I
XXVI,
{ANNO
FASC .. 1:2]
SEZIONE P'.RATICA
.
•
Gli ascessi pericolici si fo~mano intorno al sigma e dànno la stessa sintomotologia dell 'appendicite e spiegano 'Cosi i ca.si di appendicite a ' -sin~stra. • ' ·. ,_ I tumori infiammatori' o psudo-n~oplasmi dànno per , lo più la , stessa ·fenomenologia: del -cancro tranne l'emorragia, che è molto meno fre-quente. · /' , Le fistole esterne possono aprirsi sulla parete -addominale', lombare o perineale, quelle interne nella vescica e nell'intestino peritenue. Quando sono Iocalizzatè al retto le diverticoliti producono perìrectiti con ascessi nello spazio pelvi. rettale o fossa ischio-rettale con fistole a lunghi tragitti. , Gli. stati infiammatori fa:voriscono la produzione del can.cro, come il cancro dello stomaco può in11estarsi sull'ulcera, come il cancro della lingua può svilupparsi sopra una leucoplasia, 'COSÌ la diverticolite e causa di cancro. La tubercolosi si localizza per lo più a livello · del cieco ed alla fine dell'ileo. L'iileo-co1ectomia destra dà buoni risultati'. Se la massa tubercolo-infianimatoria è troppo aderente, s~ esistono fistole, bisogua praticare l'esclusione del -segmento ileo-ceca le, sottomettere il paziente a 1111alche mese di elioterapia e fare seco11dariamente ia .resezione-.' •
.
.
)f;
* * L'efficacia dell'intervento chiru.rgico nei ~u mori dell 'intestipo grosso di pende da quattro fiattori : a) relativa be11ignità del· cancro; b) mobilazzazione ampia dell'intestino mediante lo socllamento colo-parietale o colo-epiploicd per modo ~he si possa asportare un tratto .considerevole del- ,. - l'intestino; e) regime vascolare dell'intestino che consente la nutrizione anche quando si esporta · una striscia di mesenterio e l'arteria marginale; d) regime linfatico, il cui territorio ben noto per ciascun segmento colico consente di asportare un tratto di intestino ed il sistema vaso-ganglionare corrispondente. , Il cancro dell'intestino grosso è tra i meno virulenti: l'invasione li11faticà · è tardiva, le ~eta stasi r~re . Il tumore.. è generalmente poco diffuso; piccolo e. limitato. Le a~ere~ze del tu?1ore co~ i tessuti vicini (parete addominale ed intestino tenue) possono · ostacolare la éstirpazione. Per quel che riguarda la distribuzione vasale ()C~C?!re tener prepente che le emorra:gie del ~olon e del retto sono sottoposte alle seguenti regole: Se .l 'ktèria sigmo1de inferiore é 1'emorroi~aria superiore sono legate separatamente, la circola~ion~ nell'arteria marginale cesserà e· si avtà la gangrena nella parte dell'intestino· irrigàta nelle
sua
.
dette due arterie. Se invece si farà la legatura sul tronco ·della mesenterica inferiore al disopra Jell 'ultima arteria sigmoidea, q:uesta ultima, col sangue proveniente dà.11 •arteria niarginalè, alin1enterà lo stesso tronco dell 'etnorroidaria super1òre. In pratica è bene fare in modo che 'sia conservata l'arteria marginale in tutta:-la sua lunghezza: tale arteria'. a catlsa delle sué anastomosi con la colica medica è suffieiente a nutrirè il colon disce:irdetite . ed il sigma. . In teoria ogni organo canceroso · dovreboe essere asportato con tutto il suo territor,io linfatico, ma in fatto di cancro del gr,osso intestino . è inutile praticare abbo11danti asportazioni. Bisogna tener presente la debole tendenza di questi cancri alla invasione linfatica: quasi sempre solo la prima serie ganglionare è cancerosa, gli altri · gangli -sono -per lo ·più solo infiammati. In quanto alla tecnica operatoria bisogna considerare il caso in cui c'è già la occlusione ed il • caso in cui questa non si è ancora prod0tta. Nel primp caso bisogna con l'anestesia locale fare un. ano .. cecale ed attendere ancor~ un mese per resecare il colon. Quando non c'è occlusione bisogna fare , una laparatomia esplorativa mediana .. Se .il cancro si trova sul colon discendente o al livellp dell'angolo sinistro, e se c'è già un ano cecale, · tiisogna praticare lo scollamento colo-parietale sinistro e lo scollamento colo.. ' · epiploi~o a -li'vello del trasverso s1rustro, resecare il colon e fare un'anastomosi colo-colica e lat~ro-laterale. Bisogna fissare l'anastomosi· alla parete addominale in prossimità della sutura parietale perchè è possibile la slegatura della sutura~ Quando il paziente è poco resistente, ha occlusione. cronica e non ha ancora . ano cecale bisogna fare l'operazione. in due tempi: 1' intestino leso con il .tu1=;ì1.ore è tratto e manten~to fuori della parete addominale, le due anse intraddominali sono. saturate a canna di fucile ; I 'ansa messa fuori sarà invillupata con garza e dop? gi~ornli . sarà resecata col termocauterio ; ~OP<? qualche mese. si ristabilirà la continuità fra le due anse suturate. Se il cancro è localizzato a livello 4el. sigma, bisogna liberare il colon disce~dente~ fare ~ru: ampia resezione del tumore; .s'introduce qu1nd1 nell'ansa .superiorè del colon u:ri tubo in caoµtchouc e s'invagina l'ansa. superiore . nell~ infe. riore ·tirando il tubo dal retto . .Si suturano quindi i due monconi. Il tubo sa_rà manten:uto ancoF,a per una diecina ·di giorni e quindi sarà levato sempre . dal retto. ., Se il tumore trovasi sul colon ascendente ·o sul cieco l'eperatore da una parte. $ezionerà . l'ileo . ~ •
•
2 ' '
•
•
•
.
.
IL POLICL,INl.CO · , (· ·
, •
I
[ANNO
J '' .
xxvr,.,.. FASC
;2
•
•
I
~
'
I
• .... l
t
.
;'
I
>
•
.
-
t • ...
f
..
...
OTOLOGIA.' ·· ' .
•
~.
I
•
... .. La verttealoe. eh~ ·ridà l'udito: angl~pasmo · , ,.
\
•
'
p <pssono escludere 1~. lesion~ dell 'oreechio, medio; • le otiti medie r catarrali, nè le purulènte provocano turbe labitintiche che l:ianno l 'andamènt<> parossistico analogo a quello '--delle crisi di ~pi, lessia. ... . e ·. D'altro can~o, il carattere precipuo' di tal:P • crisi ~- dir essere parossisti'ch'e , e recidivanti ~ • no le può fare attribuire• 3: un·a lesione permanente, ad esempio.· ad uoo emorragia : se ,s 'av1 verasse questa· ipotesi, 1ia perdità dell'udito · sa-.· .. rebbe difinitivà. . Sii deve pénsare si . tratti! di• disturbi di cir... c9lo. In questi soggetti,~ in pienà virilità, la pres• sd9ne arteriosa è normale ; non v 'ha traccia di azoten1ia. L' A. · pensa piuttostq ad ang·i osp·a smì · ~ locali in d.ndi.v idui _néuro-artfitici o gottosi; con · , una susc:ettibilità labirinti~a esagerata sia di fron~ • te agli stimo-li - esterni (movimenti violènti e ptolungati, · rumori), sia · agli inte~ · (intossicaxi:otri v~rie, specie d 'originé gastro-enterica). ·r~iir feno.meni .{-;ientrerebbero , nella· categoria delle crisi -vas·colaii di Pal, manifestazioni angiospasmodiche che intervengono nel corso dì molte malattie; 'alcuni di questi . fatti a carico dell'òccliio sono stati controllati con . ! 'oftalmoscopio. r '\yagenma1:1n osservò un uomo in .cui, durant~ i periò di transitori- di amaurosi, si notava la contra,zi:o ne delle arterie r-etin.i~he; i vasi riprendev'àno il loro calibro normale . appena si ristapili- d .. . . via la v1s1one. .. , L'arteria uditiva interna che irriga il labi- ' rinto (ha d~e rami terminali 1 l'arteria cocleare e la vestibola:te~.r 9.imostra , la stes$a ~isposizi9ne .. dell'arteria oculare e, secondo l'A., nel suo spa9mo provoca tutti i fenomeni d~scritti. La lenta chiusura di detto vaso dà l'anestesia progres' siva dell 'orecch'o (la so.r dlità) .; ma. a un tratt~ · lo spasmo cessa, il. sangue si precipita di nuovo ~el labirintb, che ne è tùrbato, donde una soffe- , renza dell'organo cocleare- da un lato' ~ i r~mori .é delrorgiano .vestibolare la vert!gine_, . mentre t'orna con ·la· sensibilità t!Ormale dell'ore""cchio . la fu:hzione ~custica. • G. Br1,ANCIONI. ..
qualche centimetro .dali3= valvola ileQ-cecale ... e dal! 'altra il colon trasverso · in vicinanza del 1 I 'angolo epatico e sj praticherà quindi la sutura . Se il tumore è localizzato sul ·colon trasverso si farà Jo . ~collamento .. coJo-epiJ?loico. in tutta la sua lunghezza stalvo a livello del segmento leso: si resecherà. il colon e si ristabilirà la continuità con anastomòs'i ·e fissando · poi la linea di tiu.111~ne alla parète addomiµale. , e . In caso 'di tubercolosi o di tumori iinfiamnn.atortor1 il procèd1mentò da segttire sa1-à .analo·go a quell~ _i~Q.ica~o pet il, canc~o ma c.9 n '·q·ùai~'he variante. . ,, .. . ·; • ·.. ,.. , a .. a . ,. '• •
•
~
I
•
~b'1ntie0.·
I
•
1
fM.
LÉRMOYEZ. l ...a ~ Présse
'
•
'
.
#
'
'
I,.
'•
m édicale,
1919,
n.
'
'
una nuova sindrome che l'A. descrive, contrapponendola a quella classica del Ménière: I 'orecchio si ottunde, diviene progressi_vamente .. sordo, JJr<>eura rumori, sino a che .~a rtc6fosi si. fa . . completa. · . . · Il mal~s~re ~a crescen.cJ.o ~em,pre . più'., la. fun2'~one '.uditiva ·sembra · .irrimediabilmente abolilba, quando a un "tr'a tto si ha una ve~tig~ne" ~d .en~ro alcune ore riappare l 'ud1to. . · .. 3 -.· . . ·• ·Nella sindrome di 'Ménière si ha la V:ertigine• brusca, apoplettiforme, parossistica e recidiv,a n: te che avverandosi nella calma· del pieno benes' , ' sere ' ha il decorso inizale di una improvvisa lef.J sione ençefalica: tanto che a lungo tù ·' clas's ifieata tra le {;Ongestio·ni cerebrali apoplettjformi, donde la isolarono con difficoltà 11 Trousseau e il Ménière. La. crisi dura da , poc~e <>re ad 3:_1~ cuni giorni ; la .vertigine d~minuisce .a. poco ~ poço, ~utandos~ in uno stato di squilibri.o che .lascia il corpo _a ffaticato e stané.o. Di r~do la sordità totàle manifestatasi all'inizio . ' ., . ·dell'ace-es-.. so si m,antiene tal·è : l'udito riqppare poi l~nta' mente~ ma in modo imperfetto. . Nella sindrome dii I,ermoy.ez i fenomeni sono gli stes~i, ma si'. dispongono ip. un ordi~e in: verso: mentre nella prima la ' rertigine apre là ' crisi, qui la concliiude; in quella , essa altera' brutalmente . lo stato di salrtte, qui la ristatilisce d'un tratto; in quella induce la sordit~ più o meno grave, · ~n questa libera l'orecchiò nella sua funzione .fisiologica. . Si può ben pensare che i fattori del~ .' cris~ vertiginosa siano gli stessi nelle du~ sene ~ casi e in ulti.m a analisi, le cause di .tale verti' · ·st ·· gine sono egUlalmente oscure. i\.d ogni modo È
r \ r,
,
•
•'
-.
I
L
(10)
!
1
. . ·i
nè
I
•
~
~
. . ..... ·.:·11 faseicolo · 30 (to marzo 1919) della nostra SE· ZIONE ME:DICA 'eontl.ene ,f seguèntl . lavorl: . . · .: . . , . I. Prof. o. Moreschi: Sulla filtrabilità del t1if'us tn. , (l'f:'enzale. .. · ~ Il Prof. G. Tizzoni. e P. Perrucci: Sulla det#min'azione del potefe ;immuniz.rante del siero atJt~te~ tanico a mezzo della st,U;ntna. . III•. Dott: · G. Quarelll ·: .1Jn caso .di chil.uria inlet'-
,
..
mittente 'da malaria. , I
(
'
I
.,
'
'
••
•
•
•
•
-
I
L
-
l
-
•
r
,
I
,
I
I
I
'
destro :a.11cli~ 'p.iù fa- · , ~ eile. .-T u•t1:-0. sembra.v a passato, .~qaando' alle ore 1 & . . · IJn ~so di aseariosl con sintomatologia ,-813 d~l ·,matt1~'P .de~lo · st.ess~ g:iopn<>:; .hl · p..a~ie.nte ve- i: ~ . , .. . _ · :DJ,~a .as~l1ta. ~ un fort1ss1mo brivido di freddo · per il dott. AURELIO RoroLo. a~ c~ 1 si a~~0 ~ 1~va. . una .'n«>'tfv-0.le r~acu.tizzàzton; .. . del ,dolore. :nel!;1p:ocondft;io -d~: destra. '11 brividO • ~~ferisco ~ easo di ascario~i .a ~.i~tomatol~gia · ~~;· 45 -m~~a.ti.;:._Ja t~m:p~rat'lit.ra ~s~li ·.a.i :4ù .gradi ~ at1p1-0a che,_ per Ja gr~nde _rarità con cui sf pre}a O. qua r-0 . ?t~, t-n .mezZO·• a SUd-Ofl · pr9f1JJ~i i '· soen.~». ~s.?9~ 1~po.1;1-enfe, to.r·n ava al normale. senta nella pràtica, può:·.1a~ci~re · il .Ìnedi~o p~r~ Il . . :tier;~o~etro si .'e ra a.b.b.ass·a tò a 37 . gra<fj, ·e · r ; pless<.) e dµbbio~o s ul giuditio dia.gnòst1co: · .le eodizion1 ge~er~li d·e lla malata si presen.t avano Il caso che' ora m'i.nteresSa. :hà prod-0tt-0 in· ni-e nuova-menite-Ns-OtldtSf·aoen.ti. ~ . , ,. · · · · · Fu.i 11o~altlli:0i . a iniziat~.""... ~; l '-""''"'-~ . .. u na maggi<;re con· f µ.s1òne diagnostica in q.11 !l!flto - . ito.'d~.q.·biio '. a.·.p;nen r t , ~ r c~~o. ~u~si!o , !agn~s~~co no11· er~ . de,i più, ~a- . t:a tavasi. .di una ~ziente che trovavasi'. neI'· pe- ' c~1l~ .. È · benie ·n~tarie che Lagu•n.à . è ùn~ r~gione· , r1o_;lo ?U< rp~r~1e. '· · . · . · . , ·· Cd~p.l~tam·ente immune da malaria , poic.b è q.aal- .. ~ (". 1 U<'o sçm1na~iament~ Ja .storia c'Iinica ; , ch;e;.. eas<? c.Ìl·e -- rar~m~nt·e. ·~ cad11t-0 sotto la )mia \. M ... R ... , di anni 26 : Nùlla jd .'i ·, ta t . 1 . , o~~vazi.one! ~pparténeva a local~tà niolto lo:nl'anainnési remota; : nèi1'anamhes1~~~:rit:· de:~~ · .~an~ g~lla citta.. Esclusi, 9.1;1-indi, ., 31\ .~ri,ori,~ l'ipo~ di .n ota : ·.I ;a paziente ·pri.mà di . S<Yravarsi- · d~l .isùò , h~~ ~"S. i ffn ~,cceI~·so i;na1an<zo. La·. .p~i.m~ 1po.tes1 primo .fig·li1uolo, si .'a mmalò di ;fn:a ·: iarma m òr- ' e. e .i a acc~o a ·~ mia. n:1'~nte, poiche vattava bosa (dolori reuma toidi diffusi , C·è falea ano- :d·i tl!f.na xeglier~_. a!_- f~ S'~·CQ1!'!-à;.aE_I€\ll t~...~ra .2f\·Y~~~i: . ·.-; ressia, ·males.sere ,generale con'. lin ua ~ orca , .n.t i Q ar t c1a m•ente, e st~ta!. 9.~~t~ d, una. i:nifebru~iore ·ll·eo-li ~echi' · alito fetido). ~iccÒJe in~ zhp.tef puerp~rale,; dovuta pt~lJ~lJtiili,en.te a qual:fieriva l'epidemia· d '.influenza tali sintomi f·u ro- .e .t e :' ra~me:to. p1a~·e.nFa.r~.- r1~.astQ·\ nellà .·c~vi1tà: no attrib~iti a·d u1ia legge~a fòrma ,grip, ale~ u :erlllla.., . re etti. quindi -~10 ~ovete, sed_u.~ stanPrese qualche (p,psula di aspiri,n:a e la febbrep:non t~,- pr. ooe~ere,-J con · l~ neces~ar.i:e pr-ec:auz1011i ~~et:- . 1 · fu ar di là dei 38 ·g ra.q i. popo tre _g-iorni di de- tteh·e, ad un .:;c,.eu~a,to es~~e ~el collo .d.è ll'utero! · · ··) ~enza la ~a_la-t~ ~u ~ssali.ta ·~Ile ·toglie· del parto, .~u~sto app?r.i va in con~1z10111· 11ormaJi; -complre·:l · l! qual-e si verifi.~ò· tri u'n ,•peri.odo· di· tempo ~nso- ~'1ente : ~h~us?, .non.. mostrava ru.e~s~.a ulç~r~;,· 1 l1tamente brev.e, per· una ,primipara ( a:;>pena t-re ~ ?1te e ~l .119.?-fd:o.,fiiant~ cpe ne -yi~nrv~ ~~n- ia:; 0re). Il secon.d amento, per ._ atonia uterina .fu ·tènùe .'9.'uanti~, avev~ 1 odore su~ generis deJJ~ · molto leD:to, . tanto-.che, d,ç>p-0 . 6 ore ·di ..atte~a, e .. ~.ez~on~ ya?1nale ~1 una donr:~ .1·n per~~tte ~on~ ', l •·:..· D€ll'assenza assoluta di contrazioni ..utérÌne · eredi~iç::ii di saf~te. ~a su·~ura peri·neaJ~ •era·· pùte Ge~ti :ne-cèssario ricorrere ·al ·fseòondamento' arti- : ~=~a;nta ~e.r ;p>ritna' i1!te~z1one . .A~ch~ril?.~sa~~,· de: · _ fi.c1ale. Nell'uscita. de.l ·p rodotto d·e~ concepimen•t o ~i ainne~~ f~ rn~g~~~e~ Scarta~a ..quin.~1 l~i:p9tes~ .. . s1 era prodotta uina 1-i.eve J~cerazione_ _p,,erineale di.. 11~ linfez!one ~uerperale, _- i~ . ca~~~ -Oi~gn~: , _ c}1 e ven11e s~tura ta leg e artis. . · · · stJ>C?, s1 ~·es~t~ge~~ · . . . ,, , _ . . . .'., ( , .. · Il -pu.erperio ·ebb~ ·1.t11 d.OCòrso .e-0.mpletamente . P~teva _!:~t~rsr di ·um a~esso ·epa•'t1co. ii; fo!~zt,one; qu~mitu.~que da ·.no1 .questa· ma--~·tt1a- s1·a afeb·b rile, .se si eccettua una· lieve e levaziè:hè di temperatura •al ,ter:zo gio.rno, che scomparve colla . molto r~t.a~ ~ ~-1 .c:a1:jj.tter.e id·~lla .febbre . con. l~ somministrazi<:ne. di, ttt?- purganJe;. Dopo 13 gi(;)rni ~ue f~rt1~c r,emts$19n~- _po~·eva g_1u.s trfica:re q~·e~ta la puerpera .lasc1a:va .11 .letto dicendo di ·essere · ~p~~es~. Un a_~C'f.J;atO ~~me d·~~ {egato .n-0n mise CTUari·t a. 1n. evidenza ·n essuna 'tti·m efazrone .essendo il tfe.: . • e Il giorn-0 dopo, però, essa cominciò ·à . .lamen:.. ·g:at<?, C·O~e ·~ià'- -diSsi, in :liiniti oormal.1:, . . ta!.si di u~ dolore sordo, grav.ativo n-ell'.i.p ooon. Cred·ett1 ...d_1 .. escludere ~n~he. u.~ , c~1<:-0l-0si ..bir , ' dr10 destro, delore,: che, per -arltro presentava .ltare, non pp~sent,and10 Ja P·? ztente n,e 1ngros~un;i n:iaggiore o# minore i.n .t ensità n~lle variè '9 re · ~ento ·~el ~~~:al<;>, ..n è dol?re spe<iial~ente .1oc~~- · '· .. dei giorno, e in qualcpe momento scompariva l~zz:ato 11·e lla . reg1one epat1-ca, e aonché perchè 11 ,. del tutto. Di notte però i dQlori s{ aeeen.tiuarV"ano. tipo dell'accesso' nuB.la a·v.eva di cdmune coll'acLa; pal·p azione de11"'ipocondrro destro non face- ?~~.S ~2:1iatterisit.!co d.el1a . colica ·epp,ti~ . da ~n;tti . . ""• va rilevare nulla d'impor.ta.ntè, ~c-ett~~ ;~l ·do: 1 :g:i_ed1c~ . ~oiios·c1u1o. ~o~ ..pirese~z.a: 4i 1~ter~~i~; . '· : ·,~ l-0re chè 11on aveya una sede b1e n ·defin~ta, ·sem- ,~el~e uri.1:1-·~, 1n?rr, notai _prese'll~ dt P.1g.men!1 b1... .. " brando come se s1 movesse sotto le mani dell'os- 1 -11ar1, e le feci del giorno prima presentà·v ano servatore~-· I'd.··'iegato er.a- i,n .limi.ti- inoFmali., .la. _re- . u~.~olorazione n-0rmaJe.' · · ··: . , ·~ . gione dell~appendice, ·p ur· leg·germen~e do1e11te, Piocedetti pur rnondim,e no ad 1tn1'eoscie11zioso ... ..· non pre~a~~ n·e ssnna n~o.sità _o t tu.m~f{l.ziç.n~ ~s·ame della cistifi~ll·~ p er v~dexe se · ques~ fosse .. ~ . , .} che p.o tessé far ~pettare 'll.11a infiamw{lzioP,e ' o :n·o sed,~ qi_, q.ualche . calcolo . i·nçuneato, mà illon ) .... ; ; appeµ,dico1are; il plinto ·di Mac:Buf.fiey d1èn ·à'è-· 'mt ~flft dato di. ·m ettere. nùl.la in évi·d euzà . .&art.ai .... ' ~usava u•n d<:>lore )Da,g giore del resto della re- · quindi ·àhclie 1qu:esta ipotesi. · ·· · gio.né. Aneli.e · i~esanie · ~egli .annessi · ..,._~tet1ni' fù: · <- ~ Alèuni giòr:i1i .prima-· .la: -inalata aveva emesso negativo e l'utero mostravasi in via di 111ormal€ ., con. le 1f:eci un. verme · ·della vairietà' asca,rirli. .. .J , r~gr-essi<?_tie·~..ç-0n.tutt9 ciò I~ ·paz~ente. iritnase in QU:èsto fatto, bal!-9-lissimo, .qttrassé 1a .mia affen~ •• piedi, pen~·arl·do "ch.é tutto· fosse passegger-O. •1 • · <zio.riè. rn· Laguna la p·e rcentuale dì persoh·e Dopo 5 "gtwni '<la ·ctl.è essà ·si·era a1zat:a, ·di 'Sera, . ~tra-- baro.b ini e adulti - ospiti di v.e rmi i.nte:Stifu presa da ~n lieve brivido.r di Jr~<\do, .e . ~opg .~li,. è ~tr:aordinarià. C!'edo di non e~a·gerare • qualche ?~1·~ ; l. 1\e1:'~9metr~ seg.n ava u~a ~emp~.. c~!~lando una. media ~ell~8o %· L'ipotesi perratura d1 38) · g raa1· ~··mezzo·: •Durante .ia.. .notte.~ 1.t .. _c10· tch~ potess~e trattarsi di un accesso dovutQ ddlore nelil.'i·pooon<lirio dte stro, coh ( ~~gge.i:e ~t-:1~ : ~ ·y.ermi ip.testi11lfl.li, si affp.ccÌQ con insistenza alla ... tenru:tzioni' si mantenne costain.t e. La ma:ttlna mia mente' è SlCC·Otùe anche 1a paziènrte ·aveva seguente la malata ·n on aveva più , febbre e 1a manifestato il desiderio di prendere u·n medica.. .. , (rr)
OSSE'RV A.Z IONI .·
CLINlCHE ..~ ~- · ·~fi~pazione · ·~-ér ~~ne.o
•
1
-
•
é;a
•
•
I
•
l
«"-
s:
f
.-.
1
;
•
•
1
~
~
•
t
1
1
1
(
1
I
~
\
•
I
•
•
IL t'OLICLINICO
'
[ANNO
xxvr:
FASC.
i 2]
m~nto cout~o i ver;111i, .•non esitai a s ommi·nistra-
e si vie:-ificò n~ovame~te. fuori.usc;ita. ·Qi ascaridi, cent1gramm1 di santonina e calomelano dopo di che di nuovo il paziente si ristatili. l~ d1;Le <:ap.s~le, e .dopo qualche ora 50 grammi Ancora dopo .un anno eqbe. ·fuoriuscita di altri dt 0110 ·dt · rtctno. · ~ som~l!-istra~io"n~ dell'antielmintico. provocò · ascaridi seguita P,a itaova guarigione. · iort1. dolori 1ntest1na1.i, malessere generale xanIn tutto egli ha espulso pet la detta ,,ia quattopsi~,. nausee e. vomiti, probab1lmen.te dovuti tordici ascaridi. al rapido. assorbimento del me dicamen.to. Dura~te i periodi intercorre11ti -.il raga.tzQ. goJ?opo l'1ngesti?ne dell'oli? di .i•i·~ ino. Ja paziente emise c·on le tfe.ci, ~olto f.èt1d,e, sei v-er1ni ascaridi deva discreta salute : sono di. già tra:scorsi tre de.11a. l·unghezza d1 20. cm.· circa, .t utti attorcianni dall'ultima emissione senza a1tri fastidri gliati tenacemente fra .loro i11 modo das formare · un a··esis~en:tissim~. nodo. Subito ·dopo i dolori attriburibili. agli ·ascaridi. Attu~lmente in corrispondenza della cicatrice n~lla .1;eg19ne delll1p_ oc.o ndrio ·d·estro dimi.nuirono e .i l gior:n ? ~OP? erano .co~pletamente SC·o mparsi. QmbeJicale si no~a una cicatxice spia11ata . di eoNelle de1ez1oru consecu.:tìve f.u rono emessi an- lorito V•iolaceo : non si rile,,a altro cli nÒte,,~le. cora. :t~e ~sca!idi ·morti.- 1La· febbre, oon leggere Io ho avuto , occasione di osservare il detta rem1ssi-0n1, ISt ·mantenne -per arltri due :g iorni fì:ioh~ sco~parve- del tutto. La paziente dopo ·g caso per altra. malattia intercorrente. , gt~r.n1 1asCllava il .letto in •b uonè condizioni: Scilla, (Reggio Calabri'a), 3 febbraio r9r9. Credo che la: di.agnos'i di ascaridi intestinale, da m.e é~essa, sfu. l'u.nica che :possa giustificare la s.i ndrome morbosa ri.fer.ita. .I nfetti la quasi • COMMENTI~ ·. immediata oes~zione del d olore; del malessere • gt~nera1e:, la graduale scomparsa ·della febbre, .lnèò~ là profila.ssi' chini~iea nell'influeòm. dimostrano che tra · Ja presenza degli ascaridi . . 111ell 'intestino e -la sintomatologia sommariamente Riceviamò : <lese.ritta, esiste u·n vero ra1?port6 di causa ad · Hç> letto con vera soddisfazione le due note effetto. Ritengo tanto ' più dégfi'a di nota la comunicazione 'di qu-esto caso . in quanto, che io SU:lla, profilassi cll;ininica dell'influenza, comparse nei nn. 6 e ro di cotesto Policliriico, Sezioue S{lp.pia, .non vedo citato in ine5suno dei trattati Pratica». di medicina che vanno per le .nostre mani, . un Ho avuto· anch'iio occasione di constatare che aoc·e sso di brivido c.osì imponente e 'con te.ln penell'Ospedale Militaré di Riserva di I"anzo Tot"atura .cosi alta e sudori profus i come quello che ho d~ritto. È vero che nei bambini io ho notato . rinese -· ove :vennero ricoverati nef mesi di sette.mbre, ottobre e novembre u. s., ben 61~ - ma parecchie volte ac0essi . febbrili molto sensibili .13._!1.ci provenienti direttamente da zona di. guerra che scbmpairtvano con .l a sommiinistrazione di (ai cui alcuni in stato veramente cachettico) antielmintici, ma !ll·e gli adulti il caso è molto non .si ,,erificò neppure ,un èaso d'influenza, men-\ più raro. P~rciò credo opportuno. richiamare l'attre nel paese tale 111orbo infieriva in/ moòo :viotenzione dei · colleghi sopra queste eventualità lento e letale. che métt~no i11 grande imbarazzo 11 medico e • Credo. in modo· assoluto che tale! immunità è che' ..sono' dovute· a cause del ·.t utto banali. · staita conferi.ta dalla cura chininica rigorosa a Laguna (Brasi•le), 5 gennaio 1919. cui erano assog·gettati tali ammalati - secondo le norme prescritte dal Ministero dellà Guerr~ (I.spettorato di Sanità). Un caso· di àsearidi lombrieoidi fuoriusciti • Il pi rettore dell '.Qsp .. Militare di Riserva dall'ombeUco ' . · di La.n zo Torinese per il dott. IZocco BELLANTONI. CAMERANO dott'. ALE'.SSANDRO . ' re
20
1
•
'
..
0
1
•
(l
\
• •
• •
casi dell'ascaride lombricoide fuoruscito dalla parete addo1ninale ·non sono nella letteratura medica molto frequenti : credo per questo di r.ifetire: il present~, anche perchè s·u1lo stesso soggetto si è. ripetuto tre volte. .. I
P ...... , da Scilla, all'età di a . due presentò u11a· tumefazione , in -Corrispondenza della ci~atrice ombelicale, da cui, dopo giorni, fuori11sci-rono degli ascaridi piuttosto grossi. n bambino si rimise : dopo un anno circa si ripresentò la tumefazione al medesimo punto
,
II fascicolo 3° (15 marzo '1919) della' no~tra SE·
ZIONE CHIRURGICA
i séguenti lavori:
I. Prof. I. Scalone : Sulle indicazioni operatorie nei · ~asi di permanenza di proiettili net ctiore.
Il. t>ott. C. Oliva: l11:fluenza delt' anestésia eterea 6 cloroformica iripetuta sulle .v at'iadoni numet'iche tùi globuli bianchi.
In.
Dott. P. Amorosi:
(12) •
conti~ne
EmoYf'agie secondat'ie. I
l
[ANNO XXVI, FASC., 12] ,
S~ZION~
.
. (NOSTRI Rl:SOCONTI 1'ARTICOLARI).
••
.
Società Medl~o-«Jhirurglca . di Modena. · •
Seduta <del 30 g.ennaio 1819. .
Sulla legatura del canale di Stenone come mezzo di eura delle ftstole salivari cutanee della porzione masseterlna del dotto. DONATI prof. l\1Anlo (Dir ettore R. Clinica chirurgica). - J"' '0. presenta un giovane, i·l quale in seguito a ferita da scheggia di granata alla guancia sinistra, riportata il. 7 luglio 1917 ·e guarita, perchè :infetta, soltanto dopo 52 Q".Ìorni b ' ffri so va ·per una fistola salivare residuata· alla cicatrizzazione deÌla ferita. L'orificio :fistoloso risiedeva a livello della porzione masseterina, aveva 3-4 mm. dii diameti-o ed era circondato da larga zona di tessuto cicatriziale; esso conduceva all'esterno tutta la saliva che :fluix.ra dalla ghiandola. L'operazione fu eseguita il 21 dicembre 1918 con anestesia locale. ·Esciso un blocco di tessuto cicatriziale coonprendente n'orificio :fistoloso ~ circa un cm. del trami.te, fu riconosciuta in profondità. e individualizzata benie per circa mezzo cm. la parete del capo centrale del dotto cli Stenone, il cui tr.atto periferico invece non fu reperibil~; venne all0ra eseguita la chiusura del moncon~ centrale con un punto a borsa di tabacco, e, mobilizzati i lembi c utanei ed apo, neurotico, fu chiusa la ferita con tre piani di s~tura 1(due profondi con catgut, il ç utaneo c-0~ seta). Popo l'atto operati vo ftt con.cesso liberamente all'operato di mangiare· e di parlare; la g\J.filÌg·ione fu perfetta, per pri.m a intenzione, senza la più • _piccola molestia. L'O. tr.ae occasione dal · caso illustrçtto p~t traittare l'argomento della cura delle ·fistole salivari del dotto d± Sten-0ne ed in particolare di quelle della porzione masseterina,, ricordando e valutando rapidamente i 11umerosissimi e spesso .t anto complicati metodi ·eS<:ogitati dai chirurghi per . ripristinare il defiusso della saliva nella cavità boccale. Rileva come debl:a ritenersi che in molti di qu~sti casi la guarigione sia stat a raggiu11ta non già con la desiderata reintegrazione .della \ria di deflusso nella bocca; . ma con obliterazione del canale. Cosicchè · •la legatura del dotto stenoniano, tuttora accusata di cosl gravi conseguenze anche da autorevolissimi autori, si deve considerare in realtà un intervento semplicissimo e sicuro, applicabiJe a molti oasi e probabilmente alla maggioranza •
365
-
·IOGADEllE, SOCIETÀ MEDICHE, CONGRE-SSI
-
J
PRATICA
,. del1e :fistole masseteri1'1e a ·preferenza·. di. altre operazioni .complesse e di risultato incertò. Quanto alla soppressione della funzione della parotide, che. si deter1nina con la legatura del -dotto, così come con la resezione dei: nervo auric&o..temporale, non ·è causa di :inconvenienti locali o generali. La semplicità . del clecorso nel caso pr~sentato e la rapidità della guarigio11e ottenuta , sono in . acéordo coi dati delle ricerche sperimentali '(Rolando-Marzocchi e ;Bizzozero). ·e con quelle del1'.esperienza clini'ca di ,alcuni chirurg francesi· specialmente del Morestin. Prof. P. FIORI. - A confern1a · di~ quanto ha :rif:!ito i l prof. ponati, 1'0 . .cita 1:J.n caso . ai personale osservazione. In un soldato, ferito nel maggio 1916 alla gua'11cia sinistra da scheggia cli granat a, era conseguita u11a fis tola salivare per completa interruzione dal dotto d~ Stenone , a livello cle~ margine anterior_e· del massetere. L~apertura :fistolosa, tr~ttata dal chirurgo curante colla cauterizzazione profonda, finJ col guarire .e ad un anno di distanza la guarigiQne _manteneva~i completa. Il son~aggio de\ dottp di Stenone dalla, bpcca praticato dal.l '0. n~ di,. mostra la obl~terazione, confermata dall'assénza di ogn1J · scolo saliva~~ dall 'apertura boccale del clotto stesso. · A carico della pai-otide corrispondente, nulla di notevole. Del fatto, del resto, si hanno esempi di analogia in altri campi e l '0. rammenta come alla obliterazione sperimentale completa del.I 'uretere .possa non consegl!ire alcun .aumento di! volume del rene cortjsponde11te, in grazia di una sospensione fu.nzionale . . dell~ g·h iandola . E .cosi, anche per l 'obliterazione total_e del dotto salivare pare non debtano avverarsi, almeno :nella misura da 1parecchi ._l\.JA. voluta, i danni paventati nei , tiguardi della ghiandola sa.livare (ritenzione, infezione) . Il metodo di cura delle interruzioni complete d~l dotto ~i Stenone, colle modalità prospettate dal prof. Donati, merita quind-ii la massima consideraz1'.o ne. Prof. FRATTINI. - Itspone qualche particolare sul proprio metodo di cura della fistola della pri'ma porzione del dotto di Stenone, ricordato dal pr0f. Donati. È d'accordo, però, nell'ammettere che. se, come anche il caso dal ~rof. Donati presen.tato concorre a dimostrare, gli in.convertient~ descritti da ·alcuni chirurgh1 risultassero costa11te111enté infondati, o molto esagerati, la • legatura dt ~l dotto sarebbe in tali casi . preferi'bi.le ad ·og11i tentativo di ricostruzione plastica, trattandosi. di! operaz~one molto più ~emplice e di effetto sicuro per la gt1arigione della fistola . ... (13)
-
ht
, ••
•
'
•
•
• •'
Ifi ~OLICLIN~O
•
""
.. '.
•
, Prof. ~ES.· - Do1nanda al ·p·tr.of. Donati se la .fistola da lui descritta, compresa in .denso e ,,sc~eroticò tessuto di ·Cicatrice, era capillare ov. ver6 di maggior calibro, e ne prende occasione ·.per ricordar~ .c asi di -:fist~la dalla glandolia. lagr'i. male orbitaria, . consecutiva ad éstesi traumati. sm.~ :iinteI:essanti la reg·ione oculo. palpebmle, da ,Jui eurati con la distrt1zio11e chimica:: 1.dell'epitelio ' ;l"i vestente il tragitto iìstoloso capillati.e, cui seguì la formazione di una ci€atrice~ ohlq,tera'.nte.
.
. 'l .
~
.
.
'•
estran~o del bronco destr~, tracheotomia feriore, broneoscop~a, estrazione, .guarigione
.Corpo ,
pida.
in· ra,
.
prof. l\iiAuro (Dirett. Clin. Chir.). _: ·-· L'O. presenta. un dente incisivo artificiale·montato sa af>parectlii& ian1ovibile di caucciù e munito di ' '.duè ganci d.' oro per la ·iìssaiione agli incisivi vicini, il quale è stato da •lui estratto dal bronc0 destr© di un paziente che lo aveva aspirato ·duratit~ un violento accesso di tosse. Il volu·miinoso corpo estraneo, ben visibil~ alla I· radioscopia e sulla lastra radiografica, erasi ar• J:estato. alta biforcazione ·del bronco . destro, peaetf.ando in parte nella bratféaJ superiore. R1fenendo prefefibile alla broncotomìa 1'estraz.ione per le vl!e 'naturali, 1'0. esegui, previa· ànestesia clorofQrmica, la tracheotomia inferiore; sospe~a · quindi t~'anestesia e posto il capo del paziente in' pos~zione di Rose, introdusse attraverso . la • ferita :tracheale ·il tubo del bronéuscopio munito del ·manie-o autotropico di' J{ahler. ~ Ad onta che la manovra avesse determinato l un oerto stimolo alla tosse, fu facilissimo ten• dersi conto .della posizione e·s attà ·del cor1p o estraneo e quindi afferzrar.l-0• fra le due piccole ·. brianche dell'apposita pin~ da corpi ·estranei, ed . ihfine ritirarlo insiem~ al tubo bronco~co pico. La ferirt:a della trachea fu suturata con due punti non penet»ant! di catgut e la feri ta delle ·parti molli fu chiusa parzialmente con sutura. ll drenaggio .fu rinnovato a giorni · alterni fino ' al decimo giorno, usando una striscia di garza imbevuta di ambrinà. Al decim~ giorno 1~ ' ferita fu medicata a piatto, e dopo · ~Itri sette giorni la cicatrizzazione era completa. Tranne un'elevazione, -di temp~eratura massima a 38,02 in seconda giornata, il decorso post-operatoria fu del tutto ~piretico .e · senza alcuna ' complicazione ·polmona·r e- o l:ronchiale. . Il caso è interessante, oltreçhè pe'! l'insolito volume e la nàtura del corpo estraneo, anche come dimostrazione dei grandi servigi che può rendere in simiii contjngenze la t1"acheo-broncoscopia, risparmiando interventi &enza dubQio gravi come la broncotomia posteriore e metDONATI
•
I
1
•
0
•
••'
•
»
•
I •
• ••
•
..
[ANNO XXV·I ,
EASC. 12]
11
~·en~o.; . ~ap,id~~ent~ . 'i •pa~enti. ~ ~1 ·· riparo dalle 'cons·egue~ze di. regola. così serie della penetra-
.
zione di corp.i. estranei nei bronchi . ..
La. lussazione dorsale perilunare del carpo con • . . senza fratture associate di· ossa car.pali (con ~
- proiezioni)., DoNA~I
prof.. MA'à10 ' (Dirett.' Clin. Chir.). L .'0. illustra ' sulla ba's e di numerose radiografie e con presentazione di amm3.lati, · otto casi di lesioni traumatiche del 'carp0 cp.e era·n o state tutte misconosciute e sulle quali perciò stima opportuno richiamare l' attehzione,· tanto più. che si tratta di. lesioni poco • note sebbe~e forse P.iù frequenti di quello che .non si creda. Anche l1 'anat~mia patologica, il · meècanismo .drl. produzione e la .t erap_ia di queste lesiohi danno 1uogo tutt~ra a disc.r epanze, ì poco· chiari conc~tti anatomo.-elinici determinando· sensibiij, dif.f erehze nella .. stessa terminologia. In . generale . la lesione in parola è descritta col ·n ome di lussazione del semilunare; se però è vero che in akuni ~asi il semilunare è spostato, ~osi · d.a doversi: parlare d~ dislocazione di qu~st'òsso, è altresì indubbio che quasf sempre il semilunare è nella: sede normale, mentre sono spostate in, . . dietro e in alto le altre ossa del carpo, tant0 della prima, come della seconda serie. Si tratta cioè di' una viera e propria lussazione dorsale del carpo alla quale non .partecipa il semilu11are e che può dirsi p~rilit1iare (Kienbock), perchè sono SJ?ostate le oss.a che al luhare fanno corona. Interessante è li.l oomportam.ento dello, sca·foide', che talora è' dislocato (non lussato) per rotazione sul suo asse trasve!)sale, ma per l~ più è fratturat~; nel· qual caso, 'il frammento prossimale resta in sito come il semilunare, mf·t1tre , j 1 fra~ment~ distale segue il carpo nel suo spostamento in alto e in dietro. E poichè, co1ne r.i.suita da ciò che si è detto_, il capitatq $i sp0sta insieme alle altre ·ossa del carpo, · anche 1~ denominazione di « lus.sazione dorsale del gra1tde osso» (Delbert, I1ilfenfeld). è errata. L'O. ialustra ampiamente la sìntom~1tolog.ia e mette in evidenza le gravi consegu~11ze ft1nzionali d·i queste lesioni, d~mostra i vant'lg·gi · ottenuti in un caso ton la asportazione <1€:1 se. milunare e del frammento prossÌi1.nale dello sca · foide, e l'importanza che avrel:be la diagnosi pre~oce nei rigù.ardi di . una tideguata te• • rap1a . . Si occupa pertanto delta diagnosi differenziale , .con. le più ,oom.uai e più note lesioni traumatiche del polso. P.rof. R. SIMONINI • 0
••
•
I
•
.,
. SEZIONE PRATICA
•
'
• I
•
·è poi conieJ;mata se passano due! o tre giorni ,_. ~ · 1.senza defecazione. , .• • : . Ai purganti od a.ii -las~ativi, si deve ri,c orrere 'i . CASISTICA~ :. \ soltanto come ultima ratio: in· quàlche caso pos• • sono essere utili gli ·enteroclismi ~aldi; ·t9n solu• Le ·dispepsie ribelli• . r . zione fisiologica, emulsione. oleosa od olio puro. In tutti i casi in "éui un dispeptico; sottoposto Sono ·controindicati n~ll 'at0nia, -che ne .verrebbe aoéresciuta col 1 loro uso,. 'mentrè. .ii frequenti la~1 regime, a.I riposo ec;l al . trattamento classieo, va.cr.i toglierebbero alla mucosa le ultime tracce ~on migli9r~ rapida~ente, occorre. cercare qualche di sèÌÌ~ibili tà : in tali casi vanno eventualmente irritazione organica. In realtà non è. da negars~ J'eiemento nev~otico, specialm.e nte nelle ~spepsie fatti con piccole quantità di liquido freddo. Ad di guerra, ma· bisogna convincersi (C. ~ordm~n, ogni modo l'enteroclisma non deve mai usarsi Presse médicale, 30 nov. I918) 'che spesso, di~tro abitualmente. . . Per un trattam~nto razionale, occorre rintrac1 'e~ichetta di gastroneurosi e di dispepsia tanale, · ~i nasconde unà vera lèsione, che va ricerc.a ta. ciare la causa della costipazione: quando questa. Molti dispeptici. esagerano le loro sofferenze: ·. è connessa con atonia, si deyono applicare i - 1a r vera simulazione però è abbastanza rara, ed rimedi adatti a ·stimolare l'organ.ismo, fra cui -è più frequentie inv~cé per i disturbi intestinal~. il bagno .generale salino, ~guito da strofinazioiU • I sintomi dispeptici sono difficilmente simulaéon alcool, oppure c~n pkcolissi~e quantità di . . bili e raramente il si1nulatore si priva per lun~o. trementina. . . teID:po di nutrimento. ·. Quando .si ritiene che l'atonia sia causata da. · 'falvolta invece i dispeptici sono dei col.itic~ _ debolezza dei riflessi (anestesia della muco.sa), "<'O:~ ·dis;?epsia e vomiti secondari; l'A. ha veduto si otterranno buoni risultati, introducenP,o nel c.- riferisce qualche çaso in cui i disturbi disp~ptici retto una cannula ad esttemità-0ttusa oq ~n agi-ed ii decadimento generale erano ·da attribuirsi tatore di p-v-etro; lo si lascia in .con:tatto con la ad infezione amebica. . mucosa per .qualche ~ilnuto, muovendolo delica~ Molti ,dispeptici non sono che d~~ tubercolotici ; tamente. La presenza di. questo corpo estraneo, l'individuo dimagra, ha digestioni , rallentate; lo il suo strofinio contro la ~ucosa; 'p'rovOça un ri-·· esame fisico, chimico, radioscopico non rivela ~esso . . ~vacuatore. Questo semplice me~o~o può nulla di importante. Con un po' di ripòso e di trattarsi in tutte le . forme di .costipazione, ~d ha regime si ottiene qualche miglioramento; l'i.niçii·-... numerosi ,vantaggi sugli alt.r i. Viduo riiprende il suo s~rvizio e qualche tempo · Quando la costipazione è associa~ con. un ~ros dopo si rivelano netti i sintomi tubercolari. Oc· so addome flaccido, il bamtino porterà costante~orre per :eyitare simili errori, prendere regolarmente una . larga fascia "di ·flianella sull 'add9me, viente la temperatura, esaminare attentament~ estesa .tifino al torace. Nelle forme con segni: di il polso (tachicardia, instabili}à., jpotensione). ~pertonicit.à, inveée dei b~gni salini•, si faranno Altri d.ispeptici r~belli sono .i1 portatori di ~~a bagni tiepidi t enen.do p<;>i per parecchie ore a}. ulcera gastrica con vomLti,, quando i .~lntomt non giorno delle compresse mlde sull'addome. Quan~on netti e si ha p . . e., il dolore .. localizzato a1la do. l'atonia è associàta ·all 'ip~rtpno, si iterrà il regione mediogastrica, che ( in~erV<iene subito dopo bambino a lungo fuori ·di cas~; le passeggiate i pasti, con vomiti precoci < All'ulcera occorre all'aria . libera stimoJano gli ato:Q.ici · e ,c~lmano i . sempre pensate quando uno stomaco rimane do- nervosi. lente malg·r ado il .riposo ed il regime severo. Il passaggio 'd i feci dure provoca erosioni della · È 1nutile insistere poi su altre lesioni più gravi, mucosa à:nale ; il dolore,. che ne conseg.u e, trat-q.uali il carcinoma, , l~ cirrosi epatica, l'appenditiene il bambino dal soddisf~e il bisogno dil de-èite cronica che possono diagnosticarsi più facilfecare ed Ì!llduce lo spasmo 1(1 ello sfinter~; mente, sebbene·, siano talora causa ~· incertezza, Il nitt~t.o ·d'argento· guarirà la ragade e la -cura specialmente per quanto riguarda il carcinoma. della costipazione romperà il ciricolo viziosp, FIL. I purganti e lassativi possono cagion.are 1).na. I. diarrea peggioi:e della costipaziohe, e possono La costipazione,. ab~tuale nei bamblnL essere seguiti da ag.gtav.a mento della costipazione. Marlan dà la preferenza al citrato ·di sodio H. Dorlencourt (Le N ourr.isson, genn·. JJ:9l8, (grammi 1,5-2 al giorno).. Non si deve maj usare fil. in· Journ. Am. 1ned. Assoc.)·; limita le sue osservazioni! ai bambini · nutriti unicamente <;bn nella costipazione, il calomelano, che può prolatte, sia al seno, sia: al poppatoio. Egli ritiene durre una grave enterocolite acuta. dissenteriche un bambino, con una sola defecazione al · forme. Nel caso di i p·e rtono o spasmo è consiglia.bile giorno, sia già sospetto di ·costipàzione, questa I
.·
APPUNTI DI MEDIOIHA PBA1r1Cl..'·
(
•
•
I
•
•
•
•
•
'
,
I
I
1 _
,
"
1, .
•
•
'
'
I
•
I
I
•I
(15) •
'
...
I
. IL fOLICLINIQO •
•
[ANNO -XXVI, FAsc. r2}
• •
•
la belladoni+a, in forma di~polv·ere (J;Uilligr . .4 per ogni anno d'età) u·nita con un lassativo blando , come la pod~fillina ; bisogna stare attenti a non prescriverJa e.on i sali di ~g·nesio, che h~nno azione perfettamente op.p osta. .. FIL. .
1° J
2°
\
l'ipe,rglicerina~ · ~ l'acidosi. · · '" 1 ...
•
:/
..
'
fj
,
... • ., '
...
'
...
"'
'
·
~'ip~rgliceiina fa~.o~isc~ ~a, suppurazione, la • acidosi po~ta con fatale freque11za al coma postop~rator10. Le. c;on:ip_lica~e d.ovu~e all 'iperglicemia non .sono. d'ordinario. per loro natura Sindrom.e addominale dolorosa nell'enterite cronica moLto pe~icolose, - e spesso si può- abbassiare la ,degli amebiei. . . ilperglice~a .con conyeuiente dieta, col <ligiuno. Sono-note nei lqro classici quadri e nella loro stesso ·p er attenuare i danni. Ma l'acidosi costi' patogenesi (lesioni locali) lè .crisi dolorose e le tttisce il pericolo grave, ed. essa è legata all~ sofferenze ad·d ominali ·degli amebici nella fase ~atura ~el di:a.~ete, al ·ge11ere -dell'atto operaacuta· della malattia e nei 'periodi di relati va tivo, iall anestesia adoperata . ·. treg11a . ~ei diabetici con denutrizione e ~cidosi gl-; . .U lia catègoria di malati accusa ·senso di mo- atti operativi più insignificanti pt'esentano una lestia, ·di' pesantezza, di stirame11to sopratutto eccezionale grav·ità, il. cloroformio è fiat~le. localizzàti alla r:egione epigastrica e paraombeNei ·diabetici senza denutrizione ma che pre-:licale: Talora le soffe1:enze raggi ungono il grado sentano delle poussées di aicid.0si, ·i l pericolo èd'un vero d?lore, s'accompagnano ia proìondo anche grande, ma la resisten.z a del ~alato è pili malessere, influisco.n o SttJl 'eqili.1librio morale ùel forte ; si vedono soggettl sopportare 1'atto opemalato. · · '. . rativo e l;anestesia generale·. · . Tale peculiare sindrome dolotosa· i.1 Deglos (PaNei diabetici senza denutrizione e senza aci..'.. ris m ·éd. 13 luglio 1918),, ha · riscontrato con dosi i pericoli' sono minori, ma· non del tutto. grandè fréquenz'a n·ei dissenterici cronici, quau: inesistenti! l'&c~dosi può comparire e .con essa il ~ do dopò. i primi .accessi e . le prime recidive, coma. • specialmente se , la malattia non sia stata rìco. I . gr~ndi traumatismi operatori sono .i più !Je. nosci~fa e curata) lo stato generale si aggrava ncolos1 ; ma ~nche le piccoIe operazioni, e perper una impressionante perdita di peso. In. essi ·fino l'emozione preoperatoria può ·determinare a li-vello della parete aqdominale il pannicolo . 1'aumento del1 'acetone e dell.,acido diacetico nelle • ' adiposo scomp8:re rapidame11te, la cint11ra · m·u- unne.., s·colo aponeurotica non .esercita pit't la sua azioL'anestesia più dannosa è Ia cl6roformi1c a. Jt ne contentiva, per diminuzione di tono -e cli' cloroforniio, secondo- .le ricerche di Nicloux deeJ.asficità, e si determina Ìa ptosi dèl pacchetto termina ~na sottrazione di alcali dai tessuti in intestinale. Tale ptosi che non esist.e negli altri proporzione notevole e come conseguenza una di.sséD:terici, è confe.c:mata dall'i11dagine tagio- . tendenza alt'acidi.f icazione; ma .l 'orgallismo sanologica portata su ta.l i s·o ggetti. · si difende, il diab-etko cade nelf'acidosi e uer La sindrome d<?lor~sa epig·asttica, prescind~n~ ' coma. Il' pericalo .maggiore è per il diabetico, con denutrizione ed acidosi ; con ogni probabido dai 'nari casi. nei quali può esistere c?me ~ausa occasiona)e .l'' aerèofagia, trova secondo 1'A. lia lità Ìl 'danno è, legato principalm~nte iaila ten-- , spiegazione in uno stira 1nento che, a causa della ~ denza del ·cloroformio a colpire .il fegato. · L'etere è meno nocivo ·de! -cloroformio, ma ·anptosi viscerale, subiscono i filetti nervosi sim• pq_ti.ci cbe provengono .a ·a1 plesso --Solar~, celia- ch·e es~o è elemento infiJro,. da usare con precauzione sui diabetici. • co \ etc. I malati trovano~ 11n netto miglioram~nto t1ei . Il ~loruro dl etile, ancI1e per anestesie piutto:.. mezzi adatti a annullare i · dannosi effetti della. sto prolungate è il meglio sopportato: il dotieomunicato all'A. di avere ad:... ptosi: bisogna cercare al :più presto di . far ri- tor Bourean ha ' prendere ai malatf-i~l6ro peso, istituire un.a ~iu do1:mentato con questo procedimento r7 diabe-· nastioa addominale destinata a rinforzare la cin- fici, di cui 6 . avevano acetomeria, senza alcun tura· muscolare e consigliare temporaneamente · ·inconveniente. Per le operazioni, neTie quali possono· essere · t. }! . . .}'11so di una panciera. utilizzate, la rachianestesi.a e l'anestesia locale • con la cocaina, stov.aina, no;vocaina $Ono da pre. TERAPIA. ferirsi, poichè· non provocano · aicidosi. '· l Jna terapia alimentare (vegetariaha ·O lattea} La chirurgia nei diabetici. e medicamentosa (bicarbonato di sodio), she c9m. I . Secondo M . Labbé (A1inaf.es de Méd., 1918, battano l'acidosi, possono, prima dell'operazione,.· n. 5), il pericolo. negli inten·enti chirurgiiei J1ei diminuire i pericoli. ,. diabetici è legato a dµe ragioni principali : Un malato osservato dall 'A. fornisce un ese~n._
•
)
,
1
}
'
-
.J
(16) •
•
,
•
'
•
' (
•
[ANNO XXVI, FASC • . 12]
SEZIONE PRATICA
pio quasi schematico :· un diabetico con acidosi dovette subiresuc.cessivamente con qualche giorno d'intervallo l'amputazione di. due dita del piede, colpiti da gangrena lo~le : le due operazioni furono identiche, ma la prima volta il fualato prese, prima ·dell'operazione, 30 gr. di bicarboDJato di sodio e il resultato fu eccellente; la seconda volta questa precauzione fu trascurata e il malato .cadde in coma e morì. L'A. è contrario alle iniezioni di glucosio prima dell'op~razione per diminuire l'ac1dosi. Ma, al di fuori di queste icondizioni, vi sono • successi ed accidenti impreveduti, legati a condizioni, non bén conosciute e che influiscono sull'acidosi. L' A. riassume il suo pe11siero nelle seguenti conclttsioni : I) Nei diabetici non bisogn a intervenire che pet operaz.ioni indispensabili. lVla è meglio operare; che lasciar svolgersi e generalizzarsi una infezione, la quale può u ccidere il malato per setticoemia o per' l'acidosi che essa provoca. .. 2) Prima dell'opemzìone, bisogna sottomettere, il · paziente a 'tonveniente regime alimentare, regime misto con poca c~rne e riduzione degli idrati di carbonio, se il malato non ha acidosi, regime di legumf secchi o di avena o di latte, se il diabetico presenta acidosi; infine somministrazione di dosi sufficienti di bicarbonato di sodio. 3) Immediatamente prima dell'operazione bisogna evitare l'abittt.ale digiuno. 4) Per l'anestesia preferire, qttando è possibile, l'anestesia locale con la coc;aina o succedanei, l'anestesia lombare; se è necessaria la anestesia generale, daré la preferenza al cloruro d'etile. • 5) Dopo I 'operazione somministrare bicarbonato' sodico per booca, o per iniezioni endovenose a dose tale da alçalinizzare le "urine. La cura alcalina deve esser continuata fìnchè le reazioni rivelatrici dell 'iacidosi siano scomparse. La nutrizione comincerà dai . brodi ·di legumi, ai purées , al latte.
• ,,
Estratto" di radice di aconito Estratto di belladonna Estratto di datura • ' Codeina anamilligr. Balsamo del Tolù , Balsamo del Perù aoocentiigr: ., per .una pillola : 4-6 pillole ogni 24 ore. , 2.
,
I
•
5
\
5
a. a..
..
Per la cura
dell~
laringite acuta.
Pol v·e ri zzazioni con le segt1enti soluzioni : . ctgr. 50 Acido fenico • • • Glicerina 'neutra . . • gr. 50 • . Cloridrato di .cocaina • . . . • ctgr. 50 Acqua d1stiJ1ata • • • • • • gr. 450oppure: 20· Mentolo • • • • • • • ctgr. gr. 20Alcool . • .. • • • • • • Tintura di bensoino .. • • • gr . 5 Cloridrato di cocaina • • • • ctgr. 50 gr. 500Acqua distillata . • • • •
•
;
'
-
•
Come ca1ma·nte per <v).a interna.: 1Bromoformio • • • • • . ·A lcool a 900 • • • • • Tintura di belladonna. • • Sciroppo di codeina • • • Sciroppo del Tolù. • • 5-10 cucchiai al giorno. ~
gr. gr. gr. gr. gr .
• • • •
•
·2
5. 3
o
20 120
a. a ..
'
Contro le fermentazioni gastriche.· •
Fluoruro d'ammonio . . Acqua 'd istillat.a . . . . . un cucchiaio dopo ogni. paiSto. 1.
Fluoruro di calcio . • • Lattosio . . . . . • • una cartina dopo ogni pasto. 2.
• •
. c_gr. 80 . gr. 250.
.
, •
•
cgr. 2 . cgr. 50 •
a.
Contro la tosse nella . Influenza. Tfntura di aconito . • Acqua. di ~au!o ceraso. . Sciroppo di belladonna . Sciroppo di code,ina Sciroppo del Tolù
Infuso di tigl.i'o un cucchiaio ogni tre ore.
•
•
gocce gr. gt. a·n agr. gr.
L~
5 IO
30· IOO
'
Sp. Guaiacolo . . . . . . . oentigr., 25 Iodoformio . . . . . . ce11tigr. 5 Olio di mandorle dolci steri!. q. b. per eme. 5 S. Da iniettarne nei' glutei 2-5 eme. o~ni ,-~)lU: (Secondo Leroux nei bambi?i con gravi · les1~m · polmonari, quali tubercoloSl, asces30, bronchite fetida, ecc.). G. SABA'l'IN!. • (,17}
.. I
•
•
•
e_t-
Iniezioni guaiacol-Jodqformiehe per bambini.
RICETTARIO.
I
3. Solfato di soda . anagr. 3 " · Fosfato di soda • • Bromuro di sodio gr. 300 , Acqua distillata . . • • • un cucchiaio dopo ogni pasto.
t. p.
1.
o
•
•
'
' I
.3·70
'
•
r
~.~ I ~l)'L,ICLINJCO
ABBONATI; · ~ ( 1~56) TYattament·O'"'tdé1 ; ;b1izt>t ì'tl,ra/ otite 1n~dia. . ~
.
POSTA:
I
E>E~jll ~
<
•
1
·
· '(1058) ·All~àhb. -·n. : 10395: ·. '1a ·1 • :. , Il .. Léjars . rimasne .sempre jl miglio're trattato piccola chirurgia .quotidiana (f d "urgenza .: vi ~1. ~~~o0a ~·ua-nt.o ~ ~ndisp~nsabile ed anche nozioni p1u ampie, ·p er chi desidera di più. ·
d!
Al dott. A/ · I .~ ·da ..}3. : . Occorre anzitutto be~-JStab.il·à..r~ }a;1Gau.sa dei .rumori eJ;J.totici, sub:iet~ivi o .labi}:'.in-tici continui 0 . . . ' •: dliscontinui, .eseludeud~r.{~µe;Jlit:i>et~ticli, .<iual:l . · iF. ·., soffi vaspç>lar1 della.jf~!~!ide, P><Pl~o carotideo ru- · . · ~r?s9~ _All'abb. n. 7943:: . · ·· · . Riispon~ono ai requisiti richiesti i sec·uenti m& more di trottol,a (br11-it~rdu diab4~0 yel1e'. clorotiche. ;::, - ••. Un. sogg~tto :PJIÒ;< ~~s~re affetto '1.a.Q.t iit e me.d ia ' n tlalli. dd tecnica medie~ : yUMPRECHT: Tecnica de'lla terapia speciale. ,: -~:_.. .ca;tarrale >crqniica. .;. uÌ1a dal).~ a1:fi<r~QJ!t;.più di 'f requente generatr-j~i di a~tti®i -=- .~i al temp·o stesso ··' tTra~: Guglielniotti). -· F. \lallaral.~: edìtore. ....,... __ .e~~~1:e ~n ~.rt~~tQsçl~rot~~~: w1 ..iper~e_s.o., iln , ne~ . M~IA~I .: Tec~~ca medica. - F. V~lardi, edit . .· -~RGENT. : Tecnica ~i cli.n1i·c:i. m.edica e se-rnejoir~t1co. cron1~0 e ~·n ~al cas~ non b9-sterà più, )la · · ~ur~ ·locale causale (eateter1sni~t"Mstillazio11i, per .· g·ia. - Soc. ed. lib'r aiia. t . .p. ' uubam· Ìfella-_..CaSSa ti.n1panica cfif: àdrenallna Ol di ' ' · (1060) A1' 1l6tt: A ; T. da S . C. !,. : :J • •· .pilo~rpinà, ecc:), · m.·~ si do,r~·à p'r~vvedet"e co~ Cònsigl·i amo il Manuale cli Psich-iatria . di A. ·, ·,_ ·) ·mpecli· g·en~r~li '; (ioduri, ' feobfomtlna· ecé.); Occor, . alt . ·. ~ ~ . ~ .i!~~Yl.l't rera 1n r1 casi osservare se i'ot1te cronica abbia Morselli. 'frattati più diffusi Sono quelli1di · Bian; \ ,4~~~ ~reva1ep,ti .e ~ofuinfl,~ti! .j*ii-d !j!'<ritaziont:;~la ·chì e dj Tanzi e Lugaro. Come trattato di ma.b1ti~t1'<;a e . .~Jlqra 1 ·1;'Um?!l . r~~'b'tr:anp nella si:Gto- lattie p.ervose è .co11sigliabìle· l 'Oppe11heim o mat,o logia·del "labiriin tismo e vanno ~curati in con- l' A11bwtt. In Italia si ·pubblicano linoni gior-· ~.,fJ~ a,IU • • .$eguenza. • . .tt;• na:l~<li ,ne~ro~-Ogia come .lJ'Qitttllir~i .4i Psichiatria, gli Annali di N·~vrologia ·e la R i'Vista di Patolo' .. Ad ogni · modo cb'hltro ì ·ruffiori subietti.vi . in . . . .. ' gia -ner'VÒSa e me11tale . . · 3.tnea generica (poiéhè, .ri(p~to, dobbiamo ind.ivi\ . . eh. . .dualizz.a re caso per casop si usq.no~~i0ltre i, l:'ro(.1061) A] dott. L. V . da N. : muri; l'aconito, la fenàcetina· . , Ià ;m<btfina , a_n che .tc~nsulti il libro di A:· ·1forselli : La tube.rcolosi !e seguenti formule ~ t.;J, ~ ~ ·r · . . . .... ; .nella. etiologi.çi e nella patogenesi delle rnalattie P. Tintura ' di 'Val~riana: • ·; c.. i ·1 •• '>'ter'Vose e mentali. · - Unione Tipografico-Editrice Id. di arnica montana . ·. . '• .. ' ld. di cimiciphuga ràee- :t.tfm~g; · 1 5 Torinese . · mosa '- .. • ·• •. • ,. . ..... . . • I dr. s.,. ~ gocce, 2-3 dopo il~\pa~tQ,Si~rale, da XX a
.cronica. -
r·
\
Il' ' .
I
o> I;
•.
•• w~ N'W
XXX 1n acqJla. . .
'
:.'
"?PPU~e:
..-i
uì~tlol\
,,.
i..·
,
1 Itl~a:~ . · ' .. Aç.qua_ cooba.t~- ~h\lauro~eraso gr.(10 . G 11cerina p1=J.1;~, 0~ ,•. • • • • • gr. 20
·
.
CENNI ·B IBLIOQRAFJCI. •
(Nonsirecensiscon·o· c,.,_e i }ibr! Pervenutiindono al.la'Redaztone~.
S. ·a gocce, da 4 a 5 tre ·vÌio lte al giorno ' uel ebn- · · rdotto uditivo. , : t j;;.!!) , l ~-~ · -;l',;.t ... • D:ELlTALA pròf. F . Le de jor11iitèt del ginocchio, 'da ..:. . . ' 10 la seg.u e·n te : · · ,b ;.yr,.)~)·• -':._ ì·.. · artrosinovite .. - II edizione. Un vol. in-8, di ~. Tintt1r.a di ·.·v~l~~i~~!I~· . · .~ · . ·. gr. 20 ~Sq piag., con 58 fig~. Licinio Cappelli ed. BoloErgot1na dttllrzza~a '- (Ei4>'aj . -. . gr: l "'g1ia. ·Prezzò L; S . 30 go.cce in. un poCTh td'ae~uà '"mtctjler.ata., due '· · · ~ [l{.)~; 1)9.J.i . Lo .s.t udio delle alterazìoni, che sogliono veri-, YQlte al giorno; Si è pure tentata l'elettrotexapia\ 'l ronzii le- ,. ficarsi in seguito ai diversi process1·infiammatori -gati ~d jpertens.ione. art.ettbt'ài::111igliçlrap.o con la .del ginocchio, è di paiticolare interesse per 'l'ord' Arsonvalii zzazione. ·~erg&lli@·.u.isa con vantaggi'o : tòpedico, éhe si prèoccupa, pri!1-cipalmente delle ·fa faradizzaz1one .se· :tiJ~ÌiohZi-Ò'~ è ~? rapporto con ~. efor~tà, ·che ne deri.v ario. Fin qui, la maggior • • -0tite ,media iperpla:-stìc1'.l· Alt,ri' ~a u-isultati lodepart~ 4 .~~~~i autori aveva considerato solamente , · v olj.' qa~la g~l'[anizzaz!ori,~ ~u).b:tcefa1ica. una .Parte del problema, quella cioè specialmente .. . ·' · · \ · ... , .. · ~~~ ..B.ILANCIONI~ ..co.nne~1ia con .le art~o-sinoviti · ~u9erc.olari. t' A. (1057) All'abb . n. ~422 : - · d · . . • iiµvec~,- pur . senza le pretese di una trattazione •' Un buon tratta~o, seb·l)en~J~nohu<r.dèentissimò, sistematica, ha scelto fra àl ricéo material~ dello ' · ~ quell'o del F~GERt::· -La blrJno'Yragia degli or~· Istitutò Rizzoli . di Bologna, quei casi, che meglio Kan'i sessur:li e le suè'!comp·Li"';cazioni. Traduzione s1J prestavano sopratutto .a trarre utili priincip1 italiana di T. PIZZI~t;v é'oli!:·n~~e · .ecf a ggiiunte di profilattici .e curativi. Il \ 1olume: che è già alla.A. BERTAUELLI. Uiiiori:e~ ti~pogr.l" ekiitr. · · • seconda edizione, è quindi dirett9 specialmente È da raccom~nd~.re .~111:olto anc.he il volume del ai pnaticJ, ai qµali, con le numeFose ·storie clini... prof. CAM°i>ANA. ,.1!:t~stYùi '"ve-r?e\ie.i~ ~ sifilitici edito che, le nitide lill~straz1oni, potrà essere· di evi, dalla ste~sa Oasi'. or. c. . ~;~~'l dente utilità. , .. ·ini. V. MoNTESANo. ' -. {18) I
s: ·
• I
l
1
•
.
·
• I
1
.; .';
{!ANNO
XXV1, F ASC. l 2]
' " I • _ ·s~ZION. PRATI_CA
371 •
I
PACE .. IL tifo esantematico (Etio-E ' .. '. 16g~a .: Profilassi - Cura). - Estratto da Fo, • TRAM;BUS1'1~ ARNAI;I;>O : Medd.cina d.i g uerra (Discor. .• lia medica. . .. '· ... so) . - Sestri Ponente, 1918. È UD.a interessante monografia di circa lOO •pa.:. RIVERO RODRIGUEZ: Notas clinicas de cirugia. . . ... . :gine, divisa in ·tre capitoli. CaraèaS~ · 1917. Nel. primo 1'A . discuté, con ricchezza di cono- tAVA!ZZA.i.'lI 'EMILIO:: . Ulteriore c-0nt rihuto allo stufino a ' · dio· del1ai circò1a~i'One ciel sangue nel cervello .scenze, . .di tutto ciò che noi .sappiamo, . -0gg.i, di. incerto e di certo sulla etiologia del dell~omo. - ·Firenze, 1918. · · tifo esantematico, din;i.ostr~ndo una stringente CORTESI ANGELO re·:- BONOLA FRANCESCO : Sugli spo• . stamenti ~dei ' corpi estranei nell'asse cerebra<lialettica polemica. specialmente ragionando della spinale. -- Napoli, . 1918. propagazione ~ trasmissione della i:µalat.tia. . . . ,., Ne1 secondo egli çles~riv.e la biologia del pi, ,J!T ('r'f: • I docch_io delle vestiment a e pass'a in rassegna cri·A i . >pèr}e.ai ~ssociati del « Policlinico » rammeJt,· tica i mezzi di profilassi individuale . e soci~le tiamo che con l'-agBiunta di sole 10 Lire se per consigliati, indicandone .qu~li che le ,. sue inda.l'Italia o F~~nchi 15 tPe.- per I' _E stero, po~sono ottégini gli hanno dimostrato .di effetto sicuro o nere l'~bbonamento pel 1919 alla no~tr~ .i~tereaaan• meno dubbio. tissima Ri'{ista mensile • qt .Nell'ultimo, dopo aver rilevata tutta la incert ezza dei tentativi vaccino-terapici e siero-terap i.ci ' e tiella terapia generale, si ferma, con mano si'Fura e agile, sulla,:cura .sintomatiica. diretta dal Prof. FILIBERTO MARIANI Tutta la monografia si _legge - come si dice della R. :Ilttl. Università di Genova• . · 1rrtrr . . - d'Ùn fiato, con piacere, per la. forma piana, È l'unica Rivista Italiana ·che mediante lavori faciJ.e e scorrevole, che fa seguire senza fatica intellettuale anche le dlscussioni dottrinarie, e eriginal4 ra.s segne, e in~icazioni di terapia tenga i lett~i al giorno dei progressi che si raggiungono per tutto il - conten~to di viva p·r aticÌtà che · ha nel campo della. cardiologia. ~a parte dedicata alla cura. I fascicoli . di Gennaio, Febbraio e Marzo di questo
Dott.
.
IGNUIO DI
~
\
1
I
l
.,
J
'
I
-
1I l
•
'
'.'le·malattie del [Bore e~ei' va~i,,
I
~
a. a.
anno, oltre a numerose rassegne, contengono un' in~eresa1antJssimo lavoro del. prof. ,G . DAGNINldi J3ologna: Sulla genesi del doppio tono crurale nella insufficienza <(Ielle valvole aortiche e in altre cardiopatie. Il doppio impulso ile,; crurale, ed un altro 'del prof. G. GHED INI di Genòva sulla Situazione endocrina varidbliità delle ;eazioni cardiovaacolari ai prodotti endo~ini. I successivi fasci coli conterranno: Prof. A. CECONI di Torino: Commerrtario clinico . di cardiologia ~i. guerra. Dott. E. P~,LLEG~JNI di .Genova: Funzionalità in· testin..ale. in cardiopatici• Prof. A. SBROCCHI: Brevi ricordi di semeiotica e • clinica oardiàc'a. · ~ Prof. GENNARI di Pa:llanza: Le cardiopatie come causa ·cli •jnQalidità di guerra! ' • Prof. P. F. ZUCç01t~ di Torino.: Un aneurisma aor· tico di_agnosticatCJ colla positività del polso nasale. Dott. P ARAMYTHIOTTIS FILOCTIMON c:ii Genova: Contributo clinico allo studio della sindrome •e· • meiologica che svela l'ipotonia del, miocardio. j_
VAR I A . • L'invenzione di un neurologo.
•
•
e
· Il' cc Giornale · d'Italia » del 18 marzo dà notizia cli una invenzione di guerra del prof. Ugo Cerletti, libero d-0cente di neurolog.iia prèsso l'Ùniversità di Roma. Consiste in speciali spolette , . . di artiglieria, che determinano l'esplosione a scad.en. . za di proiettili; mine, ecc. ~sse sono state perfezionate' notevolme.nte daill "inventore in quest i . ultimi tempi. r • Nell a loro forina primitiva vennero copiate ~ a quanto pare assodato dai tedeschi, i ,qt1ali ?e ne sono· valsi largam~nté dl!rante la loro ritirata. · · · . t Il .pr.of. Cerlettd ha avuto a suo tempo l'appoggio del minirs.t ro Dall'Olio, dell'on. Bignami, dell'on. Chiesa, deii generali Diaz e Ba• ;doglio. . · Per .in vi to del (~overno francese ha fatto anche degli esperimenti 'in . Francia, riel campo di Bourges. J"a nuova arma è stata applicata (iagli esere iti a·l leati e trovata utilissima. R. B. I
, •
•
-
C. •
{
,
li suddetto prezzo di favore, è concesso soltanto a coloro che ci rimetterartno l'importo, mediante cartolina vagli-a, entro il correJlte meaè. Al ricevi· ·ment~ delJ' imJ>orlo ver.ranno immediatamente inyiati I J fascicoli pÙbblicati, '
'
1
_.,.
".4i,
I pre~~i ~ ~dinari abbonamento alle M~LA n:1E DEL CUORE sono; Per I' Italia L. ~2; per L estero Fr. 20.
.. •
\
. .
(19)
1
372
IL POLICLINICO
[ANNO
XXVI,
FASC.
J 2}
PROFESSIONALE.
• I
-
•
Naturalmente tutti i medicamenti t.lel ~~enere hanno un'azione , . specifica per le malattie preA nessun médico, sperian10, sarà sf,tggita la dominanti secondo i luoghi .ed i tempi:. 1\-la vi • importanza dell'ordine del giorno votato dal Con- sono malattie che sempre e 1dovunque han116 siglio dell 'OrdiJ;ie de~ i\1edici· d~ Roma contro la pr.eferenza. Citiamo a,.d esempio. la neurastecerti · metod~ ciarlataneschi ·adoperati i.n questi nia, l'ar:teriosclerosi, l'artritismo. Q~sti morbi _u ltimi tempi! per vantare le , virtù 1:11iracolose di sono sen1pre e dovunqtte,... beneficiati ; sporadidroghe, erbe, sieri.. e filtri di ogni genere. Up. · camente si ben.e ficiano le malattie epidemiche. ·giornale politico lo ha definito un monito op- Ora ad esempio è la volta dell'inflttenza. E non _ portuno, noi lo riteniamo un mònito necessario diciamo altro perchè ripugna dar troppa consi=e chè fin troppo si è fatto attendere. derazione ad una ancora ,più immorale ciarlaI ~ogli quoti'dia,.ni sono pjeni di ann.u ·l\Zi che taneria che si adombra ·· di una veste pseudo-· costituiscono una oftesa continua, ~ninterr-0itta scientifica. · · quà._n to nnora indisturbata, ~lla ..di~nità '.della Il \ enomeno non meri,t erebl:e di essere r.ile~ professione ·medica, quando non offendono il buon vato, Imeno da noi, se fosse solo quisti-0ne senso comune. Questi annunzi, affidati alle penne del soli o furbo ie del solito ,gonzo: ossia del più o meno-esperte e pi1ì o men-0 _pur.e di mooici ciarlatano o P,ell'istrione da una parte e del pubo di sed1éenti. medici, hanno aèqui'stato, o al- blico più o meno ignorante dall'altra. · meno pretendono ili. al"\;ere, uria fornia 'è'd un conl\1a a noi incombe il dovere non solo dì riJetenuto scientifico. Qualcunq è illustrato anche varlo ma anche di co1nbattererlo da che vi sono da figure ·ehe, non ·si può :r;i~g-ar.lo, possono avere medici eh.e si prestano a valorizzare ogni sorta. un grossolano potere suggestivo sul grosso pub- di panacea. Noi non possiamo essere complici blico av~do di comprar~ la sal;qte da qu~l.~iasi della speculazione fatta sul dolore e sul1 '1gno• mercante ed a qualunc1ue prezzo. ranza. È la storia di Dulcamara che iSi~ ripete MuPurtroppo' l'abitudine di rilasciare certificati tano: -le forme ed i m.ezzi, non muta l'arun;io e attestanti i meriti di .ogni mescolanza farmaceula sostanza. . La civiltà moderna non ·ricl1iede . tica è molto diffusa, e purtroppo questa abitula esibizione del ciarlatano sulle. pubbliche1piiat'ze. , dine ru piccoli l'hanno appresa dai grandi meCon . minor sforzo si· ottengono magg.iori ·risul- dici. Ma -ora si va ancora più ~n là: i medici tati. Ora c'è il giiornale che, senza alcu4 ·riscbjo si trasformano essi ste~si in istrioni, o qttant() o pericolo e -più diffusamente, può far conoscere m,eno danno aiut'o palese, intéressato agli spe'al gran pubb~ico lè ~irtù pre.clar7 e i !1ortenti culatoni\; ·Tacere oltre sarebbe stato quindi criminoso:infiniti del ciarlatano e delle . sue c.i~riatanerie che ora più che mai possono dirsi ben n0te al lo Era necessario :intervenire per bollare chi deluniverso e in altri siti.. "A vero ·dir'rè sar;ebbe diffi.- 1'arte medica . S'i! ~erve per · .compiere o per prooile trovare diifferenze tra il discorso che· il po- tegg·ere · indegne e volgari specu~azioni. L'ordine del giorno del Consiglio dell'Ordinevero Dulcamara ripeteva stereotipicame11te in ogni villaggio per vantare il· proprio elisiré ca - dei Medici di Rom~ è prec.iso e . cQraggioso, ma esso deve essere considerato come l 'i·n izio di una pace in ùn sol giorno di '" spopolare gli ospedali, di far-·· l::elle le donne e di dar.e il . . vigor~ ài11<'roso lotta senza quartiere e senza tregu~ contro i detrattori della nostr.a' gjà al::bastanza calunagli uomini, e gli annunzi giornalistici di se· conda, terza e quarta pagina, { qual.i ·d(.cautano . niata professione. Far dei voti è bene, ma non è tu.tto. . la mirabile poten~ di medicamenti .capaci di Ora occorre .i ndicare i mezzi\ adeguati percl1è la: guarj;re tutto : la gotta e 1'influ~nza, il diabE"te indegna speculazione non si incrementi e si so.e la sifilide, l'impotenza ·e l'epilessia. No·n esagero. Chi segue questa specie d!ii lett.eratura stituisca alla seria e corretta a·r te medica. Occorrerebbe che gli Ordini dei" medi'ci, ed avrà letto dii un siero che guarisce tutte le maessi hanno la possibilità e l'autorità per _farlo, lattie. L'unica differenza sta in .ciò che nientre il pubblicassero una lista di quei preparati, di quei mefodi e luoghi df cura che non rispondono ai dotfor Dulcamara non pote,ra ritentare la fort_una in un medeciimo luogo senza i)ériéolo per principii ·di un noto, corretto ed onesto indi.:.· rizzo medico, nonchè una lista dei nomi dei la incolumità personale, i moderni ciarlatani prosperano nell'ombra e se vogliamo, hanno 1111 medici che prestano il loro nO!lile a protezione di metodi d~ cura e dj qualsiasi specifico ciarla~ pubbl~co più civile sì, ma anche più. . . indultanesco. gente.
Un monito necessario.
•
q,
•
(20)
. .
' ....
•
.-
XXVI, FASC.
{ANNO
12]
SEZl.ONE l'RAT IC:\
373
...
E ciò senza preg·iùdizio dell'azione · della Sa11.i tà Pubblica, la quale, crediamo, avrebbe anche il1 dovere di veder.e un po' più chiaro iln certi sistemi tèrapeutici efficaci per ogni risma ~i malattie e specialmente per le malattie · di ... moda. E' ozioso pretendere che i giornali politici . , rifiutin<>' gli ~nnunzi di· specialità istrionesche. Senza contare che i quotidiani al . riguardo non. . vanno· t anto per il sottile (e di ciò so·n prove le ~orrispo11denze amorose e la réclame per le droghe capaci di procurare l :aèorto), no~ si pu0 pre• tendere che· essi sappiano sceverare in fatto di medicina il serio daf -:-iarlatanesco, l'onesto dal .disonesto. Spet:ta a noi, alle .nostre istituzioni di diifes~ professionale, alla nostra stampa ed alle autorità sanitarie svelare gli inganni ed indicare al pubblico disprezzo gli istrioni.
•
..
sione ed l-\ssicur-azjpne contro le malattie per legge d·i. Stato (10rdine di Napoli). 15. Riforma dell'assistenza sanitaria per mezzo delle assicurazio:t;ti sociali (Ordine dli. Sondrio). 16. Abolizione della condotta piena (Ordine di Siena). . • .17. · DéJ.la necessità di fissare iil minimo dello stipendi9 çlelle condotte mediche. (Ordine di Siena). · . · ' 18. Cassa Pensioni e servizio militare. 19. Estensione ai sanitari addetti ai · serv'i!zi degli Enti Local1i dei n1iglioramenti concessi! e da concedersi agli impieg·ati dello Stat9 (Ordine di Siract:t.sa). 26. Azione (;:oncorde petchè il Governo · riconosca il valore giuridico alle tariffe ed a1le l±qùida.. zioni emanat.e,, dagli' Ordini (O,.tdine di Siraeusa). 2r. Azione concorde perchè il governo accolga per _i . medici il progefto. di cassa pensioni proposto per g1i avvocati e procuratori ·dafl'avvo:. cato' Salomone di Catania (Ordine di Sirac;-usa). · 22 . Lièero esercizio all'estero· dei medi~i laureati in ·I tali a ed azione percl;iè il go, erno pretenda il conseguimento della laurea in una de1le J PANGLOSS. - nostre Ut\-~versità da quei medici stranieri resi' , . denti in Italia appartenenti a nazioni che· ·vietane _l.i b.e ro esercizio, press9 di loro, ai medici itaCronaca del movimento professionale~ illiani· (Ofdine di Siracusa) . • 23 . Medici titola·:!~ che tornano .nelle_J.o r9 r.esidenze e medici su1)plenti cl1e vi -rimangono ad Federazione · degU Of diÌli dei Medici d'Italia. esercitare la loro prof1essio11e (Ordin:e d i R<rvi.go) . • 24. C'Oncorsi nel dopo-guei-ra (Otdine di Roma). IV Congresso federale. 25. Circa l'autorizzazione data dalla Direzione Nei giorni .29, 30 e 31 marzo 1919, alle ore 9 di Sanità Pubblica ai militi della C. R. I. di ' praticare iniezioni ipodermi(:be dietro ordine forant., sono Gonvocate in Roma (Foro Traiano,. l, sede dell'Ordine dei ìVledici) le rappresent anze ' male e SQ"ttQ la com1)leta responsabilità degli ufficiali sanitari (Ordine di Lecce). degli Ordini d'Italia per deliberare sul seg11ente , 26': ::Eleziioni poli ti che e ·Federazione (Ordine di f programma : Napoli) . '"'~ · 27. E{lezloniL 1d.el Consiglio Federale. l. Co1nunicazioni del vice-presidente. 28 .. , Eventt.ia\i ~ " 2. Nomina dell'Ufficio di presidenza. 3. Nomina della CommitSsione per la ' erifica . . dei poteri. L'Ordine dei Medici della Provincia di ·Roma 4. Resoconto finar1ziario - Bilanci consuntivo per i''medlci condotti. e preventivo. .. .. . I~ Presid~!!-t~ d~ll '·Ordine, . dott. E .. Bal1erilllli, 5. Nomina dei revdsori dti. conti1. , 6. a) Rendiconto finanziario della sottoscriha inviato la seguente. lettera ai. Sindaci d.ell?L ~ione per i medici del Belgio. Provincia: , ' b) Rendiconto finanziario della sottoscri.. Roma, 12 marzo 1919. zione per i medi~i danneggiati dal terremoto. • • Ill. mo . Sindaco, e) Sottoscrizione per i danni della guerra e erogazione dei fondi raccolti (·Ordine di Bo- ~ I,e condizioni attuali di vita, ben· note perchè logna). io debba insi'Stere per illustrarle, hanno colpito 7. Onoranze ai medici caduti iu guerra (Orpiù. di ogni altra, la classe dei professionisti. e . dii.ne di Bologna - Ordine d:L Padova). 8. Le organizzazioni sa·n itarie nel dop~-guerra tra ·questr, ~ncora più durame11te,. la categoria (Ordine di Roma). · dei medici condotti, i quali, per la quasi totalità, 9. Necessità di un Ministero della Sanità (Or- - si sono -trovati a fronteggiare· la situazione con dine di Napoli). . stipendi. già<. consid.erati 1nsufficienti, e, •come . . 10 Modifiche alla Legg·e .sugl1 Ordini e chiu1 sura dell,Albo (Ordine di Napoli - Ordine di Sa- tald, lamentati anche'· in te.m pi normali. . !erno). Da questa condizione di sfavore. i mep,ici conII. lVfodifica dell'onorario delle visi.te 5anitarie dotti ·non si sono lasciati abbatte!e; ie durante in rapp0rto all 'a:ssicurazione vita (Ordine di Sa.- circa qu~ttro anni essi hanno continuato con zelo lertl:o). e abnegazione nell'esercizio del loro dovere, reso · 12. La legge sugl~ infor.t uni agricoli (Ordine di ancora: più arduo e difficile 4a condizioni saniRoma). 13. Modifiche- alla tariffa per gli onorari dei pe- tarie non buone, da incarichi speciali di autorità riti ·g iudiziari (Ordine di Napoli - Orddne d1J Sa- civili e mititarJ, da aumenti di popolazione, e lerno). . d1nfine dalla grande ~attaglia combattutà, con l.(. Urg·enza della istituzione di una Cassa Pen1
1_
1
~
I
,
'
~
•
!
I
· (2r) .
.. '
374
.~
IL POLICLINrCe>
••
...
valore di uomini è di · sani tari, contro la . r~t?ente epidemia .. al.la q.u ale molti di essi .hanno dovuto soccomèere. .. · .. - _ ·rr. · · ' ~ ... ·.:i t.·;, Quanto ho l'onore ·di esporle r.~inde questa benemerita categoria di professi-onisti · deg11a di ()gni più. benevola considera~ionè · da parte delle rispett_lve amministrazioni; ed 1ii0 ·rivolgo ~'Vivis.. sim:a preghiiera a Lei, Sig: Sindaco, affiinchè vo·glia provved~re a eh.e le condizion.i finàuziarie del medico o ·dei medici co11dotti· ·di cotesto Comune v_e ngano rese. tali ·da cònsentit'n~ l!.esercizio professio11ale semà assillanti .ip reoccu.pazioni di indole economica. . · ·: Ond'è che jo mi permetto-- 'J)ropof.rè~ che lo stipendio del· medico condotto venga fì.ssàito.; stanziando come criterio.minimo .di base la somma di L. 6500 ànnue lorde : cifra questa ··abbastanza· · modesta, se 'oltre agl~ interessi materiali si vuole avere riguardo -alla dignità di colui che esercita la più ardua, la più benet,necita e la più nobile delle professioni.
vazioni, -di cui la seoond.a più. al.ta. La ttlortali.tà I ' iin vece presen~ un an·d amento affatto ·diverso e ptl-0 esseré .raffigurata: 'da un 'unica curva parabo- · · · lica {ltl estremi· molt.0 allungati e deg.r adanti. .' ·Il nnméro çompJ.essirvo dei morti, dato dai bo1lettin.i giornalieri delle prefetture, ascende a circa .165,000 a: partire da:lla seconda metà di- settembre 1nclu.sa a tutto il 25 febbraiQ, ci.fra. beu • • lontana da ' q~elle di eµi tanto si è parlato. NQn è stato possibile .p er çra di ricostruire il . . fenomeno-~-d·ella morta.Jità.~ nel · ·primo ·p eriòdo 9-ella· malattia.: J) >al.tronde esso non ·potrà · far 'Va- · riar-e sensi'bilruente. il t -Ot.ale ··d elle ·morti ripor- • hi:to; s1a perchè .nel .p e·riodo , d'invasione predominavano Je .forme lievi, sia perchè . nei }?eriodi su~cessi·vi si ebbe spesso ·.tendenza ad aA:tri.b ui- ... · •• r.e: all 'i.nfll1:e.llza .u n :lùumero di · v.i ttime magg.ioré · • .. • ' . di ..quello e:ffiettivo. Mancano elementi. per .isti.tn.ire un con:f·r onto tra le varie provincie. Si sarebbe tutta,ria indotti ' ' a ritenere che, in generale, irl centro ed i1 mezzo. • giorno d'Italia siano ' -Stati assai·> più l<lura·m en.t e ·ro · · provati.. In Sicilia l'epidemia si è manifestata AMMINISTRAZIONE; rSANITA:iRIA. assai pi1ì grave che J.n Sardegna. N.e ll 'ese.rcit<> · • mobilitato e sovratutto alla fronte, non ha a~ Consiglio Superiora di Sanità. .,., . ' sunto una speciale gr~vità . .1 · Quantttnque ·non si possa staibilire éon .p re11 giorno 27 febbraio u. s. si è .riu·n ito. -i·n . sesèisione il quoziente di .m ortalità .t ra i colpi.ti,. · sionie plenaria il Consigl.io Superiore qL San.~tà, • gìacch:è di questi ·non si conosce il lllumero presotto ·la presid~nza del senatore prof . . Gol~_., .. ciso, si può riten1er-e, in base a ricerche .fatté su. . • . ;~ r . r •• • nrutnlerosi episod(:il bene studiati,. ch•e esso sia dell'r-2 e .solo raramente. del 3 1>er cento. Su dt· . Il Direttore generale Gl,ellq_f ~a,Yc~tà. pubQlica a-i- un gruppo .n on .selezionato di 40,000 operai ·delferisce . Sull' anda.nicnto del/,a .ftJ?.j,demia.. 1inftuen- 1'Italia centrale e della Sardegna, 1'ispettorezale '». , Jc /. · m edico , dèl lavoro Raineletti, .b a registrato i:} Iruforma anzitutto il . C-onsigli<t._ ~~ 1 g~orSQ ma:: o.so %· di 'lllOrtali.t à. · !Il.Ìfestato dalla..epidemia dopo la ~~uU:r <l}eJr~7 ·~t Indi 1'·0. illustra ·~t.alu·n·i punti interessanti de!tobre 1918, rn ella · quale egli riiferi. un'altra . :volta . . la .1epidemi10logià. P~r·e che siano compa.rsi ittisull'argomento· (vedi questo g~~r~le, ,.19::ç$, pa- tensi episttdi: della ·m ala.t tia nel >J:9'I6, ..sul fronte ) russo .tedeS,t-0. ; dunque è da pensare. che ·1a grangine 1035 e 1070) ; indi rJoost~.µi~e .il 1feJ+q;neno . n·e11a. sua comples~a figura. i-·; : ry •r, de via battuta dalla . epidenfta, anzichè essere La morbosità presenta tre · fa~i •W,St~nt~,. t.i~a quella: transoceanica dell'America verso l'Europa~ prima, d'in·v asione, Ghe iusorg·e · ~lla. .~~iµia·vera sia 9tata pi~tfosto quella continentale, . seguita anche in. 'passato, dall'Asia vérso l'Europa; e si: addentra nell'estate, ·è car~tt~ti~?la}{J__,~a uno • Il contao-'io è quasi esclusivamente d:ii;etto da! infJ:enabi1e potere espansivo, ae~nip·agnat-0 pw-e 0 • • da una straordinaria .m itezza dii. forme cliniche. . .malato, o_ portatQre, ·al -sano. . .'"': .. . • Nei ri·g .ua.rdi ..~iolagici, 11·"' diba.ttitQ ! non è an ... I medici ìnon · si orien.tatn-0 µnattimente . v~rso la ' •• influe~. Segue U'lla. .p ausa. Ma in lug~jpJ è più .co.r~ chiuso. .; 'J • Numero-se osservazioni tenderebbero . a far am- . . ancora in: -ag0$to, già .si profila qua ~ Jà'\:~·ÌlRl~i . ,mettere una immun.ità ...più o m~ .. accen~~ta~ " ciosa, veemente, . la· ,seconda .fase .di . fa'J)t-i.gi~, che nel settembi:e assume nuov~ r 1~a_,: · Pet· guada· :.più, ~ meno potratta;. 'ma non.1 a-s&0luta. _ . .... - ~ qu.an.t o . i:riguarda .. Ja profilassi, 111on vt e gnare mell'ottobre la vetta del1a sua... ~s~jone. Viene_quindi la .seconda pausa, alla quale tiene . molto dà aggaungere r al piano ,cli difesa esposto . dietro la terza fase, di ripresa, -v.erso la m età di dall'O. :nell'adunanza del 17 ottobre. dicembTe. . · _... "'·: 1 ! :- ·: In altri paesi, .oYe le misure restrittive fu;roLa figurazione siriibalica ·.<fetJlfénom~n& è data no adottate .anche più rigorosat;Ilente che da noi, da fllna linea diagrammatieat; 'clie 'presenta. tr.e èle-. l'epidemia non most·r ò d.i risentirne. grf:J.:n fa:t()) ' .' I
•
.
I
•
0
~
1
I
r;
J
•
•
1
•
I
(
~
1
I
• I
1
I
(22)
•
I
'
I
\•
I
•
[ANNO
XXVI·, F ;\SC~ ".f2]
• 1.
•
• • •
J
SEZIONE
•PR~T.l.CA ~
:o . ;:i
.
375-
,.-'
•
:{>'Iobabilniente, !" vista.) la Variabilità rd elle ~ni l 'in·fi·usso benefico. . Così: av.Vienue1 ·taeg.J.i · Stati Uniiti . d'America ove a S. Franciso si giunse per- . festa:zioni epidemiclae, .'è.: saggiu .. consiglio applisii:io· :ad imporre a tutti.· ·i cittadini 1'usò• della . -caye i.n pratica i vaccini sugge.riti dalla stessa· maschera sotto pena. della ~ultàr. di ciuque dol- . casistica .. ~ Per ciò i.l ·rlabo:i;ato,rio .tiene pronte e-. lari. · l separate le ~p.r~Vwi.s~ .hatteriehe corrispondenti ' Anche le disinfezioni non si so~o m strate gran a lle varie speci:e, ,r~alvo' ardar;neJa~, misc~la richieche -efficaci. Tuttavia . furono largam nte attua- sta dalle 1iridagiigili. clinidhe>-:Je · hatteriologiche. In te e incorag.g iate per la i11discutibile zi»ne be- tal. modo si ()()Jllibatte.J.ebt»~.o ·n emici segnati, é rnefica cont.ro altri germi e come mi.s'ura di -igie- .previa ind.ividuatizza2ion-e - delle· cau'Se· morbig-e• • ne gener~e. · ne, ciò eh.e viene· ad ,a ·cdoescere ·i11successo. •• . L'esperienza ha ormai confermato . eh~ allo ·stato · , ~uanto alla attend~bilità ' dei , vacei.nii. anti.nattuale delle .n ostre conosoenze, la di.f esa .n on può , fl uenzali ,.·m.entm qnonrrsi . ;può disconos€e1'."e la 1(). ...• avvantaggiarsi che da itr.e ordi:tri dii pro;vvidienzè ire ,base scien.ti:fica, non si ha ancora u.na ~ sa11--e cioè quielle r~lative : 1° a11a igien,e · generale ; zionie applica:ti·v a'.) abbaqtamza . J:arga -da rassicura11e sul lor9 .pr.àstico rvalore. Nà ·va dimenticat-0,.. l 2° all'assiste.nza sanitaria, farmaceutica ed aliil- Qhe impone prudenza ,n ella loro preparazione mentare; 3° all'igiene indiwd~&!le. .~•. Le misur.e di 1giene gener-aJ.e furono a.-ac-0cJ-· e ,n el loro 1.fso,. e~ il ibacillzy di Pfe.ifier ·determi..'.- ' '• ' mandate ed imposte i.n vario modo ed agevolate · 11.a spesSo uno . ..stato· tossico · duraturo- -nell'ot<gacon 1~ grandi ,facilitazioni ace-Orda.te, mediante inismo ie. può:·rondllltre. a mortè g.li. animali da: . .ancwm scadenza di . oltre . una settila mano ~'opera. di -apposite sq·u adr·e di..disinìfet- esp,erimento • . tori, di dra.p pelli militari e di 11Umerosi' prigio- tE.ana. .... .. nieri, e con la larga COJl~Sioµe :.di sussidi. s~ può_. far_§J. __gualc4e ri ~rva_~ s~ll 'importanzaPer l'assistenza sani.taria if..u.r ono impiegati ol- . pr~tica della :immu•nizzazione attiva a:nti11fluenzale, ~non s·e n1e>Idftve ornitd:. più :f~ne su quella tre mi.Ile medici militari, -farmac.i sti, infermieri. passj va, la sieroterapia dell'influenza e delle sue Futono, d'accordo · col Ministero della Guerra e colla Croce Rossa, messi a disposizione della co\n.plicanze. Perciò ir,...faborat-0rio bat.teriologic()\ 4a .p reparaito e. prepara .s i·e ri mionov~lenti 1e popopolazione civile . n.umerosi . ospeda1i militattl. . Furono fatte .i noltre larghe distribu~ioni di me- li~alenti anti.llfiuenmli. Lnoltre ili' ·me.Sso a,nche da tempo a disposi.: dicamenti, prelevandoli dalle ampie scorte pre- · · costituite. Anche ali 'assistenza alìmen.t are .fu zione dei c·l inici Ìl siero normale d.i cavallo sul: .... • cui uso molti medici si .pronunziarono ~on .fa-· provveduto la~gainente. ·. ~· Complessivamente l'azione sovventiva dello vore .. Stato in disinfettanti, .m edicinali' ed a1iimenti · Seguie una citl;cussf.Onré..-~@lkt qlual,e pa.rbecipanopuò compèndiarsi in · una erogazione · di ol.tre i eonsi·g lieri· Rlìo,~, Di Ve~, ~ Devoto, ·ci~mician,. mille tonnellate. Pur troppo tale azione avrebbe Mà'rchiafava, Badaloni, Ascol1, Pa.t ernò, Pietra' avuto ben altro .successo se non fosse .stata ri... valle, Maggior~, Lànf.iraneJii, Giongo e il relatotar<lata, ostacolata: e talvolta ·perfino a11Jllu11ata re; essfl. si - ~iuder 11é~ )l'approvazione ·del se-- · dalla paralisi dei trasporti, che oltre alle a1tre guente ord:i·ne del giornoJ:ì r · ~difficoltà note, sep:bi.1'ono graindemente l'effetto «Il .consiglio . Super'i-of:é-·' di~~ sa.nità · dell'epidemia influenza.le .che colpl il personasle. « è lieto Cli ;è§prti~eré1 :.1~ jsua p:iiena sodd.isfazioneQu~nto alle misure d'igi.ene individuale, si per ìl rendiconto del Direttore Generale'; · Con. raccoma11dò nella forma più ·insistente d·i evita- sig1iere I~utrario, J:SU.\l ,Òpera della Direzione Gere il contagio e di curare la J!>U~izia scrupolosa .nerale del.la 8an~lfià ì>.ubblica; ta'llto per 'i provdella casa, della p·e rsona e· della bocca e. delle vedimenti di .pre'tr~ziÒR~.e-. ·d i assis.t etiza dispostt • cavi.t à nasò-faringee: ' · · · 111ella irecèn·be epi0.emia1( él"1nflnenza, · quanto ·p er Intanto è àp.parsa la· possibilità di ·unà. (lifesa , if 'programma di ticerchè1 sci entifiche che., si va_ prev.entiva ·e· curativa·· contro la malattià1 con. attuando ;nei laboratoti dél1a SaJllàtà ed ..rn ·col-:1 , l'impiego di sieri e vaceini an.t1.n fluenzali. la'hòrazione ~ còn,. alm studiosi; r· . ..:;_ Non appena si delineò tale possi1bilità fu, su- ·· '''«e fa votJf ' ~he;ia., rèlazione del c-Omm. Lutra-· • bito, dato a.1 laboratorio batteriologii<!:o l 'incarico .r io sia @fa ·MJ ,plil~· pr'.esto· alla stampa ~ · J.ar:ga-. 1• i·· di mettersi alacremente-a.11 'oper~: me~te diffusa riel ·i :Paié~L insieme ai rendicontoa Vennero anzitutto isòÌati ·in ogni' parte d'Ita- · della .p resente -ad1:1:nanra »: · .. • lia e mantenuti attivi numerosi stipiti di bacilli · . ,, . > t \:1. r1 • :1: ' • • • • .. . \ .. .. di Pfeiffer, di st.r eptdcocchi, di diplococchi .e sta·.- ~·1· :?· .i filooocchi. · ' . . iil comm. LUTRARIO riferisòe quindi sull<> Indi si comi·nciaron<> a preparare i vacciini mi«Stato della la~ta 1antit1fb.e.rco.lar.e in. [talia ,. . ,.. • / sti anit infiuenmli. . ···· Prèmette alcunit 1@ti· ~U:J.td-s·~\ci. l 1
.
•
I
I
);
1
I
1
!
•
•
·
·
· •:
* *
I
•
f
••
\
• I
•
IL POLICLINICO
•
[ANNO
•
'
,)
.
Risulta che i .tubercolosi ri.f.ormati dall 'eser- ' ~ito i l 31 dicembre scorso, considerati indivi~ualmente~ sono in numero :i•nfer._iore ai !Venti-, . mila. Nei .riguardi dei prigion.i eri di guerra, quelli restituiti tlagli Imperi Centrali con diagnosi di tubercolosi sono 11593; ma qu,e.Ili. accer.t ati dai ieentri diagnostici sono solo 8316, e fra questi ·ve !lle ·erano molti nel primissimo :Stadio. della :m.alat~i~, sicchè per una pa;rte anche notevo1e ··si è potuto conseguire, con grande probabilità, 1a guarigione iana:tomica. .Ciò posto, .l'oratore passa. ad indagare quale .debba essere la ·p oteMa dei mezzi da apprestare _per la difesa sociale. · . .. Comp1essiva.mente l'efficienza dei letti delle Ivarie ·aat~gori,e di istituti,, cioè Istituti l1llilitari, Croce Rossa e Istituti ci vili, è .di circa 20,600; -icon un e.on.corso della Sanità .p ubblica in 145 -unità mobili, senza roi'itare .quelle in corso di con.c essione (cfr. questo giornale, anno corr., pag. .JI6 e ss.). Se s i dovesse giudicare la sufficienza alla streguea de.il· letti occupati, ~i dovrebbe concludere • ·che l'assetto eccede i bisogni. Infatti, nel campo militare dl numero d ei },etti . occupati si iaggi.ra intorno al 50 % ; in quello della · Croce Rossa, due terzi dei posti sono costantemente vuoti; e, ~medesimament·e, in alcuni congegni civili non è :.Stato ancora accolto .u n inf:ermo . . Ciò dipende, in par.te almeno, dal :numero dei tubercolosi meno elevato di 1quello previsto: ma · ~opratutto forse da una invincibile tendenza degli ammalati ad abbandonare il luogo di oura ·e a 111on fa.rivi r.i.t orno, un po' per la .n ostaJ,gia J -del focolare domestièo, ma più ancora questo fatto .è da ascrivere alla inidoneità del personale dci. as, sistenza, alla mancanza, nella maggior parte delle forma,z ioni, dell'organizzazione i·nterna di Javori .all'aperto ·p r·o porzionati al.la ;Scarsa energia fisica dei malati, cercaindo anche. di cointeressarli / economicamente. Per questa parte v i è qua.sì -tutto da fare, e tale lato non sfuggirà all'apposita Commission·e nominala dal Presidente del Con~iglio per la riforma inifermiera. . L'oratore ·passa ·p oi ad espnrre le altr-e prov-videnze a ttuate ed i n corso di attuazione. iPer la propaganda furono acquistat~ e messi _a disposizione,..di stud.iosi, di volen·terosi, di enti, Gar.te murali, apparecchi per proiezioni, films, fufQILO stampati e diffus,i a migliaia di 1 esemp1a'I'i istr·u zioru popolari, ed è stato dato i.ncarico per preparare un p~Ògetto di museo per la tuiberco1.osi. Ma il campo nel quale l'attività di pro-paga:nda dello Stato più si è svolta è ila scuola. .A tale scopo : • 1
1
1
•
).I
•
1
•
XXVI, F!\SC. 12]
F,u :istituita u1n a Commissione Reale d'igiene scolastica; 2. Sono in corso \li pub·blicazi.one pregevoli monografie dirette ·a volgarizza.re fra i maestri e fra il popolo i principi di profilassi antituberco1are; . ' 3. Si sono fatti iriprodu.r re al.lo stesso :fine in ap. site cinematografie scene di scuole all'aperto, di colonie marine (delle quali una è stata rappresen'tata al Consiglio durante la sessione); 4. Pr-Qvvideni;e analoghe sara111no- pure adotta.t e per altri argom·~ti d'igiene pubblica; 5. ~no stati iniziati corsi universitari fino dal 1914 per provvedere un ,p ersonal,e insegnanite competente e s ovratutto convinto. • Essi furono frequentati da medici addetti agli uffici sanitari comunali e specialmente da quelli che avevano funzione di medico scolastico. Tali corsi saranno ripetuti mel volgente a·l lillo sco1astico, e vi acced,e ra·n no coi medici, la maggior p~r.te degli ~pettoii scolastici, designati dal Miind.stero del, l'Istruzione Pubblica; · 6. Sarà fatto in qu·e st'arlno un corso, di confe!1enze e dimostrazioni di i.g iene pratica in alcune scuole piormali, mentre sono stati compiuti gl.i studi per u.n più adaitto iÌJnsegnamento del• 1'ig·i ene in tutte J.e scuole normali ; 7. Nel decorso an.no fu eseguito ùn esperi-: , mento nell 'ii:ntento di verificare quali risulta~i si possano ottenere intensi.f icando J'aziop.e esercitata dai m.e dici scolastici oon una maggiore ifirequenza di visita nella scuola, e coo~di·nando la loro azione con quella dei maestri, ~n modo da realizzare, in alcuni comuni, quell'optimum che si in.tendere1b be ottenere' in tu.tte le scuole d'Italia. Furono, allo scopo, prescelti alcuni r graind.i comuni del.la Toscana. . I risu1tati ;furono assaii oonior.tanti: .p er cui .n uove iniziative del medesimo genere sono ain . . • corso. La propaganda igieni~ nella séuola non si aimi.t:a solo alJ.a J.otta a ntitubercolaire, ma s:volge ia s u:a azione iin un più vasto campo. ~sa utilissima ai fin.i d.e lla ·f,o rmazione della coscieD;za popolare, di cui s i gioverà anzitutto 1a Jotta. an:. tit.u bercolare. , L'oratore passa, poi, a trattare dell'azione .s occorritrice dello Stato. Dall'ri.nizio della lotta diretta contro la .tubercolosi, cioè d:all'ema.nizione del D. L . 26 luglio i917, a 'tutto il 31 genn. r919, il .solo Ministero dell 'X.n.t er.n o (senza calcolare .l a azione del Ministero della Guerra; della Croce Rossa, dell'Opera nazionale ,p er gli invalidii, e dd :altri Enti pubblici e pri'Vati) ha m~so a disposizione per la lotta stessa la somma globale di 15 niilioni e mezzo; ciò per i seguenti titoli : l.
I
1
•
.
/
-
•
.. [ANNO XXVI, FASC. I?.]
•
SHZIONE PRATICA
.
•
'
•
377
"
interesse dei mutui per rostruzioll!i ,~i Jocalii di. 1. Censimento a mezzo di scpede individua li ricovero; s ussidi per la .costruzione ed aoottadei tub.e~colosi, o -presunti. · :tali, !per ·p arte dei eo.m:itati provinciali, con la: cooperazione -di tutrp:ento di locali dii cU:ra; acquisto e costruz~one d.i unità ospedaliere m obili ed altro materiale ti gli Enti. che si ii.n.t eressano . alla Jotta. 2 . Ri1evamento e sistemaz,ione dei congegni pe.r 1a profilassi della tll!bercolosi; .sussidid per , fa,~orire il ricO\eto dei tubercolosi nei luoo-Jii di . nell '.attual~ periodo di -smobilita.z ione, affiancant:> cura ; contributo alle sp:ese di assistenz~ negli do l'opera della rS~ità pubblica, di qll;ella lDJÌli-tare e della 1Crooe Rossa, aiffinchè non siano appositi luoghd di cura dei rifotmati per tubercolosi; sussidd. per favorire Ja istituzio.~ie di dd.-- sottratti alLa 1otta ·quei congegni che sar.inrno . spensari antitubercolari; stazioni per la diiagno- ,gU_ucln~tì iidlonei·; ismobi.l imndo g.l i i.ll!i.donei, e· si precoce, ecc. ecc. A .t utt'oggi il totale delle curando che siano r1e stit1:1iti alla loro congenita sorr:me ~mpegn'.at~ raggiu11ge lire 7,os2 ,838.41, destinazione qiueg.li altri apprestamenti che ltlle: somma non irrilevante, se si . tien cònto della bre- era.no stati .sottratti per necessità pr·evalenti . ,·ità del per.iodo, appena r8 nìesi. 3. Curare Ìll1 tutte le guise la formazione o L'attività oovventiva ha avuto ~.1 . s uo pìù a m- ·l'allenamento dci. medici diirig~nti dei congegni; pio campo di esplicazione .11ell'inco["ag.g iare la curare s9pratutto .la formazioEe e s·elezio.ne del per.senale di .assistenia. creaZiione e l'adattamento di 1.u og.h i 'di .ricovero 4 . .Promuovere la creazion~ di tutti 1queg1i a·p e di cura per i tubercolosi. U1n o sviluppo assai mi11,o re hànno raggiunto i disp,en~ri, ltlOnOStan.te prestamenti, che per altre necessità prevalenti gl':iincoragg.i amenti accordati, mentre maggiore erano passati un .p o' in . s·econda ·ilinea : drispen. fortu·n a hanno avuto le inimiative a favore del- sari, congeg11i per l'~nfanzia, colonie e {)cuole l'infanz1a. La s omma sp·esa per <tuesto :titolo a 11 'aperto. 5. PTomum..ere intor•rio alle nuove istituzioni s_ale· a lire .350,000, alla quale va anche aggiu;nto la , creazione di un personale a usiliario, s oprail \·alore dell'armamento apprest4to p er lo scopo. Per dare a lla lotta maggior vi·g ore di ·vita, .fu-. tutto di « D.ame v ìsitatrici » eh.e sono .i tramiti>. ro110 ist~tuà.ti .i 10omi.tati provinciali antituber- i fili conduttor·i attra\rerso i qua li la parola itnn çolaxi (rD . L. del ·4 apr.ile 11918, UJ. . 468). La Di- - monitrice può · .g nung·e re sin,o al focolare dotezione · Generale de14t Sanità si diede premura mestico del .t ubercoloso. · 6. Currare il coordinamento di tutte le inizia di promuoverne J:a costituzione. Si ~vvisò poi bive recl oper·e a ntitubercolari. alla necessttà di assicurarne i·l .maggi·or rendiL'opera di coordinamento no11 dovrebbe limi· mento, indi'!'izza:ndo 1'opera agli scopi prestabiliti; e di assicurar~ i mezz,i' per la loro attività .t arsi' soltanto a lle istituzioni· ch·e s i occup1a'l.10· della .p rofilassi della tubercolosi, tensì estendersi funzionalre. ,·e di . assis;tenza e beneficenza . L'attivi.tà firunzionale di taluni' Comitati è sta- ad altre .iniziati (istituti. di case popolai-~, cooper~ti:ve di consun;o , ta o.perosissima: Occorre fàre in modo che questa attiv.i.tà per- cucine economiche , cqmita.ti di assistenza, congregazioni di carità, ecc. ecc.), per le indispensista e divenga sempre più fattirva ; come occorre destaire t'operosii tà di quei 1Comit.a1:i, i qual~ · s.atli1i i n·t.egraz.i-0n.i ,d·e lla cura: a1~menti, abita~ tiancheria personale e domestica, vestia.nQn hanno dato segni troppo manif~ti .d i vita . zioni . r1:0, ecc. Ed a tal fine, darà la sua . opera la Direzione geOccorre che i frammenti sieno, peri quanto nerale della Sanità il çui intervento sarà reso più d'attivo .e rfecondo di risultati dal prezioso· è poss.i bile, comp'o sti in u:na sp,e ci e ·,di· unità orga·n iea, di guisa che noi potessimo, senza scon· ausiilio del Consiglio Superiore di Sanità e del :finiçue dalle rnostr,e ialttribuzioni, rtrarne II.a 11es uo Comitato Centrale Antitubercolare. cessaria parte ,i li vantaggio a prò della sventu~i\..d assicurare tale ausilio 4a mirato O.I D. L. rata famiglia tub,e rcolosa. . r7 ottQbre lgr8, . n. 1918, che si propone SOPTa7. Propagà!nda per tp.t;te le viè, in tu.tte le fortutto di raggj.ungere un .sempre .'maggiore coorme, con tutti~ mezzi, rri.Tunendo i·n u•n ifa~cio tutte dinamento aella complessa opera . dei Comitat'~ le . volontft che in.te.nde~ero .o ohcorrere con lllOi P·rovinciald . all:a grande, s ù,bli~e opera di redenzione . .È ques ta la nùova e bene-fica missipne aiffidata ,_'\..ila ,d iscussione pacrte.ci pano il presidenfte , se-: al Consiglio, di cui l'organo propulsore 1ed ese' 11atore Golgi e .i consigli.eri. Simonetta, Levi, cutivo, accanto al1la Sanità · pub·bJ.ica, è il Co• Maf:fì, Devoto,, Foà, Di Vestea, Badaloni, Giamitato Centrale .An·t i.t ubercolate. • · chi, ·Ma·g giora, Rho,, Ascoli e il .r elatore. L'oratore pTesenta le seguenti prop.oste .p er i\ . conclusione della discussion e ~1 Cons1gl1<> orienta.re verso un pian.O regolatore dd. lavoro l'attività degli · orgami preposti alla lotta anti- approva , a ,·ot o u·nairuime, il seguente ordine del tuberc-0lare: \ (25) ' • ' . • 1
1
1
I
.L
1
1
1
\
~
• \
•
•
IL POLICLINICO
[ ANNO
XXVI, F.Asc.
12]
« Il Consiglio Supetriore di Sanità,
lazione dei primi casi del·l a ma.l attia ed un im« .sen'.t ita la notevo1e relazio~ del Direttore mediato intervento terapeutico e profilattico·, . Generale della Sanità Pub.b lica circa lo stato del- · « 2 . Perchè sia migliorato il ser,1izio di trasporto · J.a. lotta contro la. tubercolosi) av-v.iata ool Mini- del bestiame :in ferrovia curando in particolare stero dell'Interno ed in via di progressiva, samodo un 'iefficaé~ -Oisinfezione dei oar.r.i fenropiente ed efficace organizzazione; vrl.ari ·; « confermando i suoi precedenti pare'r i sul pia« 3. ~erchè siano dati mezzi adecrua.ti alle prono d 'azio~ pre.stabilito per la comp~eta profivincie ed ai comuni affi nchè a loro \7olta incolassi della tubercolosi in Italia, specialmente riraggino e sussidino gli agricoltori per il risa. ' chiamando il voto del Consiglio Su.p eriore pel \llamento delle stalle; nonchè per l:a costiituzione progetto sulle Assicurazioni contr.o le malattie ·d i consorzi comunali ~ int·ercomu~li per l'im-.. e pienam·e nte acrettando i cr:i tieri ronolusivi piainto dì .sardinie, maoelli e . .basse macellerie, della J"elazione istessa per i•ntensificare, nel camanche in vista de~la migliore uti1izzazione delle • J>o dell'igie ne e dell 'assÌ'stenza pubbl~ca, l 'azio- carni e degli altri r·e sti animali per il consni;n.o •ne dello Stato contro la più funesta delle malat- ed a sc·o po ind.ustria1e ; tie sociali ; « 4. Perc·h è · sia opportunamente incoraggiata « ronfi.da che .la Direzione Gene1'"ale de11a Sal'opera dei v1eterinari comunali e di Stato intesa ·m:ità Pubb}ica pr.esso ci.l 1"1i11istero dell'Interno, alla propaganda delìe buone regole igieniche nel proseguire 1'alto suo compito, terrà presenti wotecniohe e di polizia sanitaria; " • 1e osservazJoni e racco111andazioni .f ormulaite at« 5. Perchè sia prom<;>ssa l'assicurazione obbl;itra.v.e rso l'importante discussione con la quale gatoria del bestiame .». · il Consiglio ha commentato la ~eJazione del Di• • r.ettore Generale della San·i tà P·uibbJ.ica, av•v alen-0.osi dell'opera continuativa del Comitato C·e n* * • . . tr:ale appositamente istitudto ». ;Il Cons ig·lio si è occupato, inoltre, di affari di ordinaria amministrazione. • * Tra l'altro ha dato parere su alcune domande 11 comm. LUTRARIO h·a , infine-, riferito «Sulla di pensione privilegiata; su mumerosi t"icorsi in attuale in/ezio1ie di afta epizootica». materia dd applicazione della legge sulle fMmaIn seguito a d·~sc.us.sione, il Consiglio approva cie; su molte domande di privativa industriale. i l segu ente ordirn·e del giorno : Ha respi•n.to i .ricorsi. prese111tatd. dai COl;llun~ « Ll 1Consiglio Su.p erio're di Sa:ni,t à di Archi (Chieti) e di Cassano all'Jonio (Cosen« udita la relazi·o ne del Direttore Generale za) · contro la d·e liberazione della. G. P. A. che delìa Sanità Pubblica s u l 'a•t tuale grave iricor!ren- accordava l'a umento,: di stipendio al medico conza d'afta epizootica, approva 1'opera alacre spiedotto pel pr.imo comune ed all'u.fficiale {5anitagata, ri1n mezzo a gravi diiffi._coltà, dalla Dli.rerio pel secondo, ma:ntenendo fermo, di consezion·e Geniera1e della .Sanità Pub1blica e daii fung.uenza, l'aumento concesso. zionari da iess.a · dipend enti, nonc'h è dai veteriLa .sessio.ne si è chiusa il giorno 3 marzo. na·r i comunali e dagli U(fficia1i v·e terinari messi • • a disposizione da l Minister·o della Guerra per , · Ricovero di civlli In ospedali milltarL -combattefe la malattia. . Una circ.olare del Ministero d·ell'Inter.no a1 «Si compiace di rrilevare che tutti i mezzi proPrefetti avverte : -fì1attcici consentiti dalle difficili condizioni delIl Comai1do Supremo a pr·o posito delle .s·pese 1'or~ presente sono sbatti rig·o rosamente iappli-cati; prende atto dei notevoli -ti{)ultati \ottenuti di· sp.èdali~à per ammalati civili ricoverati negli cspedali militari, ha dis·p osto che dette spese nel campp dell'eziologia ,e ·p rofilassi della .per:inon ~o-ravino a carico dei comuni ·di appartenenza .;Colosa iniezione mercè ... gli s tudi c-O!nrpiuti per . . iniziatJva della. iDiTezione Generale del.l a Sani- degli infermi ricoverati, ma sulla amm1mstrazione militare analogamente· a quanto fu fatto tà Pubblica; d'accordo col Ministero di Agricoldi già per le pop.o lazioni dei territori occupati t .u ra, e riconosoe essere :necessario che questi sull'T~onzo.· · s tudi sia!n•o at.t ivamente ,p roseguiti; «e. nell'intendimento di sempre meglio ~om • Proftlassi della rabbia. battere e lin:iitare ·i da'llni della malattia, . «.fa votd : La Direzione di Sanità Pubblica ha diramato «I . Che sia convenientemente rafforzato e mi1a ~-egu ~nte circolare : ·211iorato i l serviziio veteri·nario comunale ~ di .b « Con l'art. 6 del D. L. 12 settembre 1918 è fatt<? Stato, cosl da assicu•r ar e una più pronta segnaobbligo ai comu"ni di provvedere con regolamenti (26) 1
I
•
*
**
I
•
1
•
•
\
1
,#
•
•
, •
••
.
'
• fANNo XXVI, FAsc. I2]
SEZIONt PRATICA
379
•
,n uovi o mpdi:ficando gli attuali a stabilire oppor·tul?:e norme,. da approvarsi <:on le formalità presc~te per. 1 r~golamenti di igri.1ene, per la d)et<:nz1one dei can1 e la profilassi della ra1bbia cal;JJna.
.. ·
·
~
•
gia, pedolog•ia, microbiologi~ agratia e biologia d~lle :;one ma~ar·iche, o di spec'iq.li agsegni per rJcerche riguardanti i rapporti fra suolo e malaria e tra la· malaria e le varie coltivazioni, ovvero per esperimentaziorii dei mezzi più economici e più efficaci di dìstruzione dell'anofele.
'
«Su ~ale articolo, che conferisce al provvedime?ito emanato una finalità di carattere sani.; tar10 della. più :alta .impor:ta11h, si richiattn.a in modo, pairt1_ool.'.i-re . l'attenzionè de.Ile ·SS. I;L. aif~a~he vogliano_d1sp?rre e curare che ~ disposi-· z ..one. <:he e~.so . cont tene . v enga dalle dipendenti RISPOSTE A QUESITI E A DO~IANDE. amm1:itst~azioni oom~·nàli attuata con la maggior s0Jl€Citud1n1~ ~·onsentita dalle circostanze del mo(765r) Indeririità di congedamento -· Caro vime?ito; agg1un&'~ndo ch·e, nella compilazione di -veri.,-._:__ .Dot:t. U. M . .da F. il Decreto Luogotèt~ reg?lament1 o nella modificazione di quelli nen,z1a1e 4el I4 f,~b:braio 1918, n. 196, pubblicato es1st~~ti , . dovra;nno esser tenute presenti le disposizioru degli .. art. ;4~' 49, - ~.o, 51, 52 ·e 53 del s ulla « Gazzetta U ffìciale » del .successivo ~iorno Rteg.o1amento d1 1pdl.izia z.ooiia tri·c.a, ro maggi.o 25 stabilisce dal l agosto , 19·17 la decorrenZ: della r914, n. 536, regolanti la speciale materia. i1?-dennità .caro~viveri per ..gli ufficiali del R. Eser- .., «E <li .quest·e disposizioni si raccomanda frat. ' cito .. La domanda . p er obtenere tale indennità tant<:>, sia curata,rfu.. mod? rig:oroso l'osse;vanza potrà farla al distretto militare del luogo ove s~ial~·ente per .quanto s1 a tti.e ne .al .t rattamento ~e1 cani yag~nrt1, ch,e ·sfuggènd_o ad og,ni oo.naitt·u almente si tra:y;a. Lo s_tesso dicasi anche per t~ollo san1~ri<? ral?.p1-.esentarno i~ ·più gran·d e p.e~a i·ndennità di OOn.gedam.e nto. Nessuna legge ifJ.<.~ol-0 per ·la di:fius1one d·ella malattia e ciò nella prescriv1e l'obbligo del medico di tenere un re1),rev~dibile eventualità ohe il Joro numero, in . ·1 t ' ~eguito al 11uovo provvedimento, abbia ad au- · g1str.o egalmente :b ollato per segnarvi le visite .ment~e per ab~andono cli cani da parte dei de- . e ciò allo scopo di a ver:e una prova .p er ~gir.: '61ton che non intendono tSotfostare a pag·amen;to C·o ntro eventuali clienti morosi. ".Del resto tale della relati va tassa ». · j r1egistro a !n11ll:a ',senrirebbe· p.erchè le. singole annotazioni no.n risu1tereb.b ero fa,tte in con.t ra- · Pr,ml e sussidi per combattere l'anofellsmo. <littorio. I contratti di p.r estazione con famìg·lie . Il _n. 178 della Raccolta ufficiale delle Leggi e private possano ess_e re fa.tti su .c arta da bollo dei decreti contiene .un decreto che s.tal:ilis<:e le da lire 2.00. Occorre, però, che sieno sòttopos:te. norme per la concessione rde.i premi e dei sussidi alla for~alità del regi~trro , per -[)Oter essere proda erogarsi per combattere l'anofele. Esso diL dotti in giudizio. · spone che 1'1 fondo stanziato al capitolo 87 del . (765'2) Pensiorii - -Ljqi1,idazioni ·p.er contributi bilancio del Ministero di agricoltura ·per l'es:er.; cizio r918-r919 sarà erog·ato principalmente me- . · plurimii . .-- Dott. D. M. da N . T . .La p·e nsione ché .i n base .fl·g li :esposti dati di' ie tà ·e di servizio diante le seguenti concessioni : r 0 di pre~i p~r .le più sollecite e le più larghe ~ compete è di ~ire 3513.02 çomputati iµ essa i illliziative e di s ussidi proporzionali a1le spese -contributi . pl~imi corrisposti ~per lo spa.z.io di e:fferttitv0 n1ente sostenute da parte d·i proprietari di,eci anni~ Non. possia·m o determi'llare l'entità· di fondi rustici còmpresi in· zone mal~riche o di degli interessi che può dar·e la somma di lire ·associazion~ e con_sorzi di proprietari o affittuari · 2100 versata volontariamente in s:ette a·n:i1i, peri· quàli adempiano · spontaneamente nel mi:gll:or .chè la liquidazione di pende dal s.a g·g io medio modo all'osservanza dei precetti scientifici ri- . di i~v.estl:menlto d·ei 1capitai1i del~.a. Cassa, che guia.rda.nti la distruzione dell'anofele, ·n1ediante varia ·di an.no in ainno . .Se invece della irestituzion.e d el ca);'itale · Elila desidera che .sia inverle campag·ne larvicide e il risanamento del suolo, tito i.n rendita vitalizia da a·g giµngersi :alla penper evitare ogni danno ai. lavoratori della .terra ' sion1e, Le diciamo che d<;>rvra~si a·ggiuingere alla -alla salute pubblica e all'economia rurale; preindicaita ciifra di ·pensione Ì'altra di lire 137.50. 2° diì premi a favore dei più attivi ·organizza:Insomma Ella rioeVierà i n .t utto ,la cifra di lire tori di associazioni . e consorzi .p er la lotta con3650.57. . tro l'anofele e dei medie.i, maestri e'ementari, (7654) Mo.du?o per Lo stato di servizio. - Dottor segretari· comunali e parroci dei .piccoli Comuni 'rurali, nonchè dei funzionari delle cattedre am- abbonato 13.I. La sede della ·d irezione ge.neria1°e bulanti di agricoltura; d quali si renderanno piif:t ·d egli istituti di previdenza è ·pr•essq il Ministero Lenemeriti · per l'insegnamento e la direzipne del tesoro. Ella p.o tre·b be rivolger~ la sua ~ichiedella campagna larvicida e · della piccola, bo- .sta all',ufficio. sanitario della Provincia che sarà egua lmente ·p rov·visto-·d el modulo liecessario per n:ifìca; , 3° di premd o sussidi ·di incor.aggiamento a ·c.ompilare lo stato di · ser,T·izio. Ritenian10 che il favore di scienzia!i p~ ·- s~udi , e pubblicazion.41 ·dietto mod.u lo sia rilasciato gratuitamente ai riconcernenti problemi . di mal~riologia, anofelolo~ ·chi ede.nti. (27) 1
1
1
'
1
1
1
1
1
,.
1
I
•
1
I •
,
•
-
•
(ANNO XXVI, FASC. r2J
IL POLICLIN TCO .
•
(7655) Co?icorrsi per la 1iomi1ia a medico con" o ttor G . N. da C.• In bas·e allo arti- · dotto . - .Dr colo 3 del D. L. del 31 agosto 1915, n. 1420 i concor si .p ·er la nominaa m edico con.dotto sono vietati solamente per la durata <lello stato di g uerra che termi11ia, n aturalmente, co·n ]a p u·b blicazione del trattato di pace.
(7656)Liquidazione di peTisio1ie . · -· Dottor S. N. L. Con 29 a·nni di servizio e 55. di età, liq~! derà la · pensione annua di lia;e .1201; oon 311 ~il1ni di servizio e 57 di eità liquiderà invece, la som,m a di annue lire 1461 . Se Ella ha aderito al]a Cassa fin dalla s~ i s.titt;tzione o ·.se vi ha aderito prima del dicembre 1919· vengop.o riscattati graituitam ente gli a.nni di servizio prestati daJ 1890 al 1898, cioè pri.m a. del 1899, epoca iin cui h a cominciato a .funzionare l 'Isti:tuto. (7657) Aumento di s.tipendio . - Dottor V . P . da M. ,J~'aumento 9i stipendio concesso 111~ modi di legge e debi.ta.m ente a pprovato dalle competenti :autorità tutori·e .non p uò 1essere .r evocato con succes~ive delibera~ioni consig1iari o di R. ,Commissario, in quanto che costituisce per il sa,n i.t ario · un diritto acquisi.t o. l!l detto aumento \ 1 i ene conglobato con lo stipendio di base e viene pa'g.ato oon l'unico ma1ndato. Esso resta fermo per tutto l'-esercizio finanziario ·p osteriore a quello i'n cui sarà pubblicato il .t rattato di pace. 1
1(7658) V1'sita di operaie ,iJn
rizzati -
Co.~penso·
stab~li1nenti
milita- Tassa ese11cizii e n'Vendite.
- Dottor C. T. d.a C. S. G . Nessun compenso spetta .p er la vi.sita generale compi.u ta a scopo igienico alle operaie militarizzate di codesto comune giacchè E lla , come u.f,f iciale sanitario , era obbli·g ato aS. eseguire trattandosi :di provvedi- ·· mento .r ichiesto nello mter,e sse ·noni del sin•g olo • ma. della generalità .. Per la visi•t a ·che compie " presso le famiglie 3.!giat e e per cui r iceve spe. ci~lre c,ompenso Ì!n base a tariffa, va sog.getto all~ tassa di e&ercizio, essendo, per l'articolo 3, n. l ' del R. D. 23 ma.r w 1902, n. 113, esclusi da tale imposizione coloro che .s oo 0 impiega.ti comunali, cioè, il medico condotto, cui è affidata 1a cura dei ·p overi, inclu si in r'elativo elenco. 1
.
.
(7659) Pensioni - S ostituzione reciproca f-ra i sanitarii - Licenziamento'. - Dott. A. G. da R. Il cr?eriodo di interinato è calcolato me1 com.p uto de11 apensione solo in quanto valga a far·n e acq~istare il ~iritto, ma non nella liquidazione effettiva di essa . Di g uisa che 1a pensio ne che Le compete sarà 1basata unicam ente .sug li a:nnd. dii servizio prestati come medico titolare, oolcol~ndo, però, nei 24 ~nni e sei mesi, qu·elli pa:Ssaiti còme interino. TI Comune ha sempre l'obbligo di versare i propri con>bributi, s ia o meno coperta Ja condotta, e non perde mai, ·iper ciò solo, il di-
. ritto di 11omi.nare l 'a1tro sanitario i11 sostituzione del dimissi911ario. L 'obb1igo . della supplenZa. reciproca mediante il c-0m·p enso di 1jre 3, contenuto nel capitolato, è assoluto e· iCleve essere sempre rispettato quaindo ainche il Comune ~rietenda ch e .... la sostit.uzione si.a fatta ad un interino precede.i1t emente pensionato per motivi di s alute. Se l 'interin·o p~s.segga o m eno i 1·equ.isiti id i salute di nomi·n a indicati t>er l'esercizio dell'ufficio, è affare che riguarda il Com.u11.e , non il c-ondottato che dev·e sostituire chiunqu,e dei colleghi esercenti di fatto la ,condotta, che si ammaJi . Per il Jicenziamento del medico .irnt erino, in ma:ncane.a ' di tassativa disposizione nell'atto di .n omina, basta che sia accoridat-0 t1no o due mesi di tempo . Doctor. JUSTITIA.
·e
Ser~viz io
_l\Jl'abp. nt1n1~ro 2545 : ., • I tenenti _m.eclici effetti,1i con nomina dal 1<> marzo 1917, sebbene siano notevolmente anziani,. non sono ancora sul quadro di a'\Tanzamento . È poi O'\Tvio' che l 't~fficiale .m edico effetti.va non possa dar·e le clin1issioni all'atto del congeda.mento della propria c]asse e quindi ,frt1ire (;{ qùelle provvidenze cl1e sono 6t at e ~tab1lite iier g li ufficiali• di complemento. · 1\.ll 'abb. n. 43 r : ::\i'ess11n dubhio che le competa 1'indeunità di vestiari'o tli L. 250. Si rivolga all'ufficio di: amministrazione c.lell 'Ospedale militare suo centro di mobilitazione. All 'abb. , n. 4838 : Si: è già detto , altra volta che agli ufficiali medici della Croce Rossa competono. le medesime . 1ndenniltà di congiedamento che spettano ai loro colleghi· di Sanit~ . militare. · Al dott. G . B. F. da N.: Oltre l 'indennità vestiario le competono due . . · .Jnesi di stipendio, :a-v·endo E lla prestat o sery1z10 -per un anno .. \ Al dott. V. D. da C. D. L. : . Ella dovrebbe di fatto ripresentarsi al Distretto 1 dipende quaocl alla direzione di Sanità da cui . .. ' lora i medici della clas~e '77 non fossero ancora smob'i[itati all'atto del termi:ne delle sue dimis. , s1on1. . Ma t ale eventual'ità non potrà certo avven1re ~ Al dott. G. d'E. da R. : , Ella ha pr~stato servizio per tre anni. . In base a é'iò o1tre l'indennità vestiario- le competono · quattro mesi di stipendio. A11 'abb. n. 8201 : Non è affatto vero. Agl~ ufficiali medici della Croée R ossa spett aiio le stesse i'lidenni.tà dei~ loro c~lleghi della · Sanità·. .
1nedico-11iiiitare. -
'
(
..
(28) •
'
'
••
•
•
•
• 1 •
[ANNO XXVI, FAsc. r2]
SEZIONE ·PRA1'ICA •
•
-.
All'abb . n. 6431: ~essun dubbio che le spettino le indennità s~bilite dall'art. r del Decreto J"'. del I4 nov., e precisamente quelle da Le1 accennate. All'abb. u. 6995 : Il Mi1n istero della guer1:a ha sta.bili·t o .delle iindenllliità .sp,eciali .p er il con-g édamento degli wf:fi...1 ·. ciali chi.ama,t i al.Je armi per la guerra. Tali indien.uità consistor~o in L . .z50 ,p el vestiario, ed i.11 due. , men&ilità ·di ,stipe11dio pel primo 1alllno di servizio compiuto, e 9uccess.ivamente di runa m•e nsilità per gli ulteriori ·aDJni. 01trie ta1i iildenuità, le a1t'.re concessioni che e'\-entualmeute 1Comandi o .Direzioni possono fare ai propri ufficiali congedan.t·i si, sfuggono a qualsiasi norma· è 'qui'ndi devono ritenersi come arbitrarie. ' •.\.ll 'abb. n. 842 : Molte unità m<?b:ili.tate sono ortnai scomparse : ritengo per.ta'llltO che ogru sua domainda o 1'eclamo • dovrebbe esser rivqlta a l Ministero della guerra pel .tramite ,del Colnaud'O di distretto al q~le El1a appartiene. _l\Jl 'abb. 11. 4387 : Si è evidentemen.t e trattaito di equivoco. Nessun dlUlbbio c.h e se E1la ha prestato 39 mesi di serv-i zio -n on. 1e spettino quattro mensilità di . sti~ndio, più l'd.ndennità vestiario. _ Si rilvolga ia.11 'uffi.cio di ammini~trazione del1'0spedale cl1e fu suo centro dd mobilitazione. _t\.11 '<lJb b, '11. 5864 : I • L'esonero 1non esclude che le spettino, all'atto del cong.e damento, quattro mensilità di stipendio, più l'iiindenruiità vre stiario. • rA 11 'ab1b . •ll. 84311 : Ella può c·o tlsiderarsi in cong-edo, data 1a smo,. . bi.lritazione della sua classe. Prerò p1er de.fì.n ire la .stia ·situazione medico-legale è b·ene che si pres enti alla Direzione di S·anrità al tert.nine fissato1e per la v·isi·t a. _-\ll'ab:b. 11. 2714 : Le s1p ettano, in base al servizio prestato, quattro me11silità di s tipendio, più l 'i11dennità ves tiari'o. ,_.\,ll'abb . .u. 2545 : . . La 1'isposta · negati·v a data in precede11ti 'quesiti esclude c.hre suo ng1'io possa conseguire il premio di s mobilibaz.io.ne" • -·~Jl'abb . .n. iOIIO: Le competono tre ine11sili.tà di stipend~o, più 1'ì11éLe11·nità rviestiar.io di L. ~~O· La clas.se ielei 1nediéi .1880 iè in 'via «ìri. congedamento. • ' ' _-\ll'abb . .11. 4296: Le indetllnità staibil·ite dal decreto Ministeriale le competOl!l-0, commisurate a1 periodo nel quale ' ha prestato serivizio. ' \
1
1
Ella deve rivolgersi . all 'wfficio di am md-n istrazionie dell '-Ospeda:le che è stato suo ce~tro- di mobilitazione. Al dQtt. G. D . •M. da M. : Se il suo :fi.g1iiuelo appartiene ad una cl.asse di leva pil\ anziana del I88o, il suo congedamento è in corso.· Se è di ·classe pi,ù giovane può pruvare a . chi~edier•e una ,licenza in viista delle g•r.a.v1 ragi,oni idi famiglia a11egate. All 'ab.b . n. 2896 : Le competòno e:ffiettivamente le i1n de.nnità commisura,tè a.I te~ di serv.izio pr~stato,: e cioè quattTo mensili:tà 1d i stip-en·d io, ol.t re 1'.itiden.ni:tà ' di ,-,e stiario. _t\.l . dott. L. 1P . da s. c. d. B. : FJilo _ad or.a sono stati congeda.ti gli uffic.ial·i medici 'fino alla classe del 1880. · All 'aibb. n. I555 : L'indenni.t à di L. 25 vre nne concessa da.1 Mii,nd- , stero de11 'interno a quegli u fficiali medici che a:llo.ntauati dal Joro ord·i nario servizio furono • m·yssi a .sua completa d.isposizio.ne p,er oombatterre I 'epidemia influenzale . TaLe 111on è il suo caso. La oonvenzione ,p assaita tra Lei ed il Sindiaco del Comune presso il quale Ella si trovava even,t ualm,ente coma.ndato per iragioni di s~i~io militare è conv:enzion·e affatto privata, dovuta ailla r·ichiesta !fatti a ' Lei personailmente dal Sindaco perchè si trovfva in imbairazzo per Ja malattia del medico condotto. ~ quindi il 1 Comune e non altri che è tenuto a darl·e il compenso per il sopralavoro da Lei volontariam1en.te assunto. ·· ' All 'abb. n. 8I34 : L·e competo.no le ide11.ti.che indiennità stabilite per. g.l i uffìoi:a.li medici di com,pl~mento appaT- . .te1J<enti alla Società Militare . A,l oott. 10 . 1C. da S. V. 1. C. : El1a ha diritto a1-l'indelllll-ità di vestiario ed ai due mesi di §.tipendio. A :n otma di rècenti disposizion~, per ottenere tali competenze ella si deve ri v-0lgere all'uffi<::io di amministraZJion·e dell'Osp edale mili.t are che è stato suo..centro di mobilitazione. Al dott.. F. dia B. : Tutti i documenti che non [u-r ono già iresti.tuiti a oo-li in teress:ati .(·e :n on sempi"re sru.·.eb be. sta.to possibile. o sicuro farli loro recapltare in zona di guerra press·o· le va'1'1e unità mobilitate) si devono ,trovare presso il Miù1isteto della. guerra. Ella: può, quindi, far domanda di riav1ere i propri cer;bilicati al Mirn·i ster0 della guerra: Direzione Generale di .Sainità Militare - Di visione I. _.\.ll'abb. n. II~: . . . 1Ella ha prestato serv1z10 per due anm. Le spetta.n o quindi, oltre l'indennità vestiario, (29) )
1
-
I
'
1
1
1
. [ANNO
IL POLICLINICO
XXVI,
FASC. 12)
•
anche .t re men&iJ.ità dello s tipendio da ·Lei ulti- Sig.a Maria De Sa.ntis (Castel Rigone) L. 5 )) Dott. Camillo Raimondi (Nogara) . . 5 mamente peroepi.to. )) Signora Anna Marrone ('fornirmparte) IO ' Al dott. G. 1C. da V. : • Signora 'filde Barzan 'l'ama.ssia (Villa Nessun du·b bio che al col1ega spetti 1'indenin1.t à )) P~a) . . . . . . . . . . . 5 carovi.veri. .p er i mesi di ottobre e di novembre · Dott. Alfredo Belardinell:i (Cupramon» tana) . . . .. . . . . . . . 5 I9I8. Qualora l'Ulfficio amministrativo al quale · Sig .a Con~ttina Nicita Licitra (Rainie ha fatto dornn~ :ris~onda ·n egativamente, . gusa) ~ . . . · . . . . . . . » 5 egli potrà reclamare per via gerarchica al Mi)) Signora M. C. (Mornago) . . . . 5 )) Dott. Patrciizio Pedini (Casciana Alta) -1stero della guerra. 5 » Dott. Achille Ubezio (Serina) . . . 5 ~.· G. Un ufficiale medico abbonato al Poli)) clinico (Bar.i) . . . . . . . . 25 Avvertiamo che: Dott. Matteo Simone (nel .3° anniver• non si risponde ad anonimi; sario della morte della sua Tullia) IS non si risponde a quesiti che riguardano terzi; Offerte_ per'Venuteci a 11·i ezzo della Sinon si risponde • quesiti .d'indole eselusivagnora J.;a1Jinia e oluzzi : mento personale; 1 )) .Prof. Enriro Paltracca (Perugia) . . IO )) Dott. ViiI"gil.1.'o Guerri (id.) . . . . . IO non si risponde privatamente. )) IO Dott. Emilio Del Sole (id.) . . . )) Dott. Angelo Benini (id.) . . . . IO )) IO CONDOTTE E CONltORSI. Dott. Pietro Croci (id.) . . . . . . )) IO Dott. 'fenente !V!oriconi (id.) . . . . Medico-chirurgo provetto traumatologia infor)) IO Dott. Capitano Trombatore (id.) . . t11n1 desidera posto presso g·rand.i' cantieri la' ·Jro. )) IO Dott. Capitano Uccelli Bianconi (id.). Dott. V., fermoposta,, Roma. )) IO Dott·. Capitap.o Muz.ioli1 Antonio (id.) \======================================== Dott. Paci Ennio (ti d.) . . . . . . )) IO )) IO Prof. Maggiore Cova (id.) . . . . . NOMINE, PROMOZIONI, ONORIFICENZE. Dott. Cap~tano Pternossi (id.) . . . · » 5 5 Il prof. Pasquale Sf.ameni, ordinario di clinica Prof. Giuseppe Texeira (id.) . . . . )) Comm. Alessandro Had,uel (id.) . . 5 ostetriea presso l'U11iv.ersità di, farma, è stato )) ·5 Dott. Capitano Rocchi (<id.) . . . . chian1ato a Bologna. . )) 10 . Dott. Capitano Garroni (id.) . . . )) IO Il Ministro della ]:>. Istruzione, dietro .proposta Dotti Capitano Texe.ira (id.) . . . . )) IO Dott. Capitano Calisti (id.) . . . . . della Facoltà dlJ Medi~ina e Chirurgia 'di Roma, )) IO ba affidato 1'inaarilco dell'insegnamento e della Dott. Capitano M~druzza (id.) . . . )) IO . . direzione del.la Cl!inica Dermpsìifilopatica per il Dott. tapitano Zannetti (id.) )) Signora Contessa Valentini (il.d.) .. . 5 corrente anno scolastico al prof .. dott. Giuseppe )) . 2 Signora Contessa Lucia Manzoni (id.) Garibaldi, r 0 aiuit o in detta Clinicà. )) 2 Sig.na Cont.na Giuseppina Pucci (id.) CROC~ DI GUERRA. Signora Marchesa . Alessa·n drina ToParente dott.-cav. Ferdi].Ja11clo, · maggior e medi» 2 relli (id.) . . . . . . . . . . )) co, per il contegno tenuto nel giugno scorso s11l 2 Sig .ra Contessa Teresa Braneschi (id.) )) 2 Mo11tello, presso le truppe operanti·. Signora Irene Texeira (id.) . . . .. )) 2 ~ignora Pramp-01.ini (id.) . ·. . . . )) 2 Signora Catertina Bimbi (id.) . . .lppello alla pietà ·delle famiglie dei medici. . Signora Luigia Cavallotti (id.) . . . . 2 2 · Signora Paolina Salletti (id.) . . . . Sottoscrizione per una giovanetta orfana di un )) 2 Signora Maria Gatti (id.) .· . . . . medico: · )) 2 Signora Albina Carrara (i'd.) . . . )) Riporto (com e dal precedente fase. II) L. 965 Signora Vivenza (id.) . . . . . . 2 Signora Panella (id.) . . . . . » Errata:.c orr~ge. )) 2 Signora Valigi (id.) . . . . . . . )) 2 Per ri,p ortate in meno nel totale dal. Signora· Ida Vine.enti (id.) . 01 . . . 2 Fase. 9 al fase. Io . . . . .. . . » 30 Signora Argentina Agostini (id.) . . )) )) IO ·Per esposte in meno nell 1offerta della Dott. Nicola Manfridi (.id.) . . . . . )) . Signora Imbriani di Pavia (fase . ro) » 5 Dott. Alessandro Fedeli (id.) . . . . 5 )) IO Dott. Capitano Bernar~1nd. (id.) . . L. IOOO Dott. Maggiore Giuseppe Paoletti (id.) 5 Dott. Chiasserini (id.) . . . . . . 5 Per esposte in più nell'offerta; della )) IO Sig. N. N. (lid.) . . . . . . . . . Sig11ora Ada Bolli d·i P·e rugia (fa» . 5 . . ·scicolo Io). . . . ..... » 5 Dott. Icilio Vi vanti (id.). . )) IO Tenente eesare Pasc·oletti (id.) . . . )) 40 . . . . · · L. 995 Famticrlia Carlini (1d.) » 20 Si,g nira Cecilia Occhiorossi , (id.) . . Si.g .a Antonietta Scevola Costa (Gam)) 50 Fami{g lia Milletti (id.) . . . . . · tolò) . . . . . . . . . . . . » 20 Dott. Rebagl.iasi e sorella (Quinto al Sig.a Maria G~ovanna Manes-Facciolla 50 (Portocannone) . . . . . .. . » 10 -m.are) . . . . . . · · · · · Dott. Giuseppe Cappa (Cuorgnè) . . » ro A riportare . . . L. 1572 ig .na iUema Romolotti (Busseto) . . » ro ))
'
4
))
/
1
, ))
1
))
))
"
( "O) ,
•
...
I •
•
[ANNO XXVI, FASC. 12]
·.
.
SEZIONE PRATICA
JYOTIZIE DIVERSE. Congresso internazionale delle Croci Rosse. Il presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa di Ginevra ·ha diramato a tutte le Cr!Xi Ro~se del mondo una circolare per la convocazione cli un Cong1·esso internazionale, che avrà luogo a Ginevra trenta giorni dopo la conelusione dellà pace. .. Questo Congresso si occuperà delle misure atte a combattere la tubercolosi ;e la malaria, che la guerra ha contribuito ad estendere, degli gtudi e delle proposte per lo sviluppo della protezione dell'infanzia, dell'igiene e di tutto ciò che è iintimamente collegato alla salute pubblica e inoltre dei protlemi relativi alla sorte delle vittime della guerra, ossia: mutilati, invalidi, vedove e orfane; ed infine alla formazione di Corpi di infermiere e infermieri . pronti ad interv.e nire · in caso di epidemie e di disastri. · Lo scopo del Congresso è principalmente quello di coordinare i risultati raggi unti dalle varie Croci Rosse, nell'intento di ottenere l'unità di azione e di, stimolare lo sforzo di ogni silil.gola associazione. Si terrà inoltre conto di tutto quello che è.stato fatto in ogni paese a riguardo 'd1 questo o quel problema, . di modo ch:e tali ragguagli preziosi possano essere messi' a profitto delI 'umanità.
..
~spos_izion1i prese d2;i due fV.linisteri pre~etti 12.er·
intensificare le coloni~ manne e) montanine . i ricre~~o~i es.tiyi, ~cc., coadiu~ndo con ad~guati. sussidi le iruziat1ve locali o aiutandole dove esse sono completamente assenti, come avviene in · molte regioni· dell'I:tafia meridionale. La Commissione, su relazione del Direttore 1 · Generale dell'Istruzione·· Media e Normale ha pres,o in ~same . i~ problema dell 'insegnadento dell educazione fisica. A tal riguardo ha voluto sen_tjlre ìJ P.a rere dell'Ispettore ·centrale dell'Educazi~e fisicà, ~ei capi degli Istituti· di Magistero e di, quaJc4he _1nseg?ante della detta disciplinà. Dall ampia d1scuss1one s·v oltasi sull'aro-omento è risultato che è necessario sia meglio i~teo-rato l'i'llsegna~en~o ~i questa disciplin~ s1a ;ella scuola primaria, s1a nella scuola med1a e specialmente _nella scuola normale. È ~tato quindi affermato il concetto che J. 'educ::az1one fisica debba avere un'importanza pari alla educazione morale ed d~t~llettuale dcll~ giov~ntù. I provvedimenti relat1v1 alla .costruz1011e di pal~stre, allo studio. di programmi, all 'eJe,razione del personale àlla costituzione di 'organi sp~ciali .pe.r il mig~i~r i'llsegnam·e nto ddll 'Edu.caznone fisica, ~ono s~ti · concretati .Ì·n una serie di proposte di massima presei1tate al Ministro deila Pubblica Istruzione.
· La Società per il progresso delle scienze ed il suo
prossimo Congresso. I
Il prossimo Congresso di questa Società (X Riunione) sarà tenuto nella Università di. Pisa dal 14 al 19 aprile. Oggetto generale del Congresso sarà la trattazìone delle risorse naturali d'Italia, ed i numer9si temi affidati a specialisti deu vari rami di scienza, . saranno per così dire inquadrati dal discorso inaugurale che pronuncietà il professor Raffaello N asinii sulle « Ricchezze naturali d'Ital1a: inventario oggi, nìa rapida e raz.ionale utilizzazione domani ». Una Sezione sarà dedicata alla Storia delle scienz..e.
Provvedimenti1per l'igiene nelle scuole primarie e medie. La Regia Commissione Centrale consultiva per l'igiene scolastica e pedagogica ha terminato i suoi lavori. Essa ha preso atto con compiacimento degli accordi intervenuti fra il Ministero dell'Interno e quello dell'Istruzione pubblica allo scopo di · volgarizzare e · diffondere 11·elle scuole primarie ed in quelle normali i principi fondamentali di igiene e di difesa contro le m·a lattie in. attesa che venga- adottato un si&tematico insegna.mento di igiene nelle scuole normali, co11fQrn1e al piano elaborato dalla Commissione medesima nelle sue " precedenti ,tornate. Il Direttore Gene'rale dell 'Is.truzione primaria ha quindi comunicato i provvedin1ènti adottati dal Ministero dell 'I,. P. per intensificare la costruzione degli edifici per le scuole primarie, specialmente nei comuni rurali, in modo che 1~in segnamento elementare anche nei piccol± com~ni del Regno si svolga in una sede degna della sua alta missione educatrice. Sono quindi state esaminate ed approvate le
•
•
Le. condizioni sanitarie nell'Europa centrale. . L'Associazione viennese dei medici ha trasmesso alla Commissione interalleata un meinoriale circa iil diffondersi di gravi malattie in seguito alla denutrizione, chiedendo de,rrate e fegato di merluzzo P.er i bambini. - La Croce Rossa Svizzera ha ricevuto un telegramma da Budapest il quale dice che la con-· ferenza fra i delegati della Croce Rossa Intern?zionale e dei Governi austriaco, ungherese,. polacco, romeno, czeco-s]ova.ccq, ucraino, jugoslavo, ha constatato la necessità della lotta contro il tifo petecchiale che si diffonde nell'Europa orientale. · • Si costituirà a Bttdapest un ufficio interalleato· permanente per l'igiene, presieduto da un dele-· gato d'una nazione neutrale. · · Esso. si occuperà dei provvedimenti di soccor-· so ai prigioniieri rimpatriantiJ e alla popolazione dei territori di confine -mancante con1pletamente di biancheria, di viveri e di medicamenti.
•
Per l'ospedale di Lugano. .
L'Amministrazione della Cassa di Risparmio.delle J?rovincie J.(ombarde ha stabi11ito di erogare ]a somma cTi lire 3000 per l'ospedale di Lugano. •
Abnegazione di un medico. Merita · di essere seg11alato l'atto generoso' ed eroico compiuto dal dott. Sìlvio Porta, direttore dell'Ospedale Ci,rile di Recaillati. Una bambina di tre anni, colpita da difter:ite, ,·enne· portata all'Ospedale in imminente pericolo di soffocazione; lra tracl1eton1ia, eseguita d'ur- _ genza dal Porta, non sortì I 'effetto desiderato : in tale contingenza. disperata, il sanitario immise un tubo· di gomma nella tracb·e a e aspirò con forza. Grazie a questo intervento egli· salvò la bambina. Malgrado le ini·ezioni profilattiche di siero antidifter~co, egli ha contratto 11t1a faringo-laringite specifica\ fortunatamente non grave.
s.
(31)
-
'.
I
IL POLICLINICO
(.J.\.N.NO XX.VI, FA.se. 12]
l\tfre dicina di Parigi, ispettore generale dii Sanità Il 22 febbraio u . .s., in , Roma, si è serenam~te ' é\l Ministero del~' Interno dell!a R~pubb.lica .spento j} dott. FRANCESCO 1"AURO, capitano Francese. . Chant~esse . i~tit~, con Widal, le prime rimedico di· complemento . Nato a Castellana di .Bari t 42 a11ni or so.no, cerche d 1mmumzzaz10ne attiva contro la fel::- · per avite tradizioni si decise a scegliere la pro- bre tifoide, medlliante colture di tifo uccise col calore, e le applicò all'esercito coloniale marocfessiòne sanitaria. chino .. Questa »ratica ven).le poi perfezionata .s~ laureò .a Ro~a u:el 1.904-... F~ ~ssist~nte nella ·cl1n1ca otonnolar1ngo1atr1ca a.el Ferrer1. Le im- da Wr.i.g ht, .mediante l'uso di temperature poco pellenti esigenze della vita lo obbligarono presto elevate per la steiilizzazione dellj colture. , Cha,n~emesse h~ ~nchè ~repara,to un sier6 .a pereg·rinare come ntedico còn(lotto IÌ,n vari paec?n~ro la f1 e bbre tifoide. Egl1 ne faceva larghiS.selli. ··· Richiamato sotto le armi nel <}.ennaio . 1915, s1mo uso nella sua pratica, ma l'efficacia del egliil, che per la sua · condizione dii medd..co con- prodottò non è stata generalmente riconosciuta. Le funzioni d'igienista ufficiale ·lo hanno pordotto avrebte potuto sottrarsi all •appello, preferì ad occuparsi di argomenti ,Sv~'l:issi,mi ·la via dell'onore e ai primi di maggio dell'anno dt~~o. 1g,iene, dalla ptofilassi di frontiera alle . mo.glorìoso era già nell'Alto Cadore, dove· si di- sche nella diffusione del colera. stinse per atti di valore e per le amorevoli cure Dopo la morte di Brouardel, condivise c6n -prestate a feriti e a moribondi. · Mosny ~a dtrezJi\o ne del « Traité d'Hygiène ». Promos_so, per merito c1i guerra, capitano medico, dovette, sui !Primi del 1917, con vivo suo 11 prof. A. EPSTEI.N è morto recentemente a rincrescimento, abba11donare il suo posto di combattimento in prima linea per i primi forti s1in- P~aga ove diri~eva la primaria Clinica pediatnca boema ed 11 Brefotrofio. tomi del male che doveva fatalmente · condurlo La sua vita sc~entifica fu consacrata allo studio :alla tomba : una nefr~te sub-acuta con sco1npenso. delle funzioni cardiache, contratta durante il suo dell~ fisiolog1a e della patologia: del neonato. ~gli h:a descritto la pseudo-difterite del neonato, penoso servizio in alta montag,n a prima e poi ii.n dimostrando che essa è lo stadio terminale ded luoghi paludosi. . °'' D:oduli . P~latini » idi Bohn e delle « «ulcere pter.iDopo due anni di inenarrabili sofferenze, stoi- g?t~ee » drt Beduar e che tutte queste lesionii secam·ente sopportate, il dottor F. Tauro è- sp~rato r1alai .sono provocate da lesioni meccaniche· procon la coscienza di aver compiuto tutto il suo dotte nel ripulire la bocca dcl neonato. dovere per 1a Patria e di aver scritto, col sacrlil . A~tri argomenti. da lui più specialmente stuiìcio della sua giovane persona, una nuova pa- d1at1 sono la seps:t generale dei primi giorni di gina g1loriosa nella storia del suo illustre casato, ·vita, la tubercolosi del neonato, iil lavaggio <Yache ha impresso un 'orma indelebiae nel ma~i strko nel neonato, ecc.. · : ~ rologio dell'Italia meridionale, · Dotato di spirito fi.lantro~co, mise un impeg·n o Solenn'i e commoventi ne riuscirono i funerali. a tutta prova nel migliorare le condizioni i<Y.ieniUnanime è stato :il compianto della stampa roco-sanitarie del Brefotrofio a lui. affidato,~ riumana e pugliese ; e le attestazioni che uomini scendo a ridurne la mortalità da quasi il 100 per del C'.r0verno' e del Parlamento, Esercito e Corpi 100 al 5 per loo, altezza a cui la mantenne poi costantemente. -accqdemici, hanno reso al valoroso e m<;>desto sanitario, morto per la Patria, sono valse in parte Discendeva da famig1ia tedesca ma era nato in Boemia, a Neuhaus, e si era laureato a Praga. a lenire l'dmmen so dolore della di lui .famiglia, Contava 70 ann'i ~ lla qttale inviamo le nostre sentite condoglianze. .. . L. P. .E t;norto a Vienna in età. di· 70 ~ni,. il pro' D.1 un attacco di angina pectoris sopravve- fessor~ FREIDRICH SCHAUTA, il reputatisnuto dopo aver superato 1'1·n fluenza, è morto a simo ostetr.ico gilnecologo di quella Università . 67 anni il 26 febl::raio u. s. ANDRE' CHAN'TEMESS E, professore d'igiene alla· Facoltà dlt . . l
•
I
•
•
1•
•
•
•
Indice .alfabetico per materie .
_I\ 1buminoreazi-0ne· neìl 'espeltorato
Ascariosi1: casistica . • Consiglio SupePiore cli Sa11ità . Corpo estraneo in tin bro11co: intervento . . . . . CostiQazione abituale dei ban1bini. Diatetici : la ~h1rurgia nei - . • Dispepsie ribelli . . • • E11terite cronic~ degli .amebici : si11drome addominale doloros a. . . Fistole saliivari : cttra • Influenza : profilassi chi111inica . :
J>ag. 353 363, 364 ))
376
Luss2zione dorr.ale perisemilar~ del 1 carpo • • • • • • • • • P.ag. 366 • . » 372 Monito necessano (Un) • • • • )) Neurolog·ia : alcuni principi • • 355 )) Rti'cettario • • • • • 359 Ronzii da otite n1edia cronica : tratta, 1nento . . . . . . . . . . )) 370 S'iero antitdifterlico : efficaJcia. terapeutica. . . . . . . . . . . . 351 'fumori del grosso jntestino . . . 340 Vertigine che ridà l'udito : ai1giospasmo labirinti.co . . . . . . . . » \
)) 366 )) . 367 )) 368 )) 367
))
))
368
)) . 365 ))
364
))
•
Roma, 1919 -
,
•
•
I.,.
Tip. Naz. Bertero di G. Guadagnini & C.
(32) , I
\
PoHr, res/1.
..
..
Roma, 30 marzo 19/·9
..lnno XXVI .
'
Pase. 13
. •
..
fondato dai professori: GUIDO BACCELLI FRANCESCO DURANTE '
•
SEZIONE PRATICA
REDATTORE CÀPO: PRoF.
VITTORIO ASCOLI
•
\...
\
•
\
SOMMARIO.
Rivis'te sintetiche: G. Egidi: I criteri direttivi e -la técnica per la terapia operatoria del cancro della mammella.
I
Sunti e Rassegne: MEDICINA: W. Timme: tJna nuova sindrome pluriglandulare. - FISIOPATOLOGIA:: d. ·volpino: Monofagismo, pellagra e scorbuto. - CHIRURGIA: E. Friend : L'ascesso frenico o sottodiaframmatico. - OSTETRICIA : W. Zangeweister : Sull' « Hydrops gravidarum » e suoi rapporti con le nefropatie e con la eclampsia. • Questioni del giorno: L'etiologia dell'infiuenza. - Sull'e. pidemia d'influenza in Roma. . ' Note di tecnica: E. Pittarelli: Sul limite dell'uso dell'acido carminico nella determinazione dei fosfati mediante i sali di uranio. Accademie, Sooie'tà Medi~he, Congressi: Regia Accademia Medica . . di Roma.
'
•
Appunti di Medicina Pratica : CASISTicA : La forma laringea del cancro dell'esofago. - La sintomatologia dei neoplasmi dell'ampolla del Vater. - TERAPIA: 11 calomelano nelle emorroidi e nel prurito anale. - L'olio di chenopodio nell'anchilostomosi. - Sui sieri zuccherati. - TEGNICA : Dosamento dell'albumina nelle orine. , Posta degli abbonati. . I Varia. Nella vita .professionale: L. Verdiani: Per it dopo guerra del corpo sanitario militare. -. Cronaca del movimento ptofessionale. At'ti parlameh.tari . f Risposte a quesiti e a domande • Condotte e concorsi. · Nostre corrispondenze: La lotta antitu9ercolare in Sardegna. Nomine, promozioni, onorificenze. Notizie diverse. ' • Indice aliabetico per materie. . . /
•
Saremo arati agli auoclati che non banno ancora spedito 1• Importo del loro abbonamento di affrettarne MEMEnTO Al RITARDATARI • I' InYlo po11lbUmente non iii• tar•I della Jlne del corrente mese. CIO faclllterA molto P taworo ammlnlltratiwo Id ••Iteri ritardi nella 1pedl1tone del tuclcoll. . , ·
Rammentiamo che la Cartolina-Vaglia dovrd essere in4iri11ata nominativamente al prof. ENRICO MORELLI, '1ia Sistina, I-4~ Roma, e c1'.1 la medesi,.a (nel posto risert1ato al boli-O delr U/Mio Postale pagatore) deJJe essere munit.a della f>resetitta ma.rea da boUo da s centesimi•. Citi •i trooa sprovvisto della marca f>utJ ac"escere dett·i s centesimi alf imporlo della Cartolina: Vaglia stessa. ' I/ AllD!JNISTRAZIONB.
Diritti di pro:prietà riservati. -· È vietata la riP,odu1ion1 di lavori pubblicati nel POLICLINICO o la pubblicaiione di sulC/1 di essi senza citarne la /onte.
••
•
•
nè il grande chirurgo di' Berna nè altri pet;isat'ono che valesse a dimostrar altro se non la fon,datezza • della speranza che la precocità de.gli futerven:.ti I criteri direttivi· e la tecnica , potesse migliorare le statistiche delle guarigioni per la terapia operatoria del cancro della mamtnella· definitive. L 'intervento precoC'e è in fatti per tutte le aff~ . ' . per il dott. Gumo EGror. • zioni neoplastiche uno dei più importanti elementi È generahnente ammesso che il canC!o della di successo; l'altro è in~imamente colleg;:tto con mammella.. come i cancri di tutti gli altri organi, l' asportazione del tumore e di tutti i· tessuti che insorga come una malattia circoscritta!e che dalla contengonò gli organi nei quali l'esperienza ha insede primaria, otdinariaménte unica, infettì poi a segnato che, già al momento dell' operazione, poco a poco i tessuti circostanti e si diffonda prin- anche se clinicamente nulla sia apprezzabile, poscipalmente per ·1a via dei linfatici. , · sono trovarsi germi neoplastici. · . • Vi sarebbe dunque un periodo. ll:el quq,le l' a~ror Sono qttesti germi quelli che preparano le recitazione del solo focolaio primario dell'infezione uive. La massima parte delle recidive si osser,~a cancerosa potrebbe dar la guarigione. È quanto nei primi 3 mesi dall'in~ervento; poi, fino al 50 · sembra confermato dall'esperienza di Kocker il · mese, si· ha una progressiva djminuzione e la dimiquale in 8 casi di cancro incipiente della mammella nuzionè continua ancora fino a che le recidive disi ]imitò a eseg11ire demoli.z ioni, ehe ogni chirurgo vengono così rare che si è convenuto di considerar riterrebbe incomplete; avendo per risultato che, guarite le · persone che abbiano sopravvissuto fin dopo 3 anni, sei delle operatè" si conservavano guR- : oltre ìl 30 anno. Tuttavia ·questo Iimjte non costi. rite e solo due avevano avuto delle recidive. Seb- tuisce alcuna garanzia contro recidive ritardate; . infatti son noti casi nei quali la recidiva avvenne bene questo risultato certo non sia stato cattivo, (.r)
RIVISTE SINTETICHE. ·
'
I
I
•
'
•
,
• •
•
(_.\N~O
Il, POLICLINICO
'
XXVI,
F:\SC .
• •
dopo 5 o pi~ anni e Grossmann h~ pott1to calcolare • che le recidive.-dopo il 3° anno si pres.e ntano an: cora. nella non bassa ·proporzione del 10 %· La cognizione di questi fatti ha diffuso la consue.. tucline di eseguire sistematicamente delle estese demolizioni; probabilmente a questo sistema si è dovuto se il numero delle guarigioni definitive è sembrato aumentar·e quasi di anno in anno fino a che Si SOnQ avute alct1n~ statistiche che debbono veramente esst!r considerate come buone. Per es. quelle di R.otter, Heydenhain., ·Halsted, Cheyne e di Hellferich dann.o una proporzione di guarigioni del 42 %; quella di Lennaude~ del 53 % e altre sono egualmente buone o anche migliori: aSSociat;l.dO le estese demoliziotù con la precocità dell'intervento, è riuscito a Cry_le di avere l' 80 % di guarigioni. 1 • . Affinchè le recidive possano essere evitate occorre che l'intervento asporti tutti. i tessuti contenenti germi del cancro. Sarà perciò importante gonoscere le vie di diffusi0ne di esso affine'hè asportandole si possano.allontanare anche quei germi che non sono apprezzabili èlinicame.nte o con la. biopsia operatori~. L'accrescimento del èancro . della 'mammella · avviene per mezzo di propagini m~dìante le quali . il fòcolaio iniziale invade i tessuti contigui; la diffusione discontinua si verifica principalmente per la· via dei linfatici. Essa è molto precoce.' Heydenhain e Stiles poterono trovare in casi di cancri iniziali piccoli 11odi carcinomatosi embolici• in vasi linfatici della ma.m mella a · grand~ distanza dal nodo primatj.o; così che pochissimo tempo dopo l'inizio d~lla malattia, la mammella deve esser.e considerata come totalmente infetta. F'8sa quindi deve essere asportata tutta e insieme debbono essere asportate· quelle porzioni· aberranti di -tessuto ghiandolare che, come insegnò , rolkmann, possono trovarsi 'fino in vicinanza dello sterno, della clavicola e della linea ascellare. Per asportar questr porzion1,· il pit\ sicuro mezzo è quello di asportare este~amente tutto il connettivo pe~ammario. · Si ammette generalmente che le celllile cancerose · penetrate nei vasi linfatici vi si propaghino dando. colonie di elementi• cancrosi nei origine' ·a nuove • punti ove si soffermano e trovano condizioni adatte allo sviluppo. ~arà perciò, di grande impor. tanza conoscere i linfatici della mammella e le vie, . da essa efferenti. . I~a mammella rappre~enta morfologicamente un gruppo di ghiandole sebacee solo funziortalmente differenziate. Essa si trova interposta tra la cute e la fascia pettorale conservando intime connessioni linfatiche con ambedue queste formazioni. Nel derma esiste un plesso linfatico sottopapillare dal quale partono tronchi che, decorrendo normal. . mente alla superficie dei tegumenti, si approfon1
•
• •
•
•
dano nel grasso sottocutaneo fino a raggiungere un altro plesso situato sopra l'~porieurosi, il cosiddetto plesso fasciale. I tronchi di comunicazi~ne tra i.due plessi decorrono lungo i setti fibrosi . che uniscono il •derma all'aponeurosi (legamenti di Coopèr). Come la mammella ha una alta differenziazione funzionale, cosi· anche il suo reticolo linfatico è molto sviluppato .e comunica da una parte con quella porzione del plesso !'ottopapillare che per . . t opografie h e viene . rag1on1 detto Isotto-areolare e dall'altro col plesso fasciale. Questo ultimo per la sua cospicuità e 'Per la sua sede è verositnilmente la principale via ~i deflusso per la linfa pro~eniente aalla mammella. I;o studio delle vie linfatiche efferenti dalla manhneìla. ha per la te~apia del cancro di questo organo un .grande.vafore così che mi sarà permesso riferirne un pq' dettagliata.mente, se pure l'esporre pa!"iitamente i reperti dei si~li autori genererà qualche ostacolo alla chiarezza schematica. Secondo Gerota vi sono un gruppo di tronchi ,. linfatici che dal qup.drante superiore esterno della n;i.ammella s~ recano dir~ttamente verso l'ascella. Essi rappresentano la prima via di diffusione del cancro. Contemporaneam,ente o poco più tardi delle metastasi ascellari si palpano dei nodi cancerosi sulla parete laterale del torace o sotto ·il ~argi1:J.~ infeniore della .mammella. Essi corrispondono al decorso di una via linfatica che passa· attraverso una o più ghiandole situate i-3 cm. sotto il margine .inferiore della ma~ella (l>1nphoglandula paramammillaris) oppure trasversa delle ghiandole che si trovano nel territorio dei rami Jaterali. dell'arteria toracica laterale. Questi pie. coli ·v asi e ghiandole linfatiche difficilmente visiiniezioiii ' bili, anche dopo aver fatto delle buone . . vengono ben messi in ~vigenza nei casi di cancro • del :seno. / . Gerota ha anche messo in eyj_denz~ che non esiste indipendenza. tra i territbri linfatici ma~ari dei due lati, cosicchè resta SP.iegato c~e, in seguito un cancro d i un lato, possano ·a.mmalare anche .la pelie e le ghi~ndole dell'altro lato. Frequentemente colpito è anch~ il muscolo pet- · torale. I-4a part~cip~zione di questo muscoloalla invasione cancerosa è l'egaÌ\a al· fatto che nu• merosi vasi linfatici provenienti dalla mammella • accompagnano i rami perforianti dell'B.S;cella mammaria intern~, specialmente il second'o e il terzo. . . Gero~a riuscì a iniettarli e potè così vedere che,. dopo aver attraversato il m. pettoraJe e il. torace, sboccano in quei vasi linfatici che seguono il corso dell'a. mammaria interna. La presenza e il decorso. dei detti tronchi, attraverso i quali si propaga la • malattia; spiega le re_çidive che sono state osser. . . vate nel m. pettorale anche quando la bìopsia ope- •
/
(2) .
• •
•
•
•, •
[.\~:-\O
xxv-1,
FASC.
i3J
,
I
•
S·E ZIONE PRATICA
ratoria. non ·aveva fatto osservare alcuna alterazione di esso. Finalmente 1m'11ltima via di difh1sione fu messa in evidenza da Gerota !n una donna morta per recidiva di cancro del seno.' 11 cadayere presentava nna grossa uicerazio:t;1.e neoplastica sulla·. ci~<;ttr~ce ' · di 11na pregressa amp11tazione della . mammella destra; nel lato sinistro del petto si trovavano numerosi nodi e le ghland ole ascellari sinistre erano fortemente -prese. ·F inalfnen.t e erano tumefatte anche le ghiandole ingqinali C:el lato destro. Per mezzo delle iniezioni Gerosa potè dimostrare ' che alcuni vasi linfatici cheaccompagnanol'a. m-an~. maria interna seguono questo vaso fi:no a cl1e di• . . . . ,.,.enta a. ep1gastr1ca s11per1ore e~ sempre runan~do satelliti dei ,-asi sanguigni, seguono p oi l'a. epigastrica inferiore, dopo che questa si è anastomizzata con la superiore. i\.ll'altezza della ~inea di Do11glas i vas1 linfatici incQntrano un piccolo gruppo di ghi3Jldole. • . . Questa via "!i.on è òrdinariamente seguìta dalle ,_, metastasi del cancro; essa però può esserlo quando le pi1\ frequentate . stazioni linfatiche siano state soppresse da operazioni o ostruite da metastasi. Per spiegare dei reperti rari, che pqtrebbero sem.·brar strani, Gerota ricorda che nella regione anteriore del tronco la linfa può correre in d ue direzioni: una superiore e l'alti:_a infe~iore e che, tanto ,-erso l'alto come ,.,.erso il basso, esiste una via • superficiale e µna profonda. pelle vje superficiali la superiore va verso il cavo _a scellare, l'inferiore ·,-erso la regione dell'inguine.; !e profond e accompagnano, sia in alto che in basso, prima i ra~ì perforanti e poi i tronclii delle arterie mampiaria interna e epigastrica inf~riore. , Grossmann constatò che esiste ancora uh' altra ' ria. linfatica .la q\1ale, attravèrso il m. grande pettorale, 111ngo l'a. toracica sup.eriore, mette capo acl alcune ghiandole infraclavicolari e si anastomizza, in corrispondenza della. façcia anteriore d.el rn. piccolo pettorale. con le vie linfatiche che ,-al}D-O alle ghiandole ascellari. _ Heidenhain, dopo aver osservato che, in seguito all'ampi1tazione della mammella assoéiata allo sv-uotament~ della cavità ascellare, ìe .. recid ive. sono rare nell'as~ella, mentre ~ono freq11enti nella regione pettorale, potè dimostrare che, èopo l'ampi1tazione èella mammella, posso~o resid11are sulla faccia anterior~ ~el m. pettorale dei frammenti di ghiandola conteP.enti germi del cancro; inoltre che il grasso retromammario con... tiene numerose .vie linfatiche · che vanno (lalla ' . 1 n1ammella all'aponeurosi,. le' qi1ali, nel m aggior numero aei casi, contengono precocemente delle 'metastasi microscopiche. Perciò raccotllandò di asportare sempre la· porzione .~uperficiale del m . pettorale. ~
•
I
•
..
I
Rotter tròvò che Il:! ghiandole retropettora!i vengono colpite molto presto; in molti casi anche prima che ·siano mala.ti il muscolo e 1 aponeurosi. Mediante preparazioni molto delicate, potè -met- · tere in evidenza rami dell'a. toracica superiore accompagnati da vfisi' linfatici èhe si recano direttamente alla mammella traversando il m :. petto,rale. Ciò spiega · come. le· ghiap.èole retropettorali ' la possano prècocemente ·ammalare. Egli ne ti;ae. conseguenza che,· in ogni operazi,one per cancro ·, ma111mario, tutta la porzione sternale del m. pet-f torale deve essere asportata; mentre la porzione. clavicolare, se .i gangli sottoclavicolari sono sani, ' . può es~ere lasciata. . In tutti i casi nei qualj i gangli retropettorali siano precocemente ammalati, si deve supporre che la inv.as1one cancerosa abbia già .raggiunto · anche la p,leura attr~vers? gli spazi intercostali. Così resterebbe spiegato come anche le pilì radicali operazi.oni abbiano spesso risultati imperfetti. I"'e metastasi negli organi interni compaiono òi solito .tardivamente e non SOPO tD;olto frequenti. Però se ne osservano tanto nei soggetti non opera_ti come, purtroppo, an<'he in alèuni· di quelli operati~ Ne.sono sede il fegato, i polmoni e la pleura. Tra le ossa, le pii) co~uni sedi di metàstasi sono il femore e l'omero; m a non ne sono immUn.i nè .le. ossa .del cranio nè le , -ertebre. Sembra invece che godano una certa imm11nità le ossa della gam'ba e del piede, dell'avambraccio e della mano. Handley ha creduto p i vedere nella ~iffusione delle metastasi ossee llna certa tipicità la quale corrisponclerebbe al tipo delle .metastasi cutanee, essendo tanto le t1ne com~ le altre. cotti.prese in . territori quasi perfettamente corrispondenti. Se ìnfatti i "territori nei quali i nodi metastatici cuta~ei sono stati osservati si coilfrontano cori quelli visitati èlalle· metastasi ossee, si trova ~he i segmenti, òi · arti situati ~l di s~tto def gomito ~ de1 ginòcchio sono ·immuni. Ciò trova difficilmente spiegazione se si pensa éh e le metastasi avvengano per" em- - . bolie di cell11le cancerose, Handley ha ripreso in esame tutta.la patogenesi delle metastasi del çancro contestando la · verosimiglianza dei concetti finora dominanti. Si crede per es. che l'invasrorie della cute aV\renga .perchè le cellule neoplastiche si diffondono per continuità 1 l11ngo i plessi linfatici oppure perchè, dopo che le stazioni linfatiche sono state chiuse da embolie cancerose, , la lin;fa è obbligata ·a fluire lun~o i .. ·vasi linfatici restati perv1i e perciò deve talvoJ.ta andare a ritroso per tratti pit\ o meno lunghi 111ngo i quali dissemina en:ibolie retrograde . • :Handley contro la semplice diffusione cutanea ·p er continuità fa prima di tutto osservare che l'esistenza di uri plesso linfatico cutaneo profondo non è certa, &i7-i egli la nega; poi osserva che tra 1
• •
•
... )
'
•
•
I
•
\
'
-- 88
IL l'Of,,ICLl;\lCO
,J
•
•
nodo e nodo cutaneo non è dimostrabile alcuna sanguigni sia poco adatto alla proliferazione delle cellulè cancerose. Schmidt, studiando i 'polmoni connessione di tessuto canceroso . Contro la dottrina dell'embolia retrograda dei cancerosi, ha trovato che le embolie cancerose HandJey pone ~a riflessione che nei linfatici magdeterminano èlelle trombosi e che le cellale neogiori esistono valvole sufficienti a impedire il cir- plastiche rapidamerite vengono distrutte. Se d uncolo retrogrado; che nella rete minore la corrente que le cellt1le 'Che giungono nel torrente sanguigno è così debole da non poter trasportare le cellule son poche non possono produrre . metastac;i; se , cancerose. sono molte e possono sopràffare i mezzì di difesa I/ invasione cancerosa dei iinfatiei avverrebbe ordinari, nel dare le metastasi dovrebbero distriper continuità cetitrifugamente da:l t11more p~ buirsi indifferentemente a. tt1tti i territori nei ' mario; ma, mentre verso la periferia le cellule can- quali il circolo capillare le ferma.. Ora sembre_-J.. • cerose troverebbero in. alcuni trat1rl·ambiente adatto rebbe strano che delle metastasi ossee, av'venute _ alla moltiplicazionè, nei tratti intermedi la reazione per la vià del sangue, preferissero alcune ossa ·e 'dei tessuti circostanti determinerebbe fatti regres- ne e'ritassero delle altre; inoltre, nei soggetti che • sivi nei tronchi che u'niscono le efflorescenze-estreme presentan~ metastasi ~see, si dovrebber.o trovare, alla massa neoplastica centrale. Dal tumore pri- contrariamente a quanto avviene, metastasi polmar~o verrebbero invasi per primi i tronchi linfamona ri' in gran numer9. ( tici f~sciali e da qu~~i l'invasione continuerebbe A'rendo trovato che i territori di diffusione delle in direzione centrifuga permean~o tutta l' .area meta.Stasi ossee e cutanee si corrispondono, Handley sopra-aponeurotica; dalla ret~ sopraaponeurotica, è stato poi;_tato ad ~~ettere che la corrispondenza sempre seguendo i linfatici, partirebbero poi dei fosse legata a comune via dj... diffusione. Le J germogli diretti · verso la superficie e altri diretti metastasi cutanee sarebbero, per così dire, i gerin profondità . mogli sùperficiali e .quel1é ossee i profondi di un Esistono tra la cute e l'aponeurosi delle connes- unico process~ dì. can,ce.rosi dal quale sarebbe· stata sioni fibro.s e nelle quali decorrono dei v:a:si linfatièi, permeata la rete linfa~ica fasciale. . è qu~ta la via che rende permeabile la cute alla Questo concetto pa1Jogenetico è .facilmente aéinvasione" cancerosa. Quando le cellule cancerose ' cettabile per le riproduzioni nello sterno e· nelle son giunte alla cute, vi si sviluppano formando coste che, 'p er l~ loro. vicinanza alle fascie, sembrano un nodo che prende a crescere per suo conto. più esposte alla permeazione; ma l' ammèttere uno • La zona ove diviene apprezzabile il nodo, non stesso processo per le metastasi nel femore, nello · · · costituisce il limite es;tremo dell'invasione cance- omero, nel cranio e nelle vertebre se~bra più rosà; questa ordinariamente ha compiuto sopra difficile. . la fascia un cammino centrifugo· molto più esteso Il femore e l'omero, per es. , presentano ordinapermeando in tutti i sensi le vie linfatiche preesi- riamente le metastasi in punti . tipici che sono stenti. La perm.eazion~ os~ruente è ostacolata nei pe;r l'omero il terzo ~edio al di sotto dell'inser~rossi tronchi linfatici a cagione della corrente zione del m. deltoide e per il fem9re il terzo supe... che trasporta .le cellule neoplastiche verso le sta- riore vicino al gran trocantere. _l\..mbedue queste zioni linfatiche; ma se. una ostruzione di esse ha po,czioni sono vicine all'ingresso di arterie nutridetennin.a to un ristagno, anche i grossi tronchi tizie, ma, come osserva Handley· non sono· nei possono essere. invasi. I .. a ' presenza di cellule neo- tratti ove .dovrebbero fermarsi le embolie di quelle . plastiche nei vasi linfatici noti desta reazioJJ,e fino . arterie; invece le predette regioni sono molto a che il vaso non vienè a rompers·i. Ma · quando superficiali e quindi in rapporti abbastanza stretti ciò avviene: ' il tessuto connettivo circostant~ .. . co- cbn le fascie aponeurotiche. . ' mincia a ,prolifera re formando granulazioni che, :N"el ··c apo la disseminazione p11ò avv~nite attradopo aver distruttq il tralcio ne~p.lastico, si tra- verso le-- fascie permeate tanto verso ,,la superficie sformano in tessuto fibroso. Resta una fibrosi con noduli cutanei, ta!lto verso la profondità con I perilìnfatica che è l'esito di hn processo di guarì- metastasi ossee. V'è infatti corrispondenza tra le ' gion~ che sarebbe completo se frattanto la permea- cifre che indicano la partecipazione della cute e zione non fosse gi~ta più oltre centrifugamente. delle ossa craniche alle metastasi. Un'altra via di È cosi che le metastasi nodulari nei diversi organi permeazione .verso il cranio sarebbe rappresentata parietali (cute, muscoli, ossa) possono trovarsi dalle vie linfatiche che seguono l' a. meningea media e che possono essere invase quan do nel collo esi'disseminate in modo apparentemente. discontinuo. Si è fino a d Handley ritenuto che le metlstasi stano metastasi ghiandolari. La dottrina di H andley sembra m?lto verosiossee avvenissero per la via san guigna; ma qu~to A. ha cercato di spiegare anch'esse con la dottrina . mile nei riguardi delle metastasi nodulari cutanee, ma riguardo alle metastasi ossee la sua applicadella permeazione. linfat ica, . Sembra prima di tutto che l'ambiente dei vasi zione apparé meno chiara. Certo la corrispondenza
una
•
J
•
~
.
(4)
-
'
•
•
•
-
I
..
I
. (.t\:s~o
......
,
.XXVI, FAsc. i3]
••
f
SEZIO~
..
•
PRATICA •
tra le zone di dìstribuzion~ delle metastasi cutanee niente allo svuotamento della fossa sopraclaVicoe ossee ha un valore suggestivo; ma essa non autO- larè fatto dopo avef sezionato la cla·vicola. Il modo di procedere .nell'operazione ha varizza che delle supposiziorii, ment~e gli argomenti addotti per negar valore alle µietastasi per via ema- , riato secondo le preferenze individuali, però si è tica non sono molto validi in quanto che si fondano genera11?ente riconosciuto giusto il concetto di principalmente sulla negazione che i germi propa- asportai·e in una sola massa le ghiandole, il connetgati per la via del sangue possano elettivamente tivo, i 1n1rscoli,· la matt\mella e la ~Ùte che la copre. localizzarsi in alcuni organi o in alcuni tessuti. In tal rtiodo sembrano più difficili le inoculazioni . . Ora è un fatto accertato che tanto le metastasi ba- operatorie le quali debbono· sempre esser temute, cillari o cocciche, quanto quelle di alcuni neoplasmi . atteso che, se non per il cancro della mammella, presentano delle predilezioni particolari forse spie.. per altri cancri sono stati citati dei casi molto suggabili pensando alla diversa recettività specifica gestivi (Mo1111in, Ryall) di innesti operatorii. <li alcuni organi. . · Le manualità operatorie possono favorire la Qualunque possa essere il gi11dizio c1eJìnitjvo sulla diffus~oµe dei germi del cancro anche in altro modo; permeazion,e linfatica, · la conclusone pratica che · turbando cioè l'i:titensità delle correnti linfatiche essa suggerisce è di sopprimere con l'intervento, e col mettere in circolo una maggiore qu~ntità di quanto più estesamente è possibile, la via princigermi. Sotto questo riguardo debb0no essere conpale di diffusione del''·cancro che è la rete linfatica siderate c-ome pericolose an,che le palpazioni rifasciale. In ciò dunque gli studi' Handley sono 11na • pett1te e indelicate che, per tal motivo, sar à bene conferma di conoscenze più antiche. evitare fin da quando la paziénte viene esaminata. Se .ora ricapitoliamo ciò che emerge dalla pre- , D'urante l'operazione ·poi gi'?verà ordinare. i dicedente esposizione, troviamo che, qt1ando una versi tetnpi in modo da procedere dalle ·stazioni mammella ammala di cancro, anche se il cancro . ghiat?-dolari prossimali verso l'organo primitiva- ~ è limitato, in t11tto l'organo e nelle s11e propagirii mente malato, e perciò. più carico di materiale sì possono trovare vasi linfatici contenenti cellule infettante, cosicchè fin dall'inizio restino troncate oancerose. ·P recocemente c11muli di germi neopla- le vie di comunicazione· che potrebbero esser perstici invadono i , tralci connettivali che, traver- corsè dai germi neoplastici messi in moto tlalle sando il grasso, vanno af derma; precocemente manovre dell'inter.vento. . <leve considerarsi infetto anche il gras~o perimamQuesto si compone di più parti delle quali ciamario. La via principale di d~sione ~àlla mam· scuna merita una speciale menzione. Es.se sono mella è rappresentata dai .vasi linfatici che vanno lo svuotamento del cavo ascellare, della regione· all'aponeurosi e si tlirigono in parte alle ghiandole sottoclavicolare e eventualmente della regione pettorali superficiali situat~ al margine del mu- sopraclavièolare e in;fìne l'asportazione della pelle, scolo, in parte alle. ghiandol~ profonde situate sotto della ghiandola, del connettivo e del grasso periil muscolo. Essi accompagnano poi i vasi toracici glandolar e; dellç tascie e dei muscoli pett?rali e :fino alle glµaD:dole ascellari; alcuni si dirigono diret.. della parte superiore della fascia del lII:· grande tamente- allè ghiandole sottoclavicolari le quali retto dell'addome. comunicano con qt1elle ascellàl)--e, tanto le une Lo svuotamento del cavo ascellare richiede tma come le altre, comunicano con quelle sopraciaviampia esposizione della regione çhe può esser conc~lari . ~~olo i linfatici .che provengono d.alla parte siderata ragginnta qu,ando sia stato sezionato il interna della mammella, seguendo i riJ.mI dell'a. m'. grande pettorale vicino alla sua inserzio.ne al~ mammaria interna, vanno alle ghiandole sternali l'omero e si siano bene scoperti i margini d,ei musituate lungo quest'arteria. . scoli grande dorsale e grande rotondo nel pilastro Tenendo conto di queste cognjzioni, la tecnica posteriore. dell'ascella. Partendo da! iµargine di dell'operazione per il cancro della mammella si è questi muscoli, seguiti in basso fino al punto dove gradatamente sviluppata dall~ semplice ampu.. si separano dal torace, si disseccano e si spostano tazione dèl seno alla estirpazi<?ne delle ghiandole dal basso all'alto, verso il ll\argine del m. grande accessibili cla un semplice taglio ascellare, poi pettorale, tutto il connettivo e la fascia insieme col alla esportazione della f~scia pettorale secondo grasso e con le ghiandole pettorali inferiori. I \"olkmann, poi ancora alla asportazione dei fasci nervi del gr~nde dorsale e del ·grànde dentato s~perficiali ·del · m. pettorale secondo ·Heidenhain vengono scoperti e rispetfai\i; più in alto tutto il e cl: tutto il muscdlo secondo Rotter per giungere grasso, insieme. con le ghiandole ascellari e co.n la · infine agli estesi svuotamenti d i \Villy lVIeier e fascia, vengono; diss~cati clallai faccia anteriore alla complessa. operazione· di Halsted la quale clel m . sottoscapolare e d~l m. serrato anteriore e si compone di una ·estesa asportazione della mam- spostati in alto .,fino alla vena ascellare. . mella e del grasso perimammario, delle ghiandole Per eseguire lo svuotamento della regione sot e del grasso dell'ascella·, d~i .m m. pettorali, delle t toclavicolare, si abbassano il m. grande pettorale . ghiandol$ e del grasso infr~clavicolari e event11al- e l'aponeurosi clavi-coraco- pett~rale insieme con
•
•
•
•
I
•
I
4
(5)
.. •
•
•
•
,
...
.
[•.\~ xo XX\l I,. F ASC. J 3J .
IL 1'01.ICLINICO
390
•
.'
.
•
•
le. ghiandole co!llprese tra la cla~icola e il m. pi.c- dole ·malate sotto la pelle o sopra il piccolo colo pettorale; questo _muscolo viene disinserito pettorale vicino alla clavicola; altriinvece {Halsted, • · , dal processo C'oracoideo e abbassato. Ora i vasi Cushing) svuotano sistematica1:11ente in ogni ·caso appaiono bene esposti. Si recidono tra due pinze la f<?ssa ~'opraclavicolare. i rami che soho tesi verso il torace e verso l'ascella - Lo svt1otame~to della fossa sopraclavicolare e si ha allora libero accesso alle ghiandole infra- richi~de ttn pr9l~gamentd dell'incisione çutanea clavicolari le quali cort cura de.bbono essere ·ricer. che renda accessibili gli organi contenuti· nel triancate anche nel tratto ché va dai .v asi fin sotto la g9lo inferiore de1 col~o. Le ghiandole che debbono • • clavicola: · . · ~sere asportate sono le cervicali superficiali e • Se delle ghiandole aderissero alla vena ascel- . quelle profonde comprese· quellà ~ ghiandiola che si lare, un. tratto di questa andrebbe resecato prov.: trovà nell'~ngolo tra I~ vena suc~lav~a e la giuguvedendo poi à ricostituire la continuità de} vaso lare interna (gland·u la augutaris), l'estirp?-zi~ne con sutura. Se. questa n-0n fosse possibile, caso raro, della quale espone· al p~ricolo di ledere il dotto to- .. ' racico. La lesione di questo dotto è stata osservata • più volte e non ha di solito recato altro disturbo che l'emissione di una cert~ quantità di linfa per .
I .
' I
I •.
• •
.·
.
•
\
./
\~
~
~
)
•
.. •
..
• .~
,
.
• Fig.
I
-
T.
.
,
..
Fig.
•
2. •
f
ci si limiterebbe -a _porre tma legatura a valle e una un periodo 'd i alcuni giorni. Cush.ing in un caso è " I a monte del tratto r€secato; questo modo d~ pro- riusCito a eseguire la st1tura del dotto leso; in mol~i cedere è però da evitare per qt1anto è possibile, casi:· come abbiamo detto, la lesione del dotto, . ·poichè la stasi venosa.che ne d eriv.a , associata alla · benchè non curata idealmente co1ne nel caso di stasi linfatic-a, p11ò esser cagione di ù1grandimenti Cushing, nQn ha portato serje conseguenze. ' elefantiastici dell'arto s11per1ore co!rispondente. Se le ghiandole e il connetti·~,ro sono state di- . Se non rie~ce agevole asportate le ghiandole staccat.e dalle 1oro sedi normali e 'spostate verso la che si tro,rano ~otto clavicola, q\1esta. viene se· regione pettorale si può infìne procerlere all'ultizio11ata obliqtiamente dall'alto e dall'i11ter110 verso ma parte dell'operazione e giungere al risultato di . il baf'so e l 'esterno (Hal51:ec1) e ~allevata. La sez.ione asportare in t1na sola massa la parte ~11e . contieµe • della clavicola può essere un atto preliminare ut ile il tumore primario e l~ vie e le stazioni linfatiche allo svuotamento della fossa sopraclavjcolare. La nelle quali si stawano. prep3!ando le riproduzioni. n ec-essità di svuotare anche la fossa ~opraclavico- Si ha anche il vantaggio di ~rovar già legati un • lare non è universaln1ente riconosciuta. Molti bt1on numero dei vasi che vanno alla regione, ' cosi che l 'amputazione della mamm~lla, del grasso, chirurghi lo tralasciano q~ando le ghiandole infraclavicolari siano sane e non si trovino ghian- della pelle e dei m~1scoli pettorali si trova facilitata.
la
•
(6)
-~ •
\
'
.,
,
[ANNO
• •
xxv I,
13]
FASC.
Sl!;ZIONJi; PRATICA
: t
391
•
•
••
•
La dissezione deve·spingersi itÌ bass9 fino a scoprire frequenti cagioni degli edemi cronici néll' arto s~pe. : le inserzioni superiori del m, grande retto dell'ad- riore .del lato operato. dome, del quale, secondo Handley, .si deve asporLe da~òse conseguenze cfelle cicatrici si manifetare la fascia; all'interno 1-a dis~ezione deve giùn- stano ancora in altro modo. Si. è 'frequentemente gere fino a1lo sterno. ·· · · osservato chè, dopo 'l'operazione le pazienti erano Questa cospicua òperazione, purchè condotta nella assoluta impossibilità di elevare il braccio. asetticamente e purchè. l'emostasi sia esatta, non questo difetto funzionale non ha per cagione leè gravemente pericolosa. Le . pazienti si riarmo . sioni nervose nè . muscolari nè ar~icolari; dipen(le rapidamente del lieve shock operatorio e; s·e si da una contrattura desmogena dovuta ~1 fattò esclude il . pericolo deUe polmoniti, non vanno che per coprire il difetto .c~taneo primario si è .incontro ad altre complicazioni. fatta scorrere verso la regione pettorale la pelle del· I,e alterazioni funzionali che ne conseguono sono l'ascella, mentre il braccio era avvicinato al tronco principalmente in relazione con l'exeresi dei rµ.ue la pelle dell'ascella sembrav~ perciò esubera·nte . . scoli pettorali, ·con il turbamento d el circolo nel- Quando poi, a gùarigione avvenuta, si tenta di
.
.
.
\
,
. .
.
-
. ,
-
. I' •
.-
\
I
-
.._
•
.
-..'J
•
'
•••
I
•
.
-------
'
,I
..
t.-·t %-
~
~-·:
I
~r
.. (
'f.
I:
\\
/•//
t:
~
~
'
•
•
•
•
•
•
I
•I
- . ~
•
I
I•
'/·
•
•
I \ • •
..
--~
f~~
,
I
•
,,
\.
~~
I
. \
'\,
·I.
.
t
\
'
\~
•
•
~
•
,
.
'
''·
\
..
IJ;
(;
,
P·V/i' !/: .
,
.'
•
•
•
•
'
.,
)
•
.... I
•
•
Fig. 3·
• I
•
•
•
•
••
..
Fig. 4. I
•
I
•
l' a rto, con le contratture cicatriziali. L' asportà- elevare il ·braccio, la pelle d ell'.as_cella limiterà il ziorte dei pettorali indebolisce la adduzione del- movimento fino a eh~ graduali adattamenti funl'arto; · però essa può ancora esser compiuta per' zionali nòn consent~no che la pelle· del fianco e· scorrimen ti effetto della contrazione dei f~sci clavicolari del del dorso scorra verso l'ascella. Ouesti ,._ m. deltoide e dal m . g.r ande dorsale. I disturbi secondari saranno impossibili se nell'ascella esidi .circolo sono notevoli solo se venga lesa la vena sterà una cicatrice profondamente adere:t;J.te. Allo ascellare. La chiusura di q\l.e sto vaso periferica . . scopo di evitare i non lievi inconveplenti d ella conmente all'imbocco· della vena .cefalica viene com- tratt11ra occorrerà provvedere a che nell'ascella • pensata con relativa facilità; il circolo invece · non decorrano cicatri~i o ancor meglio a che l'atrova diffi.c9ltà. a .ricostituirsi sufficientemente se scella resti provved11t.a di 11n conveniente imp~l la chiusura, essendo al di sopra della vena cefalica lamento·. . . Queste consid,erazioni ci portano y.l problema esclude anche questo vaso importante per il circolo collaterale. La circolazione ·venosa· può esser · delle incisioni e delle plastiche cutanee dal quale turbata, oltre che· da lesioni operatorie, dalla com. non abbiamo finora fatto cenno. pressione di cicatrici e qt1este forse sono le più I processi di plastica usati -pe-r colmare i difetti \
I
•
•
•
I
•
(7) •
•
'
.•
\
,
-92
,_)
,
•
IL I'OLICI .. I~ICO
cJtanei consecutivi all'operazione per il cap.cro della mammella, , ..ariano dai semplici trapianti epidermici, alle plast~he per scorrimento del margine esterno della ferita (Collins. Warren e altri), o dal margine interno spostando la mammella sana (Assacky, Francke, I ,egueu). $enza voler fare una completa enum~razione di processi che non possono qui es.s er riferiti tutti, - ci limiteremo a esporre. det):agliatamente 11n proces'lo che .sotto ogni riguardo risponde ai rèquisiti precedentemente accennati e che, pùr essenè\o stato ..
[ --\xNo
xxv"I,
FAsc. 13]
vimenti del braccio e comprimesse .la vena ascellare. . Egli è solito compiere la parte demolitticè dell'operazione attraverso un taglio c~tarteo (vedi fig. 1) ovalare che circonda la mammella in basso e prolunga in alto e all'esterno ver~o l'ascella fino all'apice di questa. \ Tiene ~portata tutta la cute mammaria e buona parte della cute che copre il margine inferiore del m. p.ettorale, ove, come è noto, si trovano ghiandole linfatiche molto frequentemente infette. Se si considera che il quadrante
si
-
•
•
-
•• •
.
I
•
,
•
>
•
Fig. 5.
•
Fig. 6.
•
complet~mente
studiato in Italia, non è forse an.: cora abbastariza noto tra noi. · , Il prof. Tar.sini, che è stato tra i primi a proclamare la necessita delle ampie demolizioni per ("utare il cancro della mammella, ha fin dal 1805 ideato un proc-esso del quale fanno parte l' ~sporta zione di tutta la cute mamtn~ri:;i. e t1n processo di ' plastica. J..' A. aveva· in mira, oltre che di riparare il difetto eutaneo, di p~rtare fJ'lell~ regione pettorale un trat to di cute,• quella del dorso, la quale fosse~ per usare le sue stesse parole, poco proclive all'innesto del cancro; infine ·voleva evitare che la c-icatrice, decorrendo nell'ascella, ostacolasse i mo-
supero est.e rno della mammella è· la preferita sede del cancro di, detto organo e che cospicue vie lili:fatiche decorrono da questo tratto direttamente verso l' ascella, si troverà che l'incisione di Tansini corr!sponde a quelià. che net" maggìor n11mero dei casi è indicata per asportare la pelle che più si deve COllSiderare esposta all'infezione cancerosa. $e la consideriamo in confronto con altre -incisioni, per es. con quelle di Kocher e di W arren, troviamo che queste ultime danno accesso anche alle regioni sotto e sopracla,ricolari, mentre l'incisione di Tansini da sola t;i.on permette lo svuotamento di q11este regioni. ~erò, prima di tutto..
.
•
(8) \
•
'• b
• '
\
~
XXVI, FASC . . 13]
[ -\NNO
SlZibNE PRAnCA
•
r
393 •
non è generale l'opinione che l'intervento su queste · ~egioni costituisca un atto sempre necessario e, in secondo luogo, chi voles~e eseguirlo non ·avrebbe ~he da aggiungere. un'incisione che, partendo da sopra la metà della clavicola, vada a raggiungere il margine superiore interno dell'incisione di Tansini. . Questo complemento non modifica affatto il 'tipo -0riginario dell'operazione, i principii della quale restano immutati. Affinchè. la plastica, che fa parte del metodo, re~d a il vantaggio che l' A. se ne è proposto, oc... ~one che il lémbo dorsale, col quale si colma il difetto cutaneo, sia c~rtamente vitale. Dopo le pnme operazioni, fu qualche volta osservata la necrosi della porzione terminale di esso; ulteriori studi misero in evidenza che la necrosi si verificava quando, disseccando il lembo verso il pe<;ltmcolo, restava ferito un ramo arterioso importante. Ricerche anatomiche istituite per dilucidare questo punto dimostrarono che al peduncolo del lèmbo di · . 'ransini corrispondono rami arteriosi provenienti dall' a. sottoscapolare; tra essi il più importante è il-ramo inferiore (vedi :fi.g. 2) d~ll'a. circonflessa della scapola. Questo ramo passa tra i mm. grande e piccolo rotondo per dare -poi rami alla cute e al m. grande dorsale il quale. riceve anche rami che provengono direttamente dall~ a. scapolare infe.. • r1ore. Se una porzione del muscolo grande dorsale è compresa nel lembo, la vitalità di questo resta assicurata; la nutrizione-è anche più abbondante se si èomprende verso la base del peduncolo anche il m. grande rotondo. ,, n lembo così ~tituito è ben irrorato e ha grande spessore. Con esso è agevole riparare la perdita di sostanza cutanea e t1na parte di quella che risulta. dalla asportazione del Il:\. grande pettorale. , (vedi :fi.g. 3-4). , ,. La perdita di sostanza subita dal m. grande dorsale rende più agevole la riparazione del difetto secondario il quale altrimenti sarebbe difficile a chiudere. Il peduncolo del lembo dovrà avere una gran~ dezza di 6-7 cm. e, per comprendervi i vasi pit\ importanti, il suo centro dovrà corrispondere a un punto ~ituato a 3 cm. dalla liliea ascellare posteriore a 5 cm. dalla spina della scapola, a ro cm. dall'angolo della scapola. · Il lembo, di forma ovàlare, sarà· diretto in basso e in dentro verso la linea mediana del dorso. Il margine anteriore del penducolo parte dall'estremità della ferita ·a scellare e viene poi, quando si trasporta il Iei:nbo, a riunirsi col margine anteriore della ferita stessa; il posteriore, tagliato nella pelle del dorso a 6 cm. di ·distanza dal primo, così da comprendere il pup.to di emergenza dei rami arterio~i indicati, viene a riuniisi col margine. posteriore (vt7di fig. 5-6) della ferita ascellare. 2
Questo processo è stato usato con buoni risultati , oltre che dal Tansini e dalla -sua scuola, dal Campari, dal ·Cignozzi, dal D 'E;ste, .dal Cernezzi, dall' Alb·a nese, dall' Aiello, dall'U:ffreduzzi, dal Bindi in Italia e dal Thévenard e dal Guibé in Francia. Mi è sembrato opportuno ricordare estes.a mente i particeJ.ari tecnici del processo di Tansini' per la ~agione che· la plastica che ne fa parte completa il prograUJma. della cura chirutgiça dcl éancr9 della mammella. Quest~ programmfl ha finora contenuto quasi esclusivamente la tecnica della demolizione rispetto alla quale si son ceno co~piuti progressi notevoli; mentre i problemi~ diremo cosi, riparativi, all'infuori che .nel processo di Tansini, non sono stati egualmente curati, o sodclisfacenteme:q.te risolti; benchè anch'essi siano importanti e meritino attenzione. =Gli zinchi delle figure 1, 3 e 4 ci sono stati cortesemente favoriti dalla redazione della · « Riforma Medica ,.:
-
SUNTI E RASSE.GNE. MEDICINA. , Una nuova
sindrom~
ploriglandolare. (W. TIMME. Endocrinology, 1918, n. 3).
•
Durante gli ultimi anni nell'I~tituto N evrologico di New- York si sono presentati molti giovanetti che hanno accusato una profonda aste,nià muscolare. Di solito questa epa accompagnata da una cefale.a localizzata alla fronte ed alla base '-del cranio fra le d'u~ tempie. Questi f~nome,ni si presentavano insieme ad un rapido sviluppo dell'altezza del corpo e delle e.stremità. · L'e' same ~linico radioscopico dei . pazienti dimostrò . molti segni caratteristici comuni. Un caso si potette osservare per sei anni ~o alla guarigione avvenuta quando il soggetto aveva l'età di 32 anni. Il decorso di questo caso presentò vari stadii diversi per sintomatologia, stadii nei quali si · potette riconoscere ·la fenomenologia offerta dai sin· goli pazienti osservati, in varie epoche dell'afie.. zione e non seguiti per tutto il decorso. Cosi che Timme ha potuto ?Ssf;I'Vare sindromi 9.i vario tipo: I. tipi clinici presentati nei singoli casi in età diverse ed in stadi diversi della sindroine; z. casi progressi vi òsservati per un v ario periodo di tempo, da uno a sei anni, con modificazioni successive dei disturbj probabilmente di .natura compensatoria; 3. casi _completi nei quali i disturbi avevano subito un arresto e nella anamne si ~dei quali c'erano fatti identici osservati in casi che e.,rano ancora in sviluppo; 4. casi incompleti nei quali l'affezione dopo essere ·passata p er parecchi stadi prelimin~ri rimaneva indefinitamente stazionaria. .
.
I
(9)
•
•
l
• •
' i
•
394
'
I
>\
-
.
'")
IL POLICLINICO
·
[ANNO XXVI, FASC. 13]
. . L·a sihdrome si presenta generalmente negli anni . ce.f-'1~;- ~ nello st~so · d~termina .1' a11mento ·dell<> I
precedenti la pubertà e dùra nelle sue yaiie fasi zucchero nel. sangue; l'ingro~ameùto delle mani circa due decadi. . é de~ pi'edi; ed· gr~dualè at1mento della pres..: La prima fase è caratterizzata da una sintoma- sione vasale. tologia ana:Ioga a quella del cosi detto statò timo- . La quar~a fa.Se si inizìa da tre a dieci anni più linfatico o stato ipoplastico di Bartels: il sintomo ~ardi. Questo ,è lo stadio nel quale si ha. o una comsoggettivo è la facile·stanchezza muscolare: obb'iet- pensazione completa o i sintomi-ipo:fìSari .s'innest~ tivatnente di solito·~·,è sViJ.~ppo incòni.pleto degli no sul pritnifi-v-o stato timico. Nel primo caso . si organi' genitali, ed év~ntua1e uiversione del tipo hanno manifesta~ioni acromegaliche, .ma l_a pressessuale con pene e11;1.~gente dallo scroto a tipo sione sanguigna t: la g~cetnia sono normali e la ce-· , labiale, o · con criptorchismo o ' con l'Uno e l'altro fatea scompare; in questi casi la sella turcica apfatto~ Nèl:la donna le mestruazioni·sono ritardate, pare' ingrandita. Nei casi non compensati ' invece l'utero e o~aie riniang<?no infantili., ed i peli del la sella turcica.rimane piccola, J:a c~faléa at1menta, .s i· ptibé sono molto scarsi. 1La pressione del sangueè hanno talvolta accessi di peti~ o grand mal, torporebas:sa; il contenuto di zucchero nel sangue è scàr~; mentale, at1lnento di peso con deb'olezza... sempre l'e11u~esi è comune; sono presenti le lifiee bianche. più, grave ed infine esito letale per malattia inter... di Sergent. coirentè. · · .·Nella ·~ econda fase, che. principia con la pubertà. • . c6rttinua o anche aumènta l'astenia ·muscoLe ossa nel primo e secondo periodo si ~viluppanolare. Lo sViluppo dei genitali può · rimanere insproporzionatamente, così le gambe sono troppodietro, ed i peli pubici sono· sparsi e.d hanno la lunghe iri. confronto. del torace o viceversa; le artidistribuzione caratteristica del sesso opposto: colazioni sono iperestensibili ~ ,sp~sso j legamenti . · nel maschio il ljmjte di .demarcazione . . . è orizzontale. son0 così lassi che facjlmente si verificano slocature. :J: peli ascellari, ò.~l _mento e del labbro superiore . Anche' lo sviluppò ò.èi 1~ti è anomalo: gli' incisivi sono assent~. La pressione sangµigna è al d.isotto del 'laterali specie nelle ta'gazz.e sono enormemente normale, e il contenuto di zucchero nel s~ngue è sviluppati, . e così pure i canjuj, eh~ possono pren- · sempre ba·sso. Le strie bianche di Sergent si P?S- dere·l'aspetto di incisivi. La cianosi delle estr,e mità sono iilevare facilmente spec~e dupo un lavoro fa: .. è accompagnata talvolta da eruzioni pustoloseticoso. All'esame radiologiço si constata che la nelle vicinanze delle unghie. ~e strie bianche di tell~ turcici. è piçcola, fatto molto importante. per Sergent, il c;ui rapporto con la insufficienza sur, . l'ulteriore sviluppo della malattia, il quale 'pres11mi- renale ~on è stata ancora dimostrata, sono sempre bilmente dipende dalla capa:cità a ipert):"o:fizzarsi acc9mpagnate da una pressione y~ale molto bassa della· glandula .p ituitaria: la iperfunzione della e ~compaiono dopo ; iniezion~ ~podermica di ipofisi domina più ta:rdi il quadro sintomatico. J:1 adrenalina, il che coµiprovefebbe il suddettG ràptimo .appare ingrossato ed in qualche caso grave s~ porto. La cefalea ha una localizzazione affatto par1 vede ~nche !'. ombra della grandola petjneale. Du~ ,ticolare: i pazientt"invitati 3: indicare la sede d~l , rante ia seconda fase comincia a verificarsi il radolore mettono il dito su la parte medi~ di ciapido· ~viluppo scheletiico e con esso aumenta scuna tempia. Si tratterebbe di una cefal~a pil 'astenia, . . tuitaria. La vàgotonia pres~nte ~ molti casi · si • Nella •terz a f?se cominciano a manifestarsi i ma.njfesta con iperacidjtà, s~tomi di ulcera gasegni dell' a~tività compensatoria. ni solito si ha strica, stipsi ed eosimo.:fi.Iia. Nel terzo periqdo i sinall'età di 20 ·anni·. Lo svilupp_o· in altezza continua tomi pi.ii. importanti son? ·quelli mentali: d.eficienza fin-o a raggililllge~e un ip.etro e ottanta, e ai:iche pi inJ.bitoria, eccitanilità, fobie, impulsi, perverti-. e la debolezza è sempre il sintomo capitale anche . menti morali e sessuali. I sintomi è,ellè forme n'On · · quando la musculatura sembra bene sviluppata. I compensate. sono quelli dovuti alla disfunzione ip?· peli della fàccia non so~tano o sono molto. sot- :fisaria. tili,· quelli delle altre parti d,el 'c orpo riman~bno Lar patogenesi della sindrome sembra ben chiara. immutati. Il paziente ·comincia a· notare ingros.. Durante 1a priina fase si ha uria sindrome in cui samento delle· mani e dei piedi. La pressione san- . p~evalgono i caratteri dello stato ipopla.Stico di guiina e la · glicemia sono basse, m~ di soli'to co-. Bartels, ·che è ·s tato attribuito ad una ipofunzioneminciano ad aumentare.. D'altra parte si hanno di tutte le glandule endocrine ad eccezione del sint omi vagotonici molto netti. All'es~me radiolo- timo, che sarebbe invece iperattiv~. La deficiente .. gico del cranio ~ questa fase si vède la sella tur- f11nzionalità del sistema endocrino colldurrebbe cica ancora piccola, ma si nota qualche erosione certamente ben presto a danni graVi ed anche a d~l processo clinoide e della superficie basilare morte se non ·sopravvenissero fatti di compe,nsa... della sella. L a t en denza della ipofisi a diventare i .. zione. Gli organistp.i che si troyano infatti in tale per attiva, se _la sella non si allarga, produce la stato difficilmente sopravvivono a sforzi eccessivi, 1
un.
le
'
\
I
'
I
una
)
I
(·1Ò)
t
•
•
•
•
•
I
•
/ :
'
.• [ •.\.NNO
xxvt,
FASCi
.
13]
.
<
.
'
SEZIONE PRATICA •
.. ,
•
•
•
39$·
.
I
•
•
•
alla narcosi e ad improvvise emozioni o eccita\ . FISIOPATOLOGIA. menti fisici. La deficiente funzionalità del sistema. surrenale-croma:ffino spiega l'astenia, la b~a Monofagismo~ ·peUagra e scorbu«s. pressione vasale, la scarsa glicemia e le strie I ' • ' bianche. Nella' terza fase entra in gioèo la ipofisi (G. V<?LPlNO. Annali di Igiene, n. 5, 6, 7, 8 e 9, 1918): che con la sua iperattivìtà tenta compensare la 'Fra. le di~èrse teorie sull'eziologia· della pellag~a . deficienza delle altre glandule. La tendenza alla ~germi specifici, avitamin'o si ecc.), tengono tuttora · iperplasia determina ·un .a11me.nto di pressione nella sella turcica .f attq che spiega la. . . caratteristica ce.. il campo , quelle c.he cons1dèrano tale · lJlalattia,, · falea .che è un sintomo costante di questo periodo come connessa con 11 grap.oturco, sia esso 'sano, opche dura due o tre anni. Contemporanea.mente alla pure guasto per lo sviluppò specialmente di muffe È · però necessario far rilevàre che le ricerche cefalea si h~nno i sintomi della iperattività funzionale dell'ipofisi: acromegalia, a11mento della gli- ~abo~atorio dirette a dimostrare sperifilentalmente cemia e della pressione vasale, diminuzione della i rapporti fra granoturco e pellagta sono riscltatè ~oi;a t_i-eg~tive, sia che si tentasse di riprodurre la t~lleranza dello zucchero. Il repertò radiosc9pico della sellà turcica ~onferma la iperplasia, e la iper- malattia, sia nelle prove pei; dimostrare le eventuali funzionalità della ipofisi. Ma nei casi nei quali reazioni (pre~ipita~one e fissazione dcl complenon sopravvengono i fenomeni di compensàzione mento) fra siero di pellagrosi. ed estratti maidici. L'A. si è invece. m~so sopra un; altra via, rl.e l'astenia e gli altri sintomi rimangono immutati c~r?ando i fenomeni di an~fi;Iassi à.a pa.rte di in7 la sella turcica non presenta nessun ihgrandimento. In tali casi si ha cefalea accessionale, adiposi, · d1vidui pèllagrosi, incoculati con estratti di gra-. · deficienza ùitellettuale e morale, .accessi . di petit noturco. · Egli ha potuto così dimostrare che l'iniezione màl ed altri disturbi. Negli .stessi casi la ingestione di grandi quantità di ipofisi provoca la scomparsa di 1-2 eme. di estratto acquoso di gran.o turco di alcuni ed ap.che di tutti i disturbi, che ricom- guasto determina, nella graIJ.de) maggioranza déi paiono facendo diminuire o cessare del tutto la pellagrosi, una reazione,' talvolta abbastanza ingestione della glandula. Nel quarto periodo final .. complessa. Essa consiste in: a) fenomeni a carico mente si ha graduale diminuzione e scomparsa del $is!ema nervoso {stupore, sonnolenza . anche fino al coma, oppure ·eccitamento psichico e nerd~ll' astenia, della éefalea, ritorno al .normale della pressi.o nè vasale e della glicemia. Permane la acro- :voso, tremore, amnesia successiva); b) fenomeni megalia, ma questa ·non è l'espressione di un'alte- generali (malessere, dispnea, nausea, reazione razione ipofisaria in atto, ma il residuo permanente termica con Lelevamento di ·temperatura da 380 di una .iperattività trascorsa della stessa glandula a 40°) ; c) fenomeni cutanei (ravvivamento !degli e che fu .determinata dal bisogno di controbilan- eritetpi); d) ·fenomeni intestinali .(a11mento di ·peristalsi con scariche liquide). . ciare ed annullare gli effetti della ipofunzione d Ii granoturco sano non produce gli stessi effetti, altre glandule endocrine. 'si tratta di un fenome~o di auto-terapia . :fisiologica, che perciò ·non deve pure contenendo la sostanza attiva che da sola basta a produrli; ad essa è 'stato dato il nome di ~sçre in a:lcun modo corretto. ~'acromegalia in ., tali casi costituisce il segno che l'organismo, e per ' pellagrogenina. Quest~ fenomeni, chiaraiµente ariafilattici, sono esso la ipofisi, provvede alla deficienza di a cune basati sopra una ipers~turazione dell'organismo glan1ule endocrine. Il trattamento dell'affezione in ogni sua fase dei pellagrosi, già ricco di sostanze maidiche, da dà risultati soddisfaèenti. La somministrazione di parte di una nuova sostanza maidica, introdotta glandule surrenali complete più che dell'adrena. perenteralmenfe. Ne danno conferma altre espe. lina riesce a far diminuire l' astenia. Ma il rimedio· rienze dell' A. fatte sopr.a cavje~ che, al 200- 300 specifico è costitui~o dalla glandula _ pitui~aria. giorno di, esclusiva allmentazione con granot{irco, La ingestione di grandi quantità di jpofisi e sono stat.e inoculate con %-r eme. di siero di p eltalvolta anche iniezioni di pituitrin'0. fianno risul- lagrosi; come esito si è avuta la morte entro 1- 3 _tati meravigliosi: la cefalea scompare, diminuisce giorni,. mentre .le cavie di controllo, inoculate con l'astenia, la pressione vasale e la gl~emia a11men- ·siero di individui non pellagrosi, oppure q.u elle sottoposte ad altra alimentazione, inoculate con · . tafi.o e l'infermo si avvia alla gliarigione. dose doppia di siero pellagr9so, hanno sopravvis~r. suto. · . · ... Un altro fenomeno comune alla pellagra ed al Pu_bblicl1eremo prossimamente : maiçlismo sperinientale è la presenza nel siero di , P .. CALICETI, Con tributo allo st1tdio delle. afonie fermenti digerenti la zeina, fermenti che nei pelistero-organiche; . ·· lagrosi vanno scomparendo col migliorare de~ . ~· .CAYALIERI, Sulla cura d ella corea gra-ve con 'l'niezioni sottocutanee di solfato di magnesio. sintomi. . •
ai
'
'
,
.
.
(I I )
•
\
IL 1'0LICLINICO
.
[ 1\NNO
.
\
Questi fenomeni si osservano, sebbene in minor m;sura, nei semplici mangiatori di granoturco (non pellagrosi) ed anche. in alcuni che di tale alimento nop. si sono abitualmente nutriti. La rea· zione non sarebbe q11indi clinicame~te· speéifica, ciò che dimostra solo che alcuni elementi perturbatori sono in giuoco; l'ipersensibilità dei pella.. gro~i si deve ascrivere ad .un' infl:uenza più stretta e diretta, esercitata dal granoturco sul loro organi$mO, che a detto cereale sarebbe sensibilizzato.
XXVI,
FASC.
'
•
13]
a vitto esclusivo, muoiono; non sembra che vi abbia parte importante la mancanza di vitamine antineuritic)l.e ed antiscorbutiche, ma piuttosto la mancanza di erba, che costituisce il vitto tradizionale della specie. È quindi probabilmente -in giuoco il fatto che gli aggruppamenti molecolari delle proteine gei cereali non sono analoghi a quelli delle proteine erbacee, e che diverso è il contenuto in amino-acidi. Oltre a ciò è probabile che, con Ogljli genere di alimentazione impropria, che duri a lungo, entri · in circolo una notevole frazione di protejna non completamente divisa. in amino-acidi, ciò che determinerebbe da un lato l'an-afilassi alimentare dall'altro la comparsa nel sangue di fermenti digerenti le stesse proteine. · Nel monofagismo si deve quindi considerare nori soltanto l'assen·z a di determinati gruppi, ma an~he la presenza i~ eccesso di · altri gruppi ~oxo-sensibilizzanti. Oltre alla specificità d' origine, domina questo quadro il carattere della ipersen- · sibilità, sicchè il cibo ordinario diventa un vero veleno. È dunque evidente la differenza con la ipoalimenta~one (djmjnuzione generale di tutti gli alimenti) e con l'avitaminosi (assenza di una frazione tolta aTtificialmente dal cibo unilaterale oi:µologo) . ~
•
Il monofagismo.
La monolateralità del vitto non è cli per sè stess~ sempre dannosa, specialmente per l'ali· mento che è, per cosi dire, tradizionale della specie, come sarebbe l'erba per gli erbivori, le carios.. sidi di cereali per i frugivori. Talvolta invece il • monofagismo non è tollerato, e determina fenomeni patologici; così,.,...oltre al beri-beri provocato . dal riso, si attribuisce al vitto prevalentemente carneo lo sviluppo della gotta,; alla poca varietà dei cibi il decadimento fisico dei prigionieri. Le cause più frequenti per cui un vitto ordinario può riuscire dannoso sono le seguenti: 1) difetto di certe sostanze (ipoalimentazione, inedia, avitamin·osi); I 2) eccesso cli ce!f:e sostanze o anormale sensibilità. d~ll'organismo (intossicazioni, anafilassi Applicazioni alla pellagya ed allo scorbuto. alimentari); 3) diletto di certe sostanze ed eccesso cli certe La pellagra non può essere determinata dalla . ' altre (pellagra, scorbuto, beri-beri). insufficienza di proteine nella dieta maidica, poi .. Gli effetti comuni a qualsiasi varietà di vitto èhè la quantità di esse è tale da soddisfare ai biesclusivo sono - dopo un certo periodo di incuba- sogni dell' alimenta#one umana .., Essa rimane pur zione - la perdita di appetito (specifica per il solo sempre ·una malattia della miseria, ma il quadro cibo 11niforme) e la perdita di péso, · che si fa sempre ,ai malattia specifica è determinato dall'azione tcrspiù manifesta fino alla morte, che avviene dopo un sica o toxosensibilizzante dei costituenti sovrabbonperiodo· di decadimento generale. Le esperienze danti. Il fattore ipoalimentare, senza essere sopdell' A. hanno messo in chiaro la specificità del mo- presso, subisce in realtà una certa attenuazione, nofagismo, consistente nel fatto che p. e. le cavie, poichè si può dire• che la dieta esclusiva di granotur• già in cattive condizioni per l'alimentazione esclu- co non esis~e, in quanto che altri cibi (latte, forsiva con granoturco, si salvano dalla morte a breve maggio, legumi. ecc.) vengono sempre aggiunti alla scadenza, qu~ndo si passino ad · altro alimento pol~nta. Per quanto riguarda lo scoYbuto è noto che si esclusivo (patate, piselli secch:i) purchè non sia fruniento o riso. Tale specificità ·deriva quindi attribuisce la causa principale di tale malattia dalla specificità di or~gi~e degli ' alimenti vegetali alla mancanza di vegetali freschi. Questa opinione adoperat! e risente della parentela delle _specie 'non è stata però accettata da tutt~ senza riserve, vegetali. Non può sfuggire l'importanza pratica ed ·è stato dimostrato che la mancanza di vegetali di queste considerazioni, in quanto che nel vitto freschi non è sempre necessaria, nè sufficiente a • di un pellagroso, che 1 è da considerarsi ~ome un produrre lo scorbuto. Vi s~rebbe invece in esso.. intossicato da granoturco, la sostituzione di questo secondo l'A., un processo di sensibilizzazione del. ultimo con altro cereale (fruniento) s~rebbe insuf- . Ilorganismo per opera di un vitto troppo unilaficiente a scopo terapeutico. Esse spiegano altresi terale, deficiente cioè in certe parti e sproporzioperchè le iniezioni' di estratto maidico . siano rapi- nalmente eccessivo in certe altre. Con la dieta damente mortali per le cavie tenùte a granoturco, difettosa, devono però concorrere i fattori insiti non sempre •per quelle tenute a frumento, e mai nell'ambien,te~ come 1'11mjdità e !'agglomeramento. Queste vedute possono estendersi ad altre malatinvece per quelle tenute a patate. Complesse sono le ragioni per cui le cavie, tenute tie, per. le quali resta cosf meglio spiegato il mecca ,
I
(I 2)
\
•
.
.
'
.
.
•
.. •
' •
[ ....l\NNO
XXVI,
FASC.
13]
SEZIONE PRATICA
397 . .
nismo patogenetico. Sono fra-esse lo sprue, odiarrea bianca (in cui si avre.b be una sensibilizzazione per opera di un vitto esclusivamente farinaceo), la febbre da fieno (sensibilizzazione verso le p;roteine di cer~ali), lo stesso beri-beri, in cui vi sono dei fatti che accennano ad una intossicazione dell'organismo per opera di determinati costituenti della cariosside dei cereali. L'immunità nel monofagismo.
.L' A., tenuto conto del fattore toxosensibilizzante nella pellagra, è stato portatq a considerare la possibilità di aumentare ·artificialmente la resistenza degli animali verso una data dieta 11nilaterale. Le sue ricerche hanno dimostrato la P<?sSibilità di a11mentare artificialmente, entro certi lig miti, la resistenza degli animali all'alimentazione 11niforme. Tali esperienze sono state estese anche all'uomo e si sono ottenuti dei buoni risultati, che da~no la speranza di poter estendere il metodo del1' autore italiano alla profilassi delle recidive nella pellagra. . A. FILIPPINI. •
CHIRURG.I A. '
L'ascesso frenico o sottodiaframmatico. , (E.
F'RIEND.
Surg., G;11iec. and Obst., nov. 1918).
F. ha avuto occasione di osservare ·vari casi tli ascesso sottodiaframmatico, nel suo servizio al· Michael Reese Hospital. Di due riporta i dati principali in un breve articolo, nel quale l'argomento è studiato nelle sue lienee generali. Dopo lo studio di Senn nel i904, Ma) dl ba scritto la monografia piiù completa s11g li ascessi sottofrenici, che divide. in 12 gruppi a seconda della loro sede, e dell'organo donde l'infezione è partita_. Maydl raccomanda l'uso della puntura -e~plorativ~, come mezzo diagnostico. Su 104 casi riferiti da questo A., e non operati, solo 6 guarirono; su 18 operati la mortalità fu dell'11 %. Ecco i sintomi, che hanno maggiore importanza per la diagnosi .: 1°. La temperatura può essere subnormale o molto elevata, e preceduta da brivido; 2°. Dolore localizzato, o diffuso a tutto l'addome, esacerbantesi nelle profonde inspirazioni; 3°. La difesa è piu o meno viva in corrispondenza del focolaio suppurativo ; 4°. ~unto frenicio, sopraclavicolare, ·clal lato · della raccolta purulenta; · · 5°: Pleurite essudativa omolaferale; 6°. Forte polinucl. . ·osj neutrofila (da 12 a ·40 mila); 7°. L'esplorazione radiogr.~rfi ~a dimostra che la cupola_diaframmatica, dal lato malato, fa una sporgenza maggiore ; l'angolo costo-;-frenico è
acuto;' esiste un'ombra più o meno estesa a seconda dei volume della raccolta, e della presenza o meno. di gas. L'ascesso può e&sere retroperitoneale (destro o' sinistr-0) , i1:ltraperitoneale a situazione anteriore o posteriore (destro o sinistro) . Gli ascessi intraperit~neali a destra sono i più frequenti. Questi ultimi sono genèralment~ seçondari a procéssi :filogistici delle vie bili~ri, del fegato, del rene destro, dell'appendice; quelli situati a sinistra del ligamento falciforme derivano più spesso da ulcere .p erforate d1ello stomaco o del duodeno, da infezioni pancreatiche, intestinali o della milza, o del rene sinistro. Il focolaio primitivo, da cui derivano con maggiore frequenza gli ascessi frenici, è datò dalle flogosi appendicolari. Su 179 casi riportati da Maydl, in 73 i genni provenivano dal canale gastro-enterjco. Stt 60 . casi citati da Koerte; in 27 era preceduta un'appendicite. Dàll'appendice .. rl processo flogostico può estendersi per continuità lungo la facci.a ester11a del colon ascendente o per il tessuto cellulare retrocolico, o diffondersi lungo i linfatici e le vene. Quando l'ascesso non co~tiene gas i sintomi sono analoghi a quelli di un ascesso epatico. Se invece contiene gas, la percussione rivel~ tre zone sovrapposte a risonanza diversa: una supe\ riore a risonan-za pol.menare, una media timpa- · nitica, una jnferiore ottusa. Se coesist~ versame11to pleurico, le z~ne di risonanza divengono quattro. Gli ascessi di .destra possono spingere il fegato in basso. Indifferentemente ~alla loro posizione, possono detern1i11are una maggiore sporgenza di un tra.t to del torace o dell 'açldome . . Delle vie di .accesso, per svt1otare le raccolte· sottodiaframmatiche, la transple11rale . è quella più comunemente adoperata. ,Se la cavità pleurica non contiene liquido, o questo è sieroso, è necessario impedirne la contan1inazione col pus dell'ascesso frenico, sia tamponando, dopo aver .inciso la pleura, e aprendo l'ascesso 1n secontio .tempo; o escludendo, con suture, la cavità pleurica. CHIASSERINI. 1
•
OSTETRICIA.
•
•
Soll' « Hydrops. gravidaru m » e so9' rapporti
con lè nefropatie e con la eclampsia. I
(W. ~ANGEWEIS~ER. Miinch. Mediz. Woch .•
n. 38, 1918). Il c0ncetto che si è fino ad ora a-VUto . degli edemi . nella gravidanza deve essere oramai modificato, · giacchè negli edemi ljmitati alle estremità inferiori non ne è la stasi la causa principale, nè le condizioni idropiche generali ~ella grav.idanza dipendono.
(13}
,
IL POLICLINICO •
(ANNO
XXVI,
FASC. 13)
.
da affezione renale. Quasi in tutti gli edemi nella tico: con l'alb11minuria si n,ota contemporaneagravidanza ~i tratta di manifestazioni esterne di mente.. un at~mento · della presSione sanguigna, ..una mala.t tia generale tipic~, dell'Hydrops gravi• . la quantità dell'urina per un lungo periodo od anche· darum e ciò perchè edemi apparentemente locali permanentemente scende al di sotto deì normale possono col tempo divenire generali, perchè tu.. ed il peso del corpo at1menta. Se il processo si ag. mori di vol11me uguale all'utero gravido ratissima.. . grava si presenta una serie di sintomi ohe accenmente dan luogo ad 'e demi delle estremità inferiori nano ad un a11mento di pressione cerebrale, la mae perchè nella maggior part'e delle gravide affette lattia passa al .terzo st,adio, quello eclamptico. da edemi sono constat~bili delle tipiche alterazioni Qu~sto è, brevc:;mente accennato, il quadro sinnel peso del corpo, ~~ila diuresi e nel sangue. .tomatico dell'idrope e delle sue · complicazioni. Contro la origine nefritica dei processi idropici Volendo spieg~rsi la genesi della malattia bisogna nella gravidanza sta il fatto, con sicurezza con.. partire dal fatto, com~ l' A. ritiene, che il processo statato dall' A., che all'jnizio di tale' processo l'urina _è basato sul ·modo ~i comp9rtarsi dei liquidi nel è costantemente priva di alb11mina; l'alb11minuria corpo,, ciò che indubbiamente può des11mersi dalle segue occasionalmente negli stadii più avan.zati. -osservazioni sul peso del corpo è sulla . .diuresi. Gli edemi malleolari, dapprima transitori: sono So.r ge quì la domanda se la causa dell'affezione così frequenti negli, ultjmj mesi della gravidanza 'debba ricercarsi nel mancante potere secretivo del (99 %) che possono riteneJ;si come .fisiologici e . rene ovvero se le alte~azioni quantitative della solo allora incomincia il processo patologico quando urina si debbano ritenere come secondarie. I r~ni, tali edemi. vanno aumentando di intensità, di per quanto dimostrano le .. ricerche cliniche nel este~sione e di persistenza, cioè quando essi non primo periodo della malattia sono sani ed attivi son'O tempor~ei (serotini) e quando occupano le nella loro funzione. Solo un disturbo funzionale gambe od altre p~rti supèriori del corpo. · de~ capillari potrebbe dar luogo all'edema e cli.e Le tumefazioni idropiche non consistonò sempre ciò realmente avvenga lo dimostrà anche il fatto in un edema pastoso, come si osserva specialmente che gli edemi si presentano specialmente là dove ai piedi, alle grandi labbra, ~Ila parete addomin·ale; il corso del sangue nelle vene deve· super.are un l'edem~ delle . gambe è ·caratterizzato da una elamaggi9re ostacolo; poichè, essendo i vasi sani, sticità di tutte le parti molli; l'idrope della cavità la stasì_non è sempre causa di edemi. Deve esimanca in tutti ·i casi in cui non sorgono compli- stere, ed è chiaro, una enorme permeabilità dei - " canze. . capillari, .di cui non conosciamo ancora le basi Gli edemi sogliono -scomparire subito dopo la anatomiche, la quale -determina un ai1mentato morte del feto passaggio di liquidi dal sangue.nei tessuti. L' A. ri. . •e dopo il vuotamento .dell'utero. .. In parte ciò è dovuto alla. spinta degli ~umentati tiene quindi èhe la diminuzione . della quantità liquidi dei tessuti dalle parti periferiche in altre, dell'urina nell'idrope è. un fatto secondario dovuto vale a dire ad una uguale distribuzione di essi; e ad uÌl.a pèrdita di liquidi del sangue e questa .come ciò spiega per~hè gli edemi si spostano con la mu- conseguenza . . di un disturbo funzionale delle , tata posizione del corpo. p·a reti vasali. Ciò è ~nche provato dalla 05servaÈ caratteristico il fatto che le ammalate du- z.ione fatta che i leggieri edemi sogliono eompa, . rante il progresso dell'idrope ai1mentano enorme... rire prima della diminuzione dell'urina e del con' mente di peso; l'A. ha notato in 4 settimane un seguente at1mento del peso1 del corpo. aumento di I 5 kg. . Quali sono le consegueilze di questo _p rocesso? L'osservazione dell'attività renale rivela che Il peso ciel corpo deve aumentare in proporzione l'urina, per lo meno allo inizio, ma $pess6 anche dell'a11mentata fuoriuscita del liquido dalle vie per tutta la durata della malattja, è priva di albu- vasali; secondari~mente il sangue deve restar mina e che nelle 24 ore la sua quantità è diminuita . povero di alb11mina, mentre restano normali le • Non di rado queste fasi di oliguria cessaJJ.o dando altre sue parti costitutive ed anche il ~umero dei luogo ad attacchi di poliuria, _c he possono esser globuli rossi. Molto _p iù difficile .è la . spiegazione c.o nsiderevoli tanto che l'urina eliminata raggiunge del modo come nel decorso dell'idrope viene proi 6 litri e qualche volta di più nella giornata. La vocata l'albuminuria. Naturalmente si può veridiuresi not•rna (al contrario di quello che suole ficare nella gravidanza un' alb11minuria . senza av-Venire nelle gravide) nelle idropiche· è minore idrope; si potrebbe trattàre di donne affette da • di quella del giorno. La funzionalità renale è per nefrite cronica ovvero di donne gravide, che hant10 tutti i rapporti normale, .c ome la quantità dei sali precedentemente sofferto . di idrope, che ha con- · 1• • t•1. . ~1m1na dotto all'albuminuria. Il progredi~e dell'idrope in9uce uno stato morSe il processo idropico raggiunge unà certa esten, sione, può comparire l' alb11minuria: l'idrope entra boso del rene o pe.rchè la lesione vasale ha interes.allora nel suo secondo stadio, in . quello nefrQpa .. sato i vasi renali turbandone la funzione o per un \
•
I
"
•
{-.t\NNG
XXVI,
SEZIONF; PRATICA .
FASC. 13]
analogo processo idropico del rene per tumefazione edematosa del ren·e stesso. .. Per quanto riguarda.la spiegazione dell'aumento della pressione sanguigna che accompagna lo :stadio nefr9patico . bisogna, tep.endo presente la -esperienza della patologia ren~le, ammettere c~ 1a stessa alterazione va.s ale del ren~, ~ per conseguenza i disturbi circolatori provocati, s~a la causa -efficiente dell'aumento della pressione sanguigna. Il passaggio della . malattia ~l terzo stadio. -eclamptico, è indubbiamente determinato dalla ·Compartecipazione degli org_a ni centrali, dall'edema -cerebrale ed infatti in tre quarti de! casi di eclampsia studiati d.all'A. negli ultimi alll?-i esisteva già idrope generale, che mancava solo in un quarto. Se l'edema cerebrale è tale da determinare· disturbi circolatorii e nutritivi della corteccia. c~re brale, basta appena uno stimolo per provocare la -comparsa· dei crampi. • La diagnosi. dell'hydrops e delle sue compli· ·canze è resa più facile quanc1o si seguono determinati metodi di osservazione. Il regolare controllo del peso dél corpo è quello che ci fa conoscere il grado e il i:nodo di comportarsi dei liquidi appena -comp~rsi gli ed~mi e che ci è di guida nella terapia. Minore importanza ha il controllo d~lla quantità dell'urina nelle 24 ore, mentre è invece necessaria specialmente nell'hydrops grave la ricerca della alb11mina ~er potere a tempo riconoscere il passaggio della malattia al secondQ stadio. Egualmep.te importante è il regolare con.t rollo della pressione sanguigna, poichè il costante aumento di essa dimostra che il processo tende ad entrare nel terzo stadio; occorre allora sorvegliare , , i sintomi preeclamptici. · Il trattamento dell'hydrops e delle sue compli.canze è tanto più incerto quanto più ·n processo è avanzato. Nel primo stadio si riesce quasi sempre a vincerlo; è più difficile evitare le complicanze nel secondo periodo; assai dubbii poi sonO'·i risultati della cura nello stadio eclamptico ed essi dipendono • dalla sollecitudine con cui si interviene. La profilassi consiste nel procurare all'inferma un sufficie,nte riposo durante la notte. Il trattamento nel primo stadio dell'hydr_o ps · deve aver lo scopo di ljmjtare energicamente il nutrimento liquido e di consigliare il riposo assoluto aletto; questo vale an-che nel secondo stadio, nefropatico, riducen.do anche la quantità degfi alùhenti solidi, specialmente deJ sa~e. Nel terzo stadio non hanno alcun valore i mezzi sudorali: i .salassi ripetuti e le punture spinali valgono a di• mfnuire la pressione sanguigna e quella cerebrale. Se i sintomi preeclamptici nl()n acceru:tan9 a d·i mj... nuire occorrerà procedete sollecitamente allo svuotamento operativo dell'ute,ro., ed è consigliabile di praticarlo prima ancora che èompari-
.
• •
•
•
•
·399
scano i crampi perchè allora potrebbero . essere gravissime le conseguenze della malattia. In questo stadio eclamptico, appena comparsi i crampi, l'.4. ritiene indispensabile, senza attender . ' oltre, l'intervento per provocare lo svuotamento , dell'utero, poichè lo aspettare provocherebbe gravi danni ed p.n peggioramento della. malattia, tale da rendere inut~e qualsjasi altro mezzo. Nel caso poi che gli accessi contin11ino, malgrado · lo svuotamento dell'utero, che l~ temperatura si eleyi e diminuis~a la quantità della urina, l'unica possibilità di salvar . la vita, secondo il giudizio dell'autore, consiste in una trapanazione. pallia- . tiva per diminuire la pressione, della cui pratica azione però nulla di preciso si può dire. Oltr.e alle norme accennate è necessario in questo terzo periodo di diminuire la eccitabilità del sistema nervoso cent~ale mediante alcU?ll narcotici (combinazione di morfina e cloralio) e di evitare gli stimoli esterni (dolori, contrazioni uterine, e~c:) , che sono sempre causa di nuovi accessi. ' Nei casi in cui esi.Sta una conside;evole pressione cerel;>rale con alta temperatura, scarsissima urina, polso piccolo e frequente, coma profondo, son da evitare tanto i narcotici quanto il salasso e gli . analettici. I
'
I
•
'
D. DE CHIARA.
. === ============= ==== ..
QUESTI.ONI . DEL ·GIORNO. L'et.iologia
'
deH'lnftuen~.
·
L'indagine etiologica, ·fin dal p~imo apparir-e dell'epidemia d'influenza in ·Europa, ha interes, sato tutto il mondo scientifico, ha appassion'3.to i dilettanti ed i profani della medicina. L'influenza apparteneva dal '92 in poi alla categoria delle malattie ad agente morboso conosciuto; veniva generalmente accettata la scoperta di Pfei:ffer, e le prote.s~e di P.<?Chi studiosi ei;ano r~aste scono· sciute alla maggior parte dei medici. La discussi~ne, il controllo era difficile perchè, al di fuori .d el periodo epidemico, la parol~ infiuenza manten~va un vago significato, utile a coprir:e molte ignoranze, o ad indorare con una parola specifica molte diagnosi generiche. Restava qualche solitario incre.. dulo, che fin 'd all'epoca della scoperta del Pfei:ffer, non si era persuaso delle verità del n~ovo . verbo; ma scarso interesse avrebbe sµscitato una discus. sione, quando l"epidemia era scomparsa.. Ne~e successive epidemie il dubbio divenne pi'ù tenace sulla reale importan~a del bacillo di Pfeiffer come agente etiologico, poichè il reperto positivo ogni anno si trovò più raro e bacilli di Pfei:ffer si riscontrarono in àltri malati che non hanno la forma clinica dell'influenza.
..
•
\
I
'
'
(15)
•
•
J
IL POLICLINICO
[A~No
XXVI, FAs: . 13)
. . • Viene l'èpi<femia attuale e la bacteriologia si al gruppo delle malattie determinate da virus arma di ogni mezzo a controll~ della diagnosi :filtrabile. Sulla guida del concetto di Kruse, il c~inica. Per molti il ragionamento è esclusivista: Selter nell'agosto 1918 (Munck. Mediz. Wock., se è influenza, deve trovarsi il bacillo di 'Pfeiffer, 1918, n. 32) ha ·iniziato ·e sperienze con filtrato che ne è l'agente morboso; se n'On si trova, i nied.1.ci per candela di sospensione in sol~ione ·fisiologica cerchino un altro termine, la epidemia non è di q,i secreto faringeo. Tale filtrato exa polverizzato influenza. sulla mucosa tino-faringea. I tentativi furono fatti I disaccordi si fanno vivi. anche tra: i ricercatori: dal Selter su se stesso e sulla sua assistente ·Frida -c'è chi trova ·sempre il l;>acillo di Pfeiffer, c'è chi Rah.h ed entrambi furono colti da una lieve e trannon riesce a trovarlo mai,, nèl in vita, nè sui cada- sitoria malattia, nella quale l' A . trova le· note fon .. veri; c'è chi lo trova in forti percentuali, c'è(chi <lamentali dell'influenza. .. . in' piccole percentuali o in casi eccezionali riesce Nel settembre 1918 (Ac. des Sciences 30 settemad isolare il bacillo di Pfeiffer, e soJ;J.o tutti uomini bre 1918 ripprt. in Presse Méd., 11 nov.;--1918) Ch. che nel ·laboratorio hanno passato buona parte Nico~e e Ch. Lebailly riescono a provocare la della loro esistenza, e che non hanno nulla da ·per- mala~tia nelle scimmie e a trasmetterla nell'uomo fezionare nella loro tecnica. Mentre la malattia per mezzo di materiale 11mano, :filtrato per candela dilaga con la solita velocità e con·vìolenza; qualche Chambe.rland L 2. Essi giungo,no ai seguenti revolta· paurosa, le discussiohi s'intensificanò e le sultati: · denominazioni più"'' varie sorgono comé indice della 1) L'espettorato dei bronchitici -m,fluenzati incertezza de) reperto bacteriologico. · nel pe?iodo aéUto è virulento. Si disegna un senso di netta diffidenza sul va. z) La scimJDi~ macacus cynomolgus è sensibile lore del bacillo di Pfeiffer; l'esame dell"espettorato all'incoculazio1'e <fel ·v irus per via sott.o congiuntie le indagini sul sangue mettono in rilievo i più vale e nasale. · vari germi (strepto e diplococchi specialmente)'. ai 3) L'agente dell'influenza è un organismo :filquali la maggior parte dei ricercatori, edotti dei trante. L'inoculazione del filtrato riprodusse l'in. , i:esultati ottenuti in altre epidemie precedenti, fluenza in due persone inoc~late per via sottocunon attribuisce altro valore che di fattori delle tanea. . . • complicanze morbose. · 4) È probabile che il virus influenzale non si I clinici ~tanto dopo qualche incertezza, dovuta riscontri nel sangue dei malati. in parte al noto vago carattere di malattia febDujarric de la Rivière com11nica nella stessa sebrile transitoria assunto dalla malattia al principio duta dell'Accademia delle Scienze di esser riuscito e al contradittorio r.epe~to bacter-iòlogico, rapida- . a comunicare l'influenza all'uomo per mezzo del mente si mettono attuale è safigue di malati filtrato per candela Chamberland . d'accordo: l'epidemia . di influenza; i caratteri epidemici e propri della . L 3. Egli ha prelevato 20 cc. di sangue eia quattro forma morbosa non sono differenti da quelli qelle influenzati gravi e i'ha filtratq per candela; ha inoepidemie precedenti;· il problema etiologico si cillato a se stesso 4 ~mc. del :filtrato. Dopo pochi la R, ha avuto i sintorii.i d'una influenriapre, se i bacteriologi più noti e lo scopritore per- giorni il B. de , . fino non ~rovano gli elementi sufficienti per accor- za liéve e rapidamente guarita. Dop.o la g}1arigione darsi sul bacillo di Pfeiffer come agente dell'in~ un nuovo tentativo su se stesso fatto con filtrato· di emulsione di espettorato ·di malati spennellanfluenza. Che l'influenza non' . fosse una malattia da germi, dolo sul rino~faringé è rimasto senza resultato. Recentemente (The British Medie. ] ournal, l'andamento epidemico, e il decorso della malattia facevano sospettare: se il contagio si avverava 14 dic. 918) Gibson, Bowman e Connor, in una n ota per le vie aeree, come tutto faceva credere, era preventiva c~municano i risultati delle loro especertamente inesplicabile la estrema contagiosità, rienze a. controllo di quan~o Nicolle aveva affer· quale non si suole verificare in nessun'altra malat- mato. Due sci1;111!;1ie inoculate per 'via sottocongiuntivale tia nota da schizomiceti; se l'agente è un bacillo; rimane · 11nico esempio la rapida e quasi fulminea ed intranasale coi+ :filtrato per candela L 1 bis invasione e la SCOl;llparsa in pochi giorni nei sog- di sputo prelevato da malati di influenza, caddero getti, · in cui non prendono piede le complicanze. malate rispettivamente al 60 e 7° giorno. Due scimSe analogie si potevano stabilit-e, l'and::imento mie controllo, tenute nelle stesse condizioni nella epidemico e clinico avvicinavano la malattia · al medesima stanza, non manifestarono segno algruppo delle malattie esantematiche, si da far cuno di malattia: Delle due scimmie inoculate una guarì rapidapensare ad una malattia simile, , sebbene man~ casse l'esantema. · mente, al 30 gionro; l'altra· sembrava ancora ma• Ed il Kruse infatti molti anni fa aveva espresso lata e fu sacrificata per ulteriori esami anatomol'opinione che l'influenza dovesse appartenere patologici. Nell'albero respiratorio fu riscontrato \
~
(16)
•
' •
\
•
'
•
•
[ANNO XXVI, FASC. 13]
S.&ZIONJt PRATICA
•
•
.,
•
essudato emorragico, che colpiva specialmente i lobi inferiori di entrambi i polmoni, reperto che poteva essere avvicinato a quanto fr~quentemente si riscontra nel polmone umano. pue altr~ scimmie, una inoculata~con sputo, l'altra con filtrato ' di sputo di malati d'jnfluenza al 60 giorno di malattia, non contrassero la malattia. Date le condizioni di esperimento (difficoltà di avere delle scimmje o degli individui che si·prèstino a sottoporsi ai pericoli di . un tale (esperimento) ancora le esperienze e i relativi co~trolli sono scarsi.• Forse però la via maestr a è trovata perchè l'oscuro e contradittorio campo delle ricerche si ill11mjni di luce, se luce si può _a n·c ora ehiamare ilJcapitolo dei virus filtrabili; la divinazione clinica di Kruse ha p er ora le prime fon::lamenta sperimentali. ' Mentre questi nuovi orizzonti si aprono, il bac. di Pfeiffer è confinato tra i gèrmi che, durante le epidemie d'influenza, possono dare complicanze (polmonari, pleuriche, sinusali ecc.).
'
~
.
..
.
,
~ ~
.
..
, .,. I '
:~
• :t
•
.
,· ~ I
•
•
:'
l
•
~ .
I
'• ~
• :s )
• a
~
'.
. t-.. . . ,I ,·
~
' I
,.
I
~
•
~
~
,
;::i.
~
.'
••
'I
,
'
.. "
/
<,
•
. . I
•
''
• /
•
•
•
t
•
I.'
•
'
;
i\ :ci~
\
Una recentissima nota preliminare di H. G. Gibson, F. B. Boroman e J. I. Connor (British M eih. Jo·u rnal, 22 iµarzo 1919) conferma che. il viru s influenzale è filtrabile; inoltre dimostra che esso · è patogeno per i comuni anin1iali di laboratorio (conigli; cavie, topi) e non soltanto per le ocimmie, che la sua virulenza può esaltarsi in pa:ssaggi se.ri~li, che si localizza el~tti vamente nei polmoni, che è colti,1abile mediante il metodq di N oguchi, che nelle colture allestite in serie per tre generaz.ioni, sti: riscontra um. cocco minutissin.10, già descritto da J. A. Wilson. Durante queste molteplici, indaginose, accurate ricerche uno dei tre collaborat ori - tutti e tre medici militari - contrasse una forma gravissima d ,influenza e · ne è morto. Egli è caduto gloriosa11'1ente, come un soldato ' sul campo! t. p. ' •
I
• Soll'epldetni~ d'lnlluenm In
lo "t ~
l
(
I
'·'!
I
•
I ,.
....
':t:
.......
I
..
')
I
..
< ...
' ... .
,~ . ~. ' ..
.
'
..
;') < ,,., •
I
I' I I
I
) (' )
</....
<)
,..:.
, \
,,)
'
(' ~,
,J
'.>
.,,,
(' ,)
_,I
Rom~•
Sulla fine del 19r8 fu notato nei centri maggiori, come . in Roma, un certo allarme fra la popolazione ·_p er esser&i diffusa l a notizia di una grave recrudesèenl:a della epidemia influenzale. A diradare le f.alse voci e l·e ~ingi ustifìcate preoccupazioni; il l\1edico Provinciale di R oma, prof. · Giuseppe Badaloni, : nella sed11ta del 13 gennaio u. s ., del Consiglio provinciale Sanitario, indetta per l'esame delle n1i sure profilattiche, presentò un interessante diagramma sulla mortali:tà verificatasi n el Comune di Roma · nei mesi di ottobre, novembre, dicel!lbre 1918 e gen• naio 1919. L a grafica qui riprodotta è 'Ìlllt eressante perchè
•
).
' "...
I
...
.. ._
. . , •
•
t
(I 7) •
•
402
IL P3LICLINJC6
.
[ANNO XXVI, FA~ 13]
•
dimost~a, a CQlpo d'occhiQ~ l,a:1tdamento d.ella epidemia inftuei;izale in questa città, che scop, piata sulla fine del 1 mese d,i settembre, toccò il ' • 0SPEDAL1t MILITAR2_ PRINCIPA~E DI CHntTI suo massi.mo in ottobre .pe:rn deJCres~~re -in no' . diretto dal T. Col. P. TROJANI. · vembre e finire in gennaio 1919. La linea· conti1iua, registra giotn~ per gdorno Sol llmiti dell'uso dell'acido earmlnleo nella de- • il totale dei casi di morte. yerificatisi per qualterminazione dei fosfati mediante i sali di siasi causa; la line·a tratteggiata invece indica uranio il numero quotidiano dei decessi per .affezioni . No~ del dott. EMILIO PITTAR"ELLI, g~à ,diret- . acute bronco-polmonari (influetÌza) . L 'al~zza tore del . .Gaoinetto di Chimica e · Microscopia. della grafica rispo11de alla scala segnata di lato. L '1nfluenza s'iniziò in ~orma epfdemica verso Da · quando Mercier applicò alla determinaziola fine del settembre 19r8, qua~ndo nel giorno 27 ne dci fosfati la reazione dei sali uranilici sul1a mortalità co~plessiva dava 68 decessi, 26 1'acido carminico scoperta da Malot, il nuovo .deit quali per affezioni acute ,bronco-polmonari. metodo 11a fatto grandi progressi n~lla pratica Queste cifre andarono rapidamente elevandosi dei manuali si.stematici di chimica medica; e dal 1° al 10 ottobre con oscillazione tra lOO . e più sp~ialmente dopo che l'Huppert, nel suo 1.50 decessi in totale e tra 5p e 100 morti d'in- · classiço trattato, sostituì senz,altro, come reafluenza. Quindi la mortalità cr,e bbe ogni giorno zion:e finale · la reazione carminica a quella anin modo impressionante sino a raggiungere, il tica e sperimentata cie'l Ierrocianuro indicata da. 19 ottobre, il massimo di 260 morti per qualsiasi Neubauer. Alcuni autori, come il nostro Ma- , causa, dei quali 226 per influenza. Segu~taro~o riani, accettano ~€~z,~ltro la copc~us~one dello le cifre della m.o rtali•tà a màrntenersi elevate, H u ppert ; altri s-1 limitano, come 11 Barral, ad oscillando, si.no al 3 nov~mbr~, complessivamente esporre l'una e l'altra reazione; .e i più prutra 240 e 150 particolarmente tra . 180 e 102, ·denti, come r..ilevo da un , libro pubblicato di quando incomin~iò ·v eramente la curva discenquestj giorni; (1) ~ . consigliano' di cpntrollare dente, da 84 a 35 a 29 decEfssi, oh.e si co11tinuò 'sèambie·v olmente le dµ.e reazioni. sino alla 1netà del mese di ·diceml;>.re. . . Il grandissimo vantaggio elle l'acido carmiDa questa data ambedue le :curve· &U:birono una . nico p!'esenterebbe .sul ferrocianuro consistereb• • • legg1e ra elevazione, per pochi· g.iorn1, ragg1?-n~. be nel fatto che, con esso, la reazione finale avo-endo un massimo di 84 decessi p~r qualsiasi viene in seno stesso al liquido; mentre col fer- • "°causa ~ 40 per influenza; quindi ripresero la d'1- rocianuro bisogna andare a tentoni, prendendo sces.a per seguire la mqrtalità ~rfinaria, in fine ·. di tanto Ìn tanto una goccia Ali liquido e sag. ' . , del 2"ennaio 1919. · Q'Ìandola separatamente col ferrocianuro. 0 .t\..;che in Roma, cotpe altrove, le misure di Questo vantaggio, se reale ed effettivo, saprofilassi furono ispirate dai c~~cetti fondamenrebbe di tal1e ed evidente importanza, da. non tali esposti dal1'illustre DirettoreJrP.enera1e della farci comprendere i tentenn~nienti degli autori Sanità pubhl~ca, prof. 1t~trario, al. 1 Consiglio su- ~· nell'accogliere s.enz 'altro la 11ùoya reazione .ad perioré di Sanità:, che cioè 1'inft'J-L~riza mostra esclusionè completa clell ,antica. Ho voluto peruna non dubbia disposizipp.e dii luogo .ed una non ciò sottoporla a ,cont.rollo, seguendo le stesse dubbia disposizione di persona. Quindi,, il Co- indicazioni dii Huppert. I"' 'illustre chimico-fi&iomupe di Roma fu solleci~o aò.. assicurar~ un perlogo. di Praga si serve dei medesimi . reattivi d.i fetto funzionamento dei servizi tutti: d'igiene e Neubauer eccetto il ferrocianuro, invece del ' . . . di nette'.?za pubblica int~nsifiéando quelli di ·vi: qua1e adopera una soluzione a.i .aci.do carn:1n1co gilanza e di disinfezione, particolar~nte sui sotto forma di tintura di cocc1n1gl1a : aggtu?ge luoghi di pubblico , ritrovo (teatri, ci11.effi:atog.rafi~ all'orina la soluzione acetica' di acetato d'ammoristoranti, caffè, osterie.._ ~oc.), é sµ1 . mezzi ~i nio colora con la cocciniglia, riscalda e versa trasporto (tram, ,·eicoli ferroviari, ecc ..). ~ 11 ·cor:. la buretta la soluzione titolata di acetato Consiglio reclamava ancora un me~ro 1nd1spen: uranilico sino a che il l1quido assume una cosabile per raggiungere ,i \..~nET cui la pr~fiJass1 • • • d' uraruo Sl lorazione verdognola. La so1uz1one deve mirare, vale a dire l'intervento cosciente e titola dal canto suo, nel medesimo modo in rapvolonteroso della educazione pubblica, oltre la porto' a una solu~ione di fosf~to bisodi_co contescrupolosa osservanza dell~ norme d'igiene della nente 5 gr. di anidride fosfonca per litro. ~ollettività e individuali, intervento ~ul q~ale I ri'Sultati Qttenuti con questo processo sarebsi potrà contare soltanto quando 1'educaz10..ne igienica' del popolo avrà 111otevol~ente progre(r) BARD. Précis des Examens de Laboratoire. Pans, Masson, 1918. dita. B. G.
NOTE DI TECNICA·..
•
•
1
(11) I
•
'
'
'
[ANNO XXVI, FAsc. 13]
SIZIONI PRATICA
bero, secondo M~rcier, esattissimi, perchè con~orderebbero con quelli: ottenuti con l'.anal1si ponderale. Ed Huppert soggiung·e che esso dà gli stessi risultati del processo primitivo. di Neubauer, perchè quam.do si ottiene una colorazione ·Verde incipiente e ·persistente, if ferrocianu'.ro non svelerebbe nel liquido la presenza dell'uranio, ma la svelerebbe ove s.i aggiungesse ancòra qualche goccia della soluzione uranilica. Nei miei esperimenti io sono partito dalla osservazione secondo la quale la èolorazione ver• dognola, del liquido incficherebb.e il primissimo .eccesso di uranio; ' poichè essa, se confermata ·nelle più svariate condizioni sperime11tali, rentderebbe manj.festamente inutile qualsia~i altro ·controllo. Ho perciò aggiunto all'orina la solu:zione acetica di acetato am~onico, ho colorato ,, ·con cocciniglja, ho riscaldato, ho vers.ato acetato• uranilico fino a colorazione verdognola ii1ci pientissima e persistente, ed ho filtrato: Operando in questa maniera, che è poi quella secondo' cui procede la determinazione del1 'acido ·fosforico, •
, I
rispetto à una soluzione fosforica a titolo noto, 1'eccessò di fuanio necessario per la reazione finale, O'Ve fosse ) una quantità costante, 11on avrebbe n essuna influenza sui risultati numerici. Per risolvere la èomplessa questione mi .era . dunque necessario studiare metodicamen~e ·prima la reazione in sè mede5ima, e poscia in rielazione agli acidi e agli acetati, e da ultimo in relazione all'orina e ai suoi componenti. Sarebbe inutile. rjferire qui i dettagli sperimentali, che non presentano d'altronde ness.u na pèculiarità in confrento delle · note regole anali,, tiche; mi limito perciò à raggruppare i i;isultati · delle mie esperienze attorno ai singoli punti presi a studiare : 1 · · I). La ·reazione dei sali uranilici sull'acido carminico , è sensibilissima. Una soluzione Cli ni• trato d 'ura11io talmente diluita, da velarsi appena in rossigno col ferrocianuro, viene c'olorata nettamente idi verde una goccia di tintura di cocciniglia. • 2) Gli acidi minera11, e gl'idrati, carbonati e • bicarbonati alcalini e terrosi,; anche in tracce, il filtrato dimostra _costa1itemente al· ferrocianuro un. 1iote'Vole eccesso di uran·io. distrttggono ]a reazfone, dando .i11vece le r.eazioni Il processo mi veniva da questi risultati scosso lor proprie (arancio con gli acidi, violetto con gli alcali). · fin dalle fondamenta; ma la Serietà degli sperimentatori che mi ha11rio prec~duto 1n'imponeva La còmbinazione d~lle due reazioni precedenti l'obbligo di ri~ercare 1e circosta11ze ·in cui si ve- ' può adoperar~i··tcon vantaggi? nei saggi alcali• • I rifìcassero le loro osservaz1on1. m:etrici ed acidimetrici, presentando su tutti gl·i Sperimentai all'uopo l 'àcido fosforico, i foattri indicatori ì~ prezioso va1itaggio d'indicare La neutraL"ità reale d'ei liq1t~di co1i u·na terza tinta ·sfati acidi', i fosfati neutri é i fosfati basici; e trovai c~e l'osse'Y'Vazio·ne dell'I-Iiippert è esatta . (verde) conipletamente diversa da quella dell'alsoltanto coi fosfati tribasici, sie rio questi alca- , calin·ità (violetta) e da ,quella del/.' aciçlità (aratilini o terrosi. Se, cioè, si scalda una soluzione . ciata). ' . di fosfato trisodico, ovvero dell'acqua contenente 3) L 'acidp acetico .in piccola dose non ha in sospensione del fosfat<? tricalcico, o ammoni- .influenza sensibi1-e sulla reazione; in debole .ec·Co-magnesiaco, se si colora con qualche gocèia cesso, ne di~nµi~ce la sensibilità; in ·grande ecc.esso la distrugge al pari degli acidi minerali. •·di tintura di cocciniglia, e si aggiu11:ge del nitrato uranilico fino a che la colorazione del liquido. . Un eccesso di .·liranio ripr6duce per:ò la colorazione verde, contrarian1ente a quanto avviene co11 l.-olga al verde, il filtrato non dà col ferrocianuro la nota reazione dei .sali di uranio, ma la dà per gli .aicidi minerali ; , 4) Gli aèetati a~calin.i in soluzioni neutre : ieon·verso ove si aggi unga ancora una pi~col:a ·goc- . <;ia della soluzione uranilica. AdQPerando invece • ~ · . a) i'b. quantità equi,1alente all'uranio, non hanno veruna ("influenza sulla reazione. Ne deriva ~e tale è il caso dell'orina una soluzio11ie ~he l'azione ·del solfato, del nitrato, del (1loruro ·di fosfati fortemente acetica, il ris11ltato è ben e dell'acetato di tlranio è sempte la s tessa; · idiverso; · quando si ma1iifesta la colorazione -Verb) in quantità eccedente, diminuiscono la de persistente, ii" liquidò cotitie1ie 111ia .forte • sensibilità dell~ reàzione (il verde volge al vio.quantità di uranio. letto; si sa, già. che gli acetati · ha:nnò reazione U1i tale fatto però 11011 avreb.b e avuto importanza nel giudicare il processo dosimetrico i~ / . alcalina verso il tornasble e molti altri indicatori) . ·N e. deriva cl1e i 'aggiunta degli acetati alsè medesimo, qualora questo desse sempre gli calini" all' a.cetato di uranio è sempre dannosa~ ai -stessi ri~ultati nelJe più svariate condizioni spe• • sali di uranio atl açitlt minerali è, invece, danrimentali; r.ichiedess·e , ci'oè, sempre e 1n ogni nosa solo quando l'acido acetico è in ecoesso sul-caso il. medesimo e02-esso di uranio per arrivare l'uranio per !ormare· l'acetato ; alla reazione finale . ~ evide11te, infatti, che una 5) (}li stessi acetati : ,·olta titolata esattamente ~la soluzione uranilica -
j
•
•
aa
1
.
A
,
\
•
•
..
• I ..
• ,
• • •
'
•
• •
IL POLICLINICO
. a)
•
•
.:i'~Ir. tin soluzione deboliùénte
a~ida, riproducono la colorazione verde ; · b) in s9luzione forteme11te acida, non mo· · dificano il colore arai1ci9. ' "'· 6) I sali akal~ni cli acidi dE)boli (borati, tun-. gstati, molibdati, ciant1ri, ecc.) (Ìistiùggono la reazione. f r, 7) L'ebollizione pjù o meno viva, o · più o ' .. .. . meno prolungata, influisce sull,.a reazione, quando sieno presenti acidi, acetati ed ammonio ; in gu.i sa che, caeteris paribus, si, hanno risultati sensibilmente diversi secondd chè . si lasci bol_lire più o meno ' vivamel\te, 'più o meno lungo tempo.. Dalle esposte cose deriva cli'e: la titolazione dell'acido fosforico mediante la reazionè ""carmino-uranilic~, è estrem;ani'ente. circostanziata, di- · pendendo la sua esattezza da un numero grandissimo di circostanze che ·è i.tnpqssibile realjzzar tutte di volta in volta'. Pèrchè,' ammessa pur .... • , re la possibilità di aggiungere quàntità di acido açetico ed acetato ammo11ico rigot9s..<,l.m~nte de .. • terminate, tutto c.iò non bastèr ebbe, chè sarebbe ancora necessario o cono~éere la' quantità d'ammoniaca esistente nell'orina, o previament~ eliminarla. E nemmeno ciò" basterebbe; perchè bisognerebbe pure conoscere qµ ~1\w.rinare le quanità di ammoniaca che, prtn$ ~effetto ~dell'ebollizi\0. ne, si formano Jn senQ stessq,4~Jl'orina, dall'11rea e dalle al tre sostanze ammoniacali".- .E . da ultimo . bisognerebbe poter calcolare l'ammoniaca che si\ volatizza per ·effetto dell'eboll.~zjon.e- sull'acetato • ' ammoruco. 'J • Tutte queste cose rendono, tin u.rologia, enormemente fallace la reazione car.rp..tino-uranica applicata . al ,processo di Neubau~ltro~om~ però le cause d'errore dipendono dalla presen~a de~li acidi e degli acetati alcalini, ho yitJHf,o vedere se non fosse possibile eijJpi.l!ar gli uni e ·gli altri, separando, per . es., l'acido fosfor~co dall'orina a110 stato di fosfato - amm<Mtco mag11'esip_co. ir.o scelto q\lesta forma, sia peichè essa · è1 perfettamente definita e insolubile n ell'acqua calda, sia perchè la .reazione dei sali uranilicì S'u' ·di essa, in Liqui di acetici, è ben nota, e rap1Presentata ' • f dall'equazione : . ~Bn -PO, NH, Mg+ (N03) 2 (U6j~!:: 1'04 NH4 (U0)2 I + {N03)11 Mg~"" r ~ ' Mi restava a ricercareq s e in liquidi neutri la reazione fosse la stessa. A tal fine sospesi in acqua d~l fosfato triplo, <Jolorai con tintura di cqnciniQ"lia, riscaldai e ag,"1 .. ,_, (J g j unsi con la buretta una solu r jone di acetato uranilico fino a colorazione verdognola Ì11cipiente e persistente. Filtrai; il filtrato non preèipitò n è con ferrocianuro di potassio (assenza di ura· •
1
..
.. \
•
•
+ .
\.
fj~
t
(20)
.I
[ANNO
FASC. 13J
nio), nè con miscuglio lnagnesiaco (assenza di acido. fosforico). La Pt:~ipitazione dell'acido ~ io sforico e dell 'urariiò era, dunque, completa. Per assicurarmi. poi che il precipitato constava unicamente di fosfato ammonico-magnesiaco e.. non contenesse, ·p er es., come poteva dubitarsi> ossido di uranilo, lo bollii a lungo in una sol'uzione fortew,.ente acetica di acetato di sodio; jl :filtrato non reagì col ferrocianuro, e ciò dimostrom~ che il precipitato non conteneva ossido di uranilo, il quale, se p~esente, sarebbe passato in soluzione nel liquido acetico! e ' 'quindi 11cl • filtrato. Per controllo di . tali esperienze feci Lla · u ltimo due saggi con la st essa quantità ·di fosfal•.> ammonico-magne·siaco: nell'uno, sciolsi il fosfato coti acido acetico ·e t~tolai l'acido fosforico ç0l processo . di Neubauer; nell'altrò, sospesi 11 fo- · sfato in acqua, colorai con ·la cocciniglia, riscaldai ed agg·iunsi" acetato di uranilo fino a colorazione verde incipiente e persistente. In ambedue i casi usai la stessa sol~zione uranica, e ne. oc.corsero volumi sensibilmente .egu ali. La reazione dei sali uranilici sul fosfato am-· • 111onic,.o -magnesiaco è dt1nque assolutamente la stessa, sia ·1che il fosfato resti sos1>eso nell'acqua,. sia che venga disciolto • con acido acetico. Da tali esperien~e scaturisce la conseguenza che la reazione carminico-ura11ilica, inapplicabile tanto in soluzioni acide quanto in presenza cli acetati e di altri sali solubili di acidi deboli o _ debolissimi, può in,1ece applicarsi quando si precipiti. previamente l'acido fosforico sotto for' di sale ammonico-magnesiaico; in questo. moma do si elim,ina anche, dall'orina, un'altra causa di errore dovuta al colorito e alla prese11za di sali ad acidi dèboli. · Ed ecco i.n qual maniera potrebbe proce~ersi. 50 cm3 di orina bruta si mettoi10 in una capsula, si aggiunge, a goccia a g.o ccia ed agitando, dell'ammoniaca fino a comparsa d'un precipitato persis·t en·t e, indi. circa 10 cm3 dell'ordinaria tnistura magnèsiaca, e si scalda. Co11 ciò> tutto l'acido fosforico precipita. Si lascia depositare ciò che avviene rapidamente, si decanta la . massi.ma parte del liquido sopi;astante, si aggdungono 30-40 cm3 cli acqua. distillata, sii scalda e si decanta di nuovo. Si ripete l'operazione 3-4 volte, per essere sicuri che il precipitato è lavato perfettamente·, evitando accuratamente per· dite cÌi precipitato. L'ultimo saggio si; scalda a fuoco libero, fino a · che il liquido più non èol?ri in azzurr0 la carta ròssa di tornasole. A questo momento il. liquido è neutro, quindi non contiene più ammoniaca libera, e il saggio è pronto per la titolazione dell'acido fosforico. A tal fine si aggiungono 4-5 gocce di tintura
-
)
. •
XXVI,
•
'
.
•
[ •.l\.NNO
XXVI,
FASC. 13]
SEZJ.ONE PRATlCA
•
di cocciniglia, e poi, sempre a caldo, la . solu zione titolata d~acetato 11-ra1iilico f.1~0 a ·colorazione verde incipiente e persistente. La soluzione uranilica dev'essere titoiata nello stesso modo in rapporto a u'na soluzione di acido fosforico a titolo noto e convertito in fosf~to triplo. L'esecuzione noti presenta _p articolari. difficol- ' tà: le operazioni che essa t:iohiede sono delle più elementari, e ·non richiedono speciali -v'irt1.tosità tecniche . Sicchè .il dosamento <dell'acido fosfor.ico così eseguito può ben sostituire quello antico di N eubaner, del quale possiede il rigore, e sul quale offre il vantaggio d'l).na maggiore facilità d'esecuzione, a causa appunto della reazione finale · che avviene in seno stesso al liquido. La stessa previa precipitazione dei fosfati non è che uno· svantaggio solo apparente; poichè è risaputo cJ1e i risultati del processo · Neubauer originale nell'orina bruta sono s0l' tanto appros~imativi, e iChe anche con esso, quando· si vogliano risultati prec~si, la previa s~parazione dell'acido fosforico con. la mistura ~ la?.nesiaca ~ sempre indispensab~le. .Resterebbe a vedere se il costo dei reattivi e la necessità ~ella .previa pr·e parazione e depurazione del fosfato am1nonico-mag11esiaco non fac~iano desideràre un più se1nplice e più economico processo ; posto che la · cb imi ca analitica <>fire oggidì molti e lementi per ottenere la determinazione dell'acido . fosforico con operazioni alcali-aicidimetriche, vale a dire con operazioni ·analiticP.e cklle più .facili e delle più semplici, alla portata pr:fino dei ·principianti (1). Conclusioni : • 1) La reazione carmiinico-uranilica non si può applicare al processo originario di .Nettba'uer 1n luogo delle reazi~ne del .;ferrocianuro; 2) Essa può appl1carsi alla deteru4'1aziop.e dell'~cido fosforico solo in liquidi neutri e in assenza di sali di aci1d i deboli, e a condizione che nel corso delle operazioni non si dia luogo a produzione di acidi nè di ammoniaca. Così ad . esempio, non è applicabile ai fosfati bibasici, tanto meno ai monobasici, perchè essi, reagendo su sale di uranio, mettono• in libertà una' parte dell'acido cui questo è legato ; 3) P~r applicare in urolog-ia la reazione carminico-uranilica, è indispensabile separar prima l'acido fosforico allo stato di. sale ammonico-magnesiaco, e poscia oprare· a caldo su qùe~to composto ben d~purato e sospeso in a-equa perfettamente neutra o neutralizzata. , Chieti, 30 gennaio r919 . . 4
•
• •
-
•
,
•
(1) Ved. PrTTARELLI, i11i ?netodo di determi11a.-
zione alcalimetrica siniultanea deìl'acido fosfo. rico e del~' acido solforico n-ell' orin a, in « Riforma Medica», 1918, n. 47 · "" I
lCC~DEMI~. ~OCIETÀ MEDICHE, CONGRESSI (~OSTRI, RESOCONTI F ARTICOLARI) •
·
<}jr. .Hl•
Regia Auadepila 1Medica di Roma. ·
.
. Seqµt~~
r
.
.
"'"
. dicen1bre 1918.
...
ordinaria del
22
•
•
(Presidenza~ del ; '·
..
~
\
•
•
p_rof. sen. I. DURANTE). · '
t
'
t
•
. *
.
Olnematizzazlone spontanea dl monconi . ~i. dell'avambraccio. •
'
•
~
•
Il '
'
Il .presidente Se?Jatore Durante, prima di dare
la parolà su le comunicazioni presentate, invdta gli accademici a voler osservare il soggetto presentato .dal prof. Alessandri amputato a1 terzo • supe~iore. . dei due avp.mbracci 1 che senz-a alcuna cinep·l astica utilizza ,i suoi monconi in maniera meravigliosa per i più s·var.iati ))isog11i (togliersi 1~ gia~ca!~_.,P-fnetter~ela, prendere tin solpo dal taschino del _gil~, riconoscendolo al tatto, ' prendere, aQCe:t;\dere e portare alla bocca una sigail .,,. retta, scriver:e con una certa celerità, ecc.). Il prof. Alessandri nella prossima seduta esporrà ~1 suo pen~ierJ ~ul nteravig·lioso fenomeno. .. I
•·
•
I
,..
I
..
I
-
'
•
•
•
._ ~ ."} Affsla motoria. .
. Prof. G. M~rNGAZZ1NI. Presenta all'Accademia il cervello di ùn paii€nte che era rimas_to per molto tempo e find 1a1la nlorte afietto da afasia motoria compLeta senza''cije si fosse stabilito alcun com.: p~nso. I tagli· frontal~ attraverso gli emisferi cerebrali dilh{)stra!no . che;Jla reg·ione prae e supra . lenticularis di :sinistra era distrutta ed edema' tosa in parte in ·m odo da interrompere la c~ municazione fra la area di Broca e il lenticularis, form'amotìi'.·tr. imaste integre.
