Il policlinico sezione pratica anno 1933 ocr parte5

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SEZIONE PRATICA

APPUr~TI

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PER· JL MEDICO

CASISTICA. lleningite sierosa di natura allergica.

J. H . Sh eldon (Th e L ancet, 15 aprile 1933) h a veduto una donna di 23 ar1ni c l1e con1in c iò ad accu are cefa lea 8 giorni dopo l 'i11izio di una tonsillite e ch e ebbe, due g iorni più tardi , un 'e rt1zione scar la tti11if9rme accompagnata da d o lori }Joliarticolari . L ' eruzio11e scomparve d opo 24 o re. L 'ammalata ebbe d isturbi oc ulari cou eden1a della papilla. Furono negative le eguen li ri cercl1e: R. V\' assermann , prova della fi saz io11 e del con1 plcmento per la ~onorrea. radiografia d cl cranio. 'era leucoci to i (20. 000) sen za m odificazionc della forn1l1 la Jeucoci t aria. el liquor n e su na a lterazion e a ll 'infuori d i uri aumento del la pre . . ione. La ce falea mio-liorava oll e punture 1on1barj. Compar"e ' 'Cr5an1ento a lJe due arti colaL io11 i del le g inoccl1ia. 1\ vendo un asce o ·l)Cl,·ico . c1ueslo ftl aperto. econd o l '.\ . c1uc1;;Lo caso va in~e ~·r,r etato come m e nin g it e icro a di n atura alle,·gica. Eg1i ri cor da vari ca i d i a ltri AA. e in l)(lrlicolare fa not ar e ch e n ell a de ·r rizjon e ~le i l.l men in gite ierosa fatta d a l Qt1 in cke egli par]a di irlrocefa lo angioneuro ti co ron ,,er samen Li artico lari. ... R. LusE1 A. 1

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P ico. i inftuenzali.

ì\eJl 'e11iden1ia de ] 1932-1933, a d iffere11za d i quelle del 1890-91 e 1918-19, si ono avute r rlativame11te scar. e indromi p icl icl1e. Lev-ven... s tein e chn1itz (Deut . n1ed. 1-Vocliens. 2b' aprile 1933) n e han110 o ... servato 13 ca i, ch e J>resentavano i caratteri abituali del i ranli e depres iv i, n1a offrivano note,role predominanza 1) ico1n otrice. Già all 'ottavo. o-iorno d ell a malattia , dopo Ja caduta de1la febbr e, g li individui si presentavano con una ~..iind1·orrL e ip·e r cin etica od acinetica. L'ipercinesi della j11drome inf]u e11zale è e.. senzialmente rirmica, con agitazione espre. . iYn molto caratteri tica: ge ~ ti di minaccia di a ciu garnento , di stiratura, ecc. Gli acinetici avevano ~1n 'assenza cotale di n1imica: occhi largamente aperti, facies ine: spressiva; rimanevano immobili n el letto e s1 opponevano ai movimenti passivi ch e si volevano far e eguire. E rano abitu,1 lmente silenziosi con qualch e ru ra par ola incoerente c h r dim ostrava il loro di orientame1lto. Questa sindrom e d i psicosi motoria em bra particolare all 'influen za, senza ch e la parte del virllS inflt1enzale pos. a esser e afferm ata. Spesso 1'influenza er a acco1npagnata da dis Lurb i d·i inst1fficienza circolatoria con ciano i e. spesso, ancl1e da compli cazioni pneumonich e. Il liquor , i n tali indromi , era ge11eralm ente normale. L'evoluzion e ul teriore di tali psicosi n ort può essere 1)recisata , poich è sono di osser vazion e r e1

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cente. D ue mala ti so110 morti e lo s tudio ana• 1 tomo-patologico del loro sisterrta ner, oso sarà fatto in seguito . fil. . ui disturbi da puntura lombare. Rapporti col sistema nervoso vegeta.tiro.

Com e è n oto, d op o la p. 1. si possono osser' are fenomeni di ct1 oc, immediatamente dopo , o cri i più o m en o durature di cefal ea, a dis ta nza. L 'e perien za ha dimo trato ch e i soggetti più i11cJi n i a questi di .. turbi sono g li .c1)ilettici , i m.an iaci . i coreici , i n evr o.patic i in gen er e e i ifiJitici nel second o stadio. . Pacifi co (Rivista di Patol. nervosa e mentale , fase. I , 1933) h a voluto saggiare lo stato dr J . . i ten1a neuro vegetativo in un largo nun1ero di n1alati, pri~a e d opo la puntura Jom ])are, a llo scopo di stabilire quali rapporti esi.. 1e ero tra questo e l 'in orgen .1, d ei disturbi. Da ll e sue ri cer ch e ri ulta ch e i distl1rbi .sono i1cltamente p iù frequenti n ei soggetti che pre~r 11La n o stig m a t e di ip,er tonia n eurovegetativa, pecialmente si1npalica; .an ch e i normali pos. ono esser e colp iti ; invece gJj « ipot onici » ne . ono r egolarmente e enti . In linea generale la frequenza dei di turbi è tan to più alta qua.nto più ins tabil e è l 'equilibrio neuro-vegetativo. L'esan1e del . .V. prima della .puntura non permette, di o-raziatamente, di trarre delle deduzioni ull a pos ibilità o m eno ch e sorgono dci d i I urbi . Le turbe neuro-,reo-etative ch e seguor10 alla puntura lombare b anno. dappri~1a ~n cara~tere di ipotonia e di depre ione, poi d1 esaltazione e di ipertoni a im1)aticl1e. L ' ipotesi ch e Lo. li oscfllazion i d~ll a i~nerva­ r. ione simpatica di:µenda n o da dlsturb1 vasornotorii en cefali ci n on è an cora certa. . V. SERRA.

TERAPIA. La cura d' lngras amento per i tubercolosi.

Per quanto I ' in grassamen~o d el tuber coloso non sia più oggi un o scopo importante da ragaiunaere. è indubitato ch e un certo aumento di p;so è somma1nente d esider abile in certe condizioni . P er o ttenerlo, è anzitutto necessaria una dieta adatta. facil mente digeribile. In molti ca si , com e o servano Bod1r1er e Kallos (rif. in Fortschritte der Th erapie, sett. 1933) si tratta di ipertireosi , ma J1011 biso.g na lasciarsi ingannar e dall 'appare.n za poich è s.pesso tali malati , con le loro st1 gmate vegetative e ~on la loro tenden za ai sudori . con la pelle sottile , ali occhi lucenti , il cir colo irritabi le. la labilità deJ I 'umore, ecc. danr10 1' impre~ ione di 11n at1mento di attività della tiroide , ciò r hr non è . en1pre il caso .


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IL POLJCLL1'J JCO

Ad og ni modo , in tutti questi malati vanno sempre tentate le piccole dosi di insulina, che rie~con.o molto uti.li ~pecialmen.te se vt è part,ec1paz1one d ella t1ro1de. 11 sospetto che l 'u so de Jl 'insulina possa deteTminare un i}eggiora. mento, come si era veduto sul princi pio trattando dei diabetici tubercolosi, è' ormai sfatato, da .quanto si è introdotto l'uso delle piccole dosi. ~0!10 raccomandate 5-10 unità al giorno ; soi:imrr~istrando· abbondanti quantità di carbo1drat1. In generale, tale cura va co ntinuata per no·n p i·ù di 4 ~ettiman e, non trascurando tutti g li altri mezzi di tratta m ento , fisici, cli~ m atici ·e medicamentosi. È evidente che una tale terapia r1on va usata nei_ casi di avai;izata cons unzione, poichè in essi an ch e le ghiandole endocrine sono lese e si possono avere disturbi di ·vario gene·r e in rapporto con questi. Nei tj sici gr avi febbricit~nti'.. fi ssati con l'ansia d ella perdita di peso , s1 puo ottenere un certo aumento di peso , somm~nistrando piccole dosi di antipiretici (pirà1n1don·e 5-10 cg. , 4-6 volte a l giorno , od asp1irina. fenacitina-anti.p1irina, 10-30 cg·. 3-4 volte al giorno) , con piccole quantità di arseni co (3-5 go·c ce di liquore di Fowler). Si evita cosi la. p~rdita eccessiva di liquido col sudore e . si m1gl1ora un poco lo sta to ~en era]e ·e la p·siche dei pazienti. . fil. La cura del· pneumotorace n.e lla ple11rite secca.

E. Regenbogen (D erit . !\ti ediz. vVo·ch.enschr .. 2 g·iugno 1933) rileva ch e scopo della insufflazione di aria nella pleurite secca è quello cli determinare un distacco comnleto d ei foglietti pleurici ammalati: la imn1 ediata consegt1enza è la scomparsa totale del dolore, perchè viene a cessare lo sfregam ento tra le parti n1n late. Inoltre il distacco dei foglietti rivestiti cli Il.brina, dimint1isce di molto il pericolo cJella formazione di cotenne pleuriche. Quando l'aria si è riassorbita sono pe-r lo più cessnt.i i fatti infiammatori acuti, di modo che la restitutio ad ·i nteqrum ·è quasi completa. f,a quantità di aria da introdursi nella oleura è s_car sa 300-5·00 eme. Non è da tem er si la for1nazione' di versa1nento come conseg t1enza de] pne111notorace. n. PoLLlTZEH.

Disinfezione e immunizza~ione bronc11iale.

.T. A. Kolmer (Arch. int. Med. , 51, 5, 1933) ritiene che la fagocitosi rappresenti il principale meccanismo di difesa e di gt1arigione nell'e bronchiti croniche, nelle bron chiettasie e in altri tipi di polmonite su_ppurativa · sono sopratutto lé cellule del sistema macrofago - e in particolar modo i clasmatociti - quelli ch e esercitano una fago citosi più intensa . L 'iniezio ne di vaccini autogeni , di antivirus e d i batteriofago, allo scopo di mobili1za.r e i fagociti , stirnolare la fagocitosi ed aumentare l ocalmente il i1umer o degli anticorpi, è stata praticata n ei conig li , seguend o la via endo-

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bronchiale; le iniezioni so110 s tate fatte da sei a ventiquattro , .a giorni alterni; esse so110 state ben tollerate ed 11anno detern1inato un alimento dei macrofagi e dei microfagi nella secrezione bronc11iale, d ell e opsoni11e e delle agglutinine riel sa11gue, e u11 'elevazion e dei · poteri di resistenza aptib_atterici. L 'A. conclude proponendo c he questa Lerapia sia. applicata anc he nell 'uo1110. V. SERRA.

MEDICINA SCIENTIFICA. . La formola leucocitaria normale. P er consiglio . del p rof. Ferrata, i dottori F. .Terace e A. Corradetti hanno studiato, indipend ente111en te, la forn1ola leucocitaria norn1ale, n·e gli a dulti e n elle varie età. Le ricerc he sono state eseguite n ella Stazione sperimentale per la lotta antimalarica, d.iretta . dal prof. 1\ilissiroli. I due lavori compariranno i11 llaematologica (.,4rch. , N. 6); n e abbiamo avuto anticipatamente gli estratti e stimiamo utile di riassu111erli , in ragione dell 'intere-sse ch e presenta110. La tecnica è stata, com e s'intende, molto rigorosa. Il sangue veniva prelevate il mattino a digiuno e gli elementi venivar10 conteggiati in i:iumero di 400, second~ un procedime.n to campionato, eh e pern1ette di osservare sia le zone rr1arginali, sia quelle centrali dello striscio. Jerace ha eseguito le ricer ch e in 60 adulti. appartenenti a di ver se condizioni SOt1iali; tra essi erano 20 s tranieri; l 'es.an1e di que(ti venne reso possibile dall ' affiuenza oosta·nte di st1·anieri n ella Stazione. Corradetti ha eseguito le ricer che in 112 individui di varie età, divisi in 5 gruppi (anni 0-1, 2-5, 6-12, 13-19, 20 ed' oltr·e). Il risultato più notevole delle ricer~he di Je. raoe è ch e la media dei linfatica è stata di 34,53 ~~ e quella d ei neutrofilìdi 55,88 %: ossia la prima sensibiln1ente sup·e riore e la seconda sen sibilmente infe riore alle medie generalmente a ccettate. Il risultato più notevole delle ricerche cli Corradetti è ch e il rap1p ,o rto tra linfoiici e neutrofili subisce delle variazioni graduali con gli anni, n el senso ch e da lla nascita all 'età adulta la proporzione d ei linfociti si riduce prog ressivamente (da 60,33 ·a 31 ,32 nei 5 gr11ppi), mentre quella dei neutrofi1i a11menta (da 32,22 a 63 ,57). Questo comportamento vien e reso con inolta chiarezza da un diagramma. Cosl .Jerace com"e Corradetti hanno riconosc,iuto e messo in luce un elemento speciale, designato da Torrioli col nome provvisorio di «forme degeneranti ». Torrioli ha descritte. con molta precisione queste forme n ella n1~laria; rna si r epertano a11ch e in altre malattie ed 'in condizioni fisiologjche; Jerace le 11~ trovate in 42 sui 60 soggetti normali e in proporzioni variabili tra 1 e 10 %; Corraqetti le ha trovate sino a J2 a·nni , in p-roporzio11i infe riori a 1 %. 1


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SEZIONE PRATICA

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Si tratta di grandi cellule i11ononucleate, te re~ arsi della storia Je] la n1edicina. 1 ell 'ulspesso ridotle al solo nucleo, il quale è 1nolto tin1a riunione della sez. storica della <e Royal grande, con contorni irregolari e fra tagliati; ociety of Ì\fedicine » ir t Clair 'fhomson ha Ja cromatina ha una finis ima struttura, reticoric hiamato I ' attenzio11e ~ u lla nece ~ sità di stulare com patta, con qualche spazio chiaro; il . cliare la storia della medicina, sopra tutto perprotoplasn1a, quando è \ isibile, è dato da u11 c~Jè i principi fondamentali di ogni scie11za si fini"'simo alone colorato in azzurro, senza gra- co1111)re11dono meg·lio , e e n e può seg uire l 'enulazioni ed a contorni irregolari e funl a ti. voluzione attraverso i tempi; cosi oltre ad inorA. ]I . goglirci per i prog r essi notevo li compiuti, si è condotti ad una moderazione n el ' ralutare il IGIENE. 1Yroprio lavoro. R. L usENA. Le bevande acide ed alcooliche nella protllnssi della t ifoide. VARIA A. Kling e D. Florentin (Bull. Acad. de méd., 7 nov. 1933) hanno tudiato il i1otcr Le variazioni stagiona.l i del diabete. battericida od antisettico delle co1r1uni bevand e. Risulta dai loro lavori che: Da11e osseryazioni di G. l)ertes (Studium , 1) I bacilli del tifo ed il coli , quando ·i tro1° ettemhre 1933) ri ulta c,h e nei casi gravi vano in acque povere di so -ta11ze organiche, cli diabete si b a un certo ri . veo-lio della difesa adatte all 'aLim entazione, n1uoiono abba ·tanza del] 'or ganismo all 'inizio delJa stagion'3 primarapidan1e11te. verile e, talvolta, anche di c1uclla at1tunnale. 2) ell e acque gassificate sotto pre ~ione i\1olto n otevole è l 'inflt1enza stagionale pei (acqua di 'elLz ed analoghe) la di truzione di casi li evi, nei quali è evidente 1'effetto benefico tali ba cil li n on sembra accelerata, in ragione delle stagioni interm edie, n1 entre durante queJ, del valore r elativamente elevato del pll in ta li la molto calda (agosto) aurr1entan o il tasso glibevande. cemi.::o e la glicosuria. T11tcr e sa11te è il feno3) In vece i prodotti come: acque gassose m eno deJl 'utilizzazione de11' i11 ... ulina . Co-r1 do i lin1c>n ate, lalte acido , vini, sidro, ecc., in c ui piccole (di 10 U. I . al g iorno) si otti en e la il valore del pH è notevolmente abbassato in comparsa della glico ... uria in primavera ed auconfronto di quello dell'acqua rappre5c11tano tunn o, n1entre dosi molto 1nacrgiori non riedei n1ezzi infertilizlanti od anch e battericidi , ~con o a farla scomparire nel]e stagio ni estiva secondo il va lo re del pH ed il tem j)O ii1 c ui . o- ed in,·ernale. no tenuti a con tatto coi bacilli. A quanto ritien e I ' A.. i dovrebbe ])render e 4) Anc he quando t..a]i bevande so110 con u in consider azione un o <~ .. h o c~ >' tagionale. (~li m a tc poco tempo do1)0 la loro fabbricazione, timoli stagionali porterebbero una sensibilizin n1odo cl1e l'azione battericida non i sia po- zazione dell'organ ismo. il quale ri ponderebbe tuta esplicare pienamente. i batteri vi si tro- alle esigenze fisiologicl1e clel ricambio, in un vano nolevolrnente ridotti di nun1 er o e di at- modo molto più adeauato, sfruttando quelle tività. en ergie di riserva ch e i 1rovano a ncora negli 5) Dal i)unto d i vist.a pratico, si può afferstati lievi . Negli indiv jclui debil itati, :-inergici, mare che la. con sumazione di tal.i prodotti (a1- lo stimolo stagionale (al pat i di quello asper11e 110 se preparati da qualch e giorno) offre ogni cifi co delle protein e ·ete.r ogen ee) non troverehsicurezza al consumatore p er quanto r ig uard a be alcuna risposta e vien e ql1i nd i a mane.are il la ]oro altitudine a trasmettere i bacilli d cl tifo miglioramento desid er ato. fil . od il coli. 6) È innegabile ch e I '.aggiunta all'acqua di quantità s11ffic iente di alcuni dei così detti apePUBBLICAZIONI PERVENUTECI. ritivi (amari, vermutb , menta verde. urroO'ati di as enzio) permette, nello s1)a1.io di una die- J) . LroY e R . ~fTLIANJ. Sug li effetti della ste nost e della secondaria cli iusu ra cle lla vena porta cina di minuti di migliorare n otevolm en te le previa omentopessia. F. Vallard i, !\filano,. qualità di un 'acqua inquinata. 1933. 7) 1Fra i prodotti suscettibili di r endere A. SALi\fON . L e facleur su rrenal dans le mécanisme 1potabili le acqu e inquin ate alle quali i mescodes s;rndrom es 1iypopliysaires. ln sl. Art. G.ralano , m erilnno un posto particolare i vini , spephiques, Bucares t, 1938 . . c,ia lmenle quelli di CJUa 1ità ordina ri.d e di aci- G. SANTANGELO. l'V!elod i e.rl i 11dicazioni clella su lfor. dità alq11ant.o notevole. fil . le r apia "nelle malattie n1c1tlalL - Ist. Ed. Ce1

STORIA DELLA MEDICINA . Per lo studio della storia della medicina. l ln articolo editori ale del Th e British lvi ecl ical Journal (7 ottobre 1933) fa o ervare ch e in questi ultimi a nni i medici con1i11r ia no ad in -

salpino, Mil ano, 1933. A. SALl\10N. Le turbe psicliiclie cl'origin.e. ipofisaria. - Tip. Sludium, 1\a poli , 1933. • . BERTELLI.

L a stomat ol ogia vista ria un om eopa-

Offic. Graf. l;-re ·chnig, Parma, 1933. F. LLORET GIL. Sobre la erilr on ielalgia. - Barcelona , 1933. lico . -


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POLITICA SANITARIA E GIURISPRUDENZA/*) Risposte a quesiti per questioni di massima. 11 Comune n on può essere obbligato a dare copia semplice o un estratto 10 7° Dotl. F . L . (P .) . -

degli a lti con cernenti il concorso e la n omina. Avendo parlecipato il risultato conclusivo, cioè la nomina di uno dei concorrenti, potrebbe comunicare altre notizie (punti assegnati, ordine della gradu a toria, ecc. ), m a n on n e ha obbligo giuridico. La richiesta della cart a bollata per il rilascio di copia dell 'atto <li n omina e dei verbali della Commission e è legittima. 108° D ottor B. S,. (S. V. ). -

TI termine p er il ricorso al Con sigli o di Stato è di giorni 60 e decorre dalla data della notificazione del provvedim ento defini Livo. Tra llandosi d1 un concorso, atto definit ivo è In deliber azion e di n omina. Quindi, il termine decorre dalla data della comunicazion e di qùest a. Se per ò l 'interessato abbia avuto con oscenza del provvedim ento e ciò risulti da atti positivi e formali , il termine h a effetto dalla dat a della con oscen za cosi accertata. 109° D ott or G. V . (R.). -

Il congedo ordinario spetta al m edi co condo tto, senza oneri od aggravi . La r etribu zion e al supplente è dovut a dal Comune. Quindi, Lei ha diritto di ripeter e la somm a pagata. Qualor a n on sia assicurat o il servizio di assisten za sanitaria, per m ezzo di un supplente, il con gedo n on dovrebbe essere autorizzato, essen do Lei unico n1edico condotto. Alla con st atazion e delle m orti può provveder e il Comun e m edian te incarico al m edico condotto del Comune vicinior e; m a deve p en sar e an ch e ai vivi . 1100 Dottor A . P . (M. C. ). -

Se per capitolato è dovuta soltanto m età dello stipen dio, è da ritener e ch e la st essa riduzione si applichi alla indenni tà di caroviveri, la quale segu e la condizione giuridica dello stipen dio. 111° Dott or B . V . (S.). - La disposizion e del1'art. 56 del R . D. 30 dicembre 1923, n . 2889, non I

è applicabile per analogia agli ufficiali sanitari. La con dizion e giuridica di essi è regolat a da un crdinam en to giuridico p articolare. 112° D ottor B . E. (S.). -

Se sarà coslituito un con sorzio, sia pure divenendon e capo il ComlJne x, sorger à un nuovo ente e sarà soppresso il posto comunale. Questa nuova situazion e deter minerà la risoluzion e del r apporto d 'impiego. Per un principio gen er ale di diritto, ammesso dall a giu rispr u den za, n el caso di ~essazione del r apporto per cau sa am m inistrativa o, comunque, incolpevole, è dovuta una indennità ch e può esser e r aggu agliata an ch e ad un anno di stipendio, a seconda dei casi, q u alor a, s'inten de, non sia dato corrisponclen te preavviso. (•) I a presente rubrica è affidata all'avv.

G IOVANNI SELVAGGI

Non è escluso, però, ch e 1'atto costitutivo del nuovo ente regoli la condizion e dell 'impiegato sta bile e preveda il trapasso del rapporto di impiego dall 'uno all 'altro ente. 113° Dottor G. D. S. (M.). -

Il certificato dei \'Oti delle singole materie, pur esse11do richiesto n ell 'avviso del concorso, non può essere considerato documento essen ziale agli effetti de ll 'ammissione del concorrente. Se qu el documento fosse presentato tardivam ente e fosse Yalutato <lalla Commissione agli effetti del giudizio di m erito, cioè dell accertam ento della capacità, il procedim ento sarebbe illegittimo e dovrebbero essere annullate la gr adu a tor ia e la rtomina. Ill azione: se dal verbale non risulta ch e del documento si è tenuto conto e, quin di , 11on vi si accenna n è n ella parte relativa alla elen cazio11e dei titoli, n è in q u ella ch e riassume la motivazione e il giudizio, è da riten ere ch e n on vi sia illegalità. 114° D ott or A. P. (S. M.J. -

D11 e vie son o possibili: o l 'azione ammini s trativa, p er la quale spet ta al Prefetto di provvedere inviando, se occorre, un Commissario perch è esegu a il p agamento ; o la Yia giudiziaria mediante citazione. Le consiglio la prima. Se questo p asso no11 avrà risultato, si rivolga al l\IIinistero dell 'I11terno, segnalando la stranissima condizion e ch e è fatta al m edico condotto in contrasto co11 rogorose disposizioni di legge ch e assicuran o il pagamer1to dello stipendio. Il ser Yizio n ecroscopico spe l ta al m edico co11dotto . on è possibile il disseppellimento del cadavere sen za che l 'accerlamen to della morte sia fatto dal funzionario preposto a tale ser vizio. Il 1nedico curante, facendo il certificato di morte, n on si sostituisce al m edico condotto: questo second0 at to h a diver sa finalità. Se il coop er atore fa soltanto presLazioni materiali, le quali in r ealtà son o for se soltanto ipotetich e, quando si t ra lli di operazioni cl1irurgich e, 11on è neces ~aria l 'abilitazione ; m a se presta opera di infermier e, facilmen te identificabile in rapporto agli atti ch e compie p er aiutare il chirurgo, è evidente la n ecessità della abilitazion e all ' eserciz~o dell 'arto au siliaria di infermie1e. La i11osser vanza delle disposizioni ch e lim i tan o e condizionano l 'eser cizio delle profession i sanitari e e delle arti a usilir ie costituisce r eat o. 115° D ottor

. L . (C.). -

N. B. - Ai quesiti deg li abbonati si risp onde, in ogni caso , dire tta m~nt e; p er lett er a. I quesi ti devono essere irtviat i , in busta, acco mpagnat i dal fran co bollo p er la risposta e sempre in dirizzati impersonalment e 'alla R edazion e del « P oliclinico », via Sistina 14, Roma. Le rispos t~ ai quesiti che n on richiedon o esam~ d i atti o sp eciali indagini, s <. no gra tuitf. esercente in Cassazion e. cons. leg. del nostr o per iod icri


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SEZIONE PRATICA

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VITA ·PROFESSIONALE. CON co ·R SI.

POSTI VACANTI .

ALBANO LAZIALE (Roma). Scad. 6 febbr.; 18 conci.; L. 9000; addizionali L. 4 e L. 5 oltre i 1000 ed i 2000 poveri; c.-v.; 5 quadrienni dee.; età lim. 40 a.; tassa L . 50,10; doc. a 3 m esi dal 5 nov. Bienrtio di assistentato med .-chir . effettivo in grande Ospedale o R. Clinica. ANCONA. Ospedale Ci11ile. - Scad . 15 dic. 1 prim ario radiologo, L. 7000. BIENNO (Br escia). - Scad . 31 dic . ; con Prestino; L. 9000 e 6 quadrjenni dee. oltre indennità varie; riduz. 12 %. BovEs (Cuneo). cad . 11 dic. ; 2a cond. capoluogo; L. 7700 ol tre L. 2500 autom.; riduz . 12 %. CA?.lAIORE (Lucca). - Scad. 25 gen.; L . 8000 e 5 quinquenni dee., oltre L. 840 indennit à coniugale, addizionale L. 4. ol lre i 600 pov., L . 1000 lrasp. CANN6Bto (Nova ra) . - Vecli i\1ilano. C1v1TAQUANA (Pescara; . - Scad . 10 gen .; L. 9000 e 4 quadrienni ven lesimo, olt r e I.. . 1800 trasp .; riduz. 12 %; elà li1n . 40 a.; tassa TJ. 50,10. CoMo. Co1nune. - Proroga 31 cli c., ore 12, due condott e. CoRENo ,\ c;soN10 (Frosinone). Scad. 12 rlic .; L . 10.500 e 5 qua<irienni rlec. 1 oltre L . 500 se uff. san. F ENZ ' · Congregaz . di Car ità. - Scad. 20 dic.; a is le nlc nella Sez. medica <lell 'Ospeùale Civile; e là 1in1 . 35 a.; lassa L . 25; s lip . L. 4500 oltre 18 % erv. alt.; ricluz . 12 %; alloggio ecc.; nom . biennale. Rivolger i fficio cli Segreteria d ella Congr. di Carità. FnosrNONE. Ospedrile Umbe rto I . - Scad. 18 clic.; aiuto med.-c hir .; L. 5000 e partecjpaz. ; r icluz. 12 %; et à Jim . 40 a.; lassa L. 50,50. Cl1 i edere a1tre condiz. Rivolgersi Co11gregaz. di Carit à. GENOVA. Ospecla1e Gallier a. - Primario (lirigcn ta ] 'ambulatorio n1edico; L. 3000; servjzio trise l timanale; titoli ed eventualm . esami . IvnEA. Ospedale Civile. - Scad. 15 genn.; chi rurgo primario ; L. 5500. JE r ( 1ncona) . Osperlale Civile. - ..,cad. 20 clic.; primario de! Gabinet lo radiologico e fisioterapico; L. 7000 e 10 bienni venles.; partecipaz. 50 °{,; età lim. 45 a. al 20 nov. ; tassa L. 50. Rivolgersi Presidenza della Congregaz. di Carità. Lois1co (Vi cenza) . Congregaz. di Cariià. - Scad. 20 dic . ; Jncd ico dire i lore della Casa di salule per malatUe montali. Chiedere avviso di concorso all a Segreteria della C. di C. MANTOVA . Con sorzio Proviriciale Antitubercolare. - Per Ulo] i ccl esa1ni, concorso al posto di Medico Aiuto o cli Assis tente Sanitaria Visitalrice presso j} Dispensario Provinciale con sed e ir1 Mantova . Scadenza ore dicio llo rlel 31 gennaio 1934. Nomina per un quinquennio tacitamente rinnova bile per egual periodo. Stipendio per il Medico Aiuto L. 12.000 (iniziali) : servizio attivo L . 3000. Tre aumenti quinquennali di 1... 1200 cadauno. Decurtazione legale 12 °{,. S1ipendio per l 'Assis ten -

le .sanitari a Vis itatrice L. 7600 (iniziali); servizio at tivo L. 1000. 1're aumc11ti quinquennali di lire 750 cadauno Chiedere il bando di concorso alla Segreteria cl el Con sorzio Antitubercolare in Mantova, presso l 'Am1ninistrazione Provinciale (Pal azzo d el Governo). MtLANO. _4.m1ninist r azion.e P1·vvinciale. - Pos to <li Medico-Direttore d el Preven1orio Infantile cc Ùm:Perto di Savoia » in Cannobio. Per titoli. Stipendio annuo iniziale L . 22.000, l orde , pii1 indennità di servizio attivo dj L. 6000, alloggio e vitto. Età massima a nni 40. Scaden za 31 dicembre 1933-XII. Per chiarimenti rivolger si alla Segreteria Gene1aJe dell'Amministrazione Provinciale, ?\filano. ~fORRA !RPL~o (Avellino). cait . 31 gen.; lire 6500 e 5 quadrienni dee. ; riduz . 12 %; età ]im. 35 a.; lassa L. 50 ,10. APOLI. Albergo dei Poveri. - Scad. 31 genn.; n1edico ciirelt ore di sala del Sanatorio S. ~1.aria della Vita; titoli ed esan1i; L. 3000 ar1nue. uono. c ·o nsor zio Prov. A ntilub er c: - Proroga l 1 dic. , m edico direttore d el Consorzio e del Dispensario prov.; L . 18.000 ollre L . 3000 serv . a l l. Rivolger si alla Segreteri a. PAULLO MILANESE (Milano). - Scad . 4 gen.; con 'fribiano; L. 10.500 e addjzionali di L. 3 ol tre i 1000 pov., L .400-1500-3500 trasp., L. 850 se uff. san.; riduz. 12 %; 5 quadrienni cl ec.; età lim . ·35 a.; doc. a 3 mesi ; tassa L. 50,10. Pes coPAG·~~o (Pot en za) . Prorogo 15 dic. P1AcENzA. Consorzio Anlilubercolare. La Preidenza rende nolo che il termine per la consegna delle domande di concorso al posto di Assile11 le Sanitaria Visi tatrice pel detto Consor zio ch e ha sede in Piacenza, via Garibal rli 50, è prorogalo a tutto il 31 diceml,re 1933. SAnALt t Nuo r o) . - Pos to per la cor1d otla medicocl1irùrgica alle condizioni Capitolato tjpo Provincia. Stipendio lire n ovecento, sogge tte trattenute legge e riduzione 12 %. Tassa L. 50. Documenti j11viarli al Podestà di Sadali . Scad enza dieci gennaio 1934-XIJ . TERRANOVA DI POLLINO (Potenza) . - Per titoli. Pos to di medi co conclotlo. Sli1>endio base L. 7000, con sei aumenli quadriennali del dodicesimo. Indennità cavalcatura L. 2500. 1'utto da ridursi del 12 % ed altre tratlenule per legge. Età massima «nni 40, salvo eccezio11i di lean-e. La domanda coi prescritti documenti , l 'elenco d ei quali con rela live modalità ecc. possono desumersi dal bantlo <li con cor so da richiedersi alla Segreteria Comunale di Terranova di Pollino, d ebbono perve1\irc alla Segreteria predella n on ol lre il 20 dicembre 1933, A. XII. Toarno. R . Opera Pia - San ator·io S. Luigi. Scad. 31 gen ; dir et tore sanitario; stip . L. 16.720, a umentabili a L. 25.520 in 20 anni e ser v. att. L. '1576, aumentabjli a L. 7920 in 16 anni, g ià ridotti d el 12 %; età linL 45 a.; doc. a 3 mesi dal 31 ott.; titoli . Per Je altre co11dizioni chiedere an. IJllllZlO. Tums1. Ospedale Colo niale llaliarto « G. Garibaldi ». Scad . 31 dic.; m edico direttore; età lim. 45 a. : laurea da 15 a . Rivolg ersi al R . Console gen erale presidente del Con siglio d 'amm.ne. 4


1950

(( IL POLICLINICO

(1\llanlova). ... caa: 30 clic. Ufficiale s<111il. per i comuni di Viadana, Dosolo e Pomponesco; L. 15.000 e tre quadrienni d ee.; trasp. lire 3000. , . ,ADANA

,.,Ca(l . 25 dic.; L. 9000 oltre L . 1000 arnbulat., L. 1000 uff. an ., 4 quinque11n i dee.; riduz. 12 %. VILLAP TZU

(Cagliari) . -

Av vE~TENZA .

- Quando n on è ·al trim enti indicato i concorsi sj riferiscono a co11dol te r11ecl ico -chiru rgiclle, i corn pe11si allo stipendio base. BORSE

DI STUDIO.

»

[ANNO XL, NuM. 49)

NOSTRE CORRISPONDENZE Da Trieste:

Lavori della Associazione Medica Triest ina . Circolo di cultura del Sindaca to Me dici. ~011

è cosa facile riferire brevem ente in m erito alla atlività veramente notevole svolta specialm ente n el campo clin ico dall 'o ttobre 1932 al 10 • giugno a. c. 'frent asette sedute co11 u11a novantina di comunicazioni rappresen la u11 l>i lan cio che pone il centro culturale m edico di 1'ries le in p ri1no pi ano. È sopratullo inerito del! 'attuale presidente, il prof. Carl o Ravasini; e del Co11siglio direttivo che lo coactiuYa n ella n on facile oper a, di aver saputo dar e un 11uovo i1npul so alla 1\ ssociazione e di aYer cura la l a pulJblicazion e del Bollettino, che, in 4 g r ossi fascicoli , comp arsi 11 el cor so dell 'a11no, cosli luisce una r arcol ta preziosa di contributi, fru Lto di esperien za e di lar ga osservazione cli• n1ca. Mollo opportunamente si è con t i11uata n el p assa to an n o la con su e tudine di invitar e a far sen tire la loro par ola auloreYole clinici illus tri e scienzia ti dei principali A tenei j taliani. Fra q11es ti e tra i primi il p.r of. F. Rollazzi ch e h a riferito sulle "ilan1ine. Il j)rof. I vo Nasso 11a parlato su gli stati 1nenirlgei n el l ' infnnzja; il prof. A. Luzzatto h a p ortato il con lri})l1lo delle su e esperienze ed osser vazio ni clinj che sull'apparato reticolo· istiocitario; il prof. C. Br11ni h a riferi Lo colla sua rara competenza sulla l i to lris ia m oderna; il prof. G. G . P almieri h a in })reYe ma d en sa esposizione traccia lo gli at Luali indiri zzi e m et odi della curiet(•rapia dei tumori maligni. Tra i prim ar i va ricordata la sinte ti ca esposi zione del prof. P. Gall n ei riguardi delle più r ecenti vedute in n1erilo alla tecnica ospedaliera ; il clot L. A. de Grisogon o l1a p orta lo un suo contriblt lo clinico in tema rii asces o ovarico da ap}Jend ici te; il prof. C. RnYa~i ni h a riferito sulla su a ricca esperienza nei riguarrli rl ella t1rografia dn elimi11 nzione e sulla cura clella ipertrofia pro~ta lic a media11.te c iBLoureter osco1)ia di Kir,,·in ; il clo lt. Danelon h a port a to un contributo i11teressante nei rig u ar cli d ell 'cs lra.zio11 c cli un corpo estr aneo cli ferro ò ai bronchi 111cdian le l 'el ettron1agn et e; il <lot l. .Ì\.. Cofl cri i11 una esaurj.ente esposjzione 11a riferì t o s u Il o sta lo d ell e cogn izj oni attuali i11 meri to ali ' iperte11 sione ; il prof. E. Rin1ini h a parlato sulla diagnosi e in dicazione oper a toria delle corrtpl.icazio11i otitich e; il d ott. E . Ferrari h a richiamato l 'a tlenzione sui r apporti tra il fumo d i tabacco e l 'in sorgenza d el carcino1na polmonare; il d ott. A. l11rli ha riferito su un inte ressante caso d i Kala-Aznr jJ1fan Ule autoclono del cont ado di 'frics lc ; il prof. l\1a11ni su un caso di splenomegalia lrom})oflebi tica e su alcuni esempi di diatesi ader en zinle; i l prof. G. Sai }l.a portato il cont.ril)uto d eJla ua ricca esperienza clinica i1l m erito ai lu1nori endocranici ; il prof. G. Nico]ich h a fatto cor1osr.ere i r. i su l La ti lo11tp.rti o rtopedici e fl111zional i òella cl1irl.trg ia renale e uretrale con er Ya t iYn ccl h a pure riferito su l traltan1ent o d ei diverticoli ves1:icali . I l dott. F. Donini in un a co111plet a e chj ara esp osizion e h a aggiorn a lo la qu estione d ella cr on a ia n el campo d Plla .fi iologia e della appljcazio1Le cli11ira; in un 'altra su a nota h a riferito sul qt1aclro s lr inle d el sa11gue in 3 casi acuii di en ce1

Il Sindaca lo Nazional e Fasc i la el ci Me(lici indìce u11 Concorso per l 'a segnazione di due Bor se di studio d ell 'importo di L . 3000 ciascuna, offerte dall 'Is tituto Nazion al e di Che111ioterapia di Milano ai m edici italiani che si in scriYano all a Scuola di Perfezioname11to in 'fi iologia presso la R. Univer sità di Rom a. Domande (in carla semplice) e informazioni presso il indacalo J\azionale Fa cis ta d ei medici , cor so Vitl. Ema11. 21, Roma, entro il 15 dicembre.

NOMINE, PREMIAZIONI ED ONORIFICENZE. •

Lo sione mi11a goni , « d ei porti

Aeritli cl1er Ver ein » di Monaco, in occadcl prOJ)rio centenario, ha co11 ferj Lo la nodi me1nbro d 'onore al prof. Cesar e Fruc1inic~ 111edico di Rorna, in considernzio11e grandi meriti cientifici e clei buoni rapco n la Gern1 ania >'-

«

Il •GoYerno r omeno 11a incaricato il su o 1\1inis lro pl enipo tenziario a Ron1a, si a. Lugos ianu, di rimettere a GenoYa p ersonaln1ente al prof. Nicola Pend e le i11segne di un 'altissima decorazione concessa dal Re Carol, per t estimoniare al clinico di Genova i1 riconoscin1en lo e la granò e diffusio n e in Romania d ei suoi stu<l1 òi g r ande valore soci ale ulla 111 edi ci11a cos tituzionale. Il prof. }.' jlippo Modenesi, libero d ocente di patologia 111eclica a Bologna, è stato jnsig nito, m.olu ]) 1'0/Jr io sovra110, d el g r ado di gra11d 'uffici ale i1e ll 'Ordin e d ella C-Or ona (l 'l talia. Al valorOS(• ·Collega i cord iali con1piacimenti dc « Il PolicJinico ». Con decreto d el 26 o ttobre u . ~ . ~I . il Re, su proposta d el Capo dcl Govern o, ha 11omin ato Cavaliere dell 'Ord ine della Corona d 'll alia il dotl. Angelo <1 'Alon zo di ~1esagne (Brindisi). Vi vis i111e feli citazioni. Il dotl. l\Iario Sabatucci , dell 'I lilut o d'Igiene della R . UniYersità di Roma, ha con seguito l a libera d ocenza in balteriologi n. La Commissione era compos ta dei proff. P e tragn an i, Rond oni e Zironi . I no lri r a ll egr amenl j al Yalen t e t11dioso . Il pro.f. Edoardo Calandr a di Palermo è non1i nato socio on or ario d ella ,Soci et à francese di cl'1 irurgia o rtop edica. Il dotl. An tonio Pulertno è n on1i r1a lo, in e il o a con corso, dire ttore clel Consorzi o ])r ovincial e antitubercol are di Cataui a . Il dott. F elice J erace d ella Stazion e Sperimentale per la lo lla a11 limalarica , è n ominato cavaliere nell 'Ordine dell a Corona d 'Itali a. Cordini i r al leg·r an1e1 1li .


[A NNO

XL,

N t:;\1.

49j

1951

SEZIONE PRATICA

fali le le tar gica. Il prof . A. f\Iezzari 11a lracc:ia lo, alla luce delle più m oderne acquisizioni clinich e, quale d eLba 8sser il compito della chirurgia n el tra llam ento della Lube r colosi os leo·arlicolar e; il d ott. ìvl or0 h a porla lo il contributo della su a ricca casis tica clinica n ei rigl1ardi del pneu n1o lor ace ele tliYo e ulla cap aci là Yitale d el pneu motor ace; il prof . A. Mar ziani h a riferito su casi inter es anl i di epirlermolisi bollosa e di car ci11oide di Arnin g : il l)rof . P . Iacchia h a ron chi ar a P posizio11 e tne 5a a punto la importa11za d ella i la· n1ina e d elle os lan ze li n ella cura d elle ll1ala l lj e r eu1na l icl1e degli organi del movim ento; egli h a pure riferito sulla epicrisi di alcuni ca i opera li di cau tica en dotor acica, n on ch è sulla degen era· zion e micr ocis tica di un lobo polmon ar e inferior e accessorio d e tro. Il prof. Freund , a più riprese, h a riferito e d in1oslra to ca i cl inici quali quelli di foll icolite cler osante d ella n u ca, di tu ber colide p apu lon ecro licél d elle gambe, di m elan od er m ite t ossjca localizza ln alla fronte. Egli h a inoltre riferito e portato di · 1no trazioni istologich e inolto illl1s lra liYe in m erito al car cinoma basocellulare. A ques ta già ricca m esse di con lr ibu li fa eg uilo la n on men o inter essante ed a ttiva i)rodu zion e clinica cli m edici per Io più g iova11i ch e n ell o studio d el} 'ammalato n el lungo tiroci11io del ]leriodo di assis tentato, sotto la g uid a dei rispet· tivi primari. con sci della n ecessità cli una sever a prep ar azion e ecl esp erien za clinica prima di in i1iar e la pra tica p r ofession ale , h ann o saputo 11ort ar e a lermine lavori di n o le oJe int er esse opralu l to casis ti co. Ricordo :\lcuni : il do tt. G. ~Iacchi oro ch e ha riferito sul d iabete m ellito infa11tile; il d ol t. Iurcev ch e 11a illu lra lo il ciecor o clini co e cli mo· stra to il pezzo an at om op atologico <li un caso d i s len osi ex lravalvolar e dell 'arteria p ol mon <lre in u n caso d i pnettmoconio i e tuber colosi del pol111one; i l dott . Zuech h a riferito su lla que Li one del can cr o d e11 ·uter o i n gravidanza, e sull a sierocl ia"'Il O i <li Be r edka per l a tuber colosi ne11 a p r atica ginecologica. -n a esaurient e esp osizion e sulla que tion e de ll e m ala llie dell o s tom aco è s tata tenuta d o. P. l\llar covich ed h a avuto u.na lar g a inter essante di scu s· sion e. Il rlot l. vVin terni Lz h a riferi lo sull a leoria cle11 'iller o ep a tico e d iagn osi d j occlu ion e ci e l CO · 1P.d oco. Sulle an om alie di d ecor so dell 'azigo to· r acica n el qt1arlro racliogr afico h a i1orta to il -co11 tribu to di i tLlPr essanti e p er son ali o cr' a1.ioni il <lo ll. G. Batli gelli . Il dott. Catoll a·Cavalcan ti h a riferì lo ul inorbo cli Alber g-Sch oen ber g. 11 dott. M. 10 ak h a por· ta lo un conlribl1lo n otevole alJa co noscen za d ella di lat azion e cistica dell 'es lremità inferior e dcll 'u reter e complicata d a uret er e doppio ed idro11efr o i . Il clott. E. Tagliaferro h a riferi lo t l e perienze r adiologich e in te m a di ep a tosple no1negalia co11 th or o lrast. ·utl a ques ti on e ven osa periferica ha diffusam ente espost o le opini oni attuali il do lt . V. Rom anin . Il d o tt . I. ·L evi ha riferi1 o s11lle su e osser vazioni e st1lla s u a esp erienza in tem a di p ellagr a. . . No tevole e con1plet a è stata la espos1z1on e cl el <lo l t. R . d e Por ertta n ei riguardi d ell a su a YenLiduenne esp eri en za clinica sull 'u so cli prepara1i rli lobo post erior e di ip ofisi . P . Tagli aferr o ~a ri ~ fer i lo sulle modificazioni an at o1n ich e e funz1on al1 clegl i uret eri n ei processi flogis tici pel ici della d on11a. Il d otl. C. A. Lan g h a p orl a lo il con lri -

l> u to di osservazioni an a Lom o-is lologicb e sul m orbo di Reckling h au sen . i aggiungano tutti gli altri con tributi m inori e si h a un 'idea d ell 'altività d ell 'opera clinica e "cien tifica svolta dal centro m edico di Triest e e cl eJJa importanza ch e essa vien e ad assumere nei r iguardi d ella affermazio11e della cultura ed espe r ien za m edica italian a. Per i l · prossimo anno già si annunzia un più in ten so lavoro. Affian ca l'oper a della Associazione ~1edi ca Triestina , la sezion e di Triest e d ella 130cie là italiana di Biologia ch e i11 d.u.e sedute ha r accolto un forte nucleo di giovani ed attivi ricer catori ch e h anno porta lo numer osi contributi cl i esp erien ze e di osservazioni scientifjch e. i è pure istituita, e segn a g ià un p asso sicuro nel campo d ella affermazion e di sp ecialità, la se;i;ion e 'f r ies tina d ella F eder azion e stom at ologica ilalian a, presiedut a d al prof . G. Gr a11di . Qu est e is tituzioni alle quali , an alogam ente a q u anto si è verifica lo in tutti i gr andi centri clini ci ed osp edalieri n on è improb abile faccian o seg uito altri nuclei di specializzazioni , lungi dal di s o1ver e en er gie miran o a p oten zializzar e di piif q u elle d ei singoli gruppi inter essa ti , ch e n on d oYrebber o già agire singolarmenle, m a quali facen li parte della Associazion e Medica Triestina ch e l1a t a11te nobili tradizioni e verrebbe ad assumer e il -compi lo più elevato òi cooròin Rzion e. È p r obabile ch e in t al inodo si ncce11 lui ! 'inter e e n ei medici di frequentar e più assiduamente le ed u le, in ciascuna delle quali ognuno, a secon da della su a sp ecifica comp etenza, può p ren cl er e a ttivam ent e p arte e por tar e il con tributo di seren e, u t ili, vissu Le osser vazion i clinich e.

Sic est in

votis ~

ll EVOLT ELLA.

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NOTIZIE DIVERSE. Convegno medico cattolico internnzionnle. È annunziat a una riunione in Roma, per i gior11i G-10 dicembre, d e i m edici d ell '« Ho p italité », forle or ganizzazion e m edica inlernazjonale catto1ica, la quale annover a 2000 soci e fa cap o al « Bu~ l eau d e Con sulta tion s )) di Lourdes: i convenuti çissisler anno alla cerimonia della b ea tificazione di 13ernard e tte Sourbirou s. La Sezion e r om an a si è incaricala di or ganiz' tre il convegn o, ch e si prevede impon en te. Convegno italiano delle mediches e. i è te11ula a Rom a l 'assem blea dell 'A sociazione Iazior1ale Itali an a delle Dottor esse in Medicina e Chirura ia ch e h a lo scopo di rinsaldar e sempre pi1'1 i vir~~oli di solid ariet à Ira le m ed ich esse itaJian e. In seguito ad elezion e, il Con siglio Nazio11ale r is ul tò così costiluilo: presidente: prof . Myra Carc up ino-Ferrari (Salsom aggior e); vice presi~ente : pt of. Giu seppin a Pas tori (M!lan o); segre lar~a p er I 'I n lerno : Nor a Andreis (M1lano) ; segr et aria p er t 'Est e'.l'o: Emilia Sorrentino (Roma); tesoriera: Mari a Iol an da Tosoni Dallai (Milan o) ; con siglier e: L11isa An cona (Milan o), 1\dele Beni-Vegr1i (Mi lano). Oonvegno idrologico nazionale. ei locali dell a Cor1feder azion e dell 'industria , j11 l\oma si è tenut a Ja con sueta asse111blea d ei rllpJJrese~tan ti cle11 a F eder azion e fascist a delle i_n d u tr ie idrotermali . Il presiclen le cl ell a Fecler azio-


1952

« TL POLICLINICO »

'

[ANNO XL, Nu~r. 49]

ne, gr. uff. A. M. Rebucci, ha letto una relazione, alla presenza di un centinaio di interessati; risulta tra l 'altro da essa che sui 40 n1ilioni di abitanti che conta l 'Italia, solo 220 mila frequentano i nostri stabilimenti di cura; con una media di 12 giorni di cura, dànno un movimento di scambi di là dai 100 mi1ioni. ]!; necessaria t1n 'opera assidua di propaganda e valorizzazione delle s tazioni idrotermali. Seg11ì una discussione. Si procedette poi al rinnovo delle cariche: il gr. uff. Rebucci venne riconfermato alla presidenza.

sione di quel vasto piano cui è affid alo il moderno attrezzamento della citt à. Fanno parle del gruppo sanitario i lavori eseguiti nell 'arcispedale di Santa l\faria Nuova : la costruzione del padiglione per la cura delle malattie chirurgiche, del padiglione per i cronici , del! 'edificio farmaceutico cenLrale, della veranda per la cura d'aria dei malati di petto, della portineria all'ingresso principale del viale f\1orgagni. Le opere dcl gruppo sanitario sono costale in totale lire

Convegno reg·ionale di tisiologia.

A.ttività igienico-sanitaria e assistenziale nella pro· vincia di (Juneo.

La Sezione Regionale per la Venezia Tridentina della Federazione Italiana Nazio11ale Fascista per la lotta contro la tubercolosi ha indetto il suo II Convegno r egionale ad Arco per il 17 dicembre. Per facilitare il pernottamento dei colleghi e loro famiglie partecipanti al Convegno, il Comitato organizzatore ha preso speciali accordi di favore con gli alberghi della vicina città di Riva. Il trasporto da Riva ad Arco sarà effettuato per cura del Comitato, con automezzi. Le adesioni e le eventuali comunicazioni vanno inviate al Comitato organizza tore del Convegno : Arco (Trento) - Casella postale 12.

I medici dello sport nell'Italia

fa~cista.

'

Il Foglio N. 4 della ·Federazione italiana meclici <lello sport pubblica un interessante scritto· sulle funzion i dei medici dello sport 11ell 'Itali a fascista. Duecento medici fanno 1pggi parte della F ederazione e sonJ stati promossi corsi presso le Università e Congressi su tale materia, creati laboratori scientifici negli stadi e istituita u11a scheda biometrica che serve di base agli esami di selezione e di controllo. Si tratta dunque di una vera organizzazione scientifica dello sport, di grande importan za sociale ai fini fascisti . Nello stesso Foglio sono pu.b blicate le disposizioni relative ai prossimi Littoriali di Milano per le visite di controllo agli atleti dei G.U.F.

I nuovi edifizi universitari di Bologna. Il 28 oltobre vennero inaug urati a Bologna alcuni edifizi della « .Città universitaria ». Il più notevole è quello destinato a sede degli Istituti di zoologia e a11tropologia. Un altro edificio di rtuo,·a coslruzione, ultimato ormai nelle sue s lrutture rnurarie e nelle decorazioni interne ed esterne e di cui si stanno completando gl 'impianti speciali e l 'arredamento scientifico, è quello del1'Isliluto di medicina legale, in via Irnerio. Si è poi provveduto a completare la sistemazione del Palazzo universitario con la costruzione integrale dell 'aJa sud ch e ha dato luogo ad un grandioso alrio di accesso. Nel ~oliclinico di S. Orsola è già in esercizio i l g randioso Istituto di clinica medica ; il 28 ottobre fu inaugurato il fabbricato del1 'amministrazione e dei servizi generali di approvvigionflrnento ; in via di completamento è l 'edificio destinato a sede de1la Clinica ostetrica-ginecologica, orn1ai fini lo nell a sua struttura muraria grezza. L 'import-o complessivo di tali l avori è di lire 13.500.000. 1

Opere ospedaliere a Firenze. Nell'anno XI è con tinuata a Firenze la sistema1ica prosecuzione di opere miranti all a conclt1-

6.697.500.

Nell 'anno XI la provincia di Cuneo ha molto curato l a parte sanitaria ed igienica e quella as8istenziale, con la definitiva sistemazione del gabinetto chimico provinciale, col razionale completamento del Padiglione Morsel]j n ell 'Ospedale psichiatrico di Racconigi, capace di 226 letti, co1 rinnoYamento del servizio illegitti111i abbandonati e con la costruzione del dispensario an litubercolare. Un contributo cospicuo, nel campo igienico, ha pure dato la Provincia con l 'offer la di circa dieci eltari di terreno alla Cassa Nazionale delle Assicurazioni Socia1i, usufruendo dei fondi del Comitato provinciale antitubercolare, sì da r endere I)OS$ibiile la costruzione, ormai tiltimata, di uno dei quaranta sanato·r i ch e la Cassa stessa aveva deliberato di costruire, assicurando alle necessità pro,ri11ciali lt' disponibilità di metà dei posti-letto ciel nuovo san atorio. Accanto a questa importante azione di tutela, tutti i Comuni della provincia hanno dato il loro fattiYo appoggio alle iniziative dell'Ente Opere Assistenziali, talchè nell'anno XI ben 3 colonie elioterapiche hanno potu lo ftinzionare co1t turni regolori. Primeggiano fra esse, per la moderna e razionale costruzione, con1pletata dalla sistemazi one di capac i piscine, quelle di Cuneo, Saluzzo, Mondovì ed Alba, m a tutte quanle, anche quelle più modeste, sistemate opportunamente a carattere ~u­ viale, h anno pienamente corrisposlo alle necessità con tingenti e alla disciplinata organizzazione volula ed attuata dal Partito.

La colonia fluviale di Novara. Un alto Yalore morale ha la Colo11ia flu,iale del Littorio, che ]a podesleria di Novara ha donato all'E.O.A. per il bene dei figli del popolo. ·L a colonia sorge in riva al to·r rente Agogna, in zona bosclliva, su un 'area di 19 mila metri quadrati. Co11sla di un fabbrica lo ce11lrale di metri 63 per 20, comprendente due sale per la dit·ezione, du" per le visite mediche, una . piccola infermeria, cucine con impianti moderni , refettorio amplissimo e Juminoso. e due· fabbricati laterali 0ve sono istallati i servizi sanitari, le docce, tre solari irt cemento. Due piazzali sono destinati per Ja gil1nas tica e i giuochi . Una piscina in cemento , di Jll. 20 per 10 a tre scomparti e profondità variabile, serve per i bagni. Le istall azioni accessorie comprendono un impianto p~r l 'app1 ovvigionamento idrico con un pozzo tr1Yellato, l1n apparecchj o riscaldatore per l 'acqua delle doccie e dell a pi scina. Circa seicento bamhini hanno tJeneficiato durante l 'es tate, ogni giorno, della ·ana vita di questa colonia. La costruzione es~­ g ui la con notevole celeri là ---.- 70 giorni - ha r1rl1iesto una spesa di 400 mila lire.


1953

SEZIONE PRATICA

Nella stampa sanitaria. La « RiYis ta di ~Ialariologia » ha assunto di consjclerevole sviluppo, attestato dal fatto che ha dovu lo pubblicare u11a serie di fascicoli cli g ra11d e 111ole. Questo motivo ha indotto l 'an1 iui11is lrazion e a r aclcloppiar e, col 1934, il numero dei fa ci coli. Il p eriodico si diYiderà in due p arli. La 1a parte (1\.rchivio) con lerà di sei fascicoli, d e ~ unali ai la,·ori origi1tali ed alle r elazioni. La 2a parte (Rassegna) ris ul lerà pure rli sei .fascicoli, cle tina li all e r ecen sioni (si11l e lich e ed analitich e) ed alle inforn1azio11i Yi.lri e (a lli ufficiali, notizie) . Il prezzo di abboname11Lo autnen lerà di poco: da L . 40 sarà por la to a L. 50 per 1'Italia e da L. 75 a L . 90 per I 'Es tero. (Si pratich erann o l e con su e le riduzioni per g 1i abbonali al « .Policlinico»).

.... .

(( La Presse :\Iédicale », nella ricorrenza del suo quarante11nio, h a pubblicato un mag nifico nu n1er o giubilar e, in c ui ~ono r accolti piì1 di venti ar ticoli inleres ~ a n li , adorni di splendide illustrazioni. La vita del g iornale duran le questo period o, viene tracc ial a dal prof. Roger , ~ ol lo l a cui ~bile penna ri,•ivono molti pionieri scompar si , ben n o li a tulto il m ondo medico, da Letull e a Romme. La Gn a Masson ha volu Lo d ar cor so a urla pubblicazio11e con1111emorali,ra cl eg11a d ell e . u e tradizioni e d el periodico. I n ostri r allegra1nenti ed auguri cordiali .

Per una biblioteca centrnle della malaria. Pres o la « ta1.ionr perimentale 1)er la Lol la Antimalarica n in llon1a, è istituita e funzio11a dal 1925 una bib1iotC'ca della n1alaria. A cura di que ta biblioteca si pubbli ca annualmente un « Indice })ibliografico della inal aria ». i pregano vivan1er1te gli studiosi ed i tecnici della nlalaria, pcrcJ1è ,·ogliano inviare alla Stazion e precletta, volumi. relazioni multigrafale ecl estratti, allo copo di costituire ur1a Bil)lioteca Centrale speci alizzala, per quanto è possibile completa. A richiesta, la ))ibl jo Leca provved e all 'invio di daLlilografie d ej la' or i, in corri sp e ttivo d elle sole spese 1li esecu zion e. Le pubblicazioni e qualsiasi altra richies ta dovran no esser e indirizzate al direttore d ella Stazione perimentale per l a Lotta Antimalarica, corso Villorio Emanuele 168, Roma.

Riforma del codice di deontologia medica in A..u tria. Il ministro della sanità pubblica d ell 'Austria h a inYiato, in esan1e, alle as ociazioni nledich e corporaliYe (Can1ere inedicl1e)1 un progetto di riforma d egli st aluli sui <lirilti e doveri dei medici e ercenti in 1\uslria. econdo que lo })r ogelto, solo i ciLtaùi11i austriaci o naturalizza li , possessori di un diplom a aus triaco o ratificalo (l a una università austriaca, avranno diritto di esercitare nel terr)torio della Repubblica; inoltre d ovr anno aver prestalo ser Yizio almeno p er d odici m esi in un ospedale, dopo il diploma . I m edici s lra11ieri possono, però, sen1 pre eser citare, se chiamati in con sul lo. Glj studenti s tranieri possono adempiere le funzioni d 'in terni, sott o l a garan zia ilel loro capo . Il diritto <l'eserci tar e può esser e ritirato se il medico perde l a u a n azion ali Ià, • e è colpito d a alienazion e men -

tale o se è d edito all 'alcoolismo o ad altre tossico~ani e. Un m edico non può aver più di un ga])1netto di consullazion e, salvo casi eccezionali. ll segre to professionale dev'essere rispettato, salvo qualora il giudice insista per o llenerne l 'infrazione. Viene accordata g rande au torità alle Ca111er e meclicne, ma il medico n on J) U Ò essere r adi at o dall 'aibo, se non die tro un 'inchies ta giudi1iaria rigor osa e col con senso ùel mi11islro della sanità pubblica e dell 'associazione medica locale, di cui i medici esercen Li sono le11uti a far parte.

ltesponsabilità di un'infermiera.

ttn

ospedale per negligenza di

'L u Corte Supren1a della Florida (Stali Uniti) ha J)r onunziato la senle11za definitiva in un processo inlentalo, contro un osp edale, da una p nziente, 11011ch è dal di lei 111ari lo . ~Ien tre 1a p aziente era so l I o n arcosi, un 'infer1nie ra eseguì una ipodermoclisi in una mamn1el la. Qu esta andò })Oi in sfacelo. L 'i11fern1iera dic l1iarò di aver n ota lo della <ljfficol tà 11ell 'eseguire 1'ipocl<'rn·ioelisi, quando aveva i11ieltalo poco più cli 50 cc. di liquido, il quale no11 veniva riassor]Ji lo i1orn1almen te; tullavia el la continuò l 'iniezione, en za interpellare il 1nedico, fin o a r aggiungere 650 cc. La clifesa dell 'o ped ale sos ten eva un 'idiosincrasi a imprevedibile della pazien le; d 'altra parte l 'oSJJeclalP s tesso i1on ha scopi di g uadag no, poichè m e tte a carico rlei pazie nti olo la Lan za ed il servizio d 'infermerja: quindi non cloYrel>lJe aYere reSJ)On aùili tà d'ordin e econ o111ico. La Cor te invece h a amme o Ja re~1)011 abi li là dell 'ospedale, i 11 r1unrtlo l 'a sist cnza ero tata i n adeguata.

Ancora sull'assistenza agli intellettuali profughi in Inghllterra. ' i è le11uta a Londra, n e1la Albert Hall, una gra n11 e adunan za cui h ann o l)arlecipalo più di KOOO J)erso11e , i11della dai vari e11ti di soccor so ai profughi da11n Ger1na1tia: u Acaclemic Assistance Coun cil », cc Inlerna li onal tude11ls er vice », cc ReIugee Profession al Gomme ttee », cc Germ an Emerg incy Commettee » (d ella « Society of Friends ))). Il principale cliscorso fu tenuto d a Ei11 s lein ; parlnrono anch e lord Bukma s ler , sir J\.uslin Ch a111])erlain, i] YesroYo cl i Exet er ed al Ire personalità. u na so ltoscri zio11e racco] e più <li G milioni di lire it. Venne lumeggialo il principio cJ1e n o n s'intend e di dare d ei posti e non ce n e 0110; ma di assicurar e una dig11itosa esis tenza ai profughi. i dette n otizia di al cunj colloca1nen li ; p er es'. i tre Zon<lelt (! 'internist a Hermann, il farmacoloQ'O amuel G.~ e il ginecologo Berhnard, autore <lella nrJla reazione per l n diagnos i orn1onica della g-ravjd an za, ideata in collaborazione di Aschheim) c;ono st a li tutt'e tre assunti a l\iian cb ester, n el u Victoria i\1e m orial J ewish Hospital ». I profughj non son o solo ebrei, m a an che p er~cg11j ta ti p er rag ioni. p oliti che: così il celebre fis ico 1Schro dinger , cl1e I 'Università di Oxford si è assicurato. · . i tenta or a rH fare in modo che anch e i due fi. .. ir i Frausl e Hab er , premi Nob el , inventori dei 1n<:> Iodi per l 'utilizzazione dell 'azo to a tmosferico, si s tabiliscano in Ing11ilterra. Questa inte11de di continuare le ... u e tradizioni rii liberalità.


1954

« JL POLI CLINICO » •

Un po' dovunqt1e. Il Con sig lio dei ~finistr1 ha approvalo uno sch em a di di egn o d i legge sulla tutela del lavoro delle donne e d ei fanciulli; esso unifica l e disposizioni legislative e regol a111entari vigenti in materia, semplificandole e ar1uonizzandole con i nuovi is tituti giuridici ed economici crea ti dallo .Stato corpor ativo . Il mini stro dell 'Eclucazione azionale on. Ercole ha presentato alla Can1era il progetto di l egge che r eca p·rovvedimenti per le Acéad emj e, gli Isti Lu I i e le Associazioni di scien ze, lettere ed arti, accoinpagnato da una relazion e illustra tiva . i è tenuta a Caxton H nll \Inghilterra) la 3a conferenza biannuale d 'ig ien e m entale, or ganizzala dal Consiglio nazior1ale d 'igien e 1nental e; l 'inau.gurazion e h a avuto luogo il 22 n ovembre.

Il 10 novembre si è tenuta a \'' interthur l 'adunanza d ella Lega cl ei inedici SYizzeri tedeschi (\TEDAG). Nei g iorni 18 e 19 novembre si è adu11ata a Ber11a l a Società n eurolog ica svizzera , ch e ha festeggia lo il su o 25° anniYersario. L 'll novembre si è adunato presso l 'A1nn1ini strazione prov. di Foggia il 3° Convegno provinciale dei 1nedici d ell 'O. N. B. Ha fatto la r el azione t ecnica annuale il 1>rof. De Capua. Nei locali d ella CJinica p ediatrica d ell a R. Università di Bolog n a . i è tenut o t1n co11veg110 r egior1ale ~miUano pedi a trico al quale hanno p artecipato l e scuole p ediatriche di Bologna, l\ilodena e Parma e molti sp ecialisti d ella Romagna; esso è stato presieduto dal prof. Pin ch erle. Nel palazzo 1lell 'O. N. B. si è svolto il 2° Convegno dei sani lari friulani d e Il 'Opera stessa. Il àirigente p1·0 Yinciale dott. Accorclini ha fatto la relazione t ecnica. Il 5° congres o clel Sindaca lo nazionale fascista dei m edici è st a to differito all 'anno prossimo, in epoc;t da desti11ar si . Si è chiuso a Lill a un <'or so pratico di m edicina per i 1nissionari, fregu enlato da 34 mi ssioriari , l a m aggior parte francesi ; si è chiuso il 15 ottobre. La "'ociet à Lli Cultura medica novar ese si è adunata il 9 n ove1nbre, sotto la presid en za clel prof. P . Pie tr o, assistito d al segretario dott. L . F errero ; furono fatte comunicazioni dai proff. V. Ferrero, P. A . Meineri , G. Loddoni e dal rlott. S. Valenti; tulle hanno dato origin e a di scussione. A R oma è s ta to amplialo l 'osp edale p ichia lrico provinciale di . ~1aria della Pie là 111edi a11 te la sovraelevazione d el padiglione XV, ottenendo così una potenzialità di 70 letti in più. È stato sol ennemente ina11gurat o a ~fjl ano , il

27 novembre, il nuovo Istituto di p atol ogia medica dell 'Univer ità. l e daren10 ulteriori n otizie. s lat0 in augura lo il 28 ollobre a Tarquinia il nuovo eclificio osp ed aliero. E compost o di cinqu e principali cor1Ji di fabbrica a due piani ciascuno e di tre econdari . È

[ANNo XL, NuM. 49]

L'Ospedale cc Costanzo Ciano » ùi Livorno ha ultimato un nuovo padig lione per cronici, capace di 250 letti . L 'ospedal e di F errara h a i11augurato l 'ospizio n1a lernità e l 'i stituto anatomico. A Palermo sono stati js tituiti tre centri orlogenetici impianta li in tre importanti istituti scolastici ed aLtrezzati completamente p er 1'osservazione clinica e la valt1lazione dei dati antropometrici e biotipologici più importanti.

Presso Ja te Croce Bia11ca n di Genova (Pubblica Assistenz i), i cui serYizi ambulat oriali sono dir etti dal prof. Vittore Baldass~ri, si è aperto il 1° Ambulatorio ~revenl ivo, affidato al prof. Gioacchino Brec ..:ia, m edico internist a. La direzione sta proYved endo al acremente a lrasfor1nare gli altri ambulatori . Il 28 ottobre venne inau guralo a Torino un Centro p er l a cura d ella s terilità, an11esso alla cli11ica ostetrico-ginecolog-ica. È stato irtau g urato a Kaifa il nuovo ospedale

cl ell 'Associazione Nazionale Italiana, all a presenza del console general e d 'Italia per la Pales tina .

A Croce <li Salvem, n ell 'alt.a Val Can1er1ica, sta sorgendo un centro sanatoriale) capace di 94 letti. Sarà inaugurato l 'anno prossimo allorchè sarà completato d ella colonia infantile, capace di al tri 40 pos ti. 1

ella C:isa del Balilla ad Aquila funziona regolti r1nente p er il pubblico l 'inalalorio di acqua deferrizzata di Salsomaggiore e di soluzioni calciche, d on ato dal comune alla O . . R. provinciale. Il 12 ottobrE> ebbe luogo a Buenos Aires l 'inaug urazione di tre padiglioni del nuovo Ospedale spagnolo. Il cost o d elle nuove installazioni si aggira intorn·) ai 2 milioni di p esos (8 inilioni di lire it.) . Si è inaugurato a Bris tol un Servizio di medicina preventiva; è annesso all 'UniYer silà. Un laboratorio è riservato all 'esame del latte. In una sala si terranno delle rlirr1ostrazioni cinematog r afiche. Il p ossid ente Vincenzo Sarli di a11ni 83 morto a . -apoli ha lascialo alla Croce Rossa Italiana il ~uo ricco patrimonio, va lutato a parecchi milioni. Il Capo del Governo ha disposto che sia asseg nato un s u ssidio, di L. 40 .000, all 'Ospedale Civ) le di ~Iantova. 1'r e altri precedenti sussidi, dal n1arzo 1931 in poi , avevano importato L . 190.000. 11 laboratorio municipale di Bar cellona ha prep arato, n el primo sem es tre di ques t'anno, 22.000 dosi di vaccino Caln1ctle, contro 3500 11el corrispondente p eriod·o del 1929, il che attesta il credito crescenle del lnetocio. el Canadà è stato estratto il primo radium: 1rattasi di un quanti la Livo del valore di circa 300.000 lire. P er festeggiare il 25° anniYersario di primaria lo d cl prof. Umberto Calan1ida, n1olti amici, allievi


[ANNO XL, NuM. 49)

1955

SEZIONE PRATICA·

ed a111miralori si sono raccolti n ell 'aula l)alclla dell 'Ospedale Maggiore di Milano e gli hanno offerto un volume di 800 pagine, in cui sono raccolti numerosi lavori ; gli hanno anche presentato le in egn e di co1nmendatore d ell 'Ordine d ella Corona d 'Ilalia.

è slalo possibile di realizzare, a Bari, c iò che le direl liYe del P<irtito hanno preconizzato in ordine allo scambio degli assiste11ti no Lri con quelli stra11ieri , p e r la espansione sempre maggiore della no tra cultura all 'esler o. ·Lo scambio avverr à con un a i lente della Clinica Medica di Bari o anch e con un intern o ch e n.el corso dell 'anno abbia dimostrato particolare diligen za.

'fra i discor si inau g l1rali di anni accademici, segnaliarr.o quello tenu lo a Bari dal prof. Sangiorgi sul len1a « ~1al a t tie sociali e difesa d ella razza ».

L '« Associazion e di scrillori m edici » della Spagna ha bandito due con corsi, dell 'importo di 300 ]Jesete ciascuno, per lavori o articoli sociali e profession ali , esclud endone quelli d ottrinali o scientifici . pubblicati dal 30 nov. 1932 al 31 ott. 1933. Tutti i inedici posson o far parte del] 'Associazion e. (Rivolger si al Dr. Darrio de Medina , Barquillo 10, Madrid).

Nell 'ospedale civile di Venezia il prof. Fabio \ 'itali h a le tto Ja prolusione al cor so di clinica n1edjca della fon<lazio1te 1\Iinich 1rattando il t ema " la d e tronizzazione d el cervello u. Il prof. Pietro Slazzi, dell 'Isliluto superiore di n1edicina ve lerinaria di ~1il a110, ha tenuto al « l~otary Club » di ques la città una co11fer enza su '' La dife a contro le inalattie infeltiYe ». L 'oratore h a illu lra lo i la' ori d el recente ConYegno Voi La rl in1n1 unolog ia.

L 'Accad emia Nazionale cli Medi cina di Madrid l1a assegnato 10 su ssidj d a 250 }Jesete, della Fonclazior1e Pérez d e la lìanosa, a m edici ed a vedove di medici e loro famiglie, e 25 su ssidi da 500 pe e te, d ella Fondazion e an Nicolas, a vedove di medici .

1

Il prof. Emilio Sergent ha la sciato l 'Ospedale d ell a Charilé per andare ad occupare la nuo' a clinica rr.ed ica proped eutica nell 0spedale Brou ssais. Ha lenulo 1a sua ultima lezion e nel vecchio ospedale diu anzi ad un pubblico elettissimo.

Si è costituita in Inghilterra la co1n pagnia teatrale « British Hospital Sir Pageant s »; in esito alle r appresentazioni date in 180 città e villaggi, h a r ealizzato dei b en efizi da cui, secondo i suoi statuti , h a prelevalo Ls. 6854 s. 6 (circa 380.000 lire it.) per opere 1nedich c n ei centri visitati. Pel 1934 è irt p rogramma l a visita a 200 località.

1

Il proi. Arturo Cas ti gli o1ti tien e i11 A111erica un cic lo di conferenze sulla loria della m edicina, riJJOrlando no1 evole su ccessi . Si è le11u lo a Catanzaro un ciclo di confer en ze d estina le al1 a difesa dell a Yista 11elle scuole ed i11 altre colleLtivi Là.

Ricordiamo ch e dal 15 al 31 dice111bre si svolger à un viaggio di m edici spagnoli in llalia. Per il programma completo rivolgersi al rag. Santo \ ' an as1a, via Ombroni 5, Milano.

Al ~fu eo cl 'Ig iene cli Dresò a si è comm e111or ato Bernardino Ramazzini ; parlarono il dott. Wege11er, il d ol l. edhoff e il Console generale itali ano.

cll a Czecoslovacchia son o sta te fissate delle tariffe per le Case di salute; i prezzi variano tra circa 10 e 15 lire it. al giorno .

Il 27 novembr e on o s lati scoper1i a ~Iilano un busto e una Japide in m emoria del · compi anto sen. Baldo Rossi. 11 busto è collocato n e]l 'aula magna dell'Univer sità ; la lapide n el1 'atrio di acCHS o al p arlig lione chirurgico Zonda.

L 'Univer sità di S1rlney ha deciso di sostituire, nei diplomi, l a fotogr afi a con I impronta del pollice, clacch è Ja fotog rafia dopo un cerlo numero cl 'a11ni non è più un d ocun1 e11lo esatto.

L 'll r1overnùre, ucl ini ziativa cl.ella « 1nfia », fu celebrn lo alla orbona il giubileo m edico postumo di George Clém en ceau , alla presen za d el presidente della Repubhlica dei presid enti del Sc11ato e della Camera, cl e1 mjnislri plenipot enziari stranieri ~ di molle altre autorilà e personalità <lella politica, d ella m edicina, della scie11za, del! 'esercito ecc.; erano presenti ar1che i r appresen ta11 li d ella famigli a Clémenceau . Il 5 ollobre l 'Accadernia Spagnola della Li11gua ha commemorato solenn emente il dott. Carlos ~iaria Cortezo, il quale fu un valente letterato oltre che un insign e sanitario. La cerimonia venne onorata dalla presenza del Presidente della Repubblica Spagnol a, fatto tanto più significativo, in quanlo il Cortezo si era mantenuto fed.ele ai suoi prjncipi monarchi ci . ospite presso la Clinica m edica d ella R. U11iver sità d i .Dari il d oti . Dobozy, assisten te presso l a Clinica m edica della Universit à di Budapest , <liretta dal prof. Koranyi. È già il secondo anno che, iner cè l ' in teres ·an1er1Lo rlel prof. Ferrannini, È

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11 << Progrès Iviédical >> h a d a lo notizia di un ind ivjduo presentalosi agli esami di levatrice, presso la Facol Là l\1ectica di Parig i. Siccome il regolamento non' prescrive tassativamente il sesso femmjnile per le levatrici, ed in seguito a parere rl ell e At1 lorità accademich e, si dovette permettere l 'iscrizione all'esame. JJaJ 111omenlo ch e le donnp invadono i campi \1na volta riservati agli u omini , si sono volute comjnciare le ritorsioni ... Il Tribunale di Detroit (Stati Uniti) ha condan11ato un chirurgo a corrispo11dere 75.000 dollari al n oto rugbysta Ken Stranz. Ques li , ferito al polso durante il gioco, si era · fallo operare : ne era derivalo un dife tto inguaribile. Egli aveva chiesto 250.000 dollari. Il sanitario è ricorso in appello . Il Consiglio di S Lato · della Repubblica Francese 11 a reintegrato n ell 'impiego il dott . Hucl1ard, medico municip·a le di Dacar (Afri ca occid entale fran cese), il quale era stato licen ziat o per ch è ad un comizio aYeva parlato contro il deputato d el luogo, on. Diagne. Il Consiglio di St.a lo h a riconosciuto l 'eccesso di potere.


1956

u JL 1'0L rOLINICO

Il scn. prof. PIETno ALBERT0~1 lascierà una traccia duraturct nelle scienze mediche. Era nato a Gazzoldo, nel ì\fantovano, il 22 settembre 1849 da un medico condotto. GioYanissimo si arruolò con Garibaldi e combattè a Bezzecca n eÌ 1866. Cons~guì la laurea a Padova n el 1873; per poco medico condotto, nel 1876 lo troviamo già libero docente a Siena; è poi a Genova, insegn ante di materia medica, di cui detta magnifiche lezioni . Nel 1888 la Facoltà medica dì Bologna lo chiam a. ad unanimità, alla cattedra di fisiologia, ch e 'egli doveva poi illustrare per 36 anni, fi110 a quando venne r aggiunto dai limiti d 'età . L'Albert oni h a p ercor so tutti i domini della fisiologia e sarebbe troppo arduo, in quest e brevi n ote, di render e la sua produzione impon ente. Egli predile e i temi sociali: a lui si deve per 1nolta parte il movimento determinatosi in Italia, per il miglioramenlo dell 'alimentazione delle classi inferiori; promosse in Italia la lott a contro l 'alco0lismo, intesa nel senso di ten1peranza e non di as tinen za assoluta (con j} I-lo i rivendicò poi 1 ~ benemerenze d~l vino, t1sato co11 morigeratezza); s1 occupò della rl1eta n egli ospedali ecc. La su a cc l~isiol ogi a umana », r edatta con A. Stefani, fu , per ] 'epoca, un ottimo libro di t esto e vien e ancor .t consultato utilmente. L'AllJertoni h a educa to un grandissimo 11umero d_i allievi di valore, farmacolog i e fisiologi : basti ricordare Barbera, Bufalini, Cor on edi, Marcacci, Marfori, Novi, Pinzani, ~senti , .Sabbatani ecc. Fu più volte deputato e dal 1912 era sen atore . Instancabile, continuò a produrre si11 quasi all a vigili a della 111orte, aYvenuta ad 84 anni.

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[ANNO XL, NuM. 491

la p este; la sifilid e; altri doini11ì della miérobiologia e dell 'in1mun0Jogia. Di salute cagionevole, il Roux fu tutta,ia un la,:orator e infaticabile. La su a vita feconda si è chiusa a 80 anni (era n a to a Conflens il 17 diçembre. 1~55: si è spento il 3 n overr1hre nella sua inodesliss1ma carr1cretta dell 'Is lituto Pasteur).

