 01)era11ti, con ll para ·Rita tlt:)lln • piruclll'lnsi itlern-en1nrragica, è fatto n110vo r1elln le1l~rnturn: tiue ta scnperfa è ser1za dnhhio irr11)ortnnte, eo~ì i1el rigt1u.rùo clinic·n e lc1·a1)el1tico, ron1e i11 quello profilattico. u. s. 1

1

La sintomatologia delle paratifoidi. ~ . :\I. lt'nrte~cue- l~rit: kdal e (LuHCPl, 21 a})l'ile), in un os1>t'llnle di i~ulan't'nto i11 Frun cia l1a ""''l' I ,·nt• Illllllt'l't>~i t·a~i di inft'Zio11i tifoi<li~ ir1 tnttP l'e~nn1P. hutterinlogit·11 t' ~tato fatto c·t111 una o pit'1 . t.' tl1 0 ollu re. f'nn trt") o t)iù Ct"l)lurP (14) •

[ANNO XXI,~, FASC. 41]

POLICL J ~ICO

dalle urine e dalle feci, con ~re prove di agglutinazione. Il bacillo del tifo ed il paratifo A sono stati trovati eccezionaln1ente; in 237 casi è~ tato trovato il paratifo A; a tali ('U~i si rif<·riscono le osservazioni dell'A . • Tipo e sintorni dell'inizio. - In clue terzi dei • casi si osserva l inizio brusco, con improvviso inàlzamento di temperatura, cefalea, brividi e ntalessere g·enerale e .d iarrea . .:"Jel 16 % dei casi si nota\a pure l inizi o brusco l>erò preceduto da un periodo prodro1uico di durata variabile, con diarrea, ce falea, ecc. In altri casi invece il 111alessel'e, l éL diarrea, Ja cefaJea andavano gradatamente c resce11do. L<i. frequenza relativa dei s i11tomi iniziali (anche secondo altri autori) sarebbe la seg11ente: cefalea 90 ~o ; diarrea 45 %; l>.r i vidi 37 %; d.o lori ad dominali 32 ~o ; dolori ùi schiena 26 %; indolenzimento genel'ale 25 %; vomito 17 %; tosse 13 ~o ; epistassi 10 %; vertigine 9 '!'o , faringi te 4 °'Yo • Tipo della curva febbrile. - Questa può essere continue. (nel 29 % dei casi), più spesso (nel 43 %) è a tipo anfibolo; più rara111ente si osservano le forme ondulanti (12 %) oppure di queJle con successivi inalzamenti di temperatura, .cl1e possono durare a lur1go, ovvero ripetersi; più raramente ancora si osservano curve iri·egolari a te111peratura bassa (37°,2-37°,7 alla ~era e norn1ule al 111attino), di cui la du1·ata può a11che prolt1ngarsi a 63 giorni. Condi:.ir~i della rniL:.a. Questa era nettau1ente paJ1)abile nel 43 % dei casi; in altri si nota\·a. a11nlento di ·ottusità e dolorabilità della r egione. E'ru:.ion,e. - Osservata nel 63 °~ dei casi, in for111a di papale rosee a 111argini più o meno definiti, a grandezza variabile, talvolta areolata, di forn1ét son1 igliante alla conica, e con tendenza alla trasfor1nazione in vescicola. L aspetto del paziellte era n o rmale nei casi piil lievi; in quelli pi li gravi si notano il vi~o t11n1ido ed arrossato ed tlnét certa sonnolenza. Nella n1aggior parte l)e rò non si a ve va la f aciPs tlell ' intos icato. La dt1rata della 11\alattia è ~ta­ ta superiore ai 11. giorni nei R/G dei easi; si è nvl1ta una rapida conva l ~~<'Pnzu, 1·011 una certa ftPCfllenza di tac hi~n r<l ia. FIL. \

I

1

1

'

1

L'urobilbiuria nel tifo addomJnale. lli1d~l)l·an1lt (l!unchener JJf><li:.i11i., cll' \\ ' 0 • 1·/11•1t srllrift , Il. 19, 1916) nota cl1e l'urohi1inlJl'i:• ,-. un fpnn1neno u1olto f rec1uente nel ti fn add 0111111 u le. l:.s~H pnò rite11el'~i provocata=. a) daJJ'nu~ • 111en tuta d i~t 1·uzione del sangue; b) clo lle1 t as~ l1ilia1 e co11seg\1ente a colangite; r.) dnlla tu 1


[ANNO XXIV,

FASC.

-1·1]

SEZIONE PRATICA •

...

1247

• •

clel sangue (fegat o da stasi i11 segt1ito a co11lplicazioni carcliacl1e, ecc. ); d ) dall 'Ppalite parenchi 1na t0sa. L 'intensità dell'urobilinurfa n ell'ileo-tifo cli regola, n1a non se1npre, corrisponde a ll a gravità del quad l'O m orboso ed . alla d11rata della felJbre. 11 prin1 0 forte au1nento coin cide spesso con la con1parRa l;ie1le roseole; e l ' A. ritiene c11e co11temporaneamente alla pr6duzione d ell 'esantemq. e quindi alla, localizzazione dei l> e;1rilJi riel lrt pelle, abbia lt1ogo anch e un'invasi one òri geru1i infetti,·i nel fegato , donde l'11-1·obilinuri8. La durata dell'aument o cle 11' elimirl azj 01ì e <l el1'urobilina attraverso i reni è molt o variabile: spesso però essa. perm ane per tutta la convalescenza ed anche dopo. L 'uro})ilin 11ria ha per l'ileo-tifo un valore diagnostico della steR. a irnportanza della diazo-reazione , senza contare ch P essa. giova a riconosce r e le ev-entuali a l te ra zioni parenchimatose del fegato. Una leggera t1robilinuria rhe scompaj a s11bito dopo lo sfebbramento non turba 1a prognosi, mentre se essa dura molto tempo nel periodo dell a convalescenza deve far pensare · ad un' a ffezi on e epatica autonoma, atr ofia giallo-acuta ('j r roscri tta, inizio del] irrosi di l . aennec, cirrosj rolan gitica, ascessi epatici in seguito a processi colangitici, ascessi metastatici del fegato, ronseguenze di alcoolismo, po~t11mi di malaria . Dal -ounto rli vista teranel1tiro l'uro1>ilin11ri a darà delle indicazioni per un trattRn1en to analogo a quello delle e!)at iti parenchinlatose. E l'urobilinuria come sintomo in queste affezioni costituisce un a controindicazion e assolutn per l'uso del cloroformio, p er la event11alità di lesioni · tardive di avvelenamento di dette sostanze. DR.

Svantaggi della dieta lattea nelle malattie febbrili.

i~

un~

T febbri citanti soffrono generale di insufficienza degli org·an i digerenti, si cchè si hanno delle ferru e nt azioni e l ' p,ssorbimento di n1aterin.li tof'siri. Il r egime latteo dovrebbe il} tal i casi ,·enir sostit uito per lJn certo tempo dal dicriune rigoro~o ch e è o rmai entrato nella pr3o .. ' . tic a cotnu n e per i ban1bini, e potrebbe bene venire adottato negli aduJti . Vi sono alcuni individui ch e n oB tollerano affatto il latte a ltl'i c h e, pu (' prenclendolo senza ' . disturbi quando stanno bene ne sono intolleranti clurante qualche malattia febbrile. Queste co.nclizioni si verificano $peçialn1ente nella f'ebbre tifoirle; i pazienti prenclono bene il latteper un certo t e11lpo, poi, ·da un mon1e11to all'altro, vi si 1'ihe llano. Il q·uauro del la n1aln.ttia si aggrava improvvisa111ente: a un1 entano la febhl'e e d il n1eteuri m o, le feci . i fanno clictrroirl1~ con elenlenti inrli ger iti. ' La conti11uazione

clella dieta lattea. n(in fa che •

~ tal)ilire

un circolo

Vl Zl OSO.

Invece, n o11 ar>1)en a si n nt a l ' i111.olleranza, "i cl e ve . opprimere il latte, 111et tendo il paziente a 'dieta icl rica p er uno o (lue giorn~ , con ceilènd o c-on1e. n11tri111 ento solanu?. nte d ell o zucchel'O, farina cli ri o e b rncl i vegetnlj. Alla fine di t~d e periodo, si lJosson \) d a re og ni ~. ore- crerr10· ili orzo pel'Ja.to , pa11rotto, Pllrf>e di ·patate, -un po ' òi riso o di se111olin o. · T.. n z11 ccl1ero se rve pe r l'Rd<llll cjre l e ])evu,nd e ' rhe si claranno in q uHn t it à cli circ.:a due litTi al giorno, in for111a cli li111 onata c.:ol vinQ, acqua t.l1ccherata., t è o caffè Jegge l'i , decozioni, ecc . ..\i brodi di cereali si può aggiungere clel cacao in polv ere. Q11esta dieta deve sostitnire il latte ~ino a lla élefe l',rescenza; essa prod11ce scar ~ n fe ~·n1ent azione, pron1'u ove la cli11 re~i e previene 1'estent1arnento. Ql1 an clo l à temperatura è prossima alla normale, si darà il latte n1odificat o in forma di kefir, yogtrurt, ecc., fino a ch e venga tollerato, il latte 11.atur(tle, c·he p :uò esser e somministrato con tuorlo d ' uovo , carne di l1u e raschiata, ecc.; iJ1 seg11 i t o poi si a·a r nn11 o a limenti solidi. (Da una tesi di Cla isse (Parig·i) fatta sotto la, clirezione di Gil1ert e ri fe rita I11 l'\1 Prli ca l Rt' cord, 19 1nag·gio) ~ FrL.

Interessantissimo Premio semigratuito per gli associati al ''Policlinico,,: Pn.r>P. GIUSEPPE . S ..!\ H..\_TINI D oce11te di Patologia Medica n ella. R. U11iversità e Medico degli OspedaJi Rj uniti di noma.

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La . tube-Pcolosi nei vecchi La tubercolosi nei vecchi rappresenta uno dei capitoli più importanti della medicina, sul quale le conoscenze erano fino ad oggi molto imprecise e velate da pregiudizi. L'infezione tubercolare non è purtroppo un triste privilegio dell'età giovane ed adulta i vecchi tnuoiono di tu bercolosi con enorme frequenza. Ma In essi la malattia si svolge spessissimo con un complesso sintomatologico e clinico in tutto diverso da quello noto per le età gio~ani, ed allora passa insospettata dall'Infermo e dalla famiglia, non 'diagnosticata dal medico e non curata, dando quindi luogo, oltre Il resto, ad un'impressionante sorgente di contagio, che è forse, davvero responsabile di molti In successi della lotta antftubercolare. L'opera del Prof. SABATINI originale, completa, nuo vissima, fatta con criterio e~senzlalmentc: clinico, assume quindi un Interesse di prim'ordine; essa e stata lodata in maniera non comune, siccbè abbiamo creduto. far caso iradita ai nostri lettori accaparrare per essi tut~e le copie stampate. u 11 voltune in-8°, di paµ;i ne 28~, in el.eg~ 11te ni ~ i L1~ edizione tipografica. L. s. Per gl i assoc1at1 a l PoJ1 e lLnico ,. sole L. 6,50 fra1tc'O di porto e r accoma11dato. Per riceverlo prontamente inviare cartolina-vaglia direttamente al prof. ENRICO ~IORELLI - \ 'ia Sistina 14 - R01'1A.'

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12iR

lT. POLl CLI!\ICO

POST A DEGLI ABBONA TI.

CENNI BIBLIOGRAFICI. (No n 3t recemi$COno che i l•bri P"n·enuti in dnno alla Rrdn~ion, 1

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l ' so clr•t /o. ·/oru 11<~ r 1·io iporl er111if'u . ·. . f)ott. D. GIORDANO. (. hirury io in f1 111pu cli guerru . 1.,'ahbonat o n. 1123 l'11ied c ·e· l)OS . a ~0 111n1ini ­ l Jn ,·ol. in-8° di 17i i1ag. G11 in11e ti1>.-editricf' ~ frètrsl j] fo~fu r o in so]u zi nn e o l eO$<l per vin to rinese . Prezzo L . i . i pod e rrr1 i C(;t.' C11 i·rurgia in. te1npo di uuerra h fi ìntitolatn :\'"011 c i ri nlta cl1e Yeng·a '( ·nr1sig·Jiatn la \'i<1 ip odc rm ir a pe r l' illtror111zj o11e d el fo s fo r n i1e1- il prof. GioTdano queste conterenze (la ll1i te1111te agli . uf.f\ ciali m edici nelJ o peclale i1rincii>all'.' . l'o r g·a ni s1110. 1' a l r \'i a è st<1tn i 11 , ·ere la l'ga n1 ente cli Venezia, osserva11do g iu .- tarue11fe ch e n en tl 'Hta 11 cg·li a nin1 a li l)e r l o st udi o tossi C'nl ogj co e. iste i1n , -a llo separante llna · r l1iru rgia c·iYile s ul fosfo r o, l ~c 111bru , senza i11c·nn,·enienti . P er l a l i s t 11 cl i è s t a t o H Jl eh e i i1 t r o<1 o t tu ~o tto e; u t n 11 e a _ <la a ltra n 1ilitare, ' m a corri e l1na sol a. la chiinerite il fo~t'nl' o in . o tanza, il qunle cl eter1ni ne- rurr1ia, - tie11e in riser Ya i suoi l~residì pe 1· 1'11omo n1alato o . fç rito , rosl in pace com e i11 g11erra: , l'('l1be fatti di rc~lzio11 e da parte d el ro1111 etti,·o r,e ro11fere11ze, condite co11 attico sale tratron ten<l eflza <tll'inraJl ltlan1ento. :\ sc·n1H> teré1 ' ta110 clegli urgorr1 enti ch e più possono inte r e. IH\11tiC'O n ou su 1lr .e m1n o ro11 , i g lia1·e l'i11iezio11p . are il chirurg·o r h e 11resta l a s11a opera ai sol della sol 11 zil)11(l nle o~:1, t r ntta.J1rl o i cli riÌnL)djo d a ti, sia d a l lato tetnir o, sia nei r a.11porti n1ee t'o icn e d inficio. Q11a 11do s i \·ole. , e tentnrl :l, or t·o r·rere blJ e u ~a 1 ·e es1 rema 1)1·ucf e11za, incon1i n - t d ico-l egali (ml1tila z.ioni dolose, ri'fil1to d i sotto, metter si a· c11re). ('iancl o co n d osi picro li ssim e. ini. Ql1asi ins1?irandos i a ll'oraziano m1llta rena( X()0) f' (' ,. I ({ r[ is l t"ll::. i un e rl ('I!(' lii O."i (' " (' .• -.,- A1 sren titr, l '~t\. cli111ostra ch e molti proceclimentj gal1ellatj com e 11 lti.m e r1ovità er a n o ·tati 11sati rlot l. 'f . l-\ ., al)uonato n. 532: élagli anti ch i' ecl « a cost o di passare per impeProl ,a hilu1ent e la propo 1·zione <li fn r1naJ i 11 n nit ente a m atorr ci ei nomi r h e s i açtclolciscono in i 11cliC"nta ·è· t ro p1Hl fnrtfl e l e lllo ·c h e u c l'if11 ggon o . \·ocale, q11ando a ltri si arresta aifttnirato o conI.> rovi co11 la lt1isrela . eguente: torrnalin n te n to a c1uelli r l1 e s'ind11ri&eono in consonante», pnrti 1:>, la tt e 2!>, acr1l1a leggerrne11te znccl1elnette in rilieYo la sagacia e l ' ecp1ilibrato . gi11ruia. 60 (i11 vol11111 e o in !>e~o) . ~opp o rtun o 111efcli zio rl ei n o$fl'i Yerrhi r hirt1rghi italiani, il t c r e la detta n1i scela i1t s trato sottile so1>ra 11n l) a ll a Cr ore, l 'Ass alini , il l,a r ghi . piatto , n a s1>e rgerrie d e i p ezzi d i ca rt a, distriTNOEX. h 1li t i q 11a. <' Ià l l e J1'a 111h i e 11 t e . l. P. 1

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(X7()) ,\J pr11f. 1..:. (~lléll'llél t:C i a , (:atnnifl:

TI l avo r o <l('l I(ron ig f11 p·u1 ,1,1i cat.o n el f?Prli"'' r T\li n,. \'\' oc 11 Prisc llr ., 1889, n. 37, col litnJo : « f ,n to1>ogr a fi a .(l egli a1)i çi p ol1l1onari e la l oro flC' l'Cussinn e n.' Il }1' r iin kel l>er <\ rivencliC'tl <1 1 S tz rd al Zi en1ssen (1883) ln l)l'io1·jtà cle1 mE>toclo . Xci IHO;? il K1·()r1ig ·t1lla :\1 ecli-:. inist ll e fV Jr /i . hn di 1111 0\· o espo lo i })l'irtri 1) ii del lllPtocl o, a r ui d r rli,·(, una 11to;1 og1·ufia n el 1 ~)07 n ell a /J r 11/ srh '' l\linik (tradott a in italiano -- Soeietà li bra ricl, _\lila110). Il (;nl< i ·r h cid c--r, l ler . l\li11. \~ ' or li ., 1007, 11. ill, lit-* pspt>n e lt11ta ltl I )t te r at t1ra 111 propos ito . • p. ..\ LF:S~A !'\Dll I '\ J. 1

I que11t 1 pel e Doctor Juatitaa » e le domande per la e Posta degli abbonati » non debbono essere scritti mai cumulativa. mente o con altre richieste, ma su distinti e separati fogfietti. Tanto gh uni quanto le altre debbono portare tempre per •

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F>rof. cl i>tt. \ 7ITTORTO l >r, C 1c;NA. . \ 11.11 utazio11i rfi rhi rurg'ia alla frunf P . Na1>nli, Cn~n Id elsnn, niazza Oher<lan, 15 - 1917, ., . ~

H o lett o q11asi t11 tt e, fie n oi1 tt1tte, le 1nonoµ; rnfì e s11lla r hir11rg i ét rli g1 1erra, ma lt essun n n 1i 11a impression a to pit) di (}nella scritta dal 111 ~lggiore rnedico pror. De-Cigna i>er 1 ~1 serr1pli cità e per jl fatto c·h e r irorila, con geniale , in-· t es i. tntte l è lesioni, dall e pit1 insignificanti alle piì1 graYi, dando qu ei precetti prati ci , ch e si ha il cliritto <li ugge rire q11nn<lo, ('c>Jne lu f, si è Yiss11to, per oltre d11 P anni, H ""ntatto . dP.i 11n tri gloriosi feriti. I,a lla, q11incli, è 1111a ch i rurgia tu tta ~1> e­ C' iale, ccnn e i11f~ttti lo è ql1ell<1 di g u erra; è lttia r hirnrgia .,·iss11tu., è la risultttnte di una vasta esr><' rie11z(t t11tta p e l'~nnale, ctl e 1>uù avere snlatnC'nte colui r he con i feriti ha. ,·issuto e p er i fe riti J1 a la Y0 1·ato co n an1ore ed ab11<•gazion e. lJopo ltl,1<1 rapida c;i11ti->~i "'1 i co11 ce fti n1oder11i di c l1irurgia, egli }Hl"'"'<' iti rivista tutte le piì1 "'' a1 iate le-..ioni , d ~ùJ e ~ ul' r fi ciali ulll' profo1uJ , de c·ri,·e1l<lo ne le specia li l'nratteri tiC'l1e. con 11n •• rdine ed 11 r1a e~attezza \"1•ré11ner1t • ulirabili . I~ ~li. ulùiutru ." li:1 fHtlo uno t11Clio 1>ecia l e

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(ANNO

XXIV,

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SEZIONE PRATICA

sulle at1tolesioni in genere, portandovi un contributo non indifferente. ' Leggendo la sua monografia, si ha l'impressione che non sia stata punto compilata da uno specialista, ma d a un chirurgo gen erale ch e della chirurgia abbia fatto il suo ideale - professando quelle idee di chirurgia co nservativa, che, senza dubbio, rappresentano la mig liore caratteristica dell'operatore moderno. Il lavoro, quindi, del maggiore De-Cigna sarà molto utile a tutti coloro che 11an110 l'onore di m ettere a vantaggio dei nos tri \·alo rosi soldati feriti, la propria energia ed abilità. Zona di guerra., agosto 1917. Prof. TE1\1ISTOCLE LAl.nENr1, ca1). med.

La pratique de la chirurgie de guerre aiLx arniées. Un vol. in-8° di oltre 500 pag. con fig. Vigot Frères ed., Parigi. P rezzo L. 1G. Corr1e gi11stamente dice :nella prefazione il generale medico dott. Ni1nier, la gu erra attuale deve ,-enir consider ata come u11a scu 1>la mar a vigliosa cli chirurgia, in cui l'esperienza già acquistata si è dimostrata inst1fficiente, (jd è stato necessario perfezionarla con l 'attenta of:servazione clinica, e col sussidio degli esan1i di laboratorio. Il volume in questione, puJ)bli cato sotto la dil'ezione di E. Foisy, ri11ni Rce i datj lli questa e~pe rienza sotto forma cli conferenzr, i11 cui n on si ricerca la documentazione bibi1·)g rafica, ma la precisione ed il lato :pratico, i)a ·sa11do in rivista le principali lesioni e studiandole so1)ratutto dal pt1nto di vista terapeutico. Vengono così trattate revoluzione anatomica e batteriologica delle ferite da guerra, la gangrena gazosa, il teta110, le diverse ferite seco11do le regioni (parti molli, articolaztoni, torace, addome, vasi, ecc.), l'amputazione in chirurgja di gt1erra, ecc. L 'esperienza vissuta e l o scopo pratico domina110 in tt1tte le conferenze. Nel trattamento della fer:ita viene fatta larga parte al . . i rii. metod o d ell'irrigazione. V. SAvrozz1. Ospedaletto da campo n'. 08. I . R esoconto clinico-statistico (27 giugno 1915-31 gennaio 1916). Vicenza, 1916, L. 20. - II. Resoconto c;linico-s tatistico (16 maggjo 1916-30 novembre 1916). Ibid., 1917, L . 30. Qt1esta immane g\1erra è stata t1na grande scuola di chirurgia ed ha rivelato, poner1dole d'un tratto in a lta estimazione, giova11ili ed ardit'e energie di operatori. Uno di questi è il Saviozzi che trovanclosi ad avere una ottima pre' l)arazione lontana, ospedaliera· e clinica, ha potuto disimpegnare il st10 còmpito di chirurg0 1n pi'i111a li11ea ror1 tutto il corredo di sape1·e moder11 l) nella diag·nostica e nelltL tecn ica.

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Di ciò faceva fe de indubbia g ià il primo rendiconto, analizzato in queste colonne. Anche in questo secondo, dalla veste tipografica egualmente sontuosa, la materia abbonda, P.Oichè non si tratta di una relazione schemat· ca E'. arida , ma di una coll a n a di ca-.;i clinici cbe parlano un linguaggio grand emer1te istruttivo, qua lt1nque sia l'esito dell'intervento operat·' vo; all' esposto metodico e particolareggiatn si aggiungono sobri .commenti dottrinali, ch e trattano delle più importanti questioni della moderna cl1irt1rgia. Gli argom enti ·più importa11ti discussi sono : ferite d'arma d a fuoco del cranio e del cervello (39 osservazioni), con considerqzioni sulla tecnica usata nelle craniectom;e; ferite del seno longitudinale su1)eriore; ferite d'arma da fuoco penetranti del torace (109 osservazioni), di cui a lcu11e tor aco-addomina li; ferite penetranti dell'ad.dome da a rma da f11o co (80 casi), capitoli accompagnati da interessanti sch emi e da copiosi giudizi sem eiotici e }Jra ti ci, qt1ali · st1ggeri sconq temi così discussi e ardui ; 8 casi di fer ite· del m idollo· spinale; le lesioni degli organi genito-urinari sono divise in 7 dei reni, 4 della vescica, 2 dell'uretra, 2 dei testi coli. Quanto alle lesioni .dell'apparato circolatorio, rion fu osservato nessun caso di ferita del cuore, si ebbe leso il pericardio due volte, 1.1 Jestoni vasali degli arti (arto superiore 6, i11feriore 8), t1n caso e.li ust1ra della ling·u a le. La cifra delle operazioni demolitrici (14 casi, di cui 5 api:>artenenti al braccio, 9 a ll'arto inferiore) è da con sider arsi esigt1a , se si tiene conto ch e oltre 2300 furono i ricoverati durante il p.e riodo maggio-novembre 1916, epoca dell'offensiva austriaca e della nostra contro-offensiva nel 1'rentino. Un ultimo capitolo tratta in m odo sintetico e luctdo della vexata quaestio delle infezioni delle ferite e la loro ter apia con i nt1merosi (fin troppo numerosi) preparati recenti ... o antichi sotto paludamento di moda. . Dei grafici, delle curve statistiche e delle nitide fotografie chiudono il vol11me che onora la chirurgia ita liana. ~

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G. BILANCIONI .

VARIA. Per evitare gli avvelename nti da sublimato. - Il dott. Celso 1\1oscatelli di Reggio Emilia ha ideato, all'uopo, di associ are un emetico a lle l •asticche di sublimato : così rhi ne usa a scopo ;;nicida è costretto a vomitare il Yeleno, e si eviterebbero gli avvel enamenti accidentali. ( JÌ )

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IL

[ANNO

POLICLI~ICO

XXI\t, F.\ c. 41j

NELLA VITA P R O F E S S I O N A Ij E. In .dilesa delle Scuole Mediche

Cast1~ensi. <11

~011

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l 'UniYersità <l S. Giorgio di ~ogaro D1à « Cori <li :Jleclic:iua e Uhirurgia in Zona di Guerra >> furono istituiti in principio esclusiYamente per 11on i)rivare ùel beneficio dell'insegnamento ruedico-chirnrgic:o gli studenti del 5° <.lnno tli ruedicina, i quali per l':tgioni militari non eransi potuti mandare alle UniYersità, e che, istruiti cla professori univerbitarii colle precise norme del regolamento di Facoltà, poterono essere poi meglio l1tiliz7'ati, corrispondente-mente ai cresciuti bisog11i della Sanità 1niliu1re, etl <lll'aumentata loro capacità di <1ssitenz:1 medica. I ti&ultati della Scuola sia dal lato militare che da quello tecnico supe1·arono ogni aspettativa, c0me risulta dalle relazioni del direttore di Sanità {l 'Armata, dell'Intendente Generale dell'Esercito e del Capo-Ufficio del Personnle sanitario allora presso il Comando Suprem<Y e l'Intendenza Generale, ora Direttore Generale di Sanità al :\Iinistero della Guerra. · .All'Università di Padova furono q11est'anno invia ti gli st11clenti del 3° e -1° anuo di medicina per aderire a.I voto cli quella Facolti1 iuec.lie;a, <.:orrisponde11te ad a 11aloga proposta fatta quattro mesi inl k'lnzi <lal Direttore della Scuola di · S. Giorgio, per non cl<lnnep;gtare la c~1rriera scolastica dei giovani, con susseguente danno del servizio sanitario civile e 111ilitar . Si concedette inoltre e:he, per opportunltil di studio, \i })Otessero andare a nche quei gioYani del 30 e Go .anno, i quali per la mancheYole lor<> <.-<lrriera cola tica non avevano potuto raggiungei·~' il grado cli ...\.spirante medico, mentre che per gli ottimi ri "ìultati del precedente e-orso, 820 aspi1'<1 nti 1ncdici del 50 e del 6° anno furono riu niti a R. Giorgio ed ag-grcg;a t i n 1r1·njye1·sitù cli P<Lc10Y:<t, 11011 giit i1er rin1e<linre a c1efic·1enzE> della Scnol•l, Dl<l soltanto l)el' legalizzare la loro posizione scola~tica e quel titolo acc:nclemico c:l1e òon ogni garanzia di legge avessero 1>0tuto raggiungere. Da quanto ri ~u 1ta dagli atti n ffic1ali del Senato e c1~1 q11anto fu p11bblica to in l)t'J'ioclici . cientlfici e profe ion<1li ulla. Scuola, q11e. ta. per quanto v~1rin 111e11 te cli..: cu sa, p11re f11 mer l tamen~e apprez~.a lc'l <la insigni C'ul tori deg·li studii . llperiori univ·~rsi­ t.1rii €' clell~ ~cienze mecliehe in It:alia. e fuori. N'o11 ri ·ultn inYe-ce ehe alc:l1no siasi i.18. unt~ la l'es1>0nsabilitit di dichiarare che non ·i potevn :innull~\re l'i.titt1ziont> (lella cuoln di~- Giorgio per<:bè «la rin" ucia sarebbe .r.:tata la conf P.1<.<:(f on<. <1 i i1n pre l'lrl c n;·c e di sperperi».

n roofor111ità nlla uostra con~ uet11 d i11e ai <l<l r sempr~ il Jliù ampio e libero 8'c-olgimento a<.1 •>!!Ili <tn~~tii)ne. 1n1bblichi!ln10 volentieri "Qne. ~'l dift' srt <lrlle scuole 1nedic1tc ca tren.~, n1.1 lgr~1do no11 nl•bi~1mo nYnt< nu1l tropr><> entt1sia mo J>er dette

e wn Igrndo nella 5'.Ua ultima parte eRsa i :1llont:1ni d:1ll!'l "'4'>l'Pniti1 <> cltllla 1ni ur:1 c·he il ·.,,"li·uol

r!(~17n

I

r P.tla:.ion,.1.

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'fnilitaresao al . t t31n pio della libera soieru~a., la trar sfor·u iazio·ne della Souol.a in caserma» . Il Mini , tero

<l€!lla P11bblica I struzione fu lasciato libero completamente di .scegliere gli insegnanti e di ordinare gli stt1dii come avesse meglio creduto. 11 Comando Supremo e l'Intendenza Generale dell'Esercito non fecero che aaerire ad og-ni richiest~1 loro rivol~'l per fornire personale, mezzi ed ambienti atti all 'insegnamento, lasciando del tutto arbitri gli insegnanti nella. loro funzione. La Sc11oln xi regolò liberamente seguendo nel modo più rigoroso i r<.golamenti c1elle Facoltà mediche e delle Cl1ole _TTniversitarie del Regno. ]J anzi per questo elle l1n giornale straniero la dichiara va ·un c:onfort:lu'-< fe11omeno della inizi<.1tiYa borghese J1er ren1ll!re l"Armatn j n guerra sempre più grande. Non si sa cbe cosa sia stato pubblicato in tutte le Rivi. te nostre e straniere, n1a era ben noto daJla stessa relazione l1ffìcialè pubblicata per l 'anno 1916, elle le le7.ioni erano in11>artite dalle 7 .30' alle 12 e cl a lle J-1 alle 16 e che dalle 16 alle 18 avevano luoo·o O'li esercizii cli11ic:i, co11 ùn e J)eriodi di libera o ,., n cita <lalle 12 alle 14 e dalle 18 alle 20. A 11·1 do1neuic«1 no11 vi eru 110 lezioni se non di . qunlcl1e innterja clel IJri1no q11•1driennio. per ader'r~ ~11 desiderio cli inaggiore ni11to ùi qu~gli studenti c:h<? <ì vevano <la d:1re esami . u nia terie arret .~nte. Dalle 20 alle 22.30 vi era. studio ca111erale. Ohe o·l i orarii non fo&·ero ece;essivamen te gravo8i. ~i può fac:ilmE>nte tledurre dal fatto che pùrec·c·hi studenti ric·hie~ero di prol11ng·ure lo studio della .. ern sino alle 2.1.:~cr e fu loro e-0nce --~o : .Rarebbe l><>i ..;tato f*r lo n1eno .-1. sai str<.1no eh<> !{i fo~.·e neg-a t~1 l~~ frequen~a ùllo stnclio. alle rliuicl1e ed ai hl bor~ton1 n C] nelli ~tu<lenti rhe J':rveR~ro J>ref rit.1 ;1 Jln l1hPl•l n. cita. l'h{' lo ~co110 cl(31JU Scuola sia st~1to :1ucl1(> qnello <li fornir() pos~ihil111<>ntt> cli lanre.ati i reg-~imenti. ;.. ,·ero (~l è anc·he :.:on11namente Jocl<>v-0le. perchè Jl(~ll'i11tPl'<>~. ·e tlei co1ubn ttf\nti, i qunli i11 a ltrl e~{·r­ c·iti . ono. p :>r In pennrin <.li JX rwnale sanitario. a fticla ti nei ùa ttaglioni .n :-ìetnpli"i infermieri(; Ii cc r•sen1pi pieni <li .'iapfJre picc<Jnfr· n1a po<:f.J <·tlificanti 1). ai q11àli n<«:enna ra1 ti<~lo, non J>O. S<lll<> rig-11a1<lar ~<·u<>hl cli ~:in <;ior!!io c.Ji .To~aro. !~fatti l'uttivitit <li<latti<·a d<·i prof<""~so1·i ve- _ ~··1111ent~ beneru riti t• ùedicati --=i dl c-ontiuuo l e~t·lni-.i\"ttnentP n1l'i-.;truzione 1h•i !?'iovnni. i1 ·liscipli1u1uH ·nto '1.-gli ..:tutl(•nti t•tl il i·i!!or<• <l('!!li P~lmi 1

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1

(1 )

linico J)re<lilig: . ( J\-ota

Nes un autorevole uomo politic'-0 è venuto es-ç>ressamente per stncliare il funzionamento della Scuola, se si eccettua S. E. il Sottosegretario alùl P. I-> il quale $i espresse in termjnj del tutto contrarii a quelli affermati nell'articolo, e dalla Yisita fatta prima del l}rinc:ipiare dei corsi e poi. a corsi inizia ti, non ebbe motivo di s11ggerire alc:11na modificazione d'indirizzo scolastico nè di os ervare deficienza cli mezzi o proporre 'diversità di ordinamenti <lidattici. È fa lsa l'asserita « sovrappost.~ione dell'ele·nie"1tto

,il


[ANNO XXIV,

FASC.

41J

SEZIONE PRATICA

dativi dimostrano l'info11dàtezza e peggio la sco1·rettezza dell'affermazione che questa Scuola sia «un errore ohe costa nzoltissinzo a.llo Stato e che .si riverbe,r a si·n istr a1nente sulla ou,lt1i:ra e sul ben,e.·sere avven·ire della Nazione>>.

A J)roval'e lu serietà ed un vo' anche la severità

deg·Ii esami ba·sta conRideral'e che nella sessione di gennaio gli stuclenti iscrittisi sopra 3943 esami, non ne superarono che 2629, e che dei 611 i.s critti al 6° anno. soltanto 467 cou1pletarono g·li esami speciali per presentarsi a qttello di 1~11r~'l., che sostennero tutti con onore davanti a C-0lllmissioni, membri d~lle quali erano professori cli quasi tutte le UniYer~itù rlel Regno. Ed è obbligo aggi1111gere c;J1e se gli studenti avevano un così gran numero di esami arretrati da non poterli assolvere coscienzioM mente tutti, ciò ,s i dovette in massima parte non alla sca·rsa volontà di studiare dei giovani, n1a al fatto che :ner due anni consecutivi essi avevano dovuto lasciare incompiuti i cor.si scolastici per andare ·s ubito a compiere un ben più grn ve ed in1 perioso dovere fra i c-01nbattenti. Chi ha assistito ag·li esami finali in S. Giorgio, h~ avuto motivo di vero compiacimento e questo è stato provato ~lnche agli esami di laurea, i quali hanno dimostrato negli a llievi una preparazione, che parecchi Commi~sa rii durn nte e dopo le sedute confessarono apertamente cl1e non nvrebbero prima creduta possibile in t anto ecf'e~ionali condizion1 di st11dio. Severità. maggiore che non in qualche Università fu detta da non pochi studenti, i quali tnttavi::i nella loro fierezza ne furono soddisfatti ner la dignità con la ·q uale acquistaronsi la promozione scolastica o il tanto oo~pirato titolo accademico. Non risulta provato che fra i la urea ti della Scuola di S. Giorgio vi siano stati st11de11ti che da molto tempo avessero abbandonato gli studi per . darsi ad altre professioni, all'industrja od all'arte, giacchè non vi furono ammessi che studfl11ti iRcritti alle '·arie Univer sità del Regno. È vero jnvece che nell'ambiente sereno e disciplinat:o di R. Giorgio no11 pochi giovani d'intelligenz.a aperta 1na un po' svia ti dallo stt1dio, trovarono un'ancora di salYezza, non per laurearsi dopo 4 mesi, bensì per rimettersi con fatica, ma con intima ~oddi·sfazione e Mn rinnovata fede, sulla \ia di una loqevole carrif\ra .scolastic<'l., che, così continua 11do, sentono che potranno onorevolmente colllpletare più o meno !)resto e per sola virtì1 propria con successo, donde tutta la più profonda loro rico11o~cenza verso la Scuola. Cl1e lodare l'efficaCia d elle 1iuovi,ssime scuole sia <liclliarare imvlioitan1 ente la ban,ca.rotta delle nostre Tl n.i Persità ufficiali è inesatto, giacchè insegnanti,

materie, mezzi d'jnsegnament:o. reg·olamenti di stu<lio ecc.. furono esattamente quelli delle Università del Regno. Non vi fu che differenza di sede transitoria e di disciplina, in conforn1ità il lle tanto diverse condizioni del momento. Si può essere sicuri in,·ere _c:be la messe tanto considereYole òi fattj i-;1r<·olt j a 11che nel sem11lice

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campo. dell'attuale ordinamento scolastico univer·sitario, potrà dar luogo ad utilissime osservazioni tutt'altro che tra.scura bili da chi abbia à cuore ve-, ra1nen.te l'interesse degli ,studii superiori di medicina. .J:.Jd è verciò che il Ministro della Guerra, non ave11do <la difendere in Senato «un, crimirioso aborto» 'ma un organismo sano e vitale per sè stesso, n-011 ebbe bisogno di .speciali corazz.atnre e tanto meno di gonfiature per p1~oteggerlo dalla viol~nza delle offese, le quali, abbattute così facilmente in quell'alta Sede da uolllini che degli studii superjori a Yevano tanto maggiore competenza, non ricl1iese1·0 da parte del .Nlinà.stro inutile abbondanza e più caloroi:;a esposizione di argomenti persuasivi. Il git1cliz.io delle ~Iissioni straniere fu esattamente q11ello riportato da S. E., mentre non è esatto il dire non ~ssersi tentato di fare altrettanto in alt1·i Paesi. :m vero invece che ad un deputato, il qun le anche recentemente l'interpella.va interessandolo ad istituire delle Scuole cli Medicina e Chil'Ul'g;ia in vicinanza della fronte, il Ministro della Guerra di un Paese alleato rispondeva che esi• genze ' militari imponevano a tutti i ricl1iamati di rin1a 11e1·e a l loro post(! e . che soltanto 32er i laureandi in inedic:ina si sarebbe concesso un periodo di licenza cli due mesi per presentare la tesi di · dottorato. 8arà dn11que un demerito se da noi si è sapt1to arn1onizzare con serietà di .studii gli interessi del1' E ser ci to con quelli degli s tudenti di medicina e dt'i ~u turi bisog·ni sani tarii del Paese? Dal lato .finanziario l'articolo afferma che l e sole spc>se cl'irnv ian,fo dell-a fJcnola cl i S . G'io1·gio saU1·0110 a, tre n?ilio,n i e che d el'le spese di eseroizio è 1neglio 1101i parlarne. ' 'era.mente sarebbe stato più serio non parlare a caso ·d elle une nè tentare d'ingener a re tanto Yaghi 'Sospetti s1ùle a ltre. L'accusa di sperpero di milioni era già stata fatta l'anno passato, llla da persone vent1te a vedere fu constatata cosi ridicola che non se ne parlò più . Ora si ripete l'accusa insu.ssistente, che diviene insidiosa per il momento in ctti la si lancia e per l'Ente P.Ui è l'ivolta. Bn stava venire a vedere o sentire per')One <1eg·ue .di fede che avessero veduto·, od almeno leggere la relazion·e pubblicata per l'anno passato, per no11 cadere in un errore cosi gT<>ssolano, che dà subito un'idea della nessuna attendibilità delle supposizioni ·sulle quali soltanto, e non .s ui fatti, si basa l'articolo. · In quanto a lle spese di e._.ercizio, si sa che i professori cli S. Giorgio l'anno scorso non ebbero, nè mai richieser o la benchè minima indennità, e che solo quest'anno, considerati in missione a lla Universith di Padova , ~bbero quella temporanea inden11ità cli trasferta, che sarebbe loro sr>etta.1:.c'l in qu<tlBiasi Università del Regno. I..ie spese <li esercizio clinico, come si comprende, furono Jlresso che nulle, trattandosi di ospedali preesistenti, n11merosi ecl ordinatissimi, quali invidierebbero, i1ur troppo a ragione, non poche delle nostre Cliniche univ~rsita,rie. Gli studenti non ebhf'ro cliv~rso trn ttan1en to da quello spettante al Io-

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IL POLICLINICO

ro grado, per cui non si l'ie::;ee a.d intuil'e in che cosa dovessero eonsistere queste spese di esercizio tanto enormi e così poco giustifica.bili cln. es~r meglio tacerle. Se tutte queste accuse lanciate con tanta inconsideratezza, pos. on n. ver deposto finora per la poca serietà di chi le ha mosse, .assumono invece l'aspetto di una colpa imperdonabile quando chi sctive ~d permette di an1monire che così: « ·i fanno clei la·ureati ol11e 1ion, posson,u essere cill' altez·za del ""o bile ed arduo niandato 01·a toro coniniesso ». Per fortuna. la smentita a çuest:a pretenziosa affe rmazione, che proprio in questo momento oserebbe insinu<1re la fiducia sopra un numero ccsi grande ed eletto di giovani, l'hanno data nel modo più degno i neo-la ureati, i quali, da tutti i rapporti informativi individuali che si possiedono sulla loro condotta professionale e militare, ~anno dimostrato e di1nostrano la grancle erroneità del deplorevole asserto. ~1olti di essi ri,·elarono conoscenze ed attitudini tecniche ben uperiori a quelle richieste dal proprio gr.a do e<l assolser·o lodevolmente in momenti difficili <l compiti delicatissimi e grayi, che è ben eceezionalc, p~r non dir l)rOJ)rio i1nposS"ibile, che i presentino in condizioni normali a giovani neolaureati. Alcuni per que. te loro doti già fur-ono proposti a tenenti medici effettivi,· e pur troppo non tutti quelli che tanto meritarono per la loro bravura potranno fregiarsi delle di"' tin~ioni eone-esse alla 1or-0 capacità ed al loro valore. Dt1e già fu rono proposti per la medaglia d'oro, alcuni già ebbero ed altri ft1rono ora proposti per la medaglia d'argento e di bronzo, a parecchi fu tributato l'encomio solenne, h1tti fecero e fanno con piacere, con coscienza, con abnegazione il proprio dovere; fra essi non pocl1i furono i feriti e pur troppo anche i morti per dare, arma ti solo di un esemplare amor umano, l'ultimo conforto clells soccorre,,o1e opera propria ai c-0mba ttenti, coi qua:i or giacciono in una pace e in una gloria com11ne ne1le fulminate trincee, · do,re certo non potrunno ra ~giungerli gli insulti del sig. PanyZoss e dei suoi meno nobili ispiratori. D.re d. C.

[ANNO

XXIV,

~ASC.

41J

ordine del giorno, cl1e ft1 mandato dal sen. prof. Senise, Presidente del Consiglio Provinciale di Napoli, <-11 Presidente del Consiglio ed ai Ministri della Guerra e della P . I . : «La Faeolb.\ di Medicina e Cl1irurgia nei suoi componenti Prof. Ufficiaµ e Privati Docenti, riuniti in • numerosa .Assemblea nella sede della R. Università, dopo ampia discussione delibera <Jd unanimità: Che S . Eccellenza il Ministro della Pubblica I struzione, cui spetta la tutela dell'insegnamento universitario per le alte finalitit scientifiche e professionali, voglia, con opportuno ed urgente provvedimento, ricondurre le singole Univeris ità del Regno nel loro normale funzion<1mento a riguardo delle discipljne di 1\iedicina e Cl1irurgia, ponendo fine ad una situazione che l'esperienza dimostrò nociva all<? studio nei gioV<l11j raccolti n San Giorgio di Nogaro e a Padova, senza che vere e giustifica.te esigenze lo abbiano richiesto. Acl eYitare che un'ugitazione si accentui, specie nell'ora presente in cui tutte le energie del Paese clevono dedicarsi alla grande;~za della Patria, nel sicuro successo delle sue nrn1i, concorrerà senza dt1bbio il ripristino delle Università nel compito ecolarmente loro assegnn to nell'interesse della Scien~ e del Paese. La Universith sa di potere ~ ssumere resr.>0nsu bi1ità illimita t.a pel P!'Onto volenteroso ritorno dei giovani ~11 loro posto di ('Olllb<~ ttin1ento ad ogni cenno del Comando Supre1no >). •

I~ 'Ordine

dei 1nedioi-ohirurgi. di Navali ha votato acl unanin1itn tln ordine del giorno col quale, associandosi al cleliberato ùei professori della facoltà di Me(licina e chir11rgia della R. Università, e plaudendo all'iniziatìva clell'on. prof. Cucca, si chiede che i corsi accelerati cli medicina e chirurgia per tude11ti militari iano tenuti nelle l niversità del Regno, ove, per la ric:cbe?i:r.a <lei mezzi a disposizione, possono ottenersi cla cor ni anche brevi, i più vantag·giosi risultati.

Prof. F. MARIANI

In difesa degli studi medici. Il 25 settembre. nella sa la del Corpo Accademico dell'Università di Napoli, sotto la presidenza del Rettore prof. l\1arg·hieri, ebbe luogo un.a riunione 'con larghi.ssima rappresentanza di l)rofessori ufficiali e di liberi docenti, allo ·soopo cli ottenere dal Governo che gli studenti mili tari cli medicina e chirurgia espletino i loro studii · nfll propri-0 Ateneo, invece che nella sola Università cli Padova ed a S. Giorgio di Nog·aro. Parlarono il Retto·re, il prof. Pa·n e, Preside della Facoltit i\Iedico-Chirurgica, l'ori. pr·of. Ca stellino, e altri rappresentanti d elÙ\ Facoltà medica, il prof. Ria, president~ del1' Associazione dei liberi docenti, i rappresentanti del Consiglio Comun.a.le e dell'Ordine dei Sanit:'lri, ecc. Venne disc11sso e approvato 11 seg11;'ntt' (20)

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LA CURA DEL CUORE V el urne di circa 300 pagine con figure, edizione 1918, della C.asa .Editrice Fratelli Tr~ves . .

Consigli pratici ai medici e agli ammalati secondo i nuovi studi e le moderne ricerche Prezzo: L• 8 .

Agli abbonati ai periodici Il Poliolinioo e Le m ala.ttie del ouore premio semigratuito a L. 5. Inviare cartolina vagÌia da. L. 5 al Pr of. Enrico Morelli - Via Sistina, 14 - ROMA.

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[~.\NNO

XXIV,

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SEZIONE

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PRATl C.~

RISPOSTE AQUESITI E ADOMANDE.

(7011) Se r,vizio necrosoopioo - Esonero àaZ servizio 1r,,iUtare. - Dott. L. F. da T. -- L'articolo 28 del regolamento generale sanitario tassativamente di-

chiara che fra i doYeri normali del medico condotto è annoverato quello di adempiere al servizio necroscopico, quando questo non si.a a·ffi<lato ad u11 medico speciale. Poichè in codesto Comune il sel'• vizio necroscoi:>ico è , come E lla dice, a ffid,a to a · medico speei<:1le, i1on l)UÒ essere conglobat~ c:on quello del medico condotto, che n on avrebbe, nel c:aso, il dovere di a ssu1uerlo g·ratt1itamente. Oltre a ciò, è evidente che Ella llil una i1omina ed lln lunghissimo possesso di ::,tato che non può essere (l 'un tratto soppresso o (lisconosciuto dalla ammini trazione municipale. Quanto Ella teme i1on l}UÒ, pertanto, a nostro a vviso veriticar5i. Gli · esoneri <lei m.edici condotti sono fatti sempre <1 segt1ito cli in·oposta del Sindaco, che cleYe mostrare i motivi 11er cui rit-enga la loro operR indispensabile delln •l sistenza 5anitaria civile. Ella, quindi, non potrebbe chiedere da sè di essere e~one~·.ato . Fra un medico che eserciti il solo compito ùi ufficiale ,s anitnrio ecl un altro che esercita la condotta, sembraci lliù meritevole di esonero queRt'l1ltimo non ostante :-;in più giovane di e~ e conti numero minore di a nni di se11vizio. (7012) Trattamento econo1n ico dei medt'fci condotti chianzati .sotto le arn1i. - Dott. A.. R. da P. - I~ norme emesse dal ~linistero de l 'l 'esoro ver il tr<1 t-

tamento economico degli i mpiega ti chiama ti sotto le a rmi in data 25 agosto 1916, stabiliscono nello articolo 8 le competenze da corrisponder&i, a seconda dei ca.s i, al personale a\ventizio. Detto articolo e consegue nti compensi, riferisconsi, però, n l personale governa tivo e non a qt1e llo dipende11te dalle amministrazioni municipali. Di tal che, se queste aveii no già jnserito nei proprii regolam<'nti disposizioni analogl1e, es.Fìe n o11 J)erLlevan o nlai ln pl'opria qualità e fisono1ui<1 <1i di~vosizi-0ni i11seri te nei regolamenti locali ver gli im1liegati e salarin t i allo effetto di lenire il <.:a111biamento nelle co11di... zioni economiche cli cia scuno cli essi J)el' effetto della chiama~'t ,sotto le armi. E poichè in virtù del disposto dello artieQ1o 4 clel D. L .• 31 agosto 191:'. i1. l 420, furono SOSJ)ese tutte le disposizioni contenute sull'argomento nei regolamenti locali co~1tra­ rie a lle norme da esso porta te, è evidènte che an. che Ql1elle eventualmente in -vigX>I'e costà hanno ora ver(luto ogni efficacia e valore. F~1ccia1no rile"~~1re e:l1e l'articolo 2 clel R. Decreto-legge c1el 13 maggio 1915, n. G20, rìflette gli impieg·at] dello Stato e non quelli dei Comuni o de lle rrov)ncie e che il prec:ita to D. L . clel 31 agosto applicn a favore cli questi ultimi impiegati il ,d isposto del D. 11 lug;lio 19l:S, n. 1064 e non quello del D. J_,~g;g-e 1~ n1aggio 1915, n. 620. (7013) Bserci.;:io abusivo dell ' art(' salutare .. _ (Jpera::tio1ii cltirurgich e p('rn1(>.~sp alle leratrici. - Sig. Dott. abbonat-0 701:3. - ~essnno, c:he non si<1 lau1

reato in mf\dic·ina e chirnrgia . p11ò, ancorchè col i1ermesso f\ eon l'.;111tori7'7...azione del medico, prati-

care iniezioni ipodermiche. 1 contravventori ~ono puniti ~on la multa non minore di lire 100 a mente del disposto dallo articolo 53 de l vigente testo unico delle leggi sanitarie. Nessuna legge o regolamento permette alle levatrici di pr<:1tic:are iniezioni iPode rmiche dietro ordine del medico . Nessuna deroga a tale pri ncipio è stata <1mmessa nemmeno negli attuali momenti. Doctor Ju s TITIA. Ser viziò uLedioo-milita re. - All'a bb. n . 4531 : Se 1'esonero gli fosse revoca to il collega verrebbe a1·r t1ola to subito come militare cli truppa laureato in ·medicina e chirurgia e dovrebbe a llora far domanda. cli nomina ad t1fficiale di ~I. T. o di Complemento. .Aven{1o sei anni di laurea e tli comprovato e~r.­ cizio i>rofessionale, se n ominato ufficiale di complemento avrà la nonJina ùi tenen te. All'ahb. 3921: Per or(l) la rivisita concerne solo i inilitari di truppa riformati. Il collega che è un ufficiale collocato in congedo per r iformia ne• è escluso. Al dott. L. M. da C. : r,a rev<><:a -dell 'esonero deve essere ricl1iesta non dal medico, ma dall'autorità prefettizia. Circa la situazione finanziaria cl1e verrebbe a costiuirsi se l'esonero fosse tolto risulterebbe appunto dalla somma dello stipendio inizia le e delle due indennità. A.ll'abb. n. 7076 : Nel ruolo di complemento, 1ion, e. .c;enrl o i rneàioi con.siclerati come arma combattente, n·on è iammessa la promozione dal grado di capitano . a quello di ' maggiore per anzianità. II collega potrebbe esser proposto per titoli, ool1

~n~ .

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1

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L'esonero deve esser richiesto dalr;1ut-Orità pref ettizia. .AJl',a bb. n . 3525 : Nella riEie1"Ya, ottent1te le due prqmozioni che il collega dice cli aver già conseguite, non si può ottenere una terza promozione se non si' è proposti per l 'art. 5. Circ. 752-1916 (distinzione speciale). Non si può esser trasferi ti dal rt1olo di riserva a quello di complemento di milizia territoriale. All<l sig.a F. D. P. da S. M. Z.: Già si è ripetµtamente detto eh€ nessuna disposizio11e 11a dato Hncora il ·:Nlinister<;> per l'avvicenclan1e11to dei me<lici della classe clel . '78. Vi~;e sempre il pri11cipi-0 clell''a vvice11dnn1ento per quelli che hanno compi11to i 40 anni e. sono :::tati Oll'IJOh e in piìi rip1··ese per 12 mesi al fronte . .A..ll'<1bb. n. 4625: Se al collega spettava di diritto una anzhi.nità anteriore, può chiedere pell 'eventualitil di un prossimo .avnnzamen~o cl1e venga consi<l~rnto t.a.Je suo diritto. Per le J1ro1no7tioni del ]ler~on a le <1flll;1 Croce RoRsa si stampa. i1er cura <le lJn nen(\nlf•ri t~1 .\ ~~ociazio11e, l1Il appo~ito bollettino.


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[ANNO XXIV, FASC. 41]

JL POLICLIN I CO

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Al prof. R. I. da N.: Gli ufficiali della Croce R<>ssa sono a tale effetto Appartenendo al ruolo di oornple,n ien,to speciale considerati come i militari di truppa e debbono quindi presentarsi a Firenze. <!he ila otter1u to il proprio grado per titoli non può • ottenere una. ulteriore promozione che i:>er l'acqui.A.ll'abb. n. 1437: sto ai nuovi titoli c:he ad essa diano diritto, oppure 1iJ proba bile che il i\t!inistt1·0 vi provvederà auperchè proposto per meriti ecC€zionali (art. 13). mentando l'avviC€ndamento ed <?stendendolo a clas"' I~ J)l'OmQzioni per <lnzi..ani tà nel su-0 r11olo non si meno anziane. esisto110 nè in zona. territoriale, nè in qt1ella di All'abb. n. 8630: gtlel'I'<l. Ulteriori disvosizioni stnbiliscon<> ora che i n1ediAll'abb. n. 8(;22: ci visitati a Firenz~ non $8,ranno di li inviati in Il coll~ga sa.i:à probabilmente riformato nuova- zona di guerrl:1. ma n1essi in libertà a1)pena visitati mente, date le malattie· dalle quali è Hffetto. e restituiti alle loro c:ase, in nttesa della. chiamata. C-Omunque certo non potrà essere inviato ai RerAll'abb. n. 4322 : -vizii di prima linea. L'esonero deve ~ssere richiesto Le c1 isposizioni rigu<t rdnnti i nastrini da portarsi dall'autorità vrefettizia c-he sola è competente a sulla gi11bba, sia no essi c:ommemotativi, o di ricomgiudi~re in proposito. pe~~ o di onorificienza, Yennero pt1bblicate, volta Dopo visitato a Fi~·enze, sarà, nnche se fosse per volta, clitl Giornale Jlilitare Ufficiale; però non dichiarato idoneo, la. eia t<> in libertiL fi110 al mosono riunite in un solo fascicolo. mento della ehiamata della classe. Al d-0tt . .ti.. D. da T. : All'abb. n. 6H70: Ri è già detto ri pet11tan1ente che la presente Gli ufficiali cli 111ilizia territoriale dichiarati uon cl1i~ ma ta <i revi8ione dei riforma ti riguarda i mi· idonei ai serYizii mobilitati, debbono, per essere 1i tèl ri 1~1 n rea ti e i1on gli ufficia li. Il collega non è pro1no si, vr•11ir trasferiti nella ll.iserva. q11in<1i tenuto a tispo11dere. M. G. Al dott. A. A. S., Zona di G11erra : Nessun decreto luog·otenenzia le sb1bilisce l'avviAvvertiamo i colleghi che non possiamo dar esito cendamento dopo sei o più mesi cli permanenza in privatamente ai quesiti da essi formulati ; epperò li ptj.ma linea. lle1· il passaggi 0 nel ruolo degli effet· preghiamo di astenersi dall'accbiudere!nelle lettere i tivi non occorre nè i)ermanenza in zona di guerra, francobolli per la risposta. nè in prima linea, ma bisogna aver meno di 32 anni di età e presentare la regolare do1nand.a al l\1inistero, corred.a ta dai tit<>li ed accompagnata dal CONDOTTE E CONCORSI. parere sull'.: 1ttitn(line al servizio delle Autorità militari <ln lle quali l'ufficiale dipende. ~Iedico-chirurg-0 giovane cerca posto di assiXaturalmente la presentazione delle domande è stente presso Ospedale importante o Clinica. Séri• subordinata all'apertura di un concorso per u. x vere : dott. De Tom1nasi Pietro - Vigna.nello (Proposti di tenente medico in ~rvizio attivo permavincia R<>ma). nente, concor so che, presumibilmente, sarà bandito 'àieclico-chirurgo degli Ospedali di Roma, pi'atica. tra breve tempo. chir11rgiCèl, a ttualn1ente in congedo, assumer-~bbe Al dott. T. V. da R . C. : interinato buone co11dizioni. Scrivere : :Nloschini, Non potrà esser ptomosso capita.no ·se non dopo Via Statuto 32, Roma. che sarà stato riconosciuto abile a .servizio incondizionato. Naturalmen~ durante il neriodo di ina• bilità il collega è soggetto ad essere sorpassato nelNOTIZIE DIVERSE le promozioni da tutti quelli cui tali promozioni spettano l)ér diritto, nè può riacquistare i posti Per la Patria. così perduti. Ha nno immolato la Yita per la Patria i · dottori: Trascorsi i sei mesi di inidoneità dovrà esser di RIVA AUGUSTO, sottotenente medico, da Fornovo nu<:>vo visitato, per poter accertare il recupero o Taro (Parma) ; meno dell'ido11eit:à completa. ROSSI ARTURO, capiqino inedico, da Gen<:>va, deAll'abb. n. 7389: corato di tre medaglie al valore, caduto nel TrenSi è g·iit più volte detto che l'avvicenòamento tra tino; servizii cli prima linea e servizii di retrovia non WIRESPEARE barone GIOVANNI, sottotenente mep.tp·u ò essere disciplinato da norme generali Ministeco, da Firenze, decorato di due medaglie al val<:>re, riali come l'avvicendamento tra zona di g·uerra e colpito da una palletta di «shrapnel» mentre si z.ona territoriale . reca. va a raccogliere e curare sulla linea del fuoco È qt1indi lascia to .al criterio ed al buon senso dei . un ufficiale superiore ferito; Direttori di Sanità .di armata e di Corpo d'arma~ MAZZUCCHI CARLO, tenente medico; - che hanno fra le ialtre mansi<>ni anche quella di AMEDEO PASQUALE, sottotenente . medico da tJav.a avvicendare il proprio pel'sona.le dai serv1zii più dei Tirreni ; faticosi ed esposti a quelli meno, e viC€versa. lo studente in medicina. DAL FIUME LINO, da Al dott. A. T. da I.: Badia Polesine (Rovigo), inscritt:o nella R. TJniSolo g·li ufficiali medici dell'Esercito son<> dispenversitù di Pad<>va. sa ti dal presentarsi alla chiamata per la rivisita. 1

Cl

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(22) •


[ANNO

XXIV, F ASC. ~1 ]

SEZfONE PRATICA

La Conferenza pro-prigionieri delle Croci Rosse neu-

. trali.

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Una Conferenza delle Croci Rosse degli Stati neutrali, co11vo~ ta a Gi11evra dal C{)mitato internazionale clella Croc:e !{ossa, si è ad11nata nei giorni 13-15 setten1bre }>i-esso l'Ateneo ginevrino, entro la sala ·s te sa oYe nel 1863 Yenne f<>nd.ata hl benemerita istituzio1H~ i11ternazionale. I 11 sostituzione di Ador, cl1iamato <ll b,,<)'Verno della Svizzera, ha presieduto 1<1 conferenza NaYille . Le Croci Rosse danese, olandese, norvegese, svedese, svizzera e ·::1vagn11ola, nonchè l 'agenzia 'ìer i prigionieri (istitur.io11e personale del Re di Spagp.a), sono state raJ)prese11tate ciascuna da parecchi delegati. La conferenza ha avuto lt1ogo in forma strettamente privata , ed ha J)rer-;o le "ue deliberazioni a porte chiuse. Ha -esaminato i m~glioramenti che possono essere portati nelle condizioni di vita dei prigionieri di guerra, dei ci vili internati o deportati e degli abitanti dei paesi occupati, ed ha emesso le clecisi-0ni ed i voti seguenti, il cui testo sarà inviato ai vari Governi . Allorchè le Croci Rosse neutrali non po&'Sano esercitare t1n'efficace sorveglianza, i Governi neutri ed i ra1>Pl'esentanti dei belligeranti presso le Ambasciate o JJegae;ioni e lln i1umero St1fficiente di delegati srelti liberamente (lai loro G'over11i siano autorizza ti il visita.re i prigionieri dovunque &i trovino. La reci1>rocità fr:a i belligeranti dovrebbe essere completa. IJ€ Yisite delle Commissioni mediche per la clesig11azi-0ne dei candidati al rimpatrio o all'interna1uento siano più frequenti. I Governi rinunzino alle misure di rappresaglie sui prigionieri di guerra 6 per lo meno non le mettano in effetto che quattro settimnne dor.>0 la notifica a l Governo interes&'lto, affinchè nel frattemPo i motivi possano venire controllati .. La Conferenza incarica. il Comitnto internazionale di rivolgere un urgente appello alla Croce Rossa .americana per ottenere l'invio di Yiveri ai prigionieri dell'Intesa negli In1peri centrali. I viveri sarebbero sotto il controllo \lei deleg·a ti delle Croci Rosse neutrali e diretti 11el1e regioni iu eu i l'alimentazione dei prigionieri è i11sufficie11te. Tutto c~ò non deve in a 1cun i11orlo <lip1i1111ire la responsabilitù e ·i doveri imposti dalla Convenzione dell'Aia ai Governi per i·alimentazione dei prigionier :-La Conferew.a chiede poi ai Governi beÌligeranti di concedere la reaquanto passibile del rimlizzazione . prontà e larga , patrio dei prigionieri validi che .abbiano ,subita. una lunga prigionia, a condizione che non sia no rinviati a lla fronte. Lo sca.mbi-0 di intere categorie deve essere preferito a llo scambio individuale. Chied~ inoltre che si ottenga dai Governi il miglioramento della sorte dei civili e il rimpatrio ·ai tu tti gli internati civili, al più presto possfbile. Domanda :a i Governi belligeranti l'autorizzazione .ad· importare nei paesi neutrali ed esportare materiale sanitario manufa tturato, necessario alla cura clei feriti e dei malati di guerra, in quanto tale materiale non si.a litilizzabile per scopi di gt1erra. La Conferenza chiede, infine, salvo il ca~o di forza. maggiore, di limitare le deportazioni ·ai soli uomini atti a portare le armi.

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La Croce Rossa Americana io Italia. Come avevamo annunziato, una missione della Croce Rossa Americana. ha visitato gli ospedali territ'oriali e della zol'la di guerra retti dalla Croce . Ro~sa Italiana, a llo scopo di apprestare il concorso degli Stati Uniti. Ad u11a colazione di guerra offerta in Roma dalla Direzione della C. R. I. alla missione americana, presenti a lte personalità '.P-Olitiche e sanitarie, parlarono il presidente della O. R . I . conte della. Soma.glia, il e.a.po della missione americana ten. ool-01111ello Bekel, l'on. Ciraolo, l'ambasciatore -d egli Stati Uniti Nelson Page e il comm. Poggi. I discorsi fuTono improntati a -schietta cordialità e inneg·giarono .a l trionfo degli ideali sacri di libertà. e giustizia per cui gli Alleati combattono e al sentimento nobile di carità che a nima IB. Cr oce Rossa. t;na wtto-commissione sanitaria ame . . 1cana, in-

viata fra noi dalla Croce Rossa dc-gli St,lti l riti, ha visitato .specialmente g li ospedali della Sicilia, accolta e acco1npagnata dagli. ufficiali su1.. ~"i-0ri della nostra Sanità. mili tare. F.Jssa c-0nstatò l'ottima organizzazione ù'ogrii nostro Servizio.

Condizioni sanitarie dell'esercito d'Oriente. Il sottosegreta.1io di Stato dei servizi sanitari in

Francia, onorevole Godart, in una intervista concessa al suo ritorno da Salonicco, ha. riferito int-0rno alle condizioni sanitarie dell'esercito d'Oriente, del qual e fanno parte. - c..<0me è 11oto - numerose nostre truppe. La I>iù energica lotta è stata co11dotta contro la malaria. con l)urecchi mezzi e tracciando nuove st rade in zone salubri, in sostituzio11e di quelle che attra ,.E>r:::avano o c:osteggiavano p<.1ludi e stagni, 11etrolizz.l11do o dis·s eccando qu·e sti ultimi e pra tic.a ndo con estrema scrupolosità la c:hinizzazione <lelle tri1ppe e della J>O,p olazionè civile, fino al punto da ricercare mediante esami ·d i urine, ecc., i contravventori a tale disposizione. I ris11ltati ottenuti sono molto so<lclisfacenti: nel trimestre giugno-ag'Osto or decorso i c:Hsi primitivi d i mala ria sono .s tati in numero dieci volte minore cl1e nel corrispondente. periodo dell'anno !)recedente, ~ò ::tnche molto meno gravi. I C<l i <li recidiva s ono ·stati naturalmente Jliù 11urue~·osi , n1a {li regola l1ann-0 avt1to t1n decorso benigno. Altre malattie infetti\e sono Rtn te del tl1tto evitate. Circa I.a febbre tifoide, se ne sono verifica ti easi rarissimi. L'on. God.art, nei riguardi delle iniezioni antitifiche e delle reazioni abbastnnza energiche che talvolta inducono, ha annunziato che è in via <li attuazione un n11ovo sistema di iniezioni, con vaccino in veicolo oleoso, che M.rebbe molto meno risentito, e richiederebbe u na sola inoculazione.

Le tristi condizioni dei nostri prigionieri in Austria. Un comunicato ufficiale de11unzinv.<i il caLtivo trattamento a l q11ale sono &erupre i1iù fatti segno dal1' Austria i nostri prigionieri. La loro a limentazione è scarsissima e non corri.s ponde alle più elementari esigenze dell'igiene; il regime <li vita, in campi di conc~ntrazione angusti rispetto alln ruas..~ degli ospiti, e di lavoro estenuante e nocivo al la saJute. (23)

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lL POLICLINICO

sono quanto di peggio si p~ssa immaginare. In queste condizioni è evidente che la. morbilità e la mortalità debbano e sere altissime, specialmente~ tubercolosi polmonare.

JJ'Istitoto Slerovaceiuoterapioo italiano. Il 27 settembre venn,e inaugurato solennem~nte a Napoli l '« Istituto Sierovaccinoterapico Italiano» del prof. Ivo Ba11<li. Fra gl'intervenuti erano il Direttore della Sanità , il Prefetto comm . ...\1enzinger, il comm. Agne~a, plenipotenziario alle Colonie, il geo. Di Furia, il Direttore dell'Ospedale di Marina, il prof. comm. Gustav-0 Ingrosso, nssessore delegato del Comune di Napoli, il Sindaeo di Livorno, gli on. Gri1>Po, Pietravalle e Porzio, i proff. Cutolo, Anile, C'aso, Volpi, ecc. J./Istit11t-0 è destinato a divenire centro di stutli biologici. con -spec1ale riguardo alla biologia ed !"f l la igiene oo loniale. Il 1>rof. Bandi ha cren to borse di studio ann••s ('.l alla e;1 ttedra cl'Jgiene coloniale dell'Istituto -~d altre ne &1ranuo Cl'ea te ~r permettere ai batterjolog·i di Rltre nu7-ioni di venir~ n com1>Ieti1re i Joro "' tudi nell'Is;tituto. Que~to, IDE'ttenòosi in rnpporto continuo e fattivo oon le analop:he i..; tituzioui di t11tto il mondo, potrà assicurare :1 tutti gli iuteressa ti, scienziati e profa11i, la J>i e n~t é{111-0scenza dell<1 vita coloniale e delle relative c·oucl izioni (l 'ambient<', ili clima e di patologia.

Installazioni ospedaliere francesi per i J'iwpatl'iati. In Francia ai tanti problemi ig;ie11ieo-S<tnita_i·ii sopravvenuti e-on la guerra, si è nggiunto quello clell'assistenza mediqi <li profug11i delle regjoni invase, rimpatriati attraverso la ~Yizzf:'ra. Ad Evianles-Bains, ove è la stazione di <l rtivo, e nelle vicinanZ€, sono sta ti già allestiti Y<trii ospe<l<lli, della capacità complessiva di 1200 letti,' ui quali la Croce Rossa inglese ne ha recentemente aggiu11ti nlt1i tre. della capac:itù to~l1e <li 300 letti. <.)<l <l ltri si J)1·u1}()ne di in1pi<111ta1·ne 1<1 C'roce Rossa a 111eriC<l lltl, c:l1e 11n inviata all'uopo u11a. missione Ba nitèl rin ~n1l i1-0sto. · ('on tutto <:i i'> _g-Ji ospeclnli son. empre Ratt1ri, a causn. dell'Rltis~i111n n1orbilità che i verifi('n tJ'èl i 11rofnghi, recluci e.la un regime di gravi priY<l7.ioni.

[ANNO

XXIV;

FASC.

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Ospedale italiano negli Stati l Jniti. Con l'intento di elevare sempre più il nome italiano negli Stati Uniti e di compiere opera nmnnitaria a pro delle claiSsi meno abbienti, si è costituita in Brooklyn (S. Uniti) una Societit Italiana avente per iscopo di fondare un Ospedale Italiano. Lo Statuto per 1.'l nuova OJ). Pia contempla pare<:<:hi articoli con le condizioni dei soci, i Ctuali saranno tutti italiani o figli di italiani nHti in America. Si avranno ·soci fondatori e soci effettivi ' 11-0nchè soci benemeriti, perpetl.1i e benefattori, i quali potrann-0 essere di qualsiasi n<lzionhlità. I.J'inizia ti va del uuovo ospedale, opera di nostri <:1gregi colleghi e (1'a ltri ins\gni connszionali, ha di p;iit inc·ontra:to grande favore e non sarà lontano il giorn<> in cui verrà inaugurato anche <l Rrooklyn l'Ospedale Italiano ~1d <lttegt:are il fervore di opere cl1e anin1n no gli it.a linni lungi dalla Patria. 1

Il programma ospedaliero della Repubblica Argentina. f~a fiore11te e civilissima repubblica sud-amel'icaua <'i offr~ l'e~empio della i·a1Jida e perfetta attuazione ùi un va~to prog1·am111a cli a.ssisten7..ia. ospedal;era per a lienati, Ì<'lrdiv~, tnb€1rcolotici, infermi di malnttie comuni, ecc., dovnto ad una c.:ommissione pre~i~duta dal yuloroso <llleuista prof. Domingo Cabrro. direttore del grandioso ~Ja tljlicomi-0 di Las :\Iercedes 1)1'{\~SO I~uenos ~.tyres. I J\iù recenti della 1 lunga oorie sono i due A6ili-Colonia, wrti l'unn a Oliva per i pazzi della IH·ovincia di Còrdoba, e 1'~11• tro a Torres, ver i tar<.liYi rlella. 11rovincia di lluenos ~.\yres. Il c·osto per letto è stato rispettivamente di 23.38 pesos ~ <li 2679 rlesos. Il tipo scelto dal Cabred per i llne istituti è quello a ptldiglioni disse• min..:'lti in am11i Jlarchi. •

Conferenze. Il colono. medico dott. Ilozzi, direttore degli . Ospedali cli Rovigo, ha t€11uto agli Ufficiali di quel presidio una conferenza sul tema «Influenza. tlella Navigazione ~1erea sul sistema circolatorio ». H:c1 esposto i rilievi fatti d11rante una gita di navigazione aerea a bordo di un idrovolante, sollevato&i dalle acqi1e cli Sesto Calende, ~lll'altezza ·di 1500 metri. Il prof. Cla u<lio Poli, della R. l.~11iY'€l'Sit:'t r1i Ge.nava, ha tenuto a Siena 11na interesR.'lnte conferenza sul temn «Guerra e tubercolosi».

Indice alfabetico per materie.

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Afta e1lizootic:a : i nuo-vi studi Pag. 1240 • Appendicite da infortunio . )) 1243 )) 12-±7 Dieta 1~1ttea i1elle malattie febbi·ili Brefotrofi : riforma; l'~ssistenz.a iua tel')) na agli esposti 12.f~ )) Fermenti lrttici . 12-10 )) l<,osforo per via il)odermica . 1248 Ipotensione arteriosa nei feriti cavitari )) dell'nddome 1238 . l\f Pdic-inn leg<1le: seg·nalazioni personali » 1245 )) :\lo.~l' ]l(' : distrnzio11e . 1248 ·. Roma 1917 - Stab. Tip. Cartiere . Centrali (24.)

I=>ara tifoidi : sin torna tologia

Pag. J 2.ff.>

Scuole medicl1e castrensi : · in difesn delle - . . • Radi~grafì~ stere6scopica nella loca lizzazione dei proiettili . Secrezione gastrica: influenza del pnenmogastrico . . . ~el'vizi sani tati militari specializza ti ~intl1·ollli elliol'rag·iche infettive cil strensi : etiologi<l Urobilinuria nel tifo aclùominale

)) .·

1250

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L. POZZI, resp.

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Roma, I4 ottobre I9I7

Aòno XXIV.

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fon L1ato dai professo ri ·

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BACCELJ~I

FRANCESC.O DURANTE

SEZIONE PRATICA REDATTDRE CAPO:

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\TITTORIO ASCOT,I

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SOMMARIO .

Lavori originali : C. Canestro : Cura delle grandi ferite settiche mediante irrigazione con drenaggio capillare. - Riviste sintetfche: M. Serena:: La terapia fi - ~ca negli esiti delle ferite. Osservazioni cliniche: A. n.1ajoli e F. Paoletti: Sopra un caso di perniciosa malarica a. sindrome tetanica. - Rivendicazioni : G. Cosco, A. Aguzzi: A proposito di n11ovi ~ tudi sull 'afta epizootica.. - Accademie, Società meotche, Congressi: Società

medico-chirurgica in Medena. Appunti di medicina pratica: CAs1sTroA: Diabete insipido ed ipofisi. - Guerra e diabete mellito. - Hvilu ppo genitale pre-

coce con ipernefroma. - T ERAPIA: I pericoli della pituitrina. nel parto. - 'Posta degll abbonati. - Cenni bibllograflci .

Nella vita professionale : Pangloss: Ancora delle scuole mediche •

castrensi. - Sulle Consulenze d'Armata. - Cronaca del mov.imento professionale. - Sottoscrizione al fondo di soccorso contro i piu gravi danni della guerra patiti dai medici e dalle loro famiglie. - Risposte a quesiti e a domande. - Condotte e concorsi. - Nomine, promozioni ed onorificenze. Notizie diverse. - Indice alfabetico per materie. \

Interessantissimo Premio semigratuito per gli associati al ''Policlinico,,: PROP. F. VALAGUSSA '@; Libero docente di Clinic a Pediatrica ne lla R. Uni versità., ~le (jJco primario nell 'Ospe- · dale « Bambin Gesu > in Roma '@; '@;

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·Consultazioni di clinica e terapia infantile

COD speciale riguardo alle malattie (2& edizione, accura..tamente riveduta ed ampliat.a)

infettive ::=::=

~ Il Piiot. I'. Valagussa, partendo dalle <>Sservazioni. fatte in un triennio di pl'ima:tiatò nell'Ospedale infaJltile del Bambi o. Gesù, ha sintetizzato, per un gruppo di malattie, la sua. e.5\> erienza cl inica, spedaliera e professionale, offrendo ai medici ~Ile consultazioni utili nell'intricata esvlicaz1one dell 'esercizio dell'esame e della cura dei bambini. In queste prime consultazioni sono svolti 1 capitoli su.lle malattie i nfettive ed in es& è in special . modo curata l'aspo sizione dei metodi di r icerca .v1ù moderna ed i mezzi! eh.e le nuove conquiste della terapia permettono di praticare. Un lungo capitolo è consacrato alle malattie gastro-intestinali della prima infanzia. che, come è noto, sono le più comuni a risco ntrarsi nella pratica. e quelle che sono ca.usa della maggiore mortalità dei bambini. In Questo capitolo si troY&no esposti in maniera critica 1, concetti dl patologia e di tera.Pia più nuovi e più utili, sta per la profilassi che per la cura diretta delle gastr oenter9pa.tie infantili. . Altri cap.ttoli isolati. riferentesi a s\'ariate !orme morbose e ad osservazioni anatomopatologiche, comvletano questo volume eh~ ha . un 'impr-0nta del tutto i ndividuale e che rispecchia l 'osservatore che offre ai colleghi quanto ha potnto rtt-mrre dal.l 'esperie:iza cli oltre tre lustri in tatto di malattie infasnttli. Elegante volume in 16° di pag. Xll-398, nitidamente stampato, con 23 ngure intercalate nel testo, L. &. . .

Agli abbonati al « POLICLINICO » si spedisee per sole L.

3 SO,

franco di ·porto ==

•lall&I •I fl'OflWi rl&ern&I. - È vietata la riprodwzione dti 'lavori pubblticati nel POLICUNJOO o la pubbUca~icme di .BUnti dli essi senza cita(Y'ne la fon.~. ·

LAVORI ORIGINALI. 20°

OSPEDALE OA CAM Pb

- ZONA

DI GUERRA

Cura delle grandi ferite settiche . mediante irrigazione con drenaggio capillare per . il prof. CORRAJ)() CANESTRO, . Capitano meclico, docente <;li pa tolog:ia chirurgica.

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Nelle grandi ferite settiche di $'uerra le cure che finora hanno .avl1to miglior successo sono state quelle b·a sate sull'irrigazione continua o ' int&rmittente con solu zioni a vario potere .a,nti-

settico e fra tutte esse la, ct1ra di Cnrrel è qt1ella che ha .avuto il ' massimo trionfo. Queste ferite qu.asi sempre sono caratterizza.te da una grande anfr.att11osità e da una gr.ande distruzione di tessuti. Il chirurgo deve quindi in un primo tem.p o procedere a sbriglia rr1enti larghi, profondi, razionali e all'ablazione dei corpj estranei e dei tessuti mortificati, ma per quanto la sua toeletta operatoria sia diligente, egli non può di solito con essa sol.a eliminare tutti i tessuti destinati alla necrosi, nè asportare tutti i focolari microbici, nè spesso togliere tutti i corpi estranei (minuti fram(1)

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menti di stoffa, di !)l'Oiettile, terr1ccio, e.cc.). Egli de.ve ,perc~ò far seguir,e a.lia pulizia meccanica chirurgica una medioazione atta a completar.la nel modo migliore e più rapido. Per ottenere questo scopo i mezzi che si sono finora mostrati più ·efficaci sono appunto quelli Ch·e permetto-· no di .applicare i11 modo continuo o sunc'o ntinuo una soluzione a concentrazione costante, la qual-e irrighi la fe!ita in tutte le sùe anirattuosità. Va rie furono le soluzioni che vennero adoperate con poteri antimicrobici più o meno gra.n~ di. Conviene sll.bito notare che la maggior parte degli a11tisettici coagulano le album·i ne de.Ile ferite, u ccidendo solo i batteri superficiali, poi;• ehè la loro azione coagulante ne limita forzatamente la pe.netrazione i11 profondità. Per 6]'Uesto fatto alcuni autòri ne h a nno addirittura cons1g·liato.1'<1bbandono (\\-right e Dell1et) e hanno tico1·so a soluzioni sali11r iper- ~ i ~o toni che (clururo di sodio, cloruro di mag11esio). Non tutti però gli antisettici sono degli antisettici fissa• tori pio- e citop.exic~ (come l'alcool, l'etere, il formolo, l'iodio, l'acido fenico, ecc.), ma ne esistono dei dissolventi pio- e -citoliti~i (ipocloriti alcalini, il liq11ido di Dakin, il clorosol) i quali secondo la nostra esperienza personale, sono qu·elli che nelle ferite con grave distruzione dei tessuti offron o i n1igliori requisiti e i migliori effetti. La loro azione dissolvente che è dovuta sopratutto alla soda, che entra nella costituzione dell'ipoclorito e rhe si esercita special. mente sui tessuti morti . risp ettando i tessuti vi venti, a causa del cloruro di sodio che ~i protegge, è un'azione a parer nostro di grande importà nz,a per la detersione delle ferite. Per le nqstre irrigazioni noi abbiamo usate orà l'una ora l'altra, delle seguenti soluzioni con risultati presso a poco analoghi Cl) soluzione cloro-borica-: carbonato sodico secco (gr. 150) se cristal:.. lizzato (gr. 400); a cqua bollita, litri 10; cloruro di calcio di buon~ qualità, gr. 20. · · Si agita a lupgo per effettuare la completa miscela;· dopo n1ezz'ora si decanta la P?-rte chiarificata, si filtra quindi attraverso cotgne e nel :filtrato si scioglie aéido borico gr. 40. b) soluzione di Dakin-Daufresne; · e) clorDsol di Nicola Giannettasio. Tutte queste sol11zioni sebbene abbiano uno scarso potere battericida e possano difficilmente rea.lizzare una vera asepsi délla ferita, come del resto · succede con tutti gli altri antisettici, hanno pe-rò il vantaggio, se usate con irrigazione continu~ .o s11bcontinua,. di detergere in modo r a pi d.o ·1a ferita, funzionando come una V!3(2) \

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ra liscivia c/1,irurgica.- Queste soluzion-i a debole potere antibatterioida hanno appunto- bi-

sogno di rinnovarsi continu.amel).te o quasi per mantenere presso a poco una concentrazione costante in modo da non alterare le Joro prop·ri.età. Inoltre perchè 1a loro azione sia uniforme e ugualmente distribuita a tutta la superficie della ferita è necessario che il liquido si diffonda. bene in tutte le anfrattuosità formando òvunque correnti afferenti ed efferenti che impediscano ogni ristagno. Ora .anche col metodo di Carrel questo inon viene raggiunto sempre in modo perfetto, perchè i tubi afferenti ed efferenti essendo relativa1nente pochi le correnti si incanalano in determinate vie, lasciando talvolta punti in cui il liquido rimane quasi stagn.ante. ' Io avendo osservato varie volte questo incon- "". veniente, e vivendo lontano dal 'mondo scientifico, ho cercato di studiare un mez~o per eliminarlo indipendentemente da quanto possono aver fatto altri .a questo scopo. " Ora dopo varii tentativi mi sembr,a di aver trovato un sistema ·che 4redo originale e che per il suo razionale funz1ona.mento, per la sua facil e ap plicabilità e per i suoi risultati terapeutici menti di essere reso noto. Il pri11cipio informatore ~elle mie ricerche è stato q11ello di ottenere l1n 'irrigazione delle ferite per ql1anto possibile perfetta, in modo da stabilire correnti nelle più svariate direzioni, anche in senso .ascen.dente onde non lasciare rnai punti di ristagnn. · Per il trasporto del liquido io ho abolito i tubi di gomma usati dal Carrel e mi sono servito di fasci di fili di . cot©ne, ossia un ·c.omune lucignolo reso idrofilo e steri1e. Già in · vitro può osservare, che se si mettono due recipienti contenenti . una soluzione di ipoclorito ad un dislivello fra loro di un metro e poi si fanno comunicare mediante i suddetti cordoni .filiformi, si vede il liquido passare per forza di capillarità e di gravità dal recipiente superiore all'inferiore eon una velocità media di circa 140 eme. all'oi;a per ciascun cordone. Questa velocità cresce o cala a seconda che si aumenta o si diminuisce la distanza fra i due recipienti. Ir1 tal modo riesce assai facile graduare .a volontà il quantitativo del liquido che si vuol far pasare in-un dato tempo, sia modifican~o il tj.islivello, sia aumentando o dimi~l1en­ do il numero dei cordoni 0 del loro spessore. 1 Inpltre come si può osservare nella fig. 1a., se in un recipiente {I ) si mette una soluzione di ipoclorito, in un se.condo recipiente (II) si m-ette un 1-iquido organico p. es. siero ematic~ puru- lento e in un terzo recipiente (III) , che dovrà 1

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XXIV, FASC. 42]

1259

SEZIONE PRATICA

... ~rvir.e

di scari-co, si mette un ·po· .d 'acqua e poi .si fanno comt1nicare quest-i tre recipienti coi soliti .cordoni di• drenaggio si v-edrà in breve la soluzione di ipoclorito passare nel 2° recipiente e di qui mescolata col liquido purulento passare nel 3°.

In lin,ea di massima la medicazione viene esegi1ita nel modo seguente: il 1° recipiente, cioè quello in cui sta la soluzione boro-clorica • • • viene met>so ad un livello superiore a quello della ferita (v. .fig. 2a) in genere basta mezzo metro più alto; il 2° recipiente, quello cioè dello •• scarico, vien messo ad un livello infer.iore, quasi ~pre sul pavimento stesso. Dal 1° recipi~nt~ si partono i cordoni .filiformi i quali vanno a~la ferita, ia percorrono in tutte le sue anfrattuosità e poi escono per scendere in, basso nel 2° recipiente. In essi si può distinguere una ·p orzione superiore afferente e una porzione inferiore eff.erente. Se i cordoni non avessero una sufficiente lunghezza per percorrere futto il tragitto, allora un certo n11mero di cordoni andrebbe solamente dal 1° recipiente • alla ferita e altri cordoni andrebbero dalla ferita al 2° recipiente; i primi avrebbero una funzione afferente· e gli altri ·efferente. Nèl 1° recipiente si mette la soluzione antisettica cl1e dovrà esseré sostituita con altr.a via via che .si consuma. Nel 2° :recipiente si mette una piccola quantità di liquido tanto p.er sta~ bili re il ..sifonag.giQ . e .si..svuota· poi ma non eompletame?te tt1tte le volte che è ripieno. La me"ciicazione della ferita resta costituita dall'intrecciarsi di ' qu·esti cordoni e solo tal"YOlta si potrà aggiunger.e qualche piccolo stuel- . lo di garza. Di solito è bene proteggere la cute circosta.i1te con vaselina. Noi a questo scopo imFig. 1. • ·m ergiamo un foglio di garza in vaselina ste, rile liquefatta al calore e lo applichiamo ~ulla lD questo modo liquidi organici .a nche molto • c\1te clie attornia la ferita. · La medicazione eorpuscolati e con grande S(:ldimento vengono viene poi ricoperta da un · cuscinetto formato dopo un certo tèmpo completamente, evacuati. da unò strato di cotop'e non assorbente steriliz, zato, rivestito da . un foglio di garz~ vaselinata. J TECNICA DEL METODO. I cordoni passanÒ .ai lati o attraverso questi · Il materiale necessario per questij. cura è cuscinetti. · Questo in linea gen,e.rale. Naturalmente però molto modesto e facile ad aversi in qualsiasi la tecnica dovrà ~ subire delle piccole modifica<>ipedaletto da campo. , .. zioni se.condo il tipo· delle ferit~, che secondo · Esso consiste in: 1° Cordoni di" filo di cotone (il comune lu- ql1esto pt1nto di vista· noi potremo .dividere in: cignolo per lt1mi ad olio), che molto facilmente 1° ferite transfosse; 2° ferite ad un solo orificio; si possono acquistare- dal commercio. Questi 3° ferite estese in st1perficie. 1:> Nelle fer~~e transfosse l'~pl~cazione dei ~ordoni è neèessario renderli idrofili è sterilizzati. Un mezzo molto sem."plice per renderli suf... cordoni di dr.enaggi0 riesce .assai facile. (Vedi ficientemente idrofili e -que}lo ai sottoporli ad fig·. 2a._3a.). I..:'ùnica attenzione che dovrà essere • una ebullizjone,, prolungata in una soluzione usaia saPà quella di fare in modo che tutte le anfrattuosità della ferita siano percorse dai concentrata di carbonato di• soda. , 2° Vasellina fulva o alba sterilizzata per co rdoni, cosi che il liquido sia costretto ad irr.igare tl1tta la ferita prima di fuorescire e inolproteggete la cute dalla macerazione. 3° Cotone n on assorbente sterilizzato per ri- tre osservare cJ:ie i cordoni non siano in qualcoprire la medicazione. che punto tropp~ compressi così da essere osta' il loro funzionamento. • colato · 4° Garza sterile. , • 5° Due recipienti, uno per la , soluzione an20 Nelle ferite ad un solo orificio: tisettica e l'altro per lo scarico. a) se l'orificio è sulla faccia anteriore la •

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a.i~p<?sizione tiei cordo11i riusc irà IllOlto sen1plice: basterà ch e i co 1lio11i ia affere11ti ('}le efferenti penetrino ~}no a lle pa.rti più profond t> •

. In 4uesti casi se l' orificfo è piuttosto stretto in modo che i tubi afferen ti possano essere oRtH col ati 11 el loro 1funzioriurnento 1 allorci · io l~

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della' ferita ji1 1modo che ·il liq11ido g·ittnga sino in fon do ~ ad essa "é nan vi ristag·n i. In questo tipo ·d i ferita la f§teri'lizz azio~e rie/ sce facile e rapida; b) ie l'oriftcio si ìrova alla faccia posterior·e l'applicazione di questo sistema diTenta pi. ù difficile.

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sc-s~ituis~o

con un tubo 1di gomma uso ' Carrel che arrivi sino alla parte più profonda della feri~a,. affidando poi _tutta l 'irrigazione di essa e lo scarico .ai cordoni filiformi efferenti. Se invece l~rificio è inolto ampio allora io mediante un cuscinetto di cotone non assorbente rivestito di un foglio dir garza vaselinata ohe

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SEZIONE PRATICA

1261

serve ·nello stess01 tempo di sostegno ai .cordoni· senza comprimerli eccessivamente, trasformo la grande apertura in· dud' più piccole rid11cendo così la ferita adl un solo granid e .orificio con1e una ferita transfossa .a due orifici posteriori. ·Questo quando pon è possibile :.::r tenPre al paziente un dec11hit.o ventrale.

e 1)1·utetta· la cute circ'ostante con ga,rza irr1bevuta di vaselina sterile non res'ta che la sorveglianza del funzionamento la quaie l)Otrà esSlere affidata a .un'infermiere· pratico. Questa sorvegli anza consiste nell'osservare che il liquido passi attraverso tutti i cordoni, cl1e e.:-.si i1 un '"" i •.:postin~ e 11011 prendan o contatto assorl>er1te

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. 3° Nelle ferite estese in su,perfìcie l'appli~azione dei cordoni è facile. Solo talvolta riesce utile circondare la ferita• con un oercine, che impedisca lo s-colo del liquido nelle parti più aeclivi. A que~to scopo io uso fare un cercine più o meno grosso con cotane non assorbente, che si fa .aderire alla cute con stri-scioline di garza imbevute in una soluzione tiepida di gelatina, zucchero, .acqua, e formolo, la quale raff red.d andosi si solidifica, aderisce alla cute -e resta impermeabile (v. fig. 4&) . Questi cercini foggiati in vario modo possono servire anche in altri tipi di ferite, p. es. fatti ad .anello posspno 'riuscire utili nelle ferite degli .a rti ,per im pedire lo scolo del liquido lurigo l 'arto ' e proteggere eventuali apparecchi di immobilizza-~ • Zl<:>Ile. ' . . Noi a.bbianlo ql1i voluto far.e un~ distinzione schem.atica di questi vari tipi di ferite per esporre .alcuni dettagli di tecnica dovl1ti alla nostra esperienza personale. Ben -s' intende che secondo le ~ircostanze dovrà poi il cl1ir11rgo JM)rtare· quelle piccole modificazioni che gli sa. ranno suggeri te dal sin.gol o caso. , Applicato questo sistema di drenaggio e ricoperta la ferita con l1n c11scinetto di cotone non

con le lenzuola .in modo da avere· disperdime.nto <li liquido e che il recipiente superiore contenga sempre liquido e ch e l'inferiore venga regolarmente svuotato. _G li a.~i per quanto è possibile saranno im111obilizzati con apparecchi gessati fenestrati o ad anse. Noi abbiamo vantaggiosamente tatto anche molto 1iso di apparecchi a trazione -combinata ad estensione, come vedesi ·n ella figura 4a e 5a, . La ferita verrà 'di solito medicata ~gni 24 ore e i drenaggi verranno ca.m:b iati ogni volta o più raramente a seconda dell abbo.n danza e delJ.a qualità del secreto, del funzionamento dell'irrigazione, del tipo della feTita; ece.; bisogna nat l1ralmente regolarsi caso per caso. Cambiando la m edicazione sarà bene praticare un buon lavaggio delia ferita in modo da togliere tutte le croste o i 'g rumi che pot,.e.gsero • esser si formati alla superficie di essa. La durata dell'irrigazione si prolungherà fino a: che la ferita· sia completamente detersa e i fenomeni generali COD?-pletamente scomparsi. Come si vede si tratta di una medicazione • ruolto sem·plice, che può essere facilmente praticata anch e in t1n ospedale da campo ed ese-

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POLJCLfNJCO

guita in rnodo rapido non a.ppe11 a si si a o rganizzato il serviz.io e abituato . il personale. Questo sistema di irrigazione, con cordoni . filiformi h a vari. vantaggi st1 qu_ello lJruticatu con tubi di gomma, perchè : 1° I 'irrigazione si compie con formazione di tnolte c-0rrenti dirette n·ei più svariati sensi, senza lasciare punti di · ristagno; .2<> offr.e una maggìòre superficie di assor.; . ' b1mento e realizza qui11di una n1iglio1·e evacua-

zione dei secreti della f~rita; 3° è meno costoso; 4° in · presenza di vasi messi allo scoperto non dà ulcerazioni da decubito. •

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l ·nlerve11.to. -

.~n1 pio

suriglian1 ento. · Estrazio-

ne del proiettile e di fra1nmenti di stotla. Applicazion.e dell.it rig·u.ziÒne continua con solu.Zione boroclorj ca medjante dre11àgaio capillare. n

6 maggio 16 matt. ternp. 38.9 s.corn_parsa dei dolori . 7 maggio 16 matt. temp. 37.~ 8 ., 16 ,, ., 37 .G 9 ,, to· ,, ., 37.2 10 ' )) 16 " " 36.3

sera te111p . .38.~

sera temp. S8.4 ., 38.3 ,, 87.7 " 32 5-

· La tumefazione, l'odore fetid o e ·il µ:a..." sono completamente scomparsi. la superficie della ferita presenta un ottimo aspetto, le·condizioni generqli sono buone. Decorso successivo api- . retico. ~

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Fig. 5. - La medicazione è r icoperta con un c uscinetto · d i cotone non assorbente rivestito di garza vaseli · nata e fissato con spilli di sicureua.

Riporterò ora .a scopo illustratj.vo alcu11i ca ·i da m e trattati con questo metodo riserva11don1i rl.1 faré in seguito una relazione clinica com·pleta. Io per m a n c.a nza di n1ezzi non ho potuto studiare 1a curva microbica delle singole ferit€ e mi sono limitato allo studio cliniccrlocale e genera~e.

V..., sold.a to fanteria, ferito il 4 ma ggio 1916. Entrato il 5 maggio 1916, · Diagriosi. -- F erita da scheggia di granata al 3° inferiore d eJ la coscia destra con solo foro di entrata. Compa rsa di fl emmon e gassoso. T 38,9 p 96. Os SERVAZ JONE. · - •.\ ...

OSSERVAZIONE Il. - M ... A .. ., ::;ol-d ato fanteria. ferito il 7 maggio 1916. Entr.ato il 9 maggio 1916. ,Diagnosi. - Ferita da fucile a canale -com pleto coscia sinistra. Fle1nmone .g·assoso.

Intervento. -

Ampio sb.r igli a·m-ento. Asportazione frammenti di panno.· T. 38,8 - P. 104. Ap·p licazione d~ll'irrig-3:-Zione conti11u.~ con s~­ luzione lJoroclor1ca mediante drenaggio , rap1llare. . . 10 mag. 1916 matt. t. 39.7 p. 12l) sera .t. 38.U p. 12(). 11 " 1916 ., t. 38.0 p. 11 o " t. 38.2 p. 112

-

12 .., 1916 . " t. 37.0 p. 80 " t. 37.2 p. 80 13 » 1918 apiressia. ~comparsa 'di secrezion~ fetiàa e di ga.s. lJtti rnb decorso ulteriore.

III. - R ... G.. ., S-Oldato a lpini . Entrato 10 maggio 1916. OssE.Rv·AzIONE

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[ANNO

XXIV, FA~. 42)

. Diagnosi. - · Ferita da granata alla gamba

126.1

SEZ IONE PRAT:CA

eontratt.ure ch e van n o facen dosi sempre più in tense, viol ente e generalizza te. .In 14a il paziente muore per infezione tetanica. .

destra co11 frattura comminuta del perone. Gangrena gassosa localizzata. 1'.. 39,2 - P. 124·. . Intervento. - Ampio sbrigliaménto. 8cheggectomia econon1icu. ...i\pp.arecchio gessato feneÒsSERVAzIONE VI. - R ... F ... , soldato alpini. En strato. App11cazione dell)irrigazione . contin"t1a · · · ean soluzi one boroclorica mediante drenaggio · trato il 12 maggio 1916. Dia.g1iosi. --- Vasta ferita alla -gamba sinistra capillare. . da scheggi.a di granata con grav e distruzione 11mag.191t) n1att ..t. 39.5 p. ~6 sera t. 38'.d p. 96 · dei tessuti muscolari ~ frattura della tibia. t. 38.6 p. 96 Gangrena gassosa ·l ocalizza ta. 12 " 1916 " t. ~8.4 p. 80 · .," t. 37·.o p. 96 13 " 1916 " t. 37.4 p. 72 Intervento. - · Ampi sbrigliamenti. Exeresi dei t. 37.2 p. 80 tessuti 14 " 1916 " t. 37.0 p. 80 E strazion e ·di sch eggie me" t. 36.3 p. 80 talliche mortificati. . . 15 " 1~1f) ,, .t. 86.7 p, 88 e pezzi di panno. . · ,," t.. 38.4 p. 80 16 " 1916 " t. 36.5 p. 82 gessato fen estrato. . Applicazio17 " 1~16 ,. t. 36.0 p. 62 t. 36.5 p. 78 neApparecchio irrig.a zione continua con soluzione secondo " . D.akin mediante drenaggio c8<_Pillare. Decorso ulteriore apiretico. Il paziente vi·ene La temperatura va grad.a tamente . dìscendentrasferito il 27 maggio in ottin1e condizioni ge- d o dal 12 .al 30 maggio, oscillando fra i 39 e i nerali e locali · · -q7,5 giorno in cui vieri tolta l'irrigazi on e conIn questo càso data la · gravità delle lesioni t~nua. Dal 31 m .ag·gio· al 5 gi"l1gno .si . h a apiresè naturale cl1e la temperatura sia di.s cesa 'più sia. Ma· bruscamente il gior110 6 la ·te111peratulentamente e che più lenta si,a .stata la dete-rsio- ra r isale e ii giorno 7 ra.ggiu·n g.e i 40,2. ne della ferita. Le condizioni generali dal fe rito Si .applica nuovamente l'irrigazi one <'ontinua. migJioraror10 però r:apidamente. I'l polso d a La. temper.atura in pochi gio.r ni ridiscende alla 124 si è portato già in terza giornata a 80. Il norma e il 13 luglio il pazi.ente vienr sgomhr ato paziente dopo la prima notte p assata. insonn e in otti1n e condizioni. e agitata ha potut o dor.mire tranquillo. OSSERVAZIONE VII. _ · p ,.. A ... , solrlato bersa• OSSERVAZIONE IV. p ... G... , sold.ato alpini. glieri. Entrato 1'11 ottobre 1916. Ferito il 17 agosto 1916. Entrato tl 18 agosto 1916. D iag'l'tos i. - Ferita transfossa d a scheggia di Diagnosi. - Ferit~ da granata natica e coscia granata .a l braccio destro con frattura commidestra. Flemmone gassoso. ErisipeJa bronzea. nuta dell'omero .a l terzo medio. T. 39;>. Intervento. - )Sbrigliamento. Scheggectomia InterfJerito. - In narcosi cloroformica ampio parzi~le. Applicazione di un a pparecchio ad sbrigli.amento. Estrazione di una grossa sch eg- estensione e sospensione. Irrigazione continua deIJ.a ferita- con soluzione u so Dakin mediante gia metallica con frammenti di stofia. . Irrigazione continua con soluzione b oroclori- . drenaggio capillare. Per i primi cinaue giorni la tem"r;>èratura oca secondo Dakin mediantè drenaggio capillascilla dai 39, 7 a i 38. Il seiereto perde il fetore . re. Decubit o ventrale. ~ Dal 18 al 22 .agosto 191J3 la temperatura h a o- Nei cinque giorni successivi l a temper.atuTa oscillato tra 39 e , 38,2. D.al 23 al 31 ha ·oscillato scilla fra i 38 e i 37,2 e quindi scende a ll a nortr.a 38,5 e 37.4. In seguito 11on vi f11rono piu rial- ma. Vie·n e tolta l'irrigazione contint1a. D eNlr~o · zi tern1ici e il paziente venne medicato con m e- successivo buonissimo. • dicazione asettica secca. 0SSE1'VAZIONE VI·II. - r:... G ... , ~olei a.t o alpini. Venne trasferito il 16 settembre · in avanzato EnLrato il 25 settembr e 1916. processo di guarigione. Diagnosi. - Ferita da gr anata alla regione l)Oplitea con gangrena g-a.s..~osa; limj tata aila OSSERVAZIONE V. -- c... L ... , soldato d i fanteria, <'Ute e a l sottorl1t.aneo. ferito il 15 settembre 1916. Entrato il 18 sett·e m. bre 1916. Interverito. - Grandi . .·brjgJi nrri entj. Irrig·azione contin11 a in decubito ventral e. Diagnosi. - Ferita l acero-contu sa del cuoio capelluto da scheggia di ·granata. ·Ferita tr.anDecorso. ~- la temper atura rapidamente si sfossa a l ·braccio destro a tragitto intramu sco- abbassa raggiungendo l'apiressi a in 5a giornata. lare. F erita transfossa a.Ila gamba ,d estra con La cute rivestente il -c avo popliteo e la ,r egione frattur a comminuta del perone. pos teriore della gamba, casde quasi totalm ente· lntervenlo. - In narcosi clorof orn1i ca. Ampi . in necrosi re viene gradatamente èliminata in sb rig.lia1n.fa11ti ùelle ferite. Estrazion e di pez.zi di l1na decina di giorni. Bl1one gr anulazioni ricoprono tutta la ferita. In 2oa giornata si iniziano stoffa. ..\sportazione di q'1alche 11icrola sch e?:gi a libera del p erone. -:.\ledic.azion e con soluzione di dei trania nti a ll a gamba r h e atterchisro110 n1 nl to b en è. , Dakin delle varie ferite e ap.1:>lirazione dell'irri' gazione ·continua con drenaggio capillare all a OSSERVAZIONE IX. - ' F ... E ... , caporale fanteri a: frattura esposta d el perone. P er i p1"imi cinaue giorni il decorso procede regolarmente, le feri- Entrato il 1° gennaio 1917. · Diagnosi. -- F erita d a p nlletta di c:.h rapnell te cominciano .a deterger si. cessa il fetore, , le le c9nrtizioni generali mi gli0rnno n1algra.do la al gon1ito d estro con fratt\n·ri comn1 in11ta dell)ei:;tremo superiore del radi o. pers1ste11za della- febbre. -. ' Intei:ven.to. - Sbriglian1ento. Estrazio11e della In sesta giornata sj rn à11ifesU\no i pri1ni sintomi "t etanici. Si p rocede a lla seconda ini,ezione palletta. Scheggectomi a. Applicazione di un .apa11titetanica. Il giorno dopo si è ohbligatj a so- parecchio gessato immobilizzante ·ad ansa. Mes pendere r i rri?·azione corit.in t10, a ca11!==a delle dicazion e l1mida nl CloroRol .Giannettagi o.

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1-'0LICLINlCO

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· Comparsè.L di artrite purule1ita. Il 25 · gennaio 1917: ·in:· narcosi clorofol'Inica.. E1niresezione del gomito. Malgrado gli interventi operati.vi la te111ueratura si mantiene sempre elevata e la secrezione .a.bbor1dar1ie. , Il 4 febbraio si applioa l'irrigazione conti11ua · con ·clorosol media11te drenaggio 'f iliforme. . La temperatura discende · .assai lentan1e11te però ' si na un rapido n;iiglioramento delle con: dizioni generali. T.,ocalmente l.a secrezione va gradatamente diminuendo. Dopo una settima.na viene so·s pesa l'irrigazione contint1a e sostitujta da medicazione asettica. .

Le ferite con frattura esposta se recenti l1anno un d·ecorso g.enera~ente buono e spess-o si riesce nelle forme comminute a conservare la· maggior parte delle scheggie ossee anche se· libere; quando invece esse son o già supptiran'ti il loro decorso è assai più lento e m-eno brillante, . ~ttavia sempre racéorciato e libero di ·solito da spiaeevoli complicazioni. Nelle . g~andi ferite settiche si osserva cÌ1e durante i primi giorni ·il liquiido di scarico trascina con sè grandi quantità di secreto che in breve diventa più scarso, vischioso, giallo tra .. · • OSSERVAZIONE X. - c... B ... , soldato alpini. Ensparente. La presenza di gas scompare rapidatrato il 30 marzo 1917. mente e in poco tempo i' tessuti necrosati si disDiagrio_si. Ferita da scheggia di gra.11uta solvon.o, le granulazioni prendono 11n buon alla regione sacrale con frattura commint1ta aspetto e le cònclizioni generali · prontamente del sacro. lr.tterverito. - - In narcosi ampio sbrigliam~11- migliorano. Chi volesse tentare questo metodo non dovrà to. · S·cheggèctomia. AppJicazione di irrigazione continua di clorosol con drenaggio cap.i llare. stancarsi se troverà un po' faticoso l'iniziarlo, ' 31 marzo 1917 1n·a tt. tem p. 38.0 ser~ ten1 p. 38.8 poichè, dopo breve esperienza personalé e dopo 1 aprile 1~17 " ,, 38.5 ., ,, 39.7 aver istruito e abituato gli infermieri, .tutto • 2 ,, 1911 .. ·~ ss.o ,, : ,, 38.9 procederà molto semplicemente ed egli troverà 3 ., 1917 ,. ~, ~s.o . .. ,. 38.7 ' largo compenso &lle s11e fatiche. 4 ,, 1~17 " .. 38.1 " ., 88.1 1

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La ferita è .completan1ente detersa e Ya . ricoprendosi rapidamente di buone grar1ulazioni. Condizioni generali buone. Si sospende l'irrigazione co11tinua. M·e dic'a zione successiva asettica. Ulteriore decorso ottimo.

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ANNALI D'IGIENE • _/

Periodico mensile• Sonv1na,.1'io riel fasoicoZo 90. . '

MEl\IIORIE ORIGINALI : F. SA'NFELIOE: Contributo allo studio del genere « Streptothrix » nelle malattie polmonati. M. PERO-OI.A: Contributo alla biologia dei cromo-

Come già ho detto, io non intendo per 01·u d.are un resoconto.. clinico completo su que~to metodo di curo.. Solo, da poco te1npo io h o tentato la riunione secondaria delle ferite dopo la geni. loro sterilizzazione e per quaJllto già abbia otF. °MAR'l'OGLIO: Su di un nuovo genere di pnrassiti tenuti buoni successi prima di riferirli desidero del .sangue (l t<Wola-) · · RECENSIONI : avere uria· più iarga esperienza clinica.. Microrganismi. _ Epidemiologi.a e . profilassi geFrattanto posso dichiararmi molto soddisf atnerale. _ Immunologia., vaccini e sieri. - Mito di questo metodo, che solo nella minoranza scella.ne.a (5 figwre). . dei casi io ho potuto applicarlo in ferite che LEGISI,AZIONE ED AMMINISTRAZIONE SAd.atavano da meno di 12 ore, quasi sempre inveNITARIA. ce l'ho adop·er.ato quando l'infezione era g·iò GIURISPRUDENZA SANITARIA. conci amata. · NOTIZIE. Ad eccezione di un caso (OsseI'va.Zione V) in Abbonam<'nto annuo per i°' Italia L. 15, per itmstecui si ebbe la morte per tetano, in tutti gli altrj ro Fr. ·2 0; '1Il numero separato L. ~. la· infezione venne rapidamente dominata. . Ricordiamo ai nostri associati che per ottener~ Io trattai numerosi casi di gangrena gassosa t'abbonamentO cumulativo agli «Annali d'Igiene» a e di flemmone gassoso e tutti a·ndf;l.rono a guasole L. 10 per l'Italia e a soli Fr. 15 per l'Estero, rigione. Certo d·e vo rilev.are come .a questo trat- ~ bisogna rivolgersi direttamente alla nostra àmmttamento non vennero sottoposti i casi più gravi · nistrazione, alla quale si deve intestare Ja relativa rapiidamente mortali, nè quelli in cui si rese cartolina-vaglia. Tutti 1 nuovi abbonati rlceveranno in premto W necessario un precoce . ip.tervento demolitivo . volame • Una caratteristica di questo metodo è data dalC. FERMI, la pronta .abolizione del fetore, di modo che Il meto~o italiano per la cura an tirabbioa vari càsi di gangrena poterono essere ricove· rati n-ella stessa sala . senza che vi fosse·r o ap- (Supplemento agU A.nnaU d'Igiene, di pag. 156; in oommerclo per L. 3). prezzabili cattive esalazioni. .. 1

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SEZIONE PRATICA 1265 . diatermia sia stata fin qui 1adoperata, ma ìo ne Jio sempre visto i. buoni risultati dato il • v~ntaggio che essa ha di potersi applicare a La terapia fisica negli esiti delle ferite. distanza dalla sede della ferita, pur investenDott. MARIO 'SERE~A, docente di terapia tìsica dola coll'azione termica, oppure direttamenie . ' maggiore med1co della C. R. I. • al di sotto, e al di sopra di èssa (lasciando intatta la medicatura) mediante. larghissi.n1i eletL'impiego del~e varie modalità della Fisiotetrodi metallici con una lamina dielettrica inrapia in molte ferite da guerra e nei loro esiti. ~er~,osta. Pr~scindendo da .q:uesti casi speciali, p·o trebbe avere una diffu.sione :maggiore di quel- i p1u comuni sono qu~lli in cui gli elettrodi si la che attualrnente vediamo. L'argomento è già possono applicare sulla cu.te ed io li preferiscò stato saltuariamente toccato anche nei nostri costituiti semplicemente di lamine m.etalliche periodici : su alcuni capitoli come quello dello. sottili, pieghevoli e scoperte . .Si danno dei easi . ' Kinesiterapia per esempio, ~i è insistito esaucome in congelamenti parziali delle dita dei .rientemente, ma-sull'impiego più generalizzato piedi, o in alcune forme dolorose della mano . ' e con indi~azioni precise di tutte Je ~iltre moda- o del polso, o avambraccio in cui è difficile o lità forse non è superfluo ritornare. impossibile realizzare il necessario perfetto conE inevitabile che anche per un fisi.oterapista tat.to dell'elettr'odo alla :r;>elle, ho allora adopeesperimentato sia necessario nell'indicazione rato come elettrodo il mercurio, contenuto in procedere talora per tentativi : saremo guidat.j una vaschetta in aui è immersa la parte, come sul principio da.ll'esame delle cauise che man- già aveva fatto in pratica privata nella cura tengono le condizi~ni o il sintoma cpe si vuole dei geloni. cornbattere; ma se poi l'effetto ottenuto in un Anche l'idroterapia, sotto forma di impacchi dato modo non è complétamente quello deside· o di serpentini alla Winternitz o 1 di bagno calrato, per fortuna l'armamentario llella terapia do o tiepido prolungato è assai utile : se si fisi.ca è così vasto èhe potrà scegliere una tratta di arti o di monconi doloranti da sottoapplicazione più opportuna, certi che questo 11orre al bagno si possono adoperare delle va-: va di buono nella specialità: che una modalità schette a forma divers.a secondo il bis0gno, in di cura razionalmente adoperata, ' anche se per cui è immersa la parte, meglio ancora se l'accaso non fosse la migliore, procura semprè urt qua in tali vaschette è circolante; se l'uso di certo giovamento. tali recipienti è impossibile si può sostituire · Invero lo stato della ·ferita, come l'essere an- con delle doccie prolungate ~ piccola pressione. cora largamente. aperta, 01)pure più ristrettà L'efficacia dell'idroterapia in tali casi era già. ed in via di g11arigione, l' esistenza di fratture nota, come pure nota ma pochissim.o adoperata ~ravi, o la guarigione chirurgica di già coma scopo contemporaneamente detersivo: sta pletata sono altrettante condizioni che esigono ad ogni modo il fatto, che continuo a verificare, una scelta nel trattamento, anche se altri ne che in molte f.erite e piaghe. atoni.che si accelera esistessero ·d i p·er sè più utili, 'ma jnadatti nel in pari tempo il processo di guarigione. caso particolare: cosi la c. galvanica, la sinu- · Tale miglioramento unito alla nòtevole dimisoidale, talune altre forme di elettroterapia so- nuzione del dolore ho pure notato coll'uso della no inadoperabili in situ se l' epidermizz.a zion e termopenetrazione, ed ~ spiegabile pel SllO efdella parte non è perfettamente avvenuta. fetto permq.nente di produrre una migliore cirPer ridurre questo articolo alla .maggiore • colazione locale e pel suo effetto .fugace di brevità possibile accennerò ai metodi cli curn maggiore afflusso leucocitario unito al medefi sica più opportuni secondo quei principali simo meccanismq di azione della stasi alla Ilier. sintomi, f& quelle condizioni patologiche che Anche in casi di parostiti, ed osteomieliti possono da essi metodi trarre vantaggio. tutt'ora di dominio chirurgico, tanto l'idroteDolo.re. - Quandò non dipende la presenz a di rapia che 1a dia.termia hanno portato notevole corpi estranei o scheggie ossee ch e comprimon 1 sollievo al dolore. Quando ci · troviamo di fronte ' . .a 1elle forme tronchi o filamenti nervosi (sebbene talora pure in questi casi, come solljevo momentaneo !=;i dolorose in feriti chirurgicamente guariti, olsiano mostrate utili) son·o di efficacia quasi uni- tre ai due tipi di cure fisiche suddette abbiamo versale l'idroterapia, in talune delle sue sva - numerosi altri mezzi a disposizione che sceglieremo secondo il bisogno, come il massagriate ap!i)licàzioni, e la diatermia. Ho citatn prima di ogni altre questi due tipi di cure fi .. gio molto leggero e superficiale, unito o no alle siche come quelle che sono compatibili co n fe- vibrazioni superficiali (si evitino nelle nevriti le vibrazioni meccaniche, specie se applicate i11 rite tutt'ora ap_erte. Non mi con~ta che in questa condizione la profondità), le cute di fanghi e in mancanza (9)

(ANNO

XXIV, F ASC. 42]

UIV18TE SINTETlCIIE.

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1L POLICLINCCO ·

lANNO XXIV, I

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di ,e ssi le applicazioni. di sabbia calda che non . comprendo perchè siano così poco diffuse pur essendo tanto ser11plici. Direi che massaggio, fanghi e diatermia sono il tripode fisioterapico nella cura dei dolori articolari o paraarticolari, nelle n evriti dei monconi, nei calli dolorosi postumi e.li fratture. Però anche qui possiamo supplire, e forse in taluni pochi casi che non si possono conoscere · a priori, avere ris.ultati migliori, colla idroterapia (bagni, docce, impacchi) e 0on svariate forme di termoterapia quali termofori, aria calda, bagni di luce parziali, nei quali ultimi non è esclusa l'azione dei raggi verso il violetto ed ultra, avendo io avuto due o tre casi in cui l'azione sedativa si ebbe meglio in bagni locali di luce poco termica muniti cioè di lampadine a filamento metallico invece che a carbone. Vantaggi non trascurabili può offrire la galvanizzazi,o ne permanente col p olo positivo attivo, sopratutto sotto forma di bagno idroelettrico, io la uso largamente :nell'ospedale dove presto servizio militare, ma devo dire che il risultato non è universale : riguardo all'impiego della 1onizzazion~, ho esperienza confortante solo usando come elettrolita l 'iodio e l'ioduro di potassio nella vaschetta che funzionava da , catode attivo n elle artralgie dei soggetti artrjtici o reumatici; dell'uso di altri P,lettr oliti n on ho notizia, sebberre si potrebbe tentare l'ion e salicilico come è stato già usato nelle comuni nevralgie. In forme ribelli dolorose associate a nevriti, specialmente con dolori a distanza negli arti, postumi di traumi della colonna vertebrale, do·ve si affaccia la diagnosi di radicolite, oltre alle applicazioni" già descritte è opportuno e logico tentare la r-adic5terapi~ profonda colla tecnica n ota per la sciatica. \

precedere la termopenetrazione del!' articolazione, il che non ho visto fin' ora consigliato dai fisioterapisti; il vantaggio maggiore si ottiene nella diminuzione del dolore per l'azione ter. mica che penetra nelle parti più profonde e per la.. maggiore inollezza e cedevolezza tlei tessuti che si pongono in uno stato di notevole imbibizione sierosa per la vasodilatazione notevole prodotta dalla diatermia: in mancanza di questa ultima si potranno far precedere o bagni di luce, o di ària calda, o doccie, o impacchi caldi. Del resto anche la stasi alla Bier ottenuta col laccio applicato nel ·rnodo voluto è un mezzo utile per quanto trascurato nei nu· merosi casi del genere che abbiamò ora contin'uamente ·sott'occhio negli ospedali. L'idroterapia sotto forma di docce calde u alternate, di impacchi a permanenza, termofori coi serl'entini, ha semvre benefici risultati: ma fra tutte ie pratiche idroterapiche non di. mentichiamo la più semplice cioè il bagno caldo locale unito se è possibile al massaggio sotto acqua ed ai movimenti attivi che il paziente farà da sè ,e che gli saranno più facili e più ampi per il diminuito peso dell'arto. Fra le svariate ·cure elettriche una sola mi sembra sopratutto utile nelle rigidità articolari e nelle aderenze cicatriziali, cioè la ionizzazione : i Colleghi americani raccomandano una soluzione al 20 % di cloridrato di amm0niaca al polo negativo come polo attivo con degli elettrodi di 150 .cm 2 ed un milliamperaggio molto alto: 60-80 M. A., di questa cura non h o esperienza personale perchè venuta a mia conoscenza in questi ultimi giorni; però non posso dire che bene della comune soluzione di sal di cucina di cui si imbeve il c~tode adoperando così la ben nota, ma poco diffusa, azione s~le-· rolizzante del polo negativo. Una &.ziune benefica• indiretta della elettricità è data dallo stimolo ritmico dei ventri muscolari, nei casi di cicatrici aderenti che coinvolg-ano i muscoli o i loro tendini.

Negli esiti di artriti o periartriti, sinoviti, tendosinoviti, n elle rigidità articolari, · cicat.riJci aderenti, i spessime·nti connettivali, ecc., molte Paralisi e paresi. - È ben logico che un esadelle applicazion i curative enumerate per combattere il dolore trovano qui pure la loro indi- me .e lettrodiagnostica deve precedere qualuncazion e: quasi sempre vi si deve aggiungere que indicazione ·curativa, ed è ovvio che in il massaggio ed i movimenti passivi e più tardi proposito ripeta quanto troviamo in ogni tratattivi, ed a questo proposito dirò che per espe- tato di eléttroterapia; solamente nei ca&i gravi desidero richiamare l'attenzione su due fatti : rienza personale n ei casi in cui i movimenti passivi delle articolazioni sian o lin1itati dal do- primo, çti considerare con molta diligenza la lore h o t rovato sempre vanfaggi oso.... ·di a:sso- reazione a distanza del prof. Ghilarducci e fi sciare al movimento :P.assivo m anl1ale della ar- sare. il· punto in cui si provoca più intensanella cura sueticolazione, la trazione conten1poranea, in tal mente ' il che sarà molto utile . cessiva; secondo, se nemmeno colla reazion e a caso i movimenti. sono assai più sopportabili, per effetto dell' allontanamento relativo delle · di~tan7,a ·s i provoca la contrazione, p~~ma rli cartilagini clei capi articolari e del ]eggero sti- dichiarare irremissibilmente perduto il mu s~o­ lo, provare, se la regione del corpo lo consente, ramento ·dei nervi dei tessuti paraarticolari. la reazione a distanza tenendo immerso il seg~l a ancora n1eg1io si riesce nell'intento facendo '""" • (10) • I

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SEZI~NE

PRATICA

mento distale d.ell' arto nell'acqua; ho notato tercalato nel circuito al cui peso scorrevole sia . più d'una volta che si riesce in tal modo a fissata un sottile filo di metallo a U rovesciato scorgere un accenno di contrazione che altri- e a branche divaricate i cui estremi peschino 1nenti non si vedeva. per un tempo pfù o meno lungo in due tazze Ma tornando alla cura: l'elettroterapia ed il di acqua salata poste sotto di essi; si ! ealizza • massaggio sono i mezzi migliarl - su quest'ul- cosi una. interruzione di corrente di durata vatimo trovo ~uperfluo trattenermi, circa alla riabile secondo il bisogno, e si può ottene1·e prima è metodo classico cominciare, quando vi una contrazione muscolare ritmica che persono fatti degenerativi del nervo, colla galva-· mette al rr~uscolo di riposarsi durar1te le pause. nizzazione permanente usando il catode come Dirò anche che adoperando questo interruttore polo attivo, ma del resto, per poca. contratti- semp)ice da me proposto si ha pure il vantag. bilità che ancora rimanga si impiegheranno gio cli poter avere una contrazione a lquanto contemporaneamente e prevalentemente le ec- crescente durante il contatto, verchè il filo si citazioni ritmiche, esse costituiscono la sola iinmerge vieppiù nell'acqua, indi decrescente, ginnastica attiva involontaria poichè provoca- come è effettivamente la ·fisiologica, il che non si no veramente una con.trazione del muscolo. Co· ottiene cogli interruttori a mercurio forniti dalme regola generale diremo che ·va a.tloperata le fabbriche di apparecchi elettro1nedicali; vequella modalità di elettricità o quella polarità ro è cl1e esistono degli appareccl1i speciali (onche dà la più valida contrazione all'esame elet- dulatori di Bergonié, Gaiffe, ecc.), i11olto opportrodtagnostico ed .applicata precisamente nel tunamente studiati allo scopo di riprodurre la punto dove lo stimolo elettrico è stato ricono- contrazione .fisiologica. Accennai Diù sopra alle sciuto più efficace; questo sopratutto vale dove contrazioni quasi indolore , che si raggiungono dei condensatori: non avendo esistono dei segni di reazione degenerativa. Da colle scariche . altra parte bisogna orientarsi secor1do 'l'oppor- disposizione questi apparecchi piuttosto rari e intunità: così se esistono dolori nevritici ricor- costosi mi sono molto avvicinato allo scono • darsi dell'azione calmante . dell'anode; se la ser.endo in derivazione .sull'interruttore un con• sensazione elettrica della c. galvanica .è mal densatore semplicissimo formato di due lamine tollerata ricorrere alla scarica di un condensa- di st~gnola attaccate alle superfici di una latore, e vie dicendo. Quello che importa neìle stra fotogra:Q.ca a , 30 x 40, ~ regolando il contatatrofie, è di provocare la contrazione muscola- to del! 'interruttore in modo che sia assai breve. Dedico poche parole all'Idroterapia non perre ed in questo senso i fisioterapisti francesi chiamano questo metodo df cura col neologi- chè sia poco usata, il che è un torto nostro, no11 smo di elettromeccano-terania: certo è ché esso certo della applicazione che è utilissima~ ma · ha il vantaggio, quando la contrazione è op- perchè si può riassumere in una modalità uni, portunamente graduata, di estendere lo stimolo ca : quella della doccia scozzese. I.. a forte ecciad intieri gruppi muscolari o a gruppi sepa- tazione termica e meccanica di questo procedirati, e magari volendo, localizzarlo ad un mu- mento, il c9ntrasto tern1ico determinano una scolo solo. Va s'e gnalata l'utilità della elettrote- migliore nutrizione del tessuto e si cor1stata, rapia, come fece rilevare recentemente Laquer- come ha dimostrato vVinternitz col dinamomerière, nelle artriti per fare contrarre i muscoli tro; una maggior capacità at lavoro muscolare; senza determinare movimenti nelle articolazio- dunque l'assoceremo senz'altro al massaggio e ni, quando ve ne sia la controindicazione, e nel all'elettroterapia. trenamento di quei muscoli che il ferito sup- · · ·Quanto alla meccanoterapia essa è indubbia· plend9 con altri, ha preso l'abitudine di tra- mente utile, ma va· adoperata in secondo tempo quando i muscoli sono già capaci di una discurare. • Accenno appena alla utilità delle contrazioni screta contrazione. Un esercizio assai efficaée elettricamente provocate nelle forme funziona- che propongo sempre è la contrazione volontaria ritmica del muscolo rimanendo l'arto imli come quelle che incoraggiano e persuadono il • malato. mobile; questo esercizio è assai consigliabilEà, Come istrun1 entario, qualunque che generi agli amputati per tenere in uno stato di buona corrente galvanica 0 faradica (a filo seconda- nutrizione i muscoli che loro rimango110 nel rio non troppo fino) .è ugualmente utile; la c .. si- moncone o che vi fanno capo e direi è profilatnusoidale, la statica sono meno necessarie ma tico per una migliore utilizzazione della prosono invece indispensabili dei buoni reostati · -tesi. finamente graduati, dégli istrumenti di misura Nelle fistole, nelle larghe piaghe torpide, non e degli interruttori di corrente; questi ultimi si . ' solo nelle superficiali, ma anche in quelle in cui possono congegnare bene come apparecchi im- sono interessate le ossa e le articolazioni soprovvisati mediante un semplic·e metronomo in- pratutto se poco profonde, l 'elioterapfa ha dato

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risultati molto incoraggial;lti, ha un'azione antisettica, ' cicatrizzar1te e cheratoplastica; si può praticare all'aria libera con delle <;edute quotidiane crescenti fino ad un'ora o un'ora e mezza. Siccome i primi giorni l'esposizione al sole determina una notevole secrezione sierosa ed esito di pus è bene togliere continuamente co11 un tampone la secrezione stessa; ed è opportu110 fare dopQ le sedute, delle medicature oleose • per evitare le aderenze e lo strappamento della epidermide giovane. Si è notato che la • secrezione più abbondante all'inizio, dopo circa una settimana diminuisce assai. . Per il medesimo meccanismo d'azione sarebbe indicato adoperare le irradiazioni colla lam• pada di quarzo a vapori di mercurio avendo l'avvertenza di proteggere con carta nera l'epidermide giovane che si va formando. Ebbi occasione già' di parlare dell'efficacia che in alcuni casi ebbero le doccie a bassa pressione in queste forme.

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ma. il sanitario non deve troppo fidarsi · della sensazione termica del paziente per graduare l'intensità della corrente, poichè spesso la anestesia cutanea delle parti a1n1nalate non permette il controllo; per la medesima ragione e per la fragilità dell '.epidermide quan~o si ri- , corre colle docce di aria calda o ai bagni di luce è prudente non oltrepassare i 55°. Negli edemi dei n1onconi,. i bagni caldi con' acqua circolante nelle vaschette, ovvero le doccie alternate uniti al massaggio ci hanno sempre dato buoni risultati modificando favorevolmente l'édema e la nutrizione -dei tessuti. Negli eczemi pertinaci delle cicatrici, la radiote~apia che sembrava potesse giovare non mi ha dato in definitiva veri risultati. l\1entre pare ch'essa sia utile secondo l'opinione recente di B.ordier e Gerard nelle lesioni nervose, sopratutto irradiando dopo la sutura del nervo e a cicatrizzaziope completa delle ferita; essi affermano che la ripresa della funzione del nervo si ottiene assai più rapidamente.

Nelle contratture muscolari, se esse sono dovute a briglie cicatriziali, o a stimoli su tronchi Da questa sintetica esposizione di mezzi di nervosi per corpi estranei, cicatrici, scheggie , cura si vede quanto variamente la fisioterapia ossee, ecc., è evidente che la fisioteravia è impo- può essere applicata; ma ripeto e· concludo co-. tente o quasi; può ltmitarsi a diminuire l'even- me diceva in principio che non è opportun(• tuale sintoma dolore, ma se sono dovute a sem- orientarsi ad un solo tipo di applicazione ma plice iperestesia o immobilizzazione prolungata scegliere secondo il caso, e modificare il tratallora i bagni caldi, le pressioni ·orofonde, il. tamento durante la cura, a seconda del suo massaggio solo o sottoacqua, le trazioni conti- andamento e delle varie condizioni che mano . nue fatte con cautela e sorvegliate danno buon mano si vengano stabilendo. • risultato; la diatermia pure è utilissima e dopo Roma (Ospedale del Quirina1e) ottobre 19~7. di essa immediatamente si nota quanto siano meno difficili le trazioni e i movimènti passivi. Durante le manovre manuali meccaniche è bene concedere al paziente frequenti i11tervalli di • Prof. LUIGI MANOINELLI • riposo ·e sospendere la seduta quando insorDocente di Patologia. Med. e Aiuto Med. negli Osp. di Roma gano ~remore del muscolo o contrazioni fibrillari accentuate. •

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Premio semigratuito per gli abbonati al'' Policlinico ,,

Disturbi circolatorii locali: paralisi ischemica, edema, cianosi, rcongel~ioni. - La diat~r­ mia è la cura d'elezione : in manc{tnza di essa si adopereranno naturalmente le altre forme di termoterapia come la doccia d'aria calda, i bagni di luce. Nella paralisi ischemie a, quando il dolore intenso sia sparito assoceremo il massaggio, e gradualmente i movimenti manuali meccanici. Nelle forme di e~ema e di cianosi ~emplice oltre alle cure suddette giovano i bagni caldi, le docce, gli impacchi caldi ed il massaggio quando lo stato de.i tessuti cutanei lo permetta. Mentre ne}le congelazioni dovremo astenerci dalle pratiche idroterapie.h a - a meno che con impacchi si voglia affrettare l'eliminazione delle ossa n ecrosate - nelle congelazioni la diatermia è quello che ci può essere di meglio, (12).

La dia~nosi delle , malattie dello . stomaco e d~ll'intestino ai raggi X. È una interessante pubblicazione della massima utilità per

tutti coloro che desiderano avere un esa.t~ concetto di questo moderno metodo di esame ohe ha dato cosi nuovo· orientamento a · tutta la patologia. del tubo digereat~ . I"'a. ra.rliodiagnostica. non va. oggi considerata qua.le segreto patrimonio, gP.losamente custodito da pochi iniziati : essa è una import.ante branca. della semeiotica generale~ e quincli della clinica, e deve. essere. conosciuta. da ogni medico colto, giacché, se spetta p1u par~1colar­ mente al radiologo la tecnica dPlla ricerca., è a~ medico che spetta.la sintesi di essa e l'apprezzamento del suo ~1usto.v~lore . L'argomento è esposto dall'A. iri mo~o pia:n~ ed ~r1g1nale: esso non è un'arida. e pedante enumerazione d1 .s1ntom1, ma una trattazione ordinata e sintetica, nella. qul\.le il valore del segno è costantemente analiizato e discusso 1n merito alle piu moderne vedute di fisiologia di patologia.. mentre è abilmente sfruttat~ per tutto quello che esso può renderci nel campo dt ila patogenesi e della dia.gnostica. Un vol~me in VTII grande, .di .pag. XI~I-254 , ricc~ di 1~1 illustl'azioni e di una completa b1bhografia, in commercio L. 8, per i nostri assoc1&tiL.. 6.So franco dì vorto.

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SBIONE PRATICA •

OSSERVAZIONI CLINICHE. . OsPmDALETTO ·DA CAMPO

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ZONA DI G UliìRRA

ALBANIA.

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diretto dal capitano medico

FASANI. •

Sopra un caso di perniciosa malarica a iindrome ·tetanica per i dott.

MAJOLI ALBiìRTO

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PAOLETTf FERNANDO

corpo. del p~ziel'lte. L'esame del sangue praticato immed1~tamente ha messo in eviden~a il parassita m alarico (accanto alle forme asessuali un certo numero di semilune). ·All'infermo, già sottoposto a cwa chininica viene praticata una,. iniezione endovenosa dl grammi uno e mezzo di cloridrato di chinino previa estrazione di sei centimetri cubici di sangue- èhe vengono iniettati nel peritoneo di tre cavie (in ciascuna 2 centuhetri cubici). Nella notte è comparsa rigidità dei muscoli della nuca ed una spiccatissima disfaigia.- L'indomani la contrattura. dei muscoli ~rebbe d'intensità e di estenzione; la rigidi'tà invase la regione dorsale e lombare. Si ripete l'iniezione endovenosa cui si associa la cura sintomatica. Ciò nonost_a nte ogRi tanto contrazioni I>ili intense e più dolorose si intramezzavano a quel1e preesistenti e l'infermo si curvava ad arcu. :Più tardi si notarono convulsioni toniche e tonico-cloni che estese a tutto il corpo e specialmente al torace, che• aocessionalmerite rima11eva iinmobilizzatò nel! 'inspirazione e dava all'infermo un asoetto fortemente cianotico. Durante tutto lÒ svolgimento di questi t'enomeni convulsivi l'infermo ha conservato integra .la coscienza ed ha presentato polso a 120, 130, 140, 150 e 180, con la curva termica che la seguente grafica dimostr.a.

Crediamo opportuno pubblicare il caso, perchè possa ancora una volta dimostrare come 1~1 m'a laria, scostandosi dalle forme ordinarie, presenti talora quadri clinici di fronte ai quali il giudizio diagnostico non può sicurament~ emettersi senza gli opportuni esa1ni ematolo.g·ici ~ sperimentali. Ci spinge inoltre il grande i11teresse ·con cui giustamente si agita il problema malarico in questo momento, in cui le. . n ostre truppe combattono anche in regioni as' - . sai tormentate dall'ematozoo, come l'Albania: Fra i vari casi atipici che abbiamo avuto occasione di <?Sservare in questo Ospedale_, fornito di tutti i mezzi per ~udiare ~ ·curare ra- ~~~~~~~~~~·~~~~~~~~~~~~-~~ zionalmente i soldati malarici, quello che ri- 'tlmB8LO le., rr.per~t~ 27· 28 29 30 31 ~ ld. 1 2 3 4 ·5 6 7 s .9 ·10 Jt '1 ~ . ' feriamo ci sembra il più interessante per la sua 11.s.ii .s. 11.s. ff.S fltS. 'H"' M.s. f1S. M.s. e.s. Mo M.S. M.S. 11.s. M.S. ·f1.$. 42-hl11f .,1.4 ·r.- 1 -1 r , ~i - 1--t--lr-+. ~T-r-i1-1-..,._.., 11 rarità e per la gravità del suo decorso rapida' ' 'rrI T rr . ..+...,- . TTT +-:f~ -4-4·~...~-I ..._-.(. : +.cl :t l1 · +-;·~+-t::r·+--h-+-l: 1

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. Storia clinica. - .Caporale R .. . D ... , clas. '95~ 1 del .. ~ fanteria, Zona Guerra, Albanìa. Anam- ~ ... . n.esi anteriore negaiiva. E' g:ilu nto in Albania 18 mesi fa. Ha goduto buona salute fino ·alla ·1 n1età di maggio dello scorso anno. Da quest'epoca fino al 22 dello stesso mese ha sofferto di -• , .. febbre subcontinua, pre.ceduta da brividi, accompagnata da forte depressione dello stato I generale e seguìta da abbondante sudorazione. Nell'estate e nell'autunno succ.e ssivi l'infermo è andato soggetto a febbri altissime,. intermit- i t enti, approssimative di 24 or~ e separ?-te fra loro da intervalli irregolari ed i.ncostanti. An- - •--1--1-,- '- t-t--t-f-+--+-f-l-+-+-+--1--1--"''-+--i--+-H--h+-1 . d . ~~.1"ti-t-f-t-;-t-t-t-1:......i....+-~-+-1--i-.+.-J-4-..i....i-i-.i._;..-l--.~:..u......lc:l::I che queste febbri ""insorgevano con brivido, e' _.. , -+-'-'--~-1-+-!----l-11-4-1-·-'-1 clinavano con sudore ed erano accoinpagnate i • ·- . ·t+- +--+-+----1--1--+-: -+ ~ -1-'--"-· · 1-. -+~--H-il-+--t-+~-t da d istllrbi generali. ' jl ~1-1.__.*-1~~•.:tr.:4_-+.-r....__,r••+: l ~ t= :~c.:_j_.:-=t~-~~ -i..4-f-.-1~t:..·t..-:t.-:t-=i.~.__. .+--1. --1-·-=:.~11+'-+--+-+..-'4+._,-.,r:.:::::r-4 ·'-' 1IJ 'l sanita.ri che ebbero a curarlo, lo gi11dicaro- I' ~1--r:t=I,::: · ~~~:t.=!:::~f..::i:-+-+-::: :=--12!:11~~1:11~~1:11~~:t:t=t "'"' '1r -...... <--no affetto da malaria e lo sottoposero a cura J"/ · ·• ~ ·-1&•-+---E:+= --+-- -: 1-v.. . . .,.. . chininica della quale l'infermo ·ebbe a giova.rsi. I •'.. .~ - rì' - -v;. -+-~~:i--=: -i..r...11---r7 -{---i"'+rc~lf-:..t.1~·-:t..i--=i.~tt"j.~~~"b--.t.'"1~ Nella seconda quindicina di mag·gio 1917, 1-+!--++4!. v ''" "°fs~:~q-i-· -1-.-+!.. -f-1--+-''l-~+-+-J-+-+~· 1 , .. i presentò febbre con gli stessi caratteri prec_e: Afi ·· 1 dent~me.nte descritti e per queste fu inviato al Rr.s1 1ra~~ - -f. ~ ·._ _L.--E·1i.- +-+-+-11-+--+-i·-+-+-+--+-+~-t-+-+'~· 1 ·-· nostro ospedale. . Polso · Et samde 0 bbiettivo. -:- 'bç ~1oritot.tpa ~lid o della . _ r.-1--+--i--1-~ - ~=~:~t-:::LD :L_.~.J.,·..~_._...._._._......_.....,,._jt>I(,.;...!.....,~..,.. . cu e e .e11e mucose v1s1 1 i; cos i uz1one gene. ..- · · ra.Ie scadente. Aia di ott11sità ·snlenica esten' dentesi in basso due dita al . di sotto dell'arco Ver $O le ·16 del giorno 11 si è avuto il decesso. costale. J_,ieve epatomegalia. Addome lievemenNess11n a delle cavie iniettate ha presentato te teso e un ·po' dolente. ·Lingua impatinata. il qu adro morbos0 sopra descritto. Niente di notevole a carico degli altri organi In base ai &intorni Glinièi, al reperto emato· logico ed alla prova sperirpentale, si ritiene ed apparati. ' La sera del 10 gil1gno il m edico di g11ardia che la morte sia dipesa da perniciosa malarica ebbe a constatare. che l'infermo non poteva a·a forma tetanica. • prire la bocca e parlava à denti stretti. · Dal quadro ' clinico esposto risulta evidente la Con lln esame acc11rato non ft1 po~Rihile ridifficoltà di una diagnosi ~tiologica esatta: non scontrare alcuna ferita antica o recente sul 1

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è raro infa t ti ch e un soldat o uossa contra rre . l 'infezion e tetanica; d'alt ra p arte n on si ptlò n egare ch e solo in casi eccezi onali l a mala ria presenta qua dr:i clinici così imp onenti com e il riferi.to. La sintoma tologia offerta da ll'inferm o, come chiarament~ l a stor.ia dimostr a, er a qu ella cl assica cìte si h a n ell'infezi one da b a cillo di Nicolaiet. Il dubbio si affacci ò in n oi con sider a ndo che l 'infermo aveva contratt a preceden temen te la m al a ria e r icordando ch e fra l e sindromi proteiform i d elle p ernici ose • si può avere anche la tetanica. Pra tictammo allora l'esame d el sangu e e trovarruno il r ep erto · em atologi co ricordato n ell a storia , r eperto ch e 11nito al · risultat o n egativo d ella prov a sp er im entale ci p or tò alla diagn osi di pernici osa · inalarica tet a nica. Da tutto quello ch e abbiamo d etto ci se111b r a scaturisca una con clusi on e di estr ema impol'' tanza p.er il p ratico, il qu ale, tr ovandosi in zona m al a rica e, talvolta sp rovvisto di lln gabinetto, è costr etto a d em etter e il suo giudizio· dia- • gnostico valendosi solo del su o corredo sci entifico: di fronte ai quadri clinici più svariati che si possono osser var e iri una zona mal ar ica si deve sempre sosp ettar e l'eve nt1ta l e pres e 1i~ rt dell' ematozoo, se n (') n ·si vog liono f 01·1nulare giudizi diagnostici sup er fici al i ed er ra ti . Giugno 1917, Zon a di Glterra, Alb ania.

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RIVENDICAZIONI. A propositQ di nuovi studi sull' a,fta epizootica.

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Con riferimen to alla n ota pubblicat a dai proff. S . Belfan ti ed A: Ascoli n el fase . 41, a p agina 1240, di qu esto periodi co , osser viam o quant o segue: Nella n ostr a pubblicazion e (e S11lla vj r ul enza del san guè d ei bovini aftosi e l)f O\'e d'immu nizzazion è contro l'afta epizootica», d escrivenuno il fatto del tutto nuovo, da noi sc op erto e sicur a m ente àccert ato con più di un cen tinai o di prove, ch e l'inocul.a zione endoven osa ai b ovini sani di en1az±e virulente e l a vate di bovini af. tosi determina in GJUelli una rea zione · vaccin ale e poi l'immunità; mentre che l'inoculazione sottocutanea delle stesse emazie produce lo sviluppo della malattia . Questo fatto straordinario · fu da. noi osserva to fin d al mese di aprile e maggio 1916, _com e ne fa nno :fede i nostri prot0colli . e altri d ocum enti, che mettiamo a comple.ta ·disposizion·e di chiunque, e come possono attestarlo alcuni stimati colleghi, quali il prof. Nencioni, il cavalier Bisanti ed altri. Che se esso, non fu subito reso di pubblica ragion e, ciò avv·enne per ~v,eJ.:_lo noi voluto· ripe-

[A NNO XXIV, FAoC . .i2.1 '

tutam en te controllare e inolt~e perchè si volle atten d ere l 'imminente riunione - che poi f11 rita rdata fin o al m ese di febbraio del corrente anno - della Co1nmissione per gli studi sull 'af t a, alla quale d overosamente intendevamo darne comuni cazione prima che al pubblico. Ecco p e1·cl1è noi, ch e nulla dobbiamo agli st11di degli egregi p r ofessori S . Belfanti e A. Ascoli, l a cui p u bblicazione (La Cli·nica Veterinar ia, 1916, n. 19) comparve alla fine di ottobre 1916, ci oè sei m esi dopo ch e avevamo fa tta l a nostra scoperta, non ci sia1n o preoccup~ti . di quella loro esp erienza, eseguita sopra un so l o a n i111ale (suino) e non corroporata da ness11n controllo. G. Cosco - A. AGUZZI.

flCERDEMIE, SOCIETA MEDICHE, tONfiRESSI. •

(NOSTRI RESOCONTI PARTICOLAR!).

Società medico-chirurgica in Modena. Seduta del 19 gi ugno 1917.

Sulle modificazioni del sangue nella timectomia. Dott.ssa V ALLISNIERI VIRGINIA. - L'O . fra le avariate a ltera zioni a ttribuite alla timectomia (1110<.lificazioni dell 'ossifica zione - Disturbi della nutrizione g·ene ra le - Turbe del sistema nervoso - Variazioni della 1·csistenza alle malattie infettive, ecc. ecc.) prende in esame le discu&se alterazioni della crasi sanguigna, conseguenti all'asportazione del dimo. ~1>erimenta.ndo su g·iovani cani e conigli dimo ~tra. che la crasi sanguigna non subisce mod,ificazioni notevoli, si M soltanto un qua lche fugace aumento dei leucociti. Questo aumento che si verifica nei I>rirui giorni successivi all'atto operativo 1'0. crede debba riferirsi a l trauma. Nella resistenza globulare trova un aun;ient-0. Nou s i modifica la viscosità.

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Sulle periartriti traumatiche scapolo-omerali.

A . BrANCHERI . - · .A proposito di alcuni casi OSberva t i nella Clinica chirurgica di periartri~e e sca-

polo omerale, in .Seguito a traumi sul moncone aè11a spalla, risale alla descrizione del quadro completo dell'affezione, la cui diagnòsi è basata sur una &erie di sintomi ben caratteristici di natura funzionale, dolorosa, ed estetici per l'alterazione delle linee della parte, sintomi che sono dovuti ad un insulto delle borse sierose sotto deltoidee ,e sott-0 acromia.li, e '.sostenuti da un processo infiammatorio 'della sinovia della cavità articolare vicatiante dell 'articolaz·· one della spalla, rappresentata dalla volta acromion-clavicolare. .Accenna ti i pericoli cui può dare origine nella funzione tale affezione, e gli esiti certe volte irrepara bili, spesso solo di pertinenza del chirurgo se la diagnosi non vien fatta precocemente, conclude per una cura fa tta ·a base di m~vimenti attivi ~ pas sivi delicati ma continui, a base di bagni caldi e di massaggi, che rico11ducono aJla guarigione ann · .. tomica e funzionale. Dott. GIUSEPPE STUFLER.

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SÈZIONti: J>t\ATitA •

~PPUNTI DI MEDICINA PRATICA~ .CASISTICA. •

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siano di origi,D.e neuroglica, le cosi · dette cellule granulari composte, la cui nresenza è stata segnalata in varie affezioni del sistema nervoso centrale. Non si pt1ò dire se ed in qual modo questo reperto abbia relazione con la infezione tubercolare, ma è certo, crede l' A., che esso spiega la poliuria da cui era affetto il paziente. DR.

Diabete Insipido ed ipofisi.

Sono state descritte in molti casi di diabete insipido diverse alterazioni dell'ipofisi · e delle parti vioine della base del cervello. Dalle ricerche sperimentali _di Camus e Roussy risulterebbe che l'infundibulum abbia una importan-· za speciale nella poliuria. Altri autori hanno \ messo questo disturbo con lesioni della parte intermedia del corpo pituitario. Le ependimiti o i tumori . del pavimento del quarto ventricolo sono talora accompagnati da diabete insipido e Claude Bernard, come è noto, riusci a provocare sperimentalmente una poliuria semplice mediante la puntura del pavimento del quarto ventricolo in un punto vicino al cosi detto an• tro glicosurico. I rapporti tra ipofisi e diabete insip~do sono stati in questi ultimi tempi trattati da Romer, Simmonds, H arvey, Cushing, Ileut ed altri. Simmonds per altro descrisse una sindrome speciale : l' associazione di cancro della mammella .con poliuria, dovuta a metastasi cancerosa dell'ipofisi. D'altra parte la presenza di diabete insipido in individui affetti da sifilide congenita o acquisita deve mettersi in conto di una localizzazione dell'infezione specifica dell'ipofisi o della base nel cervello. In altri casi pare che un'analoga relazione esista con la tubercolosi: Parkes Weber. (Tlie Americari Journal of tlle 11iedical Sciences, decembre 1916) descrive appunto il caso di un'individu.o, nel ·quale due anni prima della n1orte dovuta a tubercolosi · · pulrrionare e larin{;Jea, si inanifestò un diabete insipido, ed all' a utopsfa si trovò poi una speciale alterazione del lobo posteriore dell 'ipofisi. Qu~sto soggetto presentava gravi segni di tubercolosi dell'albero respiratorio con numerosissimi bacilli nello sputo. Emetteva giornaJ ~ mente in media circa 10 litri di urina pallida, chiara e sempre libera di qualsiasi principio • r>atologico. La reazione di \\' assermann fu sempre negativa e mai si nresentarono sintomi chP facessero sospettare una lesione cerebrale o ,n1eningea. Alla necroscopia oltre le lesioni tuhe 1·. colari corrisp~ndenti al quadro clinico, s'i trovò che il lobo posteriore dell'ipofisi era alterato. Il l obo posteriore (pars nervosa) era di molto • ingrandito in rapporto al lobo anteriore (par::; gl andularis) . La sostanza di qt1esto ultimo se111brava avere struttura norrr1ale, ma era co1npletan1ente circondato dal lobo uosteriore, che pt·e' senta:va di caratteristico dei grandi blocchi di cellule grant1lari. T/A . Densa che q:ueste cellt1le

Guerra e diabete mellito. Albu (Berl. Klin. Woch, n. 19) afferma che il numero .dei casi di diabete sviluppatosi per causa della guerra è molto piccolo : nel l>l lÌ grande ospedale di riserva di Berlino, dove la percentuale dei diabetici è 1'1 %, più della metà lo erano già prima della gl;lerra: si trattava sp~sso di casi allo stadio latent& o di leggero diabete alimentare messo in evidenza o peggiorato per il vitto poco ac}.atto e gli strapazzi. Tra le rr1anifestazioni che si hanno al campo notevole è la frequenza della foruncolosi, dovuta forse alla poca pulizia: frequenti pure la nevra~tenia, l'insonnia, la precoce arteriosclerosi. Posti in condizioni di vita e di vitto favorevoli, · tali pazie:qti migliorano rapidamente e-la tolleranza degl'idrati di carbonio può tornare ad una percentuale· elevata. Del resto desta .meraviglia vedere come tali predisposti sopportino bene la vi t·a del campo, giacchè spesso la malattia si è manifestata solo dopo 1:Jn anno e mezzo. Secondo l'A. nei casi leggeri, quando si abbia t1na tolleranza giornaliera di almeno 100 gr. di idrati di "carbonio, tali malati potranno ancora prestare un utile servizio nelle retrovie, specialmente qt1ando sia loro possibile seguire una dieta convenientè. I casi gravi sono na~uralmente inabili a qua-"' lutique servizio. G. M .

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Sviluppo genitale precoce con ipernefroma. Van der Bergh (Nederlànd. Tijd v. Gencès. rif. in J oilrn. of A m. med. Assoc., 15 genn.) not a che non dovrebbe essere lontano il tempo in cui i chirurghi potran~o estirpa.re con successo sia un tun1ore della ghiandola pineale che t111 g rosso ipernefroma, e quindi i clinici debJ ,ono studiare le sindromi derivanti da tali les j oni. Egli illt1stva adunq11e t1n caso di iperlJ.ef1·01na in una bambina di 3 anni con un gross J tumore retroperitoneale, duro, palpabile nella r egione addominale sinistra, con febb1·e ed indebolimento progressivo. La bimba era alta 1012 rn1 . piì1 cJ1e l' ordinario ed aveva un . . aspetto 1

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IL POLICLI>NtCO

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da adulta, specialmente per ciò che riguardava i genitali esterni. La cute era normale e così anche il cranio; n on vi era alcun in·dizio di precocità funzionare dei genitali. Venne asportato il tumore, che pesa'r8t 2 kg.; la bambinèl morì nella notte. seguente. . L 'A. passa in rivista 18 casi della letteratura in cui un ipernefroma maligno si è accompagnato a sviluppo precoce dei genitali esterni. L'età varia da 14 n1esi ai 14 anni; la sede del tuf!lore è prevalentemente a sinistra. In due bambine rispettivamente di 5 e 9 anni si è notato sviluppo della barba; in molti casi si è avuto obesità. Il microscopio ha dimostrato notevole differenza fra l'ipernefroma ed il sarcoma delle ghiandole surrenali; nè quest'ultimo nè i tumori renali di Grawitz ~ono mai accÒmpagnati da sviluppo precoce dei genitali esterni, come si osserva nell 'ipernefroma . FIL.

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FASC.

mettono a repentaglio la vita del feto. Una v~lta poi somministrata non si ha a disposizione alcun mezzo per frenarne l'azione cd è per ciò che bisogna ben ponderare prima . di u sarla. Purtroppo in vece i primi resoconti sugli effetti benefici hanno indotto molti ad adoperarla senza discriminazione. Ne sono risl1l tate lacerazioni perineali di varia intensità lacera. . ' z1on1 cervicali, rotture dell'utero (12 su 1290 casi) . ' • son:iministrarla nell·e ristrettezze pelvichJ3 di qualsiasi grado se la testa non ha già oltrepassata la filiera è un'opera criminosa. Talvolta anche in casi in cui sembrava pienamente indicata si sono avuti degli inconv enienti; questi ad ogni modo per quanto riguarda la madre sono ridotti al minimo èon _de~le piccole dosi. Affatto diverso invece è I'effe~to sul bambino e sono registrati nume1·osi • .casi di asfissia e di morte del feto, ·anche quanTERAPIA. do l'indicazione per l'uso era affatto netta. Ciò I pericoli della pituitrlna nel parto. probabilmente devesi al fatto che la pituitrina provoca una forte contrazione, ma non una reJ. J. Munde~l (Journ. of Am. med . .-1ss11c., trazione dell'utero, ciò che agisce forse come pag. 1601) ha raccolto oltre 5000 casi in cui è un vero cranioclaste medico. stata usata la pituitrina. In generale egli ;riL 'A. ha raccolto 34 casi di morte fetale e 4.~~ tiene che la dose c;omune di 1 eme. sia eccesdi asfissia pallida. Questa si produce con ogni si va e consiglia di incominciare con 1/2 eme., ripetendo eventl1almente l'iniezione ogni 30-50 verosimiglianza negli ultimi momenti del parminuti. Di solito l'efficacia si rivela alla prima to, quando la placenta sta per distaccarsi. Le dose con l'aumento delle contrazioni ritmiche contrazioni tumultuose ~ prolungate ad internormali dell'utero, al contrario dell'ergotina valli ravvicinati, costringono la :placenta impedendo che la necessaria quantità di ~ang11e che provoca contrazioni lunghe e continùe. possa giungervi. Non è da escludersi però che La pituitrina non deve usarsi nel primo staancpe la m escolanza, del meconio al liquido dio del parto.. Essa è inv.ece consigliabile ·verso la fine · del secondo stadio nelle pluripare, quan- ammiotico abbia una certa parte nella pr »dudo, cç>n presentazione normale e membrane .zione d·e ll'asfissia. rotte, i <dolori si fanno deboli con. tendenza al- · Vi è inoltre la p ossibilità di un distacco prel'inerzia; ln tal ·Caso essa può sostitui~e l'appli- maturo e parziale della placenta. .Un alèro fatcazione del forcipe nello scavo. Quand'o la pi- tor.e dell'asfissia potrebbe essere la comprestl1itrina in.comin.cia ad agire, è. bene sÒmmini-· sione del cordone fra le pareti uterine violenstrare un anesteticò ed è .prudente tenersi temente contratte e certe parti dure del feto, come il tì·ocantere ed il sacro . pronto con il · forcipe. • Si cita no anche d-ei casi di emorragie rt?re . In altri casi l'uso della pi_tuitrina può presentare degli inconvenienti, specialmente se qo- brali; ~ geni\ori erano sani, la madre pluripo la sua somministrazione non avviene rapi- para con parti antecedenti normali. Non si damente l'espulsione; in tale evenienza, la vita . trattava di parto prolungato o difficile, ma. la del bambino può v·enir messa in pericolo r si petui trina e_ra stat~ somministrata proprio nP i primi stadi: ne segui un parto precipitato, con deve tosto intervenire col f@rcipe. . Nellé emorragie del post-partum sarebbe da bambino asfittico, colto poi da c·onvulsioni, che in duè casi continuarono . preferirsi l'ergotina., • Gli · ostetrici incominciano a comprender beLa pituitrina pon deve mai usarsi nel parto r1ormale nè . prima di aver -nraticato accurate ne che il bambino ha diritto di nascer viv.o e . n1is1lrazioni d·ella pelvi. Specialmente nella che il permesso di esercitare la ·medicina non primipara si possono avere dei gravi pericoli; deve portar seco quello di fare il carnefice. I. P . spessD si sviluppano contrazioni tetaniche che 4

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' SEZI O ~ E

POST A DEGLI ABBONATI. • •

(871) Cura della disseriteria con l'emetina. - All'abb. D. P., lt. 8:3'1.0: L'emetina va somministrata, i11 fornltL ·ct'i cl0-

PRAT!C.\

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CENNI BIBLIOGRAFICI.

(Non ai r~em~con-0 clu i libri pervenuti in dono all~ Reàa.zione1

Dott.

AGOSTINELLI. Sulla chirurgia del . . \ cranio in zona di auerra. Note e considerazioni cliniche." Roma, Coop erativa tipografica rid1·ato, pe1: via ipodermica, alla dose di d11e «Luigi Luzzatti >> . 1917. · centigramrp.i, tre volte . al gip~no, contiq.uando Nella ricca. messe di .pubblicazioni rnedich'e . per dieci giorni ed at1mentando eventt1almente in Reg·11ito la dose. Buoni . tist~ltati si otte11gon·J che la presente guerra ha fatto germogliare, con qt1esto trattarriento, anche in casi compli- questo libro di Agostinelli tiene u~ posto d'ocati co11 ascesso epatico. Se il malato guarisce , nore. Lasciando da r)arte tutte· le disquisizioni" clinican1ente e resta portato t'e, sono co nsiglia- di profonda scienza, ·esso ci presenta una interessantissima statistica di feriti cranici che dai bili le cure lo.cali: irrjgazioni intestinali alte, • con <:> oluzioni di nitrato ·d'argento (1/2000-1/500) sussi~i chirurgici ebbero salvezza. L'esposizione I è chiarf1 e facile e perst1ade il lettore che l'indio di chinina (1/2000-1/500)~ Mentre l'emetina avrebbe un azione più sicu- rizzo chirurgico seguìto dall'A. è il ~igl i ore e ra nei casi acuti, la chinina sarebbe -maggior- più promettente dei successi. È uri lil)ro che i mente efficace nei casi cronici in dosi giorna- provetti leggono con piacere p erchè esso rappreliere di ~grammi 1 1/2-2 ripetùte per sei giorni; senta una vittoria dell'arte, nel quale i giovani : riposare per una settimana ricominciando poi troveranno uria guida di quella chirurgia prudente e savia che fu sempr'e p'e rorata dalla · la serie. . · . Non crediamo ché vi sia bisogno di ricorrere scuola di · ·Roma. L'A., che già nella guerra all'estero' per .cura:re nè per apprendere a cu- BalcaD:~ca ten:q.e alto il prestigio della C. R. I., rare con criterio la dissenteria: si trovano an- durante l'at~uale conflitto porta il contributo che da i1oi valenti cultori di medicina tropi- del Sllo entusiasmo giovani~e nel soccorrer~ i nostri gloriosi. feriti. Prof. GHERARDO FFJmERr. cale, che possono dare ottimi consigli. Oggi la dissenter· a amebica è abbastanza · diffusa e conosciuta; nè . crediamo vi sia la ne- L . SENCERT.' Les blessures des vaisseaux. Collection Horizon. Prezzo L. 4. Editore l\1assor1 et cessità di istituti speciali per tale cura. C.ie, Parigi. Riguardo all'ultima .domanda, non Le corre I .. e ferite dei vasi sono quelle che più delle àlobbligo di portare alcun distintivo. FIL. ire richierlono un. jnt~r,1 ento immediato. Solo J 'operazione precoce arresta, previene le ·emor(872). E pila tori. - All abbonato n. 3180: ragie tardive . e quelle secondarie, impedisce le I comuni epilatorii a base di sostanze caustiche (solfidrato di calcio, di bario, ecc. ), sono no- complicazjoni r11eccaniche e settiche alle · quali predispone' lo spargimento di sangue ed infine civi per la cute e perciò sconsigliabili. Le strofinazioni s ulle par ti ipertricotiche co11 può p1·evPnire le complicazioni tardive come - gl~ pietra pomice ottengono t~volta lo scopo d.i a 1- a.J1euris111i. In questo man t1ale ~ono esposti gli i.n~egna·· lontanare temporaneamente i peli : devono però dall'esperienza. essere sospese non appena si 'Verifichino feno- rnenti pratici dettati Rl rig·uardo . meni d'irritazione meccanica sulla cute, i quali cli guerra. L'A. studia in .una prima parte le ferite dei potrebbero essere il punto di partenza rli. der- · grossi vasi in generale, in una seco.n da parte matiti, eczemi, piodermiti, ecc. L'epilazione elettrolitica. è sempre il n1ezzo più passa rapid'amente ìn ri\·ista le ferite dei vasi in particolare, insi~tenciD specialmente sui prosicuro e, se adoperata con cautela, 11 più inblemi operatori che es~e determinano. nocuo. V. MONTES ANO. Quegto manuale costituisce un'ottima gui1a • tJer 1 medici militari. . n. a (873). Al dott. B. A. d~ R. suggeriamo: PEDRAZZINI. Elementi di igiene, L . t;F>o; FERLa ressa dei lavori 0J1e ci vengono offerti per RAR!. Struttura, funzionamento ed igiene del no-stro organismo, L. 1,50. - Fr.lli Paravia, edi- la pubblicazione e la penuria del1o spazio, impostaci con provvedimento governativo, ci indu• tori, Milano. cono a .sollecitare i nostri benevoli collaboratori amnchè condensino i loro contributi entro i più ristretti limiti compatibili con la chiarezza e con M:\lgrado i nostri ripetuti ammonimenti, continuano a · pervel'efficacia dell'esposizione; li sfrondino delle nirci molti quesiti non ti1 matl, ai quali non diamo esito. Su richiesta degli abbonati, possiamo omettere il loro nome documentazioni ingombi:antt, ·delle introdnzi&ni eul giornale e llmitarcl a contraddistinguere I quesiti con le storiche, delle citazioni; sl attengano preYalentnlzlall, ovvero con il num( ro d'abbonamento; ma è necessario temente ai rilievi di interesse pratico. dle gli scriventi ci si facciano conoscere. ROBERTO

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N E L L A.· '

f! . POLICLTNICO

·v.I T A

. Ancora ·delle scuole lltedirhc Castre11~;. delle Clìnic-he Castr<·n~i ha pur <;oynto <X>~ta r~ qu~l­ che cosa più degli o.~pe<la li militari comuni. L'articolo in dif~sa delle Scuol~ inedi(:he .CH Ma non occupiamoci della spesa : nella attuale stre?si pubblicato nello scorso numero c1 costringe riddB: dei miliardi non sono certo i pochi milioni . . ' a ritornare sull'argomento, che giustamente ora arano pure le parecchie d~ine di miglù:tia di lire. appassiona il 1nonclo scientifico e la cla.sse medica. ' della Università CaAtren·se che f.nranno protestare tl Natnrnlmente, come. è nostra costante abitudine contribuente italiano. Guardiamo piuttosto ai ri· in og;ni i1o~en1ica, seguiremo il nostro oontradditsultllti. tote solo i11 quelln · P!lrte del suo articolo, nell8 Si può eoncedere che la "cuola medica in zona quale ej?;Ji moRtra nrk'l tf'ndenza a discutere ed. a di guerra aia stata un'idea ardita ed anche loderagionare, la&ciando da parte contumelie e invole nell'inizio della guerra, per fronteggiate uno s11lti,. a cui non abbiamo consuetudine. ~rto linSbtto di cose nuovo. Faremmo torto alla intelligenguaggio, diciamo così, poro misurato, certi atteggia7~ degli organizzatori òell'Univeréità Castrense se menti aggressivi: 11on si confanno alla serietà della attribuissimo loro la presunzione che questa non quistione e delle persone che le tratt8no t:> del pedove.sse protrarsi per l'avvenire e durare fin che riodico in cui si scrive. durava la guerra. Poteva passare per un provvedi: Ma prima di entrare nel Eiodo della q11istione conmento temporaneo, d'urgenM. , viene sbarazzare il terreno di altri elen1enti spuri I corsi di S. Giorgio potevano ancht> gi11stificam : che al nostro oontradclittore è piacinto introdutre si trattava, tutto sommato, di dare una istruzione · nella sua difesa. ·. complement.are oon riguardo prevalentemente alle II nostro- contraddittore ha termi11n to i I suo articolo (la mozione degJi affetti è consigliato ' nrti- esigenze della guerra, a giovani che già si erano fizio di buona rettorica) come se noi .a vessi mo de- fatta nelle Univer8ità regolari una solida base di cultura. prezzato i giovani neo-laureati della Scuola di San Ma col passare degli anni, gli studenti sono . meGiorgio, e avessimo insultato la memoria di quelli no avanzati nel corso degli studi. L'anno scorso si che sul campo di battaglia hanno fatto olocausto è già riconosciuta l'opportuniu\, anzi la necesàità, della loro vita. La verità vera è invece che noi di completare, integrare, i rorsi di S. Giorgio di abbiamo dimostrato il più Sa.ero e doveroso rispetto Nogaro con i oorsl ordinati pres~ l'Università di sia per qnelli che la vita hanno immolata per la Padova. PR tria, . ia ne r quelli che tuttora la S!lntitlcano con . Intanto l'insufficienza di tali scuole improvviil loro ruartirio nelle trincee. Nessuno ha quanto noi es.-'llta to l'eroico valore dei nostri gi<>vani col- sate, sia pure genialmentR improvvisate, è oramai passata in giudicato per l'opinione pubblica. l€lj?;h i. il loro spirito di sacrificio, il loro alto senso Da per tut~, negli ambienti ruedici e perfino tra del clovf\ re. E non pretenderà ·certo di onorare me·glio l:-1 n 1 ~ruoria dei morti gloriosi chi, scambiando il grosso pubblico si parla del laureato delle Uniil· vn.lore rnilita.re oon il valore professionale, In- versità di guerra come d'un professionista. che avrà bisogno di rifare, di ~ompletare, perfezionare l'eduvoca le virtù militari a testimonianza della Joro cazione di medico. Noi ci siamo resi interpreti del qapRcità tec11iCR, <' a c11f€sa d'un oongegno didatoomune giudizio; l'abbiamo port.ato chiaramente in tico di lttilità più o meno dubbia. pubblico. Fosse tale comune opinione anche non , µa sciamo dunque starE> gli insulti ed i no~tri perfettamente giu~tifiç.ata, è r erto lesiva ai giovani eroici martiri. Disc:ntianio !'\e e rome vadano istruiti medici, che pure affrontano <:Qme gli altri i sacrii futuri medici . Il nostro contraddittore dice ipsussistente ed in- fici della guerra, lanciandoli nella vita professionale con mroile marchio nella loro laurea. sidiosa l'accusa che la Scuola medica di San GiorA torto o a ragione l'opinione pubblica si è cosi gio di Nogaro sia, per impianto ed esercizio, costata formata, e bisogna tenerne conto per l'interesse lemolto. Ve ro è che noi abbiamo indicato una ".!ifra gittimo dei giovani . che può non essere preci.sa. Ma l'informato no~tro E nell'interesse del pubblico e dei medici è necontraddittore, che sembra in possesso di dati precisi, avrebbe potuto, meglio che darci · una. generica cessario che questi godano la più assoluta fiducia dell'altro. D'altronde l'opinione pubblica non ha smentita. contrapporre cifra a cifra e invitarci a tutti i torti d'essersi cosi pronunziata, se ooloro ehe compt1lsare documenti ~fficiali. Noi sapptamo qual valore loro ·spetti : basta far concorrere parecchie questa opinione erano i meglio indicati a formare voci d'un bilancio. ad una istituzione perchè si Qi- si sono ·.sempre e dovunque dimostrati contrari ali~ Università: Castrense. Il nostro contraddittore afmostri che costi o ·molto o poco secondo che gjov::i ferma che questa fu meritàmente apprezzata . da per la tesi. Ad e~mpio nelle spese per la scuoia sarà o non sarà computato l'arredamento e il fun- insigni cultori degli ~tu<lii superiori universitari e delle scienze meòich~ in Ita.Ìia e f11ori. Di front.e a zionamento tlelle Cliniche di S. Giorgio, le quali questa. affermazione ~ta il fatto che la massima per il loro ordinamento potrebbero essere invidiat~. parte de.i professori nniversitari, e tutte ~e facoltà pur troppo a ragione, da 'n on poche delle nostre mediche ha'n no espresso nettamente sempre e concliniche uni r ersitarief Poichè gli ordinari" oRJ)edali fossero militari non raggi11ngono tale perfezionf\. l 't:>~r<'i7'io cordi il voto che gli ~tudenti di•.mf\Ò.ÌC]na , I

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SKZIONE PRATlC_'.

sottratti alle S<.: uole improvvisa te ~ i nviatj alle loro e8Si l'ito1·nel'a1mo 8i ~rtil1 de·Ite fang<>se trincee Scuole naturali. per compiervi gli atti di erol~o cosi efficacemente Il nostro contraddittore non pretenderà certo che esa ltati d.-11 no-~tro contraddittore. le facoltà mediche d'Italia non· siano capaci di care La m-edi<!i.n.a. è oggi tra ie più poderose armi di come o meglio di qualsiasi Scuola. Castrense, me- guerra perchè con.serva il più prezioso m:at.eriale • • dici capaci dl assolvere degnamente il loro oom- bellico, il materiale umano: dopo, sarà un'arma pito militare. I quindicimila medici che e ra @<>no di pare non meno necessarut perchè dovrà provvesotto le armi, che con tant.a abnegazione, con tanto dere a ristorare la povera carne nmana. Lo ' Stato, · zelo, ~n tanto sacrificio, eppure con tanta compenel su~ supremo interesse, ba dunque il dovere di tenza assolvono • i I loro • manda t-0, sono usciti da provvedere a che la produzione di nuovi medicl quelle Università, che ora sentono ansiosa la nocontinui ininterrotta e sempre corrisponda.; sotto stalgia della gioventb, sono sqiti foggiati da quei ogni aspetto,~ alle più severe esigem.e della. guerra PANGLOSS. professo1·i, che ora giusUlmente recla mano il di- e della pace. ritto ed il cfovere di formare i nledici che devono lenire le oofferenre del figli d' Italia . Come questi Sulle Consulenze d'Armata. si istruirebbero meglio in scuole con La borat-Ori imLa lettera del prot. Enrico Morselli a .p roposito provvisati e con personale poco a ffiat.a.to 1 ' che là della importanza delle Consule~ neuro-psicblatridove tutto è da. anni preordinato alla loro educache di Armat.a, lette ra che. abbiamo avuto l'Qnore . zione? Quale pedagogia insegna che riesca più prodi pubblicare nel n . 40 del nostro giornale, ~e ne ficuo nelle. scuole, in ispecie nelle scuole àltrnostraha procurate altre due: l'una di replica di re. ò., ti ve e pratiche, l'affollamento che non il numero • l'altra integr~tiva del prof. Pigbini. , .. proporzionato ai mezzi? Non vogliamo seguire 11 Con la sua lettera w. ò. tende a chil;lrire quan~ nostro .contraddittore nei ron:fropti tra il personale ebbe a scrivere a p~oposito delle varie con~ule~, delle scuole novelle e quello di ciascuna Università. affermando che egli non ha. mai mtsconos~iuto, .coPer n oi ogni professore era à suo posto e ha com• me non misconosce, l'importanza dei reparti neurop ito l'obbligo suo, su ogni cattedra. psichiatrici in zona di guerra, mettendone in ~vi­ Il nostro contraddittore ha vantato La bontà e denza tutto il benefiro valore come soccorso .si,& ,.l'.ef.ficacia della scuola, il suo poco costo, ma non diagno&tico che curativo. Egli ha voluto solo afferha accennato neppur vagamente ai motivi sostanmare che l'oto-rino-laringoiatria in zona di guerra ziali che rendono tuttora indispensabile l'istitu- "può più prontamente ed efficacemente iapprest.a~ zione di S . Giorgio. Non sarà certo la opportu - il suo suasidio e merita quindi di esser conservata . . n ità di dare ai giovani una particolare istruzione in vigore. di medicina di guerra , perchè è intuitivo che a nche Dall'altra parte il prof. Pighini espone nella su.a . . . i professori univei;sita1i non trascurerebbero là me- lettera tutti i benefici effettivi e' reali che le condicina di guerra , nè il materiale clinico manche- sulenze neuro-psichiatriche d'armata arrecano a~­ rebbe al riguardo. l'esercito, sia dal punto di vista medico-legale che . . Si teme forse che i giovani .sparsi nelle Universiterapeutico. Conforta le _pffermazioni dell'insigne tà del Reg.n.o non siano sufficientemente a portata neurologo di Genova con dati di fatto desunti da l<li mano in caso di bisogno? Il timore non sembra l'esi>erienza oramai . lunga . cbe ~gli ha avuto d~ fondato ,se si tien conto della rapidità dei traspo:rtl questo import.ante Sf\rvizio come consulente neuroferroviari. Gli avvenimenti recentlssimi ci hanno psichia tra d'armata. . dimostrato · cHe in meno di 24 ore si PoSsano. far Questo in riass11nto ,il contenuto delle due lettere convenire d'ogni parte d'Italia tu tti i chirurgi nei che non pubblichi.amo integralmente fila per la- scarluoghi clove sono necessari. sezza dello spazio, -0ra più. che mai tirannica., sis • . D'altra parte bisogna pur rilevare che i <;orsi perchè la quistione ci sembra già su:fflcieBteIJ;lellte si svolgono .in u n periodo dell'anno nel qua le le dibattuta e chiarita. condizioni meterèologiche non consentono una viva . a ttivitit bellica, in un periodo cioè nel quale è 1neEriatum. no necessaria l'-0pera sanitaria anche percbè gli Nella lettf\ra del Jlrof. Mor. e lli pubblicàt.a sul effettivi al fronte diminu~scono per ra:gione <.!elle faRCiC-O]O 40. <l pag. 1225. colonnH !?3. riga 8a. c!~ve licenze inverpali_ .EJd · a l riguardo occorre · che i l()gger~i cc amen ti» <l 1 p·o~ to òi « ;11;;~0n ti ». .. corsi con1incino pr~sto., non oltre il 15 novembre, Prf> n11 o .!{(' 1n i gratuit u : I acciò po~sano essere utilmente terminati in primavera. . D ot t. ( ì. M EXDER ' Capila.no Medico ,.del 2° Reggir:net?to Granatieri · Dunque nessuna nece~i tà didattica., · econo.ruica, Gij, aiuto 11egli Ospedah d1 Roma politica, militare si oppone à che gli studenti di medicina sia no restituiti dt1ranté la rosta delle operazioni militari alle loro rispettive Università. Nè Ele~a ntissimo vol u me tascabile di circa 250 pagine, . • con 20 jìg11re intercalate nel tPsto e 1 tavola. a colon quesU;> pl'O,rvedimento deve essere inteso come un Prezzo lire 6. favoritismo, come un privilegio degli studenti di Per gli associati al POLICLINICO sole L. 2,~5 franco di p~rto) rue-<liMna. ERsi non sarebbero più privilegiati di coInvin re cn rtolina-vaglia direttamente al prof. lBNloro <:hf' ~o no ~~onern ti P€.r •tutto il J)('rioòo clelJa .r?l('(l .'.\Jo1u·a 1.1. Vin ~i stln a. 14 - R oma . ~1~rrn Jlf'l' f()rnirf' nrn1i f' n111ni7.ioni. C'~sati i <-orsi •

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Manuale di medicina e chirurgia di guerra

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1216

lL POLJCLINJCO

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[ ANNO

XXI"\i,

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FASC. I

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Cronaea del movimento professionale. · Sottoscrizione.al foQ.do di soccorso contro i più ~

Asp1·ra 11 ti rneclioi-cle-ntisti. -

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Gazzetta

o-iale .ha pubblicat<> __ uh decreto luogotenenzi8le co11 c ui per la dura t~ tlella g,1erra è istituit:a llllit speciale eategorw di asJ)Ìranti dentjAti, la quale uella progressiop.e d<-'lla ge1~rchia s;-1 rà <.'Ompresa fra i ~ttufficiali

e gli ufticiall. Gli aspiranti dentis ti saranuo lJerò . <:orlsiùera ti oo;me rivestiti del gràdo di ufficiali f' perciò f.\<t1·tt , fatto loro a tutti gli ~ffetti il ti·atta1nento i11·e,"ist<.> dnlla leg·ge s ullo ·stat<> degli ufficiali. i>ossono essere nominati aspiranti dentisti i u1i-. lit:ari di qualsiasi classe e categoria di età non supe1·iore <li 46 anni che siano abilitati all'eS<'l'Ci7.1o dell'odon!-<>latri~. ,Il numero degli aspiranti <l•l uominarsi non potrà supèrare i seicento. Agli •tspiranti dentisti sarà corrisposto l'a~segno e l·incl(>n•

nitir

st.1bilit~i

per i sottotenenti cli C'{)rnp1em<?nt<>. "•••

che *la *cliYiRa

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. 09nviene rileYa i·e adottata per gli aspiranti dentisti ,-:;i distingue appena da quelh1 .. degli aspiranti e degli ufficiali medici. IAt sola differenza si riduce al fregio del berretto : un picc'Olo disco -al posto della croce rossa. · Se questa somiglianza e-sterj-0r sarf\ mant~nutit. n e deriveranno a lC'nn i i ne-on venienti non trasc.:11-· -r.abili. Non è ammissìb1le e llon si legittima. menoma 1-n~nte che una ca tegopa di empirici, dai quali si rlchiede appena l1n'Jstrùzione rudimentale e la cui <:apacl1:à professi-0na le si esplica entro un campo · .8ngustissimo, venga a~milata, sia pure nella sola veste, ai medici . .I.Ai laurea in medicina ne Subirebbe un deprezza.mento ingiustificato quanto immeritat:o. Non .s olo, ·ma se la nuova divisa sarà mantenuta, accadrà go.asi a colpo sicuro in pratica che i neo aspiranti vengano scambia ti con i medici e chiama ti inavvertitamente ed erronea.mente a prestare -0pera di medici; sarà quasi inevitabile che essi se ne sentano lusingati e che siano tentati a dar prova <lella loro incapacità. Diviene dunque opportun-0 di eliminare ogni possibilità. di equivoci, stabilendo che le mostrine degli aspiranti dentisti non ·siano tli colore an;uitant:o, ma di un altro . colore qualsi.aisi. In ·ts,1 senso ci· ha scritto una lunga letter~ il oott. V. Luca e si oono espressi altri colleghi . N-0i giriamQ la proposta alle autorità oompete.nti. I

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gravi danni della guerra patiti dai medici e dalle loro f~jglie. . .

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I mediol rurali del Com-une di loma. - ::51 :-.10110 .aduna ti nella sede degli impiega ti c'Omunali ed hanno concretato un programma. d'azione dil'etto Jld ott-enere un miglior trattamento di riposo. · L'adunanza fu pr~siedut:a dal dott. Augusto lVlag:gi, assistito per il Consiglio direttivo della ~'1ntua. assistenza dal Segretario Pietro Ascenzi. II memoriale, firmato da tutti gli appartenenti .alla ca t.egoria, f>arà presentato a\la A mministrazione del Comune con preghiera di esami11ar~ benevolmente ed accogliere le legittime Aspirazioni dei benemeriti ~nit.a ri dell'Agro R-0mnno, fondate su • principt <li equità e ginstizia .

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~ornme

perYenut:eei precedentemente e da iroi già ve1,sate alla !)residenza della l~'ederazione degli Ordini dei Sanitari del Regno, come da lettera sotto riportata, L . 4202.77. Raccolte dal c:ap. me<.1. Ua tuc:ci ùott. l)ino tra la famiglia medica della. testa di ~inea di Oormon& l"Ù inviateci · mediante assegno sulla Banca d'Ita; U1 N. 0,352,857-6226 (3° v·ersan1(.)nto) : I

~.

ten. med. J•a1·meggiani clott. G11Rtavo . .\.sp. med. Rial Manl1v . .. . ~. ten. farm, Scala Oreste . -~sp. med. Fra11<·ioni Giuseppe . ·. ren. med. M~c.l1i dott. O~n·.1Jclo t 'ap. med. l,entimolli prof . .l<'ranl'e. 't'() . <tap. med. J..1nllit dott. Francese-o . tlap. med. ~tabllini dott. ("<\$are . 'I'en. med. llrusotti dott. 1\.rtnro eap. · med. IJurà dott. Ang~l<> . , Cap. med. .A.ngelillo dott. ~'ranoo.~c.'() , Ten. med. Panella. dott. J~1n ilio . · . CAlp . med. Addario dott. J1'rancesco . .. Cap. med. Crossonini dott. El mesto . , ·.ren. med. Oiceo dott. Anselmo . Ten. med. M.arinelli dott. J:ì'ilippo . Mag. m{\(l . Baldassarrt <lott. IJuigi Oap. , m~. Savagn-0ne dott. Ettore . Cap. med. Eliantonio dott. Domenico Asp. med.. Fa l<.'Oni Adria no . .. ...

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'l'otale L. 100.-

La sottof:;Cl'i:t.ione e<>ntinnn. Dalla Presiclenz.a clelln Jf'eder<lzio11e degli Ordini <lei medici ei ~i (·omnnica : PX>lo~na.

3 ottobre 1917.

l ll .1n u Higr11ore 1

Con vivo compiacizpento Jlo ricevuro l?t sua pregiati$sima 25 ~ttembre 1917 con l'8ccl11so vaglia cli L. 1°004.57 di c.:ui 110 subito versato l'importo al «Fondo i più gravi danni . di SOCC-Ol'SO eontro . . della guerra patiti dai. medici e loro famiglie». Sono così L. 4202.77 che cqdesta Spett. Amministrazione del Poliol.inioo ha raccolt:o e versato per il nostro Fondo di ~occorso. Nel rinnovarle le più .sentite ~pressioni di riconoscenza per 1'attiva cooperazione data per il buon esit<> della nostra sottoscrizione, la prego ' di accogliere i migliori e più distinti saluti.

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Il Presi.dente : LUIGI SILVAGNI.

Il fascico1o 10 (lo ottobre 1917) del.La nostra SBz;IONE l\>.iEDICA contiene i seguenti lavori: I. Pror. N. PENDE - M"oàtjìoazioni del carrliogramwitJ elettrico; per a.u:rnento del lavoro de? cuore . II. Dott. G. FUMAROLA ed ERMANNO MINGAZZINI Oontributo clinico e sperimentale allo st'&tdio del

-

riflesso ooulo-oa rdiaco.

III . ANro:-n:o

FARA -

Intorno aU' iperinàacanemi« .

(20) • •


' 1.~77

SEZJONE PRATICA

RISPOSTE A QUESITI E A.DOMANDE. I

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(7014) Esonero dal se,.r'vizio 1nilitat·e - I ·n dennità (~aro-virveri. - Dott. E. A. 2161 da Z. di G. - Col rompimento del 32<> anno di età Iion si integra di

èiritto l'esonero già precedentemente accoraato ~ perduto per effett<> della. disposizione contenuta nel D. L. 12 novembre 1916, n. 1529, in cui è ta·s sa livamente detto che sono reyocate tutte le dispense e le e&onerazioni concesse ai medici delle classi èal 1884 in poi in base al regolamentò approvato ron R. Decreto 13 aprile 1911. n 37-1, ed al De<'reto Luogo~nenziale 21 aprile· 1916, i1. 469. Stando a quanto Ella ha esposto nel quesito. crediamo che Le competa l'indennità caro-viveri, la quale era già stata accordata a tutti gli impiegati comunali ~nche prima della emanazione del D. L. che la rende obbligatoria "p er tutti. (7015) Tasaa ài famiglia o focatico - ObbUgo dl pagame11to. - Dott. D. P. da ·F. - I/obbligo del pagamento della tassa focatico intx>mbe R tùtti coloro . che risiedono in determinato Comune. ·1on ostante non abbiano in esso legale domicilio. Ella. quindi, esercitando . costà la carica di medico condotto non può esimersi· dal J)agamento di tale imposta . . (7016) Pen.sioni. - Dott. lVI. V . da M. Col versa ' mento volontario di lire 132 per la durata <U anni ll Ella aument.erà di lire 162.04 la pensione annua che se competerà in base a 61 anno di età ed <! · 35 <li servizio. In tutto avrà <lnnue lire 2.':170.0-1. Con G6 a.nni di etA e 45 di servizio riceverà, invece, In complessiva somma di lire ~284 . 06. (7017) Riooh.ezza m-0bile - Pen.ri>one. - Dott. <"I. B. 3238 da Z. di G. - Anche sulla di.aria come interino si deve pagare la tassa di R. M. la quale colpisce ogni cespite di entrata· professionale. Il periodo d1 servizio interinale vale agli effetti delL1 pensione unicamente per l'acqui~tq del rel~ tivo <ii ritto. (7018) Sostituzione dei n1.eà'iOO condotto dlu11·a~tf f: il · serviaio mil,lta1·e. -

Dott. R.. O. da C. d'O -

Durante i giorni in cui dovrà assentarsi dal Comune per subire la. visita presso la. scuola di Sanità militare in Firenze, è obbligo della aruministra7..lone municipale di provvedere al rimpiaz7.0 trattand-Osi di assen74l. forzosa. ~ non facoltativa. (7019) Alloggi-O gratuito al 1n,edti<Jo oon.dolto. Sig. Dott. V. C. da P . - Non si può in tesi astratta

sta.bilire se il Comune sia tenuto a darle l'all~io gratuito, perehè tale concessione è unicamente subordinata ai patti che eieno stati ·a ll 1 u-0po tassativamente p~rdinati nel capitolato di servizio. (7020) Oaro vilver'i ai 1u((àioi ooMiotti. - Dott. abbona t9 3865. - Stando al disposto dello articolo 1o , capoverso Ultimo del D . t. 26 luglio 1917, n. 1181, che fu salve le maggiori concessioni debitamente approvate precedentemente fatte dai. Comuni ai . proprii ùipendt\nti. no11 y'lla dubbio che Ell~ d~bba seguitare a rk;cuotere là so1nma mensile di lirè !lf) e che alla riBoossione stessa non è di ostacolo ti·ammontare complessivo dello stipendio, superiore alle I

lire 4500

'

(7021> lti,àen1~ità · ·c<iro-viuer i.

Dott. M. 1. da G. S. - All'ufficiale sa nitario provvisto di stipendio di lire . 400 spett.a l 'indennità caro-viveri nello f

ammontare cli lire 16.66 iuensili, pari, cioè, alla metil délla rata in~nsile dello s tipendio cbe è di lire 33.38. · (.7022) S·ussidii alle fa1niylie dei milita,q-i r 'iohiamati o trattenuti sotto l e arrni - · Oo·m missione. 8ig. dott. R., T. L. da M. Il medico comunale non fa sempre parte délia C-0u1missione incaricata dello esame delle do1nande <.i i sussidi<> delle famiglie dei '• richiamati o dei trattenuti sotto le armi. Eg·li è chia1nato a farne parte con diritto a voto sol 4u.ando· qualche' membro della famiglia. del riehia 1nato sia inabile al lavoro. Di ordinario la detta C-0mmiss ione è formata dal Sindaco. che ne è il presidente, dal ·Comandante loca le clf\ll'arma dei RR . C'C'. e da l presidente della < 'o ngrf\g-a zjone di Carità. Ciò fu stabilito nell'Atto 118 JH1bbli<'ato sul · giornale iuilitare del 1907, n. ~2. · Qualora il giudizio sn l1.a in.a hilità <l l<lYOl'-O pro• ficu-0 di qualche I)ersona 'debba e::)sere emesso dalla Commissione, il medico, che dovrà far parte di es~, non dovrebbe e1nettere preventivo analogo certificato, riservandosi di dare ~ v~ in seno alla Commissione tutte le <le lucidazioni che i l caso ril chiede. Qualora non esista nel Comune altro me- . · dico, l ' interessato anzir-bè prodt1rre il certificato. dovrebbe Umit.arsi ad a e:eennare semplicemente la propria inabilità al ln V()I'O~ lasciando alla Commi~- · sione ii relativo accertamento, che dÒvrà esRere necessariamente eseguito a 1ne7'w deJ in~di<"o 1nuni r ipale membro della med~si rn.a. (7024) Corwu~ Ì 'n.qol ·t)ente - A.umen.f o d-i uffimo r/.el /.o asseg·no all_ 'Ufjioi.oJe sanita.rio - Approvazione. - Dal P. D. G. da O. di P. Giustam~nte la G. P. A . s' . è limitata a dare semplicemente il suo parere favorevole su11a proposta di aumento di ~ssegno · s 11' Ufficiale sanitario in un Comu1-ie insolvente gjacchè per effetto dello artirolo 40 del Regolamento 24 dicembre 1900, n. 501, spetta alla Commissione centrale l'approvazione dl tutti gli atti· che apporta.no variazioni al bilJ:l.ncio. Sarebbe, perl>, stato necessario che la. PI'9POS1:a del R . C<>mmissario fosse stata fatta. sotto forma òi deliberazione e non oon semplice lettera. Tale deliberazion~ col parere del• ht Gil1nta. provinciale amministrativa avrebbe doTnt-0 essere sottopoosta a lla . approvazione della predetta C'ommiss jone r~ntr8 lf\ pel r r:edito eomu<

11al~. I

1702:->J ]11Jd.remn,ità f·a ro rire ri. - D i>tt. ~!.. ~. fla 11. S. L'articolo 1°, r{:i.povel'so 3° d('l D . I,, :.>ci luglio p. p .. , n. 1181, dispone che. l 'inlpiegato che presta servizio presso più enti pubblici locali ha. diritto

ad una .sola indennità caro-viveri, 1 .che vien ripartita a carico di ciascuno degli enti obbligati nropor~ionatamente ag·Ii s tipendi dovuti. Ella. quindi, ha diritto alla indennità,. ma però Le dovrà essere corrisposta da entrambi i Comuni presso cui presta ~rvimo nella misura superiormente sccennam per ognuno di es..c;i. (7026) D~ia di parlo all'(' fficio dello .Stato. rii ile . - Dott. P. R . da T. I /articolo 37:{ ò<•I ('o1

I


1218

11. POLit:LINrco

[A.NNo XXIV, FAsc: 42]

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dice ctvile tassativamente p1'e&:ì1.ve che nei cinque giorni succesalvi al part:o si deve fare la denunzia all 'uffìziale dello Stato civile del luogo. Tale denunzia deve es~ere fatta dal padre o da un suo . proeuratore speciale e in mancanza dal · dottore di medicina o chirurgia o dalla levatrice o da qualche altra persona che .abbia assistito al parto. Come vede, a vendo Ella solo assistito a l parto, non può, in mancanza del padre e della levatrice, esim ersi dal fare la prescrf tt.a dichiarazione all'Uf. ' ficio dello Stato civile e ciò anche nel caso che la ·madre si oppònga o lo vieti. (7027) lndennita caro viveri. - Dott. P. D. J,j. da Z. di G. Nello stabilire la differenza. di stipendio che debbono corrispondere i Comuni ai propri medici condotti chiama ti sotto le armi non si c.."Omputa l'indennità caro-viveri, che non è dovuta a coloro che non prestano .servizio in atto alla dipendenza del Comune. Doctor JusrrTIA. All'abb, n. 4902: Non a vendo prestato servizio in zona di guerra, non può essere promosso, a meno che non possiedà i requisiti ,s peciali per essere proposto alla promoz~one per «distinzione speciale» · ( cfr. art. 5, circolare 752, G. M., 1916); oppure, ma ciò è più difficile, per « inerito eccezionale» (art. 13). All'abb. n . 8661: :rer la promozione degli ufficiab effettivi, che si regola sulle necessità del servizio, man mano che esse si delineano,, non si possono tare fondate congetture. · I te11enti medici effettivi con · anzianità 1° maggio 1916 sono oltre cento. È probabile che la vrima metà di es&i non tardi ad essere promossa, ma nulla, per ora, si può accertare. 'in . proposito. .. All'abb. n. 8795: È prescritto cl1e con la giubba da c~1mpagll.a gli ufficiali medici portino la bttffetteria USA ta dal rorPo presso il quale prestano servizio. È ovvio quindi che gli uffici ::i l i medici addetti alle fanterie debba·no portare la !)istola appesa al cinturino, e quelli addetti ali e armi a ca vallo usino invece la bandoliera'. Il r·~o.lo di anzianità degli lifficiali medici effettivi no11' si pubblic~ sul Boll~ttino, ma sull'Annuario· Militare. All'abb. n. 4870: . Qualunque categoria di ufficL'lli . rnedioi può essere promos~a per merito eccezionale (articolo 13) . I.Ja pron1ozio:µe per nuovi titoli accademici riguarda solo gli llfficiali di complemento ed anche . o . • di milizia territoriale e di riserva, ('he passano, in tal caso con la promozione, nel ruolo· di comple' . mento. Agli abb. n. 6406 e G976: Vale la stessa risposta data all'abb. n. 4902. • All'abb. n . 3980: . Per Ja nomina ad l1fficl~le medico effettivo occorrP. aver meno di 32 anni di età. In ogni caso dovrebbe esser proposto per 11 grado di tenente. servizio niedi(){)-n1ilita1·e. -

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(22) • •

4-ll'abb: n. 3478: Le p~m0zion1 dei capitani effettivi si sono a-rre~ tate a lla data di anzianità del 1° ottobre 1913. Vi è quindi molto da attendere nncora per la sua i>romozione a maggiore. .A.Il'a bb. n. 3411 : Veda la risposta da.t.a sll'abb. n. 4902. Per ll ver diritto alla promozione il servizio deve essere prestat.-0 effettivamente """ zona di guerra con le truppe mobiJita te. • All'abb. n. 2999: Non esiste nessuna disposizione del genere di quella accennata dal collega. Circa il suo diritto all'avanzamento, non vi è alcuna Gisposiziòne che glie Io contesti, purchè sia idOfle-O ad incondizionato servizio, e le autorità da cui dipe!1de avanzino la prescritta proposta. All'a bb. n. 6C>59: ' La circolare di cui parla il collega porta la da'bt del 31 geùnaio 1917, n . 4.5.5/21. Essa stabili ~e che lutti i medici che hanno comni u to il 370 anno di età e che da un anno almeno t rovansi in zona di guerra possono chiedere di es:-". ere assegna ti ai Rervizi civici resisi vacanti in seg-uito al Decreto 12 nove1ubr(\ 191n. n . 1529. All'.abb. n. 4676: , • Certamente. All'abb. n. 1426: La visita a ~.,irenze riguarda ~r ora i militari ùi truppa e non gli ufficiali. Il collega, essendo ufficiale, ne è escluso. M. G . , I

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CONDOTTE E CONCO.ASI. Medico trentottenne, esonero temporaneo rervi~io militare e che potrebbe essere .dèfinitivo, .g ià a~l'J.to degli Ospedali di Napoli, pratico ricerche laoorntorio, cerca interinato ~n ·retribuito in condott.a, mare o montagna od in Ospedali. . . Dettagli ed offerte: Dottor I10renzi, presso Ja ~aTIIUlcia Chieffo, Via Capo le Case, 47, · Roma.