InttStìlo ad aléune vedute recenti sull' azione bloftslca dei raggi x. '
.. r,< '
Prof. 'G . GHILJiW?UCCI.--Riferisce le espetienze compiute. e ne comunica l~ conclusioni dedotte. Esse d.imostrano come non vi sia da fare un cieco affidame_pto nelle misure puramente fisiche alle -quali: do,vrebbe . ~ggi11ngersi il criterjo biologico desunto dall'esi}erimento e dall'osservazione cli11ica. Nella sua ultima comunicazione all'Accademia 1'0·: ·proP,Os~ '"una unità di misura biologic::a per la terapia profonda: farà una p'ubrlicazion~ documentata ·~5u11... argomento e svolgerà· più ampiaµiente i ooncetpi acc~nnatru in questa e· nelle note precedenti è 's i lusinga che da tale esposi- · zione J ..~:~erget'~ ~· aif2B.'e con maggiore evidenza 1'utili\!à. di 11tia ~fni;sura biologica ·per la radiote- · . . . , rap1a . . L°f0f:( Dott. ENNIO GROSSI. oof r . .J' J
•
•
• '
•
(zr)
•
~00
'
. IL :POLICLINICò
•
(ANNO XXVI, FAsc. 13} I
·APPUNTI DI MEDIOINI PRATÌCX.
è ri VIC>lta. StUll 'esofago, ia ma1gmido il SM1daio-.o-ii0> sia inconcludente e. la radios~opia impossibil~ e \ sru di' _1esso· 1sl ifermia1 ool 1sospetto <li tumo11e · delJa. OASISTIOA. '.,1r iregtione .~ervacaJJe de1l '1esofago. . ,. ' .L '1aiutqp.sd.ia oonfurma -il sospetOO. ' La forma .laringea del cancro dell'esofago. T.utta i JlllleZ~i .diaiginiostici, ainche i più moder.ni' • Il mncro • de11 'e00fiag.o :non ··4a· una sintoma.t oe irisolutivi lPOSSlOno lfiaJJ.iTe a pr:oposi.t10 del cancro. lo,gia sempr.e uniforme, che ricl1i8.·mi .1'attenzi,ollle de11'esoia.go a furm.a llariingea_.' Il .risoont·ro bocdirettam,ente isu;ll'òrgiasnio ·~olpito ; talora i dica1e, :eome ii·l .r1umore tdJ:i glou-glou, d.ovuto' al pa1ssturbi, arousati dai ,pazi-en't1, . richiamano l'atten- .saggio idei li1qu.idi . .aittraver.SO 1 llll. pÙinto stenosato,. rnon iiorni~tro resu1taiti •precisi e decisivi; il cazione. 1del ·medioo isul ,lla.riing~, çion aooessi di .st0iffooaz1one, disturbi . nella .respirazione 1e tilleillla ·fo- · iteterismo 1e !lia .raxliosCQPia oon oono iJ più. dclle• I . nazione. v.ol te praticahili a IClaJUlSa de1lo spasmo laringeo o. della ~e spaSID!odiica; mè miglior aiusilio offre Già nel 1879 Gougenheinm :av.eva segnalato, in il -J.ClJt'.i.ngosoopio. iLa pulsazione lacriingo-4-achealie9ccaS.ionie di 11na ste11i0si .oa.I11Cerosa qell'~sofago, di 1~te1lmo ie a'ÌilllegUJagiliainza 1PU·pilJa.r e di H1 tuna d01ppia ·pairai1i:si dei laringei in,fer1ori. 1 M:archam1d 1hla insistito inella sua ' itesi .su.gli ac- . z~g SO.IlJO 1siintomi tpoco oootaniti, ~' . amche se p~e senti, co.stitu.-iooooo :una imdicazione .m olto vaga. cessi di soffoic,azio.ne e di 1'Pseudo .aingri.na... che L'ésofiaiglQSOOpia ·delJa 1pair:te Slljperiore · dell'esoaocoml?agna.no talora d. 1D.·e qp1asmi del[' 1esofago. Gaaucher e P~tel narrai+o di un malato in cui, ·.fago è •da ·G .ui!Slez lI1ÌJO<)nosciiuta come iliffici:le per i caiocri delilia ,r egione : 1S1uperiore esofuigea, e la prima della sindrome steuotica~ la malatt1a esor' dì con voce rauça, 1dispnea 'progressiva con cor- · resip 1oraz1oa:ue è 11DJ01to dolorosa. . Tu1ora la rliiiaiginosi è mggiU1111t.a per _e].1mi.nanage tale tdh·e iob·b.1 igò iad 111na :tracheot1omia. · N.e l caso 1cli ·H uir.s tel la malattia comi:nciò con zione, ma !Più come diagnosi sos.petta che .ac..._ d~s.turb~ die11a .fopiçtZi1 0ine, icon dispnea, che pOiiitò cerlata. • t. p. alhjr ·motr1te per asdiss.iia, e l'autopsia JÙ.Vieùò un ca1N)r 0 .deiLl '·e siofaigo, che .i1 mbrigliava-i 1r.icorr,e ruti; La sintomatologia dei neoplasmi nessun 1disturbi0 1c1e11a deg1lutizj-0n•e. dell'ampolla del- Vater. Nei malati di Rénault e di Oulmart il neoplas 1nia 1dell '.esofaigo fu pr·eSO èLuTante la vita ris.p et·. tivam·entie 1per tlill ca.IlJC'ro del Ja.ringe e p:er un L'inizio di un pro~~sso neoplastico nell'a1na1i:ueu.ris.nia d e11 'aonta ; rn ìq ueJ.lo di G.aillrurd i 1 polla del V a ter di.fferisce aa un caso all 'al trò, malato _fu inviato in clinica . laringoiatrlca .per ma in ge~erale vi sono dei fenomeni premonipatalisi della corda vocale destra. t;.or1 di dispepsia, dolore, disturbi dell'appetito LI caso, infine, 1deSÒr.itto da Mu·nier ~presenta (talora aumento, tal altra diminuzione) con. di- ' dimagra:menito, .ra~.nè, dispnea; i tenbutlvi di sgµsto per la carne. La digestione è di so1·ito p.air.lare 1e di degluti•rie proviocano t'O.sse stizzo~, · lenta, con senso di ripienezza epigastrica dopo con 1espatt~~o .spesso tinto i~ rosa, dispnea ttm>- i pasti; talora si . I?-~nno parossismi dolorosi sede.nata miel r~poso ohe icresce CQil il.o. sf<>rw, non guiti da vomito; la diarrea- si alterna con la còdistùrbi drella <leg.lutiuo.ne. ,Infiix:ie il mal.alto di- stipazione. · vienie aifo.no e IJ?eris.oe· 1per asfis~i.a : l~<11uitoip.Siia :ciLa sopraveniente emaciazione può far sospetv1e.la ti·n cancro vegetainte diei1 'esofago. N unier tare un neoplasma· <li cui non si può precisare prqx>n.e . di distim.gu1ere u·nci forma laringea del la ~ocalizzazione; la .comparsa dell'ittero richiacancro dell'esofago. merà l'attenzione s ul tratto biliare . . A questa. casuisti-ea ia.g giungono un conrt:ributio - L'ittero è un sintoma costante ed importante,. cliruko E. Cottà.n e C . Saloz (Arch. des Mal. de ch·e app.a·r è in mezzo alla piena salute, oppure l'App. dig esti/, 1 9 18, 111 • 1 2 ) oon runa s·t oria molto è preceduto dai sintomi ·a ccep.nati. Da principio d:im00itrativ:a. Si tratta d.i un malato che aivvente può essere intermittente, sia per contrazio~e. spai iprimi distttrbi della sua malattia "v.e rso Ja metà stica dell~orificio del coledoµ, sia per variazioni di settemb.re : iaocessi di tosse, dispnea a paa:os- di vascolarizzazione del neoplasma.. Ha i carats.ismi; a gien·nari.Ò 1preoon.ta vQce bitonale, disturbi teri di un ittero da ritenzione (feci scolorate ed r~iraito1·1 e 1diffic,o ltà di 1t1Uttrir$i, p,o ichè i ten- urine cariche di pign1~nto biliare) e può arrivare t aitivi di ailimientazione determinamo oocessi di fino alla melanodermia. tosse 1e id.i .soffocazione. , Comune è il .prurito, talvolta gravissimo : occasionale lo xantelasma. D.i !tali distmtibi .si trova ,l a causa nella par.ailis.i cle1 rioor:rie~te : m ain.caino sia un aneurisma delI disturbi digestivi sono vaghi; la diarrea che J 'a10irta, o u.n tumo11e gam.g1iona·r e; 1'atteniiorue si riteneva un tempo un elemen·to importante
.
L
1
•
1
.
1
1
•
(22) •
•
•
--- •
•
'
•
[ANNO XXVI, FASC. 13]
·
SEZIONE :PRATICA '
•
per. la diag~bsi non si . osserva che nel 51 % dei . L'olio di c-eJ;iopqdio nell'anchilostomiasi. casi ; essa e provoc':lta dal fatto che manca la ~ 1 • • . scissione dei grassi, dei quaÌi -~i trovano · numeSecondo recenti ossen atloni (cfr. Lancet, II :ose go~cioline all'esame microscopico delle feci; ge~. i919) l'olio di >ehenopodio sarebbe men(}. in que~te dop~ un past~ di -carne, si ~invengono \ tossico, meno co~t~so, e più . effica~e eh~ jl' tifìbre muscolari ed elast1cqe. · m?lo ed .a;vtebb.e inoltre un effetto maggiore su. L'ingestione di c(lpsule contenenti ·joduro di · gli ascaridi associati con l'anchilostoma. I rist1l1 po~ssi_o non è seguita da eli.minazion~ di jodio tati. fallaci · sa~ebbero ?a attribuirsi alla picconell 'ur1na; quella di salo! no11 è seo·uita da eli- ~ezza delle dosì. . . . . , 0 mi.nazione di acido ·salicilico. ' Le quantità giuste' sarebbero le seguenti : olPoco valore diagnostico ha il dolore, che spes- tre '60. anni, 40 goccie; fra 21 e 60, 6o goccie ~ so è ·assente e non è intenso· la febbre è ·stata da 1I 1 a 20, 40. goccie_; -sotto i IO anni, 3 goccie riscontrata nel ro % dei casi.' per ogni anno di efà; per le donne incinte, 18 Verso la fine si verificano disturbi cereb~li gocci~. · . clelirio ' conia , -convùlsioni . . .La. dose va divisa in· due parti uguali, da .som. L'analisi del sangù.e dimostra una o-rande ri- mirustrar~~ a~le 7 ed all~ 9 d:e1 mattin?, dando, duzione dei corpuscoli rossi e dell 'e~oglobina. la sera prim~, del solfato di, mag~esia diluito ri.n Rare sono le emortagie intestinali e la gliic6 piolta acqua, purgante. eh~ va ripet~to due ore suria. · dopo la secon·d a dose di olio di chenopodio. -Nelle iso1e Figi si ~arebbe ottenuto con questo Obbiettiva.mente si può_ riscontrare un· fegato ingrossato, liscio e duro. Nella regione della ci- n:i:e~od? l '85 % delle guarigioni; sopra .IOOO guastofellea si può palpare . una massa mobile, re- rig1oru ottenute nei primi tre mesi, di applicasistente e dolorosa, la cistifellea è ingrandita zione, s·e ne sarebb.ero ottenute 801 dopo due tratnel 92 % del casi. . tamenti, I84 dopo 'q uattro, e 15 dop.o cii:i.que. In complesso la sindrome di Courvoisier-TerNessun effetto spiacevole è segnalato dopo lo uso del medicamento. rier (ittero da rite~zione, decolorazione delle feci [R~cordiamo che intossicazioni da olio di chee dilataz.ione della cis~ifellea) è 1'unica «~he per- nopod.i10. vènnero osservate anclie dopo la .sommetta una diagnosi di neoplasma dell'ampolla mirustrazion~ di sole 40 goccie, é éhe da noi il del Vater, ed è da opporsi al complesso sinto- dott. Di Giovanni non potè ottenere apprezzamatico della litiasi biliare con ittero intermit- bili risultati nella cura dell'anchilostomiasi pure tente e retrazione della cistifellea. av,endo somministrato il rimedio a dosi piuttosto • (Medical R ecord, 30 nov . .1918) . ele, ate. N. d. Redatt.] . , 1
1
1
•
.
FIL.
I
TERAPIA. Il calomelano nelle em·orroidi e nel prurito
Sui sieri zuccherati.
•
anale~
.,
FIL.
"
S1 ·v a ora .diffondendo I ,.u so del siero g11u cosato , (
L'applicazione del calomelano .in polvere sulle e~orroidi, dopo che la cute circostante è stata qen pulita ed asciugat a , fa cessare prontament;e il dol.o re : quando po.i t ale applicazione . è stata ripetu,ta di\'erse ·volte, l e emorroid.i rimpiccioliscono gradatamente e si trasformano in lembi di pelle pallidi ed indolori. . Nel prp.rito anale poi il .c alomelano agisce quasi come_ u110 specifico; spol ver.izzato nella regione anale, dopo la defecazione, vi fer'm a un intonaico biancastro, di cui si vedo110 le .tracce anche dopo 24 ore. Questa. azione ciel c'a lomelano però - si c:ttiene soltanto usandolo 1n forma di polvere; incorpor~to in un unguento esso è invece inerte e parecchi hanno dovuto notare che dopo l 'i11efficacia di una lunga cura di unguento di calomelano, è bastata l'applicazione della polvere, per portare r apidamente sollievo. • · (Medical R e'View, febbr. 1919). · · I. P.
a prefer~nza ' di quello semplicemente clorurato • specialmepit e negli stati infettivi accom.p agnati a reazioni renali, che .d ill!in.u iscono la p ermeabi. 1ità di' qu,e sto organo. Come sucoeda:nei, sono stati c.-0nsigliati i si·eri al saecarosio eçl ,a{ liattosio; questi zucéheri p erò, a differenza del glucos.i o, ]fanno 1'inconvenien.te di ,n on ~e~e ,affatto utilizzati dall'organismo e di , passare integralrnente lllelle orine. · L : ·nuprat e A ; De!l}olon .(Paris médical, 5 ottobre r918) fanno i·noltr.e rilevare i pericoli a cui si può andare, ino~n.tro usaindo il glucosio del commercio; }>rod-0tto se~pre impuro, ricc-0 di destrine e contenente al,tr;e sost anze .estranee provenienti dalla saccarificazione so1forica. · Il saccarosio invere può ottenersi chimicamente .pur-0, e ad un ·p rezw .n on eccessivo, per trasformarlo in glu.c·osio, ·basta sottoporlo ;ad ll·n processo di inversione. Gli AA. consiglia'no il seguente procedimento. T
_
•
.
(23)
• •
' l
'
IL. POLICLl.t\ICO
I
[ANNO XXVI,
"F ASC.
13]
•
P~r il siero i~otonico: ~ccarosio gr. 5.40; acqua distilla~ q. b. per 100 crnc.; acido cloridrico nor-
-.
male sei goccie per ogni 100 eme. · Per il siero -i per.tonico, la st-essa :formola, aumentando . la dose di saccarosio a gr. 10.80. Sterilizzare 40 ·m inuti a . roo0 , poi 15 minuti a 11~e. Contemporaneamente fare steril-izzare delle :fialette ?On soluzion e di bicarbòna.to di sodio (ott-0 g.~ocie di .soluzione in ormale per ogni ·e me.). · Al mom.e nto dell'uso,. assicurare la neutralizzazi011e del .siero aggiun.g endovi la soluzione di bicarbonato del.le :fialette_, iJl proporzione di un eme. per ogni roo eme. di - siero. . Con 1'azioné dell'acido cloridrico, il ·saccarosio è invertito i·n glucosio, .p erfettamente assimilabile, come hanno potu.to a~tare gli AA. in un ~so .di ins-uifficienza epatica, in cui hanno somministrato 200 gr. di siero isotonico nelle 24 ore. .. 1
FIL.
TECNICA. dell'al~umfna
I
u sato, for.nisce risultati talmente erronei, c~e dovrebbero farlo abbandonare senz'altro. l~ '11nico metodo, che dia garanzia di precisione, è quello ponderale, m.a esso nOJI è abbastainza g,emplice e sp-e dito sì da poter essere usato nella pratica corrente. Risultati aibbastanza esat.ti si ottengono col metodo diafano-metrico, che propont L. Bauzil (Pa.ris médical, 5 ottob!e I9r8). Si adotta come· campione permanente dii confronto un'urina in cui si è determinata l'albumina .per pesata; la si filtra e si diluisce. in modo da ottenere un gran1mo di albumina per litro; per la diluizione, si usa I.a soluzione· seguente: cloruro di sodi·o gr. 7.50; oianurio d~1 mercuri.o gr. uno; acqua disfillata 9.6 per Iooo eme. ' In u·na serie di tubi di calibro uguale e ben trasparentj, si mettono quantità crescenti di tale urina (da eme. 0.5 a: eme. 2), completando poi con la soluzione cloniro-cia·nurico il volume di ro eme. Si ~ggiungono ad ogni t_!!bo due eme. di soluzione di acido tric.loro-acetico a 20 % e si chi udono i tu·b i con tappi di gomma o saldandoli alla lampada. 11 :reattivo produce 11ei tu.bi ttin i!lltorbidamento di intensità crescente. ' Tali tubi .si conserva?o a lungo e servono per il ·d osamento, che si esegue sul.l 'urina in esame filtrandola {eventualmente su t alco) e diluendola con soluzione :fisiologica, in modo di avere una concentrazione approssimativa da 0.05 a 0.2 %o· In un tubo delle stesse dimensioni di quelli <X'n i campioni di confronto, si mettono 10 eme. di urina e 2 eme. di soluzione di acido tricloroace(24) I
•
FIL.
POSTA DEGLI .· ABBONATI. (Io62) All 'abb. n. 7595 : , Vi . è il li·h ro « Fascia.t ure ed Appar~hi 1 del compianto dott. U. Sabel1ico, edito a Firenze dalla Tipografia Barbèra (1907). F.
J .
..
.
. Movimento della popolazione del Regno nel ; 1916. - Le statistiche della popolaz:ione1 p~ ~1 fat~o della guerra hanno . subito in questi anni
nelle .orine.
·11 metodo di' Esbach, che è il più comunemente
•
•
\
•
Dosamento
tico, e si · compara l'intorbidamento prodottosi CiC?n quello della serie dei tubi di ca.m·p ione, · :fì..n-0 a trovarne uno cne gli sia uguale. Così per esempio se si trova ugllale intorbidamento con il tubo corrispondente a gr. 0.08 e se l~uri'lla è stata diluita IO volte, si avrà un contenuto d'albn.m:ina d1 ·0.08 x ro = o.8 % 0 •
,
delle modificazioni tali di cui non è anc9ra possibile precisare la portata, sia perchè la cifra del numerò dei morti dJn guerra non è ancora esat.t amente conosciuta, sia perchè la' popola. zione è andata soggetta a ·notevoli ed incostanti mutamenti con prevalente spostamento verso l'Italia settentrionale. Date queste evidenti cause di errore, i calcoli statistic~ riguardano &oltanto il compl~sso della popolazione del Regno_, che nel 1916 è risultata di 36:631.491 abitanti (non calcolando i morti in guerra). , I matrimoni hanno subito una evidente diminuzione che va a.ttribudta alla guerra; dal quoziente di 7 .03 per 1000 a~itanti nel 1914, sì scetide a 5.11 nel 1915, a 2.89 nel 1916. Nascite. - Il quoziente per 1000 abitanti, che era di 3r.07 nel 1914 e 30.53 nel 1915, si è abbassato nel 1916 a 24.07 ; conseguenza questa della diminuita nuzialiità. Fra i nati v.ivi vi sono stati 84,5.027 legittimi (95.85 )~) e 36.599 ·ill<Jgittimi (4.35 %; nel 1915 sono stati .4.15 %). I nati ·morti sono stati' net 1916 37..236 (4.05 %1 di poco inferiore al· quoziente del 1915). Morti. - Nel 1916 sono morti 721.558 individui, cioè 19.7 %o abitanti e 82 per ogni lOO nati; non sono compresi in tale cifra le perdite di guerra, avvenute fuori del territorio del Regno, o in • ospedali da campo o s ul campo. • Nel 1914 la mortalità è stata di 17 .94 %o ; nel 1915, del 19.56 (escluse le ·vittilme del terren1oto), _, e di 64 morti per 100 nati. (Dal Boll. di Statistica). FIL. 1
•
,
. .
f:L\.NNO
• XX\~ !, FASC.
•
r3]
s1<~1o~E PRA'r icA
•
• \
NE·L ÌiA VlTÀ ·· PROFESSIÒNA·LE. I
nemico di ogni cosa buona, contro quella buroPer il dopo guerra del corpo sanitario militare. ctazia della quale no~ è possibile s'pogli~rci pur I .La guerra con le stte 'molteplici ripercussioni costatando11e e Jnagarj déplòrandone ogni giorno i tristi ·effetti. Bisogna.· .affrontare coraggiosadove,ra necessariamente apportare 11~a· 1>erturbazione nello equilibrio s~ciale ossia nellò asse: mente . la qu'estione ed applicare prov\:edimenti · 'eccezionali che il ·momento richiede. stamènto diegli uo1nini di fronte alle e.sio-e11ze o . Non vi ha dubbio che un numero considerevole della 'rita. Volendo studiare rigorosamente il · di mecl'icj troverebbe nella rinno·v ata Istituzione fenomeno dovremmo indagare gli effetti sopra t1:p.a posizione conve11iente· ma conseguibile solo i. ~ngoli individui piuttosto che sulle Yarie classi sociali; ma purtroppo le tendenze si sviluppano a determi11ate ,condizio11i. Se nello interesse del ser, izio è necessario s ja110 preferiti coloro che oggi in senso contrario con danno non lieve .per il ritorno allo stato di .equil1bri~ . Non mio • 11an dato pro,·a di ottima preparazione alle m ans'ÌQ_n i alle qu:ali verrebbero chiamati, per un sucompito addentr~armi . 11ello scabroso argorp.ento e d,altra parte non ·vorrei esser ,tgi.cciato di in- . premo fine .di giustizia do\-rebbe .fra qt1esti avere coerenza se malgrado que~te prémesse mi.1· oc- . la pref.erenza .chi dette ,·er;.imente alla P atria il contributo delle proprie enérg iè non solo ma cupo degli interessi di una #classe. lo elette a detrimento gra \-e, rea_le clell~ stta po. Il problema ùel do po guerrà affatica la ment~ sizi<>ne ecoùomica. Questi . i concetti rigorosi p·er cli tutti si vanno delineando tendenze le quali ·1n ultim~ analisi convergono ad ttn medesimo Ja· cernita , purga ti cla og·ni burocratico preconcetto di gradi, di età e s.opratutto artific.i osi r1unto; ciascuno attende dal Gover110 provvido la soluzione dell'arduo problema nella manie- privilegi e di ·d.iscutibili bepemerenze. Un proyvedimento che avesse per base i prinra più confaic1ente alle proprie àspirazioni. cipi: sommari~mente aic.cennati dovrebbe trovare Anc~e la classe 1nedica recl~ma 11 d~po guerr~ il conse11so .di tutti co1ne quello che -corrisponde E:- d è natura1e. In fin dèi conti la guerra si è ripercossa anche sui niedici. Tra essi, come tra agli i nteressi supremi dello Stato, .al decoro di ttna classe, al , rantaggio cli ·non pochi -che alla ~li altri,' .chi ha g11adagnato, chi ha perduto duPatria dettero ·i1on solta11to il presente , ma an• rante lo svolg·ersi del grande cataclisn1a ed ora si . reclamano dal Governo pro·v vedimenti ripa- ·cl1e l 'avvenir,e •e che per tanta · renunzia meritano con1penso . .Nè è fu,ori di 111ogo porre in evidenza rativi. Il ·Policlinlco h a pubblicato un arti€olo « Per il co~e i medici si trovi110 . dal lato del proprio coldopo g'lterra del Corpo Sa1iitario Militare>>, argo- locamento ri.n condizioni :di grande inferiorità i·11 . confronto clel1e altre classi di liberi professi'omento non l}\rivo di i11teresse s11l 'quale mi per• 1netto esprimere il mio pensiero. Senza d11bbio ·11isti. Gli av·v-0cati gli ingeg11eri, i chimici , ecc., . il servizio nella Sanità miiitare può per non po- • hanno apetie çl.inanzi a sè molteplici vie di1v erse; ch1l medici rappresentare un giusto miraggio per i medici. ~na sola nobil~ ma trist e, l'assist enza ai malati. il proprio collocamènto o per ristabilite il perQueste co11'siderazio11i sono ~nspirate al titolo duto equili·b rio economico. Il tema è importante dell'artieolo del Policli'Yl.ico del quale però non e se da un lato riveste caratteri di interesse per~ni senti:i;-ei affatto aisposto a firmare le c-qngusonale per i medici che potrebbero da quella parte aprirsi una discreta ,;i~, dall'altro lait:o sioi;ri le qttali te11dono a .s tabilire pri vilegi ed a sa~zi onare sistemi cl1e la esperienza stessa di,.,. (1ffrirebbe al Governo occasione ' eramente ecce. mostra contrari al buon andamento del servizio. zionale per il riordinamento di uu servizio tanto
.,
•
1
e
e
ai
#f ..
1 ,
•
•
1
•
importante e sia prima che durante la guerra assai discusso. lqon voglio abbandonar1ni ad argomentazioni" che potrebbero apparire inopportune . od irriverenti e mi soffermo s u una linea generale. La Sanità da · quattro anni ha ..~r\-11to tra • 1nano la quasi rtotalità dei medi~i 1.taliani e do''rebbe anche avete avuto agio di valutarne esatta~ente le singole attt1udi~. Scegli~re tra costoro i. più adatti con criteri veramente rig·orosi, trasportarli nei nuovi . quadri della Sanità significherebbe .assicurarsi ttn servizio ,-eramente alla . altezza della situazione. È facile ·obiettar.e che siffatto provvedimento urta contro il n1a.s simo '
Dottor
•
,
LlJIGI \'ERbIANI.
• •
Cronaca del movimento professionale. ,
Federazione degli Ordini dei medici. ,
In. l,1na lettera diramata ai presidenti clegli ordini, il dott. Ballerini dichjara di considerarsi dimissionar.iio dalla carica di vice-presi. dente · della Federazione, e ciò in segt1ito ad un telegramma del Consig.tio· >dell ,Ordine di 1'-0rino, ·il quale denunzia ~ome "illegale :la èo11vocazio11e del I 'assemblea federale per i g·iorni 29•
•
•
--~-
• •
•
'
I
'
410
IL
POLl~LINICO
·
• ,
I
(-.\NNO XXVI, FASC. 13] I
31 mar.zo, in 4_Uanto che la ciocolare relativa .L'Ordine éiei Medici di Catania per i Medici condotti. , 1:eca bensl la data del 23 febbraio, ma \•enne imIl pi:esidente dell'Ordine, prof. J~ihorio 1\-larpostata . 1'11 marzo, come risulta dal 1>911-0 poch~se, ha fatto tenere al Prefetto clella provin~ia s tale. la seguente lettera : . , • Il dott. Ballerini motiva le sue dimissioni cli• • « Il Consiglio Amministrativo dell 'Ord-ine dei <:hlarando di non poter assum~re la responsabiMedici della .provi11cia di Catatllia ·nella seduta ] i tà del rinvio, di voler ,é,1 itare una _d eplorevole del ~10 febbraio corr., .considerando che gli ·stisecessione della oomP.ag\ne federale e 'p er ri-. pendi , dei medici condotti in quasi tutti i comuni dèlla provincia sono più che meschini; spetto alla s ua. dig1iità. Affi<.la al segretario il che i medici: durante la guerra. han dato prova di compito di .convocare il Cqnsiglio .e l 'Asse111sacrificare tutto., anche la ·vita, per servire la blea. fatria ed i più ne son rimasti ·fo1:te·m ente dan' . neggiati; ha deliberato di ti\'olgersi alle Auto' rità competenti perchè ad onore della dignità L'Ordine dei Medici di Palermo di u~ m~dico ed in consideraziqne <lel caro vi, contro la réclame indecorosa. • vere lo stipendio iniziale a seconda dei comuni, , sia stabilito d'ufficio dalle 2000 alle 3000 lire ai1' L'Ordine. dei · :NÌedici di Pal~rmo, . riunito in nue, che è sempre ben pòca cosa rispetto agli .i\. ssemblea Generale, sentita la relazione della stipendi delle altre provincie d'Italia . «Fa voti_ inoltre perchè venga definitivamente <.:ommissione nominàta dal Con?iglio, ha , fora bòlita la Condotta Piena» . mulato un ordine çlel giorno con cui deliberçi : , . t. Un voto di pla11so alla Conm1issione p er .il Per l'equo trattamento degli studenti di· medicina. sagace la·voro co·m piufo; · · · . . , 2 . Di regolamentare la recla:mie .che molti Sa'f.utti gli studenti di medi1eina sono. stati man, · nitari fan1110 sui g·iornal.i (direttame111te ed ·indi-. . dat~ in 1i~enza straordi1;i.aria di fmesi sei per con- . rettamente a mezzo dei proprieta:ri di S8,.'11atori t_inuare 1 propri studi nelle proprie Università. o altrimenti) in . modo che gli avVisi siano tutti L • · · uniformi per d. caratteri e le indispensabili indi- _ Intanto , non v.iene ~ato i~ro nessuno , stipendi~ cazioni e riuniti tutti in unica'. rubrica, s9tto la 41:llante questo · P1 ~r1odo di· tempo, mentre agl1 dic.l.tura : « Avvisi sa11Jitari approvati · dall 'Ordi- • altri uffici~li anche essi studenti ma di cµtre fane dei. Mèdici ·» .; . . .. . . . coltà, ·vengono corrisposti stipendi ed indennità. 3. Di far obbligo_ ~. ~~tti 1. S?'rutar.i ·.di tenere Non &i: comprende questa diversità di . trattaaffisse e bene ostens1.01l1 net r1spett1v1 Consul. , . . tori , Ambulatori , Sanatori·, Gabinetti elettr·ici ' mento, che s_per1amo sara presto el1m1nata. Alradiologici, di analisi cliniche, eac., delle tabelle riguardo bisogna pttr tenere presente che glt diffi~atrici ~nt~o la; _re~lame indecorosa, tab,ell~ studenti di medicina si trovano già in condi:f<?rn1te dall Ord1.n e. T~li. tabelle, a _cura dell Ot- zione dii inferiorità in con'fronto dei colleghi di d'lne, saran.n o affisse riclle Farmacie nelle Sta~ . , . . ., '-'. zi<?ni ferrov~arie e t:amv.iar~e,. nelle. Società qpea!tr~ facolta: n1~ntre que~i1 sono g1a tu:ti ~fi?-~ raie ed Agricole, ne1 vag·oni ·e negli Alberghi; . c1ali, sottotenenti, t enenti ed anche eap~tani, 1 4. Di nominare una ~pecial~ Con:1nissione Peyp~imi· _sono tutt.'ial p~ù a~pia·aì1ti . · . • ma11ente, ~ompos~ di 1~ mem~r1~ con ampJo D'altra parte sarebbe opportuno che anche per mandato d1 coad1u,vare 11 Consiglio nel~ 'attiva · . . . · . · . · 1 vigilanza sull'obbligo ·.che hann9 .tutti i soci · -~i 1. medici fosse app:icat~ 1 d~creto_ lu~~otenenpartecipar.e ·a questa lotta e sull'efficace appl1z1ale del 23 febbraio 1919 sui oors1 ~i il.ntegra .. cazione dei detti provvedimenti e di tutti gli zione. Tale decreto stabilisce che nelle R. UniJ altri che essa _cr~e~à opportun? a~ottare, d'ac: versità e, 11egli altri Istituti di istruzione, presso l00rdo col ~ons1gl110 lse,rera ~ppl1caz1one co11tro 1 1 . ·. cr 1 f lt' 0 s ttole siano istituiti dei trasgtessori delle pene san.c1te dal Regolamento, e s.i:nb? e. aco ~ c. , . · . . compresa la sospensione dell'esercizio prof~scors1; di mtegraZlone ai quali potr~nno 1scnsionale; azione presso le Autorità perchè aiu- versi i laureati durante la guerra, . che 11anno setino 1'0rdine ~n quest3; lo~t.a coi m.ez~i di cu~ guito i corsi e superati gli esami prima cli et1, cli?Po.n~o11~, comp~·es? 11 nt1r? delle _licenze d~ t _ . rVti · militare 0 anche durante tale esercizio ai locand1en e loro comn1ess1 colpev-011 rate in se z.uo , di zuinaggio; eventuali azi-0ni giud~zi~ri,e, ecc.) ; ser·vizio. 5. Di delegare alla detta Co1n1n1ss1one ed al · Ora una categoria che anche nell'interesse· del CÒnsi'crlio l a 1·icerca dei mezzi p1è ct1niari occorpubbliico li.a indiscutil>ile ed assoluta necessit~. reµti per q.u esta lotta ; mezzi che. dovranno es-· · , 11 d · la t1 sere forniti in tutto od in · massima parte, da di frequentare tali~ corsi e que a e.ti urea coloro che 'sono' pi~ dìrett~men~e .ad es?a 1.nte~ delle cosi dette, Vniversità çastrensi df Sari Gior1·iessalti (Consulenti, Proprnet~r1 ~ Sa~1tar1. d~ O'tO di Nogaro è d~ Padova, i quali hau110 _poi Case di Salute, di Ambulatori, d1 Gab1nett1 d.1 :vuto anche .il tempo, nei due anni· passati ai reggimenti in li·n ea, di dimenticare ~l poco e ct1re e di analisi, e qua11ti altri ricorrono a11a reclame sui giornalì) ; . . · h h 6. Di diramare co11 frequenza delle circolar~ male appreso. Per i medici-anzi, e e a{)UO ttn~ a firina del · Presidèute dell'Ordì.ne, colle qual1 laurea solo ad effetti legali, una ver~ laurea d 1 ' si diffond~ il niù larg-amente possibile · tra i Sa- guerra, è necessario q11alche cosa di più che ttn nitari ed il Pubblico l'importanza morale e mated'integ-razione. .. rin le della l otta contro 1a ree la 111e i 11d eco rosa. cor so . ... 1
•
•
I
I
1
'
.
".
I
1
•
•
( 26)
... '
•
•
•
' [ANNO
XXVI, ~'ASC . 13]
SEZIONE PRATICA
....
•
ATTI .p ARLAMENrr ARI.
'
.
•
•
••
.
411 I
RJSP.OSTE A QUESITI E A DOMANDE•
Pat gli ufficiali medici di comple~ento inviati nelle colonie. (7662) Eso1iero dal se rvizzio 11iiLitare. - Dottor • C. L. D. V. da ..s. A. ,L'articolo 3 del D. L. 9 diAd u.tl'interrogazione dell'o11. La Pegn.a 1·0110cembre 1917, n . 1985, dichiara .che in qua:nto agli 1·evole B~ttaglierì ha cosi rispo~to: ' (( Durante l'attuale ·campagna so~o stati qe- e~oneri <lei .medici ·condotti rimangono in vigore tutte le disì>"osizibni del prooedente D. L. del .s~nati in ·Libia, - specie con le .truppe i11etroI2 .noven:ibre 19i6, n. 152'9. E p,o ichè .t ale ulrtimo 1)oli·t ane .- prevalentemente ufP.ciali. medici di D. L. tassativamente dispone che ,tutti i ·sainitarii oofplemento, me11tre gli effettivi v'enivano richi~ dalla classe '.I$84 i'n poi debbono indistintamente mati dalle coloni~. per prender parte alla guerra. Cessate le 0sti~ità, q~esto ministero ha- disposto far par.te dell'esercito mobilitato, :Crediamo che perchè ,gli ufficiali medici di complemento vèn- a 11tilla approdereb.b e la d01J12.·nda che intenderebbesi i rioltrare per . lo esonero del co11ega, che • gano esclusi. dall'invio .ili Colonia, a meAo che appartiene appunto alla classe I884. · non . si tratti di volo)\tari, i quali rinunzino cli · (1663) Pensioni. - Dott. P. F. da P: di .]3. Cò11 seguire le sorti della. classe cui apparte11gono, ali dati esposti ·1iquidera la pensione di annue lire lorchè questa si co11gedi. Recentemente il Co• 2591: eon altri sei mesi ed un· giorno di servizio mando supremo ba jn,:iato in Libia u11· certo numero di ufficiali medici di complemeno unita- e- di e tà, liqhiderà la pensione di a nnue lire 2929~ I\ll µia·nca•nza de lla vedova la pensione spetta mente a Corpi e Reparti che sono stati colà t era a·g li . orfani, fino alla loro ma,g giore età. La trasferiti .p er ragioni c1i1.servizio. Per d~ttii ulfiV·edova, ip. concor$o con la prole mi.norenne; ·ha ciali medici di. complemento, che non gr~discono f , diritto a pensione ii1 ·m isura della metà di quella la permanenza ~n colonia, come pure per gli alc_he sarebbe spetit ata o -di c ui u surf•r1uiva il mari.to. tri ·che già vdl · si trovavano antecedentemente e Non esercita influenza lo s tipendio tiella 11qttidache hanno diritto' al rimpatrio, sono in corso dizi.one della p·en-sione. Sarà be n.e accrescere la pen&posiizioni col Ministero delle colonie _pench è essi siano sostituiti con altrettanti ufiìciali n1ed1ci" sione con i frutti del deposito volontarjo, ·che . .. . 1n serv1z10 ·att1\10 pennanente. Quanto segnala a11) monteranno a lire '206 annue, rivèr.sibili anche , l'on. interrogante, che cioè alcutri ,ufficiali me- agli eredi . (7664) P.e1iSiòn,i . - Dott. G. B. da R . Con_i. dici èLi complemento, \;enuti dell 'Amerjca in Itadati esposti liquider'à 1' à.n.11ua pensione di liire lia_ per rispondere ad obblighi òi servizio 1llilitare, siano st1ti avyiati in Libia, è amndssibile" r844.I6, .tettùtb _-an·ch e .c.onto del .contri.buto plwi• • ·mo pagato pe r dieci a~~ni . ·sia avvenuto : ciò non esclude però che d~f:ti. tif:fi. . (7666) Pe11.sioni., -· :qott: G . ·C. da C,. So1amenk ciali possano ottenere al più presto ·11 rimpatrio ». &e il defunto era ~scritto alla Cassa di · previd~nza • Appello alla pietà delle famig.ie dei medièi. dei 1n~t1ici , cÒridotti, agli ·o rfa ni n;ii11oren ni com. Sottoscrizion,e per una giovanetta orfana ·a i t1n pete i~}'fl·e nni~à. o p ~ns:one a seconda che ~l loro . ~ilioo: · genito~e avea . prestato oltre ·dieci .o d. oltre venti- . ·Riporto (come dal precedente fase .. r2) L. 1572 ciu.q ue a nni .d.ic servizi-0. Prof. Uberto Arcangeli (Roma) . : · . » 25 (7667) Me!dici di Opere Pie - A unie1ito di ~ti Dottor Enrico Ballerini ·(Roma) . . . » Io pendio . - Dott. C. B. da_C. U11 medico di ospeSignora Margherita Ballerini (Roma) . » Io dale civile che ha 900 lire di stipendio annuo 11011 Signorina Giulia Ballerini (Roma).' . . » 5 Dottor Guglielmo Coluzzi e signora .(Sol.l1a diritto a chiederé che gli venga portato lo fagnano) . . . . . . . . . . . » 10 stipendio .a lire 1500. Èssendo però ~ffettivamente Sig norine Amina ed Anna Maria Loscarsa la rim·u·n erazione ed ass-0lu1tamente i'lladeren zoni (Serravalle Pistoiese) . . . » :ro guata a i tem·p i che volg.o no, pot.rebbe il sanitario Sig nora Vincenzina Zattoni (S an Piero :in Bagno) . . . . . . . . . . )> io . chi.edere bonariamente un congruo a ume nto ed i11 • Dottor Giuseppe Trig-ila (Solarino) 1• » JO caso di rifiuto pron1uovere e-011 apposito rie-Orso Dottor Tito Scarr-One \ C~ntello) . » 5 pro·vi11cia1e di beDottor Giovanni Ca vallone (Desana) . » · 5 . l'iin.t ervento della Commissione . ' Dottor G. B. Sen1eria (Ospedaletti Line-fìcepza .. . . g11re) . . . . .. . . . 5 (7669) 'Pensio11:b. ...:-- Dott. P. R. da T. J.nsor~Dottor Giuseppe Monti11i (Brescia) . » · 5 ven.dosi ora .alla C.a ssa dl. pr·evidenza, assume l'obSignora; Olga Sertoli. (Sonario~ . . . _ · · » . 5 blig,o di pàgare il c~µ.tri1buto annuo di .lir~ 11~~ ed lVfagg. l\1ecl~co dòttor Adolfo SaporitQ (Ancona) . . . . . . . . . . . . )t s ac_q uista il diritto di ottenere, dopo 25 anni di Sef'·vizio una -p ensione vitalizia riversibile a11a veSignora Giulia Fabeni. (Badia a Settimo) » 5 . ' Dpttoc Luigi Minutelfi (Cascine di Buti) ~ 15 dova , ed ai fio-li minorenni, ·nella ptoporztone mo . Dottor Giulio Archi11ti (lVIilano) . . » 4 dicata nello apposito elenco at tergato alla legge. . I diciassette •~nni di l'ibero esercizio professionale _i\ riportare . },. 1716 • • •
I
0
\
in- _
)
•
0
,
•
•
1
;
)>
·. 1.
•
(2ì)
•
-
,
• J
•
4 12
.
IL
I
(
POL!CLI~ JCO
[_-\):~O XXVI, .rA5C. 13] •
.... •
•
Jio'u souo' co1nputati nei 25 indiispensa.b ili per ·la pensione come. medico condo~to ed Ella potrebbe ottene!ne la li~uidazione a 70 ainni .d\ ,e tà. . ' {7670) eontributo alla eassa pens.ioni durante i l servizi.o militare. - Dott. J;:>. S. da P. C. Con D . L. del . 7 ~bbraio 1916, n. 22r, fu .&tabilito che . jl servizio i:>restato s otto le armi dai medici condotti .è valuta~o come · utile agli effetti della pensi~ne . sempre .che . sia da e~si, a mezzo . ·d ei Com11·ni da cui dipendono, dichiarato .•<l,i continuare a versare i relativi contribu-t i alla: Cassa. I Co-. 1nuni chè anti'Cipano alla Cassa i cop.tributi. dei sa·n itarii - hanno diritto di rivalersene sugli .stiJ)endi oq a .s segni attuali o futuri dei S<J.nitarii medesimi o. a·i ottenerne il rimborso dalla Cassa sulle· corrispondenti pensioni od· indeninità che venissero liquidate. Dal ch:e si 1q~.duce çhe . è ,m eglio pagare per non per·d er·e cirqt tTe anni uti_li . La dichiarazione deve farla a mezzo del sindaco del proprio Comune. · (7672) Ccntribiiti alla Cas-sa pensioni durante i l. serv·izio militare . - Dott. N. T. da R. Lo Stato 11on paga, d1ura·nte il tempo in cui si è. ~tato sotto ].e armi, i contributi .dovuti dai medici condotti a lla ·Cassa di previdenza. All ',u opo ,bisog11a tener presente il D. L. del 7 febbraio r9r6, n. - 22-I , se• ~ondo cui, dura:nte il servi~io mili~re, il medico c9ndotto doveva, a ,m ezzo del s indaco, dichiarare se intende,,.a seguitare a versare . . . i a-ela:tivi contributi. Tali con.t riButi erano anticipati dal Comu•n e, salvo ri·v als·a sugli sti·p endi dei sanitarii stessi o sulle quote di indennità- (P .pensione chè fossero eventualmente liquidate in .1oro favore . Se i cont ributi non furono paga~i nè ;ftr ..fatta la dioh.i arazione prescri tta, gli .ain•n i passati ·sotto le armi 1?011 possono essere riscattati . . (7674) !11dennità caro-viveri. - Dott. S . S ..da M. I .. e Opere Pie non _sono ob,bliga.t:e . a concedere . 1'aumento ,d i stipendio nella m.e desima proporzio11e stabilita ·per gli impiegati governativi. Di tal che ·u on può essere impugnato l'atto cbn èui, .J.-11 1aogo d~l 30 %, si conc·ede al medico ospi:t.aliero · ] 'aumento ,d el 20 %. Il Decreto Luogotenenziale rlel 26 luglio 1917, .11. rr8.i , r·e lativo alla indennità_ caro-,riveri per gli impiegati ~omttnali non si applica a quelli delle Istituzioni di beneficenza. . .( 767 5) I'.'ledico militare in servi zi.o e.ivi le. - Dottor V. G . da S. _L\ . all'E . Il medico militare in :;ervizio ci,·ile ·de~·e compiere il metlesimo servizio che com·p i,1'a , a carico del Comu11e, il titolare ohia, matt> sotto lè armi. Ora, poichè i;n codesto Comu11e l'obbligo · del titolare era limitàto ai soli , J)Overi, · a tale ser,1izio deve unicamènte attendere 1'ufficiale, cliiamato a s,ostituirlo. Per gli agiati "1 de,re segt1itare. come per lo ir.nanzi e cioè, ognl1no di essi de,·e pagare la pre t azione medica dj cui ha bisogno. · Doctor JUSTITIA. •
•
•
•
•
1
•
•
(28) . -
'\..
•
•
I
'
n:
Ser:1..'lZÌO 11ied'ÌCO ·1ntlil-are. -· All'abb . 1143: X ess~na disposizi_iQ11e stabilisce che gli uffici.ali dell 'Es·ercitt-0 si~no . messi in congedo con · una
l:i.cenza di r5 giorni e relativo stipéndi<?. (Cfr . rispo~t~ •data all 'abb. 6995 uel 12° Fascicolo) . ~~u1la quindi di simile può spettare di dirittq agli ufficiali della Croce Rossa.1Le domande per ottenere l'indennità di congedamle nto vanno ri- , ·volte al Comitato Centrale pel tramite del Co1n~tato .r egionale. · , All 'abb. n. 5156 : • • E lla può ricorrere al l\~i11isterò della Guerra - Dir.ezione. generale dei ser~iz.i logistici amministrativi -=- ·Di,1isione assegni . 11 · ri~orso dev.f naturalme11te essere . a\1anz~to per '1ia gerarchica. · .t\.11 'abb. n. / 2695 : .. E lla h a diritto alle indennità stabilite dal R. • • Decre ~o per gli tifficiali .all'atto del co11gedàinento. Le spettano quindi ,le lire 250 dtl indèn·n i.t à ' restiario. e le mensilità di stipe11qio commisurate all ~t1~ero perio·d o di servizio militaJ:e che ay~ ·à prestato allorchè verrà congedato'. _\1 dott. A._ d. C ., zçna di guerra: I,'esonero ottenuto · t1on Je farà perdere il di.ritto all'indennità, commisurata, ben s'intende, al periodo di effettivo sérvizio ,militarè prestato. All 'abb. n. 9925: Pui: avendo ripreso i l suo servizio di n1ediico condotto i.l 20 agosto 1918 nessuno può contestarl~ il diritto a perçepire, in base al servizio tnilitare prestato, quattro mensilità di stipendio, più l'indennità vesti.ari o. . , Al dott . D. P . da B. : La donianda non È: molto ch.iara. _L\. vvenuto il coligedamento, si d.nténde che og11i ·t nediço cong~dato è libero di tornare alla pro' pria rispettiva sede. · · I medici militarl delle "classi non ancora ron, ged~ate sono invece a11cora i.inpiegati laddove il servizio lo richied~ senza tener conto delle ]oro precedenti· oacupazioni . ..\1 dott. F.' B. d.a G. s. G. : , Già al,t.ra volta si è detto ch1e le 25 lire di i·ndennità giornaliera f.Ùrono elargite a quei medici militari che vennero tolti da :altro se.rvizio pet dtel·o Mi.nistero d~ll 'in.esser mess·i a d.isposi.zione . t erno per la lotta contro l'influenza. . Il fatto di aver curato casi d'in.flue11za nel Co111u11e dove è stato desti•na,to come medico co11dotto 11011 .Le dà qui·ndi diritto a tale indennJtà. • All 'abb. n .. 660 : Le spettano tre mesi di stipendio oltre I 'indennità , -estiario (L. 250). Ne ri"\•olo-a domanda all'tllfficio di amministral:> zione de.ll'Ospedale_mrlita.re ch e è stato suo· cen.t ro di mobilitazione. · '
I
\
1
I
. .
.•
'
\
..
•
•
•
• I
[ ...'\.NNO
XXVI,
FASC.
131
•
SF;ZIONi PRATICA
'
• •
_..\.11'abb . . n. 6995 : Veda la risposta data 11ell'1tlti1n 6 nu111ero del Policlinico, pag. 381 , fase . 12. _..\.ll'abb . .n. 883 7: Ella do vrebbe pres·e ntare ttna domanda al Cotn~ndo Su.p remo, m a J ',esito ne è molito dubbio data la g.io~inezza · della .sùa classe cli leva (1891): · _-\J dott. O. N .. da T . : Il Ticorso ch e Ella ha presentato al l\1inistero (lell'assìst enza · e delle p en sioni ·e d il c.u.1 risult~to è ancora ~ itb ji,,dice eccede la competenza di quest a. rubrica. . . Circa il sll·o diritto a percepire uua indennità pari a tre mes:i- .di stipendio, nonchè l'inderinità ,-estiario; lJ.essuno p uò "oontestargl~,e io e la riscos.'ione di t ali indenmtà no.n led,e nessuno dei suoi e\yentuali diritti a percepire le competeu~ per }.e q uq.li ha presenU}to r icorso. • _-\Jll'abb. , Jl. 4322 : • Per rispondere al s uo quesito, che in ogni n1oclo · è bene ripeta per intero, occorre conoscere che cosa intenda significare con la q ualifica cc n1edici di reparto ». All'abb . :n. 10266 . ·:. · Ella ha diTitto ai du e m~si di sti.p endio ed a lla i :1denrutà dr 'Viestiario . Per quest e ·iindennità che le competono ed ai1che per deter.m ina1re i suoì diritti circa la polizza tli assicurazione~, si · dev·e prie~e'ntar.e all '•tlrffìcio di a.1um.jnistrazione dell'Ospedale mi1ita re.'che è stato suo centro di mobilitazione. _;\,ll'a bb . n. 3643 ·: < I m·e dici d,ella classe 1882 non · son.0 stati fino ad ora messi irn congedo. ~ulla esclude però che ta1e con gedamen to. ino11 . i)ossa presto avvenire. Comunque Ella è a ncora sot.toposto a.g li obbl·ig hi mdlitari ie diimettend·osi .dalle cariche per le c1uali ·ha iavuto l'eso11ero dovrebbe riprese11tars i · · -il suo distretto. \ _..\.ll'abb. n. 842 : Qualunqu e ·sia stata la caiusa del suo• conietlatnent~ precoce (esonero, :infermità, ecc.) le co1npeto110 sempre le due m errsili.tà di indennità pe1 primo anno dd serviùo ed una mensilità per og.ni · · a ltTo a nno success·i vamente trasèorso ·a lle armi. D.i più L e spetta 1'111den·nità vestiario.· M. G . 1
1
~
•
1
I
1
•
1
•
.
1
•
CONDOTTE E CONCORSI. •
Medico-c}J.irutgo congedato, offresi cinteri110, preferil:ilm,e nte alt a Italia. N·e ss t1na difficoltà per gràvQso servizio e posizione di s~strosa p11rchè sia bene r.imu11erato. S crivere: Pietro B1oli - \·ia Falloppio, n. 15 - Modena. ~edico chirurgo: ex ~ssistente di ospedale,· offresi per ospedal,e, co1ne i11terino, e s~nza pretese. Scrivere ù rgente al dott. I~. J\I. Piazza Garibaldi, 4 (2° piano) - A·vellino. ·
NOSTRE CORRISPONDENZE. •
I
La lotta antitubercolare in Sardegna. C'è vo_luta la guerra per destar~ ener()"ie e su- : sc1tare 1~1ztat1ve . nel' Governo, negl i Enti lgcali ·: fra i cittadini, p er affront.are. què l gravissiinQ . ptoblema che è la profilassi tubercolare it1 Italia . . Xulla o quasi, pt1rtroppo, si era f~tto i11 g·ra11 parte d'Italia: ·· · • Assai pi.ù graYe e impelle11te ch·e altroyè. è il proble111a·' della tubercolosi in ,Sa1:degna. ' ra11to più bra·~:e -e tanto p!ù impelie11te in quànto, mentre da una J2arte l 'inf~zion:e '· tènde . o,·1111qti.e a sem.p re più diffondersi, d'altra parte fa 11no assoluto dif.etto ~gni e qualunc111e istituzio1.1e, ogni e qualunque mezzo, idonei à con1batterla. Occorre·va ..affrontarlo i11 · tutta la .sita graYità , iu tutta la sua complessÌtà, questo 1)1·oblc~a, 11011 g·ià con ~oluzioni parziali, con proo·ram111i minio . 1ni, con piccoli inezzi; ma col creare .istituzioni perma11enti ad. azione COlltiuuatiYa i11teusiva .. E a ques,to 'compito, tutt'altro che lieve e facile, si ~ dedicato col massimo ferYore e co;1 t11tta la sua ben nota con1peteiiza il prof. . Dol'fstitttto d'Io-iene · nato Ottolenghi, che . clirige • o . 'dell 'U11i'\·ersità . tli Caglia:ri e che per un ì'nsieme di .circostanze f~ ~.-ore voli si & tr'ovato nella conclizio~e di rappresentare .p er J.a Sardegna il èo11s1rlente t ecnico t:11to della Croce Rossa I.taliatia come .d ella Ctoce Rossa Americana. Ed ecco i capisald~ · ~el s uo progra1uu1a, che rappresentano1 'da una parte i 1nezzi di più facile a~tuazione, dall'altra i provved'Ìttnenti più accònci a soddisfare, specialniènte dal ptmto di vista pratico, le necessità più urgenti . · •... · ...\.1 centro. di tutta l'organizzazion e ai1titubercolare l'Ottol~nghi mette Fil Dispensario, destinato non solo a riconoscer.e e' censire i ·malati e a intlagare e studiare le condizioni sanitarie del 1oro aìnb~ente famiglia~e. ma anche e sopra tutto . a curar11e l'educazione igienica, a provvedere alla loro cura ambu \atoria. ·e a indirizzare infine agli Istituti appositi .quelli fra essi che avessero bisogno di oosere ricoverati. Ch e il . disperisario rappres!=nti il pro·vvedimeuto più . effiaa€e 1iella profilassi antituberc;olare e insieme il mezzo m eno dispendioso e di più facile attuazione, è .cosa ben nota al pubblico , medico. Esso dev'essere, sl, c·1trati'Vo, 1na soprattutto profilattico. . .l\ccanto al dispe1isario dovranno ·essere edifìc'tti gli a ltri congegni per combattere if terribile :flagello, e cioè il Tubercolosario per i malati g ravi , il Sanatorio per quelli des~inati a migliorare o a gL1at~re, le Stazio.n i · per le cure cli sole, di luce, d'aria, gli Ospi4i marini, le Co•
•
•
•
f
-
~
•
e
(~9)
.o •
••
I •
' •
..•
,
•
•
IL POLICLINiCQ •
[r\NNO
XXVI,
!3]
FASC,
'
' ./
'
•
lonie ·m ontaue·, gli Asili per !·'allattamento e l 'allevamento-dei figli d~i tubercò1osi, le Scuole al• ] 'aperto, i Bagni popolari, le cucinè economiclie e infine si dovrà provvedere al rinnovamento edili zio, al• .r iordinamento delle~ copere di· })eneficenza e di assistenzà sociale, alla diffusione dell 'ist_r·u zione igienjca e dell !educazione fisica. . Il dispen,sario con c:ui ora si inizia la lotta ~arà allora -in .g rado di portare i suoi Yeri e g·r_ a ndi benefici. ,· • In "'Sardegna si dovrtbbero istituire, secondo i 1l programma clell 'Otto1enghì, per lo ltleno 40 dispensari, distribuiti fra le due _Pi;ovincie nei • centri }i)i ù . popolosi e pi Ù! imfetti e adatti, senza . troppe difficoltà, a irradiare la loro ·azit>ne · nel maggior ·numero d:~ Comuni viciniori. . . Per farli funzionare occorre: a) co~titt:ui~e ~n fondo per fitto e ~rredamento ~:lei ·locali ; b) . un altro fondo p·er ' spese di personale, n1edicinali clisinfetba11ti, mànutenzjone, pulizia · e s11ssi'di ; . . · e) annettere possibilmente . a ogni di_spe,.1~a. ' 1'io, o per lo • nleno a que11i.1dei .maggiori centri, • , ttna .Sezione' ·elioterapica, per le fornre t11bercolari esterne (ghiandolari, ossee. ,cutanee), anr.he · esse molto diffuse in tutta l'Isola; d) istituire pre1iù ·annui in. diploi:ni e in de: i1aro pèr ]. 'dispensari che· meglio assol\1ano.il lvro , • • compito e per i Comuni che migli.o rjno i sendzi publ;>lici . d'igiene e ·di assistenza sanitari[)._.: · ·e) istituire anche ptelll:~ in dip~omi ·e rneda. g lie per. i direttori· dei dispensari, per j ~ne<li~i per i maestri eler~entarì e per color<:> che abbiano fatta . e contintt.ino a fare la più larga e .fruttuosa propaganda nel campo dell'igiene ·1n genere e della lotta antitubettolare in specie. Queste ultime provvidenze ser~rebbero a risv~ . gliare e interessare l'opinione ·pubblica e -a provocare · il sorgere di tutte que.JJ:e iniziative, che direttame~te o .·indirettamente . , ,. ... .gioveranno . . .alla . . l'otta antitubercolare e per suscitare tali 1n1z1ative sarebbe assai utile: · f) creare· qualcl1e dispensario mobile" che s arebbe come ]a .di111ostrazione .pralioa di qùello che dovi:ebbe definitivamentè costituirsi; g) inviare gratuitamente schede · clin1c~e, registri, starope di propaganda ; \ h) pubblicate infine un bollettino delle opere antitubercolari in Sardeg111a, mensile, da distribuirsi ·gratis a tutti i Comuni, il qtt.'ale dovrebbe illustrare quanto si è fatto e quanto si dovrebbe fare e insieme fornire consigli e propost-e. 1
..
tato .. Funzionano, dall'anno passato, anche quelli di Sassari e cfi ~ uoro. Flinzioneranno ·fra breve quelli di Iglesias e di Lanusei. Ospeda.li. - •_<\. Cagliari è· aperto già da qualche mese 11n , Ospedaletto cli 35 letti della C. R. I. ed è in piena efficenza. . . • ,.È in preparazi0ne a\·anzat a un padiglrione dì 20 letti della Direzio11e di Sanità, presso l'Ospe. . dale civile. Sono ugualtnente :in preparazione 20 letti a Onstano e '29 a Ozieri e a Sassari 2 _p adiglioni • ·nocker con circa 30 letti . · Mia v'ha di più: a Cagliari -è. in costruzione • un Tubercolos·ari~ di 80 l~tti, che si spera pronto per l'estate. Appartiene al Comitato del Dispensario antitubercolar-e; l'arredamento· e la costruzione sono cotnpletamente finanziati e vi sono g·ià alcune fondazioni di · posti-letto ·(fondazio11i , ' J.ord Brassey). . ,
•
*·
* *
· Di qttesto importante programma ecco frattanto qttanto l.· ,;a di attua,zione. Dispen sari. È i11 f11nzione, ~in dal luglio
in
•
#
•
•
* •
'
.
e
*avviare *
~.\
'
· promuovere. ed questo complesso piano ~'azione, si è se.nttllto. il bisogno di coordinare · e associare le azioni singole delle due Provincie e si è peréiò pensato a costituire un e onsorzio . 11tle·y.pro'ViJtcial.eI d-esti.naito ad assicurare larghezza di mezzi finanziari, continuità di • i111dirizzo e intensità di propaganda. , Si sqno istituiti all'uopo due .a1)µositi TJJ.f; ci pro-vincial1, a Cagliari e à Sassari, che bod0no già di tln fondo largito app~ositament-e dalla e. R . A,., 1a quale si è pure dichiarata prol1t.a a contribuire alla futura opera del Consorzio. · Qu.e sti uffici devono preparare il program1na concreto di lavoro con . ogni particolare. técnico . ' e fi.nanziàri<;> e come primo atto si dovranno costituire circa 40 Dispe1isari ri.ell l!sola, per_i quali sono pronti i fondi di istituzione e di dotazione iniziale (L. 200,000). Con un lavoro $istematico e --coordinato con quello di a1tr.e istituzioni affini, i . d~e ttffi_ci provi.ncial1 potranno svolgere cosi un'azion~ efiì.cace e sollecita per affrontare e possibilmente risolvere q11esto prÒblema della tubercolosi in Sardegna, .che se era grave in passfltO è divenuto oggi veramente imponente ~ prE;occupante. '
B.
I
NOMINE, PROMOZIONI, ONORIFICENZE. •
ORDINE DELLA CORONA D'!TAJ~.
•
•
Gran cordo~e: Golg.i sen. prof. Camillo, caYaliere di Gran Croce, Pavia. · . Grande Ufficiale: No,raro sen. prof. c0m1n. Giacomo Filippo, Genova. Commendatore : dott. Ballerini Enrico, presidente dell'Ordine d)ei. medici · delta provincia di Roma. I
(30)
\
1917, il Disp.e'n.sa·rio di Cagliàri, _sétnpre frequen-
•
•
•
•
•
I
•
• I'
.
•
SEZIONE PRATICA
•
•
'
•
.
I
•
•
(.
-. lYOTIZIE DIVERSE. .Convegno dell' Associazione .Italiana per (' igiene '
•
. 1~ 1° mar~o. si sono radu11at1i a l3ologna i ~le <l1c1 scolasti~1 delle ,, pti.nci pa!i città . per 1)repa:a~e u.n progr~mma"a · azione per lo s\11luppo della, .1gtene scolast1ca e de1la. educazione igienica nelle scuole. . ' Dopo un'at.tiv~ discussio11e, alla quale presero part~ ~a~azz1_ di Genova, Bosélli di · .Bolognçi., Albert1n1· d1 .lVIilano, l'alomba di Roma Castelli di Firenze, MolinaFi di 'Brescia Privite'ra di Catania, si conv~nne sulla néces~ità di richiamare la pubblica attenzione ·sul co11cetto che la scuola rappresenta .,il. ca~dine di ogni .azione per il ri111no-yam.en~o . ~gi~nico della Nazione, poichè è la unica 1st1tuzione dove si possa formare una mentalità a dare abitudin,i di vita• conformi alle esigenze d~lla . modex:na igiene, d~ve si possano passare. L? r~ssegna tu~ti i fanc.i ulli. per rilevarne le co~d1z1ollf n:i?r!ologi.cbe e funzionali ed applicare t mezz1 p1u 1donei a trasformarle e nt1o·lio.rarle. . .:-Si approvò· quindi di richiamare ancora una Yolta l'attenzione del Governo sulla necessità dì r~ndere gen~ral<: ed effettiva la ispezione ) ~ ·vig1lanra medica 1n tutte le scuole ed istituh-e un inse&na~entb. di igie11e pedagogica per tutti =·i ~andi~ati alf~1a.:rsegnamento dì qua1un<1ue g·rado, infantile, elementare .e medio. · · · • Inoltre l'Associazione deliberò di cominciare . immediatamente il lavoro per preparare pubblicazioni di propaganda e cioè per ora un volumetto . che illustri i principii dell'igiene ·scolastica, gli scopi, .i vantaggi, i metocij cl'applicazone, col P!op~s1t? anc:he di. unificare ·.fin dove sia po~si b1le 1 sistemi ora . Jn uso, cosi da fare un. tipo nél:z~onale, tracciato in s(;hemi per grandi, medi e piccoli comuni : volume da inviarsi a tt1tti g-li Ufficiali Sanitari, i Maestrì, i. Sindaci, Medici provinciali, Provvedi tori ed Ispettori scolasfici· d'Italia. . ' Inoltre si è convenuto di fare due volumetti illustrati di volgarizzazione igienica, l'uno per i maéstri. delle classi "inferiori, l'altro per guelli delle superiori, da diffondersi fra tutti gli insegnanti. . · · . Q\lesto l~voro sarà diretto dai più competenti medici scolastici, ed ·avrà l'appoggio morale e materiale della Croce Rossa Americana; la qùale ha offerto la sua generosa :cooper?zione per· questa iniziativa che potrà essere feconda di tanti e cosi utili risultati. Mentre l'Associazione Italiana per l'ig1ene della scuola rivolge da questo periodico il più fervido appello a tutti ·coloro che si interessano della ·scuola e délla igiene, percbè portino il loro contributo di idee, di suggerimenti, di lavoro, al~a grandiosa opera di propaganda che si / sta f er ·.iniziare, rende noto che saranno prese in esame tutte le proposte e le osservazioni che ' enissero inviate e che saranno specialmente. appr=;~zate, brev.i, chiare, succinte .relazioni d'i.niziative già · attuate anche se lin1itatE\' d~estens.ione e d'importanza, purchè cada110 l,\el campo della . igiene scolastica, della ea1tcaz.ione igienica, e tlelle opere para-sculastiche. · Aii collaboraforì "più ·attivi ,·errà a s110 tempo inviiata in omaggio copia di tutte le pttbblica1
..
\
'
•
..
•
zio~1i.
J
·della scuola.
•
•
Pe1; ogni. •co111\t11icazione e schiarimento seri ,.e,~e. al , pr~s1cleute' clell ,...-i.ssociazione Italiana P,e~ l 1!{I~D;e della. scuola,. prof . .Nlario Ragazzi, Genova, via Baldi, Il. i5-F. .. ' ' ~nferenze dim9strat.ivè. di igiene pratica nelle scuole
normali.
..
·-1 · •
-I~ J.\l~ini.stero dell 'lnterno e quello della Pubblica Is:truz1011e: l1anno org·~niz~ato per il prese11te a~no sco~ast:,1c~ ~D:a serie d1 .cinque conf~renze dimostrative d1 1g1ene pratica~ da tenere 'in al-
•
cune scuole· .n ormali del Regno, allo scopo dì pro~uovere·,. atti:a~e~so il pubb)ico inseo-nainent~,, U?a _ampia d~us1one nel nostro popdlo delle p111 ind1spensab1li conoscenze di igiene. . Il programma redatto secondo le diretti ve seg~~te dalla Reg;~ Co~missio~e di ig.iene scola- · st,1ca e pedagogica, evita oo-n1 interterenza colle· nozio~i ~i igiene C?lnprese ~el vigènte program-. m a d't scienze per 11 corso normale· anzi le conf~renz~ sud~ette, di ~arattere· essen~1alme11t~ prat1cq, giusta 1·concordt intendimenti dei due n:inisteri serviranno. di _s,·olgime11t0 e e.li apP.lica.ziollE: a quelle noz1on1. · · · I~e persone / incaricate del bre\·e .corso sono ~t~te scelte fra gli ord:inari ·e liberi docenti di ilg1ene nelle . R. Università, é- ufficiali sanitari ' c.h e . abbiano . freq~entati i. corsi di igiene sco, · l~stica. tenuti nel. 19f4, e 1nfi.ne medici che abb1an0 mostrato speciale attitudine · alla volo-a~zzazio~e ,dei;. c.oncetti di igiéne pràtica e medicina sociale. Questo primo esperimento . sarà la ,b ase di . guello che s.i .in~ende fare con maggior larghézza · 1n avvenire allo sdopo nobilissimo ·di valersi del1' opera educali:va, ;esiercjtata dall' insegnamento nella scuola, per generalizzare in tutte le classi ~lla popolazione i criteri fondamentali della difesa indi vidùale e sociale contro . le malattie.
•
•
Per gli invalidi di guerra. . . ll lYLinistto per l'assistenza militare e .le pensioni di guerra, on. Gir.arclini, ha sottoposto alla fi.rma luogotenenzial·e u11 decreto · col tiuale si a tf?1enta' notev-0lmente 1·'asseg.11<;> :s u pplement~re gia concesso ·dal decreto 1uogotenenz1 ale 20 lnaggio 1917, n. 876, ai mutilati più gra,1i cli guerra. 1
• I
'
J~'on.
*
I
I
* * •
I
Peano ha svolto alla Camera un ordine del g iorno così coµcepito · «La Carnera, convittl.ta che nei casi contemplati clagli art, l e 2 del deC!eto. . luog·otenenziale 2 settembre 1917, n. 1385 e I e 2 del decreto internazionale 27 ottobre 1917, · n. r72p, le ferite, le lesioni, le malattie cl1e hanno determinato la invalidità o la morte dei militari · devono presumersi · riportate od aggravate dai• servizi attinenti ·alla guerra, salvo le pro·ve in contrario, passa all'ordine del giorno». Egli si è a ppoggiato largamente all'esempio della Ftan~ eia. Ha domandato che si faccia un testo unico ed invocato . elle in questa· materia Parlamento e Governo.~procedano d'accordo per attestare la loro riconoscenza agli eroi della Patria. 1
.
. del
:1~
**
.
-
U11a circolare :i):l ìni stero della (;tterra stabili sce che ·iri analogia a qu!a11to è prescritto per i mt11tilati bilaterali deg·l.i arti inferiori, · ai muti(31) I
.
'
•
•
• •
•
..
•
POLICL"I~ICO
IL
'
[ANNO XXVI, ·FASC. 13]
\
lati biliatèrali degli .arti su~eriori venga fornita, · a spese dell'amministrazione II\i1itare, oltre agli estetici, u,na secen da copia cli apparec.chi di protesi tali da permettere· aJ mutilato di potere cla solo provvedere alle necessità . della viita ·vegetativa. (11t:1tr4zio11e, pulizia per:5onale ·e d abbiglia1neD:to) .. ·
.
'
I ·
•
• •
Insieme a · Staehelin, attualn1ente clinico di Basilea., ideò e diresse il magnifico « Manuale di ì\1edicina interna», in sei volumi, che è stato ' tradotto in molte lingue compresa la nostra. • Professionalmente 11.. Mohr aveva ottenuto un succ·e sso senza precedenti. Egli era ·consulente ricertatissitno dell'Europa centrale. J""a sua attività professionale ~nì per nuo0eJ;e alla sua proPrelezione del prof. Giuffrè. · duzione scientifica ed anche alla sua carriera ' accademica: non era ancora_passato ordinario. · Il 20 ferbraio u. s.- il prof. Libori0 GiuffrÈ: · Fi1Sicamentè il Mol1r era un colosso : dominava tenne, din(lnzi ad un eletto uditorio, la. preléi suoi s1mjli ·con· la statura e la complessione zione al suo ·corso di clitlica medica presso l'U- · poderosa. Era appassionato dello sp~prt e specialfij versi t à di Palermo, svolgenda il · tema : « I mente della caccia. . rapporti della inedicii1a con la gt1erra e con il Malgrado il suo{ modi rudi e un po' -canzodol?o-guerral» . natori, era però dotato d,i <!-nimo mite e b11ono . , • Setitivà fortemente gli affetti familiarì. Durante · Per il Sanatorio antitubercolare di Roma. l~ guerra si .era prodigato per quattro lunghi , . . ' · · La Società Nazionale di A. I. C ., presieduta · annj, assoggettandosi ad un vero strap~zzo il quale finì per fiaccarne la resistenza. cla.1 dç>tt. Arnaldo Gussì, la· c1uale ha :acq11is tato • dall 'AmmJinistrazione dell'ospedale di S. Spi. rito in Roma la grandiosa tenuta della Mesolq. · ·· In piena maturità è morto, a Parigi, il dott . nel Ferra.rese, ha voluto associare all'acc1uisto H. MORE-S TIN, èhe 11a compiuto un'opera au1 ·una in;ipe1;i.~ura OP-eJ;a di be11eficenza, con la core,·ole e magni.f ica nel ca·n1po della chirurgia estetica.' · spicua offerta di un milione e 750.000 lire · per l'erigendo Sanatorio di Rorua. .!\.Ila cerimonia· N ell 'imruenso campo di esperienze fornito per la consegna della tenuta, presente il sottosedalle v•i ttime ·più cJ.olorose della guerra, Egli ha gretario di Stato IJer l'agricoltura ·e molte auto- . l:a"\-orato senza sosta ed ha portato i SttOÌ metod i ' rità, il comm. Lusig11oli, a µome dell'ammini- . µ.d w1 altissimo grado di perfezione. strazione ospedaliera, porse un plauso e un rinHa res o possibile la vita a mqltissimi infe . '=' o-razi.amento• al• dott. l;.ussi, per la 1n·uaifica e be- . lici, che a lui. sono debitori cli aver riacq11istato 1111a fisionomia umana. · • nefica elarg1z1one. Ha fiatto dellè S'coperte che rimarranno, come quella delle aut'oplastiche cartilaginee nelle per~ dite di sostanza del cranio. 1Lascia jnnumerevol1 Di una setticemia alÌmentata da una banale- e- apprezzàtissimé p.ubbli~azioni, sulle autoplaferita_ cutanea infetta l1on potuta conveniente- stiche di ogni genere e so,·r.atutto sulle automente curarè, prodottasi dura nte il lungo ,·iagplastiche. del viso. TI Morestin si è esa11i_-ito n~l gio di ritorno da Gostantinopoli in Patria, e vesuo . lavoro ind~fesso : dopo a'\'er dato ai mutinuto a mancare il _prof. I (EO lVIOHR, il patologo la.ti de1la bo-uerr·a tutta. la. su a attività ecl il s110 . dell'Uri.i versità di Halle. ingegno, ha consacrato loro la \lta. Cq11ta,·a • .i\.nch e egli cade vi.ttima della guerra! ' · appe11a 50 ann1. Allievo cii von Noorden, la su a . atti·vità scien' tifica si era concentrata sulle malattie del rican1Rileviamo da « l"''Idrologia, la Climatologir bio : in questo campo egli ha· portato. co~tri.bu~i e la T erapia fisica » , la morte , a·v.venuta da preo-evoliss1mi. Lascia oltre 50 pubtl1caz10111; 11 te1npo, a Vienna, cli GU~LIEL.lYIO VV:I~T~R ris;ltato dei suoi studi è condensato in una mo~ITZ, il . 1011datore dell'odierna 1drolog 1a sciennografia, « Met9dica delle r~cerche sul meta~oli tifica. ' _ · smo », redatta 1n collaboraz1one del ?tlO all1eyo • Beuttenn1 iiller. I
•
l •
'
Indice alfabetico per materie·. Afasia iuotoria· . . . . . Pag. • )) . i\J.b11mina . s11lle orine : dosamento r _L\.nchifostomias i ~ uso dell'olio di cheno- ...) podio . . . . . . . : . ._ . .. _t\.scesso frenico o . sottodm.frammat1cQ . )) Calomela~o nelle em0rrodi e nel prurito anale. . . . . . . · . . · · · )) Cancro ·della mam!nella: c.riteri diret~i vi e t ecnica per la terapia · <?peratona )) Caricro dell 'esof·a go : forma laringea . . )) Dopo guerra del corpo sanitario l~litare )) (Per il) . . . . . : . · · · _. )) Fosfati : determ1naz1one . . . 1. Hydrops o-ravidarum e suo~ rappQrti o 1~ • con le 11efropatie .e con l'ecltlmps1a. . )) Rom~, 1919 -
(32)
405
408 407
397
·· Pag. Influenza : etiologia . . . . . . )) Influenza in Roma . . . . )) Lotta antituberc.olare in Sardegna. Monconi dell'avambraccio e cinematizza)) zione spontanea . . · ~ l\!Ionofagismo. pellagra e . scorbuto . . . Neoplasmi · dell'ampolle dt!l Vater: snntomatologia . . . . . . · · · · » )) Popolazione del Regno: movimento . )) · Raggi X : niisurazione biofisica . . Sieri zuccherati . . . · · · · )) Sindrome plttrigbandulare nuova Ufficiali medici di complemento in,·iati )) • • • alle coloniie . ))
407 385
406 409 402
397
))
..
..
Tip. Naz. Bertero di G. Guadagnini• & C..
' \
•
•
•
..
•
•
L.
EOZZI,
399 401 413
40-.) 395
406 40& 405
407 393 411
rtsp.
\
•
Roma, 6 aprile 1919 Fase. 14 ===-=-=====-======----ai--=-=:===--
Anno XXVI
•
'
fondato dai professori:
GUIDO BACCELLI
'
•
'FRANCESCO DURANTE
~
•
-
SEZIONE PRATICA REDATTORE CAPO: PROF.
'
VITTORIO ASCOLI
SOMMARIO. Osservazioni OUniche : P . Caliceti : Contributo allo studio delle afonie istero-organiche. - R. Cavalieri: Sulla cura della . corea grave con iniezioni sottocutanee di solfato di magnesia: Commenti: G. Vico: Ancora delta profilassi chininica nell'influenza. Sunti e Rassegne : MEDICINA: F. Schupfer: Alcune considerazioni sull'influenza. - H. Lildke: Sulla meningite epi,.. demica. - CHIRURGIA : P. D' Arey: Il cancro della lingua. PEDIATRIA: Marfan: La dispepsia da latte di vacca nella prima infanzia. Note preventive: E. Lay: Nuovo metodo operativo per la cura radiale del varicocele. Note •e contributi : A. Cantilena: La enteroptosi. Accademie, Società Mediche, Congressi: Regia Accad,e mia Medica . .di Roma.
Notizie bibliografiche.
Appunti di Medicina Pratica : CASISTICA : Contributo al~a
clil!ica .de~ para~ifo A. -. Me.ningite . suppurativa con ghcosurta, simulante d coma diabetico. - L'apofisite tibiale da cre.s~e n~a. - TERAPIA : Trattamento delle presentazioni e pos1z1on1 anomale del feto. - Il chinino nel parto. L'opoierapia ipofisaria nella pratica ostetrica.
Posta degli abbonati. · Varia. Cenni bibliografici. Nella vita professfQnale: Per il dopo guerra del corpo sanitario militart?. -
Cronaca 'del movimento professionale~
Risposte a quesiti e a domande. Condotte e concorsi. Nomine, promozioni, onorificenze. Coltura superiore : Istituzione di corsi d'integrazione . Medicina sooiale: L' assistenza ai lattanti legittimi ed illegittimi.
Notizie diverse.. Indice alfabetico per materie:
-
luemo &rati agli auoclatl elle non hanno ancora spedito l'Importo dal loro . abbonamento di affrettarne MEMEnTO Al RITARDATARI • I' Invlo po11lbllmente non pia tir.al della llne del corrente mne. 016 faclllterA molto Ulaworo ammlnlltratln ed ••Iteri ritardi nella 1pedJ11one del tasclcoll.
Ramme1diamo che la Cartol$na-Vaglia doufà essefe in4ifi11ala nom$natiuament1 al prof. ENRICO MORELLI, 11ia Sistina1 14 Roma 1 clii l• metlenma (nel po1to ffsefvato al bollo tlell' Ufficio Postale ,Pagatore) deoe essere munfta della #>fescrftta marca tla boUo da 5 ~nmt Clst lrooa Sf>fofJflfsto della mafca P"' accfescere detti s centesimt all' imf>oflo deUa Caftolina- Vaglia stessa. I/ AMHINISTRA.UONB.
rs
Diritti di proprietà riservati. -
È flietata la fif>ro.tlurion1 tli. lavori Pubblicati. nel
POLICLINICO
o la f>ubblwariotu di 1t1Mli
di usi sen1a ci.tafne la fonte.
. OSSERVAZIONI CLINICHE. CLINICA OTORINOLARINGOIATRICA DELLA R. UNINERSITÀ DI CATANIA Direttore: Prof. S. CtTELLL
C)ontributo allo studio delle afonie istero-organiche per il dott. PIETRO
CAI,ICETI,
assistente.
Se nelle afonie di natura puramente psichica la diagnosi riesce piuttosto facile , dato il.loro modo d'insorgere e la mancanza assoluta all'esame laringoscopico di lesioni flogistiche o comunque organiche; in quelle, ip.vece, in cui l'elemento nevro.sico si sovrappone a quello organico, il problema diagnostico diventa singolarmente ~complesso e di difficile interpretazione. In queste forme speciali di afonia il probl~ma clinico consiste nel discernere i diversi elementi che intervengono nella genesi del disordine f~nico, e nel determinare, :fino a che è possibile, in quale proporzione ciascun elemento vi partecipa. È facile ~omprendere come sia esse.nziale, per '
..
-
· potere ·interpretare queste afonie dovute alla associazione di due fattoti morbosi di natura del tutto di'y'ersa, di conoscere esattamente l'intensità e l'estensione dei fenomeni clinici che può produrre . questa o quella lesione organica, e di tenere p~e· sente 3;1 pensiero la possibilità delle suddette associazioni morbose, peì metterci in guardia contro due sorta di errori, consistenti l'uno nel discono.. scere l'elemento orga~iico, e l'altro nell'accordare a questo elemento un' importanza eccessiva. Chi· ha fatto ser\rizio nei reparti militari di specialità durante il lungo periodo di guerra, avrà con una relativa frequenza osservato questi casi speciali di a~onia, in cui esisteva, per così dire, una certa sproporzione tra le lesioni organiche~ laringee e i disturbi funzionali, ed erroneamente forse, senza • por mente alla possibilità di queste associazioni organico- psichiche, avrà qualche volta attribuito il quadro clinico ad uno solo degli elementi ezio1ogici di ~sso. In generale le lesioni organiche laringee prece.d ono i fenomeni isterici. Sono queste lesioni (I )
•
•
•
•
.. l
[ •.\NN~
IL POLICLINICO
XXv"l,
FASC. 14}
organiche (le quali! · ~ome risulta anche dai casi in seguito a raffr~ddore e a mal di gola, ebbe forte che io descriverò, possono essere varie e di diversa abbassamento di voce. In una settimana circa il intensità), che divengono il punto di partenza, malessere e il raffreddore scomparvero completamen·te, rimase però sempre rauco, anzi divenne in soggetti isterici, o costituzionalmente ne-µrocompletamente afono verso la me~à di maggio. patici, o psichicamente deboli in seguito ·a d un Interrogato se durante questo periodo avesse .s-µrmenage morale e fisico (surmenage a cui tanto · avuto qualche emozione speciale, o fosse stato fa.Cilmente sono stati sottoposti i giovani durante sottoposto a tFa1Jmi violenti, ha risposto negati.. vamente. · . questa lunga guetra) di un complesso l~voro di L 'I. di costituzione scheletrica gracilé,· presena.utosuggestione dal quale scaturisce il fe11cmeno -rasi assai pallido e .in istato di denutrizione: i riisterico. · flessi superficiali e profondi si mostrano esagerati. ' di:.ffi.,cile potere anali~zare tutti i diversi eleAll'esame del t9race si nota. diffusamente un ~ leggero respiro espiratorio aspro; null'altro degno menti psicologici che possono. concorrere alla pro- di nota. Cuore sano; fegato nei limiti normali; duzione della suddetta autosugge~tione: può essere la milza deborda di due dita trasverse dall'arcata la • preoccupazione del soggetto per la diminuzione costale (ristµta ch,e il malato ha ~offerto di attac-' • . o perdita rapida della voce in seguito ad un fatto chi. malarici). All'esame dèl laringe si nota lieve infiltrazione catarrale acuto o a lesioni di antica data, o la com- diffusa della regione aritnoidea e meso-aritnoidea; parsa di una certa dolorabilità alla gola, o la man- le corde vocali son·o un po' tumefatte, di ·Coloi:ito \ canza di effetto di un mezzo· terapeuticò u&ato, o grigiastro, ricoperte a.a strie di mUCO, Invitando il P . ad emettere un suono, le corà e il 'd iscorso impressionante d i un compagno, o l'os-si avvicinano soltanto fino alla posizione cada. servazione di casi simili, o, infine, l'esame stesso verica; però se si fa tossire l'ammalato, si vedono ' del medico che richiama l'attenzione e l 'apprfn- le cartilagini aritnoidi spostarsi fortemente all'in.. sione del malato. sopra il suo mal~, iniziandosi dentro (in questo momento non si riesce a osser. vare le' corde vocali).· così il fenomeno della suggestionabilità. L'esame dello sp:uto riesce negativo per il baèillo Da questa autosugge:>tione, e specialmente se di Koch. · essa è combinata ad un fatto emozionale o trau~ La mancanza di adduzione delle corde durante matico (tan..to facile ad aversi specialmente durante la fonazione, inentte esiste la possibilità di con:" la guerr.a), ,può.prodursi l 'elemento isterico, ·che trazione <i.ella glottide nella tosse, ci. fa dubitare abbastanza che l'afonia possa essere do_v uta, olviene così a so\rrapporsi all'elemento organico, trecnè ai fatti catarrali sub-acuti, a fenomeni risultandone quell'associazione mqrbosa che noi psichici. Si fa diagn'Osi pertanto di probabile afonia istechiameremo organico-psichica. · • ro-organ1ca. Queste forme di associazione morbosa con tutta Si cerca persuadere il malato di non preoccuparsi probabilità ,ora, cessata la guerra e con essa gran . affatto della sua malattia, e lo si .assicura che in parte degli agenti provocatori dei fenomeni isterici, breve potrà gua.rire completamente. . Per una diecina di giorni si fanno eseguite inadiverrànno semp~e più rare a riscontrarsi, venenC:o a mancare,, o per lo meno molto a diminuire, uno làzioni laringee scongestionanii, e si praticano al data l'esistènza di una contemporanea degli el~menti costitutivi di queste m8!nifestazioni faringe, farin~ite catarrale, d~le pennellazioni iod0-iodupatologiche. · rate. Avenè o constatato un notevole miglioramento Credo, però, ugualmente utile illustrare queste del processo catarrale laringeo senza ottenere alforme speciali d~ afonia di natura mista istero-or~ cun effetto dal lato funzionale, il l 5 maggio dopo ganica, e di portare a conoscenza alcuni tra i più avere impressionato l'I. cella necessità. di un grave atto oper~tivo alla gola per gu~rirl'?, impr?v: . caratteristici casi da me osser~vati duran te la guerra, visamente lo s1 fa porre da quattro 1nferrmer1 oltre che per l'int~resse che l'argom.e nto presenta. sul letto operatorio e, messagli la testa in forte dal lato clinico, per l'importanza che esso ·a_gsume estensione, parlandogli con voce concitata e alta in segno di mina_ccia, gli si praticano manovre di dal lato medico- legale. strozzamento secondo il metodo Citelli. Descriven<io queste mie osservazioni cercherò di L'I. dopo. qualche tentatjvo per liberarsi dalle mettere in rilievo gli elementi che mi guidarono strette mie e di quell,e degli" infermieri che lo tengono fisso al letto, j.n:comincia a balbettare qualche al giudizio diagnostico e, inoltre, farò presenti i ·suono, indi a parlare con voce sonora. mezzi terape~tici usati. Dopo una settimana circa, durante la quale conCA.so I. - Sold. N ... A ... di Caserta, classe 92. tinuò la cura inalatoria laringea, venne inviato Frovie.ne da un ospedale da campo con diagnosi al corpo completamente guarito. d i sospetta laringite specifica. · : · CASO II. - Sold. \"... F... classe 89. . Non risultano preceéLenti ereditari importanti. Proviene da un ospedaletto con diagnosi di « traIl P. ebbe a soffrire di re11matismo articolare al- cheÒ-laringite catarrale ». Riferisce di avere già da vari anni una farinl'età di 14 anni; null'altro degno di nota per il passato. gite crenica, che nei ·periodi di riacutiz~azione si Dalla cartella dell'ospedale di provenienza e dallo accompagna spes&o ad abbassamento d1 voce. stesso paziente che parla con voce assolutamènte Ora da circa tre mesi ha senso di secchezza e afona, si rileva che verso i primi di aprile del 1918, di bruciore alla gola con voce rauca e ·in certi
)
•
1
~)
•
•
..
•
fANNO
XXVI, FASC. r4)
SEZIOJ'1E PRATICA
,
.
momenti addirittura afona. Da più di due setti- follicoli litµatici ipertrofici. All'esame la,.ingoscomane la vocé si mantiene costantemente afona. picQ.si nota·sul margine lil-0ero della corda vocale di destra ih corrispondenza del terzo anteriore, una . Interrogato~ ha avuto, standQ in trincea, qualche forte ~m<;>ztone, dapprima tisponde negativa- piccola rilevatezza lisc~.ìa, grigiastra, sessile ,roto~ deggiante, della gran.d~zza di un seme di canap€:-. ~ente, poi, rip~ns~ndoci, dice che circa dieci giorQuesto tumoretto ba tutto l' aspetto di un picooro . n.1 fa, trovandosi di vedetta, rimase molto impressionato per un colpo di fucile éhe gli passò in tutta fibroma. Invitando l'J. ad emettere la vocale Vicinanza. Non dà a questo fatto alcuna impor- ((e», le corde n.on si tendono e restano divaricatè; tanza sulla sua malattìa. si <;>sserva, cioè, limitazione di movimento non · È in~ividuo piuttosto piccolo, d i colorito oli-· solo della corda vocale destra, sulla quale come abbiamo detto esiste il piccolo tumorettò, m a . vastro; iµ buono stato di nutrizione. anche della sinistra. . Negativo riesce l'esame del torace e del cuore. Questo dato obiettivo, e inoltre lo stato di ec- . I ri:B.es.s i. cutanei, oome pure quelli profondi, sono cita4ione der malato, .c>inducono ~ pensare che esagerati. · . l' a.funi a possa ~ftribuirsi oltre che al fatto organicov All' esat;ne faringoscopico si osserva la mucosa ad un fenom~no isterico. · del faringe di colorito rossastro, a$sottigliata, ripato tale sospetto, come ripròva> dopo aver d{-coperta da. una sottile patina mucosa, ess:cata. chJ.arato al malato che è necessario un intervento All'esame laringoscopico si notano le corde vochirurgico, seduta stante lo si fa porre forzataeali di colorito grigiastro, leggermente atrofiche e ricoperte in parte da muéo essicato molto a- n:ie~t~ ~a 9uattro infe~eri sul letto operatorio, e d erente. · ' si intziano manovre ·d1 strozzamento secondo il Invitando il P. a compiere qualche atto forzato metodo Citelli. A questa rapida.manovra il P. cerca di divincodi espirazione, si osservano le corde non tese ~ larsi e comincia a gridare con voce rauca. Non si rilasciate al centro. . riesce, però, a fargli riacquistare la voce normale ~ L'infermo può emettere colpi di tosse sonora. Questo .fatto fa pensare che, per quanto ·esistano fatto t spiegabile, data l'esistenza del piccolo fi~ · lesioni catarrali secch~ a carico delle corde vocali,. broma. non sia estraneo ' nella prodttzione dell'afonia, il CASO I\T. - Cap.le. M ... A .. . classe 79. fattore psichico, tanto più che nell'anamnesi è Proviene da un ospeélaletto da campo con diaricordata una causa emotiva. Si cerca di rassicurare il malato dicendogli che gnosi (( laringite catarrale acuta )) , L'I. ha voce quasi completamente afona e dicé· riacquisterà completamente la voce dopo un certo periodo di cure, e gli si fa presente che se ciò non che la sua affezione dura da circa un mese ina che la voce gli è scompar~a completamente da 'solo una bastasse, riavrà la voce mediante .u n atto operativo settimana. alla gola. È di robusta costituzione· scheletrica, però palDop9 una ·ventina di· giorni di inalazioni e penlido e in ista.to di denutrizione. nellazioni faringo-laringee con soluzione di Lugol, L'esame del torace e degl'i organi. addominali si osserva all'esame laringoscopico un notevole riesce negativo. miglioramento nell'aspetto delle corde vocali; 'All'esame laringoscopico si nota tutta la mucosa però persiste la paresi dei tensori e l'afonia. Dopo aver avvertito il malato che si rende necessario laringea fortemente iniettata, specialmente in · un intervento chirurgico, improvvisamente lo corrispon denza della regione aritnoiòea. Le corde vocali sono un po' tumefatte di cosi fa prendere e mettere sul letto operatorio da ' guattro infermieri, e messogli sul viso la maschera lorito roseo. Durante là -fonazione .1a parte posteriore della un1?evuta di etere, si simula di iniz~are l'atto ope/ glottide rimane ape~ta i~ forma di triangolo, rativo. Il malato spaventato tenta di ribellarsi, di di- mentre la parte anteriore si presenta chiusa comvincolarsi, e in breve incomincia a parlare dap- pletamenrtè in modo spasmodico. Si fa diagnosi di paralisi infiammato.ria dèl rr prima con voce rauca, .poscia con voce normale. Per un'altra quinwcina di giorni si trattiene al- scolo aritnoideo trasverso. Dopo una quindicina di giorni di cilre a- . l'ospedale per continuare le cure locali laringee e per concedergli un po' di riposo, poscia si rinvia al gistiche generali e locali, all'es~me laringe . ..a<tiflosi nota la quasi completa risoluzione del 1scopico corpo guaritQ. • · infiammatorio acuto, ma la persistenza? processo CASO III. - Sold. B ... F ... classé 89, di Modena . . lisi dell'aritnoideo trasvèrso. ..Lella para• L' I., che parla con voce assolutamente afona, Questo fatto induce ad ammetter' riferisce di avere già da vari anni tosse secca con . es~raneo n€lla produzione dell'afoni ~ che non· sia senso di vellicchio in gola, e che da circa quattro chico. .a il fattore psimesi la v·oce è divenuta rauca. Ora da ·venti giorni Con manovre di strozzamento è afono completamente. Il malato sembra un po' Citelli; il P. acquista in brev secondo 11 metodo . . preoccupato del suo stato e parla con voce eccitata. .e la voce CAso V. - Sold. ~I ... G.. . Interrog~to se ha avuto qualche emozione speciale Proviene da un reparto ·: di Napoli. durante quest'ultimo periodo di trincea, risponde lattie specifiche dell'app? di osseryazione per manegativamente. · È di costituzione scheletrico-muscolare regolare, gnosi di ~ospetta lariP ~~ato respiratorio con dia.. di colorito pallido; i riflessi superficiali ~profondi che vi siano stati cas: le ~pe~ifica. Non risulta nari tra i famigliari ~l p ~ston1 specifiche pohnosono esagerati. , L'esame del torace fa rilevare l'esistenza di leg- e dice di essere di.. ;~~uto t el completamente afono gero catarro bronchiale diffuso; null'altro degno di trincea circa tre mesi f !3- e tne~tre trovavasi in nota all'esame generale. catarro bronch1"'a1e L'I a, lll seg:u1to a faringite e Nel faringe si osservano sulla parete posteriore l'afonia, parl~ ec~itat~ m~strasi pr~occupato del .. . s orzandosi di vociare.
1i
•
•
(;)
•
I
I
•
IL POLICLINICO
[AN1'0 XXVI, FAsc. r4]
,.
'
È di costitu_z~ot?-~ sche!etrica gracile, denutrito, ·con mucose visibili pallide. Nessuna alterazione obiettiva a carico dell'apparat6 respiratorio e del cu?re. L~esame dello sputo riesce negativo per -11 bacillo di Koch. All'esame dell'oro-faringe si nota la mucosa del velopendolo pallida, con ugula leggermente edematosa. . . , Al laringe si nota lieve infiltrazione diffusa dell'epiglot~ide di aspetto roseo- pallido; le corde vocali sono di colorito grigiastro spulito un po' tumide. Durante gli atti di fonazione le ~orde vocali si presentan~ rilasciate nella porzione mediana, dando alla glottide l'aspetto di una strettq elissi. . Per ·quanto non risulti dall'anamnesi che il P . . sia stato sottoposto ad alcuna causa emozionale o tra11matica, ·e si ~onstatino all'esame laringosco~ pico lesioni catarrali, pure, dato il temperamento · dell'I. e il suo stato di eccitazione, non si esclude la causa .Psi~J:ica nella genes~ dell'afonia. Questo nostro giudizio ven.p.e maggiormente avvalorato dal fatto che. in seguito ad una pròlungata cura locai~, . no~ s! ottenne alcun miglioramento nelle . . . condizion1 di voce. Si esi:>~rimentò allo:a l~ cur~ psichica e precisamente il metodo cc d1 minacciato strozzamento » de.1 Ci telli, ottenéndone la ripresa della voce.
* **
•
Le afonie riscontrate in questi casi si debbono, adunque, attribuire oltre che a lésioni organiche laringee a fenomeni isterici. ·Questa associazione otganico-psichica noi l'abbiam9 potuta svelare, oltre che coll'esame atten~o comparativo, tra le 1esion·i organiche laringe~ e i disturbi..funzionali, sp~cialmente con le prove terapiche. Associando, infatti, alla terapia antiflogistica laringea, uno dei metodi più raccomandabili per la cura delle forme isteriche, noi abbiàmo potuto ottenete in tutti i casi la guarigione completa dell'afonia. ·se in alcuni casi anche col semplice esame obiettivo generale e locale noi possiamo essere guidati a:d ammettere· questa associazione morbosa organico- psichica, in altri, invece, solo la lunga osservazione e le prove terapiche possono condu!ci all'interpretazione patogenetica dell'afonia. C'indusse nel primo caso a pensare ali' esistenza di un'associazione morbosa istero-organica, la possibilità per il · P. di emettere colpi di tosse, e il fatto che le lesioni catarrali non potevano per se stesse darci ragion.e della paralisi quasi completa di adduzione delle corde. La mancanza di effetto della cura locale ci confermò questa nostra supposizione clinica, e c'indusse a sperimentare la cura .psichica, con la quale ottenemmo, come abbiamo detto, la guari.gione completsi. Nel secondo caso, per quanto le lesioni organiche dessero sufficiente ragione della mancaniza di tensione delle corde e del rilassamento muscolare, fummo indotti a pensare alla possibile compartecipazione del fattore psichico nella genesi dell' afonia, dal rilievo · anamnestico che il P. era stato
sottoposto ad improvvisa e forte emozione, e à al fatto che presentavasi eccitato e di temperamento neuropatico: Questa nostra supposizione clinica ven~e maggi?rmente avvalorata allorchè dopo un penodo relativamente lungo di· cu·re locali, si notò un notevole miglioramento nelle condizioni anatomiche delle corde vocali, e non nelle condizioni funzipnali. La cl,l.ra psichica valse, infine, a dissi· pare ogni dubbio patogen'e tico. ·
Nel 3° caso noi abbjamo osservato aÌl'esame la. ringoscoJ?ico l 'esistep.za di un piccolo fibroma sessile sul margine libero della corda vocale di destra. Questo tum tt d 1~ . . . ore ~' se. a un at.o poteva darci ragione dei leggeri fatti infiammatoti e èella man~anzadi tensionee d ilimitazionedimovimentodella corda vocale affetta, non ci spiegava la paralisi quasi completa non 10 d · t h , · - ,. .s? i ques a. m~. an~. e dell a~tra. ,Inoltre ~ indir1~za:ono . al g1u~z10 01agnostico, 1 esagerazione de1 riflessi cutanei e tend'inei, il tempei:amento neuropatico e la constataztone che il p poteva emett re 1 1· d · t · . . .· . . e co P i osse sonrora. Di assai diffj.cile interpr;tazione era l'a~onia p1resentata dal.l'I. di cui ci siamo occupati nel 4o caso. I fatti, infiammatori acuti a ·èarico della re. gione aritnoidea e delle corde vocali inducevano ad ammettere senz'altro la diagnosi di « paralisi infiammatoria muscolare ». Solo d opo una quindicina. di giqmi d i cure locali e generali antiflogistiche, avendo osservato all'esame ·o biettivo ·1a quasi completa risoluzione dei fatti infiammatori, e la persistenza', inve~e, della paralisi muscolare. fÙ logico sospettare che il fenomeno isteTico si . .' fosse potuto sovrapporre e associare a quello organic~. Ricorremmo allora alla cura psichica, e con essa noi riuscimmo ad ottenere la scomparsa del1' afonia, c?nferman·:lo cosi il nostro s.ospet~o. Pure nel \ T caso la diagn osi eziologica si pr.e sen... tav~ difficile. In questo caso l'atònia delle corde vocali ~oteva essere spiegata dallo stato ·a nemico e dai fatti catarrali cronici delle corde. Non v'.era ragione di dovere pensare ad altre cause oltre quelle . organiche; sopraccennate, per spiegare la presenza dell'afonia, per quanto il temperamento neuropatico dell'amm.alato e il suo stato emottivo potessero farci sorgere qualche sospetto. Fu solo .. in seguito a prolungate cure locali,· dopo 1e quali non si verificò alcun miglioramento nella voce. eh.e noi ricorremmo 'a lla terapia psichica, sia per .accertamento diagnostico che cGme mezzo cura. tivo. ' Il criterio terapico, adunque, assume · in tutti i casi di afonia in cui si dubita influisca il fattore psichico, un valore diagnostico assai importante. Di grande utilità è pure nello svelare la natura dell'afonia, il ripetere di frequente · l'osservazione laringoscopica: la constatazione, infatti, dopo un
-
1
t
(4)
·
• •
I
I
, .
[ •.\.NNo
xxv r,
FA se. :i..4 J
.
.
SEZIONE PRATICA
certo periodo di cure, di t1n notevole miglioramento nelle con:lizioni anatomiche delle corde senza una mo::lificazione nella motilità di esse e un . corrispettivo miglioramento funzionale, . serve certamente ad orientarci nello studio patogenetico. In tutti i nostri casi la lesione organica ha pre... c,eduto· ed è stata il punto di partenza. del fenomeno isterico. In tre casi, infatti, noi abbiamo osservato lesioni catarrali laringee di vecc!hia data, in uno la presenza di un p3.ccolo fibroma, in un altr.o infine una laringite catarrale acuta, manifestatasi una ventina di giorni prima che si producesse l'afonia completa. Solo nel 20 caso è ricordato' -nell'anamnesi un ' fatto emotivo (paura avuta stàn do di viedetta), che può essere invocato nella produzione del fenomeno psichico; negli altri non ristilta nella anamnesi alcun fatto emotivo o traumatico di guerra. Ciò fa pensare come nella genesi delle manifestazioni isteriche abbia un.a parte essenziale la suggestione, sia ~otto forma di etero-suggestione che di auto-suggestione. È facile comprendere l'importanza che pr~enta la giusta interpretazione patogenetica di queste • afonie anche dal punto di 'Vist~ medico-legale, specialmente nei riguardi milita:ri: un'afoni~ di natura organica richiede provvedimenti diversi di quella di natura isterica, senza dire che ad una diversa interpretazion-e corrisponde una terapia completamente diversa. In tutu gl'infermi con lesioni catarrali laringee eseguii dapprima la cura locale, consist~te in inalazioni," pennellazioni e in uso di antiflogistici generali; poscia, dopo avere ottenuto una fisoluzione più o meno completa dei fatti lo~ali, sono ricorso alla cura psichica. · Per questa cura psichica ho utilizzato con grande vantaggio i metodi proposti dal Citelli: sia il metodo di « minacciato strozzamento » sia l'altro . metodo che consiste nel suggestionare fortemente l'ammalato facendogli credere che per guarire sicuramente è necessario praticargli un grave atto operativo sul collo. Essi, mentre sono del tutto innoèui (contrariamente ai timori i~ond·ati espressi tl·a De Ritis), mi hanno ottimamente corrisposto, avendo potuto ottenere in ogni caso la guarigione della-parte psichi.c a dell'afonia. Di questi metoài curativi e degli .altri più in uso nella cura del mutismo, sordomutismo ed afonie isteriche, parlerò più "1iffusamente in un'altra breve nota.
421
OsPÉDALE SANT'ANNA DI FERRARA.
Sezione medica diretta dal Prof •. Dott. A. M. I,uzzATTO.
Sulla cura della ·corea grave eon iniezioni sottocutanee di solfato di magnesia • per il dott.
RJ.~NATO CAVALIERI.
Alct1ni casi gra \'i di corea di Sydenl1an1 danno 11011 11 e\·e preoccupazione per la Yita clell 'arp.malato, poichè 1'enorme i11q uietucline motoria to-: glie agli infermi completa'n1ente il sonno e spesso . anche la possibilità cli nutrirsi -co11Yenientemente. In t ali casi noi prescriYiamo dei sedativi, il cui uso però non è scevro d'inconvenienti e peri·c oli; infatti tanto il bromuro, quanto il cloralio, la morfina od ,i suoi s11ccedanei possono av·ere azione. nociva $Ul cuore, che in questi ammalati è assai spesso leso ·o comunque in equilibrio instabile; · d'altra parte si ricorre sempre mal volentieri nei bambini e nei gio,·a11etti ai narc9tici. e specialmente alla morfina, _la quale oltre a tutto dà spesso fenomeni d'assuefazione. , Dopo le esperie11ze sugli animali· di lVletzner e .t\.uer, il l\tiarinesco ricorse, in q11attro casi di corea grave, alle iniezioni cl.i sol11zioJ?.e di solfato di ·m agnesia per via endorachidiana, che era quella che aveva dato i migliori risultati nella cura del tetano. .· l\i!a ~d onta dei buoni risultati ott·enuti, il sistema fu abbando.nato per i gravi pericoli, ai qua li sono esposti i 111:~1ati trattati con questo metodo di éura, principalmente la paralisi del centto respiratorio, che iniettando soluzionì di questo sale per via endorachi• d iana suole avve. nire troppo spesso ; ed i metodi proposti per pre\·enir la · (tracl1eoto111ia · preventiva - Kocher), di. ·una applicabilità pratica discuti·b ile, o per combatterla (sali di calcio, fisostigrnina per ' 'ia sottocutanea - lavatura del canale rachidiano con soluzione. fisciolqgica), i1on ' offro110 sufficienti garanzie ., Anch e !1el tetano, e per lo stesso motivo, le iniezioni di soluzioni di s0lfato di mag·nesia . per via ·endorachidiana furono quasi abbandonate, · perchè troppo peri;c_olose, e quelle praticate per via sottocutanea o eildomuscolp_re a piccole dosi riuscivano talora poco efficaci nei casi gravi di questa malattia. , . Ho tentato in un caso dit corea grave le iniezioni di soluzioni di solfato di magnesia pet via sottocutanea ed endomuscolare a scopo sedativo PubBlicheremo prossimame11te : - in piccole dosi· .:_ ed ho otten11to ottimi risul• I tati. Ho usato t1na soluzione al 25 o/o (solfat0 a·1 p. AL.ESSA.~DRINI, e011.tribu.to allo studio ae lle magnesi~ purissimo gr. 4 - ~qua distillata misurazioni radiograficlie del citore ; gr. 16) : 2 cm. cubi della soluzione per ,-olta , 2 o 3 P. CESETTI, I g·ruppl sa1igu.ig11i; ·\ 'olte nelle 24 ore. La solt1zione non esse11do A. PRETI, C'otisider1Jz ioni praticlie d' elioterapia . •
•
..
(5)
• ,
.
•
• •
•
•
• 422
(-.\N~O
IL POI.ICLIKICO
XXVI, FASC. 14]
,
molto concentrata, non eh.bi ad osservare nei fatti di necrosi locale, nè produzione di dolore, come da alcuni autori si asserisce suole avvenire per d~si molto più forti e soluzioni più conceu. tr.ate, e ciò specialmente quando le iniezioni erano fatte intramuscolari. S ... E ... , d'anni r 3, entra 11ell 'ospedale Santa , ~.\.nna di Ferrara il giorno 8 gennaio Ig18, affetto da oeorea; i primi sintomi della malattia (dolori a tipo . r~urr1atico) risalg·onb a io giorni pr~ma. Da 6 giorni 1novimenti coreici e agitazione ·continua. Nulla di notevole neJl'.anamnesi remota. E. O. : Soggetto ben costituito, piuttosto pallido; nulla. di notevolt all'esame degli organi toracici ed addominali, lingua impaniata; alvo leggermente diarroico; agitazione continua a tipo coreico molto gra·ve, anche notturna . 'I;'e1n, peratura 37 ,8~3 8 ,r. . Gli fu iniZ1iata una cura cli liquore arsenicale del Foivler e gli ·furono praticati ·dei clisteri di 2 gr. di bromuro di sodio al giorno. ~.'amma lato al terzo giorno di degenza non era .per nulla migliorato; presentava movin1enti coreici e moyimenti a tipo atetosico delle mani, che non gli davano requie neppure alla notte ed erano così gravi, ch·e eria necessario d'impedire mediante assi, cuscini e continua sorveglianza, Qhe il malato n9n sbalzasse dal letto. Il giorno Io gli furono praticate due :iniezioni ::;ottocutanee di 2 cm. cubi di una soluzione di soliato di magnesia al 25 % - una al mattino e una alla sera. La notte llammalato riposò per la prima ,,olta; s ubito .dopo praticata l 'inie:z:ione cadde in· un sonno tranquillo e profoud~. Al 1nattino segt1ente i movimenti coreici sonò sensibilmente , diminuiti. Le iniezioni ipodermiche fur<l>no ri·petu:te per I 2 giorni alla stessa · dose. 11 giorno . II gen1Jaio si notò gonfiore all'articolazione del polso destro e il giorno 15 era nettamente percepibile sui' focolai d'ascoltazione del cuore, un soffio si$tolico col massimo d'intensità alla punta, ove s ascolta,ra a.nc11e un rumore· .di pigolio. ·- La temperatura, che durante la malattif\_ ,1,lia oscillato tra i 37,3 ·e 38,6, decrebbe per lisi; dal giorno 14 la temperatura non s uperò i 37,5 e-il giorno. 31 il P . ·era completamente apiretico. L'esame delle urine praticato varie '20lte fu sempre negativo per l'albumina; si notaro~10 abbonda:it~ . fos_fatl. Nulla .di notevole nella formula leuéoc1tarra, 11 .12 gennaio. Dal secondo giorno, nel quale gli furono praticate· le iniezioni, l'ammalato ha sempre dbrmito tranquilamente tutta la notte. . Di g iorno i movimenti· coreici sono andati1 rapidamente dimi'nuendo di intensità e di frequenza, così che al r 0 febbraio non petsisteva che di tanto in tanto qualche movimento coreic;:o alla mano sinistra. Il 7" febbraio l'ammalato sta s~ duto sul letto e. mangia da sè; il r2 febbraio cammina con deambulazione appena un po' incerta; il 21 febbraio esce guarilt:o· pur persistendo segni indubbi di insufficienza mitralica ». <<
1
I
M'i pare dunque che colle iniezioni sottocutanee di soluzioni di solfato di magnesia si ottenga un'azione sedati,·a ottima senza esporre gl'infermi ad alcun pericolo sia per la ' 'ia di •
(6)
introduzione prescelta, sia per la dose usata, che fu di u11 . grammo ·al giorno (alcuni autori dicono di avere iniet-tatò dosi assai superiori se1iza inco11 ,·enie11ti). . L'uso tli questo sa~e, che si può ritenere su~ perfluo nelle forme molto leggere, è da consigliarsi sopratt1tto nelle coree gravi, nelle quali l'enorme inquietudine motoria, togliendo· agl'inferni.i c.ompletamente il sonno - e spesso anche la .p ossibilità di µutrirsi convenientemente " costituisce perciò soltanto un serio pericolo. Credo però · ~h·e in tali forme il solfato di ma gnesia - age11do come sedatore <lell'1:nquietudine motoria, e determinando un sonno ristoratore debba riuscire molto 11tile; ciò tanto più, ch·e, come vedemmo, esso agisce a piçcole dosi, sos1:ituits ce · completamentè altri sedativi, il c'u i uso 11on è scevro di inconvenie11ti, e, a quanto mi consta, non dà per iniezioni intramuscolari e sottocutanee fenomeni d'assuefazione, non trattandosi d'un narcotico propriamente detto. Sebbene abbia oss~vato un solo caso, i risultati sono stati così tipici, da consigliare ulte~ riori esperienze. in altri casi ~ di corea grave. . Ringraziò il Prof. A. 1\1. Luzzatto per il consiglio datomi e per l'ospitalità corte.s e concessami nella .sezione medica da Lui diretta.
.C OMMENTI. '
A.neora della profilassi chininlea nell'influenza.
• osser,razionà. . che
Le sulla profilassi chininica si susseguono nel Pol{ cli1ii co sono di una ~v~den za innegabile: Non mi p'a re tutta,,ia fu·o rì del caso di portare a contributo la nota seg.u ente ': - · Sul finire dell'autunno testè decorso, stavano • ricoverati in quattro reparbi dell'Ospedale milntare di riserva in _!\.lba. (Cuneo), circa 400 soldati malarici, sottop08ti tutti a rig·orosa cura di chi•
n~no.
L'Influenza infieriva nèlla città; quasi tutto jl personale di Sanità· addetto all'ospedale, piantoni, assistenti, infer1niere della Scuola Sa~a-: ritana, furono colpiti dal morbo, con due esiti letali mentre non si ebbero casi di influenza nei . m·a lariei chinizzati. Non potendo certamenrte supporsi un'incompati,b ilità tra malania ed influenza, dato che questa malattlia ·infierì pure in zone malariche, resta, a me pare, sempre più comprovata l'efficacia p~·e,,entiva del chinino. .4..lba. Dott. Vico G10VANNI c .ap. med. assim. ~
I
•
-
•
•
11\.NN.o XX\i I, .FAsc. 14]
SEZIONE PRATICA I
che l' infl~enza sia capace di esaltare il potere pa:... togeno non di up. solo germe, ma di molti, e special. mente di quelli piogeni, si comprende bene come MEDICINA. 1 nelle complic.azioni si pos.s ano rintracciare germi diversi, come possano_variàre la gravità e la localizAlcune considerazioni suJl' lnOu enza. . zazione dei processi morbosi ,che si osservano nelle {Prof. f'ERRUCCIO SCHUPFF.R, R:iv'ista Critica diverse complicazioni col variare <lei batteri che <i i Clinica medica, anno 1919. num. 1 e 2). ne sono la ca11~a, e come le co1nplicazioni possano I/autore fa rilevare come oggi<lì non si creda qua-· assu1nere aspetto. ~ caratteri diversi e colpire con si più da alcuno che il bacillo del Pfeiffe1· sia l' a- varia frequènza organi diversi a seconda delle gente etiologico dell'infl.11enza, <'he sareb1'e invece varie epidemie influenzali, a seconda delle varie lod0Vt1ta ai 11n vin1s :filtrabile. Egli poi ritiene che. . calità nelle q11ali l'influenza si manifesta, e perfino, la vera infl11enza si ·abbia solo nei primi giorni di seppure meno verosimilmente, a se.c onda dei vari . malattia, cioè di solito per Lm periocio di 3-5 individui colpiti. E l'ipotesi del prof. ScP,upfer ci spiega pure pergiorni: e dipoi, cessata l'influenza, s11bentri, spesso con l'intervallo d~ 12.:.24 ore di apiressia, come nel chè nei primi 3--5 giorni di malattia le complicanze l'att11ale epidemia, ttn .a ltro quadro morbose>, c-he sono estremamente rare, mentre:nel secondo periodo <l:opo la p!ù o meno breve 'apiressia esse si è soliti considerare come q11ello d.ell'in'flue~za morboso, ' . la regola. Ed ancora ben si comprende sono quasi nella fase delle sue complicazioni, ma che l'autore crede si possa invece riguardare come un qùadro . con1e il primo periodo presenti tuttf i caratteri che morboso indipendente ormai in modo assol11to dal sono attrib11iti di solito all'influenza , mentre nel germe influenzale, è determinato da alcuni batteri sec9ndo periodo, più o meno nettamente separato (più facilmente rintracciabili nei secreti, ne~li e- dal primo, no~ esista pi11 alcun segno influenzale. screti e n,el sangue) la cui forza patogena è stata e- •:E' p11re bene éi spieghiamo 1)erchè il contagio insaltata durante i primi giorni di malattia dal fluenzale avvenga (come ha potuto constatare l' A. germe tuttora ignoto <lell'intluen,za. Tali batteri . negli ospe4ali <'ìvili e militari) facilmente nei primi (micrococto, d jplococco, streptobacillo, bacillo de] momenti della malattia, mentre sia .molto più· Pfeiffer, ~cc.) . probabilmente si trovan? in una difficile nei periodi avanzati della malkttia, quando con 'iizione di ma~giore esaltabilità per speciali con- sono intervenute le cornplicaz~oni (ed U,. tal periodo · dizioni sia di amhiente, di clima, di stagioni, ecc., se il contagio ·a vvenisse non si avrebbe trasmissione sià per successivi ~assaggi da uomo ad uomo, del vir11s influenzale, ma sibben.e cli qualctmo dei a·ven.do cioè agito su di essi alcune di quelle condi- germi che son cause delle complicanze) . In niodo zioni per le quali anche all'infuori dell'influenza> analogo si comprettde faciAm.ente come nei primj si ve:le talora esaltarsi la virulenza di un getme, che giorni di malattia abbia esito·positivo 1'inoct1lazione fin~ allora era stato ospite innOCU? del nostro orga- all'uomo ed agli animali (scimmie) del sangue degli nismo ed esplodere le mal~ttie epidemichè. Q11esti '.individui affetti da infl.uen,za; tnentre l'esito sia miC'rorganismi, esaltati perciò più facilmente nella quasi sempre negativo nei 1)etiodi ava~zati dell'inloro virulenza dal germe O.ella influenza, esercì- fezione. D'altra parte anche i casi gravi e mortali in cui . tano la loro azione più o meno intens·a mente morbigena quando la forma influenzale è serondo l'au- tutto il ciclo. ·morboso della malattia, fino alla morte, si compie nello spazio di pochi giorni, e tore ormai finita. ,. Tale ipotesi concorda .con diversi fatti che si talora di poche ore, come anche quei casi in cui le verificano nella influenza. Così si spiega come nel- compli<'azioni si presentan,o molto precocemente, 1'~pidemia influenzale del maggio e giugno 1q18 · non ~tonano ~ffatto con la geniale ipotesi dell' A. Infatti tali comportamenti eccezionali si spiegano . la malattia fosse di carattere beni~-io con rare ·e poco gravi complicazioni e la fel>bre durasse in pelJ.Sando che talora l'acme della virulenza dei batterì sia raggiunta in seguito all'azione d~l germe g~nere soli 3~5 giorni, appL1nto perchè. allora la malattia era data nella maggioranza dei c.a~i dal influenzale in un tempo brevissimo e sj a enormesolo germe influenzale, mentre l'attuale epidemia mente ridotto il period~ di incubazione cl1e precede abbia llll carattere di estrema gravità, con frequenti lo séoppio della superinfezione, per modo cl1e e pericolose complicazioni, appunto perchè in abb.i ano per:fin,o contemporaneapiente influenza e questa si ha associata l'azione di altri batteri lay. complicazioni morbose da essa favorite, cosa questa cui ·virule11za (ess~ndo già di per sè esaltata per le non n11ova nella patologia dove si osserva che in cat1se surricordate) può· ~ssere portata ad un grado quasi tutte· le · malattie~ infettive può eccezionalmassimo dal v.irt1s. infl11enzale che agisce in primo mente es$ere estrema~ente breve il perio~o di r"'aversi malattie prodotte •tempo. Noµ solo, nla all11Il:ettendo, come fa l' A., · it\cubazione e che possono • •
SUNTI E RASSEGNE. I
•
'
•
si
•
l
(7)
..
• ' \
..
•
.. 424
IL POLICLINICO
.
...
[_.\.NNO
XXVI,
FASC.
I+]
da associazioni. batteriche. ' Nè si deve secondo l'A ;Sulla meningite epidemica. dhnenticare infine che gli ste~i germi, eh~ si ritro~ van,o nelle così dette complicazioni ·influenzali, (H. LtinKE. Deutsche mediz. W ochenschyifv, possono talvolta trasmettersi da uomo ad uomo, 12 dic. 1918). . . dando sviluppo alle form~ morbose da essi soste. In tempo d{ epidemie, il quadro sintomatico nute senza che prima debba aver agito il virus del· d1 parecchie malattie infettive acquista dei tratti l'influenza. La su~gestiva ipotesi dell' A. -per c11i il bacillo del più decisi, ed alcuni segni, che nei casi sporadici Pfeif{er e gli altri ge~mi, isolati, specialmente nei venivano solo adombr?-ti, si presentano più freprodotti p::i.orbosi d~lle cosi aett<:r complicazior.i quentemente e con ma~giore chiarezza. Così per influenzali, sarebbero batteri ·che pro~ucono ap- l~ meningite epidemica, si sono notevolmente. ar.. punto le così dette complicazioni dell'influenza, ricchite le, nostre cognizioni sul quadro clinico~ modo di t~ttamento e sulla parte batterioloi11entré non sono affatto l'agente etiologico di essa, sul • che sarebbe prodotta da un virus filtrabile, che a- g1ca. Fra i segni dell'intossicamento generale, si deve gisce solo in primo tempo, producendo la forma influenzale ed insieme esaltando l'azione patogena anzitutto mettere in rilievo l'esantema. In certi periodi di tempo le altei:azioni cutanee sooo meno de~ germi surricora ati, trova una conferma in quanto avviene in altre malattie come p. e. nella peste <lei spiccate, sicchè finiscono con l'interessare meno: talvolta si . può anche osservare una certa variasuini, nel morbillo e nella scarlattina. Ecl anche recentemente i proff. Micheli e Satta, · bilità nelle forme con cui si presentano. La conoscenza di queste forme, non era sfuggita in un articolo sul : Problema eziGlogico dell'odier11a pandemia dell'influenz.a >1 , comparso alcu:ie agli autori anche antichi. Fra di esse l'erpete mesettimane dopo la pubblicazi9ne dell' A,, confer~ rita un posto a parte per il suo valore cliagnostico-! in 36 c~si, l' A. fu tratto in errore soltal;lto sette n~ano le vcdu~e esposte dallo Schupfer, il quale oltre al problema eziologic0 ci ramm.enta anche i volte. In quatt~o meningitici, l'erpete aveva preso caratteri clinièi delle più comuni ed importanti un'estensione straordinaria: oltre al viso attorno complicazioni, ricordando fra l'altro le non lievi alla bocca, sulle guancie alla .fronte , si era diffuso . {lifficoltà che non di rado si incontrano nella dia- alle spalle, ·al• .petto, al braccio, ed in due casi angnosi di pleu.t;ite od empiema ~ei casi nei quali iii che ·alle coscie, con una imponente eruzione veantecedenz8: o contemporaneamente si hanno scicolare. :N" ella maggior parte d~i casi que.s to ecomt?licanze broncopo~onari, specialmente per santema si presentò alla metà o verso la fine della il fatto che }'·essudato di freq11ente si disporrebbe prima settimana; quando già la diagnosi era stata su di uno strato non ecc~s!iivamente spesso al di - assicura~a, con il reperto del, microorganismo nel sopra ael polmone, che sarebbe di poco respinto liquido .cerebro-spinale. L 'eruzione cutanea può presentarsi anche sotto indietro, cos~ che renderebbe i fen()meni locali, palpatori, plessici ed ascoltatori, poco caratteri- forma di petecchie, le quali, associate con quadro stici, mentre non si a·vr~bbe che l1no scarso sposta- cl.inico grave, comatoso, avevano fatto anche far .diagnosi di tifo esantematico o di sepsi con diamento di organi. J,' A .. oltre le complicanze toraciche (broncopol- tesi e~orragica, e solo la puntura ,, lombare fece 1noniti, plelilriti ed empiemi) ricorda le complicanze riconoscere tratta,rsi di meningite. In 14 ~eningitici_, tal{ petecchie si presentarono renali, cerebrali (specialmente l'encefalite emorragica), notando come sieno rare in questa epidemia nei primi giorni di malattia (entro 24- 48 ore in influenzale le complicazioni a carico del cuore e · casi di meningite siderante) ,. in forma di numerose quelle a carico dello stomaco e dell'intestino (a macchie grosse quanto una capocchia di spillo, od proposito di q11~st'ultimo rammenta la possibilità una lenticchia, non ben delimitata, non elevate, di enterorragie gravi, se pur non mortali nei casi iperemiche, le quali divennero petecchiali entro da lui osservati). Anche l'itterizia non fu dall' A. poche ore o pochi giorni. Si trovarono s_u tutta...... la osservata di frequente, quasi sempre fu espressione superficie del corpo, particolarmente all'addome di fatti emolitici e, come tale, indizio di gravità. ed alle estremità; talvolta l'emorragia sottocutaRiguardo alla cura l' A. avverte come essa sta nea era assai estesa, per un diametro di 5 cm. Altre tuttora sintomatica, non avendo per ora dati ri- emoJ;ragie si osservano all'autopsia anche negli sultati confortanti nè le cur~ sieroterapiohe, nè le organi interni (sottoendocardiche, sottopleurali, altre cure medicamentose, nepp11re quelle a base di nella mucosa esofagea, gastrica, ecc.). L' esame fenolo, sia per bocca, sia per clistere,. sia per inie- istologico delle petecchie non dimostra però le altezioni sottoc;utanee o endovenose, alcun~ delle quali razioni vasali, caratteristiche del tifo petecchiale! cure furono decantate con gran lusso di p3.rticolari, L 'esantema meningetico non è altro che una metaperfino nei giornali politici, dai loro sostenitori! stasi dei meningococchi nella pelle e nelle sierose, ed è da considerarsi come il quadro esterno di un G ARI!\'.
'
1
•
(8)
..
•
[ ..\N)JO XXVI, FASC. 14]
425
processo settico. Il microorganismo specifico però non sempre vi si può trovare, poichè viene rapi~ damente fagocitato.
Il decorso della malattia è stato inoltre nei casi del:l' A. ·caratterizzato da un·a speéiale a~ità delveleno meningoçoccico per la cute e per i reni (nefriti emorragiche, per lo più benigne). Di importanza p·ra.tfca sono .pòi i casi atipici, Al pari della maggior parte deYe malattie inperchè permettono lo scambio' con àltre malattie fettive, la meningite cerebro spinale può portare infettive. I casi abortivi spesso ve~gono misconoad una setticemia, come dimostrano i reperti dei sciuti: si nota talora una temperatura subfebbrile, meningococchi nella milza, _ focolai pne11monici, qualche vomito, .un po' di diarrea e si fa diagn6si . sangue; ta~volta anzi l'emocoltura può essere po~ di intossicazione alimentare o di catarro gastrO-:in-: sitiva mentre è negativa la coltura del liquido testinale: dopo 7-1 o giorni, si manifestano· chiara- · estratto con la puntura lombare. Nella meningite mente sintomi meningitici, .e la puntura lombare pe.rò la setticemia può essere determinata non solpuò accertare la diagnosi. tan•to dal meningococco, ma anche da altri microorL'_inizio della malattia può anche· esplicarsi con ganismi, quali lo stafilococco, gli streptococchi. gravi alterazioni mentali, specialmente di tipo L'infezione mista, · che nei quattro casi dell'A. ha allucin·a torio: in un caso dell' A. questi fenomeni sempre aVU:to esito leta-le,· si esplica· anche con fatti durarono fino al quarto giome, in cui si manifestò clinici, quali brividi, formazione di ascessi, emor1 improvvisa~ente una cospicua eruzione di. herpes, ragie cutanee e delle mucose, gonfiore delle artiche fece decidere per la puntura lombare. colazioni e decorso grave e prolungato. Speciale è l'azione del vel~no meningococcico Le 'YiceYche batteriologiche hanno chiarito due quesul vago, provocando una tachicardia notevole stioni, che cioè il quadro c~inico della meningite (120-141) nei primi giorni: la tachicardia, che può essere provocato da differenti microorgani-, dura a lungo indica un peggioramento della prosmi, e che 8.'altra parte, vi può essere un'affezione gnosi. Essa però può rimanere, dopo caduta la da meningococco senza meningite, cioè senza mafebbre, e con un miglioramento genera~e: in tali lattia spe_cifica de). sistema nervoso centrale. . casi, il liquido cerebro-spinale è ancora torbido, e 1 Tra i diplococchi, che possono provocare fen 0si può parlare di vera guarigione della meningite meni di meningite, si possono citar~ il pneumococco, solo quando ritorna il numero normale di pulsail Diplococcus fiavus, il D. mucosus. La meningite • • ZlOlll. da pne11mococco può anch'essa ricorrere in fornra L'A. ha potuto ossérvare cinque vo1te il quadro epidemica, nè si può negare tale peculiarità anche tipico di meningite fulminante. La diagnosi esatta agli altri tipi di diplococchi, che spesso sono causa specialmente nei casi spòradici, è però molto diffidi casi raggruppati di meningite. Il Diplococcus cile, in causa del brusco decorso delJa malattia: mucosus corrisponde al parameningococco di altri si pensa a.d intossicazioni, a gravi malattie· setautori, e forse non è che una vari~tà di meningotiche, a diatesi emorragiche. Il. quadro clinico • cocco. della meningite fulminante, çhe porta alla morte in poche ore od al massimo in due o tre giorni, I . I casi di meningite osservati dall'A. mostravano ha le seguenti caratteristiche: con vomito o co• caratteristiche speciali nel quadro clinico. La nati di vomito, dolori alla testa, spalle, arti, si temperatura aveva un decorso affatto irregolare, ha un improvviso elevamento di temperatura • nè sarebbe stato possibile da es~o trarre un qualsiasi (390-4 10). Talvolta si hanno altresì diarree passeggiudizio prognostico: sembra quasi che le infezioni, giere, o dolori di gola, con ·angina catarrale. Già ' le quali si svolge>no presso ai centri regolatori ~ella in poche ore si può ·sviluppare ~esantema petectemperatura, non diano cury..e termiche regolari. chiale con macchie e tipo di roseola. Difficilmente Molto alti sono sempre stati i valori le.ucoci- si arriva alla rigidità nucale, che già con, crescente tarii (25-40.000); l'a11mento degli eosinofili indicava debolezza cardiaca, frequenza di polso e di respiro, spesso un miglioramento nella malattia. L'A. ha e completa perdita di conoscenza interviene la ottenuto buoni risultati con la prova di aggluti- morte. _ nazione mescolando eme. 0.5 di siero antimeninSolo una precoce puntura lombare può in tali gococcico con 2 ' eme. di liquido cerebro-spinale casi accertare la diagnosi; i meningococchi però centrifugato, limpido,. e tenendq a 50° per due ore; possono essere scarsi nel liquido, talvolta soltantç> nei casi positivi si ha un intorbidamento regolare. nube,rolare. Importante pe.r la diagnosi è l'infiammazione precoce della catjtà naso-faringea; le tonsille sono Per quanto riguarda l'efficacià della sie roteraingrossate, arrossate; sulla parte posteriore delle fauci si osservano essudati biancastri a forma di pia, non è possibile considerare il problema dallo stretto punto di vista della guarigione in senso striscie o di macchie. ~
-·
•
I
2
(9) ,
•
conv~ene
• •
\
('
,
.
IL l'eLICLINIC0 I
assoluto, . invece tE:ner conto degli !ffetti, ottenuti nei singoli casi, sul miglioram~nto dello stato generale, sull'abbassamènto. della t~pera tura, sulla chiarificaziòne del liquido cerébro-spinale, ciò che significa l'uccisione dei meningococchi per mezzo di sostanze battericide e batterio'· . trope. · L ' A. però non si sente in grado di poter ~iudicare il. valore terapeutico del siero; si•a pe~ quanto riguarda la 'mortalità, come pure per l'abbrevi~ mento della malatt~a o la diminuzione delle s_e quele. Ad ogni modo sia l'esperimento sugli ~animali, che le prove cliniche, fatte con iniezioni end,ospinali di grandi quantità di siero, non son.o state favo~evoli all' A. È un fatto però che è · difficile farsi un concetto esatto dell'efficacia di un rimedio nella meningite cerebro-spinale, in cui la prognosi è quanto mai fallace e si vedono forme acute e gravi guarire rapidamente ed invece casi leggeri 1 morte, la o di media gravezza che finiscono con . sia per la formazione di un idrocefalo intemo, sia per l'insorgere di nuovi processi infiammatori. · Molt~ più che le migliori qualità di siero, giovano le sottrazioni del liquido cerebro-spinale, mediante punture giornaliere, con cui si levan,o 50-80 eme. per volta; per lo più i buoni effetti si scorgono già dopo due o tre punture~ È . probàbile che lo scaricamento così prodotto del canale spinale, e l'af~ :flu~o di nuovi anticorpi che si deve verificare per il riformarsi del liquido, contribuiscano essenzialmente alla guarigione della men.ing'i:te.
[ANNO XXVI, FASC. 14}
presto riceverà ». Pochi giorni dopo .com'.parve il cancro del1a lingua .al quale il barone, ·dopo essersi pentito, soccombette. Dalla metà del secole XVII in poi à:l cancro della lingua divenne CCÀ5i frequente ché non fu più necessario in,1ocare miracoii per spiegarne l'origine. Attualmente sono noti anche dei ca·s i occorsi in atì:imali e precisamente in un cavallo, i·n · 3 gatti e ;in un cane. Tutti questi animali erooe> adulti e i eta.neri. da essi prese~tati erario a .cel. lule piatte. I Anticamente il cancro cLéll 'uomo non (10,1eva essere più frequente di quanto lo sia ora negli ani!mali domestici, ma ora nell'uomo la. sua frequenza è molto notevole ·e pare che vada aumentando· se si considera. che, da uno studio statistico dii -S tevenson, negli .ultimi 41 anni la mortaJit.à per cancro della· lingua sar·e bbe aumen. · tata. del 228 %· Poichè le irritazioni croniche sono state considera~e tra le cause del eta.nero, si è ricercato se in questi ulti~i secoli la piorrea e la cari'e dep.taria fossero divenute pi1ì frequenti. Riguardo alla piorrea sembra che sia aumentata la virulf!nz~, ma non la .frequenza e anche rispetto alla carie sembra, dalle .osservazioni fatte su-ii crani dei Roma.n i trovati in Ing·hilterra, che la carile dentaria non fosse meno frequente di quanto si è trovato nei cranì dei londinesi morti negl1• ultimi due secoli. Nel St. Bartholoruew's Rospi.t al negli anni A. F~zyPINI. 1909-1916 furono accolti 169 pazienti di cancro della lingua, tra i quali solo 9 donne. Tre di . .. • esse avevano avuto sifilide e in altre due la· siCHIRURGIA. filide. era esistita negli ascendenti; nessuna fuIl cancro della lingua. · m•ava; tutte avevano denti malati. • · ·, . Tra i 160 uomini, 93 erano sifilitci e, in geConferenza di D 'AREY POWER al , Royal College nere, l'infezione rimontava a un'epoca molto reof Bngland. BritisJi I our1ial of Surgery, lamota. Queste osservazioni, che concordano con nu.ary 1919. ' <!Uelle ·fatte da Arnold .Renshaw e da Arc~ibald I I,ei;tch, i ndi'c:a-n o una stretta relazione tra la si~ Il cancro della ling ua, frequente nell'uomo 1 tìlide e il .cancro della lingua. La sifilide può raro nella donna., non è mai: stato osservtato nei essere atti va o latente o estinta ; ma si deve ragazzi. Esso rappresenta una malattia quasi ti:arre .la conclusione che la sifilide forma il esclusivamente umana e non sembra legato a letto dal quale nasce· il cancro. S.t è osserv~~a una predisposizione eredci.t aria per il cancro. anche una coincidenza tra gli aumenti! della Esso era sconosciuto ai Latini, ai Greci e agli mortalità per cancro della lingua e le epoche Atiglo~Sassoni; gli Aral:·i ne fanno appen~ mendurante le quali l'uso del mercurio cedette il zione. La prima esatta storia çli cancro ·della lingua è quella dciJ. R. Freeman che mori nel posto al trattamento con altri medicinali (ad es., . 1634 mentre copriva· l'ufficio di Lord Mayor di il guailaco, ·l a salsapariglia, ecc.). La 's ifilide però non può esser considerata che Londra. Il secondo caso ricordato fu visto in • • • come una causa predisponente al cancro della Germania e fu considerato come una puruz1one 1niracolosa per i bestemmiatori del clero. La leg- ... lingua, poichè questo è stato osservato anche negenda ~rra che a un barone il quale esercitava gli animal:iJ à.ndeJ?.ni da sifilide. Occorre ricer:are ostinatamente la maldicenza · contro il clero, un · una causa stimolante e questa deve essere d~ve nuta prevalente negli ultimi 50 ann.11 se vogliafrate dicesse: «La ' 'ostra impura Jingua ha fin mo attribuirle l'aumento constatato durante troppo meritato da Dio quella punizione che I
-
I
t10). .
.
'
.. '
I
•
(.t\NNO
I
I
XXVI, F ASC. :r4J
SEZIONE PRATICA
427
questo periodo, nella frequenza del cancl.10 ~ella muco. No11 esiste una ver.a diarrea, anzi spesso lingua ; inoltre essa .deve aglire s11gli uominrii s1 ha un certo g rado di costipazione con~ utta • p\ù che sulle donne. sola scarica quotidiana rhe si effettua con sforZii • L'aumentato consumo del t abacco sembra ri- penosi. . L'analisi chimica e . l'esame mi1c roscopico di spondere a· queste condizioni. Il cancro <\ella lingua era mro fino · a che nel sedicesimo secolo. non tali feci permettono di far,e quattro cònstataziom princi1palli1 : • cominciò l'uso de~ fu1nare. J~a cqnsuetucline si diffuse lentamente. nei secoli successivi :fi.nchè li 1) Sono feci che l1anno grande eccesso di . sigari poterono esser. fumati ape-\!amente in stra- sapòni alcalino-terrosi sopratutto · di saponi~ calda sol~ dalle classi elevata e med ia, mentre il carei che ,si presentano al mi~roscopio come fumare 1a pipa in pubblico era proibito. Le si- delle masse cristallizzate o an1orfe : il grasso g·arette furono introdotte verso il 1880 e da al- neutro fa sempre tirntieramente qifetto. lora il fumare tabacco è divenuto di tt~o sempre 2) Sono ricche di prodotti di put.r efazione più comunce fino ·a che .ora .è divenuto quasi ge- . particolarmente di ammoniaca ed indolo: la dinerale per i due sessi 1dalla adolescenza. in poi. \ gestione della caseina è iin comple? ed iJ. iresiIl fumo, agisce sia irritando la l'ingua con .la duo putrefacendosi dà J'odore fetido e la reanicotina sia aumentando il calore della bocca, zione alcalina alle fec.i. come isi può misurare col termometro. .. 3) Sono feci con molto eccesso. di sostanze In conc~usione l' A. pensa che . sarel:be"" pos$i- .. minierali (fosfati, ossalati, mag·nesia; potassa e bile ridurre la frequenza del cancro della lingua soda) poichè in questa dispepsia oltre ad una a quella moderata proporzione ~be aveva prima cattiva utilizraziohe delle sostA-flze minerali· del del XVII secolo ·e .c he ha conservato negli anilatte da parte dell'organismo si ha un disturbo mali domestici. Ciò si potrebbe ottenere col trat- tale degli scambi organici che porta spesso ad · tamento Aella sifild1de nei suoi stadii iniziali e u~ certo grado di demineralizzazione. raccomandando ai sifilitici di non fumare, non 4) Conten.g ono poca urobilina (stercobilina) ' bere eccessivamente e d.i farsi . regolarmente vi- e molto urobilinogeno. si:tare dal den~ta. Qu~ste raccomandazioni doLa èonsistenza pastosa di q11este feci è data "·rebbero esser fatte fin da quando il pa~iente dunque dalla abbonda.nza dei .s aponi :alie.ai1inocomincia il trattamento e non solo quando la terros~ e delle sostanze minerali, il loro colore lingua comincia ad amnialare. pallido daila riduzione eccessiva dei pigmenti Altrime111ti, essendo attualmente la sifilide più. biliari, la loro fet·idiità e alcalinità è data invece diffusa che negli anni precedenti , e essendosi dalla •p?trefazione della caseina i·ndi·geri:ta. generalizzata la consuetudine del fumare, si deQuando le feci co1ninciano ad assumere queve prevedere che il cancro de]la ll.n gua diventerà sti caratteri non· si ' hanno ancora disturbi geiancora più frequente. G. EGIDI. nerali: l'appetito è buono, sovente esag~rato, il peso continua ad aumentare, anzii spesso au. menta troppo, ma se non si ~odifica il regime PEDIATRIA. presto la scena cambia, !>appetito divénta ineLa dispepsia da latte di vaeca nella prima infanzia. g·olare, si iniii'a il vomito, la curva del peso Marfan (Paris 11iédical, n. :i;, 1910) noita come. presenta delle oscillazioni co11siderevoli e, divi~ la dispepsia da latte di vacca che s~ osserva ge- ne poscia stazionaria p1e r poi deggermente d1neralmente nel èorso dei primi due anni di -vi.Jt:a scendere. Il bambino :assume aspetto triste, dein bambini nutriti con tale solo alimento non sidera l'immobilità, assume colorito palli:do un po' giallastro ed il corpo, spec:ie la faccia pre~ è rara ied è ittnportante a conoscersi poicbè spesde un aspetto boufjì. L'es.ame del sangue fa 11so è la prima tappa di una serie di st ati morbosi che 'si h anno quando al latte ·materno sl; levare lieve anemia Td una l1eucocitosi diisc~eta con predomi11io dei mononucleari: questa lieve sostituisce quello di vacca e che non curati posa.nemia :non spiega la ;ti1nta -p aJlida dei tessu.t i sono còndurre fatalm~nte all'atrepsia. che è dovuta oerto in parte ad una di quelle deIl sintoma principale di questa forma morcolorazioni pseudo-anemiche o ocrodermie che bosa è una modificazione speciale delle feci che sono attribuite ad una vasocostrizione e che sono pastose~ consistenti, omogenee, dii un~ tinta non sono rare nei bambini soffe~enti di disturbi giallo pallida quasi grigiastr~, spesso bianche digestivi1• e che hanno l'aspetto e la consistenza del ma-: Alcuni autori parlano di intossicazione acida stice dei 'Vetrai: .sono fortemente alcaline, più abbond.a nti che nello stato norma1è, hanno odo- in questo stato morboso, ma non si ba diminuzione · costante Q.ell 'alcalinità del sangue onde re fetido spesso ~m~oniacale e putrido. e son~ l'ipotesi non è fondat a. cosparse alla superficie di piccole part1cel]e di I
-
1
I
I
1
'
\
•
)
' •
IL l>OLICLINICO
,
•
•
\
[r\.NNO XXVI, FASC. 14]
La dispepsia da latte di vacca, in genere, La patogen~si di questa àffezione che l\riarfan ev-0lve s enza febbre m a s~esso si han·n o delle dice dovuta sop~atutto alla sostituzione del latte temperature oscillanti SQtto ai . 38°: quando tale ~ donna con quello di vacca e ad una inattidispepsia :non è cUttata in capo a tre o G_uattro tudine del baml:ino a digerire il latte proves ettimane por.ta a lla diarrea C.Qtnune che .spesso. niente da una spec:ie differente (inattitudine non è preceduta da uno stadio dispeptico ma spesso congenita, talora arquista ed in tiai caso cl1e r.i.trae quasi sempre la sua origine dalla di- transitoria o duratura) non è molto c;hiara. spepsia da latte di ·vacca : fra i prodotti della Secondo Marfan, quando per una ragione r~ua putrefazione sono molti gli irritanti. della muco- lunque l'elaborazione-- della ca~eina del l atte di sa intestinale, speciie l'ammoniaca, spesso s~ as- vacca diviene parti.colarme11te imperfetta sia sociano acidi gra~si li'b·eri che esercitano azione perchè dato puro ie non diluito o perchè mal analoga e se l'irritazione causata da queste so- trasformato sii ha un residuo indigerito che dà stanze si prolunga finisce per determinarsi una luogo ·ad un eccesso di putrefazione e per cause esagerazione çiel peristaltismo e una superse- identiche non ben precisabili si lìa una formacrezione dell'intestino onde la diarrea. Questa zione eccessiva di saponi alcalini che ~iminuisce può cessare e poi alternarsi con là dispepsia, e sensibilmente l 'assorbimentQ dei grassi e quindi quindi aversi un ciçlo morboso che porta a 1'ipo- l~ dispepsia : i disturbi della nutrizione consetrepsia e se il cambino è di meno di quattro cutivi sarebbero dovuti in parte alla utilizzamesi all'atrepsia ed alla morte: in tale stato ·di zione difettosa .dell'alimentazione ·ed in parte ad alternativa facili sono le bronco-pulmonit1. e le \ n ~erto grado di intossiçazione che si determi, piodermiti ed anche le setticemie. na per i prodotti tossici della putref~zione. La prognosi della dispepsia cla latte di vacca Tutrta una serie di fatti e di osser'!azion~i ci dipende da condizioni diverse: è buona quando porta anche ad ammettere che tali disturb~ sono si può rimettete i l baD.J.h'ino a ll 'allattamentb a~ anche-.idovùti al fatto che le -proprietà biologi~he seno, in caso contrario dipende dall'età : è fau- del latte di vacca sono differenti da quelle del st a dopo. i sei mesi p erchè è più facile nutrire latte ,. di donna : il latte è un alj.mento spec-ifico il bambino senza ricorrere al latte di vacca esclucome lo dimostra la reazione d~reci pi.t azione di s ivamente e l a resitenza agli .effetti della dènuBordet e la presenza di en zimi che h anno protrizione è più grande; prinna dei sei mesi la prietà differenti secondo la specie : g.li enzimi prognosi ~ incerta : il bambino non può es- del latte di donna non sono rimpiazzabili con sere rimesso al seno, se hia. delle tare ereditarie quelli del latte di vacca cbe non h anno funsopratutto sifilitiche, se l a ~ua alimentazione zione eutrofica e la differenza fra i.l bambino non può subir;e· le mo'd ificazioni necessarie, se la nutrito con il latte cli vacca e quello nutrito sua igiene è cattiva, e l 'ària ed il moto difetJ con il latte di don11a è uguale . alla clifferenza • • tano, la prognosi è fatale. fra le proprietà biologiche dei -due latti. La causa di questa malattia è l'alime11tazione I~a terapia della dispeps"ia da latte di vacca esc.lusiva o qua.si con il latte .di vacca e 'Marfan è varia secondo l'età del cambino. Nci primi nota come tal1e quadro morboso non si riscontra mesi, se .l'affezione è la coµseg uenza di allattan ei ban1bini allevat i! al seno o con farine ; per mento artificiale mal régolatq (latte n:on diluinon averlo l:isogna sopprimere il latt e di vacca to, ipasti copiosi e non ad orario)'· si r egoleranno onde il nome di cc dispeps4i. da latte di vacca >) è le poppate diluendo ~l latte con a·c qua zucchepreciso e corrisponde alla f.e nomenologia sopra- rata; se invece si tratta di bambini nutriti con descritta. La qualità del latte non ha alcuna latte di 1buona qualità e .regolati diligentemente, influenza. poichè il disturbQ può aversi' con l atte conviene rimetterli al seno per vederli guarire, eccellente e può apparire in b ambini nei 9.uali dando loro p,r ima delle poppate di pochi minuti l'allattamento artificiale è bene regol~to sia co- per dare riposo alle glandole digestive ed a~l'e me nume.r o che come o rario dei pasti : it'11ttavia pitelio irntesti•n ale e ·poi dando loro la raz1on_e • • sono cause predispon enti i pasti troppo cop~os1 normale ; in t ale modo .~l peso· aumenta ed 11 o troppo ravyicinati ed i.l fatto di .d are ial bam- bamhi.i:iQ ri-pi<Ylia :nel peso la .curva ascendente. bino n ei primi mesi di vita del l atte puro senza In difetto odi latte tli donna, si utilizzerà 1'l • • • . l'addizione dell'acqua. l atte d~ asina o un alimento di tranmz1one prtOltre chte nei primi mesi, tale dispepsia come ma di tornare al ·latte di vacca e cioè o il bafu detto · si può avere finanche nei primi anni di beurre o .i l latte umanizzato, o il condensato scre,·ita : dl prolungarsi della dieta lattea esclusiv.a mato e zuccherato o la polvere di latte con zucin questo caso, pare .che affatichi l'apparato d1\, • • chero: in mancanza si ricorrerà al l atte st erilizgestivo del bambino, per l 'alimentazione unizato omogenizzato aggiunto a dei fermenti diforme, ma la gravità del m ale in questo periodo gestivi (pepsina, papaina, pancreatina). è minore. (rtl
se
0
•
•
'
•
•
[ANNO
XXVI'
FASC. 14
J
•
SEZION~·
PRATICA •
Se il bambino ha meno di 5 o 6 mesi s i. datà il 1 ° giorno dlell'acqua zuçcherata, se ha O.i più t1na dècozione di éereali o di farine e poji delle razioni inferiori al normale degli al:i·m enti sopra dèscritti (3 parti di acqua e zucchero ~e 1 di latte sterilizzato) a 1na110 mano si diminuisce la proporzione dell'acqua. · Fra 4 e 6 mesi il trattamento sarà •ifa.t to con le regole tpreceden.ti, ma: s i pOS$OnO aggiungere ' al ·latte modificato delle zu.p pe di tnalto o di farina latte.a. (roo gr. di a.equa, 50 gr. di lat~ 11na cucchiaiata di crema di riso o d.i· -estratto ' secco di malto) . Quand9 si tratta cli un , bambino di oltre 6 mesi la cura è . pjù facile e più semplice poi chè alle zuppe di malto si pos·sono rimpiazzare lè zuppe con farina ordinaria senza latte: il miglior~ento è rapido : 1e feci dopo due o tre giorni perdono .i l loro carattere putrido e, il loro colore cambiia: e quando tal.e miglioramento è avvenuto bisogna sforzarsi di tornare a poco a pQCo alla alimentazione .che è la più conveniente . e normale alla età ed al peso del bambino. 1
1
contatto da altre due legature in toto : una al terzo superiore e I '.a ltra al terzo inferiore. • • Se .esistono delle vene molto ' Toluminose, negli altri fasci del plesso spermatico, le isolo in tutta la loro estensione, dall'alto al basso, vi applico clue legature (distanti l'una dall'altra), esci'do la porzione interposta alle legature e ra,rvicino i I m•o ncon.1•1. Se v'è esuberanza di parete scrotale, anzichè St1turare i margini della ferita in senso lo~o-itub dinale, avvicino la estremità 1:n feriore dell'incisione a qu·ella supei:iore, e pratico la sutura in senso trasver sale.
1
GENOESE. ,
NOTE PREVENTIVE. '
Nuovo metodo operativo per la cura radiale · · · del varleocele per il Maggiore n1ed. l?rof.
EFISIO
LAY.
' Incido lo scroto nella sua faccia anteriore ; la • • • • • • 1nc1s1one viene praticata 1n senso verticale per una lunghezza di 5 ceu1timetril o poco più, con la sua estremità superiore all'altezza della railiiee del pene. Giu11to all 'dnvolucro del cordone lo incido; i~olo completamente il fascio anteriore del plesso spermatico, cin tuttc'l la sua. estensione, dqll'anello ingt1inale fino in ' 1icinainza del testicolo, dopo esser~i assicura!o che gli elementi del cord·o ne sono stati risparmiati. C·i ò fatto, applico due legature, con .catgut rob11sto, sùlla parte mediana di detto fascio venoso, distanti circa ·un centimetro 1'una dall'altra, e con una forbice taglio Ira mezzo al.le d11e legature. Ho cosl due monco111ii-: centrale e periferico. L'estremità. dél periferico viene poi portata in alto è fissata - con pt1nti di catgut - al pilastro ·e sterno dell'anello inguinale esterno ; l 'estren1i tà del moncone .centrate, portata in . basso e fis$ata ·_ pure con punti di catgut - alla base del mo11cone periferico, in vicinanza del testicolo. .· I due 1nonconi 'restano cosi addossati, ·a can11a di ·fucile, e · sono poi tenuti saldamente a •
,
t
La
en~roptosi.
per il dott·. A.
CANTILENA.
Dura11te la guerra, ogni medico che esercit0 in una condotta, dovette visitare un certo numero di donne), che, t1on avendo ancora raggiun:to i 60 anni ed a vendo uno o più figli alle armi, cbieclevano ~l su.ssidio go·vernati vo p er inabilità al lavoro . Dico, -u n nu1nero cons·i derevole di donne) perchè queste, pin che gli uomini, quantunque di aspetto sufficientemente florido e qttantunque non si potesse risco11trare nulla di anormale al cuore od ai" polmoni, tuttavia si lagna·vano 'di astenie gravii e alt11i disturbi, tali, da ammettere pi ù che giustificatamente 1(1 loro inabilità a q'u,alsiasi lavoro utile e proficuo. L a causa d.ii tal!i disturbi, in maggior J>s rte di indole che, somn1ariamente, si potrebbe giudicare nervosa, era invee.e dovuta ad e·n,teroptosi. 111 campagna la maggior parte dell1 e spose sono pluripare e talune hanno avuto anche dodici o quindici parti e qt1esto in via quasi co• • mune verso 1 50 anru . Molti di. que?ti parti poi sono stati gem.ellari e molti difficoltosi e tali da richieder.e un intervento ostetrico : a . causa çlel bacino fteq.uentemente piatto, dovuto, specie in. monta~na , al fatto di portar·e pes1 sulle spalle. In seguito al parto, queste donne si so~o alzate troppo presto, e non hanno avuto la cura di fasci1a rsi l'addome, di tnodo .che i ·visceri addominali in seguito al rilassamento delle pareti, • h·anno a"\·uto campo di abbassarsi 11ote,•olrr1ente; da questo sono sorti i dist11rbi a cui sopra accenno· e che consistono in dispepsie J cardiopalmi, .dolori addom·in,ali,J stipsi, dolori loniba-ri ecc. Notoriamente tali tl is.t urbi derivano oltre che dalla ·. posizione a11ormale dei ·v isceri (stomaco, oolon trasverso, eoc.), ai1che dallo stiramento dei I nen•i' del plesso solare . 1
•
.
NOTE E CONTRIBUTJ .
1
•
•
\
•
430
IL POLI°'INICO •
•
•
·
[ANNO XXVI, FASC. 14] ,
In alcuni casi io ho potuto co!lstatare. leggera lui ossi~ati nel Manicomio provinciale di Roma. alQuminuria. . "Nel primo caso si· trattava di- una donna che . Per evitare tali disturbi è necessariq che il nell'età di 47 anni venne colpita da una d_emenza medico consigli certe regole igieniche, quali : gravissima ad andamento ,progressivo alla quale I 0 Permanenza a letto, dopo il parto norsi a.ssociarono ·in seguito disturbi a · focolaio · a male, di almeno otto gior11i ·e di più, dopo i carattere afasico, aprassko ed agnostico e· dal parti gemellari o fati cosi. , lat-0 neurologico lieve dri1sartr-ia, torpore della rea2° Quando,, la donna s i a lza le ,,enga fatta zione iridea, contrattura degli arti inferiori e una fasciatura dell'addome. . nello sta.dio te~niin~le .attaccèi ~pil:ttiformi. Al: . 3° Che la donna, prima di riprendere le l'esame 1s tòlogico s1 riscontrarono 1 due reperti caso special.et della consu e occupazioni, e nel ~aratteristici di questa forma morbosa: le plac. tadina, prima di r:imettersi al lavoro dei campi, che senili e l'alterazione nettrofìbrillare dell'"'.A..aspetti un periodo di almeno u1i mesé, in modp lyhe:imer. che il suo organismo ripari alle perdite s ubìt-e Ad illustrazione di questi reperti l'O. pre- I nella gra ,,i danza e nel , parto ed il grasso addosenta p arecchie micìotografie. Nel secondo caso minale si reintegri, in modo da far ·da cuscitrattasi di ·una donna dell'età di 54 anni at1cora 11,_tto ai visceri stessi. v-ivente che presenta un quadro s~ntomatologìco quasi identico al preoedettte. 4° Qt1ando ci si trovi in presenza della enteroptosi s i consigli la v entriera, adattata s u L'O. in baisè a queste sue due nuove osservamisura, e si consigli alla donna un r,e gime •'inzion~ discute la diagnosd. differenziale tli <Jtll:!• grassa.n te, cioè riposo, cibi farinacei·, frutta e sta forma n1orbosa specialn1ente in confronto in ispecie, quando s i possa, l'uva. della pa ralisi prog·ressiv~ 100n la quale potrebbe Quando si è fatta la anauuD;esi , di una doJ:lna · essere confusa quando · non siano ancora maniche richJede la nostra visita, constatati numefesti .i, disturbi asi1nbolici, non siasa fatta la reaziotlJe di Wassermann n è l'esarrte del liquor ed rosi parti·, si rivolga ·s peciale attenzione all'ad~ esistano invece come nei suoi due casi, disturbi àome ed ai visceri i11 esso contenuti. t Il r.ene destro è quasi sempre palpabile sotto della reflessivita dridea e disartrie. Cionclude forma dt un tumore duro , ovale, '8'dtttcl'iolevo1e quincli tratta~do .i l probJ ~ma della posizione nosotto la mano, spostabile coi movi~e11ti. respisologica di questa forma morbosa. Comratte la . o"p:iatlon.e del ;Kraepelin che vorrebbe farne una ratorii. Il fegato è abbassato in modo che il margine . malattia a sè con, l'appellativo di « n1alattia di i\lyheimer », combatte pt1re l 'opinione del Fiinf,eriore deb0rda di una o due dita la' IO!i: COscher 1Che vorrebbe confonderla senz'altro con la stola. , . comune demenza senile o meglio con la demenza ·Lo stomaco col suo margine inferiore . passa hon d1 ,. rado al disotto della 01nbellicale. priesbiofr~nica e sostiene che questa forma morbosa ·p ur do\ endo rientrare per molteplici moDato tale stato dei vdsceri è facile spiegare i tivi clinici ed anatomopatologici nel grande grupdisturbi che ne derivano e" la cura .medica da i ntria.prendere : non è raro che la cura chirurpo della dem~nza seniile vi· tlebba · tuttavia rien~ • • • trare mantenendo una fisionomia propria per le gica si• 11l11.ponga. caratteristiche del quadto clinico, per ·l 'e_tà preFiesso d' Astie-0 4-2-19 . coce in cui s i inizia e per la speciale distribuzione delle lesionii; iisfologiche. Per questa forma morbosa 1'0. propoi1e la denominazione di d e- . ~ONGRESSI m eri,za se·ni le atipica di Alyheimer-Perusini dal (NOST~I RESOCONTI. FARTJCOLARI). nome dei <lue autori che hanno a'\·uto il maggior merito nella costi:uzioné del .quadro clinico ed ltégla krademla Medica di Roma. istopatologico di essa forma morl:osa . . Seduta ordinaria de1 22 dicembre 1918. Il prof. DE SANCTJs· · prende la. parola e si ~i, chiara d'accordo col Bonfìgl'i-0 circa la necessita (Presidenza del prof. ~n. F. DURANTE). • dii fare ·delle ddstinzioni fra le diverse. forme mor• ' . . Sulla demenza senile atipica di Alzheimer-Perusln I. bose che ancor oggi vengono confuse 1ns1em~ . <.'On la comune denominazione di den1enza senile . Prof. F. BONFIGLIO. - L'O. dopo avere espoCrede che si debba prqcedere ad una analisi più :sto lo s tato attuale delle conoscenze sulla spe· minuta di ciò che con· t ermine generico si chia,oiale forma morbosa dell'età presen.il.e descriitta ma i111deboliimento mentale onde ricavare i ca~at: ~appr.iana dallo Alyheimer e dall'O. stesso e teri diffèrenziali fra i di versi stati · demcnz1al1 s tudàata poi a fondo . dal Perusini, riferisce su dovuti a processi patologici diversi. Cònsiglm .due casi di questa speciale forma morbosa dia •
1
1
I
•
'
7
0
lCOlDÉMIE, SOCIETl IEDICHE,
(I-4)
\
•
•
\
(ANNS
XXVI,
S~ZI8~i PRATICA'
FASC. I4]
quindi di ricercare anche per la distinzione di qut;Sta forma atipica di ck!menza senile i' caratteri che ne permett:ano sin dall '1niz'io la diagnosi differenziale in confronto della conìt1ne den1enza senile. Prende quindi la i)arola dJ p rof. Campana il quale accetta le ved11te del Bonfiglio e ritiene che 1'anatomia patologica porterà un not~vole contributo alla questione della distinzione .delle diverse psicosi dell'età senile. Risponde brevemente il ~oNFIGLJO riingraziiando il prof. De Sanctis . ed il prof. Campana per l'interessamento hiostrato all'atgomento cla lui esposto e dichiarando al prof. De Sanctis che è suo intendimento di indirizzare le sue ricerche alla scoperta di sintomi che permettano una dita.gnosi differenziale precoce di questa forma atipica. della de1:11enza senile. I
I
Sul reperto dei leucociti a granuli. sudanoftll per la diagnosi di suppurazioni latenti. Prof. V. GIUDICEANDMA. - Dopo aver esposto le osservazion·i compiute da più anni .1'0. crede di • poter concludere in favore della reale 1mpo,r tanza della ricerca dei leucoçiti con granuli e zolle sudanofili quando si sospetta l'esistenza· dii un processo s uppurativo altrimenti non riconoscibile. Egli ritiene che con una somma a,ccuratezza di tecnica ·e con l '1esame di parecchi preparati, il reperto debba essere apprezzato secondo criter1 che minutamente espone. •
Esame vestibdlare dei candidati all'aviazione e del piloti, specialmente in riguardo al nistagmo. Prof. G. BILANCIONI. :.___ Per 1'0. nell'esanl.e dell'apparato vestmbolare uno dei segni di maggior.e interesse è dato dal nistagmo. Il N. spontaneo è p1uttosto .frequente e non · si accompagna a suscettibil~!tà del l~birinto'. Nei soggetti 'che lo · presentanq, 1'0. ha rilevato molte turbe funziònali del siste1na nervoso (aumento .e sagerato dei riflessi cutanei e tendini , dermografismo, tremori, e(jC'.). Dichiarati idonei questi individui hanno potuto seguire regofarmente i corsi senza diisturbi a carico dell'occhio . ' e del labirinto.. . Il N. pro'Vdcato dalla rotazione con la sedia g:ir.evole a tronco eretto, ha t endenza a prolun- . garsi dopo la seconda rotazione. Raro è il fatto di una eccitabilrl.tà scar~a o tor. pita del labirinto non acustico, ohe non si traduce con alcuna scossa di N. o .con pochissime, fuga~il, facilmente esauribili. All'arresto della sedia si hanno quasi seanpre disturbi gravi ,: congestione del ·volto, seguita talora da pallore e da sudore; ammiccamento ra-
pido, talora un vero clono dell'orbicolare delle palpebre; talora l acrimazione, cli rado co11gestione della congiuntiva bulbare; midriasi, mov.imenti clonici dei muscoli mi.m iei, tremori degli arti, inovim.enti di deglutiz.iç>ne e di suzione, .nausea, senso di peso all'epigastrico, vomito, respiro su;perficiale e più frequente, seµso di 'amtascia, polso di solito più frequente (di 10-.1 5 pulsazioni), dì rado più lento; qualche mo~i1nento di reazione, come flessione del capo e del tronco cli lat0; modificazione psichiche (brev~e stato '•di stupor.e o di eécitamrento). La prova della rotazione in posizione seduta; ' . col capo piegato ·i·n a'Vanti . di 90°, è più breve della precedente; nel niprendere _la posiZtione eretta il soggetto cade da un lato, corrispon9ente a quello della rotazione, c~uta eh.e varia da un minimo di pochi gradi à 90 e più, flette di lato la testa, compie movimenti di reazi:one con le· braccia, qualche volta emette un grtido. Il vo~to si congestiona; v'è nistagmo di solito in senso inverso alla caduta. Questo N. è quasi sempre rotatorio: ciò deve dipendere dal fatto, che col. capo piegato 'in avanti; non si riesce a stimolare una singola .coppia di canali. semicircolari. Si aggi ungono sensazio11i subietti ve più o meno . gravi, vertigini", · obnubilamento della coscienza, nausea, vomito, inC'ertezza della deambulàzione, ecc. Nei; e.asi dci. maggiore eccitamento, nella caduta l '0. ha osservato .torsione del tron-co, e un vero nistagmo ciel capo. La correzione dello atteggiamento avviene in media in 15'' · · ' _4..lla prova dell'indicazione, eseguita a oèchi bendati,1 cercando dii colpire ·con l'indrl.ce il cen-. tro di. un bersaglio mobile, si ha spostamento nci ' cas~ in cui è abnorme l'eccitatilità vestibolare. ··' I disturbi dell'equiljbrio e le neaziond.. locomo, trici dopo la rotazione s i manà.festano o con una semplite titubazione (marche e'l'L canard), . con · vero· barcollamento, con deviazione o sinanco con la .caduta e sbandamento da un lato, in avanti o Jndietro. La prova della deambulazione (Babi'nski e Weil) e le prove .statiche dài Von Stein,. daranno ianportanti ragguagli. L'O. ha osservato vari casi di ti.pica. deviazio1ie a stella in cui il soggetto con .p ochi tratti dii. deambulazione· si rovescia completamente su sè stesso. Quando avviene la caduta, quest~ segue dal lato opposto alla direzione del ni•s tagmo. La prova dell 'iergoestesìogtafo di Gale~tti h~ ,· · dato risultati ohe ' ranno coordina:ti con gli altri . L'O. ha .completato ques~i esan;:i'i sl?ecie quan?o vi erano lesioni a carico dell'orecchio medio (otite media puru1enta cronica, con carie) con la prova calida e la frigida irrigando il condotto con acqua calda o fredda mediante 1'otocato~me!ro . .fn
I
••
L
•
(15) •
• '
•
•
•
•
,
432
IL POLICLINICO
.
pochi casi ha provocato la vertig·ine voltaica di Babinski. : Dalle esperienze eseguite risulta che anche in individui normali il niistagmo varia entro termini ' latissimi. I~'esame del latirinto non acu\5tico è ormai così progredito che l~O. ha ·fiducia entrerà nella 0on1une semeiotica, pa rt.{oolarm·ente per tutte quelle lesioni che stanno nella: zona grigia della nt:uropatologia •e dell 'otologia. · Dott. ENNIO GRossr. •
[ANNO
XXVI,
PASC. 14]
•
di alcune indagini sulla psicofisiologia degli aviatori riferisc~ sommariamente i risultati delle indagini compiute sW)a percezione di lievi mutamenti della posizione di equilibrio del corpo in relazioJ.?-é col governo dell'aeroplano, sulle reazioni 4i tempo, di scelta e. volontarie, sui metodi per lo studio del~' attenzione, sulla percezio~e della. forza, sulla soglia galvanica come mezzo d'esame della funzione labirintica, su1l'esame del sangue è.egli aviatori, sull'esame · del pilota dur~nte il volo, sull'azione del vento, sulle malattie degli aviatori, sulla durata dell'idoneità al volo, sulla idoneità .. generica ad ogni genere di aeroplano, ecc. NOTIZIA BIBLIOGftAFICA. Il prof. GINO GALEOTTI in una memoria P res• sione sanguigna ed aviazione, riporta ni1merose Rieerche biologiche sugli aviatori. determinazioni della pressione . sanguigna comIl · Giornale di medicina militare dedica t1n nu- piute sul Monte &osa su vari individui e in svamero monografico (lo fascicolo l 9 l 9) al~e ricerche riate condizioni, concludendo che non è dimostrabiologiche eseguite· · dagli Uffici Psicofisiologici . bile una netta e costante influenza della depres- . italiani di Aviazione Militare. Gli Uffici Psicofi-· sione atmosferic~ ~ulla pressione sanguigna.; egli siologici di Roma, Torino, :N.apoli e Padova furono pertanto considera- forse come esagerata l'imporcostituiti allo scopo duplice di èseguire visite ' di . fanza che si dà agli stati di iperten,sione per lo arruolamento e controllo -per il · personale navi- scarto dei candidati al pilotaggio, quando si possa gante e compiere ricerche sulla :fisiologia ed igiene con tutta sicurezza escludere che essa non didell'uomo in volo. Della prima parte di tale l<:t- p~pda dà difetti organici e sia semplicemenfe un< voro è prova la cifra complessiva delle visite ese- manifestazione funzionale~ , guite: 18,500 ; della seèonda parte ci si può fare Il prof. LUIGI MANGINELLI i11 . T( ariazioni della ttn'idea scorrendo il fascicolo in parola, del quale pressione sanguigna in aeroplano : esperie1ize in diamo qui un molto rapido riassunto. volo, riferisce le esperienze da lui compiute in volo Dopo, una relazione del prof. GIUSEPPE GRA- (velocità massime di circa 1 70 km. all'ora, altezze DENIGO sulla. costituzione degli Uffici Psicofisio- massime di circa 5000 m.). Dalle sue esperienze logici e le relazioni particolareggiate di ciascun conclude: la pressione massima tende ad aumentare ' Ufficio, il maggiore medico aott. ANGELO DI durante_la salita specie all'inizio, mentre essa tende NOLA, capo dell'Ufficio Sanitario del Commissa- a stabilizzarsi avvicinandosi a quella di partenza riato di Aeronautica, parla dell' o'Yganizzazione quando si mantenga la linea di volo; essa tende sanitaria dell' aviazionf., •e si sofferma sopratutto inoltre a diminuire· durante la discesa. L~ pressione a respingere le critich~ fatte a proposito degli im- minima tende a diminuire in salita e ad aumentare pianti di campi-scuole in zone malariche; f~ notare in discesa, riportandosi a quella d i partenza quando come ciò •sia stata una neèessità di indole tecnica si mantenga la linea di volo. Dopo l'atterraggio e che ad ogni modo furono prese tutte le previ· la pressione m assima è quasi sempre minore di <lenze per un'acconcia lotta antimalarica: lavori quella della partenza, men,tre la pressione minim·a di bonifica, risanamento igienico, protezione mec- è quasi sempre maggiore, talora .uguale a quella èanica ed infine profilassi chininica, così da giun- della partenza. Tali variazioni .appaiono meno gere in alcuni campi vicino Roma, in zona netta- evidenti ~egli . individui allenati. L'A. considera le mente malarica, al brillante risultato di ridurre la variazioni della pressiQne sistolica. secondarie a quelle della pressione diastolica: tali variazioni morbilità al 0.51 %· .. I proff. GIUSEPPE GRADENIGO e AGOSTINO sarebbero legate a fenomeni vasomotori, provocati a loro volta dalle variazioni della pressione atmoGEME~LI si occupano dei Testi per la scelta del personale militare navigante dell'aria, esponendo sferica, in rapporto colla diminuita tensiQne pari diversi indirizzi propugnati per l'accettazione ziale dell'ossigeno e dell'acido carbonico dell'aria. del personale militare navigante e descrivendole Data la b!usca rapidità co~la quale si manifestano • modalità eseguite negli Uffici Psicofisiologici ne] ·in volo le variazioni çlella pressione atmosferica, fare l'esame generale e degli organi interni, degli le reazioni di compenso alle quali tende l'organismo • organi dei sensi, dell'apparato vestibolare e l'esame si ~tabiliscono con qualche ritardo. .Tutto ciò infine psicofisico:( attività psicomotrice, attenzione, dimostra l'assoluta necessità per l'aviatore di un sistema cardiovascolare perfetto. resistenza agli stimoli emotivi). Il prof. ALBERTO AGAZWTTI Sul riflesso cardioIl prof. AGOSTINO GEMELLI in un Riassunto I
(16)
I
•
[_'\NNO
•
•
XXVI,
FASC. 14]
SEZIONE PRA T lCA
433
. vascolare, agli stimoli sensoriali emotivi studia i dividuo a regolare il proprio sforzo muscolare in caratteri della· reazione riflessa cardiovascolare modo adeguato alle resistenze esteriori. in rapporto all'emozionabilità del soggetto; prende Prof. ARNALDO MA.LAN: I .a prova dell'indicain esame le modificazioni della frequenza del polso zione nei candidati all'aviazione. 'L' A. dà conto ; _mettendo · in rilievo che queste avvengono in tre della s11'a modificazione • alla classica prova del periodi ben distitÌti, studia il tempo di latenza ai BARANY, intesa allo scopo di stabilire non solo esse, niettendo ~nche in evidenza il rapporto tra il senso delle deviazioni ma anche il valore n11n1e- t l'intensità della reazione riflessa e l'attività del rico di esse sia prima eh~ ..dopo la rotazion,e. Tale cuore al momento dello stimolo. Prende poi in pro,ra a vrehbe reale valore per la diagnosi qi esame. i cambiamenti dello sfigmogramma e del · una eventuale insofferenza alle prov~ rotatori~, cardiogramma, il tempo di durata della sistole e e sarebbe inoltre di grande 11tilità anche nell'esame della diastole, . le aritmie, la reazione vasomotoria di piloti affetti da esaurimento nervoso. ed il suo tempo latente. L' A. ritiene che nel riProf. RAOUL HAHN: L 'esame della .vertigine gal.. . flesso cardiaco si abbiano prima gli effetti di una 'l!anica nei piloti e n~i candidati al pilotaggio. In inibizione nel canipo del vago, poi di un eccita- base alle proprie osservazioni l' A. giunge alle con .. · mento nel campo dell~acceleratore, infine di un cl11sioni che man mano che si innalza la soglia eccitamento del vago. Lo st ?-to di attività tonica galvanica, diminuisce la frequenza del postnidei centri del vago e dell'acceleratore può agire stagmo rotatorio di durata normale e la frequenza sull'intensità della reazione .riflessa, ma non sullo della c~duta forte dopo la rotazione a capo e troncò ordine col quale le varie fasi si manifestano. La flessi in avanti, mentre aumenta la frequenza èella reazione v asomotoria è indipendente dallo stato di ·, caduta. di medio grado e dell'assenza Cl.i caduta. L ' ~.. ha riscontrato ùna sqglia galvanica molto attività del cuore. bassa (sotto r M. A.) nei piloti affetti da grave ,. I proff. GINO GALEOTTI e ALBERTO AGAZWl"fI, in I nfiuenza del vento sulla funzione respiratoria e5aurimento ne~voso o convalescenti d i gravi fe- , e sul polso, basatldosi su esperienze condotte in rite o ò i malattie protratte. . alta montagna o con vento artificialn1ente prodotto, Prof. AR...~ALDO MALAN: Dell'esame del senso concludono esser necessaria una buona p:rotezione statico della posizione e del senso della verticalità. dell'aviatore dall'azione del vento. L' A. descriye uno speciale appa!ecchio. .col ,quale • Prof. GUGLIELMO BILANCIONI: Concetto della viene saggiato il senso statico dell.a posizione ed resistenza e della debolezza respiratoria. Appli- il senso della verti€alità ed illustra i risultati . ot-· cando metodicamente l'esame spirometrico e t enuti, fissando il limite òi normalità; il)..teressante coorlinandolo .coll'esame generale dei candidati ii miglioramento dei risultati cdnstatato .è opo · ,. l' A. giunge ad alcune conclusioni fondamentali: il l'allenar.p.ento del soggetto. Prof. GUGLffiLMO BILANCIONI: Osservazioni s-µ,lrespiro, oltre ch e essere nasale, completo, ritmico, ampio, deve essere anche r esist ente, ·cioè l'individuo l' esame vestibolare dei candidati all~aviazione e deve avere una energia n,ervosa ch e non si esau- I dei piloti, specialmente in riguardo al ·n.ist(J,gmo . risce e che permette la cont inuità dello sforzo mu- I/ A . mette in evidenza. la frequetrza relativTa del , scolare occorrente all'atto respiratorio. Un soggetto nistagmo spontaneo in molti individui ,. a labiè resistente qu~ndo la spirometria segnata 3, rinto con eccitabilità ~rmale. Analizza . qttlndi i 5 volte di seguito con intervalli di 20" dà cifre vari fénomeni, e tra essi principalmente il nistagmo, uguali o crescenti; debole quanè o esse decrescono che avviene dopo la !otazione a tronco eretto e a capo Hes~o in avanti di go0 , dando il massimo inrapidamente. ' Prof. ACHILLE ROMAGNA-MANOJ.~ ifell'Esame t eresse a quelli che rientrano nel dominio del vago neurologico sui candidati all' aviazion-e ritiene come. e del simpatico. A tal proposito sono iinportanti \ ·1a selezione sui candidati all'aviazione deve essere i dati relativi ai rapporti tra apparato vestib.olare basata· oltre tutto sull'esame neurologico oculato ed organi interni, specialmente cuore e tiroid e, e e rigoroso, mentre saranno uti1:i anche alcune norme sistema end9crino in genere. All' A-. sen1bra evidente che a1l'esame metodico del labirinto non antropolog~che , fondate sul concetto della euritmia acustico sia riservato un notevole interesse nel dello sviluppo somatico. . ' . Il prof. GIUSEPPE GRADEN_IGO 1n Funzione titba- campo della m e.dicina e chirurgia generali, d~te rica ed aviaziòne ril>açlisce sempre/ più il concetto · le intime connessioni dell'organo ·dell'equilibrio dell'assoluta .necessit~ per l'aviatore di una ft1n- çon numèrosi nervi e centri che infiue.nzano l'inzione t"Q.barica perfetta e descrive i metodi .più tero organismo. Proff. GUGLIELMO BILANCIONI e ACHILLE Roadatti allo scopo. . Il prof. GINO GALEOTTI . nell' Ergoes_te~iog'tafo MAGNA-MANOJA: Ricerche sullo stato della coscienza descrive un, apparece~o. da lui iP.~ato WJo scop.o nella vert~gine rotatofia . Partendo 'dall'osser~azi0ne che nei éàndidati dopo la prova della: rotazione di servire a rappresentare l'attitudin_e di ogni in I
•
•
•
•
(17) • I
i
•
•
. IL
434
POLICLINICO ·
[ANNO
XXVI, FAsc. 14] I
occorreva qualche secondo pérchè il so.g getto· si zione e 1 cioè la percezione, l'appercezioµe, la faorientasse ed esegt.ùsse con preci"ione i movimenti . coltà tl.iscriminativa e la memoria immediata. · comandatigli, gli AA. hanno voluto indagafé· lo · Prof. Azw Azn: Sulla determinazione dei tempi · stato della coscienza 'nella vertigine r<;:>tatoria. Ser- di reazidne discriminativa. L' A. usando il disposi- . vendosi del mezzo della discriinifiazioiìe tatt1le e tivo di GALEOTTI, per il q~ale a seconda di uno . della :fissazione e rievocazione imti1ediata delle stimolo diverso (accensione di una o di ùn' altra immagini subito dopo la rotazìb1ie essi· conclu- lampadina) si deve rispondere ora col movimento d<?no che durante 1a vertighle pròvocata se un di una mano o di un piede, ':fissa i dati nt1merici turbamento si ha della coscienza, esso è limitato che dovrebbero considerarsi come normali o come ' . ' anormali nella scelta dei candidati aviatori. a~ sens0 statico, ma non alte-ral~fa'.· capà.éifa di di Prof. ACHILLE ROMAGNA-MA.NOJ A: Osservazioni scriminazione esatta ne). campo .d i altri sensi, e che appena i fenomeni di turbamènto del senso sul tempo .d i reazione composta. L' A. si çerve di statico si attenuano, non si verilfì~ alcuna diffi- un di~positivo che consiste nell'eseguire colla coltà nel soggetto a compiere operazioni- mentali stessa mano lÌll diverso movimento a seconda di un diverso stimolo, e stabilisce per ciascun movipiù difficili. -· Prof. FRANcESco SA.FF10TTI: Brevi 'iilòte ·preven- mento i ·aati medi, sia per il tempo di reazione, sia tive sui risultati di alcitne rice'fche psicometriche per la deviazione media, sia pel coeffi.cente di varia.! sui candìdati e s·u i pi:loti . .L 'A. espoile''alcune con- bilità; sia per la percentuale degli errori. ,· Prof. ALBERTO AGAZWTTI: I limiti àella 'i dosiderazioni personali sui metodi pér ·gli' ~sami psi• -cologici, facendo anche menzione di un nuovo neità nell'esame della emozionabilità. I~' A .. considera . le reazioni riflesse càrdiovascolari, respiratorie e reattivo dell'attenzione,. Prof. MARIO CAMIS: Un mezzo peiJ:.1g1,udicare il del tremito, susseguenti ad uno stimolo sensoriale " grado di sensibilità agli stimoli emoiiJ&nali. L' A. emotivo e :fissa i limiti di ,queste reazioni che debmette in luce la possibilità di va:l~fSi"tlèlle varia- bon,o considerarsi come normali per l'idoneità al zioni · d~lla c'u rva dei te~pi di reazione semplice pilotaggio, ovvero come indice di un deficente potere inibitorio del soggetto. per giudicare il grado di em6ti,rità di un soggetto. . ' l. m. Prof. AMEDEO HERLITZKA: S utla determinazione del tempo di riconoscimento di un segno. L' A. illustra _u n si10 dispositivo per determinare il: t~mpo .. di esposizione di ~n segno, necessario a che ne sia effettuato il riconoscimento. Dalle · .osservazioni CASISTICA. ' . riportate conclude che il tempo misurato è quello necessario per determinar.e l'eccitamento della .- Contributo alla cllniea tlel paratHo A. retina, e quindi il metodo è atto a misurare il tempo ' di eccitamento della retina; •non quello di apperIn un lungo lavoro su questo argomento il cezione. Tale ricerca non setn'fura per il momento Galdi (Folia medica r1. 19, 1918) studia le i:nfeopportuna all'A. nei candida.ti ail'aviazione. zioni' da paratifo A, ~he, secondo le sue ricerProf. G:u.~o GALEOTTI: Su di un.metodo per deterche, raggiungono q.uasi lo stesso li ~ello statiminare la velocità di appercezione. L' ...i\. descrive stico nelle epicli::mie tifo-paratifi.che (:~3t.rtr1si e un s110 apparecchio per: detenninaw .. la velocità negli 1.ndividui già' vaccinati contro il tifo. Codi appercezione. In base alle sue osser,vazioni cori.storo; benchè non :- specificatamente immunizelude, escludendo che i tempi misurati rapP.rèsen• zati, presentano, per il solo fatto della vaccinatino la soglia di eccitazione retinica· come vorrebbe zione di gruppo, un quadro clinico meno grave liERLITZKA, e ritiene invece che essi rappresentin<? dei non vaccinati : ma la vaccinazione anche realmente tempi . di riconoscimento e quindi di contro if paratif.o A ··si imporrebbe data la sua appercezione. Tali r·i cer-c he sembrano quindi utili frequenza. La mòrtalità s~ondo iJ Galdi è di all' A. nei candidati all'aviazione. circa i1 3 ::y; le lesioni anatomo-patologiche asProff. GINO GALEOTTI e G. E4TTISTA CACCIAsai simili a quelle prodotte dal bacillo di Eberth. PUOTI: Un metodo di misura delle capacità attenQuanto alla clinica, nelle ondate epidemiche ti ve. Tale metodo consisterebbe .nel far passare l'infezione da paratifo A. si avvicina molto al dinanzi agli occhi del candidatt:> un,a serie di figure quadro del! 'infezione e~erthiana, benchè . . all 'iniassai semplici diversamente colorate: tra,sGorsa . zio possa mentire · un 'influenza - specie se prela serie il candic:Iato deve dire subito ql,l.ali sono le. • .don1inanq fatti respiratori - da cui non tarda dimenti:figure che ha v:isto; si tiene çf?n~o.\ del~e , . a disting11ersi per i criteri epidemiologici e batcanze, degli sbagli di forma, di coJ.Off!, e di ordine. \ Terrebbero così poste in evidenza l~ f~coltà ele- teriologici (l'emocoltura è spesso positiva e la mentari della psiche, s1tlle quali si tesercita l'atten- s1ero-aggl11tinazione ha un titolo alto), per i sin1
•
I
•
4
•
, ..,, t \
APPUNTI DI MEDICINA PRATICA.
-
1 ;
~
I
~
\
I
•
•
,
•
•
•
•
•
•
[_~NN0
XXVI,
FASC. 14]
SEZIONE PRATICA •
•
totaj. intestinali, .p er l 'e·ventuale roseola e per la curva termica. Crit~fi che avviano ·verso il sqspettp ragionevol1ne11te fondato di una infezione da paratifo A sono all'inizio ' le manifestazioni dolorifiiche , diffuse e la rapida ·a scesa febbrile' accompagnata con brivido; più tàrdi la inaggiore compromissione dell'albero respiratorio, il relativo rispetto del sistema nervoso, l'al).damento benigno fànno propendere per -escludere il paratifo B e il tifo. · Considerando più davvicino i due paratifi, l 'A. tenta stabilire le differenze cliniche dei rispettivi · quadr~ morbosi: ma bisogna convenire che le sfumature' so110 troppo iievi, e qt:1el che è peggio, "troppo incostanti, .perchè ad esse possa ~ttribuirsi qualcosa di più di un vago so~et~.
I
Il paratifo A darebbe pi1't spessò dell'altro, nei prodromi, diarrea, rachiagie, gastralgia, anoressia, astenia. Nulla di '~eramente importante nellà .febbre. Il tumo.r.e epatico vi sarebbe più frequente, l'itterizia più rara, le ricadute alquanto più fa'Cili. , Per quanto concerne lai {lurata l '1\. distingue 3 forme : da 10 a 20 giorni, da 20 a 30, oltre i 30, Ma unici seri criteri differenziali ri.mangono l'agglutinazione · e l'emocoltura: del resto bisogna anc.he tener presente che l 'A. h~ portato il suo studio su individui• gi'à vaccinati contro lil tifo e il paratifo B - e quindi con reazion.~ div~ersa riguardo a queste .forme ohe non rispetto al paratifo A. G. SAB.ATINI. •
Meningite suppurativa con glieesurla, simulante il coma diabetico.
•
•
-435
notò meningite purulenta con strepto e stafilococchi. ' . ~- ' La diagnopi, abbaptanzia facile a1 tavolo ana: tomico, er~ .$t~t3\ .im~zzante in ·vita; per la presenza dello zuc;~er~ neJl'orina si era pensato al come. diabeti.e~, .sµbbene l'assenza di acetone, acido él.iacetico, -poli,uria, ecc., r~ndessero dubbia: detta diagnosi. ~.\nch:e il coma uremico, a cui si poteva pure pensare per. la presenza di a,lbwninae di ai1lindri. nell'orina, era stato· elintlrt1ato, per il · fatto della quantità µorinf.1.l e di urea. Questa osserv1~ione _clinica dimostra l 'orig'ine ..neurotica della,, glic~y.,ria; qt1esta for1na transitoria è stqt~0 ç>&Ster·vata , in rapporto con lesioni del sistema :nerv.oso centrale e periferi~o, quali . tumori, emorragie· alla base del cranio, lesioni• del pavimento 1diel quarto ventnicol'o , ipeningite" cerebr9-spmale, · -concussio~e del cervello, frattura delle vertebre cervicali'.. neurosi traumatica ,, sfor. zi mentali, stanchezza, ansietà, ecc. Ne viene l'indicazione pratica· di non concludere assolutamenta e recisamente per un coma diabetico in og;u·'1 individuo in .stato comatoso, cbf presenti -gJiic.osuria. FIL. .
L'apoflsite
tlbl•I~ •
I
l
•
'
da crescenza.
•
In soggetti fra ~o. e 18 a'nni si osservano spesso dei dQlori, in corrispòndenza della tuberosità tibiale. Essi .eràno stati attribuiti a traumatisn10 ~ ritenuti prodotti da fratture par- . ziali, per strappamento della · tuberosità anteriore tibiale, t mentre invéce si tratta probabil-: mente di fenomeni,. <il congestione ossea dovuti alla· crescenza.., . L'erronea interpreta.zione antecedente si de:ve ~1 fatto che sulla radi@grafìa, in molti soggetti normali, si nota un aspetto, che farebbe credere trattarsi di . una· frattura, od unb ,s trappamento, od una ej;osi'bne. Clinican1ente si notano sol. tanto l'elementcrt dolore ed il gonfiore locale. .J"''origine 'di questa apofi.sìte è tutt~ra incerta; potrebbe essere anche di natura infettiva, come p. e. una osteomielite stafilococ-cica attenuata . Ad ogni , modo 1~indi \ Ìdualità cliuica è net'tissima e la parte del traumatismo assai problematica. (Paris médical, 29 git1gno 1918). . .
. F. E. 1'aylor e W. H . Mc Kinstry riportano (The medical R e'View gennaio 1919) la storia di un indri.vidu~ di 36 anni, ammalatosi con febbre, dolore puntorio e segni fisici di pleuropneumoni te ·: hl1 quarta giorn~ta s:i ebbe un note,role miglioramento. Nelia quinta però, si' notarono intense cefalee, co.ntrazione dei mus.çoli faccìali, • vomito, incontinenza delle feci, collasso e coma con pupille midriaticl1.e , .senza reamone alla lttce. Dev,i azione conit1gata degli occhi, P.er.dita dei riflessi superficiali, aumento nel numet"Rt delle reini. spii!razioni da 36 . a 64, poi 80. L'orina conteneva > tracce d'albumina~ pochi .cilindri e notevole quanTERAPIA. • • tità di zucchero; assenti però acetone ed acido diacetico. In sesta giornata il polso salì a 44 Trattamento. delle. presenta~l~nt e posizioni anomale · . ·del feto. \ per mirnuto, ,.i fu paralisi transitoria a sinistra, ' Posizione lJCcipito-j'>osterio1;e . - l~'applicazione incontinenza delle orir1e; in queste però non ,sj rinvenne più zucc·h ero; l'ttrea vi era in quanti~a · del forcipe 11on offre <l,ifficoltà se l 'oc~pite è rotato in avanti, ~ altrimenti le branche ·lasiciano normale. D~ ultimo si ebbe respiro di Che)rnefacilmente l'a pi'ésa>:) Prima rlell'applicazione è Stokes, spasmri localizzati·, · aumento di tempedunque necessari~ cambiare la posizione in anratum. e morte. · terlo\e. A tale scopo, ' con la mano in vagina, si All'autopsia, oltre alla pleurite purulenta, si ' (r9) 1
•
•
I
1
J
..
••
••
, •
•
\
~J
IL POI.tICLINICO'
•
[A·NNO XXVI, FAsc. r 4 ]
• I
•
'
•
•
a~er.ra la testa e la si ruota ·in avanti; perchè ,.i rtmang~ è nec.essario a.ltresì ruotare il ·corpo del fet,o, Clo che s1 può fare con la mano esterna oppur~ con quella interna, passando dietro aJl~ testa ed arrivando a lle spalle che vànno spostate su1. l.ato. opposto. Il taglio cesareo in ques~e condiz1cm1 e solo ing;icato, quando la ·testa Rta troppo gros~a- ·p er passar~ a traverso 'le p€lvi. P.rese-rit.qzione di faccia.. - Se il mento è ri ,·.olt? ~nt~riorinente, si può lasciare che il parto sri es~l1ch1 ~pont~n.~arile?te, aìtitaJ.?-dosi tuJtt'al più con il forcipe se ii1 parto $i prolunga. Nei casi c~!1 .me1:to ~osteriore si interverrà non appena ~ ostio 1S1a pienamente dilatato, si :flette il capo, . n~troducend~ · u~ mano in vagina, con iJ pollice .sul frontale e le altre dita ~ull'occipite; si porta ~uesto ~n basso e la fronte in alto. La presentazione è così cambiata. in quella di vertice con occipite anteriore; si può allora applicare il forcip~ .ed il parto vien.e espletato facilmente . La :flessione della testa~ è facile nei' casi secondari, in èui l'estensione è dovut? a ~ovimenti dell 'o.ccipirte, ma ..nei casi p riimari, qt1ando 1'estensione è dovuta a tum~ri del collo, od a con<lizion:i spastichè dci .m~scoli della, nuca, non si otterranno gli effetti" desidérati.. Forttinatamente • questi casi .sono rari; il tr4ttamento migliore di essi è la versione. ' Nei casi · con mepto anteriore, si può pure appl1ilC'are la :flessione dell!a testa, ma ne risulta .. . . una· posizione occ1pito-posteriore, per cui il parto può essere diffic.ile, ·a meno che non si sposti anteriormente l'occipite. '. Quando il mento è giunto ·nello sca·vo s1 può tentare ancora di ricacciare indietro la testa e • dì fletterla; se ciò non si può fare, si procederà alla craniotomia e; solo quando il feto è molto ·p iccolo, all ;estfazionP con forcipe. Le presentazioni di fronte vanno trattate rome quelle . di faccia; in posizione anteriore, -si può , esager~re l'estensione, camlfiandol2 in posiziione di fa.ccia anteriore, ed applicare poi i) forcj!Pe, ma è preferibile la flessione, oppur~ la ver. sione. IL parto nel bacino piaUo. - Nella · presentazione del parietale anteriore, il metodo migliore, 11el caso in cui il parto · non av·venga spontaneo, è quello di usare il forc~pe. Le branche ,,engono applicate, come di solito, secondo il diametro antero-po,s terione della testa; esercitando la trazione si agevola il meccanismo del parto, f.? .. cendo girare la testa ' attorno al suo perno, posteriormente al pube. Quando la testa è arrivata irn basso si allontana il for1.Cipe : la pressione sul fondo dell'utero sarà sufficiente per espletare il parto, in caso contrario, si riapplicherà il forcipe, mettendo le branche ai l ati della /
•
testa. _D urante la trazione, per poter aumentare la coruugata- vem, la paziente sarà tenuta con le gambe penzoloni, fino a che la testa : abhia passato l'orlo della pelvi; dopo di che ,·errà rimessa jn posizione litotomica. . '
, Nella ?os.izione pariet-a:~e P.o steriore, il forcipe e . contr01nd11cato, a· meno che non si possa cambtare la posizione in anteriore ; ciò. può farsi #no a ~he la t~sta non sia n1olto impegnata, aiferrandola e portando la parte 'anteriore in b'a sso mentre ·si spinge in alto l~ parte postel1Ì~re, i~ ·modo che la su,.tura sagittale s1 · trovi contro il promontorio. ·:.L 'applicaz·ione del · forcipç,~ qua11do la parte posteriore della testa si trova in basso esigerebbe una. grande forza brutale con poeh~ probabiljit à di riuscita. • . Nel ca~o che no.n :si possa cambiare la posizione par.i etale posteriore in anteriore, si ricorrerà alla versione, a rtleno che non vi sia il oe·r!colò ·di rottura dell ,utero; neila pooizione anteriore, .i1 forcipe con trazione nell'asse dà le mao-giori1probabi1ità di sal,:are il bambino-. Nel ca;ò che l'applicazione del forcipe fallisca si ricorre · c1omunemente alla versione ciò che ·n on è da cons~'gliatsi poichè il bambind si salva difficilmen- · te, mentre granQi~ sono le probabilità di ·rottura dell 'ut~rq. In tali oasi, dopo l'infruttuosa _appJi<cazio·n e di foroipe, è m1eglio !ricorrere alla qrall(iotomia. Presentazioni trasverse.. - Q~ando si riscontrano p.rimca del tra,-aglio, o prima della rottura delle membnane, .. si può cambiare la presentaizone con manovre esterne, in modo da portare la testa entro la 1pelvi; si appliça poi una so- . lida fasci.a.tura con ·gu·ancialetti, in modo da impeddre un ritorno allo stato di prima. Se è già avvenuta la rottura delle membrane, sì ricorre ~11a versi~ne pod'al'ica · interna, eventualmente previa dilatazione manuale del collo. · Le. probabilità dli riuscfita della versione diminuisc·ono con l'aumento 1della dilatazione e con la fu0riusci1t;a delle . acque : quando questa è a'"renuta da qualche tempo, ai deve andare molto ca.u ti., e se il .bambino è 1nort-0, fare la decapitaaione con un ~ncino tagliente: si estrae poi -al corpo, · facendo trazione sul brace.io e la testa del forcipe, facendo precedere eventualmente ·l a crani©• ciastia. . Distocia per prese·ntazione di podice. Avviene quando si è avuta una precoce rottura di membrane con fuoriuscita delle acqué, mentre • . si è formato poi un anello di: contrazione· nel1'utero, che stringe il feto a livello delle ginocchia. Con un esame attento, si riscontra distintamente un risalto nell'interno della cavità uterina : i piedi del feto stanno al disopra di •
I
.
..
(20) I
•
' •
•
• •
•
[ ...-1.~No 4,XVI, :f·Asc. I4]
sgzJ.ON2
esso. Ad ogrii contrazione, l'anello si restringe impedendo al feto di scendere. . • Per il trattamento, si consiglia di passare la mano nell'utero, lµngo l'addome del feto, sino a che le dita · raggi ungano .il piede al di~opra dell'anello : si stira in basso il piede, fino a che · la gamba ~ diritta.' e si estrae ii corpo facendo trazio:µe sopra una gamba, mentre si fa una èontropressione sul fondo, ·per tenere le braccia in basso ed il capo ben flesso. (R. SARDINE: rif. in .The niedical Review, feb braio. 1919). I. P.
f RATICA
'
437
Lauritzen riporta le osservazioni fatte sopra una dozzina di casi, . era . cui anche una inerzia uterina primaria in u~a primi,p ara, condizk>ne in cui la pituitri11a faflisce spesso mentre :i:nv~e dopo l 'iµ.iezione di 50 centigm.mmi di chi• nino, il parto v~nne espletato in quattr0 (jFe . . I. l'.
L'opoterapia ipoftsaria ·nella pratica. osietrica. t
•
Il dott. Ignazio d~ Pace (La Rassegna d"ostetricia e di' ginecologia) in uno studio - che può dirsi completò per la copia di cognizioni che in .esso sono esposte - r~lative alle ·correlazioni · Il chinino nel parto. ' funzionali fra ipofisi e ghiandole a secrezione . Secondo le esperienze cli Lauritzen, Halban e interna in genere, e fra ipofisi e apparato sesKohler (rif. in 1V1 edical Review febbraio I9I8) il suale in pa~tioolare, e sull'uso ·di estratti ipofichintlno può benissimo sostituire la pituitritna sari nella pratica ostetrica, e~pone il risultato , ' per age,;olare I 'espulsione del feto ed avrebbe delle sue indagini sperimentali, dalle quali si aJizi un'azione pi~\ sicura. E' raccomandabile il desume che le iniezioni di centg. 10 o 20, della bicloridrato, per iniezioni, a dosi di 25 centi- parte infundibulare freséa dell'ipofisi, in solu-. grammi per eme-. . zione acquosa sterile, devono essere considerate In uno studiio parallelo fatto con la pitnitrina, dal medico pratico come un · prezioso medica.è risultato quanto segue: · mènto ocitocico, perchè sono innocue e çli facile 1) N ell"inerzia uterina, mentre la pituitriina dà applicazione (in comtnercio si trovano tali solurisultati negativi nello stadio di dilatazione e ziond. sotto diversi 11omi : pituglandol petuitriposifivi S'olo ~n quello di ·espulsione,· il chill!Ìno infundibulina ecc.}: • ba· dato sempre risultati positivi nell'linerzia a) nell'inerzia uterina primiti,1 a e secondacompleta ed incompleta. ,, ria e nelle illlsufficienti contrazioni uterine in 2) Nell"aborto provocato 1 la pituitrina dà ri.trayaglio, per . eccitare l'utero a un lavoro più sultati negativi, itl chi.nino li dà pure negat.irvi intenso, più energico e perciò più ef~cace . e prima del termine, posi.t ivi invece quando il utile all'esple_tamento del parto, senza intervento feto è a termine. . . 3) Nell'aborto accidentale la pituitrina dà opera tivo ; . b) nella placenta previa, per prevenire e lisempre Asultati negatri.vi; il chinino li dà posi- · • • mitare le facili e gravi emorragie; tivi nell'aborto imminente od iniziato, ed incoc) nell'emorragia post-partum· da sub-invostanti nell'aborto incompleto. . 4) Nell'atonia dell'utero postabortiva, il chi- luzione uterina, per. pro,~ocare le contrazioni nino è attivo e la pituiitrina ii.nefficace.; nell'ato- dell'utero, accelerarne la retra~ione e facilitarne I ni~ po,st-partum la pituitrina [n·vece agisce bene, la involuzione ; :-. 1 1 · mentre .i l oJ:iinino ha azione incerta. d) n~lle lievi viziature pelviche, per evitare s~ fanno iniezioni di 10-50 centigrammi' dando l'applicaione - del forcipe (non sempre di ~sito la preferenza all'ultima 'dose; quando, entro costantemente felice) è facilitarne l'applicazione ~ezz'ora .non ne segue alcun effetto, si ripete nei casi net quali esso si impone di urgenza per 1'iniezri0111e, arrivando· anche -fino a quattr<;>. Le le sofferenze materne e fatali ; iniezio1llil endovenose agisoono 3-4 minwti~ e) nel parto precoce e nella interruzione. arquelle endomuscolari in 10-20. tificiale della gravidanza, dopo la perfora~1one I dolori hanno i caratteri usual~ e possono ve- della membrana, per evitare i possibili da.nni nir provocati non appena l'utero è pronto per il inerenti alle applicazioni della sonda di l{rause parto_; in altri termini, il chinin~ ag~sce nei e agli altri metodi in nso; primi . stadì del parto, in u so· di 11t1erz1a. Non f) nell'aborto inevitabile, dop~ il 3° mese, si sono mai notate complicazioni più accentuate del ronzio agli or~chi, dell'afflusso sanguigno quando l'utero si trova già in travaglio, per faal capo, 0 di una s~nsazione gust~tiva. anormale; ci1itare ed a.ccelerare la espulsione del prodotto nessun. effetto spiacevole è stato m.0a: osservato del concep,i mento. a. a. st1l neonato: 1
1
•
..
I
••
1
,n
"
-
_(21)
.)
• /
\
I
'
-
.
•
•
•
\
•
•
IL :POLICLINICO
.
•
•
(1063) Cura della pitiriasi steotoid.e.~ _
•.\1 d~t.
tor A. A. da. F. : ·' ". Se l 'apbonato accenna, come. ,pare, alle forme c1:i pitirias~ steado~de frequenti1 su certe reO'iolJli çoperte qi peli .(sopraccig·lii a, ; cuoio capel1~1 to) sono consigliabili I~ poma,t e al solfo ed al .ca~ trame . c~e in general.e dànpq buoni effetti quando non , 1.i1tervengano .inte11si fenomeni reattivi. Per esempio : >h J • Solfo precipitato . . . gr,. ..uno ·Resorcina. . . . . gr~ m.ezzo-uno Vaselina . . . . . .. gr: trenta oppure: 01io di Cade . . . gr. cinque . I Oli9 di betulla. . . . Ittiolo . . . . .. . ana gr. 11no Resorcina. • • • • Vaselina . • • • • gr . quindici. Lanolina .. • • • • gr. ,çlieci ' \ ,,. ,• (Sa!J?urattd). "'
•
• I
(
N~ MONÌ'ESANO.
, .:y 4 R.I A. ,
Il tank · antitubercolare.' - . !~'Istituto ' Rocke-
(
••
. .
....
fel1er di Baltimora ha organizzato in Francia una atti·v issima campagn~ ·a ntitubercolare. . Essa viene compiuta per lnezzo 'd i esposizioni e di cinematografie : gli apparecchi, g li annunzi, , l 'operato1·e cinematografico, sono · trasportati da furgoni automobili o da tanks. Qualche giorno prima dell'arrivo in una città od in uµ villaggio, un .Cieliegato della fondazione s:i re~a a v.iisitare le auto.r ità m11nicipali, prefet-. tizie, militari, r~ligiose, eventualmente le redaecc., e m6stra :il · slio album J . zioni dei giotnalj', I in cui · sono_ consegnate notizie sulle ·ritlnionti gi'à tenute. e sono raccolte le adesio11i. Il sindaco, o chi per lui, tr-0va il locale. Suh~to dopo i muri di tutto l'abitato veng·ono coperti di manifesti. de~ni di Barnum· ~di, Buffalo B!ll : . colossali, stravaganti, akuni comici, per lo più a molti, color.i, costringono a farsi osservare ed scorrere, le leggende: il pubblico fa circolo, .commenta, ride, si istruisce. Intanto il treno scarica un conferenziere, una conferenziera, una « dimostratrice ». Da ultimo giunge ~l furgone. Il cinema vtiene subito installato ·ed ap.erto : 1o spettacolo com· prende films d'arte, films comicl1e, sieene infantili ..... È completato da quadri dimostrativi. I;'ing·resso è gratuti to. ' Migliaia e migliaia di persòne entrano, si divertono, apprendono ed .ese-0no un po' meglio agg11errite contro la «peste bianca». I direttori del dipartimento internazionale dii
a
'
XXVI, FASC. 14]
•
POSTA 0EOLF. ABBON.ATJ. J
[ANNO
igiene della fondazione Rockefeller' dicono coi loro .m;-nifesti e coi loro ·cinematografi : ~Le conquiste del laboratorio n-0i le prop~ ghiamo mercè gli spettacolì. E coloro che av.r anno visto non potranno dimenticare. A noi Buffalo e Barnnm, a noi i manifesti le motstr~ vistOse, le fil11is, il citr.co f'' Favoriscano, signore e signori!. Voi donavate )a vostra clientela al çiarlatanismo, perchè esso solo aveva dei palciscenici. Noi o-lieli abhiamo presi e li facc~amo calcare dalia sclenza. ·voi comi~ci~vate a pensare alla tubercolesi dopo che essa v1 aveva iinvasi. Noi vi faremo pensare ad essa di continuo, ·a ffinchè vi difendiate dai suoi , attacchi. Voi chiamate :i· medici quando siete malati ; noi vi metteremo in 'grado dd fare a meno dei medici. Il sapere è n11lla, senza il sapere profjttarne. - Ayanti, favoriscano! . Non paga nessuno, nè civili nè militari, nè ragazzi nè adulti, nè uomi~ni nè donne. Il signor Rochefeller: paga per tutti. 1 Las.c~ate venire a noi i piccoli, giacchè noi ahbiamo messo la medicina · a 10ro. portata. Entrate e diteci. ciò che preferite: il ci11ema o l'ospedale? Il nostro cinema vi salva dall 'ospedale. Noi facciamo la réclame alla salute ! ». Dal l\rf ~1ti1~..
CENNI BIBLIOORAFICI. (Nonsirecen-siscono che i libri Pervenutiindono alla'Redazione). •
E.
J
Radiographies de l'adulte normai. - Atlas de 20 Planci.e.s . ,A J\.faloine et . F~'.ls . Paris, 1918. " · Oggi l 'in~pretazione delle radiografie è en• t rata nella pratfca del medico es·ercente, il quale sì trova sempre avanti a problemi d'indagime radiologica; era quindi indispensabile la pubblicazione di tavole che facilitassero l' !interpretazione. delle radiografie ossee. A questo .b isogno ha corrisposto il lavoro del Bordet, l~ ·cui autorità in maitle:ria .radiologiica costituisce la migliore raccomandazione del la·voro. Si tratta di 20 tavole riprodotte,_,a grandezza nat11rale per poter faci-litare il èonfronto con i ciithés radiografici. Il Lavoro è preceduto da 110'.bioni sommarie di tecnica radiografica e clalle .nozioni indispensa, bili pe~ l 'inter1)retazione della radiografia. Per og·ni radiografia esistono note· di tecnica, sicchè l'atlante può considerarsi anche una guida per chi voglia iniziarsi all'indagine rad!iologica. Per ogni tavola esiste una dettag'liata spiegazione. · Va speciale meflito alla Casa editrice che ha saputo in un periono cosl difficile per l'arte fotografica, fornirci un lavoro oltre che ?_)ratico anche di valore antistico. P. A. BoRDET.
(2~) t
•
•
,
[ANNO
XXVI,
FASC. 14]
S5IQ~
PRATICA
439
•
'
NE.L LA :VI·T A -PR OE·i :SSIONALE._ !1 •
•
•
· ni ai gra.~i superiòri: la pratica quotidiana ci Per U •opo guerra del ()orpo sanitario militare. dimostra che i . primi in sin1ili esami· non sem• pre sonoJi pri.mi nella vita. E · su quali program·L'articolo :firmato V. (certamente di un me- mi questi concorsi,? Sul solito imparaticcio del dico), pubblicato nel fascicolo 9 di questo gior- fa rraginoso progra'fli:hlà: medico-miilitare, che· spenale, merita ùna !1ilsposta brev1e, per quanto sarà riamo di vtedere ' abol.ito? Ed a che pro' tanto possibile. , lusso · ai cultura'':se' il oolleg·a V . è del parere~ InnanZli• tutto la nota a firma X., inserita nel dopo tutt-0, che '.:liìell',esercito non occorrano mefascicolo 4, dice per quali motivi non sia pre- . . dici di grande competenza t ecnica e che agli matura quals'i as1 discussione sul tema della or- ufficiali medièi efjet ti~ùi do'Vr.eb be essere a/figanizzazione futura del Oorpo sanitario militare .. dato il compito, in ge1ierale, di organizzazione, Gli eserciti resteranno :. lo dice lo stesso col- di ammiiiistrazio1!e e ·niedico-leg·ale? lega V., c'he parla di guerre nell'avvenire; è Quale sarebbe · poi il risultato utile clii perf.edetto nello schema dello Statuto della Società zionamenti e di concorsi dal momento che i medelle Naziioni; lo dibe la natura umana , ·a lla qua- dici mil:i!tari effettivi - second·o le ~idee d[1 V. _ le sii.1 farebbe torto , s upponendo che le .guerre dovrebhero éssere co11ti1Ìuian1ente im 1noto p er abbiano a cessare o che, quanto meno, gli uo- ' re11dere pòssibile sia il turno dei colleghi alle mini smettano di affilare le armi sia pure peF cliniche univers~tarie sia la rotazione fra le buo., ,ivere in pace, ·in omaggio al « si 'Vis pacem ne e le cattive'- residenze? _t\ddio cultura e, peg para bellu~» : E gli eserciti avra:nno sempre i loro gio ancora, ,p ratica clinica! E su. ciò è perfettaimpedimenta che non perciò cesseranno di essere mente d'acc0~do l•o . stesso V. perchè ~gli ha meno indispe nsabili e vitali. Perchè dunque non scritto: «a tutti è 1iota la difficoltà di te1iere occupar.ci fin da ora della sorte futura di ..uno con'Venientemente di~t-ro ai p·rogressi de lla scie1idi questi impedi1nenta, cioè del Corpo Sanitario za se non si ha ?nodo di proficua11iente st.udia1 mil~tare ? E quando si vorrà parla re della. sua r e·». VeriSiSiano ! Io aggi.u ng·o : «a tutti è nota organizzazione? Forse quando tutto sarà de- la difficoltà di restare niedico, q.u ando si perda il ci.so? Mi I'nre p erciò ~he la disC'ttssion e sia teni. contatto con gli a·mmalati ». Non sarebbe forse .Pesti'Va, tanto ciò è vero che àl ~il.lega V. da'.scute, preferibil~ iriest are allo stato quo ante bei.lu?.n "! Dalla pri1na lettura del suo articolo non si Ma feqn:iamoci un· p o> sulle mansionil deg li, capiste però se egli desideri un corpo sanitaufficiali meddci effet.tiiv.1. 'Il collega V. le restrin. , rio di capacità tecnica indiscussa oppure dei ~ne- ge alla organizzazione, alla amministrazione ed dici milit ari effettivi il c~i 'Vero compito sia alla medicina legal~ . ,Io pe.nso in·vece che il comprincipalmente di organizzazione, medico-leKa!e ·pito dell'ufficiale medico debba essere principaled amministrati'VO. mente tecnico. l.J1iatiti, a parte le eventuali n1anIn ogni modo vi è da osservare ·Ch·e , 11ella sioni ~f!lmiinlsi!rq.tive, delle 'quali dirò in seguito, .prima apotesi, il mezzo che il collega V. propone il medico m'ilit are esplJica operà eminentemente p.er elevare la cultura dei: medici militari! ·effet- tecnica quando - e ciò avviene quasi esclusivativi è inattuabile, perchè per inviare tutti,. 0 mente in guerra .e generalment e pei soli J radi di pressoch è tu tti g li ufficiali med:i ci (quasi' c9 a tti- ufficiiiale super~ore - orga.nizza <;>speda.li ed altri vamente) a frequentare una clinica uni'Versita- congegni sa.ni.tari. Come mai si può organizzare ria, secondo le loro aspirazioni, per almeno 1tn senza sapere ? Tanto più che quasi sempre orgabiénnio bisognerebbe raddoppiarè l'organico; al- nizza. chi •p oi dovrà dirigere . Ne abbilamo av~tto trimenti parecchi di essi. o noìt andrebbero mai la prova durante que~ti quatt ro anni di gtl!erra: à p erfezionarSiÌ o vi andrebbero in··età . avianz~ta. i migliori organizzatori so110· stati quelli cl1e R~tengo invece che, senza dispersione di mezzi più sapevano ed· essi h anno organizzat o e clirete di energie J 'crioverebbe meo-lio far• s~ (ed a ciò t o tanto meglio quando sono stati chiamati nelle t> ;:, ri$ponde il progetto da me esposto nel fasci- partite che più conO$Ce'Varzo. Come può organizcolo ·4) che i medici' md1itaii entrass.e ro nell~ zare Òene p . e . un s~rvizio oftalmico 'u11 oitoesercito già bene preparati: ih t ale modo - of- pedico e vicever:sa? E lo stesso accade per gii frendo ad essi condizioni decorose e vantaggùose, osp edalil, così detti gerierici: glì ufficiali mediquali quielle di pri.m ari· e di aiuti di ospedali ci effettivi come quelli di complemento, rec-luanzi:chè mandare bo-li ufficiali m edici alle cldlni- tati fra ii. medici. civ,.i li, che mai avevano organ. i:;che si vedrebbero niolti medici venire dalle cli- zato, hanno. rispo~to quasi 'Sempre iu ragione niche nel Co'Ypo sanitario militare! Nè, al fine della loro cultura tecn!.ca nel costituire e 11el clidella elevazione della cultura, rl.spondono gli esa- , rigere le varie ' 11nità ospedaliere. mi cli concor so a base di prove ,(orali e scritte Gli organizzatori (•termine del 11uale si ~ ar.ure2"olarmente !) che V. propone per le promozio- . sato u.n po' tro:ru>o durante la guerra per e~-al·· 1
I
'
I
<
1
(2 ~)
' •
'
.
.
[A~NO
lL POLitLINICO '
XXVI, FASC. r4] •
tare v.a lori .e per scusare deficienze) de?)bono ad acquistare queila co~petenza t~cnica che non avere U1i1~ speci·a1e · te~peramento. E sotto ques,to si può· i1m provvisare, ~he non ha scuse nè attepunto di vis.ta potrei convenire ro1 collega V. 11ua.nti quando manca - come l'ignoranza dei che insieme éon 1a. iindispensabile l'altura deb- regolamenti di ammi1nistrazione _ e che è rebano essére richiesti negli uffiéiali medici effet- · clatha:ta, ;s~pratutto; ·iin pace ed in guer;a, dalla tivi alcuni 11equisi'ti _di nakura prev~le11te111e11te tutela della salute dei' militari! Nè bisogna difìsi'-c a . . Dove il dilSsens·o fra noi è profo11do si è menticare che · il · medico deve essere preparato circa il medico legale. Non bastano più l'atti- ·· &eml>re a oo~battere nemici infinitamente picvità, · l' ener}ia, la' resistenza, L'occhio, il ~at er coli ma a\trettanto insidiosi. e temibili : e questi fare, il saper sjrutta~ft._, il sapersi ,zr,..rt·1 ii!lar:"! . I.a 11on risparmiano .le truppe, in .p ac.e ed .in guerra. tµedicina legale militare (non parlo di ~u~lla Occor~e d~nque_ che gli' ufficiali medici effettivi c~e s; fa su.i: _docµmenti in commissio1ii ed in ur- facciano specialmente i medici, cioè i chirurgi, flci, in gra~O di appello, ',e cl1e de;ve eSI)tÌ l~~<:·r~ il g li igienisti~ a batteriologi 1 gli ?CUli.sti 1 eçc:, aitigiudizio conclusivo, anche esso àif:fi.cilissiì.uo, su tati e completati dai colleghi richjamati dal conparer.i: pr~cedentem,ente esP.ressi) è ope~a cli gedo, qua11do vccorra. La pace poi - è da augutecnici, q~ando si fa negli ospedali, ~1ei reparti rarse1o con o senza la Società delle Nazioni dJi osservazione, dove· il par.ere dèv 'cssere ~~mt>sso durerà più a lungo dei periodi di g11erra. A che dn base all'esame dire~to dell'itD.dividuo malato e 1 cos~ si preparerebbero in tanti anlli i medici mipeggio ancora, non malaito. Per (lare' sin1ili' giu- · .~tari ~fletti vi? A mib ·modesto parere essi debdizi occorrono anedici speci1alizzati: g11ai, per bono prepararsi a costituire l'ossatura di quello, l'esattezza e per la serietà dei giudizi, se in c111ei che può divenire per la ~uerra un._m astodon.t ico r.ep~rti, un .medico legale generico -- di ·n:cni . organis·r uo sanitario, - come .quello .che abbiamo .... grande cçmpetenza tecnica - giudièa e tt~ancla visto funzionare e nel quale gli ufficiali medici da solo! . - ' . ~ffettivi debbono rappresentare gran· parte del cervello e del midollo spinale ! Quan~o alle quàlità di amministratori pochi ' · medici le posseggono in modo precipuo .e l 't:speMa si ha di più: il m.edico militare effettivo . rienza ha dimostrato che nélle ca1icl1e diretti,·<~, dev_e sentire e compiere una missione civile, al· nelle quali so1amente si ha11no-. responsabilità tamente sociale, sia nel ;selezionare gli indivi• amministrative, nellçi. direzione di repa:rti çli in- dui (ecco ]a lilledicina l~ale militar,ei in tutte le • fermi queste sono nulle o mi'n ime, percli~ basta sue enormi esigenze e . d ifficoltà d'indole purasaper· vigilare, fidarsi ed in qualche caso con- mente tecntica) sia nel custodi["e la salute . della fì d'a re c9l . buon Dio pet cavarsela! . ~1 generale parte migliore della nazione. ~è si vorrà ne- . chi amministra molto è costretto a fare poco dal gare che i militari, ·in pace come in guerra, valato tecnico; e viceversa. Ed affermo inoltre che clano soggetti a mala ttie .d i tutti gli organi ed la ·quasi tot'ali~à degli ufficiali medici effettivi o apparecchi che secondo le conq1:1iste del13; modi complemento, non ha mai studiato a fondo il der~a medicina debbono essere curati· da · ~pe_regolamento di amministrazione. Quindi ·nean- cialistli: -- chè se il gruppò dei morbi, per lo più acuti!, ai quali vanno soggetti i t;nilitari ~ che per amministrare ~ fa una preparazione. Sono d'accordo col collega V. che il Corpo sa- giovani e selezionati - aJ.qn comprende tutta la . nitario militare, fatto per la guerra, debba es'- patologia, questo è un danno ed un pericolo per servi preparato . Mira anche . a c.iò il progetto là cultura deg1i ufficiali medici: bisogna rimees.posto nel fascicolo 4, per cui in caso di guerra d'ilarvi appunto con l 'eSiercizio profession~le fra si troverebbero pronti ed allènati da una pà_rte le popolazioni civili, esercizio dal quale essi gli organi sanitari addetti ai corpi, dal medico trarrebbero con una adeguata rimunerazione (a di battaglione al capo -uffi~io di sanità:, ~ dall'al- parziale sgravio dell'erario) stimolo allo st~dio tra gli ufficiali mediai degli ospedaii per le 's in- ed al progressivo{f-niiglioramento che esplichegole s peciali tà. Gli uni e gli altri rappresentereb- rebbero. poi a vanit aggio dei militari infermi. Ciò bero semplici nuclei, si intende, del grn:nde or- è tanto più necessario perchè il medicq mili tare effettivo ha un compito che non si limita alla ganismo clte richiede la guerra. . , Ma in quale modo bisogna prepararsi ? Secon- cura dei soli mi1itari di truppa, individui intorno ai v.enti · ia.nnrl., ma eh~ si estende agli uffido me ·- la migliore e più ne~essaria preparaai · sottufficiali ed alle ì·i spetti ve famiglie, zione si è quella di perfezl.Ìonarci nella nostra ciali - servizio ' al nelle colonie, alle visite fiscali sugli arte. Abbiamo visto come ciò serva a far disimpegnar.e le altre 1nansioni eventuali, .come l'or- i!D.JPiegaiti presso alcune _a mministrazioni dello ganizzazio11e, l a quale richiede improvvisazione, Stato ed alle innumerevoli missioni fra le popolaiioni ci:vili ; anansiOl}i che si appl~cano s11 indie gli speciali compiti medico-legali. L'ufficiale vidui' di ogni età e di ambo i sessi e che i medrl.ci deve fare il medioo specialmente e deve t endere 1
I
~
• •
(24)
• •
•
-
4
•
•
[ANNO
XXVI' F Àsc.
14]
SJ.~ZIONlt
PRATICA
44r
'
•
1nilitari sono chia.mati a disimpeg·nare cosi in . pace .come in guerra. E per fare tutto ciò con coscienza non occorrono tecnici, che abbiano lung.a preparazione e grande compet~l}za? Io credo che su ciò sia inutile insistere : è una necessità rironosciuta ed una ·prova oo-ià f.atta e • .superata, speci1e dura1IJte l'attuale guerra che ha dimostrato la .grande Ìmportanza del Corpo sanitario militare come corpo eminentem·e nte tee•
•
11-'LCO.
E veniamo ai pri'Vilegi proposti per g·f.i ufficiali medici ospedalieri. Innanzi tutto no11 mi pare pri'Vil,eg·io conquistare e conservare; per concorso, -un posto !:>pecie poi quando.. i requisiti richiesti mirano a salvaguardai·e la salute della collettività militate, che rappresenta la forza e l'a,·,·enir€ della, 1\azione. ~essuno ha parli~to di privilegi <1ua11~0 si sono costituiti i ruoli tecnici di artiglite ria, prescegliendo, dopo sempfi ci corsi di perfezionamelllto, uffic1ali dell'arma, destina.ti a stabilimenti, · con una qua:si inamovibilità, e con una rim11nerazi-0ne di un p~io dt.i. migliaia cli lire in più sullo ·stipendio dei loro· coll eghi della accademia militare e ~ovrebbe appanire pri'Vilegi<? 1)er g·]i ufficiali medlici 'Vincere p er concorso µn _tJosto in un ospedale ,militare con ui1a retribuzione i11feriore a quellà dei pari grado -a ddetti ai C(>rrji <li truppa I? Ma a questa stregua tutto è privilegio : cc1nquli.st are una cattedra uni ver:Sitaria ~ome una condotta !· A me .p are che, dovendo -p orre ri 1nedio agli1 inconvenienti che lo stesso collega V . riçonosice per u na gran p art e del Corpo sanii• tario, la quale non può tener dietro ai prt>grE..s~i della scienza, e volendo, d'altra ·parte, distriburire equament e residenze e icarichie, il mezzo sia uno, c1uello che si pratica nella Yita attualej eminentemente 'dinamica : che og1i11:no si conquisti il suo posto al sole e se lo conser"Ji dife'nd endolo con. lo studio e col la.'Voro . . Il criiterio di giudizio do,rrà essere il solito , che se n on è perfetto 1 è meno fallace di qualsiasi altro : concorsi. Con la ina11io'Vibilità di coloro chè sapranno conquistarsi un buon posto si avrà n~ll'Esercito un magg'ior numero di buoni. medici, si ruiut erà il go,r1er110 a pagarli, penchè altrirmenti 11essuno stipendio basterebb_,e a soddisfare le giuste pretese (si pensi che me11tre altri prqfessioni&ti ed ttfficialti ha11110 adeguate iinden~ nità - agli ufficiali mèdici si elarg.iscono 70 centesimi al gtiorno in media per l a laurea !) e sopratutto si ·s alvaguarderà la salttte del sol1d ato e per riflesso l a salute pubblica. Tutto ciò non costituirebbe ..cert o un ·v antaggio per la categori·a dei medici militarti ospeàa0
•
•
•
lieti. Sono e.erto anzi che ::;e do,·esse attuarsi qualche cosa éLÌ simile a ciò che ho proposto, si vedrebbero non pochi gio,rani e valorosi n1edi\'i .p referire la vita dei regg~·me.nti cou un ln;:gg.iore e più si.curo emolu111ient0 senza corr~re dietro ai clienti - a quella degli ospedali 1~jlitari. ·- Non è forse q uest a la ragi?ne per la qttale ottirrd professionistli preferisicono le carrière militari o C'ivili, al libero ied ti ncerto arringo professi{:nale? Nè, d'altra p art e, id i venire medico addetto 3lle · truppe dov.rebbe essere cosa facile, e da <,ttener~ senza concorso. Questa classe dovrel:)lje ·ayere condizioni .di· stipendio 1.>anta,[[giose in relazi-011e alla mob!ilità , all a quale sarebbe sogg·etta. :'.1or)ilità che però si può prevedere 111olto ri<lotta ' se si co~srideri la t endenza,' già affermatasi prima della g uerra, a 'far pochi 1e rari .t rasferimentir di · corpi e se si istituissero i medici di brigata e di divisione·. Questi 11ltimì poi sarébbero inamovibili come i Comandi ai" quali sar~bhero aJttetti. Per la massima p arte dei 1m edici ad :lett~ a·i Corpi diverrebbe qui11dì possibile l'eserciziiÒ professio, 11ale. Qttali dunq11e i maggiori pri,,ilegii per i in.e dici milita_ri ospedalieri? E fi.11isco con poche parol•e sttlla c.arriéra. Ho detto : ruoli possibilmente distinti fi.110 al grado ·d i tenente colonnello (primario di ospedale o medi,co capo di brigata o di diivi:sione) ~on. . verge11ti nei gradi pi'i;t a1ti. Ho tesposto le ragioni <li tal e iniziale distinzione e della necessità d!i unire .i n seguito, dal grado di colonnello in su, le due categoriie dei medici militari. Il collega V. pensa che i gradi elevati, d~r~ttivì, sarebbero 'presi d'assalto dai medici ospedalierii e di oiò si preoccupa i11 ,.ista clella maggiore facilità 0h e essi a·vrebb ero di conqui•Starli in · base ai t itoli, i'lJ confronto ·d.ei medici dei Corpi . Io pens·o invece l'opposto. la i 11t;1110vibililà, l'esercizio d ellti prof ess·ione fra la1 po-· polazion,e ci'Vile, la facoltà di ri1iun ziare alle _pro·niozio·n i per 1ion allonianarsi daila sede preferita porterebbero alla conseg~enza che la nÌaggdio r parte dei medici ospedalieri rinunzierebbe a1la carriera, certamente tnei10 rimt111erativ.a di una buona clrie11tela. E da ciò deriverebbe, senza dubbio, un notevole vant aggio di c~rriera spe- · cialmente per i m edici addetti ai Corpi. C-0me ho già detto, finchè non si ti:o,·erà t111 altro n1ezzo (e non pare .che esista) per 1nisuratP il valore ii1tellettuale degli uomin~, · bisognerà servirsi del cr.iteri,o dei concorsi. N01Ì è il caso 'di sce11dere qui .in dettagli sul peso da· dare ai titoli 11ella bilancia della gi"Ltstizia ; ma opino che per giudicare della capacità a ddtrigere (ospedali', direzioni di sa1ii tà, ecc.) dovrebbe costituire un titolo di gran lunga supe1riore un ottimo curriculum di vita reggimenta(25) .. ,
\
..
·,
•
(
0
•
•
•
•
I
442
..
•
"'
,
. le, con servizio· nelle ·infermerie dii Corpo,. ecc., in confronto di 'lavor.i .sieno pure scientifici mà che con la direaione di seryizi e di uhci tà sanitarie · non hanno attinenza. E soggiung·o che gli esami <lovrebbero i1on essere ~uelli di cui tutti sappialno il valore ~ di cllri ognu110 sà ciò ~h1e g liene ~ rimasto per la pratica e per la vita! Eppoi esami a cinquant'ànni n più!? Siano esam1 del1'opera e della vita sopratutto d'un professio. 11ista magari ;sulla .base· ~.i una scelta rigoro~is. sima ma fatta da cpmmissioni miste di medici osped6:lieri~ di m_e dici addetti ·a.i Corpi e meglio ancora di elementi un.(versiitari, che diano affidamento di pareri basati non Stt i:niteteSS~t individuali, ma su sommo interesse della salute pubblica ! · · ' . Ma no11 è qui il cas0 di parlare di ·dettagli : a :ne preme .di far notare che in tutto questo programma abbozzato pe1: creare tin ·corpo di me• dici addetti agli ospedali e ai corpi <li truppa l1on VÌ sia lleSSUll germe di C'asta. ch1 US'a e nessuna ambizione di carriera, anzi lo scopo piecipuo che \ si ragg1i1111gerebbe sarebbe pr~pri0 quello di non fare de1 corpo san~tarcio ·una casta· chiusa : )fatto che ha 'tanto .nociut-0 alla sua ripu~zione. Niente più aperto di così all'attività dei medici -clie i11tendano di entrare. e d.i. rimanere a far parte del Cor·p o sanitar.io militare, 4isputandosi le caric.h.e e le residen,ze nel 1nodo più nobile e più digniitoso ! · ... · Per gli uf-ficia1i medici che sono già jn car11iera ~ pei quali il collega V . giustamente si preoccupa, non mi pare che dal mio progetto possano derivare danni o inutàmenti sosta,nz.iali, essendo essi qu.a si trttti · nei gradi isuperiori1.1J1en• tr~ u11a l)uona parte dei 111ag·giori e tutti i capi. tani sono relativamente abbastanza giova11i da · poter essere senza grandi diftìcolta · inquadrati .. , secondo questo o quel progetto di 1 in11ovazione, che certatnente s'impo~rà hel dopo guerra . . Gli anziani pottebbere divenire direttori delle iufermei·ie di presidio,_'dei servizi divisionali, se si istituissero, o ' di reparti ospedalieri, seconcio . . le loro tende~e , e sarebbero egualmente inamo:vib..ili e possibilmente tutti acconféntati nelle giuste asp.iir.azioni, alle quali h an110 acquistato pieno clir;tto, dopo tante rinunz,ie e si.grandi sacrifici. .. Ringrazio il collega V.. dd avermi dato , modo. col suo articolo di meglio chiarire a lcune mie idee espr.esse sommaria1ne11te· nella nota inserita 11el fasoicolo quarto di qt1esto giornale. ' Nota ~he la Red~ione si è compiaciuta dii apprezzare fa·vorevolmente e di ciò Le rendo gr~zie assic11randola che, per qnesto arg·omento, non profitterò più dello .spazio del Policlin,i co. E con cl11do con una domanda : Che cosa a\(
•
.
IL POLICLINICO
,
I
I
[ANNO
xxyr;
FASC. 14]
\tiene di ·c olui che si ostini . a stare fermo o , p~o-. g.io ancor~, ad andare a ritroso tra una folla che lo prema da tutte le parti e che corra in una data direzione? Il Corpo sanitario, durante qu~sti quattro anni di guerra, ha fatto, mercè il sapiente ed en~rgico ùnpulso della Direzione Generale di Sanii.t à Militare, il cammi110 necessario per mettersi alla pari di qualsiasi organizzazione sal;litaria ·civile. Ora non può 11è stare fermo nè tornare indietro · do\trà cammi11ar·e o correre con gli altri verso la' oomune .meta; ciò potrà fare distribuendo e div-..idendo bene, con concetti moderni ed indispensabili, il carico del suo lavoro; altrimenti I~ sua sorte sarà quell~ prospettata nella immagine precedente . ~
•
I
••
X.
Cronaca del movimento professionale. \
Unio~e
Nazionale del m"edfcl Italiani. Sezione Laziale.
Ad iniziati va . del dott. (}ian Luca Lttcangeli era. stata indetta un'ad11nanza di aderenti della ciitt.à di Roma e della provincia, allo scopo di addivenire alla istituzione di i111a Sezio·n e I.aziale dell'Unione. Il co_nvegno, che doveva ayer luogo il· 25 marzo u . s., è stato rimanclato al 12 aprile. Si terrà nella sede dell'Ordine dei medici l(Foro Traiano l), alle ore 21. S i procederà alla costituzione di .un Co1nitato orga1iizzatc>rc ; verrà anche preparato UJ;l Con-ve1_::·no dei 111-edici s11iobilitriti, il qttal~ avrà• lo scopo tli trattare i coml,lni i11teressi 1norali, professiohali ed economici. ' Si fa ·vi·va premuta agli ac1erenb: di non ma11care. Ricqrcliamo il nobilissi1no . programma dell'Unione, il quale s'informa a intendimenti sociali e patriottici : «L'Unione Nazionale dei Medici Italiiani è il elevazione fascio delle forze metliche dirette alla , morale della élasse, alla for1naziotie del sentimento e del carattere uazionale del popolo e ad ' ., una più degna vita politic~ del Paese».
.
Per l'equo trattamento deglÌ studenti di medicina. In rapporto allra differie nza dii trattamento fatto ai mili tari studenti. .in medicina in confronto cli quelli appart.e nenti ad altre armi - di che ci occupammo '1'1.ello scorso numero - sono stati presi provvedimenti diretti ad eliminare la inQ"Ìustificata sperequazio.n e. 0 La Direzione ~o-enerale di sanità militare ha . disposto che gli aspiranti medici inviati .in .11cenz.a straordinaria di. sei mesi quali studenti di medi-
'
•
•
{ANNO
•
'
XXVI, FASC. 14]
SEZIONE PRATICA •
~ina potranno a loro · richiesta --• anche verbale
- ottenere il J:"icl1iamo in servizio at1ch e prima della smdien~ dei sei mesi godendo i benefici st abiliti. per gli ufficiali delle altre arm·i , che siano studenti, secondo la circolare mi nisteriale del 20 m arzo u. s. ·· U11 analdg·o trattamento è ·esteso agli studenti cli medi~ina che fanno parte della truppa di sa11tltà e già inviati in licenza ·straordinaria. Essi v erranno richiamati \presso le ·Compagnie di sanità nelle sedi delle Uniiversità cui sono iscritti, godendo le faciiitazioni stabilite per gii uffioiiali . ' e .aspiranti student'~. Res ta inteso._ che saran110 lasciati iu licenm . straordinaria. senza asseO'nri. . o oO'li studenti in medicina sia aspiTanti che militari di truppa, i qualri. non chiedano r!assunzione in • • ser vtZlo. La :fiaco1tà del richiamo in ser\r.i zio è devoluta alle rispettive Direzioni di sanit à territorialti senza ~nter,rento del Ministero al quale sarànno trasmessi d soli eventuali recla·m i e gli' elenc11tl. nominati vi dei richiamati. , 1
•
infermità fu contratta ip. servizio od a causa del medesim~ occorre unir~ alla domanda , oltre. agli · altri documenti, un certificato nledico in seo-uito .. o . a visita collegtale presieduta dal medico provinciale con .l'inter\:-e nto di due n1edici militari in • attività di serviJ;o. · In detto certificato deve es• • sere minutamente descritta .l'indole della ma lattia~ le cause che la produssero e le . conseguenze ehe ne deri,·a;ono e deve essersi esplicitamente . dichiarato,' se, a giudizio, d ei sanitari medesimi, in çonseguenz.a di taÌe infermità il . · . . medico sia di ~en11to inabile a prestare ulteriorè. • • serv1z10. (7681) Pensio1ii pri7Jilegiate di guerra . - Dott. · F . M. da V. In virtù del D. L . del i 5 m arzo 1917, n. ·487, ai genitori ii1digenti di militare dichiarato irreperibile spetta, a titoli di alimenti, una q~ota della pensione liquidat a alla vedova che, in ogni çaso, non può ~C'cedere il terzo . • " (76~2) Pe1i~ioni.. - . Dott. R. G . da S. B. -Jl periodo utile per la pensio11e decorre JJer Lei dal di che ebb~ la nonùna statile e, c~oè, clnllo apr.ile. 1896. A fine .aprile prossin10 compie, qui11di 23 anni di servizio interamen te c.o mptttab'i l.i. Occbrre che compia un altro anno, sei 1nesi ed un giorno èLi servizio ~ cl1e attenda per coùsegl:lenza fino al 1° di novembre d.e l 1920. In · t ale epoca con 52· anni di età liquiderà la so111ma annua di lire 841. (7683) T'res_tazio1ii osp edalie1·e - Paga11ie'nto. Dott. R. C. da ìVI. Il n1ilitare in lice11za p er infermità ricov·erat o d'urgenza in ospedale .civile pei; esse* opera!o, é.l opo guarito ha il do,~ere cli pagare la retta ospedali~ra ecl il debito i.nèrente ' alla. cura, · giaccl1~ eg-Ii è stato ric~verato nel 1Josocomio comé borghese e non cotp.e milit are e ciò per due ragioni e, cioè, in primo luog·o perchè egli trov~~)f}~i iin licenza d.i .con·v alescenza. e, qul.11lli, sottratto ·p er la ld urata di questa da ogni :vin- .. colo verso 1'autoriià militare ed .in secondo lt1ogo p erchè ·se fosse· stato milit , . are avrebbe doYuto essere ri(ce\1uto in ospedale militare e non civile. civile. • (7684} Pe1isio1ii. · Dott. L. T. da G . Alle con~zioni esposte liquiderà l'annua pensione di lire 2060. , (7685) Prestazioni professionali. -. Dott. C. G. da C. Per ottenere il compenso do,·11to per· l,e · prestazion·i professional i accennate nel quesito è qpportuno ri,rolgere an aloga i stanza al Ministero della Guerra. ' (7687)· .T·nde1'l-nità . di ca7Jalcaii1ra. -- Dott. G. J~. ri . da R . . Non pote,ra il Consiglio super.iore di Salllrtà acc.ordare _la indennità di lire ; s~o ai . medici condottì per 11 n1'1 '1t.~1li1r.ento della ca• ' 'alcatura e farne obbligo ai Cotnti.tJ.i. ..- \srà JJOtuto esprimere un su.o p_rudenziale criterio, te I
RISPOSTE A QUESITI E A DOMANDE.. ., (7676) Pc·nsioni. - Dott. V. C. · da A . Con 56 an11i di età e 25 di ser vizio utile sl. liquida l 'an r nua pensione di lire 954 ; e-on po anni di età e 30 _di. servizio util,e , si liquida la pensione di annue lire 1552. . (7677) I1iden·nitlÌ caro-7Ji7Jeri. - Dott. G. T. da T. Il D ecreto Luogotenenziale · con cui sii fa obbligo ai Comuni di concedere l 'indeunità caro,·iyeri ai proprt 1n1piegati nel]a medesima misura st abilita p er il personale dipendente dallo · Stato è in corso di pubblicazione . Pare dehba portare la d at a del 9 marzo. Come compre11derà non è pos• sibile pretendere la detta indennità dal Comtine se· prima. la pubblicazione del Decreto non sia a\ venuta'. (7678) I1ide1i1iità caro-vi-veri. - Dott. F. Z. da P. Il Comune ove présta servizio a scavalco deve . concorrere con quello ove è titOlare st abile nel corrisporiderfe la indennità caro-viveri a norm a del capoverso 3° dell ';irt. l del D . I ,. çlel 26 lug lio 1917, n. ·rr8r. · · ' (7679) Pensioni - l nfer:riità. contratta per ra' . -· Dott. . F. S. da g·ione od a causa di ser7Ji.zio \ i . S. · !V!. Alle -condizioni. d'i età e di servtizio esposte, tenuto c·ontç> ò·e lla, infermità contratta per ragione od a catisa di servizio, liquiderà la pen~io'11e mi11i111a di lire 900. Ma · Ja cassa non sarà tenuta a p agare per proprio co11to eh·~ l 'assegno dete1!minato con le nòrme com uni . cioè solamente lire 866, m entre la -rimanente parte di pensione ·v erra posta a carico degli enti. presso cu~ s i è prestato ser vi.zio Per dimostrare che la I
1
•
•
J
443
•
'
•
•
I
(27)
•
•• ,
•
•
r
444 ..
•
IL POLICLINICO
(-L\.NNO
XXVI,
FASC. 14]
,
•
•
•
nuto conto dei prezZJi elevati del momento, C'!1e messi diretta1nente a sua ~disposizione per la lotta rendono difficile l'adempimento d.i tale obbligo. contro l'influenza. Ma ciò non può costi tui1·e materia di ricorso Il s~o caso è t1n po.' di verso poichè non fu il alla G. P. A. tanto più se l 'assegno per la .!\.Iinistero de11 'Interno che lo assunse in ser'\·izio, ca'\·alcatura era indicato nel suo ammontare ma fu la Direzione di Sanità che le ordinò pér • 11ello avviso di concorso o n el contrattò o capi- proprio ·conto di oo~diu vare i medici civili nella tolato di nomina. Qualora Ella creda esigua la lotta anti-infiuenzale. somma ·fis1Sat:ia dal Com11ne avanzi nuo·va doSta di fatto che Ella iitn tondo ha prestato lo manda di aumento al Consig·1io comunale dimo- st esso· servizio dei suo~, colleghi .m essi direttastrando co·m e riesica ass~lutame11te impossibile mente a disposizione del Ministerò dell'ittiternD, p rovvedere al mantenitnento della cavalcatura ma le disp osizioni sancite dalle circolari ministeC.:Oill }a SOIDU1a assegnata, di- sol e .lire 500 an·UUe .. r~ali sono molto restrittive su tale argomento e ·(7688) J11den1iit.à di 11iissione per ,s:;Li itfficiaLi quindi ritengo sarebbe utile. 0he Ella . . presentasse · sanitari. -- Dott. S. D'A. da I . I .. 'artico1o 86 un recla1no al Ministero circostanziando il servi.. del regol a1ne~to generale sanitario dichiara che zio prestato é le ragioni che le fanno ritenere . " di aver .diritto ·all'indennità speciale. agli uffic_iali sanitari~ che !l'ordine della competente autorità e8egu:iscono nello interess,e · della _t\ll 'abb. n . 10214 : pubblàca sal~te ·visite ed isp1ezioni fuori della L'anzianità delle promozioni dei tenenti a: ca-prop,ria residenza spettano i corrtpe11si per · spe- pitano è ferma al 1°. ruaggio 1916, quindi Ell~ 11011 se di ,·iaggio e di soggiorno st abiliti per gli iim- ·si trova ancora nei l·imiti di anzianità per popriegati dello Stato dal R . D. 14 settembre 1867 ter venire propost o p e1... l'avanzatnento, ~1 che lie n . 840 . .ora , siccome per gli impiegati dello Stato ·p otrà spettare, a norma dell'art. l del D_e creto 11a cessato d1: a\'er ~\rigore il precitato Decreto, I.uogotenenziale. 20 novembre 1916, n . 1652, c1u~ do i _ limiti di anziaru;tà per la promozione saè chiaro che de,·e essere applicato agli 11fficiali sani.tari quel nuo,·o D ecreto che, ;Ìtn luògo di quello ranno :spostati al maggio 1917. L a noni.ina a capitano di complemento per aYer del 1862, vi.e ne .a pplicato agli impeg·ati dello Stato, tanto più che questo, che porta la data del 14 compit1ti 15 ann·i di esercizio professio11ale, a cui Ella accenD:a, è una spec.iale forma di c .>nferisettembre ultimo n. i 311,, nel suo articolo 23, mento di grado per titoli alla quale 11011 le co11abroga tutte le disposizioni precedenti ad esso \rerrebbe cer.to aspirare, data la s ua età, e 1'es?er contrarie. · Pertanto all 't1fficia:le sanitario in 1nissione fuori laureato da pochi anni. della propria residenza compete la diaria di lire All'abb . n . 1380 : E lla può sempre far don1anda di passaggio 15, S<7 ha inrlenniità non superiore alle lire 4325, il rimborso del1e spese cli ,-iaggio in seconda . nella milizia superati i 52 · anni di età. . . S)~ osservi però che, anche rimane11do nella riclasse; oltre iClue decimi s11ll 'efietti,10 costo del biglietto ferro,·iario, e l'inden1ùt2. chilometrica serva, potrebbè conseguire un'ulteriore promozfone purchè proposto per dis tinzioni c;p~ c·it1ii : lli centesimi . 75 s11lle vie ordinarie. (7690) Pe1isioni - intcrriiziorie di ser'vizio . Art. .....i; del Decret o 20 llo\·embre 1916. ·Dott, I-< · C. da C. di R. Le interruzio11i tl1 sieri\..l prof. E. R;;. da N. : . ·. . . . Le prom.ozioni dei tenenti 1ned1tc1 so110 ar~1,·ate , ·izio 11on fanno perdere i~ diritt0 alla pensione, ni:a solamente prolttngano il periodo 11tile per all'anzianità di tt1tto i1 1° 1nagg·io : 016. l Yr~a il conseguirla, in q11anto che ùa questo· de,·e sot- decreto del quale \'uol con oscere il ::i 0 articolo octrarsi tanto tempo per quanto è clt1rata la sospen- oorre che Ella 9ltre il numero, ne specifichi anche • sione. Se durante la interruzio11e cli. ser,Tizio da l'anno. titolare di conclotta si seguita a pagare il co11tri·Al dott. V. V. da P.: Ella ha diritto a dt1e n1ensilità <li s tipeudio, buto prescritto da semplice i11terino, anche J 'interinato è comrJutato ttel p eriodo necessario per oltre l'indennità vestiarip. conseo-11ire il diritto a lla pensione,-1na, però, que~i\1 dott. P. V. da S. ~ . ~essun dubbio che le competano le indencità sta \•iene liquidata, i11 rJase alla durata del ser\'1zio effetti,·amente prestato come titolare.. ~on ,, stabilite dà1 diecreto Luogotenenziale del _g en,-ale pagare- nel frattempo, oltre il contrib~.tt? 11,ai0 1919 e cio~ oltre .,i .t'J."e mes i d1 stipenCLio ainproprio, a11che quello dj spett anza della amn11111cbe L. 250 .p er il vestiario. M. G. straz1one 1nt1~1 i.cip al€ . Doctor J11sT1TtA. _.\.i dottori V. V. da P. e I •. B. da N .: Nell'Uni versità <li Rom~ non si terrà u11 corso ..)er-v i:::i o 111edico-11zititare. -~ll'abn. n. 2250 : per uffi ciali · sanita11:· durante questo anno. Come già altra yolta s i è acC'en11ato 1'indennità Non ci risulta che se 1Je terranno altro,·e. di 2 s lire al o-ilo rno , ·enne conferita dal ~i 111st ero . R. R. " ~ de11 'Interno a qt1ei lnetlict militari che ft1rono
•
0
\
~
(28) •
'
.
•
•
.. [_.\.NNO
XXV 1,
FASC.
I4]
SEZIONE PRATICA
· CONDOTTE E CONCORSI-
NOMINE, PROMOZIONI,
•
'
ONORIFICENZE. ~
.
ORDINE CIV.ILE DI SAVOIA.
In sostituzione del compianto sen. prof. Francesco Todaro è stato nominato consigliere nell'Ordine il sen. prof. Francesco Durante. · ORDINE PELLA C_ORONA
D'ITALIA.
Ufficiale: Prof. '"feodoro D'Evant, ~apolì . Cavaliere: Dotit. Ettore Gardi, Luzzi (Cosenza). CROCE IJI GUERRA . ·
Dottor Guido Giuso, capitano medico; l~uigi Pierangel~ , tenente medico.
dott.
·Appello alla pietà delle famiglie del medici. Sottoscrizione per una giovanetta orfanà di un medico: Riporto (come dal precedente fase . Ij) . L. 1716 Dalla Sezione di Spez1a ·dell'Associazione Nazionale Medici condotti a mezzo del cassiere dott. Enrico Vinciguerra . . . . . . . . . . 55 Dott. L. l\!Ioncalvi « per ririgrazia>ne·n to al dott. Donienico Siro1ii » (Cornate) » 25 10 D0tt. Alberto Zanotti lVercelli) . . Signorine · Wanda e Wilma Galdieri )) (Galiuccio) . . IO Dott. Sal,·atore Verderamo (Brindisi) ··' IO ~ig11ora M:a ria Figini (Sanremo) .. . IO .Signora Juanitia Alberici Sbrozzi (Orc1a)) IO no di Pesaro) . . . . IO Signora Nella Pergola (:JYiantova) . . . Dott. cav. Domenico Carlini (i\.vigliana) 5 Signora Maria Mimiola (Qu_\nto di Treviso) .. . . . · . . . . · . . . . > 5 Signora Teresa Orlando ( Palermo) . 5 Dott. Gildo Lambente11gh11 (Grosotto) . 5 Signora l\!Iari:a Prat3: (!.)a via) . . r •• • >> 5 D·o tt. Nino Torlascl1i (Zona d1 guerra) 5 Prof. Lui()'i Guerra. Coppioli- (Firenze) )) Io Dottor Fllippo !annetti (Villa. Penna): >1 IO Cap. medico dottor Guido S in1oncelli (D erna) . ~ : . . . · ·. · · >) 5 Si o-nora El ,-ira Grandi (Pesaro) . . · » 5 D~tt. Domenico Roggeri (La Plata) . . » zo ))
))
))
1
)ì
))
A riportare
COL'l URA SUPERIOI~E . 1
• Gioviane medico 1'renlino con pratica ospitaliera cerca condo~ta 11ell 'Alta Italia. , Indlirizzo : Dott. Leonardo 1'rotter, Cernusco ~ul Naviglio (Milano). Si richiede un medico, iche .accetti la condotta d;i. Migli erina \ Prov. di Catanzaro) . Stipendio annuo di lirè 4000. Il paese d~sta dalla staz1one appena sei chilometri cli strada carrozzabile, e dal capoluçgo venti minuti di ferrovia. L'aria e l'acqua 's ono ottime. Non ·\'i· sono frazioni, nè case sparse in campag·na. Per informazioni rivolgersi al Sinçlaco clel Comune. L' ~.\ mmi.uistrazione dell'Ospedale Italiano di Lugai10 apre il concorso al p osto di Direttore me-· dico dell'Istituto . Scadenza 30 aprile corr. Capjtolato ostensibile presso la Segreteria clell'Ospedale Italiano di Lugano (Vig«anello). ••
445
r,,.
1936
•
•
•
Con decreto luogotenenziale s'o no istituiti nelle ( J ni versi tà del Regno « corsi . d '1: n tegrazione » per .i laureati e studenti it1 medicina. T:ali corsi compre11dono le materie fondamentali della cu~tu11a professionale, e, non saranuo la ri1Petizione ~i quell·i u11iversitar1 :. r1t.1lo ~ p1~· rito dell'istituzione ~ è il bisog110 dii riparare in • maniera completa, se pur rapida, a tutte quell e deficie11ze, che sono state frt1tto inevitabile de]] P, difficoltà del temp·o di guerra. · . Speciali faciltitazioni e di?pense furono arc.ordate durante questi quattro ultimi 1an11i agli ' studenti ; ogni lacu11a può e dev·e es~ere colmata, perchè 1 giovani che tornano dall'aver compiuto il doYere con sacrificio, portiruo una utile competen7Ja nell 'esera izio della libera pro• • fess1on.e. I corsi d'd.ntegrazionè -?aranno iniziati al più • presto, a\·ran110 la d_u rata di quattro semestri sc0Jastici1, ~n maniera. che tutti, studenti e laureati d~ "guerra, possano tro,·are un conveniente ausilio a co1npletamento <lella loro coltura. · Sarannò ammessi 1a frequentare un cG>rso di integrazione i )aur.eati cbe han110 passato sotto le armi soltanto il sesto anno di medicina. Essi saran~o assunti' con1e· all.i evi it1terni di Clinica medica, di Clinica chirurg·ica, e dt C~i nica ostetrica; do,·e potranno acquistare frequen. tando I.e corsie dei malati e gli ambulatori, que1le 11ozioni di pratica corrente, tanto i1ecessarie a chi entri nuo,-o nelle difficoltà della libera p_rofèssione. Avranno diritto a due semestr~ di integ11aZ'Ìi<me i laulieati che hanno passato sotto le armi iil S0 e il 6° anno di medicina; uno dei semestri sarà dedioato come interni di clinic~. medie.a chirurgica e ostetti.ca , l'altro . alle cl~ruche speciali e alle es·e rcitazioni di anatomia patologica. Rispetti\·.a mente tre semestri e qu-attro semestri d'integrazio11e saranno a~cor~ati ai lat1reati che hai1no passato g li t1Jtimi tre o quat~ro anru~ ' . . sotto le arn1i; ripetera11110 le esercitaz1on1 pratiche di · lnedicina operatoria, d·i anatomia topografica, di ai1aton1ia p atologica, d'igi:eue. Anche gli aspiranti Medici no11 ancora laureati con quattro anni di ser\'r ;zio militare avra~no di~ ritto a quattro corsi d 'i11tegrazione, prima d1 pnesentarsi alla laurea. . . Quegli aspiranti cl1e dopo · 3 o 4 an~i d1 ser'~zio militare si trovassero :i.n scritti al 5° anno di medicina a\rt anno diritto a ùue corsi di ii1tegra• z1one. Gli studenti del 3° o de! 4° anno di iuedicina a1~ranno ò,ir!itt-0 ad essere inscritti con1e allie,·i '
\
, I
•
Istituzione di corsi d' integrazione.
•
l
-
•
\
'
I
[ANNO XXVI, FASC. 14]
IL POLICLINICO • •
\
I
'
•
l
' •
• I
'
\ •
I
iuterni in quei laboratori <love volèssero fai:e guisa .di. alt~e ~çitt~ c.l 'lta.l ia, s i f~ccia promotore • della istituzione di u11 ConBorz10 autonomo~ d1 esercitazioni. .; Le domande si devono indirizzare alla segre- tutti gli enti . P'1bblici e privaiti aventi lo scop·o dell 'assiste':lz~ ai: lattanti legittimi. (conwrese teria universitaria. anche ~a ~liruca o~tetri~a e le sal.e di n;iaternità) I corsi d'integraz..:orre sono façoltati\'i; ma que- affirtche 1 opera di tutti non subisca dispersioni sta previggenza del 11ostro .governo troverà vo- . dannose ma risulti, ben coordi11a t a allo scopo lenterosi i nostri giovani~ i quali ripareranno basata sui pri!llc~pi s~i~ntifi.ci or~m~ noti e po~ sta sotto t1na unica ,,1g1lanza e direzione medica con entusias;mo alla << s ublime colpa » degli studi chiamando·vi a contribuire finanziariamente anch~ di g~e!ra. .... . '·, · · · i _n~m~rosi istituti. di credito e di risparmio della c1tta 1n modo da ga rentire .al più presto oltre ì il servizio completo di assiste11za matériale alla . 1nadre ed ·a l bambino in ogr1i quartiere, ai1che :LU:EDICIN·A . . · socìALl~. .. una educazione igienico-i nfa11tile adeguata allo . scopo; L'assistenz.-i ai lattanti Jegittin1i ,ed ill~gittimi. i?t 'Via secondaria cl1e l'autorità tutqria in- ' . ter,renga subito ed energicamente presso la ConUna importante sedu.ta della sezione roniana g regazione di Carità perchè il servizio dell'opera della Società di Pediatria. pia baliatico non sia pitì abbandonato a se stesso, Nell'aula della R. Clinìca· Pediatrica al 110- ma venga ia somiglianza di altre città eseguito stro Policljn.i.co domenica si è riunita !la S~zione razionaJme·n te e secondo le . nor1ne scientificl1e » . romana della Società Italiana di" Pedia~ria per Segui poscia Ia relazione del prof. 1Vlodigliani, • discutere in1portanti argom-e nti rigù.aidanti la che sarebbe lungo riprodurre, sull'assistenza dei assistenza dei .b ambi~i lattanti legittin1i a Ro- lattanti illegittimi ,a Roma, uell1 q11ale l'egregio 111a, l 'assistenza degli illegittimi e la questione orafure con cifre e dati di. fatto, e con critica • dèlla cattiva qu ali~à del la.tte del corµmercìo che s tringente e serrata dimostrò tutte le deficienze • tanto danno arreca alla salu.t e dei bambini spe- del- nostro Brefotrofio che ·portano ad una altissicie ammalati. 1na mortalità. • Presiedeva l'illustre prof. Luigi Concetti ed· 11 Modigliani,, elle si~ è larg·amente occttpato erano presenti i soci·, prof.ri .SpolYerini,. \~ala an~he dell'ultima ri.for1na del Brefotrofio, ha pres~ntato il seguente ordine del giorno approva~ gussa, Modigliani, De \{illa, Santangelo, Genoeall 'unani.mità dai soci : . se, R andegger, Sorgente, Flamini, Gi'Orda.ni, Pi~ « La Se2ione roona11a della Società di Pediatria cinini, Mancini, il ptof. Gaifamii della Clinica ostetrica, ed il dott. _-\.lhini seg·retario del Bre- riunitasi per discutere la . questione clell'assistei1za alla, prima infanzia illegittima in l~oma; confotrofio di Roma . . siderata l'altissima mortalità esistente fra gli · .i\.mpia e lunga fu la djscussioi1e. su ogni tema; esposti lattanti accolti nel Brefotrofio inter110, ri· il prof. Spolverini con lucida relazione illust rò conosc.iuto l'alto \1al0re soc\ale del concetto iule co.ndizioni nelle quali si s\·olge l'as·sist enza formatore della riforma, pre~a cognizione dei ria Roma dei · ~attanti legittimi, fa-cendo notare sultati ottenuti nel primo anno di attuazione della r.ifonma consistenti nell'aumento notevole l'a?senteismo della Cong reg·aii.one di ,Carità, e tlei rico11oscime11ti e nella d.iminuzione della morfacendo rileYare l'illuminata ., opera dell'ufficio talità dei lattanti illegittimi affid·a ti alle n1aclri d'igie?e che di rec~nte 1ia impiai1tato in di,1ersi fuori del Bref-otro.fìo, deplora11òo tuttavia le gravi rioni -della 1città consultazi~ni gra.tute pei lat- deficienze con 'cui la riforma è stata attuata, fa oti che l'autorità tutoria intervenga con tutta tanti cqn la pron1essa Gbe pre&to altre del genere l 'energ·ia necessaria con l 'istituzio'n e di una direne sorgeran110 negli altri quartieri popola:i:i. zione tecnico.. sanìtari ~ responsabile ed · indipe11Lo Spolverini dimostrò la necessità di un ente <lente : 1 ° perchè siano apportati nell'assistenza autonomo cl1e riutiisca tutte le opere di assisten- diretta dei lattanti accolti n el Br_e fotrotìo interno tutti i mig·lioi-a1lnenti necessari ad ass~ct1rare un za al lattante, ei1te che dovrebbe· essere finanindirizzo più ramonale ed accurato rispondente ziat o da tutti gli i.stituti di eredito e di risparalle esigenze della igiene ospedaliera pèdiatrica mio e propose jn 11ltimo il seguente ordine del moderna; 2° perchè il Brefotrofio inte.g-ri la rifor'· • ma con tutte quelle istituzi,oni sussidiarie atte giorno : a facilitare alla n1adre nutrice il compito della « La Sezione romana della Società italiana di materni.tà ad assicurare al bambino una pi tì ·viPediatria udita la relazione Spol,·erini sullo stato O'ile assistenza morale, sociale, iigienico-sanitaria, attuale del funzionamei1to dell'assistenza · ai lat- ~d eliminare O'li. inco11venienti di ordine 1norale tanti legittimi in Roma, deplorando il pernicio- c11e siJ sono '~rificati in conseguenza del inodo so sistema.ora ii1 vigore presso l a Congregazione con cui la riforma è stata finora attuata ». di Carjtà tenuta per legge a tale assistenza, plau• In ultimo il prof. Valagussa parlò dell~ c11:edendo in·vece all'opera fino ad ora, sia pure in modo limitato, esplicata dall'ufficio d'igiene ed stione del latte puro da assicurare ai bambini, alle prossime iniz.lati'\·e al rjguardo promesse, mentre ogg1 per la sua cattiva qualità costituinonchè all'opera dei .labotatori 'nido; fa \ oti i1i 'L,ia pri11cipale che il sig'. Sindaco sce un danno, presentando il seguente ordine : « La Società Italiana di Pediatria (Sezione di nello interesse predipuo della cittapinanza, a \ 1
'
•
1
(30)
\ '
•
' r.~N:SO
~·x-"f. À'\. . '
1
r,
F ASC.
14
l
\
•
SEZIONE PRA'fICA
•
•
Roma) considerando che 'mai come ora la salute <l:ei bambini è stata minaçcioa.ta dal1~ ~attiva qualità del lat~e d·e1 .commercio e che il r~g~me parlam~nt~re 1~ped1rà sempre aHo Stato ed ai Comun11 di colpire come di ùovere ·e prontamente coloro che con le frodi e le sofisticazioni sul latte minano .la salute pubblica, mentre plaude al Com~n~ qi R~a per q.u~nto ha fatto di buono per migliorare 1 approv-v1g1onamento del latte per la ciit tà, fa \;oti perchè le istituzioni sanitarie di b~nefice~za., ;nag~iorment~ .interessate nella quest1one, 1nv1t1no 11 Consorzio a.o-rario prendendo l 'esempio di quanto è stato fatto a ' Genova ad organizzare l 'appro,·vigionamento e la ri,-en'dita del latte per i bambini e per o-li am111alati i11 apposi;i s~acci ,.P<;>sti sott o il c~ntrollo proprio e dell ufficio d 1g1ene del comune ii1 nioçlo da garentire che il latte si a 'un ,·ero e prezioso ali- ' 1nento e non un mezzo per fare ammalare i l>ambini e pe.r danneggiare gli ammalati ». . I suddetti voti espressi dalla Sezione romana della Società Italiana di Ped1atria saranno pre- · sentati al Prefetto ed alla Direzrone rli Sanità da apposita commissione. 1
447
Il çongresso· dei mutilati di guerra.
.
Si è t enuto a Palern10 il s~condo . cono-resse del~'~ss<;>ciazione nazionale dei m11tilati ;d inval1d1 dt g·11erra. ' L'.. n~ugur~zione ~bl)e -l11ogo il 30 n1arzo nella sala d1. Storta Pa~n~, ~rese~i du,ecento r a.p pre.senta~t1 delle S~Zl·Olll. d'l .ogni parte d'Italia, un gi:a~ ~umero dt mut1lat1 e le autorità civili e m1l.1tar1. . R appr_esentava il governo 1>011. Scalo.rii sottosegretarl'o alle p·e nsioni. Parlarono .iJ sindaco di ~alermo, l '.o n. S~alo!i'. che dette r~gguaglio del 1 oper~ s'·<;>lta dal m1mstero e degli intendimenti a Y\7en1re, 11 ecru.andante- del corpo d 'armata in rapprese11tanza dçl minist ero della guerra, :~t c~p1.tano D ante Dall ~ Ai1~! presidente dell '.. L\ sso- . ,. c1az1one, che pro11t111z1ò un noteYole · discorso pro--. g~mma.
Dei centomila ·organizzati ne sono stati r çtppriesentati cir.ca setta11tamila. I
I
I
'
'
Igiene e previd~1nza sociale al Congresso del Genio civile francese. · ·
\
s. _'-\ .
In una sezione di questo cono·resso so.no st ati • tr·a ttati ar~~menti dell~ più ~lt~ imp~rtanza· per la pr?spenta della 11az1011e, riguardanti la tubercolosi, l 'alcooliS'mo, la dimi11uzione di natalità. Per la tubercolosi è interessa11te conoscere che IYOTIZIE DIVERSE. l'Unione degli industriali metallurO'ici e minera!i. h~ raccolto fra i soci la som11~ di quattro Convegno internazionale della C. R. m1l1on1, per la profilassi e la cura dei. malati · · · Si tiene a Canues il ron,·eg·uo i.r1ter11azio11ale · guaritili.' La profilassi si esplica con l 'jgiene antitubertra le rappresentanLe · delle Croci Rosse delle colare delle officine, col risanamento delle case X azioni alleate., e precisan1e11te ùell '_i\..mer::ca> deloperaie, la protezione dell 'inia11zia, la lotta an: 1'Inghilterra, dell'Italia, clella Francia e del G iaptialrcoolist a . pone. . Contro l 'alcool~smo si sono proposte lé legh e L'Italia· \ii è rappresentata, oltre cl1e dal predt temperanza, le C'ase ed i giardini operai, le sidente della Croce Rossa, senatorie conte Friascara , dal sen. Marchiafava; dal sen. 'Golgi; dal scuole ·d ì economia domest~ca, 1'i nstal1azione di sen. lVIaragliano, dai professori Giuseppe Ba's tia- spacci di beva11de non alcooliche le misure legi' ' nelli, Aldo Castellani, Augusto· nucrey, Fran- slatiYe . _t\ ncor più assil~ante è per la Francia il pro~ cesco Valagussa, Camillo Polii, Bartolomeo Gosio blem.a d~lla na~alità~ per iJ.. qu~le ve~gono proe . Cesare Baduel. La Duchessa a' Aosta non può poste m1sute di ordine leg1slat1vo, l'incoraggiarecar·v isi perchè trattenuta it1 Italia p11esso il fimento alla mat ernità, d. pretnJÌ ~tlle famio-lie nugliuolo, principe Ai1n one, non iancora rimessosi dal gra·ve incidente aviatorio accadutogli non merose, le considerazioni d'ordine morale, ecc. ~l Congresso ha inol trei proposto per il mi molti . giorni or sono. gl1oramento delle condizioni fi~iche della .razza, Fanno parte della rapprestanza francese 1 ·proI 'istituzione di giardini e campi -di . sµort .i11 fe~sori Ro11x., direttore dell 'l s~i tuto Pasteur, Laprossimità delle abitazioni operaie . , ·eran,• V\Tidal, C1almett e, Rist, Bernard, Cour• n1ont, Delille, Pehu, ìVIilian. ·Rappresent ano l'Inghilterra : Osler, Fletcher, Volgarizzazione igienico-sanitaria. Lyle Commins , F11illips , Xe\"\Tsholme , :rvrenzies, . I l Comune di Firenze nello scorso E-state 1918 R<A5s, Harriso11, Leslie n1acken zie, I{irng. affidò a~l a <2Foce Rossa · Italiana i 1uezzi per la La delegazione alner1oan a è costitui:ta cl.a : otga11izza~ione di una colonia scolastica sull~ \Velch ; Flexner, Biggs, Bald,vin, Smitl1, Rose, Marina di Massa. . . \Valker, Snow, s~rift , Jìolt, Hamill, Talbot', FarL 'iniziativa fu largament~ sovvenzionata dal • rand, Garvin, Palmer, Lttcas, Strong. Ministero dell'Interno, che concesse anche le Il Giappone è rappresentato da : lnabre, Shiga tende ed i letti necessari .per il ricovero dei l:ame Noguchi. L'i niziati,1a di qttesto convegno indetto · bini mandati a godere I 'aria marina. Furono così riuniti in una splendida pineta ai quando 'la pace sta per ristabilirsi 11el mondo piedi delle Alpi .f\puane 400 fanci11lli per la mased 1:nt eso a proµiuo vere difese più vaste e tesima parte delle scuole di Firenze, con 40 bam- . naci contro i mali che insidiano la vita degli in• bini del Comune di Massa, e questi furono asdividui e le epidemie che funestano intere nasistiti con cura amorosa da m aestre e dame della zioni - spetta al Presidente della Croce Rossa Croce Rossa. Americana, Da,·ison, 1\:cco banchiere dii New _t.\. volgarizzare e diffondere quest'opera somYork, che a Cannes, luogo del convegno, ha apmamente benefiç,a per. l:a s'alute dei figli del popunto una ' 'illa . . (31). •
•
4
~
..
•
I
IL POLICLIN reo
[_.\ NKO
XX\ tl,
FASC_.
4.,,
I
popolo, in modo che .altri- ~~nti e Comuni possano im.i~are la 11obile .iniziiativa, dl lViinistero dell 'Interno incaricò una. Ca?a Cinematografica di fis~are s ulla. pellicola i momenti più !importanti e più significativi della vita all'aperto condotta da quei bimpi in riva al mare. La pellicola fu proiettata il 3 u. s ., i n u110 dei Cine.m aitografi della Cap.iitale, per sottoporla al! 'apprezzamento dei componenti il Consiglio Su~ periore di Sanità, inbervenuti s u invito del Direttore generale della Sanità pubblica. L'alto co11sesso sanitario espresse ·iil. suo vivo compiaciménto per l'iniziativa e fece voti 11el tempo stesso che fosse daita ogni pubblicità alla cinematografia esa111i11ata, estendendo il sistema ancl1e ad altre i niziativ~ specialmente i mportanti per la salute dei b a mbini come scuole all'aperto, ricreatori ec~ .' in modo da costituire larghe correnti di opinione pttbblica, che si. interessino . ad esse.
di attitudine, alla ge11erale riconoscente ammirazione )) . Il Go\1erno della Repubblica Francese ha asse!?~a~ alla signora Meda la medaglia in vernieil d.1 pr11na classe, quale attestato~ niconoscenza.
Congresso degli infermieri. Si è tenuto n~gli scorsi giorni a Bol-0gna un Congresso degli infermieri addetti ai nosocomi. ~reso atto di ciò cl1e ha .compiuto il Comitat0, furono votati ordini del giorno perchè' il hlvoro attivo non oltrepassi le 48 ore settimanali, con riposo cont1.n uativo di 24 ore; perchè l'applicazione del nuovo orario non tardi oltre il 1° maggio; per l'azione da svolgere in confronto di quell1e \'\-mmiui·s trazioni che no.ii .aderissero alla richiesta ; iazione che venne demandata al prossimo Congresso Nazionale; per lo studio di un auménto di salario; per la pt1bblicazione di 1111 periodico di cl asse . •
•
Negli Istituti Clinici · di perfezionamento di Milano. · ,..
I
•
'
- Col 1° apr:l.le sono stati imziati tre <.:ursi c1uaJ rim.estrali, w10 ~di m edicin a , URO di chirurgia ed uno sulle specialità. Risultarlo di vari corsi parziali . Ea tassa d'iscrizione è 4i .~ire 50 per eiascuno. · · . Verranno tenuti anche .o orsi dimostrativi·, della clurata di un mese, per i n1edic i pratici.. Ne sarà_ ·dato annunzio a suo tempo. Dagli insegnanti degli istituti ·cliruici e da altro.i professori univetsita.ti, saranno de'tte conferenze intorno ad argomenti varl. ' I
Una benemerita della salute pubblica. · . C9n decreto 1uogotenenziale è stata ass~gnata alla signora ~1a.ria Annunziata lVIeda) moglie del nostro mini:stro delle :B'inanze, la medaglia d'oro dei benemeriti della salute pubblica, con la seg.uerute m·o ti vazione : « Presi.dente della Associazione di assistenza ospedaliera delle infermiere volontariie d1ella Croce Bianca femminile di Milano, diede, durante tutta la guerra, opera 1nSlbancabjle di organ''.zzazione, di direzione e di personale assis tenza ai1 militari amµialati o feriti, fatta segno per al- . tezza d'intenti, amor evolezza di azion e, modestia
lVIodesta vittima del dovere, non ancora cinquantenne, mori,·a in Calvello (Basilicata), il c.av. dott. N I C04:\. L ...o\.'tELLA, medico condotto ·di quel popoloso comune da oltre 22 an~. · · D·e lla professione fecè un nob1·1e sacerdozio. Parecchi anni or sono contrasse in servizio - e per ragioni di servizio una lunghissim~infe z,ione tifica, la quale ne mi·n ò l'esistenza. Nell'ultima grave epidemia si ammalò d'1n:flue.nza . Non ancora completamente guarito, ..volle riprendere la sua · pesantissima croce e cadde su11a breccia, 1'11 dicembre scorso, mentre presta\·a l'opera sua a numerosi i nfern1i, fulminato da un accesso d'a1igina pectoris. conseguenza . diretta ed immediata dell'infezione grippale latente e dell'eccesso di fatica. Che cosa riserba la Società a lla ' 1edova i·n felice, ai .sei teneri, orfani di questo paria della scienza, n1orto per all ~,·iare le itmane miserie, i?i servizio e per ragioni di servizio f Sl . e no qu alche P?sto pe~ qualcuno deg~i or~n1. .nel Collegio dt Perugtia e qualche Jmserab1le centinaio dì lire di pensione privilegiata, che spetta di · pieno diritto.
.
s.
Indice alfabetico per materie.
'
Pag. 423 Pag . 417 Influenza : . considerazioni . . . . . . <\..fonie . ~stero-org·aniche . . . . . . » 422 • )) 43.5 I nfluenza : profilassi chi11inica. . . _.i\pofisite tibiale da crescenza . . Lattanti legittimi ed illegittimi : assi- / )) 432 r\.viatoni : ricerche biologk he . . • )) s tenza ai . . , -~ ,·iazione: esame l/estibolare dei candi)) )) Meningite epiden1ic~ . . ·. . 431 dati . . . . . . . . . . 426 Menin!rite suppurati va con g11cosur1a, Cancro de1la lingua. . . . J.35 )) simttlante il coma diabetico . . . 437 Chinino nel parto. . .. . . . . · . , Opoterapia ipofisaria nella praticà osteCorea gra\·e: cura con !iniezioni sottocu» )) 421 trica . . . · · · · tanee di solfàto di !Dagnesia . • . • Paratifo ....\. : cli~ica . . . . . C.'orpo sanitario militare: Per 11 dopo )) 439 Pitirias1 steatoic1e : c11ra. . .. o-uerra del . . . . . . . Co~si d'integrazione per studenti e lauPresentazioni. e posi7,io11i ai11on1ale del 445 reati in medicina . . . . feto : trattamento . . . . . . · Demenza senile atipi.ca di AlzheimerSuppurazioni latenti : re~erto di leuco430 Perusini . . . . . . . •. . . . 43 r citi a o-ranuli st1danofil1 . . . ·. · Dispepsia da latte di ·v acca nella prima Var.:cocele : nuo,·o metodo operat1 ; .) )) infanzia per la,, cura radicale . · )) Enteroptosi . L. Pozzi, resi> . ))
))
•
))
))
j)
))
~
))
\
Roma, 19l9 -
(32) '
Tip. Naz. Bertero di G. Guadagnini & C. •
-
, •
Roma, 13 aprile 1919 ~
...
. Fase. 15 •
I
.
•
...
··--
•
:J
'
·;
..... fohd'ato dai. prdfessori: GUIDO BACCELTul ' FRANCESCO 'BURANTE •
• • ......
t.
ì
..
~ SEZION:S
•
PRA.TIO.A.
, (
1
REDATTORE CAPO:· PRo:r. V~TTORI0 ' A:SCOLI . · •
• .
SOMMARIO.
•
A~:P.unti cU JlrJedlcina Pratica: CASIST~CA.: I vomiti pilor1c1 del neonato. ~ Intolleranza in cer,ti pòppanti flerso il latte di vacca. - TERAPIA : Sulla terapia del teta)lo. - .Il trattamento auto-siero terapico della corea. - Sulla sieroterapia delle meningiti cerebro-spinali. - La dieta nell'asma · ' con prurigine di Besnier. Igiene: La disinfezione delle abitazioni nella lotta antituber,colare. PQsta deglf abb~patl .. Cenni biBliografici.
<>sservazioni Cliniche: C. Sassoni:-- Nuovo contributo alla cura della influenza negli ad1,1lti e nei bambini con le inie. ' zioni di olio canforato al guaiacolo. - S. Daniele: I siero. vaccini nell'influenza: Sunti e Rassegne: MEDICINA: Nolf: Le iniezioni ·endovenos~ di peptone nelle malattie infettive. - NEUROLOGIA: Dupré: Gli squilibri costituzionali del sistem_a nervoso. - CHIRÙRGIA: · ~ H. R. e S. O. Blaçk: ) 1 teratoma polmonare. - DERMATOLOGIA: Jeansélme: I cheto idi. .Storia della Med~cina: G. Gradenigo: Domenico Cotugnò e la teoria sulla audizione. Note e contributi: M. Fasano: AnC'ota sulla trazione con- · . . tinua dei lembi dei monconi d'amputazione non suturati. .Accademie, Società Mediche, Congressi: Regia Accademia Medica cli Torino. - Società Medica di' Pavia.
'VàrJa.
Nella vita professionale: Per gli ufficiati medici ex-prigiop~eri di guerra. - Cronaca del movimento professionalé . Amministrazione sanitaria. · Rlsposie a quesiti e a domande. Medicina sociale: Per un Istituto Nipi:oigienico nelle terre · redente. Condotte e concorsi . Notizie diverse. · . Indice alfabetico per materie.
I
•
:llfMEftTO Al ftlTAftDATAftf • ·l'Invio 8arem1 arati agli auoclatl che non hanno ancora spedito l'Importo deJ loro 11tbon1111ento di àlfnltarnt illl po11lbllmente non pia tani della llne del corrente metè. 016 faclllleri molto n latoro ammlnllbatl•o Id eYlteri ritardi nena· 1pedl11one del tasélc'tll.
·
·
RammenJiamo che la Caftolina~V qglia dovfà essefe ·•n4ifi11(llq nominatiVtlmtnù ai prof. ENRICO MORELLI, f1ia SiSlind, 14, Roma, 1 c'lt1 .lta meaesima (nel .porlo fiservato al bollo àeJ.r Ufficio Postale .pagatofe) deoe e~sere. m~~ua def/_a prescritta marca da· ~olio da ·5 ce~simi. C'/J.i •f h'ova $f'toflftisto della mafca put) accrescere detti s centesimt aU' tm{Jorto dtUa Cartolina- Voglia stessa. :tt' AMHtNISTJlAZIONB. I
Dirlttf di proprietà riservati.
È vietata. la fiP,òdu1ion1 ai la~,; .pUbblicati nel
POLICLINICO o la pubblica1iotu di· notti
ai .asi sen1a cUafne la fonte •
-
. ,.,
•
.
Fra i casi di -influenza che. ebbi a Gurare, desi• . QSSE~VAZIONI CLINICHE. dero riportare qUJello ùi u11 ammalato che quan. tunque ayesse iniziata la cll.ra ·in condizioni d·i Nuovo contributo alla .cura della inlluenm negli estrema gr,a:vità, aveva potuto raggiungere dopo adulti e nei bambini éon le iniezioni di olio pochi giorni l'apitessia, açcompagnata da tale . canforato al guaiacolo , miglioramento delle condizi1o ni generalà., da do- · , verlo rit·enere guarito. J>er il dQtt ...CARLO :BASSONI, aiuto mediQO negli Ospedal i C'i,-ili di Geno'\'a. ADopo tre giorni di apiressi~, un iaccesso a~ma ttioo ,riole11to (era da tempo .sofferente per tali acIn cont1n,uazione con la relazione da me inv.i ata cessi), lo uccise. · -e riassunta nel n. 6 della sezione pratica del Ecco la storia : Policli1iico~ riferisco ora ialtrJ casi di inUuenza D. N., di anni 36. - Prima .dell~ gue1!a. erà curati con le iniezioni di olio canforato al g ua- stato da me curato per sclerosi ap1ca~e s1n1str.a -iacolo nella dose <;ii 2 cent. cubi di oliO' canforato. - bronchite diffusa ai medi e p iccoli bronch.i, al IO % con Io ctg. di guiacolo. ed accessi asmatici ricorrenti. Chiamato in servizio militar.e aveva goduto .· I casi che cito ·hanno special~ interesse sia p.erchè dimostrano. la notevole efficacia ùel lne-. discreta salute, pure essendo stato colto qU1a:lche volta da accessi asmatici . diQamento, çi.Mhe nelle forme gravissime di inAppena tornato a casa dal servizio militare, fluenza, e sia perchè permettono di èonc111dere venne colpito da leggero attacco catarrale delle prime vie respiratorie (comune raffr~ddore) P<:I che la. cura· può cogli stessi brillanti! ristùtati il quale non consultò .nessun me~1co, contiche si hanno · negli adulti, venire ~pplicata ~ei nuando in qualche legg1era occupaz1-0ne. Dopo b<l;mbini nei quali pare che la epidemia ,·ada ora 10 giornii di continuato malesse~e era sta.t.o ipre~o .èstendenrlòsi. · da febbre intensa e da tosse stizzosa. S1 purgo, ~
'
.