Alberlo _Cal:nett e appar!enn e in primo tempo al corpo sanitario_ de!la Marina da guerra ; poi passò n~l corpo san1tar10 coloniale. Appassior1ato studioso, ottenne di essere inviato nell 'Istituto Pa/ steur di Parigi. · ~as teu~ seppe apprezzarlo e gli affidò subito l 'incar1?0 d1 _fond ar~ un Istituto Pas teul!' a Saigon, !lell Indocina. Ivi Calmette, ar1cora giovanissimo, imprese a preparare i sieri anliofidici , che hanno salvato e continuan o a salvar e migliaia di vite. Com~ì un _altro s~udio notevole, relativo alla preparazione industriale dell'alcool mediante Ja fermenta2ione ili sos tanze amilacee: tutta un 'induslria doveva deriYare da ques te esperienze. Passò poi a fondare e dirigere l 'Istituto P asteur di Lilla. Ivi rimase 25 anni ; la Facoltà medica lo volle alla cat tedra d 'jgiene, quantunque Calmette non provenisse dai r anghi accademici· il rvI~nicipio gli affid ~ Ja soluzione del problema ' relativo alla depurazione dell e acque di rifiuto e l 'ope~a di C~lmette in ques to campo è rimasta rJass1ca. A Lilla fondò il primo dispensario .antitubercolare ed un sanatorio : cosi fu portato ad occuparsi della tuber colosi. Tn particolare s'intPt essò alI~ p~toge~esi di questa malattia (infezione })er la via intest1nale), con esperienze inue0'11ose 0 0 e brillanti. CaJmette fondò anche gl 'Istituti Pasteur di AlA. P. geri e di _Ater1e e fu ad Oporto, con Salimbeni, per organ1~za~e :'a lotta contro la peste: all 'uopo Con El\11L 10 Roux, direltore clell 'Istiluto Pasteur 1 du e studiosi s1 valsero in larga misura di vacdi Parigi, e con ALBERTO CAL~IETTE, vice-direttore cini e di sieri. dello stesso Is tituto non soltanto la Francia, ma Morto Metchnikoff, che era uno dei due vicetutta l 'umanità hanno subito una dura perdita. direttori dell 'Istituto Past eur, Calmette venne Emilio Jlou x, il discepolo più intimo ed il con - chiamato a sostituirlo. La sua attività ulteriore tinuatore pi11 fedelè di Pasteur, era stato da questi venne rivolta prevalentemente alla tubercolosi~ fl ssunto, su con siglio di Duclau.x, com e prepara~ono ben note le vicende del va ccjno Calmettetore nel suo primo modesto laboratorio di rue Guérin (B.C.G.), provato prima , con successo, nei d 'Ulm. Il lloux si dimostrò sperime11tatore esperbovini e poi nell'uomo: attraverso diffi coltà e dito e u omo di s tudi e quando sor se l'Istituto inti- battiti, esso è venuto sempre più affermandosi, sutolato al Pasteur, questi gli affldò la cattedr a di perando !'i11fortunio di Lubecca. È doveroso ricormicrobiologict. Alla morte del NJaestro, egli prese dare che, nella vaccinazione contro la tubercolosi il posto di vicec.. direttore lasciato dal Duclaux, ed il Calmette ha avuto un precursor e in Maragliano: alla morte del Duclaux assunse la direzione del Ora questa pratica ci offre il mezzo pi1) prometgranòioso Isti luto. tente per vincere la malattia t anto temuta. Cal Il nome di Roux resta indissolubilm ente lega lo mette, ch e n ell 'Is tituto Pasteur ha compiuto all a sieroter apia. Egli vi giunse attraver so varie clelle installazioni grandiose per Io studio della tubercolosi , stava proseg11endo gli studl: andafasi. Con Yer sin provò, dapprima, la specificità del bacillo di Klebs-Loffler ; poi scoprì ch e il ger- ' a perfezion ando la profilassi vaccinica, estendenm e elabora u.n a tossina m olto attiva; n el 1894, dola agli adulti ecl ai tu her colotici; andava anche sLudia_ndo la filtrabi]ità del virus tubercolare, la al Con~resso m edico internazionale di Budapest, annunziava la pratica della sieroterapia antidifte- 1rasm1ssione transplacenlar e di esso ecc. Si cirrica, elabor a la con l\i1artin. Già Behring aveva avu- condava di giovani volen terosi, tra cui gli furono to l 'idea di questa t erapia; ma fu Roux a rico- -rari alcuni italiani. Fino all 'ultin10 rimase al 'lavoro. Nei giorni 23 n oscer e la produzione 1iella tossina solubile il <:he costituì un dato fondamental e per la pro- o 24 ottobre volle ancora partecipare, febbricitanduzione del siero antitossico. Inoltre una so- t e, al Congresso internazionale d'igien e, adunatosi luzione pratica per Ja sieroproduzione venne otte- a Parigi. Qualch e giorno dopo, il 29 ottobre, donut a valen dosi dei cavalli. Altre ricer ch e impor- veva cessare di viver e, in età cii 70 anni. (Era nate> a Nizza il 12 luglio 1863). tantissim~ del Roux riguardano l 'eziologia del teRoux e Calmette h anno illu strato la scienza e: tano e la cura e la profilassi di ques ta malattia seryj to l 'umanità . mediant .! un siero specifico (ricer ch e eseguit e con Vail1ard ); la peri pneumonite dei bovini ; il colera; L. V.


[A:NNO XL, Nul\1. 49 j

SEZIONE PRATICA

1957

F. FERHA~TI e G. N1zz1NuT1. inlomatol ogia d egli an et1rismi dell 1arteria anonima. Accad. M ed., l Q sett. - N. P ENDE. Influenza del simpatico s tùla funzione sessuale nlaschile. Rc v. Med. L atino-_4.mer., lug. ·- P. vv·E1ss. Verruga peruviana o morbo di Carri6n. Riforma M ed., 2 sett. -= G. MoNASTERIO. Valutaz_ cl ell 'a llività insu l inica. Su r g., Gyn. a. Obsl., se tl. - W. J . Porrs . Il compito degli ematomi nell a g u arig. d elle frati ure. - T. ScHUBB e S. B. GoonSTONE. Bile cc l atte di calce n. - C. C. H1cG1Ns. Anast omosi ureteroi11lestin. asettica. Deul. Med. W och., 15 sett . GuT TANN. Manifest azioni aller giche da sosta11 ze alimentari e rome el iminarle. - BEssAu. I saprofiti del latte e loro compjti. Amer. J ourn. Med . Se., se lt. - I . STARR jr. e al. i\cetil-~-metilcolina. W. BuNNELL .. Diag nosi cli mononucleosi infettiva. - 'iV. P . Mu RPJ:rY. Vantaggi d ell 'epatoterapia per via p ar enter ale. - G. '\' ALSII e \ \r. G. MoRGAN. Aracnidismo. - J . H . Roc e A . S. ScuwARTZl\1ANN. Toller anza pel galattosio quale mis ura d ella funzione ep atica. . Lancet, 16 sett. - F. D . SAuER. Trattam . della lll)purazione. E. Hl.TGIIER e C. ALLAN Bincn. 1'ratlam . pare n ter al e t1 ella blenorr. con acrifl a. R iforma 1\fed., 19 ag. -

Cliir. degli Org .. di .~fovim., lug . - V. Purn. Trazione col filo n ell 'allungamento op era Livo del femore. - C. ZA rr.A. Stato anafilatlico nella gen esi di alcune artropatie. - E. FREUND. Inl erYenti r1ella tbc dell 'an ca. - A. nr ~RA~IPJ.::RO. Trapianto osseo nella cu ra cl elle fra llure d el rachide. - E. G1ANNI. l euror afie d'urgenza. Ann. di Oste! r . e Gin., 31 ag. ·- I . VITALI. Rottura arlific. precoce delle membrane in lravag}io di. parlo. 1) . ~!ANCINJ ,. Il solfa lo di n1 agnesio 11ell 1eclampsia puerper . A 1cli. p. lo stuclio d. l •'isiopal. e Cl. d. Ricambio, lug.-ag·. E. CASTELLAN I. ùl e labolis1l10 basale n él1a iperten s. arler. - C. 1'o CANO. Ch et osi (liabc ti ca latente. 1\Jediz. J(linik, 8 sett. - W. Kor..LATB. Con1e agiscono le Yilamine. - R. STEtN. Diagno i del gl aucoma . - J. W1L0En. Ischi al gia. Miincli. i\lfed. Woch., 8 sett . - F . H. LoRENz. 1 L irn111unità an lidifteri ca. ~ E. \·, t1EL!NG. Avitaminosi A . A1Ch ) i l . di Clii r ., 3. - ~I. DE BERNARDil\fJS. Ferite dei tendini. - I~. PEGREFFI. Rigeneraz. del le fibrocellule 111uscol ari e delle fibre elastich e va ali . Journ. de Mér1 . de Lyon, 3 se ll. - G. ~10UR1Q AND . Le sindromi d 1inassimilaz ion e nel fanciullo. Paris Méd., rJ se lt. - Numero di s tomn lologia. Morgagni, 13 ag. R. Loì\rRARDI. Inne ti di midollo osseo e di periostio n el t e. Licolo . Forze San., 30 ag. - A. CoNTT. jer ositi ed artriti l uetich e. Journal A. AJ. 1., 26 ag. - A. F. HEss . Abbia1110 bi ogno di vi lamina A? L. BrERRING. l\1iocardosi . - F. L. REcTon. Il probl e1na attuale del can c ro. Giorn. di Cl. 1\Jed., 30 ag. -· l. ~IA s . Osteopatia fibrosa tipo Reck.linghau sen. - R . J ONATA. I <i anni e i pretesi vantaggi della Linlura di iodio . Riv. Ospedal., lug. - E. G1UPPONJ. Corpi estr a11ei d el <luodeno.

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1

'ina.

Brit. Med . Jou rn ., 16 sett. - . R . D . LAURENcE. Tl diabete co11 sp eciale rig uardo alla dieta ad alto con lenu lo d 'idrocarbonati . Riv. di Patol. nerv .. e m ent ., lug. -ag. - A. PACIFICO. Disturbi da puntura lombare. - G. PIN~ TUS. Frenastenici « biopatici ». - G . DE N1cR1s . cl er osi lat erale amiotrofica di lunghi ssima durn I a. R ev. Méd. d e Barcelona, lu g. J. J. BARCIA GoYANES. Edema acuto criptogen e lico. J . S1l\tARRO. Applicazioni clinich e dell'allergia. Revue lV eurol., lug. - J . DAGNELJE e P . GAMRJER. Sclerosi l aterale amiotrofica. Forze San ., 10 sett . - L. BERNARo. Quello che la medicina d eve all'Italia.

Indice alfabetico per materie. I~ibliogra fia

Bronchl

. . . . . . . . infezioni : t er apia

Co rrispondenze

. . . . . .

. . .

· . . .

Derma li li da cosmetici . . . . . · · Dermatosi pruriginose: splen oler ap ia Diabe te : variazioni s t agion ali . . . . L'iahetici : malattie infetlive e ricambio dello zu cchero . . . . . . · . . · · · Funicolo spermatico: tors ion e . . . . Giu rispru den za san itar ia: quesiti . .

Malattie 111entali : zolfo-lerapia . . . . l\feningite sierosa di n atura allergica . Nar cosi per via endovenosa . . . . . · P leurite secca : cura pneumotoracica . Pneumotorace: area d 'i po.fonesi mobile Polmoni : cirrosi ; sindron1e asfittica . .

Pag. 1941

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1946 1950

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1939 1940 1947

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1946 1938

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1948 1944

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1945 1933 1946

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1926 1919

J>sichia Lria : congresso . . . . . . . . Pag. 1943 )) 1945 fJ icosi influenzali . . . . . . . . . . . )) 1944 Pubertà precoce . . . . . . . . . . . . )) 1945 Puntura lombar e: disturbi cla . . )) 1946 an g ue: formol a leucocitaria norm ale )) 1942 Scienze : congresso . . . . . . . . . · · )) 1941 S ifilidc i111pì acabile . . . . . . . . . . .. loria della medicina : per lo studi o )) 1947 clella - . . . . . . . . . . . . . . . . Testicol o: t u mori . . . . . . . . . . . 1937, 1938 1'ifoide: bevande acid e cd alcoolich e )) 1947 nella profilassi . . . . . . . . . . . . )) 1944 Tubercolosi : ricer che . . . . . . . · )) 1945 Tubercolotici : cu ra d 'ing·rassa1nen lo )) 1936 \ 'i la : aspetti ch irrdci . . . . . . . . · .

Diritti di proprietà riservati. - N on ~ consen tita la ristampa di lavori 1>ubblicati n el Policlinico se non in se~ito ad auroriuazion e scritta dalla r edabone. E vid ata la 1>ubblicazjone di sunti di essi senz a citarne la fOflU.

A. Pozzi , Resp.

C. FRUGONI, Red. capo.

Roma - St ab . Ti po-Lit . Armani d i M. Cour rier.


1958

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POLlCLI~l CO

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fANNo XL,

NuM. 49]

Opera a disposizione del signori abbonati al '' Policlinico ,, :

Prof. Dott. GIOACCHINO FU MARO LA !:.ibero docente e

Aiuto nella Clinica delle malattie nervose e mentali della R. Università di Roma.

Diagnostica delle malattie del sistema nervoso Prefazione del Prof. OIOVANNI M!NGAZZINI giudizi .che ~u questa pubblicazione espressero i grandi maestri LEONARDO BIANCHI, AUGUSTO MURRI, ENRICO MORSELLI, SANTE DE SANCTIS ed altri, furono da noi già resi noti nelle pagine del « Policlinico ». Ci permettiamo riportare ora anche uno dei tanti giudizi pubblicati da Riviste Mediche Italiane:

I

« Ha scritto il Prof. M.INGAZZINl nella prefazione di questo li-

« bYo che La dura vita det medico nelle Sale di Clinica somiglia << a quella dell'artista nelle umile botteghe del Rinascimento ; fu, « dovinato raffronto atto a convincere, se occot"re, come solo at-« traverso la padronanza della tecnica si può dominare l'arte, e « come solo attraverso la laboriosa esperienta giornaliera, con, << dotta col miglior m etodo, si può Mrivare a conoscere• . « La rara peritia a.equi.stata dal Prof. FUMAROLA nella sua di.1-V (( turna . assidua e prolungata vita di Clinica., egli l'ha addensata << e trasfusa in questo piccolo trattato, che p er esse1'e apparente, « m ente modesto, non è meno prezioso pe-r gli studiosi. « Esso ci cffre il sistema di condurre gli esami sul malato di « neurologia, dalle osservazioni preliminari alle più speciali:a,ate « indagini, trattando ne.i vari caPitoli: aspetto, motilità, sensibilità, « riflessi, ~ensi specifici; quindi delL'esame del linguaggio, delle « prassie, dei poteri psichici; infine di rice,-che speciali: esame « oculare, la""1goscopico, v estibolare, elettro e radiodiagnostico, « del liquor, del sangue, ecc. E tµtto questo brevemente ma con « criteri di grande praticità e di assoluta chiare:a,a sì da to<< gli.ere all'inesperto ogni dubbio sul moào di applicare i me, « todi di rice'Yca. Facilitano Le dimost-ratiorii numerose figu'Ye ii, « lustrative, e 8 tavole a colori Le corredano elegantemente (fon, « do dell'occhio, inncruatione periferica e radicolare dei mu, <( scoli).

'

« Due capitoli det Prof. MINGAZZINJ sulla anamnesi, e sulla « diagnosi delle malattie nervose aggiungono particolare interesse « aL v olume. In complesso questo libro, indispensabile a chi inizia lo « studio della n eurologia, sarà di. valido ausilio pure a chi da « tempo la ~se-rcita: vi si pot'Yà spesso trov are una guida nella « ricerca dei sintomi, un controllo nelle interp'fetat,ioni, un ap. « poggio nelle di~gnosi. G. BONARELLl MODENA ». «

(Dall' « Archivio Generale di Neurologia, analisi », Fas=. I e II del Voi. III).

Psichiatria e

Psico,

(Una delle 374 figure che illustrano l'opera). Emispasmo linguale sinistro isterico

PARTE GENERALE, con due Capitoli del pr-0f. G. MmcAzzrNI. Volume di pagg.- VIIl-352, con 175 figure quasi tutte originali n el testo e 8 tavole a colori fuori testo. Prezzo L. 4 2. PARTE SPECIALE, in tre puntate: I 0 ) SISTEMA NERVOSO PERIFERICO. Volume di pagg. 242, con 67 figure nel testo. Prezzo L. 2 8. 2°) SISTEMA NERVOSO CENTRALE. MIDOLLO SPINALE. Volume di pag. 238, çon 66 figure nel testo. Prezzo L. 3 3. · 3°) SISTEMA NE,Rvoso e.ENTRALE. IL CER\1ELLO. Volume di pag. 350, con 66 figure nel testo. Prezzo L. 4 2 • Prezzo dell'opera completa (Parte Generale e Parte Speciale) L. 1 45 più le spese postali di spedizione. N .B . - La PARTE GENERALE disgiunta dalla PARTE SPECIAI..E non si t:ende. mentre tuna la PARTE SPECIALE, oppure le singole puntate della medesima, si possono acquistare separatamente dalla PARTE GENERALE. AVVERTENZA. - Questa interessante opera, di oomplessive pagine VIII-1182~ con 374 figure nel testo, che costa L.:. :'I 4 5, più le spese postali di spedizione, gli abbonati al Policlinico possono acquistarla anche con pagamento frazionato e cioè mediante un primo versasamento di L. 4 5 e le residue L. 1 O O. in 5 rate mensili di L; • 2 O ognuna . So'l tànto agli abb-onati che intendono acquistarla col pronto intero pagamento, all'atto cioè della ordinazione, la inLcra opera è ceduta per sole L. 1 2 O in porto franco. 114

Per !'estero alle T,. 1 2 O aggiungere L. 1 5 per le maggiori spese postali occorrenti per la spedizione raccomandata. Inviare Vaglia Postale o Clièque bancario all'editore LUIGI POZZI, Vi.a Sistina, 14 - R-0ma..


ANNO XL

Roma, 11 Dicembre 1933 - XII

Num. 50

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''

fondato nel 1893 dai professori :

GUIDO BACCELLI

FRANCESCO DURANTE

SEZIONE I>RA.TIOA.

REDATTORE CAPO:

PROF.

CESARE FRUGONI

Clinico Medico di Roma

Per

1~a.n.no

1934.

Ai Medici Italiani, Iniziando con il 1934 il suo XL/0 anno di vita, ''IL POLICLINICO ,, non sente il bisogno di esporre un programma, ma di esprimere un proposito: seguire fedelmente il suo programma . ''IL POLICLINICO,, deve la sua prospera vitalità alla sua struttura, quale fu genialmente concepita dai suoi eminenti fondatori, una struttura che consente un incessante rinnovamento, un perfetto adattamento ai tempi, senza abbandonare le caratteristiche iniziali. Pur avendo un'età matura, il nostro giornale è sempre giovane, perchè segue passo a passo i progressi della scienza, sente le nuove esigenze dei medici, ne soddisfa i bisogni culturali, li mette in grado di aff ronfare tutte le di/jicoltà professionali. Se le due Sezioni Medica e Chirurg·ica costituiscono gli archivi che raccolgono i lavori originali forniti dagli istituti scientifici e clinici, la Sezione Pratica ha ben altre finalità: mettere il medico al corrente di quanto viene elaborato in tutto il mondo scientifico, per modo che egli possa giovarsene nella sua attività pratica. Pertanto la Sezione Pratica può rimanere sgombra di quanto risulta ponderoso o superfluo, ed essere ricca di brevi lavori, lezioni, riviste sintetiche, sunti, rassegne e notizie utili per le necessità più immediate. A questa sua varietà e snellezza la S.ezione Pratica dev e il favore che ha sempre incontrato nella classe medica e che la rende uno dei giornali medici più di/fusi del mondo. L'abbondanza del materiale che viene offerto dagli autori consente una scelta severa, per modo che vengono pubblicati solo i contributi che hanno un valore intrinseco, un particolare interesse per il medico pratico. Le Lezioni dettate dai migliori Maestri delle scuole d'Italia, si sono j·atte molto numerose negli ultimi anni, le riviste sintetiche sempre più interessanti e frequenti, le recensioni più esaurienti, le notizie più copiose. La compagine del giornale migliora sempre e riguarda tutti i campi della medicina. Non v'è argomento che non sia toccato durante L'annata, non v'è quistione di attualitiI che non sia tempestivamente trattata. Compilalo tenendo presenti esclusivamente le reali necessità dei medici pratici, e con .il desiderio di accaparrarsi il loro consenso e la loro simpatia, '' IL POLICLINICO· ,, si è fatto un grande giornale, un giornale di cui nessun medico sa fare a meno. la via finora seguita consente di progredire sempre e la redazione de '' IL POLICLINICO ,, si propone di non fermarsi, di andare sempre oltre, battendo il passo con il rinnovellamento che urge in tutte le attività nazionali.

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LA RBDAZIONB •


1960

[ANNo XL, NuM. 50l

(( I L POLl CLJ N l CO >>

_.. Un invito ai nostri abbonati :

Sollecitare

l'invio dell'importo di abbonamento pel 1934 e, al polizzino del VAGLIA POSTALE o dell' As · segno Bancario applicare, possibilmente, la fascetta con la quale si sono finora ricevuti i fascicoli ~ ' quanto meno, indicare, con esattezza, il rispettivo n~mero di abbonamento. Ciò faciliterà all'Ufficio d'Amministrazione, la sicurezza dell'esatto accreditamento del pagamento nella qiusta partita del mittente. Ricordlam., che Il Vaglia postale va Indir lzzato all ' editore LUIGI POZZI, e deve essa re fatto pagabile nell' Ufficio Postale succursale diciotto, ROMA. Questo mezzo è, per la nostra Amministrazione, la via più breve per venire In possesso dell 'importo e poter passare agli Uffici di spedizione le annotazion I occorrenti ad evitare qualsiasi interruzione nell 'Invio dei Fascicoli del " Pollclin Ieo ,,. Coloro che preferiscono servirsi di assegno Bancario il quale va Intestato all'editore LUIOI POZZI ed a lui Inviato fin Via Sistina N. 14 provvedano a che lo stesso sia CircDlare e quindi riscuotibile in Roma. Anche questo mezzo, ove esistono Banche è molto pratico e spiccio.

N.B. - L 'i1nporto dell'abbonamento e di quanto altro si desidera, può anche e<>:.9ere inviato tiersandone la somma in quals1asi u fficio di P osta per il Conto Corrente Postale N . 1/5945 dell'Editore LUIGI POZZI - Roma. AVVERTENZA - Del Vaglia inviato a saldo dell'abbonamento, se postale si conservi la ricevuta che rilascia l'Ufficio di Posta; se bancario, si conservi Il rispettivo scontrino. Coloro Invece che desiderano ricevuta . legale della nostra Amministrazione, debbono L AMMINISTnazroNE. aumentare cent. 60 per le somme sino a L. IOD e Lira Una per somme superiori alle L. 100. 1

SOMMARIO.

Lavori originali : F. Corelli : Osserva zioni s11lla batteriuria streptococcica particolarm ente nel giru.ppo delle malattie riferibili alle in fe zioni focali. Nota pTeven· t i va. Osservazioni cliniche : G. Lazzaro: Febbre glandolare. Note e contributi : E. Truzzi: C'-011tribut o alla cono-acenza delJa cosidetta ,p ancreatite edem atosa. Riviste sintetiche : A. Salm·o n: Le tl1rbe s11dorali nelle sind!'lomi diencefalo-i pofisarie. Riconoscimenti e rivendicazioni : G. Sofia: Ancora u n a piccola rivendicazion e. - Harvey Uush ing, M. D.: U.n riconoscilillen to al prof. Schiassi. Divagazioni : Le sti gm ate cutanee dei mistici. Sunti e rassegne : ORGANI DIGERENTI : G. Cavallacci : Sui rapporti t ra gastrite cronica e can cro dello stomaco. - P. Nobé:courrt: La sindlI'ome colica fetida nei bambini. - Bensaude, Oain, Poirier: I fibromi, fibroiIIllomi e miomi del retto. - M I SCP.LLANEA: G. F . Wilkinson: Malattie aesociate a ll'anemia perniciosa. - G. Monasterio: Sulla valutazion e dell'att ività insulinica. - F. L. RectoT : Pro blemi odierni del cancro.

Cenni bibliografici. Accademie, Socieià Mediche, Congressi : XXXI Congresso Italiano df Ostetr icia e Gin ecologia. Appunti per il medico pratico : C ASISTICA E TERAP IA: Amil oidosi ~ n efrosi a miloide. - Osservazioni sulla. nefrite edem atosa. - Le n efriti azotemieh e precooi della scarlattina. - Nell'anu ria calcolosa. - L·a dieta ohe· togenioa n elle infezi oni ltrinar ie del puerpe1·io. - L'AT· TUALITÀ TERAPEUTICA: .L a terapia a onde ultra-corte nella medicina int&na. - NOTE DJ RADfOLOGIA : 11 sondaggio duodenale raipido sottp con trollo Tadiologico. - ~tu ­ dio dell'evacuazio n e riflessa della vescichetta biliare.. MEDICINA SOC1ALE: Contribu to allo studio del contar gio t ubercolare negli illfem11ieri. - MEDICI NA SCIENTIF _CA: Mi,gliora.ment o del dia.bete sperimentale per u so di a mnietin,a. - VARIA. Nella Vita professionale : Con corsi. - Noo'.nj111e oromozioni ed onorirficenze. , Notizie diverse. Rassegna ~ella stampa medica. Indice alfabetico per materie.

LAVORI ORIGINALI

ne, alcune ricerch e precedenti esegu ite con tecnich e sp esso incomplete non servono a dare una precisa idea della questione e non sono correda te da p,r ove sierologiche che in certe occa'"'ioni sarebbero molto preziose per delucidare alcuni interessanti problemi. i\1olto si discute sull'importanza · o meno ch e possono avere gli streptococchi n ell 'eziolog ia delle malattie ch e rientrano nel g ruppo delle infezioni focali , e le ricer ch e si indirizzano oltre ch e a dimostrare questi germi n ei foci e saggiarne il potere di localizzazione elettiva e le loro proprietà immunologich e, an che a dimostrarli n el san gu e circolante e negli organi stessi amn1.alati . I risultati , come si sa, son o tutt'altro ch e concordi . Mi è parso quindi interessante e di n otevole utilità , con1e si cercano n ei foci , n el sangue , e n ei vari tessuti ammalati ricer care r egolarmente gli streptococchi nelle urine in tutte queste diverse affezioni morbose. Osservazioni sperimentaili. - Come si sa e· com·e h o visto anch 'io molte volte n el coniglio, studiando la localizzazione elettiva dei germi n ei vari tessuti , quando gli streptococchi son~

Istituto di Glinica Medica della R. Università di Roma. Direttore: prof. C.

'F RUGONI.

Osservazioni sulla batteriuria streptococ.cica particolarmente nel gruppo delle malattie riferibili alle infezioni focali. Nota 1>reventiva.

Dott .

iF ERDI NANDO

CoRELLI, ass. ·volont.

Tra gli aspetti di maggior interesse pro1)ri di quelle malattie, specialmente a tipo reumatico , cui alcuni AA. attribuiscono il m ecca11ismo dell 'infezion e focale, è degna di ·nota l 'eliminazione di streptococchi attraverso le vie • • urmar1e . Che in alcune evenienze patologiche e specialmente in certe nefriti si possano avere streptococchi nell'urina è cosa già nota. Osservazioni in prop·o sito ci vengono , fra l 'altro, da Volhard, Ferrata e Cattaneo, Grandclaude e Lesbre e dagli AA. della scu ola di Roseno,i\r, ecc. Tuttavia , a parte qualch e osservazio-

1


[A NNO

XL,

NL·J\1.

501 .

SEZ l O~E

inie1l~1 li en<lo e11.a, dal ... an g·ue circola1Lt e ... pari: :- cono prc~lo. in µarte e. sendo distrutti , in parte raccogliendo i n ei ,~arii organi fra Gui in copia a11cl1c n ei r eni attraverso i quali pure si elin1i nano certe volle a11che senza dare lesioni r e nali ed alter azioni uri11arie; e co-ì pure h o più 'olte riscontrato ch e facendo 11ell 'animale un focu s per e . so ltocutaneo o intraartico]are, si ])Ossono trovare su ccessivamente n ell 'urina gli . tessi streptococchi (controllo ~i ero logico): in dicando con c iò ch e dal focu s qu esti a-ermi pa. . ano in c ircolo r aggiu11 gono an ch e il r en e alt raver.. o il quale pure ... i eliminano .1 ncb e senza 11rodurre alterazioni urinarie. Le em ocult nrc ratte in que ti a nimali . eccello •1ualc h e ca ~ o dop o le IJrim e ore dalla produzione de1 foc 11 • . ono rima. t r per lo più ~t e ril i ( for"~ per l::t ~car. ità Cl i g-ermi fìltra1 i dal f ocu e circolanti o per la lor o brevi .. ~ im a permanenza i11 r ircolo dnto il rotere batte ri cida del ~an gu e); più fo-

c;lm ente i·1ve.ce nell'urin a si pote11arto din1 0st rare streptococchi ch r ier ol oc:ricamente er ano affini a quelli d el focu s, n1entre g li strept ococch i ch e occa. io nal rn ente i possono tro\1are, in .. car o nl1m er o. n ell 'urin a di qualch e coniglio nor1n a lc. prima d el focu , on o sier oJo.gicame11t e diver i . R eperti urinari po itivi ... i E> b11 er o pure qu ando il focu era fatto in animali re ~ i precedenten1 en t e iperimmuni (ricord o i r eperti dell 'rn docardite lenta). È par o quindi m olto utile condurre una . istemati ca ricer ca u lla eliminazione u.rin aria degli strept ororchi prendendo in e ame un este o :--c:rru l) lJO di oo·cret .., ti . ia san i ia a ffetti da , ·ari e condizi oni morl)o. e d el gruppo fo cale o n1eno . È tato fallo 1)er c iò l1n o studio sopr3. 114 mala ti , .alc u11i d ei qu ali fornirono l 'o rina a n ch.e p ar ecchi e volte . fino a 20-25 volte a tutt 'o~a1 , sp ec ie i r enali e quel]j d el gruppo r e um a ti co, ad int er, a lli di di la11za di ver a, da 2-:3-5 g ior ni ad un me e e per un periodo di osser,·azion e i11 alcuni cas i - tutt 'ora i11 ror so - an che di . n ove 1nes1. T miei pazienti si dividono in tre g ruppi: 1) pazienti ani e sen za lesioni a tipo f~­ co. le apparenti , corr1e t on silliti , piorrea_, cari.e dentaria e liberi da qual11nque malatt1a assimilabile al g ruppo delle malattie focali ; 2) pazienti ch e i)Ur sentendosi i11 perfetta salute mostravano ad un esame accurato t onilliti cr onich e (avendo g ià presentato poussées a cute) o pio,r rea alveolare o carie dentaria più o meno estesa; 3) pazienti a ffetti da malattie assimil abili a l g ruppo d elle infezioni focali: n efriti. acute o c roni cl1e di vario o-rado , nefrosclero i , nefro'-

PH.-\TJ CA

1961

i ( P), reumati mo articolare acuto o cronico, µrimario e secondario ed altre a ffezioni r eu1natiche: n euriti , miositi , endocarditi reumati·l1e; endocarditi lente, lomoort riti e sciatiche ~intomatiche , eritem·a nodo o; malattie ner voe: en,cefalite, mielite, meni11go radicoli te . .cor ea; 1nalattie a ddominali : t1lcer a gastrica e d11odenale, appendicite, colecistite, colite, mal attie oculari (iridocicliti , n euriti , o tti ch e (1). Bisog n a però avvertire ch e i pazie nti di questo terzo gruppo .p resentavano , nella grande m aggioranza, dei foci fac ilmente ricon o cibili, p er la magg ior parte t on . illari e qualcuno piorrea alveolo.r e e carie d e ntaria più o m eno estesa e tracurata. Que.5ta circo tan za fa ... ì ch e in d efinitiva i r1ostri casi pres i in esame al II e III gruppo, agli effe tti d el r ep erto urinario si potrebbero identificar e con altrettanti casi di tonsillit.e , carie, piorrea , tuttavia appunto questo lato priò darci 11 na

idea dei rapporti così abituali tra tali infiam1na 2'ioni croniche (foci) e le malattiP in c1aestiorie. Gli A . citati n ell a Je tteratura a proposito di r eperti treptococcici n el l 'orina o non danno él lcun peso a tale r eper to o si esprimono per lo 1Jiù com e se iJ reperto di p er sè stesso fosse 1)atologico. Le n o tre idee n on collimano con qu e ti con cetti p er ch è a bbiam o visto . ch e an~

che l'orina, di persone apparentem ente normali -.pe o e insemcozata jn terreni u uali mostra con una certa frequ enza di contenere streptococchi . perciò in ricer ch e di questo ge11ere convien e procedere p er via di confronto. ~ei ~o­ ~ tri casi detto confronto è apparso ut1Je: infatti i nostri 78 pazienti con1ponenti i g ruppi Il e III hanno mostrato tutti streptococchi n el1'orin.a a più riprese esamina~a , m~n o 7 eh~ l1anno mostrato cocchi isolati e d1plococcl11 non a cate na , e bacilli . Invece fra i 36 di controllo (I g·ruppo, n el quale non è e r luso che fossero pre enti d ei foci profo11di ~fuggili a lla no Lra osservazion e) 1'orina di 13 è risu ltata sterile e dall'orina degli altri 23 sono nati qualch e volta streptococchi o culture mi ste di cocchi, diplococchi e bacilli. Questi dati g ià din1ostra110 un legame .tra presenza di fo ci infiammatori accompagnati o n o con malattie gen er ali del g ruppo ed il rep erto urinario; tuttavia questo I eg~me appare m eglio quando si ricorra all'uso dei terreni so(1) Naturalmente n elJ ·assegn~re al grur.po ~ elle

1nalattie riportabili al meccanismo. dell 1nfez1on.e focale l e forme ora elen cate, in Lend1a1no an che r1l'erirci ali 'opinione già n etlan1ente espressa dall~ . cu ola di llosENow in A1nerica e da quella di P XssLEH in Germania .

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1962

t< fL POLICLI N I CO

»

(ANNO

XL. NUM. 50]

liJdi, ma i1i a11aerobiosi, proposti da Ploseno"v, mesi dopo la scomparsa con1pleta di ogni fecome noi abbiam o fatto in secondo tempo. nomeno morboso. I terreni solidi infatti ci danno l 'idea preIn tre casi di reumatis1no arbicolare ucuto si cisa anche del numero dei germi presenti nel- ottenn e un numero maggiore di colonie diplo1'urina : non è ufficiente accontentarsi delle streptococciche, dopo cessata la fase acuta arsolite piastre d ,agar sangue perchè gli stre1)to- i icolare febbrile ch e all'inizio delle manifestacocchi ch e si tr atta di coltivare sono con gra11- zioni articolari stesse (e ciò può essere un dato de frequenza anaerobi almen o ai primi isola- importante), mentre Ilei casi di artrite cronica m enti. Noi facevamo in principio la cultura in- anchilosan.te il numero di colonie fu , senza sem~nzando il sedimento urinario prov·enie11te ·variazioni notevoli , sempre elevato. sempre da 50 cc. di urina (quantità fissa per Ho osservato poi fra gli altri che verranno tutti gli esami alla quale si riferisce il numero ~ eparatamente riportati nel lavoro in extenso , di colonie streptococciche trovato) a lungo un caso interessante: si trattava di una tonsilcentrifugata, in un tubo di brodocervello bol- lite cronica reciJdivante e che all , ultin10 attaclito e paraffinato e gettando contemporanea- co ave,,a dato una lego-era reazione r enale. !Fatmente con un altro simile sedimento t1na pia- ta la tcnsillectomia ubito dopo l 'intervento si stra di agar san gue . ebbe una poussée riotevole di streplococchi 11elPoi abbiamo aggiunto anche un tubo di agar l'urina (2000 colonie di streptococchi emolitici cervello che come è noto ha le identiche pro- i 11 piastra di agar sangue), i quali nei giorni seprietà del brodo cervello, m a in grazia delle auenti andarono rapidissimamente diminuendo piccole qua ntità di agar che contiene lascia (100 colonie, poi 1 colonia di viridans, al 7° aiorno) fino a scomparire costantemente dalsviluppare i germi in colonie eparate e i11 anaer obiosi . Ci accadde spesso di vedere poche ! 'urina al 10° giorno dopo l 'intervento. Ciò o anche n essuna colonia nella piastra di agar conferma: I ) che le tonsille sono porta di ensangue m entre ce n'erano numerosissin1e nel trata dei ger111i piutlosto ch e di u'3cita, se dopo l >asportazione delle tonsille i germi sono scomtubo di agar-cer vello. L 'orina er a sempre prelevata ~on cateteri- j)arsi dall 'urina; 2) ch e dopo la tonsillectorrtia smo nelle donne e, in principio anche negli . i ebbe una immissione in circolo , cioè una uomini; s'è visto poi che per questi può essere batteriemia streptococcica, transitoria, e questa sufficiente, dopo· una accurata toilette del m ea- J)UÒ anche essere stata la causa del brivido e to urinario raccogliere il secondo getto. Le se- del notevole accesso febbrile avuto all 'occasiomine erano fatte subito dopo .p relevata l 'urina. ne della tonsillectomia e rapidamente poi cesato (ciò concorda con quanto è stato visto Si è visto in tal modo che se l'orina di soggetti perfettamente normali. senza foci , almeno qualch e volta dopo l 'e.strazione di denti infetti). Gli streptococchi coltivati dall'interno delle agli esami comuni e senza precedenti tonsilliti , qualche volta contiene streptococchi si trat- ton sille che erano dure fibrose e con cavità irta per lo più di un numero piccolo di colonie; regolari anfrattuose pien·e di •pus, erano viinvece l'orina di quelli portatori di foci (specie ridans. Anche interessante da notare il fatto che in tonsillari, tonsilliti acute e croniche) sia soli sia con m alatbie del gruppo sopraddetto, può con- questo caso confrontati fra loro i ceppi da uriten·e rne molli di .più : anche varie centinaia, e na e da tonsille erano sierologicamente affini. Per quanto riguarda il tipo di streptococco non di rado pure 9-10 mila e più per tubo, (quant ità più o m eno variabile nei diversi pr e- (viridans, anemolitico, emolitico) abbiamo visto che n ei vari e successivi prelevarnenti urilevamenti). Anche l 'orina della donna affetta da nefrosi , nari, si possono trovare assieme streptococconten eva in alcuni prelevamenti anche 500- chi dei vari tipi. In un prelevamento si può 1000 colonie streptococcich e per tubo, e così avere un tipo solo o prevalenza di un tipo, ne conteneva in media 1000 colonie l 'urina di prevalenza che può restare poi costante· n ei un giovane Basedoviano che aveva contempo- prelevamenti successivi, come pure si può pasraneamente una stomatite e faringite e ne] sare alla prevalenza di un altro tipo. Prove sierologiche. - Ho fatto inoltre dell e quale, ·è interessante notarlo, la sintomatologia basedoviana era iniziata dopo una stomatite e prove dirette ad identificare gli streptococchi gengivite. Così pl1re molte colonie (800-4000) del focus con quelli dell'orina per ~ezzo delle ne conteneva l 'orina di due ammalate affette 1 eazioni sierologiche. A questo modo si può avere ]a prova di da eritema nodoso (iniziato con fenomeni fa ringei e poliarticolari) e non solo durante la quella identità della quale molti AA. parlano . malattia in atto ma anche a distanza di tre sembrando però dedurla dai semplici caratteri


[ANNO XL, Nul\ìr. 50]

1963

SEZIONE PRATICA

i11orfologici e culturali. Queste prove sono state fa t.te s u 55 malali riuscendo positivi in 12 di essi, vale a dire in 12 di essi il siero immune preparato con uno d ei germi , per es. da tonille, a gglutinava allo stesso titolo, qual ch e volta a titolo inferiore m.a sempre netto il germe l)r elevato tl all 'urina. Per inezzo di pro, Te crociate sia con di.versi germi ·e sieri di questo g ruppo di esperimenti ed an ch e di altri di cui dispone,raroo nel laboratorio, ci siamo assicurati d ell a specificità di queste reazioni. Noi sian10 inclinati a ritenere che anch·e , almeno in un certo nun1ero di casi jn cui non ci fu corrispondenza sierologica i ger111i urinari provenisser o dal focu s, anch e in base ad esperimenti di questa scu ol a g ià citati in altra nota , i quali dimostra no com e il p,assa o·gio di streptococchi in d ati organi e tessuti ])U Ò alterare ier olog jcam ente questi germi ; romunque la corrj pendenza sierologica e l '! de11tica d ei gern1 i cl el focu e d ell 'urina resta provata in questi 12 ca i cl1e comprendono 2 casi cli riefriti (su 11 n efropatie esaminate) , una n,efroscle rosi co11 i1)erten sio11e arteriosa in soggetto colpito da em orrag ia : ott oaracnoidea. ln un altro soggetto con emorrag ia sottoaracnoidea. m.a luetico e sen za iperten sione arteriosa l'urina erri sterile. Questo caso perciò può bene servire da controll o al precedente ; 2 casi di artriti croniche su quattro di cui una in p oussée ubacuta ecl una anchilo ante di a lto grad o; 2 casi di lombartrite con sciatica sintomatica (su tre esamina te) ; 2 endccarditi: una in soggetto con precedente r eumati s1no, e d un.a in d onn a senza R. ma con precedente tonsillite. (A proposito d i e rtdocardi le lenta, identità sierolog ica fra treptococclli d ell e tonsill e e que]li d el san gue . vedi l tn 'altra 1nia nota); una corea con vecchi a endocardite mitralica e due tonsilliti acute (di cui un a tonsillectomia caso o-ià r icordato più so1Jra). Tn a lcuni casi , specie in quelli in cui lo streptococco era a utoagcrlutin abile , l'identità fu controllata con la deviazion e· d el complem ento. Nei ca i di recimatism o articolare acuto (6 f)Tesi in e. ame) n on si ebbero dimostrazioni di identità . ier ologie a; così nell 'eritem a nodoso non solo fra i ceppi da diver se provenienze , cl i uno . te o soggetto, ma anch e fra questi e cyue ll i gi altri sogge t I i affetti dalla. st~ssa malattia . Ques to fatto può avere• ,rar1e interpretazioni. In tutti i i1ostri casi presi in esan1 e , forme reumatich e, ecc., ecc. fu a n ch e controllato il poter e a.g glutinante d el siero del paziente sui pt opri germi da ton sill<' ·e 1zrine: n ella ·mag !rior parte clei ca 1, esclu e le endocarditi lente, non · f'i , id e a]c11na agglutinab ilità o qu ando

c.' era, era n1olto lie·ve (±0-80). Il siero di 11na paziente con doppi o n1itralico ser1za preced enti r eumatici ma con tonsilliti ricorrenti Jlon agg lutin ava il germe d a tonsille, ma invece quello da urine (I :1 60). È inter es ante notare ch e in uno dei casi di nefri te ora ricordati (n efrite cronica, con ipertensione e iperazotemia) l 'identità sierologica (1 :3200) oltre ch e fra gli streptococchi da ton sille e ·urina esisteva anch e con quelli da prostata (1). In altri due casi: una nefrite subacuta e d un m orbo Basedow, esist eva identità sierologi ca fra l o streptococco da uri.ne e quello da prostata. Nel caso poco fa ri cordato di artrite cronica in ;po11ssée subacuta i preleva1nenti da urina e ton sill e furono ripetuti a vari mesi di I

distanza, mostrando sempre germi identici e nelle urine e nelle tonsille ~ cioè sempre agglutinabili dal ined esimo siero immune otteJ1ut o ali 'ini zio dell 'osservazione. A11ch e n ei vari casi in cui i due streptococchi, da urjne e da ton sille non corri IJondevano, la corrispondenza si !lla11teneva , a distanza anch e di m e i, tra i divcr~i stipiti otteriuti sem pre da.lle ii1,i11e tra di loro, e spesso fra quelli ottenuti dalle tonsille tra loro . Que te ricer ch e avr anno il loro pieno valore quando potranno esser e estese a g ruppi di m alati più numerosi , ciò cl1e i1oi stiamo facendo. 'f uttavia quanto abbi.amo visto finora,. costitnice g ià un contr ibu to di notevole significato allo studio dell'eliminazione di streptococchi a t traverso il rene , d a parte di certe lesioni in,-

. fiammatori e croniche com e piorree e tonsilliti cui per molte ragioni si tende ad a ttribuir e azioni flogog,ene a distan za . Non è questo il mom ento ed il luogo di discutere dei problemi r elati,ri ai rapporti fra foci e batte riuria strepitococcica e quelli b en noti ed in gran parte amme si fra foci ed altre malattie. sia del gruppo reum'ltico o m eno ed in p,a rticolar m od o fra foc i e n1alattie rena1i . Solo aggiungiamo, a proposito dell e nefroµ:a tie, .che una particolare importanza dobbiamo attribuire a questa sequenza: focu

(per . es. ton sillite)

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t

batteriemia e batteriuria (streptocorci ca)

/t senza lesione rena le

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con

nefropatia

a cuta subacuta . cronica

(1) A proposito •lell 'importanza <le1la prostata come focu s e com e serbatoio di strep tococchi vedi una m ta 11ola in ques to stesso Giornale, n. 40, 1933.


1964

« IL P OLI CLI NICO »

Il rapporto fra tonsille (focu s) e r eni, anche di nalura lo · i ca in gran parte sar ebb e di n atura batterica, perciò non si dovrebb e con~i­ d erare separatamente la lesione renale dalla batteriuria e dai suoi rapporti col focus (tonsille nel caso nostro particolarmente). Ciò è anche importante per i criteri prog nostici e terapeutici ch e ne seguono. I reperti di urine sterili, secondo noi m0lto r.a ri, in casi di n efrite d i questo tipo possono anch e dipendere dall'azione, non batterica ma tossica in quel caso - o per lo meno durante quel periodo di osservazione. Il fatto ch e batteriuria può esserci anche senza lesione r enale trovando an ch e notevolissima batteriuria sia nella tonsillite acuta semµlic e (in c ui i h a una spiccata potissée di batteriuria streptococcica, falto ch e io ancora ottolineo) quanto in alcune altre co11dizioni morbose (all 'infuori delle nefropatie) accompag nate da ton sillite (come io ho osservato e n on in una so la fa se della malattia, m a con molti esami rieùle successive fasi della m alattia fin o alla g·ual'ig·ion e) non svaluta l 'im.portanza fra tonsiJle-batLeriuria (quindi batterie1nia) e i1 e fropatie . Si mette anzi in rilievo con l'esam e batte ri olog·ico urinario . (ch e noi abbiamo esteso sistem a ticamente a d un vasto g ruppo di forme morbose, ritenute foca1i o meno ed e tenderemo a ncor più) l 'importanza di foc olai infiammatori acuti e cronici localizza ti com e fonte cli batterien1ie lievi, transitorie di difficile dimostrazione e di batteriuria st reptococcica e co11 g rande probabilità co111e l)UJlti di ori g ine, attraverso meccanismi a ncl1 e diversi . di infezioni varie a distanza. RIASSUNTO E

CONCI.TJS IONI .

L ' A. e~ aminando con1parativan1ente da u11a parte o· ruppi di pazienti affetti da piorrea alveolare o da tonsilliti, fra i quali molti portatori anche di malattie assimilabili al g ruppo delle infezioni focali , e dall 'altro un g ruppo di individui liberi da tali lesioni , ha notato ch e l 'o rina di questo gruppo può contener€ degli s treplococchi di regola in scarsissin1a quantità , mentre l 'orina di quelli del primo gruppo li contien e quasi costantem ente e spe so in O'randissima quantità. Ciò è di grande impor~nza sotto vari aspetti a parte I 'inter pretazione di questo fatto ' ancl1e perclt(! n o11 con sta ch e prima d 'ora , sia stata seg·nal ata , specie per il reumatismo e forn1e anne.sse , la presenza costante di streptococchi a nc he in n otevolissima quantità n elle urine. Le prove fatte coi terreni solidi in an aerobiosi hanno n10,tr ato anch e differer1ze n o1

[ANNO XL,

NUl\i .

50)

tevoli e talora en ormi nel numer o dei g·ern1i. Prove sierologich e di identificazione fra gli streptococchi del fo cus e quelli dell'urina ha nno dimostrato in 12 casi su 55 la corripondenza fra ques ti germi cioè in due nefriti , una nefrosclerosi con ipertension e, due artriti cr onich e, due lombarLriti con sciatica., due endocarditi, una corea, due tonsilliti acute. A ·parte per ora altre interpretazioni , per quanto rig·ua rda le varie for1n e morbose considerate, questi reperti potrebbero a vere notevole inter esse anch e ne ll 'interpretazione deJl '::izione dan11osa eser citata spesso da infiammazioni acute e croniche come tonsilliti , p1iorree, carie diffusa , sui reni, n on solo nel Je affezioni acute ma anch t; in quelle cronich e.

Roma, agosto 1933, Xl .

OSSERVAZIONI CLINICHE Istituto di Semeiotica della t<. Unrversità di Roma.

Direttore: Prof. G.

B .i.\STIA ~ELLI.

Febbre glandolare. .Dott.

GIUSEPPE

LAizARo , aiuto.

co1Jo del1a 1)re . . ente n ota è di richiamare J 'a ltenzione del m edi co pratico sulla così detta febbre glandolare. t questa una malattia da infezione, che compare in epidemie più o m eno estese, ma ch e si prc.. enta anch e, com e ogni malattia t!pidemica, jn forma sporadica. In Italia la m ala ttia non si è presentata in diffusione epidemica com e in altri paJsi, ma sono abbastanza frequenti casi sporadici, ch e sor10 perciò difficili ad essere ide nLificati e son o tal, 01ta giudicati n on esattam ent e, m a ch e de])bono riferirsi alla malattia suddetta . Abbiamo veduto que t'anno due casi ch e ap])artengono verosimiln1ente ad u11a piccola epidemia, occorsa quest 'inverno in Roma. _A.b])iamo ~aputo che altri colleghi hanno veduto casi simili. Uno dei n1al a ti è stato r ico,v erato nel n ostro Servizio . 1

P . L. , rli anni 27. Ana11\nesi familiare n egatiYa. empre b en e. 28 marzo 1933: Malessere, febbre , prececluta da en so di freddo. La febbre è stata ed è sempre continua con elevazioni giornali ere fino a 38°,5-3go. Entra il 2 aprile 1933. . . . All 'esame: faringe e tonsille. a~rossat1. S1 .pal: pano piccole glandole nelle r eg1?n1 latero-c~rv1cal1 del collo. Fegato: limite super1ore V spazio . sul1'emiclaveare, margine inferiore all 'arco. ~l1lz.a: µolo superior e VIII spazio sull 'ascellare media, il polo inferiore si palpa all'arco. . Urine: albumina e zuccl1ero assenti. 4 aprile : da ieri h a difficoltà e dolore nella deglutizione. Tonsille tumefatte, arrossate, sulla


f ANNo XL, Nul\<r. 50]

SEZIONE PRATICA

loro superficie si vedono nun1erosi zaffi di colori Lo g rigio giallastro. 1'ampon e: abbondantissimo SYiluppo di s lreptococco tipo Yirirla11s, discreto sviluppo di stafilococco aureo. Ten1peratura sino a 89°. Emocollura sterile. 5 aprile: Glandole deJ collo tumefatte. Nelle r e, gioni sottomascellari, latero-cervicali e sopraclavicolari se n e palpano nun1er ose di consistenza duro-elastica, indolenti alla pressione. Anche nelle regioni ascellari e inguinali alcune glandole tumefatte. Milza: p olo s uperiore VII spazio sull 'ascellare n1edia , polo inferiore a circa due dita lrasver se (lall:arco co. t ale. Globuli bianchi 7800. Le successive con le di sangue e gli esami morfologici sono riportali nella tabell a . 12 aprile: tonsille meno tumefatte, deterse . Fino al giorno 12 il malato h a avuto febbre continua, con elcYazioni fino a 3 °,5. Dal 13 è senza febbre. 15 aprile: le glandole del collo e delle r egioni ascellari e ingui11ali sono ancora tumefatte. Il 25 aprile il m alato chiede di u scire. Le glandole sono dimin u i le di volume, la milza si palpa a due dita trasver se dall 'ar co costale, il polo superiore è aJ VII spazio sull 'ascellare media . Abbiamo rivedulo il n1alato il 30 lug lio. E st ato sempre bene, gland ole del collo appena palpabili , milza ancora un po ' grande. Esamj n1orfologici d el sangue. ulla a ca rico d e i globuli ro si . Ctrt1 nu loci Li : non alterazioni d el nucleo e del I~

n-IV

Forml1la le ucocitaria

Eosinol il i . . . J ~n .

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1965

irregolare, proloplasma spesso sfrangiato, ampio, clebolmente basofilo, con granulazioni azzurrofile, 11ucleo unico, voluminoso, di forma varia, in alc une bizzarra, a stru ttura r eticolare fine , con piccole masse croma linich e, raramente nucleoli. Linfociti grandi e m edi : sono costituiti da celi ule di grandezza uguale ai linfociti normali del :,angue. Non modificazioni del protoplasma e del 11ucl eo. Linfociti patologici . Special1nente negli strisci cl ei primi giorni si trovano alcune cellule sicuramente linfocitarie per le loro caratteristiche s lrutturali e tintoriali , ma diverse p er alcuni car a tteri dagli elemenli normali. Sono cellule di g randezza ugual e o anch e magg·iore d ei monociti , cl i forma r otonda o ovale. l'roloplasma ampio, di aspetto granulare, talvol La con granulazioni azzurrofile, vacuolizza to, più basofilo degli elementi normali; la basofilia è più accentuata alla periie' ia della cellula. In alcune di esse l a vacuolizzazione del p·r otoplasma è limita ta solo all a periferia, in altre tutlo il protoplasma è finem ente vaC'UOlizzato. Nu cleo gr ande di forma r otond a , ovale o r eniforme, per lo più ecce11trico a caratlere ti picamente linfocitario, con cron1ati11a abbondante. In alcuni elementi l a b asofilia del protoplasma è molto più accentuata, sempre più intensa alla 1)eriferia, mancano granulazioni , i 1 nucleo è più piccolo, eccentrico, forte111ente colorato, n on è evidente però una struttura tipicamente a ruota. · Ques le cellule linfocitarie patolog1ch e sono uguali p er i caratteri morfologici e tintoriali a

·an1i rli sang ue.

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Emoglobina (Sa hl i cor retto) . • • • • • . . •

74

' ' al ore g lobulare .

0,71

proluplu n1a . Nei prim i e a mi . vedi ta])e]J a preserlt~a di forme giovani. ~1or1ocj li e ccli u le 1no11ocitoicli: iJ n1aggior num ero di ques le cellu le è cosli luilo d a n1on oci li ti piC'i 1n a luri . Lr a 1tre - più nun1crose ue i prin1j e a1ni ·ono c lcn1cnli rnoJLo gr a11rli , di for111a

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'l u e l le I)iù ' ol te d escritle 11ella febbr e glandolare. JJel1n dorff e cl1,va rz le chian1 a110 linfociti plasmace l1 u lari . Il decor so c linj co ecl ei na tologico cli questo caso ptt ~> esser e co~ì ri .t. ~ uu to: L 11 uo~ o g·ioYane (annJ 27) si a n11nala con feb-


1966

«

TL POLI CLJN lCO

bre piu tlos lo alta e continua. All 'esa111e - quii1 lo giorno di malattia - glandole del collo legger1nenle tumefatte, milza palpabile ad un dito dall 'ar co, fa1in ge e tonsille arrossa ti. Al settimo giorno angina follicolare, oltre le glandole del collo an ch e CJU ellc ascellari e inguinali sono tumefa lle la milza i palpa a due dita dall 'arco. La mala lli~ decorre con scar si sintomi generali, la febbre sempre ,~0~1L.inua, cessa dopo 15 giorni. Dopo tre m esi dal! in1z10 della 1nalattia la milza è ancora u11 po ' grande. Ei:naLolog-iea1nenlc: i1ulla a carico dei globuli ro~s1 . Glo~ul~ biat>:c~i da 8500 a 6400. (Il num ero dei gJobul1 b1anchl e sp esso 1naggior c - 15-20.000 - ~ono p erò riporlati molti casi co11 valori norm ali e a!lch e .· ubnor~ ali) . La rnaggior par le delle cellule .b1a11ch e è cos tituita da linfociti (circa 64 %), tra ess~ .a1cune forme patologiche. All 'inizio pochi monoc1L1, cJ1e aumentano successivamente e n ella co~v~les~en z~ Grai1ulociti ridolti di numero, nei P.r1m1 g1orrtL forme giovani. Dopo un m ese persiste ancora m o11onucleosi (61 %), dopo tre 111esi le cellule mononucleari del sangu e so110 il 46 %. In un altro caso, che è stato vedulo in consulto dal .prof. Bas lianelli , l a malattia si <· inizitlta ro11 angina necrotica. Glandole latero-cervicali e ascellari. tumef~ Lle, . Jnilza grande. Dura la della m alattia ·15 g1orn1. Il malato è guarito. Esam e del ~ang·ue : globuli rossi nor1nali , glolJuli bianchi aume1~Lal1 ·. ~or11-ru la: eosinofili 0,5, i1eutro.fili : m et~m1e~o.c1t1 0,5, . nucleo ~ bast. 15, nucleo seg. 15,5, l~nfoc~L~ gra:11d1 .e. r~tec.11 29,5, linfociti piccoli 24, l~nf?c~t1 patolog1c1 o,5, monociti e cellule m onoc1to1d1 9.

Casi simili sia per il decorso ch e per le n 10dificazioni del sangue sono piutto . . to frequenti. Sono d escritti con nomi diversi, di cui i più comuni: angina linfocitica . angina con reazio11e linfocitaria , angina plasmace1lulare ecc. L 'angina è daj più considerata la malattia fond amentale. Anche Naegeli nell'ultim<l ediziorle d el u o libro disting ue diverse forme di angina - li nfocitica , n1onocitaria, plasmacellular e ecc. in base a diffe·r enze morfolog iche degli cJrmenti d el sang ue, che sono aum entati. La febbre gla1.1dolare è riportata nel capitolo d el! 'angina linfocitica, secondo Naegeli n elle forn1 c epidemich e si tratta di una malattia diver a che nei casi sporadici. Come risulta dalle descrizi oni, sintomatolog ia, d ecor so e prognosi t>ono u g •1ali in qu este diverse forme . Ammalano di prefere nza b~n1bini e g·iovani a dulti, in tutti i casi . ono state osservate tumefazioni generali delle gland ole 1infaticl1e, tumore di milza, Ja febbre dura in media 10-15 g iorni o più. · Queste an g ine - catarrali , follicolari, µseudomebranose, ulcerose - si distinguono facilmente dalle angine comuni con polinucleosi oltre ch e per l' aspetto d el san o-ue, l1er jl decorso 1)rolun.g-ato. per le tumefazioni g la nd ola ri ,

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[A.NNo XL, NuM. 501

~ on limitate alle g landole regionarie , ma che-

1n teressano anch e quelle sopraclavicolari a""cellari e inguinali e .p er il tumore di milz;. Son o descritti anch e casi con uguale sintomatologia e decorso - sporadici o in epidemie più 0 meno estese - con m odificazioni del san crue ug uali a quelle n elle angine con reazione li;focitaria, in cui 1'angina manca o vi è àl più leggero arrossan1ento e .tumefazione delle tonsille. Nel corso di epidemie sono stati osserYat:i. più volte casi con angina e casi sen za angi11a con uguali modificazioni d el sangue. In America ed in Inghilterra do,1e cou1e crive Schwarz , la descrizione di Pfeiff~r d ella febbre glandolare non era s tata dimentic.a ta , da Longcope e poi da Baldridge, Rohner e Haus-1nann, d opo molte osservazioni di forme isolale e di epidemie, questi casi sono stati descritti col . nome di febbre g landolare. In !F rancia ed in G:ermania c iò ebbe conferma solo molto più lardi (1928) dopo i la\rori di Schvvarz Che,·alJier , Glanzmann , Lel111<lorff e altri. ' In b·a se a criteri epid·e miologici e clinic i è ammessa oggi da qn esti Autori l 'ide11tità d eJJ e· forme sporadicl1e e cpid em icl1 c e tutti i casi descritti come angina linfocitica, plasmacellu1ar e, mononucleosi infettiva , ecc., sono riuniti 11el capitolo della febbre g la11d0Jare. La diYer. ità di interpetrazion e d elle cellule del sano-ue· J)UÒ essere spiegata dalla difficoltà di clas~fi­ cazione degli elem enti patologici. Dallo studio d ella nun1erosa casistica pubblicata , Lehndorff distina ue nella febbre ocr landolare due tipi principali di d ecor so : tipo linfoglandolare - il più frequente, forma clas ica della febbre glandolare, il ti po Pfeiffer - ed· un ti po ang·inoso. In cruesto l 'artg·ina , che l) UÒ· l)resentarsi nelle sue ,varie forn1e, non è la n1alattia fond am entale, è solo una delle ma11ifestazioni , che compare abitualmente durante la· malattia , spesso alla fin e della prin1-i settin1ana (Sch,,rarz) o anch e la malattia può iniziare con essa. Un terzo tipo . cosi d ett o leucem oide· è molto più raro. Tra Jc complicazioni più in1portanti: nefrite e ittero. Freqr1 enti le ric<t dute. La prognosi è sempr e buona. Casi apparentemente diver si sono così riuniti e sistemati n el capitolo unico della febbre· g·landolare. malattia d a infezione caratterizzata clinicamente, com e si r dcLto , da febbre, tun1efazione generale delle a]a11dole linfatiche, tumore di milza , spesso an a in a e m odificazioni: tipich e d el angue. 1

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D escrizio11e di due casi di feb]) re glando1<t re_

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SEZIONE PRATICA

NOTE E CONTRIBUTI Osr.. ~UALB C1VILB n1 1\1.\ . TO'' A , ez. Chirurg ia Gen erale •

Pri1nario . Dott. l\'.lAl\JBRI 'I ,

Contributo alla conoscflnza della cosidetta panci·eatite edematosa. Dott. E Nzo TRuzz1, aiuto.

L 'addorne acuLo è spesso co Lituito da un con1plc ·o tli intorni così imponen Li ed inga1111e,·oli c l1e l 'orientarsi subilo ver o una dia g11osi preci a n on è facil co a. Tr<i le forme che più fac ilmente possono trarre in errore son o le a ffezi oni pan cr eaticl1e acute J,a · int on1at0Jogia, per l a sua gravità e per l 'insorgen za r e1Jentina, è davver o irn pres ·io11arl le e n ella m aggioran za d ei ca i c i con ente di fo rn1ular e una diagnosi approssi1t1at1va , non inni di certezza. D 'altra parte non si può negare c h e molte volt<> la ra1)idità e l 'imponenza d ei intorn i non c onferisca110 alle pan cr ea titi a c ute una lo ro i)articolare fisionomia clinica . Talora con prodromi, 1alora impro' isa111en lù il paziente è colpito da viol enti d olori a l] ' epiga. trio, irradianti..,i p o leri or1n e11le, con vom ito e qualcl1e vo lta sin crhi ozzo; a ddom e tun1ido, con fenom eni di ileo. 111 bre,·e tem po il quadro si fa cccezionalmen te g rave : il malato precipita in collas ·o, facies ÌJlJ)OCratica , aspetto ansio o, labbra cia11oticl1e, 1ingua arida. Il p olso di, en La piccolo, assai frequente, co11 terrtperatura subfebbrile od anch e al di so LLo della norn1a. Il lJazie o te può avere qualcl1c fu gace mig l10ra1ncnt o per poi precipitare verso la cata · trofe i t1 pochi g iorni . Già il l\for gagni er a stato co lpito da qt1 c lo quadro eccezio11aln1e11te g rave e così ne ria· ~ urn e la inLomatologia clinica « I 'ardente sete ; le frequenti lipotimie e sopratutto un dolor tal e co me se fo se stato lacerato dai c<ini ai comuni confini del petto e d el ventre» . Il Giordano prima ed il Dieulafoy poi lo cl1iamar ono con felice ·espr essione cc il dramm a ])an cr ea tico >J • Sor1on ch è malgrado l e nun1 er os issime osser"azion i clini ch e e le indagini sperim entali n on an cora sia rno in g rado di ·diag nos ticare co11 sic urezza uria affezion e pancreatica acuLa. E ques to prima di tutto perch è non possed endo .ancora sinton1i patognomonici sicuri di questa 1

1967

forma morbosa la scambi an o spesso con altre torrr1e ad do11linal i acute. 111 secondo luogo perc h è ci si dimentica troppo spesso del dogma d el l(orte, che cioè : cc Ogni malato h a un pancreas, ch e ]e lesioni di questa g hia ndola ono senza dubbio più frec1uenti di quanto abitualmente non ·i cr eda e ch e ad esse IJOssa riferirsi il com plesso d ei si11 ton1i che constatiamo ». • A seconda d ei diversi quadri anatomo-patologici, delle diverse particolarità di a spetto , de1la evoh1zionf' del processo morboso , furano le pancr eatiti div er sa mente classificate.. Trascurando ]e forme cr onich e riportiamo la cla ssificazione ch e 11 dà il Gasbarrini nel u o studio completo . 1) Uria f orma necrotica con degenerazioni o r~ estese ora c ircoscr itte d el 11aren chima ghiandolare e r eazion e del tessuto inter s tiziale ra ppresentato da ed ema, infiltrazion e lieve, • e1norrq.g1a . 2) Una forma su,pf)ltraliva di genesi varia (n1etastatica per cor1Lig uiLà , d'origine intestinale) car a tterizzat a dalla presen za di suppurazioni a sede inizialmenLe inter stiziale più o m eno diffuse, a volte circoscriLLe, a volte di aspetto ascessuale a volte coi caratteri di una forma flen1monosR , ·er a e propria, e da reazioni parencl1imali degenerative, a volte cronolog icam ente second~ rie. 3) Una f orma ga11gren.osa d ovu ta allo stabilirsi n ell 'organo i)reced entem ente san o o g ià le o nella su a compagine d a un qualunque proces o , di germi a n aerobici , g·en era1n1ente d 'orig·in e i11 tes tin al e. « Senonchè - nota il G.asbarri11i - n ella .. ua lucida inonog rafia , llna classificazione i deale ch e t en g a co11Lo degli elementi eziopatogenetici , anatomic i e clinici al t empo stesso, offerti da ogni sin golo t.i po , cioè a dire ch e fondi le su e b asi u quel complesso di caratteri ch e soJi valgon o a de finire in modo completo le ' rarie forn1e tli m a la l Lia n on è possibile n el campo delle pancr e3 Li ti. L 'oscurità cl1e ancor a domina su molte quc, sti oni di eziopaLogen esi , le m odalità di reazion e spesso u g uali o fferLi dal pancr eas di fro1\te a condizioni morbose diver se dal punto di vista ca11sale e geneLico, l'identità frequenLe dei quadri clinici A11cl1e in caso di lesioni anatomo-patologi_che profondamente diveTse p er gen esi ed asp etto rende I agione di questa insuperabile difficoltà ». Nel 1912 un a utore Led esco, Zoepfel , pubblicò 4 osservazioni di casi , operati per forme addominali acu te, in cui trovò lesioni pancrea tich e dì un .asp etto assai inter essante.


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IL POI,JOLl NTCO

Queste lesioni er an o costituite principalr11e11t e d a una infiltrazione sottosier osa all 'intor110 del pa11rrea : il piccolo ùl)i ploon , il mesocolon trasverso particolarm ente, erano con1e iniettali da eden1a ~ n ello stesso tempo il peritoneo pancr eatico era g onfio, solle,rato al d avan ti d ella ghiandola. Questa invece era poco o nemm e110 intere~,sata. Non ·vi era liquido siero-em .utico in cavil.à e le classiche cc chiazze di cera » vi erano solo in due casi ed in modico grado. Non parve vero a Zoepfel di cr eare un terrr1intJ nuov~ pe1· le lesioni che aveva riscontrate o ìe deno minò cc edema acuto del pancreas ». ·D i poi altri autori, specialmente in Francia ne d escrissero altri casi . Deplas e Ebrard (1 caso), 'fuffier (1 caso), Barthélemy (1 caso), Leveuf (2 casi), Okinczyt.:. (1 caso), Guimbellot (1 caso), Chifoliau ( 1 caso), Soupault (1 caso). Recentemente Brocq alla Società di chirurgia di Parigi h a riferito cinque casi di pancreatite edematosa osservati da fBrugea~, Vergo~ , • Cautier , Butureanu e Chipoil, Caduron. Descrivo un caso capitato so tto la mia o.sf>ervazion e in cui le lesioni pa~crcatiche riscon trate er.ano identi che a quelle m esse i11 rilievo da Zoe p fel. 1

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R ., a. 38, d a Rodigo. E accolta d 'urgenza in Osp edale il 19 marzo 1931, alle ore 14. Null a a carico d el gentilizio e dei collaterali . l\1arito sano, una figli ola pure sana. Cir ca sei anni fa pare abbia sofferto di colich e r enali a d estra . Null 'altro in p assa lo. Il 18 marzo ser a h a con1inciato ad accu sar e dolori all 'epigastrio ed alla r egione dorsale della colon11a vert ebrale. I dolori sono aumentati gradat amente d'inten sità seguiti da vomito e scomparvero dopo circa tre ore comple tamen te t anto ch e la paziente p o lè riposare durante la n otte. Alle ore Q viene svegliata da d olori violenti al1'epigastrio e specialn1ente alla regio11e dorsale d ella colonna Yertebrale con singhiozzo e vomito all 'inges li on e Ft1tch e di minime quanlità di liquido. I dolori non si sono calmati, n emmeno con la m orfina e per sistono tuttora iYissimi. E same ob biellivo. La p aziente è in preda a dolori atroci e si dibatte per il letto cer ca11do un decubito antalgico. Facies an sio a ,. es tremità fredde, ubcianolich e. Polso p oco valido, arit mico, frequente 70. Addome globoso per adipe, indolente n ei quadranti inferiori. I qu adranti superiori son o dolentissimi alla p alpazione: il punto di massima dolorabilità è silu a lo all 'ep igas lr io a metà circa dalla xifo -ombellicale. Esiste cospicu a difesa della parete n ella r egion c sopradetta. Aie di ottu sità epatica e splenica i·idottc, n on scomparse. La diagnosi rimane dubbia tra ulcera p erforata e p an cr eatite acuta. Pertanto si d ecide di intervenire. Intervento il 19 marzo, ore 16.

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})rimario dott. Mambri11i, op erator e. Nar cosi eterea gen er ale. Incision e n1edian a xifo-ombellicale: up erlo il peritoneo fuoriesce scarso liquido legger111enle ematico, lo st on1aco è dis teso da gas, i legamenti gastro-epatico e gastro-colico sono edematosi, d 'un edema emorragico, così pure il mesocolon trasverso, sp ecie a ll 'an golo epatico dcl colon. Aperto il legam ento gastro-epatico appare il pancr eas Luu1efatto, di colorilo r osso vinoso. La colecisti è dislesa e, per quanto è dato palpare non con lien e calcoli . Si zaffa la r egione p a11creatica e duodeltale e.on garza e si richiude parzialme11te J'aòd o1ne. Si praticano in seguito ipodermocl i i di siero • glucosato. iniezioni di canfora e caffeina. 20-III : La p . h a von1ilo a più r iprese. Temper .a tura 37°,4; p olso 120; conclizioni ge11crali gravis. s1me. 21-III : La p. va progressiva1nenle peggiorando. Lieve st ato di euforia. Il polso non si conta pi'l1 . du rante l a notte si ha 1'e:rilus. Disgraziat amente n on si è potuta fare l 'autopsia_

Questa mia osservazione collima in modo Lllratteristico con il quadro anato1r10-patol ogico descritto d a Zoep fel . Dalla bibliografia cons ultata 11on mi risulta che autori italiani abbiar10 ancor a descritto questa particol are panc reatite. P erò tutti g li autori stranieri (Schn1i eden Sc hcming, Archibald , Witt-Stetten , Brocqt Mig i11iac, Leveuf, Okin czic) I 'h anno chiamata « pancrea tite edematosa » al posto di « edenta acuto d el pan( reas » ch e era la veccl lia d en on1inazione di Zoepfel. Soupa11lt n ega a gu~sto titolo un a scrupol osa correttezza scie1lLifica . E credo giustame11te. lnlatti , egli dice, per quanto si tratti di una lesione anatomo-p.a tologica non comun e di cui la caratteristica i)rincipale è l 'ed ema sian10 sem. l1r e di fronte ad u11a i)an c reatite ac uta , di natura e da cause ig11otc. Ora un a m alattia n o11 può prendere il nome di" uri particolare n1a dalla sua na t11ra o dalla sua causa iniziale. E così non si dirà pancreatite en1orragica o con steato--n ecrosi ma pancreatite acuta necrotica, supp ura tiva o gan gr enosa. Brocq pensa ch e la pancreatite edematosa ineriti di essere inclividualizzata n on ]Jer cliè 8Ìa molto differ ente cl inicamente dalla formA acuta emorragica, r11a sopratutt o perchè si presenta n el corso d ell 'interven lo con caratteri ob iettivi 1)ar ticolari. Il prin cipale segno 1nacrosco.prico è l 'ede ma che infiltra il pan cr eas ed i mesi vicini: emo1 .. rag ia pancr ea tica minima o mancante com· p letamente, non versam ento siero ematico ne] .. la cavita addominal e e le chiazze dj steato-ne . erosi sono i11inime o mancanti . P erò possiamo trovare anch e, aperto l 'addo-


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1969

SEZIONE PRATJ CA

me, es8udato chiaro o siero ematico (Zoep fcl. Depla~, Ebra rd , Chifoliau, Leveuf , 'fuffi cr, Okinczc, G ui1n}Jellot , Barthélemy, ·oupault , Truzzi) ed un pancreas aumentato , di volutn e duro, ros o-vino .. o e senza « chiazze di cera >, (SoupaulL, Truzzi, Zoepfel (7 osservazioni ), Deplas, Ebrard , Ok.inczyc, Guimbe11ot, Bartl1 élemy, Chifolia u). Altri ancora h a11110 notato pure steato11ecr osi (Zoepfel (3 casi) Leveu f) ed assenza di liquido in cavità. Nella n1aggiora11 za delle affezioni pancr eatich e acute e istone concon1i Lan ti lesi on i d elle vie biliari. Nel mio caso vi er a una colecisti dis tesa, nor1 contenente calco li; nella ana1nnesi c'è un vago a ccenno a dolori a tipo colico interpretati come d'orig ine renale che invece potrebbero essere stati attaccl1i di colecistite. Per spiegare la freqt1ente co i11cidenza d ella pancreatite con affezioni della vescichetta biliare furo110 in pa sato sostenute 2 teorie : l'origine vasco lare, che oggi gode di scarso credito , e 1'origine canalicolare. Secondo quest'ultima teoria l '0struz1one d ella papilla del Valer condurrebbe alla trasformazione del coledoco e del dotLo di "'' irs ung in un unico canale a ttrave rso il quale alireb be ver so il pancreas la bile. Non esiste n essun elemento veran1en le convincente nen1n\eno in favore di cod esta con cezion e. R ecenten1 ente il Bo ttin in seg1tito a numerose esperienze ha potuto consta tare come l'iniezion e n ella cis ti fellea d el cane di prodotti di occlusione intestir.tale previa sezioue fra due legatt1re d el coledoco, provocr- un a inten sa colecis tite. In qt1attro ani n1alt tlei sei n ei quali ques~a l esione i verificò il Bottin l)O tè inoltre osservare tipiche alteraz ioni d a pancreatite. L 'occlusione d el coledoco permette di negare che la pan creatite stessa sia una conseg uenza d ella trasformazione del coledoco e d el dotto pan creatico accessorio in un unico canale. Si hanno invece in con seguenza di questo tipo di colecis tite sperim entaJ e, ed i r eperti radiografici e microscopici n e danno una evidente din1 ostrazione., stasi gastrica prolu11gata ed una paralisi d el tratto superiore d ell intestino tenue alla quale ul tima , secondo Eottin, dovrà attribuirsi un a importanza tutta particolare per spiegare le l esioni del pa11creas. Il contenuto duoder1ale d erivante dalla ostruzione paralitica d el tenue, risalendo lungo il Wirs ung r ap pre&enter ebbe cosl la patognnesi più frequente d ell e pancreatiti con segt1enti a colecis tite ed anche a calcolosi biliare o acl infezi oni dell e vie biliari. Okinczyc per ](} relazioni frequenti, se n on

costan ti , ch e tii O"servano tra pancreat1l1 edematose e colecistite calcolosa, stima che durante l'intervento chirurg ico, il drenaggio delle vie biliari conserYi t1n valore essenziale ed irnporl antissimo. Nemmeno dal punto di visla semiologico non v' li a 11essur1 seg no patognornonico. L'e,·oluzione d el processo è alquanto varia. _ ei vari casi dclJa le tteratura, al momento d ell 'intervenlo clic l1a ])erm esso di constatare l 'ede rna pancreatico i primi sintomi . datavano da qualc he ora sino a 30 ore. Dunque l 'edema pancreatico n or1 ci autoriz1~ a descrivere una [orrna particolare di pan cr eatite , ~ nemn1eno si pu0 con veriire con Brocq cl1e si l'rese11Li con car a tteri obbietti vi particolari. .'\ l cuni ( Tondar, Ockin( zy) pen sa no ch e si tratti di uno s tadio precursors del la 11ecrosi massiva: che cioè si tratti della medesi1na le: ion e ma osservata allo s tadio 1nìzialc. ~la ques ta nfferm azione , d.opo Zoep fel è ormai negata dalla maggior parte d egli autori. Infatti noi ·ved ian10 cl1 e l 'edema può coesiter e con lesioni pancr ea ticl1e assai avanzate com e nelle osservazioni di D eplas ed Ebrard l pancre.a s con focolai em orragici) di Leveuf (pancreas n ecroti co, g rig io, verdastro) di Barthélemy , oupault , Truzzi (pancr eas color ro ..,o-vinoso, duro , leso in tutta ]a sua estenione). In oltre in parecchi casi (Deplas, l~hrard , r.hifoliau , Leveuf, Okinczyc, BaTth élem~y , Soupault , Truzii) ,.i era aià liquido in cavit à ])eritoneale: quindi l ' ~dema coesisteva con lesi0ni avanzate cl1e erano insorte già da più di 20 ore. Con r.ludendo, questa interes~a11to lesione, caratterizzata da edema pan crea tico nel corso di una pancreatite act1ta. è econdo Soupault , una r eazion e ti ·s u lare il ct1i significato non è an cora ben cl1iaro. P o treb])e an cr1 e indicare una forn1a anatomocli11ica srJeciale. Comunque merita di essere u1le rior111 Pn te illn f' trata e studiata. l{IASSUNTO . L'A., d opo aver parlato d elle pancr eatiti acute in gen ere, ill u trandone le difficoltà diagnos l.icJ1e, viene a parlare della C•)S·ì d etta pancreaLi te edematosa di Zoepfel di cui descrive un caso. Illus tra e discute que~ta particolarità anato1no-patologica e conclu<le f rattarsi di una reazione tiss11lare speciale, di signiu calo ancora non chiaro, cl1e si manifesta con edema panc reatico n el corso di una pancreatite acuta .


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POLICLI~JCO

RIVISTE SINTETICHE Le turbe sudorali nelle sindromi diencef'alo-ipofisarie. _\LBEHTO S.\LMO ·, docente in neuropatologia i1ella R. -niversità di Firenze.