MiMstero dell,a Marina, Ispettorato di Sanità. - Con D . M. è aperto un concorso - a titoli - per la nÒmina di 20 sottotene.nti medici di complemento nella R. Marina. Le condizioni peF l:'ummissione a tale ooncorso ed il relativo proc€dimento sono stabiliti dal regolamento approvato col R. decreto n. 230 in data 5 marw 1914. Ci~scun a.spirante - laureato in me4icina e ~hirurgia, · fillche se rivest.a . un .grado militare e purchè nato ·non prima del 16 settembre 1887 · - farà pervenire a l Ministero della Marina. (Ispettorato di Sanità), non oltre .il 31 dicembre del corrente anno, la doma~da di ammissione al concorso, su carta bollata da L. 2, con la indicazione del proprio domicilio e corredata del .DiplQma originale di Laurea, di tutti i. d?cu~ menti inàicati all'art. 2 del reg-0lamento e dei t:tol1 che egli intenda produrre pel concorso ~tess.o, .t:- . nendo presente: 10 Che i titoli di carr1 er~ ~d 1 1~ . prescritto certificato ·concernente le / votaz.1?n1 . ·~ tutti gli ~sami ·11niversitart sostenuti (obbl1gator1 ROMA.


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[ANNO XXI V, F ASC. 4.;2]

SE!.ZlONE

e liberi) dovra nno essere stati legalizzati. dalle competenti Autorità; 2<> Che dei titoli scientifici \da inviarsi cinque copie di og:pi lavoro), giusta il d.iswsto dell'art. 3 lett. b) del ~gol.amento, la. Commissione giudicatric-e prenderà in esame soltanto quelli originali spe1i1nenta.li e di oBservazione cli-. nica pubblicati per le stam pé. Della totalità dei titoli dovrà essere allegato alùi domanda. un elenco specificativo. 1Ri(.'9noociuta la regolarit.à dei documenti esibiti dagli aspiranti~ costoro 68.ranno informati, al rispettivo domicilio, dell'ammissione al concorso e, poi,. del suo risultato. Copie del decreto e del .suindicato regolamento potranno essere· chieste alle Direzioni degli ospedali principali militari marittimi (Spezia,~ Napoli, Venezia. Taranto e La Maddalena), ovvero a ll'Ispett.orato di Sanità al Ministero della Marina. •

.NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICENZE.

I.Ja }j'a_(.'()ltà medica dell'Università di Roma ha assegnato il J)remio Guido Raccelli «al merito clinico», istituto dall'Istituto Nazionale Medico Farmacologico, ai professori Vittorio Ascoli, Domenico Lo ,Monaco e Nicola Pende. PREMIO BAOOELLI. -

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Nell'ultima Sessione di estate, ~n data 23 agosto, la Società di neurologia. e psichiatria di Buenos Aires hn nominato ad unanimità membro onora rio della rueclesima il Prof. G. Mingazzini, della R. UniverHità di Roma. All'amico e all'egregio noAtro l'()llaboratore i nostri più cordiali rallegramenti. Il prof. Umberto Arcangeli, primario degli Ospedali di l{.oma, già libero docente di patologia medica, ha conseguito anche la libera docenza in clinica, per 'titoli scientifici. Rallegramenti.

NOTIZIE DIVERSE Il ·convegno 'di Salsomaggiore. Il 1n ~ett~ru bi:e ebtle luogo à ·Salsomaggiore una riunione di medici, indetta dai professori Devoto, G. Ruatu e Vinaj per un primo scambio d'idee sopra varie questioni concernenti le Stazioni idromiilerali e climatiche, in vista di contribuire al loro rinnovamento e ad una più efficace loro me&'Sa in valore per il dopo guèrra, in guisa da attirare ad esse anche forti correnti straniere, levandoli dagli imperi centrali. Presero parte a l convegno i proff. Pagliani, V. Ascoli, Monti, G. Pedrazzoli, Zoia, Bertarelli, Ottolenghi, Ca ttan~ Gasperini, Viola ed a ltri. Furono svolti numerosi temi. Per l'assicurazione dei contadini co11tro le malattie. Il j)rof. I11n-0cenzo Clivio, commissario prefettizio presso · l'Ordi11e dei medici della provincia di Milano, trae11don.e occasione. da un appello lanciato dal prof. Cristalli nel Bo1l~ttino dell'Ordine dei medici della provincia d i Napoli, sollecita, mediante una circolare, gli Ordini dei medici e le Sezioni dell' A. N. M: C. ad adoperarsi perchè l'assicurazione c--0ntro gl'infortuni dei iavoratori della terra ' vengn subito integrata con l'assicurazione contro

1279

~.l<ATlCA

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le malattie, e ciò anche a titolo di premio per le bepemerenze acquistate dai contadini in questa . guerra. Il prof. Clivio rileva i vantaggi che l 'invocata riforma re<!herebbe, sia nell'intensificare la cura e la profilaasi delle malattie più d.iffuse <'ome la tubercolosi, tit malaria e le infezioni vener~ luetiche, sia nel dare maggiore sviluppo a ll'assistenza ospedaliera: Elargizioni e lasciti.

. Il prof. Cesare Merletti, direttore Cella. St uola di Ostetricia di Ferrara, ha elargito la cospicua ,somma. di lire 20,000 a · quegli Asili infantili, sia per rinsanguarne l'azienda. finanziaria, sia per onorare la memoria del fondatore prof. Ua1:lo Grillenzoni, che fu ·direttore della Scuola d'Ostetricia. Il cav. Daniele Vitalevi da Vercelli ha lasciato, • morendo, 500,000 lire per la fondazione in Torino e in Verc-elli di due Asili infantili, L. 50,000 a lla facoltà di medicina di Torino e èl ltre somme cospicue. Il tenente colonnello medico I~'rauce.sco Superno, defunto :a Firenze , ha la'scia to il suo patrimonio di lire 70,000 all'opera Pro Mutilati. In onore d~l compianto suo padre Roberto De Sanna la signora Maria De Sanna di Napoli ha • offerto alla Orooo Rossa 100,000 lire per la costruzione di un padiglione da intitolarsi al defunto, per rac~gliere ·soldati tubercolosi reduci dal fronte. A .Napoli il conte Francesco Matarazzo, già notq per le sue numerose filantropiche iniziative, ha destinato la somma di lire 100,000 per la co~tru­ zione di t1n «Sanatorio diurno », mezzo utilissimo di cura e di profilassi a11tituber colare, di cui in .Italia non esiste·qu.asi altro esempio. Nel sanatorio diurno gli ammalati rimarranno per tutta la giornata, ricevendo cure ·e nutrimento adeguato, e ritornando alle ·loro case per passarvi ia notte, misura questa che rende possibile la cura a molti che non si arren~erebbero ad un completo allontanamento ' <Jalla· f-?miglia, e per il loro stato non grave non , · ne riconoscerebbero neppure la necessità. · L'ospedale ·Maggiore di l\1ilano ha ricevuto un'altra cospicua elargizione, òi !50,000 lire. lascia te da l • sig. l;uigi O<lccini, t{ Rtè ci~tedn to. Il signor Vitaliano Rotellini, per onorare la • memoria del figliuol suo Amerigo, eroicamente caduto in combattimento, ba inviato al Direttore del « Giornale d'Italia >> la som1u.a di lire 3(},000, da dividersi così: lire 20,000, per un letto intestato a l µome di Amerigo Rotellini, nel Sanatorio fondato dal ~iorna le; lire 3000 per tre quote rli soci fonda .. tori dell'Istituto stesS<>; lire 7000 per a Itri scopi di beneficenza. •

Il sanatorio per bambini tubercolotici di Ariccia. .

sorto per iniziativa del Gio,,·riale d'Italia. Il sanato1'io occupa un'ala dell'Istitt1to ortopedico fondato dalla farniglia dei principi Chig i, ma prov~ visoriamente i bambini sono ricoverati in un grande padiglione Docker ed in una tenda :\Iorelli offerti dal- ministro dell'interno. S. E. Bosel1i 11a ,. isitato, .or non è molto, le due benefiche istituzjoni ed .ha rivolto 'pa"(ole calde di elogio ai dirigenti. È

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I ..a Pia O.(>era Ospizio Marino e Istituto Rachitici di Padova. Da llna relazione del <1li1·ettore dott. D'Ancona. rileviamo l'attivitlt eRJ)lica.ta .dall'Istituto in sedici mesi di guerra (giugno 1915-s~ttembre 1916). Esso dispone di un edifizio proprio, in cui sono allogati . . l'asilo e l'ambulatorio; ne fanno .anche parte i ' loeali per bagni e docce, un reparto · di ginriBstica merlica, ampie terrazze per l'elio-terapia, un giar,. flino. Netl' Asilo · pe1· l.att:anti furono preparate e distribuite 25,000 bottigline di latte; le presell7~ di bambini svezza.ti (dai due ai tre ap.ni e mezzo) vi rnrono di oltre 15,000; i bambini accolti venivano custocliti, alimentnti e curati. Nel dispensario vennero curati oltre 2500 bambini. Furono eeeguiti oltre 1000 bagni; la ginnastica medica fu praticata • ~ u circa 914 bambini;· l'~lioterapia venne estesa a tutti i bambini accolti nell'asilo ed a molti del dispensa.r io. L'attività dell'Istitut-0 si è svolta in ~ran parte a benefizio di• bambini figli di richiama ti e di profughi. . Un nuovo antisettico. -~ll'Accademia delle Scienze di Parigi il l'l'<.>[. Au~· usto Lumière ha reso oonto dei risultatJ ottPnuti con un nuovo proee880 delle ferite di gu.er•·4 per 1nezzo dello jodur'() di amido. Il prof. Lo1nière, In seguito a numerose esperienze, propo!l'J di ~osti ­ tuire le SQluzioni semplicemente iodate con ~lu- · zioni contenenti ioduro di . amido che sarenbe di un Talore :intisettiCQ molto su~Iiore. Second.') la natura delle ferite il prodotto può &..QSere ad<)''tlrato allo stato di soluzione e sottp forma di iJOlv\?.re .

Corazza per le truppe eombattenti. Il prof. Delorme, medico ispettore gen~raie dell'eserci~ francese, ba. compiuto una serie dj ~• rie11ze &ui servizi che potrebbe ren<lere per la protezione degli organi più delicati del to:w:-~ce ~ del1'addome una corazza -protettrice. I ted"~ni ,per ~llcune truppe di assalto le hanno già da fA:lmpo ~dotta te. La corazza francesè sarebbe OOi~ru1ta da lamine di acciaio dello stesso spessore deg:t ~i'lletti :\ tt11almente in uso e avrebbe per ·sropo di garantire le regioni ove le ferite · sono in gener€ di :11-b gravi ronseguenze. Per esaminare la. proposta del dottor Delorme è stata oominata una Commissione rom posta dei signori Pinard, Kermorant e Renir'"'. Cendanna di un professore io Germania. Il prof. {). G. F. Nioolai, docente di tisiologia nell'UniverSità di Berlino, è stat-0 retrocesso da Medico di Sta t<> ·M aggiore a semplice solda t-0 di •

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POLICLINICO

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sanità e condannat-0, pare, a 5 mesi di carcere, per esser~i contenuto ed espresso contro la guerra e pe:r; avere rifiutato il git1ramento di ·fedeltà alla bandiera. Già in precedenza si ~rano adottat:e delle misure ' del 1915 egli aveva inicontro di lui. Nell'estate ziato all'Università. di Berlino un corso, molt-0 frequentato, sulla fisiologia della guerra; di ~.ì fu mandato all'Ospedale di Graudenz, dove lo raggiunse una denunzia; questa per allora non ebbe seguito, ga-azie alla <tualità òel prevenuto; alla fine il Nicolai è Rtato <'Olpito dall'autorità militar~. •

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Un clinico viennese processato. Il prof. Le-On Bluln, dell'Università di Vienna , è st:a to -assolto, dopo dieei .mesi di carcere preventivo e rloPo un clamoroso processo. dàll'impntazione di• • aver· procurato frauclole~temente la riforma di militari. È risultata nel modo più luminoso la sua innocenza; invece si è profilato un oomplott-0 organizrAto dalla• polizia viennese, allo scopo di dare un esempi<> impressionante colpendo la persona di uQ · C'linico molto in vista; erano stati inviati cioè <.1.lla sua visita ·abili simulatori, allo scopo illusorio di sorprende-me la buona f~e.

Un furto agl'lstitutl Clinici di Milano. Dallo studio ool notaio Angelo .i\iforetti di A'lila.oo è stato sottratoo, con scasso. tra g·li altri, un titolo di rendit.a intestato agli lstituU Clinici tli Pe1'fez i<mamento, del val-0re di un milione di lire.

In un paesetto, alle pendici dell'altipiano di Bain- ' sizza, ·cadeva gloriosamente un· giovane e valoroso eollega.: il d<>tt. GùGLIELMO SIR4.\ClTSA, da Castroreale di Sicllia. Chiamato alle arm! fin dal pri~c'ipio della nostra 'g'llerra, aveva interrott.a la sua brillante e promettente carriera, che lo aveva già portato al post.o di aiuto negli ospedali riuniti di Rotna, ed era andato a prestare l'opera sna ~i:e­ zi-osa, di chirurgo' prov~tto, tra le file dei oombat' della , scienza e della. pietà, cadde tenti. Vero eroe nel modo piu nobile: ·colpito da. un grosso proiettile austriaco, che s'abbatteva St1ll'ospedaletto, nel mentre stava a medicare alcuni feriti. Glori.a a Lui, onore e conforto al venerando pafile ed alla fami~·lia dolorante e orgoglio~ fl un .t empo. T. F . ,

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Indlee aHabetleo per materie. Afta epizootica: nuovi studi . Oonsùlenza d' A..rm:ata . . Diabete jnsipid<> ed ipofisi .

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:.i.abete e guen'a

Dissenteria: cura con l'emeti.n a Epl la t.ori.

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• • Ferite settiche : cura median~ irrigazione con drenaggiÒ capillare .

Roma 1917. - Sta.b. Tip. ,

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Pag. 12&'> Ferit;e: t.erapia fi~ica degli esiti . . Ipernefroma e ~viluppo genita~e p1'ee0Ce. )) 1271 Periartriti traumatiche· scapolo-omerali . )) 1270 Perniciosa . malarica a sindrome tetanica )) 1.269 Pituitrlna : pericoli nel parto . . . . )) 1!112 Scuole mediche castrensi : anoo.ra le - . )) 1214 TimeCtomia : modificazioni' del sangue . )) 1270 L. pezzi.

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Roma, ZI ottobre I9I7

Anno XXIV.

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fase. 43.

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fondato dai professori.:

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. GUIDO 'BACCELLI --

fRANCE.S CO DURANTE .

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SEZIONE PRAT~CA

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REDATTORE

CAPO:

PROF.

VITTORIO ASCOLI

SOMMARIO.

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Servizi sanitari:· A. Murri: Sulla diagnosi di tubercolosi pohnonare. - Lavori originati: A. Capogrossi: Autosierotera.pia

endorachidia.na della meningite' cerebro-spinale epidemica e Apparecchi e strumenti .nuovi : Siero.terapia ordinaria. E. Morelli, Una modificazione all'apparecchio per pneumo· torace. - Osservazioni cliniche: M. Condorelli-Francaviglia: ~ernia da ·« Necator americanus » (W. ~tiles) in una recluta proveniente dal Paraguay. Appunti di medicina pratica: CASISTICA: Sulla spirocJieto$i . e

sulle bronchiti micosiche. - T·ERAPJA: La splenectomia e la trasfusione nell'anemia perniciosa. - Posta degli abbonati. Varia: Fisioterapia agricola dei feriti in Francia. - Cenni bibllograflcl. Nella vita professionale: Cronaca del movimento professionale: Ufficiali medici esonerati. - Rlspo&te a quesiti e a domande. • • - .Nomine, promozioni ed onorificenze. - Amministrazione sanitaria: Ri~an am_ento delle terr~ malariche. - Notizie. diverse. - Indice alfabetico per materie. •

Interessantissimo Premio semigratuito per gli . associati al '' Policlinico ,, : PROF. F. V ALAGUSSA "@t· • "@t Libero docente di Clinica Pediatrica. nella R. Università, Medico primario nell 'Ospedale «Bambfn Gesù'• in Roma

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Consultazioni di clinica e terapia infantile con' speciale riguardo alle malattie infettive

(2a edizione, accuratamente riveduta ed ampliata) · Il Prof. F. Valagussa, partendo dalle osservazioni fatte in un triennio di primariaro nell'Ospedale infantile del Baml)ln Gesù, ha sintetizzato, per un gruppo di malattie. la sua esperienza clinica, spedaliera e professionale, offrendo ai medlct delle consultaztont utili nell 'intricata e$I>lioa.zione cmll'esercizio dell'esame e della cura dei bambini. In queste prime consultazioni son-0 svolti i capitoli sulle malattie infettive ed in essi è in special modo curata l'espo sizione dei metodi di ricerca più moderna ed i mez.zi che le nuove conquiste della terapia .p ermettono di praticare. Un lungo caipitolo è consacraro alle malattie g.astro-intestinali della prima infanzia che, come è ... noro. sono le più .comuni a riscontrarsi nella pratica e quelle che sono eia.usa della maggiore mortalità dei bambini. In questo capitolo si trovano esposti. in maniera critica i concetti di patologia e di terapia più nuovi e più utili, sia per ·1a proftlasst che per J.a cura diretta delle gastroenteropatie infantili. · AltJ'f capitoli isolati, riferentesi a s\'ariate !orme morbose e ad os.5ervazioni anatomoparologiche, completano questo volume che ha. un'impronta del tutto individuale e ehe rispecchia l'osservarore che offre ai colleghi quanto ha potuto ritrarre dall'esperie:iza di oltre tre lustri in fatto di malattie 1nfa;nt111. /

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Elegante volume in 16° di pag. XIl-398, nitidamente stampato, con 23 figure intercalate nel testo, L. &. ' franeo di prirto == Agli abbonati al « POLICLINICO » si spedisce per sole L. 3 50,

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•tllHI di ,ro,rle&à menati. - È vietata Za riproduzione di Zaivori pubbllicafli neZ POLICJLINIOO o Za pubbllicdzione di· .e (. -i ~t di

essi senza citarne la fonte.

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profitta il povero tubercoloso, che forse potrebbe curarsi meglio,, se fosse libero: non ne pro. fitta lo Stato, che spende 'per uno, che .non -può . Sulla diagnosi di tubercolosi polmonare più diventare un difensore della patria; non ne 1pro:fittano i commilitoni, che ·dal compagno del prof. A. MuRR1, infetto possono essere infettati. Non si dovrebbe fare qualche considerazione Il prof. E. Maragliano ha avuto il merito ' analoga anche per i giov·ani, che or.a: son chiad'ammonire i · medici militari di non tene re nell'esercito i tubercolosi oltre il tempo . neces- mati a nuova visita? Nel Bollettino Ufficiale sario per riconoscere la loro malattia. Egli ha . delle cause d~esenzione dal servizio militar.e è piena ragione di lamentare, che talora -malati indicata « la tubercolosi polmonare anche incipiente, accertata con osservazion~ in o<:Jpesiffatti si trascinino da ospedale militare in ospedale militare senz'alcuna ragione: non ne· dale militare».

S E R V I Z I S A N I T A R I'.

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IL POLICLINICO I

, Dovrà, dunq·ue, intendersi, -che tutt'i giovani ' malati di tubercolosi polmonare debbano entra;re all'ospedale ~per essere diagnosticati? Sa_rebbe irragionevole, perchè nel più dei casi t~e diagnosi si può fare in cinque minuti da tutti e dovunque: bisognerà, dunque, pensare che queste osserva.z ioni da eseguirsi in ospedale mi• litare non son quelle, che possono esser fatte direttamente dal medico pratico. L'ordine è giusto, ma non può ·valere pe:r tutt'i casi. Siccome ci sono degli uomini, i quali pensano che tutto ciò ch'è antiico val più del nuovo, non è imprevedibile il pericolo di trovare de' medici, L quali condannino a una vita ospedaliera tutt 'i giovani malati di tubercolosi polmonare, non fosse cbe per altro, per darsi l'aria di gente studiosa ed educata nei laboratorii, unica sorgente di luce scientifica ner .. - essi. Potrebbesi anche dire che la formula usata nell'~lenco ufficiale « accertata con osservazione in ospedale militare » confort~­ rebbe coloro, i quali credessero che per far la diagnosi di tubercolosi polmonare fossero indispe~sabili la tubercolina di Koch, la prova di von Pirquet, la sieroprecipitazione. Tali ricerchè han di certo qualche valore, ma il . più . delle volte sono superflue. Fra due anni sarà già un secolo, ·che il libro immortale de l'A uscultatiori médiate comparve e rese d'un tratto ingiustificato il gran lamento di Baglivi per la difficoltà di diagnosticare le malattie del petta. Un secolo d'esperienza eseguita dappoi dovunque risplenda il so le sulle sciagure umane non ha mai smentito i fatti asseriti da Laennec. L 'unica cosa ragionevole, dunque, saT·ebbe quella di invocare i sussidii diagnostici nuovi solo nei ·casi, in cui quell'esame diretto dell'ammalato, che nell'esercizio privato bastà alla diagnosi, non fornisse dati sicuri per il giudizio. Tutto dipende dall'affidare il compito di giudicare a persone che posseggano la perizia indispensabile. Certo, se. si commette . la diagnosi di una " malattj a polmonare ad uno, che in vita sua ha sempre diretto lo sguardo al cervello o alla bocca o alle ossa o all'uretr.a, è impossibile che n on n'escano diagnosi spropositate e tanto più autoritar)amente inflitte, quanto più sorrette dall'ignoranza presuntl1osa. Noi medici siam.o tutti persuasissimi, ch·e l'interesse· dello Stato deve· !)revalere su tutti gli altri interessi: e ' s'è n.·ecessario che uno resti un mese o un . anno· in un ospedale, noi tut,ti siamo de.cisi a imporglielo. Ma p~r sentire questo dovere dobbiamo esser convinti, che il sacrifi~io imposto a un cittadino ·sia lltile ollo Stato e sia obbligat~rio per quel cittadino. I medici militari sono, purtroppo, continuamente insidiati da tutti gli artifizii ·e da tutte le menzogne, che la viltà e • l' egoiRmo insegnnno. E non ·è italiana questa (2~

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XXIV, F ASC. 43]

gran J?iaga: c'è da per tutto. Io non so chi <;lovrei rir1grazìarne, ma certamente io ho anche provato più volte la grandissima gioia di esser pregato a fare certificati di sanità .a giovani, che ,volevano e non potevano diventare soldati d'Italia: e non erano mai nè contadini, nè operai, i soli che, a dar retta a certi apostoli di verità, sono quelli che vanno a morire per fare arricchire i banchieri e i fabbricanti di muni. zioni: erano invece di quella razza· vilme11te borghef?e, che da Cirillo e Battisti, nel 799, nel '21, nel '31, nel '48, nel '53, nel '57, nel '59, nel '66, trovarono gusto a morire per un 'idea sul campo di battaglia· o sulla forca. Sarà sempre lodevole, dlfilque, ogni studio, che sveli le truffe di coloro, che non vogliono pagare alla causa di tutti la loro parte di debito, ma lodevole non potrebb'esser più lo studio, che servisse a prov are una cosa già sicura, tanto più se costasse danari allo Stato e sacrifizii ai cittadini. Non sarà (spero) il povero tisi~o con caverne e con sputo di bacilli, ··che dovrà essere accertato coll'osservazione in uno spedale militare e, magari, con indagi·n e sierologi-ca! Men che meno sarà uno, nel quale l'ispezione, la • 1>alpazione, la percussione, l'ascoltazione, la radiologia non rivelino alcuna modificazione patologica dell'organo respiratorio. In ultima analisi, dunque, le possibili .contestazioni concernono quasi sempre ammalati, in cui in uno o in tutt'e due gli apici polmonari possono dimostrarsi processi cronici di bronco-pleuro-pneu, monite.' Per risolvere il quesito, se nel caso individuale tali processi debbano o non debbano essere attribuiti all'azion·e del bacillo di Kock, gli· espedienti dtagnostic.i della co~i detta . clinica moderna non hanno il valore. che suolsi o vuolsi ad essi assegnare. A tutto concedere (e io, per me, non concederei) essi provano l'esistenza del processo tu~ercolare. Ma è passato il tempo, i~ . cui vigeva la legge del Louis, la quale stabiliva che, se tubercolo c'era in un organismo, il polmone n'era. certamente preso. Quello era un errore dell'Anatomia patologìca e l'Anatomia patologica ì 'ha splendidamente corretto. Oggi siam quasi giunti a invertire quella lego-e.- Ennure a miel metodo anatomico-statistico o - difeso dal Louis siamo debitori d'una nozione di sommo valore per la Clinica, cioè che la tubercolosi il niù snesso guarisce nonostante le condizioni, che sembrerebbero sfavorevoli alla guarigione. Buhl aveva già veduto, che quasi ogni cad.avere, in cui egli riscontrava tubercoli, era nreesistente un focolaio cascoso. Poi la sezion~ metodica di tutti i cadaveri dimostrò che negli adulti la f:\Sistenza d'ù.I;l processo tubercoloso è d'una ·frequenza prima insospettata: Ne1

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Lubarsch 68,6 %:

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SEZIONE. PRATICA

, cker la trovò 70,21 %, Burckhardt 91 %, Reinhart W,38 %,_ Nageli 98 °/o. L'aforisma di Nageli, ohe ogni adulto è tubercoloso, eccede il valore dei fatti tra nerchè le persone, i cui cadaveri fur-0no da lui sezionati, rappresentavano la popolazioD;e degli ospedali; tTa perchè non tutti gli osservatori ebb'ero proporzioni così alte, come-le sue. Ma, ad ogni modo ,sarebbe tempo (mi pare) che il medico pratico non si contentasse più di possedere una nozione di tanto. valore, come un . gioiello gelosamente nascosto per non usufruirlo n1ai. Quando egli ogni giorno si sente svinto a curare i tisici, come piacerebbe all'ultimo- che parla, dovrebbe risp·ondergli, che per credere ai prodigi del suo rimedio bisogna prima dirpostrargli l'esistenza di. quelle ignote azioni spontanee, le quali devono cert~mente agire per ottenere che di 100 tubercolosi quasi 80 non muoiano .di tubercolosi. E al Sahli, il quale afferma . che il suo rimedio f.Lvvalora. questi poteri benefici, non sarebbe irrispettoso di chiedere, non che immagini, ma che dimostri quali sono qu~­ sti poteri, in che maniera il ri~edi'o li rende .. più operosi, com'è ch'egli può provare d'averli resi più attivi. Questa è una moderna e logica. ·invocazione di quell'antica e veneranda Id dia cara ai poveri medi-ci pratici, la Vis medicatrix naturae, alla ' quale e medici e malati devono la guarigione di tanti tubercolosi. Ora si può proclamare come una verità scientificamente sicura ciò. che qualche decennio addietro sarebbe sembrato anche ai Ì>iù veggenti un controsenso : il tubercolo è uno dei proces·s i ch,e. piu frequentemente guariscono. Ma poi bisogna dire, come dicevano un tempo «adagio ai ma' passi!». Qui non parliamo di tt1bercoli in genere, ma specialme11te di tubercolosi polm.onare! L, elenco delle ·cause d'esonero parla proprio di qu~sto. E perchè? Perchè l'esperienza clinica ha sempre dimostrato eh' essa è una malattia gravi~sima. Alt:ro è aver bacilii nei ~ngli linfatici o in un' artico~3:zion~ : . i1:1 tali casi il malato ha molta probab1l1tà d1 r1v1vere, come era vissuto prima. Altro è av~r bacilli in una pleura, altro è averli nella meninge cerebrale: se una me~ngite tubercolosa è quasi sempre mortale, una pleurite tubercolosa è di per sè raramènte mortale. Ogni tèssuto, og~.oi;­ gano ha la propria economia patologica: per questo un11 sierosa tubercolosa non è la cosa stessa nel peridardio, nelle pleure, nel peritoneo o nella meninge . • Il nolmone noi Diù sfortu- è uno degli organi . riati. Ad esso devesi la terribile fama, che s'è fatto il tubercolo ' e ·-nerchè .nel polmone il bacillo trova cooperatori che non trova altrove, e •

perchè l'importanza· della funzione respiratoria sovrasta. Aiutato ·d a tale eopperazione 11 bacillo resiste più validamente ai bene~ci conati della natura medicatrice e ottiene la vittoria sull'organismo. Dunque è provato, provatissimo, che una: tubercolosi non difficilmente può arrestarsi là dove . si svolse dapprima; però è provato altresì che tale· arresto nel polmone è tutf, altro che defìni,, tivo. E s'è vero, che su ~ÒO cadaveri, heì qu<rli si rìtrova il bacillo di Koch, non è la tubercolosi · la causa più frequenté di in.orte, non è lecito però dimenticare che in più del 20 % di tali cadaveti fu proprio la tubercolosi che pose fine alla vita. Che se finalmente è vero, che un processo locale, come non raramente s'arresta, anche non raramente si raccende, ciò è vero so, pr'a tuttq per la tubercolosi polmonare. Non· bisogna lasciarsi abbagliare troppo dagli splendori, .che la Clinica e la Patologia sperimentale ' fecero sorgere dal fatto, che certe infezioni. fruttano all'organismo, che rie fu preso, un potere immunizzante. .Il bacillo di Koch. non possiede in alto grado questa prodigiosa virtù, poichè nulla potrà distruggere il fatto, che noi clinici siamo condannati a veder ripetersi tanto spesso, cioè che un malato d,i tubercolosi•polmonare, di cui saremmo tentati di celebrare la guarigio;

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provvisamente colpito o da t<)sse o da febbre ovvero da tubercolosi diffusa dell'organo respira\orio, .ovvero da meningite tubercolosa, ovvero da .t ubercolosi miliare .acuta. Ogni pratico, ch e sappia guardare e voglia vedere bene, volga ihd1etro lo sguardo: s'egli ha qualche decennio d'esercizio, .troverà nella su a memoria il ricordo di malati, che trascinatisi per anni ed anni .tra risurrezioni... e ricadute ·soggiacquero finalmente alla tubercolosi. Onde p.on è abusar della critica il sospettare, che di quei (78 %) cadaveri di tubercolosi, nei quali Nageli ·e Reinhardt riscont:r:arono come causa . di morte una malattia,. che non era questa infezione, molti forse sarebbero pure stati vittime di essa, ove un'altra malattia non • avesse antecedentemente posto termine all'esistenza di quegli organismi. Il medico, dunque, che gabella per guarito uno, che presentò o presenta segni certi di bronco-penumonite cronica dell'apìce, afferma più di quanto sa : egli non può sapere, che .ivi ogni bacillo è spento; non può sapere che un fo col.aio caseo-calcareo non esiste; non può sapete, che all'intorno del tessuto retratto, indurito, impoverito di contenuto gassoso non, vadano svolgendosi granuli grigi o lungo le pareti ,;asali o nel tessuto peribronchiale o negli alvf:loli stessi del polmone circo•

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stante. Che cosa n1ai potrebbe dargli questa sa- essere ("s velati con una rapida indagine clinica. pienza? S'egli confida nella percussione e nel- Tutto questo lavOO"O semeiotico, che può cOIIldu·r~ }' ascoltazione erra gi~ grossolanamente, perchè re d'un tratto ad un giudizio fondatissimo di tali metodi d ' indagin~ sono affattJo. impari allo tubercolo~i polmonare, si può compiere in bréve scopo : peggio che mai se s'affidasse alla.. radio- tempo e non ' esige lunghe investig~zioni di lalogia, cl1e in questo almeno è anche viù impo- boratorio. Non voglio dire che questa diagnosi tente : e se volesse te~er conto della ipotrofia, non possa eccezionalmente diventar difficile e dell 'oligoemia, della febbre, della cutireazione, dubbiosa, ma dicò che non c'è malattia, in .cui della prova colla-tubercolina, non dovrebbe di- la diagnosi I).On possa diventare difficile sotto menticare che, se tali fenomeni hanno un qual- circostanze singolarmente rare e complicate. • che valore positivo, l'àssenz'a di es~i non può L'osservazi.one prolungata in un ospedale poaddursi come dimostrazione di assenz~ di pochi trebbe dul).que richiedersi ·solo, se si dovesse ditubercoli grigi, i quali un lentfssimo subdolo stinguere caso da caso e in particolar mo.do, se . incedere del bacillo può far nascere intorno al- si dovesse determinare I'indole acuta, subacuta tuberco- o cronica della infezione . }' antico ni1c1eo di bronco-pneurhopite • ·lare guarita. A mio avviso, sono infinite le viNell'elenco non c'è cenrio di questa distinzioçende, che la. presenza di questo germe può at- ne e si dovrebbe credere che I,Autorità italiana. tuare nell'organismo umano : per conseguenza sia stata più umana della germanica o della tutte lé descrizioni di . varietà cliniche della tu- francese. Gli eserciti di ~ueste nazioni non acbercolosi, anche · se desunte da natura, servono colgono solo i tubercolosi latenti che non pospiuttosto a confondere il pratico che ad illumi- sono mancare in nessun' accolta di. uomini : essi . narlor poichè le identicJ:ie vicènde non si ritro- 11anno veramente malati, che potrebbero dirsi · anche tisici. , · veranno mai. La Francia ('si La distinzione essenziale sarebbe appunto . sa) ·difetta di uomini e per ' quella, che permettesse di. riconoscere una quie- quanto i pochi compensino col valore 'insigne la te assoluta del germe patogeno o il suo proce- scarsità del numero, pure essa• non può rinundere cosi . lento da non si poter avvertire. Ma ziare nemmeno ai malati. In Gerrnania sono · nemmeno lo .sputo dei. bacilli può valere, come obbligati (credo) al servizio anche coloro, che indizio sicuro di distinzione, poichè ci son casi, escono come guariti da un sanatorio o che son in cui un tubercoloso seguita a sputar bacilli dichiarati abili a tornare ai loro mestieri. Noi per anni e per decennii senza peggiorare visi- però sappiamo anche troppo bene ciò che si dedi essi nello sputQ basta ve intendere per guariti di un sanatorio : sono bilmente. La presenza . alla diagl).osi della tubercolosi polmonare, ma spesso persone, che dopo uno, due o tre anni, • • ricadono. • da sola non vale . -uuntò a darne la misura. Se qualc11no mi chiedesse ora com'io sia veIo però affermo che anche se il bacillo maJ'1:Ca nello sputo, il più delle :volte possono bastare . nuto a queste dichiarazioni, io gli direi che la ' alla diagnosi gli antichi metodi d'esplorazione risposta. è già stata data da me nell,affermare, toracica, purchè esatt~mente impiegati. L'obi e- · che le prove della cosi detta Clinica moderna zione messa innanzi da taluno, che, (Iuando è possono forse svelare l'esistenza d~ un processo centrale il processo, le modificazioni polmona- tubercolare, ma non dimostrano la tubercolosi ri non possono • r.ivelarsi ai sensi, ·non ha valore polmonare. Ed· è questa, invece, che si dev~ diper i casi comuni, perchè n.ell'apice inanba quel- mostrar.e per esentare un giovane dal servuio • la profondità, che sarebbe necessaria al pol- militare. Il n. 64 dell'.elenco delle infermità, che dan diritto a riforma, specifica la tubercomone per nascondere entro il proprio 'seno un , processo anche meçliocremente este~o, Url.vero losi polmonare, non una tubercolosi qualun• e grande · acquisto diagnosticò moderno ci vi~­ que. E bene sta, poichè tra le sedi senza nune dalla rivelazione dei processi tubercolari in- mero, che il bacillo può scegliere, quella del .. fantili e dalla radioscopia, che può farci svelare polmone è l' o~igine ' di morte ai gran lunga la nei gangli linfatici del tora~e .i testimonii della più frequente. Se si dovessero esentare tutti. presistenza loro. Un tempo i medièi tenevan coloro, che h anno in corpo qualche bacillo, gli ' Conto delle glarl.dole del collo, · perch~, :our non sterminati eserciti moderni diven,terebb~ro im• conoscendo il bacillo, avevano veduto che gli possibili.· E volentieri convengo: che 's arebbe scrofolosi soggiacevano spesso alla tisi. Ora · molto meglio: ma poichè l~ .altre nazioni .(meno sappiamo che per solito i gangli intratorftci, l'America .forse) non fanno altrettanto, come specialmente quelli dell ''ilo polrrionare, hanno potrebbe farlo l'Italia, · che coi suoi 36 milioni di un significato anche più esplicito dell'antica· abitanti ·n on può giungere ad avere tutti quei . scrofola per l~ tubercolosi polmonare e possono milioni. d'armati, che le oppongono l'Austria '

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e la Germania? Io non miro punto a giustifi- cesso degli api.c i sia necessariamente tubercocare ·una. delle tante . iniquità delllt guerra: loso, quantunque pensi che ·troverei difficil... dieo che, poichè ·1a guerra ci è imposta, cosi mente un medico sperimentato, ch·e udendo· dei non possiamo farla in modo meno barbaro per rantoli mucosi ·circoscritti e persistenti in un perdere. Per fortuna l'Anatomia patologica ci apice non pensasse a tuber.colosi. Certo è che ha" offerto una nozione di gran conforto, ed è del famoso Spitzen-Cathar, di cui s'è sentito ' che moltissimi di coloro, che hanno in corpo parlare in Germania per qualche tempo, oggi tuber~olosi, non muoiono di tubercolbsi. Il ter~ non si parla più: io, per mio conto, credo possirore, che nei medici e nei non medi-ci . incute 1lile .i l . fatto, perchè possi edo osservazioni mie, l'idea della tubercolosi, nasce .molto dal fatto, che mi sembrano dimostrative: ma certo è ... che . }a tubercolosi più spesso diagnosticata è eh.e l'ev·ento è di. un'estrema rarità. Dico di più, qu€lla del polmone, ch'è la pifl mortifera. I . che, se un catarro dell 1apice non tubercoloso fatti, che finora ci son )loti, non ci consentono s1avvera, · esso· dura poco. Una delle propri.età • d'affermare, che la vita militare aggravi sempre pilì speciali del bacillo di Kocb è che quando si la condizione di ·quelli, che,. pur racchiudendo in è stab.ilito i·n · un .p unto vi resta eternam·eI).te: la . . sè qualche isola invasa da tubercoli, hanno sua resistenza alle influenze. per. esso ostili è tuttavia immune l'organo del respiro. Si. può tale che, ·come si sa, vive per anni ed anni rincredere tanto che gli strapazzi e le privazioni chiuso, ma sempre virulento. Qual'è l'altro prodi una camp.agna l'aggravino, .come anche che cesso morboso, che sviluppatosi in un apice la vita all'aperto, l'eserciz~o musèolare, il can- polmonare vi resti per mesi e per anni? giamento di clima e di abitudini accrescano Un'altra delle proprietà .d1 questo terribile • invece i poteri di resistenza dell'organidmo nemico può anche servir~ a rivelarlo, ed è che umano contro il bacillo. Ciò che non si può non c'è tessuto, ch'es8o non invada: non è· il credere è che coloro,· ch'ebbero un · processo ~u­ catarro dell'apice, ma è la pleurite, la pneubercolare dell'organo respiratorio, non sieno monite, la bronchite dell'apice, ch'esso deterspesso esposti anche a maggiori pericoli di peg- mina. E -c'è. di più: questi processi danno origioramento o di ·ricadute, poichè l aff~ticamen­ gine a d~geherazione caseosa e allora l'esame tA) dell'organo respiratorio, la mancanz~ del ri- ·dello sputo è per solito decisivo. Ma ci son casi , poso, l'alimen~o non sempre ottimo,. le vive emo- e non pochi, nei quali l'esito è prevalentemente zioni, le malattie infettive non infréq;uenti, s~­ formativo e mancano lo sputo. .e perfino la tos8e. no ·circostanze, che ogni medico co.nsidera come Nullameno anche allora la diagnosi è possidannose a chi abbia tendenze alla tubercolosi. bile,. poichè si può d.i mostrare che l'organo è Che se taluno trovasse strano che, avendo io rimpicciolito, contiene meno aria e più tessuto detto dianzi poter la vfta militare esser propizia solido - condizione che attf3sta un processo ana taluno, . io dico ora che non sarebbe benefica . tico e lento. E allora dimando da ·capo: qual'è " I ad altri, non durerei troppo fatica a rispondere l'agen.te, ·che suol . portare .c ronicamente un inche talé differenza di effetti è interamente spie- durimento e una retrazione del tessuto in l1no • • gata dalle. diverse attitudini biologiche, ·che i o in due apic· polmonari? diversi individui recano seco nell'esercito. (ili aforismi dovrebbero esser banditi dalla Fischberg ha addott.o la testimonianza· di parecchi medici francesi per provare, che il ser- Clinica ed invece la infestano s~mpre viù. . Non io dqnque vorrò afferma!e che ogru ma- · vizio militare g~ova ai tubercolosi. Ma altrove si leggé, che in febbraio 1917, circa 225,000 po- lato, il ql1ale pre$enti unilateralmente o bilaveri soldati erano stati rinviati a •casa per tu- teralmente l'addensamento · e la retrazione del bercolosi dall 1esercito glorioso della Repubblica. tessuto polmonare debbasi considerare. di ne- .. Laonde segue) che se sarebbe un .eccesso il èessità tubercoloso. Oso dire · nullameno, che pretendere, che o~i organismo, in cui le prove sa.rebbe più cl1e mai impossibile l'affermare di laboratorio facessero probabile J.a esistenz~ di che u.n tàle malato non avesse tl1bercoli n .. 1 qualche recondito focolaio ·tubercolare, dòvesse polmone ind11rito e retratto. ;E n emmeno la eliminarsi dall'esercito, non ~embra' . nemmeno ct1tireazione, la tubercolina, la sieroreazione opportuno l'includervi coloro, che l'indagine varrebbero a portare la certeiz8t di tale asclinica permette di riconoscere affetti ·d'a un pro- s-enza, poichè non c'è alcun dubbio che tali cesso cronico dell 1organo respiratorio, che colla prove nossono riuscir uegative anéhe là dove • massima verisimiglianza fu provocato dal ba- esiste ~ertaÌnente ·t1n processo tubercol:re. Ascillo di Koeh. La più comune indagine clinica sai più fruttifera è l'analisi dello sputo, poichè basta a. dimostrar,e 'l'esistenza di pleuro-bronco- la presenz·a in esso del bacillo costituisce l'unico pneumoniti croniche in ·~no o . in due apici segno indubitabile. Ma an,c he qui bisogna ripolmonari. E io non voglio dire, che ogni pro- . éordare ciò che si sa fin dal giorno che fu sco• (5) 1

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perto da Koch il bacillo; questo può esis+ere 122 di questi ~O .cadaveri. Egli però non tenta nel polmone e .n.On ven~1· ·fuori. Con un'osse tvanemmeno di darne un'altra g'Bnesi, aggiunge zio:oe di ~·, 638 casi di ·tubercolosj studiati nel anzi ch ~ è . notevole il fatto, che insieme con quecorso di J2 anni, Lyman non trovò che 593 casi, ste piccole cicatrici si trovi molto spesso calcifinei quali fo sse èostante la presenza del bacillo: cata una ghiandola bronchiale vicina. Se la in 483 questo comparve ·e disparve, in 562 mancò calcificazion.e della ghiandola è ritenuta indisempre. L'esistenza d'adeniti croniche nel collo zi~ di tubercoli, il dubbio che sia pur da tubero nelle ascelle o 11ell'ilo polmonar-e e lungo la coli ~a vi~ina cicatrice apicale non mi par ra- . ti·achea costituisce, a mio avviso, un argomento gionevole. · . . di conferm.a della natura tubercolare dell' adMa s'anche tal dubbio fosse giustificato per densamento e della retraziope apicale, che nei qu~li fosse costante la presenza del bacillo: le piccole cicatrici degli apici, esso non po' Si sa infatti quanto sia comun·e nelÌ'infanzia trebbe mai addursi come valida obiezione con- la tubercolosi dei gangli linfatici non solo del tro una diagnosi di t~-bercolosi polmonare nei collo, fatto già notissimo ai medici, ma , del casi nei quali le indagini cliniche svelano un addensame,nto e una retrazione, poichè le pie .. torace e dell'addome: la lol'o esistenza, d'l.1nque, costituisce una fortissima presunzione in fa- cole cicatrici difficilmente si rivelano al clinico : vo1·e dell'idea, cl1e l' ag~nte, il quale occupa · esse cadonu soltanto in osservazione dell' anamolte glandole, sia il medesimo, che ha i·n vaso tomico. Se questi concetti fossero accolti dai m~tlici, l'organo respiratorio inducendo in esso , anzi nelle sedi preferite da esso, le lesioni, che. già . cui è .. devoluto il giudizio, molti d·e i giovani un'esperienza secolare ha costantemente dimo- ora chiamati a novella vi~ita, potrebbero es• strato esse~ .Proprie di qu.e ll' agente. Lo so : nep- .sere esonera:ti dall'obbligo d'entrare in uno pur questa è una dimostrazione diretta. che il spedale militare. Io non qico che tutti coloro, bacillo esista nel p olmone, n1a è un '~nferenza che presentano qualche sintoma di processo più vicina della cutireazione. E oual'è mai morboso in u.n apiC'é polmon·a re, debbano ..senza . il giudizio clinico che attinga il. grado della altro essere eséntati: dico c:Qe per molti di cocertezza assoluta? Ce .ne .sarà, ma pochi rag- storo l'esame clinicc;> basta a stabilir.e, se posgiungono tanta verisimiglianza, quanto la élià- sano o nç>n possano essere utili all'esercito: ciò g11osi della tubercolosi polmonare an·che se ch'è necessario è che l'-e same sia eseguito da ·mepriva della conferma del bacillo. dici versati nella indagine opportuna, non· da Un'obiezione facile a · qt1anto io pretendo, dottori che ili tutta Ja loro ,·ita hanno avuto alesser cioè la; dimostrazione d'un processo mor- tri intenti o, peggio, da ql1elli, qhe l'arte medica boso cronico diffuso a tutti gli elementi" ana- stima,no consistere nello scriver-e una ricetta. tomici d 'uno o di due apici polmonari è suffi- Nell'osp-edale potrà chiar.irsi, se alcuni sinciente alla diagnosi clinica di tubercolosi pol- . tomi furono bene o mal valutati, se un'altemonare, è che I' asserzione nort sembra in .p ièno tazione anatomica dell'organo r.èspiratorio rapaccordo coi fatti anatomici. Si trovano nei ca- presenti· uno ,stato oramai definitivamente sta-. daveri dei processi cicatriziali degli apici, che bilito ovvero un processo tuttora vigente, capanon tutti gli anato111ici considerano, come testi- ce di danni 9lteriori. Nel più dei casi però un moni di tt1be.rcolosi guarita. Schuppel pensava esame clinico consapevole, coadiuvato dall'a11ach'essi potessero derivare da processi tifosi, ma list dello sputo e dal! 'indagine radiologica, non questa tendenza del tifo ha il mini~o bisogno d'essere soccorso da ri. . a dete.rn1inare molto frequentemente infiammazi~ni c1·oniche degli a- cerch-e, le quali .p osson fornire solt,a nto ·notizie non ha n1olta conferma nelle os- access0rie, benchè gabellate per scientifiche. .. pici polmonari . ser\razioni cliniche. L'ipotesi di Schuppel non ha E sacrosanto il diritto dello Stato di cl1iedere ·trovato perciò adesioni e difatti gli anatomici per la propria difesa il concorso dt tt1tti i cittapiù recenti propendono a ritenere ·le cicatrici dini, n1.a non si dif ènderebbe certo 'il paese, se c.ome prodotte da. tubercoli . .Esatte osservazioni a malati manifestamente incapaci del servizio in è o11trario mancano, mentre invece Lubarsch 1 militare si vietasse di curarsi a modo loro, se Schmitz e Lydia Rabir~owitz dimostrarono ba.- ' s' aggra,·a.sse inutilmente il lavo-ro dei medici cilli vil'ulenti anche in antichi focolai onnina- ospi taiieri, se si aècresces~ero le s!)ese del mandi n1ente calcificati. Nullameno .anche di recen- tenimento dei soldati inferrni senz'utilità ' . te Reinbart nel render conto di 230 cadaveri, nessuno. · Dove dunque la cliagnosi si !)UÒ far s11bito, perchè, non farla? E se non ci fossero n·ei quali la tuberèolosi aveva avuto esito . . in cicatrici calcificate;· ha creduto di non dover m9lte diagnosi di tubercoloiSi polmonare, che noverare ·come lesioni tubercolose le· piccole possono farsi all'istante, quali diagnosi mai potrebbero ·esser fatte pjlà. rapidamente? cicatrici degli apici polmonari riscontrate . '

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·d·i . cui pa·r le1ò più., sotto. Si adoperò quasi in~ 1 tutti ·i prÌ;ffii 25 il sie1:0 prepa-rato da;! Ministero Antosieroterapi~ endorachidiana della ~enin-. de.ll'Interno. ·_i\. pr~ssione eJevata def Liquor, gi,te eere~ro-spinale epidemica e ·Slerotierapia se ne togliev·ano, con la prima puntura, 4'>.i50 ordinaria eme., iniettando subito dopo una dose un po' . . minor.e di siero (30-40 eme.). Le 1a ltre iniezioni •• pel prof. dott. 'f\C'JIILLE CAPOGROSSI, si -fac.evano per lo più di 20-30 eme., a giorni maggiore med.ico· di complemento. alterni, anche più spesso, o più .. di rado, a ·Menti· e sulla patogenesi ,e sulla. epi~emiolÒgia seconda dell'andamento della malattia. Le desi della meningite ce1·ebro-spinale epìdemica esicomplessive adoperat~ furono in g·enerale· non stono an·c ora discussioni, nessuno può negà-re molto alte : .70-80-110-120-150 eme. ·al massimo. l'efficacia della sierotera1)ia specifica endoraIn un c.aso, che recidivò, la dose -comples'Siva chidiana. Con qt1esto tr.a ttamen_to la cifra della raggiunse i 200 eme., con esito in guarigione mortalità è dimin11ita circa della metà e talora e con lievi disturbi da sier.o (orticaria) .. Qualancne .cii di~e terzi e più (1). che vqlta invece la dose fu scarsa (10-20 eme.) Ho avt1to in' quest'anno , i'occasiqne di os~r-. e ciò in -casi con es~udato fortemente puru~are 38 casi di meningite: dei quali 27 risultalento, in cui anch:e con la p~ima puntura non 1·ono . certamente dovuti ad un meningococc0si potè estrarre che pochissimo Liquor. In i~tracellulare, . uno era dovuto al bacillo di queste circostanze ·la mo~te spesso non diede Koch; l1n" altro presentò un essudato meningeo tempo di ripetere l'rniezione. In uno di tali • opalino a media pressione, con reazioni di Ri- m.alati feci anch.e il la\ agg:io del cavo rachivalta e zonale (2) negative, lieve aumento rlcl diano con soluzi0ne fisiologica sterile prima contenuto di albumina, senza germi visibili di iniettare il siero, all0 scopo di allontananel sed1mento, che era costituito qUasi esclusi, re il" pus densissimo, ma senza risultata. Dei vamente da linfociti. grandi: I sintomi menin- 2.5 casi, 12 guarirono completamente, 13 ebbero • gitici, cl}e erano molto evidenti, svanirono ra- esito letale. Ih 9 ·dei casi terminati con la morte pìdamente, e l'infermo guarì dopo una ~ola la curà col siero fu, per circostanze· speciali, copuntura lombare a scopo diagnostico. Negli minciata tropp'o tardi, e cioè il 6°, 8°, 10°, 11°, altri 9 casi• la ricerca del meningococèo risultò e perfino 15° giorno ·di m·alattia, ed il suo insucnegativa nel sedimento purulento dell'essudato cesso si spiega. In 4 casi tuttavia la cura fu mening·eo; tuttavia per l ' a~dame:r~.to clinico, iniziata abbastanza presto, e cioè il 2°, 3°, 4° e 5° per l'efficacia della sieroterapia (che fu praticata in tutti) e per l'epoca in cui si presenta- giorno dalla ~ompat:sa dei primi sintomi, e, senrono, è difficile non ammettere che la maggior beI).e condotta energicamelltè e col solito sisteparte di essi appartenesse' alla meni ngite epi- ma, non vh.lse ad evitar.e i~esito' letale. Riguardo al valore ,prognostico delJa sintodemica. Vero è eh~ il criterio epid·emiologico noh pt~ò avere un ·v alore assoluto, perchè in matologia clinica, ~ da quanto ho os.~ervato quequesta. guerra si è veduto spésso mancare un st'anno e in anni precedenti nel s·~rvizio civile, vero carattere epidemico in varie malattie con- posso dire -che in generale de-corrono , benignatagiose (dissepteria bacillare, tifo, meningite mente qu~'i . ca~i ch·e si presentaµo . in· 'ndividui da dipl9cocco intracellulare). Si è piuttosto os- giovani con -Liquor cli aspetto lattiginoso a servato in Italia .anche fuori (3) lo scoppio forte pressione, con pochi g-ermi e sempre inpresso a poco simul~aneo di -casi sporadici do- tracellulari. In tali nlalati sono non di rado sufvuti a stipiti diversi d·ell'istessa specie micro- ficienti, per . la guarigione, semplici punture di bica. È questo lo scoglio principale della sie- scarico della pressione del Liquor, .come in roterapia, come anche della vaccinazione pre- epoche pr13cedentT è stato constatato da altri e ventiva . .È molto verosimile che la vari-età degli anche· da m.e. ·ll d·ecorso ~ di -solito p~ù grave stipiti- si verifichi anche in via ordinaria. I e non raramente letale quando invece il Lip1atici hanno d9' tempo rilev.ata la diversa quor (come ·ho detto più so.pra) è fortemente fisionomia clini.ca delle epidemie di una stessa purulento e giallastro ed es.ce a stento dall'ago. malattia in r·egioni diverse e, più spesso) in Per lo più qui 'si tratta di individui già a~ma­ epoc,li.e diverse. lati . da qualche tempo. I meningoçoc-chi sono ' Dei 27 casi battériolqgicamente accertati, 25 allora di solito in numero cospicuo e una gran furono trattati con iniezioni endoraehidiane parte di essi è extracellulare. Se con la siero, di siero (*) . In d11·e ·si fece l'a~tosi.eroterapia . terapia si · otti e·n e vn miglioramento, è. assai , • inter.essante vedere che il I...iquor va chiarifi·. (*) Nella cura dei malati sono stato validamente coadiuvato dal sottot. med. dott. Salva- candosi, scompaiono i germi liberi, rimangono tore Arcidiacono, con zelo e precisione grandis- solo i fagocitati -e si attenuano i sintomi clinici. sima. · Si ot.tiene contemporan·ea.mente anche una rea<7) • ~

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Per ciò che riguarda gli spazi snbaràcnoidei en~efalici è assai dubbio che (anche senza ade- · renze) il siero possa giungerv.i. Ricerche 'di Bignami (5) hanno dimostrato eh-e anche liquidi • colorati (p. es. · bleu di metilene) injettati nello speco attraverso uno dei soliti spazi interarcuali inferiori, non giu11gono di regola oltre il bu lbo, rarissimamente fino al ponte, se il liquido è spinto in quantità ·e pressione moderate, come quando si inj etta il siero. È pure n otissirrfo che con pl1nture lombari basse, a scopo anestetico, non si gilinge ad ·agire sulle zone più alte, tanto che si sono praticate an. che punture del canale sub aracnoideo cervicale.' Analogamente, nella meningite, è stata an che t ent ata la pttntura dei ventricoli cerebrali (6). Lo scooo di allontanare materiale ' purt1lento e · di diminuir.e la pressione potre.bhe ir1 ogni modo gi11stificare tale intervento. Ma se il siero .introdotto per la solita v-ia non giunge fino alla mass a encefalica, il miglÌora* . mento dei fenomeni cer.ebrali non può dipen.** • ~ebbene la siero tera lJia endorachidiana dia de1·e da l1na . sua azione diretta . .la guarigione in un g·ran numero di casi, è Big11ami (•) ammette che l'azione del stero certo tuttavia che ·pu 1 fallire anche qt1ando è sia complessa e cioè diretta sui germi e sulle stata iniziata per tem po, in . condizioni propizie tossine, e indiretta per mezzo di una autoe nure adoperando dosi .enormi di siero. H o . vaccinazione prodotta dalla distruzione dei già riferiti più sopra i 4 èasi di questo genere germi. . • • in cui la c.u ra falli. Non mancano poi nella È assai raro, d'altra parte (se pure è poc:: siletteratura di questi l1ltimi tempi osservazioni biÌe) che all 'inizio della malattia, l'introdl1zion r~ analoghe. Tali insuccessi (come in via gen-erale del siero sia impedita da aderenze esistenti n elho• accennato) sono spiegabilissimi, perchè, do- lo spazio st1baracnoideo vertebrale. Piuttosto po la scoperta del n1eningococco jntracellulare quanào, pe'r la grande densità dell'essl1dato, n on fatta dal Marchiafava e Celli nel 1884 e la de- si riesce ad estrarne che poche goccie, si è scr1z1one più dettagliata di Weichselbaum trattenuti dall'inj ett are quantità ~l1fficienti di (1887), si è vedi.1to che ~nche altri germi affini siero P.el timore fondatissimo di ~levare ultea quello posnono essere causa di m eningiti ~po­ riormente la pre·ssione. r adiche epidemiche. È evid·e nte ch e i ~ierj Le a derenze, che si possono fo·r mare più tarspecifici , app11nto perchè sono tali, · possono di (in seguito a ripetute punture) nello spazio • riuscire ineffic~ci se nella immuni~zazione at- subaracnoidea vertebTale non possono essere tiva dell'animale, ieh e ha servito per prepararli, invocate per spiegare l'inefficac·i a della sieronon è stato adoperato l'istesso germe, che è cau- terapia praticata all'iniz,i o della malattia. Più sa della malattia nell'uomo. Anche Comba dice spe$so è irÌ giuoço (come si è d-etto) la varietà èhe «la . questione d·ell'effica.cia della sier0te- deg1i stipiti ·di meningococchi, anche secondo rapia nella ·meningite cerebro;spi;n.ale da dipl~- . osservazioni più' recenti .(7).. coceo di \V. non è ancora completamente r1- , È indispensabile ~rciò l'impiego di steri posolta. Le difficoltà, che si incontrano per avere livalenti ottenuti da cavalli -i mmunizzati forteun sierò sicuramente efficace in tutti i ~asi, m ente con ~tirpi di meningocoechi numerose e .sta essenzialmente nella variabilità dei div~rsi subito dopo ch e vennero estratte . dai malati col eeppi di diplococco .del W., e nel fatto che ~or­ liqt1ido cefalo rachidiano. me di meningite cerebro-spinale clin.i camente Oltr.e l~intèil'vento pre~oce è pure rac·coma.nuguali possono essere sostenute da microo rgadabile l'impiego dj alte dosi di sièro preparato n ismi affini al diplococco del vV. (di·p lococcus da non più di tre mesi~ (.Tochmann, l. c. ~ . crassus oarameningococco) s11i q\1ali il '"'Ìero Ma. tutte queste considerazioni e il fatto di ' · im,piegato n on ha alcl1na efficacia» '(4). non poter controllare e dosare esattamente in Vi sono casi in cui l'e.s,st1dato meningitico, formando sepimenti, stabilisce una meningite ( • ) Ho · })Otuto. ~m~l-i~re qt1a~to r~feritQ i!l chiusa, ·in modò che il siero non può giungere pronosito· dal B1lanc1on1 (5). per g~nt1le comun1ca.zione verbale del pr9f. B1gnam1. alle regioni più alte del n1idollo. 1 • \

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le diminuzione del numero totale dei germi; che in ultimo finis~ono con lo scomparire. Ma . ciò accade anche nei casi, che vanno verso la guarigione senza uso del siero, con semplici ·punturè - di scari~o. L'organismo può dunl!Ue ·disporre di difese analoghe a qt1ell·e· della sieroterapia e anche sufficienti . . Un segno prognostico sfavorevole é in gP-nerale la comparsa di ittero· e di pigmenti biliari nell'istesso Liquor. Un sintoma di buon augurio è invece l'integrità ·della funzione ' vescicale. La forte rigidità nl1cale, vertebrale e il delirio non hanno lo stesso triste significato dello stato stuporoso. Le emorragie ct1tanee possono presentarsi, s·econdo l'esperienza da me fattR. in questo e ·negli anni !)recedenti, tanto all'inizio che in un'epoca inoltrata della malattia. Nel primo caso hanno lln ~i gnificato anche pi1ì grave. ~Ia il ,·alore progi:iostico di q11esti sintomi è b-en lontano dal non st1bire eccezioni.

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S~ZIONE

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PRATICA

via sperimentale l'efficacia del siero (come si .. Fu dapprima univer.salmente accettata quella fa ad es. per quello antidifterico), costituiscono dì \v' estenhofer sull'annidamento iniziale dai argomenti in favore di chi ammette senz'altro ìneningococchi ~ella tonsilla faringea e regioni che il beneficio del trattamento siero-terapico vicine, e sul loro diretto pass~ggio alle menin:{}on sia dovuto al siero, m~ unicamente allo gi molli pel seno sfenoidale lungo un tronco scarico della pressione e alI1asportazioÌle d~ vasale o nervoso; o anche, secondo altri, attra, materiale tosstco. Ma questo modo di v.edere verso la .lamina cribrosa dell'etmoide" In senon è ancora appoggiato (che io mi sappia.) ·guito st cominciò ad ammettere dai piti -che a dati statistici sufficienti, in confrontq di qu~l­ . (pure concedendo la porta d'ingresso. nelle fauli della sieroterapia. ci, o in genere nelle vie · aeree sup~riori) l'inAllo stato attuale della questione si deve aro fezi9ne delle ~eni_ngi accadesse per via san;snimettere .che la puntura, diminuendo la presgna, dato il reperto non ·raro di meningoco c- • sione e sottraendo materiale tossico, entra in- chi nel sangu·e. Poi si è .~nd ati più .in · là:, 'poidubbiamente come coefficiente .i mportante neJ .r.~è tale reperto àivenne sempre .p iù frequente succ·esso della siero · terapia, ma non pu·ò sosti . . e più facile (8). Oggi vari ~sservatori (9) affertuirsi ·del tutto ad essa, quando si adoperi un mano che la me~ingite epidemica sia anzitutto • . siero veramente specifico. e prima dello scoppio .dei fenomen.i meningitici ' • una setticemia da meningococco, talora anche / •• * . di lunga durata. Talora inve.ce il rapidÒ so. Tutti gli autori sono d'a~cord o sulla inutilità praggiungere della meningite non d~ tempo ciell'uso del si~ro per via sottocutanea. Qual è di constatare clinicamente la setticemia, che la ragione ·di questo fatto? Siamo soliti invece cosi può passare quasi inosservata. Il reperto a conferire all'organismo una immunizzazione non•difficile · d·el meningoc~cc0 nelle petecchie e negli ascessi cutanei parla certo in .favore di pas·siv~ iniettando sotto cute, o tutt'al 'più entro le vene, il siero del sangue, di un animale im- uno stato- setticemico -(10). Pizzini (11) dà la più munizzato · per via attiva. E ciò· anche ·quando grande iniport~nza ai pido cchi come veicolo l'infezione entrerebbe · quindi, le manifestazioni più temibil·i sono limitate ad . della malattia: • un dato punto: per es. nella difterite. L'unica secondo questo autore, dalla cute e, p~r la via • spiegazione possibile è che n ella meningite epi- . sanguigna, infetterebbe le meningi. Non sono demica le sostanze immunizzanti, iniettate sot- mancati anche negli anni precedenti reper.ti to cute, non giµngano alle meningi inalate e di mening•cocchi nel sang~e prima_ della comnel cav.o subaranoideo (dove è contenuta ·ru1a parsa di fenomeni . mening.itici. A po·co a poco grande quantità di materìale tossico), o vi giun. accade della meningite cer. sp. ep. quello che gano in quantità ins!1fficiente. D'altra partu è a ccaduto per il tifo. Dopo aver creduto per introducendo anche il siero per via endovenosa molto tempo che esso fosse ess.e nzialmente ùna infezione di origine inteitinale (o almeno in , si verr·ebbe a . portare in circolo più .rapidamen' .~ modo prevalente) oggi si può ritenere sufficiente materiale immunizzante, ma l'ulteriore suo • destino rispetto alle m eningi non può essere temente dimostrato che sia una malattia genediver.so da quiello delle infezioni sottocutanee. r ale dell'organismo, che ha tutti gli •elementi ~ La via endovenosa sarebbe • forse giustificata di una setticemia, con localiz?azioni prevalen~i · quando (vedi più sotto) si potesse stabilire con secondarie nei linfatici dell'addom~. Alcune storie cliniche dei miei malati di mela diagnosi di setticemia da meningocertezza . . , . . ningite cer. sp. ·ep. deporrebbero per un pecocco, mentre non vi è ancora meningite, o al• meno quando i fenomeni settici prevalessero su riòdo di invasione abbastanza lungo prima delqueili meningitici. ·Giudizio ·questo non f aciÌe· l'inizio dei s.intomi meningitici. In uno di essi 8 giorni prima . insorse una polmonite con a darsi ( • }. . La questione deve essere studiata anzitutto escreato caratteristico. In altri 3 il malessere, tenendo conto della pato.gen esi della meningite . la febbre, i -dolori reumato.i di duravano da · circ.a una settimana. Un altro infermo presentò cer. sp. ep. È noto come le opinioni in propo• a cui segui sito siano andate mano mano modificanrlosj. il ·2 ·m arzo una tonsillite follicolare, • n efrite acuta emorr~gica. Dopo miglioramento ( •) Anche dal Da l Canton, che ha tentato· n otevolissimo, il 13 marzo ebbe. di nuovo· dolori di gola e febbre alta. 11 15 marzo erano evìr~centemente la sieroterapia .endovenosa, quest0 metodo · è stato consigliato s olo nei casi di de11ti i si~.tomi meningitici e la puntura lomn1edia gravezza .o quando il Cllranie non abbia. b-are di1nost:rò la presenza di mepingocchi inpratica della puntura lomb are o gli strumenti tracellulari. Il 20 marzo .comp-arve una polmoper eseguirla . . (P oliclinico, Sez. Prat., 1916, nite destra con abbondante escreato sangu inon. 26). • . (9) 2 . ., •

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lento. Da ultimo stomatite. In questo solo ·~asc tali .. dell'esistenza di sostanze batterio-tropiche . . furono prima tentate iniezioni sotto cutanee di · nel siero d.el' sang~e di malati di meningite cer, siero, dato il carattere setticemico della forma spin. ~pid. Sarebbe assai interessante che tale morbosa, ma, mentre si ~tte11uarono i feno- ricerca .sj facesse. Tuttavia non si può negare meni polmonari e ariche , 1a· febbre, quelli me- che l'organismo umano fabbrichi sostanze imnii:igitièi cedettero solo alle iniezion{ endora- munizzànti. batterio-tropiche dal momento che chidiane di siero, .che, sebbene fatte così tardi, la fagocitosi e la guarigione avvengono anche portarono alla guarigione c ompleta. in infermi non trattati col siero. Un altro caso è pu:r.e da descrfvere brevemenl\tia, come è dimostrato dalla mortalità elete. Un. soldato si ferì accidentalmente all'indice · vatissima prima qella sieroterapia, le sostanze destro con : uno spino. Otto giorni dopo pre~en­ immunizzanti, . che si formano spontaneamente teva un'infiltr.a zione infiammat~ria della regio- nel plasma dei malati, non giungono nel '·m agne del gomito destro è 'linfangioite. La piccola gior numero dei casi in quantità sufficiente , . . ferita dell'indice era suppurante. 11 giorno ap- alle meningi molli e ppecialmente a neutralizpreSSù fu aperto, sotto la narcosi cloroformica, zare la grande copia di" prodotti tossici conteun vasto ascesso nella regione posteriore del puta .riel cavo subaracnoidea e a determinarvi gomito destro. La temperatura cadde, ma ri- la fagocitosi. La ragione per cui non vi giunsalì bruscamente 4 giorni appresso. Dopo Jtltri gono e verosimilmente quélla stessa, a noi igno3 giorni erano evidenti i sintomi meningei, e ta, che impedisce al siero curativo. di spiegare la puntura lombare ·d iede esito ad \in Liquor · la sua azione se viene iniettato sotto cute an, torbido. Questi ·dati erano riferiti nella cartella z.ichè direttamente nel canale vertebrale. clinica quando l'infermo giunse in condizioni Iochmann (1. c.) infatti asserisce che gli angravissime al ·mio Ospedal e. Una nuova ~µn­ ticorpi, se iniettati sotto cute, non giungon0 tura estrasse un Liquor denso· di colo~ito giallo- nel canale lombare che in quantità assai picverdastro, che 'qiostrq numeròsi meningococchi cola-. Dovendosi riten6rè il Liquor un prodotto liberi· e intracellulari. Seminato subito in agar secretorio dei plessi coroidei, dell'·ependima venasciti co, d-iede rapidame~te sviluppo a belle tricolare e forse a.nche di altri organi (12), si colonie di meningocqcchi, già alla temperatura comprende come in condizioni normali la seambiente (16 giugno). Nel ' fr11-ttempo dal pus crezione attiva di un organo possa non contespremuto da un lungo seno fistoloso, ~ottoçu­ nere certi dati elementi del plasma circolante. taneo, che si estendeva quasi fino all'articola- La cosa diviene più difficile a spiegarsi quando zione scapolo-omerale destr.a, si fecero prepa- è in giuoco un processo infiammatorio, e. si rati che :dimostrarono la presenza di ,s.oli diplo- inizia la essudazione del liquido dai vasi e la COC·Chi in generale· extracellulari; qualcuno diapedesi. Probabilmente qui si tratta semplicontenuto in cellule pu:r:ulente ·niolto alterate cemente di una sproporzione tra il materiale . e · tutti Gram:negativi ·-com~ quelli del Liq.uor. antitossico, che i vasi possono portare coT san• La sieroterap1a endora-chidiana fu inutile. gue alle méningi malate, e la quantità di esso • • • che sarebbe necessaria, data la grande esten·' • sione del processo infiammatorio.

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• • Se dunque il meningococco si trova nel sangue prima dello scoppio della meningite e vi **'* dimora forse anche per un tempo non breve, Se queste conélusioni sono giuste, si può dunnon è illogico ritenere che debbono formarsi que attendere qualche vantaggio da un autocontro di .esso e i s,u oi prodotf'i tossici le speci- si.eroterapia endorachidiana. fiche sostanze immunizzanti. . Ii tentativo è stato da· mé fatto in· due iÙfer• primo pensai di pratiç!arlo data la difN el, cavallo, come è nqto, il -potere im,m uniz- . mi. Neil , . zante del .sierct si ottiene ini ettando nelle vehe ficoltà grandissima di potere . estrarre l'essucolture morte e poi. vive di meningococchi a. dato m.e ningeo purulento e dens~ssimo· (11 cnic. dosi crescenti. I~ siero ·così ottenuto ha anzt- circa in due puntu:re) . E noto come . sia scon. ~utto un t>oterie batterio-~ropico, che favorisce sigliabile iniettare quantità di siero . superiori cioè la fagocitosi, secondariamente· antitossic~, a quella .di Liquor estratto. Avrei potutò• perciò 'siero curativo in. quantità assai piemolto meno, o forse punto battericida. Ciò è · introdurre . . st·ato dimostrato sperimentalmente ·(Iochmann cola ·e insufficiente~ Conseguentemente potei ' ' 1. c.) ·e, riguardo alla fagocitosi, risponde bene iniettare anche poco autosiero (circa 7 eme. a quanto molti hanno veduto nei malati curati. per volta). Era un infermo .di età avanzata in ' col siero, com~ più sopra ho espo·sto. No:a esi- stato· gravissim~, malato da vari _giorni, e in stono, che io sappia., çlimostrazioni sperimen- cui si ebbero, durante le due punture, collassi 1

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minacciosi. L'esito letale si ebbe il terzo giorta1nente specifico contro il germe, che è causa no di degenza all'ospedale. della malattia -in ·atto, evitando così di adope- ·· Nel secondo caso, sebbene i fenomeni menin- rare sieri ottenuti da animali eventualmante gitici fossero pure intensissimi, la temperatura . trattati coi: germi non propriamente uguali elevata e la malattia, datasse da 8 giorni, l'equello in questione. ·, strazione di 20 eme. di Liquor torbido conte-. È lecito inta:t;tto sp~rar.e che 'l'autosi-èro ......... nente diplococchi . intracellulari é l':i niezione tanto meglio. se r·eso artificialmente più att-ivo . tuccessiva nel canale vertebrale di 10 eme. di - portato là dove . maggiore è il b\sogno, o anta.siero fu seguita da una rapida· caduta deldove. n~n g-1ungono; come n.ella meningite, so~ . ' l a febbr.e e da guangione completa · entro una .stanze immunizzanti in quantità sufficie.n te, settime,na. possa essere ùtile non solo nelle• infezioni delle • . .' . meningi m.01lli, ma anche in quelle di altre rePer raccogliere l'autosiero feci un salasso di , gioni. • 10~ eme. al gomito, lasciando coagul are il san. Zona di _guerra, 20,settembre. 1917 . . . gue a becco di flauto in grosse provette sterili, • . . . a tempera~ur.a ambiente. Avvenuta l a coagulazione, ponevo le provette. ben chiuse in ghtaccio. L'autosiero veniva scaidato a circa 37° pri·(1) ·GrLBERT et FolJRNIER. Précis de Pathologie • ma di esser.e introdotto nel èanale vertebrale. interne. Maladies infectieuses. Paris, 1912, - Ioè:HMANN, nel trattato di MOHR e STAEHP er guadagnar tempo consiglierei, a diagnosi LIN. Tra:duz . italiana. Milano, 1913 (con già acceI'tata, di praticar subito il piccolo sal etteratura). ~ · GARDNER ROBB. Rif. nella lasso, per aver pronto il siero· qualche ora dopo, Presse ·Médicale, 1917, n. 31. . per l a prima puntura l ombar.e. Altrimenti il (2) GASPERINI. Riforma: Medica, II, 49, 1916. • (3) BARON et DUMONT. Presse Médicale, 1917, salasso dovrebbe farsi immm.ed~atamente aopo n. 38. · · · · l a prima punturà lomba.r e, ch e dia liquido tor(4) COMBA. Nel trattato di L USTIG: Malattie in'bido: l'autosiero si inietterebbe a lla seconda fettive. dell'uomo e degli animali, Milano, Vallardi. P\lntura. (5) Policlinico, Sez. prat., 1915, ·p ag. 668. Sono ben lontano daJ.l'ammettere che ciò ba(6) Presse méd., n. 52, 1916. · sti, perchè il metodo (che non ho più potuto (7) NICOLLE, .DEBAINS, . IOUAN, NETTER. ·Presse mettere alla prova) sia · giudicato buono. Tut~ Médicale; 1917, n. 43. - PIERRE Lours MAtavia forse, quando non si abbia alla mano RIE, ib., n. 11. (8) DIEUDONNÉ. Nel Trattato di LUSTIG e GAsiero polivalente di d~ta , recente, può essere LEOTTl. ·P atologia generale, vol. I, pag. 310. . tentato. Certo non si può ammettere ch·e sia Milano, 1915. · dannoso. Sarebbe forse , anche giustificato il (9) LuNpIE, THOMAS, F:i.EMIN·a. British · fu.ed. tentarlo nei casi a decorso protratto, in cui il fourn., 20 marzo 1915. · siero non. tlà più risultati, ma può dare invece (l 0) BABES. Rif. nel · Notiziario m·ed. chir. per gli uff~, m edici n ella zop~ di guerra. 'Giudisturbi anafilattic}, mentre si va stabi1end:o il gno, 1917. - SHARPE. R1rf. nella Presse Méd. ten1Ùto idrocefalo. In questi infermi, per: la 1917; lÌ. 8. v .edi anche IOCHMANN, 1. c. ,. luncra durata della malattia non debbono cer- : (11) P12z1N1. ~oliclinico, Sez. med., 19 maggio to f~r difetto sostanze imm~nizzanti n el •siero ' l9l7, còn. citazi?~i ~ibliografiche speciaJ. . , . mente ·dei lavori italiani (MYA, ABBA, CERAsanguigno. E anche in questi, come nei casi DINI, ·ecc.). : , . comuni, la formazione di sostanze di difesa (12) l\1INCAZZINI. Policlinico, Sez. Med., 1917 potrebbe 'intanto essere artificialr:pente stimo. num. 7. . lata i vari modi. BOIDIN, WEISSENBACH e MA~SA(13) BOIDIN, '\VEISSENBACH, l\1ASSARY. Presse lVIed., . . •t 1917, \ h. 11. RY (13) propongono ·appunto nella men.1 ng1 e =---------~ -~--------.. cer. sp. ep., quando la siero terapia · è impoPre~io sèmigratuito: ' tente, di coadiuvarla con una batterio-terapia, Prof. G. FERRERI Di rettore della R. Clinica OtorlnolalM.llgoiatrica: di Roma inièttando sotto cute emulsioni di ~enihgo· Colonnello medico ispettore della Croce Rossa Italiana cocchi uccisi c·ol .calore. P1zz1N1 (1. e:) • iniet ta sottocute l'istesso liquido . cefal q rachi·d iano del paziente in cui i meningococchi sono stati ucdell'orecchio; delle J!rime vie respiratorie cisil e chiama questo materiale a utosiero. Anae .loro eomplicaz1oni intracraniche. 1oghi metodi di auto-vaccinazione del resto soUn volume in-16°, nitidamente st ampato, cli 392 p'agtne con 14 figure intercalate nel testo no già stati praticati anch é in ·altre malattle. Prezzo. lire 5. . Certo che vale la pena di . servirsi dell'ecce!- .. ' Per gli associati al « Policlinico » sole lire 3.25 lente labor~torio di cui l'organismo dispone per franco di porto. · esaltare la •f ormazione di antitossine, batterioInviare cartolina-vaglia dirett.amente al prof .. EN· tropine, anticor.pi, ecc., diretti in modo ass0lu- 'RIOO MORELLI, Via Sistina, 14 .. ~oma.

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APPARECCHI E s·TRUMENTI ~ NUOVI. CORPO n' ARMATA - OSPEDALE

XXI·V,

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aJ?punto la modificazione che descriverò, la figura bene dimostr'a l 'apparecchio . È composto di 11n rubinetto a tre vie (1) delle quali una comunica con un manometro ad acqua (~)., l'altra con '1a ca,·ità pleu'rica (3), e la terza (4) con una palla Richardson, che attraverso un filtro (5) può spingere l ~a~ia nel cavo pleurico.

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U n a m o di f i e a z i on e a 11 ' ap p a r e e eh i o. per Pne~mo _torace. J\Iaggiore medico E UGEN IO MORELLI, aiuto alla Clinica medica di Pavia. )

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All'inizio della n ostra guerra ho descritto (Fo. Lia M edica, 1916, n. 7) un apparecchio che doveva servire per produrre un Pneumotorace artificiale: appariva utile perchè per la sua semplicità poteva essere u sato a n che "in ospedali avanzati. Con il diffon_dersi del concetto che sia possibile e facile frenare una emorragia polmonare comprimendo il polmone con un Pneumotora·ce · anch e l'uso dell'apparecchio da me proposto eb-' be diffusione: perciò credo doveroso accennare ·a una lieve ~odificazion~ che può apportare grande tranquillità Dperatoria. · Quale dir~ttor,e di un ospeQ.ale avanzatò adi- · bit,o esclt1sivamente a. feriti toraco-polmonari ho avuto agi9 di studiare largamente il prob.lema e sempre .più mi sono convinto che è utile .oso dire doveroso - detendere e comp'r imere il polmone il più presto possibile, quando il precoce tamponamento· polmonare può evitare. i

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piemi. Intervenendo p.oche ore dopo la ferita è spesso sufffciente il sol o pneumotorace; se si attende è quasi sempre necessario fare precedere la toracentesi, poichè l 'emotorace va continuamente aumentando. , Io scrissi in altro lavoro essere bene attende-. • . re . prima di intervenire che discreta quantità di sangue si fosse versata ·n el cavo pleutico , perch è attuando la toracentesi con 1' appa1~ec­ chio da me descritto (Riforma· M e<J,i'ca, , 1917, n .· 6-7); si potevà produrre senza pericolo un , primo pneumotorace che avrebbe facilitato più i seguenti rifornimenti. . . ' . Un ragionamento semplice avreh"be consigliato di prevenire la formazione del sangue :· questo io ho attuato rria non ho consigliato ad altri perchè una prima intt'oduzione diretta di gas nel cavo pleurico, può presentare nei non pratici una certa difficoltà, per il pericolo di una embolia gassosa. Ho perciò· stil.diate il proble- · ma di attuare un pneumotorace senza pericolo di embolie: ~ mi· pa re di averlo risolto. Già dissi che l 'istrurnento mio non era ch e una modificazio:ç.e di quello del mio maestro prof. Forlanini, ·nel @ale al doppio serbatoio aveva sostitu ito una palla Richardson, che at. traverso un filtro spingeva l'aria n el cavo pleurico. . Se si esclude il palloncino (6) che rappresenta ..

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L 'operatore attra.versa lentamente con l'ago Ja partè toracica avendo il rubinetto· a tre vie in posizione tale. da far comunicare l'ago esclusivamente con il manometro: appena l'ago giunge fra le Q.ue· pleure, per la forza traente del polmone, si osserva che il liquido manometrico viene a$pirato e presenta delle oscillazioni. Basta allora girare il rubinetto a tre vie in m odo di escludere' il manometro e far· comunièare l'ago con. la p alla Richardsoti perchè attraverso il filtro si possa insufflare gas nella cavità pleurica: frequ ent'i e susseguenti osser. v.azioni .manometrich e ci dicono se l 'ago è co·s tantemente in cavità. Così facendo si ha . la certezza di non . produr~e cìanni. ·Ma può accadere che nel periodo di insufflazione dell'aria l 'operatore sposti 1' ago : se esso giunge sott9 cute o sotto la pleura .n e deriva enfisema sottocutaneo •O mediastinico noioso ma non pericoloso, m·a se ~unge in un vaso • sanguigno ne deriva embolia più o meno grave. :E questo pericolo che rende molto prudenti nel-

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SEZIONE RRATICA

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l'attu~zione di un Pneumot0race terap_eutico. è

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rimane .Perci9 nel pallone gas a pressione atmoquesto pericolo che. rese Il).·e moJto titubante nel sferica. Questo fatto, giro il rubinettG a tre vie prop9rre il pneumotorace còme terapia . costan- in modo che ~'ago (che è b·ene sia piuttosto groste nei feriti al polmo~e. · s@ per le prime intr oduzioni), ·sia in comunicaUna lieve modificazione al mio apparecchio zione esclusivamente con il ·m anon1etro e pe11 e• può dare la certezza ·di non produrr.e embolie. . tro attravetso il torace . . fino a r aggiu11ger€ ìa . Ho detto che la pressione negativa del cavo pleura. Quando le oscillazioni n1anometrich e rhi .I pleurico è legata alla forza di rétrazion.e· ela- d1cono che io son9 in cavità, .aDro la con1unicastica d~l polmone. Se .si apre il torace sl. ass:tste zion~ col palloncino· e per la stessa :ragione per .. al1q. rétrazion,e del polmone e alla formazione cui io assistevo prima al succiamento manomedi un pnetimotorace: l'operat0re che si aé_cin- trico assisterò all'assorbimento 'd ell' ar.i a del pal: ge a .p:r:odurlo artificialmente si accorge di, es- .· lancino, ·a l rimpicciolirsi di esso, al suo rinchiu• • sere nella cavità pleurica dal fatt9 che il liqui- · dersi. ' · • do del manometro viene aspirato. Se l' ag.o inAppena vtiotato, se m 'occorre ·i1n1nettere al- .. v.ece di esser.e in comunicazione con il manome- tro ·gas, riapro la via •fra pleura e· manomètro e • • trq fosse in co~unicazione con l'atmosfera, per nel tem!)o ·.s tesso che f accid l'osservazion e ma-' la stessa ragion~ per· cui:il polmone poteva aspi~ · nometrica rimando nel P.a llone altro gas 'che rare il liquido, aspirerebbe n.ella cavità pleuri- potrà essere di nuovo ~uçciato nel cavo plèuric9. .. ca ~ria atmosferica e éontinuerebbe ad aspi~ . In pleure senza aderenze si può assistere al s'u crà.r1i'e fino alla distru~ione completa della for~a · eia.mento. spontaneo di tre, quattro é più pallontraente del polmone. . . c.ini di aria, par.i a mille , è più c1nc. rii gas. Se L'aria penetra per tal ·modo nella cayità ,pleu- ;~l mio ago ~i spostasse io n.o n yedrei più il de• rica non insufflata ma bensì aspirata; non per ~ tendersi del pallone, e il manometro intetpellaforza attiva dell'operatore ma per . forza attiv~ . to Ìne ne darebbe la ragione. 11 s·e.gre~o 1 dell 'as~ del p0lmone. Ma ne deriva la· deduzione impor- sorbimento _s ta nel fatto y-he l 'aria del serbatoio tante, che mentre nel primo caso uno sposta- sia n el momento del suo, massimo . riempime?to me:q.to dell'ago permett e la insufflazione 'di- aria ch e nel momènto del quasi completo .svuotame11n.èi vasi sanguigni o -nélla parete, n ei secondo to, si mantiene alla stessa pressione. Nel modo · caso, se sposta.mento dell'ago vi fo sse, cessere:O ~ stesso agirebbe qualsiasi recipi~nte n el quale si be l'aspirazione · del gas dall'esterno e l'esser~ . potesse mantenere .il gas a pression€ costante, vazione manometrica ci direbbe appunto, con fp,cenci-o p.enetrare . in esso, ad e&,., tanto liquiclo ' la cessazione delle ·~scillaz'ioni, 'che o l'ago si è . quanto .è l 'aria èhe ne esce, oppure usando una occluso o è entrato in punto dove aspirazione delle bottiglie così. laxghe . che gli spostamenti più non esiste. nella colonna liquida fosserò n1inimi in confronDato qu.esto, il :r;>roblema di evitàre. le emboli_e... to del g-a~ Ghe si vuole iÌnmetter.e nel ca.vo pleu' .. sarà risolt.o se usando .g as sterile .ci sarà dato riGo. ~Ia mi ·oare· che il mezzo uronòsto sia cosi di rifare le stesse condizioni di· produzione del ·s emplice da ;ep.dere inntilì alt1~i te-ntativi. ' pneumotòrace spontaneo. E per' questo ho . agInutile dir~ clie n el caso di pr1eumotorace già • giunto allo strumento un · pal~one serbatoio che cost~tuito, se la p:cession,e endopleurica fosse sumi riproduce in piccolo l 'atmosfera, servendo periore all'atm.o~ferica noi yedremn10 iì palloncia regolatore di' pressione. Se l' operatore dopo cino gonfiarsi anzi.chè restringèrsi. In ·tal: caaver spinto· l 'ago fra le pleure apre la V:ia .di CO- SO, come .n el caso che la pressione endo pleurica municazione col prima poteva OS'- fosse vicina all'atmosferica, ,con con1press'ioni . pallone., come . servare il polmone assorbir.è aria dall 'atniosfe- sul pallone serbatoio si spingerebbe ~ 'aria nel · ra o assorbire il liquido manometrico, lo vedrà cayo 1)leuriço. Ma anche in questo caso, 1a m a assorbire l'aria -chtu.s a nel pallone, e se le· pa- no comprim.ente avve~te i_movimenti respiratori reti di esso saranno così sottili da non offrire che· si trasmettono attraverso .l 'ago fino al p al. "l'esistenza, lo vedrà ,impicciolirsi fino a vuotar- loncino, e coadiuva tali m ovimenti i1nmettendo si· mari Ìnano l'aria sàrà assorbita nel cavo gas specialme~te ' in periodo inspirato~io: E il • pleurico. . pallon.cino· è tanto sensibile al succian1ento che Si osservi la figura: cosi proeedo per una pri- persinq quando il m anometro segtj.a pressioni ma introduzione. • oscillanti attorno allo zero manometrico e più Anzitutto con la donnia nalla .Rièhardson, at- .p recisamente quando segna pressioni- negative tra~erso il filtro rie~pio di .·aria il pallone (6), n ella inspirazione positive nella espirazione, essendo il rubinetto a tre vie in posizione da im- tali insdmma ·da richiamare gas dal p alloncino pedire l'uscita del gas. Poi apro la via con l'ago n ella inspìrazione e da: s:pingervene nella espip"er ren'd ere p'o ssibile all'aria che si trovass'e n:e1 razione, è possibile assistere al completo vuota. . serbatoio sotto tensione, di uscire all'esterno: mento del serbatoio• lasciando beante il tubo di I

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gomma . (3) . durante le insnirazioni e 'cl1iudendolo con compressione digitale durante l'espirazione, p el'metJ;~ndo cioè l'aspirazione da es~o e non il ritorno in esso del gas endopleurico. Ripeto, col palloncino la formazi-0ne di un pneumotorace diventa un fatto attivo polrr1onare piuttosto che un fatto · attivo dell.'oper~tore; oso dire -- mi si· perrµetta la contr~dizione - si trasforma il pneumotorace artificiale in -nneu. . · motorace spontaneo. Ma ne. deriva che l~vato og11i ·1)ericolo · all'atto operativù esso può essere sempre più generalizzato. L'intervento potrà essere precocissimo : non appena il polmone si dimostra leso, non appena insorge emotorace anche lieve, non appena si ha emottisi accen~ • tuata, conviene mettere in ripòso il polmone. E i reperti semeiotici e radioscopici costantemente mi dimostra11-0 che nei casi dove sar).gue non si .era fermato e solo vi era emottisi, oppurQ doye jl sangue si trova in piccola quant~tà, dopo poche settimane di un pneumotorace, l'aria si è quasi totalment_e assorbita e non resta nessun segD;o . pleuro-polmo·n are . dell'atto operativo. · Spero che la semplicità dell'apparecchio de- 1 scritto, la sicurezza dell'atto operativo, possa" .. . -no contribuire a diffondere semnre - -niù il Pneumotorace teranetitico anche nella cura della .tisi. Se. pei; lo stµdio fatto potrò arrecare utile ai nostri feriti e mi . sarà dato di generalizzare .sempre più il mirabile sussidio .terapeutico ide~, to dal mio maestro, il Prof. Forlanini, ne verrà a me la più ambita soddisfazione e come soldato e come allievo. · I

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Interessantissimo Premio semigratuito per .gli associati al ''Policlinico,,: •

GIUSEPPE· SABAT.INI Docénte di Patologia Medica nella R: Università e Medico degli Ospedali Riunì ti çli Roma. • . PROF.

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[ANNO XXIiV, F~sc. 4:-l]

nl!i. ·veCcll.i ,

La tubercolosi nei vecchi rappresenta uno dei capitoli più importanti della µiedicina , s91 quale le conoscenze erano fino ad oggi molto Imprecise e velate 4a pregiudizi. L'Infezione t~bercolare non è purtroppo un t.rlste, privilegio dell'età giovane ed adulta·: I vecchi muoiono di tubercolosi còn enorme frequenza. Ma In essi la malattia si svolge spessissimo con un complesso slntoll!atologtco e clinico in tutto diverso da quello noto per le età giovani, ed allora. passa lnsospettatà dall'infermo e dalla famiglia, non diagnosticata dal medico e noò curata, d~ndo quindi luògo, oltre Il resto, ad un'impressionante sorgente di · contagio, che ~ forse, davvero responsabile di molti In' successi della lotta antitubercolare. . . · L'op.era del Prof. SABATINI originale, completa, nuovissima, fatta con criterio ess ~nzialmente clinico, assume quindi ·Un Interesse di prim'ordine; essa .è stata lodata in maniera non comune, siccb~ abbiame creduto far caso gradita al nostri lettori accaparrare per essi ·tut.t e le copie stampate.

Un volume in-8•, di pagine 286, i·n elegante e nitida edizione tipografica, L. s- Per gli associati al "Policlinico ,, sole L. 6,50 franco di porto e raccomandato. Per riceverlo prontamente Inviare eartollna-vaglla dlreU&mentt al prol. ENBIOO MORELLI • Via Sllttna 14 • ROM.i.

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OSSERVAZIONI CLINICHE. . .

Istituto di ·parassitologia Medica della Regia Università di Catania \

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diret.t 1 dal ·prof . . M. CoNoORE:tLI-FRANCAVIGLIA maggiore medico nella riserva. .

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Anemia da ." Necator· americanus ,, (W. Stiles) in una recluta provefiiente dal Paraguay pel prof. M. CONDORELLI-FRANCAVIGLIA.

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Dopo quanto si è scritto sull'a:ç.chilostomiasi in genere, è, in questi ultimi a:r;lni, anche su quella da Ne ca tor americanus (\V. Stiles), da più tempo im·portato in Itàlia dall'America ed oggidì abbastanza diffuso fra noi tn buona parte dell'Europa, non avrei ragione di ancora insistere sulla casistica clinica di essa malattia, così b~ne studiata sotto i vari aspetti della corologia, etiologia~ patogenesi, terapia e profilassi. S.e n~ scrivo, è perèhè il nuovo caso riguarda la persona di una recluta e si presta a ·delle çonsiderazioni medico-militari., non prive di speciale importanza nel periodo di g.uerra, che attraversiamo. Il giorno 2 settembre ultimo scorso si presenta alla visita medica distrettuale · il giovane B. F. ·di P. e di C. Di B., della classe 1885, prima categoria, riformato nell'anno 1905 per malattia, che egli non s~ pfecisare, e nel luglio scorso, dichiarato idoneo in visita di revisione, pàssata all'estero (Paraguay), da dove adesso rimpatria. È individuq di regolare statura, ~on . pannicolo adiposo e masse· muscolari bene. sviluppati; mucose visibili pallid~, colorito géner<).le .P allido terreo in contrasto con lo stato .generale di · buona · nutrizione. Egli accusa ronzìo agli ,orecchi, fiacchezza gèneraJe, difficoltà nell'esecuzione di lavori un poco pesanti, talvolta .dolori addominali, spesso 'd iarrea, di quando in quando alternantesi con stitichezza, raramente • emissione di feci colorate in nero, come da miscela di P<?Sa di caffè. .L 'inizio di tali disturbi r isalir.ebbe a circa otto mesi addletro. Tachicardia, leggero soffio anemico alle giugulari, polso frequente alquanto debole, respi·r azione -legg~rmente accelerata, temperatura normale~ .a ppetito bµono, digestione .sufiàciente . Dimorò sette anni 'in America, sempre nel Paraguay, eserçitand'o vr il m~stiere- di conta.., dino; negli ultimi mesi di sua dimora all'este- , to·, non potendo sopportare' le gravose fatiche • • dei ca.mpi, si diede a far~ il mestiere di m·ate• rassaio. · L'ahamnesi. esclude malattie pregresse degne di rilievo. ...

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~ 1 RATICA

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Tale esame sommario, noJ?. megljo, esegt1ibi1e Per la forma e -la dimensione delle t1ova f acnella sala di visita medica di un distretto, ove cio quindi d1agno~i zoolog.ica d.i Ne ca.tor am,1~­ manèa qualsiasi me·zzo strumentale di fine in- ricanu·s, é l)on .soltanto per la ,provenienza del dagine diagnostica, mi fece subito pen's are alla _port~tor.e dal Paraguay, g'iacchè,. come è b·e11 • anchilosto~iasi; e ciò per lo stato oligoemico noto, a causa della emigrazione e . della immi· . .. · in contrasto con la buona nutrizione, · pel colo- graz.ione, i. due Continenti Europeo ed Ameririto terreo caratteristico, per la · professione di èa:no si sono scambiati il ·loro ,speciale Anchicontadino da lui esercitatà parecchi ~nrii di lostoma, e, di conseguenza, oggi ~on sono rari segt1ito, e più .ancora per la provenienza dal · i portatpri di aID:bO le specie parassitar~e . . . Ottenni facilmente lo svilÙppo artificiale d~l­ Paraguay, ove la infermità suddetta è eomunissima. Feci quindi la diagnosi di anemia da le uova, coltivandole nelle feci, coi varì .me:N ecator americanu~ ed ordinai l 'immediato ritoQ.i di nostra conoscenza (Perroncito, Grassi covero della recluta in questo -Ospedale Mili- e p ·a rona Looss, Alessandrini); ma i migliori risultati li ebbi coltivando nel termost'a to a 30° tare di Riserva. · Per cortesia della R. Clinica .Me- in v~so aperto le feci, ch'erano di consistenza . .del direttore . dica, al cui reparto il B. F. fu assegnato, ebl>t poltacea. . ·· . delle feci, che mi permiser.o l'accertamento diaDopo . 20 ore d'incubazione, tro:vai le. prime gnostico: larve rabditoidi, e queste aumentarono di numero dopo il primo giorno fino .al secondo, in Esame delle. feci. l\tiolli, non .figurate, cui doyetti tralasciare le · osseryazioni, trovangialle, emesse poco prima mediante clistere. domi occupato in permanenza al Distretto per Non in tutti i preparati microscopici, ma nel n·uova chiamata. alle armi. . maggi9r numero di essi, fatti con piccolissima Tali larve, giovanissin;ie, ~rana ·lunghe d~ quantità di feci diluite in acqua distillata, troµ. 180 a µ 220, larghe da µ. 14 a µ. 16, assottigliate vai da 1 a 4. ovuli di N ecator. americanu~ (W. posteriormente con .coda lesiniforme, provviste . . Stiles) e di quando j.n quando rari ovuli di . . . . Ascaris lumbricoir.es (Lin. ) e di Oxiurus vermi- di movimenti attivi vivacissimi Ri;>eto che ho riferito il ·s uperiore caso clini. cularis (~in.). L'esame delle· feci, praticato col metodo di Telémann, confermò, · con rinveni- co non per l'interesse ch'esso possa avere nella

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mento ai g.ran numero di uova, :il .superiore reperto. · . Le uova .di Anchilostoma, rinvenute in quelle feci, hanno i seguenii' caratteri: forma ovale, guscio sottilissimo, semplièe e resistente, diametro longitudinale variabile da un minimo di . . µ 60 ad un massimo µ. SO, diametro trasversale oscillante ·dai µ. 36 ai µ. 44. In cjascuno di essi si riscontrano. da due ad 8 blastomeri. Per la forma ovale, relativamente più allungata, e per la maggiore dimensione, tali uova 'sono indubbiamente di N ecator ametiéanus . (\V. Stiles) e non di Anskylostomum duodenale Dubini, le cui uova sono uri poco meno ovali e più piçcole: come risulta dalle seguenti. misure' desunté dai lavori di Perroncito, ·di Alessandn: · · ni, di ì\1anson, di Castella:hi e dp. mi~ osserva-· . . • • z1on1:

casistica, .ormai assai numeròsa, dell' ane11iia da N ecator · americanus in nostri immigrati,

ma per talune considerazioni d'indole medicomilitare, che, nell'attuale periodo di guerra, no11 sono prive di spec~ale i:çnportanza. . Disgraziatamente l'anchilostomiasi ha una çiistribuzione · geografica più ampia di quella · stabilita dalla Commissi~ne americana Rocke~ .feller, e nella sola Italia setpeggia· in ben· ft.9 . Provincie con un - mçi,ssimo di diffusione _nel. l'U~bria, dove sono colpite le. varie categorie dei lavoratori della. terr.a, e in Sicil~a, dove sono. attaccati ·di preferenza i lavoranti delle miniere (carusi) nei Distretti minerari di Ca- · • • tania, di CaJta:i;iissett_a, di Gi1·gen.ti ed anche di P a lermo. · · L'anchilostomiasi, malattia grave e per noi ' . .. una volta pura~ente locale, adesso, ,a causa dell'immigrazione,' è divenuta maiattia gravisUova di Neoato'r · a11ierioar1:u,s : si1n·a locale-~s.otica, che tende · sempre più a diffondersi in provincie dove prima non esistaSecondo ·M anson: · p. 64: · a p. 74 x p. 36 a p. 40 • ,, Oastellani: p. 57 ,5 a p. 80. x p. 35 a &'- 52,5 va e dov~ . ora è attiva la migrazione. • l\ionti e Rosati nel IÌ Congresso Internazio,, · Condorelli: p. 60 a ·p. 80 '< p. 36 a p. 44 nale delie malattie professionali a Bruxelles, Uova di Anskylosto1n 1tnl rluorlenale: 'Trambusti nella relazione fatta al IV Congres.Secondo Pet'ronci to : p. 52 X fJ. 32 so d elle malattie del lavoro, giustamente preoc' Bra• un: p. 52 a p. 65 x fJ. 32 a p. 45 cupati d ella diff11 sion e e. della entità del male, • ' . " Alessandrini: p. 52 a p. 65 x· p. 32 a p. 43 rJ1e compromette no11 soltanto la vita di mi• .

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. .. . . in visita di accertamento, è cosa trascurabilis,sima Q.i fronte al grave pericolo deriv~nte dal-

g.liaia di t1o:r;nini, ma l'indu stria più importante e fiorente della Sicilia, esposero 'lo stato della lotta intrapresa presso di noi contro l'anchiio: l'intempestiva incorpbrazione d~un infetto, senstomiasi, ed ayvi$arono ai mezzi migltòri onde za il previo risanamento individuale, per mezzo • .. combatter-la:: il risanamento dei paesani in- di adatta cura ospedaliera. ' fetti e l'adozione di case di salute per glj emiIn questo delicato e importantissimo compito granti nei porti .a i Napoli e di Genova, desti- profilattico, potre.m mo, anzi dovremmo essere nati a curare ·gli infetti, che entrano in città, e coadiuvati dai sanitari di Porto, che dovrebad impedire così la diffusio:q.e della malattia. . . bero sottoporr_e ad accertamento diagnostico gli Una lotta analoga a q-qella ingaggiata contro • immigrati sospetti di anc.hilostomiasi, ed avvia· la malaria e diretta principalmente alla cura • r e agli ·,0spedali, pel risanamento individuale, radicale di tutti i portatori di contagio. i ri.conosciutf infetti. Cosi si provvedere~be an• Augurandoci . a miglior .tempo l'adozione di ~he ad una rudimentale profilassi di tStato, in• tali prov.vedimeriti d 'indole statale, preoccupia- vocata più volte in vari Congressi . moci. adesso di evitare, almeno per quanto è in noi medici militari, che dei portatori di Anchilostqma duodenale od americano non enPremio semigratuito di eccez/onale importanza trino a far parte- delle file del nostro Esercito, prima che siano interamente risanati. Per . ra• gioni ovvie, in tali infezioni, i pericoli del conProf. GIACINTO QUARTA • tagio aurr1entano nei militari col p assaggio Libero docente nella Regia. UnivArsità di Roma .. dallà vita di caserma a quella di trincea, ove, • • • m algr ado il rigore delle prescrizioni igieniche, ' . . è inevitabi-l e l'inquinamento del suolo con Je ' · feci: suolo cl1e, appunto per esser~ ricco di . detriti. di sostanze organiche, sempre umido e ' , spesso fangoso, costituisée un ottimo terreno in casa e negli Ospedali · .. .. di cultura pèr le uova e le larve di Anchilo,. · con speciale riguardo alla cura dei malati e feriti in guerra stoma. E si noti che il soldato in trincea in- . . fetta, costre~to a . vi.vere per giorni e anche per qualGhe settimana fra il terriccio umido ·e fan!. Seconda edizione accuratamente riveduta e ampliata :: :: · :: :: :: . ' go so,, ·s enza la pos~ibili ~à, non dico di un bagno :: :: :: :: :: Un volume di circa 800 pagine riccamente illns1rato • di p11lizia, ma dell'ordinario ricambio .della Prezzo : J;fpe efnque. .• . • biancheria personale, si troverebbe n elle con' dizioni più favorevoli d'infezione, non soltanto Questo manuale con stile chiaro semplice e conciso, e con per via della bocca, . ma, e prinpipalmente, per singolare {>~ri z ia compilato, contiene quanto è necessario alla quella della pelle, ch e, cùme ha dimostrato donna di sapere .per adempiere efficacementa il pietoso ufficio Loo.ss, è la via d'ingresso più comune delle d 'infermiera "àl letto del ·f erito e dell'infermo. Le numerose , illustrazioni sono di grande ausilio all'intendimento .del testo è larve di Anchilostoma. agevolano in modo sicuro· l'opera della lettrice in ogni contin· Nella visita presso i Co11sigli d~ leva, i Di- genza del suo nobile affi.cio. . L'esito lusinghiero della prima edizione, esaurita in pochissimo . stret~i e i Cor11i; ai · medici militari incombe .l'alto, delicato e difficile dovere di fermare la tempo: p rova che questo ·manuale risponde a un bisogno senti~o; • e là seconda edizione è diretta a soddisfare ~empre meglio a propria· attenzione sugli oligoemici: essi non tale bi:;ogno. Vi furono aggiunti importanti capitoli sulle più si limitino -a d . esonerare dai lavori mobilitati comuni 1nalattie dei bambini, sulla tubercolosi, sulla malaria.i qualu11que individuo, ch·e presenti un grado di sulla. idroterapia, ecc. Anche le illustrazioni sono state no.tevòlmente accresciute e alcune msdiftca.te in modo cbe, come il anemia compatil:?ile coi serVizi . sedGntari; cer. ·testo l)ure le figur e fossero a.tte a p ermettere la lettura · del cl1i110 invece d'indagare· il perchè della oligoe- libro' a~cbe aUe signorine; c9sl çhe, ·cessate. ·1e necessità della. mia, si accertino. del mestiere esercitato 'd a lui . guerra, esso possa ri.man~re in f~miglia com e una guida preziosa . e del luogo di provenienza. Se da un · tale esa- in ogni contingenza riguardante la salu~e . er mettere i nostri cortesi abbonati in grado di diffondere - me complessivo, per quanto sommario e ra,pi- . il Pmanuale stesso presso le signore di loro conoscellZa, 'abbiamo do ' nasce il solo sosp"etto .che possa trattarsi ·deliber~to di spedire in p. .)rto franco le copie che ci venisi;ero di uno stato oligoemièo di. natura elmintica, ricbi.este col loro tram~te al solo . prezzo di cos-to, ·cioè a L. ·$ . senz'altro s'i11vìi il militare in · osservazion~ o ciascuna. • in cl.tra : il danno minimo di tener loptano dai , . Corpi per qualche giorno una recluta, sospetta I nviare cartolin a-vaglia direttamente al Prof. ENRICO ?.10· , RELLI -·Via Sistina, 14· ·ROMA . .clj· anchilosto11iiasi, poi non· riconosciuta tale ' . i

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PRATIC~

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CASISTICA.

•' Sulla spiroehetosi e sulle bronchiti .micosi~he. ·

Aldo Castellani (La P.r esse Médtcale, n. 37, 1017), in un piccolo sanatorio per soldati~ ha potuto notare ·durante il 1916 che più del 3 % dei n1alati inviativi come tubercolosi non avevano la tubercolosi, ma erano affetti sià da spirochetosi bronchica, sia, più frequentemente, da broncomicosi. . Queste affezioni anche in Euro.. pa sono menb rare di quanto generalmente non si creda e la loro diagnosi è importante per la pratica. , Bronco-spirochetosi. - Questa affezione, conosciuta anche col nome di. bronchite di Castellani, ed il suo agente specifico (spirochaeta bronc1i·iali~) furono descritti dall'A. a Ceylan nel 1905-1906 e confermati da numerosi osservatori posteriori. .. L'affezione è causata da una · spirocheta talrrtente polimorfa, che si potrebbe pensare trattarsi di 2 o più varietà. Furono descritti campioni con . membrana, uno stato coccoide, una riproduzione per divisione ·trasversale ed una per divisione longitudinalè. Alcuni -hanno riprodotta· la malattia nelle scimmie colla iniezione endotracheale degli sputi provenienti da un malato affetto da bro;nco-spirochetosi e con- . tenente numerose spirochete. . ~ Si può distinguere una forma acuta,, una forma cronica e delle forme intermediarie. Sono le forme· croniche ·e ,le sub-acute, che possono simulare molto davvicino ltf. tubercolosi .polmonare. . Nella forma acuta l'inizio della malattia è piuttostò brusco, il ·malato si sente raffreddato: ' ha spesso cefalea, dolori gen~rali; ha tosse ed emette una espettorazione mucosa, o mucopurulenta. Ha spesso febbre a 38°-39°, ·ed anche 40°, che dura in generale 2-6 giorni e ·cade sia bruscamente per crisi, sia più lentamente per una diminuzione progressiva. All'esame fisico dell'apparato• respiratorio non si trova che qual• che rantolo. Tutti i sintomi scomoaiono in un periodo di tempo che varia da 6-7 giorni fino a 2-3 settimane, a meno che la malattia nqn passi allo stato cronico. La forma cronica può sviluppa rsi dopo uno o più attacchi acuti, oppure può cominciare molto lentamente con un DO' di tosse, senza altri sintomi. A poco a poco la tosse diviene P.i1ì frequente con espettorazione mu- · co-purl1lenta, contenente a 'volte del $angue: il malato si sente debole, dimagrisce, ed in parecchi ca~i ha febl1re serotina. A volte l'esan1e del-

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l'apparato •· respiratorio è negativo; a volte si trovano.:solo grossi rantoli; .a volte si riscontrano tutti / i sintomi di una bronco-alveolite cronica, con zone di ottusità, ecc~ La forma cronica .diura molti anni, spesso con miglioramenti temporanei ed anche con periodi di gua.ri· g1one· .apparente. Esistono tuttavia dei casi a decorso rapido, con forti . febbri serotine, e. mottisi, , debol~zza e diÌnagrimento accentuato. Fra la forma. acuta e la cronica esistano tutti i casi intermedi. . .. Fra le complicfl,zioni si può citare la polmonite e la broncopolmop.ite. Fu:rono anch"e de&critte forme miste : spirochetosi e tubercolosi; spirochetosi e broncomicosi. La ùiagnosi si basa sull'esame n1icroscopico. Per eliminare per quanto ~ possibiÌe le volgari spirochete boccali, occoFre che il malato si pulisca bene. la bocca con acqua sterile, e, dopo . a,, er passato la particella di muco-p:us da esaminare 2-3 volte in acqua sterilizzatal si esaminèrà sia a.11 'ultramicro~copio, sia; impiegan~o I.e colorazioni di Romanoski, Laveran, Giem. . sa. La malattia s1 differenzia dalla tubercolosi per l'assenza dei .bacilli di Koch; dalla broncomicos~ per l ' assenza di ifomiceti e dall' emottisi endemica dell'estremo Oriente per l'assenza delle caratteristiche uova di P aragonim us ·W es termani. Nei casi acuti la prognosi è in generale favorevole; occorre ·però tener presente la possibilità di. ricadute. La prognosi. della forma eronica è cattiva, se n·o n si fa un trattamento curativo appropriato. • Rara è la morte, ma la malattia può durare ur1 numero infinito d'anni, quanturìque con forti e lunghe remissioni. Gli espettoranti ed i .. balsamici non hanno cb.e un'azione palliativa sulla bronco-spirochetosi : raccomandabile è . l' arsenico ed il tartaro stibiato. Alcuni hanno raccomandato 1 arsenobenzolo. Si dànno da 10 a 20. centigrammi di tartaro stibiato in acqua • • cloroformica per impedire l~effetto vomitivo del farmaco. Si può unire al tartaro stibiato, nella· .stessa posiiione, lo ioduro di sodio, o di' po. tassio in dose da 2 a 4 grammj. Se l'espettorazione è molto abbondante, si , p'o ssono contempor~neamen.te ~mpi_egare i balsamici. · Bronchiti 1'nicosiche. - Sono queste di una grande importa.nza pratica: molto frequenti in certe zone tropicali, non sono più rare in alcune tegioni . balcaniche. A seconda degli. speciali ifon1iceti, da cui dipendono, possono classifì- • carsi in ··5 gr11ppi? senza contare le broncomi•

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cosi più ra1·e, od i cui ifomiceti non furono anTERAPIA. cora classifica.ti. L'A,utore restringe il suo .stu.. La splénectomia e la trasfusione dio a tre for.m e: la broncomoniliasi, la bronco- • . nell'anemia perniciosa. oidiosi, la bronco-emisporosi e tratta insieme • • le due prime, così vicine clinicamente• ed etio-· Krumbhaar (Journal American Medicai Asso. logicamente; quasi fossero una sola malattia. ciation, 1916, pag. 723) osserv.a che i notevoli Broco-moniliasi e bronco-oidiosi. - Dovute a vant~ggi ottenuti mediante l 'ablazione della funghi del genere Mon~lia e del ge11er*< oidium, milza negli itteri e1no1itici e nel morbo di Band~i quali il priID:o comprende 21 specie, 4 il seti hanno indotto ad estendere questo procedicondo. mento curativo per affezioni analoghe. Nel 1913 I sintomi clinici sono identici nella broncotre autori, Eppinger, Decastello e Klemper, inmoniliasi e nella bronco-oidiosi. Si può distin- dipendentemente I 'uno dall 'altro praticarono la guere clinicamente una varietà benigna ed una splenectomia per la cura di una malattia mol · maligna ad evoluzione grave. Nella prima nòn to grave e relativamente comune, l'anemia per· si ha febb(e e lo stato generale non è compro- niciosa. Eppinger si decise ad adottare questo messo. Il malato ha tosse, con pqca espettora- procedin1ento in seguito alla osservazione che zione muco-purulenta: nulla si riiconnra all'e- la splenectomia provoca una diminuzione del . • same dell'apparato respiratorio. Nella forma l 'uroblina ed altri fatti dimostranti .una dimi_g_rave il malato si sentE1 indebolito, dimagrisce, nuzione dell'emolisi, Decastello in seguito o f . spesso ha febbre la sera; l'espettorazione. è mu- l 'osservazione eh-e la splenectomia provoca un co-purulenta. e può contenere sangue. All'esame miglioramento nelle sindromi analoghe, e Klelllfi sico del torace· si possono riscontrare zone di per vi fu spinto dall 'osservazione clinica che ·ettusità, di cr~pitazione, ecc., in altri casi non la splenectomia eseguita in un .caso di rottul'a si rileva quasi ·nulla. L'evoluzione è in generale della n1ilza pr'ovocò policitemia. di parecchi mesi, ed anche di 2-3 anni e può Krumbhaa:r fa una rivista critica dei casi terminare con la mòrte. Si riscontrano anche finora registrati dalla letteratura di splenecto• casi maligni acuti, con tutti i' si;ntomi di una mia praticata a scopo curativo nell'anemia perbronco-polmonite, quasi sem:gre a termine le- niciosa. Dei 153 paz1 enti studiati il 19.6 '7~ morì tal&. A volte comincia con una angina ifomi- in sei settimane; un notevole migliora.mento cetica, causata dallo stesso fungo. del quadro clinico· e del reperto ematologico si La diagnosi si basa sull'esame microscopico ebbe nel 64. 7 % e nessun miglioramento nel e culturale dell'espettorato. Microscopicamente 15. 7 "o dei casi. Tenuto presente che i casi resi vedono assai spesso corpi sferici od ovalari, centi hann9 sopravvissuto in maggiorè prorifrangenti, generalmente a doppio contorno, porzione ' all'operazione e che i casi esaminati ben colorabili col Gram, raramente elementi erano in maggioranza già avanzati si può conmicelici. cludere ·che la mortalità postop_eratoria qualoIl trattamento collo ioduro è · utile, ma non ra si operassero solo casi recepti, avrebbe una è s~mpre efficace, non impedendo la fine fapercentuale più bassa di quella sopra indicata. tale in un certo 11.11mero di casi ad evoluzione Dei casi, quasi i due terzi del numero totale, maligna. In alcuni casi è utile associare allo nei quali si ebbe lln miglidl'amento . ~ubit~ dopo ioduro una dieta declorurata. Quando l 'espet- l'operazione, n on tutti mantennero i vantaggi • to1 azione è molto abbondante si 'nossono asso- conseg11iti; u-n buon numero di pazienti mori• cia1·e al trattamento iodurato i bals·amici e nei ~ono per recidiva della malattia o per affezioni I i~terfOl'renti. Bench~ in qualche casQ le buon.e c.a~i cronici i glicerofosfati. condizioni si mantennero costanti per tutto il Bronco-emisporosi. - In tutti i casi studiali periodo della osservaziòne, oltre due anni. non dall'Autore fu trovata _l 'Hemispora rugosa: questa vegeta sulla gelatina e sul siero senza si ·può affermare che la cura modifichi . sostanliquefarli : il latte con to1:'nasole diventa acido. zialmente lo stato patologico. In ·o·enere i risultati migliori si ottengono se Clinicamente questa bronco-micosi non può :::, . essere differenziata dalla bronco-moniliasi e si !,.operazione è preceduta o seguita da una o distingue del pari una forma benigna, con sin- più trasfusi0ni. Al rig11ardo non si può neppur tomi di bronchite lieve, ed una forma maligna, ' dire·· se la trasfusione avrepbe prodotto egt1alcon sintomi- somiglianti alla tubercolosi polmo- . mente i suoi benefici effetti anche se non fosse n a1·e. Identico è pure ·i l trattamento: gli ioduri stata praticata la splenectomia. Risultati più sono molto efficaci e sembra che agiscano con favorevoli si hanno an che quando si tratta di maggiore rapidità, specie se associati al regime pàzienti ch·e non abb-iano superato i cinquanta anni di età e quando ]a malattia n on duri da declorurato. . Az. '

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SEZIONE P1'AT1CA

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più di un anno, ed il reperto ematologico sia scotti, ecc. Per molto tempo saranno controin· relativamente buono. dicati i cibi acidi; contenenti droghe, le frutta., le erbe. I pazienti con ipertrofia spleni'ca risentono dalla spler1ectomia migliori" -vantaggi di quelli Assai utili- sonò ·gli"impacchi càldo-limfdi &I che I 'hanno rimpicciolita o di volume J).Ormale; ventre. Da gran tempo usati sono il . calome· maggiori benefici si hanno in quei casi di ane- · lano, l ,ipe~acua;na' (decotto al 2-4 per ·cento) ed mia caratterizzati da un 'ecèessiva emolisi. Le i purganti salini. Per calmare i dolori di ven· condizioni opposte a quelle. sopraindicate do- · tre si darà la polvere del Dòwer, o la tintura ' .. vrebbero essere considerate come elementi .s fa- . di oppio. vorevoli, e nello stesso tempo devono essere giuDopo aver~, con uno ' di questi mezzi, vuotato dicati la frequenza di sintomi di aplasia del nel miglior mod~ possibile l'intestino, si pre• midollo osseo. scriveranno gli astringenti: tannino per clister,i Al riguardo Lee, .i\tlinot e Vincent (lournai _(1/2 per cento), il nitrato d'argento, od il ta· American Medicai Association, 1916, pag. 719) chiolo del pari in soluzione per clisteri. Per attribuiscono i.l trànsitorio miglioramehto dei ·bocca si somininis~rerà il tamnigeno, la tannal• · ~ · sintomi dell'anemia perniciosa itt seguito alla bina, il bismuto. · splenectòmia a due fattori : 1° diminuzione delAssai utili sono anche,. a mio avviso, per c·al· . la distruzione del sangue; 2° conten1p9ran~o mare il tenesmo rettale, specie alla sera, i cli'incremento dell'attività del midollo delle ossa. steri con decotto di amido e la.udano. L'astenia Per quanto non sia noto il meccanismo che de- · cardiaca· si combatte coi tonici abituali (inietermina questa maggiore, attività. è certo che zioni di digp.len, .di, caffeina, di canfora, ecc. )_. • gli effetti stimolanti della splenectomia sul .miContro il vomito ostinato ed il singhiozzo si dollo osseo si constatano in alcuni casi immesomministrerà la morfina. Ir1 alcuni casi, per. diatamente con l'aumento dei polimorfonucleacombattere la disidratazione del.l'orga:nisnio,' si ri, e più tardi degli eritrociti. Purtroppo però. faranno ipodermoclisi di ~/2-1 litro di soluzìose l'azione- eccitante della splenectomia non dura fisiologica sterile. • a lungo e ben presto il midollo osseo ritorna al Buoni risultati si . ottengono anche ~alla siesuo stato di ipofunzione o di ipoplasia. La traroterapia, usando il siero ottenuto mediante ~fusione invece, benchè abbia in genere effètti i1nmunizzazione di cavalli con bacilli dissente .. meno costanti e meno notevoli ha in confronto l'ici ·t1ccisi o del . tipo Shiga-Kruse, o del tipo d'e lla splen.ectomia due ~antaggi : la sempli- F lexne r , o del . t~no Y (Hiss, Russel ). Esiston.• .cità della tecnica ed il fatto che essa può esanche sieri polivalenti. sere ripetuta numerose v.olte. · L'uno e l'altro Gli effetti . accessori della sieroterapia (erisistema di cura- non hanno però effetti reali e temi, dolori articolari, febbre) si prevengoe.• duraturi1 perchè ambedue non agiscono sule si combattqno somministrando 2-4 gr. aA 1' elemento 'distruttivo che prov:oca· l 'anemia pergiorno di cloruro di calcio. . niciosa. ; · / DR. Non esiste una ct1ra abortiva della dissente.. rja bacillare, nel senso da lei indicato. . I

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POSTA DEG~I · ABBONATI.

' (874) Sulla cura della dissenteria ba<!'illafe. •

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CIUFJ?INI.

(875) AJ dott. G.. B. C. L. :

All'abb. n. 6153: Per gli apparecchi gessati le· co11siglio il seguente: CALVÉ e GALLAUD :· Les appareils pldOccorre innanzi tutto che il malato sia 'tenuto a letto, ben protetto contro le brusche varia- trés, S. B. Bail1ière, éd., Parigi, L. 2.50, è ·un zioni termiche, in un ambiente sufficientemente libretto di pic~ola mole, ma pieno di preziosi consigli. - · Sull'alimentazione: S. LuCIANI e riscaldato. Il letto sia abbastanza soffice, per evitare la facile insorgenza dei decubiti. Co- S. BAGLIONI : L'alimentazione umana s ~co?tdlJ me alimentazione si daranno nei primi giorni le piiì recenti indagini fisiologiche. Soc. ed. liminestrine di avena, di orzo, di crema di riso, br aria, Milano, L. 5 (recentissimo). .- MARTI .. , zuppe di latte, thè tiepido, acqua albuminosa, NET: Les aliments . usuels. Masson e C·., éd., acql1a di riso : il tutto .deve. essere . tiepido, per Parigi (1910), L. 4. - Per la storia della medievitare. l'aumento della peristalsi intestinale ed cina vi è molto materiale monografico, ma dtil tenesmo. Nel secondo periodo, dopo cioè 4-5 ·fettano le opere d'insieme. Una delle meno vecgiorni dall'inizio del male, si potrà dare del riso . chie è la seguente: P uccrNoTT.r : ~toria della Me-dicina, Napoli, 1860-70, che però difficilmente ben cotto, qualche rosso ·d'uovo, la soma . . tose, 'il . commercio . . lNDEX:. • plas:mon, un poco di · succo di carne, dei bi- si trovera' 1n

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1300

lL POLICLINICO

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· •\/ARIA .

Fisioterapia agricola dei feriti in FranciL ' Sotto questa denominazione il professore Bergonié, dell'Università di Bordeaux, ha istituito u·n nuovo metodo di cura dei feriti di guerra, • e specialmente di quelli che prima di entrare nell'esercito attendevano a lavori agricoli. Il n1etqdo ha già dato . ottimi risultati nell'ospe'dale di Martillac, è stato cominciato all'Istituto • dl Francia, ed è stalo preso in considerazione dal ministro francese .di agricoltura, che si propone di .estenderlo a molti luogl1i di cura. L'autore lascia da banda le vecchie pratiche della meccanoterapia,• con movimenti provocati in • ambienti chiusi con apparecchi complicati. Egli afferma che alcuni movimenti ripe.t uti penosamente per una o anche per due ore al giorno, senza forza e senza volontà, non sono capaci di rifare muscoli, di riassorbire edemi, di ·ri. costituire superfici articola,ri. Egli impone invece ai suoi infermi un continuo· esercizio jftutti i giorni e per tutta la giornata, se possibile, facendoli lavorare in aperta campagna, in m odo che essi riprendano, in ambi.ente si.. mile a quello originario, i movimenti abituali, q~asi involontarii cuf sono stati allenati fin da fanciulli. In esito a questo sistema si è constatato presso tutti i soggetti che lo stato gene·r ale, la funzione cardiaca e polmonare ripren·dono: .di pari passo cori la rapida diminuzione dell'impotenza locale. Statistiche rigorosamente stabilite ci apprendono che 1'80 per cento de·g li infer~i sono per tal modo restituiti all'esercito, e che un supplemento considerevole di mano d'opera è offerto all'agricoltura. (L'l,drologia, ecc., giugno 1917).

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[ANNO

CENNI BIÌJLIOGRAFICI.· '

P.rof. G..B.

Lezioni di clinica medica . e lavori ·sperimentali. Pisa, 1916. Q UEIROLO.

' .Il clinico di Pisa ha la buona consuetudin.e di pubblicare in riassunto· le illustrazioni di casi importanti e i lavori della sua clinica in volumi separati che sono come altrettante pietre miliari dello sviluppo della clinica medica. · Di r ecente ha pubblicato il V saggio ·dell ' attività dell' Istitu~o suo. E qÙ:e sto è un contributo veramente interessante negli svariati campi della clinica; malattie infettive, malattie d_el1' apparato respiratorio, circolatorio, éligerente e del sistema nervoso. Il volume termina con due saggi sulla terapia fisica e con lavori ori• ginali di semeiologia e di terapia. Dovunque è una esatta e . felice osservazione

obbiettiYa analizzata sobriamente, · valutata con criterio clinico sicuro, un'esposizione insieme chiara ed elegante. ·· Il volume fa onore alla scuola e al maestro. A. V. , Les 'infections parat11phiques. Un voi. in-8° di 96 pag. Vigot Frères~ éd., Parigi. Prezzo L. 2. In questo libretto l 'A. dopo un accenno ai cara tte,.i batteriologici ed alle proprietà biologi- . cp.e del gruppo dei paratiti, ~ diff6nde più specialmente sulla parte clinica. Dal ·punto di vista della sintomatologia, divide le forme tifoidi, in .cui comprende anche quelle ·dovute ad associazioni batteriche dalle forme gastro-enteriche dovute al B. di Gartner. Seguono i capitoli sulla diagnosi clinica e batteriologica e. sul trattamento, con particolare riguardo alla dieta. I. P. HENRI MALLIÉ.

Dott. A·. ABATE. Leishmaniosi interna infantile. Un vol. in-4° di oltre 300 pagg. con tavole. Stab. tip. S. :Qi Mattei. Catania. • La leishm1aniosi (corrispondente al kala-azar) è di ·un'.estrema r-arità nell'Italia 1settentrionale e .cent·ra1e, ~a è invece ·abba:stainzà frequente nelle regioni meridionali, specie in Sicili•a. L~A. ha ·approfittato dell'abbondante materiale of, · fe:rtogli dalla Clinica pediatrica di C.atania, dir.etta .dal prof. A. Lon.go, per un importante studio epid-emiologi<!o e clini cç della leishmaniosi interpa. Oltre .ad una diligente rivista della letteratura sull'airgomento, l'A. porta il contributo de1le sue osservazioni pèrsonali, che · riguarda.no circa 120 ·oasi. Di speciale interesse sono le' ricerche ematologiche; estese . oltre che alla formala leucocitaria .ed al tasso emoglobinico,' anché alla re~istenza globulare. Buoni risultati. ha ottenuto l'A. dal tra~ta­ mentò con il tartaro stibiato proposto dal Di • FIL. Cristina.e·.dal Castellani. 1

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Importa/nte preniio semt{}ratuito:·

Prof. F. MARIANI .

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LA CURA DEL CUORE Vol unì e di circa. 300 pagine con figure, edizione 1918, della Casa Editrice Fratelli Treves.

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Consigli pratici ai medici e agli ammalati · secondo i· nuovi studi e le moderne ricerche •

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SEZIONE PRATICA

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NE ·LL.A V I T .A. PROFESSION AI-'E. del movimento prof~ssiònale~ UfD.ciali medici esonerati.

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Eg regio Signore, 1

.Approfittando della di Lei ben nota co.rtesia, Le sarò grato ·s e Ella vorrà fa re inserire nella rubrica esistente nella Sezione Prà t:rca del Policl;im,ico, detta « Nellii .Vita Professionale», a proposito d~gli ufficiali medici esonera ti, le seguenti mìe 9sserva zioni e cioè : • Plaudo e oonoordo piena1nente coll'abbonato 1575 essendo anche io di opinione che, senza reStrizio'n e di classe di nascita, dovrebbero essere richiamati dal congedo tutti gli ufficiali medici esonera.ti, tanto della C. R., quanto della Sanità Militare (nella quale, cohdizione mi trovo anche io); facendoli sostituire da11:li assimilati, oppure da coloro che si sentissero e result:a.ssero ~~usti dal Ae.l'Vizio militare. E siccome credo di essere nel vero ~ ffermando che la maggioran1~, se non I.a totalità di questi esonerati furono costretti a riprendere il servizio civile contro loro volontà : cosi io riterrei equo e giusto che senz'altro fosFero riammessi in servizio quelli, tra gli ~sonerati~ che spontaneamente ne facessero domanda : giacchè io ri t~ngo che dovrebbe altamente '.3timarsi e r>referirsi quel cittadino che di prop~ia v~lon~à ~ ~ronto a offrire la sua ~tti~tà profesSionale e ind1V1duaJe a van14ggio della Patria per il conseguimento delle alte finalità che la guerra attuale ci impone. A .bò. 3611.

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Ser vizio 1n,ed.i.co~militu re. - A.Il' a bb. n. 2592 : Non .si può -parlare in questo caso di avvicenda.. mento. Trattatldosi di un ,,, movimento interno nel territorio del corpo d'armata, occorre rivolgersi alla djrezione di Sanità di Bari. • • All'abb. n. 3751: Spetta effettivamente al Distretto di Reggio di Calabria di fare lo specchio di proposta, chiedendo il parere alle autorità mobilitate dalle quali il ool- _ lega precedentemente dipendeva. Può essere. che' · · i e • questo carteggio abbia implicato qùalche ritardo, Comunque il collega può reclamare al Ministero. • All'abb. n. 5827: Mancando del globo oculare verrà certamente di .. , chiarato inabile inco:o.dizion:at,amente. M. G. 1

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N. B. Avvertiamo che: Non si risponde ad anonimi; · Non si risponde a quesiti che riguardano terzi; Non si risponde a quesiti d'indole esclusivamente personale; Non si risponde privatamente.

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NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICENZE, I

Sono abilitati alla libera docenza i dottori: Sa.tta Giuseppe, in patologia medica, a Torino; Gi-orgi Gio:r:gio, in patologia chirurgica, a Roma; Levi Guglielmo, in clinica ostetrioa ginecologica, a Torino; Postiglioni Alfroo-0, in semeiotic~ m~· dica, a Napoli; Ricci Alfredo, in ortopedia; a Napoli; Saffiotti Francesco Umberto, in psioologia sperimentale, a· Roma. Sono autorizzati a trasferire le libere docenze i dottori : Cuzzi Alfonso, da Roma a Pavia, in clinica ostetrica e gin.; Impò Francesco, da Pavia a Mes· sina, in patologia medica; Libonati Bernadrino, da Siena a Roma, in clinica dermosifilopatica . . ·· BERLIN O. - Il prot. Uhlenluth" di Strasburgo~ è stato chiamato a dirigere l'Istituto Koch per le malattie infettive.

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RISPOSTE A QUESITI E ADOMANDE.

Abbonato 5013. N~l fascioolo o8 . del [>oUolinioo, l'abbonato 1575 rlchiamerebbe (!) d~l congedo tutti gli ufficiali medici esonerati, dai 74 in poi, facendoli ~tituire dagli assimilati. L'iP-Otetico «gruppo di medici » che ha voluto servirsi del 1575 per esporre le sue ,<proposte>) ha pensato al numero di medici che già sono in servizio militare? Ed ha creduto che . gli assimilati eieno proprio da soti ·sufficienti ai .servizi civi:li? E come regolerebbe, poi, l'avvicendamento? O vorrebbe abolito qu~sto beneficio, che dovrebbe. invece, essere allargato? .

esonerato, nè avvioendablZe.

Una sottos~rizio... • ne prom~ssa dai far1nacisti per riparare i .maggior! tl·tnni subiti ·per fatto della guerra ragg1u11ge quas.1 quella rimasta etica dei medici. Col quarto elenco che comprende le offerte di pa.r.e cehi O ··1in1, tale sottoscrizione tocca la cifra di L. 19,282.95..

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Sottos<>r·i2·ione dei fMmaoisti. -

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Plaudo foto corde a lla proposta dell'abbonato 1575, pubblicat.a. stil Polioliwioo t.ascioolo 38. L'attuale ehi.amata dei rifQrmati si ridurrà altrimenti in altrettanti esoneri, concessi a medici che · finora ~anno goduto lauti stiJ)endi. Contro questo abuso, insorga.no i medici oondotti ; e non · protestino gli interessa ti,· i quali . dèvorio ambire a. portare pur essi l'o~ra loro alla santa causa. Niente esoneri dunque! Questp è vero amor di patria, che non si esplica soltanto c-oi pomposi ordini del gior~o oontro Brunelli! •

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Il « gruppo di medici » o, meglio << il gruppo di medici as~imilati », di Cl.li. ' il 1575 è l'~sponentP.; si accontenti dei guadagn: che .. ha e rion cerchi ~ Itri c.-espiti sul rischio deg:i altri e lasci al Ministrof che non l1a bi-sogno dei suoi 'evidentemente · Jnte .. ressa ti consigli, ogni ~tudio ed ogni parere. Abbonato 8000,

Riceviamo e pubblichiamo: .

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1 Cronaca

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AMMINISTRAZIONE SANITARIA. Risanamento delle terre malariche. 11 .Ministero per l'agricoltur(\ (Ispetto_·ato gene. . rale del oonific:a1nento, Q.ei demani ed 1si civici e

dei credito agrario) ha emanato la seguente circo• · lare ai signori Prefetti, in data 29 agosto 191 / . sulla raccolta <li· ùati relativi alle ca use natur(\li local~. della recrudescenza malar~<:a : <-<L'odierna recrudèscenza n·alaric.a !n E• ·ropa, clie colpisce in modo partioolarmente doloroso il popolo . italiano, e la necessità di promuovere e disciplinaré il risanamento e la dis:anofeliz~zione delle terre malariche per renderle colonizzab1li ed estendervi le coltivazioni, de·i°< rminano ~ giustificano . l'iniziativa che io reputo ur_gent.e e doveroso assumere, nell'interesse dell'a6ricoltura, per organizzare un completo accertaroento delle cause e condizioni locali del malessere tellurico a~rario che colpisce ben 3398 zone mala l'iche, sparse in 2682 Corµuni, àppartenenti a 55 Provincie, ·3 pr"'·muovere la sperimentazione dei mezzi piu adatti a risanarle. ~ ' Queste indagini, che ·s erviranno poi a determinare e consigliàre i mezzi più 'etftcaci di '": ~ Struzione • d~llo anofelismo e quindi del veicolo dell'infezione malarica, saranno compiute i"· u~ Laboratori<> di biologia agraria e patologia tellurica delle zone malariche, che avi:ò cura di istituire quanto ;)rima presso la R. Stazione di Plitologla veget.ale di • •• Roma. Gli studi di microbiologia tellurica, . Pf'(ioiatria, entomologia che si compiranno in questo 1 uovo Istituto verranno ·diretti prln,"lìpalmente: a) all'accertamento rom9leto dei rapporti fra terreno, colloidismo, paludismo, condizioni n1eteorol-0giche, anofele e malaria; e sopratutto all·' 'Studio delle zone non malariche in cui eccez'..,na1ment.e prosi>era l'anofele ma non esiste infezione mala-

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rfea; a ll'accertamento, nelle zone malari(lhe. delle piante i · cui succhi 3:.limentano i'anofele mas<>hio e la cui distruzione, attraverso trasformazivni rolturalì, indurrebbe la E>Comparizione dell'anofele, e ·quindi il ri.sanamento del terreno ; e) alla sperimentazione dei mezzi più economici e più efficaci 'dj distruzione de•;e uova e Jarve anofeliche; d ) allo studio dei rapporti fra sottosuolo E> suolo e fra la malaria e il tipo d~lle culture favorevoli € contrarie allo sviluppo dell'anofele, con particolare riguardo al problema dell'estensione delle risaie·' . e) al controllo scie.ntifico •iell'ipotesi "he •'ematozoo <}elle . più gravi e improvvise epidemie mala. . riche possa aver origine, attraverso 6~ner?.z1oru alternanti in qualche ospite intermedio, da un parassita tellurìco .vivente normalmente nIlo stato saprofitico nel sottosuolo della terre maiariche e capace d'inf~ttare l'ospite intermedio :·tto 2 . trasformarlo in ematozoo, allorquando viene alla superficie del suolo in occasione di sterri, scavi, lavori di òissodamento, colmate, ecc. b)

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Onde la necessità e l'urgenza di raccogliere il maggior numero di dati circa le cause dell'attuale recrudescenza .malarica, specialmente allo .scopo di sco1)rire se es'ia sia rapporto oon lavori di ~terro, scavi, dissodamenti, bonifiche, rotture e sconvolgimenti del tèrreno; ovvero se d1pénda &ioltanto dalJ'anmento degli svecchi d'acqua nelle cave di ~;re­ stito. negli avvallau1enti del terreno e neJle opere d 'idraulica agra!ia; .P<>ichè nel primo caso si potrebbe studiare e sperimentare qualche disinfP2ilone del terreno, mentre nel secon1o caso dovrebbe · ~i­ tenersi sufficiente la proiìlass1 antilarvale. • Debbo quindi pregare i Sign'Jri Prefetti di volere con particolare cura e zelo raccogliere :_a maggior copià di dati statistici, informazioni, opinioni, interpretazioni o ipotesi di pe1·Rone rompetenti sulle cause locali di recru·desceriza della mala:-ia che si fosse verificata in quest'ultimo biennio nelle ~ingole zone malariche o fuori delle stesse ; nonchè sulla entità e sulle cause di cast nuovi di epid~~ia malarica, che eventualmente si fossero verificati in' provincie o in zone immuni dalla malaria. Rispetto ai dati statistici .iocali da raccogliere, ' . bisognerà conoscere: l'eventui;..le aument.o e la ripartizione del numero dei casi d'infezione malarica dell'ultimo biennio in comp<trazione a ·tuello del biennio precedente, per ciascuna zona malarica; la qualità e gravità delle forme d'infezione; la !IBrcentuale di morbilità per malaria indu>)biamente primitiva; se le forme più gravi di recrudescenza siano connesae all'invasione ar.ofelìca di terre già sane, dissodate o no; o all'immigrazione li malarici; o alla trascuran7.8 accertata della cura e della profilassi chininica; o all'aumento di ~pecchi di . acqua e ana oorrelativa mancanza di una tJamI!agna antilarvale; o all'abbandono della coltnra; o allo sviluppo dei diis sodamenti per culture '...!uove; o a ll'estensione dell~idraulica agraria nelle zone ma, lariche. IJ€ relazioni ·Prefettizie contenenti q.u esti ~ti e queste informazioni dovranno essere indirizmte a questo Ministero (Is~ttora to Generale del Boniftcamen to e della Legislazione agraria), il quale ne curerà la trasmissione al nuovo Istitut.o che sorg~rà pres~o la Regia Sta~ione di . F·at.ologia vegetale di Roma. Il Ministro: R AI NERI. 1

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fnteressa.nte e pratica pubblicazione:

D,ott.

ELIO FABBRI .

OUIDA ·ALL'ESAME DÈLL'INFORTUNATO (Manuale di Semeiotica Speciale)

Un ~olume di 164 pag., in-16°, con tavole

fuori te.sto. I nostri associati che desiderano provved~rsi di questo utile. manualetto, lo riceveranno prontamei:te spendentio alla nostra Amn1inistrazione sole 11re 2.25 mediante cartolina-vaglia, la quale do~rà essere indirizzata nomiriat1vamente al prof. En:1co MoreÌJi, via Sistina. 14, Roma. ' '

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SEZIONE f".RAl'! f.\ .

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servizi-O iil"vér·n ale,1espleeàt.6 'da sei AmbuJa~, ,Q..ie- . de anoora' Un·a volta. pr<)v~ della. SU8. grande utilità, p1'Qvvedendo al servizi~ sanitario medico-chirurgo Per la Patria. oompleto · ib. quèlle plaghe ~se .talo~a véramente ' Ranno immolato 1a vita per la Patria i. dottori: inaceeasi bili per gli allagamenti. ADINOLFI. GIULIO, da Napoli, tenente medico; Nel periodo estivo-autun,n13le in palude l'epidem.ia. ScoLAat MARIO, da Vene.z ia, capitano medico. . malarica diede u.na percentuale poco :.S uperiore a r Congresso di Med~cina Militare. quel1a del. decorso an.no. La popolaziooo fu legger. · · Ii Comitato. ordinatore di questo Co,ng1'€&So C9- ment.e più sears,a . Anche ·,in quest'anno ~i provvide al servizio in <!ue mlÌnica che !~annunziata riunione dei medici in-detta dalla· ~ocietà Italiana di Medicina intetna· ·oantièri pe1! i lavori della Dtr,"ettissima. avrà luogo a Verona, città della Zona. di ~uerra da Fu curato con più sollecitudine e regolarità il sertutti i punti di vista la più indicata . per favorire vizio di rifornimento delle Ambulanze, .essendosi un.a larga partecipazione anche dei medici mobi- · intr-0~lo1Jte . alcune modÌfica.zio11li. nella sua organ.izlitati. . 7'a-Zi:one. . I lavori del C<>ng·resso eonsisterannq nello studio • Primo· Congresso Americano . del . fanciullo. e relativa diseu.ssione dei pri:t;lcipali argomenti di medicina ·m ilitare, e sono già annunziate impor·F ra i voti approvati in questo Con~resso tenuto tanti comunicazioni di clinict e patologi, dalle quali a Buenos Ayres or è qualche tempo sono i seguenti ,: apparirà quanto sia noteV-Ole il contribut<> portato Il· Congresso proclama che il corpo dei gioV'ani dalla medicina interna nell'attuale guerra. esploratori ;non è una scuola di mil~tarismo, ma stjm·o la lo sy:iluppo della . personalità e completa Le adesioni al Congr~sso e le cartoline vaglia di L. 12 per quota d'iscrizione devono essere indirizl'azione della scuola~ nella sua funzione e~ucativa. za te al .segretario generale prof. A. Berti, -a iuto l'l Congresso protesta invece contro la · introduzione • della R. Clinica medica di Padova. A tutti gli dello ·Spirito militarista nelle· scuole. Pertanto for• i.s critti sarà quanto prima indicata la data fissata mul·a un voto df censura per le organizz~zioni che, per la . ri11nio11e e verrà rimessa s-0llecitamente la direttamente o no, .assumono la forma di battaTes.<:era pe rsonale 'di oongressista, la q11ale dà digLione sooLa$tioo. . • a prendere parte attiv~ al C-0ng-re~so. Il Congresso ~prime il voto che nelle scuole del. ritto . la Repubblica: s i facciano conferenze settimanali I ciechi e i sordomuti in · Italia. . alle madri, preparandole aìl'educazi<>ne, fisica, mo· È stato fatto -un confront.o ..stati.s tico !fra <S<>rdo- • rale e intellettuale dei loro figli; e che si utilizzi il • muti e ciechi in b8Jse al censimento del 1911. cinematografo e si allestiscano feste q~indicinali I.n Italia aivepamo 27608 sordomuti. e 28357 ciechi. per attrarre le madri e dar loro 'le nozioni necessaLe regioni che_danno il maggior numero di i;ordo- · rie, in forma chiara é concisa, sul migliore trattamuti 1sono la Lombardia con 5363, e il Piem-0nte con mento dei figli .' _, 3496. Il Congresso fa voti che gli psicologi e gli spe.: ' . Il maggior numero di ciechi si ha in Sicilia ooµ clalisti .~ollaborino alla soluzione dei nuovi pro3462; segue Ia Tosca;na còn ·2705. · · • blemi della educazione, relativi alla selezione degJi (V4a Sanitaria). • alunni .e al t~attamento medico-psiool~gico richie, sto dalle condizioni speciali di determinate cateCampagna antimalarica della Croce Rossa. . g.o:Pie di alunni, e perc·h è si ·includa- nelle ·scuole Dal1a rellazione dell'Ispettore Medico Principale Normali il capitolo della pedagogia degli anormali. prof. P . Postemps·k i al Pre.sidente dell'Associazione, si apprende Ghe anche nel 1916 la Croce Rossa Beneficenza. , . Italiana ha provveduti<> al normale servizio antimaLa signora Maria Crippa vedova 8itterio ha re1arioo nell'Agro romano e P-Ontino, -sebbene si fossegalato al Comitato regionaie della Croce Rossa di ro ·i ntensificati i servizi di guerra, -e veniSsè a maMilano una carrozza automobile « Limonsinè » per no a mia.no ad ·a umentare il personale per questi UJSO esclu.filvo della presidenza. chiama·to, e di. oonseguén.za a dimi-nuire il peroonale Il ,signor Lazzaro Levi, morto a Cento, ha lasanital:io .e di assiis·tep.m disp ombi1e. • sci~to il suo patrim·onio di oltre un m-ilione in beNell'Agro romano prestarono .sei-vizio, durante il neficenza. epriod 0 èstivo-autunQ.a.le, in tredici Stazioni saniL'industriale cav. Luigi Spada®ni ha elargit;o tarie i iniliti della C. R ., che <X>adiuvarono i medici all'opera . di prevenzione antitubercola~ infantile ~11u1licipali nel servizio delln .pr-0fila~si chininièa. Il di MiJ..ano Ja somma Coint1ne di Roma mise a disposiZiooe la somma oc. .di . lire diecimila, còn la quale corrente . In grandissima parte i1 personale addetto -s'impegna per il mantenimen·t o di un bambino nel- "' a tale servizio fu dato nt1ovamente dal Comit.at<> 1' Asi1o di Btassano. Nell't1ltillla assemblea della . Fabbrica Itàliana Regionale di Ba,si. . Automobili di Torino (Fiat), fu approvato per · Dal principi-0 di luglio alla fine di novem.b re fun• acclamazione di devolvere la somma di lire 500?000 zionàr-0110 tre .Alnbu1anze supplémentari; una di esper !'erigendo istituto qegli orfani dei caduti in se llrosegui il serv.izio sino al 31 dicembre. ~ella J)alt1de pontina, c-0me pt1re a ll'.Acci.arella, il guerru. .

NOTIZIE .DIVERSE · .

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IL POLICLINICO

' . Per lo stesso .scopo la Metallurgiea breseiana ha deliberato di conoorrere con 250 mila lire. • Il defunto on. Cugnolio, ·deputato. di Vercelli, che coprì la e.arie-a di .Regolatòre de)I'Ospedale Mag·g iore di quella città, ha lasciato al detto ospedale Ja somma cli lire 15 mila, per l'istituzione di un P<H;;to intitolato al nome di Modesto Cugnolio.

[ANNO XXIV,

• FASC.

43]

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Il rag. Francesco Manzoni ha lega·t o all'Ospedale ?\1aggiore di Milano uno stabile del valore di quat• · trocentomila lire, gravandolo dell'onere di alcuni vitalizi a favore della di lui vedova e di alcuni

nipoti.

. . I...e Società met.allurgiche Ilva e Elba banno eroga(

. to lire 10,000 per il Comitato centrale di Roma « Pro · · Mutilati».

L'imposta , è press'a ·poco come quella attuata in Italia· ed anche là ha dato luogo a largo interessamento della classe farmaceutica.

Contro l'abuso di morftna e di cocaina in· Francia In ~.,rancia una inchiesta è stata aperta dalle au-

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torità di Marsiglia !impressionate dal largo uso che si faceva di morfina e cocaina. La polizia ha scoperto il deposito più importante in una farmacl.8. della R ue Cambière, é, . ordinata unà perquisizione, ha trovato che in quella sola farmacia • erano state · I vendute nell'anno 1916 circa 9000 ampolle di morfina in soluzi.one, 150 gr. di morfina in polvere E:. 250 gr. di cocaina. Di tutte queste vendite nulla appai:lva dai registri, onde i dirigenti furono ar· • restati

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I 1 gener'a le a riPoso Grande Ufficiale Ca·p urro.

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Assoluzione di un farmacist~ Il Tribunale ..di Torino ha assolto il farmacista

rec~ ntemente

$pent.osi a Genova, ha lasciato erede . di 1'utta la sua fortuna l'amministrazione d~gli 0g;pe jali Civili di .Genova per la costruzione del nuo. vo ospedale a · S. Martino di Albaro.

Domenico Trisolio dall'accusa di avvelenamento in· volontario; per un.a pozione oppiacea somminist~ata dietro ricetta medica. L'ammalata aveva preso in una sola volta la P<YLione, nonostant.e . . l'uso indica.t.o dal medico. Il farmacist.a fu oondanna to solo in contravvenzione, per non aver registrata la ricetta in ripetizione e non aver ap])Osta sulla bocchett.a la . dicitura «a cuccliiai ».

La ' signora Corinna Guaraldi vedova Beretta, ad onorare la memoria del compiantq di lei marito signor Franeesoo Beretta, ha fatto doilazione ali'Ospedale Maggiore di Milano di titoli ~ valori pe1' un complessivo importo capitale nominale di eiroa L. 100.000, con riserva di us_ufrutto vitalizio a suo favore e colla condizione che venga eseguito U1D.ciale medico condannato. ii ritratto a figura intiera del compianto di lei Il maggiore medico Antonio Di Renzo è sta mArit-0 .suddetto, da collocarsi nella galleria dei ri- condannato dal Tribunale Militare di NaI)oli a tratti dei benefattori dell'Ospedale Maggiore. 14 mesi di reclusione militare, previa destituzione; 11 Consiglio, accettando colle riserve di legge la egli è stato riconosciuto colpevole di corruzione per mt1nifìca donazione, ha espl'esso la sua gratitudine avere favorito l'esonero, dietro compenso in dealla generosa donatrice ed ha affidato, su pl'oposta . naro, di sett.e ooimputati i quali hanno avuto pene della Commissione Artistica, l'esecuzi-0ne del rivarie da ·sei mesi a tre :anni mentre due altri sono tratto di cui sopra all"esimio pittore cav. Arturo stati assolti. • Fe rrari. .

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4 favore della . C. R, I. in Australia.

· L'imposta sulle

~pecialità m~dlcloali

Ancora l'Accademia Fisico-chimica. L'Autorità di j!. S. informa · che 1 Accademia Fi· 1

Il 7 lugli-0 ebbe luogò a Melbourne (Australia) una festa del fio.re a favore della Croce Rossa Italiana. Il ricavato ha. sorpassato un quart.o di milione di lire italiane.

in Francia.

C-ol 10 giugno u. s., è entrato in vigore l'art. 16 della legge 30 dicembre 1916,. relativo all'imposta sulle·,gpecialità. ·medicinali in Francia . .

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Amministrazione sanitaria . Anemia da Necator americanus • ' • • ' : splenectomia e Anemia pern1c1osa sfusione .• . . • . • . • • Bronchiti micosiche e spirochetosi . Congresso Americano del Fanciullo Dissenteria bacillare . • . . • Fisioterapia .·agrioola dei feriti • . Feriti: fisioterapia agricola . . • Malari.a - Risanamento delle terre Jariche . • . • . . . • . •

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sica Ohimica, con sede in Palermo, ha diramato nel .Regno ed all'Est.ero delle circolari, riu~do a carpire denaro ai soci cui offre diplomi di benemerenza ed onocrifi~ prive assolutamente di valore. • • (Abbiamo già altre volte Posto sull'avvioo fl pubbliéo medico italiano sulle gesta dell'Accademia Fisica Qhimica, ~a cui fama si è sparsa oltre i con· fini d'It.alia).

Indice aU•betlco par

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~aterie.

Meningite c.~rebro-.spinale : a utosierotérapia . . , . . . . . . ·. . . . Pag. 1!87 • Neca.tor .americanus (Anemia. da) . . . » 1294 • • Pneumotorace - Modificazione all' apparecchio.. per il pneumotorace. . . . , . )) 1292 Splenecromia e trasfusione ·nell'anemia perniciosa· . . . . . . . . . . . » 1298 Spirochetosi ~ bronchiti micosiche . » 1297 Tubercolosi polmonare - Diai'Iloei . . )) 1281 •

L . POZZI.

Roma 1917 - Stab. Tip. Cartiere Centrali

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Roma, a8 ottobre I9I7 _

Anno XXIV.

Pasc. 44.

fondato dai professori : GUIDO BACCELLI · FRANCESCO DURANTE •

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SEZIONE PRATICA '

REDATTORE CAPO: PROF.

VITTORIO ASCOLI •

SOMMARIO

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Lavori originali : P. D'Alessandria: Sul trattamento deile frat-

ture esposte del femore per ferite d"arma da fuoco. - Osservazioni cliniche: G. Morelli: Di una fo rma morbosa manifestatasi con disordini della statica e della deambulazione, con oftalmoplegia totale bilaterale subacuta seguita da guarigione. - P. S isto : Un caso di nefrite acuta con reperto di spirochete nelle urine. - Riviste sintetiche: L . V.: t:>ulla cura dell'otite catarrale media croni ca. - Medicina sociale: Un progetto d'assicurazione contro le malattie. - Accademie, Società meatche, Congressi: Reale Accade1nia di scienze, lettere ed arti in Modena. "

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Appunti di medicina pratica: CASISTICÀ E TERAPIA: L'epilessia

traumatica. - Orisi di ipotermia come equivalente epilettico in un t rapanato. - Enuresi congenita ed acquisita da lesioni spinali. - La cefalea da puntura 101nbare. - Posta degli abbonati. - Cenni bibliografici. - Varia: I suicidi in Italia. Nella vita professionale: Per la ripresa degli studt universitart di medicina. - Rivista di giurisprudenza sanitaria: Sospen- . sione • dalla carica del medico condotto sottoposto a procedimento penale. - Risposte a quesiti e a domande. - Albo d'oro. - Notizie diverse. - Rassegna della stampa medica. - Indice alfabetico per materie . •

Interessantissimo Premio semigratuito per gli associati al '' Policlinico ,, : PROF. F. V ALAGUSSA

"® . "®

Libero docente di Clinica Pediatrica. nella R. Università, Medico primario nell 'Ospedal~ c

Ba.mbin Gesù» in Roma

~

_Consultazioni di ·clinica e terapia infantile

~

con speciale riguardo alle malattie infettive '

(2a edizione, accuratamente riveduta ed ampliata) 11 Prof. F. Valagussa, partendo dalle osservazioni fatte in -un triennio di primariato nell'Ospedale infanttle del Bamb1n Gesù, ha sintetizzato, per un grupp0 di malattte, la sua esverienza clinica. spedaliera e professionale, offrendo ai medici delle consultazioni utili nell'intricata esplicazione dell'esercizio dell'esame e della cura dei bambini. In queste prime consultazioni sono ~volti i capitoli sulle malattie infettive ed in essi è in special modo curata l'esp J sizione dei metodi di ricerca più moderna ed i mez.zi che le nuove conquiste della terapia permettono di praticare. Un lungo capitolo è consacrato alle malattie gastro-intestinali della prima infanzia eh~. come è noto, sono le pjù co muni a riscohtrarsi nella pratica e quelle che sono causa della maggiore mortalità dei bambini. In questo capitolo si trovano_esp<>sti in maniera critica i concetti di patologia e di terapia più nuovi e più utili, sia per la profilassi che per Ja cura diretta delle gastroenteropatie infantili. .. Altri capttolt isolati, riferentesi a svariate forme morbose e ad osservazioni anatomopatologiche. comp1etano quesw volume che hai un 'impronta del tutto individuale e che rispecchia l'osservatore che offre ai ·colleghi quanto ha potuto ritrarre dall 'esperte!'lza di oltre tre lustri in fatto di ~lattie infantili.

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Elegante volume in 16° di pag. XII-398, nitidame.n te stampato, con 23 :figure intercalate nel testo, L. 5. == Agli abbonati al «POLICLINICO » si spedisce per sole L. 3 50, franco di porto ===

8111&•1 di ''°'rle&à rleenatl. - È vietata la riprodu.zione di lavori pubbUcati nel POLlt'lLINIOO o la pubblicazione di sunti ài essi senza citarne la fonte.

LAVORI ORIGINALI.

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Ospedaletto da campo n. 43 • 6° Corpo d'A rmata · Zona di guerra Sul trattamento delle fratture esposte del femore per ferite· d'arma da fuoco. Dott. PIETRO

D'ALESSANDRIA,

cap. medico

Tra gli innumerevoli problemi che la moderna guerra ha posto sotto gli occhi dei chirurgi ve ne sono alcuni la cui soluzione particolarmente si avvantaggia dalla correlazione del, le osservazioni che dello ·stes&o caso vengono

fatte in tempi differenti e 1n condizioni di ambiente divei~so . · , Per giudicare della bontà di u11 n1etodo di cura può convenire la esperienza clelle conseguenze di quello che è stato il trattan1ento dei primi giorni, anzi soltanto questa. esperienza ci fornisce la · possibilità di giudicare quale possa essere la più opportuna condotta iniziale nella cura di svaria.te gravi lesioni. · La necessità di aJ1ontanure rapirlamente dalla fronte i feriti ed avviarli per successive tappe negli ospedali teritoria.li, toglie al chirurgo la possibilità di orientarsi, perchè · e~ vede il (1)

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TL POLICLINICO •

ferito in uuo solo dei periodi della sua cura e Il 30 gennaio ven11e ripett1to nello stesso ospedaletto l'esame radioscopico e si scoprì la gli i11anca· (JUeJla continuità dell'osservazione presenza di un proiettile che venne estratto il deJ decorso cl1e 11or1nafmentè facilita il com31, mediante un' ·incisione stil lato esterno delpito del cl1iru1·g·o nella pratica civile. la coscia. Si praticò anche una . controapertura Si sp1 eg·ano così anche molte divergenze fra f;U]la faccia interna. · i e.li versi chirl1rgj sul metodo da se-guire in deIl 3 febbraio, ossia nove giorni dopo l 'avve11t1to ferimento, venne da noi visitato e notamterminati casi, perchè ognµno &i fa il -concetto n10: due soluzioni di contin·uo, una sulla faccl1e co1npo1'ta110 le conclizioni del ferito nel mocia esterna della coscia, lunga circa sei centin1 ento in cui 'lo vecle, con vag·he nozioni dei metri, l'altra sulla faccia interna di circa cinque centimetri. . J> l'ec:eden ti e sen'za, la possibi I i tà. di controllare Rimossa la medicatura, esce dalla prima un i l'isultati della propria opera. fiotto di marcia. Divaricahclo le labbra della Uno degli al'go1nPnti sui ql1nJi le O l)inioni dei . ferita si 11ota un ' a1npia cavità suppura11te in chirurgi sono s tate divergehti; prohabilmente mezzo alla quale pescano i due monconi ossei in gran parte per le cause su accennate, è è delle schegge in parte aderenti al periostio. Non esisteva edema della coscia. crucllo del trn.ttarn ento delle fratture esposte Sbrigliammo ampiamente le due brecce; a.del femore consecutive a f.erite d'arma da fuoco. s portamn10 le scheggè ossee libere, regolarizNel tri111 estre gennaio-1nnrzo 1016, quale cazammo i mo11coni ossei. Si immobilizzo quinpo di un reparto chir1lrg·ico dell 'Ospedale Condi l'arto con uno steccone ·di ì\1Iac-Ewe11. Malgrado ciò la temperatura si mantenne sempre tun1aciale di tnpna cli Pordenone, ebbi occa- ' alta. Il 6 febbraio si notò un lieve edema del sione di OSf;erva1·e parerchi di tali fratturati, e ginocchio e della regione pretibiale. Tempera- . fi1i col11ito dal1a f'periale grnvità di queste letura semp re alta, quantuncrue le condizioni .losioni, per cui venivano ad essere frustrati gli cali fossero apparentemente migliorate. Il 19 febbraio 1'infern10 irr1provvisamente mo-" ~r~crzi teri.tati per modificare l'andamento spesrì con ·fenon1eni d'embolia. s•1 fatale delle 1es ioni stesse. . CASO II. - Ferito il 25 gennaio '16 ad Osla· Della quest)one ,mi occupai allora in una revia da pallotto1 a di fucile, co11 foro d'entrata lazio11e, ve11e1ldo a conclusi oni sulla necessità . sul lato interno terz.o inferiore della coscia dedell'inizio precocissimo della cura chirurgica stra e foro cli uscita sulla faccia esterna in un per così dire radicale di• dette lesioni prima piano poco più alto del precedrnte... Frattura • clel terzo inferiore del femore. cl1 P- .i paziPnii V'engano sgon1b:rati dalla zona Gi11nto a noi otto giorni dopo l'avven11to fe ... delle oyerazioni. ' rimento , osservammo oltre ai d.ue fori d'entraIl . passaggio ad 1ln ospedaletto da campo ata e di u scita del proiettile, la coscia tumefat• ta, secrezione pur11lenta delle ferite , febbre elevanzato mi ha fornito l'occasione di sperimenvata. tare pratica1ne11te quanto teori camente mi semSi sbrigliarono immediatamente le due ferite, brava rispondente a una retta condotta chi .. mettendo a llo scoperto il focolai o di frattt1ra, r11r~:i ca, e i rist1ltati ottenuti han confermato il si asportarono le schegge ·libere, si regolarizzafondan1eJ1to di quelle con·~l11::::ioni, chiarenr!0 1~ r ono i monconi e si zaffò il cavo . • Con tutto ciò la temperatura sj mante1111e allinea. d.i condotta migliore da seguire neJl 'inta; comparve edema del ginocchio e qella gamteresse çt:i ql1esti fratturati. ba e il 9 febbraio s i notò un .i nsaccamento ePer s ommi ca1)i riporterò le storie cliniche di stendentesi sotto il quadricipite , insarcan1ento tre rasi. da n1e osservati a Pordenone. Questi che venne aperto e zaffato. ._ Ciò nonostante le condizioni si fecero sempre ferjti e~·an giunti a noi da cinque a nove giorpiù gravi ; la temperatura non cedeva: comni dopo l'avve11l1to ferimento. Le ferite eran parve una tun1efazione al poplite che il 13 febd ov11te i11 11n CD.$0 a proiettile di fucile, in une braio si incise d.and.o esito a u11a n otevole raca. p a lletta di shrapnells, e i~ un a ltro a scheggi~ colta purulenta. di g r a n a t a . Qt1Antunque dov1Jti ad agenti feNon modificandosi le condizioni locali e generali, si ritenne opportuno ·proporre la demoritori cliv e r·si , c111esti casi presentarono s-q.bito l n Qtessa g·r ~Y\1 1t à e lln decorso presso a poco> lizione de11 ·arto, che venne accettata. La sezione dell'arto amputato mostrò: osteoid~ntico. mielite del femore: trombosi della vena popliCASO I. - Ferito il 25 gennaio 1916 da pal- tea e Ciella safena ; infiltrazione pt1rulenta diff11RR intra m11scolare e del ronnettjvo ·periartiletta di shrapn.el alla reg1ione m·e dia esterna colare. della coscia sinistra , con solo foro à'entTata. Fra ttura del femore. CASO III.. .f"'erito 0 d 0Rlavia il '27 gennaio TI 27 gennaio in un ospedaletto da campo rln RChPc:rg·ia di granata. Venne da noi viRitntn ci11que gio1·11i dopo l'avvenuto ferin1ento. venne praticato l'esame radioscopico e si notò : incuneamento del moncone superiore nel Riscontran1mo una ferita a margini sfrangiati aila regione antero interna del terzo inmoncone inferio1·e, longitt1dinalmente fratturato in due o tre parti. Non si notò presenza di feriore della coscia destra, a fondo necrotico. Secrezio11e fetjda. Frattura del terzo inferjnre proiettile. • del fen1ote. Tutto l'arto fino al terzo medio Dalla cartella clinica rist1lta che intanto il nfill h C'ORClf\ t11Hlefatto. 'fintFl, R1thittrriC'A. ferito avevf\. febbre èhe oscillava fra 38.ft. e 39.1. ( :' )

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{ANNO .\.\I\·, l~ ASC . 44J

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~EZ CONE

PRATICA

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Imn1ediata111ente si sbrig·lia in alto la ferita, imn1obilizzazione i111mediata dell 'arto leso memettendo allo scoperto la frattura del fem9re . diante un apparecchio definitivo e si astengoIl proiettile, un dado di ferro, si rinviene alno, si noti bene, sistematicamente, in primo . 1'unione del terze> medio col terzo superiore delten1po· da qualsiasi intervento sul focolaio di la coscia. Co11troapertura nel cavo del poplite. I mufrattura, non curando neppul'e l' ablazione di scoli della coscia sono scollàti in modo che un schegge libere, a meno che si siano spontan.ea- . an11l iO tragitto, ricolmo di secrezione fetida, · circonda il terzo infel'iore del femore, a guisa mente fatte strada verso l'esterno. Si potrebbe fino a un certo punto convenire di ampio manicotto, e il punto suo più elevato corrisponde alla regione postero inter,n a della nel concetto d 'astenersi da og·ni immediato incoscia terzo medio, ove si pratica un'altra contervento anche minimo, come la specillazione, • troapertura. in quelle lesioni . nelle quali è lecito a pr1.òri Nel pomeriggio improvvisarnente l' an1n1alasper a.re non infette, e tale sarebbe il caso delle to morì con fenomeni en1bolici. Anche qui si trovò : osteomielite del femore, ferite da pallottola di fucile con stretti orifici trombosi settica della· vena poplitea, infiltradi ingresso e di egresso .. zione purule:r;ita diffusa intramuscolare. I11 questi casi l 'intervenio per liberare il )lei casi ora ricordati si è avuto in ognuno campo da schegge ud. altro potrebbe · essere i;-ila diffusione int ran1uscolare, l'invasione della n1a11datb a.d un periodo più avanzato, quando. loggia muscolare posteriore, la formazione di la formazione di una zona reattiva intorno al una raccolta nel poplite, l' insorgenza di una focolaio di frattura ci potesse dare affidamenflebite con le su e consegu enze. . to di tr ovare l' organismo già preparato per una E' da notare che tutti questi casi so110 giunvalida difesa contro eventuali infezioni. ti a noi dopo parecchi giorni dall'avvenuto feì\lla i nostri casi dimostrano corhe questi cri~ rimento (5-8-9 giorni) che eran già manifesta- teri n oi1 siano da prendersi in sen so assolut o. • , ti feno1neni di sepsi, che, tranne\ in un caso, U11 generoso inte rvento si ir11pone talora e in cui si era praticato un breve sbrigliamento, precisa1nente appena vi sia un accenno all'il'azione del chirurgo si . era limitata all'appli- niziélrsi di un processo flogisti co. Abbiamo vecazione di t1n leggero app arecchio immobiliz· d11to questi casi giunti a noi i11 5a._ga._9o gior• • za11te. nata dal ferimento già irreparal;>ilmente infet. In tutti i casi i vasti sbrigliamenti da noi ti in guisa che t u tti i prov'veclimenti suggeriti praticati, intesi ad aprire le ampie raccolte dalla esperienza non son valsi a porre un arm ar ciose, ad assicu rarn.e il drenaggio, nonchè gi11e al dilàgare fatale del proce$SO. a consentire l'adito al focolaio di frattura per Niuno potrebbe osare aff~ t·ma.re che se in p oterne asportflre corpi estranei, schegge, tes- questi casi specifici il cl1irt11·go fosse intervesuti necrotici , non hanno avuto il potere di mo- nuto pr1rr1a, se il focolaib di fr tti.tura foss·e stadificare sensibilmente. le condizioni della sepsi, to ape.rto e sbarazzato da ogni corpo estraneo, che anzi si è osservato un fatale diffondersi da sch1egge, ecc.; .se si foss.e proceduto alla edi questa int'orno e a distanza dal focolaio pri- 11ergica disinfezione di esso subito o dopo bre"' mitivo, con tutte le con segu en ze ch e han por- vissim a dilazione dall'avvenuto ferim.nto, ·i ritato in ultimo 1'esito letale. sultati sarebbero stati diversi; ad ogni modo .E: certo che il primo ·ed essenziale problema on fatto è certo e cioè che di fronte a questi che deve ·porsi il chirurgo innanzi a qu este casi ... non più al lol'o stato i niziale l 'animo del ferite, è qt1ello della disinfezione del focolaio chirurgo viene preso da una singolare angudi frattura. stia di fronte alla gravità e alle difficoltà del Chaput considera come infette a priori tutte problema da risolvere, di f ronte al sentimento le fratture da schegge di granata, mentre le dell 'enorme responsabilità che compo~ta una fratture da proiettile di fucile e da palletta di qualsiasi decisione sulla condotta da seguire. ' shrapnel non sarebbero infette quando gli oriNoi ci convincemmo ch e in queste lesìont l' afici siano piccoli, stretti, senza ernia musco- spettativa per quanto vigile fosse una pratica • lare. e senz'a secrezione sanguigna. 111 questo pericolosa e che l'intervento precoce e r adicale caso sarebbe, secondo lui, indicato di toccar~ si imponesse fin dall 'inizio , evitando al ferito con j odi o gli oriftci prodc.1'tti dal proiettile, di i disagi di un lungo trasporto, sotto pena di ' applicare una medicatura ·asciutta, poco spes- vederci in prosieguo impotenti ad opporre un sa e un a pparecchio gessato od un app.arec- argine al diffondersi dalla sepsi e impotenti chio a d estensione continua. salvare il ferito non solo da una demolizione Infettandosi più tardi il focolaio, la condot- dell'arto, ma anche dp,lla morte. ta deve e·s sere invece rapida ed attiva. Altri I fatti ci dovevan dare completamente ragiocome Delhert, Kirmisson e Faure opinano che ne, e la espe1•ienza fatta i1ei casi recentemente la ro<:::n pj\1 in11)orta11te in q11este· frattt1re ~i a la O$ser,·a ti fin rla 11 'i11izio provn 1·ci luminosamenI

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[ANNO XXIV, F ASC. 44]

IL POLICLINl CO

te .quanto fosse fondato il 11ostro convincimento. . Otto furono i feriti con frattura esposta del fen1ore che avemmo occasione di curare durante l'azione di agosto che ci portò · alla conquista cli Gorizia. l\1eglio di qualunque discussione , un breve riassunto delle storie cliniche a questi casi riferentisi, varranno a dimostrare l'importanza di un intervento precoce e radicale. · •

CASO I. - P .. : I ... , cap~tano di fanteria, ferito il 6 agosto nelle prime ore del mattino da proiettile di fucile. Entrato all 'ospedaletto il 7 agosto. Presenta una ferita a solo fòro d 'entrata sulla faccia anteriore della coscia destra due centimetri all'esterno del fascio vascolare e poco al di sotto del piano passante pel grande trocantere. Narcosi cloroformica: sbrigliamento del foro d'entrata. Si cade sul focolaio di frattura e si asporta110 le schegge libere. Si pratica una controapertura sulla faccia esteTna della coscia, terzo superiore, allo stesso ]i\1 ello della precedente e sotto l'aponeurosi si rinvengono il proiettile deformato e frammenti della can1icia di questo , oltre a brandelli di stoffa grigio-verde e nvmerose piccole schegge libere. Tamponamento; apparecchio provvisorio.· I prin1i 'tre giorni susseguenti si ebbero lievi eleva zioni di temperatura; non oltre i 37,8 e al quarto giorno si a.pp1icò un appare echi o gessato e fenestrato. · Da allora la temperatt1ra si mantenne sempre sotto i 37°. . La guarj gione uro cede n.ormalmente. CASO II. - D... L ... , soldato di fanteria, ferito il 6 agosto sul Sabotino da proiettjle di fucile. Pres~nta una ferita trasfossa al terzo medio della coscia destra di reti a da11 ·avanti all'indietro, e con frattura del fen1o)'e. Spostamento notevole dei frammenti. Entra all'ospedaletto l' 8 agosto. Dalle ferite secrezione siero-purulenta. Narcosi clorof ormica : si sbriglia la ferita sul la faccia posteriore dellà coscia e si asportano schegge libere e brandelli di abito. Tamponamento con ·garza imbevuta in soluzione Ap.parecchio prov. . di ipoclorito di calcio. . v1sor10. Nei quattro giorni successivi lievi elevazioni termiche da 3 a 6 decin1i. Il quinto giorno apparecchio gessato e fenestrato. Da allora la temperatura si mantenne al di sotto dei 37°. CAso ·III. - M ... L ... , ferito il 6 agosto sul Sabotino da proiettile di fucile. Entra all'ospedaletto il 7 ·agosto. Presenta una ferita trasfossa. della coscia sinistra, con foro d'entrata sulla faccia anteriore della coscia all'unione del terzo inferiore col terzo medio, e foro d'uscita due dita al disotto del gran trocantere. Frattura commi. nuta del fen)ore. Gli . orifici di ingresso e di egresso sono piccoli; da essi non geme alcuna secrezione. Nessun segno di flogosi . Si applica uh appa recchio iminobjlizzante, ma il ferito non viene sgombrato . •

Rimase apirètt iço per · una diecina di giorni, poi cominciò ad avere delle modiche elevazioni termiche nelle, ore pomeridiane· e si cominciò a notare una secrezione putulenta dalla ferita sulla faccia posteriore della coscia. : Si interviene immediatamente. Sotto narèosi cloroformica si sbriglia il foro di egresso e si cade sul focolaio di fratturft.; si asportano nu1nerose piccole schegge libere. Si regolarizzano i due monconi ossei, si tampona con garza. imbe, uta in soluzione d 'ipoclorito di calce e si applica un apparecchio gessato e fenestrasto . La temperatura cade definitivamente sotto i 37°. CASO IV. - P ... P ... ferito il 15 agosto presso Gorizia da proiettile di fucile. Entra all'ospedaletto lo stesso giorno. · Presenta una ferita trasfossa della coscia destra. Foro d'entrata sulla faccia anteriore terzo medio e foro d'uscita sulla faccia posteriore, presso la piega ~della natica. Secrezione siero-ematica. Lieve edema de1la radice dell'arto. Narcosi cloroformica: si sbriglia ampia111ente il foro d'uscita e si asportano brandelli di abito e numerose schegg·e libere: Si .regolarizzano i monconi ossei e quindi si tampona con garza imbevuta il'). soll1zjone di ipoclorito di calcio. Si imm0bilizza l'arto/ con uno steccone di Mac-Ewen. Si. ebhe in seguito qualche lieve elevazio11e te1·n1ica. rhe prPsto cessò completamente. CASO \ 1 • A ... F ... , ferito il 14 agosto alle falde del M. Santo dq, proiettile di fucile. Entra all'ospedaletto nella. notte dal 14 al 15 agosto. Ferita a solo foro d'entrata sulla faccia antera-esterna della coscia destra, terzo superiore. 'fun1efazione della natica e della radice del la coscia. ~ Narcosi cloroformica : si sbriglia il foro di entrata e si cade sul focolaio di frattura. IJ femore è scoppiato e le schegge sono proiettate a distanza e si ~sono impiantate in numerosi, piccoli fran1n1enti nei muscoli. Controapertura sulla regione trocanterica; estrazione del proie~tile, di numerose schegge libere e .d i brandelli di stoffa grigio verde. Tamponamento con garza imbevuta in soluzione di ipoclorito di calcio; apparecchio gessato e ,fenestrato. Nei giorni successivi la ferita si ·mostra di ottimo aspetto; ma la temperatura sale oltre i 38°. L'infermo ha dispnea, tosse secca, stizzosa; su tutto l' ambito toracico rantoli numerosi a medie e a piccole bolle. Aia cardiaca coperta.: margini polmonari poco spostabili. L' aff~zione polmonare ·andò aggravandosi e il 80ldato morì il 23 agosto. CASO VI. - U ... J:I ... , prigioni-ero austriaco. Ferito il 7 agosto ad Oslavia' da schegge di di granata:. Vien trasportato all'ospeda:letto il 10 agosto. Frattura largamente esposta dell' ava.m braccio destro e fèrita. trasfossa della coscia destra con frattura del femore al terzo superiore. Condizioni generali gravi; anemia profonda; temperatura elèvata; ferite suppuranti. Le condizioni generali sconsigliano un intervento irp_mediato, e ci limitiamo perciò al 1

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SEZIONE PRATIC.\

tamponan1ento delle ferite e all'applicazione di nella ferita in i11odo che la loro metà munita due apparecchi immobilizzanti pr'Ovvisori. Il di fori laterali e avvolta nel tessuto spug·11oso 16 agosto, esse11do migliorate le condizioni gepassi al cli sotto rispettivamente dei due monnel'ali, si pratica in . narcosi cloroformi-ca unat coni ossei. arr111ia i11cisione nella regioi1e trocanterica e si I capi libe l'i a ei due tubi vengon messi in asportano numerose schegge libere e brandelli comunicazione con t1n recipiente conten.ente di stoffa. La ferit a 1l1anda odore fetido; i due una soluzione di ipoclol'ito di calcio. Si fanno monconj di frattl1ra presentano un aspetto gripassare da 25 a 30 gocce di so'luzione· all'ora giastro. Recentati qt1esti, si tampona con gar- · senza interruzione. za ' imbevuta. in Roluzione di ipoclorito di calLa temperatura cade. cio e si f:tpplira tin apparerchio gessato e feDue giorni · dopo si toglie l'apparecchio e si nr~t rato. L'infermo migliora rapidamente. nota la completa scomparsa del.l 'edema della gamba ed il riassorbimento del liquido endoarRiporto pe1· ultimo due casi nei ·quali• anziticolare. Si applica un i1uovo apparecchio gessato e chè il metodo consueto, pens.ai di sperimentare continua la stessa medicatura, sostituendo il metoclo suggerito cla. Carrel, della sostitu- si quindi al lavaggio un leggero zaffamento con zione del drenaggio colla disinfezione continua garza sterile. e prolt1ngatà del focolaio di frattura, medianLa temperatura si mantenne costantemente al di. sotto dei 37°, e il processo di riparazione te i particolari dispositivi tecnici da lui ideariprese il suo corso. ti. Nei due casi l'interve11to ~vvenuto qt1ando B... A ... , ferito da pallottola di shrapnel . il vi eran già sinton1i evidenti d'infezione, ot27 agosto . Prese11ta una ferita a sole. foro di tenne di raggiungere lo scopo. entrata sulla faccia interna della coscia sinistra c.1ll 'l1nione clel terzo superiore col terzo me~ ... A .. . , sottotene11te di fanteria, ferito il flio. Frattura. clel femore. · giorno 6 agosto al Lenzuolo Bian<..:o da due proI.. a radiografia dimostra la presenza di una iettili · di mitragliatrice. Giunge all 'ospedalett1) pallettn, cli sh rap11ells sulla faccia interna del · nelle seconde ventiquattr'ore. Presenta due terzo superiore clel femore ad un focolaio di fori d' ent1·ata sulla. faccia anterG-interna della frattura. a -g·rosse schegge, dirette lqngitudinalcoscia sinistra, e (lue corrispondenti fori di mente secondo ]'asse dell'arto. L'arto presenta uscita sulla faccia postero-esterna, terzo infeun accorciamento di circa due centimetri. riore. Frattura del femore. I fori non piccoli, Temperatura oscillan te fra 3~.8 e 38°.5. stretti, n 011 seg1:eganti: non edema dell 'arto; Si nota inoltre un'altra ferita da palletta di n on fehbre. Si toccano le ferite con tintura di shrapnells a 'fondo cieco nella regione del tenjoclio e si applicano tam1)oni iml)evuti cli aldine d'Achille di sinistra. cool. .t\ppareccl1io in1111obilizzante. , Narcosi cloroformica: . sulla faccia anteroIl ferito si n1a:n..tie11e apirettico fino al 12 agoesterna del terzo superiore della coscia si prasto. Nel pomeriggio del 13 lq. temperatura sale tica un'incisione di 10 centimetri di 111ngh,ezza; improvvisamente a 39°.4, preceduta, da brividi. si càde sul focolaio di frattura; si asporta t1na Narcosi cloroformica : tolto l'apparecchio si palletta cl\ shrapnells ch e m ostrasi appiattita nota una zona di infiltrazione sulla faccia insu di un lato. Si asportano alcune scll.egge pictern·a della coscia nei suoi due terzi inferiori, cole libere e un brandello di stoffR grigio verde. 4 discreto versamen nell 'articolazione del giAsportata anche la palletta nella regione del n occhio, edema clella g·amba. tendine d'Achille, si applica un appare~hio Con una larga incisione parallela a ll 'asse gessato e fenestrato. . dell 'arto si còngiungono i due fori di llscita e Nella ferita della coscia si introduce un tusi ariva su l focolaio di frattura. Il femore pre- ho di vetro sterili.zzato, in comunicazione con senta l1na fratt11ra comminuta ; i d11e monun recipiente contenente soll1zione di Dakin <li coni presentano una superficie di sezione jrta fresco preparata e si fanno cadere da 25 a 30 di pl1nte e distH.no fra di loro circa 3 centimegocce di liquido ogni ora. tri. Si asportano numerose schegge libere; qt1i~­ ·L a temperatura cad de subito sotto i 37°. di si pratièa un a con troapertura sulla faccia Gli esami microscopici del materiale preleantera-esterna completando la pulizia ' del foco-: vato rlalle pareti della ferita , esegt1iti ne'l lalaio e regolarizzando le superfici di sezi'o ne dei bora.t.orio batteriologico del VI corpo d'armata due monconi ossei. diéd ero t1na quantità di germi sempre minore, Si. tampona ro11 garza. i1nbevuta in soluzione tanto ch e dopo otto giorni si sospese il lavagdi ipoclorito di calcio .•l\pparecchio immobilizgio e si procedette alla chiusura della ferita . . zante pro,rvisorio. I muscoli aderirono perfettamente in m odo Nei giorni s11ccessivi la temperatura non che la frattura si trasformò da esposta in raggit1n se più i 39° e non comparver o brividi, chiusa. si mantenne p erò nelle ore pomeridiane intorAI cinquan tesimo giorno · si tolse l' app arecn o a i 38° e mezzo. . chio e si con$tatò la perfetta consolidazione dei frammenti. · Il 21 agosto la temperat11ra. sale nuovamen.• te oltre i 39° preceduta da brividi. . I casi ricordati sono di per sè stesso troppo Si applica all ora un appar ecchio gessato e eloquenti p er ch è occorrano parole pèr illularg·nmente fene$trato. Nella breccia praticata. sulla faccia esterna della coscia si introdu-costrarli. Essi dimostrano innan zi tutto come n o due tubi di gomn1a, chiusi con un filo di I seta a una delle estremità., muniti di fori la- un trattamento precoce e raclicale e una immobilizzazione perfetta valgano ·a rendere la tera.li e .circondati da un ·doppio strato di tesprognosi di queste. lesioni m olto meno grave suto spugnoso. T due tt1bi veng·on o introdotti J

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lL POLICLINICO

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·• dò. quello che non s.ia nei casi di interventi enormi, quali sarebbeì:'O il rispar1~io al pazientardivi. te delle sofferenze soventi gravissime delle. meDimostrano i~1oltre come si- debba sempre dicature ripetut'e per dei inesi, e il risparmio • diffidare di .quelle ferite cl1e e per 1 a gente vul- del tempo necessario alle· dette medJcature, .rinerante e pei loro :caratteri esterni sembra sparmio di tempo e d_i energia· del chirurgo, si , debbono essere asettì.che. Se in queste ferite intende, preziosissin1e in un'ora ~ome questa non si interviene subito. pi~ogna vigilare con dove non vi è opera di chir11rgi sufficiente al• la massima atten zione e tenersi pronti ad inter- 1'immane lavoro, si può ben dire esser prezzp ' venire ogni qual volta si manifesti un segno dell'opera portare a conoscenza dei. colleghi qualsiasi di flogosi. ogni contributo sia pur minìmo allo studio del Conseguentemente si deve convenire come 1netod·o' stesso. ' .Q uesto per lo meno nella speferiti di questo g·enere debbano essere tratte- . ranza che l'esperienza ulteriore di numerosi ' • nuti, nei lirniti del .p.o ssibile, nelle formazioni casi e che l'opera anche di alt1·i osservatori, sanitarie più avanzate, e trattati come feriti in- ' valga a far luce vera sul va.lare di e·sso e postrasportabili alléù stessa g11isa dei cavitari. sibilmente a, raggi ungere quei risulta.ti che l 'in· ' ' Essi devon trovare negli .ospedaletti da ·ca1nventore del metodo se ne riprometteva. ' po avanzati il loro i:>osto di cura e da qui non Novembre, 1916. dovrebbero essere sgombrati cl1e quando fosse scomparso og·ni peric,olo d 'i11fezjÒne e l)Oss1bilmente muniti di un appar ecchio immobi- Premio semigratuito di eccezionale importanza lizzante definitivo . . Una necessità ricl1iede inoltre la cura d·i Prof. GIACINTO QUARTA queste lesioni ed è l'esan1e radiografico, sia Libero docente nella Regia UnivArsita di Roma , per la localizzazione eve·n tuaJe di proiettili, sia per fornire a.l chirurgo un 'imrna,gl.ne precisa ·dell a forma e della disposizione dei frammenti e delle $Cl1egge che, con1e si sa, possono venir • proiettate a distanza dal fo~n l aio ste~~o. È in-· in .easa e negli Ospedali fatti intuitivo pensare co1ne sia necessario asporta1·e con la maggio1· cura. e ctiljgenza tutte con speciale riguardo alla cura dei malati e feriti in gserra le schegge libere, ricetca11dole specialmente n ell o spessore dei i11u scoli vicin i. L&ù loro perSeeonda edizione aeeuratamente riveduta e ampliata :: :: :: :: ::: manenza costituisce lin elemento sicuro di in~ :: :: :: :: :: Un volume di circa 300 pagine riceamente lllasiraio su ccesso. I due ultimi casi riportati n1eritano di essere Prezzo : LiPe efnque. ·p resi particolarmente in considerazione. , Questo manuale con stile chiaro semplice . e conciso, e con Due soli casi sono certan1ente insufficienti . i.n senso assoluto per farsi un concetto del me- singolare perizia. compilato, contiene quanto è necessario ·a.11~ donna di sapere per adempiere efficacemen~e il piewso ufficio todo sperin1en.tato. Tutt'al più, dato il risul- d'infermiera al letto del ferito e dell'infermo. Le numerose tato favorevole .ottenuto, possono servire a d in- · illustrazioni sono di grande ausilio all'intendimento del testo tt • dicare che la tecnica, che non è nè diffi cile nè agevolano in modo sicuro l'opera della lettrice in ogni contin· . estremamente com1, licata, è perfettan1ente ese- genza del suo nobile ufficio. L'esito lusinghiero dellf prima edizione, esaurita. in pochissimo guibile nelle condi:oioni che son consentite da tempo, pr ova che questo manuale risponde a un bisogno sentito;. una forma.z ione sanitaria di prima linea. e la seconda edizione è diretta a soddisfare sempre .meglio a Ma non si tratta. q11i di trarre deduzioni da tale bisogno. Vi 1urono aggiunti import.anti capitoli sull e 1>.iù · questi due casi', bensì. di son1mare questi coi comuni malattie dei bambini, sulla tubercolosi, sulla malaria, idroterapia, ecc. Anche le illustrazioni sono state notevoltanti altri ch e son: stati· già altr9ve osservati e sulla mente accresciute e ·alcune modifica.te ·in modo che, come il che sono descritti nella letteratura. francese. testo, pure le figure fossero atte a permettere la lettura del Ora, per qt1anto n·on sia universale il con- libro anche alle signorine; cosl che, ce~ate le necessità della.. senso sulla bontà ciel rr1etodo, una cosa si può guerra, esso possa rimanere in famiglia come una guida preziDsaaffermare, che nessuno di ql1elli che se· ne sono in ogni contingenza riguardante la. salute. Per mettere i nostri cortesi abbonàti in grado di ditfondere. occupati, lo repu ta. dannoso, sebbene alcuni il manuale ~tesso presso le signore di loro conoscel.l.za, abbiamo non ne a.bbiamo ottenuto effetti brill~nti, tan- deliberato di spedire in porto franco le copie . che ci venissero· . to che· han dovuto in un seconrlo tempo r1cor-. richieste col loro tramite . al' solo prezzo di costo, .cioè a L. .I • rere ai met0di già prima. seguiti, ossia ai dre- ciascuna. naggi, medicature., ecc. · , Però se noi consideria1110 che questo metodo I.nviare ca rtolilia-vaglia direttamente. al Prof. ENllIOO )IJO· R ELLT · Via Sistina , 14 · ROM A. porterebbe, a i'.)a.rità di risultati, dei vantaggi I

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Vademecum della ltifermiera I

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SEZIONE PRATI C'i

OSSERVAZIONI CLINICHE. Di una forma morbosa manifestatasi con disordini della statica e della deambulazione, con oftalmoplegia totale bilateral~ subacuta seguita da guarigione pel dott.