•
•
'
,
1
1
,
' '
.
Tit
,
•
,
•
' •
450
•
. [.i\:'\NO X..\.\.l, FASC. r ... J
IL POLICLINICO •
.
......
•
-. .... ,
~
.
•
fece ricorso df s ua ii1iz1ativa ,al chinino: ed ~ alla Io credevo, date le ottime condiziòni generali aspirina, ma aggravandòsi rapildamente le sue dèll'infer-mo, già .apiretico da tre giorni e con co.Bçlizioni ~i .S~lute, i .famigl~ari si ·decisero fi- '· polso ~ 80, ~he f.osse oramai fuor~ di og~i peri-· nalmente d1 ch1a 1nare il medico. · · colo, .ne avrei tnai pensato a complicanze di sorta. Visitais l'-J\... per l a prima volta· il 16 gennaio l\1a nella nott~ dal 23 al 24, l'A. viene colto da · 1919, dopo ·tre giorni di violenta fel:"bre. QtJando. acc~pso asmatico intenso. I-(a ·febbre sale a 39~ vidi alle ore 18 l'ammalato, lo tre.vai in condiL'accesso asmatico non cede n è ia:r rivulsivi toraci~i,, nè ai sedativi ~omu,11i. Perdurando l'atziòni gra·v issime. I~a temperatura era a 40°, .i l polso a 140, pìccolo, vuoto - . il riespirò a 32 . tacco quasi 'tutta la notte, esa1uisce 1e scarse la cute e le . mucose livide - il oorpo ricoperto forze di risefva del cuore. Al mattino del 24 il dii. sudore. Era in istato di subdelirio. Si lan1en·p olso-sal'e a 140, ·ricompare la ciano.s i e alle ore tava di senso cli oppressione al t<:>race e <li dolore 12 l'ammalato muore. Ricordo che anéhe in queall'emitorace destre, • li.' Tev.a tosse stizzosa ed ·sto ammalato . l'uso quotidiano· dii una enteroespettorato sèa!SO muço-purulento. · elisi ·di' un litro di sòlu~ione fisiologica bastò L'esame .p olmonare dimostrava pre~enza di foa mantenere la diuresi molto abbondante. Nelle colai diffusi di· bronco polmonite al J>O~ltlone deurine . riscontrai . traccie minin1e di albumina. stro e· ai 12bo inferiore sinistro. L'aspettp er-a di· . r~ · ammalato in preda ad infezione setticemica. Quèsto caso è ·n1olto interes~ante sia percbè Le condizioo.i erano talm~nte gravi! .cl1e lo cli:ci dimostra che senza alcu11 danno p~r 1'org·achiarai in imminente p.e rièolo di ·vi.ha. . ' nismo, ma 'anzi con manifesto ·vantaggio soggetOrdino : coppettazione diffusa al torac€ - in1.ivb é Òbbietti ,.o, le 'iniezioni dì olio canforate> . ·fuso di digitale - un gra.mmo - e una in1e.zione di olio canforato al guaiacolo. al gua1•aoolo .p ossono verufe in qualehe caso ecGiorno 17-t-1919. L 'A. ha passatò i 1 ua rLotte .cezionale ripetute fino a quattro v:olte nella giordiscrèta. Dopo la pill1tura si è subito sentito nata ;'11sia perchè ci dimosr·a la grande efficacia sollevato; sono cessati ·il sudori, il delirio e(l ha della cura anche nei casi che, per ,riolenza del potuto riposare. . ,male e sovratutto pet la trascuratezzà dell 'an1-: Or.e 9 del mattino~ - Temperatura 38,5, polso malato nel chiam0re ·il medico, di\~entano rapi- · 8 2. ' . Nella gjorn~ta si ripetono due iniezio11i di damente " mortali. Posso diichiarare che fra tutti olio canfor~to al guiacolo. La sera, ore 18, si 4a .gli ammal~ti da ~e curati durante l'attuale epitemperatura J9,5, polso 120. · · d~m:ita di influenza, nessuno, neppure quelli ehe L'A. è più sollev.ato che nella sera precedente, prima di · u sare le iniezioni di Glio canforato. ·ma è sempre ammalato grave. Si noti per~ su· bito il notevole a bbassamento 'd ella te111reratura al guaiaQolo, 'etbero,' malgrado altre cure, esito ed il migliòramento delle condizi~ni del polso. letale, presentarono mei :tfna g rav.ità tale da Le iniezioni arreèano ogni volta 1lale sens•) di . potersi. paragonare a quella del mal ato ora ci.:.. benessere e di sollievo che ·l 'A. f,nsistent~n1e11te tato. Il ritardo nella cura,· la temperatuna fortele richiedé. Per . tale mòtivo, data la gravità eccezicnale mente elevata, il pblso a 140, la dispnea, la eia-. ·del caso, le iniez.ioni vengotJ.O ne~ giorni sttccesnos.i , i sudori profusi, formavano veramente un ·sivi aumentate fino ad un massim,o di c1uattro quadro impressionànte .del 1nio ammalato . Epnelle 24 ore. ) / pure con la cura potè ottenere subito notevole Giorno 18-1-'!919 - (tre iniezioni).. Ore , , t emperatura 38, polso 7 s~ • abbassamento della temperatura, migliortamento9 Ore 18, tempe.ratura · 39,2,. polso . 116. "' deJle condizioni del polso e del sistema nervoso, . Giorno 19-1-1919. N otte discreta (solo due iniee al quarto giorno ·dJi cura (settimo di malattia zioni).-' fèbbri'le) potè toccare l'apires&iia' e rimanere senza Ore 9, temperatura 38,6, polso 102. Ore 19 , temperatura 38, 2, polso 94 . feb~re ~ it1 buone condizioni per tre giorni, tantoGfur no 20-.r-1919. - Nella notte ebbe delirio da l asciar çredere alla sua completa guarigione. e sudore, .q.J. mattino l 'espettbrato è lievemente , L'aiocesso asmatico sopravvenute> uccise di poi emorr:agico (si praticano qua~tro inie~ioni nelle l'ammalato, ma credo . di non esagerare pensando ore 5-.12-17 e 21 e una· coppettazione). · . che se l'A. ·fosse s tato curato fin dall'inizio deÌla Ore 9, temperatura 39,8, polso loo. 11 • • swa . malattia avrebbe potuto conservare suffiOre 17, :temperatura •.:~9,5, polso 116. ) cienti energie per s11perare anche l'attacco Niella notte ha crisi abbondante cli 's udore; la temper atura si abbassa a 36,5 e il polso ~cen'de asmatico. a 80. Verso il ·mattino l'ammalato riposa trrun,Altro caso interessante ~ il seguente: quillo ed· è 1molto sollevato. . Gi~rno 21-I-1919. Due iniezioni .. L'esP.e tto- ·· C. G., di anni 60. - ì\1iocarditi~o grave. Va soggetto da parecchi an.ni ad attacchdJ d:i · insuffirato non è più emorragico. I fatti polmonari micienza cardiaéa con grave stasi epatica e splegliorano. .· ·nica e con. ascite volumiiin.osa. Pru volte ebbi a Ore 9, temperatura 37, pulso ·82 . curarlo per tali attacchi ottenendo sempre col Ore 17, temperatura 37,5, polso 86. riposo, 1a digitale, i diuretici, la scomparsa del. Giorno 22-1-1919. Notte ottima, una sola iniel'asc1te e dei fenomeni di stasi, insieme col nozione. tevole miglioramento della funzione cardiaca. Ore 9, tem.p eratura 36,5, polso 78. I~'ultimo attacco di insufficienza cardiaca risale Ore 18, temperatura 36,5, polso 80. ta circa un mese e mezzo dalla data della pìeGiorno 23-1-1919. Ottima giornata senza febsente malattia. l)re e con polso b110110. 1
•
... .
'
I
•
1
•
•
•
. (2)
..
•
•
•
•
. . I
(:-\NNO
XXV 1,.
FASC. 15]
'
•
..
SF:ZIONE PRATICA
-.
.. t
I
1 -
~
•
451
· Il 2ì gennaio 1919 viene colto da tosse insiiniezioni · qu-0tidiane di ·olio canfor~to al guaia. stente, dolore al torace destro, fetbre a 38, espet- .colo e qualche tonico cardia co. La temperatura tora_.to mucoso arrossato. si abbassa notevolme11te nei primi tre giorni, All'esame fisico trovo focolai di bronco pol- . fino a toccare ·quasi l'apiress~a, .ma al terzo gior1nonite alle due ba.s i polmonari. Il polso è a go· no si eleva a 38.4 e -compaiono fenomeni di tronjrreg·olare. Le condizioni generali del sistema co 'rpoln1onite alla base polmonare sinistra, poi hervoso si mantengono buone. lVIi limito a ·som- alla qas~ ,pol1n~are destra. Malgrado la coinpliministrare la digittale e un grammo di chinino . canza, continuando nelle iru:ezioni le temperarture , pro-die oltrè a qualche purgante .ed espettosi .mantengono sempre basse, non oltrepassando • rante. E ' ciò perchè più che dri. vera forma di à.nmai ~ 38.4 ·e si vanno ogni giorno riducendo. Il fluenza, penso si trat~i di focolai. di bronco pol- -. polso si1~mantiene a 78-80 p·ulsazion1· al minuto. ' monite ipostatica. . Lo stato generale è ottimo e al 9P giorno di maLe condizioni al secondo giorno sono stazio- ·lattia l'ammalata; ·è completamen.te apiretica è narie. Al terzo giorno di nl.0.lattia però si ag.. :convalescente. · Qtfàsi contempora11eamente . ( l3 febbraio) ebbi graviano. ~'espettorato si ~a emorragico, la temperatura Sl eleva a 39,5, ll polso sale a llO fa· . . . . . · . cendosi fortemente aritmiico, ineguale e vuoto. a curare. di nuov<? per focolai dt bronco polmoru:t.e Compare una· accentuata dispnea. L'esame fis~co acuta bil..~}erale la stessa am111alata B. A., che di mostra la estensione di focolai di bronco polav1evo gi~ curata il ·26 dicembre 1918, e della monite al lo~o. S1;1perio~e ~estro. Ordino al1~ra quale ho riportàto la storia nel lavoro precel ore 18) una 1ruez1one di 01110 canforato al gua1a- . . . . .. : . . . · . colo ed una coppettazione al dorso. Nella sera dente. Anche q~esta 'oltJa le. ln1ezion1 d~ 0110 la temperatura si abbassa. L'ammalato riposa canforate;> .~l gu-a1acolo (2 al giorno), m anifestala notte. _t\l matt~n<:? le condi~ioni g~p~ali ,sono rono tutta la loro efficacia e 1'A~ all '8° giorno 11otevolme~te. m1gl1orate. R:ipeto ~g~ . giorn<? di ·malattia era ormai 1n piena convalescenza. · nel pomer1gg10 verso le ore 16 una 1tuez1one di . . . · olio canforato ·al guaiacolo. Il miglioramento Oggi è guanta. .• iniziato continu_a. L'espettorato. rit?rn~.l. . rapida• mente bianco e dopo quattro giorn1, ottengo la apiressia. Persistono cancora, per quanto molto Dirò ora bre·vemente dei risultati della cura ridotti i rantoli sottocrepitanti specie alia base 11elle ~orme di inflttenz~ dei bi.m b i. del polmonie destro . .Con{inua:ndo n~lla cura, dopo Gli stessi risultati hri:llanti che :io ebbi negli altri cinque giç>rni scompare ogru. fenomen9 fiadulti, .c-onstatai1 pure nei b.i mbì. Per alcuni di sico polmonare e . 1:ammialato guansce. • es:sit affetti da forme leggere .q i ia1fiuenza .mi· serSe si pensa che la bronco polmonite in questo vii d1 p.en·n ellature di tintura di iodio con guaiacaso a\eva colpito un soggetto miocarditico, non colo al 25 %· con buoni risul.tati . Per altri r~cocsi . si può nòn .riconos<2ere i risultati veramente brilalle iniezioni di oli o canforato al guaiacolo. , lanti ottenut11 colla cura. ' · Purtroppo in questi ultimil giorni, anche i miei · .t\ltro caso interess<:Inte ·è il seguente : due figli un bjmbo di anni 4 e l / 2 e' una l:imZ L.. N..'., di 21 ari.ni. - Ritorna~o. da~ fronte da ba di anni 5 e 1/ 2 - v~nnero colti da influen~a, circa due mesi perchè affetto da 1nfez1one malainsieme con la mamma. La malattia specialmen. rica in atto. Guarì deg·li aoces.si di fe~b~e quoticliiana, con una cura di arsenteo e ch1ntno per te nel bimbo iniziò con .caratteri di gravità . La • • • • 1n1ez1om. temperatura salì a: 39.7, il polso si fece freqi;.enResiduano ancora t1na grave oligoemia, una sudori e notevole pr.o ... discrieta distrofia e tu.m ore di milza. È colto tissimo, si manifestarono • • • strazionre, oltre alla soliita . corizza e tosse. N 01I1 il giorno 5.·fet·b raio 1919 da· attacco g_rave di influenza. Vedo l 'am1naliato la sera alle ore 19 e esitai a rì~orrere alle iniezioni di olio OOI!-fotrovo temperatura a 40, polso a 140'. E sistono rat-0. al guaiacolo, açloper~ndo metà della coti segni fisici di una bronchite diffusa. · L' i.\. . ha 11n centimetro cubo di· olio tosse insistente ·con scarso espettorato : Malgra- 1nune fiala e Qi0è • canforato ial I O% con 5 centigrammi di g·uaiaco1o do 1ia · o-ravita iniziziale <tell'attaèco di influenza, il ben~fi.cio delle iniezioni di olio. c~nforato al e talora arrivan1d o anche ai IO ieentigran1mi di guaiacolo (2 al giorn:o) ~ tale ~he al 3ò g~orno guaiacolo. I buoni risultati della cuna si mani.l' A. è ,completamente ap1retico ed al 5° gior~o fiestiarono subito. L e temperature si fecero mipuò già alzarsi da letto. · · , nime, s comparvero rapidamente i fenomeni tos• . Tanto più not~vole è t ale consta~azione quando .sici : del sistema nervoso rt:anto che i due bimbi si p,et?.si che in alcuni ospedali ''Si era· potuto 'non apparivapo quasi neppure ammalati. In una notare co111e la mortalità pet influenza s~a sta~a settima na eb·b i la complet a g uarigione dei bimbi estremamente grave fra i malarici. e della man1ma . ...t\ltro caso : Riçorderò per ultimo un caso pt1re dt g rande M ... M ... , anni 54. Profes?ione. cuoca . ...:__ Va interesse : soo-o-etta da anni a catarro bronchiale. Dopo legIl o-iorno 3 febbràio 1919 ho qcoasione di cu-' gri~~ raffreddore è colta il giorno 16 febbraio da -. rare ~na bittn.b a di cinque anni affetta da forma attaccò . d1.t influenza con febbre a 39· 7-40, polso dii influenza leggeìmente febbrile. I ,e pennellaa 100 t0sse bronchite diffµsa, scarso · espettoture al torace e al dorso CQD. tintura di iodio al rato ~uco-p~ulento, fatti di tossiemia ?-ervosa. guaiacolo 25 % insieme con u,n ·sciroppo a base .V iene subitp sottoposta a trattamento con due .(3) ' 1
•
~
•
..
•
.. -o;
I
•
•
[ANNO .;(XVI, FASC. 1;}
IL POLICLINICO
452
di iti.01Colo, bastano a migliorare notevolmente la piccola inferma che entra rapician1ente in convalescenza. . . Una sor,ellina di 2 anni e inezzo a sua volta presenta le note della influenza con febbi;e a 38.5 e 39. Ordino la stessa cur~ che <:1:ffi~o alla m~m ma, nelia speranza che ~i tratti di .e.osa mite, come p er la sorella. l] gior110 successi , -o ,._engo insistenten1ente chia1nato. Solo nel pomer1g·g10 posso rivedere la piccola i1D.fer1na. 111 I;a mamma 11arra che tutto il g·~r110 a:.veva not ato temperat'ura di 40 e 40.2 .. L a bambina ·si era nel pomeriggio 1nolto abbattuta . J\llo esan1e trovo temperatura .40, polso 1nolto frequente, accent wata dispnea. l~a bambi11a è assopita. L 'e~a me fìsi!Co f.a rilevare ~ocolai di bronco~polmon1te al lobo st1periore sinistro. Non n ascondo alla mamma l a g~avità del caso e s uggeris co l 'in:iezione di olio cànforato ia l g uaiacolo che ''ien~ subito praticata da me nella dose ·di un ~enti metro cubo di olio canforato al 1 0 % con 5 centigr. di g u aiacolo (metà della dose usata per gli adulti). Il m attino . sucoess1"-o la mamma n_a rra il rapido 1nig 1'ioramento delle co11diziohi. di sa~ute della su a 'bimba che ha passat o una _ottima . notte. Al n1atti110 l:a temperatufa è scesa a 37 ,6. La sera sale a 38 e si ripete la i niezione, che si continua anche nei giorni s.11ccessi-vi . Al . 3° giorno la bambina è apire.tioa ed al 5° giorno la bambiltia è completamente guarita, essendo sp ariti anche i focolai di bronco polmonite al lobo superiore sinistro. Dopo quest a nuo\na esposizione di casi1 cl1nici, ·posso ben confermare che le iniezioni di olio canfonat~ al g·u aiaoolo rappresentan_ o · u~ rimedio ·veramente efficace nella cura della· influenzia e superiore a quanti altri so110 ·stati proposti e . · u sati. L..,azio.ne dell'olio oanfor.ato ia1 guaiacolo è cos tante per tutte 1e forme di influenza semplice e compli.Ca~a, a·nche quando si ]1a .motivo di credere che l:a complicazione bronco pplmonare sia ' sostenuta da 1nicro-organismi d~,rer's i da quelli -r della infl.11en za, ed è tale per• cui i l medico può s u dà essa fare sicuro affidamento di ottenere 1'abbassamento della temperatura, il miglioram ento delle co11dizio11i del polso e la scomparsa dei fatti di tossiemia nervosa. A questo proposito ricorderò pur.e che gli a·n11nalatil trattati con tale c ura e _ohe continuarono . anche per tutta la durata della convalescenza 11uso di una iniee:.ione quotidiana di olio canforato al g uaiacolo mai ebbero a soffrire delle noiose consegt1enze della malattia , quali cefa~e, nevralgie, dolori muscolari, ast enia, disappetei1za, ecc., che sono la triste eredit à della malattia. Superata l'inflt1enza per tutti ebbi a notare una rapida con,·alescen za che li l asciò perfettamente ris tabiliti in bre,·e tempo.
canforato al guaiacolo, rispondo che basta tenere il fl.acon o la fiala contenente la soluz;io11e fil• , trata, in acqua a 100° per \ 1enti 1ninuti p~r ~sere sicuri della sterilizzazione. Nei bimbi usando la solt1zione tiepida, si pt1ò iniettarla· con un ago molto fì11e, a nnullando così ogni sensazione di dolore dato c.he il liq11iclo · non esercita s ui tessuti nessuna azio11e causti~a o comunque fastidiosa. _ Nei giovinetti dai sette ai quindici · amni, data la maggiore n aturale tonicità del sist~n1a n ervoso e la tendenza alle alte ten1perature riduco la dose della canfora lasciando i·n tatta quella del g uaiacolo. • _ Us9. cioè dtte in:ezioni- quoficliane, ciascuna di ro ctgr. di caJ.?-fora, <.:on _10 ctgr. di guaiaèolq in ttn c. c . di olio di oliva. · · '
.
Genova, li .
I
marzo
,
1919. '
I siero-vaccini nell'inftuenza .
1
'
•
per il dott. SAMUELE D ANIELlt •
•
. Tra g1'h1numerevoli metodi di cura. attuati e consigliati nell'influenza, il pi1ì razionale è - certo !'.impiego dei sieri e dei vaccini, come quello eh~ • ten,de a colp~e l'elemento causale, gertni e tossine, o ad immunizzare contro <li essi l'organismo. È . noto che le complicanze, n ell'influenza, · più che al tanto discusso bacillo di Pfeiffer, son dovute all'intervento ed all'azione di altri germi e segnatamente dello pneun:iococco e streptococco piogeno e, .pi1ì raramente} dello stafilococco (aureo ed albo). Basandosi su tali reperti batteriologici, si so.no allestiti vaccini e sier-0-vaccini polivalenti, a scopo p~ofìlattico e curativo. Certo que~ta terapia che lascia concepire le più liete sp.e . . . . . . . ranze per l' avvenire, e ancora a1 '3t101 prlllll passi e i risultati, 11kr .o~a, .sono t11t~' ~ltro c~e decis~,ri; m a io' non cpn d1v1do lo scett1c1smo d1 alcuru e pe11so che ogni pratico n on ilcvrebbe ~cartare, a priori, 11n n1eto:=!o ~ i cura, ~he è per lo meho innocuo , quanòo·si ricorre a prepar ati, allestiti sotto . · 1a clirezione e il controllo di indiscusse personalità . .fì eh e~ " . sc1ent1 . In Inghilterra e in America, forse prima .d'ogni altro p aese, si sono allestiti vaccini pro~attici e cur ativi, il cui impiego lìa dato ris11ltati non disprezzabi\i. _ · ,. Eyre e I,owe hanno preparato un vac~o polivalente {streptococco, pneumorocco, bacillo d i Pfeiffer, stafilococco, b. catorrhahs) e segnalano risultati ehe meritano la m aggiore çonsiderazione . poichè, su parecchie centinaia d i vaccinati, ebBre'vi 1iote pratic1ie. bero solo il 2 % d i colpiti, contro il 28 <}{) tra i A qualche collega che richiese per iscritto il controlli . .'.\ell'esercitb .americano si è adoperato e n1iglior modo di st erilizzare la soluzione di olio si adopera un vaccino polivale11te ('B. dell'influenza, '
' '
I
\
~
(4) •
•
•
.
(.l\..NNO XXVI, FASC. 15] •
$BZIONE PRA'f ICA
..
453
•
stafilococto piogeno, albostafiloçocco piogen© au- sciti inutili i comuni metodi curativi (electrarreo, streptococco piogep.o, pneumococco) e Fox gol), decid·o di esperimentare il siero-va.c cino Centanni ·e inietto una fiala di l eme. (ro graha allestito 'llri vaccfuo quadruplo (streptocpcco do) . . D?po una fugace eleva~ion~ {40°:5) la T. emolitico, streptocçcco non emolitico, p11e1J,mo- cadde m poche ore a 37°.5, 37°, 36°; 1:a freIV1 ehe è largamente ~ usa- quenza del po1so diminuisce, cessan,o i su, ~oçco J, pneumococco . to in An1erica. A New-York f11nz.iona.no molte dori profusi, l'infermo avverte un sensp insolitp di Qenessere. :popo una . mezza giornata. di apiressta_zioni per la vaccinazione antigrippale e in sia completa, la T. comincia a risalire a 38°, 38°,6, parecchie città, di~tro l'esempio di èhicago, si è senza che aumenti la frequenza del polso e senza ordinato la vaccin.a zione generale contro l'influenza. 'c he cessi il senso di euforia. ·Si ripete l'iniezione di (1° .grado, fiala di z eme.), attenendo In Italia qualche cosa è. fatto ,e si sta facendo . . ilsiero-vac~o rapido abbassamento della· T, che tende a risaA Pisa si sono t~ritate, con successo, interessanti lire il giorno seguente, in cui si pratica la terza . prove sierologiche e l'Istituto sieroterapico mi- ed ultima iniezione di . siero-vaccino (20 gràd o lanese diretto dal pròf. ·Belfonte, ha àllestito, ~ :fiala di I eme.). La febbre cadqe definitivamente, che dietro suggerimento del prof. Bozzolo t1n vac- tutti 1 gli altri sintomi si dileguano e l'infermo entr:.ò rapidamente in convalescenza. c-ino polivalente (B. di Pfeiffer~ . pnetrmococco, streptococéo emolitico, u11 miliardo rli ciascun . E ... U ... di anni_ ·2 0, nubile. Fu la pÌima ad ' . germe.og~i c. c.) che si sta sperimentando su largg, ammalare di ~arecchie so.r elle, tutte colpite legscala a· Milano, ove, iÙ tutte le gt10.rdie meçliche, germente dall'mfluenza, al 60 giorno (r 8 gennaio) la T. si mantiene sen1pre elevata (40° 40°,5) si praticano ogni gior110, grat1tltamente centi. · ·poichè. e la giovan~ è diven11ta ansiosa, 'd ispnoica, aginaia di vaccinazioni contro l'influenza. Vtolle, tata, son chia111ato a visitar!?. 'frovo una ragazza ' . di robusta c:,omplessione, con . i pomelli accesi, considerando che la mortalità per Uiflue.nza dovt1ta, in massima parte, alle complicanze bron-· l'occhio brillante, il respiro affannos.o. n polso è piccolo, freqt1ente, aritmico, con br11sche e frecopoltnonarì, determinate, . per lo più, dal pneu- qt1en,ti intermittenze. , . mococco, consiglia di fare largo ' e precoce. u~o di L'esame accer1nato e ripetuto dell'apparecchio respiratorio, è negativo. Urine scarse, non albusie~<? ·antipneumococc~co , da cui assicura di a vere ottenuti risultati ad'di,ittura brillanti. E il dott. minuriche. Diarrea, delirio. · Prescrivo iniezioni sistematiche di olio canfoMeille, segnalò già. nel Policlinico, i buoni risul- rato, adrenalina per boccà, sènapismi al torace e tati ottenuti, anche in casi complicati d'inflµen~a, decido di sperimentare, anche t1uesta volta, il iniettando, nei malati~ sieri di sangue estratto . sit:"ro-vaccino Centanni. Data la maggl.òre gravità dei malati stessi. Recentenìente il prof. Centanni, del caso, inietto lllla~jiala Cl i 2 cnic. (1° gr~do). Dopo circa sei ore, la T scende da 40°,3 ·a 38°,6, clell~Istitt1to · di _patologia generale d i_l\tfodena, lia .e poi, ancora, a 37°,5, la frequenza del polso dimimess~ fu . commercio un siero- vaccino .poliva- . nuisce, il respiro è meno .dispnoicò. Dopo ·alcune lente che ha chi~mato . stomosina antigrippale, ed ore la 1· rìsale! a 400,· senza però, alcun a!Sgrava~ preparato con le diverse specie e con i diversi . mento delle condizioni generali. Si pratica una iniezione al giorno di -siero-\Tac.c ino, ottenendo la stipiti di .gepni, che l'esalJ?.e batteriologico ha fattò dimintizione progressiva della, febbre, che solo. rile:vare freqttenti nei casi più gravi e, segnatamente, dopo la 5a ini~one (30 grado ~ èmc.) cadde de:finelle forme polmonai;i ed .emorragiche. Da.ta l' au- ' nitivamente p~r lisi. Di conserva all'abbassamer>:to . torità del Centann~. ho voluto sperimentare jl <li temperatura: si ebbe il migliora:mentq progressivo delle condiiion.i generali, il pol$o tornò_p1en9, siero-vaccino . ill dt1e casi molto grav~ d'influenza ritmico;· alla freqt1en,za succedette la brad1çard1a ed ho avuto a lodarmene. · ' · caratteristica dell'1nfl.11enza; all'agitazione ed. al: . ' 1'inso~nia., seguirono la calma e lunghi sonn1 r1 Riporto, brevemente,_i due· casi da me c11ra~i, ·a titolo di modesto contributo pratico, ad u.n ar. paratori. n ripristino delle. forze fu rap,ido e, dopo breve convalefìcenza, la giovane g11ar1, senza .a lgomet\to ancora taùto coij.tro·verso .' , cun . ppstumo: · 1
\
si
•
•
I I
•
'
•
.
.
E ... D ... · di .anni 39. Nulla di
n.o~ev:ole
nell'anamnesi prossima e temota. Lo visito, la prima volta il '13 gennaio u. s., in. 7a giornata di malattia. Questa esplose in · piena salÙte, con feqbre · alta. (40°), .c efalea, vomito. All'osservazione rilevò ·sint~nìi di bronchite 11mida. Polso piccolo, frequente. Alvo chius~. lTrina normale come .q11an1:ità e _leggermente fosfatica; non albumina. Nei gio~ni ~egi1enti (8ò, 9°, l .o 0) la febbre si ,mantiene sempre "?:torno ai 40°, con oscillaziop.i saltua·rie di qualche lmea. Compaiano . sudori profusi, che 1J,Oll influiscono sull'andamento della febbre. L'infermo è agitato, insonne,. delira. Le iniezioni sistematiche di olio canfora-to e l'adrenalina per boéca, risolle~ vano . alqua.,nt(!).. le· condizioni del polso·, che si ma_nt1e~e, però, sempre molto frequente. Riu• !
,
..
Basciano, febbraio ·1919. .
Il fascicolo 4° (1o aprile· 1919) della nostra -SEZIONE ~EDICA conterrà i -seguenti lavori: · emolitica~·
I ; Prof. A. Ce coni : Splenomegalia
II. Prof. P. L. BosolliQi: P<Jr , ta éonoscenza. . tumòri saircoidi cuta·n ei net loro rapporto con· gli·_ .' stati pse'!'doleucemici; , III. Prof. ·c. ·Vignolo-J.utatf: Sopra· due nuove os- . servazioni di -sporot'1icosi.
•
'
Cs)
•
•
'
'
•
'
..
,
I \
r
•
454
IL POLICLINICO
•.
[ ....\1'.KO
•
XX\lI,
FASC.
l5]
SU,NTI E RASSEGNE. ·
nel pomeriggio, probabil>mente perchè. l 'ammalato si tro.va a digiuno; per ageYol·are l'azione, è pure conveniente non concedere durante la MEDICINA. . .. ' n otte precedente I '.iniezione, che dell'acqua pura Le iniezioni .endovenose di péptone nelle ~alattie o leggermente zuccherata. ·infettive. Se la reazione è ben netta con abbondante tra(Prof. NOLF. Presse Mtdicale, 24 febbraio 1919) . spirazione, la temperatura è ancor bassa al mattl1no del giorno seguente l'iniezione e nop_ tende Già da tempo l' A. a"\-eva preconizzato l'uso a· risalire che verso J.a sera. In c1ueste condizioni delle iu1iezioni ·sottocutanee di peptone nel trat- si r.ipete l'iniezio~e ogni due giorni e si ottietle tam,e11to dell'emofilia, degli stes,s i emopag.iJÌ:>arl: cosìj i.r1 éomplesso, un abbassamento <le1la cu,r va ·' e dell'emoglobinuria parossistica a /rigore. In · termica che ddiscende di circa un grado. Tale efsegwiito poi ai risultati delle· esperi,enze sul c~ne, fetto però sembra dovuto non ad azione diretta ne tentò fin dal 1916. l~applÌcaz~.one allo sc9I?o di ::;ui 'centiri termici, nia piuttosto arl J.na reazione combatte,re il. meteorismo, iti ' una tifosa, in cui più estesa,. che. si manifesta con altri- segni, quali tale disturbo era a~ai accentuato. Ne e.bbe una · un senso di eufor-i~, la diminuzione di eccitabireazione netta e dei ris1ùtati tanto buoni, che..Jo, lità, una certa ·poliuria passeggera, quasi che dui~coraggiarono a proseguire, sicchè pra, in base •. rante qualche ora la l~~lattia concedesse una treall'esperi,enza fatta, può ben delineare l'azione gua. Dopo pochi gior.ui s 'attent1ano e scompaiono d,,i tale procedimento. . ' il delirio) l '~111son11ia, la .prostrazione, li.I meteoJf ' Le iniezioni 1 e~d0Yenose di · peptone produrono rismo; la, li~gua si fa umida, ritor11a l'appetito, ' due risultati, ben disti11ti, , uno imn1ed~ato, l'altro la dil:l!rr:ea . ~ubiisce tin _1 nigliora1nento, la· malattia, . 1ontano. . , anch~ se co!llti11ua per qualche settimana~ assume . ' Il prim·O ~ipe~~de daJla dose ini«7ttat.a ; ~~ a:uesta . il carattere.dri.;' oenig,nità. I e uguale o 1nfer1ore ad un cgr. per ~g.1 , di peso . Questi . {atti .seno leg.a ti alla scomp~~sa d'e i dtell 'ammalato (5-6 icmc di u11a soluzione a ro %) , gern1li èiroolanit:i nel sanguè; ciò poo è cerlasi ·OSser\~a un innalzamento çli temperatur~, che 1nente ·dovuto ad alc1111a azione ba.ttericida del s'inizia una. o due ore dopo l'iniemione e dura peptoné stesso che non p110 ainmettersi e che qualche ora. Se la d..ose .è· più forte (7-10 eme della . d'altra p~rte è dimostrato non esistere dal f~tto stessa solttzione), si osserva un'ora dopo cire.a, che l'emqcoltµra> è positiva se praticata poco un briyido tintenso, .c11e dura 20-30 minuti, se- rtempo dopo l'iniezione. · gt1ìto da un .p eriodo di temperatura elevata, e :B invece soltanto dopo due o tre it1iezioni, prapoi da uno stadio di. traspirazione, che in seguito tic~.te a distanza di 48 ore, che scompare ~ stato di,~enta profusa, · mentre la temperatura s i ab- di setticemia: per garantjre la · scomparsa defibassa fino a 1;aggiung,ere la · normale . ·. ...... , nitiva è poi nece~sario contin11are le iniezioni ' di Queste reazioni ~!l'iniezione di peptone non si , peptone fino a defervescenza completa. . • pi::oduoono sempre nello stesso tempo nè cRn la ·rale azio'f!.e 1ion è ·afjq,tto spec·ifiéa per la feb- . · ' I I stes~ ilntensità. 111 generale, nei primi dieci bre tifoide, m·a sri. pt1ò osservare anche i.n altre af·. gio~ della febbre tifoide, la reazio~e ' ~ incoµi- fezioni acute, come l~ setticeniia da streptococco 1 pleta, mentre è più f,acil~ente completa, c·ioè ac- J)iogene •e quella <la sta:filococ-co, a cp11dizione di co'mpagnata da caduta notevole e persistente della· .iniziare la cura nei primi giorni : r'.i!st1ltati nega- · ,.. .., J • l . · febbre nei periodi st1ccessivi. Così purj 1'i1:1ten- tivi la vrebl)e in,·ece dato j.n setticemia: da streptosità della reazione è in rapporto d iretto coµ ~.a cocèus viridans . UtiJe s~ è d1mostrata poi nelle qtiantità di· peptone· iniettato; l' ...1\, 1 ritiene suffì- .artriti, anche in quell1e da gonococco. È con·vecie11te di solito l'iniiezione di 12-15 eme. della ~o- niente associare alle. i11iezioni di peptone qualc}le · luzione a ro %. Vi è_ poi una dose mass.ima, çh~ altra medicazione ·coadiuvante, come p. e.,. l'uronon si può oltrepassare senza incon,1enienti, seb- J tropina nella febbre tifoide ed il salicil.atd nelle be11e d'altra parte vi siano .individui, che non riartriti, e nelle setticemie stafilo- o streptococsentç>no .a lcun effett9, qualu!lque sia la dose; ciche. questa, ad ogni modo va dimunruiita quando, Jr, A lato dei vantagg.i innegabili è però i1e~essamalattia si av\1ia alla guarigione . r io richiamare l '.attenzion.e sui _p ossibili inco11Pei: ottenere · una reazione, per quanto possi- venienti. È 11oto che le iniezioni ·di peptone ten-· bile con1pleta , è mèglio anzichè aumentare la dono a provocare un ·abbassamento della presdose, cercare le condizioni eh~ ne favoriscano l 'a- sione arterti:osa: tale effetto, cl\e può passare zione. Cosi p. e. si è osservato che l'dniezione inav,·ertito in un inrli,riduo sano, può in,,ece esfatta al mattino, produce 1a qepressione termica sere grave· ne11 'indj)11duo infettato. Il paziente · secondaria più facilr.nente che l'iniezione fatta accusa dei forti battiti cardiaci e così pure delle 1
•
.
•
•
1
•
I
I
I
.1.
1
. {6)
• •
•
•
.
[ANNO XXVI, FASC. 15]
pulsazioni arteriose alla regione lomba~e; si la- , menta di cefalea: il' volto è ..c?ng·esto, . il polso è frequente. e diventa poi piocolo e depressibile :. la respirazione s;i fa ·più frequente; sì' manifesta \osse, che se non è r~pressa, si accon1pagna a nausee e vomiti. Talvolta qu~sti fe11ome11i sèon1paiono in pochi mi11uti, tal 'altra si accentuano e si -OSserva dri.,.. sp11ea ed a_n goscia respiratoria, frequenza estrema del polso. (140-160 al minuto), e dopo qt1alche tempo delle eruzio11i1 d'orticaria. . Questo stato, che può ì~spirare seria inquietudine all 'ammalaito ed al medico, è una vera sinclrome d~ ictiis anafilattico. La sua comparsa dipende, oltre che dalle condizioni più 'o meno ' gravi del malato, , id.alla qualrità del peptone e <lialla rapidit~ dell'inieziòne. . Vi sono dei peptoni che ·producono 1'ietus con grande frequenza;· jn generale &i debbono elimi- . ·nare i prodotti che, allo stato secco, od Ui soluzione, ep:ianano un ocloré anche debole · di carne stantia. . · ' e n,t e : si L'iniezione poi ' ;a fatta inolto.. lentam· usi un ago fin.o· da siringa Pravaz, e · mentre. si pratica l'iniezione (ciò • che r ichiede parecchi 'minuti) si facciaho contare le r)ulsazioni d.el malato da un assistente . che 'ile dirà ad alta 'VOC'e 11 numero ogni tjtiarto di tn•i nuto, se esse oltrepassano il 11umero di 35, si arre~ta l~iniiezione p er riprenderla più tardi, quando il polso si è calmato, ciò che av,·iene r.aipidatne11te.Se il med~co non l1a grande pratica di tali iniezioni, o se la reazio11e è molto. ,,i,olenta, val meglio r1nunciaie alla soluzione <'oncentrata ed usare la stessa <lbse disci·olta iti 150-200 eme. di soluzione -isotonica. . ' . Quando poi l'ammalato ~ n'ettamente ipoton1co si faranno iniezionil di adrenaJina in modo da ·introdurne 1/2 mg. 4 vo1 te nelle 24· ote : se poi J.a preS'SÌOIIle- mintma è di 5-6 ct'n. di mercurio all'oscillometro di Pachon, è conveniente aggiungere 1/2 mg. di .aclr,e11alina alla stessa sol1tzione dii pepto11e. In tal modo si può esser certi di pre,,enire qualsiasi effetto spiacevole. an~he in malati. gravi. 1
1
I
,
•
·**
:>(.
Gorue s.ir è accennato, 1'aziotlie delle iniez1ot:ii endo,ren:o's e di peptofle non è specifica; es~a consi~te probabilmente 11el~·o stimolare -~ 1nezzi di <li fesa generale de11 'organism.o. L'effetto di tali iniezioni è affatto at1alogo a q~ello delle iniezioni ~ndovenose di oro o . cli argento colloidale, 1 che poss9no provocare anche' delle reazioni altrettanto violente. • La spiegaziione di questa4lnal~gia di effetti va 1·icer0ata in ' una identità di cattsa: le sospensioni
'
.
i
.
colloidali dei metalli sorio di solito rese stabili con l'aggiunta di g·elatiua, siero; peptone, ecc.' . c1uindi, iniettando il colloide metallico, · si fa ge11eralmente una iniezione di ,peptone o di un .. prodotto similè ; ciò è tanto vero ,che la d1niezione del substrato 0rganico, che serve a stabilizzare · le prep-arazio~i dei1 •. rnetalli cofloidali produce • g'li stessi effetti (bri\ridi, sudazione, deférvesoenze) di. questi.. ,.... .. .. . l\·I a ancJ:ie se. il preparat0 colloidale co11tenesse • il , metallo all~ stato di purezza org·anica, si poi • ' , trebbe rite11ere che la sua : azione sull'organism.o · , debba essere . ·identicé\, a q"L1ella del peptone . . È noto dì . f~tto èhe !''ictus peptonrico è prodotto d:a rtumerose a ltre sostanze, 'quali tossine microbiche, '• . ·v eleni anin1ali o · vegetali ; lo stess.o siero · fresco di cane" iniett~to nelle v·ene del cane, ed il sangue .umano defibrinato, iniettatg nelle ven'e dèllo . . • I stesso :indi vidtto p:r«ì~i Ot:ano un ict1is che non dif ferisce da quello p~ptonico, Si dovrebbe ·qt1indi · • ·parlare d1 effe.fto e di ictus d:a antigené. · · Si può dedurne q~indi che qualsi~1si sostàn·ZI. potrà a,·ere · la: stessa azione, p·urchè in~rodotta . nella ' zia sanguigna, à11 con9.izioni tali · da turbarie , in . mo~@ suffieiel;l,te la composizione proteica o 1'equj1ibri'o colloidale.' Oria; se è possibile pro:durre l'ictus iniettando ad un cane . . le sue ste.sse ' emazie laccate in• vitto nell'acqua distillata, pur, ' chè si aggiu~ga pr~.~ della iniezione u11a dose isotonica di . cloruro dì sodio, nulla impeddiSce di ~ 1 ene dell'ap.rocederie alla laccatura 'nelle stesse ' . · • ipniale, iniettandovi con · s11ffici~nte rapidità del1'acqua dist'illata. Si otterrà, così, con· u11a inie.zioné dii acqua pura, lo stesso effetto del peptone, • ed anch e maggiore se vi" si aggiunge qualche· 1 sostanza emolitica. È dunqùe più . facile produrre l'effetto del pe- . pt".1e rl1 ~ evitarlo. · Con questeì premesse, non è _difficile .cotìlJ>ren- , • • dere il successo di molti. itttervent1 terapeutici · proposti in· quest~ultimi tempi, come l'uso · di · èolture di saprofiti o di sieri non specifièi, di siiero dell'ammalato stessoJ di soluzioni ùi ~lora minà, ipoclorirt:o di· s.o dÌo, ·ecc. Tutti1 ques ti metodi no11 ·]1a.n no che un solo punto comune ; che .. cioè utilizzano tutti la via endove11osa, semb~no tutti effica'ci" in una certa misura, e tendono a · riprodurre" gli effetti del ' .p eptone. . N.elle iniezioni ·ai . peptone bisog11a p~~ò evi- · , · it are di ott·enere l'ictus, cioè una reazione brusca e pericolo~a : e per q,t1esto ci si deve attenere ad una dose ~infer·iore a quella che prodttce l'ictus: \ La .dose migliore è quella che ·provoca dopo una · ora un bre·v e brivido~ ~ cui. succede più tardi · • 11na deferve~cenza con traspirazione abb9ndiant~; tale dose in Ull indlvidt1.0 normale non prodttTrebbe à~cu.11 effetto . visibrile. I
1
I
'
1
•
•
•
•
•
'
-• ,.
{V)
•
• ~
.. . '
,
455 t
: •
,·
\
S!ZIONE PRATICA
.
'
~
\
•
• •
•
•
•
.
[-.\N~O
IL POLICLINICO .
XXVI,
FASC.
t5J
Per quanto ·riguarda la causa di quest~ azioni diel lezza di certi riflessi cutanei e mucosi, specialpeptone, occorre· r ammentare che !'.introduzione 'm.~ntè del plantare, dell'~ddominale, del nasale parenterale del peptone es·e rcita una vtiva azioné .e del c.ongiru:it~vale, ed ap.che all'indifferenza al sol.. st1i leucociti sanguign-i, sull'.equ.ilibrio protejco letico, al movimento degli insetti-o dei parassiti cfel plasma e s u certi apparecchi proguttori cl.e lle deija p~llae déi peli ed alle scottature, alle puntute, • albumin~ .del plasma. Si comprende quindi che ·. aHe f~rite. Spesso queste anomalie .dellà-sensibilità un i ctus peptonico r.i dotlo possa es~ere utile nella fisic~ accompagnate alla indifferenza affettiva ed lotta contro la malattia infettiva, se ai1che non . a p~rvertimenti mora.li rendono possibile e· fa' . . si può bene· eluciclarne ~l meccanism.oi. clle a, molti criminali simulat.o ri la perseyerazione Non è possibile · ~tabilire p èr 9ra ia quq.le sor- in pratiche molto doloTose, come il ·~ònservare à. · g1ept e di effetto -peptonico sii d,epba ricorrere irn lurtgo attitudini paradossali 'e d estenuanti, il di. u11 casò determinato, s:e te~oè a1 peptone. ,s tesso, ginno per~istente, le più atroci, automutilazioni. àd ttrÌ sierp estraneo, ad un · vaccino specifico o D'altra parte si 'hanno anche iperestesie costi. . ! non, ecc. tuzionali che, generalmente associate alla ipere.. Certamente il peptone, se è di buona qt1alità, rilotiyità, sono caratterizzati dalla: eccessiva appresenta dei vantaggii . incontestabili' in quanto . prensione al minimo dolore, dalla pusillanjmità che può essere utilizzato in pialattie a germe , ancora ignoto, e quindi proprio sul pri11cipio; e dalla vivacità esplosiva e disordinata delle reazioni di. difesa. . • • esso inoltre è un · antig~ne unico 'il quale non~ B) . Cenestopatie. - ~cora più importante di sens1bil12za che debolmente l'organisiµo e non qu.,esti squilibri _per · eccesso o per difetto appa- · • producte violente manifestazionL aniafilàttiche. iono gli ·squilibri per perversione della sensibilità Questi . effetti teraBeutici delle iµ~ezioni ei1ifio- interna o comune, che il Dupré stesso ha de&critto • • vènose di peptone hanno anche ~n vantaggio~ ed individualizzatoj sotto il nome di cenestopatie. rico, dimostrandoci c~ le nostre -idee, in fatto Differenti . dalle algie che sono ·sintomi . circo' ' . ' di sieroterapia è di · vaccinoterapia, erano troppo scritti a carattere nettamente dolorosi, le cenesto' . sempliciste e che quando noi iniettiamo ad un patie hanno $ede diverse a carattere non anatoammalatò t.tn siero od un vaccino, possiamo agire mico e sol amente regionale: alla testa, sopra tutto rton solo per l'anticorpo specifico eh.e iµtrodua·lla regione. occipito-cervical.e, nella retro-bocca, ciaimo e di cui .pro\rochiamo la formàzione, ma · alla lingua; al cuore, allo stomaco ed agli intestini, . anche per l'effetto del peptone, il quale a sua agli ipocondri, agli organi. genitali, più raramentevolta è capace di portare ·a guarigione anc}1e ne- agli arti. Le cenéstopatie sono sensazioni non è.o• , lorose, ~a~ mole~te e snervanti, inquietanti, tor- • g li stati oo-ravi. · . A. Fi:r~IPPINI . mentose, sensazioni di ostruzione, di stiramento, • di deformazione.' S~no descritte dai pazienti con NEUROLOGIA. gran lusso di espJ;essioni e di paragol;li e provocano • • réazioni varie a ·seconda del livello intellettuale,. Gli squili~ri eosti~zionali ~et sistema nervosQ. dello stato di emotività e ,dell'equilibrio ' psichico (DUPRÉ. Paris M édical, r9r9, n . 2). dell'_infermo. Negli. indiyidui : lucidi e resistenti · •Gli squillbri costituzionali .del sistema nervoso ritllangoJ:lO allo stq.to semplice e puro nia in altri riguardano l'attività nervosa di relazione, ossia la: possono dat;'e preoccupazioni morbose: nei deboli sensibilità ~~ica, la motilità e l'emotività, quindi o predisposti ·determinano deliri di ipocondria, gli appetiti e gli istinti, ed infine più in alto nella demoniqci, di trasformazione organica o . quei e~ escala psicologica 1'11more, il carattere, l'attività, .liri noti sotto il nome di zoopatie interne che con• sistono nell'attribuzione dei disturbi sensitivi alla il sentimento e la intelligénza. · . ro SQUII,IBRlO DELLA SENSIBILJT_A. FISICA: A) l po- presenza, alla vita, ai movimenti e spqstamenti di diversi animali nel corpo e sopra tutto nel vened iperestesie. In alcuni individui lé diverse • • forme d i sensibilità:, tattile, termica, dolorifica, tre. ·2'? SQ.1JILIBRIO çosl'ITUZIONALE DELLA MOTIstereognostica sono costituzionalménte· ottuse, lente, insufficienti. Queste ipoeste.sie, c;he sono in • LITA'. A). Debolezza motrice. - T_,a debolezza morapporto ad· una de:fi.cenza di sviluppo delle zone trice si manifesta con la ritardata comparsa è.el sensitive della corteccia si µianifestano con in- càmmino, della prensione degli oggetti, deD:'edifferenza alle sensazioni moleste e dolorose, alle qùilibrio; con l'enuresi infantile prolungata, la sensazioni di caldo-e dl freddo~ indiffere·nza che si · persisteùza del segno di Babinslti oltre la infanzia,. nota .in molti idioti .èd imbecilli,. nei vagabondi, la .iperrefiettibilità tendinea diffusa, l~ sincinesia,. .. nei mendicanti tesaurizzatori, in mqlti perver· la impossibilità della risoluzione .muscolare vo• titi e crjmjnali. Talvolta la ipoestesia e la ipoal- lontaria o paratonia, ....Ja maldestrezza abituale, gesia vanno :fino all'assenza o alla grande debo- spesso il mancinismo. Appartengono alla stessa \
/
I
•
(S)
•
•
•
•
I
•
•
• I
tANNO XXVI, FASC. 15]
SSIONE PRATICA
,
457
•
•
serie semiologica la tendenza alla catalessia, all~ -perseverazione nrolunga.t a delle attitudini, la passività e la inerzjq, la inéapacità di iniziativ? e di inibizioni motrici. La debolezza motrice il cui grado estremo, il morbo èli Little, rappresenta una vera idiozia motrice, è spesso accompagnata a debolezza mentale. Ma questa associazione non è fatale, poichè si hanno dei deQoli psichici che, .sono agili, svelti. Viceversa alc,1ni individui èon . qualità intellettuali e morali superiori sono dei veri deboli motori, inadatti ad ogni esercizio muscolare, allo sport. al maneggio degli strumenti di precisione, a qualsiasi tecnicismo. ' B) Squilibrio motore. - r~o sql1ilibrio congegenito della motilità, accompagnato o non. da de. bolezza mottice, si manifesta con tics, spasmi, tremori, stereotipie, catalessia, ,catatonia·, mioclonie con, agitazione motrice congenita continua, instabilità permanente, fatti che sia spontaneamente, /sia sotto l'influenza di emozioni o di alterazioni organiche leggere, appaiono come le manifestazioni precoci, recidivanti, spesso croniche di uno squilibrio motore fondamentale. Questo talvolta si accompagna a stati psicopatici -più o meno gravi di debolezza,- di depressione o di eccitazione, di ansia ~ di ossessione, ed infine di delirio o di demenza. Così nella loro etiologia, nella loro sintomatologia, nel loro valore diagnostico e prognostico si ha un parallelismo di manifestazioni motrici d~ una parte e psichiche dall' altra in rapporto alla insufficienza ed allo squjljbrio .costituzionale delle zone corticali vicine. Questo parallelismo si ha nelle associazioni seguenti: debolezza meritale con debolezza motrice per agenesia corticale comune ed estesa; squilibrio psi.chico con squilibrio motore negli a:ffet'ti da tics, fobie ed ossessioni; tremori e spasmi negli emotivi e negli ansiosi; mobilità e labilità déllo. spirito e dell'1Jmore associate ali' agitazione ed all'instabilità della mimica e della muscolatura nei coreici. 30 COSTITUZIONE EMOTIVA. - La costituzione emotiva è caratterizzata da eretismo diffuso ·.della sensibilità generale, sensoriale e psichica, da in.. .sufficienza della inibizione motrice riflessa e volontaria. Questo stato si traduce con reazioni anormali fra grado, diffusione, durata e sproporzione in rapporto alle cause che le provocano. L'iperemotività, normale ' nei lattanti, molto -frequente nei bambini ~compare nell'adulto con lo sviluppo progressivo· delle vie d'~bizione, le quali assicurano l'equilibrio e la stabilità del sistema nervoso. L'emotività mo;-bosa, che il più delle -volte è costituzionale ed .ereditaria, può e~ere acquisita (infezioni, avvelenamento, e sopra tutto tra11matismi: commozioni ed emozioni intense e :xipetute) . L'emozione rende il sistema nervoso più sensibile . I
2
.
.
alle emozioni successive e a mezzo di una specie ·di anafilassi emotiva può creare - l'emotiVttà costituzionale.~ Ma nonr; iè men vero .che in 5 alcuni individui bene equilibrati si può avere un·assuefazione progressiva per ogni specie di emozioni , ossia una immunjtà emotiva. La costituzione emotiva si. manife~ta con una doppia serie. di segni perpianenti, :fisici erpsichici. , ._ . I segni fisici sono i seguenti: vivacità diOusa della \ -· ...... rifiettività tendinea, cutanea e pupillare. Iperestesia sensoriale con reazioni motrici vivaci, diffuse e prolungat~, sopratutto nella funzione mjmj~a e vocale. Disqui.librio motore : Spasmi viscerali, faring0-esofagismo, gastro-enterospasmo, cistospasmo con pollakiuria, palpitazioni, tremore emdtivo nelle sue varie forme: tremito delle estre• mità, trasalimento, soprassalto, fremito, battime1:1to dei denti, balbuzie, mioclonie passeggere, tics, ecc. Inibizioni funzionaìi ed impotenze motrici transitorie: piega.mento delle gambe, mutismo, rilasciamento degli sfinteri. Squilibri circolatori: tachicardia occasionale, spesso permanente e parossistica; instabilità del polso; alternative di vaso-costrizione e vaso-dilatazione periferica; dermografismo: Squilibrio termico: variazioni obbiettive apprezzabili con la termometria locale e senzazioni subbiettive di caldo e di freqdo sopra tutto alle estremità. Squilibrio glandulare: variazioni della secrezione sudorale, salivare, . lacrimale, gastrointestinale, urinaria, genitale, biliare. Disturbi della refiettività interviscerale:. associazione di spasmo, disturbi secretori, eccitazione o inibizione ·f1lnzionale determinate da· reazioni riflesse anormali che si esercitano da un organo su l'altro lungo le vie vago-simpatiche o cerebr0-spinali. I segni psichici sono i seguenti: impres5ionabilità, inquietudine, '. ansietà, irritabilità, iµipul·sività. Questi stati morbosi più o meno continui o remittenti, spesso parossistici, si associano ·tra loro e costituiscono un fondo permanente, un terreno, sul quale appariscono e si ·sviluppano le sindromi emotive: tjmidità, scrupoli, dubbi, ossessioll:Ì, fobie, stati ansiosi· semplici o deliranti, an.. goscie, anomalie emotive .psico-sessuali. Nei casi più gravi si hanno accessi di malinconia ansiosa, stati ossessivi cronici, con passaggio a deliri incurabili d'auto-accusa, d'ipocondrià, di negazione. L'emotività costituzionale; che d'altra parte si può accompagnare a stati normali o superiori dello spirito e dell'affettività, può anche associarsi ad a.Itri stati morbosi degenerativi: debolezza o squilibrio dell'intelligenza, dei sentimenti e della volontà, anomalie :varie della sensibilità viscerale, della motilità o della nutrizione. La psiconevrosi emotiva si distingpe nettamente dalla neurastenia e dalla isteria, con le quali ha interessanti rapporti di ~sociazione e di successione. . (9)
. .
I
-
•.
•
•
,
•
r
IL
•
~OLICLINICO
La neuYastenia, psic0-nevrosi di esaurimento costituzionale o acquisite., favorisce l'emotività e ne aggrava le manifestazioni, e viceversa l'emotività nelle sue forme gravi può provocare lo spossamento secondarlo del. sistema nervoso, la comparsa dei segni secondarii dell.a serie neurastenica: cefalea, insonnia, facile esauribilità, di.sturbi digestivi, ecc. · _ L'isteria, psiconevrosi di suggestione e ai immaginazione, si ricollega per la collaborazione del1' attività mitica e d'una vera psicoplasticità organica, alla sitµulazione, alla contraffazione ·dei sintot:ni patologici: èrisi, impotenze, attitudini, perversioni funzionali, ecc. Ora lo choc emotivo e la costituzione emotiva favoriscono la comparsa dei disturbi isterici nei mitomani predisposti. Nei suoi gradi estremi !'~ mozione, troppo forte o troppo debole, agisce tp.eno sulla suggestibilità isterica; perchè un'emozione troppo debole la lascia indifferente, e un'emozione troppo forte paralizza l'attività psichica. Così si spiega la relativa rarità d~lle reazioni isteriche, I dimostrata . ~a Babinski, nelle grandi em,ozioni, 40 SQUILIBRIO DEGLI APPETITI: A) Fame . - La fame e la sete presentano in molti degenerati •<\nomalie per eccesso e per perversione, spesso associate ad altre tare costituzionali. \ La bulimia, la polifagia, la ghiottoneria, la vo. . racità, la sitiomania possono osservarsi allo stato continuo o discontinuo negli idioti, nei deboli, negli eccitati cronici o intermittell;ti. L'inap;Petenza e l' oligofagia abituale, la tendenza ai digiuni, alle macerazioni ed ·alle restrizioni ali.. mentari progressive, si hanno in certi psiconeurotici cronici, nei deliranti mistici. L' anorressia mentale non è rara nei pervertiti, nei mitomani, spesso nei "prodromi della demenza precoce; l'inanizione volqntaria è frequente nei dispeptici ipocondriaci, negli individui affetti da delirio d'9struzione e di negazione organici, nei vecchi avari che muoiono di fame e di freddo con una fortuna ben dissimulata. · B) Sete. - Le anomalie costituzionali della sete sono l' adipsia, l' apotia, l' oligopotia, disturbi pro .. pri di certi temperamenti ·a nutrizione lenta, a scambi ridotti. Disturbi opposti sòno la potomania, la polidipsia cronica con poliuria essenziale. Le perver.sioni della fame e della sete consistenti in bizzarie elettive più o meno estese dei gusti alimentari, ·in gestione recidivante di corpi estranei disparati t alora anche vulneranti paradoss almente ben t ollerati, coprofagia, sono frequenti negli idioti nei deboli mentali, in certi degenerati, nei maniaci e sopra t utto nei dementi. C) T ossico1nanie. - Ancora più importanti sono le tossicom anie, ossessive o impulsive, talora inI
•
[-i\~NO XXV.I, FAsc. 15T
•
terntjttenti, come nelle ciclotimie, ma più frequent~mente continue e parossistiche. QÙesti tossicomani spesso affetti da altri pervertimenti. da epilessia, sono talvolta mono-tossicomani etal'altra poli-tossicomani. Così si ha la dipsomania ela . ubbriachezza per tutte le bevande alcooliche,. l'oppiomania in tutte le sué forme, la morfinomania, . la cocainomania, l' etéromania, la clorolaromania l'abuso continuo di ipnotici, di analgesici, di tonici (éaffè, thè, kola, coca, stricnina,~afrodisiaci}. Queste tossicomanie hanno conseguenze disastrose non solo per l'individuo ma anche per la. • specie. , 5° SQUILIBRIO DEGLI ISTINTI: A) ']stinto di con~ servazione. - L'istinto di conservazione è relativo alla vita, alla proprietà o alla estensione della personalità. Le anomalie per difetto caratterizzate dall'insµfficienza o dall'annullamento dell'attaccamento alla vita si estrinseca con una speciale varietà di malinconia lucida, nota ·sotto il nome di spleen (disgusto dell'esistenza,- tendenza permanente e prop~nsione parossistica al suicidio). Per trasmissione ereditaria di questa perversione si possono avere famiglie di suicidi. Le anomalie per difetto dell'istinto di proprietà ~ e di risparmio ~ono rappresentate dalla prodigalità e· dalla dissipazione, dalla mania dei regali, degli acquisti, dalla passione del giuoco, dalla tendenza. indefinita e rovinosa delle invenzioni. Le anomalie per eccesso del medesimo istintosi hanno negli avari costituzionali, nei cup~di, negli insaziabili, nt;i collezionisti. Il $entimento della personalità ha l~ sue anomalie· ·per eccesso e per difetto. Alle prime appartengono le diverse ipertrofie dell'io, éhe si affermano nel l'egoismo, l'autofilia, l'orgoglio, il sentimento di superiorità e il bisogno di dominazione, la vanità, il gusto dell'ostentazione, ecc. Le anomalie per difetto sono 1'11miltà, la passività, lo spirito di restrizione e di isolamento, .la tendenza alle rinuncie ed al sacrificio; la tendenza agli stati malinconici ed al suicidio. B) I stinto di gen erazione. - L'istinto di generazione è debole o nullo nella agenesia e nella frigidità costituzionale, che rivela uno stato permanente di continenza sessuale e di castità. È esa-' gerato nell'erotismo, continuo o parossistico e periojico che può raggiungere l'ebbrezza sessuale con furore distruttivo, impulsi criminali. Quando l'erotismo impulsivo si accompagna alla perversità ed alla crùdeltà costituzionali si ha il sadismo ed il sadi-feticismo. Occorre appena ricordare · l'onanis~o, l'esibizionismo, il masochismo, la bestialità, il vampirismo o necrofilia, l'omsessualità. Appartengono alle perversioni dell'istinto di riproduzione le anomalie per difetto o per eccesso J
I
../
•
• I
[~'1..NNO
'
XXVI, FASC. 15J
SEZIONE
dei sentimenti paterni e materni: antipatia e ripulsione per il :figlio, negligenza incuria, servizie ed infanticidi; le esagerazioni dell'istinto genitale e filiale danno stati passionali, pratiche erotiche, incesto. C) I stinto di sociabilità. - L'istinto1 di' sociabilità, a base di simpatia e di altruismo, fondato sul bisogno dell'aiuto mutuo e sul sentimento della solidarietà sociale, può essere nei deboli negli anormali assente rudimentale, o anche pervertito e rimpiazzato dalle tendenze contrai ie alla simpatia. Si hanno allora le dive1 se . manifestazioni della malignità, della criminalità istintiva esercitata contro gli altri contro la società, senza altro scopo che la soddisfazione della ten':· enza impulsiva al màle. Questa perversità maligna, fondamento della follia moYale, sf manifesta ben presto con reazioni precoci: inerzia, in ,:, ocilità, impulsivitàL testardaggine nell'opposizione o nel negativismo, indifferenza affettiva, ir~itabilità, stato colleroso continuo e parossistico, ined.ttcabilità, crudeltà, sevizie contro gli animali e gli altri ragazzi; pi1\ tardi delinquenza, fughe e vagabondaggio, mefl.dicità, furti; criminalità infantile e giovanile; recidivismo incessante nella colpa, irriducibilità delle tendenze viziose. Parecchi di questi • degenerati non mancano d'intelligenza e si mostrano capaci d'istruzione e d'una certa cultura, per quanto incompleta e mal compresa. La maggior parte son mentitori, favoleggiatori, dissimulatori, calunniatori, mistificatori, delatori. Si hanno cosi le diverse forme di mitomania maligna. Tra • gli stessi individui si trovano i giovani incendiari, le prostitute, i vandali, i ·vampiri, gli apaches, gli avvelenatori, e sopratutto le avvelenatrici. Questi esseri amorali ed antisociali sono spesso discendenti di alcoolizzati. -Talvolta insierp.e f:Llle imbecillità morale presentano tare multiple della loro origine; pervertimenti sessuali, tossicomanie, tics, ossessioni, ecc. 60 SQUILIBRIO COSTITUZIONALE DELL'UMORE, DEL q.RATTERE E DELL'ATTIVITA'. -L'eco oscura ma permanente nella coscienza organica dello stato piacevole o penoso della cenestesi, il risen. timento psichico del buoho o cattivo equilibrio nutritivo e . funzionà.le generale determinano un tono affettivo felice o infelice, determinano le diverse modalità abituali dell'umore, gli staÌi eutimici o distimici. Queste distin:iie o disquilibri costituzionali dell'umore influiscono grandemente sulle reazioni dell'individuo, dimjnuendole o rallentandole o viceversa esaltandole e accelerandole, o infine esercitando su di esse influenze opposte con un ritmo ed una periodicità variabili. Si hanno così le ipostenie, le iperstenie, le cicl9stenie parallele alle ipotimie, ipertimie e ciclotimie.
o
..
l
PRATICA
459 -
Gli sq11ilibri costituzionali dell'affettività e dell~attività si manifestano così o con degli stati continùi e parossistici, o c;on periodi intermitti di depressione e d'eccitazione. Qualche volta lo squilibrio dell'umore nella sua varietà ipotimica si estrinseca con lentezza e atonia generale delle operazioni psichiche e motrici, con inerzia~ tristezza, senso penoso dello sforzo, incapacità d'iniziative, esauribilità, ossia uno stato di psico-neurastenia cronica costituzionale. Nella varietà ipertimica lo squilibrio affet. tivo si estrinseca con vivacità e pronte~za abituale delle operazioni psichiche e motrici, esll;.berauza, instabilità, spesso irritabilità, impulsività, indocilità. Lo squilibrio dell'11more più spesso si manifesta sotto la forma intermittente ciclotimica caratterizzata da accessi di melanconia e di • · manta. Ben importante è questa nozione degli stati intermittenti o cronici d'eccitazione e di depressione !lelle loro cambina~ioni con gli' squilibri della sensibilità, · dell'emotività, degli appetiti, degli istinti e 'tlell'intelligenza. Sono queste combinazioni quelle che determinano le ·differenti varietà del carattere, il quale, vera sintesi della vita affettiva e motrice, espressione spontanea della p~rsonalità, è la forma abituale delle reazioni dell'individuo: forma determinata dal suo tipo fisiolgico, dalle condizioni organiche del suo temperamento e dalle sue tendenze costituzionali. 7° COSTITUZIONE PARANOICA. - Sot~o questo nome vanno raggruppati gli squilibri costituzionali costit.u iti dai seguenti elementi: a) la ipertrofia dell'io, l'orgoglio, il sentimento della pro .. pria superiorità, il bisogno di dominazione ; b) la natura ombrosa e diffidente, la tendenza alle interpretazioni ostili; c) la falsità del giudizio, la deviazione perm~nente delle faco\tà dialettiche, un'alterazione della logica per èui si hanno apprezzamenti unilaterali, egoistici, tendenziosi. go COSTITUZIONE MITOPATICA . - Lo sq11ilibrio costituzionale dell'affettività e della intelligenza può interessare non solo il giudizio, ma ancora e sopratutto l'immagl:nazione, e disturbare più o meno gravemente le facoltà del discernimento della realtà obbiettiva. L'individuo così è portato ad alterare la verità, a mentire, a fa,roleggiare, a simulare; in una parola a sost\tuir~ alla percezione della realtà obbiettiva la credenza in avvenimenti immaginari, in fatti inesistenti, fantastici ed anche materialmente impossibili. Questo stato dl. spirito costituisce la mitomani a, la quale è normale nella infanzia, perchè I
.. ,
•
I
I
•
IL l'OLICLINICO
[A~NO
XXVI,
FASC .
15]
in questa età sono insufficenti le facoltà di diCHIRURGIA. scernimento e di giudizio, e quelle operazioni di comparazione, di controllo ,e di critica che l'espeIl teratoma polmonare; . rienza apporta più tardi allo spirito come fattori (H. R. e S. 0. BLACK. A nnals of SuYge.-y, riduttori .della credulità e della immaginazione. . . gennaio 1918, p. 73). I"'a mitomania può essere attiva=.e passiva. La I teratomi sono generalmente solidi; qualche mitomania passiva o di recezione è caratterizzata • volta possono essere cistici.· I dermoidi sono semdalla cred~lità, suggestibilità, dalla debolezza del pre cistici. giudizio e ?-ella critica. La mitomania attiva © Essi hanno o~igine o da inclusione embrionale d'emissione è caratterizzata dalla esuoeranza del~ cutanea o dall'accrescimento di un uovo aberl'immaginazione éreatrice, dall'inventività · ro'rante. Se non sono congeniti, la loro 'origine è manzesca, dalla tendenza alla creazione di situadovuta a nidi epiteliali trasportati nei tessuti prozioni :fittizie, dalla simulazione çli scene e di atten.. fondi da str11menti che hanno prodotto ferite da tati fantastici. . punta. Ambedue i menzionati gruppi di tumori La isteria, gli stati pit'itiaci rappresentano una spe- sono perciò, rispetto all'origine, congeniti o accie particolare di mitomania. Nell'isterico la mi- quisiti, e, rispetto alla sede, interni o esterni. tomania attiva e passiva si combina con un'attiEsempi di teratomi esterni, sono rappresen't udine particolare de) soggetto alla psicoplasticità, tati dal ben noto caso dei fratelli siamesi, dai casi per la quale si producono e si mantengono per auto. . di polidattilismb e d i spina bifida che sono teratomi ed eterosuggestione, attitudini· morbose, · sindromi monogenninali e dai cosiddetti foetus in foetu che . per lo più neuropatolog~che. Queste sindromi sono sono teratomi bigeminali. . il prodotto della contraffazione del patologico Un uovo, che maturi norma~ente, ma che dia mediante la sinergia dello spirito e del corpo. origine · a una faccia, a µn capo, a un'estremità, • • • viene • Quando questa contraffazione è imposta pe'r lungo a un tronco o a un bacino soprann11merano tempo dall'autosuggestione può ccfu.durre ad ~~ spiegato con la téoria della dicotomjzzazione, la cronicità che può definirsi un' anchilosi 1-psichica. quale in sostanza ammette che esista Ja tendenza Ma nella grande maggioranza dei casi la sindrome a biforcarsi nellè parti che terminano libere. isterica è transitoria e curabile mediante la perI teratomi interni sono molto P.iù frequ~nti e suasione. Allorchè la persistenza anormale · della sono quelli ai quali si allude quando si parla sem. situazione isterica e d'accordo con l'interesse mo- plicemente di teratomi. I dermoidi J?Oi sono più rale e materiale del soggetto, o con quello che crede frequenti .di tutte le specie di teratomi rii1niti ~• suo interesse, come ad es. nei processi civili, negli s1eme . . infortturi sul lavoro,• ecc., l 'isteria si confondeicon Questi processi ,morbosi sono per · 10 più 11nilala simulazione intenzionale. terali, a lento sviluppo, generalmente non grandi Tutte le transizioni, tutti i gradi possono osser- e mancano di segni caratteristici. Se esiste un foro varsi tra la mitomania sincera e l'isteria da una attraverpo il' quale vengono eliminati capelli, o parte, e la simulazione intenzionale dall'altra. pezzi di osso e di cartilagine o secrezioni cutanee, La costituzione mitomaniaca può rivelarsi in la natura del processo è senz'altro nota. Fisjcastati morbosi anche più interessa~ti: gli stati ment~ sono d i solito solidi, qualche volta molli, sognanti, i qeliri immaginativi · acuti tossici o per lo più pastosi, q\lalche volta tesi e renitenti. organici, deliri immaginatiyi cronici sistematizI dermoidi sono in massima costituiti da elezati. Ben si comprende l'interesse etiologico, cli- menti cutanei e possiedono una o più delle fornico e prognostico d elle combinazioni di questo mazioni annesse alla cute; mentre i ter~tomi sono squilibrio immaginativo con la debolezza mentçtle, t11mori di una composizione istologica mista e la paranoia, la mania . intermittente o cronica, ve ne sono alc11ni 'contenenti tessuti, organi o sicon le perversioni istintive, quali la vanità, la ma.. stemi di organi derivanti da due o da tutti i folignità, la cupidità, la lubricità, ecc. Queste diverse glietti germinativi. . associazioni morbose si estrinsecano nelle manifeI dermoidi hanno una struttura semplice, menstazioni varie della mitomania vanitosa, della mi- tre la struttura dei teratoini è complessa..Rispetto tomania maligna, della mitomania perversa, con alla frequenza di questi t11mori, l'ovaio occupa ·il le loro invenzio.ni, le loro abili simulazioni, le1 or- primo posto, viene poi il testicolo, poi la regione ganizzazioni di scene fittizie, ' la creazione di titoli sacco-coccigea e infine il mediastino. di nobiltà o di fortuna, la pretenzione ad eredità Nel mediastino sono rari: nel 1888 Hare, tra favolose, negli scrocconi, negli avventurieri, nei 520 ·t11mori mediastinici, trovò solo 8 dermoidi Don Giovanni professionali, ecc. e un teratoma. Nel l 907 Christian potè raccogliere 63 demoidi e 6 teratomi. DI{.
-
\
( 12)
•
•
[.l\.NNO XXVI, FASC. ISÌ
SEZIONJt PRATICA
•
Le più super:ficiali sedi di queste affezioni morbose sono i margini delle regioni temporali, la linea del dotto tireoglosso, le regioni delle fessure facciali e bronchiali e le regioni ove ha a-rito sede una ferita da punta. Le t11mefazioni cistiche dell'angolo esterno dell'occhio sono generalmente delle dermoidi e occorre ricordare che sono spesso connesse con gli involucri cerebrali attraverso una • piccola apertura del cranio. Istologican;iente esse sop.o composte di due o più· tessuti. Si sono spesso trovate nelle masse che le , compongono cellule muscolari liscie, grasso, osso, cartilagine, dentina o cellule epiteliali della pelle o della mucosa dalle quali originariamente furono s,qu~tra te. Christian scoprì la nevroglia .in tre dei campioni studi-a.ti Nei teratomi pvarici e peri-anali sono state dimostrate membrane mucose e zolle di tessuto tiroideo e ,mammario sono state descritte inJteratomi situati molto distante da questi organi. ,Poco è stato scritto intorno ai cosiddetti teratomi strumosì tiroidei dell'ovaio e teratomi del .. . l'ovaio con tessuto tiroideo normale sparsi qua e là nella trama della ghiandola ovarica. ~econdo N ovris vi sono circa tredici casi_del genere. Alcuni istologi li 11,a~o ritenuti metastasi di cancro tiroideo, benchè mancasse ·Ogni segno di affezione cancerosa della tiroide. Altri li hanno chiamati endoteliomi, ma il microscopio non giustifica questo appellativo. Norris ha osserv{l.to che essi sono a rapido sviluppo e che producono aderenze e ascite, mestruazioni doiorose e irregolari. Non è stata osservata in alcll\l caso la bilateralità dell'affezione. La ghiandola tiroide può o non essere ingrap.dita. Essi tendono a divenire maligni e le probabilità del su~cesso chirurgico sono migliori che se si trattasse di veri . cancri. Più noti sono i t11mori congeniti del testicolo. Essi richiedono l'estirpazione. , Nelle regioni perirettale e sacrococcigea sono stati osservati di frequente come t11mori senili e anche pe:iuncolati e nella regione sacrà.le si sono osservate delle :fistole mediane che hanno lo stesso valore morfologico dei predetti tumori. Nel mediastino si originano d'a inclusioni cutanee , e sottocutanee che avvengono nelle prime fasi della vita intrauterina. Si manifestano poi come tumefazioni dello sterno e situate vicino al suo periostio ; molto più spesso ~grano più verso l'interno e si situano nel mediastino antei-iore. Quivi crescendo incontrano il pericardio e la pleura e, dopo aver perforato una o ambedue queste m,enibrane, attaccano i visceri. I teratomi polmona'>'i perciò non si originano dal polmone stesso, ma nel mediastino. Una volta giunti nel pohnone, · possono comunicare c0n i I
\
•
r
bronchi e, venendo a contàtto con l'aria, infettarsi. Sistem~ticamente non vi è _nulla di specifico. Tutti i classici segni di addensa.mento .intratoracico, secondo la sede del t11more, possono esser presenti: Si può avere dolore, tosse, dispnea, cianosi, emottisj; spesso senso di pienezza. Shaw crede che, a differenza dai tumori veri del polmone, manchi l'edema cervicale, e ·1a distensione venosa. Ali' esame fisico si trovano i comuni segni di un tumore polmonare. L'esame coi raggi X se nell'interno del tumore mancano d.enti o pezzi di osso non basta a riconoscere la natura teratomatosa del tumore. Clinicamente bisogna escludere gli ordinari neoplasmi benigni o -maligni, le gomme, gli aneurismi, gli ascessi po~onari, gli empiemi saccati, gli echinococchi e i granulomi tubercolari e actinomicotici prima di poter porre la diagnosi di teratoma o di dermoide. · , . Riguardo alla terapia, essa varierà secondo l'età e lo stato .del paziente, la 1sede del tumore e l'esperienza del chirurgo. La terapia.radicale sarebbe l'asportazione totale del t11more; ma è stata esegµita solo in un caso. Se l'asportazione non è pos..· sibile. e se il t11more è cistico e disturba il circolo o il respiro, occorre aprire il torace e drenare la cavità della ciste. Si possono poi fare irrigazioni iodiche' o di solfato di rame o .di lisolo o di acetato di alluminio. Rimane però una :fistola che persiste fino a che per altre ragioni o per compljcazioni non avvenga ,}'esito letale. Questo genere di trattamento non è che un palliativo. ~Esso fu applicato in un caso riferito .dagli ~l\.A. e dette un miglioramento che durò circa 6 mesi. (
---
;
EGIDI.
DERMATOLOGIA.
,
,
I cheloidi. · (JEANSELME. J ournal des Praticiens, l marzo 1919. p. 129) . I
Chiamiamo cheloidi delle produzioni che non sono .10a1 congenite, ma s'iniziano invece nell'età àdulta, di ~ado' nella vecchiaia; di stru.-tura :fibro-plastica, situate nellb· strato profondo del derma o nell'ipoderma. L'affezione è .in generale indefinitamente progressiva e recidiva dopo 1 ablaz:ione: non suole ·g eneralizzarsi e per questo carattere si differenzia nettamente dai neoplasmi propriamente detti. A volte si presentano s11 di una cute perfettamente sana, altre volte su di una cicatrice. Quando si tratta di una cicat.r ice normale che esiste da qual-. che tempo e tende a trasformarsi hl "Cheloide, il malato non avverte che un po' di prurito o un leggero senso di puntura. Su di un tratto della cica1
IL POLICLINICO
[ ..t\N~O
X'X\l I, FASC. l .)]
•
trice appare quindi una placca eritematosa che impallidisce durante la pressione col dito: dopo qualche settimana si manifesta una rilevatezza ed il cheloide arriva al periodo di stato. ,, Qualche volta la loro, superficie è percorsa da vasi ectasici che possono essere il punto di P.a~ tenza di veri angiomi. Noiuli duri, compatti, irr educibili sono incastrati nella cicatrice primitiva: essi sono di forma variabile, lenticolar~. allungati, etc. ei in genere l1anno una disposizione relativa alla lesione da cui ebbe origine la cicatrice: se p. e. si trattava di uno zoster le manifestazioni chelodiene seguono la disposizione delle radici nervose: _ in altri casi assumono quella caratteristica forma, secondo il paragone di Alibert, di branche di gam_b ero, onde il nome di cheloide, dal greco. In quei casi infine co11secutivi a cicatrici da ustioiii non ci osserva una netta differenza fra ciò che suol chiamarsi • cicatrice deforme o ipertrofica ed il cheloide propriamente de.tto: I~a struttura varia molto a seconda l'origine della ' lesione. Quando si ha a che fare coi;i Uli1a neo-produzione spontan~a, le alterazioni consistono es. . senzialmente in fasci di cordoni fibrosi situati proprio al disotto del derma, che è intieramente conservato, con rare cellule connettivali disposte a mo' di manicotto intorno ai vasi, come nei più leggieri stati infiammatorii. Nei cheloidi successivi a cicatrici, al contrario, tutta la parte superficiale del derma è distrutta e della epidernùde non restano che due o tre strati di cellule al di sopra della normale linea ondulata delle papille. Rari sono i vasi ed i nervi : le glandole sudorifere ed i ~ollicoli pilo-sebacei sono scomparsi. Talvolta nel pieno del tessuto fibroso si osservano cellule giganti, le quali non sono già l'esponente di una tubercolosi ma soltanto di una semplice infiammazione subacuta. Sovente i cheloidi sono dissemjnati a guisa di granuli in seguito a piccole lesioni per applicazione di caustici come la tapsia o anche la tintura di iodio; oppure in seguito a pustole di vaiuolo o di vaccino, od a lesioni ulcerose da sifilide, specialmente quelle della sifilide maligna precoce. Questa, che è frequente nelle razze n~re ed asiatiche, talvolta arriva ad ulcerare tutta la cute di un arto: le cicatrici consecutive, cheloidiene e retratte, jmmobilizzano allora in posizioni viziose le a rticolazioni del gomito, del ginocchio, del polso, del . collo del piede. Lo stesso può verificarsi in seguito a lesioni da pian (spirochete di Castellani). Fra le malattie infettive che dominano nella regioni temperate la tubercolosi è quella in cui· le manifestazioni cutanee. sono più spesso seguite df neoformazioni cheloid.iene. Il cheloide si osserva con frequenza in seguito ad ustioni di secondo grado per liquidi bollenti o ad ustioni secche per bruciature di indumenti. n I
( 14)
.. •
cheloide della nuca, rarissimo . comune nell''tiomo, . nelle( donne, è un tipo clinjco che merita un cenno speciale. Esso succede a foruneoli o a follicoliti gi ganti che si sviluppano lungo il margine fra i capelli e la nuca e si ripetono per anni ed anni sino a formare dellè produzioni cheloidiene. In quanto ai cheloidi così detti SJ?ontanei è bene tener presente . che spesso all'esame· microscopico si ricol,losce come delle lesioni glandolari rappresentino il punto di partenza della neoformazione sclerosa: talvolta anzi la lesione inÌziale si vede anche ad occhio nudo. P. e. in certi cheloidi ad evoluzione centrifuga si osserva lungo i loro margini un certo n11mero di comedoni, ed in questi casi è lecito l'arguire che è stata una lesione sistemf-tiz.. zata delle . glandole pilo-sebacee che ha prodotto la reazione fìbro- plastica cheloidiena. Questi cheloidi, impropriamente dunque chiamati spontanei, hanno sede per lo più nella regione pre- pettorale ciò che ha fatto pensare alla influenza dì attriti, strofinio, ecc., dei vestiti, bottoni e simili, ma a torto giaçchè si osservano anche fra gl1inè igeni1 ché adoperano ve:Sti larghe, floscie e vanno nudi sino alla cintola. Superfluo è il parlare di diagnosi differenziale: non è possibile confondere i cheloidi con altre malattie. . · ' La patogenesi è oscura. Alcuni attribµiscono una parte preponderante al terreno, ad un'attitudine eréditaria o personale che sarebbe frequente nei soggetti dal tipo linfatico o strumoso, secondo altri si dovrebbe ammettere l'ipotesi di un· germe provocatore del cheloide (Marie, Tilbury Fox, Dàrier). La questione è sempre però indecisa ciò che non penµette- una terapia razionale. L'ablazione chirurgica dà spesso luogo a recidive ancora peggiori del cheloide primitivo. LCosì pur.e è necessario astenersi dall'uso dei caustici troppo attivi. Talvolta giovano l' empiastro di Vigo, a basN!i mercurio, o l'empiastro rosso ai Vidal a base di mjnio e ciJl.ai::>ro. All'uso di questi topici può associarsi la compressione quando il cheloide non sia troppo doloroso e quando la topografia della regione lo consente. È opportuno poi ricord~re che certe fonne, quando non sono di origine cicatriziale, possono regredire spontaneamente. Volendo fare un t:r;attamento più attivo si pu@ ricorrere alle scarificazioni profonde, in modo da arrivare fino al tes.5uto dermico sano, e lontane 2 a 3 millimetri le une dalle altre. Bisogna però ripeterle sistematicamente per mesi ed anche per anni se si vuole arrivar~ ad ull qualche risultato. L'asoociazione dell'elettro-terapia con le scarificazioni profonde è forse, attualmente, il miglior metodo di cura. Può anche tentarsi la radioterapia, sola od associata con le sca · • • • • • • • • • • nfìcaz1oru profonç.e. La tiosmam1n a per rmezton1 ipodermiche può essere utile nei~ 'di produzioni fibro-plastiche minime. V. MoN'mSANO. 4
~
•
l~.\.NNO
XXVI,
FASC.
151
SEZIONE PRATICA
,
•
'STORIA DELLA MEDICINA. Domenico f'otugno e la ' teoria s'olia audizione. .(G. GRADENIGO.
r
La Rifo·r ma 1nedica,
L'ipotesi sulla audizione basta sul fenomeno <della risonanza dei singoli suoni nella chiocciola venne accennel;ta nel i 683 dall la11atomico francese _.Dt1 Verney e fu proposta più chiaramente da Valsal\'à nel 1704. CotugnQ nel 1761 modificò :a sua \Tolta alcune idee di quest'ultimo e formulò sulle funzioni della chiocciola qu.e lla dottjina che - a distanza d,i un secolo - venne riproposta dall'Hel111holtz, il quale, nat11ralmen.te, non ricorda affatto gli italia,ni ! La dottrina esposta da Valsalva contenev'.a due _principali inesattezze, imputabili allo .stato delle ~ouosce11ze dell'epoca. ..:'\mmette, a ancora, insie-m.e con la linfa, l'esistenza, nelle cavi.t à labirin.ti.che di aria, J'aer i?n.plantatus seu co·n genitus degli antichi; i suonit sarebbero . stati trasn1essi dalla baise della staffa a mezzò dell'aria -all'estremità labiri11tiche del ner'Q'o acustico. Rir ten,eva inòltre, e per errore, c-he la parte membranosa del setto oocleare - oggi lamina basilaris, - . la quale rappresentav~ quale un si~ .sterna di corde musicali tese e risonanti, possedesse maggiore ampiezza alla base ~ella chiocciola che non all~ice; onde t:olloca,,a la !rercezione de:i toni b1lssi alla ba.se, deg·li acuti al.1 'apke. Cotugno esclt1se· l'aria e affermò l'esiste11za costante di un liquido negli spazi labirintici, ·ne , indicò la probabile origi11e dai · vasi sangui_-gni, scopri le pr.iìD.cipali vie di afflusso dal labirinto di detto l.iquido -- acquedotti del vestibolo -e della chiocciola, - descrisse la vera disposi, zione . della ramina basilare nella cl1iocciola. Riguardo al liquido labirintico è giusto notare che esso non fu veduto per primo dal Co·tugno, già Vieussens , Valsalva, Cassebohm, 1v1orgagni avevano riconosciuto la presenza di un umore acquoso ne l labirinto dell'uomo e de.gli animali, ma rite1ievano che i·l liquido non -riempisse interamente gli spazi labirir1tici, commisto all'aria conge11ita. Non deve recar i.neraviglia che uomini così emin enti - m_algrado i fatti osservati da essi - persistessero a prestar · fede a una antica tradizione, quando si consideri . ·che ave,rano esaminato dei temporali secchi, nei quali era scomparsa ogni traccia di liquido; inoltre i fisici ritenevano allora che l'acqua fos:se di sua natura . incompres~ibile, priva di ela• .sticità e quindi non atta a trasmettere il suono. Quet'ultima possibilità fu generalmente ricono:-sciuta solo nella prima .metà del sec. XVIII -(Hawksbee, 1709; Nollet, t742) : Cotug110 ha 1
1
,
191~, 671) .
dunqt1e potuto giovarsi di tale nozio11e r•er la sua dpotesì. Egli, esaminando il ·meccanismo con cui si · compie l'udito, in base ai suoi reperti anàto... m1c1, conferma le vedute di Valsalva circa .l 'ufficio della membrana- timpanica e dell,e grandi ossicine; se ne allontana solo per quanto- concerne i movimenti della staffa: questa per Cotugno s i muoverebbe a guisa di cerniera attorno alla parte anteriore della. base più fissa, mentre per Valsalva - e ciò fu confèrmato dai 1noderni - · il movi1nènto accade attorno alla parte p'ò steriore. Cotugno .a mmette che il liquido labirinit1ico sotto gli impulsi della staffa compia due circolazioni : maggiore e minore. La s taffa si approfonda nel vestibolo, ~piµge all 'avantri il liguido labirintico contro il supposto setto n1embranoso del vestibolo; questo a sua volta comprime il liquido nella cavità anteriore, che passerebbe da questa . alla po~teriore a tra verso il canale semicircolare esterno e farebbe ritorno alla prima per il cana le verticale anteriore (grand.e circolo) ; un ciril cai1ale colo minore si stabilirebbe a traverso • posteriore . • Queste circolazioni sono prodotto di fantasia e ben presto Caldani e Scarpa tolsero· loro ogni fondamento; ma rin1ane il merito di avere intuito - come appare dalle lettere inedite da me • pubblicate, ove pole1nizza co11 Haller - le rela~ioni intime fra circolo del liquido cefalo-rachi· diano entro il cranio e queilo del liquido labir,intico. . In pochi periodi ha racchiusa per intero la teoria della risonanza del pianoforte secondo i concetti moderni; e il rispondere di ogni corda ai singoli toni, la possi~il.i.tà dell 'a1ialisi di un suono €otuplesso, l'estensione della scala tonale nell'uomo e la localizzazione dei toni bassi e acuti. Cott1gno tiene conto anche dello smorzamento delle vibrazioni, che sarebbe facilitato dal liquido, entro cui sono ìmmerse le estremità • ner\ ose labirintiche. Memorabile è in fine il suo concetto. - al quale gli studi più r~centi ci ricondttCOlfO - sulle funzio:p.i comparate del ve. stibolo e della chiocciola : col primo percepiamo il suono, con la secon<la discerniamo i toni. ( G. B. •
•
I
1
Pubblicheremo prossimamente : S. BELFANl'I, L'influ.e·n.z a e le. sue caiis ~; DE FAVENTO, La CU'Ya della sifilide negli uL'timi anni• . A. PoGGIOI,INI, L'iricisione da preferirsi per lo svuota1nento delL' ade 11ofie·m mo·n e sotto1nascellare; A . PRATI, C~onsiderazioni pratiche d'elioterapia. ,
•
(15) •
1
IL POLICLI N ICO
NOTE E CQNTRIBUTl. Aneora sulla trazione eontinoa del lembi del mon~onl d'amputazione non suturati. Leggo nel giornale ?oliclinico (Sez~one pratica, fase. 51, anno I9I8, pag. 1255), una breve nota del prof.; Ernesto Bellaudi ad illustrazie11e· di un suo metodo per ottenere la t.r1zi9ne continua dei lembi dei moncor+i d'amput <lzione ·11on suturati. i . Questo m etodo è basato s ullo stira111e11to èl.ei lembi mediante st~ie di cerotto adesivo giu• . stapposfe, applicate da un lato agli est r€1lli dei bordi del moncone e dall'altro terminanti con robusti fili di seta ad esse :fissati, i quali annodati fra di loto, producono · la diste11sione dei 'lembi. · Con questo metodo si a\.·.r ebbe il vantaggio, immenso in certi casi, di poter far alzare precocemente gli ammalati evitando una degenza piuttosto lunga, quale viene richiesta dalla trazione a pesi, secondo fu s uggerjta nel 1906 dal Ferraresi (Ri]. 'dsp ., 1916, n. 21). l\. questo riguardo mi permetto di riferir.e brevemente. un metodo da m ::idottato col quale si può ottenere del pari la trazione e nello s~~so tempo il levare precoce dell'ammalato. Esso consiste nell'applicazione di una piccola stecca sul modello di quella del Jones per la contenzione in trazione delle fratture del femore, opportunamente rddotta e modificata (vedi figura). 1
[ANNO
XXVI,
FASC. 15}
ne. Si introduce il moncone attraverso l'ovale della st.ecca convenientemente Ìmbottito e si attacca il tubo di ~omma all'uncino posto all'estremità inferiore della stecca. Se si vuole si fissa la stecca alla sua · base (radice dell~ coscia) con qualche giro di benda . a spica avvolgente il bacino, c.iò che non è, assolutamente n ecessario poichè, data la forma . e . la fu~zione d-ell'apparecchio, esso tènde a :fis• sarsi da sè per la trazione eseroitata su di 'esso. · dal jtubo elastido e , per la controtrazione chev6ene eonsiegu.entemente ad esercitarsi dall 'ovale dell'apparecchio sul pube, tuberosità. ischiatica e spina iliaca anteriore superiore . L'uncino di :fissazione del tubo di gomma sr · può, mediante un semp_]ice dado a vite~ accorciare od allungare a piacimento e quindi aument are o diminuire la trazione. Con una stecca. identica. ma ·alquanto più lun. '. . ga s1 puo ottenere lo stesso scopo nei monconi tli amputazione della gamba. Mi ·s ono sempre servito di questo apparecchio· con ottimo risultato e per quanto trattisi di' un di~posit·,vo di lie,re importanza · ho volut<>' renderlo noto per la sua semplièità ed utilità pratica, in confronto di aJ.tri più complicati O •· che richiedono una prolungata degenza. A ti 3-1-1917. • Prof. do MARIO FASANO. •
lCCADEIIE, SOCIETÀ MEDICHE, CONGRESSI (NOSTRI RESOCONTI F ARTICOLARI).
.
\
R. A.ctademla Medica di Torino. Seduta del
•
10
gennaio
1919 .
I
Osservazioni suJlt apparato visivo in ferite' croniche di guerra.
r '
Mentre la base della stecca. del J on.es è circolare, quella della stecca da me adoperata è ovalare, ciò che presenta vantaggi non indiffer.enti : • • • anzitutto e\ 1ta lo spostamento della stecca all'esterno e quiindi la deviazione dell'arto in abduz'ione, in secondo luogo offre una maggdot superficie ai punti di appoggio ossei (pube, tube" rosità, ischiatica, spina il1i.a0a a. s .). Trattandosi, per esempio, di moncone di am' putazione della , coscia, si applicano 4-6 . striscie di cerotto adesivo c:ircolarmente sui lembi t•uta• nei, oppttre si applica mediante adesolo •una • cuffia di maglia di .cotone fissata ai bordì cut anei, agli estremi1 ravvicinati a mazzo delle striscie di cerotto od al! 'estremo della cuffia si fissa un tubo di gomma, prev-ia applicazione della medicatura sulla superficie cruenta del monco'
1
riferisce le su e osservazioni sull' apparato visivo in 2 5 r casi d i ferite croniche di guerra. Egli tratta singolarmente delle alterazioni deT campo visivo distinguendolo in tre gruppi: e-. mianopsia e scotomi emianopsici, restringimento · concentrico del campo visivo senza lesioni oftalmoscopiche, ampliamento della macchia cieca. I casi di e mianopsia laterale omonima in nu- mero di otto, offrivano diversi tipi delle lesioni che possono produrre questo genere di disturbi · visivi; dalla ferita diretta limitata ad un ristretto~ punto della sfera visiva corticale, alla ferita interessante nello stesso tempo le radiazioni e la . corteccia, alla contusione. L'emianepsia era o pura o accompagnata ad afasia e a lesioni di nervi. con frequenza del facciale. L'emianopsia a quadrante venne dall'A. riscontrata 11na sola volta; la ferita aveva interesGRiGNOLO
(16) I
•
{ANNO
XXVI,
s·EZIONE PRATICA
FASC. 15)
,......._
..
. . sata la parte più alta della regione oc_c ipitale sinistr~ ed il campo visivo mo{)trava la mancanza · del quadrante infer.iore destro; ciò che cònferrp.erebbe l'opinione che alla parte superiore della sfera visiva... (labbro superiore della scissura cal. carina) di un lato, corrisponde un quadrante superiore della retina dei due lati. In cinque casi si . osservarono delle emianopsie. atipiche. · In un caso di emianopsia bitemporale ·si osser• vava una piccola ferita ad un centimetro circa al disopra della glabella, prodott~ da una scheggia che eta penetrata nel cra~o e che aveva con tutta .. probabilità lesionato la parte mediana del chia(
sma .. In otto casi ai scotomi emianopsici le ferite · intere5savano le diverse regioni del capo con es~lu sione di quella occipitale, avevano quindi agito sulla sfera visiva indirettamente, per contusione da contraccolpo. In sedici casi l'O. ha riscontrato il restringi .. mento concentrico del campo visivo senza lesioni oft~lmoscopiche, alterazione dovuta o a · disturbo funzionale per la commozione o ad aumento passeggero della ·tensio'ne del liquido cefalo-rachidiano, o semplicemente a fatti di neurosi traumati~a . . L'ampliamento della macchia cieca che qualche autçre avrebbe constatato in seguito a traumi del capo non venne mai riscontrato da Grignolo. NEGRO. A proposito dei casi di re~tringimento concentrico del campo visivo, la cui patogenesi pare ancora oscura, nota che questo sintomo è abbastanza frequente negli istero-tra11matizzati ~ per cui occorre nei casi in cui esso è evidente pra.ticare un esame generale del sistema nervoso dei malati.
Oartiel. A differenza della maggior parte degli AA., che si sono occupati ùi culture dii tessuti, non si è limitato al~ 'esame microscopico delle culture in toto, ma ne ha fatto un esan1e complet0> st1 sezio11i in serie; con questo ~espediente ha ·potuto seguire anchè le modificazioni . che pre- . sentano g·li elementi nell 'inter.no del tessuto, dal quale la cultura prende ori.g ine e che fino ad ora po.co ave\~ano attirato l'atte11v'.one deg·li osser·vatori. · · Oitre cl1e. con tess~ti normali, ba allestito cult11re .d i polmone, fegato, cervello, milza e rene di coniglio irn presenza di bacilli tubercolari ' 'i vf e culture di tes11t~ var.i di animali prima trattati. con i'niezioni endovenose ripetute di rarn1ino· col metodo di Ki~ono~ .. Le conclusioni rig·uard~110 la cap.aci tà a ·proliferare in culture dei diversi elementi dei tessuti adulti ed indirettamente porta11-0 un contributo alla risoluzione di alcune qttestioni generali anrora controverse co1ne l'origine dei fagociti del polmone e delle cellule granulose def processi infiammatori clel tessùto nervoso, l'.is to-genesi delle cellule giganti tubercolari, la natura :il significato ecl i rapporti delle cellule cli upfer. 1 E_ L'esposizione dei fatti è docun1entata dalla. presentazion·e di pre1)arati microscol{lici e di di• • segni. •
'
•
Pellagra··'e sindromi pellagroldl.
Col • sussidilO di nume-· ~ose proiezioni l '0. dimostra casi di pellagra ed altri, di forme 111orbose pellagrosiànilii., nei. qrtali• si trova.tiorio talora riuniti i sintomi della pellagra e cioè eritemi cutanei, turbe gastro-en• teriche , disturbi nervosi e ps:chici1, 'tali da simu.--. Origine eumieeticS' dei piedi congelati. lare il quadro clinico de]la pellagra classica . QUARELLA e VENTARELLI riferisçono alcune riL '0. però sostiene ·che se si procede ,dn ogni' cerche sulla presunta origine eumicetica dei piedi ca:so ad un esame cliniico accurato e completo,. congelati. Da esse .risulta che la teoria di Raymond specialmente dal J?,Unto di. vista nettrologiico e. e·Parisot non è affatto sostenibile;1il piede cosidetto psichico, eorredato in.oltre da esatte i~formazio da trincea non deve la sua origine a speciali muffe, hi anamnestiche e catan1nestiche, è di regola e non· è nemmeno giustificato di farne una entità , possibàlè una esatta diagnosii differenziale, poiclinica a se dovendo tale affezione rientrare e per chè da una parte la pellagra offre sintomi somaconsiderazioni eziologiche e per la sintomatologia tici. e .p sichici che le · sono peculiari e, dall~al-· nel grande quadro delle congelazioni. tra , le · forme pellao-rosimili 11e- presentano quasi o PIETRO SISTO . sempre altri eh~ le differenziano nettame~te dalla pr·1• rna. Tuttavia 1'0. 11ico11osce che rimangonQ ancora 1 marzo 1919. alcuni . casi di dubbia diagnosi, i quali ·non po-· ' tranno essere definiti se non quando . sarà, con. Ricerche ·Istologiche su alcuni tessuti in istato di sopravvivenza in vitro. cert~zz~ scie11ti:fica, riso.I uta la vessata qtt~stione: della eziologia della pellagra. E. VERATTI. - .L' A. rifer1sce sopra una serie di s. ricerche su culture d:i tess11ti adulti col n1etodo di .' BRAVETTA EUGENIO. -
•
.. '
{17)
. '
' ..
;;
\ IL POLICLINICO
I
[ _i\NNO
X"X , y~J, F ~'\SC. A
15 ]
•
-
APPUNTI DI MEDICINA PRATICA.
Intolleranza in certi poppanti verso il latte di vacca. Si possono verific~re ~Matfan. ~e No1~rriso1i, _nov·... 1918), . nei poppanti ad allattamento artificiale, due cat egorie di disturbi. Nell'una il latte
CASISTICA. I/ vomiti pilorici del neonato .
•
• •
'
•
PosSdno presentarsi alle prime poppate ed es-. .. sere incoercibili (atresia clel piloro), oppure, più .spesso s~ notano al primo od al secondo mese (pi1orospasmo, o s tenosi congepita . del p.iloro); · Il m ateriale ·v iene ..vomitato con forza, a getto, dopo ·ogni poppata, subito o poco dopo. Si accompagna una .costipazio11e 1narcata; lo stato generale rimane discreto per un certo tempo, la febbre as. sente. ,. All 'esame locale si oss~rva: .1) p eristaltismo visibile specie ne.i casi gravi ; 2) gonfiezza della . regione epi..~astrica ; 3) tu-1nore rivelabile alla palpa~ione, costituito, secondo alcuni dall'anello pi1orico, secondo altri dallo stomaco ri..n contrazione tonica. Se l'affezione non è curat a in tempo porta ad una ii1tolleranza gastrica assolttta seguita da dimagramento graVè. Spesso la -lesione è misconosciuta ed i bam:-bini muoiono co11 d i~gnosi cli marasma, driJ,gastfo-e11terite, di inanizione , ecc. Nei casi dubbi la ·r adioscopia fornirà importanti schiarimenti; si ag·giunge un po' di brismuto a l latte materno e si ésarujna il bambino ,·estito per evitare il r.affreddamento. La persistenza di una metà del b_isn1uto dopo · quattro ore costituisce una indicazione p~r l'ope• razione. Trattanie'nto . - È indispensa bile una buona igi1ene : il bambino ··va tenuto- al caldo, glriJ s i devono dQ.re pasrti piccoli e frequenti (p . e. ogni' due · one). Dopo ~ l pasto, il ban1bino va t e11ut-0 in posizione or.i zzontale; gli si- fanno applicazioni calde all 'epigas1trio, e si sommiµistra -del bicarbonato di sodio (10-20 centig:.r.) o _d el c.itrato di sodi.o, in ~equa zuccherata. Si potrà dare altresì del labfermento, del pancreas o simili preparati, ricor· rendo e'rentualmente a lavande gastriche, prima della poppata. . Talvolta . con questi semplici mezzi, si ottei-ranno guarri gioni , qualche volta vi si possono associare dei rimedi. Così p. e., per sopprimere lo spasmo, sono stati .co11sigliati la novocaina (un milligrammo prima di ognri poppata), la dionina (alla s tessa dose) la tintura d'oppio (due centi- · grammi ·tre volte a l giorno) , la papa,1erina (ci111qtte-dieci · milligr,. · pr.ima dei pasti) . Nel caso· di -vomiti inveterati, si ricorrerà alla • opera.zione d1 Strauss, che consiste nell'incis ione della porzione muscolare, rispettando la mucosa . (H. Vignes. f ournaL des praticiens, 18 gen' naio 1919) . FIL. : 0
•
di vacca agisce co1ne un ali111ento inadatto alla .funzione digerente ed al potere di assimilazione , e dà ·i soliti inconvenienti che si osservano nei ,- b.amb?mi, che non ha11no a llatt amento n aturale. GLi. altri disturb'i; più rarti e più gravi, si verificano anche se il latte di vacca è ingerito in piccolissima qttantità , si ripetono ad ogni somministra.zio·n e di esso/ e sono prdbabilmente dovuti ad anafil'assi alimentare. Al presentarsi di tali accidenti, SIÌ1 deve sospe11dere il latte, tenere • if bambino a dieta idrica per 24 · ore, ricorrendo, nelle forme gravi, ipertossiche, alle iniezioni di sieto artificiale, di olio canforaito, a bag.ni tiepidi, ecc. Dopo 24 ore, si può riprendere l'a lame.ntazione, meglio t ent ando dapprima. il latte éLi donna o di .asiria, oppure inco1nincìando a dare dosi piccolà;ssime di . latt e. Si somministra una goccia in 50 gramm1i di acqua: dopo un'10ra se ne . dànno . due, ip oi tre, \..., fino ~·a far .tollerare un cucchiaio di l atte. Si mantiene questa dose per 24 ore, poiì si aumenta g radatamente, distanziando d. pasti. Frattanto si s upplirà alla deficie1iza alimentare con brodo di legun1i, o, se il bambino ha oltrepassato i sei mesi, con pappe di farina senza latte. - Talvolt a sono meglio tollerat e le di·v erse - preparazioni di lat~e (latticello, latte condensato, in polvere, .ec~.). Da. qualche autore vie11e consigliato· l '11so di fermenti (presame, pepsina, pancreatillft) agg iunti al latte od una cura antiana:filattica, con inieziioni d.{; quantità crescenti da ro cg. r g,r . di • siero, d1 bovino. (Journal' de Méd. e Chir. pratiq., 25 febb.). !
~
... •
•
TERAPIA . .
-
S~lla
FIL.
terapia del tetano. ·
H . .B. Gessner (J oiirn. ,,1 '»'i. M ed. Associatio1i, 14 ~ett . 1918), rile,ra dalle statistiche dell'Ospe<l ale della carità in New Orleans, c11e la mortalità per tetano è stata del 79.1 % nel periodo dal 1840 .al -r889 e del 70. 7 o/t) dal 1890 ·al 19I7, cioè
dopo l'introduzione del siero. Questa diminuzione, sebbene non sia insignificante, è piccola! in confronto con quella osservata i:n altre mal attie , come p. e. la difterite, in cui è stata api>licata la sieroterapia.. È . necessario quindi tentare con ogni sfor zo, di corregg ere oo-li errori , in modo da di1ninuire tale mortalità elevata. ,.
(1!)
• '
!~.\.NNO
XXVI, FAsc. r5]
SEZIONIC PRATICA
•
A tale scopo, l'A. consiglia di iniettare subito Sulla sieroterapia delle meningiti cerebro-spinail. 1500 unità immunizzanti ad ogni individuo che :abbia- rict;vuto un'a lesione lacero-contusa, da -i\..· Netter (Paris w1 édical, 4 tnaggio 1918) r·ipunta, da arma da ' fuoco, speciaLmente se vi leva che buona parte clegli insuccessi della siesono corpi estranei nella ferita oppure l'indiviroterapia Jne~ingococcioa si de·vono a difetti di metodo (necessità di ~petere le iniezioni parecduo è rimasto .esposto a contaminazioni nella ' .:strada, iin orti, stalle, ecc. chi gior11i •di seguito e !iniettare ciascuna ·volta Qt1ando la suppurazione tende a continuare, dosi elevate), ma ohe g'li insuccessi pi1ì numela somministrazione del siero va ripetuta ad rosi si devono soprattutto alla insufficienza del intervalli di dieci giorn\, in quanto eh~ si ha potere cui-·a tivo dei sieri adoperat1, i11sufficienza ragione di ritenere cb,e la sua influenza protet- ' che è in rapporto alla proporzione sempre più trice non duri oltre questo termine. elei:ata dei ceppi di meniµgococch~ contro i quali I pazienti \ranno isolati in· stanze tranquille rimangono inattivi i ''s ieri messi in commer.cio. -e munite di comfort, sotto la cura ~ medici e . Infatti è ben certo c11e meni1g;ococcbi affatto idendi infermiere, che se ne interessino· con amore tici per i loro caratteri g·enerali (forma, aspetto delle culture, reazioni biologiche) possano diffe.e fiducia. 11 trattamento va condotto con grand1 rire profondamente per i loro caratteri antigeni. , . dosi di· siero, ·non meno di lo.ooo unità per ogni dose. La somministrazione per via endomuscoCiò è stato rilevato da parecchi autori servendosi lare, endovenosa, endoneura1e e sottoaracnoidell'agglutinazione. Queste -considerazioni hanno dea deve venire sempre più diffusa. I consigliato N etter a sèrvirsi di sieri poli.valenti Occorre rivolgere estrema attenzione agli alied i risultati ottenuti adoperando nello stesso . menti e bevande, alla pulizia della pelle, alle malat~ sieri di origine differente hanno convalifunzioni intestinali, ricorrendo poi ai sedativi dato il suo conv1ncime11to. Per ottenere migliori ·per colmare l'ansia ed alleviare il dolore. risultati 1'A. pensa che sarebbe vantagg~oso ~'o I. P.stit'uire al siero, ottenuto con la mescolanza a partir uguali di siero anti-A e anti-B, un siero bivalente ottenuto da un cavallo immunizzato 11 trattamento auto-siero terapico della corea. contemporaneamente contro meningococchi del Goodmann basandosd sulla presunta natura tipo A e del tipo B. Questo s.i ero potrebbe esinfettiva della corea, qualche anno fa tentò il sere attivo in minore volume : si avrebbe cosl trattamento auto-sieroterapico di questa affela possibilità di iniettare quantità mrinime di -zione: Dopo aver prelevato il sangue da una siero , e :r:idurre l'eventualità deg'li accidenti se• • vena del braccio del _paziente, egli lo centrifurJCl. • • :gava per separa.re il siero, che iniettava nel caIl Netter si è procui·ato s~ero così prodotto e • niale rachid~o, dopo aver fatto scolare 15-20 cm. lo ha adoperato . in 17 casi, ottenendo risultati . d;i liquor. l\foffet (ZViedical R ecord, ,-olume · 92, incontestabilmente s11periori a quelli che si hann. 10) ha ripetuto questi tentativi adoperando no adoperando :ii sieri monov.alenti. una tecnica analoga. Si estraggono da -una vena a. a . .5 cm3 di sangue che si centrifuga rapidamente; . ·si separa· con una pipetta il siero, che si versa La dieta nell'asma con prurigine di Besòier. in un recipiente sterile e mantenuto alla temperatura del corpo. Si fa quindi una puntura C. Rasch (rif. in 1\.1 edica.l Re'View : febbraio 1ombare, si ritirano 20 cm3 di liquido cefalo-ra1919) ha osservato u11 paziente di 18 ·anni che 'Chidiano e quindi ai inietta il siero. Il paziente s offriva · di prurigine di Besnier fin dall'età di deve restare in decubito dorsale per una o due tre anni e di attacchi asmatici, fin dai sei anni. <>re. Ul iniezione può essere ripetuta ogni cinOltre alle lesioni cutanee tale paziente presen• • • -que o sei giorru. . tava l1ieve enfiS'emia polmprnare ~tubeoc~i Nei casi non gravi i risultati si manifestano delle ghiandole bronchiali. Quest'ultimo fatto, 1mn:iediatamente con diminuzione della coordiassociato con l'asma non è raro nella prurigine nazione muscolare nno alla scomparsa di ogni di Besnier!' . , fenomeno morboso. Numerosi casi di corea che Durante il soggiorno nella sezione denmatosi erario mostrati ribelli ad ogni cura sono gualogica, il paziente "·enne tenuto a dieta lattoriti in seguito a questo trattamento ; ~olo nel vegetariana: gli accessi d'asma - che era~o ieinque per cento dei casi si è avuto dopo un ' dapprima . molto gravà. e fr.eqnenti -:- non si veanno una recidiva. rificarono mai e le lesioni cutanee praticamente DR. scomparvero con la semplke applicazione di
.
•
e
..
:
•
•
IL POLICLINICO
compresse e di una pasta dt zinoo. Trasferito poi :il paziente iin un'altra ·sezione per la cura dell'affezione polmonare, . venne messo a dieta com, pleta. Gli accessi d'asma ritornarono (set\e in tre settimane) ed i1 prurito 'renne a . tor:mentare i1uovamente l'ammalato. . L 'A. ne conclude che probabilmente la causa di questo peggioramento va ricercata nella dieta carnea, e consig·lia di c~rare, come egli ha fatto con successo, i casi d'asma e pturito con una sempli'Ce. dieta latto-vegetariana. · }
L. P. •
IGIENE. •
_,,•
'
La disinfezione d~lle abitazioni nella lotta antitubercolare.
a ·Napoli ~ il giorno di San Michele a Milano.. ·Quando questo ~tema sia in vigore non è il caso~ . pensar~ a disinfezioni, praticamente impossibili perche acc11mulate tutte in breve periodo di tempo e perchè, nella ressa ·dèi traslochi un in-quilino e_sce e l'altro ~ntra senza dar t~mpo di_ pxoVV,edere neppure - alla piJ semplice pillizia. Sarebbe quindi necessario mutare dapprj.tna · le-' co~suetudini in proposito, compito non agevolepo1chè gli inveterati usi popolari sono i più difficili a togliersi sopratutto quando i motivi che neconsiglino il disuso non possonò far breccia nello· ' spirito del J?:ubblico. · È anchw da osseryare che nella attuale d~fi ... cienza di -abitàzioni, che è fenomeno comune a. · parecchiè città, male si c'a pisce cqme un ~pparta- ll).ento possa rimanere disabitato per qualche giorno~ tempo ~ecessario per procedere ad una e:fficacedisinfezione C.he n:on sia solamente una vana parvenza. Ma si tratta probabilmente di un fenomenotransitorio ed · a ogni moçlo caratteristico solamente dei grandi centri. \. Sembra pertanto necessario innanzi tutto stu-• diare un opportu~o regolamento diretto ad evi- · tare ohe nellé città i contratti di fitto abbiano inizio e fine in uno stesso giorno .<J.ell'anno. Risolto. questo problema, .che è quello che presenta mag-· giori ·difficoltà, si deve provvedere alla reale e· completa disinfezione di ogni casa in cui debba. entrare un p.uovo inquilino e di ogni casa di cam:. pagna ove si rechi ad alloggiare un nuovo ospite,. anche temporaneamente. · . Inoltre la disinfezione· dovrebbe essere obbligatoria in ogni stan.Za d'albergo alla partenza.. di chiunque vi abbia soggiornato e per renderla. più age.vGle, ed anche per evitare facili inquinamenti, n~gli alberghi dovrebbero essere proibiti i tappeti,. le tende, o tollerati 'se ·ai materiale· facilmente pulibile ~ disinfettabile, come il ~o le11m per i tappeti e il ' filo od il cotone per le tend~; anche i materassi di quando in quando. dovrebbero venire disinfettati ~ Sembra pure · all' A. che prescrizioni legali dovrebbero essere fissate onde ·rendere obbligatoria. la disinfezione ·di tutti i luoghi dove vi è gran concorso di persone, con çonseguente diffusiG>ne nel1' ambiente di virus tubercoiare, come i teatri, lechiese, le scuole, i cinematografi.
In un articolo di politica sanitaria riferentesi alla lotta antitubercplarè, pubblicato nella Gaz· zetta m;edica· napoletana (19-1 9, ~p. 189), si fa molto affidamento 's ulla disinfezione obbligatoria delle case tutte le volte che avvenga un cambiamento cf >inquilini. J La proposta: n:ierita certo di essere presa in èon .. siderazione se si· pens.a all,infiuenza che ha la abitaziol!e nella diffusione del bac. tuberçolare ed allo scarso v~lore pratico della denuncia obbliga• toria della· tubercolosi in caso di cambiamento di doi:ui~o. Sfuggono la ·maggior partè à questo obbligo lega.le che, se adempiuto, potrebbe essere di guida all'Autorità sanitaria per provvedere alla disinfezione delle abitazioni lasciate da individui tubercolosi; nè, d 1a-ltra parte, ir casellario delle abitazioni si trova, negli 1:1ffi.ci comunali di igiene, impiantato o · regolarizzato in modo da . . me~tere in evidenza le case di tubercolosi, verso l'e quali almeno sarebbe opportuno ·intervenire con maggiore energia. In queste deficienze non rimàne altro che rendere obl?ligatòria la -disinfezione delle abitazioni. ogni volta che av\renga un · cambiamento .d'inquilini,· la quale dovrebbe· ve- · nire estes~ anche alle case di campagna destinate a.d accogliere i villeggianti- e nelle qual~ troppo spess~ albergano tuqercolosi, ed alle camere .d'·a lbergo, fomite sempre pericoloso di infezioni. Praticamente non vi è nessuna difficoltà nella , applicazione della proposta; ogni cambiamento di g. $. domicilio dovrebbe essere segnalato all'Ufficio di Igiene il quale provved,erebbe alla disinlezi9ne dell'appartamento .che si va ad abitare, ogni spesa . POSTA DEGLI ABBONA TI. . . , relativa essendo a cari~o a parti uguali del Comune, del proprietario e dell'inq11ilino. Una grave dif- • (:x;o64) N ella atricosi. - All ,abb. 11:· 10017 : Nella · ip~trJcosi dovuta . a predisposizione con-· :fi.~oltà si presenta però in quelle città dove gli affitti hanno scadenze annuali e i cambiamenti di abi- genita non é'è gran che da fare, oltre le cure toniche solite ed i ieonsueti stimolanti locali a base~zione si fanno, per antica consuetudine, tutti in di tintura di capsico, di cantaridi ecc., usati corn un giorno stabilito, come ad esempi<? il 4 maggio (20)
•
· iANNO XXVI; FASC. 15}
•
..
•
{ANNO
XXVI, FAsc·. . 15]
SEZIONE PRA'FICA
moderazione. Ritercare se il fenomeno non sia ,. CENNI BIBLJOQRAFICJ. in rapporto con qualche d.isttubo generale (ipoti(Nonsirecensiscono che i libri Pervenuti in dono aUaRedazione). , , roidJismo) e regolarsi in conseguenza. PASTEUR VALLERY-RADOT. Etudes sur le jonction• vT. MoNTESANO. nement rénal dans _Les néphrites chroniques. (1065) Al dott. I,. \ raccari, Guarda Veneta. Per - M.asson et C.ie, Paris 1918. l'igiene scolastica può consultare : I nuovi metodji/ di indagin.e fìsiopatologipa hanS. Santori: «Igiene scolastica, con elementi no portato · u11ai trasformazione profonda · nel <li anatomia e fisiologia» . Roma, T.i p. Artero, campo della patologia renale ed hanno illumi• ~908; I nato di luce · nttova fatti che l'osservazione cli .. A. Lustig: «L'igiiene della scuola». Milano, uica aveva rilevato senza· però poterne sempre F. Vallardi, edit. (senza ·data); penetrare la natura. Per questi mefodi di indaM . Ragazzi: «Igiene della scuola e dello SICOgine che hanno trasformato radical1nente le conJar-0 ». Milano,· U . Hoepli edit., · 1913. cezioni sulle nefriti 1'esame funzi:o nale dei reni G. BadalonjÌ : « Igiene pedagògica ». Roma, è divenuto uno studio di una precisione quale Soc. Edit1t. Dante Alighieri, 1911. la clinica non ha per nessun altro organo, e sebV. De G:iaxa : « Igiene della scuola ». Milano, bene' no:n tutte le conclusioni che sono state lT. Hoepli . edit., 1880; tira te. fuori. dallo studio della funzionalità renale · F. J\1ercanti : « Ig.i ene scolastica e medicina pe- possano resistere ad una ('ri tica severa, pure oggi -Oagogica » . Firenze. R. Bemporad e F . (senza il c}inico che voglia sui n~fritico stabilire un dia<lata) ; gnostico :fisiologico, un pronosticç ed un trattal i. Graziani : ~« Il medico scolastico >> . Padova, mento razionale non può non serviroo di quest~ F.lli Drucker editori. 1911; moderini metodi 'di indagine. A. Repossi : <e Igiene scolastrica ». Manuale I Una letteratura oramai abbondante esi1Ste sa 1-Ioepli. quesli1 metodi ed un gran numero di st11diosi R . GuaJita: « Compendio di ig ie11e scolastica» . conti_nuamente aggiu.n~ono nuovo contributo di . lfiila.no, Omodei - Zorjni ·ed. 1894. ticerche e di osservazioni, e nuo·vo ed interessante Per l'insegnamento dell'igiene nelle stuole : contri~uto) ricco di personali osservazioni ese_.\. Carraroli : « Istitumoni d'igiene per l1e scuole guite sotto la direzione di W-iki.a l, aggiu11ge P-anormali ecc. ». 2a. ediz., Parma, L. Battei edilt., , stetir Valery-Radot con qu.iesta s11a monog!afia. 1898; ' L' A . in una sua iutr:oduzione riass11me le conA. Zambler: cc Nozitoni d'igiene per le scuole cezioni della scuola francese ed espone poi in elementari, guida pratica per ~ maestri»>. Mila- s uccessivi capitoli ~l ris11litato di sue psservano, Tipo-I.(it. editr. dei Medici, 1906; zioni su i nuovi metodi di. esplorazione del funV. Puntotli : « Elementi d'igiene per le scuole zionamento renale con le eliminazioni pro\rocate, -professionali ». Bolog·na, N. Zanichelli, 1916 ; sul ritmo della ritenzione 'c lorurata, sull'azoteE. Modigliano e M. Capei: «Nozioni d'igiene mia s ull'ipertension•e arteriosa permanente, sulle ' ' . ad. uso dellé scuole normali e professionali ».. nefriti 1epitel1ali ·e interstiziali . di origine s.per1Firenze, R. Bemporad e F., 1906. mentale . S .. Santori: «L'igiene e la vita». Roma, BonLe numerose OSServazioni1cliniche corredate da .tempelli e Invernizzi, 1912. gran ~umero di ricerche analitiche rendono di E. Tassoni : « Mauuale di igiene e medicin0 po- pratico interesse questa monografia che segna polare » . Casale Monferrato, Casa Ed. F .lli Macertamente un notevole contributo 11el campo de:rescalchi, ·1914. g li studi della patologia renale.
L. P.
SILVI<~STRI.
(1066) ..L\Jl'abb. n . 9748 :
•
Brémond : « Les préfugé en médecine et en hypiène », Paris, 1892. · Brouardel: . « L'exero:ce de la n1édeci11e et le ·charlatanisme >> , Paris, 1899. Saint-A11rens: <e Les charla.tans d...: la mé<le~'i ne », Paris, 1904. Cabanès et Barraud: « Comment on se soigne -aujourd'hui·. Remèdes ·de bonnè ierume », 1907. G. Strafforello: « Errori e preg'iudizi ·volgari, oonfutatir con la · scorta della .sci·~ttza e del razio-cinio » (Manuali Hoep~i). g. · b. I
.
La fisiopatologia della tiroide e del tinio :nei rapporti con le in/ez·ion:i. - Un vol~ ~n 4° di 260 pag. Soc. ed. libraria , Milano. Prezzo L. 10. S\r~iati. e oomples~i sono i rapporti fra ghia11dole endocrine ed inf1ezio11e, s ia nel senso di proteggere e difendere l'organismo, sià nell.'iII?-primere alla sintomatologia un aspetto particolare, sia infine ·n.ell'essere le stesse ghianclole secle del1'infezione. L 'A. nella prima parte del lavoro studia il compovtamento della tirolide 1i-elle infezioni e conclu1 ' • • (21') BARBÀRA MARIO .
'
'
'
'
470
,
IL
~OLICLINlCO
de come la cliJ!ica ve11ga a confer111ar e i reperti l:\'aso, s . m., membro del capo col quale oo-li es-· . . . della fisiopatologia sperimentale, . cl1e dimostrano seri arumat1 apprendono. l'odore, o\·e risiede l 'orsia i ca.n1biamenti m orfologic i d ella tiroide, sia gano dell'odorato, e ch e è pur lo sfogatoio degli la modificazione d6i fattori immunitari. escrementi d el cervello. ·· Più largo è iJ contributo, a11che di ricerche perSeppia, s. f., specie di peste, il maschio della sonali, a l problem·a de i rapporti fra tiroicJ.e e timo quale specie si chia1na Calamaio, da un certoe fra questo e le iufezioni . Se n·e deduce l'ipotesi umor nero a, guisa d'inchiostro, cl1e in sè racch·e lo st abilirsi di u n:a insufficienza prima ria d·el · chiu de. . ti1no possa rappresentare uno dei mon1e11ti pre(Dalla Rassefi\:na delle Scien ze. Biolog·iclie , 1919,. disponenti per le infez,ioni in g.enere . n . 2) . Si rileva ·altresì ·l 'importanza c1i ricer~are 1H~lle infezioni i s intomi ·e segni .timici, i qu·a lì vengono PUBBLICAZIONI PERVENU'fEC'I. . accennati dall 'A. che ne trae ùelle linee di 01:ien GRISANTI S . : I stituto Siciliano pro storpi e mutitamento diagnostico, L'importanza del tin10 vielati di g ue rra in Palermo. L'assistènza sanine altres1 m·e ssa in rili1evo per il fatto che l'intaria e protetica agli invalidi ricoYerati. s ufficienza dii esso può rientrare fra le cause pr-ePalermo, 1918. dispon enti all 'i11fezione tubercolare . FICHERA SALVATORE: S ulla s pirochetosi bronco• fil. • polmol?-are. - Napoli, 1918~ J~SEPH MARIE. M edical -vocabulary, ing.lese, 'franGALEA FRANCESCO .: L'azione degii zuccheri sull~ cese, i.tali.ano. _ - Un ·VOl. iin-16° di 108 p.agi~e. secrezione bronchiale con speciale riguard~ alla P. Blak1&ton 's on and Co ed.· Philadelphia. Prezcura e alla profilassi della tubercolosi polmozo l/2 dollar.o. narie. - Siena, 1918. LITVAK ABRAMO: Sopra un movimento plantare L'in.t ento di ·q u1est-0 utile libriccino è chiaro : di'. flessione anormale: -. Genova, 1918. .di fo rni'fe a l ·personale· m edico di li1ng u.a inglese, GIORDANO D. : Prolasso recidi,10 del retto. Sigmoic he per caus a della guerra· si t rova :i11 ...contatto do tiflopessia anasto111atica. - Napoli, l9I8. con ritalia ni e. francesi, la. ·p ossibilità di intendere GALATÀ Q . : Primi ris ultati di un nuovo metodo e di .farsi capire , nell 'àm bi to dell'esercizio prodi cura . nel tifo . - Napoli, 1918. fessionale . Quindi, oltre al dizionario dei termini ONANO GIOVANNI: Su di un caso di edema a ngi·o med:ici, vi è una raccolta di frasi e di t ermi1ni più neuroti.co intermi.ttente. - Milano, 1918. usati, nell 'assistenza a-1 malato ed a l ferit.Q : vi sono a nche tarvol.e di riduzione per 1 .p esi, 1e SPLENDORE A . : Studi nell 'interesse di una lotta biologica contro le arvicole. - Roma, 1918_ . moneté, i termometri, eçc. QuaJch e error·e è sfu·g gito, com e p. e. Ja tra1duzione di chloride, · ~·n , clo- BUSACCHI PIETRO : Conir ib11to allo st u dio dei n10vimenti associati nei bambini. Lincinesie in rite .inv.ec,e ·d i cloruro, ey.eball, in· pupille invece s oggetto a·f fetto da paralisi post-difteri.c.i . - Ficli g lobo oculare, eçc., mende del re~to scusabili renze; 1918. i11 un simile lavoro, 'Che '~ ii p:. i n10 del ge11'ere e RATTO LORENZO: I . C'onsorzi antianofelici e il rich e può essere ub.ln1ente • consul tato a11che da . sanamento delle t erre malariche . Roma,, qttanti hanno occasione di legg·er e :ibri e g·iqr1918. 11ali medici in lingua ing·lese. l ,EVI GUGLIEI,MO : Pro 1\1aterniità e Puericultura~ fil . - Tunisi, 1918 . L UCCARELLI VINCENZO : N uova conoscenza e cur~ VARIA. della polmonite da influenza. - l\Iiiano, 1919. La Biologia nei Dizionari. - È :'\·ecchia la ~TROSELLI FILI PPO : S ull'efficacia delle iniezioni . di chinino nella cura dell'influenza. - Malè,. storiella che un g iÒrno a Miln~-Ed,,·ards ,·enisse chiesto dal Littré se era esatta la deflnizion~ : 1919. MILITANO LORENZO: Le emocolture nelle infezioni « Ecre-visse, s. f. Pùisso1i roug·e qui 1narche à reboitrs ». E che I 'illustre carcinologo rispo11desse: acute . - Gioia, 1918 . SA:r..rAJA NINO: La secrezione del sudore nella È g iustissima, salvD che il gan1ber o l1o n è un sindrome di' Bernard-Homer. Simpa tico e mip esce, non è rosso .e non cam11111na all 'i nd·i etro ! driasi atropinica . - Bolona , 1918. Ma inetto sott'occhio al lettore trie ·voci copiate dall'ultima edizione del grande Diziona.rio f ran- SALMON ALBERTO: Sui rapporti' fra fen omeni isterici e fenomeni fisiopatici particolarmente d'orce s e-itaLia110 di Ferrari e Caccia (F.lli Garnier, dine vasomotorio . - Genova, 1919. J>arigi, 1918). I Branchie, s. f: pl., le ali ' ricino al capo dei MORI ANTONIO : Sulla curabilità degli atteggiamenti viziati e delle deformazioni delle mani pesci, ossia quelle parti a guisa di mantici vicine di n atura cosidett a riflessa. Roma, 1918. alla cerYice, ch e loro tengon luogo d'oreèch i . 1
1
1
•
[--\.N·NO XXVI, FASC. 15]
(22)
•
t
[ANNO XXVI, FASC. 15]
I
SEZIO!'."'E PRATICA
,
47L
•
·•
NEL~A
.
VITA . PROFESSIONALE.
Per gli ofldali med.lci ex-prigionieri di gue.rra. ~
ben noto che parecchi ufficiali. medici, specie durante le imiauste giornate d~ Ca.por.etto, furono catturati dal nemico, perchè restarono fermi ai loro posti di medicazione per ~ttendere alla loro opera uma11itaria, qttando i loro compagni còmbattenrt1 a'1evano dovuto cedere alla superiorità nemica, e alcuni anzi furòno comandati ad affrontare la prigionta p·er non lasciare senza cure i no~tri soldati' feriti non trasportabili, quando l'esercito si ritirava. Ma il gran pubblico non conosce tutta 1'opera pietosa svolta dai medici prigionieri con grande loro sacrificio e non senza gravi. pericoli. Questi ttfficiali med:ici nei vari campi di con. centramento sempre si prodigarono a favore dei soldati e degli ufficiali loro connazionali, sia curandoli, se malati e feriti, sia proteggendoli contro le insid·ie, lie angherie ed i maltrattatnenti, a cui veniJ"v-ano fatti segno da pa11te del nemico, e anche aiutandoli nei loro tentativfr di fuga o provocando Jl loro rimpatrjo col favorirne il riconoscimento co,me ir.ivalidi. ~uesta opera mttlt:iforme eser.ci~ata dall 'uffiriale ll}edico prigioniero è nota solo in quelle case nelle quali sono ritornati i soldati prigionieri ; questi · han}J.o potuto aipprezzare l'opera de!i· loro ufficiali medici compagni di cattura, opera non solo di medico, !I\a anche di ronso1a- . tore e di amico. ~eroiò a questi ufficiali, sulla cui cattura non c'è da discutere nè da obbi:ettare, ad essi, che, più di ogni altro, durante la prigionia, si sono prodigati in favore dei loro connazionali, parrebb~ giusto che dovessero essere corrilsposte d11• rante tutto il periodo della loro cattività le indetinità d'arme e dii guerra. .c\.lla prtlma hanno diiri°tto, per.c hè essi · C<.)11tinuarono a · fare i medici . e in conidiu~bni .n1olto . peggiori di molti loro colleghi si.a in territorio cb..e al fronte; l'indennità di gtterra poi ?: . a loro clovuta, pe11Chè il medico mai deve essere considerato come pr.i gioniero, e ciò ammise anche il nostro Governo, quando .ha trattato ed ottenuto • lo scambio di alcuni di essi, quando ne ha rimobill:t~to una parte e quando ha in una sua circolare comunicato che il pe11:od0 di tempo trascorso in cattività doveva essere considerato passato al fronte e presso un to!po mobffitato. Pttrtroppo invece 11 trattamento ·fatto a questi . t1fficiali non fu adeguato alle istruzioni ema~ate : acl alc·u ni di es~f, aJl'att<:i d~l ri1npatrio . dalla prigionia, fu pagata l'ind·ennità d'arma' mia non · quella di guerra, a pochissimi altri fu corrispo-
sta la differenza tTa il valore reale della -corona_ austriaca al m01nent9 del pagam~nto ~ il va-· liq-re nominale di essa, alla quasi totalità .~nvece non fu corrisposto alcun indennizzo. . Di più è da osservare che la maggior parted1 qltesti ufficiali: medici al -loro rimpatrio e permol~i mesi hanno visto ~l loro stìp.e ndio di molto . d1m111uito, per.chè han dovuto rimborsare i sussidi, che erano struti éonc~ssi 0.lle · loro famiglri.e · durant·e la loro prigionia, sussidi che queste fa- - . miglie aveva110 do, uto consttmare quasii per ih-tero nell'invio di cibarie ai loro car1Ì· che soffni-· vano la fame in terra nen1ica. · Non si v0glion fare ieonfronti che potrebbero-sembrare odiosi e sarebbero certa·mente inopJ)Ottu11·, 1na non è (lubbio che i militari - equesti sono nella grande magg·ioranza i medi.ci i quali ricevettero }Jordi11e {ii non abbandonareil 19ro posto, di co::;ti:Ltirs.i prig-ionieri, debbano avere un trattamento di privileg·io di fronte agli altri prigionieri, ed in ogni caso non i1n feriore a quello fatto ai loro colleghi: medici che potettero.· rimanere in patria a servite presso l'esercito mo. t,flitruto e nei depositi o ospedali territoriali. Essi infatti ~continuarono a prestare l'opera loro di inedie.i, con non minori peri.Jcoii e certamente• in più tristi condizioni di. ambiente, in più tnisti condizioni di spirito e di corpo. Se a costoJ;o che ·fw·ono oostretti ad un serviz.iio . più gravoso e -più triste non 'sii vuol fare un trattamento migliore che a quelli i qttali per esser~ rimasti in patria potettero godere di un vitto e di un tetto migljore, potettero godere delle licenze e dal sentimento d~lla libertà, . non ~i può, non si• deve farlo peggiore. Ai medièi fatti prigio- · nieri spett.ano tutte Le competenze, tt1tte J~ in. dennità, tutti gli avanzamenti di carriera cui avrebbero avuto titolo · se non fossero stati catturati . J
1
.- . J
Cronaca del movimento professio~ale.. .
:
'
.. Jif' - . ~~
· Per l'acquisto di armamentari chirurgici. · · .
Il Ministero dell ~111terno con s ua Circolare del 23 febbraio 1919 comunica : « Fra i vari bis-0gni1d.e lla classe medica e veterinaria nel do.po g-uerra seg·nalati . a questo Mini·stero, vi è quello di 1nettere i.n grado i 1nedi.di e · , -eteri.11.ari condotti di acquistare, ad ~qtte c~.n dizionL,-Parmamentario cl1irurgico che risultasse · esuberante a.i ·'bisogni della Sa11ità M~litare, per il disimpegno c1e1.l ~ proprie ft: nziuni. _ « Ten11to conto che i Sanitari in pa1-0]a sn11q. chiamati ad int~n~ificare la loro .opera p er la (23) •
,
J'"
/
,
472
IL POLICLINICO
[ANNO XXVI, FASC. 15]
riorganizzazione de;i servizi liè.i rj s1)c:tt.i vi f'oriassunto a pag. 340 nel " Policlinico » S. P., del -muni, questò .Milnistero ha segnfl.lato a quello 16 marzo u. s. fase. II), decisero di intensificare della Guerra il voto dei suddetti 1uedici e Yete- la propag8.nda, prim~ di jormttlare un progr8:mma. 1-lnari facendo le più vive prethure perci1è esso concreto di azione e di. procedere al! 'elezione del ·v~nisse .accolto. · Consiglio direttii·vo. . «E l'interessa.me:i1to di quest'Uffici0 non è A tale scopo non1inarono una C o·mn-iissione .stato infruttuoso perchè la risposta che è perprO'V'Visorirz, costituita· dai dotk>ri : :Bonoli Fedevenuta dal Ministero della Guerra è stata in li~ rico, èhèco Alfredo, Galimberti Adolfo, Pelagalnea di massima di piena adesi-0.n e. Esso ha, in- lo corµm . Stanislao, Verney Lorenzo;· segretario fatti, çomunicato t he per l'armamento chirurgico . e redattore, per l a sezione," de « Il Medico Ita• 1·esidente J11 zona territoriale i medici e veterilianç » iil dott. Gia11l~oo. ~ucangeli, .al quale. si nari condotti possono, si11golarmente, presentar- prega di i•nviare le adesioni1 (69, piazza Cola dì gli domancle di acqttisto che si riser·va <li sottoRienzo). porre alla decisione del Comitato f. stituito dal . D. L. 17 novembre 1918 n. i698, quando, ultimata Per un convegno dei Medici smobilitati di Boma. ·1a raccolta dei necessari elementi,. si sarà sta·Nella stessa occasione un gr,uppo di colleghi rel)ilito quale e 'q1tant9 materiale possa essere alienato perchè ·esuberante ai bisogni dell 'a1nmini- duci d.al. fronte, viista la necessità ·dii convocare tutti i colleghi smobilitati, per un accordo circa .strazione militare. «Le 11ichieste degli· interessati da rivolgere al i comuni interessi morali, professionali, economi- . Ministe.ro della Guerra. (Divisione· Materiale Sa- ci da tutelare energicamente, decise di rivolgersi al Co.nsiglio dell 'Ordiine e all'Associazione dei nitario), dovranno iAdicare la specie e la qua·Medici liberi eser<"enti affinchè vogliano presso lità degli ìstrumenti! che· essi i,ntendono acqui.stare ed essere accompag11a.t i <l.a ila prova della· le Autorità Sanitarie l\1ili:tari. e il Comitato Ce1~ trate della Croce Rossa, raccogliere 1 nomi dei .loro c1ua1ità dii medìci. o v.eterinari condotti >> . colleghi congedati o prossi.m i ad essere ricollocati in congedo. L'Ordine· dei Medici della Provincia di Torino Si è deciso al tresì di ad,e rire all'Associazione per il congedo dei medici. Itali.a na dei Medici reduci dalla Zona <1~ Guerra Il Co11siglio dell'Ordine ha inviato al ministro .e di far conoscere i propri desiderata alla prossi~ della Guer~a e al direttore della Sanl:tà militare, ma assemblea dell'Ordine, per mezzo ùi una la seguente lettera : commissione composta qei dottori: ~noli 1;-ede-· « Il Consigl·io dell'Ordine Medico della Prorico, LucaD:geli Gian1uca, Moretti Riccardo, Neuvincia d.i Torino apprese col più vivo compiaci- schilller prof. comm." Alf0nso, Polacco cav. Armento la notizia dell'i11vio in congedo degli ufturo, Salvatorelli Francesco, &hiboni prof. 'Lui·:ficiali medici delle classi 1874-1880, di cui· invoca gi, Sebastiani Antonio. sollecita esecuziro11e, e · d~achè il C0111s~glio stesso • è a conoscenza che. l 'E. V., oon recenti di'SposiAssociazione Nazionale degli Umclali Sanitari zioni, pare disP.osta, a deroga, , del Decreto LuoCapi di Umci d' igiene. _gotenenziale 9 dicen1bre l91z, di largh.e ggiare Il 2 corr. ebbe lt1og~ a Bologna l'assemblea negli esoneri cogli ufficiali me\ilici titolari di congenerale d,ell' Associ.a Zione; e il 13 successivo la dotte, o d·il posti in pubbliche Amministrazioni, ' . adunanza del Consiglio Diretti"vo dell' i~.ssocia ta voti, che uguale trattamento venga dall 'E. V. zione stessa, a Modena, ha concretato definitivaesteso, compatibilmente colle es.igenze dei servimente il seguente Ordine del gìorno : zii, agli ufficiali medici liberi. professionisti che, Gli Uffi-ciali .sanitari capi di Uffici d'igiene: pur. essendo nati dopo il 1880, sono da uri anno, ' constatati ~ncora una volta i. vantaggi -che ·o due, o tre in zona di g11erra, oppure lontani dal hanno tratto per la tutela della salute pubblica .J.oro centro di . attività professionale, e, quando quei ~omuni che hanno un Ufficio d'i igiene saldl liçro esonero non fosse possibile, ne sia favodamente ed organicamente costituito e retto da rito l'invio inJ qualità di ufficiali alle loro resi.: persone che alle loro delicate n;iansioni de?lcano ·iienze abituali ». completa.m ente ogni loto attività; Unione nazionale del medici Italiani. ritenuto che il mantenersi ed il diffondersi di malattie evitabili <lipendono principalmente • Gli aderenti all'uuion.e , convocati il ...7 cor~ . dal fatto che la grande maggioranza dei Comuni alle ore 21 nella sede dell'Ordine del 1\1edici1, è $provvista di questo organo essenziale dì diproclamarono costit11ita la Sezione Laziale della fesa è dì .ieducazione igienica; 1Jnione etessa e, presa visione della Circolare del Ritenuto che g1i Ufficiali sanitari · capi di <:onsigliio del~a Sezione milanese (pubblicata in
I
•
I
(24) •
•
\
•
[ ...'\.~NO •
'
XXVI,
s1<;z1om:
FASC. 15) ,
P~TICA
47:} •·
Uffici d'ig·i~ne hanno assu11t'O, ogni qu~lvolta si 2. Che il JVI.inistro della P. I. faccia pi-:esente, s'ia presentata l 'occasi~ne , responsabilità anche al. Ministro della Guerra le condizioni affatto pàrpiù 'gravi di quellé cl1e la legge loro .conferisce ticol.a rl degli . assistenti 'quali . impi~gati dello e merita110 perc'.ò una posizione morale pari ai Stato, trat tandosi Cli imp,i1egati~ senza stabilità . e .c on stipendi di molt o inferiori alle tren1:ila lire benefici. che dalla loro ~pera' derivano ; riconosciuta inoltre la difficoltà di risol vere annue, e faccia concedere a qùelli che prest arono il problema della vigilanza igienica nei Comuni servizio come ufficiali l 'i11dennità di congedo comi!nori p11ivi di Uffici cl 'igiene col sistema dei me a tutti gli .ufficiali non ~mpiega~ì' dello· · Consorzi ; - · · Stato; · : nella convinzione che, nella imminenza ,della · 3. Che per i corsi accelerati che fra breve • 'riorganizzazione dei servizi igienico-sarutar·i , di dovranno iniziarsi ·vengano concessi in parte g 1i ct1i attendono fiduciosi la sollecita atfuazione in &ncarichi dii insegnamento ag.l i aiuti1ed assistenti liberi docent~ che, al:biano prestato questo momento stor~o. ec0ezionaln1ente favore.. ser vizio mivole al riordinamento di. ·tutti , i servizi. statali lirt:are speci~ se ifl zona di operazio11e e di gt1erra e venga poi stabilita· una speciale retribuzione siano tenuti sempre presenti i concetti suesposti e ~i-ano legalmente costirtuibi e completati gli Uf- . per tutti coloro che per tali corsi · presteranno la . . fiç.i d'igiene nei -Comuni maggori; ope.r a 1o·ro·; . 4. Che una rappresentanza degli aiuti ed ·asFanno voti 1 • sistenti venga interpellata per la riforina univerche, sull ~eseml>io di quanto è stato già fatto sitaria. ne1la recente. legisl'J.zione scolastica . per i DiretSeguono ·poi altri desidierat g. tigu.ardanti ]a tori didatti:ci dei. Comuni più importanti, i quali reintegrazione degli inseg·nanti per incari~o, la fanno parte del Consiglio e della Deputazione conferma nei posti ed il conseguimento dellfl ìi- • provinciale scolastica ·e ri$ponèlono direttamente bera d~enza. del servizio scolastico, ·mentre nei Comuni minori la vjgi.l anza scolastica è affidata ad ~spettori dipendenti dal Provveditore agli studi; • •ppello alla pietà delle famiglie del medici. · - sia 3:Ssiicurata agl~ Ufficiali sar1Jit-ari capi di Sottoscrizione per una giovanetta orfana di t1n , uffici d'igiene quella auto.n.Ol)lia di ft1nzioni che medico: .la loro · capacità tecnica ecl i mezzi di ct1i di.s ponRiporto oomé dal precedente Fase. 14. . L. r ,936 g<>no pienamente giiustifica110,. me ntre · il ser, izio di vigilanza igienico sani-- ·Dalla Sezione .di V1~rcelli dell'Associazione Nazionale de-i Medici Condotti a tari.a nei Comuni mi11ori potr.à essere ~ntegrato ·m ezzo ~l ea.s siere Signor Dott. Luigi con l'istituzione diii un çongruo numero rli medici 50 Sereno . . . .. . . ., . · . . ' ispettori i~ienisti alle dipend·e nze del lVfedico Prof. Arsenio Brugnola e Signora (Pe• provin·c iale. .rugia. . . . . . . . . . » IO ... · Prof. Gino ~Riochi (Bologna) . . . . » Dott or Plinio Peduzz1 e Signora (Bardo' IO Assoeiazione degli assistenti universitari. lino) · . . . . . .. . • .. _. . . » jSicrnora Maria Da Casto (Neive) . . . )) Sezione di Parma. . 5 Si~nora Ni1netta "Bazzana . (G·.a ni >) o. . bolò). Sig.nor.a Lor.enzina Tra.vagl1n1 (Cer.veGli aiuti ed assistenti della.Uni v.ersità di l?arma, teri) . . . . . . . . . ... . . . ». 5 riuniti in assemblea hanno ' votato un ordine del 6 Dottor · .t\.a:mando Salvoni (~cqualag1 na~ » g iorno che fu jnvi,;:tto ipel tramite d1el rettore .al Dottor Siro Barbieri (Sannazzaro dei Mjnistro dcella P. I., e che può e~sere per. sommi Burg·o ndi) .. . .. . . . · ·. . . » 5 Dottor A. Sciplini .(Na·ro) . . . · . . » • • 5 capi riassunto nei, termini seguenti : . ... .. . . . r . Che venga sollecitamente presa 1n· consi- Dottor .Porsen.n a Alemagni P1mpinelli ,(Massa M.ar.tia:na) -. . . . .. . .. . . - : » 5 derazione la loro disag.iata pos~zione che li fa . .Signora del Dottor .Giuseppe Coluc01 )) 2 economicamente inferiori a qualu~q11e operaio o (ly.[artina Franca) . . . . . . . . lavoratore manuale e .cl:iie..dono çhe sian? almeno Si cr.nori.na del Dottor ·G1 useppe Co lucci 5 (Martin.a Frauca) . · . . . . .. » raddoppiati i loro stipendi od assegni, come fu an• SÌiQ"liora' diel :Dottor F'!"anc.e sco Colucci che recenteniente proposto dal prof. Righi in Se5 (Martina Fra·rica) . . .. . . . . » nato, çon speciale riguardo per gli a5?istei1ti delle Signor A.,vv. A·1fonso Colucc1 (M.art1.na 2 F.r.anca) .· . . . . . . . . . · » materie di scienza pu'fa; che la posizione morale 5 Si.g1nora I. M . .co1uc·c i (M.artiìna Franca >) degli .anuti sia portata a quell 1importanza pari s Dottor Ettore ~Iarsi1i (·Camerino) . . . » alla fiducfa ih loro riposta daii pirettori degli 5 Si.o-·nora Giulia Marsili · (Camerino) : ·. » 5 Istituti, alla responsaI?ilità e al~'opera CLidattica St~n~ Dottor Attilio Poggi (C.amer1no) » · che essi! svolgono, come si v1erifica ìn Francia per 1
"'
1
1
I
1
"
0
•
•
i ·chefs des cliniq1{es et des !abora,toires;
-
•
.. · ·
2IO:I
(25)
.
••
•
' •
. L.
•
•
, •
•
IL POLICLINICO
•
•
[ANNO XXVI, F,<\SC . 15]
"
Riporto . . . L. 2,101.. AMMINISTRAZIONE SANITARIA:._ " Cap. ì\iedico Dottor Carmelò '. fornellp . • (Zona di Guerra). . . ,. · . . . . » 5- Gli aceeJ"tamentl delle lnfermit• coatratte in guerra. Dottor Antonio Dian t Venezia) . . . » ..c;Dalla Sezione Ossolana dell' Associazione Nazionale dei Mffiici Condotti, Gli accertamenti tendenti .a stabilire la dipena m ezzo del Cassiere dott'Or Giovan·· · <lenza dal sétvizio delle ~nfern1ità cont ratte, od ni Rondolini (Villadossola) . . , . . » : ,25 .aggr.çivpre iJ?. zona di gtterra, sono stati in ouesti s·;gnora Emilia Rondotini (Villados- . . ult111#. tempi ,oggetto di discussione pe1 fat to so1a) . . . ._ . . . ~. . ~ Io, _ Signorina Ada Carapi (Scancliano) . » 'Io_ cb.e .l e decis1:oni in m·~rito affidate ai Col;Uandi TCr-dei ~ep,op.iiti venivan~ prese solamente dopo un ·. • Signorii1a Nell~ Caranfr. (Sc.a udiano) . )) . Dottor Gtovanni. Cavagnis (Sèrina) » • pefiddo di· is.t ruttoria prlì o meno lungo. · Signora Eufemia Corra<lini (Refron· · Ora il Ministro clella Guerra ha disposto che tolo) . . . . . . · ~ . . .. »"tOL 5....:....:... · · Dottor Francesco Duca ( Can'.ale ~~Mon,1'ind:a gine · istruttorià debJ:>a essere fatt~ solo iu : teran o) . . ~ . : . . . .. · . . ->> 5pocltissi~1i ~casi, quelli ciò è pe~ qual.i sia,ri fon Signora Frariceschina Romano (Serrà · dato sospetto di colpa, :o frode, essendo. suffi.. 10 ·05 ciente in ,tutti gli altri una bre,·e dichiarazione San Bruno) · · · · · · · · · ' · · >> Dottor · Giuseppe Sofia (Novara di . ·1·1a ) . . . . . · . · .. . >", attestante la dipendenza dal &ervizio, senza inu- . S 1~1 . 5 __ Dottor .l\.ntoniino _..\.nselmo (Novara di tili indagini prelirru:nari. · Sicilia) . . . . . . . . . (l 1 . 5.Per un infermo pro,·e~iente dalla zona di gt1erDottor Cesare ,Tan·n uzzi (Calabritto) · » 5·- , ra. - .d ice la circolare nl~n1steriale - al q11ale •
I
•
s;--
I
Totale .
•
R~viamo
:
.
. L: 2,2 o6.6s - - -
per questo solo fatto ·vi,ene riconosciuta la di-pendenza della· infertnità . . ·) .:dal · .serviv:o, come occas1one o' come aggravam ent o, esclusa la frode o la colpa· basterà' la ~ola cart~lla clinica per sta-
-Ramazzano (Perug·ia) 9 aprile - 19 19· Ge11tilissimo professor Mt-•re1li, .. bilire se realmente la malattia originò in zona: , N el, pregarla di: annunciare nel « P-0licli11.: t·o >>, · la morte quasi1 impro,Tv.isa, della ·mia povera di guerra .. · i .../ , amiica Maria Albei-tini, sento ,iI (lQvere, a nome Talor~ anzi, senza. b:sogno di doçt1menti premio e della desolata famigli1a; · di ri\ 0l!2:ere dal Lati vi, l)elle stesse co'ndizioni dell'infermo si tro- , più profo11do del .cuore, una paro~a di grat~i tu- . vano o-li elementi che danno · ' 'alore di evidenza dine a tutte le buone persone che geuerosamenfe ~ . ·· · ' ;' . . e con tanta simpatia hanno risposto alla mia pre- . alla fondata pr~su~z1one della dlpendeilza dal ghiera. · · seryizi.o e qualS1a.s1 altro accertamento, 111eJ1tre Questo sentimento di pie~à ~ ·di fratellanza è riesoe superfluo pet; lo scopo, produce .il lameustato ~no \ ~egli ultimi. conforti dell~ pov~~n:, t·a to ritardo 'nelJ.a 'definizione della pratica. cr>. C~e ml. SCrlV~\ra ; . « llll sembra eh~ . qttest a\.U O me neo-are p~r eSemp:o ad 1ln tubercoloso ptO_d1 tanti buoni ch'ro non co)losco, tnl veng~ dal . 0 ' • ' • ', · . Cielo; ci sento la voce del padre lfliP., che m 'in- veu1e.n te d~ll~ zo11a d1. guerra ove . di~or~ s1_a . , coraggia a ·yivere e sperare». Po~·era creatura! pure .p er poco temp~) , che la malattia stasi or1vita e spera11za. son stat~ pe_r Lei t1n br e,:e so- · ginata, o, a.mmessa 1~· preesistenza, sia?i aggra' gno; la sua delicata _ cost1tuz1on~ 1~01? ha saputo V·a ta in . zona di g tierra·? Come neo-are éh:e. una 0 • opp,o rre nessuna r.es1stenza all '~ ns·1d1a del male . . . . .· . . che l'ha 1oc.cisa senza ·che lei cullata dal suo card1opat1a: s1as1 · ag·gravata 1n zona di guerra, sognoJ se 11é ac~ro-esse. · . ' ·I se se ne afnmette la preesistenza, o che ;;:a l a . l"> • Cred<? :adempiere · un ob~lig·o ' 'erso i g-e11eros1 diretta. eonseg11enza di una ..forma reu1natiea, copoblatori, e·. fare co~a gradita all~ PO\'€ntia, nel traitt a nella stessa zona? Come poter affermare proporle di de·vol \'"ere a scopo d1 · beneficenza la , , . somma che rimane disponibili e. 11 Dottore Bal- che una forma m?rbosa m~ntale si.a p~re. pree~ l erìni nel fascicolo S t1el « .~o1iclinic? ». a!f}l~nci~ · si_ste~~e, · non abb1a . tr9yata n1e~le e~oz10.n1 , nei l a proposta del}a ~ederaz1one 1eg'l1 · OrcT1n1, d1 dt'.sagr Qella zona di guerra, 1a ragione del suo re11dere. o~~gg10 al valoro5o o~ttore . Raffae1è ao-o-ra,,.amento·, o, acldirittura, del SllO, sviluppo, Paolucc1 1st1tuendo una b0rsa dt st11d10, e un ot:• ·• • • · • tt 1 d' · '1 e o11 eg10 · di p erugta · per un · 01·fano anche s1 amme a . a pre 1spo- • post o ne . . di . . . 11n quei , casi . 1u . cuJ , m edico ; dedicare questo denaro alla n-0b1:le 1n1- s1z1one e 1 er.ed1t.,arreta? . ziati,•a n1i pare sia il mig·li9r in.odo di mostrare « Basterà qui11di, in simili casi, accertare solaai generosi offerenti, la. gratitttdinc; mia e délla niente ~he ·i l m ilitare. fu in zona di guerra, senza · faniigli~ ..\lbertiiii.. . . . s~tilizzare sulla predt'.snosizigne ~ . 1s11lla preesiA L ei: che per pr11110 dette tutto il suo \·a.l 1 d~ . , . ~ . • _ .apip oggi? al~'~p~a pì~tosa, pra e .-f.ie·t.npre i sensi stenza po1~~e questi argo~e~t1 .non ~~r~h?eto (lella mia v1v1ss1ma n .coru:>s<:enza. , certo -a modificare la pos1z1one dell 1nd1\1 t<it10 / Osseqt1ip.11do. . . . .De,:.~n~ • di fronte alle tassati ve Yigienti disposiz-ioni. 1 . .La,·1n1a Colt1zzr Rartocc10111. « Affinchè, pertanto, qttesti criteri abbialllo « I~ ~olièl.inico » nel dic~i~rare ~h iµ~a la so.tquell'applicazione larga e rctpida che la legge toRcnz~o~e ~n fav?re dell 6'tflti1a 2nfel1~e ~1ar1~ st~bilisce .con i due citati decreti, che s'integrano -~ lbert1~1, r1ngraz1a, all~ s11a · ,·olta? 1 cortesi f tt te . Di ttori di ospedali in, tiitti i oblatori e darà nel prossimo n11n1ero il resoco11to per e alJ!en . , 1 re delle somme 11icevute. ' • 1
1
1
1
1
•
(26)
•
•
• •
•
(ANNO XXVI,
FASC.
.
J5]
•
SEZIONE PRATICA •
•
ca,s-i in cui i n,llli.tarf (ufficiali, sot~0ftic!ali e' 111i-
475
iebbraio 1901, n. 45, è da éonsiderarsi a<lulteraito ll latte tigé'11eratO I per dilut:zione di qttelJO COn~~nsato, il quale contenga n1eno de1 3 p er aentò · di sost anza. grass~;.' ,,. .. Art. _3· -. Sono est ese, in quanto applicab·ili alle violazioni degli a!ticoli precedenti, le disposizioni dei ti~oli V,' Vl, \ TII· del Decr eto Lupo-ot~nzial~ . 6 ~aggio ·~9~7,. nu.m ero 740 e quclle dei D~cret1 Luogoteue11z1al1 r8 apri}e I9I8; n. 497 . e 21 .n ovembre 19~8 n. 1741. · . ·
litari dì truppa) SÌallO affetti . da Ìllfemnità, per le quali possa .~tabi~irsi che siansi gene!~te, o agg·ravate in zona di guerra, pròced-erannç> alla :Compilazione ·di ùna breve · dicbiara~:one; nella .quale sarà esplicitamente esposto che l'infermità ~u contratta, ? s~ aggravò ,in ~ona di, guerra, o 1n zona terr1tor1ale p eF servizi çi,ttinenti alla guerra, per cui, ai sens,i del D . L . I385 d,el settembre 19r7, ed in base all'art. 12 del .Decreto 1274 del luglio I9I8, viene dichiarat,a dipendente' da causa . di. servizio: . . Analogamen~e si procederà per le lesioni traumatiche in genere .
.
..
.
.
•.
RISPO>~TE ~ ,~UESITI
..•
E A DORA~pE.
•
,,
(7689) . Inde1i1iità caro-viveri. ·_ Dott. A . G. da T . Per ·efiett o dell'art. I del D . L . del 26 lu·Definizione delle pratiehe per gli infortuni gl.i o 1917, n. II8I, . à decorrere dal I 0 luglio I9I7 in zona 41 guerra. . sp.ett~va ai mecU.ci condotti, con stipendio infe• • riore alle lire 4soo, l 'indennirt:à ~ caro-viveri di · Il n. 249 çlella Raccolta delle Leg·gi e Decret~ lire 24 niensili. '):'ale indennità Ella può cbie-con~ien,e t1n d~reto, che · sopprime la Commis-· dér~ anche ora· per il periodo di tempo i 11tercesione del Comitato di mobilitaz.:one industriale dente f~·a il· 1° luglio predetto ed dl ,'eDbraio dt=-1 .. per la definizione delle pratiche inerenti ad in. . • successivo anno 19I8, in etti fu aum.en:'.l.(o lo stifortuni sul lavoro i11 zona di gttefra. pendio a liire ·4750. Co_j1 D. L. del 9 Yolgente IJa liquidazione e il pagamento nelle indennità ri. 338 è stato fatto obbligo ai Comuni di assepredette, sara11110 <!!I.ettuati dalla Cassa Nazionale 0 gn.are .con decorrenza da'l I gennaio 1919 ai dicli Assic11razione p er gli infortttni degli operai pendenti impiegati una indennità mensile nella ' sul lavoro,_ alla ·quale sono attribuite le faéoltà misura e con le limit~zioni stabilite per gli imaccorda.t e a11a soppressa Comnìisione. · Per l 'esp!etan'lento '- de'. maggiori ~er,·izi affi-. piega~~ . Q.~llo Stato 'àaT ··D. I.(. del r4 settembre ;r9r8, n . .r3r4. Tale indennità è di lire roo p er dati alla Cassa Nazi-0uale I11fortuni con il pre~ente decreto, la rueclesima potr~ chiedere che gli -ammogliaJ:ii. e di lire. 65 1IlJensili p,e r i celibi ed i yedoYi senza ~r-.>le , cl1e nop. abbiano perso-. ,-enga comandato presso <li essa il persona.I.e amne di f~miglja conviventi èd a carico. ~t\gli amministrativo necessario, tratto da iµ'.litari in sermog1iati con , più di tre figli 111.inori è inoltr~ , -izio art:tivo. · assegnata .i?.jndennità giornaliera di cent. 85 p,er • ogni. figlio ·in pi-ù dei· tre. Di tali indenniità E lla Per l'igiene delle bevande e degli alimenti. u ~ufuirà . S~frtameù.te dalla data . çlel I 0 ge!1naio ìl n. 339 della Raccola Ujjicfa1le delle IJeggi e' Ig19. ' .. . (7691) CongedCi1he't1-lb dal ser"Jiz·io 1nilitare. - · dei D ecreti contiéne il Decreto S(!g·uente, r·i guarDott: C. 1\.. da V. I~'ufficial~ medico coug·edato • dante l'igiene delle be vande e degli alionent~ : . • • de,re ripr~ntlere il servizio di co11dotta no11 · ap_!\rt. I. - Durante la . guerra e s~no a sèi més.i pena, espletate le formalità prescri~te, rientra · <:lalla conclusione della pace, chiunque vende, rinella propria. r~sid~z.a . È necessario che sia · tiene per vendere o somministra come compenso .. partecipata· al sindàc-0 la delle fun- · a:i propri dipendenti materie destinate al cibo o . riassu'Dzione . con{dotto. ~lJa bevand.a che sia110 riconosciute guas~, in- • zioni di 1ne~ko -r( • (1693) Pe·risio11~ - L ·iquidazion.e. - Dott . .t\. F. fette, adulterate o in altro modo i·n salubri <> t10da T . Secondo e.alcol.i da 11oi fatti risul~a reg·olar,e ~ive, è punito oon l'am1nenqa da lire · 50 a lire la liquidazione della pensione fatta a suo riguarIooo, o1tre 1a· confisca dellel materie e ciò" senza do dalla Cassa di Pr·e\~idenza . ..t\nzi per Lei sarà pregiudizio d:elle. sanzioni dii· cui agl1i artic-oli 3I9, stato tenuto prese11tè il conto individuale, forse . .3 20 e 3 22 del Codice penale. Il giudice compet ente può inoltre aggiungere . pitì fa,'ore\7-0le delle risttltanze dei qttarlri sinota tali pene la sospensi10ne dall'esercizio della pro- .tici allegati ~lla legge, giaicchè il · nostro ca~colo, r , desuntB qppuntd·~fu •base çi, tali quadri, risultefessione/ o dell'arte. · rebbe, sebbene di poco, inferi.o re alla somma cl1e Art. ~fe. - Ai sensi e per gli effettJi. del pr~e/ Le è stata .attribuita. . · • tlente articolo e degl~ altri ~r~icoli l I4 del testo (7695) Ufftciali medici congedati. -- Dott. f>. unico. delle leggi s'a nitarie appro"·~to con R. Dep. d~ C. CQl congedf!:~etµ:o clella clas.?e e quindi ~reto 1° agosto i907, n. 636 e II4,. del regolamento generale' sanitario approvato cq_i1 R. Decreto 3 'ctella perso11:l, cessa-no .tt1tti gli incatichi speciali 27)
'
•
•
L
•
• •
•
I
I
•
#
'
( #
*
'
'
I
•
•
•
•
{
..
-
.
•
•
'
l
(
• •
•
IL POLICLIN reo -
•
[ANNO XXVI, FASC. 15]
•
,
. e le m~ssiorµ a questa affidata. Ella pertanto, dere la soppr.essione ~ei. conti i·11~vidualri staquando sarà congedata la cla$se, andrà egual- biliti ~tla Cassa di -previdenza con i ve.r samenti 1nente in congedo, cessando nàturali;nente la nuo- volontari1 che ogn·i inscritto, o chi per esso, può ~a destinazione ricevuta. ,. fare annualmente in misura non superiore alle (76g7) Profughi di guer_ra - Assistenza sani- lire 400. Quando la durata del ~vizio prestato . taria. - Dott. L. R. da , ~;-.di T. A rnorma. della .supera i 25 anni, il saini:tario può chiedere che ci.rrolare dell'Alto 1Commis~ri.ato .p er i profughi :tutto o parte del capitale accumulato venga tra• del J:O ge1mai:o 1918 i profu·g hi w.v·eri devo:no ,sfor~a.to i•n· ~s~gno vitalizio a suppJemento dell4 avere l'assistei;iza- medica e sanitaria complèta~ pensione. mente gratuita, -0om~ si pra;ticai ~r j poveri . del (7703) Assistenza -sanitaria a.1 profughi di guerComuine, ed i medici comu~.Ji ·diebbòrio pr~stare ra - Pensioni. - Dobt. M. 'p. da F. L'Alto Com, ' l 'opera .loro senza· pr~t~d·ere da essi onorari1. missari~to pei profughi' con èircol~r.e del lÒ gen"l'uttavia i sig.n ori Prefet~i . .potranno cor.rispon- 11aio·· 19I8 ·assimilò ai poveri1 del C·omune .i p.ro• dere ai detti" ..sanitarii gratificazioni o compensi: fughi çhe hanin o bisogn~ di cura e dii assistenza ma rnon a periodi determin:ati nè in misura fissai, saitli.:taria. Di tal che i mroici comunali debbono bensì nel momento che sembri opportuno ed in ad essi prestare l'opera loro• .senza compenso. La r elazione al ma.g gim lavoro effettivamente deri- s tessa circolar.e dÌc~ però che i Prefetti potràn' 1 \ ato al sainitario dall'assistenza prestata ai prono corrispondere ai sanitarii ·i nteressati 'g.rati1ìca . fughi. ' ., . zioni o oompensi, ma non a periodi determinati (76g8) Medici ospedalieri - Indennità caro-vi-· :nè in ' misura fissa, ma bensì nel momento che • v..eri - A u1nerito .di s~ipendio. - Dott. A. T. d~ iL. .q:embri opportuno ed in relazìone al maggior ' I d·ecreti Luogo~enenzialii in vigore per il caror lav.oro .effettivam1~nte derivato ·dall'assis·tenza previveri . 1e ,p er l'aumento · di stjp.e ndio ill•on. sono . stata ài p.r ofughi .. ap,plic-abi}i. che ai $li n;npiega;ti dipendènti dal.Ire Non pl!Q r,i scattar1e presso la iC assa di previP,r,ovince e dai 1Comuni. e non a quelli del.l e 'd enza i ,due· a nn.i di servizio a.ccen•nati, perchè ' . .... Opere di, puhblica 1beneficenz-a, per cui nulla fu prestati do-po il 1° g·ennai~ 1899. ' stabilito. (7704) Indennità - P ensioni. - Dott. O. M. · da (7699) Sessen1iio - In'de·n1iità caro-viveri. P. S. G. Essendo }i1qu1data ed esatta la i:ndennit,à Dott. N . C. Se il periodo sessennale si _è .matu- j>er cessaù~ue dii servizio, non si ha più diritto rato col 3 gi11· . gino 1918, é naturale che da quél a riscuotere la. pensionf, ·r iprendendo la congiorno Ella h.a di.ritto di percepire l 'a utnento del dotta, se non compiendo interameuté ex .. 1iovo. il ro % sullo stipendio . .Paccia istanza al Pre.fet·t o e penodo prescritto ·p er conseg.uirla. poscia, in caso . 'd i esito iitlfruttuoso, si riv-0lga . 1(7705) S ervjzio niedico con:iit11ale - Scissi~rn e di a lla autorità giudiziaria ordinaria chiamando in çondotta. - Dott. G. B. da JR. Il dotti. X fu no. causa il Comun·e. Il ·nuovo D.ecreto. per 1a ~òn minato nel r902 coll'obbligo diservirè 1'·1nter<> cessii one del caif~-viveri ~g1i -inìp.ieg:ati coni.una.li Cq~une: .egli, .pertanto, non può dolersi 11è .a.vanstab.ilis.oe l:a 1de{)or.r enza dal 1° ·g ·e nnaio 1919. A Lei .zare pretese dr C·Otnpenso se, essendosi n.e l 19,10. spetta110 lir.e loo come quo~ p-erso.na-1·e, più cen- istitui.t a u.na .sie conda condotta 1e d. essendo . . .essa te;simi 85 ·gio.r:nalieri pet ognuno d.e i fi:g.li oltre rimasta -priva di ti·tolau-e, s~a ~ta.to ·egli obbl1ga.to • · i primi tre, .purch~ mi1:1oren'11i ed a carico. L'am- a .s·e rvire, come per lo innanzi, l'intero Comune.· mon·tare di tali .indennità nòn potrà mai supe- Se lo· stipendio _che· p.ercepisoe ·p er ta1e sua prer:re quello dello s tipendio. ll Decreto X1e lativo sta4ion.e .risulti i1n adeguato.al lavoro p11ò chiedere \tll congruo aumento di ufficio dalla G. P. f\.., aci al caro-viveri, che è del 9 marzo ·\lltimo, n. 338, non si occupa 1n è 1>re·vede altri aumenti di sti- sensii dell 'arti<)olò 26 della L egge sanitaria·. • pendio. (77o6) A 1~menti di stipendio sesseTi.nali . - Dot(7701) Esercizio projèssÌo'nale all.Jestero . - ,Dot- tore E. V. da M. Il medico interino non ha di. . tore V. G. da S. Dal momento ~he occorre il di- !l"itto di dividere col titolare dellà condotta l'a.uploma conseguito nell.e · locali Ucivers·i tà per lo men•t o d·i· stipendio per sessennio niaturato, oui . esercizio pr.qfessionale, questo non può essere questi av.reb~e a·v uto diritto, perchè ~li. aumenti sost enuto nemmeno p er pochi mesi senza ta1e sono personali e n•o n oompet~o alla carica coimp1·~scind1pile documento. Non si conosce 1'€po- . m~11q11è es.ercita_ t a da altri . ca dell ,.anno .in cui in N.ew York si tengono le (7707) A 1~mento di stipendio per caro-'Viveri. sessioni di esamci per la concessione del diploma · - Do.tt. L. lA. da ·.c. Gli aumenti di stipendio che necessario per l'esercizio colà <lella i'.)rofessione in ·a.pp1icazione de1 recente ·;n. L. del 9 marzo medico-chiru.r gica. · saran:no concessi ai medici condotti distruggono (7702) Cassa di previde1i?a - Contributo volon- l'aumento loro concesso col precedente D. L. del ta1~io . Dott. G. B. da _L\. Nulla h a a che ve26 luglio 1917, n. 1181. ~
•
I
•
~,
•
I
•
1
1
I
'
•
(28)
.
.
•
•
•
•
•
-
•
•
•
I
•
• {.\NNO XXVI, FASC. ISJ
•
SEZIONE PRATICA
477 •
L'aumento del 20 % conoesso dal CÒmune ~non Al dott.· R . v ?"dà s. ·= è continua.ti.1'10 ma è. destinato 'a ,c essare u.11 anno Non e&iste 1niessun c1ecr·et o ch·e dia .le .p articoìar:i dopo la puibblicazion.e dèlla pace. Non vincolando d:ispos1zioni. che si attaglfainci . ~l suo caso ·spequindi il Comur:ie per oltre •Un quinquen.n io non · ciale. , · · sarebbe stato necessario adottare la del1bera.zione · Può pr.ovare a far risolv~re la qne&.tionre dal Miin ·~onda lettura. Secondo il' precitato D. L. del nistero, avanzando un r,eclam-o · diretto al M. G . . 9 ~rzd spetta al medi 00 condotto,. s~ coniugato, (Direzione Gen-eral.e ·d ei Servizi Logistici ed Am1'indennità di lire roo ~mensili ol'tre a oen.t . 85 ministrati vi , .Divisione' ass~g·ÌJ.i). · al giorno per og1n•i :fig]{,o minore convivente ed a }\.l dott. IA. 13. da. A.. : ~. ' carico oltre i prim·i :tre. Tanto sullo sti.pendi~ Per ottenere 1e .ci.nd,ennità di :eongedo è, se !llon quanto .sulla i.nderinità deve pagare la tassa di ·n·eoessario,'.-uti1e far domanda al Comitato GenR . M. in ragiòne dell '8.65 %. Sullo stiipendio e .trale d·e lla 1C. R .,, a11egando un 1brevè promemoria sttgli aumenti de\·esi it1-0ltre pag·are ~1 contributo d·el ser vizio ~restato. ; · · · · . clel oentesimo di g·uerra. A l dot.t. R. R . da Q: : ' • Doctor jusTrTrA. Ella non h,a dir·it.t.o ~ad alcuna i:ndellJllità sp~.. ciale per il s ervizio pr·esta:bo in Zona di gu,enra , Servizio me dico-11iilitare. -· All'a~b. n. 786)1 : i.n un ospedal.etto, malgradQ .esso fun~ionasse coElla ha .d iritto all'indennità d~ collocan1,ent1G in m e jsolamen.to ·p.er malattie ci.nfettive. • t congedo ed a q.u.el la di vestia!"fo. ~1\1 1 'abb . n. 5842 : . Se l'ufficio di amm1·nistrazione· dell'Ospedale La s ua <:lasse è attualmente cong.e data. Pel ~be lo ha mobilitato si rifiuta di sod·disf:aa.-lo Ella servizio presta:to· le spet· . t ano i·ndenn. . i tà vestiario. p.uò reela1nare al JVIi.nistero della: Guerra ( Dire- e ·due mesi d·i stipendio. Per .o ttenerli d.ev1e 'rivo.i::. 9 zione ·(7e11erale Servizi Logistici A1nmi11istratJivi, g.e rsi a·l l 'wffì1cio di a·mmi·n·i straziQne derl 'Osp edale Di \·ision~ assegni) . . eh.e fu s uo centro d.i mob>ilitazion:e. ' • 1 dott. ~L\.. . B. da F. d . P . : Al <lott. A . B. da R. :. Le spettano l'inde nnità vestiario e due mesi C'~ evidente contraddizione tra le parole « eso• nerato per compiere un servizÌ!() civile» e quelle· di s tipendio . . . 1.c oomandato ad un .s·el.1V1zio ci vile » . Si rivolga ali ',u fficio di amministrazione èLelN.el primo caso il medico è p'r.bsciol:to dal ser- 1'0sp.e dal·e che ·fu suo ieen.tro di mobil1ta;zione~ All 'abb. n. 4387 : . ~.izio militar.è pu,r chè .si <ledichj al ser.viz·i o ci• vile .; .nel secondo caso il medico :deve tioten.eTsi « Nessun dubbio che non Je spettino ...... », due ' ancora 'i.n 'servizio .m ilitare: però tale . servizio negazi.orui formarno un'affermativa, ca1'~00llega !. .. egl·i compie in ambiente ci,·ile , ma sempre ' per All 'abb. in. 8637 : ' otdime dell 'a.u.t orità mili.t are. Le .spe~ta .:l'indennità vestiardio più du.e mesi . Nel primo _<?aso riess11n. stipe11d~o gli compete di s tipendio. .. .S i -rivolga. a1l'u:ffiéi6 ,d i . ·am_mi.nistra~ione delda pa·r te dell'Amministrazione mi1Jtare fino a che dura 11 s uç> e&onero; ne l s.e.c0ndo ) ' . L\..mmiJnistro/. . 1'Ospedale che lo ha mobilitato . • ' zione militare è 1t1enuta a .retribuirlo come quaAll'abb . · ~· 2704: lunque altro suo n.hlficia1e in servizio. Duramt-è' u.n periodo dii indisponibilità il MiniEvidente erTor.e ei .fu dun1que .nella motivazione st ero ,non pr-oc.ede a promozioru. Tale è il s uo caso .. del foglio di viaggtio rilasciatole ~alla Direzione P;er l'o ttenuto· esonero. All'.abb .. rn. ,6820: di sanità di Bologm.a, e ftr giusto il consiglio daIl faittoi <li aver mogli e 1e figli non . cos;4i.tu·i sèe tole di pres·entà.re ricorso alla . Direzione Gènerale ·d i Satrita ·Milrita·r e, r.ì corso ~al quale Ella può. a;1curn ·dii.ritto pie r ,t rattamento di favore .(trimpa trio, smobilitazione, 'ecc.) per gli ufficiali richri.ab enissimo ~olle.citare i1"iiSposta~ . Il fatto di aver iritardato a p'te&entare la do- mati dal congedo e tanto meno lo. è per ufficiali manda. dell'imdennità stabilita per gli wfficiali in serVizio attivo . permanente. M. G. profughi oltr~ il t ermine fissato può . oerto esser-e causa della non acoettazione della .d omanda stessa. Passi, g·li altlj .suoi 'q uesiti di indol.e .n on miAi dottori V· ·,v. da P. .e I-1. · B .. da N. : litare , ad ·a ltra rubrica più comp.etent·e di questa Un cor so per,~il conseguimento del diploma di a risponderle. ' • uffici'a le sanitario .si è ii1~ziato col r 0 aprile corr. All'abb. n . · 2266 : I percepire le indennità di s mobi1itaz1one, ecc., 11ell 'Istituto d ;igiene della R. Univ~rsità di 'Mo' non lede affatto q.ualsiasi 'ricorso che Ella ·abbia d€na. D~ esso non ci era st ata data comunicazioqe. presentato,.. nè le .decisi.on.i medioo-legal~ che do• 1-t. p . .vralino •essere prese 1d al Minl.J;tero . \
'
1
1
1
•
I
1
t
-
1
•
•
•
(29)
,
•' •
•
I
•
•
•
•
/
•
•
•
•
•
IL POLICLINICO '
~EDICIZ-J:A ·
SQCIALE.
•
· IYOT/ZIE DIVERS·E .
•
•
Per· un' Istituto Nipioigienioo: nelle terre rédente.
.
I
Onoranze a Guido BaceellL ··
Nella sede della Associazione fra i ·R omani si Leggo ora nel fasciçoio >6° 'del Policli1iico Se- è . riunito U? ~let~o g ruppo di personalità, ·i11vitate a ~ostitulire 11 Comitato per l.e onoranze a. zione Pra:tjca, la lett,e ra del d Òtt. ·Punzoni ili GoGuido Baccelli. N otati fra i .presenti : il ·senarizia, ·n ella qual-e si fa cenno di u;n pr9getto d·i Scaramell~ Manetti, presidente della C~me-: g rande riforma n el nos.t ro campo 53,1'1.itario. ·Dalla tore. ra di Comm-erc10 1 i professori Ascoli, Torti e Bal11ota ' della rRedazi~ne si r~leva che .. questo pro.- J.~rini, Alberto Bergamin1:, l\!Iario Poce il dottori Fantitll~. , Buscajoni ; iVlalteuzzi e. Falho, Ettore gettQ rigu arda . un' Opera de.dica~a alla citra ·i.gieF~~r~i ! I>ietro._ Ba.ccfietti, .Sev·erino · .L\ttilj, E. 'nica . del bambino, a lla 1qual.e &i dovr.e bbe p.e.rveB1anch1 ·.e molti a ltri. · Presiedeva Fr.anQO Libenire mediante la costituz.ione di u n'associazione. rati, assistto dal . segretario generale 1-<.omolo .t.\.r. pr~' infanzia; 1~ d.iff.u.sion•e ·e volgariziazione del- . tioli . -. . · P rese per primo la parola il prof. Ascolit, tes1':igiene infaintile, la ·fo.ndai;iDne d'.is~ìtuti per 4 . sendo la storia dell'idea pil ii monum~,nto . al · infanzia, la legisla~·ione a . pro' del1 'i1n fanzia. Baccelli, proponendo di ripu'.bbl(care le s'u e opere Qra a me pare che questo. proget.t o sia una ora i n. parte introyabili e di et,e g·gere una Giu11tC:. r.e altà sin dal 1905 . Infatti1 in quest'anno il prof. esecutiva. · Dopo a mpia discussione, alla quale partecipa};:r nesto Cacace, dell'Università di Na:Pòlì~ ha parono Franco 'Libera.ti, Ferruccio ...L\.mbrosi, B<:iil-etrocinato tale riforma, . propugn·ando l'idea de lla 1~i nii, Bianchi, Zuffi, Artioli, Attilj, Poce, Sc.zracoordi·n azio ne di tutte le foriµe di tutela igie11ica mella-Mru1etti e Bergaruitii, v,en:ne deciso . unani1 della .prima. infanl.Aia; 1e fo]ldando in Cap11a 1 I stimementre di t e.nere a l più presto. una solenne pòpolare commemorazione di Guidq.B·a ccelli all 1 ...L\.ututo . Nipioigienico, che co~prende Ì5!hituziqn1 di gusteo, affi. dandone l'iucari~o ad• A lberto Berga assist enza e previdenza per )a prima ini:fànzia e mini : e si ·nominò la Giunta esecutiva nelle perd·i educazione de11e madri e laboratot<>rii .scjenti. sone dei ptoff. · Ascoli, E . Ferr:ari, Ballerini, Ai:fiC:i per lo studio " biologi~o e d igienico d el bam-. , tiiOli dott. Falbo, Poce, comm. Marcelli, \ t . E. bino Jattante. · BilallJChi, Att11i'. o e Liberati: cav. Lani e. A mbrogi • • E còsl, col ' si11cero coD:tributo di molte volenteIl Cac-ace ha compiuto u.n 'atti,·a pro.pa·g anda tosé persone, è stat9 iniziato .il gran~t lav'oro della sua idea e della su.a istituzioJ}e . . ' occorrente .a ..9norare d~gna1nente .il ·uome e . L'I.stitu•to N.i.pioigientico iè sor,t o in al~une città l'opera di Guido .Baccelli. · italiane , "fTa cui Nàpol1. L'Istituto dci. , -·PuericulLa Confer~nza lniernazlonale delle Croci Rosse. tura, creato in Fra.ncià , è un'imitazione dell 'Isti• t uto NiiJ:?iojgienico. E l 'Istitu~o ::N'i piologico_ fon- · Abbiamo gia dato notiZlia, n ello seorso numero,. dato 111 Barbastro 1'8 sett embre 1916:,.è il primo I di questp importante Convegno di delegati delle Cr.oci R osse delle n azioni interalleate, t~nutosi Istituto del genere. s pagmuolo. .. ·a ' CaDJn~s. .. , . .Into ltre il 1Cacace ha gettato le basi della « NiIl pr.of. RotL~ · venne eletto preside~te del Copiologia », cioè scienza della prima. età, che conmitato esecutivo. . e il pr-0f. MaJ.iehiafavia vice-pre-. s iste nello stùdio completo d'elLa Prima età da sidente. , • I professori ]Y,[~rchi~fava , Roux, Rist e sir . tutti i pun-tti di v ista : biologìco, é]inico, igienico, Newshelme espressero la loro :fid u cia !?ulla fttpsvcologico, stòrico, ·giund~co, sociolog?co; ed ha tura a21'. one della Croce Rossa contro le malatideato l'Istituto d:i Nipiologia . tie 'Sbciali : la tubercolosi, la ·malaria, la lue, ecc. ~l colonnello Strong, dell'esercito an1ericano, Il dott. Punzoni, y er dare t 'lt'JL 'çtfl~.rmazione del preseilJtò un progetto p er la creazioné di un l Tffi1iostro sentirriento nazionale nelle. t.er:re redente, cio internaziiònale di i giene e · sanità ~pt1bblica, potrebbe - a me pare - intit.ola.Ie la s ua Opera a llo scopo di -divulgare n el mondo i risttltati «Istituto Nipioigienico ;> o integrarla .fondan~o reoent~ss imi delle esperienze e delle scoperte scientifiche dei me lodi di pre\~enzione e di c11ra addirittura in Gorizia l'Istituto di NipwLogia. dèlle malattie e di assisten za sanitaria. Il sen. Roma, 1° aprile 1919. , _ 1Vfarc-h1iafava, il sen. Fràscara, il sen. Mara.gli.ano, Dott. V. E. OvAZZA. il prof . Ca&lellanii e ii prof. Radtt'el, delegati italiani, il prof'. l{oux ·e il dottor Rist, .delegati francesi, sir" Renwood, sir Newshelme e 11 colonnello Cummins, delega ti inglesi, il dott. J{ose e CONDOTTE E CONCORSI . . il dott. FarratÌ,' delegati americani, il prof. KeMedico 9 ,anni di laurea, ottiµii titoli ospeda- . rehima, deleg~to giapponese, appogg·iarono ca: l-0rosam ente :il progetto Strong, suggerenclo studi lieri, ceriea buon interinato .con pcobàbilità di per l a pronta attvazione di esso. 11omina definitiva. Dirigersi dottor Eugenio Cour. Il professore Roux, interpret at o il p ensiero .delrier - Napol i, Supportico Lopez, 32. l'assemblea dichiara che la pi::oposta ci;eaz1one di un Uffi~io iinternazionale d'igiene e sanità· è Chirurgo 16 anni di laurea, lunga pratica cl~approvata: Quindi il Congre~so aggiorna le s~e 11ica, titoli ottimi, cerca interinato. Scriv'e re Didsedute. 'lia Carbani, S. Bartolomeo, Spezia. • '
1
•
J
~
1
•
1
1
• •
•
• '
,
•
•
I
~
\
J
•
•
•
..
•
,
;
•
..
•
[ ..<\NNO
XXVI,
l
FASC. 15J
SEZIONE PiRA'flCA I
. Le _prossime riunioni discuteranno i~ d.e ttagli ò~ form~ della nuo·v a organizzazio~e centràle stabilendo 11 progra mma di esecuzione da sottoporre 01 Congresso internazionale della Crocé · .Rossa che si. terrà a Ginevra ti-enta g·ior.11i dopo la p~ce. .
.
Soeietà italiana lii Storia critica delle Seienze me~ dtehe e naturali. ,. · ~ •
~ iD:dett~ una seduta della Società per il 16
apnle 1n P•;sa, dur4nte le ore po1neridiane, nella ·occasione che adunasi jn codesta Cit.tà, dal 14 al 1~ ~el mese .predetto, il . Congresso della Assoc1az1one per ~l progresso delle Scienze. • • .. ..
Costituzione' , di una Società per lo studio dell' alimentazione. •
,
)
479' •
' ripetutam~J\~ ;' ma i. c~si, finora 16, rimasero · s~nza fìltra~1one quasi tutt.i, ·grazie alle immed~ate provvidenze dell'a utorità. Oltre. a Mi1àno· ·fuszio11ano infermiere d'ioola- · · mento a Motta Visconti, Cassano d'l)..dda, \ Verano, Saronno, Meda ~ · Busto .'\rsizio. Fu già , predj?posto in qùasi tutti i Comuiu anch:e ~~~li. i~muni, il locale per infermerie~ Molti di essi s1 valgono ·d ell'infermeria dell 'ospedale viciiniore. · · · Il Cons,j;glio sanitario provinciale · li.a dato p arere perchè il Prefetto ema11i un'ordinanza la quale miri ad assicurare l 'isolamenfu di tutti o-li ammalati o sospetti di vaì1olo e . la vacci.nazio~e generale. -. · ' ·· · L'obbligo della denunzia viene esteso oltre alle 'f?rme di vaiolQ, vaioloide e varicella , ~ tutte le forin~ esa~tematic,h~ febbrili ch·e posson·o simula.re 11 va.iolo ed e imposto anche ao-li albergatori, osti, affittacamere .e simili. ~
•
•
Ne sono · p'romotA>ri i Professori Albertoni, Bottazzi e Centanni . . -- La costituenda ~ Società avrebbe pe.r scopo di acce11trare e coordinare tutte . le ricerche su questì0ni sc1~entifi.che· ·e pratiche ri,.. Consiglio sagitariò 'pròvlnclale di Triesté. frentisi alla .al.imentazione d~ll 'uomo e degli aniSono chiamati ~ far parte del Consio-1.io .·sanimali, mettere a benefico .conitatto fra loro iii cultori delle singole discipline, facilitare le ~ndagini ltario. P!Ovi ncjial~ di ~rieste, in ·via pr~vvisor.i à, . qua-li .m.embr1 ci1 .tilOllllri:la gover.nati va, i _signori : bibliografiche a'nche con l'istituzione di una biSantucc1 prof. Stefano, generale brigadiere mebl·ioteca e con lo sca1nbio opportunamente discidico, d1irettor€ di Sanità della 3a· Armata· Sebapli:nato di estratti .e di libri, ed attenderè alla .redazione· 'di una rivista propria, destin.ata so- stiia~-elli c~:v. ~o~t. Giartgiuseppe, ten. col~nnello . med1co; 1'\i.col1n1 ca,· . dott. G., presidente della ~ratutto ad un largo lavoro di recensione ed i111Associazione meqioo cli Trieste e primario nello . formazjone . . Chi appr-o,1a in mass·i ma l'idea di costituire la ospeqale civico; S'i nigaglià dott. G ., Direttore· progettata Società, ruaudi . la sua adesione, indi- tecnico. della Cassa ammalati; Fratnich dott. E. rizzandola al prof. l\iapoleone ~asserini:; Istituto dirett9re del manicon1io ·di Gorizia; Gioseffi dott: M.; medicò lri berò esercente a P·a renzo. · Agrario .di ·sca.ndieci (Fiiren :?e), oppure al prof. Pietro Rondoni, Laboratorio di Patologia· .Genetale, via .4...lfani 33, Firenze. · Per le opere di assistenza ~colastica 'sorte per la. ... ••' • . guerra . ~
Riunione. per lo Studio dell'influenza. •
:fil st ata indetta a .Milano, da , u11 Comitato cQ.tU-
•
p0'sto de.ii professori L. Mangiagalli presidente, .s. Belfa11ti e L. Devoto vice-presideil.ti; I ,. Vil[anò segretario. . La riunione doveva aver luog·o n ei gio~ni 5, 6 e .7 aprile, ma è stata rip:iandata ai gi10rni 27, 28 e 29 aprile. . . Per irnf-0rmazioni ri;volgersi. alla Segreteria, via Antonio Lecchi, 14 - Milano. · .· ' Le s~dute avranno luogo nell'aula del R. Istituto Ostetrico Ginecolog"'Ì co, via Commènda, 10.
La difesa contro il vaiolo nella· provincia di Milano . Si è tenuta 1'8 corr. l'adunanza· 1ap.nuale del• Oonsi.g lio provinciale sanitario di Mila110, presieduta dal prefetto gr. 'uff. Ai1gelo Pesce . · Dalla re lazione fatta al Coi1siglio è r isultato chè le ·condizio;ni! sanita:rie per le 1nalattie infetti,.,e possono ·dirsi buone, meno per quanto concerne il vaiolO! . ,. . , Questa malattia dèsta una qualch e preoccupazione speci1e per il · continuo arrivo di p~rso ne da località · in cui i1 morbo don::t'ina, e dove ha ·assunto anche forma di grave epide mia. Nella proWincia si è ·manifestato finora in 15 comuni , ma non ha preso la prop0rzione di focolai epidemici che in Motta Visco11ti con 95 casi, in l\1e- · "da con 17 oasi, in Cassano .d 'Adda con 5 casi , ' in Verano con 9 casi. lu ~1ilano fu importato 1
•
11 Ministero dell 'Istruzion~ ha raccomanda to, per mezzo· di circolare, a i Provvedit-Orj degli stùdi . ed agli Ispettori scolasticil, di adoperarsi! p.i:esso • i Comuni, le C.o ngregazioni di Cirità ed altri Enti / locali, affinchè sian~ conservate le opere di assi.. stenza .sor.te in occasione.della guerra: asili, educaitori, ricr·eatori, dopo-scuola, ' colonie, ecc. Agli aiuti locali si aggiungeranno quelli della · · Provincia e. d.ei Ministeri dell'Istruzione e del· ,. l'Interno. · . .
I
•
Per un Istituto dl controllo della produzione Chi mico farmaceutica.· / . J •
Il 30 povembre u. s ., p er invito del Commissario Prefettizio dell'Ordine dei Medici della Provincia di Milano, si rì univano alla sede del1'0rdi!ne, per. una discussi on.e in merito a lla , prod11zione chimiço-fàr1naceutica 11aziqnale, le rapprese11tan ze della Unione ·d ei medi.ci italiani, dell'Osp edale Maggiore e di molte ditte. • I~ prof .. Clivio .insistette svlla .necessiit à che i produttori av.essero a 1nettere s ul mercato solo prodotti di provat a ·eccellenza. L a discussione venne impostata s ttlla questione circa l'Istituto di Controllo della produzione chimico .. farmaceutica, sul modello del Council of Phamacy and Che mistry della ..4 nie>·ica1i . M ed.ical A s sociation... Su proposta del 'prof. Bertazzoli, ogni deliberazione di merito venne ri1nandata ad altra seduta. . .... • (31)
•
..
•
I
•
•
, IL POLICLINICO
[ c-\ NNO
•
•
.
••
.•
Questa ebte luogo l 'rr febbraio u. s . .' Vi- in~ t er vennero i rappresentanti degli Istituti çhimiéi ed un rappresentante delÌ'Ordine dei farina-I
. t'i. C LS
'
.
XX\TJ, FAsc. r5]
•
ed un indice bibliografico- dei più notevoli lavori ~taliaru di biologia. . .Questo nuovo cònfratello ·è desti11ato a r.atcoglierie intorno a. sè · quanti in 1talia si oc,:.11pano di p~obleaj di biologia, « campo d'azione ·d'uo:mirii liberi, che esprimono .libere ideè >ì . La « Rivista di Biologia» si pubblica in fasctcòli biil_1estral~ (quello , ait tuaJe è di' 168 pag.), presso il dotto1: G . Bardi, '.ìipog·rafo del Senato. . .
11 sen. ìVIa11gi aga1li, clie · da ielnpo vaghe.g gia e studia il progetto di un Isti~uto d~ :B'arn;iacologia e Terapia Sperìme11tale, il 1c:ui precipu·0 scò, po· doveva essere il controllo tl~lla produzione chimiro-farmaceutica e .c;he a'\'.eva già. concretato nelle sue grancù: linee il prog·ra n1n1a, inf-Gr:mò 0he p er assicur.azion.e avuta 00 alçur1i flia •i !Principali Un giornale americano sull'asSistenza ai mutilati. . nosfri indus triali, . i fondi necessari rion sarebIl _Reriod'i·co « i\.me.rican 9 ournal · of l~are f or bero mancati. Su proposta del prof. Bertazzoli1, Ctipples )) è p.i~renùto mensile . ed ha· con!')idere- , -enne 11ominatà una Comn1issione, ' che a\rr:à il volll;1ente au.m entato la .sua mole ed il suo cai11po ~ompito cli concretare il progetto ;per l'a11spicato d !az1one. · ·. Is tit11to e di cond.uri:e a: ter1n.i ne l è pPatich.e per • .A<!0oglierà mo}ti la"i·'Or1 originali, siano essi r accogliere i fondi i1euessarii~ La t:ommissi0ne usci~i . dal cc Red Cross Instiitùte for C'rip.1)ler risultò cos.tituiLa del prof. I. Clivio p,er. l'Ordi11e and Disabled lVIen », di cui il giorna11e è' .organo, clei l\1edici, del s~n. prof. Mangiagalli per gli ,siano pervenuti alla redazione per altre ,·ie, siaI stituti Cl1nic~,. ·del pT.o f: Con.tarcli dell'Uni,v ersità no ristampè" come . pure tra:d11ziòni da altre lincli Pavia, id el dott. \ ., . Roncl1etti dell'Unione dei gue, a condizione ~he ,p ortino .u n rontributo efMedici ; la Con1misisoi1e si agg~egherà inoltre un .. fetti vo a lla S€ienza della I-1.abilita~iooe <ìegli in.:. ra ppr.esentate per ciascuna dell·e Ditte aderenti . val~di . . lnoltr_e .pubblich'e rà le recensioni idi tutti i la. . Rivista Biologioa. vori c0lllparsi nella letterattir~ m.onèliale sul tratta1nerito e su11 'as·sistenza degli invalidì e recherà Con ùna veste ~ eleg·a:t;ite ;semplicità è. u scitç i1ot1zie sul.le attività che andr'a nno s·volge11dosi ri. n questi giorni il p_rim? 'numero di questa nuo.: nei viari paes i 'in questo campo. 11 giornale· a\rrà va R1·v ista da noi g'ià ·a,n.n unziata·, ditietta dai ·. dunquè car?-tt.e re internazi onale . .professori G . .n 'r unclli ·e O. Polim.anti. L'elevato .· Ne sarà dii-ettore il dott . Dougl:as ç. l\.Jc. ~fur intendimento che· ~nima questa nuova· manifesta- trie,- il ·quale dirige anche il grandioso I stituto 'z i·o ne· della · vi.ta scientifica italiana· è soptatturtto américano della Ctoce Rossa per mutilati. e in. quello di far che i cultori delle 'sing·ole di~ci- validi. pline biologiche; .spesso troppo chiusi nella loro L'abbqnariiento costa 3· dollari' annui, o!5sia è sp~cial·ità, possano essere .a mpia1nente informati il disotto del èosto effettivo dèlla pubblicazione. <li .quanto. si fa nelle scienze· affini in modo da · ' acq1=J.·istare u~ più larga ~isione del ' 'a-Sto -com.. . plesso fenon1eno della Vità. ·Il .29 g·ennaio, rapito da in.fluenza , tlloriva un . Questo ben nutritù fascicolo è già l'aderllpi- Gaeta, all'età di 64 anni, il dottor Dql\i~E~ICO mentq delle promesse. Alla prefazione. cl1e· .trac- CIMINEI~;LI,. direttore d~llhospedale .civ1le. Era cia le gran.di linee del progràmma, seg~ono l a- nativo di Sat;lllicand1-o Ci-arganico. 'Wrasferitosi nel r896 a Gaeta, quiv± e n~l vivor~ originali sui. rapporti fra scienza e4. economia nazionale · (Brunelli), su questiqni1 dii bota- cino .comune di Elena prestò l '·op,~ra sue. con abnica (Pirotta), ·di ·zoologia (Enriques) , di! patolo- negazione impareggiiabile. . g ia ,g-.enerale (Centanni), di zootecnica (Cencelli) ._ · È caduto . sulla. brecçia, lasciando nella desolazione la famiglia'· ·e Largo compiant? di sè Una: metà del fascioolo è · dedicata alle ·Riviste sintetiche s u svariati argomienti~ a .recen~oni cri- nella città d'adozione e nel eo1n·u ne di Elenà, .tic he di :Ui:b ri e di men1orie. L'ultim~ part~ con- _ che risenton·o vi ' 'a m ente la · perdita di Lùi come · G.' C. tiene ·n utha-ose notizie dS·v erse, interessanti il · ' medileo e. come cittadino. n1'ovimento scientifico,· la carri.era uirivetsiltf1r1a, ,/
•
~
•
•
1
1
1
•
si-
•
•
•
•
'
.
.
Indice alfabétioo per materie.
Asma con . prt111.gine di Besn(er,: trattamento . . . . . . . . . . Pag. · 467 _l\.tricosi : trattamento . .. . . . . • >) 468 . Cheloid~ . . . . . , . . . . • » 461 » 460 1.'eratoma polmonare · . . . . » 467 Cor~a : trattament9 auto-si'ero-ter.api.co. Disinfeziol;le del).e abitazioni nella- l ot ta antitubercolare . . . . . Fel1ite •croniche di guerra . . . Igie ne delie be,:rand(e e degli alimenti :· (Per l ') . . ,. . . . . » 475 I11fermità contratte in guerra : accertamenti . . .. . . » ,L174 ln:fl uei:1za : c11ra con 1.ni1ezioni di olio canforato al gt1aiia.colo . . . 449 )) 111fi11e11za : siero-,·accini nell' - . 452 , Infortuni 1~ n zona di guerra : definjziO!lle delle pratiche . . . . . . . . » 473 ))
Roma, 1919 -
'
Istituto .nipiloigie_ni.co n°elle terre. r eqente (Per un) _. . . . . . . . . : . : » ·Latte di v~cca : 1111tolleranza di certi 466 poppanti ' . . . . . · . . '. . l\tleningiti cerebro-spinali : s~eroterapià . » 467 P·ellagm e sindromi pellagroidi . . . » 465 Pepton~ per iniezioni endovenose nelle mala ttie i.tnfettive . . . . . . . » 454 Piedi cong·elatii : patogenesi . . 465 Sistema nervoso : .gli squilibri~ ct>stituzionali del . . . . . . . . ·» 456 Stor.i a della me<ltcina . ' · · · · · » • 463 Tessuti : sop.r?vvi~enza in vit!.'0 . . . » 465 Tetano : terapia. . . . . · · · · · » 406 Tra~:one continua dei lembi di m?nconi di amputazione non suturati . » 464 Ufficiali_ me dici ex-prigionieri di g uerra : Per g li - : . . . . . · · · » \ l omiti pilorici nel neonato . . . · » ))
L. Pozzi, resi'.
Tip. Naz. Bertero di G. Guadagnini & C. •
(:;::!)
•
•
•
•
•
.
A.noo, XX'VI
Roma, 20 aprile 1919
Pasè. 16 •
•
fondato dai ·professori:
•
•
,
GUIDO BACCELLI
FRANCESCO DURANTE
SEZIONE PRA.TICA · REDATTORE C~o: ·PRolf.
VITTORIO ASCOLI
SOMMARIO. Lavori originali: R. Mosti: La disinfezione coli' etere la posizione di Fowler e la proctoclisi permanente alla Murphy come mezzi preventivi della peritonite acuta generalizzata~ • Oontr~uti cliuici: A. Prati : Considerazioni pratiche d'elioterapii. · • Sunti e .Rassegne: MALATTIE DEL SISTEMA DIGERENTE: s. Ritchie : Il tratta merito della stitichezza abituale. - J. Carles : · L~ enteriti croniche di guerra: diagnosi e terapia. - R. Goiffon ~t J. Nordmann: Le emorragie coliche. - MALATTIE DELLA PLEURA: P . Chauffard : Le pleuriti influenzali. L: ·Chevrier: Studio sul drenaggio della pleura. Trattamento di scelta del\e pleuriti purulente. (Sterilizzazione chimica con i gas e i vapori antisettici). - A. L. Garbat: Esame batteriologico durante la cura dell' empiema streptococcico. - STORIA DELLA MEDICINA: A. G. Gerster: Che cos' era la malattia del sudore o sudor -anglicus del XV e XVI secolo? Accademie, Società Mediche, Congressi: Regia Accademi~ Medica di Torino. ,.._ Regia Accademia dei Fisiocritici di Siena. - Accademia Medico-Fisica Fiorentina. - Reale Istituto Veneto di scienze, lettere ed arte. •
.. .
•
Appunti di Medicina Pratica : ~ASISTICA : I tre stadi renali · nell'intossicazione da sublimato. - Echinococco renale. - Edèma senza albuminuria nell'infanzia. - TERAl,>IA : Sulla terapia dell'eresipela. - Il trattamento rapido dei foruncoli. SEMEIOTICA: Un nuovo segno per la diagnosi di corpo estraneo nella trachea e bronchi. - Nuovo m~todo per stabilite la pres.enza di calcoli nell'uretere. - La linea bianca di Sergent nell'insufficienza surrenale. - Sulla diagnosi di gravidanza. - NOTE DI MEDICINA SCIENTIFICA : Sull' anatomia delle· arterie · coronarie. Posta degli abbonati. Cenni bibliografici. Nel~a vita professionale: Le proposte dei medici di Ron1a per il migljoramento della classe. - Cronaca del movimento · professionale. Risposte a quesiti e a domande. Condotte e concorsi. Nomine, promozioni, onorificenze. Col,ura superiore : Per il riordinamento degli studi medici in Inghilterra. Notizie diverse. . Indice alfabetico per materie.
.
'
a.emo grati agli aaoclatl che non hanno ·ancora spedito' 1• Importo del loro ùbonamento di affrettane MEMEnTO Al RITARDATARI • l'Invio possllllmel'ta non ;I• tlrlll lltUa Hne del conente mese. Clcl taclllteri motto li la1oro ammlnlatrat110 ed 111•• ritardi nella 1pedl1lone deJ tuclcoll. • •
RaMmentiamo che la Cat'tolitu1-Vagl$a dot1fà essere in4ifi11ala nominalivqmenl11 a1·,prof. ENRICO MORELLI, •ia St.stina, 14, Roma,, clt• l• meàesim11. (nel po11<> fiservato al bollo d;elr Uf~io Postale pagalore) dne essere munita della presCt'itta marca da bollo da s untesimi. Clii •t trooa sp1ovvisto dula mafca pu~ actf'escere dettt s centesimi ali' impo110 della Carlolina· Vaglia stessa. I/ AIDIINISTRAZIONB. .
.
Diritti di proprietà riservati. -
È f1ietala la rif>f'otlt11iolf1 tli lavori pubblicati nel
POLIOLINl CO
o la pubblicaii<me di
4i essi senza citarne la fonte.
· .LA V.O RI' ORI GIN ALI. I
OSPEDALE CIVILE DI CAMPOSAMPIERO.
La disinfezione coll'etere, la posizione di Fowler e Ja proctoelisl permanente alla Murphy, come 1nezzl preventivi della peritonite acuta gene-
ralizzata-per il Dott. RENATO MOSTI, Capitano m~~ico - Chirurgo primario in t. 'Nel pubblicare questa mia breve nota, io . mi• s9no~ prefisso uno scopo esclusivamente p ratico, quello cioè di dimostrare, sulla base della personale pratica -operativa come il più delle volte sia possibile evitare l'insorgenza della peritonite generalizzata, ~opo quegli interventi laparatomici durante i quali· sia · ac~identalmente avvenuto l 'inquinamento della sierosa, .ricorrendo ad un complesso di provvedim~nti ben noti in chirurgia ma la di cui applicazione era fino a d ora d a molti riservata ad infezione peritoneale conclamata. Se si pe11sa qua11to alta sia ancora la mortalità •
&tlllli •
per peritonite acuta generalizzata, sia pure intervenendo colla massima precocità, nella quale si è :voluto vedere a ragione l'elemento capitale di successo, non si può non convenire ch e ogni sforzo del chirurgo deve tendere a prevenire quella. sensibilissima complicazione. Per quanto la migliore misura preventiva con.. sista nell'impedire o nel ridurre al minimo l'inquinamento della sierosa, adottando quegli accorgimenti tecnici e quelle partièolari manualità di cui ogni laparatomista deve essere padrone asso luto, pure n on si può negare che anch e al più perfetto degli ·operatori possa accadere, o per una · accidentalità qualsiasi o per la natura stessa della forma morbosa endoperitoneale, di infettare più o meno èstesamente ·la sierosa. In tale. contingenza come de'\\e regolarsi il chirurgo? Ecco il problema che ~i sono posto innanzi in varie occasioni ed al quale credo di aver· dato la soluzione migliore, compatibilmente alle attuali risorse chirurgiche. .I n uno studio clinico e sperimentale p ubbli.
•
\
I
4
I
( 1} I
•
•
•
fL POLICLINICO
•
(.c.\.NNO
XX\-J,
F.-\SC. 16 ] •
•
•
cato quattro anni or sono nella Gazaetta Interna- mare, nel piccolo bacino e di allontanarli quindi • Z'ionale di Medicina, Chirurgia, I gtiJan.e, ecc. sulla dalle fosse laterali~ sottodiaframmatiche del pedisinfezione peritoneale, osservavo che essendo il ritoneo . . sep:iplice nettamento anche se scrupolosissimo del Praticamente per ottenere la posizione- semiperitoneo inq11inato insufficiente ad impedire il seduta di Fowler non sono del tutto necessari dei diffondersi della infezione peritoneale, è ~écessario letti speciali come quello di Gorham; basta disporre ricorrere ad una pronta ed e~ergica antisepsi di ·dietro la testa ed · il dorso dell'ammalato dei cuquella parte del peritoneo su cui si è verificato lo scitµ in tanto ·maggior numero qua~to più. vicino spandiment<? del materiale settico. E fra tutti gli alla verticale si vuol collocarne il . tronco. Io sogli<l antisettici consigliavo, · come pii\ ~ttivi e meno far mantenere questa posizione, che è ben tollerata · dannosi; l 'alcool, la tintura di iodio, e l'etere, dagli ~ermi, per quattro o cinque giorni, dopo d·ando però la preferenza a quest'ultimo, che già i quali gradatamente faccio loro ass11niere il . deaveya dato buona prova di sè come liquidu di - cubito ordinario dorsale o laterale a seconda dei lavaggio nel trattamento della peritonite acuta casi.• generalizzata, in base al risultato di alcune .mie Per tutto il tempo che rimangono nella posi-, esperienze .colle quali avevo dimostrato: . zione di Fowler sottopongo gli operati anche alla 10 che l'etere messo ad agire sulla sierosa peproctoclisi permanente, a goccie, valendomi delritoneale non è in grado di dar luogo alla forma- 1' apparecchio costrUtito da Galante, che meglio zione di aderenze n è ad altre complica~ioni degne di qgni altro risp.onde allo scopo. Esso. è semplidi nota; cissimo: consiste in un tubo i gomma di cui un'e2° che l'etere, usato a scopo preventivo tutte stremità com11nica con un recipiente di vetro da le volte che il peritoneo durante l'atto operativo enteroclisma contenente il siero fisiologico, e l'altra rimane inq11inato, garantisce in modo sufficiente con ·una sonda intrarettale; a metà circa del tubo è inter.c2;lato un contagoccie ed un regolatore a .vite, dall.a peritonite post-~perativa. · Ora però, alla distanz.a di quattro anni, durante di cui 15 gocce corrispondono ad un cc. di siero. i quali ho usato sistematicamente l'etere come an- · Per mantenere la soluzione :fisiologica calda o si tisettico peritqneale in ogni intervento sospetto, può aggiungerla a piccole dosi di frequente neldeb\lo dichiarare che le mie constatazioni speri- 1' enteroclisma, o s~ può-far passare il tubo tra due • mentali non hanno sempre corrisposto nella realtà bottiglie di acqua calda poste fra le gambe delpratica, perchè pur tropp,o ho dovuto osservare 1' ammalato, colne éonsiglia Giordano~ ' • La quantità di siero "1J_e io sono solito adoprare qualche insuccesso. Perciò in questi ultimi tempi ho pensato ài in- nelle 24 ore con questo m~zzo non supera i quattro tegrare, per c0sì dire, l'azione dell'etere associando litri: --u n tale quantitativo tp.:i, si è a·i mostrato altri mezzi che ordinariamente véngono usati con sempre sufficiente. Non sappiamo ancora con precisione qual sia qualche vantaggio nel trattamento post-operatorio delle peritoniti diffuse, e principalmente la il meccanismo di azione delle istillazioni intraposizione di Fouler e la proctoclisi permanente di rettali di soluzione <fisiologica; secondo alcuni 1 esse determinerebbero nei linfatici peritoneali una :Murphy. La posizione di Fowler, a tronco sollevato, ha corrente inversa alla normale onde i prodotti lo scopo di ridurre . la superficie di assorbimento , to~si-infettivi eventualmente formantisi entro la del peritbneo. Basta solamente ricordare il grartde sie~osa sarebbero facilmente e di continuo allontapotere di assorbimento del peritoneo in rapporto nati; secondo altri invece, stabilendo nell'intestino alla sua enorme estensione fu superficie, più di una corrente continua, ne provocherebbero le r 7 .ooo centimetri quadrati secondo Wegner, per cop.trazioni peristaltiche in modo più. attivo e comprendere l'importanza che deve necessaria- favorirebbero cosi il potere di assorbimento della _ 1nente avere la limitazione, ad una parte circoscritta sierosa peritoneale. Comunque sia, sta il fatto che gli infermi sottodel peritoneo, degli eventuali essud?-t~ .s ettici. Se poi si considera, dice Fasano, che nell!i sua por- posti alla proctoclisi, presentano un çlecorso. post· zione diaframmatica esistono· gli stomi linfatici, operatorio ideale; il polso se dapprima, alla fine scoperti da Recklingaùsen nel r802, comunicanti de~'intervento, era piccolo .e vuoto, in parte ora · coi vasi linfatici sottosierosi e quindi per mezzo diventa valido e pieno, il respiro da frequente e clel dotto toracico col sistema sanguigno e che que- superficiale si fa perfettamente normale, l'addome sti stomi no~ si poterono dimostrare Ìn nessUD:' al- si mantiene ben trattabile, non JJ:?-eteorico, ed i dotra parte dèlla sierosa, come venne ammesso da lori inerenti all'atto operativo mancano o hanno lievissima durata. Ma quel che più conta nessun ~Iuscatello, maggiormente si comprende quanto segno clinico di sepsi peritoneale sia localizzata ' ralore possa avere il procurare di ra-e-cogliere i che diffusa è dato di osservare anche se l'operaliq1ridi settici, che eventualmente si possono forI
'
'
(2) I
•
•
•
[-l\.NNO XXVI, FASC. 16]
SEZIONI PRATICA
zione aecompagnandosi ad un inquiname!1to più o meno esteso della sierosa ci lascia ~olto perplessi sui suoi risultati. , Da 9.uando uso la disinfezione del pe.J:itoneo col1' etere ed adotto nel trattamento post-operativo la posizione di Fowler e la proctoèlisi permanente di ~I~rphy con soluzione fisiologica, io non ho osservato alcun caso di peritonite in quei numerosi interventi laparatomici nei quali è avvenuto l'inquinamento della sierosa o con il contenuto ga .. stro-intestinale o . con essudati settici.
CONTRIBUTI CLINICI. r.Gnsiderazioni pratiche d'elioterapia I
per il dott. AI4ESSANDRO PRATI.
In. onore· già presso gli Antichi (ed Erodoto ci ha dato una descrizione chiara e precisa delle sue indicazioni e della tecnica) l' ~liot~rapia fu praticata dai Greci negli arenaria o eliosi, e dai Romani· nei solari~, che erano numerosi n elle case private; oltrechè nelle pubbliche t erme, è o·ve t 11t t ora 's e ne -çedono le \'"estigia. Ripresa dopo la 11otte medioevale, sulla :fine de! sec. X\"III, incontrò presso m edici ed anche presso empirici favore sempre m aggiore ; n1a è solo sullo seorcio clel passato secolo, .ch e dall'empirismo comincia ad entrare n ella fase scientifica. Grazie alle scoperte sulla luce solare e le varie radiazioni, ha principio allora, nel Mezzogiorno della Francia, specialmente, n ella Svizzera e persino sotto il pallido sole-della Danimar ca, ad opera del Finsen, con scarsa p artecipazione dell'Italia, quel largo movimento di ricerche :fi.sico-sp erimentali, che intensificandosi sempre più, insieme alle osservazioni di clinica e di elioclimatologia, doveva inalzare l'eliot. alla dignità dì vera branca scienti:fica della medicina. · " Così, della luce solare, fattor e essenziale della , cura,, ci è nota, oltre la sua composizione, anche la natura, estensione e proprietà degli elementi costi~utivi, ossia delle varie radiazioni, il loro modo ùi propagarsi e le con dizioni, che tale propaga:zione fa\:oriscono e q~tacolano, don de derivano l'intensità dell'energia solare e la ·su a efficacia curati,·a. Da queste indagini scaturiscono le prime leggi della ·p ratica elioterapica, ch e possono così formularsi : A) La quantità di radiazioni chimich e e di radiazioni calorifiche nel raggio solare è egualm ente proporzionale tanto al monte, come al piano, m entre la dispersione globa~e cla 2000 m. cl'altit11dine :fino al livello del m are è p raticamente nulla. La perdita che, al contrario, subisco110 i raggi
attraversando nebbie o nubi' è conside.revole e quindi la con<J-izione fondamentale per la cura è un clima se~co giornate soleggiate; . B ) L'aria ambiente fredda ostacola l'efficacia del bag~o di sole; . C)- l,a quantità di C?lore solare~ di cui può beneficiare un soggetto, aumenta in proporzione doppia della T ambiente dell'aria, ossia è di zoo ni ambiente a 1 00, di 300 a 150 etc.; .I!) L'azione delle radiazioni chimiche aumenta parallelamente ed in rapporto allé radiazioni calorifìch~, però inolto più intensamente, di m odo che se .a 10° si h a un effetto chimico N , con .11na T di r2° si ha 2 N, e cioè :un effetto doppio con l'aumento d i soli 20. (1) · . . Pertanto dalle leggi in C e D si può dedurre clJ..e, riscaldando leggermente la camera, è possibile prendére un bagno di sole, caldo, anche in stagione fredda, con aumento, tnoltre, dell'effi.cacia stessa del bagno. Ci è pure nqt:;t l'aziot?-e della luce solare sugli or·ganismi, rlagli in-finitamente piccoli · a quelli supe4 riori ed all'uomo. · Importante al ri'g uardo è l' azione battericida propria célleradiazioni chimiche, ch e presentan~ intensità grad u almente m aggiore d all'indaco proceden do verso il bleu, v iolett o ed ultravi oletto, inentre ii1tensissima è l'azione dell'u. v. estremo, il qu'a le h a poi effetti addirittura abiotici. I ,e radiazioni chimiche hanno p otere di penetrare attraverso ai tessuti, esercitandò quindi la loro azione, oltre· ch e in superficie, anch e nell'interno dell'organìsl!}.o. Il che · è dimòst_r ato con certezza per le l?iccole profondità (Finsenterapia del lupus), mentre P~~ le profondità maggiori il. fatto è pure anu:nesso, m b ase a numerose prove fotografi.che ed ~ favoreyoli 1dsultati clinici ; risultati a cui è probabile, tuttavia, ~ontribuisca in gran parte l'organismo st esso, il quale all'azione solare risponde attivamente e intensamente. , Inquantochè la luce solare, oltre 1.1n int..enso laVOf~O .atomico- molecolare, dovuto alle \ribrazioni rapidissime delle varie raà iazioni, che nella ma· teria trasfondono le loro possenti en ergie, determina import~nti fenomeni 'o rganici e funz\oµali. Dei c1uali, oltre l'azione microbicida sopranotata, i pitì importanti da segn alare sono: a.) la pign1entazio11e, generalmente considera~a quale seg11~ di resistenza organica e cli pro- · nost1co favorevole; · b) la '~~socosqìzione o la vasodilazione c11tanea, sanguign a e linfatica, accbmpagnata da diapedesi leucocitaria e da fagocitosi , con effetto locale risol,rente _e sclorasant e, e sugli organi ptoJ
e
\
(r) Atti del Congresso di Cannes,. · aprile 1 9 1 4 : G. BAUDo'UIN, Gaz. des eaitx. Rue Humbold 3
Paris.
/
' •
, ,
•
• •
IL POLICLINICO
[ANNO
·xxvr, · FASC.
iondi decongestionante, insieme al miglioramento e durata dell'esposizione al sole, sulla tempera- · della circolazione generale, dbvuto principalmente tura del bagno (caldò, tiepido, freddo) e sulla du- .. .all'azione ipot~nsiva o ipert~nsiva del bagno -calde rata del trattamento, ·che deve essere in rapporto alla natura della malattia e all'età, costituzione o del bagno freddo; :fisiopatologica, reazione e tolleranza del malato. e) l'iperlunzionalità della pelle e dei reni, 'l;lonchè l'aumento deije ossidazioni e degli· scamb~, Il quale deve perciò essere sorvegliato dal medico . donde effetto disintossicante sull'organismo e sti- per quanto interessa tempèratura, polso, respiramolante dei processi di nutrizione, con sviluppo zione, stato degli emuntori, composizione de1 più accentuato dei muscoli, peli, ossa ·e accresci- san.gu~, peso corporeo, pigmentazione, andamento del peso corporeo. Inoltre, aumentano i glo- . · mento della malattia e stato generale> essendo sem- . buli sanguignì, insieme al tasso emoglobinico, pre necessario stabilire un tiattamènto individuale mentre diminuisce la poichilocitosi; vi ha azione e speciale per ogni singolo caso, e non generale. analgesica eGl àzione sedatica sul sistema nerv9so,· Agli studi clinici poi s'accompagnanb ricerche elioaccompagnato da sen.S6 di euforìa e di maggiore logiche e metereologiche, allo scopo di determinare • per ciascuna lotalità le condizioni essenziali e energia. . . Da questi molteplici e:ff~tti fisio- biologici sca- indispensabili all'esecuzione . della pratica, e cioè turiscono · razionalmente le varie indicazioni cu- l 'insolazione, la sua durata giornaliera~ secondo le stagioni, le condizioni della località in rapporto :rative. Così, (oltre le tbr. chirurgiche ~esterne, che co- all'igrometria, nubi e v.:enti, l'orario d'applicazione .. stituiscono l'indicazione pìù conosciuta, sono sot- (mattino, pomel:"iggio) ,. l'esposizione della località, toposte al trattamento solal:"e anche le tbr. sua protezione, etc. Indagmi pure sono state profonde e viscerali, con succ·essi notevoli e, nei fatte per la ricerca di materie trasparenti, permeapti"li stadi, anchè' definitivi; e ciò, oltre che nella bili alle radiazioni (celluloide laminata), con cui tbr. polmonare, nella .. adenopatia mediastinica, proteggere le parti insolate, come pure p·er trovare peritonite, enterite, nefrite e nelle affezioni in- strumenti e metodi idonei a registrare le ore d'infiammatorie dell'utero ed annessi,. dolorose od solazione (eliografi)" ed a misurare l'intensità glo.. emorragiche. La cura poi « fa meraviglie », ~osì balé o parziale delle singole radiazioni, ·non chè si esprime Revillet, nei disturbi m~truali, essendo la loro temperatura (che è diversa da quella amil sole un potente emmenagogo. biente) in rapporto all'applicazione,I secondo le La stessa è indicatfa, inoltre, in tutti i casi di diverse indicazioni cliniche, qi un bagno caldo, indebolimento organico generale, impoverimento tiepido o freddo . del sangue e rallentamento della nutrizione, e Dalle cose dette si può compre11dere, con1e non t quindi nelle convalescenze protratte, ~urmenage, , basti esporre un malato al sole per fare l'elioteraetà avanzata, anemie da clorosi, pretuqercolosi, pia. E se un empiriC'o di talento, quale il IRikli, tra11ma, crescenza, cachessia malarica, nella gra- potè verso la metà del secolo $Corso praticarla cilità, :o.eurastenia, enterite cronica (essendo il sole con successo (il che, del resto, è quanto accad,de ' . antispasmodico e regolato~e peristalti~o), scrofola, . anclie al Knéipp nelle cure idriche) è ovvio, che rachitismo, ricambio, .int.ossicamento da e1ccéssi solo il medico, come per le altre cure fisiche, è i~ dietetici o da infezione, ed in generale nelle malat- grado di conoscerne le vere e precise indicazioni e tie cronicl1e accompagnate da depres~ione nutritiva controindicazioni, e, oltre associarvi, all'evenienza, e nervosa co11 atonia gastroepatica e i11su-ffi.- altri mezzi terapeutici pccorrenti, applicare con le modalità, che ogni singolo caso''richiede, le norme cienza renale. I,'eliot., poi, per le st1e proprietà riduttrici, anal- tecniche del trattamento. Il quale, esposto in breve, nelle sue linee gene.rali gesiche, sclerogene, emicrobicide è eccellente mez~o di cura locale, e cosi mostrasi efficace nel lupus, e di m·a ssima, si pratica come segue. Si sceglie un ed al riparo dai venti, evinelle piaghe, atoniche di qualsiasi nat:ùra (varici, lt1ogo bene soleggiato • bruciature, geloni), fratture, specie se aperte, tando i molesti riflessi e, se l'"ambiente non è situato contusioni anche con perdita di sostanza, lussa- completamente all'aperto, tenendo conto, per quaµzioni, periostiti e osteiti :fistolose~ miositi infettive, to riguarda la durata delle sedute, della notevole quantità di radiazioni che provengono dalla , ..olta atrofie muscolari. Alle indicazioni ~gue la conoscenza degli ef- celeste. Il pazie11.te munito di adatto schermo pel capo, fetti nocivi (eritema, colpo di sole, intolleranza, crisi di salute, seco!1do lVIonteuis) e qt1ella sulle con- di occhiali affumicati e di leggiere e corte mutandine da bagno, espone nudo il corpo intero all'at r oindicazioni. Alle quali, .poi, so110 con efficacia opposte 11orme zio~e cliretta -del sole, incomi11ciando clai piedi il primo giorno e passando nei giorni successivi graprecise di tecnica e posologia. Queste si fon c.l a110 sull'estensio11e, graduazione cl atamente alle gambe, coscie, aclclome, torace, \
•
'
•
16J .
(4t
•
' •
•
-·
•
rANNO xxvi,
FAsc. r6J
SEZIONE PlUTICA >
collo e testa. La durata dell'insolazione su ogni '. La. sorveglianza medica occorre, tuttavia, .. parte la prima volta è di 5' a 20' e si raddoppia, anche in seguito) specialmente in riguardo ai sogtriplica, e così via, a mano a mano che si passa getti impressionabili, deboli o int~sicati di vec. alle altre parti del corpo. Raggiunto il collo e la · chia data, nei quali può presentarsi, dopo un mese testa, vèrso la :fine della prima settimana, l'insola- circa, uno stato di cri&.i con sintomi di esaurimentq> zione continua..graduale sulle varie parti per un' al- nervoso, malessere genei:ale, riacutizza~ione di tra settimana, finc4è il collo .e la testa siano e- disturbi o f.atti pr<igtessi (poussée congestizie .sposti per l h. · · ·negli artritici) etc ... , Da questo momento si fa l'insolazione completa Si sospenda allora il trattamento speciale, dell'intero· corpo fino dall'inizio della seduta. Sul :fi.nchè col semplice bagno d'aria, qi1alche d·o lce applicazione idrica e alimentazione moderata e principio le sedute sono 2-3 nella giornata, finter-·. • calate da l h. di riposo; in sègill,to raggiungono la leggier.a , non sia ritornata la calma .e regolarizdurata giornaliera, complessiva di 3 e fino di 6 h., zato il circolo. ' . Vista ·così l'importanza e l'efficacia dell'eliotedevono sospendersi Yz - l h. prima del. pasto di mezzogiorno, per impedire che ·insorga inappe- rapia,· nonchè l.a sua· tecnica generale, rileveremo • • tenza. ' ora, come nel Congresso di. ·~annes del 1914(1) ne Più efficaci sono le ore dalle ro alle 14, che d'e- sià stato messo in evidenza anche l'azione sua prostate, p~rò, non converrebbero per iniziare il trat- pria, intrinseca e speci~ca, indipendente da fat .. . tamento, essendo il caldo eccessivo. · · . . tori climatici o da altri eleµienti .terapeutici. In quanto alla scelta dell'ora, tuttavia, bisogna, ·. X essunq ha mai ·pensato, esclama N ogier, di aver rigi:iardo alla natura' aella malattia ed alle curare le adeniti, esponendole .se~plicemente alcondizioni :fisiopatologiche dell'infermo, in modo 1' aria. ' da poter ·applicare, a seconda dei casi, un bagno · Aimes afferma, che a Palavas (Montpellier)· si caldo, tiepiçlo . o freddar ossia un bagno,· che mi- osservano di frequente malati, i quali passano . ' surato, non con un termometro comune, ·ma ad. tutta la. giornata sulla spiaggia, ma sotto ·1a tenda, es, coll'eliotermometro di \ Tallot abbia una tem- tardando lunghi mesi a guarire; . se questi malati peratura, rispettivamente, superiore a 37° e :fino a sono -~vece insolat.i, guaf\iscono ràpidapiente. 400-44°, inferiore ai 370 e fino· a 310- 330 oppure 11na Sarebbe difficile dimostrare più chiaramente te~peratura al disotto di quest'ultimo limite. l'effettp favorevole della curi solare. Questi limiti non sono assoluti, dovendo essere Gaujoux riferì di un ragazzo, convalescente di messi in rapporto colla temperatura del soggetto peritonite tbr. saccata, con larghi ingr?ssamenti, e colla sua stessa costituzione. . accompagnata da dini~gra.mento progressivo. Fi. Così, per un convalescente, che presenti tempe.. glio di pescato~i, viveva continuamente sul mare; rature molto basse, comincierà per lui il bagno ma ottenne la guarigione completa, .solo, • dopo , caldo ad un limite inferiore a q11ello indicato so- un'esposizione di sej mesi al sol.e. Anche Leo fece una comunicazione su due casj pra, mentre in un soggetto debole si potrà arrivare • al bagno caldo solo dopo un'allenamento ~ompiuto di peritonite, che insorsero mentre i malati vimediante il bagno tiepido~ Per 1111 trattamento ve·vano al mare. Il q~ale quindi!noµ valse ad im. locale, regionale, il periodo d'adattamento può pedire l'insorgenza della malattia, mentre il sole essere abbreviato in confronto di quello ora espo- costituì, anche qui, la condizione sine qua non sto, che è. relativo ad un trattamento· generale. della guarigione. Il dr. Berhnard di St. Moritz, che, insorto contro ·A seduta ultimata, ·come del resto per predisporre un soggetto .c he sia freddoloso, sono utili il dogma della specificità: del, clima marittimo frizioni con ~lcool in ambiente caldo per attivare nella cura dèlla· tbr. esterna, aveva ottenuto benefici effetti dal trattamento climatico alpino, le funzioni della pelle,. Durante il periodo d'adattamento, e cioè per fu indotto. ad adottare metodicamente l'eliot. lin paio di settimane, compete esclusivamente in seguito ai risultati ottenuti da prima, nella al medico, oltre la direzione, anche la diretta sor- cura di una vasta , piaga addominale, assolutaveglianza del trattamento, essendo .necessario e- mente, ribelle agli .ordinari metodi curativi, dove il • sercitare un regolare e diligente controllo sulle successo fu rapido e decisivo, e, poi, su tre casi ftillzioni dei principali sistemi, sull'andamento (lupus, scrofuloderma, omartrite) che furono, cudella malattia e sullo stato generale, seg.Uendo rati e guariti, esclusivamerlte per mezzo del sole (2). Ed anche _.t\.ndrieu, dopo a vere al Congresso però, quale criterio più s~curo, quello destinto del grado di pigmentazione .della pelle; ,. in quantochè stesso sottoposto a critica minuziosa e severa i è assiomatico, che un n1alato bene pigmentato rist1ltati dell'eliot. conseglliti sitl mare nel trattapossa esporsi lungamente e liberamente all'azjone (Ì) 1. c. . (2) L'Elioterapia... Dott. Ro.i\.TTÀ. Hoepli, 19r4. solare.
,
~
\
(5) ,
•
I
l
•
• IL POLICLINICO
•
XXVI,
F~sc . 16]
m e11to delle tbr. esterne, ne ammette l;azione fe- pianura e nelle stesse città, avere efficace ed utile lice sullo stato generale, indiscutibile, insieme applicazione. . · al miglioramento . dello Stato dellaRfuusculatura; . . Infatti, fino dal 1853 Vanzetti praticò con sue, che colla cura marina ,e la sola aereoterapia non cesso a Padova la cura solare nei morbi articolari sono così solleciti e brillanti. Certo, il mare ed il a l~nto decorso e ~elle osteoperiostiti; e qua."i inonte possono coadiuvare.l'efficacia· cmativa del contemporaneamente la. scuola di Lione, in quel sole, sia per le condizioni più propizie d'atmosfer~ .' · clima brumoso, intraprendeva lo stesso trattae d'ambiente da essi offerte, come per gli effetti mento nelle artriti del ginocchio e quale ricostitonico- stimolanti propri di quei climi; ma, tut- tuente generale dell'organismo; trattamento che tavia è:sempre alle propriètà intrinsiche e specifi.~he con Poncet, sopratutto. .divenne, come egli afferma dell'azi~ne solare, che devonsi gli splendidi e ra« l'ausiliario più efficace, l'agente indispensabile pidi risultati, che ottengonsi colla elioterapia. · per la cura d.i ogni tbr ... ed è applicato_in i;nodo La quale, pertanto, è risultata efficace, con1e al sistematico non solo nelle tbr. locali, ma anche i11are, prima, . ec1 al monte, poi, cosi altro.ve, alla nelle v.iscerali ed in numerose altre affezioni cropiant1ra ·stessa, dovunque si presentino le condi- 11iche. n zioni n ecessarie ed indispe11sabili, e cioè dovunque Pure a Pa.dova « nei raggi di sole », aperti nel risplenda il sole e l 'insolazione sia a s~fficiehza 1905, i risultati .o ttenuti in un period.o di oltre nove prolungata. anni e su un numero considèrevole di bambini, Il che non. p11ò essere difficile realizzare in al- dal <lr. Randi furono d ichiarati meravigliosi su cuna r egione del piano, da noi, dove si hanno, lesioni tbr. cc di parti esposte al sole », e cioè in • t1el pati che sulla costa del Mediterraneo, 2500 i1umerosi casi di adeniti sottomascellari e ceròre di sole nell'a11no, d i fronte a 1600 ore nella vicali e di osteoperiostiti delle d ita. E ·si noti, che Germania e 1200 nellJinghilte\ra; da noi_, dove l'e- qui l 'elioterapia era soltanto locale e quindi si 11ergia solare, pr~rchè si evitino luoghi soggetti a rinunciava ad usufruire degli effetti più generali nebbie, fumo e polvere, è intensa, essendo essa in , ed intensi derivanti dall'esposizione al sole delrapporto, principalmente, all'altezza del sole sul- l'inter<? corpo denudato. Al Kinderspital di Bal'orizzo11te, mentre è praticamente nulla l a diffe- silea si pratica dell'eliot. sistematica dal 1912, • renza dovuta alla diversa altitudine s. m. clelle ~nche in pieno inverno e « vi si ottengono pi- . . gmentazioni, che non h anno nulla da invidiare a varie ·1ocalità. Da noi, al piano, trovia1no intensa la stessa po- quelle della montagna ... So11<? oltremodo sodditenza attinica; come è dimostra_to dalle pigmenta- sfatto dei nostri rist1ltati. >i così diclùara il direttore zioni, rapide . e marcate, che vi si ottengono nei prof. Vlieland. (1). Anp.and- Delille nella Presse Mèdicale, 1913, afsoggetti insolati. Se1-be11e debba!?i al riguardo notare, çp.~ a tale ferma che cc i fatti hann? provato, che parimenti fattore si abbia te11denza, ora, a concedere impor- al piano, 11el centro della Francia, si possono ottanza minore, che per l'addietro, ritenendosi che tene.r e eccellenti risultati c1 alla cura solare, come l'efficacia della cura solare sia da attribuirsi non lo provano le esperienze intraprese a Lamotteesclusivamente, second.o riteneva Finsen, alle Beuvroil da Hervé, a Parigi da Dufour all'os.pe. stesso àll'ospedale Herold, sole radiazioni attirùche, ma all'insieme delle varie dale Broussais e dall' . L\... . . radiazioni, le -quali favorite, per quanto riguarda trattando con su ccesso una bambina affetta da quelle ad onda più lunga e q·u.indi di potenziale adeliopatia cervicale. A Milano il dr. Emilio Viganò, c~irettore del papiù basso, dalle diastasi cellulari, rappresentano il 14 o~ dell'ene~gia sola:r;e totale, cl i fronte a meno diglion-e Alnbrogio Bertarelli, da più di cinque anni pratica la cura solare sistematicamente e c1i 1 ~~ delle radiazioni u . v. Da Nogier si arriva, anzi, arl affermare, che l'as~ su un numero sen1pre m aggiore di n1alati, sòttosorbinìe11to maggiore d i raggi u . v. determinato ponendovi, oltre le tbr. chirurgiche esterne, piaclall'opalescenza dell'atmosfera ·nelle c~ttà no~ ghe e lesioni ulcerate \rarie, peritoniti tbr., il impedisca, gr azie all'azione è.elle radiazioni ad reumatismo articolare cronico etc. Il trattamento è praticato dal maggio all'otto~ onda più lunga, cl1e si _ottengano effetti elioterapici })iÙ profondi e s11periori a quelli ottenuti al· bre, e malgrado il clima e l'ubiç.aziorc non molto tro,·e, pt1r.chè le sedute siano prolungate suffi- felice clel luogo, nelle cui vici11anze .~.orgono varie officine coi loro alti 'camini fumosi , s i ottengono cie11te111e11te a co111pens.are i raggi assorbiti. Com1111que, la clinica · è scienza d'osservazione, successi brillanti, come io stesso ebbi in ,-a1ie oca11zichè di ragio11amento teorico, e l'esperienza casiÒni a cons~atare. E fu appunto in seguito a ciò, che io fui indotto oru1ai 11a i11 mo do indubbio potuto largamente tlin1ostra re, come, anche lonta110 dal ware a dal ( 1) Dott. RoA'l'TA, 1. c. 111011te, la pratica elioterapica possa, pure alla • , I
I
[ANNO
(6)
•
• (.-\.:s~o
XXVI, FAsc. 16J
'
•
SEZIONE PRATICA
'
..
•
lo scorso estate a far istituite presso le Colonie al c.o ntrario, poco :floriqe, un l'icoolo nucl~o . di Padane Cremonesi un padiglione, dove poterono a~tri ragazzi, i quali, ·con disagio e spesa ~i essere curati coi Qagni di sole una q11indicina di maggiore, erano stati, come pe~ l'addietro, parte· bambini e di profughi, che erano già stati desti- inviatj al mare e parte alla montagna. nati al mare e,d alla montagna. :pei quali alc11ni Nello stesso Cong~esso di Cannes, che aveva 1 erano s0ggetti gracili o anemici ed altri erano af- per oggetto la trattaz;ione dell eliot. mariµa, si . fetti da polimicro e macroadeniti od osteoperio .. . levarono varie ed autorevoli voci in favore dell'estiti e uno da morbo di Pott. stensione e diffusione della cura solare ovunque, L'esperimento coJ;ldotto in riva al Po, ·in tutta anche lontano dal mare e dalla montagna, esistesvicinanza delle città, sebbene praticato in istagione sero condizioni adatte per pratiéarla; e, fra gli altri, . · favorevole, e cioè nel , colmo dell'estate, potè du- Monteuis, che è stimato elioterapista ~Nizza, si au• rare regolarmente solo poco più di un mese; tut- guravà che tutte le città avessero.le loro installazioni tavia, vi si ottennero ."risultati incor~ggianti con e ne fossero forniti ospedali e case private, e ciò a rapide ed intense pigmentazioni; miglioramento · vantaggio di tutti coloro, che non potessero f çi.re notevole dello stato generale. e della nutrizione, la cura marina o, aggiungeremo n~i, alpina. . accompagnato da aumento del peso corporeo anLo stesso augutj.o ripetiall!-o noi pe,r il nostro che negli ·indiviAui più deperiti; processo di ripa.. Paese, così splendidamente favorito dalle sue con. razione e cicatrizzazione dei seni fistolosi attivo e dizioni climatiche, · dove l'elioterapia potrebbe rapido, e, fra l'altro, nella profuga Contar.do Ma- trovare la più larga ed utile applicazione, sopra.. ria, d'anni · 18, riduzione molto s·ensibile di un vo- tutto, permettendo alle istituzioni climatiche, lttminoso pacco glan:iolare del collo. · che ora ne sono impedite dall'ingente spesa, che L'infermo di morbo di Pott, nel quale fin dalla importano le cure marine e alpine, di beneficare prima settimana la cura accennava: a far sentire in sito un grande numero di bambini bisognosi. . in modo manifesto i suoi benefici effetti, influenRotna; mar-zo 1919. zando favorevolmente la formazione della raccolta purulenta sottoglutea, fu costretto ad interromperla <lopo alcuni giorni, per tin disgraziato .ac. ' cidente di vettura. ~ Dim:ostrato cosi, come la pratica elioterapica MALATTIE .DEL SISTEMA DIGERENTE . . possa essere efficacemente ·ed utilmente eseguita • anche lontano dal mare e dalla montagna, dobbiaIl tratta1nento della stitichezza abituale.. mo rilevare che ciò ha importanza non solo sani{S. RITCBJ.E. Edinburgh med. ] ourn., nov. r918). taria, ma anche economico-sociale. ' • Quanti, invero, per ristrettezze finanziarie o La stitichezza abituale, legata alle condizioni per esigenze professionali o per condizioni speciali dell'odierna civiltà, tende però ~ diminuite, in dì infermità non son<;> impediti di portarsi lontano confronto di una ventina d'anni fa. Essa è connessa • da casa, per curarsi nelle stazioni clit?-atiche del con numerosi disturbi, quali torpidit~ mentale, mare o della montagna? abbattimento, cefalea, pallore cutaneo, fiato puz' Rehdu, rappresentante al Congresso de1 Consiglio zolente, dovuti a ritenzione di sostanze alimentari ::.Vlunicipale di Parigi, lamentava che gli ospizi o dei loro prodotti di disintegrazione nell'intestino marini di quella grande metr~poli potevanq acco- crasso, e ad assorbimento di tossine prodotte gliere r 500 ragazzi all'anno, mentre i l;>ispgnosi durante la loro· decomposizione. La stitichezza. provoc·a altresì colite ed effetti congestizi locali, cli ~ura salivano a 50.000! La città di Cremona, con 42.~09 abitanti, men- nelle vene emorroidarie e negli organi pelvici. Le tre prima inviava alla cura clinatica marina ed cause più comuni sono la neglige~a nella evacuazione giornaliera delle feci, la scarsezza del conte8;1piµa alcune diecine di ragazzi, lo scorso ~nno, essendone impedita dalle contingenze della guerra, nuto intestinale (sia per insufficiente quantità, pensò d'attivare invece le sue Colonie Padane. sia per eccessiva concentrazione degli alimenti), Or bene, con una spesa relativamente non in- la secchezza e la durezza delle feci, la mancanza gente e vicinissimo alla città, .Potè beneficare oltre di energia l;lervosa locale o generale. Sono cause 700 ragazzi,· i quali dal bagno di sole e di aria, · a meno frequenti gli spa8mi localizzati all'intestino, ct1i eran·o spttoposti ~ a èorpo denudato l'intera le affezioni dolorose dell'ano e degli organi pelgiornata, dopo un breve tufio nell'acqua, trassero, vici, le stenosi dell'intestino, e la compressione insieme a quelli dello speciale padiglione elio- da parte tlell'utero spostato, de'la prostata interapico, notévole vantaggio J?-ella salute; vantag- grandita, e~c. Il medico deve informarsi anzitutto da quanto gio, che si rese anche maggiormente appr~,zzabile quando fu visto 'ritornare ,in condizioni di salute, tempo dura l'affezione, e quali rimedi sono stati ;
SUNTI E RASSEGNE.
;
(7) .
,
'
-
•
•
•
•
a
-t.S8
•
•
IL POLICLINICO
[-t\.NNO XX\~I; FASC.
16]
usati. Nel caso if! cui con i lassativi si ottengono. Quando sia defi.ciénte la secrezione . biliare, si soltanto scariche liquide è necessario un esame 9t~erranno buonj risultati con piccole dosi qi podo. locale; quando q-q.esto rivela la presenza di feci in- fillma, euvonjmina, aloina. Rlluane ·però una catedurite si debbono àllontanare meccanicamenté e goria di casi, in cui è necessario ricorrere a purganti far prendere poi dell'olio çli ricino, procedendo ad più forti: l' A. consiglia le pillole di Moir, a l;>ase di un nuovo esame dopo qualchè giorno. \ gialappa, scamonea, ed ~loe, che non hanno effetti È necessario anzitutto ins·e gnare al pa~ente secondari di costipazione. il modo di defècare, diffondendosi anche su no- I.. Se la stitichezza è prodotta da spasmo nell' Inzioni, che al medico sembrano assai elementari. testino, l'indirizzo terapeutico sarà affatto diffeMolti credono p. e. di aver soddisfatto le esigenze . ren~e. La belladonna darà .buoni risultati'e talvolt~ della natura con -µna scarica frettolosa ed. ignorano sarà .u tile aggiungerv! anche la morfina in piccole che il crasso ben tosto manda il materiale nel retto, dosi: la dieta va pure scelta accuratamente, eviche ne resta sovraccarico, si dilata, perde la sua tando · gli alimenti irritanti. sensibilità e la facolt~ di svuotarsi spontaneamente. Quando, con la stitichezza abit~ale si accompaIl pa~iente deve .quindi scegliere -qn' ora del& gior- gnano parecchie scariche giornaliere e ·dei dolori nata in 'cui sappia di non e$sere assillato dalla colici, il caso va: studiato accuratamente con tutti fretta, possibilmente a nori. lungo intervallo d ai i metodi, .non esclusa la radiografi.a, proceQ.endo pasti, ed abituarsi alla defecazione giornaliera. poi eventualmente,· all'atto operativ.o nel caso cli · Talvolta le feci sono eccessivamente secèhe e stenosi. dure: ci? può dip~nderè, - o dal f·atto che sono' ri( A. ~ILIPPINI. maste troppo a lungo nell'intestino, ·o perchè troppo scarsa è la quantità di liquido ingerita, o troppo Le enteriti eronic1Je di guerra: diagnosi e terapia. grande quella eliminata per altre vie (sudore nel(Dott. ]AQUES CAR~ES. La Presse 111édicalc , l'estate, orine nei diabetici, nefritici): talvolta ·si. 110 febbraio 1919). tratta di abuso di tè, di eccesso di calce nell'acqua, La si11drome c.omune, con minime ·variazio11i di effetti secondari dei purganti, p. e. a base di soldi poca nmport~nza, che prèsentano i malati fati e· di ra~rbaro. Le cause accennate dovranno evitarsi: è giovevole il bere qualche sorso d'acqua di enterite <'tonica ha origine da cause molto diverse .e comporta un tratta111ento terapeutico la notte od. al mattino,. .non però agli individui ' di una certa età che sono costretti ad alzarsi la va~·io da adattarsi ad ogui singola forma. n1ornotte.per urinare. Quanto al tè è consigliabile quello . b?sa a seconda la etiologia <li essa. _..\gli ef- · fet~f, dunL1ue di . una opportuna ecl efficace techinese meno ricco in tannino che quello del11 Inrapia, no11 bisogna accontentarsi . di porre la dia o di Ceylan. . La mancanza dello stimolo espulsivo può di- diag~osi . genetica e priva di ·v alore: e~ enter.i te cronica » n1a . con tutti i mezzi oercare di sco·pendere da esauri.n_iento, dopo malattie acute, o per anemia, d.a vita sedentaria, ecc: Si tratteranno prirne la natura e l 'origin,e · esatta. r) Una enterite cr_oni~a pt1ò essere la co11._ ele condizioni generali e si farà una cura locale col massaggio e l'elettricità. In questi ~asi la dieta g·11ei1za · dì una antica i?if e~io1i e ani ebica ac·u.ta. è di grande importanza; si consiglieranno· il pane ' Nel reperto di ·amebe c.1issenterich e o di cisti di integrale: le verdure, le frutta; le bibite Cli acqua queste · nelle feci possediamo . l 'el.emento 111ifredda mezz'ora od un'ora prima del pasto. In g liore per fondare co11 tutta sicurezza la diaogni caso. vanno sempre proibiti i medicamenti che gnosi'. Tale rjcer<:a· va jntrapresa co.n le preprovocano violenta peristalsi e scariche aaquose. . cauzioni · necessarie, sp.ecie nei casi difficili e Nella maggior p a;rte si potrà prescindere da ogni ·dubl:i (es.a me deiie feci emesse di recente; prelassativo o ricorrervi solo .çome espediente tem.. levasmento del materiale per l'esa1ne dai fioccl1i poraneo per ricondurre l' intestino alle sue abimuco-sanguinolenti ed in certi casi anclte dal 1nuco aderenfte alle uloe11azioni iret.rtalli messe tudini. Ad ogni mod~, va fatta una scelta caso per caso. Quand? le feci sono secche e du,re, è utile l'olio i11 eVidenza con la rettoscopia; riattivazio111e, con determri.natiJ p.rcx:tedimenti, dclla forma e di vasellina che può mescolarsi a parti uguali con ' . estratto di malto; se ne prendono due cucchi~i dei movimenti delle amebe, specie nella stada tè al giorno, aggiungendovi ogni volta 2 goccie gione inverna le; arricchimento ~elle feci con cascara sagrada. Se le feci non sono secche, lo pt1rganti, irritanti intes~n·ali, ecc.) e con la cozolfo ed i suoi preparati saranno giovevoli, per · noscenza sicura dei caratteri C'h e Yalgouo a differenziare amebe patogene (histolytica, mantenerè molle il· contenuto intestinale. Nel caso in cm sono necessari i tonici, vi si può associare un tetragena, minuta) dalle non patogene (amoeba, poco di belladonna, che agendo sul sistema paracoli, ecc.). Precisata la diagnosi non resta che simpatico, inibisce lo spasmo. la curra. Nel cloridrato c'Pi emetina l 'e11terite
•
~
•
ne
(8)
•
•
•
'
• • • •
•
•
•
•
.. .
-
[ANNO XXVI, FASC. 16] I
•
SEZIONE PRATICA •
•
amebica acuta serupl(ce ha il rimedio specifico ri te bacillare acuta e ·dopo di allora ùon • s i •sono eroico; nelle forme c~o11iche però ,.,non. è questo più rimessii completamente in salute. 1 :il sale ~ emetioo. che megl·i o corrisponde: è La guar.ig1one ip. queste forme si ottiene con da preferir8i l'ioduro doppio. ·di emetina e bi- la cauterizza·ziori.e delle ulceri intestinali fatta ' smuto ieJJ_e ~a som1ninistra1to :(con: }e opporsulla gmaa ·della rettoscopia (lVIathieu) é con tune cautele) per . I~ giorni SUCCe5SlVÌ alla dose i.in trattamento g.enèrale adatto : siero antidisdi cgr. 18 pro die div:isi in tre capsule gelati- senteri-co, vaccinoterapia paratifi.ca. nose, una per ogni pasto. Ad evitare possi5) ~a un'enterite cronica può esser legata anbili ricadute è necessario ripetere la cura ogni cora ad. una ·i nsiifficienza diges.t iva funzio1iale. tre mesi, ògni sei mesi, ogni anno a seconda la 111 tali contingenze tutti gli esami sono negagravità dei feno~eni. Ravaut raccomanda di tivi : r~enterite è ca:usat.ia da ttn'anomalia della dare agli infermi per 12 giorni, altern~ndo i . muoosa intestinale cl1e consiste o Jn una insufdue medicamenti, da 5 a 20 cgr. pro die di ficiente secrezione delle ghiandole digesti ve · o novoarsenobenzo1o é d,i 'ioduro di ematina e i1n U1:J.a ,/incompleta assimilazione delle sostap.ze it1gerite. bismuto i~ capsule gelatinose. Il più d·elle ,·olt<; siffat~i disturbi enteritici 2) Un altro gruppo dri enteriti crop.iche è c1uéllo do\Tuto ad un'in7ezione intestinale per sono la conseguenza di un 'antica infezione ' ' opera di diversi parassiti : lam·bli~, cercOltllo- tifosa. . . nas, tetramitus, tric.oruona-s ed ancora pi'f:t . ·un pasto ·di .prova ~datto (carne arrostita e patate; riso e burro) somministrato per 48 ore raramente anchilostom,"l, ascaridi, tri00cefal-O. . . Anche in questi casi l'esame dele feci, per la e. l'esame delle feci emesse in questo periodo presenza di individui adulti, di cisti o d_i uova, di tempo stabiliscono il grado ·e· la natura dell'insuffici.e-nza intestinale. Il risultato dell'esame mette in chiaro la diagnosi. Le enteriti da lamblia sono quelle che più ·debbono .preoccu- regola a sua volta . la terapia . La son1ministrain q·uel dete11mipare poi.cl1è trattasi quasi s·erupre di enteriti zione dei fer·menti digesti vi che . caso fan110 difetto, di limonee clç>ritlriche, gravi, interminabili, facili a recidiva.re. Con- 11.ato . . tro tali parass~ti non si hanno mezzi specifici di solfato dti soda a digiuno ~ostituisce la cura di cura: a seconda la \rar.ìetà dell'ospite i <;li- della malattia. In og11i caso di enteritè cronica sturl::i intestinali cedo110 più o meno rapida- la prova accetl,lla.ta non andrebbe inai traRicurata 1nente all'azione del timolc> (tricocefalo, asca- 1nal1atti1a. In ogni _.caso di e11terite cronica la ride, al;lchilostoma), della trementina (tricomo- pro,·a accennata no11 · at1drebl:e , ma.ii trascutata nas, cercomonas, tet!amitu~), dello zolfo (lam- per concedere, a ragion ' ,~eduta, gli alin1entrl. più blia)" o di , altri sussidi terapeutici come la san.· opportuni i quali dia~o il inag·gioJ: rendimento tohina, il felce mascl1io, l'arsenobenzolo, soli all'org·anismo e non ingombrino !inutilmente -Od uniti a cliisteri di nitrato d'argento, pro- 1'intestino. 6) • U1J'esageraz ione delle ferme·ntazio·n i ititetargolo, ecc. 3) In qualch~ caso le enteriti sono dovute stinali può dar ·-lupgo egttàlmente ad enteriti normale proporzione tra germi jn.all'associazione di anielJe dissenfieric1i~ con altri croniche. La . l parassiti intestinali (lamblia, triconomas, ecc.). testinali saccarolitici (60-70 %) e ·g~n1i proteoTali associazi.o ni parassitarie sono importanti a litici è allora aitera.ta prevale1ì'do or l'una or l'altra categ,onia. Praticamente sono p1iù inteconoscersi petichè spesso "Si veg·gono ent~rit1J amebi.che r~s1stere, contro ,ogni aspettati,1a, alla ressanti le di!arree croni.cl1e putride. legate alla cura specifica. l\1a se ad · essa si aggiunge un prepondera~za d~ gerini proteolitici. Colorando · adatto trattamento- per la infezione s~condaria con il metodo del Grani una p1ccola quantità di feci si può ad un dipresso giudicare quale i fenome11i intestinali spariscono. 4) Altr~ v~lte l'esame ~r.rupoloso, ripetuto delle due fior.e sia a causa dei fenome111i ente- · delle feci no11 rivela ·la presenza di nessun par ritici esset1!do i gerL'11i proteolitici Gram resistenti ed i saccarolitici Gram non resistenti. Lo 1·assita. La rettosoopia ~ette ri.n ~videnza o una ulcera uni.ca retto-colica o ulcerazioni intesti- - studio mi1croscopico cosi istituito della fior:a innali multiple : dl muco, prelevato direttamente testinale riesce anche utile per la ricerca di spidalle ulceri, al n1icroscopio non presenta paras- rilli ri quali, sebl)ene non abb-ia110 un'importa11za nelle enteriti cronicl1e, si ac c.:mpao siti; ma las.c ia sviluppare nelle colture o bacilli etl-oloo'iica paratifici o bacilli d1sse1iterici. Ecco un alti:o gnano sempre ad ogni gra\re. ei1terjt~ e . scom~ pariscono quando se ne ha 1~ guarigione. gruppo dri. enteriti croniche assai interessante : La -terapia consiste nella soppressione delle si tratta di -_lindi viùui che hanno sofferto q ual~he sostanze azotate e grasse r.1.elle enteriti legate mese prima cli un'affezione tifosa o di . un'ente-
-
I
•
•
I
1
I
, •
.•
.I
\
' 1
•
'
.
. . ÌL POLICLINICO
•
•
~ germi proteolitici; n ell'uso di <1ualche purgante, nell 'insemento dell'intestino con i ger.trui
antagonist'ici (l~ti .aQidi, f-ormag·gi ·forti freschi, eoc.) . Un reg"ime · prevalentement e azotato conce~so ·per qualche g iorno 11a ragìone delle enteriti da germi saccarolitf ci. Cotitro gli~ spirilli giovano l'arsenico e_ l a dieta priva di Sostanze azotate. . 7) Un'ultima categoria di ènteriti · è ~U:èlla dovuta ad una. vera e propria « sdttn:patosd addominale » in individ1ù affaticati; in · emotivi, ecc. Tali enteriti si. a.ccompagnano setnpre a sintomi nervosi · ~on1e ipetest esia nel ca1npo della regione ~ sola re, dermografismo, ipotensione, e·cc. • !~'i droterapia, sopra .tutto te~.w.ale, i bagni elettrici e l'uso interno di bromtu~i , bèlladonna e yaleriana danno l a guarigione il più delle volte. •• Le di·verse cause:, schematicamen~e ei1umer ate, po~sono riitrovarsi -associate variamente in ogni enteritico e dà\ .luogo a sindromi ch e fanno di ogni paziente un caso a parte il quale .va studiàto mrinutamente da . . tutti i punti di vista per n-On s ubire poi delusioni .nella terapia. E.' necessario cioè, nei malati" di enterite cronica che a poi si presentàrio, di ~on din1enticare 1nai dJi fare un interrogatorio ed un esam~ clinico completo; un esame microscop~co e batterioscopico delle feci ; uno studio della flora intestinale ; la riceoca della utilizzazione digesti ·va. ; l a rettoscopia e l'esame microsropico e culturale delle so' s t anze aderenti alle ulceri qualora queste esis t ano. La diagnosi delle enteriti croniche . se cosi condotta è facile : l a terapià vant agiosa e sodisfacente .. \ D. ~1ASELLI. :
•
•
•
•
Le
emorra~ie
[ANNO
"
XXVI,
.FASC.
: 6]
•
avv~niva al disotto del posto dove le materie si
,
concretano, senza poter precisare altro. ~a diagnosi aifferenziale sarà spesso difficile. Bisogna eliminare la poliposi rettale: l'esame rettoscopico permetterà ·d i farlo. La tubercolosi intestinale può causare perdite. . m a allora l'eliminazione del pus è abbondante .n elle materie ·e · il sangue non è puro . Il cancro del retto dà pure emorragie, ma anche qui il mucopus si mescola al sangue. La massa neoplastica può esser vista o sentita. La dissénteria ~ dà . ra ramente delle emorragie . pure, l'analisi delle evacuazioni q le t"eazioni ema.. tologiche indicano la diagnosi. -,. Le' .emorragie acute, con rialzo di temperatura, prostrazione, senza sintomi netti di colite, possono far pensare al tifo. .La sta~i della circolazione p ortale, l'ipertensione atj:eri~sa, l'emofilia , saranno__~~i1!!inate dopo !'.e same generale dell'ammalato. . . Pe~ le e~orragie interne~ spesso ùif.fìcili La pal- · • parsi il rettoscopio attesterà la loro presenza. · La cura contro l'emorr?gia consisterà mlavature all'hémostyl calde (39°). Il cloruro di calcio, l;ergo-. tina, complete.ranno la cura locale. Nelle emorragie croniche l'emetina è un buon emostatico. • Quanto aila colite concomitante, la cura, at . momento attuale, non dà risultati molto favorevoli_ U . CARPI. (Lu.g atto).
MALATTIE DELLA PLEURA. •
•
Le pleuriti influenzali. . (PR.
] ournal des Praticiens, ' 15 febbr. 919).
CHAUFFÀRD. .
Nel' corso della recente epidemia d'influenza
e oliche. . le coi:p.plicanze polmonari sono state as;;ai fre(R. GoIFFON et J. NORDMANN . •Arc.hives des ma~ quenti: ad esse, per gli intimi rapporti tra· lesioni ladies de l' appareil ' digesti/ . et de la nutr1:tion, polmonari f pleuriche, spesso si sono aggiunte rea1918, p. 384). . zioni da parte della pleura . . Le perè ite di sangue n on sono molto rare nelle L'importanza delle affezioni pleuriche negli coliti, esse si presentano a volte in forma di influenzati è ·sopra tutto grand e dal punto d i vista èmorragie abbondanti, _di breve durata, acute, a dèlla terapia, talvolta assai difficile a d t:cidersi_ volte in forma di emorragie leggiere, di lunga du- Su 2 1 casi d i osservazione d ell'A. 6 riguard ano rata, croniche. pleuriti sier0-:fibrinose, .con moè.icò essudato, cheL'emorragia acuta sopravviene in· una recru- h anno avuto un decorso benigno. In 3 altri malati descenza di colite, oppure segn a il principio di , la puntura della pleura ha rivelato una scarsa . , fenomeni intestinali.· quantità ~ liquido siero- e:t;Ilorragico in cui, sia L'emorragia crontca: può riprodursi durante1>a- con ricerche nµcroscopiche che batteriologiche, recchi m esi, senza che si rie~ca a scoprire alcuna non si son potuti 9imostrare germi di sorta. Bi· lesione. ~o~a pensare èhe in tali evenienze si tratti. di N ei casi citati d agli autori,' il luogo d'origine di . una speciale e benigna reazione p leurica, puraquest e p erdite non si pot~ya osservare col retto- mente congestizia, senza che si sia aggiunta nes. . scop10. suna infezione . La coesistenza d i materie dure o soliè e assieme A parte tali casi d'interess.e molto relàtiv? la al sangue emesso, e il fatto che il sangue usciva complicazione che assume un'alta importanza per puro dopo le evacuazioni, provano che l'emorragia la clinica, anche perchè nell'ultima epidemia si è •
(10)
..
•
•
•
[ANNO XXVI, FAsç. 16~
SEZIONE J.>RATICA
·
.
• ..
•
•
,
-.rnoStrata con unà fttequ.e nia insolita, è la pleurite di altri 5 non ope~ati r morì e 4 giunsero a guari. ·g1one. pnrtJ!lenta. · ., . .. Il trattamento medico cui furono sottoposti gli -In genere, astrazione fatta dalle statistiche ri~ portate durante qu~sta epidemia, lSt gran maggio- infermi è stato il seguente: in tùtti vuotamento . ranza delle pleuriti purulente si raggruppano in della pleura con numetQSe .P~nture; iniezioni intrè .categorie: 10) pteuriti purulente pneumococ- trapleuricbe di siero antis~reptococcìco (40-60 ·,;ick~-; zo) pl~uriti purulente - streptococciche; (le e~. a più riprese); iniezioni sottocut.a nee dello più .gravi); 3P) pleuriti purulente tubercolari. Pleu- stesso siero~ Nei casi gravi sono state praticate· riti purulente determinate da altri germi (6 del anche iniezioni endovenose di siero e, per appirofit-· · tifo; 0 tétrageno; 6 di Pfeitfer, ~o degli agenti tare efficacemente il più possibile dei giorni u:.. p~togeni èell'influenza,. ecc.) sono assai rare. tili per una sieroterapia (a: çaus·a di pericoli di fe.A seconda del fattore etiologico il pus ha ca- nomeni anafilattici nei giorni successivi) si è stati ratteri divérsi: denso, .giallastro, cremoso, che mgl generosi nelle dosi durante la prinia settimana. . . si stratifica col ripos~ ·e privo di sangue nelle pleu- · Al momento pericoloso (8~, ga giornata: in gen~re) -Tifi da pneumococco; è.:. in quelle streptococciche iniezione ena.opleurica di 40-60 cc. di soluzione più sieroso, di colorito verdastro, leggermente eall' r % di bleu di metilene. morragico e ·di facile sedimep.tazlorte. Le pleuriti Il sistema di cura indicato ha avuto un'influenza purulente tùber~olari danno luogo ad un pus siero- favorevolè: ha fatt~ dimin~re notevolmente la grumo~o ~ $jmigliante più a quello stteptococcico temperatura ed haJ I beneficamente agito sul decorso I che a quello pneumococcico. I germi nel pus e- della: malattia. In un tempo variabile dai 4 ai 2 5stratto possono ritrovarsi o puri o associati, ma giorni dopo l:iniezione di bleu di metilene .e per : è lo streptoc(')~cco il gertne èhe domina -nella etio- una durata di 13- 30 giorni si sono avuti .sputi logia delle pleuriti purulente (su 15 casi ben 13 completamente az~rri fin dall'inizio. Tale vomica -volte-lo strei}tococco fu ritro"\)'"ato in cùltura pura) ... ad eliminazione lenta e progressiva non può spieTutte le pleuriti insorsero o durantè le localiz- garsi amm~ttendo una· eliminazione del contenuto zazioni polmonari o appena dopo che queste furono pleuriço per opera delle vie di assorbimento atrisolute. In quale periodo della malattia si mani- traverso la mucosà bronchiale poichè è sempre festino i primi segni çlella pleurite purulenta è mancata una . glaucùria iniziale. L'unica spiegadjfficile assai 'precisa:re, data l'insorgenza insi- zione po~ibile è che si sia trattato in ogni caso di dio.sa e latente dei fenomeni morbosi a carico della ·una pleurite perforante"' che di solito, pur verifisiero~a . . Il caso . più precoce osservato dall' A. è candosi in questi malati, passa inosser-v ata. Se si stato al 30 giorno di malattia·; il più tardivo dal ~cce~tui l'ispettorato tinto in blèu nessun segno • 2~0: in genere può dirsi che tale ·. complicazione di un pio- pneumòtorace esisteva .in tali pazienti. comparisce fra la: roa e la· r 5a gi0rnata. . In uno di. essi, s9ltanto, la succussione, ricercata con il metod0 orizzontale dello Chauffard, fu poDal punto di vista dell'evoluzione clinica le tutp. ascoltare per due, tre , giorni di seguito. Anpleuritj purulente vanno distinte· in du~ cat~gorie: in una la complicazione pleu~ica si rende evi~ ente che l'esame radioscopico non rivelò segni di raccolta gazosa, oltre la purulenta, forse perchè la per tutti i segni noti di un ,grande versatnento i111ito ad uno. stato generale grave. I segni rivela- rottura pleurica era valvolata e troppo scarso il · tori indiretti di un versamento purulento della gas ·contenuto in cavità. La prohi.osi di queste pleuriti purulente para o .pleura (eè ema è.ella parete toracica, reticolo ve- . noso superficiale, reticolo linfo angioitiço, a denite tti'èta-pneumonich~ c:ome si è detto è grave: è ascellare, dolore toracico) sono ma~cati in quasi da sperare forse yn pronostico migliore adottando tutti i m~lati, anche nei portatori. di una v~sta llsistema operatorio ~pplicato ·dal' Béra:rd e Du- 1 pleurite. In ùn' altra categoria vanno posti quei mond di Lione in 22 casi del gen~re: in essi si ebbero casi in cui la pleutite va ricer~ata con molta 2 morti soltanto. La tecnica istituita dai du e chimaggiore cura e difficoltà. I sintomi fisici e funzio- rurgi è quella classica: apertura della· pleurp. ponali sono scarsi e dubbi: i malati tossiscono ed steriormente in corrispob.è enza dell'80 sp azio, in espettorano come d ei bronchitici e dei bronco:- génere, e resezione di ·una costola. Considerando, pneumonitici abituali; all'esame null'altro à i par- · ~Lò, il punto pleurico più declive non già indietro ticolare si nota all'infuori di ·una ottusità o è i una ma 'in avanti essi operano una· contr~ apertura ·ipofonesi in ·corrispon:"' enza di µna base .t oracica auter0-laterale,, e, dopo la ripulitura meccanica cavità e della . parete pleurica, iniziano irriper un'altezza di 4-5 G.ita trasverse ed una dimi- della • nuaone del murmure sulla zona ottusa. Una pun- gazioni endopleuriche con liquidO' di Dakin in tura esplorativa è ·necessaria per co~ermare la modo analogo a quanto si fa nelle artriti puruienti. I risultati di tale metodo sono eccellenti dubbiosa diagnosi. . • La prognosi èi tale complicazione è grave: su e la felice casistica degli AA. fa oµore alla tecnica D. MA.SELLI . 9 casi affidati al chirurgo 7 morirono~ 2 g\larirono; usata. I
J
I
-
•
I
I
1
•
•
..
..
I
t '\
e
•
.
.
.
.
\
•
•
:
492
•
--
[A~NO
IL l-'OLICLINICO
'XXVI,
FASC.
r6]
'
pleurica ed entraré nell'addome senza avere ap~r to la pleurite.purulenta, dipende da una parte dal- · l'ispessimento -della pleura dovuto alle false membrane di. :fibrina coalescenti per adesione . fra loro, dall'altr~ dall'edema e d?-ll'infiltrazio-ite del tes$uto :céllulare sottop~e~rico . L'operazion:e · di empierila • Finora non . esiste · un modo di dr~nare logica.. deve essere dunque praticata s~lla linea angolo-co. ment~, anatonilcamente, completam~nte la pleura. stale, m.a il pun~o .declivè_in cui àeve essere fatta Se si pratica . . )a resezi9ne deija 6a costa sulla linea l'incisione non può essere preeisato esattamente, a ascellare .posterioi;e, come ha recentemente rac- èausa 4ell'ascensione patologica· variabile del cul comanj;ato M. Tuflier, con esperienze prati~a~e . di sacco costo-diaframmatico. E siccome nè le caiavere, previa a'sportazione dei polmoni, si cenpunture esplorative praticate -nei singoli spaz1 , stata la ritenzione di. 1250 ~ 1300 eme. di liquido interc9stali, ll;è la radioscopia possono permetterci nella posizione verticale, di 650 eme .. nella 'posi- di determinare esattamente sul torace sulla linea zioni coricata. La resezione dell'8a. costa sulla li- angolO-costale il livello preciso del bassofondo · .nea .scapolate permette di restàre meno lontani pleurico pat<?logico, 1' A, ha id~atq la seguente 'dal 11m.ite inferiore dell~ plettra, ma las·eià. anpora nuova tecnica: · · . ' persistere una rfteniione di '150 a 200 émc. nella Il primo tempo dell'intervento, l'incisione, èposizione verticale, di 309 eme. nella posizione determinato qalla pillitura ' esploratrice, praticata 'coricata. -~ , · 11el limite inferiore dell'ombra radioscopica. Bene. I chirµrgi si sono così bene accorti che le inteso, la puntura esplorativa vi~rie praticata nella incisioni ·di pleurotomia drenano male, che haru1o regione costo-vert.e rbrale. L'incisione è fatta obliim.mJ.ginato ~ogni sorta di -process6r pèr risç>lvere · ·quame+ite sulla cost~ immediatamente sottostante · la difficoltà. Hanno consigliato, ·come coadÌuvanti. alla-puntura positiva:· dopo sezione del gran dor. . ,della l'lp leurotomia,. posizioni anormali: malato co. sale (e qualche volta del piccolo dentato posterio:te, ricato sul lato a permanenza:o più volte a:l 'giorno, si pratica, come d'ordinario, la resezi?ne della co~ malato sollevato in ·mo:ìo da avere il bàcino pit\ sta. Incisa la pleura, .evacuato lentamente e eonialto del torace. Koen,ig ha proposto perfino di pletamente il versamento pleurico, si fa dà questa mettere piu volte al giorno il malat9. con la testa prima inèision~ eva:cua'trice ed esploratrice l'èin bass.0 per vuo·t are' i éul di sacc<? diaframmatici. splor.a zione col dito della cavità pleuric~ e sopra~ • Si è voluto anche. rimpiazzare il drenaggio semplice tutto del suo basso'fondo. A livello del punto declive • con l'aspirazione continua o il ~ifonaggio. • così determinato si pratica una seconda incisione Il principio, su cui tutti i chirutgi sono d'accc:>rdo, ·de'i piani intercostali, la vera incisione tli drenagche cioè bisogna drenare la pleura nel punto più gio,. in cùi si pongono tubi multipli, grossi e corti. declive, è esatto, ma finora nòn s~è p~nsato che al ·. L'incisiqne esplor~trice non è d?-"enata, ma medic~ta cu1 di sacco costo-diaframmatico che limita la a piatto. - . . .· pleura ·in ba~so, meri.tre vi è una regione della Questo drenaggiq nel punto più declive è da sè cavità pleurica in cui la ritènzione si fa in una solo sufficiente per ottenere la gua~igione ed evimaniera in0lto . pi\ì massiva: quest~ è la doccia tare un gran n1,1mero di fistole pleuriche che dànno latere-vertebrale. Solo M. Walther, nel 1888, ha le altre tecniche. '· · insistito su questo seno largo e pròfondo, in· cui .Un_· altro desiderat11m . re~ta da realizza~e: la devono colare, come le aèque nella valle, i liquidi disinfezione chimica d~lla cavità pleurica che ~c contenuti nella pleura, mentre µ corpo è in decu- celeri la guarigione. M. Tuffier si serve del liquido di bito dorsale. Se si vuole ottenere un drenaggio Dakin, ma con questo mezzo non si.può ottenere il totale .e fféttiv0, è logie~ ed obblig~torja. la resezione · lavaggio di tutte le pareti della pleura. ·S i può in corrispondenza .d el fqndo della valle, nel punto far meglio e' più semplicemente .Basta aggiungere. più declive d-ella parte illferiore della doccia cost&- al drenaggio -totale ~u descritto la disinfezione vertebrale, a livello della riflessione della pleura. gassosa<? ·con vapori. I v~pori antisettici bagnano Anatomicamente, nella posizione . sollevata del egualmente tutte le pareti della caVità pleurica. soggetto normale, conviene di drenare . la pleura L'apparecchio è facil~ ·a improvvisare. Esso comattraverso 1'110 spazio intercostale; ma l'anatomia porta un serbatoio contenente un gas· compresso# patologica· viene disgraziatamente a distruggere la aria o m~glio ossigeno. Il gas si fa gorgogliare per precision~ dell'iÙsegnamento fornito dall'anatomia, mezzo di un tubo in un tlacone contenente un linormale. Il fondo del cul di sacco cost0-diafram- quido .antisettico volatile etere puro o mesc0lato matico di una pleura patologica è rimontato. con un po' di formolo. Poi i vapori sono ripresi Questa ascensione patologica, che bisogna ben co- nel flaoone e per mezzo di un tubo portati nel cavo noscere per non passare al disotto della cavità ple'll:rico del 'malato.
StotJio sul drenaggio· della pleura. Trattamento ~i scelta 'delle pl~urit~. purulente. ~ (Sterilizz.azione · cblmica con i gas e i vapori antisettici). (L. ('HEVRIER. La Presse Medicate, 9 gennaio 1919).
sul
•
loro
•
I
1
•
I
•
( 12)
'
•
,
,
[ .t\NNO
XX"\7I,
J
SEZIONE PR/\TlçA
F.\SC. 16
493
'
Riassumendo, la pleura non deve essere drenata sÙlla Ìinea asc~llare. o scapolare, come insegnano ,tutti i libri classici, se si vogliono evit are le fistole pleuriche e gl'interventi ripetuti: la disinfezione gp,ssosa o con .i vapori antisettici, .congiup.ta al drenaggio logico (parte infériore del fondo della doccia vertebra-costale sulla linea angolC?-costale), realizza il- m igliore, il più completo ,il più perfetto trattamento è elle pleuriti purulente. B. 1IASCI. '
I
Esame batteriologico durantè la cura dell' empiema ..stre(»tocoecieo. ,
'
•
(A. L. GARRAT. T he ]ournal of the _4.merican .Medièal Association, febbraio 19I9).
Nel rapporto prelimu1are della Commissione per lo stu q io dell' empiema si dà una grande importanza all'esame batteriologico; per mezzo di questo si può giudicare il grado dell'infezione o la st~rilità del cavo pleurico post~piemat9so. Gli stu di fatti possono riferirsi anche ad empiemi pro~ dotti. da altri germi . La te~nica del .metodo di cultura è la seguente: si portano in corsia diverse piastre di Petri sterili, in ciascuna delle quali.si mette o.I a 0 .2 di soluzione sterile di t iosolfato di sodiq r/rp normale (la soluzione viene C1 i~tri buita per mezzo d i una pipetta gr aduata ~terile) . Dopo· aver finito le medicature, e · levati i tubi attraverso i quali passa il liquido di Dakil'l, una ansa di platino viene introdotta nella cavità pleurica, evitando di toctar le payet i del tragitto, che conduce nella cavità ; estratta l'ansa, · questa viene messa nella piastra di Petri e lavata n ella soluzione di t iosolfato di sodio. Poi IO cc. di agar neutro liquefatf o si mettono in una provetta dove si aggiunge r cc. di sangue umano sterile, defìbrinato~ la miscela viene versata nella piastra di • Petri, la quale contiene l'essudato pleurico. Il contenuto, distribuito uniformemente nelle piastre, si laséia per 24 ore, dopo· d:i, che si contano le colonie sviluppate in ognuna di qu este. Le culture ottenute presentano una percentuale minima di altri microorganismi; si ottiene di solito pure.sviluppo di colonie di streptococcltl emolitici . • . Queste culture si possono allestire og~ 2-3 giorni, in certi pazienti ogni giorno. È interessante .Jlotare, com e è stato anche descrittò dalla . Commissione , che nel trattamento Carrel- Dakin la cavità dell'empien1a divent~ sterile, il 1111mero degli streptococchi emolitici d jminuisce gradualmente, cosicch~ su una piastra al pri11cipio con go per cento di emolisi e roo mila batteri, dopo latoracotomia e. trattamento con soluzione. di Dakin: per d iverse settimane, le piastre si ottengono sterili. Naturalmente è importante di far le culture almeno 6 ore dopo eseguito il lavaggio della cavità.
~ei casi nei quali non si osserva la gràdu ale di-
minuzione della flora batterica o se questa su.... bisce delle oscillazioni,· bisogn_a p ensare a complicanze, qu ali: 1) f9rmazione di una piccola sacca secon daria dove non a rriva là soluzione di Dalrin; 2) presenza di q~alche frammento necrotjco di una costola che fa d~ parete nella c~vità èell'empiema; 3) alterazioni della sostanza medicamentosa. Quftndo le piastre mostrano diminuzione della flora ~ati:erica, le culture si possono prenèere soltanto due volte alla settimana e fop9 aver otte· nuto per diversi giorni un risultato ·'negativo il chirurgo pu ò chiudere· la C9-Vità. Diversi nuovi fattori sono stati introdotti in questo · studio: · · .. r) si sostituisce il sangue defì.brinato per le culture coti. , k ngue diluito in una . soluzione di . citrato di soélio (o".3 per cento). Questa impeC: isce la coagulazione ed u.na minore quantità di sangue, v iene adoperata; z) il pus per le culture deve esser preso sempre . direttamente dalla cavit à e, non dal tubo di Dakin, perchè il pus del t ubo contiene· meno batteri e 'può ~ssere anche sterile, mentre quello d~lla cavità contjene i germi; .3) bisogna- eseguire le culture anche ,del tr~ gitto che conduce. nella cavità e soltanto quando anche qt1este riescano sterili la cavità p uò esser chiusa. In conclusiòne si può di're che: . r). ·1 esame batt~riologico durante la. cura dell'empiema col 1netodo· della disinf~ziòne di . Dakin è molto importante; . . 2) le culture debbono esser fatte colla secrezione pres~ dalla_cavit à e non dai tubi; . "" 3) le culture della cavità e del tragitto ch e conduce nella cavità debbono dare risultato negativo ripetutamente sterile prima di decidere a chiudere la, cavità; · 1 4 ) una persistente alta_perèe~tu~le di batteri o lln improvviso aumento di questi,· deve sempre far pensare a qualcl1e complicazione nel èorso della guarigione; . s) sangue diluito. nel citrato di sqdio può essere adoperato per le <iulture. ' · Dott.ssa ÙSSLAN. . ~
1
Il fascicolo 4° (1<>" aprile 1919) dplla. nostra SE-• ZIONE MEDICA contiene i • seguenti lavori: I. Prof. A. Ceconi: Splenomegalia emolitica; II. Prof. P. L. Bosellini: Per la . conoscenza dei tumori scircoidi citta·nei( net loro r,appo1to :on gli stati pseudoleucemici; III. Prof. C.. Vignolo-Lutati: S opra due nuové osservazioni di sporotficosi. ' ..