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11 i11eccani rno dell 'iperidrosi e dell 'anidrosi cl )origine infundib.olo-i i)ofisaria si rischiara i10~evo lmente, a i11io avviso, quando si i; renda in esame la fisiopatologia della ·ecrezione sud_orale e i_ studino i rapportj di questa secrezione col s1sten1a vegetativo. La secrezi o11~ del sudore è regolata dall 'apparato vegetati,,o; le ghiandole udorali sono innervale da numerose fibre simpaticl1e e , ec_ondo le r~centi ricerche di Ken I uré, Saegusa, l\.a'''ag ucl~1 e Jamagata) da fib1·e para in1patich e. La duplice innervazione vegetativa dell 'ap1)arato udoral e spiega sufficientemente il fatto cl1e le inodifì cazioni del sudore si osser,rano sia nelle si1_1dromi simpaticotoni.che , si.a in quelle 'ag·oton1che. È noto che l 'eccitazione speri1nonLale de] simpatico cervicale provoca di regola uno stato iperen1ico dell 'arto corrispo11de11Le e l 'iperidrosi. Gli stati irritativi del pJesso celiaco si traducono u gualme11te con l 'aum ento dei sudori. A. Thomas include l 'iperidro i tra i _sintomi di ripercussion e simpatica , avendola ripetutamente osservata nell e forn1 e ..,impat~cotoni che (morbo di RaJnaud, eritromelalg 1a, ecc.). Essa si rileva nei casi di sezione pinale, negli arti paralizzati (sudori spinali)· _i a socia , in questi casi , all 'esagerazione dei ri [)e si pilomotori simpatici. L'accentuazione di ci uesti fenomeni riflessi e della secrezione su clora]e accompagna spesso i cos1 detti r ifl ess i di dife a degli arti inferiori (rfhomas) i quali r)resentano u11a stretta co11nessione ~ol fatlore sim p,a tico (Bonarel1i, Salmon). Tinel ha de ·critto u11 interessante caso di emisud.ore della faccja ) consecutivo ad un trauma della ~1>alla, ch e i a sociava ad alcuni sinto1ni d 'ipereccitabilità del sim1Jatico cervica]e; l 'iperidrosi del paziente si accentuava coll'adrenali11a, dimi11uiva coll'ergotamina, ciò che depon eva per la sua origine simpatica; si accentuava pertanto anche colla pilocarpina e mi0·liora,ra colla belladonna (cercherem o più tardi di r c11dcrci ragione di questi fatti apparente111ente co ntroversi tra loro). L 'iperidrosi è uno dei più frequenti sintomi dell 'i1)ertiroidismo, che si traduce co11 una indrom e prevalentemente sim1Jaticotonica. Bacq e Hermann videro il medesi1110 sintoma do1)0 la som1ninistrazione dell 'adrenalina; si ricordi ch e questa sostanza in lievissima dose 11a una azione ' 'asodi1atatrice, fa, orevole quindi a lla secrezione sudorale. Le vive emozioni cl1e si esprimono con una ipersecrezione adre11alinica e tiroidea determinano spesso un notevole aumento del sudore.

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L_'i111portanza del fattore , ii111)alico nel meccan1sn10 delle turbe udora li ' 'iene altresì confer~ato a~~ fatto cl1e ]a lJarali._j del simpatico cervicale (s Lndron1e di l~ laudc Bernard-Horner) fJro,roca dì regola l 'aniclrosi. Thomas vide che in questi casi la dimi11uzio11e del sudore si as~ ? c ia spess? all'iporifles ia pilomotrice, altro "1ntoma di depressione simpatica. Urbantschitsch, e . Szn~jd ern1ann osservarono ugual11;1ente l an1dros1 dopo la si1npatectomia cer' r1cale .. l(oller~ notò il. m ed~sin10 sin toma dopo la rad1oterap1a del s11n 1; al1co cervicale. Sono noli _perta:c:ito nu~ero si casi , in cui la paralisi del s1~pat1co cervicale provocò l 'iperidrosi della faccia; così nei ca i de ·critti da '~orms da Cordier , f\{orenos e Decl1aun1e. Lo stesso sint~ma e l 'iperen1ia della faccia furono rile,rati ~a Dupu~ e Me)-er d opo il taglio del simpatico c~rv1cale. ' ' u1pian , Ott e Arloing spiegaron~ .11 fatto . ammettendo cl1e nel simpatico cervicale decorrano dell e fibre inibitrici della ecrezione sudorale , e che in seguito alla loro soppressione si determini l 'aumento del sudore nelle r egioni corrispondenti. L 'iperidrosi costituisce in fine uno clei sintom i pi~. caratteris~ici e frequenti degli stati vagoton1c1. Essa s1 accentua di recrola con la orr:mi11:is~raz!one di pilocarpina ~ di eserina ecc1ta_nt1 il_ s1ste111a }Jara in1patico; diminuisce ~on 1·atrop1na e con la })e11adonna, paralizzanti il medesimo sistema. L ' intossicazione di insuli~a , ad azione nettamente vagotonica, detern11na pe so l 'iperidrosi insieme ad altri sintomi vagotonici: I 'ipotermia, le convulsioni , ecc. L 'iperidrosi è frequente nelle crisi epiletticl1e, che consistono i11 u11a sindrome essenzialmente vegetativa, a carattere prevalentemente vagotonico. La secr ezione sudorale aumenta di regola n ell e condizioni fisiologiche o n1orbose dove sussiste una depressione funzionale del sistema ~impatico ed una IJrevalen za del sisten1a parasin1patico; essa aumenta durante il sonno dove si notano nurrterosi segni di depressione simpatica e d 'una ipertonia relati,,a del sistema vagale. La rapida caduta di u11a febbre molto ele,'ata, dovuta con ogni probabilità alla depre sione funzionale d'un centro termico simpatico, si accompagna di regola al1'aumento del sudore. L 'iperidro-i si osserva spesso nelle crisi vagotoni che 1)resentate dagli Addisoniani , a Iato di num ero i sintomi di depressione simpatica (astenia, ipotricosi, ecc.), e migliora cog]i estratti surrenali (Stoltzner); 1F.armachidis ha u gualn1ente descritto un caso di sindrome plurig1andolare con insufficienza surrenale, dove si con statavano delle crisi va~ go lo11ich e e una copiosa sudorazione. Noi vediamo quindi ch e l 'i1'.)eridrosi si osserva spesso n egli stati ' 1agolonici , con1e nei casi di eccitazione e di depres ione del sisten1a simpatico. Questo dato non si accorda certan1ente con la tesi d'un antagonis1no funzionale tra l 'ap1


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EZIONE PRATICA

parQ.Lo sin11)a lico e quello para in1 patico, so~ ten uta da Eppinger e Ifess. ..~utorevoli autori 1 itengono pertanto ch e questo antago11is1110, il quale poggia sopraltutto sui ri . . uJtati pes o aJ1tago11i lici delle prove farmacod i11amicl1e, n o1t debba intendersi in senso troppo a oluto. :È noto cl1 e i11olte ostanze a,·enti un 'azio11e e letti' a uJ ·isLen1a impatico o su quello parasimpatico, eccitano I 'apparato antagoni ta c1uand o ·ono so1n11tini trate in lievi sima do c. ! ,'adrenalina i11 forti clo i timola il sin111a1iro, i11 li evi do i l1a una azione vasodilatatti co ·e vagoto11 ica; e . . a Limola i centri ]Jarasimpatici e quc Li . . 0110 i11olto eccitabili (Tine1, ai11Le11oi:::.e, Ileyman s, Ladon , Gautrelet e Garj})a]di). Oliver e c ha~ ffer hanno dim ostralo cl1e l 'adrenalina eccita il centro del \ ago; il ton o dcJ vago, secondo \ iale, dipender ebbe dalla quantità di adrenalina contenuta n el ~a11gue . La stricnina è ugualn1ente vasoco trittrice in do i eleval e, ' a!--oclilatatrice in piccole dosi (Stefa11i e a oin ). TJa pi1 ocar1)ina in lieve q11anti1à l)arali zza iJ vago, cl1e \:ien e eccitalo dalle dosi più elevale dcl n1 edc. in1 0 rimedio. L 'atropina , dotata d ' u11a az ion o paralizzatrice sul sj le111a parasiil:) paLj co, i11 do ·i minime eccita lo stesso si ste1na; in forti dosi paralizza anch e J 'a1)pa ra lo impalico . La pituitrina, di cui on o i1ote Je proprietà. impalico lo11iche, in do i eJc,ra I e ha un 'azio11 e ,·agotonica, in specie se e sa 'ie11 r .. ommini. lra la 11egli stati sim1)atico loni ci (Ti nel) od è iniettala i1ei ventricoli laterali (C11hing). È n olo a] Lrc"l cl1 e gli timoli elettrici, q11a 11do veno-0110 appli ca ti in organi ove decorro110 delle fibr e impaticl1e e para'"'in11)aticl1e, ecc itano . olo Je fibrr par a im1}aticl1e e ini])i. con o quelle i1npa lich e se gli stin101i ono n1 0Jto lievi , n1 cntrc ]e correnti p·i ù inten e occitan o le fibre sim1Jaticl1 e. L'eccitazion e faradica el ci tronco vago-si1npatico della ra11a con un a l ievc corrente in ibi ce le fibre sirr1pa·1i ch e e sLirnola quell e J>ara im paticl1e; una corrente più intensa ecc ita le Obre impat icl1e. Ritl cr e l{ oll rt pi egano con questo m eccanism o i fenom eni d 'inibizio11 c ol lenuti da Ricl1et con l 'eccitazione dei lnu colj della pi11 za de] gambero con li ev i ~. in1i timoli elettrici . ,'i rico rd i11 0 infine gli stretti rapporti anato1nici e fun zionali ch e esiston o lra il im1)Alico e quello l)ara in1patico. Le ri cer ch e di Braueker e di Bruhning, quelle di Lcl'icl1c e Fontain e dimostrano che Je fibre di questi sisLem i si legan o trettamente tra loro per 11un1erose anastomosi; sono n ote le connessioni funzio11 al i tra il gangJj o cervicale uperiore e il gar1rr l io pile iformc del vago. Il sirr1patico contiene nl1merose fibre para ~ im.pati c]1 e. ron1 C' il vao-o è coRtituito in buona parte da fibre simp~l ich e. I<.en J(uré, l(enda, \\ia r.tl)aya 11 i e Okinal<a ' 'ider o de11e fibre para . _ in1patich e va odilatatrici n el grande e nel piccolo splan cni co; fibre ch e eccitate determina110 la va odilatazion r clei reni e del pancrea~ . Barry J1 a

o er, alo a sua volt a cl1e il vago contie11e num ero e fibre sim.pati cl1e va ·odiJ atatri ci, 1'azio11e delle quali è paralizzata dall 'ergotamina e non dall 'atro1)ina. c:li11 ican1 e11 te i osser,~a una ·trella associaziou e dei fe11òm eni simpaticotonici e di quelli vagotonici i11 11umerose sindro1ni ,,egetative, ad esempio 11eg·li accessi epilettici , n ell 'emicrania, n el! ' asina bronchiale, n elle crisi anafilattich e, 11eJl 'ipertiroidismo, n elle vive em ozioni. Sii)esso s i n ota una ipereccital1ilità del vago n ei casi in cui esiste una ipereccitab·ilità sin1pa tica, ad e crnpio 11ell 'ipertiroid i mo, una ipcrto11ia impalica nei casi di ,~a ­ gotonismo (Laig·11el-Lavastin e). Può quindi concluder i ch e e n11merosi ratti dimostrano un n ett o at1tagonismo tra le IJroprietà ,·asodilatatri ci doll 'apparato parasimJ)alico e quelle Ya oco trillrici del ... i Le111a i111patico, altri da ti parlano per una tretta collaJ)orazion e funzionale fra i due sisten1i. Lo clin1ostra chia ra111en te i l fatto che il . . i tema sin1pa tico contie11c nun1 ero e fibre vasodilatatri ci cl 'ordine parasir11patico (I uré) e d 'ordine sin1.patico (Hoskin , Hnrtn1 a11n , Dale, Burn, !Barry),. e cl1e que te ul Lini e fibre ono nun1erose. n el tronco del ' 'ago (Barry) . L'apparato vag·ale € n ormalmente stimolato dall 'adre11alina, il più efficace eccitante del i ten1a simpatico. La s tessa ipertonia Yagale, c11c con Lanta frequenza si osser,'a n egli stal i dj de11re ion e simpatica, può riten ersi , a mio avv i o, un fenomeno di con1pensazione fun zionale del istema parasimpatico per Ia deficienza fun zio11ale del! 'attività impatica, un fenomen o cioè analogo alJ'iperf11n zion e comp cn atrice di a lcune ghiandole endocrine p er l 'atrofìa rli altre g hiandole-, legate alle prin1e da lla più tretta sin erg ia funzionale. Gli stretti r a1Jporl i funzionali. tra il sisten1a impatico e quello· parasim1)atico spiegano perfettamente il fatto ch e le g hi andole sl1dorali, innervate da fibre impatiche e da fibre paraimpaticb e, J)OSsono rea.crir e e determinare l 'iperidrosi ia per l 'eccitaz ione del sistema in1patico, in specie per la stimolazione deJ) e tie fibre ' 'asodilatatrici , sia per l'eccitazione del sistema parfl . impati ro; n on dobbiamo quindi sorprender ci. cl1 e 1'iperidro i si osser,·i frequenlem ente n ell e ~ indromi sim paticotonicbe com e in quelle vacrotoniche , n on raramente secondarie alla d epre~ . . ion e del] 'apparato simpatico. Queste nozioni ri cl1iara110 lo· studio déJle iperidrosi d 'origine ce rebrale, particolarn1ente di quelle di orig in e <:]·ipncefali ca. . · Sono amm·essi clc.\ i centri v.nsomo lori regoJa. tori della secr ezione sudoral e n e1la corteccia, nel talamo n eJlo ~ lriato, n el d,ic1n ccfaJo, n el 4° Yentricolo e n el midoll o spinal e. I\.ollert invoca : I) un udorc corticale n e1le forti emozioni e nei vi, i dolori vi scerali ; 2) un sudore subcortical e. n1odificabile con Je variazioni della temperatura: 3) lln udore bulbare , provoca to dagli ..,tin1oli cru. Lativi, acidi, ecc.; 4) un 1

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« IL POLICLIN ICO »

sudore spinale ch e si rileva i1elle sezioni spi11ali in rapporto con i riflessi d i dife a (.\ . Tl1omas). ~i citano dei casi tli iperidrosi d 'origine ~ tr1ata (Pa r J1on e Golclstein, Gia11n uli) d 'origine k'llan1ica (Giannuli). Le crisi . udor~1 i son o . . tate o e rvate n ei tl1n1ori d el 4° ventricolo d a ' 'an a3og·aert e Martin , da Lapiccirella. Prendiamo in esame le modiJicaz io11i d ella secrezio11e sudorale nelle affezioni dien cefalich e . I nuc lei tl1ber o-infundibolari sono attualmente rite11uti i più importanti centri vegetat ivi de l nos tro org·anis1110. La lor o nalura vegetativa è affern1ata dalla loro . . truttura gan g li onare, dall a lor o ricch ezza di fi])re am ielinicl1e (Caja l , Greving), dall e loro connession i fun zionali con i nuclei simpatici talan1ici e bulbari, con i gan g li simpatici midollari (Greving), e dalle proprietà ' rasocostrittive d~i loro estr atti , ana loghe a q u elle della piluitrina e d ell 'adrenalina. IJo u ·ay e Molinelli osser, 1 a rono ch e l 'eccit,azione sp erim entale di questi nuclei provoca una ipersecr ezione di a dren alina. J_,.e e , peri enze i11 fin e di I\.arplus e Kreidl , di Asl1er , d,i lli gier, ~i ·F ulton e Bailey, di Roussy e Mosinger dimostrano ·Cl1e la p untura d ei nuc]ei inf t1r1clibolarj provoca una sindron1e \reg~etativa preva1ent e111ente sim1)atica, le n1odificazioni cioè della pressione arteriosa, la midrjas i, 1'iperidrosi , 1 'allargamen to d ella rima palpebrale, l 'ipert er mia, la g lico uria, talora an cl1e il rallentamento del polso, 1' ipersecrezione saliYar e. L 'iperidro i die11cefa li ca perimentale, si noti , i associa ge11eralm ente a i intorni di ipereccitabilità impatica, a lla midriasi. a lla ipertermia, a lla tachicar dia (1\a rplus e Kreicll). L 'eccitazi o11e sperimenta le de l nucleo di Luys provoca ugual111e11te la mi driasi , l 'ipertermia e l 'iperidro i (l(a rp lus e 1\.reidJ). L 'i IJeridrosi si osserva frequentem en le n ei tu1noni d el 3° v.e ntricolo d et ern1i11ante Jn ·com}i ressione o la distruzione dei nuclei tube1roinfundibolari. Essa venne spesso con tatat a n el1'en cefalite epiden1ica, ch e colpi ce con partirolare freqt1enza i nuclei diencefalici e i traduce con i più distinti fenomeni infundibolotuberiani : l'iper sonno , le crisi narc0Jetti cl1e, l 'ipertern1ia , il diabete insipido, ecc. I ,e crisi sudorali sono s tate pesso con statate da Pari n ella m ening ite della base. L ' A. ritiene ch e e se r appr e enti no un sintonia a fo colaio di questa affezione, poich è insorgono insiem e all e paralisi d·ci nervi cranici e spariscon o col migliorame11to clei fatti i)ar alitici. Si ricordi ch e una d elle zon e pjù frequ ent.en1en1 e colp ite dalla 111en ing il.e t uber colare è quell a dien cefali ca. Lesag.e e Abrami hanno d escritto 25 casi di meningite tuber colare con i1Jersonno, dove l 'autop ia d imostrò un focolaio di n1eningite a livello della r egione opto-peduncolar e. Le crisi . udorali furon o o servate altresì 11ella ifi]ide cerebr ale con localizzazioni die11cefalich e (IJ1er111it1P . Babonnrix) . 1

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La genesi diencefalica del l 'i1)eridro i spiega la frequente associazio11e di que lo sinton1a con i I>iù noti fenon1 e11i tubero-infundibolari il1 parlicola.re con i disordini d el sonno con' le cri i epilettich e, con l 'iperler111 i a. col' diabete insipido . Le esp erien ze di Den1ole, di ]'.\lfarinesco, Drag·anesco, Sager e Kreindler, di Sture Berggren e Moberg, di ~Iehes e di Hess h ann o dimostrato l a presen za n ella r egion e i.nfunctiholar e rl 'un centro vegetativo simpatico che depresso n ella sua attività col cloruro di calcio , coJJ 'ergota1nina, col veronal determina il sonno; stimolalo invece col clorur o di potassio, col nitrato d'argento o con inten si stimoli eletlrici provoca uno stato di ecci t~zi one psico-motrice, delle crisi epilettiformi. Esiston o alcune sostan ze aventi u11a azione elelLiva sui nuclei dien cefalici, ad ese1npio la pitui trina, l 'insulina e la bulbocap11ina, che in lievi dosi determinano la son11olenza, in forti dosi le l'Onvltl ioni ; i ])arb i t urici <'he d eprimono in modo elettivo l 'attività dei nuclei jnfunclibolari sono i miglior i rimedi delle crisi epilettich e. Qu esti dati sperimentali e clinici gius tifican o pienamente la tesi clLe nel p avimento del 3° Ye11 lricolo esistano d ei centri vegetalivi, i quali eser citano un 'azione regolatrice sul sonr10 e ln anifes lano, quando sono fortemente eccitati, clelle proprietà epilettogene. Il luber è ritenuto u110 dei più importanti centri termici dell 'organisn10. J acoby e Romer , Walchb·a um e Meyer 11ann o ottenuto sperimen lal1nente l 'iperter1nia colle iniezioni di sostanze irritant i (soluzioni saline , ni Lra lo di argento) nel 3° ventricolo. La distruzione del tuber provoca uno lato pecilotermico analogo a quello presentalo d agli animali a sang\1e freddo (Isenschmid). L 'ipertermia segu e frequentemente le emorragie d cl 3° ventricolo (Richardl, Ma11nelle). È n ota infine l 'importan za dei 11uclei 1uberiani e della postipofisi n ella regolazione d ella diuresi ; i I loro \i·alore è ben dimostrato dal fa l lo ch e gli cstrattj cli questi organi h anno delle proprietà Yasocos trit trici , 111ocler atrici òella diuresi; le loro alter azioni si traducono al>ilual1nente GOn una intensa polittria, ch e ced e co11 gli est.rat ti d ella post i11ofisi. Il diabete insi])icl o . i o li ien e sperimentalm ente colla pt1ntura del t uber (Camu s e Rou s y) .

L 'esistenza de lla reaione clie11ce fali ca di a le uni nuclei ' 'egetatiYi r cg ola lori del sonno, d ella ternperatura e del la diure ~ i , chiarisce perfettamente g li stretti rapporti che l 'iperidro i presenta con le m odificazioni di queste funzioni . in numerose .condizion i fi siologiche e paLologiche. Noi con statiamo di regola nel sonno un aumento d ella secr ezione udorale, superior e certamente a q11ello ri levato nel riposo muscolare. Il sonno, attril) n ito d alla .pluralità deg li a u tori alla d epress ion e fl111 7.io oale d el centro simpatico infundibola re, i esp rim e con nun1erosi sintomi di depr essione simpatica: la 1niosi , l 'ipotermia, il torpore dell e reazioni ·vasomotrici , la diminu zione spontanea di alcuni di ordini simpati ci (il prurito , il dermografismo , ecc.), la diminuzione delle reazioni affetti,-e, e con ilumero i sin torn i d'ipertonia ' Ta-


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SEZIONE PRATICA

ga1e o parasin11)aLica: il rallc11tai11e11to del polso, una di posizion e alle crisi vagoton icbc, ad es. agli acce ·· i di pertossr, di asn1a bro11cl1ia1e, alle cri i con,·ul ive, ecc. L 'ipcridro i 11el 011no si as ocia a que ·ti inLom i vago lonici ed appare l 'e pre ·ione della lieve iperto11ia parasim1)a tica ch e ·egue in qt1e lo J'eno1n cno a11a <lepre ione dcll 'altività sin1pati ca . L 'i1leridrosi ~i con. fata pesso 11ell 'ipersonn o de1l 'eJ1cc l'aJ ite epide1}1ica (Vn lobra , Bark1r1an11 Boveri, Pa11laleoni), i11 accordo cou le ri cercl1e di C:am tJauacci, il quale o ervò n ella })luralità di questi 1>az ic11Li un o lato vagotonico seco11dario con ogni t)robal)iJi t à alle les ion i dei n tic lei. sim.pa~ ti ci d ie11ccfal il;i. on è rara i1ertan to 11e1 ca i d1 e11cefalit e e1)ide1nica l 'a sociazion e ùeJJ 'iperidro i con l ' insonnia (Ponticaccia, J)o rak); la udora7.ionc 111igliora si)es o co11 i barbitu_rici (vero11al, ccc .), i quali eserci t a110 t111a a7.ione ÌJlnoLicn elelli ..1a ui n t1clei clìencefa li ci (l oJlert). L'ip ridrosi, co111 e abb ian10 i>rin1 a notato, è u11 0 dci .. intorni più freq11er1ti delle cri i epilettiche c ha sono , pesso l 'esponente della vioJenLa rcaz io11 e dei 11 uclei vegeta Li vi di encefalici (Salmo1~)._ l ,.' i11eridrosi, in "ien1 e ,. ni f~no1:1 en i convul L\1 , st o ser va s1)e ·o nell 1ntos 1caz1one <li i11 ulina, Ja quale. secondo fJ? u. ay, p1:ovoca una viva eccit azione dei medes1m1 nuclei. ono 110-11aln1cnte i11111orta11ti i ra11porti tra le inod ifi~azioni della secrezione udora Je e qt1e Ile dcl In t en1pera Lu ra. J,a febbre i acco n1{x'\gna tl1 re .!O la ad un a din1inn1ione d~l sudore, t11entrc il :--110 rapido abbassamen to s1 traduce nbitualrrtcnt e ron l 'iperidro i. ono note pertanto alc un e febbri i11feltive, ad esen11Jio la feb])rc n1iliarc. il r cun1 alis1no arti colare aculo, 11 elJe <JUali J'i11erlerr11ia . . i accom p<igna ad ab])ondo11ti sudori. L 'a sociazione dell a febbre con l 'i11cridro i si osserva ron .particolare fr equenzn nell 'ence fa li te epiden1ica, dove so ~ ~ : 1.>es o lc: i i nuclei diencefali ci, ~ nelle .cr1~ 1 epiletti cl1e, dovute alla bru ca rcaz Lonc dc i 11uc lei mede imi . i esaminino ir1fìne i ra1)porti lra le niodifìcazion i clel sudore e q uelJe della diuresi. Ab]Jiamo <>-ià osservato cl1e la secrezio1•e ·udoralc <: que lIn rena le d in1int1 iscono d.i regola du rante la febbre aum entan o con ltlercvolmen te ' . . . 11el suo ra 1,id o dccli ~10 .. ~ono ~u1.n~ros 1. ~ casi <lescril ti di di abete i11s1111d o d or1g1ne d1en ref:1lo-ipofi ·ar ja, nei quali la poliuri~ si .associ~ • 1rettame11 te ali 'iperidrosi. La coml)Jnai10!1e dei due sinto111 i è stata s1)esso ~on t~tata. ne~l e~ ce­ falite epìdc1ni ra, ad esempio 11 0 L cas1 c~tat1 da l\.chia rd, da Ler eboullet, da Mot17.o~ , da Basso?, da Car clarelli , da [(en11edy, da St1efler , da 1gnorelli , da Doyle e J\._er11 otan , da B?t1rgcs e Mereidia . d:l Pirsch , ecc. In un cas? d1 ence!alite desc ri LLo da Bernard 1'ipel'id ros L e .la .ro.11t1ria sparirono co n !e jni e:- i o~1i. di p 1 tui,~r 1 n~ . T.. 'as ociaz io11e del diabete 1n81p1do con l ~peridrosi fu uaualmente constatala da Ll1ern1.Jtte ~ cla Babonr~c i x nella ifilide cerel1rale, ne1 casi 1

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i11 cui l 'affezione colpiva i nu clei diencefalici. La patogenesi dell 'ipcridro i 11ei casi sopra de~c ritti P, co11 ogni probabi li tà affine a quella del diabete i11sipido. Le a lterazioni della postipofisi e dei nuclei tuberiani provocano uno squilibrio funzionale dei nuclei vege tativi diencefali ci e bulbari regolatori della diuresi e della secrezione sudora le; è verosimile ch e la · clepr es io11e funz ionale d€i nuclei tub·ero-in Eundibo]a ri vasoco trittori mo dera Lori di que"' Le secrez ioni determini I 'iperattività furJ zionale dei nuclei diencefalici e bulbari va sodi la I.a tori atti va n ti Je 1nedesin1e secr ezioni. · Que Lo squilibri o vegetativo si lega con ogni probabilità a d u~o squilibr.io orma~ nale, cos titt1ito dall a derì c1enza degli 0Tmon1 po tipofìsari vasoco ·trill<Jri. an Li.d~uret~ci e ~alla IJrevalen7a dc•gli or111 0111 d~ure~1~1 , sui q_ual1 h~ richiarr1ato l 'a ttenzione nei 1n1e1 recenti lavori . ul l 'a rgonlcu to. Possiamo qu indi ve nire a1Ja conclusione ch e l 'i1)eridrosi è 11no de i 1:iù frequ e.n~i sinto~i delle alteraz ioni di encefa l1 cl1e d or1g1ne sper11nentale e J1:.tlo'log jca. Essa si osserva sia n ei casi in ct1i sussist e un a viva eccitazione dei nuclei sirnpat ici tubero- in fnndib olari , ad esempio 11e11.a loro sti1n olaz ione speri n1en tale, nelle crisi epiletticl1 e, nelle febbri elevate: ecc., con: e n ei casi in cui si n ota i1 na ùefìc1enza funzionale dei n1edesim i nu clei e l 'i1)erreattivilà f11nziona]e dei cen1ri vagotoni ci, va od ilatatori . L 'iperidrosi. nei pri1ni ca i si as ocia ni sintom i simpatico tonici. all a micirin i , ~ ll ' ipe rtermia. alla accen tuazion e dei ri fles i pilomotori : nei secondi casi si le.('0 Ta ai fcnon1cni vagoton ici , al ra llentamento del polso, alla poliuria , ecc. Questa conclu ione i accorda p~rfettame~te con lo studio (lei ra PJ>Ort.i da me prima descritti tra Je rr1 od ifì caz io11i del sud ore e le alterazioni delJ ~apparato ' 'eget.ntivo di1nostrando c~ questi rapporti che 1' i1_>eridro~ i. segu~ tanto alle lesioni irri tn ti ve del s1stcn·1a s1n1pat1co q11a11to alle affezion i del.ertlli nanli la depressione funzion ale del n1edesirno iste1na e la prevalenza del ton o J) arasinapalic~ . . . E aminiamo Je mod i fl caz1on 1 della secrez ione .. udorale nelle affezioni ipofi."arie. Esse si f01legano SfleSSO COll c1uel Je d 'o.ri p: in e ~ienc~f~l1 ca. "'ono noti i rapporti a n a t om 1 ~ 1 e 0~1olog1c1 del~ 1'ipofisi con i r111clei in fund1bolar1 .. I pro~ott l de11a secrez ione i po f1 sn ri n, la co]lo1de, gli ormoni del lobo glandoJare sono copiosi a livello dell ' irifun.dib11 lu.rr1 e del lub er: Si an:n1 ette eh.e la r>reipofì si 11er i suoi or!11.on1 r eg?l1 .la nutr17ione dei nuclei di ence fal1 c1; le les1on1 ttiberoinfundibola ri si rifJ ettono s pesso sulla funzio rie ipofisaria, co nle le lesioni dcl! 'ipofisi si ~r~­ ducono con i 11iù di c:tinti sint.on1i diencefal1c~. Ancora più 1intin1i o~o i. rappor.ti tra l.a post1pofisi e i nuclei Luber1an1; que l1 11ucl ~ L ha~no la m edesima stru ttura del lobo posteriore ipofi ... ario; essi rappresentano , per autorevoli a~to­ ri , lo stesso organ o; ali e. tratti del tube; cine1


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« TL POLICLINICO »

reu.ni ha11110 le i11ede ime proprietà ' 'a ocostrittrici della pitui lrina. Le lesioni del taber e <lella j)O tipo rì si ·i traducono di regola con i m etle... i111i sintomi, particolarmente col diabete i11sipid o, ·1)e o associato all 'i1Jeridrosi. Il fatto ch e i due si ntomi spariscono in di.versi casi colJe ini ezioni di pitt1itrina rlepon e i.n favor e (lell:i 1010 co n1t111 e o ri g i11e ipofì s.aria, della tesi cioè ch e essi s ia no dovl1ti a lJ 'inslrfficiènza fun zio11ale del lobo J)Osteriore ipofisario. L ' iperidrosi è a 1Lres1 molto frequente t1 ei casi di aller.az io11i del lobo glandoJare ipoD. aria E sa è llU O dei i11tomi pii1 ra ra Lteristici dell :acr omegalia, di r egola legata all'iper trofia o a un adeno1na della preipofisi (Tamburini . Hochenegg, Cluzet e Levy , Claude, J..aign el-Lavastine, llenon e Del il le). L 'iperidrosi è freqt1cnte I1 ell 'a erodi nia, dove I 'ipofi si è spesso ipertrofi ca ~Kni1Jer), n ella li podistrofia progre i.' a (Di Gug li elmo h .a o serYato al cuni casi di qt1esta affezion e, n ei quali l 'i11eridrosi si accompagnava a nume rosi intorni simpaticotonj ci). L 'a nidro i a . ua volta s,i con stata spesso nei casi di lesi on i di Lruttive della ll reipofì si ; essa è uno dei sin tomi .più frequenti della c.ach essi.a ipofi sari.a descritta (la Simn1onds, e; mi ~rlj ora con gli e tratti preipousari . J_.'anidros1 è ~tata o serva la da Di Gllglielmo , da .Pincb erle, da Keyser e da ch eresch e,,rski n ell a sindrome adiposo-genitale, secondaria alla deficienza fun zionale della pr ei pofi ' i ; in questi casi 1'anidro. i . i associa ~ pe o a Il 'ipotermia. all 'in ·onnia (Ke)rser), agli edemi (Pi t1cherle). E ssa è frequente n ell 'eunucoidisnlo tardivo, r:h e h a pes o una origin e i poO aria , ad esempio n ei casi descritti da Gandy , da Carlo Rizzo, da 1F ettaenstein e Kromer , da Fink e da l\umpel. L'aj1jdrosi fu con statata da Gorini n ella sindrome .genitodistrofi ca. Beclère, jn numerosi ca :~i di acrom egalia n ei q uaJi l 'ipofun zione dell 'ipoO si seguì alla sua 1p1 erfun z i o~e , vide sostituirsi all'iperidrosi l 'anidrosi ch e 1'A. con sidera come lln sintoma d 'insufficien za ipofisaria . Terrien, dopo la r adioterapia intensiva dell'ipofi si , notò l 'anidros i associata alla sonnolenza all 'a1ncnorrea all 'oh e ità e a d altri sintomi d 'insufficien za if)O fi aria . -on l ) UÒ quindi orgcre alcun dubbio u1l ' origin e pre1poG aria dell 'iperidro i e dell 'anidro i , in un notevole numero di ca i. Noi dobbiamo chieder ci pertanto se ques ti sintomi tappresenLino la con seg-u enza diretta delJa lesione prei.pofi saria , costituiscano cioè d ei sintomi i'pofì ari propriamente detti, oppure deb bano riferjrsi all e m odificazioni fun zionali di altre glandole endocrine, secondarie alle alterazioni ipofi sarie. Ricordiamo breve111ent e i rap porti fun zion ali ch e l ' ipofi , i contrae con le glandole genitali , con la tiroide e con le urren~]i. Le e peri en ze di Ascoli e Leanani , di Cu shin g . di Brot1ha e Simo11nel, di Zonclek e .-\ ~ chheim . di. n1itl1 e di 1

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ron dimostrano ch e gli orn1011i pr=i1,ofisari stimolano norn1alme11te la fun zione. delle glanclole se suali , della tiroide, delle cap ule surrenali . L 'atr ofia e la sclerosi della preipofisi proocano spesso l 'atrofia delle ovaie, de ll e\ tiroide e delle urrenali, com e l 'iperfu11 zione del metlesin10 lobo ipofisario determina frequenten1ente l 'iperplasia o l 'ipertrofia della tiroide e dell e surrenali. Si osservano an cl1 e feno1n eni di s.u11ple11za funzionale tra l 'una e l 'altra g]andola; l 'atrofia dell 'i1Jofisi i)rovoca talora I 'i pertrofi a delle surrenali o il fatto inv erso, ecc.; 1'.a trof1a ovarica determina spesso 1'iperfunzione clell 'ipofisi. r\ll a asportazione di cruesta ull im a g landola ~e­ gue talora l ' ipertrofia della tiroide (Hironori), ecc. ~ on si dimentichi ch e l 'iperidrosi è uno dei intorni più frequenti dell ' ipertiroidj sm o e del 111orbo di Basedo~"', con1 e I 'anidrosi è quasi coslante n ell'ipotiroidismo e n el mi xoedema . J_,a iperidrosi si con stata spes o nelle sindromi di ipersurrenalism o corticale e midollare. Bacq e Hermann videro eh e le· solu zion i di .adrenalina a un1entano la secrezione sudorale; questa si accentua uguaJme11te con g li est.ratti cortico-surrena]i (Iscovesco). Svvieciki e llerrr1an11 attribuisco no i sudori b asedoYviani al l 'i pe rsecrezio~ n e di adrenalina ch e a bitua]nlcnte si rileva in q uest.i pazienti . L ' iperidro i cl1 e ' i n ota nell 'i perinsulini mo Yien e ugualm ente attri})uita a ll 'iper.adren ali11emia consecuti,•a al! 'intossicazion e insulinica. L 'iperidro i è pure frequ ente i1ella menopausa precoce o tardiva, in stretto rapporto con i fen om eni vasodilatatori di ques ti stati. Ora , ammes. a la str etta sinerg ia fun rionale tra l 'ipofi si e le altre glandole endocrin e, non apparirà , a mio avviso, dcl tutto in git1sliO cata l 'ipotesi ch e le m odifi cazioni d.el . ud ore che s,e guono aJl 'alterazione i11ofì saria , possano attribuirsi, in nu1n erosi casi , alla ripercu ssion e della lesione ipofi sari a sul] e a]trc g·landole endocrine. Si osservi difatti ch e i profusi sudori furon o partico]armen te con. tat ati nei rasi cli acromegalia, dove fu rilevata l 'ipertrofia de1la tiroide e delle urrenali (C.lau de e Baudoin, J\ zam, Leotta, Marinesco e Min ea, Cluzet e Levy, Falta, Salerni , Carnot, Ratl"Ler y e Du1nont , ecc.). Sono stati citati dei casi di acromeO'alia con iperidrosi . do,re eran o 1s3enti i sintomi ipofisari e all 'au tapsia n on ft1 rilevata alcuna alterazione del] 'ipofisi (Domenici). L 'iperidrosi ft1 osservata da Khavine in un caso di ''irilìsm o surrenale, associato a numerosi sintomi acromegaliformi Cl 'abnorme sviJ11p1)0 scheletrico-, l 'ipertrofia dei piedi, l'ingrossarnento della lingua e delle labbra); ed anche in questo caso facevan o difetto i sintomi ipofi ari , inclusi quelli r.adiologici . Si rjcordano anch e dei casi di acr om egalia. ùove l'iperidrosi si asociava ai sintom i d 'in uffi cienza ipofisari a (F oss, Boccia e Palazzo). Aud o Giann otti 11a de- '


[ANNO XL,

N U J\I .

so:

SEZIONE PRATICA

critto un caso di Lun1ore dell 'ipofl i con i intorni d 'insufficienza ipofisaria (diabet e insipiclo), d 'ipert.il'oidismo (fenomeni vaso1r1otori, 'ampate di calore al viso), di iper s urrenalism o (ipertricosi viva reazione adrenalini ca); il paziente presentava una copiosa sudorazione, ch e venne a ltri_buila dall 'A. all 'ipertiroidism 0. Claude, Azam e Iliron ori videro l 'iperidrosi Pei casi di alterazioni ipofì arie d etermin anti l 'ipertrofia della tiroide. L 'aumento d ei sudori si osser va spesso n ell 'am enorrea , seco ndaria alla sclerosi o all 'atro fia d ell 'ipofisi. Eus ti s e D e Buys ha n110 d escritto un caso , in cui 11na sindrom e d 'ipopituitarismo fu seguita dai sintomi d ell 'ipotiroidisn10 , e in questo ca o ]a pell e d el pa ziente era secca, rugo . . a. L 'anidro i è fr~qu en­ Lati in1a n ella cach es ia ipo fisa ria, d ove la sclerosi d ell ' ipofi si provoca di r egola 1'ipofun zion e o l 'atro fi a d ella tiroide e d ell e urrenali . L 'anidrosi è frequ ent e nell'eun ucoidism o tardivo , spe~so legato all ' insufficien za fl1nzion a]e d ell 1ipofi .. i e della tiroide. Co111e vedesi, on o numero i i casi, n ei quali le m odificar.io11i de l sudor e, p t1re avendo una ori gi11e ipofi'" aria, appaiono strettamente con11e e con le a Jt C> razio11i funzio11ali dcll.a tiroide, d elle s urren a li o delle ovaie, con ccutive alla lesion e i po fi ... Aria per cui sembra fo ndato il o , petto ch e e se siano la con eguen za diretta èij que ti diso rclini endocrini. Que ta tesi ci per1n e l t c rcbb e ùi co1npr ender e il fa lto cl1e l 'iperidrosi si osser va sia n ei casi d 'ipertro fia d el! 'ipofi si , sia in quelli di atrofia d ella m ed e ima glandola; fa tto ch e r e te rebòe a ai o curo col con cetto ch e g li ormoni preipofi ari tim olin o in ' 'ia diretta ]a ecr ez ion e sudor ale. 1

CONCLUSIONI .

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Le turbe lldor ali cl1e con specia le frequen za si con statano i1 e)le affezi oni dien cefali ch e si ri schiarano n otevo ln1ente quando si prenda in considerazione la natura vegeta Ljva d ei nuclei tuber o-infundibolari e si ricordin o g li stretti rapporti anatomici e fisiologici. tra . l ' app~ra t o sudorale e il i ·tem a Yegetat1vo simpatico e parasimpatico. Le g landole sudorali son o in nervat e da fibre simpatiche e da fibre p arasimpatiche (Kuré). Sono frequenti i casi di iperidrosi consecutivi all 'eccitazio ne o alla d epre . ione dell'appara to simpatico , com e i ca.51 r.i ! iperidrosi legati alla ipertonia va aale. ~ :pro fu si 11dori fanno r ar a m en te difetto J1elle cri t vao-otonich e · jl sudor e aum e11ta di regola n ell e con dizioni ' fìsiolòcri ch e o patologich e dove la d epressione dell 'apparato simpa~i co :;i comb.in o con una ipertonia r el ativa del s1stema par~s1m ­ patico , ad esen1pio n el sonno, n ella. fase r1?01utiva di febbri m olto elevate, n elle s1ndrom1 ad di on ian e. Il fatto ch e l 1iperidrosi si os erva frequentem ente sia n ell e sin~romi . impaticotonich e. sia in quelle vago ton1cb e 1 accorda con •

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la tesi che il sistema simpatico e quello parasjmpatico , legati tra.. lor o dalle più s trette c onn essioni ana tor11icb e e fi siologich e, 1)resentino una s tretta collabor azione ::ielle lo ro attività fun zionali . ~ quindi con1pr e n:-;ibile ch e le alter azioni d ei nu clei infun dibola ri , aven ti la strutt ura e le p roprietà funzion a li d ei n uc lei sim pat ici. provochino ]e più pr ofot1de modificazioni d ella secr ezione sud or ale. I sudori p r ofusi fu r on o osservati dopo la stin1olaz ion e sp.erime11tale di questi nuclei, a lato d ei · i11to,m i <li ip ereccitabilità simpatica (mi<iri a'3i, ipertermia, tachi cardia, ecc.), co m e n elJ e le ioni patologicl1e d ei nuclei st e i . le quali deter m inano u n disquilibr io funzionale d ei centri ve~0 tativi dien cefali ci e bulbarj, la d.e1)re55io11e cioè fun ziona le dei nuclei simpatici vasocostrittori e la sovraeccitazio11e r elativa d ei nu clei parasimpati ci ' 'asodilata tori situati n ella r egion e dien cefalica e bulbar e. La g enesi dien cefa lica · de 11 ' iperidrosi spieg:i la frequente as oc iazione Ji fJUesto c;i11t o r111 ct..~ n i più noti segni dien cefa lici , in particolar m odo con i disordini del sonno, con le crisi epile tti ch e, con l 'ipertermia, col diabete ii1 sipido. E frequente 1'iperidrosi nel o nno, a llrib11ito alla depressione funziona le d 'un centro simpatico infundib-01are r egolatòre della veglia. Essa si a ocia pe so a ll iper onn o e all insonnia n el1·en cefa lite epidemi ca; mi o-Jiora talor a con i bar biturici (K oll ert) ch e l1anno un 'azione ipnoti ca eletti,,a ui nl1 cle i diel).cefa lici . L'iperidrosi è uno d ei sintomi più frequenti d elle crisi epilc Ltich e che son o spe o l 'e pon ente della bruca r eazione d ' un centro vegetativo infundibolar e epilettogen o ( alm on ); la pro fu sa sudora zion e si rileva n ell e convulsioni ch e seguon o a ll e into icazioni d '.in sulina . di bulbocapnina , de terminanti una viva eccitazione d ei nuclei dien cefalici . Vi ,è pure un rapporto tra le modifi ca zioni della secr ezione sudorale e quel]e d·ella temperatura; rapporto cl1e trova l1na sufficiente ~piegazione n el fatto cl1 e uno dei principali centri t ermici d cll 'or cranism o ri ied e n el fu ber ci n eretim. La febbre si tra duce di r egola colla di 111inuzione d el sudor e; la sua risolu zione con l 1iperidro i . I J)r o fusi sudori si accompagnano all ' ipe rtern1ja n elJ 'e.11 ce falite epidemica e nelle cri i epilettich e ch e colpi co110 gen eralmente i nuclei dien cefalici . :E: frequen te l 'a sociazione del! 'iperidrosi co l diab ete in ipido n elle lesioni ~perimenta ]i e pato]ocrich e dei centri tuber oinfundibolari . particolarmente n elJ 'en cefalite letarg ica , n e]la '"' ifi1ide cerebrale· e n ella m ening ite tuber colare con loca lizzazioni diencefalich e. L'ip,e ridrosi e l 'inten sa wpoliuria miglior.nn o spesso con le ini eziorri cli p itt1itrina; ci ò ch e depone per la lor o con1une patogen esi àience fa lo-ipofisaria. L 1iperidrosi i o ~ erva infine frequentemen te nelle affezioni ipo fì arie. E a si le()'a spes o a lle le-.;ioni d el lob o po teri or e ipofi sario ( ono n ot i 1

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POLICLINICO »

i rapporli anatomici e fisiologici di q uesto lobo con i n u clei tu beriani); in questi casi l 'iperidrosi , spesso unita alla poliuria, migliora con gJi estratti posti pofisari. Le modificazioni del sudore son o particolarmente frequenti nelle alter azioni della prei1)0fisi. L 'iperidr osi è frequentissima n ei casi di ipcrfunzior1e del lob o glandolare ipo fi sario, nell'acromegalia, a bitua lmente legata all 'iper tro fia aden om at osa della preip ofisi, ir1 ll um ercsi casi di acrodini a o di lipodistrofi a progr es:~ iva in rapporto con le alterazioni ipofi sarie. L 'anidrosi a su a volta si osserva di r egola n elle lesioni dist r uttive, n ella sclerosi o n ell 'atrofi a della i)r eipofi.si, in specie n ell a sin drome di cach essia ipofisaria descritta da Simmonds, nella sind rom e adiposo-genitale secondaria all 'insuffi cienza f11n ziona le della pr eipofisi , nella sindroroe genito-distrofica, n ell ' eun u coidismo tardivo; essa fu r ilevata dopo la radioterapia inten siva dell ' ipofisi, insieme ad altri sintomi di ipopit uitarism o. Vi h a q uindi un sicuro rapporto tra le alterazioni ipofi sarie e le modificazioni del su dor e. Numerosi fatti parler ebber o per tanto in sostegn o della tesi ch e ques to rapporto sia solo indiretto. Si rileva che la preipofisi p,r esenta una stretta sinerg ia funzionale con le principali ghiandole end ocrin e del nostro organism o, con la tiroide, con le ova ie , con le surrenali. Le alterazioni funzi on ali dell 'ipofisi si traducon o di regola con una fenomen ologia tiroidea, surrenale, ovari ca, ecc. Ora, l 'iperidrosi è uno dei più frequenti sintomi dell 'ipertiroidism o, l 'anidrosi del! 'ipotiroidismo. Le iniezioni di adrena lirta e di estratti cortico-surren ali aumen tan o spesso la secrezion e sudora]e (Bacq , Herman , Iscovesco); l'iperidrosi vien rilevata n elle sindromi di iper surren alismo corticale e midollare, n el virili smo surrenale. L 'aumento di sudore si osserva di r egola nella m enopausa e inigliora con g li estratti ovarici. Ci chiediamo per queste considerazioni , se i disordini sudorali ch e seguono alle al-ter azioni ipofi sarie, n on deb ban o attribuirsi alle modificazioni fun zionali di altre ghiandole endocrine second arie alle lesioni ipofisarie. Alcuni dati deporrebbero in favore di questa ipotesi ; jl dato cioè ch e l 'iperidrosi nell 'acrom egalia vien e parti colarmente .ril~vata n ei casi in cui esiste l 'ipertrofia della t1ro1ae e delle surrenali; essa fu osservata a n ch e in casi della medesima affezion e ove l 'i pofisi apparve integ ra all'autopsia, o in casi in cui. si n~tarono i segni .dell'ipopituitarismo. L' ar_i1dros~ a . su a volta fu ripetutamente constatata in casi d1 lesioni ipofisarie determinanti l'atrofia d~lla tiroide e i sintomi dell'ipotiroidism o (Eust1s e De ,B uys, Fink). Vi hanno .in!i~e d.ei ~asi. di tumori della ipofisi con i segni di 1pop1tu1tar1smo e co~ l'iperidrosi , la quale si associava strett:amen~e ai sintomi dell 'ipertiroidism o o della d1sfunz1one ovarica, per cui essa dovevcl. riten ~r~i la con ~e: guenza diretta di questi disord1ni endocr1n1

[ANNO XL, NuM. 50]

(Cla ude , Azam , A. Gian11olti, Hiron ori). Il fatto ch e l 'iperidrosi si osser va frequen temente nei casi d 'iperfunzione della preipofisi come in qu elli d'insufficienza della medesima ghiandola, n on si accorda certam ente con l 'ipotesi ch e gli ormoni preipofi sari ecci tin o in via diretta la secrezione sudorale. •

RIASSl TNTO .

Le t urbe sudorali ch e cosi fre qu eintemente si o servano n elle a lterazioni dei nuclei diencefalici devono attribuirsi in gran par te alla n atura ,·egetativa simpatica di q uesti n uclei ed agli inLimi rapporti anatomici e fisiologici del sistema vegetativo , si mpatico e par asimpatico, con l 'apparato sudorale. Come l 'iperidrosi si rileva n elle sin dromi simpaticotonicl1e e in rruelle vagotonich e. così essa segue ia all 'eccitazion e sperimentale dei nuclei tub ero-infundibolari , sia alle lesioni dei nuclei stessi deter m inan ti un disquilibrio vegetativo dei nuclei diencefalici e bulbari regolatori della secrezion e sudor 1le. Questo squilibrio vegetativo, segue spesso anche alle lesioni d ella postipofìsi 1 ed in questi casi iperidrosi , sp esso associata al diabete insipido, migliora insi em e .a questo sintoma con gli estratti postipofi 5ari . Le m odifi cazioni sudorali ch e si osservan o nelle lesioni della preipofisi possono difficilmente attribuirsi ad una azion e stimolatrice diretta degli or moni pr eiJ?ofi sari sulla :.:~r~~ione sudorale osservandosi sia nelle al teraz1on1 1perplastich e', sia in qu.ell~ d~struttive ~ella pre~~o: fisi Esse devon o r1fer1rs1 con ogni prob abil1ta al fatto ch e quest e alter J.zioni si riflettono abitualmente sulla funzion e di alcune glandole en docrine (tiroide, surrenali , ecc.), la secrezione delle quali stimola in via diretta l'attività delle glandole sudorali . 1

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n. 79.

HEn~r \ NN.

Pubblichiamo .izna letlera r·he 1-1 . Cushi1ig 11a fatt? perl)e1iire al cc A1 orgag ni >>, e della quale 01 è sl.ata data coni unicazione. in argoniento della gen esi dell'ulcera gastro-duorl0rtale:

'

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ociété òe Biologie, 1925.

Jbid .' 1930. HrnoNoR1. Citalo da C. Rizzo. Hous AY e ?vloLINELLJ . C. ll. 1925. lscorE co. Ibidem, 1913. B ESS.

1977

BR1G1rA1v1 Ilo P TTAL . BosLon , Mass. Giugno 21, 1933.

PETE R B ENT

.\Il ' Editor e del « ~1orgagn i >>. Caro Sigriore,

L 'articolo del Prof. Ajevoli nella sua riyjsta del 29 gennaio, richiama l'attenzione sulla mia ~pi ace,role n1ancanza di non avere nella mia K \RPr t ~ e h. nr10L. PflttgE>r 's Archi,·, 1912. conferenza su e< Peptic ulcers and tlte InterKEN K RÉ , AEGUSA, KA\YAGUKI e J A~r e \Ti\ . Quarbra in n dato il d ovuto credito all'Insigne Chiler . .Journ. of exper. physiol. , 1931, agosto. rt1rgo Prof. Schia si ch e ha sl frequentemente KEN K uÉ, KFNDA, WARABAYASHI e Ox1NAKA . .Journ. c ... presso le su e 01)inioni con cernenti le r elaor e>.J)l'r. rhisiology. 19·33, n. 11 . zioni degli im.p ulsi n ervosi alla p roduzion,e delJ BY8ER. l{ev uc r c11rolog., J918, n . 2, pag. 95. le u lcere. In. Presse Médlca le , 1920. Non è necessario di re cl1c la bibliografia sul KH VJNg J. B. Re\ u e franç . a'enrlocrjnol ogic, 1931, ... oggetto dell'ulcera è cosi voluminosa che è n . 6. qua i impossibile trattarla de] tutto. Sono obKoLLERT. "'' ie11 Klin. V\' och , 1932. bligato nel lo st esso tempo a ron fes"are la mia LERICIIE et Fo~TAlNF.. Pres e médicale . 192 . v. Il. L ESAGr et ABRA~fl. Arch . génér. de Méd., 1906. maaO'iore famigliarità con la letteratu ra tedeLnEn~rITTE . Annales de l\lédicine, 1933, n. 3. • t::t ch e tratta di questo soggetto ch e non con ~1 \RJ e co, cen e KREINDLER. C. R . Soc. de Bio- l 'i taliana. Io conoscevo molto bene J'interesse logie, ] 930, n . 1. del Prof. Scl1iassi per il trat tamento chirurgico ~louzoN. Pre sr Méclicale, 1923, n . 10. drlle ulcere , percl1~ uno dei u oi arli coli era 1 I COLESCO J . ~[ Revue . e1.1rolog. ' 1929, vol . Il. slalo pubblicato fin dal 1925 in un g iornale PAn1 G . A. Gnz1. degli ospedali e cliniche, 1916, americano tradotto dal suo e mio compianto 23 n ov. amico fu Dottor Paolo de Veccl1i di New-York. P1N c n ER.LE M. Riv. cli clinica p ediatrica, 1920. Era mia impre sione ch e l 'interesse del ProPoNTrC:A CCTA. Giorn. ili Clin. Med. , 1925. Rrzzo C. Rivi s ta di Neurologia, 1929, aprile. Ce sor Scl1iassi su qu<?sto soggetto fosse largaR1rre1\ et RoLt.ET. Ci tati da L oa JJ\ NJ L . Fisio 1ogia 111ente tecnico e avevo con1pletamente perduto dell'uomo. Soc. Editr. Libraria, Milano. di vista le sue idee moJto bene espress,~ nei riRous sY e l\ilos 1 cr.n. Revue Neuro1ogique, 1933. g uardi della etiol ogia d ella le ·ione perchè non SA1..J.\tlON A. Ln fisiopatologia del sonno. Ed. L . a vevo an cor visto il suo impo rlante lavoro pubCappelli, Bologna, 1930. blicato in cc Fest chrift » pPr .i\ugt1sto Murri In. Sul meccanismo delle crisi epilettiche. S1u(1911). . dium, 1930. el mio articolo n1i diedi i)e11sier o di rinunIo. Quelques co1isirlé r ations sur la palhogénie du ziare ad ogni originalità da mia parte e nè merliab~I e insipirl e. Arch. suisses de Neuroloaie, n o uggerii che i centri ipotalamici emozionali 1933. n. 1. }Jotessero essere proprio i r e ponsabi li delle ulCR EnB cn r::~Y!o\hI. Revue franç cl 'endocrinologie, 1931, n . 2. cere. Io semplicemente re rc~i cii riunire le proS1Gl\'On.fil.L1 E. Ace. ined. fisica di F irenze, 1922. ,.e evidenti che riguardano la con cezione neuSTEPA r e V.\ so i11 Al ti ccad. se. leltere. Venezia, rogena del.le ulcer i dal tem.p o di John Hunter to1no 61, 1901-2. ino ad oggi. • w 1r.cTKJ. Prcs e médicale, 1921. D.a ll 'avere perdu to di vi 1a in questo storico Tenn tE . Prcf'se m éci ica le, 1922, n. 40. sguardo l 'importan za della contrib11zione d eJ 'f1NE:r... Rev ue Neuro!. , 1928, p . 1, Ibid., 1926, n. 1. Pro f. Schiassi ch e preven ne I ' Ewald .ed il Bergrr 110MAS A. l lJid. 1932, Il. 5; Bncéphale, 1920, n . 4. 111.ann mi riempie ora di d ispiacere e spero ch e Ti.iCKER. Americ. Journ. of inedie. scienc.' 1920. Egli vorrà accettare questo m io pubblico r icoURB.\NTSCB ITS CII. Wien. Klin. Woch ., 1904. 11oscimento. VALo s nA . Ace nel. m ed ., Torino, 1920. VrLLA e GAVAZZE r. Policlinico, Sez. Jvl ed ., 1932. in ceramente vostro Wonl\1 . ReYu e '\eL1rolog. , 1929, ,·ol. II. ZoNDP.K. ~1 uncl1 . ~ifecli z. \ \'och .. 1926. HAR, E Y Cu HI ~e, l\f. D. ociété de Biologie,

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1978

cc lL POLJ CLINICO »

Ancora una piccola rivendicazione.

XL, NuM. 50]

IFu Cavaliere della Legion d 'Onore del Meri,to Civile di !Francesco I; ebbe medaglie d 'oro, d ~rg~nto e bronzo dalle primarie associazioni c1ent1fiche, delle quali fu membro onorario. 1 el 1862 , già Cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro , fu chiamato dal Governo Italiano alla cattedra di clinica oftalmica a Palermo dove molt.o. prima aveva riflt1tato quella di chimica med1c1nale e farmaoeutica, chiamato dalla facoltà. Quivi lo colse improvvisa la morte, n ella promettente e florida 1naturità dei 58 anni, ment~e ~r~~fondeva il suo ~asto sapere alla gioventu s1c1l1ana e quando s1 preparava a raccogliere in un dizionario oftalmico le sue conoscenze clini che, i suoi metodi operativi, fra cui rimase celebre la tonsura della congiuntiva, proposta J)er la. g uarigione del panno corneale, della cherat1te fasciculata... con cui aveva reso la vista ad infini ti ciechi. In i~me con le numero e monografie di oftal1nolog1a, che lo re ero noto a tutti i dotti dì Europa (vedi v. 5° d·e lle Ricerche storiche su Novara Sicilia per Mon s. Can. Salvatore Di Pietro. ~alermo, Tipogra fi a Pontifi cia), grandi interessi destar o,n o quelle di chimira industriale sopra l 'estrazione dello zucch ero dal cactus indioa e quella sopra la Brionia. Anch e nel campo della medicina del lavoro rifulse l 'ingegno poli ed1~i co e l 'operosità instancabile del ·F urnari. Vero continuatore del Ramazzini , seri se sulle malattie degli occhi in ra1)porto alle profe ioni, ai mestieri , a lle condizioni igienich e dei lavoratori in De morbis artificium diatriba, libro ammirato da tutti i dotti d 'Europa del tempo, e di recente giudicato dal Prof. G. Lodato della Clinica di Palermo (I,' Oft almologia in Sicilia, dal Ri~ascimento ai nostri tempi. Palermo, Tipografia Arti Grafich e, 1927; Rivista Sanitaria Siciliana, N. 9, 1927), vero trattato sul nuovo ca1)itolo delle inalattie del lavoro. .. ~ Si pone termine ricordando che il 1.F,urnari fu forse il primo a trattare dell'igiene dei fanciulli ul lavoro , alzando la voce contro l 'abuo di essi n elle manifatture, dimostrandqne i danni alla salute ed alla vista e determinando dai governi (Fran cia, 18"!1) la prima legge sulla protezione dei fanciulli sul lavoro. Novara Sicilia (Messina), 30 ottobre 1933-XIT. Dott. GrusEPPE SoFI.\ .

La recen sione comparsa nel r . 41 del nostro diffu o e pregiato cc Il Policlinico » ul libro di viaggi cli 1\1. H~nry de Monfreid, il quale narra che nel 1914 vide eseguire in Somalia una sul u:a co11 .r1~andibole. di termiti , applicate vive ~1 111arg 1n1 ed uccise di colpo, mi spinge a ricordare cl1e tale descrizione fece n el 1845 il P.rof .. alvatore Furnari, il quale dopo ciò che ' ' Lde, inventò la sutu;ra m etallica . .Egli 11arr a nel suo Voyag e ll1édicale dans l'Afrique septentrioriale - Paris, J. B. Baillière, 7ue de l' école de 1\llédecine, 17, 1845, a pag. 310j 11, ch e avendo visto g li ara bi suturare le fer,ite applicando sui miarg·ini le mandibole a croce d 'i11selli carni, ori , scarito pyracmon., e strappan~.o ad es i d '~. tratto il torace, g li nacque. l idea ch e una s1m1le ingegnosa sutura sarebbe gio~ata in autoplastica e soprattutto in blefaroplasl.1ca, dove pesso la sutura ti fi li riusciva nociva, per la introflession e dei margini. Raccolse quegli insetti, li m ostrò a 1\II. Charrière e si fece costruire delle morsette a croce , come le mandibole dell'escarito e le chiamò s~1·res-fines, aggiung:endo ch e il loro impiego s,t poteva rendere utile nell'entropion , n ell e fi s tole perineali , retto e vescico-vaginali , e n el1'enterorrafia; aggiunse, loco citato, r l1e la sutura con n1andibole d 'insetti era nota al] 'antica medicina araba e ch e i tradutto ri d'Albu ca is dis ero che gli arabi l 'u savano per le fer i te del] ' intestino . Quindi la utura metallica fu ideata ed eseguita dal 1Furnari nel 1845. Il chirurgo Vi dal de Cassis, pochi anni dopo, trasportò in cima la molla delle serres-fines e le chiamò col suo n ome. (F . Occhini , Trattato rli m edicina operatoria. Voi. I, pag. 65. Casa Vallardi). Esse vanno ora in commercio co l nome di agrafes di Herff. In: epoca posterior e il Miscel , sostitu·endo le 1nor ette incrociate con le agrafes, la molla con la comune pinza. portò a battesimo per il mondo la sutura metallica , mettendo in dim en ticatoio il vero inventore. Cosi ci vien preso anch e quello che il Foscolo , filofrancese e filoinglese, credeva intano-ibile , il pensiero cioè, e la m emoria. alvatore iFurnari nacque a Novara di Sicilia nel 1808'; compiuti gli studi classici nel colle.g·io di Bronte e quelli di medicina a Palermo (1830), si r ecò prima a Napoli poi a Pario-i . QL1ivi con lo studio indefesso in scienze naturali , chimica, indi in oftalmologia , d,i venne in e ntramb e maestro , ·ed assurse ai più alti onori scientifi ci e sociali. Fu prescelto dal Governo !F rancese per una n1issione sci«~ntifica .in Algeria (184:0) per studiare e curare una grande oftalm ia coppiata fra le truppe e la popolazione. Fornito di tutti i mezzi , disimpegnò l 'incaric o con grande nerizia ed ottimj risultati, espoti n el l' 0) age Médica1e. 1

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DA TBNBRB PRESENTE t 10 Pa~are sempre l'abbonamento al " PollcUnlco ,,

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[ANNO


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XL, Nul\ir. 50 ~

DIVAGAZIONI

Le stigmate cutanee dei mistici.

Da San Francesco d'Assisi in poi sono note le stigmat e c utanee dei mistici, che si presenLano ulle parti del corpo in cui Gesù ha sofferto dalla condanna alla morte. Corrispondono pertanto alla corona di spine, alla flagellazione, all 'in1pressione d ella croce sull e spalle, alla crocifi sione . La Chiesa cattolica conta oltre 300 stign1atizzati , di cui oltre 60 sono stati santificati. Ben note ono, oltre San Francesco, varie Caterina (de' Ricc i, <li Bolo o-na, di Siena, di Ce11ova). .l\.n ch e i no tri tem.pi hanno dato n on pochi stigmal ilzati ( e ne citano 29 n el secolo cor o e r ecen ten1 ent e i casi della Ajello (di f\fontallo Uffuo-o) e di Tere a eumann ch e è ta ta oggetto cli tudio cla parte di .T. E'vald (il1iinch . m ed . lVoch eris., 1927, n. 4.-6). Le tig mat e ono state descritte diver amente second o i tempi e le intenzioni del descrittore . 'fommai;;o d a Celano, nell'accennare a qu ell e di art Fran cesco, parla dei chiodi e della lancia. I n1oderni sono più precisi e 111eno teologici . .lan rt (ch e h a studiato M.addalena X. alla Salpr tri r re) descrive delle erosioni a lle mani ed a i piedi , ch e i producevan o uno o due giorni prirna d e lJ c mestruazioni o dopo forti emozioni; e~sa aveva altre ì sul corpo t1n di egno di c roce od altri segni che , dal punto di vi ta dermatolog ico, dovevano con iderar i come dermografì . mo od ecchimosi. La '\Teumann ave,'a , al d or o delle mani e dei piedi delle fo rmazioni larghe quanto una moneta da 10 centesimi, leggermente eleva ta , e ro to. a (Ja ro ta non cade mai); il giorno prima d ell est.a i , Ja lesione prese11 Lava ti n a petto fresco, rosso scu1·0 , brillante ma non timido. AJla uperflcie interna , delle in an i r dei pirdi , s·i avevario invece dell e fo rmazioni più J)iccoJe, triangolari , grandi quanto J11czza len,ti rchia . l,a co l detta cc ferita d el cuore» era co tituita da una cr o .. ta bruno; c ura al di .. OJ'.>rn della TV cartiJarrin e inter costale ini tra, pre . o all o s terno. Durante l 'estasi. si o ~ servava una stria di imbibizione edematosa la quale secerneva , come si trattasse di sudore, delle goccioline di un liquido acquoso che , scolando prendeva un colore sanguigno. Al microscopio si riscontrò effettivamente del sangue. Come osserva C. Simon (Bull. méd ., 21 oLt. 1933) dal punto di vista dermatolog ico tutti g li AA. che hanno osservato gli stigmatizzati sono con cordi per riconoscere l 'autenticità delle lesioni localizzate alle mani, ai p iedi , a lla fronte, all a spalla , ai fi.an chi. Si tratta sia di dermografismo , sia di ecchimosi , sia di erosiorii squa1no e, sia di croste -ematiche più o meno spesse. JJe stigmate danno del sangue per una specie di diapedesi . Sebbene vi siano stati dei mi tifi catori, si de' Te ammettere in gran parte dei casi, la buona fede. i è osservata, con la lente la fuoriuscita <lel 1iqt1ido di cui si è controllata la natura san1

1979

5gzJONE PRATICA

guig11a al microscopio; la quantità di liquido c l1e fuoriesce è tale che n on può essere facilm ente prodotta da una lesio11e artificiale; d ·altra parle nou si tratta di sangue puro , ma di un liquido anguinol ento , il ch e ?'lon potr ebbe aversi con una lesione artifi ciale. Ver o la fine dell 'estasi, poi, si ha ] •alterazione delle stigm a l·e, ch e indica una nlodifì ca7, ione c1ello 5tato ~omatico.

Per piegarne la gen e i, Evvald aron1et.te che si possono produrre allo stato di su ggestione e di ipnosi delle emorragie varie, come pure la nec.:rosi della pelle, i1aturalm e nte in una costituzione particolare. da] punto di vista n,euroloa ico. La localizzazion e d elle ti.gmate è d eter1ninata dal .caratter e dell'avvenimento. in1on, invece, e elude ch e una qualsiasi le~ i o ne cutanea possa produr i per ugg-estione od autos uggestione. ~la è probabile ch e. in individui di. una costituzione psicog~na speciale. fatta d'immaginazione e di iperemotività un traumati mo lieve, ch e in persone normali non lascierebbe traccia , .po. a dare delJe lei oni diverse, dall 'ecchimosi all escara. Si sono trovati, d el resto , in molti di questi psi copatici dei disturbd della c ras i sangt1igna ·ch e Ji avvicin ano agli emogenici ed agli emofilici. Molti di essi hanno un 'alimentazione assai rid otta , il che li può far riten er e in stato di car enza alimentare, analoo-a all o scorbuto in cui i 11a la predisposizione al anguinamento. Grande importanza h a il istema. nervoso. . ono noti i disturbi cutanei di certe lesioni del midollo spinale: i parkinsoniani hanno talora d elle dermatosi ch e sembrano connesse con lesioni dello striato. Marinesco e Claude rilevando l 'analogia di certi sintomi posten cefa liti ci con quelli detti isterici , emettorLo ]a ipotesi che dei d isturbi fun zionali d ei centri dien cefalici stiano alla base del] 'isterismo. Tali disturbi potrebber o S1p iegare le 1esio n-i cutanee e I.a gr ande ~ug.g-estibilità degli isterici e de i postencefalitic1i. Negli stigmatizzati, a'1 r emmo quindi: la p icopatia (forse cond izionata da disturbi funzionali dei centri diencefali ci), i di turbi va.culo-sanguigni (for e condizionati od aggra' rati dalla c.arenza alimentare). una costituzione i1nma!!inativa ed iper emotiva ; si avrebbe cosi un terreno su cui un li eve traumatismo, ,·oJontario od inco ciente, sviluppa una lesione cutanea . fil . 1

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Rammentiamo l'utilissimo Manualetto Prof. Oott. AUCUSTO FRANCHETTI Medico Provinciale presso la Direzione Generale della Sa.nità. Pubblica.

Appunti di legislazione per gli Ufficia li Sanitari Volume, in formato tasc..abile, di pagg. VIII-200, nitida.mente stampato. Prezzo L. 1 2, più le spese J>()Btali di epedizio:1e. Per i nostri abbonati eole L. 1 0 1 60 in porto fra.neo. Inviare Vaglia all'editore LUIGI POZZI - Uffici~ Poetale Su ccur sale diciotto - ROMA.


, 1980

« JL POLICLINI CO »

SUNTI E RASSEGNE. ORGANI DIGERENTI. Sui rapporti tra gastrite cronica e cancro dello stomaco. (G.

CAVALLACCI.

Pathologica, 15 agosto 1933).

fANtiO XL, Nu?\1. 50] ,

Riguardo ai cancri, solo in tre casi l 'A. non ha trovato il processo infiammatorio della par ete gas trica, Ja quale invece si dimostrava invasa dal processo i1eoplasLico. Nei rimanenti 20 casi ha trovato sempre un processo infiammatorio della parete, a tipo di pangastrite. Quanto al tipo della gastrite, solo in 5 casi essa era ipertrofie.a, n egli altri era atrofica. È questa gastrite :IJ rimaria o secondaria ? Dal fatto ch e il r eperto di gastrite era uguale nei due frammenti ·e scissi a diversa distanza dal tumore 1 dalla su.a diffusi on e a tutto lo stomaco e dalla mancata diffusione al duodeno e al1'esofaao nei casi in cui il Lumore si trovava 1ielle '.ricinanze o dell 'orificio i>ilorico o del1'orificio cardiaco e dal fallo infine che l 'esperien za n ecroscopica dirr1 0 ·tra pressochè cost~­ te neali individui attempati un processq gastntico ironico, l 'A. trova e le111enti sufficienti per n egar e che la gastrite ch e si accompag11a al carcinoma gastrico sia secondaria a quest 'ultimo. Dimostrata così la p riol'ità della gastrite rispetto al cancro, l 'A. si doman~~: è il ~nero indipendente dal processo gastrit1co o è d1p~n­ dente? ed in quest'ultimo caso il processo infiammatorio fino a qual punto gioca nella genesi del processo blastomatoso ? Ri o-uardo alla p·rima domanda , è noto che per :icune forvie di g astrite, co me la ~oliposa! sar ebbe difficile n on ammetter e degli stretti rapporti col processo can cerig no in quan~o è stata in vari casi accertata la trasformazione di polipi in cancri; inoltre la patolog~a sperimentale e la patolog ia umana hanno dimostrato che uno stato infiammatorio cronico è capace di deviare l 'equilibrio morfalogico e biologico della cellula ~or~al e verso I.o· stato. ne.o plastico. Quale sia 1 intim o .mecca~1sm? d1 tale deviazione atipica morfologica ~ biologica. della cellula ancor.a ci sfugge, ma il fatto esiste e l 'esperienza lo dimostra . Cer~o il fe1!on:eno è molto com plesso ed è p1rob~b1~e ch e 1n~1eme .a condizioni locali (processo inf1ammator10) agicano anch e condizioni gen erali. Bisogna amm ettere l'esistenza di un habitus on cologico, per cui il processo neopla . . t ico non. sar~bbe altro che la risultante di lin a comb1naz1on e tra fattore endogeno predisnonente .<habitus ?nc_o: logico) e fattore esogeno determinante (~hmoJi infiammatori) , l'uno e l 'altro necessari nella patoaenesi del processo n eoplastico . ~ C. ToscANO.

P. Benede Lti, da up.a serie di j11dag ini antropometriche, morfologiche e anamnestiche condotte su una serie di 600 cancerosi ha cor1cluso che in lìnea generale il processo cancerigno preferisce i soggetti nqrmosornici e normotipici; inoltre l 'anamnesi familiare dimostra che i colpiti da affezioni carcinomatose appartengo110 p_er lo più a famiglie ~ne. e prove!lgono con grande frequenza da genLtor1 longevi; dal1:a11amne i personale fisiologi ca risulta cl1c lu massima J_,arle deg li infermi es~minati h a po seduto in tutlo il corso della vita un alto grado di re i tenza e di robustezza; infine dall 'anamnesi personale patologica si nota una limitati .. ima m orbiliLà antecedente l 'insor genza de] cancro. Il Benedetti afferma inoltre per i] c.an ero un.a disposizione di organo in gen·er a1e e tr~­ va a n ch e per l'organo che il pro ces~o can cer~­ gno colpi ce prevalentement~ o~gan1 no~ma 11 , sani e particolarn1e1tte robt1st1 , rl ferendo 1 particolarmente allo slorr1al.'O. Da lle su esposte concezioni del Ben~det~i l 'A: è stato condotto a studiare i rapporti esisten ti fra · processi infiamn1atori cronici e proces:'i neoplastici, scegliendo come organo di st.udio lo s lomaco. A tale studio l 'A. è tato spinto , oltre che dalla importanza dottrinale dell 'argomento, a11che dalla p0ssibilità. di applicazioni pratich e ch o potrebbero der1varè ~al. ne(]"are qualunque rapporto tra processo inf1am~atorio o ulcerativo e processo blastomatoso, il ch e portereb·b e a non da:e ~l~~na iJ?P?I~tanza a tutti quei svariati agenti fis1c1, ch1mi?1, pa~ rassitari, ecc. che da tempo furono r1ten~t1 cause predispon enti , attr~ve.rso. un o sta to infiammatorio e comunque irritativo, alla produzione del can cro. . L 'A. , nel suo studio ha compreso anch e 1 neoplasmi b enig ni , i polipi, sia per?l1è rappresentano anch'essi un vero e proprio proce · o blastomatoso, sia perchè è facile la loro trasformazione in un processo maligno. L' A. ~el su o studio per ogni caso h~ raccolto la ~1a­ gn osi anatomica, ha descritto l'I!acroscop~ ca­ m ente il tumore e lo stomaco, poi ha tagltat~ T1n sindrome colita ffltida nei bambini. • un frammento del tumore e due fran1n1 ent1 (P. NoBÉCOURT. Paris Nféificnl , 4 lJ o , r. 1933). · delJa parete gastrica a differe~te dis~anza dall.a zona neoplastica m a tsempre in. rnan1era ch o il La sindrome colica fetija , ca ra tteri zzata da~frammento più vicino fosse distante da essa 1'od or e fetido , talor a an r h e putrido Ciel le fe.c1. . . . r molto JJ ÌÙ freql1ente della sindron1e. co l1c) circa quattro dita trasverse. Lo studio di 27 casi dimostra come 1 pol1p1 muco-membranosa e dell a sin?rom e r.:ol1 ca d1:- · i11 or ga11 0 gen eralm ep.~e su~, ter.reno ?i una g-aenteriforme e muco-emorrag ica. s'trite cr onica ipertrofica gia r1levab1le rna~ro­ Vi è in genere cos tipa~ i on e. TI banibin o ha scopicamente a l) 'esame della. mucosa ga tr1 ca. un a e \ acuazione quot1d1ana o, più Q'en era l1

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[ANNO

XL , NuM. 50j

1981

SEZIONE PRATICA

m ente, un a evacuazione ogni due, tre, qua ttro g io r11i . Le feci sono gen er almente a sai volun1ino e. molli , pas tose, di aspetto e con sis terua uniformi oppure grumose, di color e bruno o biancastro o g rigiastro . Ad un esam e a llent o i può m ettere in eviden za fil arn enti o piccoli ammassi di muco coag ulato grig iatro, crial1astro o verdastro. Non vi è san g u e. In n1olti malati , di tempo in tempo, accidental111ente, in modo passeggero , le feci divengo110 più frequenti e la loro consist en za si modifica . Sono talora molli , semiliquide, t alora i11escolate a materie dure; il muco coag ulato è più evidente . Qu este m odificazioni d elle feci .pos on o p er ist ere per due o tre giorni ed an ch e p iù . pecie e n o n .. i i tituisce un tratta111ento co11venienle. Qua li c h e siano i cara tteri delle fec i, il loro od or e è empre fe tido o putrido ed il ca ttivo o do re i accentua durante i p eriodi i1l c ui la co tipazion e fa posto ad uno stato diarroico. L 'a pello dell 'addom e è gen er l lmente n or m a le. La palpazione può provocare. in alct1ni bambini , d ella sen sibilità o anch e un dolor e sia lungo tutto il g rosso intestin o s ia su di t1na porzi one di esso. In quest 'ultima even tualità bi ogn a precisarne la sed e ed i cara tteri e al bi sogn o ricorrer e anch e a ll 'e am e 1a diologico, perch è la combiDazione di una s indro1ne coli ca e di una appendicite non è i ara. i111ultan ean1e nte si posson o con s tatare delle m odificazioni della consisten za e d el calibro del colon , ch e è talora molle, dilata to , talor a contratto, le due m o dalità p otendo ri contrar s i n ello s tesso soggetto in p eriodi diver si o con t empor an eam ente in tratti diver si d el roJon . · Non ò r ar o il gor o-og lio. Il fega to è sp esso ing rossato , m entre la mil za è n ormale. L 'alito è talora fetido , specie il m a tti110 a (li g iun o (qualch e volta alito acetoni co), la 11in g ua è bian ca ma n on saburrale , l 'appetito è irregolar e, spesso m ediocr,e o nullo, la digeti on e g as trica è sp e so lenta, p en o a e i accompagna a sen azioni di pesantezza epigastrica , i ,·omiti alim entari o muco-biliari son o . ra r1 . Que li diver si sint" mi sono legati ad un a dt ~rer>sia g astrica ipostenica , ch e pesso com ] } U Cfl la indrom e colica fetida. Le urine, in gene r ale poco abbondanti e forte1nente ·Colorate, contengono indar ano e n o11 rararr1ente albumina. La pelle è pallida, terrea o an ch e subitterica. Tn gener<.lle i bambini sono magri e tri sti , ~1)atic i 1 irritabili , p oco attivi. Si stancano facilmente, hanno spesso cefalea e tend en7.a ali ~ ~u nn o len za. Si con stata spe<5so tar.hi cardia o bradicardia , pressione arteriosa debol e, t1n c uore dilatato . La tempera tura è normale o m orli fì ca ta p er

stato subfebbrile: lo scarto fra le tempera ture d el m attino e d ella e ra r aggiung e ancl1e a riposo 1°. Di tempo in tempo si possono 'erificare d elle poussées febbrili p ii1 o m en o i1 nportanti e durature. La sindrome colica fetida è essenzi almen te c ronica . Inizia subdolam ente, raram ent e dur ante i prirni m esi di vita , più spesso a partire d al sesto od ottavo me. e e dal secondo an110, più abitualmente durante la m edia e la gr an de infanzia. · All'orig ine della ~indro m e s i trova serr1pre nna alimentazion e difettosa. P er i piccoli bamhini è un allattamer1to artificiale m al condotto o, n el p eriodo dello svezzamento , il prolunga111ento del regirr1e latteo esrl11 jvo, l'abuso d elJe uova , 1'uso troppo precoce della carne. Durante la media e la g rande infan zia è ancora l 'ab11so del latte. delle u ova e nella carne. .t\Jl 'ab11so degli alimenti azotati di origine anin1ale s i associa in generale la r estrizion e degli a Jime11 ti del regno vegetale . Ai fattori esogeni si aggiungono p oi d ei fattori endogeni, individ11a li , più o m eno dipen denti da fattori ereditari, specie l 'eredità epatica. J.,'ambiente ha pure la sua importa11za . Nel corso dell 'evoluzione croni ca della sinclrome colica fetida sopravveng ono assai spes·o d egli episodi acuti , che r ealizzano la sinttrom e colica acuta.. I sintomi abituali si esagerano, appare la febbre. Gli errori diagnos tici sono facili , ma la storia del malato , l 'assenza di segni di altre malattie, le ricerche di laboratorio, i risultati rie l trattan1ento fRnno far e o confermano la diag nosi . Quanto .alla patog-en e: i, e sa è d enun ciata rl <•l cattivo odore d e ll e feci , do,ruto a processi (li putrefazione da pullulazione anorma le di JlaLleri proteolitici anaerobi , favorita dall'abbondanza dei residui azotati ins ufficient.emen10 elaborati. I prodotti d ella putrefazione deLerminano delle reazioni del la mucosa del colon ed una intossicaiione gene rale, ch e sono r esponsabili dei sintomi di o-e ·ti vi e d ei fenomeni generali. Per le sindromi ac11te è probar)ile ch e intervenga un a batteri emia. La pro fila ssi risiede an zitutto nell 'igiene alim entare: allattamento b en r egola t o, svezza1 nento m et odico a tempo d ebito , più t ardi reg in1i misti appropri ati all 'ctà del bambino. Il trattam ento h a p er b a e il r eg.im e alimentare. ch e deve es ere antiiputrido e antianafilattico . Esso comporta: d a una parte la soppressione momentanea o la r estrizion e degli alimenti azotati di natura animale, del latte , d ella car:q.e e sop ratutto dell 'alb ume d'uovo, e ]a loro sostituzione r on yogourth, kefir, ecc. ; d'altra parte 1'impiego esclusivo o predom.inante di farine di cer eali e di leguminose ricch e in carboidrati , di leO'umi e di frutta . Al regime alim entare si associa un a terapia m edi camentosa , ch e i propone di r aggiungere un certo nt1mero di obbiettivi . u110

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1982

« IL J>O LTCLINICO

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lin1olare Je secrezioni dige tive, la secrezione pancreatica, le funzioni epat o-l)i Jiari con le acq ue minera li e sopratutto con soluzioni aline ch e si fanno bere tre qua rti d 'or a circa prima di ogni pasto (p. es. : cloruro di m agnesio e di sodio ana gr. 2, bicarbonato di sodio e olfa to di sodio ana gr. 5. a ccp1 a bollita fino a un litro) . 2) Realizzare l 'antisepsi d el o-rosro intes tino con d egli antisettici biolog i ci (ir1gestion e di · culture viventi di bacilli lattici) e con g li antis·e t'tici chimici insolubili (benzonafto]o) , ecc. 3) Su•p plire l e secrezioni dige tive d eficienti con la pepsinq e l 'a cido c loridrico, il succo g a strico naturale, l 'estratto di pancr eac:: attivato dall 'enterochinasi d ella mucosa duodenale, la bile, ecc. 4) Combatter e certi fenom eni con u11 a medicazio11e intomatica. Durante le fasi acute si prescrive un tra ttamento episodico (dieta idrica , d ecozion e di avena , brodo di legumi, sol fato di odio a dosi decr e centi , ecc.) seguito da un1 rialimentazion e O'raduale e d al trattamento di fond o. C. T os oANO.