GIOVANNI l\tlORELLI.

D ... R ... A ... , di anni sei, da Godega di S. Urbano. Nacque a termine da parto normale. Fu allattata dalla madre p er dodici mesi, ma dopo il terzo mese fu nutrita anche con latte di vacca. Ha debole costituzi'o ne; camminò da sola dopo un anno e mezzo dalla nascita; sof(rì di rachitide non grave. S11bito dopo . la nascita quelli di casa s'accorseto che la metà destra • della faccia della· neonata era .alquanto più sottile della sinistra specialmente in corrispondenza della regione zigomatica. . Ha tre sorelle e viventi; l'ultima presenta segni di rachitide e di deficiente nutrizione. I genitori contadini godono buona salute. Ai primi di febbraio di .tiuest'anno ebbe il' morbillo pel quale rimase in letto due giorni; dopo otto giorni era completamente guarita. Non ha avuto difterite, nè altre malattie infe~ive. La madre mi racconta che nel pomeriggio del 12 marzo si accorse che la bambina non poteva stare in piedi ma barcollava come fosse ubbriaca e che av·eva tendenza a ·cadere lateralmente ed in avanti; che per non cadere doveva appoggiarsi aj tavoli, alle sedie, al muro. Il mattinò sJtccessivo accusò nausea, malessere generale, cefalea, dolori vaghi pel corpo; la madre di~ e che la piccina aveva la pelle molto calda e ch e di quando in quando veniva presa da subdelirio. La sera stessa la madre notò ch e l'a palpebra superiore sinistra erasi. abbassata ..chiudendo incompletamente l'occhio e che la ~bamb ina per ·guardare sollevava .la palpebra colle dita;· il giorno dopo anche la palpe.bra superiore de·s tra era in ptosi ma in grado minore della sinistra; la madre non osservò se la figliola fosse diventata losca. • Il giorno 15 marzo i genitori, spaventati da questi fatti, mi portano la malata jn ambula· torio. Esame obbiettivo . - Bambina con sviluppo sch eletrico deficiente; ossa sottili con lieve ingrossamento delle epifisi; gabbia toracica allargata nelle parti latero-infèriori con residui di rosario rachitico; si nota una leggiera differenza fra i due lati della faccia, il destro appare a_lquanto più sottile ma .non presen~a alçuna alterazione della pelle e dei capelli; · bozze frontali pr.o minenti. Nt1lla a carico dell'apparecQhio respiratorio, digerente, uropoi etico. Le urine non contengono Zl1cchero, nè alh11mina; sono piuttosto abbon. da11ti ed hanno un p eso specifico di 1025. Rigt1ardo all'apparecchio circolatorio notasi: aia cardiaca normale, toni cardiaci netti, valvolanti: è presente una tachicardia a ritmo alquanto irregolare. ·· •

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A cal'i.co del siste1na nervoso sono evidenti i seguenti fat~i: I. Alterazioni della .statica e dell'andatura. La bambina non può mantenere la posizione eretta se non appoggiata colle b1·accia o col tronco a · qualche sostegno; lasciat a libera in piedi viene presa da trepidazione negli arti inferiori e cade piegandosi sui ginoccl1i e inchinandosi ora in avantj, ora lateralmente. Sostenuta e costretta di rnuoversi vacilla, barcolla, diyariGa le gambe che entrano in tremore e procede a passi lenti, larghi, irreg·olari; lasciata a sè oscilla m a ggio1·me:ate e cade. Appoggiata al muro colle braccia procede con andatura di chi carnmin a pauroso sopra un pe- · ricalo; muove prima gli arti superiori appoggiando re mani al muro e spostandole con strisciamento, quindi muove gli arti inferiori senza compiere propriamente il passo. ma avvicinando il piede che rimane indietro a qu,ello ch e è innanzi nella direzione del movimento; subito dopo è presa da t1·emore, va cilla ·e chiama la mamma in aiuto. L'inferma non dice di av ere giramenti ma afferma di sentirsi cadere. Messa a sedere non accusa più alcun disturbo. Avvicinandole i piedi, cl1i udendole completa.·mente gli occhi colle çtita accusa m aggi ore instabilità. II. Ptosi palpelJrale bilaterale. - Gli occhi sono quasi completame11te coperti dalle p alpebre; la ptosi è più accentuata a sinistra; le palpebre · non possono essere sollevate spontane~mente. III. Paralisi dei 1nuscoli esterio1·i degU occhi. - I bulbi oculari n on . possono compiere alcun mov:imento; sono fiss a.ti in avanti e nel centro. Sforzando la bambina di seguire collo sguardo il n1io dito nelle varie direzioni dello spazio i bulbi oculari rimangono tenacemente e costante~ente fissi nella posizione accennata; la bambina per lo sforzo che compie nei tentativi di movimento piange lamentan·dosi di non ·potere guardare .e di sentire dolore negli occhi. IV. Paralisi dell'acco'modaziorie ptlpillare. Le pupille reagiscono appena alla luce, non reagiscono affatto all'accomodazione. Non :si può ottenere l'esame della modifì.c,azione pupillare nei movim enti di convergenza. Non esiste anisocori a; le pupille sono mod-icamente dilatate. Nessun segno di p aralisi o di paresi degli altri n ervi cranici. . La bambina· apre e chiude la bocca normalmente, sporge e retrae la lingua in maniera fisiologica , la ling11a non presenta segni di atrofia; ìa favella è normale sia per la pronuncia ch e per tono della voce; normale la deglutizione pei liquidi e solidi; n ormale la masticazione; volta palatina, velo i:>endolo, faringe non presentano alterazioni. N.e ssun sintomo di paralisi dei ml) scoli degli arti superiori ed inferiori. La bambina tiene la testa alquanto abbassat'a, ma dicendole di alzarla la solleva prontamente. Ha l'aspetto di persona dormiente e raccolta. Esiste una i per attività del frontale sinistro. I muscoli del tron co non appaiono lesi. , Sensibilità gene1~al e e sensi specifici . .. •


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C'è un accenno ad iperestesia cutanea; all'infuori di ciò la sensibilità generale- è normale. Udito, gu~to, olfatto normali. La vista non è alterata. La piccina vede bene gli oggetti, non ha diplopia, nè falsa proiezione delle imagini; mo. strandole un oggetto posto ad una data distanza e dicendole di prende'.rlo allunga il braccio in ma.niera sufficiente e necessaria allo scopo e senza incoordinazione. Il campo visivo non appar~ alterato per quanto difficllissima ne sia la ricerca. ~ Rifi essi cuta1ié·i. - Riflesso plantàre; addominale pl'esenti; cliaframmatico notevole; il rientra1nento clell'appetidìce eusiforme ' è spiccato; riflesso palatino, faringeo, congiuntiv.ale presente tendinei. Patellare presente; riflesso del tendin e di Achille, Kernig, Brondzinstky, Babinski assenti. Sfinteri normali. Esiste leggiera incoordinazione nei movimenti degli arti inferiori. La b~mbina 11a ~tcc11s ato ed accusa specialmente la nofte dolori alle braccia ed alle gambe. Psiche integra, intelligenza pronta. · La bambina al rr1on1ento dell'esame non ha temperatura febbrile. Decorso ctel processo morboso. Per due giorni i sintomi si mantennero invariati; accennarono quindi a diminuire. Il 26 marzo la ptosi si presenta meno accentuata; l'oftalmoplegia invariata; diminuiti i di' sturbi della statica e dell'andatura; la bambina può rimanere in piedi senza appoggio e senza essere presa da t1·epidazione; non p11ò camminare se non s~ stenuta e il passo è sempre incerto e barcollante. Il 15 apl'ile la malata è quasi completamente • guarità; l'oftalmoplegia è totalmente scomparsa; i muscoli oculari fl1nzionano normalmente e di tutta la sindrome a v11ta rimane soltanto una lieve incertezza e tit11banza nel cammino. · La harnbina cammina da sola, senza a:ppoggio, non barcoll~, ,n on allarga nel passo gli arti inferiori; va a sc11ola a piedi, legge e scrive. La madre mi riferisce che dal 1° giugno anche la lieYissima incertezza del passo scompa l've completamente. Due ~:rrdini di ·fatti si presentano nella storia di questa malata : 1° disturbi della statica e dell'andatura; 9° pàralisi dei muscoli oculari. ..\.!l'inizio del processo morboso la bambina ave\·a l1n'andatur~ da ubbriaco, barcollava, allarga,·a le gamhe con tendenza a cadere lateralmente ed in a,·anti; in seguito non poteva mante11ere la posizione eretta e proyandosi di rimanere , ferma sui piedi veniva presa da trepidazione nei ginocchi, . la quale si diffondeva agli arti, al tronco; le gambe ·1e si piegaval:lo e la malata cadeva se non si appoggiava a qualche sostegno; di l)Oi non le era più possibile il camminare cla sola; soltanto sostenuta o appoggiata al muro poteva mt1oversi nella maniera già descritta. . La bambina aYeva lln difetto di coordina-

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zione limitato alla stazione eretta ed alla deambulazione, oppure aveva una sensazione illusoria di instabilità; aveva cioè una atassia o una forma di vertigine? L'assenza di paralisi e di paresi, di disordini di sensibilità, di lesioni trofiche degli arti in- · feriori dimostrava l'integrità a~atomica e fun-· zionale di essi. La malata non diceva di sentirsi girare o che le si muovevano intorno gli oggetti; seduta non accusava più i disturbi che le s1 manifestavano stando in piedi; i11oltre l'inferma non aveva diplopia, nè disturbi. cli l)roiezione del campo visivo; e perciò sembrel'ebbe logico di poter escludere , la vertigine come cc.ìusa dei fenome11i suddetti. Però nei bambini che non possono spiegare esattamente le loro sensazioni riesce assai spesso clifficile l'escludel'e fatti soggettivi tanto più che la vertigine s'accompagna molte \·oJt.e a disturbi dell'equilibrio e che tanto la vertigine che le lesioni dell'eqt1ilibrio hanno non infrequentemente un'1lni-c a causa. La malata presentava seg·ni caratteristici di atassia cerebellare localizzata agli arti inferiori e probabilmente a qualche g·ruppo muscolare del collo, atassia ehe comparve alcun tempo prir1Ja delle lesioni a carico dei nervi oculari e che fu ultima a scomparire. Le lesioni a carico dei muscoli oculari si iniziarono con cefalea, m alessere geherale, nausea e forse ron febbre da . prima . nell'occhio sinistro e dopo circa quarantotto ol'e nell'occhio destro; l'oftalmoplegia f11 notata completa dopo sei giorni. · I nervi offesi furono il 3°, il 4°, il 6<>, cioè tutti i nervi dei muscoli oculari. Insieme alla ptosi bilaterale, più acéentuata a sinistra, si ebbe fissazione centrale dei bulbi senza possibilità di ottenere alcun minimo mov)mento di essi. Essendosi la malata presentata all'esame del medico ·quando le lesioni oculari erano completamente sviluppate, non si è potuto stabilire quali muscoli furono da prima offesi e la modalità di sviluppo della paralisi, se i muscolì oculari furono colpiti in toto e contemporaneamente, o parzialmente e con quale st1ccessione. ~

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* * Una lesione che colpisce in maniera rapida

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3°, il 4°', il 6° senza portare disturbi dei nervi vicini ècon molta probabilità di origine nucleare. Una lesione cbe si localizza alle radici nervose dei nervi oculari è sempre accomp~gnata da compartecipazione di altri nervi eranici ed in ispecie del settimo e del dodicesimo, e da lesioni del" fascio di n1oto il quale decussandosi I .. ,


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~EZlONE

otto l'origine dei nervi oculari porta emiplegia ,tlterna o anche diplegia. L.e lesioni dei nervi oculari localizzate fra la loro origine apparente e la penetrazion.e nell'orbita difficilmente dànno paralisi totale e si associano a lesioni di altri nervi specialmente dell'olfattorio e dell'ottico. Le affezioni intraorbitali si manifestano per lo più con dolori orbitali, con disturbi visivi, con sporgenza dei bulbi, con paralisi unilaterali incomplete. Non credo si possa ammettere una paralisi bilaterale completa pseudobulbare· superiore di origine corti-cale o subcorticale senza presenza di gravi fatti cerebrali e senza sintomi di para.li.si pseudo bulbare inferiore. Il dubbio di una polineurite viene tolto dall'assenza di dolori spontanei ed alla pressione, rli distt1rbi della sensibilità e di turbe a carico di altri nervi. La malata non ha mai avuto precedentemente sintomi di epilessia, non ha stimmate di natura isterica da fare sospettare in questa malattia o ltn eql1ivalente epilettico o una manifestazione d'isterismo.

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Le malattie d el sistema nervoso ch e ~i sviluppano in modo a r11to o 811bacuto o improvviso dipendono il pilì delle volte da disturbi di circolàzione, da processi infia.mmatori, da cause tossiche. ·L'a.cuzie dei fenomeni poteva far pensare nel nostro caso ad un processo infiammatorio; m a il de corso e l~esito dovevano necessariamente fare riferire l a malattia ad un processo morboso che pur ledendo l a funzionalità rispettasse l'integrità della sostanza nervosa, e q11indi o a lievi disturbi di circolazione od a disordini cl i origin~ tossi-ca. La bambina non aveva subito traumatismi al capo, non aveva bevuto vin o o liquori d a produrle squilibri circolatori e sintomi d1 avvelenamento; non ebbe difterite che spesso dà sin~omi di oftalmoplegia . Venti giorni prima dello sviluppo di questa maiattia la piccola inferma ebbe il morbillo; sappian10 che il n1orbillo può dare oftalmople • g·1a. La bambina è figlia di contadini, i· quali, i,n queste parti del Veneto, passano la vita nell'inverno e in primavera nelle stalle. La stalla ,è il salotto dei nostri contadini; nella stalla si n1an gi a, si la ,·oru, si fa all'amore, si festeggiano le ricorrenze liete; la· stalla . è il loro calorifero, n1a purtroppo la stalla è foco laio di sviluppo e di diffusioD;e di m olte inala ttie, m ala ttie c.: utanee trasmesse clagli ani2

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PRATICA

mali, malattie dell'apparecchio respiratorio, malattie parassitarie dell'apparecchio digerer1te, malattie tossi infettive.

* * * .Se J.~sioni delle funzioni

avessero sempre corrispondenti alterazioni anatomiche si dovrebbe in questo nostro caso localizzare il processo morboso al cervelletto per il primo ordine di fatti, al pavimento del terzo ventricolo, all'acquedotto del Silvio, al pavimento del quarto ventricolo pel secondo. Ma la fisiologia e la clinica insègnano che l'atassia cerebellare n on è dovuta sempre a lesione primitiva, diretta del cervelletto, potendosi a vere sindrome cerebellare per lesioni a distanza fuori d el cervelletto stesso, e che sindromi bulbari possono presentarsi in malattie localizzate fuori del mesencefalo come nei tumori cerebellari · i quali possono dare idrocefalo, compressione, spostamento, alterazioni varie delle parti prossimali e sottostanti. Nella piccola inferma all'infuori della statica e dell'anda tura non si ebbe alcun altro Rintoma di mala ttia primitiva cerebella r e. Un processo cerebellare per poter dare secondariamente oftalmoplegia s11bacuta bilaterale dovrebbe presentarsi con 11n complesso sintom a tologico ben p iù vario e ben più grave di quello della nostra malata. La fisiologia insegna che gli organi centraJj della deambulazione sono contenuti nel tratto bulbo-proty.beranziale e che il bulbo è anche centro per la stazione attiva, per far conservarP e assumere all'animale 11na determinata posi. z1one. L'anat~mia e la fisiologia hanno fatto conoscer e i r a pporti n11merosi che passano fra cer,·elletto e bulbo. Il centro della deamb11l-azione logican1ente deYe esser e in rapporto colla funzione coordinatrice cer ebellare. Una lesione che offend e i nu clei. di origine dei nervi oculari p otrà alte1·are pur an che la fun zi0nalità del centro della d.ean1hulazione e della stazion e attiva in ffit)d() cla in1 pedire che quest~ riceva gli impulsi cereb ellarj fisiologici necessari a mantenere normale l u statica e l'andatt1ra e da dar luogo quindi alla si11drom e ata.ssica senza offesa della funzione regolatrice o coordinatrice d el cerv·elletto. La stazione cerebellare spedisce lungo i fili di congiunzione l'impulso fisiol ogico alla stazione bulbare di ricevimento, ma tale impulso non è ricevuto o malamente ricevuto per un guasto di questa. E cosi mi pare si possano spiegare le alterazioni della statica e dell'andatura presentatesi nella malata senza dover ricorrere ad una le'

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. sione cerebellare in.c ompatibile ·colla sintoma- della 'eziologia delle nefriti osservate numerose tologia e col d.ecorso di questo pr ocess0 mor- fra i combattenti sulle varie fronti della gu.erboso. .ra attuale pu.ò t i1ttavia· essere cli una certa Per l'aspetto dell'inferma somigliante a quel- importan za. lo di u n tipo gerliano credetti sulle prime di Nel corso delle mie ric~·rehe in parte già pub\ trovarn1i. davanti ad un qaso di vertigine para- blicate sull'eziologia dell'ittero ep~demico, . a lizzante. sc opo di controllo ~o esaminato coi m.etòdi Ma la malattia di Gerlier è ca:ratterizzata da atti a m ettere in• evidenza la spirochaeta ichteaccessi improvvisi, fugaci ·e ripetent~ si di ver- rohaemorragiae, il sedimento urinario di un tig~ne e di paresi muscolare la quale, secondo gran n11mero di soldati sani o affetti da mai muscoli colpiti, dà agli infermi aspetti carat- lattie diverse, fra q11esti dieci casi di n efrite teristici ch e vennero dal Gerlie·r raggruppati ~cuta em orragica e in uno di essi il reperto in tre ti.pi principali: n'el tipo dell'addormen- dello spirochete fll · positiv o. tato del ra·ccoglimento, del cieco ubbriaco. Si trattava di i1n &oldato di fanteria (F. · A. ì ' . Nella malattia di Gerlier non si .h a atassia, della classe clel 1888 proveniente· dalla trincea, ma i disturbi dell'andatura sono in gran parte nel cui anamn estico non vi erRno mai state dovuti ·alla par esi degli a:rti inferiori; non si h a malattie di importanza. Discréto bevitore di vera oft~lmoplegia m a ptosi più -o m en o accen- vino e di liquori, mai contagiRto di sifilide, tl1ata e che può essere bilater'a le. si trovava sotto le armi dal dic.e mbre 1916, VerNel Kubisa gari ven gono colpiti anche mu- so la. fine di aprile 1917 si accorse della comscoli, i cui n ervi hanno i loro nuclei d'origine pRrsn èf i e d ~mi da !)rin1a loraJlizntì aJ viRu. nel bulb o sì da simuJ are qua lche volte la ma- poi diffusi a tutto il corpo, prostrazione di forlattia di Duchenne; ma la inalattia di G-crJier h a dolori alla regione lombare. I dist1rrbi dapsìndrome così diver sa e· così diverso .1 ecorso d a prima non m olto gr av.i, gli permisero per q11alquello della mia malat a da non dover essere. ch e giorno di atten der e anrora alle sue occuparicordata che :per la fallace somiglianz a del tipo zioni di prima linea, m:a. noi coll'a11mentare dedel cieco ubbriaco col portamen to della piccol a gli stessi .e coll'aggiungersi. di sen~o ~i oppresinferma. sione di respiro, cefalea, inapy>et~nz~. a.vend o Nè .si può riferire la presente malattia ad n.o tato l1na evidente dimin11zione dell'orina · rh i:> una polioencefalite superiore acuta emorragica aveva pu re assunto llD colore fÒRSO sang11e. dola quale dà sintomi di notevole gravità ed h.a vette riparar e in 11n osnedale da c~mpo. Tr::t esito quasi sempre infausto. · sferito il 21 maggio 3.Jl'ospedale contl1màci8l ~ Da tutto qi1 anto è stato detto della sindrome, di. Udine. presentava degli edem i 8SSfl i pro'n11ndel m odo di sviluppo, dell'esito devesi noveciati agli arti inferiori. meno ' ::l lle mani, allR rare questo processo morboso fra le forme di faccia e al collo· non febbre; polso teso ritmico, paralisi nucleari bulbari superiori subacu~e di 90; pressione o~erale sinistra (Sahli), 130; origine t ossica; e avendo poi la bambina ·Subìto, R. 28. Area cardiaca leggermente aumentata. poco tempo p·r ima di questa malattia, il mor- verso sinistra; itto della punta nel quinto. spa.'billo non sarà illogico ritenerlo di natura tos- zio lln centimetrÒ infuori dell'èrtiiclaveàre, prisico-morbillosa, a meno che non si voglia attri- mo' tono impuro alla punta, secondo tono t1n buirlo a ll'azione tossica di g.ermi incogniti svi- po' accentuato su tutti i foc0lai. Segni di lieve luppatisi nella stalla, come pare avvenga per ieatarro bronchiale. Non versamenti nelle cavità a lcun.e n evrosi e per la malattia di Gerlier, il sierose. Milza e fegato non palpabili. ·che, IJùra ipotesi, è an·c ora più improbabile. Ori.ne nelle 24 h., gr. 1000; D.1012; reazione d~l Fontanelle di Od.erzo, 13 luglio 1916. sangue positiva; albumina 2%o . Nel sedimento dell'orina globuii rossi e bian('hj , cilindri ia R. CLINICA MEDICA PROPEDEUTICA MILITARIZZATA lini e granulosi in discreta quantità, cellule DI TORINO (Prof. A. CECONI, direttore). dei tubuli contorti in degenerazione granulograssa. Nei preparati del sedimento ottenut J Un caso di nefrite acuta con ~eperto mediante lunga centrifugazione e colorati coi di spirochete nelle urine. mete.d i di ·R en aux-Wilmaers e di Giemsa, nuBreve nota del maggiore medico P. rS1sTo, aiuto merosissimi spirocheti. Si trattava di form e e libero ·docente, a ttualmente in un ospeevide-ntemente appartenenti tutte alla stessa dale contumaciale (Udin·e). .' specie, identiche a quelle che si trovano ne 1La present'e breve nota ha per scopo di r.enl'ittero epidemico, di ll1nghezza varia da 6-15 µ dere pubblico il reperto orinario di un · caso di con numero di spire vario da 4-12, con estremità nefrite acuta, che senza avere la pretesa di por- appu·n tite, ora diritte, ora ripiegate ad uncino, tare un contributo alla tanto discussa questione -- colorabili intensamente. 1

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SEZI0NE PRATlCA

Dopo soli 3 giorni di degenza in ospedale, quando mi accingevo a procedere ad altre ricerche per accertare il valore del mio reperto, per imprescindibili necessità militari il malato dovette essere sgombrato verso l'interno. La mia osservazione è rimasta così assai incompleta : ho creduto tu ttavia u tile di renderla pubblica, perchè in aggiunta alle varie cause invocate a spiegazione della nefrite acuta dei comb a ttenti (perfrigerazioni, alimentazione, piombo, cocchi e bacilli di specie diversa, ecc.) in una comunicazione di Salomon e N eveu alla Société de Biologie nel marzo 1917 (Presse Médicale, n . 16, 1917) è sostenuta l'ipotesi che responsabile della nefrite sia lo stesso spiroch eta dell'·i ttero epid.emico che questi AA. avrebbero trovato nelle orine in tre casi. L'ipotesi invero per quanto suffragata finor~1 da pochi reperti - il mio sarebbe per quanto io ne conosco il quarto caso - s i presenta assai seducente se noi consideriamo che an che nell'ittero epidemico il rene è in bu.on numero di casi compromesso .e la .s intomatologia u.r inaria della nefrite al completo, e che esistono casi di spirochetosi senza ittero a dimostrare che questo sintomo per qua11to frequentissimo non è n.ssolutamente necess ario alla malattia. La, p1·0,.a che lo spiroch ete isolato dalle orine dei nefritici sia la causa d.ella malattia per ora ci man ca del tutto (in altri casi io ho tentato l'inoculazione n elle cavie del sangue dei nefritici, ina senza ris11ltato) e la mia osservazione alla soluzione di questo problema non porta contributo di sorta. così no11 è da ascludersi a priori che ql1esti eliminatori di spirocheti possono essere dei semplici portatori e la ·nefrite non riconosca aff atto la s11a causa nel microrganismo. La mia breve nota h a soltanto lo scopo di richiamare l'attenzio11e degli studiosi ch e abbiano a trovarsi in presenza di casi &imili e più fortunati di n1 e siano n ella possibilità di segu irli e di st 11 dia rli. 15 settemJ) re, 1917. Pre'rn io semigratuito : Prof. GUGLIELMO BILANCIONI

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RIVISTE SINTETICHE. . Sulla cura dell'otite catarrale media cronica. 011est.a 1t1 alattia è stata detta la pietra di ' p:.l ragone degli otoiat1~i, poichè resiste spesRo alle cure più intelli~enti ed assidue e , continua fatalmente la su a evoluzione fino alla sordità. In casj fa.vorevoli diviene stazionari~; ~i d anno anche delle migliorie, probabilmente indipendenti dalla cura; ma di solito preval• gono le tendenze lentissimamente progressive della malattia. L'uffezione è sicuramente sostenuta da stati generali che favoriscono l'attecchimento dei germi: debolezza costituzionale, malattie esau_rienti e anemizzanti, come tubercolosi, lue, morbo di Brig!1t, rachitismo, emorragie; spesso esiste la così detta diatesi artritica. La malattia viene favorita da tutte le condizioni di vit.a an ti-igieniche. In secondo luogo interviene una predisposi-: zione locale. Quasi sempre la malattia conseoo-ue a ostruzioni croniche del n aso, dell . a laringe, a malformazioni del setto nasale, a vegetazioni adenoidi, ad alcune speciali confor1nazioni del cranio e particolarmente della base di esso e della volta faringea; tali · stati morbosi assumono molta importanza in quanto che l'otite media catarrale comincia sempre (e dura talora per molti anni in questo stadio precursore) con una cattiva ventilazione dell:t cassa dalla via tubarica, o per fatto meccanico primitivo o ,p er catarro che t~mefà la mu- . cosa del naso faringe, ecc. Ne sono indici i così detti raffreddori cronici l 'abolita funzione respl.ratoria nasale (ch e obbliga a inantenere costantemente ap erta la 1Jocca), ecc. Su questi fatti il pubblico ed i m edici non si soffermano, ciò che porta a trascurarne la cura, in cui risiede una efficace profilassi della sordità. Opportu nan1en ie Bilan cio11i l1a in sistito nel rilevare che si "tratta di elementi essenziali per lo sviluppo della m alattia. I fatti meccani ci preparan o il terreno all ' attecchimento dei germi nella cassa del timpano .. Secondo le ricerche di Gradenigo e 1\1aggiora, sono gli stessi che determinano le forme neppurative; ne differiscono solo perchè m ol-. to a.ttent1ati, svirulentati, epperò ad azione mitissima. e oltremodo protratta. Scl1 en1alican1e11te la malattia, una volta avviata, passa per vari stadi, i qu ali p er ò non sono ben distinti. I germi che risalgono per la tuba d 'Eustac,ehio determinano una salpingite; questa è cau(11 )


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sa di ostruzione; ne deriva rarefazione delMan mano che la malattia progredisce la 1'aria contenuta nella cas~a, quindi ateletta- diagnosi diviene sempre più agevole e sicura. sia e produzione di un essudato sieroso o siero.....,,. mucoso, ex-vacuo, per lo più scarso: è lo sta* * dio essudativo, ordinariamente ~ugace; l' essuIl tr a ttamento tende ad arrestare l'evoluziodato viene poi invaso dai germi provenienti ne della malattia più che a ripristinare le condalla tuba, e ne deriva· la produzione reatti- dizioni normali. Esso va per le lunghe: siccova di catarro : è lo stadio catarrale; in se- 111e r1on si ottengono risultati brillanti, ad un guito la reazione della mucosa e della sotto- ce rto p11nto i malati si scoraggiano e i mediti mucosa dà origine ad un 'iperplasia: è lo sta- se 11e disi.nteressano; d'altra parte non è da dio iperplastico; il connettivo, infiltrato di pic- escludere che molte cure sieno iniempestive e cole cellule rotonde, ricopre le finestre, anchi- dannose : riesce facilissimo, purtroppo, di arlotizza gli ossicini, dà origine ad aderen- 1·ecare del danno. ze, ecc.; l<L mucosa e il connettivo un po' per Occorre dunque di soddisfare una duplice volta si c0artano, le briglie e le aderenze si condizione : sapere con esattezza come proceretraggono, si raggrinzano, il connettivo si ca - dere e perseverare nella cura. rica di fibre, si indt1risce: è lo stadio sclerotiCi occuperemo della cura dell'otite catarrale co; 5egt1ono a11cora at1·ofie ed infiltrazioni cal- cronica sulla scorta di un breve m a interessancaree della mucosa, ecc. La malattia varia per te articolo di B. Robinson (Medi cai liecord, decorso e inten sità, dalle forrne che si innesta12 maggio 1917) , nel quale sono contenute molno sulle otiti catarl'aJi acute. o che conseguo110 te indicazioni pratiche. I.o completererno con a forme acute recidivanti, alle forme più insi- a ltri dati. diose; dalle forme localizzate alle finestre, u · * Lra gli ossicini, od alla membrana, alle formè * * Siccome non e dubbio il conco1·so di cause diffuse. gener ali, ogni cura la qu ale tenda a en1endare Le variazioni 11ello sviluppo delle briglie, delle pieghe, delle a derenze, spiegano perchè la discrasia sottostante, accresce le probabilità. in condizic1ni analog·he ora s~ determini -sordit~ di guarigione. Sono consigliabili quindi la vita grave: (,J'a un disturbo appena apprezzabile del .. all'aria libera e gli esercizi fisici, evitando però gli strapazzi; una vita psichica tranquilla, 1'11clito. Prima o poi viene cointeressato il labirinto, ora con fenomeni di semplice compres · esente da preoccupazioni e da patemi d 'animo; sione, òra con la compartecipazione al proces- un regime dietetico razionale, particolarmente evitare l 'ipo- e l 'iperalimentazione, rinunziaso infettivo, sino ad aversi cofosi completa. Specialmente tenaci sono le forme giovanili , re o quasi ai dolci, all'alcool, al tabacco; osservare la morigeratezza sessuale; praticare · che r>aiono legate a rachitismo, e quelle in cui en tra irt gioco l'eredità, della quale si è cer- delle cure ricostituenti (ferro, arsenico, stricnina, opoterapia). cat.o di precisare il meccanismo. Ma questo trattamento generale non basta; Intervengono momenti occasionali; per es. , Blacl),wf\11 l~1e d. R ecord, 1916) ha ultimamente esso a nzi esercita un'influenza molto limitata rilevato il compito dei bagni di m are (eserci- sul processo morboso. Si rende manifesta, dunque, l'opportunità terebbero un'azione dannosa in inolte otopatie d'intraprendere la cura locale, che però è semper l'azione traumatica e termica · dell'acqua l)fe ardua e richiede molte cantele per evitare sull 'orecchio). Importa sospettare la malattia nei due primi di peggiorare la f:> ituazione. sintomi, i quali consistono in mali di testa * persistenti, ronzii, lievi stati vertiginosi, ipoaDi solito questa cura viene iniziata tardi, cusia, ecc., così da poter chiedere in tempo il progre• sussidio dello specialista per l'accertamento q u arido la malattia è già abbastanza diagnostico. In questo stadio precoce occorre . dita, poichè per molto tempo lo stato dell'orecsovratutto differenziare l'affezione organica chio non ricl1iama l'attenzione del malato. In tali .c ondizioni si può ottenere molto meno dalle urostopatie; che sono forme puramente ft1nzionali, - ovvero sostenute da un lievissim o che se la cura fosse intrapresa fin dalle prime substrato organico, frequenti nelle nevrosi di manifestazioni morbose. Si è ricorso spèsso 'alle iniezioni entro la .casansie. e d'angoscia; veri stati d'allucinazione sensitivo-sensoriale, si manifestano con parae- sa, per la via delle tube, · di varie sostanze allo stesie della gola (sensazione penosa di pienez- stato liquido o ài soluzione (bicarl;>onato di soda, ioduro di potassip, cloralio idrato, niza di peso), paracusie, stati vertiginosi, ecc. trato d'argento, solfatò 'di zinco o di rame, ' (Cfr. Devaux e Lagne, Les ausieux, 1917). (12)

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SEZIONE ·pftATI CA

iodoformio, pilocarpina, adrenalina, fibrolisi11a1 ecc.), :nell'inte11to di modificare favorevolrnenie il processo i11fettivo ; m a q11este sostanze sono difficili a m a11eggiare; esse irritano quasi sémpre: dopo un rniglioram ento fugace, che illude il malato e il medico, segt1e quasi a colpo sicuro un peggioramen to. Oggi si preferisce di rinunziare a queste med icazjo111. Rispondo:p o m eglio alcune sostanze adoperate allo stato di vavore : olio essenziale di eucaJipto, di trerr1 enti11a, di pino 111arittimo, Lir1tura di benzoino, cloroformio, etere, iodio, etc., eh.e ve11gono introdotti con l,aria nell'eseguire le insufflazioni alla Politzes; i11a n on c'e J a fare n ea11che su di essi un grande affidaH1ento. Le insuf ftazioni alla P olitzer ~0 110 i11olto la rgamente 11doperate. Rispondono bene solo du1·ante i priini .stadii; com e fa osservare Lowenberg, J'estano ir1efficaci nelle forme secche, in clii possono a nzi determinare aggra vamenti e riuscire pericolose, se eseguite con forza: esser ca.usa della. ro ttura cli aderenze; provocare piccoli stravasi sanguigni che determinano nuovi processi ir1ii am1natorii e proliferativi, sfianc ai...~ la LJ1 en1b r~na del ti111pano. Con un po ' di buona volontà, si 1·iesce ad istruiTe il paziente ~t praticare da sè in m odu s0ddisfaceute 41.insu tJlazione, così che egli no11 clebba dipendere dallo specialista per· una n1anovra tanto sempli~e, ciò che eleverebbe il costo della cura e finirebbe p er indurre stanchezza nel malato e n el medico. Per semplificare la tecnica, è forse preferì ~ bile di far pronunziare la sillaba huc (llrocedimento di Gruber), anzichè far bere il solito so rso d'a c<J.Ua. Conviene di far introdurre ne1 la narice l a cannula circondata da cotone, cosi da 11gevolare ed assicurare la chiusl1ra. Vole11do usare una va1)orizzazione medicata, basta far cadere su questo cotone 5-10 ed anche 13 gocçe di spirito di cloroformio (cloroformio in alcool al 6 %), secondo le indicazfoni di Robinson. Si insegnerà anche al paziente a rilevare il rumore subbiettivo ch e denota la buona riuscita dell'operazione. Il trattamento verrà eseguito tutti i giorni od a giorni alterni. Nei casi leggeri, éhe vanno be11e, il miglioramento dopo l'insufflazione risulta evidente e persiste per vent1qt1attr'ore. Se il risultato è meno netto, ma pure palese, è consigliabile di continuar e la .cura p·er 4-6 set.~ timane. Essa va ripetuta poi due volte l'ann o, per un mese· ogni volta. Se invece non si ì"ilevlt i1essun be11efizio entro t1na diecina di giorni, è inutile persistere. ' L'insufflazione ha lo scopo di rifornire arirt. '

alla cassa, così dà impedire l'atelettasia persj~tente della m embrnna timp anica. le anchi losi dègli ossicini e le aderenze in questa posi-· zione; di fa cilitare il vt1otamento dell essudato si~ro-mttCo8o o cata1·rale, comprimendolo e forzandolo nelle tube; di asi:)ortar e i11 parte questo 1::ssudato, 1nedìante J'aria immessa in lieve ec-· cesso entro l'orecchio e che poi fuoriesce; di rnF..1,.n ten ere la ·perveità delle tube. Per agev·o lare la fuoriuscita dell 'essudato, utilizzando ancl1e la forza di gravità, è bene che il paziente tenga il capo abbassato e volto dalla parte deil' Lreccl1io malato. Alle volte l'ins·ùfft azione non rie.sce, qua 11do la stenosi tuba.ria è m ar cata; in questi casi, per vincere la resistenz a, serve m eg·lio il cateterismo, il quale dilata le tube e al t~mp o stesi:>o co11sP.nte u11a più sicura insufflazione. Dunque il cateterismo non sempre occorre; è indicato solo quandG la stenosi non. è . vinta dall'insufflazio11e, ed a11cl1e allora solo di ten1po in temp~, p. es. 1-2 volte per settimana. In queste _condizioni il cateterismo riesce di complemento all 'insuffiaziope semplice. N<1.turalmente esso esige l'opera dello specia.Ji8ta. E preferibìlt3 d1 associarvi l' uso dell'aria. co1n i::> ressa, la quale determina un 'insufflazione :t.raduabile in modo rigoroso. L'aria è da pref e1·ire all'ossig~no, perchè questo viene riassorbito più rapidamente, mentre non esercita n essun' azione battericida. Se il catetere non p assa, risponde bene il dr P naggio, ottenuto a mezzo di sonde o bug1B flessibili, .'?;uidate dal catetere; possono essere di cc·lltùoi1je o di rr1inugia (corda di violino); qt1este, lasciate per qualche tempo in situ, si l'igonfia110 e dilatano dolcemente la tuba. Molta importanza spetta al pneunio-11iassaggio auricolare, che tende a promuovere la forit1scita, attraverso le tube, del materiale co11Lenu t.o ~ella cassa; inoltre esso determina ipeL'e1nia attiva e favorisce il riassorbimento. Giova sempre, salvo n egli stadi atrofici, molt::> av~nzati, e nel rilassamento della membrana. Va eseguito a dovere; se troppo rude, può dc.inneggiare: p. es., la sonda di Lucae è stata aJJbandonata, perch è determinava traumatisrr1i, ir ritazione e peggioramentL Molto m e.glie' toll0rati e pii1 idonei sono i massaggi bla11di, ottentltì p. es. con il m,asseur di Delstan~ che. Invece che mediante l'elettricità, si può f a1· muovere questo app arecchio da sè (sono in commercio piccoli apparecchini a mano). Si fa agire per n on più di un minuto ogni volt.a. Ancora più semplicemente ed utilmente, si prtù utilizzare la ~tessa pera . di Politzer, introd11rendo l'innesto terminftle entro il condotto t

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IL POLICLINICO

uditivo esterno ed assicurandovelo con un po' di cotone, cosl da. chiudere il condotto stesso; poi si comprime moderatamente e si lascia deCLimpri1ner~ lo. pera, ripetendo rapidamente lH. rr1anovra. Si può anche adattarvi un innesto speciale, come quello di Bacou. Ancora più semplicemeD:te: si applica a piatto, sull'orecchio IDltlato, l~ palma del~a mano corrispondente, poi si stacca rapidamente, .poi si riapplica, e cos) via, in n1odo da determinare una serie di co1npressioni e clecompressioni, per · 5 minuti ogni volta. Si può anche piegare il trago sul condotto uditivo esterno per mezzo di un dito, a molte riprese, per 5-10 minuti; nla questa forma di massaggio è meno efficace della precedente. P~r qetern1i11 a re l 'iperemia curativa nella cassa ed esercitare un'azione anti111icrobica, si t?Ossono usare il r:aldo semplice (per es. termo. foro elettrico) e i rivulsivi (per es. l'ovatta terJ.no~ena); ma meglio l'ispond~ u11a lampada clettrica, ~·orse percl1è ricca di taggi ,penetranti, che agiscono in profondità ed esercitano un'azione microbicida. Questo mezzo 'giova sovratutto quando v'è sclerosi anchilosante nelle articolazioni tielle ossicina intra-auricolari, chfl viene ridotta: quanto meno, se ne arresta o se ne ritarda l'incremento. E preferibile usare una lampada terapeutica potente, che si avvicina e si allontana per 5 minuti incirca (più o meno) ogni giorno. .:. Oltre alle cure locali sull'orecchio, si richiedono qtielle locali del naso-faringee, da cui probahjlmente parte l'infezio11e auricolare. Riescono ·utili sovratutto in principio; poi l'affezione dell'orecchio decorre per suo conto, indipendentemente da quella. naso-faringea, che però non è mai da trascurare, in quanto che, eliminar1dola, si può evit~re . la ripetizione o la continuazione ùel processo infettivo dell'orecchio. Se queste cure sono istituite in tempo, alle volte riescono ad arrestare od a g·uarire il processo morboso auricolare. Quando v 'è congestione e stenosi delle tube, convengono, come si è detto, i drenaggi a mezzo di insufflazioni o di cateterismi, ripetuti anche 1-2 volte al giorno, o del sondaggio. Se v'è faringite (e non manca quasi n1ai) si ricorre allo iodio diluito. in glicerina, al protargolo, al nitrato d'argento, al galvano, cautere, ecc.; occorre agire specialmente presso l 'ostio delJe tube, per mezzo di uno stuello di cotone, cui si dà la forma del catetere per le tube d.'Eustachio (Gradenigo). Nell'ipertrofia della tonsilla linguale (a ct1i per solito si fa poca attP.nzione, sovratutto se r1on determin a cl1e ··n na sensazione di corpo (14) •

[ANNO

XXIV, "FASC. 44]

estraneo in gola), Biedert (Med. a. Surg. Rep. of the Episc. Hosp., 1915) consiglia la · miscela: jodio 0.8-1-.0 gm., ioduro potassio 1.6-2.0 gm., g·licerina 3ù gm., od anche la glicerina tannica; i detti rimedi vanno portati per mezzo di uno stuello di cotone sulla base della lingua, mentre questa è spinta molto in avanti, evitando di farli giungere ai lati dell'epiglottide; le applicazioni si ripetono 3-4 volte, ' ad intervalli di 3-4 giorni; se non bastano, si cauterizza la tonsilla linguale con acido triclorometico, con acido cromico o meglio col galvano cantere; come palliativo si puù anche usare una soluzione cocainica (Turtur, questo giornale 1917). Se vi sono vegetazioni adenoidi, asportarle. Se v'è ostruzione nasale, far uso di pomate astringenti, della cauterizzazione, delle operazioni. sui turbinati e s ul setto, ecc. ~ Un coadiuvaJ1te delle cure è dato dal clima; ina r1aturalmente questo mezzo è riservato solo ma naturalmente questo mezzo è riservato ai favoriti dalla fortuna. Conviene un cli1na asciutto" di montagna; non mai il mare, spècialmente se la m~lattia è ancora nellp stadio tli essudazione, di catarro. Un'azione speciale spetta ai bagn~ termali. Probabilmente modificano tutto il ricambio, i11 a. esercitano anche un'azione curativa locale, sulle prime vie aeree. Un luogo classico di cura è Aix-l~s-Bains, ove si fann\.' bagni, i11alazioni, massaggi; a pro;durre. i buoni effetti segnalati, oltre l'acqua calcica-idrosoliorata termale, concorre certo il C~Lmbiamento di .regime. In Italia vantiamo le acque salso-iodiche di Sn.lso1r1aggiore; le inalazioni dei sali di questa stazione si praticano anche in speciali i.atituti; più se1nplicemente, si può consigliare ai n1 alati non abbienti un inalatore Acmé, per il quale si usano le acque madri cli~ vengono riscaldate. <)ccorce della prudenza, affin chè non si abbi<t. l:n effetto contrario alla risoluzione desiderata: può svilupparsi una faringite bromicàiodica. Vi sono degli individui intolleranti, ai quali qt1esta cura non conviene affatto. Non acceniamo neppure agli interventi chirurgici, fortunatamente abbandonati. L'uso dei vaccini e dei sieri è ancora allo st:l.to di tentativo. Quando la ·malattia si è resa stazionaria, è utile di ripetere, un paio di volte all'anno, la e u1 a lor:::lle, per un mese ogni volta. Se s: producono riacutizzazioni, converrà il riposo tt letto, rendere severo il regime, prendere qualche purgante, e localmente praticare delle applicazioni calde.


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SEZIONE PRATICA

*** Usando le cure prudenziali da noi indicate, i risultati saranno lenti, ma sicuri, purchè gli sforzi siano perseveranti. Naturalrnente, 11on c'è da aspettarsi mai nulla di straordinario nè di rapidissimo. Ma siamo certi che l 'adozione di queste n1isure alleverà le sofferenze di molta parte del1' umanità, determinate dalla perdita p rogr es·· siva dell'udito. I.. V. '

MEDICINA SOCIALE. Un progetto d'assicurazione contro le malatti(l.

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Secondo l'Abbiate (La Cooperazione Italian.l(, 31 agosto 1917), l'assicllrazione de\' e e se l'e oJ)bligatoria per tutti i sala riati ed impiegati cl'ambo i sessi oltre i 16 anni, con retribuzione non superiore a 21.00 lire annt1e. L'Istit11to ·delle Assicurazioni sociali funziona a m ezzo del Consiglio Supe 1·iore, presse;> il Mini stero dell'ind11stria e di 11ffici periferici, con circoscrizione o provinciale, o comunal-e, o circondariale secondo l 'importa nza d·ella popolazione. L'assict1razione contro i d a nni delle malattie è esercitata dalle Società cli mutuo soccorso, dalle Casse professionali e dai Sindaca ti Cli previdenza; dove q11este istit11zioni man chino devono sorgere le Casse comunali, rette da amministrazioni miste (Com11ne, operai, imprenditori). Questi enti d e,·ono lJrovvedere a i p l'opri assicurati lln s11ssidio giorna lierq a partire dal 4° e fino al 90° giorno d.i malattia; 'un s11.ssidio di _ maternità di lire 40; l'indennità di f11nerale dj . lire 50; . 1'assitenza inedi ca e farmaceutic·a ; l 'assicurazione dell'operaio alla Cassa per l a vecchiaia mediante il versam ento a qu esta di lir e 1 mensilmente. Dopo il 90° giorno, e ·fino al 730° si 11a il pe1·iodo così chiamato di cc invalidità · tem 1)ora11ea » alla quale i)rovvedono le Federazioni provinciali fra gli I stituti c h e esercitano l'assict1razione contro le malattie, corrispondend o una lira giornalieta all' assicurato, e versan do alla lor o volta una lira al mese per ieiasct1n inva·1ido alla Cassa vecchiaia. Dopo il 730° giorr10 si ha l'invalidità p ermanente ed entra ' in f11nzione la Cassa nazionale di previd.enza col s ussidio di lire O. 75 giornaliero od il ricovero dell'invalido in un Istituto di assistenza; a nche q11esta Cassa de've versare lire t1na a l mese per l'assic11razione-vecchiaià.. Lo stesso Istituto garantisce a d ogni lavoratore che si inscriva al 16° anno, una pensione di lire 360 ann11e a datare dal 65° se nomo, e dal 600 se donna. In caso di morte prima di quest'età è conferita per 6 mesi una pensione ai

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fig·li minori di 15 anni, o, i.11 mancanza di q11esti, alla vedova. Contributi. Per l'assict1razionc, n1alatt1 a e per l'invalidità temporanea il premio è unico, e così ripartito: l'operaio deve \'ersare lire 9 annue fino al salar'io di 3 lir e, e l'uno per tento sulla p·arte di salario eccede11te ; a ltrettanto deve corrispondere l'imprenditore. Il Comune e lo Stato versano un contributo a nnuo di · 1ire ·3 e 9 rispettivamente. Le Casse-malattia verseranno sulle loro entrate una percentuale, da fissarsi ogni q11inquennio dal Consiglio superiore, a favore delle Federazioni per l'invalidità temporanea, e della Cassa n azionale di previdenza per l'inYalidità permanente. P er l'as~icurazi one-vec ­ chiaia oltre ai contributi delle singole casse, si ha il versamento di una .q11ota annua fissa di 6 lire da ·parte dello Stato, d·~ll'op eraio e c1ell imp renditore. · Speciali disposizioni · riguardano il versamento del co•tributo da p arte di coloro che lavorano a domicilio. A ssicurazion:i fa colta ti.ve. Possono associars1 a rl istituzioni m11tue riconosci11te dallo Stato, contro i rischi del lavoro e dellH. vita, le. donne occupate nei lav·ori domesti ci c11e non abbiano t1n reddito superiore a 3600 lir'3, e gli t1omini ch e abbiano un guadagno d all(! 2400 alle 3600 lire. Lo Stato contribuisce con la q11arta parte dei premi da loro pagati, purcI'.è non sup erino f. lire annue. La gestione infortuni sarà tenuta dagli istitt1 ti att11almente esistenti; il co11trib11to dell'as. sicurazi one graverà a cari·co totale def datore cli lavoro. L'indennità decorre dal 45° giorno dall'jnfortunio perchè dal 4° a l 44° giorno l'operaio percepirà il st1ssidio-malattia. Questo, nelle linee principali il progetto Abbiate, pregevole certamente ma. non pri ,.o dj lacune. Ci l) are, infatti, bene concepita l'org·anizzazione a mministrativa dell'Istituto delle assict1razioni so ci a li e, di massima , })en impostato il congegno delle variE : form e cli a e- . .; isten za. Sulla parte finanziaria. del i)rogetto , che ci pare m olto roseo, non è dato pronunziar si per mancanza di elem.enti. L a proposta che limita il trattamento-info1 tunio a datare dal 45° gi orno non crediamo possa essere presa in considerazione, per il dan1to evidente cb e ne d eriverebbe agli operai i quali giustamente devono aver diritto ad un trattamento più favorevole quando rimangono vi1 time del lavo1·0. Nel progetto è, poi, trascura.ta del tutto la parte riguardante il servizio '3ani tario e l'as sistenza ospitaliera, problemi che ci augl1riamo vengano risolti con soddisfazione dell a classe medica.. x. 1

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1320

IL

POLrCLINICQ

ACCADEMIE, SOCIETA MEDICHE, CON6HESSI. (NOSTRI RESOCONTI PARTJCOLARI).

Reale Accademia di scienze, lettere ed arti in Modena. . lllunanza del

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giugno 1911.

Presiede il prof. Uoo

AMAJ,DI.

Per lo studio delle lesioni dei nervi periferici. Il prof. ARTURO DONAGGIO tratta dell'importanza dell'indagine istol-0gica, ~pecie con i metodi neurofibrilla ri - e ricorda, tra i ricercatori italiani, il Pe rroncito - sulle lesioni dei nervi 1)€riferici; osserva che tale indagine, rivelando la sorprendente capacità di rigenerazione delle fibre nervose periferiche, come è stata una. tra le basi scientifiche che hanno guidato agli interventi, tanto numf!r-0si in chirurgia· di guerra. in determinati casi di lesione dei nervi periferici, così dovrebbe esser $empre utilizzata doJX) l'atto operativo pel' integ'·are e chiarire l'osservazione clinica, ciò che, invece. fin qui è avvenuto piuttosto raramente, secondo è stat.-0 da più parti notato : ed espone Pil rticolarità metodicl1e sull'indagine in questione. Dono aver ricordato che ~Ii stessi procedjmentL con i quali egli ha raggiunto la dimoRtrazione dellR rete neurofibrillare negli elerpenti nervoRi, l'h:-lnno condotto contemporaneamente a lla colorazione elettiva della parte <'ilindras~ile delle fibre nervose tanto nell'asse cerehr-0-spinaJe qnanto nel nervi periferi<'i. C'hiarisce ro1ne vadano utiliziza te per · ci lindrassi del nervi periferici le pronrietà elettive ilei pronr] metodi (particola rment.e del 2<> e òel 50 descritti nella Rivista sper. di Freniatrin , vol. XXX. fase. 20-~ 0 • e nelle A..rcni11es it. ile Bio7o(lie. voJ11. . me XTJVI, fase. 3°): cita 8 questo nrono~ito 1<\ otti1ne rice.r che di G. l\fo<lena connottf\ ron i eietti metoòi Rn lesioni Rneri.n1entaJi dei nf>rYi neriferiri (A1·c'1. it. dP B'lolnoiA . volnme TJIV, ·fn Rc. ~o). Riguardo nl reqni ~:dto rlella elettivitn ne<'es~ario in Rimile ordine di ricerche. òeve ricord::tre òi aver o~serva to cbe i 111~todi òi riduzione a rgenti~"l (Caja l, Riel i:;chowl~j ) possono trarre n ò apprPzza menti err-0nei per lR contemporanea colorazione. ~nzn òifferenziazione. di strutture non nervo8e: ciò c>he è Rtato confermato. per qnnnto rigua ròa i c il inèfrasRi, oltre che dalle ricerche ?ii G. Modena . nncl1e ò:llle ricerche di V. Bianchi, Scinti, Cantelli sul com portamento dei cilindra~si df\i centri. qne~te 11ltinJe eseguite, eom'è di regola J)€r il cerv~llo. con il metodo 40 dell'O., in confront-0 con i metoò i di riduzione argenti.ca. Dat:i la neçessitì1 che l'in(iaj?:ine olt1·p n soddi sfa re a l requisito dell'elettività di colorazione ò{'ll <' neurofibrille, sia po r tata sulle altre strutture f'osti tl1enti la zona le~. l'O., per rispondere n tale esig-en7.a. ha ora preci~a to che specialmente le sezioni dei pezzi trattati con il metodo 50 (da lle quali, del resto si può già, con il consueto procedimento, se non si spinge tropp.o oltre lo scoloramento. ottenere in parte la colorazione suppletoria, senza turbare sensibilmente l'e lettività del metodo, per il tatto della differenziazione rnetacromatica) sono su(16)

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scettibili, purchè siano libera te dal mordente (molibdato d'ammonio) con accurato lavaggio, di indagine suppletoria con colorazioni comuni; in modo da. fornire il desiclerato quadro globale della lesione. Riconosciuto che una delle ragioni della frequente mancanza dell'applicazione dell'esame ist<>logico sul materiale as'Portat-0 specialmente per quanto i·iguarda il comportamento delle neurofibrille, ])uò derivare ·dal fatt-0 che non sempre è possibile di·s porre subito delle sostanze nece~rie a ll'intero svolgimeuto dei metodi, 1'0., pur ammettendo che è preferibile, nell'applicazione dei propri metodi neurofibrillari. attenersi al procedimento quale egli lo ha originariamente descritto, riferis·ce che si può ovviare a ll'inconveniente riducendo il procedimento iniziale <llla semplice fissazione, polchè ha constatato che. quando il nervo sia fi~to in soluzione Sa.tura acquosa di sublimato (36 ore), eliminando Poi l'eccesso di sublimato con alcool a 70 jòdato (48 ore) e sia conservato in alcool a 70, gli ulteriori pa ssa.ggj possono essere rimandati a quando le condizioni di ricerca siano più agevoli, purchè nel riprendere la serie dei passaggi, sl riconducano i pezzi all'acqua distillata attraverso soluzioni gradualmente a llungate di nlcool: cosi si può conservare ed utilizzare un materiale prezioso, il cui esame contribuirà a mettere in luce problemi non ancora riE':olti d'intersese scientifico e pratico. •

Infine il prof. G AETANO 1\-f \ ONANINI, a nome nnchf' clei prof. G. Bianchi e del dott. G. B. Venturi, pr<:>Renta (<Notizie òi esperienze per estrarre induRtria lmente il bromo ònlle acque madri de1Je Ralin~ marittime durante la guerra)). Relativamente all'estrazione dello j,odio dalle acque minerali italiane 1'0. deve constatare che le analiRi che si trovano nei libri e nelle monografie relative a tali acque sono molto spesso f'rrate e più precisamente sono err;:i te le analisi di quelle 11 eque che· dovrebbero contenere quantità rilevanti di jodio (ql1alche decigrammo per litro). P erriò avendo 1'0. in unione ai sopracitati chimici, ~A<'OJ?itato un processo industriale per l'estrazi<>ne dello jodi,) da acqt1e minerali molt-0 ioduratf\. dovette abbandonare l'applicazione in Reguito a nnove analisi pr:l. tica t.e alle sorgenti. L'O. presenta invece Rll' Accademia nn campione di bromo liquido italiano ed nn campione di bromuro di sodio, estratti durante Io scorso inverno tilio Tavani, direttore delle RR. Saline di Corneto. Tarquinia: ed esprime la sua gratitudine oltrechè allo spett. lVIinistero delle Finanze, che concesse di eseguire le esperienze anche all'ill.mo f;ig. ing. Attilio Tavani, direttore delle RR. Saline di Corneto. per avere · in tutti i modi eoadiuvato col con.siglio e coll'oper~ il corp.pimento del lavoro. I/O. presentn le fotografie del piccolo impianto di esperimènt-0 da i1done la descrizione, e fa seguito c-0n un progetto di massima da seguire per un impianto di e. trazione di bromo dalle a cque madri delle ~aline durante la guerra. ••

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C. BONACil\TJ S.egreta1·io . di Seziotie . ~


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~E/.lO~E PRATICA •

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I

APPUNTI, DI MEDICINA PRATICA. •

CASISTICA E TERAPIA. L'epilessia traumatica. È r11olto diffuso, osserva Berger (Munche1ier M edizinische Wochenschrift, 1916, num. 22), il

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concetto che la epilessia .traumatica sia essenzialmente corticale, dipenda cioè da una ecci, tazione da parte di una scheggia ossea, di un corpo estraneo, di un focolaio emorragico, di una cicatrice sulla zona i·olandica. Vero è che ~'epilessia può seguite, e con n1olta frequ enza, a tutte le lesioni cerebrali, anche quan~o non abbiano ·dato in prin10 tempo fenomeni commotivi, e dovunque localizzate. Tu.t ti gli individui con gravi lesioni cerebrali guarite lamentano per molto tempo, e talora per se111pre, ~lcuhi disturbi quali cefalea, \afflusso di sangue alla testa, scarsa resistenza all ' aléool, ipersensibilità al calòre solare ed agli sfol'zi corporei, fatti che sono spess.o aC·· com1)agnati da un certo torpore mentale e ad irritabilità. Qt1esti sintomi ch e in genere hanno una tendenza a recedere non costituiscono 1·epilessia traumatica. Questa si ha soltanto quando si verificano i grandi accessi convulsivi o i così detti fenomeni epilettoidi, che sono più frequenti, meno noti e possono per.ciò più fac:ilmente sfuggire alla osser:vazione o rion essere convenientemente interpretati. Si notano fra essi: la cefalea .i ntensa accession°ale, la clebolezza genera le impro,Tvi'sa e speci almente gli accessi di vertigin e. Gli accessi di vertigine di natura epilettica compaiono di regola dopo la g·uarigione apparente1nente co1npleta della lesione cerebrale nel pieno be11essere, si verificano. senza l'agione dimostrabile e po$sono durare fino ad una mezz'ora. Sono talvolta accon1pagnati da nausea, vomito, sudorazione, bradicardia, rinorragia, enuresi ~ sono segt1ite da un breve sonno. Se questi accessi accessionali di vertigine si verificano in un individuo che ha una cicatrice cerebrale e specialmente se insieme ad Pssi si hann.o rapidi offuscamenti della coscienza si può essere sicuri che si tratta di una forma epilettica in sviluppo anche se non si sono ancora 111anifestati i classici accessi convulsivi. Queste for111e di epilessia sono generalmente a ggravate ed affrettate nella loro evolt1zione dagli strapazzi fisici,, dai disagi, dalla tensione e111otiva, n1entre possono attenuarsi ed anche scomparire col riposo. P er questa ragione l ' . .\.. . ritiene che i soJdati che si trovino in queste condizioni non debbano mai più essere inviati a] fronte. E ciò senza tener conto che que-

sti individui per i disturbi cui vanno soggetti, vertigini seguìte da cadute, accessi di sonno e di a stenia grave, come per gli eventu ali. disturbi psichici, ,.accessi d-' angoscia, impulsi, fughe, non solo oer sè stessi costituiscono un uericol0 ma anche per le unità di cui fanno parte. DR. ' Crisi di ipotermia come equivalente epilettico ' in un trapanato. .

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· 111 un individuo che aveva subìto ·trapanazione del frontale ed esposto per retrazione della cicatrice ad una compressione delle circonvoluzioni cerebrali sottostànti, si sono verificati: 1° ·d,e gli accepsi epilettici j acksoniani, caratterizzati da violenti dolori e contrazioni sp·a stiche del braècio destro; 2° dei periodi di ipotermia (tempe l'atura rettale fino' a 34°,2) di parecchi giorni, precedenti 1 acce~so sensitivornotore o sostituendolo, quando la terapia bromica aveva attenuato o soppresso gli accessi. e l' epi] essia sono scomparse .L 'ipotermia ' quando un intervento operativo ha fatto scomparire la compressione dovuta alla cicatrice. Esse si son9 svolte simultaneamente in dipendenza dell'eccitazione corticale a li vello della breccia del frontale. L'ipotermia ha dunque avuto il valore di un equivalente epilettic·o. I

1

(J ourn. of Am. med. Association).

FIL.

Enuresi congenita ed acquisita da lesioni spinali. ' G. Spiller (The rnedical s·c iences'

arrierican Journal of the 1916, aprile)' ricorda. che

l 'enuresi può essere in rapporto a lesioni organiche congenite o acquisite quali la mielodisplasia e lo stiramento della cauda equina. Sotto il nome di mielodisplasia Fuchs descrisse nel 1909 una speciale condizione caratterizzata da spina bifi·da occulta con imperfetto ' sYilt1ppo delle parti inferiori del qiidollo, condizione i cui sinto1ni essenziali sono i seguenti: , 1. Debolezza ,d egli sfi1iteri' e specialmente e11uresi notturna persistente dopo la pubertà; 2. Sindactilia t ra il 2° e 3° dito del piede, più raramente degli altri, di solito bilaterale; 3. Disturbi di sensibilità , special1nente di quella termica, con distribuzione a tipo non l'.'adicolare, pe1: lo pil1 lin1itata ai-1)iedi o anche a1le sole dita di essi; 4. Anomalie del · can ale sacrale rilevabili con l' esa:me radiologico; 5. Disturbi della reflessività tendinea e cutanefl all'addome ed ag·li a1'ti inferiori; i I 7,

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6. Deformità del piede (piede piatto, varo, valgo) con disturbi trofici e vasomotori nelle dita. Oltre a questi, altri sinton1i sono stati descritti quali l'ipertricosi della regione sacrale, un lipoma alla regione coccigea, l 'asirnmetria della rima anale, la fovea coccigea. L 'A. riferisce çi,l riguardo la storia di alcuni casi che conferrnano le osservazioni di Fuchs e di altri autori che si occuparono successivan1ente della quistione. D'altra parte disturbi della minzione possor1u anche verificarsi in seguito allo stiramento delle radici sacrali inferiori in seguito alla ec. . -cessiva flessione del tronco sugli arti inferiori. In tale posizione le radici inferiori sono fortemente stirate e sono sempre maggiormente danneggiate in confronto ·di quelle situate superiormente. Al riguardo l'A. i'iferisce la storia di un operaio di 46 anni. l\tlentre questi lavorava in una miniera, un elevatore scese su dì lui: per difendersi fu costretto a viegare fortemente il tronco sulle gambe ed in questa posizione dovette rimanere a lungo .. Gli arti inferiori non rimasero p ara1izzati, tuttavia per qualche tempo ebbe bisogno dell'appoggio del ' bastone ed in capo ad un anno aveva ancora .incontinenza di urina e di feci: il desiderio sessuale non n1ancava, ma non si aveva erezior:ie ed emissione di sperma. I riflessi achillei erano aboliti, quelli patellari erano disuguali, il sinistro era alquanto esagerato. V'era accenno al fenomeno di Romberg. La sensibilità tattile e dolorifica attorno all'ano, al perineo ed · agli arti inferiori era integra. • In un altro .caso si trattava di un operaio che battè con 1 addome in una balla di ' cotone .nell'atto di sollevarla dal suolo. In seguito a ciò cominciò .a soffrire di debplezza dello sfintere vescicale per modo che facendo qualsiasi sforzo anche leggero emetteva dell'urina. Questa incontin.enza peggiorò gradualmente fino a che il paziente perdette completamente il controllo della propria vescica. Il d_esiderio sessuale non era indebolito, ma lo sgocciol1:1-mento d,e ll'urina impediva il coito. Lo sfintere rettale era anch 'esso, benchè in grado minore, indebolito. L'andatura e la stazione erano normali .. Il paziente 'avvertiva negli arti inferiori una certa debolezza. Esisteva una lieve anestesia · tattile e dolorifica alla porzione destra dello scroto, alla natica destra in vi.cinanza dell'ano ed in minore grado allo stesso lato del ·perineo. An-che la porzione destra del pene er:1 meno sensibile. La sensibilità dei testicoli era normale. I riflessi patellari erano pronti, ma quelli achillei indeboliti. I fatti clinici deponevano per t1na lesione unilaterale delle radici 1

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IL POLICLINICO

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sacrali inferiori. La stes a t111ilateralità faceva escll1de1·e una lesio11e del cono. La lesione delle . . radici d ov~va .evidentemente attribuirsi ad uno stiramento delle medesime determinato clallo sforzo fatto a tro11~ 0 piegato in aYanti i)er sol- . levare la balla di coto11e. DR.

' La cefalea da puntura lombare.

L'uso / oramai larg·o della puntura lombare a scopo diagnostico e terapeutico l~a contribuito a f.a r conoscere con maggiore preci~ione i caratteri della cefalea che suole seguire alla pu11tura stessa. Questa cefalea, osserva C. L. Da11v (Jourrial Arrierican Mellical A~sociatio1i, 1917, n: 14) raramente si n1anifesta prima del giorno seguente alla puntura e precisamente quando il paziente si leva dal letto. Può però ~nche comparire subito clopo l·operazione come anche· tre giorni '·dopo e ciò in rappo!·to all )attività del soggetto ed alle co11clizioni dell a circolazione del liquido cefalo-rachidia110. Il pazie11te soffre di u11· ùo]ore diffuso p.iuttosto grave alla fronte e qua1 che· volta a,nche alla nuca sebbene i11eno inte:r:iso. 'Talora il dolore è anche più forte all'occipite. Può essel'e acco1npagnato da na11sea, von1iti violenti, vertigfni, confllsione mentale e deliqui. Tali sintomi possono essere destati o peggiorati dai movimenti ed 1

ordinariamente scompaiono rapidamente quan-

do .il paziente si mette a giacere, .e quando wiù sta in tale posizione tanto meglio si sente. Posson0 anche essere presenti modificazioni del lun1e pupillare e della pressione del sangue. I disturbi durano con ql1alche :remissione da cinque giorn"i a tre settimane ed an·che più. La cefalea con tutti i sintomi che l'accompagnano e più ·frequente quando la vressione del _ liquido cefalo-rachidiano è negativa o è bassa. Quando invece la pressione è alta come in casi di tumori, di polio1nielite, di n1-eningite, la p.u ntura lombare calma o fa scon1parire la cefalea preesistente . La cefalea è più comune e più grave nei soggetti giovani ed a temperamento nerYos.o, nelle donne, negli anemici. In ogni caso i dist11 rbi sòno tEt.nto più leggeri qt1anto minore è la quantità del liquido estratto e quanto più lentamente avviene la fuoriuscita del liquido stesso. In q·u anto al meccanismo patogenetico della .cefalea l' A. ritiene che le modificazioni della p''.ressione' provocate dalla puntura ·e dalla fu~­ riuscita di liquido cefalo-rachidiano determinano una diminuzione di questo nella cavità cranica per modo che il cervello trovasi molto più a contatto delle ossa, donde un'irritazione delle fibre del trigen1ino e dell'occipitale. Qt1esta •


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XXIV,

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SEZIONE PRATICA

interpretazione sarebbe avvalorata dal fatto ch e la posizione orizzontale fa migliorare tutti i disturbi e che la cefalea si '1nanifesta in g:enere dopo la I)untura sol o quando il paziente si leva dal letto. Bisogna però d,altra parte tener conto che il plesso coroidale è capace di ristabili1·e rapida.mente l,equilibrio quantitativo del liquido cerebro-.spinale, conviene quindi ammettere che la puntura 101nbare inibisca l 'attività del . detto plesso. La cefalea può essere adunque evitata mantenendo a l etto il paziente per due o tre giorni dopo la puntura, facendo defluire il liquido nella minore quantità possibile e praticando l'operazione molto lentamente. Una volta manifestatasi la cefalea si cura col ritorno nella posizione orizzontàle ed eventualmente con compressione a ddominale mediante fasce o altri sistemi. Con tale pressi_o ne si determina un aumento della pressione sanguigna nell'estremità cefalica e si favorisc~ quindi la secrezione del liquido cefalo-rachidiano. DR.

Interessante premio semigratùito: •

Dott. M.

CA1'!PE0G1..\N1 •

Capitano Medico Assistente onorario nella R. Clinica Oto-rino-laringoiatrica di Roma.

La diagnosi . . della Sordità nei suoi rapporti clinici e sociali. Fu giudicata una pubblicazione interessante e che si legge volentieri, uno studio clinico e medico-le·gale della sordità di ~tilità scientifica e pratica. :fu una guida preziosa alla diagnosi della sordità. Vi sono esposte le cause della malattia, progredendo ordinatament~ dall'apparecchio periferiéo dell'udito, longo le vie acustiche, fino ai centri cerebrali. Sono illustrate le sordità traumatiche, tossiche, in rapporto con lo stato generale, con le malattie del sistema nervoso, le forme organiche e funzionali ed i processi patologici con coi potrebbero esser confuse. Il metodismo di esame nell'ammalato forma oggetto di uno speciale capitolo. Vi è svolto infine u D'a rgomento importantissimo e degno di rilievo: le manifestazioni extra-auricolari della sor9.ità, che si rivelano nelle regioni e negli organi vicini e lontani, che si ripercuotono sull'intero organismo, sul valore sociale dell'individuo, sulle più elevate estrinsecazioni della psiche. Questi brevi cenni raccomandano già la pubblicazione a tutti gli studiosi, ai mèdici ed in special modo ai periti medico-legali. ,z..::

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Yolome in VIII grande, di circa 100 pagi.ne, con una Tavola, in commercio al pmzo di L ~; ai nostri associati si spedisce per sole L 3,20 franco di porto. Inviare cartolina-vaglia direttamente al p.rof. ENRICO MOREJ,LI, Via Sistina, 14 - Rom<J;.

POSTA DEGLI ABBONATI. (876) l riiezio11.i g e1lgiL'ul'i pe1· clnestes.\a locul e ~ Devitalizzazione della polpa de1itale. - Al .d~t­

·tor P. O. Barsanti da Montepulciano: Le iniezioni gengivali per· ottenere l ' aneste. . sia locale per infiltrazione-, qualunque . sia la sostania adoperata,. ~i praticano fra gli strati epiteliali della muccosa e il connettivo sottomuccoso, e precisamente n el sottile stra,to di tessu to sottoepiteliale; allora il colorito della· muccosa impallidisce gradatam~11te e diventa bianco, formando u11'aì·ea rotondeggiante, lal'g& a un dipresso qua11to \lna moneta da un centesimo, di cui la puntl1ra è il centro.. Se invece si app rofon~isce inaggiormente l'ago nei tessuti, iniettando n.el , tessuto connettivo lasso ji.. . . liquido anestetico, questo formerebbe saccoccia, il tessuto muccoso soprastante si solleverebbe a nocciola e non si otteri·ebbe l'infiltrazione desiderata dell'anestetico nei tessuti che si vogliono rendere inse11sibili. Per poter aspol'ture senza çiolore lH, polpa radicolare ancora sensitiva la n1iglior pratic a è di ripetere nella ca,.i tà palpale la n1edicazione arsenicale, anche per più vÒlte, . e è nece .. ario, aspettand.o che i filamenti di polpa radico~ lare siano completamente insensibilizza.ti pri1l1a di asportarli. Se per ragioni speciali non si dispone de] tempo necessario p er questa 1) t'Udente aspettativa, si può praticare l'anestesia cocainica per con1pressione, ch e generalme11te I dà buoni risultati, oppure l'anestesia gengivale, co1ne si farebbe per un'estrazione dentaria. A.

CHIA VARO.

(877). L'Abbonato 955 chiede :

Quale cura può usarsi contro l ' in~onnia e ·contro la cefalea accessionale intensa in soggetti co11 manifestazioni o con sospetto di forma parasifilitica? Oltre una presci·izione sintomatica, potrebbe sperimentarsi il neosalvars~n çi,nche se negativa la '\Vassermann? , Tutte le volte che non vi sono soeciali controindicazioni (lesioni vasali, cardiache e renali) si i:iuò tentare fl neo-salvarsan. :Yfolti a tt ribuiscono una particolare efficacia su qu~te forme nevralgiche, .di origine o di natura sifilitica, al cianuro di mercurio per iniezioni ipodermiche. V. MoNTESANO.

(878). AJ J'Abb. 11. 89'"28 : Si è già risposto ad analoga domanda (a.I n. 804 di q11esta rl1brica, fase. 12, pag. 397}.

L. P. (19t

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CENNI BIBLIOGRAFICL (Non s• ruemi!con.o che i libr• pervenuti in dono alla Red4zione)

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seguente modo. Le i11alattie dapprima acquisì~ te, poi ereditarie, porta110 una diminuzione progressiva. dei· i11ezzì di difesa dell'organismo e • I. BABINSKI e I. FROMENT. Hystérie-pithiatisme iuettono capo alla sterilità od alt' estimione deet · trouble nerveux d'ordre reflex. Collection gli individui e clei loro discendenti. Lo studio Horizon. L. 4. Eçlitori Masson e C., Parigi. della paleopatologia generale ·comparata porta In questo volume la nuova con·cezione deJl'i- quindi a riconoscere che la causa più naturale steria, il pitiati$mo, è ampiamente . esposta e dell 'estinzione cl ei gruppi ·animali consiste non già nella lotta per la vita o nella selezione nadi scussa. Il Bahinski trova modo in questo Jjbro consacrato alla neurologia di guerra di t11ral e, n1a. nél1a controevoluzione . per degeneconferm1are ed a:n-1pliare le sue vedute suJla pa~ ra zion e. Si possono cosi co~tituire alcune serie cli forn1e controevolt1tive, p. es., nella trasfortogenesi dei fenomeni isterici. mazione i ttioide di al.e uni gruppi come i rettili Oltre a ciò il Babinski e.d il Fromi e nt fanno • ( j ttiosa uri' ed i inamn1if eri (cetacei), nell'uomo una non meno ampia esposizione di quei disturbi nervosi,. che sec·ondo essi non possono fossile di Neandertl1al, ecc.; in queste forme Je essere classificati nè tra i fatti isterici, nè tra stigma te degenerative più evidenti sono il giql1elli d.ipendenti da lesioni organi.che dei si- gantismo e l'acr0rnegalia. L'agente esecutivo stema nervoso, i così detti disturbi fisiopatj ci più · frequente in 4uesti esseri degenerativi o troppo speci~lizzati (t1omo di Neanderthal, boo di origine riflessa Yi11i molto selezionati) sarebbe la tubercolosi. Gli at1tori fanno una magistrale distinzione, Tali sono i èoncetti principali che informano dànno i criteri per la diagnosi differenziale tra , questo -lavoro, ·ricco di osservazioni e di f~tti fenomeni isterici, fisiopatici ed organici. nuovi, tratti dal campo della paleontologia coLe idee del Babinski e del Froment su quedella morfo] ogia e della patologia. . ·sto argome11to non h a:pno trovato il generale FIL. ce.nsenso dei neurologi, e gli autori nello stesso libro combattono brillantemente, se non sem• pre efficacemente, le opposizioni. ~el complesso si tratta di t1n volume che deI suicidi in Italia. sterà un grande interesse fra quanti sentono Le morti per suicidio sono in continuo aumento il bisogno di mantenensi al cnrrer1t€ dei pro.anche in Italia. DaH' An1iuario Statistioo del 1915, gressi della scienz.a. testè uscito, si desumono i dati seguenti per gli DR. anni 1910-191-1 :

me

VARIA.

· Dùtt. RENÉ LARGER. Théorie de la contre-évolution oti dégénérescence p ar i' h él'édité path,0lof!ique. Un vol. in-8 di ·pag. 405. F. Allan,

éd-i t. Parigi. Prezzo L. 7. In generriJe i l)iologi ritengono che la evoluzione si esplicl1i nella sola direzione buona, che lJ•jrta 011 lYrog;re~so nella st1ecessione, e, considerando l'organismo degli animali come perf ett.a111erlte fisiologico, hanno stranamente conf11s0 dei ca l'a tteri degeneràtivi con quelli n or- 11:ali. l Jn .) stt1din dei fatti più approfondito d1Plost1·a invece che la serie di forme successive • (l?ormenreihe), così <!ara agli Hacckeliani, non risponde alla realtà e che l'ev-0luzione, anzichè 1.l na catena ininterrotta di forme, deve considerarsi con1e un alb,e ro frondoso in cui, fra i molti ran1i collaterali, alc·u ni sono morti, altri sono incapaci cli ori gtnare un ramo piµ elevato e so, 110 ae·s tinnt_i all estinzione . . _.\ccanto ·all'evoluzione, noi vediamo quindi QVolger~i i11 certi gr11ppi, un processo che seg·ue le stesse leggi della prima, ma che si sviluppa invece in senso contrario. Ad esso l'A. ha dato il nome di contro-evolt1zione, che si esplica neJ 1

~uni 1910 1911 1912 1913

Maschi Fem.

Totali

2190

690

2880

1939 2161 2276

813

275-t 2986 31(}7

~

831

~ ili Femmine • u 1 111 one · per cento abitanti s uicidi

85

27.6 26.7 28,0

29.6

1914 2295 829 3187 89 Dalle statistiche com1)arate degli anni precedellti risulterebbe che la proporzione -su un milione di abitanti è sa.lita in meno di quarant'anni, cioè dal 1877 al 1914, dalla media di solo il 40.6 all'89, ossia è più che Taddoppiata. Cresce anche il rapporto numerico del sesso femminile. Cdnque lire: .l'associazione annua della Oroce Rossa costa - lo sanno tutti - cinque lire. Sembra una somma piccola, minima; sembra che tut-. ti debbano essere soei della Croce Rossa. Che rosa sono infatti cinque lire in confron1:o di ciò che · madrè può dare alla Patria : suo .:figlio? Ohe oosa sono cinque lire in confronro di ciò che dà il soldato -fillli Patria: il suo sangue, la sua vita? Eppure, se manderemo cinque lire al nostro Comitato o al Comitato di Propaganda avremo fat· w qualcosa anche noi in questa ora di gloria e d.! _ amore.

una

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24.0

88

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84 79


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SEZIONE PRATICA

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NELLA VITA. PRO.FESSION ALE. •

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della prima ba·sta, invece, il solo provvedimento · di ufficio, giu8tificato dal fatto dello invocato procedimento penale. Il .sen.. prof. Edoardo Ma.ragliano ha presentato II medico conf9tto, sottoposto a procedura giuPila presidenza del Senato la seguente interpeldiziaria, non può nè devè essere inteso nelle sue , Janza :. discolpe perchè ben deve egli conoscere che da.l,la « Chiedo di interpellare il ministro della pub- · data della 1s entenza o dell'ordinan~ di rinvio a blica istruzione sugli intendimenti del Governo per giudizio ovvero dalla. data della citazione del Publ'istruzione "1egli studenti di medicina nell'immiblico Ministero a comparire in udienza o da.Ila data nente anno scola.stico ». del mandato di cattura, resta indetermina tamente Molti deputati medici e non medici hanno ohiesospeso fino a giudizio definitivo. sto ai ministri della guerra e della pubblica istruCiò per sempµce misura precauzionale inspirata zione che gli studenti di medicina ~Ida.ti durante a. ragioni di ordine pubblico -e di alta m oralità nofl subordinata, per la sua stessq, natura, nè a formail prossimo anno scolastico non siano inviati a lle lità p r eliminari n è a limiti di tempo. Università Castrensi ma alle loro rispettive Università. f./ onorevole Consesso nel suaccennato parere duI ministri banno riconosciuto giuste le osservabita, però, che al Prefetto competa la fà00ltà di 7ioni dei deputa ti ed hanno promesso il loro inte- infiigg·ere la sospensione al medico condotto per ' invocato pr-0cedimento penale in applicazione ressamento. . . del precitato articolo 106 del Regolamento per la esecuzione della legge comunale e provinciale. ~ vero che il Prefetto ha f.acoltà di infligg·ere punizioni disciplinari a.I personale sanit:ario dipeuSospensione dalla carica del medico condotto sotto- dente . dagli enti sottoposti alla sua giurisdiz1one nell'ambito della circoserizione territoriale della posto a procedimento ·penale. Provincia e che tale facoltà egli èsercita paralle- , Segnaliamo un importante par.ere recentemente la.mente <'- concorrentemente ad altra consimile ate messo dalla Sezione 1a. del Consiglio di Stato in tribuita agli enti medesimi, ma tale facoltà deriva materia di sospensione del medico condotto e deld~ t1na esplicita disposizione, la quale non è ril'11fficiale sanitario sottoposti a procedimento peprodotta a rignardo delle s.ospensioni in cui s1 innale. corre di diritto per effetto del procecffroento penale Come è noto, incorre di diritto nella sospensione in corso. coil esonero temporaneo dal servizio l'ufficiale sani. :ID, pertanto, lecit-0 ritenere che tali sospensioni tario contro il quale sia. stato spi,ccato mandati<:> debbono essere pronunzinte esclusivamente dai Con• di cattt1ra per imputazione di delitto. sigli deliberanti dei sing·oli enti presso c1ù il- saniLa sospensione d11ra fino a che non intervenga tario presta servizio . • ordinanza o ,sentenza della autorità giudiziaria che Ohe se ,d a parte di questi si rilevi oscitanza.. jnponga fine al giudizio. dolenZ:i o rifiuto di })rovvedere, non a l Prefetto si Il C-0nsiglio di Stato ba ritenuto che tale predeve ricorrere. ma bensì alla competente autorità. cauzionale sospensione sia applicabile anche al metut-0ria. dico condotto che si trovi, per una ragione qualIl Consiglio di Stato ha poi tassativamente disiasi, sottoposto a procedimento penale. chiarato che tali sospensioni non possono mai riPerò mentre per l'ufficia.le sanitario il provvedi- flettere il solo stipendio, ma debbono necessariamento trova ba.se e legale fonda.mento nello artimente corp.prendere lo stipendio e le funzioni gia~! colo 94 del Regolamento sanitario, approvato con chè in caso diverso sarebbe falsato ciò che costituiR. decreto del 19 luglio 1906, n. 466, . :pe~ medico sce il .carattere essenziale del provvediment9 che condotto, in mancanza di speciali tassative dispotende àa allontanare dall'ufficio chi trovasi sottosizioni della legge e del regola.mento sanitario, troposto a pr<>C€c1imento penale e fino a quando ques :.:> va ragione, invece, nello articolo 106 del regolanon si'a definito e-0n df)finitiva conda.u na ocl a·SS<ì· mento per la esecuzione della. legge comunale e luzione. La sospensione dello sti1Jendio, elle accompagna provinciale. La sospensione che in somiglianti casi è commi- q11ella· dell'trfficio ·è mi&·ura affatto secondaria. e subordinata, dovendo pur Rempre prevalere su quelle nata a carico di tali funzionarli è una sospensione {li indole personale, le ragioni di carattere pubsui generis in quanto che essa prescinde da.Ile forblico ed obbiettivo. malità stabilite per quelle che costituiscono veri e ' Dal suesr>resso parere, <!he porta la data del propr1 provvedimenti disciplinari. Mentre per l'applicazione di queste ultime occorre contestare allo io aprilè ultimo, si detraggono i seguenti princjp1: 1o Quando devesi applicare la sospensione per interessato gli addebiti con atto formalmente notlinvocato giudizio penale non ricorre l'applicazione fica to dal messo comunale ed assegnargli un termine perentorio per giustificarsi, per l'applicazione del disposto dello articolo 91 del Regolamento sa~

Per la ripresa degli studi llniversitari • di medicina.

ItIVISTA DI 6IURISPRUDENZA SANITARIA.

n I I (

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lL POLICLINICO

nita.rio secondo cui bioogna contestare gli addebiti e sentir le discolpe del sanitario; 2° Tale sospensione deve essei·e l)ronunzlata unicamente òal C-Onsiglio comunale e non può in essa, pe.r qualsivoglia rag·ione, intervenire. il Prefetto; 3° In caso di oscitanza o di rifiuto del Con~iglio ·-0munale a provvedere, deve all'•ione di esso, essere sostituita quella d~lla c-0mpetente autorità tut()ri.a ; 4° La :-;os11e11sioue precauzionale in discorso non · può e:::;sere lin1itata a l solo ~tipe1~dio, ma deve neoossariameJlte es5ere estesa anche al servizio. Dott. .JusTITIA'. 1

RISPOSTE AQU~SITI E ADOMANDE.

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neJl,'esercit<> mobilitato ~ appartiene alla classe 1884 e seguenti. Ciò in base al D. L. del 12 novembre 1916, n. 1529. Il preannunziato nuovo decreto ministeriale sugli esoneri· òei medici condotti non ha ancora visto la }uce. <70i.13) Tariffa degli ab bienti - Modifica. - Dott. C. T . da B. - Dal momento che il capitolato, a suo tempo, da I..J€i liberan1ente accettato stabilisce 1~1 tariffa per le visite agli abbonati in lire 1 .50 Ella non può riscuotere somm~ maggiore. Tenuto conto, però, delle eccezionali condizioni del momento ,1 ttuale, sarebbe giustificata una modifica ehe il Consiglio comunale credesse apPortare nel senso desiderato, cioè, di aumentare la 1:ariffa stabilita. Qualora il C-Omune si 'rifiutasse, Ella non potrebbe ricorrere a nessuna R utorità superioi·e perchè si tratterebbe nel caso di un atto facoltativo insindacabile nel merito e perchè osterebbe, in ogni caso, il capitolato vi,gente, che forma legge fra le parti. Doctor .Jus.rrTIA.

Dott. U. M. da ù. - Per stabilire se rompete il diritto ·alla indennità c·aro-viveri bi.sogna tenere solamente caloolo della somma che il' sanitario riceve come stipendio cla lla Amministrazione municipale, dello stiI>endio, cioè, che egli riceve per il -servizio di cura ,. di assistenza deila popolazione ci~ile povera, inclusa in apposito elenco. Sono esclusi dal computo ~li a ltri eYentuaLi emolumenti che il sanitlario stef::$O riceva per altro titolo d-i prestazione. Al ' ' maR~jmo si potrebbe sostenere nel caso esposto che ALBO D'ORO~ l'indennità debba essere ripartitc'l a carico del Oo1llune e dei Comuni del •Mandamento pel carcere, Ricon1pense nl v alore militare per lo ca111pag'na di ma. nègarla .non si può, Iier ovvie ragioni di diritto r1 i r111erra ] 91:5-).916. ~ di equità. Ell:a, percependo lo stjpendio di lire . ~IED.\ GijlA DI BRONZO. 4000 aumentato di' altre lire 400 pel conseguiro sesPesce l\1anfredo, da Roma, tenente medico reggisennio. ha diritto <llla indepnltà. in parola. mento artiglieria campagna. .- Si tratteneva col (7029) P ensione. - Dott. V. G. da C. - Awndo proprio maggiore in una baracca minacciata dal ~derito alJa C'nsM. pensioni sin dalla s11a ' istituzio'grave ed imminente pericolo di una Yalanga, per . ne ha diritto al riconoscimento gratuito dei cinque assistere alla discesa del personale del gruppo, anni di ~ervizio. prestati })rima del 1899. Così ese, quando finalmente stava per allontanarsen~, fu sendo, ella i1el 1918 conterà 2fi anni· di · servizio e travolto dalla valanga, rimanend<? C()SÌ vittima -:t8 anni di Ptà e potrà fin da allora liquidare l 'a.ndella propria abnegazione e del suo alto senso di nna pensione di lire 764. Ottenendo la nomina ad · disci1)lin:t. - Tabia Lobia, 9 marw 1916. afficiale sani t.ario può rimanere ancora ins·c ritto alla Cassa. Se. però. 1-0sse nominato interino in ~'1EDAGLIA D'ARGENTO. altra conrlotta, non guada.g nerebbe nulla, perchè gl: a nni 'di interinato, mentre sono calcolati per Capelli Pietro, da Pombia (Novara), capitano medico complemento sezione sanità. - Comandante lo ~ cquisto ò.el diritto a lla pensione, che ella otdi un reparto someggiato di sanità, in zona batterrà nell'anno })rossimo eg·ua1mente, ~on sono vatuta da fuoco di artiglieria, che distrusse tre suclntati nella rle terminazione rlello ammontare della cessivi posti di medicazione causando perdite fra m~~~. . ' . i feriti e nel personale di sanità, riusci, col suo <7031) Eseroizio oum1iia.ti1 o della medicina e delcoraggio personale e con la sua eccezionalè calma J.tr veterinar·i a. - Dott. A. P. da Z. di G. - La ed attività, a tener alto il morale dei soldati e a legge sanita~ia non \ieta, anzi consente, a chi è far funzionare la sezione anche sotto il fuoco pr0vveduto di dne l~u·ree, l'esercizio é11mulativo nemico. Impavido e sereno, non trascurò le cure di due rami dell'arte salutare, specie, la medicina ai moltissjmi feriti che affluivano alla sezione, e la veterinaria, esclusa, però, in ogni caso la far• face~done sgombrare, sempre sotto il fuoco, varie macia . .Quantunque non esista incompatibil.i tà, non éentinaia : esempio a tutti df ardimento nel comsi potrebbe utilmente ricorrere contro l'atto de:l pimento -Oel dovere, nel quale continuò in.s tancaf'-0n1une che non approvasse la nomina del medico bile anche dopo essere stato ferito al braccio sicondotto a _ veterinario municipale, giacchè il dinistro dallo scoppio di uno shrapnel avversario. Tieto potrebbe essere messo per ragione di opporIn una successiva circostanza dava prova di mit11ni tà, ritenendo che al professionista mancasse il rabile forza d'animo, perchè. ferito, continuava iemp() ed il modo di esercitare con eguale zelo ... a provvedere al funzionamento del servizio saed inteTessamento la duplice funzione. Bisogna, 1nnitRrio. - Magnaboscl1i , 3-6 gingno - Seghe Pe~1nru8 . not~ l'El ('h~ non ~j hR il rJ.i.r i,tto a l1R nomlnt:t n1a so1o pnssi7>1lità. ò<?~raJ0 . 1° h1glio 1916. 17028) Indennità caro-viveri. -

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(7032) Bsonero dal servizio tnilitare pei medici condotti. - Dott. A·. L. da Z. di G. - Il medico condotto unico di un Comune, a·ncvrchè di terza categoria ed indispensabile, · deve l)l'estar servizio

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SEZlONE PRATIC.\

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te1 essi vetran.n o destinati alla istituzione di premi • triennali da assegnare agli a u t-Orj delle migl1ori opere sopra soggttti. di psicopatologia.

NOTIZIE DIVERSE

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Per l'assicurazione obbligatoria contro le malattie. Ìl 19 corrente, presieduta dal Senatore Perla, si ~· rìunita per la prima volta la commissione nominata dal Ministro 'dell'Industria, fi-0m111~rc 10 e Lavoro per 'lo studdo d'un progetto di legge per l'a sSicurazione obblig·atoria oontro le malattie. Es~ è composta di 42 membri, .scelti fra d~putati, senatori. culto1i della previdenza e della rhedicinà sociale, e ~unzionari dello Stato. Ne . fanno parte j seguenti medici : prof. Vitt-Orio Ascoli, on. prof. Vincenzo Bianchi, p·rof. Luigi Devoto; senatore· prof. Francesco Durante; senatore prof. Marchia- • fava Ettore; prof. Gaetano Pieraccini; on. prof. Michele Pietra valle~ prof. Alberto Lutra.rio, direttore generale délla Sanità . Pt1bblica; prof. Giovanni Lo riga, ispettoré medico ca.po del Lavoro; prof. G11gliemo Fabbri, capp del servizio sanitario delle Ferrovie del1o Stato.

Beneficenza.

<Jongresso di Medicina Interna. Il Congres.so indetto ~ Ila Società di :.Vl€d1icina Interna, di cui già .si è accennato nel numero se<~c­ so, si terrà a Verona dal 29 al 31 del corrente me.se. Verranno in esso trattati imp'ortanti argomenti di medicina militare.

Per l'utilizzazione della castagna· d'India. I...e autorità francesi hanno stabilito di favorire il raccolto delle castagne d'India, 1icompensando i contadini in ragione d-i 15 centesimi al chilogcamma, di cui 8 centesimi saranno destinati al raccoglitore, 5 a coloro che ne raduneranno grandi quantità e 2 allo speditore. _Le quantità raccolte saranno così convoglta te alle distillerie che ne rie.averanno alcool e aceton~ risparmiando così altri cerea.li. Anche in Italia •S i è iniziato l o sfruttamento de l frutto d ?ippocastani; a MiJano si è costituita al. . l'uopo una ·s ocietà.

In virtù cli t1n nuovo decreto luogotenenziale è istitt1ita una speciale categoria di a.spiranti dentisti. la quale uella progressione della gerarchia sarà compresa fra i sottufficiali e gli ufficiali. , Ad essi sarà fatto il trattamento previsto dalle leggi sull-0 ~tato degli ufficiali. Possono ·esser'9'i nominati i milit.ari· di età non superiore ai ' 46 anni, . che siano abilita ti aJl'esercjzio dell'octontojatria. 1 Il lo.ro numero no_n potrà st1J>et·are i seicento.

m Francia.

Per lo studio delle psicopatie.

Il defunto dott. Valentin Magnan, g·ià pr~~iffflnt<.) dell'Accademia di Medicina di P nrigj, ba legato a questn EntP J ~ ~omm8 di 25.000 fr a n<:'h i. i !'11i in-

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Prof. Fil MARIANI

-LA CURÀ DEL CUORE

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P<lr lim ita te i.I consumo del latte, ne viene ora }lroibita la vendita dopo le 9 del mattino, -9-egli spacci aperti al pubblico, facendo solamente eccezione pe r i 1:).storanti nelle stazioni ferroviarie ..

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Jn1porta/n.te p1·eniio se;nii,gratu,ito:

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Si è costituita a I->adova una Commissione provinciale di assistenza ai t iform.ati· per tubercolosi, la quale provvede alla loro o$pedalizzazione e mira ~i purifica1·e le abitazioni ed a qifendere i sani so~ J>l'•l tutto i fancit1lli.

La scarsità del latte

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Segnaliamo la perdita dell'ing. FRED. W .. TAYLOR , na to nel 1856 ;negli Stati Uniti d' A meri~, ove ha organizzato il lavoro indu~triale sui p~inci­ pii della fisiopsicologia e dell'igiene. allo scopo di ottenere il massimo rendimento. ool minimo consumo di energia muscola.re e néuro-p.sichica ~ hà anche tentato di applicare il lavoro quale mez7_,o terapeutico nelle net1ro-psicosi~

L'assistenza ai soldati riformati per· tubercolosi. I

Nuovo sanatorio per tubercolotici. Il Consiglio provinciale di Verona ba deciso di contrarl'e un ruutuo di 200,000 lire per iniziare la istituzione d i un Sa natorio per tubercolotici. •

Il sac. Camillo Annovazzi, residente ad Abbiategra sso, ha donato all'Ospedale Ciceri detto Fatebenesorelle, di Milano, · la somma capitale di L. 28 mila per 'l'istituzione di un letto per ........ malate acute ootto il titolQ « Fonàa~ione _A nnovazzi Francesca ma.ritata Bernaoohi », col diritto di patronato nel 'signor Giuseppe ·Bernacchi e suoi successori resiflenti in Milanò, limitatamente però al periodo annuo cli giornate di degenza che sul reddito netto <1ella oo~rna capjtale suddetta in relazione al co. to effettivo della degenza, verrà di anno i:{). anno clete11min.a to dal Consigli·o d'amniinistrazione del suddetto ospedale . ' Il Consiglio ospitaliero ha accettato col1a. ti.serva della a11oorizzazione di. legge tale donazione~ che segna li:i. alla pubblica benemer~nza ..

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Gli aspiranti dentisti nell'esercito.

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• Volum·e di eirca 300 pagine con figure, edizione 1918, della Casa EdÌtrice Fratelli Treves .

C{)nsigli pratici ai medici e agli ammalati secondo i nuovi studi e le moderne ricerche Prezzo : L· 8 Agli abbonati ai peri?dici !?Po!ioli1iioo e Le rn ala.ttie del cuore premio sem1gratu1to a L. 5. Inviare cartolina vaglia da L. 5 al Prof. Enrico Moretti - Via Sistina. 14 · R'il\iA. '

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t.328

[AN:\O \Xr\-, FASC. 44]

IL POLICLil'\lCO /

Rassegna .della stampa mediea.

• Ga·zz . d. Ospeà. e d. Olin., 25 g·enn. FITTIPALDI: Ri v . Ospedal.,. 16-31 dic. Sl!'ORZA : Pensiamo ai e< feMetodo rapido per il riconoscimento dei corpi riti della t11bercolosi >> . BACOARANI : Sopr a alcuni acetonici nell'orina. 28 genn. SAMAJA: ·P aralisi del aspetti della meningite cerebro-spinale d a meninricorrente sinistro per ferita d'arma da fuoco nel gococco. FoRNI : Avvelenamento acuto da acidJ ~race. · picrico. BINI: Infezione malarica con esantema. Bull. cle l' Ao. de Méd., 30 gen11. VIKCENT: Ferite La Prensa Méd. Argentina, 30 dic. , K RAUS e BELdi guerra; profilassi delle infezioni (discuss.) TRAMI: Il siero anticarbonchioso. lRIBARNE e CAETIENNE: Epid°emia m ilitare d-i mieliti acute. RELLI: La Roentgenterapia delle metropatie emor' ragiche. 10 genn. CASTANO: La puntura esploratri- ·The Boston jjfed. a. Surg. Jou.rnal, 8 genn. SMITR : ~ vaginale . L'innocuità nelle operazioni chirurgiche. -n·Hl'I'E : • Rev. Méd. del i-·r ugitay, dic. DUPRAT : Varice lle Limit.azioni nell'esame roentgenologico del tratto anormali. intestinale. 25 ge~n. YouNo : Le cause delle riamGiorn. di Med. J:lilit., 31 dic. LUSTIG: Sui metodi • mi~sioni degli ospedalizzati. per saggiare l'attività dei vaccini (antitifici, anMedicai Record, 20 genn. ·H uosoN : I veleni dell'inticolerici). GRADENIGO: ~1alattie dell'orecchio, nadustria degli esplosivi. BRODRKY: Le psicosi sinso, faringe e laringe tra i militari. LERDA: Frattomatiche. ture di guerre degli arti. CIUFFINI: Contratture Paris ]féd., 3 febb. Numero s11lle n1alattie dei bamisteriche generali. 31 genn. TrzzoN'I e DE ANoEbini. LIS: Ricerche microscopiche sui congelati. PIEThe Britisli Med. Jourrial, 3 febb. BoND: Influenza RUCCI ~ U·n a cura della sciatica. degli antisettici sull'attivitc.\ dei ~eucociti e sullfi. gua1·igione delle ferite. Aroh. di Farmao. sperim. e Se. a.ff., 1 genn. BILANCIONI : Alterazioni anatomiche delle .. vie aeree t· La Rif. Med., 3 febb. S11lla meningite cerebro-spidelle prime vie digerenti da « gas asfisssianti ». nale epidemica. FERRANNINI: Sincinesie e riflessi 15 genn. BAGLIONI: I processi termici del sistema associati. nervoso. , ' Edin,b. iJied . J ournal, febb. ~1AOEE: Un confronto A1'ch. d. Mal. du, Cmur eco .. genn. VAQUEZ: Forme tra antisettici. FRASER: Ferite di guerra dell'ocliniche degli nccidenti pleuro-polmonari nei carrecchio. diaci. Pa ris A-1 éd. 10 febb. !MBERT e RÉAL : La costrizione R iv . Ospedal., 15-31 geun. Tus1N1 : I corsi di medelle mascelle da ferite di guerra. TIXIER : Come dicina e chirurgia in zona 1i guerra. _ il pratico deve misurare la tensione arteriosa . 1

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Il fas~colo 10 (15 ottobre 1917) della nostra SEZIONE CHIRURGICA contiene i seguenti lavori :

Il fascicolo 11 (1° novembre 1917) della nostra SEZIO~E :\:IEDICA ·conterrà i s~guenti lavori:

I. Dott. LIVIO Los10 - Spleneotoniia ed omentofissa-

I. Prof. ANTONIO GASBARRINI - S ull'etiologia ài al-

zione per spl enomegalia prirn itiv a oon cirrosi epa• tioa in periodo ascitico.

cune diarree dissenterifornii fra ·ie truppe oomba,ttenti.

II I)ott. ·GIAN LUIGI PETRILI..I - Oontributo olinico sulle ferite di guerra. del ginocchio.

1

II . Prof. N.

Modificazioni del cwrdiogramma elettrico, per aiimento del Zavoro del cuor e. PENDE -

III. Prof. GIOVANNI RAZZABONI - Ricerche sperinien-

III. Dott. G1ov. BASILE - Altro contributo sulla tia-

tali sull' autoplastica esofagea -per mezzo del trapianto di lembi Uberi m1ls.oolo-aponeifrotico-peritoneali.

t'ltra ipojìsa'ria della sindrome psichica descritta

IV. Prof. IGNAZIO SCALONE - Note su alcuni casi di edema maligno,, non ga:ssoso.

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da Citelli.

·

IV. Dott. LEONARDO MANFREDI - Su di un caso di empiema diplooocoico polm()lne .

perfo1·ato '

Indice aHabetico per materie.

Assicurazione contro le malattie Pag. 1319 Nefrite acuta: con reperto di spirocheta. • nelle urine . .. · . , . Pag. )) 1322 C.efalea da. puntura lombare . : Cefalea in sifilitioo : cura col neosal.. Nervi :periferici : Studio delle lesioni . >) )) 1323 varsan Otite media catarrale croll'iCa. : cura . » )) 1321 Enuresi da· lesioJ;li spinali • Statica e ·deambulazione: disordini del)) 1321 EJ1}ilessia traumatica . la - in llna speciale forma morbosa Fratture èspo~ de1 femore: trattacon oftalmoplegia totale bilaterale submento · · )) 1305 )) acuta . . · )) 1323 <Tt>ng·ive: anestesia locale . . . )) Studii universitari di medicina )) 1321 I11t)termia come equivalente epilettico . )) Suicidi •in Italia . . . " . :\:ff' dico condotto : sospensione in seguito <1 procedimento ~nale . . . . )) 1325

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Roma 1917 -/ Stab . Tip. Cartiere Centrali

(24)

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nel

precoce1nente

1314 1320

1315

1311 132.5

1324 •

L. POZZI. res'(J .


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Roma, 4 novembre I9~7

Anno XXIV.

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Pasc. 46• ..,

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fondato dai profes_sori:

GUIDO

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BACCELJ~I

FRANCESCO DURANTE

SEZIONE PRATICA • • REDATTORE CAPO: PROF. •

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VITTORIO ASCOLI

SOMMARIO Lavori originali: N. Pende: ·Le ipodermoclisi di dosi· geuerosè di

chinino in soluzione fisiologica adr.e nalinizzata, quale metodo elettivo di cu-ra. della. malaria nei combattenti. - QJJestionl der giorno: D. Silvestrini : Ancora sul traJ;tamento delle fe..rite . infette. - Medicina sociale: M. Fla1nini: Lo S iato e la tutela dell'infanzia. (Scozia ed Italia). - Accademie, Società mediche, Congressi: Società. Medico-chirurgica. di Modena. - Convegno medico idro:climatico, a Salsomaggiore. Appunti di medicina pratica: CASISTTCA : Sulla decalcificazione nei traumatismi di· guerra. - Le compltcazioni pleuro-pulmo-

nari nelle ferite dei centri nervosi. - TERAPIA: Il trattamento dei tumori maligni con i raggi X. - Arresto di un tumor e • maligno intracranico sotto i raggi X. - Posta degli abbonati. Cenni bibliografici. Varia: G. Bilancioni: L'inventore dell'obbiettivo a immersione. · Nella vita professjonale: Ancora sulla questione delle levatrici. -rCronaca del movimento p.rofessionale. - Risposte a quesiti e a dQmande. - Condotte e concorsi. - Albo d'oro. - Notizie diverse. - Indice alfabetico per materie. •

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Interessantissimo Premio ·s emigratuito per gli , associati al '' Policlinico ,, ~ Prof. G. ffRRERI, direttore della. Clinica· otorinolaringoiatrica della R. Università di Roma; Colonnello medico ispettore della Croce Rossa JtaJiaita. dell'orecchio~ pri~e.~e .respira!orie

CHIRUROIA DI GUERRA .

e loro compl1caz1on1

1ntracra~1che.

SOMMARIO: ORECCHIO JJ'raumt d.i guerra: Prefazione .. Traumatismt del padiglione - Traumati smi 'del condotto. uditivo esterno - Traumatismi della membrana del tin1pano - TraGn1alism i dell 'oreccll lo medio - Trau matismi del labirinto Bibliografia. - NASO E CAVITÀ ACCESSORIE: Leslont del naso e cavità accessorie in guerra: Prefazione - Dermatiti nasali Epistassi - Contusioni - Eerite d'arma bianca dèl naso . Ferite d'arma da fuoco del naso - Rinoplastiche - Fratture del naso · Lussazioni del naso - Fratture e lussazioni del setto - Lesio ni traumatiche delle cavità annesse al naso - Difetti della meccanica respiratoria nasale dei soldatt - Bibliografia. - LARiNGE E TRACHEA - Lestont àella lartnge e trach ea t11 guerra: Consider'azion1 sulla patologia e terap.la - Flogosi laringee più comuni nella \'ila castrense ·- Corpi estranei delle vie aeree in .guerra - Le:iionf prodotte da scottatqre. cauteri zzazione e inalazione di gas asfissianti - L 'annegamento in guerra - Contusioni, lussazioni e tratture della lari oge in guerra - Ferite da taglio della laringe e trachea in guerra: Ferite di ~rma. da fuoco della laringe e della ti:ache,a in guerra - Ferì te di guerra nella reg ione ioidea Traumi di guerra dell 'innervazione lar.Mgea - L 'olo-rtno laringoiatria in guerra - Bibliografia. - CRANIO ED ENCEFALO · Chtrurgtq, crantca con spcctaie riguardo alle lestont C:U guerra degC1 organt dt senso: Rlcordl storici - Etiologia e anatomia patologica - L esioni. dei centri e delle . vie nervose degli organi di senso - Sintomatologia, co mplicanze e indica· ztonl d'lntervento - Cura - Bibllografta.

Un volume in 16°. nitidamente stampato, di circa 400 pagine. con 14 figure intercalate nel testo - pPez;.o J;fpe 5; per gli associati al " Policlinico ,, sole J;fpe 3.25, franco di porto. ' . 14 Inviare Cartolina-Vaglia direttamente al prof. ENRICO MORELLI, Via. Sistina,",;:,.. 14 - Roma. llllUI di frotrle$à rlsenatl. - È vietata la 'riproduzione di lavori pi<-bblicati nel POLltJUNIOO o la pubb'Uca~ione di sunti di essi senza citwrne la fonte. • , · •

chissim0 e moderno trattato sulla malaria del prof. V. Ascoli, non ne abbiamo trovato alcun cenno. Io son ricorso' al metodo che Bto per Le ipodemioclisi di dosi generose di chinino descri'vere, da circa diec\ anni, rnentre pre .. in soluzione flsiologiea adrenalinizzata, quale st.avo servizio nel repa:to Maggiorani dell '0.met-0do el&ttivo di cura della malaria nei spedale di San· Giovanni di Roma, reparto dicombattenti. retto . dall'illustre malariologo prof. A. Bignam~ . Di poi ho visto che qualche autore, sopratProf. N. PENDE tutto in Francia, ha raccomandato lo stesso Docente ed aiuto nell'Università di Palerrno mamaggiore medico Direttore dell'ospedale mi- procedimento, ma limitatamente a casi di • laria perniciosa. litare Orfanotrofio di Padova. Mi propongo ora di far noto come, nella maChe il metodo, che noi qui proponiamo, e ' laria primitiva ed anche in quella recidiva dei del quale abbiamo fatto. ormai larga e ·s icura combattenti, qualunque sia la gravità della esperienza, sia ancora assai poco noto ed usa. forma clinica, il · metodo che illustrerò è verato, lo dimostra il !atto, che neanche nel rie- mente, secondo l'esperienza da me fatta fin dal (1)

LAVORI . OR.IGINALI. ..

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CL POLrCLINICO

LANNO XXIV; FASC. 45]

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princìpio della guerra, un n1etodo di scelta, ra- . ' ed i reduci dall'Albania, dal.la l\lacedonia e pido, sicuro ed economico al te1npo stesso. Che dalla Libia. l 1infezione malarica assuma, nel nostro eserIn base. ai concetti esposti, io ho propugnato cito, un carattere · ribelle alle cure, e no11 di con1e misura terapeutica fondamentale l'isolarado maligno e letale, è un fatto il q11ale non mento più clie possibile precoce dei soldati colè oran1ai più da inettere in dubbio. Nell 'arti- ·piti da rrialaria in speciali ospedali antimulacolo da me pubblicato; lo scorso a1>rile, sul rici, collocati in cli1na salubre, e dove possario Policlinico, sez. i:>ratica, n. 21, l917, su queBto essere precocemente ecl esaurie1itenie1ite e con argo:qiento, articolo che 11a t.rovato consenzien- criteri scientifici, P?:inio fra tutti lo studio dei ti pàrecchi - autorevoli colleghi (Taussig, />oli- 1rialliti co1i il sussidio del microscupio, esserP clinico, sez. pratica, n. 24, 1917; Cesa Bjanchi, applica.t.e tutte le riorr1ie terap euticlie sa1tcite Co1nunicaz. allcl Società lombarrcla di scierize, llall'esperienza secolltre, ed in prinia linea la 2 giugno 1917; lVlarchiafava, Comunicazione e- cura clel clima e della resistenza organica: opistolare ), io ho messo in rilievo, oltre al fatLo spedali da cui il, malarico sia dimesso non a cloloroso su accennato, e che si verifica pure in febbre -. interrotta da uri nu1nero rnaggiore u altri eserciti, con1e l'eser cito francese d'Orien- . 11ii11.ore lli giorni, 1na solo dopo che ripetute ri• te, anche le cause probabili del fatto medesi- cerclie. al>bittno accertato lu persistente ltssca:.a mo: e mi permettevo di sottoporre al giudizio del parassita dctl ci1.,colo, ed eliminllto per lo delle intelligenti e previdenti Autorità sanita- meno il pericolo recidive a breve scade1iza; rie u1ilita.ri alcune proposte generalj, aventi lo o.-..·pedali cla citi il soggetto esca i11.so1nmu i1i scopo di limitare i gr.av\ danni portati dal f1a- condiz;wni tali• da potere se1iz'altro ripren df!re gello della malaria al nostro esercito. ·Tra le il proprio se rviz.io attivo, sen:.a bisogno di i n11.cau se, per cui l'infezione, nei combattenti, as- - ti li e drtn.nose licenze di convalesrenzlt. sun1e, quasi di Tegola, la forma ostinatamente Intanto, in attesa che l'istituzi-One di q11esti recidivante, col fatare passaggìo alla cronicità, ospedali specializzati permetta l 'att uazione di e con la conseguenza inevitabile della sottra- una terapia cosi pronta, radicale, completa, zione prolungata o definitiva del soldato dal definttiva, la qua.le è poi, come è noto, a.i1c:he servizio di guerra, dopo un costante avvicen- uno dei tequisiti essenziali per la profilassi $0darsi di periodi di degenze ospedaliere e di li- cialc della malaria, noi crediamo utile di far cenze di convalescenza,., io incolpavo in primo conoscere quali modificazioni 1 esperienza della luog·o il fatto, che i soggetti, colpiti . dall 'infe- passata e della presente epidemia malarica, z1one, il più delle volte eran' curati .t ardiva- osservata nel nostro esercito, ci ha dimostrate 1nente ed insufficientemente, senza rrietodo : ·p er necessarie nell'applicazione del rimedi? specicui si dava tempo all~ formazione, nell'orga- fico ed alla portata di tutti, il chinino. nismo infetto, di forme parassitarie chininoCÒme abbiamo già accennato, molti .n1edici • resistenti, responsabili poi delle intermin~bili militari ha;nno rilevato che questo prezioso e · recidive. sovrano medicame11to, se so1nministrato, r1clla E d'altra parte incolpavo il fatto che il sol- malarìa dei combattenti, con il n1etodo ed alJe dato malarico, una volta arrivato negli o~pe- dosi usuali, non sembra. agire, nella mag·gi0dali delle retrovie, non veniva quasi mai a tro- ran·za dei casi a11neno, con1e ci Qispetteren11uo varsi nelle condizioni climatiche, dietetiche, di vedere; o per lo meno agisce as~ai tardivaigieniche più adatte p er uotere arricchire la men.te ed incompletamente, così da dar tempo propria resistenza. organica, le propri~ difese. alla febbre di recidivare nunlerose volte, e de- . naturali contro la ·insidiosa ostinata infezione, termi11are così nell 'organismo danni no11 inresistenza organica che, nella lotta a fondo differenti nè presto riparabili. contro la medesima,· sappiamo tutti avere ta.nAlcuni ~t\A., per es. Abrami, Gutma11, . che ta e forse mag~:iore valore che Jo stesso ch1- · hanno· in co11trato le stesse difficoltà nel curanino. re soldati francesi malarici reduci dalla l\1aceEd infine, nello stesso suadetto articolo, . iq donia, credono che sia quistione di dose; che constatavo che il metodo di profila$Si chininica, basti elevare le comuni dosi, co11sigliate dai com'è finora usat0, se risponde bene in tempi · tràttatisti, fino· a 2 o 3~ gra.mmi al 'giorno, per di pace, non sembra gran che efficace in sogt.tenere clei successi: e continuare poi la so1ngetti éspostf a tutti i disagi della vita d.i gucr- n1inistrazione di queste forti dosi per n1olto ra: che altrimenti noi non vedremmo oggi pul- ter11po. La via di somministrazione, in tal calulare di malarici· (senza tener conto dei p.u- so, sarebbe indifferente (Gutman). Io potrei merosi portatori ignorati) i nostri ospedali mi- però portare numero~i esempi di malati che litari, massime .~t1elli che accolgono i reduci h an preso, sotto il controll"o più severo, 2 e 3 dal principale nostro fronte, quello dell'Isonzo, g·rammi al giorno di chinino, per borra, e per .. -. (2) 1

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SEZIONE PRATICA

u11 111ese d1 &eguito, senza che la febbre sia cessata del tutto, o senza che si sia })otuto impe(lire il fatto che, appena sospeso il medica, nlento, la febbre sia ricomparsa ostinata. Eppure n1a11cavano in tali soggetti disturbi gastrointestinali evidenti. E neanche inièzioni sottocutanee od endomuscolari di 1 grammo al giorno di chini:no bicloridrato, hanno potuto, in i)arecchi casi, trionfare dell'infezione, sebbene ripetute per 20-30 giorni (un cappellano militare reduce dall'Albania ne aveva ricevuto 6ù iniezioni, . due al g·iorno, senza urr decisivo vantaggio! ) .. Si comprende d'altronde · come le quantità colossali di chinino così introdotte nel1' organismo non debbano essere affatto innocue (pur trascurando la spesa che, dato il . nw11ero grande di malarici, non è neppure ii1differente) : e poichè d ,altra parte il parassita, o n1eglio certe ferine çli esso sembrano poco sensibili al rimedi.o così somministrato, s'ìn1pone · la necessità di ricercare un metodo veran1ente efficace e rapido di applicazione del prezioso alcaloide. Alcuni medici militari, per es. Richet, Griffin, Roux, Cesa Bianchi, ,in que. _ sti casi ribelli si sono rivolti alle ripetute iniezioni en,tlovenose; ed il Cesa .Bianchi scr:ive recentemente di aver· ottenuto •brilla.nti risµlta ti e la guarigione durevole, dopo 12-20 iniezione endovenose quotidiane di chinino. Ciò din1ostra che il metodo d'applicazione del medicamento specifico ha una grande importanza nella lotta contro l' emosporidio, analogament.e a quanto si ' 1 erifica per altre ·infezioni protozoarie, per es. per la sifilide. Se non che, dal pu11to di vista pratico, il metodo dellè jniezioni e11clovenose non può essere g·eneralizzato, percl.1.è,. i1on è un ·metodo veramente alla portata di . tutti, massime nella nratica medica castren8e: e d'altronde anche il numero J1otevole di iniezioni endovenose che si riclriedono per uno stesso soggetto, r'3nde il metodo non ft;i.cilmentP n è sempre applicabile a tutti i casi, e non del · tutto scevro da pericoli o da jnconvenienti di tecnica. :E; perciò che io propongo un metodo di cura, il quale .nulla .h a da invidiare ali 'endovenoso, per rapidità' e 'Sicurezza d'azione; e cl1e ha il vantaggio su quello di potere rapidan1ente introdurre in circolo una più forte quantità di chinino, senza alcun pericolo, allo sco1)0 1~ te11tare, con !)Oche e forti cariche del medicamento, una vera therapia sterilisa1is m ag11ci, di paralizzare cioè più che ·è possibile l a vitalità ancl1e delle forme parassitarie ,Più . resistenti e niù trincerate nella..-nrofondità dei vi.sce'ti; metodo che è molto , . meno d0loroso delle co1nt1ni iniezioni ipodermiche, scevro d~inconvenienti' immediati o postumi, di facile esecuzione E>d a Ila portata di tutti; e che richiede ~

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solo un numero limitato d' iniezioni, perme'ttendo così di ris1)armiare una notevole 'quantità di chinino. lI metodo che noi racco111anùiamo al giudizio praticò dei colleghi consiste in ipodermoclisi, ripetute a periodo fìss o di 5-6 giorrii, e pe1· 4-!.> volte, di . 250 gram'n ii di sol~lzione (ì:liològica clorosodica, a cui si aggiunge 2 .gra1nmi di bicloridrato· d·i chin.i1lo (1), eq·u i'l.jalenti a gr. 1,64 di a:lcaioide, e lh .cm3 di soluzione commerciale d'adrenalina al millesimo (112 milligr. d 'a drenalina,). La tecnica è semplicissima.

Noi usiamo le comuni ampolle di sierofisiologico sterile da 250 gr., di cui tutte le farmacie rnilitari sono provviste. Si riscalda l'ampolla a bagnomaria fino alla temperatura del corpo; a parte si fa bollire un tubo di gomn1a di un metro e mezzo circa dì lunghezza e di calibro adatto a potersi innestare all estremo affilato rettilineo dell'ampolla del siero; si tengono pronti, ' bol~iti in precedenza, l' agp da ipodermoclisi ...ed una siringa di Pravatz. Ciò .fatto, si rompe con un colpo di fòrbi ci la punta del1'estremo rettilineo dell ampolla, ci s'innesta il tubo di gomma, si capovolge 1 an1polla, tenen• do chiuso colle dita il tubo, si seziona con un colpo di lima o di forbici l'altro estremo piegato ad S, e di qui colla siringa di Pravatz · sterile, s'introduce nella soluzione fisiologica il contenuto di 4 fialette di })icloridrato di chinino da 0,50, e poi, colfa stessa siringa, lh cm 3 della soluzione commerciale d 'adrenalina. Innestato l'ago al tubo, tutto è pronto p~r l;ipodermoclisi. La regione, in cui questa ti esce perfettamente tollerata, secondo t1na larga ésperienza da me fatta, è la· regione anteroesterna della c0scia, sulla linea di prolu~gamento della spina iliaca anteriore superiore, all 'unione del 3° superiore col 3° medio, dove la cute si solleva in grosse pliche. Dopo aver lavato due volte con alcool dena• tt1rato, s 'i.nsinua tutto l'ago sotto una grossa pi~ga longitudina] e della cute, dirigendolo verso l'alto e badando di scivolare a ridosso dell'aponeur.osi. Si fa ten~re da un aiutante ò da un malato convalescente l'ampolla ad altezza d'uon10. Il liquido pe11etra e distende più o menò lentamente la cute, secondo i soggetti, senza provocare la menoma sensazione doloTosa (all'infuori di quella prodotta dalla puntura, e della prima impressione di paura provata dàl malato): in 10-20 minuti al massimo, tutto il liquido è penetra.to ~ sè l'introduzione avvie1

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(1) Il biclÒridrato .è quello fornito ·in fiale da

1 cm3 dalle farmacie militari : i suoi vantaggi rispetto al cloridrato, quando si tratta di adoperaTe soluzioni diluite, è stato rilevato recen'temente anche da .Teanselme e Manaud . •

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ne lentamente, basta i1nprin1e1;e al1' ago qual- chinino per bocca, ali.et dose di 2-3 gr. al giorJ che feggero spostamento in senso longitudi- no ·(in 6-9 carte). e per due giorni di seguito, .. nale. Si estrae l ' ag·o · pri1na che sia vuotato Ji secondo il metodo settimanale già no·to di· Sy ... liquiçio tutto il tubo di gomn1a, pe1· impedirç, denliam e di Koch: pròlungando questo tratta• I 'ingresso dell'aria sotto la pelle. 11iento pe~ un paio rii 1nl~si, e s·ottoponendo i.nSi cl1ìude il piccolo foro cutaneo con del col- tanto il _malato, nei giorni intervallari, a cura . ladion. e si colloca un paio di giri di fascia. arsenìcale-f erruginosa (iniezioni d' arseniato di Non si "pratica, nè durante nè dopo l'ipodermo- f errJ). clisi, aicun ruassaggiÒ ·su11a 11ozza tormatas1. Gli effetti della cura sono i seguenti : dopo le E increditrile la tolleranza locale L:.tle 1 n1a- prime due ipodermoclisi, nella maggiora1ua la ti n1ostrano per queste infusioni sottoc~ta­ dei casi, la febbre cade del tutto, alcune volte nee contenenti così forti dosi di cn1nino; il cne con una rapidità , che impressiona in for1ne si spiega, da un lat9 pel' la grande ct11uzione gravi, ribelli e resistenti a prec~denti tratta, dell alcaloide, dall'altro fol's~ anche per 1 a- menti di ~hinino per boe.ca o per iniezioni ipo· zione anestetizzante che deve esercitare l'a- dermiche. QuaJch~ volta si h~, nel giorno o nP.i drenalina. Un fatto è certo, che queste ipoder- due -giorni successivi alla 2· ipodermoclisi, un mo~lisi sono assai meglio soppQrtate cne le abipiccolo accesso, come abortivo, e voi i· apire~- .· tuali iniezioni ipodermiche o endo1nuscolati, sia completa. La ripresa delle forze è rapida, con le quali d 'altronde non è possibile intro- · il ritorno dell'appetito· ed. il ·benessere genel'ale durre, in una sola volta, più di 1h-1 grammo di si accentuano sempre :più colle successive ipo.. bicloridrato di chinino. ì\ilai non abbiamo os- del'moclisi. servato finora esca.re od a.s cessi consecutivi. E Durante il tr~tta111ento con le medesi111e, cioè . quanto a fenomeni generali, all'infuori di qual~ durànte il primo mèse, • solo ec~ezionalmente • che raro conato di vomito e di un po' di tre- abbiamo visto finora riaffacciarsi la febbre, in· more (da adrenalina) o di liève cefalea, non forma di un accesso lieve e di breve durata. abbi·amo mai lamentçtto alcun inconveniente·: Nella grandiss~ma maggioranza di casi, i maDobbiamo notare come in alclini casi, nelle lati han dimostrato, dopo la cura completa, . . . ore che seguono I 'ipodermoclisi, si verifica un durata cir.ca tre mesi, una guarigione clinioa accesso febbrile piuttosto eleva.te (è stato già perfetta. Le nostre osservazioni riguardano fi .. osservato che il chinino .è capace di esterioriz- noi:a · malarici primitivi e recidivi, sofferenti zare anche una malar.i a latente). L'assorbimendi febbri da 1-2 i11esi: non possedia1no osser. to del rimedio è rapidissimo: già dopo un'ora vazioni sull'azione del metodo nella n1alaria ' la ·reazione del chinino nell'urina è evidentis- ctonica. sima (un metodo assai facile per svelarlo è il Non dubitiamo che i risultati sarebbero aureattivo di Tanret). L 'eliminazione dell'alca- . che migliori, e tali da ridurre forse al n::tini, Ioide per le urine; dopo ogni ipodermoclisi, mo Ja probabilità delle recidive, se il tr~tta.. dura poi per parecchi giorni: .il che lasci.a· sup- mento fosse applicato sempre ai primi !=tCc.essi porre che esso continui, per parecchi giorni, a d'una malaria di prima invasione, prima cioè circolare col s.angue., e forse più a lungo per- che si siano formati i garp.~ti· chinino-resistenti. Controindicazioni all'~pplicaziohe Lll· dosi co, mane negli organi interni, che alberga~o i pa· sì energiche di chini;no, quando si tratta . di rassiti. Tanto in casi di malaria. di prima invas)one soggetti senza alcuna malattia o·rganica delche di recidive della febbre, noi ci regoliamo in 1' apparato circo)atorio o dei reni, non esisto, questo modo. Pratichiamo, in primo tempo, e no. M·ai nell 1 urin~ abbiamo visto comparire . tracce d'albumina. L'aggiunta di adrenalina, se e po"ssi bile 6-7 ore primci dell'ini::.io clell' ac· che ora nella malaria è molto raccomandata cesso, una ipodermoclisi, s~guita da 1ina 2", a 5oprattutto in Francia, serve a :prev&ri.ire i fe distanza• di 15-24 ore, nei casi grav.i amhe a nomeni di collasso vasomotore, che potrebb~ro distanza di 12 ore. -Cosi in.troducia1no, nello temersi .da dosi forti dell'alcaloide, iy. soggetti spazio di 15-24. ore, circa .tre grammi d'alca,particolarm'e nte predisposti ai fehome~i di a.toloide nel circolo, che è l a dose rriassima amn ia vascolare. messa dai trattatisti, per . le 24 ore. Poi tenia.: • • Io credo che i buoni effetti da noi constatati mo. il paz-iente senza, chinino per 5-6 ·giorni: si debbono", oltre che alla chiD;izzaziol\e intenal 5°-6° giorno terza ipodermoclisi, e dopa alt!i 5-6 giorrii, ' una quarta, sempre ·con la stessa siva,· per · quanto innocu~, anche all az1one bedose di 2 ' gr. di bicloridrato Jgr. 1,60 d'alca- ' nefica della soluzione fisiol~gica ,e de11 adre loide). · · nalina. . Il ·concetto informatore del metodo è quello A cominciare da una settimana dopo la 4· stesso . che domina oramai nella tera!)ia di alipodermoclisi, cominciamo poi a somministrare 1

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tre infezirni protozoarie, per esempio· nella cu- forse facilit~rà n1olto il co1npito tera:peutico as, ra della sifilide colle iniezioni endovenose pesai difficile ·dei colleghi che, nei vari nqmerosi riqçliche di salvarsan; sQmministrare cioè una: · altri ospedali, in cui il paziente sarà successiquantità forte del rimedio specifico in forina vamente inviato, saranno chiamati debellare • definl.tivamente que'sta, ·che il Celli giustamente tale che venga tollerata dall'organismo cli.e agisca anche s11lle forme p arasrotarie più r e- chiamava il tipo delle infezioni recidivanti. E cìò fino a quando non si salià fatta strada il sis~nti al rimedio, e che impedisca l ,~ss.uefa­ zione dell 'organismo e dei varassiti al rimedio concetto cl,le i soldati mala.r ici vanno considerati con gli stessi criteri che oggi si applicano .~tesso. A ciò si presta bene il metodo dellé dosi genergse e periodiche di chinino, in cui il alla profilassi ed alla. cura delle. altre. infezioni periodo .è stabilito in base alla cono.cscenza del epidemiche e trasmissibili. ~ Settembre 1917. .ciclo abituale ch e seguono i parassiti malarici • nei ·lol'o ritorni offensi\.·i alla. resiste11za organica. $i sa ch e la febb.r e, tron cata dal chinino, GIORNO. · DEl. QUESTIONI ritorna dopo un perio~o, · che quasi semDre ca• . . • de o al 6°-7° giorno o all '11°-12° o al 20°-21°, ecc., Ancora sul trattamento ·delle ferite in~ette. cioè all'incirca a scadenze settenarie o mulìiple di sette. È logico pertanto caricare l,orgaDott. DoMEN1co SILVESTRINI. , ni ... rno di rimedio specifico nei n1ome11ti in cui . si suppone che il parassita stia per riprendere Nelle ampie discussioni in adunanze Medi· il suo attfLCCO : è quello che hanno validamente che, o in pubblicazioni sui vari e più di~cussi sostenuto i segu aci del metodo settimanaie, r.neargomenti della chirurgia di guerra! · uno; a todo ·che 1'Ascoli dj chj ara, in pratica, eccellenquanto mi co11sta, fu trasçurato: la netta di· te, e ch e noi facciamo con le ipodermoclisi a stinzione, cioè, tra la cura agli Ospedaletti. da distanza di 5.~6 giorni, nel primo mese di ·cura, · Campo, e la cura agli Ospedali T erritoriali. e con le dosi settimanali di 2-3 gr. per due Concetto questo ~ella · ~assima importanz~, giorni successivi, per altri due mesi circa. · per il quale talvolta, si possono segui.re linee Oltre c'h e lln valore terapeutico, noi cretlia- di condotta totalmente opposte (1). mo che nella pratica . mèdica milita re, .i n cui Così ebbi a scrivere n el. settembre 1916 in al! 'infezione malarica ass11me . ..narvenze cÌiniche tra mia pub.t ilicazione sulla cura i ri generale -ed as~ ociazioni morbose ancora più varie e delle ferite d' arma dçi, fuoco. multiformi che nella pratica civile, questo meIl medesimo errore è stato ripet11to nella .ditodo delle ipodermoclisi di fo·rti dosi di chinino scussione relativa alla cura in particoiare delle adrenalina, possa avere anche un notevole · ferite infe-tte dì guerra, nella quale tr~ppo si è valore diagnostico. Una febbre che non cede teoriz·zato e generalizzato seriza porre l'argonel giorno o nei due ·giorni che seguono le pri- • mento sulla vere basi di discussione . me due .ipodermoclisi ravvicinate, difficilmente, Ond'e ·che il Rltggi e discepoli., fautori della secondo la nostra· esperienza, è di natura ·macura asettica a rado ricambio, consigliano detlarica od esclusivamente malarica. D'altra par- to metodo nella cura in generale· delle ferite • te, anche applicato ad infezioni che· poi si di,· infette, portando a sostegno della loro tesi l'e- • mostrano non essere di natura malarica, il sperienza fat~a nella Clinica di Bologna, a tre- · met~do non solo non può essere dannoso, ma · cen to chilometri dalla fronte, ed esponendo co-· può anche essere giovevole, sia per. l'azione sì a facile 'critica il sud1etto metodo, che·in ce r. ipotermi~zante clel chinino che per quella toti casi non può essere ch e ottimo. nica. de11'adrenalina e della soluzi.orie clorosoL. Silvestrini, d'Opo. aver dic~iaratp di non ocdica. ct1parsi al momento ~ella Yessata questione, (di Nei casi d.ubbi dunque, e sopratutto negli fronte alla quale si limit.a ad affermare come ospedali da campo, in cui non sen1pre si hà non convenga èsse·re · troppo assoluti nell'attegtempo sufficiente per utilizzare i m ezzi di ac- giamento, nè troppo dogmatiei nelle affermacertamento diagnostico della malaria, piutto- zio.ni, data la complessità ·e diversità del caµipo sto che aspettare pareccpi giorD;i a curare· e- in cui noi siamo invitati a svolgere la nostra nergicamente e precocemente u11• so~dato so- attività) fa rnn esame critico-scientifico clel me- -spetto di questa infezione, io raccom anderei di tcdo di cura Ru ggì, che dice rappresentare l'ala praticargli, al più presto possibile, una chinizzazione intensiva con due ipodermoclisi chini(1) D. SrLVESTRINI. J~a diversità clel tratta1nenno-adrenaliniche, a distanza. di 15-24 0re. coto, ecc. Bologna, Stab. P oligra.fici. Rit1niti, 1916. me abbiamo esposto. Esse rapp.r esenteranno , IDEM. Ga:r.,zet la Mert·ica Tnter11 azionale, Napoper lo meflo, u'n primo pronto soccorso, che li. 1916.

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estrema di c1uella tendenza, che vuole affidata integralmente ed in modo esclusivo alle forze dell'organismo il compito della difesa contro l'invasione· infettiva. ·R. Gaultier sostenendo invece che ogni ferita in guerra è sempre infetta p1·opone, come cura e pro.filassi delle gravi infezioni, la sterilizzazione chimica a mezzo di liquidi disinfetta11ti ~ccuratame.rite scelti (fortemente bactericidi e poco citocidi); e qu~sto sistema è sostenùto d·al Carrel: e aggiunge anche che, tranne in un caso, le suppurazioni sono mancate durante i quattro mesi d'esperienza nell'ambulanza, nel~ la quale egli prestava .servizio, in virtù della cu:r:a preventiva col liquido di Dakin. Uffoltz, che segue il metodo Carrel, afferma. che l'uso diligente e precoce del liquido di Dakin basta a trasformare una ferita infetta in una praticamente asettica, ad allontanare la setticoemia, a far guarire 1n un tempÒ breve, che è uguale alla metà o ad un terzo del tempo necessari·O· cogli altri metodi. Come si vede la questione è trattata da tutti i si1ddetti Chirurghi in modo troppo assoluto ed • incompleto. Solo lo Schiassi recentemente trasporta Ja questione in un campo più reale e pratico facendo una distinzione preliminare di fondamentale importanza, cioè sul termine di tempo .che passa dal momento trat1matico alla visita del Chirurgo. • Egli, sostenendo per il primo tempo la cura antisettica, in un r ecente op11scolo, cos~ .scrive: • « Forse potranno ammettersi divergenze sulla scelta' .degli antisettici, ma la necessità d'inter...venire antisetticamente contro i germi, con giusta presunzione presenti in seno alla ferita, non ' · non può altro che essere rieonosciuta. poichè alla ragionevolezza dell'ipotesi corrisponde pro. prio nellà pluralità dei casi il fatto che nelle prime ore dopo il f~rimento, i germi si trovano ancora disseminati negli strati superficiali 4 el, la lesione, vale a dire in condizioni di subire l'azione dei mezzi fisici e c:Qimjci che valgono a procurare la loro distruzione. Pèrciò il trattamento chirurgico prima nel· senso di amp1iare la ferita, regolarizzarla ed esporla in tutti i st1oi recessi, liberarla ·d ai cprpi estranei in vari gradi infetti, metterla in condizioni da po·tec offrire st1bito t1n faci.l e ed ampio acèesso alfe sostanze antisettiche, appare indubitabilmente • l'optimum della cura immediata di queste ferite. • l\fe11tre per il secondo ten1po, qt1ando cjoè una più o n1eno grave infezione è in pieno sviluppo, rite11endo · assolt1tamente inutile la rl1imiatr] B. antisettica, sostie11e la cura del ba.gn o caldo col I

m~todo, ch'egli _chiama «Biologico» che agiscé

nel focolaio dàll'interno. verso l'esterno, dalla profondità verso là superficie (1). Inta11to credo opportuno premettere che, astrae~do dalle f~r.ite da pallottola di fucile o shrapnel a canale completo 'col foro di entrata pressochè uguale al foro d'uscita e senza le· sion-0 ~ssea, (che in maggioranza hanno, per concorde constatazione dei tecnici, decorso asettico), noi dGbbiamo soffern1arci su tutte le fe· rite da artiglieria (scheggie di shrapnel, gra· nata,. bombe a mano, ecc.) e sulle ferite da pal,. lottola di fucile e shrapnel .a fondo cieco o cou ' l~ione ossea, çhe concordeme11te sono state giudicate infette, sia per la lacerazione e distrll· zione di tessuti, sia per la ritenzione di uno o più proiettili irregolarmente pun.tuti, traspor· tanti con sè brandelli di vestito, terriccio od altri corpi estranei; sia per la ritenzione del pro· iettile di fucile o shrapnel. E per meglio studiare e porre .la questio:ne Ilei veri 1er1nini vediamo in pratica quali· P..ro. blemi si pl'esentano al chirurgo successivamen· te in ordine· di tempo. Data la rapidità dei n1ezzi di trasporto, specialmente n~i luoghi non troppo montuosi, i fe· riti giungono agli Ospedali da Campo dopo cinc1ue, sei o a l massimo dodici ore dal momento traumatico, dopo essere passati dai Posti di Medicazione e dalle Sezioni di Sanità, quàndu cioè i processi suppurativi non sono . ancora sviluppati. i\f a non tùtti i feriti, specie nelle grandi azioni, possono essere, per la grande affluenza, curati subito dal Sanitario, che dopo u•a grossolana. visita sceglie i .più gravi. Ne viene di consegu enza che i feriti sono per necessità • di cose, portati in sala di medicazione in un tempo che varia dalle cinque alle trenta ore dal momento traumatico. Si comprende subito che diverse sono le con• 'dizioni di quelli sottoposti alle cure nelle prime venti ore, che ·per chiarezza chiameremo prinio • tempo, da quelli1 curati nel periodo successivo o secondo tempo (venti o più ore dal ferimento). Quale il compito del ChiTurgo nel ·primo tempo?

Quello di 'impedire le possibili infezioni e di attep.u~re o neutralizzare quelle in incipiente . corso. . E qu sto perciò il momento più importante della cura di queste gravi ferite, direi quasi il' momento . decisivo per impedire le spaventose complicazioni, più specialmente proprie dei primissimi periodi, quali la gangrPna gasosa, il 0

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(1) B. SCHIASSI. La cJiimiatria trn tisettica ed il trattante n to delle ferite infette. Bologna. 1917.

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.8e111111011e malig110 gasoso, il flem1none settico, il teta110, ecc., che possono condurre il u~zi." r1te a _m orte in brevissimo tempo, pure avel)do ta 1volta origine da una piccola ferita alla '}uale dapprima non si era d.a ta forse grande i1nportanza. Ed è pl'Opriamente n elle formazioni Sanitarie di prir11Ji linea, Auto-ambulanze ed Osp edaletti, che domina la vera chi1·~rgia di guerra, che si differenzia da quella d~ pace innanzi tr!.~to "Por la qualità delle lesioni, in secondo luogo per quelle difficoltà esterne ch e si oppongono a J l..1 n . conveniente trattamento chirurgico cl ell e f erite: ed infine per il numero considerevole dei feriti che simultaneamen te · abb_isognano ,·delle debite cure. Fortunatamente dopo molte disillusioni, in-. successi e controversie durante il primo periodo della guerra, nel quale i singoli chirt1rgh i si sono comportati secondo tendenze fatte di consuetttdine ed origine scolastica, il dogma iell)astensionismo operatorio è tramontato, ed invece da molti mesi è ormai opinione gener1le duminante la n ecessità dell 'intervento i1nmediato . In taJi ferite il chirurgo deve intervenire procedendo ad t1n ca uto e diligente esan1e digitale o con t1na sonda di Kocher sterilizzata; quindi dete1~gere prima leggermente con acqua o~sige­ nata od altra solt1zion e detersiva, ed in -segt1ito praticare convenienti sbrigliamenti a fine dJ asportare il proiettile eçi ogni corpo estr~ru;0, facilit ando così il deflusso del pus, che p er l'infezio11 e già esistente non dovrebbe tardare lLlolto a farsi strada. Naturalrr1 ente la tecnica dell'intervento è d ~l · la rna ·sima importanza e ricl1iede fissi e chiari concetti anatomici e fisici. E fin qui tutti concordi nell'accordare alla c:ura cl1ir11rgica il primato nella lotta contro le gravi infezioni che stanno per sorgere. ~la è proprio a questo p11nto che sorge il disaccordo. Qi1ale il ti1Jo di medicatura da u sarsi? • Io 110 notato· nella maggior parte d,ei chirurghi italiani quasi una inesplicabi!e avversione a tutto ciò che sa di empirico, e forse invece ' t1na esagerata fiducia nell'opera del bisturì. J.,a grande ma.ggioranza è quindi per la medicatura asettica, mentre una schiera poco numerosa è per l'antisettica. In Francia e in Inghilterra invece col Car.reJ, Dakin, Gaultier, ,V. Cheyne ed altri prevale la. cura antisettica specialmente intensificàta al primo periodo. P er parte i11ia devo dire che n ei tanti mesi di es1)erienza agli Ospedaletti da campo, dove ~

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i feriti i11 massima parte provenivano direttame11te dal luogo del combattimento, dopo essere solame11te passati dai posti di medicazione e tutti dalle sezioni di sa11ità, h o esperim entato • i 1netodi, e credo ùi dover co11cludere quanto segue: 1° Che l'interYe11to cl1il'Uf!'g·~co i1el primo tempo suddetto è il mezi o. principale per prevenire le gravi infezioni. • 2° Che la cura asettica è utile e pratica solo nel cas~ che la precedente cul'a chirurgica sia • ti uscita allo scopo. 3° Ch.e la cura ' a.ntisettica susseguente all'intervento chirurgico può essere utile e oppor· tuna poichè permette spesso di Sllperare il primo e più grave pericolo delle m aggiori in{ezioni. 4° ·Che nonostante ciò, dopo . aver esperin~entato la tintura di iodio, il permanganato, l'acqu a ossigenata, l'ipoclorito di calcio, il clorobol, 'il clorosai1, non so assolutamente compr~ndere l'affermazio11e del Gaultier di non aver avuto' in quattro _mesi che t1n solo caso di infezione p.er merito del liquido di Dakin. 5° Che dopo l'~ntervento chirurgico il metodo migliore per prevenire le infez~oni gravi è il bag110 caldo prolungato. Il concetto di affidare alla natura il compito più importante della lotta contro i .Processi in, fettivi ·era, come già dissi, dominante al prin• cipio della guerra, temendosi coll 'intervehto · chirurgico di portare n1ì.ove infezioni, di trasportare maggiormente in circolo quelle esistenti per le aumentate vie di assorbimento. di interrompere i processi biologici cli difesa e riparazione cellulare. P t1rtroppo i gr·avi e 1nolteplici inst1ccessi di.mostrarono praticamente 01·rato il concetto, che pure scientificam ente fu confe.rmato tale dalla sre·ciale lacerazione e distrt1zione di tessuti per parte dei proiettili di artiglieria, dei gas e dei prodotti dello _scoppio e della co111bustione, dai corpi estranei trasportati in seno alla ferita.. dalla terribile e sudicia vita di trincea. · Coll'intervento chir11rgico la maggior parte • delle gr:lvi infezioni vierre impedita o dominata, ma rimane serhpFe ur.1. certo numero di casi (specie quelli complicati a fratt11ra ossea) nei quali detto . m etodo si dilnostr a ii1sufficiente, ed è chiaro che la su ccessiva cura asettica, basata sul prin cipio di favorire i processi biologici di difesa e riparazione cellulare ed umorale, sia a st1a volta insufficiente dal mon1ento che det-to lavorio biologico . viene supraffatto dalla gravità dell 'i11f ezionc. Era d11nqt1e natt1rale che la mente del chirurgo si adope1·asse a trovare altro m ezzo di cura (7)

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preventiva che desse affida1nento di impedire o almeno dominare tutte le infezioni. La cura antisettica, facilitato il suo compito dal 11recedente intervento chirurgico, può vi~p­ più diffondersi in seno a lla ferita, ma non può assolutamente pe11etrare in tutti gli interstizi, poichè P,er ottenere ciò ·occorrerebbe sbrigliare troppo pro"fondam e11te ed ampiamente a t•1ttJ da11no della n11trizione e vitalità. dell'arto; · nè d 'altra parte è possibile scientificamente• negare: che l'energica azipne disinfettante dell'antisettico se ha azione battericida non può fare a m eno di altera!'e i11 parte i ))rocessi cell11lari e t1morali di difesa dell'organismo. Si comptende q11indi come i1eppure questu metodo di cura preventiva possa sempre riuscir:~ allo scopo. I m aggiori succes~i si ottengono a mio parere ' a11ch e in q1Lesto }Jrimo tempo col bagno caldo . prolungato,. processo com e già dissi in antecedenza, forse p er ch è apparentemente empirico, . assai negletto dai nostri ch irurghi. : Praticam ente esso è applicabile alla maggior parte delle ferite agli a rti; è altresi ~conomico e attuabilissimo non esigendo speciali mezzi di n1ate,riale e personali?, ed essendo sufficienti gli • a pparecchi ]:>osti in ca ricamento agli qspedaletti da campo. Scientificamente poi risponde meglio di ogni altro alle n ecessi tà del raso. Infatti l'intensa ipere1nia attiva locale d ovuta all' azione del liquido riscaldato a temperatura· adatta eccita al inassimo g·rado i processi riparatori cellulari ed l11norali dell 'organismo provocando così una forza di difesa e offesa istogena dall'interno ve rso l'esterno proprio in senso contrario all'azione dei germi infettivi, chP tE·ntano di proced er e dall1esterno verso l'inter.no ; con 1a meccaniCé.ì azione di lavaggio pene• tra in ·tutti gli int~rstizi aperti dal bisturl, asportando germi e materjali eterogenei; con . . l'a.zione tonica st1l sistema nervoso calma il do.. lore e con cilia il tanto agognato riposo al paziente. · · . P ei feriti invece sottoposti alla cura del cl1irurgo all'Ospedaletto da campo nel 2° periodo di tempo, cioè dopo le ·p rime venti o~e dal ferimento le cose si complicano. Poichè in questi casi.. le infe'z ioni hanno avuto il tempo di svilupparsi, i ge_rmi flogogeni di penetra re moltiplicandosi ·a varie ·profondità a mezzo dei linfatici, nei capillari sanguigni, lungo le aponeurosi e nelle profondità muscolari; , la resistenz<;\ organica va diminuendo, mentre una lenta "intossicazione per endo- ed esotossine va svilt1ppandosi. La maggior parte delle volte anche in queste

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'ferite u11a decisa cura chirurgica, e le risorse d ell'orgarl:ismo hanno ragione delle infezioni già in corsp, ma in alcuni casi nè gli ampi e scientifici sbrigliamenti, nè le forze della natura riescono ad ottenere il sopravv;ento, ed allora si è ben fòrtunati se con l'amputazione dell'arto, più o meno procrastin:ita, si riesce a salva.ce la vita al paziente: .8 fa cile compre11dere come anche l'azione dei • più svàriati antisettici nel 2° tempo di simili ferit e non possa arrestare od attenuare la flogosi in pieno ,svilt1ppo e. assai ~noltrata nei tessuti; limita ndosi l 'azione bactericida alla superficie di contatto ed. al senso medes imo dell'azione bacterica. Il bagno caldo per le ragioni acce11nate trova in questo 2° tempo maggior. resistenza nell 'infezione, per cui occorre prolunga rne il tempo: tuttavia è il più potente ausilio alla cura chi- . rurgica che l'esperienza mi abbia fatto cono' scere, oltre che per l 'intensa iperemia attiva e la calmante azione sul sistema i1ervoso, per l'efficacissima azione detersiva e di drenaggio che meglio di ogni altro mezzo terapet1tico è in gra-. do ·di sviluppare. Continuando ora a considerare ·p raticai;nente i! p1'oblema dal punto di vista çlel tempo, il ferito dopo qualche gior:no, se le sue condizioni non sono proprio gravissime, viene traslocato . o in llnità sanitarie ·p iù arretrate della zona di gua1'r:a vera, o in grandi ospedali del territorio. È questo il terzo peri.Jd.o della Cllr a che in ge11erale çlovrebbe portare il fe1'ito . a guarjgione. 1 Si comorende facilrrìente come in questi ospedali il compito de) chirurgo sia a ssai diverso da quello già.illustrato per gli Ospedali da campo, poich è in essi difficilmente si sviluppano le più grJ.vi e letali infezioni quali la gangrena gasosa, il flemmone maligno gasoso, il flemmone settico, il tetano, ecc.; complicazioni più speci~lmente proprie dei primissimi p~riodi ~ più . pl ricolose per la vita del ferito. Dominano in·vece i processi infiammatori, determinati da · l1na sp eciale · categoria di germ! patogeni, dai comuni piogeni, obbligati o facoltati\'i (es. stre• . ptococchi, stafilococchi,.b. coli, ecc.) che giocano il maggior ufficio nelle inf~zioni delle ferite in genere e delle ferite di guerra in ispecìe. In questo terzo tempo_ però le suddette infe. zioni sono ai solito in periodo di decrescentP. virtllenza locale, mentr.e altri pericoli sorgono · a minare l 'esistenza del pazientè, specie nelle ferite complicate a gravi e difficilmente componibiti fratture osee: la .fìetticoemia, ed una speciale cachessia, propria a quell'organisrno che non può più sopportare 11n arto in condizioni di vit~lità impossibile. 1

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SEZfONE PRATIC<\

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Qtlale il compito del chirurgo questo terzo periodo? .. • ft1tti concor.Q.apq n.el conc,ettp c;hirurgico di eyitare la fo1·mazio~e di cavità c~inse o insufficientem~nte ap.rea.t,e, n.èlle qij.ali p.o ssa accumularsi ii prQ9-otto iPfi.ainrm~torio s.o ttò una pression.e più o me]lo e~eyata. ·lndiseiJssa è p~re l'im1nobili~zaz_ione dell art•> colpito, specie se complicato a fr~ttur a Gssea.# M.a pq~ i soliti- ~entrasti. • La pr~tica ha 4~m.o-strato chè Ja ,c ura an.tjsettica, già in.efficace nel secona·ò periodo, è i11 q11esto terzo tempo nulla e f,o rse fors.e dan11osa. 1.Q.f atti s,e la ferita, sJ1perato 11 xpomento cri-: · ti.co si avvia verso guarigione, i ger:rpi perciut ~: la, lorq virtllen;:~a vanno s~o~pare11.do i?el' l'in tenso lavoro fagocitario e riparatore dell.e ce!lt~le. e si viene mano mano formando un,o stato s_p eciale della ferita., vratic~roep.te asetticq. E fac.ile comprendere .che in ·tal caso glJ antisettici non possono cbe alterare e dann eggiare questo intenso processo biologico èellu 1.are ed 11moraJe. Se la ferita inv.ece lentam6nte si ~vvj H verso la settisoemia, o verso quello stadio cachetti co suaccennato, allora l'antjsèttico non p11ò rron solo doqiinare, ma n·emn1eno raggi\ingere il processo infettivo. già di.ff11so non· pl;]re all'arto, rpa all'intero. organisr;n9. La· c11ra ~settica inv~ ce per ce.rto non ,arre.ca nessun dGtnJ).o, ed op.portunamente .conviene 11sarla quando la ferita volge verso guarigione. Nei oasi grayi però è assolut.aqiente impotente ad imp~dire la settieoemia e la cache~- . .sia. Anche :n que$to .terzo Pyriodo ~'es);>~ri~nza. ini conferma l'immens~ sup~riorità ·- del b.agno caldo prolungato su t11tti gli altri metodj. Invero se la f~rita è in o.ttime condizioni il bagi:io caldo eiimina il dolore e i danni eh~ u11a. medicatura asci:u tt.a produce ogni quçùr,ol t.a occorre ric.am})iarla, e inolt.re porta al . .ma~simo reodiil).ento il lavoro biologico di ricostr11iionr mediante l 'intensa iperemia :;tttiya. · Nei c~s.i gr,avi suddetti è 1 t1ltimo ~eJtitativo per s,çl,].vare l'a,r t0 e la vita del terito: .P.oich1~ OOJl la sua azione toni,ca su.l si~te~a ,o.~,rvoso dà novella energia al).e esau;:;te dl.fe&e gene.r~lj dell'°*rga.nismo, mentre· lo c~line,nte fa ~1n'util0 aziol').e di lavaggjo e dren.a:ggio aspo)'.'ta.Q.do i • materiali di secrezione, c:tie dj.versa.roepte verrebbero in p,~rte a~sorbi·ti ,e po,rtati in circolo. . ' l J.n grave ostaco~o però s~ verjijc~ in- questo rne,~~'4\o per le !ieri.te compl~cate a frattu1·a .çlel\e o~.sa 1uljl_gh~, in ,causa dei n+>,ov~e,lilti iµev~\ail;>,iJ.~, che naturalmente sono ~a tutto d'a~no 'gella éo,.1;1solidazio.ne ossea e quindi 1de;]Ja ~erita Àll. gè11e1

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rale. · A questo incon:venien~e perq si può riparare con opportuni espedienti. Credp iµoJtre pp~sioili ~ppar,epchi metallici di contenzione cl}e permettano di procedere al bagno prolungato dell'arto, senza ia rimozione di essi: è questo un argomento che sto studiando e che spero di far presto oggetto di altra pubblicaziori~ ,con buoni risultati. · Per ciò che· rigua;da la frequenza d~ll.e µied~cature ·mi" pare s~ R.ò ssa con sicurezza affer -> n}are ,c he &gii QspeP,ali da Caq}pO è opportl}.IlO me,d icare a giprni alterni, salvo C)l.Si ecceziohali irt c;ui la temperatura, il dolore e l' emorragfa ci. 4evono essere .d i guipa. · Agli Ospe,d ali territòriali le ferite che procedono~· d~cisamente verso gua·rigionf! vanno la. sciate tranquille il più po.ss'ibile, men tre per le alt~e sar,à opportuno cambiare la medicatu1·a :1 giorni al terni. , · . . ·. Ciò· .se si usa la medi c:at11ra asettica o l'ant)settica. Il bagno caldo -invece sarebbe con.sig'liabile. quotidianan1ente per due o tré ore; ma i1un sempre in pratica è possibile, nè per le- ferite corr1plicate a f rattlira ossea è sempre opJ)Ol'ti.1 rio" -.. e non si lìa la possibilità di in11)edire i in ovj• lr1enti dei fram1nenti.

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I•t.eress.a11t~jmp

Prem.iq sPIJli~µitp per gli as~i.ati al '' Policlinico ;, : P~oF.

SAB~L\TINI Docerite di P~tologia Medica nella R. ·u p.iversità e Medico degli Ospedali Rilìniti di Rom.a .

GJUSEfPE;

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i;a··1u11\11.rico.lP~I ·

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~ec&h.t . f

La tubercolosi net vece.bi rappresenta uno dei capitoU pi Ù importanti della '!Je,'IJ.ci/.}.a, SUl quale le COnOJCe9;g' erano fino ad oggi molto imprecise e velate da pregiudizi. L'infezione tubercolare non è purtroppo un triste PTivlleg~~ defil'e~~ gi9,vane p1~ J<ùlltf i ve~chi muoiono di tubercoÌosi con enorme freqilenza. Ma in estJJ la malattia si sv9.1ge spes&.\&sCn;io .cpn qn comple!J~o sfntomatoJoglco e clinico in tutto diverso da quello noto per le età giovani, ed allora passa. insospettata dall'infe.rmo e dalla lamlgJla, · no'il d44\gnostica~a dal J,nedico e non curata, .dando quindi luogo, ol.t re n resto, ad un ' impressionante ~Òrge nte di contagio, che è }orse, davvero responsabile di molti Insuccessi della lotta antitubercolare. . L'opera del Prof. SABATINI originale, completa, nuovissinia, fatta con criter,o essenziat111ie~te clinico, assume quindi un interesse di prim'ordine; essa è statd IQAata In maniera non comune, sicchè abbiamo creduto (ar caso gra~ita ai qostri lettori ,accap.arrare per essi tutte Je copie stampate.

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Un volume in-8°, di pagine 286, in elegante e nitida edizione ttpografioa, L • .s. Per gli aseociati al "Policlinico,, sol e L •. 6,60 franco di porto e raccorµanda.to. . ~

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IL POLICLINICO

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MEDICINA · SOCIALE. Lo Stato e la tot.eia dell'Infanzia. · (Scozia ed Italia) . Dqtt. MARIO ~L~MI N I. I

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Il Governo della Séozia, il qu a°le è stato seinpr~ a ll ' avang·u·ardi a .d ella assist enzat soqiale p~r la infa nzia, ha i:ecentemente em anato una legge v eramente mi1~n:.bile p er coordinare tutte le ope re di assistenza esi sten ti a. beneficio d elle • n1adri gestanti eCI allattanti, ed a ben eficio dei bambini di età inferiore à i 5 anni; e per stimol ar~ la creazione di CI't!elle m ancanti o cleflcienti . La legge, ch e fu emanfl,ta nel 1915; va col n ome cli N otift cation of Rirth s A cl, r il pun t o e~­ senzia le di qu esta ron iste in ciò, r h e a1l 'att n di una n ascita i1 p adre ~el b a mbino, o q11alsiaRi . a ltra · persona ch e abbia assi sti.te l a m a dre· du . rante ,le l)ri~e sei · ore del parto,· è ohb1igata n denuncìare l a n ascita a ll'Ufficio San itari o del distretto. T a le den11n ci a è r itenuta roTne l a prin1a con<lizione per una azione pronto · e sistematica da parte · d elle a utorità d ell '11ffici o di igiene. I ,a. legge stessa stabilisce ch e ogni autorità local e può prendere quei 1>rovvedimenti ch e ritenga opport11ni per provvedere alla sal'!te delle m~dri gestanti ed all attanti, con1P pure dei bambini a l disotto dei 5 anni di .et à : per ~ali provvedimenti il Governo della· .S cozia si impegna di dare il· su·o · contributo, purch è siano dal Governo stesso a pprov ati . . . A tal uopo nel 1916 il Governo stabilì unrsch ema di opere di assistenza alle madri ed ai l;>ambini, sulla falsariga del qu.a le ogni a utorità locale si,.. doveva regolaTe per presentare all' aut orità governativa un elenco di istituzioni di . . beneficenza da sottoporre .alla sua approvazio .. ne : le opere approvate ·possono ricevere dallo Stato ·un cohtributo d.e l .50 % delle svese. Lo schema sul quale . ogni· auto.i:ità locale si deve uniformare è ii . seguente : Opere di assis tenza alle madri ges.tanti o allatt a~ti. Le autorità locali devono in ogni distretto provvedere, assicurare o creàre le seguenti istituzioni ~ . a) Centr.i di màter11ità ove le madri gestanti ed allattanti possano recarsi per consiglio e cul:re mediche; . b) Visite a domicilio alle . madri ge ~anti o ' a llattanti; e) Assistenza medica a lle madri. cl1e partoriscono a d omi_cilio in inodo che esse possano ricevere pronta ed adatta cura; d ) Rico~ero ospitaliero quando la ·donna ch e deve partorire soffra per malattia o deformità, o quando esistano altre condizioni che possano -danneggiare la madre o il bambino; • '

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.' · e) Ricover o ospitaliero per la cura di com~lic azioni consecutive alla nascita del ba,mbino;· f ) Rapp9rto con la Direzione d'elle scuole primarie .o secondarie per organizzare e far fu_nzionare sc~ol e pel' le m a dri e ~er le giovani . ; Op ere di a§sistenza ai ba1nbini di etd inferiori . a~ 5 anni. - Le a utoi·ità locali devono in ognj distretto provvedere, assicurare o creare le seguenti istit uzioni : a) Centri clinici 9 di consultazione, qve i bambini possano es ~ er condotti per consiglio e cure mediche (tali cen t ri possono essere annessi a q11elli di maternità); b) RJcovero ospitaliero per bambini amm a - · lati ql1alora sia impossibile cl1rarli in casa· . ' . e) Ospizi p er bambini deboli (convalescenzia ri); d). Presepi ecl asili infa ntili '· ' · : e) Notizie cliniéhe sufficienti a fa r conoscere ·alle at1Ìorità. locali ql1anto è necessa;io per preparare per ogni bambino una. scheda sul. s'll o stato di salute da presentarsi a ll'atto di a:mmis. si~ne -alla scuola. Tali notizie sar~nn o fornit e dall'uf~ciale sanitario, ch e è in grado di co~o­ scerle. La presentazione dello schema all'autorità govern ativa deve essere accompagnata dalla -dichiarazione dei doveri, dei salari e delle. qualifiche speciali del m edici, delle infermiere, del le levatrici, delle visitatrici, ecc. Inoltre le autorità locali dovranno specificare quali son o le istituzioni che si dovranno utilizzare auali sus' sidiare, quali ip g·randire., e ,qua li creare~ ]n tal ·µiodo, dopo la appoovaz,ione g·overnativa dello schem a , le autorità locali potranno .es~ere in grado .d~ destinare fondi pubblici (fin o al 50 % d.e lle spese) ·per provved~re a d organizzare la cura e l' assistenza p.er le madri gestanti ed allattanti e per i bambirii finÒ a ll 'età d ell a scuola. Il contributo viene con cesso direttame11. te alle .autorità locali, le quali lo trasmettono alle istituzioni. Queste autorità però non possono modificare· a lcun sal~ rio senza l 'approvazione del governo stesso. Inolt r e tutte ·1e istitu- • zioni sussidiate devono esser dirette . da un me. dico.· ~ppro~ ato da1 Governo. .S e qualcuna di · queste istituzioni non f:unzion a secondo il suo ' desiderio, il contributo potrà es.sere ridotto o 's oppresso. 'J;utti què·stl !)l'OVVediÌrie~ti sono n~­ cessari nel.l'interesse di. un a 11 u ona -amministrazione. Ad ogni modo il punto cardinale 'fina11ziario del regolamento consiste. in ciò che n-es- · sun istituto . può fruire . del contributo se non è stato approvato come iacente parte di uno schema pure approvato. , Ma non è quésta la sola legge che esista in Scozia per }a, protezione dell'infanzia. Impo1·-

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S EZlONB PRATICA '

tantissima · è la legge dei baml>ini ( Children .4ct) del 1908, la qu~le si compone di sei parti: J. Protezione della vita dei bambini. - Rigùarda' le persone che ricevono bambini in affidamento mercenario o non mercenario. Queste so.n o obbligate a denunciare l'affidamento ·entro le 48 ore, come ptf.re il t:!amhiamento ·di residen- . za ·O il passaggio del bambino · da un àfftdamen~o ad un .altro. Tratta delle ispezioni, ·del nun1ero d ei bambini che si· pussono affitlare ad ogni cu stode, e proibisce l 'assicurazion e sulln vita dei bambini, Il. Tut.elà contro la viole1iza sui bambini e sui giovane tti. - · Tratta della soffocazione dei bambini, clel do1na ndar l'elemosina, dei rischi del fuoco, dell 'inc.o raggiamento a lla sedu zi on e u alla prostituzione, ecc. III. Bambini fumatori.

IV. Riformatori e scuole industriali.

\ T. ll'l a ltrattarnenti. ,• \ 'I. P li rte miscellariea e generale. · A queste leggi principali che r~golano l 'assi.•

sienza sociale i~fantile il Governo scozzese i1e l1a aggiun.te altre relative a l latte d1 vacca (1'1te 'wlilk arid Dairies Act 1914), alle 1evatrici (M.idtvives Act 1915) ed alla sifilide (1'11.e 1 ~ uulit 11 er.Lltli Regulatio1is Act· 1916). Tale complesso d i disposiziorù dettagliate L' ben arrnonizzute fra loro, .inentre da un l ato ci fa am111irare la a ttività di un Governo, il quale 11a pro.rveduto i1ei limiti del possibile a diminuire la morbifi tà e l.a mortalità dei ba mbini, richia1na alla nostra mente le d efici en ze gravi .che esiston o i11 Ita lia a tale riguardo. , 'fra queste dobbia1110 special1nente accenn~tre a.lla ina11canza cli una legge che regoli l •a as·si. st.enza a Jla infa nzia abb and·onata, sia legittin1<t, c,, he illegittima (Brefotrofi), e cbe regoli e sorveg~1 l 'allatta111e11_tu i11ert.:e11ario é g·li u.J1icJ,a111euLl iii ~·cena!l-i dei ba1nbini. Troppo si è discusso . in q __ esti ul timi tempi (ed anc~ie i11 questo giorIlè.tle) dei Bréfotrofi, della elevata mor:taiità deg1i esp osti e dei rimedi e delle · riforn1e che sar ebber o necessarie per n1igliorare l ' assi stenztt (lei bambini illegittirr1i : e non è quindi n ecessa. rio ritor'nar sopra alla c1uestione. rrroppo evitlente è la deficienza cli c1l1~lsiasi' n1ezzo di assi• stenza e la mancan za di • ql\·alsiasi istituto di. ·ricovero per i barr1bjni lattanti· legittimi ~bba11d onati perchè n1eriii cl i essere d.i~1ostrata. Merita invere ch e venga m esso i11 l u ce il r>roble111a dell' a lla ttamento mercen a rio il qual~ è i11 special modo importante per la no~tra nazione, ove è · ruvlto diffu~o l'allattan1ento m ercenario a di• • sta11za, ed ove esistono a.l cu11i p aesi, speci almente dell'Italia meridionale, che e el'citan o il commercio. dell '.allevan1ento dei bambini appartenenti alle città vicine. Ql1ali s ia110 gli inco·n~

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venienti di' questo genere di a llattan1ento è fa. ' c1le comprendere: il dan·n o deriva soprattutto dalla mancanza ~i vigilanza materna e dal di' fetto di cure da P.a rte della ba:lia spes~o per ign9ranza, · ·più spesso per il bi sogno o per la malafede. ·La mortalità cli questi bambini cos1 affidati è molto elevata, ma fino ad ora· il Go• ''erno non . ha tentato di porvi un riparo._ La mancanza di .sorveglianza da parte dello Stato permette spess0 ad una donna con latte insufficiente· di prendere un bambino in allattam·ento ' e di nutrirlo con pappe o con lati.e di .v acc.a, per.m ette spesso a.d una balia di accettare pe'l.· lucro di allattare contemporanea111~nt.e u ue . u _µ1u bambini, di affida:rli ad altre d onne senza il · , ' cur1senso dei genitori, di abbando11arli 11elle l.tre • del lavoro. Lo stato di s~lute della balia; le sue condizioni morali, .non è necessàrio siano ço11trollate. . Anche ·1•allaftamento mercen ario fatto da baUe tenute in casp, presenta dei gravi inconv •ei1ie11ti sociali, dei quali lo Stato si dovrebb e ' preoccupare-; è permésso alle don!le a giate ch e hanno ·latte sufficiente di chiamal'e in famigliu ' un'altra donna , per allevare il figliuolo; è perinesso ad u11a inadre b isog11osa di abbà11donare 'il suo lattante di pochi giorni pel' dare il latte ad altro bambino, senza almrno assicurarsi ) t l1e il proprio 1igl~o venga prin1a affidato ad un' altra nutrice idon ea a 11' a llatta,rr1ento. Og·ni balia che viene in ci ttà lascia. a volte il suo bambino '"ad una donna che ne allatta anche un , alt1·0, o che si trova i11 un per··odo di allattamento trop1)0 . avà;niato J>e1· esst re una buona nutrice. ' 1'utti qL1esti inconvenie11 Li, tutte que~ste. gravi , ing'i~stizie soci ali si commetton o senza ch e una legge veng·a a porvi 11n freno, o a stabilire 1mà norma . . . La Fran cia pet prir11a (1874), e p oi quasi tutte le ailre nazioni europee 11a1111Q eu1 a i1Bto leggi \ per il controllo e la sor veglianza • clell ' a llattainen to 111er cenario. 111 Italia, ove l 'allaitamento , mercenario è tanto diffuso, · n1anca qualsiasi disposizio11e Governativ a, a .tale riguardo. :B.sisto110 solo delle disposizio11i locali qua e là pre- .. se per iniziativa di c1ua.lcl1e Provincia, di qualche Co1n1111e, -o . d i qualche Istituzion e privata. Degna di nota è l 'O rdinanza PrefeLt..izia €·ma11ata i11 Ro111a il 25 gennaio 1903, che stabili sce ·L! contr ollo e la visita · da. p a Ì·te del I'' Ufficio di l giefle cli R oma di tutte le balie che ·inte11ciano prendere in affidame11to bambini per c©nto di Istituti di. Beneficenza (Cr ecl1 es, mater11ità, Congregazione di Carità), e la. visita i;nensile ob., bligatoria della · ba-lia e del bambino da parte • degli uf{ìciali sanitari dei vari Comuni. In1portante è anche l'Ordinanza l\1uni~ip a1 e e111anata ..

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·KCtMtMIE, S.OCIEt! MEDftàE, &DlmSSI.

in Roma nel 1905 e poi completata recentemènte con una nuova ordìnanza (10 àgbsto 1907)., la .. (NOSTRI REROCO'N1'1 PARTICOLARI) quale dispone che tuttè- le lialie che intendano . allevare dei bambini, sia per c3nto di istituti, S.ociefà Medico-chirurgièa di Modefia. che presso famiglie privaté, deHbano subire !a, S~dutà àel 19 giugno 1917. 'v isita medica ·nell \Ufficio Sanital'io del Comune per essere dicl)iarate idonee o' non all'allatta, su l'ititervèfifo èhlrurglco llèllé ferltè J mento, e cfie tutti i cittadfni che ab'b ianb asctknid-enc~falièhe. · .. • sunto in casa delle nutriti siàno invitati a de-Pròf. IVI. · IJoNATt. - L'O., riferendb~i ·a . p'iù eh~ . . n'unciarlè all~ Delegazione Munièip~le e a . veuna centui·i~ di lesioni tli g-uerra craniche o cranio: .. rificare se Siano munite éiel certificato · di sa- encefaliche, delle qttali 8.J d.t#etate, tratta delle innità, ed in ca:so cdntràrio a provvedersene. dicaziolli e della tecnica (lelFintèrve~to chirurgico È questa una disposizione veramente lo'devb . in queste import.Hnti ferite. • Egli è d'opinione che in tesi generale sia necesle, ma che risolve un solo lato del problema. lasciando insoluto esempio quello che ri- sario in primo tempo operare e che 1->er ciò abbia g11arda il controllo e l a. visita delle balie di pae- la maggiore importanza fàre subito · 1a . diagnosi· • si vicini a Roma, che prend-a no in via privat a . la cura razionale della ferita, quale l'O. ha già in affidamento un bambino lattante; e la sorve- avuto occasione di propugnare, permetterà in ogni caso di assicurarci dell'integrità tléi t.a.volato esterglianza, durante il periodo .di allattamento di . no ed insieme di fare immèdiataménte la profilassi tutti i batnbini affidati privatamente a balie i~ dell'infezione, evitando una tielle piti tethibili c.-ou1allattamento mercenario a distanza . E 10,ppunto plicazioni delle :ferite cra11iò-enèetaJ.iche. · tale sorveglianza_ iti città, e specialmente nei Quando vi è av-çra1laniento o ~'Omuttqt:Le scontipaesi e nelle ca,r.npaghe éib che costituisce j l nultà dé1 tu t ola t-0 esterno,. è necessario trapanare, provvedimento che dovrebbè essere il più im- per il che· a volte dccor1:e scQlpire dei lembi arc~ti cutaneo-tnusèòlo-osteoperlòstei, ma per ~o più pa·. pòrtante e hecessario. Tale sorveglianza non ~tu allarga1·e la breccia esistente per. mezzo di .una potrà imporsi cne per legge, poichè dovl'à esvinza ossivora o ùi pinza ùel ~l<>ntenovesi o d{•lla sere uguale ed estesa a tutte le Provincie ed a fi·esa attraverso l'incisione esplorativa di s1:5rigliatutti i Comùni, se si vuole che raggiutiga effetti ·' . di lungllezza e fo1·rua variabile. Occorre mento realrnente sensibili. asportare con grar1 cura tutti i corpi estranei, le In conclusione dobbiamo riconosce1·e che in • scheggie o~see affouùate, riwllevando e laSciando Italia la legislazione per. l'assistenza della priin sito lè viù volulllinose che ,siano bène ·riadatta.n1a irifànzia è. quasi del tutto. mancante. QuanL>ili nel1a loro sede. do il Gdterho vorrà occuparsi di questo probleN6n· si in t:i<lei·à iu dura madr~ se essa è integra, ma,- che ci 5embra tanto importante ed urgente; P si ha. mbtivo di ven~re clie non vi sia notevole il legislatore troverà davanti a se un terre110 li- ematoma sottoduraJe; altrimenti è ne~rio dare esioo al sangue raceolto, e fare . l'ell\ostasi. Se V.i è bero sul quale pbtrà e-ostruire fin dalle fondasoluzione . di conti11uo della dura e del cervello, mentà. Ciò rende-rà il s ub compito prù ard110, diverso è il com.POrtai:itento ilecondo che la leb:ion(-l' {ria forse i;liù grato e più .bello. · I principali problemi da risolvere saranno al- ·è ·stata prodotta da frammenti di fra.t tura ossen , · · oppure ~ avvehuta essenzialmenté per penetraziol•e lora. i seguenti: ' cd proiettili. 1° Assistenz3r alla infanzia abbandonata (lèNel. primo caso, previa metodica e délicata es~logittima ed illegittima). ' razione digitale i.~irittosto che strriuientale, si deb. ' as-portare le scheggiè ossee ed i corpi estranei 2° Controllo e sorveglianza sull ' allattamento l>on<' che con essi soho penetrati, e, si- dève fare l'emomercenario e sugli affidamenti a cQstodia. 3° Coordinamento delle opel'e di . assistenz:-1 stasi e dete1:gere la f€rita, allontànàbda la sostapza • . cerebrkle spappUlata, che, dopo allargata la brecin·f antili. cia deila dura e tblti i corpi estranei,. .viene di so- .. Noi abbiamo fiducia che in un avvenire no11 tito proiettata all'esterno sotto pressione. Si velontano tali importanti problemi sarannd . in donò allora le pufsazioni della massa cerebrale . gran parte risolti. Dopo le importanti disposiriapI)arire, mentre per solit.o mancano .quando si . .. . zioni emanate a' favore délla lotta contro la tuscopre la lesio1:1e. , . bercolosi, do,rrebbe e~ser presa in consid~razio­ Quando sono penetrati proiettili, se su~rficiali o ne la tutelà della infanzia. Ci dà affid'a mento la se ad ,essi guida facilmente. il tramite delia ferita, mente illu~inata di èhi oggi è preposta alla Di- 'ne è eonSigliabile la ricerca e l'estrazione: altrirezione della S a.11ità Pubb_lica, poichè egli si è menti, val meglio non ricercarli, rinu·n èiando ~ manovré che potrebbero aggravare le lèsiòrl.i della so- · · sempre occupato con amore dei problemi sociali · che hanno attin enza con la infanzia, e vìù vol le stanza cerebrale. Aliorchè il tavolato esterno è integro, Se non.esi, . ha concesso il suo appoggio ed il suo incoraggiam,ento ad istituzioni sorte alt0 scopo di tute- . stono sintomi tli ·compressione o di focolaio, non si· deve intervenire, sebbene possa accadere che siano lare la salute e la vita dei bambini.

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[ANNO XXIV, ·F •ASC. 45]

SEZIONE PRATI CA •

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• • avvetitìte lèSionl <le11il éblii v-itrea o an<:ll~ tùeningo· rata, A. Ghelfi, A . .Mori, -E. Respighi, M. Fontana , e·neefallc'.be. In llÌl ca&> di questò ~nE>fe, l'O. vide F. IRisagri:a, E. Orefice, G. Sabatini, G. b,araci e 8dl>ritvveàire im:tttOvvtàlà.m~nte, circa 86 ·ore dop:o il wol ti medici. tràtime, :lèfiomeni mortali di compreSSio'lle cereHanno a<le1;ito e invi.aro suggerimenti e proposte brale da rottura d! un vaso pi.ale cor1·ìspo'h<ièntè ~il i proff'. ~· B. Queirolo, P. Oastellino, P. Ca,s ciadli PiccdlisèiII1o focolaio di contusidlìè cerebrale ni, G. Safiarelli, M. Pietra.valle, G. · Rattone, D. prQ(}otto dal di§tàceo di una altrettanto · piccola Barduzzi, L . Giuffrè, .A. ~.,erran11iui, L. Ferrannini, schegi;là di lamina vitteà d~lla bozza parieUtle de- L. Silv<:lgni, R. ~1a-ssalongo, G. Y. Giglìoli, A. R astra : là cràfil<>t<1frfià, fa ttà appefta insotti · i Mbtò'mi nelletti, O. ~aclueJ, S. Vinaj ed altri. ùi co'm pfèSSione, non vaJ.ge a sa:ivate il !èritò. Il prof. D~voTo aprè la seduta·; iÌlvita alla presibett:-0 cib per quello cl:ie rigààrfià le ferite in ùenza il' prof. Pagliaru; espone i moventi della I!Jfimo tempo, 1'0. fà rilevà.re là possibilità di suriunione, Volta a diff-On(lere tra i medici la (;0Il0tn.t-a1·ie· in tfltà11tà o in gran parte: ~ccènna "alla scenza' dei tesori - idrobalneologici dèll'ItaliA per p.ll togèiiesi delle éTme cei·ébtali e aìla Pto.fila.sSi iii Il dop?-guei·ra. La parola. e l'opera d~l mèdioo d eq u~sta. mercè la toeletta del f<>colitiò traìlìnàtico, In vono p1·ovv1d8.mente i11tèrtenire per intensifi~1·e cluusura dellil ferita è là prève'Dzione <le1I'ill1ela e:o11osrenza dei nostri luog·hi di cura anche• ill ziodè: at:!cenn3 ai postumi immediati, ec~. ~i stJfvista ùelle istituende assicurazioni obbligatorie, pet tèttiia inoltre stille f~rit~ dei seni tlel1à dura rtUtdre segnare, cou studi solleciti, i fattori •Scientifit:i idod~11è tiuali dsservò otto casi e stilJA loi·o cura C-Ol nei a mettere in -valore le grau<liQ~ . ricehez.ze baltauipdrlaménto. ' . neari, c:liruatiche e wontane dell'Italia . n1eridionale • ,, . . eù insulaTe . .Al movimento . verso le montagne e le In sedondo tèm po l' O. lia a vttto occasio'nè di • os• • acque del Nord deve seguire· quello verso il sud: gli ::,el'vàre molte fratture c:l.tè erano sta.te misèonosci ute, con e s~nzà lesionè lliehlngo-enèefalica e pe1: Abruzzi, l'Umbtia, la Basilicata, la Calabria, ecc., offrono posiziohi ul pr~illo ordine. Pinanzi ai grandi lo pià ooìi ihféziohe in atto di vatia g'ravità. Le sactifizi di sangue ùel ~lezzogiotno noi vedlltmo e suppUI·azioni èhe colpisco.ho la sasUinUi cérebrale ~enti.amo i nostri <.love1·i. soho cÌa considerarsi grà is~itae, Sèbbene in un di-. l.. Dopo ampia eù e i:>aùriente ùist:ussione, furo~o apscreoo numero di casi Pt>ssano essere vinte. Assai v1·ovat1 i segueutJ. ordinj <.lel giorno; , frequentemente esse firilscoilo con la morte Pèr meningo~encefali te UiffùSa.. 1h questi casi, l'intervene< I· illedici t:t1lto1'i ed amici tiella idròbalneoclimà.to deve è&sere molto pi·udente, per dare ~11-io al .tulogia itali<lna, ri.,unit~Si a ~also il giorno 16 set• tembre 1917, oonvinti della. necessità. di un'azione pùs il più ampliamente posàibile senza rompere le pratloa per ia p1·opaf)aJ'tda ' .e cotiosoetMJ(l delle staaderenze proteUrici eventualmente formatesi. .-ziuni otintatiohe e termaU it<1tlicme, nominano un~1 Gli esiti lontani nei casi guariti sono nella masUoIQ.missio11~ _CQn l'inea.rieo di procedere, in tern.iine siJ.IlA. pa.Tte dcl casi assai fa vorevoii : ciò . per lo breve, alla oompllazione di una guida pr<lirio'a d ei meno fino ad ora. Fortuna. tamente, non di rado • nostri luoghi di cura, oonendo presente qu.anto è sono interessate zone mute ùel cervello, cosicchè st;ato esposto nella discusstone e rimett:endo ad uon residuano disturbi fulizionali anche a perdite di sostanza ~rebrali. Ma prol1ab~ lmente non sa-. altra riunione la ' trattazione di altre fol'me di ranno eeceziouati i disturbi epilettici tardivi e ~ propaganda. ché saranno\ suggerite per raggi ungere 1-0 scopo. Ifa pute voti . che venga. impartAto nelle 1nolt:è pertiité di ~suiiizà os~ d€1 crarllo dovranno l.Jniversità l'insegnamento della terapia fisica». essere i·ipai'até con atti operativi sec'-Ondari. ' L'O . (CATTANEO). ba dovuto int:ervenire una volta per epilessia e sa I Jù ct>mmissiohe è risultata c;osì composta; V. A ùi proprio operato ~r ascesso del lobo frontale Scoll, Oàstellino, Cattaneo, Bertarelli, Quei1-olo :,ini~t'r.O . nel <;t.uà.l~ rlmasè Unà discreta perdita di • sostàITha osSéa, c.:he fu ope1·a.to di auooplastica: per Rna ta,. Vinaj, Viola . « L'assemblea fa voti: epìlessia consecutiva. Il caso fu comuJ4cato da 1 • 1° che in una prossima legge speciale per le 'ascino àl ·ret:eute Congresso della Società Italiaru\ , .s tazioni idro-mlp.eral1 e climatiche sia re&i obbli<li Utiirbrtia. · g:a torià l'attuazione di provveài·t nenti di igierie ad La mortali,tà Uèi ca.si OJ)érati <lilll '0. è, ìl1 bl<:>ct!o, esse net!èssarie, in l}ieno c"-Onsenso colla leg·ge sanidel 15 % : essa riguarda casi tutti èon lesioh! encet.aria ita lià nn ; faJic-he. Consitleran<lo soltanto i c:asi operati per 20 che l'ésret!uzìone delle opere igierliche dt: bbt.~ ferite della. S<1$MnZJ cerebr~l~, l<t mol'talità sale • ' . farsi a mèzzo di' cotidtizioni ài fa1:ore a so . igliaD.ZLl <.:ire.a. al 40 %. 'Oott. G1u$EPPE STUFtER. di quanto già esiste per la forb.iturà." di <l t qna potabile; · · Utlfivegn~ ntadièo idro•climatolog.ico. 30 che infine Ifer le stazioni itlro-minerali e cìi-• (~1stiitiaggìore, i6 s~tt'embre 1917). ma tiche più imP-Ortanti la legge st.al>ilisca in per• manenza. un regi111e am111itiist1·ativo .special~ il quale Uome abbiàmo ttlllll1nziil to, si è te.uuto a Salb-One .a.s sicuìi · il pieno ed e'flìooce fùnzjonan1ento )>. u1a~gi-0re un convegrto rl1edioo, p11eseuti ·i 'proff. • (H u ATA, GASPERI~I; CATTANEO, BERTARELLl). l.1. Pagliaru, T.1. D~voto, · G. Ruatc'l , A. l\llonti, E . « Gli adnnan co11sàpevoli dei iuolteplici" ' ':tn t<l ggi Bertar~Jli, V. Ascbll, C. attaneo, L. Zòia, I . .. Cliche deriv.ano dalla bené intesn utilBizazioue del patio, G. Viola, D. Ottòlènghi, C. Poli, G. Gatiperini, trimonio idl'ofogico nazionale; E . &listioccl1i, G. Pedrazri-0li. l~ . M~l~hi, .i\ : Fer~

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TL .POLTCI.INICO

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[ANNO XXIV' "FASC.

convinti che l'us9 . sèmpre .migliore •di tante ooncent1'8.ti d'inverno . .ri.elle stazioni di ·m ontagna ricchezze na tt1rali ,ne eleverà l'apprezzamento .. ed· esenti da. anofelici, che permetteranno la bonifica il c:redito sia all'interno ehe all'esterno; ùmana, e nel loro clima eceitante renderanno pos.. . nell'oèoasione i11 cui si elabora da una oon1missibile la glµlrigione ed il ricupero '<li uomini validi ~ ione competente il regol.ament.o· destinat.o a discialle armi ed al lavoro>) (ìVIONTI). pli~re ed .a· proteggere l'jndustria idro-minerale . «I medici riuniti ~ Salsomaggiore, prendendo. hanno r..avvisaf.a l'oppo1·tunità delle segÙenti raènota dei gr~ndi Ya.ntaggi che per la profilassi e _ com1i ndazioni : la cura delle 'J)111me mamfestaziom t1iberoola1·i nel• a) c~e le sol'genti destinate :r>e1· beva11da si.al'infanzia hanno le stazioni eiioter{llpiche a tipo a·1n~ no tutelate con ope1·e <l'a77noo.ia1ne11,to e ·di pr.o.tebulatorio, fanno voto che l'iniziativa privata intez ione tali da preservarle J)ermanentemen te dalle grat.a. dalla sovvenzione statale, ne moltiplichi la i1lfiuenze esterne e che le garanzie igieniche 1 · '1Jistituzione specialru~nte nelle grandi città, t1tilizzando le mirabili risor~ climatoterapiche d'Italia 11osciute indispensabili vengano accertate 'c:on rigore scie.ritifiro, tnnto per 'le acque in commercio in qualsiasi delle sue dive1:se regioni del monte, del e c:he giil servono per bibite e bag·ni, come per l)ia.no e del mare» (Pot1). . · quelle di cui .si :r;ic:hieda l'esercizio; I·n fìne l'assemblea. discute.. il tema: . «Per l'a\7Ve. · b) c:l1e 1''imibuttigli(lllnenl o e. quanto altro nenire climatico balneare del Garda. e delle sue ret·~ssi ta per l'invi o clel'le acque a distanza siano • gioni ». Il relatore, PEDRAZZOLI, làmenta che prin1a della guerra la regione del Garda f~sse frequentata fatti nella ~ede più pro~si1na all'ajfiorame·n to na·e sfruttata soltanto dai tedeschi . . Deve ·essere rit 11 ra.l~ delle sorg·e nti, o, cl-ove queste siano e;ondotte, clliarria ta. l'attenzione degii ital1a.Q.l su quella rein n1odo . . da i1on far lor-0 ~ubire deterioram~nti; gione perchè nel dow-guerta sia messa nel ~uo e) che gli lmpianli pe·r la puliz.i a aei reçi g·i usto valore, favorendovi an<.:lle i1 <.:oncorso degli pie1iti, per la loro enipititra e ohilu::;ura sodd stiuu a delle yrest 1izio1ii igienicJ-,,e giustificate e tali <la stranieri ed in partiool.ar. modo· dei n~stri allea.ti. Il presidente l!AGLIANl vropone un teleg1«1.wm.a di voterne esi~ere . la costante applicazione; lJlauso al comn1. Lutrario, al comm. De Cornè, al d) e;he pel' le etichette dei. recipienti e pe1· la euUega. Vinaj. Chiude leggendo il tl!1egramma da 1·éola1ne di u1ia data ~vrgen,te non sia.no permesse ' spedirsi al , ùott. .lfelice 1'u}lè, che c;o, n tiene Ull cp.,indicazio11i quali-qUàutita ti ve, 21ttribu1ti o desigilii- . • • ~ioni qualsia.usi, non i·iBlJOnùenti <;011 ja c-omj,Josi1oroso saluto pel' il nost1·0 Ii;ser<;ito. zione cllimioa della. sorge:11té :::;tessa u con i suoi Gli ordini ùel g·io1·no oono sta ti i·irues~i al Goeffetti tera peuti<:i, <:linica.ipen te l'i<.:OJJO~i u ti.; R. B •. vel"nÒ e a.gli enti luLere~s.a.Li. e) che i de1 'i vart i <1 el.le u,c;que t er'l'r io-m'ine·r ali • <lebbano atruouizza.re con la composizione chimica .' Interessante premio semigratuito: , delle sorgenti 8tesse, <la cui vrendono il nome e elle gli impianti 11er e.stl'atre ed elaborare i ùeri-. Dott.. M. CA..MPEGGIANI I • vati medesimi corrisponda110 ver la sede e J)el' ogn i , Capitano Medico a ltro particolare essenziale a Ile norme presci- 1t te Assistente onorario nella R. Clinica Oto-rino-laringoiatr1ca ~1 Re>ma. per I 'imbottigliamento delle acque; . . -1) che per 'l'applica:zione delle leggi e dei regolamenti in · n1a teria, sia oost·it·u'i to dal Gove1·ti,u . u~,, af)lJUSii o 'Ufjiéio, che !-lalJ•Pia. e possa conoscei:e nei suoi · rapporti clinici e sociali. \. e far co11oscere, sorveg"liàre e tutelal'e il patrimonio .B u g"iudicata una pupblicazione interessap.te e che idrominerale nazionale, a r1nonizzando le e~igenze s1 legge volentieri, uno studio clinico e me~co-le­ · industri<Ìli con i plù si<.:u1·i <lettami delle scienze, ·gale della sordità di utilità scientifica e pratica. ~ dalle . quali Fidrologia ·t1·àe vit:a e progresso ». (GAuua guida preziosa alla diagnosi della sordità. Vi sono esposte le cause della malattia, progre~ PERI~I, A SCOLÌ). . dendo ordinatamente dall'apparecchio periferico (< Il Conveg110, vist.o che l'Italia non 11a &tputo dell'udito, iungo le vie acustiche, fino ai centri cetlar vita H staziotii. in/Vernali di 1110nfagna, }Jel' rebrali. Sono illustrate le sordità traumatiche, tos. modo c11e gli italiani a nÙ<l l'OllO fi11 quj a popolare siche, in rapport9 con lo stato generale, ~on le malattie del sistema nervoso, le forme organiche e funle stazio11i iDV~I'lutli della 8vizz.ei:a e del Tirolo; zionali ed i processi patologici con cui potrebbero co usidera to <:be in quasi egni regione cl'Ita:litt e delle esser confuse. Il metodismo di esam~ ·nell'ammalato Isole esistono luoghi -a n che viù adatti per l'elioteform~ òg'g etto di uno spe~iale capi~olo. . . Vi è · svolto infine u nargomento i~portantiss1mo rapia, la <;ur<.t cli 1nà ti ca inYernale, gli "esercizi fisici e degno di rilievo: le manifesta~ion1 . extra-n:uri.cod'inverno, sotto un cie lo più sereno, in una R tmolarl della sordità che si rivelano nelle reg1on1 e sfera più ascintta e l)iù sn lubre; fa voti, perchè le negli organi vicini' e lontani, che si r~percuo~~o sul- · sta7.ioni ruetere<>logiche facciano conoscere le 111il'intero . organismo, $Ul valore s<?c1ale dell mdividuo sulle più elevate estrinsecazioni della psi~e. gliori loca lità., gli enti locali faCGiano sorgere <lPgli Q~esti brevi cenni raccomandano. çià la. pubblicaalberghi eò ospizì, cl1e pernietta.no cli trarre van zione a tutti gli stt1diosi, ai med1c1 ed in ,special t .1ggio. dal clima in vernale; si curino le strade di ·modo ai periti medico-legali . . •lCtesso e si conservino le fo1:este indispensabili <1 Volume in VIII grande, di circa 100 pagine, con una Tavola, in commercio al 111antenere ln fisi<>non1ia. ·del clima focale. prezzo di L 4; ai nostri associati si spedisce per sole L 3,20 franco di porto•. I11tanto vista. 1a diffusione \\11orn1e della .rn.a,la1·ia Inviare cartolina-vaglia direttamente a.I prof. .EN· ·tra i n1ilitari, che diYentano cronici perchè in1per111co MORELLI,. Via· Sistina: 14 - Rorna . . fetra1neu iQ c·11rnti, f:-1 \'Oti j .{~l'cl1è j 1nal:1rici ~iauo

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·La diagnosi della Sordità

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SEZIO~E PRATICA

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APPUNTI . D·I . MEDI CIN.A PRATIC.A.