..
\
•
(13)
\
• .. •
\
494
•
• IL POLICLINICO
[ANNO XXVI, -FASC. 16]
STORIA DELLA MEDICINA.
(
b_attuta; esso è sparso di paglia, che viene raramente rrm?s:'a, sovrapponendo altri strati a quelli già ~be cos'era la malatlia del sudore s:id1c1, ~he .qualche volta rimangono per un pe' o sud r anglicns riodo ~ 20 anni, misti con rifiuti e immonèizie, . del . XV e. XVI secolo? (ARPAD G. GERSlltR. Éitlletin oj the ]ohns Hopkins satur~ti ·con urina umana e canina». La presenza · H ospitat). degli insetti tra la classe più povera era una con. • I contemporanei sono discordi circa la data dizione accettata·,. contro la qualfit non si lottava; dello .sbarco del du,ca Richmond, a Milford Haven conoscendo la grande è ifficoltà di tenere ancor nel 1485. Si presume sia stato il primo ago~to. · oggi €iSerciti netti da insetti, potrenio immagi. L'armata invadente ,procedeva 1)er Ja via di Car- nar~, le éondi~ioni del 1485. Per riassumere: l'imdigan verso Shrevrsbury, dove attraversò ·il Se- portazione di una malattia febbrile dalla Franci~ vern; di qui a Newport, Stafford e Lichfield, dove per. mezzo di un esercito è.i predoni, eh~ avevano rimase accampata dal I~ agosto, in territorio trascorso uµa settimana in mare; armata infetta, ' è .lontano da · esausta dalle miei __~ iali guerre cc è.elle RGse » e affa-· palttdoso. Il campo di Bosworth non J4ichfield, e quivi fù combattuta. la battaglia, mata per la scarsità delle :t:Ìlèssi, mai maturate che :fini con la sconfitta e la m~rte di Riccardo I.I I. dur~nte annate fredde e piovose. Le. abitazioni, Tre settimane trascorsero tra lo sbarco e la: bat- costruite· in legno, piccole, affollate, sudice, intaglia e nella marcia gli uomjni di Richmond co- festate di pidocchi, zecche e cimici. Il tempo prirono circa ,200 miglia, marcia rapidissima e più freddo fµì naturalment~ incentivo all'affolla· . ' che faticosa, dato il peso degli armamenti e le strade mento e· allà . ' sporcizia. Abbiamo una combinazione dì fattori mai cattive. Durante la traversata da Havre a Milford . , · Haven, che occupò sette giorni,\ la malattia ~i superata, quale f<>mite. di Ul1-'epi:.emia. G~i sctittori del tempo, che riferirono della m~... sviluppò ~ra i mercenari di Rich11).ond, e, dopo lo sbarco, gran numero di essi dovette essere la- lattia, furo110 tutti laici; le descrizioni dei sintomi sciato lungo il can1mjno. La n1alattia fu rapida- e del modo di diffusione sono scarse, 's pesso. conmente trasmessa agli abitanti, spargendo il ter- traddittorie·. Da esse si può racc0gli~re che l' asrore; Lord Stanley, rtel temporeggiare, addusse saltò ,era improvviso, la febbre eccessiv..a iniziata come scusante la rovina del nuovo morbo. Dopo con freddo: accompagnata da mal di capo, ano·la vittoria, Enrico VII in quattro giorni proce- ressia, vomito, mal di reni e doloi:e ai muscoli e dette su Londra. Dal 21 settembre, Bacone ri- alle ossa; il male attaccava in tutte le età e con , iferisce cl1e ·durante · cinqne settimane cc infinite zioni; uccideva- nel primo accesso nòn solo quelli . persone » vi soccombettero .. Alla :fine d ell'anno l'è.. indeboliti dall'inopja, ma molti dei meglio dotati nel consumo di cibi pidemia si era sparsa su · tutta l'Inghilterra, non e forti,· che abbon:iavano • rispamùando il clero, )a borghesia e la nobiltà. carnei e prepar~ti con molte droghe, e èi alcool. All'acme della febbre sopravveniva il coma, pre... Qt1a11do apparve ad Oxford, insegnanti e studenti fuggirono. • sto seguìto . da morte,, talvolta due ore dopo l'at. . Sin dal 1482 era esl.stita in Francia una mici- taéco. Tutti gli autori insistono sulla circostanza diale malattia, chiam'a ta da Mézeray cc da11gereuse che~ dopo ~4 orè, un s~dore profuso e nauseante ' . et n1ortelle », che, quan'tunqµe non èontagiosa, emanava dal corpo,, a cui seguiva o una guarigione attacca,ra gra11di ·e piccoli, una specie di · febbre soµ.ecita o una lenta e protratta conv:alescenza. ardente e frenetica, che jnfianunava il cervello e Era n;iolto freq_uente un ritorno della febbre; polo ina ridiva ·con dolori così forti, che alcuni saÌ- . chi dànno importanza alla sua rièorrenza, essendo tavano nei pozzi. · la loro attenzionè dominata da più òvvi sinMerita at1che attenzione il fatto che l'arn1ata di tomi (dolori reumatoi .:.i, ~al di çapo, febbre R1chmo11d consisteva di merce11ari, lance libere ardente, cqma e profus9 sudore). La maggior a formar le quali concorrevano coloro dediti ._al parte non considerò epidemica. la inafattia; concri1nine e al vagabondaggio. Mézeray dice checc deva- tagiosa come la peste, perchè molti furono attacst aro110 il t erritorio, così che sorse il timore che cati senza aver avuto contatto con malati, èd\ruta a il m ale fosse sparso per conquis tare la Francià · un veleno atmosferico, precipitato dalla P.erpet~a (la questi briganti, e Carlo \ TII diede a Richmond cortina di nebbia e pioggia. È notevole l'unaniquest e lance di Normandia, in nun1ero di 3000 ». mità dei contemporanei rigua~d o all'improvvisa È facile im1nagina re quafi dovevano essere le con- e completa cessazione d el male. clizio11i igienicl1e di quella armata e l'affollamento .. La seconda invasione della n zalattia del sitdo-re av-venrte nel 1506, sette anni èopo la terribile e il sudiciu1ne a bordo dei piccoli navigli. !11 co11trasto con le condizioni presenti, lo stato distruzione operata nel 1499 dalla peste. In Lon- · <li <lisordine delle abitazioni il1glesi er~ grande. dra morirono 30.000 persone; il Re fuggì a Calais. E ras1110 scrive: « Il pavimento delle case è di creta Kell'insieme, l' epidemia fu più mite. · •
\
•
•
I
•
{.>-\NNO XXVI, F4sc. 16]
SEZIONE PRATICA
495
~
• '
· La terza manifestazione epidemicà ebbe luogo fu falciata e le spighe di grano furono essiccate n~ nel 1517, flagellò il paese durante sei mesi, pro- :forni, per essere mangiate come minestra. -pagandosi alle frontiere delia Scozia. Fra le condi:Press'a poco al medesimo tempo invase la Dani.zioni che possono averla favorita si può menzio- . marca, dove a Copenhagen, in un solo giorno~ nare lo sviluppo della yita industriale in Inghil- morirono 400 persone. Apparve pure in Svezia e terra alla fine del r~gno qi Enrico VII; la conver- Norvegia. popo tre mesi dal suo apparire in Scan.siòne in pascolì qi molte terre arabili, causò l~e- dinavia, l'epidemia cessò. · migrare della .. popolazione agricola alle~ città; Strano è il silenzio dei med.ici ìnglesi contemgran numero di-operai genovesi, lombp.rdi, francesi, poranei intorno alla malattia del sudore . . , che ebberote~eschi, ,si stabiliva in Inghilterra. Ne risultò .opportunità di osservare durante le precedenti epi~ grande prosperità, nia eccessivo affollamento. Non demie; essi erano sotto ' l'mftue~za scolastica è.egli potendo essére arrestata l'invasione delle città antichi; t utto ciò che non apparteneva ad Ippoda .parte· dell'affamata popolazione di campagna, crate o Galeno, non li int~ressav-a. La gran massa l).e seguì disoccupazione e povertà. Tutte le città, dell'opera medica era nelle mani di° chirurghi e dallé strade . strette e malsane, alloggiavano gli --.Q.arbieri, per lo più illetterati . .abitanti più poveri in 11mide .e incomode cantine: Intanto' la malattia era penetrata in Germania. Rissç sanguinose fra disoccupati avvennero in La controversia religiosa erà ·in _pieno ardore. La Londra nell'aprile e maggio del 1517, ricot:d~te nuova e micidiale tnalattia divenn~, negli animi sotto il nom~ di « Insurrezione d~l cattivo maggio ;>.. agitati, soggetto d i interesse universale. Esiste ali.In luglio scoppiò la malattia del sudore e Goo- cora mia ricca ser.ie di libelli stampati in. Olanda· e dwyn dice: cc Fra il popolo, furono inn11merevoli in Germanìa, opere dì .me.dici e di laici. Vi furono .coloro che perirono», ma i ricchi non rimasero anche pubblicazioni ufficiali, come quella del ·esenti. Am~onio, segfetario del R~, che vantava gran Concilio di Berna, il cui proposito era èi com.con. Tommaso Moro la propria imrp.unità, ·dovuta battere il terrore uniyersale e dare direzioni t~alle abitu'iini sen:iplici, m orì due ore dopo. Della · ·rapeutiche miti e prudenti. • -Corte morirono Lord Grey e Clinton, oltre a gran · Essendo 'ignorata l'utile esperienza raccolta in n11mero di nobili. Il .:Re fuggì iÌl campagna·, cam- 'Inghilterra la. comparsa dell'epideinia nel 'conti- · bian:iò di frequente alloggio, seguito da lugubri nente trovò professionisti e popolo impreparati. notizie, riferenti ·che in questa o quella città :un I primi libelli apparvero nel Netherlanè s, scritti terzo o metà della popolazione era morta., da avidi e ignoranti ciarlatani. li fatto che l'attacco L'acme- del morbo fu raggiunto sei settimane febbrile finiva con una crisi di sudore, 'induceva dopo l'inizio. Oxford e Cambridge perdettero i alla conclusione che una d:i-aforesi_,. ç.rtifici~le promigliori insegD;anti. Gli Scozz~si e gl'Irlandesi fu?a avrebbe risolto favo~evolmente la malattia: furono risp3.rmiati, m:t la m:tlattia si estese a quindi fu raccomandato che il male si domasse in Calais. · grevi giacigli, tutte le fessure e le aperture della ~el 1528 apparve per la quarta volta in Inghilstanza chiuse, un enorme fuoco acceso nel caniino, terra. L'epidemia ftt più distruttiva di tutte lepre- bevande calde copiose. Questo metodo fu conosciuto .cedenti; si estese all'Olanda, alla Germania set~ come regime del Netherlands. tentrìonàle, alla Scan:iinavi~. Riguardo alle con_ Ben presto per ·opera di un protestante inglese, dizioni meteorologiche, il 1527 e il 1528 furono anni il dott. ]3arr, dotto filantropo che viveva ·a Lu1imidi e fr.e jdi, tanto che il conte Newenar scrisse: becca, il metodo di cura inglese venne a conoscenza e< In quell'anno e nel prece.iente vi fµrono tanti del pubblico e indusse all'abba11dono del micidiale temporali, inon ia~ioni e fred.do combinati con regime germanico. Ciò nonostante yediamo sorgere perpetua umidità, da sembrare che il clima della con insistenza curiose preoccupazioni .. Se il paGran Bretagna ~vesse preso pos~esso della Germa- ziente si add.ormell:tava, era perduto: il sonno uia ». In Inghilterra la semina ptim:Lverile era ap- veniva co11fuso èol coma fatale e però sì facevano pena finita, quan:lo, nell'aprile e nel maggio, piov- ridicoli sforzi per imp~dire il sonno. ve di continuo per otto settim·ane; folte nebbie Da queste fonti non è difficile costruire un pro-coprirono il· p~ese e distru~sero l'ultima s~eranza spetto clinico preciso del morbus A 1iglic1,ts o suette . del raccolto. Il cronista d~ Erfurt riferisce che dopo L'affermazion~ unanime ehe la durata della feb-un inverno dol.ce, la priniavera anticipò- tanto, bre sia di z+ ore non dev'essere presa alla lettera, · 'c he per San l\IIatteo (24 febbraio) tutti portavano . poichè par~cchi scrittori ammettono varianti. ~azzi di violette; nella primavera e l'estate si Cosi Schiller dice: (( Habet inconstantes notas ebbe tlna su ccessione di temporali, con perdita morpus ». L'accesso cominciava con fredç!:o, sedelle mèssi, La carestia fu spaventosa, le bestie e guìto da febbre altissima, il malato caG:eva di frep ersino gli uccelli · morirono· i;i gran ,numero. Per " -quente in ist ato com.a toso. Il brivido cominciava .espediente> . parte délle mèssi verdi non m arcite con formicolìo delle \mani e dei piedi, sensazioni 1
I
·
•
•
,
. • •
• •
•
•
•
'
l
IL POLICLINTCO
dolorose sotto le unghie e profo11da prostrazione, del sudo1 e dev'esser~stata una forma virulenta di intenso mal di capo e di schiena, anoressia e vo- febbre recidiva. L'infezione viene portata è a paràsmito, dolori ossei alle estremità, indi deliri e coma, siti degli esseri umani accalcati in abitazioni ma1dispnea, cianosi e incoscienza che generalmente sane, e, ~uo elemento pr~c, isponente, è l'inèebolito conducevano alia morte. Il polso era sempre teso stato di salute, caùsato dalla fame e dalla deprese gradatamente diveniva più debole; spesso l'a:ffie- sione morale. · voli.mento del cuo~e coincideva coll'acme della L ' agente causale è la spirocheta febris recurrentis, febbre . Dopo 24 o.re. la. superficie del ·c0rpo si ba- che raggiunge il sangue per varie forme acci,.~en gnava di una perspirazione profusa e fetida. L 'a- ·tali d'moculazione. Propagatori.ne sono prin~ipal-: zione degl'intestini ·e dei reni era tavolta normale, mente i pidocchi del capo e del corpo, le zecche e talora soppressa. ·Un'eruzione vescicolare come la probabilm~nte le cimici. In. Europa e ai nostri nostra sudamina è menzionata. Casi fat?-li mostra- · giorni, come deve essere stato in Inghilterra nei rono bolle, petecchie e pustole. II timore di sop_p ri- . secpli XV e X\"I, è una mala:ttia dei vagabondi mere la t!aspirazione ~ra uni:versale, mio spettro ·. luridi . .Nicolle ha mostrato, nel 1912, che i pidoc-· che è sopravvissuto sino ai giorni nostri. Le rioa- . chi nati dalle uova d i genit9ri infetti, sono pure dute erano frequenti; ·ognuna era considerata come infetti; lo stesso è stato accertatò riguarèo alle uova • • un.anuovainvasionedellamalattia, l'individuazione delle zecche. · . dell?- quale si concepiva in un solo attacco febbrile. Se i resti dell'insetto schiacciato sono strofinati John Kaye menziona un caso in cui ne furono no- su di una graffiatura fresca, l'infezione segue inva-tate 12. La maiattia attaccava specialmente le riabilmente. La volubilità nel è iffondersi è.ella persone d i età m ed.i a, fanciulli e vecchi erano ri- malattia, d8i principio così inesplicabile, è spiegata sparmiati. · I dalle capricciose v icissitudini a .èui va incontro il La f ebris sudatoria s. pestis Brita1iniéa apparve .. sorgere e il caèere della pediculosi. in Inghilterra per la qtùnta e ultima volta a ShreG. BILANCIONI . • sw:sbuxy il 15 aprile 1551, donde si.sparse su tutto ' il Reg110, diminuendo a grad~ sin· che alla :fine di settembre cessò. La morbilità f'tl se~za esempio, (NOSTRI RESOCONTI rARTJéOLARI). la mortalità spaventevole. · . Durante questa epiden:ia riapparve in InghilR. Accadrn1la Medica di Torino. terra un curioso fenomeno, osservato nella· seconda invasione: polveri di diversi colori, rosso, giallo, Seduta d.el 17 gennaio l9i9. ' '' • • cenerino, si posarono sui tetti e sugli abiti. I panni • Spasmi ·Clonici diffusi. conservati negli armadi erano macchiati e gli utensili." Frequentemente cadeva pioggia mista ì\EGRO presenta un caso di spasmi clonici difcon questa polvere, favorendo le leggende delle f~si in lU1 soldato, che incominciò a presentaretale . disturbo in seguito ad un violent9 accesso (< pioggie di sangue ». In quest'ultima invasione si ebbe la prima. pub- malarico. L'O. pensa cl1e a determinare la caratteblicazione medica inglese sulla malattia. ...L\..utore ristica forma dell'alterazione f11nzionale simulante fu John Kaye (morto nel 1573), il Cajus di Gon- un forte brivido, possa avere contrìbuito il fatto ville Hall ..Insegnò anatomia ai chirurghi di Londra; che essa si è iniziata con un accesso malarico. , divenne poi medico di Edoardo \ ' I e fu mantenuto Sulle nevriti latenti post-influenzali. in questo ufficio dalle regine ' l\tlaria ed Elisabetta. · N"EGR~--'· Tan~o nell'epic'e~ia influenzale del Successe a Minacre nella presidenza del Collegio dei Medici e istituì due pubbliche autopsie annuali, 1889- .go quanto nella presente l'O. ha potuto osle prime eseguite in Inghilterra. Egli fu testimonio servare diversi casi di astenia muscolare ribelle •• dell'epidemia del 1551 a Shrewsbury e a Londra. ad ogni cura, dipendente, a suo par~re,.da alt~ra Nel · suo 'libretto (155 2) conda1111a le grossolane zioni nevritiche. In quasi tutti questi casi infatti · abitudini di cibo e di bevand e dei suoi comp~e si rilevavaµ.o àelle alte~azioni profonèe ~ella conc'u~ cibilità elettrica dei 11.ervi. Per queste f<?rme 1'0~ sani ' e attribuisce la malattia all'aria avvelenata. . Come profilattico raccomanda l'uso di fuochi puri- · propone il nome di nevriti latenti. in quanto egli ficatori e conforta il consiglio con l'affermazione pensa che i nervi si tro~ino in una eone' izione di che i cuochi e i fabbri mostrano una notevole. im-. particolare stanchezza per effettd è ei tossici delmunità. La sua cura consisteva in metodi miti; l'influenza che hanno agito su è 1 essi, e qumc l m deprecò i drastici e condannò la traspirazione for- conè izione d i potere per una qualunque causa determinante lasciare il campo ad una vera nezata. vrite conclamata. Una conèizione analoga si troL'incert~za regnata intorno all'identità di questa malattia ~ oggi scomparsa, poichè la malattia ,·erebbe nei nervi degli alcooljsti in cui un process<> 1
·.ACCADEMIE, SOCIETÀ MEDICHE. CONGRESSI
I
•
•
•
•
•
•
(1_6) •
..
•
:1 •
•
•
( •.\N~O X:\\TI, FASC. 16]
SEZIONE
I
PRAT~CA
•
nevritico può scoppiare da un momento all'altro anche per una causa minima, incapace di agire sui nervi• saru.• • L'O. crede quindi occorra andare , caµti nella prognosi ed evitare di sottoporre i convalescenti ' che si trovano in queste conèizioni a 'fatiche ' o strapazzi capaci d.i determinare una br't1sca insorgenza della nevrite:
Lesioni ·nervose da folgorazione. NEGRO. Avendo· avuto occasione di .studiare diversi casi d i lesioni nervose da folgoraii0ne, riferendosi specialmente a d ue casi di soldati colpiti nello stesso tempo sul Monte Nero dalla folgore, in uno dei quali eran9 residuate delle lesioni di carattere ne,rritico, nell'altro una paralisi flaccida dell'arto superiore sinistl{o e inferi or~ destro discute diffusamente la questione dell'origine d~lle lesioni nervose da folgorazione. Egli crede che B.llo stato attuale delle osservazioni e delle· esperienze, alle q~ali porta anche un notevole contributo personale, non sia possibile è eciè ere se si tratti d i alterazioni è ei n ervi da dissociazio11e elettrolitica, di alterazioni isteriche o di alterazioni . corticali. •
~
I
I
•
Sulle lesioni oculari nei feriti del cranio.
.
J\IIICHELI e SAttA riferiscono a:lcune ricerchesul problema eziologico deZZ' attuate ·epideniia d' in- . fiuenza. (Il lavoro è stato pubblicato sul Policlirtico,. Sez. Pratica, fase . 8.) . . .
'
Sulla virulentazione di -alcuni anaerobl putrifièantt della gangrena. gassosa. · FASIAl.'II. - - Dalle sue ricerche risulta che un. germe anaerobio, putrifico, non patogeno lo può 'diventare coll'aiuto del secreto di· altri microor-· ·ganismi . associ~ti, mentre da solo è incapace di_ provocare il quadro morboso della gangrena gassosa. PIETRO SISTO.• ..
Regia
~ceademia
.S iena . -,
•
•
,
dei Fisiocrjtici di Siena.
Sec111ta del 28 111ayz.o 1919.
•
•
•
,,.,
P:resi.cle11za del prof. BAnnuzzr, presidente.
Osteomielite P~.rulenta croni~a /.a permanenza di. proiettile di fucile nel corpo della 4t1 vertebra lombàre. . ·intervento. Guarigione. Presentazione . dell'operato. ~
prof. D . .(Direttore l s tit11to l)atol. Chi- : GRIGNOLO, continuando a riferire le sue osser- rurg .). · J ~>O . presenta gt1arito u11 soldato, cl1e vazioni sulle lesioni oculari nei feriti ·d el cranio, presentaYa da 5 · mesi t1n se110 fistoloso consetratta delle alterazioni del fonèo dell'occhio, delle guerute a ferita al fianco sinistro s ull'ascellar~ ' alterazioni motorie · e delle alterazioni pupillari. media :;ubito sotto la 1 2a costfi, e che era stato. In cinque casi ha osservato la papilla ~a stasi,. inviato all'ospedale con di,a gnosi cli appendic1te in ventuno la papillite sempli~e e in sette tortuo- per dolori, difesa 1nuscolare nel qt1adrante infesità delle vene retiniche. · Questi tre reperti of- riore destro dell'acldo1ne e febbre j11sorti da potalmoscopici rappresentano tre momenti diversi chi giorni ... della stessa lesione, non in relazione alla gravità Riconosciuta. radiog ra1ìca1ne11te ]a prese11za di del. tra11ma subito dal capo. · 11n proi:ettile di fucile ne]la metà posterior~ clel Nel gruppo delle alterazioni motorie l 'O. ha co;i:po clella 4a. ' Tertebra lomba re, diagnosticata riunito sette casi di lagoftalmo paralitic0 p~r let1na osteo·1 nielite cleI ~orpo èli q11est a fertebra sione del facciale ed un caso di paralisi del grande in rapporto colla p ermanenza del proiettile, che · "' obliquo. n1ante11e,·a il se110 fì'stolosQ ecl a·ve, a deter1ninaito A proposito delle alterazioni pupillari Grignolo 11na ileo-psoite purt1lenta destra , l'O. praticò per nota che la midriasi ·si riscòntra con una certa' fre- , ;.a ·estraperitoneale un 'incisio11e nel fi a~co siquenza nei feriti cranici, specialmente quando si 11'i1stro at1aloga a_ q11ella cli C~.u yo11 p er la nefretratta d i lesioni gravi. cto111ia , una resezio11e atipica (c0nte 11na noce) <lel 1 corpo \'ertebra le , l'estrazione del p1•oietti]e e. Sedlita del 2 5 gennaio· r 9 r g.. ' qui11di I 'incisione iliaca c1estra dell 'a.scesso ~li aico·. . La guarigione . chirurgf ca fu completa senza Sul trattamento chirurgico delle causalgie. BOBBIO. - Partendo dal concetto patogenetico postumi : L e condizio11i locali, come q11elle geneche l a causalgia consiste essenzialmente in u11a ne -· rali pri1na scadutissi111e, son<.) ottrn1e. L'interesse clel caso dipende : 1° dalla rarità vrite del simpatico perivascolare e per.i nefvoso. l'O. 1 deo-li interventi coronati .da successo di resezi'.one . . ha voluto ripet~re nell'uomo le esperienze proposte e cli estrazio11e di proiettili clei corpi. \'erbebralt ;da Negro, di dis~ruggere coll'elettrolisi le maglie silnpatiche perivascolari e perinervose. L'opera- 20 dalla n o11 co111une evenienza cli u11 ascesso cla zione eseguita in otto casi di causalgia di cui 3 congesti-0ue iiliaco cla osteoi:i1ielite p11r11lenta non dello sciatico, r del mediano, r del cubìtale e 3 tubercolare (rarissi11ia) di. 1111 corpo , -ertebrale; del mediano e del cubitale insieme ottenne un 3° dalla tecnica in1piegata e clal bri11ante ris11l• tato ottc1111to. pieno successo .
1
TADDEI
t
'
\
1
~
..
•
. ..
•
•
•
•
•
IL POLICLIN·r co
..
,
.'
Su,lla. dlslnfe~iQne chimica degli splJ,tl· tubercolari · ~ (Nota. I I). _ .
•
\.
•
,
(so]uziç>ne saponosa) S0110 risultati cap.a'-'i di uccidere il · bacillo tub~rcolare nellq spuit o, . dopo . r4 ore: ·· · L'A-. sugg·eris~e norme pratich~ per la raic.· colta degli sputi . .in servizi · ospitalieri ~ nella . ])ratica privata.
B.
•
.
Accadtmia ·Medico·Fisica Fiorentina . . Adunani~ del .r3 m arzo r919.
.. .
,
•
.
L'Accademia .l!a appro\:ato i due segttenti or• d·i111i del gi:orno :
- Profllassi dell' influenza.
•
'
•
•
FAsc. r6]
biasiirievole, la pubblicazione su giornali politici di articoli tendenti a far credere alla indi~uti ·bile efficacia di ùno o di un altr.o rimedI'. o; .
.
·p. NERI. ~ Dimostrata l'insufficienza delle so1u-zio111: di subfimato per. la disinfezione· degli s puti tuber~lari, l 'A. ha spérimentato con altre sostanze disinfettanti : tra cui i cre$oli ·al 3 %
[ANNO XKVI,
,
B. · Per la riforma del brefotro.fl. I
L'Accademia · . ' ' rifeten<losi anche ai voti espressi da autore• voli commissioni, compresi (1uelli forn1ulatj dal I C-0nvegoo nazionale ~ei &:rettori dei. Brefotrofi (Roma 19-20 settembre 1917) ; · .con-siderai1do la mortalità già troppo elevata·, ed ora· aggravatasi -per la guerra .e per la recehte ' .epidemia infl.ùenzale ; ··tenendo conto dei danni derjvati. claila diffusione. _della sifilide, d·e llà tubercolosi e della tna~ laria c~me pure da lla diminuita ·na tività e dal, . l'aumento gra11de degli aborti.; rit~ene assolutamèt? te necessario ed urgente che il Go"·efn(J ,provvedç. eon apposita. lègge· (più volte promessa)_ ad unR prof0nda riformu dei Brefotrofi, le etti condizioni .purtroppo in ~olti luoghi non corrispo11dono nè a~ detta.iuli della sci~nza , nè alle esigenze della moralità, nè agli _'interessi di una sa·via amminisitrnzione; · · afferma che la direzione sanitarìa dei · Brefòtrofi dovrebbe essere sempre affida ta a me_dioi specialistj ·di pediatria, fo.rniti di ampi poteri ed investiti cli .p recise responsabilità ; ed esprime :inoltre il. parere che nell 'an1ministrazi,?ne ~ei Brefotrofi si chiamino pure a farne _p arte madri di a-lt~ sentimenti propugnatrici del pripcipiò· che ~titto si tenti pur c1i arrivare per ogni bambino al riconoscimento ~eJLa, ge11itrice, · allo s~opo di assicurare ai figli l'allattam ento t:; · le cttre materne;
. L 'Aa0 ademia , pur ricon.oscendo che le epiclcmie . d 'influenza, nello st afo present~ della ~ci~uza, 'd ifficilmente posSQno essere circoscritte, a causa d·ella ·grande di:(f11sit1il1tà del m?rbo p•e r veicolo aereo e perchè ' troppo incerte sono le nostre conoscenze eziologiche su t ale ma'.lattia, ha do: vuto ril,e·v are· ·che il maie lift trovato alimento, ·per estendersi ed agg·ravarsi, rin condizioni ri.guardanti . sp ecialineiite la ,.c ultura igienica ge:. _n erale, lo st ato di molte abitazioni e l'assistenza .agli infermi. Fa qttindi voti, nell'intere.Sse pure d-ella profilasst e della ·cura di tuttè le malattie ~rnf.ettive: · Ì ) Ch-e , si diffondano ai µ·ù presto · e l argamente -nel popolo le c0-gniz.ioni d'igi·e ne, ricorP. L. rendo massima~ente ad un'opp.o rtupa rifoTma della Scuola. _ . Reale Istituto Veneto di seienze, lettere ed arte. . . · 2) Che si favorisca con og·ni m ezzo la co- . • Adunanza ordinaria· del · 23 febbraio 19r9 . struzione .di case sane e. a b~on mercato, n1iglèo• rando intanto quell~ ·esistenti, per qtta.nto sarà . Osservazioni botaniche ·e sperimentali . intorno aila « Digitalis · lanat·a » - Ehrh. possi bil~ . . ' 3)· Che assecondan.d o· lo spirito di abneg·azioG . B. DE To~r ed E. ToGNO~I . - F atta presenn è e le p articolari attitud.ini, addimostrati in ma- te la necessità . di estendere e migliorare la col. . -ni:·era ammirabil e anche durant e la rece;nte guerra tura di piante officinali e in p afticol~re di qt1elda lle donn.e nei ser vii i osp edalie ri, si dja ad esse le, che co1ne la· digitale, hanno 1arfj11issitna apmodo di icotiquist arsi , attraver so a studi bene orplicazione ne11a terapia, si passa a clest.r;vere ·dinati dal mi111_istro della I struzione P11bblica, una u.na specie, Digitali~ La1iata Efirh., la quale corposizione onorevdle e co11ven~ente come as&irisponde ndo nel.Je sue qtUalità ,chimiclie è far nasten.ti· sanitarie, al fine di corrispo11derè alle esi- €olog,iche alla D. purpurea L . pot;rebbe essere sogenze mag·giori della Scie nza medica ed agli acs tituita a quest'ultuna ove se ne i_11te1J.&ficasse cresciuti bisogni di una razional e ass·st enza agli . la diffusione nel µostro paese. · • infermi, che t antò si è . dimostr~t.a insuffici~nte Sull'azione gllcosurioa dell'atropina. nelle attuali contingenze. I ._ A . R o.ssr . - L' A . ha potuto otte11cre e\'i<lf'nte 4) L'_>\ccadelllia cons.t ata'ndo irioltre che allo crlicosurica ' media'llte iniezion·i di atr<1J>ina in s tato attuale della scienza non esiste alcun ri-. o . cani, e ne ha indagato il · meccanis mo pa togemedio s pecifico dell'influenza, ritiene dannosa .A.. DIAN. a lla serenità della cura degli infermi, e quindi netico. (18) 1
/
,
•
t
.
'
1
•
•
•
• •
(ANNO XXVI, FASC. 16]
S!ZIO~
·
lPPUNTI fil MEDICINA PRATICA. · I
CASISTICA~
·
'
PRATICA
•
499 .
!rivelò inv~e una cisti· da echiinoc<:>oco nel l!'en.e con abb.cmdante· pus. · Non è chiaro dove il paziente a:bbia potuto· iin. fetta.tisi," poichè esso assicurò di 'Don avere mai •
l tre stadi renali nell'intossicazione da sublimato
av:uto a c.h e fare cQn cani: ad og.ni · modo, 11,n a . I . . · · volta ,p en.etrat.o 1'embri·o ne nei vp..si linfatici ·e · M. Askanazy e T. Nakata (rif. in Presse mé- . sangiligni; raggiunto i,l dotto toracico ed i1 cu?re dicàle, 24 febb . 1918) fa11no r11evare cl1e la con- destro, -invece di portarsi ned punti di predile• zi-0i11e, qttali ,.sono il f!egato ·ed il. pplmone, esso è tmddizione· che s i nota nelle des.crizioni anatomo• patologichè del rene 11ell 'av-velenamento da su- arrivato al rene, come può giu.n gere del r·esto in blimato, dipendono dal fatto che si ~ono confusi altri 1orgaini (m.ilia, mi.tà add·ominale, oss~, maim• gli ·s tadi per cui passa tale intossicazione. , melle, ecc.). ' .~Nel caso in esame, è probabile che 1'iuféit.ione Al primo stadio rosso. iniziale, che dura sole . . 24 o.re, corrisponde un rene molto rosso o gr.igio- di ques.ta cisti 11nilocular·e .sia av·v enuta da p~rite rosso COil congestione .generale corticale e midoldelle v1e uriinari:e, allorchè Ìl sacco aveva . rag- , lare, . attribuibile ad ·azjone tossiica passegg~era giunto una 0erta gr.a,.ndezza. · Il sacco deve aver sui vasi renali ed accompag11ata da n ecrosi degli · subito una penfor.azione comunicando poi e°' bacinetti !renali, · 1e ciò' spi~ga appunto la diagnosi epi tel1 dei tu?uli contorti. Il secon.do stadio •(rene gr.i gio pallido) è il più primitiva di pionefrosi. L'eliminazione del pus conosciute?, perchè è quel1o .in cui più spesso _in- ·p'er l'uri•na è poi cessata brusc amente probabilterviene la morte ; · va dal secondo g-'iorno alla , mente p etchè u.na vescicola figlia deve aver· chiu•• fine della prima settimana. Il re11e è· grosso, pal so il punto P.erforatò. D'altra p arte; però, l'esame lido per l'anemia vascolare, dovuta alla com- microscopico. dell'urina .n on. mostrava nient'altro pr.essione esercitata isui capillari dai canalic.oli di- di pa.to1ogi<:o ·che dei leucociti, nè è stato fatto stesi. Nei tubuli, a lume ostruito dall'epitelio ne- caso all 'eventuale presenza d.i scolici. La dia:.. a. partire dal quinto giorno, crosato, si tro,1ano, gnosi di cisti ~ . echinococco venne fatta •sola. segni di rigenerazione, co111e la comparsa di gio-: · .mente all'atto operativo. · . . ' vani cellule epiteliali a grosso nucleo in via di / Lo smorzamento alla percus~ione, che si av. ' proliferazione e di mitosi attiva. verti,ia Stil torace~ s i spiega con lo sviluppo della Nei terzo stadio (rene rosso), che va daJla fine cisti, che s0spingendo il diaiframma, si spostava ' della prima settima.na fino .ad oltre il ~iciottei.n alto compr.imendo il polmone. s1mo giorno dopo l '1ntossicazione, si ha la , rigeNe1le prim·e visite fatte all' ammà.1.ato venne ' . nerazione dell'epite11o delle capsule del Bowman. palpato un tumore aiscio .ID.ella r~gione .renale, • Il re~e acquista. un colore rosso, più vivo del ciò che non potè più . fa rsi jn .s eguito, probabil· norm•a le, per l'iperemia della co.r ticale e delta mente p erch è la sacca, .svliota~~i d·e l. pus, s i· era midollare,, connesso ·con una rigenèrazione p·r o- àfflos~iata. . .. gressiva e ad un certo IS~adio di infiammazione La terapia in tali ~sii. può essere o 1~ maTsuinterstiziale e canalicolare. pializzazion,e o l' asportazioae del rene affettò. ' Tale iperemia è correlativa ad un processo. dì L' A . ha seg.uìto ,la prima, e consiglia, ih linea infiltraz ione ~alcare, . risultato di una decalcifica- g·~nerale, di attenersi sen1pre .ad essa, poichè in .. . zione ossea acuta, che invade tut~e le masse epi- tali e.asi è difficile che tùtto i~ t essuto r·enale sia t~tiali necrosate. . .st ato distrutto e qttip.di si può 'sempre conserva!-"e , FIL. a l p,azient.e la par,~ sana del ..suo r·en e ; l'·estirpazi,0111e di qt1esto P.1.tÒ tutt'al più essere indic~ta • Echlnoeocco renale. • qt1ando 1a. cisti' è' calcifi.c-a.t a, in modo·tale da rren. J. Becker (Deutsche ?1iediz. Woc1ienschrift, 12 ,der·e impos.stibile 1.a sua succ.essiva obliterazione . I. P. dicembre) riporta l'osservazione _di un paziente che,. dopo aver sublto ttn raffredd?-me11to~ ammalò , · •,.. con dolori al petto, diarrea e febbre. Vell:ne dapEdema senza albumlµurla nell'infanzia. 1 -prima fatt~ diagnosi di tifo, poi di pionefrosi e · • da ul.t imo di pleurite con suécessivo empiema. l\. . Meyet~· .(-rif erito in Medical Review, genSulla parete .toracica destra si avvertì va uno t'Laio 19T9) ha osservato in D'a1:1imarca u.na. form.~ s morzamento alla percussione, che arrivava sino a.naloga .all'edema da fiame, 11n ~ bambino .d1 · alla spina' della scapOla ed in ,avanti sino allo . · 4 ann1 circa. Esso .era sta.to al1men.tato arl1:~ ascellare anteriore; abolizione del murmure , as- _cialmente, aveva sofferto .un legger~ grad~ -senza di fremito vocale tattile. rach.i.tide, per.tosse e -quas1 sempre diarrea.; erf. L .'operazione·, fatta iin vista di uin empiema t stato nu·brito a lungo iprevalenteme11te con . 1dri~1
•
1
I
•
,
'
•
•
f
-
•
'
•
1
1
1
. •
.'
•
'
.
.
(~
-
' • •
•
•
•
•
[ANNo
lL POLICLINICO •
•
'
•
•
cli carbo11io (pane, pat ate) , scarsa quantità di la tticello , e solo raramenfe del pesce. . . Il bambino era 1nagro, con temperatura s ubnormale, con piedi e gamb e ede?latose, addome disteso; senza ascite. Null'altro di a.normale al• 1'1nfuori delle tonsille _un po ' ingrossate e di alc uni <l,e nti cariati. L'ur ina / alcalina senza .. à1bumi11a, zt1ccl1ero nè pus, con séarsa quantità ' di c.loruri. Cutireazione negativa. In seguito l'edema .si dif:fus.e alle ·mani ed alla faccia,' s i sviltippò ascite ecl idr·otorace. ·Nono- . stante l'a·g giu11ta a·l la dieta di latte e di pesce 1'eden1a crebbe, estençlendosi a ll'addome .ed alla scb ieba, .(~ facendosi enor1n.e allo scroto ed a l pene. Gli · arti erano ·freddi e cianotic i; il polso sempre valido e regolare. La qùantità dell'urina, di 100-200 eme. sempre con scarsi cloruri. st aggiunse allora alla dieta aclorurata : u va, acido citrico, tuorlo <'.l'uo\·o, zucchero , pesce, p~ 11e e burro. L'edema scomparve con sorprendente ra·pidità; 1'ascite e la diarrea in u.na. settima... . ' na svaniirono : i clorur.i nell'urina a umentaron9. Il bambino f~'. fece più' ·vivace, riebbe a ppetito ed · 1n seguito . potè a~1ch e tollerar.e 1111a dieta clorttr.ata.
•
o
I
1
1
Per
,
FAsc. 10J
·p ennello di ovatta, va eseguita 3 cm. circa al di là dei limiti dell'eresipela, sulla cute sana, u.5.ando [ dovuti riguardi tutte le volte ~he ~a pennellatura v ien fatta i111 vicinanza dell '-0cchio, o dell:orecchio. Dopo circa 15 minuti.. la cute acqttista ooa colorazione bleu-grigia e do.po qualche ·ora diventa lllera. I s intomi generali sono già al g iorno ~guente · m·e no i.ntensi e la tempera.tura .t ende a dimi11.u ire ; è 11eces54rio ripetere , <flu•e, tre volte raramen.t e più le peWle~lature·· .P·oichè è presto .e . facilmente dimostrabile l'azione ifavorevo1e del 111tra to ·cli argento sulla • • c ute · e risipelatosa . L~A. J."id:erisce i risùltati o.ttenu.ti illella sua clinica notan,do co1ne, la c ute può . essere ipel1!lle1lata parecchie volte con ,l a soluzione al 16 % di .n.itratò d'arge nto senza a lc u1n danno. Alcune parti del viso furono trattate fin sei volte itt 19 giot1Ji col mitrato d'.arg.ep.t.O senza alcuna alterazione e senza- la.. più. piccola cicatrice. L'A . aion ha finora mai osservate it1 seguito· alla detta c ura a lcun caso di universaJe_ , . argiria .locale Non ha mai 11sato s-0luzi-011i più c0J1centrate. . . cli nitrato d >-argent.o (20- 25 %) co111e le consiglia Gaugele) .. ,. FIL. Av,~néLo ·,1~A . da. principio tra~tato ttn.a parte ' d~gl.i a mmalat(' coi co~nuni mezzi e<l un'al·t ra . TERAPIA. degl.i a mmala ti coi ,commU!ni r.µezzi ed u11'altra· • varte con applic:azione del.la detta soluzione, h a· • ' Sulla terapia dell'eresjpéla. • potuto ~on.v incersi che .q.u est'ultimo metodo è in~ubbiamente più rapido e più sicuro e .s.tabiPrima di parlare dét trattamento de11'eresipela • lisce quindi, in ·b ase aJle sue osser\1 azioni, le sejl dott . S t auber (l\tledizi-1iisclie J{liniì~, ~~· 43) g uenti conclusioni : · ent.tmcra bre\Ten1eute ,i mez.zi terapentiri .fifiora • • 1 ° Il. trattamento col nitrato d'ar·g en.t o èi11 uso e dei . melodt cura.ti,·i, i · qttali p er • scientiticaimente ben fondato; i l• loro continuo a\"Vi'cendarsi stan110 a dimo2° La durata d ella malattia viene mani.fes.ta-· strare . come non 1 s i è ancora Ì n possesso di un ' mente abbrevi.alta; · . trattamento r.e almente efficace. Qttando ·al prin3~ Questo trattamen.t o no11 dà 1uogp ad ialcipio del 1880 Fel?leisen scpprì " nello streptococc1is lon.g us la· cau sa dell 'eresi·p ela, ·e bbe cu.na daTullosa conseguenza ait1ch e usato la r.g am.e nte e · ripetutame nte; lu-0g-0 nat11&ln1ente t1n>importa11te trasfor~zio 4° la sua s.e mplicità di applièazione rie- · inè ne1 metodi di c ura , specialmente per la ricerca di un mezzo specilic~ media 11te s ieri a ntistrep.' · sce ,g randemente comodo t anto per gli a romatoc-0ccici o ,-a~i ni. Di t11tti i mezzi proposti ed .lati quanto p er il medico e g l'infermieri; 5° Non occorrendo a lcu111 materiale cli mediadoperati rimasero come medicait.ure locali 1gli 0atura e so1o 1qualche volta ·p iccole quantità di jmpaccl1i lli creta all 'acido acetico o di so1ttzio11e di s11bli1nato a ll '1 ~loo ,dli ittiolo in for1na di un- - vaselina o borovaselina. e tenendo conto . inoltre dell'insignirficaint e costo di una pennellatura,. ~ u ento ecl oltre a ciò m ezzi ge11erali ecl int~rni questo metodo moti solo è adatto alla pr~tica. s i 11to1na1tici. privata ma anche e più s pecdal.mente negli ospeAl principio del 1916, qtiando, a causa della dali e inel.le stazio11i di- isolamento. · g nerra, e ra ditftic:Lle sèrvirsi de11a la.nolina, 1'A. " DE CJJIARA . 'incominciò a trattare gli eresipelatòsi delil 'isolamento della s11a cli1n ica c-0n spennellature locali Il trattamento raeido dei foruncoli. di so1ttzione al 16 % di :nitrato d'argento c-0n tali ' Il foruncolo, come è noto, s i fo1-n1a nell 'apbuoni risu1uti che egli ha ·sempre 11sato questo metodo curativo che ha poi sempre seguìto in parato pilo-sebaceo, co1ne risultato di t1n'infezione da s tafilococch\i , i quali clistruggo110 il r1iù di lOO ca~:. La t ecnica è se111plicissima: detto apparato ed i tess t1t~ <.."'Ìrcost nnti, for111a nclo Atte ta peune11att1ra, fatta anche m ediante un I
I
xx,,..1,
-
(20)
-
•
r •
•
•
•
•
•
•
{ANNO XXVI, FASC. 16]
...
•
SEZION2 PRATICA
\ !
t
501
•
il · cosi eletto .cencio. Per 11na cura rapida , ....\. L . SEMEIOTICA. .Soresi (Presse 1n.éd ., 24 marzo 1919) iconsiglia . Un nuovo segno -yer là diagnosi · . -. .di uccidere gli st ati1ococch i i11: loco, c61i acido di corpo estraneo nella t~ach-ea e .brohehi. fenico puro. · A. t al.e seqpo si usa una s iringa, con stan:. La diagnosi di corpo estraneo nella tracl1ea _ tuffo che scorre dolc:eme11te (le migliori sono il e nei bf·onchi è t al volt a assai m alagevole ,· .11è • tipo Luer) ed un ;ago sottile : son la si1{11ga bela radìoscopia offre sempre 1111 aiuto, in quanto I n e asciutta, si aspira 110 alcune gacce di acido che trattasi talvolta di corpi che, non ·essendo fe~CQ ·puro, e s ii prende in n1a no la siringa, con opachi per i rag·gi X non \'engon<> rivelati . C. l'ago . rivolto ( n basso; da questo deve uscire . Jackson (A merican, f oitrn.al of tl~e 11iedi caf. • una giocciolina dì acido .fenico; se ciò non acsl·ie1ices, 110,·e1nbre · i 918) h ~ trovato ci1e it1 tali -cade è segno o che l'ag·o è ·t~rato, o che lo stancasi l'ascoltazione orale fa percepire un "sibilo , . . tuffo· non sci\rola libera1nente : cercata la icausa asm atoide, che pur esse11do n1olto s imile a quel'l o . 1a si rimuove. che .si ascolta nell'accesso asmatico, .se fte . niffe-. Si .appoggia allora l 'ag;o con la gocc{olina che renzia p erchè è più secco e non accompagnato ne fuoriesce s ulla piccola prominew~ rossa , acdà ranto]i. ~sso è prodotto dall'aria, eh.e passa ~t1minata (che h a spesso ,c ome centro u11 pelo a tra\·erso il bronco di sezione din1inuita e so~ttorno a cui si forma un punto giallo) . La gocpra le s uper:fi.c1 scabre· del, corpo estraneq, ciolina di acido feni.co ca~e s ul centro del forunzichè su quelle liscie 'della mucosa. colo; si SJ' Uge allora l 'ago rn.olta cf,olcernen.te nei l)er sentirlo be11e è 11eCÈ:SSarjo . i11 certi Ci1Si tessuti, lasciando che lo st antuffo della 3i1;nga applicare L'oreccl1io . molto vicino a~la bocca del discenda per il proprio peso; l '.ago scende spo·n- inalato, ·a ltre volte :nvece è percettibile anche a tanamente, dolcement . si110 al fondo dell 'appadistanza . Si ascblta m eglio nell'espiraz,i9ne · ferrato pilo-sebaceo ; si ritira poi l'ago, e si con za ta , e tal\rolta clop_o che il paziente ha espetto-trolla se a lla: punto fuor:esce la gocciolina di · rato; per il fatto stesso che lÒ si ascolt~ da vanti açido fenico; in caso co11trario, l'ago è . ostruito all a bocca a pei:t a del pazie11te,. si compre·n de • da frammenti di tessut o o da sangue.Lo si li- · che non si possa mediante esso arri,rare alla bera ie si ripenetta 11el foru11colo ' faèendo an-"-.......,, localizzazione del corpo .. .• . estra11eo. , ~he dei piccoli movi1menti d 'escttrsion e dal basso Il seg110 l1a valore sol tanto '.in caso cl1e il : corpo estraneo sia penetrato da recénte, poichè a l1 'alto, per i·mbevere bene i . t essuti. L'introduzione dell'a-o-o no11 de\·e essere for- · pttò ascoltarsi lo stesso -s·ibilo asmatoide in bronzata, perchè n·e11 'iap par:t0 pil:0-sebace6 ' s i è forchiti croniche, tubercolosi ed altre m alattie polm ato come un buco ; se si 1.ncontra resistenza, . m onari ~on secrezioni abbondanti . • ciò ~:gnifica che· no·n s i è. pe~etrati al -centro e .La sua m ancanza Do11 qe,·è fare escluclere la bisogna ricominciare. I.'introdu z.ion e 11on provo- .. diagi1osi di corpo estraneo, poicl1.:~ può accadere ca do1ore , poich è l 'acidÒ fenico .agi's ce da an e(e l 'A. 11e ha ossérYa to tt11 ca~o) cl1e il corpo s~etico, ed il dol,oi:e, che era viviss>'1110 prima , ~stra11ed ~ccl uda esattan1e11te il b1:011co, esc111- · . .' scompare subito. ,- dendolo così dalla resp1raz1one . • • ini. Si copre l:a p arte co11 un po' di garza, è t1eì cessarlo in seguito il riposo assoluto' clella parte· • Nuov. o metodo per stabilire la presenza pet: du,e giorni almeno, ·dopo i qu.a!i la ·· g uari... di .calcoli nell'uretere. gione è spessq. completa. • L'azione dell'acido fenico deve essere ben co1nSecondo H. L. Ktetsch111er, Sit1'ff . (; y n,éc. a·11d presa, 11e deye li1nita~si all'applicazione s ulla O.bstetri., nove1nbre .i918_, uno dei problemi, che ~ute od ii1 u_ n buco, l asci.ato dallia distru21'one 'più imbarazzano gli·urolog i é i radiografi , è dato dei tes$t1ti superficiali, cl1è a1trimenhi s i portedalla int~rpretazione delle ,ombre endopelviche. ' rebbe 11n .da11no, a11zichè' · 1111 v.a~taggi:o; così Ombre di origine ex"t:raureterale so110 non' rara-pure pisogna guardarsi bene dall 'iniettare l 'acimente confuse con qltelle· date da calcoli uret e. do fenico, quando i fort1ne:oli sono niolto avan-. rali; e vice·v ersa. . za.ti. L' /\. . insiste sulla neces'sità di 11na squisita. Con 1'uso di cateteri nreterali, opachi ai ragg·i 1eggerezza di mano, e racc01nanda ,inoltre · di a Roentgen, si può 1n ,genere differenziare una vere sempre a portata di m ano diell'alcool, per onrbra . data da corpi extraureterali (ch e viene. a evit are le ustioni cutanee , lavando immediatatrovarsi a una certa distanza dal catetere) da m iente co11 esso la parte su cu,i cades~e eventualquella fornita ~a calcoli ureterali (ch e st a a c011ninte una goccia di acido fe11ioo. t atto, o quasi, col catetere) . ' r. s. In qu~lche caso t11ttavia è accaduto '
•
I
an-
0
1
•
•
•
• •
•
IL POLICLINICO . "~
I
.
non rivelasse la presenza di calcoli ureterali, quantunque l'ombra radiografica ··fosse in immediata vicinanza del catetere opaco. l)er ovviare a questa possibile causa di . errore, 1'A. . ha voluto applicare ai calcoli uretera1i 'il ·proce. dimento già in uso: per localizzare corpi estranei in altre parti del corpo. Egli procede Gosì : cateterizzazione ureterale• con catetere opaco, e radiografia; senza cambiare la posizione del pa'Ziente o della .. lastra, ·ma solo · que~l:a del tubo, ' 'iene fattfl. una seconda radiografia sulla stessa lastra, ·che ·è così impressionata due volte. Se in àmbedue le posizioni~ l'ombra è in 1immediata ,:icinanza deì catetere , si tratta di calcol9 ureterale. In due oasi, il met9do fu applicato con ri• s ultati dimostrativi. •
•
I
(
XXVI,
FASC. 16}
Sulla diagnosi di
gravlda~za..
•
I
A. L. He.rmosa (Gaceta M edicà de AI exico~ rii. i!l1 I ourn. A mer. M edic. Assoc., 1918, I • p. 423) raccoglie d si11tomi ben noti- di gravidauza e ve 111e aggiunge alcuni altri nuovi o mal a:ioti. Lo. ptialismo è il più precoce : può manifestarsi s ubito dopo la fecondazione ; ma esso· è . relativam.e nte raro. La 1t.endenza a.normale alla sonno.lenza può essere uno de~ primi .s1.ntomi; cosi pure -qualche v·e:r.tigine e perfino qualche sincope. Può esservi prurito o d·o lore ai 'seni e quàlche volta si determmina tngrossamen.to delle glaindole ascellari . - L~a.menorrea è costante nella/ g·ravi(tanza nor,C HIASSERINI. male. Le emorragie patologiche, da i·nserzione . . viziosa dell'uovo ·da, altre -cause, spi•egano i • casi di a.p p.arente persistenza d·e lla mestruazione. La linea bianca di Sergent nell'insumcienza La percussi9ne giova quando ;Si ha il sospetto surrenale.. · di 1.11na ciste ovarica o di un tumore della milza. In .molti inf.ern1i cli malattie acute, acc·o mpa-. o del fegato o quarndo iv'~ una flogosi gassogena. gnantes11 oon ipotensione arteriosa e con astenfa o meteorismo che possono simulare, più o meno, . profonda, Sergent ha messo · in evidenza la pos- un uter? gestante. , sib.ili}à di produr1.,e, strisci:a ndo la pelle con un · Tra i .reperti ~d·domina1i che pOssono far crecorpo ottuso o col polpastrelo del di,t o, una stri- · dere erroneameri.té alla gravida.n za, l'A. menscia bianca, che starebbe ad indicare uno spasmo ziona. una ·pretesa gravidanza a ternrine, che· capillarie dipendeute da insuffici-enza sur1;e11ale ·e . all?inter.vento operativo si dimostrò essere uh collega~o ~olla bassa ptessiorie arteriosa. · enorme fib:r:oma- sottoperitoneale, la etti super.Dcie • Co11tropròva dell'esattezza dell'ipotesi sopra e- itregolare simulava tutte .le parti fetali. nunciata di uno stato .tossinfettivo delle sur.re·- . . L' A: vanta molto una ri's orsa sen1plicissi1na . per ~ali, con ins uffici,enza, sarebbe la scon1parsa del. escluclere il. processi flogisticJI. acuti o subla striscia bianca insieme coll 'inn~lzamènto della aéuti dell'addome : egli se ii'è g10\ ato molto pressione•·arteriosa in .seguito a sommi.nistrazi9- nella sua pratica e vi· ripone molta :fiducia. Se la don~na può sollevare bruscamen,t e il capone di adrenalina. Il s~ntoma di Sergent acquiistedai ,g uanciali ~ tendere e piegare le bra~ci.a senza · ~ebbe cosi v·a.lore diagnostico e ctuativo. Ciò ' nega il Massalongo (Ri/. 'iYiedica) ag-. 1918)·, <lifficoltà, de,·e esc]t1dersi ·un proces~o del geneil ' quale su 400 in.fermi delle ·più svariate formie - re, il qual1e le impedirebbe <li con1piere siffatte .ma. lnorbose, .ci()nicbe ed · aicute, e sopratutto in- novr~ senza trasal.i re ·ed arrestarsi per il dolore. Il la\·otio contiene 1nolti altri tlati, che però fettive, solo 30· volte Tiscontrò Ja .stria di Ser~ gent, e di qt1este 22 volte it1 ammalat~1 di tifo. sono di dominio comune. . ·R. B. Tutti i soggettj nei qt1ali si rin venne il sinton1a' di Sergent morirono, ed 1.n tutti furono tro·vat<: J.es·oni 'surrenali: ma in molti al.t ri la grave ipoNOTE DI MEDICINA SCIENTIFICA. te11.sione arteriiosa Bi risconitrava malgrado la ma11canza della li11.ea l)ianca. Onde 11 · IvlassolonSull'anatomia delle arterie coronarie. go conclude, che la linea llianca di Ser.g ent non le~. lYI . ìSmi th (A nierican J011-rnal. of tlie . 11i~dical ha altro valore · et: niico cl1 e g uello prognostico, scie1ices, nov. 1918) col metodo delle iniezioni ha ~ta ad . ir~dicare una lesione s11rrenale·, nia pt1ò studiato la distribuzione delle coro11arie nel c.uore anche mancare qt1ando p11re esista la stria. del cane ed iii quello dell'uomo. Tale distribuÈ note\·ole 1nfi.ne l 'aff.ermazione dell 'A. che non ebbe a riconoscere alcuna influenza sul fe- zione è praticamente la stessa; gli studi sperimentali .fatti sul cane, presentano quindi una nomeno in paro1a da par.te dell'adrenalina,. somcerta analogia con le cdndizioni che si possono n1inistrata a i pazit:nti. trovare nell'uomo. G. SABATINI . • •
'
[ANNO
'
ra~one
'
•
o
I
•
1
1
'
•
1
' (22) •
•
,
'
•
•
•
-
'
[ANNO XXVI, FASC. I6]
SEZIO~
· v~i è .un'anastomosi' .fra i rami della coronaria .. destra e della sinistra, formata in gran parte di v~si di ealibro picc0lo, ma molto numerosi ed aòbastanza larghi per' poter funzionare In alcuni cuori umani in cui vi era nettamente sclerosi dell'aortfl . e delle corona~ie si osservava che il numero delle piccole diramazioni era· notevolmente diminuito; la presen~ o meno- di _a nastomosi può Ìn caso di trolnbosi permettere o non il circolo collaterale ; la ste~sa lesione sarà quindf compatibile con la vita in un càso e mo~ale nel] 'altro. , ~ •
FIL.
POSTA DEGLI ABBONATI. ,. (1067) Terai>ia · specifica dell'infe_zione da meilitensis. - Al dott. A~ A . da Farnese :
vi.
PRATICA
dans les accidents du travail (Masson e C.ie. Parigi) .. E. Golebiewski : Patologia, .tera pia e dicinà. legale degli infortuni e malattie conseèu-= b'.ve, con molte figt1re ~ tavole colorate (Società. ed. 1ib~ari a Mila110). · Borri : Gli inforti1r.ii del lavoro sotto il rispetto lnedico-legale (Ibidem) . Carozzi: Il lav,oro (2 · vol .). (Earbèra · ed., Fi- . renze) .
me- ·
(1o69) _i\J dottor A, D . L., da T . : • :È consigliabùle l'Atlante di lV[raçek-Jesinek con la traduzione itali·a na del testo (Soc. ed. Libraria) . • . V . M .. ·. • (1070) All'abb. n. 8773 : , • Veda la 11:sposta data lo scorso anno nel fasci- . • •• colo· 3, pag. 73, n. 903. •
CENNI' BIBLIOORAr/CI. Prescindiamo dai ·comuni ausili <;li terapia s in' ~Non si recensiscono che i libri Pervenutiinàono alla Redazione) ... tomatica, che a proposito della melitense, ~ono . riporla.ti in ogni trattato. Mezzi spec1fi.ci, sotto DELHEUN e Rouss1;T. J..,e re'peA·a.g·e des _P rojectiles. ' La collaborati on Radio Chirurgicale forma di ~fieri e di ·vacci ni, in questi ultimi anni avec ì34 Figures. l\Ialoine et Fils ediiteurs. Pa:-: sono stati adoperati con varia fortuna in. Italia . ris, Fr. 8. Un siero antitossico è stato· pr,eparato dal Tram, La pace non deve far<'j considera~ come ormai busti, e il ·SUO uso ha dato· nelle mani di varii sperimentatori buo1lli r isultati, sebben~ inco- tram-0ntato ci1 proble1na della ricerca dei proiet-. tìli: la guerra continuerà da questo pt1nto di. stanti. Il Di Cristina., di Palermo, ha proposto un vac- ·vista ancora dolorosamente a pesare per molti cino, sensibilizzato con tecnica particolare che anni. Una pt1bblicazione -. qui1iai_ che riunisse in si può trovare d·escritta nel gior1iale « Pediatrt:a » piccola mole tutto quello ch e è st ato sc~tto sul del 1918. Numerosi a11tori· ·concordemente · si lo- problema della , ricerca dei proiettili nel corp~ • dano dell'impiego del vaccino del Di Cristina. · umano, può quindi considèrarsi .d i attoolità. 1, Non abbiamo esperienza suffièiente in argo- r adiologi troveranno jn . questo lavoro non sòlo . una rivista d'insieme sulle questioni della ricer-. mento, essendo l'1~nfe~ione meli:tense· rara e il rica dei corpi ·estranei ma ai1che dati sufficienti sui medio , proposto dal Di Cristina, recente; nelle • principa li metodi. · comunicazjoni finora comparse nélla letteratura Potran110 così scegliere i 1 metodo che parrà • medica ad ogni modo esistono elementi sufficienti loro migliore o ancora perfezionare ia loro tecnica. per potere affermare che esso è innocuo se si ec~ IJrendeudo piccoli dettagli che rendera:r:no .le loro cettui qualche effetto imm,e diato e transitorio r.jcerche pi\ì esatte e pitì. facili. Ma la . localizza(elevazione della temperatura, malessere, ecc.), 21ione centimetrica non r.appresenta che un lato • comune a tutti i vaccini ; i documenti pubblicati della questione della ri1cerca. Essa dev.e essere· .giustificano un .t entativo terapeutico i:n tal sepso. complet~ta' dalla localizza.lione ~naton1ica che traSu gli alt11i vaccini, anche s~ quel~i preparati duce in linguaggio pratico per il chirurgo, i ricol metodo dri Wright (autovaccini), pesa orma·i sultati di un esame radiologi~ò. . . ·un senso di verà sfiducta. Questa parte è sviluppata ampiamente ed in t. p. modo originale, quindi il manuale rappresenta • {1o68) All'abbonato 1587: t1na p reziooa guida anche per i chirurgi. Compendi di chiritrgia : F~ure _t\J glave, ecc. . È ·strano però come accanto ad t1na ricca citaPrécis de Pathologie externe, 4 volu1ui. J. Bail- , zione. di metodi, di cui alcuni di scarso ' 'alore lière. Pa11 gi. Prezzo .L. 40. . ~ , -pratioo, sia trascttr~ta completamente l a coopeMalattie del lavoro ed infortuni. Allevi : Marazio11e cle-lle scuole italiane al problema~ non lattie dei lavoratori (Hoepli J\1ilano) . Loriga: è neppure accennato il metodo classico -del Gh~ Igiene indus.t rialé ( Fr. Vallardi di Mil~no). Pielarducci , di cui si è océupato a lungo il nostro caccini; Patologia del lavoro (Soc. ed. 1.·braria, giorpale in varie occasioni. ALESSANDRINI_. Milano). E . Fourge: Guide pratique du médecil! ..
.. •
•
(
•
•
•
) I I
•
IL POLÌè4NICO
•
[ANNO
XXVI,
FASC.
r6]
.
.
• •
W. ARBUTHNOT I .-ANE. 1'1ie operati'Ve treatnient of .. dio~ , troviamo menzionata solo lVIaria Agnesi, chrvnic i?itestinal stasis. - - IV ediz. Un vol. in matema t :1ea. 8° con 133 fig. rileg·ato. H. Frowde, Hodder e È doloroso constatàre come i · nostri · fratelli Sta11ghton editoriJ. Oxford University l"">ress. francesi ci conoscono poco. Londra: ,. R. B. Di tutte le condizioni fisiche deriva nt.i dall 'e\·o·· PUBBLICAZIONI PERVENUTECI. 1 uzione a·e lla razzà umana, nessuna ha . tanta importanza f9ndan1enlale per 1'organismo, quanto DE FRANCISCO GIACOMO: Sull'artrotomia del gila stasi intestinale croniC'a. Questo libro-del noto nocchio nell 'artrosinovite purulenta consecutiautore delle mod~rne teorie s u tale malatt•a, ne . -va a ferite. - Napoli, 1918. ·discute ampiamente l 'eziologia, la patologia, i RUHL CARLO : I traun1ì di guerra -nell'eziologia . sintomi ed il trattamento. <>ltre al J.ane, altri di malattie . cutanee .. - Milano, 1919 . autori .p ortano J contributi s u questo argomento,· ScLAVO A. -e PAVONE .C\. . : Esperimento di propa• di cui ri v~lano gli $varia ti aspetti, e che viene ganda ig ieni.cà 11elle scuole della Toscà na. • studiato sotto diversi punti d i vista; vi sono così" ·_ Roma, Lg18. . . mo11ografie s ulla intosSt:cazione ·e subinfezione, B OSCHETTI FEDERIQO : Sterilizzazione dei microbi ~uJ quadro ematologico, su1le conseguenze ocue prodotti _ . . urani o-r~diogeni - Italja. - Molari; gin.ecologi~he e ge.nerali .(infezioni, piorree, dena, 191çf :artrite dèformante) della multiforme malattia, .. <:he acquista u:n posto notevole nell a patologia Ai• cortesi associati del « Policlinico » rammen.,_ • umana. tiamo che con l'aggiunta· di spie 10 Lire se p~r •
•
•
'
.
J.
,•
•
•
•
•
fil .
•
J."
Néo--M.1ltliusitt11is•ne Maternité et Féuiinis111.e - Edzicatio1i se:x,uelle. - r· vol. . in 16° di pag . 264. Parigi, Masson & C. . editori, i 919., Prezzo fr. 4 .50. DOLÉRIS e
B')USC.l\TEL,
Il dott . Doléris affronta lo stud1:0 della riproduzione un1ana sotto il triplice aspetto biologico, ftlosofico e sociale. n s uo lavoro è forse il primo che rispecchi e sintetizzi: questi tre lati della questione. ' Molta p.arte del lioro concerne il neo-malthu- , sia11i ~mo, cli cui 1' ..i\. illu stra le conguenze nieiaste ~ull a vigoria della razza ,e n.el favorire lo spopolaµ:i e11to. Un vasto capiito1o dimostra l'utilità dell'insegnamento s·essuale b~he inteso e ne stab[lisce le lnod~li tà. . L'ultima parte tlel lavoro è consacrata al compito sociale delle donne, le qualti durante la guerra si sono doV1.tte adattare a tutte le occu1)azioni; da. que~to progresso troppo brusc:o del fen1minismo sono nati non pochi pericoli, che 1'A. ci fa conoscere e di cui ci it1dica il rimedio nell 'ed11cazione fisica . Il Doléris è stato efficacemeule coadiu Yato, per la parte. letteraria, dallo scrittore .J. Bouscatel. . Non è confortante r ile,·are il co11cetto che g li .~A . din1ostrano .d egli italiani. :òi nostri studiosi è citato iù solo "I.ombroso <: con un certo compatime11to : subito dop<:? gli 1\ .. \.. ha11no cura di riferirsi a tre scienziati « di 1111 'altra levatura » , e si. consolano nel notare cl1e s : tratta di due francesi e di ,11n i11glJ?se ... Di nostre donne eroine, letterate, artiste, stu(24)
l'Italia Ò Franchi 15. se per I' Estero, possono ottenere I' abbonam~ntò pel 1919; alla no.st~a interesaantissiqia Rivista mensile .
~'le mataìtie ~el tuore e.~ei va~i" diretta dal Prof. FILIBERTù MARIANI della R. Università di Genova.
È l'unica Rivista Italiana che mediante lavori
origi~ali, rassegne, e indicazioni di terapia tenga i lettori al giorno ~ei progressi che si raggiungono nel campo della cardiologia. I fascicoli di Gennaio, Febbraio .e Marzo di questo ,. anno oltre a numerose rassegne, cont engono un 1nteres~antissirno lavoro del prof. G. DAGNINI di Bologna : Sulla gen;;si del doppio tono crurale nella
insufficienza delle rralvole aortiche e in altre cardiopatie. Il doppio impµlso ileo crurale, çd un altro del prof. G. GHEDINI di Genova sulla Situaz.ione endocrina '.e variabilità delle reazioni cardiopasco· lari ai prodotti endoc_rini. I successivi fase coli conterranno: Prof. A. CECONI di Torino: Commentario clinico 4i cardiologia di guerra. Dott. E. PELLEGRINI di Genova: Funzionalità intestinale in cardiooatici. ' Prof. A . SBROCCHI: Brevi ricordi d~ semeiotica e clinica cardiaca. Prof. C. GENNARI di Pallanza: Le c~rdiopatie aome causa di invalidità di guerra . Prof. P. F. ZUCCÒLA di Torino: Un aneurisma aor• tico "diagnosticato colla positività. del polso nasale. Dott. P ARAMYTHIOTTIS FILOCTIMON di Genova: Contributo clinico allo stadio della sindrome ae· meiologica che svela l~ ipotonia del miocardio. Il suddetto prezzo di favore, è . concesso sol~anto a coloro che ci rimetteranno I' importo, mediante ·cartolina vaglia, entro il corrente mese. Al ricevi-~ mento dell' importo verranno immediatamente in- . viati i 3 fascicoli pubblicati. I prezzi ordinari di abbonamento alle MALATTIE DEL CUORE sono; Per l'Italia L. 12; per L' e~tero Fr. 20.
...
•
[ANNO XXVI, FAS~. 16]
SJt~ZIONE. PRATICA
,.
..
• I
-
•
•
•
NELL·A VI·T A PROFESS·I ONALE. Le proposte dei medici di Roma per il migUoramento deUa Classe. .
'
.
.
'
Il Co11siglio d~ll'ordi·ue dei medici' di Roma ha presen~ato alla discussione degli iscritti, in ·conformità del mandato ricevuto dall'assemblea, 'una rela~ione (el~bora.ta dal ·seg·retario dott. Uo-o · Mariotti) sul progran1ma. da svolgere per migJ[orare le condizioni1 materiali e morali dei mec11ei . Mentre ci riservian10 · di far conoscere 11 nos tro pensiero sul conte1111to della relazione J ci limitiamo per ·ora a tlar1ie 11n riassunto augur0:ndoci eh.e azioni parallele siano svolte dagli Ordini dei Jtiedici delle altre Prov·~ 11cie, non solo perchè i risultati possano essere contemporanei ec.i uniformi in tutta Italia1 ma ai1che perchè maggiore forza ed efficacia possa avere l'opera 1: ntrapresa. · Il· programma del{ Cons:iglio ciell'Ord:ine di Roma si compo11e delle seguenti parti: r. Assistenza medica e valutazio11e dei .s11oi • onorari; _ 2 . Rapporti · dell'esercizio . professionfile con le Soci.età di M. S. e con altre collettività· ' 3. Medici Ospeclalieri - Opere Pie - Cro'ce Rossa - Cliniche ed Istituti• d'insegnameµto; 4. Periti e Soctletà di i\ssicuraziopii ; 5. Prestazioni nell 'i11teresse della Giustizia e . di .Provvidenze Sociali ; . ·6. Condotte mediche - Ufficia] i Sanitari'; · 7. Parificazione delle La11ree e rec.iprocità di • • , eserc1z10 ; 8. Mezzi di azione. ,
esempio, daJle non . . ' infrequenti eventualità' di ass1stenza ad un ·malato èOntagioSlO, dai rasi tli non comune e diffi.c ile diagnos•i, chiarita attraverso studi e lunghe preoccupazioni, da ~ un n1etodo c1rrati vo, [rutto di critica ·Sapiente e di ·veo-lie 0 trepida~ti, circostanze t11tte ch·e µie11tre d ep ongono per l'abnegazione , la coscienziosità ed il . valore del sanitario, ·g li danno diritto ad un più . giusto ..trattamento. Sarebbe infatti ass11rdo, tin tali contingenze, dare all'opera prestata upa valutazi~ne del tutto dozzina_le e materiale, come quella risultante dal numero delle visite, come s~rebbe i?giusti:fìcabilè trascurare, nella misura ~egli; onorari, l'agiatezza del ·eliente e la posizi~ne scientifica del C'Urante.
Rapporti con, le colletti'Vità.
1.
. Riforma . non meno importante, nei riguardi· economici e ·morali della classe, è quella che concerne 1'attivtà professionale, nei suoi rapporti . c9n le Società di mut110. s occorso. Questo ·s i1c uro cespite di g:Uadagno ha posto fino ad ora il m,edico sociale nella è0111.c1izione di sub·irc le condizioni imposte dalla Socicti1, per non vedersi sostituito, anche a patti pef:,giori, da immancab~li concorrenti il giorno 111 c11i egl:i si fosse deciso ad esigere un onorario me110 sc011,·eni:e11te. Ci,ò 1:on . può! 1101~ <le~e essei-e più ·oltre consentito, ed il Cousiglio crede perciò necessario eh.e 'i . medici cessino, per il loro stesr-0 de-coro e per g iusto séntiniento di collegialità, dal monopolizzare le .s ocietà di ì\1. S·. esigendo, per altro, una rimunerazione più .eq11a1 e più 1norale. Verrebbe, per tail modo, a stabilirsi a uto1uati• 11aluta~io·n.e degli 01iorari. can1e11te una giu sta .c~)mpensaziose, che aprirà Innanzi tutto furono esa1ninati 1i criteri di \7aanche ad altri colleghi u11a fonte di guadagno'; di • lutazione degli 011orari, ch1e senza dubl)io cle\~(,110 cui attual1ne.nte soltanto pochi prop.tta110. essere modificati. Il Consigl·io dell'Oucline, in base a queste breÈ infa!tti poco confacè11te al1a , dignità del me: vi e si ntetiche consi derazio11i, ed' in cm.aggio dico e molto utile all'apprezza~ento della· s ua al voto dell'assemblea génerale, propone che il opera scientifica, la fissazione dell 'onorari10 sul: compenso minimo d a corrisponders i ad ogni medito sociale non debba 1essere inferiore a lire ':; la base esclusiya dell·e \ i&ite, nu1nericametite con siderate. caùlnuali per ogni individuo a;ve11te diritto all'::i.~Conviene valutare le prestazioni sanitarie con sistenza. E, d'altra parte, riconosce clo,·eroso e corretto che ciascun medico non ·possa .assun1ère criterio globale, ~nendo cioè presenbi non il numero . delle visi.te, ma la grav~tà, la e ntagio- incarico di cura per un n11mero superiore à rsoo sità, la durata della mala~uia, le diffico à ùia- ·soci· di una o più ~ocietà. Si fa pertanto _ohbligo a tutti gl 'inscritti nell'albo di att&iers~ allo gnostiche e curative, le ~ondizioni econ ·!che esposto deliberato, e.on riserva di. provvedimenti del cliente e la p,o sizione scienti:fiieo-professio, nale del curante., «fermo restando ch·e la somma diiSciplinari ai trasg·ressori ed a coloro, che e~:en globale 11on dovrà mari, .e ssere ·inferior'e al totale :tualmente si pr.estassero ad assumere i. posti lasciati dai colleghi per rispetto al1a predetta de· delle visite effettuat~ sullh. base dell'0noÌ-al4~10 • miriimo di li1·e 5 ciascuna ». liberazione. 11· criterio globale . s'impone a giudizio del I rapporti· dei mecii~i con le sociietà di M . S . Consigli·o per molte cons·iderazfion.i , desunte, per ' ltanuo richiam?to l'att e11zio ne del Consiglip a11-· (25)
..
~
•
\
I
I
'
•
•
1
•
I
,
•
J
•
•
•
a
•
•
\ •
•
IL POLiçLINICO
~he
{ANNO
sull'argomento 11011 111 e~10 .importante, che r imaµere estranea la classe medie.a, che pur tantQ si riftrisce al cumulo de.gli incarichi. I 'interes- ha dato all'azione di quella grande associazio11e . ~e di classe non può che pre<)CcL1parsi di questo . Pare quindi gi\ista la domanda del nostro Confatto, che non solo paralizza ~l suo ~iglioramen siglio, che del Comit ato Ce11trale di essa faccia to economico~ ma g«~nera il discredito· dell »esèr- parte il ra.ppresentante degli Ordini .al «:01isiglio S'uperiore deLLa San,i tà.. Conformemente a tale -cizio p1iofessi-0nale, i eui doveri fo11da·m entali e imprescindibi~i non. posson,o .conciliarsi cou la richiesta, e per una più •efficace affermazione moltiplicità e diversità delle occupazioni. degli Ordini' stessi, si deve proporre che 11na , • loro rappresentanza· entri a nche neii Comitati Medici ospitaLieri .. regionali, destinati a risolvere i probletni del • r I domani, e a preparare un ambiente più sano cli I'er tale ufficio, si è riaffermata unarumelTl.t:Ute vità e di · lavoro, insi.e1ne a una difesa pit\ sicttra l a necessità .dei concorsi. per ti~oli e per esa1ni, oontro le malattie. . , . . ~alvo !11 .caso i11 ~ui i,l servizio ospedaliero . SfJctti al medico condotto, in forza del . capitolato. Istituti d'i~segn.a1ne1ito. / . Nel convincime11to· che questo fatt.ore di seie- , Uu altro problema · posto in discussioue dal 'lione l).lOra] e e it1tellettuale non possa essere ConsiO'lio dell'ordine come acldent.ellato alla queo . clis~i\lnto da quello economico, in consep;ue11r,a stione dei ·med6ci ospitalieri, è statG quello ri~pecialmente delle mutate condizioni di vitaJ è ferentesi , ai posti di assistente e di ai11ito d~l1e ~embrato ' indi1s pens.sbil.e richied·e re c~he gli sficlinicl1e o di altri . istit11ti d'inseguame11to. Il • pendi sia110 tt1tti elevati it1 ragione in·versa del- sistema ·:fino ad ora seguito, non è parso i[ più 1'ufficio cui è adib:.to il meltico ospitaliero. Que- . confacente a garantire il carattere 1e l'indipen~to provvedim.ento tro\1a la sua ragione nel conza qei g.iovani medici e a giti.dicare esattamente cetto' di conservare agli ospedali il carattere di del loro valore professionale . Si è perciò espres1ttogo di studio, (love il g iovane volenter9so pos - so il \roto cbe la .scelta debba farsi sol.tanto per ~ a, senza preoçcu paz.ioni finanziarie, p1·epararsi titoli e per esami e ehe anche le co11dizioni ecoa ll'esercizio pratico della .medicinà. 11-0mkhe · di questa categoria d\i medici' siano eSi è ritenitto inoltre rispondente ad equità quamente modificate. che i medici ospitali~ri, nei ri!g ua rdi <.l~ll a penA proposito delle cliniche, si fa rileva.re alla sione, siano equiparati al . iratta1nei+to proposto classe. com'esse, aperte gratuitamente al ~~b per. i 1ned~ci· condotti, elevando çioè il contri- blico anche per visite. ambulatorie e per analis'. buto . delle rispetti ve amministrazioni. diagnostiche, portino una g~ave ~imitazione al- . . .' . Fu pttre riconosGittto ~111.co111pat'. bilè èoh le mo- l'esercizio libero profess1011.ale e perc10 un n<lerne vedute so<'iali sottrarre al beneficio del- ]e,rante danno economico alla clasge. ] 'assicttrazione me<iic:ì che, per effetto del loro ' . So cietà d.i ris sicu.ra zioni. s peci1a]e e sercizio, so.no esposti conti•n uamente n pericoli, onde la ~ecessi1tà di proruuo·vere solN~ll'attesa di conoscere le conclusioni cl1e sulleciti provvedimenti in proposito·. . ·1a O'rav·e e 1Complessa c1uestione emetterà la Como . 1 Unitamen~e alla questione ospedaJ.1'.era, il Conmissione 11ominata a ital rigu~rdo 111 se110 a no~iglio dell'Ordine si è occ~pato .anche delle Ostro Consiglio, questo j11t:anto · non mancherà <li p ere Pie, di quelle specialmente che, ricevendo stt1diare ogni 1ni'g.lior mezzo per iassicuri1re al pecontributi finanziari dalla Pubblica Beneficenza, rilto e all'arbitro il dovuto com.penso, indipendensfu b O'o-ono al controllo, con danno della cl.asse me! temente da quals·iasi ·eventuale controversia. b • • • dica. e dello scopo per cui esse fu'.t.ron,o 1stitu1te. Tariffe g·i ulliziàrie. Si studieranno pi::<Yvvediment1 perchè 1ti~Tipor Le tariffe giudiziarie che vigono ancora i11;1t ante argomento venga risoluto con uniformità r1i criteri, promovendo, se sarà iil caso, dag·li Enti rputate fin dal 1865, e che si trovano .nuov~me~t~ interessaui, la sospensione di qualsiasi prece- applicate n~i recent·i prov:edi.menti leg1sla~1Vl riguardanti gl'infortuni ~grtcoli, che ce?t11pl1ca<l ~nte impegno di oblazione . uo l'opera e la responsabiJità del medico, so110 . < C1·oce Rossa Italiana. indecorose. . ..Questo diritto d':imperio, che lo Stato es~rc1ta La Croce Ross a Italiana, esaurito, QOn la fine sulla classe sanitaria, senza adeguato cor~spe~ <1ella bO'Uerra il suo compito e la sua missione , tivo \7incolandola, per giunta, alle sue dtspos1si volge ora con ampio programma ~lle ope:e ziou'i con sanzioni penali, richiede che nuov~ d i pace, le quali comprendono una 11.tc~a .sene e più ener2iche pratiche siano fatte presso g11 cli pro, ·,ridenze igienico-sanitarie e soc1al1. A · com~petenti, affìnchè si ac1di,,enga ad una organi <iuesto 111ovimento di organizzazione, non de,·e 1
J
I
\
•
\
•
\
•
XXVI, F :ASC. 16)
\
(26) •
•
•
\
[-~NNO
XXVI, FASC. 16]
SEZIONE PRATICA •
'
rev1Sll0ne delle .t assazionì. appoggiandosi special- . dotta; una migliore iuterpretaz.iione degli arti~ mente. al.le mutate condizioni dei tempi e alle ccli 39 e seg. del RegolamentQ Generale Samta- . indiscutibili ragioni di equità. rio concernenti i provvedimenti ·disciplinari, il Va inoltre notato che le prestazioni 1nediche cui giudiz6.o dovreb.be affidarsi ad un Ente unico, • fatte · nell'interesse della Giustizia, se investono del quale facesse .parte un rappresentante delsempr1e una grave responsabilità da parte del l'Ordine. ' sani'tario, ]p espongono non infrequentemente A 11i:alzare le condizioni tt10rali dei medici cona pericoli per i quali può soccombere o rimanere dotti a "mettere in evidenza il loro valore scienéoanunque debilitato. La legge non ha finora tifico, il Consiglio · dell,Ordi~e propone inoltre contemplati questi cas~, onde il Consiglio mèt- di unire tut~e le forze Sanitarie associate, perterà tutta la sua opera perchè sia riconosciuto chè l e c<;>n.dotte medic~e passino alla · di peni l diritto a pensione alla famiglia del medico, denza delle provincie, unico mezzo per aprlire . ' morto per effetto di prestazione eseguita uell 'iu- . ai medici stessi una vera carriera accessibile teresse della Giustizia, 'e ad un.a 1congrua inde11- attraverso titoli e concorsi. P·er la .c arica di Uffìo~al·e sanitàri10 , 11~ita ge11ità nei casi d1 debilitazione. f• neralmente a quella -di medico .condotto, il Co• ' Medici condotti . ,/ . tnurie deve garantirsi della sua cult11ra scienti. • La riforma della condotta s'impone, ~~pè~i31- · fica, richi1edendo · nel detto funzionarjo una pre· 1nente in una delle sue condizioni fondameutal1. parazione più solida di quella che egli oggi no11 . Occorre che i Comuni ri.t ornino all 'osserva11za abbia, per l'esercizio del suo ufficio, ed\ esigenclello spirito i.n formatore della legge, c:tle sta- do perciò 1il titolo specifico di m edico igjenist a l;ilì l'istituzione obbligatoria- della condotta a quale requisito di concorso. . ' tutto vantaggio dei pov.eri e con la s~tti t1tesa In 'conformità di questa rigorosa selezione si esclusione degli abbienti dalla assistt:uza g 1·:i- propone intanto che il cotupenso all'ufficiale satui.ta. nitario yenga ele,rato, giusta .il disposto delL'inosserYanza di tale .disposizione h·a co~t1'. 1'art. 2 del ·T. U. L·egge s~n'.itaria; che venga t.11ito, fino ad ora, un danno rilevante per le am- rioonosciuto i 'obbligo dell'indennità di · trasfern1inistrazioni e per i 111ed iiei. Ond 'è che il Con- ta e soggiorno, p er ]e ispèzioni fuoni residenza (art. 86 . Legge Sanitaria 1906) ;, 'che sia approf'l'. glio unirà la su a ,azione a quella di altre asfi ociazioni, p er soste11ere e far trio11fare il concet- vata la concessione di congedi ·o rdinari (art. 82 to della Condotta residenziale, secondo i voti · R>eg.., Sanit. x908) ; che a11cl1e 1'ufficiale sa~itario pitì ,,olte e solennemente esprèssi . abbi°a· diritto alla stabilità, dopo un biennio di /\.. q uesta fondame11tale riforma devono, se~ servizio, sal'ro il disposto dell'art. 18, oomma ~ condo qttanto è st ato deliberato cl.all'ordine, se- T. U. Legge Sanitaria. g1rire provved,ime11ti, per i quali possa u scire Parificazione delle lauree. 1nig"liorata la trist e · condizii0ne econo1nica e mo• . ràle di questa classe, immerita·1ne11te neg·letta, Sarà una ,,era affermazione d'.irt:alia11ità, dopo ele,randone gli stipendi in misura proporzi:ouale · i recenti trionfi militari che ha1mo innalzato 1~ al] 'aume ntato oosto della vita, e propugna~do nostra Patria al posto di grande Potenza, d•i esil 'obbligo, per i1 Comuni, dell '..assegnazio11e dei gere, per iniziativa del Co~sig·lio dell'Qrdiue, sessenni, come fa lo Stato per i sttoi funzi9nani . c4e i nostri medici abbiano ovunque all'estero I,n relazione a queste assolute neèessità, urge il Jmedes!imo trattamento di cui g'Oqono in Italia rimnovare 1'attuale irrisori10 Isti.f uto delle pen- i medici stranieri. sioni, n1odificandone il contr,ibuto oon la corÈ tempo che l'esercizio medico in J.t alia sia risposta di un terzo da p.a rte del medico e di concesso con la clausola della reciprocità, condue t erzi a carico clell'Ente dàl quale egli di- c}iziione che noi i,n vocherem9 dallo Stato nell 'inpende, anzichè a parti eguali, come av,~:ene at- teresse e per i1 rispetto della classe. tl1alme11te. :Le proposte di ta1i riforme, verranno comttnica te ai sinda<'i cou. apposite circo~ari . . 11tf ezzi di azione. , _i\ltri problemi .11:gu.ardanti i medici 0ondotti Nell'ùltima assen1blea general e fu appro,·ato il Consiglio dell' Ordine ha sottoposto ad esame, qttali la loro assicurazione, per parte de1i un ordine del giorno col quale ' 'enne 111n1eggiata la necessità di una lotta di c1a:sse nel :fine di otComu11Ì, co11tro. le malattie e gl'inforl11ni profess1bnali; 1'istituzione di ambulatori; ttJ1'equa tenere riforme e r.Lvend!:cazioni ·lungamente ed , invano aspettate. L '1esposizione del programma rev.i sione di quanto f.'i rife risce alle condotte di d'azione che il Consiglio dell'C)rdl:ne ha presen: campagna; la necessi,t à di compensi ~ ~r tutto tato, dimostra le linee più salienti che esso seciò che non rientra. nello stretto ser,rizio di co11(27)
e
I
1
~
\
'
,
\
•
,
•
IL POLICLIN reo
[ANNO XXVI, l i'Asc . 16] •
guirà per · realizzare le aspirazioni dell a classe tuiali modififhe allo Statuto Sociale ; 7. E lezione 1Ìledica, lontano da qualsas•i eccesso 1nà ~enza · del Consiglio D irettivo N~zionale; 8. Pr9poste varie e d eventua li . debolezze. Nei mezzi di lotta q t1ali la cliffida: il boicottaggio, che si rendessero e·ventualmente neces.RISPOSTE A QUESITI E A DOMANDE. sari, si dovranno sempre conc~1ìare gl 'i nt eressi della salute pubblica e del malato con quelli (7708) Difjerenza fra stipendio militare e ci11ile. della classe. - Dott. C. T . da M. Nel calcolo della differenza fra lo stip endio .mili.tare e ·<?ivile .ljl.On si pu ò te- · Cronaca del movimento_professionale. ner con.t o dell 'assegn-0 di uf:fi~iale sanitario, del com penso _per l'òpera che si prestp. al carcere . La smobilitazione degli umciali medici. mandamentale e della ci.ndennit à per la cavalca_;\Ila data dell 'armistizio iJ numero~ degli uffi- .1tur.çi. T utti questi assegni , se costituì~cono a1rna ciali ·ed aspiranti' med~i sotto le armi' ascendev~ attiv.ità p.e1 medic-0 c-0ndotto, non ['appreseRtano • stipendio in.è sono cum ulaibì-li c-011 esso . a 13,575. Di qllesti, 7,910 prest avano ser-\;1z10 in (7709) Inde1'in,ità caro--vi-veri. - Dott. R : C. da . zon a d i· guerra e oltre mare, 5,665 in zon a terriM. L a dizione d.e} ~apovierso ultimo dell 'art. 1° toria le. Da allora. ad oggi ne sono stati co.11ged.at1 ·e del D. L. del 14 settembre 1918, 11. 1314, relativo inviati in esonero 6771; ne restano at.t u alme11te alla ~ndennità caro-viveri è tr-0ppo chiara per po- • sott o le armi 6804 dei quali 3758 in zor.: a· e oltre \tie rsi dubitare della sua portata ed entità. ~ mare e 3046 in zona t er rit oria le. I n q11esta ul - perscme di famiglia che possono influi.re a fare ' tima qifra sono compresi 1068 ufficia~i 1uedici di . accordare la i.nden1iità di lire loo a ll'impiegato • co1i-viven,ti ed a caricò . I • tutte le classi dal 1252 a l ' 1880 e ìie sono · stati debbon o essere Di .t al che se esse son-0 a ~arico ma no n contrattenut i i11 servizio a lor-0 ·doma11da. . viventi, l'impiegato prend,e rà la .inqennità d:a ceIl metodo seguito nella smobi·l itaziu 1e degli l~be, fissata in lire 65 mensil1. ufficiali' mediQii è stato quello del co1ig~edamehto (7710) Dimissiorii dei 11iedico condotto . - potper classi: undici ; classi (dal 18,70 àl 1880) sono tore .aibbooìato 1743. Le dim issioni date nel r9r6 già state congedate. I noltre mediqute esonerae · Fegolarme11te accettate dal Consiglio comunale zioni larga.niente con~esse sooo stati \es!.ituiti . :no.n furono mai iriti r,a te 11~ i-evocate. Esse, dunalle pubb~·iche amniinistrazio1:1.i per eBigenze del qu~, possono a,n che or<;i. sortir e il lor-0 complet-0 servizio sanitario ~ dell'insegnamel;lto. u n iver$ieffebto ·g iuridico. Il prosieguo del servizio fatto tario 1370 ufficiali medici appartenenti a classi finora non ha potuto inficiare I 'atto consiliare i>osteriori al 1880. con cui le dimissioni stesse eran-0 accettate in Malgrado le particolari difficoltà che si veriq·u anto che la sua .d ichiarazion e, fatfa pet alto fica110 nella smobilit.a zione degli uf:ficial~· medici ed encomiabile spirito ·d i ·filantropia ~ {li patriot--- sp.ecialm.e nte perchè ii:on è ·possibile stabilire tism o, fu motivata dalla nie cessi tà. del momento 11n parallelismo t ra questi e gli ufficiali clelle per l1on lasciare il 1Com un,e presso cui ave.a per altre armri e corpi , dato che gli u fficiali medici lunga seri.e di ann.i prestata l'opera sua, pri:vo di più giovani app~rtengono alla classe 1893, men- ~istenza sanitaria, assai difficile a sostituirsi . tre nelle altre qrmi ·ve ne so.n o anche della per la. mancanza di medici. Ella, quindi, faccia classe 1900 - si ritiene con fondata presunzione a mezw di usciere nobifica.re, t111 atto al Co1nu111e, cli poter presto procedere al congedamento di con cui , ri·porf.a,11dosi alla deliberazi-011e di accetaltr.e quattro classi (188'1-1884) . · tazione delle dimiss·i oni del 1916, dichiari dì essere disposto a lasciare il serv·izio, senz 'altro Associazione Nazionale fra gli Assistenti . . preavviso per Ja fine di aprile sotto pen.a, i.1J delle RR. Università e dei RR. Istituti SuperiorL cas-0 di -0pposizione, del rifacimento d·i e,·entu.a.li Il II Co11gresso dell' 1\.ssociazjone (\ tII Condanni. (7711) Pe1isioni. - Dott. l'. L. dia M. Per poter gres~o degli Assistenti Un:i,·ersi,tari itali~ni) sarà liquidare la ·pensione dalla Cassa di previdenza, tenuto in Firenze, nei giorni 23 e 24 apri~e corr. cui si è inscritto sol dal 1917, deve prestare altri .. volgerà il seguente ordine del giorno : 21 anno e sei mesi d~ servizio. Per .poterle dire l. Yerifi.ca delle Delegazion.i ; 2 . Re1 azio11e 1nola pensione cu1 potrebbe avere diritto occorre ci rale del Consiglio Direttivo; 3. Relazione finanfaccia conoscere l'età che avrà all'atto del colloziaria; 4. Condizioni e trattamento degli 1\.ssi"camen.to a ri.poso. "te nti che hanno pres tato serY1zio militare; 5. (7712) · I1zdennità caro--viteri . Dott. A. B. · Rilfonna dell'Assistentato Uni,rersitarrl'o; 6. Organi zzazio11e Xazionale degli ...\ssis.tent-i , ecl e,·en- da R. L'indennità caro-viver-i stabilita dal D . L~ 1
(
•
1
.
I
1
~
1
1
•
I
~
(28)
.
•
)
l:\..i\~o
XXVI, 1-."'Asc. r6]
..
SRZIONi PRATICA
.
.
del '· 9 marzo p. p. ·h a la ,d eeorrenz.a dal 1° o-en. . o 0 na10 1919 e non d,al I ottobre r918. Qualora Ella si clime ttesse dal posto di medico condotto ·pxi~ che il Comune deli1beri la ii1dennità s uddetta non v'h·a dubbio che manterrebbe il diri:tito di' ottenetla per il periodo dal I 0 g.e nnaio 19I9 al giorno in cui oesserà dalla prestaziop.e profes!"ÌOn?-le. DoctQr JTJSTITLA.
-
.
.
COLTURA SUPERIORE.
I
I
.. Per ·il riordinamento· degli studi media • in Inghilterra, I •
Premettiamo .. alcune notizie st1llo st a.to attuale dell'lJ1lsegnan1ento della me.d icina in Inghilterra. Come tutto l'esercizio profess1.1nale, - auche lo · -;.nsegnan1ento della medicina è retto dal « Con· CONDOTTE E CONCORSI. siglio Generale Medico >) il quale visita a turno TRIES'.1'E· Ailunicipio. A tutto aprile . a. c. è , :aperto. 1111 concorso a; un P?Sto dli n1ecii(~O pri1nari<0 le varie Scuole e ne isp.e~i ona. , l'andamento. La dm·ata complessiva del corso, per disposi1ntermsta e uno d1 ·m edico primario cbirur•)'o presso l'Ospedale Civico. b zioni di legge, non do,rrebbe essere inferiore a 1 ~.\ tali posti va congiunto, giusta 1'orga11ico at- 5 at1n~; ma in alcune scuole è portato a 5 1/2 ed tuale, 1'an~uo onorario di corònç 3500, con un aumento d'L corone 500 dopo io anni di lodevole in pratica gi·unge quasi sempre· a 6-7, a causa precipt1a1nente delle numerose ed, inevitabili bocs~rv~~io . Oltre ciò v.iien·e pure corrisposto provv1sor1amente un'aggiunta. d.1 guerra _variabile a ciature. nelle materie ausiliarie. . seconda dello stato di famiglia del rispettivo tiPer l'iscrizione è ·. prescritta l'età (li · i6 anni t()lare dal 77 % al 192 %. compinti e si richiede un ctiplon1a ~i licenza In seguito al cambiameu.to deila ·valuta si proceder-à in breve alla regolazione rlello stipe11dio. di una scuola secondaria di 4° grado ovvero 11n · Per il pensionamento dei prir.iar.i ,-a1gono le esame di ammissione in una F acoltà di medicina norme vigel}.ti per gli al.tr.i funzio1iari del Co· od in una · F~oltà di scien?'.e ed arti . .Questo esamune. m1e comprende due l1ingue a scelta (tra cui sono Le' istan~ di concoi~o dovranno essere prodotte all'Ufficio di presentazione del Municipio e sa- l'ital_iano, lo spagnolo, il russo, 1'arabo, ~ l :Persiano~ l'ebraico. .. ). Il (~onsigli~ l)UÒ riconoscere ranno corredate d·a i seguenti· documenti : . a) diploma di laurea 1i.11 medicina; · diplomi esteri o d'istituti privati, stabilendo di b) certificato comprovante l'età del petente. ,-olta in volta se -il richiedente debba sostenere Q~alora il petente 11on appartenesse al corpo degli impiegati c.:>munali o dello Stato ed avesse un esame di complem·e nto e in quali màterie. . Tutto •jl corso è ripartito in tre sezioni : una sorpassato l 'età di 40 anni, il Consiglio comunale potrà accordargli ta ven.i a d'età che dovrà essere pre~imi.nare per le discipline fisico-chimiche _e chiesta espressamente nell 'istanz~ di concorso ; naturali; una intermedia per le discipline ausie) dei certificati compro,ranti se1.,vizi evenliarie, cioè anatomia, fisiolog·ia, chimrica organitualmente già prestati in pubblici ospedali o .c a, tal,·olta farmacolog<a, ecc. ;_una superiore per . p resso iimpor:tanti s t abilime nti di cura ; le patologi1e, le cliniche, l 1·igie11e, la lnafe1.,ia 111e d) di eventuali pubblicazioni scie11tifiche. Nelle istanze -dovrà pure essere accennato al- . dica, ecc . 1'eventuale çonsang 11iueità od affinità esistente I-Ianno g ra1ide pre'\1 alE1ìza le ,esercitazioni pra~on al.tri funzionari del C:omune. ticlie, . per lo più trimestrali (qcl ,es . ii1 anato• . mia patolog;i.ca) o semetYali (ad · .es. nelle cliniNOMINE, PROMOZIONI, ONORIFICENZE. clte ·1 nedica e chirurgi~a). Poco sviluppo h a l'in11 1dott. Giuliano \/"a11g.lietti '~ stato pron1osso a1 grado di ispettore meCL'.co di 2a. classe de11a segnamento orale : si fa assegna111ento swi · libri di testo. I-1a duraita di certi corsi è valt1tata dal Croce Rossa Italiana . · . Il presidente generale della Croce Rossa Ita- numero delle lezioni . • liana 'glj ha conferito 111oltre, niotn proprio; la Alcuni insegnamenti si· allontanano molto cla lla medaglia d'oro di benemeren za, con la 1not~\ra- nostra ro_u,ti'ne ; per es. , non m,a nca. m~ì un ~orso . z ione che qui riportiamo : <e In\rentore di t111 metodo che da lui prende nome; ormai ovunque ac- sulle ,-aiccinazioni, nè uno sull'uso d egli anestequisito alla · pratica chirurgica, seppe llei 1utiti- stici; si hann0 anche dei corsi sul.le .m alattie ·i'nlati utilizzare i · moncviù per ridare 1no,·imento fettive, sulle malattie .toraciche, ecc: ; 1'oto-ri110alle membra art:ficiali, . solle·vando dall'inazio~e lagia è obbligatoria i~ parecchie università. <.'. Orpo e . spir1to. )3e11efica11do 1'111rla11ità rese 01101~e Glii esami per lo più si danno a g ruppi; così al! 'Italia ». l'anatomia e la fisiologia vanno sempre abbinate. La sottoscrizione promossa dalla P1·esidenza Sùperati tutti gli esami, si divieue baccelliere · della Federazione per un fo1ido di soccorso con,- in medicina (Bachelor in l\1edicine, ·:.3. 1\'I .). 111 • . ... . . ,. tro i piiì gravi danrii dellà. guerra patiti dai 11ie - seoondo tempo s1.. possono segt11re l!e 1 corsi t~1 dici e loro faniìglie {a d1sposiZt~ one del futuro Congresso Federale perchè ne stabilisc~ la ero- anatomia applkata, di medicina operatoria, <.re:., gazione e a termini della Circolare n . 6, .p rot. per diveruire baccelli~re in chirurgia (Bachelor in n. 45-r, t8 agosto 19I5), a tutto il 28 febbraio Surgery, B. Ch.) . 19I9, col trentaquattresimo elenco delle offerte, Gradi ulteriori sono quelli di dottore in meha r~ggiunto il totale g·cnerale di lire 167 ,944.05 . •
I
1
,
• •
•
I
,
•
\
[ ..\~No XX\tI, FASC. r6J
IL FOLICLINICO
5 10
'dicina (:a.i!. D.) o di J11aestro in chirurgia (~I. liarie è oggi troppo esteso e concorre, per buoua Ch.). parte, ad allungare la durata degli studi ed a Per conseg11ire il primo titol~ oc'c orre presen- sottrarre tempo alle diiscipline superi9ri, cbe tare una tesi .e talvolta sostenere un esame (ad sout> per lo meno altrettanto indispensabili. es. alla Facoltà di Londra);· per conseg~re 11 Sovratutt~ in anatomia ed in :fisiologia yengosecondo occorre essere membri del corpo chi- no richieste nozioni troppo diffuse e troppo parrurgico di un ospedale riconosciuto, oppure ave- ticolaregg?iate ; non solo, ma certi ·insegnanti re trascors o 6 mesi. come .c1iirurgo in un ospe- m ancano del senso della mi'Sura e si dilettano in dale e sostenere 11n esame; a Cambridge si ri- corsi ipertrofici fino all'assurdo, nei quali im chiede anche che siano trascorsi 3 anµ,i dj. bac-· mettono tuitto il loro sapere. Essi costitt1iseono celleriato per ii.l M. D. e 2 per il M. _eh.;· a Dur- un inc11bo ·per i giovani e spesso una rovina per ham il candidato d~ve avere compiuto almeno le scuole che li ospi.tano. 24 an•ni,. aver esercitato la professione .e dar La media dell'ed11cazione me dica non risentiprova di conoscere il greco (od il tedesco). In- rel)b'e alcuna diminuzione - tutt'altro __._ se quesomma, per questi due titoli si deve d?.r prova sti corsi venissero contenuti entro limiti ppù modi una certa maturita, cosl dottrinaria come pro- desti,. -Sfrondandoli del superfluo, semplificandoli fessionale. . e al temp? s~esso rendendoli più pratici, pur sen . za rivolgei-li· alla patologiia, che lo studente dei Da ultimo, si può divenire membro (Member, M .) o collega (Fellow, F.) dei d11e ~~ollegi Reali primi anni non è ancora in · grado di apprezdi medicina e di chirurgia (R. C. P. e I<. '2. S.) ; zare. · • Per ridurre l 'incon·veniep.~e segnalato i:,~r in- ' di rado la nomina è onorifica, per lo più ·ha luog o in seguito a$f un esame più ampio dei preee- , fr.enare questi insegnant;i fanatici ed i1npedire ùenti (dopo i 40 - anni s~ è e sonerati dagli esamu che facciano per sè la parte del leone; il Newman propone di ~stituire delle <.:onferenze. ttra in una lingua antica o moderna). clinici e insegnanti di m aterie ausiliarie, « anVengono rilasciati anéhe ·titoli speciali : licencillari » della Clinica , allo scopo di concretare ze -e èL:plomi di baccelliere e di elettore in igiene, jn chirurgia dentar~a, di. psichiatra, di ostetrico, Ul).O schema organico dei programmi~ da s, ·olgedi ot o-rinologo, di sanitar io pubblico, ecc. Ri- · re_ per tutte queste materie, :fissando dei limiti che non dovranno essere ' rarcati. sulta cosi disciplinata la. specializzazione. • )Je ,·errebbe 1111 vantaggio sensibile nell;eco110... • mia dell 'insegnàmento ; .si , evi·t erebbe di sopraf• In una recentissima 1)ubblicazione riassunta faticare e disorientare 1i giovani con un eccesso sul Lancet (S april·e 1919), sir George Ne,vman ri- di clettagli che sono s.èopo a se steasi e che com-. chiama l'attenzione sopra alcuni iricon venienti p orta no -i_n utili sforv: mnemonici; infine, si sconche derivano dall'attuale ordina:ç.1ento degli studu g i11rerebbe il peri.colo èhi· deprin1ere lo spirito • medici in Ing·hilterra quale noi lo ahl)ia mo espo- cli t anti gio,·ani con ripulse non git1stì:ficabili agli • esann. . sto, e s11ggerisce al.cuni mezzi per ovviarvi. P er · quanto co110erne l'insegnaimento n1edico Anzi.tutto egli crede cl1e troppo t empo vada · p erd11to nello . studio .delle disc.ipline preliniinv.ri, propria me11te detto, }J A . r ileva che la clinica \:la cui utilità è incontestàbile ma che no11 ,·a 11110 ' di·v enuta sempre più est esa e, ad un tempo, piìt an alitica; essa penetra sempre più profondamensopravalutate. ~ Esse contribuiscono molto a d allung are arti; t e nei fatti morbosi, ne moltiplica i quadri, ne · fiziosamente la durata "' degli studi medici, por- precisa i c0nfini e si vale_ di larghissi1ne risorse tandoli in pratica più vicino ai 1 clt e ai 5 a nni t era peutiche . Per qu.estf motivi diviene sempre e ci ò a cau sa delle molte - delle troppe - ri- più arduo l'insegnamento clinico a grandi inasse di studenti.. Non è più il tempo 'in cui lo stupulse agli esami, con grave pregiudizio econode nte p9ssa « correre gli ospedali l>, secondo una mico così degli studenti come della società. Da t empo er a st ato propost 9 di co1Tfinare q11e- fr ase consacrata : occorre che vi si fermi . I)er rendere più efficace questo insegnamento,. ~ta Jlreparazione preliminare nelle scuole seconclarie ; ma l a proposta non è mai attecchita e l '_\.. pensa che converrebbe alle,iare il ·compito forse non è fa cilmente attuabdle perchè, tra ] 'al- dei direttori dti clinica , mettendo a profitto la t ro, mancano scuole secondarie adatte, fornite di competenza dei. primari di ospedale . Già il lA>nnei t utti i 1nezzi necessari p er l'insegnamento pra- don Hospital ha comi~1: ato ad assumere, • • • p osti eh~ si vanno rendendo vacanti, pnmar1 tico, so,Trat utto nella Scozia e nell'Irl an da. S enza meno, per') si possono sen1plificare b"t1 bi to direttori opportunamente scelti, e li circo11da di assistenti e li provvroe di laborat ori, il tutto i programmi e volg-erli ad intenti più pratic1 . organizzato per l: insegnamento clinico, che ri Anche l 'insegna1nento delle discipline au si1
1
1
* **
\
1
(30) •
•
(-.\~~o
·XXVI, °f'Asc. 16]
SEZIONI PRATICA
'
parago11~bile
:=;ttlta
a quello ttni\·ersitario; pios- l 'affe11111aiione della personalità clella il1edicina italiana, che tiene conto di tutte . le._.conquiste ~imainente Gnche il St. Bartholon1y's Hospital, fatte in qualunque paese, mG che deve assun1ere .il Grey's ·Hospital ed altri seguiranno questa difisionomi~ sua propria. · rettiva. • Il .1tiiinistero della P. I., che ha già fatto m,ol·t e , III. Conferen~a inter~lleata negli invalidi di guerra. c~ncessio11i alle scuole n1ediche, no11 è alieno dal· . . Entro' la prima q,u indicina del prossimo tnese · contribqire nelle spese e generosan1ente. Il difdi maggio sarà tenuta a Ron1a la III Confer€nza fici.J.e sarà nella scelta degli insegnanti. interalleata per le questioni riguarda1~ti g li inNotiamo ancora che il ·Ne\vma11 insiste . perchè validi di guerra . ~ . - l'insegnamento della medici11a no11 sia tutto · imS . . M. ·la·~ Reg;i na ha aç:eettato l'augusto patronato del. Convegno e S. E. il Presiclent-e del Co11._ perniato sul sistema <legli esan1j, troppo aleasiglio la presidenza <lel Comitato d'onore. _.\. co1ntorio, ma venga serveg·liato in '11iodo con.tinuamissaiio generale è stato eletto il conln1 .. .Foscolo l i:vo, durante tutt0 .il cor~o, per accertarsi che Bargoni.. · · lo studente ne profitti effettivamente~ La conferenza, cui sara anness.a · uµa 111ostra di tutto <1uanto riguatda gli invalidi d.i g ue rra, avrà luogo nel JY<tlazzo dell "Esposizione in· via Nazionale. · ,
..
I
. IYOTIZIE DIVERSE. ~ ·
Società Italiana di Medicina Interna. - Il Congresso Italiano di Medicina a Trieste. 11t r , S~amo iniorma.ti che l 'oxganizzazione del 1)rossimo Congresso di medicina che avrà . 11,lvgo a Trieste nella prima . quindicina di , ottobre ·de] corrente anno è fatta con le seguenti norme, stabiJite nella riunione del Consiglio Direttivo. I temi, oggetto di relazione, sono tre: _1. l Jricemia; 2. Clinica della tubercolosi; 3. Jnfiuenza. Inoltre vi sarà un gruppo di relazion,i critiche sopra le più importanti acquisizioni fatte durante la guerra nel campo della medicina i11t(·rna.. Gli argomenti· relativti• se.ranno divisi nei. seguenti gruppi : a) Sistem·a nervoso ce11trale; b) Siistema nervoso perìferico; e) Cardiopatie; d) Nefropatie; e) Ma1attie infettive: ~pìrochetosi, 1nalari:a, dissenteria, tifo e tifosi1nili, v~c:ina. .
I nostri . rappresentanti alla Conferenza sanitaria. di Cannes. A compleme'nto della notiz'ia già pubblioata} aggiungiamo che la Deleg·azione italiana alla Confelienza interalleata deliLe Croci I<.osse, t estt: riunitasi: a Cannes, era così composta : sen. c.onté' Frascara, presidente della C. R. T. e sen. l\[archiafava, vice-presidente; sen atori Golgi e ~Ia ragliano, proff . . Ducrey, Castellani, l'oli, l!aduel, G. Bastianelli, V ailagussa e prof.? .ssoressa 1;,:n1ilia An:selmi. Dopo la chi111sura dei lavori i presidenti delle Croci Rosse italiana., · francese, am€:.t;èana, inglese e giapponese si sono trattenuti a Cannes, per stabilire; in una serie di riuJ.1ioni, i principii generali di esecuzone dei programmi d'azione futura tracciati in seno alla Conferenza. ,
I
Beneficenza. · .
11 co111ìn . . Pietro Siligard1i, un :filantropo ben La T.ubercolosi è divisa in tre· parti : a) Cliuica i1oto per il.s uo affetto al] 'i11i.anzi.a , che a ,1e\ a già della Tubercolosi ; b) Le reazioni iìJ11n1t11i.tarie · eretto a Modena. l'Istituto Aiuto 2.\if ater110 ove nella Tubercolosi; e) I riflessi della cli11ica 11ei hanno degna sede l 'ùspeclale dei bambi·n i e la riguardi della lotta antitubercolare. Clin.t:ca Pe diatrica universitaria e che era stat o La scelta dei relatori è fatta col criterio -(·ne ie largo di aiuti a ·molte Istituzioni ·be11.:ef0Che, ha varie Cliniche e Scuole di Patologia <l<··l I~ egno lasciaito, morendo, oltre mez7,,o miljone al] 'Istisiano chiamate a parteQiparvi atttiva1nnte, p er tuto i\.iuto Materno, il quale r,'.1narrà legato al 1nodo non si . verifichi 1'inconv,eniente la1nentato su o nome. nei rongressi precedenti, in · c11i 11arve Yi fòsse soverchio ~èentran1ento nella scelta dei relatori.. Operazioni della Cassa Nazionale infortuni. I relatori complessivamente r:hia1nati a p1 •estaL a Cassa Nazionale d' Assicurazioni per gli in,.. re il loro concorso saranno in 11umèro di 17. fortuni degli operai sul lavoro, con S ede centrale 1 Per evita.re che ' i sia troppo . assorbi111ento di in Roma, ha durante l '~ntÌ.o ~9·18 - col tramite tempo, le .s ingole relazioni verra11110 i 11 antiC'ipadelle sue Sedi compartimentali, secondarie ed zione distribuite stampate e i :relatori 1Jou fa- agenzie distribuite' per tutto il Regno ·- emesse ranno che una breve esposizione »r.ile sintetica 33.780 nùove . polizze assicuranti altri 698.998 della loi:o relazione. ... operai : ha inoltre ricevuto l OO . 702 denuncie di Saranno· assicumt~ poi preventivamente cctne infortuni.o e pagate lire 15.319.449,74 <l'indenpaitecipanti alle discussioni cultori è-ompetenti nità per 103.118 casi d'infortunio, di cui 410 di delle varie branche, per modo che il Co11gresso morte e 7 .422 d'inabilità permanente. èon le relazioni e con le discussioni, avrà il concorso di tutte le scuole italiane e dei più emi- Pro. maternità e puericoltura a Tunisi. nenti ' pratici. Saranno preferite le comunicazioni Il prof. dott. Guglielmo Levi ha tenuto un relative ad argomenti messi in discussìo11e.· Per tal modo il Congresso potrà rispeccl1iare tutto ii .· elevato, splendiào discorso a Tunisi, ·per l 'iEé'. Umovimento della vita scientifica. nazionale, e certo gurazione del Servizio di assistenza ostetrica · a saranno messi in evidenza tutti g1i studii ita- domicilio e · di puercolt11ta, organizzato dall' Unione Femtninile Italiana. liani; onde questa riunione avrà come impro11ta ~Oill.
•
.
1
(31) . • •
•
..
•
. \
••
'
.)12
' IL POLICLINICO
I
•
[ANNO
XXVI, F'Asc. 16)
•
Fratellanza medica tra nord e sud-America.
•
•
•
alla. I?.aniste~ecto~ia addominale alla vVertheim, . la sua. « estirpaz1?ne tota~_e va~nale ampliata 1. Il l ournal of t lie A 11ie1"~can :NI edical A ssociation Nel ~ngresso internazionale di lludapest del pubblicherà una edizione spagnuola quindicinale contep.ente tutto ciò che di interesse o-enerale ~ 1910 egli P?rtava: ~ sua statistka di ·questo me.(li valore duraturo è putblicato 11ell>eclizione iin- " todò. ~perat1vo c~n 11 quale contava su 286 interv~nti il 12.? % di. guarigjoni del cancro da oltre g lese di Chicago. . cinque anni.. I~' edizio~e sp.agn uol~ .verrà . diff~sa special~e~l'ultim? ve~.t~nnio è anche la sua « intermente nell Amer1ca n1er1di<>nale. Sara questa una pos1tio -uteri. ves100-vaginalis » per la c11ra dEl iorma di penetrazione pacifica. prolasso utenno. L'iniziativa è partita dal nuovo presidente del~l~ '1ih:fuorj di ·questioni più special1nente chi1'Associazione, George E. Vincent. La proposta r}llgiche a .Schauta si devono studi sulle anoin.avenn~ subito accolta fa, ·oreYolmente dagl.11 aml1e d~ bacino · ed Uru:t c~pleta mouogra.J.Ìa sulla m~nistratori. gravJ~anm e~tra1:1'teri.na, che, pubblicata iu epoca • ?rma1 remota, f?- UD: c:ompleto studio di questo n giunta da Vienna notizia della morte di interessante capitolo di patologia <Y1inecoloo-ica € FEDERICO SCHAUT...\, direttore della ' I · cJini~a n?n ~ooo contribui a fissarne il co~~etto e Ja c-liniéa· importanza. · Ostetrico-ginecologica di quella Università. F. Scbauta fu sempre un · tenace sosten~tore Nato nel '~o, laur~a:to a Vienna nel '74 ed ivi d?cei1te nel~ 81, fu 1n questo . stesso at1no inca- d~lla nec~ssità ili unione della ostetricia e della ~in~c:olog)_a come unico insegnamento coi1 unico· t1c~to ~~ll '1~segnamento della specialità nella indirizzo _in hase all'intimo legame c-he ~ico1111et U~1vers1ta dt Innsbruck, dove divenne ordinate .a~le :ricende . della g·enerazione- la massilna rle) nell'84 e che lasciò per l'Università di Praga nell'87 . Nel 1891 fu chiamato a succedere a Carlo P~i:te dei processi patologici dei geni.t ali femmin1l1."' \ Braun nella caittedra di Vienna. . Questo s uo con,rincimento espone 'alllehe nel Uomo c)i quadra mente ·e di soda. coltura la ti!?lo_ del trattato da lui pubblicato nel '96 e di sua attività scientifica e pratiça si svolse es~en zialmente. in que.l periodo di tempo in cui l a cu1f s1 1e bbe .nel . '98 una edizione italiana, « Ì"'ehrbranca ginecologica della specialità si andava buch der ·gesammteu Gy11akoloo·ie ». · pegna :figura 9-i studioso e di professionista, affe rmando e con lo sviluppars~ della chiruro-ia addo~ nale l!a chi~urgi.a ginecologica assUln;va cui la larga espenenza raccolta in oltre trent'anni 11na 1mportanza pnmaria, e Schauta fu sin dai di assiduo lav0ro .clinico e la direzione di· una suoi primi anni di' insegnamento 'ardito e fortu- delle più importanti scuole giuecoloO'iche del nato operatore. Ed a 'problemi di it ecnica ed a me- .mondo conferivano una .spiccata autorltà scomtodi operativi volse pr~cipuamente :i1l suo studio par~ c?n luf uno dei rappresentanti più 'autorevol11 di U? ep~ cJ1e . Sef>pe _e~evare . l a ct ;~ità sino negli ultimi tempi della sua vita. dello 1Studio sui fenomeni fisici clella inaternità V anno infatti ricor.dati fra i suoi lavori· 1e i11dica.2Xoni e la tecnka operativa nelle malattie de- e .d~lla patologia genitale femminile e procurargli annessi uterini, nelle . fi.13tole v·e scico-vaginali· ne 1n breve volgere di .anni un immenso prog_resso con l'àn~irizzo rigoro~o scieD:ti~Qo e spe~ · e retto-vaginali. Particolare studio egli d~ede alla tecnica della nmentale, l'as$idua osservazione clinica , l'aFdi tezz~ . ed il perfezio11amento della tecnica chii~terectomia vag)nale ed a tal proposito giova noordare la preferenza da lui data, alla \:ia 'ao-i- . rurgica. V. AkTOM DI SA~T' _i\G~ESF.. nale nella operazione per cancro dell'11tero, fn- · terve11to che egli perf>ezionò sino a contrapporre 1
1
'
Indice alfabetico pel' materie.
Arterie coronarie : anatomia Pag. .)) . 50~ ~.\tropina: azione glicosurica . . ,,.98 Brefotrofi : per la riforma dei - . . . '~98 Calcol_1 ~ _nell'uretere : nuo,·o u1etc do per s tab1l1tne l a presenza . . . . . . )), 501 Causalgie : .tnattamen~o chirurgico . . 497 Corpo estraneo nella trachea e nei bron·chi : nuovo segno per la cliagnosi . 501 Digitalis lanata : coltt1ra . . ._ . . . 498 " )) 499 l~c- hinococco ì-enale . . Ec1en1a senza albuu1i1111ria i1ell 'I' nf~n~ia 40 l) Elioterapia : considerazio~i pratiche 483 E·morragie coliche . . . . . . . . )) . 490 Empiema streptococcico: esame batteriologico . . . . . . . . . . . » 493 Enter.it i croniche di guerra : diagnosi e terapia . . . . . . . . . . » 488 Eresi pela : terapia . . . . . ... . . » 500 Febbre melitense : terapia specifica . » 503 Folgorazione : lesioni nervose da . » 497 Foruncoli: trattàmento rapido . . » ....C\00 Gangrena gassosa : batteriologia » 497 C:():? Gra\"idanza: sulla di.a.gnosi di » I 11 fi uenza : profilassi . . . . . . . » 498
Linea biartca di .Sergent nell'insttfficien. za surrenale. . . . . . . . . I..>a 0o- . Malatti!a del sudore o sudor anglicus dei' secoli XV , .e XVI . . . . . . » Metj.ici : proposte per il m iglioramento della classe . . . . . . Nevriti la tenti post-infiuienzali . . Occhio : lesioni nei feriti d~l cra-n1:0 . >> • Osteomielite purulenta: cronica da permanenza di proiettile; intervento; • • guangione . . . . . . . . . . Peritonite acuta generalizzata; preven,zi·o ne mediante la disinfezione coll 'etere, la posizione di FoV\·ler e la .procto!l'. si .permanente alla Murphy . . . • Pleuriti influenzali . . . . . . . Pleuriti purulente : trattamento di sc.e lta . . . . . . . . . . , , Smobilitazione degli ufficiali medici . ,, Spasmi clo~ici diffusi . . . Sputi . tubercolari : disinfezione . Stitichezza a bituale : trattamento . JI » Studi medici in Inghilterra . . . Sublimato : lesioni renali nell 'jntossica, zione da - . . . . . . .
)}
))
))
))
))
\)
))
•
·
Roma, 1919 (~2)
Tip. Naz. Bertero di G.
Guad a~ni
&
\
)I
))
)l
c.
• •
'o 2
~
494 e~ S .)
496 497
497
481 490
492
c:os
V
))
496
)I
4g8 48;-
500 '1Co0
Anno XXVI
Roma, 27 aprile 1919
•
Fase. l'f
fondato dai professori:
GUIDO
BACCEL~I
FRANCESCO DURANTE .
.
SEZIONE PRA.TIOA REDATTORE CAPO: PROif.
'
VITTORIO ASCOLI
\
-•
SOMMARI.O. 'Riviste sintetiche: P. Cesetti: I gruppi sanguigni. -Oonferenze: P. De Pavento: La cura della sifilide negli ultimi anni. SunU e Rassegne: NEUROLOGIA : J. R. Bradford, E. F. Bashford e j. A. Wilson: Polinevrite acuta infettiva. - CHIRURGIA: I. ·c. Roux: Le gastropatie dolorose e l'ulcera piloricà o duodeAale nel corso dell'appendicite. - ANATOMIA PATOLOGICA: Socio: Osservazioni anatomo-patologiche su 90 autopsie di influenzati. Questioni del giorno: A. Filippini: La vaccinazione an1ivaiuolosa. l'fote e contributi: P. Gilberti: La ·gangrena gassosa ed il flemmone gangrenoso. Accademie, Società Mediohe, Oongressl: Associazione medico-chirurgica di Palermo. - Accademia medica .di Pe- . ' rugia.
Appunti di Medicina Pratica : CASISTICA : Atonia del cieco come postumo di tifoide . .- La febbre tifoide a forma car.diaca. - TERAPIA : Cura delJe perdite vaginali fetide. FORMULARIO. Posta degli abbonati. Cenni bibliografici. Varia. Nella vita professionale: Pangloss: Il compenso globale . • - Cronaca del movimento professionale. Risposte a quesiti e a domande. Condotte e concorsi. l'fomlne, promozioni, onorificenze. Medicina sociale: Provvedimenti sanitari nel dopo-guerra. Notizie diverse. Rassegna della stampa medica. Indice alfabetico per materie~
.., •• patl acll 1a1clat1 tilt nen blAno Me«a ••edito 1• 1m,orto loro nllonamento • 8'111f1N111 IEMEnTO Al RITllDITIRI. r lnwlo pot.allmtntl del correnti ...... Ol6 lldlteri molto 11 l••oro .............. . ed ••Iteri ritardi nella epedlzlon• dli lasctcoll. dli
lttn .... ' . . . . . . . ""'
Ra"'"'"'''°'"° che Ila Cartoli"4-Vaglia tlowà eun1 fft4irina'4 nomi"4tiN..uttu tal prof.
ENRICO MORELLI,
.Sa Si#ina
14
RotH , olH
'"'''"''°;udal bollo dell' U/f"to. Pouak 1"'''"°'') dne eswe mt1r1ita tùlla pre#rilkl ""'''" 4a bollo tla '5 ~1sim,. CTN ""''""' detti 5 centesimi ali' importo tùlla CMloli1ta-V •glia slusa. I/ AIDDNlftRAztON&.
141 #Utlen,,.. (nel fJo#o •t 6'ooa s;tomsto ,Jella marca
Diritti di proerletà riservati. Ili llsi
uttl4 ct#Mf'U
la fo~.
~ 'DUIMa la rii"o4t1""1u Ili looori ~· Ml POLIOLiftlCO o la f>Ubblka•iofu 44 lfMlt
RIVISTE SINTETICHE. • •
I Gruppi Sanguigni .
, . Dott. Pm'tRO CEsE'tT.I,.
per il aiuto medico degli Ospedali di Roma. Il fenomeno dell'emolisi e. dell'agglutinazio11e fu in principio creduto possibile soltanto fra siero e san gue d i specie diff~ente, dove infatti suole osservarsi costantemente. Ma ricerche di Landsteiner e di Shattock portarono alla scoperta dell'isoagglutinazione, fenomeno che essi credettero patol<;>gico. ma che Halban, Ascoli e altri trovarono spesso anche fra sangui normali. Ugualmente si può dire dell'isoemolisi, la quale è in connessione intima coll'agglutinazione. Lan dsteiner, Ottenberg e altri iniziarono allora delle ricerche sopra il sangue di individui normali e trovarono ni1merose differenze fra essi in rapporto al loro modo di agglutinazione, per ~ ripartirono gli individui in più gruppi sanguigni. Moos, volendo ricercare la causa della incompatibilità •• •
che talora si ;avverava nella trasfusione tra il sangue del donatore e quello del ricettore, sperimentò ugualmente a lungo sopra molte migliaia di -p ersone e venne alla conclusione che tutti gli individui possono essere riportati a ·quattro gruppi sanguigni, nettamente caratterizzati dalle loro proprietà agglutin,anti. Stabilì inoltre che fann'o parte di uno stesso gruppo sanguigno tutti gli individui che non presentano fra il _loro sangue il fenomeno dell'agglutinazione, ma che hanno sul sangue degli altri le stesse propriet~ agglutinanti. ~er la ricerca dell'agglutinazione negli individui Epstein, Ottenberg, Daufresne adottarono unà teC'1Ùca abbastanza rapida, che permettava di . scoprire, se esisteva, il fenomeno dell'agglutinazione. Beht \Tincent ha ancora semplificato la tecnica, per mezzo della quale in 2-3 mint1ti soltanto si può osservare anche ad occhio nudo se esiste o non agglutinazione. Si · preleva dalla vena di più individui una certa quantità di sangue, metà del quale si lascia coagulare spontaneamente, prelevandone poi il siero, e l' altra metà si rende incoagulabile colJ:aggiunta di citrato di sodio. Si mescola (l )
.,
•
•
IL P0LICLINICO
[ •.\NNO
XXVI,
1:ASC ..
Iil
•
allora su un vetrino portaoggetti una goccia di siero con una goccia di sangue di altro individuo. Dopo uno, due minuti soltanto e non oltre i tre minuti si nota in certi casi il raggrupparsi dei globuli rossi, fenomeno visibile anche a.'d occhio nudo. , e l'agglutinazione non ha luogo, la goccia mantiene il suo aspetto e al microscopio si può controllarè .che i globuli ~ossi si presentano nella loro tipica forma e ben separati. · Nei qu~ttro ·gruppi sanguigni determinati da Moos vi è una categor~a di persone, gruppo I, il cui siero non agglutina le emazie di alcun gruppo, ma le cui emazie sono agglutinate dal ,siero degli altri gruppi; come se le emazie di questo gruppo fossero talmente fr_a gili 'd a non poter restare in· tegre che in un siero poco vulnerante come il lorb.
sangue del soggetto da esaminare. In due, tre minuti si vede a occhio nudo se esiste il fenomeno · dell'.agglutinazione. Trovati in questo modo degli individui appattenenti a questi gruppi si preleva da loro nel modo già descritto, una certa quantità di siero, che si addiziona con una soluzione di citrato trisodico al 15 %·in ragione di 9 cc. di siero con I cc. di soluzione e con un antisettico (ac. fenico, tricresolo). La soluzione di citrato di sodio serve ad impedire 1a coagulazione della goccia di sangue al momento d·ell'esame. I sieri così preparati possono adoperarsi subito e la loro effica~~a dura • circa un anno. I dati dei gruppi sanguigni possono spiegarci gli accidenti gravi della trasfusione di sangue_e la loro determjnazione prima di ogni trasfusione ha q11indi. una grande importanza pratica. Già da _ Sieri . .. molto tempo gli accidenti <}ella trasfusione furono III II Gruppo I I'.' attribuiti alla fibrina del sà.ngue trasfuso, la quale • secondo Dieffenbach agiva come causa tossica,. • o + a.> \ I secondo Oré come causa meccanica. Dopo la sco·~ II o o + t'd perta dell'isoemolisi e dell'isoagglutinazione gli o o El IIT + + autori americani per primi attribuirono al maniµ~ · IV o o o o festarsi di questi fenomeni in yivp gli accidenti Per contro vi è un'altra categoria, gruppo IV, gravi che sç>gliono ·spesso avverarsi.nena·trasfusione le cui ~mazie resistono a tutti i sieri e il cui siero di sangue da uomo a uomo. Questi accidenti sono invece agglutina le emazie di tutti gli altri gruppi. d'ordine meccanico e d'ordine tos5ico. Al pruno Fra questi gruppi ve ne sono altri due, nei quali ~ppartengono l'entrata d'aria nelle vene,, l'embolia la fragilità delle emazie all'agglutinazione è inter- da coagulazione, la dilatazione acuta del cuore media fra i gruppi I - IV e precisamente: il siero pericoli facilmente evitabili colla tecnica moderna. del ·gruppo II agglutina le emazie del I- III; il Fanno parte del secondo -accidenti tossici leggieri siero del gruppo III agglutina le emazie del _I- II. e gravi. I leggieri, che non è possibile evitare, conLe emazie del gruppo II sono agglutinate dai sieri sistòno in brividi di freddo, febbre, vomito, urtidei gruppi III-IV; le emazie del gruppo III dai caria o altre. eruzioni cutanee, cefalea, dolori lomsiero del II- IV. · oari, costrizione alle tempie .ecc., disturbi abbaVolendo procedere alla determinazione del stanza frequenti, senza gravità e che avvengono di gruppo san guigno di un individuo bisogna in prin- solito durante la trasfusione o poco dopo. Sono cipio avere a disposizione un campione dei sieri sempre di breve durata e non sono in rapporto coldei quattro gruppi e osservare la loro azione sul · 1' emolisi nè coll'agglutinazione. Gli accidenti tossangue del soggetto da esaminare, servendosi poi sici gravi sono invece dovuti all'emolisi e all'agdella tavola precedente per l'interpetrazione dei glutinazione e consistono in dispnea, collasso carrisultati. ~Ioos ha semplificato la ricerca, basan- diaco, urobilinuria, emoglobinuria, convulsioni dosi sulla constatazione che la prova simultanea coi ecc., accidenti dovuti secondo gli scienziati asieri dei gruppi II-III soli dà risultati differenti mericani alla brusca messa in libertà di emogloper ogni• gruppo. bina, provocata dall'emolfsi, o a fatti trombotici: • Sieri infarti, embolie, provocati dall'agglutinazione. Secondo Giraud e J anbrau gli accidenti sarebbero III II Gr11ppo invece dovuti alla presenza degli stromi globulari> I che agirebbero come albumine estranee, appog+ + o II giando essi questa ipotesi col fatto che nei casi di o III eterotrasfusione, in cui il sangue trMfuso s 'è sem+ o o IV pre mostrato nocivo, gli estratti globulari filtrat} : Per la ricerca si procede così: si deposita una sbarazzati dell'emoglobina, sono ancora toss1c1, goccia di siero dei grnppi JI- III rispettivament: senza che possa incriminarsi nè l' emoglobinolisi, verso le due estremità di un vetrino portaoggetti. nè l'agglutinazione, per modo che essi tendono a Ogni goccia è mescolata intimamente mercè un considerare l'emolisi e l'agglutinazione come fatti piccolo e separato agitatore con una goccia di contingenti che rivelino il fatto oscuro più gra·ve
-·---------+
I
·+
+
+
(2) •
• •
•
•
(_.\NNO
XXVI, FASC. 17] '
'
•
•
SEZIONE PRATICA
-
(
di una incompatibilità chimica, unica l"esponsa- degli accidenti gre.vi nella trasfusione fra consanbile degli accidenti della trasfusione. Ottenberg guinei. l\1:a oltre che alla trasfusione i dati dei gruppi · e Kalisky inoltre (1913), notarono che gli accidenti d'e.m olisi e d'agglutinazione si presentano soltanto sanguigni potrebbero ..applicarsi anche ad altri negli individui non sottoposti prima della trasfurami ~elle scienze biologiche. Così per esempio si sione alla ricerca preventiva dell'agglutinazione e ,potrebbe verificare. dal lato antropologico ed etno- . dell~emolisi, confermando così l'iinportanza pra.J logico se negli individui la percentuale dei diversi tica di questa ricerca. · gruppi non vari a seconda della razza, del suolo, del Dovendo procedere alla trasfusione, basta de- clima, ecc~, e dal lato biologico potrebbero conferterminare il gruppo del paziente e il gruppo del marsi nell'~omo le leggi dell'eredità. Anche la me~ dicina legale potrebbe ricavarne qualche vantaggio donatore e di verificare se il donatore conviene. Sembre-rebbe a priori doversi trasfondere a un nella 'identificazione ·delle macchie di sangue, e > soggetto A solo il sangue di un individuo B dello secondo gli entusiasti del metodo, perfino nella ri:.. stesso gruppo, in cui cioè non vi sia agglutinazione cerca della paternità! del siero di A sulle emazie di B e viceversa del siero di B sulle emazie d i A, ciò che limiterebbe molto la scelta del donatore, specie se il soggetto, a cui . devesi praticare la trasfusione, appartiene ai gruppi I- III i cui donatori sono rari, come dalla seguente La cura della sifilide negU ultimi anni statistica: ' · per il dott. PI.ERO DE :B~AVENTO. · · gruppo I: 5% • · Conier.enza tenuta all 'Associazrione medica. n II: 40% I di Trieste. » III: ro% » IV: 45% ~el 1 911 t enni all '.t\.ssociazione medica &na Ma la pratica ha dimostratO' che occorre evitare solo l'agglutinazione delle emazie del donatore da conferenza sulle prime esperienze col salvarsan e s i:ll 'evoluzione in genere subentrata nella diaparte del siero del ricettore, non l'agglutinazione gnostica e nella terapia della sifì11de. . inversa. Per la spiegazione d i questo fatto gli aEra ormai·svanita la speranza della « T11erapia: mericani ammettono una sufficiente dil11izione st~rilisans magna » da ottenersi in tt1 ttl. i casi . .. del sangu~ trasfuso nella circolazione del ricett9re, di. sifilide con un'j:niezio11e sola. Una forte scbiein modo che l'azione emolitica o agglutinante è ...., . rç. <li · clinici .e specialisti avversava il 6o6, poi- ' trascurabile. . Giraud e J anbrau invece hanno· èmesso l'ipotesi chè la insttffìciente pratica nella dosatura del · : ~ '! \ nuovo rimedio, e nella scelta dei casi, ave,•a pro:.. '• '' . che so1o l'intqssicazione da parte dell'albumina curato alctlµe ,~atte iutossicazt:one e morte. Ac..:. · '. :·L ,: estranea è. responsabile degli accidenti della trace1111ai · allora acl .alcuni incidenti spi~eveli oc~· ·' · i ( sfusione, non quella liberatasi dal sangue del corsimi, lna sostenni sopratutto le inst1perabili ":• ' l\ ·•. ricettore, la quale è tollerabile e riass'o rbita com.e qualità tera peutic}1,e d.el salvarsan 1 e gli pronò- · ' · tutte le alb11mine omogenee circolanti. Viene cosi . ' s tica~ , i.1 .posto eminente che acl esso spettava · ad estendersi la scelta dei donatori. In base a que. .. nella .cura della sifilide. · · sti fatti gli individ ui del gruppo I sono ricettori u.. I., 'arsenobenzolo, adesso, non ha, si può dire,. niversali, poichè il loro siero non agglutina.le ema. p1. u' a,-\.·ersar1. zje di alcun gruppo; quelli del gruppo IV sono· inD opo 7 a nni è mia inten zione di rjassu1nere vece do~tori 11niversali, poichè le loro emazie iu bre, e ·~ risultati ed i progressi ottenuti nella non sono agglutinate da alcun siero, gli individui del gruppo II possono ricevere soltanto il sangue cura della sifilide, che ha avuto un 'evol11zione del proprio gruppo o del IV e identica~ente quelli' straorclina ria. . . • • • • Appena introdotto nel co111merc10 il neosalYardel III solo il sangue del loro gruppo ò del IV; risultati così riassunti da J anbrau e Giraud: gli san, s i abbandonò il 606 e si adoperò soltanto individui del gruppo I possòno ricevere il sangue di il 11uo,,o rimedio sen1pre per via endo,1enosa. Prati<2ai molte iru'. gliaia di . iniezioni ad indi,•idui tutti i gruppi, gli individui degli altri gruppi solo di tutte le età e cl'ambo i sessi e non ebbi· ad il sangue del proprio gruppo o quello del IV. osservare nè casi di morte e neppure il più JieveDalle ricer~he degli scienziati amer~cani è risulsin tomo d'intossicazione. tato che i caratteri dei gruppi s~nguigni sono per.. Dapprinl.a la t ecnica era compli<:ata, poicl1è· manenti e q11indi un individuo apparterrebbe per tutta la vita allo stesso gruppo, malgrado le peri- · l'acqua distillata veni,,a preparata con un appopezie patologiche della sua esi~tenza. Inoltre essi sito apparecchio sempre immetliatamente prima dell e iniezioni e si jniettava circa 1/4 di litr<> sono ereditari e famigliari, ciò che spiega l'assenza r
•
CONFERENZE.
1
, I
~.
•
•
• I
\
1
1
1
1
•
I
•
•
1
•
5r6
\
•
•
IL POLICLINICO
' di soluzio11e nella vena. Negli ultimJi anni però ~i adoperaro110 con ottimo risultato gl 'ipodermoidi di soluzione fisiologica ultrasterile preparati qui a Trieste <la VidaJi e Varqabasso. Il ùeosalvarsan viene scioltp i n circa 5 gram-· JIU della soluzione fisiologica ed ·iiniettato ùiretta11tente nella vena del cubito. Rarissimi furono 1 casi, nei qttali non si potè trovare la vena .cublitale, ed allora si fece 11iniezione in qualche .a ltra ve11a del corpo (sul polso, sulle gan1be, s nll e mam1ne1le, ecc.). Una o due volte ft1i cos tretto a preparare la vena sotto la pelle. Con 1a pratica ed attenzio11e si e.vitano gli infiltrati, c he sono molto dolorosi e dttrano qualche settimana per poi scomparire senza lasciar traco'.a. Dapprincipio i p. venivano tenuti a letto per <li verse ore dopo l'iniezione, ma da anni si fa la f\lra an1bulatoriamen~e, senza aver avuto mai conseg~enre dannose, se si eccettui quaJche leggero svenimento e qualèhe conato di vomito di bre\·~ dttraba· in pazienti sonin1a-nie11te sensibili. Cousbitata I 'ulcera. dura ,dai sintomi clinici e tnolte volte con la ricerca delle spirochete . priina che...~J Wassermann di·venga positivo, si comincia. s ubito la. cura, che consiste in otto iniezioni · di 11eosa1\'arsan (o' 15, o' 30, o' 45 ·e 5 da '6'6o) 3.d inter·valli, le ptfme di 4-5 giorni, pu1 dt 8 e pe~· 1~ ultime tre di ' 15 giorni. Contemporaneamente ·vie11e praticata 11na. cura mercuriale -di ~lit.9 . co11 . 12 iniezioni di calomelano o salicibto di . mercurio o'ro, rare \ olte si ricorre alle. -iniezioni Jnercttria1i o a prep.amti solubili di merctirio. Dopo 3-4 me.si, prev:a u11a prova di , ·wasser1na1J.11 1 cl1e è quasi sempre negativa, viene 1ntrapresa u11'altra cura di 4-6 iniezioni endove11ose di neosalvarSan (0'15, 0130, , 0'45 e 1e ul. . -.t ime di .0 160) agli ste~si i11terva11i c1elia priJTu1. -<'nra e c.011tc111pora.i1eamente 6 iniezi<>ni lnerctt-riali.. Dopo 6 1nesi s i fa una terz...1. ct1ra altretLa11to forte ciua11to la seconda. Negli iri1ter,..a11i ·viene prescritto jod11ro cli potassio. Per 2-3 a nni j pa7tie11ti \'engo110 -contro~lati con la proYa di \Vasserma11n, premettendo tal volta delle leggere iniezioni di ~osalvarsan, per stimolare, come si crede, qt1alche focolaio nascosto di spirochete. Si de:ve e$sere asso111tamente sicuri, che si tratta cli w1a t1lcera tlura per ir1 1traprendere la cura precoce; rite11go errato farla nel dubbio. Posso <1iJ:e che rou la tecni•ca u sata la ct1ra aborti,·a riesce sempre, eccetto rare eccezion~, qt1a11do essa · forse v~ene intrapresa troppo tardi. Seguii per .a1111i molti pazienti curati abortivamente ecl es6i si 11tante..: 11nero s etupre sani con V/asserman11 ne~·ati "•(). Molti çbbero figli sanissin1i, senz.a nes~\tt1~ stlp;1nata eredoluetica. Qt1anclo 1~ cura aborti,~a non riesce e subent r;tno ma nifestazioni secondarie, oppure quando 1
•
[ANNO XXVI, FASC. 17]
i pazienM si presenfano già con manifestazioni secondari.e , la terapia è a11cora pi: tì energica : la dose del neosal ' 1arsan e ·del mercurio varia a seconda della gra~tà del caso e della resistenza del male alla cnra. Si praticanp Io-15 iniezi9~i di neosalvarsan a dose crescente ed a intervalli di ·parecclÌi giorn1, co11temporanea1nente si fa un'_e nergica cura mercuriale a . bas€ di preparati insolubili e i1egli intervalli si prescrive jodttro . I pazienti x~e11gono co11trollati dOJ:.>O qitalchè mese • • col vVassermann; se la reazione è positiva si riprende una ct1ra energ·ica come la prima," &e negativa, si inietta una <lose mì11ore di neosalvarsan e dli mercurio: circa la n1età della prima cura. Dopo 6 mesi a \'Yiene ]a terza ctrra, che, se il . V\iassermann è negati,·o, è l'ultima, ~ positivo, fa posto ad ttlteriore energ~co .trat·t amento. Pazienti curati con closi forti anche nel periodo &econdario si lnanteng;o110 spesso sani ed i ripetuti controlli <;Ol vVassermqnn danno risultato negati,·o . i\.lcuni cli quest: malati però ·v anno soggetti a recidive ed abbisogn.ano di cure contint1Rte. Le f0rn1e terziarie della sifilic1e , ·engono trattate come Te seconclarie : cure alterne a forti ·dosi dril · neosalvarsan, merc11rio e joduro ad intervalli di qualche mese, e ripetute per 5 o 6 ,,olte fino a che si ottiène un Wassermann negativo. Questo però non aY\.·ie11e sempre, perchè la reazione talvolta rimane posi ti \·a (sifilide latente), ad onta delle cure pii.1 energiché, oppur~ si mant(ene negativa per brevi.ssimo spazio di temp~. Nelle malattie para.sifilitiche il neosalvarsan, certo più. che il merct1rio dimostra la sua azione benefica. No11 si tra~ta qui cli guarigi<?ni, ma di migl'~oramenti. Così si ' 'edono, çlopo cure energiche, sopratutto di neosalvarsa11, scomparire i dolori · 1aneina11ti della tabe dorsale. Se• il trattamento , dene iniziato con dosi forti al principio del male, anche 11atassia può r.isentirne un migliorame.nto e così pt1re le irregolarità delle pltp.i11e, la reazio11e delle stesse e le lesioni incipienti della retina. ~ella paralisi progressiva si osserva ·rare ,·olte. qualche leggero migl\oramento, che può però ancbe essere attribuito al decorso del male, cbe Ya soggetto a peggioramenti e miglioramenti : perciò assai di rado, dopo le esperienze fatte,. si assumono in c~ra pazienti affetti lla para1:si progressiva. Nelle aortiti luetiche, specialmente nello stadrio iniziale, cure prudenti . ed energiche di neosal,·arsan danno rist1ltati benefici. Parecc11i cas: di aortite migliorarono tanto dei loro disturbi soggetti vi, quanto auche dei sintomi oggettivi, i quali ·vengono controllati con Rontg~n. In qttesti pazienti la cura si fa dapprima coi:i piccol~ dosi di neosalvarsan (0'1.~ - n'30), ad 1ntervall1 •
I
(ANNO XXVI, FAsc. 17]
SEZIONE PHATICA
di 8-10 giorni e poi si sale lentamente a dosi più elevate. Quindi si sospende il trattamento per qualche mesé e poi si ripete, sempre con ~a stessa prudenza. Neppure in questi malati non osservai ma:i effetti dan11osi prodotti dal neosal- , arsan. Il mercu1Jio nelle . aortiti luetiche non mi ha mai dato• r isultati favorevoli. Ho potuto -OSse~vare u11 solo caso di sifililie terziaria, nel quale le . cure più energiche combinate, a uulla approdarono. Trattavasi di un paziente affett? di gomn1a al naso; l'infezione luetica, che riSaMiVa a IO anni prima, non era stata curata affat·t o. Si i11iziò un trattamento énergiro di neosalvarsan e mercurio. Sembrò dapprima che il male avesse tei1de11za a guarire, ma ben presto, ad onta delle dosi fortissime di neosalvru-san (parecchi grammi) e di m ercurio, la si. filide gommosa e ·1a cachess·iia fecero co11tinui progressi : l'osso mascellare, zigomatico e nasale furono distrutti e dopo circa un anno e n1ezz9 il paziente soccombette al suo male gra·viss1:mo. _t\.ltre forme di sifilide grave, ta nto dello s tadio secondario, quanto del terziario reagirono sempre e prontamente al rimedio di J':l~hrlich. · In malati, sp ecial mente dello stadio secondario, che Si eTano Curati insufficie11temente, si 1nanifestano talvoita in1provvisan1ente delle paralisi. del facia1e, aocompagnate da dis tt1rbi del1'orecchio (sordità e ,·ertigi11i). Una cura energica dli neosalvarsan e .u1erc11rio intrapresa subito arreca la gtt-a11igio11e 0d almeno un forte miglioran1ento. IJ migliora1nento prodotto dalla continuazio11e della. cura è la più - bella prova che questi disturbi, chiamati neurorecic.1i, e , non sono dovuti al sal varsan stesso, ma alla sifilide itnperfettamente cttra ta. ·r.,e ne11rore~idive erano più frequenti nei primi ai1ui, quando si t1si ,1ano • dosi piccole, ora (ittesti casi so110 r.aris$iu1i. · _.\nche i11 pazienti affetti di malattie renali il neosalvarsan 11on proquce peggioramenti notevoli, sempre 11sato a dosi piccole e con prudoenza .. Anzi. se 1'affezione dei re11i è causata dalla sifiJJide, si notano miglioramenti : cosi av,riene, p. e., in qualche furma. di nefrite emorragica con 'ì\lassermann positivo ed albuminuria. Tanto il ~angue quanto l'albun1ina possono dimin11ire o scomparire sotto I 'influenza c1el1a cura. In ~i mili casi si adopera110· solo dosi di ofr5 o al massimo di 0'30 e ·l'inJiezione viene ripetuta og11i 12-1:5 • • • giorni. Anche tutte le affezioni luetiche dell'occhio migliorano o ' guariscono con una cura en~rgica e spesso prolungata; fa eccezione l'atrofia del ner- · vo ottico, che specialmente se ii1 stadio avanzat0, non è suscetùibile di migliorie. Cure enero-icbe danno ottimi risulo . combinate . tati i'll do11ne lttetiche gravide. Pazienti che eh• • '
1
1
1
,
I
bero aborti o nati morti, con una cura e1ergica, poterono procr~are clei .figli sar~ i , se11za nessun· sintomo di eredolue e con Wassermanu 11egativo. Nella sifilide ereditaria si ha11no migliorie , ma quasi tnai guarigioni perfette. Le affezioni ereditarie degli occl1i - e degli orecchi anche se trattate 1nolto energicamente miglioran() assai poco o niente. Forme gommose terziarie risentono ·i benefici della cura ma spesso recidivano. Osser.vai ~nvece ottimi risultati in ·parecchi casi cli affevioni ossee ed articolari di lue ereditaria : anche qui la cura dev'essere energica e prolungata e gli etfetti della stessa sono piuttosto tardivi . Negli eredoluetici .il Wassermann ad onta del .trattamento più· energico diviene di raro negatJivo. Bambini eredol u.etitCi sotto i . sei anni .:vengono· curati con l'applicazione di empiastr'O mercuriale sul petto e sul dorso, che si cambia ·Ogni quattro giorni; la cura si prolunga per .qualche mese e viene ripetuta . a seconda del bisogno. 1'alvolta, in oasi gravi, si. pratica. qualche iniezione di uno o due ceutigr. di calo·m ela.n o o salici[ato di mercttrio. Gli effetti sono buolli e &er-· , v·ono tanto a far scomparire i fenomeni aicutl del male, p. e., le placche mucose all'ano ed alla bocca, quanto anche. a rimettere in forza i. bambini. Dai sei anni in su si praticano se:~pre iniezioni endovenose di neosalvarsan in dosi 1nolto piccole. Esse non producono ·mai · e~etti darinosi e danno 0tti.m i risultati. . Se il neosalvaTsan, grazie all 'esperie,ll7a ormai acquistata con la pratica, è innocuo, non altrettanto posso dire (lel mercµrio. Ho g'ià, pt,bblicato un caso avuto nel VII Riparto del civico Ospedale di grave intossicazione mercuriale per f ortis,si.me manifestaziona ,esterne .e d interne ; _vog lio accennare ancora ad un caso occorso al signor Primario .Nicolich nella sua pratica priva1ta e che ~ol suo consenso riassumo. Trattavasi di un paziente affetto .tli sclerosi iniziale del pi:epuzio. Il paziente ricevette un'iniezione di neo~alvarsan 0'15 e dopo alcru1i gior11i una di salicilato di mercurio 0 1110. Già dopo poche ore S1'bentrò febbre, scariche sanguigne, stomatite e stato gfnerale g ra,re. Le condizioni del paziente rimasero allar1nanti per alcuni g;iorni e poi i sintomi scompa:. rirono lentamente. Il malato ,,enne ulteriormente curnto solo. con neosalvarsan. , Il consenso al matrimonio di individui che 11anno · un'infezione sifilitica non può essere generale ed eg1fale per tutti :ii malati.. Esso varia a seconda sopratutto del , momento, nel quale venne iniziata la cura e d,él decorso del male. Se la ~ùra abortiva riesce, \credo che il paziente possa contrarre matrimonio già dopo due anni dall'infezione, avendo esso nel primo anno com• (.5) f
•
•
•
'
'
518
IL POLICLINICO
,
pletata la cura ed essendo rimasto nel secondo in osservaZJ:one. Se .però il malato era già affetto di sinton1i seconJari e b.isognevolè .Peìciò di trattamento lungo ed energico, allora sì può consentire al matrimonio dopo 3 'o 4 .ar11u soltanto, quando nipetuti )Vassermann diedero risultato • • i1egat1vo. La ctira della sifili!de ha fa:tto negli ultimi anni progressi ~ straordiu.ari ; sussiste la fondata speranza, che specialmente colle cure •abortive si • possa ?ttenere una guarigione perfetta. Ad onta .degLi ottimi ri1Sultati però è necessario, che pas~sino ancora molti anni, affitìchè . si poss.a avere -1a certezza assoluta della gu.arigione del male,. Trieste, marzo r9r9. ·. , "" •
'
•
.
.
SUNTI E RASSEGNE. I
NEUROLOGIA.
,
)
PoHnevrite acuta Infettiva.
,
(JOHN ,
•
.
ROSE BRADFORD, E. F. BASHPORb e J. A•. WILSON. The · Qu~rterty ]ournal of J.l!edeeine, v. 12, n. 45-46).
. Qll AA. studiano un gruppo definito di casi ~r- . -vati.fra le truppe in ·Francia e in Fiandra, che·pre.sentano un quadro clinico costante di paralisi generalizzata. Casi simili se pur non identici erano già • stati descritti da Osler sotto il termine ~i polfuevrite acuta febbrile, e da Gordon Holmes che ne :aveva registrati . . i caratteri clinici e patologici. Solo esempi isolati della malattia furono OS§ervati da J. R. Bradford nel primo periodo della guerra, una serie n11merosa invece nell'anno 1917. La par~lisi nella sua distribuzione e ~ei suoi ~arat teri pr~sentava notevoli differenze da quelle osservate nelle varietà di nevrite meglio conosciute, e ancor più da quelle della poliomielite. , Poichè alcuni caratterì della paralisi, come quelli ~essere frequentemente progressiva e ascendente, e di interessare i muscoli del) tronco, ~ della respirazione, suggerivano una é'erta rassomiglianza con la paralisi da inoculazio~e subdurale del virus. délla rabbia in certi animali come il coniglio, . furono eseguiti esperimenti di trasmissione della malattia a lle scimmie con gli stessi procedimenti usati' per la trasmissione sperimentale della rabbia. Fu in tal modo stabilito il suo carattere infettivo. J. R . Bradford riferisce sopra i fenomeni clinici . '1.#la nzalattia nell'uomo . . . .Futono osservati trenta ,casi. Inizio. - Nella maggioranza dei casi si. può rac" coglie~e una storia definita d i una malattia con sintomi generali, che precede la comparsa della para• lisi; in lll1 piccolo numero di casi invece il P. af-
,
-
[ ..i\..NNO xxv~I, FASC. 17]
ferma che la prima manifestazione della malattia è la paraiisi; è da ritenersi che la prima modalità sia quella tipica. . .La malattia iniziale è in genere di tipo mite; da ciò forse dipende che passa spesso inosservata. Solo -raramente i sintomi iniziali sono abbastanza gravi. I sintomi più c~stanti sono: febbre moderata; cefalea, vomito e dolori al dorso; talora dolori · diffusi agli arti, mal di gola, e •rigidità della nuca; non è stato ma.i . osservato rash. La cefalea è spesso intensa, generalmente diffusa, ma anche occipital~, e persiste due o tre giorni. Il vomito non è · gra~e. Il d~lore .al dorso e· ai lom~ì è spesso intenso, talora coglie la nuca, ed allora è spesso accompagnato d~ rigidità leggera della nuca; çloJori possono pur~ essere avvertiti agli arti e all'addome. La temperatura non cresce più di due o tre gradi, e dura da d 1:1-e a .quattro giorni. • I sintomi1 scompaiono in pochi giorni, e spesso tali ~asi sono ~onsiderati come influeriza, febbri da trincea, 'febbri di strapazzo. · · . Periodo di latenza. - L'autore cita çome tipico il caso di ùn infermiere d'ospedale, il quale dopo le manifestazioni morbose inizi~li suddette ritornò al lavoro, e stette assolutamente bene sino ad un mese dai primi sintomi, allorchè improvvisamente durante mia marcia accusò perdita di forze- alle gambe. Talora il periodo di latenza semb.r a ·sia . sj:ato piu breve, da tre a cinque giorni, e ciò sopra-. tutto in casi che presentano sintomi sjmili a quelli ' " del+a meningite cerebro-spinale; tal'altra infine nès-· sun sintomo è stato sufficiente ad attrarre l'atten.. zione del P. e la prima manifestazione della malattia • è la paralisi. Stadio par.aliti·co della malattia. - In alcuni casi l,'inizio della·paralisi è manifestato da una debolezza generale che cresce più o meno rapidamente, ma generalmente è caratteristico e drammatico. Così il P. perde improvvisamente ia forza nelle gambe, si ' che cade durante una marcia, o non può più alzarsi. da una posizione seduta. La paralisi però non è • completa, e il P. può spesso camminare o alzarsi in piedi con aiuto. . · Tu segmto per circa ventiquattro ore . . l'estrema debolezza degli arti può dimin11~.,.e, per poi tornare a crescere. La paralisi può essere preceduta da pareste\ sie alle estremità; nel momento dell'inizio può essere accompagnàta da dolori al dorsp, e nella parete J addominale, raramente dolori a cintura. Comune. mente· si ha cefalea; t~ora febbre leggera, talora la febbre è irregolare, spesso essa dipende da complicazioni come bronchiti, pleuriti. La paralisi si injzia agli arti inferiori, dopo due o tre giorni si diffonèe alle braccia; la caratteristica è ch e interessa in grado pit\ notevole i segtnenti prossimali degli arti; non coglie singoli muscoli; general.. mente è flaccida; simmetrica nella sua distribu-
..
. (6~ '
/
.
• '
(-.\N~O XXVI, FASC~ 17]
Sl';ZIONE PRATiCA
•
:zione, sebbene un arto possa essere più interessato del tronco non è notevole. Normali gli iridei, e il del compagno. Nei casi più gravi sono colpiti i mu- faringeo. sc9li del dorso, addome, petto e collo; spesso si riSfinteri. - All'inizio della paralisi vi è talora leva la paralisi del rectus abdominis; spesso solo la temporanea ritenzione di urina. . ·porzione inferiore· di questo muscolo è colpita, o Funzioni cerebrali. - _In un caso si ebbe sonno·probabilmente la porzione inferiore ·è più affetta lenza. Iri un caso perdita del gusto e ambliopia; • della superiore. L'interessamento dei . muscoli della l'esame del fondo dell'occhio rivelò scotoma. La respirazione rende il caso più grave; spesso sono coscienza è se;npre conservata, anche in casi fatali. .colpiti contemporaneamente -diafragma e inter.. Fenomeni cardiaci. - Talora tachicardia, dicostalì. I casi di paralisi diffuse possono essere leg- pendente dalla temperatura. In genere polso 100-120 gerissimi, sì da parlare di debolezza più che di pa- con temperatura norniale, e quando il P. è in letto. ralisi, ma anche gravissimi, e la morte può so- Talora come fenomeno terminale agonico si ha ari·pravvenire dopo ventiquattro, quarantotto ore. tmia. Carafter.istica è la par~lisi del facciale, generai.. .Urina . - Solo spesso piccola quantità di albu• mente bil~terale. Quando è bilatera~e non è neces- mlna. Sangue. - Si ha leucocit9si. Non variazioni della sariamente di eguale grado nei due lati; è di tipo infranucleare, interessando sia il facciale supe- formula leucocitaria. Non cellule abnormi. Liquido cefalo rachidiano, normale. riore che l'inferiore; spesso è piuttosto una paresi. Decorso della malattia. - La mortalità è afta. Su :La paral.isi .della faccia segue .generalmente dopo ·qualche giorno la paralisi dellé gambe. Così in casi trenta casi la morte sopravvenne in otto.Nella metà in cui da principio è unilaterale vi è un intervallo di dei casi la morte avvenne una settim~na dall'inizio, • vari giorni, prima che divenga bilaterale; la paralisi in uno all'undecimo giorno. In tali casi vi era notedel facciale regred.isce, prima che si ripristini in vole affanno, spesso dipendente da ostruzione dei bronchi, o da complicazioni polmonari. In alc11ni modo completo la forza nelle gambe. Non rara è la difficoltà nella deglutizione specie dei ·casi di morte improvvisa non vi erano associate solidi, per paresi dèi musçoli faringei; . eccezional.. evidenti lesioni polmonari; all'esame macroscopico ·mente si ha voce nasale. Rara è la paral.isi dei mu- . si rivelavanQ solo edema del cervello e congestiòne , scoli oculari; il nervo colpito è il VI; occasionalmente generale degli organi. Nei casi di guàrigione, la paralisi" divenne stazionaria, e cominciò a decrescere sono stati colpiti il laringe e la lingua. lentamente. Ne~ casi di.lunga durata può apparire un'atrç>fia degli arti: in un caso si ebbe atrofia dei muscoli del Complicazi·o ni. - Le sole osservate furono quelle cinto scapolare. Non è stato visto nessun caso di a carico çtell'apparato respiratorio; ostruzione dei contrattuTa o di inabilità persistente da atrofia b~onchi, congestione dei P<?lmoni, bronchit~ e bron·muscolare. Talora sono state /osservate contrazioni copolm0nite, pleuriti. La morte quando non dofibrillari della lingua e dei muscoli della faccia. vuta a tali complicazioni, è da attribuirsi a paralisi Fenomeni sensitivi. - All'inizio si possono,.. avere respiratoria talora di origine periferica, talora di parestesie e doleri alla schiena e al collo, alle pareti origine centrale. toraciche e addominali, e agli arti, specie ai ginocchi; ·o sservazioni post mortem. - Si trova talora così cefalea. La parestesie sono accusate sopratutto edema del cervello, vene spin~li tra la dura madre e alla periferia, come la punta delle dita, delle mani e la colonna vertebrale dilatate, congestione dei poldei piedi.' Nei casi di paralisi del facciale, questa moni, emorragie subpleurichè, petecchiali, pleuriti poi è preceduta da parestesie nella faccia. Sono pre.. fibrinose, bronchiti, broncopoltnon.iti. senti anestesia e analgesia specie nei segmenti diE. F. Bashfo1td riferisce dettagliatamente 'sui stali, spesso a tipo di guanto o di calza; ma ta- yeperti an~tomici della m~lattia suddescritta nellora, a tipo radicolare, in modo simmetrico negli l 'uomo e nella scimmia. Ai dettagli anatomici già arti opposti. L'anestesia è incompleta. Non si è dati da Gordon Holmes sono aggiunte numero.5e ' osservata anestesia nel tronco, bensi nella faccia. nuove osservazioni, come quelle di nevriti acute· Con la regressione della paralisi si ha quella dell' a- essudative, Ìesioni dei gangli delle radici posteriori, nestesia. Non si è mai osservato herpes. emorra,gie midollari, :fine degenerazioni delle cellule Rifiessi. - Il riflesso rotuleo è vivo all'inizio della nervose, interessamento generale della sostanza ·paralisi; ma manca· quando questa è dichiai;ata. grigia del cervello e del midollo, degenerazioni dei Nei casi in cui la paralisi è progressiva il riflesso muscoli, nefriti parenchjmatose e glomerulari, achilleo è assente, quando ancora è presente il rotu- in~trazione cellware del fegato. È da ritenersi che leo. Tutti i riflessi tendinei mancano per un petiodo le cellUle nervose siano interessate per tempo, e prolungato di varie settimane. Il riflesso plantare che segue l'accumulo diffuso di celi ule rotonde manca: ma il cremasterico e gli addominali possono ~tomo alle cellule lese e degenerate. \I/intiero processo patologico indica tuia setti·essere presenti nei casi in éui l~ paralisi dei muscoli 1
~
I
'
•
I
(7) ... • '
520
l~
POLICLINICO
. (ANNO
XXVI,
FASC. 17)
cemia o intossicazione sistematica, che penetra nel CHIRURGIA; sistema nervoso centrale per via dei tronchi ner, vosi, sia motori che $ensitivi, e probabilmente di Le gastropatie dolorose e l'uleera piloriea natura infettiva. o doodena~e nel corso dell'appendicite. · Trasmissione della malattia, ·alle scininiie. - I.1a malattia è stata riprodotta nelle scimmie, coli ino(I. C. Rotrx. Paris Méd'l'cal, n. 49 , . dic. 1 gi8). 7 culazione subdurale di emuls~one di midollo spinale ' umano c?nsèrvato da 25 g~onù a 7 mesi in gliceÈ eccezionale che una crisi d'appendicite acuta rina, e con inoculazione diretta da scinunia a scim- evolva senza determinare un certo numero di 1dimia di emulsione di midollo fresco o conservato in sturbi gastrici; le nausee, i vomiti, i dolori epigaglicerina, e di più con inoculazione della coltttra ·. strici sono d'ordine banale e si perdono tra i sinpura preparata dal Capt. J. A. Wilson. . , - tomi più rumorosi della malattia primitiva. · J. A. Wilson riferisce sull'isolamento e la colti1:ra Ma si può osservare qualche volta, sia in seguito del vir us della malattia. - I~a tecnica impie'g ata ad una crisi acuta d'appendicite, sia nel corso di fu quella che condusse Flexner e Noguchi alla sco- un'appendicite cronica, un insieme di manifestaperta nella poliomielite anteriore acuta dei « corpi zioni gastriche che dJvengono predomipanti e che globoidi ». Il materiale usato per la coltura fu otte- sono state ri11nite sotto il nome di dispepsia apnuto da due casi fatali; o da scimmie inoculate con pendicolare. Walther, Montais, Rastouil, Falaemulsioni di midollo spinale. guier, Longuet, Siredey, Soltau Fenwick, PaterTI medium culturale consiste in uno strato sottile son, Moynihan, Lance si sono occupati successidi siero agar, cont~nente fram1nenti di rene-fibroso vamente di questo argomento. di cavi~ e di sospetto tessuto nervoso, con Fra. i disturbi digestivi consecutivi all'appendi- sovrapposta ul'la colonna di siero brodo, il tutto cite; variabilissimi in apparen~a e in natura, due chiuso con uno strato di vasellina sterile. L'orga-. sorta d'accidenti sembrano collegarsi in gran parte nismo è anaèrobio. La temperatura deve essere con ~a patogenesi unica: le gastropatie dolorose quella del corpo. Già al 70 giorno minute semi- e le' ulcerazioni gastriche o duodenali: trasparenti colonie ricoprono la superficie dell' aLe gastropatie dolorose senza ulcerazione. - Si gar. osserva questa varietà d'accidenti nel corso delle Nei preparati colorati con bleu poli~romo o di appendiciti subacute o delle appendiciti cr~~che. Loeffier dopo mordenzamento con acido tannico o Le forme sono molto varie e si può constatare carbolico, da colture di 5-70 giorni l'organismo ap.- tutte le transizioni fra i fatti in cui la diagnosi è pare come un corpo rotondo ò ov~lare. della gran- facile, c9n turbe digestive nettamente dipendenti dezza di 0.2- 0.5 y di diametro. Presenta una mac- da una lesione appendicolare, :fino alle forme più chia rotonda fortemente colorata eccentrica, cir- strane in cui la lesione appendicolare è latente e • condata da un'area meno colorata. L'organismo è domanda di essere ricercata. raggruppato a colonie; nelle culture vecchìe l'orAbbia o n9 preceduto una crisi leggera d'appendiganismo si colora meno e i suoi contorni sf11mano, cite, i dolori alcune volte .sono provocati da ogni si che le colonie app~iono come plasmodi multi- ingestion~ alimentare e sopravvengono immedianucleati. tamente dopo i pasti. Paterson ha notato questa L'organismo isolato riproduce la malattia. appa~ione rapida del dolore 7 volte sui 19 casi Conclusioni: ch'egli ha &tudiati. Esiste qualche volta un indol~10 La polinevrite acttta febbrile è un'entità zim.ento permanente dell'epigastrio. Il dolore stesso definita differenziabile da altre malattie del si- può presentare certi caratteri abbastanza caratstema nervoso, come la poliomielite. teristici; esso si irradia spesso verso la regione ap20 È un'affezione diffusa del sistema nervoso pendicolare. che interessa il midollo spinale, i gangli spinali,· e i In altri casi, il malato viene colto da dolori tarnervi periferici, e minimamente la corteccia. divi, che sopraggiungono qualche ora dopo i pa30 La lesione è essenziale delle cellule e fibre. sti. Si può allora credere all'esistenza di un'ulcera40 La malattia può essere trasmessa spe- zione gastrica o duodenale; ma quando si tratta rimentalmente dall'uòmo alla scimmia, e le le- di un dolore riflesso senza lesione l'orario di questi sioni caratteristiche sono riprodotte nell'animale dolori è meno fisso che nell'ulc,era e l'ingestione di da esperimento. alimenti non li calma. 50 Sia in casi umani che nelle scimmie inoAllorchè esiste'una pena o un dolore nella fossa culate è presente un virus. iliaca destra, allorchè si rileva nel passato l'esistenza • 60 La malattia può essere riprodotta nelle di piccole crisi ripetute d'appendicite, la diagnosi è scimmie con inoculazioni di ,-irus in coltura, e si faèile. Ma no~ è sempre così e allora conviene, per può riottenere il virus dall'animale da esperim~to. precisare il sospetto che si può avere, procedere Dott. •LIVIA LOLLINI. ad un esame molto accurato dell'addome .
•
1
\
I
•
•
(8)
•
. ...
•
•
'
•
'
•
f ANNO XXVI, ·FAsc. 1 il
SEZIONE PRA'fICA
,,
.}21
~
.I
L'esistenza d'un punto doloroso a~'epigastrico • e spesso alla tegione ombelicale dimostra uno stato d'iperestesia dei plessi nervosi pre-aortici, sintomo banale che si osserva in molte circostanze e di cui conviene detelJDinare la causa. L'esplorazi~ne della regione appendicolare deve :sempre essere praticata metodicamente. Se la ·Compressione della region~ di Mac Burney non . rivela niente di preciso, si potrà peraltro mettere in rilievo una sensibilità appendicolare anormale ~on qualche processo speciale.· . Si può, secondo il consiglio di Taworski e Lapinski, esplorare la regione appendicolare, nel m~ntre il malato solleva la gamba ~estra çli 15-20 centi·, metrj al disopra del piano del .letto: sullo psoas contratto e formante _un piano duro si potrà ,Più facilmente palpare l'appendice. Si può ancora, come l'indica Berthomier, mettere il malato nel decubito laterale sinistro: i'e-plorazione della regione cecàl~ ne è facilitata e :il puntò di Mac Burney può divenire doloroso allor . _ · che !>esplorazione era indolor~ nel decubito dor-
..
il che t;t.on J?ermette affatto di pensare ad una • pura.coincidenza; l'errore di diagnosi è poco verosimile allorchè l'atteni~one è'fissata suquestopunto, e sembra più ragionevole ammettere che l'appendicite cronica, causa de.terminante di certe gastropatie dolorose, può anche, in altre condizioni, f'a r insorgere una lèsione gastrica. . Qualche v6lta i sintomi d'ulcera succedono rapidamente alla crisi d'appendicite; qual~he altra volta al contrario l'evolu'zione è molto lenta e solo dopo qualche mese o qu~lche anno.i sintomi gastrici, comparsi al ~oip.ento della crisi appendicolare, I acquistano tutti i caratteri dell'ulcera, gastrica 0 · duodenale. Qualche volta i dolori caratteristici dell'ulcera duodenale ò pilorica si · stabiliscono subito dopo· l'attacco di appendicite; qualche volta invece precedono mesi di malessere digestivo as~ sai vago, ~he l'ablazione dell'appendice non fa scomparire. Non è sempre facile di fare la distinzione fra una gastropatia dolorosa riflessa e u~'ulcerazione gastrica .o duodenale consecutiva all'appendicite. sal~. Moynihan, che ha ID:Olto insistito su. questi fatti, Non si trascurerà lo studio delle _leggere eleva- riporta anche. alcuni casi in cui i dolori gastrici zion.i termiche di cui il valore semeiolog\co è ben d'origine appendicolare s'erano ·accompagnati ad conosciuto. · ematemesi, ein cui l'operazione non permise di con.. Infine, la scomparsa di ogni sintomo stomacale statare alcuna lesione dello stomaco o del duodeno. dopo applicazione d'una borsa di ghiaccio nella eome si possono interpreta.r e le relazionj., fra regione appendicolaAre può anche permettere di gli stati infiammatori dell'appendice e le turbe verificate il punto di partenza dei riflessi dolor~i gastriche de~critte? Per quelis.,che è delle gastrogastrici. . patie dolorose senza ulcerazione, un certo numero L'ulcera dello stomaco e del duodeno consecuti~ di studi e d'osservazioni ·ci p~rmette, di compren· alt' appendicite . - La miglior prova. che, nei casi dere la natura degli accidenti. . ricordati, la gastropatia dolorosa n<>n è che -·un L'iperestesia permanente del· ples~o solare è • disturbo funzionale legato alla presenza di un'ap·- un fenomeno banale nei malati che presentano pendicite cronica, è data dal migliotamento im- una·1·eazione dolorosa sul tragitto dello stomaco o 'mediato degli accidenti gastrici 'dopo l'ablazione dell'intestino. Essa rende conto dello stato d'~d-0 .. dell'organo malato. lenzimento co11tinuò della regione epigastrica di Ma non è sempre cosi e in un certo ni1triero di cui si lagnano molti malati. · . ~asi i disturbi gastrici, dopo l'appendicectomia, Ma l'irritazione permanente dei nervi sensitivi . prendono un andamento sempre più netto e rive- .. e dei :filetti ner'v osi centripeti provenienti' dall'ap_.. .. stono la caratteristica sintomatologia dell'ulcera pendice determina nel medesimo tempo dei riflessi ·d ello stomaco o del duode110. L'esame: radiosco- vari sulla. muscolatura gastrica ~ sulle ghiandole' pico, la ricerea delle emorragie latenti nelle feci, della mucosa. Infatti, par~ assodato che l'irritae qualche volta l'intervento necessario confermano zione d~ll',appendice possa provocare uno spasmo che si tratta in questi ca~i di un'ulcerazione ero- r4J.esso del pil@ro. Heldblom e Cannon hannd constatato sul gatto che una irritazione artifi.ciale del nica. La prima impressione che si ha, in tali circostanze, . ceco ritarda enormemente _l'evacuazione de\lo stoè che si tratta di una ·coihcidenza fortuita di due tnaco. Alcuni chirurgi (Moynih~n, lVIayo), al molesioni nello stesso malato . . Si pensa egualmente ménto dell'operazione, hanno direttamente osser• • alla possibilità di un trrrore di diagnosi. Tuttavia vato che que~to spasmo riflesso può diventare così 1a frequenza relativa . di qu€sti fatti (Mac Cart intenso da·provocare la stasi gastrica. e Mac Grath) hanno trovato in -52 casi d'ulcera La secrezione gastrica può essere egualmente 26 volte lesioni d'appendicite cronica; Moynihan ha modificata, nel senso di 11na. ipersecrezione contiriscontrato su 62 casi d'ulcei;a del duodeno 25 nua .di succo gastrico. -volte lesioni appendicolare; Dubard le ha trovate ~ Lo spasmo del piloro, che deve aggravarsi 'd opo_ , :in 33 dei loo· malati operati ~i ulcera pilorica_. l'ingestione degli alimenti, SRiega bene .i do~ori,, #
•
.\
2
-
~-
·\
'
'
. .
.
'
.
(9) I
•
•
•
522
••
•
•
•
IL l'OLTCLI.t'lilCO
qualche volta intensi, di cui gli ammalati si la-gnano immediat~mente dopo l'ingestione degli alimenti. Quanto all'iperéloridria, essa deve avere una parte n ei dolori tardivi dopo i pasti che si osservano .in certi casi di . appendicite. . ' Per ·quel che . riguarda le, lesioni della mucosa lo sp asmo --del piloro associato ad una . ipersecrezione continu·a di succo gastrico p~ò bastare a . provocarne l'insorgenza. Qu~sti sono 1 due fattori spesso invocati p~r spiegare lo sviluppo dell'ulcera gastrica. . Ma si conoscono anche altre cause adiuvanti. Le emorr,agie gàstriche o intestinali sono uno degli. accidenti che si possono osservare nel corso di una appendicite acuta banche di un'app~ndicite cronica; ~sse possono succedere. ad un necr0si emorragica tossica della mucosa, ad un' bolia tètro.. grada nel sistema portale di un coagul prov~niente dalle vene dell' appen1:ìice, . ad un' ~mbolia micro-' bica nella parete del duodeno con conseguente ulcerazione acuta. $econdo La Roque, ogni infezione da batteri, proveniente da una regione dre- · n afa dalla. vena porta (appendice, colon),· invia . · colonie b atteriche nel fegato. Il sangue subisce .in quest'organo' una vera filtrazione; i batteri sono eljminati per la bile e possono raggiungere ed attaccare la mucosa duoè:enalé. . . Ma qualè che sia il modo d i origine èelle. lesioni gastriche, i soli fatti importanti e che sembrano. • indiscutibili son<? da una · p~rte che · certi dolori gastrici ribell.i hanno. il loro punto di partenza da una lesione appendicolare talvolta difficile a mettere in evidenza, dall'altra parte che questi dolori sono qualche· yolta sintomatici di wi'ulcera gastrica. o du6J enale, che può succeder~ più o meno presto alla lesione appendicolare. · • I
(1onne, fra i 30 e i 40, 27 uomini e· 9 donne. _i\.nche deducendo i casi di mort e fra milid:ar i, si c-onstata e he l'uomo è più esposto della donna a lle compli.cazioni pol111onari così sovente mor~ tali . .
-
I NFLUENZA PROPRlAMEN TE DE'fl'A.
Su 90 casi si hanno ·solo 'd ue decessi rlov11ti ali'IÌ11fiuenza propriamente detta . Il primo caso, nel quale i sii1tomi cerebrali a,·eyano pred~minato, manifestò delle· emo.rrag\:e cerebral.i p untiformi,. 1uultiple. Queste lesioni che si riscontrano anehe in altre intossicaziQui (sal·:varsan), sono dovute ·ad alterazioni ' l"ascolari,.. t rombosi iali11e, fibrinose. . Il secondo caso, é11e a,1e\~a presentato una· forte emoglob :nuria, noJ+ rivelò alcu11a lesione n~ croscopica. Le. alterazioni. istologiche ..per con tro e_rano e' ide11ti :· traccie d'ematuria, cilindri , dì pig mento' sanguigJlO nei canali retti. J\essuna alterazione netta· dei gl01rier11li.. , In entrambi i ·casi il malato è morto d'intossicazione generale. Le a~terazioni ·vascolari soì10 la 11or1na . L'iperemia ;le11e ,rie i·espir.atoril2, ~a tracheite la I . ' bronchite aéuta man cano rarame11te. Si hanno . àn~he alterazioni della pia madre, della so&ta11za cerebrale e del midollo allungato . rr 1iquidoencef.alo r~chidiano è a11n1entat o, ·si forn1a una vera. menengite sierosa cl1e fa gonfiare la. dt1ra. .......,. m adre all'apertura del ci·anio. Il liquido encefalo rach1'dia110 è sen1pre lin1pido, la sua .dose d .'albun1ina non è aume11tata , gli eleme11ti fig ur_ati neppure .. È una sempli.ce ipersecrezionoe dovuta all'alterazione d~i vasi. .La mucosa d~llo stomaco è pure iperen1ica·, ~d ·è la sede di . emorragie puntiformi che t:11 ceriti B, 1 ~SCI. punti confluiscono e formano delle placche emorragiche sovente ulcer ate. · ANATOMIA PATOLOGICA. Due casi preserlta\"a no una emorragia molto Osserl'azioni anatomo-patologiebe so 90 autopsie estesa della mucosa cecale. Clinicamente era iT . quadro d'una appendicite _a cuta, l'operazione ha di iilftuenzati. \dimostrato nei due casi i seg11i di una tiflite' Prof. SOCIN (1) . acUtta e d'una appendi~ite cat arrale . . Quale è l a causa di q11este emorragie nei diIl prof. Socin con111nica alla S0ci-età Vodese di · versi organi? Sarà forse la conseguenza delle 111at cina, le s ue ·osse'!vazioni su 90 autopsie alterazioni cerebrali ? ~i può ammettere questa di morti d'influenza. origine per le erosioni dello stomaco. La traI p1{mi ~ecessi snno avyenuti al pi:incipio d~ cheo bronchite sembrerebbe inveoe doversi attriluglio e hanno rag·giu11to il massimo alla. fine buire all'infezione dire.tta. dello Stesso mese; in agosto r..liveng·on<) più rari, L'influenza per sè stessa non è molto pericosettembre ·non dà che casi -isolati, ottobre marca losa e raramente è· mortale, gli accidenti gravi ttna piccola recrudescenza, ma di breve durata. sono dovuti alle s ue complicazioni. I casi <li morte predominano in modo notevole su persoue dai 2~ ai 40 a11ni . Co M P LICAZIONI SECONDARIE. La divisione, secondo il sesso, dà il seguente Poln101iite. - Essa è generalmente molto esterist1ltato: tra i 2o e i 30 anni, 25 uom:ni e 8 sa, colpiti ri due lobi' inferiori per. intero, e qt1aJ7
1
(1) C'omunicaz. alla Società Vodese di med.
(10)
che volta parzialmente i l obi superiort. Al ta-
•
•
[.L\.NNO
XXVI,
FASC.
17,]
,
SEZIONE PRATICA I
•
523
• I
•
4
.
glio il tessuto polmo11are è intìltrato in modo 1;rodurre cli talJ:. disastri? Il prof. Soci11 pehsa ùiffusq, all~ raschiat11ra si raccoglie 11n liquido eh.e questo fatto s~ dehba allo stato della milza ancora. :leggermente spumQso. L'infiltrazione nort.1 atrofizzata d,all'intossicazione. La debole reazione è .dunque compl~ta, henchè presenti l'a~pet~-0 di leucocitaria nel . pòlmone, la rariità dei casi di • una polmonite lobare., pleurite, mòst_ra la poca virulenza di questi cocI • • La polmonite influenzale dttra clue gior11i opchi. L'infezione però si estende all'intero 'poll)Ure otto, presenta sen1pre lo stess0 ql1adro cl1n1one perchè la difesa che s'orga11izza nella tnilz·a nic0, aspetto grigiastro co1ne alla :fi ne dell'epa(..- abo~ita . .. 'Forse si potrebbe arrivare a risvetizzazione rossa. · gliare la• T funzione della· milza éon delle• Lniezioni • • Essa non si evol\re, non c'~ risolttzione. L'ordi salvarsan, d'argento colloidale, opp.u re di tu• • gan1smo non reagisce nello stesso lnodo ·come .1).erco]:ina o anche · di pn.e umococchi morti. • nelle polmoniti oràinarie. Genera ln1ente essa è (Lugano) . , ' lobare e ron1incia con dei picco~i Jocolai cl1e inM . CARPI. vadono rapidamente il lobo i11tero, a · ,.,olte si formano dei piccoli focolai 'miliari cli suppura~ Q·UESTIONI DEL GIORNO.zio~e che non tardano a confluire ed a formare ... dei grossi! ascessi con larghe distruzio11i del tes- " ' La vaccinazione aòtivaiuolosa. suto polmonare. Si 'o sserva quakl1e raro caso . . . cli polmonite purulenta durante la quale jl ~ol- · L'infezion~ · vaiuolosa, che nel triennio · 1914mòne si trasforma in uri solo ascesso. . 1916 non av.eva dato in Italia .che 2126 casi con · , • 57 .'morti, 'ba riI?,reso in questi ultimi anni con RELAZIONI FRA L'INFLUENZA E LA TUBERCÒLOSI. ,una c;erba viole~~' sparsa in focolai epidemici, Si sarebbe creduto C'he il tubercoloso, diminui<la cui .s olo un'oculata e costante vigi1anza della to Ii~lla sua resistenza; sarebbe stato 11na facile autorità S~·ydtaria ha imped'.ito un 'ulteriore difpreda al microbo dell 'infllten:za. Ma al contrario fusione in paesi iminùni. . esiste un· certo antagonismo tra la p-olmonite La ripresa epidemica iniziata&~ in qu1est'anno influenzale e la t\lbercolosi. I~a polmonite è ge.acc<;nna _p erò ad un au1nento, chè dagli 82 Coneralmente ·poco ~stesa, raramente lor1~re. Non muni ~m<;tti con 340 casi, nella seconcla: settti .. sj segnalano ~Iterazioni negli altri organi. La m1ana di gennaio, siamo saliti a 141 Comuni èon milza sola rilchiama la nostra attenzione. E ssa 943' casì .nell~· prima settimana di marzo (,nello ci colpisce . pel , st10 piccolo ~olume, in 43 c~&i stesso periodo· del- 19r8 si aveav110 pochi Comuni su 90 le . sue dimensioni erano sensibilmente sotto la media. Si tratta d'11na distruzione, d'una infetti con ·circa 80 casi per settinlaila). 'epideniia, nel s uo comp~esso, non si è ·a1lont.anata dalle atrofia del téssuto splenico. regioni dapprima colpite, che · forniscono tuttoFu d~mostrato che le antitossine s'accumula110 · na il maggior numero di casi, mentre nel-le alnella milza, queste sostanze probabilmente sono tr.e regio11i l'i11fezio111e si ·manti.ene sempre con .. prodotte dalla mi'. lza-. . · casi sporadici. CONCLUSIONI. Il .fenomeno però no11 è affatto limitato alIl più gran numero dei decessi sono provo-. ['Italia,. ma è diffuso in tutta Europa: esso ·apcati nòn dall'influenza, ma d.a , un'infezione 1 separe legato alle con<lizi.on1 di gu.er:ra ed ha il condarip. dovuta al pneumococco. In 53 oasi su suo risco11tro 11e.lla . gra ve epidemia veri:ficatas~· ' . So si è trovato il· pne~n1ococco if1 ct1ltura pura dopo la guerr,a · del 1870-71 . Il focolaio princi• molto più numeroso che nella polmo11ite, in pale di trasmis sione nella guerra attuale è stata . . qualche caso il bacillo di ·pfeiffer vi era associato, la · Russia; i prigionieri h anno tr:asm·e sso la ma. . lattiJa alla popolazione civt:1e tedesca. J.,e · pessi~.n·' 4 casi solta-nto ~ra solp. Perchè il pneun1ococ00 si sviluppfi iri così gran me condizioni igieniche in cui i prigio,n ieri e quantità? Da un ·lato l'intossicazione influen- le . popolazioni deportate erano costretti a v:izale diminuisce la resistenza del polmone, da' U11 vere Sotto il giogo tedesco, hqnno granden1ente altro lato la tracheo-bro11chite predispone alla contribuito alla diffusione, sicchè ora i[ vaÌttolo infezione. Normalmente il tessuto polmonare è è epidemico in alcune ' regioni del]~ German1a, sterile, ·ed è poss<bile . che l'infiue11za ~wr~ma in _.t\ ustria, specjaln1ente nella Galizia e nella questo potere di difesa. I movimenti ·delle ci- : ~ Bosnia; s~ è largall?-ente diffuso ne~ paesi del glia vibratjli sarebber-0 pure aboliti, ciò che baicino del Mediterraneo, in Olanda , in Svezia, • • permetterebbe ai microbi ·di discendere più faoil- ed anche fuori d'Europa. mente. Da.vanti .a11'incombente minaccia, tant? più · Perchè l'organisn1-0 non reagisce? Percliè ·que- grave per· noi, che, al pari della Spagna e della sti microorganismi · poco virulenti sono capaci di Franc1. a, ~ia~ · pi~ direttamente esposti flllChe t
1
L
•
•
•
"
• •
-
,
(11)
I
I
524
•
•
•
IL POLICLINICO
•
[ANNO XXVI, FASC. 17]
' p ossibilità di contagio da parte dell'Africa alla parte di queste deb~ attribuirsi a modailità settentrionale , è d'uopo correre senza esitazione della vacci·n azione, come l'affollamento in sale ai ripari. . · _polverose, ' la scarsa aècuratezza nella . sterilizzaL 'orga nizzazi-Qne dei senrizi sa11itari è tale da zione della pelle,_ oppure · ad incongrue cure sucpern1ettere una lotta· real·m ente efficace contro la oessive: qoonte foglie di cavolo od impiastri epidemia ; essa abbisogna però della eooperazione rilpugn~nti SODio stati applicati dalla volgare \:olenterosa di tut~i . i sanitari, che debbono spie- 1ignoranza ! Si comprende del resto che stafilogare nella loro benefica opera qu~lla zelante atticocch i e str.ept-0cocchi, comuni: abitatori delia v.ità che non può esser data da unlobbedieflza pelle, possano provocare un'infezione; ma qu~, passiva alle leggii, ma solo clalla ferma convin- sta ..non va posta a carico del vaccino, . e noi zione di fare opera utile. , dqbbiamo cercare. c1i evirtarla in tutti i modi, Ora è un fatto che le lunghe e v~vaci polemi- con l'asepsi scrupolosa nella piccola operazione, che sulla. ·vaccinaz.ione, dilagate anche ral di i_u ori con le cure razionali successive (applicazione di . del ieeto med1co, a cui abbiamo assistito per polveri essiccanti quando il liquido geme dal1e molto tempo, non sono certa-mente state le più vescicole), ed evitando di va~cinare individui con acconoe ~d ~ngeuerare nei me9.ici e n ei profani affezioni cutanee (eczemi, iriipetigine) .in cui si la fid ucia in questo metodo di lotta. D'altra par- possono ~vere facilmente vaccino . g~néraliizato te la stessa bassa pe~entwale dei c~si di vai:uolo ed infezioni. locali e generali. . • faceva. s entire meno vivame11te la. necessità di Abbastanza frequente a d osseryarsi, speci.ailcontinuare indef essa.mente · la lotta contro . una mente nelle rivaccinazioni, è una. fom:ta eri'SO.malattiia che nei paesi civili si riteneva qua.si pelatosa circùmpustolare·, con r-i sentin1ento gan-: g1iare, che si 'Verifica verso l'ottavo giorno: debe1lata, tanto che una gran .parte dei ri:tediici odierni non ne a-v-~va maj veduto un caso: Si 'tale forma però din1inuisce in uno-due giornd. citava da. noi l'esempio dell'InghilLeiTa in cu_i d'intensità e guarisce spontaueamente. ·fioriva la lega antivaccinista .. . fondata da 11n Per quanto poi riguarda gli esa11~em!i vacci·g·enerale , mentre all;est.ero, in pieno parlamen- nall.·i , ques ti non presentiamo alcuna · gra vità e to tedesco, si citava l'Ita1'ia come il p aepe in scompaiono rapidamente. cui « ·la vacoinazione si .oesegt1isoe con molta inBasta conoscerne l'esistenza per diagnosticatili tensità, .mentre dl vaiuol(> è più diffuso che al- e tranqUJillizzare l'individuo che talora n e è lntrove, sicch è secondo _ iil giudizio delle autorità giustamente allarmato. mediche locali l'inutilità de11a vaccinazione si ... I prete9 i pericoli della vacci11azione si ri<lucotòccai con le ~man~» . no dunque ai minimi termini quando es&a vengaCi sembra utile nel momento a ttuale esami.- fatta con cura, e. si usi un. buon vaccino. È evin are, con i1 sussidio delle conoscenze m·oderne, dente che questo, se non è preparato con somma q11ale sia la poSiiz1o·n e che veramente spietti ai11a accuratezza, può costituire un seriio pericolo d i vaccinazioJ.1e n·e lla lotta antivaiuolosa e che cosa infezione. La polpa vaccinica, di fatto, appena possiamo aspettarci da essa. e~-tratta è ricchissima · di germi che a·r rivano a Trattasi~ in fon do di studiare se essa può con- ce~tina.i~ di miglia ia p er g~ammo ; ma viene poi siderarsi ~zitutto come innocua e s e essa possa sottoposta a processi di depur azione, sicch è ri,.. riuscire ·veramente utile. sulta praticamente sterile : ottin1i rist1ltati in proposito ha ottenuto il ,Roseo, con il processo * di depurazione rapida ai vapori di etere. Altri· LA VACCINAZIONE È INNOCUA. perfezionam~nti sono st ati proposti recentemenGli antiv~cin'.sti. hanno largame11te insistito t e- dal Camus. Ad ogni modo, 1'Istit?to produt.... tore (ed in Italia ne abbiamo di ottimi da non s ui danni che può portare la vaccinazione, dalla invidiare nulla .ai più rinomati dell'estero) ésesifilide alle più gravi setticemie. La trasmissione di sifilide, tubercolosi ecc., sri ~o-ue sempre i ~ontrol li 11ecessarì per escludere . . poteva ammettere quando la vaccinazione si pra- specialmente l a presen za dii patogeni spor1gen1 (tetano, carboncl1io) mentre poi un ulteriore conticava con la linfa provenie11te clall 'uon10 st esso trollo della partita vien·e eseguito nei labora(l~nia umanizzata) ; ora che la linfa si ottiene solo dalla giovenca e che il perfetto. st ato di sa- t ori" della Direzione di Sanità pubblica. In tali condizioni, si deve logicamente ritelutè di questa viene controllat~ da persone comnere che il vaccino non possa presentare di per petenti, un simile pericO!lo viene senz'altro sè stess~ alcun pericolo e che le e\·entuali comt:scluso. , Rimane quindi la possibilità di infezioni lo- plicazioni sono da ascri\ersi nella massi1na parte cali o generalti, da parte specialmente dei co- ad incuria o ad una speciale reatt: \.. ità del sogmuni piogeni. Xessun dubbio che la maggior getto, che il medico de\·e sempre tener prese11te \
1
1
1
.:.. "'1..
(12)
-.!~ -';•
•
[ANNO
•
J
XXVI,
F.\SC. 17
SEZIONJ.; PRATICA
.
•
per rimandare la Yaccinaz1one a tempo più opportuno . . .
•
*·* *
.LA
. VACCINA"ZION)t È UTn:;E.
•
La , vacèinazione deve d11nque cons:derarsi come cinnocua: è de$Sa realmente utile? Mette conto sottoporsi ai piccoli disturbi, che essa p~ovoca, nella fiducia o nella speranza di essere salvati dall'infezione vaiuoilosa? Dell'imimUllJità lasciata dal vaiuolo e che dura tutta la 'lita, nessùno d11bita; è in seguito a tale nozione che si è stabrlita la pratica della vaiuol.azione, che si segue· 'a ncora presso molit i popoli, come p. e., in Abissima, dove, secondo la pittoresca descrizione fatta dal .l\1ozzetti . ' si compie con un cerimoni~e rumoroso e t11multuoso. Ora dato che fra il virus vaccinale ed il vaiuolico non esista alcuna differenzà di natura e di specie, come dimostrano aJtJ.che ~e ricerche di Beclerc, si deve ammettere che an1bedue lascino ·immunità; la quale sarà differente solo nella durata, come i due virus diff;eriscono fra di loro nell'attività. · Le vedute teoriche sono poi largamente. suf.:. fragate dati fatti, accumulatisi in più d'un secolo di esperienza. La diminuzione della morbosità e del~ moitalità per vai ttolo sono ttn fatto incontestabile; non solo, nJ.a sono indubbiamente divenute liiù rare le, ricorrenze epidemie-be, mentre' la malattia in complesso ha perduto alquanto ·Òl carattere di gravità. Ma un altro carattere ha perduto il vaiuolo in conseguenza. della vaccinazione: esso veniva un tempo considerato come una malrattia 'péculiare all'infanzita, al ·pari clel morbillo, della per:to.'3se, ecc.; orb·e ne esso in, ece Òra è rari$simo nei primi anni. di vù.ta, appunto per l'immunità rasciata dalla v~cinazione, che nei bambini · sj eseg~e con ddscreta regolarità (in Italia vengono vaccinati circa l '80 % dei · nati) . · A differerlza .p erò dell 'imm11..ni tà lasciata dal vaiuoio; quella d~lla vac.cinazione non dura per tutta la vita: è questo un punto di accusa da parte degl~ ~ntivaccinisti, i quali hanno dapprima attaccato l'efficacia d•ella vaccinazione di..' . . mostrando l'esistenza <il ,·aiuolo fra i vaccinati, e poi · prospettando la necessità di contiinue ri• • • vacc1naz1oru. Certa.mente la rivaccinazione è necessaria poiche l'im~unità vaccina.le non dura più di 6-10 anni; uno studio accurato di Gins su questo argomento ha dimostrato che gli esiti positivi delle rivaccinazioni vanno aumentando con l'età, é sono del Io % sotto i IO anni e del 63 % oltre i 40. In questa curva si nota pero uno sb~1zo verso i 10-I2 anni-, in cui la percentt1ale degl~ \
1
•
eslti positivi sale verso àl 28 %, percentuale che ~on si ritrova negli. a.dulti che verso il 30° anno - . ' . 18 anni, "dopo la ri,1accinaliione; ne' c1oe circa oonsegue che la rivaccinazione che si pratica verso i 12 anni · (obbligatoria in Ger1nania) conferisce una immunità più solida che la vaccinaz.i-0ne praticata al1a. nascita. Ora le sta:tisitich·e dei casi 'cli vaiuolo ci dicono appunto che la malattia si •osserva nei periodi in cui l'immunità vaccinale è bassa, quind'.i con la rivaocin«zione verso i Io-12 ·a.n.n i ed oltre i 40, si hanno le maggiori probabilità di evitare gran parte d~i casi, di ·v~iuplo. / Ritenf_a.mo inutile ri!I>orlrure a comprova de] l'utilità della vaccinazione, le solite statistiche, che si r~trovano in tutti i testi di ep1'.de:in.iolog·ia. Non vyogliamo però trascurare un fatto che ha il valore di un esperimento .scientifico e che. può nettamente paragonarsi ai primi sperin1enti conV:incenti di° Jenner e di Sacco, che facevano coa1 bitare i vaccinati con :vaiuolosi ed innestavano · loro i1 · pus dello stesso vaiuolo. Il fatto a cui • • acc.enniamo e stato osservato ·dal Mozzetti e pubbl'icato nel 1908 sùl Roll. della Società itaJ.~ana di medici'.Q.a colon1:ale. Egli a'reva praticato ad Adua la vacc-inazione sopra gran parte de1la popolazione indigena : ma siccome si era verificata nelle vic1nauze una ep~~den1ia di vaiuolo, e per la manca117..a di pus vaccinico, non era stato possibiie eseguire la vaecinazione di tutti gli in:dividui, gl} indigeni· ricorsero al loro solito metodo della. vaùuolazione, da . cui no,n r i1nasero esclusi quelli antecedentemente vaccinaiti. Orbene, in nessun ·vaccinato l'innesto sot-• locutaneo 'VaiuoLos9. produsse il suo proprio efj etto, a differenza di· q'l-tel che fu 'Veduto contemporaneamente su~cedere in individui prima non 'l:laccinati, tro'Vantisi· nello stesso paése e nelle · identiche condizioni. Davanti a fatti così chiari ci sembra che non si possa avere. la menoma. esitazione nel ricono• scere 1'effìcaciia della vaccinazione, la quale ha anche il. vantaggio di imprimere al vaiuolo un decorso più. i;nite, sicchè solo dopo che essa è entratà nell'uso, si è riconosciuta la forma mor- • bosa a cui SÌ' è dato i! non1e di ' 1 aioloide, la qua1 e non è altro che un va.iuo1o attenuato per .vaccinazione pregressa. Allo . . . stesso modo le vaccinazioni an~itifiche hanno alterato il quadro della tifoide, iimprimendole un· carattere di be- , nignità. · · · . • 1
1
•
••
• L'JtSSMPIO D~'lNGHU/ntRRA.
Si è più d~ una volta citato contro la vaccinazione l'esempio . dell'Inghilterra, paese a minti! 1na morbosità per ' raiuolo, ed in cui gli anti-. (13)
.. •
•
,
•
:i.
•'
•
•
[ ....\?~NO
IL POLICLINICO
•
-
XXVI, FAsc. 17] •
Yaccinisti sono numeros i, · tanto che 11el 1898 è stata abo1/itJa la vaccinazione obbligatoria. s: cita poi l'esempio di L~icester che si era sempre OSPEDALE MILITARE DI RISERVA IN BERGAMO. • rifiutata di aderire alla legge sulla vaccinazione ol)bligatoria. 'La PDearena gas~ ed il flemmone gaogrenoso Anzitutto non è esatto che a Laicesteil" non sr . per il Capitano medico dott. P. GrLm;RTI siano m a.i compiute vaccinazioni: ad.f ésse si -è · Chirurgo capo i:epar~o. sempre ricorso in c.aso di infezione vaiolqsa in All'assioma del Salleron « -la gangrena gasatt0, integrando questa misura co,n ' 4ltelle precau zionali per I '•isolamento (lei malati~ dei so- sosa è. i_n çurabile » ja stridente opposizione la spetti, dei co~tatti, ciò che implicitamente vale brillante statistica del Quénu : « nove casi trata ricono's cere l 'efficac1a della vaccinazione. Lo tati collo sbrigliamento e ·coll'aria · calda sono st esso ufficiale sanitario· di Leiioester (C. K. Mil- stati coronati da no.v e esiti favorevoli » . Io mi domando se ciò non è da attribuire alle. lard) ha pubbl1:cato una monografia sulla vacconfusione che .è staita fatta e si è voluta fare, cinazione, con suggestive fotografie, che dimo1 str:ano il valore di ques~ mi·? ura e che sono ri- fra ,la gangreua gassosa ed il flemmone gangreprodotte dal Belfanti in 11na sua recen•t e con- 11oso la ~ui .sintomatologia è difficilmente differenziabile mentre 11a prognosi è piuttost_p ben diferenza s ullo stesso argomento. versa. In tutta l'~nghilterra, del rresto; la vaccina·· Le due entità nosologiche dev·ouo assolutazione, cacciata per la porta, rientra dalla :finemente venir distinte ed ho ritenttto essere dover stra: una circolare del 28 agosto 1914, .ricononostro ra~cogliere rilievi oggettivi ed itµpresscendo ch·e « la propàg·azi0ne del vai1.Jolo può sioni per ogni caso che ..cade sotto. la nostra os- · essere effica0ei.nent e prevenuta dalla vacc.:nazi6s~rvazione onde si faciliti sempre più allo stun·e », ordina, nel caso di · epid·erp.ia << la vaccinadioso di modificare, ' perfezionare, integrare eia, zione di tutti gli indi"'ridui .non va.cciua'1:i, abiscun · q~àdro sintoi:µatico e diagnostico a cui cortanti nel distretto, e la rivaca:nazione degli rispondono diversità di tratfa111ento nel t empo e adultii e degùi adolescénti, che non siano stati nella mis·u ra. · rivaccinati con successo». Tali disposizioni· sono Io ho potuto portare la mia atteniione sopra .state più tardi ribadi:te con altre analoghe: ~osì .. -u na quarantina di casi; materiale cospicuo sul 11ella primavera del r9r8, in occasione di alc11nj q~le non av·rei potuto far . a meno di ·riferire. casi di vaiuolo verifiaatisi ·a Lo11dra, The LanSpia.ce1ni 11on potendo esporre le indagini di cet, ·i.in un articolo editoriale, consigli·àvia che laboratorio, ·dovrò trascurare la parte batteriofossero continuate, nelI°'interesse pu1bblico ed logica dIL .questa forma: riferisco qui~i esclusiindividuale, le vaccinazioni e rivaccinazibni, vamente st1ll 'anaton1ia patologica, sulla clinica fatte in gran numero n elle settimane anteceden- e particolarn1ente a11lla t erapia che è sempre ti, ed inform.a va eh.e gli uffi.ci ed i laborator1 1'elemento principale p er ogni argomento tratgiovernativii àv·evario disposto per l'immediata tato dal pratico. , · rivaccinazione di tutti gli i.ndi'1iidui nwc~inati Rinunz1o iancbe per brevità a riportare le stoda troppo tempo, e per i q u·a li i segni della rie ·cliniche dei. miei · operati perchè man mano pregressa vaccinazione non . fossero evidenti. eh~ iandtò esponendo le idee sull 'ezio\ogia, sulla Dunque non mancanza di fiducia nel metOdo, patogenesi, sulla anatomia patologica rilevata non timore di dannj immaginari hanno mai trat- dall'autopsia dei pezzi a~portati, sul\a prognosi, tenuta l'Inghilterra dall'applicare su larga scala sulla sintomatologia, sulla cura e sull'esito, ri1a vaccinazione, quando se ne è presentart:o il peterò i cenni riferentesi ai casi da me osservati, bisogno, ma la s icurezza di una organizza2Jo11e poichè non saprei decidermi a scegliere tra tutte sanitaria perfetta, di una coscienza igienica ele- le storie cliniche quelle più interessanti. Non è vata, le permettono di ricorrere a questo mezzo il singolo caso che mi interessa, ma è tutto il o-ruppo , è .l a .t otalità dei casi solo in caso di necessità. . su cui ho riportato Da·v anti a ll'incombente mi11accia c11e 1'epide- le impressioni che qui desidero riassumere. m.ia vaiuolosa · dilaghi nella penisola, og;ni t.sita*~* . • • zion e è delittuosa e tutti noi abbiamo il do\•ere Dal più al n1eno ho osservato cl1e · in tutti i di cooperare a diffondere nelle masse la ferma casi le ferite erano co11tuse, larghe, profonde, fiducia nella ' raccinazione, in quest'arma indub- interessanti quasi sempre anche l'osso; ferite bt' a1ne11te efficace contro la t emibile infezione. più facili ~ venire inquinate e ad essere imbrattate da materiale estraneo fra cui pezzi di stoffa . A. FILIPPINI .
NOTE E CONTRIBUTI .
•
f
'
•
I
-
1
~
r
'
•
• •
• •
• \
•
[ANNO
XXVI, FASC. 17]
SEZIONE FRATICA •
e terriccio specialit11tnte ·adatto. a trasportarvi i· muscolari .o dal gas che ~ l~ produzione diretta mic;rorganismi giasogeni. Sopra 40 casi, 32· ap- della sua fermentazione. partenevano alla fanteria. Questo particolare è . E si è· r~sposto c be il g·as per. se stesso ha poca da ~nota·rsi fra i rilievi .interessanti perchè la f<>r- import~za quale veicolo. di illfezio11e, nlentre . . ma in parola essendo c'a usata; come ho accen- l'essudiato gangrenoso che porta con sè .gli agenti nato, dai microl:i gasogen;i, la percentuale mag- ~ell'infezione .rapidaJA.ente si ·espande e dove giore sarà rappresenta ta da quei soldati fra i passa semina nuovi ·fo~olai da cur si origi11a comhattenti -le cui 1condizio11i igie11iche sono peg- un novello ri'forni1nento di gas. Questo de-ve • giori, come :appunto avviene. nei riguardi del sol- essere notato per· l'importanza che può avere nei tlato che sta in trincea, nel fango ed in contatto rig1;1ardi. della terap.i a .9perativa. Il muscolo pro~ J c.edendo n~ll '.aggrava.mento dél.Je sue condizioni, con ogni sorta di im1nondizi~. ~ Altra notevole osservazone: In 34 casi :il pro- raggi tinge ben presto l 1aspetto vinoso n~rastro ' • cesso gangrenoso aveva .interessati gli e finalmente necrotico. I muscoli vicini seguono . arti inferiori, in 6 gli · arti sup~riori . ~· ques~o ·un'ialtro 1a stessa soi:te; tutto intor~ò, .come esponente ' ( rilievo che fu pure raccolto da altri che diedero di una forte reazione, vi è esteso ed abbondante grande importanza nei rjgu,ardi, ~z~ologici al edema : i tessuti in genere prendono parte a que- . fatto che le condizioni igieniche .della metà in- sta distruzione e si ·vedono appunto dei punti '.. cli ulceraziotii feriore del corpo dei .soldati .. in genere, di 'trin- di: escav·azi.oni. necrotich·e o meglio . • cea in modo speciale, sono peg·giori di quelle necrotiche da cui esce parimenti, liquame e · gas già :tri.$ti ·del troncò, della testa e degli .arti sn- sotto forma di abbondante schiuma . . . In contrapposto a queste ~lterazioui alcune penon1. ' . . volte ho constatato una forma in cui essendo Osservo :finalmente che le ferite con fratture sono più soggette all 'infezionè gassosa perchè le qua~i nullo l'essudato liquido, prevale il gas . I tessuti qui sono asciutti, secchi, elastici, con~chegge d'osso contu11dou.o n1ag~: ormente i tesservano iJ sol.i to colore di · caffè chiaro, ma con . . suti dist1trbandone la ·n utrizione e 1a vitalità. scar.si focolai necrotici a tipo ·ulcerativo. · ·I.o Forse mai ho constatato la generalizzazione a * . • tutta la mass~ muscoiare di un arto. QualclJ_e Il flemmone gangrenoso è sostenuto dagli ae- loggia· si salva in virtù d~1 un alto gr,a do di resi~ robi di cui lo streptococco è quello che 'pi:ù co- stenza .P.resentat<;> 'ciia.lle f.asce aponeurotiche che al munemente :appare : ·gli aerobi si associano più· più rm,.venni di un colorito verdastro e in piccola particola·rmente in un periodo irnoltrato aggra- parte-sfibrate. La via più comune di propagazione ·van.do il male, .m entre la gangrena gassosa è del processo. ·gangre~oso è · rappresentata dagl~ t:ffetto di · speciali anaei:obi necrotizzanti e pro- sp azi periva.s ali. Le alterazioni che maggiormente , \ , duttori di gas. · ·. ,' interessano il pratico sono pe!Ò quelle delJa cut~ Il vibrione settico di Rasteur mantiene in pro~ e del connetti\'O sottocutaneo, ·p erchè -le macchie posito il suo posto di speciale importanza non dai valori colori col loro modo dj di~tribuzione essendo stata détta ancora· 1'ultima parola snlla e di restensione, costituiscono i caratteri esterni p~rte più o meno importante che nel processo. e • di pri.n1a riliev~ per la diag.nosi della · forma • settico ga~grenoso vi possono avere. dl gazbazil- · 1in parola . 1us di., Frankel, il .ç>ac. aedemrutiens di Weinberg L'osso non prende parte all'infezione gassosa, · e Ségtiin o il perfrigens acuto di cui s~ è occual più è sede ~ella solita •osteomielite acttta da • • pato tnolto in Italia 'il Belfanti. Dai · singoli1 in- p19geru. · . terventi e dalle singole autopsie eseguite suil Dalle singole osservazioni fatte confrontando '.]_)ezzi es<'ono le conclusioni anatomopato~ogiche caso per caso, trattamento ed esito, sindrome e .(·ui ho accennato lin principio. La distinzione prognosi, ho fatto tesoro dei fatt1· principali e . tra gangrena gassosa e flèmmone gangrenoso raccogliendoli in uno specchi~tto, ho tentato di deve venir rispettata. il focolaio iniziale dell 'in- schematizzare .il quadro delle ·3 infezioni .gassose • 1ezione è muscolare; le fibre del muscolp as- che in regoLa di 1naggiore gravità si dicono·: s umono un colorito caffè chiaro, tutta la parte Flemmone ' \ Gangrena . Setticoemia carnOsa. mostrasi isciutta e spremendola èsce gangrertoso · gassosa gangreno-gassosa •ttna schiuma verdastra dovuta a 11quame com: SINTOMI COMUNI. misto ad ainia. A questo fatt~ mi richiamerò a V·ariazi"oni di colorito della cute: pallore della proposit~ della siutomato1ogia. · · . Alcuni hanno messo avanti la questione che cute con intenso niarezzamento venoso - colorito il· processo il111.ziatosi nel muscolo e cl;te nel 1nu~ giallo-verdastro sbiadito - muscoli tttmefatti griscolo p' roo-redisce · viene diffuso dal liquido sie- giastri .con vaste zone di mortificazione dei t es·':> ) :rotorbido che esce daila compagine delle ~bre suti. (15) •
'
*
I
'
~.·
I
,.
I
•
:
•
I
I
'
,
' •
•
• I
· -~~-
.
•
•
'
•
•
IL POLICLINICO •
[ANNO
•
'
XX\.. !, FASC. 17J
•
Tumefazione ed edema della parte. Crepitio sottocutaneo. Segno clella spugna (schittma verdastra alla spremiitura). ••
•
.. SINTOMI RILEVABILI COLLA RADIOLOGIA.
..
Il gas prende l'aspetto di : .
_a) un acc11mulo di macchie tondeggianti; b) talvolta isolate; \
e) più spesso unite
-
o sovrapposte irregolar mente.
a) fine s tiratura nei
muscoli; ~ • b). struttura reticolare nel sottocutaneo ; e) striscic chiare longitudinali · negli interstizi muscolari.
SINTOMI DIFFERENZIALI. .
Enfisema sotEnfisema ast oc u t a n e o o sai diffuso ·a tutmanca o è cir- ta la 7.ona di cocoscritto. lore anormale o anche oltre. ' Tumefazione • tesa, dolente. •
•
/
.
'"'
. ***
•
a3
.....00p.·
'
Prfl'.senza d i .Assenza di pus aerato piut- pus, liquame tosto scarso. sieroterbido o essudato denso, scarso,· abbon• dante.
'.
r.tl
Q)
o o _(I)
,
..... Q)
•
Nel flemmone · gassoso - relati·vam. buona sia per la vita che per I~ parte. Nella gàngrena gassosa - riservatissima. Nella setticoemia ga11greno-gassosa -- infausta.
ACCADEMIE, SOCIETÀ MEDICHE, CONGRESSI
i==
.....o
r.tl
.
(/)
e
~
.
(NOSTRI RESOCONTI .FARTTCoLARI) •
Assòeiazione medioo·chirqrglca di Palern10.
H
'
..
Seduta del .
•
.
Presiede il prof. G.
22
I
'
marzo 1919.
PARLAVECCHro; ,,ice-presidente~
Le nefriti di guerra.
Polso valido Polso ,pi~colo scoccante, ma regolare. non molto frequente: Respiro regoRespiro frelare fr~quente .. quenté.Dispnea. .
H
·-
Viso pallidisPsiche inteAgitazione, gra (disinteres- delirio. Sensorio simo, cereo, subitterico; occhiasamento). depresso. ie a:ffondate, oc· I chio senza vita, I • cianosi, ..... linea• menti stirati.
•
•
•
"O
Temperatura Temperatura elevata. elevata.
'
'
La prognosi varia a seconda della forma. •
~ bX)
,
•
1
.+.> .... ?
Scarso dolore.
Lingua seccà, Lingua arida, tossiemia grave tossiemia grave in periodo inol- fin dall'inizio. trato. · {16)
Lesame radiogra·fìco € mezzo di diagnosi cli gran valore poicI1è non solo mette jn rilievo la presenza del gas nei tess·u ti, ma i1e stabilisce anche iJ ~_µo limite d'estensione e quindi l'entità del proce!;so gangrenoso . Credo cJ:ie i primi a rilevare colla radiografia la presenza del gas nei tessuti . fossero 11 Pieri e il Veronesi fin dal r916 . Dobbiamo anzi a loro lo studio dell'immagine radiografica che do'\ eva portare il '"'r adiologo a differenziar·e la gaJ;lgrena dal fiemmqne. Ma il pregio del ·reperto radiolog;~o non si esauriisce punto a questi vantaggi, perchè talvolta è l'unico, l'esclusivo rilievo pç>sitivamente indiscutibile per lia diagnosi della forma gassosa, quando cioè essa è sfuggita all'inqagine coi soliti mezzi chimici e s~ rileva dirò quasi di sorpresa durante lo studi<> di .tina frattura o la eventuale ricerte:t o la ' loca• lizzazione cli un p~oiettile nei tessttti.
•
Odore acuto, Odore scarso percepibile solo .nauseabondo. • odorando vicino penetrante, 1ntenso. · Il fo~olaio.
•
•
Lingua nera-
stra,
asciutta,
depitelizza ta. Tossiemia gra, • • viss1ma.
Dott. MICHELE. LOl\!BARDO. - L '0. tratta ..di questa forma clinica,· la ·quale per t/&lttni è .intimamente connessa alla guert·a ed alle sue dirette conseguenze, per altri tlnvece è la comune -nef~t.e a /rigore, sviluppatasi più frequentemente · ' nei militari per le' S\1ariate cause predisponenti cui S?no andati incontro pel ser\Tizjo - prestaito specialmente 1.n, zona di operaziorli. Riporta le statistiche dalle quali risulta taleforma morbosa essere stata più freqttente col prolungarsi delle ostilità, ed essersi sviluppata più facilmente nei soldati specialmente anziani, 1neno gli ufficiali . . facilmente presso • Ricorda le svariate ca11se etiologiche messe avant(i· : le faticbe di guerra, che diminu1scono la resi1St{!nza del rene verso le infezioni e le .intossicazioni ; le cause perfrigeranti ; l 'aliruentazione prevalenteme11te ca1~ea ; . l 'ttso clandestino di sostanze capaci di ledere il filtro renale; l 'alcoolismo; le vaccinazioni profilattiche; e tra le-
•
•
• •
•
[:\;.~No
XXVI·, FAsc. l 7]
SEZIONE PRATICA
.
•
infezioni specialr11e11te quelle date da c0ccl1i, b . Accademia medica ili Perugia: ·· • tirfosi e paratifosi, \'ir11s l1ltramicroscop::ci e spirochete. Adunanza del giorno 12 aprile 1919. ' ~.\ccenna alle lesioni a.1 tatomo-patologiche ed ?1- · · fresidente- pr<?f. C. RIGHET.rI. ] 'andamento c1i11ico della n1al:attia, alle cospicue e: ma turie ed albuminurie spesso 11· scontrate, ai Osservazioni cliniehe~ ricerche bacteriologiche ' tn·ezzi d'indagine ·per la diagnosi e per ·1a ·proe serologiche du~ante un'epidemia di ·dermotifo. • gnooi : prova . della concentrazione massima, proProf.1 G. FrCAI (Arezzo) . -- I./O. dice subito che ,-a dell'acqua, riicerca della costante ureo-secre1'epi.demia, la quale forma argomento di questa toria e della· eliminazione desii cloruri. comunriY2azione, •è da consiclerarsi prodotta da un. Conclude dicendo: Non bi&ogna consi. derare la uefriite di guerra come una malattia a sè, essen- "-irus atten\l,ato; mia , altre s.i mili epidemie. sono state descritte, come ad .. es . quella osserv-a.ta nel zialmente diversa dalle comuni nefriti, poichè, 1915 a ·c agl iari dall'Ottolenghi. . t~to la si.n tomatologia, che le lesi-Oni anatomoL'O. il !O f ebbraio 1919 fu invitato a prelevare patologiche, mostrano una perfetta identità con sangue da miuitari · ammal.iéllti che prov·eni;van<? le comuni affeiioni renali, più spesso con la gloda un campo. di conce.nti:a,m,ento di prigioni~eri merulo-nefrite. reclusi . c;11 ammalati ei.rano allora 22, il giornO. \ Molteplici debbono essere i faittori etiologici eia 16 febbràio questo numero si era ele,rato fino a , considerarsi, sia' come predi's ponenti, che cùnie . determinantf : le ca11se ·perfrigeranti in g ~n-ere, 42 . Tutti s i erano amn1alatì nello stesso 1nodo : - ·i disagi e le fatiche di guerra, le varie i11tossi~a .esordt~'O brusco, nel . più completo benessere; la zioni e specialmente l'alcoolica e ]a nicotini·c a, ~emperatura raggiungeva subito .i 39°,5 i 40° e l'a1:mentazione preYalentemente càrnea, 1 ·(t2., ~ più; i11 ·alcuni .si rq.an:f,estava mpidan1ente del1precedenti morbosi, le alb11minurie laten:i, ecc. rio ; i più cadevano in un-0 stato d·i grande proUn posto speci~le occupano le infezioni i11 ge- str.azione di f{)rze, di stupore, di profonda apanere, da. batteri, da sp11·ochete, senza, però, attri- ti·a ; ·manca\ra_. in tutti q~alunque fenomeno bron. buire maggiore importanza' più ad una che ad co-pol.m onare; esistevano in p a·r each1: picco[e macule, piccole emotrag,ie · specie in c-orrispon11n 'altra .categoria diii germi. denza della ci11tura scapolar.e, della gra11d-ezza Per formulare la prognosi, è da notare che bisogna principa1m·e nte basarsi sui risultati deld'una cap9c~hia di . spillo. ll quàdro n1orboso l'esame funzionale, e che, se d '.o rdinario è fau- suggeri via i1l sosp·etto del derip.otrifo. Rta quoad v ita11i et 1:aletu.dinern., c'è sempr~ da Sol~anto sulla ·fine di febbraio l '0, potè ave1·e temere ò ,il .p assaggio ad uno stato sub-crotrico, dal Laboratorio d'Igiene aell' Istitùto di Studì o addirittura cronico, -0ppure l'insorgere più o Superiore di :Bìirenre, due aam.pioni di Proteus. ' meno ~tardivo di un tale stato, poichè l'org::tno reX19 uno pt·O\;enie11te CÌa ~ienna e l'altro da .; sta più o meno 'ul11era1x>. 1'rieste, L ;O. crede utile preporre alcu11e osservazioni Dott. A. VENZA . - S1 aissocia alle conclusioni ' cliniahe relative :all:ep,i~mia da lui stud.i ata. dcl dott. Lombardo; no11 crede, però, che possa Si r iferiscono a 58 casi. L'inizio brusco, l'abbatfarsi circa le alterazioni anato1no-patologiche, una di~ti.nzione minuta tra lesioni glon1erulari e tu- . t1mento ·p rofondo, il sensorio ottuso, la grande. • bulari, poichè, co1ne tra i pri111.\. ssimi sostenne il apatia, una speciale lucentezza degli occhi in · professore Giuffrè sin da1 1885, e come ha podiversi casi, la 1lingua secca d'un col9rito rosso ,.i,7·0, urr'accentuaita seccl1ezza della pelle, tent~to osservare l'O., le lesioni del rene sono sem• de11za alla $tipsi : son qu1esti- i sinto1ni che appre diff.u$e. Rico11osée che tra i metodi d'esame paiono di r1e gola. Soltanto nella quarta o nella funzionale i migliorti sono quellÌ della C. M .. e qw:nta ·giornaJta appare l'esantema. L'esante111a. dell'acqua, ma r1on scevri di difficoltà tecniche è caratterizzato da piccole chiazze di un colorito e di caµse di errore; ha avuto invece ottimi risultati, specialmente per formulare la prog11os·j , con r.osso, o rosso-vl.noso, a co11torno fras t agliato, ' la .ricerca dell 'azott'.mi.a e .della ri tenzio11e dei -e lo- · chiazze ch·e possono divenire petécchie. Compare rur1• . ag:li arti superti'Ori, agli arti infers'.ori, al torace, . . Prof. G. _i\RNONE. - Riconosce che non è il all'addome, a.l dorso, generalmente do-v'è magcaso cli crearé una nuo,r.a enlità morbosa; riporta giore l'attrito. per il decubito ; mai a lla faccia ; alcuni casi venuti' alla sua osservazi:pne nell'Onel pa~1mo ddla 'mano soltanto dopo applicazione speclale 1\tlilitare Principe Umberto, di etti ~no del laccio 1'0. ha visto comparire macchie secondario a vaccinazione antitifica, e in cui s( bleuastre. · ebbero fatti di pericardite esstldati v.a . L'appì'.ieaziione del laccìo rende l'es antema più. • e:v:dente e f.a spesso apparire }'emorragia. L. 0
I
1
..
•
.
' _,...,
I
.
. •
,
,
•
..530
IL PO.bICLINICO
Non c''è relazione fra gravità di malattia ed ·esantema, che appare talvolta anche dopo caduta la febbre: in u.n caso apparve 24 ore dopo. In due casi la malattia decorse senza esantema. La curva termometrica presenta, raggiunta -bruscamente un'alta temperatura, lievi remissioni e poi l'a caduta per crisi o per pseudocrisi.. La febbre si mantiene elevata per un numero -<li gilorni variabile;. di solito sette, otto giorni, ma in. un caso :fino · al ventesimo . giorno. L '0. osservò spesso perd~ta d 'urine .e di feci. Le urine d1mostrarono _segni di nefrite rucuta. Non fu metodicamente ricerca.ta 1a formula leucocitaria. Nella con'Valescenza s i vede facilmente tremore : i pazienti camminano ~ei primi giorni -come atassici. Sanno gra,·e torpore, apatia. _Gli inferm~eri debbono scuoterli da questo stato per f~r loro -prendere cib{l. Come complicanze 1'0-. h~ 'Ossen.·ato in due · casi suppurazi!one délla parotide destra: il pus conteneva streptococci. · ln un paziente in 6a .giornata ha avuto enterorragia séguìt!a da morte . L '0. espone d.n seguiito le n-0zioni ~ltiIPJamente acquisite intorno a questa ihfezione , e si fermq, s ulle ricerche da lui compiute. \ L'O . operando •coi due campioni di Vienna e ·di Trieste ha osservato che il Proteus X 19 s ii s\·iluppa bene ò..n terreni n,e utri, che cullt1re giovani sono meglio ._ agglutinab.ili di. culture vec·ohie, che lo scarso potere aggluti111ante dei! p1:im i giorni di malattia sale . rapidamente fino a rag-· giungere cii.re molto elevate, che · l'inv~ci1ia mento del siero gli toglie potere agglutinante. Un siero :agglutinante 1 / 8000 dop·o du'e ~esi era agglutinante soltainto 1 14000 • · Dci 58 ncpverati 1'0. ha· fatto· ricerche, sistematiche su 46. Per ogni mal~to l1a ripetutamente provato ~1 potere agglutinante del siero per il · · Prot~us X 19 - B. d'Eberth - Paratif'"o A -:--- Para.tifo B. - M. melitense. Su 46 c·a si ha avt1to 46 si:erodiagnosi positi\1a per il Proteus X 19 : dall' 1 / 100 all' 1 / 12000· Per il . B. d'Eberth. 18 volte: da 1 / 100 a 1 /?lXJ· Per il J>aratifo A 6 volte: da 1 / 50 a 1 /'J!JO· Per il Parati/a B 4 ·volte. · Per il M. 1nelitense II volte: da 1/ 60 a 1/'JJXJ• In 17 casi ha praticato la. prova del Ul asserniann. Questa prova è. stata positiva in 11ove casi, int.ei-ta in tre, nega·t iva in cinque . L'O. in· quattro casi ha praticato amche la rea, zione piioposta dal Bett1~ati-1i: forte intorbidamento del siero per aggiunta di acqua distillata (I : 10). In dite casi la reazione è statat fortemente positiva. L'O. ha studiato la curva del potere af•,glutinante per il Proteus X1 9 , ed ha visto un certo I
1
(18)
[ANNO
XXVI,
FASC. 17]
parallelismo colla curva del pbtiere ag·gluti11ante per il bacillo tifico e per i paratifi A e B. L'O. conclude che, in qualunque modo si voglia interpretare la reazione di Weil-Felix, questa è senza dubbdo un prezi9so acquisto per la dragnosi del tifo esantematico. Per .mettere bene iin evidenza l'esantema rac-· comanda la prova d.el laccio. ·
.
APPUNTI . DI -MEDICIN:A! PRATICA, .. '
\
CASISTICA.
-·
Atonia del cieco come postumo di tifoide.
Secondo le s~àti~t1che di M. Loeper (Lancet., . 21 sett. r918) l'atonia del cieco si trova .n el 60 % dei casi di febbre tifoide, spe.cialmente in quella da paratifo B. , Si:nto1nat0Logia. - r - I primi ac9enni si osservano rtà.lvolta qua nd-0 la temperatura è ritornata :normale; talaltra alla ripre~a del cibo solido.' L'ammalato ha delle .scariche li1q uide o s~miliquide, a l mattino subito dopo un pa&to, sotto l'influenza di un ri:tless.o· gastro-colico sull'intestino irritabile. · ' L'esame ·d elle fieci dimostra la presenza dii poco muco, raramente bile, talvolta albumiaia; quasi sempre è assente il sangue·. I residui alimentari sono · scarsi, la q.u antità totale d~ grassi .non è superiore alla •normale, mentre è superiore quella dell'album1~na e degli idrati di carbo!J-iO. La flora batterica dimosti:a presenza di bacilli. proteolibici, ' ciò che &p~eg:a il fetore delle feci. La diar:rea. è spesso seguita da costipazione rou cu1 si alterna: si osserva. a.ltresì 'mucorrea, · con feci in, cui dl muco viene eliminato iin scagliette ~'·p~ccole ·p allottole, illon mai in lamine; all'esame microscopico,_ si ·r isc-0ntrano elementi epitelia1'i circondati <la muco, leu~ci.ti polinu~lear:i, eosilllofiJi ·ainche polimorfonu.cleari. La diarrea, 1a costipazione,· la: .mucorrea sono · qt1asi indolore; il dolre cecale può aversi durante Ja digesti-0ne e precedere la scarica, da cui sente sollievo. Il dolore a forma di crampo ovvero espulsivo itJ.d'Ìca l'estensione del processo al colon , il tenesmo indica l'estensione al tetto. Alla palpazione si avverte nella fossa. iliaca des.tra il cieco trattabile o poco resistente, cou O"oro-oglio ed ç..nche sciaguattamento ,t.alvolta• ben b b marcato. La radioscopia mostra un cieco disteso mobilissimo, ·quasi" sempre obliquo e ricurvo s 11 sè s tesso. Di solito gli altri segmenti intestinali sono contratti e convoluti e dànno 1'impressione . che la pappa di bismuto passi con 'diffic~ltà. L> A. non annette grande importanza alle cond izioni oO'enerali , sebbene sii .osser\·ino di solito 1
•
.· 1
l ANNO
XXVI,
FASC. 17]
I
SEZIONE PRATICA
.
531 '
urobi]tnuria, indacanuria, tensione arteriosa. ridotta e talvolta. anemia. Il decorso dell' aftezio.n e viene interrotto da -crisi che seguono il p•iù spesso un peniodo . di ~os,tipazione, talora però ,anche la diarrea o la mucorrea. Il dolore appate subita~en.te con una .Sens.àzione ·p·enosa di tensione e gon:fi.ezz.ia J.ocalè, ~on .n atisea ed anch·e vomito. Più che 11n punto, • vi è u·na intera zona dolente; è possibile ad og.ni _ modo una. confusione con l'appendicite. La crisi .dura tre giorni con febbre, più marcata ali secondo ed al .t erzo giorno; cede co.n la sommini- · st:razione di calma~ti e l'applicazione di com1)resse. La r.egione rimàne sensibile, nel periodo di calma che .segue e che dura . due o ,tre mesi o meno. La ripetizione di queste crisi b~ta p~r • • -Oifferenziarle dall'app·en<:}icite. , Talvolta si ha. un movimento febbrile e mar. catq: raggiunge i 39°, mentre il colorito è itte• rico, l 'urdi~ con m,Plto 1ndacano .e d urobilina, il · polso debQle, il rie spiro affamnoso. Si p en sa ad un !fatto· acuto, mentre non si tratta. che di una -cri.si oecale, che con un po' di acqrua alcalina, di bismuto, di leggieri lassativi cede iin 2-4 giorn1. T1'attamento. ~ Con~iste an.z itutto nella medicazione dell'intestino crasso con bismuto (3 gr. mezz'ora prima del pasto) e collairgol (10-15 c.g.r . al giorno). Come ·analgesici ed antispasmod1ci sono consigliabili i clisteri con collargolò o bicarbonato _d.[ S·Odio~ . i suppositori di ittiolo e tannino, con o senza b ella' don.na o oan:ape 1.ndiana. La dieta deve co.nsistere .essenzialmente in fari·naéei e latte; i fermenti lattici, diminuendo le fermentazioni putiride, possono ritardare la ierisd. acuta. La cura delle acque di Chatelguyon e Plomhlères può essere efficace. ~elle ~risi feb• brili o pseudo appendicolari è raccomandabile la. ~pplicazione locale di ghiaccio, una d1eta cli brodi veo-,etali o . soluzione di lattosio, e leggeri puro -ganti {solfato di sodio a. dosi refratte). • Talv.olta Ja cura · medica è ins uffici1e nte e si impone quella chiirurgica, quando la mala~tia acquista un caira:ttere di cronicità e di gravità. Si -pratica .l a cecostomia, l'appendicostom1~, 1.a su. tura del cieco, o addirittura l'ileocolo o sigmoitlo· stomia con resezione del ai~o o di par.te de~ cok>h ' . ascendente o trasverso. ·Q ueste operaz1ort1 sono da . riserbarsi 1ai casi veramen·t e gravi., .nie i qual.i possono dare risultati buo.n.1 e duraturi. • fil. J
•
. .
•
I
r. s. .
•
\
. . TERAPIA: ~
..
,(
Cura delle perdite vaginali fetide.
L1e perdi·t e fetide dagli organi g,erì;tali fem11rinili si possono riconoscere da dii versi punti di _partenza e ' svariate cause (A . Siredey. A ·Ìinales de Gynecologie et d) obstetrique.J 1918, n. 4). r. - Suppurazioni tubarie ed ascesso pel·viccr con fistola . Si. h a l'odore nauseabondo caratterist ico dei . foco~i prossimi· al tttbo digérente. Il trattamento di queste ·Sttppurazi'oni è. malagevole: se non è possibile od è pericolos·o 1'intervento operativo, occorre limitarsi al riposo prolungato e ad irr':gazioni: con acqua 0S1Sigrenata, permangan~to di potassio, cloruro di tmtgn~sio, ricorrendo più tardi a cure saline ; trattasi di cure assai lunghe, ma. certamente i:tioffensi\·e e, spesso,, ·efficaci. ~ . ., 2. Origine uterina. È la pro·venienza P'.1U frequente, d·a ta il più sovente dal carcinoma: la l·eucorr.e a icorosa è . ben riconoscibile all'odore caratteristico. J~sa però appare soltanto ad un periodo avanzato, e sarebbe un gra,re èrrore at. tendere taile sintoma per diagnosticare un car-. cilnoma uterino.· La febbre tifoide a forma cardiaca. Vi sono poi certi :6.brom'.omi .peduncolati, che • possono provocare tali perdite, oblitera.ud~' in Il polso, nella tifoide subis.oe. da un lato 1~inmodo intermittente l 'orific-io uterino, per modo fluenza della febbre · che ne ele:va la. frequenza, • • che le secrezioni vi s i fèrman~, subiscono .una dall'altro quel1a. della tossina . 'che tende a ralinfezione ed .esalano un fetore che si a\\'icina a lentarlo. Ne risulta che esso è generalmente più quelfo del carcinoma. In tali condizioni, il rer.aro di quanto con1porterebli>e la temper~tura; (19} • r
• •
•
...
'
così p. e., . a 40° è a roo-120 i·n luogo di 120; a 39° di 80-Joo, in vece dli loo. Il polso frequente nella tifoide coniporta genéralmente un pronoalle note statistiche di s tico sfavorevole: oltre . Murchiuson, Bernh~im. (! ournal des Praticiens, r5 iµarzo) riporta le proprie ~sservazioni secondo cui in tt1ttlii i casi venuti a guarigione, il polso · non h~ •m a.i oltrepassato rr4. . Nel caso di aumentata fr.eque11za, la . digitale i1on esercita· infiuienza favorevole; essa anzi atl·menta la tachicardia paralitiéa e preoipita ii· col• l~sso cardiaco e l ?as~stoJia. La tossina può concentrare. la sua azione .sull'innervazione cardiaca . e provocare la ~orte improvvisa, clfe è ·stata ·er: roneamente attribuita ad un riflesso bulbare. Del resto t ale azione paralizz.ante noo è es.clusiv~ della febbre tif01:d~, lna si presenta ·anche · in ,altre infezioni· (influe~za scarla,ttina). _ Quando tale sintoma si osserv~ nel corso della tifoide, può attribuirsi aid una localizz8.zione sur- . r~nale, ma quandò il pçlso, come di regola, è nelatival).lente raro fi·n dal principio, deve riténersi che si tratti di un 'azione diretta della toc-sina tifì.e a s ull 'in11er,·azione cardiaca~
•
•
..
..
'
•
• 532
IL POLICLINICO
[ANNO
XXVI, FASC. 17)
•
J?erto di una massa dura, che sembra far corpo ziane ver~~ni o vedove e sono difficilmente guacon l'utero, la dilatazione progressiiva del rollo, ribili, per le frequenti recidit.7e, anche dopo la . . -possono far pensare al carcinoma. L'esame tli- esc1s1one. gitaUe accurato dimostra 4. - Orig·i·ne 'VUl'Vart:. I,e grosse ghiandoJ.e se.. però che il collo è indipendente dal tumore. Il trattamellJto di tali casi bacee hanno già di per sè stesse 'una secrezione . è chirurgico. di odore particolare, anche nelle donne pulite. Condizioni analoghe s( possono avere per dei I diversi stati patologici possono pOii ~ssere cau• sem]:'lici polipi mucosi uterini, che per la loro sa della fetidità di tali secrezi,oni: cosl l'eczema~ intermittente aJ.l 'orificio del collo si l'erpete, le ulceri aftose, i cQndilom4, le placche comparsa , scoprono talora soltanto dopo .la ·diJatazione del- mucose, l'ep1tclioma. della vulva. Con l'esaÌne . l'utero. . La cura consiste n el raschiiamento,· se- locale, si ritonoscono prontamente t ali condi• • gt1i·to ~ spenn,ellature con 1(ntura di iodio o ZlOlll. con formalina (soluzione alcoolrica ai .10 %) . Oltre a tutte queste cause, medici ed inferLa ritenzionè di residui placentari o deciduali mriie ri ~bbono tener pres~tite che la m0ncanza o cli coaguli sang uigni, può pure dar· luogo a di pulizia, specialmente i·n donne, ·costrette a perdite fetide: vi .si accompagnano taQora leg- letto per aff.ezioni -fiebbrili, può provocare numegere elevaziol:li termic4e. Occorrerà una anam- rose complicazioni inf ettive · vulva ri, che potreb• nes;i1 accurata, stabilendo la d_ a ta precisa dèille · bero evitarsi con t1na ig~ene accurata. r. s. mestruazioni, ricercare le vestig·ia della secre• ' ' . • zion,e lattea, esplorare attenta.m ente 1'rutero ; ~1 FORMULAR IO. , • raschiamento è la cura indicata. Contro la tosse accessionale dell'influenza Le perdite f~de possono aversi altresì nelle (G. Lyon). · metriti semplici; spesso ciò a~cade o perchè . unai deviazione notevole dell'utero favorisce in~ Tintura cli radici di aconito . gocc1e 30 questo il ristagn~ delle secrezioni, oppu_;:e, p. e. Benzoa~o di sodio • • • • • gr. 2 11elle metriti senili, con abbondante leucorrea, Acqua coobata di l!luro ceraso· » 5 )) che provoca irriitazione vulv~e; in quest~ ulSciroppo del Tolù • • • .• 20 . . . time la eventua1e presenza dli emorragùa può far Sciroppo tebaico . . • • • • IO penSMe al carcinoma., che viene però escluso . Acqua distillata q. ·b. p. • • eme . 150 da un accurato esame locale. Alcune irrigazioni s. Da prendersi in 24 ore. còn liqtlore di L~barraque (un. cucchiaio per liltro d'acqua) o di acqua ossigenata (4 cucchiai per Medicazione·stimolante ·Dell'astenia cardio-vascolare litro) seguit~ da medie.azioni con g1iceriin a aJda Influenza \G•. Lyon) . 1.'ittiolo ( r : 10) faranno scomparire ogni inquieAlternare le iniezioni di dieci eme. di olio cantudine. forato (a· cui si aggiunge nella stessa siringa un Anche i corpi estranei (mate~iali dJÌI ~eclica: eme. di etere) con 1~·i niezione di un eme. di: tura di·mentica1li1 o corpiil estranei ·di versi) posSolfato di stricn(na . . . . mmgr. 1 sono determinare una vera piprrea fetida. Là . Solfato di sparteina . . . . cgr. 5 estrazione qeve essere seguita da irrigazione enper . un eme. "di acqua distillata. douterina con acqua ossigenata o iodata e lava• L. b . c~ri antisettici. 3. - O·rigin e 'Vaginale. Frequenti:1 e svariati · • • sono i cqrpi estranei (pessari:, tamponi; framPOSTA DEGLI ABBONATI. ,. 1nenti' di cannule ed altri oggetti) che si ·incro( 1071) ·Titolo del siero antidifterico. All'abstano di _ sali calcari ed irritano la parete · vagiina le, in cui lasciano, dopo l'estrazione, delle ul- btonato n. 10146 : Il siero antid1fterico francese e dosato non a ceriazri.oni saniose dal! 'apparenza sospetta. Ques ti corpi estrane± possono essere perico~ooi an- centjmetri cubici, ma ad unità imir111n1zzanti. che per il medico, che, nell'esplorare tal'i donne, Vario è il titolo: si hanno sieri semplici o rondovrà avere la mass1·ma cautela. Estratto l'og- cenit rati ad alto titolo, e sieri a basso titolo, ma getto, alcune irrigazioni tiepide antisettiche, non l 'U: I. 'è costantemente l'unità di misura. Per altri sier:iJ antitossici non sempre si trova irritanti, portano rapidamente a guarig.ione. Lie perdite nella vagini.te sono nettam~te fe- l'indicazione del co.rnspondente titolo (p. es. til(le nelle donne poco pt1lite ed in quelle che siero anticarbonchioso, siero antidissenterico, 2nl1anno nella vagirna delle briglie che impedisco- timeningococcico) per ,,àrie rag,'.oni sulle quali sarebbe lut}.go ferma rsi; ma in tali casi, nelle 110 un facile svuot.amento delle secrezioni. Tala1 brig.l ie si trovano sp ecialmente nelle donne an- istruzioni, che le case produttrici includono ne11 e
•
I
1
(
})
(
•
•
4
1
( 20) •
•
•
-
•
,
•
..
'
•
{ANNO
·. , •
'
)Q{VI, ' FASC. 17]
--
SEZIONE PRATICA ,
•
,
533'
-.
•'
scatole0#1 di fiale, è contenuta sempre t'indicazjone tamento dei feriti nelle unità avanzate; e nelle • . delle do.sii c1lf'a.tive- apptòssimative in centimetri ''stazio·rui di .smistamento, le considèràzioni sui. di- . cubici. versi antisettici., ecc. Viene poi la pa~e speciale .t. p·. sulle ferite del cervello e delle . meningi, del to( 1072) All'abb . ..n. ~7~7:..,... . , race, .dell'addQ:tn.e, delle arti~olamoni. ·· . Un buon _trattato di malattie. cutanee· è qt1ello Il pr-incip~o informàtOre tii'el lavoro è che 'la ba~e · di -Niejsser e 'Jadassohn - tradttzione jtaliana, d.el t~.attamen:to deve eonsistere in una S~·ggtia asSocietà ed. ~taliana « Dante Aligh.ier~ », I\.oma., sistènza alla forza naturale nei. loro tentativi di Milano. . . .guarigiòne :· la -cura ia.oche nei Parlicolar1, che P~ quanto riguarda Le derm:atosi . del naso ·si · vengono .spes$Q ·trascur~ti (si vi insegna p. e. il può · consultare : Sabouraud, . « Der·matolog·ie to- • miglior modo di a:vv.o lgere ~un feriito ·nelle lenpographique », Parjs, Masson ed., pag. 92 e 101• zuola) rende questo libro assai utile per chi àvrà . · · v. M. occasione di servirsene~ " i. p . '
I
•
•
•
t
_,
1
1 ,
•
(1073) .
.
.
•
Ai dottori Francescc d·'Ambrosio e Atti-
lio Gottardo: Vedano le risposte, date :nel r9L7, f.asc. 2, pag; 6r e fase. 12, pag. 397; .uel 1918, . fase. 3, pag, 73; 'nell'anno corr., fase. S, pag. 247. ·. . . : I,. P. I
CENNI BIBLIOO·R AFICI.
(Nov.sirecensiscono. ohe i libri Pervenutiinf!ono alla Redq,zione).
La Grippe . .- ~ditori A.· Maloine et ' fils. ParJgi: Prezro L. 2.25 . . È un piccolo v.ol u1ne · ;nel _quale SQno e_ s posli i dati forniti dalla recente· epidemia sulle forme cliniiche, I.a profilasst e la cura 1dellp. influe~a. N9n è una d~ssertazio11•e completa, perchè- pru:ec- éhio è sacrificato alla piccol~ mole del libro, ma è una b~pna guida per il prtttico. . .. . . loLTRAIN et. BAUFLE. -
. L.
•
a. a La prat-ique .des rnaladies de l' esto-
•
PRON. -
mac. -
Eclitori A. Ma.loine et fils. Parigi. Prez- ' .
zo L. IO. .,, È un libro con indirizw scl1iettam~nte prrubi.c o, senza lusso <.li notizie scie11tifiche .c he in fatto di ' malatti'e dello stom~co non sempre v.algono a chia- · tifi.care i ptobl emi. clinici e terapeuti!2i . L·e · inda·gini ·di laboratorio, che ne'lle affezioni gastriche più ch·e p·er ,ialt;e hanno preso !i l ~opr.avv.ento, ren-<lono i pratici scettici a risolvere le qt1·estioni cliniche al rigt1ardo e qujndi ii11Capaci ·a fare un -esame accu:raito, metoQ.ico del paziente. Il .libro ., .del Pron teiicle a dimostrare) che, a11che senza • 1·igettare gli altri sµssid~ sem~iologi.ci, il me·dico pratico pt1ò orizzo~tarsi ·n ella patologia ga• strica, · che forse è uno clei- capitoli della ' medi.cina meno conosci11ti. " a. .a. . 1
J:Ì.
M. Vi.T.· wounds. -
GR~Y.
The · earl31 treat·me1{t of war Un, vol . in 8° di 300 pag . circa co111-
1ìg. 'rilegato. H. Frowde, I-Iodder e Stoughton ed . Londra. La larga esp.erienza ecl 1il fitJe senso prat~co del. '1'A. fanµo di. questo libro un ·buo11· consigliere per· i medici . . che sono chian1ati a prestare il servizio di guerra . .La .piart.e ·ge11erale comprende il trat-
\
.VARIA.
•
S uturà del midollo spÌJJ.ale? - · . . 1\ .. · Vl.
l\rl . l{obson (BrÌtish Med~Gal ] ourinal, 29 dic. r917)
.r ife risce .u n caso il quale p1·-0vereb,b e che la su:t fira del ·midollo spinale sezionato può compier.si e.o n s uccesS.O n·e11 'uom·o. , · · Si t.ratta di un :tagazzo affetto··,da un p.rocesso · . ' tubercolare éLella ,spina dorsa1e, nell3: regi~ne to' ra.éica .. Alctt·n i anni prima à'.A. aveva praiticato . una 1ami:neotom.i a, .per Jib.erairl-0 da una ~airaple l ' gia,; segui una· ~gu~ri.g.fone perfet.~a. • L'appareochi,q, di cui ri.l pazien·t e ier-a. sta:~o prov . . v.lstò per il sostegno <lella spina: dorsale, fu, un pooo ..per volta, aibba.·~do.na.to, S:e nza .consi1g lio del medico; intanto si andò sviluppando un.a .g'ib-, bosità. Un _giorno, rn:el fare a cavàl1c ioni con u.in ia·l tro raig.azzo, il . pazien·t e ca.d de e . .si f.ratturò Ja sç_hi~na nel pu,nto amn1alato .. Si n1anifestò ;m-r· mediatamente .parali.si degli arti ii1feriori ·e de. gli sfinteri. • . , L'A. i11ter\renrie pooo 'dopo l'.accidente. lv,[ise i11 evi1denza il midolliq, -che era s·ezio~ato nettamente, ' dall'indiet:ro 1n av:ajnti, p~r u·no speS.So~e di oltre u11 .c entimetro: la co11tinuità era mantenuta solo da un piccolo ponte anteriorrne_n te. Con. adatte manovre' ottenne una buona ·apposizione dell·e· due Sttperfici di sezione, che vennero fissate suturandole. I...a teca durale venne . poi. riunita co!1 u.n a · sutura continua al catgut; • i11fi.ne l 'A. suturò il rest~te· della ferita,. Il paziente fu :fi.ssaito in posizione di es·t ensione entro • un· apparecchio gessato. Poch1s.s imo sliocki guario-ione della feri.ta op·e rativia bt1onisim a, per b prima,.nq,. . . Le funzioni della parte ~1nferiore del midollo torinarono ocrrada:tam·e nte :· ii1 ttltimo il S-O!g1g·etitQ iripre~ il domì.nio 1d egli sfinteri e l'tiso degli arti inferiori: ' , Interessa ·rilevare che sperimentalmente non f stato · ottenuto il riipristipo fu11zionale 'del mid·a llo spi11ale sez~onato. 1
~
I
>
• •
•
~
•
•
R .. B . f (21)
•
•
,
•
534.
•
,
[ANNO XXVI, FASC. 17] •
IL POLICLIN!CO
, •
·NELLA
•
•
•
~i TA
-
L 'assen1blea dell 'Ordi11e dei medici di Roma .ha i.niziato la discussione della re lazione presentaita dal Consiglio sulle rivendicazioni morali e ma• teriali della c1asse. E nella seduta deill'11 corrente h:a trattato ril primo punto della relazione c:oncer'nente il criterio da seguire. 11ella ''alutazione degli onorari. È stata approvata. la proposta dcl Consiglio, per la quale le prestazioni s.a.~drt:arie d>evono essere · compensate sulla gu1da del - criterio g lobale, tenendo cioè in considerar zione non sol·t anto il numero . delle visite, ma la gravità, la contagiosità, la durata della malaitt.ia, le difficoltà 'diagnostiche e curative, le con~ioru economiche del ·cliente, ia posltzione scientifica del curante, .fermo restando che la somma globale non debba .m ai essere inferiore al totale delle visite effettuate sulla base dell'onor ario minimo di lire 5""10 ciiascuna in rapporto aol1a posizione economica del paziente. Ci rilserviamo di discutere la .opportunità· di questa ultima aggiunta, che innestc.\, sul s~IStema globale il sistema del pagame11to a visite, un innesto che minaccia di_far perìcolare in pra tica il nuòvo criterio di ~ompensi., facendoci ritornare a quello che vogliame abbandonare. Di solito i temJ5"erameDJti che tengono cont~ di vocchie concezioni e d i vecchi metodi fìnìscono, per ragioni di al\tomatCsmo e nel caso nostro ·a nche ·di banale semplicità, per prendere il sopravvento ed annulliare le innovazi<>l}.i desiderate e proposte. Per certi fatti solo le trasfornw.zioni radicali • possono aver ragione d i ' 1ecch.ie cop.cezioni e di vecchie pratiche. Comunque dobbiamo rilevare cli.e gli· tscritti aoll'Ordine di Roma hanno riconosciuto che il sistema del compenso alle visite non è più adeg·u ato alle attuali prestaz~oni del medico, non è più confacente alla s ua dignità ed ha· affermato il pr-int ipio che la "s ua opera non può, nè deve essere apprezzata con un, ltnit à di misura che tien conto più di t1U,.lavoro fisico che del lavoro intellettuale del professionista, ossia con unità di misura inadeguata al ,,alare che si deve apprezzare. In verità la quistione à el sistema di p agamento de.11 'opera del medico non è nuova. Essa oggi risorge ma fu già ia tema di una d :scussione ampia e ·v ivace s'1oltasi in seno allo stesso Ordine dei medici di Roma e su-i g iornali prof essiorul) i in seguito ad una comunicazione fatta dal prof. ' ' · Ascoli una quindicina dj. anni .o r rono. Il prof. i\.scoli allora sosten11e che : • 1
•
•
la · definizione di una .tariff~ minima per visita non risolve che :in maniera anq:quata., antipa~ica, imperfetta e limitata·mente applicabile la quistione degli onorari medicii; 2° che gli ~ onorari meru:ci vanno calcolati > · non rispetto al numero, ·delle visite, mà in 11ma \ somma complessi·va che coilltempli il numero e la durata delle visite e aelle tjcerche collaterald. ' necessarie, dell'entità della malattia e della qualità e della posizione sociale dell'J~nfermo. La ide·~ J.1.U~Va allora suscitò contrasti, ma. la discussione. seguita ne rivelò la giustez7.0. e fu generalmente accettata come la. più confacente alla ~ignità professionrule, 1ia più adaitta ·a risolvere la . cn~si nella quale sì dibatteva la nostra classe per l'aumento sempre crescente di nuovi laureati. ·Ma la tradimone ed il semplicismo furono pi.ft forti; malgrado se ne riconoscessero gli inconvenienti 'il sistem.a del pagamento a vis< te 1C0ntinuò senza nessuna modificazione o attenuazione. Oggi la classe medica è minaccia, ta di nuova crisi e forse più grave. L'allontanamento dalle propriie r esidenze per tanti anni di migl~aia di med:ci, ha r accolto nelle mani di pochi la clientela dei molti. P'altra parte le popolaziç-n.i, che hanno sper~mentata la scarsezza d,ei. m~dicì, ~entono meuo la necessità d: c<?nsulti. La produzione dei medici, a differenza di . ·quanto è avvenuto per altre categorie di professionisti, non. ha, dt:J.rante la .guerra, subite soste: le uni·v ersità castrens i ·hanno sfornato un numero di laureati, che ben~ o male hanno diritto ad esercitare. la professione.· C'è tutto un com.plesso di fatti che con-corro110 a determinare una crisi economi.ca nella professiòne medica, crisi ~: à tanto più gravé e sensibile per il fatto della s'ralu~zione del danaro, e del progressivo ascendere di tutte le altre classi sociali. La 1:11Ìnaccia è stata avvertita, e l'avvertimento ha determinato uno stato di difesa. Ma sfortunat.am,ente i medici non hanno mezzi suf. fìcienti per far valere i proprii diritti. I ~dici condo~', i medici stipendiati · h anno a loro di• sposizione qualche arma, ma ~nche essa ottusa. da1lla imman6abi1e "'concorrenza e ùal fatto che l'esercizio mediro ·1111porta doveri che sono al1'infuori dì ogni diritto e di ogni ri vendicaziQne. Comunque essi sanno che cosa chiedere, sanno a chi chiedere. Il libero profess·'.onista è invece abbandonato a sè stesso e solo in sè stesso può trovare l'o- ' rientamento della lotta, e l'arma di difesa. Il suo andare non h a vie già segnate e facili ; egli può andare, scorazzare dovunqtte, ma iin ql.testa ·
Il compeaso globale..
•
•
:PROFESSIONALE.
una
I
\
•
'(22) •
1°
•
I •
.
~
j
,,
'
'
LANNO XXVI, FAst. 17]
SEZIONE PRATICA
. preferisçono · che siano gl~ altri a fare le spese: dell'esperienza.' Ma . applaudire non basta, nè, per il caso che . ci occupa, per saggia-r-e la. bontà di un sistema · .. ~ sufficiente il tentativo fatto d.a pochi : è. indiispensa~i1e che tutta la massa agisca in con-· formità. ..
~ssa libertà è il pericolo,
la ragione del danno. Se il medico vuol vivere deve i-mpors:~ una disciplina superiore, una di'sèit)lina fatta di consapevolezza sicura di quel che vuole e , dei pe.ricoli ohe deve evitarè, una discip~: na fatta di · vd.ontà che talvolta è ancb.e )in contrasto con le esigenze del cuore. . , Il t;nedico oome e fotse più di qulunque altro Pangloss. la1v oratore delle braccia e .del pensiero è s.0ggetto alle leggi ·e conomièhe della offerta. e della . Cronaca del movimento professi.onale.. ricl:iiiesta: E d'altra part~ non può incrociare le brncc-ia perchè non deve, perc:hè il suo atto per Congedamento di altre cla.ssi di medici . • • un complesso di ragioni non troverebbe conIl Iviinistero della guerra' ha determinato il senso nei cdll1eghi. . ~ rico11ocamento in congedo entro il 30 corrente L'unica disciplina che egli può·~mporsi e che degl i ufficiali medici fino alla cla'-sse 1882 e<>m.: • può imporre è quella .della clignità. Non quella- ptesa. Sono esclusi dal cqngedamento gli uffi~ piccola dJ:guità, a cui i medici sono particolar- ciali medici che éhiedano rimanere e là cui ppera. mente ipersensibili, dignità fatta di manierismi, sia riconosciuta n ecessaria. di · ripicchi e di dispetti tra colleghi. Ma quella ===========================================: dignità che dà la coscienza del proprio valore • il1SPU~TE A Q~ESJTI E A· DUMA~DE. '· che sa infondere negli .altri ii rispetto per tutta i11tera: 1a classe medica. ~ per essere rispettati (7714)" CaS,.sa di pre'Vide11.za dei 1ned·ici condotti .. ocoorre che noi rispettiamo noi stessi1, occorre - Dott. àqbonato n. 3730. Lasciando il servizio· · che noi abbiamo una coscienz.<;t di classe St'. cura dii condot.ta e limitandosi al libero esercizio· proe forte .. Occorre . che noi s~guiaino ·senza ecce- fessionale, il sànitarìo non può ·più rill\anere in• zioni le norme che noi stessi abbiamo libera- scritto a lla éassa (li previdenza·, sia p~re obbli:~ · mente sancite ed accettate. gandosi a versare, oltre il proprio 00ntributo,. È inutile fissare tariffe, criteri di ,,alutazione quello dell 'etìte. cli onorari quando questi non siano da tutti! 5cru(7715) Tratta1ne1ito econo1r..ic.o del niedico con, polosamente applicati e rispettati. dotto sotto le armi . ...J...._ Dott. M. M. da C. La deliLa pratica ha d~mostrato che tutti tli a~menti .berazi~one del Consiglio co1nunale con etti il Codi tariffa sanciti da Ordì ni eq assooiaiioni non mune si obbligava a corrisponderle per i! periosono ma.i entrati in pra~ca. ~a tariffa globale do che fu sotto le armi l~ 1netà dellò stipendio,. proposta nel 1905 dal prof. Ascoli ied accolta con era illegale in quanto che contravveniva alle di- ' entusiasmo dai più, accet~ta dopo discussione sposizionj in vigo~e seco11do cui dovea. c9rrispotn-. da altti, è · rimasta finora d.napplicaita. Oggi la derle solo la differenza fra lo st:pendio civile· . . proposta . è riesumata:, ed oggi, com.e al~ora tutti e qttello militare. Per tale ragione essa non ri-· la trovano giusta, applaudono. lv.la la tariffa glo- portò l'approvazione della autòrità tutoria. Come bale sarà pra.tieamente adott'a;ta? · comprenderà di leggieri, a · modificare i vigenti Si racconta che durante un .assalto sul fronte Decreti Luogotenenziali in materia e4 a venire • francese alcuni ufficiali volendo dare l'esempio, a diversa conclusione non può ·valere il motivo· uscia-ono d211le ~rincee per correre vérso il ne- da Lei addotto della perdita, cioè, durante il mico. Avevano fatto ·. appena pochi passi quando servl:zio militare, degli introiti che Le pervenisentirono grandi applausi ed evv1~va . Sorpresi si vano dall'esercizio libro professionalè. . v.olse:ro indietro e videro che erano soli : ma con· (7717) Visita 1nedica fiscale. - Dott. V. C. ~a statarono che i loro uomiD;i non erano insensi- T. Dal quesi·t o proposto non si còmprende chia-bili al loro gesto eroico. Rannicchiati nelle trin- ramente la ragione per cui Ella si.a stata invitata cee ci ' soldati' dimostra,rano la loro a mmirazione ~ passare .la visita fiscale presso un Ospedale. per gli ufficiali con i hatti111ani" e gli evviva, ma . Militare. Se detta visita fu ordinata . d~lla auto-"' 'l'amm:lrazioné non,. aveva av~1:Ja la for·z a di tra- rità mi~itare, Ella non può sottrar,·isi, ma.\ in vista dela infermità· c11e 1~obbliga di stare a letto, sformarsi in imitazione . . La mentai1ità medica s·omig1i a molto a quella. l)UÒ chiedere. una dilazione per aver agio di di t ali soldati. I medki appro~no entusiasti- uscire di casa ed obbedire all'invito !Ìcevutocamente le norme che si ritengono atte a mi- Se la visita fiscale è sta.t a ordinata invece dalla gliorare la loro posizione, magari applaudono autorità c•vile ~er assodare l'impossibilità in.quelli che per .~primi .la mettano in pratica, ma cui Ella si trova di adempiere per le sue conI
~
•
e
'
I
•
•
1
1
•
•
• I
f
•
•
•
IL POLICLINI€0
dizioni fisiche al servizio di estesa condotta, può contemporaneamente titolare di altra ccndotta chiedere .c he detta visi·t a sia: dal Collegio dei per cui si pagava il contributo e decorreva perioperiti fatta a · dollll:cilio~ visto che Ella non è in do utile a· pensione. Sicchè tutto calcolato, Ella _grado di uscire di casa e trovasi a letto. potrebbe ora contare .su 22 anni e 9 mesi di ser(77I9) _4 umento di ~stipend.io - Jndennità del- vizio. Dei- Comuni, per cui il periodo di servizio l'Ufficiale sanitario. - Dott. M·. V. da M. La interinale non vale, . può richiedere la restituzioindennità che viene corrisposta all'uffici:ale sane dei icontrtbutt illeg·almente pagati, ' giacchè, nitario non si consolida con lo stipendio d.i me- come è risaputo, :i medici condotti futerini non dico- condotto · ag·li effetti c1ello aumento stabiilito hanno obbligo dri ~scrizione alla cassa di previdal D. L. del ro febbraio igr8. ~u indennità denza e d~ paga.re., conseguentemente, il contri:.. non si può, quindi, chiedere l'aumento stab~lito, .· buto prescritto. in massima, per le sole somme .rorrisposte a (7725) Indennita car6-vi1Jeri. -- Dott. F. A. titolo di stipendi~ · da P . Il D. L . che accorda l'J1ndennità . .caro-vi\'"eri 4i lire 100 ai .medièi condotti è del 9 marzo (7720) R inunzia a~la condotta generale. - -Dottor P. S . da G. P. Al sanitario che acéettò la p. p ., n. 338. i1omina ~ condott~pEl..f la generalità degli .ab\(7727) Limiti di età per .concorsi a condotte ianti e sottoscrisse il relativo capitolato, non è mediche. --- Dott. G . R. da• L. G'. I. Consiglio Coconsentita la rinunzia alla cura delle persone abmunali nel deliberare il capitolato per Peser. -Oienti e la conservazione del posto limitatamente cizio della condotta medico-chirurgica sono liberi . a' soli po,reri. A riguardo di ltt:il il servizio è di fissare per il con~orrenti . quel limite di età, . -tutto ·uno ed inscindibile. ed egli non può rinunobbligatoriamente imporre .che credano si debba . • z iare ad uno dei rami di esso senza rinunziare per assicurar.e ·il regolare and:a·m ento del servizio. Non doyrà, però, essere apposta alcuna condiziocol111:emporan~amente anc.he all'altro. I...a divis·io!lE; in b·ilancio dello stipendio ·fra lai parte riserne di limite massimo di età per i concorrenti che abbiano• già prestato o prestino servizio in vata alla cura dei poveri e quella riservata alla c11ra degli agiati è posta per· distinguere la dialtre condotte, salvo 1'ac~rtamento della ido:. \Tersa natura· delle due spese essendo. la prima. neità fisica dei singoli aspiranti. ' obbligatoria e la seconda facoltativa. E vero che (7728) Aumento di stipe1idio - Sesse1i1il. i Comunr; con la prescritta approvazione delle Dott. G. \). da S. L'articolo 2 del D. L. del 10 r auto11ltà competenti, possono sopprimere la con- 'febbraio · 1918 n. 107, dice · che' l'elevazione dello dotta per 1Ja generalità tramutanid9la in residenstipendio è applicabile anche alle quote· di esso ziale, ma tale provvedimento, che ha soopo unirappresentate dagli aumenti, periiodici in godi.camente finanziario, è preso in nome di 11n pubm~nto alla data delta sua attuaz.:one. Ella, quin• blico e generale .interesse, cui non può fare ostadi, che alla data del. .10 febbraio godeva, per efcol quello pri·vato del medico chè ne restasse fetto dei sessennii precedentemente liquidati, -lo s tipendio di lire 3480, su ques.ta base dovea e'·entualmenrt:e leso. percepire l'aumento e non sulle lire 3000. L'au(;722) Inde1ini tà. caro-viveri. - Dott. N. G. mento ottenutt> i111 applicazione del sopraindicato da S. R. Nonostante qttalsiasi disposiziqne diffeDecreto non interrompe poi il peribdo sessennale rente o contraria del capitolato a r~ei, ancor,chè . ... in corso ma alla fine di esso dovrà ricevere il temporaneamente assunto nella ~ualiltà di me' sessennio in ba.sé allo stipendio di cui· si trove.x_:à clico condotto a posto compreso nella pianta orin_godimento in quella epoca. ganica e privo di ti:tolare, compete 11 caro-vi, (7729) Indennità per ces.sazione di servizio veri in virtù del D. L. del 9 marzo p: p . n. 338, Inden1iità vestiario - l~icc1iezza mobile. - Dott. clal 1° gennaio 1919. Se t ammogliato ha diritto F. ·n. L . da B. Cessando dal servizio di medico a 1ire roo mensili, se è celibe, a lire 65, oltre condotto per ragione di sa] ute o d~ famiglia centesimi 85 al g iorno per ogrui figlilO minore dopo 10 anni di iscrizione alla Cassa ?i Previa carico oltre i primi tre. I/ammontare cli tali denza, ha diritto ad una indennità pagabile una it1dennità 11on pt1ò, però, giammai essere · supe' volta tanto e consistente 11ei due terzi del valore r iore allo stipendio di cui 1il medico sia evencapitate· della pensioru! teorica, che Le sarebbe tualmente pro\rvisto. Traittandosi di disposizione I#uogotenenziale è obbligatoria e si sostituisce spettata. · Ianorando la sua età ed il numero deglii anni · ai ' "igenti regolamenti comunali. o di servizio prestati, non possiamo farle cono(7723) Pciisio1ii. - Dott. D. S. da P. S. Dei scere l'ammontare effettivo d~lla indennità sud<;ervizii interinali da Lei prestati ,~ate a deterdetta. Crediamo che per gli ufficiali sulla inden1ninare il periodo utile per la pensione unicanità di' vestia11io si debba pagare la R. ì\1. sia 111ente quello che decorre dal 1° settemhre 1913 perchè nel D. L. i;elati v·o 11on è fatta alc':1na ec....'ll 23 magg:o 1915 perchè fatti quando non s i era
tale
I
.
(24)
•
I
I
•
•
, '
[ANNO XX\7 I, :B'Asc.
I
i]
SEZIONF. PRATICA
537 ,
'
. cezione al riguar.do sia perchè tale indennità, tedi prova e non può,. quindi, less~r~e i~Hit.to alnuto conto dello stipendio, costituisce un cespite cun licenziament<1 per fine di ferina, me11tre rattassabile. troYasi sotto le armi. (7730) Aspeftati'Va. per ·nioti'Vi di famiglia. -_ (7738) Pension.e ?nedici cortdotti. - Dott. L. B~ Dott. P . B. da B. Stando in aspettativa per ra- da R. Nessun aumento di p e11sioni f><--r ca1·0-vigione di famiglia e stipendiando de proprio il veti è s tato disposto p~i medici condotti. medico supple nte nel Comune in cui è medico (7?J9) Pe11sio1ii - Periodo 'lltilç _per otten.erle . . condotto titolare, r~teniamo che si possa accet- _ Dott. A. _.\ . ùa P. :~,·.endo Ella aderito alla . tare qualche supple11za nel Comune di attuale Cassa di previ•denza prima tlella promulgazione residenza e ciò, perchè pel fatto non si arrecl1e- della legge .del 2 1 d'.cen1bre 1909, n. 744, l1a diritto rebbe danno ad alcuno. al riconoscimento dei ser"·izii prestati anterior(7731) l\l{edico niil~tare in, ser'Vizio ci11ile. mente al io geru1aio i899 per u11 periodo non suDott. A. B.• da F. Il medico militare -co1nandato p.eriore a i 15 annii. Può, quindi, contare stt di in servizo ci'vile de·ve prestare la sua opera graperiore ai quindici anni . Può, quindi, contare tuitamente a tutti,. se la condotta è generale : su cli un periodo d~ servizio di ventitre a1111i e deve prestarla gratuitam~nte al soli poveri, se la dieoi: mesi a fin~ aprile e, cioè, sei a n1u e tre mesi! condotta è, invece, semplicemente residenziale. fatti prima del 1899 e r7 anni è sette mesi fatti Ella, quindi, può chieder~ c:ompeuso agli abdal 1901 ad oggj. Per lic1uidare la pensione_ conbienti nel solo caso ci1e la co11dotta cdn1t1uale viene prestare altri 8 mesi di serv izio oeirorre11do sia limitata ai pov·e.ri. Per. l a cavalcatura deve averne 24 ianni ie sei mesi. 1 clne a1111i qi i11ter-4 riscuotere dal Con1une la spec:'.a le indennità che ruzione non si posso110 riscattare. Gon is an11i di . sia ~mpostata all 'uopo in bila11cio. l_)er l_a vacci- servizio e 54 di età liquiderà l'annua. pensiione, · nazione non può .chied.ere nulla perchè l'obbligo riversibile ànche ao-li eredi it1 debita proporzione> '• b di eseguirla è ora .dalla legge imposto tassativa- di lire 893. I 1uenre al medico condotto. Nulla per la casa di (7741 ) J1ide'n,Hitli r.aro-,.Ji1.'è ri. - Dott. (~. C . da abiita:zione che ~ostituisca una speciale roncesR. L."indei1nità caro-,1iveri segt1e -lo stipendio ·e d s jone del Comune al proprio medico condotto. intanto è pagata in quanto qt1esto v'ien co.rrispoDella circolare, ct..i allu9,e, relàtiva alla indeusto. Avendo ella dt1rant~ il t estè decorso, mesé 11ità dei profughi" è necessario che ci, indichi la di marzo ricevuto solai111cnte ùieci giorni <li stidata precisa non risultando che ne Sl'.a stata pubpendio ha diritto d( ott enere per egual <l11rat~ di blicata akuna nel to;rno di t empo da I~i indifempo la predetta indennità dalla an1ministracato. zione municipale. · (7732) Ricc.h ezza 1nol>ile. -- Dott. F. D._ da C. (7742) Inde11.1iità r.aro-'Vi'veri . - Dott. G. P. da M. Sullo stipendio di lire 5200 ricadono amiue · T. Poichè E lla h.a prestato servizjo te1nporaneo lire 449.80 per tassa qi Ricchezz.a Mo]J\;le. . . 1:11 u 11· posto di condòtta pre,·isto nella pianta Gr- \e (77,34) . Indenni~à- caro-'Vi'Veri. - Dott. A. G. da <Tanica e privo di titolare, ha diritto ·a lla indenB . La indennità caro-viveri di cui nel D.. L. del ~ità caro-viv.erii resa obb11gatoria per le a·mmini9 marzo 1919, n. 338, ' ?a dipartita a carico cli eiastrazioni comt1nal i r1al D. I~. del 9 marzo ultitno,. scuna delle amm inistrazioni obbligate in pron. 338. . ' porzioné degli stipendii rispettivament~ dovut 1. ~ ·. (7743) I1npieg·ati co niunali ~olo nta ria111de.n te .ar(7736) .-1 umento di stipendio - çaro-'Vt'Ver1 , p ruolati 1iel R. Esercito. - Dott. D, . ~· a _i\. • • Dott. C . G. da S . .L. N. Il tempo trascorso sotto Il D. I"'. con -c ui gli in1pegati cotnunali in servizio le iarmi dal medico condotto è calcolato agli ef• tllt:litare durante la g uerra ~i considerap.o come fetti dPllo aumento sessennale, essendo stato eglii ""' richiamati di autorità per og11i effetto di legge nel frattempo sempre un impiegato municipale è del IO ago.§to ·1916, n. 1109. Esso no11 ha effetto con relativa• percezione di stipendio, Ì!ll molti retroatti vo. Data la iq:isposizio11e ico11te11ttta nel casi. I recenti miglioramenti di, stipendio o sotto 1tent1ta ,ne1 P_ r.e~eP recitato Decreto a c1t1ella c?1 forma di aumento o sotto forma di caro-viveri'1, • b dente del q luo-lio r916, n. 875 , non e poss1 11e non ~tacolano la liquidazione dei sessennii me- ammettere. che "un Comune possa ~mporre al prodesittni. Il Decreto LuogotenenzJiale portante il · 1.o P rio 1nedico condotto, sott o tni.naccia di m.etter d al. ritto a11-".\·a indennità caro-viveri ai m~dici con- fuori servizio, di diimettersi dal posto 1 ass1dotti è del 9 marzo p. p., n. 338. L'indennità è di milato, volontariamente assunto. . h lire 100 per gli ammogl·iati e di lire 65 mens1·1·l b ·i (7744) Jnden.nità caro-'?Ji'Veri - R1.c~ _ezza n,io. i e: per i celibi, oltre cent. 85 al giorµ~ ~er _ogni fi_ Dott. c. p . da B. Sulla inde11n1ta caro-,,1,·er1 • glio minore ed a car~oo oltre i pr1m1 tre. Tale· è do·v uta la R. M. 11ella mii's ura ordinaria. indennità decorre dal ro gennail() 1919. Durante Doclor JUSTITIA. il sen,.izio militare è rimasto S<?speso il peribdo · , l
(25) ,
•
, •
_i\l dott. _i\. C. S er'vizio ·niedico-1ni li tare. • òa F.: Le 25 lire di indennitr.. g.iornaliera per la oo.mpagna antigrippale, furòno conce~ se dal Ministero dell 'I11terno a quei t...'1edici militari che ven11e ro messi a sua clisposi~i one dall' An1ministrazione militare. Ella fu comandato ad .analogo servizio per ordine dell'autorità l11ilitare nemica che lo impiegò nella s ua qualità di ttfll.ciale medico prigioniero di g uerra; la situazione è quindi alqttanto di·versa. • N on s i può dunque 'legaln1.e nte parlare di diritto da parte sua, ma ella potrebbe in analogia a qttanto è stato percepito dai suoi colleghi. al di qua del Piave, avanzare una .domanda...... al Ministe ro dell'Interno esponendo il servizio prestato -e chied·e11cio egttale tratta1nento. .t\11 'abb. n. 5481 : ' · Dttra nte il periodo di indispot1ibilità c;l.ovuto .a malattie rion dipendenti da ca11se di servizio o -ad esonero, come è nel suo c.aso, non si dà luogo a<l alcun avanzamento. .t\ll'abb. n. 1539 : N 011 è affatto ·vero ch,e non abbiano diritto alle 1nde11nità di oongeclamento gli ufficiali 0011gedatii, per qualsiasi causa, prima dell'armistizio . • I"'e spetta pertanto il prémìo di congedamento in rapporto al periodò di servizio effettivamel}~e
Al dott. G . P . M. da N. : Sono nel quadro di av.anzamento i tenenti effettivi ·e quelli di c'Omplemeuto in sen·izio in zona di guerra fine;> all'anzianità del 5 marzo 1917. Ella però si trova in zona .territoriale e non può benefioiarsi di tale pr0mozione. Essendo g li ufficiali rnedici tenuti in servizio strettamente commisur.atii al bisogno, non credo Le possa venir concESSO di frequentare, durante questo periodo, un corso di stuclici , che lo allontanerebbe dalle sue ordinarie nlansioni. All 'abb. n. 870 : Oltre l'indennità ves t!ario ella ha per le note disposizioni diritto anche a dtte mensilità di stipet1dio. ' All'abb. n . 1238 : , La Circolare 159 del 20 marzo 1919 (Not·me per 1 1'appliicazione del clecreto ln.ogotenenziale del 20 febbraio) dice che « non possono spettare le in« dennità stabilite d~l decreto.Per quanto rigt1a r« è1a glv assim'. lati ·se non a qltel1i che prestarono « servizio ' nell 'eserc-ito mobilirt:ato » . È nat11r:ale che l 'uificilO militare volendosi attenere a tali norn1e, ripeta 1,.i.ndennità versatale . . . . . ma è un fatto che la Circolare è tutt!altro eh.e persuasiva; Ella potrel>~>e· fare 1111 espo~to ;-:.1 MinistP.ro, allegando il servizio pr~stato in z.ona di gwerra e per i'eser.;·it:'. All ':l•b. ~2~7. · pre~ta to. Avendo Ella cotD:piuti nove n1esi di effettiYo ' -~.11 'a bb. n. 8928 : , serviizio Le spett~no due ruer.silità di stipendio In base alle 1tlti1n e dispo sizi o'ni (Circolare 122 nonchè l'inttennità \TPsti~ri· ~. G lVI. 1919) impartite d.al Ministero, g·li ufficiali . .i\11 'abb. n. 163 ') : in S. A. P . possono f.ar domanda· di \e11ir tras feI quindici giiorni di ljcen~a con stipendio so110 riti nel ruolo di complemento. stati concessi• sol.tanto agli uffit=ial.i smol)ilitati o Al dott. N . F. da B.: comt1nque prosciolti dal servizio' dopo il 14 di Fino a che 11on verranno smobilitati ;i medici ce11ibre u . s. · Essendo Ella stato congedato pride l1 a classe del 1888 ella deYe conside rarsi eso- ma a;. tale data. non ha diri.t to a tale agevola• n erato e non congedato. ztone. All 'abb . 8104 : _t.\ll'abb. n. 58 : n concesso e sonero non infirma il Su<.• diritto • Ritengò ella abbia bensì diritto 'a reclamare a percepire i( premio di smobi1ita7.ione rdti1mil 'i11dennità d'arnia ecc., ma. non la quinta mensi1ità di stipendio cbe dovrebbe corris pondere a surarto al periodo di servizio effe~vamente pre sei mesi cùi senri zio che e ll a non lt a e ffetti'\ amente stato . · • .L\11'abb. n . 5372 : compi ttti. A vendo prest ato solo cinque mesi di servizio, ~\1l' abb . n . 2 1 87: Co11 la Circol are n. r90 del G . M. 1919 , l'anzia - ·non le s pettano i' due mesi di stipe11òio (inde11ì',{. <-;. · nità per la p romozione dei capitan i, tanto effet- niltà di smobilitazione) . ti\ i q11anto di comple mento, in servizio i.ti zoD..c'l di g t1erra, è portata all'rr novembre 1915 (fino Avvertiamo che: al ca p itan o n1edico dott. Gatti). · non si risponde ad anonimi; 11 'abb . n . 2258 : nÒn si risponde a quesiti che riguardano terzi; Gli ufficiali di completnento che erano tali non si risponde a quesiti d'.lndole escluslvaa,-a11ti la gi.1erra e qnelli che sono stati nominati D\ento personale; rlnrante la g uerra for1nano t1n n iolo 1111.ico connon si risponde privatamente. ~cr,·ando natt1ral menle le r ispettive anzianità .
•
1
~
n.
1
1
•
•
•
XXVI, FAsc. · r7]
11\NNO
S~ZIONE
PRA'CICA
539
'
.