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I fibromi, fibromiomi e miomi del retto. PoJRIER. Arch. cl. mal. d. il ' app. digest ., n. ±. aprile 1933).

(BENSAUDE ,

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c ,\JN ,

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[.ANNo XL, NuM. 50)

i olabilc dalle pareti del retto, ove si ritrova con facilità, in genere, il punto di impianto d el peduncolo , ch e può es ere leggermente doloroso. La consist enza è dura , resistente. Le pareti rettali si conservano morbide, e mobili zzabili. Il dito può spesso etteriorizzare il tumore (b elle figure nel lavoro originale); ma talora ciò non riesce. Fuori dell 'ano appaiono come masse irregolarmente sferiche paragonate da tutti g li AA. a frt1l.La (J>rune , castagne, pere, pomidoretti, patate). La superficie è regolare, talora lobata . 11 colore è roseo , rosso vivo, talora un po ' cianotico. Il tumore è liscio, leggermente umido , senza erosioni. Può essere ulcerato , pecie se è rimasto prolassato per vari giorni. i ved e in genere bene il peduncolo di lung l1ezza varia , coperto da mucosa fine normale; talora con qualche vaso turgido. La trazione sul peduncolo è dolorosa. L'esame endoscopico non mostra altri caratteri oltre i predetti . Le con dizioni generali si mantengono eccelle11 Li . Evoluzione è diffi cile a preci are, e varia assai di rapidità. Vanno anche valutati i vari g radi di tolleranza individuale. La p:rognosi è benigna. Non degenerano mai in cancri; la l oro asportazione è facile e di ri. ultato benefi co d efinitivo. · Anatomia patologica: i caratteri macroscopici sono g ià lati de critti parlando dell 'esame objettivo . Istolog icamente si devono distinguere dei fibromi puri , dei fibromiomi e dei miomi puri. I più frequenti sono però i tipi mis ti. Cir ca l 'istogenesi g li AA. per la prima voltéf richiamano l 'attenzione sulla presenza di follicoli piliferi e di g 1andole sudoripare nei tumori esaminati. Questa constatazione è insolit,a in- un tumore naLo j11 una zona ove sono assenti Lutti gli .annessi ectodermici. E data q_ues ta constatazione no·n si può non stabilire un ravvicinamento tra questi tumori e i tumori lnisti del retto di cui Je cisti dermoidi sono l 'espressione più tipica. Ciò permette di soste11er e senza invero imiglianza la loro origine congenita.

Questi tun1ori r ettali somig liano strana1r1ente ai tu1nori si1nili descritti nell 'uter_o; ~oi:ne questi ultimi si dividoi:io in ~ntracavi!ari, intraparietali e estrarettali. Tutti sono d a ccordo s11lla lor o rarità . I due es i .. ono colpiti con eguale frequenza· circa l' età i hanno soprattutto tra i 30 e i 50' annj. L 'inizio è latente e precede forse di molto 1'epoca d elle prime manifestazioni cliniche'. La loro etio-patogenesi è ignota . Dopo un periodo di laten.za si. man ife lan ~ anzitutto con sinto1ni funzionali; tra questi molto frequente è la proci~enza d~l t1;.lmore~ specie in occa ion,e di sforzi addom1nal1 , o .d1 parti , più })es o ancora durante _la defecazion e. CaratLe re importante sarebbe il m odo brusco con cui il tun1ore fuoriesce e rientra. AvDiagnosi. - Il c11ncro del retto irregolarvenuta la riduzione del tumore nel r e Lto possono sor ger e dolori . :E: interess~te n~tare che 1nente bottonuto, frag ile , sanguina11te, si differenzia facilmente. Il tumore villoso è lobuavvenuta la riduzione, questa s1 mantiene fino lato , molle, dà uno scolo mucoso , talora mealla nt1ova evac uazione. La stiticliezta è ·varia: nulla, irregolare o scolato a sangue, tipico. L'adenoma isolato d el retto si disting ue per iJ colore rosso vivo, ostinala . Al di fuori d·e lla procidenza e d ell a stiti- per ch è sanguina al minimo tocco , ed ha un peduncolo esilissirr10. cl1ezza a li altri sintomi passano in seconda liLe p apilliti sono di a.spetto del tutto diffenea. TaJj i dolori variabili p·er intensità e car ent e : sono escrescen~e piramidali, a largo ratteri. Spesso vi è tenesmo.. . im 1)ia11to, ad estr emità affila La bianco-grigia1F reque11ti ono le emorrag~e eh~ p erò a~s~1 . tra sulla. ,pur1ta , lunghe fino a 1 cm. e 1/2 . spe so vanno riportate a coes1stent1 en1orro1d1. Sono raramente unich e, per lo più multiple , Sintomi obiettivi. - Il margine del] 'ano d anno all'ano un asp etto er e pa to caratterjnon pre~en ta nulla di anormale , oppure qual- .. ti co. ch e em orroide. ,\]la palpazione r ettale si urta T polipi sopìaem orroidari .. on o più alt i e. con lro i I tumore cl1e è mobile , circoscrivi bile , co1ne dice il loro n ome. ~i ,impiantano con la 1


[.\N o XL, Xt. ~ t . .jQ]

EZTù

base :,u u11 a ,·aric:C; e111orroidarj a. 11lai in 111uco a sana. Possono e i tr rc n el retto dei 1ie11rino1n.i da 1>ialattia di R eckli ng licr.usen, n1a la di ti nzio11c ... i fa per la cocsi.. tcoza di una 11euro fìbron1atosi creneralizzata. . Difficili ima è in' cce la diagn o ~ i cliffererlz1ale con quelle forn1 azioni ' 'olumin o e, ben peduncolate, di aspetto rìhroso cl1e i trovano talo~a in certe. rectili/ q':li guida solo un po ' la coe t te11za dei e 0 ·111 d1 pr octite (muco a infiarl1mat a, ulcerala , te110 i ecc.). Talora perfino dei ]Jacclietti ernorroiclari }JO ~no e ~ re co. l inodifi ca ti da r endere pos ib1le la cl1agno~ 1 olo con l 'e ame istologico. Talora il sarco1ria del r ett o l) UÒ parere un t u111orc be11i 0-110, ... pcc ie n elle for111e circoscritte. Ed i11 qualcl1e ca o decid e olo la bi op ia . Anch e il sarc;om c.n m elan otico a sume n el r etto un a petto i>ol.i110 0 ma il uo colore n on perm ette errori . Il lipoma ri el r etto clinicamente llon differe11ziabile. olo l 'i ... LoloO'ia ne pern1rtte la identificazion e. T erapia: è 1 e. t irpazione clYirurgica. rfl1tti i proce s i son o 11u oni . L. ToNEI.Ll. 1

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MISCELLANEA. Malattie as ociate ali' anemia perniciosa. (G. F. \\1 1r.R1 '1$0'' Th e Quarlp :-ly .Tou rn nl J\/ ecl .. lugli o 1933). L'as~or i a1 io n c

dcli 'a n emia perni cio a co11 alLre 1uala11ic è ~ Lala aià notata da ari l\ J\ . e tentali' i cli far ri. olire Lali condizioni acl un m edc. . in1 0 fa ttor r r li o1ogico non son o l11an cati. NeJla n1aggior parle dei casi la coe. i. tenza delle du e n1al atli e er a cl1iaramente dimotrabile in e11Lre ir1 ca i più rari .il predorninj o cli UJla di e. e nl{l. ch~rava più o m en o com]Jletan1 e11Le il quadro cl eJI 'alLra. Lo studj o . tali tico di 370 ca i di anen1ia pernicio a con o f'enza seani di le. ionj pinali , h a con,into l 'A. .r he m olte . ono le condizioni morbose ch e ]Josson o precedere. eguire o coe i Ler e con l 'an e1rlia pernicio a, ~enza per altro aver e alcuna ap1Jar ente r elazion e cau. ale con e sa. Tn 86 dei 370 paz . . I ndjati (2J ,2 %) f11 possibile ron Lal ar e ' l 'e i. tenza oltre alla cla ica . jndro111e dell ·anemia pcrnicio a di altri . tat i rnor}Josi da que t a ro n 1pletam ente differ cnti. Tali malattie a ~~ oc iate erano: Malattie polmonnri. Venti ca i di CllÌ tredici con asma o bron cr1ite, uno con tj si galop pan Le , sei con polm onjte. Mentre 1'asma e ]a bro,n chite semb rano n on a' rcr e alcun a influenza sul qt1adro san g uig no, ]a polmo11ite, l 'in fluen za ed affezioni imilnri sono particolarrl1ente fatali in questi mala ti , in quanto pare cl1e la epsi inibi ~a l 'azione dei preparati di . 1omaco e di fegato ui centr.i em opoietici. Dei 6 casi co11 polm onitr cinque jnfalti n1orirono . 1

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E Pl\ATICA

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Tub crcol?si. ~a rar~tà ~ella tube rcolo~i }J0111.101l are attiva i11 paz1ent1 co11 ane1n ia ]Jernir 10:-.a è co ì e' id ente ch e ha a ttralto l 'attenzioJ1 e cli molti clinici , i quali h a11110 perfino pcH ~a lo cl1e un a malattia co11feri ca l 'in1111unitc\ ' 'er o l 'altra . D 'altra parte Grczcl ~ostie11 e r bc la Lubercolos i . . ia uno dei fattori e tioloaici dcll 'a11en1ia J)er11 ic iosa. cll 'uni co ca o del1' J\ ., I 'infezione tuberco lare ebbe decor so acu1o ecl appar\ie quando già da due anni la sind.ro 111 e a11en1ica m ostrava una 11 et ta r en1is~ 1 o n e. 1ital albi e cardiova. . colari. In 17 ca .. i (-i,6 %) q ue l e erano pr e c11ti. Tre ca i a''eYa11 0 segni 11ct li di an gina o trombo i coronari ca. J11 o'"t' to c.~ i .. i, a~1 era intomalol o~i a p eudo a1.1ginosa. • L 11olo in oltre 1 caso di tron1bo-fleJ)1te. uno cli fiJ)rillazio11e auri colar e, u11 0 cli pericarclite e du e con una toria di e1nip]eo-ia. Diabete m ellito. Il prim o ca o di an en1 ia jJe r1tic i o~a in di abetico € slalo ùe crilto tla Par!..i11 011 . L 11 a tro,alo ·oltanto ± diabe1i.ci 11ella ua seri e di ca i di an emia perni( 10._ à (1, 08 %). 111cnlatlie della t; roicle. In 12 casi i ave,va . lori a di malatti e della tiroid e e cioè : in 5 ca. i gozzo esofl aJn1ico i 11 3 adeno1u<.:1 Liroideo i11 .~ 111ixede111a ed io 1 ca o ipertiroidL m~ ..e11l'a e. ofl al1110. T11 l re ca . . i il o-ozzo e ·o] ft almic? pree i teYa aJJ 'an0nti a, n egli altri cl11e cas1 Ytcever a. De1·1natosi. In tredici ca ~ i si n ola,a110 n1ala tt ie cutanee e cioè : acn e r o acea i11 3. psoria i 3. orticaria 0, eczema 2, Jeuco pla ia I , prurilo \ u},-a1e 1. ~ int eres ant e notare con1e il dato dell 'acloridria . ia con1un c tant o all 'an. ])e r11icio a ch e ad alct1n e di que... le cler111ato5i. ~lalallie re11ali. Tn 4 ca ·i i nolava inlcn. a alJ>1111li11.uria , n1a ,oJo in un caso que ... ta persi~ l r l le i)e r t1n ])eri oclo cli 5 anni. F~ sta lo i1 otato 1111 so lo ca o di n efrit e croni ra, i11 u11 sog·g·eLlo so ll OJJOslo ùa luJ1 g·o te1n1Jo a Lrattan1cnto a r. ei1i ca le. :È 11olo come la cis lilc e ]a ci Lopielil e . ian o "'on1pli cazioni rl1 e ren cl ono o·raYe la preg no i della a11em ia i)e rni ciosa: tre ca .. i os~e rva ti dall '_ ,\. in seguit o a ri o-oro a cura aclat...., tn, n1igliorarono n olcv0Jrr1ente. lJn ]Jazi e11te 1)r ·cnLava e111aturia paro . i iica di ct1i n on fll po. ~ i]) il e tro\1a rc la cau ~ a org·n11ica. La ~ i11dro­ n1 r an en tica n1ig·lior ò co n la c ura ada tt a. 1/alattie mabign e. E ra n o pTc. enti in e casi co. ì ri parli li: 2 carci110111i aa tri c i, .3 ep iteliomi boccali co11 in v~si on e secondi ria clel1e g l1i a nd0Je ce rvica li , 2 carc in on1i c.lcll ' L1l ero, 1 I L1n1or e n1aligno del colon . Lo stl1<.li o dei l'apl)OrLi fra malattj e ma]i.g ne (can c ro) de]lo sto1naco e anemia per11iciosa è di ÌIDJ)Ol'lan za notevole per ~ta bilire g li eYentuali r apporti fra s ucce sioJ1e ga tri ca e quadro en1atico. Dai da ti tle~unti tlni vari AA. ch e i 011 0 occu1)ati dell 'a rgom e11to e dal n o tro .t\. . ri ulta anzitutto con1 ~ i ca i accertati di roe "i... tente anerni a pernicio'"'a e 1.11more n1 ali gno siano 1

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« JL POLIGLINJCO »

solta11Lo LrenLa: risulta i11011.re come solo i11 un picco lo nun1ero di questi pazienti la sindrome a11emica abbia prececluto lo sviluppo del tumore n1entre n1olto più frequentem ente il tu1nore g·a Lrico 11a preceduto la indro111e anen1 ica e ciò pecialmente nei casi in cu i era stata p raticata una resezione ga trica . Tali dati sono mol to suggestivi e tendo110 a far ammettere clte i11 tali ca i la sindro1ne ancn1ica sia da a cri ver e alla manca11za totale o parziale della funzione secr et oria d ello stom aco ch e 11rodurrebbe di conseguenza una deficienza del fattore antia11en1ico « en1opoietina » o fatLore i11tri 11 ~ eco di Castlc. Sifilide. Sei pazienti a eva110 sLoria d i i:>reo·res a i11fczione sifiliLica e W. Il. po iti,'a. Con ]a terapia anti ifilitica e d antian e1ni'ca (stomaco di uino) si ottenne iJ ritorno a l normale della formula sang·uig11a. Il p iù frequentemente la sifilide è as ... ociata co11 un tipo di anemia microcitica. Ulcerazio11i gastro-intestinali. In du e pazientj la sindrome anemica a tipo Addiso11iano ~ i era sviluppata r ispetLi,·amente sett e e undic i all11i dopo dell 'operazio11e ga t rica per lt lcer::. . Ostru.ziorie inteslinale cronica. Il primo caso associato con anemia p,e rniciosa è Lato osservato da Faber. In seguito numerosi sono stati i ca i descritLi . Un solo ca o è capitato all 'oscrYazione d ell '_i\. : la sindron1e anemica era associata a o . . truzione i11te tin a le cronica in corri s po11denza della flessl1ra plenica del CO 10 11.

Casi vn ri.

ono tati not ati 2 ca i con para ' ili i11Lestinali , a ~ sociazi one ormai molto 11ota e su c ui è fiorita una ricca lettera t11ra , e tre ca si con malati ie del sistema n ervoso, ri·pettivamente .paralisi agita11te . po t en cefalite ed e il.i di lJoliom ielite anteriore. (~ oncl udendo, l 'A. fa sua l 'opi11ione di Ilu11ter il quale o ... serva cl1e se anche due co11dizioni n1orbo e . l 'anen1ia perniciosa ed u11 altra qual iasi , ono trovate a ociate, tale conclizione de,·e e ere considerata. se non pre ci~ amen le come accidentale. per lo m eno non e senzia le: e ciò principalmente per quanto r ig u arda l 'a11emia r>erni cio a ed i tun1ori mali ani in ge11cre. G. LA CA' '.\ . 1

con l 'età, con l 'alimentazione, ~on la temperatura , cqn la razza, con lo stato di salute d eg li animali, con la sen ibilizzazione alle iniezioni precedenti. Ma dalle ricerch e di numero .. i ~ \ . e da quelle eseguite dall 'A. risulta ch e l ' insulina , indipendentemente da Lutle le condizioni opra accennate, ha un 'azione as ai varia sulla g licemia , in rapporto con fattori indiYiduali ancora sconoscil1ti , che non pos ono riferirsi i1è a lla razza, nè alla dieta cui sono tenuti g li anim ali . n è ad alcu11 altro d ei fattori ch e si credono capaci di influire sulla reattività degli animali all 'in u lina. Tali fatt ori individlta li possono modificarsi da un giorno all'altro nello stesso animale e ciò spiega perchè dosi diverse d'inu 1ina provochino nello ... te so conig lio od in conigli diversi dello stesso peso, effetti che non hanno a lct1n ra111Jorto con le dosi iniettate. Ne viene di conseguenza che , quando i vuole saggiare l 1azione antagonista di una sostanza rispetto a li 'insulina, bisogna tener conto dell a diver a reattività d egli anim a li al! 'insulina . C. TOSCANO.

Problemi odierni del cancro. (F. L . RECTOR. Th.~ Jour . of tlie Anier;c. 1l1edic. Assoc., 26 agosto 193.3). Quello del cancro è uno rlei probl e1ni più ard ui della medi cina. L'inizio nP <: insidioso, la mortalità è in aumento , l 'etiologia è ignota, la diagnosi precoce è difficile. Il cancro i tro,ra in individui g iovani. Ne sono stati descritti casi anche in bambini di men o di 2 anni. el 1930 n eO'li tati Uniti ci furono 150.000 n1orti di can cro (1 ogni 11-12 1norti); poichè si calcola che ci sono 3 n1alati viventi per ogni morto, probabilmente negli Stati Uniti la cifra d oi malati si agoira cJttorno ai 500.000. La cifra è notevole e si pensa cl1e è una malattia con mortalità del 100 %. Solo il 25 % dei n1alati di can cro è ospedalizzat o. La c ura è chirurg ica e fi sica (raggi X e rtd ium). Il cancro è una malattia ch e non può essere sempre diag nosticata da un n1edico solo; spesso richiede per questo 1 as ociazione de11'internista col radiologo, 11 chirurgo e I 'i tologo. L'istologo ha nella diagno i la res1)onsa~ilità maggior e; per questo egli dovrebbe non vivere unicamente nel suo laboratorio, m a vedere malati e assistere ad interventi in modo rla poter controllare meglio le sue osserva~ion~ . . l Jna dell e racrioni ch e r enclono d1 ffi c1le la diagnosi di canc~o è l 'assenza di un istologo nei piccoli ospedali. . . . . Il con cetto ch e il canc ro s ia 1ngu ar1b1le s1 deve combattere nel puhblico , che deve invece essere per tiaso che qualch e cosa si llUÒ sperare nei ca~i diagnosticati precocemente. Il n1a1

Sulla valutazione dell'attività insuliniea. (G. :\10N..\STER10. Rij . ?.f edica. 2 sett. 1933). rfulti col oro cl1 e 11anno aYlltO occasione di pralicar c il do aggio bio log·ico d.ell '~ns~Ji~a, 11.anno potuLo ·on tata re quf'ln to varia s 1a l azione dell 'ormone sulla g·l~ cernia del coni glio , 011de è orta la neces ità di eseg nirc ta le dosag§!io sopra un nun1ero a sai . g· ra~de, di . ~ni­ Jn~l i. L 'abba samento della g l1 cen11a e 1)1u o me110 o·r~nde in rapporto con la dose d el] 'inulina i11ietlala con la q11alità di es a, con la via di son11nini strazione. col l1eso d cll 'ar1 in1ale. 1

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[1\.NNO -

L,

1 Ul\I.

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EZ IO 'E PRATICA

lato c11rat o precoce111e11te non deve esser e abbando11ato d al rnedico, cl1e deve continu are a sorvegliarlo per lungo ten1po. In ql1esto la coo11erazione dc l pazien le è, naturalmc111 e, incljspen. a]lile; qlti1tdi , qualche ' 'o lla, è .'1ecc sarin cl1e il i11alato con o ca la verità rig u1rdo al u o n 1 cl I e . R . T..1 r ~ E'l \ .

CENNI BIBLIOGRAFICJ<I> O.

Blutlrra.rilieiten uncl Rl1itlliag1iostik. L~ehrbuch dcr lrliriische Han1atologie. va. edizion e. ln val. in-8° di pag. 70 l , con 104 fig·. in 111as:,i 111a 1Ja rt e color ate . .l . . pr.in.gcr ed .. NAEGE LI.

R~f. < 6.

Berlin. Prezzo

Il cla!'~ i co tra ttato di e nìatologia di ~aeucl i appare ora 11 lJa ua quinta ed izio11e. a so li ott u a11ni dn11n i)rrcrclente. Questa è t a ta n1o1to an1])li a la <.")cl i11 certe 1)arti a ai rin1a11e.Q'giata. cceu nia1 no. i)er e . , fra i m elodi cli rice r a fi:'ica, ;l ll :1 de tern1i11azion e delle . o la 11zc a lhu 111i11oi(li dt•l ~artn-t1c , ca1)itolo qua i d cl tutto ri fatto, ~1 :eciah11c11le per quanlo r i ~ua rda I.e va1·iazio11i (li questo dato n elle divc r. " 11 1ala tti t' . [/ impronta J)e r~o nalc dell 't\ .. i ril eva· in \'ari e· [Jart i de I lil)rO , come , IJer e.:;., a J1l'Opo:' il o {le Ila clottri11a del d11alL. mo d ei te...:suti da cui o rig inan o i corpus.coli . . an gui g11i, l1on cli ti cl Cllle ' cdute stili 'a nerni a l)er11j cio~a. La tralt<11ionc della 111atpria , L·!1ia rn. co n111leta e prt>c i :-., la ricc l1 ez1a delle fi g11re a~sa i hc11 e riu ~ cite fan110 di c1ue to libro u11 prC'z io. o ai t1t o 1>er 1'c·r11atolo0'0 ia j)er la i)a rtc c.lollrinal esciP.n lifì ca. r l1e per qu ell a pratica. fil. 1

...

l.1 e rliuniati 1ri e croniqu e. l·: cli 1t1rc . Do in , Parig-i. Prezzo Fr. 8'0. € t lU e!:l l O un ljbro cl1e l1a avut o n1olto ttc·e~so i11 _\1n eri ca, dove fu pt1b})li cata l'edizioJ) e ori g iu alc i11 g1ese . Il.

f>Ef\-ll.3t-:HTO'\ .

L'argonl ento è trattat o in n1od o -e ... at1riente sin dal 1J111tt.o di vi la etiologico e clinico come

da quell o terapeuti co. L'A ., ch e è Pre. idente dell a Lega americann conlro il r eumati . . n10, ha una 1 arghis~in1 a e perier1za clella n1ala tlia . a' endon e o er\'a li n ella s ua lunga carri era n1i o-Jiaia e n1jglia ia di casi. e perienza cl1e eo-li h a sapientem ent r fr11tt a ta . 11er compil are qu e lo libro, nel quale l 'organ1rnto trattato jn n1odo esauriente . Buo11a Ja tra duzione france~e fa ttn clni do ttori A. ~ 1F. Frnnçon . Dn. 1

F . C:CJsTE. T ra.ilm,en.t dii. rh.1.1 mati srn,f chrr n i (j 11 f rles jointares . Editor e G. Doin , Pari o-i. Prc7.zo 1F r. 20. ~ uno d ei fa ci.coli della coll ez io u P « La ]Jralique m édi cale illuslrée » , molto ra ccon-iand abile per i criteri em in entemen te pra tic i ch e in1) .... j prcgn d 'jn,·iare tl u e ro1>ie rl ci libri <li cui si dP. irlera I:\ r ecen ~ ion e.

1985

for111a110 la Lrat14zionc dc i . . in ero ) i aro-on1enti. In qt1esto fascicolo la c ura del r eumatism o t1 rti c.olar e cronico è esposta in rnodo organico e 1>rec1.. o e t ale ch e consente t111 facile orientarnento fra le varie forme l11orbo:::e. per i in~·oli ra . i . per· i varì .. ladii della n1alattia .

DR . \ . H . Douru ,,.,..\ I'rE . 1 h.e tr~a t m r 11t o/ rli eu111 atoid cirthritis and scia.tica. Eclilor e JI . J(. Le'~ri s, Londra. Prezzo Soe]. 6. 1

I

la seconcla edizione di lln YO l11n1e che Q"i à 1odan1mo per la cl1iar czza dei ron cetti e del1·c .. po"'izione, p er l 'indirizzo pratico. L ':\ . fa la c la . i fì cazi on e d elle ' 'arie forme di artriti reumatoidi . pecificando 1)er ciascuna 1· i1111)ortanza delle infez ioni foc al i . d ella diate i reun1ali ca. d elle alterazioni clel ricambio, e indicando per c.ia. cuna l'or111 a la ct1ra appr oÈ

l_;

1)riata.

l 'n ca1Yitolo è clecli rnto alla

~c iatica.

ACCADEMIE, SOCIETA' MEDICHE, CONGRESSI XXXI Congresso Italiano di Ostetricia e Ginecologia. (B:,ri 2

e lle1nl) r c - 1° ol1o1Jrc 1933).

Tl Co11gresso è rli

la lo inall CYUr11 lo =tlla pre enza . E. E r cole, ~lini tro cle ll "Ecl u calione Nazio-

11ale, e dell e Al1toril t. cill adin c, con discorsi d eJ doll. , - ET.L .\ , commi ario d cl co111u 11c cli Bari. de l ])rof. )1ARL\:'\T , r e ltore d elJ 'll 11ivcrsil ~L clel prof. ( 1\lFA'II. Il ])r of. r .FrEnT, in t1n n cl ol la r elazione. h:\ ill ustra to gli copi cd i lnvori d el Con gresso, 1 I iff0 nde11do ~ i 1)arliccl arn1cn1l c sttll 'a l I i' R opera ch e i g inecologi ita lj a11i J1a11110 prcco11izza1o ecl intendo110 e p·l icare per la })Oli I ir H de1norrrafica, che è ~ I n la 10.r ga1ne11te ed n])l)ilS. iorl'0.1 an1 e11le lrat tata (lal CJOng·r esso. ~eg·11alia1110 a n.cl1 e il cli . cor. o cl \ll u · ig-11or a \ i\rANu \ (~· \1\JO"C"x, clelegala provi11cialc tlei F asci fem111inili, . 1111 'As isten za nl la ì\1n l e:rnil ft i1t provin cia di Bari dove. su 4 Co1n1111i , son o aperti 22 co11s1iltori materni e 1>arecc hi r efet tori n1aterni , n11cl1e permanenti. Di an10 un l>reYe ria su11 lo d egli arao111 en1i tra ll n li. TE

TI DI RELAZl ONE.

Celiotomie vaginali. Prof. i\.. BERTINO (Pncl o' a). - La celio lo111ja Yag inale, che in pa ssa lo uYeva su sci la lo t a11ti e11tu..; ia n1i , e s i e r a brilln11lc 1i-1cnle affern1a la n el campo dell n g·inecolog·ia operali a , er a poi caduta (fua i in disu so, ii1 quest o priino (1uarto di secol o, H11zitutto per l 't>ccr.si'u es tension e che si t•r a Yoluta '-l a r e :-lll e Slt<' i11cli cnlioni . 111a specia1111c11le perchè i progr e !:- i rnrrgiu11li clalla c}1jrur· uia acl do~rn i11al e, i clii ]lr<>gi cd i cui Yantaggi non 11olr' i1no esser e JT1c ~ s i il 1 cl i ~c u io11e. r c11d cYa110 pili [acile e preferibil e la ln1,aro lo111ia . .\1 1u nl n1en le, j)u re ~ . . 5t'11do'i ryurilche ~ cuola 11el -


19 6

CC IL

POLTCLJNICO n

l a (1ual<· la rc lioto111i;1 Yaginal c co11 er Ya u n a l ~1r­ ga :ipplicazjo11e, l a g r a11d e 111aggio1\l i1lcl ù ci g ir\ccologi ! 'u sa rara n1en te, e n on 1)ochi l 'h a11110 co11\pl e la111enle abbandonat a. In ques ti ul lin1i ann i 1)er ò, i è leYat a qual ch e au tor eYole Yocc per rive11clicar e a ll a celio tom ia Yagin al e uri lJO Lo, sia pt1re i11ocle lo, n el ca1n p o clella g inecologia op er atiYa. I ndicazion.i ge n,erali : a) f orm al i o obbligat ori e. - A1)p arlcn gono a ques to g·ruppo i ca i n ei quali l n vi a ag i11nle è l 'unica che si presti, e ch e s ja jdon ea , i:ier rimuoYer e t1n g rave p ericolo , o p er ))Orl ar e a g u arig io n e la 111ala ttj a, oppure CJtta11do sia conlroj11clica la irt via assoluta la lap ar o tomi a (d onl1e cardiop a tich e enfisen1atose, ob ese, i p er lese, ch o 11on toll er a n o l a p o izion e i n clina la. e i1el,le quali lo ch oc lap ar ot on1ico J)O trebhe riuci re !a li.ile) ; b ) cli ele=ione: casi nei quali la Yi a Yaginale Yiene cella p er ch è J) U Ò riuscire più facile, p iù r apida, più prurlente o p er ch è è la pii1 logica, 1)er l a sed e d ell a m ala tlia o p er ch è essa è a soc ia la ad a 1tre affezioni cu rabili unica1ne11lc })Cr Yia Yaginale; c) cli [Jr rf rre n za (p er son al e d el] '01)cr a lor e). Jn,di cazion i sp eciali. - . Nelle les;oni infian1mClto ri c del perilorieo p elvico e d eg li an.n essi ut erini , lJ Cl p eri odo di ac uzie, e quand o i focolai so1i o ader ert I i alla volla vaginal e, Ja colpocelio lo11'l ia eYacu atrice r apprese11 la un inter,-ento di i1ecessil à; qua11clo n o11 e i. lono lali conòizio11i, è l a via al la clic <l eYe aYerc l a prefer e11za. _\°el can cro de l collo rl ell ' ule1·01 o-od e Jnaggior e p refer en za l a via a<lclo1n i r1 ale. 1 el can cr o cl el cor1)0 inYece , cl eYe e er e preferita la via Yagin ale. P er il cor io11-epil el io n ia, n ei crisi cli coesis tenti m e ta. tasi Yagi11ali , i11 <lo1111e fort em e 11l e a 1te111izza1e, o n1c110 r e is lenli , op p ure cl i tumori infetti o i11 sfacelo, l a Yi a Yaginale può 1roYare r agion i di p r efer en za. Nei f i bro1ni uterini 1'indicazion e è assai limitat a, ed i11 gen ere q t1and o ]a l a par ot on1ia è controindica la. Il R . esamjn a })Oi l e jndicazioni i1elle retroversioni u t er i n e e n el prolasso de l l ' ule r o. L 'inversion e uterina s in puer J)er ale cl1c on cogen e tica , è di i11cont r ast a to clorni nio d ell a vin vag i11ale . R arissi1ne indicazioni e a t r oYa i1ell c 11tetriti em or ragich e. Ma è sp ecial1ne11t e "J1el la sf erilizzazi o1ie 1ri uliebre, come co1n ple111e11to d ell "a}Jorlo ter ap eutico, che l a ,·ia vag irialc 11a trova to e troYa t1na dell e su e più frcq ue1l li indicazioni , p er ch è offre il 1nod o cli eseguire i c1ue i11t crYe11 li in u na ola '"' eduta , sen za can1biar c p o izjonc alla oper anda . I11 con 11Jle o, p erò, l e indicazion i dell a celioto1n ia ' agi11ale pure e senno abbas ln11za e tese. on o legat e, })i\1 cl1e a singoli g·ruppi cli inaJn l lie a eircos lan ze speciali, g·en er ali o loca li , ch e ro1nplicnn o l e n1al attie s tesse . \ :alu ta li ercn a111en te i vantaggi , g·li svantaggi e le con1pli caz ioni della celiotomia vaginale, e le1.tuto con to cl1e inol ti cl egli inconven ienti ch e ef' a pre enta , pos. ono essere eli11unati m ediante l l n . Ju11go acldestra1ner1to, e ch e essi s j 11 ann o S})ecia1rr1ento n ei casi difficjli, e quindi qua11do Ja Yi a vagj n nlc d ovr ebbe esser e l asciata, d a chi n o11 })Ossied e co111 pl eta p adron anza d elle t ecnich e celio lo111ich c Ya o- in.\li , si p uò conchiuder e ch e non <l eYe e ere conda11nat a senz 'altro a11 ·o traci. 1110 u na Y1a di inler Yenlo ch e può d ar e risulta l i co111-

[1\ NNo XL, NuM. 50]

par abili a lJuelli c.lella via alt a; e ch e essa a111i d eve esser e con osciu la, per ch è i11 certi casi è in1post a in m od o for111al r d alla n a1ura della n1ala ltia, o dalle cond izioni sren er ali d ell '01Jer anda. I ri sultati d ella espe ri en za p e1 ~011a le d el R . , ~b­ b en e non sia n o })rilla11li com e quelli consegui ti d a altri oper a tori, l o in d ucon o a(l unire l a ~ua voce a quella di coloro ch e pro tes lano contro J'eccessivo abbandon o in cui è cadula q11 est a v ia di inlerYento, d a p art e <l e)} a 1naggioru11za fl ej o0 inec:o]og·i . La celioto1ni a 'ag·i11alc deYc esser e cor1serva la, 011zi cl eYe essere preferito., quando, presumendosi facil e Ja ua esecu zio11e, si ri lie11 e che p ossa d ar e ri u llati pari a qt1elli d ella vja alla. In que t o 111ocl o si po tr à e ser e J)r epara li nel eseguirla an cl1e i11 quei casi in cui e a co litui ce l 'unica via di inter Yento, ed in quelli in c11 i , pure essendo t ecnican1ente più dilficile della Jap ar o lo111ia, può me tter ci i11 rondizio r. e cl i eYi lar e p ericoli ch e qt1e..,ta }lrescnta. Ormoni sessuali femminili.

Prof. G. _i\.cc0Nc1 (PaYia). - Le n o tre cognizi oni sulla co111ples a funzjon e csst1a le fe1n miniJe, h anno sublto l1n a pro fon cla trasformazione, ~trriccl1endosi cli 11uo,·c acquj izjoni tao t o d a rencler ci possibile u11a i11 l e rpre tazjortc abbastanza vicina al ver o di tutta la ricchi ss in1a concatenazio11e di m oclificazioni ch e, n ell 'appar a to sessu ale, co1ne nell ' i11tier o or ganis1no femminile, si d e ler1n ina110, dalle prinl (' fa i CYolu I i' e, fino alla su a co111pleta inaturilà ed alla i11Yolu zione senile. Le. a tt iYità endocri11e, u 1nor ali n er vose si ar111onizzan o e i coor <li11a110 fra ]or o a costituir e cr11ella or ganizzazio11e u cui ri110 a lutto ] 'edifjcio così compl esso della vila. Il R . e éln1ina con1e, in inc;;zo nel e se, i svolga e ~ i inquadri l a fu11zio11 c , e l1ale, quali si an o i su oi rollega111e11li, q-?1ali le in Cl ucn ze ch e su cli essa agi. co110 ed i Tifl es i el1e cla es a irraò i ano sul1 'intier o organis1110, tr a I tand o poi dell a d et ermina zione <lel esso, d eg·Ji orrrtoni sessu ali , d ella ca ten a or n1onica g·en er ale e svoJg·e inJin c Ja par te s1)eciale ch e comprende l e vél r ie fasi dcll n par a bola sessu ale fem 1nin)le. P as a cruin.cli in l'ivi s la le particolari propriet à d el g ru ·p po cos1 inter essanle di sostanze cat alizzatrici ch e, J)Cr l 'a l l ivi Là secernente d ei tess uti e d egli or ga11 i più di spara ti , ven gono ìm111e e in quest o g r an<'l c fluido collettor e, il mezzo i11terno; fa1 lo r ileYar e co1ne e se in Yario m od o s i e trinsech i n o sott o ]a co~ l a nlc influ en za coorcli11a trice d ei g r andi si len1i n euro-r egol at ori e con1e, per le scambievoli azion i ch e fra quest e st esse sos lan ze diretlam e11 le si volgbn o, le lor o attività rontinuan1ente s i 1no difj ca 110, si inibiscon o, s i Jlcutralizzano; segue il Yari o co11caten ar si di tante a ttiYità, di tan1 e -po i en ze m odificatrici nei vari ccu adri Iu11zio11ali ch e car a I leri zza110 le successive I appe d ella p arnbola sessu ale . Dop o aver indagato i r a])porli e l e irltercl i pcn clenzc esis l enti fra si st e1na g·e11italc e catena endocrina g·on er ale , il R. fa rilevare ch e si è an ali zzato in tal m odo solo una parte di quest e correl azioni 11rn orali , quella più n ppariscente e ch P, oggj con osr,iam o, m a Yi è an cor a tutto u11 altro g ranci e co1n1)l esso cli fattori clic n on può esser e trascura to solo perch è ci è n1en o n oto; esso è costituito d a un numero gran di simo di ele1nen ti im1)oncl cr ahili , cli riflessi che

' •


SEZI O"'lE PR.\TIC .\

<IPri' a110 cla og-ni J->arle d el so111a ch e ci ve11go110 r ivelati da a lc un e 111anifest azioni cli cara tter e gc•Jtt>rJ le, n1 a che 11011 c i è possil>ile indi Yiduali :11n1e 11el loro precil'-o ni eccan e i1110 di azio11e, la11lo i1iù che il lullo è a' volto e p en etra lo da innum erP' oli vie di tra n1i si on e e di correlazion e, direl le e i ndi1 e lle, l e qu a li , m entre d a u11 l a lo r egol a no i 1 rriu oco arn1011ico c ]1c si s' roJge n ell 'o rbi ln d el ~1ezzo i1tl erJ10 (si~ lema 11er voso vegela li o) , d a JJ'allro col1 ega r10 questo c on tutti gli infinili fa ttori e ris uo11 a11ze d e l lnezzo a111bienle e ler11 0 (s itpn1a 11 orvoso di relazione). ,\ cinrlc re , i olar c le varie attività se s uali d nl lulto, di cui cos liluiscono la pii1 inli1u a csRen 1a. i' s viarne ocr11i cara tter e di realt à: co11 .. irf er arlc. <. omc , 0110, fu e i11 lt1 tto l 'in ie111 c è pe rd ersi in un labirint o sen za u cita. . on riman e p erciò ch e tra ll eggiare le gr and i l i11ee d el qna clro g r andioso p er ch è, SC' non n ell a 1icer calez1a e t>reci io n e d e i d e ltacrli , e .. ._ o po .. sa al n1Pn o a ppa i ire 11e1J a arl o n1bra tn Yisio11e d ella .. U[I 1ner a Yig l i o~a r eal Là. } .El\fI SP EC:l ALJ.

Per la rad ioterapia ginecologica. P rof. P . G i\JF A l\11 (Bari). - La r adio lr r n1)j11 i1 0 11 è> già il fru I lo dell a ri cer ca di un g rupj)O. J)ri vil cgialo dj n1 cdic,;i ; a i suoi en orn1j progr efoiS L l1an110 ontrib11ilo 1ncdici, cl1jrurgbj , g jnecolog i, s1Jec ialis ti di og ni ram o, ed essa è 1Jalri111011io ro1nunP cli tutta la 111cdic i11a; n essuna r agion e cli cr ear e pr ivil eg-i o pro il1izio ni mi: in enlre con, ien e i n ,ccc n n p e rf<'l lo arcorcl o Ira r a<liologi e gi11~col oo-i.. È cli p arere cli con i<i er ar e t aJe n1D ter1n obbl1gaLoria per gli e a111 i di ta lo, p erm e tle nrlo .Poi l 'eserci1 io cn ra ~ pcr i a l i diplomi . pl1rcl1è' s1 tC' 11gn <nn to cl ri segth'nli ~ uggerin1enij : 1) te n er di s ti n ta Ja r egol am en tazione per l 'uso d Pl R a diu111 d a q1 1ella }Jer gli in1pi nn li cli J'laggj X:

2J prcc is:1rl"' nnch e, p er il n os tro c?n1po,. ch e ne s una appli caz ion e· di Roen Lgen o cli Rar1111n1 1C'r apin ' c n g"a Jnt l a senza la p : eYcnliva _clj agnosi .e Ja indi cazion e e la col1 abor az1on c t ec111cn cl cl g 111erologo; 3) n ell o stesura del regola.n1 en ~ o cl1 ir rl or e 1~ collab or az ion e 11on solo dei racl1olog 1 in n a11ch e d1 nl Lri cu] tori di lcr apin fisica; sopra Lutt o l'i rjcor cl i l 'apport o 1Jlil0 cl1e p o trà venire d ato dai g inecologi e dai d r rinn lo logi , ch e d a d ecenni 11 ~n.n o acq.u is t a1o una ... peri fi ca competen za n ella u s~ o t e r~p1 a : 4) con~ id erare infi n e la op11or l u n ii à cl 1 c r ear e d egli s p ecia li ti i n r J.diot er apia, . epara lan1en1 P d 'lll a rad iod iagn o li ca. Viene perl anl o YO la lo un or cline cl el giorn o ch r nclo lta ]e con cl u . ion i d el R el a lore.

Sulle disposizioni dell'cO. N. M. I. » per l'assistenza ma· terna. Prof. CA nLo VEnCEST (~alermo) . - Il n. n lte11d e. ro r1 fid nei a l a m aO'gior e pro tezion e <lell a r11 adr0 cla J)arle d el]'« Opc~a » p er l a l egge 13 tl J>r!1 c 1833 11 . 298, cl1e h a perfezion at o la legge 10 ch cembre J925 n . 2277. La i1tiglior lt a or ganizzazion e infa tti dell 'cc Opcr d » fa s per ar e il p er fezionan1ento an c11 e dell 'organizzazione t ecnica, specialmen~e di quella a l tesa d agli o Le lrici, com e Ja prep arazion e cl el p er.s,on alc individua lmen le assicurala, come l a su a pttt op-

r or luu n di lr il>u zio11e n ei ,·ari n"~ i ~ l enziale .

1987 ellori cl ell .attiYilà

.\ l Le11don o gli o letri ci cl1e la profil a... sj n1at er na .-ia i11legrata. d ove )Jiit n e è il bi ·ogno, d a 1111 'or gar1izzazione ter apru I ica, cl1e può esser faC' il n1ente ottenut a dalle Clinich e os le lr icl1e. d all e \[a lcrnil à osp ed alie r e e cl all e G u nrclie os te trich e. .\I te11clon o gli os tetrici ch e 1'assis tenza all a m adre ed al figlio a cqui li sen11>1·c m egJio p er m e' i Io cl ell '« Oper a » un lo n o di più al la ecl appas~ i o 11a ta spiri Lu al ità, co n1c è n ecessario p er cl1è se1nprc pii.1 ia p erfezionata.

L'assistenza della Maternità nel Mezzo giorno. Prof . P . G.\1r. \".\lr. - Le condizjon i cl ell 'ussisten /H o t e lrica 11el l\[ezzoiZior110 ri e11 lo n o d ella deJicie11za cl ell 'a llrezza ltJ ra o p ed alier a: la Lon1bar tl ia 11 a ,15 posti-le l1 o e la Lucania n e h a 0 ,4i 0g11i 1000 abitanti: I"oggia-Bri11disi 11on h anno l\Ial<·rrtilit. Lecce in llna }lircola ~Ia ler11ilà assjstè solo 129 ge~ lanti n el 1930 ; Ber gam o in ltn g randioso il'- Li l u lo 1300 ges tan U n el 193] ; a n ord d ella con ,c· i1111gentc Ron1a-Pescar a son o 21 scu ole ostetri c l1e, p er 24. 111ilioni : 1nenl rc a s ud p er J3 milioni JH'O\' Yedono solo 6 scu ole. A t orto si su ol sovravalu Lar e da qual ch e a mmi 11 i ~ l rai ore l a r iluttan za a l ri coYcro ospedaliero per il 1)arto com e p er 111 ala llia u clJ e l)Opolazi oni, per-

cl1è clo,·e è s tato or g·ani %7.ato un ervj zio assi ste11 ziale1 il pubblico lo 11a frequ enta to numeroso . Le c1npiricl1e l1anno il sopravven lo con il lor o r c rci1io allu .. ivo a r1ch c col favor e dei P odestà . Un o di q-uesti. chie e un cli1llon1a ad h on or em per t tn a di e e. Decine e d ecine ni Con1u11i son o senza leYat rice e i Co111uni n on apron o i con corsi p er Le n u ove levatrici n on son o aiutate 11ella con corren za con ]e prered cn li empirich e. J con st1ltori d ell 'u 0. X.\LI . » ono porl1i e por l1is in1i quelli ch e h a nno rlir czione compe1ente. P er quest o s tato cli cose il r ela tor e p rosp etta a1c u 11i su ggerimen Li : 1) i titt1zion e di r efJCt rf; osle lri co-gi necologici in ogni capoluogo di ·p ro' in e ia, b c11 a l Lrezzati con r co n omia .

J,rr on a]e specializzat o, j 11 m odo cllc p ossono anc he f unziortar e rorn.e te Gu ardi e Os te trj ch e » p er l e zon e rurali circos lanli ; 2) creazion e di con sor zi fra paesi Jimi trofi itellc zo11e irnper Yie o 1011la11 e d ni cenlri , per avei''.! d egli « Os letrici con or zia li » 11on1in a li p er con corso, . e. dipen clenti cln i r.c1tlri el ci cn p oluoghi cli

p r ov1 n c1a; 3) levatrici n omina tr 11Cr con corso ben p agat e i 11 og ni co111 u rte; 4) YiYificare 0O'l i orga ni p r ovinciali dell 'cc O.N. ~I . I. » or a troppo p ola ri zzn li ver o opere. carita ~ive; 5) l 'cc O .N. ~I . I . » <l oYrch bc a ffreltare il r agg1un!!in1ento di mi oO'li ori condi7. io11i assisten ziali n el. . . i\Iezzogiorno , rlestinan rlo per esse magg1or1 m ezz1 fi 11an ziari , cr ea11él o Ce11 l ri , con per son ale p r ep ar a lo, con1 petente, f avor endo il d~ffon drersi cle~le nutoa111 btùa11ze. Non <leve in oltre l « O.N.M.I. » irrj g idirsi n ella interpre1azion e r es lriLLiva di cur~re Ia sola p r ofilassi rrt::t lcr:r1a e prc11at ale, t al ora in ~t1ffici en Le se non arco1111)agn a ta dove occorra d al l 'assis ten za al parto. Kel 1\Iezzogi or110, l 'indice cli na talit à al tissimo r ichiede maggiorme nte un 'in lerpre taz1one l arga della Legge, 1>iù totalit aria crl es len siYa alle proYviden ze t erape n t ich e. A . F.


1988

«

IL POLICLINI CO

>l

APPUNTI PER IL MEDICO PRATICO. CASISTICA E TERAPIA. A1uiloidosi e nefrosi nrniloide. In o ltre 1700 verbali di au top ie 1\1. lt o en)J]att (Anier. Journ. !rl ed. Se ., ott. 1933) ha trova i.o ca i . cli. amiloidosi n ella perce ntt1a le d el 7,2 %; l '1!lc tdcnza d ell ' amiloido i i11 oggett i f \1b er ro lo i er a ùel 24,4 %, i1ei n o.:l tUb·c r colosi <le ll ' l , 2 %; 1'jn cidenza er a anch e magg·ior e n ei luber?o l o~ i co11 lesioni su ppurative , e rag·g iun rreva 11 35.2 %. Gli oro-~ 11i ch e . a~pari,rano più co]f>iti dalla degen er azione amil o1de er ano la m ilza i reni il feg~ lo , le capsu le surrena li in ordin~ d i fre~ q uen z.a. L'e an1c clin ico d i 110 tu bercolo i con am iloido i dimo t rò ch e la d egenerazione si inizia di solito ,·er o la quar ta de~ade d ella vita, d opo a lm eno due anni di m alattia , e c h e J.1 :;11aggior pa rte dei casi presen tava localizzaz io ni poln1 0n ari , a car atter e ulcerativo. Nel 70 p er cen to di questi casi si not ò albu - · minur ia , legat a quasi sem p re ad u n a localizzazio11e r en ale : si n oti però ch e in una qui11 dicina di malati la amiloidosi r en ale d eco rse sen za album inuria. . I n ne. sun ca o fu trovata ip ertensione arter 1oi:;a. La ne fro i amiloid e er a pre ente n el 3±, 1 °~ d ei ca i d i rene amiloide; essa costituj sce u11 quad r o a,-anzat.o di degenerazione del r ene e n on è n eces ari0 amn1ettere 1'esisten za d i una forma di ne frosi lipoi dea associa ta a 11 'amiloido i. A m e no che non su cced a u na fase di insu fficien za renale , la pr ogn osi d ell 'amiloidosi dip end e da qu ella d el1a malattia fon dam en tale.

V.

SERHA.

Osservazioni sulla nefr ite edemntosu. 1". A. Jlugl1e e I\... Sing·h ~Ial ik (1'he l ndian Jourri. of llledic. Research , lt1g lio 19.32) bani10 .. tudiato 25 casi di nefrite ede111ato a da l punto di i ta d ella natura della malattia e fecero il ..,an-gi o d ella fu11 zionalità r euale col] 'cc urea cl ca ra11 cc ». QuaLtro ca i era110 del tipo 11e fro clerolico. Due di t1u e ·Li morirono di uremia , quando l 'cc urca c learan ce » era rispet tivan1ente del 7,9 % e del 3,5 % rispetto al nor male. Anatomicamente in tu tt 'e due qu esti casi i aveva i I q uadro ù ella « scler a i in.aligna » cli '\Tolhard e F nhr . I n t1n caso si avevan o le lesi o11i .anat orr1 icl1e dell a 11 efr o i a1n iloi de e la morte er a a vcnutçl pe r bro11copoln1on ite , con ccurea clearan cc» d cl 6-! . 9 % d el normale. Gli altri venti ca i erano tutti dell a ' a rietà « emorrao-ica » (glomerulonefrite). U110 n1orì di uremia quando l 'urea clearance era caduta al 5, l % clcl norn1ale , un altro quando es~o Pra

del 9,4 ~; i r~ni erano c? » e c era .1pertro fi a ~n terzo pazie nte morì zione r ena le an cora del ({Uadr o an a tomico ora rep en s ».

del tipo cc piccolo hiandel ventricolo 5inistro. di polmoni te con fun60 % d el n or1nale e il q u ello ,}el la « 11 ~frite

R. Lu SENA.

Le nefr iti azotemiche precoci della scarlattina. A. ~emi.e~re (Bull . m éd ., 30 settembre 1933) met~e l r.. r111ev? la compar sa d i n efriti con azote1n 1a eleva La fin d a 1 1Q ·5° o-iorno dell 'infezione scar~attinosa, . in co11trappo~to CO il la con su eta nefri te ch e s1 h a ;11vece ver so la I\'-V sett i1nana. In_ a lcuni casi cl1e egli ripor ta, t ale nefrite si manifestava e enzia1mente con u n 'azot emia ch e ~ndava d a .1 a 3,~0 / 1 000, raggiungendo il massimo ver so 11 9° g iorno , dopo di c h e insie~ne c_on una cr isi di poliuria scorrtpari\·~: t u t ti 1 casi passar o11·J a g u a rig io·n e. Le r icer ch e sistem a tich e su moJti scarlatt i11 osi h a nno _d imostra to ch e nella m aggior par te, l 'azotemia si m a ntien e in lim iti i1ormali discenden~o anzi a cifre bas e (0 ,05-0:20) dopc; q ua lch e giorno di malattia. In alcuni dei mala ti con azoten1ia alta si aveva qualch e .sintomo : yom iti , diarr ee, Iin~a ecc~, pr?str;az1on e~ del1r10, ovve ro oliguria, a1b um1nu r 1a; in altr i , nt1lla. Tutti finirono con la gua rigion e. La genesi di questa azotemia ' ien e riferita dall 'A. alla dim inuzion e della diuresi. a ll 'esagerazion e d ell a disa imi lazione azot ata e oµ r attutto ad un 'in su fficienz.a funzion ale del ren e. La possibilità di ta le azot emia cleve r endere as&~i g~ard ~n g:hi nell 'a li~en t azion e d eg·li scarlat t1nos1, elimin ando ogni sos tan za azotata sul principio; quindi, niente la tte, m a soltanto be~1and-e zu cch erate, sciroppi e succhi di frutta; 1 l latt e si darà soltanto se le orin e rim angono a bbastanza ab bon dan ti o quando si in izia la crisi poliurica d ella convalescenza . Così pure ~i manter rà la dieta declo rurata per tutto i l period o febbrile e nei p r i1ni giorni della convalescenza. f i l. 1

1

:8 ell'anuria calcolosa.

I l malato con anur ia da calcolo va consider ato come quello d i occ]u ione in testinale ed inviat o al chirurgo. Ciò n on esclude il t r att amento meclic6 ch e p•u ò essere dap1)rin1.a ten t ato· e che h a specialment e tre indicaz ioni: p rovocare d egli for zi di espulsione dell 'uretere , d econ gestio11are il r en e ed attenuare così lo spasm o d ell 'ur etere e stimolare la secrezione renale per m ezzo di diuretici ch e e igano il m inimo s forzo da parte dei r eni . Gli sforzi di e pt1l ion e del] 'uretere possono Yenir e favoriti mediante ]a disten sione v-esci-


• [_\NNO

XL,

~'l 1\'[.

50]

1989

SEZlONE PRATICA

cale per i11 ezzo di acqua b ollita o borica, fredda. La deconge tion e del r en e i ottien e con d ei bagni generali caldi , a 38°, praticati 3-4 volt e al g iorno , con1pre e calde ull 'addome, ''entose scarifica te sui reni. ie11e altre ì con sig liato il ba.a no caldo alle nìani (a 50°-52°). All 'interno , •E. J eanbrau ( llf ontpellier m éd. e Journ . des praticiens 2 sett . 1933 ) consiglia la bellafolin a : ei compresse al giorn o da l / ~ di m g ., oppure ini ezione di una fiala da 1/ 2 mg. , 1-2 B l g iorno. U tile è an ch e la papaverina (co1npre - e di cloridrato , da cg. 4 , oppur e per iniezion e). La ec rezio11e rena le può e ~ ere ti1no latn rla i11iezioni e11do,'eno ~ e ipertonich e di saccar osio a .10 %, n1a più con' eni e nt i sono <1t1ellc isotonich e di gluco io a 4 7 / 1000. Il tratta1nen lo uroloo-ico è di co1r1petenza d ello peciali ta (catet eri mo ureterale. cl1e Jìer ò ha r ffetl o pa eggero); l 'intervento cbi rurcrico (n efrotomia con apertura e dre nagaio d el bacinetto) va fa llo n on oltre il 3°-5° O'iorno. Il cl1irurcro n on cer cl\crà i calcoli , ma Ji asporterà se li tro,ra . Il })Ì._ lori diatermi r o rid11ce il pericolo d ell r emorrag je. fil. La dieta ehetogenica nelle infezioni urinarie del • puerperio. A. T . E'uller c:i L. .olebrook (TJ1 e I. . a1lcel, 30 ett. 1 9~3 ) 11a11n o tr.at tat o 5± ca i cli in fez i on i urinarie d e l i >u crperio con la dieta ch etogenica; in 24 ca i. l 'urina diventò s teri le entro 17 criorni , i11 1O, entro una settima na. La di e la ronten e'a 250 ar amro i di gru$ o, 1 O di carboi<l rati ed O d i p r oteina. 11 gr asso veniYa . 0111mi11 i. lralo con la cr ema (J 50 g rammi ), il bt1rro (75 grnm n1i ) ed il pr?sci u llo o lardo (25 g r a111 mi). l ,e cli mcol tà d1 far e a cc~1 ,­ tare ta] e clieta con i t on o l1 el1 'el eva la qu a11t1la di gra so. (Gli A . dan no le li t e d i cib i p cl' ogn i g iorno dell a c li im ana). Il n11m ero dei ca i in cui si potè otten ere la s terilità d el 1'11rina è di rettam ente p r o porzion ale al .g-rad o di r l1etonuria ottenuto. 111 22 ca i , n on fu po. ibil e 0 Lt e11e re n emm en o un li e' 'e g rndo di ch elon uria,. pro?abil n1 ente p er ch è le pa zienti non h anno inger1 lo t ulta la razione di gras o od hanno ce.riulo a lla .tenta~ zione di prender e una 1naga1or qua n t1tà d1 idrati di carbonio. La d iet a l)O lreblJe fa r e esser e p iù efTì ciente u ando d eo-li ac idi g rassi od i l or o sali ainm oniacali, m~ per ora n on è possibil e a causa del. la ripug n an za per tali so t a!lze. Gli AA. ha n11 0 mis urato il g r a do di ch et onuria col m etod o seguente ch e, d al punto tli vi sta }Jr atico, ~o Litui ce rruelli p iù con1~l i c a~i .d ella d etermin azione d ell 'a cido b eta-oss1hllt1rr1ro e d egli acidi organici t ota li . Ad 1 em e . di urina, si aggiungono: em e. O,b di olfato d 'ammonio , 0,05 di una solu zione al

5 °/c, di 11itroprus ialo ·odico e O, l 5 di amn10niaca (den sità 0,880). Si tien e Ja p iccola provetla, in cui si è fatta ]a nli cela, a b agn o-maria a 20° per 7 min uti . La pre enza di una tinta rosa indica ch e la con centraz io ne dell 'ac ido aceto-acetico è inferior e a 0,005 p er ce nto (e quindi troppo car ·a per g li e ffe tti tera1Jeutici). Se la colorazione è r osso ·curo, si fanno diluizioni in un colori111elro fin o ad ot ten er e il colore d ella soluzione campion e. Qu est 'ult ima si otti·e n e con: c1nc . 8 d.i una oluzione di n1 etil viole tto a O, 01 % in alcool , cn1c . 2 di sol . di fu csi11a })a ica a 0,01 % in al cool , em e. di so l. di cri oidin a a 0,01 ~lo in alcool ; si p orta a -!O em e . con alcool a soluto. La soluz,ione è s tabile per pareccl1i m esi e t en uta a ll o curo. Essa corri pende ad un contenuto di 0,004 per cento di acido-acetico. J.,a soluzione di n itropru siat o ' 'a rinn oYata. ogni due giorni e tenuta a ll o ... curo . fil.

L'ATTUALITÀ

TERAPEUTICA

La t erapia a onde ultra-corte nella medicina in· t erna. E. c l1liepha ke ( Wi eri. l\l·in. W och., 13 ott. 1933) rias --u1ne dapprima ra pidament e i caratLer i fi sici e le particolarità princ ipa li d el le ontle ultra-cortei; ne din10 tra Ja d iffer enza d 'azio11e, ri petto ai r ago'i X e al r adium , ch e agi.~ con o u g li ato1ni m ent re le 011de ultra-cort e agi. c0no sui complessi molecolari; e ricorda co111e si iano otten uti risulta li veran1 ente brillan ti n el ca n1 po perim en.ta]e, d ove qu 3ste ond e l1anno d imostrato una azion e p icratan1ent e lJal lericidn e hanno r apidame nt e rli t rutLo le cellule d ei tun1ori peri111 entali ; a n ch e la regola 1ion e Lcrmica . en1bra alter a la da questa teraJJia, ch e determina n eg·li a nim'\li facili sguilibrii di t em.peratura e tend en za alle n1alatt1e da ra f[r ecldan1 ento. Nel cal'lYpo cl ella m edic in a in tc~· n a la te1:apia a 011cl e u llra-corte è tata dap1Jr11n a appl1cata a le ioni super fi ciali , com e favi, forunc~ li .e pa terecci ; poi a n1alattie p r o fonde - e pr1n c1pal1nente alla cura degli. asce · i d el pol n~on~. clegli em1)ien1i inte rlobari. e alle p e1 ,~!pe1:\­ loniti d'origine g in ecolog1ra , otle11endo i lJlU fa,rore,roli e r apidi ri ultat i. . Sembra quind i cl1e t ale n1e,todo ~1 cura deb~ ba r>sser e p referito , allorch e un . intervento e impo sibi1 c o sar ebbe trop po pericoloso. V. SERH.\ . 1

NOTE DI RADIOLOGIA Il sondag·gio duodenale rapi<lo sotto controllo rndiologico. L'appli cazione es tes~ d el m etodo di ca ~ et eri~ sm o rapid o con so11d<1 i11 gomn1a a m an dr1no dl b alena d escritto da Camus, h a portato L . Ca111u e Levassor (Presse Méd., 12 luglio 1933) a con Lrollare la pro rrressione d el tubo sotto l o

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1990

lL POLl CLfX l CO

sch ermo, s1Jecie i1ei casi di itter o, i11 cui i ri·ultati d ella ricer ca p osson o r estar e 111olto inl,;erti opr atulto se il su cco gastrico del malato è appen a acido . Anch e un su cco duod enale di buon a appa r e11za e neutro al tor11asole può e ·~ er e un SL1cco di reflusso, l 'oliva es e11do ri111asla n ello stomaco ; allora l 'inter p r etazion e del 1ic1uido r ende n ecessarie d elle ricer cl1e com1)len1entari (pot er e lipasico, ecc.) ch e n on pos0110 esser e in 1n1ediate . 11 con tr ollo radiog·r a fi.co p11ò e'ritare a questi n1alat1 una n 11ova prova di controllo . Innan zi tutto l 'esame r a diologico ci 'ir1dica la qua n t ità d el liquido gastrico , m ost randoci se occorre evacu arlo o no (ed in quest 'ultim o caso farà crua dagn ar e d el tempo); IJOi esso n on r ende neccs aria la lettura d ei p u11ti di r e1)er e segnati ulla sonda, ch e variano econdo i sog·aetti e ta lor a n ello stesso s oggetto n el corso di due · so11daggi . Esso potrà facilitare il lJa saggio pilorico, m a sopratutto ci illumina su a lcune confi o- ura7.ioni anormali .d ello st omaco ch e possono p ro,'ocar e d egli insu ccessi (ptosi m ar cat e, .angolazioni eccessive, inclinazioni later ali interne d el lJulbo , p eriviscerite , ipertrofia o ptosi epa. C. ToscANO. tica, ecc .).

'

St11dio <lell'e1·ac11azione riftessa della vescichetta biliare. econdo l\1emours-Aug ust e (Presse J\tl éd. , 12 lug lio 193 3) n ell 'uomo, in condizio11i normali bi ogn a pr ender e in considerazion e un altro fa tto re, oltre al p assaggio d el chimo n el duod eno, cap ac e di d et erminare il fe11om en o d el]' evacuazion e vescicolare, cioè u11 fattor e rifle so ch e agi ce p er un riflesso b11cco-vescicolar e paragon abile al riflesso di Pavlov. La pre.. elì za dea-li a limenti n ello stom aco com p leta e ri11forza ] 'azion e di questo rifl es~ o en-z a ch e ia n ecessario il passaggio alin1 entarc attraver . . o il duod eno . C. TosoANO .

MEDICINA SOCIALE. Contributo nllo tudio del contagio tubercolare 11egli infern1ieri.

'

E. Rist e M. Simon (P resse ìl1éd. , 18 o tt . 1933) riJ)Or lan o i r isul tati di u n a i11cl1ie ta compiu ta :-;ul per~onal e in fermier istico d el dispen sario Leon-Bour geois, ]Jer son ale add etto q u 1si esclu. i' an1ent e. a lla ricerca d ei bacilli d i I\.och n ·e ll 'es1Jeltorato e all 'accettazione degli infermi . :\'el periodo compreso f ra il 1918 e il 193 2 fra 12 in fermieri occupati n e l labor ,\torio solo 4- ~on ri111a ti indenni d a ogni n 1an i festazion e I uh·c r colare. Gli altr i 8 hanno })Te ·e 11 t.ato delle manife tazioni , in gen er e t or pide, di tuber colo._ i rpolmonar e . Que~te os er vazioni appoo-g·ian o la dottrina, o<Ygi battuta in breccia, della reinfezion e esogen a d ell 'adt11to. .... C. Tosc..\No .

[ \xNo XL, Nc~1. 50]

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MEDICINA SCIENTIFICA. • ìlliglioramento del diabete sperimentale per UijO di amniotina. H ou ssay e Biasiott i ha 11no din10 trato cl1e I ' eslrazion e precedente d cll ' ipofis i rende me110 accen tuat a la g lico uria d a pancr ':!.a tecto1nia. B. O. Barnes, J. 1F . llegan e W. O. Nelson (Tlt e J ourrt. of t he Am eric. ll1edic. A ssoc. 15 ettembre 1933) h an110 confermato queste os·ervazioni ; i)el'ò n or1 essendo con :;igliabile l'ipofisect omia dei diab,eti ci , essi 11anno tentato i1 e O'li animali di abolire l 'a zione d ell 'ipofi si nei cani span c reat izza1i m ediante ~on1mini s trazi o­ ne di ... o ta n ze estrogen e. 1F ace11do p r ecedere la son1mirtis trazio11e di a mniotina all 'estirpazione d e] i)a ncr eas si è a' u ta 11ot evole riduzion e d ella g licosuria e prolunga1nen to d ella opravviven z<A e lo st e.5SO risultat o 11anno avuto colla "' p.a n cr eatizzazione precedente alla somministraz io ne Ji amlliotina . So no n eces5ari e ul teriori ri cerch e prima di poter tra"p ortar e questa t er apia al diabete umano . R. LusENA. 1

1

VARIA Sull'antagonismo tra tubercolosi e tumori maligni, A que to impor tante e così discusso ca pitolo d ella pat ol oO'ia gen er al e e d ella Clinica, il Vercellani (Gio1 n . di Clin. i\1 ed. , 20 sett. 1933) d edica una rivista sintetico-critica densa di dati e J)Or ta il contributo di una ri cca statistica rig u ardante la m ortalit à d el Comune di Parma dal 1901 al 1930. Dal comple so delle sue ricer cl1e risulta ch e ]a prese11za conten1poranea d ei due proce si m orbo i n ello stesso organi·m o d eve riten er si a ai r ara , sebbene non la . i possa escluder e del tut t o. Numer osi fattori , an zitt1tto l 'et à, poi il terreno costituzionale (giacch è. esi ste lill a costitu7.ione tuber colar e ed una co tituzione cancel'Osa), le condizioni cl1imico- fisi ch e e le a ffinit~ el ettive d ei vari or O'ani p er questo o quello dei due p r oce i m orbosi , spiegano la rarità. della esist en za. contemporan ea d elle due man1festazioni morbose. V. SERR.\ .

PUBBLICAZIONI PERVENUTECI. L.

J\II a.lari o,/ erapia e zo lfoter apia n ella par al isi pr og r essiva. - Ind . Gr af . A. Nicola, Milan o, 1933. . C. LuccroNr. Fr a/ l u ra- l us.~azione di ò! onlegg1a. Ri11asr. ivlecl ., 'ap ol i, 1933. H . B. V AssrLEFP . Ben,i l o 1\tl u sso li n.i clinico dei clin i ci. - Tip . Lunghi , Gen ova , 1933. A. S THA SER . Un caso di i cl r nrl o cronico bi lat c1•<tle de l ginocc liio gn(l r i f·o con la pireloter ap ia. Ist. Ed . Cesalp ., Va r e. e, 1933. I J . GAzzoLo. J\luevo l ral am iert l o rle los t u n101·eR n1aligrios vesi ca les ]JOr la rliri l er mo coagl! laci on bi7:>olar a cielo ab ieri o. - Imp. l\1er catal1 , BueC.AB J'IT0.

no

1\.yres, 1933.


SEZIONE

I

L99t.

PRATICA

NELLA VITA PROFESSIONALE . CONCORSI. Po ~ T1

VACAl"Tl.

•\Nco~A.

.

Ospedale Ci11ile. -

Scad. 15 clic., pri ·

n1ario radiologo, L . 7000. i\.S$O (Con10). . . cad . 30 clic.; con T,nsni go; L. HOOO e 4 quinquenni dee . , eddizion . L. 4 oltre i òOO i>ov., L. 900 se uff. sa11. , L. 700 an1b\1la L. , L. 1200 trasp.; rir1u l. 12 ~~; et à lim. 40 a.; tassa

L. 50. BIENNO (Brescia ). - Scad. 31 dic.; con Prc li110 ; L. 9000 e 6 quadrienni dee. oltre indennità Yarie; riduz. 12 %. C\ .\LMOno (J\.lanto va) . - Scad. 31 clic.: L. 10.000 e 0 c1uadric11ni d ee., oltr e L. 800 tra J1.. L . 600 uff. ~ an.: riduz. 12 %; età lim. 35 a.; t assa L. 50,10. Crrr\ , . ANGELO (Pescara). - Scad . 31 ge n.; 1n cond .; L . 75C>O oltre L. 1200 caval e.; riclul . 12 °o: e là li111 . -10 a. al 1° no,-.; tassa L . 50 . C1v1TAQ <\.NA (Pe~cara) . - Scad . 10 ge11.; L . 9000 e 4 quadrienni ' enlesin10. oltre L . 1800 lrasp.; riòuz . 12 %; età lin1 . 40 a.; tassa L . 50 ,10. Co~r o. Co1nune. Proroga 31 èfj c., ore 12, due condotte. CuNF.O. R. Pref ettu r a. - Scad . 15 ge11., ore l :"I; ufficia li sanila ri di 4 con~o rzi; , lipen(lio T... 10.000 c ia .. c u110. oltre L. 3000 aulon1.ob.; 4 quinquen1d dee.; indenn. i t à d ai privati: clivie to liber a profc~­ . . ione ; età lini . 45 a. al 23 no,·.: La a L . 30 ,,1 Te oriere clei Comuni capo-(~onsorzi (Barge, fio, e-... Busca, Caraglio). Chied . an11unzio. FAENZ\. Cong r ega:. di Carità. ... cad . 20 di c.; assis le11 tC' i1ella ez. m edica del! 'O ~pedale Ci vi) e; e t à iin1 . 35 a.; las a L. 25; stip . L . 4500 ollre 1 % erv. a lt. ; riduz. 12 ~6; alloggio ecc.; n on1 . bie n n ale. Ri Yolger i Ufficio di Segreteria d ell a Co11gr. di Carità. FnoNTONE-SEan:" (P esaro) . Scad. 31 gen . ; 2° co11d .; L . 8000; addizionali L. 2 oltre 500 p o eri e L. 3 oltre 1000; cavale. L. 3000; ridu z. 12 %; e1ò liln . 35 n.; tassa L. 50,10. GENOVA. Ospedale Galliera. - Primario dirige11· t~ l 'a1nbt1l atorio n1edico ; L . 3000; servizio trisel ti · n1anale; Litoli ed eYe11tual111 . e an,i . Tn ~sa L . .:;o. Ri' olg-er.. i a lla egre Leria cl ell 'Op er a Pi a (via .A.. . , .olta 8), Genova. cacl en za 15 febbraio . IvnEA . Ospedale Ci v il e. Scad . 15 genn .; cl1irurgo primario ; L . 5500. J i::s1 (Ancona). Ospedale Cii·i le. - .. cad . 20 dic.; primario de! Gabinetto radiol ogi co e fisioterapico; L. 7000 e 10 bienni Yentes.; p artecipaz. 50 ~~; e tà lim . 45 a. a l 20 nov.; tassa L. 50. RiYolgersi Presidenza dell a Ck>ngregaz. di Carità . L\VAGNO ( lle r ona) . -. Per titoli. Posto di MeèUco Cl1i rnrgo c;o11d otto, al quale sono fissati i scguc11ti osseg ni : S tipendio L . 8000, su scettibil e di 4 aun1 c111i qu i11quennali di 1/10. Caro viveri L . 1200 e a un1c11lo pc•rcel1tuale d el 20 ?'6 sullo stipcnèli o lJu.. · acl integra zio11e dell'indennità ~tesa. ;\ s ·eg11 0 Jirc 600 qual e Uffi ciale Sanj LaTio e L. 300 ind en1tità di n1nhulntorio. Indennità p er m ezzo di traspo rlo: L . 1000 se j)eT la bicicletta, L . 2500 e per trl olociclo e T... 3000 e p er ni.1ton1 obil e. Gli a ... egni e l e i11rle11 11il ?\ so110 sogge tti a traltenule di JcgCTc cd

nlla riduzione del 12 °.,. J)ocl1111enli di rito. Tassa c.on corso L. 50 da Yersarsi n in elZO Yaglia postale . .4\ s unzione serYi1io cnlro giorni 15 dalla p artecipazione di 11onl i11a. L 'incle11n i tà car o viYeri si i11 lende corrisp ost a fin cl1è a n aloga indennità verr~t corri posta agli i1n1li egali .rlello S tato. Scadenza 31 dice11ilire 1933. l)er c J1iarim enti ri,·olger i all n Segr e leria Co111unalc. Scad . 20 clic.; 111 edico dire ttore dell a Casa di salute per n1ala l lie 1nen lali . Chioclere avviso di co11cor so alla Segr e teria della C. di C. L uNIGO ( Vicenza) . Cong r egaz. di Car ità. -

JlANT OVA.

Consorzio lJr ovinci ale .4.nliluberc olar e.

- P er titoli ed esami , con cor so al post o di Medico .\ iu lo e dl. "'l" \ssi ten t e ani1 aria Vi sitatrice pres.:o il Di pensario Provincia le con ede ii1 l\1antoYa. -cncl enza or e dicio tto del 31 gennaio 1934. 1'0111 in a per un quinquen11io tacitament e rinnoYabilc per egu a l periodo. lipe11dio per il l\Iedico A iulo L. 12.000 ( iniziali ) ; ser' i1io nl tiYo L . 3000. Tre aunì enti quinquennali di I,. 1200 cadauno. Dec1.1rtazione legale 12 %. S tipendio p er l 'Assistente . . ani lari a Visitatrice L. 7500 (inizi ali); ser vi zio attiYo L. 1000. Tre aume11ti qui11quennali di lire 750 cada uno Cl1ied er e il bando di con cor so alla Segret eria cle l Con sor zio Antitubercolare in ~Iantova , presso l '.\1111n inistrazione Provinciale (P alazzo d el Governo). -'Ionl\A lRPJ~o (Avel lin o) . - Scad. 31 gen .: Lire 6500 e 5 quadrien11i d ee.; r iduz. 12 %; et à lirn. 35 a.· tassa L. 50,10. 03TRA-\ -TITERE (:11 tC011Q) . ... cacl . 20 dic.. 21\ co11cl .; L . 9000 e 5 quadri enni dee., c. -v . 1 L . 2000JOOO trasp. ; r iduz. 12 %; tassa L. 50. P .\ U LLO ~1ILANESE (1\Iilano) . . . carl. 4 gen .; con 1'ribi a no ; L. 10.500 e addizio11 ali cl i L. 3 oltre i JOOO p ov.; L. 400-1500-3500 trasp .; L . 850 .,e t1ff. ·n tt .; rid u z. 12 %; 5 quadrj enni dee.; e tà lim . 35 a.; <l oc. a 3 m esi; tassa L. 50,10. Pi::nGJ1\lE (Treri to). 'cad . 23 clic.; rivolger i e....

erre I eria . P ESCOPAG \ NO

Q

Proroga 15 dic.