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naccia delle' pia ghe, della infezion e clelle vie • gèn erale essa si manifesta principalmente co11 Sulla décaleifieazione nei tra11matismi di guerra. l'at1ment o d ella tra p a renza dell'osso alla _ r ~­ diografia. Iri un corpo diafisario l'attenuazione Ed. Delorme (l:Ju.ll étiri de l'A_ca.démie de M édella tinta del canale midollare fa di . più ridecine, n . 19, 1917) osserva come ~'estremà fresaltare il bordo bianéo, periferico, ristretto del(lllenza di qu esta d eca lcificazione ed i st1oi gra- l 'osso e il bordo nero sulla fotografia. In un osdi sono tali- çla l'icl 1ian1are l'attenzione non solo so corto il tessuto epifisario perde progressivadei radiologi inedi ei, n1a a n ch e di persone che mente la sua architettura, dà una tinta regoi casi di qµestw. g·1lerr a l}anno co s~retto a d ocla1·e, ·e, ·ciò che è t1gualmente molto taratteri1 cu parsi di radiologia . e ch e erano quindi aftico, con un·a bordura lineare, netta,. nerà, alla ' fatto irn.preve111Jti. Rara, o relativamente rara 1 • l)e riferia, che non si èostata :çnai sull'osso sano. i1egli osr>edali contenenti feriti recenti, essa si Qu este sono le a pp·a retlze abit11ali, ma non t 1·ova assai sp esso n el'le formazioni s anitarie lliliformi, nè assolutamente costanti: a volte arretrate. nei depositi di convalescenti, i1ei cen- i11vece di u:tia t inta attenuata uni~orme, si hant1:i di pBicoter~pia, ecc. Su 1350 radiografie osn o . colorazioni varie, più o meno· irregolari. see l' A. l1a ricerca ta l a frequenza d ella osteoI . . a decalcificazione non è t1n disturbo conseatrofia cale.area, classificandola per regioni ·e cnti vo permanente, che bruscamente .si stabiliper categorie di ossa lese, ris.eo11tran d ola: sce e non meI;to br11scamente· sparisce. E ssa pre. 1° nella . metà. dei casi di lesioni del · meta- . senta un~ evol11zione· p,iù o meno lenta e la carpo; r11i · d-urata ci è sconosciuta, con delle fasi di 2° i11 t1n q11 a rto dei casi di q11elle d el cubito; ~n mentq, di stato. di dimin~zionè. ., 3° in l1na metà dei ra si di qll-elle clel radio ; Il trattamento della osteoatrofia calcarea if 4° in 11na m età dei ca i di q1.1elle d ell'om ero; . clrli e ferite di guerra è del tutto trascurata. I ... e 5° n ella stessa proporzione di qt1 e1le d elln applicazioni elettrich e sembrano indicate; m a ' tibia , o dj a mbedu e le ossa, d ella gamba; . . ln dur a ta pr0lungata. di questa d~calcifi c aziqne· · 6° in 11n poro pii1 d el terzo dei casi d i crnel- sui feriti affetti da lesioni dei grossi tron chi le del femore. · . . i1ervosi e sottoposti alle ·Correnti contin11e semSi conosce l'inft11enza, rhe esercita n o le le- .. b rà a utorizzaTe ad ammettere che i loro · effeftj sioni d ei. tronchi nervosi s_t1lla patogenesi di ono nulli, · o poco manifesti. In tutti i casi d ' alqu esta decalcifi cazion e. L·'A. la constatò: 5 vol- tJ'o canto, poi ch è n0n co11osciamo l'nssen za steste s11 6 casi di f erite d el mediano, 13 volte su 13 sa delle turbe I) tttriti ve ed ocèorre restituire · casi di. ferite <iPl r a dia le, .8 wol{e su 17 casi di a lle ossa sotto 1111 a forma assimilabile gli ele' ferit e del· c11bitale, 5 v olte s11 5 l esi oni ·simul- . rnen.ti. mine r ali che esso perde, sembre r cl.1be ·u t itan ee d el n1edi Rn o e d el cubita le', 2 volte s11 le ricorre1·e all'impiego dei sali cal ca.1·ei ~ d eg·l i du e rasi di ferite del. radiale e d el ruhitale , a ltri prod otti, · che si u sano in casi a11alog·hi. 5 volte su 5 ferit e g r-avi e multipl e d ei nervj del Ra ri però sono i medici ed i cl1irurgi ch e hanbra cci o; au 37 casi di ferite d ello scia tico e no àd essi ricorso, e senza alcuna co11vi nzione . . cl.e] le s11e b ranche fu ro1istatata 23 ,v olte. . , ·Seco11do A. Robin, si J)UÒ trattare la d emineSe Je lesi c>ni d (.lj grossi tronchi nervosi hann·o ·r alizzazione non con Inaterie minera li, cl1e l'osuna notevole influ en za . s11llo sviluppo delln • so i1011 assir:p.ilerà, poic 11è perde le Sll e m ate1\ie osteoatrofia caicar e::t, ·esse non sono indispeni11i11 e r< li costitt1e11ti, J11n con una particolare· , ·sa.bili per produrla: parecchi radiologi hanno al iu:ie11iazione e co11 l' i nlpiego degli arse11icali, costatato osteoatrofie m oltu m a nifeste con lei q 11 ali hanno una azione conser;vatrice sulla sioni di ·nervi di minin1 a importanza. 1nineralizzaz.ion e . ossea. · · P .. C. i. I..'A. ha inoltre ricercata l'atrofi~ calcarea in . . Le complicazioni pleuro-pulmonari nelle ferite 7 ca~i di lesione deg li arti , con consect1tiv'a le-:-'. • dei centri nervosi.· ga tura dei tronchi arteriosi prjncir>ali, otten enI . . a chirurgia dei centri i1e rvosi ha fatto 11ella do questi risulta ti: J?opo due legature d ell ' ascellare, assenza' di osteoatrofia calcarea; dopo oo-uerra attuale d ei sensjbili progressi. Tuttavia le ferite dell'asse cer~bro-·spinale hanno sen1p te due legature dell'omerale lo stesso ·risultato; in tre casi "di legatura della .femorale asse:qza di · una prognosi grave: per q uanto notevoJi pof'decalcificazione in dt1e, lieve in 11n,o. sano essere " i ·v antaggi . ottenuti local1nen te con Rela.t i:vamente ai caratteri, agli aspetti delln. · l 'in tervento chirurg·ico y,>Prmane sernpre la midecalcificazione occorre rimarcare che in .modo 11 a cci a delle piaghe, cl ella infezione delle vie •

CASISTICA.

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.• lL POLICLINICO

ltri·narie, della ..setticemia. · A .queste cotnI>licazioni di maggiore frequenza •si. devono aggi"nngere, osserva Roussy (La Presse m édicale, 1916, n. 34), quelle pleuro-pulmonari. Ed al riguardo egli riferisce quattro osservazioni di ferite del cranio e della colonBa vertebrale, in cui la morte dei pazienti fu deteFmihata da un'affezione . . pleuro-pulm.onare. In t~tti .e ·quattro i casi non esistevano, lesioni j.nfiarp.mat~rie delle meningi, del midollo e del cervello apprezzabili all' esam e fisico e dopo morte accertabili al tavolo anatomico, e capaci di determin?-re · la morte, ma. solo gravi lesioni i~fìammatorie del pulmone e della pleura. Per altro in due di tali casi il f ocolaio di distruzione midollare era tale da far , • prevedere la completa g uarigion e anatomica e funzjonale, se non fosse sopravvenuta la complicazione mortale. Le cau~e di queste affezioni seconrlarie . sembr~no mol.teplici. Btsogna innanzi tvtto ricC?t:i.o~çere che i feriti del midollo sono ' . particol arment~ s~nsibili a 1 freddo e mal sop- · portano il trasporto aµ.ch·e di ·br,evi e di 1picco1e . distan.ze. ' D'altra parte, ~ome $ cons~at.a sp~sso all'autopsia,' ·questi feritj b;annQ a11cb.~ del~e frattur e. delle coste pr.od.o4te~ o .dallo ste$f\O proj.ettilP rhP , lÌA Jeso 18 rolo:nna v.erteb;raJe o jn sefl:uito ::-ill n • r:=tdl1t8. Non si p11ò imftne esrl11rl~l"e che la lP' ~inn p c::fpc::c::l:'I dPl midollo !'.\O~~A. dP.te.rrninarP nPl n11lmonP u er azione vaRo-motrir~ qjmn::if.ir:::i l1nn rondizione che favorisca 1A infPzionP. Q11eRf P • • ronRiderazioni suggeriRcono q11AJche den117.ioTIP ' nroftla.t tica. e terapeutic::i .· ~ inn~nzi t.11tto nPr.P~- . R~rlo che gl'indi'vidui con fe-rite del cervello " niù ancora ·del midollo siano considera.ti• com•3 . . ~oggetti molto fra gi-li, A1 freddb e rhP . . sensibili . quindi hanno bisogno di grandi preca.uzioni <i11rante il. trasnort.o. Sono inGltre dei .m(\lnti' in nrofon<io Rt.flto di shok. cbe devon,0 eR!=:erP· tPn11ti R11 nei nrJmi giorni con iniezioni rli f:iPl"() ~ di olio · rA nfòrato. In viRta dell~ g~avit.à. dellP romnlicazi oni nleuro-n11Jroonari ~<;>,nviene sor"' vegliare l'alhero reRpiratorio procedendo 'Tll Q- pa· t~dianame,ntè ad un accurato esame del , z~ ~nte. E Jenete so:pra tvtto prese:ote c,he la esperjenza d eil a guerra ha dimostr~,to che ,i fe~ nomeni paralitici in rapporto ·con le lesi~ni midollari da· ferite possono iniglio,r are fino ad un. p11nto vera mente insperato. Jl prevenire e tr·a ttare quindf lè possibili' complic-azioni, e tra qt1este le,. pleuro-pulmonari, dur-ante il periodo di maggior pericolo, significa consentire al ma1a1o di raggiungere q11ello stato nel quale essi p ossono sen sibiln1ente migliorare ed anche g11a. r1re. . DR. ~

[ANNO XXIV' FkSC. 451.. •

TERAPj~.

Il trattamento del tumori maligni con i raggi X. .~.

.Feu wick Holding (Ani. J our ri. of med. • sciences-, luglio 1917) 11a trattato metodi.camen' te numerosi casi di tumori maligni, e riferiscP i risultati ottenl;tti sopra 258~ in cui la diagp.osi ·' è sta~Q. .aé.ce1·tata sia cli;çic~mep.te ohe istologi· camente. I te_s$uti profondi che più facilmente . su.biscono l'azione dei r~ggi X sono i te~s\lti linfoidi della mi~za, ghiandole li:pf a ti ci ~ foll~cGli. il timo, !'.epiteli o sperma:togeno ~sticolare, i follicoli di GraGtf cle11·ovnio, le cellule endoteliali, embrionali ed i i1uclei c.ellulari, specialmentt quelli in stato di divisione attiva. Q11indi i ris1tltati migliori sono d Gt. osp.ettarsi nei t11n1or1 linfatici, testico~arj, ov.ar~ci, ed in guelli fatti dà c.e·lJ11le ,embrionali. ·

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~c cellentj so110

1 1~isultati

te,rap!3ut~ci n~ll epj­ 1

telioma .a c.elll1l e ·b,lit!?alj. I tl).mory d~) seno, delle ovaie, c;le:l testicol1i , 1 t11mori a sJr\1~ttw.çt )infatica subjscono ;notevolj rr1igl~orm1e71ti, specie se costituiti da cellt1le ~ n1brionali. · Non sj ;i_1\1ò senz altro affe.rmare che i raggi X possopo rt1rare il .rarrin on:ia; però s.i può dir~ r-he sia essi, · sia il radio, i:Qsieme a 11 'abl a,z~one del tumore~ quando è possiJ)i1€>, danno miglioramenti · pi1ì sensibili · di t.11tti gli altri a.genti. f),- • nor a conosciuti. e son o cru i od i ronsiglia})ili. alme.no fino a che n on si ~ia trovata 11na cl1ra sp~cifica. . I chirur ghi non debl)o110 tra.sct1rare i ben.efi~i effetti ·dei r aggi X i1ella r11~a del carcinoma ,· specialmente com e trattamento po s(opera~ivo e Gc;>~e pre'venzioi:ie delle ,m .etastas.i. .. Parecchi ' . .dei casi dell'A. s'1biròno delle ricu~ .. d11te, e P\lf'e av~x:ido avuto d·ei . miglior:amentj tali da pro~ungare l'esi.stenz a e da rend~rla me110 penosa, moriro.nò 11g11a.lrnente per la malat-. tia:. In diveri;;i altri i migliorameI)ti furono ve-. raip.-e nte i.npressionanti. e talt da lasciare la spera11za che con i perfezjonamenti di tecnica si J.)Qssa' a rrivare a re11derli cjurevoli ed ancl1e definitivi. · I. P. 1

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· Arresto di .un tumore maligno intracranioo • sotto i raggi X. •

_t\.ltia Società '\1edico- F'~ i. r.nacei11 t1 C:;l. · di Berna· il dott. Stej.ger (Cor1'respondenzb.1JJtt' f tl1r $,cli;wei- · · :.er Aerzte, 10 marzo 19!17) ha pr.esen.tato u~tH

donna di 31 anni, . la c.11J ale ciu.que tIDe.sj circa l)rima cominciò aà avere esofta:Im.o e tr.is~a; qttest'ultimo tìnì per ostacolare not&vel.ro.ente 1 alinientazione; in seguito il vis.us ,Q.i çi~stra prese. a dirn.inuire e si m un.hfestaropo ptosi pail11ebrale ed ofta.i;nop)egia; si notava gonfiore dc-· lorosc ~ll ' arc~ta zigomatica destra. L'esa.rrte 1

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SEZ IO~E

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PRA11CA

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ai l'aggi X dimostrò ingr::1ncli1nento della sella. CENNI BIBLIOGRAFICI. • La diagnosi penc.olnva tra tumore d,ell'ipofisi e (Non !i reeemi$cono c'M i libri pervenuti in dono alla Rediazion~ 1 sarcoma della base del cranio: più probabile qtlest'ultimo. d nnuurio bibliografico dP.lle scienze 11;,ediche. ed Il tumo1·e venne irradiato concentricamente affini. A cura della biblioteca del laboratorio con ràggi filtrati durissimi, da 12 campi, dei batteriologico della J.?irez;one generale di Sa - ( · quali se . ne utilizzav ano 3 per ogni seduta di nità - Direttore prof. dott. B. Gosro. Anno T. 30 minuti; le .sPdute fl1ror10 dapprima quotidia1916, vol. I, in-16° di pag. 382. Stabilimen to 1 . ne; pòi si succedettero alquanto irregolarmer1tip. della Società delle Cartiere Centrali, via t.e, a intervalli di 1-3 giorni. Si svilt1ppò derAppia Nuova, 234, Roma. matite da raggi X, mn i sintomi dipendenti dal Era vivamente sentito il bisogno di un reper• tumore subirono l1na regressione notevole. Dotorio in ('~i · si potessero rapié.a.mente trovare po un'assenza inesplicabile di un mese della pa- le indicazioni dei diversi lavori pubblicati sopra . .. zient.e, ve·n ne' ripresa la cl1ra, da tre soli campi. un determinato argomento delle scienze medi· I/esoftalmo scomparve del tutto e l 'occhio torohe, risparmiando .cosi il lavoro preliminare nò quasi. normale,. sotto. tutti gli aspetti, salvò · delle ricerche biblibgr afiche, sempre fatic oso : nella forza visiva; le mascelle presero ad aprirtroppo spesso incompleto. Molti ·anni' fa il prof. si da sè, fini) all'estensior1e di 3 cm., senza sfor- PcRsi-Doria aveva iniziato sul Policlinico la· h1• zo; la paziente si presentava come perfettamen- bliografia. medir,a. italiana ordinata secondo I..o te sana. R. B. classific~zione decimale; ma la pubblicazione si •

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limitò a poche puntate. · · Il Laboratorio tiatteriolo8f,_ico della Direzione POSTA DEGLI ABBONATI. . di San.ità ha intrapreso ora un tale imp9rtante lavoro, acquistandosi così una nuova beneme(879) Preparazio.11P dei fer1nenti lattici. - Al renza presso gli studiosi. La. produzione medica dott. A. O., abb. n. 2027: ' . • ~ necessario anzitutto avere una razza di italianà è stata sistematicarpente elencata in . fermento lattico selezion~.to, prov.vedendol~t questo libro e disposta in un ampio indice alfa-: betico degli argomenti trattati. Precede l'e~en co presso i laborat0ri di batteriologia agraria, o anche da certe case produttrici di fermenti e di d ei periodici• consultati e . viene da ultimb l'in. yoghol1rt. 1 passaggi c11lt11rali successivi per dice a lfabetico d·e gli autori. Questa accurata pubblicazione, oltre a risulmante11erla in vita vanno fatti in latte o in tare di l1tilità troppo .evidente per insistervi, disiero di latte. m ostra anche la non trascurabile importanza P f>r la preparazione del fermento a scr>no terapel1tico si insemenzano, con le comunj raudel contributo italiano alle scienze mediche} ciò tele batteriologiche dei t11bi contenenti c~el siC'ro che deve essere per noi in questo risv·e glio tlelJe energje- nazionali, un motivo· di vero comdi latte, tenendGli poi per .1.8 ore a ten1perat11ra sopra i 30° (preferibilmente 37°). In tal mod~ piacimento. L'iniziativa è dunque bella, · degna si ottiene la massin1a con centrazione· d ei fer- . di st1ccesso e merita di ver;tire adeguatamenfe menti. Le colture così ottenute possono consu- svil11ppata. E qui potr~mmo arrestare il ·nostro giudizio · mal'si subito o anch e con servarsi per qualche giorno, mantenendole a .temperatura bassa se, appunto in considerazione d-ell 'importanza (sotto i 10°). La dose può variare da 5 a 15 cnic . . dell'opera e dell'alta competenza di eh\ l'ha In t11tte queste ·o perazioni or.corre sempre gran- ideata e la dirige, non ci sospingesse il deside c11ra per evitare .inquinamenti. FIL. dèrio di vedervi apportato qualche ritocco e • perfezionamento . (880) Al dott. G. S., abbonato 2802: Anzitutto l'elenco dei periodici· dovrebbe veF. CALdT, L ' ort opPri.ia indispensabile al pra• nire completato, mancandon.e ancora alcuni, nè tico: F. Val lardi, Milano, ·L . 18. - CH. .JuLdovrebbero trascurarsi gli altri delie div.erse So~ LIARO, L es bandag e .~ , pansements et appareils cietà ed Accade1nia, di cui pochissimi vi figuchirttrgicaux. F. Alcan, éd . Paris, L. ·10. rano , mentre costituiscono una produzione ab· • • ini. bondante, destinata per lo piti a: rimanere igno·rata. Inoltre, adottato il criterio di consultare FRRATUM. - Per ina vverten~ non erano state anche la stampa politica, non si comprende la corrette le bozze della rivista pubblicata: nel fascl- limitazione ai giornali romani, trascurando i oolo scorso, a pag. 1315 e seguenti. più ..:mportanti di altre · città, in .cui pure si Pag. 1316, 4° capoverso, linea 1a, leggere sin dat; linea sa., leggere oeriestovatie; pag. 1818, 5° cap., t:r:ovano interessanti articoli riguardanti la medicina (p. es. quelli del dott. Ry sul Corriere linea quart'ultima, leggere acido tricZoroacetico.,· rf.ella Sera). Un· criterio, che, ci sembra non ri- . linea terz'ultima , leggere galv anooaute1·e. A

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lL POLfCLl NICO

LANNO XXIV' F ASC. 45]

• sponda alla realtà dei fatti, è stato quello adottato per la classificazione degli autori, per cui \·iene considerato ca.me autore, chi ha fatto il sunto od il resoconto di una data pubblicazione, anzichè il vero autore della" stessa. Questo criterio si giustifica tutt'al più (trattandosi di bi• bliog:rafia italiana) per le recensioni di lavori . tranier.i. Ne. viene che vi sono dei no 111i di recensionisti ci~at~ trop:pe volte. Oltre ad · u11 tale squilibrio· questo sistem a J . ' · porta addirittura. ad attribuire ad un autore l'opera di un altro; così p. es. invano si cercherebbe il nome di P. iVIorello, .ch e ha fatto una comunicazione all'Accademia medica di Roma sulla .formazione del nucleo vescicolare: q11esta invece viene elencata sotto il nome di Baldoni, c:P.e della seduta d~ll'Aceademia ha. esteso il resoconto. In casi consimili è più opportuno riportare il nome dell'autore, trascurando quello del redattpre. · :Piccole correzioni e mende, dunque, ch e mentre non ·infirmano il valore dell'opera, potranno eontribuire, a parer nostro a renderla unù specchio fedele .d ella produ~ione medica italndex. liana. , . . A. CAMBIASO. P er la l[!tta contro .la tub er co lo si. Una relazione sul I>ispensario Antitubercotare della R. Clinica Medica di Genova è uscita testè a cura del Direttore Prof. A. Cambiaso, docente in ìVIalattie Pnlmonari presso quell'U niversità. La relazione si estende ~i 14 anni di vita del Dispensario, che, fondato nel 1903 dal sen. E. Maragliano, ebbe impulso e rigogliosa vita per opera dell'A. ~ L'A. tratta dei vari .metodi curativi applicati l1el .Dispensa.rio, m ettenclo i11 particolare"' rilfevo l'importanza della terapia specifica, che nelle forme in~ziali dellà tubercolosi trova la su a p-recisa e netta indicazione. L'A. a con fer· ma cita oltre 23,000 casi da lui curati in 14 anni. Anchè il pneumotorace artificiale ha dato • nfl 'A. effì.c aci risultati. Oltremodo intere:ssante è il problema- della n1aternità ÌlP ~l e -donne t11bercolose ·_ al .rig11ardo la relazione- p·recisa quando è opportunamente indi.cata l'interruzione della gravidanza: problema q11esto t1manitario, non solo, n1a della Il}.assima· import an za sociale! · Inoltre l'A. tr.atta ànche della Scrofolosi in rapporto alla tuberGolosi, e indica le opportune cure, co11 le quali egli conseg11i · 1'85 % di guarigioni dl1rature . . In ultimo l'A. dimostra la grande utilità della vaccinazione :1ntitubercolare come quella ch e impedirà all uomo di ammalarsi: unico mezzo ch e possa risolvere il grande problema umano e sociale. dott. P. CATTANEO. 1

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VA·RIA. • L'inventore

dell'obbiettiv~

a immersione.

Quando, per la n1orte di E. Hartnack i1el 1891, il La:ricet stampò cl1e a quel fisico costruttore oL. . . di Parigi si doveva la scoperta dea]i o oiett1vi a immersior1e, il lYiartinotti, a.nato1110patologo all'Università di Bolog·na, scrisse che ' G. B. Amici di lVIodena era 's tato il primo a cos t ruire obbiettivi nei quali venisse scientifican1ente applicato Ìl principio della itrunersione · ad acqua o con altri liquidi più rinfran:genti dell'a cqua (1847) . Nel 1850 ne mandava un saggio a Donders. Questa priorità d'altronde gli fu riconosciuta da Harting, da Dippel, da Abb~, da Chevalier ed ora ribadita da A. Ferra11nini, nella Rifor1na medica (1917, 803) . .L'Amici fu attivissimo ricercatore e fertilissinlo ingegno: e se il stio n ò1ne è ricordato più · comuneinente per la stria nell'istologia della fibra inuscola re o per la camera lucida da lui perfezi onata e applicata al tel escopio~ il micruscopio, all e arti be!le, nupiérosi e irr1portantissimi sono i su oi studi nel camp-o dell ottica, de11·a trono1nia _e della .po"tanica. }\.ppena la.ureato i11gegnere n el 1808, soli 22 an11j era stato non1inato ·professore di geometria e algebra nel liceo modenese, che, al i·itorno degli Estensi, l'iprese il titolo e la dignità di Università. ·Nel 1812 costruiva il microscopio catadio ~trico ; parecchi anni dopo, mercè la costr11zione delle lenti acromatiche mirava a ridurre _a l minimo belle osservazioni microscopiche la poca nettezza delle irnag·ini, dipendente dalla pI'esenza di ·Contorni variamente colorati ner - effetto de11 \aberrazione cromatica. _ F ondamentali furon o - e non intend·o per ch è· in queste rivendicazioni siano obliati - i suoi ·studi di botanica generale. ~1\.mici e Nobili, insieme collaborando, ripresero le o~servazioni di Corti, discepolo e amico dello Spallanzani, nei mutamenti che i vari stimoli e le diverse condizioni imprimono al m o,rimento de l ·s ucco vegetale, specie nella charà. Sperimentarono a preferenza con 1'eccitazione elettrica e vicfero che questo agente sospende o scema la rotazione doel protonlasma. E ciò quando la. dottrina cellul are nor1 era an· cora lina ;verità assiomatica. G. BrLANCTONf. ' 1

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' d~i lavori p~bblicazion~ e la

La ressa

che ci vengono. o«erti per la penuria dello spazio, im• postaci con provvedimento governativo, ci indn· cono a sollecitare t nostri benevoli collaboratori aftlnchè condensino i loro contributi entro i più ristretti limiti compatibili con la ehi~rezza e con _ l'efficacia dell'esposizione; li sfrondino delle documentazioni ingombranti, delle introduzioni storiche, delle citazioni; si attengano prevalentemente ;ii rilievi di interesse pratico.


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SEZIONE PRA1ICA

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NELLA V I T.A.. PROFESSI ON A I_j E . t\ncora . sulla questione delle levatrici.

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I corsi, presso le scuole ostetrich e, dovrebbero durare non meno di tre anni e fornire un inse' riteniagnamento teor~co e pratico su cui non mo conveniente dilt1nga.rci, solo accennando che gli attµali. prog1·a1nmi d;vrebbero essere radicalmente riformati e che l 'ulti1110 anno dovrebbe essere t utto dedicato al servizio di cli. mca: · E le cognizioni dovrebbero venii·e periodicamente rinfrescate, mediante corsi supplementari,· come sono già in uso per i medici. · A queste rifotme radicali bisog·11a ricorrere nella convinzione dell'alta e nobile missione cli salvar e la vita. di tante i11adri e di ta.nti bambini. · Nè come accenna il prof. .La: Torre (P e11sie1·0 Medico, n. 23, e Clinica ostetrica, n. 14), bisogna ti ascurare Ja « p oca dimestichezza che moltissimi .medici hanno con la clinica ostetrica». E un fatto che di errori ostetrici se ne commet~ tono ed" ognuno può, con la. sua esperienza pe.rsonale, ricordare... quelli dè i colleghi, ma è un fatto altre.sì che negli umili casol~ri delle condotte rurali si compiono correntemente e con buoni risultati molte operazioni ostetriche. Ad \ ~gni modo anche per i m edici un indirizzo più largo dell'insegnamento • dell'ostetricia, e forse più tecnico, sarebbe di notevole giovame11to. · I. P .

Come abb.iamo precedentemente accennato (v. num. 34), la questione delle levatrici. non può venire risolta solamente limitando le loro attività ed impedendo qualsiasi sconfinamento dalle funzioni modeste, ma pure importanti, a cui po$sono venire adibite. An che per queste la levatrice deve avere la necessaria capacità, come deve fornire le indispensabili garanzie di mo~ ralità. Parlare ancora di abolizione ci semb.ra ozioso, quando si consideri che in molti comuni non si potrebbe abolire... perchè non esiste nemmeno e le cure alle partorienti sono affidate alla marriniana, la quale n9n possiede nemmeno la vernice del diploma.. ' .i\.d ogni modo le çondizioni sono molto differenti nelle citt~ (dove con il personale medico specializzato e con le am.b ulanze ostetriche, si può semp~e provvedere, almeno teoricamente, all'assistenza ostetrica) e nelle campagne, dove, allo stato attuale delle cose,_ è affatto impossibile pensare che il medico condotto arrivi ad assistere tutte le partorienti ed è quindi ne. . . ' cessar10 ricorrere nei casi normali all'opera della levatrice o di un quid simile. Del resto in condizioni analoghe, se non forse peggiori, si trova l'assistenza ostetrica r-qrale agli Stati U11iti,. in cui l'abolizione della levatrice viene strenuamente sostenuta. In un recente articolo ·editç>riale del M edical R ecord ·(4 agosto) dal titolo sugges\ivo « ·S alvate le ma- Cronaca del movimento pro.fessionale. dri! » si tratta delle « condizioni prevalenti nei distretti l'Urali, in cui l'impossibilità di' avere Le dimissioni dell'on. Brunélli. " un medico si aggiunge spesso agli altri elemenL 'on. deputato Rrunelli, in seguito ai voti u·.:1niti cfel problema » e si insiste sul cc gran bisogno festati dagli Ordini dei n1edici d'Italia contr o il . di nurses rurali, oltre che di strade migliori per suo contegno politico, ha rassegnato, in da t:i 17 C<\ 1·rendere più agevole, sia l'accesso al medico, sia rente, le dimissioni- da rappresentante de%!i Ordini il trasporto della· partoriente ». dei medici a l Consiglio superiore cli sn nj tà . . • Ma per avere una brava levatric.e, una buoNel dare la notizia non possiamo non a pplaudire na nurse, bisogn·a impartirle le necessarie co- alla sincerità di cui ha testè data prova l'on. Brugni~ioni. Occorre anzitutto ch e la donna posnelli, il cui atteggiamento politico, per lo meno segga un grado di coltura superiore a quello formalmente, era in aperto contrasto con i sentidato dalla .semplice Jicenza elementare: ci sem- menti dei medici itaJiani, che malgrado trenta bra ·che s.areb\>e necessaria almeno la licenza .mesi di disagi e di saérifici d'interessi e di sangue, 'lottano con non diminuita fedé per un'umanità micomplementare. Giustamente il prof. D. Barduzzi (Avve.nire gliore e per il prestigio dell'Italia . Il nostro giornale si è mantenuto di proJlo. ito sanitario, 10 settembre) fa p resente la conve: estraneo alle <liscussioni non sempre serene Clli ha nienza che '' le Scuole di Ostetricia per le leva:cl::ito luogo la condotta politica dell'on. Brunelli, trici dipendano dal Ministero della Pubblica fiduciosi che egli, che tante benemerenze si è acIstruzione, anzichè da quello degli Interni quista to come organizmtore dei medici condotti ed ' poichè il primo dovrebbe razionalmente stabi- infn tira bile difenoore dei loro dirytti, avrebbe salire tutto ciò éh e si attiene all 'ordinam.ento di- puto convenientemente 00nciliare le sue idee con dattico, e l'altro concedere soltanto l 'esercizio i , entimenti della gran massa della classe sanitaprofessionale in base ai risultati ottenuti ne- ria. Ed il SllO recente atto ci ha dato ragione. Oggi cl1e una feroce Rccoz7..aglia di barbari, sa .. gli st11di. •

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IL POLICLINICO

pieu temente guidata, ha invaso ii sa.ero .s uolo della - pa tria, più che esprimere la fiducia abbiamo. la .certezza . che ogni dissenso sia pure teorie<> e forma le · cede.rà dinanzi all~ s11prema necessità -O.i difendel'e la nostra indipendenz~, la nostra libertà.

Trattamento degli ufficiali medici assegnati àlle amministrazioni civili.

t.•na Circolare del Ministero della Guerra - che ~ riportata dal Giornale MiUta;re stabilisce che i medici militari oomandati a prestar servizio in condotte medico-chirurgiche, il ci1i titolare abbia • • l'obbligo di provvedersi del mezzo di trasporto per i l ·e r vizio delle ~mpagne, ece:., debbano adempiere agli obblighi stessi, e le amministrazionj comunali dovranno corrispondere. le speciali indennità stan~i•l te nel bilancio. Il medico militare deve ricevere €!al Comune la somma stanziata nel bilancio quale contribuzione dell 'incarico, e il medico· militare co111andato al servizio . ctvile ha l 'obbligo di prest;11·e il seryizio, oltrechè nella condotta del comune il ('lli t itolare è stat<> chiaµlato alle armi, anche co1ue i11terino nelle C'(}ndotte d el oom11ne o dei comuni vici1;1iOTi, nei quali il titoklre dis i1npegna pu,re il · servizio. Di conseguenza della destinazione déi medici militari e del serviz.i o civile l'amministrazione romunale è tenuta al rimborso delle spese ,. . J>€l' ciascuno sostenute dall'amministrazione mili• tare, entro i limiti della disponibilità dei fondi 8Ul~ziati in bilancio, "per gli assegni del medioo precettato e sostituito da quello milita.re.

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rali, Rodinò, Sandulli ed a.Itri, pf.!r chiedere che gli studenti della Facoltà di medicina e chirurgia · seguano i ('orsi delle Università nelle quali sono iscritti e non nella lìniversità Castrense, il Ministro della Guerra on. Giardino da.va la seO'uente romt1ni- . cnz·ione all'on. Morisani : « Il Comando Supremo, in i -erfetto accordo col . l\linistero della P. I., ha stabilito di' restituire in· · zona territoriale soltant<> i militari della OoÌnpa.gni:a di Sanità iscritti D€1 3° e nel 40 anno della F,acoltà medico-chirurgica per tutta la durata del. l'anno accademico. ·Gii studenti gtessi saranno tratte nuti alle armi e perciò freq aentPranno i corsi con regin1e militare, eia.senno nella R. U11iversità nella quale si trova già i.scritto n. ~

RISPOSTE AQUESITI E A DOMANDE. (7035) Med·i ci ohe lasciano il serviaiu di cond r1tta Ritn borsi ~a parte della Cassa di vreviden.za. Dott. U. L. M. da R. - Ai medict oondotti che la-

sciano il servizio dopo dieci anni perchè ina bi-Ii a continuarlo, viene ~quidata i1na indennit~1 pagabile una volta tanto in Mse alla pensione r he sarebbe "spettata se si fosse in quel momento a cquistato il relativo dii:itto. L'invito a Lei nptificato è, a nòstro avviso, dovuto al fatto che avendo la Cassa rilevato l'abba:p.ciono della iscrizione hn creduto doveroso farle pres{lnte 11 diritto che avrebbe a'vut<> dt chiedere 1.a indennità, sempre che si fos~e trovata nei termini prescritti ~r ottenerla. Di qui la neces- · Per la nomina a tenente medico. sità di 11covare, . la inabilità a ~ntinu.a re il servizio. Per la dur«tta della guerra le· disposizioni concerAltri ri111horsi non si concedono. . \ nenti la noJuina a tenente medico effettivo, ema_CiOHfi) Obbli ghi di aura gratuita. - Dott. G. D. nate eon decreto luog'Otenenziale 22 agosto 1915, soS. d~ O. C. - L'operaio infortnnnto in altro Oono e.stese agli ufficiali iuedici della Croce Rossa muat.. l1a diritto alla cura medica nel suo paese di italiana e dei cavalieri del sovrano militare ordine origine, giacchè gl{ obbligpi di a ssistenzR e a·i cura di ~!alta, che abbiano i requisiti richiesti dal citat,) sanitaria pei poveri non si riportano al luogo ove .decret:o per gli t1fficalì n1edici di 0Òmplemr nto: l'in~ermità si manifesta ma bensì a quello cui ap' partiene l'infermo. L'industriale ha compiuto il suo Per gli studi di medicina durante la gt1erra. • dovere mandandole a pagare · l'importo dei certifiSiamo informati che è stata defiriitiva wente der..ati relativi all'infortunio medesimo. ' ci.sa la chiusura dei cor.si di medicina in Zona di ' (7037) PensionA.. - Dott. S. R·. da ì\il. - La dogue rra. A quanto ct vien riferito parrebbe che per impellenti necessità militari gli studenti di 50 e 6° man~:a per la liquidazione della pensione deve essere avanzata qua ndO' le dìmisstoni ~aranno accetanno di medicina rima rranno presso le guarnigroni ta te dal Consiglio comunale. Circa l'epoca in cui le alle quali appartengono salvo ~d essere autorizzati, dimissioni debbquo e~sere presentate occorre cona uo témpo, ad andaJ.·e a dare gli esami. , apGli studenti di 3° e 4° anno 1nvece saranno in- sùltare il capitol~ to. per stabilire se esso indica via ti pr~sso le rispettive Università a seguirvi i · posit<> termin~. ~e nob -ve ne ·è .alcuno•, bisognerà pur ·1asciare al ('omt1ne· uJ\ po' di tempo per provcorsi ufficiali che saranno ben prest.o aperti. vede_rsi di altro ..:anitnrio. Ordin.ariamente ·Si lascia Ci compiaeciamo per · il saggio provvedimento che contempera giustamente le necessità militari con un mese di intervallo fra la data della esibizione delle dimiissioni e ql1ella .st,abilita per lasciare ·il le supreme esigenze della cuitura medièa .• servizio. No~ è "'·~ro che con Decreto Luogotenenziale fu ordinato che òurante la g-uerra hon si liPer gli studenti di medicina in servizio militare. • quidano pensiogi. A complemento della notiz~ precedente, riteriamo che in ·seguito ad un'istanza presentata al " (7038) Pen.~ioni. - Dott. V. G. da C. - Alle condizioni esposte liquicierh l'annu'l nensione di L. 748. Ministro della Guerra dagli o·n . Mori,sanl, Sanarelli, Ottenen.do la IJ· >n1i11a nd ufficiale sanitario potrebbe Ct1cca, Pe1·rone, Gargiulo, Adinolfì, V. Bianchi, rim·a nere nnr<11·a ins~ritto nIla Cil~sa di previdenz·1. Cirootti. Mango, Luccl, Pozzi, Pansini, Pietravalle, Re otten.-.-s~ . nerò. la non1ina. a niedico condotto Labriola, Girardi, Ca.stellino, Basile. Finocchiaro, int<'rino In ::iltro C'on1une il relativo r~·rioòo di Cbimienti, C.ampolatta.ro. Marciano. Scialoja, Capo-

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XXIV, F ASC. 1·5]

SEZION~

PRATICA

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$ervizio sa1·ebbe utile unicamente per affrett.are • l·a~uist.o del diritto a pensione ma noil sarebbe C'alcolato nella liquida.zione effettiva di questa. Non risulta che si intendano apportare modifica.zioni alla vigente legg~ sulle pensioni in modo da elevare l'ammontare degli assegni. Doctor Jusrr1TIA. ~et·vizio ·t tbedioo-niilitare. •

All'abb. n. 4866: Con l'ultima promozione furon nominati maggiori i capitan~ con anzianit:à del 2 genn<Uo 1915. Il collega• quindi è :abbastanza vicino alla promozione, se si faranno nuovi avanzamenti. . .\ll!abb. . n. 2198: Potrà venir 1·ichiainato . e il suo esonero venga abolito. . lli'abb. . • n. 1290: Ih ba.se alle circolari ministeriali che concernono ' gÌi ufficiali medici della Sani t~ mili tare, il. collega · non essendo abile incondizionatamente., non potrebbe essere promosso. Al prof. F. B. L., Zona di g·uerra: Sono disposizioni di indole interna 'della benemerita Associazione, che non hanno riscontro in quelle che disciplina no il corpo degli ufficiali della Sanità militare. All'abb. n. 8314: L'anzianità conseguita con la nomina, ad uI:fi.Ciale effettivo ;non può esser modificata in base a fatti i1recedenti a detta nomina. l.A -circolare 392 del '17 a cui sembra accennare il collega,. non contempla poi i 12 me~i di zona di guerra come titolo per la promozione, n:µi. i 4 mesi e l'anzianità dell'ufficiale, che deve essère eguale a quella dei colleghi. effettivi in p,romozione. , ...\ll'abb. n. 3215.: l">er aver diritto alla 11rolllozione occorre di· aver trascorso almeno quattro meSi presso truppe operwnti. L'ospeda~e di Cremona, per quant.o contumaciale, non può essere ritenuto tale. Al dott. P. A. da G. : Si è già ripetutamente annunziato che. la recente chiamata a visita dei riformati riguarda · i militari ùi truppa e nQn gli ufficiali. Il coll~ga ne è quindi eselus.o. A.ll'abb. n. 5481: Durante il periodo dell'esonero non po.ssono aver luogo proposte di avan~mento. All'abb. n. 6825: L'anzianità nel grado . comincia ool 20 luglio (dat<l del Decreto). Per 'la promozione, quando il collega abbia ·Compiuti i quindici anai ·di laurea, potJ:à farne regolare· domanda al Ministero in base alla circolare 734, G. M. 1916. All'abb. n. 7139: ' Data la sua inabil~tà non potrà avere che il grado di sottotenente.. Lo stipendio decorre dalla data di nomina. , .A.ll'a bb. n. 1097 : Trattasi cli una disposizione èhe ancora nessuno sa come verrà applic~ta. A rigor di termini a-rendo il collega prestato servizio di assimilato,, non sembrerebbe che dovesse pagare la nuova imposta. I

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' _<\Jl'abb. n. 9125: ' Gli aspiranti sono co:e.siderati ·come ufficiali e non dovrebbero pertanto . esser .soggetti alla visita attualmente indetta a Firenze pei soli militari di truppa. _ ..AJ dott. ·G. :\I. da r. : ln zona territoriale solo i fe1·iti hanno diritto alla .continuazione dell'inden:p.ità di guerra ed a non pagare la retta ospitaliera . Negli ospedali da can1po tale· trattamento è esteso ~1nche .ai malati purchè· ri8ultino infermi per cause di servizio. .A.11 'abb. n . 6020: Se ·possiede l'anzianità di tenente dal 2 agosto 1915 e trovaSi in zona di guerr~, il oollega può già essere promosso al gTado· di capitano . ' .A.ll'a.bb. n. 2028: Dovendo, ~l termine del periodo di congedo, venir nuovamente. mobilit.at.o, .il collega dovrà essere sottoposto a visita dalla ( ommissiope di Firenze. . Al dott.\ L. C. da T. d . P. : . . Non può rinunz~re <llla condotta, senza perdere il dil'itto a: l'esonero che ha a vuto per éserc~tarla. All'abb. n. 8531: ,.... L'avvicendamento per ol'a non è concesso che ai medici che hanno compiuto il 4()<> anno di età, · e che ùa più di un anno si trovano in zona di guerra. Evidentemente il l\iiinistro ha dato nella sua, rispo ta all'on. inte.rrogante un semplice affi(lament-0 che si sarebbe studiato il modo di avvicendare an· cbe qt1el1i che oontano s9lo 39 anni, ma per or~ nessuna disposizione,è st.ata data in proposito. Al dott. V. F ., Zona di .g uerra : Il . limite di anzianità nel quale d~bbono troval'si i tenenti medici per esser 111essi sul quadro di avan· zamento è ora: 1° maggio 1916. All'abb. n. 8306: Non esiste u:Wi. circolare 'che F;'t abilisca l'anzia11ità che debbono avere gli ufficiàli délla ·Croce Rossa ~r la promozi<>ne. • IDsiste bensì una lettera che il Ministero jndiri7.izò a ·suo tempo alla Presidenza della Croce Rossa · nella quale si prescrivéva che gli ufficiali superiori della benemerita A·ssociazione fosse1·0, nelle promozioni, assimilati completamente a quelli della Sa• nità milita.re. , . A lei spetta di pieno diritt<:> la promozione. ._t\ .Jdott. E. P. 51: Il quesito esubera dalle competenze di questa rubrica . .Si tratta di una vera e J1ropria richjesta cli oonRulenza lega le in soggetto :· mministra tivo. Del resto pr~tando il collega i;;~rvizio presso us -Ospedale della· ·c:roce Rossa è ovvio che per ogni . suo reclamo dovrà rivolgersi al Comitato Ctntrale della Bene1nerita .Associazione. · Al dott. ·E:. J. da N.: Presenta.tosi al l;:>istretto, se non ritiene di es· 1sere abile può, insieme .con la domanda per avere il grado di ufficiale, chiedere oi essere s-0ttoposto a visita collegiale. • Anch~ se idoneo alle fatiche di guerra, poSS<>n() esser fa t te le prntiche per l'esonero. Questo deve essere chiesto dall' Al1to~ità Prefettizia. M. G. 1

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IL POLICLINICO

CONDOTTE 'E GONCORSI.

ALBO D'ORO.

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Giovane medico mutilato in ~1erra gamba sinistra terzo medio, cercherebbe posto in clinica privata, casa di salute ecc., adeguata ricompensa. Scrivere· <lott. Laino, Villa ~lira.fiori, Viale Nomentana, Roma.

Ricompense ai valore milit.a re per la campagna· di di guèr·rà 1915-1916. ' MEDAGLIA D' ARGÈNTO.

Rellini Guido, da Roma, tenente medico reggimento bersaglieri. - S1)rezzante clel pericolo, con mirabile :abnegazione seguiva il prop:rio reparto in · difficil~ posizioni, prestando serena ed efficace l'opera sua a numerosi.ssimi feriti, che, poi,· con intelligenti sforzi, faceva sgombrare in luogo sicuro. Raggiungeva quindi, di propria iniziativa e da solo, il suo rèparto in una zona intensamente ba t• tuta dal fuoco avversario, e pol'tatosi lungo la li• ne.a proseg·uiva instancabile nell'opera di soccorso ai feriti" d~l proprio e di altri battaglioni. Rest,~:va sul post-0 dt1rabte due fieri attacchi nemici, per riparare ed avviare al sicuro i feriti, scegli~ndo • in tempo giusto e ron perfetta intuizione, le più opportune strade, si che a lui si deve la salvezza di molti ufficia.li e di numerosi a ltri militari di truppa. - M9nte San Michele, 20-21 luglio 1915. Mt1sto Pasquale, da Ripacandida (Potenza), tenente • medico reggirnento fanteria. - Tenent:e medico·di b~ ttagli-0ne, rimasto ferito di pallottola alla gam• ba sinistra nelle prime ore del mattino, rontinuò a prestai·e l'opera sua attivissima durante l'intera giornata di combatimento, ritirandosi dal 'posto di medicazione solo a notte fatta. - Na.d . Logem, 12 agosto 1916. Benelli .Aldo, da Pi·stoi:a (~.,ireD:ze), sottotenente medico complemento reggii:nento f.anterià. - In. stancabile nel disimpegno del suo servizio, merlicava numerosissimi feriti con ·calma e coraggio, ·sotto il grandinare dei priettili dell'artiglieria nemica. Sebbene febbriciUinte . .e contuso al braccìo· sinistro da un fondello di shrapnel, continuava, con mìrabile calma ed abneg·azione, a disiml)eg·nare le sue mansioni. - Monte Pasubi.o, 1°-2 luglio 1916. • De Stephanis cav. Giuseppe, da Popoli (Aquila), maggio1~è medico comando divisione cavalleria. In varie gìornate di aspro combattiµiento, quale <>..ap6 ufficio di sanità, con instancabile attività, slancio e valore, provvi~e al perfetto funzionamento del servizio da lui diretto. Fu sempre presente operosamente dovunque, giorno e notte snlla linea del fuoco ai posti di medicazione, alla sezione di sanità, e, sebbene ferito leggermente ad ùn braccio, non cesSò di moltiplicarsi, dando . prova di competenza tecnica e mirabile coragg·io. - Monfalcone, 14-17 maggio •1916. Allazzt1oli Galileo, da Poggibonsi (Siena) , . ca.pitallv medico. oompleinento reggimento fanteria. - F~ .rito· mentre provvedeva allà raccolta ed alla dicazione dei feriti in combattimento, dimostrava serenità e calma veramente ammirevoli, e, t o· nostante la gravità ;del suo ·stato, trova.va ancora la ·forza d'animo d'incitare i vicini a compiere il • loro dovere. - Camporovere, 27 giu,gno 1916. Bergnoier George Jean, da I.Jandir.as (Gironde) • (Franci~), m~dico 1a. classe reggimento arfiglieria

R. Istitl1to Veneto di scienze lette1·e ed arti di ·Venezia. Concorsi a premio .proclamati nell'adunanza solenne del 27 maggio 1917. •

Pre,miu di fundazione Barui-Valier, per iz' progressu delle scienze n1ediche e cliirurgiclie. - Sarà conferito un premio. d'italiane lire 6000 all'italiano . «che avrà fatto progTediTe nel biennio 1916-1917 le

« scienze mediche e chirurgiche, sia colla invenzione «di qualche istrumento o di qualche rft..·ovato, che « 'ralga t:. lenire le umane sofferenze, sia pubblican« do qualche opera di sommo pregio». ·I1 premio è fuori concorso. Scadenza .a tutto il 3i dicembre 1917. A '!Jvertenza . - Sebbene il premio sia fuori concorso, è sempre an1u1essa la pre~entazione di layori su ·cui richiamare l'attenzione delùi Commissi-0ne giudicatrice. Il premio · non può essere cÒnfer~to ai membri effettivi del R. Istituto Veneto. . . . P~·eniio

di fondaz·ione Angelo Minicn. - Oono.orso pel trienn io 1916-1913. Oorrelazioni funzionali delle gla ndul e a seor ~zione in,terna. Oontributi speri.-nientali, chimici ed anatorrio-patologici. - Il còncorw resta aperto a tutto il 31 dicembre 1918. Il premio è ,di lire 5000: D iscipline relative a qùesto vreni~o di fondazione JJ.ini,ch. - Al conco1s0 non possono partecipare- che I

italiani, e vi sono a n1messi pure i soci corrisrx>ndenti del R . Istitt1to. Le Men1orie dovranno essere scritte in• lingua italiana. · Le· alt1ie discipline· inerenti alle modalità di que~to conoorso ~ono comuni a quelle <:lei concorsi di Fondazione Querini e di Fondazione Cavaìli. prenito A:rigelo Minich. -- Concorso pel triennio 1917-1919, proposto nell'ad111iar..za del 25 ma.rzo 1917. - :m aperto un conror~o,. riservato ai soli c:ltta d'illii itrcliani , per i migliol'i a.pparecchi artifi-

ciali orig·inali, od anche, se già C<?no~ciùti o in U SO, note,·olmente nlodificati o perfezi<?nat~, atti a ren-· dere meno gravi le rondizioni dei mutilati. ~· Il concor~~ rimane aperto a tutto il 31 dicembi;.e 1919 . . '.-\1 premio di lire cinquemila assegnai<> dal R . I stituto. sono aggiunte altre lii~~ oinquernila, per generosa obla7.ione del benem èrito cittadino ameri• cano R. ~"' · Cottenet. Il premi ) quindi risulta Gi 1

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T.. -1 0,000. A.v1Jertenza gen,erale. - L'importo di Ricchezza ì\ilobile è n C:-l rico dei premiati.

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Chirurgo ospedale regione malsana ~rea posto equivalente località salubre. Per offerte dirigel'si al sig. Enri<!o ì\ila tteuzzi - Bologna - Via Orfeo, 20.

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SEZIONE \ PR.\TICA

campag·na francese. - Avvisato per telefono che vi era un fel'ito g·rave alla batteria 105, enza ~ttendere ordini, e quantunque si trattasse di un reparto non appartenente al suo reggimento. si recava sollecitamente presso la batteria e, noncurante del lle ricolo, rimaneva quattro ore sulla 1>0sizione violentemen~e bombardata, curando i feriti ed 'D SSistendoli con 3:more ed abnegazione, finchè giunsero i ·mezzi ocCQrren.t i per il loro sgombero. - Kara Qr1nan, 24 settembre 1916. I\rleneg·~1~tti Egidio, da ,re rona , sottotenente ,medico reggimento fanteria. - In tutta l'azione svolta dal reggimento. si distinse per :altissima abneO'a. o z1one ed esemplare coraggio nel disimpegno uelle lJroprif· ma nsioni, recandosi·, senza badare al pe1·ie-0lo. lit dove la sua opera pote-va riuscir~ più opport.llll<l, incoraggiando e sostenendo, eo11 l 'e~enipio, i portaferiti a compiere, nonostante le difficoltà di ogni genere,· la pietosa missione, mantenendo, con magnifica tenacia, il posto di n1edif'nzione ad i111mediato contatto della linea di con1ba t ti111e nto. - Oslavia. (quota 188) . 6-R a~<>­ sto 1916. Peraz~ol<) Silvio, da ìVlontef-0rte d'A·l pone (Verona), ca~iu1no medico reggimento faneria. ·_ Sott.-0 ì intenso bombardamento nemico, adem11iva con cal. n1<1 P coragp;io ii proprio mandato; ferito da scheggia fli g1·auata, rimaneva al suo posto. Ordinato il ripiegan1ent.-0 volle rimanere -fino all'ultimo, . chierlendo cli ritornnre e<>n 1'11ltimo reparto. ,~;111za, l 5-1 R maggio 1916. Piazzi RPn7'o. da l\1ilano, tenente medico te rritoriale rPggin1ento a l pini. - Già segnala tosi per ardimento in più circostanze, durante un violento bombarda1nento nemico, anzichè porsi al '. riparo presso il posto di medicazione, volle rimanere df proposito presso la truppa che si trovava in pericolosa Rituazione. Colpito da scheggia di gr~nata , cadeva eroie':lmente. - Frane di Kozltak: (l\lonte Nero), 8 a~·-0&to J9J'6. 1

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ì\fEDAOLIA DI BRONZO.

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la vresenza 'di un cadavere che emanava cattive esalazioni, prima di" esPorre i suoi uomini al tiro della vicina trincea nemica, incu;rante del periC-Olo. 11scì da solo per assicurarsi se era possib]le recuperare il cadavere, t.-Ogliendolo dal reticvla to in cui trovavasi impigliato : operazione che f11 eseguita nella notte successiva.• Dava cosi bell'~sempio di coraggiò e sangue freddo. - Z~gora. 24 1narzo 1916. , Legorini Mario, da Lodi, (Milano) , sottòtenente meCico e<>mp.Jemento reg·gimento a ll}ini. - Dura:ute un intenso bombardamento nemico esercitò la sua opera di sanitario con calma esemplare in loca lità sogg·etta al fuoco, accorrendo anche sui luoghi più battuti, pel soccorso immediato ai feriti più gravi. -· Pal Grande, 19 marzo 1916.

NOTIZIE

DIVER~"E

Il Congresso di Medicina Interna.

che doveva aver luogo a Verona da.I 29 al 31 c. m. , è stato rinviato a. quando"sarà possibile l'intervento di un maggior numero di ufficiali medici. Medici f p'r igiooieri ritornati in italia.

Ulpitani medici: Gambazzo Ma.rio da Sassari, Perilli Guido da Benevento, Petitto Carlo da Reneven to, Sa ssoli Ernesto da Nocera Inferiore. 'l'enenti :rµedici: Baronio Dario da Varese Ligure, \ iititli Camillo da Napoli, Roccatagliata Mario da X<l poli, Rebeschini Aldo da Asiago, La Villa Girolan10 da Caltani-ssetta, De Greg<>rio Gregorio da ' "are-. e ·Ligure, Fochi Enrico da Modena. . ~ottotenenti ·medici: Anfora Federico da NaPS">li, l\1nuro Afario da Napoli. Aéconci Enrico da PistQia . ,,~nrese Giuseppe da Verona, Menditto Stefano da Xocrra Inferiore~ Ventra1Tie Benedetto d a Roma, C'alYi Giulio da Edolo, Ronca Fabio da Torre Annnnzin tn, Quenta Enrico da Rergan10, Sica Fer?e• rico ·c1n ~apoli, Gil1lietti ctn Rema, . .\ncona da T reviso. i:\~Jli r:1nte medico: ~Ia~cloli Enrico da Pado,-a. (DRl jlfediro ron d otto ) .

Cuturi Giorgio, da Pisa, tenente medico con1plemento reggimQnt-0 fanteria. - Ufficiale medie•) di ~a.ttaglione, ·in ripetuti combattimenti dimostrò serenità e C'Or~1ggio . In t1na. ~pecia.le circoi;:;tanz;-1 seppe, con fermo contegno. ristabilire la calma in • ... * * un grupvo di militari scossi pér lo scopplo di tre • P er qt1anto risulta. a lla Presidenza della Fedegro~se gr}1na te , che avevano ucciso e ferito nl1r.azio11e degli Ordini n1edici i nostri <'O lleghi tornll ti 1~1er0R i Rolclc'.l ti in .clue ricoveri adiacenti al post.-0 di L1l'igionia non si lan1enblno del trnttament.-0 ricecli 1ne<lic·:w,ione. - Oslavia-, 15.-16 gennaio 1916. vuto. n1a confer mano le privazioni e le ·sofferenze • . IDboli Gn0ta110. dn Sanza ' (Salerno), tenente medico fi.siche e le .angherie disciplinari, ·spesso inumane, Cr-0ce l{o:-;s11. - Co1ni1nda11te çli una sezi-0ne di sa· ·i nflitte dall'Austria ai 1'.n ilitari di truppa italiana .11ith. <lnr:1 nt<' un C(n11ba ttimento si portava, coi prigionieri. Tali C'attivi trattamenti son qnei m~­ snoi 11 01uini , .in p·o sizioue vicinn alla località del1·fl zi{)11e. · 1nilnte11endosi calino e sereno sotto l'in- rlesi;:ni che la stampa qnotidiana, sulle testi~Q­ nia nze dei reduci. ha illustra te ampiamente. tf'nRo bombar<l:1n1ento n~n1 i co . Passo Oavn llo, Risulta a nche che i1iù di una ·v olta i nostri sol~H n1a 1'7A) 1916." dati. èlppena. .fatti i1rigionieri, furono immediataGatti Giovanni, da Montù Beccaria (Pavia) , sottomente costretti a }lartecipa re al trasporto dei riforte nente 111edico complemen to sezione sanità divisione fanteria. - Incaricato della disinfezione · nin1enti. munizioni e viveri, alle prime linee nemiche.. Tale 111etodo, corne tntti sanno. è un'altra delle òe 11~ trin<?ee, <l ve11do con~tn ta t.e fl1ori di qneste <23

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IL POJ.. ICLINICO

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[ ~L\.NNO. ·xxiv~, FASC. '}f)] \

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« specialità» belliche dei nostri nemici di Austria: e di Germania ed è · contrari<> tanto al diritto delle genti quanto alle esplicite convenzioni internazio-· nali stipulate tra tutte le nazioni ctvili.

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Per .)a cara dei militari invalidi. ·.

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ed il Collegio hanno f.a tto diretto , ricorso al ~linistero della Guerra eù al Re, quale patrono del Collegio, perchè non sia. attuato questo J}rogetto, il quale frusterebbe gli scopi generosamente propostisi dalla carità c.:ittadina nel pl'eparare te sistemare il C-Ol~egio Ghislieri. Le <lutorità militari, convinte delle motivazioni addotte nei ricorsi, stanno studiando i prov,·edimenti per costituire ·il ricovero dei tra<:x>ma tosi in Pavia senza sopprimere l'Ospedale Ghislieri. Gli avvenimenti militari hanno fatto sospendere, tempora.neame11te, ·ogni deliberazione al riguard<;>.

Sono istituiti nelle sedi di Torino, Pavia, Milano, R?-pallo, Parma, Verona, Padova, Venezia, Moc~ena, Camerino, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Cagliari, speciali centri· :fisioterapici mili- , tari ·per la precoce cura dei postumi di lesioni traumatiche, determinanti invalidità temporanee . . Riporteremo prossimamente la circolare relativa della: Direzione di Sanità Milita re.

Scnola per tignosi a Milano.

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Su area a nnessa alla Sezione Dermosifilopatica dell'Ospedale in via Pace a Milano, in seguito ad ~coordi interceduti fra il Comune e l'Amministrazione degli Istituti Ospedalieri, è sortà una Scuola.ba racca per l'istruzione primaria dei bambini affet ti da tig·na ; sa1·à .f requentata oosi da bambini ricoverati nell'Ospedale .come ambula.toriamente. .

Per la visita sanitaria agli iscritti della leva marittima. Il Decreto Luog·otenenziale n. 1603,. reca le dispo~izioni per la visita ·sanitaria degli inscritti alla leva marittima e dei già riformati, chiamati a nuova visita; esso dlspone quanto appresso: Art. 1. - Durante l'attuale periodo della guerra, nelle visite sanitarie degli inscritti della .leva marittima e dei giù riforma ti chiamati a nuova vi:li ta, si applica l'elenco delle imperfezioni ed infermità che son<> causa d'inabilità a ssoluta o temporanea al servizio milital'e del R. esercito, ·approvato con ·decret:o Lu9g-0tenenziale 22 lugli<> 1917,

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Un paranoico omicida ha spento, la nobile esi- , stenza. di ACHILLE BALLORI. Per lunghi anni le sorti degli Ospedali Riumti di ' Roma furono legate all'insigne sanitario. La -sua abnegazione fattiva, le sue doti d'intelletto e di cuore, gli conquista1'0no la gratitudine co)11mossa della cittadjnaw~ romana e valsero a confe~ire una crescente efficienza all"istituzione da lui retta. Nella vita pubblica quale consigliere e a s. essore comunale fu u~ apostolo del dovere, assertore di patriottismo, esempio di ·r~ttit11dine, di generosità, di tolleranza. Era investito di lln'alta carica nella Massoneria, della quale faceva parte sin da quando frequenta va i corsi di medicina pTesso la Univevsità di Pisa. Prossimo. ni 70 anni, si manteneva solerte ed at-: · tivo come nei suoi anni migliori. ' Un'altra volta ·si era attentato alla sua vita da un ·pazzo tubercolotico dimesso dall'Ospedale di S. Spirito; una suora lo Ilveva coperto ool suo petto rimanendo ferì ta mortalmente. · La perdita di un uomo così benemerito è stata appresa con rammarico d.alla cittadinanza roma~ ed è profondamente senitiUl. dalla famiglia medica, e che Egli onorava.

1156.

Art. 2. - Gli inscritti cli· leva marittima ed i già riformati, i quali siano riconosciuti affetti da talune delle imperfezioni od infermità indicate nell'allegato B del citato decreto Luogotenenziale 9 2 lugli<> 1917, n. 1156, saranno classificati nei ruoli . ' costieri e destina ti a servizi sedentari in modo I">erm~nente. . . J Quelli affetti dall'infermità. indicata al n. 5 (tracoma.) del dettd allegait> B saranno lasciati al R. esercito-, per prestare servizio in speciali rii1arti di truppa.

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La progettata trasformaziòne dell'Ospedale Ghislierl in Pavia.

Sin dal maggio 1915 il grandioso C;0lleglo Ghislieri di ·Pavia era stato trasformato in ospedale i.nodello, con largo concorso della beneficenza cittadina, per a ccogliere e curJ;tre i nostri soldati feriti <> mala.ti reduci dal fronte. Ora· le autorità sanitarie. militari hanno progettato la trasformazione . dell'Ospedale in. ricovero tracomatosi. Il .C omune

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Indice aUabetico per materie"

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Pag. 1341 Levatrici; ancora sulla. questione delle Convegno medico idroclimatologioo · . Malaria nel combattenti: cuTa chinin 1 ~a Ferite· cranio-encefaliche·: intervento peT ipodermoclisi . . . chirurgico . . . . . )) 1340 Tra urna tismi di guerra, ca u~ di decalFerite dei centri nervosi: corpplicazioni · . . . . . . . » 1343 , cificazione pleuro-polmonari )) 1333 Tumori mr..!~gni : trR ttamento con i ragFerite infette: trattamento . . . ' • . . Fermenti lattici: prel_)ara-zione » 1365 • )) 1338 Infanzia: tutela • • • Roma t9Ji - Stab. Tip. Cartiere Centrau

(24)

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L . POZZI, resf}.

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Roma,

Anno XXIV.

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I I · novembr~

· I977

Pasc. 46.

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fondato dai professori :

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GUIDO BACCEL-LI

FRANC·ESCO DURANTE

SEZIONE PRATICA ••

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REDkTTORE CAPO: PR.O F.

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VITT·O RIO ASCOLI

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S O MM A't~ I o·

' Lavo ri originali: L. Roncoroni: Nota sulle si ucinesie. - Osservazioni cliniche: P . D'Alessandria: Nota clinica sulÌa cura in primo tempo delle ferite intrar ticolari del gomito. - Conferenze: G . .Jona: Dieta ospedaliera senz'alcòol. - Sunti e Rassegne: Sebastiani: Gli insegnamenti chirurgici della guer·

ra,, europea.

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I

Appunti di m~cticina pratica: CASISTICA E TERA.PIA: I .. a. diagnosi

della tubercolosi polmonare iniziale. - I segni della pleurite dell'apice e loro importanza nella diagnosi della tubercolosi polmon&.re nell'ad ulio. - Tubercolosi delle ghiandole bronchiali e tubercolosi polmon are. - Il valore diagnostico dei

.

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' Bis ogna sorvegliare

5 tubercol~ n~llè çoroicli. -. Tubercolosi p~lmonare e \,nenmotor~ce

art1.fi<;.iale. - Medicina sociale : la r1educaz1one del cammino nei feriti degli ar ti inferiori. -

Cenni bibliografici. · Nella vita professionale: P er la r esistenza interna e per la.v ittoria. - Cronaca 4el movimento professionale. - Amministrazione sanitaria : Centri fisioterapici per il recupero degli in~ validi

t emporanei. -

Certificati medici a gli operai militar iz~zati. - Medi cina social e : L'assistenza ai riformati per tubercolosi. - Risposte a quesiti e a domande. - Condotte e concorsi. - Nomine, pr omozi oni ed onorif i cenz e. diver se. - Indice alf abe1ico per materi e. . I

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Noti zi e

Interessantissimo Premio semigratuito per gli associati al '' Policlinico,,: • Prof. G. ffRRfRI, direttore della Clini~a otorinolaringoiatrica &ella R. Università di Roma; Colonnello medico ispettore della Croce Rossa Italiana.

aIA DI . GUERRA . dell'orecchio~pr~e.~erespira!orie · U CHIRUR . e loro eomplicaz1on1 mtraeran1ehe. .

SO MMARIO: ORECCHIO - Trattmi di guerra: Prefazione - Traumatismi del

,

- Traumatismi del condotto uditivo estierno - Tra u mattsmi della membrana del timpa.çio - Traurnatismi dell'orecchio medio - Traumatismi del labirinto Bibliogr afia. - · NASO E CAVITÀ ACCESSOR.IE : ,Lestont àel 1taso e cavità accessor1.e in guerra: Prefazione - Dermatiti nass.11 · Epistassi - C"ontusioni - Ferite d 'arma bianca del naso . Ferite d'arma .da fuoco del naso - Rinoplastiche - Fratture del naso - Lussazioni del naso I. Fratture e Jussaztoni del setto - Lesioni traumatiche dclie cavità annesse al naso - Difetti d&Ua meccanica respiratoria nasale dei soldatl - Bibl1ografia. - LARJNGE E ~RACBEA - Lesioni aella laringe e trachea tn ou erra: Considerazioni sulla patologia e terapia - Flogosi laringee più comuni nella vita cast ren~ - (;orv1 estranei delle vie aeree 1n guerra - L~ioni prodotte da' scottature: cauterizzazione e inalazione d1 gas asfissianti - L'a nnegamento in guerTa - Contusioni, lussazio ni e fratture della laringe in guerra -- Ferite da tagUo della laringe e t rachea in guerra Ferite di arma da fuoco della laringe e della trach~.a in guerra - Ferite di gµerra nella regione ioidea Traum i di guerra dell'inner vazione laringea - L'oto-rtno laringoiatria in guerra - Bibliografia. - CRANIO ED ENCEFALO · Chiru~gta crantca con spect ale rtguardo alle iestont d1 guerra· degli organi at seJtsO: Ri cordi sto~ici ... Etiologia e anatomia patologica - Lesioni dei centri e delle vie nervose degli organi di senso - Sintomatologia, complicanze e 1nd1ca· zlon! d'intervento - Cura - Bibliografia. pad!~lione

Un vol ume in 16°. nitidamente 1start1pato, di circa 400 pagine,· con 14 figure intercalate nel testo - .,,,.ezzo ~i,.e S ; per glj associati al " Policl:j.nico ,, s o le Li,.è 3.25, fran co di porto. I• Inviare Cartolina-Vaglia direttamente a l prof. ENRICO MORELLI, Via Sistina;. I.t. 14 - . Roma. \

8ldUI • I frot rle&A rlsena,I. - E' vietata la r iproduzi one di lavori pubbii'Oati nel POLICJUNIOO o la pubblicazione d i suntt di . essi senza oitarne la fonte . •

-LAVOR I . ORI GINA LI . .. • • • 1e. N o ta ·s u 11 e s1nc1nes

Pi·of. Ll IGI RoNCORONI, • direttore d~lla r linic a delle 111alattie me11~ali e nervose 11ella R. Università di Parma. I

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· Pi erre l\Ia rie e Ch . Foix ( Le~· s y rie i né . .·i Ps • de s e 1nipl r gique.~. R evue neitrol.,. 1 ~16) cli sti11guono tre tipi di sincinesie : 1° le sinci11esie globali; esse fan110 !-?arte dei feno111eni di spasmo, con1e le contratture e l 'esagera zio11e· d ei riflessi;· anzi esse sono strettamente legate alle ·contratture, di cui in alcu-

ni casi fan11 0 p art ~ 1ntegrçinte e a l] 'ipertonia e non so11 0 ch e l 'esagerazione 1)n1oldgica di l1Il · fenu111e110 che esi~te u11cl1e norn1al1nente. Queste s ir1ciJ1esie globali, b s1)as11 1odi cl1e Bi pl'odt1cono i1egli a rti lesi quando g·Ji arti sani fanno un i11ovimen to ener gico, con sforz o, il quale s i determina più facilme11te (1\1ando ci si op1Jo11ga al inovime11io (l ell' a rto sano~ oer esse l'arto supe1i0re si p o11e in contratt11ra d i flessione (più rara meri te di este11si one) e l 'inferiore jn co11tr att11ra di estensione (1)it\ rara.mente di fl essione). Generalmente la faccia :re.. • sta immobile; 2° le sinci11esie di ini itazio11e : son o rare e co11si stono ne] fatto che il soggetto, quando fa . (l )

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IL POLICLINICO

(ANNO XXlV, FASC. 46] /

un · movimento da un lato (amrr1alato o sano), quando si allunga uno dei segn1enti. Quasi imita il movimento dall 'altro lato (rispettiva- sempte però l'ammalato può dissociare meglio . mente sano od ·ammalato). Esse si trovano volontariamente l'allungamento che il raccar- · quindi tanto dal ln.to sano che dall "am1nalato; ciamento. · così certi amrr1alati .h.anno te;ndenza a faciliLe sincinesie di coordinazione possono anche tare l'esecuzione dei loro movimenti da un lato trovarsi nel solo membro superiore, ma in quecolla. esec;uzione suucosciente del movimento sto sono più difficili a mettersi in· evidenza; identico dall altro· l ato. Ad es., se si . ordina ad b) in. più membra: Sono n1olto più rare un .an1n1alato di. flettere o di estendere le dita che le precedenti. Pierre Marie e G. .F'oix riparalizzat.e, lo vediamo in qualche ca.so esegui- cordano a- ques~o proposito l'allungamento crore il mo'v imento coll e dita sane. Questo tipo di ciato sincinetico per cui, se 1 ammalato flette sincinesie quando si manifesta dal lato leso al ene rgi~amente il piede sulla gan1ba sana, ~i sano può trovarsi nelle torme più varie (en1i- vede allungarsi il piede dal lato emiplegico; plegie banali, emiplegie infantili, . . emicoree; e- ma questo fatto mi sen1bra voss~ interpretarsi n1iatetosi, idioti, ecc. ); può essere inibito dalla come una sincinesia globale in estensione, che· ' . volontà ed è in l;·elazione col fatto che un model resto è la più frequente nell'arto inferiore. vimento da un lato favorisce lo stesso movi- Si nota anche il fenomeno di Hoover, nel quale, . mento .dali '·altr<? lato; la debolezza motrice lp _essendo l 'ammalato supino, se solleva l'arto • - favorisce; si h a 'per lesioni piramidali e r1on inf.eriore sano, egli appoggia forternente sul piramidali. pia:10 del letto il piede ammalato. l due fenoLe sincinesie di imitazione che si manifesta- ~ meni di Raimiste rientrerebbero pure nel q11ano invece dal lato sano al lato leso, con1e quandro delle sincinesi.e di coordinazione~ e) n el tronco e nelle membra, come nel fedo, ordinando all 'ammalato di flettere o di enomeno di Babinski della flessione combinata · .stende re le. dita sane, si. v~dono accennarsi g li stessi n1ovimenti alle dita paralizzate, si trodella cosc~a e del bacino; nel fenomeno di Leva:r;i.o .nelle. emiplegie infantili, nelle forme di ri, ·per cui, se· un emiplegico piega il corpo in avanti, . il ginocchio del lato paralizzato si Little, nelle en1iplegie l~ggiere degli adulti, per lo pi-è .accompagnate da emiane~tesia e ti.a .piega; ~micorea e mancano quasi sempre nelle emi.d) nella testa e nelJe 1ne111bl'a) cor11e nel plegie banali; si trovano insomma r1elle forme fenorneno di. Magnus e de Klein, per cui, volleggi el'e dei bambini e degli ad11lti in cui pregendo ·1a faccia da un lato, l'art() verso c.ui valgono i. fatti di eccitamento a quelJi dÌ pa- vien voltata la faccia si pone in estensione, • • ralisi; questo tipo di sincinesia può essere ini - mentre l'arto verso il quale è voltato il cranio bito dalla volontà in· roistlra notevole e costi- si pone in flessione. Così, estendendo o fletten. . tuisce come nella n1odnlità precedente, l 'esa- do il capo, si ·ha una modificazione s~r11metricn. gerazione patologica della tende·n za naturale dell'attitt1dine delle membra, nello stesso sen1 dell~uomo ai movim enti simmetrici ; può troso dell'attitudine del capo. Negli emiple.gici il varsi i:>er l esioni dei gangli centrali e più spe- fenomeno è limitato al membro paralitico, che cialmente del talamo ottico, ma anche del cer- si estende quando la faccia lo guarda e si flet1 vello e del bulbo; te quando la faccia guarda dall'a.ltr 0 lato. ' 3° le sincinesie di coG>rdinazione : In esse Notiamo di passaggio che le diverse sincine• la contrazione volonta~ia di certi grt1p.pi mu- sie· in alcuni ammalati si , possono fonde re danscolari determina la contrazione involontaria do 1uogo a fenomeni complessi. di gruppi muscolari funzi onalm ente sinergici; Le sincinesie di coordinazionè sono un sinsono movimenti coniugati, seronfl.o l'espressio- tomo di emiplegia banale ed espre~sione di lene di Babinski e .Ja.rkowski. . sione del fascio piramidale. Esse dipendono, secondo i citati autòri, dal funzionan1ento au- ' E sse possono trovarsi: a ) in un sol me1nbro', ad es: l'inferiore , co- tomatico del midollo spinale, liberato, esagem e nel fenomeno di Strurripeii (fl ettendo la 'rato e messo in luce dalla soppr.ession-e del gamba . sulla coscia, si ,ha flessione dorRale del controllo de{ centri superiori; sono adunqu~ piede, movimento che l'ammalato non può ~a­ funzione d~ll 1.auto1natismo midollare, nello !?tesdi automatismo, coi re volontariamente); nella sincinesia rii rac · so . modo come i . riflessi· . quali sono ·i n istretto rapporto. co,,iciamento, per cui, raccorciando •1n segn1enCosì analizzando il fenomeno dì Striimpell, to, la coscia st11· bacino, o la gamba .s ulla co' , ' P. Marie e Foix trovano che non è dovv.to, come scia, si ha l'accorciamento ossia la flessione • del pied~ sulla gamba, talora a.ccompagnata 1a. vorrebbero Babinski e Jarkowski, in parte al abduzione dell'arto; nella sincinesia 1.i allu·n- , rilasciamento dei muscoli gemelli e in parte alla trazj one esercitata sul muscolo tibiale angamento, con allungamento globale dell'arto (9) .. • r

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[ANNO XXIV, FASC. 46]

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~BZ10NE

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PRATICA •

terio re dall'aponeurosi della ~amba, ma eh~ è provocato da un fenomeno di contrazione attj., va ed associata del muscolo tibiale anteriore, dovuta ad -a utomatismo midollare. Si tratta di movimenti attivi associati che possiedono il• loro fondameiito nello stato normale. [)el resto tutti e tre i gruppi di sincinesie hanno il loro fandamento normale : oer le globali, è i-acile notare che un soggetto .n ormale) • qi1ar1do fa uno sforzo, mette in leggiera te11sione, con ipertonia, tutto l'apparato muscolare; su questo fatto è fondato l'artificio di J endrassik. Per le sincin.esie di imitazione, è notevole il fatto che· normalmente è assai difficile, e· per certi soggetti impossibile, eseguire sin1ultaneamente certi movimenti asimmetrièi (i11 senso inverso), nlentre so110 facilmente ese~ guiti i movimenti simmetrici. Più facile è mettere in luce, secondo i citati autori, il fondan1ento normale delle sincinesie di coordinazw. ne; nell'andatura si ritrova facilmente la sincinesia di raccorciamento, come pure quella tli allunga~ento.

Ma se tutti e tre i . gruppi di sincinesie h~n­ no il loro fondamento normale, e se tutte e tre si esagera110 nelle affezioni organiche del fa• scio 'laterale, tuttavia le condizioni patologiche nelle quali il fatto si produce non sono uguali e qt1i11di _per Pierre l\Iarie e G. FoiX'. il significato . . non è identico. Come · vedemmo, le sincinesie· globali son·o strettamente legate alle contratture: le sinci• nesie di coordir1azione dipendono dal funzionamento . autorr1a1.ico del midollo spinale • e quanto alle si11cinesie di imitazione, del resto rare, si può dire che esse poggiano sulla ten. denza naturale dell ' uomo ai movimenti simmetrici. ·È noto che Vlestphal spiegava le sinci.~_,esie an1mettendo che ciascun emisfero comandi ai due lati del corpo, però con preponderanza notevole· del lato opposto; quando un emisfero è leso, l'emisfero sano dirige 'i due lati; il movimento comandato àl lato sano, lo è pure a quei-· lo ammalato, donde le sincir1esie. Per Hitzig i,l midollo mmalato · è divenuto assai ipersensi, bile e.d è qpindi ·abbassata la soglia delle eccitazioni che gli vengono da~ lato sano per ·1e vie commisurali; cosicchè, a uno stimolo del lato sano, reagisce anche il lato ainmalato del midollo con un movimento più o meno analogo, donde lie sincinesie. Stroehlin propone una teoria mista, avvicinandosi però più alla teo1·i· 1 . di Hitzig che a quella di Westphal. Tuttavia, osserva giustamente Pierre Marie, alle sincinesie di coordinazione non è. applicabile nè la teoria di Hitzig nè q·1:1ella di Wes~phal, perchè nella maggior i1arte dei casi è un movimento

de~ la'to ammalato che determina la sincinesia,

mentre il midollo sano e il cervello sano non in~ervengono qui in alcun modo, sebbene que- · sta affermazione non mi• sembri sicuramente provata . P. :Niarie e· Ch. Foix pensano quindi she si dèbba ammettere una genesi diversa per le varie sincinesie. Le globali sarebbero strettamente legate alle co:p.tratture; ·l e .sincinesie di coordinazione P.ipendono dal funzionamento auto- • matico del midollo spinale, allo stesso modo come i riflessi di automatismo, coi quali sono in istretto rappo1-to; le sincinesie di imitazione l)Oggiano sulla tendenza naturale dell'uomo . ai movimenti simmetrici. Le distinzioni e la critica di questi autori, giuste dal punto di vista della sintomatologia e opportune in quanto rivelano le differenze tra le varie categorie dì sincinesie, non avver-. tono però la sostanziale unità che Je riavvicina e che appare quando esse si considerino dal punto di vista della dottrina generale dei riflessi e degli automatismi, che deve essere posta a base ·di ogni dottrina scientifica intorno al funzio·namento del.' sistema nervoso, dalle più basse çtlle -niù alte sue . funzioni. Il concetto di considerare ogni funzione del sistema nervoso come riflessa non esclùde la possibilità di punti di vista filosofici ed oserei dire anche religiosi diversi. È un errore quasi fatale che se'mbra imporsi necessariamente allo spirito, ' · ma 'è tuttavia un -errore il credere che il · detérminismo escluda le spontaneità, mentre non sono che due aspettj di una medesima realtà. Si intende ·che per ridurre la serie intera dei fenomeni nervosi a riflessi, il concetto di riflesso, nei suoi stretti lirr1iti, quale ci viene attualmente insegnato dalla fisiologi a~ deve essere ·mo~ificato e, da questd punto di vista· si impone una revisione del concetto di riflesso, revisione che tenterò forse un giorno~ insistendo sui r~pporti intimi tra riflessi ed automatismi. . Dobbiamo- in primo luogo ricorda'r e che l'attività motri-ce corticale si esplica con due mo• dalità: La dinamogenesi e l'inibizione: l'eccitamento d'una zona corticale motoria determi. na una: contrazione dei muscoli da essa dipendenti e un'inibizione degli antagonisti (Hering . e Sherrington); l'eccitazione di un gruppo muscolare è accompagnata dall 'inibizio:r;ie degli antagonisti; è no~o che i, fenomeni di inibizione sono comuni a tutte le parti del sistema nervoso. I fenomeni di eccitamento e di inibizio. .. ne sono coordinati tr8t di loro in modo che l 'eccitamento di certi centri determina l'inibizione di altri; · quando la ~esci ca è distesa, le pareti vengono stin1olate ·a contrarsi, mentre il (~ )

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IL POLICLINICO

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[ANNO

·xxiv,

FASC.

centro dello s.fi11tere è i11ibito. D 'altra parte fi clella pi·evale11za· della in11ervazione spinale i11 possono avere fe11omeni di · coçccitazione ~ SP est~sione per gll arti inferi.ori, Invece l'autostringo forte111ente _il dinamometro, c01it1'aggo. 1t1atis1no in flessione degli ar.ti superiori. è lecol).ten1poranean1e11te i ·muscoli i11asscteri. È g·ato al fatto che ] 'innervazione spi11ale prenoto che, secondo ~Iann, . la· contrH ttura · è d nvn.le in questi arti sui i11usc.oli ftes.sori: Questo • vuta all,azione delle fibre del fascio J?il'ct111i~lale a11tomatismo è pel'ò normaln1ente don1inato e rimaste· integre e alla mancata azione inil)it1·i- · ini1Jito dall'azione t11ibitrice encefalica. La sede ce delle fibre antagoniste; mentre l 'ipotonia de-. cli questo auton1atismo è probabilmente spi· gli fl,ntagonisti dipende· dalla ma11cat,t azio11e . nale, quantunque no11 si possa escludere che ' eccitatrice ,delle fibre inotorie p1·01) 1·i o e da1ln. possan.o co11tri~uirvi i centri statico'-.deambu• azione inibitrice di qÌ1elJe a11tctgo11i$f ~t·. Ci a- . latol'i mesencefalicj . scun fascetto nervoso infatti cla1·ebhe ·fibre diQuando un e111isfero è leso, q_uesto meccaninan1ogene., la cui eccitazione detern1i11Cl contra- sn10 autornatico, no11 p~ù frenato dall'azione zione di un muscolo e :fil1re inibitri ci i)e] i11l1- i11ibitrice . corticale, si rende libero e si n1a. scolo. antagonista. nifestano così le sin·cinesie in este11sione pér . ' In precedenti la·vori abbian10 pi1ì volte insi- l 'arto inferiore ed in flessione per il sur)eriore, stito sul fatto che .d elle due attività, la .dina- le così dette sincinesie g·lobali. mogena e l'inibitrice, quest'ultima risente per Un 'altra forrna di a1ltomatismo che ha le sue ' l a pri1na e più profo11dan1e11te le influenze mor- radici in cori dizioni· affatto normali è l'auto' bose. Nella « Introduzione alla Clinica delle 1natisn10 di i111itazione o di sin11netria; quando n1alattie 11ervose e mentalf 'n e pl'in1a a11cora noi f accia1l10 u11 i11ovin1ento da un lato, ten' nel cc Trattato clinico dell'epilessia. » abbiart10 di a.m o a ripeterlo dal lato opposto; e~so. costiillustrç:tto una legge cl1e consta di tre i11omenti t 11 i~ce la regola nei ba1nhini e ptlO apparir.e intimamente i11te~rati tra loro : la. n1aggiore' a~sçti f1:eL1uenien1ente nei frenastenici, i1cg.li alterabilità dei centri più evoluti; la. diminu- epilèi tici idiopa,tici, ecc.; nei neo11ati o'g11i 1110 zione della loro azio11e i11ibitrice; l 1insorgenza vi111ento è per lo più bilaterale simmetrico. Neldi a u ton1atismi. l ' 1~01110 adulto gli... · atti posti sotto il governo l\Ia, limitandoci qui ai fatti n1otori, ricorclia- della volo11tà. te11do110 a dive1rtare i11eno sin1• mo che è ol'n1ai general111e11i.e acrt111esso che inetrici e qui11di i movime11ti più 11nila te 1·ali. ciascun emisfero· dà fil)re eccitatrici 01no-,. ma ~la qt1ando .un e111isfero è leso, 1·automatjsmo .. sopratutto co11trolaterali, la cui a.zio11e è· teru- ·di sin1metrìa tende di nuo,10 a farsi manifesto, pora11ea, come quella cl1e è diretta1l1e11te jn rap~ . percl1è i n~eccanismi- a traverso i quali' si eser• porto all 'atto, volo11tal'io o non, cosciente_ o cita la volontà sono lesi, e si originano così le • non; e fibre inibitrici, on10-, i11 tt sopratutto co11- si11cinésie di imitazione dal lato san.o verso il trola terali, la. cui 8zio11e si p11ò cc111cepire o l"::-o e viceversa. Dal punto. di vista anatomico, con1e peimane11te, o come limitata ai periodi di qllesto a~1to111atism6 ha probabilmente un ràpI · tempo i11 ~ui si deter1ni11a l'azione ti111olatrice. porto col fatto clie I ,innervazione ·corticale è • D·o bbiamo ~11cbe notare che, 11ei ·centri spi- . nello stesso tempo omolateraJe e controlatela controlaterale' . .E nali i:>er gli arti infetiq.ri prevale J'i1?11ervazio- rale,e1 pe1· quanto p1 evaJga . ne in estensione, so1J1!atutto ·per l' n.rlicolazione v:ero cl1e le s1nci11esie di i.n1itazione dal lato del ginooch~o, fa.tto clal quale dip.ep.cle il inodo sn110 al leso· si riscontrano più · frequeri.t e1nente di stabilirsi clellt:t co11t1·attu1·e:t nell ' en1iplegia; 11 elle' e111iplegic in' rt1i prevalgo110 i ·fatti di ecmentre per gli arti •superiori pl'eVtlle l~in11er- .cit a1ne11to su ·.quelli di pflralisi, ma ciò non divazione spi11a le in flessione; a11 · op1)osto nei n1ostru. affatto cl1e la p~togenesi i1e sia diverce11tri corticali · pre,Tufe per ,gli nrli i11feriori ::;<:(, rna solo cl1e, esse11do ui n1i11ori· le lesioni . la i11~1ervnzion~ jn flessio11e E> i=>rr i s111Jcriori e11cefalicl1e cl a l ln.to e111i1)legicò, è gi · co111pro~ i11es"t1 la fu11zione inibitrice, i11entre lo è assai i11 estensione. . i11e110 la di11R 111ogena, cosicchè l 'im_pulso voliDoh biA1110 n11eo ra lllli rièo1·clu i·p . <.:Ile 11Q r1naln1ente s.i l'iscontra110 diverse for1nt"' di a11to111a- t iyo l)lIÒ trasni.ettersi ·a11che al lato leso; quan' tismo, che 11an110 probahilrì1e11te 1111a sede ·cli- <lo-.inY~ée l 'en1iplegia è grave, dal lato leso sono ir1terrotti i 111eccanis111i per i qu·a li gli in1pulsi VPrsa. . ' . cloyi·ebbero trasn1ettersi; si comprende quin, .. i è i11 pri1110 luogo un n-t1ton1ati:srno cli estensione p er gli a rti inferiori e di fle ssi011e i~er gli ~ di co111e' questo tipo d{ sincinesià debba trovarsi . arti superiori. Sull' auton1atis1 i10 i11 e~te11sio11e sol9 nelle forn1e .leggiere d-ei ba111bini e deglt ·. degli arti i11fe1~iori poggifl la i10".c;ibilitn rlella. acl11lti e i11anc.hi invece nelle emiplegie bEtnali possa essere inibito dalla volontà. in mi- , stazione oretta.• e cÌell' a11rlaturn. Hl)Cl1'e indipe11- e con1e • sura 11otevole. denternente rlall ,i11terve11to roc;cie11te cl ella ' 0Jontà. Questo a11tomatis1no è legato al fatto , U11 a.ltro .t ipo di auto1natis1no che 11a. il suo \

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SEZIOi\E PR ..\.Tl CA

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fo11 c.lan1ento in . cbnclizioni .i101·111ali è quello c.: l1e. 1. Dagli ~ti1110Ji cl1 e nf cen.'tro pl'ovengo110· .. tlalsi potrebbe cle11ominare automatis1no di coor- · le ,-ie cli se11.;.o: 2. Dalle azio11i cl111a1J1oge11e che ·Ji11azio11e, per il c111ale la co11trazion~ di certi al ce11t i o ~te-.:~0 1) rove11g·o110 e.la altre· pal'ti dèl . g·rupi:?i 1r1uscola.ri c.feter111i11a i11 'iu rifle~::-.a la sistema 11ervo~o e -:;u11t'è1 tutto e.lai seg·111enti suco11traziu11e cli altri gl'll!)Pi fu11zio11.1ln1e11t~ s1- i)e1:iol'i:· 3. Dalle c.ti iotti .iuih~tric1• C' ll~ afftltii;..cono nerg·ici , • c.:0111e ·c1ua n{.Ju nell'atto di pieg·are lH ul ce11tl'O d a.llù c.:ortecciaJ da i g·n11g;li ~1tral i cu~cia ~tll Lnei 11u ~i. l>iega c011te111 1Jl>l'ct11ea111e11e do.I tro11.c o clel ce rvello. f,a l>LeSè11Z.èl di ~li.t.e n nelle ln, _gc.1t11l1a ~t1ll~\. tçtficia. Co 111e g ià i1u:. 111oli nbno1·111i, ~op r nt11 tto -.;e l)1·ulu11gati e ·1·ita1nu1n i1t un I)l'ececle11te lavoru ::;u <c [ . rif1 et.~i r>etuii, 11Uù n1tn1e11tdre il tono .cli un centro e ' p1nt'n11di i1cllu i1arcosi 1> 1 _l1llhhlicuto nel l'oli- · d ' altra -i1a1·1e .la dl111inuziL)J1e u la sco111pctrsa cliùito. (10 l 7). n11<'1Le il seg·110 cli J~n"'t'l2;11e l)ll \) delle n.zioni in il ,itJ ·ic·i h.a l~Ct' ris1111ato lfau111en' e~(;,,erc ( n11sjtlel'~lt1) cotnc 1t11 u11io1nat is111u li t.V <.le l t <> Jl O . . c11111 clillaziu11e, cl1e ~i dit.tingue daì ,1)it1 se111· .\ i·ag;itin e ri uii'l di f>i e.r1·c .\larie e ' Fuix conj)lit'Ì 1·ifl(•:--si ~l)Ìlt<Llj fJerc la 111aggiorn c:u1111)le~­ siclè l'ano l e ~ii1c·t11 e•·dc\ di L'1>u1·di11a1iuue cu111e disit<1 riel fe11u111eno P l.11'11l>ahiJ111e11tl' q,nrlte i1er "'11 e 1,1 (lti1L1i clt""1l f11'11zi1111<1Jflt•11to <1ll·tott1t.1ticn del , ln tlive1·se1 l1H ·e àndtn111icn: este11d011do ln g·nn1- n1iclollo -...11il1 <ll f\ liJl,.rato. ·esnge rnto. e 111e~::-o tn • ' ba ~Ù l la cii l'i<t, -.:i · I)l'U\OCa co11tcn11)0_l'Hnertrne11luce <lnllH ' ill>l'l'C·•'-'ionL' clel e ontrnJlò dei c.;e11tti te lllJH' contre:t7.Ìol1è e .l i1ì l'l ~i -l)atologii-i UllH · sup~riori: n · , ·~giu l>'1~ le c·un~1decn110 co111e furi.c:>ntruttur;1 iiPi r11u.;;;ruli P~te11'-ori çlellit rnscia zi1>118 \.lell' ti l t1H11<1ti.:;r11u i11id<>ll<-1re, allo stesso • ..,nJ hé1<·i11u, c·n-.,icc}1i flPttendn :i gu1tlh'<·l estC'sa llludn C' Ol1te i ri:lri:-.-..i cli Hl1ÌOll1atisrno, coi llUali la c1>sr·in ~ul 1l;1ci110>· ~i deve Yi11ce1·e l a c·o 1ttrat::icn1u in 1~11 etto 1·n1)pol'tu; 111a .-e s1 i11terpretaoo ' t11l··rt, il cl1e r>t'(l\.OC'él dolnre (~egno cli I .. nsèg·ne. i fntti nll èl ~1rt>gnn Llr11a clollri11n ge11e_r~lP delle nella sci niicn) PJ lJer irrltazio11e JlJLllJi11gea si funzin11i rifte ~ :-;l) r<l aut.on1nlicl1P, Ritrova el1e l1a jl ~in to 111 0. di J{ernig, o ·siR a gnn1ba estesa 11on solo le sinrint·~i0 di L'Onrcli11nzione, n1a a n. . non . è i1ossihilr. yiJ1c·ere ln co11.trn tt11rn <lei i1111 -. ·l.1e le s·Iohali ci 11uelle di i111itazinnP. 11011 sono· scoli este11so 1·i clell~ cnscin e clel hacino. Sel'l1e ]'p,;:qJL'ri:=::sionr cli nnton1atis111'6j C'fllflli, i11 co11. co11clo cruesin .-011cet to. diffcl'e11te dalle. i1)ntesi djzio11i nor111uli sono don1inati. cli.retti e ini. pro1)0-..te cl u. >:rtterJ da Cipollina, ~ ~Jnrng· linno , biti . dn1l'atti\itù, e11rerali cn; inentre, c1l1ando i ~i11tu 111i tli l,a...,èg·11e '-' . e di Kernig c:;onu .rico11 · lflle~tél cli\'ellt f1. iTJ"llftir.ir.11tc u del t11tto inandotti Hllèl C'nteun ri u clei rifles"i cl°i cor1 r tl in;t1. iunA. cnnte. gli nt1{1ln1nti~111i in p;e11e1·e, e i1on c:;olo A11nlogHn1e111c i1ella r11orlulità cle] ~filler (c lh.') CLllel1i' rl1e cll'\f('r1nil1n no le .;;i11ci11e~je . si rendono ...... iu t1·ovo 111<111ifP';tar~i 111eglio 11el c1ecnl>i1o lH nlRDi fest i ; co ~ it·c l 1t'' t 11i te e tre le categorie di l~t'.alc cl1e 11 011 11 rJla. 1111Riziot1e s11pi11a ) ln fl es- · "iri<'inesie, cli e· 1Pl l P~to 'è brne teJ1er distinte dal ~iun e cli:\] In ro~<· i a cl e1tr111.ir1a tln a con traziortc }Jnnto cli ,·i~tu clPlla sininu1ntologi~1. 1)0-ggiano ·e in casi lHllOJ.og·iei llJ~a CODtratt1 t1'a clei lrl\JS'CO li s nJJ 0 q{ esc;n fon rl [1 ll ten·tn . fl essori ..tlelln gn1nl>a sl1lla cosc i ~1, così e he a • co..,<"in tlef'~èl ctcl nr1g0Jo retto s1J l hncill~->, l1on PrPmio semigratuito per gli ~1 ~~oci~1 ti al P o.Tiollè po~sibi1P v.in rrre ln ro11t.rnti dra cle118. g·u ulhc.1 n.i Do : • s11lla coscia. Prof. F . VALAGUSSA 1 Questi aut<>n1ntis111i cli coor<linnzio n 0 s j l'~i\ ­ i,ibe r o rtocen1e di Olin. P ecliatrira nella R. Università g·era110 ~ottu ]'i11ftue11rt1 -< li cu11cl i1.io11i i><1tol11:\Iedico Prin1:cl.rio nell'O~n .. « B::H11bin Gesù in Roma , gic·l1e p erife ri e llr u ~·e11t ra li, ·co111e n 1>1>unt u nvYie11e 11 eJ fe11u1ne11u di L <:1sl•g11e e i11 1111c•lln rii

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cel'el1rali e cl f' lle vir i1i1·n- . rnicln li p o~sn110 r1ve1e i)el' i·'is11Jtnto l~nun1c1_1tu hini. . del 10110 i::.11inule e qutndi il più ftlcilc insorge• Elegante 101. ~ n 16° dt pag XII -398, nitidamente st.an1pato l'e d egli a-qto111 ntisn1i spinali e a11a l ognn 1e11tp con 23 fignre inter<'alate nel te.sto a1irhe <li Cfll elli clel tro11ro clel cervello. Tl inno Pr ezzo Lire 5 -. Agli ·abbonati al " Pt)liclinico" s1 sre clisc~ i11fntti di u11 clat o cent!·ò lìerYo~o è leg·t1to oltre per sole L . 3,50 rrarh'O tli porto. · , cl1e u ll e cbucliz i or1i i:htrinsecl1e dPl <"entro .:::te:--.- . Inviare CarioliJHl Y:i.g-lia 3 1 prot. ENRICO l\IORELLI, ,~ ia 8t <..n, ~ 1nt·l1é c:i. con dizin11i esfrin ..,e(' Jt f\ (lipe111lt\11ti !. c:11n:i.n t ~- R,n1~ vusil ) ,

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IL POLICLINlCe . •

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[ANNO

XXIV, FASC. 46}

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., OSSERVAZIONI CLINICHÈ.

posteriormente al go:qiito ed al lato interno dell'olecranon. Si apre l'articolazione, ma non è possibile rintracciare il proiettile. Si -constata OSPEDALETTO DA CAMPO N. 43 - 6° CORPO D'ARMATA invece che l'epitroclea è completamente stacea-· ZONA DI G U ERRA. ta dall'epifisi inferiore dell'omero per una frat' tura longitudinale, patallela all'asse dell'arto. Nota cliniea sulla · cura in primo tempo Sospeso l'intervento, si decide dì procedere delle ferite' intrariicolari del gomito. alla resezione del gomito. Il 4 novembre iniatti in nar·cosi cloroformica PIETRO D'ALESSANDRIA, capitano medico. ..s~ procede- all'atto operativo. ~ , • C. P. entra a ll'ospedaletto il 27 ottobre 1916. · - L'arto, essendo il paziente sul dorso, vien sol1··\ \·ato a lato del · capd. in modo che la mano · ~if~risce di èsser stato ferito ventiquatt'ore prima a S. Mauro da una palletta di shrapnell e ·viene a poggiare sul tavolo. Si présenta cosi il gomito fisso ad ~ngolo retto. di aver avuto subito I 'iniezione antitetanica. Data l'incisione precedentemente praticata si Presenta una ferita di striscio interessante solo i tessù ti molli della na ti~a sinistra. Pre- adotta il taglio ad H di Dupuytren. senta inoltre al g91nido sinistro, un dito traDenudato l'olecranon col distacca-periostio sverso all'esterno dell'apofisi olec1·anica, una di Ollier, .e tagliato trasversalmente il tendine piccola ferita rotonda, d'ella grandezza di urt del tricipite, avendo cura di sollevare quanto cece, a margini fortemente contusi, circondata più era possibile integro il periostio, si procede da una zona edematosa; grande quanto la pal- a distaccare il periostio dell'epitroclea e a lima di una m ano. berare il nervo u lnare.

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La palpazione riesce dolorosissima in corrispondenza dell'olecranon e della metà interna del gomito. La funzione articolare è completamen te abolita. · L'arto si presenta con l'ayam braccio flesso ad angolo retto sul braccio e in se1ni-supinazione, , e non solo son o im,possibili i movimenti tutti attivi · dell'avambraccio sul bratcio, m a an ch e passivamente non si riesce a modificar~ l'atteggiamento dell'arto stesso·. Dalla· ferita non geme nè sangue, n è pus. Il trofis1no muscolare. è 'n ormale. · . La radio·g rafia viene eseguita il 30 novembre, da essa non fisulta la sospettata frattura dell'epitroclea, risulta :lnvece la frattl1ra della base dell'olecranon, oltre la presenza di una palletta .di shrapnels in corl'ispondenza dell'interlinea articolare. Il giorno 2 n0veinbre, previa anestesia cocainica i tenta di procedere all'estrazione del })roiet tile co11 t111 'i11cisione rettilinea praticata ~

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tolgono delle schegge mobili e si constata la completa mobilità dell'epitr.o clea, la quale è conservata in un unico grosso frammento, nello spessore del quale si trova il proiettile. Completato il denudamento dell'epitroclea si passa all'epicondilo e successivamente ai margini della cavità sigmoidea dell'ulna; si distacca l'inserzione eoronoidea del brachiale anteriore e si lussan.' le osse posteriormente (fig. 1). , Completato il distacco del p eriostio dalla fae- · eia anteriore dellè tre ossa, si distacca complen1ente 1'epitroclea e si reseca l'omero nello spessore dell'epicondilo. Si resecano in seguito le ossa dell'avambraccio, immediatamente ai· di sotto dell'apofisi- coronoide, asportando un sottilé strato del capitello del radio. • . Si ha,,. . così in totale l'asportazione ,di 4 a 5 cm. d1 ossa. . Con la pinza-sgorbia di Luer si smussa il n1argine acuto delle sup erfici ossee sezionate. Si sut11ra il tendine del tricipite e si zaffa legg·eTn1e11te ccn garza sterile la cavità.


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· [ANN<> XXIV, FASC. 46]

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SEZIONE PRATICA

Si fissa l'arto ad angolo retto , in una doccia metallica. Nei giorni seguenti si ebbero le seguenti temperature: il 5 nov. 37.2 1a mattina, ~8 la sera; .il 6, 37.4 e 37.6; il 7, ,37.4 e 37.6. Q11indi fu sempre apirettico. .. I

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_ La mobilizzazione ulteriore viene fatta attivamente dal paziente. Occorre notare che trattasi di un giova-n e assai intelligente. A partire dai primi di decembre si porta speciale attenzione a fargli eseguire dei movimenti di estensione delravambraccio in . prona-

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'Fig. 2. Radrogratia eseguìta circa due mesi dopo la r esenzione. ,

zione, tenendo l 'omer ò orizzontale, allo scopo cli attiv·a re la funzione del tricipite, la sutura del cui tendine ha ten11to perfettamente. La fertia chirurgica è del t11tto guarita alla r\1età di dicembre .

Il giorno 8, prima n1edi-catura: condizioni della ferita ottime; si tolgono i due stuelli e si medica a piatto. Il giorno 13 si inizia la mobilizzazione passiva

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Fig. 3.

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Fig. 4.

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con piccoli movinJenti cli estensione e flessione, di s11pinazj one e pronazi?ne; e si_ j~i~ta ~nche un dol ce massaggio del tra; e del b1c1p1te (tig. 2), ,Nei giornj susse'g u enti sedute brevi quot~dia­ ne di mobilizzazior1e passiva e di massaggio. • Il 16 nov. si fa eseguire al paziente qualche piccolo movimento attivo. Si toglie · la doccia metallica sosti tu endola con una piccola stecca · ' angolare di cartone che in capo a qualche giorno viene anch'essa soppressa, lasciando lln solo triangolo.

i\.ll'epoca della l'edazior1e della presente nota il paziente, ch e da oltre ql1indici giorni ha ab:. bandonato anche il triangolo, è capace di estendere completamente ·1'avam})1·accio sul braccio (fig. 3); di porta.re l'omero in orizzontale con l'avambraccio in pronazione e sollevare anche questo Rin q11asi all 'orizzontale; di portare la mano sinistra sulla spalla destra (fig. 4); di sollevare una sedia fl ett e11do l'avambraccio sul bTaccio ad angolo retto, di eseg11ire completament e i mo\ imenti di })l'Onazio11e e di supina. Zione (fig. 5) . , 1

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IL POLICLINICO •

[ANNO XXI\7, F ASC. 461

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clo\'Uto alla insufficie11zu .dei i11uscoli e dei lega- · i11e11ti. 0l'a: il pericolo· d ella atrofia muscolare, irritnediabile, è tanto n1aggiore quanto più lungo. è il tempo trascorso dalla ferita, r;nentre il pre_coce intervento consente anche la precoce 1r1obillzzazione ed il . riattivamento della funzion e i1)11sculare ind ispc11sabile a i11a11tenere l effiL:ie11i·a qei muscoli stèssì. Il solo esame rndiogl'afico non ba.sta sem1Jre p·e1· orientarsi 1Jel'fettame11te sull'entità dei guast1 ch e il i>roiettile l)llÒ a\ er dete·r mjnato: esem- • • })io in LJ11 esto è iJ i1o~t1·0 caso i1el ql1ale la rad io~rafia 'ci fa Ycc1 er~ il i)roiettile, ma non di111 ostru uffa t to le· li 11ée di frattt1ra. ·cl1e a ve vano c.:u111 plet a men te cli~tuc<.;n to la epi troclea . corne priino atto esplorati, 0 è oppo1·. Perciò . . tnn~ 1. a1·t1·otomia, la '111ale, if!clispe11sabile per la esatta l)lllizìa. 1lel. fu t:olaio, ci consente d'intervenire do1)0 l<-t cù n•statàzio11e precisa delle lesioni.

La storia e· più ancora le figur e qui riportate •

so110 abbastanza dimostrative di 1)er sè per -non un lungo commento. r _ .ricl1iedere • L 'evoluzior1e delle fra tture . intrarticolari del gun1itb da armu ùa ft1oco è ben. nota. Ancl1e . · quu11do non 'i siano gl"a\ i complicanze settiche, il 1·ist1ltato defì11iti,·o rlella ct1ra aspettar1tc ~ così <letta, co11~Cl'\ atr.ice, e l'a11chilo:::;ì ~Ia \'era ·C birurg·ia co11servattice. si è dimost1·a t<:t og·gj << lu c:hi1·urgia se111p1·e a·tti va che sJ1rig·li s1~te111atic.:H.1ne1)te tt1tte l~ ìerite çh e l'esr11.) t'Ì(' Il i' H lltl dirn O~t1·ato Ìil perenne !).el'ÌCO}O d i11Jezio 1 1e~ <'hC le sterilizza col m etterle a . r·i,..ln ~co 1J e rt o. c1if··_t<1glie in ]Jrj111n lPn11>0 i r•111'pi . e~t1·ar1c\i nrtico1C1ri . . e re . . ec:a in prir110 te111pu le él1'ticol·nzioJJi fl'attu1·ate ~e11za atten d ere i segni tLin i ('i della n~}e(l-<1rtrire ( f ,e1_'i(·l1 c) ».

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I~ 'iritervento co11dotto con t1r1u. t ecnica rigol'osa; 'ossia col n1etoclo sotto-caps11lo-periosteor pe1·11leJI e cli c.:011ser\·a re legètroenti ed i11serzioni . te ndinee, ciò che è indispensabile per l a con- · . te11zione ·atti,'a della n rticolàzione e ·per la· con- . s_er\'azion e di quel.l o ~tl'a to osteogeno che sarà · 111111to ili l)artenzn i1 er la 0':5-:,ificazio11e della

.

neoc.tt1·o~i.

.

Flg. 5. '

\

. . u La g·tiàina })eriosteo-capsulare rimasta in . . ist1·etto contatto co11 l e ossa, è anzitutto una difE?Sèt dell'osteogenesi: • lirnita la neoformazione ns~ea. • Ja marltien e in buona l)osizio11 e; i11fin e :i l d ato ntun1 ento la i11odella sotto l'azione dei musco li.

J.. itnitn l'si ud èlsp o l't a r e i co1·1Ji estranei e · le sc.;11 Pµ;g· e u1 ullili i1 0~1 basta. fJe1· il compito del bu 1i11 t· 11.i r·111·g:o (telle fo r 1nazioni ·cl~ prima lin ea. St. . t' qltl-iStél la ·JJ11ona profilassi delle infezioni, ci si cle~ e n11f'he pl'eocc:npa.1·e Ji11 d a i:>rincipio d elln firnzinnalita~ clell'arto. ' <J lléll1d0 llfl<1 i11~ic::io11e ·e~})Jorati\a ha. climostJ·at11 l'l1c • le ll·~io11i 11-:>see i11 una articolazione • (leJ go1nit1J ~01 tu tali rla cn1np t·omctt ei·e ih manicl'a j l' 1·epè.11·n Jd Je ln f 11nzione articola re, si d e\", <1 ner' j t; a 'nsi ir1tatti, ,·e11ir s11bito alla resez1011e. ~i· uttel' r à iJt C!lLP ~t o i11o<lo cli rjco~trt1ire un'.articolnzionè.> "r i1011 lJel'feitu, certo di gran lunga s111)c1·io1·e n<l 11.11é"l. anchiJosi. J1 i)el:ì 1·0J1 i cl i n \'ere, in caso di i11s,uccesso • O})ern ti \'o, ru,. u1nbrncr io ciondolante è assai r11inol'e q11_n11do lil ;·esezione ve11g·a prati cata in . l'.Jti1110 te ni po, c li• e 11011 q11anclo \ enga l)OÌ tardi,·ar11ente e~ed· 11 ita n eg·li ospeda li territoriali. . I nfitf ti : il cio11dolan1ento rlell'a ,-ambraccio, • ·ri~11ltHto cc1·ft1 assai peg:g1ore dell'ancl)ilosi, è

(8)

, I

..

Qtresti, ave-ndo sel'bato le loro inserzioni sul: le. 1)arti delI<1 caps nJa ohe rorr~spondevano alle tuberosità. epifisa rie, so110 i~imasti in . sito e agisco110 nel sens·o ar)ituale della loro contrazione , ·e }Jossono l aYorare ·costantemente ~llo s copo <li inodellare l1na articolazione fis iologicamente i1ormale » (Lel'icl1e) . :\011 minore in1porta11za clella -esec uzion~ dell'atto\ • operatorio hanno le c ure susseguenti, i11 is1)ecie la precoce m obilizzazione .•.\Ila quale s~ cle\:e ricotrere a11pena sia eliminato ogni pericolo cli i11fiarnmazior1e, a llo scc:>pò di, evit c;l l'e ~ia J. ' ancltilosi <'he · 1 a,tl'nfiét r111L. l'Olar-P. -2\I a il · seg.reto d eJ s u eccesso sta_ nel farla in tnnni e rn razio11rtlfJ o"sin, nr t 1'0J)l10 r al1idèl, nà h L'lllélle. • Essa ilon può es~e1; che passiva n ei primi ter11; )i, 11è de~· e desta.1·e ùolore, ma , mentre an- . drà grad ualme11te a ume11tando si a nella d111·a t a che neli'an1piezza dei m ovim e11ti, non può cs~er sog·g·eLta a l'ego! e r>rrei~e. cl oven <l qc-i~i , nrlattnre 'olta per ,·olta al r.as.o ~peciale e doYrà quindi essere e.;;e.ruitn n1artualmente dallo • ••

.. •

,

.

.


.. [ANNO XXIV, FASC. 46]

stesso ~hirurgo, non potendola affidare a pdrsone in esperte, nè a mezzi meccanici. t piccoli movimenti attivi si ottengono assai presto e questi mezzi 11ni.ti al precoce · massag-, gio del bi·c ipite e particolarmente del tricipite, . ,·algono a rigt1adagnare rapidamente a queste n1a.sse m11s9olari lln t ono ecl llna energia sufficienti per ·1ncoraggiare lo stesso p a ziente a • proseg11ire da ~è l't1lteriore esercitazione del ~n o arto. Non è fltori di 111 ogo ricordare che si tratta fort11natamente 11ei c ~si ch e a noi si presentano, di soggetti giovani nel primo vigore e con piena Yital j tà .dei tessuti, cosicchè il terreno si pl'esta mirabilmente per raggiungere. il migliore dei risultati desiderabili.

CONFERENZE. Se

Le malattie del cuore edei vasi Sommario del N. 12 (10 Novembre 1917). · · LAYORI ORiGINALT . - I l cuor e n1alat.0 ( p1·of . F . kfn -

nf'lLa enclocardjtc v1·c ùotta

RA.SSEGNE E llf\'ISTE

·

L 'i.111 porta1.1zà

d ej

le ucociti

ùallo streptoc<JCc us viridau::. e i 'effetto delle iniezioni di nu clei n::i (lierlJ ert Fox e Frank B L11ncl1 ). - Du-e casi di proiettile inclu so nell él parete del cu or e e ben tollerato (E·sco 11<i e e B roc). - La cura dl Kar el l ne l trattamento delle idropisi e cardi;i r h~ . r enau ed epaticJ1e (Goodman ). Il comportame1Jf 0 del cuo r e nell 'ittero ( W i nrtl e). - I l rjflr so oc ulo-cardiaco negli epil ettici (}l-f aillard e corclel). - Fibrfllazionf'

auricolare (Jan1es R errik ). -. Signifi cato d el l'a.zo(om j:1 nei cardiaci (0 . .Tosué e ft.f . P aturlo). - Ancora dell'lrr·fantilisn1 0 mitralico (L. Perrannin i). - Su alcun.e pa;·1iro larità del rift esso oculo-cardiaco I:' special1n ente sul la

r> 11ar1•;e1'). - L 'azione della dig itale sulla pressione ar1 <:' 1·iosa negli i ndividui con ipert.ensione t fJunt el opolu ). Aneurisn1a dell'orecchietta sinistra. Co ntributo allo st11 lll O clel r itin a big-e.mino (R. LUt Prn /J at l H•1·) . -- nc1 distn1·hi çir cola tori ch e a ccompagnan o Jf' pal'n..lisi o le co ntrt1 t t.urC' post-traumatiche tip o Babi nsl\i-Frornent (.TPon B el.tz ). - L;:i pressione sanguj.g·na nrtl a febb 1·r tifo i1lr f Rollest.on)'. Lesione ·cardio-l'ero · fl r te1·iosa (Osca1· I< tntz I. Osservazioni s ulla ipertrofia <le.I cµore (rotlon ). n ei val o r ~ dtfferenzjale leu coc·itario allo stato norn1al<> <S. R . lfiL/Pr). - Errori nella d iagnosi e nel 1rattam{\nfo delle n1alaltic di c uorr (F. lV. Prtce). - Dt>i fatt or i cle!lt1 g·enesi d e la di spn ea car cli nca (F . w1. Pen1>on11 ) - A 1n·0po ito dell e nuovP teori-e sull a 1)"'1ogene f <lcll 'a ngina p.ectoris ' I . it ano1•éli rt n ). - L ';i,n<rina nectori s è un f('· nomeno ùi fatic a mi ocardica: a zione l°'Pn efi ·a rtella di gitale ( n . nanielopolu ). - Fegato ca rdiaèo e tuberc olosi po1monare (A st rue) . - Pia !!a del c11 <5 r P pe1· scon1)io cl' obice fissata nella pn nta: estrazione sotto i ra1!g-i; gua 1·ig1one t !Trrl lopenu). - Azione clel pne11 n1og-'lst r iro sul r 11ore ctrg 1i anima.li caps1Jlari (Roger ). - Cir ca un r a r issimo caso di rottura aortica (Soprano Edoardo ). TJa ca nror il nell~ n1alat.ti e éardio-vasali (P1n 'il-f111'{ol'n. A"cnl ta7.i onc d~l cnore, durante·1a con1nressione oc u lare (En11f<> Wetl ). - Il cuot'e <' le n efriti da guerra _(.f . Teis sier). - Frecp1 enza del polso. tachicardia or1ostat1ca -nei .convalescenti cli febhrè paratifoide A e B (No1u~­ court , Peyre .e T 1ssPu1i). ·- Frequenza del polso , tacl1.i rardia ortostatica in talune malattie infettivr (tvo l>é sua variahilità presso certi sog-getu (r 11. La1,1J ry

~

rourt, Peyre e Tisseu1.l) . - La sifili de r..ardi aca (.i:;aito1·th1uai T . E.) . - ContT'ihuio allo st11ni o n ella stenosj n1i tralica fu.azionale ( Rod1·ig11ez). TERAPIA . C' iò eh <' un mal ato di c11or.e devi' saT>f'l'r •. P tnf . .i\ f nr1 a n f).

1\.bbonarue uto annuo: Italia I.J. 12 l·':i~cicoli separati T.1. 2.

Estero I ... 18

t>er gli abbonati al « Policlinico»: Italia L . 7 l:Jstero L. 13. • > • Invia.re vaglia cli rettamentf) R I prof. lDNR lf'O l\lOREf.1l.1T -

2

\ -ia ~istiua, 1-l -

R oma.

OLA PRATIC.~ DI MEDICINA E CHlR URGIA DELL'OSPEDALE CIVILE DI \ 7ENEZJA.

~

1'tant).

1361

SEZIONE PRATlC -\

. Dieta ospedalie1·a senz'alcool. Lezione I ,del prof. G1usEPP 1r m edico primar io.

JoNA

, •

Il ' regirrie analcovlico ospedaliero . r is ponde non solo a criterii rriedici, 1na anc7ie alla urgente necessità d i un''educazione popolare anti-alcoolica. - Eserripi di altri regimi uspedalieri senz' alcool. - La ·n iortalità generale non ne .è a1lmerLtata. -- 1J' alcool agli inf ettivi: pneunionici e tifosi. - Sot~raz io1ie del vino . ai vece /ii cronici: è tollerata senza sacrifl,cìo. •

SOMl\1ARlO. -

Le diete r egolame11tari · del nostro ospedale comprendono piccole dosi cli vino per la 2a, 3a e 4a dieta, e cioè: 100 eme. per la 2a. ; 150 omc. (donne) e 200 lUOmini) per la 3a; 200 c1nc. (donne) e 250 (uon1ini) per I.a 4a. \Tino d·i l\/Iars.ala, cogn~t c, possono venir .ag·gi11nti alla . dieta 1a o a lla rigorosa, o a. diete . di particolari esige11ze come n ei diabetici, sempre st1 prescrizione medica, in dosi, ordinarian) 8nte da 100 a 200 eme. nelle 24 ore. In r.iò, il nostro regime sj differenzia ben poco da quello di tutti gli altri ospedali. Solo negli ospedali infàntili e nei manicomia~·i, il vino è soppresso quasi dovunque dalle djete or<linarie, e :r'alcool è prescritto ai malati gravi , . . caso per caso. Neanche il più ferve nt e a ntialcoolista attribnirebbe alle razioni di vino osped.aliere la ca,p acità 'di riuscire ·11 ocive, sia ai sani, sia ad ammalati o C'onvalescet1.ti, cni l'alcool non fos se proibito d a condizioni i11dividuaii. ~Ia.lgl'ado ciò, da l)ÌÙ che tre a nni ho sopp re~. o co,n 1pletament e ai rn_iei a mmalati anche · queste piccole razioni, come ho soppresso quasi del t11tto le som n1inistrazioni fuori dieta di 1narsala o di cognac. A q11est a mis11ra giunsi gratj.atamente, di 1nano in n1a110 che l 'esperienza n1i din1ostrava • chè l 'astinenza si rendeva. lltile a più estese cat egorie di a n1rnalati, e cl1e da t11tti era sopparln,ta senza danno e senza molestia. 1\f a non posso tacervi che l a maggiore spinta ad llna misura radicale di · r egime analcoolico. mi venne da un altro ordine di concetti. 'B ormai convinzione quasi i.1niversale che gli ospedali,. mentre compiono il loro llfficio dì ricovero e di cura dei malati, devono pur soddi• sfare ad una funzione ed11catrice, dando al Inalato abitudini di pulizia, di i giene, di sobrietà, che gli sieno di àmmaestramento per la vita : compito vasto, a ct11 li chiamano anche I

'

(9)


• 1362

IL POL ICLINICO .

[ANN6 XXIV, FASC. 1GJ '

gli e nor111i i11 cl'e111e11ti d ei uila11ci ospedalieri·1 , cora. ùi l)iu alla \ il'tù p ersuasiva dei fatti. E e l a 101·0 trasfo1·1nazior1e progr·essiv·a da spesa n1i è par~o C'lie sotto questo nspetto l'ospedale di berieficenza in provv eclimento -sociàle: comµuò raprc.-entare un -mag11ifico ('ampo speripito, sog·g·it111g·o ancora, che oggi è riconosciuto 1n~ntale per f'educazione antialC'oolica del' noa tt1bercolosa.rii, a sanatorii popolari, a ospestro })Opolo, e che il far toccar ad esso con dali di rr1alattie infettive, Ina che con altretma110 cl1c ~i l)UÒ vivere senz'alcool, eh~ si p11ò tanta 1·agio11c dobbiamo proporre agli ospedali guar:ire e fo 1tiiicarsi s enz'alcool, cl1e l'asteng·e11e1·ali, att l'averso c11i, n el giro di i:>ochi anni, sione dall'alcool è a lla prova dei' fatti lln snpassa si l)llÒ dire, tutta 1a, classe popole:tre, di crificto assai minore di ql1anto a priori si penuna .città, in folla di :n\alHti, d estinati, per la si, p11ò costituire l)er ·esso lln heneficio inestimas ima · parte a ritornare · l'indomani nelln mabile. . corrente della vita e del lavoro. , Vi parlerò dunque soltanto della dieta analOra nessuno dubita che pel popolo della nor oolica ospedaliera, e Vi agµiungo pure che s tra città l' ~lroolismo rapp1 ·esenti t1na piaga ne parlerò da un p11nto di vista empirico, a l)rofo11da, e 11no dei gravi ostacoli al suo elebase solo di osservartione pratica di cifre; e vamento 1r1orale ed economico. \ T oi stessi po. . ,, poichè è puramente da 11n pt1nto di vista pratete riconoscere bene spesso, da ciò che vedete tico che voglio concludere, ridurrò al minimo 11elle nostre corsie ospedaliere, quale disordine t11tto quanto può rig11ardare sia concetti teoesso sia ca1)ace di portare nelle famiglie, poirici, che dati di patologia ~perimentale, o di cl1è è qui, a lla \ "ostra i1ortata, il con stata r e ftsio-pato1ogia cli11ica. r1on solo le impronte deg·enerative che l'alcool segna nei corpi, e la gravità particolare :he , * i!Ilprime a 1nolte fpeme morbose, ma anche le * * f aticl1e a cui ro~tringe le clonne, l 'abbando110 ~ella !11ia Divjsione, la sopp r essi ~ue gl'adun.in c11i obbli 0 ·a a lasciare i vecchi, l'incurja, le dell 'alcool cominciò nell a pri1navera del la miseria. l'ign oranza, la sfrontatezza jn c11i 1913, e di.ve1111e completa e1 llu. fine di quelllon di rado la eia Cl'escere i figli. 1' a11no. Tutto ciò è frutto di vizio, ma anche di preO.ra SO})l'a un totale di nn1mèllati (in ct1i git1dizio, e oso dire che questo è l1on di rado 'c omprendo: i ri1naRti d ell'àJ1110 preced.e11te, gli più pericoloso '1 i quello. entrati dall'est o ·110, i l)é:LSsati dalle Di visioni Quarite volte 11or1 avrete lldito, de11tro o fuori chirurgi ch e) .cl1e ft1 rispettivn.n1e11te di .: d ' ospedale, t~lol'a dalla do1111irci11ola del volgo 1022 ~)e r il 1912, 899 })er il 1913, 1075 lJer il · o da:ll'alcoo liz'' A to, talora dalla l)ersona di 1914 e 1213 per il 1915, averru110 rispettivamente mondo, affermare con gran icurezza: che il l111a n1ortali1ù Llel 13,5°{,, cle1l'11.1:5 °~ del 10,69°(1, vino non è alcool, cl1e il ~'i'no schietto non f11 cl PIl '11, O1°:,. ' 1nai male, clte il v ino è ben tollerato fi,nch è L'anda,1r1e11to di . q11este 11 . Pdie ri ~ponde a 1ion dà alla testa, ehe il vin,o fa béne ai banlc1uello della m ortalità generc.tle ospedaliera dei bini e ai cleboli, che il vino è il ltttte dei vecmalati adulti, di for111e ine<1ic11e, la qu.a le f11 chi, che il vino non può esser tolto a chi vi · rispettivahiente, J)er lo ~tesso periodo d'anni, è abit1iato, che senza virio. non si fa allegrirr., del 12,25 ~{., , 12 20 °b, 11.04 °:.. 11,49 %. -rJ1e il vin o cP 1n P.nta l ' amici:.ia e fa conclud.r'r~ Le piccole o~cillazion i diffe "P11ziali, J)er . cui • l'affare, chfl l'uhb1'iachezza è. ~11i'attPnuarite deJ la i10 tra inortalità è alc111a1lto s1111eriore alla • clelit to, che il vino è f orite d:i rirch e::;~a naziogenerale nel 1912, alq11 nn.to in re i~iore negli nale! n1111i s11ccessivi, no11 mi tenia110 aff;»tto a cer. Ora quest.i afp1·ismi racchi11dono altrettanti rarvi un rap1)orto coll 'avven11ta so1)1)ressionP errori. in r>arte medici, in pal'te sociali, e molti dell'alcool: esse l'8ppre~enta110 µ'li i1nporideraJi essi sono abbracciati in h11ona fede, non ·bili, i)roprì d i ogni statistica, 1na mi par leGito meno dalle classi colte che dal popolo. Nè i medi concluder da esse q11e~to: che la soppr_es dici stessi so110 esenti di colJ)tt, l)Oichf> n1011i n el sione dell'alcool non ftl do1111osn. r>assato, t1 oppi a11che oggi, tendono a tolle · Consideriamo 11iù da vicino alcuni gr11ppi r?-re più d ' uno cli q1.1esti l1reg'iudizi, e m olti di a mmalati, e innanzi tl1tto, gli infettivi. Per n e fom entano: sarà accad1tto più di q11alchr essi, più elle J)er o~tni altro, ft1 . astenuta 11n ' vol ta, a 11cl1e :l Voi di r·onstatare con sic11rezza Jempo l'importanza d ella m Pd icn· ione alcooliche aija sorge11te di ~ravi ab11si alcoolici, vi ca. lTna rivi~ta chi ara ed esatta delle. opinioni, fu lln con siglio medico, 1nnle dato. e p eggio ~ino a l 1904 fll data da A. 1VI. L11zzatto nl i Ll te rp 1·etato. 1° Convegrio italiano contro l'alcoolismo. Ora, i1el ('Ombattere t11tti qnesti pregi11dizi, Rias~l1nti posteriori notevoli sono q11ellj di c1·edo a ll'effiracja èiella parola, ma credo anSiciliano e di Battistini. Tra i 'più recenti, non •

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1

1

( 10) •


[ANNO XXIV, 1fASC. 46]

SEZIONE PRATJLA

i ferri<li a t€11 sio11isti ed jo vi citerò . ' trn g·li ultj111i, 1111 clinico di grnn nome, Evvald. 1'ra le 1l.l<tla1tie i11fettive ac.11te, voglio · rife·rirvi l e mie cif re stilla polmonite, i11 cui l'alcool è l'ite1111to ordi11ariamente un coadi11\ante nellH cura, a11zi, i1egli a lcoolisti, un sL1ssidio ie t·a1Jei.1tiro judispensnl)ile. Anche trattatisti moclPr11i ti n. i l)jù a11torevoli, quali Strurnpell, Eic;I1ol'st, J.a1}ùo11 zy e Grjffo11, · nggi.u11go110 e·p res.sa rnccu rn nullaz ione di i1on sottl'a.l'l'e 1 aicool al puenn1oniro che vi è nbit11ato. P er ò cònos(:cte Voi 1)11re tati . . ticl1e comparative, i1011 i11r11 0 H.11 toreYoli, da c11i qnes1 a importa nzn dell'alcool risulta assai d11bbia. '.7i <lò ora le cif1·e dell~1 inia divisione, rigi.1ai·cla11te le i111 e1 1111 011iti trattate i1el q11adriennio 111a11ca110

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l'vf or tali tù ospedaliera

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%

32,6 27,6 26,4 24,2

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1912

1913 1914 1915

30,9

21 ,7 24,5

Conside,·ando nuovamente i dati della mia Divisio11e e parn.g·onando le cifre del 1912 (trat- ta1nento con alcool) con qi1elle cornplessive del trie11nio 1013-1015 (regime ·analcooljco) si ha. ),forti

1912 1913-15

47

13

l ·J5

37

~l ol'tali tà.

%

27,6 25 3

' E co11siclera11clo l)artitame11te l1 ominj. e donne, ahl)iamo:

______ __ ---Uomini ..........__

......

Donne ~-----------....-.---

Casi 1\Iorti l\Jortal. % Casi 1\i!orti I\IO"rta I. % • ~

23

30,7 24,2

21

5

50

14

22,8 28

Da. ultimo, Vi J)l'esento Je cifre dei iniei pneu111011ici, rig11 n rda11ti rispetti va1ne1) te il 1912 e il trie11nio 1913~191 5, divise a seconda di età, e Vi unisco, ,a titolo di confronto, le mortal~tà, •

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1913-15

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Para gonn11clo (1ueste cifre colla mortalità co1npJe. siYa ospedaliera dei l)nel1monici superiori a i 10 ~tnni, ris11lta11te dai R en diconti pt1bbliru ti .dal nostro Direttor e fino al 1913, o 1)ei sl1ccessivi, dalle cifre racrolte lJer la pross,ima pt1hbljcazione, si ha:

26 95

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1912

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1912 HH3 15

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1912-1913: .

J)er età, dei p11e11mo11ici totali del nostro Ospedale, e q11élle rappresentanti l e medie di cinq11e statisticl1è tratte dagli os11edali, da Quincke, Scfll'oder, J11rgensen, Hu ss, l~ ychier:

1

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1363

29.4 42,3

A11cora., rit11~endo le eifre della mia divisione in Llue gr11pp~: quellò dei ma.Jati sop·ra e quello dei malati sotto i 60 anni .si l1a: 1912 Ca~i

Sotto i 60 anni opra i 60 anni

34 13

1v1ol't,i

5

19Ì3 ·15 !v!oi;t. 23,5 38,5

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(~011 ce detemi

pocl1i comme11ti a queste cifre. Anzitutto J)UÒ _.Parere a talu110 di Voi che le <'ifre della 11ostra •mortalità ospedaliera per pneumo11ite sieno tutte alquanto elevate. lVIa se queste cifre nostre sono su1Jeriori a quelle <ii Ql1incke e di H u ss, esse sono a ll 'i11 ci1·ca eguali H. quelle cli Scl1ròder e di Jl.il'gens, inferiori a quelle .cli Rycl1ner e c;li .J on.eR. • E ciò c.: J1e è qui in1portante di rilevare si è cl1e la sottrazione dell'alcool, effett11ata nei miei pne11monici nel cor so del 1913, non impedì che la mortalità p er p,nei.1monite s9endesse dal 27,6 del 1912 al\ 25,3 del triennio 1913-1915. Q11este sono le cifre' globali a cui nessunà considerazione potrà togliere il significato l)Uramente negat~vo che attrib11isco loro: la sottrazione dell 1alcool non, ha danneggiato. É' notevole però che i risultati sembrano contrapporsi, quando si considerino separatamente maschi e femmjne, g iova1)i e . vecchi. P er g·li uomini la mol'ta lit.à discese dal 30,7 al 24,2 % mer1t1·e 1)er le don\1e salì dal 22,8 aJ

• •

28 %. Nei vecchi sopra. i 60 an11i, la mortalità da 38 5 nel 1912 salì a 51,2 % i1Pl trie11nio 1913-915. ' Ir1vero essa resta pari a qu ella generale ospe, daliera del quadriennio 1912-915, l'esta pari a llllella di Rych11er e di 1Schr9der che dàn110 rispettivan1ente il 51.3 e il 50,D %, r esta. inferiore a quella di Grisolle che dà ben 1 80 ~o pei vecQhi superiori ai 70 anni, inferiore a quella di (11} 1


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(ANNO \.\IV, FA~C. 46J

JL POLICLINICO

Jones che ~à il 60 % dopo il 6° decennio. Co- · In questi 10 mesi, le tifose curate nel Ripal'munque la ascesa da 38,5 ~ 51,2 % può appato furono 79; l'alcool consumato nel frattempo rire tanto più significante in quanto che per f11: 400 gr. di cogna c, 300 gr. di. n1al'sala; vino, gli altri ammalati, giovani e adulti sotto ·i niente.· Avemmo 2 morte, rispqndenti al 2,53 %. 60 anni, la mortalità nei periodi corrispondenti Le cé1nvalescenti procedettero regolarmente, discese da 23,5 a 15,3 %. . speditamente, non si lagnarono mai della man. . Ora, n ell'interpretare questi due fatti, con- canza del vino, mentre f ummo sempre obbliviene. ricordare che nelle nbstre classi popo- gati a resistere alle 11rgenti pressioni del loro lari l'alcoolismo è pr:opri9 deg'li uomini, e tra · a:rwetito. essi sfort1tnatamente è assai diffuso e precoc$; Urt cenno pariicolare qieritano !Jltre a- q11emanca, come vi dirò .più innanzi, nelle donne sto .riguardo i . vecchi ero nici. Adottai 1' elimiperchè più- sobrie e. più attaccate alla casa, e nazione del vino dal loro dietet~éo. quale prov:manca n'ei vecchi, perchè non n e hanno più i vedimento esclusivamente medico: il lato somezzi. Posto ciò, le mie cifre sig11ificano eviciale qui esu la affatto, trattandosi di individentemente che la sottrazione dell'alcòol non dui impotenti, che vengono spesso là a cerportò danno tra quei pn.eumonici, che erano care nulJ'altro che un ricovero. sino al dì abituati alle dosi, per lo ~'i.ù generose, di alcool, della fine. Potrete domandare .invero, dal laio mentre invece ·pctrebbero lasciar dubbio c..h'es- \ umanitario, se col sopprimere quel bicchiere sa sia stata sentita dalle don11e e dai vecch1 , di vin_o, rlon si tolga ai vecchi un a delle poclte organismi pj ù deboli e più facili alle depres- soddisfazioni della loro grama esister,iza. Ora, sioni se chiederete anticipatamente ·. ad un v.ecchio, Non ho mancato, come dovrò dirvi in l1na leabituato al vino, se gli dolga privarsene, ri• zione ventura, di tener conto dell'avvertimento sponderà certo affermativamente, ma se lo inche forse· viene ,d a queste cifre. Ne ho . pur te- t~rrogherete a;d esperimento fatto, vi accorge• nuto conto - sempre cori grande circospezione rete tosto che non gli avete imposto alcun sae come misura di eccezione - per uri altro grupcrificio. Ho interrogato un giorno tutti i• miei 1)0 di infettivi a me affid::Lt.o quest'anrto, e cioè cronici: sopra 57, 42 furono in grado di risponper le tifose. dere, e di questi, 33 cioè il 78 % risposero di . . ~i\.n.che nel tifo l'alcool fu consider.ato nel pasn~n sentire affatto la priva~ione del vino; 19 sato come un . eccitante indis~ensabile, e nel tra questi, e gli altri 9, e cioè 'il 45 % del totale . tifo gli si riconobbero. tutte le altré proprietà: soggiunsero, dietro esplicita richiesta, che lo alimenta·r e, antipiretica, diuretica, antipu.t riavrebbero gradito se fosse stato loro concesso. da, cosicch è si giunse- a somminis~rarne dosi· Ciò significa ch'essi lo g·usterebbero come si inverosimili, co1ne quelle date dal medico ingusta una chicca, ma nl1lla più; ed è tanto vero glese, citato ·d a J.a.ksch , che. fece prendere ad · che ciò nulla ha tl che fare col senso di un l1n tifoso 21 ·bottoglie di brandy e 24 di Cham- bisogno insoddisfatto, che le p1ù pronte e le , • pagne. più ntunerose furono in ciò le donne: sopra Tra i mocterni vi citerò l'opinione di Stadel- 22 vecchie, tre dissero che la marìcf:l,nza del mann, il quale, pur dando piccole dosi 'di alcool vino faceva strano, e 16 (cioè il 73 %) risposero, a richiesta, che avrebbero gradito il mezzo bicai suoi tifosi, se ne mostra ben poco amico: gli nega ogni valore è.ntipiretico, mette in dubbio chiere di vino, nel tempo stessp che 19 fra esse il suo valore eccitante, e in ogni modo afferma (e cioè 1 86 ~ri) dichiararono che fuori dell 'Oche il nostro arsenale farmaceutico, ha, in fatspedale non lo bevevano mai. 1o di eccitanti, molto· di 111 eg Zio, di più sicuro Complessivamente però, confrontando questi e di me1io pe·ricoloso; osserv.a eh~ gli amm.alati dati con quelli genera.I.i che Vi esporrò poi, ristessi rifi11 ta110 -le forti dosi d'alcool, e conclusulta che tra i vecchi, a cui la vita è ridotta de: « qualora dovessi scegliere fra molto alcool sempre più alle soddisfa~ioni vegetative, ave niente alcool, sceglj er~ei subito niente» . viene più. spesso che tra gli aliri, che 'riesca • Il ripart.o delle tifose è annesso alla nostra dolorosa · 1a so·p pressione della piccola razione Divisione solo dal gennaio di quest'anno. Tolsi di vino. Ma, come dissi, questa s?ppressione qualunque somministrazio11e sistematica di ali1ella dieta dei vecchi, se dal lato sociale i1on cool sia d11rante la 1nalattia che nella convale- è giustificata, se dal lato umanitario può apscenza, e diedi solo piccole quantità di cognac parire un po' tirannica, ha invece la sua ragioo di marsala in casi eccezionali, cioè nel <X>lne nei criterii m edici. Poic·h è i vecch~ r.icove1as~o successivo a grave enterorragia, nei rari rati sono quasi tutti degli arterosclerotici, io casi di brivido precedenti gravi rialzi term1ci, mi domando _perchè non si debba fare in un o dove lin impacco freddo fu rnal tolle rat.o deOspedale o in 11n Ricovero, ciò che ogni mete rmin artdo brivido, cianosi, dispnea. dico crede debito suo presso ogni cliente in 1

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SEZIONE PRATI CA

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queste condizioni, e cioè_ prescrivere la dieta r1ella p r atica civile, a q11cl1o ch e si h a :delle feprevalentemente latteo-vegeta1·iana, con esclu- rite sui treni; frequentissi1m a è la p8TIXlanenza sio,n e di ogni bevanda alcoolica. in esse di corpi estranei; in una Larg.a .percenVi aggi1111go che da quando n el nostro Ospe- tuale si .tratta di fratture esposte .delle· ossa d ale si è istituita, a titolo' di esperimento, una lunghe, con eonsiderevole1p erdita di sostanza, Division.e di ~ronici, e, cioè dal 1° gen:naio di sicchè il tratta.mento della fr,attu1~a e d·elle sue quest'anno, la tabella dietetica vi ha definiti- c~nseguenze viene a complicare il trattamento vamente soppr esso il vino. Il collega Pasinetti, dell'infezione. che la dirige, mi assic·u ra . di non aver notato Riguardo ,a l ·carattere deÌl'infezione tutti g·li in ciò alc11n i11conveniente, ·-nè di ayer ~vlito osservatori si accordano sostanzi.almente nelalcu:q_ lagno dai m a lati. l 'am1nettere che essa prl:mitivamente è .di oriQu'ali insegn.amenti si possano trarre dal 110- gi11e f cc al e, dovuta .cioè a 1r1icr0rganiS.rìl.i abitastro esperimento· e a quali obbiezioni esso tori abituali dell'in testino di uomini e di ,anidebba rispondere, vedremo nella ventura le- . in~l~ : e~si si t~ovano sul terreno e poi negli . . z1one. ab1t1 -d:~ sold_at1, cl1e con esso vengono continuamente a contatto. Sicchè le infezioni .delle ferite di guerr.a vengono a trovarsi in dirett0 r apiporto coi ·caratteri del suolo dove la cam·p a' gna è condotta: così nel 'Sud Africa' -come tn . . <.iualunqt1e .al tra località in cui l'.abitato è se-arGli insegnamenti chirurgici so, assai rar.e furono le infezioni delle ferite. della guen·a europea. . Q11anto al 'd ecorso !dell'infezione nella gu errà .at• (A. M. FAUNTLEROY, Annals of Surger·y ). tuale essG iP.uo dividersi in tr,e :s tadi: nel primo Una rivista criti ca della enorme lettératura predon1inano i bacilli ànaerobici e sporigeni; nPl comp.ar,s a come risultato della guerra eu·r opea secondo questi vanno gr.adualmente diminuenfa risaltare ·Subito il fatto -che i pareri sono do n1entre la .s ecrezione tende .a divenire purudiscol'di e contraddittorì : il che no11 desta gran lenta ; e ·nel terzo tengono il can1po i · comuni meraviglia, quando si pensi 1a grande massa coochi della suppu razione. Il miglior ·modo di combattere l'infezione è degli eserciti ·combattenti e, rispettivamente, il grandissimo numero di chirurgi ad essi aggre- stat-o oggetto di lunghe discussioni non ancora gati. I f.atti non potranno esser messi in 1piena sopite. Intanto qui torna _in campo l 'argo,mento luce fino a che, fatta la •p.ace, n on sia ·possib.i le già espasto in princi-pio che la chir urg·ia dì compulsare e ragguagliare tutta la mole di guerra differisce da quella di 1pace, sia 1J)er le statistiche pubblicate : fino aid allor.a dobbiamo condizioni ,del p aziente, sia per. i caratteri della contentarci di mettere insi.eme le esperienze dei ferita. Qu anto alle prime va notato che, pre·v ari osserv.atori, .i •quali hanno visto le stesse sc.i n1ctendu .dallo shock traum.atico il chiru:Pgo '' della cose .sotto differenti ~ngo ii di ois servazione, cer- h a da fare con gli effetti dell'es1)osizione , can.do di trarné 1d elle conclusioni sui punti più ferita, e dell 'esau rimento fisico del paziente, il qt1ale non è stàto _potuto r:.accogliere se non ur1 im.p ortan ti. • Certo la chirurgia 1d.i guerra è ,assai differente certo tempo dopo il trat1ma, sicchè l 1infezione, da quella di p ace : è ql1esta l'idea fondamer1ta le costantemente p r esente, h a avuto occasion e di d.a ten er prese11te per interpretare molti proble- aumentare e di affermarsi 1sempre più; mentre mi sull'argomento. La iprospettiv.a del .chirurg-0 il paziente, per n ecessità di cose continua la mili.tare è a d un ternipo e paradossalmente più sua peregrinazione dal posto di med.ica2;ione • alla sezione di sanità, all' osvedaletto .a vanza:to ristrett~ da quella del ,s uo colle.ga civ~le: allare a ll'osped.a,le di tappa, dove finalmente potrà g.ata a causa della necessità d.i continu·e con· c es" , sioni r1guardo all'ideale, allo scopo di ottenere »icevere ·comple.tamente le cure richieste, senza i migliori risultati · gener.ali; ristretta a causa ·Che il chirurgo sia p reoccup.atc5 da1l'affollarsi della' nece.s,saria.merite lim.it&ta appli1cazione di di .altri feriti che si segu ono incessanteme·n te e processi chirurgici com·p lessi. Esorbitano poi che r ecl amano la sua ,aissistenz.a. Tene11db presenti ques~i fatti e sulla guida di dai limiti ·dì questo artico.io, ma non dal caro.p o d.el m edtco militare, ta n ti altri ar,g omenti ·di parecchi osservatori cerchia.mo .di fa:r;ci un criigien e, profìln.ssi, or g.anizzazione, eoc. terio sul modo migliore di trattamento per J~ Le ferite d.i guerra n on solo •s ono affatto diffe- ferite di guerr.a. Riguardo ai prin-cipii di un renti da quelle 1della pratica -civile: in esse si drenaggio ·completo n on esiste discussii.one : atpuò dire costante l'infezion,e; il fen omeno più traverso . i .diversi m etodi .e le successive mòdifiim~ressionante è l'effetto mutilante e devital.izcazioni gli scapi da raggiungere _.sono sempre zante sui tessuti · tale ·da esser paragonato solo, quelli di una rapida rimozione dei prodotti del• ' (l3' 3 • I

SUNTI .E RASSEGNE.

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• l'infezione

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e la creazione di condizione di aerobiosi. lVIa dopo di Giò esistono due scuole riguàrdo .all'uso degli antisettici, allo scopo di inibire lo svilup.p o e l'attività degli organismi che possono rimanere nella ferita.· L'una capitanata da Almroth Wright sostiene che l'uso degli antisettici non solo è non scientifico ma dannoso nella grande maggioranza dei casi; ed in• segna ·che in tutte le ferite infette le indicazior1i fisiologiche :r:ich.i edono di rendère la linf.a inco·agulabile, re:primer:e l '.e·m igrazione le11coci taria, au1nentare il flusso linfatico delle pareti · della ferita, allo scopo di .elim.in.are meccanicamente organismi e materiale necrotico. Tali ~etti linfaigoghi si ottengono con l'uso di soluzione salina ipertonica aipplicata o con bendaggi umidi o con irri•g.azioni continue. L'altra scuola di cui · sono sostenitori Alexis Carrel e Berkeley Moy~:­ nihan afferma energica~ente che il tratta-· mento antisettico non isolo ha una ipar~e :impor- . ;ante nella chirurgia di g.u err.a, ma offre l'unica speranza per far .aibortire un proieess.o infettivo nei suoi .p rimi stadii. • Numerosissime sono le vocd. in favore dell'uno o dell'.altro metodo. I rapvorti ·di coloro che sostengono il trattame1'lto con la soluzione .salina ipertonica sono praticamente uniformi e di inierpretazio11e non difficile. D' altra parte la letteratura è stata negli ultimi venti 111esi inondata dalle relazioni sostenenti or questo or quel. l'antisettico. Un discreto numero di osservatc•ri di indiscussa at1torità h.anno avuto vasta opportunità di confrontare i due metodi e ne è risultato che esiste un distinto campo di utilità per ambedue i metodi, sebbene neilla ,grande maggioranza dei casi si ten.da ,111d .ammettere essere il metodo antisettico il più pratico dei due. Sembrerebbe cl1e fra gli innumerevoli antisettici proposti quello· ·che è rtsultato il migliore sia il liquido di D.akin, che conis iste in una soluzione al 0,5% di ipoclorito di sodio. Non vi può essere dubbio sul valore dell'uso prec·oce di questo antisetti·co nelle ferite v.aste, lacerate ed infette della attuale guerra, e dalle moltissi.me osserv,azioni pubblicate sembra çhe a stento si tro·vi una voce ·disse.n ziente. Se usato nelle prim e dieci ore spesso riesce a 'Sterilizzare la f erita in un tem·p o relativamente breve, a seco?-da, natur.almsnte, della se.de .e del carattere della ferita e della natura dell'infezione. Praticata la toilette delLa feri~a e aspo·r tatane dai bordi le parti necrotiche vi si introducono dei drenaggi di gon1ma fenestrati, in numero vario a seconda della direzione e del numero dei d.iverticoli: lo scopo è che, iniettando l'.antisettico nei t11bi, questo possa venire a contatto con tutte le parti della ferita. Le irrigazioni si fanno ogni due o tre ore, ma bagnando ~ene la (14)

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IL POLICLINICO •

garza che è posta all'esterno della ferita la medicatura riesce efficace anche non rinnovandola per uno o due giorni, come è necessario talvolta nei trasporti. Negli ospedali di base· la meù.icatur.a viene rinnovata o·gni giorno,~ e la quantità di antisettico ridotta qu.ando la ferita comincia a d~terg~rsi. PoiGhè uno dei più vantàti meriti del liquido di Dakin consiste app1u.nto nello scioglier-e e distaccare i materiali devitalizzati e neic rotici, il che ha spe-cial.m ente valG>re nelle infezioni anaerobiche. Lo stesso effetto · si ottiene invero con la. soluzione salina ipertonica, ma il suo uso prolungato può provocare dolori e granulazioni esubera!fti; si aggiunga che, essendone effetto principale la secreZ-ione di linfa, sembra non bene indtcata in qilei casi in cui la V'italità e la resistenza s ::;110 già · notevoLmente diminuite. Sembra dunque che uno ·degli insegn.111menti più importanti da trarre dalla, guerra attu.ale . sia l'uso preco.ce ed intensivo di un anti-setti:o potente, .allo ,scopo di far .a bortire, se possibile,• • l'infezione. In seguit.o, quando a•p p·a'ia ben ~ominata l'infezione, si può usare, speci.aJmente se c'è abbond.anza di secrezione, La soluzione salina ipertonica. Quanto alla qualità dell'antisettico può essere che .s tudi, che sempre continuano, ce ne indichino uno migliore, ma sino .ad ora quelJ.o d.a preferire è il liquido di Dakin. Dve .p.arole sul pacchetto individuale di medicazione. Esso fu inLrodotto molti anni or sono quando le ferite più comuni .erano quelle pro- • dotte da proiettili a .p iccola velocità e con po• cl1ts.sima distruzion·e di tessuti. M.a I.e cose sono d·el tutto cambiate perchè -p1e.r la velocità del proiettile, per gli effetti ~sr1losivi• di esso, per l ~ azione ' di framme·n ti di ·granata, di bombe, di proiettili se8011d.~1ri, le ferite attuali sono J .i • sòlito v.aste, lq.ceranti, multiple ·e straordinariarr. ente distruttive. In queste condizioni il picco-lo pacchetto di medicazione non pttò .avere .... che sc.a1,.sa o rie·s 1una ,a pplicazio.ne. ·S i aggiunga che di solito,. a meno che non si tratti del capo e delle m.a.n.i, •il ferito o i suoi vicini non possono constatg,re l'entità della ferita, che rimane CQPerta d.a i vestiti, . i quali non è opportuno asportare : ferito re1sta ·così in mezzo al ifang-o del ter:r.eno, finchè una sosta del fuoco non permette ~he lo si raccolga e lo si porti .a un posto • di medica.z.i9ne, dove può ricevere le prime cure. L'unico motivo per 1èu.i questo pacchetto non è • stato scartato consiste probabilmente nel po' chissim-0 spazio che occu·p a, e nel fatto che possono .aversi del1le piccole -ferite o anche e5cori.azioni .in cui esso può dimostrarsi utile. Asportati i vestiti e me·ssa a nudo, al .p osto di medicazione, la ferita, una pratica costantemente oggi seguìta, quella di aspergere i tPsp

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SEZIONE

suti lesi con tintura di jodio, ·si è dimostrata di riotevole utilità, perchè l~ ferita contiene sernpre una discreta quantità 'di m.ateriale infettivo, che •lo j odio con-corre a distruggere .. Dopo la prima m·ediic azione si trova il punto critico nella storia ·di ogni ,ferita: se dal 1p osto av.anzato il paziente .p uò esser~ rapidamente trasportato in ,a ltro, attraverso le s u-ccessive stazioni, fino all'o.spedale, le probabilità di guarigione sono 1'.lotevolmente aumentate: ma spesso .aiccade -che scorra qual.che giorno prima che esso giunga al posto dove riceverà il trattamento chirurgico adeguato, .e dur.ante questo • tempo l'infezione ha avuto campo di diffondersi. Riguardo ai metodi operativi molti ,a utori parlano a f.avore 1d ell'escissione totale ·d elle ferite, il che è naturalmente possibile •solo per quelle di piccole ·dimensioni: essa ha lo sco,p o di asportare quelle pareti devitalizzate che nresto o tardi cadrebbero in necrosi ~ prolungherebbero il processo infettivo, . e nello stesso tempo di stabilire 11n più siiel1r6 drenaggio. ·· Un'altra pratica assai raiccom,andata è quella di esporre le ferite aJll'aria .aperta ed al sole, con l 'effetto di ,aumentare la resistenza generale. ' Le ferite pen~tranti del ·cap·o e dell'addome sono quelle che insieme con le emorra.igie richiedono l'i11tervento 1della chirurgia d'urgenza. Nelle lesioni cerebr.ali una notevole per centuale giunge all'ospedale già in uno stato agonico e per esse nulla si può fare; tutte le ferite tangenziali e le fratture della volta cranica vanno operate subito con la trapanazione e il solleva. mento dei. frammenti, tr.attenendo poi i !Pazienti, possibilmente, per un certo periodo di osservazione, per ovvie ragioni. Nelle ferite penetra·n ti' dell'addome, ·contr.ari.amente all'esperienza della guerr& sud-africana, sembrerebbe cr1e, se precoce, il trattamento operativo sia di gran lunga da preferirsi .al trattamento asp·ettante: e ~utti gli sforzi devono essere diretti appunto a portare in tempo il ferito addominale al tavolo.'chirurgico. . Mayo Robson stabilisce la linea di condotta nel modo seguente : Una· ferita da proiettil~ di fucile all'addome con piccoli fori di entrata e di uscita, senz.a sintomi di emorr.agia interna o oi f11orius cita del contenuto intestinale, può, se i11 posizione favorevole, essere trattata col metodo aspettante; mentre una ferita con larghe .aper.; ture ·di eritriata. e di u.s cita o con .s egni di emorragia interna o di stravaso, e con scomparsa déll'ottusità epatiic a deve essere 0 per.aia il più presto possibile, se viene all'osservazione ,p recocemente e se le condizioni generali sono favore.:voli. Se il caso è vtsto tardi ed è già insorta i.a peritonite, ci si limiterà a una breve incisione 1

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PRATIC.~

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soprapubica, quanto basti ·p er l'iptroduzione di un drenaggio che pesch:i nel baicino, mantenendo poi l'infermo nella posizione di Fo,w ler. Non m.ancano ·le testimonianze a favore di questo meto do intervenzionista: fra le più notevoli quella del dott. Blake -che ne ha potuti constataTe gli utili effetti. Questo ·s tesso autore :r.ichi.ama l'attenzione sull'effi·cacia della protezione del capo con gli elmetti, che h a reso assai meno dannose le ferite al • capo cbsi frequenti nell'attuale ,g uerra; •Come egli ha potuto constatare durante l'offensiv,a tedesèa contro Verdun. Un altro inse.g namento iilllportantè delLa guerra attuale è l 'ìmportanza che deve annetter si al lavoro di org,anizzazione d·ei ·s ervizi sanitari. Come dice Carrel: « L'esito della ferita dipende dalla rapidità id i trasporto e dalla pos sibilità di iniziare il tr,a ttamento il più presto possibile ». A questo proposito n on si - possono laisciare sotto silenzio i .grandi b·enefici che neil la guerra .attuale ha arrecato anche in questo campo }',automobilismo. Di grande valore si è dimostrato l'uso sisternatico del siero antitetanico come profilattico: il quale viene ,somministrato rego1l.armente e il più presto possibile .a tutti i feriti. Sicchè il tetano, che nei ·p rimi mesi d·ell,a g1u err.a si presentava abbastanza comune è da consider.arsi ora del t11tto scomparso o qu.asi. Lo stesso non ::;i p uò dire per gli .altri sieri o v.accini, se si faJccia eccez.ione per l'uso preco ce di siero .antistreptococcico, che ha dato dei ;risultati assai incoraggj anti in alcuni casi gravemente infetti. Ad o·g ni modo vVatson Cheyne vede qui un v.asto c.ampo ,d.a mietere per ,i batteriologi. Il riiconoscimento del grq,nde valore di un reparto di chirurgia denta.ria in o,g ni 01s1p edale di base è certamente uno d.egli insegnamenti più notevoli della guerra. I limiti de1'1'.arti.colo non permettono .all'A. di entrare in particolari : essi sono comparsi' già nella stampa medica a dimostriazione del ,g r.ande benefizio che ~1 · ferito .alle mascelle può trarre dall'op era dello speci.ali·s ta.• E a un altro sipe.cialista, che non dovrebbe mancare nei grandi ospedali, dovrebbe • esser devoluto il trattamento delle fratture; esiso ·~ovrebbe · per lo imeno cojsigliare i vari tipi di ap'Parecchi .da applicare n ei singoli casi. Infine ricordiamo che Almroth \Vright ha fatto notare un inconveniente non piccolo nel fatto che passando i feriti da un ospedale all'altro al chirurgo vengono a mancare le no tizie sull 'esito della cura e quìndi i relativi insegnamenti per casi analoghi. Egli ha proposto quindi una speciale commissione od ufficio, che mantenga i rapporti fra i singoli ospedali e che pubblicl1i i risultati ottenuti dai vari autori, sicchè tutti possano farne tesoro. SEBASTIANI. 1

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IL POLICLINICO

(A NNO XXIV, FASC. 46] •

APPUNTI DI MEDICINA P R·A.T ICA. . CASISTICA E TERAPIA. La diagnosi della tubercolosi polmonare iniziale. È questo un còmpito che tocca più spesso al

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medico nella pratica generale, anzichè allo specialista per la tì,lbercol osi, ed è oppor tuno far conoscer e tutti i mezzi per arrivare ad una diagnosi precoce, tan to più importante in quanto che solo per i primissimi stadi si può arrivare ad arrestare il corso della malattia. Ora una tubercolosi che si diagnostica alla prima visita è già una forma abbastanza avanzata, con delle lesioni che si possono 'ritenere permanenti. J. J . Johnston (Am. Journ. of med. sciences, luglio 1917) ricorda che i primi sintomi di cui i pazienti si lamentano sono dolore epigastrico, , stanchezza, perdita di peso, rossori improvvisi, palpitazioni, tosse, febbre, astenia. È importante lo studio déll' anamnesi, più che per r icercare 11r1a ereditarietà, p e,r rintracciare delle possibili associazioni, come, p . es., una pleurite speèie se con versamento, dei fo colai nelle tonsille o nelle ghiandole cervicali, l'e:Qiottisi anche leggera, ecc. L'esame del paziente si pr,esenta sotto due aspetti : l'esame fisico, e le ricerche di laboratorio. L'esame fisico comprende lo studio proI.ungato della temperatura, del peso e l'accurata visita al tor ace. L 'A. consiglia di ordinare al ' paziente di segnare la propria temp~ratura e la frequenza del polso a determinate ore per un periodo di dieci giorni, durante i quali, egli . deve condltrre la vita normale, solo aggiungendo al vitto del latte, della panna e delle uova. per un equivalente di 1000 calorie almeno. Il paziente · deve altresì pesarsi all'inizio ed alla fine del periodo accennato. Il torace va esami-· n ato nudo, con i soliti m etodi, f acendò particolare attenzione alla trasmissione della voce, a lla presenza dei r antoli, specie. ai rantoli latenti. Alla seconda visita, dopo il periodo di dieci giorni, si osserva se vi ~ono stati aumenti di temperatura leggeri e costanti, specialmente nelle ore pomeridiane, accompagnati da aurnento di frequenza del polso, se non vi è stato alcun aumento di peso, se i fenomeni fisici sono immutati, tutti segni che depongono per una tubercolosi iniziale. L'esame dello sputo è di importanza relativa perchè se negativo, non esclude la tubercolosi, se positivo indica già una lesione abbastanza avanzata. La cutireazion e ha. importan za solo -

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nell'esame di bambini al di sotto di 8-10 anni • o come esame preliminare per la prova alla tllberc.olina (sottocutanea). L'esame em~tologico è di ·scarso significato, sebbene la, presenza di una leggiera leucocitosi ll0-12.000) ed llna certa linfocitosi si osservino . nelJe forrne tubercolari. La prir;na anche nella malaria - e caroinoma, la seconda anche nella , .: 11filide. Grandi speranze erano state annesse a1la radioscopia; questa però rivela solo se il polmone è in qualche parte ammalato, non già se si tratta di lesione· antica o di tubercolosi attiva. La fissazione del complemento,, fatta con la stessa tecnica della reazione di Wassermann avrebbe invace notevol~ valore, sia per scovare i casi sospett1 in cui non si trovano sintomi fi• • • • • • • s1c1, sia. per riconoscere i casi in corso d,i cur::> e non ancora liberi dall'infezion e. •

Fl.L.

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I segni della, pleurite dell'apice,. e· loro importanza nella diagnosi della tubercolosi polmonare.nell'adulto Il dolore è tra i sintomi soggettivi il più importante; e dimostra l a presenza di una lesione non ancora cicatrizzata. Non è però costante, e non si riscontra nella sinfisi pleurica completa; si rend·e pii1 evidente coi for_ti n19vin1enti respiratori e colla tosse. • I spezione. - Avvallamento più o meno manifesto delle fosse sopra e sotto spinose in rap- • porto all'estensione della sinfisi pleurica. • Percussione. - A seconda della estensione e lo spessore dellà pleurite può dare risltitati ne- , gativi, lievi o ottusità completa. Palpazione. - Potrà r ivelare stato normale e le varie modificazioni del fremito toraco-vocal~ fino all'abolizione. Ascoltazione. - Durante l'evoluzione della pleurite sfregamenti 1).iù• o meno lievi e circo• scritti; se .la sinfisi è spessa diminuzione o abolizione del mormorìo vescicale. Radio scopia. - Assai importante: mostra opacità dell 'apice; l'' ompra dell 'apice talora;- è spessa, e non si modifica colla tosse; altre volte, . dopo la tosse, l'apice riacquista la trasparenza normale. Stato della · pupilla. - . Dilatata o ristretta in corrispondenza del lato affetto in rapporto al1'.eccitazione od alla paralisi del simpatico. Adenite sopraclavico laTe. - Si riscon tra immediatamente, dietrò la clavicola, sul bordo esterno dello sterno-cleidomastoideo; ha forma allungata, col grande diametro quasi parallelo

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FASC.

SEZIONE PJtAl'lCA

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alla clavicola, di volu111e va.1·iabile, i11oll e .qua11 clo è grossa, dura se è piccola. E ' un sintoma di rcn.zione pletlrica dovuto a11a coml1nica zio11e tra i linfatici pa rietali ed i linfatici della pleu1·a viscerale; si ha spesso nei tubercolosi, ma, anche in .altre lesi-0ni pleuro-polmonari dell'apice; fa riscontro all' adenite ascellare delle lesi011i pleuro-polmonari della base dei polmoni. U11 rappo1·to rnolto stretto di grande importanza diagnosticà e prognos.tica; pare esista tra la consistenza dell ' adenit.o · e lo stato della pl'et1rite; essa è i11olle, voluminosa nelJ e lesioni plen riche· in atto; dura, pii1 picçol a in ql1e1le in p ~ ­ r:iJodo involutivo o cicatrizzante. (La Presse Mé-

in grande quantità. Se la co1npressione si eserci~a sulla cil'colazione linfatica e sanguigna, si lta . infìlt1:azione ede1nato~a e presenza di ".J tl1 un1idi, i quaJi tl1ttavia poR on o (•sse rf' mascl1er a.t. i dalla b roncl1ite cronica., da condizi9r1i a. . n1ati che o énfibematose dipendenti dalla ~t ~ 1. osi trar.heo-b:ror1c l1iale. , Nell.a .Jiag·nosi e 11ellu. cura dell a tubel'colosi. polmonare .non dev e perciò es$ere trascul'ato l'esame Glelle g·hiand• ol.:l Lr o11chiali.

p. z.

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Il valore ttiagnostieo dei tubercoli nelle coroide.

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Vi è in questi ultimi tempi, la tendenza a. dtcale, 1916). . . p. z. t rascurare questo notevole mezzo diagnostico, p r.oba~ilmente perch è nelle affezioni meningee · Tubercolosi delle ghiandole bronchiali • tutta l ' attenzione è t"ivolta all' esame del liquido . e tubercolosi polmonare. cerebro-spinale. S ydney Stephenson (Lancet, Lapha.m .LVI. ·E. (The American J ournal Me- U sett~mbre 1916), riporta tre casi inviati al dical Sciences, 1917), osserv·a che la t ubercolosi l! 9spedale con d.iagnosi disparata (polmonit~, delle ghiandole bronchiali costituisce l ' esordio appendicite), in cui la scoperta di tubercoli codella tubercolosi polmonare; quando il inedico roidei ha fatto riconoscere una tubercolosi si tl'ova in presenza di soggetti pretubercolàri, acuta. c.;011 precedenti familiari, con scarsa o nulla 'l'ali. cas'i sono stati osservati J?.el lasso di un sinto1natologia specifica, deve pensare a lla esipaio di n1esi ; l.'A. è tràtto quindi a concludere stenza della tubercolo~i delle ghiandole bron-· · cl1e i tubercoli acuti della coroide si ano tutt'al• chiali. . . tro che rari, purchè si cerchino nel p osto giuJ La pressione di g a ngli bronc.piali ingro. sa t1 sto e ·nel modo più acconcio . Raramente essi. sulla trachea e sui bronchi può produrre rott ura di vasi ed e1no ttisi, e la trachea ed i bro11-. si riscontrano- nella pratica oftalmica ambulatoria, e così pure difficilmente li trova un ocuchi possono anche essere perforati producendolista ch e faccia un a o due visite settiman~li ad . s i dispnea grave con perdita della coscienza e un ospedale infantile. Ma invece jl medico prain orte. • lico, chQ li ricerchi sempre· sistematicamente li • · Lo stato asn1atico, enfisematoso, atelettasico, troverà abbasta nza '8pesso. Saranno di g·rande bronchiettasico, pne,1moristico che si determi'aiuto nella ricerca l 'uso della et1ftalmina'.e delna riel polmone per stenosi tra cheo-b ron ct1ia le, l 'o ftaJn1qscop~o elettrico. Nei casi difficili l'A. • favorisce Jo svilùppo del bacillo tubercol are. J_,a non esita a somministrare un po' di clorofortubercolosi dell'ilo è ìn rapporto col rallentan1io. Il repe rt p dei tubercoli coroidei nella n1e1nento e la stasi della circolazione, e, specie nei ni.ngite tuber colare, è, si p11ò dire,- costa nte. ha111bini, essa precede quella dell ' api.ce. FIL. • Il manifestarsi della tubercol osi p olnlo11are n on si h a soltanto ver. azione indirett a esercì: Tubercolosi polmonare e pneumotorace artificiale. , tata dalle ghiandole ~ronchìali tubercolari, ma a n che pel' estensione diretta da esse al polmoJJagli stùdi recenti sul i>n eumoto race a rtifi• .i1e, p:e1· il cor1tatto diretto in c i1i le gbi.andole ci ale sono derivati criteri più precisi ~ull ' uso e lllla valutazione dei l'isultati di questo m etodo dell'ilo si trovano coi polmoni. Così,' m entre s i r1tiene co1nt1nemente che iI bacillo di Koch pe . cura tivo (metod o Forlanini). lnd.ic azi.oni. Alcuni vorrebb er o li1nitaTe netri n~ll 'alv e ol o per diffondersi 11el lobt1lo p ol rrit•riare, è a8sai probabile che il virus tuberco- I' ~ ppli r azion e dello pneu1n oior ace ai casi di lelét:·e vi arrivi dalle ghiandol e bronchiali dell'ilo ~i"one l)Olrnon·a r e monola te r al e; • altri la estendo' no a nche ai casi di lesi one polmonare bila.te:tttraverso le g·r1ajne peribronchiali. indicazi one . della monolate ralità assor.Ja pressione delle ghiandole bron chiali os(,a. rale. J.J • • • cola il passaggio dell' a ria, l ' alveolo si espar11ie lu'ta è t r oppo , teor1ca, p er ch è i casi di tl1bercopoco e non uniforrnemente, e la fase espirato- losi polmòn a r e ino11ola ter ali sono molto r a ri . Og·gidì l a m'aggior pa rte dei tisiatri rit] P. ria è prolt1ngata . Se la co111pression·e è forte, j ..11n1ori reRpiratori sonG deboli od anche abu- ne che qu a ndo le lesjoni C'o ntrolaterali i1on sono gr:avi n.è estes~, non costit.l1iscon o una conliti ; s i rendono evidenti dopo pochi co lpi d i l 1 oindi.cazi.one nll ' iu11) Leg n de ll o i)n e11111nto1·a.cè. ~o sse per l' ~n l ra t 8 di a ria r epenti11 Cl n1 e11te .ed 0

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li. J:>Of.1CLC i~ l CO

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'l'ra le co11troindicazioni figurano invece le leE COSÌ via. sioni specifi che clel tubo cligerente, c1uelle cirIn con1ple~ o i re1)erti degli osservatori dimocol atorie e i1ervose, a n che funzi o11ali '(isteria, strano l ,effi ca cia dell o p11eun1otorace se razio11alepilessia), e Ja g·ra·ve e p r ug·r e ·iva cle1) r essione · 111ente pratic.: atoJ s1)ec;ie titta,ndo è possibile ra gorg·an1ca . g·i ungere l 'it111nobili tà cl el polmone n1ediante il Quanto ·a i ve1·su1ne11ti l )] eu 1·i ci, qu e...;ti 0110 i11inin10 di co u 11) r es~io1)e. E ·so tuttavia deve astalvolta u tili percJ1è la ftog·o t pl e urica può r e ns ociar si a tlt t to ,qu c111to fa vol'isce la difesa or dere pi Ll i·esisten te il 111 eclia stino, il ~11e i)e r1net g·u.nica., ed i11 l)U l'tico la!· n1 oclo a ll a terapia igienico-dieteJjc ~t. te di eleva,re la pressione al g t'étdo voJulo; però, p. z. quando occ o r1·ono l}ressio11i el clvaLe 1Je1· i11l1110• • lJilizzare il l)O lrn u ne, o sf t1·at.ti di ple urj ti })Ht · MEDICINA SOCIALE. • teric he, })t1ruJ er1te, l o vuota11ien to del cavo l)leurico s i re11de necessario. . Bisogna sorvegliare la rieducazione del cam.1l ecca1iis 111 u <l' a::.iu rie dello p n,<' lllìl utorace. ~ mino nei feriti degli arti inferiori. . 1'ru i f utt ori atti vi dello p11eu111otorac;e fig11 ra i11 prirna Jin ea quello i11eccan1 cu _de] la co11) l) re~11nbert ( La 1>resse Atlédil'ale, i1. 39, 1917), des·, ·ion e ed i1l11110J)ilità clel poln1one. Caniani ecl }\ gna ger1e r al1ne_n te i1.el nome di rieducazione ciò l'ena dan11 0 . opt·atutto im1)ortanza all ' azio ne c.:lle i1on è c11e il tir oci11io cli u11 nuovo mestier·e. • dell ' azoto. Seco11clo questi A~.\. l' azoto · espJi ca E s isto110 al (·011trario u1uune for1ue di rieducauna azion e locale r eattiva, prolifera11te sulla zion e, ch e 111erilano c111esto tjtolo e di cui i fe plèura: si ha ~11rr1ento dello stato connettiva riti n o11 si occupano :empre, co1ne occorrerebb e. · le, d al quale i)artono nu111erose getta.te cl1e yan - f.jf;istono· nuu.'l e rose n1étnie1·e per ltn ferito cl) n o a forma1·e i1el parenchima po'Jn1011are fasri c~t111n1in a1~e viii o~<-t1r1 e 11 te, e l 'i11v a liclità, che st1cclJ tes s uto fibro so. c.: e(le alle lesio11i dell'arto infel'iore, non è semAll' azot o spette:t i11olt~1·e · t1n ' azi0ne batteriprè, r nrne si ll otrebbe cl'ecl e rc, u 11a consegu enza ca, sedativ a e narcotizzante s ulle t e rn1ina,zio111 1na.teriale d ella fe1 ita: tr oppo sp esso è dovutét nervose, e sui ce ntri delJa r espir az ione; es o posad una ca tti \' a ti.tti tuùine del. l)iede, cj ò cbe solo . iede pure Ja capacità di r a llentar e il n1etabopotrebbe co11cepirsi nei t1·at1matismi, c·he hanno lis1nu, cl eter111inan d o- u11 o tacolo .allo svil11p1Jo coìpito dil'ettame11te il l)ieùe stesso. clella tubercolosi. Vedia.mo (la1)pti111a l e ragioni di qt1esta attiPur confermand o la ruagg·iore i n1p orta11za al• tudine. Un. ferito clegli ~t r ti inferiori è natural.... . l ' azione rfieccar1ica dello pneu1n oto1·aL·e, non pttù 1nente immob ilizzato <t letto, cl1e puo protrarsi co11testa1·si J'effì cacia: terapeutica clell ' azoto e anche per n1esi Ora, 11el dec ubito d orsale, il quella d el I ' a utosi ero terapia (i\1orelli) . piede ha t~11de11za a porsi ad a ngolo ottuso con Risulta ti. - T_,e stat.i stir11e pa l'la 11 o cli risul- la ga1nba, iii ec1uinis1no. ~e il focolaio traumatati fa vo l'evoli . è.t distanza e r ecenti. tico è lontano. (coscia) è i11olto r a:ro che questa ' U. Carpi h a otten11to il 55 % di e::;iti fav o r e· 1)0 izione dive11ga fis. 8. : il caso è n1olto più frev oli tra i guariti completamente (dopo 1. a nni), t1t1e11te dopo le fratture d.ella gamba, sopratutto i g uariti clinic.a.1nente, e quelli n e quali la cols e basse. In tali casi, se n on ci si occupa del lassoterapia h a d in1 ost1·ato un andamento be})iede, questo si pon·e r1aturalmente in esten11efico nel cleco r o d ella lesi one polmonare. sione: se al contral'io il _m edico sorveg~ia la E. · Pi~an i l1a t ra ttato 104 casi: i casi con le· s11a posizione, non può far ciò se non facendo s io11e lJOln1ona re n1onolaterale hann o d ato i ri-: sulla pianta una pressione' compensata da una s u lt ,1t{ !) i ù f ~l vo revoJi : 18 sono com1)let a111er1contropress ione e · ercitata sulla gamba; ma è 1 t e g·uariti, 11anno ripreso il loro o rdin a 1·io laben raro che questa contropressione possa eserYoro, e god ono da 4 o 5 an·ni )JUl)l'l a ··sal11te; citarsi ltnicame11te s11l seg1nento dell'arto si(j sono notevoln1ente mig·liorati, 8 i11o rti per tuato a l · di sotto della frattura. Qua. i sen1pr2 c·nn1plicazi1n1i so1) rag·g"iunte clu r ante il trattn-· essa si esercita, a lmen o parzialmente, al 4i . so111 0 1110 . . 'ui 7'2 rasi (li t ubercolosi pol111onare bipra ·di essa, sebbene l)er mettere il piede ad lnt e l'n le in 33 ebh·e n1iglioramento not evole con· a n golo r etto sull'arto infe1·iore si produca u11 l'et·111flto J) egli anni su ccessivi; n egli a lt1·i S9 il in ovimento, che JJon avviene che dn parte nelrlecorso, ò apprin1a favoi'evole, diven11e g 1'fl ve e l 'articolaziòne del collo del l)iede e che interessa letale, per il progreclire dell e l esi oni ('Ont1,ol attiualmente il fo colaio di fratt111·a. Si deter~ina ter a li. i11 tal · modò qti'esto angolo d ei frammenti, a A. Caml1iaso s11 85 casi h a av u to il 38 °;~ di seno anteriore, cl"te s i o. serva q11alche volta. g11a rigioni. L 'equini sm o è per l'arto i11feriore un fattore I .. t1schi ha. trattat o 34 casi con esit o s oddisfacon sid ereYol e cli in11)oteoza fu11zio11ale : per cente. (18)

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SEZIONE PRATICA

•• cu111111i11a.re (juasi correttame11te occorr e ct1 e il pi ede si ft ad angolo retto : t1n lieve gl'adù di (Non~• rece1'uiscono e~ i l1.br 1· pervenuti in dono alla Redazione) c~tensio u e obbli ga il ferito a non ca1nn1i1u:11't:' c.: l1e a passi irreg·olari, prendenclo la i) r eca11~I. STASSEN e J. VONCI< EN . L e l) éril oil lf' e1i Chi1:u,rgie <le {JtLerre. · 1.Jn vol. in-8° dj 160 p ag1zione di p ortare sempre i11 avanti il piede ferito. • • ne. I. n. Baillière et Fils, ed. , P a t·igi . Qua nto all'eql1ini:5mo p 1·011nnciato, ch e si osser,·a trop1)0 spesso, esso è peg·gior e cli lllla ami può clil'e ch e. i11 cl1ir ttl'gi tt n e::;sun èt rgo• • p t1tazione: il fe r ito 11or1 ca1n~inerà 1nai- all 'ir1- 111en to abbia da.to luogo 1t clisct1ssioni ia11to f11ori che con d11e gr u cce. · viva.ci con1e que ll o del tra-t ta1nento d ei fe rit j Non è d 'altra p arte dn. ritener e che l 'equinit1.(lclo111ina li .. L e tra,nquille O!) Ì ni oni cl eg li a.st en smo possa e111pre esser e evitat o, ma è certo che sionisti sono ·tc.1.te -'Bconvolte da lla guerra, n o11 l111'esatta sorY eglianza potrebbe renderlo molto già per o .... tit11ire una forn1ula a q\1ella più vece hia, i11a p e r co11 ferrn a r e ·en1p re più la ne111en o frequente. ('essità di u11 esain r· ''• •1111)Jeto de.I i11alato i)et· Do1)0 aver tagliu ta la gamba atl un ferito, cl e ciel er e il d a fa r e. a mmettono i cl1irurgi che esso sia g uarito Gti i\A ., che fanno !1aite cl e1 1'ese r('ito be lga, qt1ando è cicatrizzato. cuns iclerano in q uesto lavo ro, fl'11tto di c.)scie11Ora g11arito n on lo sarà bene inteso mai, ma la stessa impoten za, di c11i è a ffetto, si andrà ziose osservazi oni cli11iche, i fe riti della cavit<:ì acldon1ino-pelvica, feriti cl1e po8sono esser e attenuando a m<Lno a man o che imparerà a extr a - od. intraperitonea li. I.a gravità di qt1esli camminare con lln a gan1ba artificiale. ulti111 i .dipende sovratl1tto d~1l frttto ch e· il tubt1 Del pari qt1a n do ·il ca llo è costit11ito, q11ando • dig·erente sj a in teg1·0 o n o11. la rigidità d ell 'arto n ei fratturati è ·ristabjlita , · T.a qt1estione .del l'i11terv e n to no11 v a !'er ò p oresta ai feriti di imparare a camminare e troppo spesso a llora sfu ggono alla direzione del chi - ~a ta sulla sin tort1at.0Jogia; que$ta è f:e1n ~1 re tardi va ecl inoltre sin to1ni di p erjton i Rn10 llosr-;0110, r t1rgò, ca mmin ando colle g rucce . Ora, se il d eosse rva r i anch e in feriti extr a-1)eri toneali . Il c11bito ctorsale ol1bliga all 'eq111nismo, il camch i1·urgo invece deve a .. i cura r~j de ri.\'ll dell• ) mino ' colle g r 11cce è ancora . peggio: aceentt1a stato reale delle rose e reg·olarsi in i1ro1)osi to. l 'eql1ini ~mo, I ' aggr n va rl i lln a ft e!=:~ion e compenGuidati da tali con cetti gli ..l\.A. fanno 11na satri ce del gin occh io e. trasforma i fer1ti in infermi d efinitivi. Cl1e orrnrre fare? le gr11cre sono e~J)O~izione cl1iar a. (lella que~titn1e , r l1 e esa111 jnn110 a fondo, porta.ndo il 1'i. 11liato della l nr <1 lln malP neces~ario n ei prim i tempi, ma i fratesperienza, s~11za l'in util e fardello di copiose t11rati, che comin cino a camminare, debbono bibliogr afie. ini . a bb a nd onarle precoc emente, dopo cioè 8 giorni , e, Re ne hanno ,,er8 mente his~gn o, vt1ol cli re r h P ()7' fBTi f:fl 1c N!\I~ è TI. f ~ El>OllX- l .l·:Hnn\. [ oca li sat'iOli la fratt11ra non è ancora hene consolidata ed et• e.tt1·ac.tion [l es projeclil1 s. Collezione I-Io1·i · orr.orrie rimett e l'li n letto erl fl pplicare ·11n ap. zon , Préci s de m édeci11 e et ùe c.lLirurgie de . Paférchio; m entre se i l call o p11ò sosten er e il g·11e1·re, ìVI asson, édit. peso d el corpo, non vi son o ragion] p er· ronda n . Come, negli a Jt l'i cnn1pi (lell a scienza me• nare all'inazione un nrto, r h e i111ò ft111zionare. dica, t utti gli altri volumi , della collezione, r rtJJOrrorre anch e soryegl]::tre il cammi n o: qt1eRto, i')re en ta un ri assun to, in hrevi pagine, dJ t1Jtse hen e eseg11 it o, g11 arirà un certo grad o cli . t n q11Dnto· si è, sino dall 'inizio fiplJ o g· rand~ eq11inismo, d i ffirilr nrl essere evitato. :1,ll e rra, vénuto aggin11gendo in ·fntto di' sistemi Q11ando ci ofl il mala~o lascia l e s11 e g r11 cce, e dt apparecrl1 i e cli ~) ro cessi g·i<:1 11oti !1er localizd e,·e camminare portando aYanti l Fi ga mbn za re ed estrarr e i corpi e~d rn11 ri in g=ene re ed sana. 011anclo convien e fa.r e Rlznre i feriti del, i proiettili in i1a rticoln.rr. l'arto jnfer1ore? Tl 1Ttàn11ale, cli con1oclo · ro rn1 ntn e corred at1.) \ T feriti d ebbon o cammin are appena il l o l'o cli nu1nérose fig11rr, sar à u1i.lissin10 non RO1 callo è ron solid n.to , al più taròi ct11e m eRi òop o ' lo n coloro ' cl1e son o da poco i.niziati i11 t.n l•' l'accidente, fin o da qt1a.ndo si h a l a s ic11re7.7.rl special'e brancR , ma ezi.nndio ai g·i à p r ovettL ni n on esser e più e:::;posti n lle cl evi azi on i seron- ch R no11 t11ancì1.e ra 11no <li t r nvn rv i llOtizie e rog n iz1oni dell a n1assin1a a ttu nlit fl Pd i1111)ortanz8 . cl R rie d el rallo. Non è però da. cred er e rhe l'eq11in ism o jn gi11Il ma11ualetto in qn esti.011r ònv r rhbe poi serYire rta l 'rr cle-1ne c'un1 , a tutti 11uri noRt ri valostiftcato del piede s ia la sola atti t11din e viziosa capace d1 causare impotenzr f11nzion al i gra.vi r osi colleghi ch e, cnn le an1hulnnze radi0Jogic:l1e e chirurg ich e, son·o orn n1 fronte. e non nei fe• iti degli n rti inferiori: essR è soltanto ~'l • sen111re l ta.nno a clisposiziol\fl i vol11mi sneri::-il 1 più fr eq11ente. ' <l 011 n materia. G. M. P . C.

CENNI BIBLIOGRAFICL

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1372

IL POLICLINICO

[ANNO

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XXIV, FASC. i6] •

NELL.A

PROFESSION AI~E.

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Per la 1·esistenza in terna e per Ja vittoria:

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La Fede1·azi one degli Ordini dei medici sicura della vostra opera per accrescere la resistenza e la forza per · vincere il nemtco volge commossa il. pensiero ai medici profughi, che a umentano. il nostro obbligo di soce·o rso e att~ndè con ferma fede del valore dell'Esercito e ~ella virtu del popolo la salvezza e la fortuna cl,Italia. ' SILVAGNJ.

. Nella. g·ravità d i q11est'o.ra dolo1·osa volgian10 i l pens1ero e l'azi one alla Patria, clicuno le n os~re f?r:ze spiritt1ali e materiali a preparare .la v1ttor1a. I medici che hanno la fortuna e l 'onore dj v,esti:re la divisa militare inte11sifi chino la loro op era in pro' clef combai.ter1ti ~ i medici ci \'ili l)l'es~in~ ~alida. ~ssistenza ai' prof11ghi. · P o1che i ner11I.Ci interni son o riusciti a preCronaca del · movimento professionale. parare ed a far abbattere sull a Pa tl'ia il rove' ,-.;cio nJilitRr e r l1e deprechi a n10 occor .·e o o·o-i Meritre il riemico pl'ofana il sttozo · ltalian,o più ~he n~ai, sventare la crimi~osa propag~~1 ~ ciascitno di noi fa'rà sacrificio di sè stesso alza' d a d1sfatt1sta, op-ponendovi quella del p ltl'iot. P_atr_ia, sc11za limita:ioni e sen za tergiversat ism o. · · :;iu fll. , . Per. i~ l or o a'scendente e per i l or o 1" 1pporti . Per qite.sto rnotivo diam o bando tempo1:arteal ined1c1 l)OSson o esplicare }111'azione -efficace i n n1 erite da questa rubrica a tutte le questioni d·i q_L1esto ~enso: s ostenere le forze morali del 110diritti e di rivendicazioni di classe o di catego- · polo, l'e1nte?·r~re q.u elle dei comb attenti; imporria, le quali ci liann o avu,to se11ipre assertori re la conv1nz1one, la volontà, la necess.ità di ,·i n,ce r e; imprimere chiara ed alta l a, cosc-ienz.1 · gaglia.r di e ·'Se re1ii. del dovere. ' lncontbe u:n, più alto dovere. Occorre sovratutto r endere compa tta , fider1te, Ci lim.iteremo a far posto solo a ·n.otizie, atti e alacre, la nazione che sta dietro l 'Esercito com co rnu1iica ti 1tfficiali; cosi del gO'l'<> r no come di associazioni prof essioriali. battente: l'afforza:re il fronte intèr.no, che sorr egge quello militare. ' Il tl'ansitorio insticcesso non ci abbatta m a Esoneri ai~ mediei. ci ritempri. · ' ~i èlll11llllzia prossima la proml1lgazlone di uu E n~n \'enga meno la fede n el n ostro dest lno! '

dPcreto del 1\ili.nistero delta. guerra. il quale d113Ci-

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Al patriottism o dei medici italiar1 i fa a ppell o la presidenza della Federazion e Cf,e gli Ord j-ni dei medici, ir1 n11a nobilissima Jettera' ch e riprodl1ciarno: ~

A i Presidenti '

degli Ordin'i dei medici d'Italia.

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..\. voi, che avete l'onore di presiedere in ogni provincia d'Italia g1i Ordini dei medici, .ai col-· leghi . tuttj ch e a questi Ordini sono iscritti non oc-corre incitamento di parole: perch è l'opera d.ei medici italiani ·segua ·in questa ora di a n g·oscia la tradizione nobilissima della n°'c;trR classe. / Lo ridicono al nostro cuore i medicj morti nella g·u erra dl1rante . !''opera di sublime pietà e di a morevole assistenza ai nostri .soldati ' e . qnell i clte caduti prigionieri destano l'ammirar zi on e del nemico per _la ·serena opera di bene da l oro sparsa v.èrso ogni misero ferito o inalato. iVla, nor1 inin ol'e s arà la be11emel'enza per il s er1tim ento vostro, che · accompagnerà la concorde e tenace volontà del Paese di cacciare lo straniero d alla nostra terra, per l' assistenza che vo i t11tti. pjì1 larghi di generoso aiuto ai ~ 1 1 perst iti di ogni svent11 ra, darete con animo fratern o ai dolorant.i prof11gl1i del Fri11li in\'a u. (20)

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stituibili.