\
CONDOTTE E c.eORSI.
•
Medico, pratica ospitaliera e condotta testè ~o?Jgedato, . desidera ~uon interinato preferibilmente Italia sette11tr10nale o centraile. Inru'. rizzare. offerte: Dott. l\.lberto Averini, viale Filopanti, n. 6. Bologna. ·
•
G ~à m~diro condotto da olJtre ro anni, ufficiale
medico in congedo, fornito di molti documenti comprovanti I.a sua attitudine professionale, a~ cetterebbe condotta medica, anche interinato. .. Rivolgers~: Onofriò P·a dovani, . via Abbrescia, n. 7~ Batt.
Rirporto . . . L. 233 r .65 · Dal . dottòr Lionello Ciccar.e lli a no. ' me de! s uo ~icciilo {Re~gio Emilia) )) ro Dottor V~na~10 Petrocchi (Amandola) » ' 10- , Dottor -~~tonini (Perugia) . . . ( » ro __ Dottor Filippo De Fra~his (Gallatina) » . 5 Dottor Imerio Maffi (Serra,,aille Po) . » 5D?ttor Bar.toJomeo Pirani (Lavezzola) » 5 --S1~nora Dora Magaudda (M~ssina) . » 10Signora M/ajtilde . Cico.gnini M.ancin:i ( Isòla Dovarese) . . . . . . . >> ~Signora Liv.i:a Quinto è dott. Luciano Fattore (Lttsciano) . . . . » ro .- Totale
Cercasi ·subito interiuo per un mese: indennità L 500. Rivolgersi: Dott. E rnesto Benedetti, S . I,orenzo Nuovo (Ro1 na). ,
.
NOMINE, PROMOZIONI, ONORIFICENZE . . ÙRDINF.
•
•
LEOPOLDIANO
•
Commendatori : · prof. Arienzo Gabriele, Napolii; prof. Verotti (.~]useppe, Napol i ; dott. Crisafulli Gugliel1no, Roma. Ufficiali: dott. Maggiora Vergano Romano, Roma; dott. Venere Eduardo, Piperno (Roma) ; dottor Pimpi11elli Francesco, Colle1_!)epe (Perugia). Cavalieri : prof. Pergola lYlazzini, Roma ; dottor Rosa .Bernardo, Roma; dott. Sinisi Donato, Roma, dott. Branchi-Brusdraghi Nicola.o, Lucca; 1 dott . Gusmitta Mario, Pescia. I
ORDINE' l\1AlfRIZIANO.
Cavaliere: ,prof. Giuseppe Lucibelli, · N,apoli. NELLE UNIVERSIIl-
11 prof. Sacerdoti Cesare, di patologia gener6lle presso l'Università di Siena, è stato chiamato a .l:'isa.
.
!ppello alla pietà dellè famiglie dei medici. U•n
Riiporto come dal pr:ecedente fase-i-colo L. 22o6.ç5 Dai signori prof. Alessandro .Ori e dottor Guido .~ncoha,. raccolte fra le signore dei oollegh·i di Venezia . . » 350(*) l.)rof. A lessa.ndro Bruschettiru4 · (Ge25 nova) . . . )) Prof. Luigi Silvagni (Bologna) . " 20 Dott. Leopoldo Butta e Signora (Torino) ,. . . . . . . .. . ·» 20 l'rofessor Giuseppe _..\ltobello (Campobasso) . . . . ' . » ro -
Da riportare
.,
}· 2701 .65
•
Re1idiconto
Sort1me spedite al1a sio-norl(l Col 11zzi, da ver~are ah1a Sig .na Albertitlli L. r627 Somma restituitaci . . ~ 539
'
•
•
.
' I
Il prof. C . Baduel, .c olonnello medico della ~· R. I., è stato insignito da S. M . il Re del Belgio della Croce di1 cav.~ uff . . dell'ordine dj Leopoldo per benemerenze acquistate durante la guerra nell'organizzazione sanitaria-militare Belga.
.S ottoscrizione per una giovanetta orfana di medico:
•
--
--
DEL BEI,GIO.
O~DINE DELLA CORONA DJ!TALIA..
•
.
•
. L. 2331 .65
Spese . • . L ...1088 cotne segue : Versate alla SignorÌna - Albertini . . . . . . . . All'Albergo Va11nucci d-i Pen1gia per vtitto, alloggio ed altre spese . . . . L. Spese pel funera:ie . . . L. _'.\.l Municipio di Perugia pel carro funebre, diritto ·di inu~ mazione e acquisto tomba numero 189_ nell·a 4a Galleria L.
L:
I
,
.. 267 -
117.10 483.70
I
r
220.20
I.J. roS8 ~ L. 1o88 -
Per marche da bollo
•
•
,1 .•
••
L. 1613.65 . J.. 5.10
Restano . . L . 16o8.55 eh.e t en11a1no a disposizf one della Federazione degli Ordini dei sanitari per l'istituzio1ie di un posto nel Cd1legio di Perugia, .p er l'orfano . dli• u11 medico.
.'
•
(
Dalla sorella della d·e funta ricev·iia.mo la seguente letter~ : Preg.mo sig11or prof. l\;Iorelli, È già a Lei nota l 'i.mprovvisa :fine della mia povera sorella, più straziante e più dolorosa perchè a·vven11ta qu<l.ndo t111tte noi siper~vamo di poterla circond~re di maggiori cure, per il pietoso soccorso ricevuto. . Nel nuo profondo c1'olore Le g-:iu11ga sentito e s incero, ancora ttna , -olta, il mio ringrazia.mento. ,..~ Lei, a tutti i dottori e loro gentili signore e signorin.e , che tanto g~'l1~rosamente s:i sono interessati: della 11ostra carissima Perduta, sia grato il mio ricordo devoto e il pensiero rj·conoscente di. mia maflre e delle mie sor~:1J e . Con oss.equi Dev.111a .t.\ 1berta· .i\ lbPrti 111.
•
I
(*) Veniamo avvertiti che la somma complessivamen~e raccolta è di lire 4.+'Z e che te rimanenti lire 92 saranno versate alla e Fondazione perpetua V,enezia • presso il Collegfo di Perugia .
•
(27) '
•
•
• •
•
540
IL POLICL11'ICO
~EDICINA
SOCIA~E. ,
Provvedimenti sanitari nel dopo-guerra. •
•
\
•
•
. L~ r.iforma dell 'Arn~nistrazion~ sanitaria provinciale ,·errà attuata, speriamo prima della riforma di tutto il personale dei funzionari di Prefetttira perchè tale nforma ha 11na speciale im- . portanza per j l benessere igienico del_ dopò guerra ed ba un 'importanza economica anche p er le Am- . ministr~zioni locali . Coi1 la legge 25 ·febbraio 1904, numero 57 (riportata nel tes to unico Jeo-o-j sanitarie l agosto i907, n . 636) si era stabill;o che g li ufficiali sanitari comunali. fossero nominat~, in seguito a coi1corso, dal Prefetto e pagati dal Comune; nei comuni ove esistevano anche liberi1 esercenti, l'ufficiale sanitario do,·e,·a . scegliersi fra ~ n1edici eserce11ti. Per convenienze economiche dei piccoJi Comuni si sarebbero :istituiJti ufficiali · sanitari consorziali. L'art. 11r del regola1ne1ito 19 luglio· i906, numero 46q, ,·eni\·a poi a stabilire che. s consorzi per il servizio di ufficiale sa~itario dovevano essene costitt1iti non pi1ì rtardi del 31 d~cémbre l9o8, ed inoltre diceva che fino a fule epoca non pote' rasi fare alcuna nomi11a nè triennale nè de:fìniti\1a di uffi.ciale sanitario nei comuni inferiori ai 30 mila abitanti . ' Alle e·v entuali yacanze si doveva procedere ron temporanei· incariichi. \ La data 3 l dicembre 19o8 venne in seguito protratta al 1911 . L~ legge rimaneva cosr .lettera morta, e mentre 1'ufficiale sanitàrio consorziale non sorgeva, quello ·vecchio tipo rimaneva più incerto e più esautora.to. Ven11e il colera del 1910. La solerte e benemerita Direzione Generale di , Sanità dovette improv\;isare in g ran parte i servizi di profilassi e nominò· p rovvisoriamen.te 130 : medici detti circondariali giusta 1'a~. 22 del regol atnento generale sanitario 3 ,febbraio 1901 , numero 45. Questi seppero con entusias1no combattere l 'epiclemia colerica. Ma nel frattempo si ' can1hiò la legge r7 d ice1nbre l9IO sui medici circondariali e si ·a pprovò, imperante Gioli.tt'i, la legge 13 luglio 1911, , 11. 711 ' per la quale 73 medici circonclariali ' e11i,·ano co11 concorso nomi11ati tt1tti conten1poraneamente n1e.<lici pro,·ipciali aggiunhi, 'rietando naturalmente l'esercizio prof essionale e portando lv stipendi o a lire duemila annue! Gio,-ani, con parecchi anni di laurea e con l'tucli di perfezio11amento dovettero piegarsi a tale stato di cose e 48 resic;tono tuttora a stipe11cli irrisori e suppli scono rlal gennaio 1913 i medici pro\·inciali titolari fra continui pericoli. Ora dopo 8 anni di sen·izio e sei di 11omina questi fu1177:011ari non saranno so]() abilitati, come ora, ad esercitare le f 1111zio11i cli 111edico pro~.-incial e ma (28) • 1
[ANNO XXVI, FASC.
i7J
i1e avran:po, for$e lo .stipendio .relativo ed il o-raùo. ~op·pressi cosr Ì medici proYinciali a O'<YÌ un~i e t t . òò por a e nuove energie negli uffici sanitari delle Pref~tture. è da sperars.i non .solo un utile econ o1111:co, ma' anche un vantaggio nei ~ervizi. . Osserviamo però che I 'attuale ammì'n:istrazione sanita:i:a provinciale de':'e p'er f9rz~ di cose plas1nars1· s ull'organizzazione delle varie Prefetture, ass~i di verse pel numero · dei Comuni, per e~ .. : Livorno, 9 icon1t1ni, Trapani 20, Massa 35 , S1e11a 36, Arezzo 40, Pisa 42, Piacen~a 47, Cu11eo 263 , Bergamo 305, Alessandria 343 , ~ovara 440, e.omo 511; mentre idealmente do~rebbe pla-s1uars1 st1l numero dei comuni specie rurali, sul 111~111ero degli abitanti e s ulla necessìtà di appl1care leggi speciali (malaria, pellagra, risicultura). • ~olo quindi con una 11uova organizzazione dipartimentale potrebbero a&segnaisi ai si~goli n1e~ dici p"r ovinciali un congruo n1imero di mansioni. Da tempo quindi viene . desiderata almeno per la sanità pubblica .. un 'organizzazione dipartimentale con un ispettore capo ed un .consiglio tecni<'0 consttltivo .. Questo ent~ dipartimentale predisporrebbe i . regolamenti locali per i servizi sa11itari e specie· i regolamenti sull'igien~ del s uolo e dell'abitato ora affidati ai Comuni. I vari laboraitori verrebbero fusi in un unico ·laboratorib . . di vigila~za igienica tlip.artimentale con a dipendenza un personale adatto per prelevame~to dei campioni. Così pure l 'appro:vvigionamento idrico, i lavori per. opere igieniche potrebbero venire facilitati pr~disponendo per ogni provincia inclusa sul dipartimento un piano regolatore e prescrivendo preventivamente adatte norme ' cniche agli ingegneri progettisti. Nella sistemazione dei servizi di profilassi comunale è ovVio che occorrerà distinguere nettamente i comuni, secondo la popolazione e le industrie esistenti, in varie categorie. I oomuni principali di Ja categoria hanno già attualmente uffici d'igiene comunali completamente. in assetto ; resta dunque solo a prendersi in speciale consiideraz1one i comuni minori ed i comuni rur~i. Nei comuni capoluogo di .circondari, ecc., occorrerà un vero e proprio ufficiale sanitario che potrebbe essere anche direttore di un ospedale consorziale per le malattie i11fettive, osp~dalc 11111nito dt autolettighe e di adatti mezzi <li ò1 c;infezione. In tali centri si sarebbero pt1r.e istitniti 1 ~er 1 accerta mento diagnostico, diretti dal) 'ufficiale "~ nitario che p11r.e potrebbe esser incaricato delle ispezioni del l avoro, dell 'insegnan1ento <L~ll '<·ducazione fisica e dell'igiene nelle ~cuole. Naturalmente a tale funzionario sarebbe neg-~to 1'e ~t:r.:-izio profes~i ona1e . •
• •
•
•
J
•
[±\NNO
XXVI, FASC. 17]
SEZIONE PRATTCA I ,
541
•
•
Nei comuni rurali l'esperienza ha oran1ai diPer la necessaria vigilanza 'sulle cause di morte mostrato che occorre una dire~ione ocula.ta e solsarebbero desiderabili accordi coll'1Jffìcio di Stalecita da parte del med~co proNinciale. tistica giusta l'art. 27 del · ,,ecchio regolamento • Quindi il medi~o prov.i11ciale avrà a st1a co111sanitario del 1889. pleta. dipendenza un segretario legale e 'igili diCon gli invocati provvedimenti Yerrebbero.abosinfettori e se alleggerito dalle mau.;ioui assw1te _liti i famosi. possono che all'art. 126 del' testo .direttamente dall'ispettore di partitneritalc;:, potrà unico leggi sanitar~e discipli11ano l'impianto ed dedicarsi_. C\:On grande 'vantaggio a ci1~are direttai.11 funzionamento ùci 1ocali di isolamento e dei mente la profilassi e l'igiene de.ii ::e11tri rurali. sen·izi. di disinfezione consorziali e quelli dalCol sussidio degli ·O spedali per le malattie irtl'articolo 42 circa ' Ì consorzi per i laboratori ietti ve, coi mezzi veloci attuali di locomozione di vigilanza igienica; inoltre le -prescrizioni dela cosa è fattibilissi1na. gli ar.ticolii 132, 134, 146, r,i7 de~ regolamento Nei comuni rur.àli potrebbe bastare l'illcarico generale sanitario 3: febbraio 190J,.. n. 45, sarebdi. ufficiale sanitario o di ufficiale della pubblibero in pratica sempre applicabili. · Conoscendo I 'attivo interessamento del! ''o no-ca salute da concedersi ad un sanitario residente ' in luogo e .così nei comuni minori il medico. conrevole Direziorte g.enerale cli Sanità si deve nu. dotto verrebbe ad essere di diritto ufficiale della trire fiducia nell 'a \.·, en1re san~tario ma è però doveroso. che ognuno concorra, pet quanto può, pubblica salute~ , Ne consegue qu1ndi che per l'organizzazione . a rendere facili quelle riforme già da tempo in della vigilanza. · ig.ienica nei comuni rt1rali oc- · gran P.arte preordinate ma che la guerra · ha reso • ... indispensabili pel benessere sociale .' corre sempre far capo al medico condotto; quindi M. organizzando i servizi cli tale benemerita classe · suole ~e organizzare la profilassi rt1rale. Mentre si attendono i provvedimenti per una. vasta ospitalizzazione dei malati e per le assicu• razioni contro le rualàttie fecondi di promesse pei La Croce Rossa Italiana nelle terre redent~. sanitari condotti, non sarebbe forse priv.o di Il sindaco di Tries~ avv. , Valerio, il sindaco immediati vantaggi attuare subito un assetto di Gorizia Bon1bigo, il ·sindaco di Fiume Videi servizi di assistenza sanitaria rurale e soddi- gnor e "il dott. Pefronio, assessore di Trieste, si sfare cooì ai desideri di una benemerita classe sono recati al· Comitato Centrale della Croce • Rossa Italiana. Furono ricevuti dal presidente di professionisti. senatore Frascara, dai · vice-presidenti commen-; Forse u grande miglioramento ne potrebbe vedator Stringher, sen~tore Marchiafava e ~ore 11ire se i ogni provincia si determi1iasse una ,·ole Ciraolo, e dal direttore ge11erale Brezzi. pianta org nica dei posti di medico condotto peì Si trattò delle più urgenti . necessi,tà J?'&. la nuova vita delle terre redente, e della istitucomuni ali. zione in esse di Comitati della Croce Rossa ItaTali posti sarebbero di visi i11 tre. ca'tegorie liana. Si i~neggiò all~ , libertà della. patri?ttica .secondo la loro i1nportanza; occupati per conFi1tme ,e d .alla stta. 11n1one alla Madre I>atr1a. corso e solo progressivamente. • I medici . sarebbero spostabili nelle condotte Beneftcenza. ' ' delle singole. categorie. Un unico regolamento È stato ·stipulato a Firenze l'atto 1eg-ale con ·disciplinerebbe per tutta la provincia i doveri, . cui la principessa russa Maria A bame)ek J.;azai diritti, le norme per la q'l1alità di povero, gli rew nata Demidoff don~ all'Opera Nazionale per abbonamenti agli ·a bbienti qualora lo si desideri, . :,.li invalidi 1a ·v illa denominata l'Eren1ita, pres~o 11 Galltizzo con aunessi poderi, e cento mila nonchè i1 turno dei congedi. I congedi anntlali lire per ] 'adattamento della villà a sede .della di utt mese sarebbero u11 vero e proprio cliritto Casa nazionale pei mutilati di guerra ..La Casa è le supplenze sarebbero prev~11ti\·amenrte orga- deve ·e ssere intitolata al èlefttnto manto della clo11atrice . nizzate. · . . Qo-ni condotta dovrebbe avere u11'aclatta abitaDa n1archesa Grazia Baron e, vedoya de~ m~r t-> chese ·celentano, che fu sindaco di foggia, na ·z.i one 'pel 1nedico con ttn ambt1la torio. Vi .sareblasciato mòrendo 3 milioni per la fondazione di be pure una casa per l'isolamento dei malati un istituto per gli invaljdi di guerra.non trasportabili nell'ospedale di isolamento n.on L'ing. Lorenzo . Ricci, i:uorto or non e ~olt~ a · -ess.e ndo praticamente poss.ibile 1'esercizio di loPremilcuore ha legato 1'111gente suo patr1mo1110, ~ali di isolamento consorziali Jra comuni finiche viene v~lutato a più di mezzo milione, altimi facenti parte a diverse conclotte 1necliobe. . 1' Amministrazione comunale, perchè provveda Pèr Je den11ncie occorrerebbe ottenere la franalla istituzione di un ospedale. chigia a tutt1 i 111edici con l'ttffic1ale .sanitario In se<Yuito a tra'llsazione avvenuta fra gli eredi ·-comunale e mantenere quella attuale fra l't1ffi- , del ca\~ Febo/ Banfi, fu versata a fa:vore della di Carità di Legna.no, la somma ~iale sanitario ed il medico provinciale. ' Cono-reo-azione o :.:> 1
liOTIZIE DIVERSE.
..
\
•
\
•
(29)
542
IL POClCLI1\'lC'O •
dj lire 980,000 gravate di usufrutto a fa,·ore de:la \•:<Io;a, pi~ lire ~00,000:· Il testatore ha disposto c1ie 1 erogazione si.a <lest1llaJta, fra l'altro alla fondazione di una Casa di maternità in L~g·nano. I"'a nobile· signora Giannina Labus Be1Jinzoni ~ il com~ . Francesco Bellinzom, ad onorare la memoria della loro madre adotti,·a e moglie sigt!ora Paolina Bellinzoni De 1\1.aestrri hanno çlisposto cqspic11e elargizioi:1i per u11 to~ tale di 169,000 lire. ·
alleati, eh~ ha combattuto ed ha vinto sulla prepotenza teutonica. . . Il mar~hes~ <:;rewe~ rispoude11do, ha detto che 111 q~est1 ult1m1 tempi numer9se università bri~nntche hanno dato ~roYa di gr~11de zelo nell 1nsegnamento delle lingue straniere, ma Yi è molto ancora da fare, per lo scambio deo-li stu~enti e dei rrofes~ori, e si attende con °pi.acere 11 ~~mento ~ n cu1 . una corrente continua sarà stab1l1ta sulle coste dell'Atlantico e della l\!anica da e per l'Italia e la Fra11cia. Pos~iamo esser certi, egli aggiunse, eh-e nuovi ' Lotteria a favore ·della Società e Scuola di a8sisten- · lega,i;n-1 .e ntt?''e forze incoraggeranno lo studio za e Soccorso. dell 1tal1ano 1n Gran Eretao-na e dell '1110-lese in _/ 0 Italia. · b Un D. ~- inserito nel n. 1998 clella Raccolta Spero che g}: studenti i11g1esi si recheranno ~elle leggi, co~cede ~1?-a _Lo~t~ia nazio11ale per nuovament€ in gran numero a P.ad-0Ya ed . a Bo1 ammontare di tr-e mil1on1 cli lire a 'favore della logn~, c~me nel ~e~o della Rinascenza, e quanFederazione nazionale fra le Società e s~uole cli t? i:ia~g1ore sara 11 n·11mero degli studenti itapubblica assistenza e di, soccorso, con sede in l1aru 1n Gran Bretagna, tanto più ne saremo Roma, da svolgersi entro 1,esercizio fi 1La111:iario contenti. L'Italia 'e la Gran Bretagna J1anno 0ualJ918-919: • che cosa d3: imparare l'una dall'altra. I"''ora'.tore spera che .ciascun popolo in av\'ei1ire c-0ntinuerà Per l'Industria del freddo. a studiare con amiche,·ole s)mpatia i1 carattere • e le conoscenze scientifiche e letterarie dell'altro. Il ministro dell'Agricoltura on . Riccio accogli~pdo i \roti del Comita~o. t~cnico ~e_r ~a' induPer l'igiene soeiale In Francia. ' stria del f~eddo, de~ ComJtato per la istituzibne \ della Sta~one spenm~ntale de1 freddo, presieIl gruppo medico parlaipentare francese, duduto dall on. sen. prof. G. Colombo e del Conr~nte .la guerra, l1a . dato ai pubblici poteri delle s iglio zootecnico, ha disposto perchè una stazioc:l :: rett1,~e feconde in risultati pratici sia nel. ne per gli s~udi d_el fr~ddo sorg~ presso la R. 1:interesse de~la classe n1edica, si~ per quanto Scuola supenore d_i agncoltura dl lVIiiano, come r~guarda. spec1a_1~~11te i. pr:oblemi di igiene · soente consorziale ai1tonomo. ciale. 81 e qu1nd1 «::ost1tt11to un comitato con •• di,·erse sottoc.omm:ssioni per lo spopolamento Per · l medici scotastioi a Napoli . .. la n1al<;lria, 1'igiene urbana, rurale, del lavoro: delle sct1ole, ecc. Per la .ricostruzione clellc terre . . ' . . . . . I.1 prof. Tedeschi ha presentato al . Consigl:o 1n\~~se s1 e poi r1u~1to a Par1g"J dal .22 al .27 comt1na1e di Napoli, la seguente mozion€ : aprile un çongress-0 t11teralleato d'igiene sociale: I << Il Consiglio; riconosciuto che Ja 11omi na dei s<?lo da _dee: sioni int~rnazionali pt1ò ~erivare un rr1edici scolastici, oltre a rispondere ad un oh- .Jfl1a110 d1 lotta organico, che è necessarjo adot. bligo . di legge, · ,rappresenta u·n a necessità s-0tare co11tro i grandi :(lagelli dell'umanità quali ciale ed igienica, da non pot.e rsi ulteriormente 1a si:fìliqe , 1'alcoolismo, la tubercolosi. , trascurare, senza ]edere più oltre I 'essere ed il divenire della popolazione scolastica , plaude al- Soeletà di Ortopedia in Francia. 1'opera della (;iunta, che vi11cendo ingiustificate • f' dannose reticenze, ba con atto di e11ero-ia enÈ stata fondata una Società Francese di ortocon1iabile pro,·,·edttto non solo a ll a istitt1zione pedia, 11 cui scopi son,o esclusivamente scientiina anche a11a nomina prov\ is0Tia dei medici fici. L'ufficio della Soc:età è stato così costltubto : scolastici ». · prof. Kirmisson (Parigi), presidente; pro.ff. Aug_ · Broca '(Parigi) e Dent1cé ( Bordeaa~) , vice-presiIl Ministero della Sanità pubblica in Inghilterra. · de11ti; prof:1 :No,·é-Josserand (Lione), segretario La Camera clei Comu11i ha approY_ato in terza generale; dott . •.\lbert :Nionché (Parigi), segretario genei;ale aggiunto; prof. Estor (Montpelliettt1ra, ad t1np.nimità, il progetto di legg-e che ljer), tesoriere. istituisce il l\1inis tero 1 della san:tà pttbb1ica in , Inghilterra. . Una missione della C. R. russa a Roma•
-
1
~
Per l'Intesa inteJlettuale italo- ritanniea. I,'a1nbasciatore d 'Ita 1a l1a presieduto, a L<:>ndra, una riunione del gruppo i11teruni,·ersitario franco-britannico. Questa ass~·c;tzione è stata formata, nello scorso giugno, a o scopo di fa,·orire le relazioni di amic'.zia fra. uni,·ersitari britannici e francesi e fra le nobiltà del n1ondo delle arti, delle scienze del con1mercio e dell 'ìndt1stria della Fra ncia e dell 1I11gi1ilterra. 80110 ora ammessi a far parte <li tale associazione a11che gl : uni,·ersitari degli altri paesi alleati. !.,'ambasciatore d'Italia pro11u11ciò u11 di~orso, sci{)gl ie nclo t1n in110 all a gio,·ent\1 dei cl ne pae ~i (30) •
~ i . 0110 11:11asent~
•
recati a , Ro1na i rappresc11tanti della organizzazio11e della « Croce Ro~. a • in Rtissia, con sede centrale proY 1:j~ori a ad Oms k (Siberia). La u Croce Rossa» rtt~~a, - l1na organizzazione potentissima che funzio11ò pure d11rante la guerra n1ondiale , f11 completamente distr11tta dai bolsce,·iki, i quali s'impo~Se$1:\arono· dei capitali e della quantit~ enorme di materiale della benefica istituzione, caccia11do il per.sonale 1nedico e tecnico, saccheggianclo i depositi, ch iudendo a çenti11aia gli ospedali. Xella Russia bol . ce,·ika si è co~ti t11it<1 poi 1111'orga11izzazio11e che copre i -..i.1oi v r i .. copi
[.-\NNO XXVI, FASC. 17]
.
SEZIONE l'RA'l'ICA
.
543 I
•
con la bandièra · internazionàle della « Croce Rossa», ma questa pseudo «Croce Rossa» ha per scopo precipuo la propaganda rivoluzionaria e l'organizzazione delle r.i\:oluzioni massimaliste. Appena 111 Siberia è sorto il primo governo prov\1isor.io anti-massimalista, esso sii trovò innanzi alla 11ecessità di ricostituitfe la vera « Croce Rossa» ,p er i bisog11i dell'esercito combattente e della popolazio11e ci\·.ile. Ma disgraziatamente per il funzionamento di questa -istituzione manca quasi assolutamente il materiale medico e tecnico. La « Croce Rossa » giapponese ·già ebbe ad aiutare la oonsorella russa, fornendole materiale, ma 1'aiuto non è bas te,·ole. E precisamente perciò furono invia.ti i'.n Europa i rappresentanti della C. R. R., nella :fiducia di ottenere il soccorso delle varie « Croci Rosse " ·n azionali.
Le eariche universitarie
a Buenos Aires.
Un nuovo decreto g·oyer11n111entale della ReP,Ubblica .i\.rgentina d.ispo11e che :il Consiglio superiore, quello d]rettiYo e i decan11dell'Università clebbano essere eletti da un 'assemblea composta a parti eguali dai professori titolari, dari. professori supplenti e dagli stw:l~nti. Risultato : alle ul.time elezioni gli ~tudenti portarono le proprie liste e pretesero . che i loro candidati risultassero. }\..lle elezioni del decano per la Facoltà di meçlicina il prof~ Julio Mendez ottenne 50 voti dag1i studenti e 13 dai professori, mentre ' 73 professori raccolsero i loro Yoti s ul prof. Palma. Gli •studenti avanzarono dtiverse proteste oontro questa elezione, insistendo a eh~ fosse annt1lla}a. 11 prof. Palma :finì per rassegnare le dimissioni, dopo di che si procedette a nuove elezioni, .dalle quali i professori si astennero in gran numero: così glii studenti riuscirono ad eleggere il loro candidato, senza preoccuparsi delle ir.regolarità che essi stessi a'1evano in precedenza deplorato. In conclusione, la riforma pone le cariche ltni,·ersitarie nelle mani degli studenti.
Le perdite della professione medica in Germania. Secondo dati- che ' la Nedrrlandlh 1'ijds chrift trae dalle liste ufficiali delle perdite in Germania, fino alla J.2ooa li's ta inclusa, 663 medici sono morti, in seguito a ferite, 422 (li n1alattie co11tratte per serv·izio, u110 .per azione dei gas asfissianti, 72 sono registrati mancanti, 332 gra, remente feriti, I . I58 ltie,·e me11te feriti, 212 prigionieri (Dal Journal r1. 1i1. A., l febbraio !919) .
La Croce Rossa Svedese ,per la Germania. In seguito a prèg·l1iera .riYoìta dalla Croce Rossa 'feclesca alle :\ ssociaz''. oni della Croce Rossa in s,·izzera, Da11:= marca e(l Olancla per 1'in·vio di ,-.i veri per i ~'lmbini , Je do11ne, gli a1n~ inalati ed i ·veccl1i, . la Croce R ossa SYedese, i11 unione alle Assoc'.azioni della Croce Rossa dei paesi· neutrali, 11a acconsenti.t e ad interYenire presso le Associazioni delJa Groce Rossa deJl'Intesa; affinchè ,-engano appro\T·\ •igionati in Germania j po'·eri, glri ammalati ed i fortemente denutriti, sotto. il controllo delle Croci Rosse neutrali.
•
Ristorante municipale per gli studenti. . I~ 17 Iebbraio è sta to inaugurato a Borclea11x un «.R.1storante degli studenti», gestito dal l\il11ni~ c1p10, col concorso della erose .Rossa _>\n1ericana sul tipo di altri ristoranti municipali. ' I pa.Sti sono t ariffat1 fra11chi 2.50 ciasc11no; compr1endo110 : una minestra, un hors-d'cevre uu piatto di car11e o di pesce, ·verdura o legumi, dessert, .un quarto di litro di vino, pane q11asi a discrezione.
Congresso internazionale di studenti. L'ufficio internazionale pr0\·visorio - del Circolo. internazio11ale clegli stud.e11ti delle nazioni alleate e amiche "della Francia ha deciso di tenere UD C?ngresso infernazioi1.ale a Parigi dal 5 al 10 n1agg 10 p. , .. I~a segreter1a genera•l e del Congresso è· affidata al sig. ]ea11 Pi11elle , rtte de la Sòrbo1111e, ·I6, .Parigi. ~
H. HALLOPEAU · .
.
~
Ai vuoti che la morte ha fatto negli ultimi: a.inni tra le :fila d~i dern1atologi - basta ricor<lare Campana, Dub~s-Havénitli, ~"'ourn'.:er, Neis-· ser - bisogna purtroppo ag·giungere quello la. sciato recentemente da ì-I. Haillopeau. Allievo di Vulp:an1, Charcot, Jaccoud, i s11oi pri·mi la\'Ori ri\·elarono presto una grande preparazione scientifica ·e d una ,~asta: cultura generale_ .Nel '1884 fu c hiamato all'Ospedale di Saint-Louis. e da quell'epoca si de<li<cò di proposito aLla Dermatologia portando n ei nuo\1i studii 1'impronta. ùelle solide conoscenze biologiche acquisite alla scuola dei suoi p1inii I11a·estri. La s11a attività .scieutiifica fu delle più .feconde. H. HalJopeau non fu soJitanto un brilJante di-· \:ulgatore, cosi come s'. dimostrò nel tratta to di malattie cutanee pubblicato i11 collaborazione del · Deredde, 1na ·il suo non1e resta legato .ili modo duraturo alla. identificazione ed a l1a descrizione di (lue llt10·ve entità n1orbO&e : J'una, Lia moJti desigtia4t proprio col llome di malattia di Hal-: lopeau, che è la dermait·ite pustolosa cr,qnica a focolai con progressio11e eccentrica o piodermi~e ' regetante, e che egli considera·va come una Yarietà SUppuratÌ\Ta del pem:figo Vegetante del ?'JeU-• mann; l'ailtra che è l'epidennoldsi bollosa o distrofica con a trofie .cica triciformi, cicatric'i' cheloid'i e cisti miliari. · Noi lo .,·edemmo-l'11ltima. volta qui in Roma al Congresso '.internazionale d1'. Dermatologia der ·1 9 1 2 , ~ià curvo sotto _il peso degli an11i ma ancora nel completo ,-i gore della mente, pJ'. eno · dì entusiasn10 per la sc~enza cui aveva dedicato tanta parte di sè stesso, e la sua nobile :figt1ra, cui dava singolare i-isalto l a veneranda eani7J~le, era · di quélle che m0.gg•i ormente s'imponevano· alla re,·erenza dei co11gressis ti conven11ti cJa ogni parte .del mondo ci ,·i1le. . · 11 lutto IC'he la s u.a dipartita lascia in quella gloriosa scuola fra11ce~e, dii cui H. Hallopeau fu ttno dei 1naestrj più acclieditati, è sinceramente condm·iso dai der1natologi ],t aliani in m1ezzo a1 q uali egli conta,·a 1111merosi ·am,ci e larghissime si1npatie. :\il.la sua 011or-anda· miemoria in\1iamo un com • n10sso saluto. V. MoNTESANo. '
-
•
IL POLICLINICO '
Rassegna , della stampa mediea. Patliologica, 15 gen11 .. SANGIORGI : Balantidiosi e
•
balautidii i11 Albania. _f ourn . Top. lVled. a. I-Iyg·., 1° febb. NICHOLS : Eziologia dello . sprt1e, della pellagra e dello scorbuto. . ·• . .Brit. M ed. ] o-urn., 8 fie bb. RoGERS : Il morruato , cli sodio nella tu.bercolosi ~ Ri'V. Crit. di C lin. Med., I I genn . SCHUPFER: Alcune cons1d·erazio11i sull'influenza. Rif. A1ed., 15 febb. Ru<-~ GERI: Sull'epic.lemiia d'i11flue11za. ·· • Paris M éd., 8 febb. LENOIR e DELORT : L'esame · del ;sistema" digerente. ] oitrnal. A mer. 'A1ed . Assoc., 25 genin. MENN_INGER : Psicosi associate all'in~uenza . STETTEN e , DUDLEY: Drenagg~o ven•t ricolare mediante . pt1ntt1ra del corpo calloso nell 'idr~cefalo acuto. :J: 0 febb .. DAvrs : St1:eptococchi em0-litici. RoTHSCHILD: La diagnosi di rigur~iito mitrale. Presse Méd., IO febb. RAVANT e · CHARPIN· : La dia, gnosi di epatite amebica. - MAILLARD e BRUNE : Influenza ed epilessia. . ( Quart . ]·ourn. Méd., 45-46. WALSHE: La patogenesi delle paralisi ·dilteriche. - GIELLIATH e KENN'EWAY : S11l ·vomito della gravidanza. .Cl. Ostetr., 3 r gen11. LA TORRE e 'IMPALLOMENI: _t\iborto da e.atisa tra urna.tica. P'resse M éd ., 13 febb. PERRIN e BRAC: Lebbra in.· digena. . . . . P aris 'Al[ é d., r 5 feb b. D u HOT : Le rn evr1t1 da 1sclie• mia. , Ri'V. Crit . di Cli·1~. ntfed.,'25 ·genlll.. SBROCCHI: co.:. me ·si diagnostica la· nevrosi del cuoce? Bu.-Ll. de L' A e. de M éd.,, 4 ,febb. AcHARD : Le seqt1ele delle intossicazioni da gas di guerra. .. .Surg., Gy1i. a, Obst :, feb1b.. BUGBEE e LOSEE: Le ·anomalie congenite del rene e del} 'uretere. VINEBERG : I chorion-epite1iomi . . R e'V. Epanola de JYied. y Cir., genn . C-0lecisteJ1disi col~istostom1a e colecistectomia. . ' . . .J.411n. di Ne ·vrol. I-III. GAZZAMALLI : Traumat1sm1 crf!lnici e perturbamen·t i psichici. - · ZIVERI: :\tassie tabeto-ceriebellari. .(;azz . d. Osp., 2 febb. PARI: Casi di bronc9-polmouite cura.ti con p10,:accin-0. · •
.
1
I
zo
BAILEY : 1Diahete r~1J.a1e. \ Presse- Méd., 20 felrb .. BONNEFON; NAGEOTTE-e
lita. _..:._
SERCERT : G l 'i11nesti di tessuti mQrti e la loro « re. v1 vescenza » . Re'Vue Méd. de · la Suisse Méd., febb. KoENIG: Il testicolo (( fluttuante». - WANNE~: Le r~ . zioni d~fensive nell'infiu~nza epidemica. Speri·n1.e1itale, 1° mar. MoNTAGNANI : J\tfilza emolitica arteriosclerotica cotr sipdrome di a1I1emia grave . - . ZIRONI e CAPO~E: Sulle. infqioni . miste.
Paris Méd.~ i2 :febh. lVIORF.iAUG Nevriti e polimevriti d 'otigi11e malarica. - BEAUJARD, ROUSSY, CA11,ioos e COJ\.tIL : L'osteo-a1t1·i te coxo-femorale deformante dell'adulto. Bull .. f ohns Flopkins I-losp., feb. CoFF: Studio elettromiogr~fieo della corea. DANDY: Fluoroscopia dei ventricoli cerebrali: f òurnaL Anier·i c. Med . Assoc ., 8 feb. HERRiK: Trombos i delle a. coronarie. _: CHRISTOPHER : La diagnosi precoce della gangrena gassooa . Rif. Med ., I rµar. MoNDOLFO: 1\.-Ialaria . afebbrile' ' primitiva? , . Presse Méd., 24 mar. NOiF: Le i11iezioni ir1traveµose èli peptone pelle malattie ~nfe~ti~e. TnÉMOLitREs e RAFINESQUE : O~ser\1 az1on1 s ul1'epidemia influenzale. M orgag11-i (Riv·.), 25 febb., J~SS? : N110"·0 metod<\ di cttra della dracuncolos1. La Clitt. Clifrurgica, feb. MIONI: Fer.ite ~'ar!11~ · da fuoco della milza. - EGIDI: -~ru art1fic1al1 e fistole stercoracee. - BARBA n{ORRHY: Lesioni violente dei seni clel1a dura meninge. Gazz . d.' Osp., 9 febb. BACCAR~NI :. ~a stafi1ocoeciemi a a sindrome. tifosa ~ npet1z1one. 1
,
•
Indice alfabetico per materie .
..
I
'
La Radiologia 1W:ed., genn.-febb . PERUssrA: I movimenti dei projettili nell'organismo. - PONZIO: Ev-0luzione dei traumatismi ossei di guerra. Rif. Med., 22 febb. CrccoNARDI: Pneumotorace artificiale . emostatico. · Gaz. d. 1-IJp., febb. 'frattam.énto delle meningiti a~ute con la .plasmoterap.ia intrarachidea. 'Amer. faurn. Med. Sciences, febb . SToKES: Pur. ·p ura tubercolare, eritema mt1ltiforme ed eritema .n odoso. - LANGSTROTH: Glicosuria -i·n so-
• •
•
_Atonia del cieco come p0s ttt:n10 cli ti. , . P~---o o- . ..s-~~ o foide lt 534 ·Compenso globale (Il) Dermotifo : osservazioni cli11iche, ricerche bacteriologicl;e e serologiche ,lurante u11'epidenu:a Dopo-guerra: pro,•\ecli111enti s at1it::iri » 540 nel . · . . » 531 Febbre tifoiJe a for1na cardiaca . » 532 Formulario . . Gan gren a gassosa e flemmone ga11gre. . 526 11050 ))
Gastropatie clolorose e .u lcera pilorica e duodenale nel co~so dell'appendicite <}ruppi Sanguigni (l ) Influenzati : at1topsie Midollo spi11ale : sut11ra Nevriti di guerra Perdite ,raginali ·fetide : cura Poli11evrite acuta :infettiva Siero a11tidifterico: titolo SifiliLle : cura 11egli ultimi anni
.,
520
~
513
»
522
»
533
)) • , J
528 531 518 532
"
515
.,.
523
\ TaCCÌllazione anni VaÌtlO}OSa
'
Roma, 1919 -
(32)
Tip. Naz. Bcrtero di G. Guadagnini & C . •
L.
Poti~.
resp.
•
• •
tono XXVI
Roma, 4 m_aggio 1919
F~
'
18
I
•
'
•
fondato dai profesSoi:i': • . GUIDO ·BACCE.LLI . FRANCESCO DURANTE ,. •
•
S~ZIONE ,
•
•
I
P.RATIO.A •
•
REDATTORE CAro: PRoP.-
VITTORIO ASCOLI
•
SOMMARIO. Lavori originali: P . Alessandt1ni: Contributo ·auo ·studio ' delle misurazioni' radiosco piche del cuore. Conferenze: S. Belfanti: L'influenza e le s"u e cause. Sunti e Rassegne: . NEUROLOS.JIA: P. Ravaut e Charpiri: Sopra alcuni fatti in apparenza paradossali ~apaci d,sviare la diagnosi di « epatite amebica ». - CHIRURGIA: A. Peterson, Rochester: Gli effetti della anastomosi uretero-vescicale ~ul rene. -FISIOPATOLOGIA: Il significato dell'acidosi. Note e contributi: A. Carelli : Di alcuni pseudo-suicidi. Accademie, Società Mediche, Congressi: Società medico-chirurgica di Pavia. Appunti di Medicina -pratica: CASISTICA: .La cefalea di origine pituitaria. - Mixedema con tumore della pituitaria e lesioni di altri organi endocrini. - Tumore cerebrale con lunghi periodi latenti. - TERAPIA: L'elioterapia nelle nefriti croniche. - IL trattamento della splenòmegalia con anemia
nei sifilitici. - Il trattamento dell'ipertrofia · del timo. Trattamento del reumati smo acuto. - NOTE DI MEDICINA SCIENTIFICA : Sull'etioto.gia della Bilharziosi. Rubrica dell' uf fio i al e sanitario: A. Filippini: La diagnosi batteriologica · della difterite. · • Posta degli abbonati. Cenni bibriograflci. · • Nella vita professionale: Crona-ca del movimento professi onate. ' • Amministrazione santiaria : Norme per la concessione di sus~idi alle Colonie scolastiche, Scuole all'aperto, .ecc. Ri~poste a quesiti e a domande. Condotte e concorsi. · Nomine, p~omozioni, onorificenze. ' !Votizie di'1erse. , Indice alfabetico per materie.
•
•
'aremo grati agli 111oclatl che non hanno ancora spedito P tmporto deJ loro abbonamento di attrtttarn1 MEM[nTO Al RITARDATARI • I' Invlo po11lbllmente non iilU tardi della llne del corrente mese. Cl6 facUlterl motto Il laworo ammlnlltratlwo ed ewlt_. ritardi nella 1pedl1lone del tasclcoll. • ·
Rammentsamo che la Cartolina~Vaglia àovrà eJsere tndiri1:ata nominativamente al pro/. ENRICO MORELLI, '1ia Ststina, 14, Roma, 1 clt• la medesima (nel posto riserfJato al boUo dell' Ufficio Pbstale pagatore} d~e essere munita della prescritta marca da bollo da s centesimi. C1Ji •i trooa sP,ovvisto della marca pu~ aCC1'escere detii s centesimi ali" imporlo della Carto}ina- Vaglia stes'la. I/ AMU!NISTRAZIONB.
Diritti di proprietà riservati.
#
-
È vietata I.a rtprodu1ion1 di lavor.f puhblicati nel .POLIOLINICO o la · pubblica1son1 di sufi/i
di essi senza citarne la fonte.
J
• •
•
LAVORI ORIGINALI . •
•
R. CLINICA MEDICA D~LA R. UNIVERSITÀ DI ROMA diretta dal prof.
V. ASCOLI.
(}ontriboto allo studio delle misurazioni - radioscopiche del cuore
•
I
*** Come oramai è ben noto, l'ombra radioscopica del cuore è rappresentata da diverse curve corrispondenti alle s~e se~ioni e. dai punti dove tali curve s'incontrano partono le linee che ne misurano i vari diametri. .. •
per il dott: p AOLO ALESSANDRINI, aiuto, libero docenre. Non è nec~ssario spendere parole per dimostrate . l .che l'esame ortodiagr~:fi.co del cuore permetta · meglio di qualunque altro mezzo di semeiotica. "di delimitare esattamente l'a\i a cardiaca~ Q~esta è proiettata sullo schermo dal raggio ~ormale portato lungo la periferia del visc:re. La ~ercus: ·sione non sempre può determinare 1 con:fi.111 esatti del cuore, perchè può venire ostàcolata dall' enfisema dei margini polmonari, dalla rigidità 'del}e .cartilagini costali, dalle def0>rmità del torace, da aderenze o ispessiinen~i pleurici. . . L'esame ortodiagra:fi.co permette . anche ~ la n.cerca dello sviluppo del cuore in profondità col metodo proposto dal Bordet, , .· '
• (.
D
..
Fig.
Fig. 2. ·
I.
•
•
•
•
•
•
•
•
IL PCJLICLINICO
[_L\.NNO
•
• •
•
•
•
•
Tali punti sono i seguenti: a destra ·l'angolo oppo~to alla punta; quanto più prominente sarà formato dal · contorno dell'orecchietta col bordo la parete posterioi;e del v. s. tanto maggiore sarà epatico in basso (B) e in alto col fascio vascolare lo spostamento in fuori dell'ombra. Esso è un'ap(C); a sinistra la punta del cuore (A) e l'angolo plicazione del metodo dei triangoli opposti al verformato dalla linea ventricolare colla curva cor- tice così feµcemente sfruttato nelle localizzazioni rispondente all'arteria polmonare (D) . . dei corpi estranei. Non è mio compito qui dimostrare te difficoltà Allo scopo di determinai;e se lo stesso principio che talora s'inc.o ntrano . nella esatta determinapotesse essere fl.pplicato• anche allo studio del cuore • zione di tali punti fissi e sui mezzi per superarie. · destro e dell'aorta avevo in~rapres0 una serie di La retta CA rappresenta l'as~e maggipre del ricerche che poi ho interrotto perch~ mi sono con- , cuore e corrisponde .apprf)ssimativamente alla di- vinto che il· metodo va soggetto :;.i,d alcune cause rezione del setto interventricolare: la B D ne rap- ·di erròre dipend~nti dalla maggiore o minore dipresenta l'asse minore o ~rasversale e corrispon4e stanza chè il cuore h a col piano d'ello schermo sia approssim~tivamente alla linea di separazione tra per .la curvatu~a della parete toracica sia per un orecchiette e ·ventricoli. più o meno intimo contatto del cuore colla parete: Dal punto di vista pratic? hanrlo prevalso il inoltre basta .pensare che bastano lievi rot~zioni diametro Jongitudinale ossia _la retta C A, e il dcll'oigano per alterare i ftàti notevolmente. diametro trasver~o destro (E F) ed ~l diametro Il Sicilia9no ha . tentato con ricerche radiografitrasverso sinistro (G H) costitµiti ambedll:e dalla che di stabilire il volume delle cavità cardiache . . perpendicolare che passa dai .punti estremi coni- partendo dal ~rincipio già emesso. dal Rt1mmo spondenti e vada alla lineà mediana, Queste linee che l'arco è proporzionale .alla corda tirata ai suoi s~condo la massima parte dèi iradiologi stanno · a · estremi. È facile .però persuadersi ·che la deterrappresentare i valori del cuore destro e· rispetti- minazione di ogritillo dei punti A B CD è sogvamente del sinistro. ·· 1getta a •cause di errore ed inoltre le deformazioni ..' e le rotazioni del cuore o la posizione stessa del . . paziente a'Van'ti allo schermo potranno alterare .. notevolmente i risultati. Allq scopo di non moltiPraticando uno studio sistematico sul -:valore plicare le cq.use di errore, dopo aver lungamente delle misurazioni del cuore dei tubercolosi ho no- ricercato ~vano punti :fissi dell'ombra cardiaca, tato che tale metodo di valutazione delle cavità in mo.do che le mis ure del diametro destro e sinicardiache va soggetto a noteV!Oli cause di errore giac- stro non fossero . notevolmente modificate dalla chè bastano lievi spostamenti del cuore dipendenti posizione del cuore nella gabbia toracica, sono paranatom0-patologicada aderenze pleuriche, affezioni diaframmatiche o . tito - dal pril;icipio accertato , mediastiniche o deformità toraciche per alterare mente che il cuore ,sinistro tende ..nell'ingrandirsi notevolmente le cifre. Questa defièienza del metodo ad estrinsecarsi' posteriormente ed in b~sso, mentre. constatato anche da altri ha fatto intraprendere ~l cuore destro tende, quando aumenta di volume, vari tentativi allo scopo di risolv.ere in base ai çlati ad estrinsecarsi lungo il diametro trasversale. ortodiagrafici lo stato delle varie c~vità cardiache . Cerco perciò. di determinare colla. maggiore esatCosi il Vaquez e Bordet per dimostrare l'aumento tezza il diametro A C ed il diametro trasversale di volt1me del ve~tricolo sinistro hanno suggerito E F G H. Per la ricerca di quest'ultimo non· c'è due metodi .abbastanza semplici:. il primo è . ra:p- bisogno di riferfrsi alla linea medioste.rnale ma acl presentato dalla rice.r ca ~ell'angolo sotto cui scom- una linea verticale qualunque. Il diametro tra1 pare la punta del cuore dietro la colonna verte- sversàle rappresenta cosi la più grande distanza brale quando il paziente si fa PU.otare dalla posi- che sépara il margine destro dal s~stro: è neceszione obliqua posteriore destra verso la posizione sario determinarlo col metodo già descritto perchè laterale: l'altro metodo è basato sul fatto che il è eccezionale che il massimo sviluppo di ognuna delle due metà dell'ombra 'cardiaca corrisponda v. s. non partecipa che pochissimo alla costitu, ad· una linea orizzontale. zione della faccia anteriore del cuore e che la sua Come valore sim;bolico della superficie d'e l visituAzione è per la massima parte profonda e mediastinica e che nell'ingrandirsi esso si estrinseca scere mi servo abitualmente del prodottò dei due specialmente in profondità mentre il v. d. e l·o~ec diametri, senza ricorrere' al metodo della carta milchietta di destra si estrinsecano specialmente in limetrata che è sempre un metodo approssimativo, superficie. Il metodo consiste nel determinare lo quasi d.irei convenzionale, giacchè non tiene conto • spostamento subito dal bordo sinistro del cuore del vol11me. Chiamo valore complessivo questo sullo schermo quando dalla proiezione normale si prodotto che dà in tlna cifra il concetto delle "diinvece indice propoYsposta il tubo di una lunghezza fissa verso il la'to mensioni del cuore, chiamo ,. •
•
XXVI, FASQ. 18 ]
• I
•
•
.I
• •
(2) •
•
•
[ •.\NKO
.XXVI,
FASC.
r81
-
SEZIONE PRATICA
547
..
~
TABltLLA
I.
•
•
•
,
•
Libbre.
Tr.
'
•
L.
.
Indice
Valore complessivo
.
..,,.
__:.
I
~
"
\
Uomini. ·
•
109-1I7 • •
•
•
• •
•
10.7
ro.9
11.3
II.8'
12.6
13.5
0.90
o.86
•0.83
I26.26
118-126 • •
•
.·
• • •
II.O
11.8
I2.5
I2.0
13.2
14.0
0.91
. 0.89
I37·34
0.89
132.00
155.76
127-135 • • •
•
•
•
•
•
II.O
11.9
I3.I
12.0
I3·4
I4·5
•
.
I
175 .00
o.9I
o.88
0.90
132.00
I59·40
189 .95
136-l#
•
• • • • •
lI.5
12.3
13.0
12.5
13.5
I5.0
0.92
0.93
o.86
143.75
I66.05
195.00
145-I62 •
•
.
• • • •
I2.0
I2.4
I3.8
I4.0
I4.6
I5·3
0.85
0.84
o.9I
I68.oo
:171.04
2II.I4
163-18I •
• •
• •
. II.O
12.9
I3·4
r4.o
14.7
' . IS .8
0.78
0.89
0.84
154.00
189.63
.ZII. 72
•
.. _,.
91-99.
.
•
I
Io8 •
09-117 •
• •
•
.
•
I
27-I35 • • • 36-I44 .: 45-159
,
9. 9 .
10.2
rz. o
10.5
12.I
•
•
•
.. •. .•
.
• •
IO.O
• •
..
14.1
II,0
I0.2
• •
10.7
12.2
rr.5
.
11.9
12.3
0.78
0.89
.0.84
I18.80
I23.42
I29.15
I2.4
0.82
0.84
0.85
I15.oo
127. 33
137. 64
o.Ss
0 .89
0.89
107. Io
134.20 .
168.36
'
~
IO.S
I2.2
13.8
I
9.6
II.2
I2.6
II.2
I2.4
I3·3
• • • •
IO.O
II,8
12 . 2
12 .7
13.2
• • ••
I0.9
II.I . II . 6
I2.8
12.3
12.9
T4.2
•
•
•
•
•
•
I
I8-I26 • •
I
Donne.
• • • • • •
I
I
0.85 I
0.81
0.90 . 0.89
o.88
0 .89
\
0.94
107.52
138.88
169 : 58
0.89
.
I22.00
Ifo.97
I~5 . 76
0.90
134.07
I49·64
181.76
•
I
• • • •
•
• I0.6
.
IO. 7
r2.8
-;
. II.8
I2.6
~
zionale il rapporto tra diametro trasverso e longitudinale. · • Il diametro trasverso è semp:re inferiore al longitudinale: . dalle. tabelle del Moritz, Dietlen, Clay. ton e Merril e dalle mie ricerche risulta che l'indice non è mai superiore nella stazione eretta a 0.9,6. Anche nei sollevamenti p atologici del d)afrapima con disposizione orrizzontale del .cuore . non ho mai osservato cifre superioti. Riferisco i dati della determinazione dell'indice e del valore complessivo rilevati dalle tabelle del Cla}rton e Merril (v.]Tabella I.). Un. indice superiore a .0.96 può considerarsi patologico e dimostra per lo più un a11mento assoluto .. o relativo del cuore destro. Quando l'aumento delle cavità cardiache si esplica o solo o prevalentemente a carico della metà . sinistra l'indice ha ' .valore relativamente basso. Un indice normale con valore complessivo.Ialto sta a dimostrare.::_un .. a11m·ento totale delle cavità car diache. Citerò solol alcuni valori et.tenuti dai miei esami (v. Tabella II.). . Naturalmente ho raccolto in questa tabella solo i casi più tipici: esistono però con sicurezza · alcuni casi di ai1mep.to a carico prevalentemente del vent~colo sinistro "con indice normale o leggermente superiore alla ~?rma, così esistqno aumenti del cuore destro con valori presso a poco normali. Quando esis'te un lieve scompenso si hanno i valori · più alti dell'indice. ' Q11indi il metodo non ha valore a$Oluto deve considerarsi piuttosto un metodo
13.2
0.89
0.96
0 .92
-
I25.08
• •
.
•
•
168.96
147.42
.
.
di orientamento: esso però risponde sempte nelle forti deviazioni. Del re~to non è dovere del clinico • ridurre l'indagine diagnostica a cabale o a leggi • matematiche: il medico oculato prima di pronunciarsi in e.a si dubbi dovrà fare. appello sia agli altri
'
T ABEI,LA II.
. I
I,.
.1'.
I
V.
c.
Indice
Stenosi mitralica •• •
• • • •
I,OI
Stenosi ll:iitralica • •
..
0.99
;
• ••
Insufficienza mitralica, iposisto.l ia
16.5
280:50
0.97
Insufficienza mitralica. • • • ·•
15.9
246.45
I.02
I6.8
268.80
l.05
•
Vizio composto mitralico con iposistolia. • • . . • •. • • •
16,o
Vizio compost6 ' mitralico con iposistolia. . • " • • • • • •
15.9
Insufficienza aortica • • • . . •
:15.6
Insufficienza aòrtica e stenosi mi· tralica. • . • • • • • • • . •
16.o
I!).2
243.20
0.95
Insufficienza aortica e stenosi mi· tralica • . • • • . • • • • •
17.o
I6.5
280.50
0.97
..
I.00
,
•
criteri radiologici, quali la forma dell'ombra car.. ·diaca, l'esame del cuore nelle posizioni oblique, ma sopratutto allo studio del malato, della.sua storia morbosa, sia agli altri elementi d'indagine che la semeiologia ci fornisce sempre più numerosi e • perfetti. •
l
152.55
•
(ANXO XXVI,
IL POLICLINICO
CONFERENZE.
,
#
L'inftuenza e le sue cause. Riassunto di alcune conferenze tenllt2 • dal dott. prof. ·s. BELFA~ fl, direttore tdell 'Istituto Sieroterapico lVlillan~se.
•
•
..
•
11 nome prettamente .italiano ·che vorrebbe caratterizzare la malattia che ici preoccupa, è generàlmente adottato dagli scienziati è daii! !flediei di tutto il mondo; più cbe una caratteristica della ma.l atti a ess·o dovr·ebbe ricordare g·l~ ·influssi a tmosferici ài qi1ali si credette per lungo tempo legata nel passato. Si credeva inf~tti che la comparsa di questo morbo fosse legata alle variazioni, specialmente freddo-umide, · delle stagioni. Oltre a questo nom·e scientifico la malattia ebbe anche · per l'addietro svariati altri nomi tainto in Italia ch11 fuori, tra i qua~i .anche . quello di cc febbre spagnuola », nome che è stato m€sso in onore dal nostro popolo nella presente epi°demia, non si sa il p.er.chè . Sicco1ne ·fu anche chiamata un tempo «malattia della moda» niente di strano che alle bizzarrie del suo svolger.s>f abbia tenuto dietro una griande varietà cìi 1 nomi. L'influenza è un'antichissima conoscenza del1'uomo, la sicura nozione di essa risale però a circa il· 1400., La descrizione che 'ne fanno gli antièhi medici coincide con graiD.dissima esattezza con quanto noi O?Serv~iamo ne.Ila presente panèlemia. , Mi piace riferire' quii quanto ne dice 'un cron!sta del 1580 : cc Travagliò qu~st'anno (dice il cronista Spelta (1) della città di Pavia) tutta l'Europa e tutta l'Asia una comune malattia, e quasi .pestilentia, la . quale diversam~11te era d1imam<lata da chi 1nal' di montone, da chi di castrone . E noi la chiamassimo mal gallantirio, perchè era assai agevole guarire con alquanto di dileta, ca\1andosi un poco d1i sangue di una vena ordinaria, di modo che l'infermo in m·e no di otto gior11i ricuperava la sanità. l\iia nel tempo di cotal ii1fern1ità sentJ'.,·a non piccola gra·vezza da una ardentissima febbre, 00n tosse, distillazione di molti 111mori dalla testa, rossezza d'occhi et ton. tinuo stordimento; del che poss'io far fede, percl1è da simile acc\de11te non fui punto eccettua• to. Fu opi•nione che le continue pioggie della primavera I usse nell'estate cagione di questa contagione, la quale, tosto che da alcuno di casa .. i face'\1 a sentire, subito tutta la famigl'ia 1'apprendeva. Et chi non si guardava nel '\1ivere, facilmente mori va ». Da q11esto piccolo spunto di sintomatol'.)gia medica della influenza del 500 si ,·ede nelle sue It11ee generali la pandemia odierna; e che 11cn . (4)
•
FASC.
18J
fosse anche allora una malattia da prendersi alla leggera ci è dato dalla conclusione che «chi non si guarda'Va nel 'Vi'Vere, f acilm.erite 1nori'Va » ciò che tradotto in }ingua volgare d'oggi significa che, .come a desso , chi s'ave.va poca cura e poch!i. riguardi andava iucontro a c011I1plicazioni mortali . . I nostri ~ntichi non aYevano un gran campo p.er andare alla ricerca delle cause del contagio e dov·~vano naturalmente limitai\i .a quelle osservaz1oni1 che a noi, abituati a stud,i più milnuti e sperimentali, possono parere ora grossolane, I quali ad es. le ragioni meteoriche : freddo inteliSO, calc;Io umido ecc. ; ma che però anche ora non dovrebbero dispr.ezzarsi come ragioni fuhili, perchè non vi sarebbe nulla di strano che anche· per l'uomo l 'ambiient~ caldo o freddo, umido 0 secoo, ecc., _porti delle condr~zioni di fa,1orevole o sfavorevole influenza al.la germinazione d·e i bl~: crobi patog·eni che noi sappian10 ora essere causa delle n1alattie umane ed animali·, come lo sono . con evidenza straordinaria nelle malattie. delle piante, ad es. per la peronospora delle ' '•iti. · 'Le nostre cogi;Uzioni in proposito sono troppo vaghe, e noi non abbiiamo il diritto di oo-ettare l'esperienza dei vecchi· p.e r troppa pres t111zione delle nostre cognizioni moderne colt~ quali sebbene più precise e più particolari' dell·e antiche - noi non vediamo ancora che qualcl1e faccia del poliedro che costitt1isc~ la natnra cl0i morbi'. Chi ha seguìto sui giornali politici 1e ' 'arie · discussioni che sono venute fuori dopo che I 'influenza ha fatt-0 la sua comparsa, non come un triale di moda ana come un fattore che ha contribuito potenten1ente ad accrescère le devastazioni della guerra, si sarà accorto che la s~iet! za, come volgarn1ente viene chiamata l'opera dei cosi detti scienziatì, non è stata in questa epidemia ali 'altezza del comp'Ìltlo dimostrato in altre. Co1ne conseguenza di questa mancata azione le difese 00ntrò di essa furono di necessità incerte, titubanti, per cui la malattia ha potuto imperversare in ogni 111ogo quasi senza Iitegno. Furono colpite le città come i più alti paesetti di mohtagna, se11z 'alcuna differenza sia per la rapidità dell'invasione, sia per la grayezza de: sintomi. Il fatto è riuscito doloroso al pubblico, che si cullava nella sicurezz'.i di una scienza tanto progredita. quale è la batteriologia, e che ave,·a dinnanzi a sè gli• splendid~ esempi della protezione uma na ripetutamente constatata s!a contro il colera, sia contro il vaio1o o contro la peste; e gli sembrava non a,·er torto, poggianclo su questa scienza, di dormire i st1oi so11ni pi1\ tranquilli. /
(_.\NNO
XtXVI,
549
SEZIONE PRATICA
FASC. 18]
La batteriologia non è sta~a infatti per un . certo ten1po all'altezza clel s110 ccnupito. Si è brancicato nel buio sulle ·v ere cause dell'intluenza come malattia principale ; 1na però essa ci ha servito di grande aiuto per rico11oscere quelle p'iù del:eteri,e che sono le ìorme secondarie del1'1.tifluenza. Se tutte le cause ,di essa o ci sono ' sconosciute, o non co111pletame11te affermate, qualche cosa si è strappato al segreto di questa così contagiosa e fulminea 1nalattia. Nell'epidem:ia d el 1889-90 non er.a ancora st ato prospettato quale agente ca11sale clella malattia il bacillo di Pfeiffer, l)jccolo microorgantsmo che sta quasi1 aJ limite della potenza ,,isi,·a dei nostri microscopi. Co1ne causa probabilre ed efficie11te della influenza esso comparve soltanto nei 1892, · quando o'. oè la ,·era pandemia di quel1'epoca era già scomparsa, rimanendone solo dei focolai qua e là sparsi per l'Europa, com.e probabil1nente avverrà in questa pand,e mia , il cui c~mttere ,contagioso ft1lmineo ed esteso andrà smorzandosi per' lasciar 111og·o ·ad epide1nie di esclusivo carattere locale. Questo m'.eroorganismo fu allora accettato dagli scienzi.ati come inclttbitata· causa dell'influenza; ma la prova provata ch'esso rappr·esentasse il vero agente delle pandemie il!lfiuenzali non poteva essere data se non al ritorno di una di queste. . In realtà tutti' gli anni, ·e specialmente ne)i periodi piovosi autunnali o primaverili, si sente il nome cli . influenza ricorrere . ad ogni momentò ' per. denotare malatt~e febbrili con s~11tomi catarrali! delle vie .aeree e ·d ei bronchi. Che cosa hanno a fare queste pk-cole forme febbrili, che di epidèmico n~n hanno carattere, colla vera infl11enza, nessuno, credo, saprebbe dirlo . È 11na diag nosi di comodità che il niedico fa tutte l e volte che si trova dinnanzi ad una forma febbrile catarrale di ignota causa. Colla scoperta del bacillo di Pfeiffer coloro che · giur'avano in esso credevano di aver risolt-0 il pr'Oblema della distinzione fra la vera inflttenza pandemica e queste forme che 1c hiameremo spurie; poichè solo (in qt1elle avrebbe dovutq trovarsi il bacillo di Pfeiffer. Una grande delusione si è riversata negli animi di questi sostenitori ad oltranza del bacillo sopI"a~tto, poichè già prima che sopra,1v·e nisse qu~s~ p,e riodo di pan~emia la specificità d,e l bacillo era stata · scossa dall'averlo molti studiosi ritrovato . qua e là in molte forme che nulla haDno a che fare colla influ·enza contagiosa. i\.l sopravvenire dell'epidem.ia vi fu una vera ridda di notizie contraddittorie intorno al ·valore attribui,t o '.__Ja questo microorganismo come vero fattore eziologico della malattia stessa. Molti lo 1
.
1
1
hanno riconosaiuto per tale, !Jl.Olti altri ne hanno escluso ogni potere ii1fettante pe1-'l'uomo di cui · non sarebbe, secondo c1uesti; ·che un volgare pa;.. r assita . Io non starò a farne l'elogio nè a dirne male; · tuttavia credo di. non_ andare errato nell'affer- . inare cl1e lo studio del bacillo di P.feiffer ha bisogno di una grande revi&:one e che l'escluderlo quale cau~a efficiente, in base agli s tudi tumultuariamente fatti ora, potrebbe essere un errore, tanto, più poi quando voglia1no .c onsiderare questo microorga11ismo in 1confronto a<l altri si11ll:li ad esso che conosciamo avere una parte_ importante nello sviluppo di alcune ma, lattie dell'uomo e deg·li animali. · È questa una c1uestione complessa ma che non parmi fuori luogo accennare almeno di' sfuggita, pei:chè si riconosca eh '.essa è proble1na ancora da lungo studio. • Noi1 abbiamo tutta una senie di mic1"1oorgani,.. smi ch e per il passato rappresenta,rano individualità con nessuna correlazione tra di loro, nlen- . tre gli studi odierni dimostrano invee.e che intercorrono tra di essi ti11timi rapporti di colleg.a nza un tempo insospettati . Cl1i non ricorqa ad es., quanto ogg·etto id i disc11ssione sia stato il bacill 0 della tosse convulsiva scoperto da Bordet, che è poi tanto simile al bacillo di Pfe~ffer da confondersi' con ·esso', così ~he si dov·ettero escogitare molte minuzie nelle ricerche onde poterlo differenziare. Si veda a questo proposito il lavoro di H. Gi·e se (2) negl: cc Ani:iales de l'Institut Pasteur » del novembre scorso. Nessuno .più ora dubi·ta eh.e jl bacillo tli Bordet e Gengou non sia la vera causa della tosse C'Onvulsiva, ma il non essere esso patoge.n o per • gli .animali, come appunto non è o raramente p~togeno quello di _ Pfeiff,e r, ha reso il comp,ito della r~dentifìcazione e della specificità molto di.tfìcile ai batteriol~i, che ne sono venuti a oaoo soltanto con 11).eticolose ed aocurate ricerche le quali •per lo più si riducono a constatazioni d 'inclole biologica (ag·glutinazione, deviazio11e dei ' complemento) . Q11este ricerche si,e rolog·icl1-.: a \'rebher-0 inoltre rivelata l'esistenza di una certa affinità tra questi 'ed altri microorga11ìsrni che r.oi con$'.d~ra·van10 ben lontani e che invee.e ùovrebbero appartenere ad 11no stesso gruppo. Cd.sì ad es., Ferry e Klix (3) jn un 1avoro comparso nel « Journal of Baieteriology », hanno dimostrato .che il bacillo della tosse convulsiva c:om e un piccolo bacillo che si trova· n.e lle broncopolmoniti del cimurro . dei cani, il bacillus bronchisepticus, si agglutinano e deviano il complem·e nto coi loro r~ciproci .sieri. .~ sua volta poi questo b(rcillus bronchiseptic1ts (4) avrebbe • una affinità morfologica,_ culturale, biochimica 1
1
~
~
1
•
I
(5) •
•
550
JL POLICLINICO
.
.
( .....\.NNO
XXVI, FAsc. r8]
.
e sierologica con il hacillo dell'aborto epizootico · ~ull 'uomo senza poter riusci1·e a dare il quadro dell·e '·acche, che 14nti danni produce nelle no'1ell '1nfiuenza. stre stalle pur es~en~o pochissimo patogeno per Di questi giorni sono con1parsi due lavori in1gl~ animali da laboratorio. _A,.. sua volta il bacillo portanti sul virus .tìitrabile dell intluenza, l '11110 dell'a borto .a' rrel;>be delle grandi affinità siero<ì.el lVIoreschi (.12) il quale in una lunga serie di • logiche e morlologiche con altro microorg·anisn10 ~sperienze sull'uomo con :filtrati sterili sia di patog·eno per l'uomo, cioè col micrococcus 111 eli- i;;angue . che d'espettorato avr'ebbe co11fern;iato la tensis, agente causale della . febbre dii l\'.Ial.t a. · uon. trasmissibilità del 'Virus influenzale· ,. , l'altro Non ~ chi . non v.e da co1ne questi r apporti che di l\tii:Cheli· e Satta (13) j quali, ritornando sulle pqtren10 chia1nare di consanguineità ·- si per- ·1oro esp·erie11ze p1«ecedenti. e con n11ovi suggeridvni la parola - fra microorganism•i eosì dispamenti tecnici, si sarebbero persuasi c4e il vero rati, ,oosi poco o così di rado/ patog·eni .per gli agente · dell'inflttenza debba ricercarsi tra i virus a11i mali ~'esperime11tò, di ·non sempre facile col- filtrabili, fondando sp eciialimente la loro persuativazione néi nostri mezzi nutritizi, de\rono dare sione su di una cinteressa11te esperienza di traa pensare che anche il bacillo di Pfeiffer possa ' smissione di una sindrome c:he ricorda nei suoi essere o diventare ·qualche · oosa di più di un particolari l'attacco di ·grippe geriutina. sempli ce parassita, indifferente quindi alle leIl Segale (14) vorrebbe spiegati i cas~ positi,·i sioni dell 'appar<:i.to aereo dell'uomo nell'influenza. di sintomatolog'ia influe11zale coi :filtrati, non per Con questo io ~OID. lo accetto ad occhi chiusi la pr~senza di un v:irus ultravisibile ma per il come fattore pri11cipale dell'influenza, ma rilevo passaggio in .essi di tossici da disgregazione degli · streptococchi. S:Oltanto cl1e i confronti che ho fatto più sopra fan110 p ensare che ·e sso debba , renir maggiormenSe ·l'ipotesi di un virus .l !ltramicroscopi·co è . te stucliato ·ai quanto si sia fatto fi.11 ora, tanto seduoente · e può a vere una base di probab·~lità ta11to più se, la mettiamo in confropto .con quanto più - come dico ·_ che la sua rict:rcq., il sno avviene in qualcl1e malattia. provoca•ta da q11esti 1:solamento, la sua coltura non riescono facili virus negli animali, ad es., nella p.e ste, suina, ma.- / per tutti. lattia che facilmente si accompagna a focolai di ' Che questo mio m<)do di vedere rìon sia 111ngi <ial vero lo dimostra ,;1 fatto che: n1entr.e sul bronco-polmonite - noi però non dobbiamo laprincipio •lell'epi·demia· pochi ris;c ontra\1ano 'il ba- sciarci abbagliare dalla sola ' 'erosimiglianza, ma cillo cìi Pfeiffer .e molti non lo riscontravano af- , dobbiamo attenerci strettamente ai fatti stabiliti tatto nei malati d 'i11fluenza, negli 11ltimi ten1pi e questi· non sono ancora tali da corroborare la \tfvece indagini più ac+urate, terreni 11utritizi più . ipotesi. Del resto se su questo agente così emine11te,.. qpprop11iati, attenzioni .più solle~ite nel cogliere . . mente contagJ:oso quale fattore unic:o e primario ;i momento opportuno, hanno fatto sì che esso - p11r non .essendo ancora proclamato come vero dell'influenza vi possono essere qiscrepanze, \Ì è- invece una grande lthità di vedute per ciò <:'he agente ca11sale nella pan~emia - è però ritorconc.erne i fattori secondari dell'influenza stessa. 'lato all'onore dello studio. A:q.alizzia.m o un m~mento la forma .c linica della Coloro che non.. accettarono il bacillo• di' Pfeifmalatti'a, non per darne la sintomatologi:a, m~ fer quale causa eziologica dell 'infiue11z.a h anno per meglio spiegare ciò che si deve intendere per tentato · di spiegare l 'andament<> speciale di queforma primaria e pet forma secondaria. sta malattia ricorre ndo alla ipote&i di un virus Le- forme influenzali hanno in via generale una ~osi detto filtrabile. Questa ipotesi sarebbe stata speritnental1nente fisionomia fondamentale che è caratteristica in tutbi i malati, spe~ialmente all'inizio della panostenuta prima dal Selter (5) , poi da Kicolle e demia. A lato ad un piccolo numero di casi I~ebailly (6), e da Dujarric de la Rivière (7), ai anormali o complicati fin dal prinoipio della maqual~ si aggiunsero i medici inglesi Glibson, Browman, Connor (8) e Rose Bradford, Basbford e laitt_ia, vi sono innumerevoli casi semplici nei qualf l'influenza ha la sua caratteristica e la sua Wilson (9). A parte che l'aver pro, oc.ato con fil, trarti sterili provenienti da catarro naso-faringeo ~intomatologm specifica. L'ascesa febbrile iniziale è accompagnata dai rialzo febbrile negli uonrini e nelle scimm·ie nort vuol dire ancora avèr trasmessa 1~influenza, sintomi generali, colle note les1:on1 della 1nucosa se questa non è continuata in serie come accade faringea, nasale ed. oculare. La febbre pttò raggiungere ed oltrepassare i 4oac. e può durare 24· per i Yirus filtrabili, altri ricercatori sarebbero 48-72 ore, in genere non oltre cinque giorn~, dopo ''enuti a conclusioni1 co11trarie: così il Rosenau (ro) in America, cosi gli studiosi nostri Mi- di che l '1ndividt10 sfebbra p11r rimanendo debole e addolentito come se uscisse da una lun~a ma<.· l1eli e Satta (11), i q11ali tutti esperimentarono • 1
1
,
1
'
..
••
•
1
•
(6)
•
•
,
•
[:\.NNO
XXVI,
FASC.
1SJ •
•
SI!;ZIONE PRATICA
•
•
•
lattia, caratteristica questa già osservata dai no- intestinale e . polmongr~ - lo stesso agente (vis tri antich.i•, ci. quali mettevano • sull 'a'.~"iso i loro. fllS filtrabile).· .è · causa· dell'una e dell'altra le- . '11alati che la .convale8cenza d-èll'infiuenza è assai sione, me\1tre i germi seconda1;i che intervengono più lunga della maJattia stessa, in ca11sa. appt111to 'poi ad aggravare i fatti polmonari dando luogo <li questa adintniia generale.. . ad t;stese brooco-polmorii~i sono germi del grupQuesto periodo rappreseriterebbe, seco11do l 'opi- po, b . 'coli-paratifi, i quali .v:e11gono assorbiti · nelle u:one dei meclici, il vero attacco dell'influenza ulcerazioni iutesu:nali e · quindi passati in cir, . · pura e .se dà grande prostrazione di fprze no11 è colo. · ' però pericoloso alla \ ita "dell'indi,Tiduo. _La patologia co111parata d·elle forme i11tluenzali \ · l\tia a complicare le cose, con una freque11za ùegli an~mali e quella -dell'uomo fu spesso e da i11solita in altré malattie che pur danno facili \·ari autori J?Ortata ii1 ca1npo nelle pubbli·cazioni(ricaq~te, ecco. clie dopo qualche giorno di rela- . sull'eziologia di questa- malattia (v~dasi LantiYo) benesser~, quaudo til paziente si . crede già f.ranchi (15), ·orticoni e. Barbié (16), JY,I:nrray (17) . ay\·iato alla convalescenza ed alla guarigione, Se mi è lecito fare un•osservazione che può non ji1sorge ~ruscamente un alt~ atta.eco febl)rile il essere priva di ·significato, rammento che nella . . . quale, ' disgra~iatamente, ncli riproduce più la peste suina o PJ?.'e umoenterite, in cui • fatti bronforma iniz~re ma sostituisce a quella una forma co-polmonari - come ho affermato più sopra " .assai più gra·ve:, compaiiono infatti in scena fepossono sul principio dell'infezione essere esclu110111eni di lesio11i dell'apparecchit> respirator~o sivamente dati pal virus filtrabile, .col prolunpiù profo11do, sja questo broncl:iite, b~onc6-pol- garsi. della malattia i focolai bronco-p11eumonici ' 111onite, poln1onite lobare, con le conseguenze si infettano di nuovi germi batteriti- dei quali :i f ravi e molto spesso n1ortali che a.ccompag~13:no più conosciuti sono il b. suipestifer ed il b. questo genere di lesioni:. · su1septicus~ germi che per la loro frequ~nza sono L'andame11to de~la e:urva. t~rmic~ .a\rrebbe quella stati appunto· un tempq considerati agenti I-· ~to èaràtteristica, - da ,alct1ni chiamata a \ 7 , - di genì di questa ·malattia. Non infteqùentemente cui la prima bra.i1ca rappresenterebbe la fase iniperò oltre a questo germe trovasi il bacterium , ziale o primaria ·e la second~ l'invasione seconda.: coli ; si tratta dunque in con1plesso -di germi i nria o le compj:canze. È opinione gen~rale che testin.ali. Non è .chi non veda come <1u~ste inf~• • . 1nentr·e il pri1no . s tadio è clovuto alla invasione . zioni J ~eco11darie .abbiano la loro naturale porta . ' nell'organisn10 del bacillo cli Pfei,ffer, o .r1E'1 virus di ie ntrata dall'intestino, attra'Verso le lesioni ul• filtrabile o di . quel qualsiasi ag.ente per noi non cerati: ve o difterqidi cthe· il virus :filt1abile da pe1 ~111rora affermato, la fase secondaria è tutta. da ste provoca nell 'int€stino dei sui11i infetti spe, attrib11::re ad altri ger1-µi che si inseclierebbero CÌ·à lmente nell'ultin1a . parte del rtenue . e più i:1arnel' campo favoriti in ciò dall'azione preparato-· tiçol.armente .ancora • ialla valvola ileo-cecale. La ria <lell'agente primario. Gli studi batteriologici infezione sec<;>ndaria quindi è i11 q1testo caso avrE bbero dimostrato che un grande numero di ascendente mentre nella 1influenza, la flora pol·111ic1 OOJ:gauismi puo. prendere parte a questa in- monare di essa sta a dimostrarlo, è <;liscendente. • \·asi<>ne seco11daria. Al.c11ni hanno · volltto raffrontare l 'influenza • Sef>bene qttesto modo di iriterpretare il fenoumana .alla influ.enz.a del ca:vallo, data da ùn vimeno non ~ioa quel~o semp1.'.ce che i nostri mae - rt1s :filtrabile secondo le · ~sperienze di Gaffky e stri di clir1ica ci hanno insegnato e che del resto L s (18) ; non si è però troppo persuasi che 11oi appl(chia1110 a.I 1nag·gior numero delle altre esso sia v.eramente l 'ag·eJ?,te patogeno di quella ' i11fezioni 1norbose ·(tifo, colera, difterite, tttberforma di inalattia, la qual.e per di più si distacca "':olosi, .ecc.), per le quali noi riteniamo che · lp troppo dalla influenza umana per -il suo yeuiooo agente primitivp causale è -0 può essere capace d'incubazione straordinariamente lento (40 giorni . . . di esplicare numerose alterazioru: patologiche, circa) i mentre la malattia nell'uomo ha - a quan'Renza il conçorso di altr~ iermi, nel] 'il1fluenza to pare - un periodo·· brev~ssimo d'1inçubazione, essendovi , ben accertate --os-Servazioni ·di un 111,r.ece, anzi eh.e .lfn·a molteptcità d'azione da , incu· germe .primario, ci trovjamo costretti a r(corre~e: '· hazione a meno'. di 48 ore. Anche per I.a difterite si· conferma. la molte. a molteplici germi per spiegare le infezioni se~ondarie. Se ciò sia assolutamente nell'orc.line pli:Cità d'azione del germe primario, ed (infatti ... <lella- verità •do\rrà essere ancora discusso e stunelle bronco-p,o lmoniti difteriche io stesso ho dimostrato l;IlOlti anni or sono la presenza nei fod iato : i·l Segale ·g i.ustamente fa O?ser\·~re qttecolai ·del bacillo della d1fterite (19) .' sto concetto un po' paradossale. . E infatti v.e ro che ad es., nella pneumoenterite Non vog~io con guesto escludere in modo assoluto l'opinione dai pìù . ritenuta probabile nel<lei maiia'ii - ·così chiamata aP.punto per }a lo• . calizzazioue molteplice e sincrona della lesione 1'influenza che quel ger~e X primario possa es1
•
.
\
.-
ii1f
•
•
•
(7)
•
• •
•
•
..
•
•
•
..
..
'
• •
..
•
•
552
IL POLICLINICO
- [.t\..NNO •
À"'XVI,
. FASC. 18)
.. .
sere non altro che un preparatore il qu.ale apre in. presenza di streptococchi provenie11ti da ~ la porta alle invasioni secondarie. In questo caso piemi, da pleuri~i, d.à. bronco-poli;noniti post-inperò 1nell 'assenza ·del. germe primitivo noi dofluenzali che non posseggon-0 ·]a proprietà di emovremmo trovare le conseguenze cbi •esso. lizzare i globiili rossi . ' · _Io non ho esperienze mie pers'onafi sul ·n1eccaE necessaria anche qui una revisione dei ca• nis~o d'azione e sulla presenza del baçilld della ratteri b :ologici ' specialme11te e patologici degli pertosse (tànto simiie a quello. di .P feifter) nelle streptocòcchi per venire a capo cli qttalche cosa. bronco-polmoniti da tos's e convulsiva, ma se ho Lo streptococco pandernico del Segale ~ 2 2), ad_ da crederé alle ri1cerche ~el Joachm~nn (20), noi - es., per i suoi çaratteri si differenzierebbe nettacolà troviamo in tutto l'albero ·respiratorio e nel 1nente da quel gruppo di streptococchi che noi secreto dei bronéhi, a lato ·.ad. un bacillo che ras- chiamiamo << eµiolitiC' i ». Secondo il predettò au- .. sotniglia a. quello di PJeiffer, uno ~treptococco il éore tàle streptococco àvr.ebbe, pi1ì che un vaquale però cedè il posto all'esclusivo .bacillo cau-. \ lore di ieoncom~tauza, u11 significato ez~ologico sale µei .focolai dì bronco-pol·m oni'te. .. , prinµrio nel] 'influenza. I ..,/attacco primario sa, · È qUJindi stràno ehe nell·e bronco-poln;ioniti da rebbe dovuto a questo g.e rme, con localizzazioru: • influenza . sia oosì difficile riscop.trare il germe limitandosi .al distretto sùperiore dell~albero redi Pfeiffer quando J?.elle bronco-polmoniti da· tos- spiratorio: L'espandersi ai ·d is tretti inferiori prose convulsiva è cosf facile trovarlo~ vochereQbe il .fatto seconclario. E tari.So p iù qt1e.. . Lasciando da parte il problema 's e le infe~ioni s~a ricadu~ è possibile, s,e condo i_l Segale, per- · bronco-polm0i11ari a :ano dovtt~e più ,ch,e al germe ~hè lo streptococco P,andemico avrebb·e proprietà, non dirò ~ria~lattizza11ti, ma un prirgo attacco ' prdmario .a ger-mi s~condari, e ritenendolo per il faci~iterebbe . lia seconda inv'+sione, come ·e gli ha ' J;l?.01tnent-0 come veritiero·, ·vedi·a mo ora,q:aali sia11~ " potuto c.o nstatare ed io pur~ ho pot11to conferm:1·i germi secondani che entrano in gioe-o nel prore avt·eniire negli animali. vocare le broncopo1moniti. Già nella pandemia • • del 1889-90 molti ricercatori avevano osser"vato La fr~quenza· de.} pneutjiococco id i Fraenkel it1* che nei focolai pneumonici, sussegu.e nti all'attacco' . questa pandemia è. meno grand~, benchè anche d~ll lin:fluenza v'era.p..o dei g,ermi pa.toge11i; tra cui • esso si trovi in..una percen~ua1e non indiffe~ente con particolare frequenza il diploc6céo pneumo- di. casi. , nico. Queste ricerche eseguite in Italia specialA complicare la già imbrogliata matassa dt·lle . mente nella Clinica .de.I Bozzolo a Torino furono varietà streptococcic:he si deve aggit1nge~e an• poi confermate altrove lài·gamente: cora un'altra $pedie ehe non si può lasciare in -. Uno sguardo ampio sulle numeros1:ssime ri-· disparte; questo sarebbe ttna varietà streptococcerche compjute nei labor~tori batteriologici di . ci.ca del diplococco pneumonico. Noi -sappiamo . . ' quasi tutt~ le tiazio11i eµropee ·ed americane di- inf~tti per' gli. studi degli americani cl1e al diplomos~ra come in questa pandemia lè inf~ioni sec9eco di Fraenkel genuino, age11te ,,ero e solo condruf e siano · state sostenute 'nel ·p iù grande della polmonite. fibr.inosa, e che ess[ ii1dicano coi • numero dei casi dagli streptococchi ai quali il nu~eri I e II, se ne associano altri di~ cui i cadiplococco di Fraenkel .avrel5be ceduto il passo. rattefi morfologici, culturali e patogenici si difNon ·che nella paud·emia del .1889-90 lo streptoferenziano alquanto. Lo streptococco mucoso, che coc~o non fosse prese11te,: ma prÒb.abilme11te non era .un tempo oonsitlerat-0 come appartenente al gli sii è data l,importanza che ha oggìdi assunta gruppo degli streptococchi veri, mercè ·1-e re~zioni e· mi basti !licordare una interessante pubblica- aell!acfdo coleico o della bile si distacca ·ora da zione di Fink1er (21) sulle affezioni streptococ- f!Uesto per mettersi in linea col Cbiplocoaco p~u ciche .del polmone durante la p~11demia di allo- · monico (23}. Questo streptococco m~cos?, di cui ra,. affezioni bronco-polmonari che ricordano esat- io stesso ho ritrovato quattro cept>i nelle mi~ r'p oco numerose ricerche ' sulle bro11co-polmoniti tamente quelle ~i adesso. )' Il capitolo della batteriologia G.egl1i str.epto- influenzali, ha poi un rapporto ezìologico colla Se vi è un produttore di muco e di <'occhi · si è andato singolarmente allargando per malatn:a? • dar lùogo a varietà che in passato noi confonde.: catarro quando penetra nelle mucose questo è quel d'esso, nientre negli animali d'esperiment.o va.mo. L'antica divisione di ~iugelsheim e .dei . trattatisti di un tempo non basta piìt alla distin- raramente lo osserviamo nel sangue, di dove però - se vi si trova - è sempre facile iso!'. 7.ione di essi. Il carattere fondamentale che si · _.., vuol attribuire allo streptococco che si, ritrova larlo. Jb ben mi guàrdo dal considerare questo strenelle bronco-polmoniti da influenza è di essere, per cosi dire « emolitico > ; ma .a ragione il Se- ptococco quale agente causale dell'influenza ma gale trova che questa è una proprie~à troppo su- questo dico soltanto per' di'. mostrare con quante varietà di germi affini noi abbiamo a eh.e fare perficiale, tantt> più cl1e spesso noi ci trovia1no •
I
•
(S) •
• '.
-•
•
•
••
f ..\NNO XXVI,
. FASC.
•
IS]
. .'
SEZIONE PRATICA
•
•
11ella infi uenza e co1ne uno studio 1netodico e · ~treptococclu. in pn:n1a linea e dal p;1e11mo0occo coorclinato' sia necessarjo per sbrogliare la ma- , in seconda, non si deve però din1e11ticàre che al. tassa delle infezioni streptococciche che nell 'kn- tri studiosi coscienziosi !tanno, in certe località • flu.enza 11anno una parte tanto preponderante da ed i11 epide1nie ciFcoscritt·e; riscontrato e st11iar passare quasi in seconda linea il bacillo di . oiato geru1i dive~si' dai preoedenti; cosi abbia-' • .Pfeiffer. l\10• veduto ad. -es., desèritto un 1nic11ococcus me. ..l\.nche 11on volenùo acéettare le vedute per al- .. ta.tetrag·en,'us nell 'epideinia di Tara11to studiata lro riservate del Seg·ale intorno allo str~ptococco dal ·Saccone (zs) ; così ancqra, per traspo~tarci F~~d,emico quale y-ero ag··ente dell'influenza, sia lonta110, F iladel.fia le bronco-poltnoniti seco11<lelle lesio1J;i p·11;marie che secondarie., ·dobbiamo darie .delVinflu enza erano studiate da Ruck.er · ·e 1 p<::rò ricono&cere che con alcilne varietà di stre\ \ énner (26) eh.e ric~nobbero co·m e .agente ie.a11• ptococchi si 'possono riprodurre i1egli animali sale il bacillo di Friedla11der e c.osì dicasi 'di al-quelle forme bronco-polmonari con trach.eite ed tri ge.rmi messi all'o11ore di agenti in:flttenzal1, . ' certezza alcuni non· saranno emorragie eh.e rnolti lTtedici hanno osservato nei me11tre con molta • _g·fa\11 : casi cl'jnflnenza dell'uo1110. Non })Ossia.mo st:ati che saprofiti casualmente prie senti, ma ~he 11eg·are qui11dì a questi germi t1na capacità che noi non possiamo ritenere quali errori d'osser' i11 certe ciricostanze può diventare specifica del·vaz1one. 1 'apparato brQnco-polmonare . .· Tutto questo però, mentre ci ·dimostra la difl\. queste vedute port"<:rebbero conforto molte ficoltà dei problema, ci induce ' anche alla con11ostre esperien7.;e di laboratorio e sopratutto una s.:derazione che non ogni germe tro·v ato nei fo.osservazione assai interessante di Mathers ( 24) colai broncopneu,ni.onici degli influenzati merita. che rigtrq.rda una epidetrliia acuta streptococcica d'essere preso sul serio; anc.I?.·e qui i1 ricerc.atore delle vie respirator~e del cavallo, studiata nel Me- deve f:~rsi g·uj.daré da tutt1i qµ.e11 .discerna111e11ti moti·aJ Institute for Infectious Diseases di. Chi- che la pratica, 'lo studio ·e più spesso il buo11 .Cago nell 'invernb 1915-16. Queste riceroche; ~om senso insegna·. Niente di più faci•l e e di più j)TDpiute su 117 cavalli, colpiscono sopratutto per la babile che una lesion.e delle mt1cose, degl_i epi~ tra11iss·:ma somiglianza _dei sinto~i osser,7at~ con teti, delle . vie 'b ronchiali, proN"~cata dall'agente • quelli dell'epidemia influenzale dell'uomo. ·primario ·x od anche da agenti secondari ad azi9Ecco come Mathers descrive le .manifestazioni ne violenta, faciliti la tra:smigrazi9ne della iin<:-li11iche avt1tesi nei cavalli: « La ~omparsa era - fi.nita flora batterica boccale giù gitì 111ngo i bronest1:emamente rapida., con brivido, febbre alta e chioli e gli alveoli polmonari. Io .n on saprei .c.ritarro nasale. Quèsto catarro diventava d·n bre- quind~ quale valore attribuire a dei bacteri che · ' . ,.e purulento e l 'ani111ale appariva profond~mente si possono eventualn1ente isolare e coltivare in .esausto. A questi sintomi iniziali. si accompagna- questi focolai . • • ,·ait10 in rari .casi disturbi gastro-i'ntestinal•i. In . Gli autori i,nglesi \ì\7hittingham e Carri·e Sims, genere il decorso della malattia era· rapido e lo che hanno fatto num.eros<: r.icerche batteriologiche ~ttacc9 terminava fa vor.ev~lm.ente. Frequent~nie11st~i .soldati colpi~i da infl.J.enza . nell 'ospellale· cl~ Hampstead, avendo riscontrato tante numerose te però sopra 'vveni vano delle serie complicanze, • varietà di microorganismi nei fpcolai pneumouici ·quali la polmonite lobare, la pleurite, l'empiema, ,ascess1i, linfade11iti suppurative,· .artriti, nefrite e così differenti' quadri cli~ici tra gli 1influeu, acuté e congiuntjviti. Se.l'anìmale veniva a tnorte · zati, osservano: «che sebbene vii sia una possiquest'ultima et~ sem.1)re dovuta alle co111~li·~a- bilità remota che esista un agente ultramicro. . :Z.10111 )) . scopico·, non si riesce a concep.ire che ttn singolo ' Il sospetto che· anche qui si trattasse di un . agente 'attivatore possa attaccare re sue Yittin1c. , • infezione cla virus filtrabile icon complicanze stre- . in niodo così diverso. l~a presenza di tln gruppo pi tt o meno costante di alcuni microorg ~i~is1ni fa -ptococo:che ha dovµto essere scartato; per.chè i • -filtrati 11011 ha11no riprodotto mai la malattia nel si che ogni indiv:;duci rappresenta jl p0ssessore dei si»tomi specifici dati da og·11i mi-cavallo, me11tre con lo streptococco emolitico -- pbtenziale .. croorgan1smo ». · ·, is.o lato dai focolai hronco-pneumonici. o dallo \ scolo ~iasale o anche coltivato Ìin · vitro - porQuesta grand.e libettà di rioerche e questo cos1 tato sulle. mttcose cli cavalli sani si poteva· deter--. bcrrànd·e nt1mero di ricei·catori,i . senza una coordi- • l11:ai-e la malattia dopo tre giorni circa dall 1in- nazione negli studil ha nat~ralmente portato una .i"ezio11e ,sperimentale. confusione nella batteriologia d·ell'i11fiuenza . della . Se 11ell~ grattlie generalità dei casi st11diati ·dai- quale a s te11to tentiamo di liberarci. Con ogni . probab1lità un gratide numero di studios:i in mezricercatori del mondo intero si affer111a l'enorme zo alla ricca· flora batterica risultante nei terreni importanza a~sunta in questa pandemia dagli '
A
a
1
1
'
{
2
•
•
' •
(9)
' • •
I
I
'
I
1
•
•
• IL POLICLINICO
554
[ _.\NXO
XXVI, F ASC.
I ...<n ·Jl
••
I1utritizi semin?ti co1 catarro dei broncl1i, o dei focolai, o col secreto fa1"ingeo avrà forse perduto di vista il vero agente causale per seguire qualche altro germe · ~be gli sarà sembrato interes• sante, rendendo cosi più complicata la qu.estione.D'altra· parte i sostenitori del bacillo cli Pfeiffer, accontentandosi di persegu1ire questi, avranr10 tralasciato ricerch~ forse egualm·e~té pì·oficue. . . ... Un coordinamento· di vedute, di studi, di r~cercl1e nelle · epidemie influenzali, per l'avvenire sarà utile e necessario per meg·lio conoscere la fis.'.onomia baftérica cli . queste infezioni secçndarie nelle varie città, nei diversi luoghi dove la influenza può dimostra1·si partic~larmente infettante e maligna. • Un <::oordinamento di studi ci avrebbe forse data la chiave dll quel singolare fenmneno, osservato ùa ìVIicheli e Satta nell'epidemia svoltasi a Torino, della assenza. del bacillo dii Pfe..ifer 11ei primordi dell'infezione, mentre · f11.1 osservato numeroso quando la µialattia raggiunse il s uo _acme per scomparire poi ·di 11uovo 11el mo• mento dell 'est~nzione di essa. Qt1esto fenomeno che fu riscontr~to anch•e da altri osservatori e mi rkordo appunto con1e ~ medici 'int> esi non trovassero 1il bacillo di Pfeiffer nelle for e influenzali dei loro soldati stil nostro frolllt mentre fu frequentemente trovato nelle truppe di Francja (comunicazione orale) - verrebbe spie· gato da Mkheli e Satta colle proprietà simbiotiche che tutti1 gli studiosi affermano possedere •1 bacillo di Pfeiffer specialmente cogli strepto,. cocchi·, fra i quali è spe.sso diffièile. poterlo isolare. Se ciò fosse, il fenon1eno riesce faciltnente spiegabile perchè appu11to nell'acme della malattia le invasioni streptococ~iche furono particolarmente frequenhi. 1 \ olendo riassum·e re le v.edute odierne sulla pato~nesi i(iell'influenz.a, secondo i éoncetti dei più, noi dobbia1no am111~ttere eh<: il virus primitivo - qualunque esso sia, filtrabil.e o m.eno - svolga 1~ sua azione 1iniziale s11lle vie aeree superiori (c·ongiunti\ a, naso, faringe, laringe) con poca o 11essuna tendenza a penetrare in circolo, con u11a sintomatologia nettan1ente specifica quale i clinici ci hanno insegnato a conoscere. Questo virus ignoto oltre a provocare li fatti di aaina~ia generale avrebbe anche ttna sp.eci3;1e aziòne sulle 1nt1cose delle vie aieree, togliendo loro le proprietà difensive normali, in modo da permettere che la flora boc~aie e delle tQnsil le, ordi nariamente ricca di pneumococchi e di streptococchi, possa elli g rare nelle parti più profonde raggiungendo i bronchioli e gli alveoli polmonari, con la con~cg11ente flogosi e coi caratteri indi·viduali delle "ingole specie batteriche cOlà penetrate. Si svol~
\
.
•
•
'
I
1
•
1
gerebbe insomma lo stesso meccanismo cielle bronco-polmoniti spesso mortali che i nostri po\reri soldati ebbero a soffrire sotto l ,azione dei . gas irritanti, meccanismo che .non deve essere •diverso da ciò che s~ osserva nelle bronco-polmo-. · n1iti susseg~enti ad alcune malattie infettive epidemiche con ·iniziale localizzazione nasale e farimg.ea~ qua~i . il morbillo ·e la scarlattina. . ., · · Quest'emigrazione s·e condaria di g~rmi nell'albero respiratorio segn~ la · fase st1cçessi va e gra~ ve dell ,influenza per la natura stessa del pro• cesso polmonare. L,azione meccanica o quella preparatrice del virus primitivo ced·e11fe poi il ·pass<> a g~rmi s~c;cessivi verrebbe coacl1uvata dall'a11- · mentata virulenza per i passaggi da ùomo· a uon10 ; · perchè infatti un germe che per mezzodella tosse e dello sputo vien trasmesso da un indi viiduo -ad un altro si deve trovare in lo11'.1izioni di accresciuta virulenza e di 1na<rcrior faci. bO lità di 'contagio. Verr.e bbe. cosi spiegato il saltt1ario carattere di gravità assunto dalla pandemi.a, in ,--ittà~· in. borgate, in luoghi i più cli versi ed anche la pe-; ctlliar·e- sindrome mortale in alcuni individui ed in alcune· famig~ie nei quali la malattia assuns.e·aspetto di gravezza .; tale da fçtr.e giustamente pen?are a forme infettive ben diverse 'della vol• • gare influenza. · Quantl;1nque ci sia una e-erta rip11g·nanza ad am- . mettere due forme d ,infezioni distinte nell'influenza, l'una classica g11ippale e l,altra, più grave, secondaria i.11dipendente in qtianto a caùsa dalla prima, tuttavia bisogna riconoscere che la esperienza, gli studi clinici suffragano questa vi• • s1one. ' . Tra I.e varie desc1riizioni di epidemie ricordo \ quella del m~dico militare svizze.ro dottor A. Krafft (28) riferentesi all 'epidem.ia di' Villeret nel lttglio 1918 su 500 uomini di truppa dei qttali morirono l)en trenta d~ -complicazioni polmonari. L'infezione fu fulminea: dal 2 , al 4 del mese 320 uorn·:ni ammalarono coi sintomi' benigni d 'inflttenza, tanto che qualche giorno dopo erano . stati dimessi dall'ospedale. ~1a un gran n11mero di questi nitornarono poch} gior11i dopo alle corsie, colpiti da un quadro di sintomi ben diYerSO dal primo. « Ce n 'était plus 1'infiuenza des livres ", esclama spa·v entato il collega, \( c,était un processus nouveau », era insomma la forma asfittica con .t utta la graviss·ima sintomatologia clinica dir questa infezione troppo spesso mortale. Noi dobpiamo quindi, fi_nchè una maggior luce non sia fatta sull'agente causale e sulle pro- . prietà patologiche cli questo, ritenere la d11ali.tà clitll:ca e batteriologica deJl'i11tluen~ e delle-'st1ecomplicanze. ,.
(10) •
•
[.-\.K~O
•
'
XXVI, FASC. 18]
S~ZI ONE
P RATICA :
(
BIBLlOG I<.r\FJ _-\.. (1) S1.,ELTA. Cit ato cla A . P! 1.;NACCA ntlle i1oti zie intoFno al catarro epide1n,:co che rcgnl) nella città di Pavia nel l'1837 . (Pavia, 1837) . {2) H . GIESE. Recherches sur le bacilbe de Bord.et et so1i apparition da.us La coqueluche. (<e Annales de l 'In st. Pasteur », no.vembre, 1918) . (3) N. S. FERRY e H. C. l(i.1x. Studies relative
to t lie apparent close rt!laiio·ns1iip betwee1i Bact. p ertiissis and l~. bro1ic7'iiscpticus . (cc Jotirnal of Bacteriology », vol. Ill, pag. 309) . . · (4) _'\ . C . EVANS. J:i~ urtlier studies 01i · bacteri'l'11n · abortus and related bacteria. Il. A co1npatison
·Of bacteri1t11i abortit.s with bacte1'iutn bro1icliisepticus a1id with lhe organis11i whic1i causes 1}1alta Fe~e r. (« J our31 . -of infect. D iseases », ,-ol . 22, ~r. 6, pag. 580) . (S) SELTER. « Deutsche Med. \IV<;>chenschr . », 1918. (6) C'H. NICOLLE e CH. ·LEBAILLY.. Quelques notio1is expérinientales sur Le viriis de la grippe . (« Comptes rend. de l'Acad. des Sciences )>; 21 ottob re. 1918) . <7) M. R. DUJARRIC DE ~A R1v1~E. La grippe est.elle u1ie maladie à 'Virits filtrant ? (cc Comptes . ren.d. de l 'Acad. des Sciences », 21 ot t . 1918) . 18) CA.EME-GIBSON, Bu\VI\tIAN, C'o~Notc (« Britis h ·M ed J ournal », 1918, pag·. 3024). (9) J. R . BRADFOFD, E . · F'. BAstrFoRD e J. -~ · \\TrLI~eport
on the presen,ce of a filter-passing· virus in certain diseas es .· (cc The soN . Preli1ninary
•
•
Lancet », l febbraio i919 e « Britisl1 lVIed. Journ al », 1 febbraio '1919). . _ (10)· R oSENAU . («New York Me d. J ournal >>, 1918, n. 2085, pag. 866) . (11) 1\1JCHELI e . SATTA. (<e Il .Policlinico» Sez. Pratìca, 1918, n . 42 e « 1.\.rchi,r. ~er le S.ctenze Med. », vol. XLII). ' (12) C. MORESCHI. Sulla fillrabilità del _virus itifiuenzale. (<e Il Pol icl inico » Sez .1Medica, 1919, fase. 3) . ) . . ( 13) MICHELI e SATTA. Sul problenia eziol~gico dell' od'ierna pandernia dell:'infl'u e1iza . (« IJ Pol iclinico », Sez. Pr~ti ca, r9r9, 11. 8) . ( 14f M . SEGALE. A ziv1ie dei filtra ti. di cc Str. pan-
demicus· » i1i rapporto alla do ttr11ia della filtrabil.i tà del viru's gr!ppa le. ( «. J l I 'oli clini co » Se1... ·Pratica, 1919, n. 10) . (15) A. L A.NFRANCHI . L'att1iale pa1id~11tia (eb -
brile dal punto -di vista della patologia_ co nif>9.rata. ( « G iorn. di Mecl. Vet. >!, l febb raio 1919) . (16) ORTICONI e BARBIÈ. ( (( Con1ptes rend . -'~oc . de Biol y, , novembre lq18) . l{17) G. R. MURRAY. Nvle -01i i lie co>-n.parative Patholo~~·y of . infiile1iza. ( « The Lancet », 4 g ennaio 1919) . · . (18) GAFFKY e LUEHRs. ( « Zeitscl1r. fi1r \7 e te~i nar kunùe »., 1913). . ·(19) S . BE~FANTI . •Sulie broncopolmoriiti- difteri1
che . Studio .batteriolog·ico ed a1ia,to11io patolo,r;icd. (<e Lo Speri mentale >), anno XI;I X, 1895) . (20) G. J oCHMANN. J....e ~irbuch der !nfelitionskra1ikheite1i. (Fmth . Spr1nger, Berl1n, 1914, p . .)22) . (21) D. _FINKLER. I1ifectione1i . d:c1~ Litnge ~iirch Streptococcen und Jn,fiue·1z.zabazillen. (Ed1t'. · F. Cohen, Bonn., 1895). . . ( 22) 1\1. SEGAI;E. Ricerche ?a.tteriolo~·iche r sull.a_ pa1ide-niia 1918. Rij·rod1t::io11e sp e ri.11~c1itale d7. siridro1ni grippali con ..'>tr ..Pa1ide11iicus. ( « Patl1ologica », n. 243, 1 g·enua10 19I9) . ·
-
(23) LEVY. (« Vir clio\v's .l\r1Chi v ». I907) . , (24) G ... l\1ATHERS . Tiie slr.;p,tococcus i11. acu te ep idemie respiratory infectio1i of liorses. (« The J ourn. of i nfect. diseases », vo1: 22,' pag. 74). (25) SACCONE. <'Ann ali di J\iied . Na,r. ,e Col.», .1918,. fuse . 5/6 e « Rif-0r1na 1\1eclica », 1918, 43 . . ( 26) J. B . R UCKIUi e J. \\7ENNER . . }~riedlaender ba-
cillus the causative factor in bro1icopneu11io1iia followi·ng infiuenzi:z,. ( cc~ew York Mecl. Journ.»_, 21 di cembre r918J. (27) WHI TTINGHAJ\II e CARRIE
tions on the bactcriolog'.Y jì'lte·nza. («·The L ane.et >), 28 di ce:µi bre 1918). . (28) G. A. KRAFFT~ Une ep,idérn.ie de grippe maligne da·n s l'ar·rné.e._ (cc Re,1ue l\i!écl_ <le· la Suisse Romande », dieembre 19 r8).
- SUNTI . E RASSEGNE. MEDICINA. .
' I
·Sopra al6nni fatt.i in apparenza paradossali capaci di sviare la diagnosi· di « epa~te ameblt.a ·~ I '
(P . RA.vA.uT e CHARPIN .' I .a Presse lVlédicale, ro febbraio 1919). 1
•
•
.
ti
Gli autori 1·iferiscono delle osservazioni assai i1nportanti fatte su 21 malati di epatite amebica. Osservaz·i'o ni che appai on o ·tainto più i nteressan ti quando 18fi pè11si che og·gi la clissent eria amebica ·· è divenuta . nelle nostre region1 assai più frequente di una volta è ~he una giit1st a diagnosi porta ad una cura specifica la quale è sempre seguita da un persistente m i gl ioramento e da • • gua.r1g1one . La - diagnosi di epat ite amebic~, ; già dli per ~è delicata, può esser resa talvolta 1difficilissima perch·è esist on o speciaJi casi in cui mancano molti de'i dati' classici su teu i si è abit uat i, a fondare il ' J1ostro gittdizio. I l medico deve cono~oere l 'assenza fu~quente di ~li segn i per. non esser.e ing.anuato e concludere diversamente da q11anto i sintomi dovr ebb ero fargl i. fare. · Qua.ìi· dati possono, du11que, manc~re e. Ctttali alt ri han no val ore per fa diagnosi? a) I p.roce~enti a11an\nestici din1ostra110 che nel 50·% dei casi .la l ocal izzazione epatica è preceduta da ·chiar i disturbi dissenterici (sopra t11tto .e~ssione, an che passeggera, di scariche n1ueo-sanguinolent i). Spes~o, però, tal i fatti sono cos1 fu 0-~i;· che ' 'anno ricercati dilige11te1nente 11ella m~111-0ria del paziente il quale non ·vi ha prestato attenzione. Altre v·olte -?ncora sono i caratteri c1el1e feci che possono inga1111:tre: i malati per· un p1eriodo d.~ tempo più ~nenJ lungo 11on kanno av11to .che una banale diarrea. A ciò si aO'o-iuno-a clie sinton1i 1ntestinali e lesioni epa::-o .::> • tichie non coincidono ess_e11do qtteste prereclute da 11n 'atte11uazion~ dei fenonteni enteritici. 1
'
o
(11) . '
•
.
.
• •
S1~1s. Sq;ne observad?td pa.tltology of in-
•
•
•
(ANNO XXVI, FASC. :i81
IL POL1CLINICO
• •
•
'
b) La ricerca del luogo O\'e sia stata cc i1tratQuesta divergenza tra alterazioni -intestinali ta la s upposta dissenteria ha ui1 '·alore ii.;lativo: · ed epatiche unita al fatto ch_e di frequente i ma]a dissenteria p uò contrarsi nei nostri cli:mi IIati raccontano come a l comparire dei dolori stessi in cui si è diffusa così da imporre a d ogni epatiici si ebbe una diminuzione notevole dei di1nedioo il dovere di pensare a d essa \1ina11zi a sturbi ìntestinali solleva la questione se sia il clisturbi enteriti ci dubbii . . . caso di pensare ad uno speciale determittismo e) dal punto di vista clinico il segno più . nel senso che la localizzazione epatica debba prezioso per la diagnosi, oltre. l'ingrandi~ento co:qsitd~arsi come una vera e prop'ria metastasi del fegato e la pres1nza (non ftequ ente) di una· "capace di far scomparire 1i·l processo 'intesti1iale. tum.efazione evidente' e p alpabile di ·esso, è il ri- ·al p ari. di"una epidid,imite che rallenta la blenortrovare un punto doloroso n etto e circoscritto in ragia da teui ha avuto origiine. · corrisponde11za dell'ipocondrio çlestro. Una pu;n.- '-. In un malato, che si è offerto spontaneamentur.a esplorati,ra fatta i11 quest a zona dimostra te, si è tentata 'una fissaz~one ascess11ale nel fenel n1odo migliore l a verità della diagnosi cli- gato : du,rante tutto il tempo di evoluzione del11ica e dà r agione della fase ~ n cui l'epatite si !_'ascesso epatico ·1e scariche muco-sanguinoletitn r trova (fase presuppurptivra o . suppurativa della son diminu.i te e le amebe sop.o scomparse daJle epatite a1:11ebica). "k molto interessante . il cono- feci : cessata. ·1a suppurazione. epatica i disturbi scere c~e sp esso nei vecchi asce~si· s~ può avere enterici ~ le amebe son ricomparse. Ma \a ct1ra un'apiress ia assoluta. dapprima tentata inyano questa volta è riuscita • d) L'esame r adiòscopico conforta il reper- molto più efficace. to semeiotico specie nella ~i111ostrazio11e di pro/) , Unç> sguardo agl~ esami praticati nei 21 1 minenz~ epat~che ev·oJ·ventisi v~rso .il d1afram- casi di os·servazione degli AA. mostra come anma .. Ma ·1'e~ame radiosc'Opico è fallace e s ta con- · che la leucocitosi del sangue (raramente tl.av- · tro i fatti mess~ in luce co~ i mezzi fi.9~pi abituaf · vero alta) sia in nessun rapporto con lo stadio e nei casi in cui la tu1nefaziç>ne epati1ea si estrinl 'estensio? e' della epatf te. . ' seca anteriorn1ente o , verso l'epigastrio. Per il Concludendo si p~ò dire che ~n numero tal·controllo invece dei · risul~i terap eutici'. otte- '\l·olta eccezionale di: el~menti classici· per lJ. di a• nubi l'indagine radiosc~pica, ove s ila stata chiara gnosi dli epatite amebica può mancare. Un 1naprima della cura, è assai dimostrativa p~tendosi la to può non av~re nei suoi precedenti nessun seguire la g·raduale riduzione dél volume gel fe- ' segno di dissenteria; può esere stato sempre gato. nei nostri climi senz~ essersene mai allon"tanato ; e) .Il riscontrare a mebe dissent~riche . o cile sue feci in apparenza anche 11ormali possono sti nelle feci non è assolutamente necessario per non contenere amebe diss~nteriche o cisti ed es- · conf.ermare l a diagnosi di epFttite ameh:ca. Ame- sere portatore di un ascesso 'epatico amebico. be e cisti possono ~.,i trova rsi s ia nel prodo~to Ciò ·è 1in contradizione con quello che si è osserdella l esione epatica~ sia nella parete di esso v.ato nei p.aesi calò.i : t anto più in1portanti approdotto,_sia nelle feci : ma da lla statistica dei paionQ· al~ora queste divergenze qttando ci si ricasi esaminati dagli ~~A . risulta oome il .re,. volga la cloma11da se nei nostri ·climi .non doperto di amebe o cisti nelle fecii sia più raro vremo essere esposti dii frequente a ritro·varci che nel contenuto della lesione epatica anche dinanzi a casi. così discosti dalle farnie classiche. quando si sia proceduto con i mezzi atti ad ar· L a conoscenza di questi fatti paradossali per ricchire le feci di parassiti. Può tal volta. acca- i ·quali due mezzi di s'.cura. diagnosi possediamo dere ch e numerose punture esplo.raitive del fe(la puntura esplorati,ra e la cura specifica) dang-ato siano negati\:-e e riescano positivi per la no al m edico· l'opportunità di formulare una presenza di a mebe gli ~sami delle feci : altre diagnosi brillante e di salvare eon sicurezza in,·olte riescono negati,re 'ambedue le ricerche epdividui i quali pareva dovessero da un n1ome11to pure i risultati della terapia specifiça (sçomall'altrQ lasa'.are la ,-ita. parsa della febbre, riduzione di volume <lel fe~ Riguardo alla t erapia gli AA. prefetisco110· 1a gato, migliorame11to sorpre11de11te clell ~staito gecura. mista d) novoarscnobenzolo per iniezioni 111e rale) re11dono !indubbia la diag11osi. endovenose e di cloridrato di en1etina per in;C'La 11ecroscopia di tre ·pazie11ti morti i11 segui- · zione ipodermica. In genere praticano snie7Jo11t to <!11 operazione dà ragione di tali fatti a prima di gr. 0.30 di no~·oarsenobenzolo og11i sei gior11i ·.: ,·ista i11comp:riensibili : in uno non furono ritro- per i tre gior111: s uccessivi ad ognu11a di esse inie,·ate lesioni intest:nali di sorta; in altri due esse zioni di emetina all a close progressi,-a di ctgr. 4, em110 con1pletamente ci~itrizzate. ~el fe?;ato di 6, 8 : fra la quarta e la settima iniezione di noyott1tti e tre i cada, reri furono dimostrat ç numerose arsenoben zolo sospendono I'emetina per ripreuan1ebc disse11teriche ,.i,•e11ti. deria dalla settima alla decin1a : CC>SL che ii1 corr1
1
I
1
1
(12)
• •
•
-
I •
[.>\NNO
XXVI,
F~sc .
,
18]
SEZIONI<~
•
P.RATICA
5s7
•
plesso ogni malato viene a fare 10 ii1iezio11i ~t1~ dovènese di novoarsenobenzolo d·a gr. 0.30 ognu• na e 18 inieZJ'.oni sottocutanee di en1etina C'(trispondenti a gr. i.08. I risultati, sia dal punto di ,·ista dclla cura) sia dal punto di vista. d~l cristerio ex adiu1Jantibus 1 sono sotto Ògni r:guardo 1nag11ifi.ci. ...
no da una ·parte la parete dell'uretere, dall'altra la vescica questa viene addossata all'uretere. 3. FURNISS. Si p.rende una piega cl.e lla vescica • e · 1a si perfora con una Kocher". Si hanno così due f9ri nel viscere . .si f;a penetra.re l 't1retere 11el• la vesci,va e lo Sj: · fissa ·vicino a.J foro. più basso lasciando libero l 'estremo dell'uretere. Questo foro vi•ene poi richiuso. l . . . • • • 4. MANN. Due inc1sioni non interessanti; la mtl.cosa e d~stanti r/2 pollice una '. dall'altra sono CHIRURGIA. . fatbe nelia .Jescicà. Il ponte mucoso interposto Gli effetti della an~tomosi oretero•veseicale \rie~e scollate per forn1are un canal·e nel quale si introduce l'ttrete1'e il qua]e alla :fine viene sol' rene. .fatto e.ntJ:are 11ella ·vesci~a attraverso un piccolo ( r\.NJ)ERS PEl'EHSON, 1{0CliB8'J'l!;IL 'L"h e· J01.lr. (i f the _foro praticato nella 1nucosa in corrispondenza A nier. Med. A ssociatio11 ,-ol. 71, n. 23). del taglio più basso. L'uretere, il cui estremo è . I~ 'urett;ro;-"cis~o-neoston1ia è stata eseg;ui.ta la stato pre\renti vamente spaccato, . v·i1ene ancorato prima volta nella chirurgia ut11ana per curare al~.a · vescica , con fili di catgt1~. I tagli\ cl.ella vedelle fistole vaginali t1reteriche. Bac'keir nel 1878 scica vengo11.9 ristret~i . con p11nti che ne ad.11e operò il primo caso dalla \'ia , ,aginqle. l in dossano la parete all'uretere, senza 1:nteressare caso simile fu riferito nel J889 da M~ Arthur; l'uretere stesso. · · 11e1 JS90 Davemport, operando a~h'-egli da.Ila NeJJe · 24 operazioni sperimentali si so~o avuti via vag):nale, impiantò nella vescica un , uretere 1'80 % di sucéessi. Gli iusucces'si sono stati doche sboccava anormaln1ente nella vagina . .Su.evuti a stenosi de1!'anastomosi, a i11fez1oni o al cessiv·~mente l'argomento dell'impianto degli distacco dell'uretere. Quando fu usata la seta, ureteri nella vescrca fu trattato da Ba2'Jy, dal Nointorno ad essa s: formaro)lo concrezioni che sa.. ,·aro, dal Franz, dal l{ro11ig·, ecc. Attualmente rebberò mancate. se si fos.s e usato il catgut. In • non so~o pochi ~ chirurghi che abbi:a.110 eseg11itq alcuni casi sacrificati dopo pochi giorni si trovò delle uretero-cisto-ueosto1nie e le vi; seguite una· lieve dilatazione della pelvi e deJl'uretere ~no state per lo più quelle che ordinariamente probabilmente dovuta all'edema traumatico opeconduco110 alla ricerca della potzione inferiore ratorio che aveva prodotto una stenosi .d ell'aha<legli ureteri o la ,·\a ·intraperitoneale: 'Tutta\ria stomo&i la · qua~e probabiimente dopo qualche pochi chirurg·hi ha111~c· larga esperienza di , '}Uegiorno sarebbe sc0mparsa. sta operazione, cosi che cinteressante appare Per .i risultati e principalmente pei: la sem1'articolo dell 'i\. il quale r1:feriwe su 24 1I anastop1icità d ii tecnioa, il processo dii 1Y1ann è sem1nosi es.e gut e speri1nentaln1ente sui cani e su ,21 brato il n~·ig1i-0re. La buona tecnica per esegaieseguite ~ll'uomo dai chirt1tglii della .f!/Iayo ~e una ' anastomos! . ttretero-vescicale 11:chiede: c:Zinic . ·· 1° una rig·ida asepsi; 2° t1n bn.on pi.ano op€ratoI~e tecn.iche dell 'a11astomosi sono state quelle rio per stabilire t1na anastomosi . itnper~eabil~ ; • proposte dai· segue11ti . 0perator1. 3° evitare ogn1 sutura che penetri nella parète 1. CoFFEY (origi.nariamente .proposta per l'imo ·nel lume dell'uretere, ad eccezione dei punti • ·pianto dell'uretere 11ell'in'testino) . - Incisione di ancoraggio terminale; 4° non n1altrattare l'ttlunga 3/4 di pollice sulla tunic~ muscolare delr etere prendendolo con l{.lemmer. 1 lia vescica. Piccola i~cisi-0ne · sµlla mucosa per Tra i 21 casi di u retero-cisto-neostomie ese. pèrmettere l'i11gresso dell'uretere nella vescica. ·g uite nell'uomo, r7 poterono essere tardivamenL'uretere viene 1ntrodotto nella vescica, dopo te riosservati . Si .tr~vò ch1e i1el 18 %· dei casi esiaverne spaccato l'estremo, ~ anc~rato~ ·31' 4 _di pol-' . steva .·una lieve idronefrosi con fu11.zione discrelice più in basso• del pl:lnto di entraj:a. I.t0 strato ' tamente conservata; nel 30 . % la funz.'. one renal~ · tnt1soolare della · vescica e eventualmente quello .era cessata del tutto. In questi 'casi, al momento sieroso vengono a,rvicinati intorno all'utetére e dell'operazione, l'ur.ete~e era. già dilatato opin:fine un pu11to situato r / 4 di pollice sopra i'l ptire 1'impianto fu d:o vuto fare sotto tensione punto dell'anastomosi fissa l'uretere alla ,~eelevata.' Se s~ tolgono questi casi, si ha che la scica. . .funzione resta ben conS'ervata nel 75 % dei . .. ~. STILE.s (proposta anch'essa _per l'impianto .casi e discretan1ente conservaita n~l 25 ~ib. nell'intestino). Attraverso un sen1plice foro .fatDa queste constatazioni risulta che, quando to nel viscere si fa penetrare l'uretere non sp~al momento dell '.:titerv ento si trova l'uretere c-ato pre,·entivamer1te. Co11 pt1nti che interessadiJatato e qtiand-0 l'anastomosi non si può fare
•
1
•
1
•
I
1
71
•
•
..
,
\
..
(lJ) . ~
'
'
•
,
..
IL POLl CLINI.CO •
che sotto tensione, è· preferibile abbandonare il Per -ragioni di chiarezza ammetteremo che 1'alpi.ano di ricongiungere l'uretere alla· vescica e .calinità del sangue sia: legata soltanto al bicarcontentarsi· di legare l'uretere. Per poter fare bonato sodico e l'acidità soltanto all'acido car. c~ò senza pericol~, occorre conoscere il valore bon.ico: inon staremo molto lontani dal vero. Se funzionale dell'~ltro rene e sapere ·con certezza il contenuto di bicarbonato si abbassa, basta che che la sua ~la funzione possa esser s·ufficiente. si riduca proporzionalmente il conte11uto di acido Vi sono dei casi nei qt1ali per intensa ematuria carbonico, perchè risulti mantenuta ad un livello o per spasmo della vescica o per spasmo e 05tru- ·n ormale la · concentra~ione degli idrogenìoni, a.i zio11e a11atomica, il cateterism0 dell'uretere del quali è legata la rea.Lione acida e da c11i dipende • l'effetto :fisiologico dell'acidità (come venne dimolato sano nòn può essere e~eguito . Allora può strato in un rapporto precedente). esser -sufficiente un saggio con la fenolftaleina. . Ora, la rel?lozione dell'acido carbonico dal sanSe l'elim:nazione è normale o quasi é, si trova gtl!e v-iene .effettuata molto facil1nente e 1:n lnodo poi, clurante l'intervento, un. uretere dilatato, si può quasi certamente presumere che la fun- ·automatico dall 'orga1~ismo, g-razie alla maggiore a1ttiviità del centi:o ,respiratorio. Qui11di è inconzione è avvenuta ·.iuasi complet~mente attracepibile che la diminuzione di acido carbon'c~-0, ·verso l'altro lato e perciò la legatura dell'urecompensata quasi senza sforzo dall'organismo Cere nlalato può essere eseguita con certezza possa condu~re alla g·ra·ve sindrome denotata coq_uasi assoluta . ,. . me -<< acidosi )) . , . G . EGÌDI. 1
I
•
,
** * ' •Con una lunga serie di espe.ri enze rigorosam~n•
FISIOPATOLOGIA. Il ·significato dell'acidosi.
1
1
I 11 l·nghilterra siede in perman.enza u·u '' Comit ato per le ricerche saientifiche >> il quale· dispone di ·frondi ·i00spicui ·per pr.omuo\rere gli stu.di 11el campo delta medicina. Esso nominò, nell 'ag~to del 1917, un « Comitato speci·a le p·e r l'investigazione dello shock chirurgico e delle ifo~e a:ffì.ni » il .quale ha eseguiito un poderoso lavoro, consegnato fin'oggi i i1 sette rapporti. · Molto i11teressa11te è 1'11ltimo di · q11esti rapporti·, il .qt1al e affronta la .con1troversa quèstione dell 'ac'ido si. 1
*.
·,
* * designazione di acidosi
La è poco felice, in quainto che fa sttppòrre una reazione acida del sangue, la qt1ale è del tutto eccezionale. P er solito nell a così detta acidosi la .riser·v a di alcali nel angu.e si trova soltanto abbassata .al di sotto d el 70 % d el 1iorniale. .. Questa diminuzione dell'alcalinità è stata accertaita nel diabet~ gra''~ dopo 1'anestesia.i ge' ~ nerale e nello shock trau1natico, ossia quando è più facile di ri~outrare la sinclrome clinica: deno111inata a ppu11.to acidosi1. Per tal~ motiw si è voluto stabilire un rapporto di <'a i1:;; acl effetlo tra i due fenomeni. ~ ·mmetteudo questa· patogenesi sel!lplicista, la ct1ra <.lell' « a citlosi • di,·errebbe di una facilità estre1na : basterebbe somministrare gli alcalini . ..i..
....
*
•• •
-i-
S e 11òn che, s i può e~cludere ancl1e a priori c·hc i fatti sia1-:.o cosl se1nplici. ( 1-1 )
•\
'
• •
t
•
te condotte, gli autori della relaziione han.no di. n1ostrato che si riesce a iniettare forti dosi d : aci&: nei conigli · e nei gatti, fino ad abba;;sarc: 1a riserva di alcalini al disottò dei li111iti in• rferiori osservati nei ~asi più gravi di .coma diabetico, senza che né rl.sulti alcun disturbo apprezzabile . (eccettuata una. legg·era dispnea dopo gli sforzi) . I11tèressa p.otare, a questo proposirt:o, che al~uni membri della Commiss io~e a\·evano creèlu..tp, in rioerche .a nberiori, di provocare sintomi simili a quelli ·dello shock, median.t e l'iniezione dJ: acidi; ma le esperie11ze precise ora esegui.te han11'0 fi nito per convincerli, loro 1nalgrado, che i loro risultati non erano da imputare alla riduzione dell'alcalinità. 1 In altri termini, la diminu-zio11e dell'alcalinità del sangue non ha nulla da fare con la sindrome . .nota in clinica come <( .ac~dosi ». Per qua11to questa coincida spesso con q11ella, . non può derivarne, (lal momento cl1e la _dimi11t1: zione. di aTcalinità non è in grado di pro\·ocare alct1n disturbo apprezzabile. La clinica aveva corso troppo, nell'accettare una patog.enesi non ancora dimostrata ~ nel trarne un 11on1e rhe ri:cerche ulteriori avrebbero (lovuto sme11tire; i: quanto è accaduto ai1che. per la cosi detta ' uri~ • cem1a ». 1
.* .
:r.
Si può supporre cl1e, put es~ndo incapace di determinare la sind'fome dello shock od altre manifestazioni gravi, la riduzione di alcalinità del sangue possa agevolare però e .aggravare il co~ pito dii. altri fattori morbosi, come le emorrag1~, l'ipoadrenalismo, la 11arcosi eterea o cloroformica, l'iniezione di pepto11e, d'istimiu.a, ecc. Ma le '
•
~
{
•
[.-\N~o
XXVI, FASC. 1S]
•
SEZIONE PRATICA I
; ·ice,rcbe eseguite dalla Com111issio,11e it1glese i11 tal senso porta110 ad escludere anche questo compito sussidiar:o : è risultato unica.niente che la ipoalcalinità del sangue, esagera Ì'~zione dep~i ruente di e-erti anestetici. Dunqt1e T'~cidosi. clinica1nente ir1tesa no11 dipende clall 'acidosi c11inricament~ ri,conoscibi1e. Questa no11 i11ter,·iene nè quale fa_ttor.e efflrieute, nè quale fattore coadiu,·a11te, nè clirettamente, nè indirettamente. •
I
** *
Resta ora a v.e dere ~on1e sì de.termi.n a !~abbas samento dell'alc?linità, o più semplicemente la .diminuzione della riserya di b'icarbonato sodico, ."0Sservata nello shock e in ·altre condizioni morbose che . i medici cl1iiamano di « acidosi ». I lavori sperimentali com.p iuti dalla Co1nmis.., sione dim·ostrano cl1e questo· stato dipenJe da d efi ciente ossigenazione dei tessuti. · I~a determinazione L1el contenuto di bicarbonato nel sangue ha dunque soltanto il valore di un i1idice : dimostra che }'ossigenazione dei bessuti è deficiente. , Da questa nozione\ deri \'ano applicazioni pratiche utilissime . Per esempio, risrtlta con chiarezza l'importanza di mantenere un adeguato ri. fornimento di ossig.eno a1i tessuti. L 'aume11to di'. acidità del sangue st imola i centri respiratori, epperò de termina at1mento clel-.a , -e11tilazio11e dei pol1noni e · del rifor11ime11tq di ossigeno ai tessuti : i11 altri :bermi11i, è. lo sti1nolo e il movente dell'auto-regola1~·one. Se noi somministriamb g.li alcalini, turbiamo questo meccanismo e qui11di arrechi.amo del éLanno: la terapia alcaliria dell'acidosi è sconsiglia·· bile. L'ossidazione ·dei tessuti può e"s sere ·ridotta da molte cause: diminuito potere di fissaz~one di ossigeno nel sangue, per riduzione della massa totale qel sangue (anemia acuta da emoriragie) -0 per ridùzione del contenuto di emoglobina o per dimin.u ita .t ensione <lell'ossigeno ~l'ar:ia in.spirata, ratl,e~tamento della circolazione, eéc. L'anemia acuta, in g~nere, si deve escludere: infatti si .p uò rimuovere fino al 75 % della mass.a .totale del sangu-e senza: gr~ve danno, pu.r chè essa venga sostituita da soluz~one salina gom• .m.ata. Anche· altri fattori intervengono raramente. l\'Iolta importanza spetta soltanto all'ultimo di .es51· : rallentando con vari mezzi la circolazione 'del sa11gue, g li autori hanno ottenuto àn tutti i icasi, acidosi di varia intensità. . Di solito il t'allenta1nento della circolazione dipende debolez~ . del cuore o da dilatazione dei v~si: per la terap.i:a della così detta acidosi
a;
•
•
iniporta dun,q ue di so~tencre il etto re e di pro'VOcare .,._ !Vaso-costrizio ne (card.i ocinetici, vàso-costrittori) . · ' Il rifornimento di ossigeno ai te~suti gio,ra an~he per altri scopi terapeutici, ad esemp;:o per ostacolia.11e la gangrena gassosa, p,rodotta da ger• mi anaerob~ , i quali' si. sviluppano più attiva1nente in aJSsenza di ossigeno . • Si potrebbe supporre che la d.eficiente cifcolazione, ·da èui per solito dipende .J.o ~e.arso r-#form111ento di ossigeno, sia determinata cla ipoalcalinità, ·epperò eh~ si, possa ripararvi corregg-en<..o queslt'u~tima; ma .gli autori dimostrano che anch e ta~e ipotesi deve escludersi. •
•
•
1
'
• •
.· ***
J
· La relazione di cui ci siamo occu patì analiz• za anche i fattori che intervengono nel determinare la · reazione del sangue e \nette ii1 luce Ja (listinzione tra riduzione d.ell'acalinità e aumento · dell'acidità, determinate in b.ase alla concentra·zione di oss~ drilioni e di idrog~nioni. Ma q~o capitolo di fisica-chimica presenta un interesse prevalentemente dottrinario.•
L. V.
NOTE 'E CONTRIBUTI. ,,
,:..-
DI alcuni pseudo-suìeidi. Si leggono dii tanto• in tanto n ,elle cronacl1e dei l .giornali alcuni" casi di suiciçli che per le strane particolarità da curi sono costantemente ac~om pagnati se1nbrano degni di u11a spe~iale conside• razione. . Per quanto mi -consta non è st~ta. finora sufficientemente richiam·a ta 1'attenzionè sia dei medici 1Sia di · quant~ s'interessano allo studio dei problemi sociali, sµ questi che chia.m o p seudos11icidi per l e ragioni· che si rileve'tanno dalle note seguenti. Ma sopratutto, se le deduzioJ?.i che da questi tristi fa tti si traggono h anno una base reale, è urgente destare in proposito I 'allarme dei padri di famiglia e di rt:utti coloro che ha11no cura della gioventù. .. Il genere di suici~Ji di cui ci occupiamo si effett11a sempre per ~nipiccaglione, · ed è_ perpetrato da ragazzi. tra i 10 , e i 20 anni, o poco .più, i11ell 'età cioè della pubertà. Particolare importante, l'apparato impiantato per la manovra di autoimpicoagione è vjsibilmente dispo5to in maniera che il sogg·etto possa ·sospendere a sua volontà la pressione del laccio e quindi I 'asfissia; infatti questi impiècati non si trovano lD.ai pendenti nel vu.Oto a distanza dal suolo, ma al contrario sono a tanto poca altezza, che per nou toccare con i' (15) 1
• •• •
559
•
•
IL POLICLINICO
-
•
. IJiedi il p avi:mento o il t erreno, e poter effe ttuare raffinata; è st1:1~ente d~ , t;ecnicbe, parla tr:e liny_uincli la pressione s ul nodo, hanno dovuto re- gue .. Dalle not1zie fornite dal padre si apJ?rende trarre di proposito Le estre~tà i.nierioT<i e mante- ~he 'è di carattere franco, gioviale, studia con a~ore e si dà c~n pa~sione ai: divertimenti proiiersi cQsi cli loro volontà pendenti dal lacci(). Ba- pri dell~ sua eta; mai nessuna nttbe è venuta a stava dunque distenclcre .le gambe ·p.e r trovare jl turbare la. :tranquillità spensiierata defila sua bre, ve esistenza: Il gnorno della cataistrofe tornato sostegno, arres.tare l'asfissiia ~d evitare 1a morte. dalla scuola del suo sctito umore, dop~ essersi 1~ tale tuttò fa peusare che · fosse l'illusione futrattenuto tranquillamente con ~a madre, 1era pas· ues.ta che sp~ngeva questi faUsi suicidi all'atto sato nella sua cameretta e s'era mésso a tavolino insaDio·, Lo prova p.er eser;ipio l'incredibile mano- mentre ~ mamma 1·esta,1a: nella camera attigua. Dopo qualche tempo, non avvertendo alcun rumo, ·ra u sata da uno di questi infel1ici il cui caso , re, .l~ madr~ e~tra nella cam~ra e uno spettacolo f u r1:portato dai giornali poc'hi anui fa." • ornl).,Le : le st presenta alla vista. Il ragazzo fatto Costui' dopq aver leg.ato il capo di. una corda un nod~ scorsoio con un.a .cinghia, · n.e aveva fiscon nodo scor~ojo al pi.ede del letto, s'era. disteso s~to u~ capo alla maniglia della finestra chiiùsa,. lungo suJ · pa_v imento a· fi.a nco del letto stesso, e con le gambe rattratte e sollevate dal pavi,,. e introdotto il .collo n•e l l~ccio, esercitava a suo mento, pendeva dalla cinghia .già fuori dei sensi. Con la· .respirazione artificiale prolungata e le I)iacere la .Pressione s11l . nodo scorsoio puntando , _ailtre cure del caso si arr~stò 1'asfissià, ma il rai pied.i• all'estremo opp.osto del letto ! g?-zzo D?n ri pres~ più i sensi e ~opo poco pi 1't. di un giorno mon. · . ~ altri particolari dilstingu0tno nettament~ Questo caso è assolutamente tipiéo; ma ho la questi pseud.-0-suicidi dal suicidf.o ·v ero nel quale convinz~one che an·c he in quelli che seguono, se tutto rivela la volontà deci&a· ili morire. Il sog" s.~ f.ossero po·t uti .raccogliere particolari preci~, getto è generalmente un ragaz~o di civi[e con- · si i:11Scontrerebbe la· stessa evidenza di q.u.anto -si vuol dimostrare i.n queste ·note . . clizione, di famiglia agtla~, non fu mai sottopo:2. - . (Il M essag·gero, 25 maggio 1913) << Sta&era sto a -privazioni o mailtrg.ttamenti, anz~ per le verso le r9,30 in via Ettore Vernazza. (Geuovaj condizioni1 della su a famiglia eta abb·o ndante- fu ~rovato impiçlC'ato 19 scolaro Gi~vanni C ... di mente provvisto di comodità della vita e spesso anni 10. Aveva un nodo ·scorsoio atla gola e &i ' ;ivev:a n~l lusso; non ebbe quindi maj. ragione era seduto ·su una scaletta di legno. D·e l fatto fu subito informata ·ia P'. S. che si alcun~ di . dolersi d<E:llai vita. E ·d el re.Sto· l'età r•ecò 1prontamente sul .posto anche per ?-cçertare 1 (li questi s uj<::idi è quella in cui della vita non le vere cause del fatto che sono a1q11a11to ·n1ic:i siJ duole anche se non le socrida •1'agiatezza. · steriose ». · Le cinchieste fatte hanno escluso sempre che · , 3. : - · ' (Messaggero, 20 febbraio 1916). « (Nai parenti o le persone che aC:cÒstarono questi sog- po.lì). Il gio·v1a netto LU:ig-i P., ·stasera trovandosi I solo in .ca·sa con 1a cameriera T.1uigiia L si chiuse g~tti avessero notatlo in loro il più· lontano a.tnel1a ritirata e qtti si im1>it cò, con una cinghia . cenrto a propositi tristi; non ha·n no preceduto di cuo~o d6po essersi completame11te denudato. l'atto ~usano rin1prov.e ri o puD1:zion.i, ·e general- La madre, tornata ·a casa ha a.v:uto l'orrib1le -\-i- . 1nente tutte le testimonia11ze fu!'ono conc<:>rdi' sione del cadaver:e del figlio. n p. frequentava la 3a. g~nnasiale ed apparteneva a fan1iglia distinta. nell'affermare che fino al giorno della catastrofe, : Dalle indagini 1eseguilte dalla P. S. non è stato r.nzi spesso fino a po.chi iSJtaI!ti prima (come si . ~ncora possibile staib ilire le causali del sui.ci1-ileverà da alcuni dei .casi. qui appresso, ripor-· di10 )) . 4. -. (Giornale d'Ila.Lia, 29 luglio 1913) . cc Due t ati1) in ragazzo si mostrò d'ottimò umore e intento tranquillamente ai suoi giuochi o alle oc- coloni Ton1maiso P. e suo cùgino Antonid f., al. quanto brilli, andarono ieri sera alle otto nella cupazioni pr~rie della s~a ·età, tanto che la tra- loro vigna in via Portuei1se n. 191. Tommaso gedia è avvenuta fulminea, impensata ed è ri- usci .da11a capanna e 11011- tornò più; questa su~ assenza prolungata feée .sospettare il guardiano maista per tutti assolu~amente inesplicabi le. Altro partiicolare molto notevole, tali s t1icidi che v:olle andarne in .cerca. Presso un filare di viti i1l guardiano ha rinvenuto il P . appe.so ad un si e ffettuano talvolta nell "~nterno di qatrine'. J>aJO. L'infelice legata a] soli'do legno la fascia Chi seri ve, impressiondto alcuna. anni fa da un che sorreggeva i suo~ pa ntaloni, e formato alla caso caratteristico di questo genere, che potè se- estrem:tà un nodo scorsoio, vi av.e"\'a infilato iT g uire da vicino nei suoi più minttti particolari, ' capo. Fu trovato con le gambe piegate, .posizione scelta dallo sventurato, non ap'pena posta (vedi caso n. r ) prestò da allora attenzione a tali la te~ta nel cappio, pe r non urtare 0011 i piedi fatti man mano c·h e r,icorre ·v ano t1elle cronache oontro il terreno. L e cau se del suo f t1nesto propos1tto non si coclei quotidiani, e ne racC'olse alcuni che qu~ yengono trascritti direttamente dal giòrnale, ad ec- n oscono ancora » . 5. - (Messa..f;gero , r6 giug1~0 1913) . «.Te_legracezione del p11:mo ch e, come s'è detto, è di osser- fano da Bruxelles all' « Excels1or » : lT11 rnc1dente • • , ·azione propria. , tragicomico è avvenutv i'11 una casa cl.ella v:ia r. - H ... Ragazzo di circa 12 a nni, sano, in- Lesbroussard a Bruxelles . Uno degli i11quili11i telligentissimo, di distinta famigl ia {il padre è tro"\'Ò, rincasando, un impiccat o aii pied~ del pra:l1rofessore all'Università) figlio unko, adorato prio le tto. Egli t agliò la corda e tentò 1 n''ano d1 <lai suoi che g li 11an110 fatto dare una ed11c:azione richiamarlo in vita . Q11indi i presenti credend~ • (16) • .
I
0
•
1
•
•
•
•
-
XXVI,
[ANNO
FASC.
I8] .
,
'
•
\
SEZIONE l>RATICA •
quel! ,individ1t10 morto lo misero sul letto· ed av,,~saron? la p~lìv:.a . Accorserò_sul luogo un ufficiale d1 p9l1z1a., un me~ieo e 4ue port.atQr"i di barella ,per tr~sportar.e il cadaviere al Deposito i~or},u~1:·10. Ma .quançlo penetrarono nella -camera, ~ LJrqwla.no em;.se ?-n ·grido di stupor.e. Il letto e~a yuot'b 1~ l 1mpicc-3:to era seomp<l;Tso. Le frizi9~1 e~e~giche a:revano prodotto ri.[ loro :é ffetto, ed tl su1c11da era riuve11uto. \ 7edendosi '8olo e vergognandosi · Gl~llo scandalo .prov,oca.t0, l 'iÌnpiccato a're,va pres~ 11 s110 cappotto e alla cht;;tiGhella 11sc1 dalla fine stra s-eì1za essere v~ uto ». : 6. - (Messaggero,. 14 giugno 1913). «.Abbà0,m o da. F . .che nel~e ore pomeridiane di ieri il pro' prietan;> f{.·t.nia10 Fra:p.-ce's co S .. appena totitat·> da ~oma e sal1to nella. camet=a della propria 8bitaz1on.e soprastante al 0nc negozio 111 via dell 'Olmo, e ~op. !acc~pricci::> ba veduc() ç11~ sospe~o nel vuoto aanp1:ccata vi 'l:r.1 il prr.1 ~ri t> ti g-lio qttindi:.. cenne dii nome Pier-o. f ·. CC! rso \'l<'in'J a lui ta ta-. • gli.aito subito la fttuiçella e ·· c-011 S('mlna· gioia !ia veduto che il figlio da,'a, a11~ ora st.gni "" cli vita benchè av.esse gli -d ccbi Y. Lt;:ts~ f1turi <lell 'orbita. Si ·ignorano per il momento i mot~vi che-han110 .indotto ril giovinetto al tris te passo ». ·7. ·_ (M essaggeto, lr febbraio f9I3). «Dopo di essere ~tato tutta la giornata .a travasare il . 7 ' .ino, forse in preda dei vapori det1l'alcool, verso sera -improvvisa·mente si allontfWava da casa i1l contadino P. . . Pietro. La sua giovane moglie aspettò lungamente che egli torna:sSe, dopo com~nciò a. cercarlo ma inutiln1e.nt~ . Questa mat. tina i·1rvec~ . nel casolare rustico di :>ua J)f<>i)tietà è stato trovato, :i1npi~cato. · È stra.n o questo sui. cidio; . il luogo scelto per suicid~rsi e il modo lasciano i~l campo a 1'imm~.na.ziorle di correr~. Il suicida .era d i statura , molto supeì1òre alla normale, ·alcuni che· fo conoscono dicono .che :Sia s uperiore a m. r.8ò e il travicello a cui ha lf gato la corda fatale . è appcena alto 2 1;11etri. dal suo] o )) . 8. - · (Tribu1ia, 8 agosto i918). « Ieri l'altro Luigi V .. . giovane e.li .._ppena 15 anni, di . carat- . tere mite ied aperto, facile parlatore e st11cliioso-, s'era alzato d:it ottjmo umore, s'era recato ra vi. sitare una poss.e ssione <lel padre, poi- era ritotnato alla ~illa ed :ave·va desinato .c on appetito, allegro e spensierato. . Niel pomeriggio .aveva giocato a.ncoca e scherzato con i fratelli . nel gciardino. . . Intor,no alle · 17 i frat·elli; i quali er.ano usciti lasciaitldo nel giardino Luigi. di ie coellente u~ore, rientrando si trovarono dinanzi .al pri.ù terrificante macabro spettacolo ... .. · E fu il fr.atell9 maggio.r e iche per ·il priltno, gettando un ·urlo di angoscia, vide il corpo dli I-1uigi già rigido· don. . dotare q.~ un ramo di un :fico .. Il giov_inetto senza che nulla potesse nea.uche· loil.tanamente far sup- J!>·Or1:"e, senza appare11te rag ion e si ie ra impiccato nella breve assenza dèi s.u oi cari ». 1
1
•
•
Da11 'esame delle circostanze che açcon1pag·na, no, alcune :in modo 1costanté, i st1icidi qui ~opra nìpòrlati, ini sembra non si possa. 1nettere ii1 d·ubbi.o che i sogg·etti in parola · nou avevano ·e non potevano aver,e il fine di troncare la loro • esistenza; ma che ·av· e vano organ1zza. t o. l'appa. ... . rato di strangolamento per 1111 altro scopo· e nell'illusione ~i poter t•egolarè lo strin~m~nto del laccio . a I.oro piacere ed arresta.r lo -al mo.
•
I
•
'
•
c6 r
"' J
•
.
I
'
./
.
.· '
r,
•
..
.
~-' ment~ - éppoi·tuno; rn . una ~.arola ·nulla questi: casi hanno di! corµun.e co11 i ' '·eri. suicidi ·e r1uan.-· I J .·. do Ja mortè . si v.erifìc.a realme·n te, c-0,tr!e p11rtroppo accade. spesso, 'Ciò av"\-itet1e · contro la vo-lontà del_ soggetto. A quale scopo allora tale: · m~cabr.ai manovra viene organizzata ? È notò cçmutfemente l 'eff~tto d;ella compres-sione clel laccio sulle vertebre cervicali >' e · il. fe-· I ~0111eno <l~ll '~r~zion~ ed ei·ac11~azitone si verifica negli appiccati. l trattati ch,e· s1 occupano. delle· deg·enerazioni del senso ~ss uale son.o rie~· " chi1 di descrizi~11i delle più stravaganti e rr:pu- . gnanti manovre sugg,~ite dalla loro fantasi:a mor- , bosa. ai disgraziati in preda alle ab~rrazionii1 di ~na libidine se:ip.pre più accesa e sempre più. insoddisfatta. Ma mi li·m iterò ra riportare sol-· tanto ~ue brani · de11'opèra 'mag1i'stral.e del Bloeh 1 che .!anno ~oltà ·1uce sugli strani suicidi in pa'Tola: - . ' N~l volunJ:e: I .. ll:r.ocH, La 'Vita ses~uale dei .
,
.cr
nostri te11ipi nei suoi rapporti co·ri la ci"Qiltà moderna, si ~egge a pa,g. 450 a proposito 'del maso-chismo.: « Il cliente X voleva appunto , che la camer:i. .di -esecuzione cli tortura.. fosse t11tta . nera; egli . aveva in.v iato la carrucola da Colo11ia 'e olta qwalesi ·f ace,ra tr.arrce in altQ e so5pc~dere. Ciò lo eccitava p,ercbè av~V<J. l'ilÌttsione di essere ..... sul' paitibOil'° ! E quando era diventato !in I faccia tuttp cianotico, allot~ era «pronto·>». Io· temev.o .che ttna volta' o l!altra . mi :µiorisse e non 1'ho accontenbato che una volta». • E più avanti, a · pag·. 582-583, a proposit9 di · suicidi per impiccagione:· cc Uno più originale di tutti sçrlve :- Io ho 50> . ·anni, "sono ·sempre sta:~o felice, non 'po..tevo pensane che' -Vi fosse · una ·gioia o . piacere nuo, -0- • che non avessi ancora provate, tranne quello di • una mòrte rapi:d a e faci1e; ed ecco. mi capita sotrf:o mano un di2'~onar.io di niedicina da cui apprendo che U·; ta f·elicità. s11prema avrei ancora potuto gusta~·e con un genere special~ di morte. Mi si troverà appeso ali.a fi.n.e stra. ·Che tiessuno- . pianga e tutti dic~i:o: ecco \tti uomo che ha conosciutoi tutte le felicità umane! >). Non è possibile, ponder~ndo bene i parti!c o-. la1ii che .accomp~gna·no i ca-si di impiccagione da • • noi ·riferì ti, non pensa.r e all'identità di1 essi con· d:l caso di ~. cui parla il Bloch. , • È evid.ente dunqu.e che I ·' unica spiegazione'plausibile per que.i suicidi è ri:tenerli pseudos11icidi dovuti ad u11a spe1c ie di n1ano~ra di ma, . . . . sturbazione sc1agurata1nente e contro ogni ln, . . tenzione .del paziente, finita ii~ trage<lia. Senza dubbio un'obbi. ezione a .tale vedt1ta si . presenta s11biito alla mente.' Può senìbr,are strano. · che r~gazii, di puone famig·li.e e Ìn età ancor te-
•
•
.._:
.
•
1
:un
1
1
f
•
1
.
••
.
(17) •
• •
..
•
IL POLICLINICO
11era sia110 a conoscenza degli effetti della ·manovra d'impiccagione sull 1apparato. sessttale, tanto da essere invog liati a tentarla. l\Ia chi si. impres&i<>n asse di questa obbiezione. mostrerebbe di non a ver idea es atta dell'i11tensità con éui pur:tr0tppo s~ svolge tra i giov·ani la propaganda .della corrtJzion·e, favorita daù dilagare delle cosl dette opere di volgarizzazione della s cienza, le quali portano in .menti ii1e sper.te certe cognizioni che niolito meglio sarebbero · loro rispar111 iiate. In ogni modo 11dn è ·scopo di queste note trattare la questione medico-legale; convint-0 chi s eri.ve che si nasconde nei fatti riferiti l 'esi:stenza di ~111 p ericol'O per la g iov·e ntù, tanto più .:grave quanto. meno è noto, cred·e opport11no c.he s ia il medico a destare l'allarme tra i genC!tori e tra quanti han110 responsabilità nell'educapi.one dei giovani, per.cl1è siano presi ~erii provvedime~ti · al fine c:Vi salvar·e per quanto è possibile ·tante gio·vani esistenze min.ate da11 'orrib.ile pe' . r1colo. · R.0111a, febbra1>0 1919. .
-
•
,
AUGUSTO CARELLI . '
ACCADEMIE, SOCIETÀ MEDICHE, CONGRESSI (NOSTRI RESOCONTI F ARTICOLARI).
Seduta dell' r r aprile 1919. •
'
Contributo allo studio delle culture In vitro dei tumori maligni. ,
[ANXO
•
I'rof. \ i ERA'.fTI. - L'O. comunica i risttltati di :alcune sue ricerche su· culture alla Carrel_. di un a denocarcinoma della 'lnatnmella di t U·n a cagna. L e culture f.urono osservate su s ezioni seni .dopo fi ssazione in formalina e d-inclusione _in para ffina . I fatti più i n1·p ortanti .r isultanti da queste ricer cl1e e ch e son.o ·d <?Cume n.tati d~i p repa:rati presentati · a lla Soci.età sono i seguenti : 1. N elle' .culture del tumore in esam e c!1e era . costituito da , t essuto con.11etti,·o e da tessuto epiteliale, ~i ha proliferazione di entra111!) Ì i tesst1ti a differenza da quanto aV\riene .11ei tessuti aclulti 11ormali nei .quali olo il co111:1 ett ~v-0 sopra, ·\1i ve e prolifera. · 2 . J.~e cell.nl e epiteliali, che n el turno.re costitt1i\•a1110 le pareti di ca·na licoli e di alveoli 1 in <:t1ltt1ra proliferando forn1 ano uno strato cont inuo di ri, ·estime11to sulla s uperficie d el pezzo s eminato, dal q uale s i di p~rtouo degli zaffi lunghi e sot tili in direzione raggiata. 3. Do~e il m a teria le di cultura è in parte liq ue-fatto o distacca to da1 p ezzo semi nato gli elementi epit eliali di adat tano alla s uperficie li-
in
1
1
(18) •
xxv·1,
FASC. 18]
I
bera del materiale di cultura formando \ un rivestimento sotti1e e regolare esteso per · larghi tratti.
Sul metodo Carrel nella . cura decll empleml pleurici. · Prof. MORONE. - L'O. ba. iniziat(;> 1.'applicazione sistematica del metodo di Carrel di sterilizzazio~e delle ferite come c<>mplemento delle toraootomie per empiemi· pleurici .t raumatici e non. Ha 1rabtai~ così 13 cas i, di cui 8 di empiemì ple tirici . sponta·n ei. o metapneumoni~i e 5 di fistole post~oracotomiche, post;nmi di empiemi per ferita di arma da fttoco . Solo in :ro casi ha potuto fare, per circostanze v,a rìe, osservazioni utifi :_ esse, sebbene scarsé, ~cquistano valore se aggiunte alle · altre non numerose .oss·ervazion.i ri• feri~e, .tanto più che i risultati ottenu·t i corrispondono a 1quelli avutisi im queste ultime. Ri.ti ene di ·p oter co111Cliudere che :nella cura ·de- ' gli. ·empiemi pleurici a cuti µion trauma.t ici irl metodo Carrel rappresenta un buon complemen.t o dell'intervento chirurgico, com,e quello che porta ad éstinguere più rapidamente il processo infetti·v-0 e quindi o:ffr.e l'opportunità di chiudere il più precocemente possibile ·la ferita operatoria, così da permétter.e al polmone di Tipristiinare la sua fu.nzione ·normale ·O vicina al normale. Il tem-p o lnedio .richi esto perch·è si raggiun·g a con il lavaggio alla Carrel 1<\ steriliz~azione della cavità pleurica s uppttra nte è p erò piuttosto lungo, in media di circa un mese, per quanto uon , tale da impedi·r e i11. g.enere · una consecutiva rie. spamsione del polmone. Ad ogni mòdo ritie.n e gli s iano da prefe rirsi . ' quei metodi che, permettendo una buona disinfezione della cavità :plenr~ca, fa voriscono il dilataorsi gi~ in pri.m 9 tempo del polmone. All'ep-0ca in ctt1i si potrà procedere alla sutura della parete il polmone, mantenuto elastico ed obbligato a funz,i.onare, potrà ripJistinare più rapidamente e più sicuramente le s ue condizioni a·n a• tomiche ie fu·11zionali. Tra i procedimenti .n oti considera il s olo veramente pratico, e quindi da preferirs i; quello di Morei1i che ottiene attivamente per aspira• iione Ja espansione d,e l polmone , creando una pressione -negativa endopleurirn superiore al norm.a.le, · e cimenta s ubito l :elasticità del polmone, . q11ando essa perciò è massima. · Tale metod~ - 1'0. ha avtit-0 l'opportunità di vedere in atto sempre con risultati molto soddisfacenti; nei ca si più favorevoli già nei primi giorni di cura il polmone si riespande al normale. Negli empiemi pleurici conseguenti a ferite toraco-polinonari d'arma da fuoco il metodo Car. rel di 1a"·aggio, fatto seguire alla torarorom1a, 0
1
Società medico-chirurgica di Pavia. •
,
-
-
I
•
. ' (.l\.NNO XXVI, FASC. 18]
SEZION~
•
PRATICA
-
• I
•
:faivorisce la sterilizzazione della cavità,. e btt.oni tico ,e 160 cc. di acqua distillata (uua parte) r isultati è st.isoetti1bile di for,nire a.11cora tàrdivacon alcool a 95° ·(1qu·~ttr·o parti) . Esso. decolor:i .men.t e dopo operazioni per fistole toraciche. Pe- . e controcolora nello si-esso tempo. I bacilli di rò è da osservare che !n egli empi.emi acuti t rau!(och :P,name.nte c'o lorati in rosso s-piccano sul1ù matici il metodo Morelli ha più pr1eei:sa indica- flora associata e sugli elementi citologici, che .zi<:>ne ancora .che non in quelli -cosiçlettli rriedici, pr~entan.o in debole .ti11ità. b1eu un aspetto di • perchè gli' ispessimenti pl,eurjci da organiz~azio- freschezza, difficilmente raggiungibile con gli ne di emotoraci e ·p er 1'iE.fiammazione, che così altri metocli . .s pesso si formano, rendono. più difficile .e prePer ricercare i bacilli tubercola1!i nelle urine :Caria la . dilatazione ·d·el polmone, e. per·c hè la conviene irlinanzit11.tto far ~g'ire sul preparato ·steri lizzazione d·e lla cavità richiede, pér la _p re- per 5'-10' 'della lisciva di soda addizionata cori . seuµ di tali.. ispessin1e.n ti, maggior t·empo, co- 1 alcool i·n ·rappor~to del 5 %, allo sc.opo di toglier e :sicchè é da ritenersi più incerta tt.na buona di- 1'acido·resistenza al bacillo dello smegma, even, .stensiot;J.e del pol1none ferito . tualm-e nte pr.e sent e ; OV\'·ero prolungare fino a 25' Unica c-0ntroindicazione a tale ci rca ~l passaggi? nel lacto- bl.eu. , metodo è la pos·sibilità ch·e si . ri·apra la ferita polmonare, . ciò che Col metodo di coloravione al lacto-blei~ l'O. ba ~arà da teruer&i neg-li empiemi che suc.aedono dopotuto trQvare molte volt.e bacilli di Koch in spt1po br·e \·e lasso rcli tempo alla ferita o nell·e Jarti, riusciti .neg.ati'Vi con il pl!oc.e.di~ento di Zieh'l, _ghe lacerazioni d.el polmone. "i che furo.no poi ac- · i•n casi dUlbbii di . tubercolosi, I . La controi.ndicazion·e ·p ertan.to andrà vagliata eer.tati. .Qu-esto .m.e todo offr'e -d unqu•e - second o• ,-olta per \•olta. . . 1'0. - · oltre ad economia di tempo, il vantaggio .Nella cura delle fistole toraciche postoracoto- di u-na gran•d.e prieèisi:one ·e finezza di coloraziomiche o non il metodo consigliate da Tu:f.fier è n,e dei ba~illi tubercolari, d1ella fior.a àssociata -qu~llo di elezione : la decor:ticazione del pole degli eleme11ti citologici, ma, più\ che tutto, mone do\rà esser.e riservata ai casi più gravi in sicurezza di dia.g n9si. · · 1èon ulteriori ricerche 1"0 . si propone di · ve-cui il poln1one resti fortemente coropromèsso e sia tenuto allontanato dalla parete toracica. In .der.e se il metodo possa servire bene anche per lo studio della tubercolosi nei vari ~·essuti. ·qt11ei casi di gr.avità minore o quando _esista qua•lGASBARRINI . <the co11troindicazio.ne generale .a.d 1u.n a.tto. opera~ ,J • tivo cli una cer.t.a entità qual'è l'operazione di Delorme, delle semplici sca.ritfi.cazioni interessanti tutto lo spessor<: della pleura ispessita saranPRATICA~ no suffici1e11t.1 per raggiungere una btt<?na guari. CASISTICA. g1one. • .#
•
1
~
1
•
t
APPUNTI .DI MEDICINA •
'
Su di un caso di Scalp.
'
•
I
r
A
La cefalea di origine pituitaria.
Prof. 1\-IonoNE. - I / O. illustra 1111 caso di. scalp Fra 1.e d~ \·.erse1 cat1se cl ella cefalea non sono <lovuto all 'azio11e con1binata di 11n traun?-a eo11tun- da trascl1rarsi le eYe ntnali alterazioni della <lente e di strappam~11to , •nel quale si olten11e ghi1andola pituit aria, di cui è? specialmente im1111a guarigion·e .c ompleta meclian.te tr.a zione ~la- · portante ri:conoscere gli stadi iniziàli, prima che stica s.11i lembi di cuoio capelluto retratti e con si;a piena111e11te svilttppata .la s·~ndron1e pituita~ • 1nnes t'i .alla 'fiersch màlgrado ch e t al è· c1µ,:a . ~ia ria (cefalea frontale 'gra,·e, sonnolenza, alterata · stata i11iziata dopo più di due mesi dalla lesione. c.:ostituzi·o nè ossea o' adiposità , ecc .). U110 dei s\11tomi più precoci è · ~ppunto la cefaleà fro11tal e .Sulla colorazione -dei bacilii tubercolari. che noru e.ede ai rimedi. Qo-°ci aumento cli volu1ne <l.ell'ipoiìsi, èaus ato Prof. GÀSBARRTNI. - L'O . per mettere in evi- da ~ti~olo· o a1itné111:0 di fttnz·ione, o a1terazioòe11za i.. bacilli di l{och raccomanda .cqme diecone'. della bo-hianci'ola stessa, provoC'a u11 dolore • 1orante l'acido lattico, già proposto dall'Hauser _di capo speciale, più freqt1e11te 11elle cl.011ne e· € riece11temente riportato in onore dal Cépède. nell'età giovanile. La tecnica della. .colorazione è assai semplice Dura nte la mestruazi.011e e la gravidanza tale ·e spiccia. Seg~endo le 11orme 'di . Cé-pède, dopo a~me~to è fisiologico : può essere ciclico, 111• rap·a \·er fatto agire sullo striscio, previamente fis-: porto con .la rico,rr-enza periodic~ della, 1uestrtt.a- · · -sato alla fi'a mpla; la fucsina feni.ca (Lello Ziehl a caldo per alcuni mi11uti, .lo si porta, con o senza. . zione, oppure sotto la dipendenza della fun~ zione ge11itale. Anche altri disturbi gbi.andolar1 '1avao-2i.o .nel Laoto-bleu per 2'-3'. Oò .J • agiscono sull'ipolisi (sttbin,·oluzione della g11ianQuesto li.quid.o è formato da una miscela di dola pi11eale) del ti·n10, affeZl'.oni dellest1rrenableu di metilene. 1n ,eccesso, 40 cc. di acido latl
-
•
I
,
•
\
•
r'L POLICLINICO
•
•
[ANNO XXVI, FASC. 18}
li, ecc.). Anche un trau1na psichico o fisico (del ogni giorno, da tre a ci11que volte la settimana- · capo) può provocare alterazionè di .funzione e La cura non va continilata troppo a l11ngo. co~l purè i diversi tumori, .c he si pos·s ono infil, ~ediare nella pitt1ita1ii a. • Da tutte queste condizioni deri,·a ttna sproMixedema con tumore della pituitaria e lesioni • porzione fra il volume della ghiandola pituita· di altri organi endocrini. ' ria e la sella turcàca che la contiene; da tale . vv·. H! ·Good (E1idocrinology) 1918, n. 4) riporta' stato di cose, ne viene di conseguenza una ce- . l 'ossiervazione di un indiviiduo che, verso i 43 falea, carattenizzata dalla !?ede, dalla durata., dalla . anni 1 dopo-gravi attacchi _di influenza, ebbe genpersistenza. . · givite e vacillamento dei: denti, perdita dei baffi~ Il ma.lato si lamenta di · un do1ore situato dieno~vole pallore cutaneo : pochi anni dopo, .in tro agli occhi con 1a· sensazione di qualche cosa segu.ito a grave ·infortunio, frattura dell'omero, che preme su quest~ e produce un aI?baglia:e· probabilmente' frattura· depressa alla sommità mento di vista. Avverte 11n se11so di costrizione del craJJio. V.erso i 58 anni le sue condizioni , o di pressione, oppure dii un corpo endocranico peggiorarono: l'ammalate av,·ertiva facile stan1nobile: chezza, .sentiva costantemente freddo .e d era se:inLa cefalea può durare mezz'ora, o d~i giorni pre sonnolento. interi, od es~re contintta; nelle donne spesso All~esame obbiettivo su notava fra l"altro ede:::i pres e11ta nei periodi mestruali. Scompare spesma al dorso delle mani _ed _a lle pàlpebre, capell,i. ~o improvvisamente e ritorna con es~cerbaradi, b~òa e baffi sostituiti da pochi peli bian. zion~, in segùito ad eccitaimento, ad ing:estione chi, peli del pube e dell'ascella . quasi assenJti~ (li zucchero". È talora accompagnata da nause.a labbra e ling~ bluastre, leggero iesoftalmo, apa-o vomito, da stanchezza estrema ; i pazienti t.ia, debolezza generale, paro1a lenta; l' irup~ sono pigri, si · addormentano faci~mentè, vanno tehza dataya da una quindio:na d'anni. L'ip.di-· soggetti a depressio11i psichiche.. Nei ·, bambini ,riduo avvertiva sempre clei. bri·vid·i di freddo: s·~ ha facilmente ritardo di inteQligenza, negli 1'esame .del Sa.ngl.\€' mostrava 3,650,000 di eID:aziieadulti1 talora perdita di senso morale. La me- per eme. e · 3020 leucocitti, fra cui in pre,. .alenza ~ truazione è , talvolta precoce· (10-1 2 anni), tal'a.3.i linfociti. . . tra tardi va (16-18), irregolare (ogni due-tre set1~rattavasi ti n oomplesso a·~ mi xedem·a con atti,.. timane) abbondante. vità ·su.bn~male di ttttte le •funz.ioni organiche~ • Si ha talor.a poliuria 'e stipsi all'ac!lJ,re, :mentre termogenica, ciroola.t oria, ·uri nari.a, dige~tiva, me,.. la cessazione è accompagnata da dj:.a rrea. Esitabolica, n1usoolare e mentale. ste la linea bianca di Sergent. L'esame con ::i r aggi X d!i,n10strò la scon1parsai Per i rapporti della pituitaria con la ·produ- del processo clinoide pooterior~ della sella turzione dello zucchero si notano anon10.liie nel mecica; i' reperti of,taJ.moscopic..:i accertarono ttn'evitaboli·s ttlo cli questo, .con rdesiderio smoda~o ùi dente· prèssione pituitaria sul chiaasma dei 11en f clolciuml1, ·'=<l ecc.esso di CGtal ea d0po l 'ingestio11e. ottici. · Durant~ il tempo 1in cu1 i rimase in osservazione- . Trattasi generalmentè di soggetti con _capelli neri e grossi·, peli abbondan,ti, ossa lunghe e. ebbe tipicl1e esplosioui metaboliche, le quali si grosse : faccia con occh i troppo ra,·\·icinati od ripetevano a periodi irregolari da due a no,·e allontanati,· na so larg·o, mascellari superiori spor- mesi•. L'indi,1iduo avvertiva un malessere gene- , rale, poi ttn forte br.ivido che durava ttn'ora e ~enti, prog11atismo del mascellare inferiore. fattezze gross olane, labbra grosser s tatttra alta con mezza : le unghie e le labbra si faoe,·ano i~ten same11Jte bluastre; dolori .lancinanti a;1la scl1iena, 111ani e piedi grandi; t alora arli.posità eccessiva. T-4a pressione sanguigna è bassa; ·11 saugu~ con:- grave cefal ea da pre~sione, ·vomiti ripetuti, poi ... tiene poco o troppo zucchero ; la tollerai:iza per febbre (39° .5), seguita da profuso sudore, sete qtiesto è aumentata o din1inuita. Talora vi è ardente, delirio oon logoTrea ed atteggiamenti ~steroidi. Talvolta si v~rifìcava altresi 'inconti<limin11zione del campo , ·isu a1e temporaJe. . Qt1ando non si tratta di alterazioni da 11eo- 11enzai d~lle urine e delle feci, e stato stttporoso anzichè delirante .. p lasma,. una cura precoce pttò dare grande gioDurante la malattia si 11otaro110 sensibili mi, ·amento (Ir\'ing H. Par<lee A rch. of i1itern. gilioramenti con l'uso dell'estratto di tiroicle e· 111 edicine, 11. 2 , 1919) speci~lmente per quanto rigt1arda la ce falea. Si dà ] 'estratto della ghian- di pi!tuitaria. Il soggetto morì poi per pneumodola (15 mg.-12 cg. per dose) : in media s 1 ~c 1 11- nite intercorrente. All'autopsia. si riscontrò : atrofia e sclerosi n1inis tra no sei cg. t1n 'ora clopo il pasto. Ottedella tiroide, testicoli, capsu1~ surrenali e cute_: nuto i.I migliorame11to i sospe11de grallatamente .. .. . emoangioenclotelioma della p1tu·tar1a, pne11mon1-il medicai11ento, so111ministrandòilo f:n,·ece cl1e I
•
~
I
•
1
.
•
(20) .
•
•
. .
•
'
•
IAN~O
•
XXVI; FASC. I8J
SEZ,IONE PRATICA
'
• •
•
i:e lobare, co11gestio11\e, cirro..c;.i, e degenerazione tumore molle, ben c1efi.nito che ocçupava g ran _grassa del fegato. . . par.te del lobo fxontale e si estendeva indietro, . ' In quest a . osser vazione dell' A. sono special- a destra :fino alla scissura dèl Rolando. 1nente da rilevarsi la presenza del timo ed .il ,Si trattava di glioma co11 cellule rotonde , fufatto c-h·e çontemporaneamente erano affetti la ti~ ,sate, ·ramificate, con grandi cellule nucléate, imroide, la ·pituitaria ed i testicoltl; è anche inte- merse 1n up.a sòst anza fondamentale reticolare . . ressante la l eucopenia specialmente diei polimorUn' alt ro caso analogoI viene r iportato (cfr. 1VI e· • t onucl..eari. . dical ~e'View, febb. 1.()18). Si trattava di un ltomo, Dal punto di vista clinico va notata altresì la Qhe ha avuto per un anno, giornal1nente, accessi piccola quantità .di tiro'. die che' veniva somminidi emi paresi sinistra facoiale con sensazione d1 . ·ttata (da sei a diciotto cientigrammi dell'estratto vertigini, debole.z za alia 1nano .isçnistr:a," convul~econdo la farmacopea .americana) ; · t ai.volta il siQni toniche diella m età sinistra della faccia , ' co11vulsioni cloniche con partecip atrattamento: vennie . anche sospeso per la grande s1e guite prostrazione che provocava . Un 'a ltra caratteri- zione del bracèio sinistro. Non vi fu mai perdJta di c0scienza . .s tica di ' ~iuesto caso erano le crisi metaboliche, . .a pe11iodi irregolari, cl1e sim11la van o accessi maDopo una la r_ga cura di ioduro, l ~ammalato, ' larici , e sembravano parte integrante dell' afie- ben ristabilito, ritornò al suo lavoro, sente11closi • . . in buo,n e condi~zioni .di salute: .z1one . · • Qualche mese dòpo, però venne. assalito da La durata della malattia, 1a notevole parteci• pazione· della pituitarià di1D.ostrano che t11attavasi {orte cefa lea, ritor1~0 della paresi e rp.orì dopo p robabilmente di un tumore, benig110 ì11 sul prin- una ·diecina di giorni. L'autopsia dimostrò l a presenza di ·11n grosso ceip,i' o, che ha subito ~n segui1to degenerazione m a-glioma con emorragia recente nel suo interno, Jigna . · il quale occùpa".a la più · gran parte del lobo r. s. frontale destro e si steudeva indietro nell'area • • motn:ce, raggiungendo la ,sùperficie dietro allo Tumore cerebrale eon lunghi periodi latenti. .. inizio della ·scissur~ di .Sili'co. • • I . P. I I In una donna, sulla quaraptina, riCQverata •
I
da
'-
4 0
<ill'ospedale in stato di se.m i-incoscienza, con TER1\PIA. e mipares1Ì spqstica di sinistra ed ambliopia, ven• • • ne fatta diagnosi di tumore cerebrale destro, L'elioterapia netle nefriti croniche. €Sc.ludendo la sifilide e l'ascesso cerebrale. Tale donna si riebbe poi e visse ancora per tre . È- da tempo u sata nel · tra ttamento del morbo anni in discreta salute, tanto da poter· ·atten- · di Brig ht la diaforesi, provo.cata1 dalla stu~_fa u1nidere alle sue · faiccende domestiche. • da o secca,' dal bagno di \"apore ·o di aria 'calda : Durante questo periodo ebbe però altri due sotto la sua ii1flueµza le funzioni tenali subiscono -accessi, analoghi. al prin10; preceduti da cefalea, un miglioramentQ ed a umenta la diuresi. , vomito ambliopia, e manifestaitisi con stato leA. Cetrangolo (Pr_e'nsa -117>ed .• argentina, 20 febtargdco e convulsio11.i'1. Essi si presentarono ribraio 1919) fa osservare che la elioterap~a può spettivamente a distanza di 18 e di 30 mesi dal avere la st essa illdicazione : s9tto-. la sua influenpr.i·mò~ za, di farttò, l'organis mo subisce, ìn s~guito aili1a Quanto alla diag·nosi d~ t111:!1ore, si fa 'notare .. e\•aporazione cUJtane~, una perdita cli peso che iche essa veniva confermata dalla subitaneità può ragg:ungere · valo.Pi elevati: · oltre a ~i<? la della morte. Poteva per9 mette1~si nn dubbio per . va>So-dilatazione periferica alleggerisce in parte la ·costante mancanza di neurite attiva,, fatto iù la·voro ·ciard'ia~ . 1'-Telle osser vazioni fatt e sopra -però che non f a escludere senz'altro il tumore du1e infermi, la perdita di peso, dopo l'eliotecerebrale quando vi siano g1i ~ltri segni. Aniche· / ra"pia , è vw:ata· nell'uno dia 200 a 900 gr., nell a cefalea, che pure è uno dei sintomi più col'altro da 500 a 1500. Anche la tensione arterio~a · sta11ti è mancata nel}'amtnalat a, dttrante lun' . s1: modificava, abbassandosi quella minima ecl -ghi p.e riodi. Le con, uls·'.oni gen,era~i notate dalla :i11ferma sono tutt'altro cl1e pat0g11omoni.c~ie dei · ancor più qu·ella massim a ; ciò dimostra che l a elioterapia , prov{lCando u11a v:aso-dil·at azione petumori cerebrali: esse~ an · ogni modo, appàrten-. riferica, diminuì.v a lo sforzo cardi1aco; Quest'ulg ono èli solito a i periodi avanzat i, sebbe11e pos- _ e la note\'ole d iaforèsi consigliano sano talvolta notarsi suù. pr.incipio ed essere an- . t i1mo effetto • l 'a.ppl1:cazione dell 'eliotera,pia anche nelle nefr1ti. <:he attribui:te ad epilessia idrbpatica. 1'. s. I~a nectoscopi:a din1ostrò 1a presen~a di un 1
,
,
(21)
I
•
•
•
•
-
•
•
•
)
•
566
\
[-.\~so
IL POLICLINICO
• •
XXVI'
t8J
FASC.
•
Il trattamento della splenomegalia con anemia nei slfllitlel:-
•
Xei casi di origine s.i:filitica, simulanti la sin• drome di Banti, ' J. · Easo11 (Ediriburgh medicaL Jour1iaL, nov. 1918) ritiene si debba anzitutto tentare un trattamento antisifilitico . Questo è a 11Z1 tutto innocuo, mentre d ~altra parte può portare dei notevoli miglioramenti, quando lo si eS!eguisce c_o n cura~ sorvegliandone gli effetti con l'esame del sang·ue. Se la reazione di \i\/assermann rima11e pusitiva, l'operazione è I1ecessaria, q11anto per i rasi tipici di malattia di Banti. I/operazione pE:rò' no111 f; da con~iderarsi come urg·en~e $e in seguito a trattamenti, r ipetuti si può ogni volta arrestare 1'attiv.ità. dell'infezione. · · In m?lti casi ia splenectomia ha :>otttt) guarire prontamente l'ane1nia, ed in seguio la sifilide rispose al trattamento specifico riÙnovato. J~a • mortalità . operatoria, in mani sperimentate, è 11ulla. I. P. 1
•
altni preparati (aspirina, olio di Wintergreen)I salicilati . hanno il vantaggio di abbre, iar.e il decorso, proteggere 'il cuore, diminuire la probab~lità di ricadute. Qualcuno però vi preferisce il trattamento alcalino, con forti dosi dì bicarbonato dii sodio (4-5 gr.) ogni tre ore: si dimi- · nui.ocie la quantità quando le . orine di,·engono alcaline. · _ .. Se 1 dolori .articolai} sono gravi, si fanno dei fomenti ed ev entualmenite s!Ìl mette l'arto in UJila doccia. Possono gio'\i·are le lozioni con carbonato di sodiò ed alcali, ovvero un linimento di salì~lato di metile .. Talvolta b1:sogna ricorrere alla morfina. Si comba.tte l' iperpiressia· con bagni freddi: (Wheeler e J a:ck :· Medical Record). 1
1
.,.. s. •
NOTE ·nr MEDICINA SCIENTIFICA . Sull'etiologia della Bllbarziosi.
(The ]our,naL of the A11terica11. .:<=lssoIl trattamento dell'lperttofla dèl timo.. ciat., le febbraio 1918, IJag. 439), di~cussa la si11• tomatologia di qµesta particolare forma morbosa> Vi è una notevole clifierenza nei" quadro cl1.mco si ferma a lungo sulla sua etiologia. della semplice ipertrofia del timo e dello stato· · Le r.icerehe fatte in tale ' senso sono vèràtimico-linJatico. I~a prima si sviluppa già nello mènte interessanti. Ca\vston sarebbe jnfatti riu. stato fetale; la trachea, già prima della nascita, · · sC'ito a dimostrare la presenza di cercarle, svi<.: compressa dal · timo -atnormemente grosso, fi:µo luppateiSi i'n u.n mollus-co d,acqua dolce, comune alla. soffocazione mortale. Lo stato timico-linfa- · in quelle regioni, Phys.o psis africana, che era tico invee.a non è congenito; sulla. SU?i gene~i stato esposto all >infezione per mezzo dell'urina han110 notevole· Ì?lportania la costitu2')ione e la di un malato. alimentazione., Da ric~rche successi,rameute fatte su parecL'ipertrofia del, timo può esse1·e curata con i · chi1e centin~ia di tali · mollusch1i, prove11-ienti da raggi X: W. Birk (rif. in l ourn. A m-. '?11.ed. A sd.tivelse parti del Natal, in cui la malattia è difsoc., 25 genn. 1919) riporta cinque oasi iin cuji fusa, egli potè trovare le oercarie di bilharzia nel-· il timo, eccezionalmente. ipertrofie~, si ridusse la proporzione ·di oiica il 10 ?lo dei campioni · prontam~nte alle dimensioni normali, e tale riesaminati. • mase., salvo in un caso in cui subì .ancora un L'A. pensa che tali ceriearie possa110 penetrai ngrossattlento. . r. s. re ·nell'organismo umano ·specialr:i.ente attra, erso la mucosa orale di chi beYe l'ac~ua i11fctta. : Trattamento del reumatism·o acuto. • Queste importanti osservaz~oni confern.1a110 inIl paziente deve restare f n riposo assoluto a tanto - a bre.ve distanza di tempo -- l'idea soletto, avvolto fra Le cqperte e non nelle leniuola, stenuta dal Fulci. nel gel}llaio 1918. Que:;ti infatcon una camicia da notte di flanella. 1-(a dieta ti, .in una riunione di medici militari a Catar.1a deve essere di latte diluito con acque minerali, (vedi Policlinico, Sezione pratica, J91R, pafY. ~\18) o di brodo di pollo ; nella con,yalescenza può es- combattendo in base . ad uria serie di are:omenta~ere più larga , evitando però le carni rosse. i.ioni, l'ipotesi ancora dominante, che l'i11fezio~ Il . salicilato di sodio, o la sali~·na (meno dene fosse dovuta alla penetrazione del n:iracidio prime11te del prin1u) sono i rimedi: specifici: nell'uomo attraverso la pelle, a·ve,·a sostenuto nei casi gravi si dà il salicilato a dosi di gr. 1.30 invece che il miracidio, appe.na fuoriuscito dalogni clue ore, fino a scon1parsa del · dolore, po-i 1'uovo, penetrasse :in qualche mollusco d'acqua ogni q11attro fino alla caduta della febbre, poi dolce, freqt1e11te in quelle ·regioni, 111 curi la bilt1arzia è endemi~; in esso cottipissc ~li stadi ~cmpre meno fr.equenten1ente, togliendolo gradat.1me11te. Nei casi meno graYi , si dà la st essa i11tcrn1edi di s-viluppo per poi penetrare nell'uon10, assai probabil_nJente, per la \ 11:a del ca11ale <lose ogni quattro ore. S. Se : salicilati non sono tollerati, si dara11no <li gerente. (22) . - . CAWSTON
1
~
•
• •
•
, ' I
XXVI,
[-..\.NNO
FAsc.
r8J
\
S~ZIONE
PRATICA
• •
.
·RUBRICA DELL'UFFICIALE SANITARIO. La diagnosi batteriologica della difterite. I
Prelevamerito del m;citeriale. - Si usa ·a t ale • ~copo un batuffoletto di cotone, strettamente avYol.to .attorno ad . un filo di ferro zincato o ad lt~a . bacchettina di leg.no e s terilizzato 1Ìn u.n · tubo. L'uso della bacc~etta di ' :etro ~ da proS<'riversi per la sua stessa frag11ità. Si passa i~ t ampone sulle rtons:ille e 11el rino-faringe: per evitare l 'jns udiciame nto con la saliva, è consig li.abile apbassare la ling ua con una spato•la. # Esame c,ulturale . - Giunto il camprione 1.11 laboratorio, si proeed.e subito all'allestimento delle coltur~ : a tale scopo a11zichè strisciiare il tampone. su1 mezzo di coltt1ra, è preferibile pr~le ' 'at"'tle largamente i1 materiale a mezzo dell 'aillsa cli p~atit?-o. Il te~reno di coltura ,g.ene~al_mente. usato consist e nel siiero di LOffl.er (3 parti di siero di sangue .con u11a parte di brodo conte• nente l'I % <li glucos~o); è consig·liabile tiener.lo anzichè in tubi, i'rn scatole di Petri, 'in cui sono più agevoli Ja semiha de,,l ma.t eri.ale e 1'osservazione delle colonie, che sono già v.isibii'~ -dopo I2 ore, e meglio ancora <lopo 18-24; g randi quanto una capocchia di spillo, · opach é, grri.giasrt:re, lucenti. Da queste si p{1ò poi procedere all 'esame mircroscopico (preparati p er iitnpressione o per emulsione). lJn terreno di coltura analogo è st:ato· proposto recenten1e11te d a Costa, Troisier . ' e Dauvergne, aggiunge11do il tornasole e saturando parzialme11te l'alcalinità . . naturale del sier.o; si ha così il vantaggio di t1na rapida differenz:a.zione dei difterici, che attaccano il glu~osio ·con produzione di acid:i1, dai pseudodifterici, che rion lo attaçcano. Il terre110 è composito con siero di cavalJo (100 eme.), soluzione di glucosio al 30 % (Io eme.), tintura dri tornasole concentrata (30 goccie), soluzi0ne di aoido solforico a ro %o (3 eme.). Si fa solidificare in stufa a siero, o in autocla·ve ; l'essenziale è di raggiungere lentamente 75°-80°, mante nendo poi tale temperatura per un'ora e un quar;to .. Dop? 24 ore le ·colonie dei difterici sono rosse a l o~ntro e rosee alla perifiet1~a, affondate n el mezzo di coil... tura, discretai1 nente trasparent<i1; que1le dei pseu: dodifterici .~ono più allargate, opache, spesse; d'aspetto biancastro o grigio .- In seguito le dif• ferenze si accei:ituano: l e prime .resta110 0irc0i1ari e si fanno ombelicate, m1e ntre . la colorazt'.one si fa più netta ie sii ·diffonde nel t erreno ; le al ti-e, oltre a rimanere setiza coJore, acquist a no f9rma irregolare e g lobulosa, sopraelevate , a m argini dentati (r). ,. ( 1) Fra g li altri t erreni proposti ricorder~mo
quell9 di Co11radi e 1'roch al tellt1rito di sé'
'
lt
.
)
.l\ll•estite l e colture , si passa all 'esa11ie ?nicrosçopico,_ con ril materiale esiste11te sul · tampone,). • che si s triscia sul vet rino e si co~ora poi sia con i noti metodi del Neùsser sia con altri: · a)" Neisser i 0 : Blu n~etilac.etico (Bltt d:i metilene cgr. · Io, a lcool eme. 2 , ·acido acetico glaciale cn1c. 5, .. acqua dist. 95) : 30 secondi, si la·va e -si colora P.er 5 secondi c:ou. soluzione rec.eIJ.te: . di vest1vina 0.2 %. . ' b) Neisser 2°: modifi.carto da G{ns. Si. colora . dapprima per Io-20 secondi con uha miscela fat• t a da due parti, di blu lD:_etilacetico in cui la q~nti•tà d 'acqua è portata a IOO e~. e da una parte di soluzi-011e di crista1 violetto (gr~ I, ru1cool · e-mc. Io: · acqua dist. 300) : le , due . so1uz1ooi si c-0nservano a lungo; la miscela è bene prepaI1arla 0J mon1.ento. Dopo una breve ~lavatura,. trattare p·e r 3-5 seconèli. cou s oluzione di acido ·1aJttico (gr. r ·in 99 g r. di li'qt1ido di Lugof), si ' lava bene . e si fa unà colorazione di ·contrast<> per 3-5 seoondi con crisoidj1ia (r : 300 di acqua dist. calda : filtrare). ' . Con qu·e ste due colorazion.i ~applicabili a 11che ai preparati1 fatti dalle colonie (per impressione ' ndo in acqua disti11ata) si' vedono. .._.._ od e mulsiona spiccar:e i granuli blu violacei s ul resto _del baciJlo giallastro. . Un 1neto~o prop0sto re.cent en1ente per i prep ara ti fatti, emulsi0111ando in àcqua distillata una piccolà parte di colonia , e qltel lo d i 'fribondeau. _e Dubreuil. Se~cato ,:J preparato all'aria, si fissa_ in alcool assoluto, si colora per s 1J?.int1ti in cristal vioJ.etto (gt. I ; acido fenico nevoso ,gr. ~ 1I 2 ;alcoòl as::>oluto em e. io; acq. dist. 90: filtrare), pOi con vesu,1ina (2 ~1>o) si110 .a che l a colorazione passa dal viola al bruno ( 1-2 · minuti) ; 1 • granu~t pol:ari sol;lo violetto-nerastri, ed! i baci11i giallastri. . · Con 1'esame miéroscopico si troverà che una. buona parte deg li essuclati rino-fari11gei contiene solta11to forme coçcicbe (str.epto- o st afilococ-cl1i) ,: ancl1.e I 'eventuale presenza di ttna o scar~ sissime forme ·bacillari ~òn può permettere la ct·agnosi di. difterite. l .,e ii1certezze incpminciano • . quamdo si è in pres'E'n~a di fornte bacillari, p.er il . f~tto ol1e vi _sono ~er1:1i lè-1orf9l~gica~1e:ite si- · ra1l1, m a non v1rulent1 : 1 cosa dettir bac1ll1 pseudodifterki, che . ~i trovano nel 16-22% degli tind_i,·idui sani (Bac. della xerosi, Bact . seg·trie11-. to'sus, ecc.) . · • Sono stati proposti l1umerosi caratter<L diffe·
•
.
o
•
I
dio· (in etti Le colon·i1e dei difterici veri appaiono di colore nero--carbone e quelle dei pseudodifterici grig.io-cbiaro o g rig io-nero) e quello di Drigalski ·e Biera:st (siero con bile) ; da· ·r-t>cent·i ricerche sie1nbra c_h e qu·e st'·ultimo n'on presenti 0·l c11n vantaggio i·n conìronto del con1t1ne siero di Loffier. (23)
\
•
-.....=-68
[~..\.N:S-0
IL POLICLI·NICO
• •
,
.XXVI,
FASC. lSJ
' renziali, l1e s uno dei quali ha un valore asso•• POSTA D~OLI ABBONArfl. luto; il loro insieme però perm·ette di arrivare , . . a delle conclusioni pratich e. Vi sono ainzitutto · (1074) Al ·dot~. B. Tul:umello da Recalmuto: . . ..... delle clàfferenze morfologiche : 1 bacilli difterici 0 r Per il TrattaJnentu di raR·azzi eredo-litetic.-: sono generailmente fini, allltngati" disposti in senza ma:nifestazioni i1i atto consigliamo:-ammassi agg1:ovigliati, i _pseudodifterici invece Calomelano in polvere alle dosi giornaliere di SQno dispusbi preferibilruente a palizzata, corti, uno o due centigr., oppt1re fri~:oni quotidiane di massicci, · tozzi. Kolman, Woocly e Mosage, apung~~nto m ercuriale debole (20-40 centigr. pro plicando la classificaziqne morfo.logiçp. d.i Wesdit; sec'o ndo l'età) sen1pre -che non vi s1a dubbjo. hrook e studiìa111do la v!rulenza delle singole forsull'esist•enza della &~filide per la presenza di mame, hanno trovato virulenti il 70 % dei bacilli _granulari, 1il 70 % dei cla-vati, ·i l 42 %· d~i cilin- nifestazioni cli!ll:che \·ere e proprie della infe dr1ci lunghi, mentre l1essuno dei cilindrici corti zione, o di stigmate ·distrofiche proprie alla lue ereditaria o infine per la reazione dcl W assersi è. mostrato virulento .. · Un altro ca!aitere differenziale è la·-:-resiste11za m.ann posi ti.va. } 2° Oirca il Tratta1nento dell'irnpotenza, se que-al Gram, che è maggiore nei pseudodifteric.:, mentre 1 · difterici si decolorano se tenuti per sta è·- legata. soltanto all'età vi è poco da fare ed i comuni afrodisiaci d€bbono essere adoperati con una diecina di minµti in alcool. • molta prudenza. Se si ha rag·ion~ di crederla it1 Anche la ftermentaz~one deg·1i1 zUJCcheni è stata utilizzata, per la diagnosi, in cui può forn·ire rapporto at1che e.on alterazioni locali (uretrite un buon triterio. A tale scopo può essere real- croniche, prostati.te ecc.) o rostituzionali, la cura me11te utile . il terreno dt Costa, Trois.Ler e Dau- sarà diretta contro l 'affezione fondamentale. · • 3° e 4° L'e1ieso.l è un ·vergn~, in c11i la fern1entazione del glucosio si , · buon rimedio antisifili,,, rende y_isibile ·µi .poco tempo. Oltrie · a qu..e1Sto tico. · ' Contro le manifes.taziv11.i dtl p~riodo "terziari~ zucchero, i difterici veri fermentano altresì il · . • sono p~eferibi-li i preparaiti indisciolti di Hg (<'amaltosio ed il 1.evulos1o, mentre sono inattivi sul ·saccarosio, lattosio e ~1a.nnirte. I pseudodifte1~. ci lom·e lano, salicilato di Hg per iniezioni intr;im11inveoe no11 .attaccano n essu11a di queste sostan- scolari), i joduri alcalini a dosi elevate, il 11<>0' l1evt1losio, salvarsan e· le polveri del 'Pollini : questi due- ul7.e : s olo il B1• ci1,tis fe1mienta glucosio, titni preparati vanno usati a preferenza 11.ellc> 1naltooio1e sacc.arosio. . Ai1che questo carat~ere però non è. à.ssoltlto, gravi forµ1e a t ipo nodblo-ulcerante e '11odt1lopoichè, sebbene raramente, esistono pure bacilli :flittenoso (rupia) . • d i.f terici . v-eri. 1e virul~nti, che non fermentano il V. MoNTFA3A:--:o. destrosio, e cosi in~ce esistono bacilli pseudo• difterici \ B. h oagfi, B . fia11id1ls) che fer1n.entru10 (1075) All'abb. 9685 : • i1 destrosio. Un buon trattato italiano per ora (· quello d1 ·Più sicuro è il ~riterio dell'en1olisi, che i difOvio: Ma·nua.le di ocitlistica, 4a· ed. ' Va~ardi, M1· .. terià:. provocano in ·ttn tem~o \•iariabile da tre lano. a sessanta ore, mentre i pseudodifterici sono Co~e tec~ica per la diottrirca è consigliabile i11atti vi sotto ta1e punto di vista. Trombetta : Teoria degli specchi e delle lenti apNei casi molto dubbi, si ricorrerà all'iniezione plicata alla diagnosi dei -vizi di rifrazione. <li ooltura i111 cavie d1 250-300 gr. : con i ceppi c. g. · assai ·virt1le11ti si ~vrà l a n1orte 1n 24-36 ore, con il rep~rto tipico; con qaell.i meno ,·irttlenti si (1076) Al dottor G. Cer. : • Per la puericoltura, Deléarcle, Guide prntiqur a ' ·rà eclema locale e scarsi kuomeni generali , 111e ntre co11 i pseudodifteriai non si noterà alcun de puériciiltiire. fr. 4. F. Alcan, Parigi. . . - Puériciilture et Hy_f?iène infantile. Conferenze: in 2 fenomeno morboso. volumi, fr. 5. Ibidem. Pnò consultare anche: In generale si git1ngerà .ad una rapida diaLa Nipiologia, Rivista trimestrale di tutti gli g11osi, basa11dosi su i caratteri n1orfologici (forstùdi scientifici; sulla prima età, diretta dal proma, gra1111l~zioni po~ari) e cnlti1rali (aspetto del• fessor Qacace, R. U11iversità di Kapoli. le colo11ie, fern1e11tal.io11 e del gluco~·o) ; solo in Per l'idroterapia : Bibliotl1èqt1e de thérapeuticaLc;i cl,incer.tezza si pr(){'ederò. all a ricerca delle qtte. Phy--iothérapie. 'ol. I,-. J. Baillière, Pa: f t>rmentazio11i di altri zuccheri, all'emol isi, alla pro,·a (lella ,·irulenza. In u11 con\.-alescente di· rig.ì. Prezzo fr. 8. :i\Iartinet, 1\ifougeot, ecc. Les agents physiques u suelles. ~Iasson e C.ie. Pacli fterite si ritengono n ece~satf dtte sue.cessi ,.i ri1{gi. s ultati i1eg:ltÌ\'Ì. • .
'
1
I
•
•
•
_.\.
fil.
FILIPPINI .
•
•
•
•
.
[.~NNO XXVI,' FASC. 18]
.
SEZIONE PRATICA
'
...
..
•
\
•
•
CENNI JjJJBLIO(lRAFICJ.
,
(Nonsirecensiscono che i lfòri Psrvènutiindono aiza·Redazio~e).
•
I
cresciute l·e '. difficoltà tecniche, . vi sono anche edit·o ri che lte superan o, pur nel campo de~le edi.:.. zion.i1 scientifiche, ed anche dell.e opere illustrate t Non possiamo che ri peterie ciò eh~ diroemmo i·n qt..este colon.ne due a.uni or sono (sez. pratica·, 1917, fase. 11) : itut:to -sta che 1a solida bontà e il valore del . contenuto con,rinca· gli editori che nessun loro . sacrifiè'io è sproporzio11ato, per of~ frire edizioni chiare e corrette dei trattati nazio- • nali, affinchè - fra .i !suoi emuli d'oltralpe "il libro italiano di medici1n a,' .troppo a luhgo consi'derato il pulcino nero del1la produzione . scientifica ;nazionale, ragglunga quel- fl-0tido . a,1_ venire eh e gli è riservato .
I · F. RADAELI. Diag1iostic:a delle 'YYialattie c1itanee . ' e asa e d.;tr1ce · dott~ Francesoo Valla'I'di, Milano, 191-5). Prezzo L. 15. • Il voto id.a !lloi più v·o lte f.ormulàto su qu·e ste colonne - che, cioè, 11IWia universitaria s.'emancipi d.a l m er@ato librario stra.ui,ero, foggiandosi una propria Letteratut m edica didatii0a orio-i.b nale, completa e . tale a comp.etere tìotito ogni punto di vista con la prç>duzi-o:ite -es tera - va di · giprn~ in giorno divenendo realtà. E tanto più s ignificativo 'è cl1e, proprio nel camtpo de1'la specialità sin ~ui sprovvista d{ opeRUSCA . re · i.talian.e per uso di studio - la dermosifilopatica oggi ~i - noti un galutare e promettenL. A. BoRRADAILE. A ma1iual . of elen·ientar31 zoo:tie risv.e glio. R1 e0ensi vamo qui .mesi ifa un ottimo logy · - Un vo~. in-16 di circa 600 pag. con Compendio di · venereologia .del. Verrotti: oggi, 419 fig. H. Frowde, Hodder e Stoughton edd. il prof. Raidaeli cii prese.llta un trattato di DiaOxford University Pres$. . .J.A)ndra: gnostica delle malattie cutanee, c·h e sosti tuirà Questo non è uno dei soli.ti manuali di zoolocon grande ,-antaggi-0 degli stude11ti e de.g li stug1'. a, che in poche ·centinaia d~ pagine sembr-fLuo diosi <li dermabologia, i ·trat~ti str.a11ieri o queldar fondo alla· ster·m inata m ateria, inentre non le loro miserie voli malecopie, che la fretta di danno che u11a pallida ide3. della scienza zoolo- certi trad11ttori e il 1neroantilismo di cE:rti edi- gica allo studioso · che dopo aver cl1iuso il volutori ci .hanno i.11.f litto sin qui con dèplorevole promie ha solo un confuso ricordo di figure ~chc111adigalità. .tj che e di aride descrizioni. . La dermatologia generale ~ la diagnostica der.:., Qui i111vece la 1zoologia è trattata come t· r('almatologiqa devono costituire, i.n sostanza, la mente, scienza c:oè essenzi~lmente di osse,,·~parte teorica Jondamentale, essenziale dell'insiezione. gnamento, sostituendos1 ormai alla sterile e Vengono cioè scelti alct111i tipi di) animali, i tradiz.iona1é .nosografia si stematica e integranpiù comuni ed i più rappf"ese11ta:tivi, e, }Jasso dosi invece via via con le dimostrazioni pratipasso, vengono descritti in quanto riguarda la che di clinica e . di Jaboratorio : qmes.to ·h a comloro morfolog·ia esterna, l 'anatom:a, l'istologia , la preso l'Autore~ che ha dato perciò al s uo podefisiol0gia . La struttura o ie condizioni di ' ·ita roso volume un indirizzo pra:tico, direi oggetdi ciascun· animale _offrono l'occasione per esportivo, assai più che 11on sie. in quelli del Camre i problemi di biolog'ia genera}~; così dallo pana, del Miibelli, del Phili ppson; evitando ;t.u t- . studio dell'Idra si risale a ·quello dell'i11divi\:lu,a tavia la farragine di cognizioni teoriche ~ di va- . lità, da queJlo degli asc~ridi al ,parassitis1110. In rietà patologiche onde rè reso inadat:to allo s tucapitoli a parte vengono studiati l.'embriolQgia 1 dio scolastico :il Précis de l D:arier, per .no11 dire la Sl:sten1atica, l'evolttzione, la posizione dello ~he d'uno fra .g li ottimi ili1 b ri della specialità. animale ·n ·el mondo. L'ulb.ma parte contiene clt·Jle Eppure, nel trattato del Radaeli' nulla è preter- indicazioni realmente pratkhe sul 1nodo di &tu.messo di quanto· la scienza moderna ha positidiare gli ani.m ali, di disseccarli, di prepar~rli. vamente assodato nel -campo della morfologia e Come qui è. esposta .la zoologia, noi ' 1orrem1U<? della diagnostica clinica delle i:nalattie ou.tanee. che fosse insegna:ta nelle scuole, non inutile eserEcco perchè questo volume, schiettam-e.n te pr~cizio mnemonico da una sterile cattedra, ma paltico in ogni sua pagina, frutto di profonda eru- pitante fe11omeno d;: Yita. dizione e di solida esperienza, vuòl essère racIl volume è a.l tresì utile ·per i inedici che stancomandato ai coll.eghi, anche non .spec~listi, co110 nei labor3:tor1, per le chiare descrizioni aname il trattato indubbiamente mi·g liore fra quanti tomiche dei più comu11i animali d'esperimento. ne possedia.iµo sul['argomento. fil . • f1I e1 .rallegrarci· che esso sia _opf7:a d'un éo.nna. zionale, dobbiamo con rincrescimento constatare Nel fase . 16, a pag. 490, col . destra, linea 21a,. che la·ai.sa e·ditrice non abbia saputo presentarlo leggere « emorroidi interne ». . con p·i ù degna veste. Se in questi tempi sono I
•
I
•
.,
•
--
•
•
•
•
,
• • \
•
• •
•
•
..
(25)
• •
• •
-
I
'
•
•
•
•
'
570
IL POLICLIKICO
( ....\NNO
•
XX\'I:
FASC.
1Sj
• •
.. NEL·LA VIT:A . PROFES.S IQNALE. 3~ ·
Cronaca del movimenio professionale. •
Eleziioni del Consiglio Federale. 40. Eventuali . Gli Ordini pC&>tranno inviare al oott. Arturo Secalrieri in Lendinara (prov. di Rovigo) n~n J?iiù ta~di del ro maggio .p. ,-. nuo,ri argomenti da so~topon·e alla discussione del Congresso. Detti a.rgomehti sara:nno esaminati prima dal · . Consiglio federa1e e se da esso accettati ' saranno . P?rtati all'as~embl,ea, senza però, causa 11a ristrettezza del tempo, stamparli in altro programma dg sped!i-si agli or.dini. · Si avverte c he gli Ordini che non saranno in • regola 4i pagamento .del contributo 1918, non potranno - ess~re rappresentatli1 al Congresso e pr1e:llder parte alle discussioni e ' 'otazioni.
Congress·o deg11 Ordini dei Medici d' Italia. • . Kei giorni 20-21-22 maggio 1919, alle ore 9 antin1er., sGno conv<>cate in Roma tForo Tra1ano, l, s.ec.le clell >-Qrd.i11e dei :ìVIedici) le Rapprese11tanze <l,egli Orcù:ni d'Italia per deliberai~~ sul -suguente programma: r. Comunicazioni · 1'.lel Consig·lio. 2-26, come dal programma ,precedente, già pt1bblicato nel fase. r2, a pag. 373. • 27. Modifica p er le condotte mediche (Ordì.n e <li Salerno). · 28. Creazione di un or~anis1110 auton~o çlella • . sa1ultà pubblica, totalmente sottratto agli influssi Congr~sso dei sanit~ri addetti alla vigilanza igienica. . <le1la politica (Ordine : di Torino). · L'assemblea. generale della Federazione fra i 29. Modificazione dell'art. 3 della legge susaruitari addetti alla ,-igi1'anza igùien.ica è ronvo. ,g li Ordini dei Sanitari (Ordine Torino). . . ca~ ':n Roma per i giorni 23-24 magg.io ·1919 30. Attmento del numero dei Cons:iglieri. di presso la sed~ dell'()rdin·e dei :n1edi,ci, piazza .a1nmi.nristrazione degli Ordini proporzionalmente .Foro 'I:raianò, I . .al numero degli iscritti (Ordine Torino) . ' .' Sono stati con·vocati anche i. soci de11 'Associa• 31. Aumento dei membri elettivi dei consessi zìone nazionale dei s~nitari addetti all'ufficio di .co11sult~vi fino alla metà del quantitativo da cui •igiene, ·]a quale fa parte della Federazione e t~rrà so110 costituitii (Ordi'ne l'orino). il 23 m aggio, alle ore 9, nèlla sede dell'Ordine 32. Isti~uzione ·di u n vice-presidente deln 'Ordei medici, una' propriia adunanza, salvo a par<li t~· allo scopo di ottenere una rappresentanza tecipare p·oi al1l'assem·b.lea federa1.e . indetta per il co11tinua dell'En~ presso . le pubbliche i\utorità 23 e 24 m·a ggio. (Ordine Torino). Sono pure in,Tiitati all 'assemblea · federale gli 33. Modificazione degli arit~coli regolamenufficiali sanitari liberi esercenti, i qttali terranno tar.il niguardanti le punizioni dis6iplinari , speinoltre ,ai parte una propria adunanza, per la ~ip.lmente per qu~nto riguarda la sospensione quale i.1 presidente A. Grassi ha diretto uno spedell' esercizio professiona~e, la cui t·r rogazione ciale in ' 1 i11:0. · dovrebbe essere mes,sa in rap1porto con la sos pensione dJerivan.te da. condanna penale (Ordine Ordine. del medici della provincia di Napoli. • 'forino) . Ha avuto luogo un'assemblea dell'Ordine. Dopo 34. Revisione della Legge sugli infortuni del l'esposizione morale fatta dal consigliere. segrela \·oro e s ua codificazione al problema globale tario, furono affrontate vari.e questioni d 'intedelle assicurazioni s~ciali (Ordine Torino) . resse di classe, fra cuii. quella· riflette11te la que35. Fondazione di una Cassa Pensioni di stione ospedaliera, dii cui il Consiglio dell '0rdine Stato con assicurazioni contro le màJattie e dicon· apposita Con1111issione aveva jn precedenza ~grazi~ nell'esercizio professionale, I 'invalidità e · ampiamente discusso. Fu appro,-ato il seguente 1a disoccupazione (Ordine Torino). 36. Tra le Potenze dell'Intesa o della Lega ordine del giorno : « L'A-ssembliea, considerato che è dir itto di Na<lelle Nazioni sia posta la rociprocità di trattapoli, capitale del ~Iezzogiorno ie sede di una n1en~ del diploma mediro prof.essionale (Ordine scuola ·medica d1 tradizioni g·loriose, a,·ere un "fori110). Ospedale rispondente a i nuovi hisogni d~ll 'as. 37. Obbligo dello Stato di trattenere sotto sistenza pubbl1ica, in piiena armonia con le esile rur.m.ti. ed 1.n 'Sedi universitarie quei colleghi che, • genze sci.e11tifi.che moderne; • laureatisi durante la guerra, domandino di conconsiderato che altre città del Regno, come ti11uare nel seryizio militare per tempo deterRoma, Bologna, Pisa, ecc., hanno ottenuto lar111inaito (Ord·ine Torino)_. 38. Riformra della Cassa Pensioni dei Sani- gamente dallo Stato i lnezzi per ]a rinnovazio11e di ''ecchi ospedali e costruzio11e di ntto,·i l RtitHri (Ordine Torino). • 1
11
'
1
1
1
•
••
•
I
1
•
0
•
( 26)
•
t
•
•
•
•
(ANNO XXVI,. FASC. 18]
SEZIONE PRATICA I
... .
•
.
57I
. . 1~ ' . tubi ospedaili;erii ~ fa voti che "il (;.o\'erno , con il vata anche dalljobbl1go di 1red1g.ere le relazioni, largo contributo del Dai:co . dr Napoli; ed ~ .sus- .sott.O p,e na di gr<;Lv1 .a1nmien de. si di della Provincia e del Comune, integri la I presenti deliberaro110 · di iniz;:are e promuosomma neoessaTia per la costtt1zio11e e funzi1onavere una larga a.gitazione f:tta iii coll1e ghi di Italia , mento di un osp.edale moderno ii1 area ·presso il che induca alla cori-ez,ione delia ·suddetta legg·e. l:)olicli n~co. e per la bo11ifica dei vecchi ospedali ~i feoe.ro voti ànchJ .·p er. l '2:'u~e:ito dell,e irricit tadini ; ' . sone ta:r1ffe delle per1z1e giud1ziar11e. , ritiene che la gestione dci loca(li improvviUna nuova adunanza . de11'.~ssociazione sì terr à sati come ospedali già utilizzati durante la guer- fra breve nel grandioso Sanatorio Antituberco· ra, nori rtisponda ia ' sani princi pì dell 'assistenza lare e -Istituto Ortépedico p '~riccia . • p11bblica, e possa rappresentare un modo come . • sopire definitivamente la ·vera soluzione del prou ftleìo di collocamento 'pel medici condotti. blema ospedali·e ro, diiSp·erdendo cesp~ti cospicui, La · Sez,ioue Veronese. dell'Associazione Naz.io. pi·ù .r azionalmente impiegabili ; . naJe dei n:~~dici condot~:, allo scopo di facilitare inv.:ta le _<\.m1ninistrazioni ospedaliJere della il collocamento · dei medici s'tt pp lenti •nellé con·città a risolvere rapidamente le questioni relative dotte, ha costituito un Ufficio di colldcamento, ru migliorame nti .ec.onomici d1ei medici qi ospe- con sede presso l 'Ordi ii:e dei 111edicri, , Stradone dali, che solo a Nap·oLi. sono retribu}ti in misura Scipione Maffei, IO, Verona. A questo Ufficòo poirrisoria a tt1tti nota, per.chè sola111etite così sarà trann:o g li interessati rivolgere domanda; co.lle possi bi1'e addi Yeni re alla unicità del mandato » . indi1caziqni del caso, accompagnandola con la • quota cl!_i lire 10, che 'pei soci d·e ll'A. Naz. M . C . , • I mèdiei .. . . condotti del Lazio. . è ridotta a lire 5.
t
/
•
4
\
, I medici condotti e.lei Castelli Romani hann0 tenuto in _t\)bat10 ttn'~dunanza per la rlcostruAMMINISTRAZIONE SANITARIA. zione della Associazione div~nuta inattiva ih1 conNorme pèr la concessione di sussidi alle seguenza della guerra e per concretare :i « de~i Colonie scolasti..che, Scv.ole all'aperto, ecc. · derat~ » delft,a classé in riguardo a lle esigenze · morali ed economiche del presente periodo. Il" lVIinistero dell ''Ipt~r119, Direzione G:e-n. della " r1 p1iesidente dott. Sbrozzi comn1emorò i colSanità Pubblica, ed il Minislero dell'Istruzione 1eg}li d~funti dottori Altieri, Oampf:Lgnoti!, Guira , Pubblica, Direz. Gen. delle S~uole .prin1arie e poC'avaoeppt, Frezza. polari, · inc aggiano e sussid~iano le istituzioni, I dottori March·etti .e Stagrii proposero - ~ la che intendo provvedere al tinvigorimento del proposta fu accolta all'unam~mità - la forma-. fanciullo , p, r mezzo della vita all 'arìa libera, zione di un Sindai0ato fra i \rari dipendenti ·dei , del~lé cure .Climatiche o balneani. ·" Com.unii, a fine di reclamare quei m igliorarp.enti Sono considerate istiitu zio,n i di tal genere : lie economfrci e giurldici 'c he sono resi impelJefiti colonie temporanee· o permanen~i di spiaggia, di per le attuali esigenze, e che l'igna,v ia d.el Go- . campag~a o dli; •t;nonte p er fanci:ulli deboli; quell~ verno e delle Amministrazioni Jocali rende tut- per predi·sposti alla tubercolosi ; quellè per bimbi tavia desid;er abili. Fu deferito al presidente il malarici; le s~azioni eli-0terapich~, i ricreatori mandiaito di organizzare ·ia detto Sindacato, ad-· e~i vi all'aria. libera, i çampi di giuoco, l1e scuole • dlivenendosi ad accordi con i Sodalizi interes- all'aperto e simili. , sati. Il c0-noorso dello Stato potrà essere dato sia Si procedette poi alla e.lezione delle nuove cacon la roncessiòne di teude, materiale lettereccio ' rrche ;' risultarono riel etti : a presidente il dottor ,e materiale di arredam1e nto, sia con sussidi in Sprozzi; a segretario il do~. Marchetti; ar con~i - .. denaro, per Ì'acquisto di padiglioni, baracc,he, J:cc . g lieri i medici Battistini, Bellagamba, Galia ni' e pel funzionamento delle istituzioni stesse. Le ~ Stagni. Si deli·b erò :tJi fare pressioni per l'abodomande riela tive dovranno essere i.n viate ad uno 11.z ione della condott a piena e di riservare al dei due Ministeri predetti , secondo la natura del• Sinc:LaJCato lo stabilire la ·1nis ura Jninima degli l 'isb~tuzione , pel. ti:am~te del Prefetto o del Pro, stipendi. · '~editore agli studi, 1ed indicheranno: il titolo delIl dott. Mar-chetti nichiamò l 'atte11zione de~ 1'Qpera, i fini che essa si propone di raggiun- • ger:e, iJ mezzi d~ cui dispo11e, il numero· degli ~olLeghi s ulla gravità dei dispositivi de.Ila legge alunn.ii. da beneficare, il luogo e la durata della ·Ciuffelli sulle assicÙraziòni dei l avoratori dei ·per I 'acquisto di padiglioni, campi, che con$acra .e codiifìca lo sfruttamento ' cura. Le domande . baracche, ~.' sàra11no inviate al lVlinìstero della. deìl '-0pera del medico condot to; la quale infatti, secondo l a legge, d.~,re essere g ratuita,, e aggra- J>ubblica Istruzione, Direzioné Gener: dell'Istru(27) I
~
'
1
'
I
.I
•
•
•
•
-
•
•
•
•
572
..
•
•
IL POLICLiì\ICO
•
•
zio11e pt'imaria, aggiti?-g·e11do i disegni ed il pre\'entivo cti. spesa. • Sarà data La preferenza 11e1la.. concessione dei st1ssi1d i all1e Istituzioni che soddisfino ai seguenti requisiti. : a) Accolgano fanciulli dai 6 ai 12 anni di età, in seg.u ito a visita n1edica pèr scegliere i più bi1Sognosi di cura ed accertare che nes'Suno d.i questi si·a in condizione da diffondere malattie .. trasmissibili. ·b) _t\.ssicurino 1'osservanza delle norme igie~ niche riguardo a:i locali ed ai :ftiequentanti, ed un 'adatta · alimentazione. e) Provvedano convenienten1ente alla v ..g1.. _ lanza .sanitaria. d) Affidino !i fat;le~ulli ad insegnanti o ad altro pèrsonale. ,adatto a curarne l'edùcazione .e pOiSS1iblilmente ~'istruzione nei ·1 imiti p.èrmessr dalle .condizionii di saJUlte. ,. e) Prolunghino la presenza degli am1nessi pe1 tempo necessa·r io ad otten-ere i benefici che si promettono. Il Ministero dell 'lnterno e ..quello dell 'Istruiione pubblica faranno v.igi-lar1e dal Medico Prov·i'nciale e .dal R. Provveditore agti studi il funzionamento delle Istituzioni sussidiate.
purchè corrispondano a determinate condi2io11i minime igienico-didatti~he, quali sono stabi1ite dalla 13-· Commissione di igiiene sco1astica e pedagogica e ohe saranno comun~ate a suo trempo. Invito perta,nto le SS. LL. a svolgere, di accordo coi RR. Provve ditori agl~ Studi e per mezzo degli organi -dipendenti, Sindaci, ufficia~i sanitari, patronati s~olastici, ~stituzioni di benefioenza, ecc., la più larga opera dli. propaganda, perchè vengano risvegliate \le iniz.iati ve locali; nieii sing~li Corilunri. A facilitare il .comp~to della prima organizzàzione, saranno forniti, quando ne sia fiatta ri:chiesta .a questo l\1inistero od a quello . d.ell 'Is·t tuzione Pubblica, gli Statuti e gli Qrd~11amenti di alcune istituzioni del genere, che già hanno raccolto l'esperienza di numerosi anni di fun~ionamènto, pur rilevand~ però che le nuove org·anizza11'.oni dovranno tener conto delle condi~ zioni e de1le esigenze della }Qcalità, per cui vengono preordinate, e adattars'i a queste. Speciale attività dovrà esser.e portata nei Comuru dove meno facilmente si determinano Le iruziative, mentre si può presumere che più proficuor~esca lo svolg1mento di esse. Si cita, a ragii10ne ' di esempio, la special1e importanza di raccogliere i bimbi di Comt1ni ruraLi che s~ano in zo11e malariche ed allontanarl~ temporaneamente, durante · Il Ministro dell ~Interno ha dllamato la. seguen' ii periodo estivo, dalle zone dove suole avv·enire .. te circolare ai signori Pnefetti .: la inf.ezione, per portarli ai monti od al mare . «Le SS. LL. conoscono quale importanza a·fibiaUgualmente utile potrà riuscire, sebbene riui altro. no per là salute fisica e _,m orale e. pe~ lo sviluppo modo, j[ condurre d~rante 1'est at·e i bambini di dei batnbini tutte le istituzioni sussidiarie della città ;in località di ca.m pagna prossime all'abitato, scuola che si propongono di far lorO-godere i\1 se non si ha la possibilità di fruire di vere co1 più amp:iia.mente possibile .1i benefici dell'aria lilonie di spiaggia o di montagna. bera e del sole. Tali sono le scuote\ aill 'aperto, i Nè çleve airestare la difficoltà che può derivare dopo-scuola ed i ricreator1 in campag!!a, le coda deficenzai d:i locali opportuni, poichè le condilonie estive marine e montanine ed altre istituzdloni del no.stro clima estivo permettono fa.cilzioni del genère, che possono essere destinate sia m ente di sopperirvi con mezzi di all·o ggio pro,·ad educare e :riisanare contemporaneamente bam\risorio : tende, b.aracc11e, per i quali possono anbini in.fermi o predisposti a speciali malattie, sia c~e farsi eventuali proposte ai due Minister.i1 prea ricondurre nel primiti:vo benessere l1ambini in- · detti . deboliti duranj:ie .i [ periodo ~colastioo per cause Gradiirò pertanto dii ~sere informato intorno ·varie, fra cui son· da rioordaire pure le condizioni a ll'atti·vità svolta in questo campo, col propositodisagiate delle rispettive famiglie. di incoraggiare in ognd.1 ma1li~ra ~d ~ntegrare, Istituzioni con queste varie finalità sono sorte dove sarà necessario, ques~e iniziative volt-e a da lungo tempo .e prosperano in varie città d~ · sollievo e beneficio dell'infanzia». Italia, curate con amore da persone che ,.i si sono dedicate con ammirevole abnegazione. Pure esse sono restate limitate ad a1cune regioni, menRISPOSTE A QUESITI E A DOMANDE. tre le condizilQili del nostro clima, sui monti, ·nelle (7745) Medico di opera Pia - Licenziametito. campagne ed al mare, renderebbero age,1 ole estendere egt1ali benefici a tutti ii bimbi, che ne tro- _D ott. A. G. da :rvr. La legge non garantisce la stabilità ai medici ospedaù:eri, tranne nel caso \•erebbero grandissimo gliovamento. Per intensificare queste iniziati'\'e, e diffonderle che facciano ordinario servizio di condotta. Non do,·e mancano, questo Minist.ero ha preso accordi essendo,·i aJicun presidio legale contro il prea11col 1\1.i'l'listero dell'Istruzione Pubblica nell 'inten- nunziato licenziamento, che trova la. sua base dimento di incoraggiare ed aiutare in equa mi- legittima nella disposizione del regolamento cost1ra le istituzioni, che sorgano in questo campo, s ti in vigore con cui $i dichiara che tutti i cli1
•
•
(28) •
•
• •
• •
• •
{--\.NNO
XXVI, FASC. 18]
SEZIONE 'pRATICA
,, •
••
,
'573
·-
•
pendenti della Pia opera sono amovibili, non vi a scavalco ché presta ser·vizio da sei mesi in un li.a 1motivo a · rìoorrete nel caso che i1 detto l~ Comune, cadendo ammalato e cessando dal sercenz·i iamento effiettivamenle s i V!etifi.0asse. Per v-izio per tre mesi non ha diritto a ricevere lo , 11onna si ~erte che .t utti i concorsi sono an'- stipendio per i tre mesi di _mala·ttia com•e lo . cora sospesi. riceverebbe ril niedioo condotto titolare ed effet(7746) Indennità caro-viveri. - Dottor L. S. tivo. Non ,·pereependo nel ,Comune, ove è titoda M. S. L . - Con D. _L. del 9 marzo pp., n: 338, lar1e stabile, ·stipendio stt:peri•ore a.Jtle lire 4500 l u IC'on0essa a ' tutti gli impiegati comunali, comha diritto · di ricevere da esso la indennità .caropresi i medici condotti, la i'n dennità ca,_-o-viviv1eri nello intero ammont~re di 1ire 24 men'veri a d.e correre dal I 0 gennaio 1919 nella mi- sili pel 1917-918 perchè presso gli altri Comuni .sum di lire lOO mensili per gl~ ammogliati e ·di _ presta servizio temporaneo e p'recario. 11 relire 65 per i celibi, oltre centesimi 85 al giorno cente D. L. del 9 marzo ultimo pone ·c ome conper .ogni figlio minorenne ed a carico 'oltre i dizione a11a p ercezione· della indennità caro-v~ primi tre. Si avverte che l'ammontare di tali veri quella che il suo a.m montare non supera. lo indenniità non può mai superare quello dello stistipend.io, .che !-'impiegato p.e rcepisce. Nel vaJtipendio, . d·~ cui gode 1'impiegato. Nel caso che tare tale stipendio si calcolano tutti gli elementi il Comune non provveda al sollecito pagamento che valgano ad accrescerne l'ammontare , come di quanto Le è dovuto potrà ricorrere .alla G. gli aumenti ottenuti per il D. 'L. del febbraio P . A ., per la emissione del relativo mandato dii 1918 e quelli • p.erio.~ilci sessennali. Non si calcoufficio trattandosi di una spesa obbligatoria. · lano gli assegni che si percepiscono per serv·izio (7747). lnden11ità caro-vi11eri. - Dottor G. D~ . a scavalco che eventualmente si .Prresti in altri Comuni. Doctor J1J STITlA . . F . da V. - Con D . .L. del 26 luglio 1917, n. I181, ft1 dichiarata obbligatoria pei Comuni la spesa per la indennità caro-vi ,-.e11i ai propri impiegati Corsi d'integrazione. - Il cc Policlinico », sez. a, decorrere dal I 0 ,l uglio 1917 e nella propor- pmticà, (fase .. 14) ha ripo.r tato il decreto luogozione di lire 24 m ensili per quelli provvisti di ·ten·enziale con cui sono istitu;iti i corsi d'1nte-· stipendio da lir.e 1500 a lire 4500. grazione per gli studenti in medicina in servizio Con D. L. del 9 marzo ultimo, n. 338, fu estesa militare e per i laureat i durante il periodo ·èli • :tale indennità caro-vi veri a tutti gli impiegati ·guerra. comunali, qualunque stipendio percepissero, Il 1° .co:tso d ':inbeg·razione· ~ 1già oominciato in nellai misura di lir1e roo mensili,· se ammogliati · molte università. Per essere ammesso basta far e di li'r.e 65 se celibi, oltre cent. ss' al g,:orno istanza alla segreteria ·aell'Università e domai1per ciascun figlio minore convivente ed ~ carico, dare .alle ·CQmpeteuti .a utorità militar1 l'esonero ,· oltrre i primi tre. T..('ammontare di tali indennità riiahtiamando il dec:neto 1ubgotenenziale stesso non potrà mai eccedere quello dello stipend·:o (inserito nel n. 341 della racoolta. uf?ciale delle di. cui 'l'i·m piegato ·è pro·vvisto. La d.ecor~enza leggi e dei decreti del Regno). t. p-. d\ tale. nuova ,e m aggi<.?re indennità fu fìsisata .a!l 1° gennaio 1919. CONDOTTE E CONCORSI. (7748) A u11iento sesse1inaLe. - Dottor L. P . da Mediico, pratica ospitali.ei:.a e condotta, t:es:tè P. d' A . Come per gli impiegati governativi an- congedato, desidera buon interinato pr~fer~b:l che per gl~ impiegatì comunali, 1: successi-yi aumeilte Italia settentrionale o centrai.le. Inc1:nzmenti sessennali non vanno calco.lati sullo sti- zar1e offerte : d10tt. Alberto A v·erini, viale Filopendio inizia le ma bensl su quello ·già accre- panti, n . 6. Bologna. M1e dico ch;rurgo l.aureat? ;n ella R. U:ni.versità sciuto dal precedente o precedenti sessenni . · di Roma con ottima prat1ça con.d otta , di os~ (7749) Pensiorie - Do1nanda p er La Liquidazio- dali e clinica, con diploma ufficiale. s~nitai:i?' ec·ne. - Dottor C. T . da P .,· di S. - I . .a dom~nda c~ll,eriti l!eq.uiS"it~, esonerat·o ,servizio mj.11tare, ne. - Dottor C . T. da P. di S. La domanda cerca buon interi.n ato. Rivolo-ersi al.l'avv. Remo Pozzi, via Federico per la liqundazione della, pensione deve essere ·C esi, 44, Roma. , stesa su carta d<I; bollo di lire 2 e deve essere Rendendosi ,,acante co~dotta medica. Cann~ro inviata, munita dei · documenti pres~rit~i, allo · (Lago l\1aggiore), accettansi off~rt·e . Scrivere sinufficio sanitario provinciale, senza ad~urre al- daco. cun specilale motivo ma richiedendo puramente e semplicemente l a liquidazione in proprio faNOMINE, PBOMOZIONI, ONORIFICENZE. vor,e della pension·e che .Le sp·etrta · in omaggio Il dottor Éuge~io . De ~Iarc~, da Pedi,•igliano alle vigenti norme di legge e di regQliamento. (Cosenza) , capitano medico . di: co~p1emento,~ è stato insignito della croce di cav~l.ier<: della Co(7750) Infermità deL. medico condo~to .- As.se.. g?ii. _ Dottor' L . G . da A . - Il medico intenno rona d'Italia e deila croce al merito di guerra.
'
1
1
1
I
•
,
o,
(a9) •
•
..
•
•
'
•
•
•
'
,
574
IL POLICLINICO
.•
~
•
. •
ffOTIZIE DIVERSE. L'Ospedale della Vittoria. · . Il 28 u. s. è istata P<?Sta solenneme°:te la prima. pietra al nuovo grandioso ospedale di Roma rin. titolato aùla Vittoria. Alla cerimonia intervennero i SovrQni., molti ministri, sottosegretari, deputati, senatori, il sindaco, i presidenti della Depu'tazioi1e e della Giunta provinc:ale e molte altre autorità. Pronunzriarono discorsi di circostanza il commendator Lusig noli, presidente delia Commissione ospedaliera, e il ministro della P. I. on. Ber-enini per il Governo. Sulla pietra venne incisa q_uesta epigrafe : .
VICTOR EI\f MANUEL III REX ITALIAE LAPIDEM AUSPICALEM 90 ~OSOCOMII A VICTORIA EXCiTXNDl SOLLE?\1Nl P.ITV STATVIT "" III! KAL . MAfAS ANNO ?vlCMXIX.
•
e
Entro la pietra ,-enne inclusa una pergamena firmata dal Consiglio d'amministrazione e dai present.i•.
(ANNO
XX\-I,
FASC. 18J
Il p adig lion e per gli infermi è stato studiaito oon la nlaggiore cura in tutti i particolar.i e pre_sen~ va~taggi i1o~e'·<?i:tissimi su i tipi adottati _nei. . van ospedali, 1n modo che può rite11ersi un Yero modello . Oltre alle corsie , .,i sara nno varie camer~ d'iso~amento. per i 1:11alati g·ravi, sp aziose sale per il soggiorno dei · malati convalescenti e ampie terrazze per la cura elioterapica. · La. grande oper.a, che il Consiglio di amministraZlone ha voilt1to iniziare subito nonosta11te l 'al.to cos~o attual ~ della 1U1ano d 'op~ra e del mat enale d1 costruzione, sarà condotta a t ermine in un tempo relativamente bre\·e.
Società Italiana di genetica ed eugenica. ~cl
riinnovamento sciet1tifico ed economico del nostro paese non poteva mancare il ·contributo not~vole che può ' 'enire dagli studi sulla evol uz1one _e sullo sviluppo degli esseri organizzati. Le leggi che g~vernano la 11produzione nel regno , -egetale ed arumale ba11no un o-rande valore per sè, J?a sono .di s~1p~en10 interes~e nel campo econom1eo per il lllilgl1oramento di alcuni caratteri delle razze tn<:glio sfruttabili e portano anche nel campo sociale nu o,·i indirizzi per la protezione e il perfez :o11amento della razza umana.. Ld s\udjo del1 'ereditarietà è; per noi 111edici1 sopratutto argomento antico, ma sempre nuovo font e di conoscenze e di applicazioni contjinue : Ogni c~tegor!a d i medici ha i 11t~resse Ì!l questo ~;enere cli. studi ed _è da au~r~si che v1 prenda parte a tt1\ra con rtcer che cltnt che e statistiche. Una felice con,·ergen za di forze assicura un prospero av,·e11ire alla Società , ora costi•tuita, poich è essa comprende ct1ltori cli sci,~ 11ze 11aturali, di scie nze mediche e di SC':enze sociali. Il }?residente prof. Pestalozza, ch e molto h a contnbuito a riunire le varie energie, che nel nostro paese possono cooperare in questo nuovo ramo di studi già fiorente all ·~stero, saprà dare forte e originale imp11lso alla Soci1età costituit asi con uomini di pro1nettente preparazione e e.l i ·sp :rito alacre.
~ . Lò studio del progetto è s tato fatto sulla g uida eh un programma formulato . da una Commissione di medici e di "ingegneri, della quale face,Tano par.te i professori Badaloni , Bastianellò, Borromeo, Ferretti, Marchesi, Sforza e Torti e gli ingegneri Benti,·enga, Galaissi e Graziol\. Il progetto è st ato compilato dall'ing . Domenico Caterina , capo dell'ufficio tecnico dell'Istituto di Santo $pi:rito. Il nuovo ospe dale sorgerà a Monteverde, nella località denomiinata « Vigna S. Carlo J\ , a- circa 1nezzo chilometro dalla nuo,·a stazione di Trastevere. O.ccuperà la parte più alta dell'area, costituita da un vastissimo terrazzo, dell' estens ione di circa 200, 000 mq., più ampio, cioè, del Policlinico,· Da quai1unque punto del terrazzo in pa1:ola, che è sopraelevato di 25 metri tanto sul piazzale della st azione quanto sulla via Por- Per le pensioni di guerra. t~ense, si. gode in ogni direzione una splenddrla Nei giorni 14 e 15 aprile si tenne a Roma il vtsta. • Il nosocomio nel periodo iniziale avrà la ca- III Congresso Nazionale per le pensioni di guerra. pacità .di 1000 letti ed in seguito potrà conte- Vi parteciparono numerasi presjdent~ e segretairi dregli Uffici Provinciali' Pensioni e alcuni medici. nerne fino a 1500. · Si approvarono varie proposte tra cui le seSecondo ~l progetto, 1'. entrata princ~pale porta ad un ampio piazzale :int:orno al quale sono di'- guenti : che venga riformato il D. L. 28 luglio sposti i tre :edifioi destinati ad avere rapporti 1918 affidando alla Sezioire Medica de~l'Ufficio col pubblico e precisamente : l. la d.iìrezione am- · Provinciale Pensio1'1t l!assegnazione alle varie ea=minis trati va; 2. til pronto soccorso e il deposito tegoriie dei mutilati invalidi; che la pensione . infermi (acaetrt:azivne ed ossierva2'Jione dei malàti); privilegiata di guerra debba assumere carattere 3. ambulatori e rieparti radiologico e :fìsio-tera- di risarcimento del danno economico; che venga pico. V1 sono, poi, nove padiglioni per ntnfenni : accolto con prudenza il pri'llcipio della capitalizcinque per medicina e quattro per chirurgàa, non- ~ione _d elle F'·ensioni; che il regime de lle penchè due padiglioni per le specialità (malattie de- slioni privilegiate sia esteso ai. mutilati, agl'invalidi e ai1e famiglie dei militari' morti delle g1li occhi, della gola, dell'orecchio e del naso). Verso ponente una zona tdH circa 20,000 mq. sarà terre redenté. • sitemata a ~ineta e dalla parte opposta, verso la f·errovia, alltìineati, sorgeranno ~ fabbricati di ser- Rivista Internazionale della Croee Rossa. vizio (laboratori e fqrmacia, cuciltla e dispensa1 Per rafforzar.e i vincoli esistenti tra le vanie lavanderia e guardaroba, .ecc.) . · Croe~ Ros5e e coorùinare i loro sforzi, il CoTutti t fabbricati sono indipendenti e circondati da ampi g.iardini.. I trasporti si effettueran- rni tato Internazionale della Crooe Rossa ha deno •all'aperto con adatt~ veicòli a trazione mec- ciso di dare maggior pubblicità al resoconto della sua attiviità. Il 1Julleti1i lnternationaL, trime-:cainica. , •
I
**
..
(
(30)
..
•
'
•
..
..
•
[ANNO
XXVI,
FASC.
•
18]
•
. strale~ che da 4.© anni rende note lè relazioni dei Co tpitati centrali delle Croci Rosse, div~ terà lit<ensile; oltre alla par.t e ufficiale, comprenderà le comunic.aV.oni d>ogni sede e pubbli,cherà a.rtico1i firmati s u ·arg·omentil relativi all'assistenza , d 'intt=:resse generale·: in questi articoli ognuno potrà 11iberamente esporre il _suo. punto di vista, d·e nunciare ingJ.u stizie o a·vanzare reclami e protest e . Vi si riser verà il posto più i:mporlante agli stu,li eo1nparativi o d.i sintesi ed a lle discussioni di massima. · Il Bulletin diventerà la « Revu e Internationale. de la Croix Rouge >> . . · Il Comitato Internazionale nu•t re fiducia di potere i'll tal modo appianar~ · la via a prossù:ue· conferenze internazionali d,el1a Croce Rossa e ciò in ' un avvenire cpe si a ugura prossimo. Queste conferenze riunirebbero dli nuo·vo i rapp resentanti di tutte le nazioni. . •
•
La grazià a Tullio Murrl. Con recente decreto I.,uogotenenziale, Tullio Mun1i è stat;o graziato insiem e ad altri condani1ati, che sono stati ritenuti meritev0li d1 per.. d10no . per il loro contegno durante gli a nni· di pena. Tutti i sup~rstiti fra i condannati di Tosono ora pe- grazia sovrana in libertà. È l'iepilogo di una gra nde tragedia, il cui patQS ha avuto vibrazioni ma.i rag·giunte a nche p~r l'?incertezza e l'oscurità in cui fu ed è tuttora avvolta. · I medici .italiani, in molte occasioni manifestarono il voto che il dolote del g ra nde clinico di Bol0gna fosse plàcato, no11 possono n-0n compiacersi dell ,atto di cle1nen za che ridà .p ace ad un . uomo, il quale anche tra i tormenti di un'ang psoia indicibile· ha saputo onorare il nostro paese con 1'assiduità d.el lavoro, ·con l a luoe dell'ingegno. '
•
L'epidemia vaiuolosa a Bari; I
•
..
· Il vaiuolo, ch e in ·molte parti d'Itaariia h a dato luogo a. fooolai circoscritti," a Bari ha determinato una grave epidemia . · La maggior· pairte dei colpiti oono bambini al di sotto. di 6-7 a nni. . Risulta che in quiesti ulti·nl..i t empi ril servizio delle vaccinazioni era stato trascurato in questa città. · Alcu~e abitudi.ni della po1»olazio~e concorrono a diffonderie il male. Un manifesto de! Commissario prefettizio dice lettera lmente: «'Non .si .aprono le porte ai medici, si,,..naseondono i · bambini sulle terrazze, nelle case. « Non ·si denunziano i morti per potere ins.cenare la solita festa in famiglilia, vestendo pom-. posam~nte i cadaveri, circondandoli di.1 ceri e di :6.ori, ricoprendoli di confetti, e lasciando che i bambini del vticnato accorrano a tale festa, e raccolgano ~ c1onfettii. sparsi sul letto di morte ed infettati'. E poi si trova modo di '11.on obbedire agli ordini imp.a rtiti, col disporre cor-teti·, facendo trasportare i ·morti sulle spalle ». ·
•
•
.
-
La -vita seientifica di Romeo Fusari.
Rom·eo Fusarj, morto in Tori110 il 20 marzo u. s., già rettore di quella Uruversità, professore ordinario di aniatomia ·u mana, istologo di ~lta e merita.~ fama, corrispondent~ dei Linoei, socio ' \
. ..
•
SEZIONE PRATICA
575
de11 'Accad-emia d~lle seienze _d i Torino della So- • cietà . medica cii Pavia, del Re,a;le Istituto Lombardo, ·d ell ~Atccademia. medica di Ferrara, ei:.c. , fu uno ~ quegli uomini Ja c ui 1Biogr0fia meriterebbe di essere narrata alla gioventù ·nei libri per la educazione del .caratt·ere e della forza divol~ntà, come fulgido ·e sempio di ascensione .dalle più umili origini ai . più ele'Vàti ·fastigi della sci•enza e dei pub,b·l ici uffici. . . ~atp il 1 ° 1:llarzo . 1~85z a .Castiglione d' .t\..dda 1 _ picc-010 paese in prov1naa di ·f'1ilano, da un pov,ero maestro e lementiare, che· a .s tento p CJteva col magro stipendio sfamare la numerosa famiglia, il Pus.ari, lontano dai centi1i di studio non ebbe mezzi sufnclenti. p~r recarsi a frt>quinta.r e I~ · scuo1e medi e, e doyette, per g tt:adag11arsi da vivere, adiattarsi a fare il garzone di farm<teia . Tra le più dure neoessità della vita, senza il conforto di alcun appogg1io, rupanp.~ le ore al 'sonno, · stud[? da s?lo, rf usci _a s1:1perare 2: ·s pizzico gli esami del ginnaSlo e del liceo, e giuns·e così ad inscriversi alla Scuola di Farmacia di Pavi·a sempre seguitando a trarre i mezzi di sussistien~ za_ dal s uo lavoro come a iutante d ella farmacia Campag.noli. · • · Quivi al Fusari toccò 'la. fortuna di incontrarsi' con Camillo Golgi, il quale, riconosciuto nel ·modesto co~.messo una mag·n ifica tempra di lavora.tote tenace ed instancaibil~ , uno . spir~to di osservazione calmo, sicuro, obbiettivo; gli a:c.aordò subito 1tutto i1 s uo appoggio morale e materiale, l·o ii1coraggiò a perseverare ed a mirare più in ~l.to. Il FÙ.sari concorse allora al Collegio Ghislieri, vinse un posto, si -inserisse come studente a lla: Facoltà di medicina e , dopo d'allora, 1e hhe . l'avv·e nire assicurato. Accolto dal. Golgi nel suo istituto, c9me allievo interno, div.en.rie s uo fido' collaboraitore nelle . ricerche s11l sistema nervoso ; nomìnato assi~terite an,coua prima della ' l~ur~a, pubblicò di.verse preg1v·o li note istologi. che s ù la s truttura dello str~to molecolare del · cervelletto, S)l le piastrine del sal!lg•tte in condizioni normali e patologiche,' ed in c.oll~bor.azion~ con . Piietro ·G rocco uno studio su l 'anat·o mia patologica della nevrite mult1pla, ·che fu il primo a fissare le basi anatomiche di detta ma lattia . J.,aur·ea.to nel 1885, il Fusari attese a ricer.che 1 sul sistema ;.lle.r voso dei pesci, applicandovi per il primo :i µiietodi e l 'indir.izzo· del µi:aestro ; dopo un anno vinse un premio di perlezionamento all'intérno e passò a Messina, dove nel .l aboratorio e sotto la guida del Kleiinenberg completò. la s ua educazione scientifica nel campo embriologico; e condusse a termine i~teressanitì !ricerche s ulla segmentazione. del'l'uovo dei pesci ed una preziosa illll;strazione del sistema nervoso ~e11 'A'mp hioxus lance olatus. .A l\1essina conqui.stò la fiducia e la simpatia del prof. Zincone, direttorie di quell'Is tituto di A·n atomia umana JJorma le, che lo ·v olle nominare suo aiuto e dopo qualche anrio gli feoe da:re. (188.g-90) l'incarico dell'istologia e della :tooni~ delle dissezioni: Come dissettore ebbe occasione di osservare interessanti casi di anomalie, come istologo ap-· plicò per 11 primo il metodo del Golgi allo studio del "sistema n ervoso periferico e pubblicò un gruppo di .lavori su J_'in.n~rva:-ione del.la ~ingua e ·delle ghiandole salivari dei ma mmifen , che ebbero una. grandissima importanza :non solo per 1 risultati ottenuti rispetto agli organi stu- · • (3 r) 1
..
1
,
1
•
•
•
I
I
.. •
IL POLICLINl:CO •
diat.i, ma perchè dischi usero una nuova via per ri59lvere tainte questioni allora controverse sul · sistema nervoso periferico· e su le terminazioni nervose nei va.iii orga~i. Nella via additata dal Fusari si gettarono subito numerosi osservatori, che confermarono, ampliarono, estesero le i·ndagini a tutti .g li organi del corpo. , Non ·m eno· importanti furono le ricerche del Fusari su la struttura, lo sviluppo e l'i.n nervazione delle capsule sopra.renali, che meritarono un premio del iR. Istituto Lombardo. Nel 18go · il Fusari '!'Ì uscì quarto eleggibile nel concorso alla catt-edra di Anatomia umana a Genova, ·ed in base a quel giudizio fu 'Dominato professore di _L\.nawmia ;nell 'Un.iversità di Ferrara., dove :trovò un ricco museo osteologico, che gli permise di illus.lrMe molteplici anomalie dello scheletro, mentre attendeva ad ulteriori ricerche su la minuta innervazione della milza e su le terminazi-oni dei nervi in diversi epiteli. A Ferrara à.l F'usari trovò valorosi colleghi; come il Grillen:zoni, il Mar.fori ed il Morpurgo : collaborò ool Grillenwni in mdagini sulla gravidanza extrauterina col Marfori nello studio circa ù'azione -<lei p~ganti salini· su la mucòsa. intestinale e col MQrpurgo nell'analisi anatomica di un mostro anoitalmo. Nel 1895 il Fusari fu eletto professore di anatomia microscopica a Bolognai. niella cattedra che era stata creata per il compianto Bellonci, e condusse a termine minute osservazioni su la struttura della ;fibra muscolare striata e s11l· 1tessuto connettirvo. Un nuovo concorso nel 18g7 portò il · Fusari alla cattedra di anatomia umana di Modena donde fu chiamato a Torii10, quale success~re di 10axlo Giacomini. In. quel periodo, .tra Bo~ogna, ~od.ena e Torino il Fusari portò nuovi contnbut1 alla conosc~nza delle cartilagini ialine, del tratto spi.J?ale del nervo trigemino, del -fascicolo cerebro-spinale laterale mell'uomo, delle vie associative dei 11er,1i ottici. A Torino, mentre Tingiovaniva l'ìnse<Yn:amento anatomico e <Yli dava :fisionomia cbiettamente italiana, portandovi 1'indirizzo istolo<Yico raoco<Ylieva nelle stanze incisorie nuova m~sse' di oss~rvazioni monfologiche e teratologiche descrivendo diverse anomalie ~ most~o si:tà ,t ra le quali notevole un caso d1 sdo~pia... me.i{to totale e. simmetrico del midollo ~p1nal~ · con speco chiuso ed i~ri<:osi lom~aTe; in pan tempo dedicava u~ sene di memone .all~ minu. ta cono$ceDza del sistema •nervoso p.enferico del-
•
•
•
\
Indice
))
558 e;~...... I
563
560 563 545
567
dio dei villi intestifllali dell'uomo ed alle fasi tardive di sviluppo della mucosa intestinale. Giunto all'apice della faticosa carriera deplorava che i 11ostri giovani dovessero studiare sopra traduziond. non ·sempre felici di trattati stranieri, 1troppo spesso incuranti della produzione scientifica italiana, e ben sapendo come gli studi anatomici sieno il viatico che accompagna i medici i.n tutta la loro carriera, si propose di scrivere trattati originali riassumenti non solo la sua esperienza personale, ma tutta l'opera degli anatomici nostri. Ci dette oosi un aureo ma.niuale di istologia generale e di tecnica mi<'roscopica, che ebbe una grande .fort\l~ poi ?el 191~ ~ubbli~ò p~ i tipi dell 'Umone Tipografica · Editr1oe di Tonno un compendio di anatomia descrjttiva in due volumi, collaborò al grande trattato italiano di a'tlat.<>mia, in corso di pubblicazione presso 1a. casa Editrice Francesco Vallarcli, col volume « Neurologia », e in questi ultimi tempi preparò un trattato di e-natomia topogTafica. Così il Fusari dedicò tutte le sue forze di stu- . dioso all'elevazione della nostra cultura. Scoppiata la guerra dette il suo appoggio a molteplici opere di assistenza civile per la resistenza e per la completa vittoria, trepidò in silenzio per il figlio combattente e prigioniero, morl auo-uranào che la vitroria non fosse mutilata. 0 Le dure prove, 'c he il Fusari aveva dovuto superare nella sua gioventù, avevano conferito al suo carattere una tempra adamantina, serena ed i11 apparenza rigida e .~ra. . Chi lo conobbe davvic1110 seppe la aiobiltà del s uo cuore la sua fedeltà nelle amicizie, il suo animo diritto, 1.mpairziale oogli amici .e cogli av·ter ari . Sapeva gustare tutte le bellezze dE-lla na tura e dfell'arte, disegnaV'a molto bene, aveva il senso plastico degli Antichi naturalisti. In. questi ultimi ,tempi dedi?ava qu~~ sue qualità a preparare dei modelli a.natom1c.i p.er le scuole italiane. Fu detto tla eminenti studi·o si d'oltr'_:.\1pe che l'Italia nell'ultimo trente11nio ebbe il p_rimat~ negli studi istologici grazie a~ UJlla schiera d1 finissi nli ed originali a-icercaton. . In qt1esta sc~ie~a il Fusari' ebbe un posto .as~ai deg·no e perç1ò il s uo nom·e non sarà d1tnenticato. A. f\IoNTI. • '
,
per materie . l\1ix.edema oon tumore della pitui~a:ia. ,e 1esioni di altri orga1iJ end<>cri m . Niefri ti c1"Qniche : eLioterapia . . · Pseudo-suicidit . . . . . . Reumatismo acuto: trattamento . . Scalp . . . · ··· · · · Silfi.litici : trattamento . . . · · · Sussidi a eolonie· scola:stiche, scuole :al1',apierto, e~c. : norme per la c:cnces-
562
s1one
.
.
.
.· .
.
· ·
·
·
·
·
Timo: trattamento dell'ipertrofi-a . " 555 · 1'um-0re cerebrale- con lu,nghi periodi latenti . . . .. . . . . . · · 568 548 Tumori maligni·: colture ~n vitro. . ;
.. .
\
Roma; 1919 -
XXVI, FASC. 18]
Ì' Animocoetes brcvnchiaLis, ed altra serie allo stu-
alfab~tioo
Acido&i : significato . . . . . . . Pag · Anastomosi uretere-vescicale : effetti sul rene . . . · . · » "Racilli tubercolari : colorazione . . » Billiarziosi : etiologia . . . . . · )) Cefa~ea <li origine pituitaria . . » Cuore : mis111~azioni radioscopich.e . . » Difterite : diagnosj batteriologica . . » E'm·p iemi pleurici : cura col metodo Carrel . . · . . . . . . . . · · » )) Epatite amebica : diagnosi . . Impotenza : tmtt.a:mento . . . . Influenza e st1e cause . . . . . . · )>
(ANNO
Tip. Naz. Bertero di G: Gttadagnini & C. •
. .' ,
,
•
..
.
'
. .
571
))
565
)) .. 566 ))
562
L. POZZI, 're sf> •.
'
I
t
(3~)
))
•
•
•
I
~ODO
XXVI
Roma, 11 majg/o 1919
19
,F'ase.
•
fondato dai professori:
GUIDO BACCELLI
FRANCESCO , DURANTE •
SEZIONE PRATICA •
•
•
.
. RsDATTORE
-
.
CAPO: PRoP. VITTORIO ASCOLI
..
•
SOMMARIO. Rivis'a critica : O. Masellt: Sul valore clinico e sulla tecnica I della dimostrazione del sangue nelle feci. Con.f erenze: H. ·Head: Malattie e diagnosi. Sunti e Rassegne : MEDICINA: B. Clive Riviere: Tubercolosi ilare nell'adulto. - P.iery : Le localizzazioni scissuraJi della tub'ercolosi polmonore ed il loro valore semeiologico. CHIRUROU\ : P. Chestenet Pe Céry: Il trattame,nto delle fistole s~livari. MICROBIOLOGIA: David Y. Dàris: Streptocoéchi emolitici con speciale riguardo alla loro importanza nelle infezioni acute dell'apparato respiratorio. Questioni del giorno: B. Masci: Gl'innesdi di tessuti morti e la loro riviviscenza. Note e contributi:' G. Amantea: Ancora sulPetficacia del nitrato di argento nelle lesioni da solfuro di etile bicorurato (yprite). Casistica anatomo- patologica: · L. Urizio: Un caso di diatesi emorr·agica. j • Accademie, Società Mediche, Congressi: R. Accademia I • Medica di Roma.
AZ H
Appunti di Medicina Pratica: CASISTICA : Rottura di aneurisr;na aortico in un bambino. - Rottura dell'arteria epiga,5t nca profonda per sforzo muscolare. -: L'eziologia della -rottura delle valvole cardiache. - Angina pectoiis tabagica . - TERAPIA: I metodi di trattamento del lupus. - Tfattamento dell'eczema seborroico del labbro inferiore. - La cura della scabbia nella pratica privata. - DIAGNOSTICA: Tabelle per diagnosi differenziate. · · Igiene~ I lazzaretti comunali. Posta degli abboaati. Cenni bibliografici. Varia. Nella vita professionale: Cronaca del movi mento professionale. Ris poste a quesiti e a domal'.de. CQndotte e concorsi. Nomine, promozioni, onorificenze. Albo d'oro. Amministrazione saniiaria: Per un Ministero della Sanità pubblica. ·. Notizie diverse. Indice alfabetico per materie.
-
... A ._,DA ... '-.R W' . Preghiamo viva'!'~~te quel signori Ass~clati .& .& .1:.11.--=-. .& ~ .&• cui abbla'1to teste rivolto personate invito ~
di pagamento del dovuto importo d'abbonamento pel corrente 1919, a non frapporre altro indugio e a farcene pertanto. rimessa, mediante cartolina-vaglia, con cort'5e sollecitudine.
Rammentiamo che la Oartolina-Vaglia dovrà essere indirizzata nominativam ente al pr of. ENRIOO MORELLI, via S istin a, l4, Roma, e che Za -meduima (n~l posto 'TÌ8ervato a.l bol lo dell' U'ffici o Po1tale pagatore) deve esflere muni ta àt'Zla prescritta marca da bollo da 5 centesimi. Ohi si trova spr01JVisto della mar ca piW accre~cere detti 5 centesimi aZl' importo de~la Oartolina.- V aglia stessa. L'A:MMlNISTRAZIONE.
Diritti di proprietà riservati. - .È. vietata la fiP,-otlu1ion1 ài mori pubblicati nel POLICLINICO o la f>ubblica1ion1 di
1t1flli
ài essi sen%a citarne la fonte.
sen•o . ad alct1ne •a lterazio11i del tratto i11testinale s i ver( fi cano, ha inYece il maggior sig1uficato q11ando, ci si tro,Ta din an zi a pazienti 11ei quali, Sol valore clinico e sulla tee1lica dall a storia dei disturbi e c~all '1 e~ame radioscopico, della dlniostrazione del sangue nelle feci no11 St: rica ya110 che segni cli forte prolJabilità, ma per il dott. D. MA SELLI . p er 11t1lla sic11ri su c lii pron11nciare un giud izio assiste11t e ·volontario dell.a Cli11ica lYiedica. · ·esat to. L'11lcer a duodenale offre l'esen1pio più ti- ... .· :0egli ultimi ann.f• la• presenza 11elle feci di sa11- pioo di silffaitte alterazio11·i . Sebbei;ie i progre~si d·ell 'indagin•e rapios~op.J ca ,abbiano fatt o a s·r:.ott_igu~ prove11ie11te da Jesioni cro11i1çhe uloerose in • atto dell'apparato gastro-i11testi11a le ha acquis tata gliare di 1nolto 1.a falang·e clei gastro-pazient~ almolta importa11za per 1a diagnostica cl; t ali affe- lontanati dagli ambulatori con la diagno~ di « dizioni : i lnetod1! proposti so110 così ei1trati l ar- sp eptici funzionaJii » non si può neg are che ancora oggi in una buona perce11tuale di malat i la gamente nella, pratica g;:ornal1iera. L'iUiteresse di questè ricerche p assa r;11 Sieco11<la risolt1zio11e di u11 dubbio ta,l volta pe11 oso per iil linea nei casi cl1e, già abbast anza chiarii dal punto medi.co, che deve dare una rispost a e dettare tlll cli vista clinico, han110 a\'ttto anche il conforto .t rattamento adeguato al prop nio malato, spetta Li;i una co.nf.erma radiologica, conferma che spesso· a d una di1n ostrazio11e di sangue nelle ~eei' intraha il \ aJore di ttn rep erto d'a11topsia. La pr,esenz.a presa co11 t ecnica e. procedimento p recisi. Non ii1Yece di sa11g t1e nelle foeci per emorragie capillari n1i11or,e im portan7~ ha 1a ricerca per la diagnosi (en1orragie occ11lte) di modica inte11s ità, ch e t11 p1,edo'oe e fatta q11indi in tempo,· ancora 11tile, df
RIVISTA . CRITICA.
1
1 ,
•
1
1
(1 ) ... \
..
IL POLICLINICO
[ ..\NNO
XXVI, F ':lSC. 19J
1
•
n eoplasmi che si \ 7a<la110 s\·olge11do nel tt1b0 i 11 testinale. In queste due contingenze morbose che, data ]a frequenza e l'entità~ ho ,-oluto sopra tutte ricordare, la co11statazione di sang·ue 11elle feci as~ ~rge a ~1 alo:: <:ìi· s:intomo così gra1tde da potersi ritenere 11 p1u delle ·volte addirittura decisi'lìo. Dalle bre\·issime considerazioni esp oste scaturis~e d'altra parte ben e\·idente q11ella delle responsabil,:tà che si asst1n1e clii, 1nessosi nella ricerca, debba pront111ciarsi specialmente intorno ad un ris ultato positivo .
. M1eglio. è, qualora se ne abbia la possibilità, di eseguire le prove su altro materiale ùopo che1'emorrag ia emorroidari:a sia del tutto cessata. Se un errore ~~l ~en:re 1>uò essere e'·itato i11 o1>1)1J rt~ne. cond1z1on.. di esai11e, riesce talora in1poRsib1le tl .farlo qt: ando il materiale sia liqui clo ocl esso sia stato spedito di lontano per l 'esa1ne senza che chi l'abbia inviato si sia preoccupato d i vedere se fosse presente oppur no sangue emorroidario. In tali circosta11ze, specialmente potendo le cause di errore derivare ancora da molti altri f~ttori, è prudente di riferire un reperto positrvo ottenuto non già con la dicitura: « reazione 11gzte 1a )I per il sa positi, ma co11 l'altra molto Il saingue nelle feci può essere riconosciuto in . ' corretta : « la r eazione . . . . eseguita s ulle p1u Yario modo e con 1nezzi d i, ·crsi. Di ognuno di feci . . . . ha dato risultato positivo ». essi sono particolari pregi e difetti ; i pregi conL'ispezione delle feci da analizzare va prrutisistendo sp ecialmente nella sens ibilità della t ecn :ca, i difetti nel1e cause di errore inerenti al c-ata anche allo scopo clf ,-edere se i11 esse esi~tano eventualmente muco, pezzi di ''egetali metodo st esso. indigeriti, particelle di b ismuto, ecc., elementi Agli effetti della clinica la prese117..a di sangue nelle f~i ha i·m portanza solo qua11do il sangt1e i qua li, come mol~i altri, si comportano J chimicomparisca all'esterno c011 le deiezioni per emor- camente sopratutto, in modo analogo al pigme11to ematico. ragie dipendenti da alcune lesioni oro-aniche delo Gli accorgimenti di t ecnica atti ad e\·itare che 1 apparato gastro-intestinale . tali ~c;ostarize ·v engano a co11tafto dei ri,relatori È opportuno, all'uopo, per e,·itare equivoci grossolami, agire sempre minuziosamente con pro- con le proye chimicbe ' 'anno allora 11sati con maggiore av\'edutezza e scrupolosità : un ris t1lcedimento sistJematico e rigoroso. Contro una prima sorgente di errori, clovuta i1on già alla infi- tato positivo de,·e dest are molta diffidenza sedezza di uno qualsiasi dei metodi cl1e s i voglia non la completa i11credulità. Assai cli rado l'esame microscor.lco può .conadoperaré, ma ad un difetto di apprezzamento, ' . . . durre a risultati pecisivi per la constatazione di ·~ara necessario premun1rs1 controllando che 11 sangue ,-ersatosi neil 'intest ino non abbia un'ori- sang ue: i corpuscoli rossi, tranne che non si tr~tti di perdite dOnsiderevoli e dii un non trop-· giine diversa da quella ~he si sospetti [emorragie po lungo sogg·iorno nell 'intestinò, si disfanno n asali, della u1t1cosa boccaile, per uri!1e contefacilmente. n E:ll ti sang ue e mescola tesi alle feci, ecc. , nt.a soL'esame microscopico delle feci ptiò render~ pra tutto emottisil. · Le grandi quantr::tà di sangue possono già ri- però preziosi serv:gi, potendosi con esso constatare fibre mt1soolari, parassiti, s emi '\·egetali,.. \'el~si alla sen1plic~ ispezione delle materie fesostanre dotate di azione cataliiica al pari delcali emesse : non è il caso di insi1Stere su questo argomento. Pe! la ricerca c.lelle emorragie occulte ] 'emoglobi11a. Tutte le cautele accennate, che è l'ispezione delle fea: ,.a praticata, prima d'intra- do·v eroso prendere prima di 1:niziare le prove specilali per la dimostrazion,e del sangt1e, vannoprenderie og11i prova, a fine di elin1i·nare ·11n'altra , tenute in consi1derazione , con1e facilm~nte s'incausa di errar.e, non troppo infrequente , e dovuta al fatto cl1e alla s uperficie delle feci può iaderire tende, qttailora 11 sa11gue nelle feci vada.· r.:cer- . del' sangue pro,;eniente da emorroidi; ciò, si ca.- cato a scopo essenzial1nente clinico. Chè se di-pisce, ha u11 ,,alore semei 0logico assai scarso. ' 'ei:so è il nostro intento, ed esso voglia limitarsi In simili circostanze (emorroidi sintomatiche, · soltanto a ricercare se ·~ n determinate condizioni" emo~roidi in gastro intestinali organici) se le feci (lesioni acute del tratto 1.ntestinale, çli~tesi emor-· sono solide e ci siamo eccor~i del san gue a<l esse ragiche, anemie gravi specialment~ a tipo perattacato si può, volendo, eseguire le ricercl1c per , nicioso, lesioni prodtte da parassiti, itterila rivelaziione di emorragie occulte serve11dosi ci, ecc .. . ), esista. o no sangue nelle feci•, oltre a dell'accorgimento di prelevare il campione dal- tenere calcolo delle modalità della t ecnica atte· ] 'interno delle feci in un tratto lontano dal punto ad evitare una determinata e riistretta categoria di errori, bisog·nerà badane eh~ : . nelle feci norr ianbrattato cì i sangue ed avendo avuto precedentemente cura di a~lontanar,i con una spatola di si vengano a ritrovare .sostanze esogene capaci ,-.etro pulitissima le par.ti superficiali. di con1porf~rsi come il sang·ue; che il sa:Rgue,.
-
**:;:
•
I
1
~
(2) .
. ) '
[ANNO
XXYI, FASC.
SEZIONE PRATICA
19]
5;9
• I
real.men~.e
esistente nelle feci, non ·abbia per caso origine o alimentare o emorroid-aria o t1rina. ' na, ecc. > • Il meto(lo spettroscopico è: un altro 1~1ezzo in uso p·e r rioe1100re il sangue nelle feci : è -m etodo sicuro, specifico (tranne in rarissimi casi), ma, oltre a ricl:l:ed'ère pratica nell'uso dell'apparecchio, Cf<?IDporta l'acquisto di uno strttmento, che ~ non può essere fatto da ogni medico: e l 'in1por-, tamza. della ricerca ha bisogno invece cl1e si posseggano metodi a11a portata. di qual~'.asi esercente. La pro\·a microchimica dei cristalli di Teichmann può essere all ~uopo utilizzata ; ad ogpi modo è una prova che, già di per sè sempre difficile a praticarsi: nelle· fe<'i, riesce quasi ogni v"Qlta negativa qoondo il sang11e vi (: in assai scarsa quantità. I metodi PJ;Ù ·i n uso, più pratici, sono i metodi chimici. Poichè si tratta comunemente di SC'OJ>rire piccole emorragie, ogni auto.r e, che si è ·occ11pato dehlla ricerca di° questi metodi d,esame, si è sforzato di ritrovare rivelatori 1sensibili il più possibile. E poichè d'altro lato .molt;ieplici sono i fatt0ri, che possono indurre in errore con 1'uso dei m.etQdi chi1mici, s'è tentato con .tiuovi procedJ:llù.enti e modifiJéazioni di raggiungere quella ~i)CLificità necessaria non meno della sensibilità. 1\-1.a• se11sibilità e specificità sono :Ln og11uno di questi metodi due elielilenti che vengono ad essere pur1tropin pie110 contrasto. Il princ1'.pio su cui i 1netodi chin1ici si fondano è 1ai causai della m.ancanza cli specifici1tà; essi "' poggiano sul fatto cl1e il pigme11to en1atico sottrae per azione catali:tica -- dall'acqua ossigenata, dall'oxilite o ùall'essenza di trementina ·vecchia, ecc. - l'ossigeno e lo fissa su alcune sostanze, le quali, ossidate, oan1bia110 di colore. Tali1azioni catalitiche, molte altre sostanze che possono rinvenirsi n elle feci sono capaci di svolgere, simulando così la prese11za di pigmento ematico. Qu€ste sostan:oe o sono ·di natura orga11ica ed appartengono sila al reg110 animale che vegetale o ' sono di natura ~norganica; la maggior parte proviene nell' intesti110 dal.l' este~·no. È utile tener fra qùes te presenti la carne muscolare, 1il pus, le ossidasi, le parti verdi· dei vegetali, i sa\i di ferro, di rame, di bismuto, di • bario; gli ioduri, il mercurio, ecc . • Sem~rerebbe così che in nessun modo si potesse uscire da questo circolo angusti.ante se lo evitare le cause di errore dovesse c!'. pendere esclusivaimente da adatte modifi.cazioni de.11.p. tecnica. I metodi chiwici abitual111ente usaiti so110 quelli del guaiaco (van Deen, \Veber, Scholein-.l\lmen) •
I
•
1
della benzidin.a. (O . R. _.\dler, Sch:lesinger, Holst , 'v·. Marconi)' dell'aloina - (Klunge, Schaer, l'-OSsel), del verde malachite (A~er, .l\1i.ch·e l), della fenolftaleina (Meyer), dell 'eosi1ia ( C;.a~l1.n.ssi ui), <lel1'alizarina (Bacchi), del piramidon~ ~ r 11f \ ~11011 ì . Fra tutti i ri v·elaforì proposti 11 più sens~ b11 i , sono la benziçlina, la fenolftaleina, J>idi·aroo di eo- · , sina, il P.:tamidone. Si!a i metodi originari che le '111odificazioni a.d es.s i apportate sono clescri tti 11ei buon;: trattati di semeiotica. A ·m e interessa ricordare, da u11 punto,,. di ,-ista generale, le modali t:à con cui tali, reazioni si eseguono; cli add~tarne gli inconvenienti ; di consigliare j metodi p::ù adatti ed i1 procedimento che mi paia il migliore per potere usufr11ire con sicurezza ecl utilità dei ris11ltat:i ottenuti. Alcune 1:eazio11i p,o ssonò praticarsi sensai 1estrarre la sostanza colorante del sangt1e unendo le feci direttamc-nte al reait ti,ro . \ 7 a.nno ricordate tra queste la prova di Gregersen (reazione della benz.t:di.na su vetrini porta oggetti) e quella di Ascarelli (r·eazione <Ìella henzidina su carta da filtro). Difetti comuni a t11tti e due i metodi sono quclli cli dover eseguire la rùcercà sopra una quantità ecoessivamE'nte PJ:ccola' di 'feci; di dar luogo a numerose cause ùi error·e per la ·presenza costante, nelle :teci, di catalizzatori organici capaci di reagire positi,1amente. .t\ . tali inconven'Ìenti il metodo d·e-l~a carta bibula .aggiunge quello di n?n render ~ic11ri della àssol11ta puliaia della carta che si adopera : basta che questa sia stata toccata ifi una parte co11 le dita un po' _spor.che di sali di fierro, di rame, 1ecc. , percl1è si abbia, q11alora s1 capiti ad usar la reazione proprio :in q11el punto, un risultato positivo dovuto 11iente affatto a presenza di sangue. Agli inconveninenti accennati si ri.p ara in grandissima parte estraendo dalle feci la sostanza colorante del sangue e prat:cando poi sugli estratti le 'reazioni OSS1Jdanti1 con i riYelatori ricordati. Con l'estrazione del pigmento ematico si raggiunge lo scopo di non far venire a contatto con i reagenti i fermenti <'apai0i~ di disti1rbare le reazioni. Per evitare che fermenti organici potessero condurre a .tiisultati erra.ti si pensò di all{)ntanarli con il riscaldamento. Tale metodo riesce però insufficiente verso i ca~alizzatori ·ter~o stabili . Sembra eh.e l 'ele\1are . la temperatura a 1800 C. valga a sopprimere del tutto anche questi ultim1i (Rassers). Le reazioni, ad ogni modo, con • il risçaldamento perdo110 1in sènsibilità. Tale metodo è necessario 11sarl~ ogni qualvolta nelle f~ci esista con·t emporaneame11te al sangue del p11s : }>azione catalitica del ptts è a1111ullata dal calore.
I
I I
580
IL POLICLINICO
'
Le reazioni perdono 1.t11 poco i11 sen$ibilità anche con l 'estra2J'..one della sostanza colorante de] sangue. Però t ale perdita di sensiPilità, oltre ad essere compensata di molto dal gran be1ieficio di ridurre al minimo le possibiiità di errori, è re lativa al rivelatore che si adopera, opera11do sugli estratti vanno 4i preferenza u sati i rivelatori più sensibili. In ogni icasò i reattivi <lehbono essere di as-, soluta purezza, J,e solttziioni preparate di fresco. hanno valore quando la lettt1ra è fatta I risultati . n o11 oltre i tre ·mi11uti. L'estrazione si fa con vari solventi : con acqua distilla:ta acetica, · alcool acetico, piridina, ailoool-cloralio, etere acetico. Fra tutte è da pref,e rirsi l'estrazione c-0n etere acetico. Nell'acqua distillata acetica passano troppi elementi che, di\·ersi dal sangue , come il sa11g ue si comportano. Negli estratti eterei acetici di feci prive di sangue, specie se la,·ati con acqua, non si rinvengo_no afiatto sosta.nze i11organiche; 1e organiche nella concentrazione del 0.009 % (KuttllJer). Nello stesso tempo lin cui' si estrae la ostanza colorante del sangue passano negli estratti at1cbe gli altri pigmenti delle feci ed il grasso. Ciò disturba molto la lettfura delle reazio11i. Quando l~ feci son ricche di pimenti il n1etodo proposto dal Kuttner risponde assai bene anche per la sua grande sensibilità (sgrassamento delle feci con un eccesso di acetone; estrazione del pigmento ematico con etere-acetico, cloruro sodico; la,·aggio per 2 volte con acqua distillata dell'estratto ; a 3 cc., di estratto si aggiunge 1 cc. cli tinitura di guaiaco al 0.50 % e i ;2 cc. di H 2 0 2 ). Operanclo l 'estrazioue della sostanza colora11 lc del sangue bisogna. al. er riguardo acl u sare provette pulitissime: ri l miglior modo è di laYnrle dappri1n1a con acqua com11ne a bbo11danteme11te , poi oon soluzion.e al'Coolica-acetica ccl jn 11ltin10 con etere. • Il campione di feci p er l'esame· (circa 8 -1 0 gr.) va preso dopo a' er rimescolato ben bene tan~: altri campioni prele,rati da diverse parti nei punti centra.lit delle feci emesse e d essersi assict1rati che ad esse non ~ aderi\·a del sangue d!i sospetta origine. Con tale s istema si e'rita la possibilità cli capitare per caso ad eseguire la r eazione in parti d~ feci prive di sangue (ove questo sia distribuito irrego1armente) e si ha inoltre il vani.aggio di non dover usa,re qt1antità troppo grandi di fec~ (e provocare così il passaggio neg~i . estratti ·cli un ·magg·ior 11umero di fermenti) pur saggiandq con una sola prova la qualità di tutta la massa d'i1 feci in esame. · l\1a quan1.io ~on l 'estrarre opportunamente la sostai1za colorante del sangue dalle fec·~ e col (4) 1
1
1
1
I
•
[ANNO XXVI, FASC . 19]
P,ratièare le prove s u questi estratti ci Saremo messi al s icuro da u11 certo numero di errori non avremo fatto che poco; in .alcuni casi anzi non avremmo faitto altro che darci in mano una pretesa sicurezza capace cli farci ·giurare a cuor leggiero s u di un falso reperto. , Dovremo badare bene, è ,;.ero, a che i1l metodo prescelto non sia eseguito erratamente e senza cautele. Ma dovremo sopratutto preoccupaiici di elimin.aire la sorgente 1naggior~ degli errori che . è rappresentata. dal malato stesso. Questa parte della ricerca, che a me pare assai p\1ì importante di qll;alsiasi altra, anche percbè si ricollega ailla possibilità di t1sufruire dei metodi più sensibili, non è sempre tenuta nel calcolo dovuto. Noi dobbiamo pretendere cl1e ..11 malato durante il periodo in etti si praticano gli esami non ingerisca nessuna sostanza co11tenente sangue o capace di agire per azio11e catalritica come il pigmento ematico. DalLa dieta vanno dunque prima di ognii altra cosa escluse le carni. Il regime latteo vegetaria110 cli cui parlano alcuni autori Ya (nteso in un senso molto ristretto non potendosi concedere alcuni ,-egetali capaci di dare per conto loro la reazio11e del sangu e. Tra questi le , ·ercl11re f rescl1e, specie se crude, e principalmente gli ~pi11aci, i fagiolini, le parti di piante ricche di clorofilla, ecc ., vanno icompleta.ment.e bandite poichè 11 ferro, pare, che esse ' in n1aniera del tutto contengono, si coni porta analoga a ll'emoglobi11a. Le pro,~e istituite al rig-ltardo st1 estratti di alcu11i vegetali e sopratutto le reaziloni pratioote mettendo a contatto direttame11te p ezzetti. di· vegetali, ed i11 particolar modo gli embrioni di n1olte ' ' erdure, con i rivelatori del sangt1e , 11auuo portato a risultati nettan1ente pos,tivi. A~he in seguito alla son1mi111strazione di senìolino di frumento, come si rileva da un rece11te lavoro di Kuttuer e Gtttmann, si sono avuti risultati, posi.tivi. Si pe11si, però, che lil semolino adoperato era quello messo in commercio in Germania dura11te la guerrai. È assolutamente necessario dttnque, perc·h è i nisulhati possano a\·ere valore diagnostico, che il inalato venga convenie.ntemente preparato; prir ma di intraprendere le ricerche si somministri all 'inf.e rmo un purgante oleoso e poi si sottoponga, dopo effetto, ad una d~eta fatta a base di latte, riso, pane · (preferibillmente abbrustolito), burro, patate, pasta asciutta al burr-0. Questa diieta è utile anche per ottenere estratti assai limpidi. Al 30-4° giorno da che si è iniziato tale regime si possono co1ninciare aù eseguire 11 saggi sulle feci; essi saranno co11ti.nwati per il ten1po necess ario e semQ_re tenendo il malato alla dieta ac- , •
• I •
•
[_.\.NNO
XX\-I,
• FASC .
I y]
\
SEZIONE PRATICA
•
cen.nata. Durante 'il periodo per cui dureranno g li esami si eviterà, nat11ra1111ente, per quanto è stato d'itto precedentemente, c!ie sia.no .adoperati preparati di ferro, di b.isn1uto, e di bario, si ai .a scopo terap ~uti co 1c~e ra<l.iologico . Si 1•:cordi che anche quando le r eazioni sia110 praticat e co11 gli estratti ete~ei, non si è ese11t-i da ogni errore, nel caso tali cautele non s:1a110 state prese, poicllè pare che particelle dei detti. sali p os ai10 passar·e an.! che negli estr.at.t i eterei-aoetici. · . . 1
•Z.. ....
,
,
*'
.i.
•t-
581
og11i caso no1i bisog11a acC?!o11te11tarsi cli ado_p erare u11 metodo solo nè un solo ri\·elatore ed & prudente 0011 cl11dere per un risultato positi,·o quando più pro,·e so110 completamente d'accordo fra loro. ' Quali · n1etocli fra i- ta11ti proposti sono allora da pteferi rsi ? A mio modo di vedere i 1 metodÒ della benzidi11a Sttll '~slratto etereo acetico e quelqo del guaiaco, secondo consjgliano J{11ttner e Guttmann o pratica Zoeppriiz, sono i n1etod{ in base ai q11ali , p,er la maggior sic11rezza e sensibilità, si possa far.e assegnamento it1torno ad un risultato ottenuto. tJn1a p1;ova 11eg·ativa ci011 la ben~icr:na, qu.ando essa fSÌ a stata· eseguita hene ·e su ' 'arile parti delle feci in 1èsame, ha un Yalore decisì,·o. Un 'ralore decisivo, ·s 'intende; per negare· che in quel deter?Jlinato ,campione di feci esista sang11e non già per negane iche il paziente abbia un.a qtia.lsiasi lesione gastro-intestinale capac.e di. dar lt1ogo ad emorragie capillari, o, che i1 &:sturbi di cu.i si lagna non dipendano da alterazioni. organiche clell'appair ato digerente. · Ulceri intestinali se1nplici posso·n o ,essers~~ perf.ettamente cicatrizzate o, pur ·e ssendo in atto, dar luogo, cosa ben nota a chi cono~ce la sintomatologia di tale malaitt1:a, ad èmorxagie dii varia intensità chè si rip.e~ano ad i11tervalli (il 1ctontrario, :tn gener,e, di quanto succede n ei t11motti) per cui il S·at1gue ' 'a ricercato nel~ie feci , sempre a 1ungo, in periodi diversi. I11J.
Concludendo da cl11ello che st1cti11ta1ne11te è stato esposto, si può <]ire che fi.110 ad oggi non si pos~'.-ede <lt1cora un metodo di i11clagine chimica cl1e sia assolutam'e nte specifico per la ri·v elazione del .sa11gue I nell e' ieci. Tutti i metodi hanno il d.iietto di daue sp.esso reazioni positive con sostanze diversè dal sangue e ciò in ragione airetta della loro sensibilità. Ciò d'altra parte non \"UOl1 dire cJ1e tali 111etodi debbano .e sser banditi c1all'uso e circonclatti (la tale • diffidenza t1a ritenerli più dannosi c11e i.1tili per la diagnostica. Solta11to, data l'impor ta11za clinica dei riisultati, questa comporta il massi1no rrgore nell'esecuzione de;lla tecnica, ed ihsiem,e l'arvertenm di J1on trascurane vari accorgimenti necessari per rendere le 1-Ì~,erche il meno possibile fallaci. A tali scopi bisogn,a sopra tutto badare che: .nelle feci 11011 ,-e11gano a tro\ arsi sosta11ze eS02"ene ad .azione catalitica verse dal san o·ue o che nell e f.eci passi del sa11gtte di 'Origine alimentare o proveniente da .aJtre lesioni che no11 siano quelle 12roprie del tubo gastro-inttesti.nal.e ; che sostanze presenti nelle feci, c111al n11qtie • Malattie e diagn.osi. origine ·esse abbiano, capaci di dar luogo a risi.1itati positi,·i 11011 ·ve11g-ano .a ' contatto con 7 ri,'e, . (H_. HEAD . Britisli J\'1 edical ] oi~rnal, '29 nlarzo la.tori. · r919). A ciò si ovvia cori il sottoporre il malato a Sotto il titol0 modesto di; cc Considerazioni » · 11 dieta c-0.11veniente, coh la proibizioue che. ,~en gano presi determinati medicamenti, co11 1'·e s·a n1e prof. Hea.d ha ·tenuto, innanzi alla Rea1e Società clinico dell'i.nf·ermo, con il praticare sempre., ap- cli Medicina di: Lo 11dra, un·a c011ferenza che conpena dopo I 'emissione~ l'esame macroscopico delle rtiene alcuni spunti interessant1. La riportiamo in parte ed in parte la riassufeci_, col praticare le reazioni s11gli str~l..tti etereimiamo un po' liberamente. acetici. La guerra - iafferma il celebre nettrologo ~n- · In çg11i caso adoperare reag·enti puri, recipienti sen1pre, 1nolto. puliti, sia per r·accog·Jiere le ' glese - ha impresso 'tracce indelebili nella nostra compagine sociale. Ha scosso dalle' fonda:feci che per esegLtire le pro·ve. Un esan1e microscop{co èelle feci può molte mienta edifizi mill.ennari e li ha fatti crollare. Ha volte giovar.e per porre in dubbio o a'rvalorare disgregato fedi .eh.e pa·r evano in:at_taccabili. Ha 111odifìcato e patzialmente i n,1er1ito i valori so1'i'lnportanza di un risultaito positi·vo, pote11dosi con. esso scoprire o escl11dere elementi 'Che sono ciali. origine di vari errori. · . Anche la medicin a ha risentito i rud'i ur.ti della Se così si procede f'uso di metodi se11sibi1li è guerra. Limitiamoci ad un solo rilie,·6: ii1 granconsigliabile· poichè offre 11 vantaggio cli ri'\·€Jare de maggioranza i 111edici hant10 prestato ser:vizio · sangue quando questo è rin qua1it1tà 1nolto tenui mil\i1: are; e l'ubbid1enza, cui sono stati costretti, e di non es.porre q ttasil mai ad 1errori . ha destato t:n essi 11na salutare reazio11e. Sappia1
ai
"-'
\
~
CONFERE.NZE.