( Poten za). -

(Bre. eia) . - · Co11clotla resi<le11 ... ziale. Per tìloli. . U1)e11dio iniziale al l ordo di Ricc. i\ Coh . . <lella co111ple1nenlar r ri Lent1ta J)er pension e. d ell 'I. ·.I.E. e delle altre di legge, è òi L. 9000 a1111ue, con 6 aumenti qui11qucn11ali d e] rleci1no cl e]loti11e11dio, :l parlirc rl nl g ior110 <l ell ·a unzione in . cr,·ilio. I11cl ennità <lj L. 500 p er niezzo di tra. porto con l >ic iclelta . l11clen11it ft caro 'iYeri a norrrta di l egge. ~e r ogni p oYcr o in ' critto n ell 'ele11coi11 pii1 de] 20 % d ell a pO})Olazione ara11110 corri s po te L. 3. La d on1and a in caria legal e, i1t ie111e élÌ prescriLli docu111 c11 ti , l 'elen co d ei quali co11 tut1e· le al Lre n1odalità , p o son o d esu111 er si rlal bando tlj concorso da ric lti eclers i alla Srg-r(;~ t eria Comu ~ rl ale, \iovranno p ervenire al1 n "eg·r e le ria pred etta non oltre l e ore sed ici d eJ 28 febbraio 1934. RAVENNA. Conurcga:. di Carità. Srncl . 31 dic., or e 12: aiuto nlecl ico e assist . chirurgo n ell 'O 11e<l nle CiYile S. Maria d ell e Croci~ et à lirn . 30 n.: clor. a 3 i11 e i dal 25 n oY.; s tipendi L. -1000 e L. 3000 n1111ue, inde11n. Yi t to L . l .t)OO, c.-Y.: r icluz. 12 ?~ ; p.lrlec i11 nz.: la::-5a L. 00 ,10 al la 'l'c~oreria . L:'JZ.\Nl.' n ' OGLTO

1


1992

<< JL POLlCLTNlGO

( T' icenza). - Scad . 31 dic. ; 1° r ep arto ; L. 8000 e 6 quadriertni dee., oltre c. -Y. L . 720, trasp . L. 2000-2500; ridu z. ]2 <?o; età li1n. 45 a .; Lassa L. ;'50 . RoIATE (Roma) . - Scad . 30 dic.; L . 10.500 e 5 R ECOARO

quadrienni d ee., oltre L. 517,50 c.-v. , L. 352 uff. san .; ri.rl uz . 12 %; età lirrt. 40 a. ; tassa L . 50. T UNI SI .

Osp edal e Col oniale Ital ian.o « G. Gar i -

Scad . 31 dic. ; m edico direttore ; età lim. 4:5 a.; laurea da 15 a . Rivol gersi al R. C-Onsol e gen er ale, presidente d el Con sjg lio d 'amm .n e . bal di» . -

Scad. 30 dic. Ufficiale i comt1ni di Via<lana, Dosolo e Pomponesco; L. 15. 000 e tre quadrienni dee. ; trasp. lir e 3000. VIADANA s~ ni t . per

(Mantova) . -

Nf1Nozzo (Reggio Hm.). - Scad . 31 gen. · ~i con<l. ; L. 7040, 5 quadrienni dee. ; c. -v.; L. 2640 indenn . cat eg·oria e ·L . 2640 cavale.; il tutto già ridotto d el 12 %; et à lin1 . 35 a.; t assa L . 50. VILLAPUTZU (Cagliari). __,. Scarl . 25 dic.; L . 9000 ·Q ltre L . 1000 ambulat. , L. 1000 u ff. san ., 4 quin ·quenni dee.; riduz. 12 %. Z ARA. _4mmin istr azione P rovi n ciale. P er tit oli ed esa111i. 'Posto d i Dire ttore della Sezion e Meclico-1n icr ogr afica d el Labora torio provinciale di igie11e e profilassi . Stipendio annuo lordo L . 12.500. Aumenti quadriennali clel decimo. Riduzione. 12 % a en si d ell 'arl. 3 d el R. D. 20 n ovembre 1930 , n . 1491. E là m assima 45 anni, salYo eccezio11i previste vigenti djsposizioni. Documenti cli rilo e titoli scientifici e di carri er a ch e i con rorrenli creder an1ìo utili. Scaden za ore cl odici de] g ior110 25 gennaio 1934-XII. Per chiarimenti rivolger si. alla Segr eteria d ell '.A.mministrazion e provj11cia1e di Zar a. VILLA

AvvERTEI"lZA. - Quando non è altrimenti indicato 1 concorsi si riferiscono a corldotte rnedico-chirurgiclte, i cornpensi allo stipendio base.

»

[ANNO XL, NuM. 50]

tura (p ubblicazioni, cert ificali di servizii cli11ici , ospedaJieri o di m edico condotto , ecc. ecc .). Dei diver si tiloli i ca11didati presenter anno un elen co in triplice copia e, pure in triplice copia , dovr anno essere allega li gli estra i li delle pubbli cazioni. 3) Il concorso sarà giudicato d al Collegio degli insegnanti della Sc uola di Specializzazione. 4) I risultali d el co11corso saranno pubblicati n elle « Forze Sanitarie », organo ufficiale del Sind acalo, a n egli altri periodici di medicina. 5) Gli assegni saran110 consegnati ai vincitori d el concorso a c ura d el « Sindacato Fascista dei "Nledici », ali 'atto d ella inscrizione al Corso per una metà dell 'importo complessivo: la seconda ea ta sarà corrisp os ta entro il marzo 1934, dietro presentazione d el certificato rli regolare frequenza al Corso, rilascia lo dal direttore d ella rispettiva Scuola. Nel caso di interruzione definitiva dalla frequenza al Corso, da qualsiasi cau sa d e terminata, la seconda quota dell 'assegn o n o11 ·verrà corrispost a . NOMINE, PREMIAZIONI ED ONORIFICENZE.

L 'Accaden1ia t edesca p er le Scienze Natt1rali di JJal1 e, presieduta cla E. Abclerhalden, h a nomiri ato ad unanimità socio il prof. sen. Ettore Marchia.fava, « in riconoscimento d elle sue fondamentali ricer ch e i1el campo della malaria ». Es·p rinlia1no il più vivo compj acimento al somn10 lu di oso, cl1e on ora il i1ostro Paese. Il prof. Guido Mancini, g ià segretario dei Bihliot ecari, è n on1inato fidu ci:-tr io dell 'Associazione fascis ta d ei professori e<l assi8len.ti universitari , in sostituzione d el prof. Vezio Orazi , chiam ato all a segr e teria d ei Fa ci d el! 'Urbe.

Utilissimo ad ogni Medico : B ORSE DI ST U DIO.

Assegn i d i Sp eci alizzazi on e in Tisi ol ogi a dell 'cc l sii lu to Naz. di C'1enlio t er apia cl i 1\Ji lano ». Il « Si11dacato Nazionale Fascis la rle i ì\iledici » indice un con cor so p er l' assegnazio ne d i 2 Bor se

di tudio dell 'importo d i L. 3000 ciasc11na, offerte d all '« Istituto Nazionale di Chemiot er apia di Milan o » a ni.eci ici italiani ch e si inscrivano . alla Scu ola d1 perfezion am en tò in tisiologia presso la R. Univer silà di Rom a. Il con cor so sar à r egola Lo d alle segue11 Li r1orme : J ) Possono con correr e tut ti i 111erlici italiani laureati in una Urliver sità del Regno dal 1~29 fino al corrente an110. Le domand e i11 carta semplice d ebbono essere prescnlate al « Sind acato 'Nazionale Fascist a d ei 1\1edici n (l{om a, corso· Vitt . Em an t1e1e 21) entro il 15 d iceJ11bre 1933. 2; Ciascuna cl om é:n1d a fl ovr à esser e correrl ~ t a d ai segu enti d oc11roen I i : n.) copia nel (lipl oma di lat1rea in Meclici11a e CJ1irurgia: b) ctirri culnm 11niver i tario , con l 'ind icazion e dei voti o llcnuti n egli esa1ni specja]i ed in quello di laurea: e) diplo1na di abilitazion e all 'eser cizio profession ale con ] 'indi cazion e d ella YOlazione otten 11la;

d) l i tol i scien tifici o p r atici. di qua lsiasi n a-

II Diritto Pubblico Sanitario Periodico mensile di legislazione e giu risprudenza

Direttori: On . dolt. Aristide Carapelle, Consigliere di Stato. Avv. Giovanni Selvaggi, Esercente in Cassazione. Editori : Fratelli Pozzi -

Roma

Il Numero rr (Novembre 1933) contiene: .\ . GAnAPELT'.JE: I servizi di sanità pubblica e le ns·

sicnrazioni sociali.

Della definitività dei prOY• vedimenti prefettizi in mat~ria di farmacia.

NOTE SINTl-OTICHE. -

Rassegna di. giurisprudenza : Consorzi;

deliberazio.n e ; ap.pr ova zion e; concor so; pot~re e d_ove!e di no-mina: - Concorso; ricorso collett I'VO ; or1ter1 e form e d1 valuit azi.one dei t itoli. - Concors o ; bi1ona condotta ; legalizzazioni; criteTi di valu t azion e e forme. - lnter1no · stipendi o. - M-0dificazione di condotta ; ricO'I'so · ' co1n.petenz a.. - P oiliere di annulla m ento su ricorso ' o d 'i1.fficio. - Revoca di atti aim•m inistrativi. Leggi e Atti del Coverno : Disposizioni -per diminuire le cau se della m a laria.

Prezzo d el suddetto numero separato L. 5 N ..B. - L'abbonamento ai dodici Numeri del 1933 costa L. 3 6 ma agli a ssociati al « Policlinico ,, è conces~o per sol~ L. 3 O, che vanno ~nyiate,. mediante V~~l1a Postale o Bap,cario, a ll'Amm m1straz1one del u D~r1tt~ Pubblico Sa nitario n , Via Sistina 14, Roma. Al ricevimento della predet ta sooxuma verranno subito spediti tutti i Numeri finora pubblicat i del 1933.


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(_-\Nxo XL, Nul\1. 50]

SEZJONE PRATICA

NO TIZIE DIVERSE. Il nuovo I tituto di Patologia medica a ]fila.no. Per l 'illuminala filantropia del g r . uII. Ezjo Gr t1 nelli il qual e il 2i dello cor so sellembre, 1

n e l terzo anniver sario d ell a tragi ca scomparsa d el figlio Bruno, donava all 'Ospeclale ì\Iaggiore di Mila110 un Padie-lione - rle5 lina to per espressa l 'in clit·azion e de l Duce acl accogliere l 'Is titulo cli Palologin Arfed ica - la g iovar1e Un iver ità miJ an e <> j arri ccl1i sce di un Is1ituLo clinjco, co ncepì Lo con larg helza e 111odernità cli i(l ee. rt Padig lione. a for111a cli 'l , t' a cinq u c piani (> occupa una superficie cli melri quadrati 1300, co11 un1 culJalura di nlc. 29.000 . .f.~ ~ or l o 11 ella l'Or1n d ep-li Istitu.ti O pi talieri . La <li p osi zione dei r eIJ ~l t l i è fatta con criteri <li grand e razionalità. \ lla solenne i11augurazione, aYYenu La il 27 i10' . , i11I 1>r,·enn ero l ·on . Solmi, il prof. pizli in ra1)pre ... enl an za d el egretario del P arli lo, il sen. Venino. il prefetto, I 'on. ~1ezLi della cc Dante Ali g l1ieri » , il pode là. padre Agos tino Ge1nelli 1 r et tore clell 'Un i,·~ r:i tà Cattolica. un g r a11cle n\1mer o <li i1rofes or i cli chiar a fama . TI ])ror. l)clJa Porta, presidente cl egli I tituti 0::-pi tali eri , rit1Jraziò gl 'ir1tervenu li e n1a11rlò un alu lo al donatore. (Juindi il prof. Cesa Bianchi, direttore clell 'Istitu lo, tenne il dj cor . o inaugt1rale, illu s trando i cri I 0ri ct1i eg li i. jspirò nel ctirigere e 11el I 'assis tere, d a l punto di vi ~ l a tecnico-. ani1nrio, l a cos tr11zione così geniaJn1e1Llc icl eala e co1npiula clall 'ar<'hite l to rtriffini. Dopo aYer tracc ia lo in sint e::-i il pro.blcn1 a os1,i lali ero n1i]a11ese a ttraverso Ja s toria recen le , eg-li affrrn1ò ch e il 111agnifico pa<li~ I io11e (; rnncll i con lr1bui ce a s lal>ilire la sede <l eJiniti,·a <.l1•ll e cliniche llniver ilarie di 1ilano. IJ·oratore chiuse jf !'-U O rliscor . o acccr1n ar1clo al u o 1nnc:-.I ro JJrof. De,·o Lo e manclan<lo un pensier<> al1a n1cn1oria cl el <.: en . ~1Iangi aga lli 1 fondat ore <1cll c1 l 'nivcr i là di ?vlilflno . TIl qtte li g iorni è ta la pure cot11JJiu La a 'li1 ano f(I grandj os.:1 ... cno]a-Co11 vitto per infermiere prof e~. ional t , n11ch '0 . ~;'I l 1 lJ 'area dei Padig lioni Os11eclnl ic. ri. ~

L'Istituto radiologico di l'tlodena. I.a Co11g rcgazjone di Carità di f\l[odena l1a fa tto sorgere in ques la città il nuovo Istitu Lo cl i radiol ogia o ter apia fi ica , nonchè cen lro i11odcne. e di accertame11to rlia crnostico tPrapeutico per il ca11cr o ed i iun1ori maligni, in un ·ala d el Policlinico . Qt1esto importanle Islj tuto voluto dal Re l lore Magnifico dell '(;ni ver ità, l 'emine11te r adiologo con1m. Ruggero Balli , arri cchisce notevo1n1c11 te 1·atlre1.za lura sanit aria e di studio <lelJa proYincja.

L'Ospedale p ichiatrico di 'assari. L ·ospedale psjcl1ialrico provinc;iale di a: ari è s ta to arricchito di un p adig·Iione di o servnzio11e .. e c1 i un 11adìglionc il i i olan1en lo. l Jna trj, e1lnzio11e })rofonda 105 ine l ri ha anche con sen lit o di poter approvvigionare di acqua buo11a ed n ])lJO il· (lan1e ques lo importan te is'litut o a mezzo di in oderno adegualo impianto di sopraelevazione meccanica. L'importo con1pJessivo di q11e ·te 011cre è rlj o ltre 8 milioni.

L'O ·pedale di Bonorva. • L ·osp ed aJc di Bon orva , in pro,rincia cli assari, è ... orlo ad iniziativa clella Congregazione òj Cn-

1993·

1 i Là

di Bo11orva, con i fondi prove11ic11li da un laf:Citç . del comr11. l\-lanai, pr ·fe tLo a riposo, e col conLr1butv del Governo f a. c i ~ la . I .. 'opera, che copre una superficie ùi n1elri quaclrali 50 oltre al giardir~o allJgtto, h a una cuLa lura cli 11 mila m etri cubi . La costruzione, i1n1Jronlala a ~ eYero stile ~anitario, comprende i vari r ep ar li per l a chirurgia, la medicina, l 'os te lricia 1 la maternità ed irifnnzia, oltre alle sale di isol an1ento, alle sale operatorje, ambulatorie, cappella ed accessori diver si. È dotata di impi anl i m oderni cli cucina, riscaldamento, di si11fezione, lavanderia ecl illumi. i1azione ed è rie3tinata a portare un largo contri ~ buto 11 ell'o1>era sa11itaria ed assistenziale di una f'ra le più importanti pl agh e cl ella provincia.

Il

anatorio di Borno.

Di noLevol e importanza è il an a1orio di Borno , ~orto in una incantevole loca li là tra la valle di .... calve e la valle Camonica a 4 cbilo1netri da Borno (Brescia). L'edificio si compone di 3 pia11i , coru1:>r e o il terreno, di un sotterraneo e di un so llo letto, jn parte !'ÌS teina lo ad alloggi d el personale. Il fabbricato, cap ace di ospitare una sella11tina di m alati , è form ato da ca1nere ampie ben arredate, da corridoi vasti e aperti, i l ch e JJer111el lP di ot tenere cl1e tu lti gli ammalati abbi ano la v oss jbilità di ca1nbiare totaln1ente l ' aria in breYissi1no t en1po e di essere investi Li direLtamrn le dai r aggi del sole . L'ing resso al sa na Lor io è cop erto da u11 ampio p ortico sistemato a veranda. TI sanatorio h a avut o <ruella c onveniente s isteinazione, ancl1e dal punto di vista delle comoclità e clell 'i gicn e, ch e è proJ)ria d ei più a ttrezza Li ospedali n1oderll i cJel gener e. La spesa sopportata d al Co11sorzio per la costruzion e del nuo,·o istiluto nn1111011 la a L . 1.350.000. 1na a ta1e importo vanno aggiunte Jp pese iner enti ali 'acquist o d ell 'ar ea, alla cint a del an ato1 io, all 'arredame11 lo, p er cui la ~ pesa con1plessiva, a is tituto funzionante , si aggirerà su i 2 1ni1ioni.

La Colonia sanatoriale di Bassano. cura d el Consorziò pro inciale antitubercolare cli icenza, n ella Coloni a sa1,ia loria le cli Bas .. ano s i son o continuate le op er e })e l' l 'an1pliamento clL•ll 'l s Lituto., con l a cos Lruzjo 11 c d ella (~hiesa , di un nuovo padiglione rn n. cltiJ e (co11 ver ande di soggiorr10 e capace di 50 Je Ll iJ e di T1.n a casa colonica, con la sj lem azion e <lei se r izi cli porti11eria e inanutenzion c di trnd e , viali . g iardi11ngg i , ecc ., per 1 'impor lo di lire 5 0.000.

Assistenza di bambini n1un1alati di 'forino. Il 23 n0Yen1lire , all a 8n a J4illoria <li Torino. pre enti Je gerarchie locn1 i, il egr etario federale .\ . Ga .. laldi h a espo lo u11 nuovo a Yasto piano ùi a .is len z«, complc lanlc11 te crr a l li i Lo, che verrà C'Spl ela.to attraverso i Gruppi rionali i11 tutte le i o n e d ella ci Ltà a favorr <lr i haml.J ini n1nmalati ;.pparlenenti alle fa 1nigl ic bi ogn ose, ch e si rivolgeranno alle organizzal io11i òel P ar i i lo p er aYere assi st enza in ques to deli r;rlo canl})O. In accordo col prof. G rig·n oJo, segr c lario d el Sindacato merlici, il segretario feclerale h a già coordinato tutta l'azione ch e verrà svolta e ha g ià completato i quadri d ei pediatri e d ei con su lenti sp eci aljzzat.i, p er ch è in ogni ca a ove sono bimbi sofferenti, g it1ngt.t gra luita la proYvidenza ,·oluta dal Duce. on sappiamo se, in ch e fo rn1 a ed i11 ch e misura Yerranno compe1). a le le prc lazioni rlei m edici.

I


1994

tt

11.

POLI CLil"\"ICO

Federazione degli I stituti privati di cura. Nella sede d ella Confed er azion e generale fasci ta <l ell 'industria l1a avuto luogo, l '1 corr., 1'assemblea ge11er ale dell a Feder azion e n azionale fasc ista is U Lu ti priva li di cura. :B inter venut o i ·on. ~Io­ r cl Ji , i l q u ale, appl audi to, ha por1a lo il salu Lo del , inòaca to nazionale fascis ta dei m edici . La r iun ione, alla quale h a partecipa lo un a l ar ga rappresen tan za d elle case italian e di cu ra delle ' ' a rie p roYinci e d 'Italia, dopo aver approvat o l a r el azion e d cl presidente dott . Santo circa l 'at ti,·it à ·svolt a d nlla F ed er azi o11e, l1a provveduto alla l1 on1ina per l e carich e sociali eò alla r atifica d el cont o consunlivo. Gl i importanti problemi i ntcr essa11li l a categori a ono ta ti ampi am e11t e discu ssi cort la partecipazion e di d iYer si delegati .

L'opera dei medici portivi. Il l)re .. idcnte del C. O. N.I .

es1)r es o ai presi denti d el le Feder azioni spor liYe il clesiderio ch e ._ ia da lo largo appoggio all'att ivi tà del medico spor ti vo in seno all e Societ à. L'opera clel m ed ico - . egli os er' a - de' e per il m iglior rcnd i1nento d ella gioventù e degli atleti e p er i l perfezion am en to d ei n os tr i campi oni. esser e integran te quella degli istruttori e allen atori . Il p arer e cl el sanitar io d eve esser e ascoll a lo jn en o ai Con sig·li d irettivi d elle Societ à in co11sicter azion e d elle 1nolteplici cau se che posson o accr escer e l a respon sabili! à de i dirig·e11.ti d elle Soci e là s tesse 11 ella l)r eparazione della gioYen t ù sp or liva fascis ta. P er tan to l e Società ch e an cor a non avesser o pr ovveduto a r ichied er e l 'oper a del sn11 itario d e,·on o farlo sen za in d ugio, comunican do all a Preicl e11za rlel1 a Federazi one itali ana medic i d egl i s por t j, i , il non1e Ci el sanitario a cui g ià ricorron o ocl al quale in tendon o r icorrere per la sor veglian za d ei lo ro atleti. Qu esta pre !azion e d eve esser e r e Lr ibuila o gratuita a second a d elle p os ibi1it à finan zi arie dell e singole Società . Pcr cl1è l n nos1ra g i0Yen lt1 d ivenga sem p r e p iù forte e an a ) occorr e ch e ricerclti l o sp or t quale inezzo idon eo a raggiunger e t al f i11 e ; t i.ò si po lrà solo o l.l en e re pcriezior1ando l 'orga nizzazion e sportiva e ricorr endo a ncl1e al su ssidi o d ella scienza lne<lica. l1é\

Un graude autotreno di socco1·so in Germa1tin. Dop o lu n g hi n1 esi di minuziosa pr eparazion e è or a pron to un autotren o sp eciale tl es l i11at o a por tare il pit1 r apido e valido soccorso sui l u oghi di inlprovvise g r aYi sciagure : inond azioni, ter r emoti , c iclo ni e sim ili. È for malo rla ott o g r andi Ye tlu re espr e samente costru i te dalla fabbrica Magir u , no la per i uoi carri dei vigili d el fuoco e per al lri 1ipi di Yeicoli. Conten gon o rilevanti <rt1 a n li t à di viYeri , mat eria le sanitario d 'ogni ge1ter e , noncb è q t1cgli at t r ezzi e appar ecchi di cui dolor ose esp erien ze h anno rivel ato l 'utililà e ch e la l)iù moò er na t ecnica è i11 g r ado di fornire. Il I r e110 fu inau.gurato a Monaco d al ministro d egli T1 1lcr11i h ava r esc "'' ag n er il 9 n ovembre alla pre:--cn za c.lel Can cellier e Hitler , ch e all 'idea e al] ' atluazio11c rli e sa h a d at o il proprio al lo inter essa m en lo.

Medico cJ1e prima di mo1·ire Tttole • • ca1111c1a

indossar~

la

nera.

È lno r lo a Sa11 Gio,-au11i (Lecco) il <lot l.

\ ttccn ri , Yo lon Lar io di

gu~rra.

lisse Già d a len1p o egli

»

l.\ NNO XL , NuM. 50)

aYeva chiest o di iscriver si al l'arlilo Nazionale F asci st a e l a d omanda er a ancor a ali 'esame delle <'Om petenti .ger arcl1ie; se non cl1e, d i q u esti giorni un a malattia, ch e aveva cos lre llo il ' 'accari a lette_>, si er a aggr avata, l ascian do tem er e per l a su a Yit.a. Sen ten ?o ch e la su a fin e ·i approssimava egl i c111ese ch e s1 aifretlassP Ja pratica della i scrizion e a l P ar li lo, vnde poler i11d ossar e - prima di morire - la camicia n er a, ultimo su o vot o. Di esso j fan1~ ljari si r eser o subilo interpreti presso le gerar chie e il Segr etario politico di Lecco, ottel1uta11e l 'autorizzazione, si r ecava a Sa11 Giovanni accompagnato claì membri d ella Co11sulta e alla p r ese11za d ei p ar enli proced eva, al letto del 111a1a to : alla con segn a d ell a tesser a e dell a ca111icia 11 er a, m enlre, fra l a com mozion e dei present i , il d ott. ' ' accari pron u nciaYa la for1n ula del giuraruento, accompagn ar1d ola co n par ole di esalt azione ùel Duce e del Regime. Su b ilo dopo, d u e uffi ciali superior i d ell 'Esercito coml1nicavan o al ' raccari Ja notizia della su a p r on1ozior1e a maggior e . Alla famiglia Vaccari le n ostr e profona e condoglian ze p er l a luttuosa perdila. I

Corsi di perfezionamento e specializzazione in tisiologia. Sono s tati o rganj zzati cor si di p er.fezion ame11t o e di sp ecialità ir1 tisi o]ogia presso 1 Istituto Ben ito Mussolini (Clinica delle m alattie respirat orie d ella R . Univer sità di Rom a), di re tto dall'on . prof . Eu genio Mor elli. I cor si son o sem estr ali e bieni tali; rivol ger si risp ellivarn ente al comm. Ernest o Basso (p iazza Venezia 11), ed alla segr e teria del! 'Università (vi a della Sapi en za). Chi è mu.n ito del certificat o d i perfezion amen to sem estrale e i ntendesse iscriver si al cor so bien nale, dovrà r ivolger si al prof. At t ilio Om od ei Zori n i ) p r esso 1~1sti­ tu to (a P orta Fur b a). 1

Viaggio medico in Italia. Abbiam o già dat o ripe lutam en le notizie del viaggio rr1edico inlernazion ale orga11izza lo in It alia d a cc Clinica y Lab oratorio » e d a cc La Opini6n Médica ». Riportiam o or a l 1iliner ario : 15 diceTqbife Barcel lona-Mar siglia ; 16 Mar siglia-1\ifilano ; 17 Milano; 18 P avia-Ven ezi a; 19 Ven ezi a; 20 Venezja-Bolog11a; 21 Bolog11a-Firen ze; 22 Firen ze; 23 l~irenze-Ro111a; 24-26 Roma ; 26 llorrta-Napoli ; 27 Napoli ; 28 NapoliPisa ; 29 Pisa-Gen ova; 30 Genova-Ventimiglia ; 31 "\' enlimiglia-Barcellona. Chieder e il programma al rag. Santo Van asìa , via ()mùo11i 5, Mjlan o.

Intossicazioni alimentari. Un episodio d 'intossicazioni alirnen lari sì è avu to in due paesi d el Gr osset an o - a Cinigiano ed a Gan a - in seguito al con sumo di p ane confe. zionato con farin a adulter a ta inediante ossido d i zinco, allo scopo di aumentarne il p eso . Si d evono deplorar e tre morti (di dt1e b ambine e u na d onna) ; altre p er sone sono st (l I e ricoverate n egli ospedali di Siena e Grosset o. l .a cli agnosi , post a d al Galdi, ve11ne confermata rln '\1.n 'i11chiesta or rl ina ta d al Prefett o. I r esp on sabili, gest ori di un molino ili Cili i· gian o - tali P ompilio Meu cci ei a Calci (Pisa) eò T: nrico Bol gi d a Morttecalcino (Sien a) -· sono st ati tratti in arr est o e si è ordina ta Ja chiusura del 111olino.


[.1\);XO

XL , Nul\r. 501

SEZ~ONE

Azione giudiziaria contro il direttore di un naanicomio. l 11 demente ricovera to nell 'Asilo di Montdevergne (Francia), per il quale 1a famiglia corrisponcle"a una pensione annua di 10.950 fra11chi , eluder1do la vigilanza del per sonale, i er a gettato da ltna fi11 estra priva d'inferriata, ucciclendosi . La famiglia intenlò causa contro il direttore, dott. 1\nloine Caslamaer, che dal Tribunale di Avignone era talo condannato; ora però la Corle d 'Appello di imes ha assolto il sanitario, per chè la cos truzione e il funzionamento dell 'Asilo erano s tali approvati dall'autorità prefettizia compet ente e perciò I 'infortunio esula dalla r espon sabilità clel direttore e l 'azione andrebbe dirett a contro i ·(\11tori tà amministrativa ; la fami glia è la la con d nnnata alle spese del giudizio . Una strana cerimonia degli tudenti medici in Cina. .\ qu anlo riferisce il « Chinese· Medica) Journ al », gli stu<lenli dell 'llniver silà 1 azion ale di Peiping h anno compiuto un pell egrin aggio al ten1pio di K\van gannen,Yai, per offrire rlei sacrifi ci agli piriti di coloro i cui cada, eri son o lati ~eziona li con inlenclime11ti di studio n egli Istituti dell' niversità. Questi cadaveri vengono seppelliti in uno speciale cimitero, che a1)partiene all 'UniYersità . Tu lti gli anni, i] 30 aprile, il cimitero ~ te o viene visita to e vi si fann o offerte propizia lrici . I cadaveri per lo pii1 apparlengono a peron e poYerissime rlel la città, curate n ell e cliniche uniYersilarie e ch e hanno dato il loro con sen so a11 ·autopsia. Ca1npioua.mento internazionale dell'ornaoue e trogeno. ollo gl; au spici della cc Comn1i sion e per111a 11 en le per la standardizzazione biologica n dell 'Or ganizzazione d'igiene della Società delle azioni c;;i era t enuta a Londra, nel Juglio dello scorso <in110, una confer en za per addivenire ad una conven zione i11ternazionale sulle unilà di misura degli ormoni sessuali. Si riconobbe ch e le nostre conoscen ze sono già abbastanza progredite per con sentire la standardizzazione dell'ormone ses~uale m aschile e di quelli del lobo ipofi sario ant eriore e tlcJ corpo luleo. Quanto all'ormone estrogeno con lenu to n el! 'urina di gestanti, si riconobbe ch e è g ià definito chimicamente; esis te sotto due forme: chetoidrossi- e triirlrossi-. Più attiva è Ja prima forma, che venne prescelta; il campione cristallino venne dato in deposito all 'Islituto Nazionale di Ricerch e l\ilediche di Londra ; l 'unità corrisponde ad un decimillesimo dj milligrammo . , -ari Isti tu li autorizzati di vari e Nazioni hanno ora invialo m a teriali per il campion am ento; i laYOri proseguono. Un po' dovunque. Il l\llinistro dell 'Educazione Nazio11ale, richiarnandosj alle rlicltiarazioni fatte n el convegno dej Rettori delle TJniversità e dei Direttori d 'Istituti -<i 'istruzione superiore, ha diran1ato una circolare per ril)adire le dire ltive del Governo per la disciJllina fascista degli studì . Su proposta della Prima Sezione del Consigli~ Superiore dell 'Educazion e Nazionale, la Corte di <llsci])lina dei professori universitari è stata com-

PRATICA

1995

posta dei prof[. Di ~[arzo Salvatore, Paletla ll'eclerico, Barassi Lodovico, li'errala Adolfo, Rossi Vittorio, Giordani Giuseppe , Grandoni l'lemo , Ciccoue t li Giovanni. Il Governaloralo di Ron1a ha s tabililo l 'applica1.ione cli una serie di n orme per la distribuzione e• per Ja vendita del la tte; esse rispondono anche a11e esigenze (lell 'igien e. L 'Associazione Nfedica 1~riesti11a (Cjrcolo di Cul• I ura del Sindaca lo Fascista Medici) si è adunala i I 24 no·v embre, sotto la presidenza del prof. C. Rava ini, assis tito dal segretario F. Donini. Furorlo iatle comunicazioni dai soci: prof. E. Rin1ini, prof. J acchia, dol l. P. Tag-liaferro, dott.a L. Cbiuminatto. I.a ocietà ~fedico-Chirurgica Bellunese si è adu11ala il 1° novembre, sotlo la presiden za del prof. l7. Pieri, assistito dal segretario dott. G. Locatelli . Furono fa tle comunlcnzioni dai dottori : prof. "t\1. !)all a P alm:t, prof. D. )(nselli, prof. G. Pieri, V. De Zanche, P . Amaclori. La Società ~Ieclico-CJ1irurgi ca Bergamasca si è ad11nalfl il 25 set lem t·re; furo110 falle comunicar ioni dai dottori iYiazzoleni e Galmozzi . La cillà di Palermo si è arricchita di un nuovo stabilimento di disir1fezione, con attrezzatura mo<ler11a e razionale. Il Con sorzio an lilubercolare di Torino ha atl\va lo ]e Sezioni di pen sariali di Chivasso e di Su a, j JJ appositi edifi zi, orti su aree donate dai tl ue Comuni e inodernamente al trezza li . A ~Iorlara i è inau g urato u11 Asilo-nido per la nlalernità e 1'infanzia. E un edificio di stile '900 comprendente, ollre ai serYizi relativi, u n ambu latorio os tetrico rlirelto dal prof. Dallera, un ambulatorio pedia lrico diret lo cl al prof. Zamorani, cd è centro d 'assis tenza J ella maternità e dell 'infanzia di Mortara e Comuni cont ermini ; venne donato clal gr. uff. Q. Rossi. 11 mi11i&tro della Giustizia, on . De Franciscj, l1a visitato l 'Istitulo m edico-pedagogico forense, orto a Roma, n el quartiere Monteverde, per iniziativa del Patro nato dei Minorenni. È sla lo in au gura lo un (( re.parto antitubercolare » j r1 seno al Ia Socie là m edico-chirurgica della

provincia di Cat éln zaro . IJ'Ospedale Italiano Benito Mussolini rli Ales-

sandria d'Egitto sta organizzan(lo u11a Biblioteca n1edica italiana , che verrà aperta gra tuitamente f\l pubblico e che si proporrà quindi di far co11oscere e diffondere in Egjtto la 110 Lra produzione scientifica. A tal fine è stata diramata ai 1nedici italiani l1na circolare con la qu.a le si rivolge la preghiera di far omaggio di u11a copia delle Joro pubblicazioni (es tratti di riviste, volumi ecc.) Il dolt. H. J. Burkharl e il prefetto della Senna, incaricati, dal compianto G. Eastman, di provvedere alla costruzione di u11 Istitulo dentario a Parigi -=- pel quale egli lasciò un n1ilione di dollari - hanno ottenuto gratuitamente dal Municipio dì Parigi l 'area su cui sorgerà l 'Istiluto.


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1996

«

JJ.,,

.POLlCLlN"ICO »

[Almo XL, NuM. 50]

1

Il 14' <' Salon » dei sanitari (esposizio11e di lavori artis licj di medici, farmacisti e den tisti) avrà luo~o. i1el .~cbbrai o 1~34, ai « Ch amps-Elysées » di Par1gi. L in au gurazione sar à onorata dall 'iniervcnlo del p r esidente d ella Repubblica . Per inIorma~io nl ed iscrizioni scrivere al seiretario 01gan1zza1 ore, P .-B. Male t, rue Lecourbe 46 Paris (XVe). ' Il })rof. Car1tacuzène ·ru Bucar est ha esposto, in 1111a conferenza tenuta alla F acoltà medica di Bor d ea u x il 20 11ovcmbre, i risultati delle su e ricerch e sulla difesa d el J:>eritoneo e sul co111pito dell 'epiploon. Vi assiste ano il rettore dell 'llniversità il decano prof. Sigales e molti professori . ' .

scoppiata a St. Lolùs e nella Kan sas City t1n 'epidemia di e11cefalite letargica; fra le due città al 1° ottobre er ano s la1i denunzia1i 200 casi di morle. È

Il 12 n ove1nbre nella Clinica ~1edica di Torino si è inau gurat a una lapide che ricor cla il prof. Carlo Ciprjani, g ià oiuto della Clinica stessa, morto pren1aLur amenl e poco pilì di un anno fa. P arlarono il prof. Ar11aldo Maggiora Vergano e il prof. l~er ­ d inando Michelj. Il presidente dell 'Ordine dei :Wl edici della Provincia di Milano, prof. Carlo Baslini, 11a 11ominato, d 'accordo col Prefetto, una con1mjssione composta d ei pro:ff. A. Pep ere, P. Rondo11i, A . Valenti, M. Donati , L. Zoia, per sottop orre a controllo il m etodo di cura miracolistico d el cancro, n Ltribui to dai giornali al dott. Sch eppati, iscritto n ell 'albo di quell 'Ordine dei lVIedici. La Corte di Cassazione (II .Sezione) ha r espinto il r icorso di due infern1ieri, Giova11ni Zuliani e Giuseppe ~Iolisan , condannati , ir1 secondo grado, a sei mesi di r eclusione per om ic1dio colposo, po~­ ch è n on prevennero l 'atlo insan o di un demente, cl1e essi accon1pagn avano per il tra sferimen lo dall 'Os1>eclale p sichiatrico di Udine a quello d i Aversa. Durante jl viaggio in treno, il d e1nente si lan ciò contro un finestri110 , infran gendon e il vetro e. precipitando all 'esterno: riportò delle ferite che n e <i ctern1 in aro·n o l a morte. •

Il dott. G. Cingolani, d ell'Ospedale di S. Giovanni in Roma, è stato investito da un 'automobjle, riportan(L·) fr attura d elle ossa nasali e lieve commozion e. Auguri di piena g·u arigione alI 'egregio collega. •

Il Tribun:-tle Pen ale di Aix in Provenza ha condannato alla pena di m or te il dott. G. ;5arr et, colpevole di aver u cciso due p erson e e averle fatte scomparire in un b agno d 'acido solforico. È deceduto a Napoli, il 30 novembre, in e tà di

86 anni , il prof. .'\ .RNALDO ANGELTJcc1, em erito di Clir1ica oculis lica in quell 'Ateneo, ove tenne la ca l lcclrn ])e'.t' ur.1. ventennio, su ccedendo al prof. De \ .- incentis. Era nato a Subiaco, in provi11cia di Roma. Notevole fu la su a azione tenace co11tr o il tracoma. 1\. veva tenden ze ar tistich e e lett erarje, che armonizzava con I 'attività di studioso e di professionista, (' lascia u11a galleria di quadri tra le più in1portanti di Napoli. Er a vice-1)resid ente d ella Società internazionale ron lro la cecità . Fu assessor e del Comune di NJpoli . M. P.

RASSEGNA. DELLA STAMPA. MEDICA. R ev. Espait. de '!vled. y Cir., sett . - J . P. CANALI.s. Nuova terapia del tremore. . Riv. lt~l. di Ter apia, 31 ag. - L. BIANCHI. Vacc111oterap1a per via endov. n ella .brucellosi un1ana. , So ut~ 1-tfr . 'lvled ..Tourn.. , 2o ug. - Numero sul1 allergia . . Wien. Klin . .W och " 22 se l l. CHIARI. Miocardite. -· · ToRoK. Il cloro nel liquor e diao·n. pre5 · coce delJa malattia d i Heine-Medin. Med. Klin.i k, 23 sett. --,. "'' · K N OLL e al. Gra11dezza d el cuore e sport. - H. Scm :vANN. Il trattamento <lel male di lesta. Pa.ris Méd., 23 sett. J . J ULI.JEN. Brucellosi e t b c. . lYie~. ,Klinik , 22 sett . - J . BAUER. Patologia clel1 obes1ta. - K. P. EISE'LSBERG. Ipoglicemia spontanea. Ailorgagn.i, 27 ag·. - A. TAn ITANO. Ipertensione venosa solitaria. · Brit. M ed . J ourn., 23 set l. - E. NovAK, R . W. .1 oH.~STONE. Aspetti ginecologici del! 'endocrinologia. Forze San., 10 sett. - L. BERNARD. Quello che l a m edicina d eve all 'It alia. Pathologica, 15 sett. - P. MARRI. Imn1unità a11 ti tetanica. Presse 1\1.éd. , 20 sett . - A . 'fzANK . Introduz. allo s tudio dell 'im~unologia moderna . J ourn. de Méd. de Lyon, 20 sett . ~ Nu1nero di r.ardio1ogia. Prensa Méd . Arg ., 30 ag. - C. AcHARD . Tumori d el cu or e - J . Pou . I r aggi ultra-rossi. 1~rch. Urug. de Med. ecc., ag. - - A. Tt· REX~E. Ritenzione uterina del capo fetale isolato. - L. M. P ETRILLO. Clima e malattie infantili. R.iv: di Cl . l~ed., sett. - C. Co1''1BA. Sieroterapia ant1d1fter. - G. FRoLA. L 'acrodinia infantile. A nn. In.st. Pasteur, sett. - P. LÉPINE. Ricer che sul tifo esante1natico. - R . LE G1-l'YON. L'ultrafiltrazione in batteriologia. J òu rnal A. M. A., 9 set t. ~ L. S. PETF.ns e P . G. CoM1s11. Pneumolisi intra- ed extra-pleurica nel trattam. della tbc. po-lm. - B. CDsH1vrAN.• Cefalea funzionale d 'orig. pituitaria . D eut . Med . Wo.ch., 22 sett. - Mur{K. Il « linJatisn10 ». ScHNEI'.DER. Psicosi e malattie interne. J ornal dos Clln icos, 15 e 30 ag. H. FRoEs. Epiderniologia e profilassi d ella malaria . Forze Sa n ., 20 sett. - G. F ERRE RI. La r ontgenterapia della tbc. laringea. R evue de Méd., lug. - Numero di cardiologia. R evue Neur., ag. - L. VAN BOGAERT e I. BERTRAND. L(>ucoclistrofie progressive familiari. D eut. Med. Woch., 29 sett. - Numero sui tumori maligni. 1Y1arseille-l\lléd., 25 giu . - Numero sulle n1eningiti . H aematologica, V. - H. L . STEWART e al. Granulopenia. - C. L onETO. Un caso di malattia sist ematica ù ell 'apparato e1nolinfopoietico. Are h . di l>atol. e Cl. 'lvled., ag. - A. VELICOGNA. f\1:icosi poln1onari d a torulopsidee. - D. MIRCOLI. Ricamnio iclrico e prove di Volharcl nei soggetti normali. - P. RoLANDI Rrccr. 1arcolessie faJDiliari. G. DAGNJNI. Eleltrocard iogramma nell 'età senile. Arch. l t. Al.al. App. Dig., III. - G. OsEI.LADORE. Lìnite plastica d ello s tomaco. - C. T E DE SCHI . Diverticoli d ell 'intestino.


SEZlONE Gìorn. di Clin. Jfed., 20 sett. -·

~I . ~1[AS SA e G.

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11io lina n eJ dia be te sp erim . Giorn . di Nl cd. Alil. , sc ll. - E. "fAn<\GLJ \ NO. ·Re-. • i lenza alle n1alatlie tbc. M AI c\ N ~ Il problema ton ill a re . - FRANcHr. La ccond a r eaz. di chiarjfic. 1\ fei11ich.e. lrclt . lii Palol. e Cl. Nl ed., setl. - G. CAGLIA . JI p11eun10 Lor ace art. n ell a c11ra d e ll 'rchinococcosi. poln1 . -"T

CRONACA EPIDEMIOLOGICA Le malattie infettive in Italia. i'\\ese di Maggio 1933 1-7

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15 16 18 13 16 Tifo p e te cchiale. Col e ra as;ati co. P es te bnbboni ca.. - N essuna.. dennozia.

Indice alfabetico per materie.

I

An1il o iclosi e n efrosi an1iJoide . . . . . Anemia perniciosa: malattie associale . Anuria calcolo a . . . . . . . · · · Bibliografia . . . . . . . . · · Cancro : proble mi odierni . . . . Colica fe tida n ei bambini . . . . . Diahete ~perim enta1 e: azione dell ,ani ~ nio Lina . . . . . . · · · · · · · · · · F ebbre g la11dolare . . . . . . · · · · · Gastrite cr onica e cancr o dello st omaco : r apporli . . . . . . . . . . · · . J11fezioni focali e bai leriuria str eptococcica . . . . . . . · · · · · · · · Insulina: vaJulazionc d ell 'attività .. !vJistici . s ligmale c u ta11ee . . . . .

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1988

Nefriti azote n1ich e 11recoci dell a scarlattin a . . . . . . . . . · · · · · · · ·

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1988

Nefrite edernalos1

PRATICA

. . . . · · · ·

Ond e corte in t erapi a . . . . . . . . Os le lricia e ginecologia: con g r c o . Pa n cr ea Ute edema losa: co. icl e1I a - . Puerperio; dieta ch elogen a 11e1Je i nfczioni urinarie . . . . . . . . . . . . Ile ll o: fibromi , .5bron1ion 1i r 111i o1ni . inel ro ln i dien ccfalo-ipof L nri c e l ur be udor ali . . . . . . . . . . . · . . . Sondaggio duocle n ale rapid o al lo co n trollo radiolog ico . . . . . . . . . . , ulura metallica : riYendicazion e . . . ' l't1 be rrolo i. co11tngio n egli infermi eri 'l'u b cr colosi e LL1111ori m aJig ni : a n I ago111s111.o . . . . . . . . · · · · · · · Ulcer e g as tro-duodenali: p at oge11cs i . . . . Vescichetta biliare : cvacuazJ011r r1 f Iessa . . · · · · · · · · · · · · · ·

Diritti di proprietà riservati. - N?" è consentita. la _ tista~pa da Lavon pubblicati nel Policlinico autorizzazione scritta dalla redazione. E vietata la 1>ubblicaz:aone da sunti di essi senza citaf'ne La fonte.

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seguito

A Pozzi, resp

C. FnuGoN1. Rerl . capo. Roma · Stab. Tipo-Lit . Armsni di M. Courrie1

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1998

<< JL P OL1CLlNICO

»

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Opere di eccezionale interesse a disposizione degli abbonati al ''Policlinico,,:

Dott. Prof. ARNOLFO CIAMPOLINI

Docente nella R. Università di Milano

Il trau1t1a nella etiogeliesi delle tnalattie (Rapporti clinici e medico legati). Prefazione di C.ESARE FRUGONl, Clinico Medico di Roma. Volume in ..8° di pagg. xn.-550 nitidamente stampato. Prezzo: in brochure L. · 5 2, rilegato in tela L. 58 . ' !plU le spese postali di s·pedizione. Per i nostri abbonat i, rispettivamente L. 4 7 e L. 5 3 in porto franco . Per l'estero aurnentare il 10 % a cazisa delle maggiori spese postali occorrenti per la spedizione.

Prof. Dott. FRANCESCO VALAOUSSA MEDICO DELLA FA.MIGLIA. BEALE

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PRIMARIO NELL OSPEDALE

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Prof. LUIGI FERRANNINI

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La era 1n1ca nella edicina pratica Indicazioni - Prescrizioni igieniche fisiche dietetiche e farmaceutiche Opera premiata con medaglia d'oro al merito clinico " Guido Baçoelli ,, Volume in-S 0 di pagg. x11-643, nitidamente stampato. Prez~o: in brochure L. 5 6; rilegato in tela con . ·iscrizioni sul piano e sul dorso, L. 6 4, più le spese postali di spedizione. Per i nostri abbonati, rispettivamente, wle L. 5 O in brochure e L. 5 8 rilegato in tela, ~on spedizione franca di porto. Per l'ester.~ aumentare il 10 % a causa delle maggiori spese postali occorrenti per la spedizione.

Dott. Prof. ANDREA FERRANNINI

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Docentf' ci i P ato lo1?ia Speciale Medica e di Clinica Medica neJla. R. ·università. _di Napoli.

Patologia Speciale Medica Epitome ad uso dei Medici e degli Studenti Prefazione del Prof. AGENORE . ZERl Direttore dell'Istituto di Patologia Speciale Medica nella R. U niversità di Roma Volume in-S 0 : di pagg. XII-524, nitidamente stampato, con 151 figure in nero ed a colori nel testo. Prezzo: in brochure L. 5 6; rilegato in tela L. 6 4, piu le spese postali di spedizione. 1 Per i nostri abbonati rispettivamente sole L. 5 O e L. 5 6 in porto franco. Per l'ester-0 au.mentare il 10 % a causa delle maggiori spese postali ocdorrenti per la spedizione.

Per ottenere quanto sopra inviare Vaglia postale o chéque bancario all'Editore LUIGI POUI, Via Sistina, 14 • ROMA I


ANNO XL

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nicPmbre 1933 - XII

Nnm. 51

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fondato nel 1893 dai professori:

GUIDO BACCELLI

FRANCESCO DURANTE

SEZIONE .l:'RATICA REDATTORE

CAPO:

P RO F.

CESARE FRUGONI

Clinico Medic o di Roma

SOMMARIO. Lezioni : G. Baggio: Osteomielite cronica. semplice della mandibola t.OU rleote incluso aggravala da. estrazione de l 30 molare superiore. Note e contribut i : R. Almansi: La contrattura. di fleebl Jne d c::l gomito come s e6no di inf1a.mmazione meningea. Osserva.:ioni cliniche : G. Fabri: Su di un caso di linfade noc:1 1 a.leucemica. (Contributo clinico e is to-po.t ologico). Rivendica1ioni : B. Schiassi: Sul valore degl i emo-in· n es ti. L'attualità terapeutica : A. Filippin i: U n nuo-vo rime· dio c ontro l'obesità. L'aifa d nitrofen ol. Sunl i e rassegne: REN I E VIE URI NARIE : D. Murray Lyon: Diuresi e diure'. ici. Diagnosi delle ematurie. - Tbévenard: 11 trattamento per via endouretrale dell'iper· trofia prostatica. - C 1acoLAZlONE: M. Roch : Etiopatogenes i dell 'ipertensione arterioea. - H. Blumgart, J. Riseman, D. Davis, D. Berlin : L'asportazione totale della tiroide quale metodo di cura dell insufficienza cardiaca e dell angina pectoris. - EPIDEM JOLOO : A: E. La Terza: La. febbre gialla. - S. Nicolan, C. Mathia e V. Costantinesco: La l'abbia autoctona. nell'Africa occidentale francese.

LEZIONI Clinica Chirurgica della R. Università di Cagl1ari.

Ostf>o111ielite croniea Sfmplice deJla mandibola con dflnte io(·Iuso aggraTata da estrazione del 3° molare supe 1~ior e . Prof. G.

BAGr,10,

direttore.

Il caso odierno (25-IV-33) rispecchia I 'esperienza giornaliera . Uno di quei malati che tientrano nella piccola chirurgia d'urgenza. La storia che abbiamo potuto raccogliere è ta seguente •

Al. Francesco fu Giovanni, da Sinnai, anni 52, ~ri tadino, coniu ga lo. NulJ a dl rilevabile n ell 'anan1nesi familiare. Nel ('an amn esl pn lologica r emo ta figu ran o: u n a polmoni te a 20 anni; a 35 anni maJaria; 13 an ni fa i 11 segui lo ad un trauma (scheggia di acciaio) ha avuto una panoflalmile ali 'occhio sinistro, che gli venne enuclealo. Ha sofferto s pesso di mal di denti. Negli u ltimj anni ha subito l'estrazione di due molari inferiori a destra e dei premolari, sempre a des lra, JJer carie di lcrzo grado. Spesso, prima d elJ 'estrazione <lei denli, la regione della guanc ia dello s tesso lalo sj è tl1mefatta, ma la tumefazione re-

Divagazioni : Le prove biologiche dell'invecchia.m ento. Noti.de oi.oliografiche. - Cenni b ibliografici. Acca demie, Società Mediche, Cong ressi : Congresso I nt ernazi onale d1 Medicina dello Sp-0rt. - II <Jongresso Medico-Chirurgico Calabrese. Appunti per il medico prati : o : CASJSTlCA E TERAPIA: I quattro maggiori problemi della gineoologia. - Le mesi ruazioni vicarianti in gravidanza. - Derm atosi mE:struall. ·- Gli innes ti ovarici. - L'acido picr ico i n ginecologia. - Il tratta.me nto della leucorrea. SEMEIOr1cA : Su l valore de lJ a in 1radermoreazione e della eosinofi lia sanguigna nella diagnosi della ciste da echinococco e considerazioni i ntorno ai rapporti t r a e :>sinofilia e parassiti intestinali. - POSTA DEGLI ABBO1

NATI . -

VARL\.

POiitica sanitaria e g iurisprudenza : G. Selvaggi : Risposte a quesiti per ques tioni di massima. Nella vita professionale: MEDICINA SOCIALE: L'assicurazio ne obbligatoria contro le malattie profession ali. Concorsi. - Nomine, promozioni ed onorificenze. Not izie diverse. Rass egna della sta mpa medi ca. Ind ice alfabetico per materie.

g rediva spontaneamente dopo qualche giorno. Da alcuni anni h a sofferto per carie del terzo m olare su periore destro. Sei giorni p ri ma dell 'ingr esso in Clinica, si è r eca lo da u11 sani tario perch è si procedesse all 'estrazione d i detto n lola.re. L 'es trazione è avvenuta senza alcu n incidente. Dalla ferita si è avuta modica fuoriuscita di sang u e per tu lta la g iorna ta . Il pomeriggio dello stesso gior no 1'infer mo ba accusato dolore in corrispondenza della metà destra del mascellare inferiore. Conlemporaneame11le si è manifestato u n dolore puntorio di lieve intensità nella r egione sopraioidea. Portando la ma110 in delta r egione vi ha opprezzato alcune tumefazioni d i grandezza varia, ma al massimo di u11a nocciola, spostabili, clolenti. Il giorn o dopo, l a regione sopraioidea si è diffu samente t u mefatta, il dolore p u ntorio è aumentato di inten sità . La sera ha avu to un brivido, seguì Lo d a tempera tura febbr ile. Duran te il secon do gjorno d l malattia la t u mefazion e è n otevol mente a umentata, rend endosi manifesta an ch e nella rcg·ione del mascellare destro. Il dolor e, cl a p u ntorio, è d iventato pulsante. La seri, altro brivido seguì lo da elevazione feb brile. Nel terzo giorno, tumefazione e dolore sono ancora aumentati. Men tre nei giorni precedenti l 'infermo si era n u trito con alim enli solidi, dal terzo giorno non ha potuto ing erire che liquidi. Essendo, nei due giorni successivi, aumentati, lumefnzione, dolore e dis lurbi della deglutizione,


2000

« TL POJ,ICLINICO »

i1 onos lanlc i continui impacchi pratica ti dal medico curante, Yiene ·invia to a questa Clinica, con diagnosi di angina di Lud wig. Esanie obbie l ti vo locale. Ispellivamenle la metà destra della far cia appare deformata da una tu111eiazione c he si eslenrte alla regione soprai~i­ dea. La cule che ricopre la tumefazione è rossa, t esa, lucenle, integra. All a palpazion e si rileva aumento di tc111peratura. La tumefazione è dolen le s11 Lu l.t a ]a sua es len sione, ma SJ)ecic n ella r egione sotlomentoniera, dove si apprezza fluttuazione. Invitando il pazienle ad aprir la bocca, si osserva come l 'aper lura è limita ta dal dolore. La li11g u a, ricoperta da una patina biancastra, si muove liberamente n el cavo orale. 11 pavim ento è alqu anlo solleva to. Le g hianctole solloling uali bene evidenti e aumenta le di volume. L 'emiarcata i11feriore ed il fornice gengivale des tro son o au m entali di volu1ne, edematosi e ricoperti da essuda lo purulento. Man cano i n1olari ed i premolari corrispondenti . Le fauci sono arrossate. Sulla faccia interna delle gu ancie si osservan o numerose flittene ripiene di liquid o sieroso em atico. Prem endo in corrispondenza delle gen give, si spreme un po' di pus da tutti gli alveoli. Esame ob biel livo generale. -· Costituzione scheletrica regolar e. Man ca l 'occhio sini slro. Apparecchio circolatorio e r espiratorio 11ormali . F egato e n1ilza n ei limili. Urine normali.

Ci troviamo dunque di fronte a questa su ccession e di fa tti: estraz ione di un d ente, flogosi d ell a r eo-ione boccale e sopraioidea. La diagn osi di angina di Ludvvig, posta dal Coll ega ch e vide il malato p rim a di n oi, sig nifica, an zi tutto , angina , c ioè s trettura d ella così d e lta gola (che equi va le a11 'istmo d ell e fauci e alla faringe orale) poi, signifi ca diffusion e d el processo infettivo ch e la sostien e, a i connettivi inter stiziali della par ete laterale de lla farin ge , d el pavim ento or ale, della r eg ione sopraioid ea, in forma di flem1none c h e produ ce no Lcvole tt1rr1 e fazion e e indurim ento r eattivi. Tl reperto obbiettivo d el n ostro m a lato collima in parte con qu esta diag nosi, ma in parte ne eso rbita. E cioè : non so no so ltanto la parete laterale della faringe, il pavimen to ornl e e la region e sopraioidea quelli c h e son o tunt efatt i; la tume faz io ne inte res8a ancl1e la reg ione mandibolare e, non alla sola ispez ion e esterna ri s ulta la sua tt1ntefazìone (c l1è potrebbe trattarsi d i ed ema flogistico d elle parti molli este$O d a lla region e sop raioidea), rrta pure all ' isJ>ez io n e e alla palpazio11e endoboccale, a ll e quali s i rileva soll evamento e indurin1ento d el solco gen g iva-genieno, quindi , com partecipazione d ei tessuti c h e sono ir1 in1med iata vicinania d ello sch eletro n1andiholare. Di più, al1'ispez ion e endoora le s'è vi~to (carne alcuni di voi l1anno pure con statato) un rivolo sottile di pus , la c ui prove nienza sfuggì per cl1 è, dopo averlo asciugato, non ci riuscì pi1ì di riprodu r!o. Se questo rivol o avesse segnato l 'apertura spontanea d el fl emmone (cioè della fl ogosi suppurati va di connettivi comuni) avrebbe do-

lANNO XL, NuM.

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vuto essere seguito rapidan1ente dallo svuotan1ento facile del pus raccoltosi , il quale non può esser e in picco la quantità, data la fluttuazione ch e si apprezza nella regione sopraioidea. Vuotai;i1ento spontaneo di questo ger1ere avvien e talvo lta da parte di ascessi peritonsillari. . Nel caso nostro, invece, l 'affioran1ento paIz1ale d el pus fa pensare ad altra provenienza., e, per tradurre ora un con cetto semplicemente orie.ntativo~, dirò ch e fa pensare ad una provenienza p1u profonda ch e 11on sia quella dei connettivi inter stiziali. Riprendiamo quindi l'analisi dei sintomi d el 11ostro malato ricollegando quanto più sia possibile ana111nesi ed esame obbiettivo. , L 'an~mnesi è 1r1onca n ei riguardi di qu~l1 estrazione d el d ente, perch è sarebbe stato giovevole conoscer e l 'entità d ello s tato morboso che ha d e terminato l 'estrazione. 11 d ente era carialo, dice il paziente, e n oi aggiungeremo ch e, con ogni probabilità, la carie avrà dato luogo alla periodonLile. Poi il malato ci dice che in seguito all 'estrazione sar ebbe uscita soltanto modica quantità di sangue, nel che si potrebbe riconoscere elemento r;iegativo pe1· flogosi di a lto grado ossia con suppurazione abbondante d ell'alveolo e quindi estesa al di là d el periodoute , a formare la così detta para- (invece ct1e peri-) odontite. Germi infettanti e' erano indubbiamente se il r eferto corrisponde a verità, ed è assai fa cile ammettere ch e tali germi abbian o dato la linfoadenite S(Jllo mascellare ch e vien e p r ospettata dalla ver sione d el m a lato mediante il ricon oscimento di quei noduli dis tinti di cui è cenno nel! 'anamnesi. Da lla linfoad enite all 'adeno-flemmone che constatiamo ogg i , il passo è breve. Tale successi o ne m orbosa può essere ricostruita fa cil m ente anch e in d ecor so n aturale di urta parad entite: tanto più può esser e accettata nel n ostro malato quando si aggiunga il trauma d e l l 'e~tra zion e d el d ente. IJ quale trauma dimostra la sua azione a11ch e in altro modo , cioè 11el tris111a di cui r iscontriamo tuttora i r esidui, trisma ch e è riportab ile a contrattura spas lica dei masticatori. L 'estrazione riguarda il terzo m ola r e superiore. · La causa infettiva diffusa dall 'alveolo di quel dente può aver raggi un Lo la fossa pterigo-mascellare , quindi i ntuscoli pterigoidei , poi, espandendosi lungo la s tLperfi cie interp.a d ella bran ca montante d el:a mandibola e circondar1don e il margine posleriore, può aver raggiunto il massetere co involgendolo nella flogos i assieme al I 'intera r egione masseterina , la quale è tuttoggi tum e fatta. Ma con ciò siamo ancora lontani dallo spiega re tutta la fen om enologia del n ostr o caso, pere.li.è dovrem1no ammettere ancora che d a lla r egione masseterin a la flogosi si fosse estesa a tutta la su perfi cie esterna d ella metà destra del corpo della mandibola, c he risulta pure tumefatta. Ora se la provenienza è quella ch e abbiamo d etto ~ questo sconfinantenlo della fl ogosi oltre i limiti di i11serziorut


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[ANNO

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2001

SEZIONE PRATICA

del massetere n on risponde ad interpretazione suffragala da:la e perienza, perch è è difficile ch e u11a s11ppurazione usuri le inser zioni muscolari per ùiffo11dersi oltre. Rima n e dunque da spiegare per qua le motivo sia tun1efatto il corpo della m andibola destra. A compl em ento dello studio clinico abbiamo f a l Lo eseguire una radiog rafia e questa ci 11a da to il segu ente r eperto, ch e potete osservare ( fìg. 1). NeJ cor·po della mandibola è incluso u11 dente molare, sviluppa to interamen te, dis posto in direz ione orizzonta le anteropo-

F1 a. 1.

citeriore, dentro un a ca vilà ]e cui par eti limi tan o a ttorn o nd ef' o un o sp~ 7. io trasparenle a i raggi e co ntinu ante i all ' indi etro con un 'om . bra più o r aca di qu ell a del r es to dell a mandibola, pure lin1itata a bbastanza n ettamente; un 'a llra ombra, presso a poco di eguale opacità, cun eiform e, è situata più addietro an cora e più in alto, a toccare il bordo a lveql are. Queste fì g ure , dis~ iunle dal r esto della n1andibola. ri . altana an co r di più quand o si ten ga conlo della n ella eviden za dell 'o1nbra corrispond ente al m argin e inferiore della n1andi b ola stessa. Ora , qu esto r eperto ci perm ette di costruire una ipotes i che sarebbe capn ce di spiegare tutta la slo l'ia dcl nostro n1al ato , senza lacun e; n ell a qual e l'estrazi one del terzo m olare superior e entrerebbe per la sua parte, m a 11er una parle so )La nto, non per int ero, a l che si è di m ostrata insufficien Le. L'ipotesi è qu esta: una carie dentari a mandibolare deslra , diffondendo l 'i11 fezione al i 'alveolo e allo spessore delle sue pa reti , può aver raggiunto il sacco dentario del dente in c lu so, il quale, agend o da corpo e~ Lra n eo , ha fa vori Lo Ja persistenza e · la diffusio ne della fl ogosi n el lo spessor e deJ;a mandi bola , in for1n a di osleo-n1ielite ch e h a prodol to i suoi seq uesl ri e le r elative cloach e, comuni canti con l 'es terno in m odo in sufficiente ali ra verso le saccJ1 e gengivali o pi ccole ulceraz ioni della mucosa. Esacerbazioni del dolore richiamarono l 'a ttenzion e sui de11 ti o sul

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dente, e un primo dente venne estratto. La estrazione stessa avrà servito a favorire il deflu sso di pus, e i sintomi si atlenuaronoj poj ripresero ad esacerbarsi e probabilmente entrò in campo un a ltro dente. No tate che al m alato mancano tutti i denti inferiori destri. E quando non ci furon o più denti da estrarre in basso, si cominciò ad es trarre in alto : dove il dolore può avere avuto sede di irradiazione più che di insorgenza, tenuto conto della dilribuzion e del trigemino , inn ervatore comune delle arcate dent arie inferiore e superiore. Con ciò n on vogliamo disconoscere l'infezion e propria del dente estratto. Tutti i denti superstiti sono colpiti da piorrea. Non abbiam o dunque diffi .:oltà ad ammettere la già prospettata acutizzazione della flogosi da estrazion e. Ma vogliamo dire ch e, rispetto ad essa , le co11dizioni della mandibola stanno a sè, susce ttibili di aggravamento indiretto a loro volla, ~a riportabili originariamente a causa propria. Anzi, iJ fatto che, almeno la parte acuta della fen om enologia ora presente e ch e data da sette O'iorni , si sia stabilita a seguito dell'estrazio11e d el t erzo molar e superior e destro, è inopp ug nabile, in base a da ti ana mnestici molto se mplici ; e tale con tatazione ci obbliga a ribadire un rili evo già fa tto in altri casi quet 'anno stesso. A seguito di estrazioni dentarie in corso di infezioni locali, possono insorgere fenom eni con11)licalivi , anch e g ravi. Ebben e, queste compli cazioni potrebbero esere evitate se si J>rocedesse con più prudenza e a tten endosi più strettam ente alle nozioni della pa tologia dentaria e chirurg ica in genere. Quando la flogosi a bbia sconfinato dalla r adi ce del dente, e tenda a procedere, per lo più segue il periodante e lung·o di esso si diffonde a lJa geng iva, la quale, al n1argine dell 'alveolo è fusa col periostio. Per questa via , in breve Le 111 po si fa strada verso la superficie esterna del bordo alveolare, a l disotto del pe rio~tio o o tto la gen giva . La tu1n efazione in q t1esta sede si m ani festa pochissi rni giorni dopo l 'inizio dei sin tomi acuti del la periodontit e. Incidendo allora sulla t11mefazi.one gen g ivale, o si a1)r e la racco lta purulenta già forrr1ata o si coglie il processo flogistico allo stadio an cora fl e1nmon oso . In ogni caso si dà esilo ai prodo tti della fl ogosi e si modificano le condizioni ci reo la torie della sede fl ogisti ca, in misura suffi ciente p er togliere viruJ enza alla cau sa infettiva e assicurarne l'esaurirt1ento spontaneo . All 'es trazione del dente , se è necessaria , si provvederà poi, quando il Ileriodo acuto sia passato. I sostenitori dell 'estrazione cosi detta .a caldo, a vvalorano la consid erazion e ch e, estratto il dente, si toglie il tappo cl1e copre il focolaio flogisti co e tu tto si risolve immediatam ente. Ciò vale fincl1 è il processo infettivo è tt1tto lin1 italo al perioda nte (periodontite); m a quando la flogosi abbia sor passato il periodante C1)aradentite), n on ' 'aie più . Tolto il tappo del


2002

« IL POL 1CLINICO »

dente, rimane quello dei coaguli che si forn1ano poco dopo e, se si drena con garza, rimane quello del tampone di garza. In ogni caso è minima l'apertura di drenaggio che si assicura in questo modo ad un pr0cesso flogistico in piena evoluzione ascendente, in confronto di quella, sia pure indiretta, che si guadagna ·incidendo sulla regione gengivale. E non si tien conto che, estraendo il dente, si aprono vie sanguigne lungo le quali la diffusione della flogosi è facilissima. Si di [fonde la flogosi, per queste vie, nello spessore del mascellare e si può diffondere fuori di esso. L'esempio visto tra · noi quest'anno stesso riguarda va un 'osteomielite della intera n1andibola. l\tla, oltre alla complicazione osteomielitica, (che pure dà delle sequele protraentisi per mesi) bisogna considerare l'evenienza ben più grave~ della setticemia mortale. In quel la fossa pterigo-mascellare che ricordammo prixna, si raccolgono vene in quantità enorme , che provengo110 dal territorio d'irr1pianto dei denti, e quivi si possono formare trombo-flebiti, cioè flogosi settiche nell'ambito sanguigno, che possono rimanere in sit(), cir~oscritte nei trombi stessi, ma possono pure generalizzarsi, se non si diffondono al cranio e alle meningi. A questo contegno prudenziale ci atterremo anche noi nel caso presente: ch è ci limiteremo per ora a dar esito al pus, incidendo sulla regione sopraioidea. E ci riserviamo di intervenire sullo scheletro a flogosi attenuata, se l 'ulteriore decorso confermerà l'ipotesi patogenetica che abbiamo esposto. Ma.1 oltre a questo insegnamento, il caso in paro]a ne dà un'a.ltro, riguardante l'utilità che si può av-ere dalle opportune ricerche semeiologiche. I rilievi sui quali basammo la nostra concezione diagnostica ci vennero dalla radiologia. Ora, desiderabile sarebbe di poter sfruttare sempre tutti i sussidii semeiologici; ma si sa bene che - purtroppo - n on sempre si J>UÒ aver tutto per metodo, ed è già molto se a certi mezzi di indagine si ricorre quando necessità lo imponga. Imparia1no allora a sfruttare un altro sussidio che dovrebbe essere a portata di tutti coloro che vogliono curare malati. Serviamoci del ragionamento. Quando tutto fila nella concatenazione dei dati raccolti e tutto si spiega senza lacune, bene: ma quando invece la lacuna si presenta e rimane, bisogna fermarsi. Nel discutere la prima diagnosi, di angina di Ludwig consecutiva ad estrazione di dente , ci siamo trovati anche noi di fronte ad una lacuna, riguardante il comportarnento della mandibola, e non riuscimmo a colmarla. Fu allora che invocammo il controllo radiologico. Il controllo portò i suoi lumi nuovi e la lacuna fu colmata. Epicriticrt (6 ruag·gio 1933). -

La sera stessa del giorno in cui vedemmo il mala Lo a lezione, gli fu vuoLala la raccolta purulenta della regio11e so11raioidea. 8i raggiunse allora la mandibola sco-

[A.NNo XL, NuM. 51]

perta da periostio. Ieri, dopo che erano scomparsi interamente i fenomeni flogistici acuti, fu scalpelJata dalln. bocca la parte orizzontale della mandibola. Sj demolì in superficie osso eburneizzato , . s1 trovò poi una massa compatta n1a non eburIJea, che occupava la parte centrale della mandibola, dove la cavità midollare era sostituita da piccole cavità irregolari contene11ti granulazioni

FIG.

2.

Uogistiche. Il dente incluso, che ora vedete estratLo, era posto in <'orrispondenza della sede del canino e pure circondato da tessuto di granulazione di cui presento una parte. Ora, lo stato dello scheletro mandibolare sprovvisto di periostio dice come esso fosse colpito da flogosi suppurali va n1ollo prjma del] 'estrazione del terzo molare superiore. Le condizjoni i11lerne della 1nandibo la conlermano eh' essa era in v.asa da osteomielite a decorso cronico e potremmo aggiungere, a tipo condensante. La successione dei fenomeni morbosi ci dice però chè tulli i sintomi acuti del nostro malato sono insorti a seguito del! 'es trazione dentaria; probabilmente per mobilizzazione di nuovi germi che ha11no aggiunto vi111le11za a quella, allenuata, dei ger1ni mandibolari. •

Rispetto all'esito finale della cura possiamo riconoscere che l'acutizzazione ha portato un beneficio al paziente, assicurandogli la rimo-

Fio. 3. - Lo stato de1la mandìbola alla dimissione del malato: 35 giorni dopo l 'i11tervenlo.

zione radicale del morbo che ignorava; ma non perqe per questo il significato di conseguenza dell'estrazione dentaria. Invece, amplia i] campo di considerazione di queste conseguenze e anche per tale riguardo ne aumenta l 'importanza (fig. 3).


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SEZIONE PRATIOA

NOTE E CONTRIBUTI. Istituto di Clinica Medica 6en. della R. Università di Roma

Direttore : Prof. CES.t\RE

FRuGONI.

La contrattura di ftesiione del gomito come segno di infiammazione meningea. Dott. RE.~ATO

AL1"IANSI.

Per quanto la possibilità di provocare agli arti superiori n el cor so di infiammazioni meningee contratture ricordanti quelle uniYersalm ente note di Kernìg. e di 13rudzin..,ki sia a ccennata d a vari AA., pur3 ancora non si è giunti ad un preciso studio di esse e sopiJ.·atutto rton è stato trovato un artificio atto a metterl E! precocemente e chiaramente in evidenza. Per non citare ch e i dati bibliografici e5senziali ricorderò come Stri.impeli noti che llil seg no corris1)ondente al Kernig si .può otte11erc all' arto superiore a ll evando il braccio e&t esn 11ell 'articolazione della spalla. Kernig, Eichorst, Chauffard, Netter e Debré osservarono che ponendo a eder e sul letto il malato per provocare il segno di l{ernig si ~lo­ teva eccezionalmente ottenere una flessi o ne degli arti superiori n el gomito. Bikeles vide ch e alzando quanto più g li 0ra possibile in alto e indietro il braccio piegato n el gomito si poteva ottenere un movimento di estensione d ell 1av.am bra~cio. Brudzinski descr.i sse come segno d ella nuca all'estremità s·u periore il seguente sintoma: flettendo la nuca di un malato posto in decl1bito dorsale e con gli avambrar.ci posati sulla superficie anteriore del torace si può ottenere un movimento di flessione d el g·omito e cli sollevamento del braccio. Nortl1ru p ottenne il medesimo fenomeno con I.a stessa manovra tenendo gli arti posati sul let to parallelamente all'asse d el corpo . lnfine ricorderò solo che nei processi meni11gei ed esclusivam ente in quelli tbc . venne n otato il presentarsi dei riflessi toni ci d el collo di Magnus-De Kleijn. Dall 'insieme risulta che tali contratture• so11 ritenute essere estremamente più rare di quelle agli arti inferiori m entre n on vi è ragione plausibile e log ica perchè di fatto deb bano esserlo : d 'altra parte là do,1e 1 con1e da Brl1dzinski, son segnalate come frequenti esse furono osservate i11 casi avanzatissimi in cui il loro rilievo perdeva molto del suo valore. Del resto il modo stesso in cui il Brudzinski agli arti superiori viene provocato indu ce chi rettamente rifletta a non dare a tal segno una -eccessiva importa11za, per le ragioni che passiamo s ubilo ad illustrare. 1

Il fondamento fisio-patologico comune a tutti i segni di contrattura, cominciando dal Kernig per andare fino al Brudzinski nucale è 1' ipertonia muscolare: quale che sia la loro patogenesi, ed essa è ben discussa, perchè j] Kerni.g come il Brudzinski nucale si verifichino occorre che i muscoli degli arti in esame abbiano i loro estremi quanto più è possibile distanziati. Qu.a nto più questa condizione sarà rispettata, tanto maggior probabilità avremo di m ettere in evidenza una contrattura latente. Nel caso del K ern.ig, infatti, sono stati da Bull , da Roglet nella sua tesi di Parigi, da Chauff~_rd e dallo stes ~o Kernig, pe:r non èjtare ch e i più competenti AA. che Ei sono occupati dell'argomento, accettatj pienamente questi concetti : 1) che il segno ste so non sia che l ' esagerazione di un fenomeno normale, ciò che trov<l' piena conferma nella impossibilità riscontrata anche n ei normali di flettere nell 'an ca al di lii dell'angolo retto una g·amba distesa nel ginocchio; 2) che esso si ma11ifesti allorquando i cap·i muscolari dell'arto siano distanziati quan.to più ·ia possibile e cioè quando ]a gamba sia interamente estesa sulla coscia; 3) che, quale ch e sia la causa principale del segno stesso , essa ~gisca causando una ipertonia d ei muscoli; 4) che la contrattura i m.anifesti non a1Jl)ena per questa ipertonia il muscolo si trovi ad assumere una lungh ezza inferiore alla distanza dei suoi punti d 'inserzione. Non è da far meraviglia, perciò, se agli arti inferiori i seg11i di contrattura sono stati cosi fa.cilmente scoperti e provocati; la posizione di estensione della gamba sulla coscia è, in- un certo senso, la più naturale, qu,eIJa neIJa quale l'individuo normalmente si atteggia o viene atteggiato da chi voglia praticarne ],esame. L, arto viene così a trovarsi fin dall 'mizio nelle mig liori condizioni per m ettersi in contrattura di flessione, Ma succederà lo stesso per l 'arto superiore? Nella posizione che esso n ormalmente assume, e cioè parallela all;asse del tronco , 8i avranno queste condizioni optimum per il man ifestarsi di una contrattura?· No, certarr1ente. È evidente invece che esse saranno tanto più sfavorevoli quanto .p iù il gon1ito sarà flesso. dato che di altrettanto si rilascerà il bicipite: ed è per questo che abbiamo dichiarato a priori illogica la posizione indicata da Brudzinski per ottenere il suo segno della nuca agli arti superiori mentre già migliore è quella indicata da Northrup. Ma n eppure questa sarà, evidenten1ente, la migliore posizione possibile :


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« JL POLICLfNICO »

basta infatti che si provi a palp·a re la massa muscolare del bicipite comparativamenLe ad avambraccio flesso sul braccio, ad avambraccio disteso nel gomito e pendente lungo il torace, ad avarnbraccio disteso nel gon1 ito e sollevato qua11to più sia possibile in allo e indietro per notare di quanto aumenti in questa ultima posizione la tensione del bicipite, ciò che si spiega verosimilmente non con la tensione del èapo lungo inserito su punti la cui distanza non varia sensibilmente nella secon• da e terza posizione indicata, ma con l'assai maggior tensione alla quale con la terza manovra viene as. oggettato il capo breve inserito su ll 'apice dell'apofisi coracoide. La posizione braccio disteso nel gomito e sollevato quanto più sia possibile in alto e indietro è perciò manifestamente la migliore, come quella che mette contemporaneamente nella maggior tensione possibile il bicipite ed il brachiale anteriore , e cioè i massimi fattori della flessione del gomito. Per .aJ1aloghe ragioni la po3iz.ione 111igliore per l'a,rambracciq è quella di lieve supina• ZlQne. Sulla base di tali con siderazioni , per l)rovocare la contrattura di flessione del gomito abbiamo adottato il seguente procedimento: Paziente in decubito dorsale. Un ai nto pone il braccio del paziente esteso nel gomito, in dietro e in .alto quanto più è possibile, reggendo con: una mano leggermente il polso mentre sull'altra si adagia il gomito. Il rnedico, posto all'altro t·ato del letto , flette con una inano la 11uca in avanti e un po' dal lato opposto al braceio. esaminato mentre con l 'a]tra fis. a il torace.. Quindi si invertono le posizioni e i .esamina l'altro braccio. Se il risultato è positivo si assiste ad un movimento di flessione dell'av.ambraccio sul braccio, di ampiezza variabile da caso a caso, per lo più in ragione diretta deJl 'intensità degli altri segni di contrattura, ma non necessariamente, ora netto e brusco, ora un po' più lento e torpido, specialmente in casi a sintomatologia attenuata, in mancanza di altri segni di contrattura, nell'iniziarsi o sul finire di una infiammazione meningea. Per analogia con la denorninazion e usata <la Kernig ahbia1no dato a tàl segno il nome di « contrattura dj flessione del gon1ito ». IF ra piegamento della nuca e flession e del gomito intercede un tempo variabile, quac;i nullo nei casi n1olto manifesti, un po' maggiore nei casi in cui e sa non è molto spiccata. Quanto ai risl1ltati ottenuti esaminando 37 casi (meningite tubercolare, e cerebro pina]e

[ANNO

XL, Nu-1.1. 51]

epidemica, luetica, parotitica, n1eaingisr11i) ir1 52 osservazioni possiamo dire quanto segue : 1) ottenem1no ri1)elutan1ente con la manovra indicata, in un convalescente di meningite c. s. c. un dolore esattamente localizzato lungo il decorso del mediano, a documento di una nevrite assolutamente non altrime11ti rilevabile. A n essuno s f11ggirà 1'evidente analogia col segno di Lasègue; 2) in 5 casi la c. g. mancò bilateralmente, negli altri casi risultò positiva uni-' o bilateralmente.; 3) osservazioni comparative eseguite coi segni di Kernig, col Brudzinski agli arti inferiori e col controlaterale, con la rigidità del~a nuca dimostrarono che la c. g . non segue esattamente il loro presentarsi perchè p11ò mancare, per quanto raramente, in loro presenza; può presentarsi in loro assenza; può trovarsi con essi in rapporti variabili di intensità e di lato, a doc um ento della indi• v1idualità del segno stes:::;o. 4) La c. g. può in certi ca~i essere il solo segno di i pertonia obbiettivamente rilevabile. 5) Osservazioni comparative eseguite col segno di Brudzinski agli arti superiori (piegamento della nuca a braccia flesse sul torace) e di Northrup (.piegamento della nuca a braccia poste parallelamente al corpo sul piano del letto) dimostrarono nettamente una maggiore frequenza -ed evidenza della c. g. 6) Essa riusol positiva in modo indubbio . se pure un po' torpida , an cl1e ai bambini di 2-4 mesi , fatto degno di i1ota ove si pensi allo scarso v.alor·e attribuito in genere ai segni di ipertonia nella prrim,a infar1zia. 7) Contrariamente a quanto fu notato pel Kernig risultò p1·esente con qualch e maggiore frequenza nelle forme t. b. c. in confronto alle forme di meningite c. . e. forse per I' esistenza in quelle di un maggiore e ·più precooe impegno delle radici spinali alte. 8) Come il Kernig e sa tende ad attenuar~i col sopravvenire del periodo paralitico. 9) Quanto ai rapporti della c. g . coi segni di Magnus-De Kleijn noteremo: che essa si presentò anche in casi di meningite non t.b. c. ed in pazienti perfettamente coscienti, in contrasto con quanto si afferma di detti riflessi: inoltre la ricerca comparativa di essi e della c. g. depose per la mancanza di rapporti fra i due ordini di fenomeni. Ad onta di tali risultati vogliamo sospendere ogni apprezzamento in materia, in attesa che ulteriori ricer ch e chiariscano meglio i rapporti fra questi fenom eni.


fANNO XL, NuM. 5l j

SEZIONE PRATICA

10) La c. g. m a n ca talora s ug li arli par elici, m a n on se mpre: viceversa , assen za d i c . g. non s ig nifica n ecessariamente pa r e i d ell'arto. 11) In casi di m ening ite b loccata d el trat to cervicale la c . g . si presentò in una osservazione scompagn ata dal K ernig e d al Br udzinski n u ca le m entre in altre due o ervazio11i ess i c oesis ter on o, certo p er il per s i Ler e del la flogosi n ello s fonda t o m enin geo. 12) La c . g . fu d a n oi r ir1ve11u la in u11 caso di al'leriosclerosi gen er a lizzata d elle. i>iccole arterie cer e brali , analogam ente con qulln to è s tato n o tato pel Kernig. 13) I Ai pos ibilità di r iscontrare u11iJatera lm en te la c. g. (possibilità b en n o ta .per i segni agli arti inferiori) fu da n oi accertata 11 vo lte. chi ten ga p r esente il fa tto ch e iJ Kernig e il Brudzinski u nilater ali venner o rinTenuti in ca i di lesioni loca lizzale d e11'en ce falo e che g iovar on o an zi a lla diagn osi di la to for se n on p a ·cr à super fluo u n segno analorro r i<>'ttardar1 L<\ a lt re zon e d el si tem a n e rvo o. 14) (,ontrolli eseguiti su 52 so rrget ti n or mali ci permiser o d i apprezzare in due u 0m in i u 11 a cce nn o all a c. g . oltre c h e al J(ern ig e a] Brudzir1sk i nucale. Si a ccentua così l 'an alogia già rilevat a con c1uesti segni p ei quali è n ota la possibilità di riscontrar si an c l1e fi ~i o l ogica­ m ert te n ei rnaRcl1i. piegata in fu nzion e di una lieve iper ton ia gener alizzat a d ei m u coJi. 15) In u11 r is tretto numero di mala ti d i affez ion i n on neu rologich e o neurologicl1 e n on m e ningee i11 c11i er a stata d a vari AA. segn ala ta la po ·~ i b ili tà d ella pre en za d el K erni g (lifo, p ol1n o11it e , em orragia rerebrale , p ara li si prog r essi va ecc.) m ai r invenin1m o la c. g. Ad ont a d i t a li ris ultati rite11iamo p robabi le cl10 anch e essa in qua lch e caso j)Ossa far e la ~ii:. compar sa. Quanto a lla p a togen eRi , per le an tl]OO"ic cl1r· siamo anel ati man man ::> ril evando, è evi den te· ch e questa contrattura n o11 J) UÒ aver e pa toO'cnesi dive rsa di quella ch e condizio na il Brt1dzinski nucale e for se anche i l K ernig . Sarcbbr qui st1pernuo entrar e n el d ettaglio d ell e molt<> e non sopite discussioni in materia . P er quaHto ci intere sa ba ter à a n oi fa r n o tare crt1anto segue : Brudzinski .per spiega re la patoge nesi d el suo cgn o fa app ello, co1ne l<.ernig, a11a ipertonia 0 1 com e egli dice, a ll o s lato sp a ti co . Qu esta ipertonia , r ilevabile an ch e .alla sernp lice p er c ussion e dir etta d elle m asse muscolar i, sebben e sembri d i origin e r adicolare, è 11el suo sig nificat o m al deter rr1ina ta. Resta dubbi o per c iò n ella sua pat oge11esi r em ota, se c ioè sia in questi on e un riflesso a part enza d al cervelletto o d alle radici post eriori o d alle terminazioni n ervose menin gee o se essa dipenda da lla diretta influ enza d ei processi patologici

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lli centri ri flessogeni del tono : ma ch e essa . ia, e n on la prima, certo l ' ul tima r agione del fen omeno n on resta dubb io per n essuno. Cosicch è riteniamo cl1e per fa contrattura d el gomito com e .per il Brudzinsk i nucale p ossa esattamen te a pplicar si la definizione ch e or 5ono m olti anni d iede Cha uffa rd d el Kernig : cc è una con t ra tt ur.(;t u u i o 'llUlti region al e che <( colpisce g rup pi rr1uscolar i fi siolog icamente « predomin anti e che sop,r avvie ne in attitu dini cc ch e n1 etton o in g iuoc'1 questa pr edami« nanza ». Scopo d el pre ente lavor o è st ato appunto cruello di stt1dia re ]e mig lior i condizion i per porre in eviden za agli a rti superiori le pred ominan ze ch e in circostan ze fi siologich e o patologich e p osson o d est~rvi segni d i contrattura. RIASSUNTO . 1

J.J 'A. d escrive la tecn ica da lui im,piegata

p er la provocazion e d ella contrattura di flesi:;ione d el gomito ed illu stra i r is11ltati ottenut.1 ~ u 37 m al ati m eningei . BIBLIOGRAFI A.