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11lina la -materia degli esoneri ai medici. . Esso estende l'e&>nero ai medici più anziani an(;he se abili, i cr11<1 ll abbu111-0 già µ:re..c;;ta to Rervizio i.Jr r.r0n.a di guerta. Al temp.o ~tesso l'evoca ,g li esoneri R i medici 0011 <>bblighi n1ilit.ari, i quali no11 abbian"> fntto almeno un a nno di servizio al fronte e non siano ·teenif·a111ente e nel n1odo più asso"tuto inso-

Nomine ad eft'ettlvi di ufficiali medici di complemento.· Il Giornale 111i.lti are ufjìoiale pubblica: In app1icuzione degli •1 rt:coli 3, 5 e 7 del decreto luogotenenziale n. 129:; del 22 agos~o 1915 rel?-tivo alla nomina a tenenti 1nedict .effettivi di ufficiali medici· d·i complemento n ppar~enenti a 0011)i e reparti del1·esercito operante e in applicazione del decreto luoù."<>tflnen7Ja le 27 JPaggio 19J 7, n. 94~, relativo all·1 n-0111ina a tenenti 111edict effettivi di tenenti e . sot- · tot~11enti app.'°l r te1~enti alJ.a. Aasociazione della Croce , l{ossa Ita,liana e del R"<>Vr~1no :\Iilitare Ordine di . . . :\fRltH. c l1e abbiano a nche ~i pr~tato Fervizi<> presso c'Orpi ~ repfl rti d~ll'~~erclto 01 :€rante, il Ministero ha deter1nina to cli effettuare sotto la data • t\~1 16 dic. 1917 le nomine di coloro che entro jl ;{1 ottobre 1917 abbiano raggiunt-0 il limjte minimo lli servizio stabilito per ottenere la nom~na stessa . l.~ domande e le proposte corN~a te d a ll'a copi~ dello stato di ~rvizio òovrAnno pervenire al Mini• ster o entro il :10 novemb1·~ 1917. Del pr~nt.e roncorso il :\iin i Rt<~ru riserba e ornplessivamente agli uf-

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(ANNO XXIV, F ASC. 46]

SEZlONE PRATJ t

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fìciali provenie11ti dalla. Croce llossa Italiana e dal SoYrano :\ililitare <Jrdi11e di 2\lalta i clue terzi del. numero dei posti <.:he .all'atto delle nomine risult: ~~ro ,·acanti in base :tll "org.anico. In caoo di mancanza di don1a11d~ cli ufficinli delle associazioni pre' lette, i posti vacant1 i iotranno e":ser ri00perti ·C()n nfti(·i,1li concorrenti clel .Reg·i{ì Esercito e viceversa.

tener presente quanto l'esr.>erienza. ha dimostrato • e cioè, che. fra i minor.a ti temP.Oranei che hanno . bisogno di Seguire un trattamento :fisioterapico, un · terzo ~olamente nece'"'sit.a di o:-;p-edaliz7...azione. N. 2. b) Di un l>epo!..ito ti:::;ioterapi00, qua.le formazione .annessa, cl ove -sarti nno ~lccasermati tutti coloro; che sono _in g·r.aclo cli frl1ii·e ,tmbul.atoriamente delle c11re fisiche 11u parti te néi g;a bi netti , Congresso dell' A. N. ~J. C. d€ll'Ospedale fisioterapico e. c:he, nello. stesso temIi Consiglio (lirettivo tlell'.A.. N . .ùl. O. ha nerlu l)O, saranno sottoposti ad uno speciale tratta.ment.O sna <ldnnanza del 21 ottol>re · in Bologna dc~Iiberatn ed itllenament-0 n1eto<lico pet mezoo dell<.1 ginnafl.i11tlire in l{on1a, }Jei g-torni 14 e 15 ·(e in caso di stic·a we<iica e fisiol-0gic<1.' nece:-;sitit a:Q.che vel 16) dicembre, ì·ordinatio Con1'a1i Depositi non <levono' quindi ("\s:--ere co·nsi{e~i·esso <.lell<l .\st;:ociazione. . . I'èl ti colpe ospedali, 111a come forn1azioni in.terme: . ·Sono quindi invit~1te hitte le Sezioni 'k inanda.re · p.ie fra l'Osped..tle e la Casérm.a, ed haru10 lo scopo all<l Pr~~iden~ (\~11trale colla -maggior sollecitudicli alloggi<1re t11tti gli invalidi tcn1vorane1 perc:hè . . 11e l<t notizia <lcllil loro l .. trtec~pazione o 1neno al po~sano c-0111r•ltltare il sncl<letto trattamento fisicl}f"on!!rc....:~o, ~1cc:iò la I)re~rclenza po~sa d·1ll<1 s~ttigi1111~1stico, ~d èsser messi in gra.çl.o, nel minor temtie:a cli queste a<lfl;;ioui avere i critel'i necessari per · t~ pn:·:ibile, di rag·ginngel'e ·i rb,P€ttivi depositi la definitiY.a 01;ganiz~azione d el Cnngressn. In caso regg·i111entàli·. dopo elle sia110 ri<live:hnti atti al <li uon .adesione s1 preg<1110 \iv.R.meute le Sezioni cli sc~rYizio. eoiuunicarne le ragioni. . La 1oro c.apacitit ùo\·1·ù pert<.tnto essere, come ' Le .amn1issjoni. 1~ l1i~cussi-0ni e deliberazioni del · quella clell'Ospe(l.ale fisioter~1pico, ,1deguata. all'im, • Cong·resso ~11«1 nno l'ego . late cl.agli nrt. 13. e 14 dello · · porta11%a dei. gruppi ospitèl lié.ri, ehe c1<rrr:i.nno ali-. · ·sta tnto e 28 cl<'l regola.mento. Potranno quindi par- ;ruent.1rli, ed alla 1necli~ perc:entt1ale degli inva~idi teci1)are ~li l:1vori del ( on gresso t11tte le ~ezioni temr>o1·.ane.i, elle 1ii10 ~1d ora wno stuti inyiatf in liche sieno o ~i n1etta i10 Jlrim.a ò<'.l Congresso in recénza di conv.alef'c<'nza· clai s11ddetti Ospedali . g·ola eoi paga1uenti del 191G. E .. sendo .pl'efe-1·ibile, ~1gli stessi effetti òella cura, Com~ .argomenti di stat11taria ,discùssioue la Preche i (lepositi :fii::ivtPr•1pici r\i i~t]tniSC<'l110 in loca,.. · . idc•nza ha posto .1 ll'ordine <lel g·i-0rno: 1° R.elazione. liti1 ca1n1Jestri e.cl •11Je~·te', si potrà, in u1ancanza di morale e finanzia ria: 2° Rel<1zione dei revisori dei altri ambienti, pr<rvvedf>re ~111<1 si~t~n1iazione di es.d conti; 3° Rinnovazione delle cariche: 4° Eventu.ale con baraccamenti. 1>0ssibil1nente non lontani llalrel<1zi'111e dellin C'omn1issione per, le riforme sta tul'Osr)ed.ale fisioter.1pico. tarie. ·· X. 3. L 'org.anizznzi<>ne dei ce11tri . . fisioteravici de-, Chi aves~ Jier <1nest'11ltin10 fil g·on1ento 1)roposte Ye portare al ·ris11lt~1to cli RO!)Pl'imere, pe~ i minoda. fare è preg-nto' jnviarne il testo •preciso <llla Prer<lti tern.P<>ranei, le licenze di ronv.alesc-e11za, causa siden:r..tl' Centrale. che cercherà .n ncora. una. volta di Sl>P~se ·volte ·dell'aggrav<1rsi e del :fis&'1l'•Si di i~bi- . pnter convocare c1C'ttn Co1nmissiOJ'lfl pr]1ua dPl OonliÙ'1, c·he lln OJ)l)Ol'tnno e lll'Ont-0 trattamento fisì<>g1·er;:,so. ter~111ico Pl.Iò invece ffl re scomparire o notevelmente · ridurre. . I,er lfl, stessa i·ag-i(n1e ·non nppena il centro ~sio­ AM• Ml NISTRAZIONE . SANITARIA. t('l'<tPiro inizierà la vropria nzione, non dovranuQ pii1 essere i:q.viati i sopracletti inabili ai e-0n1uni Centri fisioterapici per il recupero ' conYn le~f'enzi.a rii. P clov·ranno anche ce8~re di fun.' degli invalidi temporanei. ziQna l'e: e ritener~i n boliti. i reparti presidia,1·i ài cura. ·11 ~1i11lstero della 2:nerra. (Direzione generale di sanità militai-e) ha diramato alle .autorità sanitarie II ..- Funzion<1n1eJ1lo degli ·Ospedali fisiot erapie.i. 'dipendenti la . eguente circolare: · X. 1. T~ 'OsJ)t~<laI~ tiisiotPJ'<lPiro funziona come Sono istitri'iti nelle S{\di cli Torino, Pavia, Milano, un comune osp~<l;;ile di riserv<i, c-0n le disposizioni R~t1)al lo. Parma. \~~rona. P{ldova. Venezia, Mod<'l ermiua te per t:1 li stabili111en ti dalle norme gedeun. C'nmerino. 1''ir0nze, Ro1n.a, :K.apoli, nari, P.<111ern li 'per. la. èostitnzioue llegli osperlali di Riserva. lermo: Cagliari, degli sp{'ciali . Oentri fisio terapici ]1~:-:;ro è fornit-0 di 11n ('On1pleto iiupianto per cure 111illtari per 1~1 JH'e1·oce cura · dei postumi di lecl1i11esitèrapiche. tet111otcrnpicJ1e, elettroteJ:"apiche e sionj • tr.1 u n1H t jrh{'. <1etei:n1inan.ti invalidità tem- 1 ro~~ibilnìen!e ~ di lln gnbi11ett~ radi-0gra:fieo; por<lne~. ' . nolH~llè c1egli ap1)rest<l.111enti chi1·nrg·ici neC€'SSari per .. · · I . -· . I Ce11 t ri fisioterapici sono costitui ti 00me eYentn8 li interventi seconda.rt. ~ , eo Ile I N . 5. Tutti g·Ii i11fern1i co11 JX)Stl1mi di lesioni, . : . ~. 1. a) Di 1111 ; JR pedale fii.sioterapico cli adeguacl1e costituisc-0110 in qna lche n1odo una minorazione ~1 ef.fici<:'nzn, dot ..-l to cli un completo j1upianto per temporanea delJ.a loro <1 bili tà :fi~i~ saranno. dagli cnre el1inesit~?ra picl1e, tern1oter.apiche, elettrQter.ao~petJali <1el territorio del {'Ol'Po d'ar1nat:a, aYviati ~ llicl1e, ecc .. cln servire per il ricovero degli invalidi secondo istruzioni che dnranno le singolari DìretP1npora nei. f'he n{)n fos~er<> . in grado di -pra. tiC'are zi<>ni <1i ~n nitil :1 !!:!!i1111te. più J>reCO<.'emente che sia 1;1 r·nra nn11.)11lntori~1n1ente. Occorre h ta.l p_ropo~ito l)QS ihile. ni ~ndd~tti o~Jledali fisioterapici, ove ~-

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IL POLICLINICO

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XXIV, l1~ASC. 46~

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r<inno sottopo~ti subito alla visita di una spe,ciale pe1· g·li esercizi dj a llenamento, e p0ssibilmente ' ,~1 ·oornmissione medioa permanente, costituita in ge- sar.à anche un ambiente ooperto, affinchè, · nelle nere di un chiru~go, di un medico neurologo e · di giornate di ca.ttivo tempo, la cura ginnastica. nDn un fisioterapista. venga. interrotta.. N. 6. Detta C-0mnJissi-0ne compilerà, per ogni ihLe ~camerate saranno in genere vaste, bene ;\efe1wo, una speciale cartella ortopedioa (V. alle- reate eò. arredate con brande, onde i giacigli. p usgato n. 1), stabilirà se. ,sono indiçate per esso le . ·sano essere faciln1Mte rimossi, per lasciar libero cn re fisiot.erapiche, e .se è neeeSSa.rio che venga ac- molto spazio coperto per gli esercizi ginnastici, in eol to nell'ospedale o se può es~re invece p:a.ssato ca·so che manchi un ambiente apposito. ' . senz'altro a ll'annesso Deposito, per frequentare i · N. 13. Presso la Direzione sani tari.a del Depo• sito dovrà essere i ~·tituito uno . speciale gabinetto G~tbinetti fisiotera~ci ambulatoriamente, ed intanto in·i ziaPe ,gubito gli esercizi di ginnastica e di al- per le v.aJu tazion i tisiche correda. te dei nece:ssa ri • attrezzi: le namento. ~- 7. La Comn1issione stessa rivisiterà gli infer-. 1 . spalliera cowpleta con :acc:esoort, m0<lello dQtn1i degenti nell'ospèdale ogni 16 giorni, annotando · tor Gualdi'; 3 sgabelli annessi a lla spalliera; 1 arper c;ia,scuno il risultato della visita sulla ·ri.spettittometro: 1 dinamometro: 5 fettucce metriche; va Ca.rtella ortopedicà, e deciderà infine, dopo equnlche tappeto ò coperta da campo. spleta te le cure neoo.sSarie, se sia il caso di pro_ Data la . semplicità del metodo, il Deposito fisioporlo a rasoog·na per la riforma, oppune di farlo terapico non avrà bisogno ·di un'imporf.ante dotapassare al Deposito fisioterapico annesso, dove dozione di altri attrezzi ginnastici. vrà tra.sferirsi colla cartella ortopedica, portante Basterit che ogni minorato sia fornito di uTul le annotazioni raccolte nell'ultima visita.. coperta da campo e di t1n telo .aa tenda, ~r diN. 8 . ..IA Commissione stessa dovrà infine riviffi- -stendensi nelle varie stazioni f-0ndameiitali . tare tutti quelli che dal Comando del Deposìto fisio~on dovranno però man~are i segueti attrezzi : . terapico vengono proposti per la dimi ssione, dopo Bastoni ginnastici in numero eguale .al sesto dei espletate le c11re ginnastiche complementari, -e ten1ilita.ri ricoverati nel Deposito; 10 sga~lli (come nuto conto dei dati che, i;ler ciascuno dei soggetti. i soptaindicati annessi alla sJ)alliera); 5 sedili con sarannQ raccolti <i.al Diretto-re del servizio sanita- · · pi:atDo incli:na to; J O funi da salita dei diametri di rio del Deposito, in apposita scheda individuale di 2,3 e 4 cm.; $0 sacchetti (li sabbi.a di peso vari~ valutazione fì.sica., pronunzierà il giudizio di ricu(ii peso devè raggiungere la metà del peso de1 eorperata idoneità incondizionata, o ai servizi terriPo dell'indivuiduo), nonc;h~ a1cl1ni semplici dispotoriali o solo :a:i sedent.ari, ·e confeÌ·merà la dif'po~sitivi per compiere i comuni esercizi ginnastici di . zione di rinvio ai rispettivi Depositi reggimentali. applieazione (barriere, fQSsi p~r i salti. ecc.). N. 9 ...Nei casi in cui, espletati tutti i mezzi di Del re~to il minore o nJaggior i1.u mero <li tali cura, non . i sia ottenuto alcun notevole migliora.- attrezzi sarà in relazione oon l'efficienza del Depomento, e l'inabilità permanga immutata, la Com- .• it(> e con lo sp<1zio in ~ so di. p-0nibile. m1·~sione provvederà a lle propostr medic-0-legaJi del Ogni Deposito fi.s ioterapioo dovrà esse1:e fornitn caso. · di bagni a. doccia,. dei qua ~i gli invalidi dov1·.-tnn•) N. 10. Se nna S-Ola CommissionG fosse insuffifare . Iarg·o uso . . cie nte, il Direttore di Sanità potrà nominai:e delle N. 1-1. Gli oggetti di corredo necessari per i risottocommissioni, che cooperino ad espletare il comfornimenti dei militari rico-verati nel Deposito, sia i:>lesS-O · compito. durante la permanenza in esso che all'attò della Però ·dette 1s ottoco.mmi::;sioni dovranno conside(limissione, saranno richiesti nl :.VI.agazzino dell'Orn r.s i in diretta dipendenza del presidente della , s pedale del Centro che ne terrà oompre llDa i::corta C-0mmissione medica permanente, il quale dev~ ~ufficiente e proporzionata ai bisogùi. controfirmare tutte le decisioni. N. 15. Durante gli esercizi ginnastici, nella buona Il regolare :funzioriaménto di dette co1nm1ss1oru stagione; gli invalidi indosseranno soltanto dt1lle :1vviene sotto la respon·s abilità e vigilanza del Disen:i1)lici ml1tandine di tela o cli cotone. N~lla catrettore dell'Ospedale fìsioterapioo, che ha alla sua ti,ra fitagione, il torace e l'addome dovrn nno es-_ diretta ò.ipéndenza, agli effetti tecnici; disciplinari sere coperti dal fa1"'sett-0 a maglia e da lla fn ~eia di ed an1ministra tivi anche il comando dell'annesso lana ed anche l'arto leF<> dovrà ~sse1 e protf'tto da Deposito. una grossa e r·nvida magliai tubolare. · Te11t1to oonto che i nillitari <1Ce<>lti Il< i Depositi III .. Fun.~iorian1 ento dei Depositi fisiote1·apioi. . fisioterapici sono oramai guariti dalle loro f<'rite, N. 11. i Depositi fisioterapici dovranno essere delle quali non residuano che dei po~tu1ui~ occ-0rr~ _ I>iù che sia irossibile vicini all'Ospeda:le al q~le sono ammessi, e dalla cui Direzione, come s1 è . anzitutto che essi si .persua<l.~:l°no che, s0 111 temp~ ol'dinari, i non perfettamente guariti ~ono esentati eletto. dipendono tec?rlcan1ente, disciplinarmente ed , da ogni servizio interno, tale. esenzi one non pu~ , a 1nministra tivamente. essere ammessa ,in tempo di guerra, da parte di Petti D.ep:ositi però non devono essere cons~derati quelli che hanno orinai rag~innt-0 ~~n e~:to grado come ospedali, ed il loro ambiente dovrà piut~osto di abilità, sia pure ineo1npleta, po1chè P ('<lm~ ~e corrispon(lere a quello della caserma. dove1·e 111ettere tutte le proprie fo:rze n 1 $C'l'V1z10 N. 12. Non mancherà presso cia·sciin Deposito, un della Patria. . pi.a . zzn le o """' n.n.rt1'le u~ !.-"... nalestra O'innastlca, n mp10 o ... 1

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SEZIONE PRATIC \ •

D'altronde i ·applicazione ..agli ordi11.ari piccoli servizi interni di caiSerma, ed il moderato esercizio che ne consegue, giova al repristino delle forze ed al più rapido ricupero della propria validità. I .r icoverati quindi nei Depositi .fisiot:era.pict dovranno colla.b orare a i lavori ed ai servizi int:erni, 11ella miSU.ra che sàrà individualmente stabilita, su proposta del medie'<> dirigente .il servizio sani-. ' tario; eç. i Comandi dei Depositl. fisioterapici, dovranno ·s orvegliare che nesst1na. infrazione ·alla. disciplina a:vvenga, da parte dei ricoverati, anche nel senso <li sottrar>Si indebitamente ai suddej,ti lavori e servizi. • N_ 16. Il Comando del De1)()sito fisioterapico dovrà mantenersi in continuo rapporto con la Direzione del Centro fisioterapico, dalla quale dipende. A ciascun Deposito sa.ranno addetti, nel numero • necessario, ufficiali di qualunque arma, a prefere.n• za invalidi, C'<>adiuvati da. un adeguato numero di . sottufficiali (circa il 4 per cento della forzà) . Ta,li elementi dovranno essere pure invalidi/od :8-PPa rtenere a classi 11nz.iane. N . 17. I/istruzione ginnastica verrà impartita da maestri di ginnastica e da capi -squadra. I mae- · stri sairanno scelti tra gl'insegnanti di educa.zione fisica, che ,gi tr:ovano in servizio militare, e che abbiano seguito uno speciale . corso d 'istruzione in tal generè di esercizi. . I capi squadra saranno invece scelti tra gli invalidi, che abbinno dimostrato s~iali attitudini, durante il periodo dell..3. loro peTmane.nza al Deposito, e che non abbiano ancora riacquistato una. abilità completa al servizio militare. . N. 18. Al . Comando ùel Depoffito- sa.ranno permanentemente addetti uno o più u.fficiali medici ap-:partenenti all'Ospedale fisioterapico, con la prineipale mansione di sorvegliare <-'Ontinuamente l'andamento de lle cure ginnastiche e dell'allena.mento. Da essi i maestri iRtruttori (loyranno dipendere per tutto ctò che riguarda la parte tecnica delle loro mansioni. ' . ... Il più anzi.ano di detti ufficiali n1edici funzi<>4 nerà da Direttore del servizio sanitario del Deposito, e, sotto la sua sorveglia nza e responsabilità, saranno raccolti i dati da i.scriversj sulla scheda individuale, cli valutazione fisica, che verr~ prooentat.a. alla Commissione medica del Centro fisioterapico., all'atto di prendere le definitive decisioni, circa le dimissioni del Deposito di ciascun infermo. , N. J.9. Tutti i militari dei'. C-entri fisioterapici sono tenuti, .a seconda {lelle prescrizioni medich e, a frequenta.re amb.'!Jlatoriamente i gabjnetti dell'Ospedale fisi-0terapico, eseguendovi le cure nelle ore stabil~te. IAt frequenza e la tegolarità delle cure, dovrà essere ·s trett'lIDente sorvegliata dal Comando del Deposito, assicurandola con adeg11ati mezzi di controllo. Tali cure n<Ul costituiscono però che la. i)arte in<lividua1e · de i truttamenfo da eseguil\Si nei DepÒsiti,. percbè tutti i n1ilita1i cl].e vi pervengono d ovranno essere sottoposti. subito a lla ginnastiea medico fisiologica di allenamento collettivo. · N. 20. Nel Deposito fisioterapico funzionerà per •

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le comuni legge:r:e malattie una infermeria, oon ca~ rattere di infermeria reggimentale, ad e"vitare p iù che sia possibile, il trasferimentò negli ospeds.li ordinari di questi SJ?eCiali· infermi, o anche il 101'() rinvio a ll'ospedale :fisioterapie<> . • ~- 21. All'atto del :loro ingresso al Deposito verrà, per ciascuno dei ricoverati, riempita, sotto l~ direzi-0ne del medico dÌrigente il .serviZio del .De- • posito stesso, la. .scheda individt1ale di valutazione fisica, di cui a l n. 18, c)le dovrà Poi essere; .oglli decade, rol'redata delle ,successive annotazioni. . . Infatti ogni decade i minorati saranno visitati dal suddetto medie.'<> dirigent:e il servizio del Deposito,. e potranno far passaggio da una sqi.i.adra 3.d . un'altra, a ,seoonda della maggiore a~ilità atqui~ stata, fino a che non · 1·~ggiungano le condizioni di poter essere .p roposti per la dimissione . La scheda individuale dovrà poi acoompagna_re ci.aS<-'Un militare . a l proprio corpo, affìnchè J>OSSI.• . es8er te.nutft p,r esente dai medici reggimentali nei casi di' allegata. inabilità. La cartella ortopedica invece, corredata di un~ oopia della tabella individuale, all'atto della dimissione dei mi~itari dal Depositot v.errà rim.,.ndat~ alla Direzione del Centro :fisioterapico, ove dovrà venir oonservata. ~- 22. Il Comando del Deposito fisioterapico ~, vrà la massima cura che i militari sottoposti alla ginnastica di allenarnento non· siano mai la sciati a bbaJ:\donati a sè .stessi. · . Fin dalla sveglia (alle 7.30 nella stagione inver, nale ed alle 6 nella ·stagione· estiva) essi sa.rann~ occupati in speciali riprese di esercizi collettiri, sotto la direzione. dei maestri. · Gli esercizi gr.aduali di ginnastica, che .saraD.lle interrotti da opportuni J)eriodi di riposo, non d<>vtànno mai impedire che, nell'ora fissata, ~li infermi a cui venne prescritt.a. la cura, aècedano a~.bnl<ì.toriRn1€nte ai g-8 binetti dj terapia fisica dell'Ospedale -annesso. . Sa rà poi cura déi inedici o dei maestri eh~ gli esercizi ginnastici vengano eseguiti in maniera: da non stancare, ma d:a. portare ad ru~ progressiTo ~llen.ame11to coloro.cl1e vi sono sottoposti. Nel cor~ della giornata sarànno dedicate a lcune ore all'esej·cizio di la vori agricoli o manuali. -· Agli esercizi fisict , :ai lavori ed .alle cure si inter.. porrà 11oi utilmente qua lche l~zione teorica. o qu.-ilche conferenza di t·t1.rattei·e patriottico o mor~le, fatta dagli ufficiali. . . Dopo la ,s ommipistrazione del seoondo rancio, potrà es~ere concessa la liber.a uscita a tutti coloro pei qn}1li il Djrettore del servizio sanitario conceda il r111.1 lla osta, che verrà dato, in genere, dopo iniziata la seconda decade di :Permanenza nel ~ posito. Non J)()trà però essere concessa la lib~ra uscita a · qnei militari che a bbisognassero ancora, ~r deambulare , di st'1mpelle o di a ltr i n1ezzi tt~torì, a mèno che n6n 8i tratti di u;n ·sen1pliee bastone. N. 23. Le ·sa.nzioni disciplinari alle qua li potranno essere sottoposti i militari accolti nei Depositi fisioterapici sono tutte q11elle previ~te rl8l regola ~ m-ent-0 di disei1..lina, t(ln11to conto cbe l'applica~°"' ...

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I L POLICLiì\ICO

ne di '1ll<tl1111qne pun~zio11e 11-011 dovrà interron1J)e"re il ttatta1nento fisiotera1Jico e ginnastico, nè {limiul1il'ne l'efficacia tetapeu tica.

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Aì\:\O:XX1\',. I '.\sC. 46] • 1

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I, u ogo te nenziale •

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l U8.t . del ;; novem-

(}li ·1 ddetti agli sta 1Jiìi111enti 111ilitari cli N. 24. çiu~tlora i .1niljtari, g~h d.in1essi g-t1.ariti da , Jìrf>-duzio11e i1er la guerra t' agli :-;tabilimenti ausi·Jn Centro 1ìsioter..1vico~ f<1S~(·ro ri00n~<'iuti abbiliari. regolati dal 1>eci·ef.o T.nogot·<'l1€-nzia.le 22 àgosognevoli di· i1uove c11re ~ 1:-:pitaliere, per eventuali sto J !>15. i1. 1277 sono. soggetti oltre ('h<• alla dispo~'Omplic~1zioni dell'a11tica · 1esi<1ne. ei;;:zj. cloviann-0 :jziu11e del Cotlic·~ f>enale J er l'Esercito a1le _seguen"çen)r manda t_i 1111-0Ya1nente in eura stlltnnto pressG ti speciali dispos~zjonj mnntf'nnta1 a11che J'er l'~p-. il locale Centro fisioterJ:111icÒ. J'l!c1zio11e di fJ\leste dispo:-:izi<>ni: 1;1 <'-01n1lètenza dei La Direzione di tale C<'ntr<>; ri<'hieclerìt n quella .. rl'rib1111ali ~:[ilitari. ' " \ . {lel fisiot<·ra11ic·o, d<ll quale 1'i11fetmo proveniva, r-0Art. 2. - Cl1iunt.Jue, :1ppctrteùend(J ~11 personale di 1 . pia d~lla r a1·tella ortopedica <' rlella , . schr:rtn. indiri- ' nno degli ·.st.nbilin1enti di c11i all'art. 1 ',,i .nssei1ti .f .l ualc, •011cle aT"ert norn1a l><'l' Je 11lt~riori c·11re e d:i llo Sta biljn1ento per ~inque ~iorili :-;~ 1 nza H ut<>riz... · prov,·edimenti. Z{l.Zione, o es. endone regol.armente ·1~ente. r1Òn vi • rientra ·senza 1notivo leg~ttimo n<.'i (·iuqne gio1·nl ~~. n. .\Jl:-i l'j reo In re :-:-0110 :1 lh-•g<1 ti i due n1o<lelli ) . ~ncr·e~si Yi dì quello fis~~\to f)er 'il ritorno 'è · rn1ni to ·1(ll1<t r([r1f'77rr or·topeif iro <' c1Pl1~1 .~rhe<la dii ro7utneon. c;t reel'e Juili t.are da dne Jllesi ad nn anno. ,, r i 11 <l i r id u o7e . • . I-~a· ç;te:-:sa pen:i. pnò a1)pli<"arsi a11c:l1e i11 ~eguito nd " ' n sse11z1 · di ~ole :!·~ òre S('( "n<lo Je rir<:ostanze. Pf'r Certificati medici agli operai tnilitarizzati. dil·fd 11 razione '1 i :l bb.111<10110 di lit' oro <·lllessu {la chi · Dai TI1? .. 11 refetti è stnta dira1unt~1 <111e I 1 te:-:id!\t1ze l'a}l}ll°f''ellti l' ...\utoritit ~filitill'(' ftJ epost.a .alla S<>fVedegli Orclini <1ci ,::\l'edièi la :-egnent0 <:ir<:olnrc: . . . gliania clisciplin.'lre :-;nl J eroouale 1Jello stal>ili1nen to, • • «Il .J1injs1 ero per Ie ai·1ui f' 1Hunizioni l'J't•Qe;cundito il Dirett<?re dello St.nllilimentn 111ed0siino. Se . rat-0 <lella ~1~sòl11ta necessità . <:he lù prori11zione di i] ffl i to sia ('OlltIDeS'-0 dj 1·oucr rto fra tre O. J>iÙ in~ . esc::;e non abbia·a .soffrire i11t<'rrnzi-011i di i-,n1·tu. , c11n <liyit111i del personale ~11d<letto. 1;1 veTI.c'\ è aumf>n. . ·:irc-0l ·1re 30 giugno u. ~. IL 51!111 richianla l'a tt<.-'u- ·t•l tu <la uno a tre gradi. , zione <lella elai::se sunit~i i·in e sJ1e<?inlm'ènte <lei 1ib''l'i' ·.\l't. 3. - Chinnqne ·1pparte11t!ndo •tl JX•rsonale di ~sercenti sulle ftequenti 1 <1 ~se11ze degli· operai, esoUll C> dP_~;li St.~bilimenti cli 1·ni àl1'<1rt. J passa cl:i nera ti o tU<'no, d<'g·Ii stabiliu1e11ti a11siliari i quali. que:o:;to Rt<}bili111ento <ld un n Titro con1e :i 11'artic·olo WT ruoti·vi Ul-Olto SJ.)eSOO (1 i_ Il<'8Stlna import:1 llZll O ~te:-:so. ~enza. a11tori:;r,zazione, è p11nito C'Ol CHrcere ·!,èr 1'1asc·o11dere i 1 i1assaggio :i rl1itrario ad ·:1 Jtro :o;tùn1ilital'~ dn d11e i11esi .a sei.- ~e il fatt-0 si:1 r·om1ne"' ·o ·iililnf'nto. ·1·ic·orr<tno l*'r ~· i,:~tifif''1ziout:!, ni n1eclici di <·oncert-0 fra tre o pii1 i111Uvid11i clf'l personale • · '1'.ter .1.Yer0 11u ce1·tiiicn t(> di 11~1 la tti<l o òj 1nales~Pre Rncl<l<'tto la pe11<1 è aumentata da uno a tre gradi . ·dti~1t111c.:i:111(lo i più. ~vn 1·i~l 1i d h:::tu 1·pi ·(' l"pe:::::--o l'iu·' ,, , .. :::i.·endo .<\ :-;orprenclei·ne lH lJt1011;1 fecle. MEDICINA ·s oCIALE. a Qne~1e HSRenzè, se p111· hl'eYi llla 1110Jto f1·e, • JUt•ntl. <I l'l'€Càll0 g.raye d;l TlllO ;i.Jl:l r·ontinuitil ed ÌilL'assistenza ai rifomnati per tubercolosi. :Pnsjtà clell~1 procl11~ione c1<"•11P n 1·mi P munizioni. ·Il dott . .-\. Z<1111b}('l' rile' n. sn Il T·rnelu. il donuocc·iono ;1Jl:1 élisciplin:1 intern.a tleg:li ~tflbilimenti. V('.\Ì'€;' clello ~f:<l~O di flSRistel't' i l'ifor1n,nti }'>er tubPl'·.:..tl t•sro.ugouo' gli oper8i ~tC'RSi ;1 · ~·r<lvi p~ne; 1':1b!1andono {lel ln,oro es~endo uu delitto contemplnto · colo-.:i, è he ·all'atto <lelJa tnobilit.Hzione fnrono di, .acca uto a qnell<? (li diserzi«ll1(• P-tl i 1 ]}U ssaggio arbi- cl1in ri1 ti iilonei ~1 lle f<l tiche 1ìi p.11erra e quindi pres111r1ibi~1ut"nte tr4ivclti i11 l111one c·on<lizioni <li snlnte -rario n1l altro . tal>ilin1ent-0 e~se11<l-0 eq11ipar'lto clnl . ' E' ùi l"trntt11ra H!orfologic.a f' che h~nno sacrifie;rro ' 'ocli<·e. I)enalP ~lilitnr~ nll'ahha1ul<>ll11 di po<::to. . nJl~1 Pn tria il lol'o he11~ lllftg·gior<:\ cioè la. salute e <{ I,a.JH~ì n«nta <·onoscenza ili <l<'tt" 1lispo.:.;izioni può -piep.-.11·<.•"' 1111.a non ·~11ffic·iente n('nla ta c.. 1ntela <la pnr- 1 '.:~ tti t11dine :t J ln YOT'<): ril~Ta il rloverf' <'l l'intflre~Re <lf'lln ~tato cli i1nJH.ilire il f'ontagio nelle f<1n1igUe ·e dej n'lC'diri 11<'1 rilascio dei cettifi<'n ti <li malattia . de i ri l'o1'n1 a ti :-;tf'~~i. t> di 1nule&if.\<'1·e non co1n1)1et.a t'ì f()r~e d~ ·una. accl1Oli a Rse~:ni vita 1izi (·be lo ~tnto 1lovrebbr v.-r:rRtn <li~n 11:in~l +>Cl nnn ri~idn, Y<llnt.nzionç. dell'entità . sarè. iier og;ni sing-0'10 1·ifor111{l to ~l mon1ent-O Rte~so lei tlist11rl1i ac::1·11sati cl;1gli orerai. del ~Il.O <:011~<'f10 tlPtiniti\"O - JlOil irrisori, Ill:1 pro« I . a 1n·ep:<i p~1ciò di port.11·e n <·ouos(·enza <lrgli :'c·ritti .nll'.\ll)o lP tlispo~dzi<0ni 11 01 D0creto . r~uQgo­ T>Or7.i1Jl1;ttj .nll'n1genza . (\d nlla g-r;1,·ezza df>l bii::ogno - a11drebberu v~rsati non :11 riformato od alla i0nen7Ja1e :; novembre 191<l. 11. J68-L rel•1tivo alle Rllfl f:i 111iglin. · poicl1(• i· es11erien7'a · jnseg-na C'he tr-oppe o·rm0 pPnali e 'Clisciplinari p<·r ~li ~tn.'bilimenti cli \'~)Jt(l i :-;n~~ir1i in· <l~llJ:tro c·ousegnati cljrf'tt<1111ente, 11·odnzione. I1er la g11erra. i"i<tuo u1ilitari che <lel.vPng-0110 <ln!.!li :1n1111alnti o flaj l11ro congiun1i :1<1.0\ 'in<lnstria, priYata. e. nel contP1111)Q.' faccio appello p<.)ra ti ~l' ~«opj clifferenti <l:t quelli C'he I.1 cnra e di de. iì 11ori1e clel ~11niste1·0 n I p1·ovft to ~€ntimento , ];) fH'()fi}:l ~Si c1<1111:1!1Ò~rehbero: n1a \ersa ti illV(?C'e alle ~.-ozi >Ile <ll f)ae,e fl(l}}a r laR~e J11eclir.a, ]l€l'Chè. (fando • si11~:olp Con1n1i1''-'l()Ili · pro,inC'iali tlfl1l<1. Crof'e Ro~sa, ' . . : .-.. ~11<1 ,·alicb1 (> prezio&1 c·ollnbornzionP. comprenttn l<\ qn~tli !.:;(? ne n ~R"nmerebbero c-0 ì l'ttn1min i~trazione -;ntta la re:;;ponsnbilità clel sno C'onti'ibl1to, nell'a~si~ e11 <'~C'rç·iterflhl 10ro ;1 1nezz{) <l<'i bropri n1-embri. òei • :111'<11€ ):I J1iena ('fficienza de]lP l~lnestrn.nz~ bcll]ChC' n1ediC.i locali. clfli. cli~r~nsn ~1 lln 1-~~olnre e sempre niigliore rendimento cli . . . ri t' <l(?lle· clam(? \i~ita-. trir-i. nn':l7.i{)ltP c·()11ti1111n di eont1·11llo snlJo ~nlgP-rsi 1JUei;;t:1 .111nno cl'op~ra C'h0 lnvora pf'r In ·vitt<>i;ia. . <lPl1';1.:-:~i'::)t~117n •\ <l rnnh·ilio . Fi1·m~ to il Pref Pftn )).

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[ANNO XXIV,

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:Sl!.ZlONE PRA'l'l CA

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Per facilitare l'ospedalizzazione dei rlformati, ...\..ll 'i11Yitu 1·ecentemente rinnovato, dalla Camera elle co.stituirà il .mezzo curativo e pro.filattico prin~ e 1 dul Senato, auguriamoci non tengà dletro un cipale e che per l'a~venire dovrà essere estesa a l1gnal111ente lung·o veriodo di inazione, ma tutto è tutti i malati di ti.1bercolosi, 1>otrà valere il depo~ibile: una legge sulla assicnrazione obbligacreto-legge del 25 giugno, il quale disciplina la toria contro le lllilJa ttiB no,u ,è· facile, ma il term ine concessione a Provinci~ ed a C<>muni <li :r;nutui di assegn(l to al Goy·e rno . per 1}repa rare tale legge non è ùreve (tre anni). Perciò non• • del tutt'O fuori d1 favo~ e<>n esenzione d 'interessi e a lungò ammorluogo i>uò essere il èlonJandarci, 8e clinanzi alla ta1uento entro il limite di lire 200,000, allo scopo di favorire in genere le opere antitubercolari. i.1rgenza assoluta della · difesa della Società dal • IDsiston°" attu~lmente in Italia dieci Sanatorii dilagare della tt1bei:c-olo~d, non possa essere ovpor- • tuno, come. avviamento alla a~sicurazione obb1igaper le forme di tubere<>losi polmonari jncipienti e Huscettibili di. guarigione, tSette tt1bercolosari e 54 toria 'c outro le malattie in genere, una pronta assicurazione· obbligatoria çontro lit tuberc~losi. s~zioni ospedaliere, questi ultimi per il rie<>vero di R. B. ·. tubercolosi cronici e .per i qua.li il ricovero rendesi , ========================================= -~ indispensabile a ca.usa delle speciali condizioni eco. ' 11omiche e famigliari dei malati. ' In totale, per l'ospeda.lizzazione dei tubere<>losi l{ISPOSTE A~QUESl!I E ·A DO MAN DE. .. si avrebberò a disposizione l)OCO J)iù c1i -1000 letti, .numero che risulta assolutamerite ina<l~g11ato al (7039) Indennità òaro-i. ivcri. Dott. G. C. da bisogno quando si pensi, ad esfln1pio, c}1e nel solo · D. - Se il Comune corri.sponde ai prQIPrlo m€dico :-inno 1914 morirono di ·tubercolosi l)Olmonare in co11dotto lo stipendio in cifra ininore dj lire· 4300, Italia 37,372 individui. · deve c<>rrispon.derg·li la in<lcnnità CJ11·0-viveri, ancorchè egli presti servizio coiné interino in ~rltro Se non si provvederà adegn.ata~ente, questo stato. • viciniore· Comune . ...i\. n1ente clel capo"\leroo dello ar~ (]i cose verrà certamente ad agg:rnYarsi dopo la tioolo 1° del D. L: 26 lt1glio ultin10, n. 1181, l'am~ g11erra quàndo i n1utilati del polmone V(\rranno ad aumentare il numero di coloro che chi~€ranno il montare della. unica inrlennità sarà \..-orrisposta al 111edico dà entrambi i Qomuni presso cui prestaricovero per -lenire le loro soffel'enze . • servizio, ciasci.1no in proporzione dello stipendiQ as~ ~ risolvere questo grande problema di medicina • sociale si presenta. per lo Stato t1n mezzo di · note- segnato. (7040) A.urJiento sessennale - Pagamento. - Dotvole efficacia : l'assiou.,·azione obbligatoria cont ro ' i lflvoratori dPlla tor F. B. da B. ~ Nessuna legge o clecreto ::5ospende le malattie per gli operai e per . . te·rra, che oltre ad integrare 1'.a ~ sicurazione ~ngli durante lo stato di guerra il pagamento . degli a.11menti sessennali agli imJ)iegati co1ui.1nalj in genel'e infortuni del laYoro, l'Olle-verà nll'altezz.a voluta l'ussistell7..a sa1titrt.ria a donlic.ilio e quella ospeda- eq ai mèdici condotti in i.sve.cie. Ella ha acquistato Jh-ra P€r le <'lassi meno· ,abbienti, togliendo ~nche il diritto al sessennio· fin dal ~ ago. ·to 1916 nella' <-osi ~ onere finanziario çhe è divenuto ormai misura di annue Jire 250. Se.il C-0mune, non ostante i fatti eccitamenti, persiste nel rifiuto ·od omette insopportabile .i:tlla n1aggior parte clei nostri Comuni. .di proYvec1ere Ella può, ne1' ottenere ruaggio·r e sollecitudine, adire l'ordinaria <lt1torità giudiziaria ' competente per "\rafore. • • (7041) Pensioni. - Dott. :;\l. ~I. da A. - Gli anni Anche A. J_)ori nel Pe11sie1·~ Medico patrocina l'as: sicuraZione obbllga toria, che ,~or].'ebbe ristrettà, durante i quali 11un si è i1restn to serv~zio di conprQvvisoriamente alla sola tubercolosi. dotta . non possono essere calcoIn.ti ùgli effetti del. . la pensione nemmeno se fosser-0 paga.ti nel fra tEgli rileva· la c1eficiente assistenza oRpedaliera ai tubercoosi, prenden<lo per para digi11a la prot~mpo i prescritti contritiuti per conto dell'ente . . e del sanitario e ciò percl1è la Cassa di previdenza .. vincia di Pavia. ' è istituita per ·i medict condotti e 11-0n già per t · ' · Il Governo sta organizzando })rovvedimenti gene. . . liberi esercenti. Qt1alora si is('11.vesse ora alla prerati per i reduci t11hercolosi, 1na non . «011\iene ill11<lerci s11 taJi provYedimenti, pòichè i molteplici . detta CasSR, il periodo utile per acquista1;e il di. . . ritto alla pensione clec~1·rctebbe dalla clnta cl€lla i1rovvedi1uenti del clopo gt1erra. aR~Ol'biranno molto l·attenzione del Governo ccl i n1ezzi clcll<l Nazio11e. i11sérizione medesima. L'i11scrizio11e alla Cassa di Ella può rimanervi inI11tanto n.ell'ap11rovazione clèlla legge '1·ecente R11l- previtle.n za è obbligatoria: • • scritto anche clu1·a11te 11 servir,io militare, pagan{l• J'assicura.zione <;>bbligato1·ia con.tro gli infortt1ni clel lavoro agli agricoltori, è stato· invitato il Governo · il coutrib11to .annuo di lir~ 132. Tale contributo è n1.~)mentaneam<'nte anticipato dal Comune; salvo a presentare, i1e1 termine cli tre anni, unn. lcg~;0 rival~a sulle compet:enw clon1te 'al &'lnita.rio. Pt"'r J)er l'as!:::ic11razione obbligat('1ria, per t11tt:e le maperc-epire la pensione occorre a' rer compiuto nn Ja ttie. Sè non che anche nel 1902 e nel 1903• ia Case1"\izio · òi condotta cli anni 24, sei mesi ed · un ruera ed il Senato p1~esero atto della n~essità di una legge per l'assicurazi<>ne obbligatori:1 contro 1~ giorno . Torna.udo nella classe dei liberi esercenti malattie degli oper~i, c-0mt1nque .cagionat~. e invi- nou si ha diritto alla ·restituzione dei contributi pagati durante il servizio ·di condotta. Il regolat:irono il Governo a studiare un progetto di tale mento generule pe1· la Cassa di 11revidenza port:i J~gge. Da allora. sono trascorsi molti arini ·e "nulla kt data del 7_ gennaio 1917 e fu pubblicato sulla è stato fatto. 1

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[ANNO XXIV, F ASC. 46]

. IL POLICLINIC6

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Uffioia"te àeZ 1-0 aprile 1917, n. 84

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Ella presta servizio p~ due Comuni o enti locali da ciascuno dei quali i>eroepisce stipendio minore di lire 4500, ha diritto ad 1ina unica inden, nità. di caro-viveri, che .sarà ripartita fra i due <Jomuni in proPQrzione degli •stipendi che ognuno cli essi Le· corrisponde. Tanto è disposto dallo art'icolo 1° del D. ·L . del 26 luglio p. p., n. 1181. Doctor JusTITIA.

da R. nell'E. - Poichè Ella riéeve dallo stesso Comuiie ,. \ID complessivo annuo compenso di lire 5900 non :tia diritto àlla indennità caro-viveri, che è, invece, cor1·isposta a. .tutti coloro eh.e hanno oomples-. sivo stipendio inferiore alle lire 4500. (7043) Inàen'Yllit4 oa1·0-viveri. - Dott. U. M. da A . . - Poichè Ella i'ic::eve dal medesimo . ente il ' complessivo stipendio di lire 5740 non ba. diritto a,I Se1·'lJizio medico ~miUtare. - Al dott. N ~ P. da L. : pagamento della indennjtà caro-viveri, che è conIl nUQY() elenco delle infermità vale per tutti: cessa ·s olamente ·a coloro· che perceptscono .s tipendio ' ufficiali, graduati e iSOJdati. da lire 4500 o meno. Il collega può essere adibito ai servizi di prima (7044) Servizio prefsso ~, A.111111,inistrazionc àelJa linea se l'ernja è riducibile .e contenibile, pei'chè Oroce Ro,.sa. - Dott. P. B. da F. E. - Se l' Asessa non è ca usa di ·riforma ,per gli ufficiali ~ .sot. sociazione della Croce Rossa La mandasse a casa t ufieia li. definitiYamente, avrepbe diritto di l'ioc~pare il AJ.1'.abb. n. 3418: pòsto t\i condotta in quanto ' che, in tal ca·so, perDaU!. la sua anzianità gli spetta la promozione, ~erébbe lo stipendio che -0ra · percepisce pel. serma occorre che il Distretto dal. quale dipende Tizio che presta presso l'os})edale territoriare. Ma compili lo specchio di avanmmento dopo a.Ver se il licenziamento è temporaneo, durante, cioè, chiesto le informazioni al Corpo ~lobilitato pre". 1a c,hiu·sura in:vern.ale dell'ospedale in modo- che so il quale il collega ha pres~ to servizio, quand'l ' rimanga, nel frattempo, integro il vincolo fra · Lei era in zona di guerra. e la . benemerjta Associazione, con relativa col'riSe percepisce già una• indennità caro-viveri non spon.sione dello stipendi(), · non pu~ rioccupare il J)tlò percepirne una ~onda.. · • precclente posto di condott.a. dovendo rima.nere .All'abb. n. 7157: sempre -e contint1amente n di sposizione della Croce La circolare 734 del G. M. 1916, · sta·b ilisce tassaRossa. Ocoorrerebbero, pertanto, maggiQri e più tivamente quali .debbono essere i titoli per il confespecifici chiarimenti. rimento dei varfi g1·f1di 11el. COI'I>O san'itari() di oom(7045) Aspettativa - Pensioni. - Dott. G. T . da ·plemento. . . C. M . .- Se nel capitolato, cui Ella accenna, l'aIn genera.le la C-Ommissione esaminatrice dei tispettativa per motivi· di salute, di studii o di fa- toli non tiene conto, per il conferimento dei gradi, , miglia è ·vreviista ,come seinplice facoltà e non codi titoli equipollenti e quindi ritengo che malgrame diritto del .sanitario, do quelli numerosi ~d importanti da. lei possedi1ti, ..il Comune può negarla adducendo l'im.p(>ssibilità di provvedere, nello atnon potl'à venirl~ conferito il grado di capitano. tuale momento, alla sostituzione temporanea · del All'ia,bb. n. 8841: sanitario medesimo. Se, invece, è portata come di. L'elenco 1d elle infermità riguarda i militari tutti, • ritto il medico può chiederla ed ottenere senza· ec- ufficiali e soldati. cezione di sorta. Occorrerà, pertanto, oonsult.are .Al dott. D. P. ~· 9a T.: ponderata.Jnente il detto capitolato. Il tempo pas- · Per essere dichiarato prQmQvibile e messo sul sato in :aspettativa per motivi di famiglia non è quadro dii avanzamento -Oécorre l'idoneftà inoondicalcolato agli effetti della pen.sipne. È, i"nveée, in- ziooo ta., che potrà ·risultare da una nuova visit.a tegralmente corriputato q11ellQ passato jn aspettasollecina.t a . dall'interessato . tiva per ragioni di ·salute. -Al dott. JD. P. da P. : Il Comune è tenuto a pagare ,lo stivendi9 per .due (7046) lnderi~ità oaro-viveri. - Dott. F. S. dia s~ mesi a decorrere dal giorno in cui il medie<> si è - Senza reclamo da parte dello interessato, cui . sia stata dal Oomu·n e eventualmente negata, la .presentato a:lle armi, e non ·da quello -in cui ·è Giunta .Provincia.le Amministrativa non p11ò con- stato nominato ufficia.le . .Al dott. O. F., Zona di guerra: cedere. di 11fficio la indennità caro-viveri agli imÌ medici appartenenti af rei>àrti mobilita.ti debpiegati municipali ~Ìn.presì nel territorio · di sua bono portare le mostrine ed 11 fregio delL:'l Sani til giurisdizione. Qu.a lora il Comuné non la comprenda ' • m.i litane. nel novero di -Goloro che :a.b biano diritto ad averJ.a, Al dott. G. M. 8119 : Ella può ricorrere alla ·predetta Giunta, che provIl computo della. differenza avviene fra ·i due stivederà .s econdo legge. ... (7047) Oassa di previàewza per i medici conàottJ . pendii netti., Anche oo degente all'Ospedale ha di- • ritto all'indennità di ammogliato. - I nde'Yl!nità caro-viveri. - Dott. F . B. da F ~ di S . All'abb. n. 3418: · , · - Il medico ,condotto interino noJ?. ha· obbligo di Nel"l4 zona ter'l·itoriale non è an1n1essa la procorrispondere il contributo, alla Cassa di previ; mozione ai quadri successivi nel ruolo di compledenza. Ha, però, · facoltà di . versarlo . ed in .tal caso . mento, mentre in zona di g'lterra gli ufficiali coni relativi ann1 di servizio sono calcolati uruca.corrono all'avanzamento insieme con gli effettivi. mente per il raggiungimento del diritto alla pen· · Cfr. circolare 752 G. l\II. 1916 seml>re vigente. sione mentre q11esta ·s arà valutata in base agli amli (70:12) IndenH,ità caru- vireri. - Dott. S.

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• ,duran~ i quali si è stati titolari etfettiyi. Poichè

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1XIV, F ASC. 46]

SEZIONE PRATICA

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1379 •

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:A.11'.abb. H. 343: Tutti gli u"ttJ..cial:i a qwaJsiasi ·cat.egoria app.art.eu. gano e qualunque ~nzianità abbia.no possono e.ssere Per lal Patria. proposti per la promozione per l'.art. .13. Sono caduti in guerra i dottori : Al dott. S. M. da B. : :A.DINOLF'I GIULIO, tJenente medico, da, Napoli - . " Non può essere nominato . tenente · non a vendo i CAR'ATI ERNESTO, tenente medico, da ~ologna.; prescritti 5 anni di laurea. SCOLARI .MARIO, capita.no medj.oo, da Venezia,. . · Come tutti g·li altri impiegati può pretendere per Di malattia contr<1 tta in servizio è ntorto il doti primi. due mesi che prester-à in servizio militare tor ROBERTI NICOLA, t~nente medico, do. Rofra.n.-0 . anche lo stipendio che percepiva dal Comll'Ile .. (SalernQ) . In ség'n ito potrà optare per lo stipendib che ·piò. gli oonviene. !mbulanze pel nostr~ esercito offerte degli Americani . ...-\.11 '.a bb. Il. 912.5 : Un cçmitato di poeti amerìcani ha ·raccolto fi. PJ già stato risposto che . ·olo i milita.ii di truppa nora oltre 80,000 dollari, ossia circa mezzo mi·debbono per. ora .p:oose.nt:arsi al11a vi·sita .a . Firenze. lione di franchi, per donare all'esercito italiano Essendo gli aspiranti da oonSiderarS'i come uffidelle 4 t1~bulan7Je·. Queste vengono acquistate ciali dovJJebbero esserne esclusi. . • in Ibllià_ al prezzo di 2000 dollari ctascuna. Ne .A.11.abb. 11. 8299 : . sono già sta.te provviste ventotto, ed alcune por, D.a.ti i provvedimenti dai quali è .stato colpito, tano il nome del <lona.tore. itnina Vi<l per la r~integrazione ne-1 .gr.ado è il riIn un'adunanza_ tenuta a New York a scopo di e-orso al C-011·s iglio di Stato. . propaganda, pairlò fra gli .altri il maggiore .-medico ' All'abb. n. 7296: dottor- Serrati, da Milano, ispettore · dell;emig~­ Solo agli ufficiali congeda.ti àefintiti'L·ametite spetzione a New York. ta110 i due mesi di -stipendio. Il Comitato intende raggiungere presto il numero , .All'abb. n. 6894: di cento a11to--ambulanze. -:Avendo già chiesto ed otte11uta la nomi.'Il:a ad Istituto dei ciechi di guerra a Salerno. ufficiale di oompZemento non può ora far doro.a nda • di passag·g;io nella Milizia Territ:oriale perchè i Si è in.augurato oonza alcuna cerimonia a Sapassaggi cli eategoria non sono ammessi in tempo lerno - a.Ila presenza. .di parecchi cittadini - l'l- ; di guerra. s titnto dei . ciec:hi di guerra al Corso Gard.baldi, ·pa, . Del r~sto il trattamento per le due ca tJegorie è lazzi11.a D':A.gostino, dovuto a ll'iniziativa ed alla identico. tenacia clel cav. prof. Carlo Carucci, direttore della l<>e.ale Scuola tecnica. All'abb. n. 8523: Furono molto ammirati i l<>e.ali, già a.tredati di Date ·1e ecceziona•li condizioni della flamJ.glia può fare una dloman~ al Minist:r:o per ottenere che tutto il oonfort.o neressario. Il cieco prof. Marinuzzi, valoroso maestro di piano e di organo, .eooalmeno .uno dei fratelli ottenga l'assegnazione in . gui' alla perrez.ione scelt.a mu,sioo.. zona territoriale. . Però nessuna disposizione del genere di quella Tra qualche giorno comincerà la lavorazione di oggetti di vimini, quella della legatoria di libri ed a ccern.n ata. dal collega esiste. .a.ltro ., Dopo parole di conforto ai ricover.aiti che Al dott. F. B. da F. d. S.: · Nessuna delle allegate infermatà è cau·s a di ri- avevano da poche ore lasciata la famiglia e di augurio a 1 prof. cav. Carucci, si chiu-se la simpatica forma. La Commissione· ~sitatri.ce giudicherà se il .gr.afusta. do dell'otite .sia tale da non renderlo idoneo al Beneficenza. servizio incondiziona t.ò. • • - La sig11orina Maria DB Sann.a di Na~li, ha ofAll'abb. D. 9071: ferto L. 100,000 .al1a Croce Rossa affìnchè 1s i eriga Non f>siStf> nessuna disposizione del genere di un piccolo padiglionf\ des.tinato a ·raccogliere i S<.11quella accennata. dal collega. , M. G. dati re cluci dal fronte affetti da tubercolosi. EtL1 ha manifestato il desiderio che il padiglione s1:i. intitolato al nome del padre Roberto De S.anna . CONDOTTE E CONCORSI.

NOTIZIE DIVERSE

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Dal Comune di :\las sa J'\Iarittima cerca.si d'urgenzH un .1n~diço condotto per la durata della. guerra. C'on<iizi-0ni òa convenirsi. Richieste al R. Commis~l'io .

NOMINE,' PRO.MOZIONI ED ONORIFICENZE., .

.

! A. Fabbrica Italiana di Automobili di Torino ( << Fi<1 t

») ha approvato di de.volvere la somma di

lire 500,000 all'erlgendo I stituto degli orfani dei . ca.fluti in guerra. I./indltst riale cav. Luigi Spadaceini ha elargi~o In so1uma di lirè J 0,000 all'Opera di prevenzione antitubercolare infantile. di Milano, impegnandosi on <'~Sa al manteni111ento di un bambino nell'Asilo cli Biassan6.

TI l)rot. ::\Ia rio Rag.a zzi, dell'Ufficio Municipale d'Tg·iene della città. di Genova, ha conseguito in . La Oamera agrtunaria .cli Messina ha deliberato Qllesti giorni la liber~ docenza per titoli in igiene di ela rgire la somma di lire 30,000 in favore delpedagogica presso la R _. Tl niversità di Genova. l'I~ti tnto de i mutila ti di Pal{\rmo. 00 1~ò.iH li. 1·n llegra Inenti. ~

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1380

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TL POLICLINJCO

~.\.:\~O ~X IV,

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. Per la riasstinzi·one In servizio degli invalidi ·di g·uerra, È stato l'llbblica to 1111 Decteto miniisteriale che :1p11rova g·li t'leucl1i deg·li è~iti di lesiDni o infer1;:1it:'1 11(\l 111anteni!ne11to o la i:i<1ss1111zione jn ~ervizjo <1ei 11Ji.ti t..t1·i i)1validi clelJa guerra. Eroismo ili

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medico. ·

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notizia che il rneclieQ tli bordo del cacciato111ediniere• ing·lese « Strongbow », b enchè g raìVement) fél'ito in corubattime11to .avvenuto nel Mare !lèl Xor<l, il J7 ottobre, !)restò i Huoi soccorsi a sedici P1ari11~1i norvegesi, riuscendo a .~alvarne la vita, r1ri~1n di rice\Tere egli ste.sso qun lsiasi a f'Sistenza. 'X<1n ne ,~iene r<l tto il no111e. •

Un medico vittima. dei rag·gi X.

lano), Bol'ione C:tiovanni da Toriuv, Ferr-ero ;Luigi

da Novara. Tenenti n'ledici : Ama ti Basilio da C~raso (Salerno)~ De. Ma.reo Raf0,ele da Caramanico <Chieti), Grassi Bernardo, :Niagi Agide da Bagni di S. Giu-

liano (Pisa:), Manna. Paolo da. Boiano (Ca1npobasso), Lamodica Giovanni da Torremaggiore (Foggia), Pergoli Pericle da Cingoli (l\tlacerata), Petitto Antonio· 9a Campariarello (Avellino), Sa.vini Guglielmo da Ron1a, 1.\llauro l\{ario da Napoli. Sottotenenti i;nedici : Cristina Giova·u ni da Montaldo ' (Torino), Porta Enzo da Lonigo (Vicenza.), Armaroli Giova'nni da Bologna, Bosis Umberto d2. rrorino, :Wlenditti Luigi da Caserta., Veronese Giuseppe da . Arzignano \ (Vicenza), Zari:lbrano Carmine da Castelloquerceto (Pisa).

. CI <1Dtt, ,-~1ill~1nt. clil'ettore del servizio radiolo' Nuovi gàs asfissianti. gi 00 delJ'OspeclHle T.urih-0isiel'è. di Pnrigi, ha do•• Ynto ~nbi re l '<1n1put<lzione delra vambraç:cio sinistro Sul ll(1stro fronte i teclescl1i usa110 ora délle profonda 1nente alterato dai raggi X con i qu 1- .nuo,-e n1iscele di gas . ...\lcune di esse h>anno azione li egli la,"ora da oltre 20 anni e per l'effetto de· e111etic<1, de1Jri111ente, con effetti est1elllament~ toslf'teri-0 . clei c1 uali egli a ,•eva dovuto assoggett:arsi ' sic-i. .A.Itri tipi di gas, i11~in11ar1dosi sotto la JUasch(lacl nitri interYenti parziali , e:l1e l'uso rigoroso ·di l'tl. clet<~rminano prurito ed irritazione di L1le intenmezzi Jì·r otettivi non era vnlso ad impedire. IJ .si th c:he il soldato è costretto a levarsi l'apparecdott. , . .àillant 11a chiesto · cli ri111anere al suo posto cllio di vrotezione, rimànendo co~ì e~osto agli effe 1ti del gas tossico . <1~ lavoro. n1nlgrRdo l!amputazione subita. .. J •

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· · Un medico clie s'inocula la malaria. · Il <lott. R o11band. (lell'Istituto Pnsteur di Parigi, rer studi·\ re ln tra ..1nissio11e '1ella malaria, ha fa.tto • r Tfnngere dei 1Ua1~rici da alcuni anofefi, dopo Uli certo ten1p<:> f'i è fatto l)nngere. dfl. qu~sti insetti e~rli stesso. L'f\~perimento 11a nvuto esito poS'itivo: il dott. Rouband ha contratto la :r;nalattia.

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Dottoresse al fronte.

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stati imponenti. '"i ha ,...onc·orso

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t.1 flj11n nza . •

Tia-nno 'J)l'Onunziato commos~i discorsi l'assesl'-ore Di Ile11edetfo per il l"'on1t1ne. il comm. J;usignoli per µ:li 0~1x;.dali e il prof. Gust<lVO Canti per la ~IaB~o11erin,. rilevando lf' inestingui~ili benemerenz~ <li quell'apostolo dell'altr11ismo. '

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dottore s~a

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l'int.~1·.q

J.'ilomena C'ol'vini, che ha chiesto ' J~ iuorto in età di G8 n111li il ~en ...\RRIGO TA· ecl otten·1tto di 11rest..'1r ser'Vizio in q11alità di tenente :\f. \~SI~\. ordiD<l1'i O èli Btedic:in..'l. legale a Pa<lov-a. medico nl fronte, è stata per sedici mesi in un Fn 11n a11tesignnno del n1etod-0 positiYo nello "tuospedaletto cla c:1mpo n101t6 avanzato. ·Il Coìnit:ato· òio df'lln Jn€'<lif'in~1 10gale. d ella Croce Rossa di Chieti le offrirà prossima· . Il si10 noine l'esta leg·1 to :1 1·1umerose ricerche. tra n1ente nnn medaglia d'oro di benf)n1erenza. · cni 'q11elle cli tanntologin. ~n 1l'identlfic.'1.zio11<· dei de· Il « Rolletti1..-, rlella (';1111era Sanitaria e· dell'Orlinquenti, s;u ll'anatomia patologica in alcune for d ine <1•"i :\IP<li<-i cli \.,..enezi;l )) nnn11n<'ia c:l1e lu dotto-n1e di clen1e11za, Rull'n ffn ticamento menta le nelle re~sn Elena Fau1 bri, cl1~ fino dal i1ri11cipio d e)ln • C\C no le, ecc. ~nerra aveya fatto .don~n ncla cli prestare la St1n. ITa Jl0rt.:'1to f'ontributi preziosi· alla preparazioneop€ra n~li Os11èrlali più a'\'":111iati, è. partita per il . dcl nuovo Codice Penale. • , fronte. rol grado di tenf\nte mecliN. .,\..\eY·1 inRc.~nnt-0 a Pavir ro11 1 e c::trno1cliunrio. pri• .1na èli · 11n~~nren PnòOYil qnn1e orclinario: ivi.svolsP Medie\ prigionieri ritornati in ~talia. per oltre venti n.np.i la $1la opera· di RCienzin to e di Diamo un nuo-vo elenco di meilici prigionieri riLa

I funerali dcl conun. Rall9ri.

tnrn~1 ti

ill Italia.

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Cn11it<1ni 111f><licj: Bon~aglio Eli'l c1a Monza (!\Ii-

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Indice ·alfabetico . . . per materie. Po:g. 1373 A.1 nm iuistrRzion~ :.-~1 nita ri;.l. )) 1365 Chi1·l.1rgia : insegnamenti della gnel'ra . )) 1361 Dieta 01;;.pedaliei·a senz'alt.:-ool . Ff>rite jntra~rticolnri .del gon1ito: c11r:l in )) J35~ prin10 temi)()· Fc·ri ti de!:!;li n rti ~nferiori : l'i<-'d.ucazione del r·ari1mino . . . ;: · » 1~0 Roma 1917 . St.ab. Tip. Cartiere centrali

••

Pue11nJuturace ::trtificiale uella tubercolosi poln1on:lre , . . .. . Pag.. 1369 ResistPnza inte1·na (per ln) e ·.i)er la v.it,, 1··-,·) •J tol'ia • )) 1353 ... . . ~inéine<:\ie .. . . 1368, J 369 1'nbt•rroloS-i : diagnosi

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L . POZZI.

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Anno

XXIV.

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I8_ novembre I9I7

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fase. 4:7• • ,

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fondato ·d ai professori : ,

GUIDO BACCELLI I

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FRANCESCO DURANTE

SEZION~

PRATICX

VITTORIO ASCOLI . .

REDATT ORE CAPO: PROF.

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SOMMA R·I O

Lavori originati:

A. Ceconi: Una malattia nuovs. da infezi.one.

La febbre volinica~ - Conferenze: G. Jona: Dieta ospedaliera senz'alcool. - Note e commenti: C. Gorini: Sulla resistenza del fermento latticoproteolitico all'essiccamento. - Rivendicazioni: S. Belfanti e A. Ascoli: A propesito dell 'aftizzazione endovenosa dei 4ottori Cosco e A guzzi. . · . A i>puntl di medicina pratica: SEMEIOLOGtA{ La dimostrazione del sangue occulto. - 0A.SISTJOA E TERAPIA: Nicotinismo e suoi rapporti co n le neurosi di guer ra. - L 'avvelenamento

,

da subl~mato. -- Il satur nismo nei bambini. - L'insufficienza cardiaca consecu tiva alle intossjcazioni da ·gas asfissia nti. ~ Posta degli abbonati. Varia: Datori _d i sangue in An1er1ca.

,

Nella vita professlonaJe: Cronaca del movimento professionale. - Atti parlamentari. - Risposte a quesiti e a domahde. Condotte e concorsi. - Notizie diverse. - Indice alfabetico per materie.

'

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Interessantissmto Premio semigratuito per gli associati al ''Policlinico,,: ·, Dott. G. MENDES - Capitano Medico del 2° Reggimento Granatieri - Già Aiuto n egli Ospedali di Roma

. MAN·UALE di -Medicina. e ·chirurgia di guerra

·

SOMMARIO : Parte I . Composizione delle unità di guerra . - Ordinamento del sòrvizi sanitari in guerra: Organi diret-

tivi ect organi esecutivi . Servizio sanitario reggimentale e posto d1 mecticazione. Sezioni di sani tà. Ospedaletti da

campo rta 50 letti. Ospedali eta campo da 100 e da 200 letti. Ospedali da guerra della· Croce Rossa. Sgombero del feriti e degli ammalati. SerVi.zio santta;rlo lungo le linee cti tappa. Treni os.pedal~ della Croce Rossa . Treni attrezzati trasporto-feriti. Stabilimenti sanitari di riserva. Rifornimento rtel materiale sanitario. - Parte II. Malattie più frequenti al campo: M. degli organi della circolazione. M. degli organi ctella r espirazione. M. dell'apparato digerente. M. dell'apparato uropoietico. M. veneree. M. ctella ·pelle. M. del sistema nervoso. M. mentali. M. rta .infezione. Avvelenamenti alimentari. - Ricerche ed analisi chimiche sommarle.• Formulario. • Indice dei più usatit medicamenti con tra-

duzione In francese, tedesco ed lngl·e se. • Cura degll avvelenamenti più frequenti. - Dosi massime del medicamenti. Parte III . Traumatologia di guerra: Armi moderne. Ferite del diversi t essuti (Parti molli, vasi sanguign( nervi, ossa).

Complicazioni delle ferite. Ferite delle varie regioni (cranio, faceia, collo, torace, a ddome, ireni, bacino, colonna vertebrale , arti). - Parte IV. lglen~ dell'esercito in campagna. Alloggjamenti. Alimenti è bevanrte. Marcie e fatiche militari. Accidenti morbosi durante le marcie. Igiene del vestiario. Igiene individuale. Profilassi delle malattie da infezione. - Mezzi piu attivi è comuni di disinfezione chimica. - Parte V. Convenzione di Ginevra. - Elenco· del mezzi p~I

funzionamento del servizio sanitario In campagna .• Modelli degll stampati in uso nelle unità sanitarie In guerra,

Elegantissimo ' volume tascabile di circa 250 pagine, con 20 figure intercalate ·n el testo e 1 tavola a colori. PREZZO L. 5. (Per gli •associati al « Policlinico » sole L. 2.25 (franco di porto) .

.

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etllHI di ''°'rle&à rlsena&t• .J... E vietata Za riprod~ione di lavori pubbUoati neZ POLl(JLJNJ(JO o la pubbUo<M&ione di sunU di essi senza citarne Za /onte.

LAVOR'I ORIGINALI ..

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STORIA. •

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F'ebbri a tipo p arossi stico, con periodi 1nR. CLINICA MEDICA PROPEDEUTICA MILITARIZZATA tervallari più o meno regolari , di 5-6-7-8 e più DELL'UNIVERSITÀ Di TORINO . g·i orni, · .e rano note ai medici dell'antichità e • Una malattia nuova da infezione • • • del medio evo (Ippocrat'e, Galeno, Avicenna, ' ecc.) e messe in rapporto con l a malaria, come La, febbre volinica . • del resto anche oggigiorno .in cui sono interProf. ANGELO CECONI, pretate com.e ve,cidive dell'd.nfezione malarica Consul,e nte del 2° Corpo d'Armata., r ipetentisi a intervalli regolari. Anche la febbré volinica o altrimenti detta La {ebbre volinica o quintana è una malattia q,u intana, ora s coperta dai medi'ci austro-11edeacuta · da inf eztone. trasmessa all'uomo dal · P,idocchio. Sì presenta sottò forma spÒradica ed · schi nelle regioni invase della Russia, non e~ra epidf,mica ed è caratterizzata da parossismi d~ rimasta sconosciut a ai medici che e.sercitavano prirn,a della guerra in q11elle regjl>ni, con '3idefebbre e di dolore, della durata di 24-48 ore , che si rinnovano periodicamente ogni 5-6-7 giorni. rata dai medesimi" come di origine malarica.

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1382

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IL POLiçLINICO

, ~e apparve qel resto subito ne manco agli stessi suoi scopritori, come una malattia a ~~' .pettamente individualizzata e recisam.ente s"epara• ta da alt1·e ad essa per la sintomatologia similari, la malaria e la ricorrente anzitt1t.t o. Della qualcosa ìrisentono evidentemente ·talune delle denorninazioni con cui essa venne designata da i>rincipio, con siderata o come una varietà di • malaria, malaria russa (Moltrecht), o come ' ·nà \·ari·età della ricorrente, febbre ricorrente q·uintana (I . Miiller), o come t1na speciale malattia (111ftuenza) delle tril)Cee, infiuenza · polonica · (Gratz:er), o come una malattia da freddo, infi.11,enza a febbr e p eriodica (Oppenheim). La denomi11azione di febbre volinica (Hiss) . che ebbe· più di ogni altra fortuna, forse anche per-c hè lasciava impregiudicata del tutto la questio.n e della natura d.ella malattia, come anche quèlla di febbre delt'Ikioa (Stiefler e Lehndorft), furono sugg.erite dalle località d"ove i casi furono in maggior numero studiati. La denomin a iione di febbre quintana (Werner) che pure incontrò favore è giustificata ·d al comportamento del sintoma principale, la febbre, la qua1e con molta frequenza affetta il tipo quip.tano, mentre l'altra di febbre tibialgica (Sacbs) si riferisce al secondo dei sintomi che insiieme alla febbre caratterizzano la malattia, al do• Io:r:e sul lato interno della gamba, variamente interpretato circa la natura sua, eia qualche A. (Kraus e Citr-0n, -e d altri) senz'altro considerato come dovt1to ad una locale osteoperiosite infettiva. Le prime osservazioni di febbre volinica o q11intana f11rono f~tte contemporaneamente da vari autori (.Hiss, \"i\1erner, Moltrecht, Sti8fter e Lehndorf) e qu'asi contemporaneamente anche rese pubbliche. Appartengono tutte alle truppe del front~ tedesco-rt1sso, più specialmente a quelle ·del settore volinico, e della Polonia. Più tardi dèi casi furono osservati anche fra le truppe tedesche op·erantf sul fronte occident.ale (Fl'ese~ e forse anche fra le franoesi (Boidin), fra le austriache nel trehtino (Aszodi e Szego) e della fronte _Giulia ~ Galambos e Rocek). l Jn caso di recente osservato da Sisto dimostra che l'infezione s'è infiltrata anche tra i nostri combattenti. •

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. EZIOLOGIA.

r,a presunzione nei riguardi dell'eziologia della nuo\'a malattia (nuova, ~i comprende, per chè non per anc6 descritta), tenuto conto del cn.raitere parossistico .e· periodico della febbre, portò s11bito al pensiero che si trattasse di una mal attia acuta da infezione, con ogni prob~.. bilità dovuta ad l1na parassita deJ grt1ppo dei

XXIV,

FASC.

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protozoi, tl'asmessa airuomo per bpera di · un ospite intermedio. I dati positivi in favore di una· tale presunzione, raccolti a traverso prove e riprove e d'lpo ' . · 'tentativi più yolte falliti intorno ai quali sa,rebbe . oz.ioso di qui occup'a rci in dettàglio, sono 1 seguenti. Col sangue dei malati di febbre volinica: prelevato dalla vena durante gli accessi ·riuscì Topfer con iniezioni e.n doperitonealf a infettare la cavia col risultato di una sintomatologia iebbrile molto da vicino simile a quella febbre volinica. Risultati sicuri in cotest<i> $enso ottenne anche Jungmjl.nn sul topo, ma con una sintomatologia diversa, per nulla d'accord~ (atassia, paralisi, crampi, morte) con qu~lla della malattia in questione. vVerner e Bènzler dopo aver· più volte fallito nei tentativi di infettare gli animali soliti da esperimento, riu-::>cirono a comuni.care l'infeziQin.e all'uomo e precisamente a se stessi con iniezioni intramusco'làri (glutei) di mezzo cc. di sangue tolto durante l'accesso. Il periodo d'incubazione fu ri' sp.ettivamente èii 21-23 giorni. La cl!rva della tempe·r at11ra fu tipica, nè mancarono gli altri · sintomi caratteristici dell'accesso volinico. . . .Gli stessi AA. riuscirono più tardi in un al~ro esperimento non meno importante e conclusivo, a ir1fettare, cioè, l'uomo a mezzo di pidocchi in precedenza applicati ·a sugger€ il sangue sulla cute di un malato volinico e di poi per più gìor- . ni di seguito nutriti su _quella di un san-0. Tale esperimento fu eseguito dai due AA. anch·e qt1esta volta di se stessi e' riuscì in uno ' dei due. . Essendo trascorsi soltanto 6 mesi dalla "' nfezione sperimentale superata, . il rist1ltato positivo dimo·s tr.erebbe che p_e r la febbre voljnica, se una immunità si produoe, essa è di certo di. durata molto breve. Anche Jungmann riuscì con. tempor~n·eanl'ente a W.erner e B enzler nel tentativo di infettare l'uomo col morso dl pidocchio infettato su di un volinico. Questi risultati non m.a ncano d'iµiport'lnza come quelli che dimostrano anzitutto la natura sicuramente infettiva della malattia, jnoltre che il germe che ne è la causa è presente nel sangue periferic·o durante gli accessi e che con qu.esto a m.ezzo del pidocchio può e.s ser trasmesso all'uomo sano e farlo ammalare .. Il germe in questione tuttavia si deve_;i·itenere come· ancora ig·noto non ostante le .ìmolte ricer·che fatte per metterlo in evide11za e i non pochi risultati -ottent1ti incompleti, isolati e ,spesso .gli uni con gli aitri in disaccordo·. Segt1endo la traocia del presupposto protozoo, w .erner per il primo vide in uno dei suoi casi esaminando il sang11e, un spirochetat simile a . q11ella d·ellà ricorrente, ma di questa più corta.

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Di una spirocheta vista in un casò col para- esser riusciti con una cultura di 4 settimane a boloide, in un altro colorata negli strisci, ·parla infettare gatti e conigli con iniezioni intramu. pure Topfer; una spirocheta granulosa descri- scolari e endovenose, ottenendo delle curve ter• ve Korbsch. e un'altra; simile a quella Duttoni mografi.eh.e molto .s imili. a quelle della febbre della ricqrrente arfri.cana, 'afferma di aver vista volinica. Tuttavia, tenuto èonto che forme sianche Miill'er. · mili a quella da essi osservate · sono reperibili . L'importanza di questi r.eperti, un po' perchè facilmente an ch e i.n culture di sangue ·normale molto rari e isolati e rimasti senza confer:rna, mantenute ·a ,} ungo in termostato, non pensano un po' anche per ragioni di tecnica micr0bio- gli AA. ora citati di da.re soverchiq credito ai logi,c a su cui non possiamo fermarci venne da loro reperti e inclinano piuttosto a credere che ' ' più parti impugnata. .i l ge,rme d.el~a febbre Yolinica appartenga alMeritano invece molta considerazion.e i risul- l'ultravisibila. tati di recente fatti noti da Riemer, il quale Top fer , prima_ a ncora che il pidocchio fosse riuscì non soltçi,nto a dimostr.are al mi.croscopio stato .riconosciuto qltale agente della malattia, ma anche a coltivare una spirocheta· dal ~an- aveva studiato il contenuto gastrico deJ paras. gue di volinici su si.ero umano inattivato, in sito nutrito del sangue di volinici. E vi aveva ambiente aero'bio e anaer.obio. notata la presenza di un germe in tutto simile Questi i risultati finora: conseguiti in ap- a quello da lui stes.so descritto insieme a !)Oggio al pz:econcetto affermato fin da princi- S'.c hiissler - e prima an·c ora, d,el resto, da Ro· pio che la febbre volinica fosse ~Ila dip.endenza · cha-Lima - come agente del ~ifo petecchiale. Si tra~ta di un :çnicrorganismo a forma di badi un germe del grupp,o dei protozoi. , Meno semplici e sopratutto molto meno chia- .stoncino di lunghezza variabile, a volte accop, ri sono i risultati ottenuti nel riguardo di altri piato com.e di:P1obacillo. Le forme più lunghe microrganismi intorno ai quali si è discusso e sono spesso ·colorate soltanto verso le estremità ancora si discute molto più che non intorno e sono allora da 'considerarsi come stadi di alla spirocheta. Jungmann fin dalle prime o~­ segmentazione. N.e i periodi di rapido sviluppo serv azioni della malattia deserisse dei micror- predominano le forme molto corte, così coir te ganismi visibili nel 'sangue dei malati esami- che possono esser scambiate per cocchi. Di que• nato a fresco, numerosi in modo speciale du- sti b'acil1i lo stom,ac o d.e l pidocchio sarebbe a v·ol~e ·co~anto zeppo da fornire degli strisci com1 e r~nte gli accessi, a forma di biscotto o di clava, straordinaria.mente ~abili in sito e spostantisi di ·cultur.a pura. TopJer no.n dubita d.i essersi anche con movimento a scatto. Negli strisQi trovato in pr-esenza del vero agente della febbre colorati apparirebbero come. cocchi appaiati so- volinica il · cui ciclo quintana potrebbe verosimiglianti molto da vicino al gonococco. Di tàli milmente .esser ,s piegato col fatto che soltanto microrganis~i non fu possibile di ottenere . do.p o cinque giorni .dall'infezione del para<5::;ita delle culture, nè còl sangue che li eonteneva si r ende evidente l'accumulo dei germi nel suo · fu possibile di infettare ·c avi·e e conigli, pur stomaco. Egli non esita anche a d ammettere una gran· rimanendo i med.esimi per più giorni visibili nel sangue degli animali iniettati. Il reperto · de affinità tra il tifd petecchiale e la febbre descritto da Jungrnann ebbe con·ferma da parte volini·ca, ambed11e prodotte da germi parenti. di Topefr e di Sisto· per casi isolati, fu negato Recèntissimamente lo stesso A. avrebbe messo rla altri (Brasch), e dichiarato r eperto, frequen- nel conto anche la nefrite acuta di gu erra, p~o­ te, e perciò privo di valore, anche nel san gue vocata anch 'essa dal morso del pidocchio riel normale da B·enzler. L'A. tt1ttavia vi torna so- cui stomaco si troverebbero in grande numero . pra di recente di·chiarando la su a convinz·.one d,ei gérmi simili a quelli sopra descritti . Nelle ricerch e di Topfer crede Jungmann di che i.I germe da ll1i descritto sia l'agente v'ero della febbre volinica. Di ciò sarà d·etto più aver 'confermata l'esistenza e l'importanza del germe da lui descritto che si troverebbe nello sotto. ' ' stomaco del pidocchio n11trito di sangue voliBrasch descrisse un diplococco, più minuto del d. di Frankel, che si trov·erebbe in grande nico e n on sarebbe differenziabile dalla « riqùantità n·el sangue dura,n te l' ac.c.esso, ma tale ckettsia Prowazeki >> del tifo .p etecchiale. Werner e Benzler aJia loro volta studiando reperto non ebbe conferma da parte di altri il contenuto gastrico dei pidocchi ch e avevano ricercatori. W erner, Benzler e Wiese riferiscono di aver loro · servito a infettar e l'uomo, vi h anno tropotuto coltivare dal sangue di volinici anaero- vato dei microrganismi in tutto simili alla biamente un cocco alquanto meno voluminoso rickettsia di Rocha-Lirria e di Topfer, non difdell9 stafilicocco, ora r otondo, ora ·ovale, e di ferenziabili nel temp o stesso da quelli da loro 1

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stessi ottenutj n cultura e coi quali erano riusciti a inJf.etté..re gatti e -cavie. Le forme dunque descritte da questi AA., i quali tuttavia insistono a non attribuire troppa importanza ai reperti loro, sar ebbero identiche, a quelle descritte da Jungmann dal momento che tanto queste • come quelle son dichiarate identiche alle forme .. descritte da Rocha:-Lima e da Topfer. Si trattér.ebbe, per quanto ·.è lecito di comprendere dalla letteratura a volté . monca e incompleta che .è a nostra disposizione nel pr.esente disagio di guerra, del germe rinvenuto da· Ricketts e Wilder nel sangue di mala.ti di tifo p~tecchiale e da questi AA. sospettato qu.ale agente specifico della malattia. Prowazek più tardi ne negò l'importànz,a e ·descrisF\e :J.lla sua volta .un germe che rinvenne nel sangue, spesso nell.' interno dei leucociti; ma anche li- · bero nel plasma, col quale istituì anche molte ricerche sperimentali. Ora il reperto di P ro- · wazek deve ,e sser stato riconosciuto come identico a quello di Ricketts, se ai germe in questione è ora 'd ata una denominazione, «rickettsia Prowazeki », che n.e ricorda lo scopritore e nel tempo stesso .colui che forse più a fondo studiò la malattia e ne rimase .vittima. ' . L'importanza di un tale ~eperto è tuttavia ancora tutt'altro che sicura. Che forma identiche, non differenziabili coi metodi nostri di ricerca, possano dare origine, sempre a mezzo del pidocchio, a malatti-e clìnicam.ente molto div.erse come sono il tifo esantematico, la febbre volinica e la nefrite dei combattenti, è cosa che per il momiento non può a meno di lasciarci alquanto perpl essi~ btto · e Dietrich hanno po.tuta constatare un notevole potere agglutinante verso la rickettsia nei siero di sangue di convalescenti di tifo petecchiale, ma altrettanto · hanno pure constat ato nel si.ero dei volinici e • anch1e di altri soggetti. Ciò potrebbe dimostrare una . reale !l-ffinità fra le due m alattie dal punto di vista eziologico, ma potrebbe anche dimostràre · ·che la rickett.s ia non è speeifica nè dell'una nè dell'al~ tra, tanto più che essa è .conglutinata anch e da altri sieri oltre che da quello di volini.::i e petecchiali. . Nei riguardi della nefrite di guerra, provocata, $e·c ondo Topfer anch'essa dalla ~rick~ttsia inoculata dal pidocchio e perciò considerata · come af~e in grvppo insieme. alle altre due ora n.ominate, · molte c·onsiderazioni ci consigliano a rimanere ·p er il momento , scettici. Occorre tuttavia di ricordare che Sachs, prima ancora che di tale affinità fosse questione, aveva constatato in un considerevole numero di • volinici anche delle manifestazioni di nefrite 1

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con e senza ed.emi e p·e rciò aveva anche chiaramente espresso il vensiero che tra le due affezioni ·esistessel un legame eziologico e nel senso stesso, sempre per considerazioni cliniche e prima che gli studi di Top.fer f assero n1Jti, . si esprim.e ·più di recente Stiihmer. ' Per il momento, lasci9-ndo da parte la nefrite dei "Combattenti di cui si comincia a pena· a . parlare _nei riguardi della sua dipendenza .. zlològica da una rick.ettsia, si deve riconos~ere come prove decisive o anche soltanto di grande probabilità in favor·e della cc .r ickettsia Provazeki. » ,q uale causa del' tifo p~tecchiale non esi~ stono e non ne furono prodotte nemmanco in favore della « rickettsia quintana» quale causa della "febbre volinica. La questione dell'eziologia della febbre volinica si' deve perciò ritenere ancora aperta. EPIDEMIOLOGIA. •

La malattia fu osservata tra le truppe au.. stra-tedesche in Polonia, in Volinia, inoltre nel settore nord fino a Riga e .anche in quello meridionale della Galizia del fronte tedesco-russo, fra le trµppe operanti in Serbia; nelle gua~nigioni interne della Germania e da ultimo anche fra . le truppe del fronte francese e italiano, sempre fra le truppe austro-tedesche. Nessuna sorpresa, dunque, che la letteratura non porti che nomi d'autore. tedesco e del pari n essuna· sorpresa' che- non si trovi tra di ~ssi chi si occupi della malattia an-che tra la. popo• lazione borghese. Il .caso di Sisto dimostra che la malattia. s'è ormai infiltrata anche tra i nostri combattenti come taluni c1asi descritti 'd a Boidin colla diagnosi di «febbre di trincea» somiglianti m olto alla febbre volinica, dimostrano forse che anche le truppe fran-cesi non ne sono immuni. La febbre volinica non ha dunque una geografia precisa sùa propr.ia, non dimostra alcun carattere endemico, come potre~be apparire da taluna delle denominazioni adottate e come sembra inclinino a credere Stiefier e Lehndorff i quali" L'avrebbero osservata ·esclusivamente sulle 'rive dell'Ikwa, massime in una Divisione accampata in una regione paludosa nella quale • non si non appena .fu spo- · . ebbero casi nuovi . stata _altrove, mentre i reggimenti venut'i a sostituirla non tardarono ad esserne inquinati. te truppe in ogni modo · del fronte tedesco orientale e sud-orientale rappresentano l'ambiente di gr an .lunga più infetto dalla febbre volinica, il trapasso della medesima su altri fronti molto lontani si spiega agevolmente con gli spostamenti di truppe e con la nozione ac-. quisita con l'espe!imento ~ella sua lunga incu•

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bazione per cui individui infiettati dal pidoc- nica sia stata da qualche A. appaiata al tifo chio, per es., in Polonia, possono ammalare e petecchiale, .un po' per cau~a del pidocchio che qµindi infettare' altri .parassiti anche due mesi trasmette alì'uomo tanto l'una che l'altro· un . ' .più tardi, sul fronte italiano o francese una po' per taiune note -cliniche che sarebbero covolta che vi sieno trasferiti. muni alle due infezioni, molto. per l'agent& I casi di febbre vo1inica non furono mai os- presunto suo .specifico ritenuto affine, se non servati in grande nume·r o e a insorgenza con- identico a quello del resto non meno presunto ., temporanea o quasi in una stessa località o specifico, d'el tifo esantem'atico. Gli argomenti di una simile .tesi si truvano in uno stesso ambiente militare. Anche là dov·e addotti a sosteg·no . \ . • ft1rono relativamente numerosi si presentarono in serio contrasto con alcuni dati epidemtolosempre come relativamente isolati e distanzia- g1ci che oc.corre di ricordare. Non conosciamo . ti tra di loro nel tempo. Furono osservati cen- . di fatto un solo A. il quale abbia osservata la tri d'infezione in reggimenti e gruppi di truppe contemporaneità delle due infezioni nelle stesse anche molto <;list~nti fra di loro, mentre reggi- lo calità: o nell'istesso ambiénte militar.e. Hiss menti e gruppi di truppe in località intermedie anzi oss~rva di proposito eh~ nelle regioni in ne erano . rimasti del tutto immuni. Si potè sem- ·cui egli studiò il maggio·r numero. dei casi, da pre avere la certezza che l'acqua e il vitto non anni il tiifo petecçhiale non av.eva più fatta erano in giuo,co nell'insorgenza e nella difiu- con1parsa. L'affermazione che la. febbre volistone della malattia. Negli Ospedali ~ili tari da nica non ·Sia che un~ varietà 'çiel tifo esantecampo furono notati qua e là dei casi <:ii n11ova matico e più precisamente una forma attenuainsorgenza fra i soldati d.egenti e anche tra il ta, rudimentale, della quale potrebbe esclusipersonale sanitario (Hiss, Bra:Sch), ma ciò non vamente rivestirsi l'infezione in determinate • • prova, ne da alcuno del resto fu mai affern1ato, epidemie, urta contro. un· preconcetto dottrina- ' il carattere contagioso della malattia. Prov e si- le e di osservazione. pratica non facil·e a esser cure di contagio non furono raccolte, nè denun- , vinto. Noi sappiamo di fatto che ogni epidemià ziate da alcuno . degli AA. Non si può· tu~tavia può presentar~ vicino ai casi tipici più o ~eno esclud1ere che .l'infezione possa esser trasmessa gravi, forme attenuate, abortive, rudim.enta' infézio·n.e, ma non conoanche per contagio; p . es., del pidocchi.o stesso li, ecc., di' una data . schiacciato e portato in contatto con la cute o sciamo una malattia infettiva che si p,resenti con le mucose che presentino una qualche al- in determinate epidemie soltanto con forme terazione di ·con·tinuità. L'ignoranza· in cui ci rudimentali. Finalmente o.c corre anche di ricordare come t~oviamo delle \71ie che iJ germe segue nell.a sua • eliminazione dall'organismo non ci permette il tifo ·petecchia!~ una volta superato conferisca per ora di sospettare con fondamento altre pos- di regola una immunità per tutta la vita, la sibi.Ii maniere . di. contagi<;> (feci , urine, . s1t.d-0- qual cosa n.o n si ve1·i:fiça nella febbre volinica, almeno per, quanto. si. può giudicare dall'espere, ecc.). Il numero maggiore dei casi ·fu osservato rimento di 'Jl ern·er che potè reinfeita:r si alla nei mesi dell'·i nverno e della primavera. Non distanza di soli sei mesi da una prima infez:one superata e dall'osservàzione clinica . di Bittorf. mancarono tuttavia casi anche Q.uranté l'estate. Non occorre. di dire com~ tutte le note epid.eSINTOMATOLOGIA. miologiçhe finora . accennate trovino la spiegazione loro nella nozione ormai acquisita ron Il sintoma di gran lunga più importante è la l'esperimento circa l'intervento del pid occhio febbre. Essa si inizia bruscame,nte, di solito in nella trasmissiop.e della malattia e il lungo , piena salute, senza manifestazioni prodromeJ)erfodo d'incubazione .che questa presenta. An- nich.e di sorta, ma a volte tuttavia anche pre. ' che l'osservazione di Stiefler e Lehndorff ch e ceduta da sensazione indefinita di malessere, da· Yorrebbero la endemica di una disappetenza, da moderato male di capo, ecc. . febbre volini-ca . data regione della Volinia, delle sponde palu- L'inizio. della febbre è sempre preceduto dal dose dell'Ikwa, si spiega' sulla ·gui~a di qu~sta brivido. Non· si tratta di uri brivido unico, !nr1ozione senza ~he occorra di ammettere in- tenso e prolungato ,com.e µella malaria quarfluenze locali del terreno, ma semplicemente tana, ma piuttostq di ~ensazion~ ripetute, non quelle igieniche degli accasermam enti nel ri- esagerate, di brivido cui tien diet:r-o il senso del · guardo degli insetti in ques~ione. calore. La temperatura non raggiunge che in cG>rne Da notarsi 'anche ch e serve alla trasmissione ·rari cas.i fl suo ma8simo rapidamente • così i). pidocchio d.elle vesti come q11ello del nella malaria. Più di spesso l'asoesa è piuttosto lenta, f"OSl capo. . . che la si può seguire .ageYolme1ite con i•appliÈ stato detto più sopra come la febbre voli•

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cazione del termometro ogni due ore. Avviene di frequente che il brivido iniziatosi, per es., verso le 11 o.r;'e, ceda al calore soltanto verso le 13-14 e la temperat1:1ra massima sia raggiunta verso le 18-20. Il ·m assimo non è mantenuto che per qualche ora, ·dopo di ·che .comincia la ~iscesa clìe avviene ordinariamente per crisi, alquanto pro' tratta tuttavia, così che la norma è raggiunta · soltanto dopo 24-48 e in casi rat:i anche dopo 60 ore . .Da notarsi eh.e nei casi in cui l'accesso dura a lungo, da 48 a 60 ore, si hann-0 due, rispettivamente tre punte massime nella curva termografica, le une distanziate qalle altre da brevi remissioni di 1-1 lh gradi. La disc·esa della temperatura è quasi sempre accompagnata da sudore più o meno profuso. Il paziente rimane sfebbrato 4-5 giorn~ dopo dì che la febbre si r iaccende e quindi si spegne nella stessa guisa come nel primo a cc·esso, e cosi ·di ·seguito per 4-7 e a volte anche . più accessi. Non .sempre la distanza tra un accesso e l'altro è rigorosamente di 5 giorni (si o~ola dall'1aom.è di un accesso all'acmè · dell'accesso successivo); può esser.e di 6-'7-8 e anche di più • gi()rn1. Sono stati osservati anche dei casi a d·ecorso quartano. I primi son detti ad accessi postpo.nenti, i seoondi ad a,.ocessi anteponenti. Di r.ado si verifica che la malattia · si inizi e qu.indi 6li svolga regolarmente a tipo qui.n tano (o quartano, o se&tano); nel m.aggior numero dei casi avv·i·ene che la febbre 'dopo aver mantenuto un ritmo, dirò· così, regolar-e per i primi 2-3 accessi, ~ si renda in seguito irregolare· con aocessi sempre più dtstanziati tra di lor0. I . massimi raggiunti dalla temperatura nei singoli ac·cessi son molto div ~rsi da un caso all'altro e variano anche notevolmente nel caso stesso, da 38 a 40. Più spesso la malattia iniziatasi con accessi a febbre elevata, tra 1 39 e i 40, .comincia, a volte fin dal sec.orido accesso, . ma quasi sempre dal• terz0 o dal quarto, a presentare .m assimi febbrili sempre meno co• spicui, fino al r itorng alla norma. Un comportamento inverso, accessi cioè, con temperatura sempre più elevata rappresenta l'eccezione. Si . danno anche casi che fin dall'inizio presentano febbre poco elevata, intorno ai 38, che si esauriscono do:po 2-3 accesi, ma che possono protrarsi anche notevolmente più a lungo, senza presentare elevazioni termiche superiori. Nella sua discesa la temperatura può raggi tingere anche gradi sotto alla norma -e mantenervisi per uno .o due giorni. A volte invece avviene il contrario, si verifica, cioè, rit0rno cl-ella febbre con piccole eleyazioni di 37,8-38 I

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. per un gìorno o due; dopo di· che tutto ri.entra nella norma fino all'acces&o suoéessivo. (Vedi troociati termografici riprodotti da Werner ed Hansler). Il secondo sìntoma fondamentale della malattia è la tibialgia. E un dolore sempre accusato dai pazienti come molto intenso, ora a ca1·attere trafittivo, ora lacerante, ora lancinante, , ·localizzato lu,ngo la gamba, massime sul lato interno della med.esima, dal ginocchio in giù. • S'inizia . di regola con la 'febbre; ma in singoli . casi p:uò ancl).e precederla di qualche ora e come la febbre suole. aumentare rapidamente e rendersi presto oltremodo molesto. Qu.asi mai ced~ col cadere della temperatura, ma permane 24-36 ore anche una volta questa scompa.rsa. In rari casi fu notato anc.h e edema lungo la tibia. Non sempre il dolore è circoscritto ·1,lla tibia; dolori con ca.rattere e comportamento affatto ùguale si possono avere, per quanto ben più di rado, anche in corrispondenza della fibula, dell'arti·coJazione del ginocchio, .o al sacro e in via affatto eccezionale, a:r:iche agli arti superiori e al tronco. Il clolore è anche oggettivo nel senso che c'o n la pressione, e più ancQra con la percussione col martello e col dito sulla regione · dolente, .esso può venire esaltato. Non pare tuttavia in nessun rapporto con una affezione dei nervi, per quanto sia stato pensato anche a una forma di nevralgia infettiva, se la pression è lungo i medesimi, ltesame della sensibilità, della mo. tili tà e dei riflessi rimane di regola senza risultato. L'artic-olazione, nei casi in qui il dolore vi è diffuso, è · pure da ·considerarsi fuori questione per l'attento esame della motilità attiva e passiva della medesima. An che le muscolature .n on sono. affatto in giuoco, per quanto ifl singoli casi una certa .dolentia si riesca a rilerare con lq. compression~ delle masse ml1scolari del polpaccio. Sembrerebbe il dolore in • rapporto con l'osso se esso può venire esacerbato in maniera particolare soltanto con la pressi one lungo la· diafi si della tibia. Fu di fat- · to interpretato. come di origine osteo-1}eriostea, in rapporto con una vera e pr.opria. osteo-perio• stite irtfettiva (Kralls e Citron, Stintzing e altri) rli cui si avrebbe anche la prova radiologica in 11na ineg11aglianza della linea della tibia e in. nna scarsa visjbilità del midollo os.<:ìeo della medesima. Questa interpretazione è stata giudi1c ata come "'oco probabile e non ha perciò accolto· m olto fav ore. Jungmann localizza il dolore· piuttosto nei 1nuscoli, massime in quella loro porzione c.he 0

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s'i~erisce

al periostio della tibia, cioè nella porzione tendinea, e ,pensa ad un'origine centrale del medesimo. Goldscheider lo considera come un'espressione di quella iperestesia g~ne­ rale e iperalgesia che si verifica con tanta frequenza nel dominio della sensibilità profonda in tante malattie acute da infezione. Il dolore nel quadro della febbre volinica, secondo questo A., nulla rappresenterebbe di caratteristico e di ben parti-colare, per quanto in maniera particolare · accentuato e anche localizzato. La tibialgia è sempr.e simmetrica, ma per l'intensità sua non sempre in rapporto con l'altezza della febbre ·p er quanto come la febbre dimostri sempre delle rèmittenze nelle ore del . mattino. A volte costituisce essa sola tutto, l'accesso, mentre una elevazione d.ella temperatura anche di poco conto manca del tutto. Si parla allora di equiv alente d accesso. Altri ,sintomi d'importanza diagnostica, che appartenga~o, cioè al quadro preciso della malattia, non sono stati notati. Se togli la 1comune sintomatologia che ac"compagna la febbre che i pazienti accusano o dimostrano più o men o acc·e ntuato, ora con segni di prostrazion.e, di abbattimento, ora invece di agitazione, di irrequietezza, di . insonnia, se togli la cefalea che non manca, .m ai, troviamo soltanto qua e là, , in singole osservazioni, registrate dei rari sintomi isolati, massime a cari,co d.egli organi digerenti, n ausee, conati di vomito, diarrea in Sllll'inizio e durante gli accessi. • L 'e same somatico di regola risulta negativo. Il mala;to durante gli accessi,.' arrossato in vol• to, ·inquieto,' insonne, !lla senza disturbi' ps.ichici o cerebrali come di sovente si osserva in varie malattie infettive febbrili, tradisce ·tino stato di soffere:r;tza non liev.e. Il polso è sempre frequente in rapporto con l'altezza della temperatura. • Il tumore di milza da taluni AA. · e negato, da altri ammesso ma in un _numero limitato di casi (25 %) ; p~re ,c he durante l'accesso q11alche vblta la m,ilza possa rénde'rsi anche molto dolente. Anche il fegato s'è v-i sto a volte ingrossato e an.c he dolente alla pal1Jazion1e. Del rimanente, quando si sia ricordata una leggera angina c:P.e si osserva in qual_che caso durante gli accessi insiem.e a una bronchite· diffusa altrettanto leggera e passeggera, qùando si accenni a tracce di esantema roseoliforme o a un esantema diffuso scalatti niform.e (J·u ngmann e Kuczyn·ski, Brasch, Korb sch ) e all'erpete lab, biale alquanto più frequente, (20 %, Fleischmann) s'è detto tutto quanto può interessare i1 reperto oggettivo della febbre' volinica.

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rara. Si' danno ·anche casi abortivi, ohe e$iL'esanie cl.elle urir:ie nulla foi·nisc·e di· éostante • tano in guarigione dopo un solo o due accessi. e di caratteristico; in singoli casi, rari, albuminuria l)asseggera, a volte anche cilindruria . La malattia non ha conseguenze serie per Importante l'e same del sangue che svela sem- lo stato generale; nei casi .che si protraggonqJ pre durante gli a1ccèssi una forte leucocitosi tuttavia, suole manifestarsi un certo grado di (da 15 a 30,000) a carico dei polinucleati. Col anemia e di denutrizione dai quali però i :Padileguarsi dell'·accesso la polinucleqsi scompàr,e zie·n ti sogliono rimettersi a bastanza presto, ed è sostituita da una linfocitosi- relativa (40- ~na volta cessati del tutto gli accessi. .. Complicazioni non sono state potate se non 70 %) . ~1Jn· tale corn~ortamento sembra· costante p.erchèrd,escritto da tuiti gli AA. che si Jono da Sachs che ha notato con "Q.na e.erta freoccupati di rireer.c are sul san.gue ·dei V·Olinici, quenza la glomer:ulo nefrite nel d.e corso della . ' per . quanto con cifre quantitativamente d'im- malattia ·con una 'tendenza alla guarigione raportanza molto diversa. Altri segni ematologi~i, p;da e completa . una eosinofilia, _un aumento delle emazie poSiccome i segni della sofferenza renale cor1icromasiche e delle cc ombre di sap.gue », che rispondevano nell~ osservazioni di . Sachs a sono . indi~io rispettivamente di rigenerazione q.uèlli dèlla .cosi detta cc nefrite di guerra». PCCO e di degenerazione del sangue, rappresentano che cotesto A. ha creduto di dovere ammettere , dei reper.t i · iso1ati e perciò privi d'importariza un nesso eziologico tra le ·d ue malattie. Nel generale. senso stesso, avendo fatta una identica osserAlla stessa stregua amo di considerare ~n­ vazione, si esprime Stuhmer. Sachs ha voluto an·c he distinguere nel quache il r,eperto di una mielocitosi che. in singoli casj può protrarsi anche molto ~ lungo cosi da d.r o clinico dellà febbre volinica tre varietà dilasdì.ar molto dubbiosi della possibilità di una stinte. Una prima che· raccoglie i casi che si guarigione spontanea, osservato. . da Hilde- devono considerare come tipici con una ri. . brandt. Quest'A. attribuisc~ tanta import~nza correnza febbrile di 5-7 gior·n i, una se.con'd a ·che contempla i casi che si iniziano come tial reperto suo che propone seria.mente di con. siderare la febbre ·volinica n~.ll'1 eziQlogia ·dei pro- pici e più ·o meno presto si . tramutano in i-r recessi leucemici. « Di fronte a un ·caso di leu- gol~ri, una terza infine di c~si a decorso irrecemia, egli dice, oc.corre .s empre ·d i indagare golare. Datà la maniera di succedersi dell.e ricorse in precedenza, magari di vari anni, sia stata Stupetata un attacco di febbr.e · volinica ». renze febb.r ili di cu! è stato largamente detto Nell'oscurità in cui ci troviamo .circa la genesi più sopra una tale classifì..cazion.e sembrerebbe delle leucemie giova di prender nota anche di non tanto giustificata. I c·asi che si possono questa opinione, la quale dopo tutto sarebb'e ab- assegnare al primo gruppo sono piutto!StO rari, bastanza giustificata dal dolore osseo proprio l)erchè raram.e nte la malattia si inizia e si della :m. aJ.atti,a e frequ1e nte anche ne1l:le l1euce- esaurisce mantenendo costantemente un ~ato mie, massime acl1te. Il dolore, come la mielo.ci- tipQ fe}>brile. La regola si può ben dire rappretosi, come la eosinofilia dei casi di nefrite acuta sentata dai .casi . del secondo gruppo. Quanto. ' con tibialgia di Benhardt, potrebbe bene altro ai casi d·el terzo Sachs asserisce di averne non di constatata l'esistenza . Non si trat~erebb e, cioè, . essere . che l'espressione di uno stato . sofferenza del midollo o·sseo sotto l' azione <ii- di casi capitati in esame in un periodo tarretta e indiretta de'll'ign·oto agente dellà ma-· divo della malatt·a, quand0 questa da regolare latti a . · si è diggià tramutata in irregolare, ma d1 cast Decorso,, varietà cliniche. NeJla generalità che in realtà si &ono svolti fin da principio in dei casi l a malattia si ·protrae ·p·e r 4-5 accès'si, maniera irregolare dal punto di vista della vale a dire complessivamente per 20-30 giorni nl1ccessi one degli accessi. • Jungm.ann distingue. invece una forma pa· e poi si spegne spontaneamente, gli ultimi . • 2-3 a ccessi .essendosi svolti con siritomi sempre rossistica che comprende in generale tutti i casi ch e .decorrono con ritornr periodici più meno ~ intensi. · • Nei · periodi intervallari, ·se togli un pò di o meno regolari della sintomatomogia; una abbattimento, di svogliate~za e soprat11tto di forma tifoidea nie lla quale l'inizio sarebbe cadisappetenz·a nei primi 1-2 giorni, gli amma- ratterizzato da febbr.e a tfpo continuo ò, remit·1ati, non accusano molestj e dj una qualche im- tente della dur.ata di più giorni, oppure da un decorso con periodi febbrili di una durata più porta.n za. \ lunga dell'.abitu.aile, tntermittenti o remittenti I casi a decorso più 111ngo, con 7: . 8 e anche . come nelle setticemié in genere; infine 11na 12-14 acces:Si, sono di qsservazione piuttosto .

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f 01·n1a rudinte1ilale con piccole elevazioni della

temperatura i·innovantisi 'c on ritmo l)ÌÙ o meno regolare. Quest ultima forma spesso r.q,ppresenta lo stadio finale delle due prime, i·appresenta, cioè, la manfera con cui la malattia si esaurisce. In casi singoli tuttavia è stata osservata fin dall'inizio, per t11tto quanto il decorso . Abbiamo detto più sopra com.e a volte 1 accesso possa essere rappr.esentat.o dalla. sola sintomatologia. clqlorosa, assente rima~endo del tutto la febbre (equivalente d'accesso). Pare che in qualche epidemia sierio stati osservati dei casi decorsi costantemente con accessi. soltanto rloloro i (Flek). Un decorso con àccessi soltanto febbrili , ~enza accompagnamento del d olo re, è pure stato osservato (Stintzing, 'Fleck), interpretato, pur non senza qi1alche riserva, come ltna forma leggera, incompleta della ·ria lattia. . Le dt1e e,·entualità cliniche ora ri co rdn.te in . ogn.1 modo sono da considerarsi co me inolto • rare. 1

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DIAGNOSI.

Il carattere parossistico della sin torn a to1 ogia e la dt1rata .del periodo di ritorno della m edesima costituiscono gli elementi unici ci.ella diagnosi diretta. La febbre e la tibialgia si devono ritenere come costitu enti indissolubili dell'accesso, i casi con sole ricorrenze febbrjli senza la tibialgia essendo n1olto rari e E;empre dj interpretazione cl11bbia, anche cruando ocrorron0 in epoca di epidemia volini.ca. Gli accessi r h e si presentano soltanto con la tibialgia, senza la · febbre, son sempre facilmente riconoscibili perchè 4i solito si i·nterpong<?no nel . decorso della malattia tr.a due accessi norimali. Casi decorsi con soli· parossis.m i dolorosi, senza febbre svno alla loro volta di osservazion.e molto rara. · Si comprende come coteste :valutazioni diagnostiche eh e si riferiscono a casi con accessi soltanto dolorosi o soltanto febbrili possano ec:sere anche causa di errore q.u ando i casi stes~;j occo~rono $poradicamente, n on in periodo di ep!demia. Il dolore con tutti i caratteri dianzi. desct·itti ' ha dunque una g·rande importanza diagnostica. Si deve ritenere costante lfl su a localizzazione in corrispondenza della tipia, p_e rò contemporan~amente esso può esser l·ocalizz.ato ancl1 e altrove, sulla fib.u la, al ginocchio, al sa.ero, al troneo e anche- agli arti sup.eriori. Tutte qt1esite localizzazioni sono piuttosto rare e sono ricorclate nell'ordine di f.r equenza con cui sono state osservate. Una localizzazione esclusiva fuori della tibia deve essere per lo meno molto rara • se neSSiun A. ne fa parola. Da notarsi che negli

eserciti austro-tedeschi furono notati con grande frequenza dei dolori agli arti inferiori, a olte anch e. accompagnati da febbre, n1a~sime alla tibia, inter·p.r etati ora come dipendenti da disturbi locali . di circolo,. . ora dallo strapazzo fisico, ora come espressione reum a~ica~ ora come una vera infezione .osteo-periostea locale, ora infine come dipendente dal pied.e p.iat. ' to o dalla .costrizione dell·e t1ose (Ga.DJ,aschen. r· &chm.erz). Non può e1sser diffi1ci1e in ca'M simili • la diagnosi diff.erenzi.ale con la febbre volintca, ter1uto cònto del comportamento • parossist;co e periodico della sintomatologia di quest'ultima, che di so1ito n1anca nelJ.e algie .dianzi ricordate . Non appena queste m ostrino 11na certa tendenza a 1:1n ritmo di ritorno, è da pensarsi alla infezion e volinica anche se la febb:re avesse a mancare. Gli altri segni che in questo o quel caso possono completare il quadro clinico della'. malattia, il tumore di milza stesso, l'edema del.le ti-. bie, l'angina, la roseola,· l'erip.ete·, l' albuminuria, ec.c., sono d,importanza d,i agnostica secon. . daria. Occorre di averl.i tuttavia ben presenti appunto perchè· la loro eventuale constatazione non dev-ii la diagnosi verso altre. affezioni. . La diagnosi differenziale pt1ò esser posta con la malaria e con la ricorrente. Quest'ultima da noi è sconoscii.1ta, potr.ebbe tuttavia esservi importata nello ~tato di guerra in cui ci troviamo, essendo anch'.essa trasmessa all 11omo, com e la febbre volinica, d·a l pidocchio. Si differenzia la ricorrente dalla febbre volinicçi. perchè gli accessi son d.i du·rata maggiore, di 2-4· giorni, e perchè la durata degli intervalli tra iJn ·acceRso e l'altro è anch' essa maggiore, di 9-12 • • g1orn1. Le note differenziali con la malaria sono alla lor volta bene evidenti anzitutto per il · <'iclo· · quintana che nella malaria non esiste, inoltre anche per i car.atteri del paroooisma febbrile ch e sono alquanto div.ersi da quelli dell'accesso malarico tipico, infine per l'accompagnamento del dolor.e che manca nell'infezione palustre o . vi è eccezionalmente e per la sua co~tante localizzazione. Occorre tuttavia di tener conto -di casi di malaria a decorso ati·pi.co, qu.int'1no, sestano più o meno regolare, e di casi di febbre volinica con ritmo ~artano e an-che ter• zana._Qt1i natura lm·ente è la ricerca sul sang~e nel riguardo dell'emosporidio ch e sola può risolvere. prontamente ogni dubbio diagnostico. La presenza nel sangue (colorazione ·con Giemsa) dei germi descritti da Jungmann, Topfer, \Verner, Sisto, per. quanto la loro importanza patogena .specifi:ca sia per il momento ancora in dubbio, non può tuttavia esser del tutto tra1

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ccu.r ata dal punto di vista dell'ail1to che essa i·eun1atici (aspirina, ecc.), meglio hanno serpt1ò porta1·e alla diagnosi. Per la diagnosi difYito gli ~ntinel1ralgic i (piramidone, ecc.),. in fere11ziale col tifo e coi paratifi (1Jare che . . la sii1goli casi è stato necessario l'uso dei narcotipossibilità e la facilità di 11no sca111bjo diag11 0- ci. Il n1etodo della stasi di Bier è 6tato adopesti co con queste affezioni sia t11tt' altro che (la ra1o con st1ccesso in. ql1alche caso. t rascu ral'si, se Hiss con,fessa che la febl)rè voliGli antipiretici e tra questi specialmente il • nica tra i combatt enti è• causa d·i difficoltà non · cliin i11 0 e l'opto·c·l1i 11a, so11 $e111p t~e ri111asti s-enza · p icco~e nell·'allesti1nento dj sicnl'e statistiche, ris11ltato con tro il rinnova1'si degli ac·c essi feb- · della infezione tifoiclea) più eh~ la eierodiag110- · brilii. Il 11eosalvarsan (0,45 p er iniezione endostie.a, . te'n11to conto délle vaccinazioni f.r~eqn en.ti "enosa) ìn qualche caso h a. troncata la malat• e ri1)ef ut e, po.trà serVti-1'-e l 'es,a me del . ang11e. · tia, in qualche altro è rimasto senza risultato. Una neutro"{ìl~(l, a r\cbe se n·on cospicua, clepo11e Una cura. conti:r;tn ati va di ars~n.ico per uso in])e1· la febbre \rolinica, llna nut rop e1iia per l'in- terno nelle.solite dosi ha Sf;>eBso dimostrato t1na . , fezione tifoide. influenza favorevole . sul decorso dell'infezìone. Benzler. crede che ti debba attribuire ltn siDel rimanente, riposo a letto anche nei periognifi.cà to l)iu si c11ro .e preciso in favore della cli afebbrili e dieta opportuna. " · . ' febbre ,-olìnica al fatto che Jn qt1est'11ltima jnfe- • Le norme profilattiche ris11ltano -dalle no. .zione la polin11cleosi a ssol11ia e relativa che si zioni circa l'eziologia dell'infezione prima g~poosserv a durante gli accessi cede il posto ad 11na te. Essendo questa t1·asme&Sa a mezzo del pilin1focitosi relati,·a nel periodo intervallare. Pe- docchio tutte le n orme igieniche che sono indi• rò orrorre di n ota1!e che l1na linfocitosi cos1 cate a preservarr il soldato e gl~ accampan1cnti detta postinfettiva è di osservazione a bastanza clall'invasione del parassita e quelle proposte rom11ne in seg11ito a n1alattie ,d'infezio11 e di va-. per ra sua dis tr11zione saranno 11tilmente mess'e , • ria natura. in opera per ev··i tare llna invasione della feh''re volinica, tra i· nostri combattentj · ' PROGNOSI. • (P er deficienza di spazio rin11nziamo a p11bIl decorso .d.e lla I malattia è. sen1pre relati,·abl1care la ricca bibliografia che correda q11est J 111entc benign o e· favoreYole l' esito. Fin.ora r,on lavoro. è stato osservato alcl1n decesso. La d11rnta rara' ' errà annessa agli estratti. niente g11pera le '1·-5 settimane. Consid erRncio éJ1e N . d. Redaz. }. 2-3 settiman.e son sempre necessarie per la ~ on­ valescenza, si deve calcol are in 7-8 settimane il . ternpo complessi,~o d11rante il quale il sol<tato · Periodico mensile. sarà tenuto dalla malattia lontano dal servizio • attivo. ·Ora, se si tien anche conto che in tal11ni Somrnario del fascicolo 100. corpl militari tedeschi' i. casi f11rorio a.b bastanza ' MEMORIE ORIGINAI;! : numerosi, tanto che si pe'nsò· alla costr11 zione di P .. D. S1coARDi e G. RoMPIANI: Spirochetosi itteroemorragica con sind1'Qme di peliosi reumaa ppositj ospedali; · si de.v.e giudicare ch e la pos1:-0ide a recru<lescenze febbrili (oon 1 f<JA)ola sibilità della d'iffusione dell'infezione volinica :e 1 grafica). tra 'le nostre· trt1ppe·· nòn , debb a esser CO'IlSide- . E . FATTORE: .ContributO allo studio dei C'J;\ratteri rata dall'AU:lor.i tà l\1:ilitare troppo alla leg~era. colturali che diff~ren:r,iano il botrioeocco dagli Di t11tti gli AA. che hanno trattato d ell a feb·sta.filooocchi. . bre \'Clinica soltanto E. RìclÌter dimostra un QUESTIONI D'ATTlrAI.1ITÀ: A. FILIPPINI: J/ Acquedotto Pugliese. noteYole pessimismo circa la -.benignità delfinRECENSIONI: . fezione. Que$t;~~ -' avrebbe rjscontrato molti Microrganismi. - Epiden1iologia. e profilassi gecasi dei fenomeni spinàli molto importanti, ·vale nerale. - Vaccini e si~ri. - Medicina somale . a dire · delle alterazion,i ··della ~e nsibi'lità '.3otto .:_ Alimentazione. - Miscellanea. forma di zone di ipèt'est~sia, a distri·b11zione ra- RIVI STA BIBI,IOGRAFICA. CONGRESSI. dicolaré' un .dedorso paI'ticò·rarmente -ll1ngo e la . . Ì.EJGISLAZIONE ED ..A.MMINISTRAZION~ SAreintegrazion.e ~ completa della·. sall1te, ·cosi ·da .. NITARIA. NOTIZIE. . rendere i pazienti capaci di riassl1mere servizio Abbonamento uunno p~r l'ltalla ~ . 15, rer l'EstR· attivo, soltanto nel 18 % dei casi. ro Fr. 20; un numero separato L . ~. Ric0rdinmo ai nostri associati che per ottenere TERAPIA. t'abbonamento cumulativo agli «Annali d'Igiene» a La cura è soltanto sintomati·ca. Nel maggior sole L. 10 per l'Italia e a soli Fr. 15 per l'Estero, numero dei casi è n· dolore soltanto che dobisogna rivolgersi direttamente alla nostra Amministrazione, alla quale si deve Intesta re Ja relativi! manda di esser n1itigato. Qualche vantaggio cartolina -vagliti . contro il dolore è stato ottenuto ·con gli anti.. .. I

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SEZJONE PRATICI\ •

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CONFERENZE. •

Set ' OLA PRATICA DI NlEDICINA E CHIR URGIA U.l!:LI. ' OSPEDALE' CIVILE DI VENEZIA.

Dieta

ospetJali~ra

senz'alcool.

Lezione Ila d el prof. GIUSEPPE Nledico Primario. I

JONA,

LEZIONE J1. I

L e picco l e dosi d,alcool 1io1i sc1n.pre sono innocue·: il pic colo alcoolisnio : gli asteniii. La .sottra<.ione brusca e l'indifj'erenza d ell'o rganis11io cli /ro'n te ad essa: de-alcoolizzazion e e de-nio1 firiizzazio·ne: co111pleta contrapposiziorie dei clue quadri. - Obbiezio1ii al rcgi·ni~ os p eJ(iliero se nz'alcool: ad esso . spetta solo il valor e di eccitante : la sua i ·n dicazione è sol o di eccezione.

SOMl\ilARIO. -

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il credere che l'abuso cominci solo là dove corriincia fubbriachezza, m entr.e no11 r a ri esempii, interpretati col massimo rigore, potrebbero d1 1nostrare che, senza a ver dato mai l 'ubbriachezza, l'alcool fu capace di portare i maggiori gut~sti ·a.i vasi ed ai visceri ; Caltra, che al di fuori di ciò che è, e che- an.cl1e comunemente passa per abuso, vi è un piccolo alcoolismo, in cui l'innocente litro• giornaliero (eJ- a n che meno) fu capace di dare il catal'rO gastricq cronico, le piccole diarree, l a sonnole11za dopo il pasto, ovvero l 'insonnia abitt1ale, le moleste vampate al capo, la vertigine apitu a le, una 11evrosi viscerale, la faringite .o la l aringo-trach ei t~ cronica. Qui 11aturalmente, dalla parola alcoolismo esula ogni significato ·d i abuso, di vizio, di j'eriorneno sociale, ma le resta il significato i11edico di irito ssicazione da piccola dose d'tilcool. Si tratta di intollera11ze individ uali, le c1uali lJer ò so110 tutt'altro çhe rare. Molti· tra g li aste1nii vi diranno ch'essi sono tali perchè 11ar1no riconosciuto che a n ch e due dita di vino sono capaci di dar loro tl1rbe i1on iildifferenh, , e tali c11e l'apitudine non potè vincere. Eccovene qualc;he esempio concreto. ·

Le cose che Vi 110 es,p osto sino r a i11 i 1~ a11no dato la convinzio11e che la so ppre~sione delralcool dalla dieta ospedaliera non è dannosa. • ìVIa debbo dirvi che q&.e sta sappressione rittscì t1tile in un nurnero di casi assai m .a ggiorc3 di quanto non avl'ei p ensato .u prior i. Ormai quasi tutti i medici riconoscono . che il limite sptto a cui l'alcool (sia in forma di vino che in form a di d1stillatQ) è innocl10, è assai 1. Il colleg·a dott. E ... L ... d i 56 a., · è diven11to più basso di quanto non si pensi volgarmente. asten1io da parecchi anni, perchè soff re11do di I criterii con ct1i il profano gi11dica la pro- tt1rbe gastriche, a .cui no-n sapeva dar cat1sa, dopo rip ett1 t~ tentativi dì regime e di curà, ripria tolleranza, sono estr em a m ente varii, a,fco11obbe che solo rimedio era abolire il bicchiere . fatto ' subbiettivj, e ~pr ovvisti di qt1alsiasi va- di vino cui era abituato, a i ·pasti. .Ora sta lore: affe.i~ma di i1on eccedere chi ragg·i1111ge i bene; s~ gli succede qualche volta di non pote r due litri al gior110, altrettanto di chi beve mez- rifiutare un bicGhiere, l'icomp,arisce subìto il se11zo bicchiere per pasto; e · in quanto al danno so di peso doloroso allo ston1aco, e, costanten1e11 te, dopo poche ore, gli si produce l tn IJaio ·li che · può risentirne la salute, trov er ete disposto sçariche diarroiche, colJ e quali la soffere11zn . . a riconoscerlo solo colui che di tratto in tratto fi nisce. 2. L ... B ... , giova11etto di 13 a., non beve perprend~ la sbornia, e sa che il giorno dopo avr~\ . il mal di ca p o e la sy ogliate~za a l lavoro. Ma r h è og·11i ql1 a lvolta h a. a ssaggiato, anche d11e dita di vino, gli si d ete rmina un'eruzione eczese a eh i si lagna. della piro~i gastrica abitua- matos:;t a l dorso : il m edico di fami glia mi co11 . · le, di c111 alche f reqt1 ente ve l't.j gine, del sonno fermò c1uesta dep'osizio11e del · ragazzo, e dei irl'eqnie to di f arile pesantezza al cap o, di fatti genitori. E r ec·e11tem-ente potei constatare io stesvasomotorii molesti, vi · ·prove1·e.te "a dire che so il fenon1eno, verificatosi n el rag.azza l'indoro ani della presa di un biccl1ierino di r osolio. tutto ciò può esser dovuto al litro di vino be 3. L... S ..., di a: 35. a stemio, mi di<!e eh~ d u P vuto durante i' l)asti, e al semplice ·aperitivo dita di vino, aiJcl1e . anacqu ato, ~li dànno la vertig·ine; i1on potè mai ab it t1arsi; a ven do preche li precede,· si risp onderà inevitabilmente che ciò non è possibile, percl1è il vino era di . so t1na volta tln bi cchierino di liq11ore, non ha pi.,.l sapt1.to d'esser ltli. buona qualità, e p erchè non ~vendo mai pro4. Il collega prof. G ... B ... F .. . , di a. 48, neuro- · curato cenno di ebbrezza, era t-0llerat0 b~ni s­ a rt ritico, l1a sen1pre a vuto stom aco d elica to: però i111trendosi coh riguardo, . evitando cibi ~c.:.i mo. piccanti, e atte11endosi prevalentemente a reQ11ando d1tnque si p a r-la di al coolismo, e se gime latteo-vegetariano, non h a sofferenze. E ne tratta come medici, da l solo pt1nto di ·vista sami, l'ipett1ti a 111nghi intervalli, d el suo chidelreziologia morbosa, i1on l1astH. dire, che l,a- misrpo g·astrico, lo dimostrarono $emp1·e u11 i p ocloridrico. E $empre stato astemio, pe1·ch è h11so · dell'alcool porta àll a gastrite cronica, ' . q11alunq\1e d ose d ,a lcool, anrhe minima, e sota lla cirrosi del fegato, a ll' arteriosclerosi, a lla to qu a l11nq11e f or1~1a, gJi · provoc~, t111'ora dopo poiinevrite, al deliri-1,.1n tre1ne1is, nlla l)Sel1clo- i11trodotta, t1n dolo re urente allo stomaco, e cosl demenza paralitica, ina bisogna. aggiungere viole1ito, da costringerlo a cercar sollievo nel d11e cose : l'uria che è nn pregiudizio nefasto la v.aggio dello sto·m aco. Se non ri.corre a questo, (11 ) • '

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dopo un paio d'ore gli si provoca una scarica nella vostra incred n l i ià. così gradito dai alvina, improvivsa. diarroica fetida con cui . malati di· ospedale. Gli a.mmalatj non di rado si libera della sofferenza. ' ' lo riconoscono esplicitam.e nte. Di mano in maMi ha assicur.ato. che anche di recente. no che ho appreso a convincermi di questi f atessendosi .lasci.at? ind ~rre a~ assaggiare a pasto due d1Ja d1 vino bianco, 11 qt1adro si riproti, ho. rivolto ai malati doma11de più concrete dusse tal quale. su que~to pùnto; è così che .sopra un totale di L'avo materno, e in parte la madre pre~en425 interrogati, ben 372 dissero di non aver tarono gli stessi fatti . _ ' sentito la privazione del vino; e sugli ultin1i 5. B... S ..., di a. 28 fu sempre astemia: ognj qu-al. volta assaggiò anche solo un dito di vino 100, a cui chiesi e.splicitamente se e perchè ne risentì. vertig'ini, cefalea che durava anch~ 'si fossero trovati ·m eglio senz.a vino, 29 mi rit~tta la giornata, senso di- arresto della diges1one. con pesantezza dello stomaco e nausea sposero atfermativame11te dichiarando, per la massima parte; che avvertirono: o la testa da giungere qualche volta al vomito. Nessun , ~ltro membro della famiglia presenta ·questa più libera, la testa più solida, o il sonno più in tolleranza. , tra·nquièLo, o la digestiorie più spllecita, o l ' ap' • petito più pronto: pochi non seppero _d ar ra- . Casi come questi, sono· tutt'altro che rari; · ognuno di voi può persuadersene facendo in-· gione della loro migliorata cenestesi. ' . torno a sè una piccola ma scrupolosa inchie' sta. Ma benché così aècessibili, _questi fatti non *** . Nella niia divisione, anche quando ne faceva sono affatto considerati · nella letteratura me-parte il Riparto di Custodi.a, ove sono accolti dica sùll'alcoolismo. E tuttavia essi hanno la gli alcoolizzati, l'alcool è sottratto imm,e diata· loro .importanza. Casi come il 1° e il 4°, so111> n:iente, sotto qualsias~ forma, a qualunque maespressione evidente di una intossicazione, a lato, sia o non sia bevitore. · , tipo ben determinatQ e costante. Pt1ò darsi clte E lecito ciò? In passato si rispondeva p.egaquiesti -;- come pure. tutti gli ".altri fatti che h~ citato - debbano rientrare nel qu:l.dro delle tivamente. Oggi le opinioni sono ben mutate in proposito. Nei Manicomii, nei Sanatorii per ar;afilassi .a limentari. Può .darsi invece che queormai la pratica della .sta forma di idiosincrasia . resti del tutto sepa- svezzamento, si segue . rata dal1' anafilassi perchè all'alcool si debba soppressione brusca, immediata: nessuno ne negare definitivamente una qualsiasi funzio11e 11a visto danni. Legrain, direttore dell'asilo di Ville-Juij, dice di antigene. Comunque, sia per l'interesse che ' og·gi destano tutti questi ordini di fenomeni, che lo svezzamento deve . essere radicale, immesia per il rapporto certo esistente -tra le idio- diato, definitivo; ch'esso è non solo possibile, sincrasie che ho descritto e gli effetti generali · ma facile; afferma .ch'esso ri.chiede una cosq, · dell'abuso e de11 ·uso dell'alcool, credo che que- sola: la convinzione . del- medico. Credo · che le conclusioni di Legrain risponste gr.avi intolleranze alle .pic{!ole dosi n1eriterebbero di essere approfondite nel- loro mecca- dano eompletamente al vero. Avendo· fatto . una discreta esperienza nel Riparto di Guston1smo. Gli. astemii sono persone che hanno saputo . dia, di cui diressi per 4 anni la sezione ma• analizzare le loro sofferenze, ritrovarne la cau- schile; posso dire che 11on ebbi mai a notare sa, -ed evitarla.; ma accanto ad essi (non nu - un fatto solo che mi facesse rimorde:r:e di no11 merosi), c'è la falange di coloro che sono in- aver somministrato dell'alcool a individui encapaci della ricerca intelligente . su sè stessi, o trati o eon epilessia alcoolica, o con deliriu1ri tremens, o perfrigerati da c.aduta 11e11·acqt1a del piccolo sforzo i1ecesE?ario ad utilizzarla: per ubbria-chezza~ o con traumi gravi del capo qt1esti, spesso, nean-che si sognano di dovere i riportati ubbriachi, o con pneumoniti -insorte loro disturbi, talora non lievi, alle dosi mode• rate di alcool che introducono, e se ne origina sopra un _terr.eno ,minato dall'alcool. Il Riparto di Ct1stodia, che ba una popolaquindi il piccolo etilismo di cui vi parlavo, di zion·e (scarsa, ma costante~ente rinnovai1tesi ) c~i potrei portarvi i documenti più persuasivi ed a cu.i .spesso la sempli.ce astinenza diventa di ubbriachi, di deliranti, di violenti, di suicidi. si prester:ebbe assai bene a cogliere sia eventu.ali riprova e cura. \ ribellioni al regime proibitivo, sia delirii da Questo piccolo etilismo è diffuso più che non astin.e nza o collassi da impr~v,·isa sottraziosi creda, ed è uno dei fondamenti alla mia ne: noh vidi una sol volta fatti che accennarconvinzione del.l'utilità del regime analcoolico • sero a qualche cosa di simile. ospedaliero. Nè so trattenermi da un confronto con ciò ... Questa dev'essere pure una delle ragioni, per che succede nello svezzamento dalla morfina! cui il regime di astinenza. è cosi ben tollerato E debbo- farlo tanto più che trattatisti anche anzi - oserei dire, se i1on tsroe ssi di ·incorrere I

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SEZIONE PRATl C \

rer.er1ti, come p. es. Carnot, mettono a questo rigua,.rdo tutti in fascio: alcool, cocaina, morfina, partendo · da dati di oservazione cl1e sono errati. Chi ha tentato più di qualche volta l1na demorflnizzazione, sa quale ne sia l' affaticante andamento, \semprè eg11ale a sè stesso, e sempre disperante. Anzi è cosi completa l 'a11titesi fra ciò che succede in lln morfinista. senza morfina e in un alcoolizzato senz'alcool, da. imporre la convinzione· che anch·e 11 ·meccanismo di svezzamento dev'essere fondamentalmente diverso. Il periodo di demorfinizzazione costi tuiscè ,ji per sè un ve.ro quadro clinico, imponente r1ei suoi sintomi subbiettivi ed obbietti, i, in· cui lo stato di ansia del malato, i fenorneni obbiettivi, circolatorii e viscerali ·e nervosi, sono tali da giustificare la somma di teorie che furono avanzate per interpretarlo, e che presuppongono tutte un 'intimo e reale processo isto-chimico, che. deve svolgersi tumultuariq.me11te i1elle 48 ore dopo che la morfina venne br uscamente sottratta. ,, Per l 'alcòol, nulla di tutto ciò! La Slla sottrazione sembra non m odificar nulla nell'organismo del bevitore, il quale vi resta indifferente fisicamente e psichicamente: quando l'alcool è desiderato, lo è, per forma e p'e r intensità, nè più nè meno di un qu alsiasi alin1ento gradito. Ho acquistato l'assoluta ·convinzion8 • che qualunque opinione contraria è effetto c1i p1·egiudizio o di suggestione, e credo questo punto così importante che dovrò riparlarne più innanzi. • /

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25 eme. d'alcool e cioè a 70 fino a 175 calorie.

Nel nostro ospedale, la 2A, 3a. e 4a di.eta (secon- . do la tabella ·c ompilata nel 1907 e poi appena ritoccata) corrispondono rispettivamente a 2000 2000

2280 2000

3000 calorie per gli uo111ini 2430 ,, per le donne:

le nostre diete possono dunque tollerare questa lieve sottrazione, la quale d'altronde è facile compensare con una modica somministraiione di latte ; il nostro ospedale lo ha sempre ottimo, ed io ne faccio aggiungere sistematicamente a dette diete i·egolamentari, da 250 a 300 cm,c. rispo11denti a 140-168 calorie, rimpiazza11ti dunqu_e perfettamente quelle del vin•J. Con questa somministrazione ·lniro non solo a dare un cibo medicamenfe pe1 fetto, ma anche ad abituare e ad aifezionare ad esso il malato, e posso dire che ciò riesce ·sempre: non solo 11essun . malato lo rifiuta, ma anzi, come costantemente mi hanno assicurato le nostre Suore, viene ricercato ·da tutti con g·ra11de desiderio. L'alcool, appunto perchè energetico, è un rispar1niatore dei grassi e degli idrati di carbonio, e, secondo alouni, 11n risparmiatore delL' albumina.

Nel regime ospedaliero, c1uesto st10 valore· no11 pllò e~ser discusso che ·nelle alte piressie, di ll1nga durata. In ogni altra forma, dato. lo stato di riposo in cui si trova il malato, dato il regime •dietetico ricco quanto basta, dato che nessu_no rifiu ta il bicchier di latte offertogli in sostituzione <lel vino, resta escluso che • lln q11alsiasi d?nno sotto questo aspetto ve11ga dalla sua sop·p ressione. La cosa è forse diversa nelle infezioni febL'eliminazione dell'alcool dalla dieta . ospedaliera non passerà senza obbiezioni da parte brili, di media e lttnga dt1rata, dove, sia per dei caldi faut<'.>ri che l'alcool ha ancora, e che l'anoressia che le accompagna, sia p er le speconta anch·e fra i m edici. Questi lo vantano ciali esigenze di eispar-mio del tubo gastro-inper le sue proprietà energetiche e a.limentari, testinale che non di rado si impongono, pt10 e coÌnè èccitante, e come aperitivo, · e come a,pparire utile la somministra.zione di un groseupeptico, e })Oi co·m e antitetmico, e come so numero di calorie ' sotto forma d 'alcool, quando relativamente poche se ne possono dadturetico, e come antisettico generale. · Ora mi guarderò bene dall 'entrare nelle gr.os- .re coll'albumina, cogli idrati di carbonio, coi su qt1estioni che per ognuna di queste proprie- grassi. In ciò trovano spiegazione {ma non, tà dovrebbero esser discuss'0. Certo è che per le certo, giustificazione) le altissime dosi di alultime tra esse, troppo ipotetico ed esiguo ne ·è · cooi che. furono somministrate in alti i tempi • il valore di fronte a quello di . sostanze ben a p11eumonicj, a tifosi, a tubercolo~d! Oggi 11ote nella· loro efficacia farmacologi ca : . delle 11on saprei ammettere, come dose lecita, più altre, • vi dirò brevemente, e sempre in rappor- che i 200 .a 250 -cm-e. di M.arsala (o u11 loro equito alla loro importanza nel. nostro•regime ospe- valente), dati spesso p . es. nelle corsie dei tifosi. Ciò vuol dire : 40 a 50 eme. di alcool, cioè daliero. Dal punto òi vista energetico, . la sottra- 280 a 350 calorie; ora ad esse corrispondono p. zione non può essere che trascurabile: ·100 a es. un uovo e uno a 1due bicchieri di latte, oppuoppure una bella 250 eme. · di ' rino, oscillante intorno al 10 % di r e un uovo e 30 gr. di plasmon, • tazza di brodo vegetale di · Harris Hougton , contenuto d'alcool, corrispondono a 10 fino a ( 18) , •


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oppure un cucchiaino · di zucchero aggiunto arl cetti, si sostitui15ce ad esso tutto l'alt:t:"o arsenaogni bicchiere di l.a:tte delle 24 ore. M'è parso le degli ecci tanti. . assai raro (oserei dire eccezionale) che entro D'.altr:on.de, il ·problen1a ridotto a questi terquesti limiti non si !)Ossa forzare, e forzare senmini, è ben poca cosa, e si può trovare facilza danno, l'abituale inappetenza del tifoso, mente un t~rreno di conciliazione. , (llentre invece mi dot:na11do se si debba propriò !10 stesso son•o pr-.011to, · corr'l·e già dissi, a ricoconsiderare corr1e innocuo il largheggiare d'al- t\osce.r.e che nel coll asso esso ocstit\li1s-0e u11 sus·cool (cioè di una sostanza che è nota come vesidi0 ottimo, di azione pronta, facile ad aversi, le110 protoplasmatico) proprio in un momento f acil.e ad applicarsi, in' qualche contingenza ln cui l'infezione per sè, e le alte temperatuinsostituibile; sono pronto a riconos.c ere che re per conto loro, ·minacciano di disfacimento do\ e ltn ' introdu~ione alimentare sufficie11te è i protoplasm·i cellula·r i di visceri no~ilissin1i ; impossibil~, il suo valore energetico e di sosticuore, reni e fegato! tuzione deve essere utilizzato: io stesso ad ePerciò credo che, anche nelle infezioni acute, sperimento compiuto non mi rifiuto di cuswil valore energetico e risparmiatore dell'al- . dire nell'armadi© dei. n1edicinali di urgenza cool dovrebbe èssere sfr11ttato solo n ei pochi· t1na ])ottiglia di ma1·sala e un bottiglia di cocasi, di impossibile o assai difficile alirnenta- gnac pei casi eccezio11ali, come feci sinora pel Riparto delle tifose. zione, e il SllO valore eccitante, là 'solo dove 11e t1rg-e l'azione, come dirò ben prest o. Ma vogli0 ripetere che considero· gi1este indfCome eu.pept·ico, l'espe~·ienza mi ha convin- r azioni come eccezionali. Non credo affatto al to che il vino non 11a assolutame.nte alcun va- bi sogno abituale, e neppure freq11erite, di eccilore; per .chi ha stomac·o sano, non vidi mai tanti nel corso delle infezioni. . che la sottrazio11e di esso togliesse il buon . apGli ecci tanti hanno un'azione sollecita, ma petito, o rendesse meno saporito il pasto; per . cli b·reve durata; dànno un· esaltamento delle clii ha lo stomac9 malato, di forme leggier0 funzioni cerebrali e delle funzioni più vitali: o gravi, per f att.i funzionali, o pél' fatti. anato- respiratoria e circolatoria, ma fanno succede111ici, con diRtu i·bi di i per- o di i po-secrezione, . re, più o meno lungo e più o meno accentuato, non vi fu una volta sola in cui non potessi con.- · il periodo reattivo della depressione; elevano ,.azione vitale, ma llOil SUP})011gono .. necessaria.~tatare l'azione be11efica della sua sottrazione. Asserisco di non aver mai udito una persona mente, come (lice Soulier, la riparazione della . lamentarsi ct1e l'appetito gli è diminuito, che perdi la che .coll9 sforzo di fl1nzione hanno de· n1a11gi.a 111eno ·o digerisce pegg·io, pei~ avere eli- termi11ato .• Evide11teqiente adl\lnque, la loro ir1dicazio11e·, minato la razio_ne del vii10, e asserisc·o invece , di aver u1dito i11finite volte (anche da chi non dovrebbe restar circoscritta ai casi in cui llna Q.epressione delle funzioni vitali è direttamentP è bevitore 11el senso ordinal'io della parola) e immediatamente minacciosa per l'esistenza, · che, .soppr.e sso il vino, l1a mangiato di i:)iù e più volentieri. Perciò, di fronte ai ri t1ltati al- e in c11f si pllÒ sperare che il breve, soccorso quanto co11tradditorii, ottenuti sperimental- del farmaco aiuti l'organismo a superare la mi111ente dai numerosi autori nello st11dia.re l'a- naccia. Al di fuori di questi ca.si è lecito penzione dell'a.lcool sulla secrezione e s11lla motilità sare che l',abuso degli eccita11ti riesca non di c.l ello stomaco io mi attengo all'e111pirismo, che ra.do dannoso col loro stesso meccanismo• d 'azione, sia perchè il periodo di reazio11e può di n1i fornisc·e q11esto d.ato di asso111ta certezza: r alcool, anche sotto forni.a di vi 1io, 111toce spesso per sè superare in gravità il pericolo cuj si vi1ol ovvia:re, sia percl!è le stesse ri1)etnte al(tlla digestione, non le giova rriai. ter11ati ve nelle g·randi funzioni e · specia.lme11te Resta il valore dell'alcool quale eccitante. Non solo non è possibile negarlo, ma ag.giun- nelle pressioni vasali, possono fini~e rollo stn11go ·r he rìco11osco a11che il i)regio che i11 ciò gli ca re gli appare.echi regolatori. · Per ciò che rigt1arda l'azione eccitante delviene · a.alle sue q11 a lità òrg·anolettiche, che ne fanno un liquido grato al palato. ~Ia, ti·anne 1'. alcool iri p· articola1~è è b~n vero che 'molti, troppi, 'la esaltano e che Binz non ne riconoclie per ciò, noi al)bian10 tutta una. .serie di go~ stanze, che J)OSsono sostituirlo completamente sce altro cl1e gli stia a petto, in q11anto che in ogni st1a indicazione medica. Cosicchè, ~en­ 11on soio gli attribuisce proprietà cardiocinetre in condizio11i ordinarie nt1lla tro,·erò 'dct tiche, e afferma che esso al1roenta, e talora perfino raddoppia, la capacità respiratoria, ma obbiettare all'11so di dosi moderate di alcool in casi be11 determinati di collasso cjrcol:~.toril), esclude anche che a qt1esto aumento segua u11a altrettanto affermo che in nulla si danneggia fase di depressione respiratoria. Ma anche dopo gli studi di Binz, le osservail malato, se, in vista di u~ ·altro ordine di co·n1

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. zioni sull'azione cat'diocinetica dell'alcool si ·NOTE E COMMENTI · . mantennero ·coi1tradditorie, e mentre p. es. per· , Kochma11n, dosi di alcool, piccole e ripetute,. riescono negli fnfettiYi ·a rialzare anche per un Sulla resistenza del fermento latticoproteolitico ali' essiccamento. . lungo periodo la pressione aeteriosa, Swiento- ·. . chowski invece trova aumento· di frequenz a p;gregio Sig. Direttore del « Policliriico » . del polso senza aumento di pressione, e conclttde cl1e l'alcool, anzichè rinforzare il ct1ore, i\!Ii pel'metto p,r eg·arla di accogliere la selo indebolisce. · gt1ente·. in .difesa di mie ri,cerGhe a pro posito ' Nè possiamo dimenticare che un farmaco- della · nota eh.e il dott. Giuseppe Monti ha publogo insigne con1e .S chmiedeberg·, 11a soste- blicato in codesto stimato periodico (Il Polinuto, in qu~sta aperta op1)osizione a Binz, essere clinico, Se.z ione pratic~ 7 ottobre 1917' . ) intorno l'alcool non altro che un agente paralizzante ai medicamenti con fermenti lattici. . ' di determinati centri e funzioni, al q11ale solo Il l\1onti lamenta la sca:rsa Tesistenza dei co• . t1na fugace prevalenza degli apparecchi anta- mt1ni. fermenti lattici all'essiccamento, onde es. gonisti, dà parvenza di $tif!1olante. Ed infatti si si trovano per lo più morti o jnattivi nei per Je funzioni psichiche, tutti sanno che l'al- preparati batterioterapi~i secchi. • . cool eccita, in qùanto arresta i poteri s11perioIo ch e f11i t r a i primi a mettere in guardia ri di inibizione; ma anche la . apparente azione contro siffàtto in-conveniente (V. Rendiconti del cardiocinetica pare ai più si limiti ad una va- . R ea.le Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, so-dilatazione periferica. par.alitica, apporta- "1908, ' pag. 663), non posso che a.ppro.vàre il . . trice di 11na transitoria diminuzione di resi- nuovo monito st1l pericolo di -~sare pteparati . . stenza alla pompa cardiaca. Q·uesta sic11ra a- batterioterapici del tu.tto · inerti; anzi n e prend o zione vaso-dilatatrice non ptiò non essere guar- 'occasione per ritornare sulla mia proposta chr data con sospetto nei casi n t1merosi (e qt1 asi le Case fornitrici di simili preparati siano te• regola nel tifo) in cui già l'infezione determina nute a clichiarare la loro ,c omposizione microuna paresi vaso-motoria, e in ct1i q11esta già bica e la durata della loro vitalità. di per sè è fattrice di disordini circolatorii no11 Senonchè il Monti estende il s110 l am~nto a11piccoli: tale azione dell'alcool sarà invece desi- che al fermento lattico p·r oteolitico. cl1e sette derata nei casi, più rari e transitori, di costri- anni or sono io ho descritto e proposto per la zione vasale, o di spasmo, determinanti fatti battefioterapia gastrointestinale (V. Atti dello . . ' • periferici molesti, e aggravio pericoloso del _la- So cietà Med.ico- Biolog_ica Milanese, 1910, fasçi · voro centrale.. - colo 1). Ora, siccome il giudizio del Monti ·è -in Saremo dunqne $empre nell'eccezione: e per contJ·addizione con ·qtlanto ~o dichiarato, che essa, solo pel' essa, ben resti r .alcool tra g.li sti"- ·cioè detto fermento si dif(ere~zia clai comuni m0lanti, prez~osi ad ogr1i indicazione di ur- fermenti' latti ci altresl per ~< la s11a notevole genza! ((resistenza vitale anchè neì preparato farma• cc cet1ti1 co secco .che è messo in commercio dalla ' « Ditta Carlo Erba sotto il nome di Lattopresalntpor·tante preniio .seJnigratuito: << m,ina », ci tengo a confermare la mia 'asserzione. · Prof. F. MARIANI Già cinque anni fa comunicai s11l P ensiero ' • "Ai edico (29• settembre 1912) ehe nei çliscoidi · di ' J.,attopresamina, conservati nell'ambiente. il fermento lattico proteolitico si mantiene in ,-iVolume di circa 300 ·pagine con figure, edi- ta e attivo per oltre .due anni e mezzo. Oggi, dopo la nota del çlòtt. Monti ho voluto zione 1918, della Ca.sa Editrice Fratelli Treves. . ' . . controllare campioni di Lattopresamina che conservo in ·collezione dal marzo 1916, dal giuConsigli pratiéi ai' medici e agli ammalati : \ gno 1914, dall'aprile 1912 ·e dal gi11gno 1910. ' A· secondo i nuovi studi e le moderne ricerche tale effetto ho stemperato una compressa di Lattopresamina in dieci centimetri cubici di Prezzo : L• 8 acqtJa sterilizzàta. e con un'ansa di ~nest a . Agli abbonati ai périodici I l PolioUnioo e Le emulsione ho insemenzato dieci centi1netri cubici di · latte sterilizzato; orbene tutt'e quattro rn al,a.ttie del ouor·e premio semigratuito a L. 5. . • i campioni di ·Lattopresamina coagularono il Inviare cartolina va,glia. da L. 5 ~I Prof. Enrico Morelli - Via ' latte a 37° C. 11elle 24 ore coi caratteri che h o Sistina, 14 - ROM_A . I

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LA CURA DEL CUORE

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IL POLI CLIN I CO •

esposti nel la\' Oro st1ccitato e con un r eperto microscopico che. dinota uno sviluppo assolutamente rigoglioso del fermento latticoprote9litico in cultura pul'a. P ertanto tale risultato viene no11 soltanto a rincalzare le mie ricerc:Qe sulla r1otevole resistenza vitale di questo particolare fermento altresì lln caso interessante di lattico, m a reca: . longevità· batteri,c a eccezionale che supera persi no i sette , ann i e mezzo ·puranco allo stato secco. Coi mi-glior i ringraz:lamenti e ossequi Dev.m o Prof. COSTANTINO GOR CNI. '1'1ila1io, 31 ottobre 1917.

RIVENDICAZIONI. A· proposito dell'aftizzazione endovenosa dei dottori ·Cosco e ~guzzi.

• . che l'inoculazione en·dovenosa dei globuli r ossi lavati determina· nei bovini nna reazione generale e un'immunità, la cui durata, ·secondo le prov.e inizia li, i1_o n è minore di due mesi, il che farebbe supporre che le prime esperienze di C. . e ;A.' non fossero anteriorj al di.cembre 1916. Dai fatti risulta che noi per primi abbiamo osserv.a to e pubblicato il fenoméno fondamentale, del quale abbiam o esat~am-ente interpretato il . valore e la portata pra.tica come lo attest ano le paro1e a pag. 21 clella nostra pub-· blic.azione: cc Le nostre prove . avvierebbero ver\

so una soluzione pratica molto serriplice del 1Jroblema immunitario nell'afta e fanno bale1ia're i n nanzi agli occhi il miraggio' di una aftizz azione endovenosa più razionale fors tJ degli altri pro cedimenti 'finora applicati con ?>aria fortuna nella lotta contro l'afta».

Contro il nt>stro costume ci siamo indotti ad una discu ssione su priorità di ricer che ch e ·po11 n on preocct1parsi cli ciò che fan no gli al- tranno o no avere un 'importanza nella pratjtri stud iosi, come dicono gli egregi dottori Co- ca veterinar.ia; ma insorgiam o contro il mal. co e .t\.guzz j nella loro rivendicazione (P oli- vezzo di non voler prendere. in considerazione clin·i c o, Sez. Prat. fase. 42), può essere modo ' le· fatich e e le esperienze altrui l'e quali, in via • ' emplice per non a \·ere rammarichi; i fatti pe- general e, rappresentano quei tentativi · ch e riappaiono poi con vesti nuove e che a ..loro rò restano . se111pre e per o·g ni tempo fatti, -al volta cadono come le precedenti (at1gu1·iamn di fttori quindi di ogni disinvoltura e di ogni che nel caso particolare ciò n on· sia), ma ch e tentativo di sottacere l'ope,r a altrui. tuttavia hanno, come noi cljremmo, il merito Ed i fatti dicono: C. e A. 1)-Uhblicano nell'april e 1916 •l1na nota cli tener sernpre deste le speran~e degli stt1diosi e semp L'e attive quelle indag ini me rcè le p·r ever1ti1,a nella ql1ale riferiscono t1nicamen te 1'0sservazion e ch e il sangue,. il siero ed i glo- g11a li soltanto si ,ragg1unge il succe$~O. s. B ELFA NTT e A. AscOLL 1)11li rossi lavati di bovini aftosi, nel perrodo - clell a febbre, iniettati a bovini sani , rip1·odu. ' con o l'afta; nessun accenno vi è r1ella nota Premio semigratuito per gli associati al Polioli· preventiva largamente diffusa - nè nell'inter- 'n ico: vista «.Una in1portante sr,operta s11ll:a profilasProf. F. VALAGUSSA si dell'afta epizootirca » fatta a1la fine di set- Libero docente di Clin . Pediatirica nella R. Università Medico Primario nell'Osp. « Bambin Gesù » tn Roma tembre 1916, quando il nostro lavoro era già. • in corso di stamp a - sulla possibilità di otte. r1ere l'imrnt1nizzazione negli a11imali con le ini-ezioni endovenose di emaz.i e lavate. conSULTAZIOnl DI .[LiftiCA E TERAPIA lftf Belfanti e Ascoli nell'otto bre 1916 pubblican o (Con speciale tiguardo alle molottie infejtiveJ ,. llP lavo ro in cui riferiscon·o i loro esperim·e nti (2a ediz. accuretamente r iveduta e ampliata ) di immunizzazione aontro l'afta, praticati su , Il. Drof. F . Valagussa, vartendo dall~ ·osservazioni fatte docli ci su.i.Ili, dai ql1ali ris ulta -ch e il sangue di s11ini aftosi in -certe co11dizioni e i glo btlli ro ssi io un trienrlio di primariato nell'Ospedale infantile de1 Bambin Gesù, ha sintetizzato, vex- un gruppo rti ma.IattJe. laa.1at·i di bovini af to.<;i inie ttati nell e v ene da11- ' la sua esperienza clinica, svedaliera e professionale. of· n o r ia lzi termi>ci senza manifestazioni aftose e frendo ai medici delle consultazioni utili nell'intricatn C' onferiscono l'imm11nità di fr onte ·al virus esplicazione <téll'eserctzio dell'esame e della·cura dei bam· bini. aftoso. Elegan te voL ~n-16°, ,µi pag. XII-398 , n ittd~mente stampato N ell' ap r ile 1917 compare un riassunto della con 23 figure intercalate nel testo l'e.1.azione di C. e A. letta il 19 febbraio in una Prezzo Lire & - Agli abbonati al Poltcllnico si speòiset> , ed11ta· della Commissione per gli studf sul-' per sole L. 3,50 fra nco ò1 porto. l'afta: solo in questa si trova registrato il Invia.re Gartolina-Vaglta al prof. ENRICO MORELLI . V i a SI fatto desunto da osservazioni su sedici bovini, stina, n . 14 - Roma

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SEZ IONE PRATICA

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APPUNT·I · DI MEDICINA PRATICA. .

SEMEi O LOGIA.

chè, per rendere il metodo meno sensibile,• possono nssere fr,apposti ostacoli o troppo forti, o La dimostrazione del sangue occulto. · trot>PO deb0li. Non sappiamo ancora d'altra Di questo problema semei-0logico si occupa parte q uali si.ano le sostanze, oltre il sangue, a mpiamente. Boas (Berl. Klin. Woch., n. 51, · ·capaci cli dare reazione verde colla benzidina : 1916). ' possiamo però affermare che i1on si tratta, coUna gra:n parte delle opinioni discordi sulla me n1olti ammettono; di fermenti o·s sidativi or' . esistenza del sangue occulto nelle malattie ga- ganici; probabilme~te si tratta di ossidasi inorstro-enteriche si debbono agli errori dei meto- ganiche, termostabili, essendosi otte:q.uti gli di. di esame in sè stessi, ed a lla errata esecu- . stessi risultati cogli estr atti di feci bollite e non zione loro. Spesso le ricerche sono eseguite con bollite. reagenti disadatti, usando metodi propri, manLe stesse possibilita di errore molto probacanti di esa.ttezza e di precisione. La tecnica bìlmente possiede .anche la prova della fenolpiù sicura, e quindi preferibile, è quella ch e ftaleina, tanto più poi che essa può contenere consiste nella dimostrazione microchimica e fenolftalati basici, i quali 'possono produrre spettroscopica dell e emorragie occulte. Però un uebofe colore rossastro anche in assenza . di tutti i tentativi, anche dell '..\..., di dimostrare sangue. Inoltre, già poco tempo . dòp o la pre. . . . ·traccie minirne di sangue nelle feci, colla pre- parazione della fenolftaleina completamente osparazion e di cristalli di emina, non d.Jedero sidata, aggiu?gendo acido acetico, acqua ossifino a.d ora ·r isultati. La dimostrazione spettro- genata .ed alcool, si ha talora un accenno ~i scopica d'altra parte, p er la sua sensibilità, C'o lor rosso del reagente. Da ultimo, c0me per 1a non ha raggiunta la praticità desiderabile ed benzidina, possono anche per la f enolft~leina • innanzi tutto lo spettroscopio ed il suo uso non intervenire catalizzatori inorganici. sono in possesso generale dei medici. La magIn tali circostanze anche oggi è desiderabile gior diffusione quindi dej metodi di dimostra- un metodo esatto per la dimostrazione di mizione catalitica, e fra questi specialmente la nime quantità occulte di sangue . . Soltanto la prova del guaiaco, della benzidina e quella del- reazione di W eber, modificata dallo Schumm, la fenolftaleina: a ·ciascuna sono però jnerenti corrisponde alle esigenze mediche : il m etodo pregi e -difetti. mira a togliere possibilmente tutte le sostanze, Una _causa di errore comune è che tutte le che disturbano la reazione del guaiaco (sostan, , prove catalitiche non sono specifiche del san-· ze coloranti, grassi, catalizzatori organici ed gue, non .essendo altro che reazioni dell'ossidasi. inor ganici), ma non ha potuto diffondersi in . Secol).do Boas tutte le ·r eazioni catalitiche, pratic.a per le gr~ndi quantità di etere·, di alq11ando si r içerchi con . esattezza ·ed i reagenti cool e di tempo che richiede. St può arriyare allo stesso risultato adopesia.n o perfetti, si posson<:> impiegare quando il sangue è abbondante, in accordo completo fra rando dei mezz.i di estr·a zione per l'emoglobina di loro. Quando però vi .sono piccole quantità migliori dell'etere · e cercando di estrarla quandi sangue nel contenuto gastrico, o n elle feci, to più co1npletamente p,o ssibile dalle feci. Persi possono avere differenze notev.oli e la rea- ciò Boas fin dal 1913 propose la estrazione con zione del , g·uaiaco e quella dell'aloina posson o . acido aéetico ed alcool. Si estraggono però in essere completamente negative, mentre la prova tal modo anche le sostanze cÒloranti delle feci, della benzidina e quella della fenolftaleina so- ch e disturbano la reazione e,• quando le traccie no più o meno positive. Questi due ultimi me- di sangue sono minime, anch e questa modifìca.todi per . lo più con.c-0rdano. fra di loro, e, ·se ziorie non dà il risultato voluto, oppure ·riesce entrambi· danno risultato negativo, si può con incerta. Il Citron alcuni anni fa raccomandò la sicutezza concludere che il sa!lgue è assente. piridina come ottimo solvente del sangue, peOttenendosi un risultato negativo con la pro- rò essa dà disturbi della respirazione allo sperimentatore e da sola col gu aiaco provoca il cova c lel gi1 aiaco, si può obbiettare che per la • poca. ·sén sibilità la i:>rova simula .l ' assenza di lore azzurro. Quindi il Boas provò un altro solvente del emoglobina ed all'opposto a eh{ ·u·s a i metodi sangue, che supera tutti i precedenti e cioè pi1) sen si.bili ch e essi simulino la presenza di ' 'sangue ocr11lto. Nella prova della benzidina, I 'idrato di cloralio in sol.uzione concentrata. Il n1olto sensibil e e sicura, adoperando ad esem- metodo non è nuovo e lo -Schaer ed il Bosselt • pio e~trfl tti aC'etico-a1c·oolici di feci, si vuò ave- lo raccomanqarono, quest'ultimo per la dimore risl1ltato positivo anche in condizioni non strazione forense del sangue. Non fu però si~o patologichE.'. Anche recenti modifi cazioni di ad ora adoperato per la dimostrazione clinica det·t·a prova n on tolgono ogni incertezza, per- di emorragie occulte.

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Il metodo è il seguente : Si prende dal centro CASISTICA E TERAPIA. delle feci una parte grande come un f agiuolo, od una ciliegia, e si pone in un mortaio; si ag- Ni~tinism~ e suoi rapporti' co;n le neurosi di guerra giu~gono 5-10 eme. di .soluzione alcoolica di cloIl dott. Siebelt (Medizinische Kl inik, n. 3) diralio idrato al 70 % e 20 gocce di acido acetico· mostra ehe le parti attive de~ fumo di tabacco, si tritura bene. Si scioglie poi una punta di' quando non si tratti di quaàità speciali e molto 1 spatola di resina · di guaiaco ben polverizzata in forti, e·s ercitano un'azione deprimente sui cer12 eme. della stessa soluzione, si aggiungono tri .nervosi e .loa:-o terminazioni, e più sui ne~vi 20-30 goccie di acqua ossigenata al 3 % e sì sensitivi Che su que1li di motQ. Tale, azione, agita .fortemente: quest'ultima si dispone -in contrariamente a qu.anto avviene per altri naralto, mentre al di sotto si trova l'alcool ··al clocotici, si elsplica senza dàr luogo· a sen.so di ralio. Se vi è presenza di emoglobina, lo strato superiore ben presto si colora in azzurro : la stordimento ed anzi è ta·n to -leggera che il fucoloràzione · non rimane però che per breve matore non l'avverte, e ,durante il lavoFo sia · mate.riale ~c1'e mentale si manMesta facend olo tempo. sembTare meno grav~ ed affaticante:. Colori più evidenti e più stabili si ottengono Il fumo oltre a calmare l'eccitazio,n e prodotadoperando, invece della resina di guaiaco, l' acido guaiacolico .Merck, del quale si scioglie ·ta dal sopralavo.ro, è anche notoriamente un una punta di coltello in 2 eme. della soluzione piacevole passatempo durante le lunghe ore di alcoolica. di cloralio e si aggiungono poi 20 goc- ozio e riesce a far meno sentire i molesti sti~ cie di acqua ossige~ata ed alcune di alcool fino . moli deilla f a:me: non è q·uindi diffi·cile spiegara soluzion~ chiara. Quando manca l'emoglobina si le ragioni del suo largo uso fra i combatten"' ti. Ma accanto a questi effetti p1ia~evoli ed àpcon entrambi i metodi si ha · colore verde. Mol· •• • to bene corrispose la reazione nella capsula ·p arentemente innocui, bisogna riieordarsi le di evaporazione. Si pongono nella capsula 2 - grandi alterazioni morbose del sistema vasale · eme. della soluzione di guaiaco in alcool al clo- e .nervos-O .c ausate dal ero.n ico abuso- di esso, ralio, si unisce 1 eme. di acqua ossigenata e quali l'a11JDento1 deJla pressione. san1g uigna e. qualche goccia di alcool; ql}.indi si fa gocciolare l'eccitazione del1l,attività càrdiaca, con i fenolentamente dal filtro l'estratto in alcool al clo- meni ch e ad essa sono connessi. ,, Di molto minore importanza sono gli altri ~alio: se vi è sangue, si · manifesta · un colore , ' disturbi da nicoìismo cronico, quali iJ catarro azzurro, più o meno intenso. L 'A., invece di acqua» ossigenata, adoperò co- faringeo gastrico ed enterico e i distlirbi vime catalizzatore anche l'olio di trementina, ma sivi ed auditivi. Il Siebelt ch e sospettava che, oltre agli strasenza particolari vantaggi. Il metodo dà solo • buoni risultati per la dimostrazione del san.gue •paz·z i ed agli eiccitamenti, anche il tabacco la sua p arte nella etio~o1 gia delle numenelle feci. Per la ricerca nel cont~nuto gastri- avesse • co il Boas si attiene tuttora al vecchio metodo rose nevrosO. ·c'a:rdiache e ·vascolari che si manidi estrazi.ope con alcool . ed ·acido acetico, pre- festano spesso tra i combattenti, ha visto là sua via neutralizzazione con carbonato sodico. Il ipotesi confermata ·dalle osservazioni fatte primetodo della estrazione con l'alcool al cloralio ma !n un ospedale di riserva; e poi in uno destinato aJle cure balneari.' è superiore a tutti gli altri, se ne eccettui forse • • Infatti _quasi tutti i degenti affetti da neuroquello dello Sch11mm : però ne è molto più semplice e richiede poco tempo. .Tuttavia l'A. ri- si facevamo od aveva:do fatto un uso smodato . di si1g arette (v~ . n'erano persino alcuni che futie~e sempre necessario non contentarsi di una , sola reazione catalitica~ ma di controllarla con mavano dalle 100, 120 e persino 130 sigarette al giorno) e quasi tutti confessavano d'aver spesun'altr~, quanto più possibile sicura, specie nei .... casi incerti, come spesso ·accade nella ulcera so fumato a stomaco vuoto per .calim are gli stigastrica in via · di guarigione ed in altri casi moli della fa•m e. consimili. In questa occa.sione Boas trovò nella Ora è n-0to che il tabacco confezionato per le timolftaJeina una sostanza, che s.i può adope- · sigarette· è molto più attivo, sebbene contenga rare con molto vantaggio come :reagente del meno nicotina, di quello preparato per sigari sangue. e pipa, e -che a stomaco vuoto i veleni del tabacL'Autore quindi ritiene che queste èl11e rea- co agiscono più •energica.mente. La cura di tali malati consisterà in primo zioni, quella della estrazioi1e per mezzo. di alcool al cloralio e quella della timolftaleina, luogo nell'i.m pedire l'abuso del fumo. È vero siano, in l>ase alla copiosa sua esperienza, pre- ch e, come avviene per altri di questi narcotici, feribili per la dimostrazione del sangue, anche è difficile liberarsi dall'abitudine de1 fumo, ma in piccole q11antità. Non osservò cause di er- il bu<;>n volere può bastare giacchè la soppresrore, che potessero trarre in i11ganno. P. C. sione hrl1sca del tabacco non produce disturbi. I

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SEZIONE PRATICA

È poi necessario il completo riposo corporale e

mentale e si dovrà limitare anche il consumo di the, caffè e bevande alcoqliche. Sono consigliabili i bagni tiepidi a una tem-peratura massima di 35° per la durata . di 25,_ 30' con sostanze aromatiche, seguiti da aàmeno un'ora di riposo in letto. Non sono invece consigliabili i bagni all'aciJo ca.rborui.co, sia naturruli che artifìciq.li, gia,c. chè spesso agiscono più come eccitanti che come calmanti. Buon resultato dànno le applicazioni fredde nella regione cardiaca, durante il bagno tie:)ido, o le doccie non trop.p_o forti dopo il bagno 1. una temperatura che si fa scendere lentan1ente dai 30° ai 20°. La prognosi per tali malati non è sfavorevole: spesso la cura li rende nuovamente abili a.I servizio o per. lo meno li rende atti a tornare ài loro affari nella vita borghese. Naturalmente è necessaria molta pazienza da parte del soggetto e anche del rpedico, il cui compito è aJilche quello di incoraggiare e· rafforzare la buona volontà del malato. '

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' dei tubuli contorti, e l ' estensi ohe dell'infiltrazione gr:assa nelle' cellule della branca ascendente dell~ ansa di Henle. Nelle esperienze dell'A. alcuni animali m orivano abbastanza rapidamente, probabilmente per lo shock associato ·c on la intensa azione locale del sublimato : non vi era evidenza di sintomi u:r:inari nè disturbi dell' equilibrio a cido-base. Nei casi con sintomi tardivi intestinali, . ' s1 notava un ab:Qassamento delle I'iserve alcaline del sangue; con una cura anti-acidosica le ·condizioni. ritornavano normali. In altri casi invece si notava una intossicazione .a cida gra . . ve e la morte avveniva con la tipica fa111e d'aria. Contemporaneamente allo svi)uppo dell 'intossicazione acida, l 'escrezione urinaria diminuiva fin.o ali' anuria. P er ovviare ai danni dell'intossicazione acida con i sùoi effetti necrotici sul rene e forse su· altri organi, è quindi consigliabile un larg6 uso di liquidi alcalini anzichè di diuretici. (Journ. of the Am. med. Assoc., 30 giugno) . ini. •

Il saturnismo nei ·bambini.

Kenneth D. Blackfan (Americ. Journ. of tlie ' . med. sciences, giugno, 1917) ha raccolto nella L'avvelenamento da sublimato. letteratura numero&} casi di avvelenamento saL ,aumento nel numero degli avvelenamenti turnino, e riporta in proposito anche diverse <l a sublimato richiama l'attenzione per una teosservazioni personali. L'origine di questi avrapia più illuminata delle gravi condizioni in velenamenti va ricercata in gran parte nell'abicui versano gli individui intossicati. Tali avvetudine dei bambini di rosicchiarsi le unghie 0 • lenamenti non si verificano soltanto a scopo comunque di portarsi le n1ani alla bocca dopo suicida ma anche in seguito a ll'uso del subii- aver toccato ogni c~sa, ed eventualffiente grat. n1ato nella pratica chirùrgica ed ostetrica=' Gli tato delle superfici. prece-d entemente colorate effetti più salienti e peculiari non sono quelli con tinte a piombo. Nella ni.aggior p a rte d ei i1nmediati, come la stomatite, la gastrite e la casi dell'A. si trattava di bambini .che rosicsuccessiva colite ulcerativa talvolta fa tale, ' ma chiavano le stecche dipinte a smalto della proil verificarsi di un'anuria più o meno completa, pria culla : ·uno di essi a ve\{a una tale tendenza cl1e si inizia verso-il quarto giorno dopo l 'intro- a . rosicchiare ogni oggetto dipinto, che aveva duzione del veleno, e che può persistere fino rovinato l' ammobiglia.m ento del salotto. In alla morte, la quale avviene spesso per lesioni un'altra serie di 64 casi si trattava di ciambeldel fegato o del colon. · le colorate con giallo-cromo (cro1nato di pion1b~ ) . Talvolta è l'ambiente familiare stesso la I sintomi gastro-intestinali si notano anche <Juando il sale di mercurio è introdotto per al- causa di intossicazione, quando, p. e., la pro~ tre vie e rappresentano lo sforzo dell'organismo fessione paterna ·espone ai pericoli del saturnt · per eliminare il ·veleno: anche diversi giorni smo (vasaio, pittore). La sintomatologia è varia: il bambino depedopo l' avvelenamento si può trovare il mercunotturna, dolori a ddorio · nel contenuto gastrico. Ne viene quindi risce , ha- inquietudine . l'indicazione di procedere a frequenti ed ab- minali, costipazione. Caratteristica è l'andabondanti lavature dello stomaco e dell'inte- tura barcollante; il soggetto cammina col lato . esterno del piede, tenendo le dita retratte e lanstino. Quanto alle lesioni renali, che· si sviluppano ciando lateralmente la gamba prima di posare abbastanza tardiva.mente, Mac Nider ha dimo- il piede a terra. Si possono poi notare i soliti strato che non sono in dipendenza della gra- tipi di paralisi e la neurite ottica. Molto frequentemente si verifi cano delle convità delle lesioni intestinali; esse sono costantemente associaté con lo sviluppo di una intos .. vulsioni generalizzate, che si ripetono a breyi sicazione acida, ed a lla gravità di questa cor- intervalli, e resistono a tutti i calmanti (broml1ri, clç>ralio, morfina); solamente con il cloro .. risponde la gravità delle lesioni delle cellule,

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formio si possono avere dei miglioramenti. Frequente è la . morte durante le convulsioni. La dia~nosi può venire confermata dal reperto della linea azzurra di Burton sulle gengive e da.ll'e·s ame del sangue (emazie p.u~teggiate basofile); si può poi avere la dimostrazione diret\a della presenza c.lel piombo nelle feci e nelle .orine, più spesso in quelle che in queste. L'esame del liquido cerebro-spinale può forni re dei ~ati sulla gravità dell'affezione ed a-i ut'a re la prognpsi. E' dunque necessario tener presente la, possibilità di tali avvelenamenti da piombo, specialmente in bambini che presentano. depe. rimento o convulsioni tli cui non si riesca a rintracciare la causa. , È importante altresi, nell'intento della· profilassi, di rivolgere l'attenzione su ta~e · argomento, poichè la . frequenza di bambi»i che rosicchiano gli oggetti dipinti e specialmente la eulla, è più frequent~ di quanto generalmente · si creda. FIL.

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POSTA DEG.LI ABBONATI·.

(88·1). Ricer ca della .chinina nelle urine·. Al ' dott. G. G. abb. 1103. Un metodo ·semplice di ricerca qualitativa è quello di Kerner, che si esegue trattando l'u-, rina çon nitrato m erciuroso, e filtrando; nel casq che vi.o sia presente la chinina, il filtrato è fi11ore.scente. La fluorescenza può venir m.essa in evideBza proiettando un fascio di luce contro il filtrato che viene mantenuto contro un fo:hd-0• nero. Meglio però vale estrarre la chinina e poi 'identificarla. Per l,estrazione può servire i1 metodo Gaglio, con cui si pJlò an°c he fare l a determinazione qt1antitativa. A 200 eme. di urine si aggiungono 5 gr. di ossido di magnesio e si evapora a bag+i.o-maria, fino a secchezza. Si dibatte il i·esiduo. con 60 eme. di cloroformio, che poi si distilla, ripetendo il trattamento. Il resid110 del secondo trattamento è costituito da ·Chinina, ·Che si può secc.are a 120° e pesare · L'insumcienza cardiaca consecutiva od usare ·per determinazioni volumetri che. La , .. • chinina estratta può essere: identifì'cata con una alle intossicazioni da gas asfissianti• delle reazioni seguenti: 1° l'aggiunta di alcune . • C. Li~n (Presse Médic., 22 genn.) ha ossergocci e di acido acetico Q solforico alla soluziona '' a to dei soldati che, otto mesi dopo essere statl acquosa od alicoolica determina 11na ftuorescen-. ~sposti a grave intos&icazione da gas ( cloro ~ • za netta, an·che in diluizioni 1: 100,000; 2° L·\ accusavano al minimo sforzo, palpitazioni, disoluzione acquosa trattata • con acqua di brosturbi respiratori1 dolore precordiale: nelle · mo, poi còn ·soluzione di ·Cianu·r o mercurico, e marce con lo zaino avevano sensazione di set€> da ultimo 'COn •Carb onato di calcio, dà una co. . intensa, sudori profusi e stato vertiglno.s o. lorazione rossa. Sensibilità 1 : 800,000. La reaNel decubito dorsale l'esame di tali amma- zione però è data a~·che dalla morfina e nicolati non rivelava nulla di anormale; il passag- tina; 3° (Pollacci). Un centigrammo del . resigio alla posizion~ ~retta pròvocava_però un'acduo si tratta r.on acqua ossigenata, si riscalda celerazione cardiaca · · persistente; dopo uno fino all'e-bollizi one, si aggiungono 2 goccie di sforzo, l'aumento Q.ella frequenza del polso era acido so•lforico, ed un poco di bioossido ·d i piommolto più notevole e duraturo che nei soggetti bo. Per sòvrapposizi-0ne di ammoniaca, si forsani. ma un anello verde. FILIPPINI. L'intossicazione da gas è ben lungi da la(882). Al dott. M. P. da R.: sciar è normaimente simili conseguenze. Nei L'Ùfficio centrale antitt1bercolare di Roma casi osservati, l'insuffi~ienza cardiac~ può at(Corso Vittorio Em·anuele, 229) può fornire, tribuirsi sia all'esistenza to~gratuitamente, varie pubblicazioni r.iguardanti . di un3< miocardite . sica, sia al sovraffaticame:ato · cardiaco provo- la lotta antitubercolare. A. R. cato dai disturbi polmonari. Un cuore sovraffaticato, poi, potrà migliorare sotto l,influenza . ' .del riposo, ma rlon ritroverà più il st1o stato Datori di sangue in America .. - Per affretanteriore. Inoltre la persistenza di lesioni di tare la trasfusione del sangue nei casi, sempre enfisema o di sclerosi polmonare potr~bbe · anpiù nt1merosi, in cui questo ìntervento è. indic l1e provocare la comparsa di tali f~nomèni. · .cato, la sola difficoltà~ è costituita oggi dalla riIl trattamento consiste in quello dell'insufficerca. del datore di sangue. cienza cardiaca; consigli igienici, tonici car'.È meno noto ·che i nostri ami.ci americani diaci, tonici geneI:ali. Q11anto alle decisioni mihanno vinto la grave difficoltà. stabilendo degli litari, esse dipendono dai disturbi circolatori; onorari per donatori, impegnati in precedenza. i casi leggieri si trattengono ai corpi, dispenche ne fanno 11na vera professione. La tariffa sa:q.doli dai servizi faticosi.; i più gravi si invaria da 10 a 40 dollari per operazione. Tutti i ' viano all,i11terno, dove, dopo un 111ngo riposo, grandi ospedali americani sono ormai forniti -s i pr~nderanno le deci~ioni definitive. di questi donatori. (Da Le Bull. Méd., 14 lu• I. p. glio 1917). • 1

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SEZlONE PRATICA •

NE'LL 'A VITA CrQnaca del movimento professionale. Unione dei medici per la resistenza nazionale. DICHIARAZIONE

clie i mediGi mila,neSi hanno approvato all'unani, ' mità nella loro seduta del -5. novembre 1917 e ohe sta raocog"/Jiend.o i~adesione di tutti i medici italiani.

colleghi e delle modalità per la co11tinuazione dei pagamenti degli •Sti·p~ndi a coloro <;he vi hanno di ritto.

Associazione fra i 1~iediai~ohilru1tg·l liberi eseroett.ti nella provincia di Roma. - Il Consiglio Direttivo '

dell' .Associ:a:Zi-Oine, composto dai dott. Alessandri~ ni G.., Calò A., Oochetti L.; Fra schétti V., Genn.ari EJ., Lanzi G., La.zzè T., ]\1ontesa110 G., Olivieri F., Noi, medici itali.ani, dina!IlZi alle prove mirabili Palomba. G., in una elevatiis sima lettera ai colleghi, li incita a non, limitarsi, nell'ora cl1e ·volge, all'opedei valorosi figli: d'Italia, che in queste te1·ribili setra professionale, m:a di portare nella società la timane scrivono nuove pagine gloriose di più grandi abnega7joni e di eroict e generoSi sacrifizi, voglia- nota del dovere d'incutere .spirito di tolleranza, temo riunirci, dimentichi tutti di ogni dissidi<> di · nace proposito <li resistenza., massima disciplina eieri, in un sol fascio di energi~ poderose e mettere ooncordia. L'Ordine dei medici della Provincia di Genov« a disposizione della resistenza ~azionale e dellà. Par tria, calpestata. dallo straniero, ogni nostro pensie- ha raccolto la somma di lire 2725 per i profughi ro, tutte le nostre forze materiali, morali e profes- friulai;l.i. sionali. Per gli a·u toveicoli dei sanitari. - Il Direttore ' . · Promettiamo, intanto, a tutti i più modesti comgenerale della . Sanità pubblica, officiato in p1~ battenti e ai Jo~o cari, che stanno in ansia, la illi- po·s ito dall'onorevole Brunelli, ha risposto che ìi mitata riconoscenza nostra, la nostra a ssi.s tenza Ministero delle Armi e munizi<>ni, · aderendo alle fattiva e di quanti .s tanno oon noì; vogliamo che premure rivoltegli da quellq dell'Interno, ha infocnessun dolore, che :µessuna soffereD.Za sieno rincru- miato di avere autorizzato i prefetti a rilasciare per. diti dal pensiero che SQn tra.scura ti. od abbandonati messi provvisori di circolazione fino <-l tutto il 31 ot' a causa della guerra ; · tobre u. s. degli autoveicoli a tutti coloro, e quindi Promettiamo di far risplendere, ovunque, nelle anche ai medici e veterjn.ari condotti, che dim&città, nei borghi, nelle campagne, nelle officine, alla straissero l'assoluta necessità di usarne. Per i per.. fr-Onte, nelle retrovie, negli ospedali, in ogni conmessi che potranno essere chiesti oltre la suindivegno, in ogni incontro, la nobiltà dei sacrifici del cata data, il Ministero predetto si riserv'a di e.sa.mi• nostro soldato per l~ Patri.a, per la gius~zia, per la nare l'opportunità di rilasciarli, ca.so 11er ca·so: e libertà dei popoli, e proclamjamo il suo diritt-0 alsempre qµanQ,o i prefetti saranno in grado di djmol'immancabile gratitudine nazionale; . strare l'assoluta necessità della. concessione, e ciè Proniettiamo di ripudiare e far ripudiare, ora e perchè sussi·stendo tuttavia gravissime q.~ffìooltà sempre, .senza rendercene complici oon delittuo$e nell'assegnazio·n e della benzina, qualsia.s i provvedi- · attenuanti, reticenze, licenze od ospitalizzazioni, i mento d'indole generale resterebbe, per necessità pusillanimi di ogni grado·, larvati o palesi., i simu- di oose, privo di effetti. la tori e quanti altri, con la · chiacchiera colposa, tradiscono la causa sacra della Madre e dell'Urna- · nità, e 's i rendono, per sempre, indegni -della Putri.a immor:taùe e della vita civile. 1

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ATTI PARLAMENTARI. Per l'ospedale italiano di PO!rigi.

Unione dei medici ·pe1· la ]~esistenza n(r,zio'nale •

(l\lilano, via G. Verdi, 9).

L'Associazione Nazionale dei Medici Condotti. La PreSidenza Ce11t1·ale dell'Associazione ha. indirizzato al Presidente del• Conffiglio dei l\1inistri il seguente .telegramu1a : « .A:ssociazi:one Nazionale Medici Condotti con· oorde ansietà propositi Pa~se contr.o minacciante invasione straniero, mette disposizione .del Governo opera .sua ove occorra per fonteggiare ecçezionali esigenze del momentto ». ·

. L'Ordine dei medici di Udine. L'Ordine dei medici della provincia di R oma' comunica che a Bolog·na, pres•s o la sede della. Federazione degli Ordini, in piazza Galvani, 1, si è ricostituito l'Ordine del medici della •provincia di Udine il quale invi t:'l i colleghi che vi sono a scritti a segnalare il loro atti.la.le domicilio. L'Ordine stesso 11er accordi presi con la Prefettura di Udine, pure tra.sferita a Bolognk,, si occupa degli interessi dei

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Ad una interrogazione dell'on. Colonna di Ce .. sarò, l'on. Borsarelli, sott-Osegretario agli Esteri, ha risposto che allo scoppio della guerra europea benemeriti cittadini italiani residenti a Parigi organiZZ<'lrono un ospedale per i feriti francesi in una casa di sal·u te, con carattere esclusivamente privato. Dopo la nostra entrata in guerra parve opportuno~ ad esempio di altre Na.zioni, di fondare un ospedale col concorso . del Cr0verno. Per quest<> ospedale il Governo fraricese mi~ a di·sposizi·one un palazzo req~isit-0 perchè appartenente ad ,un suddito au.stro-ung~rico. Non si ebbe richiesta di · pagamento di affitto da parte del Governo ·fran~, a1ppunto perchè nessun affitto il Governo stesso paga per l'uso dell'immobile . Per ciò che (!9ncerne le spese relativ.è ai .servizi sono totalmente ~-ope rtc da l oontributo di L. 10,000 mensili colle guali il R. Governo provvede al mantenimento dell'ospeeùlle. Osserva infipe éhe anche da una recente relazione redatt~ dal prof. ,Postempski risulta che _ l'ospedale italiano per i feriti francesi, dichjarat. I

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IL POLICLINICO

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.<li prima ca tegor~ dal Governo francese, non ha llUlla nel SUO funzionamen.to che nen si "8ddica alla . . . .<lignità del noRtro nom~. \

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Pe1· una inde®ità

ai Direttori di · Ospedali militari ài riserva .

All'on. Valenzani, il · ministro della Guerra ha .( l:lto la seguente risposta in proposit.o: «Le vigenti di.sposizioni stabiliscono già un' in, .<lennità di carica per gli ufficiali Superiori medici Direttori di Sanità o Direttori di Ospedali militari v rincipali, in relazione alla importnuza. delle loro ;1ttribuzioni, e ciò costituisce una. giusta distinzione per gli ufficiali medici preposti ai servizi sanitari più importanti . Non sarebbe p~rò possibile e tendere la 1ndenuità a nche ai Direttori degli a ltri Ospedali r. i ri · ~erva, inquantochè la entità delle loro inc-0mlH•uz1~ uon sono paragonabili .a; ql1ell~ dei primi. Sono quindi ,s piacente di non poter assecondare il desiderio dell'onorevole interrogante >>. E.sbnero di titoiari e d 'in,/ erini ' aeile condotte m eàich e.

_ Ad un.a interrogo.azione <:le11 'on. Do re il gen. Giardino, ex ministro della Guerra, ha così risposto : · « Nella conc-essione di esoneri ai t'i tolari delle «<>ndotte mediche Titenuti indispensabili ed jnsostitnibili nei servizi civiili, questo Ministero ha sempre tenuto cònt.o clelle deliberazioni emesse nei singoli ~.-. si dalle oon1petenti Commissioni ·provinciali, alle quali spetta accertare ·se il medi<X> esonerando fosBe , anteriormf"nte alla chiamata alle a rmi, in ser'Viz,io della pubblica ~mministrazione. «Se talvolta le Commissioni provinciali hanno proposto per. l'esonero medici condotti interini anzichè i titolari ciò può essere dipeso dal fatto che ql1esti ultimi o app·a rtenevano a classi ~iovani (decreto luogotenenziale 12 novembre 1916. n. 1529), oppure non si t1·<>vavano nelle condizioni tassativamente richieste dal deèreto luogotenenziale 21 apri1~ 1916, n. 469, rer potere essere e-sone~a ti (i·n apilità permanente alle fatiche di glierra) . «Peraltro l'espf\rienm ha dimostrato che . l'a.ppli. cazione del decreto Z7 aprile succitato, pur acco~tandosi notev·olm~nte alle molteplici necessità dell'•1ssi.st~nza sanital'ia rivìÌe, ha lasciato a sua. volta molte lacune a manchevolezze, alle quali però si st•l. ·o ra provvedendo con lo. ·studio dl apposito nuovo decreu> d'acC'ordo cql Ministero dell'interno. Il ·nt1ovo decreto, informandosi a stretti criteri di e<1uità mira per l'appunto a disciplinare ib modo ~-ener~le ed uniforme la delicata materia delle dispense ed e~neri per tntti i medici av~nti obblighi militari, eliminando, fra gli altri, anche lo inoonveniente la111entato dall'o.i1oreYole interrogante>>. F'o ra,ggi pe1· la oavaloa,tura. dei .'{anita#i com.u.naU.

A<\ una. interrogazio11e cl~ll'on. Caccialanza l'ono1-evole Bonicelli per il Mini.stero dell'interno, d'intesa rol Ministero d~ll.a guerra e col Coromissari-at-0 11()r gli approvviµ:ionam~nti ed i conm1I?i· h~ da~ rispost2 ~'"a~iv·1. ~ia percbè, per tais....~t1va disposizione di leggé le re<i11isizioni da parte delle Comn1 i~sioni di inc~ttn, sono fatte esclusivament.e per · ,..,.. sia perchè è a ~opper1re ~1· b'l l'-'OF. ul· d'°ll'EJcoarcito, ~ = (22)

Titenersi che i sanitari còndotti non i11contreranno difficoltà a procural'ISi i1 fieno occorrente alle lor<> · cavalcature, tenuto conto dell'abbondante raccolto di quest'anno e del fatto che appena un decim·o dell'intero prodotto ·è stato incettato dalle Comn1issioni. Il Commissario dei consumi ha alla. sua volta c-0nfermato eh.e non · esiste divieto di commercio (lel fieno : con che vetrebbe meno la premessa, che lta mossa la in t.errogazione. ·

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RISPOSTE AQUESITI E ADOMANDE. (7048) Oassa di 'fYrevide'Ma - Riscatto ài anni di servi~io . - Dott. A. ìYI. da O. - L'art. 36 del vigente testo unico delle leggi sulle pensioni dichiata .che i medici condotti od altri .s anitarii, che av~ndone la f.a.co1tà, aderirono alla Ca ssa di previ-

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1

denza anteriorment.e alla promulgazione della legge 2 dicembre 1909, n. 744, hanno diritto al riconOB<:imento dei servizi prestati anteriormente. al 1° genn:aio 1899 per un periodo non superiore ai 15 anni. Sembra, quindi, che Ellà avendo aderito alla Cassa sino dalla .sua · istituzione .abbia diritto al riconoscimento dei tre anni di assistentato, indipendentemente tlal mancato pagamento dei contrfbuti da parte dell'ente della inesistenza di uno speciale regolamento per le pensioni. (7049) ·oneri del medico condòtto a riguardo ·ia cura medica dei prigionieri di guerra. Dottor A. M. da S. R. -. Le autorjtà militari danno le di•sposizi?ni neces~rie per la curai dei prigionieri di guerra·, che va. ordinari~mente eseguita a mezw cli medici appartenenti al R. Esercito. Qualora la predetta autorità dovesse chiedere 1a di Le~ opera, .s arà il eaoo di stabilire· le relative condizioni e modalità. (7050) lndenrl!ÌJtà oa;ro-vilveri. - Dott. F . J~. da N. - Il medico condotto che in tale qualità perceJ>isce 1a indennità caro-viv~ri non può pretendere altra oorr.isponsione di indennitG\ per I.a ca,:'ica di ufficiale sanitario che contem·p oraneamente riveste. Allo effetto di tale indennità ·si cumula lo stipendin di medico condotto con l'altro di ufficiale Mnitario, non potendosi per l'unicità dell'ente obbligato H . pagarla, dividere l'inden,n ità proporzionata.ment.e ai sing'Oli assegni, come prescrive l'articolo 1° del D. r~. del 26 luglio p. p., n. ll81. (7051) Jnd.ennità oaro-1Wveri. - Dott. G. I-'. da C. - Se durante l'anno di ais pettativa., di c:ui Ell~/ · attualmente fruisce, riceve lo stipendio dalla amministrazione municipale, ha diritto alla indennità caro-viveri bO'iacchè questa è un appendice di quel. . Io e cessa col cessare della peTc-ez1one dello st11 pendio stesso. (7052) lndtennità caro-viveri. - Dott. N. I. da M. · - Nel cumulo ·d egli assegni per l'applic-azione della indennità caro-viveri non va compresa l'indennità cavalcatt1r.a., perchè questa non costttui,sce stipendio ma bensì rimborso à forfa,it ò.elle spese eh~ si sostengono per mettere il sanitario in gra~o- d1 coi;npiere le sue funzioni. Ella, 9uindi, ha ~1r1tto alla ind~nnità mensile di lire 30. Qualora 11 Comt1ne non aderisse, Ella può. ricorrere anche alla. ~

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$EZ1QNE PRATTCA ,

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A~torità

giudizia1ria ordinaria, non senza aver pri111a tentato la 1·ia amministrativa ricorrendo a lla G. I>. Doctor Jus1'ITIA . 4

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;:>erz:izio niedioo-·m ilit01re. -· Al·l'abb. n. 7001: EffettiYan1ente le spetta la promozione. 1

Occorre i..erò, non che ella ne fa-cci•a domn nda, ma. _che la SlllJeriore autorità, dalla quale dipende, e:ompili il 9uiiclr<>--pToposta di iavanzàmento e lo ill-0ltri al i\ili1ù~t:e1'0. · A.ll'abb. n. 7444: Il ùe<:reto luog·ot:enenziale che .stabiliva la sua l)ron1ozione pol'l<l la data (lél 20 novembre 1916 e non è applicabile eon effetto retroattivo. A.1l'abb. n. 4608: L'idoneità ·ai servizi aedenta·r ii viene , sbabilita per i militari di truppa in seguito ad osserva1lione negli ospeùalli mili tari". I..a situazi-0ne dei medici, che· vengono visitati a . Firenze per essere nomina ti ufficiali non comporta quindi P.o ssibilità di assegnazione ai servizi setlentarii. · J.."l l'·a bb. Il. 2050: I Là circolare n . 455 in data 31 gennaio che aveva ))€r oggetto la possibilità per parte dei medici che hanno eompiuto il 37° di età e trova.nsi. da più di un anno in oona di guerra di optare per essere èomanda ti a servizi civili even.t u-a lm-ente resisi va canti, non è stata pubblicata ·8U} Gio?·na],e militare; essa non deve essere confusa co11 quella che stabilisce 1'a vvioenda·tnento per i n1edici che hanno compiuto -:10 anni di età, e trovan.-:;i da oltre lln anno in zona cli gu~rra. All'a bb. n. 4792 : Du 1«1. 11 te l 'indisponibili t<ì. non banno luogo promozi-0ni. Se gli verrà tolt.o .l'esonero il oollega avrà certamente il grado che gli com·p ete (capitano) pei suoi titoli e la .s ua anzianità. In ca~ di richiamo il ci>llega può benissimo far doplandJ"l di ·prestar servizio in prima linea alla Direzione di &'1 nità mobilitata, alla quale sarà as-

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1403

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CONDOTTE E CONCORSI.

. l\<Iedieo-chirurgo lunga pratica, preferenza chirurgica, cerca post.o Roma o Castelli. A.- A. Via Famagost..'l 45, int. 4, Roma . RoIYrA. R. (Jnive1·sità. JJremio Baccel:ii (:b,ond<Izione <lell' Istituto Na.zipnale medico-farmacologico). - È a.p erto con le norme seguenti il eonoorso· a lln Premio Baccelli, con·siste11te l11 una mooaglia d 'oro al merito clinico. • · 1° Possono oonoorrere· i laureati in medicina E: chirurgi.a., appartenenti alla claiase dei professori ed assiistenti universitari o addetti a.i servizi dt uno qual·s'iasi fra gli Ospedali italiani. 2° 1~e istanze per ammissione al concorso (su carta bollata da L . 1.00) deb~no essere presentate, insieme con i! certificato compr-0van~ 13. qualità di cui al precedent:e articolo, a.I Rettore di questa pnivérsità., non più tardi del giorno 15 dicembl'(' venturo. Alle istanze stesse debtiono essere uniti lavori e pubblicazioni · nel ranìo dell.a. clinica medica o clella terapia medica. , 3° I.Ai Commissione composta di cinque membri, fra i quali saranno compresi i professori di Clinica medica, di Patologia medicai ~ di Farm.aooJogia, prenderà ·in esame i lavori e le pubblicazioni pfi~ senta.ti dai candidati e indicherà, wssibilmente non più ta!di del 1° febbrai<> 1918, i nomi dei vincitori, riferendo brevemente, in apposita relazione, le ragioni che l'hanno indotta .a.Jl'assegna.zione del Premio . • 4° Gli atti della C-Qmruissione sono sottoposti alla. revisione del Con.sigli<> della Facoltà medica e del ·Consiglio accademico. , Collegio de·i !J.fedici, Premio ,4.lvarenIl Collegio dei Medici di l{,iladelfia. a nniin-

FILADELFIA.