1
1
1
1
..
(5) ,
.. •
t
I
IL POLICLINICO
mo che i lnedici sono essenzialmente iindividualisti1: dai ·t empi remoti in cui si affrancarono dal gioco di Ippocrate e di Galeno, ogni fonna di' autorità provoca la loro cordiaàe ribellione. Ad accentuare questo stato d'animo, forse nulla è vaJso meglio idi un libercolo rilegato in bruno, la « Lista ufficiale delle malattie per · uso del1'esercito » . Ricordo il seguente episodio : un ,-ecchio medico del mio 1stituto, il quale ebbe la temerità di riconoscere una. fibrillazio1ie auricolare, dovette sorbirsi un'aspra reprimenda dal suo s uperiore, perchè era andato a scegliere una diagnosi che il sergente non riusci'\·a a scoprire in quel prontuario, tra ]e a malattie dell 'orecchio ». ·Ognuno diei colleghi qui presenti potrebbe, credo, ~iferir~ qualche altro ai1eddoto non meno divertente e signifìcaiti\·o. • I giov·ani medici che si sono formati nelle linee avanzate, a contatto con la più cruda realtà, si 1di•mostreranno in avvienire poco proclivi giova sperarlo - ad appagar5". di spiegazioni convenzionali e false . E la loro curiosità 11on potrà essere agevolmente soddisfatta da una terminologia che non risolve i problemi, ma s i Ji1n1ta a ri,·estirli di barbaro greco o di barbaro la1{no:
È ciò che av,riene correntemente per la 11omen-
clatura delle malattie. Portiamoci col pensieto in u·n 'aula ove sil insegna medicina : 111011 appena è stato affibbiato un nome alla condizione mor• bosa in esame, si crede che il problema diagnos tico sia esaurito, e insegnante e disce11ti ne restano soddisfatti. Dopo un esame stetoscopico di,ligente si conclude - poniamo - per un rigurgito 1nitrale; per soliito si discorre a lungo st1lla conformazione dei due lembi val\·olari, che l 'als 'i111Set1iscono l'uno sulla parete miocardica, • tro sul setto, meno valido, ecc.'; incidentalm,ente si accenna anche alla frequente irregolarità del polso mitralilCO :. è tutto. . Supponiamo, adesso, che uno studente, 111on ancora corrotto dal gergo ospedaliero, senta pronunziare la diagnosi di «malattia mitralica». La sua curiosità potrà esser tenuta a bada e smorzata da questa eu~chetta; ma se egli ha acquistato qualche buon fondan1ento in fisio·log'ia è se liai sua mentalità è rimasta semplice e capace di vedere aittraverso le parole, egli ri1c onoscerà ch1e la <<malattia mitralica » è una condizione statica, localizzata. Ciò che fa soffrir.e il paz.i·e nte non è l'insufficienza de1la valvola, ma sono i disturbi funzionali ch e ne derivane (la stasi venosa dei polmoni, del fegato, dei rieni, la dispnea, l~ dispepsia, l'anuria, gli edemi, ecc.). Col tempo il nostro s tudente riconoscerà che alcuni. malati con rigurgito mitrale presentano distt1r&i gravii, i qua\ :• ne mettono di continuo a repentaglio la 1
(6)
I
(.\..'~O
xx\:1,
FASC. 19)
esistenza, mentre· altri non sembrano darsene per intesi, e comprenderà che la differenza ~ dovuta alla di versa capacità funzionale del cuore. • Cosi egli sarà indotto a valuta.re tutta l'importanza della diagnosi fit1izio11ale. Qt1esta ·domina oggi i·l pe11siiero 111edico.
***
Il corpo umano è una macc:hinà estre111a111cnte complessa, che è venuta perfezionandosi \ 01ttraverso le età per adattarsi al mondo ambiente. I materiali costrutti\ri più di,·ersi sono stati tttilizzati per adempiere le sue molteplici, s\·ariate funzioni; ad esempio, il nostro orecchio interno , c1eri\:a dall'organo statico dei pesci , i·l che spiega la presell7~ dell'endolinfa. ~ssiamo aggiungere che l'orecchio mediQ deri·v a da un'apertura branchiale, il cui scheletro di sosteg·uo si è tr~~fvr mato nella catena degli ossicini che tras1nett<,no il suono. E cosi via. E'·identemente monna Xatura è i11teressata alle funzioni e si preoccupa ben poco del materiale organizzato medi:ante il quale esse si compiono. I.,a s truttura degli Qrgani è modella·ta dalle funzioni . Tutta la vita è: la risttltante di processi funzionali tra loro coordinati e qualunque perturbamento si , -erifichi in questi processi, sj • traduce in ·malessere, sofferenza, morte. La ma- · lattia deve considerarsi, appunto, come un'alter azione essenzialmente funzionale . E la graYità di essa dipe11de S0\ ratutto clalle capacità e dai compensi fu11zionali. Eppure, ced·e ndo a. un 'abitudine d>inerzia menta.ile e di neghittosità, il medico è ,·enuto nella consueludi11e di trascurare i disturbi funzionali. Nella malattia egli uon ,,-ede al1tro, ord~ne.ria1nente, che la l esione anatomica . Non solo, ma spesso presu1ne cli p.enetrare più o meno addentro in questa lesio11e. Quante \'Olte non ci è ocrorso di sentire da quaJche maestro, al letto di un malato, esporre le ragioni che lo ... inducevano ad ammettere di trovarsi1 in ~'resenza di un rene piccolo e rosso; tipican1ente raggrinzito, granuloso, con degenerazione ialinà delle pareti dei vasi afferenti! Alla tavola anatomica, di fronte a un rene grande e pallido, egli avrebbe immancab~l1nen1te illustrato le circosta112:1e che giustificavano il suo errore; ma oon sar.ebbe mai entrato nell'ordine d'idee che, a rigore, non disponeva di alcun indizio attendibile, il quale potesse portarlo ad ammettere una grande.tza od un colorito piuttosto .che altri .... . Possiamo essere certi che egli non a' eva ma11. cato di far ricercare l'albumina e i cilindri e di far determinarè 11 peso specifico 1'.n un campione di t1rine. prelevato con una mancanza di 1
1
• •
l-~NNO . XXVI, FASC.
19]
SEZIONE PRATICA
accuratezza che non ,·errebbe tollerata in alcun <iltro procedi·m ento a11alitiico, affidando lia· raccolta d€11 'urina delle 24 ore ad ~t1 'inf.erm.i:era la cui diligenza, mai note,·ole: si riduce talvéilta al .minimo, sovratutto nelle .o re piccole ..... Ma possiamo egualmente· es~ere certi che nessuna pro\'a era stata tentata per deternùnaPe I 'attitudine dei reni a segregare i vari componenti dell 'urin.:.t : le alterazioni S1trt1tturali erano state inferte tranquill~a~ente, senza un .esame prelin1inare della alterata fu11zionalità . Eppure la diagnosi della alterazione funzionale impor tai p~r la meno qttantq la di.ag·nosi della le.sione anatomica. E concorì·e a chiarirla. 4
1
**I* 1...a hostra .nomenclatura delle m-alattie s empli• iìca arl l'estremo il c~pito diagnostico, ma conduce anche, inevitabilmente, ad una con1prensione. difettosa, unilaterale, s~erficial·e della cliagnos1. Giova a11gurarsi che qttesta nomenclatura costituirà ben presto la r€1liquia dì un'epoca tra1nontata. Le assegneremo un posto d''onore i11 una futura biblioteca d'antropologia, come attestazione di una fase estinta del pensi.ero n1edico ..... Limitiamoci ad osservare che essa non è basata principii omogenei. _..\.Ile ,rolte la malattia viene denotata in base ad alterazioni strutturali che possono essere riconosc:.u te solo con fini esami microscopici, quando ha cessato da un pezzo d'interessare il paziente ed i suoi amici ..... · Ad esempio le malattie del miocardio sono classificate come dege,n erazione, infiammazione, sclerosi, infiltrazione adiposa, atrofia, 1ilpertro:fia .... . ; non una parola, per solito, sull'alterata fu11z.ionalità, 0' e si eccetttti Po - l' « azione irregolare ~el cuore » e lo scompen.so. Per altre ma1aittie ·1a diagnosi coanporta es1q.mi i-. , tteriologici e serologici elaborati e non sen1pre sicuri : così per il para.tifo A o B . •i\lle volte la diagnosi ?.· legata all 'es,:to : ttna anemia è perniciosa, un'endocardite è 1nalig1ia, se il nìala:to muore. Altre volte ancora la diagnosi è molto vaga e anodina; congloba forme eteroge11ee, come avviìene certamente per l 'infiuenza. Infine, certe diagnosi equivalgono alla enunciiazione di un s'..n toma : così paralisi agitante .n.on dice più di cefalea . ·· . In ,specie la psichiatri·a ha moilte pecche nella · sua nomenclatura e sarà difficile emie ndarle: le sue d1agno~iJ sono basate indifferentemente sulle -cause, sui: sintontii, su presunzioni.·: .. Così cc paz.zia alcoolica » non indica altro se non la causa supposta: i•l paziente può .esser·e eccitato, de-
su
1
-
)
• presso, confuso, deluso; « ·déme11za » denota una perdita di funzione, che può o no11 essere accompagnata da moaificazioni pos1:.t i ve di attività psichica anormaile·; (( pazziia impulsiva )) per solito d~.oe ~solo che l 'ililfermi.ere addetto al ma.la;t.o è convinto di do\-ere sitai:e _in guardia ; « pazzia morale » è una diagnosi da corte d'assise. Questa nomenclatura - a parte l'eterogeneità del1e sue categor~.e (carattete ch·e si riscontra in· tutte 1e scienze allo stadio primitivo, cotne pur .· . troppo è aooora la m:edic1ina) · - non mette iJU luce e non avvalora i fattori prin1itivi, ess:enzia1i, fondamentali ctelle malattie, i quali sono due : 1'~gente causale e la sede in. cui opera. Ad esempio, l.a sifilide del s;:stema nier\'OSO centrale è in rapporto con I.a biologia della spirochete .e con la localizzazione del1e sue a1ttivi tà distruttiv.e . È su questi due elementi che do' rrebbe essere basata la class~ficazilone; ma i tentativi fatti si~.!ora per suddistinguere 1e sue varie forme, sono fa:1liti I tern1ini .di cc paralisi ge11eral.e progressi~ra » e di cc tabe dorsale »" sono . ' ormai relegati .aJ. semp~:ice compito di raccogliere e denotare, in forma abbre,1 i:a ta, cert.i g~·upp.i di sintomi. Dif.atti· la diiaginosi ai cc paralisi generale » dice solo che la parte pi~ rilevante delle les ibni interessa i centri l1ervosi superiori, e cc tabe dorsale» denota solo che sono state attaccate le colonne posteriori ; ma la sede specifica e il grado delle lesioni non trovano posto nella nostra nomenclatura. Affermare ch·e un s0ggetto il quale presenta atrofia ottiiea primaria è colpito da ta~e dorsale, malgrado i suoi riflessi rotùlci ed achiwlei siano noi-mali e le funzioni dei suoi cordoni posteriori siano integ·re, ' uol dire non comprendere menoma1ne.11te i1l sig·nincato di 11na· malattia ... 1 , " Insom1na, la nomenclatura· su etti n·o i ci ba.sian10 per la .diagnosi co1nporta co11fus·'.oni fon. . da·n1ent.ali e irridttcibili tra cause e sintomi, tra Lesioni strutturali e dist11rbi funzionali ; ~ conr traddittoria, è impr,e cisa.
•
I
1 ••
1
1
1
.\
***
A nostro moclo di vedere, la vera di'ag·nosi dovrebbe essere un procedimento logico in cui in• t er,·engono .t utte le facoltà· mentali; un 'esercitazione laboriosa -che richiede trq1>po tempo per il niediico prat~co nell:esercizio pri·vato ed ~peda liero . Da ciò la ricerca a:ffa1111osa di si11tomi speciali o patognomoni1ci che dispensino da fas;t idiose indagin~· .e d.a sforzi mentali e che g·uidino sicuramente a l porto agognato, designato da un nome ... questa è un'illusione : un noni.e non basta quasi mai a definire e circoscrivere u11a malattia. Come ail solito, portiamo qt1alche esempio.
(7)
• • '
I
lL l>OLlCLINICO '
Quando noi.. riconoscia1110 ttn' ~ epile. sia >), ltn' speci-ale preparazio11e t ecnica : l 'inter.uiista, il chi1 « a:Sn1a », t111' « angina pectori~ », i1011 st1abiH ia1110 rurgo e iO. n1ediico specialista non hanno nè il una diag11.osi, ma denotia mo soltanto una sintotempo nè l'esperienza necessari aillo scopo e deb . 111atologia esplosiva, parossi1Stica, accesst1ale, po- bono affidarsi ai tecuici di laboratorio. chissimo. accetta al paziente ... Ciasc11ua. cli q11e lle Non si concepisce che l'inter11ista possa av.ere forn1e morbose p11ò dipendere da cause s variate, bisogno di 1111 tec11ko per l'ascoltazione del toe nelle modalità dell'attacco non troviamo nes- race ... ; ma l'esame del sangue, dell'urina, delle s11n punto di repere per oriienlarci sulla ca11- feci, la ricerca dei baicilli, ecc., , r,engono eseguriti sa. Allo stesso 1uodo, guarda11do un orologio çhe, generalmente da persone che non \·edouo 11 macorre troppo, non possiamo capire qt1ale sia il lato. N ou solo, ma il medico a su.a volta ben g·uasto del meccanismo che de termina questo d1- di rado pe11etra 11el laboratorio : pocl1i insegnanti • fetto. Il medico dotato di abito scientifico com- di clinica· saprebbero vaJ11tar.e qua11titati,·amente prende che la dispnea parossistica, l'accesso co n- u11a \ì\Tassern1ann o appr·ezzare il s ignificalto di '1ulsivo o· la distretta toracica po11gono 11 l'rott11 'a11a lisi gastro-intestinaile. blema, che egli dovrà poi risol,Tere: a rigore Non t possibile cl1e un a s tessa p ersona di,·enga qucl1e sono delle sindromi, i1on delle 111alattie. esperta in t11t~: i n1olteplici procedimenti :fis ici e Allo stesso modo la fan1e dolorosa, ~011 ] .~ site chimici che oggi si ri~hiedo110 per porre una diamanifestazio11i conC'omitanti, p11ò dipendere cla gnosi. Il clinico deve , a nzi, r iconoscere che il s110 cause molteplioi : da turbato chi111ismo ~astro còn1pito ~ solo p arziale. 1 intestinale, da lesioni dell,o stom aco, del c111o(l eno, Egli de,·e appre11clerc a \'al11tar.e i m etodi susclell 'appendiee, della ci tifellea .... . s idriari1 e ad utilizzarne i ris ttltati. Xon de,·e preImporterebbe, di \·olta in ' 'olta, cli precisare la s t1n1ere di essere un oracolo, di vi11amente irrecausa e di· individttare l a m alattia i1ell 1 "''-'e.le sporIBabile, ind·~pendente dai suoi cooperatori. e nelle manifestazioni. Molte diagnosi sono basat e tuttora su metodi cl1e non h a11no nu~la cla fare c·o11 il ragiona111ento ... ! . scientifico: non presentano n1aggior ·valore intel.... .... lettuale che la scomme::,sa, più o n1eno fort11nata, l 'cr una diagnosi completa, esau rie11i.:e, Lou1in- sopra un ca\·allo alle corse. cierE.11Jo a raccogliere e preci~e lt1tti i ~i11t-0nti Q-ueste divi11azioni possono gio·vare economicamo1 lJosi, , ·alendosi dei molteplici v1ezt.:1 i11 nomente ai loro atttori, ma non dovrebbero contri- • stro potere . L'attenzione del 1ned t<.'<1 111)11 cle·v '<'s- buire a consolidarne .:1 credito fra i com.p etentir. sere :fissat a e :ipnotizzata s t1 cli un solo organo o Eppur.e esse costituiscono il , ..anto e la gloria sistema. Così nell e rual attie cardiache o polmo- di molti così detti medici pratici. • nari i~ rilie\'O dello stato psicl1ico do\·r ebbe e$Sere Nessuno è più schiavo della teoria del « medilco altrettanto fondamentale qua nto le rive lazioni pratico ». Egli conosce la natura d,i ogni malart:dello s tetoscopio : certo e. so è molto più impor- tia ; non ha dubbi sulla genesi e s11ll'interpretatante per ~1 co n1jort del soggetto. · zionè dei sintomi: Il s uo armamentario terapeuDobbliamo poi localizzare il processo 1norbo- tico è bene for1tlto: egli entra nella camera del so : tradurre le nostre osser\'azio11i• nella lesione paziente armato di sieri e ,,accin~, preferibilmente :fisica, anatomica, struttnrale. Per esempio, allorpoliiYalenti, di estratti orga11ici e di enzintl. Sulla chè sollecitando la p1ian ta del piede 1 'al l t1ce si sua fronte briala la confidenza in sè stesso. Egli flette dorsaln1ente, .!Je desumiamo che le , ·ie pi- non pecca mai di contraddJ;zioni e di esitazion~. ramidali sono interessate; 11 soffio alla punta e Sa sempre quello che fa. S'impone ·pèr q11esto. il rinforzo del 2° tono ci diranno che esiste it111 vero clinico ti presenta una figura ben di,,ersa. Egli s~ muove 111rtilmente da un letto ad st1ffìcienza mit1:alica; e così via. Dobbiamo proceder.e, al t empo s tesso, a deter- un altro, porg·en'<lo l'orecshio alle lamentele dei malati, notando !Ì cambi1aii11,e11ti ché si prod11cono rrfinare il dis ordine funzionale, in termini misurabili e comparabili. Questo laito della medicina i1elle m anifestazioni de1la ma1attin che egli è è stato v~rgognosatixente trascurato; rna negli chiama.to a trattarè. JYiolto. di ciò che egli .vede 11ltimi anni sono stati fatti lnolti tentativi per non s'inquadra con le sue nozioni. Egli è scorag- · elaborare le prove dell'efficienza funzionale de- C'>()"iato nel riconoscere che non ha nè il tempo nè i mezzi\ p:er scoprire il significato di ciò che gJ.i org'a ni. Sotto questo ri·g uardo la cardiologia. \rede. E non gli è facile di chiedere consiglio. ci offre un magnifico esempio. Cos·ì 1noiJ ooncepiai.no l 'uom~ di scienza : .conInfine, dobbiamo cercare di accertar-e la causa sapevole dell~ propri.e 111anche>·olezze, pronto a deil'le al.terazioni statiche e dinamich·e riseont ate. Questa ricerca è spesso laboriosa ·e richiede 1111a rav\ edersi. , 1
•
0
,
~
...::.
•
•!.-
I
.
'
1
.'
'
(S)
•. •
'
'
[ANNO
XXVI, FAsc. 19]
SEZIONE PRATICA
585
I
•
\
*** Vorremmo che g·li sfor2'Ji della
1
medicina scientifica fossero dilfetti a facilitare il difficile còmpito diagnostico, in_teso nel senso più largo quale è stato da noi prospettato~ Dovrebb,e essere un preciso dovere dei grandi centri d'iinsegna mento d'impiJegare i lorp p otenti mezzi e le loro vaste oppor,t unità . a promuovere lo studio dehle corre lazioni tra i fenomeni morbosi: la diagnosi trarrebbe molto profitto da queste investigazioni. Non è pos&ibile di sottopor11e ogni ma lato .ad un esame esauriente; ciò non sarebbe neppure t1tile. Mediante ri'gorose investigazioni scientifiche si possono però trovare dei saggi \ semplici, sicuri, precisi, applicabili nella pratica. l Tna volta determinato il loro valorè, il medico sa esattamente quale assegnamento può farvi, quali deduzioni può trarne. Esempi. Nelle lesioni dei nervi periferici tutto quello che occorre per la diagnosi può oftenersi utilizzando un batuffoletto di cotone ed uno spillo dopo che i1 significato di questi mezzi empirici è stato dieterminato con investigazibni diligenti'. e rigo~ose. Lunghe ed elaborate ricerche sulla funzionalità renale ~ sono state ·11ecec;~arie per giungere\a prove semplici che ormai p rsso110 applic-arsi ai bisog ni correnti. In oardioLogia i~ poligrafo e 1'ielettrocardiografo ci hanno insegnato il valore di segni. che possono essere rilevati con facili1tà da qualunque medico. Sii può abbattere un gigante con una fionda e con una pietra. A11o stesso modo si può giungere alla diagnosi con mezzi semplicissùmi . Ma per riconoscere i segni diagnostici di magg·i or valore ed accertarne la por,t ata, gli uomini di scienza ha nno spesso dovuto penare molto, consacrare i11tere v•te allo studio dei fatti morbosi. Bisognerebbe promuovere questo studio,' dacchè esso è ben lungi dall'aver rice·vuto tutto lo sviluppo di cui sarà suscettibile. ,
r · Affrettiamoci a chiltdere il nostro discorso. Dobbia·m o metterci in me11te che il nome di una malattia non è una c1Jag11osi. I~ 'era della nomenclatura confusionaria e se1nplicista, della medicina spicciola a un tainto il pezzo, sarà presto un ric9rdo. L'etichetta « angin a pectoris » non d·e ve coprire una boccetta contenentè nitrito di amile e la parola « ep:iJessia » non deve richiamare irresistibilmente i bromuri.' Ll fatto che uno . stato morboso è prodotto dia un microrganismo non deve significare che possa rimuoversi per mezzo dei vaccini. Manifestazioni morbose che in'
teressano molta parte d ell'organisino non sono n ecessariamente dovute ad un setto nasale deviato, ad una piega dell'intestino o ad un'alterazione· microscopica di un organo endocrino. « La lettera uccide, ma lo spirito salva ». Confidiamo che fil regno dello spirito si affermerà .s empre di più nel vasto campo della medicin·a . L. V. 1
•
SUNTI E RASSEGNE.•
MEDICINA. .
Tubercolosi ilare nell'·adulto. . (B. CLIVE RIVIÉRE . . The Lancet, 1919).
L'autore sostiene che esiste nell'adulto rtna speciale forma di tubercolosi dii origine ilare, che rappresenterebbe un vero .c·o ntrapposto al1a comune forma di inizio apicale. Come si vede l'autore discorda dal concetto , caldeggi ato da mo[ti, ch1e tutte 1e forme di infezione tubercolare dei polmoni siano di orig·ine ilare, anzi, egli afferma che la tubercolosi iniziantesi all'ilo, se è forma frequente nel fanciullo J . sarebbe invece assai rara nell'adulto. Pier diagnosticare la tubercQllosi ilare, che sarebbe caratterizzata dalla local!izzazio1i,e delle lesioni nelle regioni più denfrali. <lel parenchiema polmonare, e dal lent-o loro procedere verso ·la p.e cifetia, . poco o nulla può servire il criterio ra diolog,ico. · Il radiologo m ente troppo spesso i.n evidenza delle alterazioni dell'ilo che non sono che semplici cicatrici di a1itic1ie battaglie, che l'organismo ha dovuto combattere specialmnte nell 'in:fanziia. È bensì vero che. da quelle cicatrici dei risvegli si possono avere anche nell'età adulta, ma non è facile in tal caso, secondo l'Autore, diagnosticare ai raggi X i segni della. nuova attiviità dal1'.aspetto della or<lina~a quiescenza. È invece l'esame clinico che può rendere possibile 1a cliag·nosi della tubercolosi. ilare, qltando lo staito generale del malato, i sintomi evidenti di tossiemia, facciano sospettare una infezione tuberaqlare in atto, ma l'esame obiettivo presenti delle caratteristiche •differenze dall'ordinario quadro della tubercolosi po~monare. L'isp.e21ione dinfatti non rivela nul'la di speciale· e mancano sopratutto le asimmetrie dell'aspetto e dei movimenti del tor.ace, così frequenti nelle forme di tubercolosi che si iniziano da un apice. Anche la percussione non rende manifesta alcuna di•minuzione dii suono ad uno degli apici 1
•
(9)
•
•
tt
p oln1ou.ari, risp etto i punti simmetrici del l ato opposto; tutto al più si pttò avere una lievissin1a ipofonesi a destra. Si 11a invece, anch e n ei primi st adii della t ttbercolosi ilar e, una b en m arcat a area di ott11sità pa ra vertebrale specie a destra, ad un'area di ottusità p arast erna1e ch e debor da di 5-6 ccnti- .. metri dal margine sternale da u na o da ei1trambe 1e p arti : t ali alt erazioui plessichc souo eviden tem ente in r apporto co11 ing·rossan1ent i cle11e glandole tracheali e t racheobronchiali. S i ha poti, e l'autore ]nsiste nlolto s11 <1uesto segno, come caratteris tico della tubercolosi ilare, t111 r estri ngimento anibilaterale dell ' istn10 cl i K ronig , la cui area può esser rìclotta all'ampiezza di 2 centi1n etri e mezzo. I sintomi ascoltatorii sono 1uo1to tarcli,·i, dat a la p rofondità de l processo : a t1cb e a nlala ttia p iuttosto avanzat a n on si percep.'.sce iufatti che qualche sfregamento dovuto a localizzate plettri t i marginali. il solo vierso il periodo termi11al\.! che il processo p eribroncl1itico ed in seg11ito bronco-pnet1monico, diramandosi a 1Je1itag lio dall 'jlo ,·er:;o la sup erficie , si rende e·vide11te con la n1anifestazione di numerosi ra11toli c rep ita11t i e s11bcrepit an ti a larghe zone , che in poche settin1a11e ~i cst endono a gra n p arte della s uperficiie pol1110nare. T a1ii sintomi, clop o essere con1parsi da u11 lat o, 1110n tardano anch e a manifest arsi dal lat o opposto. G . .1IENDES.
[ANNO XXVI, FASC. 19]
laio, verso la base, si trova a 2-4 cm. sotto la scissura al! 'a ltezza della qt1i11ta apofisi spinosa, in un punto mediano fra questa ed il margine i11t erno dellai scap ola. Infine n1e l terzo st adio, le lesioni si S\'olgono lungo la scissura interlobatr e e , ·erso la base del polmo11€. È quindi frequente riscontrare all'a t1top sia di tisrci, una sinfisi più o ineno co,n1pleta degli interlobi. dei Anch e gli attacchi pneumo11ici intercorrenti • u· si ci, risp ondono ad una topografia nettamente scissura1le : a 11aloga localizzazione 11anno l e ple11riti recidi va11ti, ed a nche freqtte ntemente le pleur it i p urulente. Q11anto ai dati radioscopia;, si trova sempre nella p rQp orzione di 4-5 p er 20 una ill1J111agine sci sst1rale, cioè it1 vicinanZa. della scissura od 0rie11tat a seconclo q11esta. Ciò si m ette soprat11tto 111 evidenza co11 u11'ombra più inten sa a concavità inferiore <lurante la c11ra col p11eumotorace alla l~orlanini, iii etti l,e a der,e nze si osserva no p articolarmente iu corrispondenza delle scissure. ~1a è: sp ecia lmente la clinic a che m ette in rilievo il 'ailore delle cissurc. E sse disegnano in certo 111odo u1ta sciarpa ch e \ra dalla terza vertebra dorsale all 'estre1u ità ru1teriore delCa sesta cost ola; a cliestra tal e se» arpa si biforca orizzontalmente, a li, ·ello del] 'ascella , p er finire \'erso l'estremità d ~1 la quarta cost ola . L 'esa111e delle scissure si fa ~pecialmen te co11 l 'ascoltazione, proced.endo passo JJasso dall'origin e \'ertebrale e p ost eriore , ·erso la regione ascellare , non trascura.udo la biforca zione lateral e destra . Con tale m et odo si p otrà 1i~conoscere la pleurite purulenta interlobf\re , il versamento siero:fi.brinoso interlobare (soffio tubario persistente !11 corris p ondenza della scissura) , il pneumotorace Le Iocalizmzioni scissurali della tubercolosi scissurale (z;ona d'oscu11iit:à respiratoria sovrappopolmonare ed il loro valore semeiologieo. sta ad una zon a di sooorità timpanica) , e parti- • (PIERY. La Presse Médiéale, 24 febbr. i 919) . colarmente la pleurite tubercolare a ripetizione, che sp esso vi·ene erroneamente iuterpretata come Niella pra tica· tisiol ogica corrente , si usa dalla 11eura1gia intercost ale. Gli am·malati, o1'tre a si111naggiio,r parte dei m·edici fare un esame accurat o tomi diversi, accusano un dolore puntorio l~g·gedegli apici polmonari, ed uno alquanto sommario ro, pr,ovocato od esacerbato dalla tosse, e che è situiato lttngo una delle. scissure:--Con l'ascoltaziodelle basi, trascurando iinvece la r~gi one delle scissure polmonari · e dei m ar gini .lobari. P,:ler y 11e, chre s ulla riu1anente area polmonare dà risulrichiaina l' attenzione sull'ai fr equente localizza- t ati vaghi, s i .Percepiscono s1111e scissure polmozione scissurale del processo tubercolare e s tti 11ari dei rumori secch.i non classificabili, o d'egli li'ote, 1oli inseg nam enti pratici p er la dia g11osi e sfregamenti-ra ntoli o degli sfregamentJi netti; è per 1a prognosi, forniti dall' esame sistematico consigliabile far tossire il ma lato una volta della r egione scissur.ale. · su due. Oltre a ciò si possono sorpt·e ndere in atto nei I dati, a n.a tomi1c i, r adiÒscopici e c11nici dimotubercolotici, gli attacchi pneumonici intercorstrano lo svolgersi delle lesioni tuber.éolari nelle sc.issure e nelle p arti viieine . •i\nzitutto la lesion e nenti e quelli della tttbercolosi in evoluzione. iniz.,'.a'.J.e non occupa mai il punto più e1e\'ato del -- La pia tologia polmonare ha Q.ù11que tlre focol-ii • polmone, ma 2-4 cru. al <lisotto, ,,erso la faccia cl 'ascoltazione, 1'apice, La scissura _e la base. posteriore, presso la ·scissttra. Il secondo focoA. FILIPPINI. 1
•
l>OLICLINICO
1
(10)
tANNO
'
XXV!, FASC. 19]
•
siZIONE PRATICA
•
interessa il canale escretore principale, potrà limitarsi alla [>orzione d•el1a glandola . che è in causa, quando la fistola detta glandolare o paIl trattamento delle fistole salivari. r.enchimatosa interesisa un canale escretore di s·e(P. CHASTENET DE GÉRY, Gazzette des Hopitau.x, c:ondo o di terzo ordnnie. \ n. 12, 8 lnarzo 1919). Quate che si:a la fistola, Va tecnica, proposta da • ~Iorestin, colllJ)orta temp~ operatori cl1e &0110 coIl problema che po11e ·il trattamento delle · fista.n ti ed essenziali. Bis~ogna· sempre, da una par.te, stole sali vari. può ess ere risolto con tre metodi resecare il rtragitto fistoloso e il tessuto cicatrid·~:fferenti. ziale vicino, dall'altra suturare ermeticamente la Il primo tende a ristabilire la via natt1r~le fer.iita cutanea. Quando si tratta di una fist<>ila della saliva sia con la semplice cauterizmzilòne glandolare, la condizione fondamentale d'un tr:aito 1a sutura dell'orificio fistoloso, sia con la su- t.:amento efficace è l'estirpazione metodica e comtura dei due capi del dotto di 8te~one o la dipleta del tessuto fibroso in cuii è incluso il tralatazion.e della porzione prefistolosa secondo til g~tto. Il territorio ci\c atriziale è delimitato da due metodo di Louis e Mora11d. inci&ioui1 formanti un'elissi. La p.elle è scollata · Più usato è il secondo metodo che deriva la tutt'intorno per una leggiera esitensione. Poi 1'a sa!liva per mezzo di fistolizz;i.zione buccale, o con . cicatrice è di•ssecata ed isolata da tutte le parti la sempl~lce perforazione délla guancia in corricircostanti. Resta un'escavazione in gran parte spondenza della fistola, </' col trapianto - vestibo- penetrante nella glandola, che sarà accur.atamen1:.ire del capo posteriore del dotto di Stenone. it~ suturata a piani coa catgut e infine s1ù rittniIl terzo metodo mira a sopprimere funzionalniranno i tegumenti se11za drenaggio . mente la parotide, il qttale scopo si può ragPier il trattamento delle fistole stenoni ane, Mo· giungere o con lo strappame11to del nervo· aui·irestin ha · cosi regolato la tecnica : si disseca e colo-temporalie, secretore della parotide (Leriche) si estirp'a iJ bloc·c o fibroso 1nglobante gli avanzi o con la legaitum del dotto di Stenone (Viborg). del aotto di Stenone. I tegumenti sono mobi~iz, Le fibre secretor~e della parotide, provenienti zati per l'estensione crurveniente. Poi si ricerca dal glosso-faningeo, s'incorporaino al nervo aurie si .Wo1a il capo del dotto e · lo si s•e rra con una ' colo-temporale subi:to dopo la sua origin·e e non legattua strettissiana. Pier maggiore si:curezza lo lo lasciano che nella traver.sata della glandola sj può infossare nelle fibre del massetere o nella per disperdersi nel soo parenchima. La nevroparte anteriore delila parotide. La pelle è riunita sie-n~· drenaggio. · tomia dovrà dunque cadere su quel tratto di nervo che contiene la totalità dei :fil~ti secreCirca i risultati, Morestin riferisce · che su 26 torii. All'uopo si pratica ttn'incisione verticale fistole glandolari parotidee trattate secondo la . dii .3. centimetri al davanti dell 'o.recchio, dall 'apotecflica indicata, 24 sono guarite senza il minifisiii zigon1atica al margine posteriore del mas~el mo inoi1dente i1n qualche giorno; 13 fistole de1 lare. Si scopre il ne!vo sia dùrettam.ente, sia se- dotto cli Stenone hanno dato 10 guarigioni in1guendo una ·delle sue branche. Lo .si disseca fin€> mediate e 3 guarigioni ritardate due volte per spanqimenti salivari' che la puntura o l'incisione alla parotide ; poi lo si isola da questa con una sondai scanalata e sopratutto tirandolo dolce- buccale ha fatto ·cessa.re i.n qualche gii1or110, una mente con una pinza emostatica moderatamente volta per diSU!l:ione della ferita infettata COll l~g cht.iusa. Si liberano in qu.e sto modo 3 centimetrii., giero scolo di saliva. A queste statistiche se ne sono aggiunte del•t e poi, dopo una corta resistenza dovuta all'aponeurosi profonda della paroti<le, ancora 1 centialtre. Il metodo ha ottenuto i suoi successi nei 1netro del tronco nervoso. Sicuri alìora d'1ess·ere casi qttasi sempre diffi.ciltii in cui l a fistola com.arrii vatrii fino alla porzio11e prof.onda, si pttò o se- plicava una. f1erita di gt1erro, specìe qt1ando l'in1zionar lo, o meglio strappando per trazio11e pro- pi0rtanza della mutilazione, l a profonda altera- • gressiva o per torsione. L'arresto della secre- zione della regione anatomica, la difft1sione dtl[a zione sali varre non segue im·n ìediatament.e l 'opie- sclerosi cic~triiziaJ.e controindicavano l'impi ego degli aJ.Jtri metodi. D'altra parte la soppressione razione, ma avviene da ::! a 8 giorni dopo. Il secondo mezzo attu.a:lmente impi.egato per funzionale di una p arotide è cosi poco mo1esta . . . ' . . .. . che non s1 .es1tera mai a r1correrv1 per guar1;re abolire la secrezione parotJidea è, come s'è detto, ' . una fistòla. E il doppio proc.esso di ~1oresti11 la legatura del dotto di Sitenone. Il principio è sembra essere i.l più semplice, il meglio adatto di arrestare la s~rez:one della sal·i va che passa per tutte le form1e ili fistola, il più efficace. per la fistola : tale soppressione fisiologica doB. MASCI . . vrà rigu~rdar.e tutta la parotide qua~do la fistola •
CHIRURGIA.
1
•
1
•
(11)
•
588
IL POLICLINICO
[ANNO
MICRO~IOLOGIA.
XXVI,
FASC. 19]
tensità dell'infezione. Le vecchie culture sono poco tossiche ed i corpi morti delle batterie sono poco Streptococchi emolitici con speciale ri~uar(lo sulhl virulenti, cosi che possono esser iniettati negli loro lmportan:ra nelle infezioni acute dell' ap- animali e nell'uomo in dos~ piuttosto alte senza dar sintomi tossici. Per questi caratteri appare la parato respiratorio. somiglianza degli strept. emolit. con altre batterie (DAYID Y. DARIS, N . D. Chicago. patogenetiche nella quale .il prodotto tossico si · T he I ournal o/ the A merican M edicaJ A ssodation, trova legato alla cellula della batteria, cioè sono Febbraio 1919). delle « endotossine ». VIRULENZA: le proprietà aggressive ed invaÈ opportuno discutere questo argomento, per- denti degli streptococchi sono superiori a molti chè durante e dopo un p~riodo di epidemia dell'apaltri microorganismi. , econdo Bail sono dovute parato respiratorio, come l'attuale, gli streptoad una specie di aggressine. Secondo 1' autore, cocchi in ogni modo possono a vere una parte imqueste proprietà sono dovute alla presenza di portante. una sostanza capsulare, la quale si trova intorno . • CARATTERI: streptococchi emolitici, in agar con a questi organismi; questa è stata osservata spesso sangue, formano una zona larga, e hiara e completa negli strept. di alta virulenza; per esempio nelle intorno a un piccolo grigio centro di colonie. Le epidemie da latte - nell'espettorato, nell'essudato culture in brodo di questi, aggiunti ad una sospen- e nel sangue sono stati trovati streptococchi sione di coq)uscoli rossi, provocano l 'emolisi di capsulati i quali erano poco soggetti alla fagodi questi in vitro; è una prova, che si t1sa comu- citosi. nemente. Bisogna ricordare che gli strept. emolit. La virulenza dello strept. emolitico, molto vanon formano una variata singolare, ne un genere riabile per l'uomo, è strettamente legata alle sue a se, essendo l'emolisi comune a molte altre specie proprietà invasive ed alla resistenza ed immunità di streptococchi, i quali si distinguono per altri dell'uomo. Hanno isolato degli strept. emolitici caratteri. nell'uomo i quali producevano delle infezioni di CLASSIFICAZIONE: nel 1903 h.ottmiiller ha so- diverse intensità, questi strept. emol. apparentestituito al termine S . pyoge1ies i termini: S. viri- mente si rassomigliano ed inoculati negli animali dans, S. ltemotiticu.s, S. mucosus, basandosi s ulla mostrano lieve differenza nella loro virulenza. loro reazione e comparsa nel sangue. Questa clasQualche volta sono state isolate strept. em.olit. sificazione più tardi è stata adoperata da altri di alta virulenza da individui normali; ma in geautori come Weaver, Hektoen, Ruediger, Rose· nerale questi si trovano nelle infezioni 11mane. now. ANTICORPI: Hektoen, Tunnicliff, Ruediger hanno Altre classificazioni si basano sul potere emoli- osservato la formazione di opsonine specifiche neltico degli streptococchi; la migliore è q11~lla di l'animale e nell'uomo affetti da malattie di oriHolman. Questa classificazione è molto adatta gine streptococc.ica; lo stesso si osserva dopo • perchè l'autore nomina diverse varietà di strept. l'inoculazione artificiale di batteri morti. Dalla emolit., essendo, come abbiamo detto, il fenomeno formaziont: di queste opsonine sembra dipendere · di emolisi comune a molte specie di streptococchi. l'intensità dell'infezione. Sono state osservate L'autore si limita a discutere strept. emolitici anche delle agglutinine, ma queste non sono copatogenetici o potenzialmente simili; sono microor- stanti. ganismi comunemente classificati come S. hemoIMMUNITA' E RESISTENZA: l'uomo e certi aniliticus e S. pyogenes. Morfologicamente appaiono mali, come il cavallo, il coniglio, il sorcio sono sferici ovali, formano nei tessuti delle . catene, più suscettibili d·e gli altri a.nimali all'infezioni spesso lunghe; se moltiplicati rapidamente, ap- streptococciche naturàli e sperimentali. L'immupaiono a due o a catene corte. nità acquisita che segue l'infezione streptococcica PRODOTTI TOSSICI: riguardo a questo le nostre è lieve e di poca durata. I vac~i antistreptococ· nozioni sono piuttosto scarse, ma senza dubbio ciche, comparsi negli ultimi anni, come quelli di strept. emolit. producono corpi molto tossici. La Marmor~x, Arouson, Moser ecc., sono inefficaci toro attività emolitica è causata da una emoli- dal punto di vista profilattico e curativo. Le proprietà aggressive dello streptococco ed i sina, così detta streptolisina e si produce in vivo ed in vitro. Secondo Ruedige,r questa ha la strut- poteri immunizzanti e di resistenza del paziente tura di una tossina solubile; iniettandola negli ani- sono intimamente legati fra di loro, cosicchè riesce · mali, questa dà luogo a formazione di un anti- difficile lo studio dei diversi fattori· compresi nelcorpo specifico: Ma non sembra che la streptoli- l'infezione. PATOGENESI: 1) negli animali il cavallo e la sina sia il più importante prodotto velenoso generato dallo_ strept. emolit., perchè n('.)n è molto vacca sembrano più degli altri soggetti a infezioni tossico e la sua produzione non è eguale all'in- provocate dallo strept. emolitico; questo è stato I
\
( 12)
\
• '
•
' [ANNO
XXVI, FAsc. 19]
SEZ:CONF, PRATICA
~ isolato ~pesso dai suddetti animali ed è simile allo QUESTIONI DEL GIORNO. strept. emolit. dell'uomo. 2) nell'upmo la patogenesi dello strept. e~l'innesti di tessuti morti e la loro riv.iviscenza. molitico è molto importante, essendo questo l' agente provocatore di diverse malattie dei tessuti Nel nt1mero del 19- g·ennaio 1919, clella Sezi~ne e degli organi. Così l'eresipela, malattie di gola in Pratt:ca sunteggiammo un articolo di N:ageotte e forma sporadica ed epidemica, malattie delle tonSencert p11bbJ.icato su La Presse Médicale (nl1sille.sono dovute spesso a questo microorganismo. mero d·el 9 diceu1bre 1918) e riguardante futti Riguardo alle infezioni da strept. emolit. degli sp.erimeutali di innesti d i tessuti morti (inneorgani respiratori, sono state osserirate delle sti tendinei e \ìasali) che tornano ·a vivere. Naepidemie di polmonite, apparse come ntalattie g·eotte ·e Seiìcert, partendo da 11/ innesto morto primarie provocate da questo germe; spesso sono e studiandone l'evoluzione macroscopica ed istostate complicate da empiem.a, a corso rapido, logica durante qualche mese, concludono che il fatale con alta mortalità. È difficile dire che valore t essuto connettivo i11nestato morto rivive. ha lo strept. emolitico nell' .attuale epidemia G . Bonneion (La -Presse MédicaLe, n. 10, 20 d'influenza; fino adesso non sembra molto grande. f~bbraio 1919), sulla bas.~ di studi c~)mpiuti in/ Trovato nell'espettorato non ha l'aspetto di · s:eme con Lacoste, riguardanti numerose espe'croorganismo predominante. rtenze di 1.n n·esti di cornea, pur dichiarandosi , In.generale si può dire che nell'influenza lo strept. iu perfetto aJccordo con gli .ç\... per quel che riemolit. non è mai l'agente primario dell'infeguarda le descrizioni istologiche, dà però d·ei . . ztone, ma e importante copie agente secondario. ie11omeni una interpretazione perfettamente conNelle infezioni ~n esito 'letale rapido sembra di traddi~toiiia. Egli è partito sempre da un inneaver poca importanza, invece ass11me g.rande vasto ' 'iveute 1e in quattro anni di esperim,entalore nei casi protratti .Potrà questo streptococco zione la sua conclusione è stata i·nvarìabile: il col tempo diventar l'agente primario di una ~epi tessuto ·connettivo innestato muor,e. demià di polmonite streptococcica? L'autore Rigenerazione non vuol d ire rivivi scenza. Fàdice di non poter affermarlo, in.a consiglia di esser cend~ , dioe Bonnefon, un innesto , autoplastico guardingo ve·rso un tale evento. della corn~a del coniglio, constatiamo· app,e na LA LOCALIZZAZIONE DELLO STREP~ . EMOLIT. dopo 48 ore una necrosi marcata di tutti <Yli NEL CORPO UMANO: Nell'anno 1912 l 'autore ha elementi uuc1ea.ti del tessuto connetti voi, che in fatto uno studio batteriologico delle tonsille di ot~o giorni porta alla scomparsa completa per molti malati affetti da varie malattie, come artrite, nefrite, miocard~te; lui è stato sorpreso di fagocitosi delle èellule fisse del trapianto. In questo momento 1'innesto è perfettamente iden. . trova! dei tipic~ strept. emolit. nelle cripte delle tico a ·quello di N ageotte in cui le cellul'e pretonsille, mentre che erano assenti sulla superficie di queste, questo strept. è p'atogenetico per il ··viamente uccise per mezw ,d ell'alcool o del forconiglio. Sulla mucosa nasale lo strept. emolitico n1olo sono del pari digerite. Progressi,-ame11te dei fibroblasti, emanati .tlall 'ospite, invadono lo stro- \ si trova di rado. I focolai infetti nella bocca e fila C0Ullett:iva1e dell'f:nneStO e Si evolV.OnO \ Terso nei de,n.ti possono es13er veicoli per il passaggio dello la forma stel1'ata .cl assica della cellula cornea1e. strept. eD:lolitt. nella gola. La pelle, se lavata raraL'aspetto dell'innesto è, in lCapo a s ei mesi, mente, annida spesso lo strept. emolit. Il tratto quello di un tessuto normale. Diremo di esso gastro-intestinale in condizioni normali, sembra che è .morto e eh.e poi ha rivissuto, o semplicedi esser libero dalla presenza dello strept. emol.; m1ente che le cellul·e mo1·te dell'innesto s ono stal'esame 0-elle feci di molti in~ivìdui, con strept. te• rimpiazzate dalle oellule ,~; venti dell'ospite., emol. nella gola, era negativo· per questo germe. IL V ALORE . DEGLI STREPTOCOCCHI EI\1:0LITICI che ne ha11no assimil ato la tran1a connettivale? Altro ~sempio più decisivo: una rotella di COME AGENTI S~CONDARI E PRIMARI: i streptocornea di cavia è innestata su una cornea di • cococchi emolitici, i quali si trovano in grande quantità nelle cripte delle tonsille, anche nelle condi- . niglìo. Medesima 1e v,o luzione : 1i :fi.broblaisti del coniglio · penetraino nell'innesto e, al posto delle zioni normali, possono durante una infezione cellul~ .fisse d~ ic:avia sgombrate, ripopolano g·li primaria qualunque, passare negli organi vicini e dar luogo ad una infezione secondaria di maggior interstizi delle cellule :fisse di conigilio di un gravità di quella primaria; in questo caso autnerita . t~po morfolog~ co completamente caratteristico. Ad evoluziorne terminata, · ci trbviamo in presenla virulenza dello· streptococco :fino a costituire un mezzo dì contagio, pi_uttosto importante, per za di un trapianto così costituirto: un rivestin1ento epiteliale tipo cavia (p·erchè Jin qure sta .le. persone vicU+e. In tal modo· un agente seconeteroplastica, come nell 'autoplastica, le cellule dario viene trasformato in primario. epiteliali vive~ti sopravvivono al trapiantamenDott.ssa 0SSLAN. (13) 0
mi-
\
1
1
•
,
'
IL
POLI~INICO
to), delle cellule :fisse tipo coniglio nel mezzo di una sostanza propria, ii~ apparenza intatta. 4\nc11e in questo caso s'è avuto Ja morte dell'innesto connettivo di cavia, poi la sua rigenerazione e la sua assimilazione dall'ospite coniglio. (.~J;i i stologi ammetbono c~ncorc.Jemtente ohe, J1ella necrosi del tessuto connettivo, i fasci con11ettivali, non possedendo n essuna proprie tà della lnatc11:a vi"·ente, rimangono immodifìcati; sola1n,ente si accentua la loro colorabilità per i colori basici. Si comprende da ciò la falsità delle concezi1oni teoriche di Nageotte,, basate sulla conservazione apparent~ di questo stroma mesodermico e la rivriviscenza di un tessuto che peraltro non ha avuto la pena di morire. Sulla base di questi fatti indi1scutibili, diremo: <.:ellula fissa morta ;::: tessuto connetbi,·o morto; cellula :fissa rigenerata = tessuto connettivo rigenerato. Ora, tutte le esperienze di innesto con11etti vo vivente o mor·to mettono capo al medesimo risultato positivo : la distruzione della celltùa :fissa, J.a sua rigenerazione per opera dell'ospite, e per conse·g ·uenza 1'assi.milazione totale del trap·ianto. Bonnefort, circa l'applicazione d~ questo metodo degli innesti mort~ alla chirttrgia riparatrice umana, non vede gli orizzonti i1è concepisce le speranze di Nageotte e Sencert. Egili s,i attiene alla realtà biologica, c he è la seguente: 11 migliore degli innesti·, •l 'autoplastico, no11 \ale gran cosa. È certo che l'innesto di tessuto 1norto v·a1e ancora meno e, ciò, per una quantità cli ragioni d'ordine biologico che è imposs ibiJe riassttmere qui. Allorchè N ageotte e Sencert scriv·o110 che l 'i1111esto arterioso morbo è con1pletamente rivivificato,, eh 'esso non ha subìto n è disintegrazione 11è riassorbimento e s 'è perfettamente adattato alla sua funzione, ci lasciano intravedere rist1l~'lti (vitalità delle .tuniche muscolari, delle :fibre elastiche e del reticolo vascolo-nervoso, , rale a <lire contra ttilità, elasticità e sensibilità riflessa) cl1e Carrel, con 1'autoplastica vivente, non ha potuto mai otten;ere. Gli esami istologici di questi ii1n esti dimostrano al contrario che la parete no11 è più costituita in corrispondenza del trapianto .c he da una lamina fibrosa di spessore ·variabile 1in cui l'iperplasia fibrooa ha avuto ragione di · tutto ciò che era muscoli, ~essuto elasti coi o nervi. Solo la chirurgia riparatrice dei nervi sembra poter beneficiarsi largamente dell'annesto morto: jnfatti, le guaiine connettive del tubo n,e rvoso inorto non si oppongono alla progressione ri1genera trice del cilindrasse, strozzat a negli innesbi ordinari dalla reazione vigorosa del tessuto connettivo. Ma nè questi fatti sperimentali nè le
(14)
. .
(A.NNo XXVI, FAsc. l9]
loro conseguenz,e pratkh~ sono tali da giustificare le vedute teoriche di Nageotte e Sencert e le vaste speranze chirurgiche ch'essi fondano su queste teorie. A questo articolo di Bonnefon segue una bre' 'e risposto di Nag·eot•t e e Sencert, i quali dichiarano di 11on voler discutere tuttè le opi1Jioni eh 'essi considerano come erronee in tale articolo, ma si limitano ad affermare: a) che è inesatto che l'opinione generale degli iistologi sia che la sostanza intercellulare dei tessuti connetti vi non .è vivente ; al contrario la opinione generale era fino a questi ultimi tempi in favore della vita dei connettivi; b) che è falso dire che non vi sia alcuna differenza fra un innesto morto ed un innesto vivente destinato a morire sul posto prima di essere rigenerato, e che per convincersene si possono ripetere le loro medesime esperienze; c) che un gran numero d'innesti nervosi e tendinei frutti nel~ 'tton10 e ben ri 11sciti, pro,·ano che non si deve più discutere la fondatezza delle loro SJ)eranze, ma constatarne l a realtà. B. MASCI.
,.
NOTE E CONTRIBUTI.
.lneora soll'efftcaela del nitrato di argento nelle lesioni da soUoro di etUe bleloror~to (yprite) per il dott. G. AMANTEA assistente nell 'IstitUJto Fisiologico di Roma e libero docente. Nel fase. 38 del Policlinico (Sez. pratica, 22 sette ml5re 1918), in una nota dal titolo : « Su u11 11 uovo metodo dci; cura delle lesioni da solfuro di etile biclorttrato (yprite) », proponevo i1 trattamento delle lesioni cutanee e oculari dovute · all'azione della suddetta sostanza, impiegata a scopo offensivo di guen·a, col _L\g N0 3 , fondandomi sui risulltati fa,rorevoli di indagtini potute eseguire su nie stesso (esperienze sulla cute) o sugli amimali (esperienze sugli occhi) duramte i mesi di maggio-ag·osto precedenti, in zona di guerra ; esponevo anche i criteri· che mi ·avevano guidato, ed insistevo sui particolari tecnici, che mi si e~ano rivelat!i più vantaggiosi allo scopo. Il · prof. G. Viale si affrettò a ripetere le. mie rioerche e a pubblicare nel fase. 44 dli questo stesso p eriodico (Sez. pratica, 3 novembre 1918) le sue conclusioni, che risul:tarono discordanti. . . dalle mie. Quantunque in seguito alla completa vittoria delle nostre armd. abbiano, per fortuna, perduto ogni valore cli attualità e di pratica applicazione simili argomenti , pure essende io voluto ritor-
rANN'o xxvI,
FAsc.
1
SEZIONE PRATICA
nare all'esperimento collo scopo di chiarire la divergenza, non r.itengo ora del ttttto inutile riferire intorno ~i nuovi risultati, per quell'importanza che loro p~ssa rimanere dal punto di vista puramente scientifico. • Come i lettori ricorderanno, avevo basato la lnia proposta di trattamento delle lesioni da ' yprite col AgN03 su due fatti fondamentaJli: r) la capacità del AgN03 di reag1ire in soluzione acquosa 0011'yprite precipitandon.e il cloro sotto forma di cloruro dji ~rgento, e annullando le .p roprietà tossiche della sostanza ; 2) la. capacità de1 AgN03 di reagire anche coll'yprite fissata dai primi strati dei tessuti epi" dermico"dermici, il che pér.m ette·v a di ottenere {:ffetti favorevoli, intervenendo col rtrattamento persino nove ore dopo l'ypr~tizzazione. Riconobbi tuttavia che l'applicazione del AgN03 ·v a pro" porzionata, nella èiurata e nella quantità, :finchè . è possible, al tempo che ha avuto la sostanza ,,,e scicatoria di agire; è consigliai di riprendere, prima del tr.attaimento definitivo, l'eccesso event11ale di y.p rite, con un batuffolo dii ovatta im" ' bevuto della stessa soluzione di AgN0 3 , scor" rendo con esso a più riprese e centripetalmente sul1a r.egione yprit.izzata. Il Viale conrermò che cc effettivamente i1t -vitro l 'yprite viene denaturala dal AgN 03, con la pre" cipitazione di cloruro dil arg·ento >>; però la r.ea" zione avverrebbe lentamente, e, anche qua.u do til contatto i1i vitro dell 'yprite col sale è stato abbastanza lungo (30' 40'), il :filtrato d·ella miscela continç.erebbe a consèrvare potere rt1befacente, dovuto forse ai nuovi composti che si forma110 11ella reazione o alle sostanze cli·e si trovano mescolate col solfuro di etile biclorurato nel prodotto grezzo industriale. Nelle ,esperi.enze eseguite su se stesso e su . soldabi , il trattam·e11to precoce col AgN0 3 non si sarebbe dimostrato più favorevole di quello con soQuzioni di perma11ganato potassico a[ 3 % nell'impedire o limitare le lesio.ni da ypri te. Crede di poter trovare il n10ti vo della divergenza tra i ris ultati proprii e i m1e11 nel·l a diversità dei s og·getti da esperimen" to, inquantochè me11tre eg'li ha esp~rimentato sull'uomo, ~ o avrei sperimentato su animali (? ' !) . Affermazioni similii provenienti da un distinto collegai non potevano non esser prese da me nella considerazione che m·e ritavano. Volli pertanto assumer.e altri eleme11ti, per una risposta, cl.a ttna seco11cia serie sistem.ati'c a di ricerche, che 110 esegui,t o i11 vitro su me stesso e su animali. L;aver dovuto, su tne ::>it1esso, per necessità sperim.e11tali, iniziare ciascuna prova solo qua11" do g.li effetti della precedente erano1 del tutto 1
•
9J
591
Riassu n1erò brevem.c nte i risulta.ti ottenuti : Esperie1ize « in vitro 1>. - Con esse ho potJtto rilevare che la reazione fta AgN03 e yprite · è lenta, quando si tratta colla soluzione argentica l ':yprite come tale. Se invece si fa rieagire la soluzione acq11osa di AgN·03 con una soluzione .acquosta di yprite, la· precipitazione (1el cl'.:>rnro di argento è im'Y1iediata. Neutralizzando t 01nfJletamente - e ciò è conclizione indispeu:;abile col Ag·N0,3 tutta l 'yprite di · u11a soluzione acquosa al l/2-1 %, avente i.sicuro potere 'rescicatorio accertato mercè prov•e sulla cute, il filtrato e il resid1,1,o ri11ia.sto .s ul filtro noti esplicano più la bencTiè mi1ii1na az';cn1e , rubefac ente . Logicamente dunq·u e l'yprite da mé usata _,. clue campioni del prodotto industrl.ale, tratti da proiettili avversarii inesplosi, e ch·e m.i erano seryiti anche per le prime ricerche - non contenieva mescolàte altre sostanze ad azione vescicatoria, nè una ta1e azione poteva attribuirsi ai composti nuovi derivan.t i dalla reazione. Esperienze su me stesso. - Ho esegu11to q11a ttro .n uove esperienre successive su reg·ioni ;:' Cl fettamente simmetriche della s11per:fice ·:flessoria • d1egli avambracci, e di quella ai1teriore ed esit erna delle I cosce. La quantità di yprite ap.p licata è stata sempre" magg·iore dal lait.0 del trattamento col AgN03, che ho adoperato in soluzio11i acq11ose al 5-10 % (1). Il trattamento fu prati" cato 30 1-5 ore dopo l'ypritizzazione. Mentre da u n lato si fece agire il Ag NO 3, sulla r egio11e controlaterale di co11trollo dopo a'1erla bagnata con a~qua si strofinò per un tempo egua le una compressa di perma11ganato p òtassico della farma~ia 1nili.tare. In ttn s~1o caso s11lla regione di corutrollo non si procedette ad alcun tratta:n1ento . I rilSultati fttrono cl11'.1ari, d1ecisi, e affatto co11-. c,ordi coi 1miei precede11ti : il AgN03 si dimostrò it1 tutti i; casi capace di fmpedire -[a formazio11€ • cli vescith,e , e limitò marcatamente i fenomeni infiammatorii, il senso di prurito, ·ecc.; il permanganato potassico esplicò un certo effetto fa, ·orevole, limitando alquaruto i fe nomeni in:fi.amn1atorii e vescicatorii, se appl1'. cato colle modalità suesposte poco dopo l'~Tpritizzazione, mentre applicato dopo 5 ore non lasciò apprezzare • più alcun vantaggio. Esperienze sugli a'ni11iali. - Ho voluto stabi·lire se i risultati1 favorevoli ottenuti sulla cute c1e11 '11omo sono anche apprezzabili su quella deI
1
1
(l) Le s-Otluzioni al ro % mi so110 ris ultate più pra tiche, pO'.lchè presènta110 s t1lle a l.tre più d.eboli il vantaggio di per1111etter e un trattamento 1neno prolungato. Questo ebbi ocoosione di ac. cennare verbalmente al Viail1e, e in tale senso ,.a scomparsi, sp.iiega il ritardo col qtta1e ritorno alla interpretato quanto egli 11e riferisce nelJ.€ tiltidiscussione. l11e righe dellai sua nota. 1
•
1
•
592
IL POLICLINICO
[ANNO
XXVI,
FASC. 19]
•
J
,
gli ani:mali. Con proye opportu11amente istid:ui te sulla cresta di un gallo e sulla superfice esterna dell'orecchio di cavrie, mi è stato agevole accertare, che i~ · .L\.gN03 anche in tali casi lasC'ia rilevare la sua costante efficacia. Occorre inoltre ricorda.re, che il metodo dii· cuf'a da me proposto fu potuto speri111e11tare ai1che sui colpiti da yprite i!ll seguito a tiri avversarli n,e lla notte sul 28 settembre 1918 contro le nostre posizioni di Costalunga e M. \ ."' albella. :il trattamento potè essere fatto, ma solo dopo molte ore daliJ.a lesione, su parecchi dei colpiti ricove· rati nell'ospedaletto da campo 323, preordinat0 per accogliere detto genere di infermi. Sui risultati soddisfacenti ottenuti, anche in tali condizioni di cura tardiva, riferì dettagliatamente il direttore dell' Ospedaletto capitano dottor L. Fasciolo alle superiori autorità. E ad essù appunto ritengo che accenni (la nota, conte~ nuta a pag. 70 nelle istruzioni sugli « Effetti dei gas asfissianti e lacrimogeru impiegati dal nemico. - Seconda edizione», diramate dall'Uffici.o Tecnico del nostro Comando Supremo agli ufficiaJiJ medici. In conclusione, contro gli esperimenti di controllo del Viale stanno tutti i risultati netti e concordi del~e esperienze mie ·vecchie e recenti S'U me stesso eseguite con yprite éhe non conteneva mescolate altre sostanze ad azk>ne vescicatoria; i risultati riconosciuti « soddisfacenti» dall'Ufficio Tecnico del C. S., e infine quelli stessi ottenuti sugli a11imali. Per spiegare na diversità dei risultati del Viale non resta che l'ipotesi (a lui stesso Sttggerita dalle sue ricerche in vitro), che l ')rprite da lui adoperata contenesse mescolate altre sostan'ze ve• • sc·1catone. •
CASISTICA ANATOMO·PATOLOGICA. ·
0SPEDAiiF: DI S. M. MADDALENA IN TRIF.STE Direttore cav. dott. A. MAROOVICH.
Un
t.MO
di diatesi emorragica
. per il dott. LINO URIZIO. Questa ·picc-0la nota descrive la sezione di un caso di diatesi emorragica, le cud Lesioni inites;ti.nali già per se non comun~ coincidono fi.µ n·ei più minuti detta.gli con identiche lesioni trovate iro. :tre sezdoni, che ebbi occasione di fare n·e lla Qontaina Lituania in due differenti epidemi~ , due di ittéro castrense, una di scor:buto. Allora ~ intendo di ques;be it re seziop.i fatte in Russia - occuppava virvamente la. Jetteratura ~<li.ca delle potenz·e centrali .Ja frequente comparsa, ora in una · region·e .ora the11 'altra, di piccole. epide(16)
mie che veniva.no chiamate variamente ittero epidemico, castrense, malattia del Weil, porpora emorragica, scorbuto, ecc., affezioni che co1p~va no so1tan.t o soldati, ma~ popolazioni civili, che restavano localizzate a ·p arti di truppe, che pure erano alimentate uniformemente, che alctlni credevano di :natura iinf,e ttiva, altri alimentare. ~ mie sezioni .furono allora le prime a portare l'anatomia del ~orbo (Wiener Kli1i. Woch., 1917, rn. 46, pag. 1447). È opportuno dlire che al1'iittero lenta.m ente scomparso subenfnfva gradatamente .n egli stessi gruppi di soldati una s-indrome emorragica che tutti dicevano scorbuto (Schittenhelm, .Bayer). Nei due casi d'ittero prevalevano, come è. matural.e~ le alterazioni epatiche; nel primo caso anzi, più grave, si pensava ad una atrofia giallo-acuta, tanto pronunciate erano ~ lesioni del tessuto parenchimatoso, tanto forte la necrosi. E anche nel secondo caso, per quanto ci tfossero traccie di una rigenerazione di tessuto epatico, pure erano visibili le forti alterazioni Stllb1te. Come atrofia giallo-acuta arnzi definì il Paltauf i preparati istologici del iegato di ambedue i casi da me inviatigli. Ma ecco a brevÌ toèchi -il quadro di queste due prime sezioni : gli individui itterici hanno numerose ecchimosi più o meno forti nella cavità pleurica, nel diaframma, nel peritonee, nel mesenterio, nell 'epi-endocairdio, nella corticale renaJe, ~lla vescica. C'è tumore acuto di milza, le _glandole mesenterià1i sono i·n grandite, succt11ient i, il crasso dalla valvola lileocecale al retto porta numerosissimi noduli miliari, in parte ulcerati ; emorragie puntiformi coprono la m~osa a'Dcor ~ibera tra i· noduli. Nei dibattiti d'allora - che forme scorbuJtiche non c'erano - si pensava alla natura. infettiva. E anche l'osservazione . dello Schoen sulle gengiviti, sulle emorragie buccali, tipiche per uno sconbuto, non scardinava la credenza · che un'infeziione generasse il morbo (Schittenhelm). ll reperto intestinale delle due sezioni, la · conseguente tumefazione glandolare al mesenterio suffragavamo 1'ipotesi i'Dffettiva. Ma tutti i tentativi cu.1turali fallivano, e si poteva esc.ludere dl Weil dal quadro clinico ben chiaro e dalla mancanza di spirochete. Poscia l'ittero andò e.Janescendo e poco tempo dopo nei soldati allJll.unciantisi ·ma.Lati, si os. servavano emorra·g ie puntiformi agli airti, prima rare poi più spesse, queste si a.ccoonpagnavario a dolori muscolari, disturbi intestina]i, a·no7 r·e ssia alterazioni termiche ora lievi ora for.t-i, ' . le gengiviti: erano .p ronunciatissime, c~mpan~ano le epistassi. iDi giallura non <::'era p1u traccia, ;t:utti ora .par·laivanò di uno s<::orbuto, e lo ?ch?e?-~ av·v al·o rando 1'osservaz:ione sua delle gtn.giVttl nei casi 1d'dtt~ro, affermava essere qùesta diatesi ,
•
•
'
[ANNO
XXVI,
FASC. 19]
SP:ZIONE PRATICA
593 i
il quadro stesso dell'ittero con più evidenza dei resistenza di·m inuita con soluzio1tl ipo- e ipertofenomeni sc011butici, · ·t finto ·p iù che ora compa- 111iche. Microscopiai.men1;e la formula dei biahchl Tivano f.requenti nelle diverse l'egionì, senza ri- rivela un aumento a ifavore delle forme monoguardo a clima o a .n atura del suolo, a:ffeziorui nucleari. Nell'orina aorte urobilinogeno. L'amc-Oll.Si.mili che terapeu.t icaµiente poco o n.u11a· si malato s'aggrava, .non gioi:ano le iniezioni di lasciavano influenzare. In quest.o periodo ho la siero, l'epistassi dissang11andolo lo ucride. Delmia terza sezione ( Wie·ner J(linic. Woch., 1917, la sezione vengo incaricato subito dÒpo la morn. 46, pag. 1449). Clinicamente il ' sezionato(·~ dati te. Trovo un cadavere· aneµiicissimo, che rende clinici .l i devo al prof. Kose di Praga) aveva pre- più evidenti le petecchie. All'apertura· del t<?race sentato caratteristic~ fenomeni ocorbutici, gen- niessuna traçcia di rtimo; emorragie alle pleu~e· givite, ulceraziioni dellia mucosa bucca1e, emor- parietali ie vfsoeralli. I polmoni SOD liberi, senza . tagie cutanee, specialmente agli arti inferiori, lesioni apicali, anemici. Il cuore e tutti gJi- altri s'era lagnato di forti dolori muscolari, •di epi- organi parenchi·m atosi .rivelano la forte anemia. stassi frequenti, er.a. tormentato da febbre alta. Il miocardio è ·consistente ancora, .n on ipertroL' esame ematologico, fatto nel laboratori'<'> da fi~o, le valvole s ufficienti, il.'aorta· liscia. QUa e campo da me diretto, mostrò un forte aumento . là, più spiroate nei pressi dell'orecchietta si~i delle forme mononucleari (53 %) caratteristico per stra e ài museali papillari: si presentano dèlle lo scorbuto (Labor ed altri). Nell'orina traccie ecchimosi. Ma anch.e il diaf.rramma ne .p orta. Il • fegato ·è ingrandito, di co11sistenza tiorma1e, al di urobilinogeno. La sezione: emorragie nelle cavità sierose co- taglio non lascia osservare alterazioni parenchime nell'~bteto, tumore acuto di milza come nel- matose specia!li, .per<) anche iin questo caso la l'ittero, ifort~ ingrossamento delle glandole me- · milz;a è ingrandita del doppio ie per quanto anesenteriali come ·nell'ittero. Ed a11.che qua la com- mica r~vela l'acuto 1tumore. Le glandole mesenparsa di numerosissimi noduli, in parte u'lce-rati, .teriali sono a1quranto succul,ente, tumefatte. Alla nel crasso, daLla 'Val1Jola al retto, colle e11n.orragie ·sierosa d·el tratto intestinale ·n ulla, come pure alla mucOsia :fino alla va:lvola ileoce<:ale, ecç'eziOpuntiformi nei tratti liberi della mucosa. Il fegato di consistenza indim.iin ui ta ha solo I ne fatta di piccole èmor.ragie pu!Iltiformi. nel venlrl.e}"e di.segno s·b iadito . Is'tologica.m ente i noduli tricolo. Mà dalla 1Jal1Jola fino al ret.t o, per tutt-0 del crasso hanno 1e stesse alterazioni di quelli il tratto del colon, numerosi noduli « come forati delle due sezioni d'ittero, i .follicoli sono intatti. da uno spillo » coprono quasi tutta la mucosa, Reperti anatomici di isco.nbuto vero ne abbiamo disseminata ancora da em.ot:_ragie p'u<ntiformi. L'esame istologico degli or·ganii 1infatici e d-ei diversi nella 1etteralt1tta i(Sato, Nam·b u, Hanse-· mainn, ecc.) m_a .tutti parlamo di les.i oni diffuse noduli, al crasso, dettero l'èguale risultato delprima. Tenlta.tivi a tutto i.l tratto intesti.na.le, !llon localizzate iDet- l'esame delle. sezioni accennate ' tamente al crasso, come nel caso mio, per qU&µto culturali ·dettero ainche qua esito negativo, spigili autori giapponesi ,(S.ato e INambu) ' inarrino rochete nei numerosi tagl~ epatici non si troanche di noduli ulcerosi piccolissimi «come io-- varono. Io trovai s trana questa coinc_idenza nuova corati da. uno spillo », che corrdsponderebb ero ai noduli delle :tre sezioni. Reper.ti anatomici eguali sì precisa del.le alterazioni intestinali e degli orai miei .t rova poscia il Fuch s in Pale&tina in epi- gani 'infra.lici nelle qu~ttro .sezioni. E per ·quanta letteratura abbia scorsa; ancora non ho mai demie analoghe. Ora nell 'Alibanda .(Lj usna) in un ·tempo in cui trovato un reperto che possa essere CO!J-Sono a non c'eraino nè iforme itteriche nè di scor.b uto, questi, ecoezion fatta di quanito si conosce delebbi a sezionare un soldato che con fenomeni di l'intestino d~gli scorbutici. porpora emorragica grave in pochissimi giorni • venne a ·monore. Era ben sviluppato, .robusto, sanissimo :&no al. {NOSTRI RESOCONTI FARTfCOLARI). lora, rt:ollerante tutti· gl~ str.aipazzi bellici senza Regia Accademia Medltia di Roma. mai ammalare, di famiglia - a detta s ua - anche sana. L!improiVviso mamifestarsi di petecchie Seduta -ordinaria del 26 gennaio 1919. emo,ragiche agli arti, con.g iunte a dolori muscoPresidenza del prof. F. :PURANTE. • lari forti~ lo porta al meclico. Nell'ospedale, osserAiperta la 5eduta domanda la ' parola il prof. vato da molti, i[ caso vien chiamato comunissiima porpo.ra emorragica.. Egli febbricita, vien tor.men- p ARISOTTI che ricorda la dolorosa perdita. del sotato da forte epis1tiassi, ribelli a ogni ~a. Lo si cio ordinario prof. Oa.m.p ana, del quale id.evoca ritiene etnc>filia.cò, ~ l'esame del sangue porta. le •nobili .ed ,eooe1lienti doti di uomo e di scienziato . pooa tluce nel caso'. Gli eritrociti· non mostrano .. (17) 1
-
1
lCCADEllE, SOCIETÀ MEDICHE, CONGRESSI
•
\
'
•
IL POT,ICLINICO Il presidente prof. DURAN1'E s i :associa alle parole dette dal prof. Parisotti· i1n memoria d el prof. Campana. 1e ricorda la perdita dd u n a lrtir-0 socio ordinario, il prof. Scalzi. ' Di ientrambi riassume i meriti scienti:fici, pr-0pnnendo che sia invitato un socio del.l'Accademiia a ~omporne .la :necrologia. Su pro1)osta del prof. Alessandri si 1n.v ita il prof. Della V edova a commem orare i l prof. Scalzi . Per ill prof. Campa11a l ' ...\ ccademi a decide di invitare il prof. Carruccio. 1
1
Tendenza al sincronismo fra I movimenti del respiro e del cuore, eon un rapporto da 1 : 2 e da 1 : 1. c.;1ov. GALLI. - L'oratore presenta una g ra.fi.ea delle modifìtazioni riguardanti il numero dei respiri di cui sono più noLe le polipnee che le bradipnee. l\Iostra un tracciato di questa t11tiima forma con una freq~1enza di circa 5 respiri per minuto la quale tfa contrasto con la polipnea del primo tracciato con 70 .respiri per ' minuto. 'fratta poi cli una manifestazione respiratoria a ncora più s ingolare che consiste i.n una ten,,d enza al sincronismo dei movimenti del cuore e del respiro con ttn rapporto 1 : 2 -e 1 ·: r . Oltre che con le pro,re funZiionali cardiache il f enome~o p~ò essere pro,rocato anche con l'inalazion1e di nitrito d'atnile, con l'iniezione di atropina e con la manovra cli1 Valsalva. L'O. ricorc11. un lavoro del ·prof. Zeri s u di un fenomeno consimile. L,a tend,~nza al sincronismo fra respiro e cuore, con rapporto 1 : 2 , r : I, può essere se<'ondo le osservazioni dell'O. utiliiZata .come criterio diagnostico. La diagnosi d'ella capacità ft1nzionale cardiaca non si fa faci lmente e tanto meno con iil semplice stetoscopio. L'(). lia riunito diversi cri• teri, che costituiscono il fondamento della diagnosi fu111zionale cardiaca. A questi criteri 1'0. crede ora opportuno aggiungere que lo clella t e11denza ad sincroni1smo tra cuore e pqlmoni.
terapeutica della cinconlna e della
Sull'azione chinoidina nella malaria.
•
•
S. SILVESTRI. - Da esperienze con1piute n ella R. Clinica medica di Roma, l'O. ha potuto .rile,1are che in tutt1 gli ammalati con infezione 1na larica in atto la .cinconina h.a 11etta11,11ente trqncato gli acoessi febbrili e la sua azione specifica n on si è ,d imostrata irrf·erior.e. a quella del chinino. ,Dal punto di vista .terapeuti~o quittdi la cinconi:na può considerarsi come identica chinin~ . . L'O . ril·e\Ta p~ò che mon si · è ancor-a potuto risolvere se la ci·nconina possa J.'impiazz.are Ja chini~ nei casi rin cui questa determi.n a gravi clis turbi come ad esempio l'acoeS.S·O di emog10bin1u ria. Egli non. ha I\otuto inoltre rilevare alcun àisibttrb 0 dalla mestola·nZa ·d ei du.e alcaloidi (18) 1
alia
1
1
[ANNO XX\71J FASC. 19 :
e se l'esperimento su gli animali, nei quàli si lia azione tossica, giustifica il rigore dell~ farmacopee, "le qu~li richiedono che i sali di chinina sia no puri, ed i saggi di purezza sono sopratutto rivolti a svelare la presenza del·l a cinconina, l'esperienza clinica dimostrerebbe in;voce cl1e la mescolanza di c~ncouina e chi11ino non l: da•n.nosa. 11 prof. Gos10 tlomanda se ]e prove fatle autorizzino ad ammettiere che .l a cinconina vada esente da quei fenomeni di idiosincrasia individuale c11e :talora si oppong·ono all'uso del ch1nimo. Il prof. RHO ricorda · come gli inglesi ii1 India usassero un tempo un prodotto ricco di cince. n1na: Ad entrambi risponde il dott. Silvestri.
Utilizzazione del monconi di amputazione al terzo sup. del due avambracci senza alcuna cineplastica, R . .ALESSANDRI . ..___ L'O. illustra il caso presei1t ato già nella seduta precedente ed insiste sulla imporha11za della sensibilità nella utiJizzazi011e dei m<mconi dei due avambracci non solo di quella cutainea, ma di tutte le diverse forme di sensibilità. .
e
Di un nuovo terreno per la coltivazione del bacillo di Pfeifler~ D. CALDAROLA. - L'O. mediante esperiienze Jla potuto constatare come il cervello di qualt1nque anim.ale sia un ottimo terreno di coltura pel bacillo di Pifei:ffer. Egli -irlieri~ il procedimento d.a seguire. Il prof. GOSIO ricorda gli i'llconve11ienti prese11tati dai terreni di coltura sino ad oggi! adoperati e riconosce l 'in1portanz~ pratica dell 'agar cervello proposto dal Caldarola trattandosi di materia]~ facile ad aversi in gran eopia . 11 prof. DE BLASI ri1eva i vantaggi che. il terren,o di coltura introdotto da Caldarola offre ·n ei ' riguardi della ricerca in grande del bacillo di P~eiffer ed osserva che egli ha avuto recentemente occasione di ottenerlo in prima coltura su agar e su .~iero di Loffler alla cui superficie erano state aggiunte poche gocce di sangue uµiario. Chiede poi qual.e rapporto esista fra la composiz~one del s uo terre no di· coltura e 1quel1a dei terlieni di coltura ~,. base di poltiglia cerebrale che liibber a'reva già usati , per alcuni anaerobi. Il prof. _.i\: .sCOLI chi.ede se i germi con i quali ha sperimentato il terreno, siano Gon certezza bacj,Jli di Pfei:ffer. Il CALDAROLA al prof De Blasi risponde che lo s,·iluppo del ·g ermè dev,e essere d-ovÙlto a qualonno d ei costituenti della sostanza c.erebrale ed al . prof. Asooli ch·e gli s tipiti da lui usati ·a veva110 tutti e solo i caraitteri morfologici e colturali 1n,dicat-1 dal Pfeiffer. E. GROSSI. , I
•
•
XXVI,
[ANN9
FASC. t~]
SEZI0N~
PRATICA
•
'
.
•
APPUNTI DI MEDICINA PRATICA. .
'
CASISTICA. Rottura di aneurisma aortico In un bambino. Gli aneurismi nei bambini possono esser dovuti : I) ad .arteriosclerosi; 2) a traumi; 3) ad emboli o sepsi; 4) ad erosioni dall'esterno (falsi) ; 5) ad ano1nalie congenite. ~ Il primo tipo è stato il pitì studiato in questi anni, riconoscendolo dovuto molto spesso a sifilide congen_ita; rarissimo è quello traumatico. Tutt'altro che frequente (sette soli casi nellti letteratura) è quello derivante da malformazioni congenite (due volte stenosi parziale dell'aorta toracica, ~cinque volt~ an0111alie del dotto). A. E. Brouson e G. A. Sutherland (Brit. ] our'nnal oj Children's Disease, dic. 1918 e Medicai Re'View, febbraio r9r9) hanno osservato un bambino di quattro anni e mezzo -che si lamentava di. dolori al torace e che a'1eva ansia di respiro non appena si metteva a camminare. All'epigastrio era visibile una pulsazione; l'urto della punta si liotava al sesto sp·a zio intercostale , un cm. all'esterno della l;inea mammellare. .t\. destra si notava un'area pulsan·t e estesa tras·versal• mente per 15 cm. a cui corri'spondeva un'ottusità, che invece non era notevole a sinistra. Al terzo spazio intercost~le sinistro, si ascoltava un run1ore sistoliJCO dolce, che invece a d·estra sull'area di òttusità era forte ·ed accompa• gnato da un sec;ondo tono esagerato. Il bambino aveva· una leggiera febbre di ct11i non si spiegò la causa, ed inoltre presentava un po' di tosse e dei seg·ni catarrali nell'albero . . ...,, resp1rator10. Licenziato dall'ospedale, morì i 1nprovvisame11• te qualche mese dopo, nle11tre era nello stato abituale di salute. L'autopsia dimostrò la rottura dii un aneurisma fusiforme dell'arco aortico ascenden~e : non vi erano segni di deg·enerazione del miocardio, nè dell'endocardio. Le pareti dell'aneurism?- erano inspessite con sclerosi jalina, mentre la porzione dell'aorta prec:eclente l'aneurisma er,a ste• . natica. L'origine sifilitica de1l'aneurisma iera da escludersi per la manca·n za di spirocbéte, ~i reazione di Wassermann, e per la limitazione della malattia a lla porzione .dell'aorta soggetta alla p-ressione anormale. I. P. 1 1
l
•
Rottura dell'arteria epigastrica profonda per sforzo .muscolare. Una donna di 42 an11i, 1nultipa1·a, per collocare una t enda ad una finestra fece un salto dal pavimento per l'altezza di poch,i pollici, puntando tutto il c·o rpo sulla gamb:a destra (L . Emer•
~
son. I °'urn,. A:rn,. med. 11ssoc. 191~, pag. 1145). R1:sentì suhito un forte dolore all'addome nel quadrante inferiore sinistro, svenne e cadde. Dopo rinvenuta, avvertì brividi,_ sudori viscidi, sete continua, ~nqui1etudine, ·vomiti. Le condizioni di ' dolorabili dell 'addon1e non perm.etteva110 un esame acc11rat o ; si avvertiva ottusÌtà . diffusa nel ' q\ladrante inferiore sinistro." Temperat11ra 37°.3, pulsazioni loo, urina normale. Un enteroclisma , ebbe 'esito negativo riguardo ~l dolòre, l'olf:o di ricino provocò scarich.e normali. Il mattino seguente suil'addome, sempre molto sensibile si avvertiva ottusità ed induran1ento; ad ogni modo la paziente si senti,ra megl:io. Nei giorni seg uenti si venne . delin eando un t11more palpabile nella parete addominale. All'atto ope;rativo, si trovò un ematoma, s' il11ppatosi a spese del peritoneo, il quale era tinto dal sangue fuor1iuscito dall'arteria epigastJikca profonda, che si er~ rotta n.e l punto di 1nezzo fra il legamento del Poupart ed il punto d'entrata nella porzione inferiore della guaina del . retto. L'ematon1a. conteneva circa d11e tazze di sangue coagulato. Esiti .operatori no1·mali. La paziente attribuisce la lesi one al busto ol1e essa por.tava molto stretto e m01to lungo allo scopo di ovvi.are all'obesità ine:ipi.ente; per ìa strettezza di tale busto il vaso sanguigno si sa~ebbe troncato nell'atto di estendere la gamba.
ta
1
•
1
1
r. s.
/
L'eziologia della rottura delle valvole cardiache . L~
•
relativa frequenza delle rotture valvolari è un fatto bene st abi1lito; il Ranelletti (ciit. in M e.dical R eco rd, 22 febbr. 1919) ne ha pubb1icato r ecen~emente la miglio·r e statistica, baSaita su 79 casi ; 49 riguardano le valvole aortiche; 27 l a m~ trale, ~· la tricuspide, l la polmonare. , ~ da rilevarsi 1a maggior frequenza della rottura die.ll1e sigmoidi, ciò ch1e non er.a start:o riconosciuto finora. Nella donna l'e''€nto è più raro (S , ·olte su 95 dell'uomo). . ·Allo stato presente delle flosfre conosce11ze, s1 c1ebbono ammie ttere tre ordini di caùse di talie . .': evenienza e c1oe r) rottura diretta da trauma sul 1 torace; 2) rot. ' tt1ra da sforzo, sia $ingolo, sia ripetuto, come p. e~ nei c-ilclisti; 3) rottura risultante contemporaneamente da trauma e da sforzo. I,a · st~tistica di Rarielletti, come quella più antica di Stern, dimostra che il fattore sforzo è il più importante : il primo ha tro,1atò che a taile causa si doveva\llo attribuire 43 rotture sopra un . total,e di 79. Sia il tr.a uma che lo sforzo però, non provocano la rottura se non vi è ttna predisposizione locale o generale. Bisogna p.erò tener presente che esiste i11 molti casi una...cer.t a predispo(19) .... t
•
'
596
IL POLICLINICO '
•
[ANNO
•
siziòne, legata a condizioni patologiche del.l e valvole, iiin seguito a reumatismo, processi infettivi, lesioni arterioscleroti<'he e sifilitiche e specialmente ipertensione. In presenzai di una predisposiiione, basta un trauma Leggero a produrre la rottura, ciò che ha particolare importanza nelle questioni medico-legali'; la lesione preesistente può peraltro essere rùmasiba . clinicamente latente, oppure il soggetto può ave~e iD;teresse a dll5simu1are i fenomeni morbosi. La prov:a· non può essere fornita che dal] 'autopsia e soltanto se la mor:te ·a,1viene in mo tempo, poic.hè in caso contrario, .n on si può sempre escluder.e che le lesioni siano secondarir alla rottura.
XXVI,
FASC. 19_
L'azione riper~nsiva, spasmodica del tabacco spiega gli accidenti, e' davanti al colpo di frusta tossico cede la tolleranza della lesione esistente siia essa sifilide o ateroma, o altre affezioni, eh~ sono messe in luce. dal tabacco. Durante l'età adulta, però ad eccezione della s ifilide, le lesioni aortiche e coronarie sono ra rissime e si comprende che il tabacco in tali condizioni no11 provochi1 morte per angina pectoris, che . solo in \ 1 ia affatto eccezionale. 1'.
pri-
s.
TERAPIA. I metodi di trattamento del lupus.
fil.
L. Brocq (Bulletin médicaL e / ourn. de méd. et de chir. pratiques, 25 febb. 1919) riconosce Angina pectorls tabagica. che non vi è un trattamento specifico e nemmeno univoco del lupus. Le à ndi~ioni terapeutiCh. Fi.essinger {/ ournaL des - Praticiens, 15 marzo 1919) riferisce di avere osservato tre sog- che variano secondo la localizzazione e le <Jiverse varietà obbiettive. getti, in cu;i era stata fatta diagnosi di angitna In vicinanza degli orifici della faccia si tl:)pectoris tabagica, specialmente perchè era stata vra nno usare le scarificazioni l~ neari quadrrtriscontrata per tre volte negativa la reazione di tate. Le fosse nasali vanno esaminate e trattate Vl assermann. In realtà invece essi erano affetti .. da coronarite sifilitica ed una quarta reazione &i con grande cura, con le scarificazioni o con i 'Vassermann eseguita da un ottimo labora torio r.aschiamenti, seguiti da cauterizzazioni, con per"' manganato di !Potassio, cloruro d i zinco, nitrato diede risultato positÌ\.'O. La sifilide misconosciuta costitu!isce un fattore d'argento. Dopo l'emostasi si appl icano degli di gravità di ~u1 a torto si fa cadere la colpa ~mpiastri mercuriali. Il lupus limitato della faccia e, meglio ancora, s ul tabacco. L'a11gina pectoris tabagica non si CfUello degli arrt i e del tronco si asporta chirurprolunga al di là di qualche settimana, _dopo gicamente; nei lupus di media grandezza si ap• la soppresStione della causa; i disturbi, che continuano oltre 4-6 mes~, debbono 1'isvegliare l'at- plica la f ototerapfu., oppure til raschiamento di tenzione se l'ammalato non fuma più; s'impone tutti i lupomi, seguito da oauterizzazioui e da la ricerca della reazione di \.Vassermann, che se . medicazioni allo iodoforni.io: si ripete l'operaè positiva dà delle probabilità di certezza per 7-Ìone quando si è, ottent1ta la cicatrizzazione, in modo c~e non ~i siano più lupomi nella cicala diagnosi. Il tabacco per se stesso non uccide, ma deter- trice. Nei lupus delle mucose si userà la cauterizmiJna un esito fatale sia per mezzo della sifizazione ignea, oppure il raschiamento seguito lide come delle alterazioni ateromasiiche delle da cauJterizzazione : per le pailpebre sono invece coronarie. Ora queste ultime esistono in molti soggetti ~n età avanzata., che n·o n hanno ang,na indicate le scarificazioni. Le forme ulcerose, che sono spesso le meno ( . pectoris; se essli però fumano possono av~e delle gravh, sii trattano con ap.p licazione di caustici crisi gravi'. leggieri (permanganato di potassio,' empiastro L' A. cita tre casi da lui osservati di individui verso i 70 anni, non sifilitici'· in cui la soppres- mercuriale) e solo se questi non ri·escono si risione del tabacco aveva determinato. la scom- correrà ad ail tri metodi. Le forme voraci, cioè r apidamente estensive, parsa delle crisi, mentre bastava il :f.umare una sigaretta per .farle rj.eomparire. Dopo qualche vanno -invece trattate senza ritardo con le scarti· .tempo di soppressione del tabacco e dit benessere, fiicazioni . Quelle turgescenti, con insp·essimen!to conside.re,1ole ed jrtfiltrazione dei tessuti,. si cu: il ritorno al fumo provocò la comparsa di crisi, rano con iniezioni di calomelano od appl1icazionii che determinarono la morte. Il tabacco, se può provocare le crisi, non porta di radio-terapia, fino ad ottenere una dimitnualla morte che a condizJotie di mettere in giuoco zi'o ne dell'infiltrazione, dopo di che, si appli}'esistenza di una lesione che, senza di esso non cl1erannò 1 ·metodi ab·ituali. • L. b . si · rivelerebbe forse p~r nessun segno. I
\
'.(ao)
)
•
.
\
I
[ANNO
XXVI, FASC. 19]
SEZIONE
I
Trattamento dell'eczema seborroico del . labbro inferiore. G. D. Culver (Medical Re,cord, 15 1narzo 1919) ha .osservato uno stenografo con u·n a ra.g ade profonda 111el mez~o del labbro 1nferiore, non indurata, a margini arrot.o nd.a:ti, con estesa desquamazione. Il paziente faceva eccessivo uso di · idrati di carboniio e di g.rassi, conducendo una vita non .ab1b asta·nza atti·v a; s i av·eva di oonseguenza una dispepsia flatule nta, che ·a sua volta aumentava la delicatezza delle m.u cose e le rendeva più sie nsibili alle · inf.ezioni. · L'A. applicò il radio (11 mgm.) usando i}er schermo una lamina di ottone, uoo di alluminio ed un foglio di carta : .tempo di esposizio·n e: mezz'ora. Feoe poi fare applicazioni frequenti e-on il seguente unguento : liquore di ace.tato di alluminiio c mc. o.6; lanolina, cerarto semplice ana gm. 14. Venne consigliata altresì una cura medica ed dgienica . Poco tempo, dopo, venne rifatta. l'applicazione di 'radio. In pochi mesi la bocca ritornò perfettamente .normale. Il liquore di acetato d'allumi1:Jio (soluzione di Burrow) è fatto con s olfato d ·' alluminio gr. 126), aicido acetico (eme. 142), carbonato di calcio (gr . 56) , acqua (eme. 4~6) . Il cerato è composto con cera bianca (gr. 168) , pa raffina' molle (gr. 102), sugna al benzoino (gr. 280) . - (N . del r ed.). r. :s. 1
1
La cura della scabbia nella pratica privata. Recentemente Opp1e nheim ( vViener m ediz W ochenschrif.t , 11ov. 1918) aveva raccomandato il seguente metodo : strofinare tutto i•l corpo con .sapone ·verde, impiegaindovi u n quarto d'ore.; entrare poi in un bagno caldo, asportando iin un altro quarto d'ol:a tufto il sapone con una spaz- ' zpla. All'uscita. dal bag·n o, a sciuga,rsi bene ed applicare un unguento fatto con zolfo precipitato, / 25 g.r. ; caribonato di ·potassio, 10 gr. ; vaselina, 1125 gr. Due ore dopo, prendere un altro bag.no caldo per asportare tu:tto' i1'umgu·entio : asciugata la pelle, applicarvi una. pasta di zi,oco, che completa 1a cura. C. Greene Cumston (Nledical R ecord, 22 febb_~aio 1919) consiglia u11 métòdo che è pure rapido e ch·e .lasci.a p ochissima :irritazione cutanea. Alla sera, prima dii an~a:re a .letto, il p,a zirente si strofina accw:-atamente -con sapone verde il .corpo ed il collo, ponendo sp eciale cura p.er gJi spazi i.1rterdigi;tali. Prende poi un bagno caldo, delJ..a durata di mezz'ora,. asp,o rtando frzttainto il. sap.one con una leggera frizione . Asciugatosi poi, si strofina con questa poma ta: Ittiolo gr. ro;
597 .
•
r. s.
, •
•
(r) La .p omata di Helmerich (farmacopea. franoese) è fatta con: zo1f9 sublitniato g:r. -ro; car·bon.ato di ·p otassio; acqua iana gr; 5; olio di semi · di papavero gr. 35. :- (N. d. Reda.t .).
I
DIAGNOSTICA.. Tabelle per diagnosi· differenziale.
V ARICEitLA.
VAJUOLOIDE.
,
~re\7alentemente negli
Prevalentemente nell'infanzia.
adulti.
Incubazione: lunga • • 15-17 giorru.
Incubazione più bre• • ve : 9-12 giorni.
Non - premunisce dal vajuo1o n è dagli effetti della vaccinazione : nè questà premunisce dalla varicella.
Può immunizzare dal vajuolo e dal vaccino, ma non dalla varicella: i due esantemi possono svolgersi contemporaneamente.
Periodo prodromico lieve e breyissimo.
Periodo prodromico più lungo ed intenso.
Eruzione: compared<>po appena 24 ore dj febbre, non ha sede fissa, ' nè appare tutta in· una volta. La febbre non cessa con l'eruzione, ma si ripete ad ogni nuovo
Eruzione: compare per lo più 2-3 giorni dopo l'inizio della •febbre (in casi abortivi al 2° giorno), tutta insieme e non mai p er a:ttacchi. La febbre cessa -appena l' eruzione è co~pleta.
1
1
-
pomata d~ Helme.rich (1) gir. 80; canfora rasa , gr. 20. Al mattino seguente, fa un pagno caldo a e~ ~ggiunge lOO gr. di [eg.aito di zolfo, posto a dtsc-1 oglierre i:n u·n po' d'acqua calda , la sera . . a vanti. In tal .m odo ùa cura è completa, senza provocare le .noiose rcizioni cutamee, facili ad òsservars,i oon le p el1i delicate. È sottinteso che si d,ebbono poi cambiare le biancherie personale, da letto, ecc. . In luogo della ;formola precedente che è del Du-Bois, il Cum~ton con.siglia: ittiolo gr .. r~; ~olifo sUJblimato 1 gir. 12; canbonato di potassio gr. 6; canfora t'a&a ·g r. 2 ; sugna gr. 6o.' Q1tando si ,possa è conveniellite sostituire lo zolfo su·b limato ~on il precipitato, che. è più attivo.
I
•
•
PRATICA
attacco~
.
L'esantema non è mai uniforme: papule, bolle, vescicole essiccate si trovano contemporaneamente sullo stesso infermo.
Le efHorescenze si presentan.o tutte allo stesso stadio.
•
(21)
•
,
•
IL l>OLlCLtNICO
598
L'eruzione allo stadio di acme è bollosa.
Eruzione a forma pustolosa.
La evoluzione della L' efflorescenza della bolla si compie in tre vajuoloide impiega or• • giorru. . dinariamente 8-9 giorni
•
Le bolle non l1anno tutte la stessa grandezza; parecchie sono assai più grandi che quelle della vajuoloide, a forma irregolare, margini spesso sinuosi, alone chiaro. Anche se l'eru.. zione è poco tipica (adulti) presenta almeno una o due . efflorescenze caratteristiche.
Efflorescenze · general· mente uniformi. più rotonde e più piccole che nella varicella. Per l'addensamento del contenuto purulento delle singole efflorescenze, in nessuna si ha l'aspetto di vescicola cristallina, come nella varicella. •
Manca sempre la febPuò manifestarsi la bre di suppurazione. febbre secondaria. . (U. Mariott'i. Riv. Ospedaliet'a, 15 genn. 1919). fil. .. • •
.IGIENE. I lazzaretti comunali.
Il dottor L . Zan.etti (Gazz . Osp. e Cli1iiche, 23 marzo 1919) in un articolo :inspirato a vero senso pratico, richiama 1'attenzione sulla parodia dei lazzaretti, che, secondo le disposizioni ·v igenti, dovrebbero trovarsi in ogni Comu11e. 11 concetto i.nforma.t ore teorico di t ale massima è evidentemente quello di isolare al più presto in un locale adatto l'individuo affetto da malattia infettiva, e impedire che questa '·.enga trasportata da un Comune all'altro. • Nall.a pratic·a , però, le cose vanno ben altrimenti; di fatto, salvo alcuni grandi Capoluogh;i, i Comuni rurali hanno destinato come lazzaretto ttn locale qualsiasi·, purchè abbastanza lontano dall'abitato; nell'ipotesi più fa,·orevole, l'hanno arredato alla meglio. i\1a qt1anto al farlo funzio11are è tutt'altra cosa:, soprattutto tenen~o conto della saltq.arietà deil fu11zionaimento stesso. Manca un personale d'assistenza non dÌlco addestrato per il caso specialie delle malattie infettive, ma nemmeno per le mansioni del più umi1e infermi e.r e, sicchè si è spesso costretti a chiudere nel così • detto },a zzaretto i familiari dell'infermo , . Manca il personale di sorveglianza; il messo, i';omunale od il cantoniere stradale, gli unici agenti che I '.autorità comunale concede talvolta all.'ttfficiale sanitario, possonO' tutt'al più sorvegliare p er poch·e ore e per pochi1 giorni ; sicchè ac.ca.de che in certi momenti della sera, il lazzaretto è il e-entro cli conversazioni..... Manca ogni disposi-
XXVI,
[ANNO
FASC. 19 ~
ti vo per le disinfezioni e ad ogni modo, ma11ca il personale che le sappia fare, sicchè vi è magari il pericolo che esso .contribuisca· a diffondere a t1zichè arrestare l'epidemia. La dimostrazione più. lampante dell 'insufficien1~ e del pericolo che possono rappresentare ques ti cosi eletti lazzaretti comt111ali è data dal fatto che gli stessi funzio11ari di sanità - emanazione del potere centrane da cui è partita la disposizione - trovatisi in zona di guerra a lottare seri·an1ente co11tro le epidemie hanno ben tosto ri11unziato ad esso, ricorre11do all'unico mezzo logico, di inviare cioè ] 'infermo col mezzo più rapido ad un ospedale di isolamento, in cuii la continuità dei servizi, gli impianti sufficienti ed il personale adatto sono cli per sè stessi garanzia per un buon funzionamento . Sarebbe dunque conveniente ricorrere all 'impianto di un ospedale d'isolamento, a cui concorresse un certo ·numero di Comuni (Lazzaretto circondariale). s~ potrebbe così avere una istitttzione convenienbemente fornita di tutti i mezzi .11ecessari , a funzionamento continuo, con adatti n1ezzi di! disinfezione. Il trasporto degli infermi, fatto con lettighe automobili, sarebbe sufficiente1nente rapido e com.odo. Senza contare che ~n che il lato finanziario - Ja corda più sensibile per i Comuni - ne ·verrebbe non poco avvantaggiato. Lo spezzettamento delle energie ne porta necessariamente la dispersione : 'Virib us u1iitis è il n1ot.to che anche in questa circostanza ci permett erà di ottenere i migliori· risultati. fil.
POSTA DEGLI ABBONATI. (1077)
Reinfezion:l luetiche. -
All'abbonato ·
n. 10250 :
La .reinfezione nella sifilide è un ev~.to assai • raro, ~11che quando s ia.no state pratiche i!!lte11se cure con l'arsenobenzolo o i s11oi derivati . È ·vero che dall'ep~ in c;1i c.tu.esLi medica1nenti furono introdotti in terapia sono stati descritti casi di reinfezione in cr:iumero maggiore che non per l'a·vanti, il che, in ultima analisi, s ignificherebbe ch·e coi n.u ovi preparati si pos~a più facilmente 'taggiun.g ere la .guarigione co111pleta dell1a lue; ·ma su molti di questi casi è lecito avere dubbi assai gravi . In ogni modo le iniezion · di arsenobenzoli non 11an1no .alcu:n potere preventivo contro .l a sifilide. V. MONTESANO. 1
•
•
•
( 1078) Tiaccinazioiie · antinftue1izale. -
Al dott.
G. lVIauro da San l\1auro Castelverde.: I vaccini per prevenire o per .cu:rare le çomplican2>e dell'iinfiuenza (essi non possono èSse.r di-
~f22)
•
•
•
. [_.i\.NNO XXVI, FASC. r9]
SEZIONE PRATICA
599 #
retti co.ntro la malattia poichè 111on se J.re c0110.sce · VARIA. 1'a.gei:J..t e ttnor,b oso), hanno ancor0: ,troppo breve ·vi.ta ,. perchè sda l·ecito .d.a re un: •g iudizio. ifond<ilbo Il centenario dell'ascoltazione. - Il Traité sttlla loro effì.c,açia. de l' ascult.ation 'Y1iédi'ate di .Laennec, uno dei ca· L.a ·tecnica di vaccinazione segue Le 11-0rm.e ge- pi·saldi deìla scienza medica, comparv.e 1111e~ 1819. La:en11ec Renato T,eofì.lo · Giacinto nacque ne1 11ierali a tutti .-li vacci11i 1(inieziorii di dosi . progtes. sive, perioqiche), ed è ~ndicai~ in .app.o sita is~r11- 1781 a ."Q~mper, nella Britannia Francese. Come Bichat, D~1puytren, Réc-amier e altri mezi.one pe.r .ciascuna ~r1ep.arazione particoÙ;lre, di -cui naturalmente ·è variabile il e·o ntenuto a se- . clici eminenti della prima parte del ' sec?lo decimo~ono, egli dovette pr,ést~e · servizio mi1i'.t ar.e .conda dell'istituto che li priepa.r a. t. p. nell'esercito repubblica110, mentre era anoota stu:. I dente. (1079) Iniezioni endovenose di S'ubli11iato nelle Nel 1816 fu co11sultato da una vivace g iovainfeziorni tifose. Al dott. F. d"Ambros~o, n·etta cardiopatica. Non osando prati1eat1e J 'ascol·Giove : tazion.e diretta, egli avvols:e un fogrio d~ carta La rletteratu:ra s ul valore del s ublimato ·p er i- in forma cil~ndJ;ica, e applicandone un'estremità niezioni endovie nose n1elle m.ailattie da iiµd:ezi.one . sttlila regione cardiaca e l 'altra contro l'orecchio, .. si può 1tro.vare in qualsiasi gi.ornal·e di medeci111a fu sorpreso di udire i rumori . car~iaci molrto più dal 1904 in"'poi. net:lti e distinti dii com.e non gli: fosse mai accaA proposito del . s uo .uso nelle in.f.ezioni :ti~ose duto prima. Non lastl.ò cadere la sua ooserva, _può riscontrare : zione : per mezzo d1el suo cilindretto egli riuscì T. Silvestri: « Gazz. degli osped-a li », l9ò4, fa~ a scoprire moJti segni, prima non conosciuti, delle scicolo 58; malattie toraciche. Nel l 8r8 comunicò i risultati C·ecchini : « Policlinico », sez. pratica, 1905·, fa- dei ' suoi studi all 'Académiie des Sciences, ch·e sci-coli 26-27; ascoltò fredda1niente 1~annunzi1 0 di quella scoperta • .. . . ' L. Rossi : « Riv. lnternaz . di ,clin·. e 'tera.p ia·», fondan1entale, «con risp.etto ma senza .entusii.at . p. ottobre 1909. smo ». Il suo libro, pubblicato l 'aitino ·seguelllte, fu accolto con diffidenza e lo stetoscopio v~nhe • · vollto in ridicolo come un -g iocattolo. C. I. R . \Villiiams, il principàle pionier1e del met.ò.do ·Laen:· CENNI ~ BIBLJOQRAFICI. 11ec in Inghilterra, dice che là scoperta non càdcle (Nonsirecenstscono che i libri Pervenutiindono aUa'Redazione). nell sob1io solo .i n virtù del1e am·n1irevoli descri~ P. RAVAUT. Syphi!is - Palu_dis'Y1ie - A1nibiast;: zi-oni di malatti,e, co11te11ute 1nel 'l~raité de' l' asculTrait:ement ·i'1'l~tiaL et cure de IJ.lanchirnent. f.atj,on médiate. Masson·. éd. r91S, coll.ez. Horizon: Pr. Fr. 4. Nel 1823 Laennec fu nominato profèssore di I,l nome di Rav.aut è noto ai pratici. perchè m·edicina interna alla Faccilt~ medica dii ·P arigi; €SS·O è legato ad una ,(Lelle più uti1 11 se.mplifì..ca- 1efà :anche medico- alla Cliarif;é, OV·e gli st11denti cazioni :nella tecnica delle ifilezi-orii. · e n.d.ovienos.e . aftluivan6 da tutte le parti d'Eilro·p a. Al 'tetto .del malato parlava sen1pre in ' 1atino, di novo.a rsenobenzolo; i pratici c·h e vor.rann-0 legstraùieti. gere il nu9vo opusc·olo d el RavaUi.b sa.ramno g~a.ti per essere compreso dagli studenti , Aveva un fisico· meschinb. · 1L • all'A., che ha .saputo in iorm:a brevie e chiaira • S:e:bb·ene fosse m.edico della duchessa de Berri, riun·i re tutte le nozi,o ni più utili s ull·e inddc,azi.o,ni., su.illa .teen.i ca della cura 11ella sifilide, !ll e11a uon era popolare nei. circoli:.· di'. .c orte, ove si lJarlava di lui eome di ce petit: sec, quel piccolo malaria, 1Thel.la .dissen.teria a·mebica·. In qtl!este ·tr,e malattie, nelle ·quali 111oi ·po.s s,e- uomo secco. Non rit1scì. mai a guadagnare più d~am-0 rd.medi enoici, e che .tt1ttavia costituiscono "' di' 2-5 ,000 franchi .aill 'anno. gravi probi.emi del dop.o .g uerra, p<rr · tn:bte le na- • Tra i colleghi soJ1evò aspre 'ttitiche. Antonio zioni, è n.eces~ario che i ·m edi.ci pdssi edain-0 ·g li Portal, u110 dei, ·1ned1ci più in \ toga, il qual·e diss1entì da lui nei riguardi dell'ultima malattia di elementi necessari a11a lqtta. · madame· cl.e Stael, lasciò un giudizio at1iaro sui Tropp>e voci son'.q sorte .ad ·a ttenuar1e la f ede nel mercurio, nel salvarsa11, nella chinina, nel- metodi curati'v'i! e sul1a scoperta di La_ennec. Quèsti morì a 45 an11i di ·.t ubercolosi, cioè della l'emetina: uomini di · fede iC:-am·e il Ravaut possono vi.nce,r e un-a. battaglia oon la èsposizio·n è 111i- malattia• che egli· av"eva tanto contribuito ad elutida d1ei problemi e ·d ei .r isultati perso11alm·ente cidare - un destino che è stato comune a mo[ti c-0nstataiti., se i1 .libretto, com•e è ·da pr.eveder·e, medici. (Dal 'Eritish rned. Journ .; 29 marzo i 919). a vr~ larga diffusione. • R . B. t. p. (23) 1
\
1
'
1
1
,
I
•
I
0
1
'
1
1
1
1
1
,
. \.
.
\
600
'
IL POLICLINICO
'f!
[ANNO
XXVI, FASC.
1
.
NELLA . VITA' PROFESSIONALE. Cronaca del movimento professionale.
I medici condotti della Lombardia.
I medici condotti dell'Italia Meridionale.
Le Sezioni Lombarde (lell 'Associazione Nazionale 1\-r. C., uni·te in Federazione, tennerò a Milano una riunione alla quale intervennero come rappresentanti del Veneto e dell'Emilia il dott. Secchieri• di Lendinara<: il dott. Tonello di Parma. L'adunanza, presieduta d.al dott. Martinelli, presidente della Sezione Valtel1inese, dopo agitata ed esauriente discussione si accordò su un ordine del giorno in cui si afferma : a) l'abolizione assoluta della condotta piena, da trasformarsi in residenziale ; b) un minimo di stipendio per residenza in 11ire 6500, con un tanto pel servizio ai poveri da applicarsi: secondo ii criteri da adottarsi nelle .singole Sezioni, ma Ùl ragione inversa del numero dei poveri stessi ; e) la necessità di altre modificazioni da apporut.rsi ai CapitoLruti, secondo le proposte che vt>rtanno concretate dal presidente della Fede. ranone. Il Convegno ha elevato protesta contro la prossima applicazione de'lla legge sugli infortuni a crricoli ,· protesta che il presidente ha trasmesso al Ministero col seguente telegramma: cr: Il Congresso delle Sezioni Lombardo-Venete dell 'A. N. M. C., di fronte alle esorbitanre accumulate a danno deii medici condotti nella Legge sugl1 infortuni agricOli, protesta vivamen~e contro gli iniqui gravami e dichiara di non cessare dal! 'agitazione se non ad equità ristabililta. ».
Il 26 aprile, nella sede dell'Ordine dei sanitari di Napoli, si sono riuniti in Congresso i _M edici condotti deil 'Italia meridionale. Il numero degli intervenuti è &tato grandissimo. Eràno rappresentati l'Ordine d~ Benevento dal prof. comm. G. Pascale; l'Ordine di Avellino per delegazione dal prof. comm. Pirera; l'Ordine di Caserta ·dal dott Petromi1a; l'Ordine di Campobasso dal dott. de Francesco ; la Sezione dei M. C. di Campobasso dal dott. Battista; la Se .. zione de~ M. C. d'Ischia dal prof. Razzauo; la Sezione dei M. C. di Napoli dal prof. Praticelli; l 'Orcliru! di Napoli dai 'sw:ri oonsiglieri dott. cav. Ferdin.a ndo Guidone e dott. Sa,1erio Licastro; ecc. Dopo una discussione alla quaile parteciparono il prof. Patricelli', presidente, il dot~. Petrelluzzi di Meta, il dott. Resciniti di Roscigno, il prof. Capasso e il prof. Pirera di Napoli, il dott. Taliercio, ecc., il prof. Razzano, d.a Ischia:, presentò ed illustrò un ordine del giorno così concepito, che · venne approvato : « Il Congresso dei M. C. dell'Italia .J\feridionale si dichiara costituito in Comitato di azion-e, del quale fanno .parte tutti gli intervenuti e g~i aderenti, per promuovere ed effettuare la cost1tuzi:one delle Associazioni Regionali, da riunirsi in Federaziione in di pendenza della "federazione Nazion.ale ». . 1
1
•
•
J
(
•
•
I
.
(")
Si: nominò U11a Commissione per p~omuovere L'Ordine del Medici della provincia di Roma. l'immediata attuazione dei· seguenti desiderata di . classe: I medici' di Roma, nella seduta dell'Ordine r. abolizione della condotta piena, di diritto del 26 aprile, continuarono la dÌsct1•s sione .· del e di fatto; memoriale sulle rivendicazioni di classe. · 2. stipendio minimo iniziale di L. 6000, somIn merito ai rapporti morali e mruteriali1 che . ma appena sufficiente ai più modesti bisogni di i medici dell'Ordine devono avere con le società qualsiasi lavoratore; di 1\1utuo Soccorso, si stabilì che il compenst· rer . 3. modifiche alta legge ed alla redativa tai medici' non debba mai essere inferiore a L. 5 bella organi'ca per la Cassa Pensione dei Medici annue per ogni spcio e che un medicQ n~n debb~ ' Condotti; ·' assistere i·n 11na o più Società più di m1l1e so~1 . 4. diritto al M. C. di usufruire liberamente I 11 tal m-Odo si è inteso impedire lo sfn1ttame11to e gratuitamente dei puoblki1 mezzi di traspor.to che molte Soci~tà di M. S. fanno dell'opera del disponibili nella propri~ zona e riduzjone delle medico ~ creare la possibilità che altri medt('i .• tariffe ferroviarie; possano, prestare per questa assistell7...a: 1'opera 5. icli.ritto del M. C. di seguire i corsi cli studi'o che :egli ritenga necessari per la propria, loro . . Si accennò poi all'altra grave questione della cultura ed attività professionale, con una con· p~nsiione che 1o Stato dovrebbe ass~curar: ai megrua indennità~ dici nella vecchiaia. Per questa ass1icuraziotte doAltri desiderata il Congresso delegò alla Comvrebbero concorrere i medici, lo Stato e i Comuni. missione, per gli ulteriori· st.u di e le relative proIl fa.t to· eh~ i1 ·:medico non è direttamente al setpoo~. ~24)
'
/
•
•
•
•
[.:\NN() XX\~I, FASC. 19]
SEZIONE PRA !.ICA
6or I
•
Yizio déllo Staito non impedisce ,. ch·e questo debba partecipare ·alla costituzione del fondo pensio11e perchè l'opera del medico l·ibero .r iesce spesso d~ sussidi10 e di compJetame11to a c1uella del. personale medico cli carriera del[o Stato e sarebbe il . riconoscimento dell'opera sociale che il medico cotnpie per il benessere drella collettività. Dell'argomento si discuterà nel prosismo congresso d.el.la Federazion e. degli Ordini. /
1
be, e.on vantaggio dell '1era1-io, e~sere afficlato a11 medici ci\rili residenti 11el'1e località; I 2) che il ser\rizio n ei tr.o ppo numerosi Osped~'i; Uffici d'ispezione, ecc., 1n zona t erritoriale ·viene quasi 1esc·lusivamente clisimp'e g·nato da uj- · ficiali medici i11 siervizio attivo permane.nt.e e da ufficiali delle categor71e in éo11gedo, trattenu,ti a l{)ro richiesta, i. quali, per essere di classe anzi1ana , 11on si mossero mai dalle loro sedi di residenza . e poterono a tte11dere con inaggior \'antaggio al loro esercizio professional·e ; , 3) che. l'affermata djfficoltà <1~'. smobilitazione per essere i più giovani uffi.ciàli m·ed1ci del 1893, 1nentre g li altri llfficiali ,arri,~ano fi1no al '900, non ha fondamento, in quanito è noto ch·e i11 ogni reggifn,ento, cessate le azio~i beillich·e, s u otta.nta ufficiali; dell'arma, sono sufflcienti J?el serv;zio sanitario d11e o a! Jnassi1110 tre ufficiali medici; r il Consiglio del F ascio ira i meilici s nÌòbilitaJti di Torino fa s uoi i ,·oti espressi. da 11umerosi colleghi di ogni regio n·e cl'ltalia, ed insiste perchè vengano immedJ'. ata111ente att1iati i seg·uentì pro,·, ,edi1nenti : . . 1) Congedo dei medi1ci fì110 a1ll '84 éon facoltà di rimanere, dietro do1nanda ; 2) A ' '' ricinamento alle loro sedi di residenza ordi11aria dei me<lici che se '"'n e tro,rano lontan 1 • fin ~211 p,rincipio a.ell a g~erra . • La Direzione del F.a scio ·dei 111edici sm·obiJitati della Pro,rincia d '. Torino sarebbe lieta di ' ;edere. . che anche i Sodalizi analoghi sorti nelle aQtre · Provincie appoggiassero l e ri.chieste dei colleghi piemontesi e si augt1ra di poter entrare . in . rela7,jione con loro per un'e,rentµ ale azione comune n ella difesa ctegli i11teressi dei 1n.edici r edt1ci ,dalla guerra. Il F asC'io d·eil m edi ci sv1obilitati de11a Provincia ·di Tori•no, pres.: eduto dal dott. Carlo LL\.ngelia, ha sed~ in T-0rino, ' 'ta dei' Mill~, 16. 1
I medici del Trentino.
Un Comitato di m·eillci convocò, a Trento, una \ adunanza g1eneral.e alla quale interYennero oltre 50 medici trentini . D alla stessa furono prese . ·v arie risoluzioni, e u11 n1en1oriale con.t enente i postulati clei medici tr.enti11i fu presentato il 12 aprile ~ Con1n1issariato ci ,-~le di Trento. I postt11ati sono : solleci.t a istituzion«:; rlell 'Ordine dei Jnedici •del 1're11ti110; pagam·ento d·ei salari in lire, nella cifra di prin1a , più il 30 per çent-0 quale au1nento per_)l. caro vi·v eri; le ·visite portaite a·d u11 . 111inimo di -µre 2 fi110 ad, u11 massimo di lire 6 ; per le co11dotte in parte o del tutto devastate . . . o altame11te danneggia.t e ùalla guerra, una diaria provYisoria \ 7:ariçtnte dialle .. 20 a lle 30 l ire. • •
I
Fascio dei medici smobilitati de.Ila prov. di Torino. È sato formula:to il segue11te voto cir ca il con-
g·edo dei colleghi ancora sotto le armi : Il « Fiascio dei' medici smobilitati della ProYitlc:ia di Tocr:ino » che n ell 'interesse d·clla classe ~e gue C'on attenzione ogni att o del Ministero clella Guerra riguardante i.l congedo dei colteghii, visto il comunicato Miinisterial e comparso in data · 15 aprirre che promette il prossin10 · oonged'?-mento dei mediici delle c.1 assi i88r-84, ha attentan1ente esaminat o i c1(:1.ti co.n tenutt! ; e poichè può .da_qnesti 1aipparire che siano pri-ve, o quasi, di fondanielllto le lagnanze repl1ca~a·n1ente espre.s~e · c~aila clas·se sànitar<ia circa la ritardata smob1l1itaz1one dei m edici , il Co,11siglio .d el Fa.s cio crede oppor_,. tùno far osse1\rare ccm e dette cifre ~ i iJrestin o ad erron·e e i·nterpretazioni. Dai 677 r ufficiali m eclic1 in.'riati fi11ora ii;i co~ gedo bisogna detrarr.e : 1) c1r,c a 3000 aspl.rant1, cioè student1.1 in medicina ; 2) i congeclatj delle / classi dal '70 a l1'8o (11ot ando che di t rutti ·i cittadini s olo i medici furo110 richiamati dal '70 al 'i4) ; 3) jJ med1ci oodetti all'i11segname11to 11ni' 1ersi ta~io. . · È facile rilevar e ton1e le vantate « eson.erazioni largamente concesse alJle pubblicl1e ~L\.mmiu'.st~ zioni ... .. » si riducano · a ben poco, e .troppo es1~ guo s'ia il numero dei n1edici restituiti ail . loro esercizio professionai1e. ·· Consddera11do qu i11di : x) ch·e esiste attualm.ente u11a. ,,.e~a ple tora di ufficiali medici in zo11a d ' arm1st1z10, e che parte dei sen·izi da loro disimpegnati ·. potreb1
1
1
.'
•
1
t
I medici stranieri in Italia. klle sollecitazioni dell'Ordine 'd ei M1e dici dì Porto Mattrizio p.er disci p~in are l' autorizzazione a ll'esercizio professionale d~i 1nedici str~nieri jl • Minìsitro Ber-enini ha così risposto : cc Non. sfuo-o-e a questo Mini stero l 'importanza bb della quistione prospe~ta.ta ; da part e sua, non ritien•e che sia il caso di abrogare· nè di 1nodificare l '·a rt. 96 del Testo Uni.co delle J,eggi sul1'istruzione superiore, il qt1.ale articolo, che ripiod~e l'art. 62 della l·egge easati, è ispirato a prii11cipi liberali, che sin dall'inizio cle11 'ttn:ità nazional1e furono a.ccolrt i i1egli ordinamenti relativi' agli studenti provenienti da p aesi stra11ieri. « I11vece ·circa l '~r~11 ssione degli stranieri al1'es,ercizio professio11ale della nlediciri-a e chirurO'ia in Italia, essendo taJe co_sa di co111petenza del o M inist ero dell 'I11terno, non si . è ma ncato di faipresente ·a.I detto· Dicastero i .,~oti espressi . da c~diesto On. Ordì 11e per gli e,rentt1ali prov,·ed~ment1, cbe saranno .creduti più opp9rtuni ». '• . \
(25).
' •
I
'
•
•
•
IL POLICLINICO
[AN.NO
XXVI, FASC. 19]
•
RISPOSTE A QUESITI E A DOll!XDE. . l
(7751). Cura ed assiste·nza .sa?iitaria a profughi di guerra. - Dottor L. R. da IVI. di 1'. - Per la cura ed assistenza sanitaria a profugh·~ di guerra non .c ompete alcun specia.J.e compenso al medico cond.otto. I Pref.etti, però,. possono non _periodioam.e nte, ma di tanto in tanto concedere ' 11na gratificazione propor~onata alla entità del maggior lavoro che i1 sanitario sia stato eventualmente obbligato a sostenere per tale presta- .zione. Ciò venne stabilito dall'alto commissariiato con circolare d~ 10 gennaio · 1918. Il diploma di laurea non si rinnova p.er duplicato. Può ottenere ~n certificato dalla Segreteria Universitaria. (7752) Co1itributo mo1ite pensioni - Paganiento. -- Dottor lVI. M. da V. del G. - Il contributo .alla Cassa di previdenza è personal.e. Esso deve essere corrisposto da chi è effettivamente in. seriltto alla Cassa e 1100 da colui, che durante · il servcizio militare, lo abbia sos·t ituito, nelle iunzioni di ufficiale sanitario, sia pur riscuotendo l'intero ammontare dello assegno stabilito in .biJanoio per tale servizio.
•
(7753) Ufficiale sanitario -· Libero eserce1ite. Dott. E. F, da T. -- Quando in un Comune esi:Stono più .m edici l'iniearico di ufficiale sanitario sp.etta aJ libero. eseicenle e no11 al medico con.dotto, giusta quanto dispone l'art. 18 della vii_gente legge sanitaria. Nulla osta. che il medico libero esercente risieda in una frazione <.le? Co1nune, non facendo la [egg~ obbligo assoluto di risi.edere niet capoluogo. In caso di diverso prov"Ved·i mento s~ può ricorrere al sig. Prefetto della provincia per ottenere l'esatta osset\ anza della legge. 7
(7754) Trattamento econo1nico dei medici con.dotti chiam,ati sot·t o le armi. - Dott. C. M. da C. - Poichè quando ella fu chiamata sotto l·e .armi era ancora interino non le competo110 i ·due mesi' d1i st~pendio stabiliti per i titolari d<-:1le conqotte chiamati sotto• le armi. Si osserva poi rche ella ottenne l'e~onero per prèsta.r servizio nel proprio · Comune quando già erano cessate ·1e ostilità.' , (7755) ].?.icorso- alla Corte de·i Co·n ti - Int erinato -r Periodo di pro-va. - Dott. F. O. da C. - .Il .11icorso ìalla ·corte &i Conti contro la liquida1 zione della pensione deve essere steso su' carta boll:aita di lire 2. Non è necessario eleggere domi-cilio a .Roma., Il peri<)do di ·interinato passato prima della nomina definitiva •a medico condotto · -conseguita a segutlto . di_ concorsv, è computato nel biennio di prova n·e cessario per lQ acquisto <lellia stabilità. · . ,: t .. (26) . ' . ,
I
(7756) Ufficiale sanitario - Procedimento penale - Stipendio. - Dott. ç.. G. da P. - Es~ndo stato lélJSsoluto dalla imputazione ascrittale per inesistenza di· reato ha diritto acl ottenere gli stip.endi che 1e furono trattenuti clttrante la sospensione. E poichè trattasi di un credito cl1e ella ··vanta verso l 'Amministra~one municipale, il tempo occorrente per la prescrizione è di tren• ta :anni. La .decorrenza dell'aumento di stipendio c;he 1ella ha otte;lltft"o dal Com11ne è quelQa fissata nel relati, 0 atto deliberativo del Consiglio comunale, non potendo la G. P . •i\. apportarvi ili! ufficio modificazioni di sorta. •
I
1
(7757) Concorsi per posti di medico co1idotto. Dot~.G. M. da M. L'.a.rtioolo 3° del D. L. del · 31 agosto· 1915, n. 1420, sos1p ende i concorsi per l'intera durata clello stato di guerra. Poichè lo stato di guerra non -termina eh.e co11 la pubblicazione del tratta.to di pace, è evidente che fino a che ciò non avv-enga , non si. potranno bandire concorsi. . . • ,
(7758) A uniento di stipend.io - Indennità caro?i'Veri. - · Dott. P. F. da S. - L'aumento di sti1pendio non si pi1ò ottenere se non sia stato delihera to dal Consiglio Comunale e debitamente approvato dalla autorità t~toria competente. Nel caso che ciò s ia avvenuto, la maggiore somma è esigibile dalla data fissa~ nella relativ·a deliberazione consiliare. Se ella occupa nel Conit1ne r un posto di medico condotto previsto nella pianta organica e privo d.i· titolare, può ·ottenere l 'indennità caro-viv.eri, non per la cavalcatt1ra, ma per lo stipendio che ella percepisce e per le sue speci~i condlizioni di famiglia. Il D. L. del 9 marzo ultimo, n. 338 dispone, ittfatti, che il medico condotto ammogliato deve ricevere dal 1° gennaio 1919 l'indennità di· l ire lOO mensili, e se • celibe quelil.a dti lire 65, oltre cent. 85 per ogni figlio minore con·vivente ed a carico, oltre i primi tre . L'ammontare di tali indennità .non può ~n complesso superare quello dello stipendio di cui l'impiegato è provved11to.
1
•
•
j
< J
I
'
'
•
(7759) Pensioni. - :dott. abbonato 3280. - Con 25 anni di servizio e 57 di ·e tà liquiderà, l'annua pensione di lire 989. TI servizio pr~sta.to come hlficiare saniitarXo dal 1° gen11aiç> 1893 al 3I ot• tobre 1894 è valutabile in quanto che, pur percependo assegno inferiqre alle lire 300 annue, la iscrizione a1la Cassai 1era facoltativa e, qu~ndil, compresa nella favor~vole disposizi<?ne .contenuta nell'art. 36 del testo unico della legge. In tal · ' oaso liquiderà l'annua pensione di lire ~225; ' . (7701) Colonia Eritrea . - Pe1isioni. - Dott. L. · lVI. da A. - Le insistenze per dttenere che con legg1e speciale ru me~ic~ della Colonia sia estesa la legg1e sulle pensioni def medici condotti vi•
'
• I
•
{ •.\NNO XXVI, FASC. 19] I
SEZIONE PRA'rICA
•
_gente nel Regno, <lebbono essere fatte al Governatore l<?C~·e od al -Ministero degli affari e.steri. Ella non avr.e bbe i'l(lgione di fare un giudiii'o, perchè non ha diritto da far vialere nè sarebbero, .crec1>amo, pro:fi.eue le iniziati,·e che potrebbero prendere all'uopo i c·o11sigli dell'Ordine, che non sarebbero competen·t i percl1è aventi giuri.sdizionale territoriale. (7763) Trattanie1ito cco1Lo1ri·ico dei 1ned·ici · con- · .dotti chia1nati sotto le arn:ii. - Dott. .J\.. S. da · P . M. - Non le ieompetono ~ due mesi di stipendio nè la prima nè .la seconda ' rolta, che è .a11dato sotto le iarmi. Non la pri'ma perchè era in quell'epoca ii1terino e nq11 titolare, non la seconda p er chè ri·tor11a' 'a sotto le armi perchè scaduto l'esonero, qua11do, cioè, era già .militare. • (7764) Pensioni - 11'ide1i1iità di ·ufficia le sanitario. - J)ott. N. D. M . da B. C. - P ier ottenere la reinscrizio:Ò.e come ufficiale sani bario alla Cassa Pensioni, · deve far.e domanda all'Ufficio • ·Pro·v inciale dii Sanità. Pe1~ ottener·e un aumento <li assegno per la carica di ufficiale sanitario che ri,·este, de"\·e rivolgersi alla G. P . A. a' sensi .dell'art. 23 della legge combinato col sttcc.ess-i~ro .articolo 26. (7765). Au11ie1LtO di sti.pe11Jdio . ._ D ott. M. B. da C. Le otto lire al giorno che Ella riceve per la co11dotta interinale, ~he t~mporane.a·mente e sercita per la morte del collega, rappresenta110 una indennità e non Sibipendio. Su di esse, pertanto, non s i può chiedere 1'aun1ento imposto dal D. L. del 9 ma.r zo ultimo, di cui Ella già g .o de p:e.r la con.d otta di cwi è titolare. Ness111110 aumento è previsto in detto decr eto -p er la indennità dovuta per manca1t.o godimento della li-0enz,a annuale, n è per ,l a spesa ·d ella cavalcatura, . criè per il compenso delJo rnffìciale samitario, qua:n. do tale carirca. è dis~n1pegnata (lal medesimo medico condotto. (7766) . Aumerito di stipendio . - Dott. F. D. I~. 'dia B. Ripr.ende•n do servizio nel Comune, ove è titolare .della c·o ndotta,' ha dii"itto a .p eroepire la d.ndiennità cato-viveri, 1Sta:bili:ta 1dial· D. L. .c1eJ. 9 marzo ultimo, n. 338, in Tìre 65 mensili, 'come celi1b e, a decorr1er<e dal r gennaio 1919. Se fu dal Consiglio comU111ale deliiberaito ie dalle co.m petehti autorità approvato l'aumento di cui al D. L. del ro .f1eibbraio 1918 , può .anche tt'ichiederlo. Non s i può predenter.e I 'aumento sessennale se esso non è previsto nel capitolato o 11ie[ regolamento generale di tutti gli impiegati municipali. Gli .anni di servizio milita.r e sono computati aigli effetti del sessennio. Doctor JtJSTITlA. 0
CONDO;r.TE E CONCORSI. Società ·n;azio na le di Chirurgia . - La Societa offre la somma di .50,000 fr. come premio all'autore d~ un apparecchio che più.' risponda allo scopo per la· protesi della mano p,erc;luta. Autori e costruttori di· apparec-chi possono rivolgersi per schiari.m enti al segretario generale della Sociie tà (rue de · la Seine 12, Parigi) . PARIGI.
(Grosseto) . C'ongregazio1ie di Ca.rità. -- Concorso a Direttore-Chirurgo interino del Civico Ospedale. Il tempo utile per la presenta.: zione de~le don1ande È stato prorogato clal ro al 20 maggio. . SCANSANO
NOM 1NE, PROMOZIONI, ONORIFICENZE. , ORDINE DELLA CORONA D'ITALIA.
Cavalieri: prof. Orlali- Cesare, Roma; dottor Bacci Cesare, P€.$cia.; dott. De Marco Et.tgenio, Pedi,1igliano (Cosenza).
.ALBO D'ORO. MEDAGLIA DI BRONZO. .
Lucheri11i Tommaso, da 1'ivoli (Roma), sottotenente .medico dtil complem1e nto, 29° reggimento fante.ria : .. « Benchè febbricitante e gravemenfu colpito diall'azione venefica déi gas, rimase .p resso il posto di medicazione cui era addetto, ed . i·vi, sotto ~1 persistente tiro nemico, prestò ·valida · opera di soccorso ai numerosi sofferenti, rip,lrtando, dalla lunga fatica, gravi conseg.t1enze per la sua salut e . Gro\•iglio, 29 giugno 1916 ».
1
0
'
Servi.zio medico · militaYe. ~ All abb. n. 8455: Non sisulta che possa esser concesso un eson(3"o per ragioni personali ad un ufficiale medicò di -classe 1891. M. G. 1
•
CROCE DI GUERRA.
·..<\.spirante .medico Giltljo Cesare ...\ntognoli, 8° fanteria, Brigata çuneo; dott. Compagnucci Rugg1e ro, .l\!Iontecassiano (ìYiacerata) ; dott. Bacci Cesare, Pescia; dott. De Marco Eugenio, Pedi vig liano (CosenzÌ) . MEDICI CHE HANNO DA'IO FI<-;LI ALLA PATRIA •
Nelle epiche giornate del giugno, alla conquista di Val Bella, cade,ra eroicamente il· tenente del 10° fanteria (brig·ata Regina) GIUSEPPE TALLARICO, studente del 5° ai1110 di medicina nell'Istituto di studi superiori di Firenze. Il giovane cad~to era decorato di medaglia al valore, e alla sua me1noria è stata decretata una nuova onorificenza, oltre la croce al merito di I guerra. Benchè il Tallarico, nella sua qualità di studente di medicina, potess·e passare n.el Cor.po sanitario, tuttavia mai volle abbandonare il . suo reuo·imento e l'arma combattente che aveva ·volo~tariamente prescelta, C<?ll alto spirito . di pattiottismo. Il giovine eroe e;a fig~ioccio del. gen~ra1e ~~ dico comm. Tallar1co, direttore , di Sanità militare. P. Il dott·. Ulisse Rosi, tapitano meilico, da Civitanova (Marche), volontario di guerra, ha. p~r duto il figlio Giusepp·e, sottotenente . degli Alpini, ditiannovenne,. proposto per n~ompensa al valor militare, colpito dalla man<? di: ~ fratello d'anne al quale ave\ra dato osp1tal1ta. S. (27) •
•
•
..
..
IL POLICLIN reo
••
[_L\.NNO
XXVI, FASC.
l e)
I
AMMINISTRAZIONE SANITARIA. Per un ilHnistero della ~nità pubbllt.a. Il Go,·erno inglese ha presentato un progetto ' di legge per Ja istituzione di un .:.\li11istero della Sanità, alla Camera dei Comuni, che lo ha appro,·ato in terza lettu1~a. Da una interessante inter\·ista co11cessa dal1'on. Sanarelli alla Tribuna • rile, ia1no una serie di elementi concreti relativi al nuovo organismo politico. _~ella relazione cl1e prec.ecle il ùiseg no di legge è detto che trattasi -di un primo avviamento alla aegislazione necessaì-ia per rendere posS'Ìbi~i progressi nella t11tela della salttte del popolo. La stampa inedica britannica ~ unanime nel riconoscere l' opportunità del « ~lini stero nazionale della Salute », destinato a creare 11na responsabilità politica diretta, ii1 materia jgienico-sanitaria , e a coordinare i problemi igienicosa:nri.t ari con le altre 11ecessità nazi:onali, pro, Yedendo ad una migliore istruzio11e dei tnedici nel oompo dell 'igi!ene pre,-entiva, acl 11na n1aggiore educazione del .p ubblico mèrc(· la propaganda, ad una più efficace assist enza s3:nitar1:a, ecc. In Inghilterrà si è sentito il bisogno di sottrarre u na materia così delicaita, con1e· è qtte!lla del benessere fisico della popolazione, CU!i s i rannoclano tuitti i ser,;zi di a:ssistenza e dì beneficenza pubblica, al regime dell'abituale incon1petenza tecnica dei !Vlinistril responsabili . Si è voluto elevare a dignità poli.ti.ca lia tutela igienica e l 'assis.t enza sanitaria , rico11oscendo in esse u11a fu11zione fondamentale dello Stato moderno, da cu~ dipendono l'esistenza s tessa, il benessere, la prodttottività e l ',effìcienza sociale cli tutti i cittadini che compongo110 la collettività nazionale. Per ora iJ Mtnisitero avrebbe il compito dii amaùg~n1are _i vari_ D epart1ne1its o dir·ezioni del Local Go-verri1tient Board, una sp.ecie di l\1inistero dell'Interno, con i servizi sanitari· più important\i spars~ in altri dicasteri e con le Co1n1niss1oni per fe assicurazioni di Stato. 11 suo corup)=to prin- . cipale dovrebbe essere quello di provved1ere, nel più largo senso, ailla cura e alla profilassi delle malattie sociali, cominciando dalla t11bercolosi, çon lo studio e l'attuazione di progetti di s,·entraunento, dli risanamento, di costruzione di abitazioni popolari, di c.ase rurali igieniche, ecc. Passerebbero sotto Ja s tia giurisdizi'one tutti gli ilstituti ospitalieri il servizio di statistica sani. taria, que.~l-0 delle informazioni sanitarie dello interno e dell 'ester'O, tutti gli 11ffici e laboratori mu.n icipali di igiene, l 'insegname11to medico pòst- · universitario, le Accademie mediche, i ser,·izi sanitari del • Ministero delle P:ensioni, delle •Assicurazioni1 stata1i, del Ministero dell.a P. I., ecc. (28)
lnsomµia il nuovo dicastero della Sanità ·a ssumerebbe, in Inghilterra, una portata straordinaria; ma dovrebbe svilupparsi ed integrarsi a: poco a poc:o, esaminando di ·volta in volta, e a fondo> tutte le questioni relative alla salute nazionale, evitando il peric01lo che le discussioni siano turba te dalle rivendicazioni e dai conflitti delle autorità. rivali interess·at e.
1
1
\
,
1 ,
•
In Italia
** * la qu.esbio1f è tuttora i11
cli sct1ssione. ...\.lcuni sostengono cl1e i11 litalia , più cl1e in altri S tati, la 1stituzione (li 11n Ministero della Sanità è indispensabile, i11 co11siùerazione delle particolar~ ~ondizioni ig·ienico-sanitarie; a1tri l 'a,·,·er~ano, ritenendo cl1e le pastoie politico-bttrocratiche potrebbero inceppare il 'mo,·imento cli legislazione sa11itaria che sotto certi punti di ista trovasi all 'a va11gt1arclia. L'on. Sanarelli riti.ene .cl1e in Italia la riforma sarebbe prematura. Egli rileva che, sottra(!n clo i sen·izi sanitari al Ministero delil 'interno, perde11ebbero molta parte della loro efficienza; propone perciò, almeno temporaneamente, ttna ~olu zione transizionale : la costi.t uzio11e di un· Sotto~egretarjato cli sanit à, alla clipe11denza del irinistero clell 'interno. '
1
Tra i fautori della 11t1ova istitt1zione è in,·ece l 'on. Pietrav.alle, che al riguardo ha pt1bblicato> sttlla N 1tO"Ja ~ l 1itolog·ia_, un lungo articolo. · Il prof. Piietra·v alle ritie11e che la 11ostra legisl azione sani•t aria, che è fra le più progredite, è uscita dal periodo quasi classico, nel quale, segu endo da vicino le grandi scope1_-te dell 'ig-iene ba.cteriologica, ne codific0 i postuJati scien-· tifici per .oon1batt ere le cat1se di tal une ftt111e ste malattie infettive. E larga, collsolatrice 111esse di frutti si raccolsero, compiendo il miracolo di al)bassare l a mortalità genera1e dal 28 a circa il 19 %o ! Ma di t ali trionfi non poteva tener~i paga la sc:i.enza e J 'amn1inistrazione della sanità pubbl.rca in Italia, ove la malai:ia, 1a nostra grap.de sventura, e 1a pellagra , la grande . vergogna nQstra, hanno .-dettaito 1e prime e , ·ere leggi sanitarie so~iali, le quali però richiedon<> d'essere a pplicate con unità di sforzi e sufficienza ~di mezzi tecnici\ e fina11ziari, per colorire la radiosa sp.e ranza della redenzio11~ fisica del prolelta.riato agricolo cli talune do,v iziose zone ita11c4e e del1.a colonizza~ion1e di qu1elle dalle ,qual! l 'uomo è fuggito sui mo11t-i1 od inurbandosi'., ed . . i la,roratori ritornano avvelenati a morte, 1 0 disfatti, per inasprire la miseria ~elle loro famioo-J'ie e oo-ravare sull 'assisitenza e benefic.enza pttbbfioo. Ma i1 campo d'azione, di combattin1ento:, della 1
• I
•
{_-\.NNÒ
XXVI, PAsc. r9]
.
.
SEZIONE PRATfCA
• ' -miedicina di Stato si allarga og11i giorno dina11zi ·armonica111ente con i crescenti do\eri ai quali a llo sguardo del legislatore ed ai doveri dell'an1lo Stato è chiamato per la difesa delle più pren1inistratote dell1a cosa pubblica. La medicina 'ziose sorg·enti clella sua ricchezza, delll a sua po.pubblica spazia in nuovi ie sempre p) ù luminosi tenza, della sua felicità. orizzonti, non solo con le ·Sue ricerche ed il suo Abbozzando l e gi;a11di 1l:inee di u11 Mi1ristero • .apostolato contro certe malattie . che appelliamo delJa sanità ed assistenza pubblica ii1 Italia, il sociali, delle qu.ali ti pica è la tub:ercolosi, ma Pietravalle crede che dovrebbe imperniarsi, per agitando le sue proteste e le sue sp.eranze p1e r orra, su quattro gr.a.111(li direzio11i generali, e cioè : , proteggere le sorgenti vi tabi c1ella razza e I. - Direzione g.en:erale dei Servizi sanitari, puerizia cl1e n'è la primavera eterna, pèr sal- con quattro Divisioni: ·variè l 'integ·rità :fisica dìei la\'oratori e confortare ra) Servizio medico, chiruiiiico, ostetrico: far- · d10vunque J.e ooff,erenze del trav.ag!lio umamo. maoeu1tico. Medici provi.uci:ali . Ufficiiali sanit~ri. L "eugenetica, la pùericoltura, n~lle sue nlolteplici. . 2a) Servizio veterinarilO; forme, la difesa dell1à. saltt·t e de-1 fanc~ullo e d.el3a.) Profilassi generale dene malattie infet- • 1'adolescente in qualsiasi •ambiente si trovi, e ti~; . tutta l'igiene e tutta la fisiopatologia del lavoro, 4a.) Profilassi! speciale del1La malaria, della .s'impongono •e reclamano dal le1is·l atore e dal- tubercolosi, della pellagra, della sifilide, del tra1'uomo di Stato sanzioni ed opere per l'integrit~ coma, d:e i morbi. esotici, ecc. e ~o sviluppo progress:vo del bilancio .v itale II. - Direzione generia1e dell'Igiene socia1le, <lella nazione, per la difesa della Yita e de:lla con q µattro Di visioni : forza delle classi lav~ratrici, ch'è quanto diire per 1a.) Igiene· (generale) delle ag·glo1nerazioni 11r. . / 1'accrescimento clell.a ricohezZia e per I 'elevazione bane e rurali (compresi i cimiteri, i mercati, ~ <lella potenza eoonomica e morale d~l pa·ese. Or- bagni pubblici, ecc.) ; b,ene, di fronte ai nt1o·vi più alti e più r>romet2a.) Igiene (generale) del suolo (compresi i tenti compiti' della medic1na politica, l'ItalO.a è fnacelìi), e delle acque (potabil·i, mi11erali, ter<l pp1 e na alle sue prime armi ; è iniziale la_ s11a mali, ecc.). - Igiene ge11erale dell'alimentazio11e 11egislazione sanitaria del lavoro, e più ì'esectt- pubbl~ca; ~ione di essa con sufficie11t :L e ben coordinati 3a.) Ig·iene (speciale) industriale (indt1strie congegni tecnici ed ammi11istrativi; è rudimen- insalubri, malattie de1 lavoro, infortuni, .case opetale la ,vera protezio11e della maternità, della ii1- raie, ecc.) ; Ianzia decitnata dalla morte, della fa11ciullezza 4a.) Ig·iene (speciale) dei tràsporti (portuaria, abbanqonata ad og11i deteriora m e11to fisico; tutta emigratoria, . f1e rroviaria) , dei serv1z1 pubblici ]a pi.ù moderna igiene sociale '11011 l1ai ottcnt1to (compresa la carr·erariia, ecc.). Igie11~~ colo• ~he faticosi r~conoscime11t.i e pro,·yi_denze abbozniale. zate per la protezione della salute individttale IIT. - Direzione generale della ·Sanità. milie co1Jlettiva nei sttoi• complessi ed . intimi .rap- tare, dell'eser:cito' e dell.'armata (compreso il conporti con l'a.lim~taZ>ione, con l'alloggio, con la trollo. sulla Croce Rossa in servizio p~gato o fatica, con la po,·ertà, con i traspoTti· terrestri ·sttssidia:to dallo Stato). e marittimi, con i pubblici ser·rizi, ~011 l'eclucaIV. - Direzione generale dell ' . !\. ssistenza sozione e l'istruzione, ecc. ciale, in quattro Divisioni : ra.) Assistenza all'iÌ1fanzia (eug. enjca) : n1aterSono tutti, in Italia, 11uovi ed i~peri-osi problemi, :i! quali so\·rastano gli anticl1i ecl i loro n.ità, brefotrofi , infanzia abbanclonata ed asi- • ,·ecchi qttadri di ord'inaria amminiiStra~ione nei li, ecc. ; 2a) Assiste11za all'adolescenza (igie11e scolaquali trovansi t.11ttora costretti; sono problemi -che richiedono, « ,,iribus unitis », d'essere co..0:r- stica, educazione fisic_a , colo11ie clinlat!icbe, ecc .) . clin:at1: in ·un' solo e robusto otg·ano centrale Opet'a nazional1e per la prote_z ione clegli orf::tni <:lella funzione dello Stato, con propri gangli e della guerra; · 3a) Assistenza agli infer1ni ed in,·alidi (ospei)ropri1e d·iramazioni perifericl1é in og11i ahgolo . dlali ecl asiii, sanato1;i, manicon1i, ciechi, sordo~ ·clel. s110 organis1110. ' Il prof. Pi~travalle sostiene che per provve- muti, vigilanza sulle case di salute, ecc.) ; 4a.) Opera nazionale per la protezione degli dere al~e 11ecessità igienico-sai11itarie d.e l paese sarebbe utilissirrno ri-ttnite e coordinare, in ttn solo inv.alidi 1della g uerra. V. - Consiglio Superiore della Sanità ed As: organo amministr·ati \' O e politico, le funzioni sanitarie e igieniche disse1ninate fra le varie Am- sistenza pubblica (da sezionarsi in . Giunte supeministrazioni centrali' funzioni che reclamano riori1 spec~ali), · e sua Segreteria.· Ispettorato ge11erale e Laboratori centrali del-1a sinergia. di propulsione, perchè possano non esattrirsi in sforzi disordinati, ed _invec:e . svilttpparsi Sa11ità J?t1bblica e s11a Segreteria.
r
la
'
\
•
(29) •
, •
•
.·
..
•
•
,
'
•
•
606 •
•
IYOTIZIE DIVERSE. Congresso interalleato pro •
.. •
•
di guerra.
j
.
in\·ita i Comit ati ad aggiorna1·e le contabilità. e gli iele11chiJ dei soci paganti per trovarsi pronti allla con vocazione delle assemblee · delibera che le assemblee dei èomitati e l'assemblea generale siarno convocate uon oltre sei 1nesi dopo la conclusione della pace ». Priana. cl~ sciogliere la seduta, stt proposta del1'on. pre?ideut;. g·~uera_le , è stato approvato per acclamazione l 1nv10 d1 un telegra111ma di gratitudine e cli ammirazione ial Re.
}\.d iniziati,·a della Deleg~zione italiana del Comita~o i nteralleato per l'assistenza agùli invalidi di guerra, era stata indetta a Roma, .per il maggio correnle, una Conferenza, con r.elaitiva Esposizione, su quanto è stato fatto per gll invalidi di guerra; ma si è dovuto rimandare la convocazione iad epoca da destinarsi. Il Governo ha concesso il Palazzo dell'Esposi- Convegno di medici scolastici. zV>ne in via N.azio.nale c-0me sede dell'Esposizione I medici scolastici· so110 con,·ocati a cono-ressoe il Ministro del Tesoro ha stanziato ttn fondo di 0 dalla ~ssociazion~ ~taliana per l'igiene del1a lire 75,t:>oo da elevarsi a 150,000. Il Comitato or~anizzatore, adunatosi il 2 aprile scuola tl 23 maggio, presso I 'Ordine dei Medi~il a Roma, ha ·stabilito che i lavori verranno ripar- cli Roma. titi, come segue : . I. Mutilati. - Protesi e P.1lastica ci·nematica (re- Conslgllo superiore della Cassa Nazionale Infortanl. latore Vanghetti); Assistenza agli storp~1 osteoarticolari (relatori Donati e Ni~oletti) ; RieducaSi è adunato il Consiglio Superiore della Caszione fisica e funzionale (relaJtore Gualdi) . sa Nazionale lnforituni, sotto la pr.esidenza del' II. Ciec1iiJ. - Relatori professoressa. Mo11d<)lfo se1i. Ferr-ero di Cambiano. e prof. Romagnoli. Il Consiglio Superiore ha preso cognizione dei III. ln1Jalidi per Lesioni del sistema ?ter'VOSO. pri1ni risultati di gestio11e accertart:i dell '~ntero ,~ssistenza orga11ici (relatore Medea) ; :\.ssistenza an110 1918 i11 co11fronto aq precedente esercizio e di f unziona1i (relaitore Boschi) . . quelli del primo tri1neste del corrente anno in IV. Lesio1ii bucco-mascellari (relatori l'erna e · rapporto a qt1elli dell 'ttguale periodo del 1918. Maggione) ; Sordi di guerra (relatore Ferreri). Il gittdizio che ne rist1il:ta non clifferisce dai preV. l n'Validi per malattie i1iterne - .4ssiste1iz.a cedenti poicht: l'ancla·n1ento. dell 'lstitt1to risponde ai tubercolosi (relatori Sclavo, Mor~lli e Ron- alla piena. soddisfazione e all~ fiducia degli opezoni) . rai, degli inclttstria1i e del Goyerno; e tutto laSezioni ri1tnìte . - Legislazione internazionaJe scia prevedere che anche il 'esercizio delle assi(relatori Laghezza e Mbhdolìo); _L\.ssisteuza lna- curazio11i agricole, il quale ha a,·t1to inizio dal l °' teriaile ed econom~ca (relatore Dall ' ..\.ra); Assi- maggio, ed a cui; la Cassa si è adeguatamente stenza agli ultra invalidi. _ · preparata, confermerà le sue ottime qualità di Si è stabilito inoltre che il materiale da esporsi funzionamento e la fidttcia accordataile dal legisia composto solo di oggetti cli protesi e non del slaitore den1andandole iii n1odo pren1i.nente la geprodotto del laYoro degli in,·ali:di. stione delle assiicurazioni. stesse. Il presidente ha riferito dell'azione che la Cassa sta svolgendo ·nelle terre redente, giusta ord1i**'* nanza del Comando Supren10 ~n clata 23 dioemIl Comitato ordinatore era stato presieduto dal prof. Burci. Questi si è dimesso, dopo di che il bre s. a ., cl1e l'ha autor1zz,ata in regime di escluConsiglio dei ministri ha chiamato a sostituirlo sività ad operare per le assict1razioni infortuni obbligatorie nel Trenti110 e nell'Alto Adige e ad il prof. Ga1eazzi ; ma il Comitato ha espresso il assumere le assicurazioni facoltativ,e in tutto il v-0to, nell'adt1nanza di etti sopra, che non venga a ma11cargli la cooperazione del Burci, il quale territorio della zona di armistizio. A 11 'uqpo sono struti istituiti un Compartimento ccxn sede i1n in esso può tro"·are degno posto come presidente Trento e una Delegazione presso il locale Ist1:della: Delegazione italiana al Comitato internltuto Infortuni di Trieste. U11 ufficio speciale leato. funziona a.nche in Fiume per 1,e assicumzioni nlarittime. Riunione del Comitato Centrale della Croce RoMa. .Il Co11siglio si è it1fine rintratte11uto su argomenti interessanti l'assicurazione della gente di Ha avuto luogo la riunione del Comitato Ceu- mare e il a liqt1idazio11e delle indennità do,1 ute 1·ale della Croce Rossa Italliana. dallo Stato ad operai borghesi addetti ad opere Presiedeva l 'on. sen. Frascara. e senrizi militari in zona di guerra. Erano presenti molti presidenti dei Comitati . regionali venut,i appositamente a Ro1na. Propaganda igienica nelle scuole di Roma. . L'on. presidente generale h a comntemorato, . con elevate parole, i!l compianto conte Gian Gia-, .f\.llo scopo di iniziare ,ne.J.le scuole una. .p roficorno Della Somaglia. .. In merito -al programma pel dopo guerra ft1 cua propaganda sulle .norme elementari d'igiene che debb.o oo servire di .g uida alla pulizia della approvato il seguenLe ordine del gtort'.l.O: persona, d'e lla casa ed al1la difesa contro ·l e ma« I.1_ C0ttnitato Centrale ritenendo molto opport11no l 'inv'ito della Presidenza a disc11tere intorno J.a ttie inf.ettive e diffusiv.e , specialmente la !tualla convocazione delle assen1blee dei. Comitati bercolosi e la ma]aria~ l'Ufficio d' Igi~ne di Roma, d'~ccordo con la Direzione Didattica Cen·e <l ell ':assemblea generale; . ritenendo necessaria la rifor111a dello S..tatuto ìt:ra1e, ih a concretato un complesso programma e del regolamento, dà ii1carico alla Presidenza che mira ·a d runa più intensa ed effettiva ~u~ · di nominare una Commissione per lo •s tudio de1la zio ne i·gien~ca dclle sc-0la.r esche con mezzi id.1clattici ·d imostratiivi. riforma st essa; · 1
'
mutilat~
[ANNO XXVI, FASC.
1
(30) •
•
•
•
[ANNO XXVI, FASC4 19]
SEZIONE PRATICA •
.
Il .24 iap.rile u. s . vennero a tal :fi.ne coniyocaiti ~rfano c;l.i. m·e<lico. ~~r tale scopo · ha aperto una ·nella scuola « F. Venezian » i medici-scolastici sottoscr1z1one. Ind1r1z,zare le offerit e all'Orditne e i direttori delle -scuole clel Comune e ad essi · dci Medici di Roma, Foro 'frajano, n. 1. l'on. assessore prof .. Marchi.afava alla. presenza delle superiori autorità sanitarie ~ didattiche co- Il premio Nobel al prof. Mackenzie. . munali e ~overn.aitri.'ve, espose i :fini della propaDa informazioni pervenuteci., si sta iniziando ~a~da ed ~ metodi. coi quali conviene esplicarla 1nc1tando l presenti a voler. cordialnien.t e collabo- presso la Facoil.tà ì\tfecliea di .Pisa un moviment~ per . pr<;>porre che il .prossÌ'!llO premio N ob.e l sià rare in 1questa opera educativa e patriottica. La riunione riusci numerosissima il che a·f:fida a~~·1u~1ca!=o a~ prof. Mack~nzie per gli alti . me.:. r1rt1 acqu1stat1 nello studio del1e malattie del sulla Tiuscita della ·p rovvida iniziativa·. ' cuore. ' I
Un
L~boratorio
1batteriologieo a Trieste. •
··
, A cura del Comando Supren10 ·vei-rà ist.; tuito, presso il Fisicato civile ùi Trieste un Laborato. rio batteriologico, che rimarrà a dis posizione de~1~ popolazione ci vile . Lo diti:gerà il dott. Cazzan1ga.
Encomio solenne ai medici triestini. . Il Go\·ernatore di Trieste ha tributato t1n Encomio solenne ai seguenti medici distintisi in occasione della sci·agura fe1To·viaria .av,·enuta l·n quella città in una notte de1lo scorso' febbraio : dottori Liebman, Zen11aro, D,Est e, Porenta Fabricci, Baldassi e Pagliano. ' ~ssich.
Chi è Antonio
I
-
•
li prof. Bozzi ·commemorato. · Ricorrendo d1 p11lmo anniversario · della morte d~l prof. E. Bozzi, ordinario di patologia chirurg~ca nella R .. Università di Geno,ra, i:l prof. Silv10 Rolando lo ha commemorato nell'ultima sedt1ta della R. i\ccad·emia medica di questa città.
Conferenze di cardiologia. . La .Direzione d.eg1i Istitl1'ti di perfezionamento . d1 Milano ha pregato ii prof. Mariani di tenere nel mese di magg io una serie di conferenze di c~rd_iologia negli Istituti. med.esimi. Il prof. Mar1an1. ha. accettato l 'onor1fico 1ncari'Co prometten~o di te~ere l~ c~nferenre il iabaito di ogni settimana, 1ncom1nc1ando dal 10 maggio .
Forse non tuttt i nostri lettori sainno cl1e il presidente del Consiglio Nazionale di Fium·e, dot- Nel giornalismo medico. tor Antonio Grossich, 11 quale ha avuto un còm. È ànnunziata la pubb1jcazio11e della rivista menp1to così cospiicuo negli avvenimenti ·poritici degli scorsi g1'. orni, è ·un chirurgo, autore àel me- s11le cc Illustrazione lv.I:edica Ita1iana », che vedrà la todo che t1e porita il nome (d~sinfenzione del luce a Genova, a partire dal 1° luglio. La Dire. campo operativo con la tintura di iodio). Questo ' zione così ne annuncia il programma : . . . Sfile ranno ogni mese, sotto gli occhi dei metodo, il quale orma.i' €:. d'impiego generale, venne descritto dallo stesso a utore nel ·nostro pe- lettori, le novità di tutte le branche , della scienza medica e delle sci.enze affini . N è la storia della riodico (anno 19 10 , pag. 303) . medi'Cina, · così negle tta, nè i rapport1 della patoLa Società Itallana di Ostetricia e Ginecologia al logia con l'arte, a.n~or più obliati e tutta,·ia .cosi numerosi specie in Italia, offriranno un camp0> · prof. Grossieh. 1neno int~1-essante di. ricerche. originali·ssi~me, che· In nome della Sociietà Italiana di Ostetricia e a,1ranno ll sapore d1 una rivelazi0ne. Il tutto di Ginecologia, è s tato iµ vi:ato al prof. Grossich, corredato da una pro;fluvie di illustrazioni magni-· ' 'aloroso collega e presidente del Consiglio N azio- :fiche. nale idi, Fiume, il seg,1ente telegramma ~t1g·urale: · Eclettica e brillante la 11ostra Rivista vuol es-. « Dott. prof. Gro8s1cl1, presidente sere , e sarà, la lettura gradita, i l co'm plemento· _ Consiglio Nazionale rtalia no di :f.' iume . intellettual1e ·e l'ornamento estetico di ogni .studi@' . G~i ostetrici e gin.e cologi italiani mandano una- e d'i ogni biblioteca di Medico i·t aliano. rt11n1 deferente saluto valoroso collega prof. GrosRi yolgersi : Geno,-a -~ Casella 1481. sich, plaudendo sua opera p atriottica per Fiume Italiana. , Contro l'abuso della cocaina. Prof. E. Pestalozza, presidente. Il Consiglio dell'Ordine dei Medici della Pro-· Prof. C. Micheli, segretaijo ». vinci.a: di Roma, rifere11d-0si alle sue prec.edenti" Roma, 24 aprile 1919. segnalazioni riguardo al n·u ovo pericòlo da cui è. I·l prof. Grossich ha così risposto : minacciato 1'orga·nismo umano per '11 ri·pro~vole Fiume, 25 aprile 19J9. uso della coeaina, h a richirumato nuo, amente «Professori Pestalozza-Micheli l'attenzione delle autorità comip etenti perchè ·vo..· Roma. g·liano, con diiSposizioJ1i di più s.evera e conti. Preside nte Consiglio riugrazia Società ·ostetricanua vigilanza, réprimere 11 1.amept.ato a buso, e : ginecologica ed atte11de con ansia suprema suo colpire con sanzioni di rigore specialme nte la voto augural e si compia: Fiume p er ~empre vendita cla.n·d estina dell 'indicaifia s ostanza, .oau-· unita alla Ma dre Patria Italia. sa.. di ·g rave pervertimento mora!le della g.i oven-· Dott. Grossich » . tù e di prè0cc~pa1nte debilitazione fisica·. •
1
J
1
,
1
P. orsa di studio e Raffaele Paoluccl ».
Pei militari dissenterici in Inghilterra.
Il Consiglio degli Ordini de·i Med!'. ci ha st.abilito di onorare il capitano ·medi'co R affaele , Pao1ucci, istituendo una borsa· di studio da conce~ti.?i a'll11ualmente cial ColLegio di Peru~ia ad un
Il ·Consiglio militare sai11itario dell'Inghilterra ha einanato le .-istruzioni, in d:ata 1° febbr . u. s .,. per il tr3!ttamento dei mili.t ari dissenterici. Questi vefranno concentrati i·n tredici ospedali: {3r)
•
\
•
•
1.
•
•
..
•
•
'608
I L POLICLINtCO
s pecializza.ti, ia ciascuno dei quali sono addetti u11 batteriolo~o, un protis tologo e medici co111petenti 11ella cl1·nica della dissenteria . I cronici ed i portatori verranno inv·iaiti it1 u n ospedale centrale per dissente rici, .a Croydon, nell 'Addi·ngton Park, p.er subi.r·vi t"ra ttamenti idonei . Sono ainche s tabilite l e norme g-enerali p e.r 1' accer.tamento clinico dei casi cl1e s fuggono al1a cli·a g.nosi batteriologica e protistologica; .le norme per .1'esame microscopico e cu1turale; le norme per il tratta.mento specifico, ecc. I militari dimessi. cadono sotto ,la sorveglianza sainitaria del <e Local Goviern.m e.nt Board » . Ques to ·1:1-fficio, it1 data 7 gen111ai-0 1919 , ·h.a reso obbliga'..toria la de11u11zia della dissenteria, da parte çlei m edici pratici, ed ha fissa.t o le norme ·p er ll rico,~ero dei ci,·ili affetti dalla tnaliattia e per la difesa contro .i portatori i(tra •l'altro, può essere vietato a i portatori l'esercizio di certi m estieri ch e comportano la ,1nanipolazione di sostan z& a lim entari) . •
Richiesta di medici In Siberia. Un_dispacci? !1el dot~ . Arthttr Rudolph Teusler, cap o del ser vl,z10 medico czeco-sl ova~co alla A ss~ciate~ .f r~ss, i11!or1na che v'è urgent~ bisogno d1 m ed1c1, 1nfer1111·e re e presi d1 sanitari nella Si-· beria occidentale~ La diffttsione del dermot ifo t1?nc~è . iU rit?rno cl~ 200,000 soldati rt1ssi già pri~ gton1er1. dell A.ustr1a e della Germania, impone un duro compito al servizio incdico mili.t are. Il · clott. Tt:ttsler ha diretto gli ospedali della Croce Rossa di <)msk, .Ekaterinburg, CheJiabinsk e Tinme11 . .~ . Bkater1nb11rg si è ora istituit o ttn ospedale per dermotifosi. 1
1
1
•
'
Un 'auto-operazione.
1
1
È m orto, a 89 anni, il chirurg·o tedesco HER-
MA)J"N FISCHER; che ha consacrato la nlig liot parte clella s11a attivi.tà alla chirurgia di g 11erra ; si è occ11pato con interesse anche della chirurgia legale; fece, un tempo, vari studi prege,·oli sulla sepsi operatoria.
•Sulla. fine del 1918 è morto a Jena, al mo1nento di compiere i 70 anni, il J?rof. K ..\RL , .. B.L\RDE LEBEN, ordinario onorario di a natomia in quella Un,versità. · Tra i s uoi studi ricordiamo : l 'anatomia comparata clel lo schel etro della 1nano e del pi,e de; la posizione del cttore in rapporto alla conform azione della gabbia toracica ; i rapporti tra struttura e clinamica dei vasi sanguigni; la dis tribuzione delle ''al,1 ole ' 'enose; l'anatomia topografica cleJI 'inner\·azione dei m11scoli del collo; le indagi11i statistiche sulle glandole mammarie sop,rannttmerarie; le ricerche microscopiche s11lla g1enesi1 dello sperma. A ·veva in cor so di1 pubblicazione ttn moli111nent al e trat tato di anatomia. 1
1
_.\ n1putazionc : 11tilizzazio11e clei in onconi senza ci11eplastica Pag. • .c\.ngi11a pectoris ta bag·ica )) .t-\ .neuri·sma aortico· : i:ott11ra i11 ''11 ba1n» bino , . . . . . . . . . . . }\rteria epigastrica profo11cla : rott11ra )) per sforzo m11sco1are _-\scolitazione : il centenario. clell' Cu~re e respi ro : tende11za al sincro)) nismo . . . . . / Diat esi emorragica . . . . Ecze11na ·seborroico del l abbro inferio- · )) re : trattan1e11to . . . . . . )) Fistole salivari : trat ta1nento • 1nftuen za : vaccinazione • • Innes ti cli tessuti morti e loro r e·ri,·e)) scenza . . . . . . » . . •• l~azzaretti comunali . 14 upus : 111etodi 1cli tratta1n.ento . . ~1al~r'i a : azione t er ap e11tica della cìn' co11111a e cleila chinoidina . . . .,, Malatti1e e diagnosi . . . . . . >>
594 596
))
\
))
Ro~a ,
.
(3 2~
1919 · -
l\tl inistero del1a Sanità p ubr>lica : Per Pag. 604 un - . · . . . . Sa11g11e 11elle feci : ,-alore clinico e tecni~a della dimost razi o11e . . . . 577 ' Scabbia : cttra n·ella prati·ca pri,1 ata 597 Sifilide : r.ei11fezioni .· . . . 598 Streptocòcchi emolitici con s·pecia]e riguardo alla lo'ro importanza n elle infezioni acute dell 'apparat o respiratorio. . . . . . . . . · · · » 588 Sublimato per iniezioni endov€n ose )) nelle infezioni t ifose . . .. . . 599 . )) Tuberc.olosi ilar·e nell'adulto . · . . 585 Tt:tbercoilosi polmo11are : locali ~zazi<?ni scissurali e loro valore se1ne1olog1co 585 V aiuoloide e ' ·aricella : di.ag11osi diffe• r enziale . . . . . . . · · 597 Valvole cardiache : eziologia dello. rot 1
•
•
•
•
•
•
))
59'5
))
))
595 599
1
.
1
IndiQe alfabetico per materie .
))
I
•
Nell 'ospedale cli Valdagno (Vice11za) ·il dott. ca,·. Carlo Caliari si è operato cla .;è; {li er11i a ] 11g uinale. L'operazione ye11ne compiuta senza eh~ prima 11ess11no della famiglia e dell'ospedale ne avesse sentore, salvo il fido infermi ere, che ' :'i assisteva. . Praticata l'anestesia locale, l'operazione venne co11dotta lenta111e11te a 1termi11e ; 11el fra ttempo l 'operator'e s,·enne tte volte. Ora egli h a ri·preso l'esercizio prof essio11ale.
H a destato n1olto umorisino i11 Iugl1itlterra la s toria dell '« :\rse11a le ~azio11ale per la costrt1zio11e cli ~ a,·i-tipo )) a Chepsto\v. È s tato rile,·ato ch e la realt à è: spesso più ass urda della finzione; u11 poeta 11a ca11tato : « 11ess11u o ci pensò, j] pttbblico pagò ». Il progetto ftt or ;ginaria111e ute con1pi la to da ttna compagnia ·p ri \·at a ; poi , ·e11ne ast;11nto cl nl l,-o\:er110 ; poi ,·.e nne ahba11clo11ato. Intanto le a ntorità locali d i C lt CJ)St O\Y s i era110 preocct1pate cli for·nire 1'·a~sisteuza ospedaliera alle n1olte n1i_gJiaia di operai cl1e hi :arebbero adden sati i1ella località e quindi provvedettero rulla costr11zione cli 1111 magnifico ospedale, il qttale è costato, si tlice, d11e rnilioni e mezzo cli franchi e copre nna '·asta ·a rea , cl i 200 acri . Ora l'ospeclale è 11l ti 111ato, sa1Yo alcttni 1aYori ·accessori, e 1'arrc:c1an1ento; 111a i1011 s i sa con1e 11tilizzarlo. 80110 state aYanzate 1nolte proposte · farne ttn asilo per fre11ast e11ici, 1111 lazzaretto, 1111 co11,·alescienzfario per ii1,·a>l ic1i, ecc.; 111n tpt1t• le sol11zio11i si dimostr.ano ·diffìciin1e11te ri f- t11~\t)ili . -per ,rar1 moti.vi, e special1ne11te perchè i _mezzi di trasporto d1fettano; d'altra p arte no11 s1 tro,·a 11essun m edico cli q t1alcl1e \'al ore. il q11 1l e ~ i cleci'da ad elegg·ere 11 proprio <lomici.lio a Chepsto\Y, un_ pa,e setto.. che non ha m ai raggi11nto trE'n1ila a 1111n.e. •
594 592 597
587 598
I
-
))
))
·t ura
594
58r
Tip. Naz. Bertero d i G. Guada gnin i
..
•
iU a ospedale inutilizzabile in Inghilterra.
l
•
.~ .
.
.
. .·
·
·
·
·
Yprit e : · 1e fficacia del nitrat o d'arg.ent'o nelle lesio11i da -- . . . . . . ·.
595
))
· I
. ))
590
I.. Pozzi, resp.
& C.
\
•
.
I
·Roma, 18 ·maggio 1919
·.Anno XXVI
F~.
-
I •
20
• ' •
•
••
. fondato dai proft'SSori: ....
GUIDO
•
FRANCESCO ' DURAN~E
BACCELLI
' .
•
SBZIONS · PRATICA •
· ~nA+ron CÀPO:
'
-
•
•
•
PR011.
VITTORlO ASCODI •
\
SOMMARIO. •
Rlvtate ainteiiohe: P. Perussia: Metodi e valore clinico della ortodiagratia. ·· \ •
.SunU e Rassegne: ULCERA GASTRICA E DUODENALE: V. Pauchet: Ulcera. dello stomaco e del duodeno. Etiologia, evoluzione, indicazioni terapeutiche, risultati. - Held e Oross : Il trattamento medico dell'ulcera gastrica. - V. Pauchet: Trattamento chirurgico dell'ulcera gastrica. - P. Carnòt: Perchè si devono resecare le ulcere gastriche. 011ervazloni Cliniche: A. Miliani: Tossiemia (?) tuberco·· lare e sieroterapia fnterumana. Storta della K~dlclna: O. Bilancionf : In ricordanza del Il centenario della morte di Bernardino Ramazzini. Accademie, Società Mediche, Congressi : La riunione · per lo studio dell'influenza a Milano.
. Appunti di Medicina Pratica : CASISTICA : Localizzazioni multiple e simultanee della litiasi biliare. - Punti dolorosi ' nella diagnosi di colelitiasi. - TERAPIA : La tossicologia , della digitale. - La somministrazione dell'adrenalina. , Formulario. Igiene: Il consumo crelle carni e del latte di animali aftos( Posta pegli abbonatt. Cenni bibl:ograficl. · varia. , . Nella vita professionale: Cronaca del movimento professionale. • • Risposte a quesiti e a domande. Condotte e concorsi. • Nomine, prom..ozloni, onorificenze. Medicina 1ociale: Assicurazioni contro le. malattie e tutela della maternità. Notizie diverse. . l~dtce alfabetico per materie.
• I
rA .,,. .. ....... ·.RDA ... •.e ... .& .& ..l::llt .&•
Preghiamo vlv.mente quel signori Asso~latl ,& .lni,& ~ cui abbiamo testè rivolto pp1·son,;1fe Invito · ili 111r1mento del dovuto Importo d'abbonamento pel corrente 1919, a non frapporr~ altro Indugio e a farcene pe1 tanto rimessa, mediante cartollna-va1lla, con. co~tese sollecitudine. · . .Ramm.tiamo ehe la Oart.olifta. Vaglia dow4 u1er& ifUlirizzata nomiflativamente a.l prof. ENRIOO MORELLI, via Sistina, 14, Roma, e che la mlluima (Ml 'p<mo menato al bollo dell' U'#itJio' Po.tale pagatore) ieve utere munita df lla pre1critta marca da bollo da ocentesimi. Ohi
ri trot10 ~ dùla marea pud accrescere fletti 6 eenttlimi all'imporlo dilla Cartolina-V ciglia
Dlrlttl dl proprietà rlaervaU.
. '' nn '"''" euarne la
t oielala
L ' .AMMINISTRAZIONE.
1te1M.
'
la riprotl111ion1 tli l1111ort pubblicati nel POLICLIN 1 CO o la f>ubbliea1iont di suJtti
fort#e.
•
,
\
RIVIS~TE
SINTETICHE. ..
.
I
I
,I . I
'
R. R. ISTITUTI C~INICI DI
PERFEZIÒNAMENTO DI MILANO.
,
Metodi e valore elinieo della ortodlagratia
I I
.
per il prof.
'\
I
•
\
•
\
I
\
I
•
.
I
\ .\ \
I
.
..
\
I
I.
•
\
•
• \
'' I
. .,.
\
I
I
\
\ \ T
\
I I
•
\ \
.\ \ •
' Pig.
I.
'
• •
.
\
I
I
)
\
I
'
•
\
•
I
I raggi! X, che si sprigionano dall 'anticatode di un tubo Rontgen, s~guono nel loro decorso u~ ca.m mino di.v ergente. Ne risulta, per dato ~ fatto dril tale proiezione conica, che; incontrando essi un corpo opaco ed andando quindi a colp~re un piano, rappresentato da uno schèrmo fluorescente o da una lastra fotografica, vii de- · terminano una àttnmagine del corpo stesso la quale non è. corrispondente. alte sue reali dimet'-· sioni nella sezione frontale, ma risulta i':lgrandita, e questo in proporzioni tanto ,maggiori, quanto più vicino alla: sorge11te radiogena è situato il corpo e rispettivat:Q.enrte più lontano dal piano stt cui viene proie~tata la sua ombra (Fig. 1).
\
\
\
I
FELIC~ PERUSSJA.
. \
•
•
•
610
IL POLICLINICO
•
[ANNO XXVI, FASC. 20] •
Sono queste le condizioaj abituali in cui si svolgono le oo.m uni indagini! radioscopiche e ra= diogra:fìche; nè il fatto:. una volta conosciuto, · è tale_da diminuire il valore pratico delle ti nclagini stesse. Tutta.viai, qtta:ndo si rich iedano misure per quanto è possibile esatte del volume di un organo - e clii questo è il caso freqttenit emente nello studio radiologico del cuore - riesce opportuno, per ovviare all'inconveniente sopra enunciato, di ri~o~iere a quegli espedjenti1 ~he la tecnica ha esco&'i.t ato aLl 'uopo e che mirano a sostituire una proiiezione parallela alla prciiezione cotftca (Fig. 2) . Il che si ottiene essenzia 1- . mente cOOl due metodi diversi: •
I
•
I I
I
'
•
I
I
'I
•
I
I I
I I
I r
I
•
I
I
I
I
•
·I
•
I. I
I I
I I
I I
I
I
•
I
I
I
I I
'
• I
I
•
•
I I
•
.1
•
'
I
I
I
I
I
•
..
•
I
Fig.
•
2.
•
•
,
•
_,,,. Il primo metodo consiste nell'allontanare ~l soggrtto in esame dall~ sorgente radiogena :fino a tanto che i rag-gi X, pur continuando a divergere, si possano tuttavia co~siderare praticamente come aventi ·u n decorso parallelo: questo ' . fatto s~ realizza qua11do ~ la d'istanza fra l'anti.catop.e ed il C'Orpo sia non inferiore ai due metri. Il metodo prende no·mie di .teleradiografia o telerad~osc?pia , . a seco11~ che si .g iova· della l astra fotografica o dello schermo fluorescente e risulta molto più esatto nel primo . che noh nel secondo caso. Nell"~no come, nell'aÌtro sono neces.sari,, per eseguirlo, apparecchi potenti, capa<:i di fornire al tubo una intensa energia e tubi ·capaci di sopportarla: ~ eti9 per i~ fatto ben noto (2)
che l'azione dei raggi X decresce in proporzione del qu:adrato delle distanze. 11 secondo metodo <'onsiste nello scegliere, con opportuni espedienti. dal fascio di ragg. X un uni~o raggio, il cosiddetto raggio centrale, che è norma.le al piano. su cui si effettua la pro~zilone del corpo 1i11 esame, e nel ra~og'liere il disegno che tale raggio traccia, quando lo si sposti tang·enzialmente al ~orpo, itl modo da seguirne al contorno. Questo metodo si ~hiama della ortodiagrafia e per 1es~gw: rlo sono stati ideati molti apparecchi, più o meno romplicati, fra j quali ottimo l'ortodiagrafo di Levy-Dorn, modificato dal Groedel, che .conse11te la mas~i1na esattezza di rilievo nelle diverse posi1.1ioni del rorpo, insieme con una relati\·a semplicità e rapidità di esect1zione del 1~indagine. Il principio però €he informa tutti gli ortodiagrafi è identico ed è tcal'izzato da un sistema rigido, ma spostabile in ogni senso, che porta a diversa distanza ira d·i loro, su piani perfettamente paralleli, un tubo, un diafram·n1a ed uno scherJDo :fluorescente, centrati in ntodo che il punto furole dell 'a11ticatode, il centro del diaframma ed una marca fissata. sullo schermo siano tutti disposti luugo uno stesso asse, i~ quale si . identifica col raggio centrale. ~'postando il sistema duraitte la radibscopia in mddo da far coincidere la mar~a dello schermo successiva mente cQi diversi pWlti che costituiscono la linea di oouto.rno dell'organo iln esame, il di/segno che può venire così traceiato, segnando tali punti o direttamente sulla éute del soggetto e meglio ancora ~opra una tavola disposta paralLelamente aLlo schermo, viene a rappresentare una immagine dell'organo in que.stione che non è ingrandita, ma del tutto corrispondente alle dimensio ni che esso possiede in sezione fron.' tale. E ciò appunto perchè la proiezione ottenuta è determinata sempre dallo stesso ragw,io, perfettamente normale, il quale, spostandosi con tutto il sistema per colpire tangenzialmente l'or, gano in .e same, segue sempre linee direttive fra loro parallele. Però ia procedimento· d~lla ortodiagrafia si può , realizzare con notevole semplificazione, ma certo con minore esattezza, anche indipe11denteme11te dai complessi e costosi ortodiagrafì, utilizzando ·i comun~1 ·apparecchi da ·radioscopia, sempre cbe .s ia in essi possibile individualizzare il raggio ~ormale. . ' E' questo non riesce difficile: basta inserire nel -diafra m,ma cli u11 co111 une brtoscopio o trocoscopi o ~· un ·dispositivo, forniato da due croci ·a i filo metalliro esattamente sovrapposte ma dista1iziate fra · di 'foro di alcuni centimetri : trovandosi ..esse 1
I
•
,
• •
.
[ANNO
XXVI,
•
FASC. 20]
·
SEZIONE PRATICA
J
611
.
)
.
sul decorso dei raggi, deter1ni11erauno sullo scher- nel fatto del non essere il cuore sen1pre complemo fluorescente due ombre diistinte, se il tubo tamente individualizzabile nel suo contorno danon sarà esattam-ente centrato: ma se, QOn op- gli: organi finitimi. Prescindendo anche dalla posportuni spostamenti del tubo, si ott errà sullo sibile esistenza di versamenti pleurici · o di zone s~henno la perfetta sovrapposizione delle due d'addensa~ento polmon3.re che confondano la ombre, ciò starà a significar-e che il tubo è per- loro ombra con quel!la del cu·o re e . dalla evenfe\tamente centrato e che quindi il raggio nor- tuàle esistenza di ghiandole tu·m efatte dell'ilo male passa per entrambi i punti di incrocio de polmonare, che non. consentano di definire netta1ili ~etallici del dispositl'vo. Se allora si sposta mente il contorno deil 'ombra cardiaca in corri• la cassetta dell'ortoscopio o del trocosoopio in spondenza di quella zona, rìmane pur sempre in ~odo .da far coincidere l'ombra dli tale punto di : condizioni :fisiologiche quasi costante il fatto del 1ncroc1b, che individualizza il ra(Tgio normale confontlersi ·ael contorno inferiore del cuore nel. o ' successivamente coi diversi punti che cost~tui- . l'o~bra del diaframma e sopratutto del fegato. scono il contorno dell'organo in esame se sul E; qualcl1e volta pet la stessa ·ragione è persino vetro dello schermo, che in questo caso sarà te- difficile · individualizzare l~ punta (lel cuore, la nuto immobi1e, si segnano con una matita que- quale ha pur tanta importanza nelle misure da sti diversi pun~i , si viene alla fine ad ottenere un • eseguirsi sull 'ortocliagraìnma: . può ovviare a disegno dell'ombra dell'organo, non i11grandito qtt>esto inconveniente-la somministrazione di· pole del tutto corrispo11dente al tracciato dell'orto- . veri gasogene, ·Je quaJi determinano attorno alla diograio. punta del cuore un'at.ea di spiccata trasparenza, Il procedimento della ortodiagrafia, sebbene dov\lta al raccogliersi del gas nel fondo dell6 sto.non consenta misure Yolumetriche esatte in maco. , ' quanto ci dà solo valot1i planimetrici d'una deEsegu~to il disegno ortodiagra:fico. . del cuore e terminata sezione d 't1n organo a tre diimensioni dei grossi vasi, convi:ene co111pletarlo eol tracpure ha realmente un valore pratico, che viene' ciato delle due metà diaframma tiche e dei limiti , specialmente sfruttato nello studio radiologico ~sterno e s ttperiore dei due campi polmonani, nondel cuore: onde ci occuperemo di questo più detchè <:ol riportare sull 'ortodiia.gramma alcuni punti tagiia.tamente, allo scopo anche di valutare 1~im- · di rep.ere che sti sara11no segnati prima sulla cute portanza clini'ca del metodo. con marche opache, come il giugulo, l'apofisi L'esecuzio11e di un ortodiagra-m ma del cuore ensiforme e 1'omb.eli'co, .a llo, s.c opo di tracciare richiede speciali cautele e .Presenta qualche difquind~, ~tendo questi punti, la linea.i mediana del ficoltà. · corpo. È necessaria anzitutto c~ il soggetto sJ manPotrebbe sembrare a prima vista eh.e 1a mitenga per tutta la durata dell'esame assolutamente immobile.: a questo scopo viene· fissato ~ura più ·esaurì.ente ·aa <io";·e rsi rùcavare dall'ortodiagra.m ma del cuore fosse quella della supernelle posizioni di elezione, che sono la. eretta o meglio ancora la seduta, ·a d una parete rigida ~ie totale del tracciato, misura che può otteanteposta al tubo, in modo che "i si appoggi nersi ricalca11do su carta qµadrettata a-1 millime• del tutto simmetricamente colle spalle e ' colle tro il disegno 1e contando quindi · t millimetri natiche, ottenendosi cosl una proiezio11e d'esa- quadrati in esso compresi; invece tale rilievo ha me il più esattamente possibile sagittale, poste- una importanza hen relatÌJ-'a, mancando necessariamente di esattezza per la impossibilità, come ro-anteriore. · Il paziente dovrà respirare tranqu,illamente e si è detto, di limitare nettamente iJ margine superficialmente per evitare gli spostamenti del jnferiore del cuore dall ,ombra epatica e di scecuore che aocompagnano le ampLe escursioni re- veraré con precision~ la st1perfie1ie d'ombra. perspirator.;e; inoltre l'abile radiologo cercherà, nel- .t-inente· al cuore ~ q u1e ]la perti.i1ente ai grossi 1' eseguire i diversii punti del tracciato, di sor- Yasi del. mediastino superiore ; inoltre la m1s tira prendere sempre la ste.ssa fase di contrazione globale di superjìcie dell'ombra cardiaca èn s~- . zione 'frontale , priva c0m'è di un valore assoluto cardiaca e precisamente la fine della diastole: inutile dire come tale accorgimento richieda una per il largo marg!,;ie di oscillazione che hanno esperienza ed una abilità t1on comuni -nell ,osser- i1valori normali nei diversi individui, tace completamente le proporzioni con cui Je di,1erse parti vatore e come talvolta · non· si possa ttlttayia del cuore partecipano ·a d un suo eventuale aumettere in pratica, quando ad esempio il pa. ziente sia in istato di forte tachicardia, il che è 1nento di -vol~me e quindi non inforn1a su quej dati cl1e, come è noto, h·a nno il massimo valore tutt'altro che raro it1 malati di cuore. . semeiotico e diagnostico nello studio radiologico Una difficoltà che si incontra durante la ortodiagrafia e che spesso è insuperabile, consiste tlelle cardiopau:e .
e
•
-
,
\
•
•
• \
•
(~)
612
IL POLICLINICO
Per qu:este considerazioni si ricorre piuttosto . àlle seguenti misurazioni sull 'ortodiagramma del cuot.e (Fig. 3) :
•
I•
•
,.....__,~~~
J.'tj ... ... '
-' '
•
~o
--- -
•
' Flg. 3.
x0 } M S - Distanza medio-laterale sinistra, corrispondente alla massima distanza del contorno sinistro del cuore dalla linea 1neùiana del corpo. 2°) M D - Distanza medio-laterale destra, corrispondente aùlai •massima distanza del contorno destro del cuore dalla linea me<Eana del corpo. 3°) D T - Diametro trasversale, corrispondente alla somma di lv! S + M D. 4°} D Lo - Diametro longitudinale , corrispondente alla distanza massima fra l'angolo caya discendente - orecchietta destra ed il con~or.no inferiore sinistro , del cuore, anzi per lo più la punta dello stesso. 5°) D T S e D T I - Diametri trasversal1i supe.r iore ed inferiore, cerrispondenti alla distanza massima del contorno superiore ed inferiore del cuore dal èìiametro longitudinale. 6°) D La - Diametro di larghezza massima corrispondente alla somma di D T S + D T I. 7°) D 'f : D T P - Ilapporto fra i.t .diametro trasversale del cuore ed il rli.aintetro trasversale · pol m,oné.re. 8°) A 1· - Angolo di inclinazione d,e l cuore, n1isurato \ sull 'angold che -tll niametro ~ongitud1nale forma incrociando la linea mediana. .Il valore pratico di qu~·st~ misurazioni non è ugttale per tut~; specialmente. importaµte è determinare il valore di D 'r ied rln minor grado di D Lo. Utilissima è ptJ.re la misura del rapporto D T : D T P. Di secondaria importanza sono le altre misure. (4)
(ANNO
XXVI,
FASC. 20]
Ma per ben valutare se le misure ottenute debbano considerarsi patologiche, bisogna conosoere esattamente i valori che si hanno in individui nor1;llalf : orbene, questi oscillano entro limiti molto ampi in rapporto a molteplici fattori: e precisamente l'età del soggetto, il sesso, ·il peso e l'altezza del corpo, il perimetro toracico sono tutti · elementi che fanno variare le misure , considerate come uor1nali da indiv.iduo· ad individuo: inoltre nello stesso .iudividuo la posi~io ~e eretta. o sup-na, la fase in - od espiratoria, 11 maggiore o minore contenuto d'aria nello stomaco, con spostamento consecutivo della metà sinistra del diaframma, sono tu-t ti fattori. che possono influire sui valo1i di quelle 1nliasure, pur sempre considerando}~ nei limiti del normale. Allo scopo appunto di avere valori medi di riferimento, da diversi autori, fra ' i quali! meritano ·specialmente di essere citati il Moritz, il Dietlen, il Groedel, iJ. Veith e l'Hammer, sono state compilate numerose tabel~e, sulla base di misuraz/ioni eseguite su mQ!tissimi individui normali, ma appunto di. età, sesso, peso, altezza diversi. Nel riferire però le 1nisure ottenu~ in un ortodiagramma· del cuore ai valor.i medii 11~1tmali di queste tabelle, b isogna usare molta prudenza prima dri trarre deduzioni a scopo diagnostico. ' linfa~, specialmente per M D ed M S i valori tninimi e massimi oscillano talmente negli individui no~ali, da. rendere quasi inusufruibile il dato del valore medio. Inoltre scarso val')re si può dare alle misure M D ed M S anche perchè le 1< r0 mo~i:ficazioni più che da ttn ingranq.imc~1to parziale del cuore a destra ~ a si nislra po~ sono dipendere da una sitt1azione p1ìù o meno mediana del cuore, il che è solitamente in rapporto ooll'abito costitilzionale. E specialm~nte se 1 si trova· un valore di M D aumentato al confronto ~ei valori medi normali, non si può per nulla concludere che il cuore è aume11tato di volume a destra: infatt~ in questi casi bisogna sempre fare il cop.fronto fra M D e D T e dar valore a M D aumentato, solo quando anche D T sia aumentato: ·e ciò per noli valutare erroneamente 1'aumento di valore di M D che, i;p. caso di iinv.ariarto D T, dovr.ebbe piuttosto considerarsi come dovuto a situazione. più mediana . del cuore oon conseguente diminuzione del valore . M S. E qttie~to concetto dd massi1no relativismo nel valut~re le misure -0tten11te da un ortodiagramma del cttore, fa si cl1e si debba~o proprio sempre rilevare tutte e metterle in relazio11e l'una coll'altra, non dim.enti<'ando sopratutto il rapporto D T : D T P che è tanto utile e che negli individtm 11ormali è fra tutti uno dei dati più costanti. · -
..
..
• •
.
•
J
,
[ANNO XXVI,
FASC. 20]
sgz10Nit PRATICA
'
-
.
•
.
.
, . Questo i-apporlo infatti ha ·normalmebte . un· valore medio cli r .: I. 92 con oscillazioni fra I : 1. 70 e I : 2. 20 : per cui, se in un cuore le cui misure ULCERA GASTRICA E DUODENALE. di D T e D Lo risulter.ebbéro superiori alla nor1na, si tro,,a·._anche t111 rapporit o D T : .D T P Ulura dello stomaco e del duodeno. su periore a r ,: 1. 70 si hanno ~lemen ti sufficienti per ritenerlo effettivarm ente ·ingrandito: come in Etiologia - Evoluzione _: IndicazlonÌ terapeutleh~ un cuore con valori D T e D Lo inferiori, all.a Risultati. 'e norm.a, un valore del rapporto D T : D T P in-. . (V. PA~CHET, Gazette d~s Hopitaux, 25 . . feriore a 1 :2,20· deve far éoncludere per ·una reale \. genn. i918). abnorme piccolezza dell 'Òrgaino. . Se adunque il _radiologo è stato m1n11ziosaDEFINIZIONE. -· Vi. sono c1uattro categorie di mente esatto ne11 'eseg~ire il riti.evo della ortodia- ·· ulcerazioni gastro-duodenali (Math1eu) : gl:"afia e se nel v.alutarn~ le risultanze si attiene I. Le .ulcerazioni cancerose dovi1te alla 11ealle· norme di prudenza e di relativismo che ab- . erosi dei tessuti epiteliomatoS<i. . biamo suggerito, allora lè deduzioni semeiolo2. Le ulcerazioni specifiche (tubercolosi, sifilide). giche che ne possono derivare hanno davvero. una • notevole importanza clinica. Nessun altro n1etodo 3. Le uloeraziollli semplici !Che _sii producono iJnfatti, fra quelli eh.e possedliamo. per la deterrapidamente a.n qualche giorno o in-qualche ora, minazione del volutne del cuore, può dare in- dovute ad Un@. distruzione acuta della · sola niudica.z ioni più precise della ortodiagrafia. Le difcosa o di tutto lo spessore delle tuniche <kllo ficoltà che si oppongono al rilievo di esatte mi- stomaco. sure plessimetricbe del cu<?re sòno troppo note 4 . L '-ulce~a: : ulcerazion~ per~isten~e, di . ~u.1 percb~ meriti dii discuterle dettagliatamente: uno la permanenza e l 'accrescirnento risultano sostato ·di enfisema pol1nonare, una defor.mità del pratutto dall'ae;ione autodigestiva del succo gastrico. torace, ecc.,. sono tutti fattori che possonò portare ad errori grossolani di ' ".ailut azione del ' 10Possiamo 'distingtrere quattro gradii di sviluppo lume del cu,ore, espLora11> colla semplice pe.r- dell 'ulc&a : cussione: orbene, queste cat1se d'errore non esja) L'wlcera "iniziale : - ~spessimento locaiizstono o quasi! per O.ai ontodiagra.fì.a; la quale anche . _zato, per.cettibile con l 'oçchio e col tatto, della in simili casi può raggiungere il massim-0 di paret e dello stomaco o del duodeno. Segni d 'in• esaJttezza. fiaimmazione cronica della sierosa (ispessimento, • • ·Noi non intendiarr10 tuttavia esagerare la pat- edema, aspetto smorto, punteggiamento rosso), tata del metodo. Anzitutto perchè, ·cO!Jle abbiagangli ·1ngorgatri., mobili e mo'l li. Facile è la di' mo detto, esso no11 c1 <'onsente una vera misura stinzione dalla contraJttura localizzata spasmodel cuore nelle sue tre dimensioni,, ma solo la . dica della . parete gastrica e duodenale, in cui • valutazione del.l a superficiie d'una sua sezione~~ si ·ha colorito biatlJCastr0 e durata t1~ansitòria che non è neppure esattamente la sezione' frontale dell'indurimento. · 1nassima, data l a posizione inclinata che ha il b) L'ulcera callosa; a bordi rilevati duri cuore nella cavità toracica; dnòltre perchè sull'or- c:ome cartilagine, di ,cui il centro presenta un todiagramma non si può neppure con ~sattezza infossamento sul lato della mucosa. c) L'ulcera te-rebrante aderen.t e, ·penetrazio· iiferire ttn eventuale ing1~ndimento qell'ombr'1 ne più profo111da dell'ulcera, che ha raggiunto ·cardiaca a t}t,lesta, piuttosto.che a quella porzi,o ne del · cuore. Infine pe_rchè se grande importanza un organo vicino ·(pancreas o fegaJto) che fa da ha · invero nella radiologia del cuore la det~rmi _fondo o in cui penetra. nazione volumetrica dii quest~organo, non certo d) L'ulcera perforante libera: _l'ulcera. rompe inferiore è l'importanza dei rilievi clÌe i raggi ·x le pareti gastriche e s'apre direttamente nel peci consentono in rapporto · alla forma, alla posi- . ritoneo provocando una peritoniite o un ascesso zione, al ·modo di contrarsi, alla spo{3tabilità del perigastrico. cuore stesso. Tanto · che, se ttna diagnosi radioF REQUENZA DELL' CJLCERA GASTRICA E DUODENALE. • logdèa di cardiopatia può molto spesso ven.ir fO!r- - . L'ulcera gastrica, come h anno din1ostra.to le mulata in base a:' questi rilievi · di semplice ra· operazioni dd· Mayo Robson, dei fr-atelli Mayo e dioscopia ed indipendentemente da qualsiasi ·mi- sopr atutto · di Moinihan, è press'a poco così sura ortodiiagrafica., non può certo quest'11ltjma frequente 'come l 'ulcera duodenale. Se questa :in passato non era riconosèiuta e frequentemente da sola bastare allo stesso seopo, quando faccila: cliagnosticata è percP.è era· con·f11sa con le ulceri no difetto i darti tanto rim:portanti !Sopra. enugastriche della regione pre-piloriica. lnfatti non merati. ~
. ·SUNTi E RASSEGNE.
\
1
•
•
• •
• • •
'
•
(5J
I
, IL POLICLINICO •
\
•
[ANNO
XXVI, FASC.
20]
è sempre facile distinguere l 'ulcera pilorica da tra tta di due stati contemporanei e consecutivi quella duodenale: "<il punto di separa1.io~1e ~ se- l'uno e l 'a1tro da una medesima causa iniziale J gnato dall'anello pilorico, che è reperibile, ester- forse lo squilibrio vago-simpatico. namente, per una piccola vena, c..hia1nata «la Infine, bisogna tener conto del fatto che, sotto . vena pilorica » dai fratelli Mayo. l'influenza di differenti turbe d'igiene generale . '\ È interessante di fare i.a diagnosi anato111ica che modificano la nutrizione de] soggetto, vi è clellà lesione, di separare cioè l '11lcera pre'-pilo- nel medesimo tempo una dimintizione della virica dall'ulcera post-pilori~a; c1t1e~t'ultiru;:t ~ talità dei tessuti, una modificazione nella costiduodenale. Mentre I 'ulcera duodenale guarisce tuzione chimica del sangue, una dim.i.ntwione generalmente co.n la gastro-enterostom1a, l'ulcera della resistenza delle pareti gastriche contro ·1a gastrica gu,arisce più sicuramente con la gastrecazione del succo gastrico: difetto di secrèzione tomia: dm.oltre quest'ultima diviene facilmente mucosa, difetto di antipepsina. Quando l'ulcera. canceorsa, al contrario della prima che degenera ·cl.i viene callosa, le condizioni anatomiohe sono difficilmente. eminentemente sfavotevoli alla guarigione : la L'ulcera duodenale è tre volte pi ~'1 frequente · anemia locale da con1pressione dovuta a tessuto nell'uomo che nella donna. fibroso, aumentata dalla vasocostrizione spasmo.PATOGEms1 DELL'ULCERA. - I,'ulcera è la con- dica, r~de Ia cicatrizzazio11e qttasi imposs1bile. seguenza di due processi : l 'ttllO ulcerativo; l 'alEvalUZIONE ANATOMICA DELL,TJLCEnA NON OPEtro autodigiestivo. RATA. - L'ulcera non operata può guarir.e medi: Processo ulcerativo. - L'ulcerazione può pro- calmente o spontanea111ente, spec.ie nei soggetti dursi sotto l'i11fluenza di un tr:aumatis1no, d :irgiovani. La guarigione spontanea dell'ulcera ritazione locale (bevande calde, ·: austici, alcool, dttodenale avviene meno frequentemente. Tanto al1m~nti troppo conditi con spezie) , di cause l'ulcera duodenale che gastrica possono restare tossiche -o infettive (ins ufficienza renale, azotelatenti per lungo tempo, determinando solo una mila, ustioni, tabacco, infezione puer1,erale, i11- 1eggera dispepsia a cui l'ammalato si adatta fafluenza, tifo, ecc.), di embolia della sotto1n11roc;a cilmente : in tali casi l'ulcera si scopre per (necrosi ischemim), di malattie cl'...1 siste1na c:aso .in una laparatomia o nell'esame delle ~ecce nervoso. Eppjbger e Hess hanno notato dei sinper delle emorragie occulte. Non si può nlai statomi di ,·agotonia nei malatiil affetti ùa ulcera bilire l'avventtta guarigione atiatoonica di un'ulduodenale o gastrica. ~Testphal e I-:ateèh se~:!1 a- . cera: i sintomi· di essa posso110 ricomparire dopo • lano le stigmate vegetative seguenti : dermogra- · quattro o cinque an11i di assenza assoluta da fismo rosso, esoftalmo, occhio lucente, n1iosi, ogni <l·i sturbo, e dei cancri si possono sviluppare 11\idriasi, iperidrosi, costipaziPne spns1nodica, s u ulceri callose rimas~e silc11ti per dieci o quingozzo vascolare, riflesso oculo-cardiaco, analogia dic~ antlli. dei sinto1ni clinici di certe uoceri con ne,1 rosi COMPLICAZIONI CRONICHE DEJ..,L'ULCERA NON OPEgastriche pure : piloroSipasmo, gastrospasmo, HATA . : . cardiospasmo, iperperistaltismo, · i1Jersecrezione, - 1. Cicatrici iion, ste n.osanti. Punto di parparasecre7-ii on1e, crisi clolorose. Inoltre, c0n l 'ul- t\'.!nza di Hfiessd. spasmodici e secretori o d'una cera ga:str.ica o duodenale, possono coesistere ùt generazione cancerigna. · altre malattie legate allo stesso proce$So, come 2. Stenosi cicatriz-iali piloriche o nlesogal'appendi~ite ctonica, la colecisti.te, la pancreastricbe. tite. 3. Ulcera terebra·nte aderente. L'ulcera aiLa questio11e del rapporto ulcero-nervosismo, gèr:iisce la parete gastrica, poi s'appoggia e diguardata da questo punto di vista, è interesgierisce gli_ organi .vicini, aderendo al fegato, al sante. Ogni nervoso non sarà . più refrattario pancreas ie provocando rJflessi e accidenti doal trattamento chirurgico e non v.i sarà più la lorosi. . questioné: 11lcera o ner~.rosisn10? I nevropatici 4. Perforazione libera con peritonite suppucomplicati cla ul>Cera, potranno, in certe condirata o asce.s so perigastrico. zioni, rica,rar profitto .. dall'atto operativo: ma 5. Perigastrite fib·rosa, i tumori infiamma..• i nervosi puri sara11no sempre ~l draw-bach, il tori simulanti il cancro . 6. Ulce·ra-cancro, sorta da un'ulcera in atto . «noti me tang,e re del ènirurgo. PROCESSO AUTODIGESTIVO. - · Quando l'ulcerao già cica~rizzata, di difficile diag·nosi non solo • ziooe s'è costitu.1ita, i'azio11e dig·estiva e peptica al fba.tto ma spesso anche a~ microscopio. • dello srt:omaco SQpria.vviene IJer ingrandire l'ulI tre quarti di cancri g·astrici si sviluppano su . . ·cerazione e farla indur.i re. l~a coincidenza delantiche ulceri. l'ipercloridria con l'ulcera gastrica è ttn fatto Scco11do Kt1m111er, pi roo persoqe portatrici • conooci11to da tanto tempo e probab ilmente si Ji t1lceri gastriche non opera~e, 21 ne n1u-otono; )>
(6) •
[ANNO XXVI, FAsc. 20]
SEZIONE PRATICA
615
•
•
per 100 soccombono ad una perforazione, 5 gn~ ~u~rdarsi dal fare operazioni gastriche finper roo ad una emorragia. che v1 e suppurazione; cotlltentarsi d'itDcidere lo Og1;tl ulcera ga~trica recidiv~nte o cronica ascesso e d'aspe.tt~re. deve es&ere operata. Il giorno in ·cui I 'ulcera è lTLCERA TEREBRA:-1TE ADERENTE. - Quando una divenuta callosa, è itnpossibile che guarisca me~lcera ha attraversa~o la totalità delle pareti e dicalment.e. 11 :suo .fondo è costituito dal pancreas, o dal feTRATTAMENTO DEL~A :ERFORAZIONE ACUTA DEir g~to, ? dalla parete addominale, è iindispensaL'UL.CERA GASTRI~A. - App~na un'ulcera ,g astrib1le d1 fare la gastrecto1Dia, se11za escidere nè ~a st perfora, bisogna operare · immediatamente. raschiare ~l 'fondo dell'ulcera, ~a litmtando~i La pei:forazione . sat:à subito. suturata, ~ ,ri ·si a rt?ccar~o COt} tintum di iodio e qualche volta aggiungerà una gastr0-.enteroston1ia se la ~utura a rtcopr1rlo d 'epiploon. · p-0trà provocar.e una stenosi del condotto gastriULCERA-CANCRO. - l,'ulcera-cancro. deve essere co. Quest'ultima operazione aggrava· la prog·notrattatçi come un cancro ordinario. · si, la quale in ogni caso è grave : si osserv~o TRATTAMENTO CHJRURGICO DELL' ULCERA ~~<f N :i.l 40 per roo di morti nelle prime r2 or~; il 6o COMPLICATA. - Le operazioni per 1'ulcera di stoper 100 nelle prime 24 ore ; l '80 per 100 nelle maco sono le seguenti: 48 ore. I malati 11on operati possono guarire Gastro-.enterostomja semplice. nella proporzione del 4 o 5 per rqo con peritoGastro-enterostomi a ed esclusione del piloro. nite incistata, seguita o no da un ascesso periGastro~nterootoniia con distruzione ignea gastrico. . . dell'ulcera . TRATTAIYIENTO DEJ.,L,,EMORRAGIA. - ln presenza Escissione sempli'ce dell'ulcera. di una emorragia gastrica è indicato di trattare ~ Gastro-pilorecitomda. 11:i. principio mediicalmente i1 malato: lavare lo r. Gastro-enteroston1.ia. - a) F1tnzione ' e11a~tomaco 'con l'acqua salata calda, per rimuo\·erc euatrice. Il dt:emaggio è.ben ·fatto quando l'aperi coaguli, sospendere og·1tl a~imentazio11e per tura è sufficientemente larga, la bocca è situata bocca. Se l'emorragia si ripete o se è abbonil più vicino possibile all'antro pilorico e 1'ansa dante, è necessario operare. e le modalità dell'oè ben diretta e correttamente suturata. perazione var1ano a. seconda. dei easru (incisione Gl'i operati in cud gli alimenti cessano di pasdelo ston1aco e legatur~ del yaso .sangtùnante, sare per la nuova bocca e ripassano pC'r il pigastrectomia di tutta la porzione a valle della loro, hanno subito un'anastomosi v.i ziosa o porulcerazione, digiunostoiµia a Y, ecc.). . tano un'ulcera peptica che h~ ristretto la. bocca. STENOSI CICATRIZIALI. - a) Pilorica. ~ Ogni La gastro-enterostomia diviene necessariastenosi cicatriziale, che ' ba per punto di partenza il duodeno, deve essere trattata con la . mente la bocca evacttatrice nei oasi di stenosi del pfiloro e conduce alla cessazione decrli ace i... gastro-enterostomia. La re~zione è int?-tile perde11ti dovuti alla stasi gastrica; ma a11cl1e quan~bè le cicatrici duodenali si trasformano rarado il piloro resta p:ermeabile, essa può condurre 1nente in cancro, ed anche perchè l'escisione del alla guarigione dell'11lcera o far scomparire ~ , segmento duodenale è più delicata ed int1tile. disturbi} percliè fa· ·scomparire il piloro.spasmo e' Quando la cicatrice risiede a · livello del piloro o a vanti dl piloro, si tratta di un 'ulcera gastrica · mette lo stomacò fi.n riposo. b) Atione neutralizzante. La bhle che passa · ed allora bisogna praticare la gastrectomia, che nello stomaco e si miescol·a col !Succo gastrico, guarisce radicalmente il malato e scongiura 1a neutralizza 1'acidi.tà. Tuttavia, la gastro-entero~nsorgenza del cancro. stomia no11 può guar.ire c he un certo numero b) Stenosi 1neso-gastrlche. -- Per curare lo di ulceri1, non previene le recidive, non impedistomaco a clessidra, 11011 fare nè la gastro-gastrosce la degenerazione eancerigna, ragioni per cui &t.omosi, nè la gastro-enterostomia, ma praticare resta inferiore alla resezione. La mortalità -opela gastrectomia larga, . sopprimendo ~a tasca inratoria dei gastro-enterostomiz~ati per ulcera fer.iore, il piloro e la stenosi, e poi ana.stomizvari.a con i chirurgi da 1 a 4 per 100. ziare la tasca superiore ool digiuno. , .Complicazio1!-i della gastro-en.ter<:itomia . . :PERIGASTRITE SEMPT.. ICE. - Quando lo stomaco, A) Disfu·1izione della bocca. Quando la tecnica a causa di .un~uloera terebrante che ne ha diè difettosa, I 'ansa a:fferiente ri:ce'l\;e una parte de· strutto Ja p.a rete,. aderisce alla faccia inferiore gli alin1e11ti e la rig·urgd.ta attraverso l'antico ·del fegato, o al pancreas, o alla vescichetta biliare o alla ,parete acld9min:alé, io si dissecca 'fino · · piloro permeabile dello stomaco : quindd1 rigurgiti biliosi, turbe .dispeptiche, cattivo vuota__alla parte sana, si reseca la porzione malata, mento dello stomaco. Davanti a simili complipoi si fa una gastro-enterostomia. ' cazioni bisogna riaprire il ventre e anastomizPERIGASTRITE SUPPURATA. - In principio, biso.I 3
• •
•
• '
1
~
\
,
• •
.. •
,
'
ti
•
(7)
•.
•
•
616
IL POLICLINICO
[ANNO
XXVI.
FASC. 20]
•
• •
•
zare l'ansa afferente con q·u ella efferente (digiu- dal piloro e facilmente accessibili. Bisogna lino-cligtiunostomia) . la piccola curvaitttra dello stomaco, seberare • B) Ulcera peptica. La principale causa del- pararla dall'epiploon gastro-epatico e causticare 1'ulèera peptica è l'impiego del filo.. Bisogna col termocauterio l~~lcerazion; fino alla parete • usar~ del catgut per 'la sutura mucosa; ~l filo sana. Suturata con doppio strato la breccia cosl provoca .un ascesso della tunica gaJStrica, che si fatta, sii termina 1'operazjone con la gastro-entrasft,rma in ulcerazione per ·il prolungarsi del- terostomia posteriore. Mortalità operatoria: ·2 l ·'infezione e l '.autodigestione. L'ulcera peptica, per 100. • può essere latente e portare alla stenosi dell'an4. R esezione seg1ne11.tale dello stomaco in corriti~a bocca, può esse.re perforante e provocare . spondenza dell'ulcera o gastrectomia anulaYe una peritonite generalizzata o un ascesso sotto- medio-gastrica. - ~ una buona operazio11e. Fatta diaframmatico, può portare alla lienteria per la resezion~ del cilindro gastrico, si pttò sutuperforazione seconda1~ia del colon. Il soggetto af- rare le dtte estremità gastri.che capo a capo o fetto da ullcera peptica deve essere rioperato, e ciò che è• meno gra"·e, chiudere a cul di sacco l'operazione consiste nel praticare una nuova i •antro pilorico e impiantare il moncone ·gastrigastro-enterostomia previa escisione dell'antica ~o nel digiuno. Mortalità 5 per 100. 5. Gastrectomia larga seguita da gastro-enbocca insieme con l'ansa anastomotica. C) Obiiterazione della gastra-ente-rostomia tcrostomia. - È di tutti i processi il più effi- · cace, che conviene nei casi di ulcere gastriche per operazione mal fatta. D) Emorragia postopeyatoria .. Sorgenti del- estese, complicate, callose. Sezionata la prinia 1'emorragia : stasi nella vena porta, erosione porzione del duodeno, si sopprimono nello stesso delle grosse arterie vicine-, ~niorragia della li- tempo il piloro, la piccola tuberosità e la .regione nea di .s utura, emorragia di una arteria corri.. gastrica invasa dall'ulcera, poi s'impianta il spondente all 'ulcer.a. Queste emorragie cedono moncone gastrico nel digiuno oppure si chiude • generalmente a dei lavaggi caldi dello stomaco. a bocca di tabàcco e si pratica una g~tro-en \ E) PeYfoYazione deli'ulceYa dopo la gastro- terostomia. Mortalità operatoria 9 per 100. ente)<(Jst.oniia. e apacità gestiva e 1Jalore. fisico La resezione larga provoca acloridria, ipo~ • degli antichi gcistYo-enterostomizzati. Dopo la psia che durano parecchi mesi (donde la necesgastro~ntero~tomia per ulcera duodenale, il 75 % sjtà d~ pasti piccoli e multiplii) ; ma, in seguito dei soggetti! soniO 1nolto migliorati o guariti, il le ghiandole dello stomaco si riproducono, lo 25 % hanno ancora dei distttrbi ; se si pratica stomaco stesso s'ingrandisce e la digestione a secondariamente irn essi la resezione del cono poco a pÒco ·ritorna normale. B. MASCI. pilorico, si ottiene un notevolé miglioramento o la guarigione in tre quarti dei malati çhe re- , stano. Persistono dunque circa da 5 a 10 % maIl trattamento medico dell'ulcera gastrica . • lati che, operati una o due volte per ulcera dtto(HltLD E GROSS The A meYican ] oufnal o/ the denale, soffrono ancora. Bisogna alloi:a mettere medicai sciences, gennaio 1919). in causa una malattia coiwomi tante, sia la stasi int~stinale cronica, sia una litisi biliare, sia una L' esperienza degli ultimi anni ha dimostrato appendicite cronica, donde la regola di ·esplo- che i'ulcera gastrica è un'affezione molto più . rare sempre i differenti organi addominali. quan- · comune di quel che no11 si ritenesse e ha d'altra do si pratica un 'operazione sullo stomaco o sul parte provato che l'affezione stessa guarisce nel, duodeno. la maggior parte dei casi con un tratt~meti to I risulta ti postoperaitori della gastro-enter~to s~mplicemente medico. Gli interventi chirurgici, n1i1a per ulcera gastrica sono me110 buoni di cui per un certo tempo si è ricorso troppo affret(tuelli che si ottengono per l'~cera duode11ale, tatament~, oggi devo~o costituire l'estyema fatio, un poichè nei due ~erzi dei casi. i soggetti presen- trattamento di necessità cui si ricorra quando le tano ancora dolori e tt1rbe dispeptiche. impor- altre cure si dimostrano inefficaci, o quando • tanti e all'esame delle materie fecali di tanto residuano conseguenze cicatriziali di notevole . . in tanto si .èonstata un 'emorragia occulta. gr~vitfJ,. 2. Escisione dell'uÌcera. Buona da prinIl più delle volte la òiagnosi d'ulc~a gastrica cipio, è UD;'operazione delicata, più grave e me:i? si pone quando a'V viene 1'emorragia ; ma non è efficace dell a gastrectomia. -Dà una mortal1ta dUbbio ché l'ulcerazione può decorrere per ~'1ngo . I . operatoria del 20 per 1 oo. tempo ed anche per sempre senza emorragia; ed 3'· Distr·uzion.e ferniica dell'·ul.cera co~ gastro- i disturbi relativi non sono gran che considerati enterostomia. - ~ una buona operazione che dal paziente. Da ciò la necessità di un'esatta diaconviene in caso di piccole ukère non lontane . gnosi ·ed. ànche di un opportuno trattamento •
•
ai
•
J
(8)
\
J
/_
'
.
.
.
.
'
•
-·
•
,
. ~ .I r\..NNO
XXVI,
FASC. 20J
-
SEZlO.NE PRA'.rICA
\
.profilattico per gli individui che senza presentare o soluzione di gelatina (15 gr. in 150 gr.. d'acqua) -sintomi manifesti di ulcerazione dello stomaco, per boèca·. La adrenalina s i adopererà se là pres-pr.esentano per altro disturbi che 1a ·esperienza ha sione vasale è bassa. Essau e Mansfield consigliano ~imostrato _essere i fatti causali ,o per lo . meno l'al!ume in glicerina (10 %), un cucchiaino ogni concomitanti di dett~ affezione: iperesecrezione, · due o tre ore. iperacidità gastrica, ipercinesia della parete dello Se so~o necessari eccitanti si adopererà 1' olio stomaco, aJ:1-emia, vagotonia, ecc. canforato. Quando l'emorragia è molto profus~ · L'indirizz0 terapeutico varia a seconda dei fattori per modo che è indist;>ensabile rimpiazzare in circausali dei disturbi esistenti: occorre quindi deter- colo il liquido, s i faranno epidermoclisi o flebocli$i minare se c'è emorragia, se i dolori, l'_iperacidità e di ~oluzione fisiologica, o si fara la tra.Sfusione, che . l'ipersecrezione sono i fatti più importanti, se il pa- ha il vantaggio di riescire anche émostatica e di ziente in un attacco è libero da ogni disturbo e se stimolare gli organi ematopoietici. ' infine l'ulcera è accompagnata da ipo- o anacidità. Heiner consiglia la laVanda gastrica con acqua La emorragia può essere occulta o profus a. La ghiacciata, E wald con acqua calda e Bourget con irequenza delle _.. piccole emorragie, rilevabili solo ) soluzione di sesquicloruro di ferro all' l %· Ma a con· l'esame delle feci, non è stata ancora sicura- tali lavande si ricorrerà solo quando c'è nausea mente accertata: le statistiche date dai vari autori e vomito di coaguli sanf.Suigni. • al .riguardo non· concordano. In ogni caso dal I~e emorragie occulte di solito non richiedono -punto di vista pratico quando si ha sospetto di · l'emostasi; ma· in alcuni casi lo stillicidio s i proulcera gastrica è necessario ricercare sistematica- lunga tanto da provocare un'anemia secondaria mente il sangue nelle feci, e quando · tali esaJ;ni che òstacola la guarigione· dell'ulc~ra, sono allora dimostrano che le emorragie si verificano con neces~arie ia trasfusione e l~ iniezi~ni quotidiane frequenza si deve pensare che l'ulcera s i trova in di cacodilato di s oda. • stato ·d i progresso e quindi il trat'tamento deve _ · Qual-Orà l'ematemesi profusa si rip.e te a breve essere rigoroso allo scopo di evitare emorragie scadenza è necessario ricorrere all'intervento chil>rofuse. Quando d'altra parte-l'emorragia occulta rurgico ma sempre dopo che l'emorragia sia ,arrepersiste, per quàlche settimana, malgrado le cuÌe, stata ed il paziente si trovi in condizioni conves.i deve sospettare l'esistenza di neoplasma maligno nienti. Ma di regola l'emorragia gastrica dovuta ed è ~ustificata un'operazione esplorativa. all'ttlcera cede al trattamento medico e solo di -N ella emorragia profusa la intensità del tratta- rado è. necessario ricorrere ad atti operativi, mento dipende dall'abbondqnza e dagli effetti Grande iin:portanza ha il regime dietetico. L'a.dell'emorragia. · Il paziente deve essere tenuto a limèntazione per bocca può essere ripresa al se1etto con decubito dorsale, con il letto leggermente condo o terzo giorno in caso di em<?rragia occulta inclinato per modo che la parte anteriore sia. più ed un giorno dopo .la cessazione dell' ematen;iesi e elevata ; oltre a ciò borsa di ghiaccio sull'addome quando non vi s ia nè nausea nè vomito in caso ed una iniezione d i morfina per alleviare lo stato d i emorragia profusa. Comunque all'inizio dell'a~ ansioso. Per boçéa non deve essere dato nulla: per limentazione per bocca le sensa~ioni del paziente • spegnere la sete, e l'arsura può essere dato qual- devono costituire la guida. Quando c'è iperacidità che pezzo di ghiaccio, raccomanda:rido di ingoiarne ed ipersecrezione, pirosi e senso doloroso di fame -poco. Si p11ò somministrare per il retto ogni giorno non bisogna interrompere l'alimentazione· orale ' in due volte un mezzo litro di soluzione di ·R inger anche q·u ando persiste !'_emorragia occulta. e negli individui molto deboli il secondo e terzo Nell'emorragia in atto i sint,o mi di ·acidità scomgiorno mezzo litro di soluzione di glucosio al paiono o diminuiscoµo perchè il sangue·stravasato 18·-20 %· neutralizza i succhi gastrici: da ciò la necessità Quando i sintomi ·dovuti all'emorragia ~ono più di ten~re conto delle sensazioni del paziente .. .allar.manti si deve ricorrere immèdiatamente a Comunque l'alimentazione s 'inizia dando due mezzi più energici. Molto util:~ riesce la c~si detta cucchiai di latte ghiacciato ogni ora dalle 7 alle .a.utotrasfusione- che consiste nel bendaggio delle 22 ed anc~e durante la notte se il paziente non estremità superiori ed inferiori per modo che_il dorme. In caso di tolleranza la qU:antità è d upli- • sangue venga ricacciato da queste parti senza cata al secondo giorno e triplicata ~l terzo. L'e:. però arrestare il polso. Possono essere anche ado- sperien.f a insegna che il latte è gra;dito anche dai -perati a seconda dei casi : iriiezione endovenosa pazienti che avevano per esso :una avversione di 5 eme. di solt1Zione concentrata di cloruro di irriducibile. ('ontemporaneamente può essere somsodio, iniezione intramuscolare di 20-50 eme. di ministrato per il retto un mezzo litro di ~oluzione siero um~no, di coagulose, di gelatina sterilizzata di glucosio al 10-20 % o anche di semplice solu(20 eme). con o senza èalcio, di emetina o di trom- zione :fisiologica. Hamburger preferisce 1' acqua semplice nella idea che il sale ed il glucosio deterbopl~stiJ?.a, iniezioni di l0-15 gocce di pituitrina, •
2
'
, • • •
•
(9)
•
•
IL POLICLU\ICO · •
•
.-
.
FASC. 20T
.
minano contrazioni riflesse dello stom~co, ma l'esperienza invece dimostra che le soluzioni di sale e di glucosio sono meglio assorbite e provocano minore irritazione del colon. Durante questi tre giorni la vescica di ghiaccio , può essere sostituita da compresse alla Priesnitz da cambiarsi ogiii dodici ore. Al quarto e quinto giorno si daranno 200 gr. "' di latte tiepido ogni due ore dalle 6 alle 22, ag .. giungendo una volta si ed una · no due cucchiai di crema. Se il paziente tollera questa alimenta. . zione, al quinto ç sesto giomo si daranvo ogni tre ore 200 gr. di latte tiepido con 50 gr. di crema, si ~ggiungerani;io una volta si ed una no due uova leggermente eotte. In questo periodo gli eventuali dolori gastrici ·si allevieranno con catàplasmi di lin seme o con applicazioni di acqua calda all'epigastrio per una o due ore al mattino e nel pomeriggio. Dopo il settimo giorno dall'ematemesi può essere permessa la seguente dieta : ore 7 200 gr. di latte e 50 gr. di · cr'ema; ore 9, farina bollita a bagno . maria nel latte, un uovo alla cocca ed una fetta . . . ' di pane abbrustolito con burro; ore 12 due uova alla cocca, farina d'avena cotta per due ore nel ·latte a bagno maria e burro, una fetta fii pane abfin15tolito con buqo; ore 15, 200 gr. di latte, 50 gr. di crema, d-µe fette di pane abbrustolite con burro; ore 18, riso cotto nel latte per due ore a bagno maria, due uova alla cocca, due fette di pane abbrustolito con burro; ore 2r, 200 gr. di lat~e, 50 gr. di crema, due biscotti. Durante la notte, ·se il paziente 16 de.~idera può essere dato ancora del latte. La dieta .del 100, rio e 12° ·giorno s arà la seguente: ore 7, 200 gr, di 13:tte, 50 gr. di crema, 3 biscotti con burro; ore 9, farina preparata com e sopra, un uovo battuto, due fette ·di pane abbi:nstolito .con burro ; ore 12, 50 gr. di carne di vitello,, d'agnello o di pollo trituratfl e fritta nel burro, due cucchiai di patata schiacciata con 1 burro, spinaci o carote so}to forma di purée, due fett~ di p ane abbrustolito con burro; ·or~ 16, 200 gr. di latte, 50 gr. di . crema, 3 biscotti ·con burro; ore 19, cereali, 2 uova alla cocca, due fette di pane abbrustolito con burro, spinaci o carot~ . ; ore 22, urta tazza di latte caldo, · La dieta del 13° e 140 giorno sarà la seguente: . ore 7, latte e crema, 2 biscotti; ore 9, cereali, due uova battute o alla cocca, . pane ,abbrustolito e burro; ,ore 12, roo gr. di .zuppa di {arina. orzo mo.l to :fitta, 75 gr. di carne di bue o ai pollo triturata, o di cervello di vitello o di pesce bollito, Ioo gr. d,i patate, spinaci, carote, piselli verdi, cavolfiore sotto forma di purée, 50 gr. di torta di riso, un pezzo di pane abbrustolito se desiderato ; ore 16, 200 gr. di latte con 50 gr.. di crema ( 10)
XXVI,
[ •.\NNO
e cacao se. desiderato, tre biscotti con burro ;ore 19, due uova alla cocca, pane abbrustolito ~ burro; ore 22, latte e crema. Al principio della terza settimana si può concedere al paziente di levarsi dal letto con la intesa che eglÌ deve passare la maggior parte del ' giorno sdraiato su di tma poltrona. La dieta per la terza settimana è la seguente: ore 7, ,latte. crema e pan~- ; ore 9, cereali, due uova battute o alla cocca, pane abbrustolito e burr?; ore 12,30, zuppa di cereali, carne, 100 gr. di patate schiacciate con burro, purée come nei giorni. precedenti, marmellata; ore 16, latte còn cacao, caffè o thè leggero e biscotti; ore 19 u ova o prosciutto cotto magro, crema, pane, burro ~. vegetali cotti ; ore 22 latte e crema. Durante la seconda e ·terza settimana il paziente è super alimentato con l'intento di fargli riguada-gnare il p eso perduto ed anche di aumentarlo. · D11rante la quarta e quinta ·settimana gli si può concedere di uscire per brevi passeggiate; inteso· restando eh.e dopo ogni pasto Jeggero è necessario· un breve riposo e dopo i p~ti principali un riposo . • almeno di uno o due ore. La dieta è la stessa di quella della t erza settimana con aumento della · q11antità se è desiderato dall'infermo, e cosi si protrarrà p er quanto più è possibile fino a completa guarigione. Come trattamento farmaceutico è stata consigliata la somministrazione di 1 0- 20 gr. di sotto..: nitrato di bismuto in 150 di acqua carèonata non effervescente, un sorso una mezz'ora prima della colazione. Essa serve· come a:p.tacido, è alquanto· emostatica e ricopre come uno strato la parete gastrica. Molto effiéace è stato trovato il metodo df Bourget di s omministrare dopo ciascun pasto il -bicarbonato di soda. Questo passa direttamentenel duodeno regolando l'apertura del piloro, su- . perando lo spasmo e determinando un più rapid o· svuotamento dello stomaco. Questa proprietà delle soluzioni di bicarbonato di soda indica che l'effetto· antacido no:µ sta nella sua concentrazione ma 11ell'azione riflessa sul duQdeno. Non sono quindi. necessarie grandi dosi che potrebbero riescire dannose. La fQ,rmula originale {bicarbonato di soda gr. I, fosfato di soda centigr. 30, solfato di soda centigrammi 20 in mezzo bicchiere di acq'ua) può essere· alternata con l'altra: bic~rbonato -di soda gr. l, carbonato di magne."ia centigr. 50, citrato di soda centigr. 50, in mezzo bicchiere di acqua da pren ... dersi mezz'ora dopo i pasti .leggeri e due ore dopo· quelli principali. - Qualora la dieta latte~. e la somministrazion~ di -~lcalini determinassero diarrea, si può aggiungere a metà delle cartine di bicarbonato . prese· I
I
I
I
.. •
•
I
E..\NNO XXVI,
I
FASC. 20]
SEZIONE PRATICA
..
•
• I
•
durante .i! giorno_un grammo di bismuto. Quaiota liquido provoca diminlizione del .tono muscolare il pilorospasma persistesse nei primi giorni si potrà ·dello stomaco. Per facilitare lo ~vuotal:nent0 dello dare il solfato di atr~lna per iniezione di mezzo stomaco conviene =che dopò ciascw:i pasto il paIQ.illigramma. . · ' ziente 'giaccia sul lato destro da mezza ad un'ora. Non devono ~~e trascurate le ·condizioni ge- Se ci sono segni di ritenzione gastrica è opportuno • ·nerali del paziente: occorre il riposo,. il lavaggio procedere a lavande gastriche con soluzioni alcaline. della bocca con alcalini dopo ogni pasto, ìl. la- · D'.' altra parte è necessaria U:n~ una cura tonicovaggio con spugna di. tutto il corp~ due ~volte al ricostituerite generale a base ai ferro, arsenico' • giorno. fosforo e stricnina. Giova pure l 'applicazione di Quando il soggetto ritorna alle proprie occupa- fasce contentive addominali. zioni deve almeno per sei mesi continuar~ in un L'anemia ·che molto comunemente accompagna regime dietetico molto simile quello a indicato per l'ulcera gastrica deve essère energicamente curata. la quinta settimana. In ogni caso devono essere · Essa può essere causa della formazione di nuove , . evitati gli strapazzi corp9rei.· gli eccitamenti psi- ulcere. ·Eventualmente si ricorrerà alla traslusione ' chici, ridotto l'uso del tabacco, inibito· l'uso, di ripetuta anche più volte. droghe irritanti, di alcool, di frutta contenenti · Il catarro gastrico con s11b- o anacidità ed anche senn.• iperacidita ' può essere il tisultato del ristagno e • I~ sistema di cura sopra indicato sembra il più fermentazione . di alimento secon::lario all'ulcera, o razio~ale ed ha dato iµ. pratica èccellenti risultati: può ess.ere 1' esponente di un'affezione circolatoria, la buona guarigione è la regola. . o · metabolica o alcoolica coesistente con l'ulcera. Comunque la éura del paziente non· può termi· In generale quando e secondario all'ulcera cede nare,. essa déve atJ.cora continuare sia per com· alle stesse cure istituite per guarire il proce<>so battere i fattori causali dell'ulcera. èhe persistono ulcerativo. Nei casi di sub- o anaci-Jità giovano le dopo la guarigione di questa per eliminare la acque cloruro-sodiche, nella iperacidità le acque possibilità di recidive, sia per curare le eventuali- alcaline ed eventùalmente le lavande gastriche. conseguenze del processo di cicatrizzazione ·d el- Nelle forme, ,discrasiche si curerà anche la mal'ulcera stessa. lattia generale. . . Ai .riguardo bisogna tener 'pre~ente la vagatonia, In · alcuni casi l'ulcera gastrica si accompagna la enteroptosi congenita o acquisita con la consea sub- o anacidità senza catarro. Questo stato si • guente atonia, 1' anemia secondaria, il catarro è attribuito alla stanchezza delle g]pndule peptiche gastrico, l'ulcera coesistente con sub- o anacidità, in seguito alla prol~ngata sµperattività. ·M a non la ste11osi benigna. è dubbio che altri fattori possono determ inarlo. La vagatonia con la sua tendenza alla iperse· Le vagotonie durante o dopo · 1a media età si tra· · erezione, alla iperacidità, alla iperper~stalsi aggrava s.f ormano in simpaticotonie, per ~odo che l'iperai disturbi gastrjci quando l'Ulcera è già formàta. cidità si ca.mbia in sub" o a~acidità. D'altra parte · Per combattere la vagatonia oltre gli alcalini e le a derenze post-ulcerative possono diminuire la la atropina (solfato di atropina per iniezione mezzo contrattibilità dell'intero stomaco donde la dimimilligramma due v0lte al, giorno, belladonna · in nuzione della secrezione. Se il distùrbo è dovuto . ' . polvere uno o due centigr. .un'ora dopo i pasti, o a simpaticotonia occorre curare il sistema·nervoso: · sotto forma di suppositori) giovano le spugnature vita r~golare senza eccitamenti Q strapazzi, dieta fresche o tiepide, le compresse di P+iesnitz. più che mai rigorosa con proibizione assoluta di . Quando esiste enteroptosi è indispensabile il più cibi trritanti. I/acido cJoridrico non è indicato,. assoluto riposo non solo per la curadell'ulcera,ma giovano invece le acq ue alcaline, Si può tentare anche per migliorare le condizioni genera~i del -la cura .di paratiroide (o.oor a o.or dopo ciascun paziente. Durante i primi giorni dopo l'emp.terp.esi pas'fo). Quando la sub . . o anacidità è determinata: da aderenze gio'vano le applicazioni calde (com. non sono consigliabili i pasti frequent.i: la motipresse, fango, diatermiaì, che valgono ~ restituire Jit~ è lenta e la permanenza"' dell'alimento nello stomaco eccita la secrezione, per modo che si la motilità allo stomaco. Iµ caso di i~successo riavrebbe un'acidità che hon 1>otrebpe essere neu- · correre alrintervehto chirurgico, La causa più fre·quente ·di ritardo dello syuotatralizzata da dosi di. alcalini anche molto forti. Per tre o quattro · giorni quindi con viene dàre mento dello stomaco è l'ulcera sclerosante del il cibo ogni tre or~. E quando si giunge al periol.1o piloro. Nei casi in èui l'ostruzione è tale da itn . . nel quale si possono dare più gran~i ·quantità di pedire il passaggio del cibo. dallo stomàco nel alimenti conviene attenersi a . quelli semi-solidi duodeno non· c'è altra cura che quella _chinirgica. • (farine cotte nel latte, purée, gelatina, f~utta Ma quando il passaggio stesso è os~acolato unicotte, ecc.), e ciò perchè l'eccessiva .quantità di camente dàll' atonia gastri~a. dal pilorospasµio o
,
I
f •
•
·.•
'
' •
'
(11)
•
•
•
•
IL POLICLINICO
•
da una pilorite, il trattamento medico può dare di alcool a 500, due volte al giorno; oppure: 400 buoni risultati. . gr. di latte peptonizzato,. 400 .g r. di. crema, 1 gr. Giovano in questi casi .le lavande gastriche con di pancreatina, 5 gr. di bicarbonato di soda, il soluzione di bicarbonato di soda, ma effetti più tutto sospeso in un 400 gr. di siero :fisiologico; sicuri si hanno da una d1eta app.ropriata, tenendo quest~ mescolanza <leve ess,ere iniettata in 4 volte presente che occorrono alimenti che non eccitino durante il giorno, aggiungendq eventualmente la secrezione gas~rica e po$Sano facilmente passare delle goccie di tintura di oppio. attraverso il piloro. Per i P.rimi tre giorni si darà: Quando il paziente ricomincia ad alimentarsi alle ore 7.30, l 1 e 17, dppo lavanda: sornmini- per la bocca conviene dare cibi che. passino facil.strazione di .acqua alcali~a, 120 gr. di latte spo-· mente per il piloro e per i quali non sia neces . rato, 40 gr. di acqua calda e 20 gr. di acqua di - saria una lunga digestione gasttica: avranno quindi calce ; alle ore 9 e 15 : 120 a 150 gr. di farina di la prevalenza i carboidrati. In ogni modo la dieta . orzo ben cotta e passata allo staccio ; alle ore 11 ~ precedentemente indicata s~rà modificata secondo la tolleranza. e 21 .30 : Crema sospesa nel l~tte sparato e dimezzata con acqua, gt. 150. Contemporaneamente può · Einhorn ha ideato uno speciale istrumento per es.3ere somm.inis~rato per il retto una soluzione di forzare gradatamente la stertosi pilçrica. Ma è glucosio. dubbio che questo metodo p·ossa dare buoni riDopo il terzo giorno sino alla fine della prima set- su]tati. In ogni casQ se la stenosi e di tal grado timana la dieta deve essere la s eguente: ore 7.30: c1a richiedere 1 applicazione di strumenti, non resta .gr. 200 di latte con cacao ; ore 9.30 : · 200 gr. di che ricorrere all'interven):o chirurgico. • pappa d 'orzo ed un uovo alla cocca; ore 12.30: L ' ulcera gastrica adunque nella grande mag~ 259 gr. d i latte con crema ; ore 15: 200 gr. di gioranza, o quasi totalità dei casi richiede una latte con n:ietà di acqua di calce; ore 17: un cura purament e i:nedica, la quale in fine dei conti uovo alla cocca; ore· 19: cacao come sopra ed un si riduce ad emorragia avvenuta, ad un tratta· uovo alla cocca; . ore 2r .30 : 250 gr. di latte con mento d i riposo e di dieta particolare. Kegli indiacqua di calce. · · vidui predisposti o guariti è necessario un regime Durante la seconda settimana si dà : ore 7 di vita rigoroso. DR. acqua alcalina; ore 7.30: 2 5 0 gr. di latte, un uovo: • due fette di pane ab. con burro; ore 10.30 : 250 gr. Trattamento cbir~rgico dell'ulcera gastrica. di pappa di farina con latte, un uovo alla cocca, una fetta di pane ab. con burro ; ore 13.30: purée <li patate,. di spinaci ,e carote con burro, un uovo alla cocca con pane ab. ; ore 16:30: cacao con due I4a metà dei cancri umani ha sede sullo sto- · biscotti ·; ore 19.30 : pappa di cereali con latte, maco e i tre quarti d i qt1esti cancri sonò innestati • due t1ova alla .cocca, ~ 150, gr. cli .latte, una fetta su antiche ulcere croniche per lo~più disconosciute. 0 Manca nella maggioranza dei casi la sindrome clasdi pane ab., c9n bu~o. Durante la terza e quarta settimana ,può essere sica dell' ulcera (emorragie, vomiti, doloroi violenti), aggiunta della carne triturata. In ogni èaso de- e . si hanno soltanto· rigurgiti •acidi, eruttazioni vono essere sempre consigliate le bevande alcaline ; gasst>se, dolori o malessere epigastrico, che il in caso · di pilorospasmo dare la belladonna ; ed in bismuto, il bicarbonato di sodio,. ecc., caln ano . caso di anemia praticare cure ricostit11enti con or·d inariamente. Tali disturbi durano . per giorni, . iniezion;i di cacodilato 'di soda..Dopo ci,ascun ·pasto per qualche settimana; poi scompQ.iono, ma reciprincipale il paziente deve rimanere da una a divano quasi sempre ed in maniera più . grave. mezz'ora' in decubito l.a terale destro. È .consiglia- Gli ammalati che ne sono a.ffetti vengono . pr~i per iper~loridrici o neuropatici, e solo. con un esame bile l'uso di· una fascia . -contentiva. - · ~e forme più accentuate di ~tenesi pilorica· clinico accurato, con ricerche eliliniche_del conte."' richiedono uh trattamento più rigoroso, tenendo nuto . gastrico, con lo studio coprologico, con l'esame . presente che i .disturbi dlpen dono dall'iperemia radjologico si può giungere all'esatta diagnesi. Anestesia_. - Per _u na· semplice gastro-en~ero della mucosa gastrica e dalla pilor1te come dall'ulcera callosa stessa. Il paziente d~ve mantenere stomia, l'anéstesia locale della parete, dall'appen. il rip~so più assoluto per tre o quattro settimane, dice xifoide all'ombelico, con unà soluzione di e pratiGate lavande gastric.h e per modo che siano novocaina all'1 p. 200, è sufficiente. Pe-r la gastrecallontanati del tutto i residui alim.entari che si . tomia, bisogna complet~rlà_ èon l' anestesia pa' trovano nello stomaco. Per i primi giorni la gji- . ravertebrale o con la rachianestesia dors0-lom~ mentazione deve essere esclusivamente rettale: baré o. con una inalazione corta di cloruro d'etile • dura· n te i tempi viscerali ~olorosi. La resezione e 400 gr. q,i soluzione di glucosio al 10 % con 30 gr . 1
I
•
(12}
•
·.
..• I
,
•
• [ANNO
•
-
XXVI,
SEZIONE PRATICA
FASC. 20]
le suture gastriche sono indolore, ma gli stiramenti • • • sono penosi. Esplorazione. - Appena aperto il ventre, accertarsi che non v i siano lesioni <l i un altro organo .addominale .(appendice, pancrea~, vescichetta biliare, intestino, d uodeno, ecc.) che per riflesso possano provocare turbe gastriche: esplorare in seguito tutto lo stomaco. Riconosc;iuta la presep.za dell'ulcera, la conp.otta d ~penderà 'dagli accidenti e dalla sed.e cii essa. lo CASO: Stenosi piloro-duodenale. - Può dipendere dalla cicatrizzazione di un'ulcera pilorica o da aderenze vicine . Gastro-enterostomia come tratta.mento. 20 CASO: Ulcera gastro-pilorica. - . Bisogna fare una gastrectomia, perçhè l'ulcera gastrica. cicatrizzata può degenerare in can cro o r ecidivare. Se lo stato generale del soggetto è seadente, bisognerà fare l'operazione in d ue tempi: prima una gastroenterostomia, un m ese più .tardi la pilorectomia. 30 CASO: Ulcera delta piccola curvatura. È il caso più frequente. I .. a gastro-entèrost omia può dare la gu a rigione, ma spesso il p azient~ continua a soffrire, e la lesione può essere punto di partenza d i emorragie o divenire sede _d' un carcinoma. " Il trattamento d i scelta è la r esezione . · Se l'ulcera è piccola, non perforante, con scarse aderenze, può tentarsi l'escisione a cuneo, seguita da sutura dello s t omaco nel senso della largI?-ezza. Nei casi abituali è preferibile la gastrectomia larga, con soppi'essione del piloro, della piccola tuoerosità e dell'ulcera ed anastomosi della grossa tube.rosità con il digiuno. La t ecnica d i questa operazione è la seguente: .Si disinserisce il grande epiploon dalla grande curvatura per una lungh ezza d i 1 0-12 cen t imetri; si seziona il d uodeno fra d u e klemmer e si chiude il capo duodenale a bo.rsa d i taba.cco; si disinserisce 1' epiploon gastro-epatico dalla piccola curv atura fino a 2-3 centimetri al di là dell'ulcera, e, se l'ulcera è perfora:rite, se è pen~trata nel 'fegato o nel pancreas, si diss~ca lo stomaco dal fondo dell'ul..cera·, si sezion a e si chiude con un sopr agitto a borsa d i tabacco lo stom aco; si fa p assare un'ansa de.I digiuno attraverso la breccia del meso-colon traverso e si anastomizza con la faccia posteriore o anteriore dello stomaco; si chiuèle la brecci8: meso-coliça sutura~dola all' anastomo~i gast~o-di: ginnale, si peritonizzano le superfici sangumant1. a n;iezzo del grande epiploon e si termina con la chiusura del ventre. . . ' 40 CASO: Stomaco aa orologio a polvere.. - E la conseauenza di un'ulcera cicatriziale della pie-. . o cola ·curvatura. Guardarsi dal fare un'anastomos1 gastro- gastrica e ancora meno una gast~oplastica <:on sézione della cicatric~.
.
Se .il soggetto è in catti,·e co11dizio·n i, potrà permettersi un!a gastro-enterostomia fra la tasca . . sup~riore e il digiu110 ; n1a quattro o ci111que set- · timane dopo· si compl eterà 'l 'operazione co11 una gastrecton1ia, per evitare la produzio11 e di t111'11lc.era peptica e la riprod nzione di accidenti g ra ,.i . · Se il soggetto 11d1t è cachetti~o, l'operazione si farà come per 1'ulcèra della piccola ct1r,·ait11ra, sezionando lo st omaco inimediat arn ente r;i. 1 disopra clel restringi1ne11to n1edio-gastrico , sopprimencto acl un t e1npo il r~strin gi111 ento, la tasca inferipre ·•e il piloro; e anast01nizzando la t as0a s uperiore . con i·l digi11no. ' L'esame coprologico fa constat are ch e per qualche mese gl~ operçi.ti possono digerire 1re fibre muscolari. Più t ardi qt1esta funzione si. ristabili-sce, probabilmente per il riformarsi di g la,ndole • . a pepsina. 5° CASO : Ulcera j>erfo.ra'nte. ·- L aparatomia d 't1rge11za e nelle pri111 e ore se si vuole avere 1111 buon risultato: q uando la peritonite è clichiarata 111.nsuccesso è la ref o]a . Il ·tra tta:mento icl.ealè consisterebbe · nel fare i1na gastro-pilorect omia, ma quasi sempre bisogn a ~imitarsi alla su~ura dei b.o rdi d~ll 'ulcera c11e sarà prudente consolidare con un framJllent o d'epiploou. Dopo q nal che mese, se persistono turbe gastriche (com e è la· regola)' · bisognerà fare una gastrectomia secondariia. 6° CASO: Ulcera enio rrag·ica . - ~'emorragia di inedia g ra,·ezza s'arresta spontanea·n1e.n te, sopratt1tto se' si fauno la,·aggi di stomaco co11 so~uzione fisiologica calda. Se bi sogrna interveni•r e cl'urgenza (ciò cih.e è raro), l.'operazione più faci le è )lia gastro-pilor.ectomia, -come tJJei_ casi precedenti.. La legatur.a se1np~j ce della coronaria. stomacn1ca, la sutttra· dei \7asi che sanguinano attra,rerso un 'incisi.one tran.sgastrica , l 'es~isione semplice dell'ulcera sono metodi pi1't tra11matizza11ti, percl1è più diffici!i. . Cure pre- e ·post-operatorie. - Cure pre-oper.atorie : disi11f·ezione clel naso, e,·act1azione dell'intes.ti110, lavaggi di stomaco, son egli anza della p.elle del sacro, pt11izia acc urata dei dentit ~ della bocca. Son11ninistraz1011e di sosta11ze idrocairbonate e alcaline p er qualche giorno, per e' itare l'ac~d'osi : se i1l piloro è impermeabile limitarsi ad inst illare p.er il retto soluzio11i qj ca1i11e e z11ccherate . Utile la fleboclisi di un litro di siero d 'Enriquez la mattina deli 'operazione. Cure post-operatorie : 1a,·aggi di , toma~on · acqua salat a c~lda o acq11a ossigenata se il mar't~ \1omita 1 be,·a11de alcaline e zu ocherat e se non v1 è vomito, r ettoclisi, p0sizione assisa per e·vi.t are la stasi polmonare, sospensione del! 'alimentazione propriamente doetta fi.110 all'otta\o giorno. l n caso di complicazioni respiratorie (rare con l 'a11estesia locale o racliicliana), fare inalare ,·arJori
.
~
1
1
1
1
. •,
•
•
( t")
(
.
.' .
. (
•
IL
I
•
[.\N~n
POLICLfNICO
.
d'acqua e d~eucaliptus, ventos_ e , . iniezioni sottoLa resezione dell'ulcera, facendo scomparire , çutanee d'olio gomenolato. l'ulcE;J;a stes~a sopnrime i pericoli d'emorragia, di Alcune raccoma'rtdazioni di ' t ec;1tica.· - D•.tran te p erforazion,e, a 'infezione, di meta.morfosi cance1'operazj.one, toccare con la tintura di iodio le rigna ch' essa. presenta. Se però tal'e operazione linee di sutura, prin1a d 'infossarlie. · sembra di gran lunga superiore .alla gastro-ente·· . . Servirsi dcl. catgut . cro1nato oo per · le s uture roanastomosi come metorlo preven,tivo di . acciperforanti e · non dì :fili di lino o di . seta. che sono denti futuri, essa non dà ancora che una <"ertezza il punto di p artenza d 'tùcere peptiche. relativa . di g uarigione, perchè, non sopprimendo le Cambiarsi i gt1ahti prima di suturare la par.ett:. cat1se stesse dell'ulcera, non impedisce ogni pos Non d imenticàrsi n1ai di cl1iurlere la b·r eccia sibilità di recidiva. mesocolica. Il trattamento m edico, mal~rado .le sue imper:. Che l'ansa intestinale n-on sia nè troppo ìun- feZion.i, deve tlunque, in ambed ue i casi, sopravg.a., n è troppo corta, n è torta. vi vere all'atto operatorio per imT:>edire il processo Cura.re l'emostasi. che ·m en a alla formazione dell'ulcera. I ,a gastr0~enterostomia ha per scopo l'evacuaProcedere con dolcezza. Non tirare s ui tess11ti zione immediata del contenuto gast~ico per l!-na nè contusionaili. B. 1\IAscr. comunicazione anormale, per cui lo stomaco è ' .. • ·Perehè si devono resecare le ulcere gMtriehe. · mantenuto in un riposo ·funzion,ale: la ' rascolarizzazione, la secrezione glandolare, la motilità si (P. CARNOT. P~i:ris M édical, n. 49, 7 <lic. 1918). modificano; il lavoro d'auto -digestione dùnint1iAttuàl.mente si è press'a p,oco d;accordo sulle sce per il fatto ch e .i succhi digestivi' no~ soggiorgrandi indicazioni del trattamento chirtugico del- nano più nello stom aco e sono al~alanizzati im:o;iediatam ente dalla secrezion,e duodenale; i disturbi ] 'ulcera. Esse sono : dovuti alla stenosi pi1oricà scompaio.n o in seguito I 0 Le crisi dolorose particol.arn1ente i11tense alla comunica7.ione extrapilorica fra ](') stomaco e ·e ricidi\rantir, che s i hanno per lo più nei pro- · • il tenue; ~i sopprime insomma ogni irritazione c1elcessi . ulcerativi terebranti; • • l'ulcera e se ne fa,Torisce 'la cicatrizzazione. T.e 2° L e. emorragie inquietanti, sia ~he si trat1;i conc;eguenze · <li qttest'operazio~ rel ativamente di grandi e matemesi recidivanti, sia che s i tratti benigna e così in vqga, sono lln miglioramento radi s-tilli•c idi , permanenti~ scoperti solame11be co11 pido, la scomparsa tjei r10lori, la C'essazione delle l'analisi delle f.eci e che, tuttavia, ai1emi.zzano e emorragie, la ripresa· della nutrizio11e generale. indebolisè'o no ; . . Purtroppo però, per guan~o sed11centi p~ssano 3° ·11 timore di una perforazio ne, general- sembra re le conseguenze immediate della gastromente limitata da aderenze, ma intercessante le enterostomia, le c:onseguenze lòntane sono molto regioni · perigastriche _e spesso infettante; m eno brillanti. Nei casi più favorevoli, il maggior 4° L a produziorLe di un'ulcera callosa, che . numero <lei gastro-enterostomizzati so_:ffrono so- . spesso degenera in ca11cro ; , lamer..te di d isturbi digestivi, dovuti ora al catt1v9 5° Lia . ste nosi pilorica o i uxtapilorica, pi1ù o · ft1nzionaniento della bocca, ora al fatto· che la 1neno àccentuata. · bocca artificiale non serve perchè il piloro è reMa :a .· latò di qu1~ste indicazion i primo rdiali, stato od è -ridiveht1to pervio, ora ad un circolo viahe generalmente impong·ono senza discussione zioso, ad una lesione della bocca ,stes,c;à per ulcel 'ri.lnter:\rento · chirurgico, la sola _diagn osi dell'ul- . razione, stenosì o cancer izzazione, ad evacuazion~ , cera cir spinge s pessissimo anche; a titolo pre,·en<lello stomaco nell'intestino troppò rapide, troppo tivo , a désiderarie di sopprimere, . per l'av,·ettire~ voluminose ·e provocanti mete.orismo, diarrea; le ;tre grandi complicazioni• t he p0$SOllO SOpra Yqualche volta , malgrado il buon fu11zion,amento , venite ainche nei casi in apparenza i più benigni : della bocca, i disf11rbi sono legati ad uno sviluppo la minaécia cÌi. remorragia, di perforazi,op e e di• progressivo ,della lesione che non retrocede come metamotfosi1 cancerigna. . . , . . · s·'era sperato; qi1alche vol~a si costituiscono ~ltre Ordinariamente l 'int~rventò chiru'rgico consi- ulcere clìe · evolvono per conto loro; altre V?lte ste o nella gastro-entero-anastomosi o 11e11a .rese- sono l~ ulcere digiunali peptiehe; le àd:-renze e le zione dell'ulcera. · retrazioni che provocano gli accidenti. ~ . . Altre 'rolte, per co:Q.tro, si vedono ncompanre La giastro-entero-anastorq.osi~ non ha alcuna pre- ...te grà~à.i 'c omplicazioni dell'~lcera che. s'era vo-. tesa dir gua1"irie radicalmente l '~lcera : essa per- . . luto ev~ta1:e. Così la gastro-enterostotrua non. ha · mette solamente l'evacuazione rapida e iU drenag- potuto impedire le em~nagie pr~c.?ci ,o :ardive, ~~ g io p~rmanente dello s tom?-Co, e quindi mette <"iò si comprende facilmente po1çhe 1 ~cer~a . e di cicatrizzazione, ·rim~sta ~_d è noto che tutte le ulcere, anche le . l'ulcera nelLe buone:condizioni . ·.senza 'però sopprimerne il rischio di' complic~ioni. cicatriziali, ha11.11o tendenza alle emorragie: j
•
XXv'l, FASC.
•
\
'
I
•
•
I
(r4) : ,. •
'
•.
I
'
••
'
..
•
•
l:ANNO XXVI, FASC. 20]
SEZIONE PRATICA
•
•
•
•
Si pttò dire lo stesso per un'altra grande compli- diminuire l'ipersecrezione . gastrica, suscettibile -cazione, la perforazione, sopratutto guançlo l1ul- ::i-nch~ d'estirpare ogni germe neoplasico iniziale) , cera ha sede sulla faccicr anteriore <lello stomaco, d;\ ~Ula prognosi molto più favorevole che la sem. .sulla grande c11nratura o s11lla gros8a tuberosità, p1ice. gastro-entero-anastomosi, per contro essa regioni _pe.rticolarmente esposte e poco suscetti- , · non dà ancora una sicurezza assoluta è ciò da ·b ili di aderenze. una parte per la coesistenza ·ai pjù ulcere nello Infine, dopo la gastro -entero-anastomosi, si osser- stesso soggetto e dall'altra per la possibilità di va troppo spessò la complicazione più. grave: la can - reci ::l ive. · · cerizzazione dell'ulcera. Si sa quanto sia frequen.te, T~a coesistenza di più ulcere nello stesso stoal di f11pri di ogni t'rattamento, la. trasformazione · maco' è molto più. frectuente qi ·quel che non si n .eoplasica dell'ulcéra, sopratutto della forma cal- ammetta da alc11ni autori. Carless ammette nel 1os~. Ora, la gastro--ente~osto1iùa, pur soppriI 3 p. roo dei casi la presenza di più ul~ere; secondo .mendo le cause d'irritazione rhe hanno tanta imBrinton ,,.i sar~bbero due ulcere una volta almeno portanza nello sv~ilttppo di una neoplasia, s'è 'd i- su cinque. Di qui la regola. che la scoperta di una mostrata · insufficie11tc a<l ·impedire· lo .svil11ppo prima ulc.e ra non deve . ·:i_isperisare dalla ricerca tardivo di t1n cancro. di altre. D',altra parte, pi1ì la resezione è larga più si ha probahilita dì sopprimere le Ulcere, data la r..a rese~ione ~ell'ul<'era, ac~ompagnata spesso 'loro sede n'elezione. I 1a · freq11enza delle recidive € facile ~ comprenda una. larga resezione dello stomaco, estirpando il male contrariamente alla gastr0-enterostomia, dersi, per la ragione che non si agisce sulla causa, cerca di sopprimere ~R-nto. gl'incon,·enienti ~le ancora così problematica, dell'11lcera e che, questa diati che i lontani, e perciò è un'operazione supè- caus~1 persistenèo, altre ulcere possono prodursi .,, riore alla gastro.-entcrostomia. Sembra che la dopo e~tirpazione della prima. Ma tale possibilità ragione principale . per cu'i sia così raramente pra- non de,~e c1isto~liere dall'operazione, sia perchè ticata cons~sta nella difficoltà operatoria ed anche - relativamente rara, sia perchè la resezio11e larga · in ùna percentuale abbastanza elevata d i ·_motti è.ella mucosa, nei suoi punti fragili, c1iminuisce immed iate. Tuttavia la tecnica della resezione (1uesta po~sibilità diminuen.èo l'ipersecre7.ione gas'è n. tal punto migliorata che in mani esperte non strica, sia infine perchè la tecnica moderna della dà una mortalità più elevata d i quella che ('anno resezione {'Omporta ancbe simultaneamente la .le operazioni pBlliative (Ie<llika). Nelle loro stati- gastro..,.ent.e r0-anastomosi, c4e, a sua ·volta, austiche, i fratelli !\1ayo non contano, sri ìp. opera- menta le condizioni preventive favorevoli . Si neve tuttavia ritenere <la questi di.1e fatti. zioni (38 escisioni, 40 resezioni), che 'due motti: (molteplicità e recidive clelle ulcere) la consegt1enza J\1oJ·nihan non ha a'"ruto che un decesso su 5 r • pratica importa11tissima che il processo patogeno casi.• • Subito dopo la resezione, vale a .d ire è.opo la non è intera~ente soppresso con l'atto operativo. Per lo stesso motivo, ogni resecato, come ogni ga.soppressione dell'ulcera, si prodt1ce t1n~ miglioramento conc;iderevole, . n19lto più rapido che con stro-enterostomizzato, èeve. restare sotto sorve1a sempl!ce anasto1nosi: i malati non vomitano più, glianza medica ed ef)sere sottomesso preventivanon soffrono, si nutrono, ingrassano. I,a Recrezione mente ad un trattamento e aò. 1m regim'e diretti gastrica, troppo abbondante· e roppo acida priinà contro l'ipersecrezione e contro la produzione delle • <lell'operazione,· ritorna nortnale <topo la resezione ulcere. B. J\1ASCI • . .c1ell'ulcera. I distt1rbi digestivi cessano compleI tamente. I/ulcera, essendo stat~- resecata, non . sang11ina pi~ì, n,on infetta pili le parti \rièine, non •• a prezzo di favore: rischia pitì di perfori:trsi. Infine il pitì importante ~• Agli• abbOnati offriamo • . . . .argomento in favore della rese~ione proviene dalla Dott. ELIO , FABBRI. soppre$sione del rischio d i cancerizzazione, ·se .si ha una cura d i estirpare per t empo l'ulcera non (Manuale · di Semeiotica Speciale) .ancora sede di neoplasma. E per precauzione, . -tutte le volte che si· ha a che fare con un'ulcera Un volume di r64 pag., i11 r6°, con ta·v ole fuori testo.. In commercio L. 2 ..50, più le spese indurita, callqsa, a nicchie profonde, con tendenza cli spedizio11e. , , alla pr©liferazione epiteliale dei bordi o èel fondo, I nostri associati che desiderano provYedersi si .d eve sistelnaticamente comportarsi come in di questo utile manualetto, lo· riceveranno pro11ptesenza di un cancro, esti1 p'ando ~arg.~mente e a tamente, fra11co di porto e raccon1a11dato, spe·. grande distanza e ct1rando i gangli. · dendo alla nostra Amntinistrazio11e sole lire 2. 25 1nediante cartolina-Yaglia, la quale dovrà essere Se la resezione . benfatta dell'ttlcera (con estit- it1dirizzata nominati vameDJte al prof. E11rico 1VIo_pazione genep<)sa cl_ella mucosa s11scettibile di re11i, ''ia Sistin.a, r4, Roma. , •
1
I
\
•
I
Guida ali' esame dell'infortunato
(15) ,. , •
•
IL
POLIC~LINICO
OSSERVAZIONI CLINICHE. , OSPEDALE Dl
8.
BE):F.DETTO DEL T.Ro~TO .
•
· Tossien1ia (?) tubercolare e sieroterapia interumaoa '
spiro 35. Si lagna di ce'"alea a tipo frontale. Dopo. . una notte insonne, agitata, si tro,·a la temperatura a 38.8° polso 120 respiro 35. Persiste la cefalea. Durante la notte h a sudato. Accusa spossat ezza. Alla seria la tempera.tura è a 39°, pcxli.so i30, respirazioni 35, urina un litro circa carica> lievem e11te albuminosa. Le condizio11i sono alqt1anto peggiorate. );ulla di note,·ole a carico dell '.addo1ne: ha ia"\·uto emiss;one di gas . Si pratica 1111'ipodermoclisi di 200 cc. Dopo la seconda notte 11uasi insonne la t en1peratura è diiscesa' a 38°.2. Però le condizioni genrali , sono gravi, il polso vuoto è 130, respiro 35. La malata madt:da cli sudore è saporosa a tratti; si lamenta cfi cefalea e di dolori nucali. Anorresia. Allentati gli zaffi, si ha una scarica alvina.. Esaminata si trova i1n izib di ipostasi alle basi. -~Ila sera la temperatura ascende a 40°, polso 140, la inalata è dispnoica coi1 lingua arida, cou cefalea aumentata, e senso di legatura alla nt1ca. In ques ti condi11ioni pratico l '1niezione sotto cUtte di 20 OC'. di siero di sangt1e che nei gionu precede nti ave\·o prele,·aitoa un gi'o "·ane non sifilitico da me un n1ese prima operato di asportazione <li ghiandole tt1bercolari parotidee s inistre caseifìcate e già guarito. T,a paziente riposa nella seconda metà della i1otte, e la matti1J1a tro\·o iJ quadro cambiato. Tem.peratura 36°.8, polso 100, re:;piraz:oue. 30. J.,a temperatu.ra così caduta per crisi non Lu ac~ompagnata da diaforesi n1a da poli11ria. La malata è sere11a e tranq11illa. Nei gi;orni che seguirono 1a. temperaitt1ra serale i1on s uperò mai i 38°. In sesta giornata tolsi, gli zaffi . . .\t .l ve11tesimo giorno la pazie.nte u sci,,.a dall'ospedale, e in capo a poche med1~a zioni poteva &irsi guarita. La sez1<>ne dell'ut ero dimos trò 11n polipo della grossezza di un pollice,. t1lèera1to, impia11tato nei pressi d.ell'angolo tubarico sinistrg, che qui si fondeva colla m11scofatura dell 'orga110 . Questo caso presenta clelle analogie ùel XXJII che pubblicai nella Rivista ospitaliera del 1913(Di a lcuni saggi di sieroterapia antitubercolare interuma11a in rapporto anche ad an·esto di emotisi). I In ques to gio,·ane c}1e presenta,·a ttu poliade-· ilite tubercolare la temperatura cla. molte sere si ele,·a,·a al di sopi1 dei 39°. Cadde per crisi dopo una ii1iezione di io cc. di siero di sàngue di indr.Yiduo g uarito di sierosite tubercolare. In questo caso 's upponemmo che il $.'..ero antitubercolare ll'mano agisse contro le tossine tubercolari e poi coll 'intern1ediario di qtteste sul processo. Diir,atti \ ri fu repentina ca1d t1ta- della temperatura (azione antitossica). La biopsia dimostrò inoltre ghiandole casei:ficate senza ger1ni · • • e si conseguì guarigio11e clim.ica. dopo una sene cli iuie~'. oni di s . s. ai1titubercolare ttmano. Per errore mancò la pro,·a biologica, iche a\rriebbe eliminato ogni dubbi~o sulla p ermane11za •e ·virulenza dei germi: tubercolari. ' Nel cas·o presente il processo tubercolare era all'inizio con1e lo din1ostra ·l'aspetto dei 'tubercoli~ sulla siero~a uterina. L'intervento :apri lar()'amiente delle vie di aSISorbimento ai bacilli di• b Koch e ialle loro tossine .· Si può pensare che s1 1
per il clott. r\. •
l\1IL1ANI.
Il caso che .s to per riferire 11011 appare i)ri YO· {li ii1teresse prati~o . , . 8i tratta di u11a do1ma dell'età d:i ~3 anni certa e; . l\if. F. di Giuliauo\·a, colona, la qt1ale mi ,·en11e affidata dal dottor i\Iichel~ prin1ario n1edico. La storia è 4 segu1e nte quale ·m i vien (lato rico.• struirla swì miei appu11ti in luogo lontano. Gentilizio immune . Precede11ti personali negati,·i. È pluripara, non ha mai a\·uto a soffrire i1elle gravi danze e nei parti. Da tre anni le mestruazi'. on.i si sono fatte irregolari p er tempo e per quantità. Le metroraggi e ripetute degli ultimi tempi la consigliailo a 111eglio proy,·edere. È di co&tituzione robusta, non , de nutrita, pal1ida, colla cute e mucose sco1orate. Esanie dell>apparato · sessuale . - Genital i cli pluripara. J"''esame collo specult1m din1ostra u11a piccola quantità di sangue in ,·agina e stilla portio. L esame bimanuale da un t1tero grosso come a1 secondo mese. Il corpo dell'utero è liscio cluro non bernoccoluto. È mobile . .J.\.. carico degli annessi non a i aV\·erte nulla di note,·ole. L'esame della sonda ci da una ca,·ità della lunghezza di centimetri IO circa. Con quest o si pro,·oca l ,im1nediaito riprodt1rsi dell 'emorrag·ia. L'esame ge11erale dell'ammalata fa notare la milza u11 poco debordante. L,add011.i.c floscio permette éli bene esplorare gli altri , ·iscer.i che riscontro normali. Ammessà nell 'Ospeda1e (1na rzo 19r6) con dia. gnosi di ' mioma utrino sottom1u:oso , ulcerato ~po~ lipo) noto che la temperatura nei clue pomer1gg1 che precedettero l'inter\·ento si eleYò a 37.2° e 37.5°. Si attribuisce questo fatto all'esame e alla preparazione. Polso 92 - ritn1<co rego~are, a12para:to cardio,·ascolare i1orm al~; normali le t1n11e. , E scludiamo facilmente di a,·ere a cl1e fare con un 'eirdometrite còr.1t1nqt1e insorta per la ma ncanza di dolori irradiati, per lo stato , ·asal e ge:tierale, per il volume dell 'orga110, per la secrezione mucosa s·carsa per i càratter.i della me,t rorra()'ie ecc., · e con u11 processo maligno per la durata, l a qualità del secreto, la libertà dei parametri, l'assenza cii ghiandole palpab.ili, lo stato g·enerale, il decorso, la poca dolorabilità ~1la pressione, ecc·. C•iò nondimeno, si ritiene di .do,·ere intervenire radicalmente, perchè il volume d el1'pr()'ano ci autorizza a pensare che il processo · • mio~toso lo abbia invaso profondamente. In racl1enest esia 110Yococainica, pratico, colJ.a ·preziosa as&isten~a del dottor_ 1VIi~l1eli i~isterecto. mia vaginale. Gtu11to ad apnre 11 for1:11c~ posteriore fuoriesce impro\·,·isò t1n g.e tto l1qu1do del volume ~i ci1"ca mezzo litro. Estratto · l'organo s i nota iche la faccia peritoneale di ess? è costel: lata di picooli punti biancastri d1e l ·diametro ~i 11na capocchia di spillo, dall'aspetto d:i. t~berc?l1. Si a.sporta il'ovaia .sinistra ingrossata, indurita, procidente. Si tampona. Si drena la ,·escica con u11 catetere P etzer . . L'ammalata la sa-a ha una elevazione termica a 38.5° aiccompag110.ta da ori,·idi. Polso 120, re1
1
•
1
1
( 16)
1
1
1
I • •
•
•
. [ANNO
XXVI,
FASC. 20]
SEZIONE P-RATICA
625
' I
•
avesse tossiemia .e baitteriemi:a. Dal] 'esame della parte nutriti,1a ,d alla a,ntit ossica, parrebbe che si malata no11 si potè accertare che i germi tubettodovesse in conclusio111e p_referire il s :ero che ha la11l si fossero fissati in alcun organo. r. fenomeni lJeJement:o nutriti,·o identico, cioè l't1n1ano. da essa presentati E:rano pre-..:alentemente .tossiIl lato pratico è dato da che si p11ò a\1ere fan[ci (temperatura, cefalalgi·a e disp11ea). I dolori cilmente so~t'occhib un donatore per casi analoi1ucali e la cefalalgia potr~bhero f·o rse co·s tituirè gh_t (a11che n1eningei, anche mili~rici all 'i11izio) u11 accenno a una .]ocalizmzione ln·enino-ea di cuti. . b che destino in1mediata appre11si0ne. • però mancarono tutti gli altri si11tomi. La· fe110Zona dii Guerra, marzo 1919,. ri1elogia ·cliniiea escluderebbe pure una forn1a m1- · liare in1iziale. L'ipostasi basilar·e è ritenuta facile in molte infezioni a insorg~nza ·tifosa. • STORIA DE·LLA MEDICINA. _i\nche qui il siero parrebbe a\·ere agito in ' 'ia ant)tossica e av€r dato campo. all'organis1no di In ricordanm del Il centenario della morte · creare t1n equilibri:o :antitossinico, che accr·e scendo ( ?) i poteri imm11nita.ri dell'organisn10 .lo co.11di Bernardino Ramazzini. c.lussero a pre,·alere sul germe. Ftt questo s\·iruC~n questo titolo, il ·prof. _.\rnaldcS\ JVJao-o-iora . -=-o , lentato ( ?) ucciso in SJegtt!'.to ( ?) . direttore dell'Istituto d'igiene clell '1Jill.ivers1:tà di Ci' chiediamo ora se non iniettando s~ero umano Bologna - -, il quale già nel -I901 a,·eva dedicato ' antitubericolare si potev·a a·v ere del pari esito fau- una ·d otta prolusione a L opera igienica di B. R. sto. Il quadro clinico lo µegherebbe poic11è ap- - - raccoglie u.n discorso e dei note,·oli docupàr(va 11n cresce11te peggiorament1ò. tnenti inediti relati ,.i al grande medico Ca.r pi.-\.,·rebbe agito del pari ttn s1iero q11alunque at1i- giano (Mc niorie derla R. A ccad. di Scien'Ze, Letmale,_ anche non specifico? tere e~ Arti in 1\ll ode1ia, 1918) .. Sebb~ne in quePer un si·ero a.nit\la1e nor111ale non sappia1110 - sti ultimi' anni, con lo svi1luppo della medicina vedere come sarebbe riuscito antitossico alla stre- dei lavoratori e dei relativii congressi, l'opera gua delle teorie di Herlich, ecc. e la figura del R. sia stata ampiamente illustra.: Per un ~:ero specifìro di ani~ale ricordiamo che ta, il, nuovo. scritto del Mag·giora merita di· es])arier (Serums, Vaccins et !.'erments - Paris 191~) sere larga.mente i~iass11nto, perchè contiene molti afferma che il siero antitubercolare animale dove paJ:"ticolari inediti o ignora~i. , la tubercolosi (polmonare) è esente da associaI rotoli cl1e pubblica,ano l'ordinamento e l'-0z.ioni microbiche secondarie a bbassa l a tempera- rario •delle lezioni nella facoltà medica di Pa• tura e la regolarizza progres~'.,• amente . clo"l~a, dal 1700 al 1714, portano una seri•e .ai nomi Nel nostro caso non abbiamo adottato un tàle. di professor!i1 deg ni di ·g·raJ.lde rispetto. lVIa fra. siero. Non l 'avev.a.mo a portaita di ma. n o. Ci man- essi i più illustri sono quelli_ della . scuola emilia• cava cr'altronde la di.r ettiva di una serie di con- na e cioè il Ran1-a·~zini1, Pompeo Sacco da Parma, front~ fra i due sieri fav·ore,·òli al s\:ero animale. clinico e orçitore insigne, al quale s uccedette DoIl siero umano . non solo abbasserebbe la tem- . mienico Gugl':elmini, fondatore dell'idraulic~ fiuperatura e la regolarizzerebbe 'riale, m·e dico e biologo, allievo <\i G1emin1a~o . .progressi·va111e11tié al pari dei sieri ·animali specifidi . ì\1ontanari e di 1\1alpighi; Antonio Vallisnieri (I numerosi casi di sierosiite baci11lare in cui e G. B. Morgagni. Quei rotoli, in laifno, sono ottenui1 guarigione clinica e c;he pul1bJicai dep.or- a firn1a del <( bidellus generalis »} cancelli.ere delrebberd in tal s•e nso, ma la può far caclere d'em- l ·'uni,~ersità che ii1na11zi di assu.m ie re il suo delicato' ufficio dò,1eva prestare solenne giuramento blée, come nei ·due 0asi riportati). Il siero umano, a parte, la simpatia· morale c.1~~1 in duomo. . In essii1 il dono, avrebbe, come già ritenni, il vantaggio del. R. e il -s uo insegnamento sono così l'identità pet il mo.do d.i nutrizione dèll'11omo in di cati : « Ad practicarn, ordiriar_ia1n ·M edici'nae i'n primo loco Exc. Do1ni1!i~its B ern,ardi'n~ts Ra.·stesso. ,Rappresenterebbe il prodotto di una r·e~ zione umana a un processo che si è S\1olto 1.n ter- ·11iaci1ii Muti1ie"fi$is - H ora pri1n.a ponieriafana reno utruano. Non sarebbe d'altronde meno ricco - leg·it : De 11iorbis particitlaribus a capite ·11-sdi. elementi · umorali con cui un org·anismo rea..: qite ad cor. >>~e in un anno seguente << leg·it : De gisce contro un processo bacilùare. Inoltre 1i11 via 111.orbis PCI/Yticularibus a co·rd e ·i nfra >' ; jl~ 1111 terteorica, co11sia1era.ndo anche ii sieri in genere zo : <e leg·it : De febril>11 s » . l\1entre ii~ suoi colleghi Vallisnieri e l\1:orgagni come viei'c oli di a.n,titossine, se la parte nutr~~iiVa del s. s. _umano è idenitca nel do11atore e nel pa- si compiacevano di acc·ompag~arejl loro norue , ziente· mentre non è che equivale11te nel sier~ di ~h i ti~oli ch·e possede\'ano, •l R .. eh~ p11r.e ~e sa,ngue ani1nale, poichè nel n1001ento çlell 'azJ:o11e era fornito, laseia,;a che il segretario lo indi11on credo che fino ad oggi si possa scindere la casse semplicemente: la modestia fu in,·ero una • \ , (17) ' I
•
1
'
1
1
•
..
•
•
•
•
IL POLICLINICO /
wirtù e~ majL si smentisce nelle opere e nelle .azioni pubbljc_h e e priva te del R. Questi ebbe in Carpi un'eccellente istruzione fondamentale e quando i suoi genitori - Barto'" ]omeo e Caterina Federzoni - lo inviarono al1'ateneo di Parma, f.ece onore a~ s uoi pr.imi maestri - è il 21 febbraio 1659 conseguì cum sigr10 lauçlis la laurea. Nell 'iutendimento di perfezio11arsi si; recò a Roma, presso Antonio Maria Rossi., g.ià me<iiico capo a Ra,renna e allora reputato ·primario e professore alla . Sapienza. Per alcuni, anni fu medico conclotto in Oanino e Marta nel Viterbese, ove ·si acquistò la stima, di tutti; ma i.l clillla; e la rude b1isogna 11on ri11scì confacente .alla stta salute e dovet~e tornare a Carpi. • Quivi. ristabilitosi, riprese con crescente sue. <-esso ·l'esercizio della medicina; al lavoro e allo s tudio quotidia1ro, l'ingegno suo robusto e mult :forme trova\·a distrazione nella lettura dei poeti _greci e latini, nello seri vere coruponin1enti poe• tici ~ 11el dettare dissertazio11i filosofiche per la ·-\ccademia degli Ap_p arcnti. · Il 13 f,ebbraio 1665, a 32 anni, R. sposò la s ua -conterranea Francesca Gt1aitoli, e ne 1ebbe due f1gbi maschi, morti in tenera età e due fen1mine • Cecilia (in Salieri) e Sigismonda (in Medici). Fra i clienti più notabili in C~rpi, ,,an110 rtiwrdati il principe Carlo Alessandro d'Este, generale del Duca di Savoia, e il marchese ~~l es s-andro Molza·, prefetto di Carpi; ma nel 1671 si trasferl a Modena, ove d{i venne fami,iare del 1duca Francesco II. Curò anche il protomedico Antonio F errarini, affetto da aneurisma dell'arco aortico, e taie malattia diede occasione a un • carteggio . fra i·l R. e il M8:lpighi. La sti1na e la benevolenza di quest'ultimo: debbono .averlo compensato delle aggressi:oni che dal 1679 al 168~ , ebbe ·a subire da par~ d,i G. Andrea Mooeglia, archiatro del Granduca di Toscana, a proposito di un .caso o~tetrico s fortunato. Em il Moneglia uomo di pronto. ingegno e di bella . coltura letteraria, autore 'di commedie; ma con;ie medico, s ebbene tenesse cattedra a Pisa, · lasciò soltanto degli scritti poiemicù inspirat~·, più che al desiderio di scoprire la ·v'e rità, dalla smania di deni .. grar:e 1i. colleg~ : onde un contemporaneo lo chiamò « Archimandrita degli sciagurati» e « uomo dalla coscienza scellerata e sozza >> . ·: · Intanto avveniva in Modena la ricostituzione del.J 'Unive rsità sotto gli auspirci di Frascesco II d'~ste (1682); e . all'insegnamento della meclicilna fu chiamato il R., come lettore di Istituzioni mediche e di medicina teorica, il quale tenne 1'orazione inauo-urale cc In solenni Mutinensis Acadeò • m1'.ae instauratione )) . Gli scritti del R; si possono· di\·idere in due (
I
\
[-.\NNO
.
XXVI, FASC. 20]
' . gruppi : quelli pubblicati dal 1682 al 1700, nei 18 anni in cui insegnò a Modena, e quelli del periodo 1700-1714, dopo la sua cruamata all'Univer.. sità di Padova. In tutta la sua opera scientifica si scorge la ·caratteristica impronta personale : ·è il medico osservatore accurato cli fatti clinici J ·a un tempo biologo e i~enista. Malpighi, Redi, Barelli, Guglielmini, Vallisnieri, Albertini, Torti e qualcun altro d~ quell 'a11reo periodo gli furono superiortil c01ne clinici o come cultori della biologia o della filosofia naturqle, ma nessuno ebbe cosi chiara visione del oompito e dell 'illipor: tain za ~ella medicina prev·ent~va. A differe~za della maggior parte dei n1edici ·di allora che conslideravano i'l malato p er sè stesso, astraendo ·dall'ambiente. in cui vive e dalla professione esércitata, egli valuta quanta considerazione si debba attribuire a questi fattori. · Nella .t erap'.ia non è scettico, è prudente.; Yttole · che il n1edico osservi. con dil~genza l 'am1nalato e non intralci l'azione delle .forze ri.paratrici dE:lla . natura; e però s i scaglia cootro il soverchio in• tervento, contro l'abuso del salasso -e la p0ìifarmacia; ricorre dii prefere11~a all'uso dei rime<li· semplici, cura la dieta rRzionale e si ,·ale largamente dei presidii dell'igiene (esercizi fisi,~i, bagni, ecc.). Versato nelle discipline matematiche e nella idraulica, così che il stto giudizio è richiesto in casi pratici di non poco momento per 1'ec6nomia e }>igiene pubblica, trae giusto partito di qur·ste • cono~enze a interpetrare i _fenomeni biologici~ senza cadere nelle esag·erazioni di alc uni iatromatematici . • Nel i6g5 pubblicò le Ephenierides baro1netricae rnutinenses; sono quoti.di'ane letture del barometro eseguite 1'anno precedente, con registrazione conte:µipor:anea degli altri fatti metereologi1c~ più ·n otevoli e segui.t e da una d1sc11ssione . su le cause ·delle . oscilla~oni della colonna del mercurio . Corregge qualche inesattezza del Borelli ·e hà modo di dare una spiegazione del « mal di montagna. ». Le Constitutiones .epidBmiveae >nutiJ'ie'nSes sono 1 tre memorie in cui espone le vicissitudini epide' . miche di Modena e del s uo agro dal i690 al 1694, tenendo conto dei fatti epizootici di maggior rilievo e di malattie parassitarie delle piante: modello a numerosi layori di epidemiologia in Italia e fuori. · . . Nel 1691 s·c risse il De fo·n tium r>J-Utinensiit·m admiranda scaturigine, che tuttora si consul~ con profitto per òonoscere la eonfigurazione .del suolo modenese, la planimetria dei· var1 quartier.ii, le falde acqu~; questa monografia, oltre il pregio che presenta dal punto di vista dell'idrologia
I
'
/
•
(18) •
•
-
•,
•
..