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M

morandum

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Lezioni di Clinica Medica de l Prof. CESARE FRUGONI p e r s o le

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volume in-8° di quasi 600 p agin e, nitidamente stampato su ottim a cartà, con 46 illustrazio ni n el t esto, essi d ebbono farci pervenire le p redette L. 4 O prima del 31 corrente mese.

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2006

cc IL POL10LINICO »

OSSERVAZIONI CLINICHE. Ospedale S. Spirito in Sassia - Rome. Sala S. Carlo Bacci. Primario: Prof. ALESSIO NAZARI

Su di un caso di linfadenosi aleucemica. •

(Contributo clinico e isto-patologico).

Dott. G1usEPPE F ABRI, aiuto-medico.

L'interesse sempre più vivo degli studiosi, l 'oscuri là che regna tuttora sulla etiologia e sulla patogenesi, le difficoltà alle volte non lievi per una esatta diagnosi clinica di quel complesso morboso che va sotto il nome di « linfadenosi aleucemica » m 'inciucono a riferire su di un caso per più punti di vista interessante. La sua evoluzione clinica e i risultati di un'accurata indagine isto-patologica giustificano l'illustrazione anche di un solo caso, se pure relativo ad un processo morboso intorno al quale la letteratura è vastissima. Il vasto gruppo delle affezioni dell'app arato linfatico resta tuttora oscuro in molti suoi lati, sebber1e in questo campo il contributo notevole anatomo-patologico abbia avvantaggiato la clinica a tal punto da rendere possibile l 'isolamento di sindromi morbose bene definite. Il criterio clinico da solo però non è spes~o sufficiente per la distinzione e la diag11osi precisa delle varie affezioni dell 'apparato linfatico ; occorre tener presente in queste malattie anche il fattore costituzionale, inteso come reazione individuale diversa , sia di front e al1'ag·e nte morbigeno, sia di fronte alle nostre cure, reazione individuale che può spiegare le svariate modalità e delle manifestazioni cliniche e dell'evoluzione anatomica del processo morboso; in questi casi il solo criterio istologico se fatto con grande attenzione e profonda conoscenza, permette di fare la giusta dia gnosi. Il caso ch e è ogg€tto del presente studio, riguarda precisamente una sindrome morbosa con i caratteri clinici di << Peliosi Reumatica » (forma anafilatoide della Porpora secondo Glanzmann); ma con lesioni anatomiche istologiche di << Linfadenosi Aleucemica ». 1

Enrico Mar., a. 60 1 celibe, carpentiere. Il padre morto di polmonite, la madre di encefalite letargica, un fratello morto in seguito ad incidente automobilistico, un altro fratello vi''enle e san o. Nato a t ermine per parto autocico. Normali i primi atti fisiologici, ha frequ entato le scuole elementari , ha compiuto il servizio militare. Forte bevitore e mangiatore. Non ricorda i coml1ni esantemi dell 'inianzia, nega lues e m a-

[ANNo

XL, Nu:u. 51)

lattie veneree. :m stato sempre bene fino al 1923, epoca in cui lavorando ad Ostia fu colpito da malaria, gli accessi malarici ebbero una durata di circa un anno; e in seguito a cura chininica prolungata tali accessi non sono più ricomparsi. el 1931 fu operato per cataratta bilaterale. Nel1'ottobre del 1930 ebbe una colica addominale a cui seguì un'eru zione di p onfi di varia grandezza localizzati specie agli arti inferiori e ali 'addome, ac-compagnata da prurito. Tale eruzione scomparve dopo qualche giorno e per parecchi mesi il paziente stette perfettam e11te bene. Verso la fine del 1931 cominciò a soffrire di dolori articolari localizzati specie alle ginocc11ia e ai gomiti. Ebbe a notare anche modich e elevazio11i febbrili (37°,2370,4) . Dette articolazioni aun1entarono modicame.nte di volume e i movimenti di esse alquanto dolenti e limitati. Contempora11eamente comparve un 'eruzione petecrhia]e di varia grandezza agli arti e al] 'addome. Tali petecchie di un colorito rosso scuro non erano accompagnate da prurito. Venn e ricoverato in Ospeclale da cui uscì dopo tre settimane completamente guarito. In seg1iito venn e di nuovo p er altre tre volte saltu ariament~ ricoverato essenòosi present ata la suòrletta sin tomatologia. Il 3 gennaio cl1iede di nuovo ricoYera in Ospedale essendo ricomparsa l'eruzione élccompagnata da dolori a tutte le artico1azionL Non ba avuto mai epistassi , nè emorragie gengivali. Da q11alche mese avverte leggera astenia. Alvo e diuresi normali. Esame obiettivo. - (jondizioni gen erali buone. Sensorio e p sich e integri , decubito in'òifferente. Cl1te e mucose visibili rosee. Piccola cicatrice rE'gioiie inguinale destra . Sulle cute, ad eccezione del viso, si n otano rlelle chiazze numerose maggiormente confluenti éli2'1i arti inferiori, di grandezza varia òa una lenticchia a una moneta di due solrli. Tali chiazze hanno alcune un rolorjto rosa. altre r osso vinoso, non sono rilevate, S( no inòolenti, n.on scompaiono con la pressione. 1\f!Ji arti in1eriori specie alle coscie si notnno roduJi cut a11ei e sottocutanei orticarioiòi diffusi sl:11a superficie anteriore ed esterna <le1la coscia, prurjginose, della grandezza di piselli. IJ pannicolo adiposo conservato, con numerosi 1ipo1netti a1l 'aclrlome, i1on eòemi. Trofismo muscolare norma le. Non si apprezzano R"angli nelle comuni stazioni, epitroclearl assenti. A carico del sistema osteo-articolare, òolenti le interlinee articolari dei polsi. dei gomiti e òelle ginocchia, i cui movimenti sono asserti òolenti . Temperatura afebbrile al momento dell'esame, con polso e respiro regolari. Nulla a carico rlel capo. Le pupille presentano gli esiti òi irirlotomi a parziale. l ,a òen tatura è gu asta, la Jin~ua è bene profusa, òetersa, umida. Nulla al farin~e. Funzionalilà <lei nervi crani ci integra. Nulla al collo, mobile nelle varie <lire7.ioni. Torace: bene confor1nato. il frernito vocale tattile ovunrrue trasmesso, apici sulla p1 ominente, diametri cucullari u guali, le basi in sede si espandono ben e, ovunque sono chiaro polmonare e murmure vescicolare normai~ f-PJll ·l rumori accessori. Cuore : n ei limiti , tono 11ctti. Ad<lome: globoso, espanso, cicatrice infossata, trattabile, non punti dolenti , non presenza fli liqt1ido. Fegato: margin e superior e, ottu sità :.s~oluta VI co~ tola sull 'emiclaveare, in basso si palpa un clito so llo l'arcata, di co11sislenza aumentata . 1-Iilza: polo s uperiore VIIl costola sul] 'ascellare media. polo inferiore si palpa due dita sotto l 'arcata di


..\''\O ~L , NL \1. 51 J

SEZl O"lE PRATI C \

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is len za a u1ue nlata. I r eni n on si p a lpano. L 'carne del istert1a n ervoso compl e lun1c n te n egati' o. I dati d elle ricercl1e e egui le . 0110 i seguenti: Esame emocro rnocitometrico: g1obuli ro si 3.800.000; pias trine 43,200; emoglobina 50 ; valor e g lobulare O, 70; Globuli bianchi 7600; formu l a l eucocitaria (polinut lea li n. 70, eo i11ofili , 1, linfociti 20, monociti 9). ieroreazione cli 'i\ a · erma nn n ega i i' a. E ame di prassion e col Pacl1on ~Ix. 155, M11 . 95. Prove emogeni cb e: prova col l accio n egali' o. ProYa del martello n egatiYa. Tempo òi emorrag i a e coagulazione n ormale. Dopo i11 ,iez jo n e in lradermica di i s tami11a, si hanno loca] n1c111 c ponfi e lc"i; il g iorno egu e n le con1pa r e s uffu, ion e <'lnorragica. D ecor so della malatt ia: Yenn c rico' era lo per la prin1a Yolta il 27 giu gno 1932, i1 n1aJ a lo i manle11ne apirettico. Essend o la ta ern cs. a l a clj ag11 0i cli probabilità di « p elio i r euma ti ca» si i li tui un trallamc nlo a ba e cli i) rcparaU di calcio e ~alicilato di sodio. Infa lli il 19 Ju g lio. il pa1i rtle cl1iedeva d i essere climes o. Ven11 e di nuo' o rico' era lo l '8 sc lle n1bre per la ricon1pnr a di ert11io n c e Yivi dolori articolari sp ecje l oca lizza li all e !)iccol e articolazioni d elle mani. In qu rs lo periodo t?bbe lievi elevazjo11e termich e 37,2-37 ,4. Obie lli,·a1nente Je articolazioni affe tte s i present avano ed em a tose e dol c11li . 30 se tt embre riusciva com p le tan1ente rirn esso jn seguilo a inten sa c ura sai icilica. Anch e in qu es to periodo l 'e nrne d elle u rinr f Jiù volle e egu i lo fu compl e lan1 en Le negativo. i arriva co ì al 3 genn a io 1933. g iorno in cui chied e rii n11ovo il ricover o, p er cl1è da una e ttim a n a è· ricon1parsa l 'eru zio n e accompagna la cl a inte11 si d olori articolari diffu j . Ques le emorragie cutan ee, clapp rima ros o-vive, assun sero r apidament e t1na linta turchin a e Ye11n e ro a., .. o rbil e i11 n1eno di rlu r giorni. 'f ai i chiazze eran o n1 ol Io numerose lan Io c h e i aveva l ' impres ione che la p ell e d egli art i inferiori fosse st a la spruzzata con un pennello b ag n ato cli a n g u e. I primi clue g iorni si m ante nn e apirettico, m a d op o in·~orse febl) re a tipo intermitten te con elevazioni te rmich e fin o :l 38,8, precedute d a brivido e con r e tnissio11 i 111a ttu li n e; inoltre avverti' •l an o r :>ssi a e se1t ·o di JJr ofonda as tenia . L 'esan1e d ell e orine d ava: qu an li là 1900 cc .. reazione acid a, p e o sp ecifico 1014, all>ununa preente, g luco. io asse nl P, sedimenlo: 11u111cro i cilindri ialino-gr an ti lo. i . Q u a lcl1e c ilinclro iali110. Ambedue l e a rticolazioni radio-carpicl1 e e lr pi rcole articol azion i d elle man] ed ema lo~ e <' d olen li . A ciò si aggiun se diarrea (5-6 scaricl1e al g iorno). Il g iorno 8 gennaio n on orinò affa l lo, ebbe ' o ~ mi lo e m odi ca epis tassi ; l 'azo t cmiH 1,90 %. Le condizioni peggiorarono rapicl an1enle, alito ammoniacale, stato soporoso, eci em a rliffuso d elle p al pebre, p ol so 100 iperteso. L 'anuria p ersistette n ei g iorni segu enti . Tale sin lo1na tologia dura sino al 12 gennaio, quando il p aziente vie1tc a morte in 11no s lato di uremia. Azo temia t e r111i11alc 3,GO %0. Negli ultimi due g iorni la febbre assunse il Upo continuo e si ebbe r ep ert o polmonare di soffio bronchial e con rantoli umidi ad ambedue Je b asi . Esam e necroscopico. Segni di g rattamento sulla cute del tron: o. Lieve edema subaracnoidale. Ader en ze pl eurich e totali a d es tra. Enfisema, con gestione, ed ema p oln1onare, con p oln1onite dei l obi inferiori di an1becl ue i polmor1i (polm onite fl oscia t erminale). Cuore gr . 370. Tun1ore cr onico di fegato co11 aumen to cli con sis ten za e d i segno

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2007

lo bt1lare evid ente pallido (gr . 2680). Tumore cr o~ico di milza con prrisplenile capsulare fibrosa: 1perplasia dei follicoli e r an1m ollimento della polpa (g r . 660) . efTilc emorragica acula (peso dei reni g r . 370). Tpcrvl a ia d elle g landol e linfatich e peribronchiali <' periaorticl1e con n oduli di varia g r a11d ezza d a Ull c hicco di mig lio ad un chicco d i <. nna pa, bia11chi . l\ilidollo osseo d cll 'omero rosso in lo lalità , uniforme. Emorragie sottosierose del colo n , colite ca tarrale. Edema della g lottide. lssame is t ologico. ~Iilza: lieve ispessimento ro nne lliva1e fibroso della capsula e delle trabecole. 11. l ~ss u l.o sp le11 ico appare disseminato cli un gran d L. ~ 1 1no nu111ero di n oduli linfatici di g randezza ,·a riaJ)i.le, di fo r!n ~ gen er aln1enle rol ondeggiant e ocl ovoide, alr u1t1 d 1 forma allungala; i più grand j corrispondono ai follicoli m aJpighiani iperplas tici co m e si riro110 ce d alla sezion e dell 'arleria cen i ra le: i più p iccoli regolarmente disse1ninati son<, C\ id ) nl~m e nl e. neoforma~i. fl t essulo della polpn <1 ppare 1pcr en11co, con piccole 70ne d 'infiltrazione , rno rrngjch e, a lc une allungate p eritrabecolari . L a J)O IJ)U appare ri cca di elementi in gran parte lin [ociti . G lnndole li11falich c p er ibronchiali e periaortir h e. Cap sula fibrosa di aspetto normale, co11 carsc infiltrazioni linfocitaria diffusa. Le sezioni d e Jle g landole presentano aspetto omogen eo ed appaiono costituite ovunque da grossi noduli di Yaria gr ar td ezza di forma variabile, alcuni rotond eggianti , o Itri ovoidi, ·altri più o 1ne110 allungatj. l in1ilati cta lr ·sul o conne lli val e, d a vasi sanguig ni inlo r110 a i qu al i si vedono zon e d 'infiltrazi on e en1orrng ic :L I n oduli ch e rappresen tan o j follicol i n o te volme nte ing ra nditi , e che sostituiscono il tes. u lo linfoide om ogeneo con . scarsissimo reticolo r da linfociti piccoli. ei noduli che rappresentan o i follj coli, n on vi è pii1 traccia di centri germi11 a Liv i. Iperplasia linfadenica <liffusa omogenea dell r [Jlancl ol e l infatiche. Midollo dell e ossa: nella sezione del midollo oslo diafisario d ell 'om ero . i Yede con servata In truttura alveolar e caratteri stica d el tessuto ad iJ) OSO, m a g li sp azi fra le s ingole cellule gra sso~P sono tutta infiltrate più o m eno abbondantemen1e cl a t essuto midollare attivo nel qual e si riconoscono mieloblas ti, mielociti, inegacariociti, globuli rossi nuclea ti e abbondanli linfociti. I Yasi san g uj g ni e i capillari ap1)a io110 dilatati e ripie11i cli angue. 1',egato: L a. particol are evici e nte s truttura lobula r e o ser,·a La m acroscopicam ent e risulta ali 'esa · m e m icr oscopico da una n etti ssima infiltrazion e d i Lessuto linfoide d egli sp azi g1andolari, che h ar1n o perduto la loro form a car a tteristica e sono tra. formati in spe i cord oni di t essuto linfoidr 01nogen eo , costi tu i Lo da linfociti piccoli n ello spes. o re d el quale appaiono com e dissociati i ran1i d el} 'arte ria epa tica, della vena-porla e delle 'ic l>ilia ri _ Alla p e riferia degli sp azi g landolari si ved on o scar si inacr ofag i car ichi di e mosid erina. L il d escritta infiltrazion e d el t essuto linfoid e è ]in 1i la la n ett am ente n egli spazi tria11gol ari e n on ~i cl iffortdono n ell 'i11Ler11 0 d ei lobuli epatici . Rene : n ella sezion e d ei r eni la sos tanza cor l i· rale appare clisseminata di focolai n ecrotici n ri niargini con n ecr osi d ei glomeruli, con infiltrazion e emorragica d ei glom eruli s tessi e del t e!" sul o interstizial e. Qu es te numerose zone cortical i n ecrotich e emorrag ich e, ch e h anno l 'aspe lto con i• di tanti piccoli infarti dell a ostanza corticall . L


2008

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IL

POLICLINICO »

sono separa li tra loro da zone di tessuto re11ale quasi nòrmale con dilatazion~ notevole ~e.i tu boli uriniferi. ei focolai necrot1co-emorrag1c1 , co1ne n elle zone conservate, si vedono focolai linfoidi grandi quattro o cin~u~ volte .il g~o1n~rulo.' spess~ periva ali. elle sez1on1 long1tud111al1 a.e1 . gro~s~ rami delle ven e r enali si vedono focolai 11nfo1d1 sviluppati nello spessore delle pareti ~i queste e face nti sporgen za n el lume vasale al d1 sotto del1'endolelio ch e le riveste ininterrottan1ente. Per quest e co11dizioni, secondo Banti, n~lle p seudo leucemie n,1 ancherebbe lo stato leucemico del sa11guc. Si potrebbe p en sare, egli dice, ch e nelle forme aleucen1iche manca la rottura n ei vasi delle Yegetazioni leucemiche; si manterrebbe perciò integro l'endotelio n ei vasi con parete invase d a t essuto ]infaden oide; la caduta dell 'endotelio e l'aper lura nel san a ue dei focolai leucemici determinerebbe una Iinfumia proporzionata all'estensione delle lesioni Yasali.

La lettura della storia clinica ci porta senz'altro alla diag11osi di cc Porpora SchoenleinHenoch n forma cronico-inten11itle11te anafilattoide della Porpor a secondo Glanzmann). Il Glanzmann parla di Porpora « anafi lattoi· de » percl1è .amm ette sia in gioco 11na anafila~ tossi11a prodottasi per infezione. Si pensa a processi anafilattici data la somiglianza del comy)lesso sintomatico della malattia da siero. Per tale diagnosi clinica esiston o in fatti un .gruppo di sinto1ni abbastanza caratteri . . t ici ~i questa malattia; il decorso morboso subcron1co con numerose recidive, l 'emorragia maggiormente confluenti agli arti inferiori mentre il viso rimane libero; la particolare frequenza dei dolori reumatici e articolari diffusi anche con versamento articolare; la n1ancanza quasi completa della temperatura. A questo bisogna aggiungere il criterio terapeutico, cioè la remissione completa dei sintomi mediante la somministrazione di preparati di calcio e salicitici, co11 miglioramento notevole dello stato generale e periodo di sosta della malattia . L'esame anatomo-patologico ed istologico, ha invece messo in evidenza delle lesioni tipiche di linfadenia aleucemica o aleucen1ia linfadenoide del Pappenheim. Sono convinto del! 'impossibilità di fare (in vivo) la diagnosi giusta. A parte il fatto dell 'esa1ne obiettivo completamente negativo qui mancava l 'aume11to percentuale di linfociti ritenuto dal Banti necessario . Infatti afferma il Banti che le linfoadenie durevolmente aleucemich e (cioè senza aumento percentuale di linfociti) non esiste; in essa può mancare o essere lieve l'aumento delle cellule bianch e circolanti, ma la percentuale dei linfociti fino al 35-50% . Questo ci dice, quando bisogna e ere cauti pri1n a di f.are una diagno i di diate t emorra-

gica essenziale. In 111olte malattie infettive sepsi, tifo, lues, n1alari a. car latti11a . Yaiolo ecc. si può osservare una l)O l'l)O r a co n defi cienza di piastrine. Queste troml1openie sintomatiche possono essere SI)iegate amn1e ltendo effetti tossici sul n1idollo . ... ui vasi (e la milza µ). Certi casi di porpora fulminanti di Henoch a1)parten·gono a ques to grup1)0. Sono state descritte forn1c di porpora n,ello stadio ter111inale d 'insufficien za cardiaca di lunga dura La, n ell 'uremia, n ei tumori del n1idollo osseo, n elle intossicazio11i da salvarsan; tra i veleni che alle volte provocan b diatesi emorragich e ricordo il chinino, l 'ossido di carbonio e b enzolo; tra le malattie di sangue specie l'anemia aplastica , di rado, le leucemie e le pseudoleucemie C<) me appunto nel n ostro caso. Ch e dati a' evamo per fare n el noslro caso diagnosi di linfadenia aleuce111ica ~ Sem1)licemente il tun1ore di milza e un modico tumore di fegato ma non bisogna dim,e nticare che il paziente eb·b e a soffrire n el 1923 d 'infezione nralarica che durò a lungo. Da tutto ciò si ,,ede le difficoltà notevoli per la diagnosi di alcune nlalat t ie del sistema linfatico: il solo reperto i Lologico ci può essere di grande aiuto . . Tutto ciò è dovuto al fatto che per n1olte 1nalattie non conosciamo a11cora completamente, n è l 'agente etiologico, n è le manifestazioni morbose con il loro in tin10 meccanismo patogenetico. ~orna, Il febbraio 1933-XI . 1

RIASSUNTO. LJautore riferisce lo studio di una sindrome morbosa con i caratteri clinici di cc Peliosi Reu111a tica n (forma anafilattoide della Porpora secondo Glanzmann); ma con lesioni anatomiche istologiche di cc Linfadenosi aleucemica ». _..

Rlcordlamo la /a rer essaatB Moaog r aJia :

Prof. CIOVANN I REVOLTELLA Direttore della R. Scuola di Ostetricia e Maternità di Trieste

Gli ormoni sessuali femminili (FISJOLOGIA E CLINICA DEI PRESUNTI ORMONI PREIPO· FISARI E DEGLI ORMONI OVARICI NEI RAPPORTI COLL' APPARATO GENITALE) Con presentazione del prof. PAOLO GAIFAMI Riportiamo l' Indice Sommario: Otmoni ovarici, pagg. x a 22. Ormoni preipofisari e fun· :zione sessuale, pagg . 23 a 44. - Clinica della follicolina. ': del· l'ormone ipofisario, lobo anteriore, p_agg. 45 a 62. B1bliogra· fia, pagg. 65 a 71. Volume in-8° di pag. Vlll•72, nitidamente stampato s u. car~ patinata, con 22 figure nel testo e due tavole a . ~olor1 fuor~ testo. Pr~zzo L. 1 8 più le spese postali di sped1z1one. Per t nostri abbonati, sole L. 1 5, 5 O in porto franco. Inviare Vaglia all'editore LUIGI POZZI , Ufficio Postale Sue• cursale diciotto, ROMA.


(_>\N o .\L, \" e 'r . 5 1 ~

SEZTONE PRATICA

RIVENDICAZIONI

potere, 1ali da rigenerare e m io'liorare le « condizioni di depauperam ento org~nico n elcc I~ ~ali lalvolla. indipend.:ntemente da ll 'e« p1sod10 em orragico, Ye ni v~ n o a trovar i i cc soggetti prin1a dell a tras lu ion e ». « . .. _ 011 co ì so lt anto 1n i :en1brò cl1e il sa ncc g ue potesse ag ire: e j)C nsa i per una serie di <t considera zioni , cl1e 1ncglio prenderen1 0 in ((esam e, ch e il san gu.c p ote~se stimolare ance cl1 e rrto lti corn plessi re11 u lari ;p·rimi fra tutti « qu ell i costit nent i le o-hia11dole a secrez ion e cc in Lerna H . Il Protti abbandonò µ res lo la via clnd 1Yvenosa perch è I ' emoinnesto in tra1nuscolare g·li si ri elò straordinari am en1 e µi tt effi cace. cc

Sul valore degli emo-innesti. ~Ii

i è porla di recente l 'occa$Ì011e cJi rivolger e a11cora una ,-olta l 'atten zione su di u11 ar go1r1ento che da molto tempo h o ra visato di g rande i11teresse e del quale si ò occupato con acum e, ro tanza e particolare sollecitudine il dotl. Giocondo Protti di Ven ezia. L'occasione n1,i è ·tata offerta dalla lettur3 di un o "Critto pre en La lo com e cc Nota /Jr everitiva » nel n. 44-!9.13 dell a Riforma Medica dal professore B1ancalana , assistente di Patologia Chirurgica a Torino. Ho n otato c h e il corn ples o non solo. m a ar:ich e lltolt i pa rti colari di qua nto espone il B1an ra lana. cn inr idon o con una qu a i perfe1ta idcntitù. con quello ch e già en ne ri petutam ente notifi ca ndo il Protti. 'r~ è lec ito reJ)Utare ch r rn <.> lli ar1cora ja norino j lavori di in creto l ogi ~ d(\I Protti e cl1e il Bia ncalan a , ia del nl1mero, ~ , l1el l ttetter e inna n zi i ri u lLati dei uoi :::ilucli . l1a fatlo un ilenzio a. ~o luto su quanto i I Prot ti d a ' 'ari anni ·ya 1)ubb1icando. Valga1 to l} ucste co11sidera zioni : Bia n ca la na. :--c ri' e, oaU'i. 1933 :

1

Bi anca lan a scr iYc , nel 19:33: cc

« Epp11re noi . appi:-i n10 cl1 c nrl ..,angue, o l~ Lre alle :'O ~ l a n 1.e a n1i1 o~s i c l1 e d f\ n tibatteri-

cc cl1e si del1'l1ono pur tro' are an che quei pro« dotti cl1iam ati orm conti . . oni ch e Yengono ..... cc n11am ent e ' 'el' .a l 1 1n e.. so dall e ghiando]e encc docrin e r da tut te le parti dell 'organisn10. '' 0110, è ver o , sos tan ze difficili a m ettersj in cc e' iden za per r l1è della 1nnggior 11a rt e di e~:;:.e c1 n on r n otn ln com1 .o izionc cl1i1T1 ica e m ol1

te 11011 si rie.c;cono a svelnre neppttre co11 le « prove bi'ologic.h e. l\ifa qn ec;te sostan ze on o a 1nolto im r)or lan ti : perr l1è a Ltrave r. o le ror« relazion i u m orali s tahili scono Ja olidarietà cc delle f11n 1ion i fì sio log-ic l1e e r eQ'olano 1'ecncc n omi a or Q"ani ca: <e Ogni n uo,·a co no cc nzn a qu esto riauardo cc può quindi cs_ere m olto 1)r eziosa (gi~sti ssi ­ cc m o! 1\1a perr l1 è il prof. Ri ancalana no11 11a « tenuto conto delle ricer ch e d l Protti ?) n on cc solo n el campo teor ico cl cll 'cnd ocrinol oµ-i n cc ma an ch e nel campo prnlico dell 'opoterapia quanto m ai ardu o 1)er lo cli ffi colt:) di prepn<c razion e, e lahora7.ione, tit olazione, ~ ommin i•c strazian e clei prin cipi atLi vi. Tali diffi colt à cc son o ancora m aggiori per I ' opoter1pia plucc rigland ola re ch e lr,orj ra mente arebbe la più cc razionale. ]Jerch è ·app ia n1 0 cl1e anch e le a Ice t er azioni primitivam ent e 111on og·landulari fì cc ni. con o col pert l l rb<l rr le a lt re ghiandole cc dell 'organism o » . cc

'' P re.enlt·111enl(' t11t ti JJen ano alla tra ·fu cc '"' ion e CJ uanclo :-.i I ra tta di com pe n, a re gravi t< d ifelti idraul ici (lella circolazion e o per con1;, lJallere a11 e111ie :--econ darie a d infezioni n 1a u ~1 t ra cu rn in .gen ere l 'azion e opoterapica ccr h e JllHJ c~ ...ercitare il san gue tra fu. on. •

2009

I

Prolti . ~l rive a, n el 1930 ( L ' Emoi1i tt est o. Hoepli , 193 1J : u !\fi occu po con partirolarc a am ore. nno cla I 1021, dj tu di e di ricerch e cc sul sa ngue, ma I 'impressione, cl irò n 1eglio, « la con v1nzion e ch e al sangue spetta . r uni.I cc importanti. sin1 n fun zion e n el1a terapia dell o cc stin1 olo 1n i . or . e n el 1924 , sopratutto n ella « Clinica del prof. Bene detto Schi assi , del cc quale fui as i ten te, quando Eo-li dirigeva la cc C:l'nica ~hirurgica della lJni,rer , it à di Mocc den a » . « ... _ on ,,'è chi n on sap pia r he co11a « tra fu . ione comunem ente intesa . i mira a « rin an rruarc t 111 soggetto a n erni zza to .. . ». cc le cc mi e osservazioni sugli effetti stim o]an I i del cc a ng11e risalgon o a qu ando mi occu 11avo di cc l rasfu sione ver a e :propria . cc .t\ve' o infa tti n otat o ch e il sa11aue i11ietta« to nelle en e n on si limi tava a r in san guare cc gli organisn1i , ma aveva il privilegio di con « fer ire loro un ar.cano soffi o di vita (r1 on ragcc giun gil1ile cnn le rom1lni ipod ern1 oclisi e cc n em1n en o coll e fleboclisi) che si mant eneva cc n ei casi p iù favorevoli anch e a distan za di « più . ettim a11e dall'avvenuta tra fu sion e . cc Con veni' a dunque an1mettere che i] san gue cc tra~f' u so non a ' eva oltanto un ufficio. dir ò cc così . idraulico. n1a pro1)rietà di ercezion a]e

l(

Prolti ~cri Yeva n el 192k' (GiornnlP .11 edi co dell'Ospedale Ci·vile di V enezia) : « ... E ciò rij ere11cloc.i alla con.o. cen,za cli e i

" fisiologi , con m etodi eh.inli ci e biologici a cc l oro di sposizion.e 1ion sa.prebbero o·ggi (Protti scrisse i11 corsivo oggi, g inct l1è prevedeva , com e infatti si verificò, r l1 e o tosto o tarcli gli ormoni sareb·b er o stati m essi in eviden za a 11ch e n el g rande circolo . angui g no) no11 solo cc dosare, m a nem m erio svelare l'esistenza di <1 ormorii n el sangue ecc ... », cc • • • bisogn ercl)cc b e quindi stin1ol.n re lu l lr le ghiandole a srcc erezione int er na in moclo dolce ed l1ni fo r-


2010

<<

I I. POLI C LI~ J CO

« m e ... » . cc .•• questo programma ideal e pare< rebbe con seguibile ricorrendo alla emoteracc pia n. cc ..• il sangue è un tessuto liquido cl1 e. cc data Ja ua composizione, conferisce atten « dibiliLà alla ipotesi che con esso si possa ef(l

f ettuare la iritroduzione autom itica nell 'or-

« ganismo di rl o.<;i infinitesimnl f di tutti gli eln« borati cli tiitte le ghiandole endocririe.

Infatti nel sangue naturale (come Zo1 i.dek « ha dimostrato) si trov·ano già in minore o « maggiore concentrazione, a seconda clella .cc età e delle c·ontingenze di vita, tutti gl·i or<( mani che vengono fabbricati da~le gliian do« le a secrezione interna ... » (1931). (<

Rianca]ana

crive, nel 1933 :

« Io 110 rjvolto le ricerche al sangue e h o << pensato di controllare se era possibile rilecc vare e dimostrare la presenza di alcuni prince cipi ormonici nel sangue, studiando 1'effet« to della trasfusione su .alcune malattie en'<< docrine n. 11 BiancaJana riferisce poi d 'aver sperimentata la trasfusione nelle alterazioni della g li·colisi , nelle disfunzi oni ovari ch·e, nella en1ofilia , nel1 e alterazioni della tiroide e st1 quelle ·d ell.a paratiroide dimenticando che assai 11rima di lui Maurizio e Marta (cc L 'ir1n csto sanguigno qt1ale mezzo terapeutico in ostetrir~a e in gineçoloaia n, Atti Soc . ! tal. <Jst. G111 .. voi. XX' ' I, 1927) avevano dimostrato la possibilità del I ' e istenza di un orn1one sessuale n el an a ue ottenendo brillanti risu ltati in talune disfunzioni ovariche e che anch e Gu so (« L'emoinnesto intramuscolare nella prati ca gin eco logi ca », Radiobiologia, 193 2) succes. i vamente trattò con l 'en1oinnesto ' 'arie forn1 e ginecologich e utilizzando anche quel sangt1,~ di g ravide cl1e il Biancalana propon e come d1 sua iniziativa. Circa

l 'orn1one

p ancreatico 1

Pretti

scrive

·(1931): . « Queste nozioni incoraggerebber o a tentare ·cc su larga

cala, 1'innocuo emoinnesto anche cc n el diabete pancreatico nel quale , secondo « mie os cr,1az ioni da poco iniziate (1930) sem -

bra clie l' emoinnesto abbia notevole e dure« vol~ e/flca cia, a differenza della fuga ce azio,c ne insrilinica ».

i((

Riguardo l 'azione opoterapi ca del . an.Que u lla tiroicle Protti cri\ e\ a , nel 1931 : 1

7

Ne farebbero fede taluni casi di squilibrio cc adipogenetico da noi osservato ... soggetti cl1e << n e erano a ffetti 1)oterono perdere an ch e lo cc kili di peso sottoponendosi ~Il ' emoin11esto e< assumendo conten1poraneamente un a sola cc compre sa di tiroide al giorno, m ,entre p·r i« ma ll!'avano assumer e quotidi anan1ente per« fìn o dodir i d elle u u ali cornpres ~ e. d1 e lra1 « to di tiroide , otten en do il solo ris11ltat o di cc

)>

I

[Ai:

NO

XL, NuM. 511

procurarsi spiacevoli di turl)i a carico d el cc sistema nervoso e della innervazione carcc e<

dia c a ».

Questi ben cl1iari riferi111enti all 'azione opolerapica del sangue su lla tiroide furono in seg·uito presi in con siderazione specie d al Torr esi che eseguì 1'en1oin11e . . to 11e l Ba edO\\~ co11 risultati della p iù. alta importanza. (cc Morbo cli Basedov'' tratta to con l 'en10in11csto al la Prolli n, Accalìemiai ~1 edica Picena e Rarliobiologia, 1932). E quando il Bia11 c~ l a n a allude alle catecl1ine per spiegare 1'azione ipotiroidea del ·angue nel BasedoV\r, ancl1e in c1t1esto caso motra cli ignorare del tutto quanto su questo i)unto scrisse il Torre i stesso nel suo lavoro a l quale rimandia1110 il lettore. Continuian10 nelle citazio11i: Biancalana

crive , n el J 93:3:

« I risultati ottenuti colla tra _f u ione di sancc g ue nel diabete, i1ellc ins uflì cienze o,·ariche ,

nella emo filia , neJl 'ij)Crliro iclis1t10 e 11elle dic< sfunzioni paratiroid ee merita.n o di essere se« gnalati e di riscattare a1lla trcisfu.srione una e<

funzion e opoterapica ch e, ]Joetica.1nente con<< cepita e vaglieggiata. dagli antichi , non era cc più stata presa in cortsideraziorie. Le perfet« te conidizioni di eqUJilibrio sulle quaJli si tro<c vano le varie sostanze ormoniche nel sangue u e la facilità di sommi11istrazion.e, debbono cc far prendere in considerazione il sangue dal e< punto di vista opoterapico ». cc

Pretti scrive,-a, i1el 192 (Y. l. c. ) a propo ito degli effetti regolatori dell 'emoinnesto : cc •• • ma

io credo che tale proprietà debba cc (tra l'altro) ric.ercarsi nel perfetto equilibrio cc esistente tra ~e varie sostartze comzJ01ienti il « sarigue giovane (tra le quali oso credere es« sere le più importanbi quelle ormoniche) e « che noi artificialmente rion sapremmo ri« fare. .. ». cc •• • ammesso eh.e così sia, arialogo risultato cc non si otterrebbe inietta1id o uria miscela gii1« diziosaniente preparata co1i varie dosi di va« ri prodotti ghiandolari. perch è con i macc neggi di preparazio11e, 1toi verremmo a di« struggere quell' arm o1tica e naturale distriH buzione degli increti ch e sono nel sangue l ( umano giovane e sano n. « .. •que ta mia cura può con side rars i ravvivatrice di quegli ore< ganismi che hanno affievolita ]a funzione cc del sistema endocrino ». « ... da quanto ci è ce

noto, si può azzardare ila previsione ohe) cc nella emoterapia omologa, in un 11 on Zoncc tario giorno, si scoprirrr.rin.o n.iiove 7J1 ossibilil\ tà a.; applica.zion. e. Non si potre·bbe nenime« n.o esclizdere clie tutto quello che oggi pose< siarn o ottenere niediante la opoterapia ese« gu.ita coi preparati opote rapi~~ si p~ssa ~on­ <C seguire meglio e in forma pzu stablle ricorcc rendo all'emoin'Tlesto e ciò i11 virti1 . ecc ... n. cc


l ..\ x~o XL, N t.. )I. 51)

Ed i11 fi11 e Prol ti '°'cri,,e, 1a all ora, come il Biancala11a ~cri' e oggi : '

L' A T T U A L I T 'A T E R A P E U T I CA

« .. • le . n1ie ~· i cercb e s i ri c~lle.ga 11 0 ad id ee

« s.ecolar1. rad.1.cate i:ie11_·e11"11)iri. n10 de i p OJ)O« 11 ... » « ... 1 idea d1 ricorrere al ""a11o·uc di et g ioYan i col nliraggio di ridare e11er cria an li « aste11jc i e a 0 ·li i11vecchia li è l ra le 11ifi re1110<t te, ecc .. . ». Dalla co111parazio11e di qu e~li :crilti ::;e1ubrn tlunquc di do,rer e verament e i11ferir0 elle nJ prof. Bia11calana 11on sono r11ai lati 11 0 1i cr Ji ·ludi cie l Protti 1to110 t ante cl1 e l lll crran 11~ 111ero <.li ri' islc 111eclicl1e 11 0~ 1 ra ne e tra11iere ed a11cbC" .aiorna li politici , proprio di '"f orir10 . ne ahl)iano (liffu.,an1ente e ripetuta111 cn te tratta to. t~d o 0 g i rin cre ~ce (li rilr\''\rc la 1na11 ifc~taz i o n e Bianca lana, Lan lo }) it1 11er c}Jè il J:i' oro t.· u e i lo da ll n Is I i Lu t o d i Pa lo 1o'g i a <1i \ 1n a deI le m a!! riori -11j, C"r ·it à Italiane quando do, unque, 111a :--1)ec ia l11tenle 11egli a1 11})ie11li ~c i e 1tli ­ fic i, (10' re})])e e~~ere cono"ciut o il 111 r ril o del Prot ti di a,·c re uo n solo tratta lo per j)rin1 0 i probl e111i in erenti all 'c1110-inn e. 1n, nia di a' erli e lesi co n l integ raiione llcll c <'0 11 osrenze d el 1>ote re radi ante del sa11gu e. l{in c rc cc a 11ch c (li rilevar~ c·h i I pro f. Se:· c.lerh el 1Diretl orc della Clini ca \l r cJi r a di ~ . Ge i ~ l a Fran cofo rte .. \1) .\l eno) in coll aJ>orazion e d el u o a ·-i lent e dr. Il ei11 cu1u :-11111 (ora a Londra) abbia utilizza lo c~ 1 ,e ri er1 z ,, concezin1 1i clel Protti 1)ubbli ca nd ole ro n1e e oriy i1tali » in laYori co111pa r. i 11 r ll a « Klini ._ch e ,,. och en schrift », n . 15 33 clel 1932. T1lollrr, ll tcntre da anni il Protl i Ya ~ eg n a l an d o il va lore delle radiazioni ullra-violctte del sang ue. g li . ted e cl1i !"Ono giu11 li per~ ino a utilizzare e m ette rr in con1m erc io lJ n 11rin,cip· o a tti vo radian le conte11uto n el all g·t1c (che e ~ i cl1 in111ano C:j ta.g e·n i11) fonclan clof; i e. ntl at11 ente ~ ul l e co ncezioni e sull e e. peri enzr del Protti . Vi e11 fatt o 1n fi11e di r icbia111nrc cl1 t' G. V·l. ( rile di C:le, elnnd parlando 1'8 no,c1111Jre u . s. ·tll'Accade1n ia (}i \"e,\.· York 11n e='po. lo nn a n11ova teo ria(!•) ~ull e n1alatti e r ~u ll a 'rccl1ia in basa ta ... ulle radi a1ion i bio l o~ i r l1c ultra- iolct1e e~a t 1 ~1 m en le con1 e già .\ . · \ j) ra tn~ e , . Proti i 11a 11110 so . . ten11to e cer ca lo <li d iffondere cln ':-\ r1" .an n .1. Co111e (liceYO. 1·a rgon1e11to è l'.) roprio dcl più alto int eresse e ilecessita reY i.. io1)i e rinno ,ale ricercl1 e, lung i da miraggi cli po11olarosch i e fr111ta iosi te rinuiovariim.e11ti ». f: lJC r q11an lo ~ i a csl"enziale la ro11osce11za dei fatti più r he la rievocazion e di person e) 1)ure con vr rrr hJ)r l:11e .eia ~ c un A. riconoscesse e ri el) i{t111 ns~c tJUanto altri · all 'opera indaia1rj ce ve nn e <Yià (lr ùica ndo di intelletto e d1 faliche. 1

1

2~

no' e n1lJr~

19~3.

BE' ED ETTO

2011

SEZIONE PRATICA

· -. Cfrr \SST - l~o logna.

Un nuovo rimedio contro l'obesità. L'alt"a dinitrofenol. (~ ) ~ra noto fin ora, slt1c.lto t d1 111edic ina del

TI di11itr?fe11ol?

s1)ecial111e11le agi t lavoro per le j ut o · icaz ioni Ghe esso ha detern1inato' cl ura11Le Ja g·uerra in opetai addetti alle fah~ bri c ~J c d~ 111t~niz i o11 i . J"e prove allora eseguite s ugli au1n1al1 ave.v ano di111oslrato che esso provoca .u11 en o1:rr1c a ui:1011to dell a frequenza llel .re p11:0 ed ,, in se.g·u1l o> co111a per paralisi res1J1ralor1a e ior111az1one di Jnelaemoglobina . a l ~u11 i ~11n i, ed intli1Jc11de11Lemente gli u111 dagli a l tr t, due gruppi d i ricercatori ali uni fra~1ce::;i , g1i altri an1 ericaui, intrapr~s~·o Jo ~ tud1 0 l'a1~i1acol ogi co di tale o tanza; solLa n lo verò gl1 autori ame1icani ne trassero il corollario del} ',a pplicazione terapeutica.

J?a

l -!·one

f arn1acologica. 11 fat to più evidente

(• 1'au111e11lo del m etaboli ' 111 0 cri c con dosi <.I.i l U r1lf?;. per .1 rr: d~ J)C ·o, .. i elev~ del 50 cy~ . < .0 11 do 1 ll)ag.g· t~ r1 , l ann1 cnto può essere qua(lru1Jlo ed a vers t unu lale 1)roduzion e di ,c alore che gJi an i1Tla Ii rl 1uoio110 per Ja febbre. cl1e ne ri ... ulta. 'I'a le ~un1en t o d J n1 e lal)o li ~ n10 non è dovuto acl au111 entn cli a lli,il à i11u colare n1a a stin10Jo dirello del Jll elaboJi ·1110 cell~lare e n on ,-. accon1paan a to da importanti 111odificazio11i d ~l ..,i ~ tema circolatorio. ' ' i può e ere alim ento cli . frequenza del polso e cJelJa pre ione sano-u1g.na; cos tante è ·quello de113:_ frequenza del re ·1)1ro, cl1e può e ·ere la risuJLante dell'al1111ento della IJt oduzio11e di ai1 idride carbonica ' ~·0 111e p~re clel bi og110 di os~ ig·eno. Si abbas a 11 quozient e r e J)ira lori o, i I ch e indica ch e i p~·iu ci1)i alin1e11Lari uLilizz.a11 })er la produzione d t calore non sono so1ta11 Lo i ca rboidrati m a n.11 che i g·rassi e le prot ein e. ' L.a . tiroide ~ le s~rren~li !1on 0110 indispensab1I1 per tali ino dt fì caz10111 del 1netabolism o eh~ si ?Sservan o .anch e dopo I 'a .. portazion e di talt gll1andole. La Lo sicilà dcl tlinitrofenolo però, aumenta di 1nolto i1ei can i diabetici. , - e una . le ione imporla11te n egli organi si r j)Otuta d1 rnostra re n egli a n i111ali a cui la so:--tauza era s tata ·01111n ini t rata a lungo in dosi -..ub·m ortali . 1

(1) Il dinitrofenolo è un co111 pos to ciclico, claJla forn1ul a C 6H 3 (N0 2 ) 2 OH , in !)O izione 1-2-4 molto affine all 'acicl o pi cric o ( Lri ni I ro!"en o,Jo), pur~ inol to u sato p er gli esp losivi, ch e l1a pure de lerminai o delle intossicazioni e r l1e ve11j,·a spe~so utilizzato in tempo di gu erra per ])l'Ocurar si un a itterizi a 1

npparente.

!1

di.nitrof.en olo ~ i presetlla co1ne una polver e c~1. t allma . g1 a~J a , leggermente olubile in acqua, p 1u solubil e Jil alcool ecl e tere; i J)OSsono fare ~olu zioni fino al 3 °~ lll. acqu a aggiungendovi del bicarbona to di odi o. Fon d ll 114°.


2012

« IL POI.fCLINICO '' PRIMI ESP ERIMENTI SULL ' uoMO.

I primi esperimenti degli autori am ericani dimostrano ch e, con la somministrazione di 3-5 mg. per kg. di p eso, si ha già n ella prima or a un a umento del metabolis1no basale del 20-30 %, che si mantiene per 24 or e e poi si a bbassa gradatamente. In nessun caso, si osse rvarono n ervosismo, ansia, tremori , palpitazioni ; nessun effetto sul respiro, sulla temp eratura, sulla circolazione hanno queste dosi, an ch e se continuate giornalmente per 2-3 mesi. Le dosi di 5-1 O m g· . per kg. di peso non modifican o temperatura , polso, 11è respiro, provocano però copioso sudore; ripetendo per 3 volt e la son1n1i11istrazione di 10 mg. o più per kg. di peso, si ha aumento di temperatura di 3°, d el re piro di 15-30 p er minuto e del polso di 20-30 per minuto. Tali dosi sono da consid erar si come p ericolose. Co11 le dosi di 3-5 mg. p er kg., continuate per periodi fino a 10 settimane, il m etabolismo b asale i mantiene aumentato d el 40 %, in media. Con la sospensione del rimedio, esso ritorna norm,a le in 3-4 giorni. La perdita massima di peso raggiunta è stata di 5 kg., co11 u11a n1 edi a di kg . 0,9 (ma.ssimo 1 ,3) per se tti1nana. APPLICAZIONI I N CLINI Ct\.

Queste osservazioni · hanno indotto Tainter, C urting , Stoc kton ed altri a farne più larga e perienza. I casi finora trattati sono 113, scelti fra quelli in cui il trattamento dietetico e tir oideo avevano fallito. Il medicamento veniva somministrato in capsule da 75 mg. di dinitro fenolo o 100 mg. de l suo sale sodi co. Se ne davano 1-2 al giorno durante i pasti e, dopo una settimana si aumentava la dose fino a raggiungere una p erdita settimanale di peso da kg. 0,9 a 1 ,4. Se il paziente era a dieta ridotta, la si manteneva, altri1nenti si lasciava la dieta normalmente seguita . Dei 113 pazienti, solta11to 15 erano uomini; il p eso medio era di kg. 85,5. Il trattamento è stato continuato per 40 giorni , ma in qualc l1e caso anch·e fino a 125 . La quantità media o·iornaliera di capsule è stata di 2,9 (1,5 p er ogni kg. di p eso). Le alte dosi venivano date soltanto ai pazienti che r esistevan o a quelle 111 in ori. La dose minima di una capsula al g iorn o è stata suffi ciente p er 7 pazienti; le d o i massime , di 5-6 sono state necessarie J)eT 12. La perdita di p eso standard , per giudicar e 1' ef~etto del trattamento è considerata quella di 2-3 libbre (kg. 0,9-1,4) per settimana. EFFETTI.

1"'ra lasciando 7 casi perduti di vista e 19 cl1e interruppero il trattamento per ragioni da € so indipendenti , si ha che 23 sono stati dimessi a trattamento ultimato, 52 sono ancora ir1 cura , 9 l 'hanno sospesa a causa di reazioni 5J)iace,rol i e 3 per ch è ineffica ce; quindi gli in· ~ucc rs$i oTio olta nto 12 .

[ANNO

XL,

NUl\f.

51]

Nel gruppo dei dimessi , si è avuta una di~in u~ione me~ia lo tale di peso di kg. 6, 3 in g1or~1 51,8' (c~rca 1 kg .. per settimana); per quelli ancora in cor so d1 trattamento la diminuzione media è stata di kg. 3,5 i~ o-iorni 34, 7. In due dei casi in cui il tratta~ento risultò insufficiente, s i ebbe un aumento di p eso nei 2-3 mesi di trattam ento ; nel terzo si ebbe dimi11 uzione di soli 4 kg. in 81 giorni '. La sospensione del rimedio a causa di reazioni spiacevoli fu determinata per 1 da cistite (probabilmente per concentrazione dell 'urina. i~ seg':lito all'abbondante s udore), per 2 da d1sturb1 del gusto, per 1 da g·astro-enterite (forse soltanto coincidente), per 5 da reazioni cutanee. Tenuto conto ch e l 'azion e predominante- si esplica nello stimolo d el metabolis1no e della produzione di calore, si comprende che i segni principali siano l 'aumento di calore e di traspirazione, avvertito da tutti i pazienti in grado diverso seco11do le possibilità indi,,iduali di dispersione del calore, di vaso-dilatazione d ella cute e le condizioni meteorologiche. Per .produrre un aumento di temperatura, sono però necessarie dosi doppie di quelle usate . Tn alcuni, la traspirazione e la sensazione di caldo erano tali da riuscire tormentose, ma in i1essuno indussero la sospensione del trattamento: forse, per qua lcuno , le accennate circostanze facilitarono l 'insorgenza di raffreddori . lcuni si lamentavano di stanchezza, altri di dispnea in seguito all 'eser cizio fisico, oppure di a1Jmento di n ervosismo, o di stato vertiginoso; si tratta.va di pazienti psicon eurotiche all'epoca della m en opausa. In 3 si ebbero sintomi gastrointestinali di breve durata. Da rilevarsi p er 6 individui , l alterazione del gusto, per cui i pazienti non distinguevano più il sapore dolce dal sal.ato; il fen on1eno scomparve .gradatamente anche nei pazienti che non sospesero il rimedio. Molto più importanti , ancl1e perchè possono esser e di una certa gravità, sono le reazioni culartee, osservate n el 7 %· Generalmente , dopo un g iorno di lieve prur~to , si ha l'eruzione d el tipo maculo-papulare o di orticaria; se si sospende il rimedio, scompare in 2-5 giorni. P er il trattamento bastano d egli emollienti e d ei calmanti. H. Anderson, C. R eed e A. Emerson riportano il caso di una donna di 43 anni , c h e al 14° giorno d el trattam ento (una capsula al giorno) avverti forte prurito seguito da in tensa ed estesa eruzione maculo-papulare a tutto i] corpo, meno la faccia e la testa , ed ema alle braccia, spalla , collo , orecchie e dolore ai movimenti delle arLicolazioc1i. Si trattava evidentemente di fenon1eni anafilattic i; la paziente aveva sofferto in passato cli artrite e di dermatitis venenata. Il tutto scomparve in p-0chi giorni. P er quanto riguarda g li altri effetti, son o da citar si l 'abbassamento della pressione sanaui\:'o-n a e l a 'SCOn11Jar... a di a }f)tlJ'l'lill Ul'Ìa. TeSSU0 1

1


1

.\"'\ ~0

XL,

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51]

na az ione a''r ebbe invece il ri111ccli o, alle d o i i11tlicate , ul feg·a to ; esso i1npartisce a l siero ecl a ll 'uri11a un colore cl1e può esser e scam }) ia to per itte ri co; I 'aggiunta di una ~occi.a cli ac ido cloridrico al 5 % [a comparire il co lor e d cl dinitro fen olo e n o n m odi fì ca quello . . . . d ei pigme11ti bi liari. Il dinitrofenolo è scons1gl1ab1le p er i pazienti con r eumatismo cronico , a lcoolis'!lo , lul.>er colosi e malattie renali od epatich e. l\ i:sulla in ro111 pie ~ o è h e noi abbiamo n el cl i 11itrofen o lo u11 rirr1edio di n o tevole attività ed effi cacia p er i L trattamento d ell ' ob esità; la r icluzion e s i fa 01)ratt11tto p er il g r a ... o accu111 t1la to alle a11cl1e ed a ll 'acldonlc· con la din1i11uzio11e di p e o, co1n 11aio110 lJe o a n ch e a 1t ri dis turbi ed i pazienti a seri co110 di sen Lir~ i m eglio . Il m eccanis1110 di azion e, p er ò, è clel tutto differe nte da quello eser citato dalla tiro ide ,· piuttos lo, la diminuzion e d el ,gras . ~o n e l segrr1e11to · •n lra le fa pensar e a d un a z1011e d el l 'ipofisi . Certamente, l applicazion e a [atla ?on g ran de prudenza e sotto stretta sorveglianza del Jn edico · si sono avuli d ei casi di m orte , fra c ui qu~lla de] dott . H. G.es.s11a~ . l l peri~olo 1naggiore sarebbe ch e il d1n1tro ten olo venisse in tradotto in preparati contro ~ o b e~ità cl.a pacciarsi senza prescrizione 1ned1ca; il d~s1 derio della cc linea » da p arte d el pubblico fe 1111ninile p otrebbe portare in la li casi a g ravi co11:--eo-u e11ze. salo con caute la , e o potrà p rol1abil1ncn I e e'"' er e di n o Le vole utilità. A . FILI PPI I· 1

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PRINCIPALI.

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\ o" E L LgR. C. Il. "" oc. rle Biologie, l G o lt. 1931. \ \ . C. CUTTI , H. G. ~[EHRT E~:o; e i . L. TA1 T ER . J o urn. Amcr . ~!ccl . .A.ssoc., 15 1uglj o 1933. Il . :\~nEH ·o~. C. H.EED e A. E 1'E tt ~ON. lbicl ., 30 sett. J933. 'Iv • L • 'I'Al ~·1' E I\ , J.\ • B • T OCKT ON e \ . C. C u TT I.NG. ~ 1b icl. , 4 n o'. 19:l:3. Importante pubblicazione: Dott. ALDO LUISADA .~ss is t e n te

n ella. R. Clin ica Medica di Padova

Ipotensione e iposfigmia deficienze di circolo P r e fazione del Prof. Cesare Frugoni SOMMARIO : In trod uzione. pagg. 1 a 4 . - PARTE I : Premesse, in t re ca pitoli . pagg. 5 a 76. - PARTE Il : Le forme ipotensive irf generale, in tredici capitoli, pagg. 77 a 164. - PARTE Il( : Le forme ipotensive in particolare, in dodici capitoli, pagg. 16s a 302. PART E IV : Le forme ipotensive parziali, in tre . capitoli, pagg. 303 a 324. - PARTE V : Terapia, in due capitoli , pa~g.

325 a 350. - Ind ice analitico. Vol ume di pagg. XVJ .352. in car ta semipatinata. con 52 fi. gure nel testo. Prezzo L. 4 5, più le spese postali d i spedi· zione. Per i nos tri abbonati sole L. 3 9 in porto fran co. Inviare Vaglia all' editore LUIGI curc::ife diciotto. Roma.

2013

SEZIONE PRATICA

POZZI. Ufficio Postale suc·

SUNTI E RASSEGNE RENI E VIE URINARIE. 1) iur~sj

e diuretici.

(D . nIU RRAY LYON . British Medical Journal, 11

n ovembre 1933) . L ·acqua costituisce il più abbonda11te elc1nr 1tto nella composizione del corpo , i11 media circa il 60 % in peso ed in proporzioni diverse a . e' r onda i \'a ri t e uti : i muscoli ne conte1lgo no di più , la pelle m eno . . J ,a p ropo rzion e d el ·onte11uto di acqua vari ~ anr l1e a seconda dello tato gen er ale di nutri individui emaciai i è più alta ch e zio.ne; n egli .

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l ,'acqua d ell or gani 1no d eri va oltre ch e da q 11 c ll a ingerita , come J)evanda o contenuta n eµ·li alimenti , da quell a formata come prodotto rinn IP del metabolism o . , -ie11e d ,altra parte eliminata c~n l e urine , cla ll a pelle, dai pt1lmo ni , con ]e fec1. Nelle condizio ni normali l 'im111i ssione e l 'eliminazione ~ i bilanciano, e q uando per varie condizioni fi s iol ogic he i ha 11n ecce so di elimin azion e le })er clite ' "en g on o compensate con t1n aumento d ell a ingestion e. C:omunque il bilancio dell a cqua è piuttosto con1})1esso , perchè oltre ai li cruidi contenuti ~e­ aJi al i m e11ti enlrano in g iuoco altri fattori d1ele l ici . I carboidrati fa voràscono l'accumulo di acqt1::t , mentre i g ra si tenderebb.ero ad elimi 11arla. Quando un individuo passa da una dieta rircn di carboidrati e pove ra di grassi ad un.a pover a dei primi e ricca dei e~ondi ! ] 'a cqua contenuta in e ccesso n el corpo · rapidamente el iminata. L e ;p erdite pos. on o ra ggiungere fi no a tre o quattro litri al g iorn o, . e nel sens~ in ve rso si l) UÒ avere un aumento d1 peso che s1 lHJ Ò a ttribuire ad una ritenzione di liquidi . Le d iet e\ esh ·eman1 ent e pover e posson o condurre al i eden1a da fa m e. Tl contenuto d acqua d el a ng u e è costante in relazio ne a 1 contenuto di ale in modo d a m an Len er e lrn a pressione o motica eoauale . Qua11d o l 'una o gli al tri a nm r nt a no si ha una corri ponden l e eliminaz\i on e o pa ssag gio nei var1 Iessut i e spazì clel corpo. J,a quantità di a cqua exlrava ale .è m~]t o ela: tica e può v:tri~'lre n o teYoln1entc l n d1fferent1 condi zioni , e quando raag iunge proporzioni a nor1n ali dà 1'ed ema . Questo l)ll Ò di pender e d a fa LI.ori meccan ir i (~1 asi periferica con dilatazion e ne.i ca.:p1ill nr i ed at1mento della pressione con tro le loro pareti interne), da alte~a~ion e d.ei r ap·illari ch e n e aumenta la permeab1l1tà , ed 1n fìn e da a lte razioni d ella composizion e del sang u e. Le pro tein e de l plasma c?n la loro ten d en za a tratten ere 1 acqua eser c1U1J10 una presion e oncotica . ch e ost acola la filtrazione del1'a cq~ua . Q11an do dette proteine dim in uiscon o al di sotto di un cer t o valo'!'e aum enta la tran1

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2014

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I L POLlCLJNICO

udazio11c. Le p r opri e tà assorbenti <lei collo i e.li -on o i11fluen za te d a p H d el sangu e, da certi c ri-talloidi e forse anch e d ~ ormoni. L 'ed e111a da in ufficie11za cardiaca o ltre ch e dal difetto c ircolatorio , dipende da alterazioni -eco11darie d r i ca1)i]lar1 , dei Lessuli , d ei reni , 11onch è da di111inuzion e delle protein e del pla.. ma. Nell a te sa condizione l'olig uria oltre cl1e dal difcLLo c,ircola t orio dipende da insuffi c ie11za renale seco11daria. Nell o a ffezioni renali si verificano 1re tipi di ed em a . Nella prima fase d ella n efrite a cuta I 'ed em a i l 1a anch e quando le proteine de l sangue p ern1an gono normali. Nella n efrite s ubacuta o n ella n e frite paren ch .imatosa cr onica (n efrosi) ]a i)erdita prolungata di albumina im poverisce il i)la 1na di prot eine ed il con segu e nte abba ·a m ento d ell a pr essio11c on cotica p rovoca la tra n sudaz ione d ell'acqua . Neali t nli tern1inali d elle a ffezioni r en ali si sta hilisce un ll insufficie nza cardiaca ch e con corre a provoca r e lo s lato edema toso . L'accumulo di acqua nei te -uLi i riduce 1)rovocando un aumento d el1 a ::;ecr ezion c uri11aria, della diuresi, cl1e ·è fa cile ])r o vocarc c1uando i r e11i ed il cuore sono sani , o p er lo 111er10 sono .a11cora in g rado di r eagire ag li sti111oli atti,·anli la loro fun zion e. ell 'in uffì cien za cardiaca spesso si h a COI)lI' par a d egli ed emi e con t em.p oraneo aumento d ella urinazione con il riposo a letto . Agevola ndo il lavoro d el cuore si mig lior a la circolazion e periferica e r en ale. Tra i farmaci p er la c ura d egli e d en1 i ca rdiaci il primo posto spetta alla digitale. Es.~ n fu introdotta in terapia semplicemente con1 e dit1retico, 1na I.a di fatto ch e e sa i1 on a um e11ta la urin a sp ecie neg],i individui ani . Ila azio11e di nre l ica . o lo quando esist e olig uria da inufn ci enza di circolazione. Ag isce sul cu or e, e solo attiva11do questo n1ig1iora J.a circol azion e e Ja funzion e r enale. Può e er e utilizzata an ch e i1egli ta li tern1i nali d e ll e n e frosi , quando la diuresi è car sa 11on solo per la d e fi ci en za r e11a le in sè ma a 11ch e per il con comitante difetto dj circo lazion e. In m od o ar1alogo risulta effi cace n egli ed e111 i ca cl1ettic i ed an emici . La scilla ha proprietà diuretich e su per g jù anal ogl1 c a quelle della digitale . T,o strofa.n.to i din1ostra rn en o e fli r.are. e può co1111)et e re con la digitale olo qu a11do iniettato p er via endovenosa com e strofantina . Con1l1nc[u e i suoi effetti. diurc lir i ~on o sem pr e J)iù d·e l)oli o transit.ori . I farn1a r i d el g rtll)PO xantinico provoca110 la diure i agendo direttamente sug li elen,1en t_i rc>nali , La caff ein,a è gen eraln1ente p oco a doperata con1 e diuretiro a causa de lla ua a zion e eccitante ul i. tern a nervoso . Più u ate sono la feobromi11a e la t eofillina. P er evit.;t re le n a11see. i di 1urbi era t ric i e le irritazioni r en a li ch e <.' se l)r O\ oca n o si soglion o accon 1pagn ar e a 1

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(_\ l\"NO XL , NuM. 51)

ca lcio, all 'iodio, al 1umi11al , al sali cilaLo di so- . d a , all 'a cetato di sodio ecc. L 'eufillina (t eo fillina ed etilenediamina) è la 1nescola11za più felice, perchè non è irritant e e p ossied e un::i n1agg ior e attività dilatando i va i coron ari. Comunque questi far1naci l1a11no un 'azioneincerta sugli edemi di o rig i11e r c11ale e d e,-ono essere usati con prudenza a cau sa del danno· che possono apportare ai ren.i. Giova adoperarli com e adiuvanti della digita] e . L'urea, il più abbondante prodotto ter111i11aled el ricambio· d ell'a1.0Lo e cos tituente n orn1ale dell 'urina, ha ur1 'azione diuretica specifica . Ha una composizion e · c himica a11a lQga a quelle d ei corpi xantinici . ell 'oli ~uri a cli orig ine cardiaca prov9ca una diurc ... i a hbo11da ntissima . Non· e\ per ò praticamente t1tilizzabile, almeno per cure lungh e, p er ch è pro oca facilmente nau'ea , e n o a111moniacale n ella bocca e p erdita de11 'aµpetito. D 'altra par le è controindicata ' 1nan do esis ton o le ioni rena li e riten zio11e di azoto. L 'azione di 1no]te ~o ~ La n ze diuretich e è rin forzata dai sali, che per un ir1eccanismo osr110tico 1rnpediscono il rias._ o rb1irn ento d el]' acqua da parte d ei tt1bt1 Ji r en ali . D' altra parte l 'inges tio11e di sali provoca la i1eces ilà di b er e e· quindi l' aumento dell ' urin azi on e. f:i ò aYvienequando i reni sono sani . Se la ft1n zion c r e11 a le èdeficiente, come n elle n efrite a cute, si b a in vece la formazio11e o agg-ra Yan1 ento d egli ed emi. La riten zion e di ... a li ~ embra e ser e il fa ttor e essenziale di tutti g li ecl en1i . Così si . . piega com en egli e d emi r enali e cardiaci la re t rizion e dei a li favorisce la diure~ i . Gli cd cn1 i dia be ti ci l)rovoca li in gen er e <la riduzion e alin1entare ·compaion o a n ch e con la r estrizion e d ei sa li . I diuretici sa li11i più con1u11e1t1ente adoperati, sono il citrato e J'a cetato cli polassio o di an1monio. La p·a rte or aa n ica di questi sali si trasforma nelJ 'organ i s111t) jn carbonati con au1nento dell 'a1caliniLà deJ sangue e quindi dell 'urina, ed il compon e nte amm orti aca le l) UÒ eser e trasforn1ato in urea. IJ nitrat o di potas io , considerato un potente diµr e li co, h a lo sva 11tag.gio di prov ocar e di sturbi ga... t r o-intestina l i,. ed il tartrato acido pota ico può dare diarrea . Tutto son1mato la di ure. i q)r ovocata a scopo Lerapeuti co a m ezzo di a li 11011 r :·ce,Ta tli inconvenie nti , e non sempre ra(Yo·iunge ]o ::;c-01)0 di ridurre g li edemi . Nello s tato di salute l'acqua· è forse il diureti co più effi cace: tutta qu ella ch e viene in g·eriLa e a s~orbita in eccesso è rapidamente eRcr eta dai r eni. Le b evandr1 abbondanti t endol1 0 a· favorire l'eliminazione del cloruro di sodio. L 'acqua co,m e diuretico trova la ua prin cipale indicazione n elle infezioni e n el le l e~ion i locali del tratto urinario . Si h a così t1n 'clim.111azioned ei prodotti tossici e nel.l o st cs o tempo tilla diluizione dell e urine, cl1 e ri escon o così m e no· irritanti . Il cnlam elan o è t1n ot lim o diureti co, n1a ba


• [ A NNO

XL, l\ U)l . 5 LJ

SEZIONE PRATICA

Io svantaggio di provocar e Jiarrea. S1 è cercato di so tituirlo con preparati m er curia li or ganici (novasurol e sal)~rgan), che d evon o però e sere somrr1inis trati p er ,·ia intrain u scolar e. Alcun i ormoni h anno influen za sul bilan c io d ell 'a cqua. L 'adrenalina agisce con1 e stimolante d ella circo lazion e e coine va o costrittor e, m a non è g ran che diuretica. L 'ipofisina possie de 1proprietà diureticl1e ed antidiureticl1e; in pra tica è ado1)erata solo n ell ' anuria . La ti1·oide riesce tal volta molto effica ce per l a cura d egli ed er11i di orig ine r enale. I"'a dieta alimeritare ha una notevole influen za ull elin1inazion e clell 'acqu a. Nelle cardio1)atie Ja die ta idri ca riesce pe so vantao-gio ·a. Lu ridu zion e. delle p r oteine alle,·ia il lavoro d ei ren i, n1 a i1on p u ò esser e ])retra tta a lungo. An zi q u a ndo gli e demi r enali hanno r aggiunto uno :"tato cronico e n on c'è riten zi one di azoto , la diela ri cca di albumine può riuscire ben efi ca : 1'aumento di urea n el san g ue eccita la diuresi . Anch e la dieta con preval ente r eazio ne ba ica o alcalina mig lior a la secre~ion e r en ale e nelle n efriti a cute riduce il an gue e l ' albun1in a nelle urine. Nella n efrj le pare n chimatosa cr onica il tess uto tubulare può e ser e così O'onfi o d a os truire i can ali urin ari ed impedire m eccanicam ente il passaggio d el) 'urina. In tali ca i è stata suggerita ]a d ecaipsulazion e d ei r eni alla quale spesso segue u 11 no te,Tole miu li or amento dell a fun zion l1rinaria. DR. 1

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soltanto quella d el terzo, è totale se Lutti tre sono uniformem ente color a ti . Teorica~ente, l 'E. inizia le è di orig ine uretr<;>-prostatica, quella ter1n inale, di origine ves~icale o vescico-prosla tica, quella totale di origine renale od ureterale. T~l~ sc~emat.izzazione, per ò, n on ritiponde a tu~ti i casi , po1ch è un ' E. apparen tem e nte tern1inale . può e~sere d ata dal sa11g uin a1nento a getto di. alcuni cancri r enali , quella totale può esse.r e simulata dal] ' em orra o-ia a bbondante di pap~llomi vescicali e di ce~te ipertrofie presi at1ch e. Nei c~si diffi~ili, len.e.r pr.ese11te . ch e la prese~z~ di c?ag ul1 verm1for1111 e g11 arresti seg uiti da riprese b r u ch e d ell 'e111orraaia indican o l 'e1r1a turia renale e la i1ecessilà bdi rifare la prova d op o lava tura ve cicale. La cistoscopi a in J)eriod o en1aturico è il com~lemento ne~es~rio per la diagno i e n1ostrerà s~a del~e. lesion.i prostato-~escicali sanguinanti , 1a . un eiaculazion e an g·u1nante ureter ale u n io h1latera]e che indica l 'origine r ena le. DrAGNo

I ) E. uretra-prostatica. Si tratta raramente di stringimen to ure trale, il più spesso dì cause prostatich e : ipertrofia o can cr o d ella prostata. Le E ..sono spesso più frequenti ed abbondanti n el primo caso ch e n el secondo; l 'esplorazi on e r ettale fa rilevar e in entram b i i casi un aumento di ' olurn e d ella p ro ta ta , ch e è di consisten za m olle o sod a n el prin10 caso e lig nee. n el econdo. 2) E. vescicali: a) senza fen orr1eni di cistitè. JJ l'Olipo vescicale, ch e è la causa più frequen te d elle E. vescicali provoca E. spontanee, n on dolorose, abbondanbi, capricciose per la dur ata e la scomparsa, n on in fluen zate dal m ovimento o dal riposo. La cistoscopia chiarirà la di~O'!l.osi . Cause più rare sono l 'an gioma vescicale e Ja porpora, ec, eziona li Je varie.i vescicali; ' b) con fen om eni di cistite. Gli antecedenti, l 'esame delle u r ine e l'esplorazione vescicale identifican o la ' 'arietà, cl1e può esser e: I ) blenorragica: gene r a lmente poch e O'Occe di ang ue alla fine d ella min zion e; 2) tuber cola r e : E . terminali minim e pr ovenienti da macchie ecchimotich e e n on da ulcer azioni ; si deve pen sar e alla tubercolosi r enale · 3) colibacillare : dà t alora E . abbondanti e può da re confusione con la tuh·er colosi renale ; la cistoscopia non è di grande aiuto per ch è le lesioni vescicali coli-bacillari siml11ano quelle tuber colari; 4) da calcolo: E . po·c o abbondanti , molto dolorose talora con penoso ten esmo vescicale; 5) ne oplasica: E. m eno abbondanti ch e nel po1ipo; J.a cistite con comitante è m olto dolor osa e r esiste a tutti i trattam enti , le urine sono di colore grigio-sporco , brunastre ed h anno odore putrido caratteristico; 6) da Bilharzia: E . s pontanee, non dolorose , pochissimo a bbondanti a 1

Diagnosi delle ematurie. (Gazette des hopitaux 1933, n. 61 , 63 , 65). Ogni em aLu ri a ch e i 11re. en La co111e sin Lo111 a i olato e n on fa parte d i indromi em orr~~i­ cl1e indi ca un 'a ffezione or ganica d e1l 'a1)parat o • • ur1nar10 . L 'em a turia si ricon osce ai caratteri d el! 'uri n a, ali 'esam e chimi·co e sopra ttutto a quell o n1 icroscopico c he eli1nina l 'emoglobinuria. i tenga presente la possibilità di urine san g uin olente (m estrui , uretrorragia , em ospermi a); qualch e confusion e elimi nabile con 1'esam e chimico e micr oscopico può esser e data d a urine medicarn éntose (r abarbar o , piramidon e, sa lol) o biliari. L'ematuria pu ò e5 er e un epifen o1ncn o di sindromi em orragich e: 1) di m ala ttie n ote (lel1cemia in st1fficien za epat ica, di,s turbi endocrini , infezioni a cute. intos icazioni , uremi a, apr>endi cite a c11ta; 2) di malattie sconosciute (porJJOra infettiva o r eumatica) · di avitamin osi (. corb,u to , morbo di Barl ow, p ell a gra); d ell'emofilia . L'ematuria-sin torna pu ò aver e una causa evi dente (traumatismi renali vescicali , prostati ci , em orrag ie ex vacuo) oppure n on evidente; in tal caso se n e ricer ch erà la sede, con la prova dei tre bicchieri . L'em aturia è iniziale quando soltanto I 'urina d el primo bi cchiere è. col or a ta di ~ an~ u e , è termin ale qi.1ando è san ()'u i g na

1 DE L LA C:\ US1\..


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lL P OLlCLil'iTCO

ripetizione clic durano n1esi ed anni; all esan1e d elle urine, pre enza di uova di Bilharzia. 3) E. renali. La diagnosi può essere facile o difficile secondo la presenza o 1 assen za di sintomi associati. A) Casi facili: 1) E. con dolori. La litiasi dà un E. spesso poco abbondante, provocata dai movimenti, le scosse, gli sforzi, il cammino prolungato, dolorosa (a tipo di colica nefritica con irradiazion i discendenti o con dolen zia loìnbare). Ricer care, in un periodo n on ematurico, l 'E. microsco,p ica nell·ei urine della sera. In caso di E. doloro a e p,r ovocata, fare una radiografia (che rivela tutti i calcoli salvo que11i di acido urico pu.r o) ed una pielografia , ch e preciserà meglio il calcolo intrapielico in for ma di zona chiara n el bacinetto pieno della sostanza opaca). Teli 'idronefr osi, l 'E. si a'c compagna a crisi dolorose simili a quelle della colica. Si ricercherà ]a ritenzione pielica (cateteri.smo ureterale si misurer à la capacità della pelvi renale (normalmente di 5-1 0 em e.) e si farà una pielo ~a fia (deform azion-e della pelvi). 2) E. con tumore. Il cancro dà un 'E. totale, abbondante sp·esso con coaguli vermiformi , di sangue nerastro , ch e compare spontaneamente, senza dolori , capricciosa ed intermittente (cessa e ricompare senza cau a apparente non influenzata dal riooso o da1la fatica) isolata , senza egni vescicali ed aumenta di frequ en za e di abbondanz3 co l tempo. All 'esame si rileva un tumore ai lombi , ch e conserva il contatto lombare, irregolare, di con sistenza variabile. La pielografia indica la deformazione data dal n eoplasma. Ne1 : rene policistico, l 'E. è incostante, b a i caratteri di quell a neoplasica, ma mancano i coaguli; i1 tumore è generalmente bilaterale; nei casi u nilaterali , la diarnosi co] cancro è difficilissim a. 3) E. con piu.ria. Nella tub ercolosi, si ba: E. total e, di abbondanza variabile, m a generalm ente discreta, di colore roiseo, ch e compare spontaneamente e senza do,l ori (salvo i casi di occlusione dell 'uretere da parte di coagu1i). r caratteri di questa forma, a l di fu qri del periodo ematurico sono: la piuria (urine abbondanti , pa1lide, torbide che non si chiarificano m ai per sedimentazione) e la sindrom e vescica]e associata (poliuria, pollachiuria , dolori alla minzione). La cistoscopia .conferma la diagnosi , con le caratteristich e lesioni periureter.a li . il cateterism o ureterale la localizza. Nella pielonefrite ematurioa., la diagnosi è spesso diffici1 e con la tubercolosi (non si ha mai però defi cienza r enale parag onabile a quella della tubercolosi). Nel calco lo infettato, la piuria e l'ematuria possono essere i soli segni (fare una radiografia); nell'idro-pionefrosi, si può avere E. abbonda nte (fare pielografia). Anch e n ei tumori renali si può avere (nella metà dei casi) infezione ed E . B) Casi difficili. Sono essenzialmente quelli in cui l 'E. si presenta come solo sinto1

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[ANNO XL, NuM. 51]

ma senza dolori , senza tun1ore, senza pus. La diagnosi non si fa che con un esame completo delle vie urinarie. La litiasi può dare un 'E. spon t.anea, paradossale, ch e compare col riposo (fa: e la radiografia); la tubercolosi può dare un 'E. isolata , abbondante (E. d'allarme; necessità della cistoscopia, della divisione delle urine, dell '~ame ~atteriologico) ; il cancro si ha spesso un E. prima della comparsa del tumore (pielogra fia ed eventualmente lombotomia esplorativa); il polipo dell'uretere dà spesso E. isolata ; lo si può sospettare p,er le anomalie del cateterismo. Se le esplorazioni rimangono negative, pen~re: alla n efrite ematurica (mai coaguli), al1'infarto renale, all'emofilia, rivedere il malato in periodo ematurico. fil.