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che la pros~ima assegnazione del premio istitntto dal defunto Sefior Alvarenga, per un ..importo dì circa. dol. 250, avrà luogo il 14 luglio 1918, purchè il Comitato agg·it1dicatore trovi che uno dei segnato. lavori concorrenti sia meritevole del premio. Circa quanto sc:rive per il richiamo degli esoneI lavori possono concernere qua.lt1nql1e a rgoment<> ra ti, si osserva che come l'esonero non è stato della medie.ina. Non debbono essere stati pubbliconcesso a domanda dell'interessato, ma per desi- cati. Debbono essere dattiloscritti e: se in lingua gnazione dell'autorità prefettizia competente, oosi diversa dall'inglese. aceo111pagnati da un.a traduzione .in inglese. Debbono pervenire non oltre il anche la revoca di esso· deve ~ssere la,sciata allQ stesso criterio rlell'autorità responsabile d<:>i ser- 10 maggio ·1918 alla Segreteria (Francia' R. PaVi7,ii sanitarii civili. ckard, Se<!retary, College of Phy~ictans, 19 South All'abb. n. 763: 22.d Street, Philadelphia., Pa., S. U. d'A. ). L'esonero non ha tolto al eollega il gxado di u,ffiI · lO:vori non porteranno il no1ne dell' .A., ma saciale del quale era stato prec:eden~emente investito. ' ranno contrassegnati un motto e acèompagnati È logioo qttindi che, se non ha ·prestato giuramenda u11a bn's ta chiusa. contenente il nome e l'indito, debba. pre.starlo. • riz7A) dell 'A.. , la quale recl1erà esternamente il motOiroa il grado ehe gli spetta, non essend~ idoneo to del lavoro. a servizio incondizionato, non può" ottenere 'Quello Il lavoro premiato (çd una copi8 di esS9) riH1a.rrà di ca:pitano. in possesso del C<>llegio; gli alt1i lavori verranno Al d ,o tt. G. R. da P.: restituiti: a richiesta; infra tre mesi dal giuòizio. Il vizio di i·efra.zione ~ la diminuzione di visus Il premio Alvarenga IWr il 1917 fu conferito al dai qt1ali è affetto non sono, dato il loro grado. d<>tt. ~...ilburt G. Davison di Baltim()ra per il suo ca.usa di inabilità .aJ servizio incondizionato. studiò : « Superiorit:à delle inoculazioni oon vaccino Al dott. O. M. da P. : / misto triplo (B. typhosns, B. paratyphosu R A e B. pa.ratyphosus B) nelle inoc1ùazio·n i successive . i\ .nche se n<)n idoneo a servi·z io inoondi~iona to, ina a.b ile ai ·s oli servizii sedentarii ha Sempre di- con vaccini s ingoli, dimostrata dalle curve d'<lgglu• tinazione n~ll'uomo e nel roniglio. ritto alJR nomina ad uffiMale. 14:. G.

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.. 1404

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IL

POLICLI~ICO

· NOTIZIE DIVERSE

I medici militari e:ffettivi caduti in guerra. Ci. siàmo procurati Ì'elenco degli ufficiali medici effettivi ·del R. Esercitò caduti in herra dal principio delle ostilità a tutto il 25 ottobre u. s. Da esso emerge una verità la quale era stata offuscata da un'insulsa. leggenda chè fu non poco perniciosa al morale del Corpo ·s anitario, ma che dovrà ormai ~ssere snebbiata, insieme a tante altre, opera deleteria dei sabotatoti della nostra guerra. I medict militari effettivi non sono rimasti nelle retrovie e negli uffici più di quamto le necessità . del servizio lo imponessero, ma in .massima doverosa mente impiegati nei 1servizi avanzati, ai quali · Ja. loro qualità giustamente · li designava . · Ivi essi ha~o pagato largaII\ente di persona; difatti la percentuale dei caduti supera. il tasso del 2.0 %, molto eleva;to anche astraendo dalla circostanza che si tratta di un corpo cosi detto non combattente. Facciamo seguri.re l'elenco, a:.vvertendo che senza dubbio è anoora incompleto. :à1-0rti per ferite riportate in combattimento : 1 . .Ape Nicola, capitano; 2. Bianco Umberto, capitano; 3. Camusso Adolfo, tenente; 4. Capelli Pietro, eapdtano; 5. Colletti Re-nato, tenente;, 6. Gregorini Remo, capitano; 7. . Gregorio Giovannj, tenente; 8. Mala.barba Pietro, ca,p itano; 9. Passa'relli Giu.ooppe, tenente; · 10. Pittaluga Francesco, tenente; 11. Scolari Mario Federico, capitano; 1.2. Tacchini Tullio~ capitano; 13.. Vannelll Enrico,. capitano; 14. Zite , .Archita, tenente. •. ~ispe~si in combattimento, epperò morti sicuramente per ferite : 15. Ra vera Guido, tenente; 16. Rizzo .Antonino, tenente; 17. Russo Francesco, tenente; 18. Salerno Luigi, tenente. Morto per scoppio di dinamite: 19. 1vlignacca Pietro, maggiore. Travolti da frane: 20. Gàllotti Bruno, tenent~; 21. Rossi Arturo, capitano. · · Morto in seguito a ferit.e dopo il siluramento del piroscafo sul quale viaggiava· per ragioni di servizio : 22. Scali.a Rosario, capitano. . Ci ripromettiamo di dare fra breve anche un elenco qua1s i a l completo degli llfficiali medici di complemento caduti per la Patria ."·

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I mezzi di trasporto della C. R. I. .All'inizio delle ostilità la Croce Rossa. Italiani1 aveva mobilitato 6 tr€ni-ospedali; ora ne conta 22 . Ognuna di queste llnit<ì. trrusporta 300 feriti o malati su .lettuccio-barelle e possiede i più moderni sistemi di ri·scaldamento, d'illuminazione e di venti-

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· _Indice •

1

Un premio pei p.on combattenti danneggiati dalla gt~erra. Il Consiglio della Fond~zione Uarnegie, « c-onsideratlt la natura della guerra attuale, fil difesa dei 1supremi diritti delJ'umanitù e della civiltà », ha deliberato di tscrivere nel bilancio dell'Istituzione un primo fondo di L. 100.000, allo scopo di vènire in :aduto ai non · combntt?enti dannegg·i<1ti clallia g·l1erra, in specie se appartenenti ai corpi ·sanitari e rèligiosi. Le domande, corredate dei documenti necessari; verranno sottoposte all'esame clel Consiglio .d ella ' . Fo.nQ,azi-0ne Carnegie, sedente in Roma. . . ·I Comitati di assistenza ed i singoli interessati possono avere tutti' gli Sf!hiarimenti del caso alla sede della Federazione, in Milano, l}iazza San Se. polcro, 9. •

morto in Francia il prof. MAURIOE RoBIN, grande ufficiale <lel1a Legion d'Onore, fondatore della casa omonima, chimico di valore, ben n'Ot-0 al monmedico per i snoi prodotti farmaceutici. È

~fabetieo

per materie. I

Pag. 1396 Aftizzazione endovenose )) 1401. Atti parlamentari. )) 1399 . . AVV-elenamento da sublima to. )) 1400 Chinina nelle urine: ricerca . • )) 1391 Dieta ospedaliera •s enz'alcool . . . )) 1381 Febbre volinic.a. . . Fermento lattiooproteolitico: resistenza all'essiccamento . . . . )) 1392 1

Roma 1917 - Stab. Tip. cartiere Centrali (24) •

.laz.ione, nonchè tutto l'occorrente per lai curà e il vitto degli infermi . . durante d ~orni di viaggio . Qoo1si rontemporane.amente ai treni-ospedali, Yennero mobilitate le 2 ambulanze :fluviali Litta e L:tgunare. Quest'ultima ha reso in Venezia segnalati servizi, mediant.e . le sue tre « peate » (barconi), messe in moto da uno o più motoSc.a.fi: esse hanno effettuato il trasporto. dei feriti ·e dei malàti dai treni ai vari ospedali della città. L'Op.era Nazionale degli invalidi di guerra. Nella propria sede in Ròma si è riunito, sotto la presidenza dell'on. ,gen. Durante, il Consiglio di amrniniis trazione dell'Opera np.zioriale degli inva• lidi della gue.r ra. Dopo di aver deliberato numerosi provvedimenti di assistetnza .n.ei l'iguardi di iriv«ilidi, il Consiglio si è oecupato di qnestioni d'i11dole generale, connesse all'azione che l'Opera nà. zionale dovrà esplicare per a ttendei~e, oon efficacia. di risultati, ai propri fini. J.>ei ciechi di ·guerra. Un D. IJ. n. 1734 dispone che l'Amministrazione delle ferrov~e dello. Sta.to è. autorizzata a cç>ncedere, ffillle linee ferroviarie e di navigazione da essa. esercitate, la tariffa ridotta in '\l·SO per gli impiegat~ civili dello Staro, 1 per i viaggi degli ex-militari che hanno perduto completamenre la ,·ista in consegt-ienza ai ferit-e . riporta.tè in g;11erra e per quelli delle persone che li accompagnano. Non sarà ammes~ al godimentto della ooncessione più· dii una • persona di accompagnamento i1er ogni cieco. La ooncessi01D.e è limitata a quattro viaggi di oor• sa 1se.m plice all'anno. , ·

Intossicazioni da ·g·as a.sfi.s~innti, ca usa Pag. 1400 d'in>SUfficienza cardiaca . Nicotini·s mo e suoi rapporti con · le nel1)) 1398 rosi .di guerra Sangue occulto: dimostrazione . . )) 1397 )) 1399 • Saturnismo nei bambini 1

L. POZZI, res'J}. •


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Anno XXIV.

Roma, 25 novembre IgI7 .

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01c1~-~ L E~ALE.: Snlla obblig~torietà degH atti operativi e della cloroforn11zzaz1one nell'eser ci to. - I GIEN E: La riforma della r azione alimentare de1 soldato e l'economia nazionale. bibliograflcl. - v.a.,.ia : Bottiglie di car ta per il latte. .

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• Servizi sanitari: , .. :\fontenovesi: Pronto ::. OCl' Or~o c h.irurgico avanzato. - Lavori originati: A. Asca1·elli: Una nnova for1na di autolesione (Noduli .;;clerotici sottocutanei da iniezioni di -sostanze inassorbibili). - Apparecchi e strumenti nuovi: L ..

G. Gazzotti : Per

la cura delle fratture e 1ussazioni

del bacio.o. Conferenze :. G. Jona: Dieta ospedal\era senz'alcool. -

Accademie, Società mediche, Congressi: R . Accademia Medica di Roma. ' ' · ,Appunti di medicina pratica: 0ASISTICA : La morte improv" isa. ...._ TERAPIA: Trattamento delle suppurazion ~ ·della ple1irn. -

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"Nella vita professionale: Ùn. dovere. - Cronaca de( movimento professionale. - A'ti parlamentar(. _. Risposte a quéslti e a domande. - Condotte e concorsi. Nomine, promozioni ed onorificenze. - Notizie diverse~ - Indice alfabetico per materie.

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Rgli Jlbbontiti in zona. di

gue-PPa~

L'-intePP.uzione del sePvizto.·postai.e peP la zona di guePPa ~ha costPetti ·a sospendeJ.e ·1~t_n"lo del fascicol,i . del POLI-CLINICO a auegli abbonati che si tpovano in detta ·zona. Essi qu.indi ·sono avvePtiti c~e dal N. 45 in :avanti f fascicoli sono tpattenuti. nel n~stPo ufficio sin~ a quando·. non. ci a.VPq-,ino fatto pePveniPe fl IOP!' indiPizzo pPeciso. · .. Tale misupa ci~ stata consigliata anche dallà ';necessltà di evitaPe dispersioni di fascicoli ~h.e nofl. potPe~m·o In alcun modo "Pifontf.epe, giacchè l, estPemd. pen.u r'ia della capta_ cl ha obblig(Zto à limitaPe la tiPatuP.a del gloPnale al .numePo slPettamente necessaPio. . . r

L' Anl111inistr8ziotie•

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8ltu&I •t ''°'rle&à rlsernft. - E vietata la r iproduzione di lavori pubbUca:ti nel P~LICLINIOO o l a pubbUca~ione cU trUnfl' • di essi.senza citarne la fonte. · . ,. , .. • . •

S E·RV i Z I. SANIT~RI. •

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· cl0no un grande se:r:vigio là dòve (bene inteso) . è possibiie trasp~rtarl e . · • .. , . ·s i comprende èhe tanto le une che le altre F.roitto soccorso chl1·w·gic·o a~anzato. · . · ùevono cercare per ·cosi dire il nascondiglio dove · piazzami, nè va.le qualsiasi sistema di VINCE.N~{I 1\IONTE~ ~ovESI, ten. còl~1111ello m edico, bli11damento per mette1·si al sicuro, dati i mezconsulente chirurgo i1er la IV Armata. zi di cui l'attualé. gu err~ dispone. · • Questa baracca smonta bile tlestinata al soc- · . Bi;;ogna profittar e do\·e del versante di una corso chirurgico il più n ,·anzato ha gli stessi sepraelevazione naturale di terreno, dove di scopi ,.elle si sarebbero Yol11ti. dare alle anibu-. t1na· roccia, dove di una dolina e dove occorra lanze chirurgiche ch e, 11e1· ct11a11 to abbia~o in- fare ancl1e qualche esca -razione e non trascurare qua11to può l)el' lo me'n o dnre .apparentecontrato m olte critiche e hon abbiano del tutto rispost~ al loro sco1)0, pt1re 11.a11no reso e r E11- . mente la sicurezza di una protezi~ne. . ..

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IL •POLICLINICO

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smontaggio, più quyllo di potere a loro dare , la disposizione deg1i 'a mbienti, ..delle aperture delle porte e delle finestre · come meglio aggr~­ da: ma la loro · principale qualità è quella di

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Questa ·baracca che io presento ha il van. taggio di costar poco, giacchè. credo che col prezzo di una sola ambulanza chirurgica se ne possano costruire almeno ,venti. •

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potere disporre di quattro camere di operazioni (e insisto su ·questo) con le loro dipendenze, un ampio locale centralé per il deposito provvisorio. dèi feriti in arrivo, ed . ognn11a di quel-

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• •

• •


• [ANNO

XXI\',

F:ASC.

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48]

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S~ZIONE PRATICA

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le di un piccolÒ ·cubicolo dove su. di un tavolo , si fa la pulizia e la preparazione del ferito .prima di entrare nelle c·amere di o~razione : più, il vantaggio. di ottenere una assoluta indipendenza e· libertà di ·chi op·e ra in una, · da chi opera nell'a:ltra. ~ inutile che io voglia spiegare perohè ho dato un dispositivo esclusivamente operativo a questa baraoca: il nome di ooccor·S:O · chirur- · gico avanzato parla già ab.b astanza chiara-

1407

OSPEDALE ì\tIILITARE PRINCIPALE DI ROMA. •

REPARTO

~. ANTONIO.

. . •

Un a nuova -'f orma d.ì aut o I e s:i on~ • '

(Noduli sclerotici sottocutanei , da" iniezioni di sostanze lnassorbibill). · •

Prof.

A SCARf.LLI ATTILIO,

,

'

direttore·.

mente· e ·l'esperie:iiza fii ha dimostrato in un , gii-o che hb fatto nelle diverse Armate e con me

Tra Je nume1;ose forme di .autolesione che in .. questi due anni ho avuto opcasione . di esami-.

lo ha dovuto notare chiunque abbia osservato com e me, çhe il 1° soccorso specia lmente di carattere operativo viene spesso ritardato per la deficienza di personale, di a mbienti . e qual-

rrare ·una nuova forma si è· resa in .questi ultìmi tein;f parti.coÌal'm ente fr equente, sulla , quale mi sembJa · opportùno richiamare l'atten~iohe dei colleghi. .

.. che volta di mezzi. Con il clispositi vo dato a qt ste baracche vengono eliminate l e lùtime deficiienze; in quanto al personale scelto per capacità e numero

Di quésta sindrome, che si differenzia nettamente non solo da tutte le altre auto!l.esioni sin qui descritte, ma .an"Che da qualsia·si morbo clinico conosciu.to, non zhi è stato dato ri.scon.

provvederann-0 le 'Direiioni di Sanità. È 'inutile aggiungere

'trarnè desçri 21ione a1cuna, nella ·1etteratura da

~he

esse sono provvi.. . ·s te di apparec-chi per il riscaldamento e per

·me consultata, medica, medico-militare e ip.fortunisti·ca per quanto non si possa affermàre che ..

· la illuminazione, 'di autoclavi per la sterilizza-

la .ricerca sia stata completa e:d .e sauriente, ' da-

zione a vapore e a secco, della me~icattlra, n001ch è di ricco strumentario : P.iù di un impianto speciale Ferrero-çavallerleone azi'onato da d~'" namo per servire nella maggioi:anza. dei casi,' mentre altre ambulanzé di .m aggiore potenza potranno pre$tare; q11ando r ichieste, l'opern lcro. . Senza ent 1·are in maggiori dettagli dirò che esse poss(}no in poche ore essere smontate e rimontate là dove, trovasi necessario trasportarle. . . Acc~nto. a d . esse sono 2· o 3 tende tipo i:totna

pey ' trattenere .qilei •

\

·~eriti

o quegli

op~ratI_

. te le grandi diffi coltà ·Che si incr i1tr.ano in que-

••

,

sti momenti nelle ricerche bibliografiche. l Jn accenno, .a nche s ufficientemente pr,eciso è stato pubblicato, in una nota ad una diffusa memoria del ·dottor · Giorgio Benassi sulle m a. lattie vere e ·malattie simulat,e in rappor to al servi zio militare., .comparsa u1tim.amente sui . Quaderni di Medicina L ega le (N. 4, 5,. 6, 1917) · E sam e della ~·ègione ~esa. ~ La lesione si ~re­ .s enta cir·cO.Scritta ad una data regione e più fr.ecjuenteìnentè al gino,cchio, alla! regione tibiatarsica,: ra·di.o.c arpica, com e forma m orbosa pe-

?he

riarticol3.re. NOn mancano però

.. \

tale autolesione anche sug:li ·arti (avamb·r.aocio, .

osj'.ledaletto.

gamba) e meno frequentem ente ancòr a · in a,Itre .

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·

pa rti del corpo.

I poteri defensionali e f!officio protettivo degli .organi

E saminando la region,e a ccusata lesa, ~i osserYa ,aJl'ispezi6be un aumeJ1.to di ,~olum~ più o meno· uniforme, talora anche bernoccoluto, lln lieve arrossamento a chiazze, le quali chiazze noss~no a.Ssm;nere tinta subcianotica, e u.n

I · f · ·

lie\~e a11mento" d i ··calore al termotatto. Alla pal.,

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oss~rvazioni di

non sono trasportabili neppure . al più vicino 22 ottob:-re 1~17·.

Interessantissimo.Premio semigratuito per gli asssciati al "Policlinico,, Vrof. V. B11RN1100

. viscerali e parenchimali contro i genili d'el e m e~tom pazlcine si precis~ come' l'aumento di volume sia chirùrgiche ' * * * * * * * * * * * * ' esclusivamente a cari.ca dei tesst1ti molli cu~anei . e sottocutanei e sia co.stituiò 9-à grossi no dilli. dì. •nata Ja note vole in1pbrtanza dell'argom ~nt~ , 'tra~t:i to es.au

*

1

r fentemente in questa recentis~ima z:n~nogr a~a, in .cu1 son? ~1as­ , ,- su'n te Je pit'l modern~ nozioni anatom1 c~e. i stol ogiche. cl1n1.ch~ ricerche e le conce. 1on1 e s peri· 111 enta1 1• , ed esposte • le svariate " .,t. d· f . a zC/'ra · ersonali dell'Autore, ci s1a1no pro?ura~.1, CP.r t 1 . ~I e:os ~ ~ita ai nostri a bbonati, il mezzo d1 offrire a con~1z1?n1 vant:il?~ . g iose un libro indis pe'nsa.b ile n on solo per chi s.1 occu?a <h Patologia s pecial e c hirurg ica ,• i:na. altr~ sl per chi stu cha l-a Patologia. in genere delle malattie i_nfethve. . Un volume in go gr'sn<le, di pagine -xvi-922 ; 1n con:un erc10 , I ,ire =O, pei nostr i associati sol e Llre 8.50 , franco d1 porto. Per riceverlo subitd, invia.re CaJ"!o1Jna V-aglia direttnmente al profFJNRIOO l\10REDLI. -. Via S istina , 14 - Roma. •

•o·randezza variabile da· una noiee ad una mela,. o ' d'1 forma 'Ci:rcolare, o allungata, o irregolare, d1 consistenza_ d·uro . .elastica,, cbe circo.ndano fu tralcio la regione . Questi nodi, sono. spostabili in toto .st1i piani , sot tostanti·, .aderenti quasi sempl'e a lla cute so- ,~ · prast ante per pa rtecipazione al: processo della l)elle r on lievi segni· di flogosi. T alo1·a la tu1ne-

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1408 •

IL POLlCLIN!CO •

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fazto11e asst1n1e co11Je }tria Jormà (li JJlacca: d_uro- sottocuta11eo. La cute è J)iù rossa, pitt calda, e, _elastica $O ltQclitane<:t, con1e e u11 pezzo cli gon1- talora la i:>aì-pazione iiesce alquai1to dolorosa . n1a molto resistente e ' dù1·a fosse stata immessa Il tumore 11a u11a consistenza me.no ct u ra, ed t • · tr,a aponevrosi e c11te. -. meno nettame11te limitato dai tess11ti ,·icini, n1a I noduli non can1bj a Ho cli for111a o di coì1sinon si perce1) iSce mai r1em.meno ìl più lontano .. stenza, nè sqt to l 'i11fl11 e11za del cal(lo (in1paccl1j l accen110 ad llJ),a rnoJlezza e tanto.me110 ad u11a •• . nè 1con in&ssaggi. Tµlo l'a, oltre c111 esti n odi scle-. fluttuazione. Dopo alcuni giorni, in media dopo · · · rotici più o meno avvicinati l'u110 all'aJtro, tutt a 7-8 giorni, questi nod1ìli acquistano i caratteri .. Ja cute de.ila regj 0~1e acq11ista 1111 a ll1ne11to di ,d es,critti, nei quali si ma.nt'engono per moltn 'consistenza e ... di s1)essore, e sembrn partecipare tempo. Coll'evolversi del processo si attenl1anl' . al pro~esso. Però, in tali casi, si tra,tta cli due sempre più, i- fatti a ·ca:rico della cute, e dopo u11 .a ffezioni ber1 .distinte, 1'11na caratterizzata dai periodo piuttosto I.ungo, questi noduli appaior10 ·· , nod.i suçldes.c1·itti, J1.altra aall'ispessi1nento della. · a carico quasi esclusiva.mente -tlel sottocutaneo. pelle e dei tessuti sottocutanei . e da • quei carat- tanto fille la cute al di sopra di essi acquista ante·r i che. contrassegn ano l 'ede1ua d~1 ro a.utoch1e llna certa m·ob.ilità e spostabilità, là loro ·contuso. · consistenza diviene sempre più dura e sclero" Le articolazioni, intorno alle .quali si svol- tica: il loro volurne però si riduce di ben pocn. gono questi processi autolesivi, s·ono completa- Trascorso ancora del tempo, sipesso la pelle, • --: mente, e , sempre, ~integre . prende una pig111ent-azione bruna;. L'evoluzione • Caratteri. funzionali. - - Le tuJl tef uz.iu1li nodudi questi noduli, può in i:>arte rasso1nigliarsi lari, sono spessò .accusate dolorose, ma~ meno a quella di iniezioni intradern1iche di sali n1er~ che sbl primi&Sin10 stadio di evoluzione, il do- curiali (specie calomelano) che si avvia·n o al1a lore può escludersi nel modo più .a ssoluto. Non suppurazione e poi sclerotizzano, lascia11(lo ' riuscii mai cioè ad obbiettivare questo elemento delle nodosità più o m e110 'volumi11o&e ·e dure . dolore, pur ricorrendo a -tt1tte le indagini cliniG~unte a questo liplite di evoluzione, ql1est1 • che •e medico-legali del ·caso, (segno di Mann- no.duli p'e rmangono ])er u11 tempo i11determi11 n to ' kopf, aumento di pressione, dilatazione arte- sempre allo st~ssq punto, alc11ni n1al<1ti tenl1t i riosa, esame della· soglia clella §ensibilità elet- in osservazione anche alcuni inesi, non l1an110 tric.a sulle tumefazioni nodulari, ecc.) . E che il mostrato nessun cambiamento della loro forni'a - dolor~ .non ·esista, lo si è potuto acce:t'tare non morbosa, nè anatomica, nè funzio;nale. solo con le prove obbiettive, ma ancl1e da afferEsame gerierale dell'individuo. - I inilit ari. mazioni e conf e.s sioni di alcuni soggètti. in ottime condizioni di salute, si p~~es~ntano 'L'esame della ~ensibilità, s,i a tattile che dotalora zoppicanti o co11 un qualsia~i vizi~to at· _ lorifica, saggiata ·con div_e rsi stimoli (punture teggiamento d~ll'andatura, o qon un braccio al elettro-faradimetro) 11011 'd à . a vedere alcuna . ' collo allegando impossibilità al servizio per la deviazione della norma. loro malattia. . ' I , movim.enti passivi delle artic.olazioni' e 'deEsaminati dal punto di vista ~en~raJe. in 0 !'ì • • gli arti si.µ quali hanno sede queste tumenulla si rivela di morb oso a : carico di ql1alsia:;i fazioni nodurali sono . sempre completi e . pos. . organo o tessuto, che poss:a anche ·1ontaname11te sibili, sebbene alcune volt~ i soggetti oppongano aver rapporto colla affezione descritta. Diro resistenza più o meno valida. I ·movimenti at"anzi, che sono i1ell'enoi;me maggi9ra11za dei, c<:rtivi, sono a.nche possibtl·i, ma molto spesso tali si dei soldati i_ quali non mostrano (a parte laautolesionisti di.cono di non poterli compiere ' . • loro spèciale. affezione) nessuna causa cl'inabili. affatto, o li compiono lentamente e incompletamente. I riflessi non si mostrano alterati. ·L'esa- tà .al servizio. . In rapporto con la lesione, e sòlo i1ei pri- . me elettro-diagnostico non mostra mai alter.azioni nè qualitative nè quantitative .all'eccit~bi­ missimi. giorni, si PllÒ (ed anc~e l;en di rado' lità faradtca o galvanica. · E così negativa riesce riscontra.re qualche linea ·di febbre~ (37.2-37.3) ma non accompagnata dai .soliti di~tl1rbi febanclle l'indagine radiologie.a . Questi caratteri anatomie~ e funzionali non brili generali. Nemmeno nulla' si rileva, dal punto di Yista. sonò costanti, eBsi corrispondcm.o allo stato medio di evoluzione del processo, stato nel quale, antropo-psicologicq, che desti particolare at:r:iella gran.de maggioranza dei casi, il soggetto tenzione .. Mezzo di produzione. -. Da ricerche eseg11ite, si pre~entn all'osservazione ospitn liera. e da confessioni avute, si può affer111are che Evol1c:.;one e decorso. - Nei ·p rimi giorni del proct1ra to rriorbo, prevalgouo i sin torni di l~eve 'questi no.dl1li, sono prodotti mediante iniezione • unica e multipla di olii minerali, e sperial111ente fto a-osi c1 ella cl1te è cioè più apparh~cente la paro . ' teci1)azt,011e della pelle, al processo flogistico di olio di vasellina. • #

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Il ::,oggetto si inietta o si fa. iniettar.e p·rofo ndame11te; circa 2 c1nc. di olio di vasellina. I... ·i~iezio11 e di tale sosta11za, po(\o o nt1lla. assorJ •ibile, determina una limitata reazio11e floaisti• o ca dei tessutt, quasi m ai settica, che pl'ocluce in essi un indurimento ed un sclerosi permanente. 1Jgni iniezione produce-· un ·nodo di sclerosi. Parrebbe con t r astare. a questo mezzo di prodt1r::ione, la mancata con statazione del .tramite di i11gresso dell'ago. l\Ia si pensi ·ch e, come è stato accennato, I 'iniezione n 9n produce grande reazione flogistica, sicchè la traccia della puntura !)resto _scompare; ed inoltre il . soggetto n on si })resenta alla visita subito dopo praticata la .. i11anovr.a frau1dolenta, ma.. qual.ch e giorno dopo, e ciò ancor più contrib11isce a far scomparire il segno dell'agopuntura. Anche nei flemmoni I chimici inf?-tti, questo segno dopo alc-uni giorljli, cl i rad.o è riconoscibile. Anamnesi . ._ I soggetti a,ddu.cono a causa del• . 1a".loro allegata infermità un pregresso trauma . . (frattura, distorsione, contusione) e meno freque.ntemente t1na malattia di carattere reumatico. Se si fanno delle accurate ricerch e anamnestiche e si assumono esatte informazioni s11i precedenti del soggetto, quasi sempre si accerta la reale 'esistenza del pregresso · trauma o del pregresso reumatismo. Ma, come J;>en facilmente s'intend-e, il trauma non è ~che il pretèsto: sulla regione traum.a tizzata è poi inne"tata l'autolesione, onde facilmente trarre in in, ~anno l'osservatore, colla documentazi.on,e de~la ' reale esistenza della causa allegata. Si ha dèl -l'esto qui, quanto si osserva in ·q uasi tutte le fo rme di autolesione e che -costitui~ce quasi una leg.ge da me messa in evidenza già in una precedente memoria (1) . Ogni f:...rma a utolesiva, pl'ende origini, per la sede, ·su un fattore m or. bo so preesiste11te e compJ etamente guarito. • D·iagnosi. - Q11esti autolesionisti, vengono infiati agli ospedali, con le più svariate dia~nosi , dì dtverse manovre fraudolenti- (autocontusioni, cellulo . ..dermiti, autoeden1a da costrizione) o di malattie.. reali da tenersi sotto . assidua sor' Yeglianza per la lunghezza deJ decorso e l'inefficacia delle pfù .diverse cure (artrosinoviti, esi·ti di fattura, reumatismi articolari, .ecc.), . ·seguendo nell'empirico concetto. diagnosti.c c, il racconto fat.to dal militare. Tali diverse diagnosi, nasc ond·o no l 'ip.certezza del sanitario, daYanti ad un complesso di da ti, non riferibili ..a nessuna forma morbosa .conosciuta. Ad accertare la diagnosi, valgono, oltre l'apprezzamento dei sintomi ri·cocdati, alcune ri~ cerche di laboratorio chimiche e microscopiche, e i risultati della biopsia.

Inèide11du u110 di qtièsti noduli non si tro\ a

cl1e m1 lieYe ispessimento e · una· certa past o1 . sità di t èss LÌii, e ciò che li differenzia• dal nor n1ale r1 on è cl1e lln notevole aumento del .co11~en t1to sa11gt1ig·n o. l::>releYando p·erò questo sa11gue è· la sciandl)lo ceug·11la1·e all 'a1ia, si osservè:l talora, cl1e . alJe1 ~, t : p è t'fil'ie clel co agulo, ~i . dep o sita~10 come del12 gor.:ìoline di ' grasso. Se . . · però in.acroscopica1nPnte lJUesto reperto .è raru_, esso e invece costa11l e. o ccu a ~i , a ll' esecJ.me microscopico. tJ11a. goccia del sa11gue estratto anch e. . . con pu11tura. esplorati,ra, esan1inata al miérosco1)io a i11ecl'io ing1'a11din1e11to 111ette in rilievo non solo Ull i1otevolissin10 aumento di leucociti • specialme~1te poli11ucleati, ma anche la presenza di gocci0line, piccole; rotonde, splendenti , • che hanno l'aspetto di go"ccffiline oleose. .. ' . ' A conferma vale poi l'esame chimico, orientato alla ricer·ca di tutti i prodotti di distillazione clel petrolio, tra i qu ali ~. compreso l'olio .di ~a­ sellina. . Si prep.ara un estratto cl orofo~mico . del liqui- . ·•. do cla esaminar e ed in a11esto si ricercano co11 le no~e reazioni i !ferivati Q.el IJetrolio (colqrazione gialla ·col bron10, rosso yiolettà collo j u dio, nessuna saponificazione ne a caldo n è a f-reddo co11 gli idrati aÌcalini). Si può an c11e 11til• me11te -.avvalersi della reazi.onè . - cromatica data da una olt1zione sattu·a _di acido p_icricc_) coni1n erciale nel benzolo, _che in presenza di olio di vasellina si colora in rosso più o meno intenso a seconda della crt1a11tità delle sost~nze ~hir:q.i .. che. Il reattivo ptcrico e l'estratto clor oformi• co da .esamin.are yn.11110 usati a parti ugua.ili. Questa reazi 0 11e corris.ponde molto bene: ~d essa è stata 11tilmente ap11lic·a ta a ll e cl~ ag·nosi chimiche delle autolesiorl.i da iniezioni cli oli -mfne.rali dal dott. R. Ca l'O dell OSr>ffd ale di ·S. ~..\111 toni o. · D iagnosi differenziale. ~ L·asse11za di ogni · sintomo di carattere . g·ener.ale , ,i sintomi caratteristi-ci descritti . e ben nettamente lo·calizzati, . il ·1oro decorso, · rendono l~ forma a1:1tolesiva così ti'P·i·ca, ch e n on è possi})ile · co11fonderla con ' nessun altra. . Talor a essa si con1pli ca co11,Ja cellulo-dermite, ed in questo caso e solo in t!ll èRto caso, posson o • i tumori. scle<totici, esser co1 t fu si e l)a - ssare inosservati, nascosti sotto la cute .ovunQt1e unifor. memen te inflltr.ata , ispessitn, non sollevàbile i11 .' plicl1e. ::\ila t1n'a.cc1ITata osseryazione farà riconoscere· n·ella zon a ·di cell1110 . . dermite, p't1nti più duri, globosi, spostabili, che si approfoncìono . nel sottoct1taneo, che alterano . 11n pochino 1'11niformità della regione, e cos~ la contemporanea esistenza delle dt1e a11tol esioni Yerrà messa in chiaro senza . troppa difficoltà. • • . Nel solo ed·ema .d uro ·a utocontusivo, vi so-n o. (1) Le autolesioni nella vi ta 1n'ilitare. P olicli• segni éh e qui m a ncano, co~l dicasi .dEllle fre· nico, sezione prati.ca, fase. 23, 1917. ..,.

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(AN'No ·XXIV, FASC. 48]

IL POLICLINICO

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ql1enti ecchimosi puntiformi o a. chiazze, · dell~ autolesione , desci·itta che chiamerei « N oduLi • distrofie dei peli e_ dèlla cute, dei .distul'bi ~i $ clerotici soitocutançi da i 1tiezioni' di sosta1iz~ . sens.i bilità cutanea> e ·di motilità, ecc. nori assorbibili ». , .. Ott.o_bre, 1917. Così. è facile. la .diagnosi differenziale con l'.edema at1tocostrittivo, nel quale le alterazioni . = = = = = = = = = = = = = = = = = = = = . della -cute sono segmentarie, e uniformi per .. APPARECCHI.. E STRUMENTI NUOVI . • • . tµtto il' segmento d'arto comp;peso ,a l di sotto del punto costretto dal laccìo, e nel quale pre' R. CLINICA TRA u·M~TOLOGICO-ORTOPEDICA dominano in·oltre dis.turbi sensiti-vi, m otori, D'ELLA R.. UNIVERS1TÀ DI ROMA . . distrofici. diretta dal prof. RICCARDO DALLA VEDOVA. ~ Le di distorsioni· o··'éii contu. borsiti, gli esiti . sioni o ·di fratture, i · . nori. si p'resentano m·a i con . • • sintomi descritti, e ,sarebbe ·S"QJperfluo qui trac. . .ciarne i .c ar·a tteri differenziali; e così dicasi anche di alcune malattie mediche (fibromatosi, ..... ad.iposi çlolorosa, eritema n.odoso, ecc. ), le quali Fu in seguito al cataclisma che ~olpi la ·Mar. possono presentarsi alla mente del sanitario, sica nel gennaio del 1915 .cbe. furono ac.colti ma subito vengono escluse da un'osservazione nella nostra Clinica, contemporaneamente,. due an-ch e su,perfio.iale. infortunati per lesioni del bacino, . senza comP1·og·nosi. - L.' affezione., non dà alcun impe- plicanze a çariico degli organi intrapelvici. i clirhento . nè porta· alcuna alterazione generale. Quindi il soggetto deve d·al punto di vista mili• tare esser dichiarato ·idoneo ad . in con,d izionato • • serv1z10. . Per J~ guarigione, o meglio per la restitutio · a'"d integrum della regione lesa, poichè non può . .' pa L'J arsi di gua:rigi.one di. una lésione che di ·per 'Sè non . COStitUiiSCe mdlattia, la prognosi invece è riservata, ·non potendo invero ~~term~narsi il tempo nel quale questi noduki, .che_ho visto persistere per. va'.ri mesi, ·potranno riass.orbirsi. · ~isogna tener con~o d.i ciò, e allo:bchè si rin• via.· il miJitare al corpo con dichiarazione• d 'idoneità, far presente ai eo,n l'andi questa persisten-' za d~ll'alterazione runa.tomie~, onde . ii soldato sia impedito, aid ogni, 0çoasione propiz1i? che . gli si presenti, far valere la sua pseudo-malat- · tia per sottrarsi al serviz·io . . -• '' Jt., 1·equenza. ·- Questa forma specialè di autofesidne, ho cominciato 'ad . osserv.arla, solo da • . ' . alcuni mesi come esempi sporadici; in questi ultimi tempi, è poi divenuta frequentissima ed ho avuto cÒsi agio· di stuqiarne diecine e diecine • di caJSi, ogni _caso è preciso all'altro, l'autolesione si presenta con m(}notona • uniformità. • . Per: quanto questa speciale autolesione non · determin·i inabilità al servizio, per quanto essa • • s~ a quasi innoc.ua per il soggetto, pure è di grande importan~ medico·-.l~gale, p otendo, per • • ' • Fig. 1. chi l'ignora, costit.uire un reperto obbiettivo ba• se, per giustificare i menzogneri racconti dei ··, militarri, le loro false sofferenze: Taluni .soldati; .· La presenza oontenip.oranea di due lesionati, a utolesi, con tali manovre frau·d olente, so;no ~bbisognevoli 4-i una ·assistenza _tutta speciale in 11n _p eriodo nel qu.ale, data la grande affluenpersino riu$citi ad esser proposti a riforma! • • Ed è appunto per questa grande importa.nza za di feriti, il personale in.fermier:e riusciva in• • • sufficiente ai bisogni, indusse a cercare il m o• medico-legale e sociale, che mi sono indotto a • portare· a conoscenza· dei colleghi, la forma di do di associare ad una buona cura delle lesioni •

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[ANNO

FA~C. · 48']

SEZIONE

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una ·s-emplificazione del sistema. di assistenza. dì questi infermi. • • I due casi clinici si riferivano: CASO I. D... A..., donna di ·~ni 39, di c·ostituzione gracile. L'ana.mnesi disse che· l'inierma restò sepclta:'per .alc~ne ore sotto le rovine della ·Stqzione di Avezzano. . Esame obiettivQ. - Ferita la~ero-contusa del cuoio .capelluto (regionè parietale sinistra) sen_za lesioni .d el· t~volato esterno d·e lla scatola cranica. Ferite multip\e lacero:eontuse della regione olecranica destr,a, interessanti i soli segumenti. . . _ . F·erita lacera della mucosa del grande labbro sinistro, che era disteso da notevole ematoma. Le ossa. iliache erano mobili e la loro compressione bimanuale pro·d uceva vivo dolore. Erano pure dolenti alla pressione le branche ischiopubiche e la regione sacrale.

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• !>RATIC~

1411

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• Esame obiettivo. - L'esam,e ·d egli organi toracici e addominali non fec.e rilevare alterazioni ,degne.di nota. (Polso ritmico 80). All'esame esterno si notò: ecchimosi soprapub~ca estesa prevalentemente a dftstra. La palpazione in questa r-e gione era dolorosa. La compressione bimanua,l·e .d egli ilei, .che non erano sensibilmente sportabili, non aITecava nessun dolore. · . ' Sensibilità tattile ·e dolorifica non modificate. La radiografi.a dimostrò lussazione della sinfisi pubica e di.a stasi delle sincondrosi sacro- · iliache. • •

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Glf apparecchi che furo110 ideati dalla Scuola

per· questi dq.e tipi di lesioni traggono la loro , origine da11a. amaca di Rau chfuss. Ad eSS? però furono, apportate pare<!chie modificazioni ed a g-giunte sopvatutto . inte:se . a. seni·p lifieare e

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Il piede destro (r egione ta1. so-metatarsea) ecchimoti.co e. dolente a lla paplpazion·e speéie nélla regione plantare. Ni1lla a carico dell'apparato respiratorio, circolatorio, e ·.dei visceri addomin.a li. . , s ·e nsorio integro: . Sensibilità tattile e dolo.ri- ' fica ·non m odificate. Motilità degli arti superio. . ri integra;. quelli in~eri ori . erano .immobilizzati. per la lesione del bacino. r..'urina estratta col sondaggio era priva~ di sang\1è. La funzione rettale si compiva normalmente.. · La radiografia dimostrò:· frattura doppia di Malgheigne; frattura I c11neif orme e dell·o· scapoid·e di destra e.on strappame~to dell'iriserzio. ne del lungo peroneo. L11ssa.zione ;plantare del · li ·cuneiforme ,e diastasi .dei metatarsi estern.i rispetto. al primo. .... CASO Il. I ... R ..., uomo 'd i .40 anni, dJ forte costituzione. L'anamnesi . disse che il ~pazient~ reétò preso pel baicino, in se~so antero-posteriore, fta le macerie tli una ca'Sa crollata.

rendere meno dolorose le manovre necessa1 ie per. la .assistenza. Ed e specialmente per ql1e-·. sto che credo utile che tali apparecehi sieno resi noti .colla desGrizione~ e ·colle figure.' · Ecco come si procedette: . L'apparecchio di contenzione e di coattazione 'della pelvi, in entrambi_ i pas~ cònsisteva in una amaca di tela che esercitava mediante un tiraggio a pesi una pressione uniforme nelle due metà" del bac'ino (fig. · 1 e 2) a .differenza di quanto si v~ri~ca sulla _amaca di Raucl1fu s~ che ag1sce. per strétt11ra di cinghie. · . . L'appare.e chi~ di sospensione -invece· fu ideato diversamente nell·a lussazione e nella frattura. Per la lussazione. nella quale un aumento anche n~tevo-le della pressiane sugli ilei non poteva apportare notevoli modificazioni sui 1

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1412

IL POLl CtINJCO

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• · ·rapporti delle ossa, la sospens ione. fu r.tirettamente affidata alla stes·s a amaca che· serviva •

.

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SXI,.,

48]

FASC.

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nuto ,calcolo della eccessiva spostabilità dei

frammenti, si procedette \ 11el seguente modo: • •

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per la coattazione delle du e metà del baci110 al disotto della·· amaca· di contenzione fu ap.. (fig . 3). Per la . frattt1ra del bacino invece, te- . plicata una seconda tela agli estremi della (8)

-

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....


(ANNO XXIV, F ASC. 48)

SEZIONE PRATICA

1413

I

quale passav a110 in apposite gu.aine duè sbarre di ferro che ne oltrepassavano i margini per circa cinque · centimetri.

CONFERENZE.

Set ' OLA ·.PRAT1C4' 01 l\l E01crNA E C H1Rt ' RGtA •

OELL ' 0SPEOAL~: CIVILE DI \ .F.NEZJA.

Dieta ospedaliera senz' alcool. .

.

I .. ezion e !Ila del prof . .GIUSEPPE JONA ,

l\1edico Primario.

'

LEZIONE III. SOMl\ IARro. 1

Su questi tratti liberi delle sbarre si applicavano, al momento di fare entPare in azione questa seconda tela" due a rchi in ferro ·che n e impedivano l'addossamento ai lati del bacino. Era cosi possibile sollevare con questa seoonda . . tela il sacro dal piano del. letto. senza esercitare sugli ilei pression e alcuna ch e non fosse quella. data dalla am aca . ·di contenzione (fig. 4). T a n to .nell'uno che nell'altro caso l'apparecchio di sospe!).sione, passando per un sistema di carrucole permetteva all'ammalato stesso di 1Sollevare con piccolo sforzo il propr~o corpo dal piano del letto rendendo così facile "la assistenza ad un solo infermiere. Un tiraggio a pesi applicato agli arti. in.f e1·iori com·p letava il siBtema per la cura. ·

Lei p sicol ogia degli svezzati dal·

l'alcool : la so t t razione non porta sofferenza; l,alcoolista ne soffre meno di ogn.i altro. --La spesa del vino nei piccoli bilanci: spesa di vino e spesa della pig~one: l 'abolizione del • vi1io potrebbe risolvere il problema della casa sana. - Coriclusioni _pro lotta contro. l'alcoolismo: dirninuzione delle bettole• e lavoro di propaganda.

Non Vi Jiispiaccia che dopo ave·r trattato l'aspetto medico dell a questione, 11tilizì i qualch e dato anche dal lato sociale. Per un periodo non b·r eve di tempo, sottoposi ogni malato ch e usciva, ad un breve q11estionario che Vi riferisco : ' Che mestiere jate? In quanti s\,ete in famiglia? Che cosa guadagnate voi, e che cosa gt1adagnano altri . membri di famiglia? Q~anto :spendete i11 vii10 od . alcoolici pe'r voi, ' e qua11to si spende compl'essivamente in famiglia? . L'alçool fu ca11sa di disordine alcuno nell a vostra 1amiglia ? ,. • Quanto spendete nella pigione di casa? * Come vi siete t,rovato in ospedale senza lfl * * ·. I vantaggi , di un tale procedimento nella Cllrazione di vino? r a di simili lesioni risultano chiari da più fatti. Ho raccolto cos1 più <ii. 500 sche<i.e, e lascio In primo luogo la m aggior facilità a muoa Voi immaginare quante di esse co~tit11iscono vere e ad avere cura del paziente, che da un degli amari e dolorosi documenti umani. Tutlat o risparmia dolori e dall'altro è garanzia tavia non intendo di attingere ad esse che con di miglior guarigione assicurando anche da grande misuTa, e colla pil'1 stretta tedettà n.l complicazioni moleste quali, sopratutto, i de- tema che sto trattando. cubiti. P oi la .economia notevole di personale E comincio d all'ultima domanda. di assistenza che, se può essere t1tile in quarJ) a 425 malati d_ e lle Sale comuni ebbi r·1spoche caso in un istituto chirurgico, lo è sempre ste chiare. cosi classifì cabili : nei casi curati a . domicilio. Dichiararono di esser rimasti affatto indiffe I risultati in.fine di guarigione ottenuti senza• · renti alla sottrazio11e de.I vino : 281; h anno .avu• apprezzabili dist nr bi nella statica· e .n ella deam - to t1na blanda lJarola- di d~siderio: 53; dichiabulazione rendono rac.comandabile tale meto- rarono di esser.si tro:vati m·eglio se~za vino:• 80; · do di cura.. h a nno sentito vivamen te la m a n canza del vi~ • no: O; dichiararono di essere completamente SPIEGAZIONE DELLE F I GURE. astemii: 11. Fig. 1-2. - Appar ecchi per la lussazione e la frattura del . hacino. (L'infermo riposa sul piano d el letto). Prescindendo dagli astemii, resta dunque che Fig. 3-4. - A.ppareccl1i per la lussazione e la frattura del bacino. (L 'infermo si è sollevato dal pian~ del I.atto). 361 sopra . 414 (e cioè 1'87 o/o dei malati) o- reFig. 5. - Schemi rappresentanti l'apparecchio per la frat staroho indifferen ti alla sottrazione del vino, tura del bacino: 1) a vente in az.ione 11 sol-0 apparecchio di contenzione della pelvi; 2) nell •atto cli sollevare d a.l . o 11e ebbero vantaggio; l' altro 13 % ne sentl piano del 1etto il paziente. I

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(9)

2

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• 1

1414

[ANNO XXIV, FASC. 48]

IL POLICLINICO

,

t1n blando desiderio: nes ltn:o disse di averne del vino pel totale dei malati ospedalie:r:i, quale sofferto. 1ni f11 fo·r nito dall econon1ato: Ho l)Ul'e interrogato insistentemente le SltoNel 1912 es so fu di . Ettolitri 434,91 i re çlella Divisione, cl1e presiedono alla distribu1913 » 3çi1 ,77; 1914 » 37~ , 45 ; zio11e dei vitto, ch e lìassa110 -gran parte della 1915 » » 218,99 • - giornata fra i malati, e da esse ebbi costanteCo1nmentiamo ancora qu_alcuna di queste ctmente questa risposta: 1nai ebbero ' 1111 lagno dai malati per la ma11cata razione di" vino; .. fre. Vi dissi che qt1alche blanda parola di desirarissimi furono quelli cl1e si provarono a derio s i ebbe · in Sala Comune, dal 16,5 % delle chiederla; nessuno mostrò di voler ltscire an - donne, d.a l 10,4 ~<> degli uomini, Vi potrà parer ~trano che anche il lieve rim- · ticipata.mente per la ma11canza di essa.. pianto ·sia provenuto pr.evaleritemente dalle Cosa che Vi parrà strana: i bevitori sfren aa i1on ber vino che ti sogliono restar volentieri parecchie ·settima- donne, abjtl1ate r-ner lo più • ne, talora. dei mesi, ent1·0 all'ospedale, senza alla festa, o da qualch e uomo, moderatissin10 stilla di vino nè di ·1icp101'j, e i1ror> 1·io essi so- })evitare: i bevitòri smoderati, gli ubbriaconi abituali non si. lagnarono mai.. gliono avere la parola più incondizionata edi . . La rosa, paradosscùe a primo aspetto, lo indifferenza di fronte aJ regime di asti11enza. Poche cifre potranno ra.pprese11tarvi ancor i:>arrà rneno, solQ che la consideriate da vicino. Chi assaggia di tratto in tratto due dita di vipitl concretamente le cose ch e ~~i hq detto .. Nel Le ·sale comuni della mia Division e, le no, e non ne ebbe mai danno, può gradirlo con1 e altri gra(lisce llna ~hicca, e può dolersi 425 , risposte riguardavan o: Uomini 268, tf'a cui ebber.o 1111a blan·da pa- della man canza là dove era abituato ad averlo. Ma è il bevitor e ,TUegli che trae veramente t111 rol a di desidel'io, 27 cioè i.l 1.0,4 %; donne 157, . tra c11i ebbero una blanda. parola di desiderio, b eneficio jmrr1ediato dal regime di astinenza, perchè (a men o che si sieno giA istituite lesio26 cioè il 16,5 %. ni an~tomi che gravi dei centri nervosi o delDichiararono di aver av11tò vantaggio dalla . . 1' ar,parecc llio ùiger e11te) egli sente . tosto la sottra.zione: mente più ·sgon1bra, il sonno piì1 tranquillo, le Uomini 70, cioè il 26 °{., · donne 10, cioè il forz e pi11 sostenltte, 1 appetito più sveglio, l::t 6,3 %. digPstione m eno laboriosn.. · .Ancor più significanti sono i dati. tratti dal Pel'ciò il bevitore, p rivftto dell'al cool, rin1ane Riparto maschile di Custodia; in esso, sopr::t tr an quillo, l'emissivo, to1Jera.nte, e il chiarissf27 ·alcoolisti dichiararono : mo !)l'Of. Cappe l l ~tti, cli rettore cleJ nostro ManiIndifferenza 14; desideri.o lieve, O; ,desideriò comi o i1l~s~hil e, mi assicurò esser q11esto il int en so, 2; vantaggio, 11; cosicchè ~in Sala d i contegno ahituale di tu1ti "i b• evitori ivi racchiuC11stodia il 40,8 % degli alcoolisti dichiarò· n et- si e posti Rllbito al reg·in1e di astinenza. tamente di aver avt1to vanta ggio ·d-al1a sotttaOra, se è vero che i fatti hanno più valore zion e del vino, altro 52 % vi f1r indjfferente, il delle parole, io Vi domando se tùtto ciò non sii 1 esidl10 esiguo, pe1: ce11to, ne ·mostrò desiderio. gnifica che ancl1e quando un bevitore crede di Alt.r a !ìrova èl1 e la sottrazior1e del \'ino no:1 essere attaccato all'alcool in modo invincibil1.~, ha sc ontentato gli ammalati si è ql1esta, eh 'es- egli è preda di un'illu sione che si sfata imsa non li ha disaffezionati dalla nostra Divi- . m edi atamente .al confatto della realtà, e \ 7i ' sione, come dimostra la seg11ente tabella deg·lj chie clo n11ovamente che consideriate l'enorme • • cliffe re11za che corre, sotto questo riguardo, tra ingressi nel quadriennio : alcoolista e morfinista. anno ectrati totale -en t,rn.ti ospe da 1 i el'i %, Voi potete, è vero, trovare un .alcoolista che a p er mal. n1ediche parole si dichiari incapace di rinuncia.re all''al1912 3444 798 23,1 • cool, ma non n e troverete uno .solo che mostri 1913 783 24 4 3205 ' ' 1914 922 3720 24,9 poi coi fatti di non esser atto a ·farlo: ,,iceversa • 1915 1050 3877 27.0• voi troverete tutti i morftr1isti, quando sono sazii E che essa non semin·ò malcontento tra gli di morfina, pronti a dichiararvi cl1 è un errore a1n11:1:alati è pure prov.ato da . ciò che altre Di - pensare ch essi abbiano pas°sione per essa e visioni ve11nero ·s uccessivamente, alcune limi che sono ..dispostissimi a rinunciarvi, ma nori tan.do, altre ab.o lendo la . razione .di vino delle . ne troverete uno solo che due Ol'e dopo, sotto diete ordinarie, cosi che il consumo di esso . la fame di morfina, non diventi cattivo, irn- , ft1 ·più che di·miezzato in q11esto corso d anni, petuoso, indomabile, e non richieda da parte Ci)n1e è provato dallo specchietto del cons11n10 · del medico o la più fiera coercizione o l'ast t1( I O) .. 1

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[ANNO XXIV, FASC. ~8]

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SEZIONE. PRATICA '

1415

zia più sottile, per strappargli anche il rita.rdo di t1n'or a o la diminuzione di pochi centig rammi! E val l a p e11a di .rilevare ancora una volta queste diversità quando vedia:mo ancora dei clinici come Stri.lmpell, dei tossicologi ·come Carnot, .che osano equiparare il bisogno d 'alcool dell' alcoolist~ a quello, della morfina nel morfinista: errore, grave dal punto di vistn. medico, fatale dal punto di vista sociale!

**·*

tre n ei paesi progrediti· essa st1pera pei piccoli bilanci il 2Ò %, e tende ad aumentare. D'altronde le medie troppo spesso na:scon dono ben maggiori gravità dei fatti singo1i. Così se, i1ella media, la spesa della pigione è risultata S\lperare aJq11anto qt1ella del vino, ciò non toglie che in ben 30 dei 75 bilanci, 0 cioè nel 40 %· di essi, il I apporto risultava invertito. ' Nè so trattenermi clall'esporvi qu.a lche esem-· pio, che a me pare terrificante nel suo significato socia le. E p er persuadervi .ch'essi non SO · no eccezionali, basterà consideriate eh ' essi - in numero di 6 -_ sono tratti tutti da un solo centinaio di sched e, riflettenti condizioni anter1or~ alla . gt1 erl'a . • Una fa miglia di 5 persone (n. 326 dello sche~ dario) . con un guadagno , complessivo di 17·J lil'e mensili, s1'.)ende 16 lire n ell'a ffitto e 40 n el l vino. Una famiglia di 7 indiv idui (n. 329) vive tutta in t:i.11a stanza pa.g a.ndo 12 lire: il .capo di casa guadag·na 120 lire mensili e ne spende 48 nel vino. Una famiglia di 7 persone (:a. 358) vive in una sola carrl:·era di cui pag.a 12 lire;· i du e uom'1ni del·l a casa guadagnano 170 lire e n e spendono nel vino non ·meno (e probabilrnente più) di 50. Una famiglia di 6 p ersone "(ri. 404) spende 16 franchi abitando una stanza di una casa divisa fra tre famiglie; il p adre ha un guadagno (lnttua11te, intorno ai 20') fran chi mensili e ne spende p er sè 70 f ea vino e alcoolici. Una ·famiglia di 6 persone (n. 418) cort lln guadagno di 150 lire spe11de 25 lire, tenendo a sub-·affitto una sola stanza e spende 4·8 lire nel vi110 .• Una fa m ig·l°ia I di 6 persone (11. 436) spe11cie poco niu di 20 fl'anchi al r.aes.e, . .. dividendo la .c asa ora con Ulla. ora C<?n 2 altre famiglie, ·sempre rise rbando a sè una ~tanz~ i11 ct1i do1!mono genitori e 4 fratelli, tr·a ClJi un giovane dj ' 20 a11ni e una ragazza di 17 : il g11 a.dagno con1plessivo è di· 150 lire, la spesa · del ·vino di 50. Eccovi r accolte in uno sp eccl1ietto qlteste r i. fre , s1)ietate n ella loro s~n1plicità:

.'

Vogliate co11cedermi di tLtilizzare brevemente qt1alche cifra d a l l ato economi co e sociafe. In npa popolazio11e misera com·è la nostra la spesa d~l vino è tutt.altro ch e trascurabile. Fedele al program1na ristrett o che mi sono prefisso, Vi dirò ·solo d ei piccoli bila nci famigliari, qt1ali ho raccolto i11 una bt1ona parte delle inie schede. rrra. esse 11e ho scelto 75, in cui mi riuscì anche di paragonare l a spesa del vino I co11 quella d ella pigione. E un confl'onto st1ggesti,ro, p ercl1è posto tra una. spesa voluttuaria, conduce11te troppo spesso all abt1so e al vizio, e un bisog110 di primissimo 01·dine, fonclame11to alla saltLte e a lla moralità famigliare. Come la classe l)Opolare soddisfi nella nostra Venezia aJ bisogno della casa, si rileva dalla poderosa inchiesta di Vi van te. Sopra 23,325 . a bitazioni da lui ce11site, ben 3534 furono da lui considerate inabitabili, e !)aga vano una pigio11e mensile di 13 a 22 f1·anébi. Sopra queste 3534, ve ne erano poi 619 « di abitazio11e i1on aven ti · cl1e il nome, e costi tL1enti u11 oggiorno assol\1tamente incompatibile· colle esigenze della vita». Sarebbe stato i~teressante i)e l' il mio assunto, sapere proprio in ql1esti casi, ql1aI1era la som ma dedi.cata al vino, ch è VllOl dire a'.lla bettola, perchè (per un triste e reciproco r apporto Lli cau sa ed effetto) è e1n1)re fuo ri della Slla caaa inospitaJe che il popolano sacrifica a Bacco.' !\la posso dire frattanto che sui 75 bilan!!i da m e raccolti, ebbi queste ci fre: 1

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reddito totale media ·p. singolo bila ncio. • • .

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9568 127

~pesa

pigione

-.

spesa vino

nu1nero dello -chedario

1440

1707

19.20

22

I

I compo1

nenti l a fan1iglia

camer e . . .

326

I

329

l.

s~es a

pig ione

vin o e alcoolici

170

16

40

150

12

48

100

12

53

guadagno

lU CUl .

abitano

. La spesa d el vino r apprese11ta d11nque il 15 pel' cLnto del- reddito, i11?- è be.11e i1otare che da (ruesto computo esulan o i grandi di~0rdini p ei ql1ali non c'è più conto, e p er i quali non di rado la moglie, o la figlia, o la sorella, ha.nn) sapl1to dirci solo : el beve t·u lo quelo c·h'el cidpo. La pigione r a ppresenta il 17,5 ~lo del r~d ito, (1nota t roppo l1assa pei bilanci. popolari, men-

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1416

-

IL POLlCLl NTCO

Mi 1 preme anche rilevare che gli esempi che ho eitato furono tt1tti d esun ti nelle condizioni ordinarie della città, re che ft1ro·n o tratti dalle Sale Comuni, e non dal Riparto Custodia dove \·anno per lo più ad alloggiare i bevitori ·di r)rofessione. E mi preme farvi notare ancora che il r ecl-utamento dei 11ostri malati è tratto bensì dalla classe lavoratrice, popolare, povera, m a non da quell'infimo strato dove il vizio è più sordido e l' abbiezione più profonda. Questo, come mi son convinto colla lunga consuetudine dell'ospedale, come mi fu confermato dai colleghi circondariali, frequenta assai meno le Sale ospedaliere, perchè sta nella sua stessa abbiezione il preferire di avvoltolarsi nel fango e di morire n el più lurido ma gazzino o ~n mezzo ~il.a strada, o nel fondo di una peata, piltt~osto che chiederr ricovero al! ' ospedale: i inalati ~i questo strato non vi giung9no cl1e per eccezione, e sempre trasportati d a passanti in istato di incoscienza, o poco meno che rporibondi. Appl1nto perchè questa cla.sse ove l~abbi~­ zione è est.r ema, è sfuggita. quasi completamente alla n1ia inchiesta, i dati che ho espo. sto diventano anche più signific.ativi~ Cosicchè credo di non peccare di esagerazione, asserer1do. che se la nostra famiglia popolana sapesse sacrificare l'uso del vino al godimento pen più reale e frt1ttifero di una casa sana, il proble· ina cittadino de11·abitazion~ sarebbe in molta parte risolto. N è voglio venire per ciò a conclusioni esagerate riguardo alla moralità del nostro popo· lo : esso ha pregi e difetti come tutte le folle : è buono, è mite, è onesto, ·m a purtroppo• ness11no potrebbe purg.arlo dalla ta·c cia di ignoranza e di ignavia : attraverso la stessa nostra esperienza d'Ospedale, possiamo · constatare quanta parte di esso manchi in stimolo di operosità, in virtù di risparmio, in coscienza di sè e dei propri reali bisogni, in dignità inrl.ividuale e civile, in volontà di elevamento per sè e pei propri figli. La guerra ha messo in i,uce anche in esso delle energie non sospetta· t.e, ma ancor troppo scarse, e non potrem0 sperare nella sua redenzione se ql1este energie non saranno, ora e poi, scovate, sforzate, indirizza~. . • t\r1che i fatti gravissimi ch'io ho citato d i queste sproporzioni che oserei dire criminose, tra spreco nell'al éool e spesa della pigione, SO· no espres~ion e, a ncora più ch·e di vizio, di una ignoranza e di un'incoscienza senza confine, poichè capita sempre che queste antitesi che, n-el rilevarle, sembra colpiscano come una sfer·. za ta, riescono invece nuove e strane a quelli

..

XXIV, FA~C. 48]

.

che ne sono oggetto e vittime: più volte vidi il capo di casa restare meravigliato e confus•J di questo contrasto inatteso, e delle conseguenze ancor più inattese che gli si svela110. Non ha uno scatto nè una parola di ribellione : non sa che accusare l'abitudine, e l'ignoranza propria. E a cer care di far penetrare in quelle cervici queste semplici verità, a dir loro che niessµno oserebbe chi~dere alla loro grama. esistenza che le 20, le 40, le 60 lire sprecate mer1siJmente nello sbevazzamento, fossero dedicate al risparmio, ma che ben potrebbero invece ·procurar 'l oro soddisfazioni sane ed elevatrici, e prima fra tutte, quella di una casa sa:na, amn·e ottiene un tipia, e sorrisa dal sole, mido consenso, pel c;ruale purtroppo l'indomar1i non rimarrà n è volontà nè ricordo. Mi dom anderete s'io voglia con tutto ciò auspicare all'astinenza completa dal vino da parte delle .... classi popolari. Dopo qt1anto Vi esposi non vi desterò meraviglia dicendo · che la considererei come una_ gra·n de fortuna, una tra. le maggiori che si possa oggi augurare ·al nostro popolo, perchi! la .crederei la· via più facile per redimerla dal l'alcoolismo. Ma non per · questo entrerò nel vivo del problema, che è il punto massimo tli dissenso entro il campo d~gli anti-alcoolisti, divisi tra quelli che predicano la moderazione: e chi crede solo nella virtù red.entri.ce dell'astinenza: a trattare di ciò si richiederebbèt\) lunghe discussioni, .a cui dissi fin .da principin di voler rinunciare.

se

Ho parlato della

** * casa. Non

'

.•

-

.

dirò quanti altri di ~ordini, ~colpe, e dolori, si svelino nel com· porre queste aride cifre. S0pra 400 individui, da cu1 ebbi risposta sul loro ambiente· famigliare di oggi e di ieri, seppi che ·in ben 132, e cioè nel 32 %, l'alcool av~ ­ va · rappresentato, o prima o poi, ·in . grandi o in pie.cole proporzioni, un vero disordine famigliare, e che in 54 tra essi, e cioè nel 13 % il disordine era stato gravissimo, ed aveva rappresentato il vero elemento dissolvente dellri famiglia, o dal lato economico,. e dal lato mo· rale, o da tutt i e due insieme! · Qt1ali sieno i -a.isordini arrecati dall'alcool, non occorre dire : il suo retaggio è miseria, discordia, colpa! Ma un elemento negativo. 'tra i disordini della vita portati dall'alcoolismo, voglio far risaltare dalla mia piccola statistica di sala Custodia, e cioè il poco contributo ch'esso ha dato al suicidio Sòpra 19 casi di tentato suicidio, in cui potei raccogliere un'anamnesi degna di fiducia ,

. (12) •

lA NNO

-


• •

tANNO

XXIV;

FASC. ~8)

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SEZIONE PftA'f.l CA

in dtte soli la causa,; o la concausa grave, ef'a rappresentata dall 'alcool, mentre in 14 era da escludersi qualsiasi abuso di esso, sia prece-dente che attuale. Questa cifra, rispo11dente appena al 101h % è da considerarsi tailto più bassa, in quanto è desunta s0lo dagli uomini, .mentre è proprio tra essi che imper~ersa l'alcoolismo. Essa è ancora più' bassa di qt1ella data da J.\1orselli per l'Italia e che alla sua volta è già bassa rispetto :id analoghe statistiche straniere: essa deporrebpe in favore di. opin.ioni, citate recentemente da I:eonardo Bianchi, neganti una diretta dipen4e.n za dei due fatti. E l'eccezionale bassezza di rapporto risulta11te ùalle mie cifre, non è senza significato: il s uicidio, })enchè espressione della suprema dE'bolezza psichica, attesta però sempre che sopra bgni cosa, sopra l':stinto della conserva .. zione proprio ad ogni •t1omo, ..si è conservato L1n senso morale che fa preferire. la morte ad un dolore o· .a un.a vergogna. Ora, questa .forma di senso morale a cui no11 potremo mai negare un carattere di nobiltà, nel nostro alco•ista è fra i primi a spegnersi. Concordo in ciò col nostro Dal Lago che netle sue interessanti osservazio11i « sull'alcoolismo e ,la cirrosi epatica in Venezia» descrisst:, tra i disordini mentali, la prevalenza cc della. forma stupida, con abbrutimento, ideazioni ' difficili, concezioni torpide », mentre qui gli alcoolisti u poche volte raggìungono i forti- gradi di' esaltamento, e n el pervertimento della sénsibilità morale non raggil1ngono le forti tinte che li rendano -pericolosi... » .. Qt1esto tono speciale della p&icosi alcoolica veneziana è. certo dovuta ai 2 f.attori :· qualità dell'intossicazione, ter.reno su cui si stabilisce. E for5e non sarebbe del tutto privo di in ~ teresse, il soffermarsi per confrontarlo con c1uell0 proprio all'alcoolismo di altre popol~,,• • z1on1.

***

Volendo riepilogare quel poco di concl-uqen -. te che dalle mie osservazioni potete , trarre, tralascio ciò che tutti sanno e t11tti riconoscono, e cioè la gravità e la diffusione dell'alcoolismo quale piaga sociétle; e insisto invece sopra i pochi elementi meno noti o disconosciuti, e cioè: sull'esisten-;a e sulla diffusione del pie• colo etilismo, su,l vantaggio 'fisico ed economico che si p·uò ottenere dcilla sottrazione anche delle piccole dosi d, aicool, sulla facilità co1i cui la sottrazione delle grand.i e delle piccole dosi può farsi, se'ft'l.ct recar e nè danno nè soff erenza e senza incontrare quella grav ità di re•

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sistenza· che l 'opinione comune ,tende a credere • pressocliè ùniversale. . •

, Quest'ultimo pu11to credo sopratutto· importante n ella lotta contro l'alcoolismo. .Quando la Società fosse ben. bene convinta che l'abitudine del bere non è difficile a vìncersi, se seriamente contenuta e combattuta, f!la che invece non sar à vinta mai finchè ogni buona jntenzione è addirittl.tra sopraffatta dal . le occasioni, allo1·a essa intenderà l'importanzci dei mezzi che la propaganda antialcoolista sol. lecita da tempo, e p1·ovvederà seriamente a togliere lo scandalo dall'enorme numero di spacci. Pensate che la legge di tre anni fa, pur ispirata ad un antialcoolismo· all'acqua di ·rose, fissa il criterio di un esercizio ogni 500 abitanti: a questa streg·ua la 11ostra Città non dovrebbe averne più di 300. \ 7 i prego di considerare invece la situazione degli ultimi. anni in questo specchietto, facendovi ben prese11te come anche la maggior p.arte di quelle che passano come trattorie, finiscono coll'es~e re put e ricoveri dell'alcoolismo.

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Nu1n ero bar, caffè , birrerie totale bettole~ vendite degli esercizi alberghi trattorie di vino

31 Dit.:e1u bre 1903 » 1912 » 1913 » 1914 » 1915 . 30 GiÒgno 1916

1178 1256 1266 1251 1196 1173

• 53 55 31 48

361 356

850

345

84-0 820

336

789

Non occorrono commenti a queste cifre. Solt.a11to, quando si pensi quale occasione e quale necessità doveva rappres~ntare la guerra at tuale per colpir~ a fondo la piaga della bettola, è lecito domandarci con qt1ale convin.• • 7ione la legge f11 fa tta, e co11 q11anta buona fede sia applicata! Oggi, forte del n1io esperimento, posso dire che è falso che il numero dègli s'pacci sia indifferente· per la p1rofilassi ·dell'alcoolismo, che è fals.o erte il bevitore, invaso da una · sua iP vincibil,3 tendenza, giri finchè trova ove saziarla, posso dire colla più ,a ssoluta convinzione che ql1P-sta invincibile tendenza è l1na menzogna, che il bisogno creato dall'abitudine non esi.ste, ch e la sofferenza o l'inferiorità fisica provocata dalla mancanza è un pregiudizio! Un a ~oln. classe di bevitori, sembra far eccezione per la imptllsività del desiderio, e la st1a incoercibilità : i dipso1nani. Ma le opinioni di tl1tti quanti · ne l1a11no trattato, sono concordi n èl considerarli come veri e propri mala ti di inente. La dip somania si presenta a pe·riodi, e il periodo si inizia e si accompagna (18)


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con n-etti fenomeni . morbosi di inquietudine, di impulsività, di irrespon.sabilità: sotto l 'influenza di esso il dipsomane beve impulsiva-. inente, avidamente, ma se11za gusto; e al risve- · gliarsi dal periodo morboso, passa ad una •ri- . pugnanza assoluta per gli alcoolici: fatti tutti cl1e ind11ssero i psichiatri a considerare il periodo n è più · nè meno che quale un equiv~.lente epilettico. , Si amo quindi 11ell'assoluta patologia mentale, e il fatto nt1lla ha a: che vedere coll ' alcooli· s nto, f erio11ieno sociale. , Infatti è tutto diverso ciò che succede nell 'alcoo1ista per vizio. Secondo Ki:,aepelin, tra a lcoolista vizioso e d ipsomane vi è t utta una gamma di transizioni, e ancl1e per qt1ello egli parla <:ii una tencletiza irr esistibile contro cui si infran,ge la j:Ji1i· lriloria voloritrì di es so; 1na oggi nel campo dei psichiatri, i t1uali h anno ormai abbracciato il sistema della sottrazione brusca, e hanno orm ai il -frutto di una lunga esperienza ru essa, quest'opinione è da con siderarsi superata! E oggi l a frase di l{raepelin può a buon diritto trasformarsi in quest'alt1·a «che l a buona volon tà dell'.alcoolista si infrange con. tt>o l a volontà pessima della società, -che persiste ad. offrirgli tutte l e tentazioni». Si potrà obbiettare che un esperimento, fatto in ospedale, sopr.a individui nial.a ti, in regime di riposo, rispeccr1ia assai male l'a171 . biente esterno, dell'uon10 che lavora e che vive in mezzo al mondo. · Quest'obbiezione. D;On 11a grande valor~: si . l)Otrà forse accettare CÌle j a fatica. faccia sentir·e il bis.o gno di un eccitante abituale corr1e l 'alcool, a dosi moderate, e che gl1esto senso di bisogno manchi in una vita di riposo; ma al .l 'i r1contro credo inconcepibile cl1e l ' abitudirt~ viziosa, l 'alcool abuso e godimento, non sin ar1 cor più desiderato nell'ozio e nella noia. Ritengo per ciò che questo risult ato del mio esperimento sfugga ad una tale accusa di inferiorità., € sarò felice se un tale dato diverrà acquisito alle armi çli lotta contro l'alcoolismo. 'f ale lotta d eve essere p arte integrale di ogni programma di elevamento del P aese e per essa la ·società. non deve ometter.e alcuno nè dei grandi, nè dei l)iccoli mezzi che ha a sua di• • • sposizione. I grandi mezzi Yogliono dire: progresso morale e progresso economico di tutte le classi, ma fra i piècoli, la Società non disdegni la propaga11da, e non 01netta di tagliare nel vivo sulla piaga della bettola, e ponga a base <J.ell.a lotta questa convinzione, che le grandi re. istenze si · troveranno assai meno nell 1attaccamento del popòlo al bicchiere che no.n nel~ (14) I

[ANNO XXIV,

IL POLICLINICO

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FASC.

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l'interesse degli spacciatori, grandi piccoli, a propinarglielo! Frattanto non mi stanc,i) dal credere che la prop·aganda dev'essere di par;>le ~ di fatti~ e guidata dalla fede! Il mio piccolo esperimento ha già fruttifi. cato. Già nel nostro Ospedale il regime analcoolico va estendendosi, come provano le cifre che ho riferito .più su (1), e il popolo non se ne lagna nè se ne trova scontento. E fuori dell'Ospedale, in quest'anno, gli istitl1ti ospedalieri e di ricovero, <;li pendenti dalla Congregazione di Carità, hanno ridotto a 2 giorni per setti · mana la razione del vino, e i suoi istituti edtl· cativi la hanno còm·p letamente soppressa. Certo l 'occasione a cio fu dato d.alle gravi co,.n dizioni dell'eçono1nia cittadina e del bilancio Congrega: tizio; ls o però che non piccolo incità.mernto '.a ricercare un'economia in questo capitolo, ven11·e dalla convinzione di procac~ia,re insieme un vantaggio reale a giovaini collegiali e a veccl1i ricoverati, e so che taJ.e incitamento· è partito in buona p1arte d.a ll'i'ns1egnamento e dall'esempio del nostro ospedale ! •

* **

Sar ebbe stato, mio vivo desidetto seguire co~i gli alcoolisti come i moderati . . bevitori, divezzati, dopo la loro u scita dall' Ospedale. Ciò no11 mi fu dato cl1e in minima p arte. Sfo:rtunatam en te non ebbi il tempo di andarli a r.icer- • , .care nel loro ambiente •di .famiglia, o di lavoro. Io raccomandai a molti di essi di ripresentarsi dopo qualche tempo al nostro Ambulatorio Ospedaliero, ma devo <lire che da questo lato le mie speranze furono deluse: troppo pochi f1:1rono gli individui che o. si 1·ipresentarono spontanean;iente, o ch'io rividi ac~idental­ mente, d a ndomi occasione di informa1·mi del loro stato o delle loro abitud: 11i.' Da ·questi pochi non trassi che soqdisfazione : mi rividero com e t1n buon consigliere, mi assici1rarono di no11 aver m ai più ecceduto, · spesso me ne pers uasi dalle loro migliorate condi,zioni fisicl1e? d a ll a lòxo faccia tr·asform&.ta: però di pocl1issimi potei convincermi che fossero rimasti astinenti; ciò che invece fu freq11e.rite nei m'alati di ceto più elevato, della clien tela priv~ta. Qt1~sto l ato d elle inie osservazioni è dunq1Je manchevole, e i1011 esito a riconoscere ch 'è una deficienza g ravP; poichè molta parte del• l'esperimento te11.tatc poggi a proprio sopra qu f'ste influenze remot e. · . ...

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nel corre11te anno 1917 la razione di vino fu so ppres~tl definitiva.m ente dalle diete o edinatie. (1)

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SEZIONE PRATICA

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l\ia il buon seme, gettato sia pure t1n po' :\ caso, è destinato sempre a fruttificare : per · quanto ne cada Sll un terreno sterile, vi sata pur qualche grano che trova la zolla bt1ona·; e perciò io serbo la convinzione che una propaganda antialcoolista, esercitata IJiù coi fatti che colle parole, e sulle classi che p·i ù ne hanno bisogno, e nell'ambi.ente ospedaliero che è di grancle potere suggestivo,_ e coll'autorità che ha la, parola di medici convinti, potrà i·~ndersi tanto più efficace, quanto più sarà diffusa. E poichè nulla potrà distogliermi dalla vi;.1 battuta in questi anni, serbo pt1re la. speranza che i .Iati della questione, ch,e . oggi ancor,a non mi si son resi evidenti, potranno divenirlo nel seguito. Novemhre, 1916. \

(Per 1l,ecessità di spazio, e col co1isenso dell' A., abbia11io omes~o la Bibliografi,a di queste lezioni e alcuni brani del testo, il quale comprrrisce integro negli estratti. N. d . Redaz. ).

..

act~DEMIE, SOCIETA MEDICHE, CONGRESSI. (NOR'rRI RESOCONTl PARTJCOJ .ARI).

R. Accademia Medica di J.loma.

• maggio 1917).

(Seduta ordinttri<i del 27 Presidenu. Gel prof. R. CA?.rPANA, vice-presidente.

La scheda biograftco-clinica del soldato ferito o Infer-

mo In guerra. Prof. S. OTTOLENGm. - In questo giornale fu giù pl1bblica·ta ~...steso la comunicazione del prof. . . Ottolenghi. Su {li essa presero la parola i proff. Rho' I C' Ferrero òi Cavallerleone. Il prof. Rno fece rilevare la diffiooltà di pratica attuazione della cartella biografiro-clinica proposta da.ll'Otrolenghi pur riconoscendo .'ld essa una grande importanza. e fece notare che re non cosi diffusamente come 1'0. vorrebbe, molti dei , dati si trova no già negli a.ttua li ·fogli matricolari. Nella ma.rin.a si ha un quadro anche di tutte Je malattie sofferte e pensa che in una nuova edizio11-.' • si potrebbe introdurre gran parte dei dati volutj dall'Ottolenghi. Intanto si potrà tener presente ln proposta e farla nota alle autorità superiori militari. Il prof. FERRERO DI CAVALLERLEONE ricordò che fin dal 1914 a dirimere alcune ioouf(ìctenre lagnaw dall'Otrolenghi, prendendo anche norma dai suoi insegnamenti, aveva presentata al Ministero de'lla gnerr~ una. :proposta di ' rnorlifica delle segnala. ~ioni redigendo un modulo nel quale oltre alla statura, al perimetro toracico, al peso, aveva creduto opportuno aggìuhgeré l'in;ipront:a digitale del pollice sinistro e l'aperh1ra òelle bra<!cia ed aveva pr~isate tutte le varianti di colore, ·di forma, di dimensioni che dovevano e.sser tenute presenti per le singole parti del corpo,. sopratutto del ca.po ri-

ner

chiamando anche l'attenzione speciale sui contrassegni apparlscenti quali le cicatrici, i . tatuaggi, i nei, le macchie, ecc. Tale proposta però non venn2 accolta, ma le cose buone finiscono per essere accolte onde si augurò anche egli come \1 p1~f. Ottolenghi che presso i corpi si vogliano istituire fogli sanitari per ogni individuo ·S Ui quali oltre ai contra,s segni suindicati siano anche segnati i prece~1tti ereditari e le malattie sofferte prima dell'arruolamento .. Fin d'ora però è bene si conosca che il libretto sallitario persona.le del soldato che' • si is1Jituisc,'e presso i reggimenti e che egli deve sempre po~1".a.re con sè, se tenuto çliligentemente . rappresenta di gtlà una succinta cartRlla biologioo1

,s anitarta1.

Nuove ricerche sulla volatilizzazione fermentativa dell'arsenico.. •

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Dott. A. MissIROLLI.

Rife1·endosi ad 11na me moria del dott. Punroni in un.a forma di axsenic~smo ' domesti~ prodotta cla una soluzione di caroclilato inva,s a1 dal comune penicillo verde, riassume. le ..sue ricerche tendenti a chiarire, come. ma1. il dett-0 ifomiéete cbf' numerosissimi osservatori , dichiararono inerte n~i composti a~stnjcali, .a1b bin potuto, i1el caso del ·Pnntoni, volatiliz7'are tanto arsenico da avvelenare una intiera fRmig;lia. I..'O. in base ad una prima ,serie d'esperfenze eonchiu4e : 1o La v<>latilizz.a.zione dell'a.rsenico per· pa rt~ clel penicillo glauco, può avvenire S-Oltanto in talnni composti organici del metalloide: sono fra (:\Sffi. il cacodilato, il metilarsinnto sodico ed in grado molto minore il salvarsan. · 20 Anche a lt re muffe inerti ~11 comuni composti a.rseniferi srtiega no lo ~tRs::::o potere. 30 Accanto ::t Ile Yer0 nr.·en io-1n.uffe devono amm~ttersi d.elle' a.rseriio-1n uffe o<'-ensionaT?°. la. cui a t· tività è· resa possibilf' d~lln speclif\1e ·Struttur~r della molecola a riseni~ra. con cui vivono -<1 contatto. TI prof. GoSio ·rilevò l'i1nportn n7.a òel lavoro . Egli tutto si sarebbe ~spettato che cli vedere delle muf~ ff' inattive rin·scire ::i. ttive in rl<'termin::iti composti. Ci sono dei ~ermi che attac~nn{) <'erti zi1ccheri f' cosi ace.ade per alcl1ne muff~. Egli ritiene che il f~nomeno biologican1ente deve (>R$~re ben dive1;~0 . deve dipendere da qualeh~ roR'l di s1:>ecifiro . . Si n 1 1~nra che q11e~i problemi ~inno ])resto Rvisce1·ati. E. GROSSI.

=================Il f.asricol-0 11 (1~ noven1bre 1917) della nostr~1 SEZIONE OBIRURGIC ..t\. contiene i sep;nenti l~yor l: r. Prof. TG~AZJO ScAI..ONF. - Note su a101f11i rasi cli eif ema. nia.Zigno. non, .Qassoso. JT. Dott. PIETRO 0ALICETJ e Dott. RUGGERO VAGLIO T1'e11,terococro causa ili gravissi·rne 00 n1pTic<vn,zc l endoora11iioh e d'ori.gi ne otitica. TII. Dott. RE~ATO 3'foSTI - Su,lZ'Mtrotornia· d.el gìnocolzio iln ohiru1·gia di guerra, con speciale r{uuar<l-O ad U/n nuovo 111 etodo personale. IV. Dott. .ANGELO C HIASSERINI - Lesioni speri rne11taU deU'ipofisi. ( 15) 1

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IL POLICLINICO

(ANNO XXIV, F ASC. 481

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A·PPUNTI .DI MED-ICIN A PRATICA. . CASISTICA.

.s is tenia nt;rvoso . Abbastanz? frequentemen" te è in 0ausa 1 emorragia cerebrale. Trattasi La morte improvvisa. invece talyolta di idrocefalo cronico interno, di • meningite, di tu~ori cerebrali. I casi più diffi- • In g·enerale la i1101-te dipende dall a n1ancata cili so110 quelli in cui la .m orte è · il risultato funz·ione cli \}no dei tre sistemi, nervoso, circol<l:torio, respiratorio, e si h a quindi la morte di uno shock, non complicato d.a altre condizioni morbose riconoscibili. Basta una percosper coma, sincope o ~sfissia . Spesso due di tali .i11odi son o coml)inati. Quando -la malattia ha sa anche lieve su certe regionj dél corpo per nrigine in altre parti del corpo, la morte' in- determinare la morte improvvisa; tali regioni .. ~ono specialmente gli organi genitali, la parte terviene per la compartecipazione secondaria superiore dell 'addome,. la gola, il naso. Appar- · (li uno di tali si~temi . · Sisterria circolatorio. Una delle cause più t~ngono a tale categoria le morti improvvise frequenti di mort~ improvvisa è la inalattia dei boxeurs, quelle determinate in seguito a clelle coronarie; nel 50 % dei casi si tratta di in- manipolazioni agli organi genitali femminili (dilatazioni del còllo dell'utero, manovre aborclividui trovati morti in letto, mentre si erano tive), ~adute, ecc. In qualche caso il meccanicoricati in stato di salute apparente, altre volsmo della morte pttò spiegarsi con una: sùbite invece la morte è intervenuta in occasione di tanea vasodilatazione nell ' area splancnica, ed tino sforzo improvviso. Qualche volta si tratta un consecutivo ·abbassamento deJJ·a pressionEA , di emorragie n el pèricardio o in altre cavità, ~a n guigna , oppure può trattarsi di un arresto · ciò che può venir accertato con l'autonsia. La • i1n 1)1~ovviso e simultaneo delle funzioni cardia1niocardite, non accompagnata da malattie delche e respiratorie, la così detta inil)izione di 1e · corona rie, pu ò provocar e la morte improvB rown Séquard. visa nei vecchi , o in individui con malattie A questa categoria appart~ngono molte dellr che hann o provocato la degenerazione secondaria del miocardio (pneumonite, alcoolismo m orti da. anestesfa; in una buona percentuale cronico, m orbo di Bright, eclampsia puerpe- .. (26 %) . di queste si trova lo stato linfatico (persistenza del timo e ipertrofia del tess11to linfoirale, di.fterite, in·ft uenza, scarlattina)_ Anche il de). A questo proposito, l'A. accenna alla, maggozzo esoftalmico ~ntra in questa categoria, ed in esso la morte può verificarsi !)er la sommini-• giore tossicità ·del cloroformio ~d afl a convPnienza di sostituirlo con l'etere. . st.razione di anestetici o senza cause apparenti. (B. H. Spilsbury: The Practitioner, fel)bl' . Gli inçlivip11i con miocardio debole, !)er le acFIL. cennate· malattie, possono morire ·improvvis·a- 1917). • mente in .seguito a cause, che sarebbero inocue per altri individui, come p. e., l'esposizioTERAPIA. ne al freddo od a l caldo, il passaggio di una corte.n te elettrica debole, od un ic'ius emozio.Trattamento delle suppurazioni della p1E>ura. nale. . . Tuffier (Bulletin de l'A cadémie de ~!é.dPciriP, -. Altri èa.si di morte improvvisa sono dovuti a n1alattie .va lvol ari (s9ecialmente dell'aorta), ad luglio, 1917) si occupa del trattamento dell e supp11r~zioni pleuriche di già aperte rhjrt1rgica ~mholi smo polmonare, ad emboli gazosi, a mamente e distingt1e malati operati da poco t~m ­ lattiP con g·enite di cu or e; a cruest'11ltima cau sa oo, meno di 2 mesi per esempio, e malati ch e sono da. attribuirsi molti dei casi verificatisi in hanno un empiema cronico, aperti cioè da molbamhini, rhe si r it eng·nn o ~offor Rti in letto dai to· tempo. Tale distinzione si impone 1 perchè genitori. Sistema respiratorio. Minore importanza che nei casi di st1ppurazione recenti, a meno chr non si tratti. di gravi lesioni polmonari con la sincope, ha l' asfissia. Questa può venire determinata da von1ito durante lo sta.t e di inco- grande perdita di sost anza e ret razione cicatrizifl.le del polmone, il tessuto polmonare torn:\ scienza e consecutivo rigur.g ito di esso nelle vie rapidam·ente a contatto colla· parete costale e a eree, oppure da veleni narcotici , dalla pres, sopprime così la cavità !)leurica. Al contrario sione di un gozzo o di tumori del time o nel , . nelle suppurazioni ant iche, l 1is!)essimento ple\1mediastino, dR un eden1a la ringeo. Altre cause ro-polmonare ostacola l 'es!1ansione, ritarda e ~0n o I 'intossicazione da ossido di carbonio (stufe a gas, 111ot ori a essen za, incendi), da ani- compromett e l~ speranze di g11arigione. Queste disJinzioni .si appli cano tanto alle pleuriti puc.lride carb onica, da a cido cianidrico, da cocairulente medich e, , q11anto alle suppurazioni chir1a (p. es. do1)0 t1n a i~t illazione uretrale). 1

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[ANNO XXI~',. ,

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· SEZIONE PR.\TH :.\ •

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r1it·giche, conse·cutive ·agli° emotoraci, così f1~e­ · MEDICINA LEGAL.E . • . . ql1enti. Sulla obbligatorietà degli atti operativi . La base e la tecnica del trattamento consiste . ' e delle cloroformizzazioni nell'esercito. nel disinfettare la pleùra e tutti i suoi recessi. • a mezzo del liquido Su que.sto argomento ha avuto ltlogo in Fra.1~. di . Dakin, . per esempio, nel seguire la evolu.zione della disinfezione sulla cia un: vivace dibattito, riconoscendosi da al· cu~va microbica, nello s~udiare la varietà ~i cuni (R eynier) la necessità di rendere obbliinicrobi che vi sono contenuti, ed infine, allor- gatoria la cloroformizzazione, almeno, qt1à.ndo cl1è la cavità ple11rica è clinicamente .sterile., non è seguita. da interver1to eruento, èd è di: nel ,chiudere l'orificio chirurgico e trasformare retta· a- scoprire simulazioni. Si è riconosciu ta '· lln piotorace in un pneumotqrace, che guarisce l'urgenza di decidere ,la qu.estion~ per rbezzo spontaneamente. Tale 11 meccanismo curativo di. una l'egge speciale, altrimenti i medici . ~i v·e dranno impedita non soltanto l'a11estesia , delle suppurazioni cronich~. La disinfezione è sempre lenta, difficile, e spesso occorre aggiun- ma anche la puntt1ra lombare, la reaziene · di gere alla disinfezione I.a liberazione del polmo- 'Vassermann, un salasso, ecc. Da noi la questione è stata sollevata al SE>ne, o la decorticazione incompleta, secondo il procedimento di Delorme. Spesso anche dopo. nato, nello scorso .1\1arzo, da parte del profesla. -chi11sura puè> svilupparsi un reliquato di sor Golgi (Quaderni '<li medicina tegale, mag, gio 1917) il quale osservò che troppo ·spesso l a supp11razione in un punto. decisione dell'intervento chirurgico t1l'ta conTuffier completa .. queste nozioni presentando tro difficoltà derivanti dalle disposizioni della · i Ì'is11ltati di ql1esto trattaménto nelle suppuralegge e rego~amenti militari. zioni della pleura chiuse, · od aperte da poco . · Ora · l a tesi dell'obbligatorietà ti.egli atti . ope·· tempo. Si tratta di 12 casi di' plèuriti purulente r a tivi a scopo di rl1r~ ~ siè:nrament.e già acmediche e 10 emotoraci suppurati) nei quali si in :B,rancia ·e, pare. 'co1ta . e tradotta in pratica . • ottenne costantemente il ricupero f'Q.tlzionale anche in Germania. · del polmone, anche quando si trattava di ple11Da noi t·ale argornento ricade t11ttora s.o tto riti p11r11lente da streptococchi. Questi risultati il . dominio del paragr. 123 del r egolamento sui ' eondt1cono a questi concetti : la larga apertu!'a reclutamento 2 lùglio. 1890, il quale dice: cc Niun delle pleuriti purulente, con penetrazione deliscritto (di leva) può essere assoggettato ad l'aria netla pleura, è l'ostacolq alla espansione operazione cruente col fine di renderlo idoneo . del polmone e· per conseguenza alla guarigione. al servizio m ili ta1·e, senza. ch e egli stesso vi ' . Occorre :dunque sopprimerla ~rima che è pos-· acconsenta». . sibile, appena cioè la pleura è sterilizzata. L'.estensione dì tale articolo· è sa.nzionata • Paragonando i risultati ottenuti nelle .st1p- dall'Ispettorato d.i s ·anità militare, che, con · purazioni r ecenti . . con quelli ottenuti nel tratta- atto recente, dichiarava di essèr·e d'opinione mento nelle pleuriti purulente aperte da lungo contraria' a quàlsiasi intervento operatorio ritempo, si arriva a questa conclusione, che la fi11tato dall'infermo, criterio a cui si inspirano clinica e l'anatomia patologica facevano preoltre che il citato art. 123, anche le disposiziovedere: le suppurazioni recenti sono general- ni per gli ·infortuni' s~1l -l avoro degli operai cimente facili a sterilizzarsi ed a guarire. vili. Ma non è soltanto la guarigione, è il valore In consi·derazione delle vj genti leggi, si .con 1.della guarigione che l'A. tende· a far risaltare. prende l'interpetrazione dell'Autorità militare: Dopo le resezioni costali estese e le suppura- sorge però i spontaneo 1ln senso di protesta . • zioni secondarieil polmone retratto nella sua tanto più che nell'ingranaggi o dei rifit1ti, i : : i . , loggia perde la maggior .parte del suo valo.re arriva .a fatti che earemmo tP.ntati di giudi~are I • ' fu nzionale, legato alla· sua es~nsione. Al con- inverosim iÌi, come p. e. il rifiuto alle iniezioni • trario la sterilizzazione precoce e la• éhiusl1ra ipod ermi.c he a scopo curativo! Ed il prof. Golgi . precoce ·della inc-isione pleurica lasciano una cita dei fatti a lui occorsi di rifi11ti di soldati cavità toracica molto poco deformata_sd il pol- sifilitici ad iniezioni mercuriali, o di altri con mone .. ritrova tutta la sua. permeabilità: le adenomi di natura t11bercolare r he rifiutatisi fun~j oni si scostano tanto meno dalla. norma. ·a-d inf.ezioni j odo-j odurate, dovettero venir proquanto ]>iù precoce fu l'operazione. 'J>osti a rasssegna: . · A tanti atti operativi semplici il chirurgo I ·risultati dell'ascoltazione, la radiografia, la I • assenza di turbe funzion ali nei ·m alati così trat- d eye rinunziare dav·anti il veto individuale, • come ad estrazione di proiettili e di scheggie tati attestano il vaJore di ·q11est.a guarigione. P. C. ~ . ossee, tenotomie, ridi..lzione di anchilosi sotto

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lANNO xx~v' ~"ASC. 48]

IL POLfCLINJCO

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~arcosi,

ecc.; e ciò significa purtroppo _a ndare incontro aJle più disastrose conseguenze a deformità, inabilità permanenti, atrofie, mutila. ·zioni ~unzionali, ecc., ·a d annullare cioè la possibilità che v.enga restituito alla famiglia ed anche all'esercito . con grande • numero di uo: mini atti al lavoro ed alle armi: C.~til~, per a lte co.nsider.azioni. di salute publica e d 'interesse' nazionale, il Governo giustamente ~a emanato aprposi·t e leggi per rendere obbligatorie nei militar i le inièzioni ipodermi, che preservative corttro il tifo, colera, ecc., allo stesso modo. dovrebbe procedere nell'interesse nazionale a. rendere obbligatorie si a le iniezioni; anche çurative .che p. e. nell a sifilLde costituiscono ·una vera: profìlwssi' sociale, sia g li atti operativi, che tendano• a diminuire "il . n_urnero degli inabili a c ui la b·e nefìcenza dovrà provvedere negli anni futuri. . . I. P.

Da l punto di vista economico, soci;lle e fìsiologiGo, sopratutto nelle circostanze cr eate cla questa• guerra, l'igiene deve sconsigliare le alt~ quote .di protei.ci per la razione militare. La quota di 90, al ma;ssimo. 100 gr., ·rispetto al1,elemento riparatore, . conferisce gìà una· ela-· ~ticità più che sufficiente per tutti i oasi. Ora presso tutte le nazioni, 1 err ore dell'ecces- . so di ~lbuminoidi nella ra.ziione di pace venne straordinariamente aggravato richiedendo agl; • , albuminoidi, . e specialmente alla c"arne, il so' . che doveva i11pr.appiù p·e r 'l'eccesso di lavoro, v·ece ,.,.,enire chiesto agli idrati di carbonio. · • L'Italia somministrava nei 375 gr. di carne della razione di· guerr?- 151 gr. di albumina, · 1a Germania 181 e l'Inghilterra 256. L 'A. aveva segnalato ·questo errore sin dall'e' . poca della guerra libica, dimE>s;trando che tale r·egime, contrario anche alle abitudini delle no• • .· stre popolazioni, non poteva essere un fattore • estr.an eo alle -malattie de11·~pp arato cligerente, . · IGIENE. .. . \ • ivi molto frequenti. La riforma della razione- ~limentare del soldato, Solo gradatamente però pote1·on o e~ser guae l'economia nazionale. dagnate a quest'o~dine di idee le a utoTità diri• genti politiche e militari le. quali · si preocicup a· Il prof. F. Rho (Annali d'Igiene, agosto 1917) • ch e ·una ricluzione in un notevole studio sull'argomento, richiama vano anche dell'impressione • l'attenzione sul! 'evoluzione che hanno s u)Jì to d i vitto può fate ~ull 1opinion e pubbli,ca e sulla ' , i nostri concet~i sull'alim ~ntazion~. A questi p·ossibilità che dei demagoghi sfruttino tale fatto: per . trarne. delle ~onsegu enti interpetrasi è sempre inspirata l.'igiene n1ilitare, per cui, ·come un te~po .si era dovunque adottat o zioni astiose e partigiane. . un regime . sovrabbondante, m assime per la . La. ques~i.one ·ctella ridu.Cibilità del consumo· " quota delle sostanze azotate e per ess·e della cli carne si f eçe • più acuta in bas_e a coosi-dera• zìqnf ecc~om Lche, 'per chè il g~ande eonsumo di • c~arne, :così an ch e nell'ambiente militare si for- . uomini ·nivano delle razioni che, se non qualitativa- carn e do.vuto alla chiamata di tanti ' ' m ente, almeno quantitativamente, rispondeva:- · sotto le armi av·eva fatto rincarixe . enorm emente questa derr·ata alimenf;a1e. no ad un bilancio alimentare di lùsso. Una speci~e ·Commis~ione nominata, rilevanL'·err?re delle razio:9=1 stabilite del Voit ~ da do i difetti del ''ettovagliamento e lo spreco altri sperimentatori .téd es~hi dipendeva dal fat• to che essi avevano limitato i lorò esperimenti . che spesso avveniva, fece in breve delle propo, ste concrete, che portarono subito a d una noa pochi individui e'1 a brevi p· e riodi di t empo, • • ba sandoli inoltre s11i r egimi a bituali dei te.d~- . te.vole èc onomia ·nel consumo di carne, riducendo i l ~ consu1no rnensile da. 90,000 çapi di schi. . ·· Con successive esperienie fatte s u base -più bestiame a 60,000, ed aumentando convenientelarga, oon l'osservazione d·i intere popolaz4oni,. ·mente la quantità d,egli idr.ati di carbonio. fra .cui anche i- nostri contaidini, .che con un Come base del contenuto di calorie vennero .p re- · • · ,·itto parco, es,s enzialmente vegeterian o, sono ·se non già lè cifre del Chittenden (2600), m a ~ pure ottin;t·i 1avoratori, si r iconobbe che il bi- qt1elle di R t1brier (a362). ·.Dopo sei mesi .d i espe1"ienze con le nuove ralan cio dell'a71oto,. o.ssia l'in<lice del ricambio materiale, può essere m.antenuto senza d efici t zioni, tutti i rapporti del fronte e delle navi inge.cend-0 11n.a quantità di albuminoidi rp.o1t\) f11ron o favorevoli alla riduzione carnea ed ~lle a ltre modifi.cazioni adottate, le quali hanno più bassa di q11elle vol11te dai primi sperJ.ment.a,tori te<;leschi. Tutto il ,d i p iù che si ingerisce ' alquanto accresçiuto il numero tii calorie forFIL viene con sumato in pura. perdita, sovTtaccari- nite ai nostri militari. • cando di lavoro !'in.testino, il fegato· ed i reni, Pubblicheremo prossimamente : p1·ocurando nell'età matura le svariate manifestazioni della così detta uricemi a . ed altri F. BoNOLA, Di al r'ltni stati conv_ulsivi ancora rnal defi,nitì. vari disturbi del ricambio. . .. 1

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[ANNO XXIV, F ASC.

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SEZIONE PRATICA •

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CENNI BIBLIOGRAFICI:

bito dalle pl'eoècupazioni imm~nenti, costretto a rimuginare poche impressioni., si restringe, (.Non .t• r•cemi.$cono che i libri f)trvenuU in dono alla Redazione) diviene angusta. Epperò ·si produce un distacco · . ·A. GEl\IIEI.LI. 1l nostro ~oldato. Sag.g i di p~icolo­ d~lla vita affettiva e mentale anteriore, quasi gia militare. Un vol11me in-16°. Milano, F.lli t1na doppia personalità; al temno stesso viene Treves, editori, 1917 (~ 0 miglia*o). Prezzo L. 5. a difettare la f~coltà critica, ond·e la facilità ad. . Questo tibro· tende a provare che le forze accogliere false notizie e voci ass11rde; ma st1psichiche saranno i fattori precipui della vit- vratµtto caratteristica è ia p aralisi della volontà· toria. . · . al momento · dell'azione: ne deriva il ·compiti) ' Nelle sue qua~ità di medico e di . sacerdote·, preponderau.te ohe spetta ag~i uffi:ciali nel gui·di studioso e di uomo di cuore, il padre .Ge- dare quei semi-automi e nel portarli ai ,cimezitì • • • più gravi. . . melli, che. per dµe anni è' vissuto fra le truppe e presso il Comando supremo, si è trovato in · Non · !11-eno interessanti son o i capitoli sugli g·rado di raccogliere e di mettere in piena luce ufficiali. Questi dovrebbero essere scelti e pre· gli elementi psicologici . della guerr~, dimoparati irl modo da rispondere al loro alto man· . . strandone l'importanza non ~olo scientifica, mà dato: spetta ad essi, infatti, . di formare nelle anche militare. La psicologia dei nostri soldati truppe la « coscienz·a di guerra », di fare che • .. • è divent1ta oggetto, da parte sua, ·di un'analisi esse sappi.ano e sentano perc·hè si rtchiedano l o... • .. rr1inuziosa e precisa, diligente e avveduta, gui. . ro sacrifizi supremi; di allenarl e all'ubbidi.enza ·data da sen.so realistico,. con esclusione. di ogni. ed ail'i1nitazìone; di persu a derle, volta per vof. . retorica. · · ta, che ogni azione ·p arziale in cui vengono im... ' . . . L 'A. docwnenta e avvalora l'assl1nto che la pe.g nate, è utife ai fini ·della gl1erra; di lasciar . conquista della vittoria è un problema psicolo- sempre aperto uno spiraglio alJ. 'istinto di con-· ' • gico; che la riuscita di ogni singola ~zione di- s~rvaz1one; ecc. pende non solo dalla preparazione materiale di. Questa prevarazione deve precedere, in par .. . ' . essa, ma sopratutto dalla sua preparazione te, l'entrata in tr.incea: compiersi nelle retromorale; che vince la g• erra qt1ell'esercito i cùi vie, nel~e: caserme, n él paese. soldati hanno il cuore pi 1J. saldo e sono animati Pregevoli sono i capitoli sul coraggio, sulls. • dal pensiero che la guerra che combattono è paura e sul m'o do di vincerla·, sul folk:..lore ·e giusta ed litile. I fattorj psichici accrescono il sulle superstizioni in guerra. valore, l'energia aggressiva~ la capacità di re- · L 'A. trova modo d 'inquadrare nel suo stll· sistenza dei combatte'nti; è l'anima del soldato dio anche un accenno alle malattie mentali in • guerra ed alle illusioni acustiche della . batta. ' - che fa la guerra. · In tutti i tempi è stçi.ta ricoriosciuta e segn~glia. lata I 'importanza dei fattori nlorali in guerra. Tutto il libro comprova 'la prevalenza, i11 • Ai nostri giorni Lafargue afferma: cc il modo di guerra, dell'ele~ent o « qomo » sull 'ele1nent@ comportarsi di l!na truppa è, per una· gra~de «arma» . .Questa dev~ ubbidire ,. ad 11n pensiero parte, un problema di· psicologia>>; e Le Bon: si. com-- , .ch e sa, ad un c11•ore che se~t.e perchè . •. " <e la guerra attuale è una lotta di forze ·. pslcolobatte e p~rchè si muore. . giche ». E sprime lo stesso concetto in senso Il padre Gemelli, scrivendo questo libro, non. negativ-o Lµigi Cadorna quando dichiara: e< la ha fatto soio opera di scienza, ma anche di • vittoria è determinata dalla demoralizzazione patriottismo. dell'avversario» . .. Egli ha compit1to .u na buona azione. L 'A. lamenta che i generali del nostro teri1po L. v.· (dimenticando gl'insegnamenti di Napoleone, ·.. il qltale fu un. grande psicologo), non abbiano,, • però, sempre tenuto in conto la psicologia dc:l • soldato. Que$ta trascuratezza è stata tanto più \ · deplorevole tra noi, in qµanto che molti soldati. Bottiglie df carta per il latte. hànno subìt0 l' opera deleteria, · distruggitrice di · Nello Stato di . Pensylva nia è ·sta.to introdo& ogni ideale, che · certa prop~ganda insidiosa è l'uso di bottiglie di ,- 0arta pel trasporto del la~. venl1ta .compiendo ed occorreva opporvi vàlide La fabbricazione dèlle bottiglie si ottien~ con un& · · en.ergie morali, per controbatterla . , ·speciale macchina., partendo direttamente ~alla pa· • Il doloroso episodio dell' invasione teutonico- sta di legno. Le bottiglie vengono rese imperme.a· tartarica è venuto a dimostrare il significato e bili con un bagno di paraffina. Se ne ptoducon() la 'portata di questo ammonimento. 5 mi'J.a all'ora, e se ne ricavano 60 mila da una Magnifi ci sopo i capitoli Slll soldato in trin- tonnellat.a di past.a di legUo. Il vanblggio del nuov(} Ina vita dello spi'rito , · assorl'ecipiente è dato dalla perfetta su.a st;erllizzazion~J cea. N-e Il a t'r1'ncea . . (19) .• . . '

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IL POLICLIN ICO '

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·NELLA VITA .P R -O F E S S I O N A Ij E.

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· Un dovere. ·

Cronaca del movimento professionale.

già inviato dalle ·colonne di questo , Federazione Nazionale · fra le associazioni • gi ornale il saluto -della nostra dolorante simdel personale addetto alla vigilanza igieni~. ' · }ìatia ai colleghi che la recente disgrazia toc. . La Presidenza della Federazione .ha. diramato ai (·ata alle armi italiane ha costretto ad abban. circolare: donare ·- le meraviglic>'se terre del Fri~li e del , soci la segu~nte , parole, crediamo che \-eneto. Ma più che nelle Roma, novembre 1917. . . ·ìrl questo momento i sentim~nti debbarto aveOollegh i, • 1·e rispondenza in azioni gener ose quanto doN el fat.ale momento in cui il nemico invase il ,. . . \e.r ose. pat1·ìo .suolo, pi11 vivo hst palpitato nel cuo·r e di La Fe.d erazione d"egli Ordini dei l\1edici, per og!ni. buon italiano l'intimo sentimentò di fratello devolB iniziativa del Presidente , professore lanza nel. clolore .~ nella fede, e l'ardente desiderio • :Silvagni, ha raccolto un fondo a favore dei me- della . riscossa. per - il trionfo della santa causa nazionale. • dici più gravemente colpiti dalla . . guerra . Tutto il pop<>lo, oon impeto ancor più fervido di Tra questi vanno certamente compresi quei fede e sacrifizio, dalla fusione degli spiriti trae 1nedici che, pur ·n on vestendo !,onorata dil'energia per fronteggiare l'angosr·iosa .prpva, ugua\·isa, hanno subìto della guerra il ·più grave gliando l'animo alla1 gravità del. momento, e çittaI n.:nno · immediato_. Abbandonando la propria dini e solda ti iSi uniscono a fO'rmare un unico eserr·ittà, 11 proprio paese, per poco, auguriamoci, cito per la comun~ salvezza. · L'i11orolla bile Unità invaso dalle orde tartaro-teutoniche, essi hanno Na.z ionale oopratuttO si afferma nello scambievole èonfort-0 ed aiuto. ,. '.cli un colpo perdu~a la clientela, la condotta, Superfluo ogni incitamento allia, classe .sanitaria, 1gni p~trimonio economico. conscia del sacro dov~re .fhe le incombe : ogni meEssi. prima ·c he altri quindi devono avere di co ha chiara ed a lta la C0Scienz.a della missione umanitaria edSoci.ale affidatagli, tutti compirirunno· . raiuto della classe. . Ma ·purtroppo il fondo raccolto dalla F·ede- intero il loro dovere ispirandosi . alla nobili tradizioni clella Cla.s se. . razione degli Ordin~ dei medi.ci non ha ragoome ovunque Ricordiamo, ·s olamente, ai colleghi , . g·i1.int o quelle propor~ioni cui la nobiltà dello ed in qualsia.s i occasione, cosi in zona di guerra • ~r opo al quale era destinato avrebbero fatto come al letto .del malato, nell'esercìzio della professione come nella vita, pri,rata, ciascuno di noi. legittima.mente prevedere. Ora ch e una dolorosa contingenza ne ha p;ù di. qgni a ltro, può · efficacen1ente éooperare 8d dim ostrat o più che !,utilità la necessità, espri.: accrescere e rafforza.r e la resistenza, rinvigorir~ gli animi, reintegrare e valorjir~re le innate virtù ' i1-ai amo !ìiù che l'augurio la certezza che ogni del p0polo, stimolando le energie indispensabili per i11edico saprà faTe il proprio d·overe. P!ii volte la salvezza e la fortuna .dell'amata Patria, sicchè nelle colonne di questo giornale abbiamo dife- .si compi.ai la concorde e tenace vol-0nth del PaeRe per la più sollecita cacciata dello straniero da11a 30 gli interessi . e so'stenuti i diritti della classe · n1edica; oggi indicpiamo un dovere, sicuri che nostra terra. , Il nostro affettuoso e commosso pensiero sia . pure il n ostro appello deciderà gli incerti e spronerà · rivolto ~i colleghi delle terre inva:se. costretti ad_ .. i pigri. Diano, diano tutti e diano generosaabbandonare la loro oa!S3, veriso i quali deve cont11ente. Invii ciascuno· alla Federazione degli vergere ogni nostro senso di solidale collegiabilità t)rdini dei medi.c i a Bologna il proprio con- e di ospitalità fraterna. La Presidenza Federale pertanto si mette a comt ributo, proporzionandolo più che al~~ 'proprie i·isors'e economiche alle grandi sventure che pleta disposizione ·clei colleghi, venuti a. tro,·arsi improvvisarpentè in t.a~e a~gosciosa s ituiazione, per l iiso.gna lenire. tutto quello che potesse esser necessario ed \1tJle La Francia, !,abbiamo già ripetuto altre a loro ed alle Joro famiglie, nel fermo intendi1nen'\" Olte, ha raccolto per la Cassa medica di guerra -to che ogìli energia federale debba ora e~set rivo1tn ttna somma ingente,. che è una prova magni- ad allevi.are, nei limitt del possibile. le difficoltà fica d~ll,indomabile spirito nazionale e di so- ed i disagi della forza.1:a migrazione. che anspilidarietà dei nostri celleghi d,oltralpe. Noi chiamo breve, ~1ttingendo dai ricoròi del glo1ios0 passato la fiducia nel destino della nostra Itali/\. ~l bbiamo per lo stesso scopo· raocolta una somIn a lto i cuori; ogni nostro pen.~ero . t11tt.a là , llla ooigua, quasi in.c onfessabile. Ma sia m o in nostra opera, sia per la Patria! . ' La, f'rpsi<lenza . ,.,.empo per rimediare. ~~bbiamo

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PRATI C!.\ \

I medici ferroviari. La prel'iùt•nza d._\u · ~ sSO<:iàzione ùei ruedici fer1oYi.ari Ila ùj r.11ùa t<.1 la seguente lette1·a : « I medici it:1li.n~1i hanno dato in ogni oc:t'a::>io11e C>~c111pio d~l Jiiil t'nlgiùo patriottismo. ~el:U1 tra• • gi<:a ora elle l' I talià attraversa., mentre il nemico :-~· llca il ~1H>J-0 i t:1 lin no e accampa ne1le Ceraci. J)ian;.1re d el \ ..e 11<'to. occorre eh~ anche i i11edici ferrovi·<l li, <.:l1e sono t.uuta parte della , -j ta. 11azioh.a le, jnte11Rificlliuo - ln 101·-0 opera patriottica i11 Jnezv.o

ne 111otale in seno ~Ila I.>opolazioue affinchè og11u116 . ~onc?r1-a.. con .la maggiore larghezza e con la più fer,1da energ;ra a tutte le inizative e le opere in- . t~ a d a lleviare le conseguenze materiali e mora l ; del tragico momento ; proclamano la l-0ro IJiù incrollabile fede nei radiosi destini d'Italia e nel ·definitivo trionfo del le al~ ideà.l ità per le· qnali essa è scesa 'in campo ~ ,e ~.andano a ll'.ar1natà tlll commosso saluto . vibrante di ~ervida . ~perall7Al, pieno di sicurezz3 nella immancabile vittoria». • I p1'esénti decidevano di nomiruire una. Commis- . si-0ne })resieduta dal prof. Enrico Movselli, incari· cata di escogitare ·e di organizzare t11tte quel!(' proYviden7.k che le circostanze rendono oggi o ~h e potranno rendere necessarie per il raggiungimento degli sco1Ji dall'assemblea indicati. .. Veniva subito apert.a una. duplice sottoscrizione. sia a favore dei .P rofughi friulani, sia. per attuare le prese 'deliberaf,ion:i: ed ambedue davano · ottimi · risultati.

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<-llle ])Op9lazio11i. i11c.:tiorando alla rooistcnza, cr.n~ fortaudo i d-eholi, poi:tc'lndo nelle f._1mig<lie cl1e visitano qu-0ti(lia11au1ente. àl letto dei malati, negli u:.-pedali. uelle c·nn1pag11e. lu parola della fede cbe riani~ e riscnl<l~1', <·lle persuaùe e confortn. che accende gli anin1i e li rentle ca1>.aci di affrontare. i • • più <luri sacrifizi. el1e la guerra imp-One, in no1uc 1lella patria e c1~·11a libertà. ... Confido ebe i 1uedi(.:i ferro,·i<1ri, che clettero e' empio d1 n ln1(•g;1xio11f\, tli c-0raggio, di cj,·ili virtù, i i..> Ile i1iù ~in re C':J la.miti\ che .afflissero in questi 111I niedici. li beri esercenti d.i Roma. - L'AssOciati:ni tempi !<1 J1fl tri.a . .·npra.n110 con fede sicura nedi Roma in un ,,-li alti ·uoi .d<"Rtini portarf) parole di conforto zione fra i. medici liberi esercenti . ' , nobili e ~lenni in mezzo alle popblazi-0ni e dare ·a ppello agli inscritti dice : .«Nell'ora grave in eui con· i destini della Patria .s ono·. in giuoco i valori e1·e111pi o cli forzR. cli coraggio di ff)rmà resistenza, if~eali che fo·r mà no i pift r~centi, ma anche i più . <ù1c1(~ l' Itali:i ~. en vittoriosa· anche dalla nu9v.a · preziosi acquiSti del mondo civile, noi, medici, cli.e. sYentura. Yiviamo a contatto delle famiglie, clle penetriamo F ..:cia1110 tutti il noRtro ò.oT"ere: nr._ge ch~ · ln ' nelle abit.'lzioni di ogni classe sociale, non possiamo v.;1 t_ri''1 ~ia salva! · limitarci a l'opera -sanitaria abituale. Spetta a noi Il presidente generale : CASC'l.\NI .. • far suona.re alta la nota del dovere del momento, .I J.l l cdi ci cl i fJf; novà. _\.Jerendo all'invito tlel incutere spirito di tolleranza per le inevitabili con('-0mruissario Prefettizio {lell 'Ordine prof. C. -Poli . tl'arietà.. tenace · propo ito di resistenza massima . ' :-;i son"O riuniti :tllà· ~ede sot·iale iru111ero:-:i sanitari. <lisciplin,a e concordia. Non chiediamo abiura a li.i I..u Direzione <lcll<l Sa11ità .\: lilit:.ii·e <~ l'•l rapp1'<'~e n-. propria fede politica e religiosa., facciamo oolo rit.è.1 t a. {lal colo.p..nello dott. GaJttlolfo e clal llU\.ggiort-' fletter.e quale enorm~ regresso su?irebbe l'umanità .. . àott. Audisio. se gl'Imperi Centrali riuscissero nell'attuiale lotta • , Dopo itver poTUl.to il S<1Juto dell'Assemblea ai ' 'ittoripsi. Affermiamo recisamente che non puri (;oll~ghi dell'Orili;ne C'<.1 duti glorios..i.mente sul camf"8sere destinato f1I dom'f,1iare il mon,do, a detta r 1>0 d<>ll'<>uorè e ~1 i ill<.'tlici frii1lani: il Commissario l·<'flfJe a gente di ogni paese, clii, per · oa1·pire la Prefetti~1o traçci<:> JJCr son1mi capi il p1·ogrammR · ritto·r i a, non rifuuve dalle più obbrobriose form e d'azione d<;lL'l istituenùa sezione lig-ure dell'Unione <li crirhine, servenàosi pure della . nost1·a arte sa ~ 1'ei l\Iedici lntare ver se·m,i1ia re stragi e morte)) . . .itulin11{ 1)€r ln. resistenza interna '· <l;.ione d.a esei·citar-.ii sia nel secondar€! l'opera tièlln f Ordi1ie dei 1tiedioi della provincia cli RO'ma. ·~ani.tù l\1ilitare, sb1 per confortare, a vantaggio Il C'ousiglio del! 'Ordine dei medici. nella sua ultima • <lell a popolazione ciYile, ogni inìziati-v<1 di ussi:·ecluU., commemorati i collegh i defunti e specialstcn;.a. .. • La viva disc:u ~:-:ione ~11e ne è segttib1 è ter1niniente il dòtt. Siracusn.. caduto sul campo ili ba t-· nat.a colla -votaz· one del ~egt1ente orclinè del gior-. taglia. e il prof. Ballpri, tragica~uente spento. ha no. r>roposto d:1l <lott. ..\.n1oretti: inviato il suo più fervido ·saluto ai colleghi che s i. « I ~le<lici tl1 Gcn<>Y•l ... , nlt:1meut(' comp1·esi déJl•t . tro,·ano alla fronte con l'esercito. che difende il gravità dell'or·1 e dolle i1npellenti i1eees~itù c:I1e ~1 cl 8Uqlo tlella ·patria. E. per Yenire, in qualche modo. connettono: . . . l 0ffìcace1uente in aiuto ai collegl1i profugbi,. ba. dato ess:l si dicl1ia rano tutti p1 onii acl }1sseòondare l'ilzio- •incarico alla Presidenza di adoperarsi presf::o le • ne delle Superi-Or) ..\utoritit ~liliU.iri e Civili 11ei l)Ubblicl1e amministrazioni perchè tali colleghi siavrovvedimenti che esse crec1cra11no · più opp.nrno asStlnti jn servizio 11er eventuali posti di supt11ni; . pl~ntc. Ha stabilito i1oi di intensjficare la sua pro, · P.roruuovenclo ecl effett11anclo 1<1 r>iù a ttjva erl va ganda presso gli iscritti nell'Albo, af:tinchè por• assidu:1 propagnndn p0r tenere alto \o ·spi:i-ito pnb-. tino il loro contributo alla sottoscrizione già ini• blico, affinchè l'ero della concorcle fermezza tl<'l zint.'l . rlnl Consiglio Federnle a favore dei medici e Paese giunga ai v-nlorosi combattenti e li conforti delle loro famiglie colpiti clni da nni della guerrn. nel rnddoppint-0 eroism() per la. libera7.ione rlel snL'Ordin e dei nLeclioi della prorinci fl cli 3.-apoU ha ero suolo d'Italia; .. i11dirizz·1to al Prefetto llllll letteru in cui Io ~i .pre, • e proponenao~i di dirigere tt1tta In loro azioa-a cli far noto nlramministrnzioue dell'Ordine ~< ~ 1

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1426

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IL POLICLINICO .

XXIV,

[ANNO

FASC.

48]

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J1ella c:'ittà di ~apoli .si t1'0ìVino profughi. a.ppa.rten~ti ·a. famiglie sanitarie del Friuli, indicando le Joealità e il loro. rinvenimento, affinchè si pogsa 101:0 apportare quell'aiuto morale e materiale, che 1 1 attuale momerit-0 riçhl.ede >>. • . • . . Gli ·student i ài m.eàicina e oliirurgia della R. Upi!ersità di Torino ·hanno inviato all'on. Berenini, ministi'Q della. Pubblica Istruzione, un telegra.m ma in cui dicono studenti nella nuo. : « La c1a.sse. degli . va e ra it2 lica ha serbato integre, ingigantite le ,,. grandi tradizioni del Risorgimento. Gli studenti di~ Tenuti ufficiali dell'eser_cito.· combattente han·n o in'Juadrate e dil'ette le schiere dei coltivatori dei cai;npi, dei Iavoratqri delle officine e S-Ollo caduti ai primi p08ti di oomba ttimento, fedeli al dovere, a nimando oon la fiamma dei 1-0r-0 gi<>vani cuori i soldati d'I·talia. ». ~

Servi.zio sanitario delle condotte.

Ad una intérrogazione dell'on. Dore l'on. &ni. <;elli ha cosi risposto : , « Af:finchè nJn venga interamente a mane.are servizio sanitario ne~ comuni, dove i tioola.ri delle condotte mediche furono assunti in servizio milimre prima .d el decreto 12 novembre 1916, pr-0vvedono il ~eg<>la_µi~nto 13· aprile 1911 e i decr~ti luogotenenziali 22 agosto 1915, numero 1311, e 21 aprile 1916, ' Il. 469 . . ,. . « I!!vero, mentre ~r effe~to del d,ecret6 Ir-0got~ nenziale 22 ag0$to 1915 è stata data facoltà. <li prefettj di provvedere di ufficio alla . nomina di medici intérini nei comuni ehe fossero rimasti prlvi di assi stenza. sanitària, in virtù del regolamento 13 ~priJe 1911 sono stati .dichiarati e. enti dal servizio militare i medici da ronsider.a:rsi u·n ici in un co•. • mune o frazione di comnnP .a termini . delle norme ' espressamente sanèite. e :finalmente, per effetto del . decreto 11iog<>tenenziale del 21 nprile 1916, ' che UfJlC'l ali 1nédiei al 'fronte . estendeva l'obbligo del servizio militare. a i medici ' ...-~..ll'on. · Faelli, l'ex ministro della guer:ra · g·enena.ti dal 1875 a l 1870 e chiamava a nuova visità i medici r iformati nati rale Giardino rispondeva quanto appresso : • fino al. 1876, sono stati esent:ati dalla chiamata alle arml colorò fra i AAnitari « L'avvieenda:men.to d:a ll;:t . prima . a~la seconda Ji!lea è stato conc-esoo al prudente arbitri<> delle che, essendo a lla dipendenza òi pubbliché amrnfniDirezi<Jni di sanità. d'Armata e di Corpo d'armata,. .stra ~i<>ni, f6ssero dichiarati inoostituibili nel ser.. poichè esse p<>sseggono gli e le menti di fatto per vir.io civile dalle •speciali Commi-ssioni istituite :l·' concedere . un turno <li r iPQso agli. ufficiali medlci· . termini dell'~rticolo 5 del decreto . stesso; nonchè che sian·s.i .trovati . in posizioni 'più dis:ag'late e più tutti i sanitari dipendenti dalle Amministrazi<>ni •• predette c.he, pur essendo sta ti chiama.ti alle ar1ni esposte iai pel'icoli. • precedentemen te, fossero poi dìvenuti inabili .a Ile « Ben si ·CQmprende come detto provvedimentQ fatiche di. gUerra e fossero stati egualmente di chia ~ ,·eng& a.ttt1ato nei limiti . consentiti ,d a lle cohdizi<>n1 rati indispensabili al servizio civile dalle Com.(lj_:ffi(;i li dia te : .. • • • IlllSSlOnl. • dal4'1 deficienza, di personale dispon1bile ido«A l'ag·giungere lo scopo ooncor.re a n éhe il <leneo ;-1 lla p~rima· l~nea ; dalla necessità. di · dovere inquadl'are i1uov:i. re- . ereto lt1ogotenenziale '27 giugno :}.915, 11. 1026, e:he . ' tti , di truppa o rimpiiazzare i vuoti derivanti concede facoltà. al Governo di intervenire, ~n la . p.a concessione di sussidi, a favore dei comuni .più bidal rimpatrio dei medici anziani; sognosi per metterli tn grado di assicurare con la · dalle · esigenoo di servizio talora impreviste ed • non1ina d'interini il servizio sanit.ario eventualinfine dal~e opérazibrni belllche, non essendo ·l!erto mente. venut:o a maficare per il richiamo ulle armi oonsigliàbili. spostamenti di personale alla vigilià . dei medici condotti >). di grandi ;a.zi<>ni. . . . • «Fino al giugno ultimo scor,so si era l'itenuto di non oonoedel'e l'avvicendamento se non a quegli DOMANO~· . ' . . . . uffici.ali che n.-vessero compiuto a Imeno dagli otto . • •• ai ,d ieci mesi clf servizio continuativo i1ella prima · (7053) _I ·n dennità oaro-viveri. -- Dott. V. M. da P . linea. - In forza dello .articolo 1° del D. I.1. del 26 lu«Nel giugno pe1:ò veniva emanata d.alla Intenglio p. p., n. 1181, agli impiegati com unali aventi .denza generale S. S. P. la circolare 7872, la quale stipendio inferiote a lle lire 1500 an11t e è dovuta la stabilisce che l 'avvicenclamentoi frà gli · t1f:ficia li somma, <li lire · 30 mensili oome indennità caru v.i I \ medici dei corpi a vanz.a. ti quelli degli ospe'dali e veri. A. J~1. che ·g<0oe.. lo sti~ndio di annue lire 800. servizi · dellia. secçnda linea, deve effettuarsi a turcompete, pe'rta.nt.p, la suddetta. S0tnri1n di lire 30 n o ài sei mesi. mensili. . · . 1 (1054) P erisioni . Dott. , O. ~I. · da P. S. G . « Contemporaneamente è .stato .disposto a mezw • Per rispondere a:l\ quesito da Lei formt11a.to occorre · <lei diretto ii di ·sanità ·p erchè in base alla suddetta che Jo ql1ando lacirrola re si provveda ad un turno incessante del . ripeut indicando l'età· che avrà . ' personale medico dipendènte, che · per età ed altre. sce1·à il servizio p~r ·chiedere l'indennità che Le spetta. C"()ndizioni, non · ha nncora diri tto di esserè avvi(7055) lns'crizion (' all a Gassa pet~sioni. - Dott. ~. cendato in zona territoriale. « L' Intende11~ ge11ierale colla ,guida degli elenchi D. P. · dia.1 IVI. del S. - Il farmacista, che non ~in stipendiato comuna le, non può essere inscritto ~ lla a ~uti cù1lle ArnJa te circa il servizio prestato dagli ufficia li iuedici inferiori, eser<!ita il necessario con- Cassa di previdenza dei medici condotti. cosi co1ne testualn1erite ded uc~si da Ilo articolo 1° de l D. R. trollo sulla ·a th1a zione dell'avvicèndamento >). (22) •

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ATTI PARLAMENTARI.

' RISPOSTE AQUESITI E A

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[ANNO XXI\l,

iF.ASC.

48]

1427

SEZIONE ·PRATICA

2 genn.a io J 91~, n. -153, che approva il tésto· unico

delle leggi sulle Casse pensi<>ni. (70:JG) Tassa di Ricohezza mobile. - DQtt" G. L. da C. - ·· I medici che per capitolat-0 hanno diritto di percepire l<> stipend!io a l netto della. tassà (}i R. ~1 . non .b.anno del pari, diritto di ricevere l'indennità ·.caro-viveri con detrazione di detta tassa, giaccliè ·l'indennità in parola non è stipendio ma bensì una speciale. oorrisponsione che Si .m i•SUl'a SU quello ma che non ne forma .Parte integrale avente finalità propria quale quellà di a lleviare il peso derivante dallo aumentato co8to della vita in questo eceezionaJe moI11ento. Doctor JusTl'l'IA. ,

All'abb. n. 4049 : , Nell'applicazion~ delle di-spense ~i tiene il ma s. simo conto del decreto luogotenenziale del· 12 no·v embre 1916.. Le diS.Pense e _gli esoneri son<> poi richieste dalla 1\utorità prefettizia c:he, per l'Amministrazione militttre, rappresenta la sola ai1torità competent:e A • • . ~'iudicare <le)la indi:·qJen.·a bilitù o meno <lei medici , nei ooml1ni. Al dott. M. S. (la, G.: I Gli assegni che il Comune deve pagare per ì due primi mesi di servizio .al collega ora chiamato alle n rmi nulla lk'lnno a che vedere con le competenze clie spettano al medico mi).itare che è· venuto ;1 sostituirlo, e che debbon?, naturalmente, es~re rompletamente versate dalla Amministrazione miSe·r ·v izio 1ne<Lioo 1n,il ltare. 1

litare. ' . .. . A t:ali assegni si deve aggiungere naturalmente

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·Per g·li uffici~ li di oompÌemento o di Croce Rbssa non vi sono disposizioni speciali che consentano u.n passaggio diretto al Corpo degli effettivi. OcGQrre quindi che anche essi partecipino al -concorso, •al grado di tenente, quando è indetto. La. doma.n da, per via gerarchica, va accompagnata da un rapporto dell'autorità oomand.ante il Ciorpo presS-0 il quale essi prestano servizio. • I All'abb. n. 1234: ·Essendo il Corpo dei medici: militari con1s1derato c~me <Jorpo non. combattente~ vigono per le promoJioni di esso le st.esse regole che di-s~iplin.ano quelle. dei Cori)i .amministrativi. Esse non ammettono a lcuna promozione per i detti ufficiali i.Il zon:a territoriale, .e ne consentono so io una in zoo.a di . guerra. Per tali ragioni il collega non può esser pro:n+osso che per . i titoli prescritti dalia circolare 734 del G. M. '1'916, oppure P€1' distinzione speci.ale (art. 5 circ. 752 id.). •

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CONDOTrE E · CONCORSI. ~Iedi co-chi•rurgo

cinq11antaduenue, ,fornito certi- .. fica ti· Ospeù.ali e Cliniche di Roma con lungo 10<levolissimo servizio di condotta, cerca interinaro o supplenza in residenza. eomoda senza campagna, • preferibil1nente n-011 molto _dista nte da Roma. Dirigei·\. offerne cav. rese} piazza ,d ella· Consol.azi6ne, n. 91. Roma. . • . , 1

illedi<!o-chirurgo .a nziano, militesente, disponibile l'indennità caro-viveri e quello in compenso del- da dicembre p. v ., cerca buon il1terina·t o di lunga l'attendente. • durata,, preferi.bi~ente -con possibilità di futura • • Al dott. 'G. B. da G. : stabile residenza. Scrivere dettagliatamente Far-. . . Si può presentare ricorso al Ministero qella macia E. Tomassini - S. Benedetto del Tronto guerra per il .prescrittò tramite gerarchico. • · (·Asco1i-Pioono). All'abb. n. 4058: • •• Se il collega è si;.ato giudicato a Firenze idoneo . a servizio 1Jnconàiziooato il Ministero non potrà NOMINE; F?R.OMOZIONI ED 'O NORIFICENZE. • tener conto òella suia1 domanda di prestar servizio in zona térrftoriale. Il prof. Giuseppe Gradenigo, · ord~nario di clinica Data la sua· idoneità incondizi-0nata, e la sua otorino-laringoiatrica, è trasferito, col suo oonse.n-· anzianità., ~è da ritenere , che gli verrà conf~rito il ISÒ, dalla R . Università di Torino alla R. Univer~rrado di capitano. s ità (li Napoli.. All'abb. n. 8270: Il prof. Pietro . .Albertoni, ordinario di fì~iologia, P~r leg.a lizzai:e il certificato basta· il ·bollo ed ~I è incaricato dell'ip.segnamento di clinica. inedie.a v-i sto del eomandante del Presidio: ' • presso l~ R. Univ~rsità di Bologna . All'abb. n. 9007 · Apnartenendo iÌ collega alla Croce Rossa, anche Al prof. Valente 'Lorenzo, della Faooltà 1uedica, • se non idoneo a incondizionato servizio può a.spi- di Sàssari, è conferito il titolo di Professore Eme. . rare alla promozione al gradQ· di capitano. rito . • .-Occorre però che l'autorità militare territoriale Il prof. Nicolai Vittorio è nominaoo, in seguito dalla quale dipende (Distretto) ne :flareia proP<>sta I à l ~iinistel'o dopo aver raccolto le relative irufor- a conc-0r.so, str.aiorctinario df Clinica· otorinolaringoia t riC'a . a Pa vi.a-: mazioni dal Comando mobilit.ato presso· il quale .. il f'ollega p1:e-stò servizio in wna .di guerra. A'l clott. G. .T. da M. : L 'abbonato dott. Angelo Arcidiàcono da 'Ca~-inia , Le nomine a ·d ufficiale medico effettivo avven. . . . via Ra.pi.sardi, ('hiede informazioni del .fratello I . gon-0 sempre in· seguito ia1 concorso, per il grado di tene11te. Al eonCQr.so ]iossono · parteci1)are tutti indi- ·dott . ...A. rciòiacono. Salvatore, sottotenente medico al stintamente i medici che abbiano i reql1isiti richie- 22~0 · o~:q1~l~1 le d<l Campo, II Armata, di sede a B11ttrio, provinc:~.a di Udine. sti (meno di 32 nnnl di età, ecc.). ..

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1428

Per la Patria.

·H<tnno i111lllol<tto là \\i.ta ~nl c.:ampo: 1fR.\ 88I::TTo tlott. ..d..RT URo, da .:\lilano; !J<trtito voJontario al i)rincipio della guerl'a, tu promosso te·- · "' 1 ;1~,, nff'ett1'vo J:''"' 1\C\I' me r1"t o d'i guerra e prollente lll~'-V } )()sto per u11a medag·Jià. al va lore; g·li a·spi1·<1nti medici : .PERNIGOTTl G ru:i:10, da Alza te Brianza (Uomo), colpito (Ùl uua ~cheg·gia di granata mentl'e a s):)i steva un soldato fel'ito; VENZ.\ A.NTox10, da Palermo, anch 'egli nell'adem11imen to tlen<.l 8llil missione. , Per malattie contratte al fronte o per infol'tuni di guerra hanno perduto la vita in sei·Yi7..io della ' 1·at1·ia i ·l lottori ·= Cmu1co Es1ono, da Roma, tenente medico; 0ARUso 4.°tNGELo, capi·t a.n o medie-o, chirul'go negli Ospedali di Napoli; 1)1 BAIA. NICOLA, ca.1,)itauo· med.ico, chirurgo negli Ospedali di Napoli; S4 v0Nuzz1 Ez10 1 da Fe1·ra1·a, tenente medico; S1GmCELLI .CELSO, da Bizwzzero ' (Como), maggio' re medico della C. R. I., già comandante della 45a Sezione di Sanità e poi dell'Ospedale di Guerl'"a n. 20. ..· '

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Sezione Fisioterapica a Genova.

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l.i'impiant-0 fisiote1·a11it;O t:o1111>letu YeUll<' _offert~ d<l

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NOTIZIE DIVERSE •

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1L POLICLI.:\JlO I

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Il 1° novero~~~ .s i è ina.u gurata ~ll'Ospedale mi1ir...1re chirurgioo « Giuseppe Garibaldi}) di Genova 11na sezione ~ Fi&ioterapia, ·con apparecchi per la kinesiterapia, la foto- e termoterapia, . Lfi elettroterapia,. ecc. Il Direttore dell'Osr>ed.ale, maggioré protf. G. Lusen.a, ha avuto l'intendiÌnento di dotare l'Ospedale · ·tesso di un siffatto impianto, che a .diversità di tutti gli altri simili, .deve servire alla cura funzionale dei militari feriti dur~nte la loro degenza per le cure chirurgiche. In questo modo, in tutti i casi jn ·cui è possibile, procede di pari passo il compiruèÌlto della guarigione chii~urgica ed il ripristino deila funzione.·· Assistevano alla inaugurazione· le Autorità Milit:1ri, il senatore prof. Novaro ·ed. a~tri profèssori universit.ari, .numerosissimi ufficiali medici. Il prof. Lusena potè mostrare ai presenti numerosi casi di milit.ari· feriti, i quali la~ceranno l'ospedale guariti delle loro ferite e coi loro arti in tutto o in gran parte già funzio~anti. •

alc11ni cittadini benefici. _ · ' lJ ~ speràre che i_mpiauti simili, a11c:l1e non m ulto grandiosi, P<>ssa110 istituirsi. in tutti g·li Osped,ili chirurgici. In tal iuodo i irrandi centri fisiotei·apici da P-000 fondati Jle1· ·cura del i\!Iinistero della Guerra in varie citt;l~ i·.1·c·e-.·e1••'lnno i'nfn1·rn1· (:...Il ~11·' cw...a. -.;;v ... sturbi funzionali non g·1·i1-rissimi e soprattutto nun consolida ti, per i .quali ogni overa dello ~P€cia.li~ ta .. diverrebbe inefficàce. •

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.·Di un aecidente stradale è morto a Pai·igi il prof . .A.l...13EI{rl'O DA.~TILE , c.:ll.e c-01lriva la cattedra

ùi .tisiologi.a alla ~01·bona. nl'J la qualt! era HUC{:t.'duto a Paolo Bert. Tra i suoi l.avor.i, illl1){)1·tantissiIDi :sono quelli Slilla fisiologia del sisteina nervoso vasoolare e sulla nutrizione e sulle ftmzioni del fegato. In collaborazione con J\1orat, eg·Ii ~coprl la fun zione vaso-dila ta:triee del simpat'ico, dimostrò cl1e è generale e ne ~tudiù 1<1 ~i:stematii~zi6ne ; prP~sò il compito dei g·aug1i e p1·opose una teoria sul mec<:anislllo delle azioni \"èlSo-clilat:.1 triei, ·bisata Sll l-. 1'inibizione, Ja. CJU<1 le è rimasta classica. Rea.Jizzò per la 1)1·illla ,.olt<l relegimte 0sperienza della fistola colecl-0e:o=-intestinale nel cane .e mosti·ò il partito çhe può trarsene l)er lo ·studio della digtstiu11e e ùell'asSQ)\birnento e.lei gl'a~si. • Lé sue ricerche st1llil fisiologia clel feg-.1 to lo hanno. condotto a rivedere la conusc:enza delle funzioni biliari, a pl'eCisal'e la m:tura ed. i caratteri .dei pigmenti epatici, a stabilire l'esistenza dellil funzione «marziale ». a definire il compito della g'la.ndola.. ep3:tica nell'ela Uo1"azione e nell 'evoluzion•~ del grasso. · Scoprì e studiò il dia.bete ttsfittico. · I suoi lav-0ri sui' nervi del c11ore. sugli auesteti<.:i. sul lavaggio del S<;lngue, suf fermenti solubili, han- . no pure fornito dati interessanti. In questi ultimi tempi si era e:onS<1crà to all~J . studio della fisico-chimica. · Artista della 1)8l'01a, .ha p11bblicato molti articoli di volgarizzazione ed il Yol111ne « La. vie et la mort 1> che contribuì a diffondere tra le persone colte i "" progressi più imPoQrtanti e più rece11tì tlella fisi<:i\

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Era. presidente della « Société de Biologie». Contava 72 anni. ·

Indice allabetleo per materie.

Alimentazione . del soldato ed economia nazionale . . . Pag. 1422 Arsenico: volatilizZ<1zione fermentativa )) 1419 )} 1426 Atti parlamentari . : . .. Autolesione: nuova forma (noduli sclerotici sottocutanei da ~st:anze ina ssor bi 11i li), . . . 1407 .• )} • • , Bacino : c111«1 delle fratture e delle lus-)) sazioni . . 1410 • Dieta osped<1 liera senz'alcool . . . » 1413 • I

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·D overe (Un) . Pag. 1424 :;\Jorte improvvisa )) 1420 Obbligatorietà di atti operativi e cloro)) 1421 formizzazioni nell'Esercito • Scheda biogra:fico-c1inica (lel ~ldato ferito o infermo in guerra . . )) 1419 Servizi sanitari: 'Pl'Ol~to soccorso chi)) rurgico avanzato 1405 • S11ppt1razio·n i della pleura : trattamento )) 1420

Roma 1917 - Stab. Tip. Cartiere OentralJ {24)

L. POZZI. •

resv.

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,R oma, a dicembre z9z7

Pasc. 49.

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fond:tto dai professori:

GUIDO BACCELLI ,

FRANCESCO DURANTE •

PRA~ICA

SEZION8

REDATTORE

CAPO:

VITTORIO ASCOLI

PROF.

SOMMARIO. Enrico Morselli: Il dovere dei medici italiani n ell'ora presente. Consigli e proponimenti. - Osservazioni cliniche: U. Carpi: Ferite penetranti del torace e loro cura. - Note e contributi: G. Boschi: P er una modificazione al collo della divisa militare. - Divagazioni : G. Galli: La fuga nella malattia. - Accademie. Società mediche, Congressi: Società Medica Chirurgica di Bologna. - Società Medico-chirurgica di Modena. Aopuntl di medicina pratlca: ùASISTJCA E T ERAPIA_: L'eredità sifilitica paterna. - Intorno alla sifilide dello stoma.co. L'arsenobenzolo nelle sifilidi oardiovascolari. - Medicina so-

ciale: G. Mendes: Rieducazione funzi onale nelle lesioni organiche del cervello. - Igiene : L'alimentazione delle truppe di terr a italiane. - Posta degli abbonati. - Cenni bibliografici. Nella vita professionale: Cronaca del movimento professionale. Atti parlamentari. - Sottoscrizione al fondo di soccorso contro i più gravi danni della. guerra patiti dai medici e dalle loro famiglie. - Risposte a quesiti e a domande. - Nomine, promozioni ed onorificenze. - Notizie diverse. - Indice alfabetico per materi e.

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Prof. &nv. 6Ift&INTO OUftRTft, libero docente nella R. Universita di Roma Vademecum ~ della. Infermiera . '

IN CASA E NEGLI OSPEDALI

con speciale riguardo alla cura dei malati e feriti in guerra Seconda edizione accuratamente riveduta ed ampliata - Un volume di circa 300 pagine riccamente illustrato Questo manuale con stile chiaro. semplice e conciso, e con singolar e perizia.. compilato, contiene quanto è necessario alla donna di sapere per adempiere efficacemente il pietoso ufficio d'infermiera. al letto del ferito e dell 'in1ermo . Le numerose iillustraz1on1 sono dl grande ausilio a.il 'intendi mento del te.5to e agevolan.o in modo sicuro !'o.pera della lettrice in ogni contingenza del suo nobile ufficio. L'esito lusinghiero della prima edizione, esaurita in pochissimo tempo, prova che il nostro manuale risponde a uli bisogno sentito; e questa seconda edizione è diretta a soddisfare sempre meglio a tale bisogno. Vi turono aggiun ti tmportanti capitoli sulle 1>lù comuni malattie dei bambini, sulla tubercolosi, sulla malaria, sulla idroterapia., ecc: Anche le lllustraztonl son o state notevolmente accresciute e alcune modificate •n modo che, come 11 testo, pure le 11gure tosseTo atte a pel'mettere la lettura del libro anche alle signorine, cosi che, cessaLe le necessità della. guerra, esso possa rimanere in tamiglla come una guida preziosa in ogn! contingenza riguardante la salute. -Per mettere 1 nostri cortesi abbonati in grado di diffondere 11 manuale stesso presso le signore di loro con1)scenza, abbiamo deliberato di spedire in porto franco le copie che cl venissero richieste c.ol loro tramite al 1010 prezzo di costo, e cioè a L. a ciascuna.

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lf!IMI •• ''°'rleaà rlsen1a1. - E' vietata la riproduzione di la'V_ori pubbUoati nel POLltlldlflOO o la pubblicazione di 8'Unti dlL essi senza citarn e la font,e. •

II

dover~

dei medici italiani nell'ora presente. Consigli e Proponimenti

dei prof. E NRICO ìVIORSELLI , Direttore della Clinica de1le malattie n ervose e mentali di Genova. Nell 'ora tragic:t ch e la nostra Patria ha att raversato Slll fini re di ottobre, -i medici di Lig u1·ia e Lombardia presero la iniziativa di costituire una « Unione dei medici" italiani per la r esistenza n azionale », e a Genova e a Milano si è cominciato un util e lavoro di propaganda

per tenere alto il tono senti111entale della popolazione mettendo a profitto le relazioni della classe sanitaria con tutte le aJtre. La· sera del 12 corr. noveml;>re, quale Pre. idente della Sezione Ligure della U11io11e, io h o tenuto una conferenza per svolgere il tema su accennato; e sono rin1asto a sai sodtlisfatto quandoho vedt1 to cl1e il inie tl!Clito1'i·o non ·compriendeva solt1ant0, lJl L1neros~ e ati1nati colJeghi d1ella città e c.lella p1 ovi11cia, ~ ma che una vera f011Ja di persone estranee alla medici11a era accorsa ad ascoltare ciò ché i inedici si propongon o di fare n ell 'ora presente. 1

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IL POLICLINICO

(ANNO XXIV, FASC. 491

;

Non vi è dubbio alcuno che di fronte alle necessità del · momento la classe medica non abbia un magnifico programma di lavoro : noi dobbiamo renderci degni délle tradizioni storich e della nostra casta, la quale attraverso i tempi. ha sempre ese~rcitato una infiuenz-a sociale di prin10 ordine. Val.endo passare in ras·egna: i nostri doveri dell'ora, possiamo convincerci che ne abbiamo tali e tanti, da potere ognuno di noi, nella cerchia individuale della professione e nella estrinsecazion e personale clella attività sua, contribuire ad accrescere e a mantenere la resistenza morale del Paese davanti al pericolo che lo 1ninaccia.

Un primo gruppo d.i questi doveri è verso noi stessi. · Dal fatto che la classe n1edica ·fa parte della cosi detta « eletta sociale », essa deve in questo momento servire di esem1)io per la calma, la fiducia, la fermezza di volere . Che tutti i medici facciano un esan1e di coscienza e veggan o se, oltre al contributo arrecato ai bisogni sanitari dell'Esercito, dell'Armata, della popolazione, abbia110 anch e saputo agire moralmente Slll proprio anin10 e su quello delle tante persone con cui h anno quotidiani rapporti. Dominarsi ed insegnare agli altri a dominare ogni in certezza, ogni tilnore, è dovere di una .classe che sa .quanto il morale possa influire sull'agire per la Vittoria. L a professio11e medica ci imp one p oi una serie. di dovel'i jmnortantissimi 11er - la concorde i~esistenza del Paese. Non basta che i m'e dici prestino l'opera loro quali rappresentanti dell arte sa.nitaria, - e i medici italiani hanno din1ostrato uno zelo esemnlare sacrificandovi vita, agi, salute - .; O·c.corre che essi aiutino la P atria a utilizzare tutte le forze individuali. Anzitutto, non do·bbia1110 incoraggiare colla n.o stra co1nmiserazione lo sviluppo dei piccoli malesseri che ci vengono esponendo i clienti allo scol)O di esagerarli quali cat1se di inidoneità al servizio militare. Non rilasciamo certificati di malatti a e di infermità, che i1np ortino la sottrazione di nessuno agli obblighi militari, se non in casi ben -orecisati e . sicuri. Non cediamo alle raccomandazioni che ora, sopratutto per parte delle madri, delle mogli , delle ami ch~ di nostri clienti, ci perseguitano ed infastidiscono. Ricordia111oci che i i1ostri metodi di esame possono influire sui pazienti, n on solo acuendo ed alimentando la loro pa11ra del male, ma inconsapevolm·ente suggestionandoli per la creazione cli molte •S indromi morbose, specialmente di carattere nevro-psichico. E al cospetto di co 1 oro che ci si pre~enta110 in amb11latorio, o 1

(2)

ch e abbian10 occasione di curare negli ospedali, non f a.c·ciamo progn osi infauste e neppur riservate, o~;ni qualvolta non ci siano strettamente imposte. Prop oniamoci di n on rilasciare certificati medici ai militari per bisogni di licenze pr9lungate, se non quando in realtà il paziente n e abbia stretto bisogno. Ai medici addetti ad ospedali militari o milit arizzati, spetta ora più che mai il dovere di abbreviare le degenze, e di anticipare la eva- cu azion e dei convalescenti. Essi non debbono ritardare il loro giudizio diagnostico e medicolegale ogni qualvolta sia richiesto. E dovere dei medici sarà di agire subito, energicamente, con tutti i rriezzi curativi atti ad abbreviare le m alattie tanto spesso esagerate o protestate o, purtroppo, simulate; specialmente importante è che essi facciano della abile e pronta psicoterapia sui minori mali, sulle piccole ferite, contu sioni, commozioni : si è veduto in questa gu,erra qu ale importanza spetti al morale sullo stato fisico dei belligeranti. Uscendo dalla cercl1ia strettamente professionale, i medici h anno un terzo gruppo di doveri, ch e io direi intellettuali: e questi ci der ivano dalla coltura della n ostra classe su tutto ciò che può riguardare il tenore di vita d'ella popolazione, a cominciare dalla alimentazion~ . P ossono i medici esercitare un,azione vastissima sulla economia dei consumi, poichè avendo accesso in tante famiglie essi debbono combattervi i troppi pregiudizi correnti intorno al • modo di nutrirsi. Conviene che il m edico cerchi di dis.t ruggere il pregiudizio sulla soverchia quantità che i più credono n ecessaria, di alimenti, giovandosi degli ultimi dati della scienza che h ann o molto diminuito il fabbisogno dell' organismo. Così son o false le idee correnti sulla alta quota di azoto che serve alla salute, sulla quota e qualità dei cibi cl1e servono al lavor o; false le idee sulla eccellenza della carne, stilla inferiorità della vittitazione vegetale, sulla poca assimilabilità del p ane bigio; erronee in gran parte le idee degli stessi m edi ci sulla · troppo allargata utilita della iperalimentazione, nonchè quelle sui bisogni fittizi di carne,' z11.och ero, ecc., in certi casi morbosi. Dobbiamo dimostr are e convincere che la sobrietà è llna forza.; che il mangiar poco non ha 1nai impedito a popolazioni intere, nutrite di solo riso, o di orzo, o di solo pan n ero, o d1 polenta, di lavorare e di I'fOSperare. Non rila scia1no dl1nque attestati di bisogni esuberanti delle derrate diven:ute rare per tutta la Nazione; e non sdegniamo di rivolgere la nost1·a attenzione alla cottura ed al condi zionamentf) dei ril1i secondo norme di sana dietetica e di 1


·. SEZIONE PRATICA

(

'economia famigliare; . insistiamo Sllll'utilità di una completa inasticazione, ed occupiamoci un po' di pii1 della dentatura dei nostri clienti. Quale guida in questa campagna alin1entare possiamo pre11dere il bel libro recente del primo fisiologo d'Italia, Luigi Lu-c iani. E ce1·chiamo di allearci la donna, cui spetta dirigere l'azienda domestica. Sempre in ordine alla parte intellettuale della mte dicina, l a classe medica può p~oporsi ampie linee di azio11e sociale : da noi debbono partire molte delle iniziative che mirano a togliere di mezzo le cause di debolezza fisica e psichica della popolazione. Dobbiamo rendere più intensa in questi n1omenti la crociata contro l ' alcoolismo : dobbiamo esigere dalle Autorità cl1e siano chiusi o ridotti o con forti tasse colpiti gli sn1erci di bevande al cooliche di bassa l ega, le quali avvelenano il corpo e pregiudicano lo spirfto. C:ombattiamo specialmente fra le classi 01Je1·aie ed agricole il pregiudizio ch e l'alcool dia forza ai m llscoli e sostegn o alla energia di lavoro: al più, possiamo concedere una dose mite di vino in ragione della sua trasformazione in ca 1orle e clell a sua azione sulle funzioni gastriche. Ma oltre alla lotta antialcoolica che già si è · i11iziata lodevolmente nel Paese, ce ne è un' altra di,attualità che il medico può condurre senza esulare d alla sua sferaJ ed è quella contro le cause di inutile o dannoso eccitamento, le quali a loro volta favo1"1.scono la diffusione di. mali gravissi111i. Alludo alla necessità di rendere i costumi i1ostri più austeri, affinchè le giovani generazioni non con sumino delle loro .forze corporali e spirituali in soddisfazioni del senso. Qui la classe med1ca può e deve 1 esiger~ dalle A L1torità molte misure e provvidenze che gioveranno ad impedire Jo sperpero di forze morali i1elle po1)olazioni. Non solo dobbiamo domandare la abolizion~ clei mercati di prostituzione, cl1e i1ei maggiori centri si mascheirano sotto ap1)are11ze di eleganza, ma inoltre possiamo consig·lj a re. che vengano regolati i costumi, che vengano moralizzati tutti gli spettacoli, affinchè non solo siano intonati alle necessità del1' ora, ma cessi.no dal costituire stimoli alla lice11za ed alla indifferenza morale. Possono .pure i medici contribuire alla repressiop.e del lusso sfacciato e provocatore dei più bassi sentimenti ed istinti. i.\. tutta questa ~levazione della vita nazionale nei costumi, nelle consuetudini, nelle esteriorità, i medici debbono contribuire appunto perchè sanno quanto grande sia la efficacia della salute fisicaJ della parsimonia, della continenza, . del riposo dei sensi e del-

1431

...

la nlente sulle energie psichiche dell'individuo, • e, per conseguenza, sulla resistenza della popolazione alle cause di · avvilimento ed alle sugges.t ioni nemiche interne ed esterne. Che se la Medicina, ricca di u11a nobile tradizione, dev 'essere un sacerd ozio l)er la Civiltà e per il Prog·resso, tanto è maggiore l 1obbligo nei su oi cultori di sentirsi" in quest'ora ·elementi e fattori sociali di energia: donde una ultima serie di doveri morali. Grande indubbiamente sarà la·parte che spetterà ai medici I tali ani nella rinnovazione igie.... nica ed anche indirettamente economica del Paese pel dopo-guerra: ina 1'opera dei sanitari non, deve attendere quei momenti, anzi fin d'ora esseTe assidua e larga. In contatto colle popolazioni, il medico d eve fare propaganda per la oi-ganizzazione civile; - spronar,e i clienti delle classi ri>Cche a dar molto, a dare sempre; - incoraggiare le classi lavoratrici nella spesa vieppiù forte delle loro energie, nel risparmio sugl i alti salarii, e nella tolleranza per le inevitabili privazioni dell'ora; - spieg·are a tl1tti che la volontà può essere in ognl1no di noi afutata, 'rinvigorita con uno sforzo incessante di coscienza; - opporsi, 1nassime nelle campagne e fra il popolo minutQ, a tutte le armi dissolventi usate dai pusillanimi, dai pessimisti, dai nemici interni; - contribuire ad elevare il tono neuro~ psi.chico in tutti i cittadini; - spronare le Autorità, il Governo, a rendere l'azione loro più .energica, più rispondente alle supreme esigenze della salvezz.a e dell'onore d·ella Patria . ~

I

Questo il programma che a n on1e della U nione dei Medici per la resistenza interna io h o svolto nella mia conferenza; 1na, certo, non ri.,. tengo di avere saputo trattare tutti i punti, sui quali può spiegarsi la attività della classe. Ad ogni modo, i medici 1tali ani non verranno meno al còmpito che Sll di essi incombe, e sul! 'esempio dei colleghi di Mila.no e di Genova sapranno collegare ovunque le loro forze e lavorare per il Paese anche fuori della cer.chia professionale strettamente intesa. _<\. prova di che, valga la « Dichiarazione n già pubblicata n el Policlinico (fase. 47, p. 1401), che i medici milanesi hanno per primi formulata, · che è pro:rnessa di attività vigorosa, ed alla quale noi, medici di Liguria, ci siamo associati con sentimento di fervido patriottisn10. Genova, 20 novembre 1917. Pubblicheremo prossimamente : G. i\1oRuzzr e B. GHEZA) La cura delle ferite settiche con un a solu:ione • -:.u cch erina di acido lattico. (3)


1432

IL POLICLINICO

o ·s sERVAZIONI CLINICHE. Ferite penetranti del torace e loro cura. Note prcttiolie desu,1ite ilallct oasisticct cli {! tler·ra dell} Ospedaletto dci canipo N. 1">5. ( Lu.glio-Di-

[ANNO

X.XIV,

FASC.

49]

traccia a d una :pubblicazione esauriente sul~ l 'argomento. . ' lll· . Le esporrò, riferendo- i dati statistici plU teressanti e meglio atti ad avvalorare le con.. clu ioni alle quali la mia esperienza mi ha condotto .

cenzb>·e 1915). •

Pl'of. U. CARP l, Maggiore medic o, docente cli Clinica i11eclica nella R. Università di P avia. •

* **

Pren1etto una con side1·azione d 'i11dole generale che ha la sua portata pratica. Il numero La cura delle ferite penetra11ti clel torace co- non indifferente dì lesioni cavitarie del torace stituisce uno clegli argon1enti pii1 clegni di stu- che affluiv.a al nostro ospedaletto, destinato all 'ospedalizzazione dei feriti bisognevoli di dio e nei qu~li la con'clotta del n1eclico non può dirsi an cora esattamente definita. Ci0 n o11 dob- immediata assistenza e n on trasnortabili ' mi biamo attribuire alla ma11canza dei prin cipii dimostrò subito la necessità di disciplinare la informatori di una r:aziohale terapi a delle le- cura di questi feriti, istituendo per essi un sioni del torace, ql.1anto piuttosto ètl · fatto che reparto speciale, nel quale comnatibil1nente coi nella pratica tàli p1·incipi son o trascul'ati o n1ezzi a disposizione di un ospedaletto da cam· dimenticati. Le lesioni del tor ace costjtuiscono po, potessero attu ar si n el miglior m odo quei un campo co111un e all'azione del ·1neclico e clel provvedin1enti curativi che il loro stat o richiecl1irurgo, n el quale tuttavia l'azione clel cl1i- deva. La disp o.. , izione presa, che il collega prof. :;.\ila· rurgo deve essere diretta cla t1na p a1·ticolare preparazione· clinica e sen1iologica cl1e non i:>uò sera attuò a sua volta p er gli addominali, per esser di con1peten za ch e .del ineclico specializ- i gravi traumi degli arti, per i cerebrali, mi zato. E ci spieghia1no come nei trattati di chi- m ostrò di quanta utilità prattca sia, anche in rurgia di guerra il car>itolo (lella te1·;-lr>ia delle un servizio cli prima linea, la selezione dei f eriti in speciali catego1·ie ch e permettano un in· del tor ace ia esn osto in 1nodo ferite p enetranti . vago e incompleto e come nessun trattato di dirizzo di cura e di assistenza, p er ciascuno, medicin a di . ~uerra si curi di es1'.)orr e .chia r a- uniforme e r azionale. Il periodo di regolare funziQn a111en to di que· mente la sintomatologia e di discutere la ter asto reparto, data dal luglio al dicen1b1·e 1915. pia delle lesioni del torace. Vari lavori son o comparsi nella letteratura A questo p eriodo ho voluto limitare le consi· nota e che degli eserciti belligeranti, in questi t.re anni di derazioni che sono oggetto di questa . guerra europea, sulle ferite penetr~nti del to- h anno, se non altro, _il valore di l'iferirsi a ca· race; lavori di casistica e di terapia, che riflet- si accurata111e11te seguiti in con clizioni di os· tono, p er lo più, n ella disp arità dei con cetti, servazione clinica relativamente favorevoli. I in parte la disparità delle condizioni nelle qua- casi di lesione d-e l torace così osse rvati soni· m ano a 137. Essi meritano di essere con-s ide· li le osservazioni furono r accolte, in p a rte quella degli indirizzi che dominano in mate- rati sotto i seguenti punti di vista: ria di terapia delle lesioni del torace. Non è Jf ortalità. - La mortalità da noi osservata n ostro compito di discuterne in· questa breve · è comples·s ivamente del 28,4 %, mortalità che n ota che intende esclusivamente cii riportare-, potrebbe apparir.e elevata a' chi n on c.Qnsideri • come furono raccolti, nella loro semplice ob- che il nostro ospedaletto accoglieya i feriti più biettività, appunti e considerazioni di casisti- gravi ch e i vicini posti di primo soccor so della ca. Sono n ote raccolte durante sette mesi di sezione di Sanità ci inviavano direttamente servizi9 nell 'ospedaletto dq. ca1npo 125 cbe i.o durante i periodi di azione, e che le morti avebbi l'onore di dirigere dal giugno al dicem- vennero, per la maggior parte, in consegue11za bre 1915 sulle linee avanzate dell'Isonzo colla diretta ed immediata delle ferite. Un particolare interesse offre lo studio cau· collaborazion e dei colleghi prof. Masera, dottor Albertario, dott. Patrizi, dott. Monti, aspirante sale di questi esiti. Basterà prendere in con· medico Dami. Motivi indipendenti dalla mia siderazio.ne i dati della seguente tabella che volontà mi impedirono di riordinare prima di enumera i casi di morte specificandone le ora le mie osservazioni che dovevano servire di cause: I •


\

(ANNO

XXIV, FASC. 49]

Mortalità su 137 casi di ferite toracjcl1e (semplici e complicate) n1orti N. 39 (percentuale 28.4 %)

Jo llilorti per lesioni toraciclie pu1·e: casi 1V. 9 = 6.5 % Natura della ferita

casi

N.

Causa dAlla 1norte

casi N.

%

a) Infezione settica della pleura e del polmone. . .

3

~. l

.I 1o

Ferita aperta della parete (fistola toracica)

5

b) Emorragiaesterna parietale . . . / a) Pneumonite del

20 Ferita toracopolmonare chiusa. . . . . . . . .

1.4

I

4

lato opposto. . .

2

1.4

b) Ferita del peri card i o: emopericardio . . . . .

l

0.7

e) Niiocardite - Insufficienza miocardica . . . . . .

1

O. 7

2° Niorti per lesioni to1·aciche co11i p l·i cate da lesioni cli altri 01--gani: ca.s i lv. 30 = 2 t .8 % Natura . delle complicazioni

casi

N.

Causa della n1orte

casi

N.

%

I o Ferita penetrante nella cavità ad-

dominale. . . . .

19 Lesione dei visceri addominali (peritonite) . . . . .

19 14.8

20 Lesione del rachide. . . . . . .

3o Gravi e multiple lesioni degli arti.

1433

SEZIONE PRATICA

5 Meningo-mìelite. .

5

3.G

a) Emorragia grave (sh ok) - . . . .

3

-~. l

b) Infezione settico-gangrenosa . .

3

2.1

6

L'interesse di questi dati statistici sta nella climostrazione che la n1assima mortalità (21,8 per cento) dei feriti toracici si verifica per la concomitanza di altre lesioni viscerali e in or, dine di frequenza, di lesioni addominali (14,5 per cento), vertebrali (3,6 %) e degli a-rti (5, 7%), i11entre la mortalità per lesioni toraciche pure è relativamente limitata (6,5 %) e riferibile a complicazioni dirette delle ferite. Le mie con· statazioni si avvicinano a auelle di alcuni autori più recent] : citiamo a ~aso il Remond e il Glenard clie constatarono una mortalità del 5,45 %, il Gulekes che ebbe il 5,3_3 %· Altri autori danno mortalità più elevate: ·COSÌ il 'l'illaye 9,6 o/o , il Rotter 12,12 %, l'r\ugè 19 %, il l\1aisonnet 20 %, il Lemaitre 19 %· Il Morelli avrebbe constatato una mortalità del 25 % per ferite del polmone; e il Bastianelli ebbe una n1ortalità del 24 %.

Nei miei casi di ferite penetranti clel torace, come causa_ di morte dobbiarr10 1nettere in prima linea le fistole toraciche, I>er asportazione cli porzioni più o meno estese della parete con formazione di pneumotoracè a1:>erto e infezione settica della pleura e del polmone (3 casi), ovvero con emorragia parietale non su scettibile di essere frenata a cau sa della breccia del] a l)arete toracica (2 casi) . In un caso alla ferita segu ì un processo ra· pidan1ente mortale di gangrena del polmone~ Sarebbero così 6 i casi nei quali la morte può ritenersi legata più o meno direttamente alle lesioni del polmone (4,2 %) . Negli altri casi la n1orte è dovuta a processi di pneumonite complicante del lato opposto, di insufficienza miocardica, di lesione del i)ericardio con versa· inento ematico. .,....

**

Sirito·1natologia e d ecorso delle ferite del tol'lLCe. . Il decorso generale dei casi di ferite del to1·ace può considerar si relativamente benigno. Il g·rado di benig·nità delle Jesioni è particolarmente dipendente dalla natura del proiettile feritore. Ed in ordine di benignità dobbiam0 · passare in rassegna: , 1° le fe rite da pallottola di fucile; 2° ferite da pallottole di schrapnell; 3° ferite da scheggia di granata o di bomba. 1° Le ferite llcL pclllottolci di fiLcil e sono le piit benigne. Il proiettile, a parete liscia, di calibro limitato, . può, a, seconda della sua forza di pcnetrazione, attraversare la parete toracica arr estandosi i11 cavità ple11rica senza ledere il 1Jol1none, per la tendenza che questo 4a a ret t·arsi su sè· stesso i1er la propria elasticità; oppure può attraversare a tutto spessore il poln1one fuoruscendo dalla parete opposta. P11ò anche, con minor freque11za, il proiettile arrestarsi n el parenchin1a polmonare. Si tratta comunque in ogni caso, di ferite quasi sen1pre asettiche: esse sono seguìte dalla comparsa di un emotorace trau1natico, al quale si associa di regola un pneumotorace, complicazione che è per sè stessa fattore favorevole al1' emostasi spontanea, ecl al processo di ripa• razione delle ferite del polmone. Il pneu1notorace è, secondo le mie osservazioni, sintoma costante di pe,netrazione del proiettile in cavità pleurica siavi o non concomitante ferita del polmone. · In t utti i miei casi, di ferita pènetrante in cavità, ho riscontrato presenza di pneumotorace più· o ineno ,·ol11minoso, associato ad emotorace. La penetrazione d'aria in cavità toracica, quando n on vi sia lesione del polmo:5)

-

.


1434

I

11e, si produce dall 'ester110, all 'atto della ferita, per aspirazio11e di a ri a, n ell 'ambiente di decorr1p1·essione pleurica, attraverso al foro di entrata del proiettile per effett o della pressione atm osferica. La r apida cl1iusura della ferita fa sì ch e di r egola questo p11eumotorace sia di volume li1nitato e tenda ad un r apido riassorbimen to, cl1e 1::iu ò e er e totale i11 cap o a 4-5 giorni. Ciò sp ieg·a il disparere dei vari au tori sulla presenza o. m eno di pneumotorace nei feriti t oracici, an ch e se non si voglia attribuir] o al fatto che la constatazione. di un pneumoto· race limitato può sfuggire ad un esame affrett ato od eseguito in condizi oni di ambiente sfa vorevole. Quando vi sia cont~n1poranea lesione del polmone il decor so è alquanto differente: è di regola la procluzion e di un pneumotorace voluminoso, con tenden za a d aumen tare di volume, sp esso accon1pa gnato da enfisema sottocu. t aneo, t alora da enfisema sottopleurico. . Ho osservato qualche ca so di enfisema sottocutaneo o sottopleµri co_ impon ente in feriti • nei quali la lesione del p olmone si era prodotta in sede di salde ader enze pleutiche preesistenti che ostacolavano la produzione .di un pneumotor ace completo. Raggiunto il massimo volun1e, . il pneun1otorace m ostra di r egola la ter1denza al riassorbimento, ma può an ch e riprodursi, sebbene il più delle volte la compressione che esso esercita· sul polmone sia sufficien t e a . determinare la chiusura della_piccola ferita poln1onare in un periodo di témp o r elativ.amente breve (10-15 giorni). L' emotor ace m erita pure di ·essere brevemente esaminato come sintoma delle ferite penetranti del .tora ce. E ' un sintoma che non manca mai : quando n on esist e p ossiamo esclude11e che la ferita , anche se presenta i due fori di entrata e di u scita , sia penetrante i~ cavità. Il ver sam ento di sangue nel cavo pleurico può essere prodotto da ferite dei · vasi intercostali o so ttox:>l ~urici, o da quelli del parenchirna polmona re. Esso può essere di volume vario : ordinariamente non è molto voluminoso ed è m obile. Può dirsi esista un rapporto fra volume del ver sam ento e quello del pneumotora Ge. Casi con versamento scarso si a~sociano cli regola a pneumotorace voluminoso, casi di versamento copioso ad un piccolo pneumotorace. Di regola · il ver samento ematico tend e a r iassorbirsi : e in qual.che caso il riassorbimento è complet o in cap o a 15-20 giorni. In un caso h o osservato, dopo "Q.D. periodo di stabilità del ver sament_o, in coincidenza della fase cli riassorbimento del pneumotorace, un r apido aumento del versamento accompagnato cla elevazi one della temperatura. Una pun1

16 '

[A~NO XXI\r, FASC. 49]

IL POLICLINICO

tura esploratoria dimostrava che il versamento da ema tico puro era divenuto siero-ematico e che l 'e1notorace si era complicato con una ' . P.leurite reattiva. . A~tro sintorua frequente delle ferite pe11etrante in cavità è l'emottisi. Qualche sputo ematico si può osservare anche in casi di semplice contusion e della parete, o di ferite penetl'anti sen·za lesione del polmone, ma u11a veta e pro .. pria emottisi si verifica quando la ferita ha leso il polmone. Il 38 % dei feriti da me osservati, pr esentò vera · emottisi. L ' e111ottisi può ripetersi n elle prime or e che seguo110 alla terita, poi sc91npa1·e di regola completa,m e11te, cio c.:he deve riferirsi all'avvenuta emostasi pel' compression e del polmone da p a rte dell 'en10-pneum.oto1·ace conseguente alla ferita . Anche il carattere dell espettorato ha rapporto con queste m odificazioni : l'emottisi che s~gue immediatam ente alla ferita è costituita da sangue fluido recent e, mentre le successive einissioni sono costituite da coaguli sanguigni in via di organizz azione, spesso a forma di tappo. Però l' emottisi può ricomparire ad una data più o meno lontana da quella della ferit'a, e ciò •p a rticolarmente in casi nei quali il proiettile· sia ri .. tenuto in tessuto polmonare. Sono casi che i11eritano particolare attenzione dal lato tera1)eutico e sui quali diremo in seguito. Comunliue la ricomparsa tardiva dell'emottisi deve fa rci presupporre la riapertura delle lesioni pol1r10n ari in seguito a mobilizzazione del polmone ferito. Un sintoma molto frequente, che può aversi anche in m ancanza , di emottisi ma che è indice dell'avvenuta lesione dei vasi polmonari, è, nelle ferite penetran~i del torace, la comparsa di fo colai numerosi di aspirazione a carattere broncopneumonico, alla base del polmone illeso (n el 24 % dei casi di mia osservazione). Sono focolai il p.iù dielle volte sterili che non dànno reazione febbrile, · ed hanno la tendenza alla risoluzione spontanea. Essi possono tuttavia essere i1 punto di partenza di focolai di pneumonite infettiva grave: due dei miei casi sono venuti a morte per tale complicazione. Il comportamento della temperatuJ'a merita pure un cenno. Temperature subfebbrili sono di regola anche nei casi a decorso più favQrevole. La semplice raccolta ematica è capace di provocare reazione febbrile. La comparsa di elevazioni brusche della temperatura con carattere persistente a tipo contint10 o remittente, deve sem:Qre far pènsare ad una complicazione settica (pne11monite-empiema). Da parte dell'apparato cardio-vascolare dobbiamo ricordare la frequenza colla quale si osservano, nei feriti toracici con emo-pneum oto1

-


{ANNO

XXIV, FASC. 49]

J

SEZIONE PRATICA

1435

'

race, f enon1eni di dilatazione del cuore destro e la facile comvarsa di rumori di insufficienza relativa della mitrale, di aritmie, di extrasistoli, che stanno a denotare da un lato lo squilibrio della circolazione polmonare in rapporto \..0lle alterazioni prodotte dalla ferita, dall 'altro lo stato di depressione miocardica preesistente, in molti di questi feriti, al trauma. 2° L e fèrite da pallottola di schrapnell offrono già una benignità di decorso più limitata. La forma irregolare del proiettile, può produrre ferite a margini irregolari della parete toracica, può essere causa di lacerazione del polmone quando il proiettile penetri in cavità e di ritenzione del proiettile in cavità stessa; quanùo il proiettile determini una ferita canalizzata completa, il foro d'uscita può risultarne ampio e irregolare e assumere i caratteri di una vera fistola toracica. E ' questa una complicazione di eccezionale gravità. La breccia della parete toracica ha per conseguenza il costituir- . si di un pneumotorace aperto e anzitutto di t1na facile via di infezione. L'emorragia dei vasi della parete, che è comunissima, costituisée, in tali condizioni una complicazione gravissima che non trova nelle naturali condizioni della lesione alcuna possibilità di emostasi ·~pontanea. l\tlolti feriti muoiono dissanguati, quando manchi loro un pronto .e razionale inte rvento che ottenga la chiusura della fistola narietale e trasformi il pne11motorace aperto in lJneumotorace chiuso. Se si tratta di lesioni di ·;asi superficiali potrà esser fatta con su ccesso una legatura, e ove questa non sia attuabile, giova il tamponamento della ferita. Se è ferito il polmone, l'esistenza contemporanea di una fistola della parete e di una ferita canalizzata del polmone comunicante col lume bronchiale, condiziona il passaggio di aria, durante i movimenti !'espiratori, attraveTso alla f erita polmonare e, mentre si oppone al collasso completo del polmone; impedisce l'emostasi della ferita. In tali condizioni è di indicazione assol11ta la chiusura. della breccia toracica. Ove . non sia opportuna la sutura della ferita, garà sufficiente la sua chiusura, previo zaffamento -i bottone mantenuto ìn DOsto con l'applicazione di · striscie di cerotto embricato, che ottengono l 'elisione della com unicazi'one esterna della ferita. Ciò è possibile s'intende per aperture non molto estese, quali sono appunto quelle prodotte da un proiettile di schrapnell. La trasformazione del pneumotorace .da 'lperto. in chiuso .offre la facilità di rifornire artificialmente il pneumotorace e di mantenere l'eljsione della ferita polmonare. · Io ho perduto due feriti del torace giuntimi in gravi condizioni, per dissanguamento avve~

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nuto attraverso la ferita. In altri che potei cu, rare seguendo i criteri sop1·a esvosti ebbi la guarigione. 3° l?erite da sctieggia di granata. - Sono le ferite più gravi. Se si tratta di f)iccola scheggia il loro comportamento è analogo a quello di un pro'iettile di sclt'rapnell: è però più comune la loro ritenzione in cavità. Le grosse scheggie .di granata cl1e colpiscono la parete toracica determinano lesioni estese delle pa.rti ossee e gravi alterazioni l'eattive d·egli organi toraco-addominali. La morte può avvenire per schok. L'asportazione di p orzioni della parete toracica con apertura della pleura è accidente grave che porta di conseguenza I 'infezione della cavità pleurica: e se si associa lesione o anche solo contusione del poln1one non sono rari i processi settici o gangrenosi di questo organo che conducono a morte il paziente. L'emorragia dei vasi parietali pu ò esse re causa di m orte per dissanguamento. Dei miei feriti, tre vennero a morte in seguito a ferita da scheggia di granata, con ampia apertura della parete e empiema sie tti,co rapidamente susseguente (in un caso) complicato da gangrena del polmone).

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Sulla necessità di un'esatta cliagnosi delle lesioni prodotte all'atto di una ferita penetrante nel torace, insistiamo in modo particolare. I dati sin qui esposti, per qua11to risentano delle condizioni di osservazione di un servizio di guerra improvvisato, credo possano servire se non altro a mettere in rilievo di quanto interesse pratico sia la precisa valutazione dei sintomi che un ferito toracico offre al~ 'esame, dlpendendo da essi l'indirizzo fondamentale della cura. Rivedendo queste note, dopo due anni da che furono raccolte, noi ripetiamo· quanto allora rifèrivamo in una breve relazione al nostro Direttore di Sanità: « esser n ecessario che i feriti del torace siano accolti in appositi reparti, diretti da medici particolarmente esercitati alla finezza della semiologia toracica, al corrente coi procedimenti più moderni di terapia delle lesioni respiratorie e forniti di tutti i mezzi di esame sussidiario. La collaborazione del chirurgo per tutti gli interventi di carattere strettamente operatorio, essere ,pure indispensabile al funzionamento di tali servizi ». Diagn·o si. -

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*** Dopo quanto abbiamo sin qui esposto, la prognosi delle ferite penetranti del toraèe, considerata nei riguardi delle pure leioni torace-polmonari, escludendone quindi le Progriosi.

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IL POLICLINlCO

f.erite complicanti dell'addome, degli arti, del rachide, ecc., è relativamente favorev::>le, quoad. vi tam. Nella statistica da me presa a base di questa breve nota, i casi di lesione toracica pura, decorsi fav orevoln1ente sommano a 98 su una totalità ·di 107, con una percentuale quinçli del 91,6 %. Un maggior rjserbo n1erita il giudizio quoad v aletudinem. . La valutazione dei postumi delle lesioni del torace è questione delicatissjn1a nei ·rapporti della idoneità al servizio dei militari presunti guariti ,e ché richiederebbe una particolare ed e~auriente discussione. Essa presume la valutazione particolareggiata d,ei postumi organici e funzionali. della lesion e p olm onare. Il problema è strettan1ente legato non solo alla natura ed al decorso delle lesioni m a partico1armente alla condotta dell a t era!)ia. I /esposizione delle n orme terapeutiche a.a ~eg l1ire ne11 P. ferite del torace offrirà r>itl chiari elem enti di giudizio su c1uesto argo1ne11to.

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Il compito della terapia deve adattarsi alle varie modalità di lesione offerte clai feriti d·el torace. Nelle ferite canalizzat9 cla p'r oiettile di fucile o di schrapriell, senza ritenzione, non infette, con emo·-pneumotorace in atto, il riposo assoluto, una tera.pia sintomatica e a.spettante costituiscono l 'indicazione immediata. 11 colla.s,so del p olm one n1anten11to dalla raccolta emo-pneumotoraci ca è per sè stesso elemento effi ciente di cura immediata. Da alcune autopsie in casi di ferite toraco-addominali ho })Otuto accertarmi che il processo di riparazione clelle ferite del po1mo11e n on infette avviene r apidamente sicch è può ritenersi con1pleto nel corso di pochi giorni (10-15 giorni). Ma è eviclente che la terapi~ aspettante non può applicarsi a tutto il decorso .della cura. Abbiamo già osservato come il pneumotorace da f~rite del torace abbi a spesso tendenza a riassorbir si. Dato ch e il periodo di compressione che esso esercita sul polmone ferito si.a sufficiente ad ottenere ra .riparazione della lesione, come ci comporteremo _di-fronte al versamento ematico cl1 e è complicazione costante di queste lesio·ni? La presunzione di una spontanea chiusura della ferita p olmonare non deve farci dimentica re che g·li esiti di un versamento pleurico, l asciato a sè stesso, comportano gravi e trrepar ahili alterazioni funzionali respirato rie , che solo una. teraoia Ta zionale .nermette di evjtare. · Noi non possiam0 a questo rigt1ardo cl1e rirhian1are i classici insegnamenti che ila oltre 11n ventennio il nostro venerato n1aestro Carl0 Fo rlanini (F orlanini . Co·n trib11 ~ione olla tP f'a(8) T erapia.

(ANNO XXIV, FASC. 49]

Policlinic•) (rrorino) 1890), ha· enunciato per la terapia dei versamrenti pleurici e lamentare che, a11 ·infuori degli allievi che ne appresero da Lui l'applicazione, tali insegnamenti non siano ancora oggi nella pratica sufficiente intesi e seguìt!. Sin dal 18~0 Forlanini affermava 11 precetto fondamerita:1e « che il versamento debba essere esfratto _per intero, ciò che è possibile otten ere associando l'evacuazione di esso alla in, traduzione nella pleura di un gas indifferente ». Nel caso -speciale della pleurite con pneumotorace, che ha più stretta attinenza colle lesioni toraciche di cui ci occupiamo, Forlanini rarcorr1anda poi cc che I' evacuaziòne del versamen to e l'introduzion·e del gas d1e bbano essere regolate in modo che sia mantenuto nel ca.vo ple11 ... rico quel regime di pressione che meglio convenga al processo di riparazione delle lesioni polmonari. Una rapida riespansione, anche parziale del polmone per l'estrazione di un versamen io, a.v rebbe sui processi di riparazione, gli stessi effetti disturbanti del riaprirsi delle· labbra d! una ferita medicata. L'estrazione tfel liquid() e l'introduzione del gas debbono essere n el tempo e nella misura regolate in modo che ne1la cavità pleurica av'vengano le minori variazioni possibili della pressione ». ·Questi i concetti che riportiamo letteralm ente da Forlanini (Le Pneumothorax Therap e'lltique . Appunti per la toracentesi nel pnet1n1otorace artificiale, 1914, n. 1-2) e che noi riteniarro debbano far legige nel campo delle ferite polmonari (1). A queste norme abbiamo ispira f0 la condotta terapeutica nei casi di lesione toracica con emo:pneumotorace. Nei casi di lesione semplicè asettica del po1 m on e sen za ritenzione del proiettile, ho ritenu t o suffi ciente, dopo un p eriodo di os.-~ervazione, di evact1 are il versamento ematico completam ente, sostitt1 endolo .con aria filtrata. ll più delle volte auesto semplice intervento, che prolun ga il collasso del p olmone ed impedi~ce gli effetti dann osi del riassorbimento spontan eo del ver sament o, re alizza le condizioni id eali pia dell' empiema pleurico.

(1) Ricordiamo di avere, alcuni anni or son o,. assistito ad una lezione di Forlanini nella qu ale il maestro ha illustrato un caso di ferita da arma da fuoco nenetrante nel torace con Iesione del oolmone ,èd emotoràce. Discutendo ampiamente- le indicazioni terapeutiche E.gli .. affermava la necessità di evacuare il versamento conservando ad un tempo il collasso polmonare, ciò che era possibile ottenere praticando la toracentesi con sostituzione di aria filtrata e riforn endo successivamentP il pneumotoract>: l)er il tempo richiest9 dalla guarigione della. l esione p olmon are .

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FA~C.

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' SEZIONE PRATICA

della guarigione. Sulla tecnica della tora<.:en tesi con so tituzione di aria .filtrata non ci dilunghiamo. Esiste l 'apparecchio di toracentesi a questo scopo ideato d a Forlanini, sE>mvlice e di facile uso: in una bottiglia di WooJf, portan te all'estremità superiore il tt1bo di innesto deJ trequarti e un apertura éon un filtr o per il passaggio di aria, si pratica una camera d 'aria di volume s uffici ente, provocando un battent8 d'acqua ch e dalla parte inferiore della bottiglia viene, per mezzo di un tubo, aspirata in un'altra bottiglia identica, l)Osta ad lln piano inferiore. Manovrando l'apparecchio in aspirazione esso serve per estrarre il liquido pleurico, mentre invertendo il b attente si può ott enere la compressione nella pleura del gas contenuto nella camera superiore, in quantità voluta. Il Morelli applicando i concetti di ~.,orla­ nini nella cura delle ferite del polmone, 11a recetemente modificato l'apparecchio cii toracentesi eliminando la bottiglia cli manovra ed ottenendo l' aspirazione de] liquido e l'immi sRion e del gas per mezzo di 11n s iringone eh}) si fc:t. fun7.ion are in un senso o nell'altro, mnnovrn ndo 11n rubinetto Ft tre vie innestato sul tubo ch e porta 11 trecrt1a rti. Nei miei casi, date le particol ari conrlizioni nelle quali mi trovavo, in un ospPdaletto di guerra avanzato, provvisto di un sen1plice apparecchio di Potain, h o dovuto 1mp r·)vvisarmi un istrumentario che r ispondesse allo scopo di ~vuotare il versamento sostituendolo con ga~ . E mi ~on servito, per l' aspirazione del versamento, dell'apparecchio di P otain e per l'im missione di .g as, di un apparecchi'o di pneum otorac.e improvvisat o servendomi di (ltte coppi e di tubi da ipoderm oclisi sovrapposti e i-it1niti in basso così da formare le ·d ue branche di un t11bo ad U che ricorda molto da vicino l'apparecchio di Pn e11motora.ce di F orlanini: h o intercalato, al tubo di gomma che porta l'ago j j iniezione. tm manometro di controllo. Ho potuto cosl, n ei casi ove mi parve opportuno, rifornire collo stesso apparecchio e mantenere per ·un certo !1eri odo di tempo il p n e11motor a re. Il m antenimen to a l t1ngo del pneumotorace ?, a mio ~iudizio, di stretta indicazione n ei ca~i nei n11 ri li 1 i sia ritenzione del proiettile in rn1 i.tà e si vr P,.'\11m rr eh e esso sia penetrato n,el

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cli questi casi cleve essere quella di svuotare il versame11to sostituendolo con un pneumotorace c~pace di immobilizzare il polmone e di ottenere l'elisione della lesione, analogamente a quanto si praticherebbe per la cura di un ascesso del polmone col pneumotorace artificiale. Seguendo questi criteri noi potren10 elimi: nare quei postumi tardivi e incr.esciosi che spesso ci offrono le ferite pen~tranti del torace che richiedono interventi demolitivi d a parte del chirurgo e compromettono in modo permanente la funzionalità del p olmone colpito. Concludendo noi d ovremo riassumere così i precetti di terapia delle ferite toraco-polmonari: 1° Lo sv_uotamento del versamento ematico sostituendolo con gas è il solo procedimento atto ad assicurare la riparazione definiti,ra delle fe rite p o1monari e la restit1ttio ad i11tegrum. della funzionalità resniratoria nel ooln1one ferito. - 2° Il mantenimento d.el pneumotorace secondo le norme terapeutiche è di regola nei casi nei quali il proiettile sia ritenuto in cavità e presumibiln1ente t1el polmone. Esso permette poi, coll'esame radiologico, un pil'1 preci so procedimento di ricerca del proiettile ritenuto in cavità ed offre la possibilità di un giu dizio sicuro nell'eventuale indicazio11e di un intervento chirurgico. (Da Gradi). Queste mie brevi note, an che se tar~ive dopo la discussione che l 'argom ento ebbe n el Congresso di Bolog!la (marzo 1917) e in recenti pubblicazioni (l\1orelli, Da Gradi, Vari~co, :\ _lessandri, Longo, Muggia), n òn giungono intempestive. Esse documentano i primi a.tti di nna terapia di diretto intervento nell.e ferite del torace durante l'attuale campagna e portano un contributo di fatti e di consid erazion! che non possono non interessare i cultori. di questo ramo di terapia che è pura a ffermazione di tradizioni cliniche nostre.

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Iniportantè preniio sen1i,qr('(,tuito:

Prof. F. MARIANI

LA CURA DEL CUORE Volume di circa 300 pagine con figure, edizione 1918, della Casa Editrice Fratelli Treves.

pnlmone.

In simili condizioni la mobilizzazione pre- Consigli pratici al medici e agli ammalati coce del l1olm on e è causa di riar>ertura òell a secondo i nuovi studi e le moderne ricerche ferita, aeJ-Ja ricom!)a r~a di emottisi anche gravi e spesso ò ell ~ formazione di focola i suppuraPrezzo: L· 8 tivi o gangrenosi del polmone. E' noto corno it Agli abbonati ai periodici I l Policlinico e L e spesso proiettili o piccole scheggie che penetra - j r n 1al,a.ttie del" cuore premio semigratuito a L. 5. no in cavità, portino con sè brandelli di abiti b Inviare cartolina vaglia da L. s al Prof. Enrtco Morelli - Via o di biancheri a ch e infettan o l a ferita. La cura 'Sistina, 1 4 - ROMA.

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IL POLICLINlCO

NOTE E CONTRIBUTI.

[ANNO XXIV, FAsc. 49]

ti dalla costrizione stessa sono in i~tato di ipۥ

r a tti vità, per l'attenzione e l'emozione; e con Per 11na modiflcazione temporaneamente l'organismo si trova, con prob abilità, particolarmente labile causa i dial collo della divisa militare. sagi d·ella guerra. Quanto possa esser deleDott. prof. GAETANO BOSCHI, terio questo oombinarsi di stimoli anorma li é Maggiore medico, dirigente l'Ospedale militar~ facile argomentare p ensando a lla somma di neu_rologico Villa del eminario p1·esso Ferdette cau se nocive, meccaniche, biochimiche e:i rara. psichiche; e pensando a lla influenza nefasta, • palesataci da l'icerche sperimentali, che su ole ' In 11na delle Riunioni rnedico-milita1 i di Feressere ooercitata ·dalla simultanea azione di ra1·a e R ovig·o istituite dalla Acca.demia delle sva1·iate cnl1se p atog·ene: il risultato patologico Scienze mediche e natl1rali di Ferra ra, il 29 ot. loro è Sl1perioré a q11ello cotrispnnclente nll n tobre 1916 io ebbi a proporre <c. che itall'A ssemsomma delle varie entità patogene associate. hlea partisse un voto per la adoziorie di una Fortunatamente per la igien.e, nei momen ti divisa nz ili tare chP pitì rispettasse la lib ertà più movimentati il collo della giubba è spess0 del collo ri el soldato, sul l iJJO di quella dei soltenuto slacciato... E ciò })111·e do,·1·ebbe co11si• clati iriylPsi u d.ei 1nrtrina i » (1) . g·liare un tipo di collo ch e pilì obbedisse a lle La pro1)osta, ap1)1·ovata alla 1111a11imità, fu natl1rali indicazioni e sa1)esse con.cilia r e l e trasmessri ngli or gan] con1p et enti. esigenze della libera movimentazione e dell fl ::.VIotiYa,·o la mia 111ozione ri chia mando il ri - salute colla c orrettezza discipl inare dell' abito. lievo da n1 e fa tto di frequentissimi fatti baseI:ia libertà completa del C'O llo non è nemmeno cl owisti ci ne·i I11al a ti di guerra. Tale rilievo lo controindicata nella stagione fredd a. Sent o gli avevo en11nciato g·ià nel novembre . 1915 in unn oto l'inolaringoiatri l·accomandare che non si. seduta dell'Accademia m edica di Ferra ra, pl'e- aggr evi il collo di copertura : ci ò impedisce insen tando Ù11 a ro11111 nicazi o11·e cl ell 's llorn mi o as- fatti l a g:inn astica termoregolatrice e predisposistente d ott. l\'Iodena (2). ne a lle facili infredd.a t11re. Nella citata Rj l1nione del 29 ottobre 1916 os - · Meglio mi s ono con vinto della OJJl ::rtunità. se rvavo pertanto come u· collo clella nostra di -. di ripetere queste idee, a.Yendo ,·eduto che visa militare tenda ad eser citare 11na costri- i\mar (1), ·esponendo a ll'Acca cle111ia delle Scien. zion e dei vasi e della ghi nnd ola· tiroide, una ze d.i 'Parigi un s110 s t11dio g11lla origine e sulla ghiandola specifica n el su rn1 e·n age .emotivo di lJrofilassi del colpo di calore, diceva che UTI St g11erra. Per la Slla stessa e~te tica, il coll o delln a bhondante ventilazione polmonare, distrugnostra divisa J-ichie<le di essere pil1ttosto a tgendo le t ossine da fatica, preserYa dal colp o di tillato. Q11ando poi il soldato protenda la testa calor e; per cui . consigliava profilatticam·e nte, a ll'innanzi, sopratu tto q11and o sia in posizion'3 fra. lé a ltre cose, vestiti senza collo nè cravatta . prona, a llora l 'asse del su o collo non è pii't cred o ch e l a divisa id eale. da q11esto punto coincidente çon quello del collo della git1bba; cli vi sta, si a quella dei m a rinai. ~'.fa penso pure il pi a i1 o cli q11est't1lt]m o j nter~eca 11 cilindro coch e lln collo di camtci a d.i flan elln risvoltato sti t111to da l collo del soldato (schematicanlent e no~sa a dottarsi senza inconven ienti, se sia prepossiamo attribl1irgli qt1esta figura geometrir ritt-0 basso e largo. Il carattere dimesso di ca) secondo 11na sezione ellittica; onde il collo questo p arti colare dell'ind11m~nto così fatto d·ella giubb a si trova a do\Ter contenere l lll et con sente la massima am piezza se11za pregiuestensione, quella compresa dalla linea ellittid. izi o della e tetica. Il rollo cl ella giubba poi ca, m aggio1·e di quella di prima, compresa dalla <lovrebbe essere del tutto basso, risvoltato ~ circonferenza proiezj one d ella ellisse. aperto s11 l ù avanti. Compressi one della parte anter iore del -collo si comJ)ie anch e allorquando la testa si a - p or(.1 ) La Presse 1néà., 1917. tata a s1)o rgere in a\1 anti e in basso. Nota sulle bozze. - Sono l·iet-0 di vedere che da E l'aumer1to della costrizione dei groosi vas1 qu.i lehe ruese è stato <1òotta to un tir>o di (livi~ del capo alla loro base, e della ti ro.ide, per i conforn1e a q11esti òriteri nei Ripa rti d'a.ssa lto. 11ddetti a.ttegg'iame11ti e movi111enti, ,·i ene a G. I~ . compiersi proprio q11ando gli organi disturba-

lo

t 1) Atti delle Riunioni rueò. 1nil. istituite d.alltl ..-ltC'Hdellli.a di Ferrara, fa se. II , 1916. (2> Atti dell ' Ac-ca de1nia di 1!1 errara, 1915-16. (10) ..