•
I ANNO X,XVI,
FASC. 20J
SEZIONE PRATICA •
,
igienica, h~ ?na seri1e di osservazioni sulla tem- sa~ti di Padova, n~lla Yia intitolata oggi. a G. B. . perattrra del suolo, a di.v erse profondità, le prime 13e1zòni. I~ nipote Bartòlonieo cfettò una ·buona · •<'he si p<>Sseggano., · . . epigrafe (che pubbli'cò in calce ·alla li.og·tafia del Non ci fermerell?-~ sui Morbi · deg·li artefici;. di- R.)., · ma per imperdo11abile. incuti.a di lln er-ede remo soltanto che µ'Ila tale .opera em stata pre- ,.11on ft1 mai ,iDJC'.i~a s~l4 t~mba; che iÌ Maggi.o ra ~ ceduta da pochissimi studi isolati.' Gabri1ele ·Faln<?h ha potuto, nelle sue rlcetclie'J identificare loppio ~veva dato notizie del1e malattie d~i mi- _forse tra".olta nei suac:essi·vi 'restaurii d1e lla chiesa. nato~~· dii mercurio; Bernardo Cesi aveva osserS·e _le .Slle ceneri sono anpate dispers e, il .nome vato quelle dei' condannati àlle minier.e; Luca del Ra.m azzini è legato in modo inperituro alla -L\.t;i.tonio Porzio aveva pensato alla d1fesa della legislazione relativaJ :i n tutto il · mondo: civile alle . , -salute dei soldati· negli accanrpamenti. malattie clei lavoratori: ·e la ricca e, documentata Con q11esto lavoro il R. giunse ra.11 ~<:1-pogeo della mono·graf!-a del Mag·giora, mostra· ancor. pil). di :sua fama ; volgeva allora 1'anno 1700 - 680 d'età qua?to si conosce9se, che egli ne · era bén . d.e gno. ~ allorchè la ·r,epubhllca. veneta lo cliiiamò a Pçt, ·. ·i} . . BILANCIONI . . dov_a, 3!.la seco!1da cattedra di · medicìna pratiica ===:=============;=====:;::::=~·. <0rd1nana, che corrispondeva .a u·n di presSQ alla -odierna patologia e clinica medica. Le cattedre di questa materi·a era.né due; ma il titolare della (NOSTRI ·RESO_CON~I ~ARTICOLARI). prima, Frall\Cesco Spoleti, non la teneva chre di La riuniòne •.per lo :studiò dell'influenza a. Milano. ~tome, perchè til Senato ·venet~ i~ aveva mandato . ' I :a Cost!antinopoli come s;a.njtairi? della legazione ed · .O rganizzàta dai professori sen. Mangiagalli, De- .. .era divenuto medico del Sullt:ano. . . voto, Eelfanti e Vigariò, è stata tenuta a Milano, . \ J\d onta che la ·salute del R. fosse ,~agionevole il 27 e 28 aprile, la riunione per lo studio dell'in-pei: una grave arteriosclerosi, che dove·va po1 uc- fluenza, desti.nata ad un fecondo scaipJ:>io di ·ide~· . ciderlo - malattia diii cui parla il Morgagni nel -fra g1i studiosi, nel càmpò et.iolog!co . .4a riµni0ne ' • De se<f,ibus -· tuttavia fu circondato dalia ~ sereè stata ..,.jnteressante, specialmente pet:. if coz~o nissima di alta stima èd ebbe favori ed . emo.l u- delle opiip.ioni, che, come er~ da attendersi, ha. menti special_i. Invero l'operosi.t à clidattic:a e dato · luogo a . discussioni .vivaci..., Dal · resoconto . s cientifica spieg·ata dal 1700 al 1714 :___ ftia 'i.I: 680 '·stenogrçifico (auguriàmoci che q~~sta ventata di -e 1'81° anno 'di età - . è sorpre11dente. In questo m<;>dernità nelle abitudini accademiche sia.imitata . f lasso di tempo pubblicò, oltre alla seconda edi- in altri' congressi!) gentilmente tl;'asmessoci, stral. zione ampliata delle sue opere, le Oratio1ies ja- ciàµio quello che può interessare i nostri lettori. trici argu!fienti, che comvren.dQ110 1.e p.rolusfç>pi · La pr~ma - sedut~ è st~ta . dedr~ata alla c1efini-accademiche · ~i110 al li09; il De priricipum 'Vale - ~ zione del morbo, alla· qiffereuziazi9p._,e. di ·questo tii(j,ine t1~e·nda,, preziosa raccolta di consjg1i ;giedalle picc~le manifestazioni endemièhe, alla diuici ed educativi al p11it;tcipe .ereditariq di - Mo- scriminazione· delle forme cliniche, · ai caratteri <lena; l'epistola al uip9te Bartolon1eo · sull'abuso anatomo-patologici. È stata richiamata l; atten · della corteccia di china, consiclerata la 1)anacea zione sulla· C oncotnita~te epidemia dei bovini (Preti)' . . 'J.1/l . . . di tutti i mali e le a11nutazio1ni a,1 libro del Cor- che ~per~ nori aveva rapporto diretto con l'in·11aro sui vantaggi della vita soq~iia (1714). · fluenza uinana (Carpano, Belfanti). La diagnosi l\.ierit.a dir ·esser.e notato uno spiiCéato senso di va basata secondo alcuni (Gosi9; Carpano) sulla . itia~ianità nel R., quale si poteva co1tivare in ricerca batteriologica del bacillo di Pfeiffer, sequell'epoca di depressione poli.tica nostra ; e se condo altrf sulle' manifestazioni cliniche. Cosi il . il saluto col quale chii'am~ ·il Lancisi <<Vale Ita~ . Sofre difterer1zia l'attuale epidemia.. dalle forµi.e . 1i:ae . nostrae 01nan1entum )) può rirtenersi1- una . endemiche: 1 :0 per l'angina_(che però seçondo Catiespressione retprica e geogra.fica, non si .deve ri- tane<;> non · ~arebbe costante); 2° per la febbre di • petere ciò per il sonetto dedioato «. •i\' Prenc~pi maggiore dur~ta; 3° p~r 1' assenza. di dolori reuItaliani addor1Jientati n·e lla presente calata. d·Ett matoidi. Jl.Valagussa propone la cutireazione (con Francesi» . · colture di Pfeiffer e . di .stafilococchi),' che ha ri· • Il 5 ottobre 1714, mentr·e si: clisponeva a recarsi· sco1:J.trato positiva in diversi casi. _ . al palazzo del Bo a· f.ar lezione, v~rso le 16 ·di · Sui caratteri ana't omo-patologici ha fattq una allora (cica le 9.30 del mattino d'oggi).,. cadde, ..a relazione il Cesaris Demel, concludendo che non -seconda che ci narra il nipÒtè, colplito· da grave esistono lesioni caratteristiche dell'influenza. m~ -emorragia cerebrale, ·e verso le ~2,30, assishito dai . un · complesso tale che costit~isèe un reperto colleghi, 1norì. Fu sepolto nella chie.s a delia .Beata . uniforme e ' ~ovrapponibile e che pe1metté ad un . Elena Enselmini, 11el 1852 consacrata a S. Fr.an- settore sperimentàto la diagnosi ahatomo-patolocesco di Sales, ,la quale sorge n·e l borgo Ognis- gica. È stata richiam,a ta i'attenzione sulla fre. 1
•
J
I
lCC.lDEMIE, SOCIET·ÀMEDICttE; CONGRESSI
~
J
" ..
1
I
'
..
•,
·.
' •
(r9)
'
•
\
•
•
I
-
IL FOLICLINlCO
r ~\ ~'\O
".?? •.... .~?V .... l,
FASC ' . 2() l ,
•
•
'
quenza delle lesioni renali (D.e voto, Sofre) sul'Con queste 'redute del Segale concordano Ce1' importanza · delle lèsioni ·surrenali {Monti) e sui s~~is Demel, Saccone, PaÌeani, Sofre, Micheli, disturbi intestinali . a carattere di colite ulcera· Satta, m entre il Gosio · sostiene il proprio punto tiva nei piccoli bambini (Valagussa). d i vista, osservando eh ~ il Segale ha suscitato Per quanto riguarda il problema eziologico. le un vero vespaio, e che bisogna andare adagio e . opiniqni divergenti si sono polarizzate n elle. idee. con mplta prucìenz(:\. a stabilire questa nt1ova fede . espresse dal Gosio. per un lato, dal Segale per Il bac. di Pfeiffer poi, è certamente capace <li l'altro. Il Gosio sostiene la specificità clel bacillo preparare il terreno ad altre infezioni come p . e. di Pfeiffer, ed insiste sulla necessità di preleva- la tubercolosi. menti precocissimi, di t ecnica abile ed acc11rata, L'idea del virus filtrabile è sostenuta da Micon l 'uso del terreno adatto, al sangue di piccione, cheli, contraddetto specialmente da Moreschi e e dì convinzione nell'esito della ricerca. In preleva- Mirto. . · menti fatti in varie parti d'Italia si ebbero risulAltri contributi so110 stati portati alla epide· t.at-i positivi nell'83 ~lo . Talvolta il reperto néga- miolo~a ed alla profilassi. Cesaris Demel e ì>oz- . • tivo dipende ~alla flora che accompagna il bacillo zato hanno osservato immunità in malarici chinie che può ostacolarlo nello sviluppo; spesso è nizzati; Co11ti riferisce ottimi risultati profilattici meglio fidarsi d ell'esame batterioscopico, basandal chinino, mentre Centa11ni si domanda se la. dosi s ulla mO'riologia tipica e sulla di5p osizione refrattariet à dei mal'lrici sia da attribuirsi alla a spina di pesce. infezione t11alarica od al chinino. D'altra parte Gosio riferisce che in una zona intensamente m aOltre al b àcillo di Pfeiffer vero (di cui la varietà molto attiva è patogena per la cavia) che larica del resarnese. si ebb~ tnorbilità enorn1e e agisce come tossico esiste anche il psPudopfei:ff_e r, mortalità gra vis.'>ima . que5ti germi differiscono fra di loro per le proInteressante è la resistenza dei tubercolosi alprietà fermentative eèl aggluti11anti. l' inf~zione, su cui parla Pozzato. e che il Gosio A proposito poi dell'ipotesi del virus filtrabile, attribuisce con ptobabilità ad immunità collateil •Gosio. osserva che la grande diffttsibilità <lella rali di gruppo, in quanto che i tubercolosi albermalattia non contraddicE:' all'origine s chizomicetica gano fino il 30-40 % di pseudopfeiffer; per il Ce1i• dell'infezione, in qt1~nto che non è tanto il germe tanni, invece, si tratterebbe di un fatto più che h.a importanza, q11anto la via per la q11ale generale; per cu~ gli individui soggetti ad una esso s i diffonde. Mancano attualmente dati per , infezione inodificano le loro proprietà umorali, in negare la specificità del b acillo di Pfeiffer. modo che le successive infezioni non attecchiAll'opinione del Gosio, appoggiata parzialmente sconcr. Quanto poi alla immunità lasciata dall'influenza d al Carpano e dal Belfanti, i quali non esc-ludono che il bacillo di Pfeiffer abbia importanza. almeno stessa, gli 00. concordano in genere sulla sua come agente secondario, si oppone recisamente il esistenz-a, ed il D evoto la fissa nella pr.obàbile Segale. Secpndo questo O., tutto parlfl i~ favore d urat a di quattro mesi: Gosio osserva che non é· della presunzione.,. che il bac. di Pfeiffer sia · un facile orientarsi in qt1esto campo. i it quanto che semplice saprofita ·del11 apparato respiratorio, di si confouclono facilmente le recidive per influenza difficile identificazione ed isolamento, La dimo- non guarita radicalmente e le reinfezioni ex novo. --... straziane della non patogenicità di tale bacillo per P er la profilassi. Paoletti porta utia· dimostral'uomo ptir non essendo definitiva è certo impres- zione · della utilità dell'ii::olamento. sosten11ta da - sionante. · Conti , da Gosio, d a Battelli. Gosio ossel\ra che L'A. è nettamente contrario all'ipotes i che esi- iri qualche città , dopo la riapertn-ra dei cinemastano due varietà di influenza, la· pura e la com· tografi e delle scuoi~, si _ ebbe morbilità forte plicata; l'ipotesi delle associazioni batteriche è anche nei bambinì che prima erano poco colpiti_ Le vaccinazioni sono stat e sperimentate è.a sorta per spiegare la · debolis~ima attività dello Pfeiffer, quan~o si credeva che esso fosse l'agente Quarelli e da Belfa11ti. Con il vaccino preparato· patogeno, ma essa non ha .alcuna seria base oà· da questo (streptococchi, pneun1ococchi, bac. di. biettiva e contrasta con quanto si va apprendendo Pfei:ffer), sono state praticate a Milano 27.000 vaccinazioni. senza che si siano verificati inconvenel campo della patologia delle infezioni. ' . E certo che . 1 influenza ha una eziologia mono- nienti: n ei 7350 indivi lui cl1e si poterono sèguire· valente, c.h e 1 A. riferisce allo .Streptococcus pande- si ebbero .121 colpiti (1 .64 %) con 25 complica· morto . In altre località invece furono micus, specie nettamente differenziabile, con cui zioni e:i un . ' si possono _ottenere sindromi lievissime e casi con colpiti i 3/4 dei vaccinati. L' E>sperienza . no~ è decorso acutissimo a tipo emorragico. La diversa · , dunque conclusiva; certo si può dire che non . gravità d~lley forme sta in rapporto con la diversa sembrano applicabili all'uomo i timori di azioni virulenza dei ceppi e con la resistenza indivi- tossiche de:i vaccini contenenti Pfeiffer, nel sen~o· • duale. · · indicato .;. dal Gosio, od i timo~i di iperse~ibiliz· 1
•
..
I
1
( 2 c;)
..
..
'
.
•
•
(.._.\.NNO
xxv·r,
FASC. 20]
I
S~ZIONE
..
PRATICA
.. •
.zare per le forme strèptococciche come si è ottenuto negli animali d.al Segale. Il Gosio osserva poi che bisogna evitare· i ceppi di Pfeiffer _molto tossici, è ritiene che la vaccinazione possa av.,ere il suo effetto utile. . Di riàssumere i risultati del!' importante convegno sono stati incaricati i professori l3elfanti, Devoto, Gosio, Monti, Segale.
1
r. s. • •
APPUNTI DI MEDICINA PRATICA. CASISTICA.
' I
'
Localizzazioni multiple e simultanee della litiasi urinaria.
-
E comunissimo di ,·edere incli.,·idt1i affetti cla
grafia una macchia 1011gitudi11ale e canalfi,colfita, ciò· ch e per.mette di ' ;edere ch1e es~ste fra i1l preteso calcolo e la sonda uno spazw largo di un buon dirto trasverso . Norl. è dunque un calçolo. Questo ptocesso permetterà di differenziare le fleboli ti, 'O le concrezion1 app.e ndicolari o le concrezio.n i dei l1eg~menti, che prendono l 'apparenz,a itllgail)natrioe di calcoli. . M . Legueu .(/ ournal · des Praticieris, n. 3) richiaima l'attenzione su q.UJeste frequenti localizzazioni multiple · dei cakoli nell'apparato urinario. In ·tin inç.llividuo ch·e presenta piuria, si deve fwe la radilografia di tutto · 1'aip parato urinario, e non soltanto della v·e scica, quando s~ crede a.id un ca1colo di 1e ssa, o del rene, qua ndo si presume un calc~lo rehalie. Queste ~adiografie saranno segmentat1ie: renaile pura, t1retero-lombare e p elvica. Le indicazioni terapeutiche saranno . subordinate alla molteplic1ità o alla varietà di esse localizzazioni . . B. l\1ASCI .
calcolosi presentar.e localizz?-zio.ni multiple 111ei , differenti territori del loro apparato urinario. .-\d un mil\itare, per esempio , per sintomi vescicali si fa una cisloscc>pia che <lin1ostra un • calPunti. dolorosi nella diagnosi di colelitiasi. colo : poi s:i fa una radiografi.a dei due reni e - I l ' ralore diagnostico dei punti dolprosi nella si scopre un calcolo nel rene destro. L'espk>racolelitiasi1 r dipende dal fatto di essere ben netti e I zione , dunque, rivela 111olto di piu dei sintomi costanti negli esamj ripetuti. È raro trovare. tutti clin ici: l'ammalato viene opera to prima di cistogli otto punti caratteristici, e quindi !~assenza di tomia soprapubica e poi lli nefrectomia. qualcuno fra essi non deve infirmare la diagnosi, Un vecchio, operiate sei anni1 fa d'un ca1colo sebbene il loro valore sia in relazione diretta col ,~escica1e che dava ematurie; cis tite, 11rine tornumero. hide, è r estato sempre piurico, e da sei mesi è Deve considerarsi ·p articolarmente l'associazione malatiss:imo, dtimagrato, ed affetto . da fle mmone delle aree dolorose: p . e. il trova·r e dolorosi il per.inefritico a · lenta e"·oluzione, scambiato e cu- punto frenicp ei il punto cistico p;uò avere magr ato per scia tica. All'apertura d el fLen1mone si . gior valor~, che non trpvare il cistico ~ l'epigatrova un calcolo : il rene era dunque scoppiato. strico. Ad ogni modo nessun sintoma va consiQuest'uomo era rimasto piuric~ , perchè il suo derato isolato, ma solo in connessione con tutti ren,e sinistro suppurava per la presenza cli1 un gli altri. caLoolo. Durante parecchi mesi, od anche anni, l~ coIn un ufficiale serbo , che ha piul'ia · s enza ·do- lelitiasi nçn si manifesta che con dolore vago, lori e senza ierµatttria.,, la r adiografia climostra . segni leggieri di insufficienza epatica, attacchi riun grosso oa1co.lo n el rene ed 11n altro obliterante petuti di indigestione e tensione epigastrica dopo nell'uretere . i pasti . .Nelle prime fasi, assum~ i caratteri di · Il figlio d'un generale, già operato cli calcoli . dispepsia,. o di qualche affezione intestinale : le della vescica, sviluppatisi in seguito acl infezione dispepsie preìnonitorie di origine biliare sono ben di 1essa per feri:t a d'a rma da fuoco, h a p11esentato ~ note, ii dolore ha , sede all'epigastrio mentre l'area . due volte calcolii nel re11e destro (pielite ascen- . epatica può essere affatto esente da dolo~e dente), i·l prima tolto con !La pielotomia e i.1 se- · In altri casi, l'intestina' . . sembra la sede dei di-condo, manifestatosi sei m~si dopo, con 1a ne- sturbi, con intensa ed ostina~a c?stipazione, con il"ectomi:a. ' scariche dolorose, con stimolo a defecare durante . Un altro malato presenta un grosso calcolo d·el il pasto. I parossismi epatici, generalmente di farene destro.. Alla radiografia si trova un'o,mbta · cile diagnosi, sono talv~lta difficilmente riconoa livello dell'ur1etere sinistro. Si tratta dli. un cal- sciuti; bisogna ricorrere a tutti gli artifizi ,diagnocO!lo? Problema di 1alta importanza terapeutica; stici, fare al paziente delle domande precise, loè impossibilè di trattare il grosso calcolo del calizzare esattamente le atee dolorose, ricercando rene senza prima a ,·er · sturato l 'ureter1e del lato. gli ott-0 puntf dolorosi alla pressione ; con l' at<>pposto. Si fa à.n questo caso una radiografi.a con tenzione così richiamata sul fegato e sulle vie bi· una sonda opaca . ·nell'uretere che dà alla radio- liari, si può arrivare ad w1a diagnosi corretta.
•
•
1
•
(21)
•
.
\
,
•
•
•
IL J>OLICLINICQ
risp~nde a. ~uell~ c-0~blnata di digitalina, digi-
La ricerca dei punti dolorosi però, non può •indicare esattamente la topografia dei calcoli: una cistifellea, che ne è priva, può essere dolente alla pressione, mettre il dolore nell'area del pancreas . e co!edoco, anche se :fisso e permanente, può essere dovuto tanto a pancreatite come ~d un calcolo nel coledoco. r.
B.
'
TERAPIA.
• \
La tossicologia della digitale.
•
...
•
tossina e d1g1tale1na. S:u qu.esto punto poi la confusione e la ·diversità dei pareri è moltissima sicchè il carattere tossico della. maggior parte dei costifuent1 della digit:aile, dig~ta1ina e digitossina e Lutt'altro i:he d~fìnito. Ad ogni modo non va dimen~icato il caso d~ Koppe avvelenato da :2 mg. di digitossina. ~ Si può dedui:re in complesso che alla digitale vanno attribuiti: degli incide11ti fatali in quainitità maggiore che non si creda ; essa ha ~l difetto di venire eliminata più presto <;tallo stolnaco cl1e dai reni, -c1ò che ha portato nome di veleno c11mulativo. La causa pri11cipale dei pericoli co11siste nel modo indefinito co11 cui produ.ce ifl. collasso cardiaco. (Boston m ed. and . si1,rgical ] our·nalJ 27 n1arzo 1919) .
aa
'
•
•
..
•
L'accordo degli autori non è affatto raggiunto sull~ inocui1tà o meno della digitale e sulla sicurezza degli effetti, che da essa possiamo attenderci. Mentre lVlackenzie, p. e., afferma di non , aver mai avuto .effetti spiacevoli quando la digi• tale è stata data nel modo da lui prescriit to, altri l. b. , invece soste11gono che la sua azione può essere , I , da nnosa, sia per la ,-aria forza dei preparati sia La somministrazione dell'adrenalina. p.er 1'eccesso somministrato. È un fatto eh~ le diverse digiltali del conIDlerIn terapia, in luogo dell'adrenalina, pòco so-• cio non ha 11110 tutte la st essa potenza . S. H. Pratt, lubile nell 1acqua, ' 'iene usata la soluzione· alsopra 24 campioni di provenienza a.mericana, tro- 1'1/ 1000 di cloridrato di adrenalina. Le dosi riYÒ che sei avevano un titolo superiore a quello portate dalle farm.aropee ~orrispondono a -u11 • • richiesto dalla farn1acop ea, tre uguale, e quinmilligran1ma ·di adrenal~11a per giorno . Secondo tlici :inferiore. È ovvio il pericolo che presenta110 Milian p erò (riferito in Gazzetta Osped. e Cli1i.,. queste ·variazio11i ·di qualità; ad esse 'f;an110 in- 16 marzo 1919), rtale dose può essere largamente dubbiamente attrib11iti i casi fait ali registrati J;lella ·sorpassata, arrivando anche a quattro mg. ii1 letteratura. pochi minuti, nel caso di accidenti congestizi,. . Fiessinger ha fatto rile vare i seguenti ei:rori consecut~ vi all'uso. del 6o6. ( i 11 cui si può incorrere nella · somministrazione Le vi~ dti ·somministrazione sono: 1) orale, si della <ligi.tale: r) prescriverla .nei distttrbi ·ner~ fa bere al paziente il contenuto di una fialetta • vosi del cuor·e ; 2) somministrarne dosi troppo o dt1e della solita soluzione a l I/ 1000, dilwito in elevate; ~) attendere a prescriverla che siano ri- un · po' tl 1acqua pura; tale dose può poi ripet ersi in seguito: vi si ricorre, sia qua11do si decomparsi i si~tomi del rJlocco miocardico; 4) sosidera prolungare l'azione del ri111edio, o molitisp1~nderla qua111do il cuore ha riacqtliisitato la s ua. plicarne le -v-iie di introd11zione; 2) sottoc1"tanea : oontrattilìtà; 5) attendersi un ~fletto dalle grandi dosi, · quando hanno fallito le piccole; 6) prescri- ha 1'inconveniente di essere alql~ant.o dolorosa : il punto dell '-iniezione ri1na11e sensibile per 24 1\'ére le dosi piccole per un tempo troppo lungo. La causa più frequ1en•t e di gravi incidenti è o;re, si ha looalme11te una vasocostrizione 'itn. ' tensa; 3)' endorn.itscùlarc : 1 'assorbimento· è più quella dcl punto 4) , i11 quanto che il muscolo esaurito, sostenuto nella sua azione dallo stimolo rapido, quindi s i posso110 avere pii1 facilme11te . ' dei sintomi di r eazioni g ravi : di co11segueuz.a della'. digitale, lo sente manc:are,-e, ne s egue quinl'iniezione va. fatta lenta1neflte. Prima: di ~i1iet di :il collasso. ta:re 1il liquido, è necessario :aspira1:e leggerSpesso 1a digitale è la causà diel disturbo che essa· dovrebbe eliminare; gli "effetti talvolta non mente con lo stantuff~ per . accertarsi di non ess.ere penetrati• in U:na vena; a11al1o ga p~·ecauzio Sono consideraiti nei loro giusto valore e può acne si seguirà n-el caso di iliiezione ipodermica; cadere anche la morte s11bitanea per u11a som4) endo·ve·riosa: è la ·pit't attiva ma dt impieg<> ministrazione non giusti.:fi.cata. . Non si conoooe poi mai quale sia !'agente tos- assai! delicato, peichè può pro·v ocare reazioni intensissi.n1e. Si' introduce, molto lentamente, sico, se la digitai.e o qua lcuno dei suoi costituen~ tj. Un f1armacol~go si è invero affa11naito a pro- . sor,regliando ~1 paziente, un decimill1.gì·amn1a ( ro eme. di·. uria soluzione ·fatta aggiu1~fendo ; il vare che i m-embri~ del grnppo (antia-rina, strocontenuto d·1 una :fialetta a: 100 cn1c. di soluz.,,ofantina, neriina, digitalina, digitossina e digitane :fisio_logica :. per maggior.e . prudenza 'si ptlÒ leina), sono sostanze pure ed h anno effetti uniformi; egli ritiene che 1'azione della digitale cor- . U&aPe una soluzione ancor più diluita)· (22) (
..
.
'
•
. 1
•
•
'
•
•
•
fAN~O
.XX\t I,
FASC. 20J
•
SEZIONE PRATICA
.
.
'
'
'
•
'
.Seco11do 1'.'-\.. le in1..licazioni del! 'adrenalina sarebbero limitate a preve11·ire le compl~cazioni del 6o6, e nei casi di apoplessia sierosa [\tn po' trop- · po poco in confronto ai benefici effetti . che si . ' attengono . in svariate condizioni morbÒse, con l'uso dell'~drenalina. N. del Red..]. Si·a nel1'.uno che .nell 'al.tro caso, I 'efficacia del rimedio pttò · aversi variando le vie di somminisfrazion~. ' . . Gli indizi 'che la dose suffic-iente è stata raggiunta sano: il palloré cutaneo, l'at1mento della .Pressione sanguigna, la ta<'hicardia, il tremore , ge:qeralizzato. · ' 1
J' •
Formulario. Contro l'acne e la seborrea (Bo~v. Progrès mé· dical, apr. 1919). Zolfo precipitato cg. 50 Canfora gr. l Y2 Olio di vaselina )) 40 . .. Sciogliere à caldo, sen!l.a oltrepassare rro'. Dopo raffreddamento, aggiungere: ·. Guaia<'olo cg. ·. ~o Eu~aliptol
gr.
2
1
/'J
Olio essenz. di tremen- . tina )) 5· Applicare la sera, associandovi un po' di massaggfo della parte ammalata.
•
.
IGIEN . E.
POSTA DEGLI .ABBONATI ..
,.
(1080) Su di l'abb. n. 6885:
itn
fenomeno post-morten:. - · Al-
La diminuzione post·mortem del gonfi•)re in re• • gioru osservate edematose negli ultinii giorni di vita,: non è affatto un segno intallibile di morte ... reale. · , ,. ' . Tale diminuzione, iniziatasi dopo cjrca ·· 30 ore dalla' morte deve spiegarsi con lo stabilirsi della cosidetta «çircolazione post-mortem » dovuta allosvilupp~ della flora batterica del cadavere,Ja quale ' per « vis e tergo » spinge tt1tto ~l contenuto liquido· del sistema vasale sanguigno e lin~atico dalla ·periferia al centro.
a. a. (1081) Satiatort per tubercolosi. -:- Ai dottori R ..
B. di Zara e R. B . di Roma: . In Valtellina (Sondrio) ne esistono due, l'uno a. Son·a at9 per agiati, l'altro · a Prasoinaso à tipo popolare. Di ·quest'ultimo tip0 sono anche quelli di Onnago· (Milano) e· di Budrio (Bologna). Altri ~e ne trovano a Livorno (Sanatorio marittimo· Vittqrio ·Emanuele) ed à Ferrorotto (Catania).
fil.
.
(1o82) Su,l reum.atisma nodoso. - 'All'abbonato) .
11.
.
1117 :
•
Potrà .util.m.ente riscontrare :M 1. Roque e Teissier: Reumatismi cronici, nel ' rol. VIII0 del ,Gilb·ert T·hoiinot.~ rtraduzio11.e ì.ta-· lian~, Unione · ti pogr. editrioe ; · 2 . Levi e Rothschild: Endòcronologie, Parigi,, .. t. p. r9ro. .
e
\
Il consumo delle carni e del )atte di animali aftosi. Infierisce attualmente in ·Italia una difft1sa epi-. zoozia di aft!a ep_izootica, che lJ?.ette 'a mal parti~o il nostro. patrimonio zootecnico, già strell;lato in conseguenza della guerra: La malattia. si prese~ta, in due fonfle, l'una maligna rapidamente mortale, l' altrR. relativamente benigna : qtteste modalità sono del resto frequeµti in tale affezione. La trasrpissione alÌ'ti.omo è possibile, ed avviene di solito per mezzo del latte, il qu~le per se st~sso è -innocuo, ma può trasmettere l'affezione quando sia inquinato dal secr~to de!le vescicole aftose (uno dei .p unti di predilezione sono appunto le mammelle) durante la mungitura. L'eventuale infezione nell'uomo si presenta con vomito, febbre,, ed una leggera eruzione aftosa alla bocca: il decor~o è generalmente benigno. Il latte va quindi sP.mpre bollito, e non è con sigliabile per l'alimentazione del bambtno. Qttan,to alla cai"ne può essere consumata, previa asportazione del!e parti aftose, . quando l'animale sia stato abbattuto mentre era tuttora in vita e non si tratti della forma maligna. ,,. La carne va acc11ratamente lessata e deve essere consi'.derata di bassa macelleria.
fil. .
'
(1083) lv1anuale per co1isitltazioni mediche. _i\.ll'abbonaibo n:. 7531: ~ '
I
Le letteratur·e francese ed italiana non possiedono nianuali per consultazioni mecj,iche, i quali riesca:qo veramente utili al medico pratico. E la mancanza trova 1e .sue ragioni ne11a .reale imposs ibilità id i fermare sulla carta il fì:ne .e comples,.. so lavorio cerebrale che nella mente d~l meqico si .sv-0lg~ iin presenza del malato d'ambulatorio. Esistono inv1eoe otrtimi ricettarli con notizie pratiche sulle ma1attie e if.ra i più noti sono quelli d~l Rubino e del Rummo: 1
r·
t. p.
.
' (1084) Al dott. C. V. da N. I., tessera militare n. 15473 : ,
V.ed.a
l'articolo . pubblicato nea fase. 3o6, sul 1t:ratta·m ento del sudore fetido.
IO,
-pag~
R. B. (1o85) Al dott. A. ·P. da Collepasso : . Ve<;l.a le risposte date l'~nnò scorso nei . fase. 32 (pag. 766, n. 963) e· 42 (pag. 'Ioog,. ill. 991). ., R. B. 1
(23) •
~
. . 'l
•
•
..
•
.
.
I
.. .
•, f\'onsirecensiscono c~e i li b ri Peri:enutiind o11 n oll aRedazlune). •
RATro PROF. LORENW. - I consorzt antianofelici ed i l risanamento delle terre malariche. Un vo' lum~ in-8° di pag. 177· - Cooperativa tip. italiana, Roma. • La re~rudescenza della. malaria, il rifiuto da -patte dei ·lavoratori di abìtare nei luoghi malarici, hanno fatto nascere pèr la prima volta nella storia • il bisogno economico e j il dovere giuridico di smalarizzare i latifondi incolti o mal coltivati. Questa scoperta di diritto civile apre una prima breccia contro la rocca del latifonJ.ismo, invano attaccato d a secoli. Nella relazione dell'A., la concezione giuridica ael problema italiano del ris anamento delle terre malariche è sviluppata in tut ti i suoi rapporti col problema generale della piccola bonifica, del bonificamento agrario e della colonizzazione. La lotta antimalarica cieve spezzare il binomio .1atifondismo- a.notelismo, e deve imperniarsi sulla lotta contro le anofele, mediante l'istituzione cli · ~onsorzi antianofelici obbligatqrì, che debbono' essere s ì agevolati dallo tato, ma soprattutto _gravare come un onere reale sulle terre malariche. ~ L' A. esamin~ la complessa questione, specialmente dal ,punto di vista giuridico, e dà lo S"hema di un disegno di legge sui Consorzi antianofelici. L'interessante relazione, che getta un r aggio di luce nel buio in cui b:-ancola ora la lotta anti· malarica, è accompagnata da memorie di giure• .cpnsulti e di igienisti, interpellati dall'. .i.\..; citiamo fra questi ult imi Sanarelli, Fermi, \ 'erney, Rossi. Auguriamoci che le idee dell'A. trovino un largo consenso e che approdino ad un risJtitato praticoJ tanto più che ora, tramontato' il feticismo del chinino, razione con tro la malaria, che esige la . cooperazione di tutti, è incerta ed inefficace contro · il pei;icolo incombente. . .
fil.
• l\l UI R R. AUD RITCJ1IE
J. · -
1\1an ual of Bac!erio·-
logy (7a. ediz.) . - Fro\vde, Hodder e Stoug h to11. Oxford Uni,,. Press. Londra, 1919.
•
[ANNO XX\71, FAsc. 2oj
'
CENNI BIBLIOQRAFIC/.
•
•
IL POLICLI1' ll'U
L'edizione n11ova del manuale di Batteriologia. del Muir e Ritcl"1ie 11on smentisce la 1neritata fortuna avuta dal libro. In piceol·a · mole ' 'i si rac' . chiude in mani1e ra chiara e siint etica quanto di più utile e moderno ha dato la bacteriologia a lle .scienze medieh e. · La cl.assica bacteriologia è corredata dai mo.d erni metodi di p erfez~onamento, è riveduta alla luce .dei recenti lavori ;' ·sono ex · 1iovo aggi unti capitoùi che in questi ultin1i tempi hanno trovato nelle eccezionali condizioni d,e lla guerra ' 'asto campo per la ricerca; così l 'ittero emorrag.ico, (24) • .
che, n oto ai ricercatori g·iapponesi, è et1trato a far p arte delle nozioni di patologia corrente nelle n,a~ioni europee, cosl la Jebbre del1e trincee, che ha druto occasione ad un J1t1ovo capitolo, ormai. clilucidato n ella parte clinica ed iltl gran parte n ella patoge11esi, tro·va110 con·v eniente trattazione in q11esto man1uale di bacterioiogia. · Xelle appendici ~0110 trattat e le malattie protozoarie e qt1elle da Yirus filtrabili. L'opera è corredat a cla un indioe bibliografi co, che è ltna utile g uida m'ocler11a per chi \·ogtia approfonrlire le s11e cognizioni o iniziare ricerche s t1 p articol.ari arg omenti.
-
t. p. f. l .. LLorn. L ire a1id t lieir ni eria c~ to 1>ia1i. - U11 . \·ol. in 8° cli 1 30 pag . con fig . rilegato. H .
Fro\vde, Hpdder e Stoughton, edd. Oxford University J>r ess. L ondra. Bt1011a 1no11ogr afi a sui pidocchi (del capo, del C'orpo, del pube), che infestano l'uomo. Vengo110 descritte la morfologia , la biologia, le abitudini cli questi incomodi e. p ericolos i parass'iti ed ri mezzi più adatti, magari anche improvvisati, pei· la loro distruzion e. <} li ultittni c~pitoli trattano clelle mala ttie ch e soDo o si ritengono i~ rapporfu con i pidocchi (febl)re ricorrente, delle trincee, t iio esante1n atico). . .\.ssai i11teressanti SODO ,gli st11di fatti diall '_\.. sulle migrazioni dei pidotchi da un indi,·iduo all'altro, migrazioni che sembrano tanto più cospiicue quanto più alta è la t emperatura del prin10 . ospite, ciò· che starebbe it1 connessione con la rapidità di diffu.sione delle ep idemie da pidocchi. •
fil.
VA~IA.
Ginecòmastia unilaterale consecutiva a ferita di un testicolo. - _i\.pert e D1eclety (La Presse l\tI édiçale) riferis cono la seguente c11riosità medica : un soldato venticinquenne fu ferito allo scroto nell'ottobre <le1 1917; nel marzo successivo si rillevò che eg1i aveva 'a dest ra 11na piamtnella simil.e in tutto a quclla di una ragiazza nell'epoca della ·pubertà; L'esame del pazient e di·mostrò che la f.erit a aveva interessato e profonda:mente le5o il testicolo destro. Questo comportan1iento non è del tutto nuo,ro per le piccole Lesioni del testicolo. Non era ancora stato 11otato per i gravi traumatismi, per la totale distruzione o per l'asportaziÒne dell'organo. Il meccanismo patog·enetico dello strano fenomeno è · difficile a • comprendersi : probabilmente intervengono >ad un tempo fattori endocr·Lmi e nervosi. .. R. B.
..
,
..
~
I
·.
(ANNO
XXVI,
FASC. 20]
s•10~
PRATICA
., .
\
NEEtJ\ VIT 5. PROFESSIONALE. ,
•
.
Cronaca del movimento professionale. •
Federazione nazionale fra le Associazioni · del personale addetto alla Vigilanza igienica.
. ' Come abbiamo annunziato, l'a~mblea generale avrà luogo il 23-24 maggio 1919, nella (Sede dell'Ordine dei Medici, Roma. · . Sono all'ordine del giorno l seguenti argomenti: 1. I problemi -sociali del dopo-guerra inerenti all'igiene ed alla sanità (Lotta antitubercolare Igiene scolastica - Polizi~ sanitaria del lavoro Assistenza infantile - Alcoolismo - Alimentazione pubblica - Lotta anticeltica - Profilassi ·mala-
rica, ecc.).
' ~
previdenza - Propaganda igie• • nica. . 3. RiordiÌlamento dei servizi di vigilanza igienico-sanitaria locale (Revisione dei voti sullo Stato giuridico-economico dell'Ufficiale Sanitario e ~ulla costituzione degli Uffici d'igiene). · 2.
Assistenza
•
· La Presidenza dell'Associazione Nazionale Me· dici Condotti ha inviato, per discuterla nell' Assemblea Generale della Federazione, il seguente Ordine del Giorno : ' Pt'eso atto che una Co.m missione, nominata dal Ministro per l'Industria, il Commercio ed il Lavoro sta studiando la trasformaziòne del1'assistenza sanitaria in istituto di previdenza • • • sociale per mezzo delle Assicuraz1oru; . Considerato che. per tale riforma l'assistenza sanitaria potrà venire anche totalmente sottratta ai Comuni; · Affench~ il Ministro per l'I~temo, al qu:ile spetta la vigilanza e la tutela della pubblica salute, possa ' in ogni luogo ass!clµ'are ~ale s~~io con funziona1i da esso dipendenti pel tranute dei Com11ni; Fa voti 1 ) - che il progetto di legge sulle assicurazioni integri le attribuzioni qi lTfficiale Sanitario coµ. que1:1e di · carattere non c~rativo . de1?a~ date finora ai medici cond ott1 (vacc1nazton1, necroscopie, ecc.). 2) - che all'istituendo rneoico fiducia:io d~lle As· sicurazioni sia conservato l'obbligo di assul'incarico cosi integrato di mere, occorrendo, . . Ufficiale Sanitario.
La sede della Federazione è presso il .s egretario dott. G. Palomba (Roma, via Veneto 96). '
I medici toscani a convegno. Presieduto d~l .dott. Fatichi ha avuto luogo. a · Firen:ze, il 10 corr., un conv,egno .dei medici toscani. Intervennero nu~erosissimi medici, ·e mol• •
te sezioni mandarono la loro adesione. La discussione si è protratta a lungo e si è fatta vivacissima. Il convegno ha, ·votato q~esti ordini del giorno: • Per i . miglioramenti: ~ « Il Congress~ vegion~le ~oscano d·ei' medici condotti, dovendosi per l'aumentato costo della viita aiccres~ere gli sti,p endi dei medici condotti, limita le richieste a somme che sono in sostanz.a: molto inferiori agli stipendi avanti guerra, e delib~ra : · r. che lo stipendio ittiziale dei medici condottil sia stabilito in lire 6 mila, fermo restando l 'aumiento d~l 3 per cento accordato e la i nde'nnità caro-viveri per un numero di 2000 poveri iscritti, con retroattività dal primo giugno 1919; 2. che siano accordati quaittro aumenti . defi clecimo, .al massimo quinquennali; · 3. che la disposizione sugli stipendi iniziali e sugli aumenti abbi1a e'{tetto retroattivo per· medi-ci condotti già in carica ; .4· che l'indennità per ·i mezzi di trasporlo -sia di un minimo di lire 2 ini1la ; 5. che mentre affierm.a il diritto alle ore otto di funzione sia demandato al Congresso nazio11ale l'inéarico di escogitare· i mezzi· della sua attuazionè; . 6. c'h e nei Comuni dove non si possono nominare dci medici :&upplenti per .accordare il rip-0so settimanale sia concesso a.i medici v~cini di supplirsi a vicenda; · 7.· ohe siano abolite le tariffe comunali ·nei Comuni dove si trova più di un medico, e si applichino le tariffe delle a~sociazioni mediche; • · dove poi risieda un solo medico sia fi;ssata la tariffa massima ; 8. che siiaino i1nmedia:tamente soppresse le condotte 'p iene e a tutta cura nell'attesa che sia dato un c.ompenso di li.re 3 mila per 1a cura degli • abbi•e nti; 9. che il presidente del Congresso regionale toscano dei medici ~ondotti, insiem~ ad un rap- • presentante della 'pr.esidenza centrale ed ai rappresentanti d~le s·ezjoni, trasmetta alla Prefettura ed ai Comuni il presente ordine del g.iorno; che si aprano .t rattative oon i Comuni a mezzo della Prefettura per una pronta -sistemazione, e in caso d~· rifiuto si .prooeda alla diffida delle . condotte vacanti e al boicottaggio, e, nel caso estremo," all_e dimi's sioni in massa con preavviso a norma di legge. In~ita i medici condotti nel~a attesa di sistemazione ad iscriversi alle associazioni degli impiegati• deg:li enti locali >. Il convegno dei medici, dopo av·er discusso lungamenite intorno della Cassa pensioni, dopo av~r reclamato provvedimenti per migliorare le cond1_(25) I
•
'
.
. .
IL
•
•
rANNO xxvI, FAsc.
POJ~IC1'I,NICO
zioni de~ medie~ condotti già pensiona.ti solltevandoli dalla disgraziata condizio11e economica nella quale si trovano, accordando loro immediatamente la i1ndennità del caro ·v iveri nell':attesa di proY'1edimenti de~11itivi; dopo a,·1ePe discusso a.m piamente u11 altro 01"'<:1ine del giorno sugli infÒrtuni agricoli, deliberando di promuovere una agitazione dell'Associazione 11azìonale clei medici condotti, invocando il roncorso di tutti gli Ordini dei ·m edici d'Italià al fine cli provocare una giusta modificazione della .legge e del reg·olamento qttale l'interesse e ~il decoro clella classe · rec1ama110, ha chiuso i suoi· la,?ori con questo ordine del giorno pr~se11tato dal presidente dott. Fatichi: Sitil progra1111na di politicri sa 11 itaria : «Il Congresso regio1iale toscano déi medici cou"dotti, nell'i11teresse pubblico, co1n,e programma. di politica sani~ria, f.a ' 'otil che al più presto si addiYenga alla pron1ulgazione di ulteriori leggi economico-sociali, cominciando dalla assicurazione obbligatoria contro le tnalattie, quindi·, passando ai provvedimenti per . la in,·aliclità, alla lotta antitubercolare, antin1alarica, anticeltica, antialcoolica, a:ll 'assistenza mater11a ed infantile; prospetta la · necessit à degli ospedali intercon1t1na1i per rendere più it1ten a ed efficacé l'as. sisbenza ai malati e per solle,1are le finan7..ie co·muuali oppresse dalle alte diarie di spedailità degli ospedali delle città; reclama infine .che si pro,1 veda in 111odo Rpe.ciale a ll 1 educazione e alla disciplina dei gio\'ani, assicurando · che la classe medica <larà tutte le sue energie· per rendere efficaci i provv~<limenti legislativi» . · Infine il conveguo esprin1e un Yoto per la trasformazione e percl1è, approvato statuto e il regolamento generale, si proceda alla costitttzione delle l4~ederazioni seconclarie. • A rappresentare il Congresso nella Federazione toscan:;i è stato no111i11ato il dott. Fatichi'.
20
J
Assemblea di Medlel reduci dal fronte a Milano. ' l)er cura cli apposito c~omitato, gli adereruti ai1 Fascio Italia110 dei medici, redu~i dal fronte, sono stati con,·ocati it1 assemblea nella sede del11Associazione Sa11itaria Mila11ese per · appro,v are lo Statu~ sociale, opport11namente predisposto, per 11om111are 1'11fficio di presidenza, ed una Commissione i11caricata tli vagliare 1'accetitazionie dei
.
SOCl.
'
Corso per umoia11 Sanitari. Il i)rof. Caualis, a do1nà11<la di ttna Con1miss ione di 111edici, ha co11sentito a teniere in ·luglio cd ag·osto, presso 1'Uni\r,e rsità di (.}e110\'a, il Corso s1)eciale <li igie11e, necessario a conseguire il diP'~oma di ufficiale sanitario. ·
•
RISfJ!STE ! QUESITI E ! DOMANDE..
•
•
' ( 7767). Trasf erirtienlo di condotta. - Dott. F. G. da A . .Dal momento che i medici titolari dell.e condotte di cam1pagna e quelli titolari delle condotte suburbane 11an110 gli stessi cliribti 1 gli stesBi doveri, lo stesso stipendio e lo stesso capitolato, non \redi.a.mo la ragione perchè si debba impedire il passag·gio del m.e dico di campagna ad una condotta. suburbana. Crediamo 1 quindi, che , ail divisato trasfyrimento si possa far luogo, sen1pre che ino11 sieno differenti i titoli professionali che si richiiedouo per il 0011corso al positb . ,·u periore. (7768). Con,corsi al posto di 1tiedico condotto. - Dott.F. C. da M: Il D. I~. del 31 · ~gosto 1915, n. 1420, nello articolo 3°, dispone che durante lo • stato di guerra: debbono ritenersi sospesi tuJti i concorsi a pubblici impieghd panditi i'n prece~ <lenza e 11on esauriti alla d~ta di esso e·, cioè, " al 3r agosibo I915. Per tale ragi-011e del concorso, cui Ella JJrese parte, 11on si è p1ù parlato, .n è ha avuto .aJ.cun seguito defìnitirvo. Però siccome i l detto _decreto parla di S(lspe1tsio1i~ e non di a11·Ordine del Medici della provincia di Como. n1tlla1tie11to, no11 cr:edi.a.mò impròbabile che, oes. L'assemblea generale, pre9ieduta dal dottor s ato lo stato di guerra con la pubblicazione della Carlo Pellegrini, ha stabilito di raddoppiare le pace, si possa riprendere in esan1e ili bel 111uovo tariffe iper le visite. Cosiccbè d 1ora i:n nanzi i la poS.izione dei singoli caindidati 1 ~ompresi nella preizi delle prestazioni mediche più oomt1ni ri- gradu.aitoria che, a suo tempo, iu formu.l~ta dalmangono i seguenti : Visite mediche semplici i11 la ,com1ndssio11e 1e promttovere i Pi-ov.Vieilimenti serie, L. 5; visita medica unica a domicilio del- c~el Consiglio· comunale. 1' ammalato, L. IO; visite d' urgenza . di giorno, (7769) . Indennità caro-viveri . -- Dott. F. D . • l\I . da C. Ella non può pretendere 1'indenniiità. L. · 10; visite di notlte, L. 20. ooro-viver-i e l 'at1mento di stipendio tanto nel Venne inoltre deliberato ch1e per quei medici i quali 'n on si attenessero rigorosamente a detta Comune ove è tito1àre dellà condotta, quanto tariffa, .i1 Consiglio <lell 'Ordi-ne ·agirà prendendo nell'altro ove presta servizio · illlter~nale, perchè, a presciin.dere da· ogni altra consideraziol,le, in . i pr~vvediltnenti de!l caso.
lo
1
•
'
(2@)
..'
I
-
t
..
•
•
.. •
I
•
- ,.
•
I
•
[ANNO
XXVI, FAsc ..
20].
SEZIONE PRATtCA
•
quest'ultimo Comune ricopte una condotta· non priva di titola.re, ma di cui il titolare è temporaneamente assente, perchè chiamato sotto i1e
{7775). I nden1i1.tà caro-'Vi'Veri. P. 1C. da A. C. L'indennità caro-viveri spetta in vari stipendi· comula1tri vamente e non su ciascuna par.te . • armi. di essi, come· su ·quello di m-edico condotto pei ( ~170). Ufficia~e sanitario - S ervdzio ve teriJ?<>Veri e pe.r gli agiati e sulla illldennità di uf.. ·nario. ~ Dott-. abbonato 3865. L'li.nterpetrazione fìciale sa~tario, le cui t(unzioni .sono congiunte che Ella dà: all'articolo 8 del Regolamento sulla a quell e di m·edico condotto. vigilanza igienica del 3 agosto 18go è , secondo I figli ..naturali non riiconosciuti don poSSOJ?.O noi, giusta e risponde ai criteri da uoì -in diverse essere calcolati ag·li effettìi del.la indennità caro• • occasioni mani.f estati sull'argomento. La parola v1ven. niancanza deve essere interpretata nel suo sen(7776) Cessazione. dal servizio di condotta per · so logico e Jetterale . di inesistenza 1e .n on di as- inferniità non contratta in servizio. - Dott. G. se1iza. Quindi dove il veterinario non esist~ in l\. da B. Crediamo che i1on possa più, alla dipia111tia, J'.UJfficiale saniitario è Qlbb1igato a farne stanoo d~ cinque anni, chiedere la indennirt:à prele veci gratuitamente, ma dove esiste in piam.t.a, vista dallo articolo 18 della legge sulle pensioni .. ma sia assente, per qualsivoglia ragion e, od il e cìò si,a pe_rchè difficilmente si potrà ora stabiposto sia temporaneamente vacante, l'ufficiale lire se in ' quell'epoca.era, per infermi·t à, divenuto sanitario, chiamato a sostitudrlo, deve essere iri- inabile a prestare servizio sita perchè 11 fatto è. compensato, al~rimenti si :iru-ebbe nel primo caso contra;stato dal servizio che presta. attualmente 1'in.deretrtp vantaggio del titolare e nel secondo come libero esercente. A di-mostrare l'inidoneità quello del Com~e ciò con ev·Men.t e violazio- al servizio dovrebbe, fra gli altri documenti, esibire un certificato mie~ico in seguiito a visita colne del nemo locupletari debet jactiira alienis. legiale presieduta dal medico provi11ciale e con (7771). Indennità caro~viveri. - Dott. G. N. · 1'intervento <li due uffici.ali medici in .attività di da P. Secondo la dizione_del capoverso ultimo servizio. In• -tale certificato deve essere dichiarata • dello articolo 1° ~l D. L. del 14 settembre 1918, 1'indole della malatti·a , la causa che la . produsse n. 13 14, per 1a indennità di lire 100 come cairoe Je consegenze che 11e derivarono e deve essere viven, possono concorrere anche le s-Orelle ed i esplicitamente dichiarato se, a giudizio della Comfratelli convitrenibi ed a carico, giacchè in.on p~ missione il sanitario p er effetto della infermità si negare che anche costoro costituiscono il.a fasi:a d'ive~t1to inabile a prestare ulteriore sermiglda~ oome i figli ed .i genitori. I f.ratclli, però, • • VlZlO. debbono e$Sere minorentti o infermi e le sorelle (7777) ·Contributo per il. Collegio degli orfani nubili. di Perugia - Pensio·ni_. _: Dott. G. G. S. da D. (7772). Indennità , caro-viveri. - Dott. .M. M. Non av·e1:J.dO il Prefetto,, prov·veduto alla cancellada 'n. A norma del D. L. de.I ma·rzo u11t11mo, al zione del sue n0me dallo elenco dei contribttenti medico condotto coniugato, compete dal 1° gen- al Collegio-Convitto di Perugia, El1a ha diritto di naio 1919, 1a inde nnità caro-viveri di 1lire ~00 ·ricorrere al Ministero dell'Interno, per indebita mensili oltre cent. 85 al giorno per ogni figlio iscrizione, entro trenta giorni dalla trattenuta • oltre i primi ,t r€. Se celi1be la indennità è di lire ai termi11i dell'art. 12 del Regolamento 17 mag·65 mensili. _Poichè tale spesa· è obbligatoria per gio 1917, n. 1058. Dovrà nel ricorso dimostrare le amministrazioni municipali, basta per òtte- che altro contri·b uto paga da .diversi anni nel 11ère la indennità, fare domanda al Consdglio co- Comune ove aitt11almente -presta servizio di me- · 'munaJe. In caso di inadempienza. -Oa . partie del dico condotto. In base allo stato di servizio 'd a Com11ne, .si può ricorrere al11a G. P. A. per la Lei esposto, può ora contar.e su 20 anni di seremissione del man'4ato di ufficio. , .· vizio, non sufficienti per la liquidazione della pensione di riposo. ·novrà compierne altri 4 e 1 (7773). Indennità. caro-vive1·i. - Dott. T. S. sei niesi ed allora, co11 1'età di anni 48, liquiderà da C. L'articolo 2° del D. L. del 14 settembre • 1918, n. 1314, applica.bile ai n1edit i condotti, per 1'annua pensione li lire z64. (7778) Pensioni - Versamenti 'VOlontarii. effetto del s.uccessivo decreto del 9 marzo ultimo, n. 338, circa 11 caso-viveri, . dispo11e che alla i:n-. Dott. M. S. da V. di P. I versàmenti V10lontarii dennità di cent. 85 al giorno, ha diritto anc?e sono tubtora consentiti· nella misura massima di lire 400 annue ~ norJila dello articolo 5 della. · colui che ha rpiù di quaJttuo persone di famiglia, oomp.res.i i figli, purchè minori od 1na·b ili .aJ. ~a legge. Essi possono esserie effettuati anche senza voro, conviventi ed a carico, pet o.g ni persona alcuna preventiva dichiarazione o direttamente in più delle quattro. Strundo a quanto Ella ha alla Sezione cli tesoreria provinciale od anche a mezzo d~ vaglia_ordinario intestato alla Sezione esposto iniel quesito, Le oo~pete la detta indenmedesima, che ne darà oomunicazi'One alla Delenità per Ja mad.re. · (27) 1
•
1
e
•
1
~
•
• •
•
\.
I
•
•
••
IL P.OLICLINICO
•
•
[ANNO
FASC. 20]
g:azione de~ ·te~oro per la· prescritta anndtazione ·S olo in tale ultimo caso Ella dovrebbe attennel relat'ivo prospetto. La Direzione generale della dere, prima di abbandonare il servizio, di essere C~ssa depositi e prestiti richiama· alla fine di · messo in libertà dalla Direzione di Sanità. ogni anno tutti i prospetti di riscossione e dà Gli assegni che le spettano all'atto della smobipartecip~zione allo interessato dei versamenlti eselitazione le saranno corrisposti dall'Ufficio di am .. gui ti nell '·a nno stesso. . ministrazione dell' Ospedale che è stato suo centro (7779) Inden·n ità caro-vi1Jeri. - Dott. P. z. da di tnobiUtazipne. al quale si dovrà; rivolgere. A-. Non ostante la ·condotta interinale, che provviAll'abb. n. 9385: soriaménte gestisce, ha diritto nel Comune in cui Ella si deve considerare come esonerato dal è .rt.i tolare alla in<tennità caro-viveri di . lire 1c10 servizio :mil.i tare per poter ·compiere il servizio di mensili se ammogliato o vedovo con figli. e di condotta. ]ire 65 se celibe. È guesto un obbligo t a.S1Sati;v9 Non le spetta quindi più l'assegno militare ma dei Comuni, ·che debbono adempiere senza oppo- deve percepire gli assegni dal Comune del paese. Al dott. L. G. da A.: sizione di sòrta. (7780) Prestazioni projessio1iali. - Dott. N. M. . Ella de\te rivolgersi alla Direzione di Sanità' che da C. al V. Le lire 25 al giorno furono concesse è stata suo centro di mobilitazione e che disporrà a taluni sani-tarii dal Ministero dell'Interno per per mezzo dell'Ufficio di amm;nistrazione del di· la campagna influenzale e non per la Cltra ordi- pendente Ospedale-militare principale. All'abb. n. 1094: naria di popolazioni civili. N essttn Decreto o cir- , Se l'esonero per lei richiestò venisse accolto dal colare pre,1ede e sancisce: norme p er compenso al·l a prestazione professio1iale da Lei compiuta. Sa- Ministero, Ella dovrebbe venir ricollocato in con, riebbe opportuno cb.e ri,1olgesse analoga domanda gedo subito. Il congedo poi le spetta anche nella sua qualità alla competente Direzione di Sanità militare per aver istr11zioni dal Ministero e •provvedere in di appartenente alla classe del 1876 che da tempo proposito, trattandosi di un fatto assolutamen·t e · è stata smobilitata. Ali' abb. n. 7981: . eccezionale. · Nella risposta data al dott. E. P. nel fasci(7781) Sessen1iio - J1ide11.11ità caro-1Ji1Jeri. - Dottor A . .l\. da M. d' A. ll principio sempre il me- colo .17, si trattava· di ufficiali medici. Ella quindi si troverebbe nei limiti per l' iscridesimo. Il periodo trascorso sotto le ·armi è computato in qu~lo uti1e per l'aumento sessennale zione nel quadro di avanzamento, ma dtirante un · · sia ch1e lo stipendio ctnilitare fosse inferiore o. periodo di indisponibilità, quale l'esonero, il Mipari siei snperiore a quello civile e ciò perchè nistero non procede a- promozioni. All'atto del congedamento della s,ua classe avrà :tiiell 'un caso e nell'altro il sanitario non ha mai cessato di essere nel frattempo un vero e proprib diritto a tutte le indennità di smobilitazione com.. dal periodo di servizio prestato sotto le · impiegato . oomunal~. Nessuna speciale disposi- misurate • armi. zione legislativa stabilisce tale principio ma Al dott. G. G. da P. s. T.: • esso viene desunto, oltre che .da principii logici, Avendo Ella prestato servizio effettivo per più anche dalla analogia per il iatto che gli anni di tre anni le competono quattro mensilità distitrascorsi in servizio militare sono riitenuti 11tili . pendio, più l'indennità vestiario. , agli eff~tti• della pensione, se nel frattempo si Ne faccia domanda al Comitato centrale . della . sieno pagati i contributi prescritti. Croce , Rossa. L'indennità caro:.:viveri stabilita dal D. 't. d~Q .Si è già più volte <!~tto che gli ufficiali medici 9 marzo ultimo non sopprime l'aumento ' ai stidella Croce Rossa hanno diritto., in fatto di inpendio eYerutualmente ottenuto per ~ffetto del D . dennità di congeda~ento,. allo stesso trattam~nto L. . . del 10 febbraio 1918. dei loro colleghi della Società militare. f Doclor JusTITIA. Al dott. F. O. da C.: • • . D fatto di essere invalido di guerra non sembra. . I infirmare il suo diritto a~ premio di smobilita.Servizio medico-militare .. - All'abb. n. 4294: • • z1one, ec.c. Per sapere da quale autorità Ella dovev.a perAl dott. P. M. da .V.: · , cepire lo stipendio ·o ccorre conoscere in quale posizione Ella si trovava presso il Comune oye ' ·sembra logico le spetti, non l'indennità· 'speciale in 25 lire, che fu stabilita per la lotta a1.1ti-inesercitava le mansioni' di medico condotto. ' Se in· àltri termini Ella sia stato esonerato per :fluenzale, ma l'indennità di missione di cui tratta compiere il servizio di · condotta in. seguito a ri- la citata circolare 45410 R. S. , All'abb. n.• 2258: .. · ~hiesta dell'autorità civile, oppure se Ella sia stato Si è$ià risposto che ·ormai tutti· gli 11fficiali me· c0mandato come medico militare a compiere il dici· di complemento formano un ruolo unico. suddetto -servizio. , •
I
1
•
I
•
XXVI,
•
(2g)
•
. .
I
,
[ANNO
XX"XI,
FASC. 20]
SICZI<;>Ni PRATICA ,
Al dott. R. R. da Q. :
..
/
Al dott. M.: La domanda di acquisto pùò esser riv.olta ai Per gli ufficiali medici vi sono regole e norme Minist~ro della guerra (Direzione generale di Sa speciali. · . , nità militare - Divisione Il! (Materiali sanitari]). Per ora la· loro smobilitazione è giunta alla Al dott. S. S., Zona di guerra : classe del 1880. Certamente, dato l'identico servizio che banno All' abb. n. 4322 :' .. · , prestato. Per avere il diritto alla~ ctoce di guefrtt occorre· Al dott. G. C. da C.: essersi ,m eritato un encomio solenne per fatto di • Non vi è nessuna disposizione . che regoli gli as- guerra, oppure poter provare . di essere statò per segni clegli ufficiali medici prig~on~eri in maniera al~eno un anno esposto alle imi:nediate offese del • diversa da. quelle comuni agli ufficiali delle altre n.em1co. . . • • armi e corpi. . . . Per ott~nere la croce bisog.n a presentarne doCiò' valga anche per la mançata-. riscossione degli manda al Ministero della guerra, cjrcostanziando stipendi, d al 25 ot~obre al 30 novembre 1917, ~he le ragioni per le quali si ritiene ai meritarla. non si comprende come possano venir negati agli .. AU'abb. n. 3418; ufficiali ex prigionieri. di guerra~ , Se Ella 'P.UÒ ufficialmente far risultare che 1' auCirca il viaggio da DUliquerque a Firenze, io torità prefettizia (non il comune), in base·ana cui ritengo che debba .e~er considerato come viaggio richiesta venne esonerato, dichiari di non tenere compiuto per servizio e che spettì quindi a le~ ed ad avvalersi dell'opera sua, può chieqere alla Diai colleghi l'indennità stabilita per gli ufficiali in rezione 'di Sanità dalla quale dipen~e'. òi venire viaggio ~]'estero fino a Modane, e 1' indennità riassunto in. servizio . ordinai:ia <li trasferta di 1a ~ategoria da Modane ' Circa poi il periodo di dttrata ,di tale servizio a Firenze. n~n si possono fare sicur.i p~onostici, ma non vi è Ne faccia ·domanda al l\finistero. ragione di ritenere che, date le attuali contingenze All'abb. n. 7803 : del servizio, verrebbe ricollocato in congedo molto Se la proposta di avanzamento che la riguarda presto. · • è pervenuta al MiniBtero, non vi è dubbio che la M. ·G . s ~a promozione p ossa tardare. Ella poi avendo or·m ai compiuto i cinque anni CONDOTTE E CONCORSI. di esercizio professionale ha diritto alla promozione • a· tenente medico anche per tale titolo. MoNTALBANo·EL1coNA (Messina). Cercasi medico Potrebbe qt1indi far domanda di promozione al per servizio unica condotta pei poveri ed'Ufficiale Ministero allegandovi i documenti che C?mprovfno Sanitario interino o definitivo. Paese prossimo alla linea ferroviaria Messina-Palermo. tale condizione. . Condizioni vantaggiose date importanza paese All'abb. n. 1577 : ed agiate condizioni economiche abitanti. . Ritengo che come assimilato Ella non abbia diRivolgersi al Sindaco A vv. Minissale. • ritto a conseguire il premio di smobilitazione, ~edico-chirùrgo lunga. pratica flecen~emerute A~ dott. F~ C. da M. : . . , smobilitato· accetterebbe interi.nato Media i\lta Sembra Ìogico; ~he Ella si rivolga, per· ottenere · Italia ben r.e~ibUi~. · Dirigere richi!este a A. L. Sistina, 20, Roma. ·il pagamento dell'indennità, al Comando del De· • posito del Reggimento al quale· apparteneva. ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI MEDICI CONDOT.rI. _Potrebbe fnrlo;.per maggi~r sicurezza di corre• sponsione, per il tramite del Comando del DiLa sezione bolognese <lella Associazione N aziostretto militare da cui dipende. . nale Medici condotti ha riorganizzato nella propria sede (Archiginnasio) l'Ufficio di collocamento degli · Al dott. F. F., Zona di guerra: Non risulta ehe la permanenza in Albania venga interini. Sono stabiliti i ~eguenti , altri Uffici di colloconsiderata dal Ministero come servizio coloniale, camento : · ' agli effetti òa Lei accennati . Lombairdia : presso )a Presidenza Centra!~, Mi• lano, via D.o gana, 2 ; · · · All'abb. n. 5509: . . ' Teneto: presso l'Ordine d ei M~dici di . Veron·a , : • Se Ella ha co~piuto, non importa con quale Stradone Super'. Maffei, 10. grado~ i sej mesi ed un giorno di servizio pr~~ritti, può fare la domanda per ottenere l'indennità vestiario. . .NOMINE, PR·OMOZIONI, ONORIFiCENZE. Nessuna ind~nnità compete pel servizio prestato Il prof. Georg Arndt, c he dirig;eva ~a « <;linica in territorio malarico. per le malattie cutanee» dell'Un1vers1tà d1 StraAll' abb. n. 7203 ; sbur~ è s't.ato chia1nato a dirigere la «Clinica 0 · Avendo Ella pre$tato Servizio per circa 9 mesi dermosifilopatica » de11 'Univ,ersità di Berlino qual.e s uccessote di Lesser. · · .. le spetta la sola indennità .vestiario.
.
.
4
I
•
I
•
1
I
•
.
'
•
•
•
(29)
\
IL POLICLINIOO
[ A.NN8
XXVI, FAsc.
20]
•
contro le malattie e tutela della maternità•
~sslcurazioni
.. •
•
In un Convegno tenuto presso i RR. Istituti Q}inici cli perfezionamento di 'Milano, il 16 aprile 1919, venne approvato il seguente ordine del • giorno: « Il Con,1egno, considerando che lo Stato ha i1 . dovere di vigilare e di dar opera affinchè i ci ttadini ~rescano robusti e siano elementi produttivi nellla vita nazionale; considerando che le assicurazioni obblig·atorie dovranno particolarmente rivolgersi alla i:·revenzione im alattie; considerando che con l'assorbimento della Cassa Nazio11ale di Maternità dal nuovo Ente ·10 Stato deve affidare a. questo Ente }'organizzazione efficace e sicura dell'assi's tenza, tanto del bambino prima delùa nasciita e durante i primi anni di vita, quanto della donna. riconosciuta operaia della specie ; . premessa la necessità di disporre, perchè og11i donna sana debba allattare la propria prole ; fa voti: · · perchè all'assicurazione malattie sieno obbligatoriamente iscritte per la maternità tutte le donne italiane dai 1_s, ai 50 anni; perchè presso gli Istituti Provi·n ciali di Previdenza Sociale, che saranno. gli organi esecutivi dell'Istituto Nazionale de]Jle _l\ssicurazioni So- 1 ciali, vengano · erette sezioni spec.iali per pro\· vedere all'assistenza della madre e del bambino; perchè il 5 % dei contribt1ti, destinati al·l e Casse lVIalattie, vengano attribuiti a queste sezioni • onde poter con esse costitui re : i 0 sussidi di gravidanza eventualmente vincolati all'obbligo dell'astensione ~l lavoro; 2° sussidi di puerperio e fondi di ricoveri nielile maternità e per l'assisteza· estetri•c a; 3° sussidi di allattamento e fondi per i relativi co.ntrolli di medici_ competenti, per assistenze complementari e ricoveri dei bambini in Ospedalil, Cliniche pediatriche, Ospizi marini, montani ecc. ». Il Convegno . nel aare incarico alla signora Fanny Norsa1. Pisa. dii presentate-e_tli appoggiare · questi voti del Convegno e nel raccomandarli ai membri tutlti della Commissione che ·e labora il disegno di legge per l'a$sictirazione malattie, invita quanti sono Sodalizi:, studiosi, cittadini convinti di queste elemen4tri provvidenze per la madre ed il bambino ad inviare la loro adesione aJJla Cassa di Maternità di Milano. 1
1
•
NOTIZIE DIVERSE•
•
'
·Commemmorazlonl Vinciane.
.. ,
•
L, I I corr.' con l 'interv·eDJto dcii Sovrani e delle p1ù alte autorità dello Stato, venne comme_morato al Campidoglio il massimo Genio.del nostro Risorgimento. · · Oratori della grandiosa cerjmonia furono il sindaco, principe Colo11na, per il C91J1une di Roma; ~l ministro della P. I .; on. Ber.enini,'. per il Go' 'erno; monsignor Duchesne per l' Àccademie des Inscriptions et Belles .Lettres e per il ministro fran~e .della ~· ~·; il ~rof. Cermenati per la Commissione y1nc1ana ·; 1J. prof. Eduard Jordan (30) I
.
P.er. l<i; Sorbona e per 'i.1 Comitato Vinci.ano di Par1g1; il prof. Vangesten a nome dei Vinciani della Scandinavia; il prof. Favaro per l'Accademia dei Lincei; i•l prof. Venturi per il mondo dell'arte. Un ciclo di conferenze si tengono al Campidoglio da illustri vinciani italiani e strahieri, per illustrare nei suoi varii aspetti 1'isuperato Enciclopedico. A Napoli Leonardo da Vinci è stato comme- · morato solennemente per iniziativa dell '-~ssocia zione napoJetana de~ naituralisti e medici, del Circolo filologico e dell'Istituto di Belle .t\rti : oratore il prof. Bottazzi. A Parigi ]a Sorbona ha organizzato una commemorazione, che sarà fatta dall 'on. Ancona. Altre commemorazioni hanno avuto luogo e si preparano in altre città d'Italia e de11 'Estero. 1
La Lega delle '' Crool Rosse,,. In seguirto alle deliberazioni prese alla Conferenza delle Croci Rosse interalleate, riunitasi il ·m6Sé scorso a Cannes, dove intervennero notissime ipersonalità del mondo scientifico, si è costituita a Parigi la Lega delle Società qella Croce Rossa. I membri fondatori di essa sono le Croci Rosse britannica, a.m ericana, it;iliana, francese e giapponese, le qual~, a loro vdlta, jnviteranno le Croci Rosse delle altre Nazioni ad unirsi a loro iit seno alla Lega. Essa è il . coron.a mento dell'opera svolta, durante gli ultimi cinque mesi, <lal Comitato delle Sociietà della Croce Rossa, promotore del Congresso sanitario di Cannes. La Lega ha per scopo l'unione ·di tutte le Croci Rosse per un la.-voro concorde e sistematico. I progetti della Lega delJ.e Croci Rosse sono &taiti approvati. dalla Lega delle Nazioni, ai termini dell'articolo XXV della sua. Convenzione che dice: 1 I membri1 della Lega sono d'accordo per incoraggiare e stimolare la costituzione di una organizzazione in cui le varie Società nazionali della Croce Rossa Staio riunì.te per svolgere in collaborazione un'opera di miglioramento della salubrità pubblica, di prevenzione dell.e malattie e di soccorso ai sofferenti ~. Il Comitato internazionale delia Croce R-0ssa di Ginevra si mat;tie1:1e in contatto· con la Le~ del!e Croc~ Rosse, di. cui ha acco-lto con molta s1mpaf1a i progetti: si attende con fiducia.. il momento propizio per realizzare l'unione organica di questi due Enti le cui attività si basano sugli identici principii d'i: alitruismo nella lotta per il benessere sociale. · È stata scelta Ginevra a sede del Cotttltato internazionale della Croce Rossa, come Quacr-tiere generale della Lega delle Croci· Rosse.
Conferenza lnternazlonale per la rieducazione degli invalidi di guerra. • Si è. tenut~ a New-York dal 18 al 25 mar~o u. ~ .• sotto gli auspi.ci della Croce Rossa Americana. Erano rappresenta.ti: i ministeri francese e belga della guerra, il ministero italiano cletle .pensitoni, il ministero inglese del lavoro, il dipartimento canadese per il· r~torno dei militari alla vi·t a civille, l'ufficio d~l servizio sanitario e l'ufficio federale per la rieduc-azione ·professionale èlegli Stati Uniti, lè Croci Ross·e. Il prof. Vittorio Putti lesse :una relaz~o1;1e su~l3: organizzazione de1la rieducazione degli 1nval1di in Ita11a. I
.
•
,
'
~
•
\
•
[ANNO
XXVI,
•
FASC. 20]
SEZieNE PRATICA
Congresso di storia della medieina. Un congresso di storia della· meùicina avrà lttogo ad ~nversa nel 1920~ in occasione del cinqua~tenar10 del .d?tt. Brocke, che fu il primo stonm della med1c.1na nel Be1gio, e in oooasio11e del terzo centenano del Circolo medico di .t\nversa, fondato nel 1620. -.
III. Congi:esso latino-americano i~ Francia.
Quest1 Congressi· hanno lo scopo di cementare l'~iç_izia tra la Francia e i paesi dell'America met1d1on.ale, accentuatasi ·durante la O'tierra. L'intero movimento è volto a riunire le razze lati~ .ed a costituirne un ~locoo, da opporre in s~~c1e alla coltura ed all'attività teutoniche. L'avvicinamento concerne in prevalenza le Università con r~ciprocità di og11i specie, c.ompresi i pro~ 'fesson; ~_non ·mancano ! segni di u11 'intes·a nel camp-o pol1t1co .e commerciale. · Il. prim<;> di questi Congressi fu tenuto · nél 1916 a Lione ; 11 secondo nel 1917 a Parigi.; il terzo ha avuto luogo recente1nente a Bordeaux. È strano che non siano state chiamate a farne parte 1' Italia, i l Portogallo, 1a' Romania e la Spagna. . 1
Per un'assoeiazione di assistenza agli invalidi di guerra. · .
•
\Il. P!of: _L\.rnaldo B.ias?tti ha preso .l 'iniziati\1a di 1st1tu1re un'associazione per l'assistenza dei ferit~ ~ malati di guerra, alla qua1e potranno partecipare tutte le persone g1enerose senza distinzione di ~artito. · Detta associazione si propone i seguenti scopi: 1. Integrare le opere di provvidenza dello Stato a beneficio <lei feriti e malati di guerra in pieno accordo con gl'i e11ti pubblici ; · . 2. Assistenza m1edico-chirurgi~a ambulato-, ria ed eventualmente a domicilio gratuita. L'assistenza ambulatoria ver-rà affidata a distinti ·specialisti ; · 3. Assistenza chirurgica nelle migliori cliniche ed ospedali, gualora se ne riconosca la op· . . portunità, con spec1ali facilitazioni : 4. Assistenza morale e material1e dei militari ilnfermi con speciale considerazione dei più . meritevo1i. · La "lodevole iniziativa merita succe8so. •
Per· t ·ciechi di guerra in Italia.
.su q_u~l fon~o . contribuì C<?U i50,ooo lire pei b1sog-n1 1~med1ati; con le rima11enti 350 ooo lire stabilì di assumersi la ricostruzione d~al 'Ospedale civile cli Gorizia. . ~on appena si avrà l'approvazione del Consig·~11~ comunale , funzionari · dell'Ufficio tecnico mun~ci pale ~aranno ~~ so.p~a~ uogo a Gorizia, per disporr~ i pre·vienti vi tecruc1 e finanziari della ri- . cos.tru~1one, e i lavori saranno avviati con sonlecitud1ne. ,
-
Consiglio Sanitario pr0vineiale di 1
•,
Trlest~.
Nella prima riunione che ~etto Consiglio ha recentemente .t·e nuto, fu , non11nato presidente :il generale medico prof. Santuéci e vice presiden·t e il pri·m ario dott. Nicolich. . I.(a ~!sc~ssione s:iniziò sulle ~pidemie scongiurate dr Vatuolo e tifo petecchiàle in Trieste e ri~ sultò c~e l'avere s-ve~tato il pericolo è inerito delle m1sure profilattiche pronte ed ene rgiche prese dalle awtòrità. Notizie rassicuranti si ebbero pure intori10 alla 1.o tta anti1!1alari~a ; . defioienti invee.è apparvero t. provvedfment1 rr1gu~rdanti la profilassi celtica. Il genera.lé Santucci invocò l'azione di me&ci · scolastici idonei alla propria c_arica per 1'efficace tu.tel~ dell'infanzia c<;>ntro i pericoli di c@ntagi. Il dott. Gioseffi infine lesse una sua relaziene s~l probl-ema dell'.acqtta in Istria ed attirò l'attenr.1011e del governo sul tracoma imp~rversante n·ei paesetti dell'Istria.
;
Onorificenze della Croce Rossa Italiana ·a Londra. Nella sede della Croc-e Rossa italiana. in Londra ha avt1to lt1ogo la distribuzione delle medaglie d'argento e di bronro e dei relativi certificati alle persone, sia italiane che i•nglesi, le quali hanno ma.ggibrmente cooperato a11o svil~ppo della benefita istituzione durante tutto il periodo del la guerra. · · La simpatica cerimotiira è stata presieduta dal . conte Belafeld, delegato italiano della Croce Rossa, il quale ha pronunciato commoventi parole di ringraziamento verso i benemeriti per 1'opera da loro prestata. · La contessa Cadogan, in assenza della marchesa Imperiali, ha distribuito le medaglie. •
Il sig.. G . A. Kessler, fpndatore e presid€nte dél «Fondo ·per i soldati . alleati» dii Ne\v ì'ork, ha rimesso a S. M . il l{e la somma di lire Joo,ooo tperchè si degni i1mpiegarla secondo la sovran~ discrezione ta favore dei soldati ·e marinai italiani divenuti .éiechi durante la recente guerra. Il Re ha stabilito d{ far pervenire la somma l'redetta, a mezzo della Presidenza del Consiglio, -all '.l>pera Nazionale per la protezione ed assiste11za deg~i invalidi di guerra, perchè sia devolttsta a beneficio dei soldati e marinai c·hiec11i;, di~pone11do che se ne facc.i a rilevare la p~ovenienza.
Per l'Ospedale di Gorizia.
.,
~·
Il Comune di Mila110 . v9tò qualche mese addietro un· fondo di ~ mezzo milione per venire in soccorso con opere di carattere organico e stabile alle terre devastart:e dalla guerra.
Nel giornalismo medico. Gli « Archives l\!Iédiçales Belges >>, l'impor·tante tivista belga di 111ediciua, che ·malgrado il lungo esilio, durante la guerna, è stata alimentat a da la.vorir origi11ali pregevolissimi e da recensioni copiose 1e diligenti, sono tornati ora in Patria, a Liegi. Gli cc _t\rchi,~es . Médica'les Belges » àccentrano attualmente la collaborazione di tutte ~e facoltà mediche del Belgio : costituiscono dunque la espressione della scienza medica del nobile ed eroico Paese. Al1a consorella ci è grado ;porg~re auguri cordialissim~. di una. crescente, lnetitata diffusione. Per qualsiasi infor1nazione rivolgersi ai segretari di redazione dottori Stassen e Voncken, Hopital S~. Laurent, Liége. (31)
•
•
•
•
IL POLICLINICO '
GU Infortuni In agricoltura e la Cassa nazionale · Infortuni. "
•
•
\
(ANNO
serbi e rumeni sulla rné!llattiia.
raccolsero <'I'-
XXVI, FASC.
molte
~o]
• • osservazioni
*
* Col 1° mags-io è andata in vigore 1'assicurazioNel « Bollettino delle malattie infettive,, il ne obbligaibona contro glii infortuni in agricol- vaiolo, durante lai settimana dal 2 al 13 aprile, t: tura, · gestita dalla Cassa Nazionale Iruortuni, segnalato in 72 comuni; i più colpiti sono: Bari nel1e seguenti sessantuno provincie: Alessandria, Ancona, Aquila, Arezzo, Ascoli Piceno, A- con I2o casi; Napoli 62; Ortona a Mare :,7; Bivellino, Bari, Belluno, Benevento, Bergamo, Bo- tonto 42 ; C'.arbonara 27 ; Taranto I8 ; Salerno 17. logna, Brescia, Cagliari1, Caltanissetta, Campo- . L' ldrofobla In Francia. basso, Caserta, Catan·ia, Chieti, Cosenza, Cremona, Cuneo, Ferrara, Firenze, Foggia, Forlì, Dal dipartimento della Senna l'idrofobia era Genova, Girgenti, Grosseto, Lecce, Livorno, Luc- quasi completamente scomparsa dal I9I2 al 1916. ca, Macerata, Mantova, Massa Carrara, Messina, Essa ha fatto una ricomparsa improvvisa nel 1917 Modena, N3poli, Padova, Palermo, .Parma, Pe- · e da allora persiste eon u11a freque11za e una vi. saro Urbiino, P~enza, Pisa, Porco Maurizio, Po- rulenza inquietanti. Nel 1918 se ne s ono avuti tenza., Ravenna, Reggio Calabria, Reggio Emi- complessivamente 411 casi; nel gennaio di quelia, Rovigo, Salerno, Sassari, 6'liena, Siracusa, .. st'anno già 69 casi. Essa si è diffusa nei ·campi Sondiro~ Teram0, l'orino, Trapani, Treviso, Udidil concentrazione dei cani adoperati a SCOJ?i belne, Venezia, Vicenza. . lici e di là tra i cani girovaghi abbandonati 11elle I certificati-denunzia d'infortunio in ag·ricol- campagne e tra quelli di Parigi e dei sobborghi. Una commissione è stata nominata dsill, Accatura dj cui sù sta. attuando la· distribuzione ai Medici, agli Ospedali, agli Uffici postali e ai demia di MediciJna per esaminare le misure da Comuni, dovraru10 essere indirizzati dai Medici prender.si. 1 stessi in franchigia postale alla Cassa NaziO'Q.Qle Infortuni nei Capoluoghi delle ris~ettive Pro- L 'ldrolobla In Inghilterra. . vincie, in ciascuna delle quali 1'Istituto ha orInfierisce aittualmente irn Inghilterra, trai .i cani, gatiizzato i!1 c~mpleto f11nzionamento ammini- un 'epidemia di idrofobia, di cui non si avevano strativo e medico. casi fin dal 1897. Da allora era stato. emanato un Nessun obbl•igo di denuncie o di s,Hpulazione decreto che proibl 1'introduzione di cani, se non di contratti spetta ali proprietari perchè, dato che dopo una quarantena di sei settimane. Malaugula nuova assicurazione si a_pplica di pieno di- ratamente un aviatore portò nell'apparecchio di ritto, i contnibuti . verranno incassati dagli esat- contrabbando un cag·nolino, da cui avrebbe avuto tori delle imposte alle scadenze delle rate del- origine la presente epidemia. In conseguenza sono l'imposta fondiaria. e per quest'anno con le sole stati emanati decreti per im~rre la museruola, scadenze del Io giugno, IO agosto, Io ottobre e che era finorai ignota ai cani ingles~. Io di~bre. · Sono stati istituiti due posti per la cura anti• rabica, ma il materiale per lè vaccinazioni viene • inviato- da Parigi. TUo esantematico e valuolo.
'
•
Dal « Bollettino delle malaittie infetti v.e del · In onore di un medico. Regno » pubblicato a cura del Ministero dell 'InGli aibitanti del suburbio di Sant'Onofrio della terno si desume che nella settimana da1 2 a{l città di Roma, hanno voluto dare al loro me?-i~o I3 aprile I9I9 sono state maggiormente colpite comuna!le, dott. Raffaele Scarano, una ta_ngtbtle la Toscana (21 casi, a Firenze) , i-1 Veneto (un fo- aittestazione di riconoscenza per l'opera solerte colaib di· II casi a Cividale) e la Campania (7 e indefessa da lui prodigata in occas.ione della recasi a Napoli. . ' cente epidemia d'influenza, offrendogli una medaglia d'oro di finissimo rilievo, accompagnata Il sen. Lustig è stato incaricato da lla D.i:re- da un'artistica petgamena circondata da una zione generale del1la Sanità pubblica di tenere ri~ca cornice. Alla simpatica cerimonia intervennero . molte · 11n corso sul tifo esantemartico, 'malattia non conosciuta dalla quasi totalità dei nostri medici, autorità comunali ied uno stuolo di abitanti della Egli sarà coadiuvato dai dottor!· triest!ni. Pttlge.r popolosa frazione, che acclamarono il loro be._ Pepen e Miiller, che nei setton austr1ac1, russi, neamato medico.
*""*
'\
1
, rndtoe alfabetico per materie. Acme e seborrea : trattamento . . . Pag. 631 Adrenalina: somministrazione . . . » 630 Afta: consumo di .carne e dii latte di animali oolpiti da -- . . . . . . - » 631 Assicurazione contro le 1na,l:attie e tu· tela della maternità . . . . . · » 638 Digitale: tossicologia . . . · · · · » 630 Edemi;': riduzione· post 111.ortem . . . . ». . 63 I Ginecomastia unila.tera1e consecutirva a ferita di un testicolo . . . » 632 Influenza : RiuniGne per lo· ~tudio" dell' . . . . . . - . . . .· . » 627 Litiasi biliare : ptinti dolorosi nel1a diagnosi . . ·, . . . . . . . . ·. 1 629 Roma, 1919 -
(32)
•
L1tilasi tirinaria: 'localizzazioni multiple e silmultanee . . . . . . . . ·. Ortodiagratìa: metodi e valore clinico. Stotia della 'medicina: in ricordanza del II Centenario della morte di B. Ramazzini . - . . . · . . . . . Tub~rcolosi : tossiemia e sieroterapia. · t eruma,n a in . . . . · . .. · . . . · 1 · Ulcera gastrica e .duo~e~ale: etio ?gia, .e voluzi<?ne, tnd1caz1om terapeut1cbe, lri1Sulta.ti t.. . .t .tt . . to. ·h .• rg.i~ U cera gas rica : ra amen ·c tru · Ulcera gastrica: trattamento medico .
Tip. Naz. Bertero di G. Guadunini & C. '
..
\
609
»
·•
~25
•
624
:J
613
620, :J
L. PolZJ, I
•
..
Pag. 629
622
616 ,,.,~.
•
A.nno XXVI
.....
Roma,
25~maggio
1919
fondato dai professori:
GUIDO BACCELLI
Pase. 21
J ·
FRANCESCO DURANTE
•
SEZIONE PR.ATIO.A RE:DATTORB C~o: PR011.
-
VITTORIO ASCOLI
SOMMARIO. Lavori originali : P. Alessandrini: Il pneumotorace artifidi invaginazione intestinale. - TERAPIA: Forme e trattamento ciale nella diagnostica radiologica. · aell'alcoolismo acuto. - Prevenzione e trattamento del coma Osservazioni Cliniche: E. Fossataro: Le ·conseguenze diab.etico. - DIAGNOSTICA: Tabelle per diagnosi differenziate lontane dei traumi della testa sull'abilità al lavoro. Igiene : I bisogni dell'organismo in so~ta nz e azotate . • Note pratiche : Q. Filippini: Inconvenienti e danni dei comuni Posta degli abbonati. ' rimedi. Cenni bibliogr~fici. Sunti e Rassegne: SEMEIOTICA: L. Pron: Indicazioni per la Nella vita professionale: Politica e medicina. - Cronaca diagnosi di gastropatia. - CHIRURGIA : E. Kirmisson : La chi-. del movimento professionale. rurgia infantile considerata nei differenti periodi (prima, Ris poste a quesiti e a domande. seconda infanzia, adolescenza). . Condotte e concprsi. Storia della Mediçina: G. Bilancioni: Nel /centenario di Nomine, promozioni, onorificenze. Leonardo. La gerarchia degli organi dei sensi. Medicina sociale: Propaganda igienica nelle scuote di Roma. ' Appunti di Medicina Pratica: CASISTICA: Sull'ernia cruNotizie diverse. lndicè alfabetico per materie. rale strozzata. - Il cambiamento di colorito nella diagnosi
... .R , . ,,.. ' A .RDA,.. A.ff .,, A .& .& ·~ .& ~ .&•
Preghiamo vivamente quel signori Associati ;,& cui abbiamo testè rivolto pp·, .sonole Invito di pagamento del dovuto Importo d'abbonamento pel corrente 1919, a non frapporre altro Indugio .e a farcene pertanto rimessa, mediante cartollna-vaglla, con cortese sollecltudlne. Bam?'M7Uiamo che la Oartoliflal" V agli.a do"7'cl u1tre \n&iriuata nominatitiamente al pro/. Emuco M9RELLI, via Sistina, 14, Roma, e w
la meduima (ndl pono riservato al bollo tùll' U{fteio P01t.ale pagatore) i.ete utere muni ta àflla prucritta marca 'a bollo da 6 untt1imi. Chi si trot7a aprovvilto della. marea pud accrescere cùtti 6 centeBimi all'importo della Cartolina-Vaglia 1tea1a. L'AMM•NIB'r.RAZIONE.
Diritti di proprietà riservati.
È t1ietala la ,.t,,,,,.otl111io•1 tli lat1ori pubblicats nel
POLICLINICO o la
f>vbblka1ùwu di lflfllt
tli usi sen1a cilafne la fonte.
LAVORI ORIGIN ALJ. ... .
•
ISTITUTO DI CLINICA MEDICA DELLA
R. UNIVERSITÀ
DI ROMA diretta dal prof. V.
ASCOLI.
11 . pneomoperlt.oneo artificiale nella diagnostlea radiologica <1 > per il prot. PAOLO A LESSANDRINI, aiuto, libero docente. . L'idea d'introdurre un gas nella cavità peritoneale a scopo diagnostico rimonta al Lorey, che notò che l'osservazione diretta dei visceri dell'addome mediante il laparoscopio del Jacob ae\ls riu~ ' sciva più agevole, quando, dopo l'estr azione del liquido ascitico, s'introduceva una certa quantità di aria nell'addome. Le osservazioni rimasero però limitate, giacc~è la laparoscopia non dette i risultati che il suo patrocinatore se n'era promessi. (1) Sunto della comuni~azione fatta all'Accademia Medica il 27 aprile 1919.
Nel 1913 il W~ber pubblicò le sue osservazioni radioscopiche fatte su animali o su cadaveri mediante l'insufH.azione di aria nella cavità addominale : egli con questo mezzo riuscì a mettere betie in evidenza i confini del fegato e della regione della cistifellea ed anche processi patologici dell'addome. Che l'introduzione di ossigeno, esagerando i contrasti delle ombre radioscopiche potesse portare un notevole progresso nella diagnostica addomin ale, (dove finora il metodo del pato opaco aveva potuto mettere in evidenza solo il_tubo gastro intestinale mentre gli altri visceri addominali sfuggivano completamente all'indagine radiologica) era evidente an che consideran.do i notevoli vant.a ggi che si avevano avuti nella diagnostica delle affezioni articolari e vescicali. Il Berti e Giavedoni ebbero occasione di osservare un pneumoperitoneo artificiale in un caso di . tubercc>losi polmonare, in cui, per un errore di tecnica, durante il pneumoperitoneo l' ago era penetrato nella cavità addominale. (1) \
•
•
• •
•
IL PIJLICLINJCO
' Il De Giovanni ne apprezm il grande valore diagnostico .per lo studio dei visceri addominali e delle formazioni patologiche ; però l'idea d'introdurre un gas nel cavo peritoneale del vivente aveva incontrato difficoltà per il timore di possibili lesioni dei visceri ·ermeticamente contenuti nell'internò dell'addome o per la . possibilità Cli complicazioni infiammatorie de] peritoneo. IlMeyer Betz· nel 1914 fu il primo che osò introdurre aria nel peritoneo del :vivente senza ascite. Egli descrive il suo metodo che consiste in una incisione delle pareti dell'addome fino alla fascia trasversale: questa viene attraversata da un ago a punta smussa, "per mezzo del quale s'introduce l'os• sigeno. Egli però non esclude la possibilità di lesioni intestinali e dichiara di preferire per la diagnostica dell'addome, perchè scevro di pericoli, il metodo dell'inst1filazione dell'intestino e dello stomaco. A chi però si è occupato di diagnostica radiologica dell'addome risulta chiaro che tale metodo è lungi dal darci risultati decisivi, giacchè esso non consente la penetrazione del gas in tutti gli spazi lasciati ' liberi dagli organi compatti. J./insuffi.azione di ossigeno nella cavità peritoneale nei pazienti con ascite per la diagnosi radiologica fu applicata dal Rautenberg 1914: egli ottenne ottimi risultati per la dimostrazione della volta diaframmatica, della milza e della faccia • • superiore esterna del fegato: pur consigliando in ogni caso di ascite la insufHazione, egli dichiara di essere riuscito in un caso senza . ascite d'introdurre ossigeno senza pericolo nella cavità addominale, m a non ne descrive la tecnica e raccomanda la più grande prudenza. Motivo per cui per qualche anno non si parlò più 1 'insuffiazione di ossigeno ne11' addome :fi.nchè qualche mese fa il problema ricev~tte per opera del Goetze della clinica di Schmiden la sua definitiva soluzione, giacchè la tecnica consigliata e sopratutto il numero grande di _c asi insufflati senza pericolo {circa 90) dovevano far considerare tale metodo come un metodo di pratica corrente, in ·· ;ista sopratutto dei notevoli risultati descritti dal . Goetze. Il prof. Ascoli ha dato a me il lusinghiero còmpito di applicare il metodo del Goetze e di controllarnè i risultati: io mi sono valso della coo- · perazione del prof. Egi l i, che 1?-a studiato il problema sopratutto della ' tecnica dell'introduzione del gas ed insieme abpi~mo potuto fare le nostre osservazioni, che tra individui con ascite e senza ascite ha raggiunto il ntunero di 40. Siamo partiti anzitutto. dall'agocannula propo· sto dal Goetze: esso è costituito da un grosso ago cavo che contiene un mandrino a punta ro~.onda •
(2)
, •
[ANNO XXVI, FASC. 21)
che sporge dalla punta dell'ago per circa ttn centimetro. ll mandrillo è scanalato ed all'estremo opposto alla punta termina in un tubicino che si mette in comunicazione colla sorgente di ossigeno. Il mandrino è tenuto fisso nella sua posizione da una molla o da un piccolo laccio elastico. Nella manovra dell'introduzione esse è spinto nell'interno dell'ago dalla resistenza de~le pareti addommali. Appena questa è superata il mandrino viene spinto con violenza dalla molla elastica allontanando cosi dalla punta dell'ago i visceri e le anse intestinali eventualmente a contatto colla parete. Però l'ago è troppo grande ed il trauma non deve essere indifferente ne è da escludersi la fuoriuscita dal grosso foro dell'aria introdotta e la possibilità d'infezioni del tramite. Anche il Goetze deve avere fatto queste consiùerazioni, tanto che propone l'uso di un ago più sottile anche senza mandrino, purchè l'introduzione avvenga sotto un getto di ossigeno o di soluzione fisiologica led in qualche caso dice di non ai. er avuto inconvenienti anche dall'uso di un ago libero. Noi abbiamo. dopo qualche prova, rinunziato al getto liquido o 'gassoso durante ·l'introduzione perchè in un caso abbiamo constatato l'infiltrazione estesa[gassosa delle pareti: abbiamo perciò açloperatotm ago comune da ·calomelano o gli aghi del pneumotorace, facendo prima smussare leggermente la punta, tecnica que sta che l'esperienza ci ha dimostrato innocua. Nei casi con ascite, dopo lo svuotamento del liquido, s'introduce mediante 11n innesto l'ossigeno attraverso il trequarti. . . Che l'introduzione di un ago libero non presenti pericoli ce lo hanno dimostrato le prove praticate prima sui cadaveri, sebbene qui le condizioni siano alquanto sfavorevoli per il meteorismo. Il malato è disposto orizzontalmente: abbiamo preferito questa posizione a quella semiseduta proposta dal Goetze perchè le pareti addominali sono più rilasciatie ed il inalato rè più tranquillo. , La sede dell'introduzione dell'ago tche l'esperienza ci ha dimostrato più indicata è la! regione sopraombellicale nello spessore del retto di sini stra sotto all'ottusità epatica: quando il fegato o la milza siano molto grandi pratichiamo la puntura immediatamente sotto a questi organi. Sui cadaveri abbiamo osservato che l'ago introdotto viene a corrispdndere presso a poco· al colon trasverso. L'introduzione dell'ago si fa in tre tempi~ 10) Cute. 2°) Muscolo retto dell'addome. 3°) Fascia trasversalis. Appena si è sicutj di avere superato quest'ultima s'introduce una piccola quantità di ossigeno per stabilire se siamo nella cavità addominale. Se nonsi verifica alcuna elevazione dell~ pres .. sione nel manometro dell'apparecchio e se ve:liamo salire contemporaneamente il pistone liquido del· 1
1
XXVI,
[ANNO
FA~C.
21]
..
SEZIONE PRATICA
•
•
•
•
l' appareechio, possiamo essere sicuri di essere pe~ geno spontaneamente perchèlJ>er l'estrazione è nen~trati, altrimenti è necessario spingere ancora di ce~ario un grosso trequarti se si yuole evitare qualche ·millimetro l'ago lentamente. Un altro se- l'aspirazione che potrebbe essere dannosa. L'asgno che ci dimostra che siamo nella· cavità peri-. sorbimento di regola · si verifica dopo 24-48 ore · toneale è costituito dalle oscillazioni · respiratorie · dalla introduzione cd in condizioni patologiche trasmesse al manometro.· un sintoma che si verifica può ritardare unà o anche due settimane come • dop~ l'introduzione di pochi .centimetri cubi di abbiamo o~ervato in un caso ·di cirrosi epatica . • gas è costituito da quello che si pG>trebbe chia- N è si può ancora affe!Jllate se questd criterio mare urto palpatorio dei visceri addominali. Esso possa e.s sere utilizzato per lo studio di alcune conconsiste in una. sensazione di arrest0 brusco della dizioni morbose -dei visceri addominali . mano che ~i approfonda leggermente a contatto Dopo l'introduzione facendo'" sollevare il malato • dei visceri, specialmente del ceco. Un sintoma pre- a sedere sul letto esso av.verte un dolore alla spalla coce è anche ' la scomparsa dell'ottusità epatica. destra o al collo lungo il 'd ecorso del frenico vaNon ci è mai occorso alcun inconveniente, du- riabile a seconda degli individui o ·delle quantità rante l'introduzione: in 1m caso in cui si verificò d~l gas introdotto. Esso è dovuto rprobabilmente l'arresto della penetraz~one del gas mentre con- allo stiram~nto brusco del l~gf:lmento coronario per temporaneamente saliva la pression~, l'osserva- il peso del fegato, giacchè, per la tendenza del gas zione radioscopica ci dimbstrò che esistevano a portarsi il+ alto, esso viene a situarsi .tra la volta . . estese aderenze per peritonitè cronica fibrosa ; in diaframm8:tica e gli organi ipocondriaci. enifatti ' un altro caso notammo che l'ago si era occluso. l'àbbiamo visto mancare nei casi di fperiepatite Q11indi per la sicurezza dell'esame è opportuno adesiva. poter controllare in qualunque momento l'introAlterazioni del polso e del respiro o della temperatura anche nei rgiorni c;onsecutivi all'esame duzione dell'ago avanti allo ~chermo. Per apparecchio d'insufflazione, essendo indi- non le abbiamo mai osservate. 'Abbiamo potuto insufflar~ infermi ~con iposisto.. spensabile la nozione della pressione e della\ quanmeteorismo o con aderenze intestitità di gas introdotto, basterebbe una semplice lia, con forte • bottiglia di capacità nota ripiena di liquido co- . nati. senza conseguenze dannose. La precauzione è municante con un recipiente fiss·o ad un'altezza necessaria solo in sta:ti infiammatori ~cuti degli determinata in cui venisse spinto il liquido sotto organi adtlominali. Se non esistono aderel).Ze diffuse '. l'introduzione )a pressione· dell'ossigeno e che a sua volta agisse da spinta quando venisse interrotta la comuni- di 500 eme. dj ossigeno e più non modifica notecazione della bottiglia colla sorgente di gas e fosse volmente la pressione en9.o-addominale. Le osservazioni che abbiamo praticafe sul modo stabilita la comunicazione coll'ago. Noi come apparecchio d'insuffiazione ci siamo di comportarsi della pressione sono del più grande • setviti di una modificazione dell'apparecchio di interesse: qui basti [accennare solo a que!Jo che si potrebbe denominare la funzione peristolica della · Forlanini, che -permette d'introdurre la quantità voluta di ossigeno alla pressione e velocità che si parete a:ddominale che ha analogia colla fun·z ione desidera. n principio dell'appareccpio è basato peristolica dello stomaco: essa consiste nel fatto sulla funzione alternata dei due bracci dell'appa- che introducendo · bruscamente una certa quantità recchio di Forlanini mediante un sistema di ru- di gas in un primo momento aumenta la pressione binetti a due -v ie e sostituendo il manometro ad addominale, che poi lentamente tende a ritornare acqua con due manometri uno a mercurio peren- normale : <!osi introdu~endo lentamente i}. gas abbiamo solo modificazioni indifferenti anche dopo nemente incluso ed uno sottile ad acqua eh~ · s'in tercala solo per le osservazioni délicate nella pres · due litri. Ciò si comprende facilmente per l'addosione addominale. L'ossigeno prima di penetrare me sottoposto a icontinue variazioni del contenuto nèll'addome è filtrato attraverso uÌl filtro di ovatta, a secon:da dello stato di rlpienezza della vescica ~ · dello stomàco. Quindi criterio indispensabile di sterile. La quantità di ossigeno che abbiamo introdotta . tecnica è d'introà.urré il gas in modo che la presvaria dai cinquecento centi~etri cubi ai tre litri; sione non superi mai la pressione iniziale dovuta ed è regolata ·anzitutto dallo stato del paziente, alla resistenza del filtro e dell'ago, che è oppordalle condizioni della pressione addominale o dai tuno determinare ·sempre prima della op·e razione. Resta ora a dire due parole sulla tecnica di os.. visceri che più particolarmente si vogliono mettere servazione. Siccom'€ il gas tende a raccogliersi in rilievo. • Il gas può estrarsi immediatamente dopo l'esame, sempre nella porzione più alta è· necessario ossercome abbiamo fatto nel caso di un vasto tumore vare il paziente in diverse posizioni per mettere dell'addome per la forte dispnea accusata dal pa .. in evidenza i van visceri. E necessario sempre ziente. Però preferiamo l asciare assorbire .l'ossi'- pratic·are la radioscopia e quando si vogliano ' •
..
•
• I
•
•
IL POLICLINICO ,
•
'
(Le consi:lerazioni diagnostiche e le figure fanno
parte di una prossima pubblicazione. -
Ai nostri associati offriamo a prezzo di favore: Prof. F. MARIANI, rlella. R. Università di Roma •
La CQK~ DEL CQO·KE Vol11me di circa 300 pagine con figure, ediz. 1918 .
.consigli pratici ai/ medici e agli ammalati secondo i nuovi studi e le moderne ricerche In commercio prezzo· L. 8 più le spese di spedizione. Agli abbonati ai periodici Il Policlinico o Le malattie del cito1e si spedisce per sole L. 6 franco di porto e raccomandato. . . Inviare cartolina-vaglia al prof. ENRICO Sistina, 14 - ROMA.
(4) •
XXVI, FASC.
21]
•
dettagli, maggiori è opportuno eseguire una lastra, dopo avere stabilito radioscopicamente la posizione opportuna. • Le posizioni che a nostra esperienza sono più importanti sono quattro e potrebbero per una terminologia semplice definirsi come posizione prima o verticale; seconda, orizzontale a raggi paralleli della superfici~ del corpo; terza, orizzontale a raggi perpendicolari; quarta o genupettorale. Di ognuna esistono n11merose sucldivisiòni che enumererò schematicamente: . I l!osi,zione : \ Terticale . . Anteriore o posteriore od obliqua. Si presta per lo studio dellè cupole diaframtnatiche della faccia clorsale clel fegato e della milza, del ventricolo destro e della regione della vena cava inferiore. II Posizione.; Orizzontale con clecorso dei raggi otizzontali .alla faccia anteriore clell' acldome. Si osserva il paziente su d i un tavolo avanti alla camera toracica. Supina, laterali, oblique. r.) Supina. Superficie anteriore del fegato, legamenti. \ tomaco. se jnsuffiato, colon, grande omento. i.) Posizione laterale sinistra faccia· rivolta \ allo schermo = superficie esterna clel fegato, poco il rene destro. 3.) Se il clorsò è allo schermo méglio il rene . destro. · 4.) Posizione obliqua antero-destra =rapporti tra fegato e milza. 5.) Posizione laterale clestr:=J. = rapporto tra milza e rene sinistro. I I I Posizione : Orizzontale a raggi perpendicolari al corpo bocconi. 1.) Vedute d'insieme. F egato, milza reni e .colon (specialmente se insuffiato) . . Il pancreas l' abbiamo veduto indistinto solo in qualche rarliografìa : ci ripromettiamo di osservarlo meglio mediante un sistem a cl'insufilazione del duodeno che stiamo studiando. 2.) Dorso ventrale supina (specialmente se uh po' obliqua) = Regione della cistifellea ,(1 ). .
•
(ANNO
•
MORE~~I
- .Via
OSSERVAZIONI CLINICHE. •
Le conseguenze lontane del traumi della
.
testa
suU'abilltà al lavoro
pei- il dott. E. FossATAko, ~ol0n11ello medico R. K. l~ibero doce11te cli tra ttmatologia. ('oloro• cl1e riportnro119 ttn trau·n1a alla testae: 11~ segu1~ cli ,;11fortt1111u s ul laroro o st1l ca mpo e~ battaglia, p er cacl11ta di pietre o di a1tri corpi contunclenti sulla testa, guariti della lesione anatomica e 1iquiclato l 'incle1111izzo, ritornano al la:roro, ç~11foncle11dosi COll _la gra11 ma~sa di operai, o, ri111asti in,·alicli, si occupano come possono. Solo quelli capitano, di nuo,·o, sotto 1'osse~·a~ioue ~el chir11rgo o del ne11ropatologo i 11 cui ~t nlamfest.arono. dei postu111i pi1ì o meno gravi. Or~ene s11ll 'osserva1.io11e clini.ca ed anaitomo-pa tologLCa di questi cas: è stata fondata la descrizione degli accidenti, così detti, terziarii dei traumi alla testa; accidenti cl1e, q11a11do s• mani·festano, <liminuiscotfo di 111olto od abo]iscono del t11tto l'abilità al la\roro degli infortunati. Essi, però, no11 sono la conseguenza necessari_a c1t: qualunqt1e trauma ailla testa. Lesioni gra' 'J, accompagnate cla .acdòenti primari e secondarj imponenti, posso110 guarire lasciando disturbi che dimi111u1isconò di poco l'abi1ità al lavoro; ed, al contrario, les1011i che pan·ero di poco conto possono esc;ere seguite da considerevoli dis turbi funzionali. La ragione di questa apparente contraddizione sta, oltr.e che n~l mo<lo come gli infortunati f11rono curati, nelle coudizioni del loro sistema nervoso, più o .meno ]ibero da fare ereditarie e da a lterazioni acqtt;site. Quanto sia frequente la restitztlio ad integrun1, dopo un trauma alla testa, e quanto gÌi accidenti terzia.rii; qt1ali di qt1esti ~: manifestino più frequentemente, si pttò solo sapere seguendo gli iJnfortunati, per anni, dopo il ferimento . E, d'altra parte, per conoscere se e come si possa guarire della leseone prodotta dal trauma, od in che modo questa possa dar luogo agli acci- , <lenti! terziarii, bisogna sapere in che cosa essa consista. ' A dilucidare questo secondo p11nto, oltre lia clinica, serve l'esperimento. Quanto a.l primo punto, le legg·i sugli :inforitunii, specialmente quelle che danno l'indennizzo sotto forma di rendilta modi:fi.cabil.e (l·e leggi in ' vigore Ìlll Germania prima della guerra, e l a nostra nuov.a l·egge sulle pension1 militari) obbligando gli infortunati iail le visite di revisione, danno --modo .di seguire l'evoluzione dell~ lesioni prodotte dal trauma. •
•
fANNO
XXVI,
FASC. 21]
SJtZIONJt PRATICA
645
PRODOTTE DAL TRAuMA. - I tra11mi alla di questi focolai, è lacerata ed estesamente intesta, riportati per i11fort11nii sul la·voro, sono :filtra·t a cli sangue. . prodotti da. corpi oontundenti o d~ cadute. In quanto alla sede dei focola.ii di contus ione Sul campo cil. battaglia, nella passata guerra, si può dire cl1e, in, generale, si ha un focolaio lesioni impressionanti furono prodotte, nei no- · di rontusione clirettO, yale a dire che esso si stri soldati, da. colpi di pietra. I fra1nmenti di trova nel punto di applòcazi10ne c1el traumatiroccia, sollevati dallo scoppio dei 305 del peso, smo; 1na, assai cli sovente, si .ha anche un foalle volte, di par.ecchci.. chilogrammi, causarono colaio di contusione indiretto, che si itrova esatavvallamenti delle ossa craniche tali d,a fare me- tamente a l punto opposto, sull'asse di perct\S. raviglia che i colpiti fossero ancora in ·vdta. SliOne. . . ... Il 'trauma può o scontinuaire solo i tessuti 1T1ol. Le ~1teraz;ion:i cont;isi,:e si trovano ·specialli o questi1e le ossa craniche, o solamente le QSSa. mente nella sostanza grigia, ma, alle volte, anEffetti s.u l cer-v.ello. - ln tutti i casi il cervello che nella sostaJ1 za bianca. V i sono zone del cer s ubisce alterazio11i più o meno notevoji per due vello che, per la loro posizione, oono più esposte r ragioni : 1° perchè la scatola cranica, stante la alla contusione : esse sono la regione temporosu a e las ticità, si deprime nel punto •:n c11i è parie.tale e le parti della superficie iinferiore del t c:olpita dal corpo co11tundente e si soll eva al cervello, che stanno a contatto coh le sporg.e npunto opposto (cono diii depressione e cono di sol- ze d ella bas e del cranio. levamento) venendo così a contatto con il e:erl\1olto frequenti sono i focolai di contusione nei vello e contu11dendolo più o meno ~rave111ente; ventricoli., spe0:.a1.n 1ente nel quartp ventricolo, ·2° perchè contemporaneameute, ed anche . Cftia11cto prodotti, sembra, dalla violenza con cui vi arla parte rlepressa d·ella scatol a cranica. 110111 ,·ie11e · riva il liquido oefalo-racl1idiano, scacciato dalla direttamente a co11tatto con il cervello, 11 liqui- su.per:fì<f.e del c~r·vello. Nel quarto ventricolo i do cefalo-rachicù'.a110, scacciato, per la ,.;cossa, focolai di contusione sono .evidenti speçialmente ' . dalla superfici•e, ar11va violentement~ n\..~ '\.'€'n- ~ v~so l 'ang-010 inferior.e , a li vello del nucleo dei tricoli cerebrali ·e 11el quarto ventricolo, pro· pneumogastrici. Alle volte si trovano dei fucoducendo rottura di vasi e conseg11enti ecchimosi l:a.i cli co11t11sione anche nella spessezza ·dt>l bulpiù o meno estese. bo. Le parti vicine, acquedotto di SILVIO, forarne La contusiorie del cer·vello, secondo la gravezza di MAGENDIE, sono sede anche di .c-0ntt1sione. A.n del ·t rauma, può .essere di diverso grarlo. Si d~ . che il canale. centrale del midollo spinale può stingue una contusione enzorragica ed 11na con- essere la 'sede.-di focolai di contusione e la<'eratusione distrutti-va. zioni più o ~no estese. Nel primo caso, alla supre:fìcie delle circonv!>Fratt1tra delle ossa cra1iiche. - Le desc·rìtte luzioni, sotto 1'aracnoide,,_ si ossefv.a t1na ·v era Lesioni del cervello sono prodotte dalla Yiolenza esterna attraverso le ossa craniche, che 11e supicchiettatura cli tanti piccoii punti rossii, fatti da capillari dilatati, non r~ti, e da piccoli1stra- biscono, a loro volta, gli effetti. ,,as i $angwigni. In un g·ra.do piil avru1zato della. In generale, quando nel cervello -si tro,>an.o contusione si ha 1a rottura · dei capillari con fatti come quelli sòpra descritti, la scatola crastravaso ·ai sangue nella . sostanza 11ervosa, sot- niaa è fratturata. Teoricamente, però, si ammetto forma di piccoli focolai emorragici d·ella ,gr~n te 1che si possa avere co.n tusibne del ·cervello, dez~ dli una testa di spillo. L'insieme · di questi senza frattura, quando l'indice di elasticità della piccoli focolai costituisce delle placche, più o scatola ·cranica non sia superato nel.1a. formaziomeno estese. In esse la pia, · per la rottura dei ne dei coni di depressione e <li sollevamento. _i\npropri vasi, è la. t.-Sede di soffu sioni1 sanguf~gne . che in questo caso la contusione si avrebbe, co• -~otto la pia si trova del s_ a11gue, stravasato, nei me ab biamo detto innanzi, sia perchè nel mosolchi che separano le circonvol\izioni. _l\.lle volvimento di va e vieni che subisce, per la scossa, te diverse delle descritte placch.e emorragiche la mass.a cerebrale verrebbe a contatth ~on la sono separate da circonvoluzioni sane . parete o§sea che le va incontro nella depressione o raggiunge nel sollev·a1nento, sia perchè il liNel secondo ca.so (contusione distruttiva) si quido cefalo-rachidiano, soacci'a to dalla superha un vero spappolamento · della sostanza nervosa, che può prendere un lobo ed anche un fici.e, atri\Terebl)e, con violenza, nei ventricoli. Esperimenti sul cada-vere. - L'esperi·m ento emisfero intero. l..a sostanza. nervosa spappolata forma, con il sangue, una poltiglia di color sul cadavere conferma le deduzioni teoriche, per rosso bruno. Si han.no, così, dei focolai più o quanto rig~rda la possibilità tehe la scatola cranica rimanga intatta dopo traumi considerevoli. ine no profondli, . a pareti irr.e,.golari, intorno ai Per :avere un'idea della forza necessària per quali la . sostanza nervosa è rammollita e giiallastra. Come ben si compr~nde, la pia, a livello scontinuare le ossa craniche, io mettevo nn cadaLESIONI
~
1
I
•
'
(5) •
•
'
(ANNO XXVI~
IL POLICLINICO
FASC.
21]
• ,·ere nell•a posizione s upiua, su di u11 pav,:111ento cli pietra, con la testa poggi ante, pei· la tempia, ' sul pa'vim~nto stesso. Vi<'ino al cadavere mettevX> un eong.egrlo, per cui era possr:bile far 'ca' dere sulla testa un p.eso dì tre chilogrammi, da altezza differente~ 11 peso era un grosso mattone, ' avvolto 1-n un pezzo di t eta : il mattone bartte·v a sulla tempia con la sua larga superficie, uguale, senza sporg·enze. Un peso simile, cadendo st1lla .t esta del cadavere dall'altezza di 11n metro e trenta non produceva la frattura. È cw:aro che. se, invece di un cada'\·ere , ·si fosse tratta·t o cli un vi'Vo, si sarebbero avuti i· feno1ne_n i. di .una grave co1n1noz~one cerebra.l e (I). Fratture sottoperiostee e sotto1neiiingee. l'er provare la 11esistenza della scatola cranica aA l'urto contro il suolo, nelle cadute, io la11ciavo ttn teschio, da diverse altezze, ~ul pavime11to di pietra. Esse11do il pavimento liscio, si ebbero, quasii sen1pre, fratture irradiate, senza i11fossa11i;ento : ·11ia, quello che più. monta, alcu11e volte si ebbero fratture sottoperiostce e sotto11ieni1i.~·ee. Asportando il cuoio capellùto, clopo 1'esperimento, le ossa sembravano intatte. Quando, ,però, si ·scollava il periosteo, si vedeva l'incri1ia·t ura delle ossa, una sottile linea di frattura, irradiantesi più. o n1eno. Un. terzo modo di produrre la frattura delne ossa cran~che so110 le percosse sulla testa. Battendo con violenza sul teschio per mezzo di u11
-
corpo pesante, a s uperficie ristretta, tanto più se i1l corpo è aguzzo, si produce faciùme11te la frattura diretta, . con infossame11to . Se, invece, le persone :;i danno 11on direttamente s 11llia testa, ma su di ttn pezzo di tavola interposta fra essa ed il corpo contundente, la forza non agirà .concentrata in un punoo, ma si estenderà su •tutta la parete del cranio, con la quale 1'asse è a contatto. Entrerà, così, in giuoco l'elasticità della scatola. cranica, in toto, e .non· solamente di un segti1ento di essa, e la frattura avverrà nel punto di magg1or~ piegamento di un meridiano o di un parallelo ovvero nel punto di maggiore allontanamento di un meridiano o di un parallelo dall'altro (frattt1ra indiretta, da. piegamento o da scoppio). Le fratture indir€tte, proclotte in questo modo, si trovano setnpre alla base, in una fossa 'o nel1'al·tra, trasversali od :a.utero-posteriori, ·secondo il punto del cranio su cn1 ha agito la forza. Orbe111e, qua.n<l(o, i.n qttlesto esperimento, si adopera la forza manuale di un uomo ordi11ario, alcune volte, aperta la scatola cranica, pare che 1e ossa s iano intatte. Se, però, asportato 11 cer.l vello si sco11a la dura madre della base, si vede ' di frattura in una delle fosse. la linea Sono queste frat:Jtt1re sottomeni.n gee della base, . . . .' . ' . fratture cbtuse, 1n ~u1, ·ctoe, non v1 e comu111cazione della ca,,ità cranica con aperture naturali, dietrobocca, naso, orecchie . Ora è questa
le
I
'
I
(r) Coutusione del .cervello e commozione,· ,·ale a dire il fatto anatomico prodotto sul cer,·ello dal trauma e l "insieme dei sintomi che si ma11ifestamo in chi è· stato colpito alla testa o con la testa ha 1>attuto, sembrano essere in istretta d1oendenza, sebbene, nei libri, la comm-0zione· e la èontusione si tratt;ino !:n due capitoli differenti. Da ciò sembrerebbe che, in pratica, 11oi clovessimo 1 frovar:e l'uno o l'altro quadro. mor~oso. In realtà, però, solo rarame11te no1 tro'71amo la fenomenologia della commozione pura e sem~ plice (perQ.tta della coscienza, rila~ciament6 d1 tutti i miiscoli de1 corpo, polso p1ccol9, l ento, respirazìone fievole). In generale, in chi ha subìto t1n gr;:rvc trau1na all.a t esta, insi~n1e co11 la Eerdita della coscienza noi trovian10 agita~ione, movime11ti continui della testa ·e deglil arti (anc:he che no11 vi siano dei determinat1 fe11omeni a foéolaio), !Sintomi che fanno pensare a .fatti irritativi della corteccia · cerebrale, da stimolo 1o.cale. · Ovvero, .in pra·t ica, noi troviamo . che i fenomeni della commozione passa.110 in qttelli de1la compressione de:1 cervello (pe1:.diita d~lla. co... · scienza; rilasciamento dei muscoli, res~.razto11 e stertorosa, polso lento, ecc.). . ' Certo. in .pratica, noi _osservia1no a11che c1e~ · taiment e c-011 oasi in' cui chi ha: battuto aicc1den la t~sta contr-0 :il muro, p. e. ha abbaglian1ento della vista o perdita del1a coscien~a, che d~1r.a od 1 . . t• . . dn . I h i • qua e e istante a cun1 m1.n u 1' «~ po1 s1 1 egua, senza lasciare traccia. Ora, sia ciò un semplice .fenotne·n o .furua'. onale; dipendente dallo sct1<?timenm della rilassa cerel)r.ale, o sia dov11t o a d1- : (6)
'
.I:\
(
•
sturbi di irrorazione degli ·e lementi nerv~i, pe~ le variazioni che avveugo110 nel lun1e vasai1.e, ~i on'.gine riflessa, oert.o .è . eh~ ·t~na fenom~11olog1a simile a qttella c~e uo1 1nd1c~1amo. con 11 noni~ di commozione oerebrale legg1era s1 osser:-'a .ne1 colpiti dalla oorrente elebtrica di non a]t1ss1mo potetlzia le. 111 costoro, oltre ] ~ sco~t~~ura l?ro.ronda locale, si hanno, come s1ntom1 1mmed1at1, perdita della coscienza,. ra~lenta~ento d.el _polso, respirazione' fievole, ec.c., s1ntom1 che spar1scon<;> dopo un t-empo piu 0 meru:> bre~e, come qll:el11 della commozione cerebral~ leg·g1era , senza lasciare alcuna traccia. • In questi casi. dei c?l~iti dall1a c~rrente. el~ttrica i fenomeni descritti son dovt1t1, assai p10babiÌmente a distttrbi di i.-rorazione · del cer,·ello. I>er ~tialog:ia dobbiamo pensare che nell~ conimoziotle oerebrale legg1i1era avve11~a l? ~tess~ ;· · · è , de1 1urne vasale , di or1g·1 ne r1 variazione, c10
fie~s~ndo;
però, la ooui~ozione .dura più di a1· cuni miin uti d fenomeru che rttl12.ngon<;> dopo che l'ammal.~to è toi;nato in sè (dolore . di tes•ta, irrequietudi~e, fisonomia ~bbag·liata, polso depres.sibilie) dimostrano chtar,aJtU.ente ~he .nella d t 1 cortecGii1a cerebrale vi è t1na cat1sa lt 1 s111no ? a l·ocale che nou pt1ò essete fat~a e1a a ro c 1.e ai focolai d1 contt1sioue prodott1 dal tralti:na. . Co11clude11do. in aualunqu<.-' C()11.lffi07:\0lle che duri a1 di là ·dt pocl1i luinuti, 11oi <l.obb1amo ammettere un certo .Q·r.ado di contus1one del oer..~ vello. , •
[ANNO ~XVI, FASC. 21]
SEZIO~
PRATICA
comunticazione che· costituisce la causa della gra- · tarsi in avap.ti ed a·b bassarsi ne] fondo della vità delle fratture ordinarie della base, per la fossa cranica media, dove perfora lia dura mameningo-encefalite .chie non tàrda a s·vilupparsi, dre e sp arisce sotto di essa. In questo tratto, fi1;10 e che, il;ldipenùentemente da complicazioni. en- a che, cioè, p-e1iora 1a dura madre, il 60 paio stJ. cefaliche, per sè ste~se mortali, potriebbe causare sotto l'aracn:oide, e P!ecisamente in quel comla morte del ferito. par•t imento degili spazii sotto-aracnoidei dell 'enQueste fratture sottome11ingee e sottop.er\QStee, cefalo, che porta il nome cli ci.sterna del . ponte dimostrate da me sperimentalmente sul cada- e del midollo allungato. vere, si riscontrano frequentemente ne11a pratica. « Per vedeti1o nel suo rtratto sottodurale, vale Si ha ragione di sospettare una frattura si- a ·dire dal p;u.nto in cui perfora la dura madre miae tutte le volte ch1~, dopo un traum•a consi- della fossà cranica media fino all'incisura orbilderevole della testa, man-eano i segni clinici del.la tale superiore, p·e r cui entra nell'orbita , bisogna ' frattura, mentre vi sono imponenti sintomi di aprire il cranio lateralmente, facendon.e la resecommozion~ e contusion~ del oervello. zione lungo una lin·ea che corrispond1e a quella di Lesioni dei ner'Vi cranici. -- Alle ' 1olte l'unico a.ttaicco del muscolo temporale. Abbassando, alsilntoma di una f,r attura. sottomeningea è la pa~ lora, la valva che risulta da questa resezione, che ralisi d~ uno dei nervii cranici. In pratka, come comprende anche la volta della fossa pterigoconseguenza di un trat1ma alla testa, io ho vi- masc-el1are, si può sollevare 1 il oervello con tutto sto solo la paralisi del facciale e dell'abducente. il suo involucro. Si vedrà, allora, il tronco delDel facciale ho vis~o sempre la paralisi tafdava; l 'arteriai meningeGl mediia nel ·punto in cui, pedell'abd~ente l'ho vista primitiva e tardiva. netrata nel forame sfeno-spinoso, passa sulla La paralisi secondaria del facciale, in seguito dura meninge. Sollevando maggiormente- il cera frattura· della rocca, fu bene studiata da De- vello con il suo involucro, si vede la terza braµmoulin, Stephanoff ed a ltri. Per wiegarsela bi- ca del quinto paio, che penetra nel forà.m.e ovale. sogna considerare che, alle volte, sd tratta di Ora, se si lacera 1a dura madre, che riveste la una semplice incrinatura della rocc.a in uno dei fosSa. cranica media, lungo i~ detto cordone nersuoi punti più deboli (pareti del canale di Fal-. voso, si arriva sul ganglio di ' Gasser, che sta loppio). Si capisce come, allqra , manchi ogni sin- sulla faccia superiore della piramide, e si vetoma immedliato. Se non che, rlopo 11n certo dranno anche gli al•t ri due rami che escono dal tempo, ti prodotti del processo di riparazione della suo contorno anteriore, cioè la se~nda branca, fenditure. ossea circondano e schiacciano il nervo, che penetra nel forarne roto11do, e, più internail quale perde la sua funzione . Si ha, così, la mente, la prima ch·e penetra nella fenditu~a sfenopara1isi tardi va del facciale. · sfienoidale. Ora, sollevando questa prima branca, Della paralisi tardiva d·e ll ,abduoente, per frait- si vede l'abducente, il quale, in questo punto, tura della base del cranio, riferirò 11n caso: 0 sta dir,ettamente a co?-tatto con l'apice della me non ne è noto alcun altro nella letteratura. rocca, che circonda :ad angolo retto, forma1ndo Non dubito, però, cl1e altri l'abbiano osser,rata attorno ad essa un'ansa aperta in fuori» . e descrittà, prima di me. Stando così l1e cose, quando una fend~ tura, più · ~ notissima, invece, la paralisi dell'abducente, esatto è dire una linea di frattura, passi per che segue immedi·a tamente ad un traumatismo l'apice della rocca, rimanendo ·intatta la dnra madella testa. Essa è considerata come il sintoma dre, la quale, come abbiamo visto, ha un elastÌ1cit à maggi1ore di quella dell'osso, l'a bdUJOente paJt:ògnomonico ~llia frattura delt'ap;k e della si troverà proprio nel focolaio d1ella, frattura (verrocca . . Rapporti anatoniici dell'abducente. - Io ho sa.mento di. sangue, prima, e. poi tutti gli altri voluto persuadermi, con i miei occhi, dei rapporti processi che costituiscono la formazione del callo) clell'abducente con Ua rocca del temporale, so.trto e oesserà di funzionare per compressione delle la dura madre nella fossa crani0a media, ed e- sue fibre. Siccome la compressione a'1viene lenspongo quant~ ho ,;isto, perchè ·mi sembra i~ tamente per il e cause anzidette, così la p aralisi modo più praticio per cqnvincersi del come 1s1 non sarà ·immec1'.ata· ma si stabilirà lentamente. possa avere 1'a paraJis~ di( q_uesto nervo, per' una Solo quando la scontinuiità dell'osso fosse tale semplice fenditura della rocoa, senz~ che l a dura da . distendere o spezzare .iU nervo, si avrebbe · · madre sia scontinuata. " , la paralitSi. 'immediata. . «Se 1n ~n cadavere, asportata la calotta eraQuellp che abbiamo detto per l'abduice11te vale nica ed aperta la dura· madre, noi solleviamo un ar1chie per la pri1na, seconda e terza branca del ~misfero ·del oervello, vediaµio l'abducente, che quinto e per il ganglio di Gass~r, che si ttovano esce dietro il margine pos~rfore del ponte-, por- sotto la dttra c!11e tapl?ez7,,a la fossa cranica media, • '
'
• , •
\
(7)
•
•
•
1L l>OLICLIN!CO
[A:\~O
XXVI, Ff\.SC. 21]
.. e . che, al p ari dell'abduce11te, potrebbero troYarsi :tl di sopra di una linea di frattt1ra che passasse attravle rso la rocca. '
EVOLUZIONE DELLE LESIONl PRI~ll'fIVE PROBOTl'E
DAL TRAUMA. -
•
Le lesioni prodotte '<ial trauma
aJJe volte g·uariscono senza lasciare traace, altre volte, invece, si trasformaino dando luogo ad alterazioni permanenti anaitomiche ch e sono la causa dei cosi detti accidenti terziarii. - Di' tali alterazioni permanenti se ne trova no s t1l ct1q:o ·capelluto, sulle ossa, sulle meningi e ~ul cervello. Sul cuoio capellitto si possono trovare cicar trici dolorosissime, aàerenti o no, -i1 cu i contatto dà luogo ad accessi nervosi. Ma più spesso si vedono~ s ul cuoio cap elluto, cicaitrici pulsanti, quando, per ma1u.:a n za rlella parete ossea, i comuni t egu·menti 11anno p res a aderenza con le meningi o con il '~ervello. Sullai parete ossea~ oltre l'infossamento, cl1e puQ essere più o meno esteso, si trovano, alle volte, :fistole suppuranti, dovute ad un processo di osteite in atto. Per lo stesso processo· di osteite, l'osso può essere più vaséolaitzzato del normale, od essere ispessito, eburneizz.ato. Possono, inoltre, essersi formate delle iperost asi, limitate al tavolato interno e dipendenti da una frattura parziale di detto tavolato. Tra l'osso e la dura 111adre si sono trovati dei reliquati di focolai emorragici, divenuti cis tici, che possono provocare un'irritazione permanente della dura m adr.e, e J.ar luogo a sintomi analoghi a quelli deti. tumori intracranici, per il loro svi• luppo progressivvo. Le meningi possono essere isp essite , più vascolarizzate del normale ed aderenti . :\lle v0lte, · s ulla Joro_ superficie si vedono delle strie raggiate di tessuto :fibroso neoform.ato, reliqt1ato di un processo in:fiaanmaitorio cronico. Altre , .olte su tratta di una vera pachimeningite emorragì~1 , tanto è lo sviluppo della rete vasale. -- Nelle meningi di a1cuni, d·ivenuti pazzi a seguito dii un traUl!latismo del cra1uo, si sono tro·vate delle vere concrezioni oalcaree. - Alle volte, dnra e pia madte sono aderen•t i; altre volte, le a lterazioni della Hia sono indipendenti da quella della dura; possono, anzi, essere p iù c·o nsidere,.roli. Ciò deve avvenire nelle contusioni del i::er ·vcllo s enza frattura delle- ossa craniche. Alle Yo1te, fra dura e pia si trova una cisti a contenuto eµiorragico, sieroso od anche purulento_ Sul cervello 1e lesioni sii trovano, alle volte, nel punto della contusione dir·etta , altre volte in quello della contusione indiretta. Possono essere o dei focolai di rammollimento più o meno estesi, ch·e spiccano, per il loro colorito sul tessuto oerebrale. normale (focol ai dovuti ad obli-
(8)
terazioni vasali in seg·uito alla contusione); o delle cisti, a contenuto siero-ematico, residuo di un 'emorragia o di un rammollimento localizzato. Si hanno, :inoltre, vere cicatrici della corteccia c~rebrale , fatte da strisce o placche di tessuto :fibroso, all e volte depresse, alle volte esuberanti come un tumore, alle volte contenenti una cavità cistica, ad evolt1zione sempre lenta e progressiva, il .che spiega la comparsa tarcliva dei fenomeni morbosi . Le alterazioni descr :tte si son o trovate all'autopsia od all'operazione di alcu11i· ammalati che presentavano acciùenti tard1\ i, dopo un traumatismo alla testa. Bisogna d ir e, però, che, iii altr~, non si è trovato nel cervello niente lli 11ote·vole, ~croscopi camente: 1nicroscopicamente, inv~ce , si trovò una sclerosi interstiziale , più o meno estesa. Bisogna anche 11otare che alla base del cervello si trovano, alle volte, i nenri con lesioni cicatriziali. Le di verse lesioni anatomiche descritte · sono quasi sempre accompagnate da ipersecrezjoue di liq nido cefa lo-rachicliano. · Queste sono le lesio11i a natomo-patologiche, eh e, a seguito di un trauma al] a testa si sono trovate sul .cuoio capelluto, sulle ossa, sulle meningi, sul cervello degli infortunati. Vedia.m o adesso a quali fenomen~ morbosi dànno luogo, a quali conseguenze , del pt1nto cli vista della limitazione dell'abilità al la,roro. CASISTICA.
Nei seguenti 3 casi, curati da me nel Riparto Chirurgico del! 'Ospeda le di Marina di \ 7.enezia, nel 1910, si trattò di fratture sotto-meningee e sotto-periostee, in due della base ed in uno della volta. 1° CASO. - Il timonie1ie G. Michele, il gcorno 9 maggio 1910, essendo caduto dall'altezza di dt1e metri e mezzo, ri~ortò contusione senza apparente fr8.!ttura, del.fa r egione parietale destra. Si ebbero fenomeni di com'mozio11e e contusione del cervello , amnesia, afasia , contrazione spasmodtica delae palpebre ~ll'occh.io d·e stro. Seguì strabi91Ilo interno. . Tutti qùesti fenomeni scomparvero. Il G. uscì da ll'Ospedale ai primi di settembre, perfettamente abile al l avoro . Non mi è riuscito avere ulterior.i notizie del G. 2° CASO. Ferita co·n tusa della testa, sul ·vertice per oaduta su di essa di una tavola. Con1parsa, al 14° giorno, di una paralisi secondariCf del facciale di sinistra. Il ferito, mar-inaio, fu riformato, con pensione, ma era p.erfettamente abile a fare il st10 mestiere di pescatore. Anche di q:uesto ferito non mi è riuscito di avere ulteriori notizie. 3° CASO. - Un operaio dell'Arsenale, il giorno 11 settembre 19ro, cadde dall'altezza di 4 metri, battendo a terra su1 lato sinis·tro del corpo. Si ebbe ecchimosi: immediata delle palpebre, stravaso-san guig;no sotto la cong·i11nti,ra bulbare,
•
-·~
•
•
•
•
• •
'
IANNÒ XXVI, EASC. 2 1]
SEZIONE PRATICA
. 9° CASO. _:___ Frattura co)nplicata, f,on inte1"L'C1t-
an~he
immedi·ato. Dolori alla percus.sione i1ei dintorni della fossa temp·orale, con suono di pentola fessa. . · Guarigio11e ·ed uscita dal.l 0spedale in dicembre. 01<1.a1, dopo 9 a nni, il C., de11'·e tà di 72 anni, è·. in buona salute e gira tut>to il giorno per Venezia. 4° CASO. - Gra'Ve · irau11iatismo de.lla testa,
•
1
senza jrattitra appare·1ite . Paralisi degli abduce nti, Pa·resi degli arti ,injerio1i.
to, per11ia·nenza di it1i serio fistelo_so . .
Guanito! dia.11 'atto operatot1i:o, 'l ~~nfermo fu · messo in uscita dall'Ospedale con u11a r~11dita del "SO% . . . Il seno :fistoloso guarl dopo 5 a11ni, epoC'a tin cui l'infortunato accudiva. regol:ar1nente al st10 mestiere. · · · La re~dita fu abbassat~ al 2o %. . ro° CASO. - Frattura conip-lic1.ta delltr, r e~ ·ioHe
frontale, guarita con injossa:rnento.
I
Vi .era anche lesione della cornea all'occhio sinistro. Al! 'uscita clal-1 '0speda1e 1'infottunato e~be una rendita del 70 %, che dopo un anno fu abl)assata. al. 60 %, di cwi 30 •p.er la lesione corn«~ale e 30 per i postnmi della frattura. Dal punto di visita del sistema nervoso non si osservava niente di · importante. · L'infortunato . si lagnava solo di vertigini é mal di testa. · · x1° CASO. - Frattura co·mpli~ata della reg·io1ie frontale, riportata nel m arzo del 190<?. Si inter- · ' renne p,er togliere l~ scl11egge. All'uSleita dall'Ospedale rimaneva niella cicatrice un . seno :fistoloso. L'infortunato ebb~ una rendita ckl 40 %, che fu ribassata àl r5 % l1ella visita di revisione futtàg1i l1el 1912, e fu soppressa nel 1915, es- · ;. sendo egli guarito ·delle c·o·nsegu~nze del trauma riportato. Si era 'chiuso .il. seno :fistoloso e non · vi era a lcun disturbo nervoso. 12° CASO. ~ Frattiira complicata della regio1ie .franto-p arietale, riporf;ata. 8 . anni prì·m a . ~'~nfor tunato a'\1.èva, nella regione par1.etale s1n1stra, una oicatri~e infossata , a fqrfua di ·ferro di ca,,all-0, coperta di capelli ed ii1dolente alla pres . . sione. ·S ulla fronte, a clestra,' si t rovava ttn'altra . cicatrice, infossata etl i11dolente. della parola. . · L'esame del sisten1a nervoso era negati vo. Gli L'infortunato, nel maggio del 1908, fu colpito alla t esta · da una grossa pietra .e c.adde privo di fu dat a una r.endita del .r.s %, vit a natural du·sensi. Lo stat o di gr~'\re commozione ieer<:brl;lle rante . . . \ · 130 CAso. Fralt·ura . co~riplicata d e.lla testa, -pJersistetite a lcuni g11orni ·e 'S(Comvarve· lasciando con perdita c1ella memor1:a, ·vertigini, irritabilità disturbi della favella. . nellia wna di distribuzione ·(lel fiacciale . . All'infortunato fu data la rendita del '2 0 '}~ ' · 4 anni dopo, e cioè n el novembre del r914, 1'in- , La lesi'oi1e ftt riportata nell'agosto ·del r 9 11. fortunato era considierevolmen,t e migli0.rato dal . Guarita la f·erita, fu data all"irifoirtu11ato una renpitnto di vista de11o stato mentali€ e di1 ouello . dit a del 25 ~~ . . L anno dopo fu sottoposto a videll a nutrizion e general.e. I ,e s ue ina?i .er~no sita di re\dsione, cl.alla qu.o.le Ì'ÌSttltò che a\re·va callose, lo ch1e d;imost ra·va che era· dedito al la- molto sofferto n e11 inteilig·enza e che and<iva sog• getto a forti ,-ertigini, p et _ cui cade,·a dove si -voro. trovava. · La rendita fu ridotta al 15 %. . All'esame obbietti,·0 si tro,·ò u11 profondo i117tJ CASO. - Ferita a len1bo) /:unga 18 cr11.) della,regio1ie · frontale e parietale destra ; _f;/attura foss·amento delle ossa del cranio 11ella reg"io11e baente, i unga 8 cm .; dell 'osso frontale, sull 'oc- tetnporo-frontale si11istra. Vi eran.o co11trazio~i chio ·destro. Grossa ferita contusa c.lella: regione· tonico-cloni.che 1delle palpebre, spec1aim ente a sipa1'ieta1e . sinistra, con ematoma. iienomeui di nistra. Proposi un au111euto di r endita .ed u~ nuova ·compressìonè d,el cervello, con· polso ~ 38 al mi~ · ' visita dopo un anno. Il Consorzio Assi.curat onuto. re invece, [o f,ece rivi5itare dopo 4 mesi: Con• L'infortunato fu o perato. All'usai.t a dall'Osped.a le gli si dette una rendita de11 l OO %, · c}ie, ue- st~tai . u11 .m iglioratQ.ento considerevole. Le ver·gli ·a nni successivi,' :p er . .miglioramento soprav: tigini erano quasi d~l tutto scomparse. Le palpebre · non av~van<? più quel tic di c~ si è venuto, fu ridotta a 75 ofn, .60, 50, 25 ed, I I anm parlato inna nzi. L'11n fortunato lavorava J11 camdopo, al ·15 %. · · • go CASO. - Frattura com.plicata della 1.·ol.ta del p agna. Lro re11dita fu ridotta al 20 %. . cranio, co1i infossarriento e co1npressione del cer1 40 CASO. Fratt1tra complicata della t~sta, "Vello. L'infortunato fu operato. All'uscita dall'Ospe- con contusione dist·rutti'Va del cer'Vello. EniipLe-. -dalè gli: fu data una rendita d~l 50 .'"~~ : 15 mesi giq, ~çi?llistra. .ossificazione inco1n'pleta e pulsCl"zione della cicatrice. • dopo, essendo l'infortunato molto .m.1gl1orato dal Guarita la ' ferita, 1'0:mmalato uscì dall'Ospe.. punto di vista dell'abilità al la'\1oro, la rendita dale con una rendita del lOO %. fu abbassata a1 20 %.
L'infortunato, f1erito il 3 lugl!io 1909, ebbe la rendita del lOO per 100. 7 ianni dopo e, cioè-, in giugno del 1916, l'infermo can1m:na,·a ·con l 'aiuto del bastone e si .aiuta,·a con l'altra mano, a ppoggiand"Osi alla ringhiera,· per salir-e e . scendere 1e scale. L'occhio &1nistro si tro,1ava in forte strabis1110 conver, ge11te. • I.,ia rendita fu abbas·s at a al 60 %. . 5° CASO. - Grave trai1,m,atis1no della testa senza frattura apparente . . Epilessia. L 'inforiu11ro avvenne il 5 magg)ilo 1904 per caduta dall'altezza dì 4 m etri.. 31 mesi dopo 11 disgrazi~to accidente .e, cioè, -in gennajo 19r6, si parla nei· certificati lcedici, per la prima volta , di ace.essi! epilettici'. Il Consorzio Assicuratore dette una rendita del 50 %. Avendo, p erò, l'infortunato ricorso, 11 Tribunale ordinò 11na perizia., nella quale con-. <ehiusi che, da·l r904 al 19,12, era avvenu~ un peggioramento neile co11dizioni dell 'infortunaito -e che la sua abilità al lavoro era, nel tempo deill.a per.izia, a:ninore di quella che era st::.lfu quando fu stabilita la rendita del 50 ~lo . . 6° CASO. - C ontusiorie.. della. testa, senza appa• rente fratturo, Corri11iozio1'lje cerebral.e, disturbi
I
1
1
1
1
..
'
•
. .
•
•
(9)
'
'2 •
• • •
,
•
•
.. .
IL POLICLINICO'
.
[ANNO XX\'I, FASC. 21l, •
4 anni dopo si notava ancora, nell'~nfortunato, seguìto da frattura, con infossam~nto o se11za,,. considerevole atrofia .a11 •avan1braccio sinistro ed tenuti sotto osservazione per un periodo di tt..m.impossibilità d i reggersi in equilibri<>, ad occhi chiusi. La rendita fu abbassata a 66 e 2 /3 %. po che va .dai 14 ai 9 anni, sei ebbero accidenti terzi·a.rii, che limitarono l'abilità ial lavoro dal · ·2 ·anni c.lopo si constatò un cons.:derevole ·m iglioramento. L'infortunato camminava senza basto- 50 al lOO %. Di questi sei, tre erano affetti da ne, trascinando alquanto l'.arto sinistro. Faceva epilessia, unQ da atassia cerebellare, uno da. il mestiere di zoccolaio. Ciò nonosta11te 1a rendita fu mantent1ta, non strabismo convergente per .paralisi dell 'abdutessendovi ancora ossificazione completa della ci- tore, oltre c;he da un lieve grado di atassia, ed il 0.;ltrice. · sesto da ipotrofia dell'avambraccio ,e g;imba· si'- . 15° CAso. - Frattu,ra co1nplicata della regione nistra. temporo-pari~taLe. destra . Ossificazione i11conipleDei tre epilettici, uno morl per cause dipenta e pulsazio~ie della c,icastrice . I.f'infortun:o a, 1 ..-e11ne nel maggio del 1911. L-a denti dal trauthatisn10 alla testa, ripo~ato sul ferita si complicò ad ascesso del cervelk>. Inter- lavoro, per cui la Società assicuratrice fu obbli\1ento per d.are esito al pus . Dopo pareccl1i mesi gata a corrispondere llll ind.ennizo alla vedova. l 'am·malato guari, ritnanendo, però, · sulla temDegli altri ùndici, sette ebbero ut1a limitazione · pia un difetto ooseo. In marzo del 1912 si constatarono accessi epilettici. Gli fu dat.a la rendita •dell 'abi1ità aJ. 1a"·oro dal 20 al 15 %. Un mari- . del 50 %. naio e l'operaio dell'arsenale furono riformati, Nel l9I4 esistevano sempre gli acces8!i epilet- oon la· pensione di terza categoria ('-·ecchia legtici che venivano a periodi di qualche mese più. La cicatrice, nella regione temporo-parietale de- ge). Due ~t1arirono completamente della lesion~ · stra, pr~sentava una chiara pulsazione espa~ riportata. siva. Sensibilita e mot:lità norn1ali. La gravezza delle conseguenze del traun1.a 11on La rendita non fu modific_va.ta. è stat;a in relaiione con l'entità del trauma stes16° CAso. - Frattura con1.plic:ita della testa nella rebrion e parieto-occipitltle. A tassia cere bel- so. ::pifatti, il ferito al n. 7, riportò, appare11rt:em·e nte, u'na· les:one assai più grave di quelli aii. . lare. L'inforlt1nio avvenne nel novembre del 1904. num.eri 4, 5, 14; eppure il primo si potè consiGuarita la ferita, ri111asero dei .cons '. d erevoli di- derare quasi gU?Tito, mentr:e gli altri tre _ebber0· sturbi' di moto agli arti inferiori. Gli fu data la rend1ta di 100·% ·. ~ove anni dopo e, cioè, 11el dei gravi postumi, che limitavano assai la lor0t dicembre del 1913, 1'infortunaito si lagnava dti abilità al lavoro. veçler poco ·e di non potere nè star.e· in piedi nè Più in rela2J'.one con l 'entità-delle co11segt1enze· camminare senza aiuto. Sul vert:c·e ' 'i era un in- del trauma sembra essere il punto it1 cui la testa fossamento .delle ossa, 7 cn1. largo, 3 1ung·o e è stata colpita. - Le lesioni della regione fro11profondo 3 mm. . tale nei nostri infortunati nn. 7, ro, J11, furono , La rend·iita . de1 lOO ~{, fu coùservata. 17° CASO. - Frattura co 1nplicata del '".;ertice con relativamente, poco gravi. Anche l'infossamento. infossamento delLe ossa . .Epilessia. .\1orte con. osseo .in questa regionie, come si osserv0 negl• fenomeni di meningo-e·n cefalite. L'infortunio avvenne il 1° aprile del 1900. Gt1a- stessi tre feriti, non produsse fenomeni imporrita la ferita, rimase una pulsazione della cioo.- tanti. Forse ciò si dovette ai seni frontali, chetr,~Qe iehe si vedeva ancora il 20 ·novembre 1903. formano come un iintercapedine protettiiva det Nel certificato medioo del dicentbre 1904 vienè .cervello. segnalata la SCQtnparsa della pulsazione. · In turtti i .c ertificati si par.la di eccitabilità esa- . Gravi consegu:enze diede, invece, il trattma. gerata d~l s·i stema nervoso e ·di accessi epilet- - del1a regione occipitale nell'infortunato al n. 4, tici. L'infortunato a·v eva una rendita del 60 %, sebbene non vi fosse stata frattura apparente. che, nel 1910, fu ridotta al 50. Nella visita del Il ritard<;> dell 'ossifìcazione della cicatrice maggio 1912 si cons tatò che gli a·c cessi s·: ripetevano uria \ olta al mese. Sulla testa, in corri- <'oincidette, nei nostri infortuna.ti, con la gra,rez-spondenza:' deì vertice, l'infortunato. presentava za dei postu~i . Difatti, in due dei tr~ epilettici un profondo infoss~n1ento delle ossa. App.ena lo vi fu ritardo di ·o ssificazione. Nel F., al n . r7, &L si toccava sulla faccia, per osser\Tare l•a, teazio11e della pupilla alla luoe, ·1~i nfortunato era preso si ebbe l 'ossifìcazione della cicatrice dopo 4 da forte eccitazione nervosa. Vi era tremore delle anru: ; nel P., ial n. l 3, dppo più d;i. due anni dal.L bracèia. l'infortuni·o~ trovai ancora · la cicatrice pulsante;· . Un anno d-opo, però, questi fenomeni t:rano nél .C. C., al n. 8, in cui l'ossificazione fu c0µiscompaxsi ; tanto . che ·Si giudicò essere ·sopravvenuto in lui u1i' conside r evole miglioramento. pleta dop·o poco più di un .anno, si ebbero._anche· ' L'infortunato si era ingrassato. ·Ma 5 mesi dopo gravi dist11rpi, durante il tempo in éui la rica-. era pulsante. ' questa ' 'isita e, ci-0è. ne1 d1ce1nb1e del T913, l'in- ~r1ce • fortunato fu preso da 1:Jll violento accesso di epiFa eccezione., però, il ferito al n. 14, nel quale;. lessia, sotto il• quale cessò di vivere. . ad onta della cicatrice che, dopo ·s.e~ anni, . non· • CONCLUSIONE . era ancora ossifioata, i gravi .aecidenti prtmarii. • ' (emilplegja~ atrofia mu.scola.re) cons.eguenza della In complesso, dii diciassette infort1111ati, che riportarono un grave traumatismo . del cranio, contusione distruttiva del cervello,, a poco 0\ 1
•
•
I
.
•. I
t
1
1
...
•
(10) \
.
,
..
"
-
. • ---'---·--'---~~~--
........
\
•
{ANNO XXVI, FASC. 21] •
•
SEZIONE PRATICA
.
I
.
poco scomparvero ; tanto c4e egli riacquistò una abilità ·al lavor.o superiore a quella ~he indica·va 1a su.a rendità. .Nessuno, in questo . ferito, d'Opo il grave trauma alla testa·, avr-ebQe fatto una pro- · gnosi cosi favorevole. · · Viceversa, J'infortunat~ al .n. 17 morì per le conseguenze del trauma, riportaJto 14 anni prima, pochi mesi dopo che era stato constatato in . lui un notevole miglili>zt1111ento e gli erà stata rib~s- · sata la rendita. Qu.e sti fatti, e quelli riferiti innanzi, dimostrano, che, nei traumi della te-sta tutto è possibile, poichè manca al ~dico ·petjto una bas~ ?ic'Ura su cui; fondare previsioni. Per questa · ragfone il giudizi~, .rel.ati,1amente alle loro conseguenze, deve essare sempre riservato. Venezia.
cialità, tras~ura di consultare la persona dell'arte. • • a cm ricorre troppo tardi. Così· dai numerosi specifici cont,ro la stitichezza 1ne risultano spesso delle enteriti rib(:lli, le svariate iniezioJ?.i e polver~ ·8:lltisifilitiche ed antiblenon:agiçhe no.n danno nel caso più favorevole che una cura' incompleta, le pillole e le miscele contro la tosse permettono clie un insidioso processo tubercolare determini lesioni inguaribili. Ma senza entra.r è · in 'questo campo troppo · spinoso delle · specialità, vogliamo qui accennare 'agli inconvenienti che .p6ssono verificarsi per l'-qso di rimedi, che tutti conosco:10 e che tutti usano sia pure a sproposito, inconvenienti che talofa possono essere gravi e m0rtali. Qual'è p.er esempio la donnicciuola che per la. • cefalea 9 l!t )neur~lgia non ,r iccrre all' antipiriria ,. alla fenacetina, al •piramidone, o ad ~ltri preparati del genere? Il medico sa che essi sono con~ • t~oindicati o vanno usati con prudenza negli individui deboli, nella degenerazione grassa del miocardio, nelle nefriti croniche, e li prescrive quando ritiene che n<?n possano nuocere,· ma il prof~I;l.o Inconvenienti e danni dei comuni rimedi. non conosce nulla di ciè; sa che al compagno di I fatti di intossicazione da parte di medicamènti - lavoro,_ al conoscente, il piramidone ha fatto pa~-· sono stati osservati da ogni medico; sono generai- sare il mal di testa e. ritenendo che sia indicato mente da attribuirsi ad intolleran~a individale dai: anche per l~ lo prende senz'altro, avendone poi • parte del malato (idiosincr~ia, cil.e si è volut8: da talvolta d sturbi di µna certa gravità, consistenti. qualcuno interpretare come anafilassi .medicamen- specialmente in lipo '-imie, debolezza cardiaca, ecc.; tosa), talvolta a prescrizioni incongrue (come p. e. SP.esso su~ori pr<;>fusi, che ·riescono quanto mai_ la somministrazione prolungata di digitale, l'uso molesti. . ' di oppiacei nei 'Qamb''ni) o ad inesperienza circa I,a fenacetina; a dosi . elevate può provocare gli effetti idel rimedio, come p .. e. è accaduto nei cianosi, vomito, vertigini, esantemi, collasso. L'anprimi tempi in cui veniva usato il salvarsan. In tipirina può dare fenomeni di congestir,ne, v ·rf iquesti casi però trattasi di solito di pazienti, già gini, vomito, edemi, esantemi (ortiéaria), irregola-in cura e sotto. l'osservazione del me1ico, 11 quale rità cardiaca, alb11minuria, cilindruria, iscuria; ta·· può subito comprendere l'origine dei disturbi pre- !ora si è verificata la morte, come p. e. in un sentati dal in:;tlato e porvi adatto riparo. uomo ·di 65 anni, in seguito alla somministra:. Ben diverse si presentano le condizioni qùand~ zione di 50 çg. ed in una bambina, per un suppo .. · · l'individuo ha preso il rimedio di propria inizia- . sitorio ~ontetÌente 30 cg. Durante l'epidemia di iri.tluenza, il consumo di tiva, ciò che al giorno d'oggi va succedendo èon frequenza sempre maggiore. Contribuiscpno a que- aspirina è stato grandissimo nonostante le raccosta abitudine molte circostanze: la ~iffusione della man<iazioni dei medici di non ricorrere a tale mecoltura, i trattatelli di medicina popo1are. le chiac- dicamento s e non"dietro prescrizione medica. Epchiere delle comari_, l'usanza invalsa di ricorrere pùre i fenomeni tossici da asl?irina sono tutt'altro per i pruni ' disturbi al' farmacist ' ciò che aà al che rari: si manifestano specialmente con edemi -pubblico la massima soddisfazione, potendo , cosi alle labbra, lingua, naso, palpebre, con eruzione ottenere il consiglio ed il rimedio ....• senza sbor- di ortièaria, vertigini, n ausea. e talora cianosi. Anche per l'aspirina, si sono citati dei casi di sare l'onorario per la visita. . Gli inconvenienti, che possono deriva·e da tale morte; fra i reèenti ricorderò quello di Lewis, di un sistema, · non sono n è pochi nè li~vi; basti pensJ,re 'giovane ventiquattrenne, che pre .;e in rioche ore. manifestò alla quantità di ·i ntrugli, annunziati a colpi di . circa l 2 grammi di aspirina ; gran cassa sulle quarte pa 'ine dei giornali, coi conseguenza ll'otevole anemia, vomito ostinato, noini più stra~palati, con le virtù pit\ miracolose, polso fJ equent~ (150 al l'), enterroragia e morte. , con le figure più suggestive, per comprendere come· ·oltre a questa osservazione, in cui la dose era il profano, che vi abbocca facilmente, sia poi la straordinariamente esagerata, vi. è un altro caso, vittima incosciente, sia perchè il rimedio gli può non però mortale, di Shelby, di una donna tren· aggravare il male, sia perchè :fidandosi della spe- taduenne, che 45 minuti dopo aver preso 32 cg.
NOTE ·PRATICHE.
•
•
in
si
.
(11)
...-
,
•
•
.
.
..... •
f.
IL POLICLiZ\lCO
•
•
a
/
•
. di aspirina, p rovò senso di bruciore alla . nuca; apparvero edemi , alle ,mani. e chiazze b.iancastre sulla faccia e sul corpo. L 'edema si estese al viso. e si stabilì una violenta irr.tazione della la inge : polso frequentissimo, respiruzione spasmodica, vomito. e lipotimia . . In seguito 1 fenomeni, che erano stati tanto minac~iosi da far temere la morte . scomparvero abbastanza rapidemente. Anche l ' uso prolungato di ·piccole quantità di aspirina può portare ad una intossicazione, come è provato da una osservazione ·di Stiell; il paziente ·dopo aver preso giornalmente per sette anni poco più di un grammo di aspirina, ebbe sintomi di avvelenamento, manifestantisi dapprima con iperemia congiuntivale, poi edema acuto circoscritto, grave orticaria bollosa, insonni~, vomito, diarrea, disfagia per edema della lingua e delle fauci. l ,a soppressione del medicamento ed una adatta terapia , fecero scomparire in qualche settimana i sintomi morbosi. • Un' al tra categoria di medicamenti, di cui · il -profano facilmente abusa, è data dagli ipnotici; eomunissimo fra questi il veronal, per il quale non dovrebbero oltrepassarsi le <;=Josi 30-6o cg: In quantità .più e~evate, può,determinare sonno profondo, da cui è difficile destare il paziente; i riflessi sono aboliti nella intossicazione grave; la temperatura è più o meno elevata, arrivando an..che a 410, il polso freq11ente; per . la diagnosi con l'intossicazione da oppiacei, con cui ha di comune la miosi, si tenga presente che con questi il polso è meno frequente e 1a temperatura m eno elevata. . Quando l' ammalato guarisce, dopo un sorino anche di t1n paio di giorni passa per uno stato di torpo~e con semicoscienza; che può durare . per qualche giorno. I casi letali, cJ;ie si sono verificati anche con 5 grammi, finiscono con iperpiressia e coma. L'Inghilterra ha giustamente prov'veduto ad eliminare questi pericoli, considerando· il veroJ:?al (che vi ha il nom~ ufficiale di barbitone) come un veleno, che va rilasciato soltanto dietro prescrizione 1~edica. Casi letali si sono avuti anche per l'uso òi p antopon (morte in venti mi· nuti dopo 1' iniezione ·di 1 eme.). Inconvenienti abr)astanza gravi (convulsioni, tretnori, inconti, nenza di urina e di feci) si osservano col cloralosio. Anch~ l' urotropina, che gli individui con affezioni delle vie urinarie p rendono abitùalmen te, può dare disturbi di una certa entità, consistenti . in irritabilità vescicale, che ,pu6 arrivare alla stranguria, alb11min uria, ematuria. Questi fatti Si debbono ad una insufficiente diluizione del rimedio {donde la neéessità <.i i prescrivere, durante la somministrazione, abb ondanti bevande), ad alta aci-
NNO
XX\lI, FASC. 21]
dità orinarla e talvolta a cause ignote, cui si dà il nome ·d i idiosincrasia. Non sono rari gli accidenti cutanei in seguito all'uso (li. rimedi esterni. Il mesotan può provocare esantemi, specialmente se usato non diluito, per frizioni, o con fasciature impermeabili; il sa1Òl, che entra nella ~omposizione ·di molti dentifrici e di polveri contro il raffreè.dore (nasaline), può determinare délle dermiti eritèmato-vescicolose alle labbra ed· alle narici; le tinture per capelli (oltre a fenomeni tossici generali}. dàru10, talvolta, subito alla prima applicazione, tal' altra dopo un lungo periodo di tolleranza, delle eruzioni eczematose che ~i estendono a tutto il viso, al collo, alle mani. La stessa vaselina, che dai profani vien~ ritenuta ed usata come un grasso, determina qualche volta una dermatite follicolare, in cui non si ha sviluppo di comedoni, ma cli noduli cutanei, fra i quali 1a pelle appare integra, tipo morboso che si può riferire in compl~o ·all'acne petrolica. · Questi disturbi sono stati osservati con una certa frequenza in Germania, òove per la deficienza di grassi, si è fatto largo uso di vaselina per gli unguenti. Persino la tintura d'amica, ri· medio spiccatamente popolare, pt1ò agire provocando · eczemi. · · Anche i rimedì · apparentemente più inn~celÌti possono dunque e.~sere dannosi e non dovrebbero essere l~sciati usare largamente ai profani: cin va detto _specialmente per gli 'analgesici e gli ipn~ tici (il veronal c1 ovrebbe ess<->re cohsidérato come la cocaina e la morfi.D:a), per i quali n?n sono infre·quen~i i casi let.a li. · • . ;
1
•
Ai nostri associati offriamo a prezzo di favore: Prof. V. BARNABÒ.
I poteri· defensionali e · l'officio ·protettivo degli organi viscerali e_parenchimali contrq i ·germi dell.e infezi9nl ·chirurgiche ·«· .~~ ~· · 'Data la rtotevole importanza dell'argomento, trattato. esau- • • rientemente in questa recentissima monografia, in cui sono rias- · sunt e le pii) moderne nozioni anatomiche, istologiche, cliniche e· sperimentali, ed esposte le svariate ricerche e le concezioni • personali dell'Autore, ci siamo proc.urati, certi di. far cosa gradita ai nostri abbonati, il mezzo di offrire a condizioni vaxitaggiose un libro indispensabile non solo per .chi si' occupa di Patologia speciale chirurgica, ma altresl per chi studia la Patologia in ge' . nere delle malattie infettive I
'
. · Un volume in-8° grandes di - pagine xvr-922; in commercio Lire 20, pei nostri associati sole. I,ire 10, franco di porto e,raccomandato. ,• · Inviare ca rtolina-vaglia direttamente al prof. ENRICO .MO• • REI,I,I - Via Sistina, 14 - Roma~ • \
,
•
A. FILIPPINI.
...
(r2)
•
. •
.
.
.'
[AN!-10
XXVI,
FASC. 21]
'
SEZIONE PRATICA
fossa ~liaca, il colon trasv~rso arrivare al pube, lo stesso stomact> giungere al piccolo b acino, ed il , fegato pure ptosico. , •• .. SEMEIOTICA. • Bisogna anzitutto lottare çontro _lo squilibrio , • addominale, ~ decidere se· lo stato gastrico è la lndicàzionl per la diagnosi di gastropatia. causa o l'effe~to di tale squilibrio, ciò che può ti' (L. PRoN. ]ou-rnal <!-es p,aticiens, 12 aprile 1919}.· .conoscersi ~on la sondatura a digiuno. Se il liquido è composto unicamente di bile o di liquido sieroÈ necessario anzitutto conoscere se l'individuo clor1ttato, lo stato gastrico può ritenersi seconè affetto da poèò o · da molto tempo, ciò che -µon dario, mentre invee~ si tratterà di .affezione auto.. è sempre agevole: poichè spesso l'ammalato tra-· noma e seria se la reazione .dell'acido cloridrico scura di ricordare i piccoli disturbi di cui soffré libero ·è positiva. . da tempo: occorre quindi posare . la questione pre· Quando l'ammalato è affetto d.a mo'tto tempo (pa.cisa se non abbia mai avuto prima d'ora~ un certo recchi anni) non può più trattarsi di affezione malessere alla fine dei pasti, risveglio notturno funzion, le o benigna, in quanto cJte si trova cer_con sensazi0~e di peso, pirosi, .acidità, ecc. · Se la ' tamente una lesione: il cattivo stato dell'organismo risposta è negativa si può ritenere che l' aff~zione indica· gerieralmenle l'importanza dello stato mor- · sia di origine· recente. . · , · boso gastrico. Si possono .verificare ,due casi: In tal c-aso, quando il pa~iente accusa anorèssia, r) Il paziente accusa sintomi i'n connessione con o appetito scarso, malessere dopo i pasti, con lo stato gastrico. ' eruttazioni di tanto in tanto, qualche vago .a.olore, Quando si 'lamenta di dolori acuti, che vengono , trattasi senza dubbio di ipocloridria semplice o una o parecchie volte al giorno, . oppure di notte con atonia. · ad ore fisse, del bruciore che si calma dopo i pasti, , Quando invece vi sia un appetito ft>rte, con do- s i tratta di ipersecrezione continua o di ulcera. Bi· lori e bruciori, e acidità qualché ora dopo il pasto ·: sogna tener presente che la sintomatologia classica e se l'ingestione di cibo dà un senso di benessere, de~l'ulcera è 1'ecc~ione, mentre il più delle ·vQlte · si può far diagnosi di ipercloridria; se poi le erut- . non· v' è difieren'.?a- fta l'ipercloridria semplice, il tazioili hanno odore putrido, si aggiungerà con cat arro acido e l'ulcera. · fé,mentazione, la quale è più frequente nella iperSe fammalato accusa inoltre vomiti regolari o ' che nella ipoclo.ridria. in~emiittent_i di ,cibi o di liquidi acidi, si propense 1'anìmalato ha eruttazioni inodo1 e; a salve, derà m aggiòrmente per l'ulcera; si cerchi in tal con o senza rigurgiti alimentari, si tratta di aero- ·caso il guazzamento a ·digiuno; se questo è pO$Ìfagia; l'individuo lascia intravedere un certo ner- tivo, si estragga il '!iquido~_con una sonda a pera vosismo; anche durante la visita si può osservare aspiratrice per esaminarlo. Per quanto riguarda abbassarsi il mento o ·qualche movimento di de- l' anali~i in queste condizioni, bastano alcune ri. glutizi'.one, ciò che déve t~re ammettere jndiscuti- cerèhe semplici che il mediCl) può fare da sè senza bilmente l'aerofagia. . ,. qisogno di laboratori. A pochi eme. del liquido In presenza di un ammalato di unp certa età, estratto sì aggiungono 2·3 goccie "d i soluzione al. eh~ ha. avuto sempre buone digestioni ed in poco coolica ( r %) di dimetilamidoazobenzol: una· çoÌotempo ha perd.u to i,appetito, ~ dimagrito, accusa. razione ross9-ciliegia indica la presenza di acido dolori gasttjci continui 0 in momenti diversi della cloridrico libero, dimostrando c~ì l' ipersecrezione · giornata, si deve pensare al ca.nero. È necessaria bontinua. . allora una esplorazione attenta e profonda . sp~cialSi ricerca poi il sangue nel modo ~eguen•: a mente nella pa:rte destra d~l'epigastrio; se essa ~ ·pochi eme. di acido .acetico si aggiunge qualche negativa, si procederà ad un'analisi del s11cco ga- presa di b~nzidina, si agita e si versano alcunl strico, dopo il pasto di prova. Nel caso· di aclori- eme. di .succo 'gastrico, dopo nuova agitazione; si dria con preseiiza di acidD lattico fare diagnosi aggiungono alcune goccie di acqua ossigenata. Se probabile di cancro: solo se la reazion~ del sangue in meno ·· di un minuto appare una color azione è positiva ~ffermare "l'esistenza del tumore; se da bleu-verde scuro, si conclu<?-è per la presenza di questi e&aini hon si ottiene ·n ulla di positivo, pro- sangue, ciò che significa ulcera o carcinoma. Quest'ultimo è caratterizzato dalla perdita del,cedere all'esplorazione radiologica. . Quando si tratti ~i una donna ~he accusa di- l' appetito, dal dimagrimento rapid9 e progressivot e sturbi gastrici, praticare un esame accurato e pro. dalla scarsa azione dei medicamenti analgesici. fondo dell'addome; spesso tali disturbi non sono Quanto alla radioscopia, essa può rivelare l'ul· che il ~ontràccolpo di 11na ptosi generale o locale, cera semplice solo nella metà dei casi, m entre si specialmente 'd el rene destro. · . può contare s u di essa per la diagn~si di ~lcera , In questi casi la cura dello stom aco sarebbe inu- profond a e callosa: Nessun aiuto invece può d are tile se si lasciasse il rene libero di arrivare nella per discernere _la natura del contenuto gast:ico a
StJNTI E RASSEGNE,.
.
•
-
•
•
•
•
4
•
'·
• I
•
,
• •
'·
(I
3)
•
IL POLlCLINICù
,
[ :\NNO
XXVI,
J:i~ ASC.
21]
•
•
digiuno, in quanto che essa ne rivela soltanto la presenza, ciò che può fare anche · la semplice ricerca del guazzamento. Qttando il liquido estratto ha una colorazione biliare, non bisogna ritenere senz'altro che si tratti di sola bile, ma piuttosto di una mescolanza di , questa con succo gastrico: l'aggiunta di qualche goccia di ·d;metilamidoazobenzol, lo dimostrerà, facendo riconoscere la presen~a di acido cloridrico libero. Dalla presenza di bile nel liquido di ipersecrezione, non bisogna concludere senz'altro per una stenosi sot~o-pilorica; pllÒ trattarsi della coincidenza di un'affezione epatica, o del riflusso sem. plice di bile sia favorito dall'abbassamento e dalla dilatazione dell'antro pr~pilorico, sia semplicemente d a un riflesso per la stessa sondatura. Se il contenuto gastrico a digiuno contiene dei detriti alimentar~ riconoscibili ad occhio nudo (ritenzione macro-alimentare) trattasi di j tenosi pilorica o duodenale: se invece contiene una s©stanza polverulenta (per non confonderla con fango biliare o con muco, si ricorre all'esame µiicroscopico) .trattasi di ritenzione microalimentare, dovt1t~ alla stessa causa. In m ancanza d i sond a o di reattivi, la semplice ricerca del guazzamento a digiuno, pennette la diagnosi di ipersecrezione continua nell' 80 % dei casi ; il rimanente 20 % comprende. la riteµzione alimentare (8 ~~). la bile pura (4-5 °~.) , il muco puro - catarro mucoso - (4-5 %) o liquido sieroclorurato (1- 2 %) . Quando l'ammalato accusa . una sens azione di arresto degli alimenti in un p11nto dell'esofago o vicino all'appendice xif?ide, s i penserà allo spasmo, ~l carcinoma gastrico, o ad una stenosi esofagea o sopracardiaca ; la radiografi.a fornirà gli elementi per la diagnosi.
in seconda linea, · mentre dominano la debolezza generale, la ·costipazione con enterocolite, il nervosismo, l'insonnia. , • I4a sondatura gastrica a éligiuno permette di · fare la diagnosi; si resterà allora meravigJiati di vedere quanti ammalati vegetano ·con una ipersecrezi9ne continua, o co~. un'ulcera . torpida, pur · senza provare alcun malessere acuto o dolori a digiuno. Il plesso solare è diventato in essi inecci- . · tabile o ipoeccitabile, in seguito alla lunga durata dell' irritazione; quindi si 4a assenza di sintomi acuti. D'altra parte col tempo lo stomaco si è dilatato, derivandone. ritardo nella evacuazione , e quindi diminuzione dell'appetito, specialmente alla sera. La perturbazione chimica, che pure è qui essenziale, cede subbietti1Jamente il passo ai disturbi motori o st~tici • Quando poi, nel sospetto di un carcinoma si volesse analjzzare il succo gastrico dopo il pasto · di prova, si dovrà evacuare dapprima lo s tomaco dell'eventuale contenuto ac digiuno, in modo da non analizzare anche i prodotti di ritenzione . In complesso nessun metodo di ricerca da solo· può permetter~ di arrivare ad una diagnosi, ma occorre utµizzarllfutti. L'ì\.. però tiene a mettere in rilievo 1' importanza del guazzamento e della so11datura a digiuno, seguita da una semplice analisi qualitativa.
1
•
I
2)
La
sintoma~ologia
non off'Y.e nessun · segno de-
ciso, ma si compone di elementi contraddittori o
semilatenti. Si è spesso in presenza di individui con stato . generale molto compromesso, con appetito 0rdinario o vera fame, che si calmano al primo piatto. Dopo il pasto si lamentano di peso all'epigastrio ' di ltmga durata, con. acidità moderata_.i ~ 5:--6 ore dopo di un nuovo malessere locale ·con sebµ.zione d'annientamento generale. Sonni cattivi pèr malessere addominale: mai però vomiti o dolori e bruciori forti. Talvolta si ha il quariro completo della ipocloridria, con anoressia, congestione facciale dopo i pasti, ballottamento gastrico, cefalea. sorda, sonnolenza. · ' . Trattasi in questi casi di pseudo-ipocloridria. Con un anamnesi minuziosa, si scopre che molti anni prima vi sono state crisi ai dolori con vomiti alimentari, poi le sofferenze sono diventate subacute e lo stomaco, per il paziente, è passato
.
fil. CHIRURGIA. · La chirurgia infantile considerata nei diìlerenti
periodi
•
, '
•
•
'
•
(prima, seconda infanzia, adolescenza). (E . Krn MISSON, f ourHal d es P raticie11,s, 1919, n. 5). •
.t\.11.a pri1na in'fanzia s i riattacca lo studio dei Yizi di conformazione, piede torto, spina bifida , labbi:o leporino, jmperforaz,ione ~n~le, ecc. Nei due primi anni di vita si riscontrano anche cer- ' te infìam111azioni flemmonose, come gli ascessi 1«etro e latero-faringei. Chirurg ia addo11iinale. - E anche alla prima infanzia ch·e si riattacca lo studio dell'invaginazio11e intesit~nale. Qu:ando un ~ambino, per lo più nutrito al seno, presenta, nel corso del pri1no O del secondo a)lnO, mentre er.a nel pieno belLeSsere, :fe110111e11i di occlusione intestinale, net medesimo tempo · che . si constata in lui l 'emis sione di 1nt1cosità sangt1inolenti dall'ano, si può · _c.Onclude!e per l'esistenza di un'invaginazione intestinale. Nel~a seconda. infanzia, al contrario, J'invaginazio11e .i11testiniale non costituilsce" più cihe una rarità. . P~r quel chè rigtiarda l '~ppendicite, mentre essa si o§serva ad ogni istante nei bambi·n i di
t
•
-
..
,
t
• •
~[ANNO
XXVI,
FASC. 21]
SEZIONE PRATICA
655 \
. .
cinque ·ant(i, e al di.s~pra, non costituisce più nei due primi anni dell'esistenza che una rara ecce• • ..ztone. .. Strozzamento erniario. - - Mentre nella seconda infanzia lo strozzamento erniario è rarissimo, ad disotto di cinque anni, invece, è molto frequente ; lo si può riscontrare pochi mesi, poche settimane ed anche pochi' giorni dopo la nascita. La mortalità operatoria è minima, specie se i piccoli malati; sono soccorsi per tempo. Nei pie.coli bambiru .di qualche mese, di qualche settimana, la trasformazione fibrosa del colletto d·e l sacco non 4a a'rttto il ten1po di prodursi; è allo spasmo che bisog11a attribuire la prodtµ;ione dello strozzamenlto ~ I piccoli bambini hanno una tendenza enorrtle alle con trazioni spasmodiche ; ~ -allo spas!p.o egualmente che bisog~~ attribuia-e 1a frequenza tutta . particolare . dell 'in·vaginazione intestinale .n ei lattanti. . Lesion.i .traumaticlie. -, In maniera generale le lussazioni sono lungi dall"essere frequenti nel• "1 'infanzia. 'fruttavia hanno una certa importanza 1e l~ssazioni del gomi•t o lra i traumatismi de1la :5econda infanzia, e molto meno le lussazioni , ·dell'anca. )Jella prima 1nfainzia non si vedono nè lussa·zioni nè dtistacchi ipifi.sari ; è al c0ntrario nel1a ·s econda infanzia e nell'adoles~nza., ~ per il mec~anismo della torsio~e, che si vedono prodt1rre nell'imni~nsa magg;ioranza dei casi, i1l distacco .tra11matico delle epifisi. · Senza dubbio le fratture si vedòno in bain;ibini -di ogni• età. Nella seconda infanzia e nell 'adole ...· scenza prevalgono le fratture dell'arto superiore per il fatto che ~ bambin.i dì qt1esta età si abbandona,n o ai giuochi violenti; le lesioni traunmitirc he dell'arto superiore sono infiniltamente più· rare nella prima infanzia. lny,ece, si riscon-trano con, relativa f11equenza le frattttre dell'arto· ~nferior,e . Dal punto di vista della localizzazione -di ques~ fratture, si nota un contrasto rill:lar-chevole fra la prima e la seco11;da iinf anzia. Si può dire che le fratture .del femore costi~Uiiscono le fratture per ecce1lenza della pri.ma infanzia, men- . tre che nella seoo11da infanzia pre:ralgotio di ~olto J.e frattll.re della gamba. . . Si è stupiti della facilità con cui -si producono • 1e fratture del femore nella prima età. Bastano traumatismi ~:nsignificanrti, come ~ semplice carduta. Si ttatta evidentemente di una frattura dacontra7-iQne muscQlare; la prova sta nel fat~ che essa sii produce quasi sempre al medesimo punto, -verso la parte media dell'osso, sotto l 'inf)l uenza . .. -cl ella potente contr~zione dei muscoli, ch•e tei1de -ad esagerare la cun atura normale del femore. JJn segno quasi costante dèlle fratt~re del femo•
1
•
re ne~la prima infanzia è i'esistenza di un \·er- · samento nell'articolazione òel ginoocb..io, senza ch·e il ginQcchio stesso abbia subìto la minima partè èlel traumati~mo . Osteo1nielite. - I.-a fo1;ma più abituale della mialattia..ne!fta prima infainzia è l'osteomielite del femorè, nella seconda infanzi~ e 11e11 'adolescenza è molto più spesso affietta la tibia. Mentre l'osteomielite della tibia, posta superficialmente, si ri,1ela; di buon'dra con i ~egni abituali del•l'infiammazionè, rossore, edema, fluttuazione, l'osteom~e .. lite del' femore, dato lo spessore dei tessuti molli, . si rive1a appena all 'inizio con un po., di gonfiore e rischia .d'essere .disconosciuta per l\lngo tempo. Mèntre nella seconda infanzia no stafilococco rappres·e nta l 'ag1ente più abituale della lesione, nei neonati1 e nella prima infanzia si riscontra più • frequentemente lo .streptococco. È ·allo strepto. cocc9 che son" dovuti ahitualmente ·quei vo[umi .. . nosi ascessi osteomielltici che si riscontrano in corrispondenza della spalla e dell"'anca nei lat~anrt:i. All 'a.nJCa queste osteomieliti sono particolarmente ·interessanti, perchè produco110 facil• ;nente J.a lussazione . Tub'ercolosi chirurgica. - Fortunatamente il • 1na1e di Pott, le lesio11i tubercolari delle grand~ • articolazioni, sono rari ·nei due primi anni·di vita. Inv€Ce, si riscontrano frequentemente lesioni tubercolari superficiali!, disseminate su tutto ' il • • corpo : alterazioni tubercolari mt1ltip1e della pelle e del ·t essuto cellulare (gomme thber~olari)' adeniti cervicali,' l.eSlioni diffuse delle · ossa del:la facclia ·e de} ~ranio, spine ventose alle mani e ai piedi. iS al'l a prima infanzia · egt1almente che appartien~ la tuberoolosi geni•t ale. s~ potrebbe supporre . dapprincipio che le alteraziooi tubercolari si mostrassero sopratutto nell'aqolesce~a, , al mon1ento in cui la glia.11dola · genitale entra in funzione; è invece nei piccoli! bambini che si os.· servano ·p iù frequentemente le alterazioni tuber• colari dei .testicqli. Tumori maligni. - I tumori maligni co~tit11i scono fortunatamente ti.n capitolo ristretto della chirurgia infantile. È 1~lla seconda infanzia e al· l'adoles~nza che appartiene una a.e lle forme più gravi, l'osteosarcoma. Per contro, è nella prima ' i1nfa-n zia che si. osservaJio 1e tre gra11di forme di éancri viscerali infa11tili, ciQf. : il ca.n ero dell 'occhio o glioma della retina, i1 cancro del testircolo e fil cancro del rene. A proposito di quest'ultimo tumore, bisogna ricordarsi dell'assenza abiluale d1ell'ematuria, per c11i può raggiungere noitevoli dimensioni nel silenzio di ogni di1Stt1rbo funzionale. • Malattie chirurg~cl1.e dell'adolesce·11za. )
•
( 15)
'
• '
•
•
I
..
I
•
•
•
,
}
IL POLICLINICO
I
•
· momento. d~ll 'adolescenZ.a si pres.enta. una serie di deformazioni dell 'apparàto locomotor'ie : la scoliosi, il genu v11lgun1, la coxa vara, il piede piatto valgò o tarsalgia degli adolescenti. Senza dubbio si riscc>ntrano ' anche nel-la prima i.nfan:tia nei . picc.o li rachitici; nla al momento dell 'adolescenza si osservano e<>µ caratteri speciali. I dolori, 1e contria.tture coincidenti! con ·il piede piatto valgo, non si risc0i11ltran·o nella prima i11fanzia, ma sono propri deglO. . adolescenti. Bisog·na sempne ' diffidare quando 1n un ragazzo dì 4 o 5 ~nni si riscontra un piede piatto valgo cori contrattura; si tratta senza dubbio d:i, una tubercolosi ossea del tarso. E .inipressionante il contrasto che ~siste nella fr~quenza delle deformazioni ossee fra la clientela della ci.Jttà e quella dell'ospedale. Mentre si ' . riscontrano ad ogni -istante negli ospedali, sono relativamente rare nella clientela ,privata, sopratuittò ·per quel che concerne la tarsalg,:a. È qu.e• sto uno degli ·.argomenti. più forti per combattere l'opiinione di Pone.et che considerav1a la tarsalg;a come di natura tubercolare. In città, come all'ospedale, la tubercolosi oss·ea e articolare è osservazione di tutti i giorni : se lai tarsalgia • fosse di natura tubercolare, non si spiegherebbe la differenza notevole •che esiste sotto i~ rapporto della sua frequenza fra i nlalati della clientela privata e quelli ospedalieri. Questa differenza fra : le di verse categorie di malati dipende evidentemente dalla differenza 'nelle condizioni sociali. I tigli di operai, costretti a ri.manere · 1unghe ore in piedi nelle officine o 111el1e botteghe dei loro padroni, senza mai ri. posausi,· spesso inoltre ·obbligati a portare cari• eh.i pesanti, cominciano a subire la deformazione, specie · se sono p~sti in tenera età ad appren- . dere1il mes~iere. Ne consegue che 11on si. dovrebbe permetter~ l'entrata ad -imparare 1q mestfere che a 14 anni e si· dovrebbe limitare nello stesso tempo la, durata dèl lavoro ad 8 ore al giorno. B. MASCI. •
'
I
•
• •
Ai nostri associati offriamo a prezzo di favo re:
~ lftTUBAZIOnE ·. DELLA LARlftfiE E TftA[HEOTOMIA ~
Pratica ed importante pubblicazione del pro~. Franc~sco Egidi, . Docente di Laringologia nella R. Università di Roma. • , , Elega~te. vol11me in carta di lusso di oltre 300 pagine con 46 figure.-, In commercio L. 3.50 pitì le ' spese di spedizione. Pei nostri Abbonati, franco ' di porto e raccomandato, L'. 2. 75. .I nviare ' cartolina-vaglia direttamente al prof.' ENRICO MORELLI, Via Sistina, 14 · • ·Roma. , ,
(16)
STORIA IDELLA MED'I dINA. ..
•
'
I
•
La gerarchi~ degli organi dei sensi. Un concetto esagerato di quel che debba intendersi per originalità del pensiero leonard~co quasi che quel suggello individuale cosi rilevato e riconoscibile sia da identificare con una specie d.'inspirazione innata, esente aa o~i influsso ~t~ rtore - ha fatto pensare e ripetere l'oper~ complessa del Vinci frutto di una libera spontanea cerebraiione. Guardando sempre a un Leonardo precursore di nuove dottrine, . talora lontane ed estranee dal · suo spirito, si è perduta la viSione di un Leonardo figlio del suo tentpo e della sua ferra. · Il senso di sgom~nta meraviglia che proviamo nello scorrere i suoi codici non · ci deve far tralasciare l~ critica in una ammirazione sconfinata; ed io stesso, nel~' esporre le sue mirabili nozioni di fonetica biologica, ho preso le mosse da quanto si conosceva prima del grande. . Invero egli fu un assimilatore della scienza an:... tica sino ai tempi suoi; il suo merito. precipuo · sta, non nell'essersi sottratto allo studio_di chi l'aveva · pFeceduto, ma nel metodo severo della ricerca sperimentale e nel discrimjnare gli elementi Vivi da quellì cad uc~i del sapere tradiZio. nale. · • E in ciò non fu impiune da errori di giudizio. Così quando fissa una specie di graduatoria delle • arti seçondo l'importanza dei sensi che colpiscono. e pone in primo luogo la· pittura, perchè l:occhio è principe fra essi, derivando da Bacone la dottrina sulla conformazione e la superiorità del • • senso visivo. . Ancora oggi parliamo deg~ oqchi delta ' niente nell'indicare ciò che si vede èon lo spirito leggendo nella 'p ropria contemplazione assorta: con- . e.etto sovente svolto dai filosofi. della rinascenza. Nel De anima et ·vita (1538) il Vives ~crive: « oculi sunt in animo nori minus q11am in corpore » e . trova completa a~alogia· fra le èose che si apprendono con i sensi ~ quelle che si presentano nell'intim.u. • • il còmpito ~ell' imaginazione è lo stesso del- · l'occhio nel corpo; le_imagini interiori si veggono, quanto alle proporzioni delle ·Cose, qua)i le esterne:queste s'im.prÌlÌlono negli occhi, quelle nel lucido spirito, che le ritiene più a lungo e le offre pu'YiU$ • ac manifestius all'occhio' dell'animo. , Leonardo conosce questa te?ria, discesa dagli antichi; ma la sua valutazione ~ diversa. Per Vives l'occhio dello spirito è più lucido di quello fisico, per il Vinci esso e l'occhio tenebroso, chiuso · alla luce che· viene · dal mondo reale e non può •
'
•
~I]
NEL CENTENARIO DI LEONARDO
. ..
..
[ANNO XX\71, FASC.
I
I
,
•
l:\.~NO
XX\"I,
FASC . .21]
SE2IONE PRATI CA
• • '
vederla se non~ ~ell'imaginazione. Invano i filosofi V'è un periodo 'nella· vita umana in cui la sen-· e i poeti parlano con entusiasmo d'una luce ·in- sibilità acustica è indistinta dalla tatj:ile: occorie "tellettuale; questa non è che un'ombr~ del1~ vera çhe si assoeino insieme perchè ne risulti la perceluèe, che si riversa in ondaté · sull' 11niverso; per zione uditiva (Champney).' tal guisa la pittura - che è scienza ed arte delL'obiettivazione estrinseca del suono nell'uomo. l'occhio lucido - è superi~re alla filosofi.a e ·alla / avvenne ~elativamente tardi; da uno studio di poesia. .. · Graziadiò Ascòli sul verbo udire costruito in greco . N~~una cosa è che. più c'inganni. del nostro col genitivo risulta .che un tempo .dicendo «io ti giud1z10; e fra i nostri sensi quello che meno ci odo » effettivamente si diceva et io risuono di tè »,. tradisce «nelle debite di~tanzè e nei debiti mezzi» . come se il suonq .foss~ una sensazione soggettiva è l'occhio. Tralascio le citazioni dei passi, · ben interna, nella guisa che al cieco:.nato, e · poi openoti, che sf leggono specialmente nel T~attato rato, gli oggetti sembrano a contatto con gli occhi~ della pittura. .Anche da confutare è l'altro asserto di Leo• Nulla cosa è più degna che soddisfa a miglior nardo, che cioè chi perde la vista, smarrisce la; senso, ·che è ritenuto « offiziale dé.ll'anima »; poichè b,etlezza del monqo con tutte te forme delle cose; .il sensorio comune ha ·sede nel cervello, ed è mentre il so1do perde · soltanto il suon.o fatto dal quello che giudica le cose a lui date dai cinque mvto. dell' ~ri_a percossa, che è niinima 'cosa nef se~i. Così adung.ue, la pittura, soddisfacendo al mondo. • senso della vista, più nobile della musica. che Quando un adulto diviene soruo, quesfa infersolo soddisfa all'udito, senso posto -i n secondo mità .potrà restare isolata allo stato di monopatia ordine. ~d è grande ingiustizia, per Leonardq, ' sensoriale e - eccetto il senso pèrduto - il sordoch'essa non sia compresa fra le arti liberali del sarà simile agli altri uomini. · quadrivio, che risulta~a dall,aritmçtica, geometria, Se invece è colpito da sordità un tenero infànte, ' musica e ·astronomia. Che se la sventuYata musica egli diverrà sordomuto, la sua evoluzione mentale• compone . armonie con la congiunzione delle· sue - sa.rà gravemente compromes·s a e pil}. tardi diff.eparti proporzionali, molto superiore è l'armonia rirà dagli altri uomirii non solo per. la perdita ·del corpo. umano e degli oggetti naturali e l'eu- - .dell'udito, ma per molti altri caratteri. i:itmia delle 1010 linee e cqlbri; qu~lla si i;>erde, .. L'orecchio infatti alimenta ·e. stimola il nostro, cioè nasce e muore nella sensazione: questa resta pensiero ancpr più dell'occhio; e ben si apponeva • in .essere perpetua. . . il Montaigne qµando diceya «io acconsentirei Ora tutto questo è legat.o ad argomentazioni piuttosto a perdere la vista che non ~'udito l>. Da arbitrarie e illegittime. I mo·derni studi di ottica essi noi deriviamo le conoscenze più èstese; la e di acustica. q,uelli sul senso termico e sulle ter- memoria' di questi du~ sensi è la più precisa., niinàzioni e vie nervose del caldo e del freddo, · specie quella dell'udito,. considerato - da Aristohanno . mcstrato che se ie sensazioni stesse sono · tele, da Tommaso d' Aquin0, second.ò il detto i1itBl. :fisiologicamente composte pe~ modi, intensi~à ed tectum dat, qui audiJum, sino ad 'Helmholtz - il aree speciali, sono anche armonizzate fra loro per senso «intellettuale, per eccellenza, occupando- · simpatie · e consensi. un posto eminente nellà nostra vita psichica come Cosi appare più intimo il legame tra i diversi senso probabile · dei concetti matematici e nel sensi e quasi, in alcuni casi, convertibili l'uno meccanismo del linguaggio articolato. . nell'altro, senza alcUll preconcetto gerarchico. È Una p~rticolare c~rcostanza dà all'udito mo!ta innegabile la connessione frçi. occhio ed orecchio, esattezz3:. - osservava il Cabanis - ed è la pro- . per la comune origine ectodermica, per numerose p~ietà di ricevere e di. analiZzare le impressioni relazio~i patologiche, p~r le somiglianze che hanno del linguaggio parlato, poichè si impara lenta~ ì due organi nèl loro assetto anatomi~o: la retina mente a parlare per ·mezzo dell'orecchio; senza il con le arcate e i pilastri del Corti, il d<;>tto naso.. . suo sussidio noi non · potremmo tentare questo lacrimale con la tuba eustachi1.na, le cavità pe- tirocinio, non avremmo alcuna ideq, dei suoni ar. rior.bitarie con le cellule mastoidee. · ticòlati nè giungeremmo mai, a riprodurne, col .. Thomson potè asserìre che gusto e olfatto sono legandoli a idee 6 sentiipenti di cui essi rappr~.. gli estremi di un un~co senso e Zwaardemaker sentano dei simboli di _conven~ione: · L' o~cchio è suppone che la- sensazione caratteristica del gusto dunque obbligato a soffermarsi .su o~ni impresprenda origin·e in corrispondenza della mucosa sione sonora ~ a tal segno, on.de .Gall poneva olfattiva. Adolfo Fick rilevò che le sensazioni o1- l'udito fra i sensi passivi, in quanto la sua azione fattive, le gustative, le ,tattili, le termiche, le do- è involontaria~ effettuandosi anche nostro mallorose non sono modalità fra loro tantò diverse grado e a nostra insaputa. da non e~sére possibile il tr~sito graduale dal.. Non è vero infine . qu~~lo che Leonardo affermal' una all'altra, quasi come nei colori dello spettro. ~· ribadire l'inferiorità della poesia e della musica •
•
I
e
i
•
i
• •
..
•
•
I
•
•
•
'
•
•
.
.
•
•
•
I
•
IL POLICLINICO
J-<\.NNo
xxvi,
FAsc. 21]
Tispetto alla pittura essere cioè il ·cieco incom· Con eguale convinzione Schopenhauer sosterrà ·che · -para'l:Jilmeute più infelice del so1'do ; le osservazioni la musica sta all' apice dell' arte e della filosofia. di ogni giorno inducono . a ritenere. il contrario. ' L'occhio della men(e era stanco delie contem- .. J./ Angelucci, direttore della clinica oculistica di plazioni 1Jilistiche e del~e pure astrazioni òel medio Napoli, ha Q.ato_ unà analisi efficacissima dello evo; l'uomo si era ridotto - come il ;filosofo de.stato d · animo dell' individuo che ha perduto la riso dal Vinci - a strapparsi gli oc~hi mortali -vista: t< Ignoro la prima impressione del ~oldato per concentrarsi tutto nella meditazione. Il di• ·cieco al momento della ferita, .quando una nube spregio di Leonardo per il senso dell'udito è giudi ferro e di sall:gU.e velò i suoi occhi. Al ce~to stificato dal fatto che la parola scritta e parlata -non h a disperato della visione: sull' onde burra- era stata per secoli l'anjma e il veicolo della col, scose della vita affiora sempre la speranza. Che, tura, l'udito era - diceva il Vives - il senso della ' se ~opo q-q.'alche settimana di degenza negli ospe- discip'lina, per cui la tradizione s'impone e si apdali della fronte, ha veduto la sua esistenza di pi:endono le regole della vita e della dialettica. Col rinascimento, l'uomo riapre sul grande cieco, isolata nell'ambiente e perduta nel ·mondo in un triste combattimento senza grandezza, senza quadro della natura gli avidi occhi che erano 1 conforto, la :fiducia nel ricupero di visioni mo- . stati chiusi tanto a lungo; ne è abbagliato e se . deste, non lo abbandona che a stento, forse non ne inebbria. È una gioio tutta vergine e fresca, lo abbandona mai; su questo punto la fantasia che risorge e si rimuta ad ogni alba. . GUGLmLMO BILANCIONI. del cieco spazia al di là del possibile. . . »• • , • Narra quindi di un ferito sul S. Gabriele: • Nei • -primi giorni di degenza il suq stato psichico era ass·ai depresso; non abbandonava mai il letto '· -neì frequenti momenti d'ira gittava ogni cosa a CASISTICA. terra; dopo settimane guadagnò una calma relativa. Una mattina si mostrò dj umore allegro; as • Sull'ernia crurale strozzata. seriva di aver visto a sera la luce elettrica del reLe prime fasi .dell'ernia crurale non presentano ·parto, ed al mattino la luce del giorno e pur anche lé ombre dei compagni; divenne mattiniero; nulla di particolare, che ne chi,a.risca l'origine... -pensava da · sè a1 bisogni della vit~. \·olle una Trattasi il più spesso di donne, che accusano clau-piccola operazione nella palpebra superiore ·destra, dicazione, o indo~enzimento alla gamba, alla coscia, per porre in quel lato l'occhio artificiale; diceva spécialmente do-po aver camminato: questi disturbi ai suoi compagni in· tono allegro: ((con l'òcchio . vengono spesso curati come neur~lgie, reumatismi, .sinistro ci vedrò; a destra applicherò Ì' occhio di varici profonde, tanto _più che quando si tratta <:tistallo ». Portava uti paio ai occhiali scuri, di soggetti alq11anto adiposi, non si avverte al~ ·cammjnava a · test~ alta, volgeva lo sguardo a . cuna t11mefazione esterna. Accade così che si ve. destr~ e a _ s inistra, come· per rendersi ragione del- tifi.chi di J->otto uno strozzamen~o, affatto inaspettato. 1' ambiente. Questa rigenerazione del suo essere e I s intomi cardinali dello strozzamento sono la. sua speranza partivano da un'illusione: la luce , ehe egli vi :le; non ,era nel mondo ·esteriore, ma l' àrresto delle sostanze fec~li e dei gas, ed il vofecaloide dopo tm certo tempo. · semplicerp.ente la sensazione di .scintillio provo- · mito, che diventa ' La temperatura non si eleva, anzi verso l'ult~a cata dalle ultime"- sofferenze atrofiche del suo ap~ fase si abbassa; soiamente quando l~ammalato ha · parato visivo » (1). .. . , Più che irriverente sarebbe stolto muovere rim- resistito e si verificano dei fenomeni infettivi· (flemmone stercoraceo, pe~itonit~) si può avere . prove~o a Leonardo di questi erronei concetti; , essi dovevano avere una radice nelle · peculiari elevamento di temperatura. Nelle ernie cr11rali manca ~ualsiasi .rapporto fra -con~izioni de~ tenipo in cui visse e nell'atmosfera la gravità . apparente dei sintomi e quella mentale in cui egli agiva e meditava. · . delle Per intendere .il suo pensiero ~ la spavalda: glo- · lesion : talvolta i sintomi. più drammatici dello rificazione dell'occhio come strumento 'f ondamen- str<?zzamento sono devuti al~'epiplocele strozzato e si calmano senza intervento. Ad ogni modo le tale della scienza e dell'arte,. occorre riflettere che . egli parla da grande pittore e da uomo del '500, forme, che si accompagnano a ~intorni gravi (voil quale potè veramente credere - debellati i :fi. miti ripetuti, collasso, ·crampi) espongono a minori errori diagnostici. ' .. losof~mi della scolastica - ·che la pittura av.rebbe L~ più pericolose e· le più frequenti sono invece le rappresentato l'arte e la scienza dell' avven\re. · forme attenuate, per le quali è indispensabile una diagnosi precoc~. in quanto che le alterazioni in·-. (1) A. ANGELUCCI,- Ciechi e simulanti, Giornale testinali avvengono rapidamente nell'ernia crur~le. <li medicina militare, 1918, fase. 10.
APPUNTI DI MEDfCINA PRATICA. \
l
-
•
,
..
'
•
•
• •
..
-
•
I
..
.
'
•
I
•
• •
...
•
•
.
•
•
SEZI0:--11~
,
.
•
PRAl' JCA • ( .
t.
• '• · Delbet (Journal des praticiens, 12 aprile 1919), • TERAPIA. '. indica a tale proposito un 'punto importante per J"orme e trattamento dell'alcoolismo acuto. · la diagnosi, cioè il :dolore provocato, non già sùl .. punto cìtlminante, dove- pùò mancare completaNai casi di intossicazione alcoolica acuta, il mente, ma in corrispondenza del colletto ~el sacco, trattamento· deve soddisfare alle seguenti in~jr-a-e al disopra della t11mefazione e dell'arcata cru?ioni : 1) Combattere ed eliminare gli acci.d1~11ti rale e. al di dentro della vena. La pres~ione in più temibili (eccitazione, collassq, deliriu1n trequesto p.u nto determina· un dolore vivissimo 11ins, a lgidità, disturbi viscerali; ecc.); 2) Eliquando si tratta di enterocele strozzato. la causa tossica .; 3) Op, minare o neutralizzare . Quanto alla cura, non si de"; e mai pensare ad pors~ alle c:omseg·uenze fu11este sugli 9fgani ~q-un taxis: questa pratica, che in qualche circol'individuo; 4) Prevenire ulteriori intossi 1~azi•.>::ii • -s.t anza speciale può essere· tentata nello strozza- . con delle oculate prescrizion1 di igiene person.a le. mento inguinale-, deve ess~re assolutamente esclusa L'eccitazione, che si' osserva nel primo tempo nello strozzaiµento crurale, appunto in considera- della intossicazione ed anche al risv.e glio, pt1ò . , ·.zione della rapid.ità con c11i si producono le alte111ettere l'indiv.iduQ rin pei·icolo per cadute o ten-razioni dell'intestino (anche dopo que ore), l'inter- . denze al suicid:'. o, può scatenare de~le impulsi0;ni -vento .chirurgico deve dunque· essere precuce. che i.o conducono alla violenza. ed all'assassinio. Due cause di errore pòssono presentarsi nella . -Lè impuJ~iani più violente sono prO\'ooote da i -diagnosi di ernia crnr-ale: le adeniti inguinali e la liquori complessi, dagli aperitivi fatti· con alcoal dilatazione· ad ampolla nella curva della safena denaturato, ùi: cui si maschera il sapore con interna. ·Quest'ultima condizione n~n offre grandi aromi forti (anice, ang~lica), da aggiunta di_ da: · difficoltà diagnostiche: anzitutto 'vi è sempre un ·t11re. o di hascich ai liquori. piccolo intervallo, fra la tumefazione della safena Nelle form~ delir.anti setnplie:i basterà ttna -e l'aicat·a del Falloppio, in secondo luogo ma·n ca buona sorveglianza, il riposo a I.etto. Tulvoltà • il peduncolo erniario. però, 1!1 delirio continua per diversi giorni, speLa mancanza del peduncolo permette altresì cialmrente ne~ bevitori d ;abitudine, ck>po un gra\ e diagnosi nel caso si tratti di ,adenite ing11inale eccesso od un'emozione viva·. In tali ca$, oltre (errore commesso da un cli.tµco sperimentato); bial soggior110 p1·olungato in letto sono cons iglia-sogna tentare, ciò che· non sempre è facile, di bili gl 'impacchi g enerali, I 'applicazione di comsentire la parte profonda del tumoTe e di sentire presse fredde sulla testa, ii ba~n~, tiepidi, il re.se vi è un prolungamento che s'insinua sotto la gime liquido o semi1iqu1c1o, con eSlelusione degli arcata del Falloppio. D'altra parte ntill' adenite alcool·i'èi. :sono sempre notevoli i fenomeni infiammatori, Come calmanti sono ~ndicati il _ç]oralio, il broche nell'ernia non si notano che in un pefioc1o 111uro di potassio, l'uretano, jl sulfpnal, e~ n~~ tardivo. Sarà 11tile per la diagnosi anche l'elemento o-iovani a· rene intatto, le itùezioni di morfina " dolore che nell'adenite si trova sulla tt1mefazione ~ piccola dose. È importante, special1nente · nei , stessa, nell'etnia invece è in corri~pondenza del . vecchi, . sorv€gliare la minziione e ]o stato del!a -punto in cui si trova lo strozzamento. . vescica., procedendo ev.entualmente al çateteri• r. s. • sn10. Ancora p'iù 11eeessarie sono q11este precau• • • zion~1 nel caso di del iriu1n tre·m e·ns; non è ~ousi Il cambiamento- di colorito cutaneQ O'liabi1e la camicia Cii forza, dovrebbe bas tare la nella invaginazione intestinale. ~0rv,eglianza degli infermieri. P er evitai1e ii raf1 G. Greerrfield (rif. in Nlecli cq,L R e'Vicw, genn. fr1e ddamenti è bene -vres-tire il 1nalat·" c-011 t1na ":la"I918) richia1na i 'atte11zl.one sopra un subitaue·o . glia a combimazione. In ca.u sa d1ell3: !ebbr.e e della .~amb.iamenrt:o di colorito del bamb'ino, cla quello · tendenza aUa polmonite è utile · in tali casi la so1nministrazione di àl.cool (u11 litro di v>'. 110 co~ ·roseo, sano, a q ue1lo . bi.gio cenerognolo. Egl'i Ioo goccie d~· la11dano : quattr~ tucchiai all :or~). ·ha potuto in tre casi, essete ~esso sull'avviso Oltre agli impacchi, ,-e bagw, sonQ consiglia -da questo ~gno ed arrivare alla diagnosi di inbili le frizioni con acqua e aicéto, ·i ·clisteri freddi VaO'inazione intestill1ale. . .: seuap1sm. .' . . ton acqua bollita (1/ 2 litro) : 1 i. ai pieTale cambiamento di colorito può anche vedi ed .alle gambe. Il cloralio 11a una influeµza de. rificarsi anche in altre condizioni : ad og11i mo• • • • • pressiva sulla respir~zione; sareb~e da_ pref~ ·do, quando vi può esser.e un sospetto di 1nvagtnazione, l'A. non esita a. r.icorrere. all'esame · rtirsi l'eroina, (iniezioru di r /2 cent1gr. di clorisotto :anestesia. Una circostanza importante . è la drato) che è calmante ed et1pneica. La ._jo~ci~a (un deci~illigtammo del clorid~ato ..p er 1111 ~z1~temp~ratura, che, quan.do è · elevata sul princi. . . 11i; ripete;la eventtta1mente ogni sei o~e) da r ipio, depone contrd l '.1nvag1naz1one. s ultati \1\ari·abili. Per e\r.itare il doc~b1to si faI. P . • •
\
-
l
la
•
1
a,
I
1
;'
•
,
•
•
\
•
•
. 660
IL POLICLINICO
,
[AN'.'\O XX\lI, FASC. 211~
•
r a11110 po :,·erizzazio11i con t alco, e s1 ttsera.11110 Cbntro l'alcool 11on -esiste u11 ' '·e ro antidoto; i lenzuola tì11e ~ ,·eccl1ie. preparati d'tammon4ca però godono una grande: I4e 1co11Yttlsioni epiJettoicli . tipn o i)re>Yocate sp éfiducia e sarà béne prescri verl1 sempre sia a111 c•ialmente da liquori cnutenent;. es~enza .d.: ba- ·for1na di .ammo11iaca (<'i11qt1e goc:c~e) o cli liqttore ' c1iana , melissa, ani1ce, asse11zio, is$opo . f.iuoc: . anisato (10 goccie) o di acetato di ammoniaca (15 . . . chio ;, s:i osser,·a110 spesso · ii1 do1n ne, che fanno gr. con 5 gr. di sale, disciolti1 in 50 gr. dii i111fusq t1so di acqua di melissai o ,·ulner.1ria. .Rasta talforte qi caffè e 30 g r. <li gei roppb ; .cla prenclersl~ Yolta sopprimer.e q~éste ultime o l'abi:t1iale ape- in due volte a distanza di 1/4 <l'ora . ritiYo, per v ede1-.e scomparire g li accessi , che No11 si devono dare più di 25 goccie cli ai11ruopossonQ ,riprodurre l~ crisi ~f>il ettica o 1'attacco 11iaca o cli 50 di liquore anjBato; 11011 ricorrere is teri.co. Difficile è tal ,·olta la cliagnosi con le 1nai alle ,:n alazio11i cli an1m-0niaca, e 11emme11<> ai co11v11la:oni ure111iche , le qua1:i, in un· ~oggetto · sali inglesi a tttiali, più· forti e pili caustici cl1e con . nefrite i11terstiziale, possono aYersi dopo u11 u.n tempo. . eccesso di alcool . In tal~ casi se le con, ulsioni Per qu·anto riguarda le e\'e11ttiali complicazio11i ' si prolungano, se Yi è traccia d 'a~bttmi·nà nelle Bnccessive, ] 'in1barazzo gastri~o ced.e f·ac:l111e11te . t1rine, 11011 si esiti a r.·correre al sa11g uis11gio ad 1111 blando Jiltrgan be ; so110 cousig·liabili le be; \ \rande gazose, la macerazjone di quassia. ~el a lie mastoidi e(l anche a1 · sal1asso. l~li oppiacei ~opo o ins11fficienti o dan11osi. caso di éttero-febbrile, A. F. Plique (] our11al l\Ieno <lrammati.co, m a it1 realtà più g r a,·e è lo de lv! édeci11,c et de ch-irurg1.e pratique, 25 n1arzo. •• stato di collasso o di coma, ch e può scambi'arsi 1919) cons:glia il riposo assoluto, la tintnra di a tutta prima con j] son110 ripar3torè che segue bolclo (10 g·occie 3 volte nl gi'or110J; l'inclolenzi• 1'ubriacatura. Bisogna sor,·egl~are l 'aminalato per Jnento si cura con i bag11i .tirepidi o con quellj · impedire la penetrazione nelle \·i~ aree ?i pezzi a vapore. T-4 'am1nalato , .a poi ' 1ungamen~ sor,·e: . di dientiere artificiali ·ch e si staccano, di sostanze gliato per il p ericolo di complicazio11i .pol1nonarip · , ·omitate, ecc., ·o ccorre a tale sc.o po_impedire che, ca.rdiach e , renali, deliri jmpulsivi. Dal lato psi-· · 1'incli,·iduo ten g'a la posizione sttpina. · chico non . bisogna poi ins~stete eccessivamente L e con1pl-icazio!1i più temibili son o •la T?aresi sul rimorso ; n1eglio va1e fare intraveder.e delle e l'arrest o della respirazione e la congestione ce- speranze per l 'avvenii:e. I rebra1le. Con:tro quest'ultima si u·s eranno le \'e11TI bevitore \'a istruito sui da11n1' . . delle be,·a11de , tose seccl1e, ti senapismi alle gambe, la ·vescica alcooliche specialme11te se prese a digiuno o 11eldi ghiaccio aL capo, il sauguiBugio od il sal asso. l'intervallo dei pasti, dei liqt1ori conllplessi a Se inveoe vi è ane1n1a cerebrale si metterà l'an1- èomp9sizione ignota, delle miscele di liqt1ori.· I 1nalato con l a tes~ i11 ba:sso, e per rianimare Particolarmente dannose sono le beva11de alcoo1.'azione cardiaca, si f.~anno iniezio11i d!i etere, lichè negli · 1rndividui depressi, affaticati, insonni, di caffeina, lozioni irescl1e con aeeto, ecc.· lVfolto asm~tici, nei cardiaci, specie· nei s og·getti con• g;rav~ sono i raffreddamenti, contro i quali si taich'icardìa parossistica, nei gottosi, 1norfinoma11serà la precauzione d.i riscaldare gli indi,·idui ni, ~l!le dismeriorroiche,. Forse per le partic~-assai · lentamente, di frizionarli con ' acqua od lari condizironi d' ani~ nel periodo che attta• olio tiepidi, evitai:ido le sta11ze troppo calde, le , rersiamo, 1a tolleranza per 1 'alcool ed il vino bevande alcooliche, si farà un leggero massaggio . sembra ora diminui·t, a e la sbornia è più jrascie s i imprfmerànno agli art~ dei lie,Ti movitnenti . bille e vialenta. L'alcool va evitato altresì all >j... .' \. Difficile è arrivare a tempo per eli1uinare l'al- nizio dell'influenza, dell'accesso malaFico, ·dopo.. cool tuttora· conteu11tG nello s tomacb, eyentual- , la vacéim.aziooe antiti1ìca. • • 1uente si farà la gastrolusi con · liquidi leggerParticolare· gravità rivestono i traumatismi ne- • n1ente ailcalini, o si provoé~erà il vomito con bi- gli alcoolisti, ai quali vanno som:mi1nistra~ be.b ite calde, titillamento ctelf 'ugola. L'eliminavande diuretiche, diaforetici,' purganti. Anche zione intesti111a1e è assicurata con p1ccoli clisteri primà . degli interventi C'.'hirurgicf in questi i11sal~i ( zo gr. di sale in 2 bicchieri d.?acqua tiediVJidui occorre jstituire una cura eliminatrice e 'pida). ca1m ante ' bromuro o n~orfìn~). fil: L'eliminazione per l à via r~spiratoria deve es• .Prevenzione e trattamento del coma · diabetico~. sere favorita, collocando l'individuo i11 un ~.mbìente còn aria fresca e pura, aiutanqolo <'On la · ' • 'respirazione artificiate, con le inalazioni di osPer prevenire il coma diabetlic.o P. I. Cammed$igeno, ed. anche ~~ la tra~io~e ritmica de~la ge ·(La1icet, 11 gienn. 1918) ~nsiste sulla necessità lingua nei casi. d~1 arresto respiratorio e di s.i n- · dr un regime tale che non oltrepassi la capacità, cope cardiaca ; anche le :fl·izi.o ni · con acqua ed metabolica totale e la tolleranza per gli' ildrati aceto aromatico sarànno utili. Evitare sempre di di carboajo, le pr-0.t eine ~d i grassi, e ch e puret e11ere I 'ammalato in decubito dorsale·. . fornisca una qt1antità sufficiente cli sali . . ' 0
•
•
1
1
1
•
1
•
•
( 20 )
'
'
'
•
..
.
• •
'
IANNO XXVI,
FASC. 2Ij
(
Sh;ZIO~E
I
•
•
••
,
PUATTt;\ •
.
•
·661
I
•
Si lascia il malato al s uo regime solito e si fiss a . I vasi sanguignis9no I yasi sanguigni sono la capacità .metabolica, con. un 'analisi completo -nettamente distinti. poco visibili per l'Infildelle urine e del sangue. Si SQPprimon~ poi 'i trazione congestizia Gli _g1:ass.i, poi "dopo un paio· di giorni, si diminuiscotutta la superficie .pal. 110 duJ metà le proteine, poi gli idrati di carboruo. pebrale. · • • • • • • J?)opo_ qualche gio~no, sop~r.essione completa delle . proteine, nuova riduzione deg]ti iclratj dd. carbonio, . Le lesioni . sono più Lesioni profonde che 1n modo da somministrare un regime unic~mente superficiali che nel tra- . coinvolgono il tessuto composto cli ' "erdure, po·ver~ in idrati cH carbo- coma; i follicoli protru- sottocongiunfivale, ed nio. A qnesto punto, se la glicosuria p ersiste, la • dono dalla; superficie anche la cornea se tina glicemri:a è elevata e l'acidosi è evlidente, si mette congi\1ntivale e non co- opportuna te;fapia nQn interviene in tempo.· Si . l'à~m~~ato per d.u e o tre giorni a dieta assoluta .. involgono tutto il tesha poi una estesa forIn tal modo si migiiora subito la tolleranza per suto palpebrale. mazione di , tessuto ·ci. gli idrati di carbonio, il metabolismo delle pr~tei _ne e si riduce l'ac.i,dosi; si ritorna allora acl una catriziale, che con la ·' alimentazione confacente ala capacità metabolica • sua ruvidezza provoca .• del malato, seguendo un anda"·nento tinverso. lesioni· corneali, .... La quantità dii idrati di carbonio tolleraita si determina con l'esame dellé urine. Non s i ha mai formaForma~ione di panno La quantità di proteine _si fissa ii1 modo che zione di panno .. nei casi inveterati. il valore a~otato della razione quotidia11a non .superi che di r •o 2 gr. l 'azoto totale urinario. La Se non si hanno com.. Facili complicazioni quantità di grasso non deve superare quella de- plicazioni, la cornea non· · corneali (intorbidamen, gli idrati di carbonio; più della metà; il mfiglior è mai affetta. to iniezione ciliare cirindizio a·ella tolleram:a sarà dato dall'esame dal- · c11.mcorneale). . . l'esame del sangue (lipemia é ·glicemia), l' att~ . • Secrezione muco-pument:ç· di queste se non è a_ssociato a glicost1ria, • Marica la secrezione rulenta nellòstadio acudi muco pus. 1ndica un eccesso di graissi .nell 'alim·entazione. . ' to e durant~ og11i esa-In presenza di accidenti ·co1natosi, . le iilniezioni • cerbazione. -endoyenose di bicarbonato di sodio a grandi dosi, • co11t,r ollate con l'esame ·del sangue .e con la deterÈ necessaria l'escluNon vi è• in!t, biso- . minazione de11 'aciclo carbonico nell 'aria alveolare, gno di esclusione Q.alla sione dalla scuola. . costituiscond il trattamento d',urgenza, e saranno . , scuola. preferibili, nei casi in cui vi sia associata l '11re(W. 1\1. D'. Aubigne Carhart: l'y!edical ·R eçord). wia, alle semplici iniezioni di si~ro fisiologico. t
I
•
•
•
I
I
•
1
~
'
..
..
i
'
.
.
~
'l-11 l.
Frr,.
DIAGNOSTICA ..
•
IGIÉNE•
•
Tabelle per diagnosi differenziale. CONGIUNTIVITE
TRACOMA.
I
•
I niziQ. Piccole eleva/ nizio. Granulazioni iioni rossiccie disposte spaiseirregolarmente.su . in rade file sulla super- ambedue le· palpebre -e · ficie congiuritiyale della fornici; ognuno di questi · palpebra inferiore ; si è prec0cemente affetto. estendono più t ardi ai · Un anel.!f> di congestione fornici dove, al rovescia- oculare, coperto con~a- · • mento della palpebra si nulazioni luccicanti, si vedono far prominenza estende da ogni fornice dei follicoli grandi quan- verso il giobo o·culare. to un grano di sagù. \
La congiuntiva tr~ . i follicoli è press'apo~o normale.
~
'
Il tessuto congiuntivale. è precocemente af· fetto s' u · t utta la super, ficie di ogni palpebta. I
I
I bisogni dell'organismo in sostanze azotate. .
·~
FOLLICOLARE.
'
Una Commissione per l'alimentazione, nominata in seno alla Società di Biologia di Pa1igi, è. venuta alle seguenti con-~lusioni : Le sostanze alb11minoidi sono necessarie per gli aminoacidi .che le costittiiscono ,: .n on. si possono però ancora stabilire in proposito i bisogni dell'organism~, che, per quanto riguarda certi deter~ minati aminoacidi, sono imperativi, ma ·quantitativament~ minimi. Le vitamine -sono .u caso particolare di questa regola gen~rale. Con un regime sufficiente dal punto di vista energetico e scelto specialmen~e per la qualità degli alb1uninoidi, il quantitativo quotidiano di qttesti può essere ridotto ad una percentuale bassissima. Nei problemi pratici Cli alimentazione e di· approvvigionamento, però, non s i .possono· prendere ,
(21)
'
•
•
•
,
-
• •
662
•
l L POLICLINICO
• •
\.
come base tali risultati, ma bisogna adottare una razione globale di alb11minoidi, sufficiente perchè . tutti i bisogni particolari siano soddisfatti. Le osservazioni etnografiche hanno il grande pregio di éostituire delle esperjenze nat~rali, estese sopra un enorni.e n11mero di individui e continuate per parecchie generazioni : in base ad esse 8i ·può fissare, come minimo per il mantenimento del1' adulto : 1 gf. di . albuminoidi per giorno e· per kg. di peso del corpo, quando il bisogno di energia • • è soddisfatto dagli altri alimenti. Qhesta regola presuppone i~ regime misto : in regime strett.unente · vegetariano, la qualità degli albuminoidi va considerata ca'3o per caso. . . . I bambini, i giovani, le donne g~tanti, cioè gli organismi direttamente o indirettamente in via di sviluppo, debbono essere oggétto di particolare sollecitudine quando gli alimenti scarseggiano. È prndente assicurare loro l'ingestione di una piccola quanti'tà di albumina animale.
fil.
•
•
·POSTA DEGLI ABBONA TI. •
'
•
•
(1086) Chimica fisica dell'ioduro P.o tassico. ·~.\ 11 'abb.
n. 923 : Poichè il peso atomico dello iodic) ~ ~ 1 27 e quello del potassio è, di 39, si può caftcolate la quant ità di . iodio contenuta 'in I grammo di -ioduro potassic6 in base alla proporzione (127 + 39) : r .= 127 : .x . Essa risùita di .grammi .0.76~ La , grandezza delle ·g occe varia· con~ la natura del liquido ..C~ ,_q~indi clel solvente e del soluto e con la copcentrazione)·, con 1JSL temperatu~a, con la· forma del coritagocoe, ecc. 'futto un capitolo clella :fisica si occupa cli qt1esto argome nto (la sta1agmoln:1etria, per la deter·mina.zione della tensione s uperficiale). Per .s~luzioni acquose e· usando i contago~oe .comuµi, in genere le gocoe non si allontanano molto da un vent~im-0 di grammo: . cosi.cchè occorrono 40 gocce di soluzione di ioduro potassioo al 50: -50 (cioè ò.n parti eguali di acqt1a) p er formare . un grammo ; n e occorrono 30 al 2§ : 75 -(cioè :ad un terzo). La concentrazione delle soluzioni sature varia sensibilmente con la temperatura. Per questo e per· altri motivi · è preferibile di non servirsene. . R. B.'
\
(1087) _-t\ l dattor N .. G . .:
Medicina d'urgenza. Oltre il t~attato qi Oddo (F r . Vallardi), che però 'ri~niamo esaurito, vi sono quèlli di E . 'Trombetta, Medicina d'urgenza , Hoepli, e d1 R. Le11zmann, Patologia degli stati morbosi .con jtmmineute pe ricolo di vita, Società· . editi-. libraria. Chirurgia, d'urge1iza . Non conoscJamo alt ri , frattati.:, clie· possano sostituirsi al Léjars .
)
•
I1icompatibilità .?}tedicamentose. I. l\.'.lindes : 1noompatibilità medicamentose e prescrizioni irrazionali di farmaci . •Società editrice libraria, Mi• ]ano, L. 3.50. Medicamenta: Gui1da teorico prati'ca, II ediz1on~ . Cooperativa farmaceutica Milano. Per tutte le altre -richieste, cònsulti qualc11e buon trattato di 1 f0r~acol-0gia (p. e., quello di fil. (}agliò e quello rli lYlarfoi:i).
CENNI · BIBLIOORAFICI. . (Ncmsirecensiscono che
t
lib1'f t>ervenutttndono~Ua 'Redaztone). •
.Traité clinique de neurologie de . guerre. - Editore F. Aléa11. Parigi. PrezzoL. 32. Il volume pttbblicato da Sollier in r.ollabora~ione con Chartittr, Rose e Villaudre costituisce . . . il trattaito più completo sulla nei,1rolog1a dli guerra. Esso riassume con cri·teri originali .t utto quanto era stato finora . pubblicato su di un ar- · gomento, nel quale le di,·erse scuole ~europatolo g·ich·e fra11eesii hanno dura11te la. guerra. portato. ]argo e prezioso contributo di osservazioni e di . studi. . I.~'opera si di vide in qt1attro parti : I. Cervello e cerveletto; 2. Midollo e plessi ; 3. Nervi periferici ·; 4. Disturbi funzionali .· Berlcb'.è scritto da quattro a11tari differenti essa ·p;esenta sufficiiente omogeneità. Ktimerose incisi>0ni illustrano il testo. ' . ' .. DR . P.
\
SOLLIER. -
~
...
____
__
.........
'
Gio;gio di Nogf!'1-0. Scopi, funzionamento, risultati" - Un vol. in-8° -di 300 pag. circa con fi-
gu~~: - L. Cappelli, Bologna. ,
•• __,_,_
·
~on sono 'c erto state risparmiate le critiche,
anche assai vivaci, alla nota scuola di San Giorgio- di N ogaro; fondata in occasione della guerra; essa ha ric:;posto probabi°lmente ad una necessità e, nell'intenzione dei fotidatori è stata ìs~ituita con. lo scopo di permettere l'educazione tecnico-scientifica a tanti giovani, .che la guerra aveva strap ... pato dalla tranqufllità degli studi. In queste p.agine, dal Prof. Tusini, che ne è stato il direttore, vengono 'illn$tr"ati gli scopi per cui essa è stata ·fondata, il modo con cui fqnzi.onava, con. l'elenco delle lezioni im.partit.~ e delle esercitazioni pratiche fatte; la media d elle lezioni per ogni n;iateria si aggira sulle 40 e per alcune arriva anche· oltre 60, un numero che non è sp~so raggiante> nei cor$i normali. La scuola è stata frequent9;ta ·da 366 st~denti nel 1916 e da 812 nel 1916-r917, in cui uscirono 467 laureati,' parecchi dei qual~ con, lode e còn ottime votazioni. Negli elenc~ deali studenti n1olti ne risultano a cui "\Tennerodate medaglie al valore, encomi solenni, o caduti gloriosamente, vittime del loro valore. · l. b. :
'
•
Tusm1. - La scuola medica da eanip.o di San ' . .
•
(22)
•
•
•
•
I
• (.-\.~NO
XXVI, FASC.
2~]
Sl~IOKF.
•
66~
PRATICA .I
\ l
.NELLA V"ITA PROFESSIONALE·. .
, •
Politica ·e medicina.
Gli sforzi che si fanno in vario senso per interessare i medici alla quistione della istituzione di un Ministero per i servizi 5anitati n~n sembrano siano coronati da :SUCcesso. Non è ttna quistione che appassiona, sì potrebbe dire anche che· è una qui5tione considerata con · diffidenza: Gli italiani hanno in S03petto tutto ciò che .P~lÒ condµrre ad un incremell;to della burocrazia, ed in medici in ~articolare hanno una spiccata avversione 'per il funzionarismo. Non vogliamo esaminare se questo sospetto e questa avversion~ siano giustificati, per ora ci 11mitiamo a registrare · il fatto che l'idea di istituire un Ministero per la Sanità, se pure non ha avuto notevoli dissensi e contrasti,' non ha nepp~re suscitato entusiasmi e neppure .avuto · consensi decisi. Il ·fatto è notevole sopra - tutto p~rchè din1ostra che il miraggio di un nuovo portafoglio col relativo sottoportafoglio e di nuovi · sbocchi burocratici non è bastato da solo a con• vincere dell~ necessità della progettata istituzione. Del resto i fatti pro e contro un Ministero della · ' Sanità si bilanciano quasi e non conset~tono per ora una decisione. · . Ma la mancanza di un Minist&o partÌ~'oJare non esime i medici dal fare.della politica e sopra tutto ' 1ella poli ti ca sanitaria. Essi non solo ne hanno il diritto, ma anche 'il dovere. Le scienze biologiche hanno una grande influenza • sulla vita sociale e nessuno meglio del · medico è capace di rilevare la ìmportanza dei fenomeni :fisio-patologi~i individuali nel determinismo dei fatti soçiali. Il medico ~he vive la yita del popolo, che conosce.le deviazioni e le aberrazioni degli individui e delle collettfvità, e ne sa le cause, me- · glio degli altri può indicare gli indirizzi. politicosociali per il benessere ed il progre~sivo miglioramento somatic;o e psichico e quindi etico delle moltitudini. La medicina dalla cura e dalla pròfila"si degli individui è necessariamente assurta alla terapia ed alla profilassi sociali. La medicina ha pervaso e presto domi~erà ogni forma di attività pubblica. D ail' assisten~a agli infermi poveri · che è la più sentimentale, la più istintiva delle foime di solidarietà, si ~ passati alla igiet].e pub. blica e quindi al mera:vigli9so complesso delle as- sicurazioni sociali, e non tarderà molto che la collettività vorrà é saprà anche regolare la riproàuzion~ degli uomini per evitare la degel;lerazione della razza." E così çhe la ,medicina prende un pòsto sempre più marcato nell'attività· statal.e . · Tutta, o quasi t~tta, la legislaziòne ·sanitariosociale attuale è stata.,determinata sotto la pres- . sione di elementi estranei al governo ed anche al parlamento. · Le iniziative prese dai componenti •
•
medici del1a Camera e del Senato, tranne. onorevoli · e luminose eccezioni, non sono state moite. Nel ~enat~, .è vero, siedono molti ~ fra . i più il-: lustn ~~~1c1, ma per la sua costituzione, per lesue or1g1ru quel ramo del Parlamento non• ha mai' dato segno d~ eccessiva yi tali tà. Nella Camera dei Deputati i ,medici non .s ono molti e non ~ quindi a me:a~igliare se tra pochi, pochissimi siano quelli ' c~e s~ ·u:ite:essano con ,zelo pari alla comp.eténza. dt 9u1stiom che potrebbero essere quasi specifiche· d~l loro patrimonio culturale: della loro .esperienza,. della loro professione. Nè d'altra parte la voce ~i. poch~, e speèie quando questi pochi non "çostituiscono un ~ucleo omogeneo, e si . distribuis~ano nei vari ?ruppi politici, può avere ragione dei più. La maggioranza della Camera è ancora costituita di avvocàtj, che tollerano più C'.he accettare sin-· ceramente, entus~a«,ticamente le quistioni sani-·. tari e. · Occorre ingrossare quel n~cleo, circondarlo di al;>bond~nt~ ,pr0toplasma perchè essò·possa viyere veramente e prosperare~ 'Ogni· medico astraendo. da ogni prefer.enza· di pàrtitç> deve adoperarRi per-. chè.' il maggior numero dei collegh~ entri nel Parlatnento. 1 ~ei. molti si tr~veranno i fatti~i, senza dire che· nelle Assemblee ·i l ·n umero può .anche contare ·in difetto di qualità. : --= . J4a c1asse medica devé essere meglio rappresen- tata in Patlamento, megli'.o non solo qualitativai mente, ma anche ' quantitativamente. E ciò non.t solo perchè gli ·interessi dei medici ~'iano · conve-• • mentemente tutelati; ma perclrè la legislazione· sanitaria possa avere quello sviluppo, che le esigenze della ci\Tiltà rendono sempre più imprescindihili. 1· . ..
•
•
•
Cronaca· del movimento professionaleeIl Congresso Nazionale d'e gll Ordini dei medici. ·
La mattina dèl 20 andante nella sede sociale in piazza Foro Traiano, 1, si è iniziato il Congresso indetto dalla Federazione dell'Ordine dei Medici, eh~ riveste carattere c;li· rilevante importanza per le que.s tioni vitali che in esso verranno trattate e che rig-uardano la classe meà ica tutta. Tra i pres.e nti: . Percival (Alessandria); Rossini {Ancona) ;·Ca~telli e Gianmaria (Aquila); Belli (Arezzo); Mandragora {B ari); Domeuichini, Nardi e Moreschi (Bologna); Bongiovanni (Cuneo); Ronconi (Cremona); Gran- . doni (Cosenza); De Bene j ictis (Chieti); ;Barorie e' Capone (Camppbasso); Rossi e Chiavrini (Porli);. Fatichi (F_irenze.); Poli (Genova); Biscioni (Lucca); . •
,
(23)
•
·
•
.
.'
lL
POLICL1N ICO
[ •..\ NN()
XXVI,
F'ASC.
21]
• . Vernozz3; e Carrieri (Lecce); Pellegrini (Livorno);. .riferisce ·il prof. Silvagni, il quale afi.erma il do~ , . ·Balli (Modena}; Cocito (Messina)~ Vacino (Novara); vere della classe di dare ·un attestato di ricono'G uidoni, Di Castr,o, Schiappoli e Oltvierl (Napoli); scenz8: ai collegl;J..i che immolarono la propria: vita T0nelli (Parma); Ferrari e Scabia (Pisa); Zambler per la patria. _(Padova): Salpietra (Palermo); Secchieri (Rovigo); Espone quanto al riguardo fece la Fe8.erazione Tallarico (Salerno); Mattioli, ·B ertaccliini, Garrino col costituire un archivio di notizie sui medici ·e Ogliaro (Torino); Trevillozzi (Gr~sseto); Ambrogi caduti al fronte e che raggiungono la cifra di • • . (Massa); Gatidolfi (Piacenza); Sacchetto e Iviajello circa 400. . .. '.(Vicenza); Alberti (Pesaro). Acce~na alle pubblicazioni di biografie sul _t\lla presidenza prendono posto: ·il prof.. Balle- gion_iale· federale ed esp.mina le proposte presenrini presidente dell' Ordine di Roma, il prof: Sil- tate al riguardo dall'Ordine dei medici di Pavagni presidente dimission·a rio della f~derazione, il dova. sen. Marchiafava, l'on. prof. Sanarelli pel fascio Sull'argomento illustrano proposte varie i dot:medico parlamentare,jl prof. Simonetta del C<!>n- tori ;Fatichi ·a i Firenze, Ciùatini, Sacchetto, Di :siglio supetiore di Sanità, il dott. Secchieri segre:. Castro, Tallarico, Comelli, Nardi, Guidoni, Gran·tario fed·erale, il .dott. :Braccini. d oni Finari ed altri. Apre la sed,uta il prof. comm. Ballerini che con Si d~libera .,in ultimo . su proposta . SilvagJ?.i di 'i spirate parole ricorda l'opera erl il sacrificio com- deferire al nuovo Consiglio federale' l'esame e la I ·piuto dalla classe medica italiana nella guerra attuazione delle proposte. . .. , \rittoriosa ed invia, un caldo saluto ai colleghi delle terre invase e delle terre· redente. . Seduta pomeridiana del 20 maggio. Termina beneaugurando ai lavori del Congresso. . '(Vivissimi applausi). · In principio di seduta, éui presiede il dottor Segue il prof. sen. Marchiafava che in qualità Arturo ·Secchieri di Lenàinara, si approva la « rela·di rappresentante del Sindaco e del Comw1e di zione dei revisori dei conti ' esposta dal dottor Roma, pronunzia un appla'udito discorso accep.- Gandolfi di Piacenza e c·h e com.prende il resoconto . nando ai g!andi problemi igienico-sanitari del finanziario, i bilanci consuntivo e preventivo, il dopo guerra per i quali il Governo dimostra. la rendimento :finanziario della sottoscrizione per i più. benevola d.isposiziqrie .n~l volerli .risolvere con. medici del Belgio~ iI rendimento fulanziario della .,mezzi adeguati. ·sottoscrizione per i medici danneggiati dal -ter, ·Chiude ricordando con nobili p,arole il contegno , remoto. pieno di abnegazi<?ne e di amore tenuto dai meBallerini riferisce sull'esito della sottoscrizione dici militari al fronte · e negli ospedali. ~on com- per le onoranze all'eroico cap. Paolucci, sottomozione . ha •visto- nell'ordine del giorno incl115e le scrizione tutto1·a aperta alio scopo di completare onoranze ai cadùti, alla··m emoria dei quali la classe la somma necessa..ria per una borsa di stuçl.io al • • si inchina reverente; il loro ricordo deve ispirare Collegio degli orfani di Perugia. . Il c~l. prof. Simonetta ringrazia con: anim? concordia nel gran<;le lavoro da compiersi per il . bene dell'umanità (unanimi applausi). ·commosso i sanitari d'ltalia e più specialmente , Il prof. Sanarelli reca quindi il saluto del fascio la Federazione per la simpatia dimostrata per la medico parlamentare, augurandosi che la organiz- benefica istituzione Qel Collegio degli orfani Cli zaiione dei n1edici italiani divenga sempre più Perugia, devolvendo a favore di esso le somme fort~ in modo da esercitare una m,aggipre inraccolte per, onorare il cap. Paolu.cci. ftuenza sui poteri ·dello ·stato. · I componenti la coinm.issione nominata per la Anche il fo~bit9 discorso dell'on. Sanarelli è co- -revisione dell'ordin~ del giorno dott. E.elli, Poli ronato da ·applausi. e Alberti classificano ip. ragioné della loro imporIl dott. Ballerini, acclamato presidente, ·rife- tanza ·gli argomenti·da trattarsi .nel Congresso. risce sul~ lavoro copJ.piuto d al Consiglio feder~le ». Parlano in merito i dottori Tonelli, Braccini, · l11 merito interloquiscono i dottori Nardi. di Pellegriµi, Casati, Qgliaro, Vacino ed altri. Di . Castro di Napoli propone iti unione . all'OrBologna, Taliarico di f)alemo, Fatichi di Firenz~, Gandolfi di Piacenza, Vernozza di Lecce, Salpietra dine di Salerno modifiche alla legge sugli ordini e • di MessiBa, Belli di Arezzo, Pellegrini di Livo!llo, chiusurq, delt' Albo. . Alberti di Pesaro ed altri. Quest'ultima proposta incontra l'oi;>posizione dei Dopo la verifica dei poteri si nomina una .Com- dottori Casati, Ogliaro, Ballerini, Fatichi e di tutto mi~sione· per la ·revisione · del ·lungo ordine d,é l' .il C<>ngresso e perciò è respinta; giorno e . ad essa vengono chiamati. a far parte i Il dott. Tallarico di Salerno illustra le «modipio:ff. Alberti, ~elli e Poli. . . , fiche da apportarsi .alla legge sugli ordini», e speSul tema Onoranze ai medi'.ci caduti in ·g uerra. cialmente- agli art. 3 e 8 comma C. . . I
•
•
.
•
•
•
•
•
•
.. •
..
•
'
•
-
------~~ · -----'-
[AKNO XXVI, FASC.
665
SEZIONE PRATICA
2 1] I
•
Il dott. Ogliaro espone a nome deil' Orcline. di carico al nuovo Consiglio Federale di esplicare Torino le modifiéazioni all'art. 3 della legge sugli un'azione immediata, costante, tenace e ferma ordini dei sanitari. perchè \f~nga modificata l'attuale. legge sugli OrDopo ampia discussione si approva un ordine dini dei sanitari nel senso siu ~ancita la obbligadel giorno del dott. Chiodi di Bergamo con cui torietà di inscrizione a tutti i medici senza ecce's i domanda: 1° l'obbligo aelia iscrizione per tutti zione e sia abrogata la disposizione dell'art. 3 clie indistintamente i laureati in medicina; 2° la favieta l'intervento degli ordini nelle vertenze fra coltà dell'ordine di intervenire nelle controversie sanitari ed enti amministrativi? pe~ch~ sia data . tra medici e pubbliche amministrazioni. facoltà al Presidente di farsi sostituire nel ConFerrari di Pisa propugna una rappresentanza siglio Sanitario Provinciale e perchè vengano accoltì tutti gli altri voti espressi dal Congresso. di medici condotti nei Consigli provinciali sanitari. Trascorso quel periodo di tempo che il Consiglio Dopo osserv-azioni di Tonelli,· Grandoni ed altri Federale riterrà opportuno, senza che abbiano la proposta viene approvata. sanzione legislativa i provvedimenti approvati Il dott. Sacchetto di Vicenza si occupa delle .dal Congresso, e specialmente i tre priini, comanriscossioni della tassa dell'ordine di cui espone le d~rà a tutti gli ordini l'azione diretta con quei mezzi che riterrà del caso » . difficoltà. Sullo stesso argomento · parla il dott. Salpietra esprimendo il parere, cui si associa l' asSeduta antimeridiana del 21 maggio . semblea, che le tasse ~iano deman date per lari. scossione all F"'5attoria Comunale. Il Congresso · Alle 9. 30 il presidente prof. Ballerini apre la approva una proposta del prof. Silvagni tendente seduta comunicando un'istanza dell'Associazione ad ottenere che il Consiglio Superiore di Sanità sta- nazionale delle infermiere con la quale s'invoca bilisca le regole per le iscrizioni dei residenti in l'appoggio degli Ordini dei Medici perchè sia riuna Provincia ed iscritti in Provincie diverse. conosciuto il «titolo professionale al personale inIl dott. Piazza di Siracusa parla dell'azione férmiere >> per l'elevamento della classe. concorde perchè il Governo riconosca il \ralore giuIl Congresso delibera di rimandare la discusridico alle tariffe ed alle liquidazioni emanate da· sione della richiesta delle infermiere alla trattagli Ordini. ·I nterloquiscono Schiappoli di Napoli, zione delle proposte eve11tuali. Tallarico di Salerno, Silvagni di Bologna, Fatichi Si procede qujndi alla nomina clella Commissione di Firenze che propone sia chiesto nella legge elettorale per la designazione dei candidati al sugli ordini un articolo aggiuntivo per .il quale futuro Consiglio federale ed essa ·r~sulta composta ... gli ordini stessi debbano fare una tariffa di pre- dei dottori: Gandolfi, Pellegrini, Salpietra, Maiolo, stazioni me 1iches ed un secondo articolo per il Guidoni, Apolloni, Mattioli. quale il magistrato nella divergenza tra medico Si passa subito al tema: « Tutela degli interessi e cliente debba presentare la nota di prestazione della classe nella promulganda legge sulle assimedica all'ordine dei medici che in questo caso ct1razioni obbligatori~ contro le malattie ». viene chiamato come perito. J-4a proposta è apSu questo argomento importantissimo per il Congresso e assai toccante per i congressisti perchè provata. Sull'azione da seguirsi perchè i desiderati della coinvolge i loro interessi economici e morali rifeclasse medica siano raggiunti onde le «condizioni risce il clott. Alfredo Martine'lli presidente deleconomiche dei medici » siano rispondenti alla cre- 1' Associazione nazionale dei medici condotti. scente esigenza della vita, pronunzia un notevole Il relatore dopo aver esposte le ragioni deldiscorso il prof. Silvagni, il quale dimostra l'uti~ l'agitazione di questa categoria cl i sanitari i milità degli ordini medici e la necessità che siano glioramenti economici necessari, i mezzi (I.i azione escogitati per conseguirli, e11tra a parlare della ben definiti i rapporti tra gli ordini stessi e le nuova forma cli assistenza sanitaria mediante pubbliche amministraziom. Parlano in merito Guidoni 'di Napoli che vor- l'assicurazione . obbligatoria la cui legge è di imrebbe deferjto nuovo .Consiglio Fe.i erale d i minente promulgazione. Ed è precisamente in questa gran de opera di previdenza sociale che la svolgere un'azione rigida ed efficace verso il Goclasse deve cercare la soluzione dei suoi problemi .. verno, cui esporre 'tutte le aspirazioni della classe; Illustra i capisaldi che l'ultimo Congresso dei mePellegrit:Ìi di Livorno che consiglia d'inviare subito la commissione al Ministro dell'Interno per dici condotti ha chiesto vengano inseriti nella . presentargli le richieste immediate del Congres~o, legge in parola. L'accoglimento -di questi desiderati porterebbe Vacino, Alberti, Gandolfi ed altri. In ultimo si approva il seguente ordine del con sè l'abolizione del vecchio tipo di condotta giorno proposto da Ogliaro, Vacillo, Casatj ed dipendente dai Comuni e vi sostituirà un servizio altri: «Il Congresso Federale degli Ordini dà in- pubblìco modernamente organizzato ove tutti i 1
al
•
(?.5)
\
666
IL POLICLINICO
•
•
•
[ANNO
XXVI, FASC. 21]
lavoratori e poveri saranno degli assicurati ed dica nella Commissione per la compilazione della ove la spesa sarà ripartita giustamente sui lavo- legge sulle assicurazioni. ratori stessi, sulle imprese, sugli Enti t>ubblici. Riferisce l'inter~amento spiegato in tal senso L'oratore prospetta quale benefico impulso ri- dalla Federazione e dimostra come sia necessaria ' ceveranno dallé assicurazioni e la medicina cura.. un'azione decisi\ta e concorde e la piena solidativa e la profilattica e come per questa via si rietà della classe, poiché la questione interessa giungerà ~n.che alla risoluzione radicale del pro- anche i medici liberi esercenti e ospedalieri. blema ospitaliero. Termina proponendo di dar mandato al dotTermina so$tenendo che occo~e fare ai medici tor Martinelli perchè la Commissione chiami nel condotti - i quali compiono un vero apostolato suo seno .la rappresentanza della Federazione per sociale - condizioni di vita tali che ne elevino discutere il progetto di legge ed esprimere i desiil prestigio presso le popolazioni e li compensino d erì della classe medica. adeguatamente della diuturna opera di bene che Il discorso sereno e pratico del . prof. Silvagni riscuote vive approvazioni. essi compiono (V ivi applausi). Dopo una replica del relatore dott. Martinelli si Il dott. Fatichi di Firenze riven j ica innanzi tutto all'Associazione dei medici condotti il me- approva il seguente ordine del giorno , del dotrito di avere da molti anni sostenuta la necessità tor Grandoni. · ' a Il Congresso rilevato che le leggi di previdenza della legge assicurazioni malattie. È legge però che rivoluziona l'esercizio medico e sarà ttn peri- sociale finora attuate quali quella sull'assièuracolo non solo per i me -:i ici condotti, ma anche per zione obbligatoria degl' infortuni sul lavoro agrii liberi esercenti ed ospitalieri, se la legge, come colo, fanno malgoverno degli interessi e del decoro quelle precedenti, offenderà l'interesse economico della classe _sanitaria, la quale ha il dovere del buon funzionamento delle leggi stesse, domanda dei medici, dando retribuzioni inaccettabili. È necessario anche che sia tutelata mediante che un rappresentante della Federazione degli concorso l'attribuzione dei posti. Pensi il legisla- Orj ini dei medici venga incluso dalla Commis- tore, che l'applicazione della legge giusta, proficua sione ministeriale· che prepara la legge sull'assied onesta dipende solo dai medici e che questi curazione obbligatoria contro le malattie, ed in ogni modo stabilisce fin da ora di avvalersi dei hanno diritto ad avere un trattamento morale ed . mezzi di azione che sono à sua disposizione quaeconomico dignitoso. . lora i giusti desiderata della classe corressero il Anche il dott .. Fatichi è assai apt>laudito. • pericolo di non venire accolti ». Il dott. Ferrari di Pisa svolge una pregiudiziale (Continua) tendente a d ottenere s ubito l'·cc abolizione delle conI dotte piene, l'elevamento di stipendi decorosi, la Ordine dei medici della Provincia di Trapani. · formazione di tariffe di esercizio ». L'ordine ·in seconda convocazione ha deliberato La discu~ione si fa sempre più importante e intorno alla relazione annuale, intorno ai contrivi prendono parte, recando largo contributo di buti dei soci . mQrosi, ecc. Riguardo alle tariOe pe-r osservazioni e di proposte, i dottori Cornelli di le pe'Yizie medico-legati ha approvato il seguente Pavia; Vacino di Novara, Tonelli di Parma, Gran- ordine del giorno : doni di Cosenza, Giu1ice di N apoli, Casati di « I medici .della Provincia di Trapani, riunitisi Ferrara, Belli di Arezzo, Rossi di Forlì, 'Schiap- nella sede dell'Ordine; , poli di Napoli, Alberti di Pesaro, Chiodini di considerato che la tariffa per le perizie meF~rrara ed altri molti. dico-legali è inadeguata alle llttove esigenze dei Braccini di P erugia rileva l'interesse morale e tempi e costituiSce , un ipgiusto ed ·indecoroso materiale della classe di occuparsi dell'importante trattamento dei medici, chiamati a prestare il argomento per il quale reclama l'abolizione del- loro ufficio nell'interesse della giustizia; l'aumento delle tariffe, mentre si dichiara favorefanno voti al Governo perchè voglia sollecitavole all'aumento sessennale dell'indennità. mente elevare la tariffa per le oerizie giudiziarie Tra la più deferente attenzione prende la pa· ad equa misura, attù~nd o, per lo meno, quella rola il prof. Silvagni d i Bologna, il quale richiama che vige in Francia » • l' attenzione del Congresso sull'importanza dell'arOrdine dei medici della. Provincia di Messina. , gomento trattato con tanta competenza dal dottor Martinelli e dei quale ebbe · già ad occuparsi ~ella riunione del 15 aprile il presidente prof. la Fe jerazione degli Ordini. Tornatola, .depÌorato l'inveterata .avversione della Ricorda al riguardo l'ordine del giorno appro- grande maggioranza dei medici alle Associazioni: vato nel Congresso del 1914, col quale ;;i propu~ mentre oper~, contadini, impiegati d'ogni specie gnava una legale rappresentanza della classe me- e grado, insegnanti, magistrati, con l'associarsi I
'
./
(26)
•
,
{ANNO XXVI, FASC. 21]
SEZIONE .PRATICA
hanno già cònseguito notevoli · miglioramenti ma• teriali e morali, nulla è stato fatto per i medici : le richieste singole· non sono state asC'oltate, nè tenuti in alcun conto i voti di qual<'he consiglio, . di qualche ass~mblea degli ordini dei med ici. Propone poi la modifica alle tariffe in vigore per la provincia, aumentando del 50 -. % gli • -0noran.
I medici condotti della Provincia di Ascoli Piceno.
È stato votato il segu ente ordine del giorno: « La
sezione Picena dell'Associazione Nazionale dei Medici Condotti, radunati il 5 maggio 1919 in Porto San Giorgio, convinta che sia tempo ormai cli rapidamente concretare le giuste ~spi razioni della classe, e di conquistare quei .v eri miglioramenti economico-morali ai quali essa ha diritto, mentre si dichiara disposta, ·sicura del~ l'appoggio delle consorelle italiane, a ricorrere a . mezzi estrenù (sospe11sione ll~l servizio ,Ji condotta piena, dimissioni in m assa), se eventualmente le sue domande non fossero sollecitamente esa11dite, delibera di chiedere : 1) che sia istituita la condotta resi<1enziale, rispondente alle esige11ze rJei tempi e volut a dalla Legge Savitaria, çon lo stipendio non minore a lire 5000 annt1e; 2) che, fino a che non sarà risclta la questione della condotta residenziale, in vista rlelle ac-cresciute ed urgenti t1ecessità della vita, lo stipen. dio, con rJecorrenza dal r. luglio 1919, sia elevato al doppio di quello percepito attualn1ente da ciascun sanitario ; · 3) che per i medici rurali avei:i.ti obhligo di cavalcatura q Llesta sia a carico del Comune oppure retribuita con indennità non inferiore a lire l 500 annue ; 4) che sia riformato l'attuale irrisorio istituto delle p ensioni "·.
I medici condotti dell'Aquilano.
Legge comunale e provin<'iale e dalla Legge sani taria, deliberi la soppressione della spesa facoltativa dell'assistenza degli ·a bbienti ed elevi, . nello stespo tempo, lo stipendio al!a, congrua massima mjsura di .lire 5000, pér la Rola cura dei poveri, oltre quattro sessenni del decimo, e l'indennità di _cavalcatura a lire. 1500. E deliberano di dimettersi collettivamente e conten1poraneamente dalle condotte nel caso che i suesposti desiderata non fossero accettati dopo q11attro mesi ·dalla presentazione delle domande. · Era stata ventilata e caldamente patrocinata, anche da parte del presidente Ortensi , la proposta di addivenire eventualmente allo sciopero collettivo ; m a poi essa venne abbandonata, per acce. dere all'idea delle dimissioni in massa. Il dott. Colarossi ricordò che il C. P. sanziona pene severe cQntro quei medici che a.bbandonas,sero il loro posto, e il dott. Sbarra addusse le ragioni morali ed umanitarie che militano contro lo sciopero.
I !lledici condotti del Barese. I,a sezione provinciale· di Bari dei M. C. in seduta plenaria ha approvato il seguente ordine del. . giorno : .«La Sezione provinciale barese dei m. c. convinta che sià ormai tempo di conquistare le .giuste aspirazioni e tutti i miglioramenti economico-so~iali che lo Stato e le provincie concedono ai loro impiegati, mentre si dichiara disposta a ricorrere ~ tutti i mezzi che potranno per l'infento essere emanati dalla Presidenza dell'Associazio11e nazionale, delibera ·fare voti alla Presidenza stessa petchè si àdoperi ad ottenere dal Governo,· così come si sta prov:. vedendo per gli impiegati dello Stato, un decreto luogotenenziale che stabilisca uno stipendio di base rispondente alle nuove esigenze della vita ».
Il 15 maggio si tenne a r1 .Aquila un convegno . Associazione fra i medici liberi esercenti tli medici condotti. Fu prospettata e lum eggiata della provincia di Firenze. • la necessità impellente che vengano migliorate le Sono stati votati i due seguenti ordini del condizioni economiche dei medici ccndotti ; si trattò iholtre della riduzione delle condotte gene- giorno : I. « L'Associazione.... . fa plauso alla prossima rali in condotte per soli poveri; della Cassa pensioni ; dell'assicurazione sµgl' infortuni agricoli in promulgazione della legge per l' assicuyazione obrapporto agli obblighi e onorari stabiliti per i bligatoria co·ntro le 1nalattie, ma a t~po an11I1:9medici condotti; i~fi.ne delle assicurazioni contro nisce "eh~ essa legge deve essere co-ittemperata le malattie 'e r~lativa trasformazione del medico anche a.gli interessi della classe merlica. « Reputa quindi necessario e ne dà l'incarico condotto in m edico :fiò uciario. . all'Ordine dei meèici di Firenze per il prossimo L'assemblea votò un ordine del giorno, che fu comunicato al prefetto~ col qt1ale i 'c onvenuti Congresso federale clegli Ordini, agitare a tempo esprimono il voto che la G. P. A ., d'ietro la pre- in sede compet~nte, la questione per preparare al sentazione delle singole domande dei medici con- Governo delle norme direttiv~ che abbiano il dotti, avvalendosi della facoltà conce55ale dalla consenso della classe dei medici ». •
( 27) •
f
•
•
'
668
•
IL POLICLINICO
II. « L'Associazione ..... • « deplorato che con la legge Infortuni sul lafJ010 agricolo lo Stato venga ad esercitare su la clas$e m~dica una nuova azione ed impt:rio, la quale ha l'aggravante di disposizioni Jesive al• suo decorò · ed all~interesse economico; ~ « constatato che i magnificati resultati della gestione g0vernativa della « Cassa n azionale in. fortuni » stanno iti disgustoso contrasto con lo sfruttamento coercitivo dei m edici ; « affida all'Ordine dei medici della provincia di Firenze di trattare nel prossimo Congresso feder ale degli Ordini, la questione è elle imposizioni di oner! professionali r he lo Stato fa ai medici, facendosi propugnatore del principio che nessun atto d 'imperio debba mai essere imposto a quaJsiasi classe professionale ed iniziatore di proposte di compensi, che s iano adeguati alJ.'cpera che si richiede ed uguagliati al valore odierno del den aro, e di modificazioni della legge nel senc;o che sia liberato il medico _ dalla responsabilità della denuncia dell'infortunio e ciò in riguardo alla sp eciale condizione di esercizio nella condotta ». I medici ospitalieri dt Milano. I
~ell a
'
1
sede della Federazione delle Società scientifiche in Via S. Paolo 10, a 1.V~o, si sono riuniti i medici dell'Ospedale Maggiore, per discutere un memoriale da essi èlaborato p er il Consiglio degli IstittJti Ospitalieri. Il memoriale, b asandosi sulle esigenze dell'attuale momento economico, richiede degli alimenti che vann o fino al r add 1ppio ç_ello stipen dio . · Ft1 quindi approvato un voto d i solidarietà coi farmacisti dell'Ospedale i quali ebbero soltanto • una parziale soddisfazione delle loro richieste.
Richiesta di medici in Cina. . E' stato comunicato all'Ordine dei medici della provincia d i Roma che la regia Legazione Italiana in Pechino ha fatto conoscere che la città di Sh anghai è rimasta con un numero di sanitari assolutamente insufficiente, a causa del rimpatrio forzato di su dditi nemici ; e che sarebbe una buona opport unità, p er d ue o tre medici italiani, stabilirsi in quella Città, ove potrebbero esercitare la professione proficuamente e con vantaggio generale. È n ecessario conoscere qualche lingua estera, preferibilmente l'inglese. Per maggiori schi_a rimenti rivolgersi all' Ordine dei medici o àlla regia Prèfettura di Roma. • •
• . Nell~ Rivista critica del dott. lYiaselli pubbli ~ata sui fase. 19 dell'r1 m aggio, il metodo della benzidina su carta da filtro dev'essere denotato ' come reazione Assanelli e non già J\ scarelli, come venne stampato.
(28)
[ANNO XXVI,
(7782) S ervizio interinale_. Cassa di previdenza.-• Dott. I~. C. da M. - L'iscrìzione alla Cassa di previdenza è obbligatoria per i medici conclotti • • nom1nat1 regolarmente, cioè in base a concorso _ Poichè i medici interinali non sono provveduti di nomjna regolare non hanno obbligo di iscriversi alla .cassa medesima. Ella, essendo appunto un medico ~ondotto interinale non ha alcun obbligo al riguarc~ o. · (7783) Dimi ssioni da medico condotto. - Dottor M. F , da V. C. - A riguardo del termine occorrente per r assegnare le dimissioni dalla carica di 1:1-~dic~ c~ndotto bisogn~ t ener presenti le dispos1z1oru all u opo con tenute nel relativo capitolato. Qualora in questo nulla si dica, si è liberi di rassegnarle quando meglio si crede, conceC:endo un breve lasso di tempo all'amministrazione per la ricerca di altro ir1oneo sanitario. In tal caso Ella • potrebbe rassegnare le proprie d imissioni anche ora non ostante si trovi sotto le armi. Qualora· intendesse attendere il congedo, dovrebbe recarsi n el proprio Comqne e seguitare il servizio fino a qu an d o sulle d imissioni non si sarà pronunziatoil Consiglio comuna le. (7784) Indennità caYo-viveri. - Dottor abbo• nato 4823. - Per la ind ennità caro-viveri agli impiegati dipen denti di Comuni furono emessi di1e decreti I.uogotenenziali; il primo in data del 26 luglio 1917, n. 1181 ed il secondo in data del 9 marzo ultimo, n. 338. Col primo si accordava la indennità di lire 24 m ensili a coloro che possedevano stipendio n on superiore alle lire 4500.. Di tale Decreto Ella non può giovarsi perchè,. percependo lire 400 mensili, usufruisce di uno stipendio annuale superiore alle lire 4500. Col secondo Decreto fu concessa, invece, senza limitazione di stipendio. la indennità di lire 100 mensili ' all'impiegato ammogliato e di lire 65 al celibe, oitre centesimi 85 al giorno per ogni :figlio n1inore convivente ed a carico, oltre i primi tre. Anche gli interni possono t)ttenere tàle indennità purchè coprino posti compresi nella pianta organica e privi di titolare. La decorrenza per tale in'1 ennità, che noi crediamo p ossa c<?mpeterle, fu :fissata al I gennaio 1919. (7785) Indennità caro-viveri. Consigli.ere provin ciale. - Dott. G. C. da B. - Ha diritto alla indennità giornaliera di cent. 85 per due figli e, ' cioè, pel quarto e pel quinto. Secondo la più receute giurisprudenza della Corte di Cassazione, il medico condotto è ineleggibile alla carica di · Consigliere provinciale . (7787) I ndennità caYo-viveri.. - Dottpr A. B. da C. - Il Decreto Luogotenenziale d el 10 febbraio 1918 è facoltativo per i Comuni; non ~osi quelli del 28 luglio i917, n. 1181, e 9 marzo ul'
•
•
21J
. RISPOSTE A QUESITI E A l~ftftl;\~DE.
•
,
FASC.
•
T. ANNO XXVI,
FASC. 21]
S EZ CO:-.lE PRAI f CA
669 I
•
timo, n. 338, portanti concessioni ec1 innovazioni Servizio 1nedico-militare. - All'abb. n. 226o: a riguardo delia incl ennità caro-vi veri, che sono Già si è risposto che il percepire i premi di obbligatoti. Di essi può prendere visione sul lo - smobilitazione non lede l'esito del ricorso da lei cale Ufficio comunale essendo stati pubblicati, a presentato. suo tempo, sulla Gazzetta Ufficiale. Al dott. S. C. da M.: (7788) Indenniià caro-viveri. - Dottor F. A. . Se la sua inabilità è dip,esa dalla ferita riporda P. - Avendo Ella persone di. famiglia convi- tata in servizio di guerra Ella aveva: •diritto ad venti ed a carico, ha diritto, non ostante sia essere promosso tenente dopo tra.Scorso un anno celibe alla indennità caro-viveri in lire 100 mensili. . nel grado di sottotenente, e cioè nel giugno 1918. (7789) Prestazione professionale. Liberi esercenti.All'abb. n ._8525: Dott. G. B. da P. di S. - Il libero esercente non I/anziatiità che Ella aveva in fanteria non viene . è tenuto a prestazio11i professionali, neanche in considerata per il s11u avanzamento nel corpo sacasi urgenti; tranne che glie ne venga fatto nitario militare. espresso obbligo da competenti autorità, nel qual All'abb. n. 4682: caso il rifiuto costituirebbe la contravve11zione Le spetta la promozione poic4è #i tenenti meprevista e punita d allo articolp 334 d~l Codice dici effettivi sono stati già promossi fino all'anzianità 4 marzo 1917. penale. . Ma il suo specchio cli stanziamento è stato in(7700) Indenni tà caro-vivet't. Dottor N . P. da M. - Al me ..lico· condotto supp.lente ed inte- viato al Ministero? / rinale con1pete la indennità caro-viveri quando, Al dott. S. M. da S. : La circolare cui Ella accenna non riguardava copre posto compreso J.?.ella relativa pianta organica, debitamente approvata, e priva di titolare. gli ufficiali medici. Non gli compete nulla se il precedente condottato All'abb. n. 10309: sia assente per infermità, c-ongedo o perchè chiaPer gli ufficiali della Sanità Militare la · promo· m ato sQtto le anni, ma gli compete, invece se il 7jone dei sottotenenti con anzianità eguale alla detto sanitario sia morto o d imissionario. sua si effettuò con la data del 1° aprile 1916. Anche da borghese E)la può sempre reclamare (7791) Pensioni. - Dott. A. R . da R . - Il trattamento di favore fat to p~r le pensioni degli im- quanto le spetta. piegati dello Stato non è esteso per quelle dei All'abb. n. 4322 : Per la promozione a tenente colonnello i magmedici condotti. Nella liq·t1idazione dèlle pensioni a tale categoria di funzionari si t ien- conto degli giori medici di milizia territoriale debbono ora anni di servizio militare prestato come rirhiamati; ' avere l'anzianità del 13 dicembre '1916. valutandoli nella loro effettiva entità, non solo All 'abb. n. 10055: agli effetti del raggiungimento del diritto, m a Può· provare a far domanda, ma..... date le atanche agli efietti di determinare l'ammontare t11ali esigenze, ritengo, con poca probabilità di della pensione sempre che durante il servizio mi- ottenere l'intento desiderato. litare essi abbiano continuato a pagare i contriAll' abb. n. 8409:· Se non vi sono mezzi ferròviarì tra i due co· . buti prescritti. (7792) S et'tJizio antimalarico. Pensioni. - Dottor mnni di Avio e Borghetto è ovvio che le spetta G. M. d a M. C. - All'ufficiale medico comandato l'indennità chilemetrica, che viene concessa a chi . per servizio antimalarico civile non spetta alcuna compie un viaggio per via ordinaria. indennità speciale. Il medico condott?, che non Per conseguire la promozione occorre sempre la · ha pagato riten:uta per la Cassa. pens~oni durante proposta di avanzamento che deve essere inoltrata il servizio militare, non ha obbligo d1 pagare le al Ministero dall'autorità militare dalla quale diritent1te arretrate, quando è congedato e riprende pende l'ufficiale promovendo, ed i t enenti medici il servizio civile. Gli anni passati sotto le armi con anzianità 1° febbraio 1917 hanno già l'anzia·· non sono, però, in tal caso, considerati come t1tili nità necessaria p er essere proposti per la promo• agli effetti della pensione. ztone. , (7793) Indennità caro·viveri. Impiegati Opeye Al dott. F. B. da T.: Pie. - Dott. abbonato· 7699. - Il Decreto LuoLa circolare cui Ella accenna non riguarda gli gotenenziale del .9 marzo ultimo, n. 338, ·portante ufficiali medici. · modificazioni alla in~: ennità caro-viveri si applica Al dott. G. M. da B.: solamente agli impiegati dipendenti dalle ProGli ultimi tenenti medici promossi capitani avevincie e <lai Comuni e non si applica a quelli vano l'anzianità del 1° m aggio 1916. dipende11ti dalle Opere Pie. A Lei, quindi, p11ò Possono esser messi nel quadro di avanzamento unicamente competere la indennità che la pia i tenenti medici con anzianità fino al 4 -marzo Amministr azione abbia, all'uopo, spontaneamente 1917. deliberato. Doctor J1JST!TtA. •
..
.. POT~ICLINICO
IL
[A NNO
XXVI, . FASC. •
\
'
•
•
21j
All'abb. n. 10389 : Il congedamento degli ufficiali medici della • classe 1882 è realmenté già in co~so. All'abb. n. 2260; · • La strada da Lei seguìta è giusta. Occorre però armarsi di pazienza perchè sotto pratiche... ·: ·a lungo decorso ! All'abb. n. Ioo62 : Percbè il servizio al qu,ale è adibito possa con· siderarsi come tempofaneo agli effetti amministrativi occorre éhe ciò sia oggetto di un'apposita dichiarnzione da parte dell'autorità che 1' ha comandato a compierlo. All'abb. n. 8538: La circolare n. r 13 della Disp. 14 del G. M. del 26 febbraio 1919 (articolo 4) stabilisce tassativamente che l'indennità di smobilitazione è concessa agli ufficiali di tutte le categorie che abbiano prestato 6 mesi di servizio prima della data dell' armistizio. Al dott. D. P. da M.: La concessione o. meno dell'esonero non ha nulla . . a che vedere con l'appartenere l'ufficiale medico a classi già in congedo. Al dott. E. L. da L. : Mi sembra che il Comitato regionale della Croce Rossa non possa negare a lei il pr~mio di smo bilitazione, in analogia a quanto è s tabilito per gli ufficiali dell'Esercito. ProV:i a reclamare al Comitato centrale della benemerita Associazione. • Al dott. L. R. da M. d. T.: . Ella può rivolgere domanda al Ministero della guerra Jlel tramite del Comando del suo Distretto. · L'esser decorato òi medaglia al valore non implica il diritto a fregiarsi della croce di guerra. All' abb. n. 9927: Avendo· Ella già fruito di 30 giorni di .licenza . potrebbe dal Comando Supremo venirle negata una• nuova licenza. Però .dato il caso pietoso e se gravi circostanze di servizio von vi si oppongono(" in genere anche la seconda licenza viene concessa per . una causa · di tanta gravità. Ogni reclamo o domanda in merito va fatta al Comando Supremo pel tramite gerarchico. All'abb. n. Io286: La circolare n~ 25 del Giornale militare 1919, riguarda i militari di truppa. Non è quindi applicaqile agli ufficiali medici.
·coN.DOTTE E CONCORSI. 1
Cercàsi massima urgenza medico interino, salvo nomina effettivo. Stipendio mensile L. 6oo netto qualsiasi ritenuta. Scrivere al Sindaco NORMA
(Roma). -
VOLTERRA. Ospedali
Riuniti. -
In attesa di autorizzazione all'apertura del definitivo concorso, cercasi medico-chirurgo-assistente che coadiuvi il Direttore chirurgo }?rimario. Compenso dalle 3500 alle 4500 lorde. Rìvolgersi alla. Amministra. rtlone dei sµddetti Ospedali. . NOMIN~; PROMOZIONI, 'ONORIFICENZE. NELLE UNIVERSIT1.
Il prof. Innocente Clivio, ordinario di clinica ostetrico-ginecologica presso l'Università di Pavia e preside di quella Facoltà Mec~ica, è stato chia. mato Cl alla Facoltà Medica tli Genova a coprire la stessa cattedra rimasta (vacante per la morte del prof. Bossi. •
Il prof. Agenore Zeri, ordinario. di semeiotica medica presso l'Università di Roma, e· stato chiamato, con votazione tmanime della Facoltà medica a coprire la cattedra di patologia speciale medica, resasi vacante con la perdita del prof. · Rossoni. ORDINE DELLA CORONA n>!TALIA.
Commendatore: Bonanome prof. Luigi Achille, {Rall~amenti).
Cavalieri: Brancoli Busdraghi dott. Nicolao; S ava prof. Enrico; De Marco dott. Eugenio.
. . - Agli associati offriamo a prezzo di favore: Prof. LUIGI MANGINELLI Docente di Patologia Med. e Aiuto Med. negli Osp. di Roma
· La diagnosi delle malattie dello stomaco e dell' intestino ai raggi X.
Avvertiamo che : non si risponde non · si risponde non si risponde mento personale; non si risponde
. ad anonimi; . . a 'Quesiti 'che riguardano terzi; ·a quesiti d'indole ·e~clusivaprivatamente.·
- M. G. . •
•
1t una interessante pubblicazione
d~Ua
massima utilità per tutti coloro · che desiderano avere un esatto concetto di · questo moderno metodo di esame ehe ha dato cosl nuovo orientam~nto a tutta I.a patologia del tubo dige..1 rente. L a radiodiagnostica non va oggi considerata quale segreto patrimonio, gelosamente custodito da pochi iniziati : essa è una importante branca della semeiotica generale, e quindi della clinica, e deve essere conosciuta da ogni medico colt0, giacchè, se spetta più particolàrmente al radiologo la tecnica della ricerca, è al medico che spetta la sintesi di essa e l'apprezzamento del suo giusto valore. L'argomento è esposto dall' A. in modo piano ed originale : esso non è un'arida e pedante enum~razion~ di sintomi ma una trattazione · ordinata e sintetica, nella quale il v~lore del segno è costantemente analizzato e discusso in merito alle più moderne vedute dl fis~ologia e d~ patologia mentre è abilmente sfruttato per tutto quello che esso 'può renderci nel campo della patogenesi e della diag nostica. Un volume in VIII grande, di pag. XIII-254, ricco di 121 illustra~ioni e di una completa bibliografia , in commercio L . 8 pià le spese di spedizione; per i nostri associati L. 6. 75 franco di porto e raccomandato. Inviare cartolina-vaglia al prof. Enrico Morelli, via Sistina, 14, Roma.
t
t
(ANNO XXVI, FASC. 21]
SEZIONE PRATICA•
l\t.lEDICI~-JA
Propaganda
SOCIALE.
NOTIZIE DIVERSE.
I
igie~iea
nelle scuole di Roma.
Il Ministero dell'Interno {Direzione Generale ~.lella , Sanità Pubblica) di accord0 con quello della Pubblica Is lruzione, ha accolto e ·validamente appoggiato una iniziativa assunta dal Comune di Roma per una più intensa ,,olgarizzazione dei principi Ji ig"ie11e pratica nelle scuole primarie della città: Il concetto fo11datnentale è di diffondere iu queste scuole norme, che debbo110 ser~ir di guida alla pulizia de liLa persona e della casa ed alla difesa contro le malattie infettive e diffttsiv.e . • E p·er tale scopo agli inseg11aimenti verLali saranno aggiunte le tlin1ostrazioui con proiezioni e cinematografie, che megli'° ·valgono ad in1primere questi concetti nella ment~ del fanciullo. Saranno inoltre distribuiti opuscoli e foglietti, che contengono in forma piana e lucida i dati scientifici' e statistici più in1portanti, per modo che possano esserne ricavati sogg,etti per lezioni pratiche nelle scuole' e per piccoli componimenti. Il Comune di Roma è in via di costitt1ire un :Niuseo igienico, il quale raccolga tutti questi mezzi di insegname nto pratico, in modo da ·poterli utilizzare anche negli anni consect1ti,1i. In quest'opera debbono essere associaiti il medico ed il maestro, il primo p.er tl.are i concetti scientifici, il secondo p er farli penetrare nelle menti degli allievi. l\. tale scopo fu tent1ta una pritna . riunio11e cui i11terv·e11nero i ·Direttori Didattici ed i medi~i scolaslici clelle scuole di Roma ed . in cui l'assessore p er l'igiene on. professor Marchiafava spiegò g"li intenti cla raggiungere e la via da ·seguire. Sar·anno· tenute poi riunioni consecutive, cui interverranno SC\Jlari ed , insegnanti di varie classi ed in etti medici scolastici o persone di riconosciuta competenza illustreranno i singoli argomenti, indicati nel seguente programma concordato: ·1) Pulizia della persona e degli abiti. Bagni: . Le abitudini dei bambini, che possono fac111::. tare la diffusione di malattie : le mani it1 bocca . e portare alla bocca oggetti trovàti - raccoo-liere 0 a terra mangiare senza " lavarsi le mani starnutire, tossire, sputare, parlare disseminando goccioline di sali,·a in viso ai vicini. 2) Pulizia dell'abitazione. Abitudini dannose nella casa: :finestre sempre chiuse - tend e, cortinaggi e tappeti - abiti n1essi ammuccl1iati nella. camera dove si dorme - angoli morti e tratti di p.avimento sotto i mobili, dove non gil;lnge la pulizia quotidiana - ripostigli bui e latnne mal · tenute - la scopa e lo strofinaccio umido - pericoli della polvere. 3) L'a~qua da bere. \ . . . 4) La difesa contro le m?sche e g·li 1nsett1 parassirti dell 'uon10. ç01ne si diffondono l·e malattie più comuni. 5) La tubercolosi. 6) La malaria. . . Quest'ultimo argom·ento avrà speciale 1mportanm per le scuole dell'Agrq romano, .do,re l~ . trattazione di esso verrà collocato alla profilassi medica contro la malattia. 1
1
'
Pubqlicheremo prossimamente: G. Sabatini. ModeYne vediite sull'etio.patogenesi e
sulla teyapia dell'asma bYonchiale. •
•
\
XXVI Congresso della Società Italiana di Chirurgia. •
Il Comitato ordinatore, con sede a Trieste presso l'Ospedale Civile, comunica che le coniizioni in cm si trova attualmente Trieste per la mancanza di alloggi rendono necessario di rimandare il Congresso al prossiiµo ottobre.· Ne verrà a...,,,.._V suo tempo stabilita la data precisa. •
Il Congresso di Monaco.
'
L'annunziato Congr~so internazionale di idrologia, climatologia, talassoterapia ed elioterapia avrà luogo in Monaco durante le feste pasquali del 1920 sotto 1,alto patronato di S. A. R. il principe -di Monaco. · Vi sarà unita una Esposizione di pitture, disegni e fotografie, che mostrerà ai congressisti ed ai visitato1i i documenti relativi alle questioni odierne scientifiche ed industriali che verranno trattate al Congresso. · Il Comitato internazionale di organizzazione ha per presidente il prof. Alberto Robin. Il Comitato italiano è presieduto dall'on. prof. Giusc:l>pe Sanarelli; ne è segretario generale il prof: Giuseppe Sabatini, assistente alla R. Clinica Medica di Roma.
Per l'insegnamento dell'anatomia comparata nelle ' facoltà mediche. Il sen. prof. Grassi ha presentato una interpellanza al Ministro della P. I. o: in relazione della pubblica competenza della Commissione del Consiglio Superiore che ha proposto di abolire l 'insegnamento di çtnatomia comparata (morfologia) p er gli stude:µti dè].la Facoltà di medicina, dimostrando così di ignorare che tale materia. ha ai nostri giorni assunto fo11damentale importanza inqua11tochè, per co~1se11so .u~ve;sale, da essa l'anatomia umana riceve non minore 1uce che dalla fisiologia, e s·e nza di essa non si può comprendere l' organizzazione dell' uomo, mentre da altra parte lo studio dell'anatomia comparat~ facilita ·m olto, anche praticamente, quello dell'anatomia un1ana. Risalenclo ad una questione generate il sen . Grassi interpella anche sulla tenden~a a svalutare in Italia, sia nelle scuole sup eriori che in quelle medie, l'insegnamento della storia naturale, me11tr~ essa forma la base non solo di ogni coltura bio~ogica, ma anche della prati.oa (medicina, veteri11aria, agricoltura, zootecnia) ». . . .
Per il conseguimento delle libere docenze. Il sen. D·e lla Noce ha p.resentato alla Presidenza del Senato la seguente interrogazione : « Nell'interesse di alcuni studiosi c11e non vorrebbero perc;Jere un altro. a~no e. SO?O tuttora. in .servizio militare come rtch1amat1, 11 sottoscritto chiede all 'on. Ministro della pubblica istruzione se non creda il 1 caso di togliere il divieto fatto con decreto I~uogotenenziale alle Facoltà universitarie di accordare esami per libere docenze senza attendere la conclusione della pace, agli ttfficiaZi che .n e facessero domanda ». '
(31)
IL POLICLINICO
Terme · per i poveri.
ti, 1 laboraton di ncerche scientificl1e di favorire la diffusione della medicina fran~ese all 'e· ster~ , di contribuire ' al progresso del·le sci-rnze mediche. L~ presi.ci.enza è oostiltuita da Léon P.aurgeois, Luc1en Po1ncaré, Paul Strauss, Debove, ·r(irmisson, Cha11ffard, Babinski, Pinard, Sircdey, eC'c. . In ~emoria dei medici caduti in guerra In Francia.
Beneficenza. In una delle sue ultime sedute, lai Cassa di Risparmio di Milano ha st abilito di ~oncorrere con lire 100,000 alla pubblica sottoscrizione a favore dell'Istituto per grandi invalidi nervosi di guerra, che sta per sorgere nclla metropoli lombarda.
L 'Accademi~ di M7dkinia ~ d~iso, su proposta del propno presidente, d1 en gere nei locali dell'Accademia un monumento alla mecoria clei ' medici francesi vittime del dovere durante la
1
guerra.
Il generale Jean Louis Colvet ha legato la sua. fortuna di circa un rqilione di lire alla Faool.Jtà di1 Medicina di 1\1ontpellier per premiare annualmente il miglior lavoro scientifico sulla cuna del cancro.
Un medico italiano fra i prigionieri lnglesL Nel « British Medicai Journal • del 10 maggio sono poste in rilievo lf! benemerenze a<'quistate dal medico italiano dott. Giuseppe de V astor nel Lazzar~to del campo·di prigioweri di Stendal, in German1a. Grazie alla. sua devota attenzione, alla sua abi· lità professionale en alla sua forte volontà e personalità, C'he s' imponeva ai tedeschi, egli ha salvato moltissimi prigionieri inglesi dalla morte ed ha reso tollerabile la vita in quel luogo di sof.. ferenze.
' Conferenze di cardiologia. Innanzi ad un eletto e denso stuolo di medici il prof. F. Mariani ha tenuto a Milano, pre~o gli gl'Istituti clinici di Perfezionamento, le prime due conferenze del ciclo già ann11nziato. Nella prima ha esposto la storia della cardio· logia ed ha trattato delle forze di resistenza del muscolo cardiaco e dei mezzi per valutarle, dello scompenso, della prognosi delle cardiopatie. La seconda conferenza venne consacrata alle applicazioni della radiologia. L'O. ha dimostrato il valore dei rilievi ortodiagrafici, h a esaminato come si modifica l'ombra radiologica del cuore nelle varie cardiopatie, ha rilevato l'importanza della radiologia nella valutazione delle affezionj., dell'aorta: aneurismi, aor· titi e ateromasia; infine ha accennato alla cinematogra.fia del cuore. La conferenza venne illustrata da n,umerose proiezioni.
•
XXVI, FASC. 21]
~'in.segnament?, i. m~zzi di lavoro per gli studen-
•
.Il Comune di Milano ha acquistato la Stazione balneare di. Tabiano, nel Comune di ~~alsomao- giore, da servire per cure g·mtuite ai poveri di Milano. I"e terme si prestano per cure solforose salso-jod.iche, climatiche ed elioterapiche. '
•
[ANNO
,
Antivivisezionismo in Inghilterra.
•
Su proposta di sir Frederick Baubury sta per essere approvata in Inghilterra legge che vieta le esperienze· scientifiche (la cosi detta vivisezione) anche sotto anestesia nel cane. La cc British Medica! Association » h a formulato un voto di protesta contro questo ostruzionismo scientifico.
una
11 problema della ginnastica scolastica.
•
I presidi degli Istituti superiori <li educ azio11<;
fondata a Parigi t1na Società (legli amici de~la Facoltà di Medicina allo scollo cli perfezio11are, presso qu.iella Facoltà di Medicina, i n1etodi
·.:fisica di Napoli e di Roma. ptofessori Iuppelli e Guerra, sono statj · ricevuti clal ministro Bereni!ni, al qua.le hanno presentato u11 memoriale contenente proposte cli provv-edimenti circa 1'i11dirizzo a.ell a g-i11 11 ~ sti'ca scolastica.
Alla Facoltà di Medicina di Parigi. •
-
È st ata
•
Indice alfabetico per materie. _t\.lcoolismo acuto : forme e tr.attamento Pag. Alimentazione : bisogno dell'organismo in sostanze azotate . . . . . . . » 661 Chirurgia infantile considerata nei differenti1 periodi . . . . . . . » Coma diabetico : pre·venzione e trattamento . . . . . . . . . . » 660 Congresso N azìonal·e degli ()rdini. d·eÌ Medici . . . . . . . . . . . » Ernia crurare strozzata • • • • • • )) Gastropatie : indicazioni per la cùia)) gnosi• • • • • • • • • • •
Invaginazione intestinale : cambiamen· / to di colorjtto cutaneo . . . Pag . 659 Ioduro potassico: proprietà . . . . » 662 Organi dei sensi: gerarchia . . . » 652 Pneumoperitoneo artificiale nella dia· gnostica. radiologica . . . . . . » Politica e medicina . . . . . . . » . Rimedi comuni : iuconvenienti e danni Tracoma ;- e congiuntivite granulare: diagnosi differenziale . · . . . . . >> 661 Traumi della testa : conseguenze lontane s ull'abilità al lavoro . . . . . »• 644 ))
•
Roma, 1919 -
(32)
Tip. Naz. Bertero di G. Guadagnini
&
C.
-
l,. •
POZZI,
rtsp.
••
/.===================R~o=111=a~,;:=:P=g~iu~g~n_o~J~9~1~911-.i__._~----~F=as~e~.:::.22.
,
fondato dai professori:
GUIDO .BACCELLI
-
•
FRANCESCO DURANTE
••
•
SEZIONE PR.A.TIOA .
REDATTOR-E
-
I
•
CAPO:. PROP. VITTORIO ASCOLI ....