I I trattamento per via endonretraJe del· l'ipertrofia prostatica. (TBÉVENARD .

Presse Méd., 4 ottobre 1933).

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I primi tentati vi di trattare l'ipertrofia prostatica per le vie naturali risal gon o circa a un secolo, non si tratta quindi di una i1ov-ità, purtuttavia l 'argomento è .attualmente di grande interesse in rnerito ai notevoli prog ressi che si sono avuti recentemente n el campo dello strt1, mentario urologico con le nuove applicazioni delle correnti ad alta frequenza. Grazi e a quest i miglioramenti di tecni ca è da riten ersi , secondo alcuni ..&,.A. , ch e un metodo con -iderato fin o ad oggi come d'eccezion e divenga d'uso cort ente nel1a pratica urologica. Le correnti ad a]ta frequenza furo 10 i11trodotte in urolog ia n el 1910-911 da Heitz-Boyer. si trattava però di correnti ad onde srnorzate, le unich e esistenti all ora. ch e agivano solamente per elettr ocoagulazione ; il Jor.J campo cl 'az ion e, quindi , in tem a d 'ipertrofì el prost8 tica. rimase assai limitato. Attualm ente però, nono entrate in u so, gra1.ie al] 'impiego dell e va1vole termojonich e, le correnti ad alta frequ en za ad onde non smorzate (onde manten11te) le quali hanno un effetto sezionante effi cace anche in mezzo liquido ; è questo tipo di correnti (il medesimo ch e viene im.piegato p er il b i turi elettrico) ch e h a permesso di realizzare un n otevole progresso al trattamento dell'ipertrofi a prostatica per via endouretra]e. Strum entario. Gli istrun1enti endoscopici si dividono in strumenti a visione diretta, ad aria , e strumenti con visione a prismi ch e lavorano in mezzo liquido. Appartengono al pri1no gruppo l'apparecchio di Luys e il ccpunchn di Young più o m eno variamente modificato dag li altri AA. Appartengono al secondo gruppo l 'apparecchio di Mac-Carth y e di HeitzBoyer di tipo comune i quali agiscono con le correnti ad e ffetto coagulante, e i nuovissimi « resectoscopi » che pern1ettono di sezionare elettricamente la sporgenza anorma]e del collo vescica]e . per m ezzo del1a corrente ad alta frequenza ad onde n on smorzate.


[ANNO XL,

:Nlil\-[.

51 !

Intervento. Ancl1e per via endouretrale gli esami e le cure preoperatorie che sono di rilo allorch è si opera per via esterna conservano tutto il loro valore. Viene usata a preferenza l 'an estesia epidurale integrata da qualch e iniezione transacrale, purtuttavia qualche operatore rimane fedele alla rachianestesia; generalmente una mezz 'ora prima del]' oper.az ione si .pratica al paziente un 'iniezione di morfina-scopolamina, questa pI'atica è particolarmente utile allorch è si .adoper.a 1·anestesia 10cale com e fanno alcuni AA. cl1e se n e dichiarano soddisfatti. Messo in posto 1'apparecchio co11 il qual e i opera e repertata la formazione che deve essere asportala, questa viene resecata proced endo dalJa superfice alla profondità e d ominando mano a mano, mediante l 'elettro-coagulazione i punti che sanguinano. Gli AA. ono in massima parte d 'opinione di lim itare la resezion e alla parte .p osteriore del collo irrig idito , alla cosidetta « barra » nei casi senza iperplasia, e al lobo medio nei casi co11 iperplas ia; sono queste formazioni ch è co tituiscono il maggior ostacolo allo sv uo tame11to deJla vescica, i lobi laterali non avrebbero ch e una parte secondaria. La complicazion e post-operatoria più frequente è l 'emorragi.!\, quando è m odesta sarà dominata con la ·onda a permanenza, altrimenti, rimcs o in posto lo strumento operator e, i punti che sanguinano verranno coagulati ; in casi più o ·tinali verrà applicato entro ]'uretra un palloncino sul tipo del pallone di Champetier. ubito dopo l 'emorragia , jn ·ordine di frequen za, la seconda complicazion e è l'infezione; g r ande importanza n el prevenirla hann o le cure preoperalorie; le complicazioni cardiach e e polmon.a ri saranno efficacemente prevenute facendo alzare precocen1ente gli operaLi, il che ò con cesso dal tipo di intervento . Indicazioni e risultati. Le indicazioni d ella re.. ezione prostatica per via endouretrale son o as ai discu e; fra g li AA. ch e la c redono co11troindica ta in ogni caso e quegli a ltri , n on meno autorevoJi, che la credon o applicabile al 90 % d ei casi, n on è facile formarsi un 0J)inion e esatta . i può però ritener e ch e e a ia an zitutto a]Jplirabile a molti di quei ca i ch e no11 son o operabiJi con altri metodi; ma questa <· un ' indicazione di n ecessità. Sono jndicazio11i di scelta i casi di « barra n semplice o di cc fibrosi », i casi dj lobo medio isolato e i ca i di lobo m edio associati a lobi laterali mode tam ente sviluppati. Sono controindicazioni: la pre en za di un calcolo vescicale, di un pap~ll oma , di un diverticolo; le gr andi dimension i d ella prostata , la fa cilità del]' emorragia riscon Lrata durante gli esami strum entali . I vantaO'ai d ell'operazione endouretrale ano: la ridu zion e al minimo dell o shock ; 1'anestesia limitata ad anestesia locale o r egionale; la limitazione della permanenza a letto. Conseguentemente la mortalità è assai bassa: n elJe 1

2017

SEZIONE PRATICA

più favore,roli s tatistiche recenti scende al 0,3%, n1entre nelle più anticl1e superava il 3 %; si può ritenere ch e attualmente oscilli intorno al 0,50 %-1 %. La più notevole obiezione che si fa al metodo endouretrale è ch e, essendo per questa via l'asportazione del tessuto pato,l ogico. parziale, si ha probabilità di r ecidiva e possibilità di degenerazione maligna del tessuto residuo; questa ultima osservazione è tanto .più gi ustificata in quanto si conosce !a frequenza con la quale gli esami istologici sistematici dimostt''.\DO casi di m etaplasia malig na in casi di ipertrofia prostatica in apparenza b enigna .

L.

FERRETTI.

CIRCOLAZIONE. Etiopatogenesi dell'ipertensione arteriosa. (l\iI. Rocn. Revue J.1 édicale de la Suisse Romande, 25 lug lio 1933). Nello studio delle cause che possono far variare la pressione arleriosa bisog11a considerar e il contenente , o sia il cuor e, le arterie ed i capillari, ed il contenuto, ossia il sangue. Per quel che ri g uarda il sangue sono state studiate come cause i:>ossibili l 'aumento della viscosità de l san g ue, l ' aumento del numero d elle emazie, l'importanza dei g i uppi sanguig ni, la composizione del siero ematico e del plasma, speciali intossicazioni. Ma i risultati delJ e ricercl1e Hn ora eseguite non son o con clusive, anzi tenderelJbero a mettere il sangue fuori cau~a. Non sempre ne.gli ipertesi la viscosità del sangue ,è aumentata , nè la poliglobulia è una condizione costante negli ipertesi , che anzi spesso sono mol ~o ane1n1ci. Per quel che riguarda i grup·pi sanguigni si ~ ttovàto una maggiore frequen za nei gruppi, III e IV, ma ciò Jlo11 autorizza ad attrib uire a l fatto una spieg.azion e etiologica del1'ipertensione. La com.posizione del siero di sangue ed in con seguenza pressiorte osmotica d ell e proteine possono avere importanza nel d eterminimo dell 'ipertension e, ma non essenziale. La pressione osm.o tica varia in ragione del ta.sso e d elle qualità d elle proteine contenute nel J)lasn1a. Se le proteine sono costituite da glo~ bulina la pressione osmotica sarà debole , i li' ruidi tenderanno ad attraver sar e i ' 'asi produce11do ipotension e e edemi. Se invece sono cos tituite da scrin a, le cui m olacole sono mollo piccole, la pression e osmotica sarà relativamente forte , essa tenderà ad attirar e n el stlng.ue i liquidi della periferia e si avrà l 'ipertens1one. Nel plasma d el sangue deali ipertesi è stato 1 i contrato diminuzione del calcio ed aumenlo

la

del potassio, aumento del glucosio e della colesterina, ed in con seguenza è stata a ttribuita a queste sostanze la genesi d ell'iperten sione, ll1a i fatti finora raccolti non giustifi cano una la le con clusione.


2018

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« JL POLlCLlNlCO

Si. è pensato anche che a causa d'iJnsufficienza epatica, di fermentazioni intestinali o di deficienza renale il sangue possa con tenere aminoacidi ipertensori: tiramina, guanidina e derivati. Si è trovato che il sangue degli ipertesi ha una particolare azione su gli animali da esperimenti. Si sono trovate nelle urine degli ipertesi « uroipertensine n e cc renine » la cui ritenzione provocherebbe l 'aumento della pressione sanguigna. Ma si tratta ancora di nozioni frammentarie e discutibili. L'influenza del cuore sulla pressione arteriosa si dimostra sopratutto n ell 'ipertensione dissociata, nella quale le relazioni tra la pressione massima e minima si allontanano dal normale, ossia all 'au1nento della minima non corrispon de un adeguato della massima, o viceversa è aumentata solo la massima. Nel primo caso l 'ipertensione dissociata è dovuta ad insufficienza cardiaca, e si ha un miglioramento con i tonicardiaci che abbasseranno la pressione minima. Quando è troppo elevata solo la pressione massima è in causa l 'ipercinesia cardiaca (basedowismo, sitnpaticotonia , cuore emotivo). L'aumento della pressione è in tali casi di . solito transitoria. Nelle forme di sclerosi 1delle grandi arterie (aortite sifilitica, senile) la diminuzione della elasticità della par ete arteriosa fa sì che l'im~ pulso impresso dal c uor e si tr asmette sen za attenuazione alla periferia , e si ha quindi un aumento della pressione massima. La pressione sistolica è generalmente elevata nei casi di an eurisma artero-venoso e d'insufficienza aortica : fenorneno compensatore di una pressione diastolica troppo bassa. L 'influenza delle arteriole e dei capiJllari è prevalente ne lla così detta ipertensione parossistica (avvelenan1ento da stricnina, adrenalina, piombo , eclampsia gravidica, coliche addominali , dolori violenti , embolia cer ebrale, tumori del mediastino ch e ledono il vago, tumori surrenali). Più importante di tutte è l'ipertensione arteriosa permanente essen2iale (ipertonia dei tedeschi , iperpiesia degli inglesi, morbo iperten- · ivo dei fran cesi). La maggioranza degli autori inclina a credere ch e la condizione sia determinata da 11no stato di spasmo perman ente dell e fibre muscolari dei vasi , ed un 'ipertonia della p·a rete delle arteriole e dei capillari . Secondo i francesi la malattia evolve in tre periodi: 1° periodo d 'ipertensione pu'r a, 2° periodo d'ipertensione complicata con a rteriosclerosi e n efrite (ambedue secondarie all 'iperten ione). 3° periodo d'involuzione (di1ni11uzione della pression e per indebolimento genera le delle co11dizioni orgar1 iche, morte per cachessia se il soggetto è sfuggito ali ,insufficenza cardiaca, .all 'emorragia cerebrale o a ll 'uremia). T tedeschi distinguono g li ipertesi bianchi e rossi . Nel primo caso la condizione sarebbe

lANNo XL, NuM. 5J.]

dovuta ad intossicazione (arteriosclerotici nefritici) e nel secondo alla pletora (forti ma~gia­ tori e ])evi tori). L 'ipertensione permanente sembra essere un fe~o!lleno co~p~nsatori~, utile per correggere gli inconven1ent1 dovuti ad abbassamenti di pression e. In effetti non è raro constatare che g li ipertesi i quali subiscono un abbassa1nento della pressione presentano disturbi vari: spirito meno vivo, digestione cattiva, respirazione più difficile e diminuzione della forza muscolare. Il m eccanismo che regola la tevisione vasale si svolge attraverso reazioni nervose e vasomotorie da una parte, e umorali d.all 'altra. In caso d 'ipotension e nel} 'aorta e nei seni carotidei le reazioni n ervose e vasomotorie si n1anifestano con la tachicardia e la contrazio11e dei vasi , sopratutto sotto il dominio dello splancnico . Tali fatti mobilizzano la riserva di sangue contenuta nell 'addome e sopra tutto nella milza e fa nno così fronte all'ipotensione. D'altra parte la stessa eccitazione dello splancnico provoca un'ipersecrezione d 'adrenalina la quale determina una vasocostrizione generale. I due fenomeni si sommano e si completarlo per compensare l 'ipotensione. In caso d 'ipertensione fenomeni inversi tendono a ricondurre la pressione al normale: vasodilatazione nel dominio dello splancnico e diminuzione della secr ezion e di adrenalina. Il meccanismo compensatorio si svolge seg uendo un arco riflesso : le eccitazioni partendo dalla parete aortica e dei seni carotidei ragg iungono .i l bulbo e sopra tutto le parti che regolano lo splancnico. .. Le lesioni renali sono spesso il punto di parten za di un riflesso ipertensivo . Ma questo fenorneno p,a togenico non è costante : nella maggioranza dei casi non è la n efrite ch e provoca l'ipertension e, questa , invece, è primitiva e si · complica successivamente con la nefrite. Oltre all'adrenalina, altre secrezioni interne, 11anno la loro part e n el determinismo dell 'ipert ensione: questa in e·ffetti si risco.n tra nei disordini ipofisari, tiroidei e ovarici . Esiste un antagonismo tra l 'adrenalina e le secr ezioni in terne del pan cr eas per quel che riguarda la g licemia; lo stesso antagonis1no esiste verisimilmente per quel che riguarda la pressione arteriosa. ~ noto come gli estratti pancreatici abbassino la pressione arteriosa ,. e come essi agiscono da efficaci vasodilatatori: nelle crisi vasali spastiche. Così si spiega la frequente coincidenza del diabete e dell'ipe:rtensiane : nel pancreas oltre l 'ormone insulinico , ne esiste un altro che h a azione antagonista a quello dell 'adrenalina. Le malattie artritic.he (obesità, gotta, alcuni reumati~mi cronici, liti.asi biliare, calcolosi renale ecc.) si accompagnano spesso· ad ipertensione. Per ora nulla è chiarito circa i due or~ mni di fenomeni , non si sa se esiste tra essi irrterdipendenza causale o se si tratti di manifestazioni concomitanti della m edesima diatesi. 1

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I

j.\~ .

o XL, ::'iul\1. 51)

Le i· rttossicazioni e le infezioni l1a11no sen za dubbio importanza nella genesi de Jl 'i perten. s1one. L'azione del piombo si manifesta sopratutto nell 1ipertensione parossistica. econdo alcuni l 1encefalopatia saturnina sarebbe l 1effetto dei disturbi cerebrali dipendenti dall'ipert ensione. Si è sostenuto anche che la frequenza d ell ' ipertensione sarebbe in rapporto alle piccole quantità d i piorr1bo assorbite quotidianamente ir1 seguito all 'uso di utensili di cucina contenenti tale metallo o di acque attraversanti ]e con dotte di pionlho. Il tabacco è spesso ritenuto causa d eterm inante delle complicazioni dell'iperten sione (clal1dicazione intermittente, angina pectoris, ecc.) ma non serr1bra che possa avere importanza come causa essenziale allo stesso livello 1 dell a lcool. L 'influenza dell'ipervitaminosi nella patogenesi dell 1ipertensione è molto discutibile. Anche l 'importanza d elle auto-intossicazioni in testi nali è da dimostrarsi . Nel campo delle ipotesi restano pure le relazioni tra ipertensione e malattie infettive (reumatisrno articolare acuto, vaiuolo, scarlattina ecc) , in quanto queste provocherebbero un 'infiammazione delle arteriole e dei capillari. Più sicura invece è l'azione d ella sifilide.

L' afjaticamento, le e7riozioni, la vita agitata sembrano a vere per lo meno un'azione aggra · vante sulla ipertensione. Sta di fatto che essa è molto più frequente nelle città che _nelle campagne, più tra i popoli civilizzati clie tra i selvagai. D 'altra parte è noto come il migliore trattamento del! 'ipertensione sia il riposo e la tranquillità. DR.

L'asportazione totale delJa tiroide quale metodo di cura dell' insufficienza cardiaca e dell'angina pectoris. (H. LI

J. RISEMAN , D. DAVIS , D. BER1 Arch. of Intern. t.1ed., agosto 1933).

BL UMGART, !

2019

SEZIONE PRATICA

t con que to titolo sensazionale ch e g li AA. annun ziano al mondo scientifico un nuovo metodo di cura d egli s tati di insufficienza cardiaca : certo l 'audacia dei medici e chiru rg i americani non conosce oggi alcun limite e rasenta ciò che a noi , europei arretrati, embr a in,rerosimile. In questo lavoro gli AA. riJ)Ortano i risultati terapeu tici ottenuti su 10 pazienti, affetti da insufficienza cardiaca r esistente a qualsiasi trattamento o da angiaa pecto1~is, ai qual i essi hanno asportato totalmente , a scopo terapeutico, la tiroide, che, del resto, era normale. Certo è da ammirare la cieca fiducia con ìa qual e i .pazienti america~ si sott~pongono ~ cure di questo genere e il coraggio c~ e es~1 dimostrano: cose che p1rrtroppo non s1 ver1fì cano nel n ostro veccllio continente. Il concetto fondamentale che ha g uidato gli AA. n el loro esperimento è in sostanza questo : essendo stato da vari r icer catori con lé>tato ch e

la velocità di circolazio110 del san gue (volume ininuto del cuore) è proporziona le direttamente all 'allezza del metabolismo basale, e ciò perchè prooe ·si metabolici più vivaci richiedono in quel determinato territorio magg iore apporto (li sangue e quindi magg iore lavoro per il cuore e n1aggiore facilità di scompenso , è parso logico Dgli AA. pensare che la diminuzione della cifra del M. IB. attraverso l 'asportazione della tiroide dovesse di conseguenza apportare una diminuzione d'intensità dei processi metabolici nei vari territori organici, donde una 1ninore irrorazione e migliorate condizioni circolatorie. Detto e fatto - l 'esperimento è stato compiuto su 10 pazienti affetti da insufficienza cardiaca o angina pectoris ritenuti in curabili anche palliativamente, i quali, piuttosto che trascorrere una vita meschina hanno preferito esporsi ai rischi , non lievi , di un tale intervento. Ed ecco i risultati: i due pazienti affetti da angina pectoris prima dell 1operazione non ebbero più alcun attacco dopo l 'intervento. In uno di questi pazienti , nel quale un determinato lavoro provocava prima del! 'intervento sicuramente l 'attacco di angi11.a, questa non si presentò, dopo 1'intervento, n err1meno con un lavoro 6 volte maggiore. Altri nove pazienti, la cui insufficienza cardiaca aveva r esistito a tutti i trattamenti medici, compr esi i lunghi. periodi di riposo a letto, mostrarono dopo J'intervento segni notevoli di miglioramento: per un periodo di osservazione di tre a sei n1esi essi hanno potuto riprendere gradualmente alcuni esercizi abbastanza fati cosi senza che perciò notas~ero palpitazione, dispnea o alcun egn o di dé1azillar1 ce cardiaca. In ciascuno di questi pazie nti il metabolismo ba ale mostrò un abbassamento dei suoi valori, parallelo al miglioramento .c linico; ed in 7 di essi la velocità di r ircolazione de] sangue divenne più bassa permettendo così lo stabilirsi di una « forza di r i erva » cardiaca , che prima mancava. Le prove di lavoro ch e prima erano causa di disturbi furono , in seguitò al! 'intervento, facilmente superate: e così a11che scomparvero le emottisi ripetute e i dolori al torace nei pa1ienti che prima n e" soffrivano. Uno dei pa7ienli che soffriva di dispnea parossistica, mo, trò un netto mig lioramento n elle prime tre . ettiman e dopo l 'operazione: ma al 22° giorno ebbe un attacco di edema polmonare acuto con esito mortale. In quanto ai disturbi riferibili a]Ja mancan7.a d ella secrezione tiroid ea, questi consistetter o soltanto in u na lieve succulenza d ella cute, in ~ umentata sensibilità al freddo, ]enta crescita dei capelli e diminuzione di frequenza dei batti ti cardiaci. La tiroidina fu somministrata , e per brevi periodi, soltanto in due cas~: n egli alt:ri no.n f~ r1eces aria. Da notar e ch e in un o dei .paz1ent1 ch e in da111infaniza ave,ra sofferto di attacchi r onLinui di asma bronch iale , questi non si sono più presentati dopo l 'operazion e. Questa è se•


2020

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JL POLICLINICO »

condo g li AA. controindicata nei casi di lesioni coronarie attive, di infezioni in atto e nelle lesioni cardiovascolari luetiche rapidamente pro• gress1ve. Da tentare invece nei casi appunto di angina pectoris o di insufficienza cardiaca in cui la cura medica quale è comunemente attuata non abbia dato alcun ri sultato. E così un altro campo di stretta , anzi strettissima collaborazione è aperto fra medici e chirurgi: auguriarr1oci che esso sia fecondo di buoni risultati . G. LA CAVA .

EPIDEMIOLOGIA. La febbre gialla. (E. LA T ERZA. Annali di M edic.ina Navale e Coloniale, 1933, fase. III-IV).

La febbre g ialla è una delle malattie esotiche più gravi; la sua etiologia resta anc ora osr.11ra nono~tante le uumerose ricer ch e scientifich e cui vanno legate gloriose vittime umane. Secondo l ' A. la febbre gialla è una malattia a germe invisibile filtrante a traverso cand ele porose, caratterizzata da breve periodo di incubazione, da ' invasione br11sca con fe11ome,n i di eccitazione seguiti da uno stato emafeico. La mortalità ha una media del 55 %. La distribuzione geografica de lla malattia è localizzata nel bacino dell'Atlantico con d11e foc0la i principali allo stato endemico: l 'americano e l 'african o . L'agente trasmettitore e disseminatore è una zan1ara : la stegorr1ya fasciata ch e apparti ene alla famiglia dei culex e deve il suo nome alla pres~nza di macchie h·i anche trasversali Sll parti svariate d el corpo. La puntura umana è J)rodotta dalla femminn ed .anch e ne ll e ore diur11e. L 'infezione è tanto più b enigna qun11to Ja zanzara ha punto più J)ersone dopo che essa ha u'\ricato la sua tron1ba di virus. Le zanzare pungP,nd o individui affetti da febbre gialla , i infettano solo quando la suzione è operata durante i primi tre giorr1i di malattia: esse però non ~ono capaci di trasmettere l 'infezione ai soggetti sani, che pungono dipoi , solo a partire dal 12° giorno e restano capaci di infettare fino a'la morte. In questi ultimi te111 pi si sono intensificate le ricer ch e sulla trasr11issione del virus amarillico : cosi si è stabilito che altre stegomye oltre la fasciata possono essere o,s piti intermedie del virus e ch e esistono delle razze di stegon rve non u cettibili di infettarsi. 'La trasrnissione del virus è pos ibile anch e a lraver o la cute int egra e le mu·c ose, per n1ezzo d el sa11gue virulento di malati all 'inizio della malattia . L ' introduzione n ell 'esofago di sangue infetto diluito co11 oluzione fi siologica non provoca 1nalattia. Le feci ùi tegomye che hanno punto ma•

[ANNO XL, Nul\1. 51)

lati di febbre gialla ... ono virulente, anche per semplice contatto su lla cute integra e sulle rnucose di animali sensibili. Pare che anche i maschi delle stegomye si possano infettare; è anche possibile il passaggio diretto del virus da ste.gomya a stegomya senza l 'intervento umano . . · Oltre alla puntura della zanzara infetta esistono altri modi d'infezione : casi recenti d 'infezione nel laboratorio di Londra dimc>strano ch e il materiale di autopsia è contagioso . La morte di Sto·k es, Nogucl1i e Young, scenzia Li martiri della febbre g ialla si verificò senza intervento di zanzare. Per molto tempo è stato ricercato nelle acque, nell'aria, nel suolo, nel sangue l 'agente etiologico della n1alattia. A volta a ,-olta furono in auge il cryptococcus di Domingos Freire e il B. icteroide& di Sana1 elli e la leptospira icteroides di Noguchi: ma sempre la scienza ha dovuto indietreggiare di fronte a nuove ricercl1e. Le alterazioni dei vari organi nelle scimmie morte per febbre g ialla sono: ittero, emorr agie con sistenti in soffusioni sanguigne nello stomaco e intestino peteochie sulla pleura, pericardio , endocardio; degen,e razion e grassa del fegato; r eni lievemente ipertrofici, con aspetto g rigiastro della corticale. Clinicamente: durante il periodo di invasion e si nota brusca comparsa della febbre, cefalea, rachialgia , occhio lucente, agitazione, vomiti . d olori gastrici , a lbuminuria. Nel secondo periodo si h a caduta della temperatura, scoloramento del volto, occhi subitterici; vomito , melena. Il terzo periodo è distinto dalle emorragie, vomiti neri, itterizia. La fa se finale cui segue la morte, è caratteriz.zata da anuria e vomito . Quando si ha la guarigione, questa è annunziata da abbondante urinazione, diminuzione dell 'albumina , eliminazione di pigmenti biliari. Le diagnosi clinich e, specia lmente nelle forme fruste è spesso diffic ile: i può fare confusione con la malaria, con Ja dengue, con la febbre ricorrente e con la spirochetosi, col tifo. La cura della febbre g ia lla è molto difficile: si prescriveranno lozioni al coolizzate per abbassare la febbre , riposo dello stomaco, pulizia della bocca. Si porrà una vescica di ghiaccio sull'epigastrio e si somministrerà acqua .ghiacciata per bocca e piccoli enteroclisn1i di acqua fredda . Utili sono la r ettoclisi con siero :g lucosato e le iniezioni soltocutan-e e di adrenalina. Se il malato mi g liora si continuerà la dieta idrica fino alla scomparsa della albumin.a ; allora si daranno brodi vegetali, acqua zuccherata, ecc. Il chinino è dannoso a i reni già lesi dal virus amarillico. Sono infettabili tutti quesi paesi ove vivono le stegomye : in essi, se indenni , la profilassi viene attuata secondo le norme stabilite dalla conven zione sanitaria di Parigi nel 1926 - circa la difesa d elle frontiere marittin1e. 1


[ANNO

XL, Nu l\r. bl ]

SEZIONE PRATICA

I ei paesi n ei quali la febbre g ialla è ende-

2021

centri n ervosi sul cadavere di un cane l 'oriO'imi ca e n ei paesi infettabili la profilassi si basa ne del virus studiato dagli AA. provie~e da ~ su l 'isolamento dei malati , ·1a distruzion e delle caso umano. zanzare, la protezione dei sani , la siero-profiQuesto germe si è din1ostrato, al principio la i e la vaccinazion e. · delle esperienze, poco virulento. In condizioni L 'i olamento vien fatto in ospedale, in caparticolari gli AA. sono riusciti ad ottenèie mere prolel Le con r eti metallich e e in letti fordalla stessa sorgente di virus di strada due niti di zan zariere; è necessario ch e l 'isolamenvirus fissi: l 'uno u ccide il coniglio inoculato lo ia fa tto il più precocemente possibile. nel in 8-1 0 giorni, l 'altro in 10-12 . cervello . È d iffic il e in1pedire i contatti fra persone g1orn1. sa11e e stegornye infette. :È necessaria la massiI1 cervello di conigli morti di questa rabbia ma igi en e cle lla c asa; si curerà ch e le grondaie , J)r esenta corpi del Negri . Queste inclusioni i serbatoi iano sempre asciutti e cl1e le c i ter - diminuiscono in volume ed in numero con il n e, i pozzi, ecc . sian o sempre be11 chiu i . Le passaggio in serie durante il processo di traper one clie ono obbligate a viver e al] 'aperto sformazione del virus di strada in virus· fisso . adotteranno ali stessi mezzi di protezione u .. ati Il nucleo optico basale è la sola regione in contro la n1alaria. cui i corpi d el Negri restano numerosi e di dimensioni importanti, a n che dopo quaranta l\Ja la ' 'e ra mi'" ura efficace è la lotta con lro pa saggi cerebrali e allorquando il virus è le _tegomye in tu tte le fa i dalla loro v it a. fi ssato da molto tempo. Contro ~li in ett i adult i si adoperano pol,reIl germe è invisibile e non coltivabile nei ri zzaz ioni con n1iscu g lio a base di tetracloruro m ezzi abituali; la centrifugazione anche prodi carbon io, a lic ila to di metile e petrolio, fulungata non sopprime la virulenza delle emulmigazioni co11 anidride solforosa o acido ciasioni. Il virus di strada, in diluizioni ha il tinidrico. C:onlro Jc larve il m ezzo efficace è il tolo di 1/ 5000; una volta fi ssato sul coniglio , pro c iu o-a111ento d elle acque s tag nanti e se c iò non è J)Ossibil e, lo sparg imento di petrolio , di il titolo aumenta a 1/20. 000. La glicerina atten11a rapidamente la virul enza del virus di oli m in er a li. con 1'ag·giunta di so Lanze in etstrada (3-4 settimane), molto meno rapidaticide; anche il verde di P aria i è tato con m ente quella del virus fisso (3-4 mesi). Sottovantaggio perim entato come pure la in1merpo te alla elettrofor esi , le sostan ze ch e servono sione di Gam bt1 ie nel le a cque ove si trovano di su pporto al germe si dimostrano e lettrouova e larve di tegonrye. negative . •A.. scopo preven tivo si è sperimentata negli Il coniglio e la cavia sono più sensibili alanimali con buoni risultati la iniezione di prei ' azione patogena del virus che il ratto , il sor parati di hi muto . di siero ricavato da soggetti cio, il cane e la gallina. guariti e di vaccino o meglio anavirus, analoLa malattia conferita al conig lio a m ezzo go all a anato ina difterica. t da au g urar. i ch e la profilassi e la terapia del virus di strada introdotto sotto la duramadre è una rabbia di cui la fase paralitica è immunitaria 1) 0 ano al più presto entrare n elpr-eceduta da un periodo di eccitazione part1la pratica t1mana con garanzie di efficacia e sopratutto di innocuità, in attesa ch e possa es- colare e da fenomeni di contrattura intensa. ser e :::,velato 1'·an cor misterioso agente etiolo- Il virus fisso conferisce una rabbia paralitico di rorta durata. Inoculato sulla pelle, nei mug ico d ella febb·r e g ialla . VrcENTINI . se.oli , nella camera anteriore dell'occhio, sulla cornea, nelle vene e nello sciatico, il virus La rabbia autoctona nell'Africa occiden- di strada u ccide il conig lio, in modo incostantale francese. te . Al contrario di ciò che si verifica con il virus rabbico di strada classico, la septineurite (S. NrcOLAU, C. I\1<\1·111s e VAL. CosT.\ NTI Esco. provocata · dal germe studiato dagli AA. nelAnn. 1de l' lnst. Pasteur, giu gno 1933). 1' organismo del conig lio si mette in evidenza E i te nell' frica occidentale fran ce e , .ac- molto difficilmente con l 'inoculazione dei monconi di nervi. Qu esto stesso germe, introcanto alla rabbia canina comune importata dotto nel cervello dei conigli, non può essere dall'Europa, una malattia speciale autoctona, ritrovato negli organi o negli umori , ad eccechiamata n el dialetto b ambara: Oulou-Fato, malattia ch e non sarebbe trasmissibil e all 'uo- zione del n evrasse. Gli AA. sono stati così condotti a riconoscemo. Questa cr eden za della non trasmissibilità re n el loro virus dei car.a tteri sperimentali che all 'uomo, universalmente diffusa fra g li inspiegano come l 'Oulou-fato si trasmetta raradigeni , e condivisa da numerosi eùropei , semmente a ll'uomo. bra appoggiata dal fatto ~he i documenti del Servizio di Sanità fino a questi ultimi anni Le alterazioni istopatologiche del sistema non fanno m enzion e di ·casi di rabbia umana n ervoso centrai~, viscerale e periferico degli in Africa occidentale francese . animali inoculati con il virus dì Oulou-fato Gli AA. hanno potuto studiare una sorgente sono quelle della rabbia. I corpi del Negri di virus di questa malattia. Mentre però gli trovati nei n euroni , n on importa a quale liesperimentatori ch e precedentemente si son o vello, sono in genere differ enti da quelli della occupati dell 'argomento avevano prelevato i rabbia classica per la loro colorabilità; essi si


2022

(( JJ., POLICLil'ilCO >>

[ANNO XL,

Nu~1.

colorano quasi sempr e in bleu con il metodo di Mann, non avendo l 'affinità oxifila dei corpuscoli citoplasmatici che -caratte rizzano la rabbia. Il polimorfismo delle inclusioni trovate nell 'Oulou-fato è molto accentuato. Dei neuroni in istato avanzato di degenerazione contengono spesso delle inclusioni. Esiste una immunità crociata perfetta fra il virus di rabbia classico e quello studiato dagli AA. Ricordiamo ch e una forma sp,e ciaJe di rabbia canina ve·n ne già descritta , in Egitto, dal nostro .Carpano. C. ToscANO·

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data di nascita e quei caratteri esterni che contrassegnano generalmente i vari perjodi della ,ri ta. Carrel propose a tale scopo di misurare la capacità di accrescimento dei tessuti. Se si pongono piccoli pezzi di tessuti viventi in un mezzo quasi privo di sostanze nutritive, essi manifestano una certa attività di crescenza e per qualche g iorno aumentano di volume. La durata e la velocità di questo accrescimento rapp·resentano l 'energ.ia di cr escenza residua dei tessuti , che è massima nell 'emb rion,e , notevole n el neonato , e decresce durante la giov.inezza e la maturità per diventare debolissima durante la vecchiaia. D I V AGA ZI O N I Questa ener g ia di cr escenza varia a seconda Le prove biologiche dell'invecchiamento. d egli i1mori n ei quali sono posti i tessuti, è massima nel siero di sangue. Carrel ha chi aUno dei caratteri fondamentali della vita è n1ato indice di cr escen za il rapporto tra la sula sua cessazione dopo una durata più o meno 1>erfice d'un~ colonia di fibroplasti nel siero e lunga a seconda delle varie specie. Ad ùn dela uperficie di un 'eguale colonia di cellule in terminato momento gli elementi vitali peruna soluzione priva di siero. Le var.i azioni di dono le loro particolari peculiarila, si disinque te superfici sono all'inizio della senescenza tegrano , si scompongono in sostanze del mondo co ì deboli da no11 essere quasi misurabili. inorganico. La morte è un attributo della vita. Lecon1te du Nouy h a pro-posto un altro me~fa g li elementi che costitui scono l 'organi1odo basato sul]a cicatrizzazione d elle ferite. S,e s mo vivente non rimangono cimmutati per tut- si disegnano accuratamente sopra un foglio di la la d11rata della vita. Questa ha un suo ciclo cellofano sterile i contorni di t1na piaga si posanatomico e funzionale . Ogni età ha le sue ca- sono seguire di g iorno in giorno i pr ogressi ratteristiche. della cicatrizzazione. Sottraendo successi,·amenCome tutti i fenomeni naturali la vita è te la superficie misurata in centimetri quadrati rilmo , ritmo di attività e di riposo, di assimida quel1a ottenuta il g iorno innanzi si constata lazione e disassimilazione, di costruzione e di c11e la differenza , la quale esprime la superficie disint6t,crrazione . La stessa pausa fun zionale n on ci.catrizzata non è costante, ma d,iminuisce a è che una manifestazione della v,ita, non una misura ch e la piaga si riduce. Si indicano i sospensione, perchè la sospensione della vita punti rappresentanti la superficie ci catrizzata è la sua cessazio11e, è la morte. su un foglio sul quale Je ordì nate rappresenLa morte fisiologica è preceduta da un ral- ~ a 110 le aree in centimetri quadrati e le ascisse lentamento del ritmo vitale, ch e intenso e CO-" i giorni , si nota ch e per una ferita normale struttivo n ei primi anni , raggiunge l 'acme del- non infetta, i punti possono essere riuniti da }'equilibrio con la maturità, per rpoi diventare un a curva r egolare a decorso geometrico. più debole, più lento , distruttivo con la seneL'equazione algebrica di ,queste, curve consenscenza. tirebbe di calcolare preventivamente la data I vari periodi della vita si possono inqua- della cicatrizzazione totale e le dimensio ni sucdrare solo g rosso modo con g li anni passati cessive della piaga. dalla nascita dei singoli individui. 1\ia sta di fatto ch e alcune circostanze modiCondizioni intrinseche e influenze ambienficano il decorso della curva, sopra tutto l 'età tali fanno sì che l 'adolescenza, la giovinezza, la del paziente. Questa influisce sensibilm ente sul maturità e Ja vecchiaia c apitano in epoch e diprocesso di cicatrizzazione ritardandolo con verse nelle varie razze, nelle varie latitudini , e l 'avanzarsi degli anni. Questo elemento è stato negli individui appartenenti alla stessa razza accuratamente calcolato , anzi è stato sfruttato com e saggio della vitalità dei tessuti e con see dimoranti nelle stesse r egioni. La varie età sono caratterizzate da modifi- guentemente per apprezzare l'età del soggetto. cazio·n i degli organi e dei tessuti, dell'aspetto La data di guarigione è in funzi on e della sue del contegno, ch e sono facil1nente rivelabili. perfi cie della lesion e e dell'età d el ferito. · In un. individuo sano di venti anni la cicaCapita però d_i frequente che queste modificazioni si verificano con anticipo o con ritardo di trizzazione di una ferita di 10 cmq. si ha in fronte alla norma; ]'aspetto non. co rrisponde dieci giorni, mentre ne occorrono tredici a trent 'anni , diciotto a ·quarant 'anni , venticinall 'età. que a cinquanta anni , trentadue a sessant'anni: È quindi possibile errare se si apprezza l 'invecchiamento solo dalla comparsa o m eno d.i In un ragazzo di dieci anni bastano appena se1 quelle a lterazioni che contrassegnano general- g iorni e mezzo. La durata del processo di cicatrizzazione cornen te la senilità. Si è perciò tentato d·i misurare la età, l 'in- stituirebbe una prova biologica d ell'età. argo. vecchiamento effettivo senza tener conto della 1

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[ .\.x~n \ L,

l\I.

5] j

SEZIONE PRATICA

2023

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NOTIZIA BIBLIOGRAFICA Pubblicazion,i degli allievi i1t 011ore del ,\J acslro Prof. MBERTO )f.\ NTEG.\ZZA , offe_rl e in. occasio11e del XY.Vlll Co1igresso Italiano cli Dermatologia e ifilografia te11uto nella. Clinica Derniosifilopali ca di P avia (21: 24 .. ?Ltob~: 1933-XT). Vo l. cli pag·. 725. Pav1a , f1 p. gin Coop. cli iB. Bia11clli . • TI volurn e di :pubblicazioni offert o al Prof .. U~. ~fanLcrrazza, nel XXVIII Co11g resso de]Ja Soc1eln Italiana tli Dcr111atologia e ifilo~ rafta (I)avin , 21-24. ott ol)rc 1933-XI). oltre il valore i11tr in . <'co dci nu1n orosi ]avori di cui si co111 pone, l1 a pure t1n significalo sin1bolico cl1e non i j) ll Ò n n1eno di fare ril eva re. . _ es una 1nigliore occasione i)er festC'g<riare i I ~faestro insigne, il qua1e da ]Jiù di u11 quarto cli ecoJo d iri rre la C:l in i ca dern1osifì lopati ra di Pn,·ia, ~i 1)rcsta,·a aO')i allie,·i antichi e r ece nti quanto l 'an nua le riunion e dei clera1atol ogi it aliani , o~piti . ro n i1a reccl1i collcgl1i tra11ieri, nei nt1ovi SJJ]cudicl i l<>cali della C:linica, sorln dn poco tempo per J'in1pulso a11 imatore del l~c­ g-in1 e, i11sir111 r co n tu lti g li a lt ri edifi ci del gra ndioso Polic 1i nico a sostituire il vecchio 0 .. JJe,fnlc di ~ . 'l\1 a1t co oran1ai tror>po anO'tl to e di Ye nu1o inadatto a l bi ogoo. E co ì o-li allie i, fra cui qu elli già ~aliti a lln cal tedra . ri t1ncu tlo i11 que.- Lo ,·olun1e lavori proprii t1uel1i delle )oro cuole. ha11 11otl1t o n10 Lrare al Mae tro (qti.asi « cur. ores vitae lan1pada Lradu11t n) com e la Oaccola de l apere loro affidata no11 fu lasciata "peg11ere , nia , trasn1cssa alle nuo,·c cre11erazioni di tudi o i, J>crpel u.a fra di <'~!'e la ll1 ce deJla cien za in continuo divenire. Bc11 venti lavori compongo110 j] n1a rnifì co volu111c e.l i ciasc u11 0 dci Cfllali purlf'OJJPO Ja ri . lretter.za dello s pazio ci vieta cli fare ia J) Ul'f' ltn sommario ce nn o. fli cord er e111 0 ~o llan to : G. !\lariani (Bnri) sui cr1rafl1 ri regiona?i ~ uta1.1ei rile1. afi co1.1 la. isp~­ zion e :eco1irlo p1,an, ori=zontali , sagcr10 dt or1g inali ime indagini su proble1n i cli dermatologia « regional e » micro- e 111acro co1)ita, -::Jrredato da b en J O ta,·ole coJ1 G fì gure; .\ . ·erra (Cagliari) sulla diag11osi T?~·ecoc e del/~ lel)bra· G. 'FaJcl1i ( a sari ) sull znjli1enza di estratti di orga1ii in determinate ;11fezioni sperimentali della pelle, con tre tavo]e e 27 ngu 1'('; F. 1F larer (i\fessina) dal tiLoJo: « Qu(u/ri c~i 1>artecipazionc cu.ta1tea alla patologia de~ sLstemu reticolo-ertdot~liale >) con tre tavo le e \e~ 1 fì gt1rc ùi cu i b' a colori. Dea li <t llri lavori, usciti dalle Cl in icl1 r cli J3ari (Jaja . . auni ca11dro), Cagliari (Piu ~ tli, l\i' ello11i), l\1e · in a (Grillo, 1\ii antarro. IJ1 aca.n ~ . sa,·crio). Pnvi a (Barca redda, Casazz.a. .ott1n1 . CJlingani. Peracc:hia . (~ . Radael.i),_ as .. a!·i .<1'1u1! l·a-Pa: lorino. l 'a111pon1 ) non c1 e poss1l>tl t' di r e allro ·e 11 011 c h e I 'interesse clei Ya ri .argo1

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111enti. ù 'i11dolc cli11ica, (('rapculit·a , :sperin1enta lc, i quali investono i più diversi camiJÌ della rler111atologia e ~ifil o logia, '" di pari IJasso co11 la n1odernità delle vcdt1Lc ecl il rigore dei 1nelodi d'indagine. La suntuosa e correlta edizione e le numero~e ng-ure impecrabi 11ne1) te ri prodol te a o·giungo110 pregio a questo 1101evo lissin1 0 contributo ch e g li allievi del Pro f. i\1aotegazza hanno portato agli studi dern1atologici e cl1e anch e i1eJla veste est eriore è ri11 .. cita ùrg na ctell 'il]ustr e Maestro cl1e si voleva onorare. Possia1110 dunque fare no... trc e chiudere con esse questo bre,re cenno , le parole con cqi G. ~lariani , il più anzi.ano deali a llie' i offerenti ed ora Clinico a Bari e ~J acrni{ì co Rettore di quella Università, conclude a s ua ,rolta la i>refazione al Yolu1ne: « ·Dalla Sicilia, dalla ardegna , dalle Puglie, i uoi dispersi nia em.pre n1emori allie,·i gli ha11n o vo luto oggi pre enlare cr]i ulli11)i [rutti del loro lavoro, ben apendo che n essur1 compenso poteva essere più gradito alle ue diuturne alte fati che · c he quello di veder fiorire, ne l terreno da Lui sen1inato t111a r ip-ogliosa e ricca in esse )). ' ' · :!\ifo rrESANO.

CENNI BIBLIOGRAFIC/<1> \ . DE C .\STRO. Chirurgia della tubercolosi pol111on.are. B oepli, ]\filano, 1933 . La cura della tubercolo ·i poln1onare è or' nai da un ,,e11ticinqt1e1111 io en Irata ne] can1po <lr1la cl1irurgi.a e dopo i prit11i i1eri odi di entu..., j,l mi e di in certezza . dopo gli inevitabili er1 ori di \•alutazio11e e di n1etodo a ttuaJ111ente ha u11a base sicura n ella pratica clinica. P11 ò dirsi oggi cl1 e circa due terzi dei casi l'ra quelli i1on ben efici.ab ili clell e cure comur1i (' dei pneu1notoraci l)OS o·no avvantaggiarsi della terapia cru enta. ,L\.l lt1alm ente a11cbe in que: to ca1npo la cl1irurgia italiana 110~ ~ second~ a nessuno sia per il i1un1ero degli 111tervent~ <'"rcruiti ch e per la ra1)arilà e la ri cchezza d1 c10t~zione degli O 11edali e luocrl1i cl~ c11ra ùoYe <'"i:'l e pe r anale e attrczza lt1ra partu.:olarn1ente aJ a tte per queste oper azioni ch e esigono un ;!.:rado di . . pecia ]i z1~1 z i o ne. e una e~ 1)eri e rl za pra1ica note vole. J!a se abb.ta1110 n e l ca111110 pura11tente n1edico e in quello cie1ltifico una va:-- la l11 e. se di 11101100'rafìe cl1e i occu pano del probJe111a della tubercolo i l)O}n1onar e, . srarseg·g ia110 ~nve ce nel no tro 11ae e tr~t.tat1 cl1e· co11siderano con una certa lar gl1cl'.Zrl 11 problern a chirurQ"ico di qu esta 111fl l::ttt.ia. Pcrtflnto f> 1itisc.i.to utÌle e n1olto op1)ortun !l qu esta r1ot e' ule 1)ubblicazion e di l\ nt o1•io De r.a .. tro ediln da HoetJli in bell a ' cstc tipografica dovr C'- . s Jri111e in modo succint o, 111~ co11cetto,o, ... c117;1 tra c 11rare le parti essrnz·ia li . Jr mode~le 1

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1l 1 ,--i preg<t ci ·;n, i;11"r cl u c' co pit• dri li hri cli r uì :--i des id cr~ la recr11 ~ 1 0 11 r .

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2024

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con o.. renze ulla cura chirt1rgica della Lur·ercolc>si i>ol111 011a re. Que lo libro riu scirà quindi a'"'sai utile non solo per la cultura generale del n1eciico ma come g uida j)ral ir a clel chirurgo . V. GHTRO G. So1,1Enr. 'e ritti stnll' addom e destro. Bolo. gna , L . Cap1'elli, 1933. 1"' · \ . ha raccolto in un volume tutti gli artico.] i dn lt1i pul)bli cati sia sulle ::;indro111i r 1i11ich e c l1 0 s11lla tecr1ica operatoria 111 talune affez io ni deg li oro-a 11i della metà destra clel l 'addo1n c cl1 e per pec uliari affinità di sen 1eiotica. per le frequenti associazioni morb-0 ... e, per 1nolteplic i leg·ami n erYosi , arteriosi e li11fatici . ~ ano s late riunite in questi ultin1i a 11 •1i co1ne ~indro111 e 111 orbosa a sè col nome di !'i ndro111 e da addon1 c clestro. Il i1on1e te ~so di ~ indrome e n on di 111aJattia. le sue caratteri .. t.icl1e e _en zialn1 enl c clinic l1 c l)iù cl1e a11 a to 111 0-~)è\lol o ­ g·ich e '"' lanno a i11di care ch e i lr<ltl a più di u11 'afTinil ù . i11to1natica piutto. lo ch e e.li utta veru en t.i l ù m orl)>Osa. Qt1esto ci dà t1na ragio11e delle n111Y1cro . . c cli .. cussioni a cl1i l1a òal o luogo . n1.a i11dubbi a111e11te l 'introduzio:1e di queste nuove idee 11ella clinica è ' tata di grande l1tilità ~ ia per darci ragione di inolti intorni prima o c uri . r l1e per indi carci taluni tratta- · m enti c hirurg ici. Il non1e del cl1iaro a11tore e la sua larga esperie11z..1 clinica sono un 'altra ragio11e per richi a111are 1'atte11zione del ceto inedico a questo ir1 L ere~ .. ante Y0Ju1n e. ' ' · GHIRON. .~.

B.\ .. SET. L e gén oii . Ancto11i·ie cl1irurqicalc et radiographique; chiriirgie or)ératoirc. Vol . di 190 pagg. con J 90 fig·. t~ d i t . ~1 anot1. 1 Frs. 4-5. È la prin1a cl i u11a serie di n1on o~· rn fi e cl1c il Baf;set i 1)ropone di scrivere sull e gra11di articolazion i. L 'op era &i divide i11 d11 e i1ortj: n ella prima viene tratteggiata l 'anatomia chirurg ica del ginocchio con speciale rio-l1ardo al1=a i)eLto radiografico in condizioni norm;a li . J\.pre la seconda parte t1no stt1dio alle vie d 'acces o all 'articolazione ; seg·l1ono i cn pitoli di tecnica chirurgi.ca dedicati a]le lesioni traumaticl1e. all e anchilosi , alla tuberro lo_i ... (~hj11d c il libro una breve es po ... izione s1i'lle. O},erazio11i m11tila11ti. _-on possian10 e im crr i fla Il ' e ·~ prin1e re inera'i?'lia nel trovar e quivi cl c. r rittH e raccomandata la disarticolazione , op(\r.:.ti'.iio11 e da rigettare se non altro perch è r r0a t111 probl en1~. protesico fli ~oluzione ~liffj cilr o ÌrD p05t; i 1) i1E'. TI li})r o è• del re~ t o a sBai int rre.s~ar1t e e hr n ì.llt1 ~ tral o . V. 1

f ·\ Sl\to~·rEIL. Chi r tzrgie ostéo-arli cillaire. • VoJ. di 360 i1ag-g·. con 201 di segni C' 60 ta'' . radiog ra ficl1e. Maloine edit. , Pari g i. Fr.. . n. 11 libro 11on rapprese11ta un tra tt ato di chi rurg ia o .. tea-articolar e come 11 titolo potrebbe

F.

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(_\ i\':\O XL, Nu~r. 51]

!L POLI C L I ~ ICO l l

far creder e i11a conti en e l 'illustrazione, ' Terbale e ico11ogra fi ca , degli i11terYenti di chirurg.ia o .teo-articolare, a giud izio dell 'A., di pra' t1ca p1u corrente. La maggior parte dei ca1)iloli sono dedicati alla tecnica della utura o sea, che viene ampiamente desc ritta per quel che riguahda l i trumentazione e le varie applicazioni. Inter e santi le descrizioni de.gli 1nterventi sul g i11occhio (m eniscectomia, plastice dei leg·amenti crociati, artrodesi ... ) e ull 'a rtc.~ (artrodesj extraa rti.colare. ])lastice del tetto ... ). Materiale illustrato di primo ordine. Libro intere ~. ante ed t1t iJ e per i chirurgi. V. 1

\I .

SEGRÉ.

Compendio <}i rJrtopedia per 1

slu-

1lenvi e m.edici p ratici. 58 fig. Edit.. den ese , 1930.

ol. di 300 pagg. con tabili mento Poligrafico l\T o-

Più ch e un vero C' 11ro1)rio il1 anua]e i I libro rappresenta il frutto dell 'atti,,it à didrttti ca svolta dall'A. 11egli anni 1920-23 ed l1a il modesto scopo di fornire all o stud ent e e al pratir.o 11na se1np1ice gu ida :per oriz7.ontar~ i nel vasto campo dell 'ort opedi.o.

' ;·

ACCADEMIE, SOCIETA' MEDICHE, CONfiRESSI Congresso Internazionale di Medicina dello Sport. (l 'orino e Ro111a. 3-9 sellembre) .

Questo ConYegno b a riunito, oltre a parecchj , tudiosi e r appre ~ e11l a11li di F ecler azio11i sporti\ e <li Yarie Nazioni . u11a l ar ga schiern di italiani, cl1e l1anno portato eccellenti contributi <li osservazioni scientifich e e ])ratich C' . Il m edico deve veder e cli lJuon occhio la passione' odierna d ei g iova11i per lo s port ch e conLribuisce a t e11erli lontani dai vizi ed a svilupparne le energie fisiche e 1norali. ~Ia , nppunto per la st1.a , te sa diffu ione, è necessario che lo sport sia o rYeg·li ato perrl1è se esercitato (' Oll esagerazione r n e i g i 0Yal1 i è' facile oltrepassar e i li111iti - puù portare a cl an11i irreparal)ili. Lo s le'" ~o re11din1ento d ello s portiYo, inoltre. pt1ò essere di 1110 1 lo 111 ig lioralo co11 un 'adatta sorYeglianza rnedica. L 'Italia è n1ol to bene av,iata . u ques ta _trad a , ron1 e clim o tra il gra11cl e e r apido _YilupJ)O d e lla Feclcra1.ione Tl alia11a ~ledici S porti,~i. pre ic<lula d al t:a in i . . r l1e ha, fra l altro. organizza lo il I (~011g· re. ~o n azio11 ale ulla Yalu tazione fi ica dello ~ po rtiYo e l 'allt1ale ben riu . cito i11lernazion ale .

L 'interesse central e cl cl Congre .. o è tato rivol Lo nl t en1a ufficiale, sull a scl1erla biometrica interna: ionale per stud enti universitari, per ct1i erano i11scrj tli corni? relatori i proff . LATARJET (Franr ia), l\IALL\,-1Tz (Germa11in) e P . BENEDETTI e L. C ASTALDI (Italia ì . La prese11za, alla cerirnonia inau~urale cli tt1tli i Retlori d elle t r11iversità de] Regno 11a dimostralo con quanto interesse le nostre UniYer sità seguono l e t endenze sportive, ottemperando cosi anche a11 'ordine d el Segretario del Parli lo di favorire ]a m enic in a n ello sport i1ell 'in eg n a111e nl o degli _;\ te11ei.


[ANNO

ÀL,

NUl\t.

5 1)

SEZIONE Pl\ATICA

L TAnJ 1·:T 11a riJe, a lo 1·e. i te11La cli due lenclcnze, 1·,1na r l11) in tende en1pliiic are il n u n1ero delle 1n·o,e, in 111odo da re11derle acces ibili a tulti i i1ledici, l 'allra . eco1H..lo c ui l a scheda c]o, r c bbe essere il più completa possibile, in nJodo da costituire un Yero piano di ricerche. Le tendenze no11 sor10 inconcilia})ili e si potrebbe i. li l uire u11a cheda internazionale ah])astanza co1npleta nei s u oi punti e sen z iali che ono l e ricerche cli indole antropome tri ca, f i iologica, b iochimica e p sicologica.

P. B1!;.t~J:;DE'n'1 rife ri. ce ulla val u t.az io11e della co-

~ tiluzione

inclividuale secondo il uie tod o VioJa, c l1e valu la s intelica1uenle ogni i11d ividu alilà in J1ase alla d e lerminazione quantitativa di un co1nplesso cl i C'Ara It eri anatomici e funzio11ali . Tale 1nflodo compre11c.le una prima parte fo11cl a la ·t1l 1 ·a11amne i , la Yalutazione morfologica e terna i~pettiYn e 1 anlropometria esterna; s i d e lermj11a110 così il ,·alore son1atico. il tipo inorfolog ico e l 'e11tilb d ell a deviazione. La nùsura b asf\le (c he rispeccl1i:l e enzialmente la vita Yegetati,·a) è cos lituila dal valore del tronco, a c ui s i contrappone quello degli arti, che vale come incl ice d ell a vita di relazione . Aggiungendo altri tre fal lori an1ropometrici, s i s tabilisce il tipo morfologico<'O!' titu1ionalo. ~umerosi dati re r1gon o poi raccolti per la yal u t~•l ione delle ftl ni.io11i organictte e per la cresci lCI òell 'organismo.

L. CASTALDI, pure o servando

che JJCr a lcuni p o rt. sono preferibili le stature alte e lo 'iluppo rlegl i arti in lunghezza (saltatori , corriò orj , nuotél lori, ciclisli u s trada) e per altri invece, deg li arti r elativamenle corti (lottatori, pugilatori , c iel is t i u pis ta J ha ril eYato cl1e per trarre un giu <l izio definitiYo di alliludine sportiva non 0110 ... ufficie11li le n1isure antropometriche n è tarnpoco gli « indici », di cui il r elatore fa una critica serrala. Cila a tale i)roposilo le Yerlute cli Casinis (il quale osserva ch e ques ti inclic j so110 basa i i ull 'empiri mo <'apriccio... o ed ha11no q ui11di sca rso valore n1c ntre la r uola co t itu zionaU s Lica ita liana permette di g iungere ad un criter io pin esalto dell a rol)u s lezzo organica e delle capaci1à p sjco-fisich e) e di Herlitzka ch e ha rile' a lo c]l e tali indici sono errati clal punto <ii Yistn arj1n1 el ico e d ell ' infl ttcn zn cl ell e ,·arie 111i ure ~ u 1 loro valore. Per quanto rig uard a i tipi n1orfologici cli 'igaud, Krelschmer ed allri, il Relatore osserva che )Jer Ll maggior parle si tratta di s inonimie e non <li tipi*3 diverse da quelle fondan1enta1i del Viola , sicchè il metodo di questo, pure incontrando delle difficoltà e permettendo degli errori , è oggi il JJii1 consigliabile. Nell 'ampja disc u sione seguita, 0110 da segna1rlre Je due tendenze, l 'u11a di H erlilzka, c h e non ri liE>ne con s ig liabil e l 'adozione d ella . ch eda unica generalizla l a, c h e JlOn può essere s t abilita con esat tezza e sareblJe troppo sen1plicis la, e I 'altra di CAss1N1s, il quale si preoccupa delle esigenze d ella pratica ed osserva che un'eccessiva libertà porterebbe a11a confusione c h e in pratica va appunto evitala. Anche BAGLJONI fa la distinzione fra la ricerca scientifica di ver a fisiologia lunga e difficile - e quella pratica, per l a quale si può ammettere l'uso di una scheda internazionale, stabilita secon do criteri fisiologici, biologici , clinici e<l anatomici. Le numeros i im e comun icazioni (ollre un cen-

2025

linaio) sono Late riu11il c i11 g ruppi o n1 ogenei ri g uardanti : 1) l 'orga n izzazionc della m edj cina d ello porl in varie azioni ; 2) j l \al ore di taluni esa1ni n1edici e della sorvegliCtnza lnedica degli sportivi · 3) _ino:fologia e sport; 4J ren e, cuore, sangue, re~ ~ p1raz 1one; 5) ali111 e nlazi onc e lne tnbolismo: G) falira, a l1ena1nenlo, e ffi c ie n za: 7) s tuc.f j diYer i di lr.aLnnat ologia, o rlo pe(fh1 , fi s iro-terapiu , lon1 alolog 1a, ecc. Segnalia1no, J'rn g li al lri, gli s Lu<lj s11Jla rfon1~r( SfJO rti va (l 'esercjz io dP ll o sport )) UÒ esser e co11l1u11a 10. anche nel p c rj o<fo mestruale purchè no11 ecress1Yo e le11e11 d o co nt o cleJle erazjo11i i11divicluali e della sensibilità nl freddo), sull'abuso riel cciffè (di cui gli sportiYi eù i la,oralori in ge11cr e debbono difficlare, l nn lo j)itt c he - conìe b a di1110 lrato Cas inis - e~ ·o no11 tn igliora il r e11<l in1enlo), . . t1ll 'igienr <I elle piscine, ecc. Per ulteriori i1o ti 7ic ul Cong resso, si vedano le r elazioni di . S I~I S (Giornale cli Mrtlici1ia 1\! ilitare, ott. 1933) e quell a mollo ampia di A. \ ·1lIANO (Rassegna di m edi cina applicata al lavoro industriale, 1933. i1. 6), in al Lesa della J)U bblica1~one degli A~ti de~ Congre o, che sp eri a1no prossima e c he c1 dara una r o 1nplela 'i ione clel1 'a ltu a le l11 cdicina sp or liYa.

e,

fil.

II Congresso Medico-Chirurgico Ca1abrese. • (R eg·gio Calahrj n, 3-5

cllembrc 1933) .

Odierne vedute nella terapia dell'infezione puerperale. Prof. Uoo TROPEA. ì\011 è invero confortante il dovere co11statare che ancora oggi c i si debba occupare della infezion e puerperale, ma è cerlo che ql-te ta ha tuttora i1 p e ante pri,iJeg io cli d er in1a re il n'laggio r nu1ncro delle s' e11 I ura le marlri ch e annua1menle lasciano la Yita a C<iu .. a clella n1a lernità. r,;·o. si intrattiene prj111 n piullos lo dilli1 sam e11le u ll c Yarie forme c1inic h r cli infezioni puer}iC?ral i , per l e quali adotta la clas ifi ca del suo maestro Alfieri , giacchè diver so tal ora n e è I 'agente, come diversa è l a Lerapja ed il prognostico. Entra quindi a d occuparsi dei trattamenti 1erapeu1ic'i per la infezione in paroln, passando in rasseg na tutti i mezz i sino ac l ora pro1)os li ed adottati, 111edi ci e chirurgi cj . ncrcnr1a nclo jn modo , peci a]e nlla varia e non p oca produzione sciet1l ifica i1alian a. Dopo aYer ricord a lo tra i n1 e l0<li tu ltora in esperimento p er ch è rrrenl i la ' arc h1oler apia p er la porla di ing r esso , la Lras~usione anguigna e la jmmunotrasfusio11e, così r.onclude: cc Se volessi inle lizzn r e in una fr nse qu ant o in CfllÌ ho esposto potrei co n clt1<1er e u11 po · differente mente 1na non cerio clel tuli o di, er a111en(e rl n come si sono espres i i i1on llocl1i r elatori su1l a tera pia dell'infezione puerpera le, ei a lo r h e l 'in1 portanle ed assillar1te nrgom en Lo viene og·ni tan1 o scg11a to al! 'ordine d el giorno . l,e idee si ono senza rlubbio a ttraverso i quinqt1e nni chiarite, ed ordinate; il b u on senso e la clinicn h n11no ostracizr.a to qualche traltan1ento ch e po·leva an che essere 11ocivo od almeno del tutto inu tile e sull 'orizzonte s i nota qualche balenìo <li 1u ce nuova. A questa noi tendiamo lo sgu ardo e la n1 e11te, felici vieppiù se essa si dovesse proprio partire dal ciel o nostro. In oggi però, e particol armente sino a che l 'arma decisi va diretta contro gli agenti incriminati non sar à in mano 11ostra, doJ)l)iamo ricordarci e ricordare el1e un g-rarHle a 1IPn lo nC'lln lotta lo abbiamo


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« ll. P OT.I OLTN TCO n

ed è la lJrofilassi, m er cè la quale si potrebbero 'eclere notevolissimam enle ridotte le infeziosi là e le n1orlalità per le infezioni del pu erperio ». l{eclama una più e11ergica applicazione della legge su lla protezione dell a Nfaternità e dell 1Infa1izia in moclo speciale per il Mezzogjorno d 'Italia OYe occorre esplicare t1na i11lensa azjon e di YeTa « bonifica della razza >>. La tubercolosi laringea ed i suoi rapporti con la' tubercolosi polmonare. Prof. GIUSEPPE SALVADORI. - L ' O. esamina, alla luce degli slt1di più recenti, i vari aspet t i delle

questior1i rjguardn11ti la tbc. della laringe, fer n:andosi J)rincipal111ente sul problem a p alogen e11co, s11Il ~ fc,rn1e clinich e e sui criteri tera peu t.ici e fondand osi sul conce lto basjlare ch e la for1na lari11gea debba essere studiata e curala seg·u endo i su oi rapporti con la forma polmonare, cli regola ad essa con comilan te (la tbc. iJrimarja clella laringe è da ritenersi clel tutto eccezion ale). Porla inoltre il co11tri1Juto clinico ricavato dallo s lt1djo di 148 infermi di tbc. laringea (rjlevali da 1tn lot ale di 814 a111.n1a1a ti cli tbc . polmo.nare), osserYati e curati in parte n el Sanatorio Vittorio En1anuele III dell 'Opera Nazionale Invalicl j di Guerra sull 'Aspromon1.e ed in parte nel Reparto 1bc. degli Ospeò nli Riun j Li di Reggio CalaJ)ria. Sulla compl assa questione patoge11eti ca I 'O. i sofferma an1piamente a discutere la classica 1eoria di Loujs dello spu1o bac.jllifero a confronto co11 le r ece11 ti teorje della via ematica e sopratutto cli qu ell a linfatica e pur riconoscendo tuttora l a })rima come la patogenesi più ireque11 le, rileva l a granòe import anza attribuita d alle J)iù recenti ri cer cl1e alla 1r asn1issione per via ] infatica, sia p er via <liretta dal l)Oln1on e alla laringe sia p er vi a indire tta a tLraverso l 'es1Jettor ato b acillifero ed j] tesst1to linfoadenojde faringeo (t on sille, ecc.). I quadri anato1no-patologìci delle du e localizzazioni i1el i11aggior i1umero dei casi sj corrispondono r eciprocamer1t e, poicb è al tipo in prevale11za fibroso poln1onare si accompag11a il t ipo iEfi]trativo-prod.uttivo della laringe, a quello iu prevaJen za essud ativo del poln-ione quello con t endenza ulcer ativa 1arjngeo. In al cuni casi })erò vi è pj ena c1iscordan za clinica ecl anatomo-patologica tra le clu e a ffe7.io11 i. Sulle forme cliniche l'O. richiama in special n1odo l 'a ttenzion e sulla forma catarrale specifica, oggi arnmessa dalla maggior p arte degli AA ., for n1a piuttos to frequente e dalla quale si ha spesso l 'evoluzjone i11 una forma infiltrntiva od ulcerativa. Ve'rtgono quind j J)assati in rasscg11a Lulli i complessi indirizzi ter npe11tici sia locali ch e gen erali ed a t al proposito l 'O. insiste sul concetto fondamentale che la cura della lesjone laringea clebba essere accorrtpagnata da una Yalida ct1ra della lesion e polmonar e, p er cui è in(li spensabile una intima e b en i11lesa collaborazio11e tra 1isiolo·go e lari11gologo. l?arl icol ar e jlnportar1za vien dat a alla cura sanatorirt 1e ed all a collassoterapja, ch e rappresentano le ba i di uno: efficace cura laringea. Viene combattu1o il veccl1i-0 pregiudirio ch e il clim a di alta montag11.a sia controindicato nella t bc della Jaringe : esso è controi nò_j cato solo n elle forme gr avi <lì qt1 cs la co111c clel resto anch e in qu ell e g ravi del poln1 011e: rua T1ell a n1aggior parte cl ei casi an ch e

[ANNO XL, NuM. 51;

la lari11ge si avvantaggi a dei n1igliori risultati, cl1e il suddetto clima d à in favore delle condizioni ge11erali e polmonari. Argon1ento infine di speciale interesse è dato· <lalla profilassi, la quale, GOn la sistematica visita laringoscopica dei pazienti già riconosciuti affe tti da lesioni polmonari, con1e dj quelli sospetti, può porre in evidenza alterazior1i iniziali della lar inge, su scettibili di efficace trattamento. In a l1;u 11i cas.i poi Je cosi.dette afortie e disfonie pren10n itorie, controllat e laringoscopicamente, costitl1 iscono il vero segnale d'allar111e per la depistaziori.e~ di lesioni polroortari, non a11cora clinicamente .ben n1anifeste. Il valido contributo <i el laringologo alla· profilassi anU tubercolare attende ancora di essere pienamente e gius lan1en le apprezzato tanto i1ei san atori, n ei r eparti ospedalieri, nei dispensari. qua11t o da parte dei n1edici pratici: è n ecessario p er ciò riconoscere ad esso il giusto pos to che glf ,.;; petta n ell 'or ga11izzazione della 101 ta antitubercoJi"\r e. L'epilessia. Prof. A. PucA. - L 'O., do1)0 avere illustrato il

contributo apportalo al t em a alt 'epilessia da due· insig ni suoi predecessori, Silvio 'I'on ini e Silvio ' renturi, afferma ch e l ep·ilessia non è so1o l 'accesso 1na è tutto l 'organis1no m e11tale e somatico che partecipa al processo morboso e non ciclica: inente, ma con r.ontinuità ; quindi l'epilessia n o11 è.• espressa da deviazio11i accessionali che si dist accano cla un1 linea cojncid en1e con la norma, ina d a gi1 late profonde, <lislanziate che si origina110· <la u n a linea ch e è già n el can1po della p atologia a t di sotto della zon a normale. Accenna ai dati ~ I atistici dell 'epilessia in Italia e particolarme11te· r1ell e provincie di Catanzaro e (fj Reggio Cala bria in rapporto alle condizioni cl i-.T1atiche, a111])ien Lali, produzion e e con sumo vinicolo, difft1sione della sifilide, lubercolosi , malaria, ecc. Conferm a ch e nei paesi con il m aggior consu1110 vinicolo si h anno le più alte percentuali di epiwttici n on os lan te qualch e voce discorde in pr-0l)Osito . Insiste sul fattore eredo-l1.1etico; si ferma· poi aJl 'epiles.s ia i11fantile ed assin1ila a questa m ol1e forme erlampsich e. Discute aD;cora le più recenti classificazioni dell 'epil essia e le ri guarda con· Yision e unitaria, egnando i li111iu biologici d el ] 'at titurlir1e aJia con vt1lsion c e gli stin1oli ch e tale· I encler.za metto110 in eviden za. Tilustra le sindron1i incomplele delle forme atipich e, rigèlta il concetto di ll na epilessia-nevrosi, <li una formcl sintonia li ca, biopa tir-a, m el tendo all a 1)ase cli tutte unn cost ante foncla111eutale ch e a· Yol1 c è la len1e , a Yol te esplode per condi zjo11i rliYer . . e. Nell a cliag·noslica accen11 a alla po sibilità di far cfj ag·x1os i di e])ilessia in assen za cli convulsio11i e <lopo aver ricordato i lavori d ei suoi collaboratori" di scute alcuni criteri differenziali tra epilessia 1>arziale e gen er aliz7.A1a. Passa infjne in rapirla rassegna le t eorie etiopatogenetiche ed i concetti t erapet1 Lici clte guidano n ell a cura dell 'epiles. ia (' cl ello stato epilettico. MAruo M1sA s1 fa una r elazion e sul l\ fe.Il prof. . 1

111ng1smo.

Hann o f atto ségui to nun1erose comunicazioni j i1 d iYiduali ch e, per necessità di sp-azio yengn11QJ 0111esse; figt1reranno negli lli . A. 1 ,


----SEZIONE PRAT I CA

2007

APPUNTI PER JL MEDICO PRATICO. CASISTICA E TERAPIA .. I quattr o maggiori problemi della ginecologia. P e r. Ba rlo11 _t :oo ke Hirst (Tli e Journ . o/ th e A m ertc. lll edtc. r1ssoa.., 16 setl.embre 1 933) i qu~ttro pro~l em i più importa nti d ella gin ecologia son o i l can cr o de ll 'u tero, la morta ]j tà 1c1-0. tero a nel {)arto , la st erilit à e il contro llo de ll e 11a .. c it e. l l ca11c r n è in 1\ 111e rica al ,econdo posto fra it> ca u~e di inorte. L na don n a ogni otto che l .\ .:;Q'i ung~no i 35 a1111i avr à u n can cro e I '&'O % <lei ra n cr1 n elle donne h a n no loca lizzazione ll lerjna ... ccondo .J. G. Uark la mig lior e prc' r r11i<.1 ne del cancro del collo u terin o è J.a r ipa 1 ·t1 ion() clel collo do1Jo i parti . Le per a n lc d i una terapia chirurg jca cll i, ace ~on o l\1t te rj poste nella diagn o ,i 1>r ccore: 0 u ariJ)i)it à <lOJ>O;) a nnj ,-a d al 50 al l'80 % nei a . . i in rui il t u n1ore t' limi tat o a] coll o d ell ' ute ro, i11r nlrc t'l i1ulla quartd o ' 'agi.na, intest in o 'E' ve r ica so no in ter e sati . "Cliii s imi per la diagn os i on o la i>r ova cli ""chilJ er e l 1l1 o d el col po copio d i Hin elma11n . L 'inler, ento d a e~ cguire è l 'ist er ec tomia alla ' Vertb ci111, inter, c11 lo cl1e, i1elle nLani di W erthein1. raggiunse n egli ultimi t empi m or ta1i1 à del 9 °~. i u a associar e ope razione chirurg i·"'a e .a.pplicazion i di r ad il1m . Il r ad ium è s ta lo cfli cacc in ca i ri tenuti inoperab ili. L 'associazion e d ei raggi X col r a dium è di e fficacia n ot evolm ente n1aggioE.e. ar ebb c b en e ch e si. g iunge,,se a d un a tec11i1.;a t€r apeutica tandardizzata da a dottar i in tutto il m ond o. La. m o1·talitlt m citerna nel parlo è t r o µ1)0 alt a n egli Stat i U ni Li 1 p oich è i piccoli osp ed ali n on ~0 11 0 a ttrezza t i in m od o ad atto. I n m odo specia le è n ece"'sario sor vegliar e il fu nzio nan1ent o :lelle clini ch e privat e. P er quant o rigu a r da la sterilità, l '~. r 1tien r che l 'u o d i irra diaz io11i sull 'ipof1 ._ i è in d ipen sabile pe r compl et ar e la cu r a cl r fl a .. le ri lità involon ta ria. Per la sterilità volontaria, J'A. ri tiene ch e la lir11itazione d ella fecondità p r eceda una e linzion e d ella ci,rilizzazione o la ott.onl i ion e di u n pop olo ad a l tri p iù prolifì cj. el 193 1 la m edia di n at alit à era n egli Stati · n iti 18 9'00, contro 25 , l n el 1915. Ne] 1932 a Fi1adelfla ]a m edia cadde a J 6 %o. La s terilità olontaria e per sino la st eri lizza .. zione può esser e n ecessaria in condizion i p atologich e, specialmente n el caso d i malattie in en t ali . Baskin h a con sig liato la sterilizzazion e temp oranea m edia nte t r e in iezioni intran1uscolari di 3 cc. di sperma fresco più 1 cc. di exilresor cina da fa r i a distan za di una settim an a u n a •

claJ l 'a ltra. Così i h a Lerililà della dur ata di u 11 anno. ~\le oni con sig·lian o di dis tanziare le gravida112e p er ch è questo d à m aggior sal tLtè a ll~1 ll1adre e le n ascite .a l unghi inter val li dà n uo fì g li migliori e m egl io allevabili o co11 m orta1ità in fa11tile rido tta . P er ò spesso i dannos i effetti d ell a 1tLaternitit 11er la don n a son o esngerati , e n or1 ·è sic ur o ch P i fì gli. nat.i a riotevole dis tanza sian o m igliori . Ben 1a m1no Fran kJin er a il c:r1 inrlicesimo fìgli o! [ 11 German ia com paion o o Laco li cli: metto110 in e viden za i dan n i cl1 c le nl i ·ur e cl1imicl1e a11Licon cezionali recan o alt 'embrione q uando ln gravi danza n on r eYi la i a. Per g li La ti 111it i la ]i n1 ila1.ione delle n a. c ite è m aggiore nella razza Lin11ca, minore per la nera; e quest o r ap p r e cnt.a un pericolo per l 'avvenire. R. Ll:~SENA. Le n1estruazioni vicnriou t i in grn vidn11zff.