P t1bbliche1·emo prossima1nente: lVl.

ANDREOTTr ,

! elismo

La precarietd del cosidetto an o-

se1iza malaria.


[ANNO

XXIV ,

FASC. ~9]

SEZ IONE PRATI CA

DIVAGAZIONI. 0SPEOALE

l\I ILITARE

DI

n1an~~est azi oni

~fARTA

SANTA

IN

ROMA .

IJ a f u g a, n e 11 a m a l a t t i a per il prof. GJOVÀNNI GALLI Dj rettor e del Riparto per. cardiaci. .

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nreclico ri.on deve tr.~scurar, e la psic ll~ dei in a lati, anche · n~lla p1-.a tica bol'ghese ta11to l)ÌÙ deve tenerne calcolo in qttella Jnili~ tal'e, 1Joicl1 è questa con oscenza ha inter esse diag11ostico e l)l'ognostico i1on indiff erente e costituisce un elemento, tutt a ltro cl1e tl'asct1r~bile, per l'e fficenza dell'esercito. Col p1·og1·etl1re della gu erra si è andata facend o n1a11ifesta una d eviaziò11e lJ nch ica, più o m e1lo p1·ecoce, più o m eno diffusa nei diversi e er citi , cl1e olt1·e suscitare i11ter esse scie11tifico l1èl pruvocato anche l 'interve11to, non ancbra ~t1ffi­ ciente, d el le ttut o ri t~1 i11ilitar i. Questa i11anif estazìo n e p sich ica ha lJ reso diver s1i i1on1i '· oo·li a utori ger1nanici, ch e l 'h a nno osse l' vata a11ch e nel loro esercito, dove la disciplina è p11r così rigida, J' h ar1110 cl1ian1 ata: fuga neJJ tt 111 c.1lattia, ch e es1)ri 111e as~a i be11e ta le si11d l'<.)n1 e l)~i­ chica; altri l'hanno n omi11ata: desiderio dell<l malattia. Gli inglesi l a chia marono de{enterie u,rosis. Qnesta ne11rosi di difesa va propo1·zior1atan1ente allargandosi, mi11ora 1 effi cienza degli ese rciti ed è quindi neces ari o stutlj a rla per poter prendere posìziorie co11tro di ess<L Si i11contra l a defence-nei1,rosis così nei sen 1plici sol dati, cn1ne nei gra clnaii, sia feriti o 110, p1·oyenienti dal f l'onte o dalle zo11e• territol'iali. Nei n1ilita1·i, c lle f1trono nel mezzo della n1 isc hi a, e tanto i)iù se feriti~ se n e compl'er1d.e co11 facili tà l a ge11esi. «Una co1Tente sub-cosciente >> SC l'i ve un a ntore inglese cc continua a scorrere in questi nevrotici, ch e dice l or o, come il_ri ~tal:> ilirs i in salL1te significa il rjto r11 0 all'inferno, dal quale sono sfuggiti n . e11za che si tratti prop r·io di t1n a co rrente, come scrive il coll ega in glese, il fatto s i è che ir1 · questi rnilitari si forn1a lln a psich e tale ch e il disturbo di funzione, l a paresi, la 11euralgia, il di st11rb o di n1otilità, ecc., i11 sorti 1)er ragione di guerra, vengon o c11 stoditi, e ten11ti cari, come l 'àncor a cli Ralvezza; che ~ alv ng uu 1·da (lal ritorno nei ft11tti clel corpbattimento. Pei milita r i i1 on feriti e ch e mai ft1rono al fuoco , l a fug a i1ella ina l nttia troya la genesi nef racconti e nella letteratura di gnerra, m n sopratutto nella vista dei feriti n egli ospedali, 11el timore di cl anni economici, ecc., tt1tti momenti che si i111pia11tano spesso s11 11na costitt1zione neuroti ca, · o p~icopatica od egoisti ca e che trovano il •p retesto apparente in piccole

s,e ognii

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rr1orbose nella vita borghese, per lo p1u trascurabili. Quanclo anche queste n on e~istono, vengono provocate ad arte, per mezzo d1. auto-lesioni, di intossicamenti volontari (caffe1na, tiroidina, tabac-co) e così via. I o limito la descrizione al campo da m e coltivato; an-che qt1esto presenta materiale interessante ed i. tr ltttivo. Ogni volta che un militare entr~ .nel rr1io r eparto, io ho g·ià u~ critel'io del suo stato p.sicl1ico, ponendo q11esta semplice do111anda: Cosa vi sen tite? ». Il vero cardiopaziente, che soffi:e, e la cui lJSiche si con centra per forza di cose sulle ma11ifestazio11i subietti ve r eali della mala ttia, rispo11de, nè .sempre prontame11tc: « ì\<Ii se11to aff an11ato » oppure « non posso lav oral'e, m i vie11e l , affa 11n o », or) pure tout court cc ini sento i11ale n . Il paziente i11vece che coltiYa ed a ccarezza la sua malattia vera o no, rispuncle di solito prontamente: cc deperimento orga11i.co e cardio-palmo ~> oppure cc insuffic ienza. n1itralica » opp t1re « i11ioca rdi te » oppure « t1n soffio al cuore ». Un soldato, tahto istruito,~ q11anto poco vole11teroso, n1i rispondeva çi'un sol fiato : cc Deperin1ento ol'g·anico, in sufficienza n1itralira, catarro gastrico, sciatica». Un altro, anda,·a ri1)etend o ad infermi.eri e compagni: cc I o son o t1n vero 111u . eo a naton1iro n, un altro ripeteva «sono un pezzo patologico ». La diagnosi si è fis sata nella p sich e di que·ti i11ilitari e fa passare in seconda linea i disl urbi. Non bisogna. però cred ere ch e questa fuga nella malattia sia sempre un segno d i viltà . Pur colle migliori ir1tenzioni di fare il proprio dovere, alcu11i militari si sono ·trasci11ati, sia dall'esernpio, che dal lungo soggiorno negli osj>ed a.li. È nel le m ani nel medico di il'onca re energicament e qneste deviazioni psi·Chich e. Alcuni ft1ggon o n ella malattia pe1· timore della malattia. A11ch e nella pratica borghese si osservano indiv·i dui profondamente preoccupatJ di un'ipotetica cardiopatia, di un aneuì'is ma, di una lt1 es, ecc., e che vengono gu a riti dal n1edi co, che ispira fid11cia, in una sola con sultazione. << Si posso11o incont ra re » 8C ri ,.e t1n a ltro a1 1tor~ « a11che militari, ch e fuggo no nella malattia ed i q11ali h anno compito re almente azion·i er oi ch e e m erita n o l a massima stin1a. l\1a d a l in0Inc11to, cl1 e p s~i d i ve11tano nevrotici, non sono più eroi e chi li vt10I curare, ··deve conoscere i1 m eccani. rn o della neurosi». Il pensiero clell'avveni1·e, il ti more tlel ft1turo sono i cardini di qu.esta ft1ga. Vi ~ono difatti due categorie di $Olda ti , ch e non ,·engo110 attacc~ti da ne11rosi di g11er1·a, e cioè prigionieri di guerra ed i feriti g:rayi o_d i (11)


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IL POLlCL[NlCO

malati gravi, per i quali l'inabilità alla guerra è assoluta e palmare. Il lungo soggiorno negli ospedali, l'ambiente di famiglia colle troppe licenze, il cattivo consiglio ed il ·.cattivo esempio possono provocare la fuga nella .malattia anche di individui volenterosi e ligi al dovere. Talora questa fuga si ha in una nlalattia reale. Eccone un esempio·: , Giovane .di 23 anni, bracciante, robusto, è stato ferito al front~. Il chirurgo si acco:rge che il cuore non è normale e manda il soldato nel riparto con diagnosi di insufficienza aortica. Questa lesione esiste in realtà. Il soldato dice di sentirsi benissimo e desidera ritornare n 1 fronte . Però, dopo essere stato diverso tempo in un istituto per la rieducazione dei n1ovimenti (il pazi'ente era ferito · ad una mano), giunto al Corpo, fa appello alla sua lesione aortica per essere rifor1nato. Il ritardo nel prendere i provvedimenti me<li.co-leg,a li, il passaggio da un ospedale all'altro, da una li cenza al corpo e da questo di nt,ovo all'ospedale, per mesi ed anni, con diagnosi varianti e contraddittorie, può spingere anch~ veri cardio-pazienti a fuggire in altra malattia, insussistente o ad esagerare sintomi cardiaci realmente esistenti. In questi casi ., i tratta un po' dello stesso fenomeno, osser· vato negli auto-lesionisti, i. quali impiantano la lesione provocata su cicatrici su una parte del corpo preced.entemente operata, o 0oml1nque coi segni di una pregressa malattia. Io ho vist.o caTdio-pazienti, con vizi va1v·o1ari organici, entrare nel 1:iparto camminando per es. col bastone, o strascin.ando una g.amba, od ' a ccusando dolori negli arti, o debolezza gene1·ale enorme, oppu1·e in p1·eda a tre1nori n1uscolari di tutto il corpo. Tl1 tto ciò si era architettato nella loro psiche per provocare finalmente t1n provvedimento inedico-legale. · Tutti questi malati possono venire staccati dal loro rifugio, già nella prima visita, q~a11do il medi~ o dopo a-vere fatto un attento esame, con decisione e fe1·mezza dice loro: « Voi non siete m&lato, il tremore ·è volontario, la sciatica non esiste, non avete bisogno del bastone ». Io tengo per es. una piccola collezione di bastoni, provenienti da malati del riparto, smontandone la difesa di primo impeto . . Ma altro modo di fl1ga. nella malattia p otrebbe essere denominato « fuga nel soffio ». <Jt1esti i11 ilitari sono Yent1ti a conoscenza dlI · 1«.inte gli esami dei medi ci, o per altre \'ie che nel loro cuore esiBte un rumore, un soffio, e pt1r avendo t1na funzionalità cardiaca discreta, ed anche buona, si afferrano a questo sintoma e lo portano in giro come t1n talismano (12}

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cli sicurezza, richiamandovi sopra l'atte11zione dei comp·a gni e del medico. Quante volte ho sèntito da malati, appena pervenuti nel riparto, questa nlonotona frase: « Mi hanno trovato un soffio nel cuore! ». ~ · nota la frequenza dei soffi cardiaci. Io sono veramente sorpreso della grande ftequenza del soffio sistolico nella pratica militare. Questa osservazione è stata fatta anche da altri autori. Si· tratta di soffi funzio~ali, con importa,nza clinica mediocre, e che non giustificano alcun provvedimento. Io h o già esposto in ripetute pubblicazioni questo mio punto di vista (1); non sono così draconiano come Sir J ames Mackenzie, che nega ogni valore clinico ai soffi :funzionali, ma d'altra parte ho la ferma convinzione, che tutti questi portatori di soffi possono e devono essere soldati. Anzi vado più in là. Anche coloro che h anno vizi organici del cuore, con soffi costanti e permanenti, purchè posseggano una funzionalità. cardiaca discreta, non devono essere eliminati dalle file dell'esercito, -come prescrive l'attuale Elenco. Pur troppo anc.h e la recente edizione dell'Elenco non si è liber.ata completamente del criterio anatomico, il quale deve ve11ire ir1 seconda linea, cioè dopo il criterio funzionale. lo parlo in base all'esperie11za, e pur troppo lo spazio limitato del periodico non per111ette di riferire esempi. Alla R. Aceademia di Roma ho presentato nove militari, riformati per vizio mi trali:eo, a termini dell'Elenco, e che nella \·ita borghese hanno contirnuato ad attendere alle loro occupazioni, anch_e pesanti e senza curarsi del vizio valvolare. Anche questi a\ rebbero potuto essere utilizzati nell'esercito, l)Oi.chè questa è una macchina con ingranaggi di m.assimo attrito, ma anche con parti di ininimo consu1no, per cui ciascuno, pur anche anatomicamente no11 perfetto, l)UÒ trovare nel, l'esercito posto adatto. Del resto chi possied e un corpo anatomicamente perfetto? Nel mio reparto .i o ho da molto tempo due infermieri ottimi, l't1no ernioso e l'altro ini1ralico, i quali fanno servizio esemp1are. Chi sa di .avere un soffio ne-I cuore arriva, p1·esto o tardi, alla riforma. ~Iilitari da me rimandati al Corpo, vennero da altri medici per l'agione del soffio, o riformati o inviati in lunga licenza. Di questi militari, fuggiti nel soffio, ne ho visti più d'uno girare nella città, e (1) Il cuore dei soldati, Policlinico, Sez. pralica, 1916. - Esistono lesioni di miocardite a-

cuta nella stanchezza di c·uore? Policlin., Sez. prat., 1916. - Lesiorii 1>alvolari nell'e sercito. Riforma Medica, 1917, 21. - Dell'i7isufficienza {'unzionale nei soldati. Le mal. del cuore, 1917, III. - Utilizzazione dei cardiaci iri tempo di guerra. Pensiero Med:, 1917. '


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SEZIONE PRATICA

non sempre attendendo ad occupazioni utili, e diventando quindi a loro volta motivo di cattivo esempio e di fuga nella malattia. Questa patta lasciata ap.erta alla fuga nel soffio, va chiusa, ed io non vedo altro modo, che modifica ndo l'Elenco, come del resto è già avvenuto negli Elenchi delle altTe nazioni b,elligeranti, in qualcuna già da anni (1). E ciò nell'interesse d~gli individui stessi, per.chè, se è vero che llD.a p,a rte di ql1es.ti sfuggiti al servizio militare, appena lasc.iata l'uniforme, guariscono ipso facto dei loro disturbi, è pur vero che . una parte continua nello stato di preoccupazione. La fuga nella malattia si è convertita in un vero « chiodo psichico», che affligge e rende infelici questi individui, i quali nella l'iforma, o nella lunga licenza, trova.no un argomento di conferma, che il loro cuore non .funziona normalmente. Esistono rim.edi alla fuga nella malattia? Indubbiamente : in tesi generale facendo ognuno il proprio dovere ·e sradicando radicalmente la mala pianta delle raccomandazioni, cosicchè non sia neppure possibile il sospetto ch e una disposizione od un provvedimento non vengano dettati dalla massima giustizia, e dall'inte . . resse generale; togliendo ·inoltre l'attuale facilità della f'nga nella n1alatt.ia coll'eccessivo

soggiorno dei malati negli ospedali, che realmente si è generalizzato, col prendere colla massima rapidità i provvedimenti medico-legali, coll'intervento tempestivo delle commissioni di controllo e di giudizio, specialmente nel ·Caso di auto-lesionisti, col più frequente sopra-luogo della 7a Commissione, infine per il ramo sp·eciale dehla cardio-patologia, istituendo centri di esame e di gi•u dizio rapido e definitivo come si è fatto per la tubercolosi,. e last not l east, modificando l'elenco ·nel senso di dare maggiore importanza al criterio funzionale. (1) L' cc Elenco » della R . l\1arina nella sua ultima edizione (1917, 29 luglio) ha fatto un passo in avanti cc ammettendo la compatibilità col servizio per gli ufficiali e sottufficiali con vizi organici del cuore e grossi vasi, purchè perfettamente compensati e purchè l'interessato dichiari di rinunziare ad ogni indennizzo in caso di peggioramento o di ogni altra . eventual ~ conseguenza in rapporto all 'alterazione cardio-vascolare ». Come si vede è un passo prudente, fatto con calzari di piombo e con la massima cautela ma che l'altra parte costituirà nel post-beilum un ulteriore ~rgome;rito al!a .liti~i~­ sità dei cercatori di pensione, ai quali riuscira possibile dimostrare la presenz~ di un s~~o nel cuore. (Vedi: Galli, Contributo alla revisione dell'attu ale elenco d elle infermità nei militari e negli inscritti di leva. Policlinico, Sezio-

ne pratica, 1917). ·

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AGGllDEMIE, SOGIETA MEDICHE, GONfiRESSl. (NOSTRI RESOCONTI P ARTICOT.JAR! ).

Società Medica Chirtirgica di Bologna. . Comunicazioni scientifiche. Della amputazione della gamba al terzo superiore. Prof. G. Rocom. - .Tratta là questione generale dei monconi e il quesito is e il moncone deve adattarsi alla protesi o Ja protesi al monco·ne. Pars sando poi all'amputazione della gamba al punto d'elezione, mette in evide~a un err-0re stato compiuto sia presso noi sia presso i fran c:esi al principio della guerra attuale. L'errore è sta.to nel considerare il punto di amputazione della gamba al terzo superiore, più alto di quello che veramente deve essere. Cosi da molti è stato fatto un corto moncherino, che, a guarigione completa, non .è più atto a movimenti di estensione in cauSGi. delle retrazioni tendinee e delle aderenze formatesi. Si è pel'ciò operato oome nell'antico, quando il pilone sernplice, grezzo, .poeo o n·i ente costoso era l'a11p:1recehio comune111ente nsa to. Di tali nru1>utazioni, a11 che per lesi oni basse clella ga.n11J.1, è f~1ctle 'redcrne J1ei i·f\centi lavori sulle amputazioni e Slùla protesi degli arti. Il piJ.one è unii })l'o te~i ott:m i pel cont:adino e per l'operaio in genere. Ma ·odiernamente i mutilati dell'arto inferiore desiderano un arto artificiale. Ed allora per la buona applicazione di questo, il moncone_ della gamba c1ev -=od.disfare ai requisiti .seguenti. Po -~edere la lunghezza: massima ; perciò deve -scom.1>nrire da ll~t tecnica operativa il limite irup.osto clalla misur~1 del così detto luogo d'elezione d'~mputazione . Libertà dei movimenti dell'articolazi·one del ginocchio; per conseguenza è necessario 01)p-0rsi a lle retrazioni tendinee usando, ove occorra, la. tensiont\ passiva. Cono terminale bene imbottito· <li parti molli . Ad un moncone che abbia i requisiti sopradett; si .può ~I>plicare qualsiasi .apparecchio di J?rote..,j, dai più moderni a quelli più antichi e semplic1 . come appunto aru!he il pilone .articolato e anche il pilone grezzo ·se si tiene fles o il moncone. L'O. illustra i fatti con numerose proiezioni. 1

1

Le ferite d'arma da

fuoco penetranti nel ginocchio

Dott. G. CAVINA (tenente medico dell'Ospedale cl l Guerra, n. 10) . - Tratta·si di una conferenza, nella quale parla estesamente di 104 casi di ferite• del ginocchio, nelle quali tutte s i potè con sicurezza vedere che la lesione interessava anche l'articolazione. Dei suoi 104 casi, in 8 s i ebbe la morte, gli .altri tutti guarirono e di es.si 4 amputa.ti alla coscia e 3 operati di resezione. Riferisce pjù parti<::olarmente .sopra 27, mostrandone fotografie e radiografie in notevole numero. Classifica le fe1ite, deS<!rive il loro decol'SO clinico e commenta le molteplici questioni relative alla loro cura. D'importanza capit.ale 1si mostrò la immobilizzazione perfetta: dell'arto, dal piede al bacino incluso mediante apparecchi gessa t1 con anse per facilit.are (11)

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la medicazione senza pregiudizio dell'asepsi e senza sofferenze dell'infermo. Quanto al deoo:ooo delle ferite, esso è g·eneralmente a·s ettioo se esse proveng·ono da pallotto.Je di fucile, non cosi se causa te cla imllette <li sl1rapnel, mentre invece l 'infezione è quasi oo·stante nelle ferite da scheggie di gra11.ata o cl.a bombe a mano. Di fronte poi ad una. ~1rtrite p·n rulenta già oon.clamata, l'O. opina che il 111etodo di scelta sia l'artrotomia con incisioni pararotulee, e nei casi più gravi sia da tentarsi la resezione del g·inocchi-0, prima di procedere a lla clcmolizione dell'arto. 1

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(ANNO XXIV, FASC. 4D]

IL POLICLINICù

Tecnica della cranioresezione. G. RoocHI. -

L'iistrumentario elettrico, oggi perfezionato a~sai, è ritenuto dall'O. il meglio indicato per la cranioresezione, inquantochè produre il trauma operatorio minore. Egli è quindi molto ,sod<lisf.atto della fraise d'i Kummel, che è ovalare con protettore a vite graduabile, e della fraise di Sudek con quattro intaccature ad .angolo tagliente. Colla prima si fanno le .aperture rotonde principali, colla 1sec-0nda si incidono i ponti ossei che si trovano fra le aperture principali. !\i.a la fraiise Sudek riscalda molto i tessuti per il grande a.ttrito che produèe, cosi che è necessaTio raffreddarli con un piccolo getto di soluzi<}ne sterile :fisiologi~; oppure anche, come f:a 1'0., usare prima una sgorbia ad angolo sui P-Ont:i. ossei che h~ovansi fra le aperture rotonde, e quindi completa:re l'in.cisione dei ponti stessi coll·ai fr.aise Sudek. \

Radiografie di proiettile nel cuore. G. RoccHr. -

Trattasi di llll soldato che porta senza disturbi degni di nota una pallottola di .sl1rapnel nella mu·sculatur:a del ventricolo destro. La pallottola è entrata. dalJa; regione laterale siniis tra toracica, producendo emotoracie leggero sinistro. (Dalle oomunicazion~ pervenutemi in wna di g·uerra). Dott. Guroo M. PicoININI.

Società Medieo-chir11rgica di Motlena. Seduta del 19 giugno 1917.

Il margine vertebrale della scapola : suo valore clinico, suo significato morfologico. R. Bt.LLI. - I-tiferisce intorno a ricerche anaton10-radiologicl1e eseguite su di un abbondante materi:ale per stabilire : 10 La fo1ma del margine raohion-metagonion della !Scapola di individui sani e le percentuali con ct1i si pre~ent.ano tali forme che risultano essere le seguenti: scapo1a a margine convesso, concavo, rettilineo, sigmoideo convesso, conca.vo, sigmoM:leo concavo-convesso, ondulato. 2<> La forma del margine raohion-metagoinion nella scapola di soggetti tubercolosi e le relative percentuali. 30 La ragione della forma del margine raohion111 etagor lon in genere ed in ispeciè di quello concavo (cui il Graves ha dato il nome di scafoideo)

a ttribuenclo gli autori a tal margine ·sc.afoideo un altissimo valore clinico. L'O. llopo di aver escluso in base a dati di fatto resultanti dallo studio comparativo delle scapole nei soggetti s:ani e nei tubercolosi l·a1to valore clinico dato dagli a11tori al1a1 scapola scafoide.a, indaga se, per av·1·entura, la ragione di oodesto fenomeno possa veder.s i nelle varie parti anatomiche costituenti la scai,ola, ed è perciò c:he egli prende in considerazione, nei due gruppi · suddetti, i diametri raohiori-glen ion, vrogon io·n -nietagonion, ra~ ohion-1netagonion noncl1è lU. corda e la saetta e gli indici della scapola, della D-OScapola, della postscaf>Ola , delle fosse spinose. Tnli ricerche portano a conclusioni negatiYe per un eventuale rapporto tr;i la forma del margine della iscavola e le condizioni anatomiche della scapola stessa. ·L·o.· si domanda se, escluso t.ale rapporto, nonchè l'altro più so1Jra aeccnnat-0 della tara tubercolare, si possa ammettere a spiegare lU: forma del margine vertebrale della scapola, l'influenza muscolare è, più specialmente, quella del m. rhomboideus rnajo r. 1

Prima però <li prendere fn esame questa ipotesi, l'O. ha volut-0 stabilire quale sia la forma del margine vert<?brale della scapola nella vita endouterina : che se fin d~1 quest'epoca fosse risultato ri scontrare forme diyerse, l'azione muscolare ne, 1 avrebbe potuto essere invocata; orbene, in tutti ~ soggetti (embri-0ni e feti) esaminati si è ~empre visto tale margine a forma conveRsa. Ciò posto il margine della scapola cleve modificarsi nella vita extrauterina: e il rapporto dimostrato in nun1er01Se ricerche, quasi costante, fra attacchi mu~o1.ari e margine vertebrale della. scapola, prova che tale modificazione è dovuta principalmente all'elemento muscolare. A riprova dell'i11fil1en7.a mt1scol.are sull'elemento osseo 1'0. presenfa radiogrammi di scapole dove chiaramente si osserva tale influsso s ull'orienta. mento delle trabecole. Da tutto ciò 1'0. conclude che senza togliere del tutto il valore clinico C'he taluni hanno attribuito al margine vertebrale dPlla scapola, per le sue ricerche, viene qt1esto di molto diminuito; invece a spiegare tali forme di margine vertebrale, prende il primo posto l'influenza muscolare. Fanno osservazioni il prof. SPERINO e il prof. DoNATI. Dott. GIUSEPPE STuFLEB. L. FERRANNINI Docente di patologia e clinica m~dica. nella R. Università: di Napoh. .

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CLINICA -

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SEZIONE PRATICA

APPU NTI DI MEDICINA P RATIO A . CASISTICA E TERAPIAo

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L'eredità sifilitica paterna. Di qt1esto vecchio a r gomento, ma sempre int eressante e sempre purtroppo_di pratica attualità, si occupa G. Lévy nel Paris médical (n. 32, 1917).

·S econdo Gaucher la madre n on è contagiata in tutti i casi di siifilide ereditaria ed esiste una eredità di origine esclusivamente paterna. In appoggio di questa sua teoria fornisce due categorie di prove :

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mediatamente prima del suo matrimonio, anche quando si è bene curato, anche se ha una \V. R. negativa: sarebbe anche desiderabile che prima di ogni n uova procreazione seguisse un nuovo trattamento; P. C.

Intorno alla sifilide dello stomaco.

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l\1ax Einhorn (J!l edical Record, 1916, n . 11), osserva che la sifilide dello stomaco, benchè di grande i1nportanza pratica, è poco studiata nella letteratura medica. Perciò l 'A. crede opportuno di esporre succintamente la storia di a) P rove cliniche: Eccezioni alla legge iii alcuni casi di sifilide gastrica caduti sotto la Colles ·(madre partoriente un erede-sifilitico e sua osservazione. che diviene sifilitica a mezzo di questo e r]opo Ricorda dapprima un caso di tumore flogistila sua nascita, contraendo, per esempio, l:r1a co luetico dello stomaco, osservato da Siegheim, sclerosi al seno). il quale mentiva i sintomi dell'epitelioma. In b) Prove serol-0gi ch e: W. R. positiva nel due casi del Myer fu riscon trato all' atto opeba mbino, negativa nella madre. rativo nel primo un tumore inoperabile dello L'eredìtà sifilitica è dunque indubbià, e più stomaco, e nel secondo un tumore epigastrico frequente della materna. della grandezza di un pugno: ambedue ced etLe sue conseguenze sono variabili e s1• pos- tero alla cura an tisifi-litica. Leven riferisce due casi di stenosi p~lori ca di natura luetica, guason•) dare diverse categorie d i fatti : 1° Eredità virulenta, che si può produrre riti completamente con la cura specifica; e riparecchi. anni dopo la infezione. Sono bambini tiene che si debba di regola tentare prima la affetti da erede-sifilide generalizzata; è l 'eredo- cura antiluetica tutte le volte che si debba insifilide secondaria di Gaucher. Può anche trat- tervenire per tumori dello stomaco. Hausmann di solito ha -osservato a nq.cidità tarsi di erede-sifilide terziaria, precoce, o tardiva, primitiva, o consecutiva all'eredo-sifilide nei casi di 1nanifestazioni gom1nose dello stosecondaria, e può comprend ere tutte le lesioni maco; i sintomi.. di ulcera associati con anacicutanee, mucose, ossee, o viscerali della sifilide dità parlano in favore della n atura sifilitica della lesion e. terziaria. Co1nite descrive un caso di tu1nore sifilitico 2° Esistono manifestazioni di ere do-sifilide dello ston1aco il quale riproduceva tutti i caratquatérnaria, rappresentate dalle lesioni p arasi- . teri dell'epitelioma. Copelli riporta parecchi filitiche di Fournier, e di er edo-sifilide quinte- casi di sifilide dello stomaco, ed osserva che naria, comp!'endente tutte l e distrofie della si- ogni affezione grave dello stomaco ribelle a lla filide ereditari a . Esse dipendono sovratutto da cura deve far sospettare la n atura sifilitica deluna eredità tossinica. E l'affezione, o la defor- l a lesione. mità, una volta stabilite, diventano ereditarie L'A. descrive due casi di tumore sifilitico del~ esse stesse: è p er ciò, perchè sfugge la causa lo stomaco : è una forma clinica rara, ma molto primitiva, ch e, secondo Gaucher, fu p otuta ne- impor tante, perchè simula perfettamente un tugare la origine .sifiliti·ca di un gran numero di more gastrico malign o. mal attie. Nel 1° caso si trattava di un u on10 di 46 anni 3° In una terza· categoria di fatti non è ap- che da circa un a nno accu sava gastralgie duprezzabile l 'er edità speci ale : sono bambini che rante la notte da quattro a cinque ore dopo cenon hanno che tare volgari, le quali non si na, che duravan o circa un 'ora e cessavano con possono riportare all a eredità sifilitica, che per l 'ingestione di cibi e di soluzioni alcaline. Egli una lunga osservazione di fatti consimili. n on av-eva m ai avuto em atemesi nè melena. Infir1e _l'eredità sifilitica non impedisce il con- Negli ultimi m esi aveva perduto fortemente di tagio della sifilide e molti individui, nati da si- p eso. Nella regie-ne epigastrica sulla linea mediafilitici, contraggono essi stessi la lues. na fra l'apofisi esiforme e l'ombelico si palÈ dunqt1e n ecessario trattare un. sifilitico im-


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IL POLICLINICO

_pava una m assa resistente della g·l'andezza di circa u11 pollice e mezzo. L'esame del contenuto gastrico dava assenza di Cl libero, p'r esenza di acido lattico, acidità totale uguale a 8, assenza di sangue. All'esame radioscopico fu fatta diagnosi di carcinoma del piloro. Essendo stata fortemente positiva la reazione di Wassermann, jJ paziente fu sottoposto a cure mercuriali e salvarsaniche. Dovo qualche mese egli aveva riacquistato il suo peso primitivo, e si sentiva. perfettamente bene. Digeriva benissimo ogni sorta di cibo. Nulla d 'anormale risultava più all'~same fisico dell'addome. Nel 2° caso il tumore si palpava nell'ipocondrio sinistro, e si estendeva dal margine -costale a circa tre dita trasverse dall'arcata stessa. Le masse erano disuguali e dure alia pal:)azione. L'esame del contenuto gastrico dava assenza di acido cloridrico, presenza di acido lattico e di latte. L'infermo da circa 6 mesi P..ccusava gastralgia e vomito . La reazione di '.Vassermann risultava negativa. Praticata la laparatomia, si confermò diagn osi di tumori inoperabili dello stomaco; non fu possibile n è la gastrectasia nè la ga·stroenterostomia. L'infermo sopravvisse all'operazione, ma continuò ad accu~are le medesime sofferenze. Sottoposto a cura iodica, malgrado fos se negativa La W . R., cominciò subito a sentirsi meglio. Una cura specifica rigorosa fece sparire completamente il tumore e ridonò la salute al paziente. I tumori sifilitici del viloro sono viù frequenti di quelli dello stomaco. In un caso citato dall'A. la sindrome datava da tre anni con vomito frequente, ematemesi, gastralgia, defJ el'im ento generale, dilatazione dello stomaco fino alla sinfisi, presenza di un grosso tumore sulla regione del piloro, notevole riten2'lione gastrica nelle ore del mattino -a digiuno. La cura specifica iodio-mercuniale fece s:parire ogni sintoma subiettivo ed obiettivo. Molto frequenti sono anche i casi di ulcera sifilitica dello stomaco, che talvolta possono perfettamente simulare la sintomatologia dell'ulcera idiopatica. D'altra parte vi sono frequentemente lesioni organiche dello stomaco in soggetti sifilitici ea indipendenti dal processo luetico coesistente. Talvolta la diagnosi differenziale della lesione è piuttosto agevole; tal' altra la singolarità della sindrome ed il decorso della forma clinica rendorio incerto per lungo tempo il giu-dizio diagnostico. Dall'esame di questi casi clinici l'A. conclude cl1e non vi è nessun sintoma dell'epitelioma ( 16)

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dello stomaco che non possa rivetersi nei tumori gommosi sifilitici di quest'organo, e raccomanda di non dimenticare mai la possibilità dell' esistenza di una gomma in ogni caso di diagnosi di cancro dello stomaco. La reazione di \Vassermann deve avere grande valore in questi ca:si, ma non sempre può avere valore decisivo assoluto. Un periodo di cura specifica rigorosa di solito ci dà la chiave della soluzione di questi problemi diagoostici. P . S.

L'arsenobenzolo nelle sifilidi cardiovascolari. Leredde (Bulletin M édical, n. 22, 1917), esaminando sistematicamen te il cuore, il polso e la pressione arteriosa in tutti i sifilitici, constatò con una grande frequenza lesioni cardiovasc_olari. Contemporaneamente alla roseola, ed a . volte prima anche della roseola, si trovano frequentemente palpitazioni, ambascia precordi.a-· le, più raramente tachicardia, spesso delle irregolarità, ineguaglianz,e ed intermittenze del polso. Questi fenomeni sembrano dovuti alla fissazione della spirocheta sul cuore, e guariscono col trattamento intenso e sterilizzatore, adatto ad evitare future cardiopatie. Stabilitesi queste, la cura è difficile: il farmaco è tuttavia efficace -ed inoffensivo in certe condizioni di tecniea e di dosi. L'effetto è notevole nelle lesioni acute o subacute ed an che nelle sclerosi antiehe. Il .successo riposa su tre precetti: 1° iniziare con una dose molto debole; 2° au:z:nentare questa assai più lentamente che nelle sifilidi nervose; 3° non lasciare mai fra due serie di iniezioni un intervallo superiore a tre, o quattro settimane. La prima iniezione .di arsenobenzolo sarà di gr. 0.10, la seconda di gr. 0,15. Tale aumento si effettuerà solo se la tolleranza fu . perfetta senza reazione cardiaca, o vascolare. _ Si aumenta così gr. 0,05 per ogni su.c cessiva iniezione, interrompendo quando si manifesti cardiopalmo e dolort: a volte si vuò arrivare a gr. 0,90; ma più spesso conviene arrestarsi alla metà circa di detta cifra. La sec-0nda serie si farà solo dopo un riposo di 3-4. settima11e e si può procedere in modo più · energico e con pdù rapida progressione. Tutt"avia la prima iniezione deve sempre essere fatta a dose notevolmente più deb·ole dell'-ultima della serie anteriore, sorvegliando particolarmente la presenza ed i caratteri del polso e la quantità delle urine. Dopo le iniezioni il malato terrà sempre il ' più completo ed assoluto riposo. I

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P. C.


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SEZ IONE PRATICA

MEDICINA SOCIALE. Rieducazione funzionale nelle lesioni organiche del cervello. (Deuts che Med. W oc h., N. 29). I feriti del cranio raramente possono co11si-

derarsi guariti dopo la cicatrizzazione della le~ione, perchè quasi sempré si m ànifesta110 ir! seguito disturbi di varia entità che, secondo le osservazioni fatte dal dotl F. Reichmann ir1 un reperto specializzato per feriti al cranio, si IJotrebbero dividere in tre gruppi: sintomi ner\·osi localizzati; si11tomi generali in clipendenza delle lesioni org·aniche più o i11e110 misti a fatti psicotici concomitanti; fenomeni dovuti alle complicazioni della lesione primitiva. Quando sia colpito uno dei centri cerebrali noti, non m ancano mai i relativi sintomi; però è da notar e che spesso .si hanno anche fen omeni riferibili a centri lontani dalla parte colpita. L'esame radiolog·ico ha spesso in ostrato che in tali casi si trattava di scheg·gie ossee o metalliche proiettate lontano dal canale della ferita. Quando nen1n1eno l'esame radiol ogico dà un responso, si possono sospettare emorl'agie, focolai n ecroti ci, ecc., dovuti a feno1n eni di scoppio. Ai sintomi localizzati appartengono i Llistul'bi m otori di caratte1 e cerebrale o cerebellari• (turbe motorie, sensitive o miste), i disturbi ottici ed acustici, le varie afasie (afasie, al exi1', n ~rafie, apraxie), ecc. Circa i fatti g·enerali, bisogna osservare ch e il inedico dev·e andar molto cauto nel git1 di ca1·e un paziente quando an che 11on trovi una base nb})ietti va ai distt1rbi lamentati imn1t1ne da lesioni organich e del cervello. Tra questi disturbi sono frequenti le verti gini, l'intolleranza dell'alcool, il comportamento abnorm e del siste1na ca rdiovascolare, le modificazioni del sangue (elevata eosinofilia, monocitosi), l'a11mento dei riflessi tendinei, l a dermografia, l'aumentata eccìtabilità muscolare, ecc. Subbiettivamente: cefalalgie, ronzii, dist urbi visivi, ecc. L'esame psichico rivela d isturbi dell a memoria, diminuita facoltà di at1~112i on e e di concentra.zione, difficoltà di pe11sare, facile esaurimen to, apatia, . irritabilità, ecc. Q11anto alle compli cazioni della lesione pri111itiva si sono osservate: encefaliti, ascessi, rneningite, epilessia trat1matica. Ora, siccome qt1este possono presentarsi anche lungo tempo dopo la guarigione chirurgica , è bene ch e chirurgo e net1rologo te11gano lt1ngo t~mp o sot-

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t'occhio tali pazienti prima di iniziare la loro rieducazione funzionale. È noto che la .rieducazione funzionale per diminuire i disturbi nervosi conseguenti a lesioni cerebrali {speeie per le afasie) è stata usata qu.ando tali sin tomi erano conseguenze di malattie (sifilide, arteriosclerosi, tumore ce-· rebrale) che si presentano in genere in individui di età avanzata e in condizioni generali llecadenti: tanto più sarà utile tentarla in individui giovani, r obt1sti, con sistema nervoso 1.;entrale ben nutrito. Non per tutti i pazienti la rieducazione si !L1 0stra . ug·ualmente utile. Anche su i11dividui pl'esen ianti le medesime lesioni e i medesimi LI isturbi, gli effetti sono svariatiSBimi. Da alcuni poi, nonostante ogni tentativo non si può ottenere n essun 2niglioramento : altri invece presentano già spontaneamente tendenza a m j:;liorar e. In tali casi la l'ieducazione potrebbe se111brare su1)erflu a; i11a l'esperienza ha dimo: trato che con essa si ottiene un effetto più ra1)ido e più sicu ro. · I risultati incoragg·ianti del metodo lranno a11zi indotto ad applicarlo anche su pazienti :1resentanti sintomi generali mentre prima si nsa\'a soltanto su quelli che avevan o sintomi

!ocalizzati.

L'i11$egnamento è aJlidaio a un insegna n te per so rdomuti, a un n1a estro elementare e a un capo d'axte. Le esercitazioni che si fanno ai pazienti ap1)artenenti al primo g·ruppo seguono le mede,irne regole d·a te dalla pedagogia per insegna11.e i l'udimenti del linguaggio parlato e scritto. Ogni paziente però va .s tudiato caso per caso e i~truito individualmente; si potranno così utilizzare le facoltà rimaste integre per riatti,· are quelle perdute. Così p. e_s. tra le afasie vi .,ono q.uelle in cui la pal'ola viene riappresa con l 'esempio, vedendo cioè il n1aestro articola re il linguaggio, quelle in cui la parola viene ri cordata associand oYi l'immagine del signifi,·ato, que11e in cui la memoria della parola è ussociata al suo suono, o alla visione dell'im 1.1 agine scritta, o al n10\•in1ento grafico ch e occorre eseguire per scrive1·la. I disturbi psichici generali vengono trattati ( ' 1>n letture facili atte a destar l'interesse del paziente, e.on brani fatti i1nparare a m emori a, t·n11 lievi lavori, o brevi passeggiate, facendo poi ripetere oralmente o per iscritto quanto han no fatto o veduto. Anche qui, giacch è non si riscontrano mai casi identici, l'insegnamento sarà adattato ad ogni singolo caso. Nei priO)i tempi s i ha un cosi facile esaurimento che (l7j .


11.4.6

IL POLICLINICO

(ANNO XXIV,

FASC.

l'in seg·namento non può spesso l)rolung·arsi olt~~e 5, 10 minuti di seguito, e \'a tentato a più . riprese nella giornata, ma con l'esercizio la L'alimentazione delle truppe di terra italiane. esauribilità diventa sempre minore. Il prof. E . Baglioni (A 11 nali di Ig iene, 31 a- . Quanto all'epoca in Clli è lltile cominciare gosto), c h e è stat~ ]n·ca.ricato dal lVIinistero deltal e i·i~duc~zione, secondo l A. sarebbe no11 apla Guerra di stl1diare la riforma dell'alimenta1Jena c1catr1zzate le ferite: naturalmente se d à zione per. l 'Esercito, ha concretato i rist1ltati luog·o a reazione (febbre, ve1'tjgi11i, crampi) si clelle sue 1·icerche in llna Istruzione sul vitto dovrà interro1npere. militare in cui all'es1Josizio11e ·delle nozioni fonJ;>er gl'infermi affetti da disturbi puramente darnen ~ali di fisiol ogia ed igiene alimentari sepsicotici, l)iù che il 111etodo in sè stesso, ha vagu ono le nol'me per l'attuazione migliore d el l~re. t~ra1)et1ti c o la parte sugg·estiva: il sapei·1 s1 c1oe curati da. medici specialisti e sottoposti ser\·izio e per 1a sua orga11izz.azione. Una novità per quest'ultima è l'istituzi one di w1 corso a cura con veniente. Questo nletodo, se anche di istruzio11e sul servizio del vitto p el' un ploper i ris t1ltati è simile ad altri adottati pe r t one di graduati e soldati ranr.ie1·i,· scelti fra questi ·casi (ipnotico, s uggestivo, elettrico) è quelli ch e p er professioni affir1i ese1"citaìe de:t l)erò etican1ente st1pe1·iore, poichè il mala to civili e per adatte proprietà fisiche, vi · a vesseru anzichè esse1:e passivo, collabo1·a attivament~ pa1·ticolare a ttitudini. In tal inodo si raggiunO'e ool medico alla propria guarigio11e. lo scopo cli El vere un personale tecnico a.bb~ Oltre alla scuola di esercitazione, m olto utili stanza addestrato, al contrario di quanto avveso110 gli annessi laboratori. Q11esti, ol t1·e a l'i11iva prima, quan.do per l'irr1perizia dei soldati svegliare le facolt à meccaniche o manuali d el i·ancieri non era raro il caso ch e -1e vivande paziente, hanno s11 di esso un a lto effetto rr10preparate offrissero tali e tanti inconvenient i rale, co~e si può constatare confrontando il da dover e-ssere r]fintate an ch e daJ più affa.s tto c.ontegno . cupo, apatico e scoraggiato dell 'i11fermo qua11do è in letto, con quello vivace mato indi\·idt10. Le n1odificazioni pii1 importanti dal pu11to di e disinvolto che in lab.oratòrio, ove l'amvista sani tario riguardano la q11alità e quanbiente a lui famigliare glj fa qimenticare anch e tità dei generi costitt1enti i diversi pasti . E per delle ore i suoi disturbi. Inoltre il lab ora' . stato notevolmente l'iòotto il consumo di car11 e to~i 9. è .uti·le r)er giudicare il suo graclo di abi... ' . . ......... lità. al lav:oro al i-i torno nella vita bo.l~ghése . . .. bo~ina, ·1asciandola per soli tre giorni alla settim~na, con facoltà di sostituirvi per un giorno L'integr.arsi dell'opera del medico con q11ell a altra carne, ovina, s11ina in s-catola o di pes.-ce dei peclag·og·hi nella sct1ola e d ei capi d'arte (b accalà). Negli altri quattro giorni il pasto nei laborato-ri è nat11ralmente la base di q11e· antimeridiano consiste in minestroni di pasta sto metod o dj rieducazione. o di riso, con legumi o verdure o patate. e.cl agNonostante i buoni ris ultati ottenuti da qu egiunte di 40 gr. di fo rmag·gio, che r.a ppresenta ~ ti reparti sp eciali per feriti al cer\'ello, il nu11n necessario ·com plemento, rioco cli 1J1·oteine 1nero delle guarigioni perf.ette è. picc olissimo, per non di1· nullo, quindi ness11no, se p11r ap- .animali. Il ranci o r>omeridiano è più variato e gustoso e consiste in minestre di r iso o pasta, o 11arenten1en tè g·11a1·ito, si dovrà gi11dic ar abile legum i, od in pasta asciutta. ~l servizio militare, e neppure a servizi sedenPer i condi111 enti è stata fissata la qu.a;ntità t a 1·i. È invece compito di questi reparti di ave qualità, in modo di renderli indipendenti d ai \·iare il paziente all'antico mestiere, se esso è prezzi oscill anti dal mercato; si danno cioè an,co1·a ad~ttato, o ad uno nuovo, e di trovare 15 gr. di olio o lardo nei giorni in cui vi è l)er ognuno il lavoro prima di dimetterli dalla ln. razi one caJ:nea, 20 gr. negli altri gior11i. c asa. Q11a11do il paziente è in condizioni da l -gualm ente fissata è la q11antità · degli altri non poter attender e a un utile lavoro, sono i1tgredienti: salsa di pomod.oro, sale, pepe, cichiamati i congiunti per ricevere istru zi oni s11l polle, eoc. modo di com1Jortarsi col malato e s11lle occuPer le truppe operanti in zona di guerra la p.azioni che si possono dargli. Alla scuola è r a zion e di carn e è stata dimint1ita da gr. 37S a nnesso un ambt1latorio ove i convalescenti ri. a gr. 250, con fa coltà di sostituirla per due t ornati i11 farr1iglia possono ricorrere per guida giorni alJa settimana con altra carne (suin a, G. :.\1ENDES. e consi gli o. baccalà ) ; si è aumentata la Tazione di p.asta, a gr. 200 (invece .di 150) aggiun gendovi delle Pt1bblicherem-0 prossimamente: Yerdure (cavoli, e-OC.) e 40 gr. di formaggio G. VOLPINO, Trichiniasi ed i11i1nu11i tri rz atu ral e ogni giçTno. Per la facilità poi di preparazione del condimento anche nelle casse di cottura, . di animali italiarii contro la tricliina.

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SEZIONE PRATICA

si è introdottto 1'11so dei condimenti in scatola. Queste n1odificazioni della razione sono state aocettate nbbastamza be11e dalle tr11ppe, a prescind€re d~ q11a~che lag,n anza in st1l principio, per la rid11zi 011e della qtiantità di pane (da 750 a 600). In casi eocezionali si rimedia accorciando 11r1 terzo od 11na m età di razjo~e supl)letiva. Notevoli '"ono s tati i ,·antaggi econ oniici , eo,n. cl11·cendo al rispaemio di c'irca 800.000 l1noi all'anno (calcolando per 4 n1ilioni di soldati . cioè per t1na cifra inferiore cl,la r eale); l 'eco11ilmia clel g·rano sa1·ebbe di oltre 100.000 t-0r1nellate a.nnl1 e. Questi generi, che si i111portano i11 gran parte c.la.ll·ester-0, sonn tati . qstituiti dn, altri, quali il· forn1aggio, i leg11mi, ecc ., largamente pl'odotti eia] . nolo italiano: tA1e razione corri~poncte q11indi alle norme di sHgg in eror1om1a nazionale. Il lato igienico e ,ç;anitario rlella q11estion e presenta non rr1i11ori vanta.g gi. Le moderne conquiste nel camp o della .f isiologi a e cl ell'i gicn1e alimentare hanno cl im ostrato erroneo il principio della isodinamia dei tre gr11ppi cl i ' principii alimentari ed inesatto quello dellH isovale11za delle djyerse proteine; hanno messn i11 ll1ce l'esistenza dj 1)ri nr·ipii n11triti\'Ì di natura ·ignota ma d 'importanza. . capitale, le così dette vitnmine, p ronrl11ro110 a ritenere che molti dist11rbi discrasici di 1111b·izione osserYati nei soldati fossero doy11tj a l 11recedente ,,itto irra7ionale. l1ettata da irref11tabili motjvi scientifici, la nnoya, razione sembra corT{spondel'e a tutte IP esigenze clj lln sano regime militar€; i ris11ltati otteni.1ti con essa, hanno perfettamente rorri, . ~posto alle aspettati.ve. FIL.

Si tenga presente che talol'a il lupus eriten1atoso si ac·corn1pagna con la sindrome del Raynau.d, che, com 'è noto, da alcuni autori è considerata spesso di origine sifilitica. I o stesso pubblicai un caso del genere nel quale la cura c.:on 1 unguento mercuriale dette llll migli-0rarne11 to notevolissimo delle chiazze eritematose ed un arresto del processo che si n1antiene ancora dopo molti anni. V. MONTESANO. 1

(884). ,Al dott. X. Y., Zona di guerra: Sinora,, non h o avuto cognizione c l1e si a comparsa alcuna pltbblicazione dettagliata nè italiana· nè fran cese ~t1ll e auto-lesioni in guerra. Sono però. a1)p.arsi per tutti i giornali med~ci delle due nazioni molti arti coli che trattano or 11no or !,altro q1Lesito di qt1esta importante parte della :.\Iedicina legale miljtare. E una rivista sintetica, abbastanza estesa, è stata pt1bhlicata ·nei tre r111meri monografici del nostro periodico, ect l1na sulle malattie siml1la te in Qi1,a derni rl i !lf ed.i rin a legale, 11. 3-6. Prof. A. A. (885) Al dott. Carol11s: L 'opera più recente e più completa s ulla malaria è quel la del prof. V. ASCOLI. Un volu me di 1128 pag. ron fìg. e tavole. l Jnione Tipogr Editr. To1·inese. I ... 25. JNDEX.

CENNI BIBLIOGRAFICI. ( ;Von 3i recemiscono che i libri pf'r1•enuti i n dnnn alla Redazione)

(883) . Curo rlel lupu s erif P1natoso. All'ahl) . Il. 2882: Per la cura del 111p11s erjtematoso riesce· spesso assai utile 1'11so dell 'l1ng11 ento merct1ri ale applicato localmente s11lle singole chiazze, sorse per i rapporti fra questa cler111ntosi . (almeno pe 1· alcuni casi) e la sifilide: r rLp1)o rL·i cl te, ·messi. in evidenza già ·d.a tempo dal pro. fessor Cam1)ana, h anno riceYuto conferma rrcentementc da, al1torevoli autori . tranieri. H ollaode r co11siglia 1'11so locale della tint1tra di iodo e l't1so interno di sali di chinina a dosi crescenti. ·Io J:>erò no11 ·posso · cli.re di avere 8vuto con questo metodo i buoni ris11ltati otteni.1ti in 1>iù di un malato con l'l1nguento mer-

L. LTJCIANI,. S. BAGLJONl. L 1 a li1nP n tazio·n e umanri secondo le piu recenti in da(Jini (lsiologicn e. 1 vol. in-12° di ,pag. 240, con 1 ta v. a ('Olori. l\1ilano, Società Editrice Libra.ria. 1917. Prezzo l J. 5. In un momento in Clli occorr e litnitare l'ali' mentazione, q11esto lihro gi11ng·e m-olto o~por­ t11110. Esso espone le concezioni recenti. relative all,alimentazion-e, la maggi or parte delle quali anteriori allo stato di guerra. D11rante l'l1ltimo dec€nnio infatti gli st11di s11 ll alin1entazione avevano progredito a grandi l)as. i, mettendo in giusta luce tutta l 'im1)ol·ta11za della ~Ol)rietà . · Il lavoro, Gondotto con sano criterio, scritto bene e con chiarezza, a ccoglie i risl1ltati più sicuri e che possono oggi considerarsi come incontrovertibili. I spi r ato alla screnza ed al patriottismo, merita di esser letto dai medici e da q11 anti si occl1pano di fisiologia, d'igiene, di problemi sociali. No11 poteva essere altrimenti, tlacchè è compilato da dt1e illt1 strazi1)ni della fisiol ogia, q11ali sono i profe..~sori L11 ciani e Ba-

curiale. ·

glioni.

POSTA DEGLI ABBONA.T I. ·

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IL POLICLINICO

Una parte delle nozioni in esso contenute h a già formato oggetto d'interessanti studi generali pubblicati dal prof. Baglioni; ci eravamo fatto un pregio di accoglierli nel nostro per iodico. R. B. ,

~IGAY.

L e r égirrie ali1nentaire des diabétiques.

Un vol. in-16° di 91 pag. O. Berthier, E. Bon gault, edd., Parigi, J_J , 3. L'afori sma di Voltaire R égi1ne vant 11iieux que médecine trova l a sua m igliore applicazi one per i diabetici, in ct1i la terapia si impernia appunto sul regime. Questo però deve subire delle m odificazioni, secondo l'individuo; e dovrà es sere diverso secondo che si tratta di un diabetico fl orido, o di un-0 con perdita d 'azoto, con acidosi, oppt1re di diabetici di speptici, albuminurici, ecc. L ' ..t\. in questo libretto, dopo brevi .cenni generali, ·esamina singolarmente i diversi cibi e le bev.ande, fornendo degli ottimi consigli pratici sul modo di preparare le vivande, ed indicando le specie e le qt1antità che posson o esser permesse i1ei singoli casi. }\lle ct1re di digiuno (Allen, Gt1elpa) accenna . a proposito delle glicos11rie irridt1cibili, con la giusta osservazione che esse n on devono venir a pplicate inconsideratamente, poichè possono non essere senza danno, in soggetti dhspo{)ti all'acidosi. FIL. 1

Dott.

' TALFREDO C HIODI.

Manital e pratico di pro-

fi,lassi e disinfezione, per u so del R. E ser cito.

Un vo1. in-16° (l\1anua1e Hoepli) di 196 pagine con 32 incisioni. H oepli ed., l\'filano. Prezr.o L. 4,50. L'importanza dei servizi di profilaRsi e di disinfezione per l'esercito nelle attuali condizioni di guerra è troppo evidente perch è si debba insistervi; d el resto gli ottimi effetti ottenuti con l'oculata applicazione dei mezzi profilattici, n e dimostrano Ja grande utilità. L'A . che era dapprima addetto al servizio delle disinfezioni nella città di Firenze ed ora comanda cla due anni una squadra di disinfezione ·in zon a di guerra, espone qui i metodi pratici da seg uirsi. Vengono prima trattate le generalità s11lla disinfezione, mi{!robicid·a ed in.setticida, poi la bonifica del soldato, la lotta contro le malattie infettive·, la disinfezione e bonifica in zona ·di guen~a ed i diversi servizi sussidiari (ufficiali sanitari, profughi e prigionieri, ecc. ). I consigli pratici e l'applicazione delle norme ai singoli casi riusciranno cli notevole utilità a chiunque (personale sanitario e del genio) $i debba occupare (lella questione. •

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FIL .

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Le malattie del cuore edei vasi Sommario del N. 1 - Anno Il (1 o Dicembre 1917). LAVORI ORIGii.'\ATJI . .-

Il cu.or e d ei mutilali di g·uerra . Sftgrno-oscillom etri~dell'arto san9 e del moncone (Prof. "?\' . Pende). - La miocardite latente negl i effetti del cosi ddetto sfor zo del cuore (Prof . R . Campana ). - Gli scompensi territoriali del cuor e (P1·of. F . .'\fa1·tani). HA~SEGNE E _RIYISTE. - La cura del cuore (F. A-la rie:~ ni). - Le l es1on1 valvolari del cuore nei mi litari. - Apprezzamento della potenza di riserva del cuore (.Va1·t tne t ). - Segno di Trunececk ne11 ·aort1te cro nica (Tru n~cec1\). - Misurazioni precise in rat to di g-r afiche cardiache (C lz. Lam bry e Mottgeot). - I riflessi oculo-card iaci e _i disturbi subiettivi dei trapanati (P . Sainton. ). La s1 ndron1e «mal degli aviatori ,, in un pilota alhuminurico. Stud io sPerimentale dei riflessi cardio -vascolari du1·ante il volo (G. F e1·1y). - Il polso Ja teni o ne arteriosa e i riflessi oculo-cardiaci nei 'traumatismi crani ci (Oppenh et1n}. - Ascoltazion.e del cuore durante La con1pressio ne oculare (P. E1nillf' Weti) . Riflessi oculo-cardia ci, oc ulo-respiratori, oculo-vason10 tori , dis ociazione auricolo-ventricolare provocati median te la co mpressione oculare o coll'atropina (Jf . P efzelakts). - I r iftessi oculo-cardia ci nella sindrome ip<J· ti roidea (Petz.e ta.k.is ). Pericardite oon ver samento: polso paradosso (C h aoigny) . - Accelerazione volontari a del ritm o cardiaco tFavi ll e Du bley White ). - Extrasistoli ventricolari: loro importanza cli nica (E. G1·etuJr). - Azione riftessa delle con trazioni uterine nella produzione delle extrasistoli (Fabr e e P et;,etalcis). - Inftuenz::t della posizione del eorpo, dei movin1entl respiratori' e della deglutizione nella p roduzione di extrasistoli (Danielovol11,). Extrasistoli provocate per la con1pr e · sicme oculare in un caso di bradicardia nervosa (Danielopol'U e TJanu.lescu). - Dell 'inftuenza dei nervi vaghi sulla con<l uzione tra le orecchiette e i ventricoli n&i c~ni durante la fibrillazione delle ore.ccbiet te (Caw by Robinson). ASipetti moderni dell e lesioni cardi ache (Suthe1·iand). - Contributo allo studio dell~ fibrillazione auricolare mediante t r<t r·cia•ti fotografici del polso venoso (Nilcs e l.J' iggers} . - Signiftcato delle onde dia · stoliche del polso venoso nella fibrillazione auri colar(' ( Wigger.<> e Niles). - La fase stimolatr1ce dell 'atripina (P etzet nkis). - La bradicardia nelle partorienti (nonieio polu e Zacnarescu ). TERAPIA . - La p rati ca medi ca nella cura dello scompenso ca rdiaco (G. p ·u gliesi}. ..

Rl C,eitow-f,

La pubblicazione de Le 'A1alatti e de/, Cuore, iniziata in 1non1enti diffi ~il i , ha incon!.rat o t:l11to faro r e q11 ~'1 to noi non osava.mo sper ::lre, stante le ro ndizioni eccezion'< li rl i tiu on~ )'arte dei nledici itali ani. tolti clalla g-uerr~ a1 1 a tranq ui l1it,à degli stud i e a11 ·eser cizio norn1ale della pro~essione. Questa lieta accoglienza fat,1.a ad una p ubbl1c.az1ooe it.aliana , sorta co n intendimenti di giovare unicamente alla ~c i en za nostra e al medico pratico, dimostra all'evidenza rhr il bi~ogn o ne era sentito, € che noi non et eravam~ ingannati rhierlen òo per e.ssa la benevolenza dei med1c t italiani, quale unico con1penso ai sa.c rifici che volnntarl:lrrente cd in1ponem n10. Ed ora, entrando nel se.condo an no di vi1a. i 1 nostro periodico si propone di corrisPondere ancora più alla fiducia spontanea e sollecita ò el ceto medico , si a. col mlg·liorare la 11arte r edazionale, chiama.ndo a co ntribuirv.i tutti i n1edi<'i di buona volontà e curando S€'lllPre piu tutto quanto potr à interessare il pratico, sia sollecitando la collaborazione <lei più eminen ti cardiolog·t italiani e stranieri, che già accolsero con a;r ande sin1patia la corn parsadel prin10 giornale italìa.110 ùedic ato all 'inrportanf C' a rgomento delle malattie del cuore e dei vasi. Così avremo sempr e megli o conseguito il .fine che ci s iamo proposto all 'inizio, e in p rova della nostra riconoscenza verso coloro che e.i h<tnno onorato della lbro fì d11cia, man teni amo inalterato il mite prezzo di abbon<t mento a nche per l'anno 1918, non ostante la scarsità e il forte rin caro della carta e d ella manodopera tipografica. il che in1 porterà un sa.crificio finanziario non indlffcrentP · che noi sosterremo volentieri. pur di far cosa grata e utt le a.i m ed i~i italiani in questa ora crit;ra pe r tutti.

Abbonamento a nnuo: Italia ,, 11,ascicoli separati L . 2.

I~ . 12 -

IDstero IJ.

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1~

Per g1i abbonati al « Polielinioo )) : It.alia L. 10 Estero Fr. 15. Inviare vaglia direttamente al prof. IDNR If'O ~IOREl,TJI __:_ Via Si stina , 14 -

Roma .


SEZ IONE PRATICA

NELLA

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VITA. PROFESSION AI.JE . .

Cronaca del movimento professionale.

(ìonsideranùo che nei bilanci comunali, opere legislative è ·stata stanziata la somma per il mese L'Ordine dei M e<lioi di Pavia. Adl1na tosi in lli licenza .an nuale alla quale hanno diritto i me.sed11ta str.aordinaria, J)resenti i consiglieri O-Ornel1lici condotti e. che i medici per ragioni dii servizio :-;ono disposti a non usufruire ; · li, :llusnata, Merl-0, 'rrova ti, Valenti~ 1~~1 v>0tn to il seguente ordine del gior.no: Consideraindo che. la lpesa. per il ma!Iltenimento «Il Consiglio dell'Ordine dei Medici dell.a l"'ro<le1 mezzo di trais porto è quasi triplicata; Ylnci.a di Pavi.a, in quest'ora di suprema angoscia Tenendo calcolo eh~ nel decreto luogotenenziale per i violati e c.a.lpestati oonfln.i, nel mentre ri.af21 luglio ·1 917, n. 1168, si afferma la necessità. di ferma la sua salc1a ed immutata fede nei destini concedere il fieno a prezzo di reqt1isi-zione d el clell.a Patria, rivolge un ealoroSiO appello ai colleIl. Esercito in tutti quei cam nei quali è evidente ghi, perchè colla parol,a e coll'esempio si facciano la pt1bblica utilità oome è dei medici condotti; volgarizzatori della necessità di por're argine a tutAd unaTiimltà deliberano: -te le insidie di col0ro, che per fini ignominiosi, a•) che sia corrispo. ta al medico condotto l'inspecula11òo sulla ignoranza delle masse rurali; condennità caro-viveri in lire 24 mensili come a tutti corrono <l 111antenerle ignare e diffidenti degli sc-0pi g·U a ltri im·p iegati allo stesso stipendio a partire della guerra che S'i sta oomba ttendo e<>ntro I'eterno (lal 1° luglio 1917; Q spa\aldo nemico. b) che sia oorriisposto al medico condotto un, Nell'intento poi di porgere aiuto ai colleghi, che rnese di stipendio in, più I.>er il lavoro .straordinario travolti ò.alle masse teutoniche, lasciarono le con- che esso compie per rinuncia al mese di congooo trade inva se, per rifttgiairsi nel terri toro dell~t Pro- n·n nuo; ·vine-i.a, li invita .ad inscriversi in apposito regist·ro, o) che quella ql1a lsia.si i nùel1llitù di mezw di presso J.a, ·s ede <lell'OrdJ..ne, onde si possa provvetrasporto :fissata dai caipitolati prima della guerra dere al loro· c-0llocamento, ~.acendo v-0ti che i sani~a. elevata a I.J. 800 per un solo cavallo, a L . 1000 tari, c.11i furono agli inizi .del micidiale conflitto J.>er la OO'lldotta piena, a L. 1200 per due e.a.valli per tt1tta la durata d~l1a guerra; affida ti molteplici incarichi. con relativi assegni, cl ) che tutti i Coml1ni fa,r anno tutte le pratiche .abbiano 1spontaneamen~ a farne parzi.aJe rinunzia. • nell'interesse dei colleghi profughi. a loro possibili perchè sia concesso ai medici il Richiamando ·r>oi il di.ISposto dell'articolo 1 del De- :fien·o a prezzo di requisizione :fi.ssato dall' Autorjti.l <-ret-0 Luog-0tenenzi.ale, in c1àta 22 agosto 1915, si militare per l'Esercito : e) che la indennità d.i caro-viveri deve essere J)ermette <li far presente all' ...i\utorità prefettizia, devoluta. unicamente a quei med ici condotti che non la necessità di mett.ere .a {1isposizione dei colleghi esuli in P.a tria, quelle condotte mediche, attual- hanno altri cespiti di entrata che quelli ordinari, n1ente in nu1ne'l·o eccessivo, affìd·a te ad un unioo non per· quelli che hanno incarichi 1s peci;ali · conti~anitario. nuil tivi e retribt1iti, come condotte a scavalco, s<>rYi~i pel R. Esercito o della Croce Rossa, ecc. ». Fa. voti nnror.a, che qliando se ne presenta~8e il l)isogno, l'TJfficto Sanita.Tio del Ministero I della Sgravio di rioohe~za mobile pei medi<Yi del l' eGuerra abbia a ri-chiamare in servizio militare neto. - Il segretario del Consiglio direttlvo delg1i Ufficiali medici, attualmente comandati a prel'Ordine dei medici di Venezia, dott. Puglisi, )la star servizi di a:ssistenza ,sanitaria civile, affidando diramato a.i collegJll 1a. seguente circola.r e: i posti lasciati vacanti ai colleghi profughi . « I11 bai.Se al Decreto Luogoteneooiale 29 lugli-o Affida al Presidente l'incarico di comunicare a 191G. fu già concesso lo sg·ravi<> dell'imposta. a. moltutti gli Ordini del Regno i desiderati formulati ti di quelli che ne hanno fatto domanda in tempo nell'Drcline del giorno, perchè a.b biano ad essere 0 gennaio 1916 : coloro utile, con · decorrenza dial J p resi i11 considerazione a .sollievo delle eccezionali i quali si trova.n o in servizio militare non hann-0 conòi7.ioni <lei colleghi proft1ghi ». limitazione di tem.po per l)resenta.re la relativa dolndenn,ità pel Cta~·o viveri ai rnedici condotti. manda. Tale sgravio ha valore firio al oompilme?1to dellt'a,n·n o in oui sarà cottolusa la pace. Quanto a lJn un c-onveg·no fra i rapprese11tanti dei Comuni e l'immediato dopo guer ra, che ma·n terrà purtroppo della Sezione dell'A. N. M. della .provJ.n cia di Pail disagio ·profe..<:;· dova è frta to a1)pr oV13.to il seguente ordine del per molti dei medici veneziani • giorno : sionale e .p reciisamente nei mesi di maggio, giugno e luglio avanzare domand<ì. J·egolare di sgravio per <fLa. Git1n·ta esecutiva della Fe<:lerazione dei Comuni rur.a li ed il Consiglio d i presi{lenzia. della Se- i ruoli dell'anno successivo. Non m.ancherà la PresidenZ<'1, che già fin d'ora si zione pado,r.ana de-Il' A.ssociazio:ne na z.iona.le dei meè adoperata .a perau~dere l'Agenzia delle penose dici condotti; C-0nsidera11t10 che l'indennità. d i caro-viveri di- condizioni dei medici nostri anche dopo la pa!:e, chiarata obbligatoria per i dipendenti dello Stato, di rammentare ai colleghi a suo tempo quanto è delle ProYincie e dei Comuni deve essere ben d:i- più sopra ~sto : ma sarà bene che ognuno dal sti·n ta da ogni a ltra eventuale ·ndennità od emo- canto suo si tenga pronto a provvedere in tempo utile ai propri interessi». lt1menti per prestazione straordinaria di lavoro : 1

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IL POLICLINJCO

I medici del Oo mwne di Ro1na (medici ispettori, igienisti, condotti di Città, del Suburbio ed .Agro) riuniti in ia.1ssemblea generale il 3 novembre 1917

[_.\:\"NO )i" uu va

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nelia sede della Società fra gli impiegati del C-0ruune; Rilevato come la vigente Oaissa Nazionale di i•revidenza inadeg-qatamente provveda a tale doYerosa necessità, in quanto assegna S<>lo pensioni irrisorie, dopo non meno.di 25 anni di servizio e 65 di età, e in base ad altl'e c:onsiclerazioni ; Fanno voti .p erchè l' Amlnini stràzione comunale adotti le seguenti risoluzioni : 1 o riconos'Cimento, agli effetti della pensione di tutti gli anni di servizio effettivamente prestato dai singoli sanitari, come già fu praticato per a ltri funzionari ; 20 conseguente i-scrizione alla Cassa pensione comunale, a norma della disposizione transitoria del regolamento comunale 1905, dei sanitari assunti in servizio antecedent.emente a lla promulgazione delle leggi per il trattamento di riposo dei medici condotti (1898) e degli altri sanitari (1909); 30 integrazione della pensione governativa con una pensione "comunale, a somigUa.nza di quanto è stato già fatto in altri Comuni del ,Regno (Mi lano, Torino, Napoli, Venezia) per i sanitari che 11011 potessero godere del beneficio di cui al prece<le11t~ comma. ·

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. ATTI PARLAMENTARI. Ufficiali medici della Oroce Rossa passati nell'esercito.

All'on. Lombardo il gen. Giardino r1spondeva: « L'inscrizione nel quadro di avanzament? degli ufficiali, non importa di pieno diritto 1a pr()mozione, perchè è tassativa mente stabilito che gli ufficiali delle ca·tegorie in congedo non possono es. ere promossi se prima non lo sia no sta ti quelli <li pari grado ed anzianità ·del 1servizio attivo per-. manente. « Fino a P-OCO tempo fa' le promozioni dei tenenti medici effettivi si erano fermat.e a quelli con anzianità 10 novembre 1915, quindi· anche · l~ Croce Rossa ha dovuto limita.Te le proposte a . tale .data. . ' « Ora che le promozioni degli effettivi sono giunte al 30 aprile 1916, anche la Croce Rossa estenderà le sue promozioni a tale diaJta essendo stabilito che gli ufficuili della Associazione in servizio presso l'esercito operante ·siano promossi di pari passo ron quelli dell'esercito. « Gli ufficiali medici· della Croce R<>ssa, addetti ·n servizi dell'esercito operante, godono di tutti i benefici di carriera concessi agli ufficiali medici <lelJ 'esercito; conformemen'te alle <lisposizioni contenute nella circolare n. 752 del Giornale Militare, 1916. « Essi pertanto vengono promossi appena lo siano stati quelli di pari grado ed a nziariità dell'esercito». (22)

f':\SC.

Ris1>ondenòo all'on. J:>ietravalle, il gen. Giardino osserva via che : · a) Sono stati sempre dichiarati inabili i1l ~er­ v.izio mili·tJa,te nor1 so·I amente gli ·affetti da tuber- ' colosi, ma anche quelli oon forme vretubercolari o con alterazioni di dubbia natura tali cl.a far sempliceruente sOSJ.Jettare l'esis tenza ùella malattia. . :È evidente che gran parte di queste forwe si son lJOtute modificare col tempo, senza dar lt1<.>go a.Ilo ~viluppo del male, renùendo quindi gl"indiyidui idonei al servizio militare. Per .queste considerazioni si è ritenuto necessa. rio risottoparre a visita non ,tutti, ma, solo parte ùei riformati dli tubercolosi, eooludendone quelli riforma ti do1J-O il 1912 - ultime sette cla si , c:ioè che .furono 'di recente vi·s itati con tutte le 0 ·aranzie che la scienza oggi offre. Nessun danno per tale revisione potrà Yenirne ;aJla convivenzia militare o · agli .s tessi visitandi, come nessun ingo,mbro di caserme ed ospedali potrà verificarsi. Da revisione .dei tubercolosi giova ai .tini della lotta a ntitubercolare, . perchè, ai sensi della circ-01a1·e 801 <lel G'io·r nale M iUta1:e del 1916, e di successiYe altre disposizioni, verr•1nno designati alle autorità civili molti tubercolotici; che altrimenti resterebbero sconosciuti. b) I riformati per alienazione 1nentale e epilessia,. fur·ono esclusi dalla. revisione (vedi .nn. 6 e 7 della tabella .A della circolare 253 del 2 agosto 1917); non si. potè far lo stesso J>€1' i riformati cli ialtre . forme di nevrosi, perchè essendo e~~ s11scettibili, per lo meno, di miglioramento, rx>ssono aver ra g·g·iunto quel gr~ do che le rende éompatibili col servizio, anche conòizionalmente. e) Potevano esc:ludersi dalla revisione solo po. che categorie di infermità o lesioni che, pur inguaribili, son diventate compatibili col servi~io, in base ai nuovi criteri di arruolamento; à) Circa l'invio alJia scuola di sanità di Firenze di tutti i medici rifÒrmati, chiamati a nuova vi,s ita, il provvedimento è stato dettato dalle seg·uenti C-<)nside1·azioni :. L'apprezzamento della idoneità fisica .per gli ufficiali medict non Pllò basarsi unica.mente sui eomuni ci·iteri valevoli per • i miljtari in genere. ma deve informaJ."Si ad un complesso armonico di fattori tn rapporto alle molteplici e svariate condizioni in cui i medici stessi son chia ma ti a !)restare l'oper.a loro. Ne deriva che, pr.a ticandosi le visite presso i v1Uri consigli di leva o da tante diverse Commissioni presso gli ospedali militar1, secondo la propasta dell'onore·vole interr-0g·ante no,n potrebbe ottenersi, quèlla unicità di g'iuclizio necessaria ad eliminare ogni disJ.Jàrità di trattamento, che dà i"agione del provvedimento adottato. Prescindendo clai rilievi di ear.a ttere economioo che oono di lieve entità di fr<)nte ai vantaggi derivanti dall'n ttuazione del giusto 1)rovvedimento, i osserva cl1e sono stati già da teu1po studiati i mezzi •adatti ad o-.; iRre qnaL~«t si ripercussione sul1

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visita d e·i rifurntu,li. ·

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XXIV,

FASC.

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SEZlONE PRATICA

l'andamento dei servizi sanitari civili, adottandosi le seguenti disposizioni : 1. Ciascun distretto farà affluire alla ,scuola di applicazione non più di un quiJ;lto per volta dej riformati medi<!i, ripartendo il contingente totale nello spazio di un mese. . 2. Il com1C.1 .n do del distTetto sposterà la partenza di un visitando da un grupJ)o a ll'altro, se improvvi·se neoossi~ ,sa.nit.arie civili lo esigeranno, prendendo diretti accordi con le rispettive autorità civili. 3. La C-0mruissi-0ne s.P€ciale di Firenze clovrà oottoporre a visita i detti medici nella stessa gioru.a tla di presentazione~ restituendoli immediiata1nente alla propria sede quale che sia l'esito della visita. . 4. I)er gli abbisognevoli di osservazi-0ne in ospedale militare sara provveduto con opportune modali tù. pere:hè tale osservia zione sia svolta nel minor tempo possibile. In tal modo l'allontanamènto dei sanitari dalla vropria sede resta ridotto a brevissimo spazio di tem·p o e quindi non può costituire motivo di alcuna • fondia ta preocc:upazione. 1

Misure profilattiche nelle viS'Lte di rif<Yrmati.

Rispondendo all'on. Rampoldi, l'ex ministro della guerra gen. Giardino osservava. che non tutti i riforma ti per tubercolosi polmonare sono chiama ti allia nu-0va visita, ma ne sono esclusi quelli delle ultime sette classi. Nessun danno 1>er tale revisione verrà alla convivenza militare per pericoli di contagio, perchè quelli cl1inmati a nuova visita, anzichè ai Consigli di leva, si presenteranno direttamente agli ospedali militari principali, ove resteranno ricove• rati in speciali reparti isolati per 1-0 stretto tempo neeessari-0 alle indagini, come prescrive il n. 4 della ciroo1are 573 d~l G. M. corr. ann-0. RiguaTdo ai tracoma tosi, durante il breve temP-O della visita davanti al Oonsigli-0 di leva non certo è possibile la tra.ismissione della malattia; il peric.-òlo può eventualmente inS-Orgere solo quando il tracoII\atoso è .arruolato ed entra a fur parte della famiglia militare. Il Mini.s tero della guerra per t.ale riguard-0 non ha mancato di pTedisp-0rre tutte quelle possibili provvidenze le qua.li, mentre tendono a ll'alta ·n.nalità sociale della CUl".a· dei tracomatosi - precipua ragione del loro arru-01.amento - impediscono che possa verifica.rSi il contagi-0 <lella malattia nell'esercìt-0. Il oongegn-0 pr-0fila ttioo relia.tivo è predisposto dall'avvertenza n . 7 dell'elenoo delle . imperfezioni ed infermità e dal n. 8 della circolare del G. M. ooIT. anno, cioè: I tracomatosi dal C-0nsiglio di leva, oon appositi elenchi, sono .spectfioaU:i mente segnalati ai Comandi dei distretti, i quali, all'atto della chi:amata a lle armi, li inviteranno con precetto pensona:le a .presentarsi non già a l di.stretto, ma dirett.amente gli appositi reparti di truppa per tracomatosi, presso i quali mentre saranno sottoposti alle necessari~ cure, esplicheranno il loro ,servizio compatibilmente c--0lle loro spe<!iali condizioni.

Ospedale per militari tubr roolosi in Nervi.

Rispondendo a ll'-0n. Celesia, il gen. Giardino di mostrava insussistenti i timori di conta.gi-0 dal-· l'ospedale alla :p-0pol<1zio11e civile. Il centro sanitari-0 di smistament-0 di Nervi avrà, per la durata della guerra, una complessa ed or ganica funzionè l)r-Ofila ttica e curativia1. 4

4 •

Altre

interrog,~ioni.

L'-0n. Sandulli ha interrogato il pre8idente del Con,ffiglio dei mintstri, per sapere quale pròvvedi mento il Gove:rno intenda adottare a favore di quei soldati che, avend-0 contratto la tisi in servizio militare e per essere ·S ta.ti lungamente prigionieri , del nemico, ora sono sta.ti rif-0rma.ti e che,. non avendo acqui·stato diritt-0 a pensi-0ne, non . ono, per mancanza, di mezzi, in grado di provvedere alle cure occorrenti per la grave infermità. L'on. Le-One ha interr-0gat-0 il presidente del Consigli-0 dei miniistri e i ministri dell'interno e della guerra, ·S-Ollecitandoli a tr-0var inodo di sottrarre a nuova 'Visita i militari ·d elle cla·ssi dal 1874 al 1881, o per 1-0 meno quelli rif-01ruati in ra.s segna da un o.s pedale militare per im·p erfezioni ed infermità tali che a·n che in base ai nuovi elenchi siklno causa cli riforma o d~in~bilità alle fatiche di guerra, e ciò non solo per eliminare t1n .sensibile • pf'rturbamento nella vita economica del paese ma anche per n-011 esporre gli ospedali ad una revisione inutile di.straendo tanti medici e tanto personale da lavori più urgenti e più fecondi. , Gli on. Schiavon e Bovetti hann-0 interpellato il presidente del Consiglio dei mini~tri e il mini::::tFo della guerra per sapere se approYan-0 i criteri con i quali si procede alla rivisita dei rif-0rmati. L'-0n. Ram:p-0ldi ha interrog·ato il ministro della guerra, perchè siano -0vvin ti i freq uenti e improvvidi ·rita,r di nel paga m~nto degli a sseg-ni ai feriti di guerra, che pervengono ngli osped.flli territoriali, quando gli a ssegni non m~ turino in altri ospedali. L'-0n. Sal-0mone l1a interrognt-0 il n1inistro della guerra Rull'opern t-0 cli corpi sa nitn ri. che, nel concedere licenze stra-Ordinarie per cause di malattie a militari rimasti sotto le armi, in servizio attivo, per oltre un ann-0, spécialmente 1n zona di guerra, credor1-0 poi di~hia rare che la mal8 tti.a non venne contratta -a cau.sa di servizio. J/on. Pacetti ha interrqgato il ministro dell'industria, rommercio e lav-0ro, perchè sia portata una ulteriore derog1a alla legge sul lavoro delle donne e dei fanciulli, e-0nsentendo che i giovinetti. • anche di t1ndict · anni, possa n-0 essere ammessi, con opportune speciali cautele, a l lavoro diurno in fa• briche non insalubri, per esservi applicati a lavori conf~renti a lla loro costituzione fisica. 4

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La ressa dei lavori che ci vengono otl'erti per la pubblicazione e la penuria dello spaz!o2 impostaci con provvedimento governativo, c1 indu.· cono a sollecitare i nostri benevoli collaboratori aftlnehè condensino i loro contributi entro i pll ristretti limiti compatibili con la chiarezza e con l'eftlcaela dell'esposizione; li sfro~dino dell~ documentazioni ingombranti, delle introduzlont storiche delle citazioni; si attengano prevale•~ temente' ai rilievi di interesse pratico. ,

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IL POLICLINICO

Sottoscrizione al fondo di soccorso contro i più gravi danni della guerra · patiti dai medici e da.Ile loro famigliè. · .. Ripor-to 001ne da Fase.

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42°

L. 100

J\liclulla dott. JJ()tenzo, San Biagio P1ata.n i . » De Ang·elis cl ott. Giov. I~attista, Zona di g·uerr.a . . . . .· . . . >) .Cl'oce d-0tt. Giuooppe, San Lorenzo a Meme. » .G it1sti <lott. Giuseppe, Roma . . >) Dossi pl'of. Luigi Mar:io, Genova (*) . » Ri1Coolte dal benemerito cap .. med. dott. Di110 Cah1<:ci fra la famiglia sanitaria di Cormo11·s (4° versamento) : Ten. me<l. Sal\i dott. Edoardo . ,. . )) • Ten. n1ed. Sbavaglia dott. Lt1igi. . . )) Ten. med.. Ca ttoretti dott. Nino . . )) '1'€n. meù. Ricci dott. Carlo . )) l'<"lPJ). inil. lVl<tsone . don Giuooppe . )) Tf\11. f.al'ru. Pisani Gian Aa:idr&'l . )) Te n. fa i·m. Della Valle Arturo . )) .cn D.'· m~cl. ~fin-0zzi dott. Giovanni )) • T€n. ine(1. Salv.ag«> dott. Vittorio ' )) .C.'Rp. mecl . Barre dott. Augusto . )) ~. T. n1~c1. l\1:a.rtino dott. ATt11ro )) _i\.~p. ined. Fol'cherio Giovanni )) Ten. <1m111. I Jiccia.rde llo Luig·i . )) Ten. fa rm. Ca.rfl.ano dott. Dino )) Cap. med. De Cata dott. Domenico . )) ('•lP. i11e<l . B arbieri dott. Giovanni . )) .Cap. n1ed. Gentile dott. .Alberto )) .(',1p. med. Gilbel't \\'"inchel clott. Attilio )) C'.ap. med. Ca ressa no dott. Art111·0 )) Cap. med. Ricci dott. Alfredo . )) Ca p. med. r orlez7Al dott. Valente )) Ten. med. Chieffo. do tt. .Alfonso )) • Ten . med. Ventnr.a dott. Luigi . )) C.ap. mecL Br.accia.nti dott. Gino )) ·Ca~. med. Oampe11ni. dott. ·cri-stoforo ))

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RISPOSTE AQUESITI E ADOMANDE. (7057) Visita alie oarni 11iaeel1at e. - Dott. P. B. da C. - Poichè il veterinal'io esiste nel Comune, ma è assente per servizio militare è giusto che l'ufficiale sanitario., chiamato a .sostit1ti:rlo nelle visite e nelle ispezioni alle carni mace11a,te, abbia spe-

ciale compenso. La sostituzione gratuita avviene sol quando il veterinai-:io r~anohi, cioè, quando nel p·e rsonale organi.QO a l1a dipendenza clel Comune non sia compreso un veterinarto. In tul ca..oo è evident;e · che al servizio, di cui, nello int.eresse della pubblica salute, non si può fare a meno, provveda altro ·sanitario municipale•• e fra questi, il più. indic:ato ·è l' uffici.iale ·sanitario . (7058) Pension,i. - Dott. G. ~1. da S. C. - Lasciando il ·s ervizio di condotta non si ·può più rimanere iscritti alla Ca·ssa. di previd€nZa, ancorchè • il medico si oobbarcasse a pagare il contributo pro. . . prio e quello de ll'ente. Doctor JUS'flTU.

Se r v izio medico-milit<We. - Al dott. P. A. da V.: Se gli ufficiali medici att11.aiment~ in congedc. perchè dichiara ti non idonei a servizio · militare ver:ranno. chiamati a nuova visita -a Firenze, il coJleg;a, sarà certamenoo chiamato a subire tale nuo-va visita. C-irca l 'esonero è bene non attendere di esser dichiiarato idoneo, far si che l'Autorità prefettizia oompetente faceta le pratiche re1ative subito. In analogia a qoonto è stato fatto ooi milib.t1·i di truppa laurea.ti i'n medicina e chirurgia, è a presumersi che anche gli uffici.ali medici dopo visitati a Firenze, verranno lasciati in breve licenza, in attesa, di esser chiamati, ma questa è una disposizione sulla quale non si può .ancora dare alcuna 1

ma

·a&sicura~ione.

· All'abb. n. 1022: È vero che gli ufficiali medici di riiServa eh<· hanno av:uto una promozione non l1;ann,-0 diritto .ad 5 averne· un'iaJtra. . Però ..tn base all'art. 5 della circolare · 752 del Totale L. 450 G. 1\tl. 1916, il collega può essere proposti) a 11.a promozio.ne per speoi a,ie distiln,.zione. Tale proposta non viene fatta in seguito .a doll.Ulnda. dell~int:eres­ (*) Kell 'inviarci questa cospicua offerta il prosato, ma di motu proprio dell'Autorità militare f e~sor Il<>sRi ci scrive per proporre che vengano dalla quale l'ufficiale :meritevole di tale. distinzione sorvegli<l ti e denunziati i medici 'SUdditi nemici, • dipende. che ancori\ trovano ospitalità ed immunità. nel noAll'abb. i1. 8270: ~tro Paese. L'astigmatismo misto dal quale è affetto dà diI.1a. pro11osta ha lo soopo di incitare il Governo ritto all'a>Sse~nazio11e ai servizii territoriali ai mind eliminare immediatamente tali pericolosi elelita.r i in genere; ma, per gli ufficiali medici, tale menti. FJ. f\a vie ne appoggiata dalla Federazione anc:riterio non ,-. applicato .i n via. assoluta, dam hl titedesoo .. notevole dive1,sità del servizio che essi debbono, . . Il pr-O'f. Bossi mette s11ll'avvi-so che molti sudditi compiere. ·n emici dissimnlairono la loro n..azfonalità, assumenIl reclamo è però sempre ammissibile. done una :fittizia (ta.lvolta più d'una), senza per All'abb. n . 3519: q11esto rinunziare a quella di origine, in virtù delLa disposizione che gli ufficiali medici tutti della 1·insidiosa legislazione g-ermanioa. classe 1884 e più giovani debbono esser tutti mobi · Ed aggi11nge : «Coi nemici giunti nel suolo no- lita.ti esiste sempre. _ stro attrn.v erso i più turpi tr.adimenti e a mezzo di Esis~ il servizio territoriale anche in zona di (] nelli che le g.azzette tedesche chiamano i loro guerra, e quindi se il collega è stato dichiarato anJ.ioi d' Italia. non è più il caso di deboleme ». ·atbile al servizio territoriale ed è di classe giovane (24)

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XXIV,

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FASC.

SEZlONE PRATICA

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può essere inviato in zona di guerra ed anche in senso, ed è prossima anche la promulgazione d:t un 7JOna di operazioni senza passa.r e per a ltri accert.aDecreto luog-0tenenziale che, oltre questo _caso spe menti sanitarii. Il Direttore di sanità mobilit.at.-0 cilale, disciplinerà tutti gli altri consimili. impiega poi il personale avuto secondo che tatle All 'abb. n. 1713 : per sonale gli è stato segnalato oome a bile a tutti i Anche se il collegia non ha mai eser"'citato l'arte rervizii, o abile solo condizionatamenté. salutare avrà, alla nomina, il grado di sottote· All'abb. n. 5773: nente medioo. a sua do.mianda . Data 1a sua anzU\nità i1 oollega ha pieno diritto ' Non av•anza11do alcuna domanda, sarà assunto in· servizio come militare laureato in medict·n a e chin Ila promozione. rurgia. · Se 1a P'1'ima ProPosta non è per,<:'nuta, Mll1f> è a Il grado di aspirante è riservato a i soli studenti 11resumersi, al Mini.st.ero, il collega p.otrà far fare deg·li ultimi anni della facoltil di medicina e clfj un nuovo S"pecchio di <lVanzament-0 dal Distretto rurgia. dal quale ora dipende, e che lo amministra. All'abb. n. 4835 : Comandato a prestar .:ervizio di meclico c:ondotto, · La Commissione tecnica che conferisce il gra·d-0 nella rsua qualità di m~co militare, non può in base ai titoli ·si .attiene,. per solito, molto stretoptare per lo stipendio ci,ile del Comune. tamente al disposto della circolare n. 734. All'abb. n . 1143: Essa non ammett.e eq'u·i pollenza di titoli ed è I primi capitani sono equiparati ag·li effetti· quindi a ritenersi che malgrado quelli numerosi ed-· amministratit:i ag·li ufficinli . uperiori, ma sono in sostanza pari grado ~i capitani e quindi hanno gli importanti posseduti dal C!()rllega gli venga conferito il grad·o di tenente. stessi dove1i dei capitani, con1preso· qt1ello cli 1non• All'abb. n. 3932: tare la guardia ove occorra. Il collega deve considerarf'i come un medico mi ... All'abb. n . 5875: · Terminati i tre mesi cli innb1litit nl ~er·vi7tio ini- lita.re comandato .a prestare tutto il servizio ·che· Jitare .attivo presso le truppe mobilitate, il collega prima. era di,S'impegna. to dal ·suo preclecessore bordovrà nuovamente presentarsi · alla Commissione ghese. La retribuzione che spett.:'lva nl titolare della sanitaria speciale di Firenze. condotta, ed il modo come questa retrjbuzione era Al d-0tt. G. G. da F. : ' frazionata fra i va.rii Comuni ehe ne facevano Gli ufficiali n1edici in servizio civile sono ammi. parte, non ha alcuna influenza ,sullo stipendio delnistJr.ati a tutti gli effetti dal Comando del Distretto 1'ufficiale medico, clle è ·sempre il medesimo e viene del luogo ove prest.ano ser\izio e quindi la ri~po­ pagato dall'An1ministrazione militare. sta data dal distretto òi Forlì è ·erronea. Oltre lo stipendio il capitano medico ha diritto ·I1 collega, avendo J)ieno cliritto -<111'•1v.c11izamento all'i·n denni•tit di arma, a quella di caro-viveri, e se per 1a propria anzianità, . farà dunque bene ad insistere percl1è il Comanclo, clel Distretto looale è ammogliato; all'indennità. speciale per g-Ii anuno· gl1ati. compili la sua JJl'-Opo~ta d'avanzamento. • All'abb. n. 1562: All'a bb. n. 4161 : Per · la promozione occ-0r~e l'idoneità incondizioEssendo suo .fig·lio 5tato no~inato capitano medicò nel ruolo $peciale di complemen~ in seguito nata, e 1se ciò è .p rescritto per gli uffi<'inli cli oom· al titolo ùi libero cloeente, non può essere promos- plemento, .a maggior ragione deve rite11e1,si ta•sSa· so ad anzianità, ma solo per ulteriori titoli acqui- tivame1rte stabilito per g·Ii ufficiali in f'ervizio at· M. G. siti o in .seguito a proposta per merito eccezionale tivo permanente.• (art. 13). A1 dott. G. T. ~I. da M.: A quei nostri Associati che non raccolgono in voSolo .se il colle~a è ~tato in z.ona di guerra 11<'1' quattro mesi, e oiò clP ve 1·i•ultare daZla sua proposta . lume i numeri del '' POTJICJJINICO ,, e che volessero gentilmente restituirci i fascicoli 6, 7, 9, 10 e 11 di avanzaniento, potrà venir promosso al grado suJ)ériore. Occ~rre quindi che l'autorità militare pro- di quest'anno, esauriti in seguito alle pervenuteci molte richiestel di nuovi Associati, noi daremmo in ponente fa(.'(;ia la s11a proposta in base all'art. 1 e non a ll'art. 2 della circ-0lare n. · 752. cambio dei 5 predetti fascicoli, una delle 2 seguenti Se ha com1}iuto 40 a nni c1i età e da più di un ·pubblicazioni a loro S<'elta : anno trova.si in zona di guerra ha · realmente i requisiti ne-0essarii per venire avvice-ndato appena 10) MARIOTTI: La profilassi delle malat• tie infettive nella pratica medica. le contin.g enze del servizio lo per1uetmno. All'abb. n. 6277: 20) MURRI, MARAGJJIANO, SANARELLI: In Fino dall'epoca nella quale i;-ig'eT<l ]'antico elenmemoria del prof. Guido Baccelli. co delle infermità, una avvertenza di esso dispo. neva che Z'ernia, pu rohè riduc-ibiie e contenibile i n Coloro che vogliono approfittare di tale cambio adatto· oilnto non fosse causa di riforn1a pei sottufpossono rimandare i 5 fascicoli in piego postale ficiali, e per analogia tale dis1)osizi-0ne si Rl)!)licava raccomandato accompag·nati con carta da visita anche agli . l1f.fici.ali. In sostituz.ione di tale avvertenza, scompa 1~sa nel sulla quale basterà indicare il Numero (1 o 2) della nuovo elenco, \•ig·e ora una cirèolare nello stesso pubblica.zione che si desidera in sostituzione.

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lL p'oLICLINICO

NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICENZE, .

Il prof. Filip:po Bottazzi è stato chiamato dalla Facoltà medica di Roma a: coprire 1a e.attedra di :fisiologia lasciata vacante datl tSen. Luigi Luciani . Dell'illustre studioso dairemo un cenno biografico nel prossimo fa1scioolo.

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NOTIZIE DIVERSE Ija Croce Rossa americana· in Italia.

Il Quartier generale della Croce Rossa Americana è sta t.o stabilito a Roma, sotto la direzione del mag·giore Murphy, alto commissario per l'Enropa. È stata creata u,n a org.anizz.azione grandiosa, che Il · premio di L. 5000 del concorso « Rizzoli )) fu assegnato al dott. Giuliano Vanghetti, per le sue comprende tre Dipa.rtimenti: Amministrazione ~.\f' fari mili tari ed Affari civili. memorie sulla Vitalizzazione delle membra artiIl Dipartimento dell'Amministrazione ha oortifiO'LaU. tuito un ufficio centrale e vari uffici speciali iier la contabilità, gli -acquisti, i trasporti, i depositi e gli approvvigionamenti. Quarant:asei carichi di materiali aissortiti sono stati spediti per mare dalla Francia. Acql1isti notevoli di altri approvvigionnmenti sono stati fatti altrove in Europa. Un maI lettori già sanno quanto sian(> divenute gazzino è stato creato in Roma; depositi succurardue .le imprese. giornalistiche in questa sali· vengono i stituiti a Genova, Firenze, Bologna, N,a poli, Palermo, Milan.o, Torino. Sono in viagg:io o~a critica. La scarsità. e i prezzi favolosi della car~a, l'enorme rincaro della mano dagli Stati Uniti carichi di forniture da òspedaJe. I/ufficio degli A.p provvigionamenti ha già spedito d'opera tipografica e tante altre circostanze da.I ,s uo magazzino centrale letti assortiti e IDJ8 te··hanno aggravato la condizione della nostra ri.a.le di soccorso a Firenze, Bologna, Na.p oli, Ca·industria al punto che -il resistere diventa tanL.'1, Livòrno, Genova, Milano. Il Dipartimento degli Affari militari ha stipuun atto. eroico. Tuttavia l'Amministrazione del '' Policli- lato contr.a.tti per altre cinquanta auto-ambulanze. nico ,, non intende smentire il suo passato Un centinaio d.i uomini speriment:ati so110 reclut~1 ti in Francia per prestar servizio su di esse, appen!I di premurosa cura più a vantaggio degli saranno pronte. Si stanno preparando progetti per abbonati che proprio. Essa sosterrà qual- aumentare nell'immediato avvenire il numero delle siasi sacrificio necessario per tenere in auto-ambulanze presso l'esercito italia·n o fino a du~­ vita il giornale; e agli abbonati non chiede cento. Il servizio degli approvvigiona.menti per gli I OSJ.X!dnli della Crooo Rossa Americana, in stretto verun aumento nei. prezzi di abbonamento, aiecordo colla Direzione generale del servizio saninè domanda altro concorso, ali' infuori di tario e col Quartier generale, ha compilato una un po' di buona volontà, che, a vero dire, . ltsta: del materiale occorrente a tutti gli ospedali militari italiani di qual.siasi . classe e provvede ra-costa poco. L'Amministrazione, per procurarsi la car- pidame11te all'acquisto di esso. E' ista.to installato ta, non solo è obbligata a presentare men- un inag·azzino per ricevere, imballare e spedire il · materiale. La distribuzione degli a.p provvigiona silmente il preventivo del consumo, ma deve menti è cominciata. he cessariamente limitare la tiratura dei faIl Dipartimento de l1' .A:ssiste.nza civile ha orgascicoli al numero strettamante bastevole nizzato cucine economiche in varie città. Vestiario per gli associati al corrente coi pagamenti. e mn teriale da letti è stato distribuito ai profughi. Fondi per l'a cquiis to di véstiti per i profughi sono Noi chiedia1no ai cortesi abbonati di stati forniti ai Comitati loca.I.i (Jella Croce Rossa renderci meno difficile questo compito, con Italiana. Fondi per l'opera. generale dì assistenza la loro buona volontà, INVIANDO PR.ESTO sono -stati inviati ai consoli ameri~ni ed ·a .i la « Wnr IL PR.EZZO DELL'ABBONAMENTO PER. Relief Clearing House » di Ro,m a. Un milione di lire è stato assegnato al C-Omibato IL 1918 e possibilmente prima del 31 dicembre. Così sarà molto agevolato il nostro la- ~omano 11er l'organizzazione civile per la su.a opera di soccor•so alle famiglie dei soldati e ai profughi : voro e ci troveremo in grado di assicurare J 00 mila lire sono state inviate alla sottoscrizione . agli abbonati quella puntualità che è sempre del « Giornale d'Italia », per fOTnire nutrimento, vestata il nostro vanto. · stiario e materiale da letti ai profughi in Roma. E' Ecco il favore che domandiamo ai nostri stato autorizzato l'impianto ed il mantenimento ' amici fedeli, e mentre siamo sicuri che ci per un anno di 150 letti _per ricovero di profughi a ~1ilano. Un capannone è stato costruito per riooverrà accordato, ci riserviamo di dimostrare v·ero dei profughi alla sta zione ferrovw ra. di Geloro la nostra gratitudine in un modo più nova. ·l\:Iateriale da letti ed altri oggetti sono stati tangibile che a parole. acquistati i1er fornire un asilo i>er lattanti al CoL'Amministratore 1uitato Fri11lano di Roma. Fondi e materie prime sono st<ì te òa te per assiRtere ed estendere i la boProf. E. MORELLI.

:L'Amministrazione ai Signori abbona.ti.

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.' EZ IONE PRATIC.\

ra tori cli vestiario in R-Oma, ove lavorano le mogli e le figlie di soldati e.. di profughi. Delegati viaggianti sono stati inviati per accertare le condizioni locali in tutta Italia. e sono state da te loro 300 mila lire in piccoli biglietti per l 'opera generale di .assistenza. ai profughi, da distribt1irsi cooi cat1tele accuratamente stabilite. Ispettori viaggianti hanno vtsitato e riferi·t o inwrno alle o·r ganizzazioni di aisffisten~a ed alle condizioni esd·&tenti a I.iivorno, Genova, Miliano, Torino, liolog·na, Firenze, Foggia e Naipo1i. U11 C-0mitato composto di tre delle personalità più note e più esperte nell'opera di soccorso del1' ...ilnerica., il maggiore JDrnest P. Bicknell, il dottor Edward T. Devine e Paul Kellog, prepara uno schema generale dei bisogni dell'assi stenza in Italia. Questi tre ufficiali hanno avuto una lunga conversazione col min1stro Bissolati. .. Delegazioni del Dipartimento della Assi.stenza civile e Comitati locali si vanno istitt1endo in molte citt<ì d'Italia. • 1

Il bilancio délla Croce Rossa Americana. L'Ambasciata degli Stati Uniti comunica: «Il Cvnsiglio di guerra della Croce Rossa nazionale americana pubblica u n prospetto delle ,s omme raccolte e spese fino al novembre. Il totaJe delle somme finora raccolte arpmonta a.p prossimativamente ac1 ottanta milioni di dollari; il totale delle somme s110se fino al novembre raggiunge quaisi 41 milioni di dollari. di cui 2:l milioni di dollari sono sta.ti impiegati in opere di .socoonso nei paesi alleati. . Fer gl'invalidi di guerra affetti da tt1bercolosi. Il Consiglio d'amministrazione per l'opera nazio~ n<1le per gli invalidi di guerra, ad iniziativa. del eomm. Lutrario, direttore della sanità pubblica, si è occ:u1)ato del problema dell'assistenza agli invaliùi tubercolosi, nell'intento di stabilire i lìmiti d'azione dell'opera nazionale. • Venne accolto il concetto che l'a•ssistenza sariitaria, cosi in ospedali come in ispeciali istituti, ai tubercolotici clichiar.n ti invalidi della guerra. a norma dell'.a1rt. 2 ·d ella legge 25 marzo 1917, n. 481, debba a11da1-e a. carico dell'opera nazionale, che dovrà a tal't1opo stipul.are fin d'ora apposi te con\enzio11i coi maggiori centri ospedalieri e con istituti speciali, pel f unzionamento di sezioni destinate al ricovero e alla cura deg·li invalidi mede1

sjrni.

Per un istttuio climatico militare della Croce Rossa. .All<l Ca1ner.a di C-0mmercio di Milano sono oonv~nute Y8ria personalità che s'interessano alla ~­ ll1zio11e del problema della tu.b ercol<Jsi, manifestat<1si più Jarg·ame11te in consegueDY~ della glterra. Il mng-g:iorc Ar1nani, tspettore della Croce Ro,ssa 11Pr In III Circoscrizione (Milano), espose un prop.·ptto <:<n1creto i1er dia1· principio .all'opera ideata <l<llln Croce R-0ssn, di ospitalizzare e curare i milit.ari tubercolotici, facendo perciò affidamento sttlle for111nli J)i·omesse del GoYe1·no. I.a Croce R oRsa J1~i in .ani1n<) <li utilizzare 1111<i ~rnncle te11nt.<"l rh'è 1

a 1200 m. sul livello del mare, a Cuasso al :Nlonte (Varese), anticament.e chiamata «Il Deserto», i cui Yasti edifici servirono un tempo di Cenobio e l>iù recentemente al frate filantropo padre Beccaro i1er la C'olonia Agricola «Dandolo» per i fanciulli derelitti. L'acgui-sto della tenuta.1 impegna 360 mila lire, n1a per essa e per l'adattamento e 1'allestin1ento di· cinque padiglioni ad uoo di tubercolosari<> co11 circa 300 letti, occorre un milione di lire che ~lil nuo certamente e prestamente darà . Già si erano l'<lccolte 120 mila lire. Dop·o lino 's cambio di idee fra i convenuti si conv011ne di affrettare le intese con altri Enti.

Nuovo sanatorio per tubercolotici. Il C'<)nsiglio provinciale di Verona ha deci,so di c•outrn rre· un mutuo di 200,000 lire per iniz~re la i.·t itnzione di un Sana torio per tubercolotici.

Ospizio Marino a Bagnoli. L'I.Ttituto . Ortopedico ltavaschieri, diretto dal prof. C11rcio, ha ampliato l'Ospizio Marino a Bagnoli. che è alla sua dipendenza. Si sono costruite i1u-0.v e ~'l.le infermerie. che possono contenere circa 200 l<:>tti.

Elargizioni e lasciti. Il compianto sig. Carlo Carati, morendo, ha legato all'Ospedale Maggiore di Milano la som,ma. di L. 300,000; la vedova, s~ora 1Dzzelina, ve ne ha agg·iunte altre 100 000, per meglio assiCll·r are l'esecuzione delle benefiche inten~ioni del marito, e ciò faceva rinunciando a far vialere nei confr-Onti dell'Ospedale la n11llità delle disposizioni testamentarie. La mtmifìca signora ha disposto che col complessivo capitale libero di 400,000 Jire sorga, s~l­ l'area del nuovo grandioso o ,s peòale milanese, un padiglione Q!i ottanta letti da intitolarsi ai coniugi o~.rlo ~d Ez.zelina Carati, lasciando facoltà al Consig·lio ospit.aliero di costrt1ire un padiglione chi1'11rgico o medico, a seco•nd-a. dei più immediati bisogni d-èll'assistenza e del pi.ano cli costr11zione generale del Nosooon1io. {T11 benefattore, che vuole conservare l'anonimo, ha f'larg·ito all'Istituto di aiuto materno e di assistenza ai lattanti di Bologna, amministrato dalla locale Congregazione di Carità, la somma di lire cinquantamila, facendo seguito ad alti~ precedente elargizione in due versamenti . di complessive lire 55 mila. .L'ex Presidente del Consiglio, on. Boselli, cl1e alcuni g·iorni sono v:iJsitò il nuovo Sana.torio del Gio1·nale d'Italia sDrt-0 in Ariccia nel Parco Ohigi, per ct.i mostrare 1-a favorevole impressione riportata, h.a· elargito alla benefica istituzione lia somma di · lire ~:1000. S. A. R. la Duchessa d'Aosta ha elargito alla Ro(' i~tù Napoletana Antitubercolare, presiedut'l dall'<u1. prof. Leonardo Bianchi, la somma di L. 2000. 1

TJn Comit.ato di signore italiane a Valparaiso (Ohile) ha raccolto la somma di lire 100,000, de~tinnnò{)la

all'OJ1€ra italiana dei mutilati di guerra. (27)


1456

IL POLICLINICO

La Ca,ssa Nazionale d'assicurazione per gl'i·n fortuni degli operai s ul lavoro ha deliberaito di contribuire al soccorso finanziario dei profughi veneti con L. 10,000. . T.ale .so1nma. è stata versata a.I Ministero dell'Interno. ,

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[ANNO

FASC.

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lX>rta uza di questa industria. nei riguardi del problema .annonario, ecl ha preg·a.fo gl'intervenuti di forrntùare proposte concrete, i1gpira.te a .p raticità, e tali eta essere tràdotte in provvedimenti di sollecita. applicazione. . ~ L'on. Sa·n.arelli, l}resicle-nte, ha ri·ng·raziato il ministro di a.g·ricoltura per i crioori esposti e per a ' 1e1· dato ·soddisfazione, con la. nomina della Com, missione, ai voti fo1·mt1lati dagli interessati.

Congresso chirurgico interalleato. Si è tenuta a Parigi, nel ' ' al-de-Grace (Scuola di sanità militare), la 3a sesslone della Conferenza • chirorgica interaJlea ta. · Martire del dove1·e. La .seduta inaugurale venne presieduta dall'ouoDi una 1setticemia .contratta nell'apprestare assirevole Justin Godart, 1sottoseg·retario di Stat-0 per stenza iad un militare, quale dama SamariblJ,nR, si i serviz.i sahitari. è ·spe11~'l in Roma l'esistenza della professoressa L'ordine del giorno reca.va. i temi_ seguenti: . riGiuseppina Tortima in Bianchi, della R. &mola sultati remoti L1el trattamento delle fratture ' del normale Vittoria Colon.n.a. feìnore : trattamento delle. fra.ttl1re articolari; oomLa cittadiuanM ha reso un ooin·m osso omaggio plicazio11i ·seconcla rie e tardive delle ferite del cer- • a lla donna virtuosa e ge·n tile, che sentiva e prativello; ri ··u lta to funzionale delle oJ)erazioni eseguite ca,ra i più alti doveri e che ha fatto dono di sè sui nervi periferici. alla Pàtria. ' . La Scuola Minich a Venezia. Condanna di un ufficiale medico. Il 3 novembre venne i·n aug·urato a Venezia l 'anno Il Tribu:L13le n1ilitare di N.apolf, presieduto dal di ,studi della Scuola Pratica di lVledicina e Chirur- éolonn. Ve reellia1ia, dopo l'escussione cli m-0Jtissimi gia «Angelo Minich >> ; intervennero1 alla· cerimonia testimoni e malgrado la difesa di paa.·ecchi valeni due colonnelli direttori degli Ospedali dell 'Esertissimi avvocati, ha condannat.o il magg. medico cito e della Ma..r ina, l'assessore all'igiene, molti cav. Antonio Di Renzo (addetto tt l 39° regg. fanmedici militari e civili. Il prof. Davide Giordano teria), imput<tto, in correità con un sergente, un ca.lesse il di·SC"OUSO inaugurale sul tema: «Gli irrego- l)OrR le e quattro ·soldia ti, di corr11zi-0ne per aver lari della medicina ». riceYuto da.n:aro e reg-ali cliversi 11€1' dichiarazioni , di n1n.1a.ttia, di i11abilità. alle fatiche di guerra, e Conferenze. cli licenza. All'Ospedale Militare Principale di Venezia il La sentenza , prouuncia.t a doPo molte ore di stumaggiore medico G. Del Dago ha- lett.o due con- dio in èan1era di consiglto, ha inflitto al Di Renw ferenze sui gas asfissianti. qua ttordiei i11e.si di reclusione mili tare, previa destituzione. L'idoneità. fisica per l motoristi di aviazione. Il l\i1inistero delle armi e munizioni ba. determinato che per l 'ammissione dei militari ai consi di . A soii 48 anni è mort-0 in r .arigi il noto biologo motoristi di aviazione ,s ia sufficiente- nei riguardi FELICE LE DANTEC, incaricato di embriologia dell:a idoneità fisica un certificato medico attecom!)«lrata alla Sorbon.a. stante le buone oondizioni fisiche dell'aspirante oon Ba é<)mpiuto interessan·t i ricer<:he d'istologia· e. di lia esplicita dichiarazio·n e che egli possieda ottima fisiologia; ma il suo rrome resterà specialmente vista, anche ,se tale graòo di perfezione visiva si,a a :f1Ìd<1 to ai suoi rnol teplici studi di filosofia scienraggiunto con uso di occhiali. tifica, i quali lo resero :POCO a e:cetto alla scienza. llfficiale e accademica, di modo che egli non conPer l'Industria del freddo. seguì 11ell'insegnamento la posizione alla quale siPresso i.I Mintstero di .agricoltura è stata isticura mente lo chi.a.mava·no il s110 fervido ingegno, tuita una Commissione per l'industria del freddo, la sua poderosa coltu,r a, 1'originnlità della sua presieduta dall'on. Sa.n:a,r elli. prÒduzione. R. B. I lavori della Commi·s sione sono stati inaugurati dal ministro on. MiliaITTi , clle ha illustmto l'd.m1

XXIV,

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Indice alfabetico per materie. Alimentazione delle truppe di terra itaPag. l-H6 liane . . . 1\..mputazione della. gamba al terzo supe)) 1411 riore . . .i\.rsenobenzolo nelle ·s ifilidi cardio'\'asco)) 1444 lari . . )) 1-!50 Atti parlamentari . )) 1442 Cranioresèzione : tecnica Divisa mili.tare: modific.'lzione nl collo . )) 1438 Ferite d'arma da fuoco penetrn11ti nel gi)) 1441 nocchio • • Roma 1917 - Stab. Tip. cartiere Centra.U

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Ferite .p enetranti del torace e loro cuTa . Pag. 1432 )) 1439 Fug·a i1ella inalattia . . )) 1447 Lupu~ eri tema toso : cu1·a . ~ledici italiani (Il dovere dei) nell'ora )) 1429 ·l )resente . : )) 1442 Proiettile nel cuore . . Riedl1c-t1 zione funzionale nelle lesioni or)) 1445 ganicl1e del cervello . )) 1442 Sca.1101.n : m::i rgine vertebra le . )) 1443 Sifili<le dello stomaco . )) 1443 Sifili(le : eredità paterna. L.

POlZl. re~v


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Roma, 9 dicembre L9L7

Anno XXIV.

Pasc. 50•

fond3to dai professori :

GUIDO BACCELLI

FRANCESCO DURANTE

SEZIONE PRATICA

REDATTORE CAPO: PROF. VITTORIO ASCOLI SOMMARIO. Rivendicazioni: R. Jemma: Breve nota stor ica s ull 'introduzione dell'antimonio nella terapia della. leishmani osi interna. - Riviste sintetiche: G . Dragotti: Le radicoliti. - Osservazioni cliniche: V. Russo: Em oglobinuria par0ss1 sti ca in barn bina eredo-slfilitica. - Note e contributi: P. Mariconda: Sulla morfologia del bacillo tubercolare. - Questioni del giorno:

dello zucchero n ell 'uri na e nel sangue. - 0ASISTIOA E TERAPIA: Gravi disturbi g a strici prodotti da gas lagrirnogeni. Trattamento dell'occlusione intesrinal e. - La cura degli ossiuri. - Medicina sociale: La difesa sociale del lattante. Posta degli abbonati. - Cenni bibliografici. Nella vita professionale: Cronaca del movimento p,rofessionale. Risposte a quesiti e a domande. - Condotte. e concorsi. Nomine, promozioni ed onorificenze. - Filippo Bottazzi. Notizie dlverse. - Indice alfabetico per materie.

L. Guidi : Le ferite di g uerra e la profilassi delle infèzioni chirurgiche. Appunti di medicina pratica: Note di tecnica: Oeter1ninaziooe -

Interessantissimo Premio semigratuito per gli associati al -''Policlinico,,:

Prof. &av. 6Ift&INTO OUftRTft, libero dotente nella R. Universita di Roma

Vademecum . d·ella l .nf.e rmiera IN CASA E NEGLI OSPEDALI con speciale riguardo alla cura dei malati e feriti in guerra Seconda edizione accuratamente riveduta ed ampliata - ·Un volume di circa 300 pagine riccamente illustrato Questo manuale con stile chi a r o, sempli ce e conciso, e con singolare perizia compilato, contiene quanto è necessarfo alla donna di sape re per aòP,mpiere efficacemente il pietoso uffi cio d 'infermier a a l l etto del ferito e dell 'infermo. Le numerose illustraztont sono <ll gr ande ausilio all'intendimento del testo e agevolano i n modo sicuro l'opera della lettrice in ogni contingenza del suo nobile ufficio. L'esito lusinghier o rle1la prima edizione, esau rita in pochissimo tempo, prova che 11 nostro manuale r tsnonrte a un bisogno senti to; e qnesta seconda edizi one è <Uretta a. sod rllsfa re sempre meglio a tale bisogno. Vl fn rono agglunu tmporta ntt capitolt sull e più com uni malattie <1el bambini, sulla tubr r col osl, sulla malaria, sulla trtroter apla, ecc Anche le lllust.razlonl sono state notevolmente accr esciute e alr11ne modl fì r ate 1n morto che, come 11 testo, pure le figure fosse ro atte a permettere la l ettura del libro a n che alle signorine', cosi che , cessq.l.e le n ecessità rtella guerra. esso po!sa rimanere tn tao\ tglla come nna gu ida preziosa in o~n t contingenz:t rlgn a r dante la sal ute. Per mettf're l nostri cor tesi abbonati 1n graào òl dlttondere il manuale stesso pr esso le sig nore 111 lor o cono8cenza, abbiamo deliberato di spe<'l lre in porto franco le copie che ci venisser o richieste col loro tramite al eolo prerzo di ~osto . e r toè 1\ L. 3 ciascuna.

Prezzo lire 5. -

Per gli abbonati al

e<

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ENRICO MORELLI,

Via Sistina, n.

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Roma .

l lrtHI •• fro,rle&à rtsen•"· - E' vietata la riproduzione di lavori pubblioati nel POLICLINICO o la pubblioazione di sunf4 di essi .senza oitarne la f onte.

RIVENDICAZIONI. Breve nota storica sull'introduzion~ dell'antimonio nelia terapia della leish1naniosi interna del prof. R. JEMM·A, clirettore della Clin ica pediatrica della R. Università di Napoli. La storia delle più in1portanti conquiste, sia nel campo medico ch e in altri campi della scienza, all'inizio p.r esenta quasi sempre delle jnesattezze; inesattezze prodotte dalla nat11rale

ambizione dell'11omo, per cui, una volta avvenuta un.a scoperta ed ac certata la sua reale im])Ortanza, sorgono st1bito molti pretendenti alla cosidetta 1Jriorità. 01·a, mentre ur1 tale fen omeno con facilità po tev a veirificarsi in tempi ai n o.stri di molto anteriori per la lentezza delle com11nicazioni e quindi per l'ignor anza in cui in un dato centro di studi si viveva st1gli avvenim en ti in corso in altri centri, non sembrer ebbe i1iù p ossibile . oggi in c_u i è così r apido lo scambio delle idee tra centri lontanissimi _gli uni dagli altr;. Deve quindi apparire molto strana la confu(1)


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:::ione che si v.a facendo in questi lùtimi anni sull'introduzione dell'antimonio nella terapia .della Leishmaniosi interna, dopo che due gio\:ani ri-cercatori italiani, Caro11ia e Di Cristina, annunciarono i primi successi in P!Oposi to. Ad evitare lo stabiliTsi di erronee nozioni, iehe, tramandand-o si nella letteratura ·medica, potessero in periodi ul Leriori obnubilare la realtà dei fatti, credo opportuno esporre in questa breve nota la storia obbiettiva dell'applicazione di questo nuove· metodo terapeutico. Naturalmente i dati su <>Ui mi fonderò sono quelli .che fornis,ce la letteratura e.on le sue aride ma pTecise indi-cazioni di t empo, n on quelle che potrebbero fornire le semplici affermazioni, più o meno postum·e, ·i i qualche autore. Dopo .che i risultati di 11na ri.cer-ca, fatta cli lavoro paziente e di arditi tentativi, vengono resi di pubblica ragi one, div-enta cosa a ssai facile l'affermare di a Yel'e con1piuto preceden temente la stessa ricerea ; facile ed anche credibile se l'affermazione vi.ene da persona di notoria competenza sull'argomento. lVI a è ovvi o ammette.re come in tal modo ~-arebb e p ossibile frustrare il merito an.c he dei più gra11di ri, cercatori, e qui•n id i è giusto che ness11na affermazione p ostuma venga p resa in considerazione, da chiunque possa provenire. Con q.uesti criteri procedo all'esposizione di ciò che riguairda la stari.a della più important e a.pplicazione curativa dell'antimonio, cioè la te'raPia della Leishmaniosi interna, non senza far precedere, ond.e meglio chiarire i fatti, un breve cen'Iiio ·d ell'impiego che l'antimonio .aveva già trovat o in altre malattie tropicali fino a tutto il 1014. Tripanos omiasi. La pri•m a applicazion e l'antimonio l'ebbe nella tripanosomi.asi sperimental,e ·dei ratti per opera di PlimmeT e Thomson (novemhre 1907), i quali ottenev.ano buoni riiSultati adopei-ando i sali ·di sodio dell'antimonio. Però e bene notare ·che più di lln ann o prirr1a (g.i ug110 1906) Nicolle ·e Mesnil, riferendo sui loro tentati,-i di cur.a della trip anosomiasi ll·m ana .con preparati arseni•cali , avevano accennato a lla p ossibilità di tenta re 1'11so di preparati di antin1onio e che lo stesso Mesnil in collabo.r azi one con Brimont, a ·circa du e m esi cli distanza dalla ·comuniieazio·n e di Plimm er e Thomson (g·ennaio 1908), dava relazione rl ei felici ris1ùtati otten,1ti n ei t opolini con l'11so del t ar tar o stjbia to (1).

Nel marzo 1908 Mansor1 te11tava la cura di due casi di tripanosomiasi umana, prima per ,·ia ipodermiica, poi, a .causa della forte irritaz.ione locale provocata dai s_ali di antimonio, per via orale, ottenendo ris1ùtati incerti. Intanto dopo poco tempo (luglio 1908) venivano rese note le ri.cerche di Broden e Rodhain, che riferivano di brillanti su-ccessi mercè l'uso del tartaro stibiato per via en·dovenosa in parecchi casi di tripanosomiasi umana. Alla .relazion€ di questi due autori, ct1i spetta il merito di avere per i primi introdotto l'uso del tartaro stibiato per via endovenosa, segui,.a a brevissima distanza (settembre 1908) una prima confe1 ma di Martin e Leboeuf e quindi tutta una se:rie di ricerche -s11lla chemoterapia della tripanosomiasi umana sperimentale e degli anim.ali, sì .che oggi l'antimonio trova • largo imp·i ego c ome 11no dei più efficaci farmaci ieontro le infezioni da tripanosomi. Nella bibliografia .che segue a q11esta nota. sono• elencate per ordine di tempo tutte le pubbli·c azioni in prop9sito fino ad oggi, di .cui ci è stato possibile prendere nozione. Leishmaniosi esterna. - Nella leishmaniosi esterm·a (cutanea e mucosa) dell'America a·el &ud, detta altrimenti espundia, ulcera del Barù, b1.lba, ecc., la prima applicazione di tartaro stibiato pe.r via endovenosa è dovuta a Vianna P. Machado, che nel 1913 presentavano alla Società brasiliana di Dern1atologia alcuni casi di leishmaniosi ul.cerosa, pervenuti a co·m pleta gu.ar.igione mercè il nuovo metodo terapeutico. Durante Lo stesso anno e nel successivo 1914 altre con.f.erme in proposito :venivano da parte dello stesso \ 7ianna e di altri autori: Terra, Da Silva, Carini, Carvalho, Lindeberg ' (.che adoperò il triossido di antimonio per via endomusaolare), Lapa, Ra.bello, e più di recente D'Utra e Sil. va, Borya e Ainoral, Torres, Escomel, Da l.VIatta, Low (.che rifèrisce la prima felice a11plic azione nel bottone d'Oriente) . Granuloma· ulceroso. Quasi nello stesso periodo di tempo un impiego efficacissimo trovava il tartaro stibiato in lln'altra affezione clei p a esi caldi, nel cosi detto gran,1loma lilcer oso dell'Ameri.ca dcl S11d, p er opera dello stesso Vianna e di Aragao, i ql1ali n el 2° semestre d-e l 1913, Sltl bollettino dell'Istituto O. Cruz, davano relazione di buon n'1mer o di ca si pervenuti a completa gl1arigione. A qt1esta prima nota seguiron o le c onferme

(1) La mem or ia di Plin1me1· e Tl1om son fn

La n ota di l\Iesn il e 13rimon t fu p11bblirata n ei p rimi .d i gennaio 1908. Q11incli, a pare!' i1ostro, il m erito della priorità dovrehbe e$sere l1gi11ln1ente assegn a to a Pli mmer e Thom son e a :..\Iesnil e Brimont.

l etta all a Società Rea le di Londra il 7 n ovembre 1907, corn11nicat a al B'u lletiri de l'Inst. 11 as te1tr all a fin e del dic. 1907 e p11bblicata nei Proreeclings d ella S'oc. Reale n el febbraio 1908. (2)

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di Terra e Rabello, di Machado, e recentemen- ' portanza naturalmente può avere il tentativo te di Breinl e Priestley, De Souza Arauj o, Lo'\v di costui di avocare a sè la priorità della scoe Newham. perta e suobano precise, a proposito, le parole Leis1imaniosi interna. - ·Come si può dedurdel \Venyon (1) : Te da questi brevi a-ccenni at1ll'appli•cazione « ... Se a Vianna è dov11to l'onore di aver dell,antimonio nella terapia di alcune m alattie <e usato per il primo il · tartaro stibiato per via t1·opicali fino a tutto il 1914, notevoli progressi « endovenosa nella leishmaniosi esterna., a Di si erano realizzati, ma ness11n tentativo · era « Cri.stina e Caronia, che l'hanno adoperato con stato fin'allora segr1 alato 1)er ciò eh-e rigt1arda <e st1c·c esso nel kàla-azar, spetta l'onore della 1a Leishmaniosi intern.a nelle sue due forme ((priorità, an·cl1e se la possibilità dell'impiego (mediterranea ed jndiana), che mietevano nu- « di qt1esta sostanza fosse potuta nascere n·e lla merose vittime, resistendo a tutti i tentativi «mente di p arecchie persone che si occupavano terapeutici. «di questa malattia». Dopo quelle del Castellani e del Rogers, altre Parecchi ri cercatori si erano dedicati alla soJ.t1zione del grave problema, e già eTano ve- numerose pubblicazioni sono venute a· confernute alla lt1ce i11teressanti ri.cerche immuno- mare le prime Ti-cerche di Di Cri.stina e Caterapiche e chemoterapiche. L_a chemoterapia .ronia, sia per quanto riguarda la letshmaniosi però si era indirizzata principalmente agli ar- infantil·e, sia per quanto riguarda il kala-aza~ seniieali, sopratutto all'atoxil e<l agli arseno- indiano, da parte di parecchi valorosi ricercàtori, 1specialmente versati s11ll'argomento, qua-: benzoli. Dopo a vere esa11rito la serie delle ricerche li: Muir, Mackie, Rai U. N. Brahmachari B'a immunitarie, nella mia scuola, Di Cristina e hadur, Rai H. N . Goscll Baha1dur, Rogers ed .Caronia ave,·ano intrapreso nna serie sistema- I-lume, Spagnoli o, J ackson, Abate, Longo . Fra le tante .conferme, per cui ormai :si può tica di l'icer,che .chemoterapiche, propon.endosi considerare debellato i•l terribile morbo nelle dl sottoporre ad esperimento anzitutto i metalli pesanti, di cui è noto il potere parassiti- sue varie forme, sono specialmente notevoli i cida. Venuti intanto a conoscenza delle felici tentativi dello stesso Caronia, che è riuscito ad applicazioni del Vianna nella leishmaniosi atloperare felicemente per via intramuscolare , esterna, seguendo il criterio delle analogie esi- alcuni preparati di antimonio, già da Ulhenstenti tra le diverse forme di leishmaniosi, pas- hut, H11ge1, Multz sperimentati nella tripanosomiasi dei topi, nonchè quelli del C~stellani e sarono subito dalle ricerche sull'arsenico a quelle sull'antimonio e nel gennaio 1915 pubbli- del Longo, che so110 riu sciti ad ottenere qual.cavano una prima nota, la quale segna la so- che risultato ri·corren.do alla via oTale. Merilt1zione di uno dei più gravi problemi terapell- tano anche .di essere menzionate le interessanti in·dagìni ·del Pianese, che su materiale fornito t ~-c i. Q11esti due autori, superando difficoltà ' rlalla mia Clini.ca è riuscito a dare la dimostratecniche non indifferenti nei piccoli bambini) zione anatomo- patologiea dell'azione specifica rife1ivano su 8 casi di leishmaniosi infantile, curati dur.ante il 2° semestre del 1914, parte da dell'antimonio sui para.ssiti di Lei.shman. Conclusione. - Rias"11mendo, l'obiettiva seCaroni a nella Clinica pediatrica di Napoli, d:t me diretta, parte da Di C.ristina nella Clinica r ena disamina d e·l la letter.atura ·ci porta a stapediatri.ca di Palermo. Come conclusicne delle bilire che l'antimonio, il quale aveva già troloro rice'r che essi affermavano la specifìcità vato felice ianpiego nella tripanosomiasi per opera di 1Plimmer ·e Thomson, nella leishmadell'antinioriio riella terapia della leisha1nniosi niosi esterna per opera .di Vianna e Machado. irif antile e ne p reconi::,:avano l'uso riel kalanel granuloma u lceroso per o.p era di Viann a. -<.t:cir india1io. Difatti a d11e n1esi cli distanza il Castellani ed Aragao, è ·stato per l a prima volta e con riferiva Sll di 11n .caso di kala-azar c11rato a felice esito aJdoperato nella leishmaniosi interCeylon, senza dare però il risl1ltato tlefinitivo 11.a. o lf:alo-a.z ar da ·Caronia e Di Cristina. Chiuclo q.u esta breve nota, dove n11lla ho tra,della clrra f.atta a base di emetico e di arseniie.o lJer bocca e per via en·dovenosa. A dire il vero l asciato peT riuscir·e ,c onforme al vero, esp1·iciu : sto caso· non potrebbe aYere il valore di 11n a co11f èrma, sia per ·la sconoscenza dell'esito de(1) Trop. Dis. 711.ll., \'Ol. IV, pag. 221, 1915. finitivo si a l)C J' la m olteplicità dei m ezzi c11ra- Nota al riassunto della 1a p11bblicazione del s1ùla c11ra antj moo ia1e del kala-azar. tivi im1>iegati. iVla 1s11ccessiva111ente n el lt1glio Rogers 7 ' riii anche: LO''-' · Tll P Histor11 nf the Use of ·rlello stesso a nno, 6 mesi cloi:>o cioè la nota <li infr(11'eno11s In,i erti o11s o{ Tartar emetic in Tr oDi Cristina e Ca r onia nltre pii1 sic11re co11 fer- pi cnZ Jledicine . Tra11 s. of t. ~ oc. of Trop. ì\Ie<l. me porta.Ya il Rogers i1 elle Incli e. Ness1n1n im- a . H ~·g . , cl e e. 1916. 1

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mendo il voto che presto nuove conquiste vengano ad a.rricchire il campo della terapia a sempre maggior vantaggio dell'umanità soffe..- rente. Napoli, 1° agosto 1917. BIBLIOGRAFIA. Tripanosomiasi. 1. NICOLLE et MESNIL. Ann. de l 'Inst:. Past.'

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DANYSZ.

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SEZIONE

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ANNALI D'IGIENE Periodico mensile. F:ton11n((1·io cl el f aRcicolo 11°.

MEl\tIORTE ORIGINALI: P. CALDAROLA : Contributo allo -stt1di-0 clei meningoc-0ccl1i con specia le i 1iguard-0 alla loro e-0nservazione e vir~u1e.ntazio ne. N. MORI: Di 11na m::i.1.attia inff\ttiva delle arvic-0le deter1ninat.a dia.I B. n1 11ri~evtio11.s. NOTE E COMMENTI : A. LANFRA ~CRI: Su <ii un nuovo genere di parassiti d el sangue (con 4 figure) . QUESTIONI D' ATTTJAIJITÀ-: IJ. VERKEY : La diffu sione della risiroltura ootto i riguardi igienici. RECENSIONI : Micr-0bi-0logia.. - Immunol-0gia. - Vaccini e sieri. - N-0~ di tecnica. RIVISTA RIBf,iJOGRAFICA. NOTIZIE.

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PRATICA

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~!VISTE

SINTETICHE.

· Le radicoliti. Accanto alle affezioni centrali del midollo ed a quelle p erifeTi.che dei nervi ·esistono altre sin .. dromi nervose ·c aratterizzate da disturbi sensitivi o sensitivo-motori, la ,cui distribuzione corrisponde a quelle delle Fadi·ci spinali. Qu.este sindromi sono le cosi dette radicoliti, che sono in rapporto ad un'infiammazione delle radici midollari n el lor o decorso intrameningeo. E&Se costituiscono una catena intermedia tra le mie:. li ti e l e nevriti. Erano già note per opera di Duchenne, Erb, Dejerine-Klumpke le forme radicolari ·di origine traumati.ca, ma 1sp etta a Dejeririe ed alla su a scuola il merito di avere isolato le radicoliti spontanee ossia non traumatiche da tutte quelle forme che per il passato venivano considerate ·come nevralgiche o nevritiche . S'e si fa infatti una revisione critica di alcune sin.drom i nevralgich e, si è ·condotti a dubitare ch e e~se siano in rap·porto con t1na qualsiasi lesione del risp·ettivo tronco nervoso. Nella s ciatica per esempio i disturbi sensitivi dominano tutto il quadro m entre quelli motori nélla grande maggiora nza dei casi sono assenti, per modo che non si può legittimamente pensare ad una alterazione d el tronco nervoso, bisogna invece ammette re una lesione isolata delle fibre nervose sensitive prima che si siano uniti a quelle motrici, bi.sogna cioè ammettere una l esione delle radici. D'altra parte l'esame della sensibilità in molte nevralgie l)ern1ette di riconosceve una t opografia nettamente radicolar.e dei dtsturbi, ed i fatti m otori che tal ora accompagnano i ·dis turbi .d ella sensibilit à hanno anche ess i llna dist1·ibuzione raclicolare. Le r·adi.colitL sono verisimilmente legate ad un processo infiammatorio loca lizzato alle guaine meningee radtcolari, processo che in primo · · tempo irrita ' le radici avvill1ppate dalle meningi infiammate, e ·Che successivamente per reazione s clerosante prod11 ce dei fa tti distruttivi. L'origine meningea diella malattia è avvalor.ata •dalla ,fi;-equenza della linfocitosi nel liqu ido .c e,f alo-tachidtan o. E ·s pesso la meningoradicolite non è ·che il primo staidio della m enin go-mielite. L a cau sa più freqt1ente della mal at t ia cè la sifilide; purtuttavia non si può con. eludere 1che tutte le radicoliti spontanee, che n on siano ci oè d'origine traumatica, neoplastica o meccanica o da compressione siano s empre sifil itiche e che nessun'altra infezione n e p ossa essere la cau sa . Una certa parte può 1

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aver-e la tubercolosi che nelle sue localizzazioni vertebrali e meningee colpisce le radici prima di danneggiare il midollo; e talora si fissa solo alle prime senza diffondersi al secondo. Con tutta probabilf tà la maggior p.a rte delle ra,dicoliti son-0 una compli·cazione o un episodio delle meningiti generalizzate e come tali esse appartengono più alla patologia delle meningi che a quella ·del midollo. Ne sono stati d·escritti dei casi ·come consegu.enza di meningite cerebro-spinale, di blenorragia, di scarlattina, ed anche forme semplicemente reumatiche. Le lesioni radicolari ·Si manifestano nella n1aggior parte dei casi come nevralgie, anestesie, paralisi ed atro~e muscolari degli arti con una topografia rispond.ente a quella di distribuzione d·elle radici c ompromesse e molto differente quindi dall.a diatriht1zione dei disturbi stessi nelle lesio:pi dei tronchi nervosi periferici; ina esse si manitfestano pure co n sindromi intercostali, addomi~ali, ed anche viscerali in rapporto con la irritazione delle rispetti ve radici. · E si manifestano altresì con disturbi nel dominio dei nervi crani.ci: anestesie o nevralgie del trigemino, disturbi uditivi, pa1·alisi oculari o facciali in rapporto eon un a_n alogo prooesso di infiammazione meningea localizzata inglobante i nervi n·el loro decorso sottoar.8JCnoideo o ipiù 1spesso ancora diffuso alle guain.e ra,dicolari che li accompagnano fuori della grande cavità meningea. ·Corrispondentem·ente a·l la diversità di localizzazione del processo morboso alle varie radici partenti dall'asse midollare la sintomatologia clinica delle radicoliti è molto variabile. Tuttavia vi sono dei sintomi gen·erali, comuni a tutte le radicoliti, i quali ·c ostituisc ono i segni caratteristici dell'affezione e permettono di ricon01Scerla. Dejerine in. una relazione che avrebbe dovuta essere letta al Co.n gresso di B·e rna del 1914, ha data una dettagliata descrizione della sintomatologia gen·e rale delle radicoliti. Queste sono delle sindromi sen sitive, talora sensitivo-motrici, ma mai, a pl'escindere dalle localizzazioni nei niervi cranici, esclt1sivamente motrici. Disturbi sensitivi. - I p iù importanti tra~ questi sono i .dolori, che assumono il tipo nevralgico, ·s pontanei, continui con esacerbazioni, talora violentissime, paragonati dai pazienti a sensazioni di lac eramento e .che talora assumono addirittura il tipo di dolori folgoranti. Le radiculalgie non sono, come i dolori nevritici o come le nevralgie tronculari, esagerati dai movimenti, dalla pressione delle masse muscolari o dei tronchi nervosi. Niella sciatica l 'adicoJare per esempio, mancano i punti di 1

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Valleix ed an-che il segno di Lasèg11e. Tàlora i movimenti che provocano uno stiramento delle radici sono molto dolorosi. C·osì nella sciati.co-radicolite la rotazione in fuori della coscia flessa sul bacino (segno di Bonnet), 1che determina una trazione dal plesso,. produce spesso un dolore più forte di quello r)rovocato con la ricerca del segno di Las~gue ossia -c·on lo stiramento del tro~-co nervoso. Al1·arto superiore l'abbassamento della spalla produ.ce spesso un dolore come quando ~i ese:r,cita una presstone sul punto di Erb. tJn carattere particolare ·delle radi.cUJlalgie è la esagerazione del dolore -co11 la tosse e lo starnuto~ ciò 1che ·c ostituisce il segno dello starnuto. Questo consiste in dolori violenti, irradiati a tutto l'arto per modo che il paziente non osa nè toosire, nè soffiarsi i'l naso. Se non si può trattenere cerca di mitigare il dolore, allorchè questo ha sede agli arti inferiori, assumendo delle .attitudini speciali : se sta in piedi si aocovaccia, se sta a letto si raggomitola, flette fortem.ente la ·t esta sul torace per diminuire i.1 rimbalzo d,e l·l e scosse della tosse sulla pressione intracranica ed evitare così l'urto del liquido .. cefalo-rachidiano sullle radici malate. Questi dolori provocati dalla tosse e dallo starnuto possono mancare nèlle radicoliti .croniche ed antiche, ma sono uno dei caratteri più costanti e più significativi d·elle infiammazioni radicolari sopratutto al ~oro inizio. Oltre a questi dolori si hanno sensazioni di forrr1i.colìo, di intirizzimento, di caldo o di freddo, la cui topografia è così preciiSla che il malato stesso la disegna, e che hanno molto analogia con le s·ensazioni d·e ll'acroparestesia. Disturbi obbiettivi della sensibilità. - Questi consistono ordinariam,e nte in ipoestesie, talora, ma molto raramente·, anieh.e anestesia quasi completa; in qt1a1che caso specie al principio d·ella malattia anch·e iperestesia. L'ipoestesia ordinariamente riguarda tutte le sensibilità superficiali e profonde, in qualche caso per a ltro .di radicolite -cronica si è potuto constatare 11n a-ccenno a dissociazione tabetica con disturbi più accentuati d ella sensibilità profonda. Spesso neJle radicoliti acute si incontra insieme lina ipoestesia tatti.le ed t1na iperestesia dolorosa. Tutti questi disturbi della sensibilità hanno per carattere essenziale una topografia ,s trettamente radi.colare. Talora capita ·che le l'adici vicine s ono inegualmente lese, per modo che ·s i può osservare una striscia di semplice ipoestesia vicina ad una d'anestesia; talora si troverà anche accanto aid lln territorio anestesico una strisci·a di iperestesia che dimostra la semplice irritazione della radice corrispondente. 1

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~' EZIONE

Disltlrbi dei 1·i1 lessi. - I riflessi ten-dinei po.3sono essere esagerati, indeboliti, aboliti o invertiti. L'e.sagerazione è molto rara, si incontra solo all'inizio dell'affezione ed è l'esponente del processo d'irritazion.e . La diminuzione o l'abolizione dei riflessi limitata esclu.sivamente al territorio invaso oostit11isce il sintomo caratteristico delle radicoliti: questo disturbo è naturalmente limitato al territorio .r adicolare aiffetto . Anche il fenomeno della inversione dei rifle...~i tendinei è molto frequente. Disturbi motori. - Sono molto rari ed in genere si sovrappongono ai disturbi sensitivi. Essi .consistono in un indebolimento muscolare • che può andare fino alla paralisi completa flaccida accom·pagnata da atrofia in alcuni oasi molto pronunziata. È talora preceduta da uno stato d'irritabilità motrice che si manifesta con crampi. I .. 'atrofia mus·ç olare per altro si può _ a lungo andare verificar-e anche neile form e l1nicamente sensitive. Disturbi trofìci. -- Nelle forme croniche si osservano distu'rbi trofi.ci cutanei: caduta dei peli, disordini v.aso-motori, cianosi, ipertricosi, scomparsa delle cr este papillari, incurvamento delle unghie, raffreddamento delle estremità.. Sono .s tati anche ·con statati casi complicati col male perforante e ad 11na ipertrofia delle ossa. Anche i .disturbi simpatici quali le modificazioni della secrezione s1J dorale non sono molto rari. Ed al rigu.~rdo D'ej erine av~nza la ipotesi che certe sindromi nevralgi·che, eruzioni purpuriche o zosteriformi, edemi localizzati, la cui causa ovdinariamente sfugge, possono essere ~ttribuite a lesioni ra;dicolari ..

*** Le tadi.coliti possono assumere 11n decorso acuto, sub-acuto e cronico e .talora anche una forma recidivante. Per quel che rigua.rda la prevalenza dei sintomi possono distinguersi in sensitive, motrici e sensitivo-motrici. Le forme unicamente motrici sono rarissime. Quelle sensitive si m.anifestano con maggiore frequenza all'arto inferiore e corrispondono in genere aJ tipo più leggero, mentre qi1elle sensitivo-motrici sono più frequenti all'art~ superiore ed in g·enere hanno llU decor.so più grave. In rapporto alla loro localizzazione si possono disti.n guere quattro forme di radicoliti : 1° lombo-sacrale; 2° cervico-brachiale; 3° dorsale; 4,.0 disseminata. 1. Le radicoliti lombo-sacrali sono le più frequenti . Esse assumono malto .spesso il tipo della . sciatica e con q11esta affezione sono spesso confuse. L'assenza del segno di IJasègt1e e dei

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PRATI CA

punti .di Valleix sono fatti che devono mettere sull'avviso per fare escludere una lesione del tronco del .nervo e fare ricercare i sintomi in rapporto a lesioni delle s ue radi.ci. A vero dire il te1mine di sciatico-1·adicolite non è sempre esatto. Se è molto com·u ne incontrare casi nei quali l'irritazione rad1colare si limita precisamer1te alle radici del nervo sciatico (V lombare, l e II Sa<!rale) molte volte le le.sioni le sorpassano invadendo le radici lombari superiori dando una ..sindrom.e di sciatico-crurite oppure si limitano al dominio di una o due radici dello sciati·co ·d ando una sin·drome sciatico-radicolare parziale o dissociata . Oltre le sciatico-radicoliti si hanno altri tipi nei quali sono lese altre rad:Lci lombari, come quelle ·che d:anno origine al crurale ed ~l'ottu­ ratore e che si manifestano con disturbi nel territorio di distrib.u zione di questi nervi. Le radici lombari s11periori sono lese molto raramente, tuttavia Dejerine ha osservato un caso di nevralgia nel dominio ·del femoro..,cutaneo, a tipo di m eralgia parestesica, che non era altro .ch e una radi colite della I e II lomoare. La maggior parte delle radicoliti degli arti inferiori sono unicamente sensitive, tuttavia si possono av·ere anche delle paresi o anche deJ1e paralisi ·complete limitate quanto i disturbi sensitivi; ·così si possono aver.e paralisi con atrofia dei muscoli tibiale anteriore èd estensore proprio dell'.all11ce (L4 , L 5 , S 1 ), estensori delle dita (L5 , S 1), estensori deJle dita e peronei late-rali con integr~tà assol11ta del tibiale anteriore (Ls, s 1 , S 2 ), tricipite crurale e tibiale anteriore (L 3 e L 4 ) ecc. Tali disturbi motori sono di varia intensità e non sempre coin.cidono con i disturbi sensitivi. J riflessi tendinei sono di solito aboliti o molto \n.deboliti : l'abolizione o l'indeb olimento del riflesso r otuleo (L3 , L 4 ) e q1J.ello achilJeo (S 1 , 8 2 ) ~ono frequ.e ntis·s imi. Lo stato del riflesso cutaneo plantare è in rapporta alla sensibilità della pia11ta del piede. Del pari frequenti sono i disturbi trofici. Le ra.dicoliti dell'arto inferiore sono quasi sempre unilaterali, e quando son-0 oilatera'li sono raramente simmetriche per diffusione, intensità e per epaca· di inizio. Non sono mai state osservate radi.coliti sacrococcigee isolate. Le vere sindromi sacro-cocciO'·ee con anestesia perine·ale e disòrdini sfinterlci s o110 sem1)re in rapporto con pachimeninQite volt1Jninosa, tubercolare o sifilitica, della ~an da eqt1ina, la comprime le ultime radici sa.crali. 2. Le radicoliti cervico-brachiali sono meno frequenti ed ass11mono più spesso la forma sensitivo-motrice. È raro che siano lese tt1tte le 0

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IL POLICLINICO

. radi.cj del plesso brachiale o cervic ale: il più delle volte la lesione è localizzata a qualche radice, talora a;d una sola, .dando luogo a sintomi .sensitivi e motori molto limitati. All'arto superiore sono attaccati particolarmente due gruppi radicolari, uno superiore (e 5 e e 6 ) ed uno inferiore (es e D 1 ) . Le radi.coliti del gru.p po inferiore sono le più frequenti sia che consistono ih semplici nevralgie della zona interna dell avambraccio e d€lla mano, sia .che si accom pagnino a disturbi m otori degli interossei, dei muscoli delle eminenze tenare ed ipotenare e dei flessori 1i;lelle dita. In questi casi la pelle della mano diventa liscia e fredda. II riJfles.50 periosteo .cubitale è ordinariamente abolito a n che se si tratti di una · forma puram·ente sensitiva. Si osserva qualche volta il fenomeno clella inversione caratterizzato dalla cont1·azione de1 bicipite e del lungo st1pinatore in .seguito alla percussione d1ell»a pofisi stiloide d·el cubito, mentre il . riflesso normale consiste in t1n leggero movimento id i pronazione della mano e ·d i flessione delle dita. Oltre all'anestesia d ella zona interna del braccio, dell'. avambr.a. c cio e della . mano si può avere an·che t1n'astereognosia a distribuzione ra·d tcolare limitata: gli oggetti non 15ono riconosciuti q11ando sono posti nella l'egione interna della mano ·Chiusa o sulle dt1e ultime dita. Spesso anche le radici dorsali superiori sono lese. ed .allora i dist11rbi sensitivi sono diffusi a tutta la · regione interna d,el bracci o e talor.a invado110 anch e il tronco. Spes~o si hanno anche dist11rbi oculo-simpati.ci (e11oftalmo, n1ios.i; restringimento della rima palpebrale). Le radicoliti s u·p eriori de1 plesso brachiale (.C5 , C6 ) s ono più rare. I disturbi sensitivi si l oca.lizzano al l ato estel'no del braccio e dell 'avambraccio e dimint1i ~·cono p "Ogres·sivamente dalla spalla al 11ugno. I distt1rbi motori col'Piscono ìl deltoide, il bi·cipite, il brachiale·- anteriore ed il Jun go st1pina tore. Il riflesso periosteo l'adiale è abolito a nche nellie forme pura1nente sen sitive. Freq11ente è pt1re il fenomeno d ell'inversione r he consiste in t1na contrazion·e dei pronatori e flessori delle dita, dov11ti alla irradiazione riflessa propagata .alle es e D 1 , in seg·ui to alla percuSIS'ione · del radio. T alora si trova an.che lln in1d·eboliimento del riflesso olecranico. Le radicoliti s11periori p ossono diffondrrs.i alle · radici cervicali ed anch e limitarsi arl 11r1a sola radice clando t1n a sindrome dissociata. 1Iolto eccezionali sono le radicoliti brachiali mf\1ie, ossia limitate alla ,~ II cer,'icale. 1

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Dej erine rie ha descritto un caso puramente sensitivo. La partecipazion.e delle radici cervicali superiori alle radicoliti brachiali totali o brachiali superiori è molto freq11ente. Ne sono stati descritti dei casi nei quali oltre ai mus·coli dell'arto già indicato er.ano paralizzati i muscoli sopra- e sotto-spinosi, il trapezio 'e d il romb oide. È probabile .che molte nevralgie cervicali abbiano t1n'origine radicolare. 3. Le radicoliti dorsali ·oltre ad essere as•sociate ·con l e forme ·di radicoliti brachiali inferiori pòss.ono verift·carsi an,che isolate·. Chipault h a .Pt1bblic ato sei OS8ervazioni di nevralgie intercostali a ·forma radicolare, per l·e quali egli ft1 .spinto a praticare la resezione delle radi,ci dolor ose: trovò lesioni d'aracnoiditi in placche m·alto l ocalizzate . Dej erine ritien•e che senza dubbio moltissime nevralgie intercostali. persi• sten ti e r ib elli a bbiano 11n'origine radi.colare. · 4. . Le radicoliti rriultiple, disse·rriinate sono m olto rare. E sse di solito sono più gravi di qt1elle isol ate·, poich è sembrano l'espon ente di una infezione meningea più acuta e ~diffusa. In tali forme l ~ diagnosi è m olto' difficile perchè la sintomatologi a è a n aloga a quella della polinevrite. Ma J1er la differenziazione basterà ricordare che le Tadicoliti so110 quasi sempre inegu almente r ipartite e che non hanno mai la sin1m.etria della polinevrite e ch e anche la loro g·eneralizz azion·e ha qualche cosa di ineg u.ale e di asimmetric o che si associa ad una netta distribuzione top ografie.a . dei territ ori radicolari ed ai s intomi di irritazione meningea · ·difft1sa. '

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l sintomi sopra ·enumerati, il tipo particolare

dei dolori, le irradiazioni deter1ninate dalla ·tosse e dallo sternuto, la topografia radicolare d.ei distt1rbi motori e sensitivi,' l't1nilateralità abit uale dei sintomi, e l 'assenza di disturbi simm·etrici n ei rari casi ìn cui la lesione è bilaterale sono segni sufficienti a distinguere nettamente le r.adicoliti dalle sindromi in rapporto a lesi oni del midollo o dei nervi periferici. D'altra parte l'esame del liquido cefalo-rachidiano nel quale -si riviela di solito una linfocitosi dà una preziosa conferma della natura meningea del1'affezione, per q.uanto si d ebba notare che questo seo-no può mancare nelle radicoliti antiche .,,. o . o incistate. ·Vi sono però alct1ne . nffezioni le · ql1 ali h a nno m olti fatti comuni con le radicoliti; per la distinzione da q11este forme morbose ch e sono le compressioni midollari, le nevralgie a tipo radjcolare delle poliomieliti, lo zoster ,

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·. ~EZ:lONE

PRATICA

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e le sind romi-zosteriformi e l.a ta he occorre znaggiormen te insistere. Ttitte le c omp1~essioni midollari ir1tradt1raJi o ' extradurali, determinano, ~omprin1endo anche le radici, nevralgie, anestesie e paralisi radicolari. Questi ·sintomi sono particolarmente frequ·e nti ed accentuati nel morbo di Pott e nelle paich1.meningiti ·oervicali ipertrofiche. Ta101--a all'inizio di questi processi le lesioni deJ.le raidici ed i relativi sintomi radj colari ai l1anno isolati: si ha insomrma il periodo e la fase radicolare di queste affezioni. In questi casi l a cliagnosi differenziale è molto difficile. Le sinrlrorni radicolal'i iniziali di altri processi sono è vero, spesso bilaterali, contrariamente a quello che si osserva nelle radicoliti semplici, ma ciò non costituisce tina regola assoluta; esse hanno a~che una evol11zione progressiva verso l'anestesia e la pa raJisi con1pleta, ma anche in ciò si. hanno delle eccezioni perchè i periodi di regressione temporanea non sono rari nel corso della pachimeningite. La diagnosi non può essere basata che sulla ricerca mi1111ziosa dei sint omi midollari: se esic:;te anche lln piccolo acoenno di stato spas1nod1 C"1 o di irritazione piramidale al disotto delle lesioni radicolari, si può affermare che non si tratta di radicoliti semplici, ma di p.achimeningite spinale con associazione di radicolite. Anche le compressioni rla t11m ori, da morl10 di Pott, da pachimeningite delle radici della ca11da ecp1ina si mani festano essenzialmente con 11na s jndrome radicolare. Ma più anrora che nelQa regione cervicale le lesioni ed i sintomi sono q11asi sempre bilaterali e simm etri.ci, il decor.r: o P regolarmente progressiYo e le i--adici sarral1 i1lferiori sono sempre compromesse. Qt1esta simmetria, questa e\-ol11ziione progressiva, l'esistenza nei dic:t11rl i degl i ~fìntPri ~ ono segni rhe permettono <ii eliminare l a diagnosi di radicolite semnlicP e fnr pens·are ad 11n a compression e o ad 11nn pachin1eningite della cauda eq11 in a. Nella poliomielite talora a i rlisturbi i11otori che hanno lln caTattere radicolare (in rapporto al fatto che la topografia di ogni segmento midollare corrispond-e al territori o cl ella radi ce lnotol'ia che da esso emerge) si nggi11ngono dolori nevralgici. s ,e si tTatta di q11 ei dolori pas~egg·eri iehe annun·ziano o accompagnano tanto spesso 11invasione della para1isi e -ch e scompaiono in q11alche ora, la diagnosi è facilissima. ~a si hann o d ei casi, invero . molto rari, n ei ql1ali i dolori persistono per parecchie settiinane, irradiati Slll tragitto dei tron-chi nervosi .o meglio nel dominio delle radici corrispor)denti ai segme11ti niidolla'ri l eRi: in q11esti cft:i 1

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13: diagnosi è rnolto difficile. Tanto più che non si sa ancora se questi dolori che caratterizzano le forme dette nevritlche della poliomielite sono dovuti alla partecipazione delle corna posteriori, ad lln procesao di radieolite concomitan, te, o all'esistenza di lln a lesione gang·lionare , ver.a polio-mielite posteriore . . In qu.e sti casi l'intensità dei disturbi motori , l a invasione rapida della paralisi e dei disturbi s·ensitivi che l'accompagnano, nonchè gli altri fenomeni generali, parlano in favore della poliomielite. I.a diagnosi ·differenziale con l'herpes zoster riesce difficile nei casi in cui manca l'eruzione ed in que1l·e .form e di ert1zioni zosterifo1~mi che accompagnano ,alcuni processi radicolari. L'esistenza dello zoster senza manifestazioni cutanee o con er11zione molto leggera è stata ben dimostrata: si tratta di violenti nevralgie in cui la diagnosi di zoster si è potuto formulare unicamente in base al criterio epidemico ed alla distribuzione del dolore. In. ·e ffetti questi casi sono rarissimi .e nella maggior parte dei c·asi esaminando accuratamente il paziente· si riesce sempre a rilevare qualche elemento di erl)ete ne1l territo1·io delle radici colpite. Un secondo problema riguarda le eruzioni zosteriformi che si hanno n·e l decorso delle sindromi radicolari. È noto che n·e l morbo di Pott e nella tabe si possono avere ,d elle eruzioni limitate recidivanti, non nccompagnate d.a febbr.e, in genere molto diff Pl'ente dal vero h erpes. È certo ch1e qlieste er11zi oni sono in raipporto con fenomeni d'irritazione passeggera delle l'adiri e dei gangli. Specialmente nei tabetici, dove q11ec;te er11zioni si accompagnano a recr11descenzP di dolori fqlgoranti nella stessa r.egione, è evidente che· si ha lln vero ·attacco jnfiam.m atorio a liv·ello delle lesioni radicolari e dei gangli adiacenti. Q11esti fatti qt1indi si ri·f eriscon o a qt.1elle Cl'isi di radicoliti ch e Dej erine ha indicate come Ppisodi ac11ti nel corso_ della tabe e sono ,·erisimilmente in rapporto a ganglio-radicoliti. J\.11alogamente si 11ossono interpretare le forme di zoster che si l1anno nel corso della meningite t.t1bercolare e nella meningite cerebTo-spinale e1)idemica. Tra tt1tte ~ l e forn1e mening~e le radicoloiti sono quelle che meglio cedono agli agenti tier3Apeutici. Nei 1caisi nei quali è in causa l a sifilide, e sono la maggioranza, lln conveniente trattam·en~o specifico conduce p iù o meno rapidame11te a gual'igione. Quando i1ell'etio1ogin non figura la sifilide ed in quelle forme che resistono al trattamento spocific-0 si hanno notevoli vantaggi dalle cure locali. Q11este consistono e6senzialmente in rev11lsioni che agiscono a • l) • J


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quel r he pare accentlianùo 1 afflusso let1cocitario a· li vello d elle r-·adici ~ffette e facilita11do cosi la fago citos i degli .a.g·.enti 'i nfettivi. i è ·anch e con'3igliato la p11ntura lon1l)a1·e seguìta da una iniezione intra1·achid ea di n ovocain a o Q.i stovaina. E un procedimento i1crò i c11i inconvenienti non compensano gli event11ali var1taggi. fyl eglio i·i spondono nelle r .adicoliti l ombo-eacrali .(nelle fo1·me più alte l a tecnica è molto difficil·e) le iniezioni epidurali, che determina110 un considerevole afflusso le11.cocitar.io :q.elle meningi cl ell a cauda equina e i1 elle guain e radicolari delle i·adici lombo-sa·cr.ali. Si possono . cla1)prima iniettare .da 5 a 10 eme. di soluzion e al 0.50 % di novocaina in siero fisiologico, e nei casi in cui questa iniezion e riman g a senza succes so ripeterla dopo avere aggiunto alla sol11zion.e i~ 0.50 % ·di acido fenico. Occorrendo la iniezione si l)UÒ ancora ripetere, ma in genere ~i.à dopo la 11rima ·si ha i_ m mediatamente un'attenuazione dei dolori che poi finiscono per scompa rire corr.iplet amente . . Ben·efici effetti dà anche la r.adioter.apia . Nei ca si uiei qt1al·i ogni trattamento rimane ineffi,cace ed i d ol ori pettmang ono in form a violenta s i può ri-correre alla sezione delle r8di ci poster~ori intra o extra durale con o senza resezione dei gangli int ervertebra.11. · G. DRAGOTTJ. 1

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OSSERV.A ZIONI CLINICHE. Emoglobinuria parossistica in b a m bi n a ere d o · s.i fil i ti e a '

pel cl ott. VINCENZO Russo, • µrimario a ll'Ospedale civile di Cefalù.

R ... C ... cli Ròs ario, di anni 5, d a Cefalù. Il padre, discreto ft1matore, è d otato di forte costitt1zione fi sica ; si conta giò, a suo tempo, di lue, la q11ale fn si e no c11ra ta. L a inadre h a avuto tre g1·u,Tidanze a te1·mi ne con decor so e parto r egolari; il })rimo feto , - di sesso m.nscolino, nftcqi.ie n1orto n1acerato. La R ... è la seconcla n~ta; rli co~tit11zion e oligo emico-linfatic a, . mostra .chia rissimi i segni rlella ltie. conge11 ita : facies caratteristica, fronte q11adrata , hozze frontali prom.inenti, radice clel n aso bas;-a ed a ppi attjta, rlenti cli Jiutchi11son, tt1i cro1)olia <lrnite ce1·,Ticale. I..'intrlligenza è urecoce111 ente ~vil11pp8t a. Niente malattie ac11te precesse, alYo il m orl1illo r l1 e deco1\c.r in m odo affatt o regola re. L a famiglia 11011 dimora n è lla di111 orato in cont r nd e inala ri eh e. I .. o scor o n11t11n110 il padre mi viene a troYare e mj r acconta ch e la bambina, tl'ovand osi a ville ggia1~e in ·campagnà, era st ata, a varie ri1Jrese, assalitn, da llna crisi ronsi stente in febbre, r1il1ttosto alta, preced11ta <la 11riYièti fnr.. (10)

IANNO

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FASC.

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ti e prolung·ati , con emission e cli l11·ine inte11samente rossastre; dopo parecchie ore la febbre cessava, le llrine fliventavano normali e t11tto t erminava. La fa miglia era perciò assai ltllarrnata e il l)Overo pttclre chiedeva il mio c·o11 sigli o. I .. ì 11er 11 no11 l) Otei fa1·e cl1e qualche s11pposizione diagno stica, pii1 o meno probabile, presc~·issi qnalche cosa e consigliai il pac1 I"e c11 ricondt1rre in paece l a bambina allo scopo di intraprend ere 11n esatto esame clinico e di stal1ilire 1ma b11011a diagnosi . Vidi pertanto I.a l1aml1ina alcl1ni giorni dopo e fui fort11na to di asi::; istere e presenziar·e ad 11no degli accessi, che f11 abbn stanza caratteris.tiro . Tirivicli intenf'i e ])rol11n gati; sconvolti i lin eam enti del viso, s11 r11i era di·p 1nto un senso rli a n goscia e di smarrimento. I t eg:11menti c11tanei apparivano forternente ·p 81lidi con 11na lieYe tinta Sllbitteri r a. Indolenzimento spontan eo e 11rovocato alle 1negioni renale ed epatica. Seg11ì la febbre ; la qi1ale s111>erò i 40° e tale si m a nt e11ne p er i1a rerchie or e, dopo di che andò ahbassanc1osi fino a scomparire del tutto in mezzo a prof11si sncl ori. D11rante l'attacco s1 ebl)e emission e di 11rina abbon,dante, la quale ,c:;i •presentava di color~ rosso brt1no intenso. N otey·ol e il fatto che la 1)ambina, .all'atto dell'11rinazjone, i1rova,1 a. rlei br11 ciori e peso alla region e cl ell.a ,·es cica. La crisi d11rò poche ore circa: poi la b11rra sca an dò ral1nandosi e la bambina tornò ~ ome prirna, sel1bene 11n 1)0 dflhol11cci::i ecl nn emizzata. · L'urina, dopo l'attneco a nd ò chiarificandosi, fìncl1è, dopo· breve la ~so , ridiYennP normalè. D a to il soggetto, clati i caratteri ·COSÌ netti e prerisi dello accesso, il quale, a detta dei pa~e11 ti; s' era v.a rie Yolte ri pet11to in campagna, colle s tesse modalità , P scartata p er tante e valide ragìoni J.a .m .a laria, pensai s11bito all~ emoglobin11ria parossi sti ca e feci diagnosi di conseguenza. I sin goli qftçt,cchi . con grande .certezza, dovevano essere favoriti, nel loro svil1111110, dall'nzione d·el fr eddo, il a11ale. in q11el tempo, era di 11na certa inten sità,. L'urina esaminata era di a lto neso specifico, acida; l asciata a sè formava 11n seclim.ento brt1nastro e granuloso. T a nto ·Col r ea ttiYo cli Heller (soluzione di p ot8s~ a ) crt1anto rol ~af?;gio di ,·on Deen (tintura di ~:11niaco). ini fn agevole dimostra r e ehimicam ente, nell'111·ina, l a presenza della materia .colorante del sangrr·e. Per mancan za di mezzi non mi potei a ,·yalere dello és::rme spe ttroscopico. P ertanto posi mano- st1bito al trattamento sp ecifi co, c11i 11nii, .altèrnand oli, gli arsenicalj e i ferrt1ginosi. Si ·ebl)1e ro, in segt1ito, a ltri 2 o 3 attacchi in tl1tto, se111pre cogli f' tessi caratteri m a d'intensità mi11 ore. Ditfatti i brividi ' appena accennati e la fehbre n on toccava erano pi'ù l'altezza di prim.a; n è le llt'ine erano intensa1nente colorate, nè la tinta sl1l1itterica .si vide pi1\ comparjre. Bre,Te, l'accesso. s'era ridotto alle form e e alle i:>roporzioni cli nn accesso abortiY o. . · L e co11dizinni ge11eral] cl ella }) :tml)ina, fratt a11 to, gr<.tzic a.lln c11ra istituita, andarono sempre l)it1 n1i~Jio1·ando e d'altora j11 oggi non si s on o a,·11ti i1iù ntt.acchi. Con que~to n o11 inten.d o concl1it1dere che lf'.\ 1

1

'


S l~Z IO N ~:

l~ ... po:-;sa e < ~ c l?l~<:t dichiar arsi guarita c;ompl e-

tame11Le e Cle11111t1 \'UllleIJte, tll tt' altl'O. nla ll 011 è men vero cl1e, effettivam ente, la. cura 11~t prodotto un vero e t<:1ngibile i11igliora11lènto i11 quanto ha troncato e fatto clispa.rire o·li a ttaccl1i di em oglobin11l'ia, pur nel cuoi e clell inver11 0, _qua ndo .l)iù fa9ile era lo sYolgel'si cli questi. C~s1 .che 1101 fo~m1amo lo a11gu1·io r l1e tale migl1or1a, . mc r~è il paziente proseg11i1ne11to cl e ll <:~ ct1ra, clrv~1lt1 per111anente e Slloni gu8 l'j gior1e. Q11esto il caso occorsomi . nella pra ti.ca privata e che h o voluto brevemente riass1lmere d ata l'importanzR. b ' . di questo c~pitolo di patoloo·ia anc h e oggi, co1ne vedr em o, .assai controve1· o e <..liscusso. 1

1

*

**

L 'en1oglobi11ul'ia parossistica, descritta e st11diata i11completamente da Steward Roye1· Ha r' ' ley e Dressler, è stata, ai nostri giol'ni, oggetto . di importanti studi pe.r partR. d i a utori str anieri e nostl'a11i: tra quest'ultimi il Murri Sil. ' vestrini, ~I.aragliano, Queirol o, R ossoni, ecc. lVlolto discussa è ancora l a patoge11csi della rnalatti.a . Si può ùii.'e, in gene1·ale , ·c he le princip a li teol'ie em esse in pro1Josito posso110 l'idursi a due, una renale, l'altra vasale. Secondo l\tlurri <<la condizione prima ed essenziale della mala ttia consistel'ebbe in uno stato morboso degli organi che presiedono alla forn1azior1e dei g lobuli rossi, così c}1e al cuni di qi1esti nascerebbero rneno resistenti dell'orclinario all'azi one ftnco i11oc1ica del freddo e forse anc;o dell'acido cal'b onico; un secondo elemento morboso si avr ebbe i11 una condizione di anormale ecci tabilità clei centri dell azione riflessa su lle fibre v a s o-1notrtci » . l\tlaraglittno d i111ostrò nel sangue appena est1~atto uria specie ùi vt1 lr1el'abilità d ei g lob1tli i· ossi, ma esclu se l ' i11 fluertza J)eciale del f1 ·edcl o. Recenten1e11te L. F eyes e J{entzler dimostrarono nel sa.n gt1e di questi inala ti d elle uuloe11iolisine. Chabrol e H. 13ernard, l)arte11c.lo dal i)rincipio cl1e la teoria sang·l1igna i1on b ast a da sola a spiegare esauri enten1ente tu t t o, n1ettono in campo la C'OSì qetta teoria spleno-l'e- i1ale, colla quale verrebbero conciliati i cl ati ematol ogici ed urologici e la con cezione d el fatto l'ima rrebbe completa. Quanto a lle cause d e.Ila n1alattia es. e ci sono poco note. Molti le cer,cano nella infezion e 1110ti.ca, ma in -realtà non in tutti i casi si t ~· ova la sifiltde. Murri in 36 osservazioni la trovò in 15 casi : in 2 I.a diagnosi rimas.e incerta, in 14 i1on se n ~ parla affatto e in 5 Yi en e addirittura negata. Da tt1tto questo il ì\!Iurri si cred ett e autorizzato a -ritenere che l a causa più frequiente dell,em oglobinur~ a p. sia la sifilide. Gotze e Korster l)Ubl-,lical'o~o non pochi casi di emoglobinuria p. g11Ariti co11 una, (lnergi ca ct1ret

PHATlCA

1167

specifica. N è d 'altra parte ( cl1ma ltz) l'inst1cces .o d ella cura an tisifilitica cle1Jorrebbe, i11 ogni caso, . contro l 'origine s ifJlitica della . malattia, ma avrebbe lo stesso ignificato e ]C' ~ tesso valore che l'ins11·ccesso d el m e r curio netla tabe dorsale. Questo del n1erct1rio, dice il Castellino, è 11n argome11to di grande valore in a1)poggio d ella sifilide p1·egressa com e causa d ell' e111oglobinuria p. ma i1on si cle\'e esagerare l'i·m1Jo1·tanza, poten,d o tale medicamento rnucl· ficare la crasi sanguigna accrescendo la resistenza . globL1lare. Gli è così che Castellino st e.:iso ha potuto dimostrare l'e ffi caci a del mercurio in molti casi cl'anemia. Dopo· la s ifilide vien.e, in ordine di frequenz.:l, la i11alaria, J~t qt1ale si complica spesso ad i ttero. Una certa i.mportanza, secondo alcuhi, avr!::b bero, n ell'eziologi a, i trau mi e le influenze 11;3rvose. I11 altri casi, tuttavi.a, ci sfugge ogni elemento causale: sono i cosi detti casi criptoge1

ne tici.

·

Cefalù, lug lio 1917.

NOTE E CONTRIBUTI. OSPEDALI . i\IILITARI DI lVlANTOVA.

GABINETTO BACTERTOLOG rco

.

Sulla morfologia del bacillo tubercolare. Alcune considerazioni 1Jer il dot t. rettore.

P .\DLO iVlARl CONDA,

ca 1). m edico, di-

Con1e è noto, lVIll·Ch studiò le fol'me granulari cl·el virus t11bercola re dir11ostra11 do com e ·i n .alcuni sputi cl1e col comuni m etodi di colorazio11e sono negativi circa l a presenza del baicillo di Koch, per inezzo di lino si::>eciale m et odo, ve11go1io in essi me~s.i in evid e11za alc 1tni granuli s ul c ui valor e diagnostico ci son o n 1olte di,'ergenze fra g li al1tol'i. Alcuni consid e ra11 o i granuli co111e corti bacilli en za .ammettc1·e d iffel'enza vera e pro·p ria fra il tipo grai1t1 lare e il ti1Jo bacillare, altri considerano i grau1tli come forme di passa.ggio o forn1e resistenti, e fin alm ente altri rit ien e siano delle forme in ci cgenerazione. iVIircoli osservò a lcune forme simili a llo str eptococco cl1e il bacillo di Koch assumerebbe in sp eciali {'ondiztoni individuali e sopratut to quando il foèolaio tende a lla g11 arigione. ' , A me in teressa far rilevare come in tutti gli esam1 cli sput i cla n1 e eseguiti col m etodo dell'ant.iformina nel peri orlo di ten1po durante il q11ale 110 diretto il laboratorio b élcteriologico deg·li Ospedali . cli JVIantova,. e ch e sono riusciti negatiYi in aln1eno 300 casi , in lJllesti ripetendo · ( 1J)


.. 1468

lANNO \ :\ l \l , .F'A~C.

lL POL l CLJ NICO

gli esami col metodo di M11ch ho pot11to osservare le forme gram.u la1·i in parola, e precisamente sopra 300 ho ritrovato una settantina di casi positivi per i granuli di Much. I m etodi di Much, come è noto, sono t1·e per la colorazione dei granuli, ma il se eonido dà meno precipitati, colorando con una soluzione cM m etil violetto satur.ando 10 eme. d i alcool ass-0luto con violetto di n1etile e aggiungendo 100 ,em e. di acido fenico al 2 % e bollendo in tale soluzione il preparato per pochi minuti, passandolo .indi qualche minuto nel Lugol, un minuto in acido nitrico al 5 ~o , 10 secondi in alcool cloridrico a.l 3 % e lavand.olo ìn alcool-acetone a parti egu.ali. Rip orto l1110 specchietto degli esami eseguiti: MESJ

Co1n ple ssiv amente

Risultati

!5

24

3 5

12 - 19

29

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~5

18

"' 4.

14 3a

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36 3iS 29 37

Nov . 1915 » Dic. Gen . 1~16 Feb . » l\lar. »

posit.ivi

Risultati uegativi

»

a1 43 46

»

41

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Lugl. » Ago:it. » » :::>et.

48 64

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17

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Apr. 1'v.l ag.

»

UiUt:{.

1~1'7

Osservazioni

Dal Nov . fino a Luglio gU es an1i furon o eseguit i dal mio prede0essore Prof. Di Donna, lllél. non per i granuli di Mucb. Il periodo più pieno ùi esami è pree i s a m e n te dal Lug lio al F eburaio d urante il quale ho diretto il laboratorio di - Ma n tova. •

Dallo specchio si rileva com·e la rice1·ca del bacillo tubercola re ·S ia riuscita positiva cento volte su 680 sputi coi comuni metodi dello ZiehlN elson modificato da Gabbet e 580 volte negativo. Però in 300 casi negativi in cui c'erano fatti .a carico della pleura e d,egli apici polmonari o dei bronc hi furono trovati in una settantina dj ~asi i granuli di Much. In tali casi si poteron o subito porre i soldati in lunga licenza per mezzo dei sintomi specialmente r ilevati da colleghi che fondarono la loro diagnosi sui sintomi clintci poichè io non potevo dare I.a prova bacteriologica positiva. È da tenersi .p erò in grande considerazione la ricerca da parte di tutti i batteriologi dei gra11 nli di ~1t1ch per·ch è di somma importanza contribuendo con le altre prove biologich e, clinich e, fì siche, ecc., a diffondere luce per la profila.ssl clel · tel'ribile morbo. M antovèt, marzo 1917. I

l >ubJJliche1·emo prossimamente: R. ì\iioSTI, ll t rattan-1 entò delle ferr ite settiolie dii guerra aol s-lero a1nt1lpiogen-0 po11v al ente.

QUESTIONI

r,u J

DEL GIORNO.

Le ferite di guerra e la profilassi delle infezioni chirurgiche. (H.

VINCENT.

Bulletin de l ' Acad. de Médecin e,

3a se rie, vol . LXXVII, 1917) .

Quando si esamina la flor a battel'ica svilllppata sulle ferite.. di guerra si constata la proliferazione rapida dei batteri e la loro grande varietà. Ii bac. perfring en~, il proteus vulgaris, il °#Jac. coli, il py ocyaneus, il difteroide di Wright, il bacillus fu sifornii s, lo stafilococc o, il- tetragono sono stati riscontrati nelle ferite; e la loro presenza, secondo- \~ ' tight, Policard P Pl1elip, Fiessinger, Bowlby si può accerta1·e dalla 11ona alla decima o'i:a dopo il momento della ferita. S€condo Carrel e Dakin già alla sesta ora si i1ota u11a precoce proliferazione d1 microrganismi attorno al ·proiettile; secondo l'A. t ale proliferazione può rilevarsi in modo apprezzabilissimo già dalla quarta o quinta. ora. La maggior parte di germi a ppartiene alle sp ecie che si riscontrano nel suolo e nelle materie fecali; il che spiega perchè le gravi inff)zioni si manifestano a preferenza agli a rti in~ feriori, perchè nei periodi di pioggia in cui pi1ì faci le è l'insudici a r si di terra più facili sono le infezioni, perchè infine le zone di combattimento dove il suolo fu più coperto di cadaveri e di deiezioni umane sono il punto di origine delle ·più gravi infezioni settiche e delle cancrene gassose. Facile è immaginare come queste infezioni si propaghino, favorite dalla abbondanza di masse muscolari di solito lacerate dal trauma, e com e infiltrandosi lungo i connettivi tra loggia e loggia muscolare rendano inefficace qt1al11nqu e tardivo intervento nonostante la cruentazione e la disinfezione più accurata. F iessinger ha isolato il vibrione settico a qu att ro centim etr i di profondità in mezzo a. fibre muscolari di apparepza normale. E . pertanto all'inizio dell'infezione, possibilmente prima di essa, che bisogna intervenire poichè è dalla prima ~medicatura e dalla sua efficaci a che dipende spesso la prognosi chirurgica del ferito; e tanto più sarà efficace la lotta contro la infezione per quanto più precoce sarà stata la disinfezione. Si rende necessaria cioè una vera profilassi chirurgica delle infezioni delle ferite di gu erra: mentre l'antisepsi sarà difatti qt1asi sempre insufficiente ed inca.pace a distruggere i microrganismi patogeni già proliferati e spa!si nelle profondità dei tes- _ suti; si ha il diritto di sperare in risultati più effi caci all 'iniz] o dell'infezione prima che .essa

(12) '


(. \ :'\ 1\0 \ \

1\ , l •'A8C. .)0]

~EZIONE

PRATICA

1 i6Q

abi·ia avuto il tempo di svilupparsi e di attacCon tale miscuglio è stata praticata la mecare i tessuti sani. dicatura di lesioni. delle parti molli, delle ossa, Se si i·iuscirà. adt1nque a sostituire nel posto delle piccole e grandi articolazioni, del cerveldi soccorso la prima medicatura, di solito senlo, ecc., dalle più lievi alle più gravi, formanzct. azione protettricé, dal moltiplicarsi dei mid.osi la persuasione che esso non danneggia alcrorganismi, con u11a vera disinfezione preven- cuno dei tessuti viventi, è perfettamente tolletiva delle ferite; si dovrà ottenere una diminu- rato, non ostacola ma favorisce la cicatrizza. zione delle sepsi locali e generali che le accom- zione mantenendo le ferite secche, inodore e-_ pagnano; ed un con comitante abbassamento prevenendo con notevole efficacia lo sviluppo clella cifra delle amputazioni e della morta- delle infezioni. lità dei soldati. Certamente non è possibile sperare di sotPreoccupato da questo problema l'A. che ave- trarre tutti i feriti alle complicazioni settiche, va iniziato delle ricerche nel 1894 applicandole tanto più che l 'azione antisettica non si eserc.:011 risultati assai soddisfacenti nel 1896 sui cita che là dove la polvere arriva a contatto feriti di guerra del :Niadagascar, ha ripreso i dei germi; e nelle drammatiche circostanze in suoi studi nel 1914, all'inizio delle ostilità, pre- eui il chirurgo porta la. sua opera di soccorso conizzando l'uso di un miscuglio di polvere di le imperfezioni di tecnica sono più cl1e spiegaipoclorito di calcio ed acido borico dal quale bili; ma in ogni caso si può ottenere una limiinolti medici otte11nero effetti favorevolissimi. tazione della gravità dell'infezione. Egli dà la preferenza alle polveri perchè n1en·> La medicazione preventiva costituisce aduningombranti delle soluzio11i e però più adatte que una specie di imbalsamazione che impe}Jer l'uso in un posto di soccorso ed ha speri- disce o attenua la pullulazione dei microrg.a.ni1nentato l'ipoclorito di calcio, il solfato di ra- smi trasportati dai proiettili, dai framménti di me, il borato di sodio, l'acido borico, il formia- vestiario, dal terre110, ecc., e sospende nell:.-t t •.) di sodio, il fluoruro di sodio, il permangamaggior parte dei casi la fase silenziosa che è nato di potassio, il clorurò di zinco, lo iodofor- la più temibile. mio, ecc. Le ricerche furono fatte comparativaL'applicazione delle m edicature è facile poimente per constatare quale di tali antisettici ch è non essendovi alcun. inconveniente ad usaavesse maggiore efficacia nel prevenire o nel- re con abbondanza questa polvere antisettica, l'arrestare lo sviluppo dei germi del suolo o la si versa direttamente dal flacone su la ferita del secreto della cancrena gassosa in sospen- se essa è in superficie o vi si introduce per sione nel brodo. L'ipoclorito di calcio risulta mezzo di un insuffiatore se è profonda o trai1 più attivo in modo manifesto ed alla dose sfossa. Si ricopre poi la ferita con uno strato abbondante di medicatura. Il miscuglio di ipopiù debole. In una seconda serie di esperienze l'A. cercò clorito di calcio ed acido borico si discioglie lendi determinare a quale eccipiente potesse asso- tissimamente esse11do i st1oi componenti poco ciarsi I 'ipoclorito per la sua applicazione sulle solubili, e sviluppa di continuo delle piccole ferite dell'uomo. Furono successivamente pro- quantità d.i cloro che allo stato nascente riesce assai effic:.-ice. A ciò si aggiu11ge che contenendo vati il carbone, il talco, il carbonato di èalcio e di magnesia, il cloruro di sodio, l'acido bo- l'ipoclorito circa il 7 % di clor11ro di calcio prerir.o, il botato di sodio, il solfato di sodio ani- senta anche una marcata azione emostatica. L. GUIDI. dro, ecc., 1na la maggior parte di essi si addimostrò i11utilizzabile: o perchè attenua e talora neutralizza l'azio11e dell'ipoclorito; o per- l'remio semigratuito : chè forma t1n miscuglio facilmente deliquescen- · Prof. Cl. FEllRERI te, difficile perciò a conservare. L'acido borico Direttore ùella R . Clinica Otorinolariagoiatrica di Roma officinale polverizzato che possiede un leggero Colonnello medico ispettore della Croce Rossa Ita.lla.na potere antisettico ed è appena tossico ha datL; i migliori risultati. La formola del miscuglio è la seguente: Ipoclorito di calcio titolato a 100-110 lidell'orecchio, delle print ~ vie respiratorie e loro complica7.iotù intracraniche. tri di cloro per chilogramma Un volume in-16°, niti,1.ameute stampato, di 392 pagine · gr. 10 con 14 figure interc<l i ate nel testo Acido borico officinale polverizzato Prezzo Ure 5. gr. 90 Per gÌi associati al « Policlinico » sole lire 3.25 ac(polverizzare separatamente, mescol.are co~ franco di porto. Inviare cartolina-vagita direttamente al prof. 1DN· curatezza e conse rvare in vaso asciutto d1 veRIOO MORELLI. Via Sistina, 14 - Roma. tro colorato) .

CHIRURGIA DI GUERRA

\

(11}


1i?O

JL POLlCLlN!CO

APP.UNTI DI MEDICINA PRATICA. . NOTE DI TECNiCA. Determinazione dello zucchero nell'urina e nel sangùe. È noto che la soluzione di Benedict presenta

1nolti \·antaggi in confronto di quella di Fehling 9er la ricerca cleg,1i zu,ec.herd. ri:d·uc.ein•W., specialmente per la inaggiore sensibilità e pe1· il fatto di subire minore riduzio11e. da parte del1'acido urico, creatinina, ecc. · P . J. Cam;m idge (L ct1icet, 21 a·p1·. 1917) con 1·u so cLella soluzione di Benedict, lJl'Opone u11 metodo in cui la determi11azio11e del p11nto .finale della reazio-11e è molto più i1etto cl1e co11 i metodi a ntecedenti. Ricerca del.lo :.·uccliero riel.l'oriria. - In u11 tubo da saggio, a 5 eme. di soluzione di Benedict (vedi in seguito la 1Jrep a1·azione) si aggiungono 8 goccie di urina: si lascia in bagnomaria bo11ente per cinque lni11uti, poi, estrattolo si lascia raff!eddare per due mi11uti. ,s e lo Zltcchero è assente si ha la ·soluzio:r:ie limpida o l1eggermente torbida per la precipitazione degli ltr.ati. Qua11do se i1e trova una piccola qt1antità (0.1 %, specialm·ente pseudo-levt1losio) si nota una leggera opacità verdognola; se si trova in quantità da O, 1 a 0,5% si nota un precipitato verde · abbondante : 11n precipitato g·iallo, clenso indi.ca 0,5-2%; un precipitato rosso aìtre il 2% di zuc-chero. 1

D eterr1iincizione dello zucche1·0 nell'urina. I

,

Questa dev,e prima venir diluita: se il precipitato è leggero, verdognoio, 40 eme. di uri11.a si portano a 100, se è giallo, d enso, 20 eme. s1 porta no a 100; se è rosso e fitto, 10 cm.e. s1 portano a 100. In un bicchiere da 200 ~mc. si mettono 15 ' crnc. di soluzione di Benedict, e 5 eme. di soluzione satura di carbon.ato di sodio, agg1u11g·endo poi 5 -crnc. d ell1urina. Si copre con un vetro da orologio e si fa bollir.e per tre minuti, aggiungendo l)Oi 10 eme. di acido cloridrico (P . S. 1, 16) con ca11tela .in modo da impedire un:eccessiva effervescenza. In un.a bevuta da 200 eme. chiusa con un tcip1)0 di gomma a due fori e contenente 100 em e. di acqua distillata e 20 eme. di soluzione N /20 di jodio, si versa ca \1tamente, per mezzo di 1.in in1lynto ch e l)U.Ssa a traverso uno dei fori (1), il co11tent1to del bicchiere e le acque (1 l 11 tnbo dell'imbuto deve essere tanto lungo,

cla J:>escare in 100 eme. di liquido; in tal modo la re-azione si compie in lm'atn10Rfera di , 00 2 , ciò che

i1upedisce l 'ossitlnzione òei sali di rame. ( 14) •

cli lavatura dello stesso, mescolando poi accu-

ratamente. Si leva poi il tappo di gomma lavando con acqua distillata l'imbuto, e si titola e.on soluzione N / 20 di iposolfito sodico; di questo se ne aggiunge tanto fino che il colore bruno dello jodio sia qua;si .s comparso; ailo·r a si versano J-6 goccie di soluzio11e recente di amido (l '70 circa) e si continua .ad aggiilltgere l,iposol·fito fino alla scorr1parsa c).ella colo1·azione .a zzurra dello jodio in preser1za di ai11ido; ne riman.e un colore verde-pallido. Si fa poi una tito1azione di c~ntrollo procedendo nello stesso modo, con 100 c111c. di aicqua e 20 eme. della .soluzione N/20 di jodio. La di fferenza, moltiplica;ta per un fatto1e varia.bile secondo la diluizione, rap presar~ta la percentuale dello zucc·h ero nel1'urina. Per le citate diluizioni al 40, 20, 10% il fattore è rispettivamente 0.0845, 0.169, 0.338. Deterrriinazione dello zuccliero nel sangue. In un tubo da saggio si pongono 3 crr.ic. di acido-acetico. Dopo -cinque minuti si aggiungono eme. 6.8 di soluzione satura di cloruro di sodio, si tiene il tubo eta saggio in bagno-mari.a bollent~ per 2 mi~uti, si raffredda e si filtra attraverso un filtro secco, ripa.ssando le prime g·occie torbide. . Il procedime11to successivo è analogo a quello _per l'urina modificando solo la quantità dei reattivi e 1a grand)z!a dei reci1Jienti. Nel bicchieri110 contenente 1 cmc. della soluzione di Benedict e 1 eme. di soluzione satura di c.a1·bo11ato· di sorlio, si aggiungono eme. 7,5 della soluzione sang~uigna. La quantità di acido clol'idrico è di 2 eme. Nella bevuta si metto110 25 cn1c. di acqua e 20 eme. di .soluzione di ., jodio Nj1000 (1 cmc. .della soluzione Nf2[J dill1ito n. 50 cn1c.) e si ag.g iunge poi l'iposolfito l)u1·e N/1000. La differenza con la titolazione di controllo moltiplicata per 0.0203 dà la pe1·, cen.'tt1ale di zucchero nel sangue. Nel caso che vi sia m olto zuc chero si prende solo eme. 0.1 di sangue; in tal caso la quantità di soluzione di cloruro d_i sodio da aggi·u ngensi è di c111c. 6.9 ed il fattore per cui si deve moltiplicare è 0.0106. Il metodo serve .a nche per la titolazione dello zucchero nel liquido cerebro-spinale. Preparcizio11e dei reagenti. - Soluzione di B eriéd·i ct modificata dall'A. 200 gr. di citrato di sodio, 100 gr. di carbonato ..anidro di sodio (o 2-00 di quello cristallizzato) e 10 g·r. di bicarb-onato di sodio .sono . disniolti a caldo in 600 c1nc. di a cqua; vi si aigiunge, agitando conti1

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nuainente una sol11zione di 21 gr. di solfato di ~ame cri:stallizz.ato in 150 eme. di acqua. Si lascia raffreddare e si porta a 1000 eme. La soluzio·n e, tent1ta in botti glie ben tappate si conserv.a indPfinitame11te. Solu:;ion.e N / 20 di jodio. - Si disciolgono · 9 gr. di j od uro di potassio i·n 200 eme. di .acqn a, vi si .aggiung·ono g·r. 6.35 di j odio bisubli111ato, agitand o fino ·a sO'luzione cornpleta; si porta poi a 1000 eme. Soluzio'ne N / 20 d.i iposolfito soclico. Circa 13 gr. del sale e l'istallizzato si discj olgon o in 500 eme. di acq11a, portando poi a 1000. La ti tolazione precisa si fa con l a soluzio11e di j odio. Soluzione 'f\'/10 di acido-aretico. - 1 eme. di acido a-ceti co glaciale si aggi11ng·e a 125 di acqua. 1

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PRATICA •

rosione e foTse di un'ulcer.azione della mucosa gastrica. In un. altro nn1malato, con un lungo pa.ssato patologico, si è formata 11n't1lcera, manifestatasi con abbondante ematen1esi; i primi si11tomi, con sistenti in forti dolori e presenzà. di sangue nel liquido di lavat11r,a g·astrica, h anno seguito l a cleglutizione di gas lacrimogeni, s·u cui il paziente eseguiv <:ì. cl egli studi.. Man ca però 11n complesso ·d'osservazioni, cl1e ))recisi . la frequenza di i àli disturbi, razione dello stato clello stomaco, la prognosi. Secondo le esperienze di Heim, l'ingestione giornali era da parte cli ani1nali da lal)oratorio, di tracce di l a.cri1noge11i cletern1i11a delle congegtioni ed erosi on i ga tric l1e. Dai fatti e linici osserva ti si p11ò r.on-c·l11dere trattarsi di di~tt1rl'>i tenaci, che ron1 port·-tno le pii1 nm1)ie rise1·ve in rig11ardo a lln g11arigione defi11iti.va. · FIL.

CASISTICA E TERAPIA. '

Gravi disturbi gastrici prodotti da gas Iàcrimogeni. É 11oto r l1e, oltre 'a i gas d'azione prevalente-

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mente caustica (cloro) e tossica (fosgene) ne ve11gono t1sati. a. r~che altrj, a cui, per gl] effett] esercitati stille i1111cose nasale ecl or11lare si è ' clato il nome di lacrimogeni. Il tipo di questi vapori è il bromuro di benzile, liqt1ido, di c11i i tedeschi fa11no lln l argo t1so nel bombarda1r1ento delle posizioni. · Si. riteneya che tali yapori, ad azione pi'lt IJenosa che nociva, più brutale che d11revole non agissero che s11lle mucose immeclj atamente accessibili senza penetrare · nell'org.a11ismo i::>er lederne i tessuti . La. loro inoc11ità non è ch e ap11arenté; già E. Michon e Ch. Ro11x avevano pubblicato lln caso di ulce.ra del d11odeno consec11tiva a gas l acrimogeni, in 11n soldato, che avenclo percl11ta la maschera, era rimasto esposto a detti g·as. Si ebbero in segt1ito dol ori gastrici , feci diarroich·e sang11inol e11te, contrattura note,·ole dei muscoli retti specialmente a destra della linea mediana. All'intervento o:gerativo si riscontrò l' esis~enza di t1na l esione ·d uodenal e con brig·lie cicatriziali ed aderenze all a prim.a porzione deJ duodeno. Altri ca~i vengono ora _pubbl1cati d a E. Agasse-L afont e .T. -Ch. Ro11x (Archives des lltfaladies de l'Appareil iligestif et de la. n1ttritio11, 1917, n. 6). In dive1·sj incliv]dui, r h e non avevano clinicam ente antecedenti gastrici, dOJ)O l'esposizione a gas lacrimog·eni, sj sono verifi cati dei disturbi di stomaco, con çtolorj \'iolenti, clopo il pasto, 11a11see, vomiti, i11 qt1alche ca. o. con sa11gue~ la frequenza, la tenacjtà cli q11esti disturbi rendeva verosimile la presenza di t1J1'e-

Trattamento dell'occlusione intestinale. Secondo Pa11chet - (La Pres Sf' ~tf f>dicale, n. ,-i.5. 1917) l'occ l11sione 1)11ò es~ere rronica, od acuta. ncclilsione cro11ica. - i.\ltrr11 ative di stip8i dolo1·osa e di diarrea. Dt1rante ]a p r in1a, contrazioni intestinali. spesso percepibili co11a palpazione, o colla vista. Come indicazione ct1rativa non attendere mni la rfisi Regt1ente, prati.rare l'esame radioscopico cli tntto il tt1bo digere11te, qi1indi laparotomi a esplorativa, che rivelerà lln cancro intestin ale, t1n volvol o, lln n 11ri.g1ia, ecc. Occltlsione acu.ta. - Coliche violente, accom- . pn.gn<-ìte ai borbori gmi crl a contrazioni intestinali v jsibili all'esame ctell'8ddome. Non confonrlerla ~on l 'appendir1te, la colelitiasi , la litinsi r enale, la pancreatite, il c11i dolore è conti11l10, l ocalizzato e non si accompagna con aumento della peri stalsi intestina le. Nei d11e casi si ha spesso assPnzn di gas per l'a110 e vomiti. I yomiti fe caloidi indicano che ,.i l1a occl11$i-0ne, ma non bisogna aspettarli per f are l a diagnosi ed in terve11ire. Le indicazioni terape11tiche vArja110 a seconda che il ventre è pi.atto, o meteorico. Nel primo caso l'qccl11sione è l'ecente. Non lavaggi elettri ci, che f anno perdere del tem110 e raramente sono efficaci. &emprE=> 01)erazione precoce· i1on mai a domicilio, occorrendo 11n buon ai nto, ottimi i11f ermie1·i a se11Ri pe1·f etta, buonj ist r11me11tL Anestesia lomJ1a rr e lnvn ~~ gio dello , tomaco in tt1tti i casi. Laparotomia mediana, estrar.i or1e di tutto l'intestino,_ J)e1· r·i cercare la cat1 "a e ri1nl1 overl a a SE>COlld a clei l"U i. e il ver1tre è meteorico, fa re I a diag1lo i f1·a ( 15)

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IL POLI CLIN ICO

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l,occlu sione e la peritonite acuta, basandosi i1roporzione del 5 % in sostanze grasse. Meglio sullo stato del polso, sulla comparsa del meteo- ancora riescono i lavacri abbondanti ripet11ti rismo, cl1e nella peritonite si produce più rapi- ·spesso ed insistentem ente. . Le solt1zioni adop~rate sono; infusioni di semesanto al 2-10 %, di damente, più uniformemente e non è preceduto da periodo di colicl1e. La f acies del malato è assenzio al 4-8 %, di ratania al 0.50-2 % è di più stanca nella peritonite e l'esame del san- aglio secondo la formula seguente: 8 gr. di gue rivela, in casi di infezione del peritoneo, aglio fresco infuso in 125 gr. di acqu a bollente una iperleucocitosi. In casi dubbi non vi sono · con l aggiunta di t1n torlo d'uovo e un gr. d,asgrandi inconvenienti a fare un piccolo occhiel- safetida. Rispondono .anche bene l'acqua forlo iliaco destro. Lavaggio dello stomaco ed inie- temente zuccherata o salata, !,emulsione di • zioni di siero glucosato, o salato, in abbondan- dermatolo, le· .s9luzioni di sapone o la miscela za, alle ascelle. Praticare un · ano .contro natura di ~equa e glicerina. a destra. Il ceco è disteso, od appiattito: nel Però la cura radicale dell'ossilrrosi va fatta primo caso fiss~1·lo alla parete (cecostomia); per via interna. Il metodo più semplice consinel secondo cercare l,ansa del ten11e vicina e ste nel da1·e l a sar..tonina associata al calomedistesa, fissarla alla i1elle ed aprirla (enterosto- lano due volte la settiman8 e per 4-6 settimatnia). Per evitare ],infezione -della pelle, spal- ne e poi ogni ~ 15 giorni per 1-2 mesi. P er i bamrnare l,incisione con pomata al collargolo e bini la quantità dei dt1e medicamenti deve esi1orr e nell,ano artificiale un t11bo di drenagg·io sere llguale a 1 cgr. per ogni anno di età. P er di vetro, che verserà l e feci In lln recipient<~ gli adulti la quantità del calomelano deve escollocato a lato del letto. sere sempre tale da dare un effetto purgaRiassumendo: i1el caso di ventre meteorico tivo. l'operazione chirurgica comprende tre tempi: Anche il timolo risponde molto bene. Sic1° creazion e di una fistola cecale; come è tossico in soluzione conviene d a1·lo in 2° laparotomia esploratrice 1.11) mese pit1 polvere gr. 0.75-1 tre volte ad un,ora d,intertardi per la ricerca dell,ostarolo ; vallo. Bisogna dare il medicamento a digiuno 3° chiusura della fistola t1n mese dopo. ed astenersi durante tutto' il giorno di bere liQuanda si tratta di un· ca11cro inoperabil e quidi solventi del timolo come vino, alcool, ebasta il primo tempo; ·<Juando la fistola si chiu- tere, acqua clorof ormica, glicerina, olio. de da sè stessa, non è necessario il terzo tempo. Qualunqt1e sia il sistema di cura esso va La laparotomia esplorativa è indicata in t11t- controllato con l'esame delle feci. Nei casi nei • • ti i ,casi di occlusione g11arita, qualche settim.a- quali gli ossiuri ricompaiono, occorre r1com1r1na dopo la crisi, che ha determinato la creaciare il trattamento. zione dell,ano contro nat11ra. a. a. ' p .c. .

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La cura degli ossiuri. È noto che gli ossiuri oltre a provocare il

prurito · a nale o ano-genitale sono capaci di determin a re dist1trbi nervosi riflessi, :notevole anemia, fatti di il'ritazione in testinale sopra tutto della regione ceco-appe11dicola r e. P erciò osservano Perrin e Thiry (JO?J,rrial des Praticiens, i1. ~G, 1916), questi parassiti vanno co1r1battuti con mezzi efficaci. Gli ossii.1ri si localizzano prevalentemente ne.Ila regione ileo-cecale, m a in genere essi dànno segni della loro presenza nella regione anale. Il trattamen to lo cale vale più a ralmal'e i sir1tomi loèalì che alla distr11zione completa del parassita. E sso consiste nell'applicazio11e di suppositori, p on1ate e lavacl'i. I s 111)positori formati di llilgt1ento napoleta110 o di calomelano al 5 % i11 burro di cacao i1011 so1:io consigliabili percl1è spesso riescono irritanti. ~leglio rispondono le pomate a base di calomelano, di ossido giallo cti m e1·c11rio o cl i der111a tolo mescolati nella

A quei nostri Associati che non raccolgono io volume i numeri del '' POJ,ICJ,INICO ,, e che volessero gentilmente restituirci i fascicoli ~' -6, 7, 9 e 10 di quest'anno, esauriti in seguito alle pervenutieci molte richieste di nuovi Associati, noi dare~mo in cambio dei 6 predetti fascicoli, una delle 2 seguenti pubblicazioni a loro scelta :

1O) MARIOTfI : La profila asi delle 111alat• '

tie infettive nella pratica me•ica. 20) MURRI,

MARAGI,IANO,

SANABELLI:

In

memoria del prof. Guido Baocelll. . Coloro che vogliono approfittare di tale cambio possono rimandare i o fascicoli In piego postale raccomandato accompagnati con carta da visl'8 sulla quale basterà indicar~ Il Numero (1 o 2) della pubblicazione che si desidera in sostituziene.

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8EZIONE PRATICA

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l'igiene infantile, ed i quali devono servire anche di palestra educativa. per le masse. La difesa sociale del lattante. La inaggtor parte ctell'imm,enso danaro, e. claSu questo tema · ha letto un discorso inaugurale ma l'O. che viene oggiùì a piene mani versnto dalla beneficenza pubblica e privata per la distribuzione per l'anno aocademioo 1917-18 il pJ.'IOf. Olimpio Cozdi latte sterilizzato, di farine lattee e di altri surrolino, Ordinario di Clinica Pediatrica nella R. UniTersità d1 P.ar:ma, il 5 novembre 1917, alla · presenza . l'Ogati del latte, non che per l'istituzione di orèches, poiiporinières, di goccie di In tte, di premii per la di S. E. Berenini, ministro della Pubblica Istrunatalità. e per l'allattamento, di ,})iuti materni ed zione. i11fantili, di sussidii per il baliatico mercenario, ~c., L'O. esordisce a.ffermando che le origini e gli così r>ure ver il mantenimento dei brefotrofii, quatae<>Pi dell'attuale immane conflitto hanno a luce lora essi non vengano trasformati in Istituti momeridiana din1ostra to cl1e le sorti oggidi dei pnderni e completi di Puericultura sociale, dovrebbe _poli assurti per virtù propria a nazioni libere ·s ono. f'ssere indirizzato per ottemperare ad un'unica income in un'epoca lontana, che credev.a1no tramondicazione direttiva: sancire per legge che il latte tata per Ren11)re. affidate alla forza combattiva e<:l della madre appartiene al proprio bambino e eh~ alla resisteuzu (~~gli llon1ini cli dnn1~ni, e che l'iquindi l'unica, -rera e razionale a ssi·s tenza sociale gieu~ del lattante deYe i;erciò _ o ggin)ai st.are all'apiigienica e giuridica dei lattanti è il sancire per c.~ degli ·studii risponde11ti- all'altezza della mi legge (<;on le dovute, rua eon rigore scientifico os8ione dei P-OI)()li ed intesi a fortificare la razza, ~r servate eccezioni e restri7'ioni) l'allattamento mai bisogni della ripopola.zione con generazioni future terno obbligatorio, fi,s sandone l'ingentissimo onere eempre _più forti, vigorose ed agguerrite per glj obfinanziario corrisv<>ndente. Con questo programma bligl1i dell.a difesa nazionale. inassimo soltanto, co1ne lo desig·na I'O., sarà posTra i va rii mezzi proposti per oYviare allo spo- sibile, oltre che raggiungere più pr~sto e più cornpolamento saranno senza ·d ubbio · 1)iù fertili di rip1etamente l'intento, co,stituire e rin.s aldare la cosulta ti l)ra ti ci immedi.a ti quelli cl1e si 0011 tentano scienza nazionale dell'allattamento inaterno obblidi <:onser·vu1-e .sani e vitali tutti quei bambini che ga tori,o. Una ' Tolta .s tabilita si questa C<>b'Cienza, Je annualmente vengono decimati da una se1ie nt1me- spese andranno man ma no ri·d ucendosi e forse. con 1'0sa di cn use amovibili, . riferenti ~i <1 ll '<.lmbiente e un programma minimo .sufficientemente ridotto e sopra tutto al genere di alimentazione in questo coordi11ato, si I>Otrà a llora, opina l'O., riuscire <l primo periodo <lell'esistenza. 11rovvedere a tutte le esigenze future. Aecennato brevemente alla neee~sità della J)ueri'011 llna calda e felice 1ter0Tnzione finnle 1'0. intultura avanti il coneepimento e della puericultur:1 11eggia all a vve11to di questa .Jcgge. <:on cui lo Stato intrauterim1, l'O. si diffo11de a ricordare i maleficii si ergerebbe a tutore dei s.a cri diritti alla vita di aopratutto clell'allattamento artificiale per conclu- <}gni nuovo essere che si affacc1a <11 mondo e che dere, cbe il para<lig·ma cl1e .sta a ba se di Ullc'l be11e viene a colma.re il vuoto di chi se ne di1)arte. Nesin te~ e razionalmente attuata difesa igieniC<l e Runa somma, egli (lice, per quanto ingentissima. giuridica ùel lattante è l "n. ·, ·ic ura rgli a qu~tlsia&i sa.rù collocata ad lln interesse J)iù eleva fo, più oosto, tranne nei casi di ~entific:an1ente, n1a se1ufn1ttifero; gialllmai, egli Bop;giu11ge, sarà. pagato pre rigorosan1e11te compro-vatfl éd <1Utorizzata i11r·a - tr.oppo a caro prezz,Ò il latte del-la madre che a1fJ.acità fisica, o delle altre rare 0ontr-0indicazioni 1n.tta il proprio ba1nbino! A questo .attributo inseassol11te e permanenti, presso qualunque cla,s se so- para biJe della maternità, egli conclude, è riserbato ciale, tanto nella più privileg-ia ta c'0111~ nella l>iù il compito di ristabilire l'equilibrio nel mondo diseredata, tanto v~r la 11role legittima che per l~ . sconvolto a.a gli orrori e dalle strHgi de lla guerra e ille~ittima, l'allatU\n1ento al _. eno materno, cl1f\ è tii preparare le armi della. futura difesa nazionale. oorgente tli vita, di salute. di robustezza fisica e di . Tutta la brillante e dotta orazione del 11rof. (}ozperpetuo ringiovani1nento e prosperità delle naziozolino, elle ha sollevata. una quistione di altissimo. ni. (ili è perciò ~be 1' 0. propugna sia promulgata urgente interesse nazionale, fu intonata ad u.n sinuna legge inspir.a.ta a quest'obbligo materno impre- c~ro vibrante liris1no patriottico e fu sottolineata ~ndibile, suggerendo ancbe le vi~ J)erchè "l'allattada ~nanimi approv~zioni. Alla c:bius-a yenne salumento merc-enario riS})Onda molto n1eglio, che non tata da uno scrosciante, c:aloroso applauso . S. E. Beoggidì, alle sue finalità. 1·e1iini. per il l)ri1no Yolle e~1~rimere il suo viv• Ricorclando quanto presso tutti gli Stati civili compiacimenito all'O. S. A. venne .attuat.o per oPr>orsi ullR sempre esorbitante, . eccessiva mortalità dei I.a ttanti, n1ette in evidenzn La ressa dei lavori c11e ci vengono offerti per quanto oggidi ci si potr·e bbe ripromettere dalla .so- la pubblicazione e la penuria (\elio spaz!o~ im· lerte e giudiziosa. cooperazione dei medici e delle postaci con provveclin1e11to governativo, c1 111dn· levatrici q11alora tale personale sanitario ricevessi? cono a sollecitare t nostri benevoli collaborntor! ' . . una più solida educazione pediatriCc.'1, massime in amnchè condensino i loro contributi entro i plu ristretti limiti compatibili con. la chiar~zza e con rapporto a ll'igiene <?d allo allevamento del lattante, in I stituti modello e moderni di Puericl1ltura pra- l'emcacla · dell'esposizione; 11 sfro!1d1no dell~ documentazioni ingombranti, delle 1ntrodnzlon1 ti c<1 , i qu<11i , n<.'i <'entri 11niversitarii, dovrebbet'<) storiche delle citazio11i; si atteng~no prevalen1 essere a~grega ti come _indispensn bile co1np eIQento temente' ai rilievi di interesse prnt1co. ~Ile ('liniclle pediatriche. le più rigide Vest~1li dell I 7)

MEDICINA SOCIALE.

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IL POLICLINICO

POST A DEGLI ABBONA TI.

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(888) Al d-0tt. A. P. ·: Nella Bibliothèque de Thérapeutique dirett<l <.la Gilbert e Carnot, sono stati pub.blicat1 diversi volumi che trattano appunto la terapia fisica, e che ella troverà certamente n'lolto utili. Essi sono i seguenti: NOGIER, Electrothérapie (L . 10). OunrN e ZIJ\:IMERN, Rarliotliérapie, Photothérapie, ecc. (L. 14). CARNOT ed altri. Kinesithérapie (L. 12) . FRAIKIN ed altri, M écanothérapie, J eux et Sports, ecc. (L. 8) . Sono pubbli.cati da J . B . I~aillière e figli. Parigi.

(886). Disinfezione di ambienti tubercolizzati. - Ali' alrb . n . 1265 : L'art. 137 del Regolamento Generale Sanitario stabilisce essere obbligatoria la disinfezione delle abitazioni dei mal.a ti di malattie indicati nell'art. 129, comma a) e b). Nel comma b) sono contemplati i ca.i.si di tuber.colosj di Clli è obbligatoria 1a denunzia dovunque in seguito a morte o a cambiamento di .alloggio dell'inferma. l K DEX. Per disposto dell'art. 138 tali ·disinfezioni devono ·essere giratuite. Naturalmente è l'Autorità CENNI BIBLIOGRAFICI. Municipale che è obbligata al · servizio di di(Non"' rec~mi.~cono cM t Ubrt perven·u ti in dono alla Redazione) sinfezi one. ·Non vi sono clisposizioni ta.ssat.ive per quanto .P. ì\fARFORI. -Trattato di farrn.acologia e-te'rapia. riguarda le modalità della disinfezione. I mez- . 2a ediz. Un vol. in 8° di pag. XXXII-783. zi, .che raggitingono uno stesso fine, sono mo1con fig. - Napqli, Lt1igi Pierro, editore, 1917. teplici, dond.e J.a disparità ·dei p.areri di c ui semPrezzo L. 25. • bra lamentarsi il collega. Una disi11fezione. Questa nuova edizione del noto ed apprezzacondotta con C·o rretti criteri scientifi.ci e pratissimo trattato del prof. Marfori è rimanegtici, e fatta da personale competente, dà una giata e notevolmente migliorata Essa docugaranzia .si.cura. Per i pavimenti e le pareti è menta la rara competenza e laboriosità dell' A.. sempr.e consigli.al1ile l'u so del 6Ublimato in forte il quale è versato nell'indagine sperimentale concentrazione. g. s. non meno che provetto nell'insegnamento. I medi ci vi troveranno prospettati e lum eggiati (887) Sull'avv elen arriento da puntura d' ape. I/abbonato n . 39 ._ a proposito di una donna, in modo semplice, dettagliato e · sicuro i problela quale è stata punta due vo1te alle gambe, at- mi della farmacolo gia e le risorse della terapia. In questa edizio11e sono stati opportl1namente traverso le calze, presentando · ogni volta raampliati i capitoli sui sieri e vaccini e sull'opopidi e allarmanti sintomi d'avvelenamento, non ostante ch'essa abbia subito estratto il pungi- terapia ed è stato scritto ex-novo quello sulla sostanze radioattive; sono state aggiunte anche glione ed applicat9 dell'ammoniaca sulla ferita - chiede quali siano i soccorsi Diù efficaci nozioni utili sulla sterilizzazione dei tarmaci, sul dosaggio biologico di essi, ecc. da prestare in sin1ili contingenze. Dei medicinali l'A." esamina i caratteri, Je In complesso dal veleno dell'ape sono state isolate tre sostanze, l 'µna flogogena, un'altra a (l proprietà fisiologiche, il dinamismo terapeuti, azione stupefacente, una terza ad azione co1l- co, le applicazioni al trattamento delle malatvulsivante. Esso ha inoltre anche azione emo- tie e ne indica le formale più idonee per la prolitica. pinaz ione; risale così dal rimedio alla malattia Si possono avere oltre ai fatti locali, dei di-. e scende di nuovo al rimedio. Si ferma· sl1i mesturbi generali di varia intensità, come febhfe , dicinali fondamentali, tipici, p11r non trascudispnea, convulsioni, vertigini, disturbi cardi a - t·ando qt1elli secondari. Un pregio del lavoro è cj e sincope. La gravità varia secondo il nu- il · riferimento alle specialità terapeutiche' più • mero delle punture, sono però rarissimi i casi quotate, a quelle già sanzionate definitivamenn1ortali, e dovuti più che a punture di a!)i, n te dalla pratica, dalle quali non è pos.sibile di quella di calabroni o di vespe. esimersi. Nel trattamento, occorre grande precauzionA 'f11tto il lavoro è caratterizzato da una gran• per estrarre il pungiglione evita ndo di compri- de compiutezza e precisione; eppure l'A. è incorso in qualche dimenticanza (per es., non acmere la bollicina del _veleno, ciò che farebbe penetrare nella ferita' dell'altro veleno. cenna all ' applicazione dell'olio di vasellina per Oltre all'ammoniaca vengono consigliati gli il trattamento della stitichezza, non menzion'.1. ipocloriti, sia in forma di ipoclorito di calcio a il carbone .animale depurato. Si tra tta di pec.che, inevitabili in qualsiasi trattato di lena. 1/ 60, sia }'.acqua di J a velle diluita a 1 ~b · Per i Nell'in.sieme q11esto magnifico lavoro costidisturbi generali sono consigliabili gli stimolanti, p. e., il liquore anisato d'a mmonio e tuirà una gnida di confidenza p er medici e studenti. L. V. dell e bev and e diuretich e c.alde . FrL. ~

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SEZ lONE P RATlCA

NELLA

P R O F E S S I O N A I.J E .

Cronaca del movimento professionale. I 'lnedi<>i ài Firenze. - Il 25 novembre i medici delta città di ~.,irenze si .adunarono in gran numero alla sede dell'Ordine; intervennero .pure numerosi i medici profughi delle provincie ' ' enete. Il presidente dell'Ordine .d ei medici, l)l'Of. Burci, pronunziò elevate parole di saluto a questi colleghi che non meno delle altre categorie di cittadini, soffrono le tristi conseguenze dellè1 invasione, mantenoodo. nell'animo sempre accesa La fia.mma del più puro patriottismo, e con esso .sempre .alta la fiducia nella riscossa di d<mia.ni ; espresse i sensi della solidarietà della1 classe, verso i colleghi così durament:e proYati; parlò del moment-0 politico attuale inettendo in evidenza quale prezioso aiuto possono portare i medici .alla resistenza int:erna, soprattutto a. causa dei molti contatti che essi haJino con quanti risentono maggiormente i d.anni arret:a ti dal1a guerra ; affermò infine la necessità di un'azione in questo senso da parte dei medici di :E'irenze ana.loga a quella cl1e già si svolge in altre città. Dop-0 breye discussione venne votato per acclamaz.ione il tSeguente ordine del giorno, formulato dal comm. prof. Padioo.: « I medici della provincia di Firenz.e radunati il 25 n-0vem bre 1917;. oonvinti che in questo su.p remo momento della Patria ogni cittadino €<l ogni classe ùi cittadini, devono dare quanto più possono di energia a rafforzare la compagine nazionale per vincere il sup1·em.o momento; eonvinti che l'esempio e la spinta alla forte J)()1iticai nazionale di guerra debba venire .dal G<>verno del .pa~~, senza di che l'opera dei singoli cittadini rimarrebbe infruttuosa; eonvin.ti di quanto .p ossa per la buona propag.a nda la classe dei medici italiani; aderiscono .a1ll'Unione medici italiàni per la r~stenza nazionale e ·solennemente affermano che <l.ananno tutti l'or..era propria a confortare ed a sos~nere l'energia del paese per la vittoria della Patria. e per il trionfo del diritto)). Al termine dell'adunanza venne eletta. una com.missione :allo -scopo di dare al programma uno Rvolgim.ento concreto ed efficare: questa com.m.1ssione si è già adnna.ta per iniziare i s uoi lavori. In questi .g iorni verrà domaDJdata ]'·a desione dei singoli medici della città e della p1,ovincia alla 1~a triottic:a iniziativa. I rtit3di-0i <li Girgenti. - Il 25 novembre, ad invito de l presidente, si è convocata in Girgenti un'ad-µ-

nanza strao:r<:linari:a dei sanitari inscritti nell'Or<l'ine per avvisare ai me?j?;;i più i<.l·onei a lla resisten7,,a nazionale. Fu deliberato di aderire .a l .p rogramma dell'Unione <le i medici -Oi Milano, stabilendo t1n'attiva propaga11da per la resistenza dell:l nazione nella · guerr.a.

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Si a·p provò e si fece propria h1 dichiarazione di fede patriottica. lanciata ai medici it.aliani dall'Unione di Milano, d'ichia razione che fu sott-0scri tta da 112 medici della città e .p rovincia. Si stabilì in ultimo di venire in aiuto dei medici profughi, seguendo le istruzioni della Federazione degli Ordini dei medici, e prendendo anche in seri.a con siderazione i desiderati formula.ti nell'Ordine del giorno approvato e diifu.so dall'Ordine dei medici di l'avia. . . L'Orcline dei medici ha riv-0lto un vivo appello a tutti gli inscritti perchè,. nell'ambito della loro attività profeAsionale e della loro vita civile, si adoprino, llÙlgg·iormente ancora, a tenere a•lto il sentimento d i italianità e di resistenzà morale, e <!onco.rrano in tt1tte le fo-rme, come e quanto :più possono, a porgere conforro ed aiuto ai nostri doloranti fratell i profughi. Nella oortezza, •dice l'appello, che sarà seguita la tra dizione nobilissima della. classe medica cbe si riaffermò in tante opere di abnegazione, di assistenza e di pietà dumnte questa terribile guerra - i rappresentanti dell'Ordine di Modena, non aggiungono altre parole di incita1mento ai colleghi. mentre .attendono con la fede maggiore, dalla virtù e dal valore del popolo e de ll'esercito italiano, la redenzione e la fortuna della Patria. La, circolare porta le firme del presiùent:e professor Nasi e dei cons~glieri Zanfrognini, Da Ili e Campani. I

n1edici di Moden,a.

Il 20 ottobre si è radunato il Consiglio d 'tt mministrazione, presenti Simonetta, presidente; Bellu<?ci, Pernoni, Ancona, Brunelli, Vivenza, Paolella, consiglieri. Fu fatto il resoconto morale e finanzia·rio: consuutivo 1916 e preventivo 1918; furono l>re.si in esame molti oggetti d'amministrazione ordin1l t~i.a. Gollegio-c<Ynvitto di Perugia. -

Ini portante preniio seniigratuito: Prof. F. MARIANI

LA CURA DEL CUORE Volume di circa 300 pagin e con figure, edizione 1918, della Ca.sa Editrice Fratelli Treves.

Consigli pratici ai medici e agli ammalati secondo i nuovi studi e le moderne ricerche

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Prezzo: L. S

Agli abbÒnati ai periodici I l Poliolinico o Le n·1ala.ttie del ouore premio semigratuito a L. 5. Inviare cartolina vaglia da L. S al Prof. Enrico Morelll - Via Sistina, 14 - ROMA.

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IL POLl CLlNlCO

(ANNO \XIV, FASC. 50]

RISPOSTE AQUESITI E AD01Y1ANDE•. .

indennità caro-viveri bioogna tener eal(;olo del solo stipendio che riceve dal Comune, esclusi 1 compensi che riceve dalle Opere Pie e ·dalla Società. (7059) Oo-ntrib'llto an,nuate pel Collegio-Convitto • operaia . E poichè dal Comune riceYe lire 500 anper gU orfa'Yl!Ì dei san..ita rii in P e1·ugia. ~ Dott. L. nt1e per il serviz.io necroscor>ico e 11re 150 pet il D . da P. - Agli effetti del Regolamento approvato servi~io di ufficiale sanitario è fuor di dubbio eh~ con Decreto Luogotenenzii:ale del dì 8 luglio ultimo, le co1n.p ete l'indennità c:a ro-viveri. Anc:he ra.ddo1>n . 107-1, debbono pagare i~ contributo pel Collegio piando tali compensi per il dop·p io se1·vizio ti1e convitto di Perugia tutti indistintamente i medici presta, non raggi l1ng·e mai l·o stjpendio di lire 4fiot ia servizio dello Stato e di altre pubbliche ammled ha, perciò, rempre dirltto a tale indennjtit. nistra~io11i. Nel caso da J~i <:\sposto· deve pagare E p oicl1è Ella, come espone, presta rServiz.io all{:h~ il detto c-0nt1·ibuto tanto il tit<>lare, che trovasi a llia dip~ndenza dell'Opera · I>ia per la cura dei sotto le <lrmi qu.nuto il s ostituto che presta servizio in città, im1}Jeroc:c:hè il !}rimo è a servizio ·p o-reri a domicilio peroependo l'annuo assegno di lil'e tiOO, potrebbe se l·opera Pia l \ 1c.-cetta. 1·uuic-H dello Stato e<l il see:ond-0 a ser-r1z.io di una pubiridennitit caro-viveri essere pagata dal Comune blica <ln1111inistrazi<»ne . N-on solo j titol1a ri &-'-Ile e dall'Opera J?ia in proporzione (!ella .so1lJm.a eh~ cond·o tte in:a -a nche g·li interini sono tenuti al relativo pagamento. ciascuno paga annualmente a norm1a della disposizione contenuta per quanto rig11a1·da i Comuni (7061) Ind en 'n ità oaro-,,;i'Veri. - Dott. U. ì\1. da A. - Se, come Ella dice, abbiamo risposto a suo. nel èa poverso dell'art. 1 del D . L. del 26 luglio p. p., n. 1181. L'indennità cui -<ivrebbe diritto que si to contro i cong·lobamenti, vuol dire che si è è quella di lire ao· mensili perchè, tutto sommato'seguito il p·rinci}Jio interpretativo messo recentemente in luce da pa1te del Minister·o dell'Interno - eon le anzi,ù ette esclusioni, Ella non percepisce s tipendio superiore a lire 1500 dia ognuno degli Jn 1natetia d·i caro-viveri. Non vediamo, quindi, enti .alla dipendenza. dei quali eompie la prestaciò cl1e si debba col'1:eg·gere nei numeri successivi. zione professionale. Ad ogni modo, riprocltl'Ca, ·~e crede, il · q11esito 1111en(70U6) Ricohezza rnobile - U·u1·a cli i 'nferm·i . do co.pia della risp·0ista - che Le fu data a suo temp·O. . Dott. abbonato 5472. - Sullo stipend-i-0 di lire 400t' si i)aga la. R . .&I. i11 ragione cli 8.65 3 . Rie.ad~ wr(70()2) Oat:isa di pre1; ide1i za dei niedioi oondotti. tauto la somma cli 11re 346 superiore a quella che - Dott. S. G. da S. ,~ . - Sono obbligiati ad i·scriElla paga giu·sta la liquidazione fa ttale dalla vers i ~1 lla Cassa di lJl'evideuza i medici con<iotti a ·g enzia delle imposte. rer l 'infetn10, cui all11de neJ multlti cli regolare llOlilina. La nomina reg·olal'e S'Ì quesito cred·kln10 clle il ruediuo ben i>o~sa rifiutarsi ha dal Consiglio eo1nunale do1>0 di .avere vinto alln vrestazione professionale. Non può addurre il 3J)posito <:ODCOl'SO. I'oÌcbè il medico interino è n-0segreto professionale pe1·chè questo vale per tutto min.a to bensì {lal Consiglio comunale ma non a seciò che ul ·sanitari·o fu riveJato ·p er ragione del suo guito di . cou c::o1·s o, la SU<1. no1uina non può dirsi nffici·o ru.a nor1 1)er q11ello che egli a ltrimenti sn ~ r egolc.1re. 1-0gli, qujndi, non è obblig·ato : nscl'i~ersi viene a . conoscere. Dott. .TusTITIA. <llla Cas: a c1i pre\idenz.:t e l'esattore non vuò, per t'0n·seg-uenz;.1, o bbligarlo a pag.are il relia tiYo conF er r i::·i o 111 edico-111ilitarc. Al dott. l". D. C. t1ibnto. l)roduca recla mo all'Ufficio sanitario pro- da T.: vinciale . Non è ·P ossibile stabilire a qu!.tli Cl'iterii si atter(70t>0) U fficiale sanitario.' - > tive111dio. - Dott. rà il l\1iuistero nella revoca deg·li eson~ri, e quindi abbonnto 1983. - Non risulta che ~sista il parere non i può fino da or.a conoscere se al collegà :verrà del Consig·lio cli Stato da Lei indic'dto a rigu.ardo ma11tenuto o n1eno l'esonero. ì\on avenclo eg·li mai dello <1sseg-no che deve esse1~e corrisl1osto all'uffìpre stato servizio militare è 11roba bile che gli verrà riale ~~lnitàrio. conferito subito il griado di tenente e solo d-0po un (70H4) l~ egolcl'1n enlo pe r la eseouz iune d ella legge certo tem1}0, provata la su.a icloneit<ì :;t ~oprire il su-lla C aissa di ,Prev iden .~a. - · Dott. r. S. da A. g:rado superiore, potrà chiedere la promozione a Ben rrole ntieri nde riremn10 al desidei·io da. J~i maquello di capitano. nife st<t to, u1a la tII'<lnnia dello $pc:'lzio ci vieta di All'.abb. rr. 4605: pubb1ic<1r e c:o. ·e che , con1e il· l'egolamento pel' la Avvenuta J.a nomina, clurante il periodo' della esecuzione della l{'g·g·e snlJ.a C'H,s&I c.lri previ·denz.a., ~ue rra, non _è possibile esser dispen.sa to ·a.a1 servizio s i pos~ono fn 0i1mente Hcquis.ture i11 eommercio. , ::i nche .se lo si è .assunto volontaria.ment~. (70G3) l11cl ennità caro- v ii:eri. Dott. abbonaAll'abb. n. 1365: to 2-l7U. - T~e lire 1nille cl1e I-Olla rie:e\e dalla amIl collega. con le parole: pro111 oz· iour pPr 1n eri tu mi niistl'n r,i rn1e· n1uni«iP<lle .i1er spese (1,i viaggio e distinto inte nde indieru:e 1a p1·-0m·o zione pe1· ttnerito tra. fert<l n·o n sono i-,ti penclio nè si confondono con eooezion.ale (legge Av. ar.t. 13) -0 quella per distinesso ]Je l'chè ra11v1·e._entJ no rin1borso à forfait di zione speviale (art. 5, circolare 752 G. M. 1916)? pe "'e Pfft•ttiYe cbe Ella s ostiene. DoYendosi, quinI..e proposte di .p romozione per l'nrt. 13 vanno di, te1~ el' <·~1lcolo delle sole lire 4300 che riceve corealmente tutte al Com.a.n do supremo, che ne è me st i1pe11clio, b.a <liritto a ll:a indennità c.aro-"'iriveri unico arbitro; quelle per di•stinzione s~taJe senella i11i ~nra cli lire 2..J. mensili . guono la via ger~1rchica e. se oorredH te di tutti i (/06G 1 /11d C'11 nità car«J- ri re ri . - Dott. D. T. da C. pa reri favorevoli, \engono attuate <lal :\Iinistero - Per tl(\{·iclere ~e Ella a bl>ia o meno di ritto alla cle lla Gl1erra senza alcun altro esame. 1

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[ANNO XXIV, FASC. 50]

~EZ10NE

Nell'un cas-0 o nell'altro non vi è alcun ricorso ù fare, essenoo in.appellabili i giudizii delle commissioni. Al dott. E . M. da C. : Oon parziale modificazione àlla circolare 25 mag~io 1915, ba.s ta ora aver compiuto gli esami prescritti dalle Facoltà per il 4° anno di medicina per o.ttenere il grado di asvirante. Ella. può quindi ·subito far domanda di questo gratio al Mini·s tero, allegando a tale domanda un certificato che oomprovi gli ~sami fiaitti e la sua si tuazi<:>ne universitaria, ed i·n oltrandola· per via gf>rarchica. Sarà nominato sen?.a bisogno di fare alcun precroen te tirocinio. M. G.

CONDOTTE .E

NOMINE, PROMOZIONI ED ONORIFICENZEIl tenente rolonnello medioo cav. prof. Umberto

Riva, direttore dell'Os.vedale Militare Principale di Roma, è stato promosoo col<>·n nello. Ci oompriacciamo. cord:haJmente di questa ascesa, ehe rimerita le alte benemerenze acquistate da·l l'ini;igne sanitario nelle' sue difficili mansioni e ne avvalora. le rare doti cl'ingegno, di coltu r a, di perj zia e sagaeia nei servizi . Il prof. Git1seppe

FII,JPPO BOTTAZZI. C'-01ne abbiamo annunziato, il prof. Bottazzi è stato chiamato da Napoli :ai Rom.a a coprire la cattedra di .fis iologi.a lasciata vacante dal sen. Lucianj,

CONCORSI~

TORINO. R. Acoaidemia di Medicina. Premi-O «Bonaoossa ». Il tema a ssegnat.o per i l concorso (quinquennio 1915-1919) è: Eziologia del cretinismo etidemico. I lavori debbon<> essere presentati in lingua italiana, latina o francese, manoscritti <> 11tampati, purchè i,n questo ca.so abbiano una data posteriore '3.l 1° gennaio 1915. Il pre1nio è di L. 1200; il tempo utile per la presentazione delle do mande di ammissione e dei relativi lavori scade ool 31 dicembre 1919, epperò .saranno con·s iderate come non pervenute quelle domande, e relativi lavori, che, iebbene spedite o 00nsegnate agli Uffici postali in tempo lltile, non saranno effettivamente reca.p ita.te alla sede della R. Accademia (V,i a Po, n. 18) entro le ore 18 del detto giorno.

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PRATICA

'l'u~ini,

ordinario di clinica chirurgica e medicina. operatoria, è trasferito dalla R. TJni, er sitfl cli M-0dena a lla R. Università di Parma. 1

Ordine della Corona d'Ital·i a.

Commen<la tori : Pirera prof. Alfonso, libero docente nell'Università di Napoli; D' Angelantonio dott. Ettore, colonnello brigadiere meclico, direttore di sanità militare della 2a. armata; Tria .p rof. Pietro, dire ttore •dell'O.s pedale civioo di Tripoli. Ufficia li: Palazzeschi dott . Manlio, da Pianosa. (Roma); 1\1ic:ucci dott. Giovanni, capitano medico, aiutante maggiore a ll'Ospedale militare di Fano. Ca valieri : Sabba tani Luigi, tenente colonnello medico; lVlori Antonjo e ....\.ustoni Amatore, maggiori medici; D inella Giuseppe, Colma yer Vince.nro, ca·p itani med.ic i; Botti dott. Alberto, sanita rio dell'Ufficio d'ig·iene del Comune di Napoli; Bellucci dott. Vincenzo, da Melizzano (Benev~nto).

Il I~ottazzi è nato a _.Diso, in provincia di Lecce, nel 1868. Egli è un .allievo della Scuola medica di Roma, dove si laureò con lode nel 1893. R itrova ora. come colleghi mol ti dei ·suoi illustri m aestri : Todaro, .:\1archiafava., Rossoni, Mingazzini, Bignami, ecc. ],u per brevissim 0 tempo assistente volontario clel Luciani, subito d-O!P·O conseguita. l.a la.t1roo; prese11tato dallo stesso I1uciani a l pTof. L,ano, divenne a iuto effettivo nell'l·stituto :fisiologici> di Firenze. Il Botta·z zi trascorse ivi _un periodo di quasi dieci .a11ni, consacrando tutto il suo tempo a.gli studi di fisiologia. Durante le vacanze Ri recava a lavorare nella. Stazione zoologica di Napoli; fu in·o ltre per sei mesi Ìlell'Unive1·sità di Cambridge, ove gli veillile affidato un corso di fisiologia per g·li studenti anziani (advanced students). Frutto della sua intensa operosità furono molte importanti memorie .sperimentali ed jl pregevole tratt ato di Oh i11ii-0a fisiologica, che venne poi Yol to in tedesco. Nel 1902 ottenne per concorso la cattedra di .fis iologia a Genova; due anni più tardi la Facoltà medica d i Napoli ne chiedeva. il tr.a·sferimento colà, ed egli fu tanto più. lieto di accetta.re, in quanto che q ue lla residenza1 gli concedeva di vroseguire molte ricerche, da lui predilettP., presso la Stazione zoologica, ove nel 1914 assunse la direzione della Sezione di fisiologia. In tutto questo tempo egli non ha mai Rmentito la sua passione fa tti,ra per gli studi .tìsioJo.g ici : ha d1a1to alla luce un.a serie di lavori miru bili per 1

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(ANN() XXIV, FASc. 50]

IL POLICLINICO

J'origin.alitù d e lle eon c:ezioni e per la maestria degli , espeti.menti; ba .pt1bblicato an.che il notissimo volume 1° d egli E lenieriti di fisio logia ( olii·m-ioo fisica), ampie monografie (come le « Phys ikalische c hemische Untersuchungen des Harns » nello H a.ndbuoli di Neuberg), ecc.-. Il Bo.ttazzi è penetrato ql1:n11to altri mai nei miste1i. della vita. Si può affermare che egli ha inaugurato la fi.siuwgia oo·n iparata, po1·tando!a ad 11n livello aJtissimo e :facendola .assurg-e1~ a vera d1;sci.p lina ; prima di lui Je ricerche in questo campo erano rimaste frammenta·r ie e s lega te: egli ci ha fornito una prova del rigore e della .p recisione con cui debbono essere condotte. Importanza fo llda rnentale hann-0 assunto, sovra t utto, le sue indagini a.bili, pazienti e svaria te s ulla eor1tra zione muscolare: le sue ve' tlute originali e a rdite hanno trovato una sintesi nella teoria clel sarooplasnia, c:u1 rinia n·à legato in(}èlebilmente il nome d el :fisiologo italiano. I s uoi s tud i sperimentali di chimica fisica appli<xtta alla fi.siologia .lo hanno portato a lurueggia1·e il com1Jortame nto delLa pressione -OSmotica. negli organismi a nima .Ii (che egli ha di.stinto in orneoòni-otiob e pecilosm,ot-i ci), a valu·f fire il compit.o dei eolloid.i o rga nici i1e1 rieilmbio materiale, a per seg ni re le vicende <lel ricambio e'lle rge tico, ecc. Questo campo era r ima sto del tubto trascurato in It~1lia iprirn.a del Botta~zi, il quale non si è limitato ~ coltivarlo, ma v i ha tracciato vie nuove. Egli ha affrontato quasi tutti i ca.vitoli della fisi-0logia , imprip.iendl>Yi sempre un'impronta persona le. Nei .s uoi trattati, cl1e a bbi.amo ·p oc'anzi menzionato, egli d imostra l'organicità. de lla sua mente, 1<1 vastitit del suo sapere e la ct1ra paziente della tlocume11tazione. 11e n sa t-0re .profondo, ha scritto a nche molti arti<.' Oli tli filosofia s cientifica, densi di concetti e preci si nell'esposizione, in cui rivela l'attitudine ad e levarsi alle idee gen-erali, a cogliere ) rapporti tra fatti remoti, a fi ssa.re le leggi e.l ei fenomeni. Ci tiamo· a titolo di esen11)io : Le attività jisi.ologic·he fO'nclan1e1italiJ· B lolugia e filosofia)· L'integra-

.

zwn,e n. er veci dell'org(lnis1no;

Le oell1.tle

vivent i

oonslderate oome sede del 1netcibolismoJ· La. corrente dell'energia. per gl!i orga11i.i;;n1i viveritiJ ecc.

Il Bott.:'lzzi ha c:onq11ista to ~1lte di stinzioni e preDli cli vnJ.ore. Già da -st11ùe·n te -€bb€ cinque premi ltolli, il J)re1nio Girolami ed il l)re 1nio Corsi; i1el l HO:> gl i fn a ~regna to 11 pren1io i;-entennale Bufa l ini di L. uOOO, dell'Istituto ~lperiore di FiLenze, rc-r il nJiglior lavoro snl « ì\Ietoc.lo sl)erime 11ta le »; 11el lDOU n11se il i1reu1io dei J-1ineei di J,J. 10,000. ll-er i ·11oi .t11di sulla fisieo-cl1i1nica de l M ngue e degli .altri liquidi clegli anin1~1li e s ulla fisiologia gene1·nl€ dei t~~suti e specia1n1e nte del tesgi1to 1nl1ROOlH re. Ing-eg110 r1ollerooo, jlUtrito di scit~nzn . <..>S('l U1J1io n1agnifico di labo ri osità, nella s ua anima ~lencle 1~1 narr1n1a del Yel'O. Gode di un'alta e. timazio.ne tr<1 i })iù g1«1ndi fisio logi nostrani e f'trnn ieri. lD' una g·I-0ria p 0r l'Tt<1 li < 1 . E' nn acq11i~tù v<·r l ' Li_teneo r-0n1n 110 . . R . l~ .

NOTIZIE

DIVER.,')~

Croce Rossa Italiana. Il Consiglio· direttivo della Croce Rossa ha ienti.to nell.a. propria sede ~n Roma due ÌlllJportanti riunioni . 11 :µreside nte, on. conte Della So-maglia, ha riferito .sull'opera prestata nel Regno dagli ospedali terri'toriaJi, tenuto conto anche dei trasferimenti e <legli amp1ia.m enti ehe le condizioni de.lJa guerra hanno IiChiesto rs ia per l 'assistenz.a. che Si Viene prestando a i profughi del Veneto da parte di tutti i Oom~tati italiani, sia. per Ja prossima racco1ta di C<>l1erte di lana pei combattenti. E' ri.hl1ltato .dalla relaziooe del presidente che l'A-ssociazione ba potu~ raccogliere in oblazioni e per mezzo d i alcune particolari iniziative la. ' , son1ma di L. 24,139,720, le qua.li .sono state tuttè impiegate ne ll',a,sfilstenza ai ·feriti e inalati di guert-a. Aggiungendo a questa somma i propri capitaJ.i in denaro, già .p reesistenti, i mate riali e he aveva aceumu11to e q11elli ricevuti in dono , nonehè i versamenti dei soci pel triennio di guerra e il valore [)resuntivo d-egli immobili, nei quali ha sistema to le proprie uni.tà, è r:Lsultatf> che il concorso ec-0nomi('O della Cr oce Rossa italiana. alle spese di guerra ha raggiunto, fino al 31 ottobre u. s., la e;ospic1.1a son1ma .d i L . 43,ll8, 720. Il presidente ha .alttesl rife rito st1lle viffite alle 11nitil mobili e territoriali , che missioni della Croce Ilossa a 111eri~a u.a hanno compiuto i11 zona di guerra e nel tetrit-0rio del R egno, m<:1nifestando in ognuna le più lu singhiere iml}res$oni e riassumendo un giud izio oom1>lessdvo di viv.a sin1patia per l'opera clella Cr oce R ossa italiana. Il ('Olonnello Ba.ssi, delegato generale della Cr~e Rossa presso l 'esercito mobilitato, ha quindi riferito sopra i servizi del1'Assoeiazi-011e in zona d·i g ue rra: Dalla sua relazione è apparso come il perwnale ed il materi.a.le della Croce R os.sa, per gjudizio delle stesse snvreme autorità milita.ri, hanno p i en amente eon1piuto l'ufficio .al quale erano des tin.ati, mel'itando .ambite dis tinzioni e l'alta lode dei l 101nnndi tlell'esercito. Il C,onsi g-lio 11a l>Oi deliberato l 'invio nl genera le Diaz .clii un telegra1nID<1 in cui rinnov•l più che mai il fermo proposito di rivolgere tutte le enepgie, t.t1 tt.e · le cure, tutte le fortune dell'Associazione a tiancl1eggiare devotamente l'e·sercito nel su·o nobilissiu10 compito. Il !}residente ha informato il Consiglio g11ll' inizi<1 tiva assnnt~ e g'iit cominciata a svolg·ere dalla }}residenza ste.. . ·a per la profilassi <:-ontro la tubereolosi, specia l111ente a difesa dei soldati, iniziativa nella quale s'i snno già ,segnalati i Comitati regiona li cli }Iila11-0, Firenze e N't~poli. In co1npless-0. ~ìono u·uerti o i11 corso cli ~1Uestimento sei -rasti sa.. na tori e-on qu a·s.i mille letti. ...~1lertèlSi su questo .argomento l<l clisc11ssione, sulJ,;1 qlrale l1n portato un alto c:ontribuoo di competenza jl co111ru. I.1utr~1 rio. direttol'e genera le dell•1 ~.,1nitil pnbblicn, il C-0nsiglio, <ll)l>l'O\'ctndo le direttive f' l"inizia ti va clel Ruo presiclente. hn i;·ot.:1 to

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[A~NO

XXI,7 , F A$C. 50J

!'EZIONE PRATICA

~tll'unanimità,

-su vroposta dei consiglieri Ciraolo, Ba.ssi e Mazzoni, il seguente ordine del giorno, che ' determina un nuovo va.sto progran1ma di benefi~ ~ttività ver la Croce Rossa italiana : «Il C<>nsiglio direttivo del Comitato centra·l e crella C. R. I . stabilisce che la Associazione debba precostituire pel dopo gllerra. un integrale J>l"Qgramma cli a-sffi.stenza sanitaria alle classi più umili e alle regi-0ni più ma~sane. E, in conseguenza, assegna al.l'Associazione il dovere di: a) òtffQ.ndere in tutto il Pne-8€, eon mezr.i adeg,.uati, ll-t ed·u cazione igienica; b) intensificare ed ~ste11dere la profilassi ·a ntin1alaric.a; o) con~rrere vigorosamente nella lotta cont1'0 la tu.bercolos:i; à) integra~ l 'a"SSis ten7..a sanitaria nelle campagne .a beneficio <lei lavoratori della· terra. E dà mandato alla presiden7..a di dedicare fin cl'ora le energie dell' AssociazioM, compatibilme-nté coi dove1i di guerra. Hll'ini.Zt.io· ~ allo svòlgimento clel programma wd.detto ». In assenza del vice presidente, sen.atore Frascara, che dirige Ja C-0mn1i:ssione dei prigionieri di guerra, il conte Della Son1aglia hn esposto i risultati che Ire Comn1 issione dei prigionieri ha potuto ottenere finora si.a pel conforto alle f.n miglie, sia, · per l'assistenza a i 1prigionieri lontani: e l1R in<lica te> le nuove proYvidenze che SO'JlO in corso '-1 beneficio delle popolazioni rimaste nei paeR"i ÌDYRSi . L'on. Cira<:>lo, presiden1~ della ('-0mroisgion~ centrale di propaganda. ha esposto il lav-01'0 d'organizzazione e i considerevoli risultati ottei1uti ànlln Comn1i(:>sione stessa, mereè la quale ·sono notevolmente al1nJe11tate le rappresentan7,e dell'As~o-eiazio­ ne all'interno e a ll'estero e si è portato· il num~ro dei 80Ci a lla cif1~a. eomplessiva di oltre 300,000. Il C-0nsigli-0 hn approvato con plauso l'opera eompiuta e . i meitodj per questa im·p degati ed hn quindi deliberato di 1nettere all'o studio Ja riformR dello statuto e dei re~olame·n·ti .p er conformare l'uno e gli !a·l t1i alla nuova entità ~ al nlJ<JVO orie11tame11to dell' A.ssociaz.ione. Proc-edutosi all'integrazione dell'ufficio di presidenza e ·d el Co11siglio clii rettivo, il Co11'Siglio lta eletto vice-1)residenti l'on. Giova1mi Ciraolo e il sena•tore Ettore l\IarcbiafaY<l; c<Ynsiglieri il commendatore Tito Canov.ai, il conte Emanuele Di Rorù. e il 1>ri11cipe I 1'erdiru.'l.ndo di Belmonte : <lelega.to alla finanza lo stesso comm. C<.1novai. Ha nominato consulente l~g.ale 1·a,v. r_,orf\nzo Fusi.

Per l'('spansioue delle s1azioni di eura. Sin d<t l ll1aggio sc:orso è

st~t ta

indetta in ].,ranci.a t1na g1·<l11de n1anifestAo'lzione « uer l'espansione delle st:azjoni ter1uon1ine1·.ali, climatiche e balnea1i delle nazioni <1lleate od amiche» ; com.p renderà sei Congre8Si ecl un.a Esiposizi-0ne, che avranno· luogo nel 1>ri11ci11ato di l\1onaco Srt1bito dopo la c"-Onclusione cle1 la p.nce . I .a pre~iclenza cl 'onore è stata 8 SSllnta clnl pri11ci11e di 1\1onaco; t egret:i.rio :renerale è jJ dott. G. Bardet. . I/i111pre~.a è affidnta èlcl lln·organi%zazione in11)0nente, cli cui f<l nno parte <llti. si me pe r8ona litil (•on1petl'\Dti delln 11:1.zione Yicina.

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I C-Ongressi saranno i seguenti: I. Co1igresso d'là~·ologia; tema unico: la specializzazione delle cure idrominerali; verranno anche .p resentati e discussi due voti, sulla.- rinnovazione dell'analisi delle acque minerali seoondo i da ti più mod~rni e sulla nece.c;;sità òi estendere i viaggi d'istruzione alle stazioni idrominerali; II. Congresso d'Igiene e Climatologia, ri:partito in cinque sezioni: 1a. metereologia, climatologia ed eliologia; 2a. cùre d'aria, d'altitudine e di ~ole; 3a. impianti delle stazioni di cura, alberghi e sanatori; 4a acque ·p otabili, fogna ture e risanamento; 5a. lotta contro le polveri; . III. Congresso internazionale ài talassoterfll{Jia; unico ten1a: la tubercolosi al mare, con due relazioni : tubercolosi ~ica e tubercolosi chirurgica (tra i membri del Comitato sono i profr. Ma.ragliano, Bossi, Badaloni, Rubino, Tedeschi, Mariani, C~resole, Ferraresi, De Fabii, ece.); IV. Congresso delle città d'acque e bagni di 1nare e stazioni 0U1natiche, con tre sezioni: 1a. t.e(·nica (.protezione delle sorgenti) ; 2a amministr8 tiva : 3a economica ; , "'\ r. Congresso pe1· l'org<1ln.izza zion.e dell'alt,.a, mo1't,a gna.; "'\rI. Con,gresso clel tu.ris nio. Alla Esposizione lnter·n azion.ale r->otranno prendere parte tl1tte le Stazioni di Clll'a e di soggiorno alleate. Delegato generale per l'Italia è il eon111L Luigi \ Tittorio Bertarelli, vice-direttore del T. C. I. 1

Maggiori indennità per gli infortuni sulle navi rt'quisite o noleggiate. c~-0n

Df\rrPtO Luogote11enziale 2 sctten1bre p. 1)., n. 1392, lo Stato ha direttamente ed in proprio g:arantito ag·li eq11ipaggi delle navi requisite, sequestra te o, noleggia te con contl'a tto che ponga i ri8chi cli gnerrH. a ca l'ic-0 dello Stato stesso, spef' i :1l i in dennità n1olto più e levate di quelle dovute }}€1' l<i legge ii1fr0rtuni, in cas-0 cli infortunio mortale dovuto a riscltio di guerra. l>er gli infortuni suC'c·itHti aYYenuti (1opo il 28 ago. to 1H16 €d anteriormente a ll'a ssunzione diretta di tale <1 ssicurazione da pal'te dello Stn to, cle,Te essere eorrisposta <1gli a Yen ti diritto la differenza tl'èl ri11dennizzo percepito in forza ùei c:ontratti di a ~sic:urazione. stipuL'1.ti da.pJi a rn~ a tori e quello ora di ·posto dal Decreto predetto. A ,,.itlendosi de:la fa coltù <lC'to1 <l<l t ·1gli con 1'art. 6 dello iStesso Decreto Luogotenenziale, il Ministero per i Tr~ sporti mari ttinli e ferroviari ha .affidato il sei·yizio cli liquidazione e di pag·.amento di tali inc1e1111ità alla Cassa Nazio·n ale d'Assicurazione per gli infortuni degli operai sul la vor·o, e con successiYo Decreto ~linisteriale 26 Bettembre p. p. (arti. colo 9) ha. in ·cons~g·uenzn' <liRpoi-:to che l~ don1anrl" per l~ liQl1idnzione ed il pag<1mento dell'indennità cli cui B11'.art. 5 clel Decreto J;uogotenenziale 2 S(\tten1bre u. s. correcla te dei clocu111en ti necessa ri d o,·ranno essere presenta te aJ la Ca~. a N.a zionale 111fortnni, Sede centrale. Piazza CaYour. 3. Roma. I

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Laboratorio-Nido. Dal luglio 1917 funziona in Roma~l qua-rtiere dei Prati di Ca.s tello, un'istiituzione~e ba lo sco-

po di d·a r lavoro alle madri allatta•n ti, mog·l i dei

richiama ti, e di ·sorvegliare e dirigere l'allevamento dei 1oro bambini. Il guadagno fatt-0 nel laboratorio, di cueito, viene rilasciato quas-1 ·completa mente aJle madri, che rieevono anche una refezione ed una merenda . Prestano la loro opera solerte u·n a Sorvegliante ed alcune signorine dj.plomate dalla Scuola pratica ii assi.sten7AL all'infanzia, istituita pr~so il Brefo. trofi.o p.rovinciale. II l.aborarorio-nido è diven·ut-0 cosi un.a vera. scuola .p er le madri. Esso può accogliere 28 bambini lattanti e circa. 20 bambini divezzi. La ·d irezione sani tari.a è affidata al prof. Mario Flamini; il oonsigli-0 direttivo è présieduto da i.onna Id·a ·Orlando; l 'iniziativa si deve a l sig. Ernesto Sforni. Ci auguriamo che vengano create aitre istituzioni del genere, dest1nate alla tutela della salute e ,i ella vita della prima infanzia. ~

Ufficiali medici prigionieri rientrati in patria. Sono rientrati in patria col 9° scambio di prigionieri, avvenuto il 4 ottobre : sottotenenti medici Acconci, Bernuzzi ~lario, Bussalai Luigi, Fa.vero Giuseppe, Galiani Guido, l\ILatSsa Antonio, Or<>fino A11to11io, Palmieri Aldo, Porpora Silvio e Rebeecl1ini_; aspiranti medici Jacchia Emilio e Urbani Ma'tteo. lleclici inglesi morti e feriti. Dal principio della ~mpagna risultano feriti 707 medi.ci inglest, dei quali ne sono morti 58; altri 62 ,sono morti ili malattie e p-er cause varie. (Patliolog., 1° nov. 1917). Un Ministero della Salute Pubblica in Inghilterra. Il Consigl1io ~ell' «Associazione Medica Britannioo » ha sottoposto a l Governo inglese un p1rogetto per la costituzio11e di un !J1inistero della Salute Pnbbl;ca, il quale dovrebbe accentrare e roordinare i servizi sa1litari ora d ivisj. tra i vari l\finisteri. Alla di.pendenza del Ministero stareb·b ero degli uffici preposti alle 7,one sanitarie in cui verrebbe d•ivisa. la N.nzione. ""\7i sarebbero rappresentate le autorità governa ti ve, varie C'l!a·s si sanitarie, la cla,s-

se insegnante, gli ospedali, le .assicurazioni sociali. Il compito esecutivo verrebbe affidato, per ogni centro, a due «ufficiali sanitari », uno perito in clinica, l'altro in igiene . Da eia·scu:n centro ' dipenderebbe un vasto servizio sanitario.

Contro lo spopo amento in Francia. La guerra ha aggravato la ridumone di natalità di cui già .soffriva. la Francia. Il problema è stat. oggett-0 di uno studio ~sauriente da parte di un Comi·t a 1:-0, in seno all'Accademia di Medicina di Parigi. Quale rimedio possibile, esso ha suggerito il pagamento di un ·p remio, ai genitori, per ogni bambino ehe .supera la prima infanzia. Il dott. Jagle ha proposto che si.ano esclusi dai concorsi per accademie, facoltà, scuole di medicina, i medici che non •abbiano almeno tre bambini .... La malaria in Macedonia. Da una. relazione ufficiale pubblicat.a nella Prease Méd. (n. 46, 1917) risulta che in un grande centro ospeda)iero mili.tare. della Macedonia il 40% dei malarici ricovera ti nQn prendeva il chinino e il 60% res.t unte lo prendeva irreg~larmente. Queste manchevoler.tze spiegano la. pretesa resi·s tenza della « malaria m.acedo,n e » alle cure chininiche. Le autorità sanitarie francesi, per co·r reggere la• resistenza. dei malarici alla chininizzazione, h.anno disposto che venga controllata la reale ing€stione del chinino, ricercand<>l<> nelle urine ool reattivo di Tancret. Assassinio- di un medico. . Dopo avere adempito il su.o dovere verso la Patria, proiligando per circa venti mesi le sue cure in oona di guerra a Buttrio in l\fonte (U~ne), il d-0tt. Salvatore Arcidiacono, ·s otrotenente medico, è stato ucciso dt1ra·n te la ritirata da un malfat-. tore, cui egli aveva rifiutato di consegnare la Cassa dell'Ospedale che trasportava in un camion, ner .sottrarla .alle mani ra:paci del nemico. . L'assassino venne scoperto, ma pi11ttosto che la.scia rsi cn tturare si suicidò. IAi vittin1.a del dovere venne seppellita nel cimitero di Casarsa. Il dott. Arcidiacono era nato ad Aci Catena (prov. di Catania) ed aveva 33 anni. Era molto apprezzato ed am.a to dai superio1i, dai colleghi e dai malati per le qualità ruilita.r i e profe.ssioooli e per lo ~uisito senso umanitario.

: Indice alfabetico per materie. A1nbienti tt1bereoliz1:.n ti: .clisinfezione . Pag. 1-474 ~4\11ti u1onio nell a ter~1pi.a <lella lei.s bma(( 1457 niosi (( ] 474 A YYele n n ru~nti da pnnt11ra d'ape (( 1464 Bacillo tubercolare: 1norfologia . Etnoglobinuria l}arossi&tica in bambina (( ] 466 (lre do-~1fili ti ca 11, erite di guerra e .profì.1assi delle infezioni chirurgichf\ » 14()g Ron1a 1917 - Stab. T1p. Cartiere Centrali '

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Gas lacl'imogeni causa di gravi disturbi gas tric.i Pag. 1471 (( 1473 La ttant~ : difesa sociale . )) 1471 Occl11.sione intestinnle: trattamento (( 1472 Ossiuri : cura • (( 1461 Radicoliti . Zucche1~0: determin.az.ione nell'urina e (( 1470 nel sangue f ,.

Pozzr. resp . •


Roma, I6 dicembre i9I7

Anno XXIV.

Fase. 61.

fondato dai pròfessori : GUIDO BACCELLI FRANCESCO DURANTE SEZIONE PRATICA R EDATTORE CAPO: PROF.

VITTORIO ASCOLI .

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SOMMARIO. Lavori orlginall : F. Bonola: Di alcuni sta.ti conYulsi Yi a ncora ClNA !CI .lilNTIFIC>.: Sulla morfologia della spirocheta icteromal definiti. - Apparecchi e strumenti nuovi: L. De Gaetano: haernorr h agiae. - Posta degll abbonati. - Cenni bibliograApparecchio conta-pannilin'i per laparotomie. - Note e ton- • fici. - Varla : Latte vegetale. tributi: M. Andreotti: La precarietà. del cosidetto A.nofeli1mo Nella vita professionale: Pangloss: Una nuova tappa. verso senza malaria. - Accademie, Società mediche, Congressi: l'equità. - Cronaca. del mo vimento professionale. - Atti par:Società Medica Chirurgica. di Modena. lamentarl. - Risposte a quesiti e a domande. - Condotte e concorsi • .:.__ Medicina sociale: Di1p.ensari antitubercolari e la Appunti di medicina pratica: CASISTICA: La. dispnea. e l'acidosi. legge Orlando. - Notizie diverse. - Indice alfabettco per TERAPIA: Il trattamento dell'epilessia. NOTE DI MEDImaterie.

-

Interessante L'Amministrazione per procll;rarsi la carta non ·solo è obbligata a presentare mensilmente il preventivo del consumo, ma deve .necessariamente limitare la tiratura dei fascicoli al numero strettamente bastevole per gli associati al corrente coi pagamenti. Preghiamo pertanto di renderci meno difficile questo compito, inviand.o al più presto il · prezzo dell'abbonamento . per il 1918 e possibilmente prima del 31 dicembre. Qu_esta prova di buona volontà da parte dei cortesi abbonati agevolerà molto il nos~ro lavoro e ci metterà in grado di assicurare quella puntualità che è sempre stata il nostro vanto. elltUI •• dli,

''°'rie" menati. -

...

E vietata la riproduzione di lavori pubb'Ucati nel POLl~IOO o la pubb'Uca~ione dli, sunU

essi senza oitalf'ne la fonte.

LAVORI ORIGINALI. . 11°

REPARTO

DEL SERVIZIO

DELLA

la

NEURO-PSICHIATRICO

ARMATA.

Di alcuni stati convulsivi ancora mal definiti. Dott.

FRANCESCO BONOLA,

tenente medico.

Su 443 individui ricoverati in questi ultimi 4 mesi nel '-eparto Psichiatrico avanzato dove presto servizio, ben 135 vi furono mandati per epilessia convulsiva, e su questi 23 presentarono accessi convulsivi di natura indubbia-

mente isterica, 38 convulsioni epilettiche classiche e 74 fatti convulsivi con caratteristiche speciali e costanti che però non si potevano catalogare nè fra gli attacchi isterici nè fra gli attacchi epilettici. E ' su questi stati convulsivi che voglio richiamare l'attenzione non perchè io ~reda, lo dico subito a scanso di equivoci, che essi rappresentino uno dei tanti prodotti più o meno nuovi di cui si vuol attribuire la maternità alla guerra, - ma perchè li credo ancora imperfettamente conosciuti e poco studiati. Q~e­ sti stati convulsivi capitano raramente in gran (1) •


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numero all'osservazione del medico in. tempo 1. la cr onicità del male; 2. l~ costituzione neudi pace sia perchè allora sono di fatto meno ro-psichica del malato (epilettoidismo. del De frequenti, sia perchè per la benignità del lo- Sanctis); 3. la presenza di equival~nti psichici ro quadro e delle loro conseguenze non affio- a fianco degli accessi psicomotori; 4. l ' evolurano fino ad attirare l'attenzione dello speci.a- zione della malattia in progressivo decadimenlista. Mi pr'Overò di descrivere le caratteristi- to mentale. Le epilessie minori che si aggrupche della costituzione neuro-psichica di questi pano attorno a qu·e sto nucleo, o meglio, che da convulsivanti e le particolarità dei loro stati questo nucleo sono state distaccate, ne differiconvulsivi . . scono appunto perchè non contengono alcuno Anzitutto la grande maggioranza non ha sof- dei suddetti caratteri, tranne il terzo ed a nche ferto accessi nella infanzia nè ha presentato questo discusso, e si chiamano epilessie solo alcuna delle stigmate degenerative tanto fre- perchè presentano come sintoma clinico dei f~­ quenti in questa età negli 'epilettici veri : pa- nomeni convulsivi di natura organica. vor nocturnus, ritardo notevole della parola e Io non ho in questo lavoro la intenzione di della deambulazione, sonnambulismo, enuresi approfondire molto la questione; mi basta stanotturna, emicrania, stati vertiginosi, gravi bilire che parlando di cc epilessia essenziale» malattie febbrili·, ecc. Di più la personalità intendo parlare della sindrome presentante i neuro-psichica di tali individui che ho avuto qu~ttro caratteri summenzionati. Naturalmente la pazienza di studiare attentamente anche nel non tutte le epilessie essenziali finiscono in desuo passato attraverso le vicende della loro vi- menza, come non tutte le malattie croniche ta, non si assomiglia. mai a quella dell' epilet- svolgono il loro sviluppo fino all'estremo : antico tanto caratteristica anche per le forme di che nelle malattie croniche esistono forme graepilessia attenuFtta. L' epilettico, è una cosa vi e forme che ver la morte intercorrente del notoria, è impetuoso, violento, esplosivo nel malato, p er la cura di cui questo si circonda, carattere; impulsivo ed instabile nella condot- o per la stessa gravità relativa del processo ta; vivace e superficiale nei processi mentali; morboso, non raggiungono i loro estremi limiti. quasi sempre deficiente nella sfera morale. Il fissare in qualche modo i caratteri fondaE qui apro una parentesi per dire che quan- n1entali della evilessia così detta essenziale neldo parlo di epilessia io mi riferisco all' epiles- 1' atiesa che il quadro sintomatico che essa rapsia così detta essenziale, e precisamente a quel- presenta vada precisandosi per etiologia, palo stadio di essa che non ha ancora prodotto t ogenesi ed anatomia patologica o del tutto disun decadimento profondo della compagine men- solvendosi in semplici sintomi di altre forme tale del soggetto da . sottrarlo alle occupazioni mo'r bose, mi sembra cosa necessaria I>iù che della vita ordinaria. Tratto in questo articolo per contribuire alla formazione della fisionodi stati convulsivi .osservati in militari, in in- mia di questa sindrome, per differenziarla daldividui cioè di efficienza fisica, morale e intel- le forme affini che ondeggiano fra essa e le lettuale medie; e però è naturale che scelga psiconevrosi, fra essa ed episodi convulsivi da fra gli epilettici a cui debbo paragonarli, sog- intossicazioni endogene od esogene. L'accesso convulsivo in genere getti suscettibili dello stesso rendimento e però . o è di origine arrivati solo ad un limitato punto del loro psiconevrosica, cioè isterica, cioè subcosciente, o è di origine organica; e gli elementi che male. Con l'attuale ihdirizzo scientifico è difficile costituiscono il suo meccanismo di produzione, , trovare nella nosografia un posto a quel com- almeno come è dato a noi di imaginarl_o, posplesso sintomatico che i nostri vecchi ci hanno sono essere gli stessi ver tutti gli stati ~onvul­ tramandato col nome di « epilessia essenzia- sivi organici siano essi l'esponente di uno stale » . Pure parlando di epilessie invece che di to tossico passeggero, di una costituzione speepilessiçi., il problema non viene molto chiarito. ciale dell'elemento nervoso o di una particolaNon una infatti delle sindromi così dette epi- 're sua condizione d'irritazione meccanica. L'aclettiche presenta quella specificità e quella chia- cesso non è quindi l'epilessia, e tutti i convulrezza di caratteri etiologici, patogenetici, cli- sivanti sono ben lontani dall'essere degli epinici ed anatomo-patologici richiesti dallo spi- lettici. Per ciò che rigua rda la patogenesi dell' acrito critico moderno per individuare una forma morbosa. Il termine di cc eoilessia essenziale >> cesso i~ genere, le nostre conoscenze di fisiopuò essere soltanto provvisoriamente e conven- logia generale degli elementi nervosi gangliozionalmente mantenuto per indicare una sin- nari ci permettono di pensare che allo ·stato drome basata su soli oochi caratteri emnirici, i normale, il potenziale di scarica (X) di questi elementi dipenda dalla risultante degli stimopiì1 importanti dei quali mì sembrano essere: ,

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SEZIONE PRATICA

li dinamogeni (D) e degli stimoli inibitori (I), su la loro tensione o carica potenziale (P). Si può d-q.nque stabilire questa relazione: D X ==P-I

dalla quale si vede che perchè X possa assumere un valore molto alto, quale deve avere pe1· rappresentare la scarica convulsiva, sono sufficienti a priori o un aumento abnorme della tensione (Romma degli stimoli o. aumento dell'eccitabilità cellulare); o un aumento degli stimoli dinamogeni (stimoli abnormi ver natura, intensità o frequenza); o una diminuzione tendente alla soppressione, degli stimoli inibitori. Considerando poi che l'accesso convulsivo si trova quale sintoma clinico in molti e svariatissimi quadri anatomo-patologici e che reciprocamente non conosciamo neppure una lesione anatomica che sia specifica a determinare 1'accesso, dobbiamo ammettere che i rapporti fra stati convulsivi ed epilessia debbano forzatamente per ora, limitarsi a quei dati clinici empirici a cui sopra ho accennato. Fors,e a base della sindrome epilettica, tanto che essa sia l'esponente di una tara degenerativa o di una pregressa cerebropatia, debbono stare lesioni molto sottili e molto diffuse e legate più che ad un processo p atologico specifico e progressivo, ad un de"fl,cit involutivo del quale l'alterato metabolismo degli elementi nervosi, che condiziona l'accesso motorio e gli altri sintomi esplosivi della sindrome, è solo l'esponente principale messo in evidenza da fattori molteplici. Le lesioni anatomiche che finora . sono state de,scritte nella epilessia con qualche frequenza (gliosi isomorfa, processi regressivi degli elementi ganglionari e proliferazione degli elementi mesodermici del nevrasse), rappresentano infatti più un esito che un substrato patogenetico del male, e si trovano solo in individui nei quali il male durava da molto tempo ed aveva prodotto un grave decadin1ento Tornando ai miei peseudo-epelittici dirò che in essi non si trovano mai le stigmate psichiche dell'epilessia. Sono dei nevropatici e presentano soltanto e semplicemente la mentalità e le caratteristiche emotive di questi malati. Sono anzitutto dei deboli della sfera en1otiva e volontaria ed hanno piena coscienza ed anzi timore di questa loro debolezza. La loro mentalità, tenuto calcolo della loro origine sociale, non offre defi,cit n è deviazioni importanti; ma non è neppure quella del normale. Sono eccessivamente egocentrici, interpretativi, illogici, sognatori. La loro sfera emotiva è vivace ma facilmente esauribile. Moralmente son o q11 a si

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sempre degli egoisti sempre scontenti e sempre preoccupati di sè. In questi individui l 'anamnesi pone raramente in evidenza qualche lontano, isolato e nebuloso accesso convulsivo, ma p.ella grandissima 1naggioranza ci mostra che gli accessi datano solo da qualche anno, spesso da qualche mese e figurano nella loro vita ordinaria quasi corhe un disturbo trascurabile. Nell'epilettico la vita si- modella su l'accesso; in essi l'accesso sembra invece modellarsi su le circostanze della loro vita. Le cause occasionali di cui questi accessi sono le più varie, ma possono generalment e raggrupparsi in queste tre categorie~ emozioni, disordini alcoolici o gastroenterici, e gravi stati astenici sia derivanti da fatiche eccessive e da cattiva nutrizione, sia in rapporto con malattie sofferte. L'accesso insorge indifferentemente di giorno o di notte durante il sonno, e qui' notiamo già una caratteristica che lo differenzia dagli accessi isterici che insorgono soltanto allo stato di veglia. L'insorgere dell'accesso è spesso preceduto da un complesso di sensazioni che più che assomigliarsi alle diverse aure epilettiche ricordano gli stati immediatamente precursori delle . ordinarie lipotimie: il malatò avverte anzitutto un complesso nebuloso di sensazioni che gli danno la coscienza del sopravvenire dell' accesso, poi prova senso di vertigine, offuscamento della vista, brividi, sudore freddo, e cade. E la caduta in questa specie di accessi è sempre benigna: il nostro individuo si lascia cadere per rilasciamento muscolare; non viene abbattuto violentemente al suolo dall'irrigidirsi spasmodico dei muscoli, come l'epilettico. La fase tonica dell'accesso epilettico non si ha in questI stati convulsivi. Le scosse convulsive appaiono immediatamente dovo la caduta, sono solo cloniche e di larghezza e frequenza molto varie; ma mai dell'estensione e della violenza di quelle dell'accesso epilettico. L'atteggiamento del malato, durante l'accesso, è abbastanza caratteristico e costante.: è in decubito .dorsalé, con leggero ovistotono; la faccia è cerea, le labbra bianche, la fronte imperlata di sudore. Gli occhi sono chiusi e le palpebre vengono animate da frequenti contrazioni; la bocca è semiaperta e la respirazione è solo pi.ù frequente che di norma, non rumorosa. Non c'è bava e non ci sono movimenti disordinati della lingua e delle mascelle. I globi oculari aprendo a forza le palpebre, appaiono generalmente ruotati in alto ed in· una posizione laterale. Non è in.f requente la deviazione coniugata, ma non spasmodica, della testà e degli occhi, e quando esiste permane per tutta la dura ta dell'accesso. · Le pupille, in genere mi(3) •


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driatiche, reagiscono sempre alla luce. Il cor- sibile osservarle, non reagiscono alla luce; e po è disteso, le braccia un po ' inarcate, le ma- l'abolizione completa della sensibilità al dolore~ ni · semiaperte (non col pollice flesso nel pugno), od almeno delle manifestazioni mimiche di quej le gambe un po' flesse e divaricate. Le scosse sta sensibilità. Nei nostri accessi durante le I cloniche agitano tutti i muscoli del corpo meno contrazioni cloniche possiamo ritenere segni quelli delle mascelle e della lingua, durano in obbiettivi solo il pallore profondo delle labbra genere 4 o 5 minuti e molto spesso piuttosto e del volto, il sudore profuso della fronte e che continue sono saccadées ed a gruppi. Ver- l'abolizione completa delle manifestazioni mi.. so il finire dell'accesso, le scosse cloniche di- miche della sensibilità al dolore. Sempre in minuiscono di frequenza e di intensità fino a tali accessi, in questa fase clo.n ica .Più lunga e scomparire. Riprendono poi, spesso, a vari in- meno violenta dell'analoga dell'accesso epilettervalli, ma sempre più deboli ed in gruppi tico, le pupille sono sempre bene· osservabili e · sempre meno numerosi, e solo durante qualche reagiscono sempre bene alla luce. minuto. E nel periodo di transazione fra l'accesso ed Segue una fase di transazione, la più impor- il post-accesso che l'osservazione di fatti obbiettante obbiettivamente; che dura qualche-minuto tivi è maggiormente istruttiva ed è solo possi.. e durante la quale il malato è immobile, sem- bile. Questo periodo caratterizzato dalla scompre ad occhi. chiusi e sempre incosciente; e poi parsa. delle scosse cloniche fino al riapparire si ha la fase di post-accesso. Allora il malato della ·motilità volontaria e della coscienza vigicomincia ad aprire gli occhi, a guardarsi at- le, dura nei nostri accessi 3 o 4 minuti soltan~ torno, si ordina· nella posizione delle -membra, to, mentre negli epilettici è molto vario potendo ha movimenti di deglutizione. ed a muso di le- in essi pure durare solo qualche minuto, sem- I• pre. In questa fase la coscienza appare anche _pre per.ò più a lungo che nei nostri casi, o più obnubilata, il malato non risponde alle doman- a lungo, o confondersi con un susseguente pede, ma volge lo sguardo verso la parte di chi riodo d-i stupore. In questo periodo di transalo interroga. Dopo qualche minuto si alza a se- zione nell'accesso epilettico mancano semvre i dere, si passa la mano ripetutamente su la riflessi cut~nei : addominali superiori ed infefronte e su gli occhi, comincia a scambiare una riori; cremasterici; e della fascia lata : i planqualche parola. In seguito non si ha quasi mai tari o mancano o si ottengono in estensione sonno; mai poi fasi di stupore, di disorienta- (Babinski). I riflessi osteo-tendinei sono in quemento, o stati di coscienza crepuscolare come sto periodo quasi sempre esagerati, policinetinell'epilessia. Dopo l'accesso i malati sono con- ci, e molto spesso ho notato il clono del piede. Nei nostri accessi i riflessi cutanei addomicordi nel dire di non ricordare nulla di quanto nali, cremasterici e della fascia IataJ sono quaè loro successo. Vediamo ora i segni obbiettivi che permetto- si costantemente aboliti e solo in qualche rarisno di distinguere questi accessi dagli epilettici, simo caso esistono appena accennati ed esauribili dopo due o tre stimoli. I plantari n.on li dagli isterici e dai simulati. Durante la fase tonica dell' acces.so epilettico ho mai trovati in estensione, ma non sono nepun solo segno o·b biettivo è praticamente possi- pure mai riuscito a provocarli. I riflessi osteobile di rilevare, data la fugacità di questa fase tendinei (radfale, del tricivite brachiale, del cusono sempre presenti, (30 o 40 secondi) e lo stato di contrattura musco- bito ' rotuleo ed achilleo) . lare : la. cianosi del volto e sopratutto delle lab- sempre forti, spesso policinetici e quasi sempre bra. La fase tonica, come ho detto, non esiste esiste il clono del piede viù o meno acçentuato. nel nostro accesso come del resto non esiste nel- :e superfluo dire che all'infuori dell'accesso tutti i miei malati non mostravano alcuna altera1' accesso isterico. Durante la fase clonica dell'accesso che nel- zione dei riflessi osteo-tendinei o dei cutanei. Il periodo di post-accesso ho già detto come 1' epilettico dura 4 o 5 minuti, le osservazioni che tanti autori riportano sul comportament? differisca notevolmente nel nostro caso e neldei riflessi osteo-tendinei e cutanei non sono 1' epilessia. Io ho eseguito la puntura lombare poco dopo attendibili. E' impossibile osservare e tanto mecome di molno interpretare lo stato di questi riflessi col di- l'accesso in alcuni dei miei malati, • • sordine motorio che pervade allora tutta la mu- ti ho eseguito l'esame delle urine emesse circa scolatura. Soli sintomi obbiettivi di qualche va- mezz'ora dopo le convulsioni, ed a differenza di lore sono in questo periodo, nell'epilettico, la quanto avviene spesso nell'epilessia essenziale, cianosi del volto e delle labbra che a poco a po- non ho mai trovato nè un aumento di pressioco scompare; i movimenti violenti e disordinati ne del liquido cefalo-rachidiano nè presenza di della lingua e delle mascelle; il polso estrema- albumina nel]e urine. mente accelerato; le pupille, che quando è pos- _ La frequenza di questi accessi pseudo-epiletl-" )

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SEZ IONE PRATICA

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tici varia molto e nei vari individui e nello P sichiat1·ia, propone di raggruppare t utti questesso individuo; ma in genere l'ambiente ospi- sti stati cqnvulsivi sintomaticamente affini alla taliero con la vita tranquilla e l'alimentazione epilessia; sotto il nome di « Psicolessia » e cresana, anche senza aleuna cùra bromica li di- de ch e per ora sia giustificato colloc·a rli fra le rada a lunghe scadenze. Io non ho mai osser- psiconevrosi perchè «... mostrano molte più vato alcuno stato di male di queste forme con- cc analogie con gli stati degenerativi, particolarvulsive. l~a permanenza dei malati limi tata al e< mente con quelli caratterizzati da insufficienmassimo di un mese nel nostro stabilimento, cc za m entale, con l 'isterismo e con la "psicastenon mi ha permesso di seguire a lungo alcuno « nia, che con l'epilessia come oggi è per lo più di essi : qualcuno però inviato in convalescen- « intesa ». za già da due mesi scrive di non aver più avuto Il prof. G. Pellacani in una n1emoria molto accessi. Esistono anche equivalenti e I>iù spes- ben fatta e che rappresenta oltre il frutto di os so forme abortive, di auesti stati convulsivi: . servazioni e di vedute personali, anche una ri gli equivalenti mi sono sembrati consistere in vista completa dell 'argomento (Rivista di P·ato periodi brevi d'intensa cefalea, in stati d 'irre- logia nervosa e mentale, 1917, III), studia a fon~ quietezza: le forme abortive sono rappresenta- do i caratteri di queste forme che in ultima te da stordimento e da specie d'assenze senza analisi si possono ridurre a tre: 1. Narcolessia caduta, ma con p a llore, cardiop almo e sudo- o forma di Friedmann; 2. Epilessia psicasteni . razione. Non ho m ai osservato equivalenti psi- ca di Oppenh eim; 3. Epilessia affettiva di Bratz : chici dell a natura degli epilettici. ed arriva alla conclusione che esse rappresenGli individui malati di queste forme convul- tano : « ... forme n1iti, episodiche, talora latenBive no11 ~e1nbr ano quir1di degli epilettici sia << ti, di epilessia che abbisognano uno stimolo per la loro costituzione neurd-psichica che per . « esogeno p er mani(estarsi, e che hanno netti . le caratteristiche dei loro açcesRi; non sono de« caratteri differenziali dalle epilessie gravi a gli isterici per i dati obbiettivi riferentisi so- « caratteristico decorso cronico, progressivo; ma pratutto alle alterazioni dei riflessi osteo-ten- « n on per questo si è nieno nel camvo delle epidinei e cutanei rilevabili durante gli accessi <c lessie ». stessi, e per questa medesima ragione non sono Ora gli accessi che io ho descritto non possodei simulatori. no paragonarsi con la. forma· di Friedmann perAnche per ciò che riguarda la loro costituzio- chè la Narcolessia rappresenta, nel concetto di ne mentale i miei malati debbono differenziarsi questo autore, una sindrome che si manifesta dagli isterici= essi non sono dei suggestionabili, in ragazzi, raramente in adulti, nervosi, spain cui lé sensazioni cenestesiche m ale interpre- sm ofilici ed a . reazioni vasomotorie esagerate, tate producano illusioni che poi servano di base con assenze multiple, susseguentisi a gruppi in all'idea suggestionante, condizione che mi sem- numero alle volte anche rilevante nel corso di bra fondamentale dell'isterismo pitiatico, non una giornata e senza perdita completa della presentano restringimento del campo della co- coscienza. scienza, nè tendenza alla dissociazione dei comR estano le forme di Oppenheim e quella di plessi psichici che formano la personalità. Bratz. • Non parlo poi di convulsioni istero-epilettiNella epilessia psicastenica di Oppenheim i . che perchè non ho mai compreso che cosa vo- malati hanno la caratteristica mentalità psicaglia signifteare questa ibrida associazione, data stenica individualizzata da Janet e da Rayl:i natura fondamentalmente diversa delle due mond. « La psychasténie - dice J anet - est &:fTezion'i; una organica, l'epilettica; l'altra psi- . (( une forme de la dépression méntale caracte. co-nevrosica, l'isterica. Potranno esserci degli (( risée par l'abaissement de la tension psycoloepilettici isterici e se si vuole un accesso istegique, par la diminution des fonctions qui rico teoricamente potrà precedere un epilettico: (( permettent d'agir sur la réalité et de percema ammettere delle convulsioni istero-epiletti(( voir le reel, par la substitution d'operations , che, la partecipazione cfoè delle due forme mor- « inférieures et exagerées sous la forme de toubose allo stesso episodio esplosivo psicomotorio, cc tes, d' agita:tions, d' angoisses et par des idées mi sembra una contraddizione in termini. << · obsédantes qui expriment les troubles précé« dents et qui présentent, elles memes, les mèVediamo ora se i miei stati convulsivi trovano posto nei quadri epilettico-affini ~escritti . « mes caractères ». Questa mentalità non . è affatto dei miei mada vari autori (Friedmann, Heilbronner, Oppenheim, Spiller, Dana, Bratz, Bonhoeffer, Zie- lati che sono semplicemente e soltanto dei neuhen), nei degenerati psicastenici e nei degene- ropatici, delle 9er~one a costituzione neuro-psi• chica gracile. {nervosa, infantile, debole, che dirati neuropsicopatiei. il p-rof. A. Moselli nel suo ottimo Mantlale di re si voglia); ma non deviata. Per costituzione (<

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mentale g·racile intendo che in essi i processi a parte nella noso"rafia medica moderna, ed ideativi, volitivi, emotivi, ecc., si comviono per ho cercato di fare comprendere come essendo. orientamento come nelle 1>ersone normali, sal- molto nun1erose e 111olto incerte le condizioni vo presentare quella debolezza irritabile per la patogenetiche degli accessi convulsivi, sia un quale il consumo di energia che è a base di tali criterio fallace vedere dell'epilessia e sia pure processi, viene a farsi dietro stimoli i>iù deboli delle e:pilessie, tutte le volte che ci trovia.mo di che di n orma e quasi a modo di scarica, non fronte ad accessi convulsivi di natura organica sotto il fren o ed il con trollo continuo e suffi- e di causa non palesainente speciale (come saciente degli stimoli inibitori . rebbero le convulsioni epiletto'i di uremichej meGli a ccessi di Oppènheim sono tipicamente ningee, dP.lle sindromi d'ipertensione, ecc. ). epilettici o vi assomigliano inolt o e spes.so riRipeto qui quello che ho detto più addietro: vestono il carattere di equivalenti psichici, as- tutti gli a ccessi convulsivi, tranne gli isterici, senze, vertigini, epilessie parziali, ecc. Quelli sono di natura organica; e gli elementi che codei miei malati invece presen t ano caratteristi- stituisconò il loro meccanismo di produzione che semvre ben distinte dall 'accesso epilettico sono probabilmente gli stessi in tutti i casi, sebcominciando d all a mancanza del periodo toni- bene diversissime siano le condizioni che li co fin o a tutte le altre a cui sopra h o a ccenna to. possono m ettere in evidenza. Quando diciamo Non h o poi n1ai riscontrato equivalenti psichici che un accesso è di natura tossica, di natura della natura degli epilettici n è forme di epiles- · vasomotoria, di natura irritativa o che esso è sia parziale. frutto della costituzione particolarmente degeNell 'epilessia di Bratz gli accessi convulsivi nerati va del nevrasse di certi individui, venia- • possono l'iprodurre esattamente il quadro del- mo ad esprimere le varie condizioni patogenel'accesso epilettico tipico con incoscie·n za com- tiche dell'a ccesso stesso, ma siamo d'accordo pleta, fasi tonica e clonica, rigidità pupillare, nel ritenerlo di natura organica, effetto cioè di morsicatura della lingua, enuresi, ecc. Inoltr~ un particolare alterato metabolismo degli · ele• anche qui m olti avrebbero osservato equivalenti menti nervosi; particolare metabolismo che se psichici identici a quelli dell'epilessia èssenzia- avessimo mezzi adatti, potremmo fissare in una le. E tutto çiò costituisce g·ià un carattere di- imagine equiyalente istochimica che sarebbe stintivo in1p ortante con le · forme da me de- diversa da quella che ci esprimerebbe il chimiscritte. Di più la :persof1:alità neuro-psichica smo che è a base dei movin1enti volontari e di dei m alati di Bratz è di tipo iper st eni ca, anzi quelli dell'accesso isterico. Noi diciamo che l'acsufficientemente degeneì·ata, cominciando da lla cesso isterico non è di natura organica unicaeredità n1 orbosa fin o alle stigmate somatiche n1ente perchè il chin1isn10 degli elementi che • degenerative person ali. In essi si può avere ne producono i movimenti, data la somiglianza deficienze intellettuali fino a lla imbecillità; ma di questi con quelli normali e da ta l 'origine nella grande maggioranza· n on si riscontrereb- subco.scie11te dell'accesso., riteniamo sia lo stesbero che disturbi dell'umore, dell 'attenzione, so che deve essere a .base dei movimenti ordigrande esauribilità e gravi deficienze morali nari e coscienti. Clinicamente poi la natura ora.rrivanti fino alla delinqu enza abituale. Gli ganica degli accessi pt1ò essere riconosciata,. ammalati di Bratz presentavano poi negli in- a rigore, solo dai segni di lesione organica del tervalli interacessuali esagera te reazioni vaso- nevrasse che se ben ricercati si possono metm ot orie, esagerata riflettività osteo-tendinea (?) tere quasi sempr~ in i evidenza nel periodo . tremori, sintoma di Rosembach, frequente ip o- immediatamente post-accessuale. algesia che spesso giungeva fino alla analgesia. Il fatto di aversi accessi di natura organica Io non ho mai riscontrato nulla di tutto ciò nei e per gravità molto simili ai classici dell'epilesmiei malati: nè per ciò che riguarda la loro co- sia cosidetta essenziale, non è dunq11e suffistit11zion e nervosa n è quella mentale. ciente a fare di tutti i convulsivanti degli epiIn quale categoria possono dunque entrare lettici. gli a ccessi che ho descritto? L' opportunità Ji Anche la cosidetta condizione epilettogena del stabilire se que~te forme debbano oppure no cervello, che dovrebbe essere la co.ndizione per entrare nel quadro dell 'epilessia, mi pare evi- cui gli stimoli più svariati possano tradursi in dente sia per la prognosi, che per la terapia e un'esplosione accessµale psicomotoria, allo stasopratutto, trattandosi di militari, per le con- to attuale delle nostre conoscenze è ben lungi seguenze · medico-legali. dal rappresentarci un fattore degenerativo imNelle poche parole che ho detto più sopra su portante e patognomico dell'epilessia. Vediamo • l'epilessia così detta essenziale, ho cercato di • infatti correntemente frequentissimi accessi convulsivi nella prima età ed in dipendenza mettere in evidenza i soli ca1·atteri Der i quaii questa Rindrome può trovare Rn cora lln post o rlelle ra11~e lP più svariate, senza che la gran(Il •

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dissima parte dei bambini che li _presentano divenga poi degli epilettici sia pure di epilessie minori. Questa condizione epilettogena che non ha grave significato patologico nell'infanzia, non è inverosimile che possa permanere in molti individui, senza rappresentare un çarattere profondamente e progressivamente degenerativo, ançhe nell'età adulta; ed in questi casi basteranno stimoli di una certa natura ed intensità per metterla in evidenza. E così credo sia nei casi da me descritti. Questi « stati convulsivi dei nevropatici » pur rappresentando convulsioni di natura organica, mi sembra debban o andare distinti dalla epilessia cosidetta essenziale ed anche dalle altre epilessie minori; e mi sembra possano interpretarsi con sufficiente chiarezza ammettendo che negli individui che li presentano, la stessa debelezzn. irritabile che abbiamo visto essere a base della loro costituzione neuro-psichica, debba esistere per le altre zone dell'encefalo fra le quali la sfera rolandica, costituendo una con dizione epilettogena analoga a quella che troviamo nei bambini normali. Si tratta d11nque di gracilità, di debolezza, non di degenerazione. Conrludendo, gli accessi che ho descritto, mi sembrano rappresentare episodi convulsivi in individui a costituzione neuro-psichica gracile, molto probabilmente di origine tossica o vasomotoria, episodi che vediamo ora con una certa frequenza perchè il formidabile surmenage di fatiche e dj emozioni, che porta seco la guerra, moltiplica le condizioni che sono di s11bstrato al loro apparire, e nulla più. Le poche parole che ho detto più sopra su le condizioni generali dell'accesso convulsivo, lu:. meggiano la possibilità di avere scariche convulsive episodiche e di natura organica, anche in individui a fondo non degenerato. Basta che gli stimoli che pervengono alla corticalità (l' origine corticale degli accessi convulsivi è oramai stabilita) siano abnormi e trovino elementi ipereccitahili. Naturalmente rappresentando questi accessi stati convulsivi a base organica (d'origine tossica o vasomotoria?) oltre ad una scarica di stimoli motori abbiamo anche una scarica di stimali inibitori che ci spiega i fenomeni dì deficit della coscienza e dei riflessi ct1tanei e di esag.erazione dei riflessi tendinei che abbiamo osservato, e che esistono anche più accentuati nell'epilessia. Zona di guerra, giugno 1917. Pubblicheremo prossimamente: G. BIIA~OIONJ, -~fetoào semplice per la aura radioolP degli

a.soessi

pertfon.sillari: E. VF..ooHIA, La, c1tra abortitin <lPlla blPnorragia

acuta

ca.~trerise.

1487

SEZIONE PRATICA

APPARECCHI, E STRUMENTI NUOVI.

Apparecchio conta-pannilini per laparotomie per il prof.

LUIGI

DE

GAETANO.

L 'arte chirurg·i<!a è arte peric.olosa, così com.e tante ,a ltre arti ed industrie nelle quali, indipendentem.ente dalla vol.ontà dell'artefice, possono determinarsi accidenti tali da compromettere la esistenza cli vite umane. Gli è per ciò che an-cora è appli,c abile al cl1irurgo, più che al medico, l'ormai famoso articolo 375 del Codice penale, per il quale, come si sa, «chiunque per imprt1der1za o negligenza ovvero per imperizia nelJa propria arte o professione, o per inosservanza di regolamenti, ordini o discipline, cagiona ad alcuno un danno nel corpo o nella .s alute od una perturbaztone di mente è punito ·ecc. » . • >

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Pensando eh.e ogni m·ezzo, il qual.e in via preventiva possa diminuire l'insorgenza di ta:li spiacevoli accidenti, debba esser reso ~ pubblica ragione e divltlgato, ci siamo indotti a • pre~entare all'Accademia questo apparecchio conta-panni1ini, che primieramente ideammo e facemmo costruire per il nostro modesto armamentari.o chirurgico. . In ogni interver1 to laparotomico vi è un momento nel quale il chirurgo operatore è preso da gill!Sta e viva preoccu1Jazione; tal momento si verifi-ca quand'egli ultimati gli atti operativi intraddominali, si a·c cinge a richiud.e re il ventre con la sutura del peritoneo. Onde con ansia domanda agli assistenti se il ,c onteggio dei panni.lini serviti per la emostasia e la toil,e tte dell'operazione cavitaria sia esatto; nel dubbio che qualcun-0, specie se l'intervento per condizioni locali o generali del1'operando, f11 molto movimentato, fosse per disavventura andato sperduto nell'addome. Un'alit ra giusta ragione di preoccupazione, del pari pel dubbio che eventualmente qualche pezza s.ia rimasta in cavità addominale, sorge nell'-0peratore quand.o, nel decorso post-operativo dei laparotomizzati, sopraggiungono dei fenomenli allarmanti di risentimento peritoneale, spe-cie s.e accompagnati da. coliiche intestinali, Gd addirittura da fenomeni di occlusione intestinale. Quante volte, aJlorchè la natura del male e la f:aicilità tecnica onde procedè l'intervento, non lasciavano n1inin1an1ente prevedere un decorso post-operativo tum11ltuoso e periicoloso, il chirurgo operator~, assillato dall'idea d-ell'eventu.alità dj 11n corpo estrane-0 in addome, non fu in proC'into cii riaprire il ven- (1)


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FASC.

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tre per siniee1~.arsene, o adirittura non io riaprì all'operatore in ogni momento d·ell'operazione per tranquillizzare il suo animo, giustamente . e d1opo di essa vedere e controllare il numero dei pannilini, di cui si è servito. preoccupato? La preoccupazione del chirurgo è pienamente Descrizione dell'apparecchio. - Il primo quegius,t ifioata se si pon mente .che egli non può sito a risolvere consistè nel trovare uri mezzo assolutamente sorvegliare il conteggi.o dei p1a n- per potere numerare i pannilini che in ogni nilini durante un intervento laparotomico, oc- ~ingola laparotomia vengono ad essere impiecupato come ·è alla esatta e rapida esecuzione gati. · d·eJ.l'oper.azione. Ond'è iehe debba fare completo Pensammo utilizzare i numeri-marche usati affidamento sulla diligenza degli .aiuti e degli dai ·C amerieri dei gran caffè pel conteggio assìstenti. . della contabilità ·con la cassa dell'es-ercizio . Ma ognuno ·c h•e pratica tali interventi sa Ogni pannilino perciò deve avere il suo nubene per .esperienza com·e le cose sogliono promero ed_ a fine di operazione, a seconda dei cedere. numeri-marche utilizzati, si saprà il numero Non parliamo degl'mterventi praticati con esatto dei pannilini impiegati (fig. I a). personale assistente non molto pratico, o addirittura ,improvvisato, come p·urtroppo sudle avvienire per interventi di urgenza in provincia. Ma ·consideriamo quanto avviene an·co in ambdenti chirurgi camente organizzati ed affiatati, nei quali n-0n infrequentemente l'assistente è pur legato da affetto di discepolo a Maestro, al Chirurgo oper,atore. L'errore - · humanum est errare - può del pari verificarsi! E si spiega. L'assistente al principio dell'operazione mette da banda un dato numero di pannilini e quando l'operatore, alla chiusura del ventrre, gJi domanda se il numero dei pannilini è es~tto, egli deve a is ua volta .fidarsi dell'infermiere o della suora che si affrettano ad andar raccattando i pannilini ,s porchi, riferen·d ogli un numero sul quale_eg1i fida, e con quello che gli risulta dal numero dei pan.n ilini · puliti e di quelli esistenti sul campo operativo egli fa la somma e vede se il conto torna. Orbene ordinariamente l,e ·cos·e prooedono golarmente; ma non è ìmpo.s sibile, specie se ·occorsero molti pannilini, e se si inzupparono molto di ,s angue, che q11aJ.che errore non si Fig. I . verifichi, ·e non -sia in buon.a fede assicurato all'operatore un conteggio esatto, che in realtà 11 secondò quesito riguardò il modo come sventuratamente non risponda. al vero. attaccare il numero-marca al pannilino in guisa _ben visibile; ed in maniera che non potesse * * * Gli è per le su riferite ragioni che da molto confìondersi c-0n esso, ed eventualmente con tempo ·abbiamo cercato di escogitare qualche esso andar sperduto in cavità addominale. A ·ciò abbiamo provveduto col munire ciascun ·mezzo che non pure desse aµ'operatore la sicurezza matematica. delL~ esattezza del conteggio, num,e ro-marca di una catenina, lunga circa ma gli desse anco nel contempo il mezzo di po- mezzo metro, a maglie sottili in g11isa da potere egli direttamente controllare durante e tersi ben ripulire dopo .-0gni atto operativo dopo l'atto operativ o il n11mero esatto dei pan- (fig. I b). Allo estremo <?PPOSto della catenina abbia.mo nilini di cui si è ~ervit.o. Dopo ripett1te indagini e mezzi diversi escogi- fatto saldare una pinza. a morso di gambero, tati, a noi $en1br'a di avere ora precisamente ri- che con facilità e rapidamente aggancia il pa.nsoluto il problema mercè un apparecchio co1tta- nilino da numerare ed una volta piazzata nespann.ilini, che ben potrebbe anche appeliarsi suna trazione riesce p,i ù a distaccare; che anzi ~ventuali-trazioni noD fa ra11no che sempre più lln rontatore tf7l tom atico, il quale permette

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SEZIONE PRATICA

approfondire i denti della pinza nel pannilino agganciato (fig. I c). Il pannilino (fig. I d). resta così a ldamente attacato al suo numero-m.a1~ca, e 111 entre nel-

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lizzazione e la conservazione dei numer-i-marca, desse anco all'operatore agio di controllare durante e dopo la operazione il 1111n1ero dei panni.lini di cui si è servito. •

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l'l1so, esso e11trerà in cavità addomi11ale })er 1 bisogni clell'atto 01JeratiYo, la cateni11a ed il numero-marca. restera11no ben visibili fuori la ca\·ità e pe11denti lateralmente all'add om e. P er rendei· e ancora }) i ù facile tale pen cl enza, ab-

A tal'uopo abbiamo ideato e fatto costruire

apparecchio rettangolare trasportabile e sterilizzabile all'autoclave, nel quale sono piazzat<.\ d a lln lato e da l 'altro una serie di c ellette n t1111eta te, che si p ossono facilm e11 te aprire e u11

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biamo creduto rendere più pesante la marca facendo piazzare, nel punto di attacco tra inarca e cate11ina, rma palletta di piombo (fig. I e).

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Risolt1to così il quesito fondamen t ale clella numerazione dei i)annilini abbiamo ,·olto il nostro studio alla costruzione di un apparecchio il quale, nel conte1npo cl1e permettesse la st.eri-

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chiudere e capaci di con tenere il corrispondente n t1mero~marca. Ciascuna d·elle due facce dell'appare-cchio, contiene (fig. II) dieci cellette, la prima con i nu1neri 1, 2, 3, 4, 5, 6, ·7, 8, 9, 10 e la seconda,, a ridosso della prima con i numeri 11, 12, 13, 14· 15, 16, 17, 18, 19, 20 (fig. III). L e cellette hanno fo1·n1a verticalmente rettangolare e on fatte i o g11isa che mer~è una c01,-

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IL POLICLINICO

i1iera a lla base (fig. II) ciascuna si possa facilmente aprire in piano inclinato, permettendo e-o si la facile fuoriuscita del corrispondente nninero-marca (fig. IV a). P er chiudere la cell etta basta sollevarla e s ospin g~r1a nell'inca·stro di sostegno dell'ap1)arecchio, in gu.i sa che ciasct1na cellètta può dirsi fatta di t1na parte esterna fissa - che potremo ·Chiamar femmin a - e di una parte interna m obile - ch e possi amo dir maschio. Allo scop o di tener ben

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aprire rapidamente ciascun scompartimento (fig. IV b) . Allo· scopo di rendere iacilmente sterilizzabile t utto l 'appareochio sia a ll'autoclave che alla ebollizione, nel centro del pi•ano superiore ed inferiore di ciascun scumpartimento vi è un foro del diam ei.ro di t1n ce:n.timetro in g·t1isC1 che il vapore d'acq11a sterilizzante possa pa sare attra.verso ogni celletta e circolare. Ultj. m ata la sterilizzazione t'ntti i fori ~ia del l)iano

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ttitte le cellette nel momento della sterilizzaz] 011e e n el trasporto è piazzato Sllll'estre1110 ... l111c1·iore delle cellette 11n'asta n1etalli rn l'igidn ( fig. TI) c.: he l)a sanclo attraYerso parerchi u11elli fì si s ull'a1)p arec.chio, impedisce cl1e pos. ano a1)rirsi. Nel momento dell'll o dell'ar)parecchio iu vece si tira l'asta metalli ca di ll ll lato e dell'altro e le cellette possono esse1·e facilmc11te aperte ; il che è facilitato da t1na sporgenza i11 f11ori dell'estremo s11periore clella parte mobile, che serve da punta di presa per ( 10)

rv.

·t1periore (fig. \ ') clre di quello inferiore 'rngono cl1it1si me1·cè una lan1in a ~pn . tabile " coulisse este r11a (fig·. \ " u ), Of'~iu <'llll(I !--ie!'"-U ....,j_ stema in uso nei cc~tellì pel' la :terilizzazinrlt"\ del materiale cli medicat11ra. Apparecchio in fun-:,ione. - J1111nnzì tutt11 i pan11ilini .cl1e hann o da se r\'i:re· per 1'01Jerazio1)<' \'engoJ)_o sterilizzati a pacc11etti cli dieci og11.11110. All'inizio dell'att o 01>erati vo l'a .... ~ist.e11 te i1inzz .. })l'esso l'appareccl1io nn i1rin10 r)ac·chettu cli d i eci l)a11r1ilini ec.1 ap re il prin10 . comparti111e11-


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to contenente la mFlrca n. 1 che, mercè la pinPer lo più, quando i pannilini sono abbastanza, fissa rapidamente ad un pannilino e porge . za largl1i, per esempio di un metro, come abiall'aiuto prossimo all'operazione. Apre così suc- tt1a.lmente · sogliamo usare, una ventin a di pancessivamente l o scom1)~rtiment o n. 2, e n. 3 e nilini sono Sl1ftìcienti. In un caso di Isterectocosì via fino al 11. 10 (fig. II), venendo così ad u1ia addominale l)er voluµi inoso ed incastrato esaurire il primo p~ccl1etto di dieci pannilini. in io fibroma furono s1Jfficienti sedi ci pa11nilini. Prende qui11di t1n secondo })acchetto di dieci ....,. . pannilini e volta l '.ap1)arecchio per servirsi suc* * cessivamente d elle a ltre march e da 11 a 20, Con l1appat·eccl1io conta-pannilini da noi attaccandole successi,·an1ente ai lJannilini .. Gli ideato, ci sembra si po. sa asserire che in ogni scon1partimenti da cui sono estratti i numeri- la1)a1·otomia, anche la più movimentata e ramarca restano aperti. Ii1 tal gui ·a l'opel'atol'e pida, come a mò di esempio negli interventi a distanza, g11ardc.tnclo solo l 'ap1>areccl1io, pt1ò per lesionj tra11matiche a d clo111inal], nei _qual] sapere in og11i 1110111c11to dPll'operazione di s11esso il successo è in r a1)porto della rapidità I

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l''ig. \".

11tu111ti pan11ilir1i st è er,·ito, legge11clo il nu1nero del i)1·ossi1no scompartin1e:Q.to cl1iuso ; fi g. IV n. l .'l:) . IJel i) ari a fine ùi ope~·azio ne ricl1icclerà H1 perso11ale assi stente co11 i)recisior1e i11ttten1atica il i1tLIDero cli pannili11i di cui si e serYitu c.lura.nte t1ttto l,atto opel'ativo. A facilitare tclle co11teggio 1i11ule si piazza presso ìl tu volo Sll e u i è pogg·ia to l'ap1>a r ecchio lln recil)ien te nel qtlale si butta.i10 i pannjlini che sono serviti, do1)0 di a.Yervi sn1ontato il numeromarca. Se r1ello svilupp o dell'operazione l'assistente vre,·ede r l1e occorrerà un numero supetior8; a \·e11ti l)a.n11ilini, . qt1anti sono i numeri-111arca, egli r accoglierà i 1111me1·i della prima diecina, o·ià serviti ' e tornerà con essi a caticare i o primi clieci scompartimenti, cli c11i .si servirà dopo il n. 20; cominci ando così nna te1·za diecina cli pannilini che, se.. saranno tutti tttilizzati, })Orterà il conteggio finale di essi a 30 i)an11ilini. E co l del pari, se ancora altri pann ili11i servirann o, tol'11erà a ca l'icare l'appare{'chio dall'altro lato; ~ così via via fino a qualsiasi i1t1mero di panni.lini, avendo solo l,avve1·tenza di segnare il numero delle di.ecine, d11rante tutto l'atto operativo.

onde l 'atto operativo vien condotto, non è assolt1tan1ente possibil e che alcun pannilino vada spel'd11to e dimenticato in . cavità acldomin~1 e; e si l)tlò sempre con sict1rezza matematica avere il preciso conteggio di tutti i pannilini impiegati, da poi che il éontrollo dell a numerazione è fatto dallo tesso operatore, il quale indubbiamente è il l)ÌÙ i11teressato, essendone il i'esponsabile, a che ness11n etrore abbia a ver ificar,s j. Napoli} dicemb re 191-7. •

RAMMENTIAMO ai lettori che il periodic o "LE MALATTIE DEL CUOR.E,, diretto dal prof. Mariani della R.. Università di Genova, conserva pel prossimo anno, l' abbona1nento a L. 12 e per gli abbonati al Policlinico L. 10. Rivolgersi ali' Editore prof. E. Morelli. Via Sistina, 14 - R.oma. Il nu1nero di gennaio conterrà un articolo originale di Sir James Mackenzie dedicato al detto giornale sulla EDUCAZIONE MEDICA. (11)

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IL POLICLINICO

NOTE E CONTRIBUTI. La precarietà del cosiddetto Anofelismo senza malaria. Nota di profilassi antµn&larica nella popolazione civile e nell'esercito. •

Dott. ìVIARI°NO ANDREOTTl. Riferisco vole11tieri 'due casi di febbre malarica osservati H, Bientina (luogo paludoso e ricco di anofele, ma non malarico), perchè n1i sen1bra din1ostrino chiaramente : 1° che il concetto di cc A11ofelismo senza inalaria )> deve essere inteso in senso lato; 2° cl1e casi di malaria possono manifestarsi anche prima de I giugno, epoca in~ cui suole iniziarsi la stagione' malarica; 0° come non convenga i)lviare in licenza (specialmente di convalescenza), dei soldati n1tilarici nel periodo estivo-autunnale tanto in l uogl1i n1alarici, come anche di puro Anofelismo, senza correr pericolo di diffondere l 'infezione. Bie11tin a (i.Jel" chi non lo sapesse), è u:q paese di pianura, i11 l)rovincia di Pisa, circondato df1 est e dll noi·d dal padule omonimo, il quale dista circa 5 Kl. dal centro, ma le cui case coloniche si estendon o iìn proprio al li1nite della zona paludosa. : nell'estate è completamente asciutto e vien coltivato in gran parte a sag·gina. ma nell ' iuverno è tutto coperto dall 'acqua. Artche nel paese vi sono in estate moltissime zartzare, 111a non ,.! \nofele, le quali invece sono nl1merosissime nelle case vicine al pn.dule. Nor1 vi è malaria, ripeto; almeno in cinque anni io r1c1n rie avevo mai osservato finora alcun caso, nè mi risulta sia-n sene verifi cati per i11olti aI1ni addietro; i veccl:1i però riferiscono concordemente che cc a tempo loro», ve n'è stato qualcuno. Si può dunque ritenere ancl1e Bientina come un di qt1ei luog·hi di Anofelismo senza malaria, ormai comuni in Italia e fuorj (Ungheria); così il Rossi (Policlinico, 1012, 1). 1022), cita come ese1npi la valle già occupata dal lago di Fucino, le valli di Loreto e Recanati, Schìto alle foci del Sa1·n.o, la provincia di Macerata, ecc.; Celli e Gasperini citano Ylassarosa, in Coml111e di Viareggio, ~1Iercantj e Pasquini, Brozzi, p1·esso Firenze, ecc. Anzi Celli e Gasperini aggiungono che «a Massat'osa no11 mancherebl)e neppure a Jle anofele l 'occasione di infettarsi, perchè ogni anno una parte della ·popolazione e1nigra in luoghi malarici, d ,onde ogni anno alcuni tornano a caa colle febbri », senza contare che circa venti èlnni fa Massarosa era zona malarica. L'anofelismo senza malaria è dunque un fatto inoppugnabile, n1a come spiegarlo? Si ère I

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deva vi fossero alcune specie di anofele refrattarie all infezione, i11a Big11an1i e Grassi (Policlinico , 1915, p. 629) hanno dimostrato che anche le anofele catturate in località imn1une da malaria, so110 capaci di infettarsi di pa.rassiti malarici e di pern1etterne l'intero ciclo di sviluppo nel loro organismo; cc però, asserisce Bignami, anche se in tali 1uogl1i vi giunge qualche individuo n1alarico, non si osserva mai la formazione di un centro d 'infezione )) . Tale assolutismo se1t1b1·a1ni cl1e debba essere inteso con una certa larghezza, pe1.·chè se un vero centro d 'infezio11e nor1 ~i è .fino1·a verificato, non può escludersi qualche caso isolato ed i due, che riferisco s ubito, calzano a proposito. vT erso il 10 rr1aggio dell 1anno decor;:;o ior11ò ir1 licenza .di convalescenza da ,zona malarica . (Chioggia) certo B ... V., soldato: appen a giunto a casa, gli accessi febbrili, che da oltre un mese tacevano, si manifestarono nuovaH Lnen-te ed io el)bi occasione di vederlo varie volte in preùa ad attacchi violenti e con milza molto grossa: il· quadro era evidentissimo e per di più la diagnosi era stata controllata con esame microscopico del sangue fatto dai medici militari. Il 29 maggio fui chian1ato in quella casa a visitare un ragazzo, nepote del B ... , ammalatosi improvvisamente. E' un ragazzo di 12 anni, r obusto, senza P!'ecedenti ereditari nè persona.li deg·ni di riota: poche ore avanti la inia visita cominciò a provare un sen. so di profonda prostrazione e ronzio agli orecchi, poi .intensi brividi di freddo ed un tal senso di stordimento da esser costretto a farsi portare a letto. Io lo trovai con ten1peratura 40,2. P. 130 - R. 36: aveva la faccia congesta, forte cefalea, sonnolenza. Dall'esan1e somatico, praticato attentamente, non potei riscont1·are alcu11chè di anormale in nessun v1scere, ma siccome coi contadini il medico, per esser deg·11r, di tal nome, deve saper fare la diagnosi subiiu e senza tante riserve, così io emi si il sospette' di un focolaio centrale di poln1onite. Il giorno appresso tornai a rivederlo e con mia sorprE>sa lo trovai nel cortile attiguo alla casa, sorridente come per· rallegrarsi meco dell esattezza della mia diagnosi. Pensai si fo se trattato di un focolaio abortivo di l)Olmonite, o di una di quelle febbri cosiddette cri1:>togenetiche, forse da a utointossicazione i11testinale: il giorno a1Jpresso, quasi alla stessa ora, si ebbe nuovo brivido di freddo e nuovo attacco febbrile simile al primo, che cedé nella notte con prof,1si sudori. Sospettando una febbre auto-tossica, feci pu1·gare il ragazzo, ma dopo un giorno di benessere il quadro si ripetè più grave ecl all'esame obiettivo riscontrai l area splenica lieve1

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mente ingrandita, la milza palpabil e, i11ulJf', dolente, mentre il bambino si faceva sempre più pallido. :Nli tornò in 1ne_nte il racconto, più volte fattomi da questi contad_i11i, t.;lle un te111po qualche caso di n1alaria si era verificato in quei luoghi: in tale sospetto (per qi.1anto la camera del mio cliente fosse una stanzetta piccola e buia), mi detti a ricercare l' eventua] e esistenza di anofele, ne trovai infatti qualcuna nella camera e moltissime nella stalla sottostante. A vero dire nessuna aveva il ventre ripieno di sangue, ma- ciò non fa n1eraviglia, sapendosi con q11anta malizia esse sa11no rifugiarsi nei più difficili nascondigli pe1· venie fuori al momento opportt1no. Tale reperto accrebbe fortemente i miei duhb~, ma non avenùo modo di far l'esame n1icroscopico del sangu e, volli aspettare ancora a pronunciarmi e ad iniziare la cura che avrebbe intralciato le rnie 1·icerche. Dopo un altro giorno di riposo, si rinnovò un quarto attacco febbrile assai :più grave degJ i altri (40,8° C.) con fe1101neni generali allarmanti (stupore 1 profondo, incoscienza coni o Ieta, ecc. ) da far pensare ad una perniciosa, e tutto cedè in un 'ora circa mediante una i11iezione endovenosa di chinino. Il dubbio divenne per ine realtà. Nessuno può negare infatti che l 'e an1e positivo del sangue avrebbe avvalorata la diagnosi e l'avrebbe r esa indiscutibile, ma la sintomatologia classica della malattia coi suoi tre periodi di brivido, calore e sudore, il ciclo tipico della febbre e la efficacia immediata clellA. cura, mi sembrano più che sufficienti per clileg·uare qualunque incertezza. Dopo circa un mese una so rella del n1io an1malato, di ,anni 18, si ammalò pure colla ~ t eRs~t sintomatologia. È anch'essa una ragazza robusta e senza precedenti ereditari nè personali: si a1nmalò improvvisamente con febbre preBeduta da intensi brividi di freddo e che finì dopo 7-8 ore con profusi sudori. Al primo attacco, dopo un giorno di completo benessere, ne seguì un secondo ed allora iniziai la cura di bisolfato di chinino, son1n1inistrandone un gran1mo al giorno per 9s: la febbre cedè in1n1ediatamente. Tanto nell'un caso che n ell 'altro continuai la somministrazione di 1 gr. al giornu di chinino per oltre un n1ese e di gr. 0.50 per altri giorr1i dieci, e la febbre non si è più m anifestata. Trattasi, dunque, con sicurezza. di dt1e casi di malaria, che mi sembrano interessanti non tanto per il fatto di essersi verifi cati in zon::t non malarica, quanto anche perch è l'infezion e si è manifestata prima dell 'epoca in cui suole iniziarsi la stagione malarica. Forse tale anticipazione è dovuta in parte al caldo umido del

inaggio 1916, che fu in questi posti eccessivo, ecl in parte agli sconvolgimenti di terreno, che s i fanno su vasta scala in quest'epoca per la sernina del granturco e saggina. Il pu11to di partenza clell 'infezione se111JJra111i log·ico supporre sia stato il soldato B ... , il quale infettò le anofele e queste alla lor volta i due ragazzi. È vero cl1e, essendosi te1npo fa (si dice) verificati dei casi di tal genere, si p otrebbe anche pe11sare che le anofele potessero essere state infettate da qualche anti~o portatore indigeno di n1ala ria; però e< • i cli ce » cl1e tali casi vi siano stati, m a io in ci11c1tLe anni i1 011 i1e ho osservato alcuno, e sa rel)b e trano . ch e dopo tanto ten1po di bene sere, t1n i11a lato fo sse in grado di infettare le anofele, senza aver i11ai dato alcun eg"l10 dell ' i11f ezion e . . D'altra pa1te il ciclo febbrile dei IY1iei rag·<lZZi era uguale a quello dello zio, ond e 11a ri11i eviclente ctte questi, e non altri, in. sta.to jl p ortat ore della malattia. Per la verità debbo aggiung·ere cl1e da Chiog:gia ven11er~ poi in li ce n.z~ in tal periodo vari alt ri soldati malarici e non si sono più verificati altri casi di 111 alaria. Que ~ to fatto conferma il concetto eh e cl eve ave rsi dell ' anofelisn1 0 senza malaria, cioè che i11 tali luoghi i1 on puù verificarsi un. ve.r o centro d 'infezione i11a la rica (Big·nami), se11za (io credo), pote rsi escludere la manifestazi on e di q~a l rh e raso sporudico, dimostra, cioè, cr1e tale ~tnto i1uò esser precario. ,, L 'altro fatto, che n ei i11iei ragazzi. J,i11fezione cedé subito e completamente al chi11i110 fa pensare Che l'infezion e, se contratta in Juoghi llOn i11alarici, è di natu1·c-1 benigna e cede fa.cil111ente a lla. cura specifica. •• Dalle mie osservazioni possiaJ11 0 t ra rne qualcl1e corollario di profil a s i gen e ru Ie con speciale riguardo ai nost L'i soldati. Sappian10 ormai cl1e per sradi.car e ron1pletan1ente la malaria, due vie ono i'.)ossibili: o i111pedire cl1e l' anofele punga l'u :)mo infetto o guarire tutti i n1alarici. P er r aggi11ngere il primo scopo si sono tentati: proscit1gamenti, • bonifiche, (iistruzioni delle zanz tti·e nei loro dive.r si stadi, protezion e n1eccanicu delle abitazioni e dei lavoratori, n1a t11ttn, purtroppo, con poco vantaggi o. N'epr>u 1·e è facil e guarire tutti i mala:rici, si ft perchè n or1 sen11J re la curA. è pl'aticata colla voluta energiu, sia i)erchè spesso l 'infezione è oltremodo r esi.._ lente. Sapp ian10, infatti, di casi ch e_ recidiva110 clopo degli anni, come l1a climost t·ato il Celli, e son queti portatori occulti di plasn10 (lj i11alarici, sjn1ili ai portatori del tifo, la ca11sa freq·uente di nuove infezioni. Ciò del resto n on infirn)u l' efficacia della cura, giaccl1è quasi sempre ( 13~ •


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1·ìusci ;J111 0 co l cl1inir10 u vi11ccr l<.t mnlattia, r lr recidive gono l)iu dovute (a 11 li y:ua~i tu1iGét.n1enLe dovuL·e), u ti·ascur a,tezza o i g 11ora1iza neJ(NOSTRI RESOCONTI P ARTICQJ,ARI ). l' eseguire la cui·a stessa, a.nzichè Fl 1ln. i 11eff1. Società .ltledica, Chiritrgica di M~dena. cucia del rimedio. Du11c1ue, col chinino il n1alato ~icu1·a111e11te ,-..:uaul o, del lù yiugrro 1917. guari sce e «guarire un 111ala1·ico, dice UaccelSulla cura delle emorragie da inerzia ·dopo il seconli, sig·11ifica tog·liere un focolaio di co11tagi o, sidamento. g11ifica prevenire la febbre i1ci sa11i », n1a la curà deve esse r e e11e1·g"ica. e lu11ga111e11Le pi uPro.f. RIZZAT'l'I. - mnoto come fra le cure che si tratta. co11:iglia di fa re per prime nelle emorragie da Il chinino è iii oltre OLiÌlllO lJ rofila Lticu, e l)el' inerzia, tutti i trattati e manuali indicano le latl u ai1io, come ([ice il Run11r10 « no11 i u1111 u r1izzi vande calde, a temperatm·a <lt -45°-50° céntigradi. In generale ~i clice di usa1·e il massaggio esterno, i al pal'i clei vacci11i e dei sieri preve11tiv·i, plll'e l}l'eJ)al'ati tli ~eg ala cornuta, la oorsa <li ghiaccio, quanclo si tl'OV i i11 <JUa11tità Slt liicie11te ln.... 1 e, se questi non riescono, di passare ai mezzi inrente circolu,tol'io al i1101ue11to clell<:L l11va~iun e terni : in J.Jl'i wo luogo ·1e lavande t<tlùe -0ppure degli e111atuzoari, i1e ar 1 ·e~tu e clistrug·ge la, vi fredde, poi i::ie queste .rallis<.:ono, il 111a::>saggio ;utalità » . terno-esteru<.>, e tin~lmente il tamvorutlllent<.> u.t:eroU11cte -vari p1 ecetLl devono esser Leuuti li.i 11dvagina le.' tu, nella ~u1·a e pro.filas;:,i della inalu.1'iu i1ei ~ulGli a'ltri· D1ezzi uon valgono wolto; ·1 tamponaLlati: 1° ir1viarli il n1e110 po~sibile i11 Jiceiiza. llel 1uenlo, tlà una. elevata i.>ere;entuale <.li feblJl'e, anperi ndo estivo u.utunnale, se abitanti in luogliì cl.le · se e eguito con og11i ptecauzione, servendosi, uialarici, ta,11to se affetti da m alai·ia, clie !:i)Ua ll es., ùel tamponat<.>re Block che conduce la garza ni, percllè nel pi·iu10 caso possono es.;;er il Ille.l- . ùel s uo recipiente ~terilizzato a ttravel'so un tubo

AttftDEMIE, SOtl~TA MEDICHE, tONfiRESSI.

l

• -

metallico direttamente nel corpo uoorlno, .:::enza zu cli co11iagi o della popolazione civile, n ell ' ale;on ta tto <.:olle vie inferiori . . t r o caso, ci oè se sc.tni, possono a mn1ala r si di n1a N~gli ultilni quatti·{) <.tUni h,o adottato, con pieno laria ed al loro l'itor no essel' causa cli c.:u11La0°·iu s nec·e~8o , laY<lnde Càldissillle, a temperatura molto dei compa.g·11i d ' al'rne; 2° n ello stesso periodo ~n 1)eri'Ore tl i quelle elle f u·roUQ fin qui indicate. Con esti vo-autuu11a.le non i11 via1·e i11 licenza inalati s;1gp;i v1·ogre~. ·ivi sono a r riYa to ad u&ire ~equa toltn cii inalaria. nep-pt1re i11 luog11i di anofelis1110 se111d~tl ruoto ed iu ebolli~ione Yer.a. e pro11ria. pliee, giaccl1è abbia1no visto cl1e esso può esSui ri:-;ultati. di qnesto metodo di cura dirò queser precario, co1n~ aveva già osservato il Celli ~to: da quaLtro Huni c:lle lo uso non ho più fatto, (Policliriico, 1908, J). i176), il quale dice ciic uè iµ ( 'lini<:à uè in :\laternità, un tamponamento cc tale precal'ietà può esser coinpr oinessa ogni uteri110 ver en::.orragia cl.a inerzi<l.. ~empre, <:' abbastauza ra1>idamen te, ho sentito i ·u t:er<.> contrars! \'olta che u110 o l)iù fatto r i indire tti, co111e Ja '~d ho vb;to :11·resbtrsi J "emorragia. 111iseria, tlisordiui di v itc.L, ecc. si elevino a poA<.l ott~llltlo le piìt llliii11 te cautele .uella ricerca, ho te11za »; 3° c11rare clte i soldati prenda.no il · riconosciuto che ·la temvcr<1 tura cl.le io portavo così cl1in.ino j~ presenza del medico, o di persona riella cn rità t 1teriua o·st:illa va fra i 55 ed i 75 cencla esso cleleg·ata, ta t1to a scopo ct1rativo che Li.gradi. co111e p r olilétttico, così si evitere})be cli veder <2Ltc~1<' ten1perature sono tollerate benissin10 dal girava.ga r e tanti clisgraziati, ~inlli e 1)1ucile11ti, corpo 11tt·tJno: t;1lor<1 la donna. "i lagna <lel troppo d n 1111 os1)edn le <1ll'altro e cl1e (. eienie111e11te o calore 111a si tl'<.1tta <.li mole tia sopportabilissima . me110), tn.nte g"invn11 i ene rgie sòt t rn essere j 11 u 11 ì\Ientre si fa l'iniezione int1·a11terina occorre manl':l10111e11 to CO$t soleniie la J oro nt !.ivit à alJ D lcuere in yagiu<l un getto continuo <li soluzione f redda, e se il raffredda.mento uon è sufficiente si patl'itl. vroYvede allora interrompendo per qualche minuto J3ie11ti11C1, ll1gJio 1917. il getto caldo. - Questo metodo offre ~1nche il considerevole vantn ggio cl1e rappresenta una disinfezione ideale, per IHTUBAZIOUE DELLA LARIU6E E TftA[HfOTOMIA intensitiL e per pr-0fonditi1, clella oa vità ut:erina e Pratica ed importante 1>ubblicazio11e del profes<lella decidua. • sore Fra'ncesoo Eg·icl·i, Docente cli Laringol ogia 1.ella Si ca1>isce che questo metodo richiede esattezza It. Universit<.ì. di Roma. di i11cli'cnzione. Non serve se l'emorragia dipende Elegante volume in carta di lusso di oltre 300 pa<l<t lacerazione del e;ollo o da ritenzione di lembi gine con 46 figure. In commercio L . 3.tiO più le speJ1lacPnt:.1ri. l\Ia questo vale per qualunque ~nssidio - ""e cli spedizione. Pei nostri A.bbona ti, franco di tcrapeu tico ed il rilievo si fa oolo perchè, essendo porto e raccomandato T.i. 2.50. la cura delle emorragie post partuui affidata molto ~vesso ùi non , specialis ti è quella che più <li lreIn-v'iare c·artolina-\aglia dirett<1mente nl prof. ENnn·o :\10HEI r.r, \Ti~1 Ri~tin<t, 14 - l~orna lJ Uente llecca 1:>er improprietà C.i intervento.


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XXIV, FA'SC. 51]

._,EZ10N l!. Plt\'J lCA

APPUNTI DI MEDICINA PRATICA. •

ciclo o:;;si.h11tirrico 1. l11f111c H11<·l1e i1ei casi di • afft'1.io11i i)olmo11nri (1Jolmo11Ltj, ecc.) l'A. 11a La dispnea e l'acidosi. tro\ alo Ullél HC'i çlosi 11Ja11ifesta; ciò ch e spiega ' . il fntto cl1e la dis1)11ca RJ)esso è ':ip ro1)o rzi_on a t a (TH. LEWIS. Le ct1J.r es .on t h r· Jf r·rl r l , JDl fl). a lla lesio11e l)Ol111()11are locali~zata. I dn e tipi Spesso jn clinica si osser va discorda nza tl'a di c1is1)nea r ar n1nP1ite sollo isoJn.ti: s1 ~ss o uno il grado d ella e] EL11osi e l'ir1ten i t ù d ell o d i ~pdi essi è i1etta111Pule p l'edon1 ina11te, ed asso11ea; alcuni m a l a ti , a~sai cian otici, l1a1111n pociati p(.r 1'1111ionc d1·lle ct\usc 1necc..:a11ich e colle co affanno, a lme110 d ttra 11te il 1·i 1)oso, m ~ni. re to. sic11e. Ciò i1u11 l'~c l11de clic etLologicamente altri, molto affun11ati, l1anno l >O<'H o nie11te siaun c1isti11ti :--;ar >l1r ~t'llZ<l d uhl)io i11te r es cianos i. I.. a cli.sp11ef1. è dov11ta <td u11a speciale s&nte l)Oler drt(• r1ni11nrc ill ogni di:--1)11eq per 1·eazio11 c d el ce11 trn re~1) i1 ·ato riu , la Cl1i ~c>n:=:.i. l ii­ acido. i q11ale ~· l;1 !-,11~ti1 1 1!·1 acida. che deJ)hH lità è gi· a 11ct i s~i n1 a • nJle va.rie i11odiftrazio11i · t>~s.el'e inc·nl11n1 ri <1Al1 n i1111duz1011P rlr.l fenon1e1111. d ellé.l cl'nsi san gnign a. r:nttivi tà di cr11t•"'to c·PnP. C. .· t.ro è i11fl11en zA 1H t.lal g l'ado di Hc iditè1 dcl :nngt1e. si a cl1 e es~a dipe11da cla n11idride 1·ar1)0TERAPIA. nica. Ria d a al tri ac·i di non vol<tlili. . ·cco11cl o Il trattamento dell'epilessia. L cv1ll u.n11 l'in1czione cli , . :ostanze ul'icle 11el san~ue i)rovocn ~a cli ~11 11ea, mentre l'int 1·0<1 uz ionc· Persl1i11g (Juurrial 11111 r>ritr111 l f t'rlitrtl .\ ssudi a lcalini r)rodu ce a 1>11ea. riatiori, 1917, ·13 settPrnl1r e) rl op() H\'C'l' fntto 11rc'E s i::;to110 cl11 e ti11i fo11d a1ne11tali d i di~ 1)r1ea, ~en i e che j cnsi rli r11ilessin. C' h c ceclono co11 11 seco11ct ~t c h e e ~a. d ipe11d a da acc11rn1 1lo cl i m <"lgg-io1· s11ccr~sn nl tr~Ltta1 nr11tn :ono qllell i <t c ido Cftt'l)o11ico orli nltri acidi i1on voJntil L nei cp1ali lo s ta.to <li '-'8lu1e generu1C' del i1azie11te ~ el })ri111 0 CètSO l n d i.·1111ea è e~.'e11ziétlme11lr l' l>11nno, e quelli i1ci tJllHli gli ~1<·t'f'"'-"' 11nn ~nn1) d a cal1 S<1 iu ercartirc.L r ~i ri scont l'a l)I' inci1)8l- molto freqt1enti r 111111 ~onn aec·nn1pa~.rnati rlèlÌ 1nelltc n elle affezioni cardiac11e dri giovanj, pir·coli ec[L1ivale11ti, riJe\ n chr 1n co11rliz1 ,)Jle SOJ) ratutto n ella i:-te11of'i 1r1itr a lica, i1Pllc 1nae~ . enzitllP l)er 1n 0ffirnci n rl! qnnl~insi trattnln.ttie ro nge11itc d el r nor e, n elle n1alnttje pol- mc11to è· la co tn ozn. T.. a éu rn d e\'P e~~Pre cn11rno11a 1·i, nelle o~tr u z i o ni delle vie ac, 1·re ~ll l l)e­ t in 11t1tn J)er ann i ed n1111i fo l' ~c peT 111ttn la riori. Cli11i ct11ue11t e cr11 esto tip o J)fesc 11 tn: C'Ì.U- vif<l enza inai. so'"'prnrlrrla nnchr qnallclo péll'P 11os i p1·01)01·zion a le all a dispnea, di s1111cn 1Joc0 si ~da ver ificato 1111 e l'fciti\O nlip:lin rnn1e111n . n otPvo] P in r i11oso, orto l)11ea, in go1·gn ci el fe[,'cpil~itico·de\·e prenclcl'C 1c sue mC'rliC'ine co1ne gato e cl r lJr venP, esc.1gcrHzjon e dPll a ft 'llqnPn za ll11'-ahit11cli11e i11dispensahilc co1nr q11rlln di 1) 11 -. r d ell ' an1pi tizza. dei m ov i1nertti r espirn tn l' i nl l:ì. lirsi i clenti, di r>ettinnrsi.. T,a so1111ninistl'azio11e comp reflsion e d ell add ome. del h 1'om11ro de,,e essere sospec;a ~ol o in rr1·cNella. seçondn fo r m8 cli di~1) 11cn,, i11 q1 1cll a zionR1i circostanze, rome cl111·a11te lr grnvi ·n1nC'i.oè p er a cc11n111lo di acidi n on vnln.tilL i] sni1- l:1ttie ac11te~ e sempre in seg1 ti to n s11p.-geri 1nr11to drl n1ecliro. Tnlnra Ri ro11ti1111n n non g11e ])r esent ~t ~eni1) r e 1111a dj miJ111zio11r delJ a i1orm a lc alcaJinità. per la p1·esenzn cl i :t(·icli. 1)1 p11rlere il bron1t1ro perrllc> la "'ospr11~inne i1n11 o di s ali arjdi 11 011 vol atil i. Es e11do nPl '·H111~1te l1H i11·od0tto alc11n agg1·nyu111e1ito , n1:\ ì· ,·e1· 1 1 la fissazio11e nell'ossi gen o i11.fl11en7è'tlèl clal gra· i1i\·rce che gli effetti nocivj no11 1n<1nrn110 inni do di a r·idità, o d i alcalinità, que~ta fis8nzio11e sìn p11re a clistanza. cl i trn11)0. T.n dieta dell'epilet1iro cleve l'~scre ~:rencrn:::a ~i fa tant o m en o 11en e p er qua11to i1·it1 h<1~:-.<1 i· e vftria, ma mai eccesi=dvn. Tl pnst0 q1t1)tirlia11 n r a lr alinità d el Ran gue. I caratte ri rlin iri sono i seguenti: asse11zR. di. cian osi e lli ortor)11rn, 11n ·ico ed abbondante è pR.r1icolnrn1rntl• da11nn~ lieve ingorgo · d elle ve11e e del · fcgn.to, 11eRs11n ~n. In ogni caso sj élovre11h0 fnrc al n1nlntn iniglioramento con le i11ala zioni di ossigen o, 1111a Jista scritta èl egJ ·i alimenti cl1r ~nno rontempe rat11ra s11bnorma le; tenden za al r espiro f'r11tiii e ili qlJe]li rn·oihili. Pn...,-;{)}lt) P .~"C l (' 11f'l'di Cheyn e-Stokes. Con1e a ffezioni causali si l'i- n 1rs~i le com1111i ca1·11i frrscl1e , il !>nll n. il pr cordano sp eciAlrnente l e lesioni cardio-arterio- srr. le 11ova, le erhP t· lf' fr11ttn rotte, il pan<' di frt1me11to, il cnffè rd il thè lcgg·ero. l )cy1n111 s e gravi e l e a lterazìoni renali . IJa djsp nea dn essere proibiti l'al cool, il tabacco, gli alime11ti s forzo dipend e reh})e i11 g r a n par te da.Ila p1·cc..:01nl111que conse1·,1ati e spPC i al n1c1l1 e t1ucll i senza nel sang11e di aci d o l attico rler iYa11te dallà contrazio ne mn col are : l a dispnea dia- salati, i pa , ti cci, i <lnlci , lP 11n ·i ed i11 ge11Pre betica s·arebbe del l)n.r i dov11t-a a lla acido5i (a- tutti qi1egli alin1enti che contr11gono rlelle so-

CASISTICA.

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IL POLICLINICO

st a nze azotate difficilmente l1tilizzabili ed un g ranfie eccesso cli sostanze . idrocarbonate. L a son1ministraz.ione -del bro1n11ro de,·e ·essere r egolata i11 modo ch e esso in . combinazion e c-0n altri medicam enti p ossa diminuire la freq11enza deglì aocessi s enz.~ produr danno a ll ' orga11i smo. P er gli ad ulti è con sigliabile co-· minci a r e da.n done un g·rammo in un eccipient e liq11ici o tre volte a l giorno . S e gli accessi dimin uiscono m a SOJ)ravvengono fenomeni di bro1nismo non bisogna sospendere l a somministrazione Jna din1inuite di gi orn o in giorn o l a dose cl el 10-15 % fino ·a che scorr1paiono i- fatti di in tolleranza. J~a tolleranza può essere a t1n1entat a aggi"ung·endo a ciascuna d ose poche gocce di tintura. cli n oce vomica o gr. 0,002-0.005 di cacodilato d i soda. Se la q11antità di brom11ro n on è ca1)ace fli diminuire l a fr eqt1enza degli accessi 18 si at11nenta ca11ta m ente fino a fr oYar e la dose g i11 st a ch e deve e.ssere manten l~ta a 111ngo e lJOi n11ovan1ente ridotta ma sem!)re con ca-11t el a. È necessario a n che somminist1·ar e t1n l a ~­ sativo ed a tale scopo risp ond e l)e11e l ' estratto flui cl o cli cascar a . Nei casi n ei q11ali l a freq11enza cl egli accessi r l assi ci dimint1isce inentre pern1a11g·on o imm11tati i piccoli accessi non si ott errà gran cll ~ cl alla som1nini strazi one cli l1na mag;giore dose cli l1ronl11ri; migliori r isultati si ottengono con LO gocce di tint11ra di digita l e o con 3 cgr. di s1)artein a aggi11nti a ciasc11na dose cl i brom11ro Se c j trovi a m o di fronte 11n ~d sten1 a n eJ'\'OSO 1nolto irri tabile r oriv errà d ar e cl el] a t int11ra rli opi:>io. T alor a si 11 a qualche \' antaggio an c11e i1ella ..somministrazione di estratto cli tireict e o cl i Ìl)Ofi si , s1)eci e se l a pressione vnsa le è l )flS$rl . ~ello stato epilettico con\'errà cla l~e eloralio e nei rasi g raYi fare inal azioni cli cloroformi o. ' . , e sopravveng·on o clist11rbi ctella ·r espira zione ro11, errà ric or rer e alle ini ezioni di at ro1ìi11 a e t1 i stri cnin rL a . n. 1

NOTE DI MEDICINA SCIENTIFICA. Sulla morfologia della spirocheta ictero haemorrha~iae.

..

~I e 11tre è ge11e rale, fra gli s t1tdiosi, l'accordo

nel con siderare i casi sin qui noti di spiroch e• f nsj itterica, osservati in l ocalità diYerse })l'eSSO tutti, forse gli eser citi combatt enti, come d ov11ti a lla spiroch eta tipica di In ada, i11vece le descrizioni morfologi ch e del germe diff eriscono . pesso i1otevolrriente, secondo i diversi a11tori. 111 co11sider azione d ell,importa.I1za dell a q11 e. tione morfolog·i ca, sor:>1·atutto i)er la po. ~zion e iste1natica d el ge1·me tesso, ch e p otr ebbe rite11er si da alc11 11i di i1att1 ra pro tofìtica a11zichè i)rotozoaria, il prof. D. Cesa Bia11cl1i (Annali di (16)

[ANNO

XXIV,

FASC.

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Igiene, a·gosto) h a fatto un accurato studio sulla morfologia di questa spirocheta, basato sopra un ricco m ateriale proveniente da virus diversi, seguiti attraverso parecch ie centinaia di anim ali. La pubblicazione è corredata di tavole cl1e riproducono oltre 200 forme di spirochete. L'~. accenna dapprima a i diversi metodi di osservazione: i migliori risultati sono d ati dall'osservazione in carn1>0 oscuro, con cui meglio risaltano l'eleganza, la flessuosità e l a finezza. Con le diverse colorazioni (Giemsa, May-GriinwaldT B11rri, ecc.) si ottengono invece generalm ente imagini g r ossolaRe. La s tr11ttura tipica del parassita è quella offerta dalle forme omogen-ee a movimenti viva ci: esili fila m enti, senza traccia di g r a nulazioni, non m olto rif rangenti la luce, èo11 le estremità rict1rve, ch e vibrando velocemente, conferiscono al germe l 'aspetto che si approssimn ad t1na cifra 8 all11ngata con occhielli t ern1i nali più o m eno rav\'i cinati. Le forme a strutt11ra granulare, ed a maggior ragione q11elle serpentine, le form e a str11tt11ra vescicol a r e, quelle prese11tanti gemmazioni, dirarr1azior1i laterali, ecc., debbono consider arsi co m e rappresentanti sta ti d egenerativi del parassita, ch e va l' a pidamente i11 contro a fenomeni r egressivi. Talj form e si 08~e rv ano di f atto sia q11ando trascorre del tempo clalla morte dell'animale, sia lasci ando invecchiare il vir11s, o in · ·colt11rr, vecchie, oppure per l'azione del siero immur1e specifi co, o della bile di b11c o di coniglio a ro11centrazioni da 1: 10 a 1: 100. No11 hanno q11indi ragione d1 essere le ved11te di quegli a11tori, che 11anno rred11to di negare 1a i1a t11r a s1)iroch eti r a ~el par8 ssita, a vYicinand olo ai f1111g·hi inferio ri. L a R11 a. forrn a invece re11de assa,i prob n.bile t nle n a tura e pe rmett ~ a11che di differenziarlo dalle forme spirocheticl1e fin cp.1i note. La mancanza poi di m embra n a ond11lante e di fl a gelli, e la presenza invece di estremità ricurve, affi late, vivacemente vibranti, condllrr ebbe a collocare tttle spirocheta fra le ematopirochete ed i treponemi. FIL. L. FERRANNINI Docente di patologia. e clinica medica nella R. Università di Napoli .

Manuale di semeiologi a Medica, fisica e funlionale 23 Edizione, ri veduta ed ampliata con prefa zione del Prof. G . R uMMO. S O!vl1'fARIO : LA STORI A C LIN ICA - SEMEIOLOGI A F I S I CA GENERALE Semet'ologia dell' apparecchio respiratorio - Jd,. ~et­ l'apparecchio circolator1·0 - Id. dell'ad~ome. - ~d . dell apparecchio digerente - là. dell'apparecGhto !"rtna.r·io - ltJ:. del sistema nervoso - Id. del sangue - Id. del r?cambto materMle. Volume in X'' l grande, di 490 pagine.. con 108 li_g ure interc~late nel testo. rilegato in piena tela inglese, che é 10 commercio al prezzo di I~. 1. Per gli associati al « Policl inico » sole L. 5.50.


{ANNO XXIV, FASC. 51]

~BZIONE

POST A DEGLI ABBONATI. ·

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(889) Circolo ridotto cli Ceci e Oppel. - Al dott. P. C., abbon. n. 5058: Per circolo ridotto di Ce'c i e Oppel s'intende la legatura sin1t1ltanea della vena in caso di leg.atura di grosse arterie. Il Ceci nel 1904 sostenne che in caso di allaociatura della carotide primitiva per evitare le frequenti le_sioni cerebrali co11se-cutive dovute a disturbi circolatori del .cervello, era utile praticare anche la legatura della giugulare ~nterna. In questo modo si determinava un certo .equilibrio nel cir.colo cerebrale e se l'afflusso arterioso. e il ristabilirsi del circolo collaterale era in parte deficiente e difftcil~ per le conàizioni anatomiche e in .alc.uni casi pe.~ ragioni patologiche, l'ostacolo al deflusso venoso poteva riuscire efficace producendosi così nella zona corrispondente lina specie di circolo ridotto, ma sufficiente. Il Ceci eBtese poi la sua propo,s ta anche ad altre grosse arterie, ·elevando il fatto. a regola generale. Oppel e la sua scuola provarono sperimentalmente l'importanza delle vene sul circolo arterioso collater.ale, e precisarono il meccanismo con cui agisce la legatura venosa: interessanti sono sopratutto le ricerche del Nieille. Oppel ha chiamato rircolazione ridotta quel- · la che si ha dopo la legatura dell'arteria t3 della vena principale di un arto. Danis la chiama lPgatura compensata, e insiste sulla necessità ·che la legatura della vena venga fatta dopo quèlla dell'arteria. An-che Nassetti e Fiori si sono occupati sperimentalmente dell'argomento. R . A. (890) Sui to n. 2401:

~e1n1noni

provoca ti.

All'abbona-

Nei numeri 22, 23, 37 pubblicati nel n ostro periodieo, sono riportati numerosi lavori s~i flemmoni da sostanze chimiche, e in alcuni di essi è riportata anche la bibliogra.tl.a., dove l'abbonato potrà trovare ogni esauriente spiegazione. P er l a diagnosi differenziale tra ascesso chimico e ascesso batterico possono valere :non solo i caratteri degli ascessi chimici riferiti nelle memorie citate, ma anche le prove sperimentali e rpicroscopiche. Iniettando negli anjmali l'estratto dell'ascesso chi}IlicCo ottenuto con agop11ntura asetticamente eseguita, non si ottiene riproduzione del ffummone. Esaminando al microscopio lo stesi germi della supso estratto ' non si osserv.ano . purazione. S'' intende <!he le due prove hanno va~ore, solo se ii ha a che fare coD ascessi

1497

PRATICA

pura.mente chimici, e non con quegli ascessi prodotti bensì da petrolio, benzina, ecc. ma nei qu·ali ·l'iniezione è stata prati,c ata con -un istrumento settico e ha dato quindi luogo ad una forma mista, batterica e chimica, o si è prodotta un'infezione secondaria per la via ematica, come spesso suole accadere. L'odore dell'estratto di un ascesso chimico, solo eccezionalmente dà sicuri elementi diagnostici. A. A. \

(891) Sulla cura delle otiti medie catarrali croniche. - All'abbon. n. 1529: Nelle otiti medie catarrali croniche la cura col cc processo di Politzer » sia per essere troppo protratta, sia perchè fatta tropp-0 violentemente, può apportare uno sfiancamento della membrana timpanica - visibile all'esame otoscopico - che si manifesta coi sintomi sop:gettivi dell'aumentata ipoacusia e della sopravvenienza di I'llffiOri - se prima non ve n'er.ano - o col peggioramento di ~e~li che preesistevano. Il paziente continuando la cura suddetta aggrava le sue condizioni mentre spesso il sospenderla - se l'integrità anatomica della membrana non fu eccessivamente lesa - può essere sufficente per un miglioramento. In caso di sfiancamento grav.e fu preconizzato l'uso di una gocciolina di collodion sulla membrana. T. MANCIOLI.

(892). All'abbon. n. 1577: I bacili.i tubercolari del latte vengono uccisi da una temperatura di 70°C che duri per 15 minuti. A questa temperatura, di cc pasteurizzazione >>, le vitamine non vengono distrutte. L. V . (893) Al dott. A. T., abbonato n. 532: Per il caso suo è consigliabile il seguente libro: A. Ascoli, Sierologia, presso l'Istituto Sieroterapico Milanese; lo stesso Istituto ha fatto anche diverse pubblicazioni, che distribuisce gratis ai medici, e che trattano appunto degli elementi di immunologia. Come buon manuale di tecnica potrebbe consultare: Citron, I metodi dell'immundiagnosi ed immunterapia. Unione tip. edit. Torinese. FIL.

(894) Al dott. F. L., Zena di guerra, A. M. Che io mi sappi.a., non esiste ftno ad ora un'opera itali ana completa e moderna sulla sifilide. V. M. (895) All'abb-0n. n . 5810:

Suggeriamo: J. Castaif:?ne e F.. X. Gouraud, La tuberculose. Paris, A. Poinat editore, 1912. R. B. ( 17) . •


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IL POLICLINICO

CENNI BIBLIOGRAFICI . (Non n r•cMM~c011-0 clN i lilwi pe~n.uti in don.o alla Redazione )

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lati di mente, ed alla loro utilizzazione sopra tutto per i fini mili tari. ~ un libro molto interessante e che merita d'essere ,consl1 ltato da ogni medièo militare. a. a.

J ONES and J. LLEWELLIN. M aling eTing or tlie sim~lation of dis ease. Editore W. Heinemann, Londra. P rezzo, scellini 25. ZIMMERN et PÉROL. -gzec trodiagnostic de gue1·re. La letteratura s ulla simulazione delle m alatColl ection Horizon. Prezzo L. 4. Editori l\iastie si è an data in q11esti ultimi anni sviluppanson et C.ie, Parigi. do ed arricchendo di pregevoli contributi. La La patologia di guerra ha messo ancora più a ssicurazione sugli ipfortuni degli operai, l'assicurazione per le n1aJ.atti-e già in atto in mol- in evidenza la importanz.a dell'elettrodiagnosti,c a e si sentiva il bisogno di un libro che riasti paesi si sono aggiunte agli a.Itri motivi di .sumesse gli elementi per le necessità cliniche simulazione delle malattie, donde la necessità d·i ricercare i mezzi per svelare gli inganni. di guerra ed i risultati non trascurabili dell'esp·e.rienza stessa della guerra. Il m.a nuale Questa necessità è stata ancora più sen.tita dudi Zimmern e Pérol colma a tale riguardo una rante la guerra che costringendo i .cittadini di lacuna. Nel loro libro essi passano successiogni p &ese al .sacrifi'<(io della libertà, della vamente in rivista la tecnica dell'elettrodiagnosalute e della vita ha costituito il vivaio più propizio per ogni sort a di frode. Tutto quanto stica, . le anomalie dell,e reazioni elettriche e le cause di errore, l'elettrodiagnostica nelle parasi conosceva sl1lle simulazioni e sui mezzi atti lisi motrici, nei disturbi sensitivi e se·n soriali a svelarle era indic ato in sp.a rse monografie e a. a. su libri che a dir vero non avevano il merito e la sua importanza medico-legale. della com p1etezza. E si può dire che non tutto ancora era stato scritto. Il libro di Bassett J on es e Llewellin è veramente il primo che abbia la forma ·e la so- Latte vegetale. stanza di un trattato organico, completo. Esso Viene usat.o in Inghilterra ed è estratto dal grano di soja. Esso sarebbe, chimioamenre, identico naturalmente ha un indirizzo affatto p1'atico: le quistioni teori.che sono accennate unicam en- al latte di mucca : i principi alimentari vi sarebte in quanto debbono essere tenute in conside- bero rappresentati nella stessa r)roporzione. ed razione per ·avvalorare o escludere il so.s.petto equivalenti sarebbero le proprietà nt1tritive . Vi mancano però gli enzimi del Latte cli mucca, che di simulazione, o in quanto giovino a render potrebbero venirvi introdotti eon una coltura di conto della efficacia e della sicurezza dei m e- fermenti lattici. todi suggeriti per svelare l'ingannò. II fascicolo 12 (15 dicembre 1917) della llOStl'a Questo trattato costituisce ora una guida preziosa per il medico-legista militare, ma sarà SEZIONE CHIRURGICA contiene i segt1enti lasempre indispensabile per _l'infortuni.sta e per . vori: rm futuro, che ci auguri.amo non lontano, per I. Dott. UGO STOPPATO - Il trattarn e11to pre- e vostoperatorio dei f eriti àell'addom e. " il medico che dovrà provvedere a che la proII. Dott. R. CINAGLIA - A.loutie oor1s1derfl,zioni sq1Ua messa legge sull'assicurazione delle malattie cura àell'ipert rofia àella prostaf a.. degli operai non si risolva in una nuova sor- III . Dott.- ANGELO CHIASSERINI - f J€Rion i sperime1igente di ·frodi e di sperperi dell'economia na- t ali dell'ipofisi. zionale. DR. BASSETT

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I

. VA RIA.

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I. LÉPINE. Troubles m entaux de guerre. Collection Horizon. Prezzo L. 4. Editori Masson et C.ie, Parigi. Questo manuale completa quelli già p11bbli.. cati nella Collezione Horizon su argomenti analoghi. Non è una trattazi one di psichiatria ge. nerale ma la descrizione dei fenomeni morbosi che colpiscono la psiche deJ soldato durante e per ragione della g"11erra . Sono con fine spirito d'osservazione considerati i disturbi psichici acuti e cronici nel loro processo .evolutivo, nella loro fenomenologia clinica. Uno spociale capitolo è dedicato al trattamento dei soldati ma( 1~)

Il faRcicolo 12 (1 dicembre 1917) della nostra SEZIONE MEDICA contiene i seguenti lavori: I. Prof. ANGELO SIGNORELLI - Criteri ohe ci aeron-0 guiàMe nella diagnosi àella tu bercoZosi po1 n'l-unare. II. Dott. L U IGI MANGINELLI - Nuovo reperto .,.fi.diologioo nell'invaginaz,i one ileo-colica. III. Prof. PAOLO ALESSA NDRINI - L'ar1,alisi d el dulore .gastrico in ra.pporto all'esame radiologico. IV. Dott. CARLO GuA1uNI - Indagini raàiologich e S'ltlle ossa soprawnu rnerarie e s1ti sesamoitfi del piede. V. Prof. Dott. GUSTAVO QUAREIJ.1 - D el-la vaocin..azion~ per ~. endovenosa oon vaccin.-0 a.utogeno · contro la m e'll>ingite cere b1·0-spi,nale epidfm.i-0a .


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(ANNO XXIV, FASC. 51]

NELLA Una

~uova

SEZIONE PRATICA

1499

VITA. P R O F E S S I O ·N A l.J E.

tappa verso l'equità.

\

con ovvie ripercussioni Slill 'efficienza del ser. .

VlZlO.

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Il nuovo decreto che regola le dispense e gli esoneri dal servizio militare dei laureati in medicina e chirurgia costituisce sensa dubbio una prova che il Ministero della guerra e per esso i dirigenti del servizio sanitario dell 'Esercito hanno la migliore disposizione a risolvere equamente .i problemi che fin dal principio del_la guerra prospettammo su questo giornale. E d'altra parte costituisce la dimostrazione evidente della .necessità più che dell'utilità della istituzione della Direzione della Sanità Militare, ossia di un organo che possa conveniente• mente considerare e risolvere le quistioni riguardanti quel ramo affatto speciale, quasi un innesto del personale militare, che è rapp1·t.sentato dagli ufficiali medici. Attraverso tutte le sue varie disposizioni, attraverso tutte le citazioni dei precedenti decreti reali o luogotenenziali, il recentissimo dec;reto mira a distribuire equamente f1·a tutti i medici obbligati alle armi l'onere e l 'onore del servizio militare. Non è dubbio che le autorità competenti un p o' per con statazione diretta, un po' per Je sollecitazioni ch e venivano d,ogni parte,, si era reso conto di questo inconveniente, che cioè, per motivi più o meno legittimi, una certa parte di giova~i medici era rimast::t n,e lle . proprie resid·enze, accanto al proprio focolare, lasciando_ ai più anziani e talora ai molto anziani la gloria ed il carico di andarE> a prestare la propria opera in prima linea. Che si .avesse una esatta nozion.e di questo sconcio è provato dalle varie provvidenze del Ministero della guerra intese ad eliminarlo. Ma purtroppo gli espedienti escogitati, le d!sposizioni adottate non colpirono giusto e la disparità di trattamento, con la conseguente _ azione sullo stato d 'animo dei danneggiati, fu solo limitata, non scomparve. Lo stesso Ministro della guerra nella · relazione che precede il decreto di cui ci occupiamo, riconosce che inoltissimi medici, relativamente giovani e fisicamente idonei, n on hanno passato un sol giorno di serv.izio militare, perchè le pubbliche amm.inistrazioni, cui -erano ·addetti, ne ottennero in tempo utile la dispensa; mentre moltissimi altri, indubbiamente capaci di sostituire i primi nei servizi civili, sono alle armi dal principio della guerra, anche se appartenenti a classi più anzi~ne. Di siffatta sperequazione (alta quale solo in parte ~ dato riparare con le ordinarie provvidenze di a vvicendamento) può soffrire il morale della massa,

Queste le parole del iVIinistro che suonano come sanzione ufficiale di quanto noi con insistenza che p otè sembrare perfino noiosa abbiamo sostenuto su questo giornale. Ma a parte ogni ragione di soddisfazione personale non si può non esser lieti nel constatàre che chi ha la responsabilità del servizio segua con vigile ed intel)igente cura lo stato d'animo del persona!~ e cerchi con ogni mezzo di eliminare quelle cause di malcontento, che non si sono fin ora risolute e non si risolverann o mai a danno del servizio, perchè i medici hanno sicura la coscienza del proprio dovere, 1a coscienza che la loro missione · è al disopra di ogni malcontento e di ogni recriminazione. Il nuovo decreto oltre a disciplinare in modO' generale ed unifor1ne la materia delle dispense e degli esoneri per tt1tti i medici aventi obblighi militari integra il decreto luogotenenziale 17 novembre 1916, che prescrive che ai medici delle classi 1884 e più giovani non possa essere concessa dispensa od esonero il} nessun caso, disponendo ch e i medici di classi meno giovani ma non appartenenti alla milizia territoriale (1882-1883) possano essere esonerati soltanto se inabili alle fatiche di guerra, escludendo invece questa condizione per tutte le classi più • anziane. D'altra parte vien revocata la dispensa ai sanitari che non abbiano prestato un anno di servizio in zona di guerra, sostituendoli nelle amministrazioni civili con altri che tale servi.. zio abbiano prestato. . Il dee.r ete, senza dl1bbio, è bene congegnato perchè mentre risponde a èriterii di equità met.. te . a disposizione dell 'esercito un rilevante numero di medici non ancora svigoriti dalle fatiche di guerra, rendendo così possibile a quelli che d~ tempo della guerra sopportano il maggior peso il ritorno all'assistenza civile ed in numero sufflciente, perc.hè essa, che fa seintire ora forse più che in tempi normali le sue esioaenze , possa essere ·convenientemente curata. Ma per~hè la legge sia b11ona, ossiia perchè abbi.a pratica ef,ficacia, occorre .c he sia scrupòlosamente , severamente applicata. in necesse.· rio che chi deve applica.re il decreto ora pubblicato ne ·comprenda Qene lo spirito e sopra tutto compren·da bene l'attt1ale momento psicologico, le necessità del mon1ento. Nel decreto stesso son fatti qt1a e. là accenni a dispense ed esoneri per· medici la cui oper.a sia riconosciuta indispensabile ed i'Tlsostit11ibile. Chi ha compi· (19l


1500

IL POLICLINIC0

lat o il decreto ha certo voluto con opportuna cautela prevedere i .c a·si eccezionalissimi, i casi di vera e propria indispensabilità personale, i . quali a dir vero non possono esser.e ch·e rarissimi. A·doperiamo questi superlativi perchè chi deve intenda. Al riguardo costituisce una sicura garanzia la presenza del Presidente del Consigliq degli erdini dei medici nelle ris,p ettive Commissioni . Provinciali. Ad essi specialmente jncombe il d overe di invigilare a che non si compiano fa. ~·orit~smi o abusi attraverso rapp,r esentaziioinri di necessità funzionali o di indispensabilità personali non ri.s pondenti alla realtà. Essi in:fatti ha1111 u una più esatta conoscenza dei bisogni sani t Hri dei vari centri e delle attitudini profession ali di ciascun medico e godono la fiducia di t1ltti i colleghi da cui ripetono il delicato manda.to 1oro commesso. Non n1an cano lor·o davvero n è la competenza, n è I 'autorità. - ~ 1 nltre a cj ò abbiamo fiduci a ch e questo senso di equità . e di giustizia che ci viene dall'alto a·vrà la sua suggestione su quelli che del decreto dovranno essere gli esecutori e quelli che dovra nno subirne le conseguenze. Ho detto subirne le conseguenze, ma avrei dov11to dire trarne profitto. Ora più che mai si deve sentire il bisogno di essere soldati. In quest'ora fosca non si può più tergiversare, aggrapparsi a dis posizioni o ad eccezioni di legg·e per negare a ssistenza a chi con immensi sacrifici, eon la propria salute, con la propria vita, di:f.ende, con la sorte del nostro· paese, la libertà del mondo. E: ogni medico che ora ·cercasse di sottrarsi a] proprio dovere, più che di viltà sarebbe reo di tradimento. . . PANGLOSS.

Cronaca del moYimento professionale. Muovo decreto per l'esonero clei medici dal senizict militare. stato firmato dal Ministro della Guerl'a il seguente Decreto : ...>\.rt. 1. - La dispensa da ql1aJunque chiamata nl~ nrmi è concessa ai laureati in medicina e chi1·urgia, i quali : tt) siano funzionari di ruolo dell'aruministrazione sanitaria, central~ . e proTinciale, d~l )\finistero (lell'interno; -.) o si trovino nelle condizioni preTiste dall'art. 5 del lt. decreto 18 aprile 1911, n. 37-i : e) oppure siano stati, prima dell'inizio della · sue1·ra, assunti stabilmente in servizio presso una pubblica amministrazione, e l'opera dei quali sia riconosciuta inclispen ab~ ed insostituibile. A1't. 2. - La temporanea esonerazione dal servizio militnre è concessa ai laureati in medicina e ~bi1·urgia : a ) d~Jl~ classi lMl e •più anziane, semprechè siano ::.ta ti. prima dell'ini?ii<l dEllla ~u~rr~. assunti :È

~O)

(ANNO XXIV, FASC. 51]

stabilmente in servizio presso una pubblica amministrazione, e la loro opera sia riconosciuta ìndispensabile e insostituibile; ò) delle classi 1882 e 1883, qualora concorrano le stesse precedenti condizioni e risultino essi altresì pr~sunti inabili permanentemente alle fatiche di &Uerra. Art. 3. - Rimango110 in vigore tutte le disposizioni del decreto lt1ogotenenziale 12 novembre 1916, Il.

1529 . Art. 4. -

Così la dispensa come la temporanea esonerazione, di cui agli articoli precedenti, sono concesse dal mil1istro della guerra. Art. 5. - Nei casi previsti dalle lettere a) e b) dell'art. 1, la dispensa è concessa sulla presentazione di un certificato del capo dell'amministrazione o dell'ufficio competente, dal quale riSt1lti il possesso dell'impiego che è riconosciuto come titolo alla dispensa . Nei casi previsti dalla lette1·a o) dell'art. 1 e dall'art. 2, la decisione è prececluta dal i)arere motivato di una commissio11e, la quèlle ha la sua sede presso la prefettuta di ciascuna provincia, ed è composta del prefetto, che ln pl'esiedt>, del medico pro,rinciale, del presidente · dell'ordine dei medici . del comandante il distretto 111iJitnre da cui dipende il capoluogo della proYincia, e di un ufficiale superiore medico effettivo clei;:igun to _d al l\1inistero della guerra. Art. 6. - La dispensa accotdata ai ter111ini delle lettere a ) e b) dell'art ~ 1 è revocata quando sia venuto a n1ancare, nel militare dispensato, il possesso dell'impi~go per il quale era stata cqncessa. Negli altri casi la dtspensa, nonchè la tempo'l;anea esone~·azione, s<?no senz'altro revocate quando siano v~nuti a cessare i motivi pet i quali erano state conferite; e possono inoltre essere revocate, per quei laureati in medicina e chirurgia, i quali non abbiano prestato almeno un annò cli servizio militare in zona di guerra, semprechè Ria possibile as!Sicurare, mediante la loro surrogazione, la continuità e la piena efficienza del servizio per il quale avevano ottenuto ia dispensa o la eson~ra­ zione. Il Ministero clella guerra, in questi ultimi casi, provvederà alla adeguata e previa sostituzione del sanitario, al quale la dispensa od esonerazione viene revocata, con altro iJ quale abbia prestato almeno un anno di servizio in zona. di guerra . Art. 7. - La revoca della dispensa o della esone razione è determinata dal Ministero della guerra. La decisione, tranne nei casi previi::ti dal p.rimo comma del precedente articolo~ dev'essere preceduta dal parere motivato della commissio~e istitu ita. con l'art. 5. Quando questa si~si ·espressa in senso contra rio alla revoe::t, il Ministero della guerra no11 potrà. procedere àlla revoca stessa senza il previo par<:&re del Ministero dell'interno, salvo che tr:tttisi cli revoca accompagnata dalla surrogazione <lel sa1tltario, come all'ultimo comma dell'articolo precedente. · Art. g. - I ca.pi di amministrazioni dalle quali dip~ndono i militari laureati in meòiMnn e- <'hirur!'ia dispensa ti o esonera ti a norm& de I pre~ente


(ANNO XXIV, FASC. 51]

SEZIONE PllATICA

decreto, debbono immediata.mente partecipare al comandante il distretto militare le variazioni che a'rvengono nella posizione dei militari stessi e che possono comunque importare la cessazione del beneficio. I capi stessi sono tenuti all'osservanza delle norme, e soggetti alle sanzioni penali, . stabilite dal R. decreto 29 aprile 1915, :Il. 561. Ai militari esonerati è applicabile l'art. 6 del decreto medesimo. Art. 9. - Le disposizioni del presente decreto si estendono anche ai laureati in medicina e chiruTgia in servizio presso le associazioni di soccorso (Croce Rossa Italiarut e Sovrano Militare Ordine di Malt.a). Art. 10. - I ministri della guerra e dell'interno sono autorizzati ad emanare le norme occorrenti per l'attuazione del presente decreto, che resterà in vigore dal giorno d.e lla sua pubblicazione per lR durata della guerra . Oi risulta che saranno quanto prima emanate

dal Ministero della guerra le norme 1>er l'applica zione del presente decreto. Non mancheremo di pubblicarle. Ordine dei rtieàioi ài Udi~. - L'Ordine dei medici di Udine, rioostituito a Bologna, ha inviato ai 80Ci Ja seguente ciroo1are :

Egregio Oollega,

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Noi ben sappiamo oon quanto amore ed attività., con quanto -spirito di ab~egazione e di sacrificio Voi esercita te il vostro ministero e sa~pi.a mo anche come dovunque il bisogno lo Iichi.eda Voi non mancat:e· di portar sollievo allo spirit.o travagliato ed accasciato dalle molteplici pene della guerra. Di questo 13nzi m parti.colare noi Vi siamo grati, onde vi preghiamo vivament;e a perìSeVerare nella vostra opera patriottica. Se non che 1SU di un fatto importante noi inte.ndia mo oggi richiamare la vostrai att.enfilone. Vi sono dei .p erversi ehe sfruttando le ansie, i dolori, i lutti delle povere famiglie cercano di eccitare nella popolazione il .malcontento e d'ina sprire contro la. guerra. tl un lavoro occult.o, assiduo, diuturno, che si fa sopra1 tutto tra le donne e la gente ignorante, cO'Ilsigliando agitazioni e sommos.se ool miraggio di una pace immediata. Orbene oontro queste insidie che minacciano la resistenza della fronte interna Voi dovete mettervi in guardia . Il pericolo è molt.o grande! Ma Voi con la vostra parola .p otete 1>0rta.re un fascio di luce ·dove ad arte si vuol faxe il buio. Spiegate gli scopi a ltarmente .civili e nazionali dell'attuale guernar di fronte all'inumana barbal'ie <lel nemico e mantenete viva e salda la f e& nelle nostre armi e nella vittoria., ehe non potrà mancare. Tutti desideri'a mo ardentemente la pace, ma voglia.mo che essa si.a reale e duratura. Se i nostri figli, i nostri fratelli tanno il loro dovere sulla fronte compiendo atti di valore dovremo noi mostrarci indegni dei k>ro sacrifici? E chi .d avianti .all'ombre dei nostri Eroi morti oserà macchiarsi di viltà? Tale dunque compito prezioso noi caldamente 1

1

1

litt

racoom.andi:amo a Voi in questo momento decisiTo della nostra Patria, in cui gli sforzi ed i sacrifici di tutti deyono moltiplicarsi. Date, o collega, tutte le vostre energie di mente e di cuore :a.f iìnchè trionfi La nostra gi u·sta e sant.a ca.u sa e oome vigile sentinella sorvegliate e ditenr det;e gli spititi dall'azione tossica dell'accennato i•sidioso Tele.no e rinoomte sempre gli animi e rinsaldiate Je ooscienze, che' la Patria Vi S3Jrà certa· inente grata. Voi tarete oosì opera meritoria, non inferiore a chi v~gila i nostri confini, a chi combatte nelle trincee. I Consiglie1i dell'Ordine dei Medici Pennato, A.11,gelini, riatti, Chiesa, Liuzzi, FtflM,Z. Peir i mediOi ru,rali di Rotna. - I.Jl\ Gi11nta MUnicipale, accoglie11do l1na domanda l)resentata dagli interessati, ha deliberato di pro1)orre al Consigli• una indennità mensile di lire 30 ai medici: condotti effettivi del Suburbio e dell'Agro Romano, con de· correnza dal 1° gennaio 1917, e per tutto il tempe in cui durerà lo stato di guerra. Il provvedimento trova giustificazione nel fatte che questi medici percepiscono ora uno stipendi• annuo di lire 4500, nel qua'1e è compresa. bi soro.ma corrispondente alla spesa per prov,Tedersi e mai;ttenere i mezzi di trasporto necessari: vettt1ra, rozzella, cavallo, ecc., ecc. Ora è ovvio che, dat:e lo stato di guerra, cotesta spesa può bene considerarsi almeno raddoppiata, onde il provvedimea· to di cui è caso. 1

car-

ATTI \PARLAMENTARI. Ufficiaii medioi oolpiti dai _limiti d' età.

All'on. Loero, che interrogava il ministro della guerra 11cr sapere se non ritenga opportuno, date il prolt1ngarsi dell'attuale guerra, collocare fuori quadro gli ufficiali medici che sono colpiti dai limiti di età onde poter agevolare la carriera ai tanto benemeriti ufficiali clel Corpo sanitario, il generale ·Giardino rispondeva: « Il collocamento fl1ori quadro di ufficiali i.n ioprannumero alle tabelle annesse· al testo unico delle leggi sull'ordinamento del Regio esercito non può essere consentito se non · da riconosciuta necessità di aumentare il personale per accresciute esigenze dei servizi nella misura dell'effettivo bi.sogno. «Usare· del provvedimento di collocare fuori quadro alcuni t1fficiali unicamente per agevolare la carriera degli altri, ver quanto benemeriti, come quelli del Corpo sanitario, sarebbe snaturare l'istituto e violare principil fondamentali di legge creando UI precedente gravissimo, che potrebbe essere font.e di n busi senza limi te. «Inoltre, essendo la soppressione i11 tempo di guerra del colloca.mento a riposo per limiti di età, espressamente disposta dnlle leggi sull'avanzamento (art. 58 della legge 2 luglio 1896 e art. 28 della legge 8 giugno 1913), il collocare fuori quadro gli ufficlali che sarebbero stati colpiti dai limiti di età., si risolverebbero in sostanza in un modo di eludere anche quelle disposizioni. · ~1


1502

IL POLICLINICO

«Provvedimenti di collocamento fuori quadro furono peraltro già adotta ti e in notevole misura anche nell'ambito degli ufficiali medici, in relazione alle tanto accresciute esigenze dei servizi sanitari · cosi. per procedere alla costituzione delle nuove uni-' tà furono collocati fuori quadro 40 capitani col regio decreto 8 novembre 1914, n. 1248; 30 capitani col regio decreto 15 novembre 1914, n. 1262; 3 colonnelli col regio decreto 13 maggio 1915, n. 621; 30 tenenti colonnelli e 48 maggiori col decreto luogotenenziale 9 dicembre 1915, n. 1757. «In tal guisa e con le promozioni per merito eccezionale la carriera degli ufficiali medici è stata già notevolmente agevolata; ma date le grandi benemerenze dn. essi acquistate in questa guerra, l'onorevole interrogante può essere sicuro che il Ministero della guerra studierà e coglierà ogni occasione propizia che permetta di migliorare ancora lr1.: carriera ». ,

Promozione ài cap·i tani meàioi.

All'<;>n. 1\iiancini il ministro della guerra generale Giardino rispondeva in proposito: «I capitani medici provenienti dai medici civili i·ispetto agli altri ufficiali di complemento, medici o non, hanno avuto il vantaggio di essere stati ammessi alle armi direttamente nel grado che riveetono (art. 57 della legge sUll'a vanzamento e relative norme esecutive: Circolare 734 del Giornale Militare, 1916) mentre gli a ltri ufficiali di complemento sono ammessi nell'esercito col grado di sottotenente, qualunque sia In loro coltura e professione. «Essi inoltre possono, per l 'acquisizione di nuovi titoli o pel maturarsi dei loro anni di esercizio, ai sensi dell;:t citata circolare 734, aspirare anche a promozioni che vanno fino al grado di tenente colonnello, mentre invece gli altri ufficiali medici di .complemento, i quali non provengono dai medici civili, per l'art. 47 della legg·e sull'avanzamento, non possono raggiungere che il grado di tenente, o quello di capitano, solo se prestano servizio in zo.. na di guerra. (Circolare 752 del Giornale Mil., 1916). «Come rilevasi da quanto si è esposto i capitanj medici di complemento, come tutti gli altri ufficiali provenienti dai medici civili, sono in una eondizione privilegiata rispetto agli altri ufficiali medici pure di complemento ma di altra provenienza. «Nel momento attuale questo Ministero non può concedere ulteriori vantaggi di promozioni ai capitani cui accenna l'onorevole interrogante, sia perchè lo vietano le vigenti disposizioni (citato articolo 47), e sia perchè pur disposto a riesaminare la quistione benevolmente si urterebbe contro un criterio fondamentale di legge che nelle promozioni per anzi~1nità non può esser trascurato, quello cioè che le promozioni degli ufficiali di complemento debbono procedere di pari passo con quelle degli t1fficiali in servizio attivo permanente di pari grado: difatti i capitani in parola sono tutti di anzianità posteriore al giugno 1915, m~ntre i capitani medici di a11zianità 1913 sono ancora ben lungi dalla promozione ».

(ANNO XXIV, F ASC. 51]

ltlSPOSTE AQUESITI E ADOMANDE. Servizio medico niilitare. - All'abb. n. 4321: . TrascorRi i quattro mesi di congedo il collega doYrà ripresentarsi alla commissione di Firenze e naturalmente il · nuovo giudizio potrà per avventura modificai:e quello precedente. Non essendo la sua malattia dipendente da cause di servizio non gli spetta. lo stipendio durante il 1:>eriodo del congedo. Al dott. M. O. da F.: Non essendo inabile a. tutti i servizi il collega non pu(, chiedere l'assimilazione. Circa la concessione di restare; dopo nominat<:> ufficiale medico, a pre· stare il proprio servizio nell'attuale residenza, è subordinata alle decisioni del loca~e Direttore di Sanità territoriale. All'abb. n. 1281: Non avendo Ella prestato mai· alcun servizio le verrà probabilmente in primo tempo conferito li grado di tenente. Più tardi, dopo comprovata la sua idoneità a copri.r e il grado superiore, p.otrà far , domanda di esser nominato capitano, a vendo più di 15 anni di laure:t. All'abb. n. 492~: Nella eventualità che le venga revocato l'esonero Ella verrà assunto in servizio oome soldato di sanità, sia abile o no ad incondizionato servizio, solo fino a che non present~rà regola re domanda per essere nominato ufficiale. .. Per a vere· tale nomina non occorre a I cuna nt1ova visita, ma solo la presentazione dei titoli onde stabilire il grado che le compete. M. G. •

.AVVERTENZA :

I quesiti pe?Venuti soecessivamente a quelli a eui si risponde nel 'presente f aseieolo, avranno risposta nel I 0 f asdcolo deUa prossima ·annata, ebe si pobblicbe1' Il 1° gennaio 1918. ~iò per norma di quegli associati che banno scritto o che volessero scrivere per sollecitart> riscontro. La Redazione .

CONDOTTE E CONCORSI. '

Chirurgo con proprio Ospedale chirurgico moderno completissimo, sei letti aumentabili, pronto funzione immedi'ata, offresi Congreghe Carità, Comuni. - Jtivolgersi : Chirurgo, Farmacia Bucco · Pescara. Medico-Chirurgo già primario Ospedale, titoli, garenzie superiori, cerca buon interinato preferibilmente con possibile nomina definitiva. Rivolgersi: Sanitario, Farmaci.a Bucoo - Pescara. Medico-Chirurgo, militesente, disponibile, accetta interinato di lunga durata. Farmacia Tomassini, S. Benedetto del Tronto - Ascoli. Professore pareggiato Università, giovane, esente servizio militare, per la durata della guerra accetterebbe .direzione, primarlp.to medicina ospedale, casa salute, manicomio, ovvero altro qualsiasi posto molto remunerativo, disposto anche assumere cumulo più posti, preferibilmente nell'Italia centrale. Scrivere: Ricciardi, Via dellsi Neve, 8, Salerno.

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[ANNO XXIV, FASC. 51]

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SEZIONE PRATICA

MEDICINA

SOCIALE~

Dispensari antitubercolari e la legge Orlando. ~l pr?f. E. Cioffì, in un pregevole a!ticolo pub-

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blicato ne La Tribuna del 6 dicembre, rileva che da diciassette anni, da quando cioè s'è iniziato un vero movimento antitubercolare in Italia, .d opo il Congresso di Napoli, Leghe e Comitati non sono riusciti a da.re all'Italia che dieci sana.tori e tra ospedali e sanatori, non più di quattromila 'letti pel' il ricovero degli ammalati. Risultato meschinissimo, quando si pensa che negli Stati Uniti le asS<'Ciazioni antitubercolari, e sopratutto lo Stato, ha uno fatto veri miracoli in poco meno di dieci anni: nel 1910 esistevano 115 .sanatori, oggi ne esistono 600; dieci anni or sono si avevano 15 dispensari antitubercolari, oggi se ne contano 400. Gli ammalati di tu_bercolosi in Italia sono 500,000; ed ammesso che soltanto 200 000 avessero bisogno di ricovero percl1è in condizioni di non poter uscire di casa, occorrerebbero 1000 sanatori, della capacità ognuno di 200 persone. Computato che ogni sanatorio costasse non meno di 1i.n milione, occorr(\rebbe un -niiliardo, cifra semplicemente fantastica e di assoluta e disperante inattuabilità, non solo dal pt1nto di vista economico, ma sopratutto <li ten1po. Ri('~<'e e'·idente che occorrono nuovi metodi e nuo,·i sistemi per ottenere la soluzione clel problema in ·lln tempo più o meno breve. T.;1 ](:.gge Orlando ci offre il meZ?:O di passare sopra antichi pregiudizi, perchè nella relazione è consaerato il ,Principio dell'isola,m en,fo degli ~mma­ lnti in speciali luoghi di cura. ~ urgente soviratutto dare ricovero ai nostri soldati che prodigar-0no il loro sangue gene-roso per la patria. e che dai terribili disagi della guerra € dalle fatiche esaurienti ritrassero il terribile morbo. Ed allora _perchè non ospitare tanti infelici non. già in monumentali sanatori ed ospedali tetri, m.:'l in case modeste, pulite, areate, dove avessero a sufficienza medicù1e e cibi e l'assistenza fraterna dei sanitari? Perchè non dar ricovero a questi m~rtiri in Colonie Sanitarie che conferiscano l'impresf::ione di trovarsi nella propria casa? Ba terebbero duecent.o Colonie Sanitarie che ricoverassero ognu na mille ammalati, cioè un nucleo di venti mode-· ste case (li cemento armato a due piani, capienti 50 letti. Ca spesa non potrebbe essere superiore ai 2 o :::oo milioni. Dobbiamo portare la nostta attenzione anche sui dispensari antitubercolari, che rappresentano la sintesi dei mezzi preventivi e di ambulatorio efficaci. Per es~i il Governo .ha stabilito un sussidio. Esistono in Italia Istituti scientifici ed ospedali, <;he ne hanno già fatto funzionare durante la guerra e prima. Il Governo pensi che è logico e giusto dare la prefere11za, nell'accordare sussidi e dotazioni, a questi i.stitu ti che Iianno g·ià pronti i locali. i g.a·b inetti ed il persona.le teéllico. I/A. richiama l'attenzione in proposito sul di SfJensa rio diretto dal prof. Castellino e annesso alln su<l c·li11ica: esso accoglie un numero enorme di ma-

la ti e da due anni fornisce gratnitan1Pnte medicine e vitto. Al pri11cipio dell'anno scolastico da sanitari esperti sal'anno visitate le abita7tioni di ogni ammalato per istruire le persone di famiglia sulla rigorosa. ._ eparazione degli ammalati dai sani, per dare istruzioni sulle disinfezioni degli espettorati, delle suppellettili e deg~i ambienti allo scopo dì evitare i contagi. A cominciare dai Gabinetti batteriologici e di radiologia, e a finire a tutti i mezzi per procedere agli esami reiativi di reazione tubercolinica e di sero1ogi'èl, il dispensa.rio è fornito di quanto ocoorre per un Istituto degno di figurare anne~so ad una grande Clinica Medica a Napoli. Il ·p rof. CasOO.llino ha concepito un Istituto che i·acchit1desse un programma completo di lotta antitubercolare, a cominciare dalla visita, dalle medicine e dal vitto a favore degli ammalati, dalla protezione delle famiglie a mezzo delle vaccinazioni antitubercolari, a finire ad un sistema di propaganda igienica, a mezzo di frequenti confere&.e per dife:pdersi dal terribile morbo, infiltrando nel poPolo norme e principi sani d'igiene. E' già tutto pronto per la pubblicazione di un giornale a grandissimo tiraggio diretto a l popolo ed a.i medici, dal titolo La Provaganàa antitubercolare. Esso vivrà di vita propria. Sono anche gettate le basi di una vasta As8ooiazione Antitubercolare àel Mezzogiorno, di cui fanno parte uomini giovani ed energici, che affidano per le loro forze intellettuali e per spirito di modernitn. Saranno evitati i personaggi decorativi. ' Di tale Associazione il giornale I1a Propaganda A ntit'llberoolare sarà l'organo attivo e propulsore. Ecco il programma dell'Istituto antittlberoolare, nelle sue grandi linee. cui il Governo dovrebbe esser largo di generose dotazioni, perchè possa rispondere alle sue a lte idealità. L. P.

'

A quei nostri Associati che non· raceolgòno in volume i numeri del '' POLJCJ,INICO ,, e che volessero gentilmente restituirci i fascicoli 2, 6, 7, 9 e 10 di quest'anno, esauriti in seguito alle pervenuteci molte richieste di nuovi Associati, noi daremmo in cambio dei 5. predetti fascicoli, una delle 2 seguenti pubblicazioni a loro scelta : 10) MARIOTTI: La profilassi delle malat•

tie infettive nella pratica medica. 20) MURRI,

MARAGJ,JANO,

SANARELLI :

In

memoria del prof. Guido Baccelli. Coloro rhe vogliono approfittare di tale cambio possono

rimandare i 6 fascicoli in piego postale

raccomandato accompagnati con carta da visHa sulla quale basterà indicare il Numero (1 o 2) della pubblicazione che si desidera in sostituzione.

,_ /.


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1504

IL POLICLI'r\ ICO

NOTIZIE DIVERSE Il 2° ·Congresso Americano dell'Infanzia. Questx> Congresso, pel quale fu scelta a sede la città di Montevideo, avrà luogo dal 17 al 24 mar- zo 1918. ' Il Comitato ese<!utivo è presieduto dal prof. Morquio. I lavori verranno riparti1ti in 4 sezioni: Me-

dic1na. e chirurgia infantile; Igiene e assistenza; Insegnamento; Sociologia e legislazione.

Commissione per l'igienee:: scolastica. S-0tto la presidenmi dell'on. Roth si è adunata al ministero della P. I. una1 C<>mmtssione rea.le, incaricata dello studio dei pro_blemi relativi all'igiene scolastica. Nell'adunanza venne stabilito il programma dei futuri lavori, il cui fine è la generalizzazione de.i metodi profil:attici nelle pubbliche scuole. La Commissione, nominata qualche anno fa, noo aveva mai funzionato. L'Istituto di Maternità a. Catania. Il 23 novembre u. s. ebbe luogo in Catania la cerimonia della. posa della prima pietra dell'Istituto di Maternità e del Brefotrofio «Regina Elena», che sorgeran.n o in breve, per volere del Consiglio di ammintstrazione dell'Os~'1le Vittorio Emanuele. La Maternità avrà la cnpacità di 150 letti e 11 Brefotrofio potrà ospiùire 100 bambini e 50 balie.

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La Cassa Nazionale Infortuni al Comitato d'Organ izzazione Civile. La Cassa Nazionale d'Assicurazione per gli in. fortuni degli operai sul lavoro ha versato alla cassa del Comune di Roma la somma di L. 30.000, conù:> spontaneo contributo dell'Istituto a beneficio de1~ l'aRsistenza civile per lè famiglie dei nostri soldati combattenti.

Elargizione del prof. Rovlghi. •

. [ANNO XXIV, FASC. 51}

e famiglie dei soldati, che mostl'lt rono maggior Ta-

lore nellà necessaria resistenza. Il ge11eroso oblatore si augura che la gua offerta possa ,,alere a stimolare Rltri Rcl azioni pit1 efficaci.

Per onorare la memoria del chitnieo inglese Ramsay. -, Ad iniziatiYa ùel senatore prof. E. I>ate1nò si è costituito un Comitato uaziona.1e per onora·r e la memoria del celebre cl1imioo inglese sir '\\'1llialll.8 R,amsay, lo scopritore ùell'.argo.n e dell'helion, mort.o nel luglio 1916 a Londr~ . Il Comitato ha lo soopo di p.ro.JUUQvei:e in Italia sottoscri.zi<Jni ana.loga.mente al Comitato costituito.si in Inghilterra, il quale si prQwne dii racooglie-re 11na som1na oonsideirevole per tstituire alcune _pensioni .sci.enitifiche ed un grande l.aborarorie. Il Comitato .inglese ha delegato per l'Italia. il 0011. Paternò. Il premio Noebel per la pace è stato conferito per il 1917 ~ l Comitato Internazionale della Croce- RossR., che hR ~edc a Gi11ena .. La diazo-reazione abbandonata negli Stati Uuiti. Il Journai Arn. Af.ed. Assoo. informa che i la.00ratori dell:a Direzione di sanità - dello Stato di New York, avendo ·a ssodato che su 1700 urine esami1iate .almeno 250 davano una diazoreazione positiva nelle più s·yariate torme morbose, sono venuti nella determinazione di non eseg:uire ulteriormente una reazione che si manifesta del tutto inutile_

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L'alimentazione in Germania. A Berlino la l'à~ione alimentare settirn,<J/YlAJ)e con sta di 1,950 gr. di pane, 250 di carne, 50 di bur1·0, 80 di 1nargarina, 100 di pasta e 100 di orzo. r Ber- ,, liner Tageblatt, 16 sett.).

La dissenteria Isa Prussia. Dal ~O settembre al 6 ottobre sono stati colpfti dalla dissenteria in Prussi a. 2840 individui e ne sono morti 416. (Berl. Kl. Wooh., 29 ottobre) . 1

Il professore Alberto Rovighi, ordinario di p2 tologia medica alla R. Università di Bologna, ha trasmesso con 11n13. nobilissima lettera al Ministro della guerra, generale Alfieri, un vaglia di lire 5000, frutto dei suo1 risparmi che egli offre con animo ardente d'amore patrio e ·perchè il Ministro voglia compiacersi d'inviarle al generale Diaz, acciò se ne valga nel modo che crederà più opportuno, ad esempio, quale premio :a dieci fra quei soldati,

Per la produzione del grasso in Germania. Per l<l trasformazione dei residui alimentari in gl':i sso 1Dngel propone <.li allevare su di essi le larve di mosca, le quali l1anno la proprietà di convertire in grasso le proteine e gl'i~1rbonati, e di estrarne poi il grasso. Queste larve contengono circa il 4.5% di grHsso. •

Indice allabetico per materie. Anofeli·smo senz.a malaria : precarietà . Pag . 1492 Apparecchio conta-pannilini 1)er la1>nro)) 1487 tomie . . . . . . . . )) 1499 Atti parla men ba.ri . . . )) 1497 Circolo ridotto d1 Ceci e Oppel . • )) 1495 Dispnea e acidosi . . . Emorragie da inerzia ttterina dopo il se)) 1494 condament(): cura . )) 1495 Epilessia.: tratta.mento .

Pag. 1497 Flemmoni provoca ti . . . . )) 1497 Otiti medie catarrali croniche: cura . Servizio medico mili tarEl : UDJ8. nuova t.a Ppa verso l'equità . . . . . . )) 1497 Spirocheta ictero-ha.e111orrl1agiae : inorf())) 1496 logia . . . . . . Stati convulsivi ancor-s m~ 1 definiti . . )) 1481 Tubercolosi: dispen~ilri e legge Ol'lando )) 1500

Il fascicolo 52 contenente 11 frontespizio e l'Indice ' generale sarà spedito nella prossima settimana. 11 1° faselcolo dell'annata XXV uscirà 11 10 gennaio 1918. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Roma 1017 - Stab. Ttp. Cartiere Centra.li

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L. POZZI. re•v.


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