I . Kieser (C linic·a Ostetrica, o lt. 193 3) ripo rla il caso di una d onna d i 2J. an11i r he, i11 due o-rnvidanze, ebbe fati i e n1 o t1o ici og11.i rne&e. per 1-2 g iorni e, nell 'ulli1na, .anr l1e a b·b ondanl\;; emoftoe. Del tutto n ega ... tivi crli esami (c linici , radiologi i. ba tt e riologici). L'_I\ . conc lude pertanto ch e ~i t ra t ta,,a di em orragie viraria nti . le quali posson o spieg·ar i a m mette11do ch e, . otto l 'ir1 fl11enza d i . . ti1noli co1nplessi , i h a a ll 'inizio del l 'ondata ciclica in primo tempo una for te con aestion c con crescen te dilatazione d ei ' ''lsi cap1il]a ri , cd jn .. eguito , alt er azion e del I.e pareti , jnfine pa .~: aggio del sang l1c, sia att r aver so le p ar eti va~a li lese , sia p er rottu r a de i capillari . E vid en tr111e11te, per ]a genesi di tali emorragie occo rrono. ol tre .a moltep l1ici st im oli orm o nali , an r ll e u ria disp o"'i zion e or ganica ed u11a disposizion e cost it u ziofi l. n ale n eurov.a sale. Derm nto~i

n1est ruali. Le d er n1atosi me truali , n el se11, o di eruzioni cu tanee ch e coincidono empre con la 1r1estruazi on e e sp ari con o poco dopo, posson o rivestire d iver se form e: scm p1i ce congestion e del volto, d ermogr af.isn10 p r emestrt1ale, di,Terr-:e forme di eritemi (semplice, t eleangect asico, p~p1uloso. gir atum. m u ltiforme essttdativo). 1'eczema (in sedi di pred ilezion e. fat.ria in ter n a d elle cosci e, orifizio vulvare ed oir ale), I' erpete labi ale, l 'h erpes zoster , l 'or ticar ia (più frequente n ei ·Casi di am en orrea tem poranea o de fin it iva), la d ermatite sim rn etr ica dism en or1oica, la psoriasi , il p emfi ao d elle ver gini, le p igmentazi oni diverse; J)er guanto r igu arda l 'er esipela, la si d eve oggi con iderar e una riacutizzazione di vecchie eri ipele in d onne con mar cat o linfatism o i poplasico. con scar"'e quan-


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« IL P Of.,I CLli'i l CO ))

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tilà di sa11g u e mestruale, in donne in cui lo . . treptococco ubirebbe una 'rirule11Lazio11e dura11Le ]a co11ge Lione cutanea cl1e i l1a i1ej periodi n1e trual i. M. Fagioli (Cliriica Ostetri ca, ott . 1933) ri feri ·ce nn r a. o di eritema IJUTIJt1r eo cl1e i .presenta va quattro giorni prin1a della co1r1parsa d e l a11gu e llt cstruale in una. do1111a di 26 anni, con cervic iLc, metrite, ovaro- salpingito. L'A. osse rv a cJ1 e .a lcu11e dermatosi me ·truali 11a11n o come mo1nenlo eziologico uno squi1ibr.io del is tc n1a 1)r eipo.fi aria, ovarico e 11eurovcgetaLivo. l\cl ca o i 11 que Lion e. co11 il 111ig lior are delle co11dizio11i locali dell 'ar>parato ge nitale (n1edian le applicazioni diaterrni ch e g in ecologiche), ·i ' iù c co1nparire la dermatosi. La O'Uarig ione di c1ue. ln ..:i ebbe , in casi di altri at1to ri , dopo a''er Lo lla un pes aria male appli cato o con lo spegner ~ i di fatti infi an1malori genita li . fil. ~li

innesti ovarici. .I . C:o11rrja<lc .. (.Toarri. d e ~ f édec . cle Lyo11, 10 o t I obro 1933) di ·c,11.e la que ti on e dep;Ji i11n e ti ov;~ri ci , don1anda11dosi se essi sia110 rcaln1 e11te ul(ili e qun le u so, se ne debl)~ fare e quali ri.. ultali se 110 1Jossano ragio11evoln1 ente ntten dere. , Eo-Ji ri ·o rda cl1e l 'esperi1nenlo stig li ani n1a ]i l1 n ùi1110 ·trato come g li i1l.n esti in u11 prin1 0 te1111)0 si nutrano carsamente e vi,1ano in n1od o incerto, in un . . eco11do fìori ca110 ri.gog li osA 1,n e n te e in un 1erzo pre -f\ ntino una sclera i di ffu .. a. ])opo Hvcre discu ... o le varie l<·c ni cl1 C' jn u o, i1 <:o urria d e co11clude c11e l 'in 11e:::;to O\ nrico ha una funzi o 11e certa ma temporanea; c l1e può rs er e Lttile p er aiutare la donna a cc na v.i:Q·are oltre il rapo d ell a rrienopat1sa n sc 11 i', /'l t rop1;i distt1rbi · ma ch e , in ultima a nalisi , hi ogna intener1ire ch1rurg·icamente ug li annes i il m eno ch e si può, e :nicorrere - s11ec ie 11elle donn e g·iovani alle t erapie mP.di che e ai metodi con -ervatori . V. SERnA. L'acido picrico in ginecologia. :\f. Fayot (Gaz. d. hopita11x 18 ottobre 1933) n1 ette in luce i va ntaggi ch e i hann o con ]' u o d ell 'acido picrico in ginecolorria , per le ~u c proprietà anti ettich e, anal g·e ic h e e cherato pla ticb e. E so è consig liabile in: 1) T1 1ilvit i (banali e blenorrag icl1 e). Pas ~ ato il :pe r.i.o d o acuto, in cui bastano d elle lozioni entolli c n lj cd attenuate le r eazioni in finn1m.atorie. i fara nno delle irrig·azioni locali con soluzione a 2/ 100 0 o si applich eranno delle cornpres e i1nbe,rute con soluzion e a 8'/1000. 2) Va.ginili. Passalo il periodo a culo , spennellature d ella ' 'agina con soluzion e da] 5 al 10/1000; meglio ancora degli o,·1ili all 'ac ido • • p1rr1 ro. 3) 1f etrili d el collo subacu1 e e c ro .1 ir l1 c ron u l r<:'ra1 ionc dc ll a po rzione , ·aginn le dr l rollo; l'acid o pi criro cl eterge ra1)idame11t c le zou e ul1

cerale che passano a cicatrizzazione in poche .. ettimane. Il modo di applicazione più u sato è quel]o di introdurre ul collo dei taro.poni con soluzione di acido picrico a 8-1OI I 000 da ripel er si 2 volte la setti111a11a, lasciando in ' r><>to per 24 ore. Molto più ~01Ttodi sono g-li ovuli , d$l u~arsi per 3 setti111ane, a ragione '-di 2-3 '1)er sett1ma11a. Nelle forme gonococcich e di ' 'aginiti e n1etriti del collo, si applicano gli ovuli, dopo 10-12" g iorni di tratta1nento al pern1anganato; in par eccl1i casi , l 'A. ha ri scontr1ta la ~co1nparsa del gonococco d opo 20 giorni . A ai utile è l 'acid o picri co anch e n ella vaginite da Trich omonas. fil.

Il trattamento della le11correa. W. Hannes (Fortschritte der Therapie, 1933, n. 3) ritiene che le lavature vaginali con astringenti siano dannose poicl1è disturbano il processo di autodepura zione d ella vagina stessa e sconsiglia vivamente lali lavature nella teletta g-iornaliera delle donne. Nelle leucoree di modica entità , si faranno d elle lavature dei genitali esterni c.on una soluzione debole di acetato d'alluminio , seguite da applicazioni di pélveri fatte con bolus a lba ed a .. t r in genti. P er la puJj zia meceaoi ca della vagina , basterà un 'irrigazione settiman.a le con debole infuso di ca1110milla. fil .

SEMEIOTICA. Sul valore della intradermoreazione e della eosi· nofi.lia sanguigna nella clia;;no i della ciste da echinococco e con iderazioni intorno ai rapporti tra eosinofilia e paras iti intestinali. ·

l ris ultati delle ricercl1e di Burnet, Caillon e Brun sui vari m etodi biologici in uso n ella diagnostica d ell 'echinococcosi hanno rimesso sul tapp·e to la discu ssione intorno a l valore diag·11ostico de ll ' lntraderu1 or eazion e. È noto ch e esistono casi indubbi di echinococcosi n ei quali l 'I .. D. R. d à risultato n ettamente n egativo ; in contrapposto a ca i di tal genere , G. _ ntonelli e A. Panag ia (Rif. med., n. 26, 1933) 11anno potuto dimostrare l 'esisten za di una I . D. R. positiva, più o m eno spiccata , in soggetti nei quali lo tudio clinico e tutti gli accertamenti diagnostici escludevano in modo assoluto la echinococcosi. Gli AA. hanno usalo liquido fresco prele\1ato da cisti di bovini ecl ovini , trattato con acido fenico al 0.5 %, 11el1.a quantità di 0 ,±00,50 eme. Hanno fatt o la prima lettura dopo un'ora, per escludere le reazioni fugaci, che frequentemente si osserva110 prima di questo periodo ; oltre questa lettura , altre n e hanno fatte dopo 6, 12, 24 ore p er seguire l 'intensità d ella reazione a dis tanza varia di t empo; essi hanno dato importanza in modo speciale alla · reazi one tardiva . u 100 soggetti, sicuramente non portatori di ciste da echinococco. hanno osservato I. D. R . positiva in 24 dopo un 'ora, in 2± dopo 6 ore, jn :?-3 dopo 12 ore. in 16 d opo 2± or e.


(.\x~o X.L ,

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EZIONE PRATI CA

In ogget ti n1<1lati cli altre affezioni è 11os. ibiJe dunque o ·serYare tuia I. D. R. p o iti va . di inte11sità ''ariabile ed i11 per centuale non cert o t nl11te11te ba s.~ a d~t rie11 l rare n el nun1ero dc Ile eru1.io 11 i, c he ~i osser' a 110 a carico di qua lt111 c1ue rcazio11e, ancl1e se specifica. i è pertant o indol li a i1on riten ere con1e a olutamente :-,peciu ca quc la reazione, e a considerarla pil1Ltosto co111c espressione di una stato allerg ico. cl1e .. e J>Uò e ~ sere J)ro,,ocato dall 'assorbimento cli lic1l11do iclatideo, con1e è ,tato più volt e di1110 trat o, può a11che esser e origi11ato da alIre ca tl e . en. ibilizzan ti. !11 lutti i ... oggetti tra tta li co11 iniezio11 e di liquid o c i ~ ti co o-li .\..\ . h a11no ri cercato i] ta . . so di eo i11 ofìl i nel san gue e ciò con un doppio ~copo: ' 'edr rc cioè ~ e c i fo se c1t1alch e rapporlc lra J. D. Il. po .. itiYa e il n11111ero dc>gli eosinofili ; ricercare CJ ua11 to l 'eosino fìlia pos a e ere e' rent11 aln1 enlc ii1 dipendenza di parassito i in te..., tinal e. I-la11110 i1otalo t,o~ in o fi li a al di ' Opra del 3 °~ in ~ Cc. ~ i. e~a1 11inati pri111a de11 'inocu1azio11e di liquid o id atid eo. In 9 casi l 'aumento degli eosi no rìli i acco1npag naYa ad una reazione tardi' a po i tj Ya. Probabil111ente una causa comune era capa ce di prodt1rre nel l 'organi mo m ocliO cazioni tali da provocare un aun1e11Lo dro-li co in ofili e u11 at11nent o della rea ttività cutan ea; n on n1eravigli a quin di il loro accoppian1c11to· però questa o ... ervazione. ha l1na notevole in1 portanza : essa clim o lra che no11 olo 11on ... ian10 autorizzati ad a ffermare Ja pre enza della ci te da ecb inococco in base ad un o dci du e inl o1ni, l11a ne1nme110 l 'osser vare l 'eo in ofìlia d 'accordo con la reazione tarcl i,-a po i Li va può costituire una r~ g io ne su ffi cient e o icura per la diagnosi. Dalo poi cl1e alcuni ricer catori hanno dato irn1)o rla n1.a a lJ 'eo 'inofìli a consecutiva alla I . D. r~ . p er avvalorare ancora di più la diag11osi d i (11· hi ,coccosi, crli !\. in 50 dei loro oggell i !tanno voluto , ·erificare se l'I . D. R. induce ~e delle variazioni della formula leu cocitaria , sopratutto i:>er quanto riguarda il numero degli cosi11ofili. Essi hanno osservato in 19 casi un aumento degli eo inofili nella percen tuale di uno o più . 1emmeno il rilievò del: l 'eosinofilia provoca la può d~nq ue soc~orrerc1 n el a it1dizio di dia()'no i di ciste da ech1nococco, percl1 è il fenon1cno può o , ervarsi, in grado più o m en o evide11tc, in altre affezioni morbose. Quanto ai rapporti tra eosinofilia e p~rassiti intestinali . gli AA ., 11ei loro 100 malati, hanno osservato ])rese11za di l?arassit~ o dell~ loro uova , in 29 casi·, olo 4 d1 questi 29• cas1 t pre• • sentavano n ella forn1ula leu coc1tar1a un eosinofilia superiore a1 3 %. Co.nside!ando ch e le cause capaci di proclurre eos1nofil1a nel sangue sono m olle e di diYer sa natura, g li AA. pensano ch e in que ti casi una parte preponderante . e no11 e elu siva, n ella produzione del1'eo ' i~ofì lia sia da a egnaTe. più ch e ai paras ili diretlaJnen Le, alle le io11i ch e essi sono ca1Jaci di ' La bilire 11ell 'a1)parato digerente, le-

2029

sioni c.l1e facilitano l 'as orbi111 ento i1011 ol. tanto di ~ ostanze estranee deri,,a11ti dal corpo dei para ... siti , presenti no o n o essi delle alteraiioni ma ar1che, e ·o pratutto, di prodotti secondari elaborati n r l tubo intesti11ale. :\ . Pozzi.

POSTA DEGLI ABBONATI

\I clott . :\. G. abb-0nato n. 1402, Matera: L 'a ll ergi11a di Jou , et non è seco11do l 'A. ~1.e:-;~u nè un siero 11 ?· u11 vaccir1 0. E:: una so- La11za e tra i la dal bacillo tuberco lare capace di <.'... altare Jo ..,tata di allergia del ·oggetto e I.a s i otti en e olubilizzando en za n1 ezzi brlttali, n1.a u 11 speciali accorgimenti di ter i1 ica i corpi bari Jlari. E ~s i Yengo110 i11 seguito se1)arati clai g·ra · i r·h e ~e c.ondo l 'A. ouo inutili e dalla tubercolina r l1e è dannosa. L 'allergina di Jousset arcl) be particolar111ent(~ incli cata nell e forn1 e os ·ee e recentell.lente sen1bra i sia110 ottenuti <lei uccessi nelle forme Luberco1ari delle n1e11ingi. L 'i11iczione va fatta a di tanza variabile da .3 ct l in1a11e fi110 a quattro g iorni in dosi da 1/10 di em e. fino ad i 3/± di eme. ell e for111e JJo ln1ona ri l'allerg ina può <lare rcaz io11i violente tanto ge11erali cl1e di focolaio. Il 11rodott o può trovar i a Parigi e se i1e· l) UÒ chiedere all 'Istit.uto Pasteur. . G. ~1ENDE .

VARIA A.racnoidismo: · rappo1·to su una serie di 29 casi dì avvelenamento da morso di Latrodectu mactans.

G. Walah e W . G. Morgan (The Americ. Jou,rn. of the A1edic. Sciences, settembre 1933) riferiscor10 su 29 casi di avvelen amento da IJatrodectus. Di questi 16 ·erano stati morsj ai genilali m entre erano in una latrina posta al1'aperto. La si11Lomatolog ia somiglia a quella di una lesione acuta endoaddomi na le e specialn1e11te alla perforazione di un 'ulcera gastrica. A que ti sintomi si unisce confusione mentale. La rigidità dei n1uscoli addominali fa pensare ad un caso di chirurgia d'urgen za, ma c'è ancl1e ricridità dei muscoli delle aambe e del dor~ o, r h e deve guidarci per la diagno ' i . R. LusENA.

PUBBLICAZIONI PERVENUTECI. e Ferdirtarido Zannelli. - 'fip. La Floridiana, Napoli, 1933. ~1 . B. L Evv 1N. Nose ancl Throat Infeclions in Gen erai l\1edicine. - Ballimore, 1933. C. LuccroNr. Disgiunzione d ella sinfisi ]Ju bica tardiva ed indir etta do1>0 parl o 1iormale. - L. Cappelli, Bologna, 1933. R. DE PùRENTA. Veritiriu e anni cli slu,di e cli esperienza clinica con gli es tratti de l lobo posteriore rlell 'ipofisi in oslel ricia ed in ginecologia. Tip . Del Bianco, Udine, 1933.

P.

Gtr 1DONE.

Giusepp·e Garibalili


u IL POLl CL fNlCO

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lAN~o

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POLITICA SA:\IITARIA E GTURTSPRUDENZA.cJ Risposte a q11esiti per questioni di mas ima. 116° Professor ,, [. P. (I··.). - La co11cli zion e giur.içlica dei sanitari ospedalieri non è regolata: dalla lrgge. La gi1.1risprudenza del Consiglio di Stalo riLien o c11e non i possano senz 'altro applicare per a nalog ia Jc rlisposizioni concernen li i medici co11dotti. Sono efficaci le norme dello statuto e del regolamento locale, anche agli effetti della stabi1i Là, cl el j)erjodo di prova e della valutabilità dell'interinato. e la stabilità è condizionala al periodo di prova successiYo alla nomina definitiva r non è di chiarato, sia pure implicitamente, che è u Lil e il erYizio interinaìe, è da ritenere ch e il l1iennio clecorra dalla data della nomina definitiva . 117° Dottor D. l\!1. (F.). - L 'atteslazio11e della 111orte, .. c111.a ch e il n-iedico abbia visitato il cac.laver e, e la dichiarazione della visita effettivamenlc no11 e eguila, co Lituiscono realo. 118° Dottor L. G. (~.) . - Se il regolam ento lo-. cale I\On s tabilisce condizio1Ji più favorevoli , spetta al m edico condotto, nel caso di malattia non clipe11d cnte da causa di servizio, u11 periodo di congedo sino a tre mesi. 1Se la malaltia è con lratla ii1 ervjzio e per causa di esso, il congedo si es tender à sino al termine massi1no di un anno (arl. 29 del R . D. 19 luglio 1906, n . 446). Cò non e elude che l 'amministrazione, pur n on avertclone o})bligo, possa fare al sanit ario un tratLan1ento di tolleranza, consentendo ad un periodo ulteriore di a pettativa, sia pure con riduzione clello s tipendio .

s.

(S.). - Per 1' prestazioni ordinarie a Lei richieste, al fine di con1bat tere la epidemia di febbre tifoidea·, ha dirillo ad una indennità ch e sarà stabilita dal Prefetto. Il certificato del medico provin ciale e l'attestazion e ci el Presidente clel Comitalo provinciale della Croce Rossa potranno esserle utili in futuri' concorsi con1e Lilolo valutabile dalla Con11ni sione, cioè come indice di capacità des11nta dal ~ ervizio lodevolmen te prestato in circostanze difficili . 119° Dottor F.

zione nel rapporto di impiego costituito dal Comune. Può fare istanza in tal senso al Podes1à, al Presidente della Congregazione e anche al Prefetto . 1216 Dottor R . V. (R.). - I limiti di età per coloro ch e hanno j)r es tato servizio m ilitare i11 g11erra è elevalo di cinqu e anni. 122° Dottor G. R. (S.). - Astrattamente non t' escluso che sia classificato primo il concorren1 e che no11 abbia lilo li di una data categoria, se i punti legittimamente assegnati per gli altri titoli condu cano a risu l la lo tli J)r evalenza. Bi ognerebbe esaminare il Yerbale per controllare il processo cli formazione cli questo giudizio. Se però la Commissione non ha attribuito punti per i titoli di terza categoria ai conçorrenti che n e erano forniti, il giudizio è imperfetlo. Il Podes là, indipendentemente dalla segnalazione al Prefetto , ma per propria autorità, essendo organo amministr ativo deliberante, e, quindi , r esponsabile della nomina, h f, il diritto e il· dovere di controllare, dal punto di vista della legittimità, le operazioni della Commissione e di rinviare ad essa gli atti se accerti violazione di legge o eccesso di potere. Il concorren1e c.lanneggiato potrà ricorrere al Consiglio di Stato in sede giurisdizionale contro il risultato dell a g raduatoria e la deliberazione di nomina : il ter1nine è di giorni sessanta dalla notificazione di quest'ultima.

La le' alrice pu ò prestare assistenza e fare iniezioni ipodermiche, limitatamente alle sue funzioni ostetriche, salvi, s'intende, casi di necessità e di urgenza.

1200 D otlor N . A. (I. ). - Se Lei sarà dispensato per soppressione del posto, liquiderà la pensione in rapp,) rto agli anni di servizio ma, specialmente . e non avrà un congruo preavviso, avrà diritto anche ad una indennità. Nel caso di scioglimento <li un consorzio e di consegl1ente di sp en sa del metlico condotto stabile, l 'art. 30 del R . D. 19 lu glio 1906, n. 446, attr ibuisce u na ir1dennità pari ~l d un anno di stipendio. Questa regola si può appliçare per analogia, almeno entro cetli limiti. Nel corso del procedimento a1nmi11islrativo, regolandosi il trasferimento del servizio dal Co1nune alla Co11gregazione, potrebbe essere anch e alvagu arda ta la condizione del medico condotto comunale s tabilendo la successione della Congrega(*)

I a presente rubrica è affidata aU'avT.

123° Dottor G. lvI. (D.). -

GIOVANNI SELVAGGI

124° Dottor C. P. (S .). - Il D. L. 23 ottobre 1927, n. 1966, ha sop·p resso le indennità di caroviveri per il personale dei gradi dal V al VII del -

1'ordinamento gerarchico delle amministr azioni dello Stato o con trattamen lo parificabile. La parificazione è determinala in base all 'importo con1plessivo degli stipendi e supplementi di servizio attivo. L'aumento periodico modifica lo stipendio e, quindi, agli effetti della parificazione, si deve tener conto dello stipendio aumentato e delle indennità di servizio attivo. Quando lei raggiungerà la misura di L. 19.300 avrà una condizione che corrisponde a quella del personale dello Stato com preso nei gradi per i quali la indennità di caroviveri è stata abolita. N. B. - Ai quesili degli abbonati si risponde, in ogni caso, di rettamente, per lettera. I quesiti devono esser e. i 1t viati, in busta, accompagriati dal francobollo r)er la r isposta e sempre indi rizzali impersonalmente alla Redazione del « Policlinico », via Sistina 14, Roma. L e rispost~ ai quesiti che non r ichiedono esame di atti o speciali indagini, s n o g r a tuiti. e sercente iu Cassazione, eone. leg. del nostro periodicn.


[ANNo XL, NuM. 51)

SEZIONE PRATICA

2001

NELLA VITA PROFESSIONALE. MEDICINA SOCIALE L'assicurazione obbligatoria contro le ma· la1 tie professionali. La legge del 1898, che stabiliva l 'indennizzazione degli infortuni sul lavoro , se pure riconosceva un giusto diritto d el lavoratore a l risarcimento di un danno sofferto in occasione d el lavoro , lasciava insoluto un a ltro problema non meno importante ebbene meno appariscente, quello del risarcimento delle malattie professionali che, al pari dell'infortunio, ledono la salute e la vita del lavoratore stesso. Le vaste vedute del Regime, sancite con l 'attuazione della Carta del Lavoro, hanno portato alla legge sull 'Assicurazione contro le malattie professionali (13 maggio 1929, n. 92&). Con l 'attuazione del Regolamento di prossima pubblicazione tale legge entra subito in piena attività , n1ettendo così l 'Italia alla testa delle altre Naz ioni nella tutela del lavoro. Di. fatto , mentre Ja Convenzione di Ginevra del 1925 stabiliva soltanto due intossicazioni (mercurio e piombo) ed una malattia (carbonchio) , l'Italia vi agO'iunge altre 3 intossicazioni (fo sforo bianco, solfuro di carbonio e benzolo) ed una malattia (an chilo tom iasi) mettendo invece il carbonchio fra gli infortuni del lavoro. Nè è preclusa la via all'inclusione di altre malattie ma11 mano e ne riconosca la necessità. È da ritener i che detto Regolamento enti:i in pieno vigore ai primi del prossimo anno . Riteniamo .perciò utile prospettare ai nostri lettori - sulla scorta di una pubbl.icazione del Prof. A. Ranelletti - le principali direttivf> eh<' animano questa provvida istitu zion e.

Estensione dell'assicurazione. -

L'assic urazione è obbli gatoria Jler quelle categ·o r.i e per cui lo è quella ugli infortuni- e per Je lavorazioni indicate n ella tabella annessa al decreto . Essa però può essere estesa anche agli operai che lavorano nella ste sa azienda an ch e se occupati in altre lavorazioni .

Manifestazioni morbose indenriizzabili. Sono indi cate ne11a tabella annessa a] Regolamento e sono quelle più comuni e meglio accertabili; si o ffre così una guida al medi co che deve rilevare la malattia e si evitano, (.alm en o nelle buone intenzioni del legislato re) 1e controversie per pretese d'indennizzo di qualsiasi forma morbosa. La tabella italiana, in confronto di molte d ell e straniere (alcuni paesi , come l'Inghilterra, non specificano le form e indennizzabili) è più larga e completa e com prende le forme cliniche più frequenti e m eglio accettabili. Per esse dovrà sempre essere acc.~rt;lta ] 'origin e professionale.

Ind ennità. - Per quella temporan ea assoluta , si danno a partire dal 10° g iorno di inabili tà; se questa è permanente, I 'attitudine al lavoro deve essere ridotta del 20 % (per g li infortuni industriali del 5 %, per quelli agricoli del 15 %). Importante è la disposizione cl1e le indennità per l 'inabilità permane11te a soluta oltre [1l 50 % ven.g ono pagate no• n già in cap itale (ch e spes o vien e aÈ essere scilrpato in poco tempo) n1a jn rendita , ch e costitui ce così un benefirio costante per il lavoratore . .\l tra provvida dispo izione è che le indennità . . on o dovt1te an1·J1e e la malattia o ]a morte si verifi cano in un c' erto tempo (vario per Je diver. e lavorazioni) dopo ch e l 'operaio ha cessato di pre tare la sua opera. Le indennità sono anche dovute in caso di ricaduta entro i 3 anni dalla res<; azione del lavoro. 1

Il concetto di in,abilità permanente. - La r1uova assicurazion(:), fondata sulle stesse basi g iuridiche che quella per gli infortun,i , ID.anti en e l a stessa e stensione di ta]e concetto: cioè 1'inabÌlità deve intend ersi non già per il lavoro specifico , m a per quello generico, deve quindi portare una reale ridu zione della capacità per qua lsiasi lavoro in gen er e. E, qualora tale inahilità possa venire ridotta con l 'ahbandono della lavorazione speciale, l 'olIJeraio è tenuto a la ciare detta lavorazione od altrim enti ad accettare una minore indennità, comm i urata al n1inor grado p r esumibile di inab·ilità, quale si avrebbe abbandonando la lavorazione jn causa. Obbligo delle cure. - ~ questo un in1p-0rlante concetto sancito da questa assict1razione. f, 'operaio ha l'obbligo di sottostare a lle visite di controllo ed al1e cure ch e l 'Istituto assic uratore ritenga necessarie; in caso di ingiustificato rifiuto, perde i] diritto all'ind ennità. Questa provvida disposiiione viene cosi a tutelare, nel] 'interesse individuale, que11o d ella collettività e dello Stato e risponde ad un principio morale, non essendo con cepibile ch e si possano r ifiutare senza o-iustificato motivo le cure dirette alla ripar azione d i nn n1orbo ed alla conservazione della propria salute, nè si può permettere che con detto rifiuto si venga ad esercitare una illecita speculazione a danno della collettività. L'assicurazione, di f.atto deve in dennizzare non già la malattia in sè, ma le sue conseguenze, cioè la minore capacità lavorat iva , dopo esperite le c11re ch'e la scienza medica può indicar e. D'altra parte, l 'operaio è ampia1nente tutelato dalla disposizione che. in caso di disaccordo, la decision e viene affidata ad un terzo medico di speciale competenza e scelto di comune accordo fra i due medici di fiducia (dell 'operaio e dell'Istituto).


2032

« JL POLICLJNICO

Revisione. - Può esser richiesta entro 3 anni dalla manifestazione della malattia, nel solo easo_ di sopravvenute modificazioni nelle co ndizioni fisi cl1e dell'operaio, deri,rant.i dalla ma la ttia. Contenzioso. - Come per gli in fortuni , le controversie sono risolte dalla l\ilag istratura ordinaria. La scelta dei periti va fatta fra i m edici particolarmente competenti in m edicina del lavoro . · Premio d'assicurazione. - Va .a carico dei datori di lavoro i quali verran110 cosi spronati ;\ risanare la lor o industria, il che torna a vantaggio della salute dei lavora tori con1e della produzione ed è quindi un altro benefi cio. indiretto , dell 'assicurazione sulle malattie professionali. Il llegolamento entrerà in vigore un mese dopo la p!:J.bhlicazione; le inden11ità , però, si daranno· soltanto per le malattie che si manifesteranno sei mesi dopo la pubblicazione. Con l 'entrata in vigore di queste di sposizioni, n,u ::>vi compiti sociali vengono aftidat;i ai medici. Il rr1ed ico curante dell 'operaio ed incaricato dal datore di lavoro deve accertare la malattia J)r ofessionale e rilasciare il relativo r.ertificalo , in cui de,•e rilevare in modo partiGolareggiato i sintomi subbiett.ivi e d obbiet tivi , fornendo tutte le notizie ch e ritiene n ecessarie. Dal canto suo, il m edico dell 'Jstituto a .. sicuratòre deve controllare le malattie profes ~ionali, valutarne il danno ed accogliere o r ef'pingere ]a domanda d 'indenni z7.o. Negli arn bulatori o negli Istituti a ciò de5tinati deve jnoltre eseguire tutte le cure per vedere di di111inuire od annullare I 'invalidità consecutiva e giudica re se il grado di ina bilità permanente fJossa essere ridotto con l 'ahban dono della speciale lavorazione. Per o.g ni m edico, è poi obbligatoria Ja denuncia delle m alattie professi0r1ali , pen.a t1na multa che. per il m edi co di fabbrica, può arrivar e allti L. 1000. ono quindi molteplici i compiti e g li obtJlighi ch e J.a nuova assicurazione as egn a ai n1edici ai quali si richi ede quindi la conoscen za pecia le delle malattie professio11ali. E ciò n e] loro stesso inter esse, poichè le denuncie, i certificati , ecc. vengono compensati. Ma è an ch e interesse d elle assicurazioni ch e i medici abbiano tale speciale competenza, poich è da questa dipende se la nuova legge potrà dare all e classi lavoratrici ed al paese tt1tti quei fru tti ch e da essa devono derivare. i~ pertanto da .aus,picarsi ch e ven ga corris11osto all 'appello rivolto fin dal 1929 dai dt1 e ~finisteri dell'Educazione Nazion ale e delle Corporazioni, per l 'istitu zione dell 'insegna1ne11to univer sitario delle malattie del lavoro. L'entra ta in vigore della nuova legge dovrebbe trovare i medici opportunamente preparati per assolvere i nuovi compiti ch e sono ]oro impo! ti n ell'inter esse del singolo e dello Stato. fil .

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[ ANNO

XL, Nuu. 51] •

CONCORSI. •

Posn

VACA('jTI .

,\ sso (Com o). Scatl. 30 dic.; con Lasnigo; L 9000 e 4 quinquenni dee.; addizion. L. 4 oltre i 500 pov.; L . 900 se uff. san ., L. 700 ambulat., L. 1200 lrasp. ; riduz. 12 ~~; elà lim . 40 a .; tassa L. 50. Scad. 31 genn.; L. 10.000 e 5 quadrienni d ee. oltre L. 500 uff. san.; L. 800 bicicletta; riduz. 12 ?lo ; età lim. 40 a.; tassa L. 50,10. BoRJ\fIDA (Savo1ia). Scad. 15 gen.; L. 8400 oltre L . •599 uff. san.; riduz . 12 %; e tà lim. 3& ~ -; tassa L. 50,10. BARBONA

(Padova). -

cc:atanzaro). -

Scad. 10 gen. 1934; lire 7500 e 5 quadrienni d ee., oltre L. 3000 cavale.; riduz. 12 %. CA SALMORO (J\tlanlova). Sead . 31 rlic.; L. 10.000 e 5 quadrie11ni dee., oltre L. 800 trasp., L. 600 uff. san .; riduz . 12 %; età lim. 35 a.; tassa L. 50,10. CITTÀ s. ANGELO (Pescara). Scad. 31 gen.; 1a cond.; L. 75DO oltre L. 1200 cavale. ; riduz. 12 %; età lim. 40 a. al 1° nov.; tassa L. 50. CUNEO . R . Prefeltura . Scad. 15 gen., ore 18; ufficiali sanitari di 4 consorzi; stipendio L. 10.000 ciascuno: oltre L. 3000 aulomob.; 4 quinquenni dee.; indennità dai privati; divieto libera professione; età lim. 45 a. al 25 n ov.; tassa L. 50 a.I 1'esoriere dei Comuni capo-Consor zi (Barge, Roves, Busca, Caraglio). Chied . anr1u11zio. CARAFFA

FOGGIA.

Amministrazione Provinc iale d i Capita-

Per titoli ed esami , 11ei seguenti posti vacanti presso la Sezion e Medico-1\tlicrografica d el Laboratorio Provinciale di Ig iene e Profilassi : a} un posto di coadiulore: stipendio a11nuo L. 14.000, oltre la indennità di ser vizio attivo in L. 1400; b) un posto di assist ente : stipendio annuo lire 12.000, oltre la ind ennità di servizio attivo in L. 1200. Il tutto a lordo del]a riduzione del 12 % di cui al R . D. 20 novembre 1930, N. 1491, e con diritto a quatt ro al1me11ti quadriennali del decimo, alla indennità caro-viveri (aggiunta di famiglia) come per gli impiegati dello Stato ed eventualmente con la compartecip,azione agli utili del ·Laboratorio. Scadenza ore d odici rlel 5 marzo 1934 - XII. Richiedere il b anrlo di concorso alla Segreteria del la Amministrazione Provinciale di Foggia. FRONTONE-SERRA (Pesaro). Scad . 31 gen. ; 2• cond .; L. 8000: addizionali L. 2 ol 1re 500 poveri e L. 3 oltre 1000; cavale . L. 3000; riduz. 12 %; età lirn . 35 rt.; tassa L. 50, 10. LAVAGNO ( l-'e r on a). Per titoli. Posto di Medico Chirurgo con dotto, al quale sono fissati i seguenti assegni: Stipendio L. 8000, su scettibile di 4 aumenti quinquennali di 1/10. Caro viveri L . 1200 e aun1ento percel1tuale del 20 % sullo stipendio base ad integrazione dell'inèlenrul à st essa. Assegno lire 600 quale Ufficiale Sani Lario e L. 300 indennità di ambulatorio. Ind ennità per m ezzo di trasporto: L. 1000 se per la bicicletta, L . 2500 se per motociclo e L. 3000 se per automobile. Gli assegni e le indennità sono soggetti a trattenu Le di legge ed alla rièluzion e del 12 %. Docl1n1 enti di rito. Tassa concorso L. 50 da versarsi a mezzo vaglia postale. .i\ssu nzione servi1io entro gjorni 15 dalla partecipazione di n omina. L'indennità caro viveri si intende corrispos ta finch è analoga ind ennità verrà n ala. -


.. [ ANNO

XL,

N U1'i.

51]

SEZIONE PRATICA

corrisposta agli impiegati dello Slalo. Scadenza 81 dice1nbrc 1933. Per chiarimenti rivolger i alla egr e leria Comunale. ~eco (Co:no). Scad. 17 gen., ore 18; m edico comunale aggiunto, titoli ed esami ; L . 9000 ollrc L. 3000 trasp., c.-v.; riduzi oni di legge; c là lim . 35 a.; doc. a 3 m esi dal 30 nov . Chieù. annunzio. MONTENERODOMO (C hieti) . -~ P er titoli. Pos lo di m edico concl o t to con residen za in ~fon te11erodomo. Slipendjo annuo L. 9000, aumentabile di 1/10 ogni quadriennio e p er cinque quadri enni, oltre u11 supplemento di I .. 5 per ogni i11 critlo n ell 'eJen co dei poveri in ecced enza nel numero di 500 . Il 1101ninato m edico condotto, se incaricato d elle fun zioni lii lJffici ale anitario, percepirà l'annua r e tribu1:ionc di L. 500. Det ti assegni ono soggetti alla riduzione del 12 % come da Decr eto 20-11-1930, n. 1491, 11onch è alle varie trattenute com e di l egge. I.A doma11d ;i , in carta l egale, insieme ai prescritti <ioc umen Li 1 1'elen co dei qua li con tulle le rispet1ive modalità pos ono desumersi dal Bando di Con orso da ricl1ieclersi alla Segreteria Comunale di l\lon tenerodomo, debbono pervenire alla egreleria nredell a n on più lardi del1e ore diciotto del 15 gen naio 1934 - XII. OamA-V~TEn~ (An cona). Scad . 20 dic. ; 2a co11d.; L. 9000 e 5 quadrienni dee., c .-v . L . 2000:lOOO tra sp.; riduz. 12 %; tassa L. 50. llADOVA . /1.1l1rnirtistrazione Provin ci a.le. A tul lo i I LO fel>brai o 1934 è aperto il conc:or so, se<:ondo lt· n.o r1ne d cl R . D. 16 ge11na io 1927, n. 155, ai 1>0. li di Coadiutore e di isi.ente d ella ezio11e Medico-Microgr afica d el Laboratorio Provin ciale di l;?icne e Profila i . lipe11rli iniziali annui risp et tivamente: L . 12.000 per il Coadiutore e L . 10.000 pPr I 'A . i t<> nle, s u scettibili di sei au1nenli p eriodici di u1i. d ecimo, ed event11almenle di u11 e lo numento pure clel d ecimo per m eriti speciali. 1 ervizio attivo a11nuo ri pellivan1enle: L . l ROO per il r..oad iu lorc e L . 1500 per l '_\ s'" i len le. Co111partecipa1.io11e d c l 1O "'{, u i proven ti di ~ab?ra l orio pe~ e11trarrlbi i pos ti. I11dennità caro-v1ver1 com e agl1 al I ri impi ega li p,r o,•i11r iali. TI tul1 o ridol lo d ell e tratle11ule di l egge compresa ql1ella d cl 12 p er cenlo di clii al n. J). 20 novemhre 1930', n. 1491. J)er u l leriori scl1 i:-.rim er1ti rivolg er si alla Segr e teria d ell 'Anl min is lraz io ne Provinc iale. PERGJNB (Trento) . Scad. 23 dic.; rivolger si egreleria. PrsT01A . Antministrazione Prov i1iciale. - P er ti toli ed esarr1i. Pos to cli Direttore, Sezione Medico micrografica del Laboratorio P~ovinciale di Igien:e e Profilas i di Pis toi a. Stipend10 L . 12.590, servizio attivo L . 3000, indennità caroviveri , 6 aumen li triennali d c l d ecimo nonchè 25 % d ei proventi p er ,111.alisi })rivale. cadenza ore dodici d el 31 ge.nHaio 1934-XII. Richiedere bando Co11cor so e chiarimenti alla Segr e teria Amministrativa Provin · r iale, P a lazzo del Governo , Pistoia. PuHbEGLlE (Bresr:ia). - Fino alle ore iciot.Lo ?el criorno 22 gcnnajo 1934 - XII è aper to il pubbl1co ~oncùrso p e r ti I oli al pos to di m edico condot.Lo co1nunalc di Preseglie. Per ricever e il bando d1. con: corso e scJ1ia rir11c11ti rivolger i alla segr e lerta dJ l)reseg1ie. Qu1NzAN1· o '()GL10 (Brescia) . .- · Co! 1~l ol l a r esiden ziale. Per li lo li. Scadenza ore sed1cJ d el 28 feb braio 1934. (Per n1a{!giori notizie. ven er e nl precec1. JI 5()).

?

2033

RAVENNA. Congregaz. di Caritd. - Scad. 31 dic. , ore 12; aiuto m edico e assist. chirurgo nell 'Ospedale Civile S. Maria del le Cr oci ; e là Jim. 30 a.; òoc. a 3 mesi dal 25 nov.; s lipc11di L . 4000 e L . 3000 a11nue, indenn. \ilto L. 1500, c.-v.; riduz. 12 %; partecip az.; La&sa L . 50,10 alla 'l'esoreria. RECOARO ( Vicenza). - Scad. 31 d ic.; 1° reparto ; L. 8000 e 6 quadrienni d ee. , oltre c.-v. L . 720, trasp. L. 2000-2500; ridu7.. 12 <yo ; età lim. 45 a.; tassa L. ;)0. Ro1ATE (Roma). - Scad . 30 ùic.; L. 10.500 e 5 quadrienni d ee., oltre L. 517,50 c.-v., L. 352 uff. san.; rirl uz . 12 %; età lirrt. 40 a .; tassa L. 50. Son1AN0 CALABRO (Cat anzar o). - Scad . 30 dic.; 2' cond .; L . 7000 e· .5 quadrienni d ee.; riduz. 12 %; et à lim 45 a.; t assa L. 50. TERNI.

Consorzi o Provi1tciale A nli tub ercolare. -

])er titoli ed esamj . Pos lo di Aiuto medico del Dispe1isario Provinciale. Slipe nrlio L . 10.000; servizio attivo L. 2000 a l n e tto. Dura ta nomina anni cinque tacitamente rir1nova bili . Elà massima an11i 45 salvo eccezioni di legge. J)ocu1nenti di rito e diploma di abilitazione ali 'eser cizio d ella professione di Medico Chirurgo con seguito non oltre il 30 novembre 1931. Tassa concor so L. 50,10. Scaden za ore diciotto del d ieci febbraio 1934-XII. Per cl1iarimenti e p er o tten ere i] banòo integrale rivo.l ger si alla Segreteria del Consorzio in Terni. Posto di Assis tente d ella Sezione Medico-Micrografica del Laboratorio Provinciale di Ig iene e di Profilassi . La sca denza d el con cor so al pos to predetto, il cui bando venne, in riassunto, puhblicato a pagina l 750 del N. 44 di ques ta .Sezione Pra tica, è stata pror ogata alle ore diciotto d el giorno sei genn aio 1934 - XII . UDINE.

Amminisl r azion e Provi n.ciale. -

VrLLA MrNozzo (R eggio Hm .). - Scad . 31 gen .; 2:\ con cl. ; L. 7040, 5 quadrienni d ee.; c.-v.; L. 2640 indenn. cat egoria e L . 2640 cavale.; il tutto già ridotto del 12 %; età lim. 35 a .; t assa L. 50.

Per ti toli ed esami. Posto di Direttore della Sezione Medico-micrografica del I ..aboratorio provinciale di ig ie11e e profilassi. Stipendio annuo lordo L. 12.500. 1\umcnti quadriennali d el decimo. Ri duzione 12 <?~ a sensi d clJ 'art. 3 del R . D . 20 novembre 1930, n . 1491. Elà massima 45 anni, salvo eccezioni previste vigenti di sposizioni . Documenti di rito e titoli scientifici e di carriera che i con correnti crederan110 utili . caden za ore dodici de] g iorno 25 gennaio 1934-XII. P er chiarimenti rivolger s i alla Segreteria d eJl 'Amn1inistrazione provincial e di Zara . ZARA.

_4.mministr azione Provirt ciale. -

AVVERTEN ZA. - Quando non è altrimenti indicato i concorsi si riferiscono a cor1dolle m euico -chirurg iche, i compensi allo slipendio ba~e . BORSE DI STUDIO .

Il Consorzio provinci ale an li tuber colare di Rag u sa ha istituito tre borse cl i s tudio d a L. 2500 ciascuna, per medici d ell a provinci a ch e intendano frequen tare i cor si di pcrfezionamenlo e specializzazione in tisio logia durante l 'anno accade1nica 1933-34 presso ]a R . Univer sità di Roma. cad . 31 dic.


2034

<t JT., POLTGLJN JCO >>

CONCORS I A PREMI .

IJ con corso a premi b andito dalla Reale Socie I:\ Italian a d 'Igien e sui temi: cc L 'educazion e fi sica giovanile n ei r appor ti con l 'igien e » e cc Criteri e limiti da adottar si per l'educazion e fisica della donna », ch e doveva chiudersi il 31 ottobr e 1933, è s1a to prorogato, p er deliber azion e del Con siglio Direllivo de1la R. Socjet à surlde l1 a , al 31 dicem bre 1933 - XII . Rivolger si alJ a Segr et eria della Società, via Ospedale 3, ~filano.

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A11cb e il 0011cor so b andito sotto gli au spici deJ1·Ufficio Stampa l\iledica Italiana e della Rivis ta u Nicia » per lavori sul t em a: « Medici poeti e let ter ati in It alia », ch e rlo' 'eva chiuder si il 30 nove.1nbre, è s tat o prorogato al 31 dicembre del cor rente anno. Rivolger i nll ' l ffi cio predetto, via Vallazze 39, ~fila no .

NOMINE, PREMIAZIONI ED ONORIFICENZE.

Nuovi

S ENA.TORI.

La fa111iglia m edica italia11a h a appreso col più vivo compiacimento ch e alla digr1ità del lati clavio sono s lati elevati due dei suoi più illt1stri rappresentanti : i proff. Ferdinando Mich eli e Nicola Pende, clinici m edici di Torino e di Gen ova. Ai <lue Maestri, ch e tanto contributo h anno por tato a ll a scien za nledica it alian a, esprimian10 il 11 os1ro compi acimento Yi vissimo. Il prof. Dom enico 1'addei è stato chi am alo co11 vo to unanin1e dalla Facoltà m edica di Firen ze a su ccedere al su o compianto Maestro Enrico Burci n ell 'in, eg n am enlo della Clinica chirurgica . I n os tri sentiti ral1cgr an1 e111i all 'in ig nc cli nico e ~ l t1di oso . OnDLNE DELLA CoRONA n ' ITALJA .

dott. Ferdinand Si111erbruch , professore di chirurgia (clinica cl1irurgica) a1l 'Univer ::iità di Berlino . Co mm endatori: dott. Beniamino De Vecchis, lil ,er o docen le, aiuto n ella R . Clinica· odo11tologica di Rom a ; do tt. Giuseppe Cusumano, direttore del1'Istituto l'hirurgico ortopedico di Formia; dott. Gius-e pp e Sirign anot medico con sorziale di Ospedaletto cl ' Alpinolo (_.\.vellino). Cavalier e : dotl. Leopoldo 'fraffican lc , inedico condollo a Casole d 'Elsa. Gra11d'uffi ciale :

Il prof. comm . Vincen zo Aloi , direttor e del1'0spedale Civil e di Catanzar o, h a ricevuto dalla Croce Rossa It alian a la m edaglia d 'oro di propagand:i e il diplo111a di b en em eren za . In esilo a concorso il prof. Alessa11dro Ferrari, della Il. Cli11ica dermosifilopatica di Torino, risultato primo, è nominato primario della Sezione dermosifilopAtir a dell'Ospedale Maggiore di Vercelli .

:B. sla lo co11feri Lo lo scudo nobiliare (Ad ler schild) della Feder azion e germanica (Reich ) ai proff. : Friedricl1 von Mul1 er , di m edicina interna a Mon aco, e V\fcrn er !{or te, di chirt1rgia (clinica chirurgica) a Berlin o. Il p rof. Edu ard Keeser , di farm :icologia a Rostock , è i1on'lin ato ad ...\rn!Jurgo.

(ANNo XL, Nuw. 51]

NOSTRE CORRISPONDENZE Da Oeaor& Nelll R. Accademia Mtdica.

Il nuovo anno accademico è st ato questa volta i11au gur ato con parlicolar e solennità n ell 'aula magna dell "l iniver silà e con l 'in f ervento delle principali autorit à cittadine. La cerimonia ebbe luogo il 4 dicembre. Il presidente prof. V. Viale ha dichiarato n el suo discorso che fra le altre nuove inizialive cui intende ir1formare il proprio programma vi è quella di r iunire in un sol fascio le a ltività delle molteplici istituzioni culturali scientifiche e pratich e della regione ligure raccoglien don e, possibilmente in un unico periodico, la no11 trascurabile produzione. L 'inaugurazion e ebbe infa l li luogo con I 'adesione e l 'intervento della ... czion e ligure della Federazion e antituber colar e, per son almente rappresen tat a dal J)rof. 1'tla raglian o ch e, n el suo discorso, ha dimostrat o la n ecessi tll della espan sione pratica della cultura n el can1po della lotta ormai profi cuamente ingaggia ta contro la tubercolosi. Il prof. Cerletti , 0rnt or c ufficiale, h a pronunziat a poi una i.nter es. ante relazione sui suoi nuovi sludii sul gozzism o. TI suo discorso è stato illustra to con numerose proiezio11i. Il Cerletti sta in fatti compienùo, da b en tre anni, minuziose inda gi11i sul gozzismo in una speciale regione dell 'alto Bisagno. I suoi esperimenti sui r atti h anno fratt anto di1nostrato poler si escluder e l 'i11flusso etiogenico a rig uardo della n a tura delle acque, del t erren o, delle condizioni economiche, del sudiciu1ne delle case, ecc. Si prospetta invece la delucidazione del perch è i r a t li , m antenuti entro s~­ ciali bidoni, non pre11devan o il gozzo. L'oratore, ch e h a vagliato varie ipo lesi, si propone di conti11uare i suoi esperin1enli per giungere possibil m en te ad una precisazion e scientifica . G. G. P.

===--==================== NOTIZIE DIVERSE. Uftlcio internazionale d'igiene pubblica. Il Comitato pern)anen te dell 'ljfficio ha ten'tlto una sessio11e ordinaria dal 16 al 25 ottobre, i11 Parigi; l'Italia vi era rapprese11t ata da S. E. il dott. A. Lutrario. Vennero di scu ssi vari argom enli importanti; ci riserviamo di darne ulteriori n otizie in un pr~• simo n11mero.

4:0 Congresso internazionale di radiologia medica. ~

convocato a Zurigo, sotto l 'a1lo p atronato del presidente della Confederazion e elvetica. L 'inaugurazion e avrà luogo il 24 luglio; i lavori si protrarranno fino al 31 luglio; gli ultimi giorni verranno trascorsi a Sain l-Moritz (Eugadina), ove avrà luogo la seduta di chiusura. Sono ammessi come titolari gl 'inscritti a società n azionali di radiologia e le per sone presentate eia u11a di queste aocietà. I lavori saranno ripar titi in 6 1Sezioni : radiodiag nosi, radioterapia, r adiobiologia, radiofisica e tecn ica, elettrologia, elio ter apia. In sedute pler1arie verranno discu ssi 11 temi . Le comunicazioni Yanno ann11nzi.ate alla segr eteria n on oltre il l 'J gennaio 1994 ; un riasst1nto dovr à p ervenire alla segreteria stessa n on oltre il 1° aprile 193•. Durante il congr es o j terrà t1n 'esposizione di app~ recchi: articoli ro tografici, prorlot ti chimici e


(ANNO XL, NuM. 51]

. SEZIONJ~ PRATlCA

libri. Segretario generale del co11gresso è il Dr. Ha~s E. Walther, Gl~rias trasse 14, Zlirich; segrC'tar10 della mo3lra 1'1ng. Strelin, R amis trasse 7 Zi.irich. (Noli~~o .che la lingua italiana n on figur~ tra que lle uli1c1al1; sarebbe opportuno ch e si pro' vedesse).

Congresso medico di Tnnisi. Sollo la })r esidenza del prof. Nicolle dire ttore dell 'Is li luto Pas teur, nella prossima P~squa (2123 marzo 19?4) si terrà a 1 u !1 isi il Co11gresso della Federazione d elle Società Mediche d 'Algeria e di Tunisia . A questo Congresso p erò possono prend ere parle m edici di altre r egioni e nazion ali Là. Il })rog ramma prevede r apporti, comuni car.ioni e confer enze. I rapporti e le comunicazio11i rig uardano speci almente « la sifilide nell'Africa de l Nord ». (À}n1u11icazioni sull 'ar gom en lo del Cong resso J>olranno essere fatte da qualunque membro ade r ente. Conferenze su sogge lli di a ttualità saranno tenute da s piccate per onali là n1 e<lic h e, sia france i sia straniere. Il Comilalo prepara un progran1m? turis ti co ·~ l1e p crm c llerà, con spesa r elalivan1ente m odesta, di vi5i lar e le città e regioni più pittoresclie d ella ·runi s1a. Ed ha iniziato per i con g r essis ti i~aliu ni delle pralicl1e presso la C.ia di Navigazione Aerea la S.A.M. e presso la Società Marittima La Tirrena, per otten er e i1ei p er corsi RomaNapoli-Palermo-Tunisi le m aggiori ridu zioni . Il Congr13sso è aperto a medici , farmacis ti, veterinari e dentisti, francesi e stranieri. Per qualunque informazione dirigere la corrisponder11a :tl rlo tt . Plinio Soria, « Maison <le Médecine », Av. ùe Paris 26, Tunisi.

Discorsi inaugnrnli. Tra i discorsi inaugurali dell'anno accademico 1933-34 nelle Università italiane sono stati i seguenti, tenuti da professori delle Facoltà m ediche: Bari: Sangiorgi prof. G·i useppe, « ~Ialatlie soci ali e difesa d ella razza)); Messina: D'Agata prof. Giu:,eppe, cc Dal 1'aige to ad oggi. (Concezioni moderne 1Ji assis tenza sanitaria e biologica-sociale ai bambini minorati) »; ~filano: Valenti prof. Adriano, e< L'armonia nelle leggi naturali »; Roma : Baglioni prof. Silvestro, « Umanesjmo e medicina »; Sassari: Racialli prof. Luigi, « Il do110 del san g u e alla madre ed al bambino ».

All'Istituto di studi scientifico-pratici sulla tnber· colosi. Son o disponibili sei pos ti di praticante in det to Jstitulo, il quale 11a sede in Ge11ova, via Balilla 1. Tutti i laureati in m edicina vi possono aspirare e gli aspiranli d evono inviare domanda, in carta aemplice, con annesse notii;i e : a) d a ta di l aurea con indicazione dell 'Univer silà in ct1i fu conseguita; b) degli Is tituti da essi eventualmenle fre~ quentati; e) d ell e ricerch e da essi eventual1nente compiute. l,e d omande devono essere ii1viare alla direzion ù clell 'l slilulo entro il 30 dicembre 1933-XII. I nominali entreranno in servizio il 10 gennaio 1934-XII. I n omjnali sar anno addetti ai segu enti servizi: a) Accerlanu~nlo d elle malattie tubercolari; b) Dispen sario An li tubercolare; e) Scuola di Perfezi on am ento n ella Tuber coloei., Clinica Medica Pende ed Ospedale S . Martino; •

2035

d) Esercizi di Laboratorio necessari allo s turlio ed alla diagn o i delle m alatti e tubercolari . P er tal modo e. si potranno addestrarsi n ella dottrina e n ella pra tica d elle m ala tUe tuber colari. Alla fine ù ell 'anno scolastico i n on1inali avran11 0 diri~lo .ad un a ttes ta lo dei servizi prestati. La d1rez1one dei ~ervizi sanitari è tenuta dai firoff. seri . E. Marag liano e N. Pende; la presi denza d ell'Is tituto d al prof. G. Viola.

Per gli orfani di gnerrn. dei u1edici. Il ~~mitato di assis lenza degli orfani d ei medici 1no:t1 ~n. ~uerra, per poler con U11uare l'opera benefica 1n1z1ata n el 1925 e che avrà ler1nine soltanto n el 1942, nell 'epoca cioè in cui i 45 or fani rin1asti d a assistere potranno da soli affrontare la lotta per l a vit?., ofl:'tirà n el prossimo Natale, a 1utta la cl asse m edica, una superba serie di 12 cartoline a colori, formato internazion ale, che illustrano l ' apos tol a to d el medico in pace e in g u err a. Alla serie cli cartoline è unila un 'artis tica t arga di beneme1 enza in metallo. La c l a~se m edica anch e ques ta volta darà spont aneamente la propria offerta di L. 10 che andrà ad integrare le quole cl1e versano gli ordini d ei medici, p er potere far fronte alle cr escenti n ecessità degli Orfani, oram ai i scri lti nelle RR. Universi tà 1 nelle Scuole Mililarj, negli Istituti Sup eriori del Regno . Le 12 illustrazioni a t emp er a, ispira te al grande discorso de l Duce pronunziato in Campirtoglio, sono de i pittori Fraltani e r,.uzzi e, curale nel1'edizione dalla Casa d 'Arte « Fauno », si differen. ziano noteYolmenle dalle altre due serie diffuse due anni or sono. P er acquisti rivolgersi alla sede del Comitato Orfani Medici morti in Guerra, via Nazionale 172, Rom a.

Programma dell'Opera ì'tlaternità e Infanzia. Si è riunito, so l to la presidenza del gr. uff. avv. Sileno Fabbri, il Consiglio centrale dell'Opera nazionale maternità e infanzia, ch e ha approvato il bilancio di previsione per il 1934. Nelle entrate sono previ s ti: il contributo dello Stato, nella cifra di 100 miliol1i, ed i prove1rti vari stabiliti dalla legge in lire 12.430.000. 11 56 per cento di qu es Le entra te sarà sp eso per l 'assis tenza della materni là e dell 'infa11zia l egittima; il 35 per cento per l 'assis len za della maternità e dell 'infanzia illegi tli1na ad in legr azione d elle sp ese ch e compe tono a tale riguardo alle provincie ed ai comuni; il 9 per cento p er altre forme di attività ne] carl1po della politica demografi ca e per spese generali. Inoltre l'Opera con la sulla tradizionale filantropia delle classi abbie11ti italiane e non vi conta i11vano , quando si pensi che durante il 1933 essa ha ricevuto donazioni - parte in immobili e parte in denaro - per l 'i1nporlo di circa 1 milione e mezzo di lire. Nella stessa riunione il Consiglio Centrale ha approvato all;i unanimi Là il bilancio di previsione del 1934. Il Consiglio ha poi deliberato di assegnare varie medaglie d'oro e ba approvato gli accordi presi col Ministero d ell a G ius lizia p er adibire il fabbrica Lo di proprietà d ell'Opera in Roma, via dei Sabelli, per il funzionamen lo di un « Centro di rieducazione dei minorenni ». L 'Opera 11ello st esso stabile farà funzi onare il propi:io u Centro di osservazione dei minor enr1i abbandonati o fermati p er n1isure di P. S. » .


2036

« IL POLICLINICO .»

La Giornata della Madre e del Fanciullo. Com è no Lo, j} 24 dicembre sar à consacrato alla maternità e all 'infanzia secondo le parole ammo11itrici d el J)uce: « Bisogna onorare la madre ed il bambino perchè ciò sig njfica onorare i valori supremi d elJ a stirpe ». Stimjamo superfluo d 'illuS'trare l 'alto significato e il valore SfJiriLuale della celebrazione. 1

L'Ospedale Ci vile di Ancona. L 'Ospenale Civile cc Umberto I » di Ancona è stato oggetto di rinnovamenti, amp·l1ame11ti e sistemaz~oni .. Un nuo_vo reparto rli chirurgia avrà la capacità d1 50 le lt1; sono state costruite due nuove can:ierc ope1·a~ori~ e un re~arto per l e specialità: otor1nolar1ngo1a Lr1a, oftalmia, orlo11taiatria radiumterapia. Co11lem.poraneamente alla edific~zione della nuova ce11trale t ermica e della lavanderia, sono stati rinnova li gli impianti dj riscaldamento e di distribuzione di vapore e acqua calda ai reparti e ai servizj, d ell 'impianto frjgorifero e della fabbrica di ghiaccio. È stato infine costruito un serbatoio per mc. 100 di acqua potabile. Questi complessi lavori hanno importato una spesa di 1.150.000 lire. Di prossima attuazione sono i lavori per la trasformazione del! 'edificio della exla~ander.ia da destinare ad altro uso, per la migliore sistemazione dei reparti di medicina, di quello pel ricovero dei tubercolotici, per un nuovo reparto di isolamento e per il rinnovamento degli impianti. igienici in tutti i reparti. L'Ospednle Civile di Teramo. Il rapido sviluppo ·dell'Ospedale Civile di Teramo ha indotto la Congregazione di Carità a cos i ruire un nuovo Ospedale, in una zona tra le più salubri della cjttà. Rapidamente pertanto si rerligev~ il. r elativo prog.etto e si ultimava il primo pad1gl1one, quello di chirurgia. Inaugurato l 'anno scorso il Padiglione chirurgico, c he è cos tato oltre un milione e mezzo con i relativi impianti, la Congrega poneva n1ano alla: costruzione del secondo Padig]ione, quello medico (provvisoriamente anche ostetrico) con la spesa di L. 800 mila, ora cornple1ato. Al primo piano rialzato sarà allogato il reparto ma lern.i t il annesso a quello chirurgico, al secondo sarà pos to il reparto m edico capace di 60 letti e ch e co n ti ene ampie corsie, oltre varie camere per ò ozzj nan li e tutti gli ambienti n ecessari al1'impia nto di gabinetti . È di prossima costruzione il padiglione di isolamento , irl cui, oltre i servizi generali ospitalieri, saranno allogati i servizi igienici del comune e della Provincia. Sarà pure tra non molto coslruito il padiglion e celtico ed ostetrico. Così l 'organi zzazione ospitaliera sarà completa. L'Ospednle sanatoriale di Tera.mo. La Congregazione di Carità di Teramo, la più fiorente d elle istituzioni cittadine, per attuare le clirettive clel D1tce nella lotta contro Ja tubercolosi, 110 costruito un grande padiglione sanatoriale cti 200 letti. La cos truzione del detto sanatorio, che è il prjmo in Abruzzo, è dovuta esclu, sivamenl e alla beneficenza dei signori teramani. Infatti con tes tamento olografo del 28 febbraio 1912 òel ùefur1 to comm. Filippo Alessandrini e per effe l to rli altro testamento d ella signora Giuditta RomuaJdi, pervenne alla Co11grega di Carità t1na eredilà assommante col cumulo d egli inle-

tANNo XL, NuK. 51]

ressi ad un milione circa. Con altro atto di don azion e del comm. Pasquale Ventilij la Congrega ebbe un 'altra cospicua offerta per la costruzione clel tubercolosario, di un milione di titoli dello Stato. Con R. D. 10 gennaio, promossa dalla stessa Congrega, si creava I 'Opera Pia « AlessandriniRomualdi » ed i proventi venivano d es1inati alla g.e s tione del San~torio. Allora la Congrega di Carità, _per attuare 1~ programma statutario dell'Oper~ ~1a, face-va redlgere un progetto dall 'ing. Gatti dt Roma, pro.g etto che prevedeva la costruzione del Sanatorio in località Collesansonesco di 1'orricella p€r un•1 spesa complessiva di circa 3 milioni di lire. Inizia ti i ]avori nella primavera de] ·28 so:rsero in seguilo tali e ta11te difficoltà, tecniche e finanziarie, che si dovette abbandonare l 'area presce~ta ·e sceglierne un 'altra presso Teramo, in contrada det~a Fonte della Regina. Il relativo nuovo progetto, per incarico del comm. Serafino Mancjni, che inlanlo era subentrato come presidente del Sodalizio, veniva redatto dall 'ing. De Albentiis. L'edifjcio principale consta di tre piani; ha una fronte lunga m. 148. Un i lo ad esso è un padiglione secondario a qt1attro piani per i servizi generali, oltre un villino per l'abitazione del direttore. Oltre all::t spesa di costruzione in lire 2.761.000 In Congrega , con le sole su e forze, ha affro11 tal o la spesa degli impianti , che sono ormai completi: termosifone, distribuzione cli acqua calda e fredda, produzione e distribuzione dj vapore, ascensori, apparecchi igienici , impianti di Iavan<leria, elettrici e telefonici interni. La fornitura del] 'acqua, che tra qualche anno sarà fatta dal grande acqueclotto rlel Ru7.zo, è ora effettuata con sopraelevazione della sor gen Le Fonte della Regina.

L'Ospedale psichintrico proTin<'iale di Pineflnza. L'Amministrazione provinciale di Piacenza ha potuto, con prelievi sui fonòi ,straordinari messi a disposizione da S. E. il Capo del Governo, iniziare il riordinamento dell 'Ospeclale psichiatrico provinciale cos truendo il padiglione di osservazione per le donne e una nu ova lavancieria dotata rl ei più moderni macchinari e istituendo una colonia agrjcola per i ricoverati . Sono state spese complessivamente in tali lavori L. 1.300.000. La costruzio11e del padiglione d 'osservazione, prescritto dalla legge sui manicomi, era resa necessaria anche dall'aumen t ato numero dei ricoverali da 250 a 500 e dal fallo che i semplici sospetti dovevano forza tamen le vivere in deplorevole comunione con gli ammalati cron ici e acuti. Il vas to edificio, costruì lo e arredato socondò i migliori eiettami della tecnica edilizia sanitaria, è a due piani, con sale luminose, in posjzione arieggiata e confortevole. Così rlicasi della nuova lavanderia manicomiale. · È noto come dal] 'applicazione del lavoro ai ricoverati derivino notevoli ss i1ni benefici, agli infermi stessi, anche ai fini curativi. La colonia agricola creata nelle immediate adiacente ciel Manicomio prpvinriale è della estens ion e <li metri quaclrati 114. 290, tale cioè eia assol vere completamente alle necessi là d el! 'Ospedale e al numero dei ricoverati. Preventorio antitubercolare di A.neona. Il Comitato provinciale di Ancona della Croce Rossa IlaJiana ha r ealizza lo un Preve11 lorio antitubercolare, sorto nel vecchio e abbandonato lo-

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{ANNO XL, NU?\f. 511

SEZIONE PRATICA

cale di isolam ento ulla collina falcon ar ese, convenienle1nente r es la ura lo, adattato e arred ato, sos ten end o la sp esa di L . li0 .000. Dal n1 ese di ag·oslo l 'is liluzione fun zfon a ospilanrl o, lernpor a11eam ente, venti bimbi; essa co1nprende due sp aziosissimj clormi lorj , u11'\ sal a di m edicazion e, l a c11iesa, il r efe lto rio, una sala di ricr eazion e oltre ai locali ig ienici , all 1apparlam ento del p er sonal e <-!d ai locali p Pr i ser vi zi gen er ali. Annesso all 'edificio è stato sis tem a lo un m agnifico g jardino co.n un vas to prato per i g iuochi all 'aperto ; un et taro di terreno colti va lo ad ortaggi forni sce co11 tinuan1c'1 Le prodo lli freschi p er i ri coverati ; un frullelo con circa 1500 piante, ampi vi ali di pini, oltre al m ae Lo o vial e d 'ing r esso con platani e oleandri, comple tano l a zon a riservala all 'is lituzio11e ben efi ca , all a vi la d ella qual e provvede, con i m ezzi tratti d alla pubblica b en efi cen za, il Comila to provincial e predella .

L'esercizio delle farmacie. Di p articolar e im portan za è la r e lazion e d ella Commission e permanente al disegno di legge presenla lo d al Capo d el Go,·erno, ~fini s lro dell 'In terno, p er Ja co11Yer sio n e in legge d e] R. D. legge 3 m aggio 1933 r rca nle la proroga cl el termine di cui all 'arl. ;30 d ell a l egge 22 maggio 1913 sull 'eser r izio d elle farn1acie. Ln r elazione - dopo aver rilevata l'opporluni tà d el provvedimento a<loltato che proroga al 31 di cembre 1933 il diri l lo con cesso ai proprie ta ri cli farmacie legittime nll 'eser cizio d elle fa rmacie rispe tti ve per venti an n i - n o la l a u ecessi là d i Lorn ar e pres to su un t ale ar gon1ento ch e form a g ià oggc llo di esam e d a p arte cl el Minist er o d ell 'ln tern o. In m eri lo l a Commission e prospett a alc:u n i c11tenclam enti alla legge 22 m aggio 1933 allo scop o cl i r end erne l 1aJ)JJlicazio11e più facile cc\ ispira la a 11rincipii di m aggior e equità .

Un omnggio al prof. Leguf'u. In orca io11e d el ri Li ro del prof. Legu cu cl a11 'insegna m e1l lo, g li a n Licl1i capi dj clini ca h an no d eciso di ricor clar e in nlod o durevole il period o di 21 anni , in cui l ' insjg n e u r olog o ha t enu lo la ca tteòra. A ta le SCOJJO verrà pubbli ca lo un volume ch e costituirà l a st oria cl ocum enlale dell ' attività d ella Clini ca d ·u ra n le il d e l lo p eriod o. Esso còm prenrl er à l a d escri zion e d ella Cl ini ca e ci el suo funzion am ento, l 'elen co d ei l avori pu b bli ca li d al per so11ale, un ri assun lo d ei l a' ori pri11cipal i, 1a lc..zion e inau g urale e i l di scor so pr o11unzinto in occasion e d el centen ario di Guyon . Del volum e si far à una tira Lura limi la la. Le pre11 o l azioni imporlai.10 100 Iran chi ; }JOi il vol u n1c sar à p os lo in vendil a a 16~ fran chi. lli volgersi alla Casa Masso n & C.ie, b o ulevard ain L-Germain 120, P aris Vle.

Una prolusione. 11 giorno 4 dicembre, n ell 'aula d ell a Clinica Chirurg ica d ella R. l.Jniver sil à di Rom a, il gen erale m ed ico proI. Filippo Caccia b a inau gurnt o il suo Corso rli traumatolog ia cl i g u erra. Alla prolusion e son o in1ervenuli i proff .: Busi, presid e dell a Fa colt à cli Medicin a; Al essa ndri, Per ez e Dalla Ved ova con lui li i lor o assis le nli, il òire llor e dell a Sanità ~1ililare d ella R. l\1arina gen er a1e m e<lico F alzo, i gen er ali m erli ci d el R. Eser cito San1 u cci , Ri zzuti e Mario t tj -J3i a ncl1i i colonnelli m edici Di Nol a, Napoli lan i e Mona~o, ed infin e u11 fol lissimo s tuolo di ufficiali m edici e di s lucienti . Il prof. Caccia, d o po aver lumeggiat o l e b en em er en ze d el Corpo Sanitario militar e durant e l 'ultimo grande conflitto, h a m esso in rilievo la vera

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es en za çlella chirurg ia b ellica tra lteggiando, inollrc, le sp eciali d o li scien lifich e e SJJiri lu aJi ·del chirurgo di g u erra ed h a lern1inato rin g razi ar1do tutte le au lorilà ciYili e militari con venute. 1\lla fine d ella sm aglian te or azio ne Lu llo l 'uditurio h a t r ibu iato al gen er a le Caccia t111a caloros• ovai ione.

Processo contro un chirurgo. Il chirurg·o Dujarier di Parig i, dopo aver tentalo d i di ssuader e una s ignora dal proposi to di far ridurre il volume delle proprie g nrnbe , aveva eseguilo questo interve11lo es letico; n1a sopravYCnne un 'infez~one gang r cn osa, ch e r ese n ecessaria l 'amputazione di u11a gamba; con s tento si ri u cì a salvare la vi la della p azi en le. Ques ta int entò cau sa; il Tribunal e con dannò il chirurgo a corrisp ond er e un fo rti ssimo indennizzo, e l a Corte cl 'appello ha confermato la senten za ; int anto .il C'l1irurgo a qua nlo sembra p er ch è accasciato d all 'eviclen te irLgius lizia, c l1e lo h a rovin a lo matc:ria lmenle e profession almente - . è venuto a rnorle.

Un po' dovunque. La Socie tà Loml.Jarda di Chirurg ia si è aòunatQ il 10 n ovembre sollo la presider1za del prof. M. Do11ali. Furono fa ll e comunicazioni dai s0ci A. Bile llo, N. Della l\iia110, 1'1. Fumagalli, E . Eltorre ; qu a i tulle furono segul le d a ampie di scu ssioni. L 'As ocjazion e Medica 'friestina (Circo1o di Cull ura d el Sindacalo li'ascist a l\.1edj ci) si è adunat a il 1° di cenihre so llo l a presidenza del prof. C. Ravasini. Il dolt. E . 1·ag liafcrro h a lralla to il terna : <' , ludi o d ella pressione m edia ». Un cor so complem ent ar e d 'ig ien e pratica si svolgerà n ella R . Uni ver si là di Pi sa d al 1° aprile al Jl 111aggio; m od alilà consu e te .: Lassa L. 300 . Il CaJ)O d cl Governo h a ricevu lo d a s ir J osepb Rob inson , <l epula lo d el Sud-AJrica, la somma di 1000 s lcrline (62 .000 lire il.) co1ne offerta all 'Istilu lo \ ii llorio Ema11uele d t !{orna contro il Ca11cro.

in proge tlo la ricos l r u zjon e ò ell 'Ospedale Vv'cs lmins ler di Londra; per intraprender e i l aYo ri , occo rrer eb be raccogli er e 100.UOO s lerliite (6 mili oni di lire il .) priina d el m arzo 1934; fi11'ora si sono so l loscri tle m en o di 40.000 s terline . È

È s la lo in a ug u ra lo a 1'1aclrid l 'Is lilulo « Scien lia », JJer il lra llam enlo cl elle tuber colosi chirur-

g icl1e n elle c lassi pover e; è dire i lo d ai d o ltori Ji'r a11cisco Pérez Iluen o e Vicenle 1\1olin a.

B s ta to in a ug ura lo a l\1adrid , con l 'intervento del presid cn le cl eJla Repub blica, l 'is li Lu lo provin ciale di puericul lura, ch e può ospi lar e 1014 b am liini e inol lre co11 lien e 122 can1er e per m adri latLa nli ; co11s la <li 3 padig li oid , cli cui uno a quatLro piani e gli altri a due pia11i. Si è i11a·u gura la a Bar cellona una cli r1i c ~ p si cl1ia lrica d 'urg·enza, per l 'esa111 e e l a cura d ei mal a li in a l lesa d i essere rico vera li n egli osped ali p sic l1ia trici. Può accoglier e 25.0 m aia li. Son o s ta li s tanziati 1.500.000 m arcl1i p er la coslru zion e di u1ta g r and e Clinica chirurg ica presso l 'Uni ver sità di Heidelber g.

Si è ina ugura la a .Sosn o"vie lz (P olo n ia) una n1a terni là , dipend e11 le rl nJl e cassr, d 'as icurazione socinle; è cclpace di 110 l c lli ; è dire lla d al d ott. Suchodolski.


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IL

POLICLINICO »

RASSEGNA. DELLA. ST.!llPA. MEDICA. Jourri. des Praticiens, :7 ott. - GouGEROT. Difese e imn1uni1:zaz. della pelle. Arch. irtternal Aled., sett. ·- H. H. PÈRMAR e II. D. GoEHRING. Intossicaz. da cincofene. - O. SAPHin e al . Infiltraz. grassa del cuore. - J. A. GnEENE. Sludi clinici sulla respiraz. Giorn. di Batl er. e Immun., sett. - U. REVELLI. Etiologia della scarlattina. J ournal A. lYI. A., 23 sett. - S. B. BLACll ELY . 11 (}olore ad clomin. in gravidanza . - J. C. GEIGER e J. P. GnAY. Avvelenam. alime11tari. flr1uncli. ~led. .Woch ..' 6 ott. ---:" A. MAYER. Indici cli lesioni del felo. - R. SPn!::GLEn e al. Leucorrea. Deut. M ed ..vVoch., 6 ott. - BoE1'-IINGHANS. Tecnica della st erilizzaz . s ull '11omo. - HASELRORST. Oiagn. e trattam. della sterilità fenmùnile. tvlinerva Med., 6 ott. - A. CASTIGLIONI. L'opera di B. Ra1nazzini. - B. GnAu. Metodo pratico p er la ricerca del m etabolismo basale. Presse J\1éd., 7 ott. - 1'. ALAJOUANINE. Artropatie 11ervose. - ANDRÉ--fHOMAs e al. Paraplegia scoJio lica. .Revue 1Veurol., selt. - K. H ENNER . Primi segni cer eb ellari dei tun1ori del! 'angolo ponto-cer ebellare. . Paris 1.~1étl ._, ? ott. - Numero di neurologia. A rch. 1t. di Chir., sett. Batteriologia delle peritonili acute. - A. OnANA e }'"'. VoLANTE. Pachim ening·ile interna emorragica d'orig. traumat. Gazz. d. Osp. e d. Cl., 1 ott. - E. Dr LAU RO. L 'anatossina difterica è stabilmente atossica ? J ornal <los Clfnicos, 15 sett. - S. MASTRANGIOLI e al. Nefrosi Jipoidica. Amer. Joarn.. M ed . •Se., ott. ~ L. AnNoLD. La flora batterica nello stomaco e nell 'intest. - R. DAS SEN. Febbre tifoide atipica. J . W. ScoTH e M. M. CAJ"'iTOR. ·retania da iperventilazioni. -

[ANNo XL, NuM. 61]

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Indice alfabetico per materie. Aracnoidismo . . . . . . . . . . . . . Pag. 2029 Bibliografia . . . . . . . . . . . . . )) 2023 Cisti da echinococco: intradermorea)) 2028 zione ed eosinofilia nella diagnosi Dermatosi mestruali . . . . . . . )) 2027 )) 2013 Diuresi e diuretici . . . . . . . . )) 2009 Erno-innes ti: valor e . . . . )) 2026 Epiles5ia : l ' . . . . . · · · · )) 2020 Febbre gialla . . . . . . )) 2025 Febbre puerper ale: terapia . . . . . )) 2028 Ginecologia: l 'acido picrico in - . . · )) 2027 Gin~cologi a : i 4 maggiori problemi . . )) 2030 Giurisprudenza sanitaria: quesiii . . . )) 2028 Innes ti ovarici . . . . . . . . · · · · · )) 2022 In vecch"ia1nento: prove biologiche . . )) 2017 Iperle11sione arteriosa: etiopatogenesi . )) 2028 Leucorrea: trattamento . . • . . • . .

Linfadenosi aleucemica . . . . . . . . Pag. 2006 Meningei : contrattura di flessione del goilli to . . . . . . . . . . . . . . . . >) 2003 » 2027 ~1estruazioni vicarianti in gr avidanza . ,. 2011 Obesità: nuovo rimedio; l 'a-dinitrofenol Osteomielite cronica della mandibola con d ente irtcluso . . . . . . . . . . 1999 Prostata: ipertrofia; trattamento per ,. 2026 via enclouretrale . . . . • . . • . . . Ilabbia :1u loctona nell 'Afri'ca occi d . . . " 2021 Sport: congresso internaz. di medicina dello - . . . . . . .. . . . . . . . }} 2024 Tiroide: asportaz. totale nell 'insufficienza cardiaca e nell'angina pectoris .. • 2019 'fubercolosi polm. e tbc. laringea : rap-

porti

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Tubercolosi: trattamento ~on allergina di Jou sset . . . . . . . . . . . . . .

!026 2029

11 N. 52 contenente il frontespizio e l'Indice Cenerale sarà spedito nella prossima sett imana. 11 N. 1 dell'annata XLI uscirà il 10 gennaio 1934. · "' '- nstampa · '-von rhuLbbcati nel Policlinioo se non in seguito ad Oit"itti di proprietà riservati. - Non i consentita -~: '" v auioriuazione scritta àalla ,.edazione. E vsdata la pubblicazione cli sunti cli essi senza citaf"'U la tonte. •

C.

FRUGONl,

A. Pozzi, Besp.

Red. capo . Roma • Stab. Tipo-Lit. Armani di M. Q>urrier.

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