•
SOMMARIO. Biviste sintetiche: G. Sabatini: Moderne vedute sull'etio· ,, patogenesi e s~lla terapia dell'asma bronchiale. · Sunti e R,a ssegne": PATOLOGIA GENERALE: P . .o. Hopkins: . La pratica impo.rtan~a dtll~ v!tamine. - PEDIATRIA: Murray B. Gordon i Il timo tn ped1atr1a. - MEDICINA: Stivelmann: Lo shock ple,urico nel pneumotorace artificiale. Note e contrlbutj: D. Giorgacopulo: Innovazioni all'operazione dell'ernia inguinale secondo Bassini. · Commenti: P. Ferraresi: Ancora sull'estensione continua , · applicata alle parti molli nei monconi d'amputazione. Accademie, Società Mediche, Oongress:I: Società Lombarda di Scienze Mediche e Biologiche in Milano. Appunti di Medlc~na :Pratica: CASISTICA E TERAPIA: Me:. ningite influenzale. - Il trattamento dei disturbi pneumonici complicanti l'influenza. - La trastusione del sangue citratato nella pneumonite da influenza. - DIAGNOSTICA: Tabelle per . ·/ diagnosi di~erenziale. Ru~rlca
dell'ufflciale sanitario: G. Monti: La vigilanza annonaria nel dopo-guerra.
I
Note di medicina scien1iftca: Sul meccanismo dell'infezioneI batterica. Posta degli abbonati • . Cenni bibliografici. Varia. Nella vita professionale: Cronaéa del movimento profes- · sionale. Risposte a quesiti e a domande. Condotte e concorsi. Albo d'oro. Amministrazione sanitaria: Per 1' igiene industriale. Comitato ·centrale antitubercolare. - Igiene delle bevande · e degli alimenti. Medicina sociale: Tutela dèHa maternità ed assicurazioni .sociali. Notizie diverse. ~ Bassegna della s·t ampa medica. Indice alfabetico per materie.
... R .... ·.RDA ... A ~ ... A .Il. .a· .& .es . .& ~_..,.& • ·
Pr~ghlamo
vivamente ruael signori Associati cui abbiamo·testè rivolto pe'r stJnal e Invito di pagamento del dova.lo importo d. abbonamento pel corrente 1919, a non frapporre altro Indugio e a farcene pertanto rimessa, mediante cartollna-vaglla, con cortese sollecitudine•
. Bamrnentiamo che la Cartolina- Va glia <imrà t•Btrt i11di;i2zata fl(!tninatn:a,,.tnte al prof. ENRICO MORELLI, via S istina, 14 Roma 1 oke la me(jenmn (n~ po1to ri8errato al tol l o del/' 'Ctfiti o Foa1a/r· pas-ator1) • n ·t ts~frt mt1:ni 10 d,lla prtacriUa marea ia bollo da 6 c~nttsi,;i. Ohi $i trova spr~vvi&to •ella marea p.W ace re~ ctte _d,.tti 6 cemes'imi 'alf 1rri.porto dtlla Cartolina-Vaglia 1tes1a. L'AlDnmsTRA~oNE. È flietata la rifwodu1ìon1 di lat1ori pubblicati nel I;>OLIOLINIOO o la pubbliea1ion1 àj iv•ti
Diritti di proprietà ris.ervati. 4i usi senaa citarne la fonte.
~~~~~~~~~~~~~~~~:--~~~~~~~~~~~~~--~~--;-~--,-~~~~~~~....:....~~ \
tate, si è venuto ·f ormando quel volµminoso capitolo su l'asma, il quale. racchiude tutto il nostro attuale patrimonio in materia. , Modero~ ved ote soll'etio-pato~enesi e sulla terapia Però Ila scienza nostra che progredisce non col tl ell'asm a bronchiale cammino unif?rme di tutte le sue parti, ma por. . . per il prof. GIUSEPPE SA~ATINI, ' tando avanti, a tratti, or l'una or l'altra, ha messo assistente della Clinica medica di Roma · nel suo program·m a di 1avoro di questi ultimi anni e liber-0 docente.· lo stuèio dell~asina bronchiale: e questa malattia • il suo turno di atten.Zione e di ricer.. L'a'.sma bronchiale, nato pèr diffeFel)Ziazioné dal ha così avuto ' che. _Ed anche di progresso? · gruppo delle d ispnee, fu individualizzato da C~lso .Io non oserei ti~potfdere alla domanda: gli studi ed è rimasto un'11nità nòsografìca bene distinta; ma ancor oggi aspetta una salda base etiologica,/ ancora in piena evoluzione non sono peranco teruna patogenesi libera da contrasti e da contraddi- minati e sarebbe arrischiato prpfetizzare quanto zioni, ed, in' linea subordinata, una terapia propria. hanno di buono ed ove ·condurranno. Le nuove Molto si è scritto in ogni epoca sull'asma, an- vie sono suggestive, ma :fino a qual limite possano • -che perchè non pochi med_ici, e spesso illustri, da resistere ai passi di coloro ehe avidamente le ' Seneca in poi, ne hanno· sofferto: mà le ~eoiie ac- percorrono, e se sbocchera:t;lno in :fine di fronte alla cercata, non può predirsi. .cumulantesi non hanno avuto maggiore fortuna verità ansiosamente . dei rimedi rapidamente declinati: Nondimeno · Tali moderne vedute, cosi come vanno concre... -con le parti sopravviventi delle ipotesi scientifiche, tandosi, non possono però ignorarsi solo per voler .delle os5ervazioni cliniche, delle ··Cure sperimen~ attendere prima il definitivo collaudo della con-
RIVISTE SINTETICBE.
.
•
• •
\ ;
.
( r) '
•
,
f
•
[-.\~~o
IL POLICLINICO
XXVI, FAsc. 22J •
troprova e della critica; v' è tutta una materia, localmente rilevabile all'esame anatomico delle sp·arsa qua e là, che ha il suo valore e non ha ancora pareti bronchiali, sia rinvenibile nell'espettorato. potuto avere il suo posto nei libri, $ia ·pure ultiL'eosinofilia del ~angue e dell'espettorato negli missimi;· bisogna conoscerla e meditarla, e cercar . asmatici come vedremo è stata sempre una grande possibilmente di apportarvi il proprio contributo pezza d'appoggio per le teorie patogenetiche . utile di controllo e di idee originali, perchè gli studi Una volta assodata l'apparizione eosinofila come siano i più rapicµ. e sicuri possibili. reazione locale o generale di jntossicazi~ni, era. Questi studi sull'asma si svolgono in due campi, naturale supporre che l' eosiliofilia delllasma non logicamente connessi; da un lato ~erso il problema avesse diversa origin~ o comportamento speetiologico e patogenetico della malattia, dall'altro ciale. E queste sostanze tossiche eosinotattiche degli riguardo alle applicazioni terapeutiche conformi asmatici sono state ansiosamente ricercate. alle singole vedute teoriche. Credo utile di trattare partitamente i due. temi. . . . Òltre. i com11ni pradotti della desintegrazione fisiologica cellulare, Allan Eusts (9) invoca l'azione • asmogena di una tossina intestinale del gruppo delle ETIOLOGIA E PATOGENESI. amine, ~a {3-imj,nazolyletilamina o istamina, che Quali ·momenti etiologièi c·a paci di determinare alla dose di %-r mmgr: u.ccide le cavie in pochi l'asma sono. stati chiamati in causa i più svariati mjnuti, con uno .spasmo polmonare così intenso~ fattori; dei moltissimi accreditati da antichi tempi :e che una pompa da respir~zione artificiale non rieclassicamente tramandati da autore ad autore non sce nè ad aspirare nè ad iniettare aria ~ei loro polintendiamo occuparci; relti.tivamente recenti sono moni, i quali all'autopsia appaiono pallidi e iperinvece alcune relazioni stabilite. tra asma e 'lesioni . distesi.. · dèl naso e della gola. Grant (1) le trovò 45 volte su Euskis ha isolato da /3-iminazolyletilamina , dalle feci di 3 asmatici; non l'ha potuta mai i~o 4 9 asmatici trattati, e .a conclusioni pressochè analoghe giunsero Abbott (2), Gottlieb· (3), Bonnier lare dal sangue, n è dalle orine, ma iniettando (4). Matthews (5) vide nel 90 % dei suoi casi lequeste ultime nelle cavie ha potuto riprodurre gli sioni del tratto respiratorio superiore. Davies (6) effetti tossici dell'istamina. nel 1914~ h~ ~sistito sull'importanza degli spostaI/acido ossalico è stato anch'esso imputato quale menti uterini, della criptorchia, della ptesi addoresponsabile delle crisi d'asma (Loeper e Bé- .. minale, della stitichezza, della dismemorrea; ed champ)J per il fatto che abitualmente trovru;>i in Hare (7) della malaria, della emicrania, dell'epiquantità superiore alla norma nel" sangue, nell'olessia. Babcock (8) riferisce il caso di attacchi rina e nell'espettorato degli -asmatici. L'affinità asmatici insorgenti quando cessava il drenaggio dell'!icido ossalico per i sali di Ca spiegh~rebbe • di una cistifellea infetta. anche, secondo simili vedute, l'azione benefica dì • Non occorre un'apposita critica per togliere esso nell'asma. . ' valo~e aquesta serie (~he potrebbe ancora crescere Faccio grazia: di tutte le parole spese a favore ~~igolando più a lungo la letteratura moderna) dell'acido urico quale produttore di intossicazione di cause invocate quali provocatrici o fautrici del- asmogena; ciò non ha niente in comune-va no1' asma bronchiale. Quanti sono infatti gli infermi tato - coi concetti diatesici (diatesi artritica) sod{ stipsi o di emicrania, le dismenorroiche o gli steµuti specialme~te dai francesi, e c~e hanno una. epilettici, che non hanno mai patito di isma? certa base nelle osservazioni cliniche, soprattutto La natura tossica dell'asma, intravveduta, fra per·quanto riguarda il terreno, per lo più ereditario,. molte' mende, nei suoi lavori da Moncorgé (1909) sul qual~ suole impiantarsi l'asma. ebbe anch'essa ultimamente nuovo sostegno da Pallide segnalazioni etiologiche tutte quelle fin. l3ezançon e Israel, i quali affermarono che. l' a- qui riferite, che nO:t,1. assurgOil;O al di là di tentativi smatico emette sostanze tossiche per i suoi 'J?ron- individuali di generalizzazione pur pretendendo chioli, ciò che sarebbe p·rovato dall'eosinofilia sia sempre all'onore di spiegazione causal.e dall'intima essenza di questa malattia. (1) GRANT, DUNDES. - ' The Practitioner, 1913, . In simile brancolahte ricerca della verità etio90, 914 . . . d logica si è aperto in questi ultimissimi anni ai (2) ABBOTT W. J. - Am. Jour. otol. rhin~ an ricercatori un nuovo campo: è la 4ottrina dell'anala1ing., 1914, 33, 83. (3) GoTTLIEB. - New-York med.._· Jo,u'Y_,, 1917, filassi, che una coorte serrata di esperienze: di o~ 106, 313. servazioni e di · deduzioni hanno cercato d'i appli(4) BONNIER. - Arch . gén. de m édJ., 91, 197. care alla spiegazione etiopatogenetica J.ell.' asma (5 ) MATTHEWS. - M.ed. R ee. , l9I4, 84, 507 · bronchiale. · (6) DAVIES. - Jour. Am. Med. Ass., 1914, 62, Perchè ciò che s~gue sia più chiaro e possa es1006 . · . ('i) HARE. - British Med. Jour., 19IJ, 2, 1442. . (8) l3AB~OCK. - Joru. Am. Med. Ass.. 1915, (g) Gazzetta Ospedali ·e Cliniche, r915, 36, 56r. 1
•
.
.
•
1
I
f
..
6-{, . 2115.
•
( 2) \
.
•
.
•
.• · ~-'-··
•
-
-~---·-
•
[--\.NNO
.
xxvr,
FASC. 22Ì
• SEZIONE PRA1'ICA
.
-
sere esposto più' sinteticamente, tni sembra prezzo dell' oper~, prima di procedere oltre, riassumere e :fissare brevemente il concetto di anafilassi. ' · Le pit't antiche osservazioni di fenÒmeni anafilattici sono dovute a Magendie che nel 183 9 descrisse la m orte dei cani sottoposti a ripetute iniezioni d i alb11me d' uovo. Nel 1902 Jlichet mise in evidenza che questo ,fenomeno era. dovuto ad una ipersensibili~à verso le proteine, e lo chiamò col nome d i anafilassi. . P er chè d unque si produ ca l' anafilassi occorre che il soggetto, uomo . Òd animale, sia sensibilizzq,to. Questa sensibilizzfl,zione può essere attiva o passiva (cioè trasmessa col sangue da un animale all'altro) . Iniettando un animale con una determinata so stanza (generalm~nte una proteina) questa ~timola l.a immediata proG.uzione attiva di: anticorpi, sp ecifici per la proteina provocatrièe. Dopo un certo periodo d i tempo (incubazione) la quantità dì anticorpi prodot~a è tale, ch e una nuova iniezione · di questa proteina può provocare una serie 'd i disturbi, soprattutto circolatori, respiratori e se~re tori, che vanno ~ol .n om e di shock anafilattico e posson~ terminate colla morte. Cook e (ro) illustra le mbdalità della se'>!-sibilizzazione e dell' a.nq,filassi, con l'esposizione ·pratica e semplice delle varie contigenze, sotto cui può manifestarsi, e cioè : I . Se noi iniettiam o nelle cavie .r cc. di siero di cavallo, non segu e alcun sintom o: ciò dimostr a che il ·siero d i cavallo non è tossico . • II. Se iniettiam o o.or cc. di siero e il giorno dopo ne introduciamo r cc. non assistiamo egualmente a nessun sintomo. III. Sé iniettiamo o.or cc. di siero e lasciamo passare un intervallo di r o- r 5 giorni e quindi ne iniettiamo ancora r CC., assistiamo immediatam ente a llo shock an afilattico, seguito da motte. Ciò dimostra che l'animale è stato sensibilizzato, e nei 10-1 giorni si è ~vuta l'incubazione per la form a5 / zione degli anticorpi. , Se invece di lasciare passare pochi giorni fra le due iniezioni lasciamo trascorrere m olti mesi, la sh ock anafilattico si m anifesta egualmente, ciò che dimostra che un animale una volta· sensibiliz.. zato resta tale. .. :rV. Se facciamo per dieci giorni consecutivi , un'iniezione di o.or di siero, e all'un dicesimo dir cc. non si h a ana:fìlas~i: l'animale. è stato immunizzato· ma se noi lasciamo stare, dopo i r o giorni, q ue~' animale per un certo lasso di t empo, e poi gli facéiamo l'iniezione di r cc. vediamo sc~p· piare lo sh ock:: ciò dimostra che l'aJ?imale, dapprima jmmunizzato, e ridiventat o sensibile. V. Se iniettiamo ·un anim ale con o.or di siero, I
I
I
•
.
.
ln m odo da sensibilizzarlo, lasciamo quindi p as. sare un certo perioè.o di tempo, e poscia iniettiamo una nuova dose di siero, piccolissima, non letale, possiamo dopo quest a dose ìniettarn e una letale senza avere la morte: questo chiam asi antianafi.. lassi o dissensibilizzazione. Ciò si ~piega ammetten do che alla iniezione di t1n antigen e (siero) se_gue lo. formazione corrispondente di anticorpi, i quali si legano a certe detern1inate cellule, quando sono i11 piccola quantità, ma rimangono liberi nel sa11gue quando ·sono in quantità m aggiore. Ora lo sh ock anafilattico è dovuto dalla ìmmed iata unione della nuova dose-di antigene cogli anticorpi preformati e legati alla cellula: se noi abbiamo provoçato anticorpi in eccesso, e quinqi liberi, questi si uniscono coll'antigen e, e proteggono gli anticorpi iegati alle cellule, impedendo di conseguenza l'anafilassi. Ora questi fenomeni veduti nella ca\Ìa possono integralm ente applicarsi all'uom o, colla sola differenza che nell'uom o la p_e rdita èì.ella sensibilizzazione è più facile. Molte malattie oggi rientrano più o meno bene nel gr11ppo d ell' an'afìlassi (l'asma bronchiale, la febb re da fieno, l'edema angioneurotico, le gastroenteriti ac11te, certe artropatie, l'epilessia ecc.). I n altri termini se gli anticorpi sono legati alle cellule• muscolari 'liscie ed alla • mucosa • dei bronchi, lo scate11arsi dell'anafilassi dà l'asma; se sono legati alle cellule d ~Ila mucosa degli occhi, del naso e della gola si h a la febbre da fieno; se sono legati alle cellule della pelle si ha l1 prticaria; sè alle cellule connettiv~i l'edema angioneurotico, se alle :fibre muscolari e alla mucosa dell'intestino l 'enterite acuta ecc. (Cooke). Ftt il primo lVIeltzer (11) ad emettère l'ipotesi che l'asma bronchiale fosse una 1uanifestdzione cliriica· dell'anafilassi. Gli asmatici sarebbero individui sensibilizzati a certe proteine eterogenee che, quan do p oi ad un tal momento vengano o respirate o ingerite, producono lo scatenarsi àello shock ana:fila ttico. All'idea cl1e l'asma sia una estrinsecazione anafilattica si è stati analogicamente portati dall'aver osservato negli animali sperimentalmente sot.. toposti ad an afilassi, fra i fenomeni · culmina11ti dello stat o anafilattico, alt~razioni nel domilùo dei muscoli bronchiali, ch e riconducono assai vicino al quadr o dell'accesso asmatico q11ale si osserva nell'uomo. X egli animali anafilattizzati la niorte infatti spesso avviene per asfissia consecutiva a contrazione spastica dei muscoli lisci dei bronchi. Ma olt):'e questo fatto fondamentale le rasso. miglianze vanno molto più in 1~. È stato dimostrato, come vedremo presto più
I (ro) CooKE R . A. Am., 1917, '3, 721 .
Medie. Clin'l'cs of North
ì\IEr/rzER.-. j our. · Anz. .lled. . Ass., 55, rozr . • (11)
•
,
1910,
(3)
\
•
•
•
, IL POLICLIN_ICO
(ANNO XXVI, FASC. 22]
diffusamente, che iniettando un asmatico con di<)pne~ e btadipne& e con distensione polmonare, piccole quantità di quella sostanza, verso la quale che ricordano perfettamente quelle osservate nelè sensibile, egli rapidamente viene preso dall' ac- 1' anafilass~ ; cesso. Dapprima egli ha solo difficoltà nell'espid) la secrezione bronchiale acuta che accomrazione e più· tardi, quando i polmoni si sovradi- pagna l'accesso asmatico (e corrisponde al catarro stendono, ~nche nell'inspirazione. Esaplinanè!o oculo-nasale dell'asma: da fieno) rientra nella ca· allora l'infermo coi Raggi X, si vedono i polmoni tegoria dei disturbi vasomotori e secretori, che • immobili e il diaframma abbassato. Inoltre-, sem- sono noti fra· i sintomi dell'attacco anafilat.. pre durante l'accesso, il contenuto di Co2 dell'aria tico; alveolare si trova diminuito, mentre è nbrmale e) l'aècesso asmatico può iniZiarsi e terminare quello del sap.gue circolante., Facep.d0 a questo con vomito: ora Richet adotta appunto il vomito . punto un'iniezione di adrenalina- si assiste quasi come criterio dell'anafilassi, almeno nei cani; immediatamente alla ripresa dei moti polmonari /) l'associazione frequente dell'asma con l'ore diafra.mmatici ed a~ graduale ritorno . al livello ticaria, l'eczema, e l'e jema angioneurotico la cui normale di Coz nell'ari~ alveolare. Tutti questi dati natura è oggi ammessa di indole anafilattica, si ritrovano pure à formare la base dello stato tanto che Duclos ha chiamato l'asma un'orticaria dei bronchi,· anafilattico. · L'accesso asmatico· e lo shock nnafilattico veng) l'eosiµofilìa, che è costante non solo negli . gono ·c osi a rassomigliarsi, in quanto che entrambi sputi e nel sangue degli asmatici, ma fu trovata sono dovuti a proteine estranee, e consistono in LC)toiogi~mente nella loro parete" bronchiale da ·un turbamento del respiro: e dal punto di vista paFrankel, è appunto un segno attribuito anche tologico la loro parentela è rivelata dall'·avere in allo sh?ck anafilattico, dove; sperimentalmente, è comune la sovradistensione polmonare, e mentre stato trovato da Schlecht e Schwenker (dell'eosinegli anima}i ana:filatizzati essa è dimostrata diret- nofilia mi occt1po anche altrove); tamente dipendere da stenosi bronchiale, negli h) tanto l'accesso asmatico quanto lo shock individui asmatici la si può in via aralogica de- anafilattico insorgono improvvisamente: ed endurre dallo studio del contenuto in ·. . . 0 2 dell'aria trambi invecchiano, per usare l'espressione d i alveolare. Inoltre entrambi gli stadi sono miglio- , Lasègue, coi tempo. r ati dall'adrenalina (Walker) e tanto lo shock Entrati in quest'ordine di idee, gli studi telativi anà:fìlaftico non mortale quanto l' aècesso asmatico si sono rapidamente moltiplicat i negli ultimj anni, sono beneficati da alc11ni medlcamenti. Così ii a - allo scopo di ricercare e dimostrare le varie proteine tropina, che b,ene:fica l'asma, è capace, a forti dosi, capaci d i pr?è.urre anafilatticamente, il fenomeno • di impedire cb.e le cavie muoiano per anafilassi dell'asma bronchiale. Tanto che Rackem~n (13), (Biedl e Kraus); i sali di calcio, adoperati da Kayser ha potuto scrivere l'anno scorso (1918) che «la nell'asma bronchiale, hanno proprietà antiana:fi- diagnosi .di asma bronchi~le è solo il primo p asso. la~tiche (Richet) e diminuiscono o prevengono gli nella diagnosi della causa assoluta che produce accidenti delle malattie çli sier·o (Netter, Gervin). le sofferenze di quel Jeterminato paziente.». Altro argomento analogico è portato da Widal Cosi dun'lue• dopo l'idea lanciata da Meltzer nel e suoi collaborato.ti (12) collo ,studio della 'crisi e- 1910 si sono venuti raccogliendo gli elementi per inmoclasica iniziale (leucopenia, abbassamento della quadrare definitivamente l' asm,a nel campo dell' anafipressione sanguigna, dist urbo della coagulazione lassi. Scorrendo però attentamente la letteratura e diminuzione dell'indice refrattometrico del siero) si vei e come la ricercq. di questi dati rimase dapche è comune all'accesso d ' asma ed allo shock priina p er 11mgo tempo sporadica, coi lavori di ' Béal (14), Billard (15), Philippart {r6), Barach (17), anafilattico. Altre prove di questa identità sono le seguenti: Manoilo:ff (18) . Quest'ultifiio autore però ottenne ' a) l'intossicazione provocatrice ·Q_'asma può sindromi anafilattiche in ca.vie, alle quali aveya ' \ essere minima; le iniezioni scatenatrici di anafi- iniettato siero di asmatici, facendo loro una selassi possono essere infinitesimali (~o a 0,00001 eme. secondo Ròsenau e Anderson) ; (13) RACKEMANN F. M. - The Arch. of int. b) la specificità di alcune sostanze, che pos. . Med., 1918, 4, 517. sono sempre, in un soggetto, provocare l'asma, e (14) BÉAL, V. - Thèse de Pa'Yis, 1910 . • la specificità fondamentale dei fe~omeni anafi(15) BILLARD G. - 7 he Lancet, 1910. . (}:6) PHILIPPART. - Arch. méd. belges, XXVII, lattici; • / I9Il . .. e) l'accompagnarsi dell'accesso asmatico con (r7) BARACII J. H. - New-York med. ]ourn., • 21 gennaio :c91 r. (18) MANOILOFF. E. - Centralbl, f. Bakter., Bd. méd., (12) WIDAL, LERMOYEZ, etc. - Presse . LXIII, 7, 1912. 1914, 54, 525. ~
•
...
•
(4)
.
\
J
• \
•
[ -.\.NNO
XXVI;
FASC. 22]
SEZIONE FRATI.CA
conda iniezione con una soluzione di cristalli di zione (Rac~emann, Cooke) ed alI'oftalmoreazione, Charcot-Leyden mentre vide rimanere indifferenti tutte reazioni immunitarie che non rappresentano di fronte ad essa le cavie sensibilizzate con sangue altro che circoscritte anafilassi locali. umano normale. .La cuti~eazione si esegue mediante piccoli tagli Landouzy (19) ha sostenuto che l'asma è fun- di 2- 3 mill. &ulla superficie anteriore dell' avamzione di ·bacillosi e l'accesso una ~ sca-rica anafilat- braccio fatti senza dar luogo a fuoriuscita di santica tube1'colinica. · gue; su ciasQun taglio (lasciandone uno libero per Sulla patogenesi tubercolinica dell'asma hanno controllo) viene posta una determinata proteina scritto Laroche, Jacobson, . Gougerot, éon espe- facen.dovi poi cadere, per favorirne la soluzione e rimenti positivi sugli animali e sull'uomo, Manoil'assorbimento, una goccia di sol. N ~soda. ~opo loff, Percepied, Bartolotti (20), Berkhart. · IO % ora si lava e si esamina. La reazione positiva :U:a .questo tenue filo di pensiero e di ricerca non è divenuto r<i>busto e imponente se non in que- · è data dalla formazione da un sollevamento biansti ultimi anni, soprattutto per opera degli -america... castro o da una chiazza d'orticaria (che deve mini Walker e collaboratori (21), Schloss (22), Frost surare almeno 0.5 cm. in diametro, altrimenti la reazio~e è dubbia). (23), Muhsam .e Jacobson (24), Sp:tith (25), RackeIn tal maniera, si determina, dalla positività mann (26), Cooke (27), Goodale, Talbot i quali hanno dimostrato l'azione sensibilizzatrice in della reazione, verso quale delle proteine saggiate · primo tempo e scatenatrice in secondo di alcune l'individuo è sensibile. Walker usa come materiale da cutireazione proteine eterogenee, che sembrerebber'o la causa soluzione di alb11mina d'uovo cruda, farine, ecc., fondamentale dell'asma. estratti alcoolici al 12 % di peli d'animali o di polI)i tutti questi lavori pubblicati in America forse line, deboli soluzioni alcaline di batteri uccisi ecc. i più brillanti e i più completi sino quelli di J. Chandler Walker, che ha scritto in due anni circa Della tecnica di preparazioni di queste proteine si sono occupati anche Wodehouse e Olmsted (29). 20 memorie originali sull'argomento (28). La intYadermoreazione non differisce dalla preLe .proteine le quali, negli individui specifica.. • mente sensibilizzati, agirebbero come scatenatrici cedente cp.e per la inoèulazione diretta nel derma dell'accesso asmatico (shock anafilattico) possono delle varie soluzioni di proteine. Rackemann suol arrivare all'organismo per tre vie: inalazione, in- ·fa.re per ciò soluzioni di 0.93 di cloruro sodico e 0.5 % di acido ~fenico e disciogliervi poi una iestione e infezione. Esse appartengono ai peli, alla f orfoYa ed alle d~terminata proteina, in tale proporzione .sicchè 1scoriaz~oni degli animali, alle piume ,egli u~celli, ciascuna soluzione contenga in ultimo 0.02 mil1igr. _alla lana, al polline, alle farine vegetali, agli ali- di azotp totale proteico per ogni centim~tro cubico. mentt (uova, carni, pesci, pane, ecc.) e ai bat- La soluzioni cosi titolate permettono) bene confronti fra loro. I sieri animali.· vengono diluiti altet"~. Si può dimostrare, caso per caso, verso quale 1'1 %. La tipica reazione positiva· consiste in una chiazza d'orticaria che compar~ dopo 5 minuti e o qua~~ proteine l' asm.a ticò è sensibilizzato. . . . I vari ricercatori hanno ricorso per questo scopo raggiunge 1n un quarto d'ora 12-20 mm. e più alla euti-reazione (W alker), alla intrade-rmorea- di diametro, ben definita con bordo più scuro e con caratteristiche espansioni a mo' di pseudopodi. (19) LANDOUZY. - PYésse med., l9r2, 88, 892. L' oftalmoreazione, che si fçi. instillando nel sacco (20) BARTOLOTTI. - Folia medica, 1916, 457congiuntivale le stesse sostanze; è positiva quando 506. produce iperemia corneale e congiuntivale, con (21) WALKER I . C. - Boston med. and. su-Pg. edema e lacrimazione dell'occhio instillato. ]ou1'n. 1918, 179, 288 - Journ. Am. med. Ass., 1917, LXIX, 5, 363 . . Certo, per questo scopo, il numero di saggi che (22) Scm,oss O. M. - Am. ]our. Dis. Child., si dovrebbe· fare sarebbe assai grande, per essere 1912, 14, 341. sicuri di aver bene assodato la proteina o le pro(23) FROST L. C. - Med. R ee., 1915, 88, 483. teine, verso le quali l'asmatico in esame è sensi(24) MUHSAM e JACOBSON. - Deutsche med. Wock ., r914, 40, 1067. · bilizzato. (25) SMITH H. R. - The Arch. of. lnt. Med.,
•
,_
'
1909; (26) (27) (28)
3, 350. RACKEMANN F. M. -1. c.
CooKE R. A, - 1. c. WALKER J. C. - 1'ke Arch. of int. Med. XXII, 4 ott. 1918 · (riporta la bibliografia è.ell~ prime XVIII memorie); Med. Clin. of North. Àmer., 191 8, r, n. 4; The Arch. of int. Med., XXIII, 2 febbraio 1919.
•
J
. (29) WoDEHOUSE R. P. - Bosto'n, med. and. su~g. ] ourn., 1916, 6, 195; . ]ourn. of Immun., aprile 1917, 3, 227; Aml .Journ. of Bot., luglio 1917, 417; . WODEHOUSE R. P. e 0LMSTED J. - Boston m ed. and surg. ]ourn., marzo 1917, 13, 467; i d., luglio 1917. 3, 85 .
•
' ,
I
r)
\.)
'
•
.. •
IL POLICLINICO
'
..
Ve:iremo pitì sotto come sianvi criteri discriminativi, che possono essere preliminarmente ricavati ' al .fine di dirigersi verso uno più che verso un altro grqppo di proteine. Praticamente, secondo Walker, un numero illimitato di saggi non è ne.cessario giacchè le gran maggioranze degli asmatici sono sensibili, in ordine di frequenza, alle-proteine della forfora di cavallo, dello stafilo_cocco piogeno:-aureo, . . del frumento e delle altre farine vegetali, del polline, dello stafilococco pi~geno albo, dei pélì di gatto, delle uova, cui seguono a notevole distanza, le . proteine del · latte, delle piume, della carne di pollq e di manz~, deHe patate e d~lla lan~.. D'altfo canto, come dicemmo innanzi, è stato bene assodato che sovente uno stesso individuo è sensibilizzato (e qriindi è debitore del suo as1-- a) verso proteine multiple, anche non i~ correlazione . ira loro. Così individui che reagiscono positiva.. mente ai saggi cutanei colla forfora di cavallo, . -m reagiscono spesso anche alle proteine dei peli dei cani e dei gatti; e sonvi pazienti sensibilizzati ve'r so la forfora e verso il siero del cavallo (30), e jnfine . quelli che appaiono in vario ' grado sensi.2!!i alle diverse proteine di una stessa specie animale (carne, latte, siero, p'eli ecc.). · , Secondo Walker ed altri una cutireazione ~ne gativa porta ad escludere senz'altro quella data , proteina come causa dell'asma... . frequentemente d'altronde ci s 'incontra con individui i quali rea- giscono positivamente ad una proteina, senza che · qu~sta sia. l'origine del loro shock anafilattico asmatico; in questi casi siffatta proteina :va egualmente allop.'tanata dall'individuo come sospetta di essere stata o di dover divenire causa di . ' ~ensibi-. lizzazione anafilattica. . In questa laboriosa ricerca della caitsa della sen sib°ilizzaz'ione anafilattica molto guida la s~oria .. d-ella ·malattia, che è come la pietra fondamentale, avendo dimostrato l'esperienza, ciò che del resto era intuitivo, che mano a :mano che l'individuo. dopo la nascita è venuto ~a contattò ' colle , ra:ie proteine del mondolestemo, esse thanno potuto nuocergli. A qùesto riguardo Walker stabilisce dei precetti fondamentali di un certo interesse, seb bene non infallibili. • L'inizio dell'asma durante il primo anno di vita porta a sospettare il latte come causa dell'anafilassi. I/inizio durante il secondo anno è per lo. più d.o vuto alle uova, alle farine del frumento · e dei ;
•
I
•
--
'•
4
Questa sensibilizz~zion~ vei:so ~ sieri ha unà grande importanza per 1 applicazio~e. d~ll~ sieroterapia, potendo alcune volte delle mtezioru di siero, per es. antipneumo~oc~ico, produrrt: ana filassi anche mortale. È quindi prudente di. ~agr giare questi infermi colla cu~ireazio~e e, se p~1tiva, vaccinarli contro l'anafilassi con piccole dosi progressive·. (30)
4
[ ..\ ~ xo XXVI, FASC. 22]
ce'r eali (31), frequentemente- ai batteri, e più di rado ad altre -cause: fra z e 12 anni l'importanza degli alimenti decresce, e gradualment~ subentra quella dei batteri, colle infezioni acute della, fan • ciullezza (tosse convulsa, prolungati raffreddori, che portano alla bronchite e da questa all'asma). 1 ' Durante questo periodo anche 1' esposizion~ · agli animali e l'inalazione di polline ha importanza. Fra •12 e· 40 anni l'impottanza delle prote.i ne bat· teriche è massima, quella degli animali e, delle piante anche grande: fra ' gli animali predomina~o le emanazioni dei càvalli e dei gatti. Delle piante hanno valore quelle che producono polline nell'e·state, q1ljndi questo tipo di asma è estivo. Il pol- · line dei papaveri è la causa dell'asma eh~ alc11ni pazienti hanno solo di giugno e luglio; e quello delle Ambrosiae (A. elatior, trifida) e della Solidago c~nadensis è la principale causa di quel tipo di asma che insorge dallametà d'agosto ai· primi freddi. Il polline di piantea lunga .fioritura (margherite) può produrre quei lunghi accessi di asma che vanno da luglio ad ottobre. Le forme invernali di asma sono per lo più dovute a batteri, che si appalesano dançlo la bronchite concomitante. Oltre i 40 anni, le proteine che producono l'asma sono quelle batteriche; in quest'epoca della vita hanno importanza anche le malattie del cuore e dei' reni. Delle professioni, hanno valore quella di fornaio, che e~pone ad inalazione di farine, e di stalliere, che mette a contatto coi cavalli. Così dall' ifamn esi si può essere, come accennavo, indirizzati ~rso uno piuttosto che un altro gruppo · di proteine. Walker non ha trovato mai la cutireazione positiva . , alle proteine (eccetto quelle batteriche) negli individui divenuti ·asmatici oltre il 400 anno di età ed in una metà dei pazienti sensibilizz.a ti, l'asma era precedente al 20° anno di vita; viceversa dei non sensibilizzati nel 40 . . % gli ac(31) L'associazione, iti. questa ~tà, di as~·a ed
eczema, fa riport.are le due malattie per lo p11:1 alle stesse cause alimentari, c~n lo stesso mecc?rusmo. Sull'associazione dell'asma coll"ecze;na e stat<? lun~amente scritto (Walker, . Abt, ecc.). M~lt! clinici, con a capo Czerny, _hau~o f~tto una e?-t1ta morbosa sotto il nome di « diatesi essudat1va », connettendovi, sulle basi di osservazioni, . la fre. quente associaziene dell'asma coll'eczema e l'orticaria. . . . Czemy 'de.fip.isce la di:i-tesi essud.~t1va come un disturbo chim.tco detenmnat6 da m1nore tolleranza verso i grassi, e la paragona .clinicam;nte alla J;'OSa· lia. Come ·in questa mala~tia t:ssa da u~ es~tema ed un enantema· nella diatesi essudativa· 1 esantema è rapJ>res~ntato dall~eèz~a e .l'enantema dai disturbi .della mucosa respiratona: quando questi si svolgono su soggetti ipersensibili o n~uro: patici, si haririo gli attac.chi ~, :i-sma. ~a diate~1 essudativa sarebbe manifestazione d anafilassi. ••
(6)
' •
•
"' .
•
,•
•
•
· {--\N.Nu XX\'I, FASC'. 221
-
SEZIONE PRATICA
· cessi di asma erano venuti ·dopo il 400 anno e solo • 1 0/ ne. 15 10 prima d~l 20° anno; in base a questi dati, egli fissa il seguente schema:
•
•
•
• mgest1one di albume d'uovo, anche. se .1n quan · tità ~itµe è dissimulato nelle varie specie di alimenti cotti o erudì. Ma a prescindere dalle · esagerazioni e per lo Asma bronchiale . µieno dalle . generalizzazioni eccessive, un nucleo I ,suggestivo sembra racchiudersi in questa moderna ' f concezione anafilattica dell'asma. AJ)afilattico Non anafilattico Certo è ché quando anche fosse. in maniera asso(=dovuto a proteine} ( = non dovuto a proteine) • .Iuta dimostfato che la sensibilizzazione alle varie proteine eterogenee, concepita nel ·modo schematico • .I e preciso di Walker e tli altri auto.ti, si potesse acAsma che dura Asma Che dura . Asma che dura Asma che dura cettare senz'altro come la causa diretta dell'asma tutto l'anno una stagione tutto l'anno una stagione b:?nchiale: n·oi alla fine avremmo fatto .u n passo I piu avanti nella conoscenza di questa ' malattia, dovuto a: dovuto al dovuto a dovuto a ma non avremmo peranco ·risolto il vero problema I) animali; polline. ( batteri. batteri,• 2) alimenti ; etiologico. 3) batteri. Secondo Talbot perchè si produca la sensibiliz• zazione verso queste proteine è necessario, almeno Cooke ·Classifica i casi di asma co.m e appresso: I. Asma specifica, cioè dovuto ad anafilassi. nella maggioranza dei casi, una lesione <lella muc?sa delle vie digerenti, ciò che è specialmeriteJ f~ Le proteine estranee arrivano: cile a·vvenga nell'infanzia. Abt ammette che ad r). Dal tratto respiratorio: alcune proteine sensibilizzanti sià dato di attraa) prodotti emanati da animali (forfora yersare anche la rp.ucosa integr~. ecc.); .. Ma rimane sempre a domandarsi'. perchè solo b) prodotti emanati da vegetali (polline) . alcuni individui sono sensibilizzati verso queste , 2). Dal tratto digerente (alimenti). proteine, pur tanto sparse nel mondo, e che ven3) Da focolai infettivi autoctoni (batteri). gono a contatto con t11tti i viventi? Perchè nel 4) Per iniezioni di sieri @ vaccini. ' caso specifico, il/ polline di una margherita o la II. Asma non specifico, ovvero di natura anafo~fora _di un gatto, l'albumina dell'uovo o la profilattica non .dimosttabile. In un recentissimo studio portato su 150 ·casi .teina d1 ,uno stafilococco sono antigeni così nettamente ene~gici. per alcuni e non arrecano verun Rackemann, distingue due forme di asma brondan~o all'infinita maggioranza. degli esseri, coi chiale: t estrinseco o dovuto a prqteine estranee, ed intrinseco o dipend.e nte da cause che Ì'organi- . quali vengono continuamente e largamente fu ./ smo ha con sè e porta con sè, indipendentemente eguale contatto? Il problema, così i~portato, non essendo giuda ragioni d'ambiente. Se non che quando questo autore va ad inquadrare i suoi ·casi in questi duEt stiziabile di soluzione diretta, si è cercato di riso! .. grandi gruppi, incontra difficoltà insormontabili: verlp indirettamente. E si\ è andati alla ricerca di se gli riesce relàtivamente facile includere nel uno e di più caratteri fisiopatologici, comuni a tutti primo (asma estrinseco) le asme da poll.i ne, da ema- gli asmatici, che valessero almeno a fornire o la nazioni di cavalli e da alimenti (non ha mai tro- spiegazion,e scientifica o la prova di fatto del loro vato soggetti sensibili a polveri, profumi ecc.), stato anafilattico. Diciamo subito che questa nota comune non trbva poi difficilissimo bene classijìcare le forme appartenenti al secondo ' gruppo (asma intrinseco) si è trovata. La eredità della sensibilizzazione proteinica negli ed allora è costretto a fare una lunga serie di categorie, senza alcun nesso: da cause gastrointestinali asmatici (sotto forma di asma, febbre da fieno, violente intossicazioni alimentari, ecc.) è stata trobronchiti acute, stagione invernale (Winter asthma). vata in forte percentuale (48,4 % Cooke, 58,7 Rabronchife cronica con enfisema, tubercolosi, naso e denti, narcosi eterea, cause nervose, miscella- ckelmann); ma Jiguarda sempre appena la metà dei nea, inclassi:ficate ecc. Non occorre commentare . casi, e dei casi sensibilizzati. Quindi non è quello il l'irrealità e il nessun significato di queste distirl- dato comune c:ui potersi appoggiare. Degli stati organici d'altronde l'unico cheJpuò z!oni, a volte finanche puerili. In una lezione clinica sull'asma dei fanciulli , ·venire in questione, come sintomo comune del Abt (32) riferisce di aver visto spesso, in clientela peculiare stato è l'eosinofilia. È stato infatti speprivata e in ospeda~e, dei bambini nei quali l'ac- rimentalmente . dimostrato (Staubli) (33), che le proteine eterogenee sono eosinotattiche, mentre cesso d'asma insorgeva jmmediatamente dopo la• I
I
I
(32) ABT ISAAC A. Mea. Cli·n ics Am_erica, marzo 1918, p. 1425.
pf North
(33) STAUBLI. . \iViesbaden, 1909.
Trichinìasis.
J.
Bergmann, (7)
•
-
•
'
680
•
.. .
i batteri agiscono come ripulsori delle cellule eosinofile. L'eosinofilia infatti può essere provocata coll'iniezione di proteine eterogenee (Staubli (34), Proesc4er (35)), come pure segue alle iniezioni di siero antidifterico (Schlecht) {36), e, quando queste siano fatte in un individuo .sensibilizzato, si manifesta dapprima localmente al punto della iniezione, e poi in tutto il ·sangue (Schle~ht e Schwenker) (37). · · Ma a prescindere dal f at~o che l'eosinofilia non è poi cosi specifica e costante negli asmatici come dovrebbe essere per elevarla almeno a prove della sensibilizzazione, è assodato (Rackemann) che l'eosinofilia, la quale, cosi concepita, dovrebbe accompagnarsi soprattutto colla forma di asma estrinseco (cioè da proteine eterogenee) manca proprio in questi casi. In un~ esteso studio sulla fiora batterica dello sputo degli asmatici, , Koessler e Moody (38) hann9 trovato, oltre i com11ni germi aerobi, degli anaerobi, che essi classificano in 3 specie principali: I. un bacillo fusiforme gramnegativo, che produce odore putrefattivo nelle colture; II. un piccolo bacillo gramnegativo~ che produce caratteristicne colonie oscure sull'agar-sangue; III. un piccolissimo streptococco. Questi 3 germi vivo~o in una specie di simbrosi. Walker (v. s.) ha insistito sul suo germe difteroide. Ma la batteriologica dell' asma, in senso assoluto,. non ha detta nessuna parola ,conclusiva. · Nè l'investigazione si è arrestata al campo serologico, batteriologico od ematologico: anche le intime modificazioni biochimiche sono state recentemente indagate. Pur essendovi ricerche sul ricambio nelle varie forme di dispnea, erano scarsissimi gli studi dirett~ sul metabolismo degii asmatici. Zugsmith e Kahn (39) si sono occup.ati di questo argomento. Il metabolismo degli asmatici può essere considerato sotto vari angoli di luce: o in quanto l'agente etiologico dell'asma (anafilassi, per es.) produce delle alterazioni biochimjche,( le qual~ conducono in ·ultima analisi all'accesso, o perchè la sindrome asmatica altera di per sè il ricambio materiale dell'infermo, privando per es. il sangue ·d'ossigeno o attaccando il sistema nervoso, circolatorio ecc. I
•
[ ~.\.NNO
IL POLlCLINICO
(
.
(34) STAUBLI C. - Erg. der inn . Med. u . Kindesheilk ., 1910, 6, 193· (35) PROESCHER. - F olia Haemat. , 1905, 2, '543: (36) SCHLECHT H. - Deutsche Archiv. f . inn. M ed., l912, 98, 327. (37) Srn;r,EcHT µnd s~nw:ENKER. - J?e~t. arch. f. inn. M ed., 1912, 108, 405. (38) V. M edicat Ctinics oj North Ameri~a, marzo 1918, 1428 . · (39). ZuGSMITH E. e KAHN M. - A rch. of int. M ed., XXII, 4 aprile 1918. .
xxv I'
Dalle ricerche di Zugsmith e Kahn sembra ri- · sultare che gli aslJJ.atici sono soggetti ad uno stato di subossidazione dei tessuti, ma non può essere stabilito.se ciò dipe~de dall'alterata funzione dei pol .. moni o se in~ece questa subossidazione è la eausa stessa della malattia, dovendo q11in di considerarsi co,ne il movente etiologico che.-porta allo spasmo bronc];iale. Questa mancata ossidazione è dimostrata da un aumento nelle orine della frazione di solfo neutro, che è appunto costituito dai vari derivati sol~orei non ossidati, quali taurina, acido taurocar'\;>onico, cistina, solfocjanati, solfuri volatili ecc. Ciò coincide colle ricerche di altri autori sugli animali dispnoici. Anch:e l'escrezione della creatinina sarebbe dimjnuita, indicando pure essa una scarsa ossidazione dei tessuti, secondo\ le idee di Folin ed altri che ritengono l'escrezione della creatinina dipendere dal catabolis~o endogeno del corpo umano. Quanto all'intimo meccanismo patogenetico del- , l'accesso asmatico, poco di nuovo è stato detto. Già si .' sapeva che esso è la .conseguenza, secondo concezioni eclettiche, di un disturbo secretorio e motorio dei bronchi spiegato in diverso modo, a seconda delle varie teorie. Cosi - ed è questa la parte più importante la mettere in luce- nel concetto anafilattico si ammette chè gli anticorpi, cui si legherebbe l'antigene nello scatenare lo skock che si traduce come accesso, si trovino elettivamente nelle pareti bronchiali, ragione per la quale nasce il quadro dell'asma. . Jackson (40) ha distinto due tipi di as'3!1-a sperimentale: 1) dovuta a stimolazioni dei muscoli broncocostruttori; 2) dovuta a stimolazioni dei nervi che vanno a questi muscoli. Al fattore secretorio si attribuisce molto minore importanza che non si dia a quello motorio: f muscoli_costrittori e dilatori dei bronchi sono stati chiamati in causa direttamente, o con l'intermediano dei nervi. Ma qualunque siane il primum movens, l'accesso . asmatico ·oggi si cohcepisce Gon largo consenso come dipendente nel suo meccanismo ultimo o da un'eccitazione dei centri vagali respiratori, con uno spasmo della muscolatura liscia costrittrice dei bronchi, o da· una paresi del simpatico broncodilatore: giuoco antagonistico del vago e del simpatico. «Smorzare» il vaso eccitato o stimolare il simpatico indebolito, ecco le due armi colle quali la terapia ha cercato di intervenire nel conflitto. E trattando della terapia avrò occasione di ritornare su queste disfunzioni vagale e simpatica. .... •
(40). JACKSON. 1915, 1, 126 . ..=.
(Continua)
]ourn. lab. and Clin. mecl., ,
,,....._.
(8) •
•
FASC. 22]
-·~~
..
'
I . ..\.NNO .
XX\~I, FASC. 22]
681
SEZIONE PRA'I'ICA •
SUNTI E RASSEGNE. '
PATOLOGIA GENERALE. La pratica importanza delle vitamine. (F. G. HOPKINS. The Brit. Med. ]011trfl,., 26 apr. 919). L'esperienza a\reva già dimostrato che non basta, -per una conveniente alimentazione, tma quantità sufficiente di cibo, ma che è necessario variarne la qualità e u sarne allo stato fresco. Fino a -poco tempo fa si credeva che nelle albumine, nei . grassi, negli idrati di carbonio, nei sali; si 'riassumessero i punti fondamentali dell'alimentazione umana. Ma le ultin1e ricerche hanno dimostrato che -0ltre alle sostanze nominate, per il mantenimento della vita, è ·necessario che i cibi contengano altri elementi, che hanno grande importanza, pur ·essendo contenute in minima proporzione ·nei -cibi, si che il loro valore deve essere considerato .al di fuori di quello nutritivo. Valg~ un esempio prima di dare ulteriori det-· tagli; in alcune popolazioni dell'oriente che si nutrono quasi esclusivamente di riso, il Giap-pone, la Penisola Malese, le Indie olan::1esi, le Filippine, erano colpite da una grave malattia -endemica, il beri-beri. Invano fu ricercata la causa .di questa malattia in un agente morboso con -0gni mezzo di bacteriologia; l'attenzione fu rivolta alla alimentazione, e nacque il sospetto che la -causa risiedesse nell'uso di riso cattivo, inquinato ' da muffe o da altri microorganismi. A poco a poco si fece strada l'idea che il riso fosse dannoso solo quando veniva ad essere privato di alcune s ue parti essenziali. . I chicchi naturali del riso contengono una spe-ciale parte necessaria al nostro organismo; ripulendolo essa è rimossa, sicchè il riso b1illato, a differenza di qu~llo intiero, è un alimento inéompleto e determina una malattia dà deficiente alimentazione, il beri~beri. L'ipotesi acquistò consistenza quando f11rono introdotte moderne - macchine di mondatura, che moltiplicarono i casi di beri-beri. Sul principio non s'intravidero esattamente i rapporti, ma nel 1897 se ne ebbe la prova irrefutabile per opera dcl dottor olandese Eijkman. La sua s tatistica riguarda 279,621 carcerati, che ·abitavano nelle Indie orientali prigioni, sottoposte alcune (37) a rifornimento di riso non mondato, .altre (30) a quello di riso non mondato misto a riso mond ato, altre infine (51) esclusivamente a ·quello di riso mondato. Delle prime solo in una prigione si ebbero casi di beri-beri ; delle seconde solo in sei, rielle ultime il 36,70 % dei carcerati •
'
I
furono colpiti dal beri-beri. Su 10,000 persone un solo c~o si ebbe ·tra coloro che mangiarono il riso intiero, 416 tra coloro che usavano dieta mista di riso intiero e mondato, 3900 tra coloro che usavano solo riso mondato. Ulteriori osservazioni hanno confermato i rilievi di Eijkman. Quale parte del gr~nello tanto importante veniva ad esfere eliminato con la mondatura a macc~na ? non la mancanza del guscio poteva spiegare le consegl.lenze, poichè es.so, per costume antico, veniva ad essere eliminato ne.i paesi orientali senza determinare conseguenze ; ma la m ancanza del piccolo straterello che esiste nella parte . interna del guscio del seme, la membranella argentea, e è el germe od embrione. In questo strate• rello già p er sè così poco considerevole~ rispetto al peso del granello, è contenuta in frazione minima la sostanza tanto necessaria all'organismo umano. A questa cognizione nuova, prodotto di intuizione statistica, si aggiunsero resultati molto interessanti derivati dall'esperien.za scientifica. Quando si diceva che proteine, grassi, idrati di carbonio sali erano gii elementi necessari e sufficienti per l' alimentaziane umana, si soleva · portare il frutto di esperienze fatte con cibi iutieri e naturali di cui si determinava il contenuto percentuale di ciascuna sostanza. Ma quando si vollero determinare gli effetti di determinaté q11antità di proteine, gras')i, idrati di carbonio, sali, ottenuti tutti allo stato puro, si vide che essi non erano adatti alla normale nutrizione, e se giovani, gli animali erano disturb,ati nell' accre..i;;cimento, se adulti, presto o tardi dis;nagravano, P.ur essendo tali sostanze ben sop.. portate, regolarmente digerite, e somministrate in sufficiente quantità. Una aggiunta di latte p. es., all'alimento purificato evitava subito gli inconvenienti; da notare che il latte aggiunto era in ~osì piccola quantità (3- 4 % in pesò delle sostanz~ ingerite), che ad esso si d8'e negare una ·v era ftmzione alimentare in questo caso. In yerità le sostanze alimentari pure sono assorbite, e sprigionano . l'energia contenuta a benefizio del corpo, ma viene a mancare la coordinazione del metabotismo ,· quando si aggiunge una piccola quantità di determinate sostanze, che sono contenute nei cibi naturali freschi ordinari, il metabolismo ridiviene normale . IJe vitamine contenitte in queste piccole quantità di materiale devono quindi essere considerate come stimolanti dei processi dinamici dei tessuti. Noi non conosciamo la n,atura di queste sostanze; non sappiamo isolarle ; possiamo è vero estrarle, precipitarle, ridiscioglierle, ma non completamente separarle dalle altre sostanze ; si che ci riesce impossibile determinarne la natura chi1
I
(9)
2 •
•
•
682
•
•
•
I
IL POLICLINICO
mica. Dopo laboriose ricerche, si è riusciti ad identificarne almeno due specie: una è ia.tta di estratti acquosi di vegetali, di frumento, di riso, p. es.; l'altra di sostanze associate ad alcuni grassi. Se, per es. nella dieta artificiale di un animale si fornisce come grasso solo del burro o un altro grasso .animale fino a che compaiono i segni di dimagramento o ne venga 1' arresto n ell' accrescimento, basterà somministrare un estratto acquoso di vegetali (vitamine acqua-solubili B ) per . correggere l' alterato metabolismo. Ma se invece di grasso animale, si dà grasso vegetale le sostanze acqua-solubili sono inefficaci, ed invece avranno il rapido effetto delle piccole quantità di grasso animale (sostan ze g1asso-solubili A). Le sostanze grasse-solubili sono presenti in grande percentuale nel burro, in · m_o lti grassi animali, ma sono assenti ·o quasi nel lardo ; esse sono anche assenti dai grassi vegetali, non perchè originariamente i vegetali non ne conte~gano, ma perchè esse si perdono durante tutte le operazioni di estrazione. $ostanze acqua.solubili B sono contenute in: alta proporzione nell'embrione di frumento, nella . crusca, nel lievito, in·. quantità media nel guscio di frumento, nel tuorlo d'uovo, in piccola quantità nella carne magra, .nel latte, nel cavolo, nelle patate; non contengono . afiatto vitamine acqua-solubili il burro, i grassi vegetali, l'end0sperma .del frumento. · Una delle caratteristiche del beri-beri è il disturbo nutritivo dei nervi, di cui l'esponente sono le paralisi. Gli uccelli, che sono assoggettati alla alimentazione esclusiva di riso mondato, e che presentano _già le paralisi, guariscono in maniera tipica e çostante aggiungendo sostanze contenenti vitamjne acqua-solubili, sì che ci è dato di determinare, per mezzo di tali esperienzè, il contenuto in vitamine « antineuritiche » delle varie sostanze; egualmente facile è p~evenire l'insorgenza dei sintomi paralitici. Più difficile diviene lo studio delle vitamine grasso-solubili, poichè con 1la privazione alim~ tare di esse, l'organismo animale possiede poteri di compensazione, e, quando .esse sono assenti dalla dieta, l'organismo può mobilizzare, coll'attività dei tessuti, la supplenza dei propri grassi. Finchè la riserva corpor~ non è esaurita, l' esperienza fallisce. È tuttavia molto più difficile ottenere, per .le variazioni individuali1 resultati concordanti. Il rachitismo è con ogni verosimiglianza malattia dovuta alla deficienza di vitamine grassosolubili, secondo i resultati d~lle ricerche del dottor E. Mellanby. ·E gli è riuscito, nei cani, a determinare l'insorgenza dei sintomi della malattia; è facile prevenirla con l'aggiunta di alcuni deter•
(10)
I
[ANNO XXVI, FASC. ~2)
minati grassi, ricchi di vitamine, nella dieta, mentte semza effetto resta l'aggiunta di vegetali ; altri fattori, come l'igiene deficiente, errori dietetici, possono contribuire. Il grasso più adatto a prevenire ,il rachitismo nei cani è l'òlio di fégato di merluzzo. . Ed è ·n ota da lungo tempo .la favorevole inftuenz~ di tale grasso nel rachitismo dei bambini, azione stabilita in maniera sicura dall'esperienza degli empirici". Da una statistica su ·65· bambini di una ·comunità negra degli Stati .Uniti, risulta che i bambi~i, assoggettati per lungo tempo all'olio di fegato,. non. divengono' che eccezionalmente rachitici, · mentre, 11elle medesime condizioni di vita, senza l'olio di fegato la percentuale dei rachitici aumenta fino al 94 per cento. Lo scorbuto sorge quando nell'alimentazione interviene una deficienza di indispen.Sabili elementi nutritivi, per l'uso di - sostanze alimentari conservate. Un'altra varietà di ·vitamine adunque esiste, che, a differenza delle due prime considerate, è instabile. Mentre le grasso ecl · acqua solubili sono resistenti al calore e si conservano anche dopo I unga cottura dei cibi, le sostanze antiscorbutiche sono distrutte rapidamente con la cottura) o anche se i cibi sono seccati a basse temperature. • Forse la pelleKra, che si trova tanto frequente• • mente nelle popolazioni che si nutrono di mais, · adeve rientrare nel novero delle malattie dovute . a mancanza di particolari vitamine, di cui forse ' studi ulteriori serviranno a darci la chiave. ' Gli accertamenti finora eseg11iti hanno una importanza pratica non lieve, anche dal punto di vista naziona.J,e. Durante la guerra, ma anche dopo di essa, l'-~.limentazionerazionale del popolo., e specirull}ente dei bambini, costituisce ~ln problema che non sempre è stàto risoluto con piena conoscenza di tali noz!oni. Non si è a sufficienza tenuto ·conto del valore in vitamine degli alimenti., e troppa importanza è stata attribuita piuttosto alla quantità degli alimenti. . La questione del pane deve essere riveduta : dal pane bruno si ritornerà al pane . bianco; e sia pure, se il pane bianco è più gradito al gusto delle popolazioni. Ma non · si dimenticherà che il frumento, ridotto a farina bianca, perde una parte almeno delle ,sue vitamine acqua-solubili., e che le popolazioni, o almeno le classi proletarie, che trovano nel pane l'elemento. wreponderante della loro alim_e ntazione, passeranno lo stesso rischio di quelle popolazioni che si nutrono quasi esclusivamente di riso. Tale inconveniente . potrà . esser supplito fornendo alle popolazioni del buon burro, · ricéo di vitamine grasso-solubili, ricordandosi bene che il burro, per questo riguardo,, ._
.
)
[-.\.NNO
'XXVI,
FASC. 22]
SEZIONE PRATICA
non può e$ere sostituito dalla margarina, quando essa sia fabbricata con elementi vegetali: la mar• • · ganna, cosi ottenuta, non contiene vitamine. Il nostro organismo non è capace di formare vitamine, ma esso deve orenderle o dalle piante, o dall'animale che le ha assimilate. Ma i' cibi possono oerdere il loro valore in v.i tatttjne, se conservati o comtmque confezionati noh razionalmente; e disgraziatamente alcune classi, che s i nutrono di carni conservate per esempio, fanno poco uso di veg-etali allo stato naturale. Se pure con alimentazioni non perfettamente razionali non si giunge al beri-beri, allo scorbuto, alla pellegra,. sì avranno accrescimento e stato di nutrizione deficienti che predispongono alle malattie e danno alte percentuali di mortalità. Ne è una esponente !a rachitide che minaccia l'età infantile in tutte le n azioni. Gli studi iniziati non ~anno portato ancora alla risoluzione di molti problemi ; sarebbe però errore imperdonabile non tenere alcun conto dei fortunati resultati finora ottenuti.
t. p.
PEDIATRIA.
n timo
in pediatria.
B. GoRDON. Endoorinology, ottobre- no .. vembre i918).
(MURRAY
Il timo è esposto a tutte le infezioni ed alle condizioni della nutrizione generale dell'organismo: da queste cause ne risulta- spesso una involuzione • patologica. Nelle forme acute {pneumonite, nefrite acuta, malattie infettive, digiuno) l'organo ritorna poi alle condizioni normali, ciò che non accade nei disturbi cronici dai aualì risulta sclerosi permanente. La sifilide ereditaria, la tubercolosi e la difterite provocano atrofia e degenerazione; le malattie respiratorie non tubercolari non influiscono sullo sviluppo del timo: questo durante le diverse malattie può diminuire di 1i:-.- 1/n d~ suo peso normale. · La funtione del timo non è ancora ben chiarita: secondo aJcuni esso va considerato com~ una ghiandola a secrr,zione interna a funzione ana~oga a quelle emopojetiche (milza, ghiandole linfatiche). S ajous ritiene che esso pro'\rveda di nucleina i tessuti cbe, nell'organismo infantile, ne richiedono un eccesso (sistema nervoso osseo, g~nitale, ecc.) e che abbia una parte importante nelle ossidazioni e nei processi di autoprotezion~ dell' orga~smo , nonchè nel m etabolismo del fosforo; manca però· q11alsiasi prova da queste ipotesi. Dagli esperimenti di Klose e Vogt, risulterebbe che l'estirpazione del timo i1ei cagnolini di pochi
giorni è seguita dapprima . da adiposità poi da cachessia, e diminuzione dell'intelligenza, fino al.i'idiozia e morte entro quattro mesi; negli individui giovani, si avrebbe rachitide: negli adulti osteoporosi ed osteomalacia. Tutto questo s arebbe da attribuirsi ad intossicazione acida; la funzione del t imo sarebbe .quella di neutralizzare la p roduzione eccessiva di acido nucleico e di .presiedere al metabolismo del calcio. I risultati di questi sperimentatoti sono stati però contraddetti ed addirittura attribuiti a cattive condizioni .i gieniche dei locali in cui tenevano gli animali da esperì' ment o. ~tri autori, pure ammettendo che in qualche specie animale l'asportazione del timo determini arresto di sviluppo specialmente del sistema osseo, non possono attribt1ire al timo alcuna funzione determinata: RELAZIONI FRA IL TIMO E LE ALTRE GHIANDOLE ENDOCRINE.
Da molti autori si ritiene dimostrata l' azione ihibitoria del timo sulla tiroide, sui surreni, sulla ,.m ilza, sul pancreas; · spesso la tiroide è stata trovata grossa in neonati decessi per morte timica, per converso il timo è frequentemente ipertrofico nel gozzo esoftalmico. e Makenzie afferma che il r eperto più evidente all'autopsia di individui affetti da 'tale malattia, è la persistenza o l' ipert rofia del timo. Nella miastenia grave sarehbe frequente sebbene non costante l'ipertrofia od il tumore del timo; l'asporta~ione di questo a'7rebbe esito curativo. Tutte queste ipotesi ed osservazioni sono state contraddette da altri. L'assenza o la deficiente attività del timo spesso prodm:rebbe clistt1rbi mentali nei bambini; esso sareb.b e assente nel 70 % dei bambini deficienti ed epilettici. . STA'tO TIMIC0-1'INF'ATICO.
Le autopsie di molti casi di morte improvvisa hanno dato come unico reperto patologico l'ipertrofia del timo, accompagnata o n on da iperplasia del tessuto linfoide: si amm ette quindi da molti che la causa della morte in tali casi sia da attribuirsi a compressione sulla trachea e sui grossi vasi.• Col dito introdotto dietro la forchetta sternale, si può sentire il timo, che segue i movimenti della trachea e della laringe, durante la tosse, la deglutizione, ecc: Secon do Grawitz il timo si può incuneare per la parte superiore dello sterno e la colonna vertebrale in modo da ·c omprimere la trachea a tal punto da cagionare la morte per soffocazione. Questo spazio viene · chiam ato spazio critico di (11)
,
•
•
IL POLICLINICO
Grawitz: un' altro se .ne trova all' i11crocio della trachea con l 'A. innominata. Herrich però osserva che i sintomi respiratori sono probabilmente ptodotti da pressione su altri organi, poichè non è • concepibile che \"enga compressa la trachea, che è cartilaginosa, e siano invece rispa~miati i '"asi .. . v1c1n1 . I casi, osservati dai div-ersi autori, possono classificarsi come segue: i\.) Stato timico (senza cambia1ne11ti 11ei linfatici): 1) iperplasia semplice co11 segni evidenti anatomici e clinici di compressione. 2) i1)erplasia senza sintomi. 3) iperplasia con àumento ~i attività nella tiroide e sintomi clinici di gozzo esoftalmico. B) Stato timico -linfatico. T/ipertrofia del timo è accompa~~ta da ipertrofia del tessuto linfoide (adenoièli, tonsille, milza , ghianrlole mesenterich~). Hammar però esclude-la compressione della trachea da parte dél timo ipertrofico, nega inolte che questo sia~ rep~rto costante nella morte timica, e che sia possibile distinguere dei' tipi determinati. Sopra 13 casi, studiati accuratamente, trovò solo in due ipertrofia: del timo; egli arriva alla conc1usio .. ne che non vi sono nella morte tinlica fatti morfo. logici i quali provino l'esistenza di ipo- o di disfunzione del timo. Altre ipotesi· emesse sulla morte timica, attri- · buiscono questa ad abbondanza di qualche ormone .tuttora ignoto, ad insufficienza di adrenalina, a . condizioni anafilattiche, a metabolismo difettoso. 1
TERAPIA.
FASC. 22]
I
•
• Quando i sintomi di soffocazione so110 allarmanti, si ricorrerà immediatame11te all'operazione, sia alla tracheotomia, sia alla timectomia. lJna organoterapia razionale è per ora impossibile, tenuto conto delle ins11fficienti nozioni attuali sulla ghiandola. N~ssuna delle malattie in cui è st~to tentato il trattamento col timo, si è mostrata in qualche relazione con questa ghian' dola: si ritiene p. e. da. Sajous che i discreti risultati che talora si' ottengono, siano dovuti p~ che altro al contenuto in nucleine. . · L'estratto di timo è stato usato nella rachitide, nel morbo d i Addison, nell' infantilismo. Da Hanaborg si è raccomandato recentemente il timo nella corea; sia per l'effetto calmante sul sistema nervoso, sia fperchè vi è forse in tale malattia • un'insufficienza del timo: lo stesso Hanaborg somministra perq contemporaneamente i salicilati; ad ogni _mo::lo le · sue osservazioni, fatte sopra un discreto numero di casj, meritano tuttora conferma. fil.
SINTOMI E DIAGNOSI .DEI.I/IPERTROFIA TIMICA.
Talvolta manca ~alsiasi sintomo, e l'ipertrofia ,timica si manifesta a~l'improvviso con ttn acce·sso parossistico di dispnea, che può terminare con la morte. La molestia di cui maggiormente si la mentano questi pazienti, è la tosse con attacchi di soffocazione: Friedlander richiama l'attenzione sopra tre sintomi principali: la dispnea, che è il segno più evidente e può essere costante o intè'i:. mittente: lo stridore, inspiratorio, più evidente du.. rante il son.no per il decubito dorsale aggravato da eccessi di collera, esercizi, o improvvisa retrazione del capo, e gli attacchi soffocativi con • • c1anos1. La diagnosi si basa s ull'esame fisico e radiologico. Secondo molti clinici, si. può dimostrare l'ipertrofia mediante la percussione: si fa tenere il bambit10 in grembo alla madre e si percuote c;;ul petto dal basso all'alto con colpi leggerissimi, in modo da avvertite appena la risonanza accostando molto l•orecchio; si continua a percuotere fino ad avvertire l'ottusità; secondo alcuni, si ha, più che altro la sensazione di resistenza alla percussione. I li(12)
XXVI,
miti laterali si avvertono ancor meglio: quello inferiore si può anche o~tenere con la percussione ascoltata. Sebbene con la p ercussione si possa delimitare il timo, con risultati analoghi a quelli ottenuti con i raggi X, ~oltan~o questi permettono una diagnosi positiva. Questi poi esercitano anche un'azione terapeutica, regolanno la durata e la frequen7.a del trattamento secondo i casi. L' ombra del tilll:o normale occupa un' area a forma di V, ch e si estende appen~ al di fuori delle ossa: il ti.mo ipertrofico dà una larga ombra mediana, sul cuore come un largo cappuccio sul1'omtra del cuore e dei grossi vasi. Secondo Cook, si dovrebbero sottoporre ad esame radiologico tutti i bambini con ritaruato sviluppo mentale in cui vi sia q ualchc sospetto da parte del timo.
/
•
[ANNO
•
MEDICINA. Lo shoek pleurico nel pneumororaee artificiale. (STIVEL.MA~N.
Neio Ynrk Medical fournal, 11umero 5).
1919,
Il pneumotorace artificiale nell'aitto stesso in cui si pratica può determinare dei disturoi molto impressionanti'. Si tratta di complessi sintomatici certamente rari, ma che per la incerrt:ezza dei fattori determinaa1ti, per il loro iuizio in1prov\1iso, ed anche per la loro prognosi, possono d-istoglilere dal pratica.re un trattàtnento, eh.e si è dimostrato il _più efficace per l~ cura di alcun•e forme <li tubercolosi pulmonare . I disturbi ma11ifestantisi i·m melìiatamente dopo '
"
•
•
I
I
(-J\.NNO
•
XXVI,
FASC. 22]
SEZIONE PRATICA
la introduzione nella cavità pleurica di aria o di azoto si riducono al minimo quando si seg11a il consig·lio s uggerito da Forlai1~i11i di insufflare alla pnim.a sedUJta non più di 300 eme. a bassa pressione. D'altra parte · 1'atte11ta osservazione clelle oscillazioni manometriche e ' la. loro gi 11sta interprefazione può far tempestiva·n1e11te prevenire l'eccesso di pressioue intrapleurica, gli spo&tamenti improv·visi degli organi mediastinici, ed il pneumotora~e $pontaneo dovuto alla r-0ttura d~ aderenze fra. il bessuto pulmo111are e la pleura parietàle. I disturbi che meritano una maggio re corisiclerazione sono· qu.e lli che si verificano durante la pen.etraziotte dell'ago ·o durante l 'anest etizzazione dellia pleura parietale. L'embolila. gassosa sarebbe la più 1gra1v,e fra tutte le complicazioni del pneumoto race ar,tifi.ciale. Secondo. alcuni· essa si . verificherebbe s11btito dopo l'inizio de11a introduzione di aria o di azoto ,~ si manifesteiebbe co11 .vertigi11i, pallore, polso frequente, debole e irregolar~, dispnea, respirazione stertorosa, ii1cosci,enza, confrazion~ toniche d1 parte dei musco1i del corpo. Ma è dub-. bio che questi fatti possa110 1nettersi in ronto di t1na embolia gasisosa, essendo dif:fi.c~1e rendersO. conto · nel modo .con cui 1essa determinerebbe . La penetrazione di gas nel cir.c olo è possibile soli() ammettendo la 1esione di un vaso e la penetrazione .iin quesrto del gas contenTuto nel tubo del manometro (l 'a,ccidente di v1erifi.0ai s·ub.ito dopo la introduzione dell'ago) o una contemporanea lesione vasale ed alveolare. lVIa la, qua11tiirtà di aria conte11uta nel tubo manometrico non è sufficiente a · dare fenomeni di embolismo così imponenti, n è l'esiperie11za cl·i~ca dimostra che in genere le .lesionri. anèbe estese del tessuto pttl!llQnare diano ,embolie g·ass?se. In effetti l'embolia gassosa nel pneumotorace artifi.cirule se entra nel campo delle possibilità, ,11on si pt1ò a1m1netter.e come probabile. E i disturbi che sd sono attribuiti ad ·essa hanno :veri.similmente 11n origine diversa: avvelenacrnento da cocai11a, pt1nt11ra del cuore, pneumotorace spontanea, sliok pleuribo. Ma si dev.e escludere ch,e 1'a·v·velenair.~11to r:ocarinico e la puntura del cuore possano costituire la causa di accidenti fatali nel corso del pn·eumo.. torace artifi~iale. Per quanto si sappia cl1e in aJcttni! individui• p.e r i diosi11crasia de.si minime di cocaina possano dare lo sho.c k, la qua11tità a"doperata nella pratica del pne_u motorace è tale da far ritenere impossibile una tale e-v-.enienza. E ... tina lesione del cuore a mezzo dell'ag o port:r.e bbe v·eci:ficarsi, e qualche caso è stato notato, solo quando il cuore fosse Jlotevolmente spostato e la puntura si facesse per avv.e ntura 11ell'emitorace 1
1
~
685
-
simis.tro .e qttando ~1 pulmone fosse di già retratto per pr~cede11ti iniez;ioni di gas. ' Il ·pneumotorac·e spontaneo si può Yerificare o per lél!cerazione del tessuto pulmonare. det erJ?inata dalla penetrazione dell 'ago o più frequentemente per l acerazio.n1e cli ader e11ze dopo la inst1ffiazione del gas. Ma · 1a casistica :finora pubblicata diimostra che il pnet1n1otorace spon. taneo durante la operazione di c1uello terapetttico è raro 1ecl in ognii éaso esso è c.lo\'t1to sen1p~·e o qu<I;SÌ .se1npre 1a llà lacer.azi·o ne di acler.e nze alizichè ad una · l esione 1)rodotta dall'ag9. L'accidente più freq11ente -'n .e[ corso del pn·et1111otorace .artificiale ~ lo sl1ock: pleurico. T~l·e complesso sintomatico, 11oto anche come riflesso pleurico o eclampsia pleurale, spesso è confuso co11 t1na l·i eve embolia g_a ssosa o con un d~li q 11io. Zésas ri!erisce di av.ere avuto cinquanta.quattro casi cli shock: plel1r.1,_co grave duxante varie manip-o lazioni chirurgiche della pleura. e ventu110 cou esi•t o letale, di cui otto durante semplici 1esplorazioni. In quarantacinque ·.c asi dl. shak pleuri:c o egli Cl>11statò contraziollli cloniclÌe e toniche imtnediatan1ente dopo la irritazione della ,. pletu·a, ed in qualcl1e caso il collasso al semplice t occa111eruto. Saugman in sette anni e mezzo ha avuto gli stessi aiccìd.e11ti, ' 'entidue volte con. due ~asi inortali. In 11 22 individui sottoposti al pnet1motorace artificiale, autori 1americani hanno avuto lo shok pleurico '!en_tiquat.tro volte, Forlàni.ni1 dodici volit e in oentotren•t aquattro casi . Il 111eccanismo di produzione dello sl1ock pleu- ' "rioo non è ancorai b.e n definito. Simo.11 ritien.e che esso sia prodotto dàl fatto che ['aria insuf11 ata ha una temperatura più bassa di q11ell ~ del corpo; ma · al rig·uardo bisogna nota11e che lo shocl< ple11rico s i manifesta Rer lo più prima eh.e 8i sia i11iziata la inieziohe d~l gas. Saugman aff ern1•a ch·e lo sl1ocl{. p·1'et1rico può ess·e re causa.~o dall'11so di! 1s trumenti' ott11si, ma: .i fatti din1ostra110 che esso si verifica con maggiore freqt1enza qt1ando so.n o adopera ti strumenti agttzzi. Russel ritie11e che lo shock è provocato dall'afflusso a1 nlidollo allungato (legli impulsi aif ferenti attraverso le fibre del vago, le· cui terminazioni 5,ensitiv•e, straordinariame11te SeJ.1sibili a causa del processo infi,~mmatorio ~0110 eccitate clall'ago. Alcuni autori P.erb ha11no 11otato che. lo shok pleurico si ha più frequentemente n.ei· primi s tçi.dt clell'affezionie qua11do cioè · la ple11ra non è infi.a m·mata.. È stata inco[pata anche la l eggera ainestesia, ma senza nessun f andamento. Nei casi- leggeri lo sb ock ·p leurico si manifesta con disturbi di nessuna importanza , in genere un brie·ve deliquio. Nei .ca'si alquanto gra\1i però sono con1pròmessi il sistema circolatorio, respi1
1
1
1
1
'
-
(13) '
686
IL POLICLINICO
(.:\:NNO •
XXVI,
FASC. 22]
CONTRIBUTI.
r·atorio e nervoso sia sensiti"\ 0 c.h e n1otore. Il polNOTE. ~ so fino · allora normale diventa frequente, debole, • irr.-egolare e talvolta anche impercettibj.le,. la ' 0SPJtDAI,Jt CIVICO DI TRIKSTE. punta del cuore batte debolme11te ed irregolarIV Divisione. mente, e dii solito si hanno anche v.ertigini, cianosi marcata, dispnea o respiro s11p1erficiale, sterInnovazioni all'operazione dell'ernia Inguinale toroso. Frequentemente si ha rigidità di una secondo Basslnl parte de lla musculatura del corpo, ordinariamente ' per il dott. D~METRIO G101~GACOP.ULO. clell·e estre mj·t à sup~riori e della nuca, op~ure contrazioni cloniche dei nluscoli stessi. Può veDurante La guerra la severa chiusura dei conrificarsi anch·e afasia inotori-a , antbliopi a , afafini precludeva a noi italiaru dimoranti nell'estesia sensoria ed iné'oscienza. temporanea. Tutti ro ne mico tutti 1 periodici scientifici pubblica ti questi sintomi pare sia no jit rapporto a d uno nel Regno, sicchè .ci si · doyeva acco~tentare dei spasmo dei vasi cerebrali e ·cardiaci. · solli periodici tedeschi. Qualche giornale polittico Riassumendo si può affermaa-e che il collasso riusciva di quando i·n quando ad eludere la moriù1provviso che si verifica durante l 'opera2ione bosa diffidenza delle autorità tedesche e allora., del pneumotorace artificiale è nella gra nde magfuritivamente rar<.'COlti in crocchio, .noi si beve, ra g ioran za dei casi do,-,u to a shoc k pl eurico. L 'emavidamente le .notizie della Patria. Ma è naturale bolia gassosa, la puntura. del. cuore ~ l'avvelenaqhe q uest~ giornali non contenessero punto artimento cocainioo sono evenienz.e molto rare; ~l coli1 scientifici e · tanto n1e no in quel rapido mopneumotorace spontaneo pub verificarsi, ma può mell1t:P si avrebbe avuto la tranquillità d'animo essere facilmente diagnosticato e pre,renuto. necessaria per leggerne . Lo shoek pleurico si può av,er·e sia qua.udo si D'altro canto anche in Italia la rigorosità d ella s ia proceduto alla anestetizzazione della pleura, censura non a mmetteva che varcassero i confini s\a ,quando non si sia adoper.a.~o nessuno a nele pubblicazioni medico-scientifiche de~ due ex ~ t etico. Lo shock pleurico non· si può prevenire. Imperi. La conseguenza 11e è, che per pi.ù di 3 Esso può determinare la morte, ma di solito lunghi anni i circoli me dici del Regno non ebg uari·s ce più o meno rapidament~ : 1'ambliopia, bero sentore deile disserta.1iioni mediche dei pe. l 'afasia, I 'incoscienza son-0 i disturbi che scomriodici tedeschi, tranne brevi frammenti. Fra qt1ep.ajono prima. Il pneumotorace, rome consiglia ste dilssertazioni una speciia!lmente occupò l'atil Forianini, .n on va ripetuto quando lo shok tenzione per parecchio tempo dei circoli chir11rpleurico si è ripett1t-0 in più di una sed11ta . · g ici tedeschi. Si pubblicarono cioè num.er~i a~ DR. ficoli di critica sulil..!operazione dell'ernia 1ng111. naLe secondo iil Bassini, per le molte ricidi.ve riscontrate. Molti insorsero adducendo come m otivo la mancante esperienza e la poca al:;>ilità chi• Periodico mensile rurgica, chè in oggi opera un'e rnia anche t111 Diretto dal p1·of. FILIBERTO ftlARl!NI della, R. Università di G.enova. 1nedico pratico. Come sempre accade per le pole1 miche, anche questa portò de{ ' antaggi. . Sommario del N. 5 Anno III (1° maggio 1919}. , An1Jitutto, perq, d evo ril1e~a1·e che la mag~10~ LAVORI ORIGINAI,!. - Commentario clinico di cardiologia di . ra~a delle Cliniche e deg·li Ospedali ma gg1or1 guerra (Prof. Angelo Ceconi). - Scheg~ia di granata nell~ parete posteri ore inferiore del ventrico~o sirustro (Pro/. F. M arian•). in Germania e in Austria, da quamito mi consta, Leonardo e il cuore (Prof. Enrwo Carusi}. operano le erpie inguinali sempre secondo i1l t~ RASSEGNE E RIVISTE. - Il valore semeiolo.gico dei ~mori di pigoUo e di sega nei. viz~ ca~diaci (A.n tonio Paolucci). pico modo insegnatociii dal Bassini ; che le r e.c1 I/ipertrofia cardiaca negh aviatori (G. Etienne e G. f.:amy). Studi sulla capacità funzionai~ del c~o~e (T. B . Barringer). d~vè sono pochissime (le gua~igioni controllate un caso di insufficienza ventricolare sirustra, lenta e p~ogresslva variano secondo le statistiche, da 90 fino a 98 % ad una ostruzione dell'orifizio aortico (Ch. Lanbry e Lowis A1arr.e). - Il riflesso oculo cardiaco (Dotti) . - Esame della capacità dei operati). Naturalmente si riscontra~o.. di funzionale del cuore (L. Giu(fri). tainto in tanto suppurazion,i1 e allora la 1·~c1d1,,a TERAPIA PRATICA. - La cura del sole nei ·cardiopatici (ll1). -'·- - non ci può meravigliare. Un altro g~ppo. di r e' . Abbonamento annuo: Italia L. 1 2 - Estero cidi.v e più frequent1 preseDJtano quei cast do,·e Fr. 18. . la mus cola tura è atrofca o addirittura mancante . Per gli associati al « ·Policlinico »:,- Italia L. 10 Come ho detto, dunque, questa polemrca eh.be - Estero Fr. 15. Ogni fascicolo separ~to L. 2. · anche il suo lato buono; vennero cioè suggente I nostri sign01'i associati che de~iderano r~ce~ere c1elle piccole ,·i?-novazioni at1 metodo ~ssin~ · V~ al pfedetto prezzo di. f avoYe q'!"esta in~eres~antissima gli o esporre alla fine una tfLSsegnia d~1 m ezzi sugRivista debbono inviare relativo vaglia direttamente geriti1. Ainzitutto è mia. iutenzion~ ~ render n?te al prof: ENRICO MORELLI - Via Sistina, 14 i11 Italia queste diverse i11novaz1oni o oornett1ve - Roma. 1
'
1
,
LB malattiB del cuore B dei vasi
...
1
ca.si
' I
-
..
l>\NKO
XXVI,
FASC. 22]
SEZIONE PRATICA
.
al n1etodo clel Bassini proposte da medici germa. .
.lllCl.
Come primo vorrei me11ziona1ie 11 SEI'rZ. Egli ~i dà delle chiare delucidazioni sulla formazione .delle recidive. · Chiudendo l'ernia secondo nass,ini noi produciamo uno sti·r acchiamento del muscolo obliquo -interno. Se questo è atrofico, allora si formerà :una diastasi del muscolo las:ciaindo in quel punto 11no spazio, .che non sarà ricoperto éli muscola-tura; questa la avremo aLla parte mediale dci pt1n1:ti i quali raggiungeranno sì lo scopo per cui • -vennero fatti, ma d'altro canto ci lasci eranno .qu·e l punto coperto soltan.to di peritoneo, fascia ~ cute e probabil1nente ai'rre1no poi qui, tosto o tardi, una recidiva o megli'o una nuova e11nia. Per e·vitare ciò il Seitz ci consiglia ùn modo ab-bastanza sempl'ice. _ Noi1 gettiamo via dopo ogni operazione d'ernia un pezzo di tessuto che dev·e esser ottimo per le .sue qualità p·e r trapianti. Spessissimo abbiamo letto, di dover operare le iernie in giorni miei quali .ci occorre qualche pezzo ~i t essuto. per una plastica, o il CSLSO i.n verso wdi bperore plastiche dopo un'e'rn•ia per aver il sacco a disposizione . DUinque ·senza trapianti di parti lontane egli prende il sacco e lo porta sul punto già descritto. Naturalmente potremo f·ar ciò qualora avremo un sacco . òen sviluppato. Egli eseguisce 1'operazione neil modo seguente : • :separa come di solito il sacco da l funicolo, però non coonpletamente: Ja parte distale resta attaiC'-cata. Lo recide rall collo, .chiude i,l peritoneo e po'i prende tanto del sacco quanto gli occorre pel tra-pianto. Acciocchè attecchisca .più presto egli ne . raschia leggermente la superficie interna. Lo fis·sa poi co11 un paio di pµnti. J.l SErTz ha operato -col suo metodo troppi pocl1i casi per emettere un o-iudizio sulla resistenza più o meno ·v alida, che ~iene opposta da quesf-0 sacco ; ci consi glia di -provare. . . , Il WALTER di Strasburgo c1 porta come nov1ta -un mietodo, il quaile è messo in opera da una ven't~nai d'anni da'l Durànte, che rÌ!tnase p·erò scono-sciuto in Germania. Si . traitta del trapianto del muscolo piramidale o, mancando questo, del ~etto, -per fissarlo attorno al ft111icolo alt 'uscita di que~sto dal cana.1ie inguinale. Questo metodo fec-e buo• na scuoJa in Italia, tan~ da esser di prati.ca cor-rente in molti Ospedali e it1 diverse Cliniche. Un metodo dimenticato e messo in disparte rievoca 1'HEINEJV!ANN. Egli lo pratica assieme ad -un medico italian.o a Smirn.e . T~ 'Heinemrann era medico militare durante }.a guier~a e vi ebbe an"cor maggior ocrasione dil pro,;ane qu1esta sua innovazione. Egli scorge la prima causa delle re·c~dive .nei corl?i estranei, i qua.li vengono intro-dotti nelle fentt:e, cioè nelle ligature. Il catgut 1 ,
0
1
i1on sii adopera.· generalmente, perchè si scioglie troppo presto, prima d'aver raggiunto ~1la sutura ciò che si voleva, ciioè la concrescenz.a dei tess.uti. E p1er 1a seta fa [e obiez.'.toni suddette. Perciò eglii: adopera filo dì metallo. Comincia col• l'om.ettere ligature dei'. vasi . sanguinanti; l'eanorragi•a si fermerà alla còmpressione del1le suture. Egli passa poi. 1'ago col filo oltre la cUJbe, l:a fascia e il muscolo da una parte, dall'altra ~ltre la doppiatura del 1,igamento del Poupart, questo e la cute. L'assistente starà attento a metter be11e _a posto i 3 straiti, da una parte ie_ dall'altra, prin1a di stringe11e le legat11re . Fino ta1lla p~bblicazione egli operò .con quiesto trattamento 36 ernie inguinàli ; il metodo è facille seoondo ùui e fa guadagnar molto tempo .. Di complicazioni ne ebbe 2 volte per aver stretto troppo 1e suture e con c'iò cagionato unà sfrangolazione del fwnioo1o. Un paib d'ore dopo l'operazione si formò un· gonfiamento del funicolo e d,el tes .icolo della stessa parte, che cessarono quando rilassò t1n po' le sutur,e. Eg"li le,ra le sutt1re il 14° giorno. Segu1 questi 36 casi per parecchi! mesi, senza riscontrarvi· 111ai altuna recidiva. Egli ~i richiama poi ai casi pttbblicati dallo Spartali. dal Villar ie dal Jonescu, ·11 quali neppure ebbero recidive. • La causa. delJl' ernia sta 11ella co11figurazione anatomica della parte. Il DRUENt<:R cerca p·e rciò il come e ii,l perchè di q~esta predisposizione.· Egli confronta il sacco erniar.i10 co~ t1n sacco comune. Cosa si deve fare per versare qualcosa in u11 s~co? ~isogna tener discosti 3 pt1nti del\la bocca del 1Sacco o metter da una parte un. c.erchio rigido o s~mii-rigido. Le stesse condizioni eglq_, trova nèl sacco ert11ia.rio. Esst> ' 'ien tenuto aperto .da Ui11 siis.tema semi-rigido, ch1e sarebbe i1 li1g a.mento ingui,n ale e i vasi epigastrici cl1e partono dal cli sotto di questo . · Questa :apiertura s'allarga 1naggior.n1ente per la cedibi1l~tà "dellai p arete addom:nale. _-\.\endo una muscolatura ben sviluppata e in specia1l modo se troviaimo un forte mt1scolo obliquo· interno, allora questa chiuderà bene l'apertura del sacco e compenserà il sistema semi-rigido. Non avendo quieista, però, e dli: più essendo la f~scia dell'ester,no molto poco resistente, allora 11 sacco restera aperto. Tossendo !}individuo, o facendo sforzi, oederà lai muscolatura, il liga,m ento i11guin.a le, essendo poco elasltico, rimane rigido, e l'altra parte del sistema, cioè .il vasi, che vanno dal l.igamento jno-uinaJ.e ail Petto, formeranno ttn cordone teso, pe~chè innervato il retto, esso diven~ pi1'~ strett~ e lo spazio fra esso e il ligamento 111gu111ale s i allarga. In qUiesto punto cede il pel.1itoneo e fo1~ m a pjan pianino il sacco. Per e~1itar c111esto sistema egli propone 1'operazione radicale della •
4
0
(15) •
,
•
•
688
IL POLICLINICO
[_-\.!\"NO
FASC. 221
ernia nel sèguente modo. Incide la fascia del- il Bassini . Tre di queste si eratlO formate nella l'esterno in .modo che l'anello inguinale esterno par,t e più alta, ·3 nella parte più bassa della cicaresti lateralmente dall'incisione, vale a diire egli trice, cioè ·nei punti clo,7e entra e dove esce il porta il taglio de11a fascia p iù '~erso il me;i:7:o. funicolò spermatico. Egli afferma che un'altra sia Fatto questo egli incide il muscolo <':!"'f'mastere, la causa di queste recidive: f-(a resistenza che oppoi prepara e recide il sacco nel solito .n1odo. pone l'obliquo· interno, fermato al ligamento in~ Chiude l 'incisiQne fatta cremasterre con una guinalè È: per lui troppo piccola. La cicatrice che sutura corrente. Traspone poscia .il fumi'C'olo se- s i forma è troppo leggera per rèsistere ai con.condo Bassi'ni, la sutura profonda per?> n011 vien tinui maltrattamenti durànte un lavoro pesante. . fatta dall'interno e dalla dttplicatura del ligài.. ' Perciò egli prende nella parte più bassa non mento inguinale, ma dalla parte mediale della ! 'obliquo in:terno ma l a fascia ben pulita del fascia dell'ésterno e dal liga1nento inguinale. Lo retto. Per rendere iU lavoro più semplice e dimi-' strato superiore vien formato dal lembo laiterale nuifI'e la tensione consiglia cli cominciare le sudella fascia che • vien fissato sopra il Lembo me- ·ture da giù in sù, senza annodarle però. Quest() ilia1e. Egli, prende seta molto forte per questo lo fa: in senso ·inverso cioc; da sù in giù, così da e le s uture della par.te superiore sono molto render semP.re minore la tensione. Poi raddoppia tese, mentre q~elle .inferiori sono piuttosto rilas- la fascia dell'esterno secondo (;irard. Egli usa sate. In questo ·modo l'apertura interna pel fttquesto siSlt:emia da 7 ann\Ì, lo pubblicò g1à una nicolo e pei vasi si presenta ~olto stretta e la volta, ·però al~ora cadde presto in dimenticanza. fo~·mazione del sacco diviene poco probabile. e non se ne pailò più. Egli. però contfuiuò a Il Druener venne a qwesta idea, loeggendo un'o- praticarlo nella sua clinica ottenendone semrre pera dell'Haickenbruch. Dopo un anno di ope- buoni risul~ti. Lo volle perciò richiamare alla • memona. J razioni fatte secondo questo metodo egli confrontò quell'anno con 1'atllno precedente, nel quale Questa. pubb1icazione nel giornale chirurgie() egli operava secondo il Bassini. Mentre col suo più diffuso nei paesi tedeschi sollevò molte prosistema egli non ebbe ·m ai nessuna. recidiva, ne teste e tutte in difesa del metodo Bass:ini. Si ebbe qualcuna n ell 'a.nno prima operando secondo accentuò il fatto che durante la guerra moliti sì :il Bass.~ni. Eg1i' <là alla pubbli~ità questi suoi · arrogarono il titolo di, chirurgo e operarono avenemendamenti · dopo averli sperlimentati per altri do spe~so a disposizione una sala operatoria, as5 anni, sempre con lo stesso risultato. Egli crede sistenza e mezzi. A parte questo anche l'asepsi che il maggior coefficiente del . sttccesso stia nel 11egli ospedali impFovvisati di campo 1110n poteva lasciar intatto il 1nuscolo obliquo it1terno e nella essere praticata in q11ella misura che noi oggit resistenza del nuovo a.nello ing uinale _interno . p1iete11diaimo. Perciò le siei recidi ve, capitate sotto • I soggetti da lui1operati appa11t.eneva110 alla clas- i suoi occhi, saranno state più t1na fatàlità che / se dci minatori, gente che lavora molto e faticç>- altro . Ancora unJa. pubblicazione ho tro·vato st1llo samente, onde ta.nto pit't grande era il pericolo delle recidive e più soddisfacenti sono \ risultat1 stesso tema e precisamente del BuRrAi.~, aoSsisteDJte alla clinie:a chirurg:ca c~eca di Praga. Il Burian. della sua innovazione. Il BILAGUEL di Berlino crede che il punto più osservò spesso che a,-enclo l 'i11di viduo anche una debole sia 1'aniello inguinale interno all 'entraita muscolatura generale ben sviluppata, il mttscolo del funicolo nel canale inguinale. Per ov'\{~are obliquo interno er~ debo1'issimo. Egli perciò pria questo inconvenie11te egli s'aiuta cohla fascia ma d'pperare individui, nei quali sospetta,Ta quelata dalla gamba, ne taglia un pezzo della lun- sta debolezza, li faceYa sottoporre ad una cura: ghezza di circa 7 cm. e della larghezza di 3 elettrica di massaggi della muscolatura dell 'adfino ai 4 cm. e vi fa un'incisione longitudinale dome per du·e fino a 4 sèttimane. L'effetto lo descrive sorprendente. ecchi e uomini deboli avefino circa a metà. • · Dopo la sutura del prittno strato secondo Bas- viano all'atto operator.io; un muscolo obliquo in-: sini, egli miette questo pezzo di fascia colla parte terno ben svi.Juppart:o d1 un colore rosso cupo. Con ciò la probab~lità di ev·i~are una recidiva: incisa rivolta ·all'insù a cavallo del funicolo alla · sua entmtta nel canale. Un palio dii punti fissano si presenta molto maggiorie. Eglj modifica poi la fascia .. ai posto. Egli adopera questo, metodo· il Bassini, omettendo di trasportare il funicolo,. specialmente per quella classe di la·voratori che e per evitaré' un maltrattamento del muscolo egli devono ritornare presto al l avoro; i risultati fino non prende questo, ma la su.a aponeurosi, così a d ora erano ottimi, p.erò se ne hanno ancora da portare tutto il muscolo sopra il canale in-· guinale. poche esperienze. ::\oJJ. a sporta 1;1 sacco, ma lo r.ecicle al collo eUn altro, il PL-ENZ, ebl~e a riscontrare in breviss inno tempo 6 r·~di di ve .j n ernie operate secondo lo• chiude lasciando il resto intatto.
nel
•
XX\71,
,
e
'7
1
(16) •
•
[~L\.NNO
XXVI,
FASC. ~2]
•
SEZIONE PRATICA
689; A
•
•
Questa c~ra a11te-op1e rati,ra e preparatoria' sa- n1.olto problemati.co. Quèlle sutt1re i,11 parte rilasrebbe di s icuro molto buona e di grande efficaieia. sat e, in parte molto strette, saranno fatte ta11t.o Però dobbiamo pensare ad u11a cosa. In un ospe- sogg1ettivame1llte da non offnr.e suffìcie11ti g1randale vi·e ne a farsi operare U.11 uomo che ha mezzi zie. L'apertura 1interna stretta rimarrà poi così molto lim~tati e che ' ri,1e de] suo lavoro. Si fa stretta, come la vuole lui, per evitare poscia operare per esser guarito nel rt:empo più bre\·e. quella formazione d'imbuto? · Oggi noi opemndolo secondo il modo che preIl Bilaguel trasp orta un pezzo di fascia all'·en va:le lo t erremo all'ospeda l1e al massimo per 12 trat:a del fu11jcolo l1eil suo nuovo canale. Per ·a cgiorni . Gli consiglieremo d'astenersi ancora dal. conte ntare coloro, e sono molti, cl1e dicono che lavoro per 2 fino a 3 settimane e poi ritornerà gua- l 'a1iello inguinale esterno ~ an·c ora .m•e110 resi-rito allai ·Sua occupaZ1i-0ne. Con ciò tt1tta la cura &ente, dovreinmo metter anche lì un pezzo di sarà durata ci.rea un mese. Volendolo appena fascia. Ii1 quella posizione però, sopra cicrutrici, preparare all'operazione come ci 1.nsegna il TI11- chi: .ci garantisce che questa fascia mal nutrita rian dovremmo prolungare l~ degenza di altre ·4 no.n venga a.ssorbitia o si necrotizzi? Il doppiaresettimane, , ,ale a dire ritardare la guarigione, e la fais cia dell'esterno secondo Girard ci ' darà metteremn1? il la~·oratore 11ell 'impossibilità di assai più garanzia e non ci obblig herà a trag uad·a .gnar e p.e r 2 mes i. Faremo con ciò u11a cosa pianti, . avendo a l1ostra" disposizio11e tutto s11l utile o nb, visto che le recidive senza innov·a- posto. zioni e correzioni sono appena del 2 fino all'8 %? Il Ple11z non ci racconta nulla di 11110,ro. Il Queste sarebbero le obbiezioni che si fecero al suo consiglìo l 'abbiam~ sentito molte altre volte , metodo Bassin1 e le innovazioni cons1'. gliate du- non cii occorrerà ripetere du.nque ciò che si pu& rante ·i 4 anni di g11erra nei <liversi per iodici leggere in qualunque ·trattato di chirurgia. De! scientifici dui. paesi degli ex imperi centrali. Burian ho detto gjà tutto. · Ognuno cercò in pr·im-a· .linea di scoprire la cau- , Cosi bo .esaurito 1~esame <lei s ingoli jnnoYasa di queste recidive. ·rutti so·n o u11animi nello tori. Il risultato ne è che di trutti questi epigoni ammettere che l'atrofia o la debolezza del mu- del Bassini, nessuno seppe · escogitare ttn. tale· scolo obliquo interno pregiuéL'.ca di molto l'es ito emendamento d el sisema, da modificarlo fino a del·l 'operazione: Poi vengono enumerati i punti ~reat1ne uno nuovo. 11 procedimento Bassini ridebO!li del sistema. E qui "·ediamo chre l'accordo 1nane, com.e lo è già <la 30 anni, incontras tabilnon è tanto perfetto. Chi trova che l'anello in- mente ri[ metodo unico radicale per guarire 1'erguinale esterno, chi che l'interno, sia il punto di nia inguinale. minor resistenza e ognuno dal suo punto di vi- ====================== stai suggerisce mende diverse. Valutando l'effica. C'ia d'ognuna, vedremo che in teor:ia queste sono ' quasi tutte buone, c]1e l'intenzione ~ è di sicuro .lneora sull'estensione contino~ appllrata lode\'OJ~e e , a.m1nettia.n1olo pure, a lcune sono aballe parti molli nei. monconi d'amputazione. bastanza geniali. Però nessuna può fare oscurare • la fama del metodo Bass,i11i, ta.Je e quale ce lo Nel giornale Il Poli~li1iico (Sezione pratica, inseo-nò il 'celebre chirurgo i.t aliano. I risultati fase . 5r, anno 1918, pag. 12.55) il prof. Ernestoo . del mietodo· Bassini se11za a1cu11a modificazione Bella ndi propone un suo metodo per ottenere [a sono ottimi, le p ercentuali di guarigione co1n- trazione co11ti11ua dei lembi dei mon'c oni d 'an1p1leta controllat!a dopo anni sono del 90 fino 98 %, putazione non s uttuati. come già d11ssi. Ugualme11te il prof. l\tiari•o Fasano 11el PoliPer passare in rassegna 1e diversJ migl·i orie cliri'ico (S·ezione pratica, f asc. 15, a·n no 19!9, papossiamo dire : g·ina 464) illustra altro suo metodo p.er ottene.reSul metodo Heinemann credo super.fluo spen- J.a trazione continua dei ùembi dei mo11oonì di der mol•t e parole. La seta è un corp? estraneo nel a·mputazio11e 11on s utura1ti . nostro corpo, ma il più delle volte vediamo che Ambedue ritengono il loro metodo d'applicanon provoca delle · suppurazioni. · ~arà difficile zione superiore a quello da me adoperato ( << Riabolire le suture con la seta, che ogg~ s ono sem- ' rista Ospitaliera » , 1 9 1 6 , 11. 2 1) perchè pemnette pre le pr.e ferite nella chirurgia, prima di aver il levarsi precoce dell'ammalato. Io non comprendo per qt1ale ragione la rtratrovato per queste un sostituente effettivamente zio11e a p1esi · da me propooita obb.lighi iff malato migliore. Il Druener ha studiato bene la configuramone a rimanere in letto. Certamente n el pr.iano ten1po il m alato per le delle pareti n ella sede dove si ha da formare l'ernia. ·Quanto cti consi~.ia però m r sembra condizioni generali 11ell e quali si trova (le am 1
COMMENTI .
-
{17} .
•
\
•
*690
•
IL POLICLINICO
[ANNO
\
putazioni: vengono qua.si .sen1pre eseguite o per traumi o per i:nf1ezioni g·ravi) dovrà rimanere iln letto e la traziJone d:ellè parti molli si eserciterà allora con un apparecchio simile a quello del Tillaux p·er 1e fratture del :femore. Ma appena 1e condizioni g·ener·a li c1el maJ.ato gli per.µietteranno di levarsi, basterà ruccorciare l' ansa di .:garza, « che era stata ·.fissata · con una o due s trisoe circol·airi di cerotto :alla cute del mon·cone », ed iln fondo all'a11sa applicare un peso. In tal- modo l 'inf.ermo potrà rimanere in posizione eretta, seduta o ca.mminare, ese!'citandosi ugualmente la trazione conti'11UJa su:l.1e pariti molli del moncone d'ampt1tazione, senza eh.e il peso -posto in fondo all'ansa di garza, e che esercita la trazio11e, pos9a i11enom~mente d.iisturbar.e il -malaito. La trazione dei lémbi con un'ansa di garza ·fissata ccm una o due strisc11e circolari di cerotto alla cute del moncone ·d 'amputazione, ed ail cui estnemo S?ia fissaito un. peso, è il mezzo ·più sem. -plice che si possa idea.re a raggiungere lo scopo di impedire la retrazio11e delle parti molli. ~ un ·mezzo alla portata di tutti e di f.acilissilma a pplicazione.· Roma , . 22 .aprile 1919. Dott. PAOLO FERRARESI.
.
lCCADEMIB, SOGIETl MEDICHE, CONGRESSI (NOSTRI RESOCONTI FARTfCOLARI).
·Soeletà Lombarda di Seieue Mediche e Biologiche In Milano. I
Seduta del 26 a•p rile 1919. Presidenza del pìof.
•
DEVOTO.
~nsfderazlon~
su un interessante caso- di tumore della fossa cranica posteriore. .
Prof. E. iVIEDEA. - L'A. presenta i pezzi anatomici i·iguardanti un cas-0 da lui studiato. e .nel ·.quale soltanto pochi ·g iorni prima della mor.te . fu possibile porr.e .la diagnosi di probab·i1e turno- , -re oer,e bellare d estro. In principio, data Ja mancanza di segni di loca~izzazio11e, la prevalenza di f enomeni di indole gen1erale e .n umerose remis·sioni, .sii .e ra pensato ad una m.e ningite sierosa. L'a111topsia di·m,o strò l'.esiste11za di un .t umore '(probabilmente un ·end-otelioma) che si trova tra ·il lobo occipitale destro .e 'la faccia superiore deJ.. ·1'emisfero cerebellare destro, che è ·c-ompresso e :spinto i.n a\ranti ed all'interno. È interessante notare, dal punto di vist a prati·~o e neuro-chirur.g·ico, che ove si fosse proposto 1
1
1
(r8)
•
XXVI, FASC. 22]
un atto operativo (il che non venne fatto per 1e g.riavi condizioni del paziente), il chirurgo si sarebbe trovato di fronte .al tumore che,' da.ta la sua peculiare apparenza e la sua vascolanzzazlone, SQt ebb.e Stato preso per l'emisfero cerebeJlare destro, del qua1e press-0 a poco aveva il volume e la forma . Il caso· è dunqtte i11teressante e dal punto di Yi~ta n~uro~ogico e dal punto di vista chirurgico. 1
I
CoDtributo allo studio ·etlologlco ed istologico dell'eritema nodoso.
•
Dott. PESTALOZZA CAMILLO . - L' A. su sette casi di eritema nodoso in bambini presentatisi all 'ambtùiatorio del.la clinica Pediatrica De Ma1·chi - ha indagato sul fattore etio1ogic-0. In.llaJtlzi tutto ha .riscontrato costa111temente uno stretto rapporto fra eritema i1odoso e tuber<..'Olosi : i clati clinici e ,b iologici {c utireazione alla. tubercolina) depo11evauo .t t1ttj per Ja natura tubercolare, ed ha pot1t1to fare anche un esam.e istopatologico dii un nodulo eritematoso : · per quanto da q~to 1esame 1non Tisulti nessuna lesione .tip ica .tubercolare, 1egli crede che questo reperto non d·e bba ritenersi in assoluto oontrasto coll'ipotesi enunciata sull'etiologia diell'·eritema nodoso: , essendo · d 'a\'\'ÌSo che l'·i nsorgenza del nodulo eribematoso possa essere determinata anzichè da i veleni adipo-cerosi-del bacillo di l{ocl1 (che costante• 1nente provocano per azione locale la formazio11e del tubercolo), 1dal1e tubercoline. Così si potr.ebbe s piegar€: la .nessuna :tipicità .d elle lesioni i stopatologiche riscontrate. '
•
.
. . Ricerche Intorno alla sierodiagnosi di Wasserman . sul latte muliebre. • Dott. R uscA ·CARLO. - L ' A. .rife risce a tiit,olo di . nota preventiva, i risultati di una prima serie di rioercb:e da lui istituite su.I latte di quaran~ dònne in parte 1 l uetiche, in parte · sane, per oontrollo. P.r,emessi alcuni da.ti relativi alla tecni-ca speciale d1ell'indagine,• aff.erm.a che illlel latte di donne luetiche, 11011 o poco ctu·ate, . è possibile dimostrare .l a pr1esenza di amticorpi sifiltitici, a11ch,e iaid allattamento :avanzato, mentre nel J.atte di donne sane la reazione Wasserftlanp. irisulta costan1tiemente m1eg.a ti va. Propende a rnegare il valore che da ailcuni volevasi :attribuire a tale · ricerca per sveliar-e la .sifilide .J.aterute, quando, p.er ·effetto ·delle cure istituti.t e, l a .reazione Wasserma.nn sia .-divenuta negativa nel sangue: mette tut1bavi.a in rilievo il valore essenzialmente pr.atic·o ch1e pel p1ediatra può avere la s istemaltica applicazione ·d i questa poco conosciuta ricerca. .. . 1
I
Dott. Le.
PR~TI.
•
• •
{ANNO
XXVI,
FASC. 22]
~PUNTI
S~ION~ P~TICA
DI MEDICINA PRATICA.
CASISTICA E TERAPIA. Meningite influenzale.
691
dissociate, sullo stato .g enerale, la temperatura, 1~ lesioni polmonari ed i sintomi meningei, che nsentono più tardi che t ·<Yli altri gli effetti della • b - cttra. Con tale metodo, 1'A. ha otte11uto .1a guarigi0ne nei Q_u,e ;t;erzi dei oasi. fil.
I
•
Capitan (Bull. d6 l'llccadét~iie de médecine, ·zs apr.ile 11 9 19) .h a osservato im quasi tutti gli Il trattamento dei disturbi pneumonici influenza:ti gravi dei sintomi me11i11gei, costituiit~ complicanti l'Influenza. ~ ~otevole ,r igi,d ità della 111u~, Kernig spicca. tiss.1mo, oefalea. costante, oc.ci pitale o .frontale, C. W. Ross e E. I. Hund (! oitrn. A 1n. 11iedical frequenti disturbi cerebrali, delirio spesso attivo, Assoc., 1° marzo i919) osservano che il decorso polso raro o in-egolave, dispnea centrale; più ra- clinico dell'influenza è camtterizzato da una in:ramerute disf.agia, vomi1bi, disturbi oculari {miosi tossilda.Zionie del sistema nervoso centrale ciò che persistente, anisoooriia, s trabismo) : due volte .(su è dimostrato dai seguenti fa,t ti: 1) pro~trazione 603 casi) morte improvvisa dri: probabile origine con stato di apatia; 2) ·disturbi della termogenebulbare. si; 3) disturbi gastro-intestri!l10.1i a . tipo centrale; Questi sitnto111-i, con preporidera11z\_ variabile 4) disturbi nei n1ervi di ·senso periferici; 5) dida un caso a1ll 'altro, acc01npagnano i . fenon1eni sturbi vasomotori senza evidente insuffici1enza clinici ordinari c1ell'i11fluenza; infezione generale, cardiaca; 6) . depr1e ssione d1el cetltro . resipi~atorio. bronco-pneumonite; albu·m inuria elevata (4-6 %o) Oltre ·a ciò si nota una evidente 'leucopenia ed ipertrofia epatica e splenica, miocardite. In quei ttna diminuita coagu'Labilità del sangue, ciò che malati, che poi sono guariti, detti sintomi an- spiega il frequente reperto di traisudato emorradaviano scomparendo col miglioramento .p rogres- gico, nei tessuti r ilecamente vascolarizzati. sivo. , Risulta da tali osservazioni cqe il trattamento · Alla autopsia, si sono notate 1e l.$ioni specila.1- deve essere diretto ~ neutralizzare od a rendere mente alla .b ase, con formazione di pseudomem- comunqtte inerte la sostanza tossica; acorregg•ere bra:ne fra la parte ianteri•r,e della protu·berane,a la: paresi vasomotoria, ed a prevenire la dis trued il chi.asma estenderutisi fino sui nervi ottici zione del sangue. Tenuto conto dei buoni ristt1e , lateralmen1t:e contro in margi.ne interno dei tati ottenuti con l'iniezione di sii1ero, gli AA. rilobi parietali dei ven.triooli laterali. Nel cervello tengono che a tali vantiaggfr altri se ne debbono oongestione intensa .e rammollimento. Lesioni cli aggiungere con l'uso del sangue intero citratato. trul fatta si sono riscontrate anche in individt1i a Le indica1JiQni per la trasfusione sono: la ciasintomatologia di media gravezza senza risenti~ nosi persistente, la tossiemia, co11 leucopenia e mento meni11geo ; ciÒ sta ad jndicare la frequenza diminuzione dei cloruri urinari, la d4minuzione di lesioni meningee, anche nell'assenza fii evi- nella tens.:one del polso e la co1nparsa dei primi denti segni clinici. s egni polmonari ; sono · poi ~egni particolarmente Le lesioni :anatomiche ·p ,o ssono esser.e discrete gravi, una temperatura ·p oco elevata o st1bnorc iò che spiega :l'esistenza di sintom1 :meningei, male, con spiccate 1nianifestazioni nervose. 1ievi, consisten,t i in una leggera rigidità della Prima della trasfusione occotTe aver.e negativa nu-oa, K ennig .appena accentuato, forte cefalea. non soltanto la reazione dii Wassermann nel doTa1i sli11tlomi ·van110 dunque ricercati espressa.- natore, nla alt11esì la ricerca delte 1soe111o!lisine· ed mente, e si osservano in am·m alati che guari- isoemoagglutin:ine. La trasfusione si fa con 250-500 omc. di sanrriscono, come in quelli che soccombono. La cefalea tende :talora a persistere od a ricomparire, g·ue, e viene eventualmente ripetuta. La segue per cause svari.ate; n,on è improbabile ch1e la fordi solito un leggero brivido. Nel caso dii fenomeni ma. m.e nin g,ea dell'i1n:.fiuenza dietermin·i nel oeranafi1attici è da cons.igliansi l'uso· dell'atropina: -vello lesioni, che possono .rim.ainere croniche, ciò prima della trasfusione sarà bene fare una inieche spiegherebbe l'origine di certi disturbi cerezione di digitalina. brali, di patogenesi oscura. Per quanto riguarda la Gli _l\.A. hanno applicato il n1etodo co11 buoni .cura, l 'A. ha ottenuto buoni risultati con le inie- risultati in 28 casi di cui riportano 1e storie, e • zioni ·endov•e nose di arsenico ed argenibo oolloidali concludono che, se si possono, con_la trasfusione purissimi (6 eme. di ognuno iniettati simu.lta- ·ottenere de.ii notevoli eff.etti, è necessario usarla rneamente tutti i . giorni all'i.nizio della mcalattia.). prima clie siano esauriti i poteri di riserYa delIn queste condizi.o ni ha ottenuto ~ioni nettis- l'organismo. l. b. sime e spesso radica1mente curatrici, ·! Ila talora 1
1
1
1
1
•
•
•
•
• IL POLICLINICO
La trasfusione del sangue citratato nella pneumonite da influenza.
•
.
W . G . Maclachla11 r] ourn. A m . med. A ssoc., 21 d ic. 1918) durante una grave epidemia di. influenza, h a usato il s angu e· di con valescenti di forme leggiere d 'in'f luenza, per iniezioni endove. nose in ammalati con infezione grave e polmonite. I casi così trattati sono stati 54, con 34 esiti in guarigione : o~corre però far rilevare che fra i 20 • morti ve ne erano sette già in condizioni graviss ime con fenomeni d i edema polmonare; degli altri 13; una buona parte er~ oltre il terzo giorno, mentre la maggior parte d i quelli trattati nei primi due giorni, guàrì. Le reazioni che si ottengono con l'iniezione sono simili a quelle date dal siero antipneuinococcico nella pneumonite lobare : in 24-36 ore si aveva spesso una crisi, m entre nei casi di pneumonite a lungo decorso, era più frequente la lisi. È abbastanza comune il brivido con un temporaneo inalzamento di temperatura: facile è inoltre un at1mento nella cianosi nel dolore puntorio o nella difficoltà respiratoria ; negli individui, che già hanno tali sintomi occorre procedere con • molta lentezza •all'iniezione . Il sangue, appena estratto si faceva defluire in quantità di 75-100 eme. in un matraccio contenente 40 eme. di soluzione al 2 -~{, d i citrato di sodio; si iniett4va nelle. vene dell'ammalato una quantità di 75-100 eme., ripetendo l' iniezione ogni 24 ore (meglio ancora se più frequ~ntemente) facendone al massimo quattro. È ii;nportante fare sempre la reazione d i W assermann sul sangue del donatore, l' A. l'ha trovata positiva nella metà dei casi fra i borgh esi da cui ha prelevato il sangue; non indispensabile è invece la ricerca delle isoagglutinazione. l. b.
DIAGNOSTICA.
•
•
•
Tabelle per diagnosi differenziale. PLEURITE CON VERSAMENTO
POLMONITE LOBARE.
Inizio acuto con forte Inizio con stato d i briyido che dura p a recchi brivido che dura un'ora ' o p1u. g iorni. Tosse più in.arcata, Tosse stizzosa; non espettorazione, oppure', ed a ccompagnata da espettorazione tenace, si presenta a ·tipo catar• rugginosa. rale . Densi ~ggregati di E same dello sputo ne , gativo; raramente ba- pne11mococchi. cilli tubercolari. Febbre verso i 40° che Febbre . moderata a tipo continuo deferve- . cede per crisi. scenza per lisi. \
•
(20)
P rostrazione nioder ata. Distensione unilaterale del torace . ;Aspetto pallido . ed • a nsioso. Espansione limitata alla base del petto dal lato malato. Fremito vocale tattile diminuito od assente. Spazi intercostali ver so la base, convessi. Alla percussione, ottusità con notevole resistenza al dito che fa da plessimetro. R11mori respiratori di solito diminuiti od assenti sul versamento. Murmure respiratorio diffuso, distante e generalmente accompagnato d a rantoli. Respiro bron. clùale su tutto il lato affetto. Rumori di sfregamen• to nel primo ed ultimo stadio.
[ :\.i-.; ::-;o XX\i I, F Asc~ 2 2J
Prostrazione estrema. i\.ssente . Colotito rosso delle • guanc1e. Espansione leggertn.ente limitata o normale. Autn.entato sull'area di consolidamento. - Assente . . Ottusità ( ipofonesi) con minore resistenza e· talora carattere timpa• ntco. Respiro bronchiale aspro e presenza di rantoli nel primo e terzo stadio, a meno e he un. • bronco sia ostruito.
Assente.
I. P.
(Da M edical Recof'd, 7 dicembre 1918).
RUBRICA DELL'UFFICIALE SANITARIO. .
- La vlgllanm aunonaria nel dopo-guerra. La vig i·1a.nza igienica delle derrate alianentari a,·rà nel dopo guerra una g·rande importanza sanitaria ed ieconomica . È notorio come durante la guerra l a vigikinza . annonaria delle farine, del pane, d el burro e deg li olii fosse difficilissima per le miscele di farine e di g rass1, fat~ prima per iniziativa dei Consorz~ e poi permesse da disposizioni Minis teriali.· Tali miscele dovevano s.o pperire alla deficienza di tali generi. .A queste miscele ufficiali seguirono sovente quelle deg li esercenti, che quasi sicurii dell'ilmpunità, 11on ponevano freno alla loro ingordigia. Infatti la miscela dei: gffi:ssi rende la loro ianali si difficilissima ancheper· chimicj provetti; e ·quelle delle farine, ·v a1ianti: a seconda d,elle necessità e complicate dal~e· numerose impuriltà e mondiglie delle varie granaglie, rendevano l 'opera dei laboratori, che 11011 sempre potevano cono.scere l'ultima forma ufficiaLe, impossibi1J.e. ~011 si tro.v erà esagerata la 1
'
SEZIONE' PRATICA
,[ANNO XXVI, FASC. 22]
I
parQla quando si pensa che le miscele di fari111e si riconoscono ·esse11zialmente con ~sami m1cro.scopici, e che purtroppo varii laboratori incari0ati d1elle analisi mancavano della sezÌ!one mi~rografica.
Ben a ragione quin.di l'igiene annonari vieta in genere le miscele ; così 1'articolo 108 el Re• go1amento Generale Sanitario 3 f.ebbria · 1901 considera come adulterazioni i prodotti alime ntari e le bevande non rispondenti p.e r 11att1r.:1, .sostanza e qualità, alle denominazioni co.11 le qual'i sono designa.t i. Le nostre leggi special~ -sulla produzione e commercio d·e l vino, d1e ll 'olio • .(i,el burro e formaggio ha11110 definito chiara-' .mente ogni genere aliimentare. Inoltre le miscele cW=i grassi (oli, burro) guastano quel giusto equilibrio di prezzi che sta fra il prezzo delle olive e que~lo dell'olio cli oliva, il prezzo del Jartte e quello del burro di -crema. idi latte ; i generi che servono a surro_gare vengono ad acquistare prezzi superiori al .loro valore .ai1imentare, mentre la merce buona, malgrado ogni vigilanza, sfugge in gran parte .alla requisizione perchè 11 produttore, per non ·avere danni, fa ricorso ad un commercio clande.stino de' s uoi prodotti genuini. Nel dopo guerra il comm ercio Idi generi g·enuini si impone a vantaggio della pubblica salute e dell'agricoltura. Sarebbe poi desiderabile che restasse in ·vigore il Decreto Luogotenenziale 22 agosto 1915, n. 1268, veramente utile col commercio dei generi genuini: oosi trovano il fatto loro i· pro<luttori, ~ rivenditori ed anéhe i funzionari che per legge devono sorveglilare·. Se fosse possibile ottenere un riordinamento <Clipartirmentale dei servizi di vigilanza annonaria con u n unioo laboratorio, ma ricco di' mezzi .di i111dagine, 00n uu ufficio per accettazione cam-pioni, con persona1e adartto· alle ispezioni ed ·al p relievo campioni, si potrebbe facilmente atfuai;e u1ia vigilanza annonaria commendevole. Ho accennato al personale perchè esaminando 1e varie leggi annonarie a ppare evidente che quando si tratta di applicazione pratica di ciò che vale a dare sanzione ai. precetti legislativi si sente imperioso il bisogno di un personale che si incarichi di mettersi a contattto con co~ui in cui rio-uardo trattasi di \ 1.e rificare se trovasi d'accordo ,con la legge oppure se è in condizion e di averla vi'o lata. Qualic osa bis·o gna trovare .. .. e si ricorre a molte persone (ufficiali .sanitari che no11 esistono, agenti delegati, .carabi11ieri, ispettori pellagrologici), a tutti coloro ch e it1 al"'tre faccende affa:ccerlldati, so110 richiesti a loro di-sagio. In mancanza del vigile sanitario consigliato nelle istruzioni annesse al R. D . 3 agosto 1890, n. 7045 per i servizi di ispezione e per i 1
1
~
1
1
laborator-i municipali di vigilanza igienica, si finisce a far capo agli agenti comunali personificati dalJe guardile del comune, oppure dalle -=:>o-uar• die rurali . Ci sarà lecito l'avere qualche dubbio ciroa Le speciali. competenzie di qtteste degnissime persone ed alle possibilità di qualche errore di for·m alità o di sostanza che valga a ridture al nulla l'azione del funzionario dirietta a far rispettare la l·egge .. Durante 1a guerra co11 g'e.n iale innovazione, 11ei Decreti 1~uogotenenziali per ùisciplinare lo abburattamento delle fariln e si stabili che, 11ei casi dii oont11avvenzioni, giustizia fQsse fart:ta in modo sollecito ; qttesto indica come si possa richiedere almeno in materia annonaria qualche ritocco alla. legge procedurale comune che va a· rilento, troppo a rilento. Il codice penale 00n gli art. 319, 320 e 322 mira a colpire i delitti contro l'alimentazione. Per colpire ae alterazioni, adulteriazioni, infezioni, sofisticazioni, guasti del1e varie derrate si ricorre all1e contravvenzibni previste nel testo unico delle leggi 1Sanitarie I agosto 1907 agli artiooli 114, 216, 2l7 e 218 ed occorre Pllre tenere presente il titolo 1·v del regola1nento generaile sanitario 3 febbr.aio 1901, nonchè il regolamell;to specitale 3 agosto 1890 ~n par1te ancora in vigore e Le ·viarie leggi e 11egolan1enti speciali per il vino, il burro, il formaggio e l'o.1io. Come non bastasse 1entrano in campo anche i regolamenti locali- d'igiene, ma sovente ia detrimento del 11etto · funzionamento delle sanzioni penali. J'~a minaccia di una seriia repr,essione è salvaguardia per l'igiene e giustamente, salvo nei casi contemplati da~l'art. llo del teslto unioo leggi sanitarie, iciasi riflettenti. coD:travvenzion'i al1e prescrizioni sulla risicultura, per 1e •altre contravvenzioni alle leggi sull'igiene e saf}ità puib blica, non sono :a mmesse oblazioni . I 11egola1m enti locaUi d, igiene do"\-rebb·ero essenzi1a1'mente ied esclusivia.mente contenere disposizioni speciali dipendenJti dalle condizioni locali e non rip.etere quanto è previsto e regolato dalle disposizioni d'indole generale. E per l'igiene degli alimenti l'art. 127 del reg·olamento generale sanitario dice precisamente cosi: «con norme da inserirs1 l1ei regolamenti locali d'igie11e i Comuni prov·vederianno all'igiene degJi alimenti e delle bevande nelle parti no11 priecisaimente c·o ntemplati da questo regolamento e dalle altre disposizioni cl 'indole glenerale )>. Quindi è che 1'ufficiale sanitario a'7 11eb~e 1'obbljgo morale di prestare so1nma atte11zione affillJC'hè il reg·olamJe nto locaae d'igiene 11011 contenga disposizioni che la leg·ge prevede e contempli siéco111e possibili d i speciali sanzio11i penali pel contravventore. Ciò è di intu1ti,1a neoessità perchè $e il regolamento locale ''a oltre i11vadendo 1
1
{21)
'
I
•
•
'
I
•
694
J
;
•
IL POLICLINICO
il campo delle disposizio11i d'indole generale, nismo, s compaiono rapidamente; cosi pure le loro il contravventore a nchie fraudolento trova pel spore: il potere batteriolitico e la fagocitosi ne suo caso il beniefic-io della facile oblazione, obl•a- hanno presto ragione. 7i on,e che la legge non perPJJette. . Se pe,r ò , vengono anche in~ettate alcune sostanze Il sist ema dell'oblazione ( vedi articoli ·227 e chimiche, l'azione patogena si ridesta in tutta la 228 della legg,e comunale 4 febbr aio 1915, n. 1:48) · sua violenza. p uò quindi offrire un mezzo troppo spiccio p er Attivissimi nel ridestare il potere tossi-infettivo clefinke la bisogna ; i11J0ltre quando il Sindaco si si sono dimostrati i sali ionizzabili cli calcio, mentre f'1 delegare ed il contra\ 1vent ore ra ppresentare, invece sono st ati inerti i clonirl di potassio, di facilment e n ascono gravi incohv·en ienti ed abusi . s~dio, di ammonio, di stronzio, di magne~io. Concluden1d o dobbi.<3mo 1confidare che nel dopo U n fatto interessante è stato messo in luce, cioè g uerra tornando l'igiene annonaria a con1p1eta non occorre il contatto tra i batteri ed i sali di caldipendenza della s olerte Direzi1011e Generale di cio: la riattivazione dei batteri ha luogo anche se Sanità, si attui un . s incero 1e pratico riordina- la soluzione del sale viene iniettata prima o dopo·, mento dei s ervizi a vantaggio dell'onesto pro- nello stesso sito o a distanza. duttore , del consumatore e della pubbliiea igiene. Da questa e da altre esperienze deriva la conDott. GilJSEPPE MoNTI. clusione che i sali di calcio, comunque introdotti nell'organismo, determinano nella sede in cui sono introdott-i i ge'Ymi del tetano o della gang-rena gassosa, NOTE DI MEDICINA SCIENTIFICA. · un' alte~azione tale da abbattere il m eccanismo difensivo dell'organismo e da rendere possibile l'in.. Sul meccanismo dell'infezione batterica. fezione. Gli AA. propongono il termine di KATAPII.,ASSI Ricerche divenute classiche di Vincent avevano dimostrato: lo che i batteri del tetano, se inocu- per denotare questo comportamento, nuovo nella • lati dòpo un lavaggio diligente il quale, ne asporti scienza. Gli AA. hanno dimostr~to che la katafilassi · le tossine, non sono più in grado di uccidere gli animali in quanto che · vengono. fagocitati o dis- viene determin~ta anche da estratti sterili di terra. solti nell'organismo ; 2° che i batteri del tetano Dapprima avevano pensato che quest'azione fosse lavati riprendono il loro potere patogeno se, dovuta alla presenza di sali di calcio; ma poi si contemporaneamente, si ii1iettano anche sostanze sono dovuti ricredere e convincere che mtervenchimiche atte· a mortificare i tessuti (p~r esempio gono sostanze chimiche non ancora dettnite..._ L. V. .. sostanze caustiche), poichè in queste condizioni i batteri p·ossotio svilupparsi nei t essuti devitalizzati, dove non vengono più raggiunti qai fagociti nè POSTA DEGLI ABBONATI. . i~rorati dal plasma sanguigno e quindi possono elaborare indisturbatÌ' ed immettere in circolo le (1088) Pomata di Ehlers contro la scabbia. -Alloro tossine ; 3° che nello stesso senso dei caustici l'abb. 1283; agiscono i mezzi fisici violenti, come il congela- ' Soluzione di fegato di zolfo al 33 1 la % gr. 375 mento e le ustioni; 4° e così pure i traumatismi, Vaselina gialla . . . . . • . ana gr.· 225 purchè disgreghino i tessuti od isolino dalla cir- ' LanoJma anidra • . . colazione generale frammenti di tessuto che cadono Benzaldeide . .• . . . . . • . .· . » 5 in necrobiosi e vengono invasi d ai batteri ; infine, Idrossido di zinco . . . q. b. per gr. 1000 . d' 50 che- lo stesso comportamento si osserva se, 01lo 1 vase11na . . . 1'. s. insieme ai batteri lavati del tetano, si inoculano batteri banali, capaci di annullare le difese del(1089) T'Yattati e giornali per l'ufficiale sanitari'o. - · l'organismo, in particolare di provocare un che- All'abb. n. 8948: motropismo negativo nei leucociti. . Nor. esiste un periodico per l'ufficiale sanitaVenne anche rilevato dal ·Vincent che analo- rio ; le questioni che possono interessare questo~ gamente ai batteri del tetano si comportano. le vengono trf).ttate nei .p eriodici di igiene (Annali di loro spore. igiene, Roma, via Palermo 58 -:Giornale de~ R. Queste ricerche sono state ora riprese ed estese Società Ital. di Igiene, Milano, via S. Paolo 10 da ·v..,r. E. Bullock e W. Cramer, i quali hanno L'Igiene moderna, Genova, via A . Bertani 5) . Per l'igi~ne generale, 11 Manuale dell'Igienista. comunicato i loro risultati alla ·R eale Società di diretto dal Celll (Unione tip. edit. Torinese) può Medicina di Londra (20 febbraio 1919). E ssi hanno assodato che i bacilli lavati del te- servire 'bene; ve ne sono altri fra cui il 'Pagliani, , tano e della gangrena gassosa (B. welchii, B. r;ede- il De Giaxa, ecc. Per l'igiene sociale: Duclaux,. m atiens, vibrione settico), se iniettati nell'erga- L'igiene sociale (Bocca ToJ;ìno) e la serie di mono-
l l
...
(22) •
•
•
•
[.:\~NO
XX\7 I,
FASC. 22j
SEZIONE PRATICA ,
. grafie édite da F. Vallardi'. sotto il nome di Trattato di medicina sociale. Come periodici : . i1 Ramazzini (Firenze; t emporaneamente sospeso), la Medicina Sociale (Napoli, S. Lucia 20 ) e l'Igiene Sociale (Roma, via P·. Amedeo 42); Social IIygiene, New York, West Fortieth St. 105; ecc. Periodici di batteriologia: Annales e Bulletin ·ae l'Institut Pasteur, Parigi, Masson ; Review of Bacteriology, Londra, Whitefriars St. 36-3S; Journal of Patliol. a. Bacter., Cambrigde, Path. La-· boratory, Muset1ms; Revista de · Bactèriologia e Higiene, La Paz (Bolivia); ~'\.bstracts of Bacteriology; ecc. fil.
l'anestesia, sul trattamento delle ferite, sui rapporti fra chirurgia e radeblogia, sul ricupero del materiale di medicazione, ecc. r. s. . BILANCIONI PROF. GUGLIEI~MO . -
Un anno di' o.to-ri·no-Zaringoiatria in zona di guerra. Un volume in-S0 di 248 pag. con fotoincisioni. - Ti· pografia «Le Massime», Roma. Prezzo lire 5.
L'importanza della oto·ri~o~laringoiatria è stata niessa in piel1:,a lt1ce dalla guerra, durante la quale si è rite11uto necessario istituire dei riparti per la specialità, riparti che si sono dimostrati utilissimi,. sia per la grande freqt1enza con cui si sono verificate affezioni e lesioni di queste vie, sia per CENNI BIBLIOQRAFIC/. l'insufficienza di cognizioni, che spesso i meùici '(Nonsirecensiscono che i Ubri Pervenutiindono Alla Redazione). hanno in questo campo e che permette dei ma. X . .SA1\1AJA. I tu11iori d,ell.1 esofa,!},'O . Milano, Soc. dornali errori di diagnosi. Ed. Libraria, 1918. Lire 10. · Addetto alla ·direzione di u110 di tali riparti . I tumori malig1tl (primitivj e secondari), e i (l't1nico in grande efficienza nella IV Armata),. tumori be11.igni, sono d.all ' _t\ . trattati 'Ilel be~ vo- .,. 1' A. ha avuto una sovrabbondanza di materiale lume della Società Libraria, dapo brevi nozioni (basti ~ccennare che vennero operate in pochi della storia dell'argomento sull 'ana.toniia e sul- mesi 300 mastoidi), che gli ha permesso di fare· interessanti osservazioni, sia di traumatologia, sia la fisiologia deil 'esofago. La traittazione d·e ll'arg.o mento ~-Ompren<le no- di patologia propriamente detta: citiamo p. e. i zioni etiologiche ed anatomo-istologiche, è dif- fenomeni da scoppio, quelli commotivi-emotivi, leautolesioni, ecc. · I11sa nella parte clj.uico-dia:g11ostica e curativa. Con la ,sua ·v.a sta ·coltura e con il suo ac11me di. In grato argomento nella nebulosità che circo nda <?Sservatore, l' A. ha saputo darci in questo libro, ancor.a l'orig·i111e ,dei tumori, nella incertezza dei • non un arido resoconto statistico, ma un lavoro. si11tomi precoci d~l tumore · dell 'esof.ago, nella pieno di vita, che riflette la sua infaticabile atesasperante .n egatività della cura. • tività . . 11 Se pure . non è comp.e nso praJtico di soddisifa'1. s. zioni l 'inda.g ine su un tale argo111ento, nel libro ~el Samiaja si rtro"-a quanto è inelle attuali conoscenze per facilitare I 'indagine diagnosti~ dei V A.RIA. t11morJ, esofagei; opera utile dun.q ue agli studiosi èhe vog;.liano «consultare su tale argomento la Facilitazioni agli studenti di medicina in Francia.. esperi.e11za -clini~ 4tel·le ultime generazioni ». - «L'Epoca» reca la segu·entie notizia da Parigi Uu accuratissimo completo -indice bibliografico in e.lata 25 maggio : chiude il lavoro. Il Sottosegr.e tario di Stato IVI.I I... ouis Mour11er . . t. p. ha decretato la riap1ertura della Scuola di Medicina l\1ilitare a Lio11e. Prossimamente vi saranno. P. GILBERTI. Chirurgia di guerra. Un vol1:1llle acco1ti 240 studenti ora sotto le armi. In fa,·ore in-S0 di 137 pag. con tavole. - Istituto italiano cli questi studenti soldati che si presentano agli di arti grafiche; Bergamo. esaimi i11 condizioni ·non troppo vantiaggjose sono L 'A. espone in questa memoria le sue osser -. state adottate queste nlisure: si :eoncede 11n vazioni personali raccolte sopra l'abbondante ma- · punto a tutti gli studènrti cl1 e sono stati in zona teriale di 15,000 feriti da lui curati in tre anni di guerra; cinque punti per una. citazione aldi s~rvizio. Ha fatto 2446 operazioni, fra cui sono l'ordine del giorno del rieggi~nto; dieci punti numerosi gli interventi sul cranio ed alquanto per uoo .citazione all'ordine del giorno della divisione. o del corpo d'armata; tre11ta pul1Jti se il meno qltelli sull'addome. Espone in modo particolareggiato, accompa- candidato è decorato della Legione d'Onore; d1eci gnandoli con nitide fotografie, i casi più impor- punti per ferilte. E .così 11n valoroso candidato, tanti (fra cui notiamo un'erru:t addominale trau- pur essendo diginno di studi, potrà prendere la matica) assitrgendo poi ad interessanti considera- la.urea ad honorern, co11 qttab.ito \rantaggio dei pazie11ti si può d'i legg1e ri immaginare. zioni generali sulla tecnica di atti operativi, stilI
,
1
1
'
•
I
....
•
1
•
(23)
~6
(ANNO XXV1, FASC. 22]
NELLA VITA PROFESSIONALE.
\
-Oronaca del movimento professionale. Il Convegno nazionale del medici condotti. l:l Congresso della F'ederazione degli Ordini dei l\liedi~i ha sospeso nel pomeriggio del 21 maggio i suoi la ,,ori per dar modo all'Associazione dei l\tiedici Condotti d'Italia di riunirsi i11 assemblea .straordinaria per pronunziarsi su .questioni co· mt1ni ad ambed11e -le classi. ' La sedutJa è aperta dal dott. l\Iartinelli, pre_sidente dell~ Associazione N azio11ale dei Medici! Condotti, e sono pt1re co11 lui alla preside11za il dott. Secchieri, il dott. Graudoni, il dott. PelJegri.ni·, segretario gen exale, e il dott. Carobbio, . , _·.cassiere. Subito 1tassemblea 1entra ne11 'esame dei mezzi ·0i lotta per attenere i miglioramenti che la classe medica da più tempo r:eclama. Le sue condizioni economiche sono infatti inferiori a quelle di al: -tre categorie di professionisti re non rispondenti .a lle esigenze attuali d1ellla vita. In merito si acce11de una ampia, anima.ita, in-teres·sante d:iscussione cui partecipan.o con effi"Caci discorsi i doittori : Ronconi di Cremona, Fa-tichi d1. Firenze, Camurli di Pad~va, CX>rdelli di Pavia, P1ercacci1t1i di Verona, Belli di Arezzo, Ruz~zini di Osimo, Braccini di Perugia ied altri. Da1/la discussione emerge la necess~tà di adot.tare ·mez~i di! lotta unifor·mi per tutte le Sezioni c1ell 'Associ1azione, ed in proposito 11 dot.t. Cu-petta, presidente della Federazione delle Sezio.ni :lombarde, :lJnforma che la Federazione stessa ha '.gilà iniziato l'azione con un memoriaJle inviato :ai sindaci e coll 'assiiet1riarsi dai colleghi le dimissioni colletti v·e. li questo punto, accolti da una calorosa dimo. .st11azione di s'impatia, partecipano alla seduta 1 -medi'ci di Trento, dott. Guel11a, presidente della Camera F1ederale Sanitaria, Dal Rè, presidente · dell 'Associazio1te Medica Tridentina, e maggiore -medico dott. Barone, ai qua li il presidente ri·volge un oaldo saluto. Il dott. Evoli di , Reg·g·io Calabria riassume la d1scussione dii.1nostra:ndo .che solo con rmezzli. ·energici è possibile cttenere il riconoscimento dei propri diiritti . Un telegramma comunicato ora all'assemblea • con ct1i s' informa dell'esito negativo ottenuto . dai rappresentanti dei medici condotti della -Provincia di Mi1ano ii1 11n colloquio col prefetto -di quella città produce penosa impressione ·e · \·iva irritazione. Se 11!e 1;ende interpetre il doti. Ruziini di Osi-mo rile'\·ando tti.tiba 1'enormità del contegno te(24)
•
nuto. dal prefetto di Milano e presentando il seguente ordine del giorno chre vi~ approvato ad Ul1ta:uimilf:à : J • cc I :~~presenta~ti delle. Sezi°.n~ !~liane della Assoc1az1one Nazionale de1 i\i!ed1c1 Condotti, riunì ti a con v.egno in Roma, 1presa cognizione della indegna ripulsa opposta dal prefetto e da11a G. P . A. di l\1ilano alle legittime r~11este dei' m.edici condotti di quel];a Provi11cia, reclamanti condizioni morali e màter:ial~ adeguate all 'a1tezza della loro · missione ed alle mutate condizioni della vita ; «considerando -come tale repulsa suoni sia.11guinoso ed .i·m meritato oltraggio alla più nobile t tra le classi dei· professionisti i cui membri fecero della loro '\rita apostolato non interrotto di abnegazion·e e di sacrificio, che durante la guerra sui · campi delle bfLttaglie cruente ed !in mezzo a.I flagello delle epjdemie micidiali passarono cadendo a oentinaia vitti1ne del dovere ma presta~1do impavidi e sere1ù ' l'opera benefica del conforto, della salute, della vita -in l;llezzo al ft1riare della morte, protestano energicamente contro l'operato dell'autorità politica della metropoli 101nbarda ied inviauo ai colleghi l' espressione della loro più alta si;mpatia e li i11coraggia110 a persistere, assicur·a ndoli della. loro piena ed i1n condizionata solidarietà in quella lotta eventuale che essi saranno per intraprendere a difesa dei loro sacrosanti diritti »• Si approva poi, dopo discussione eia parte dei dottori Cortelli di Aquila, le cui S~zioni hanno deliberato le dimissioni, Rezzana, Simonini; Fabi re Giannini il seguente ordine del gi<•rno proposto dai dott0iri1 Vacino, Oliaro, Evoli, Belli, • • • • Oamuzzt, · Roncoru : « Il Convegno dei .rappresentanti delle Sezioni dell'Associazione Nazionale dei Medici Condotti, considerato che le condizioni fatte ai medici condottil gìà indecorose dalle niecess1tà di vita aJttuali sono nese sempre più insopportabili, chiede pe1entorianiente : << ro l 'immecliata ab,olirione dielle condotte • piene; · , « ·2° miglioratnento dei patti di cond-0tt~ a seconda dell·e varie condizioni delle di·v,e rse Se• zi'on11 d1elle regioni d'Italia; « 3° miglio11amento delle pensioni; « 4° riforma e revisiope delle tariffe medicolegia.111 e · della recente l1egge sµgilii infortuni agricoli per quanto riguarda l 'opera d~l medico, <e ed afferma la recisa. determinazione d'i ricorrere anche all'abbandono delle condotte ove tale mi11i'mo di J'Ìchieste non fosse im.med1Jatamente ·accettato ,, . 1
..
,
•
•
•
-
(.l\NNO XXVI, FASC.
22]
SEZiom PRATICA '
'
-
•
6g]
!
In ultimo il dott. · Paride Fabi, per evitare 1:1 r'50 mila lire , c;ifra insufficiente per provved~re krumiir aggio e fronteggi~re il cumulo deg.li in- ai. b·iiSògni delle famig·lie dei san.iit ari dannegcarichi, propone la costituzion.t~ di. un Sind·a èato giati. çonsig·lia perciò di tenerla tuttora aperta, , 1nedico italiano che raccolga per categoriie tù:tti ilncit.'ando la maggioranza dei ccilleghi ad attegli esercenti l'arte sanitaria. . . stare la loro solid.arietà col proprjo con.tributo. La proposta, cui si .associa 'i.1 dott. Cornelli, Tra la più vi va commozione -de~ presenti addita Yiene approvata con analogo ordin~ del giorno. all 'ammirazioue dei eolleghi i .r appresentanti I~a laboriosa seduta si ch1ude coll'appro,·arzione cLelLe terre redente : dott. Barone, che ·diserf:2.n do del seguente ordine del giorno del dottor Fa- dal]' Austria si arruolò nel nostro esercito; dottichi: tor Guella, ciinterna to jn Austria p'e r tutto ·il · «L'assemblea dei medièi condotti, constaitato tempo della gu1erra , ed il CUÌ figliuolG, arruolal'iniquità contenuta 11el regolamento sugli in- tOSl nel nostro esercito, trovò gloriosa n:iorte iJl ·tortuni agriooli che sancisce io sfruttamento del1 ~batti•mento; dott. Dal R è, che ebb.e dal Go-, l'opera del mediço ; , verpo austriaco la moglie condiannata. à morte ie « delibera di esperitre subito le vie legali ~ di la .figliuola sedicenne a 5 ann-i di carcere. promuo.ver;e un'agitazione es.tesa· a tutte le cateL'assemblea unaninie ìuanifesta ai medici\ regorie dei m·e dici ,·-al fine di 'o ttenere Ùna pronta denti la propria _simpatia con calorosi app.lausi. modificazione del regolam,.ento e in caso di rifiuto - Dopo nobili parole di ringraziamento pronun• passare a1i metodi di lotta più -efficaci )} . ziate dal dQtt. Dal Rè, fanno prop~ste· conerete, circa l'erogazione <Lei fondi1, i dottori Gandolfi, ' Il Congresso Nazionale degli Ordini del medlei. Fatichi, Guidone, Salpìetra ed altri, ai quali replic~ il prof. Silvagni, cui l 'assemb1ea rinnuova Seduta ant·imeridiana del 22 maggso. co_ri 01pp1ausi la propria simpatia e ri.conosc:enza Pnesiede .il datt. Ballerini, coadiuvato dal dot- per l ':<>per·a Q0tm.piu~a . '· / tor · Secchieri. Si delibera., su \proposta Salpietra, di èle'V:are In principio cli sèduta il dott. :Niartinelli rife.. al numero di 20. i . consiglieri della Federazione risce sui lavori compiuti nel Conveg,no dei medi~i degli Ordini per in~ludervi i rappresentanti di condotti e ne illustra gli ordini' del giorno emessil, . .!J;'rieste e Fiume. (Vi'Vi applausi). Trento, . . che l'assemblea attuale sanziona. Gli ordini del giorno, in parte sopra riportati, Sed14ta pome-ridiana del 22 maggio. riguardano il miglioramento dei paJt.ti di condotta., il miglioramento del trattamento di penIn questa seduta, presie~lt1:ta dal dott. ·Ballesione, la decorosa condizio11e da farsi al medico rini, prende la parola il dotit. Fatichi di l~irenze, .fiduciario nella nuova .Legg~ per l'assicurazione che illustra una serie ~i proyvedimeuti · a tutela contro le mala ttie , una protesta contro i1 trat- dei legittimi interes?Ì dei m~dici1 reduci dal ser- \ tamento faJtto ai •mtdici nell 'iaittuale legge sugli vizio di guerra,. . · infortruni agricoli. , In merito 11 prof. Silvagni ' propone _alcuni Il dott. · Polidori di Ro1na espon.e un progetto emendamenti ai quali 1'assemblea f:ai con1pleta con~reto di •a·g itazione per la modificazione della ·ades.ibne. ' . legge sugli infortuni agr.icoli per ciò che riguarda Il dott. Casati di Ferrara richiama a questo le prestazioni mediclJe. f>t1nto l 'att_e nzione del Congresso sµl fatto verL'assemblea, dopo osservazioni in proposito gognoso che nella Zona di guerra siano tuttora del dott. Martinelli, ·appr,o va :la ,p roposta. di: que- tenuti aperti degli ospedali _d.a c.al!Ilpo ove vensti di rinvia!Je lo studio dei metodi di agitazione . gono' trattenuti, ,s9tto lo specioso pretesto di es· allorchè sarà trascorso un· t ermine perchè lo · sere sotfoposfi a visite collegiali, militari comStato possa procederie alle modificazioni rie.p.ieste. pJetaim,e nte guariti e ciò al solo scopo recondito Il dott. Gandolfi, a nome della Commissione di ·mantenere in servizio colonnelli e generali e lettorale nominata dal Congresso, .propone i can- meàici che attingono dallo Stato lauti s~ipendi c1idati scelti per ii1 nuovo Consiglio dell 'Or.di'n e. · e rilevanti assegni.. · Il prof . .silvagni riÌJgraa:ia quindi l~ Comm}sL'assembleai confei;ma col proprio assenti111ento · sione per la revisione dei conti, delte benevole· il fatto denunciato. parole a 1ui tributate e dà all'assemblea ampiie Si' approva qttilndi un ordine del giorno Ale detlt1agliate notizie ' delle sotnme finora erogate berti _di Pesaro', così concepito: per ia. sottoscrizione aperta tra i .inedici. d'Italia _ « La Federazione fa ' 'bti che nei prossimi conper sqcco~rere i loro colleghi danneggiati durante corsi si.a res:a obbligatoria l a presen•tazione del ' .la guerra. Dice che la sottO\Scrizione ha rag- servizio 1nilitar:e co1npiuto dura nte ·1a guerra per criunto 1 'specia lmente per larQ"o contributo delle tuittiJ i medici che allo Sicoppio .della guerra stessa O cilttà di M:illano e Genova, la somma di oltre erano in età da es_sere obbligati al servizio mi(2.5) •
.
I
"-'
I
•
' •
.,
,
'
• •
698
[ ~\NNO
XXVI,
FASC.
2::?]
)
•
lit.are e che a tale stato di servizio sia dato il m:assimo valore ». L '.ass.e mblea si associa poi alla .p roposta del dott.. Fatichi ·p er un pr.emio di smobilitazione agli ufficiali medici volontari della Croce rossa appartenenti a· classi precedenti al 1870. Il dott. Angelini-Paroli espone una serie di irnconven~enti · verificatisi in oonfronto di categorie di medici nella Sanità milit3;re. Conclude invitando il .nuovo Consiglio a provocare cia~le i\..utiorità competenti i pro,1·vedimenti necessari,. Il dott. Pierraccini di V.erona presenta e l'assemblea approva un ordi11e d~l giorno c)ie chiede le pensione minima di lire 3000, esprimendo il c9ncetto ·che i medici siano obbligati ad ttn maggiore contributo che dovrà essere .d oppio per . . gli Enti. Si richi·edono inoltre miglioramenti per · gli attuali pensionati; e che gli anni di1 servizio militare siano computati il tioppio. ~l dott. Sacchetto di Vicenza chiede che per i medici ohe prestarono ; servizio anche cilvil:e in, zona di operazione gli anni di guerra siano calcolati il doppi10. · Sempre a proposito di pensioni fianno proposte var~e : Piazza di Siracusa, Salpiétra di Pàlermo, Licastro di Napoli, Silvagni • di Bolo• gna) Ta1larico di Salerno ed altri. Guidone di Napoli sostiene la necessità di nn Ministe~o della Sanità. I.,a proposta vi1ene demandata al Consiglio. Si approvano ordi11i del gior~o : Guidone-Talarico, riguardante le tariffe giudiziiélrie; PiazzaSaipietra, relativ·4) alla Cassa pensioni per liberi esercenti, . Il dott. Braccini proclama l'esito della votazione del.le nuove cariche, alle qualj risultano eletti : pre~itj_ente, ·prof. Sil,·agni; consiglieri: Ballerini, Roma; Benti vegna, Palermo; Boccasso, Torino; Braccini, Perugia; Clati, Ma.cerata; Cappelletti, . Venezia; on.· Dore, Sassari; Fierrari, . Pisa; Ì.,icastro, _Napoli; . Mandragora, Bari; Martinelli, So11drio; Poli, Genova; Paris, (~hi1eti; · Romano, Catanzaro; Secch.i1er1, ·L endinara; Domenichj.ni, Bologna. Tutti gli eletti ve11gono applauditi e specialmente il prof. Silvagni, . il quale è fatto seg110 ad una P!Olungata o"\?àzione. e1e,1ato disc6rso . Il prof. Sil~agni pronunzià per .ringraziare l'assemblea della riµnovata fiducia 'i n lui riposta col riconf~margli l 'oner€ dellia responsabilità della nuova elezione. Saluta coi colleghi del passato Consiglio i 11uovi eletti e confida ne11'opera illuminata del prof. Simonetta com e rappresentante degli Ordini dei M~d1ci nel C-0n.siglio Superiore di Sanità. Termina incita11do i colleghi a sorregg·~re il nuovo Consiglio colla loro oper~ e sopratutto I
;
un
1
•
..
coi mellzi finanziari ac1eguati. alla vasti~à de1 "" programma che la .,Fiederazione si propone di svolgere nell'interesse dcl1a classe in perfetta. a.riµonia c-0n quello della Nazione. ( Tlivissi1ni, un,aninii applausi). Segue il prof. Simonetta per compiacersi deLla ' yotazione plebiscitaria otte n.uta dal prof_. Silvaglìi, cui rivolge nobili parole di ringraziamento, assicitando di consacrare alla classe tutto il ferv.ore de11ia su:a attivi1tà. • Anche il prof. Si1no111etta riscuote unanimi applausi. , Pronunzia infine u11 applau(li.to discorso di congedo il dott. Bal.11erini, che proclama eletti a far parte della F~derazione i rappresentanti di Trento, Trieste ·e Fiume, il che provooa. una ' calorosa . 01.raz1one. Il Congresso q uincli si cihi t1de con discorsi di saluto dei rd ott. Guell~ di Trieste, Casati, Secchieri, Cainpil, Poli, Piazza, Giannini, Chiodi ed altri .tutti applauditissimi.
•
1 ,
•
•
Congresso dei sanitari addetti alla vigilanza igienica. •
Come avevamo annunziaito, questo (~c>J1g·resso ha avuto luogo nei g·iorni 23 e 24 maggio. Ne daremo il ~e.soconto nel prossimo f ascicol0.
, I medici condotti piemontesi e liguri.
'
Il 15 maggio si tenne, a Torino ·_ auspici i dottori A • . Vacino 'e l\!Iattioli-Bertacchini, pio-
nieri dell'organizzazione sanitaria -. un <!onvegno· fr.a i ·m edici condotti piemontesi e liguri, per ~eclamare IJ:?.iglioramenti dai Comuni ·e dal Governo . Erano rappresentate le Sézioni di Alba, . Alessanduia, Asti1, l~iella, . Ivrea, Aosta, Casale, • C'hivasso, Ciriè, Cl.1n.eo, l\iloncalieri, Mondovì, Novara, Novi, Tortona, Doonodossola, P~nerolo, • Saluzzo, 1~orjno, Valsesia; Ver~anese, V.eroelli, Geno\.~a, Portomaurizio. Fu chiamato a. dirigere i lavori, ail ba.neo r1e11a presidenza, iù prof. . Boe. casso. Fra i viarii arg0in1enti s ,rolti e discussi è da segnalare quéllo trattato magistral1tùente dal dottor Vacino Sui migliora1nenti p~l ser'Vizio di .co11dotta ·in relàzione alle nuo1Je condizioni delltt società ed al costo della 'Vita. Furono anche trattati i segurenti temi : L' ,a ssiciirazione obbli.~·atoria contro le ma.lattie ; Le 1riodificazioni al Regola• 'Ylien,to per gli 11:;,fortuni agricoli. Infine si discusse sui mezzi 1p i ù idonei per esperi~ una aziq1ie efficace ·verso le ~4 ulorità; al quale pro- ' posito fu 11ominata una ·con1miissione Esecu.t iva (dottori Garzi1nÒ, lVIattioli-B.erta.cch'ini, Maffei e . ùliaro), cui Ju affidato anche l'inca~co di con.creta.re lo Statuto per costitui'r e la yagheggiata Federazione fra le Sezioni Liguri-Piemontesi. 1
•
.
.
.
•
,
•
• •
'
. . ~·---
\
[--\.NNo XXVI, FASC. 22]
SEZIONJf. PRATICA
699
' Le richieste dei medici. degli ospedali .di Milano~
{7797) ·Iride11:1iità caro-viveri -" A ii1neiito di ·stipendio. - Dott. 1B. S. da ·G . Ella ha perfettamente L ~Associazione fra i i11edici ospitalieri di MiLa indennità car-0-viveri conoessa a,o-li 1.aino,. ora rj~o~tit~ita, 11a preso in esame i pro- ragione. . . o 1mp1egati· muni~ipali ool 1D. L. dcl 9 marzo ulb]em1 che s1 riferiscono ai rapporti fra amminiti.mo, .n. 338, non annulla gli aumenti di stipenstratori e sanitari de11 '0. M. di Milano, ed ha dio ev1entualmente· couoessi e d1ebitame11-te appre~entato, a mezzo dei propri · rapresentan.1ti, i prov.ati in pr,ecedenza . .Sono due ·COS·e perfetta- . desiderata dei funzjo11ari medici. mente distinte e debbo110 essere concesse ei1tram. Si è domandato . : be a C·o loro che ,si trovano it1 eondizionre di ~rver _ 1°. Co.I1globamento 11ello sti peh.d jo base degli .i1e 11 diritto~ 1 Quailora il 1Comu.n:e pensi diryersaattuali. aumenti stabjliti dalla legge; I 2° R addoppiam.ento degli stipendi cosi con- mente, pqò ricorrere, in primo ten1po, al Pref,etto della Pr-ovincia ed, i·n caso di infrµttuoso . globati con effetto dal r 0 g·ennaio 19!9 : Medico di!ettone, lire 25,500 e alloggio; medico esito, può :a:nche adire 1.a coihpetente :auitÒrità , ·i.ce-direttore, lire 20,000; medièi ispettori, lire . giudiziaria. (7798) Inde·n nità caro:v·l"..'eri - A itme111J,tb di stipe·n15,750; primari, lire ro,ooo ;· dirig.e nti, lire 9500; , -ice-primari, lire 8750; aiuti, lire 7750;. assi- dio. - Dott. L. P. da L. - Poichè neliia pianta stenti (e medici supplenti), Jire 6500 ; capo guar- organica oomun.a le è oomipreso un so1o posto di medi·co Cond·o tto :non è possi,bi1e aio oordar,e l'aiudia, lire i 6,750. · n1ento di s tipendio e :l'indennità oar-0-viveri ad Per gli ialtri fttnzi~nari si domandano aumenti ognu·no dei m1edici° che .attuafmen1be supp.liscono in re1'azio11e collie richÙ!ste sopraindicate. il servizio, eh.e 1esèrcitàv.a il .defunto col1eo-a. Ad • . .::> • uùo .&olamente di re ssi può rompetere tant:o l'uno ci uantq 1'.altrro 1emolt1-mento, .salvo dividerse1o fra · RISPOSTE A QUESITI E A DOMANDE. r1i "loro it1 parti eguali. J7795) Serrùizio profitghi -: A itn~ento di sti.pell(7799) .7VIedici ospedalieri - A U??J-ento di stidio .- Pe1isioni. - Doti. P. C: da P. - Le lire 300 pendio - l 'nde?inilà caro--vi'ì.Je·ri. - Dott. G. C. da mensili che riceveva a mezzo della Prefettura per R. - Nessun·a legge o D. L . autorizza le Opere 11 servizio sanitario ch1e prestava ai profughi di !.)i.e a oonoederie iai propri dipendenti l'.qumento .gl1;~rra no11 rappi-,esenta\·a110 un·o· stipendio ma· di sti,p1e ndio o l'inden11ità caro-viveri. Ri~t.e11endo, l111a inde11'11ità, tanto è .ciò "·ero che Ella no11 1>erò, doveroso provvedere a migliorare le condia\'ea ' rice,-µta ia.11 'uopo :alcuna n-0n1ina regola.rie, · zio11i economiche anche di tale classe di profesnè il posto e ra previsto in pianta organica. Su sionisti, riterremo opportuno che fosse, con redi esse, <1uindi, non possono essere .accordate c~amo, richiamata sul f~tto l'atte11zione della nè la Ì 11Jdennità caro-viveri, -.n è l-'au111ento con- Commissione provinc.i,a1'e di ·beneficenza pe; qu·elle ~royvidcnze di ufficio .che nella propria re.s.so ~ol D. L. del febbraio 1918. Essendo stato comp.eitrenza :ritenesse adottare o, almen·o ' su Ob aO"einfermo di influenza, molto proibabi1mente conrire alle dip1en·d·e nti Pie istituzioni. tratta in dipendenza del S·ervizio no'n avrebb.e dovuto ,e ssere sottoposto ad alcuna .rìtenu1~ sulla (7800) Pa~saggio a co1idotta di cfttà. - Dott. inden·nità, che :piensilme11t·e ri.cev.eva. Informi del P. C. da C. - Po'ichè durante l'interinato non ba fatto il Prefetto della, Provincia pel caso possa ,·ersat·o alcun 1contributo 4-lla Cassa pensi-0ne coanche ora rimborsarla del danno sofferto. A '·en- . mu11~1e, il period-0 utile p.er . la pensione stessa do :ader~to alla Cassa di p~videnza anterior- decorr.e d1al 31 mag.g io 1889 1e, q-uindi, ai 1ttermini • mente al.la promulgazio11e 1d ella legg•e del 2 di- ·d€l ca pi tolq.to in vigore, dev.e rimanere .j•n carica cembre 1909, h a diritto al .riconçscimenho grafi:1~0 al 31 1 m·aggio 1921. Non sembra dt1bbi-0 che . tuito di quindi'ci anni cl.i servizio pr.e stati prima :ab·b ia _'d trittio, come i:l più ~nziano, alla promodel l gennaio 1899. Sicchè Ella av.riebbe al suo zione "opta·ndo per 1a condotta della, città . .Il deliberato cons.i:gliaTe con cui si provvedesse diatt;iv.o oltre i 15 anni predetti, altri ro, quarnti ~·rer.sam1e11te, P\lÒ esset;e impugn.ato per violaziocioè :ne sono ~orsi 'd~l 1909 :ad oggi. In tutto an1ni 23, i quali, 1t1enuto conto dell'età indicata, danno ne di legge (·n·el caso, capitolato) ~n sede giuri• luogç .alla . . pensione !a.in.n ua ·d i lire 1642. 1Con '28 sdizional·e innanzi la Giunta Provinciale ammi11istrativ.a ai 1tiermini· dello articolo 2 , n. 2 della anni di &erviz.io e 70 di età~ av!flebbe lire 12518. (7796) Servizio iriteri1iale - Pension.i. - Dott. leg·ge d el 17 .agosto 1907, n. 639. (7801) ·A,uniento ·di stipe.~idi,o - Indenn,ità caroG . P. da T. - Il ·ser_,rizio j nterinale è calcoQato • solo per accelerare l'acquisto del diritto alla pen- ~1ii1 eri. - Dott. V. S. da T. - D.al- quesiti> proposione, ma non nella determinazione della pen- sto emergono chiaramente le seguenti ci.r costanze sione stessa. · l)Ton è possibile <Ul ·riguardo alc11n e, cioè : • • riscatto. r) che il titolare della condotta andò 1n p€n• (27)
.
.
1
.-'·
1
1
1
1
~
1
\
.l
•
\
•
'
..
i'UO
•
,
IL .POLICLINICC>
•
[.t\NNO XXVI, FASC. 22]
siorie nel 19I 7 e che, quindi, :il postiO che Ella viene concesso. Tali aumenti od indennità debprovvisoriamente riropre, è privo di titolare; 2) bono essere paigate <lal 1Comune capo-consorzio, che il. posto stesso è compreso nella pianta or- . sa1·v o .regresso verso gli altri ·Comu·ni consociati . ga;nica, d·e bita.mente, a suo tempo, approvata; per la parte che, irn prop<trziOillle d egll stipendi 3) c~e . a .t utti gli altri' impiegati comu·nali, tran- che og~uno di essi co!risponde, loro compete. n·e che al medico, è staito con.c esso l'aumento di Per ottenere le indennità che sinora sono scadute stipendio e I 'indennità car.0-vi veri ; 4) che Ella: fu _ dopo avere i1nfruttuosamente esperite pratiche • nomi'lla.to provvisoriameintoe al posto di c-ondotta · bona.rie co.nr le amministrazioni com una.li e 001 per .chiamata diretta dal sindaco. Ciò pdsto, a P.r efetto, può aclire anche l'ordinaria compete11I~ei compete tanto l'aumento di stipen<µo, qt1anto te autorità giudiziaria. lra indennità caro-viveri,· perchè si tr<Y\'a · pei. 1(7804) Indennità caro-'Vi'Veri. - Dot:t. V. G. da precisi .termini stabiliti .d ai D. L. che li conce- l\tl. M. - Pre1nesso che nel D. L. 9 marzo ultimo, dettero, i quali nel-16, accordarli ai medici 000- n.. 338, è detto esplicitamente che per gli impiedotti in te-rnporaneo ser'Uizio, richieserQ com~ gati provvisti di stipendio mensile inferiore a . condizione solamente quella che fossero nominati lire Ioo, l'iindeninita caro-viveri non potrà sora posti com presi nella pianta organica e privi di passar.e tale somma, ripetia-m o che, a costituire titolare. Non può, però, aspirare alla staJbilità 1~ lire roo d e:bbono concorrere lo stipendio priperchè questa .n on si acquisita mai da chi mon mitivo dell 'impiega1t:o è.d ogn.i altro qualsiasi fu nominato ron ..regolare n9mina a seguito di s11ccessivo aum~nto in qu:$).lu nque modo ottenuto. pubblico concorso. Il .D. L. suècitato !flon dice al netto, ecc., romè Ella asserisce, e come pare vogliano sostenere (7802) 1Vligliora1ne1it-i, econorriici. - J)ott. •J. F. ' codeste locali autorità. Se lo stipendio .p rimitivo da B. - Stando alle norme attualmente in \.·ied i sucoesivi a umenti sorpassaino· .la. somma di gore per il· miglior?tt11ento e-cònòm,i co dei ·m edici co_ndotti, rnon influisoe alla attuazione dei r ela- . lire roo, è d.o vuta '1'indenni1tà regolare e non quella rid·o~ta. L'aumento di stipendi10 portato da1 ' tivi provvedimenti l'ammonit!are dello stipendio, D. L. del ·IO ifebbrario ,1918 ·si appli~a sullo stidi cui si usufruisce. Indipendentemente da tale pendio che si godeva all'atto dell'attuazione del elemento si ·p uò ottenere .I 'aumento previsto dal D. L. d'el IO ,f ebbraio 1918, se esso fu concesso decreto stesso. E poichè Ella in quel momento godeva già l'aumento deliberato in_ suo favore · dal Consiglio comunale e de.bit.a.mente approdi .wffìcio daJ.m G.. 1P . A., è naiturale che sul mai.. Yato dalla Autor'ità tutoria. Tale au.menit:o congiore assegno dove,·a essere calcolaito il 30 %. si sterebbe 11el 30 per cento sulle prime 2~00 lire, (7805) Trattamento economico dei medici connel 15 per cento sulle seconde, dei1 Io per cento • dot'ti chianvati sotto le armi. - Dott. ·M . M. da s ul rimanèn.te: in tutto, ·n el suo caso, in lire 980. /t prescindere da tale percentuale ogni medico P. 52. - Dal giorno in etti lasciò il servizio civile · condotto hai dititto alla indennità caro-vi;veri con- ne11a sua condotta per recarsi in zona di guerra, cessa. dal D. L. del 9 .m arzo ultimo, n. 338, con- ha diritto al pagamento dei due mesi di stipendio intero da parte dell'a:mmicistrazione municipale, sistente in lire lOO o 65 al me§e a s.onda dello. stato ~ivi,le dell'impiegato e in· centesimi 85 per dovendosi considerare come in quel tempo av- . venuta .la s ua effetti'Va eh-i.amata sotto le armi. og.ni figlio minore convivente ed a carico, oltre (78o6) Trattamento econo1nico dei medici com. i primi tre. dott-i chianiati sotto .Le armi. - - Dott. A. A. da P . .(78o3) · Indennità ca1'0-vi'Ue1ri ed aume1ito di - Ai nìedici condotti che vengono collocati in stipendio - Consorzio rn,edico. - Dotl:. C. F. cla con.o-edo dopo avere adempiuto agli obbli'ghl mii.e. ' J-{. - Aila infdennità caro-viveri in lÌre 24 menlita:ri, 1n on competono due mesi di stipendio. sili eb.b ero diritto' i m edici condotti pro·vvisti ' di 1 i>oc.t or Jusr1nA. stipendio non s uperiorre al1e lire 4500 arunue, da:l I r lugilio 19I7 al 31 dice·1nbr·e 19I8, in base al CONDOTTE E 'C ONCORSI. D. L. del 26 luglio 1917, n. .t 18r. llil l gen~io ' Me.dico chirurgo, noTe anni di laurea, cerc:i i918 i detti medici han110 perduto tale indennità interinato comune sopra spiaggia di mare. Seri- , ma ha:nno, invece, acquistata . l'a~tra di li'fe 100 vere tessera ferroviaria n. 246121, fermo posta. mensili se ammogliati o di lire 65 s~ .celi,b i; oltre Genova. centerimi. 85 a.J gior·no per .og.n·i fìg.lio minorenne ed a carico, oltre i ·p rimi tre, e ciò per effetto del D. L. del 9 m·a rzo 1919, :ll. 338. Allo aumento ' CROCE DI GUERRA. del 30 ·per oento portato da1. D. L. diel 10 febb1'~1-0 Parente cav. dott. Ferdinando, maggiore me1918 s i ha diiri.tto dal giorono che viene fi.ssa.t o dico (2a Croce ·di guerra conferitagli); Cortesini nella relativa deli·beraiZione consigliare ron cui Guido, -. aspirante medico. 1
1
1
1
..
'
,
ALBO D'ORO.
'
\
·(28)
•
'
•
•
[ ...\NNO
XXVI,
FASC. 22]
SEZIONE PRATICA
ilUllNISTRAZIONE 'SANITARIA. Per l'igiene industriale.
701
natamente sotto la sorveglianza del Comitato CentraLe a ntituberco1are. Citrca il tipo di dispensario più oon,reniente fu accettato in ,massima il ttipo piccolo. · Rielatitvamente alla preparazione del personale specializz ato, fu nominata una Commissione composta dei professori Maffi, Sforza ~ Daduel, con l'incarico di .Presentare quanto prima un pro• • gramnia organico.
Con decreto legge in corso di pubblicazione, su proposta del ministro çiufielli, è. pravvedut9 all 'igiene del lavoro nell'industria, nell'agricolfura e nel commercio, Questo provvedimento, che colma una lacuna pi~ volte lamentata della nostra legislazione sociale, autorizza il Ministero per l'industria' commercio e lavoro ad emanare un rego. {Igiene delle bevande e degli alimenti. lamento generale applicabile a tutte le aziende, e regolamenti speciali per singole industrie, allo D Ministero dell'Interno, Direzione Generale sc0po di tutelare la salute degli operai e degli della sanità pubblica, Ufficio affari generali, ha impiegati contro le cause che possono rendere in.. diramato ai signori Prefetti la seguente Circolare salubre o novivo il lavoro a cui sono addetti. in data 14 apri~è 1919, n. 20900-32: ' Il regolamento generale sarà formulato da una · «Già durante la guerra, questo Ministero si è Commissione composta di rappresentanti. del Con. in particolare modo occupato~ come di còsa di siglio superiore del lavoro, del Comitato tecnico p articolare interesse, delle frodi con troppa fredel!' agricoltura, del Consiglio superiote di sanità, quenza perpetrate nel comm~rcio dei generi alidella Associazione degli industriali per la :greven- mentari· frodi che le anormali condizioni del mo, zione degli infortuni, delle Cliniche del lavoro, mento con la deficienza di ciascun prodotto, la ' . oltre ai rappresentanti, in pari numero, degli analoga mancanza di prodotti di surrogazione e esercenti e dei lavoratori scelti fra quelli che l'aumentata òomanda di ciascuno, hanno concorso compongono il Consiglio superiore del lavoro. I a r~dere più gravi e più frequenti che in passato, regolamenti speciali sarann~ redatti da commis- con sempre crescente pericolo dell'integrità fisica • ~ sioni composte come la precedente, con l~ d1:ffe. ' · della popolazione. . rénza che i rappresentanti di classe saranno incc I recenti avvenimenti, data la persistenza delle dicati dalle rispettive organizzazioni. Tanto il re- df:ffi.coltà alimentari, c'. i fronte alla sminuita seµgolamento generale, ·quanto i regolamenti speciali, sazio~e c ella neèessità di una severa disciplina di • saranno poi approvati con decret0 ·reale, seti~iti vita individuale e collettiva che lo stato di g11erra il Consiglio superiore del lavoro ed il .,.Consiglio aveva crea~o nella coscienza generale del paes~, e superiore di sanità. . sulla quale potevasi contare come freno efficace L'Ispettorato m edico dell'industria e del lavoro alle manilestaziorii di un eccessivo spirito di s~e ha raccolto tutta la legislazione igienica sanitaria culazione, non hanno certo migliorata la situa• del lavoro vigente all'estero e ne ha curato la tra- z1one. duzione e ·l'esposizione ordinata in un volume. . <i In vista di questa, a rendere possibile un magpubblicato dalla direzione generale del lavoro, che gior conseguimento di quei fini che in non soddisarà di grande aiuto nella prea;>arazione dei rego- sfacente misura hanno sinora assicurato le dispolamenti. sizioni di massima ripetutamente impartite dal Ministero per ottenere l'esercizio, da parte degli C!omitato centrale antitubercolare. organi locali competenti, della più attiva ed ocu• Sotto la presidenza del sen. prof. Go~gi si è lata opera di vigitanza; azione Che risulta realriunito in Roma, per la• prima volta, il Comitato· mente ,spiegata dagli uffici locali igiene. e in centrale antitubercolare. , genere dagli uffici sanitari e dal personale dipenIl Direttoi1e della. Sanità ha riferiJto circa la dente e le numerose sentenze di condanna, prova smobilitazione militare e civile degli Istituti di materiale di quell'attività, pronunciate in materia cura e ha fatto comunicazioni intorno· ail.la parte dalla autorità giudiziaria, ·è ora intervenuto il deamministrativa interna. Ha accennato ru.• ·m ezzi• creto Luogotenenziale 16 feobraio 1919, n. 339, pratici di propaganda ~colastica igienica in ciittà pubblicato ~el . n. 72 della Gazzetta Ufffciale del ie in campagna; l1a presentato uno schema per Regno del 25 marzo 1919. la rilevaz;io11e delle oper·e antitubercolari nelle « Questo consta di due ordini di disposizioni; «Al primo appartengono l'art. r il quale aggrava ·vari.e Provincie ed ha affermato la necessità del rilevamento dei militari ed ex mi•l itari tuber~o le pene pecunarie stabilite nell'ipotesi dell'art. 114 del testo unico delle leggi sanitarie approvato con . losi, a mezzo di schede. Fu deliberato che tutlta l'azione militare e ci- Regio decreto lo agosto 1907: n. 636, e l'art. 3, vile della Croce Rossa debba svolgersi coordi- che rende applicabìle alle contràvvenzioni, delle 1
.
1
<f·
..
( 29) •
.
\
IL. POI.. ICLJNICO
'
quali è caso, le dispo~iiioni speciali, così ·quanto disposizion,i alla particolare attenzione delle SS. LL. ~ a sanzioni aome quanto a procedura, vigenti per con la più viva preghiera di curarne la pronta rile contravvenzioni alle norme çoncernenti il com- gorosa applicazione. . ' mercio dei generi alimentari, .e portate ~<J~i titoli « Pel Minist10 B ·O N I CE L L I i.. ' V, VI e VII del decreto Luogotenenziale 6 mag• gio 1917, n. 740, e dei decreti Luogotenenziali 18 aprile 1918, ~· 497, e 2i novembre 1918, n. 1745. ~DIOINA. SOCIALE. . « Fa parte ·a sè l'articolo 2 di detto decreto, il Tutela della maternità ed assicurazioni sodali. quale viene a colmare una lacuna esistente nelle nonne in vigore nei riguardi del regime igienico Il Fascio Nazionale Femminile-dopo una confesanitario del latte condensato mes""So in vendita renza tenuta dal prof. Emilio ~Alfieri sl;lll' assicudiltrito :. lacuna che le anormalità delle condizioni razione per la maternità, su proposta dell'oratore, alimentari hanno messo . sempre più in rilievo in ha votato a Milano, il giorno:6 maggio (1919, il questi ultimi tempi in relazione all'uso sempre cre· seguente ordine del giornq : scente di tale prodotto. . « Il Fascio Nazionale Femminile . e Di fatti, per l'art. 26 del Regolamento spe« considerando, ·· ciale per la vigilanza igienica, approvato con Re· « che un'efficace protezione 9ella maternità e delr gio decreto ·3 agosto 1890, n. 7045: :. l'infanzia è carrune e base di ogni razionale pro« a) è adulterato il latte annacquato; filassi sociale, come mezzo atto ad assicurare la « b) si considera come a've~te aggiunta di nascita e lo svi}.unno di individui sani e robusti, acqua il latte che. contenga una quantità di grasso ed a ridurre di conseguenza il gravame ed il danno e di residuo magro iriferiore ai limiti stabiliti, in del ricovero . e del mantenimento di tanti esseri • base a molte prove di stalla, dai Regolamenti lo. inabili, deformi, deficienti, alienati e comunque cali di igiene. . inutili a Iorq stessi e di danno alla società, non «.Questi criteri sono .inapplicabili ~1 latte di. che a limitare r~ frequenza di svariate malattie, luito, che può dirsi annacquato per definizione, menomanti la produttività individuale e colletdate· le moda~ità della prep arazione, e per il quale, tiva, é dispendiosa per necessità di cure, degenze cotne è ovviq, non può parlarsi di prove di e sussidi, · .stalla. « fa voti : · « Di qui la necessità di una norma apposita che « 1°) che lo Stato coµ opportune modificazioni CQntenesse la determinazio~e della percentuale mi- alla legge su1 lavoro delle donne e dei fanciulli nima di gra.Sso da pretendere ne] latte condensato provveda a sottoporre a sorveglianza e controllo o comunque prepar ato, messo in vendita diluito. tutte le donne lavoratrici, per escludere da ogni i< A tale determinazione provvede appunto il lavoro faticoso od insalubte le donne gestanti ed cennato art. 2 del (lecreto Luogotenenziale 16 feb- allattanti per tutta la durata della graviaanza e braio, n. 339, tenendo per base il valore minimo dell'allattamento, e per limitare ' loro progressivadi so~tanza grassa stabilita per il latte naturale mente la giornata di lavoro a partire dal sesto . dalla maggior parte dei ·regolamenti di ip.i~e dei mese d> gravidanza, :fino a prescri.Yere un periodo nostri Comuni. di assoluto riposo di ~Imeno otto settimane, delle • « Esso completa cosi il regime igienico sanitario quali quattro settimane prima e quattro dopo di quella, fra le sost,a~ze alimentari nel cui com- l'espletamento del parto, senza che per esso con. mercio si sono avute e si hanno a lamentare par." segua interruzione alcuna del contratto di la· ticolarmente frequenti le frodi, delle quali .è, per voro; • giunta, da dep,ttecare, in modo particolare, il prè« 20) che venga per legge sancito l'obbligo per . giudizio per la ·_pubblica salute in dipendenz?- delle ogqJ.fuadre di a~làtta!e il proprio bambino,_fatta particolari circostanze di età, debolezza fisica, solo eccezione per i casi di re~le impossibilità o maÌà.ttie nelle qu~li si trovano le persone alle controindicazione, accertati con visit~ medica ; quali la de:fi.cietiza del prodotto ha per necessità « 30) che il coritrollo sull'allattamento mer~ena di cose limitato il consumo del prodotto stesso: il rio venga; esercitato, non solo per accertare l'idoneità della nutrire all'allattamento o l'immunità sifililatte. tica di lei e del lattante a lei affidato, ma anche . « Oµd! è che, ·come la stessa comprensione nel decreto dell'art. 2 serve ad indicare, il decreto per assicurare che la nutrice stessa abbia · in pre· · stesso può ritenersi emanato sovr~tutto avendo cedenza provveduto in modo soddisfacente all'aldi mira le speciali condizioni del commercio del · levamento del suo bambino ; « 4o) che nell'elaborazione in corso del progetto latte e la indilaziQnabile necessità di reprimerne di leggé sull'~ssicurazione obbligat<?ria contro le . efficacemente gli ,abusi. · « Con tali" chiarimenti, si segnalano le nuove . màlattie si comprenda in esso anche.I' assicurazione
,
1
'
•
\
1
\
\
•
I
•
-
\
\
' •
•
•
• •
[ :\N:'\? XXVI, FASC. 22}
\
SEZIOKE PRATICA
obbligatoria per la maternità, allo scopo di soppe~ ri~e con un adeguato sussidio al forzato riposo di gravidanza e di puerperio, alle spese del parto ed alle prime necessità del neonato ; « ma, tenuto col_lto, che la semplice corrisposta di un sussidio in denaro riuscirebbe certamente ' ine:ffiC'aC"e ai fini di una razionale puericultura prò• e post-natale, · « fa voti ancora : . \. « c~e, pur inglobando. nell'erigendo Istituto N azionale dette A ssicura.zìoni Sooiali 1)assicurazidne di maternità pér quanto rigU:ard• a l'esazione di un · premio unico e la gestione finanziaria ·del patrimonio comune, l'erogazione dei .sussidi di gravidanza e di pt1erperio venga però f att~ per mezzo di particolari Comitati per la tutela della maternità e dell'infanzia, d a aggregare agli Istituti p-rovin: cials di previdenza sociale, organi esecutivi dell'Istituto nazionale. A tali Comitati spetterà pure col concorso degli Enti pubblici (provincie, comuni, · congregazioni di carità) e delle istituzioni benefiche aventi affiriità di scopi, oltre che colle oblazioni dei privati cittadini e coi proventi di eventuali nuove tasse, come quella sui celibatari e sulle famiglie senza prole, di organizzar.e ed esercitare un'opera attiva, completa ed organica di assistenza, che provveda alla vigilanza igienicosanitaria, alla assistenza ostetrica ed alla tutela • morale della donna gestante ed allattante· e del suo bambino, nonchè a venir loro in aiuto con premi e sussidi di allattamento, e colla somministrazione di alimenti, latte, medicine e ricostituenti. Nucleo centrale dei Comitati locali, funzionanti in modo autonomo sotto il controllo e secondo le direttive emanf).te d aJlo Stato, potranno essere le Istituzioni locali di assistenza alla maternità ecl all'infanzia eventualmente già esistenti, raggruppate e coordinate allo s~opo comune». •
I
Ai nostri associati offriamo a prezzo di favo re : '
Prof. GIUSEPPE SABATINI
Docente di Patologia Medica nella R. Università e Med\co degli Ospedali Riuniti di Roma
La tubercolosi nei vecc·h i •
~
La tubercolosi nei vecchi rappresenta uno dei capitoli più importanti deUa medicin~ sul quale le conoscenze erano fltlo ad oggi molto imprecise e velate da pregiudizi. L'infezione tubercolare non è purl~oppo un. triste privilegio dell'età giovane ed adulta : i vecchi muoiono di tubercolosi con enorme frequenza. Ma in essi la mala'ttia si svolge spessissimo con un complesso sintomatologico e clinico in tutto di~erso da quello noto per le età giovani, ed allora passa insos~ettata dall'infermo e dalla. fa: miglia non diagnosticata dal medico e non curata, dando qu1nd1 luogo,' oltre il rest o, ad un'impressionante sorgente ·di contagio, che è forse, davvero responsabile di molti insuccessi .della lotta antitubercolare. L'opera del Prof. SABATINI o.ri~~~e, comp1et~, n1:1ovissima, fatta con criterio essenzialmente clinico, assume qu1nd1 un interesse di prim'ordine ; essa è stata lodata in maniera non comune, sicchè abbiamo creduto far cosa gradita ai nostri lettori accaparrare per essi tutte le copie stampate. • ~
Un volume in-8•, di pagine 286, in elegante e nitida edizione tipografie~ L. 8 pi\\ le spese di spedizione. Per gli associati al • Policlinico• sole L. 6,'75 franco di porto e i::accomandato. Inviare cartolina-vaglia al prof. ENRICO MORELLI - Via Sistina, 14 - Roma. ·
703 .
(
ffOTIZIE DIVERSE. L'Unione .Nazionale dei Medici Italiani e il pro- ,. fessore Grossich. •
L'i;l lustrè e valoroso 'prof. Grossich~ pres.idente ~el Consiglio · Nazionale di Fiu1ne, ha r isposto 1n questi sensi ad un· caldo saluto augurale inviatogli a nòme della Sezione Lazial.e dell'U11ionc : Fiume, 19. màggio r91g.. Chiarissimo dott. I~ucangeJi, <e Dica all'Unione Nazionale dei Medici Italiani tutta la mia gratitudine . L'Italia sta sul punto di fare . enormi 'sacri':fizi · per la s alvezza di Fiume. . · · N·o ! l'uiniliazione d 'Italia coprirebbe Fiume di vergogna : alla vergogna Fiume preferisce la morte. Devotissimo F.to: dott. ANT. GRossr cH ». I
I
•
Il sig. Luigi Pisa, noto industriale ~ Ferrara, ha donato L. 200,000 in favore dell'Ufficio Marino e Montanino di Ferrara.. intestando la generosa erogazione alla memoria del :figlio dott. Br1Ulo, caduto per la grandezza della Pa,tria.
Una .« Colonia Elioterapica
»
...
-
a Torino.
I
Col largo concorso del lYlunicipio e della Direzione di Sanità del Regno, è stata istituita a 1'orino · una <f -Colonia Elioterapica )) c11e accoglìerà duecento r agazzi poveri d'ambo ii sessi , di età fra 7 e 12 anni, figli (~ni ) di g-e11itori tubercòlotici (anche se morti). Ogni giorno feriale, dal 15 luglio al r 5 settembre, verranno trasportati, colle tranivie municipali, alla sede de1la Colonia Profilattiioa Principessa I . .aetitia (Lucento), dove saranno sottoposti alla <:- lioterapia e all'ipernutrizione->- per ottenerne }'irrobustimento. , •
Libere docenze.
•
•
Da una statistica pµ.bbli cata· dal prof. R. Gurrjeri nel B'u llettino delle S cienze Mediche (lì Bologna, risulta che durante il quinquénnio 1 9 1 2 - . i916 nelle 17 i:egie Uni,~e.rsita e negli Istituti e Scùole superiori regie furono autorizzate 1122 libere docenze, così ripartite: Giurjsprudenia 97, 1.~ettere e Filosofia 81, Scienze fisiche, naturali e mate1natiche 99, MediGina e Chirurgia 757, Ingegneria 45, Medicina veterinaria 30, Farmacia 12, Agraria una.' Le libere docenze in Medicina e Chirurgia sono• così ripartite: 284 per titoli, 473 per e• sam1. Sulle 757 docenze, 248 so110 con1prese in due sole materi.e: patologia specialie 1nedica dimo. strativa e ' patologia specia le chirt1rgica dimostrativa. Le materie purarue~te scientifiche, e quelle che dannq guadagni incerti e saltuari , sono quasi completamente disertate. Nel 1916 furono concesse r26 libere docenze per ·la Facoltà di. mediciua, di cui 79 per esame. Ciò segna una diminuzione di 69 rispetto al 19 15. ~
..
(31) \
•
' •
•
•
IL l>OLICLINlCO
•
Rassegna della stampa medica.
I
\
A 1ner·ic . ] oiirn. M ed. Scie1ices gen. WHITE: Pro- New York St. Med. ]ourn., gen. HuNr, EPSTEIN, gnosi delle malat~i~ cardiache. - AR~STRONG t WILLIAMS : Le nefriti. - Febbr. BoNIFELD : e 0ERTEL: Go.strtt1s granulomat6sa tibropiaL'utero ipoplasico. GOLDSBOROUGH : lndustica, cirrosi semplice infiammatoria dello stozìone del travaglio nelle pelvi sub-normali. maco, iinitis _plastica. · Presse Méd., 27 feb. CHIRAY e ROGER: CamptoA nn. di Ostetr. e Gin., 1-2 FORNERO : La sorte cor~e (plicature vtrtebrali) isteriche e spondel prodotto di parfo pretermesso ed il sussidio diliti tifose . .:..-- VUNNAY: Lo stupore arterioso diagnostico dei raggi ultravt:oletti. traumatico. · Journ. A nier. M ed . Assoc., i 8 gen. NoGUCHI : Paris Méd., r mar. Numero sull'influenza e la tul:ercolosi. • Eziologia della feobre g1:alla. - ScoTT e. a. : Eziologia dell 'infiuenza. ' . . Gaz. d. Hop., l mar. MoNTIER: Forme cliniche dell'influenza. La Pediatr., feh. PASTORI: Chemioterapia della · leishmaniosi interna. Il Morgagni (Atch.), '28 feq. CARRARO: DilatazioA nn. di Odòntoi., I feb. BILANCIONI: Tubercol~si ne cistica dell'estremità inferiore ·dell'uretere. del seno mascellare. - CHIAVARO: Ferite dei - MICELI: Alterazioni oculari da metastasi . mascellari e complicazioni che le accompa- · · del gonococco. gnano. La Pediatr., mar. PROVINCIALI: La reazione uroBull. Ac. de Méd., 21 gen. Aur·R1c: Re.azione di cromogena di M. Wei.ss in patologia infanHerxheimer da chinino nci malarici. - 28 gen. tile. MENETRIER: Broncopolmonite da. bacillo di Rev. M éd. de la Suisse Rom., genn. NAVILLÉ: Pfei:ffer. ' Isteria o pit.:atismo? Gaz. d. Hop., r feb. CHABROL e BÉNARD: 11 rene Brit. Med. ]ourn., I feb. BRADFORD .J., BASHFORD e' ... degli .emoglob1nurici. WILSON: Virus filtra bile nell'influenza, nella M ed. R ecord, i8 gèn. BusHNELI. : Immunità spefebbre delle trincee e nelJe nefriti. rimentale contro la tubercolosi. Paris lvi éd., l feb. Numero s ulla fìsioterapi~ . . Gazz. d. Osp ., 23 ·gen. PANTÒ: La cura radicale Bull. de l' A c. de M éd., 25 feb. BAZY : Sul trattadella malaria con dosi intensive d.i chinjn0. . mento delle emorroidi con la pinza-cautere di Gior1'i. di 1'\lled, l\llil., r feb. D'ORMEA: La p om ata Richet o volatilizzazione .. · ·a l timolo cotl:è culic:fuga. - DONATI e a., : Presse Méd., 30 gen. LIGNAC: I movimenti retroFerite di guerra. . gradi del colon : stu.dio radiologi~o . Bull. de .L' Ac. de M éd., 18 feb. CHAUFFARD e GI-. Cazz . d. Osp., 28 feb. SAMAJA: Morbo di RayRARD : Riattivazione tul:ercolinica dell'eritema naud estivo. ·• nodoso. . _ . R iv. Sanit. Sicil., 1 mar. GIUFFRÉ: La medicina Al ed. R ecord, 8 feb. llEILLY: Corso clinico e pronei stA.oi rapporti colla guerra· e col dopognosi della polmonite nell' epidemia influen• guerra. . . zale. Bull. d. S e. M ed., feb. SAMAJA : E1nboli. polm-0- Rif. M ed., 8 mar. PIERACCINI, V ISENTINI, PORRO : Sull'influenza. n a.ri settici nell'influenza emorragica. - I.ITBrit. M ed. ] ourn., l mar. lfILT., e a, : Sull 'inVAK: Sull'origine dcl feno111eno di Babinsky. ftuenza. ~ ·Gi0rn. di Med. JYiiLit., l mar. Al~GELUCCI: La ]our·n,. d. Pratipie ns, 8 mar. R<lBIN: La de1ninevista ai ciechi t - PEZZI e CAI~ : L 'infl~enza. ralizzazione ossea e il S UQ tra ttamento. ~ BILANCIONI : Lesioni del naso e suoi annessi Gaz . d. Hop., 6 ma r. LEMIERRE: I disturbi psi~ 1n . rapporto con la cosmesi della faccia. chici nell'influenza. - 8 mar. AUDIBERT e NABitll. et iii/ é1'1'L. S oc . I\t[ éd. H op., IO gen. RoNnOLIN : Il segno di Kernig nella setticemia eberrOULO : Esoftalmo nefritico. - DE jONG : Mathiana. · laria e r. di W assermann. Re'V. Ibe1'o-A meric.- dei Cien cias Méd., feb. Huil- · Gazz . d. Osp., 20 feb. DE GAETANI GINUTA: L'influenza eP,:demica e la febbre dei tre giorni TADO : Biome<'.r anica, ci11ematica e cinetica dell,a in Catania: colonna vertebrale. •
Indice alfabetico . per materie.
•
•
±\.sma bronchiale: moderne Yedute sull'etio-patogenesi e sulla ter.apia . ~ Pag. Comitato centrale antitubercolare . » Eri teÌiia 11odoso : eti-Ologiia ed istologia » Ernia inguinale : innovazi:oni all'operazione secondo Bassini . . . . . » I gi!ene delle be\T·a néLe e degli alimenti » Igiene industriale: per 1' .~ . . . » Infezione batterica : meccanismo . . » Influenza: trasiusione del san g ue ci-, tratato nella pneumonite da - .. . . » Influenza: tratt a111ènto dei disturbi pnet1mon1c1 . . . . . . . . . .,, Ma:terni.tà : tutela ed assicurazioni sociali . . . . . . . . . . . . » Roma, 1919 -
•
•
673 701
690
686 701 701
694 692 691 702
M1edici .condotti : convegno nazionale. . » lVIeningite influenzale . . . . . . . . , Monconi: d'amputazione: estensione continua applicata. a:le parti molli . » Ordini dei medki : congresso nazionale » Pleurite con versamento e polmonite lobarie : diagnosi differenziale · . . . , Pneumotorace_. artificiale : lo shock pleurico nel - . . . . . . . . . . » Sierodiagnosi di Wassermann nel latte muliebre . . . . . . . : . . » Timo in ped1atria . . . . . . . . » Tumore della fossa cranica superiore . >> Vigillanza annonaria nel dopo-guerra. . » Vitamine: in;iporlanza prrutica . "7 • » 1*. Poal,
Tip. Naz. Bertero di G. Guada~nini & C.
I
(32)
•
• I
I
' I
696 691 689 697
684
690 683 690 692 681 f'tS/>.
•
,
'
•
•
.
•
Anno XXVI
. ' Roma; 8 giugno 1919
'
.
Fase.
~3
•
fondato dai professori: GUIDO BACCELLI . FRANCESCO · DURAN.TE
•
SEZIONE P.R.A.TICA
•
,
lòtnArion CAPO: PRo:r. VIT'fORIO ASCOLI ,
SOMMARI.O . •
Lavori originali : A. \i\arrassini: Ulteriori osservazioni sulla recente pandemÌi3- d'influenza. Riviste sintetiche: G. Sabatini: Moderne vedute sull'etio- . patogenesi e sulla terapia dell'asma bronchiale. Sunti e Rassegne : CHIRURGIA: H. Lorin: La tubercolosi , dell'uretere. - MEDICINA: L. Bazy: çili insegnamenti della della guerra relativi al tetano. - SEMEIOTICA: J. H. jones : Valore dell'esame sistematico del labirinto. Osservazioni Cliniche: J. Aboularage: Di un caso di ele:fantiasi vulvare. ~ Accademie, Società Mediche, Congressi: Soéietà Medica di Parma. Appunti di Medicina Pratica: CASISTICA : Cefalea cronica con punti dolorosi. - TERAPIA : La soluzione di benzoato di mercurio per iniezioni. - Valore comparativo dell'ipecacuana e dei suoi alcaloidi nella dissenteria amebica.
. A ·
Igiene : Profilassi del tifo esantematico. Posta degli abbonati. • • Notizia bibliogr'aftca. Nella vita professionale: , Cronaca del movimento professionale. Risposie a quesiti e a domande. Nomine, promozioni, onorificenze. Amministrazione sanitaria: Scioglimento della Direzione Generale di Sanità militare. - Commissione per la riforma dei servizi di vigilanza igienica. - Consiglio di Sanità della provincia di Roma. Condotte e concorsi. · Notizie diverse. • Indice alfabetico per materie.
H . .& ..,,.. • ·.HDA,.. Al.ff ... .& ..:.11. .& · ..:.11. .& •
Preghiamo vivamente quel signori Associati cui abbiamo testè rivolto personale Invito · di pagamento del dovuto Importo d'abbonamento pel corrente 1919, a non frapporre altro Indugio e a farcene pertanto rimessa, mediante cartollna-vaglll,' con cortese sollecltudlne. W' .&
Bàmmentiamo clit la Oart.olina- J' a glia dovrtl tlBtre in,irizzata nomifltltù:atntnte al pro/. ENRICO MORELLI, via Siatina, 14, Roma, •ohi la me4uima (n1l polf.O rile"7ato al bollo dtll' Uffecio Po1tale pagatore} tlet:e tB!tf'e mtlnita i'lla prt1criJta marca ia bollo ia 5 centelimi. Chi ft trom '1J1'0VDilt.o tiella marea pvd accrescere •~tti ·6 eentttimi all'irnJJorto della Carlolina-J'aglia 1us1a. L'.AMlONISTRAZJONE.
Diritti di proprietà riservati. - .k oielala la rifwodu1iott1 tli lavori pubblicati nel Ili usi sen.1a citarne la fonte. .. .
POLIOL~NJCO o lo puMlieaaione di lflflli .
tima. del 1889-90, ~:-a che l'~gente specifico sia :rappresentato da virus ignoto (e pet alcuni filtrabile, sebbene a suffragare t .a le concetto manchi lSTI1'UTO Df PATOLOGIA GENER~E ogni dato di fatto che non sia cpnjutabile) . A questo DELLA R. UNIVERSITÀ DI ~ISA diretto dal prof. c. S ACERDOTTI. agente ignoto si associerebbero altri germi atti a determjnare le complicanze, fra le quali s~prattutto Ulteriori• ossef;vazionl sulla recente patademia la broncopolmonite emorragica, che alla pandemia d'influenza <1> I attuale, e specialmente nelle varie riaccensioni, ha pe.r il dott. ALBERTO MARR~SSINI, Li?ero docente impresso un carattere di gravità .e di malignità ed Aiuto alla catted'ra di Patologia generale e tutto particolare . .Agli agenti di infezione seconProfessore incaricato di Batteriologia. daria poi i più ascrivono strettococchi e diplococchi · I numerosi studi eseguiti sotto ogni punto di di varia natura, parameningococchi, il pneumovista intorno alla recente pandemia ed esposti bacillo il Friedlander, ·ecc. nonchè il bacillo del).a in una quantità considerevole di lavori, .che ·costi- influenza, il quale nel quadro della infezione non tuiscono oramai una estesa letteratura sull'argo- avrebbe significato superiore a quello degli altri , mento non hanno ancora menato all'accordo circa germi testè ricordati. l'agente etiologico fondamentale. . Fino dal settembre 1918 mi occupai dell.a queLa idea, oggi seguita da molti, è che si tratti stione etiologica dell a pandemia attuale, e licenziai bensi di influenza, identica a quella che ricorse · insieme al compianto D. Merelli una breve menelle precedenti pandemie del genere, di cui l'ul- moria (1) nella quale fu messo in evidenza: r0 che (1) Comunicazione fatta alla Società-Toscana di (r) Riforma medica 1918, N. 43. Scienze naturali il 23 m~rzo. . (r) .
1
LAVORI ORIGINALI.
I
•
•.
...
..
,
IL POLICLINICO ,
a Pisa il b. influenzale dominava il quadro della microflora dei casi puri di influenza osservati tra i militari primi colpiti; 20 che esso col siere dei convalescenti presi in esame ed affetti da forme tipiche a decorso protratto, corrispondenti opp~ no al germe isolato, ed alcuni anche ammalatisi in regioni lontane, mostrava il fenomeno della deviazione del complemento. Dal che arguimmo che il bacillo della influenza avesse nell'attuale pandemia una parte degtt~ di tutta la nostra attenzione (l) . . Continuate le osservazioni e le ricerche, mentre ho potuto fondamentalmente confermare su più vasta• scala quanto avevo precedentemente osservato, mi son risultati altri dati di fatto, i quali mi sembra possano contribuire ~ portar qualche luce sopra alcuni punti relativi al quadro generale
,
•
•
(1) In una recente pubblicazione, compars~ sui nn. 8 e 9 del Policlinico Sez. Med. 1919, Micheli e Satta ammettono la frequenza del reperto del b. influenzale, ma avendo ripetuto le prove dell~ deviazione del complemento su convalescenti e sopra soggetti sperimentajmente immunizzati, in base ai loro risultati ritengono che quel germe abbia scarsa attitudiné a determinare la formazione di antico:tpi e specialmente d! quelli .capaci. di de: viare il complemento, e ~he. 1 loro risulta~1 s~ess1 non si prestmo a conclus1on1 sulla partec1paz1one del germe al processo morboso. Ciò sopratutto perchè accanto a casi più rari -di inib~ione ~ort~ 0 completa dell'emolisi ne hanno avut~ altri nei quali l 'emolisi è stata più o m~n<? man1!e~ta. . A vero dire a me sembra che 1 r1sultat1 riportati dagli autori possano prestarsi anche ad una interpretazione un po' differente da quella da loro seguita. . · Ed infatti se si ammette, come essi concl:iido~o, che il b. influenzale abbia per sè scarsa att1tud1ne a produrre antico:tpi capaci di deviare il complemento, parrebb·e .logico eh~ si ~~v~sse çiar~ tant~ maggior valore ai resultat1 pos1t~v:i anche m quei casi in cui la inibizione·della emolisi è st~ta appen~ evidente, ed allora anche nelle loro ricerche. sui convalescenti i casi positivi risulterebbero circa i 2/8 di quelli esaminati. . . . . In secondo luogo a lll:e pare eh~ la ~bl.Zlone della emolisi ottenuta dai due AA. m vario grado col siero di sangue di soggetti sperimentalmente imm11nizzati, più che menare senz'altro ~l concetto , di una scarsa attitudine da parte del b. ~uenzale a produrre anticorpi capaci di fissare il comple: mento, potrebbe guida:~e ,a rintr~cciare }e cau~e di una cosi diversa capaCita reattiva dell organi'~mo nei singoli ca~i: il ~he f<?_rse potrebbe d8:r ~agi<?n~ dei r.isultati. J?lù evidenti: da me ottenuti ,ai prmu saggi esegmt1. . . . .. . In ogni modo a me pare c~e !ra i risul~at1 miei e quelli di Micheli e Satta v1 sia (salvo 11 gr8:do! al quale può trovarsi una spiegazione nelle ragiqn~ suddette) una manifesta corrispondenza, pe~ c~ anche per questa .via. r~sulti n<?n trascurabi!e P. significato da attr1bwrs1 al b. lnfiuenzale; s1gru:ficato, che del resto gli stessi.~· !1mynettono ampiament~ per le altre molteplici rag1oru da loro addotte. (2)
(-..\KNO XXVI, FAsc. 23]
della infezione, quale si.. manifesta nella forma più grave e più maligna (1). L'esame batterioscopico delle n11merose colonie CQfilparenti sull'agar sangue dopo la semina di frammenti di escreato lavati in soluzione :fi.siolo.. gica di cloruro di sodio, ed il loro successivo isolamento ha dimostrato: l) che dall'escreato di soggetti in preda alla forma pura di influenza od a quella associata a complicanze broncopolmonari, possono isolarsi vari germi emo.fili, tra i quali vanno annoverati: a) forme cocciche (da me osservate soltanto in rari campioni) delle quali talune disposte a cumuli, altre a coppie (diplococchi), ·altre a corona (strettococchi); b) forme coccobacillari o nettamente bacilr lari (nei casi da me presi in esame sono state costanti e sempre in forte predominio); 2) che alc11ni di que~ti germi emo:fili, non soltanto non sviluppano sui com11ni terreni culturali. ma anche sui terreni al sangue crescono stenta.. tamente, talora in modo appena percettibile e muoiono in breve tempo, talchè si perdono ov~ non si eseguiscano i relativi passaggi ogni tre o 1 quattro giorni: altri invece sviluppano più rigoglio .. samente, sebbene soltanto sui terreni al sangue, e mostrano una vitalità più duratura, In generale dopochè la cultura è sviluppata e sporge sulla su- ' per:ficie del terreno, comincìa a rifarsi pianeggiante, come se si affondasse nel terreno stesso, il quale in sua c-0rrispondenza torna a divenire più 11niforme~ ma più resistente, quasi coriaceo, color cioccolata: a questo punto i trapianti danno per lo p~ù esito negativo; 3) che altri germi specialmente tra quelli coccobacillari e bacillari (non ne ho visti per gli altri c()cciformi, ma non posso escludere naturalmente che ne esistano anche tra quelli) e sopratutto fra quelli che s~ sviluppano più rigogliosamente. possono abituarsi dopo vari passaggi a vivere anche nei com11ni terreni culturali; . 4) che altri infine, pur avendo i:nag~iore ele: zione per i terreni al sangue, possono svilupparsi :fin da principio anche sui com11ni terreni di cultura (cosidetti bacilli pseudo-influenzali).
***. Le inoculazioni di alcuni di essi in animali di esperimento mi sono riuscite senza effetto. Ma credo '-
(1) ie prime osservazioni ed i p~i1:11i espt::rimenti
sugli animali furono da me esegUit1 ;nel ~iceml?r~ ultimo scorso nel laboratorio ba·~ter1olog1co ~111~.. tare, diretto dai Chiar. prof. A .. J?t V~.tea: q111?d1, essend0 stato liberato d8:1 se1;"V1ZlO m11~tare, gli ho continuati nel laboratono d1 Patologia gen~rale. La difficoltà di trovare il n~ero suf)ìctente degli çi.nimali di esperimento mi ~a obbligato a procedere così lentamente nelle ncerche.
•
SEZIONE PRATICA •
meritino di esser riferiti i risul:tati che ho ottenuti con un germe procuratomi nel novembre 1918 dal Ch. prof. Di Vestea insieme ad altri stipiti di b. influenzali (1). . · '
I. -
INIEZIONI NELLA CAVIA.
a) Endopleurica. - La iniezione di circa % patina di 18 ore su agar semplice, emulsionata in un centimetro cubico di soluzione :fisiòlogica (meglio se vi è aggiunto un po' di sangue di coniglio e la emulsione è lasciata 1-2 ore in termostato a 370) determina la morte dell'animale in un periodo di tempo che oscilla· dalle 4 .alle 24 ore, ma che di regola è molto breve. La necroscopia mos~ra: iperemia sottocutanea di vario grado, più intensa in generale verso gli inguini e verso le ascelle: addome con peritoneo liscio, asciutto, talvolta leggermente iperemico: qualche raro fatto ipereÌnico delle anse intestinali: le capsule surrenali ora non mostrano fatti appa· riscenti, ora si mostrano iperemiche in vario grado e taloca con stravasi sanguigni di varia gravità ed estensione. I reni si presentano ora lievemente iperemici, ora maggiormell;te congesti, ora di aspetto to:(pido appariscente, ora,di aspetto presso a pocq normale. Il fegato per lo più presenta discreta congestione. . e mostrasi generalmente assai torbido e talora con chiazze di aspetto giallastro variamente estese. La milza per lo più non presenta fatti degni di nota: qualche volta è tumefatta, cotigesta in modico grado. Le pleure presentano un essudato ora sieroso leggermente roseo, ora fortemente tinto di sangue' ora scarsamente, ora fortemente corpuscolato
•
I
. Il germe insieme ad altri stipiti fu ottenuto ;.
(1)
·( •
dai laboratori batteriologici della Sanità pubblica in seguito a scambio di al~ri campioni inviati da Pisa. Esso nei primi trapianti sviluppò soltanto su agar sangue, indi dette sviluppo anche su agar comune. I suoi caratteri principali sono i seguenti: alcuni elementi hanno forma coccobacillare, altri forma nettamente bacillare (in media µ. 0.5 X 1 - 2 µ): talora isolati, talora accoppiati a diplobacilli: non sporigeni; non :r:esistent1 al Gram; assai mobili con un movimento che ricor da un po~ quello del b. del tifo (il movimento è evidente nelle culture in brodo di 18-24 ore, manten,ute a 20°-220); sviluppa rigogliosamente sui terreni a 1 sangue, un po' meno sui terreni comuni: nulla di caratteristico nella cultura: vive a temperatura ordinaria e sviluppa anche zoo-zzo, non fonde la gelatina, non coagula il latte, non dà fermentazione del latto~io nè della mannite in presenza dei quali il terreno rimane alcalino: scinde il glucosio con produzione di acido, rion· di gas: non modifica il rosso neutro, non produce indolo nel brodo peptonato. Trapianti positivi anche dopo 60 giorni e ad onta di un discreto essiccamento dell'agar. Non passa attraverso le candele Berkefeld N. Non agglutina coi sieri. antitmci, antiparatifìci, antidissenterici. •
----=------=-- · ----~
·.
Tale essu~ato coagula in geneJ;ale con estrema facilità. Altre volte si ha un essudato :fibrinopurulento che ricuopre in vatio spessore le pleure pariet~li e viscerali, stabilendo anche· tra le une e le altre lasse aderenze. I polmoni appaiono espansi, rigidi, fortemente congesti, spesso con emorragie sottopleuriche e parenchimali variamente estese. Talora i polmoni immersi nell'acqua scendono al disotto della superficie della medesima. · , Il cuore mostra quasi costantemente il ventricolo sinistro duro, contratto, con scarsissimi coaguli rossi; il ventricolo destro più espanso con abbondanti coaguli rossi; le orecchiette espanse e piene di coaguli rossi. L'esame microscopico presenta: l'essudato pleurico più denso costituito prevaientemente da polimorfonucleati neutrofili, dei -quali alcuni conten- . gono in varia quantità germi dell'aspetto di quelli inoculati. Il polmone mostra gli alveoli dilatati, spesso pieni di sangue per vaste estensioni, i capillari interalveolari turgidi e pieni di sangue. Nel cuore si osserva variamente diffusa ed intensa un'alterazione delle fibre muscolari, interessante specialmente la str.iatura trasversale. Le capstile surrenali appariscono iperemiche in vario grado (qualche volta in modo appena evidente, talaltra in modo spiccatissimo); qualche volta con emorragie di varia intensità, che distruggono zone più o meno estese specialmente della _ midollare e della reticòlata. I reni sono affetti. da t11mefazione torbida di vario grado e diffusione, la quale interessa sopratutto l'epitelio dei canalicoli contorti. Il feg~to in mezzo a zone di parenchima n.ormale offre elementi profondamente colpiti da rigonfia-· mento .torbido· e da degenerazione vacuolare. · La i?iezione di culture in brodo di varia età, :filtrate attraverso candele Berkefeld N ed il filtrato di · emulsioni digerite vari giorni (7 a 15 giorni) in soluzione . :fisiologica di cloruro di sodio . non ha prodotto la morte dell'animale neanche alla dose di z eme. (corrispondenti ad una patina). La iniezione nella pleura di cavie fatta con emulsioni vive in quantità tale da non determinare la morte, conferisèe una resistenza verso iniezioni successive certamente letali pei controlli. È degno di nota il fatto che se la emulsione batterica viéne assoggettata all'azione della temperatura di 600 applicata per un'ora, l'animale o sopravvive, o muore molto più tardi (fin dopo 14 giorni) anche inoculando una dose doppia (e proporzionaltriente al peso del corpo fino a 4 volte superiore) .di quella capace di dar nei controlli la morte in tre o quattro ore. In tal caso si ha un re. perto, .c he interessa a prevalenza le pleure ed i pol-
•
(3)
•
'
jo8
IL POLICLINICO .. ,,,.
.
•
•
moni e che può giungere fino alla presenza di cotenne che fissano tenacemente il polmone splenizzato alla parete toracica. 1 b) Endoperitoneale. - L'animale muore come per la iniezione endopleurica. Si hanno gli stessi fatti a carico della pleùra e del polmone (sebben~ per lo più un po' meno accentuati), gli stessi fatti con le stesse varietà di grado per tutti·gli altri visceri salvochè per l'intestino, il quale si mostra in vasti tratti intensissimamente iperemico, arrossato, ~on manifeste chiazze emorragiche di varia este~sione. . . · } . L esame trucroscop1co noIJ. o~te fatti nuovi oltre quelli precedentemente descritti per gli altri· or. gani; ma l'intestino tenue in molte parti appare fortemente congesto e con emorragie di varia estensione, interessanti la sottosieros\ la sottomucosa, ed estendentisi · fino negli spazi compresi fra gli infundibuli glandolari. · La iniezione di filtrati usati come per l'iniezione endopleurica è riuséita senza effetto anche a .forti dos! (ro Jcmc.). .. e) Sottocutanea. - L'.animale ·sopravVive e non mostra fenomeni apprezzabili alle iniezioni s~ttocutanee, anche se eseguite con emulsioni in soluzione fisiologica di cloruro di sodio contenenti quantità di patina d{ 24-48 ore quattro o cinque volte superiori a quelle sufficienti a dar la morte . coi fenomeni, caratteristici in 3 o 4. ore nei controlli inoculati per via pleurica o peritoneale. d) Endovenosa. -::: Dà gli stessi fatti singoli descritti per ~a iniezione endopleurica ed endoperitoneale, ma con localizzazione e con intensità dei fatti in ciascun organo varie caso per caso. Il germe inoculato, nelle cavie che vengono a morte, si· può ricavare abbondantissimo dalla sierosa in cui fu iniettato; si può ottenere anche dal polmone e 9-al sangue del ~uore; · ma da quest'ultimo si ha sempre un rinmero scarsissimo di co .. Ionie (talora 2 o 3 soltanto.) I
•
•
'
[ _\NNO X~~VI, 4
.
F Asc·. 23]
"
•
•
. Quanto è più sopra esposto vale a parer mio a dimostrare, almeno per ciò che riguarda la cavia ed . il coniglio: , I. che il gemie con cui ho sperime~t~to (parain~uenzal~.?) pur essendo dotato di un potere- tossico estnnsecantesi· mercè l'azione di endotossine come las~iano supporre i risultati otten:uti colle niezioni delle emulsioni uccise a 600, agisce prevalente1:11e~t: ~er condizioni biologiche .legate ai germi VlVl, inquantochè soltanto colla loro inoculazione, anche se in quantità .assai minore, si sono ·Ottenuti i fenomeni .descritti conclamati nel volger di poche ore; 2. che tale qzione si esplica in modo speciale sul sistema vascolare; . 3. che peF essa si producono localm~nte iperemia ed e1:11orrapie, .ma soprattutto si ha una elezione pel sistema vascolare dell'apparecchio respiratorio; 4. che con la iniezione endopleurica di dosi subletali si può conferire alla cavia una resistenza verso dosi capaci di dare nei controlli rapidamente la morte in poche ore. · E da uitimo va rilevato come i fatti a carico del polmone, dell'intestino, delle capsule surrenali del cuore,. degli organi parenchimali, per la loro natuta e ·per il grado con cui i sono presentati nei vari org~ni volta per volta richiamino alla mente le molteplici varietà di alclllJ.e lesioni che accompagnano il quadro fondamentale, che al tavolo anatomico ci off-rono i casi di soggetti morti per influenza nelle sue forme fulminanti, acute e con complicanze broncopolmonari.
i:
•
Gli .esami sierologici e sopratutto quelli relativi alla deviàzione del ·complemento hanno ?-TIOstrato i fatti seguenti che desidero segnalare: r. Mentre negli esami eseguiti nel settembre all'inizio ~ella pandemia mi fu d~to osservare solo .. eccezionalmente un potere anticomplemenfare II. - lNlEZIONE NEL CONIGLIO. ' del solo siero di sangue (usato nella dose di eme. . . • La .iniezione n~lla cavità pleurica ·di due o tre o, r - o, 2, ferme restando le quantità degli altri patine in agar di 24 ore emulsionat\. in due e-mc. reattivi) del convale~ente o dell'infermo, invece di soluzione fisiologica di cloruro di sodio produce nella massima parte di quelli, che ho. eseguito ai fondamentalmente gli stessi fatti notati nella ca- primi di quest'anno, tanto·i.i siero di convalescenti via e colle modalità in quella descritte, salvo una d'influenza, come quello di ammalati della stessa . generale minore intensità di quelli polmonari e forma pura o complicata da broncopolmonite, mi ha dato con relativa frequenza da solo l'imperenali. (r). , dirne~td della emolisi nel sistema, dopo permanenza . • · (r) Segale sperimentando col suo .Str. pande' micus· avrebbe ottenuto, mediante la introduzione talora a carattere ·e morragico, tali da presentare di batuffoli di garza imbevuti dalla cultura nelle una suggestiva affinità con quantq è stato osser.. cavità nasali del coniglio, della cavia e del ratto ,vato nella pr~ente pandemia. . adulto, lo svolgersi di lesioni discendenti dell'ap- . La introduzione nelle narici dei conigli di batufparecchio respiratorio, consistenti ora 'in fatti di foli di garza intrisi di quantità anche abbondanti bronchite, peribronchite, broncopolmonite disse.. di cultura del gei:me da me descritt9, non ha prominata, ora in fatti di broncopolmonite confluente dotto fenomeni apprezzabili. \
•
•
(4) • •• •
•
\
.. .
..
•
•
[:\NNO
XXVI, FASC. 23]
SlttIONI' 1-RATICA
709
•
.
per un'ora a 37° a contatto~ colla quantità costante di complemento di' cavia; ed il titolo del siero capace di prese.n.tare il fenomeno anticomplementare è sceso spesso al di 1à di 0,05 ,e qualche volta al di là di o,ol:. ... 2. Il germe più sopra descritto,.usato come antigene in varie prove di deviazione d.e l complemento eseguite col\sier6 di sei ammalati e di quattro conval~centi di forme a decorso protratto• non ha dato impedim~nto della emolisi dopo un'ora a 37°. ma in confronto dei controlli la emolisi nei tubi contenenti quell'antigene è avvenuta sempre in un tempo più tardivo (ritardo nella emolisi), e due volte in modo in~ompleto. Pisa: marzo 1919.
l'altro la frequenza della malattia e la sua :fisionomia particolare e quasi isolata fra i quadri della nosografia. Io ora mi d~vo occupare, e spesso con jugulante brevità, dei rimedi nuovi, di questo angolo moderno dell'edificio di terapia, che vediamo formarsi, pietra su pietra, coli gli altrettanti corollari logicamente derivanti da ciascuna delle ricerche moderne . . La parte prima degn~ di nota è quella derivante dalle meno recenti concezioni :fisiopatologiche dell'a~cesso asmatico. Poichè, sia detto una volta per tutte, nella terapia dell'asma, bisogna . sempre ben distinguere due obiettivi : la cura diretta dell'accesso e la cura della malattia nella sua essenza, fatta di · crisi e di tregue, di lesiol}i organiche stabili e di episodi funzionali transitori. I rimedi mirano quindi o all'uno o .all'àltro scopo, raramente a tutti .e .due; e bisogna sempre ricordarsi di cdnsiderarli secondo questa loro distinta finalità per , non fare confusioni. La più numerosa schiera dei presidii è quella diretta ad agire sfJ,/le fibre muscolari liscie dei bronchi, e ciò sub9rdinata..mente per due vie: o risol.. vendo lo spasmo dei ·muscoli broncocostYittori, o eccitando le fibre antagoniste broncodila:tatrici. Per quanto riguarda . l'accesso asmatico l'ecçitamento generatore 'può risiedere o nel centro del vago, o lungo le sue vie differenti ai bronchi, o nel punto di espansione del ne1vo sul muscolo bfonchiale ,· vi sono delle sostanze chimiche ad azione · asmogena (+), altre ad azione antiasmatica (-), agenti elettivamente su questi vari tratti: per brevità riporto lo schema del Januschke (41), nel quale però non sono registrate che alcune delle sostanze note: •
RIVISTE SINTETICHE.' Moderne vedute sull'etio-patogenesi e sulla terapia • dell'asma bronchiale
per il prof. GIUSEPPE SABATINI, assistente della Clinica medica di Roma -e libero docente. (Continuazione e fine: vedi fase. 2 2).
LA
TERAPIA.
L'indole di questo scritto non concederebbe di trattare in extenso il capitolo della cura. dell'asma bronchiale. Poche altre malàtti'e quanto questa hanno fatto fiorire una così abbondante mèsse di rimedi, empirici <? scientifici, ad azione mira~ colosamente immediata od a sicuro effetto radicale lontano. . . A ciò non devon essere state estranee per un lato la impressionante figura dell'asmatico, coll'accesso improvviso, sensazionale, strano ; e per
I
Eccitamènti riflessi
_
•
~ Cloralio
~ Moriina
Asftssia •
I
, •
.
\
•
•
.
\
\
' Atropina .Muscarina
Peptone
~
+
•
•
•
•
.fl'
• •
Veratrina
•'•
,
,• • #
•
+
:Bario
-
••
•
•
'
•
• .8-rot"CO,
Adrenalina ~~.,..i.t., .. . ...: ...d ~
~
~belina
.
.
I
, Uretano
••
'
•
•
•..
•
•• •
Nirvamna
Istamina
(41) JANUTSCJIKE. •
Therap. Monathefte, febb. 1912, pag. · 10~.
•
(5)
'
' •
I
I
•
710
IL POLICLINICO ·
'
"".
[.-\NNO ~XVI, FAsc. a3]
••
Bruno Fellner e Jacobson hanno ottenuto ottimi risultati ,nella cura dell'asma colla vasotonina (miscuglio di yobimbina e uretano): e poiéhè l'uretano è un rimedio lipoidolitico, e quindi favorisce certi assorbimenti, Martinet (42) preconizza l'associazione di uretano e atropina. Il nitrito d' amile notoriamente è della prima ina. . niera il capogruppo, specie dopo le nuove ricerche di Bahr e Pick (43); ma la farmacologia moderna ha preparato tutta una serie di nitriti (nitrito di cocaina, nitrito di atropina, nitrito di 'atipina, nitrito di eum,i'.drina, ecc.) ad azione multipla, i quali formano, insieme con quelli alcalini., la base di molti specifici antiasmatici, a formola più o meno segreta, sotto le specie di sigarette, di polveri da bruciare o çli liquidi da introdurre collo Spray. Per l'azione simflmente paralizzante delle fibre roncoeostrittrici sono stati raccomandati la lobelina, il quebra_co, l'adrenalina (su questa torneremo a lungo) e da von den Velden {44) :per analogia .con quai,lto si osserva sulle fibre vasali, la diuretina. Come eccitanti delle fibre broncodilatatrici vanno ricordati la caffeina, su cui hanno tanto insistito Bahr e Pick (v. s.,) i sali J°odici~la chinina. Per calmare l'abnorme azione del centro respiratorio, fra gli ultimi rimedi preconizzati, sono i sali di calcio (45) (cloruro alla dose di 5 cc. di soluzione 20 %, 3 volte al giorno, e lattato) e l' antipirina con i suoi affini farmacologici. Non è mancato chi ha proposto la condrectomia (Lenormant) · Uno strano rimedio antiasmatico, di cui mi permetto di non avere alcuna pratica personale, è il Long- duyen-huong, cioè la bav~ del capodoglio, la quale è raccolta gelos~mente dagli indigeni dell' Annam e del TonchinQ, quando uno di questi • cetacei viene catturato; è ùn corpo vischioso, elastico, grigio, amaro, da prendere alla dose giornaliera di l - 2 gr. ' Leclère (46) ne ebbe conoscenza per mezzo di un missiona:rio del Tonchino, che l'adoprava e ne riferiva prodigi .Potè procurarsi il rimedio e sperimentarlo, con buon ~sito. Attribuisce l'efficacia del Long- duyen-huong· al K I che contiene, e di cui si avrebbe il sapore metallico in i:>occa durante i g~orni di cura. La terapia meccanica dell'asma non ha portato a grandi novità. L' Hofbauer (47) ha descritto con
'
1
'
i più lusinghieri risultati la summtherapie, ottenuta mediante un apparecchio speciale applicato sull'addome dell'infermo, col quale si raggiungerebbero due scopi principali: tenere chiusa la bocca, evitando l'irritazione prodotta dall'aria fredda, ed allungare le ·fasi espiratorie, riordinando il :ritmo del respirò. Sanger ha recentemente insistito sul 4 / suo ventilatore polmonare (48) . Ricordati così rapidamente quelli che dicevamo · essere i rimedi pur nuovi, ma non nuovissimi, veniamo agli altri, che hanno formata le più re.. cente letteratura, e che ancora non si trovano registrati sui trattati più moderni, come per es. Mohr e Shahelin, Brugs e Kraus, ecc. Fra questi p primo posto, per anzianità e per autorità, spetta aj rimedi opoterapici, e sovrattutto all'adrenalina. Il valore dell'adrenalina contro la crisi asmatica fu affermata in America da Solis Cohen (49) e da Kaplan (so), in Germania da Jagic (51), in Inghilterra da Hertz (s2), in Francia da , Léopold-Lévi (53) e Thiroloix (54) che, asmatico, ne provò i benefici su se stesso. Abbiamo accennato come l' accésso asmat!co sia oggi, con largo consenso, collegato con stati vagotoniçi o simpatico-paretici, corrispondenti rispettivame11te a broncocostrizione attiva o secondaria. La vagotonia sarebbe collegata con disturbi ormonici, sopratutto con ipertrroidismo, e quindi con sovrabbondanza di ormoni tiroidei vagotonici. Ma ciò è ancora allo statò di ipotesi. I/influenza delle glan·dole eudocrine e _stata però messa fuori dubbio dalla esperi~nza clinica. Dopo che v. Nogié ebbe difilostrato essere l adrenalina (iniettata alla dose di 4-5 gocce · di soluzione al mjllesimo), capace di" troncare in qualche minuto l'accesso asmatico, l'attenzione dei medici si è rivolta ·a questo prodotto. Assodata con esteso controllo l'asserzione del v. Nogié restava però a spiegare l'intimo meccanismo d'azione dell'adrenalina. Questo ormone non può .agire sulle fibre vagali, come farebbe l'atropina: ma invece influisce elettivamente sulle terminazioni del simwitico nei muscoli lisci, eccitandole e producendo la broncodilatazione attiva. Qtiale poi la ragione di questa depressione del tono simpatico deve ancora chiarirsi. Recentemente il ·Marfori (55) ha emesso llt}.'iUe.ber Asthma und seine Behandlung 2 · ed., Berltn I 9 I 7. (49). S~LIS CoHEN. - Philad. med. ]our·n., r5 ottobre r 898. · _ (so). KAPLAN. - Medie. News, 1905. (sr). JAGIC. - Bert. klin. Woeh., 1909, pag. 583. (52~. HERTZ. A. F. - Brit. med. Jour., 1914, I, pag. 965. . , (53). LÉOPOLD- LÉVI. - Congres méd. Paris,
·
(42) MARTINET. - Presse médicale, 1912, ·7, 271. (43) BAEHR e PICK . .:_,A.rch. f. exper. Path. und
•
Milnch, med. W'Och .,
1907, 14. (45) EMMERICH e LOEW. -. Milnch. med. Woch11 2 dic. 1913 . . (46). LECLERE. - Gaz. des Hopitaux, r914, 66. (47) H0FBAl]ER. - Deutsehe mèd. Woeh., 1914, 22.
.
(6) • I
I
1
'
Pharm., Bd. 74, pag. 4r ., (44) VoN DEN VELDEN. -
•
(48). SANGER. -
1910 . . ' {54). TlIIROLOIX. - Bull. gén. de Thérap., 1916, 3. (55 ) . .M.ct\..RFORI. - La Medie. pratica, sett. 1917.
.
'
.
• •
. •.
•
[i\NNO
XXVI, FASC. 23]
•
SEZIONE PRATICA
711
I -potesi fona.ata su alcuni suoi studii dai quali risul- saria sol~ ec~ezionalmente avverte disturbi pasterebbe che i gangli linfatici secernono una so- seggeri, sovrattutto sotto forma di tremori, pare·stanza, la linfoganglina, ad azione nettamente an- stesie, tachicardia, debolezza; quando questi si tagonistica coll'adrenalina, per quanto · riguarda presentano dileguano rapidissimamente senza fa"l'influenza sul simpatico. Xell'asma si avrebbe stidio. un'a11mento di linfoganglina, che potrebb~ anche . Quello che va ricordato è che questa terapia coincidere còn una diminuzione dell'adrenalina ; endocrina associata non dà assuefazione, e q,1jndi uno squilibro ormonico cioè fra tesst1to lli1fatico e non è necessario mai accrescere le dqsi: quell'inie-. surrenale. La tea.ria del Marfori aspetta ancora la zione che è bastata una volta, basterà sempre. r~a dimostrazione rigorosa e il controllo. qual cosa potrebbe in certo modo dimostrare che Sorvolando su altre questioni del genere, non lo scatenamento dell'accesso asmatico coinèide -perchè men.o importanti ma perchè più note, e con una deficienza acuta di questi ormoni endoqi1indi non inquad rabili in questo scritto, ricor- .crini, i quali, una volta rimessi nel sangue, ristadiamo fra i rimedi l'associazione dell' adrenalina biliscono rapidamente ogni volta l'equilibrio :ficolla pituit_rina, che in questi ultimj anni h a così siologico. meravigliosamente corrisposto nella cura dell'.acLe prolungate somm jnistrazioni di estratto surreno- ipo:fisario sono innocue? Per la mia esp~ cesso . asmatico. Che l'estratto ipofisario fosse un buon rimedio rienza potrei nel rispondere affermativamente ascontro l'asma fu .affermato da molti fra cui sociarmi a molti altri autori, fra i quali sono FiBorchardt (56), Riese (57), Bourgeois (58). Esso scher (61) (che preferisce le inalazioni di asmolisina ha un'azione meno rapida ma più duratura del- alle iniezioni) e recentemente Bensaude e Hal1'adrenalina e quindi riesce ad influenzai"e, oltre ,lion (62). Io ho conosciuto un soggetto di oltre 65 1'accesso attuale, anche gli ulteriori. Era logico anni il quale da sei anni fa iniezioni quasi quotiquindi associare i due preparati, come hanno diane di asmolisina senza il minjmo disturbo fatto prima Weiss (59) e più tardi Krause (60). nelle condizioni generali. Un preconcetto teorico contro questa medicaLe dosi dei due principii variano di poco a seconda degli autori; i preparati francesi (Carrion) conten- zione risiederebbe nel fatto che tanto l'adrenalina quanto -la pituitrina sono prodotti ipertensori, ~ono per ogni eme. Yz mmgr. di adrenalina e e quindi il loro uso sarebbe controindicato nei casi -un~ quantità di estratto ipofisario totale desalbudi minizzato eguale a gr. '0.25 di glandola fresca. ,. arteriosclerosi ed in genere in tutti gl'infermi un pro- nei quali esiste aumento della pressione sanguiI te:leschi. avevano messo in commercio . dotto analogo, col nome di A smolisina, che con- gna. Però questo inconveniente nella pratica non si verifica. Nel mio soggetto, dianzi citato, il quale -tiene second.o \Veiss 0.0008 di estratto surrenale e . ·o.o 4 di estratto ipofisario: in Italia di recénte è ha cpnsumato molte centinaia di dosi di asmolisina, non solo non si nota alcun segno di iperten.. apparsa l' asmoganglina. · Io non ho di quest'ultima che pochissima espe- sione, ma egli è, relativamente alla sua età, 1m irienza: ma ho avuto occasione di adoperare lar- poteso. La letteratura recen~ sulla terapia adrenalinogamente l'asmolisina. Essa risponde benissimo. Generalmente ·ad ac- pituitaria dell'accesso asmatico è ricca e concorcesso scatenato, si vede questo smorzarsi pian demente confortante; ricorderemo ancora gli ar-piano in meno di '"3-5 minuti dall'iniezione. Sono ticoli di Zueblin (63). Poco \ prima della guerra era comjnciata specie rarissimi i soggetti, i quali n~n risentano rapida·mente· almeno un grande solliev0, si che una crisi, fu Germania una larga esperienza, con medicazioni che s'annunciava penosa e tumultuaria si mantiene endobronchiali mediante i vari spray (il più usato è quello di Ephraim (64), col quale Sourdille (65) nei limiti più lievi e sopportabili. inietta novocaina o novocaina e adrenalina) ed Le iniezioni di asmolisina sono indolore, mentre intratracheo-bronchiali con l'ago tracheale (Roquelle d i asmoganglina dànno bruciore doloroso. L'infermo dopo la medicazione adrenalino- ipofì(6r). FI~CHER C. - Deutsche med. Woch., 1916, (56). BORCHARDT. - . Presse méd., 17 dic. l9r3, 43· (62) . BENSAUDE R. e liALLION L. - Presse -pag. 607. med., 1918, 20, 185. (57) RIESE. - Berl. klin. Woch., 1915, II, (63) ZUEBLIN E. - Med. Record., 1917, vol. -pag. 768. · ,. 9r, 9, 364. Id. id. 1917, vol. 92, r ,' -r_o. (58). BOURGEOIS H. - Progrès médical, 1917, 5· (64 ). EPHRAIM. - Deutsche med. Woch.,_ 1912, (59) . WEISS O. Deutsche med. Woch., 1912, 14 XXXVIII, l 789. SoURDILLE M . - Presse méd., 1914, 13, (60). KRAUSE H. - Arch. ital. di laringol., 1913, I
I
tls).
XX.XIII, 97.
122 .
(7)
,
,
IL POLICLINICO
-
senthal (66), Stephan (67), Rodriguez (68)) tutte applicazioni che non hanno alcuna giustificazione,. secondo me, vista la magnifica sicurezza delle iniezioni sottocutanee. Anche la tiroidina, associata con adrenalina e atropina per combattere gli accessi, è stata . usata in questi ultimi tempi, (p. es.: in Italia da Bartolotti) (69) . . . Condurrebbe tropJ?O lontano l'addentrarsi nella discussione ipotetica del me~anismo d'azione del.. l'adrenalina e della pituitrina negli accessi asmatisi: ogni spiegazione ha i suoi sostenitori. Aprioristica. mente giudicando, poichè l'adrenalina e la pituitrina hanno la proprietà di far contrarre i muscoli ' lisci ~bisognerebbe aspettarsi da loro un'azione nociva nello spasmo bronchi"ale, a meno di non . voler ammettere~ in linea assolutamente gratuita, che i bronchi hanno leggi diverse da quelle che governano la muscolatura involontaria. Zueblin , (v. s .) sostiene, dall'esa~e clinico dei suoi pazienti, che l'azione della medicazione adrenalin0-ipofisaria si esplica migliorando l'atthrità c:ardiovascolare, sempre cattiva negli asmatici, e influenzando il centro vasale. Wiggers e Hallion (70) hanno sperimentalmente dimostrato come la pituitrina determina un ipotensione nel territor!o dell arteria polmonare. È dimostrato inoltre da ricerche moderne che il centro vagale è influenzato dalla secrezione del lobo posteriore dell ipofisi, e . che quest organo è d'altro canto il centro di riflessione d.egli stimoli partenti dalla mucosa nasale, tanto che la distru, zione della glandola pituitaria è seguita da · abo .. lizione del riflesso della sensibilità della mu~osa · nasale (Cyon). Deduzioni patogen~tiche ex therapia (cui accennavo appunto parlando della patogenesi) trae. il Riese (71), secondo il qu~le volere ancora considerare l'asma come consecutivo a spa~mo bronchiale fa a pugni coll' qssérvazione elementare del volumen pulmonum auctum durante l'accesso, sapendo ehe i bronchi e i bronchioli formano la massima parte del tessuto · polmonare. Si dovrebbe ammettere allora, ciò che. non è possibile una colossale distensione degli alveoli, com• ' . pletamente strozzati ·ed isolati dallo spasmo degli anelli muscolari bronchiolari di Kollikér. Per ciò • • •• Riese ammette nell'accesso un'unprovvisa paresi o paralisi dei muscoli bronchiali, con distensione 1
1
1
1
66). RoSENTHAL G. - Presse méd., 1914, 40, 386. ~7). S~EPHAN. - Deutsche m'ed. Wochen .. 1916,4 98). RODRIGUEZ R. - Boll. mal. oYecchio, naso 1 gola, aprile 1918. {69). BARTOLOTTI. - ÀCC. med. di Padova,mar~o :r916. ~ (70). HALLION L. - Bull. Soc. de biol., 4 apr. i914, 581. · (71). RIESJt E. - Berl. klin. Woch., 1915, 29. (8)
,.
[ANNO XXVI,
.....
23}
acuta di tutti i bronchi. e bronchioli ed a11mento_di volu~e dei polmoni. Cosi si spiegherebbe l'azione della adrenalina e della pituitrina, che è notoriamente costruttrice sui muscoli lisci. Ma le cose· non sono cosi semplici. Il puntù d'azione nominale • • dell'adrenalina e pituitrina dovrebbe essere il simpatico. Òra non tùtti gli autori (Langley, ~ Eliot) ammettono l'innervazione_simpatica dei bronchi, e poi non si conosce bene quale azione èventua4nente il simpatico e il vago hanno sui muscoli lisci bronchiali. Si ttattereb be ad ogni moçlo nell accesso asmatico di perdita di tono da parte della muscolatura bronchiale: : orbene l estratto ipofisario non agirebbe sulla muscolatura normale ma solo su quella che ha perduto il tono, quindi esso giover~bb~ all'asma sopprimendo le paralisi della muscolatura liscia, la quale __ulteriormente potrebbe essete stimolata -.daÙ adrenalina in senso positivo. TÙtte vedute ancora ipotetiche e contraddittorie, mancando a chi vuol fare spiegazioni _il previo accertamento dei dati anatomici, fisiologici e far..:. 1
1
1
maco~ogici.
Tanto che il Riese nel suaccennato lavoro fa dell'immaginativa quando ~ole spiegarci la formazioné delle spirali di Curscbmann e dei cristalli di Charcot-Leyd en. · Ma no11 posso addentrarmi ora in simili questioni, ed ho, proporzionalmente, già discussoabbastanza sulla terapia 'adreno-ipofisar~a. La parte della cura antiasmatica fin. qui tratteggiata, benchè recentissima, è stata in questi ultimi anni superata dalle applicazioni delle concezioni anafilattiche, che già ho esposte nella prima parte e che rappresentano (mi si conceda l'espressione) l'ultima novità in materi~. Sono studi quasi esclµsivamente fatti in America e pubblicati su giornali · americani per opera principalmente di Cha:tidler Walker, Cooke, Longcop~, Rackemann, Gottlieb,. Knapp, Zueblin, Bishop, Jack, Solis-Cohen. Queste ricerche hanno in breve corso di tempo- . assunto una cosi notevole mole, che mi riuscirà difficile sintetizzarle. Non sappiamo a1;1.cora quanto· esse resisteranno alla prova dell'esperienza 11niversale; ma hanno vivamente interessato la medi· cina norda_.merican.a, mentre sono rimaste quasi sconosciute .non solo in Italia .ma in tutta la letteratura medica europea. Donde l'importanza della. loro trattazione. Scoperta, mediante le rea2ioni imm11nitarie (cutanea, intradermica, oftalmica), la. proteina verso la quale l'_a smatico ~sensibilizzato, si tratta di istituire la cura causale. cerca.ndo con. 'opportuna .vaccinazione, di dissensibilizzare q~esti individui, in modo che l'arrivo nel loro orgarusmo· . delle protefue eterogenee nocive non produca più lo shock anafilattico o, · ciò che equivale, l'ac~ asmatico. . Chaudler Walker, che più d'ogni altro si è oc\
..
FASC.
. \
\ [ •.\N~O
•
XX\71, FASC. 23]
'
SEZIONE PRATICA
-cupato dell'argomento, ha pubblicato i risultati con queste p.roteine, con la conseguente scomparsa <:>ttenuti per questa via nella cura di oltre 400 degli ·accessi. r asmatici. d) solo pochi infermi erano sensibilizzati alle A seconda dei risultati delle cutireazioni (pre- proteine d.ei peli del bestiame, e di . essi uno aveva ferite alle altre prove) gli asmatici vengono di- l'asma ·nettamente consecutiva agli intimi contatti -visi in due gruppi: non sensibilizza,ti e sensibiliz- colle vacche. Lo s tesso accade per la lana. Alcuni zati. pazienti erano sensibili alle piume, e di essi , due La cura degli iniividui non sensibilizzati è . avevano l'astna quando dormivano su cuscini di .stata come vedremo, assai più difficile e poco sod- piume ed uno su materasso di piume. In questi disfacente, poichè per istituirla,. non si aveva nes- casi l'allontanamento delle piume è basato per far .sun dato positivo, che servisse di guida, e per ciò cessare gli accessi. si è andati spesso alla cieca, e i risultati buoni sono e) 30 pazienti erano sensibili alle proteine di uno stati spesso fortuiti. Non così per gli individui sen- o più cereàli (grano, frumt:;nto, riso, segala). Specie .sibilizzati, cioè con cutireazione positiva verso il pane di guerra, che è 11.lngi dall'essere di sola qualche proteina di uno dei gruppi principali farina di grano, ha dato spesso Juogo ad accesso anafilattico, contenendo farine con azione dianti(proteine, animali, ·vegetali, batteriche). Il metodo delta cura segtùto dai vari autori non geni. In molti casi sulla base della ct1tireazione si potè trovare il èereale incriminato e toglierlo può essere quì esposto per ragioni di brevità. Ecco i risultati ottenuti da: Chandler Walker su dall'alimentazioll;e, .f acendo così sp·arir~ l'asma. f) molti pazienti furono trovati sensibili alle 400 asmatici esaminati divisi per categorie; li riassumerò direttamep.te, nessun'altra esposizione proteine delle uova, dei pesci, del fo11maggio, delle patate, degli spinaci. ecc. Quantunque fosse diffi-essendo più efficace nella sua brevità: cile rintracciare queste sensibilizzazioni (qui giova Soggetti sensibili a protei1ie di emanazioni ariimali. moltissimo la anamnesi remota e prossima, per a) 67 asmatici erano sensibili alle proteine ragioni evidenti) una volta -però assodate, siJebbe • della for/OJ'a di cavallo,· 48 furono curati con dosi la cessazione dell'asma allontanando il cibo pe- · progressive di queste protèine e di essi il 63 % non ricoloso. In complesso, in queste ca.tegorie, Chandler ebbero più accessi, il ro % ricevettero un troppo bre- ' Walker ebbe 1 82 % di succ~si. -ve trattamento per giudicarne l'effetto, il 20 % fuRiporto una storia clinica di . questo tipo, riasrono migliorati in un senso molto ampio, coi vaccini o con l'allontanamento dei cibi, verso i quali sunta da una memoria di Walker, poichè può ·erano sehsibilizzati (v. appresso) e il 7 % non ri.:. meglio di ogni qescrizio~e dare un'idea di questo genere di cura: sentirono alcun beneficio . • • Un segno evidente di benefici della cura di dis' Ragazza di. ·22 ~nni, d ivenuta asmatica l'anno sensibilizzazione verso una proteina eterogenea, è avanti e precisamente due settimane dopo un'iniedimostrata dal ridursi della positività della cu- zione di siero antitossico. Dapprima l'asma .ebbe tereazione praticata con questa stessa proteina, luogo ogni notte, poi dive~e periodica, senza però • mai dare tregue superiori ad un mese. Tosse, .:fino a di_v enire ,negativa (per es. da r.roo.900 può espettorato, dimagrime~to, debolezza, -impossibiridursi ad r .roo dopo 22 applicazioni ec<'.). lità di stare in piedi o di camminare senza avere È difficile stabilire quanto questa immunizza- ~sma o di coricarsi senza affannarsi. Essa aveva zione duri. Walker ha visto dei casi nei .quali per- accessi qu~ndo passeggiava presso dei cava)li, ciò che non le succedeva prima delle iniezioni antisisteva già da 2 anni, durante i quali non si tossicl1e di siero di cavallo. ·erano più presentati gli accessi · asmatici. La cutireazione con estratto alcooli o di forfora di cavallo fu positiva., e ri11scì anche positi~a ~o.n la b) 4 pazienti erano sensitivi alle proteine dei peli di gatto; in 3 l'asma cessò con la cura di queste proteina coagul~ta di detta f?rfora, alla dilwz1on.e m ente P?Sl1 :'roo; coll'alcal1-metaprote111a debol_ proteine, ed in una giovane, che viveva in una pian- tiva r.: roo.ooo; negativa con la protema del siero tagione fra gatt~ e cavalli, la cessazione si qtterine di cavallo. Fu cominciato il trattamento 1'8 sett. con circa con la successi\.Ta iniezione di proteine della forfora 'di cavallo. in qualche infermo di questa catego- 2 milligr. sottocutanei di una diluzione di r .r<;>o.ooo di al cali-metaproteina di forfora ; la settimana ria il beneficio fu ~ttenuto dal semplice allon- seguente furono somministrati 5 milligr. e d_?po tanamento dei gatti. di questi il paziente cominciò a poter stare sd~a1ato c) dei 19 p azienti che reagivano pqsitivamente senza affannarsi; durante le quattro settimane alle proteine dei peli di cane, nessuno ebbe una cu- successive la cura fu continuata aumentando gradualme11te la quantità di pr_o teina alla medesima tireazione di così alto titolo (almeno cioè di r. roo) da diluizione. Erano scomparsi l'affanno, la tosse, • richiedere la cura mediante la vaccinazione. Tutti l'espettorato. Il 27 ottoore si' passò a 2 milligr. di d'altronde avevano cutireazione positiva verso soluz. r :100.000. Il paziente era già capace di 1a forfora di cavallo e molti perciò furono trattati passeggiare in collina senza affannarsi. Si cercò 1
I
•
•
•
(9)
2
•
• •
•
•
•
'
'
IL POLICLINICO •
[.-1..NNO XXVI, FASC. 23]
allota- di somministrare la settimana successiva 4 m11nizzaziqne e la cura d el).a· febJ;>,re da fieno (72). milligr. di questa stessa diluzione, ma insorse to~se, Poichè così concepite ·asma da proteine di pol~ffanno, violento dolore al braccio; Si ritornò quindi il ro novembre a 2 mill. e poi a 3 e 4; la paziente lini e febbre da fieno si sovrappongono,,è chiaro non ebbe inconvenienti; si sentiva forte e poteva · come per gli asm~tici di questa categoria si siano andare per due miglia in carrozza. Dopo altre 5 potute fare larghissime applicazioni terapeutiche dosi settimanali di questa concentrazione si passò a con i vaccini così abbondantemente preparati quella di l :·10:000 (10 dosi progressive) e al t~r dai pollini. Ed anche in questo gruppo gli autori mine di questo periodn l'inferma stava benissimo e poteva andare coi cavalli senza avere asma. Du- riportano confortevoli risultati finali. rante 3 mesi ancora fu .c0ntnuato il trattamento III. Resta . l'ultima categoria di asmatici, con dosi crescenti di soluzione I: l ooo, e poi con sensibilizzati: cioè quelli che dànno una cutirea4 iniezioni di concentrazione I: 100. La cùtiréazione, già positiva l :1 00.000 era divenuta negativa I .100 . zione positiva verso Ze protf!ine batteriche. Iri genere Cessata la cura, ·4 niesi dopo l 'inferma stava an- si trova sensibilizzazione verso lo Staphylococcus cora benissimo. pyogenes aureus, lo Staph. albus, lo Streptococcus haemolisans o viridans, verso uno speciale II. \i sono ora gli i·n fermi sensibili alle proteine germe difteroide molto spesso trovato e verso del 'polline.· Per questi il trattamento è molto un non meglio identificabile bacillo gram-negativo; ' semplice: assodato, mediante le cutireazioni in che avrebbe speciali caratteri cultut~li; nei quali • serie di cui più ava.n ti è stato detto, a quale non mi addentro. pianta appartiene il polline, verso cui l'infermo ~on di rado la sensibilizzazione è risultata è sensibilizzato, il problema terapeutico è molto mU:ltipl~. Questi infermi sono stati cura:ti éon i semplice: togliere, mediante ·la diretta vaccina- vaccini dei germi rispettivi, sia vaccini comuni zione antianafilattica con _le proteine di questo (stok vaccines) sia autovaccini (preparati cioè polline, la ·sensibilizzazione, e quindi rendere l'in- col germe proprio). Walker prepara (non posso dividuo immune all'inalazione o all'ingestioni di scendere a maggiori particolari) i suoi vaccini, questo polline, e al conseguente shock anafilat- . uccidendo i germi a 560 C. per 3/4 d'~ra e aggiuntico sotto forma di accesso asmatico. gendo fenolo a 0 .2 5 %. A questo riguardo io' .d~vrei uscire dal campo Egli consiglia di iniettare l'intera massa di germi dell'asma bronchiale· per entrare in quello così ucèisi sotto forma di vaccino e non le sole proteine. strettamente , confin~nte della febbre d!lJ fieno, batteriche, percnè in tal modo l'infermo ~cquista sulla quale gli studi ~ericani di quest~ \,ultimi l'immunità batteriGa e si dissensibilizza verso le' i anni non si contano più. loro proteine, mentre la cura colle sole protei:o.e può· La febbre da fieno, che da noi è r~lativ~mente dissensibilizzare ma ~oh pr~teggere contro i germi rara, sembra essere nel Nord-America assai piu òif- viventi. r· fusa, ed ,essa viene oggi senz"altro bquadrata nelSecondo le statistiche di Walker, che sono le l'ordine di idee, che veniamo esponendo per l'a- . più recenti pubblicate (:Eébbraiò 1919) su 400 insma. Con ·un accord9 ed una semplicistica convin- fermi di. asma . bronchiale, 28 che reagivano posi,zione .impressionante, tutti gli studi fatti sulla tivamente alle proteine I?atteriche, furono trattati febbre di fieno concludono che di fronte ad un con i relativi vaccll+i e nel 75 % si-eqbe la scomparsa paziente affetto da · tale malattia bisogna subito dell'asma-. · ' · cercare colle reazioni immunitarie qual' è il n trattamento vaccinico dell:asma è stato ap- · polline' anafilatizzante: quindi p,reparar~ subito il plicato da Rogers (73)" nel Bengala, ove pare che relativo vaccino, ed iniettarlo. Un'immensa let- questa · malattia sia notevolmen~e frequente. Egli tera.tura ha studiato i pollini di centinaia di piante, ·ha fatto aufovaècini con ~semenzamento da- esoprattutto Graminaceae, Ambrosiaceae, Artem.i_, spettorato dei pazienti, senza .éurarsi di studiare· siae, Chenopodiaceae; sotto tutti i punti di vi~ta: a fondo i germi svilpppatisi; la prima dose di va«botanico, organolettico (forma, dimensioni) sta- - cino è stata di 50 milioni; le successive variabili gionale, di propagazione (venti, insetti)', di produ- secondo ~ soggetti.. A prescindere dai casi non. zione (così è stato contato che una sola pianta di · seguiti ,per un tempo sufficiente,. egli in alcuni ha Ambrosia elati~r pu<? produrre ogni giorno 4 mi- veduto iniglioramenti stabili (cessazione degli acliardi di granelli di po)line), geografico ecc. Di ognuno cessi) fino a due anni e mezzo dopo la cura. di questi pollini ·si sono fatte le soluzioni di titolo ·Anche Rubenstone (74) si è valso di autovaccini , stabiliteperlaimmun~diag~osi o la immunoterapia; preparati con tutte le varie specie batteriche ~ol e sfogliando la I"èclame dei maggiori giornali me-· (72) Esiste a New-Orleans una American Haydici norda~ricani si "t rova come molte case (per Fever Prevention Association, ed una Hay-Fees. H. K. Mulford Co. ·ai Filadelfia, Lederle An'ver Clinic . . titoxin Laboratories, Shreffelin e Co. di New(73) RoGERS L. - 'l'he Practitioner, giugno 1916. ~ork ecc.) già offrono le serie complete -e pro~ (74). RUBENSTONE. - New York Med. fourn., gressive di·antigeni di polline per la diagnosi, l'im- . · 17 ag. r918. I
•
t
•
I
•
'
(10) •
'
'
(AN.KO
XXVI,. F ASC .
23]
SEZIONE PRATICA
.. '
tivate dallo sputo degli asmatici, senza preoccuparsi <esser dovuta :a formazione di peptone per proteolisi quali "fossero patogeneticl1e. Ha avuto, su, 10 adella seco~da dose {scatenante) di antige11e da smatici, in 6 la scomparsa degli accessi e in 3 uno -parte degli anticorpi formati dalla prima dose e spiccato miglioramento. legati 'ver-OSimilmente ai tessuti. Quest'ipotesi B ). Resta a consid~rare la seconda grande catecadde colla dimostrazione della possibilità di ottegoria di asmatici cioè i non, sensibilizzat1:, quelli nere '. l'ana1ilassi mediante antigeni non proteici che non dànno reazione positiva nè alle proteine quali agar.. pararabina (Bordet e Zunzt), acido saanimali, n è a quelle vegetali,. nè a . quelle batterilicico, ecc~ Nacque allora l'idea, fra gli altri sost~ che. I moderni metodi di terapia ad ~ssi non sanu~a da Br-0nfenbr,enner ·e Jobling che il peptone rebbero evidentemente applicabili, poichè non de- .si formasse dal sangue stesso: ma anche questa terminati da alcuna guida. atiche verso questi -teoria fu demolita i;>er opera principalmente di individui non sensibilizzati (o, pit.\ esattamente, . di Vau Sylke e Auer e di Bayliss. Oggi hanno con· non sensibili alle varie sostanze con cui erano senso le vedute di Novy (78) basate sul fatto che • saggiati, poichè non possiamo escludere che fosil siero nor-male è tossico, nèl perioèo immediatasero sensibilizzati verso altre) sono stati fatti, co_n mente precedente la coagulazione, per la presenza buoni effetti, tentativi di terapia vacèinica, pardi un catalizzatore, e ciò parallelamente alla fortendo dal concetto che tali infezioni appartenes-- ma~ione della :fibrina. Si tratta di modificazioni .sero ad un tipo infettivo, o dipendessero da mo~ecolari tautomeriche. Pare ancora che la nota germi localizzati nelle prime vie respiratorie. Quindi accelerazione delle coagulazioni prodotta dal pepèr essi furono preparati vaccini con culture prese ptone rientri in quest'ordine di fenomeni. Quando dalle lofo secrezioni nasali o dallo sputo. Queste il siero è dige.ritq con peptone, agar o proteine, batco1ture-r furono fatte in due modi: o su agar a piatto, teriche si produce una simile e pitì. forte tossicità (si vide~o sviluppare colonie di vari germi, sopra-. e l'iniezione di quèsti prodotti indica uno stato tutto stafilococchi e ·streptococchi) formando poi esplosivo simile all'anafilassi. Novy crede che l'ani vaccini sia da tutti i germi coltivati sia d a quello tigene agisca solamente come induttore, non tossico per se stesso, e lorshock anafilattico specifico sia predominant~; o in brodo destrosato, in cui si svilupparono dei microrganismi non bene identifi.. dovuto alla produzione di questo veleno dal sangue cati, morfologicamente simili allo streptococco, e dai tessuti per mezzo dell'azione indicata an_ grampositivi e insolubili nelle bile. E. gli asmatici tigene-anticorpo. Auld partendo dalle · concezioni di Novy (79) furono tratt'a ti o con l'uno o con l'altro tipo di vaccini, o con entrambi, sia successivamente, sia ha concluso non esservi alcuna ragione di.scegliere contemporaneamente. In uno dei suoi studi Walker una sostanza piuttosto che un'altra quando si deve riporta il 40-50% di cessazioni degli accessi e circa dissensibilizzare un ind ivid uo; e quindi il peptone il 20% di miglioramenti in questa categoi;ia di può, effettuare l~ dissensibilizzazione degli asma .. asmatici non sen~ibilizzati, dopo il trattamento con tici da qualunqtle antigene siano sensibilizzati. 'Ed esso merita ,1a· preferenza anche in vista delle i vari vaccini batterici suddescritti. Ma oltre i metodi di Walker e seguaci, ·che fin ricerche di Weil che dimostra~o l'azione antianaquì ho particolarmente descritti, altri ne ~cno stati filattica del peptone non solo verEo sè stesso, ma verso' gli altri antigeni; così per es. se un individuo proposti, nello stesso ordine qi idee. • Sempre par~endo dal concetto che .l'asma sia è sensibili.Zzato ·verso l'albumina d'uovo, un'iniedovuta a sensibilizzazione da proteine eterogenee, zione di peptone può rendere abortiva l'azione scaKahn ed Emsheimer (75) hanno tentata l'immuniz- tenatrice di anà:filassi che potrebbe avere una zazione mercè sangue autogeno de:fibrinato, pr~feri seconda dose di albumina. Secondo Auld d~que lt:; prove cutanee negli bilmente prelevato durante gli . atta,cchi. Con que5ti antigeni trattarono sei paziehti c?n evidenti asmatici sono inutili, e la loro dissensibilizzazione e vaccinazione può essere fatta con dosi t emigliorameliti. . Ancora un passo avanti è stato fatto da autori ·rapeutiche di ,peptone. Per quanto, che io mi sappia, finora non confer~ inglesi; citerò di essi l' Auld (76) che accettando la ' teoria anafilattica c:ell'astna, propone la dissensi- mati, i risultati riferiti da Auld sono confortanti: Si tratterebbe verosimilmente, in ultima anabilizzazione e la vaccinazione degli asmatici con iniezioni ~i peptone (di Witte o di Armout). Weil lisi, fiell'anafilassi è egli asmatici, non di una sen(77) aveva emesso l'ipotesi che l'anafilassi potesse . (78) 1\bvY. - ] ou'Yn. Infec. Diseases, maggiog1ugno .1917. (75) KAHN . M. H. ed EMSHEIMER H. l\1 . .(79) . Novy,ghinge a dire eh~ la ~ossicità de~ batÀ'Ych. of int. Med., 16 ott. 1916. . (76) AULD A. G. - .B.ritish med. ]ourn., 5 teri pat.ogel? e della stess?- -spe~1e ~1 quella dell agar, maggio 1917; Id. - British· med. ]ourn., 20 lu- l'intoss1caz1one essendo invariabilmente prodotta da cambiamenti del plasma; quindi secondo lui la glio 1918, 49. ~ (77) WEIL R. - Jour1i. Imm., r917, 2°, 439 . parola endotossina non ha ragione di esistere.
•
Ma
..
•
•
I
•
•
,
(11)
I
•
•
'
•
:
[ ....\Nt\O X~VI, FASt.
IL POLICLINICO
231
' I
sibiliziazione specifica per le varie proteine ma Nell'infiltrazione granulosa, la mt'.icosa dell'uredi unà ipersensibilità, che direi di gruppo, cioè tere P.resenta un ~11mero più o meno grande · di · prodotta da un nucleo comuhe a tutte, e che si piccole granula~ioni miliari leggermente rilevate, trova anche nel peptone, il quale può q11incli servire che, se confluenti, dànno alla m~cosa un aspetto bene per la vaccinazione e l'immunizzazione. zigrinato . Da ciò, se è vero, la terapia antianafilattica delLe l;llcerazioni sono gener.almente separate da ' 1' asma bronchiale esce grandemente semplificata, · striscie ·di mucosa sana. Quando confl~scono, la per l'abolizione dell'obbligo ·9-i identificare, prima regione prende un aspetto alveolare. di intraprendere il trattamento, quale è ,la proNell'infiltrazione massiva, la parete dell'uretere · teina specificamente sensibilizzatrice di questi è inva.sa in massa da neoformazioni tuber~olari 1infermi. · · voluminose e confluenti, che possono rammolE così dunque tutto il rinnovato capitolo del- lirsi e dare un'ureterite cavernosa. Generalmente 1' asma bronchiale attende ancora di venir com- è invasa la totalità del condotto, L'uretere è pletato. grosso, duro, solido, a pareti spesse, con lume ri· Le moderne concezio11i etiologiche e patogene- stretto. Alla superficie interna del condotto non tiche, . non meno delle ardite deduzioni curative, .si riscontra 'più nulla che ·ricordi l'aspetto normale specie per quanto viene desunto dal campo della della mucosa. La parete contiene grumi caseosi. anafilassi, se pur suggestive,. vanno accolte, · io Xon si distinguono più gli strati normali dell'ure• credo, colle più serene ma ferme riserve. Anche tere. . scevri da pregiudizi o misoneismi noi non sapremmo Le lesioni superficiali, per '\~erriotis, indichereb· · abbracciare con fe de sicurç. tutte le nuove vedute, bero una contaminazione diretta per le. urine: • non sole> per la loro reale 'consistenza, quale oggi l'infiltrazione massiva si realizzerebbe per ;_a via appare conoscendole appieno e sottoponendole ematogena. , ' a critica, ma ~oprattutto per la mancanza di una Sotto l'influenza di tali lesioni l'uretere può dila· 1arga esperienza e di un vasto controllo, l'una e tarsi, restringersi, oblitera.r si. l'altro più che mai indispensabili quando si tratta Nel periodo delle lesioni iniziali, la cavità deldi una malattia oscura, cr pricciosa e ribelle, quale l'uretere raddoppia, triplica di grandezza, diviene è l'asma bronchiale. ' irregolare, flessuosa, si ?llunga. Al càteterismo • • si riscontra .spesso un certo grado di ritenzione, di ristagno ureterale. Oltre questa dilatazione pre1 coce, dipendente con mblt~ probabilità dallo spasmo della vescica, abitualmente malata, ne. • esiste una secon:laria all'eliminazione di sostanza CHIRURGIA .. . . . caseosa: dilatazione per distruzione. In alcuni casi, la dilatazione è provocata da un restringimento La tubercolosi dell'uretere. . di un segmento sottostante . . (H. LORIN. Gazette des H opiteau%, n. 7, Il restringimento si può osservare nei diffe8 febbraio i9r9). renti periodi della malattia: se precoce, dipenderà La storia della tubercolosi dell'uretere è cosi dalla confluenza delle granulazioni, dalla salienza . . intimamente legata a quella della bacillosi del di un tubercolo: se tardivo, indica un'infiltrazi9ne • rene e della vescica, che abitualmente è assorbita massiva. Si possono avere più restringimenti e perduta nella descrizione generale della tuberco- sovrapposti e dilatazioni intermediarie. I~a stenosi losi urinaria. Benchè la tubercolosi dell'uretere infine può essere fibrosa, . di origine cicatriziale. . L'obliterazione compl~ta dell'uretere, che solo .. non sia mai, per così dire, la localizzazione esclul'esame microscopico può dimostrare con cersiva del bacillo di Koch sull'appatato ~rinario, pure il suo studio è importante: r 0 ) perchè può tezza, si riscontra sopratutto nei periodi avanzati _ permettere d i delucidare in ·parte la questione · della malattia, nel 16-18 per roo dei casi. Dipende· il più delle volte da infiltrazione massiva, e coinsempre disèussa del cammino ·delle lesioni tubercide quasi costantemente eon un'obliterazione colari dal rene alla vescica; 2 °) perchè pone la totale del bacinetto e dei . calici. Il rene presenta . questione del trattamento che bisogna· applicare all'uretere al momento dell'estirpazione del rene l'aspetto · cistico caseoso: esso è escluso, senza essere ·per que_stò guaritç>. Raramente l'obliterazione per tubercolosi teno-ureterale. Questa affezione è, per contro, ben conosçiut~ dal punt~ di vista ana- è .di natura .fibrosa, cioè espressione di un processo di guarigione. tomico e clinico. . ,. La tubercolosi dèll'uretere fuvade qualche volta .ANATOMIA PATOLOGICA. _· Le 1e~oni tubercolari si presentano sotto forma di granulazioni, di ,.·il tessuto cellulare ambiente. Può trattars~ d'una periureterite con aderenze ulcerazioni o di infiltrazioni massive.
SUNTI E RASSEGNE.
'\
(r2)
•
. .
...
•
'
•
I
. •
•
•
I
'
.. I
[A,NNO XXVI, FAsC. 23]
•
I
I
•
•
SEZIONE PRATICA
dall'uretere al rene, ai vasi, al peritoneo, all'intestino, o nei casi di lunga durata d'una periureterite :fibro-lipomatosa. ipertrofica. La periureterite non in~ica sempre infiltrazione massiva dell'uretere; in qualche -caso le lesioni non oltrepassano la sottomucosa. Le lesioni ostiali hanno ùna particolare imp0rtanza anatomica e patogenica. È negli ori:fici che si devono osservare le lesioni iniziali di passaggio: esse indicheranno se la tubercolosi è risalita dalla vescica all'uretere, o se è discesa dal rene verso il con dotto escretore. ba. cistoscopia permette di constat are la f requev.za e la precocità delle lesioni dell'ori:fìcio vescicale. In principio, non si osserva che un semplice stato congestiyo della mucosa che orla l'ori:fìtjo ureterale. Più tarài si ·h a una ulcerazione. Il meato ureterale è n ettamente il punto di partenza delle lesioni, e l'ulcerazione si fa più sup~r:fìciale, a misura che si allontana dall'ori:ficio; anche quando la vescica è ulcerata in tutta la sua estensione, l'ostio resta ancora il centr o delle lesioni. L'uretere s'apre qualche volta sul fondo è i una vera caverna, la quale sta a dimostrare una lesione uretero-ren ale, perèhè le lesioni è ella vescica sono pi per loro incapaci di distruggere la terminazione dell'uretere. L'orifìcio ureter ale ·è spesso dilatato: quandò invee~ le lesioni e\'"olgono verso la cicatrizzazione, l'orifi.cio può restringersi. Le lesioni tubercolari del bacinetto principiano a livello della inserzione del calice alla p apilla; qui si possono osservare tutte ·1e lesioni riscontrate sulle parti inferiori dell'dretere. Il restringimento situato in alto può impedire l'evacuazione delle secrezioni e occasionare l'idronefrosi tubercolare. Se si' produce l'ostruzione, il corttenuto del rene si ispessirà per riassorbimento. •PATOGENESI. - All'infuori di rar~ssimi casi di · tubercolosi primitiva, tutto sta a dimostrare che la tubercolosi dell'uretere è preceduta da un altro focolaio urinario, e che a delle lesioni recenti del-· l 'uretere rispondono gener~lmente lesioni ·antiche del re~e o della vescica. E l'uretere, quando è colpito, lo è sòpratutto a livello delle sue estremità. r~e . prove anatomo-p atologich~ in favore <lella tubercolosi ascendente dell'uretere non · sono n è numerose nè m olto convincenti. Persino nei casi in· cui accanto ad una vescica diffusamente ulcerata si trova che solo gli ultimi centimetri dell'u.retere portano lesioni avanzate, l'esame a~curato del rene dimostra sempre delle l~sioni tubercolari. Tuttavia è stato dimostrato che la tubercolosi ascendente dell'uretere è possibile, quand9 l '-urina vescicale rifluisce nell'uretere dilatato. . Se ormai è nozione ammessa che la tube· colosj I
•
ascendente dell'uretere è eccezionale, non è men vero che dev'essere aggiunto qualche correttivo. 1°) In .un soggetto .affetto da tubercolosi uretero-renale, la vescica può inoculare l'uretere e il rene del lato sano. ' 2°) L'uretere malato si fa risentire secondariamente sul ren.e che l'ha inoculato. Esso compie in modo imperfetto il suo ufficio di canale escre, tore dell'urina: sclerosato, indurito diventa ato'n9; l'urina scorre con d ifficoltà; si produce la stasi nel bacinetto. , La stasi ureterale, l 'obliterazione abbastanza frequente d~ell'uretere, sono fattori che modificano l<j stato del rene soprastante, che viene parzialmente o totalmente escluso. La sten,osi dell'~re t ere può, in un soggetto affetto da tubercolosi renale, creare dei sintomi ingannatori. Essa impedisce al pus r enale cli scolare nella vescica, rende alle uri~e la loro limpidezza, e t uttavia, dietro questo miglioramento apparente, il rene finisce col distruggersi. Tutto sembra dunque d~mostrare. che nella maggior · parte dei casi la tubercolosi · dell'uretere è secondaria ad una lesione del rene. Si è ricercato con qual processo a!latomico ~i fa quest~ propaga.zionè. a Propagazione per continuità. Non è questo il caso più abituale: le lesioni ureterali sono spesso disseminate. b) Propagazione per le urine tubercolose. • e) Propagazione p er via sanguign a. ' d) Propagazione per via linfa tica. SINTOl\11. - In mezzo ai sintomi ch e presenta un soggetto affetto da t ubercolosi ren ale, è spesso difficile sapere quali sono quelli che appartengono al rene o al su o canale escr etore. È nondimeno abb ast an za utile conòscere lo stato preciso dell'uretere. . SEGNI FUNZIONALI.· - 1° Dolore.· Il dolore spont aneo sul tragitto dell'uretere . è piuttosto incostante, spesso indipendente dall'ostruzione ·del condotto. Nell'uomo, si accompagna spesso a irrad~ziorii dolorose lungo il cordone ·~ermatico e fino 'al testicolo. Sopratutto ne1:1a tubercolo'3i con periureterite intensa i d.olori sono più ri~entiti. Le crisi ureterali possono simulare la colica nefrit ica. Infatti s i può avere nell'uretere migrazione d.i prodotti caseosi. 20 La pollakiuria notturna dipende sia dall'uret ere che dalla vescica. Tuttavia si è vista mancare in malati di intensa ureterite. 30 L'incontinenza d'urina P uò essere talvolta attribuita all'ureterite. Lo prova il fatto· che persiste talvolta dopo la nefrectomia; come se l'uretere, con traendosi frequentemente p er respingete i prodotti patologici, determinasse contrazioni riflesse troppo ripetute della vescica. • - -lo Piuria ed ematuria. Dipendono egualmente • •
. •
t13)
•
'
IL POLICLINICO
I
[-'1..NKO XXVI,
•
' I
'
dall'uretere e dal rene, e la loro origine è generalmente impossibile a chiarirsi. SEGNI FISICI. - ro R i cerca dei pun·ti do!orosi . Si. è descritta una ser'ie di ounti do1.or-osi ureterali che si mette tanno in evidenza• con la . palpazione dell'addome: . Il punto sotto-co~tale situato a ~ivello della • estremità anteriore della 121.1. costa. Il punto costo- muscolare: si trova in cima all'angolo. formato dall'ultima costa e dal margine esterno délla colonna vertebrale. Appartiene spe.. 1 cialmente al rene. Il punto para-ombelicale di Bazy: è· situato alla intersezione di un.a linea trasversale che passa per l'ombelico e di una .verticale che traversa il punto di Mac B u rney. Il punto ureterale~ Hallè : risponje alla intersezione di' un.a. linea che unisce le SRine iliache antero-superiori con tma verticalè che parte dalla spina del pube. ' La pressione di tutti questi punti e di altri segnalati da Pasteau risveglierebbe dei riflessi dolorosi dal lato del rene o della Vè3cica. Benchè questi punti doloro3i spesso ml.n:cl1ino, la )~oto constatz ione è qualche volta prezio3a. · 2° Aumen o di volume dell'urete re. Nel periojo • avanzato delle lesioni, qualche volta '1.lei soggetti magrj si _p uò sentire l 'uretere sot_to forma di un cordone dur.o discendente incollato ·contro la parete aidominale, 3 ~ E splorazione rettale. In caso ar r.ubercolosi urinaria avanzata, si può arrivare a sentire lateral.. mente e al disopra della base della prostata l'uretere assai voluminoso. Più facilmente, la pressione provoca vivo dolore e violento desiderio. di urinare (riflesso ' uretero- vescicale ' di )3azy). 4. Esplorazione vaginale. Permette.facilmente di apprezzare i ~ambiament~ di vo1ume e di consistenza dell'uretere. La sensazione d 'un grosso cordone duro, nodoso, obliguo è un segno prezioso. È con l'esplorazione vaginale .che è più facile palpare l'u retere (62 p . r o::> risultati p ositivi) . DIAGNOSI. - Quan io la piuria e i sintomi permettono•di pens3.re a una" tubercolosi reno- ureterale, bisogna· conferm.9.re la diagnosi cot,l l'esam e • • strum entale. · CISTOSCOPIA. Le lesioni preiominano intorno al m eato dell'uretere m alato. In uno sta:iio assai precoce, si constatan o semplicem ente còngestione ei eiema: più tardi graJ.1:ulazioni o i ulcerazioni. L'orifì.cio presenta qualche vqlta -q.na rigidità che spiega le m oiificazioni della eiaculazione ureterale. In altri casi il m eato appare dilatato, borda:to d i ulcerazioni. Quan io l'uretere è ostruito, • l 'orifi.cio vescicale p resenta un aspetto .cicatriziale. La ricerca dell'uretere è spesso difficile, quando le ulcerazioni sono numerose e profonde. L.'uscita d i liquido purulento o sanguinolento può per~
'
1
...
(14) •
/
FASC.
23]
mettere ùi riconoscere la sede del meato. La mu cosa vescicale non presenta intorno all'orificio dell'uretere sano. delle lesioni, che eccezionalmente. Qosì si c?mprende come spesso la cistoscopia perme~ta di riconoscere qual'è l'uretere malato. CATETERISMO URETE~E. ~ Il cateterismo, pre"\ zioso per isolate le urine del rene malato, permette inoltre di rendersi conto dello stato dell'uretere. Può, far conoscere l'esistenza d'un restringimento, ma occorre sapere che la sonda può urtare senza • che esista una stenosi fibrosa . Può infatti essere arrestata da una piega della mucosa, da un ammasso caseoso. Un r estrlligimento potrà sembrare in. principio insuperabile, mentre una sonda più piccola p otrà sorpassarlo. Se nessun istrumento, per piccolo che sia. potrà pas~are e se non si veie scorrere urina, si diagnosticherà una ostruzione dell'uretere. Vi sono de1 casi in cui il sondaggio inibisce momentaneamente il rene, facet?-do credere a una ostruzione dell'uretere. ·Talvolta l'intrp:iuzione della son 1a . determina la brusca evacuazione d 'una notevole quantità di urina e di pus: si avrà allora la prova di una dilatazione ureterale. I RADIOGRA~IA. - L'uretere caseosq o calcareo darà un'otµb ra più o meno netta . PIELO-URETEROGRAFIA . - La radiografi.a, previa iniezione di collargolo nel bacinetto e nell'uret~re, fa conoscere le mo 1ificazioni del calibro ureterale. BIOPS:J;A. - Buer_ger h a proposto di asportare col cistoscopio ope~~tore up. piccolo frammento della mucosa ureterale e di esaminarlo istologicamente per riconoscere . la specificità dell'ureterite. -. r J.\ I . . Con questi differenti processi si arriverà a fare un~ diagnosi pre-operatoi;~a abbastanza precisa delle lesioni dell'uretere in ~'soggetto affetto da tubercolosi renale. Sarà facile controllare questa diagnosi al m omento dell'intervento chirurgico quando si può palpare l'uretere. Si c9mprenderà l'importan~a di questa diagnosi pensando che per qualche chirurgo la principale diffi.c~ltà nel corso d'.i una n~frectomia è di sapere il trattàmento da. . ~pplicare all'uretere. PROGNO$I. - Quando la tubercolosi è discesa dal rene all'uretere, la prognosi _è aggravata. La vescica ha allora assai più probabilità di ammalarsi a sua volta. L'ureterite tubercolare è, d'altra parte, spesso assai dolorosa, molto pitì che 'non la tuber- · colosi renale. Può determinare la stasi n el bacinetto, C:On gr~vi conseguenze. Quando l'uretere finisce con l'ostruirsi e trasforma il rene in una m assa caseosà., la guarigione così ottenqta è più apparente che reale, e questa esclusione del rene non avviene senza sofferenze e senza péricoli. TRATTAMEN·TO. - Non c'è un trattamento isolato della tubercolosi ureterale. Poichè è sempr.e
•
"
..
I
•
•
I
•
.,
I
•
[ •..\NNO
'
•
XXVI,
FASC. 23]
SEZIONE PRATICA
I
•
-preceduta dalla tubercolosi renale, la sola maniera SEZIONE BA.SSA AL TERMOCAUTERIO E LEGATURA di guarire l'ureterite è quella di fare la nefrectomia DELL'URETERE. - Tra due pinze di K'ocher poste . del rene malato. Tuttavia la questione della con- il pi1ì, in basso possibile', si seziona l'uretere, --se ne dotta ~a tenersi di fronte all'uretere ha la sua im- cauterizza la mucosa e poi &_e ne lega il capo inf~• -portanza perchè l'apparizione di alcune compli- nore. cazioni postoperatorie (fistole purulente o urinarie) Da qualche mes~, s'incolpa sempre meno il -e la persistenza di certi sintomi (piuria, bàcilluria, . moncone ureterale come causa delle fistole e degli -pollakiuria) sono spesso dovute . alla presenza al accidenti postçperatori: per lVIayo, Delbet, Legueu, fondo della piaga di un moncone uret~rale infetto. il drenaggio sarebbe la causa principale di questi Ad evitare tali accidenti alcuni sperano di trovare · accidertti. · · . il mezzo preventivo ideale nella ureterectomia L'URETERE DOPO LA NEFRECTOMIA. - Clinica~otale: altri si accaniscono a trattare in modo mente, l'uretere tubercoloso resta silenzioso nella ~omplesso il moncone ureterale conservato. . maggior parte dei casi. Diventa :fibroso, progres L'URE'l'ERO-NEFRECTOMIA. - Lbeb.ker. mette a sivamente si oblitera: Finchè è permeabile, le sue nudo è.opo ablazione del rene il bacinetto e l'ure- contrazioni persistono. Talvolta continuano dei tere. Se non trova nessuna narte sana dell'uretere dolori che non si sa se attribuire alle lesioni vesci. ia una .n uova incisione com~ per abbordare l'ar- cali. L'uretere resta. spesso per qualche témpo ~eria iliaca esterna, e cerca l 'uretere; lo l~gain grosso e duro alla sua parte terminale; ma dopo -un punto sano ero taglia. Si evitano così ~e fistole. qualche mese tutti questi seg."~t\l%f1,gcono; e questa ' L'uteteroctomia ha dE7i vantaggi: permette di guarigione dell'ureterite costituisce la ragione per togliere un condotto maìato, evita l'evoluzione cui la maggior parte dei chirurgi trova inutile l'ureteroctomia totale. delle lesioni ureterali. Ma ha pure degli inconve- praticare abitualmente • COMPLICAZIONI. - \ ii sono dei casi in cui le nienti: aggrava la prognosi operatoria immediata. ... D'altra parte è difficile fare una ureteroctomia lesioni continuano a evolvere oppure s'aggrava110 e determinano complicazi-0ni. assolutamente completa. 10 Le ematurie ureterali postoper.a torie, sono Perciò l'ureteroctomia totale è sempre meno · usata; la maggior parte dei chirurgi fa una abla- . abitualmente senza gravità. 20 · · Fistole urinarie. - L'urina risale dalla ·zione parziale dell'uretere, in misura tale da non ingrandire la ferita. Il prof. Legueu tàglia sempre vescica nèll'uretere di clii il rene è stato asportato, e di là scorre per la ferita lombare. Perchè si pro1'uretere il più in basso possibile. FISSAZIONE DEL'I/URETERE ALLA PIAGA LG>M- duca que$tO, bisogna che· l' orificio vescicale sia ulcerato e l'uretere assai dilatato. È un accidente 'BARÉ. - Facilita l'ablazione secondaria dell'ure. tere, ma espone a fistole interminabili. Gallant benigno che guarisce di solito spontaneamente. 3° Fistole purul(Jnte. -Sono pitì frequenti; gua1ascia l'uretere sotto la pelle e permette &· questa di chiudersi al disopra del ., moncone ureterale. riscono spontaneamente e abbastanza rapidamente. importante delle Questo meto :io è sopr atutto necessario quando .n drenaggio sarebbe un fattore ...... \ -fistole (Mayo, Leg11eu). Comunque, l'influénia fa-vi ha tm restringimento basso dell'uretere. TRATTAMENTO DELL'URETERE CON IL RASCHIA- vorevole1 della ureteroctomia secon daria sull'evoMENTO,· IL CALO~, L'ELETTRICITÀ. - Israel di- luzione delle fistole persistenti, mette in .evidenza struggeva la mucosa del moncherino per più centi- l'importanza dell'uretere . 4. 'Piuria e bacilluria · p11olungate. - Qualche metri, col termo.c~uterio. Scheede raschia 'la mucosa e poi la termocauterizza. Kimmel mette nella volta l'ur.etere, non già la vescica, mantiene la piaga un galvanocauterio di platino portato al piuria e la bacilluria. 5. Ascessi ureterali. - Talvolta si forma110 rosso cupo, di~truggen::o così muco8ia e sottomudei veri ascessi freddi nell'uretere. ·Cosa. B. l\.'1ASCI. TRATTA~1ENTO DELL'URETERE . ·coN Al'TTISETTICI. - Questo trattamento ha preso un grande Ai nostri associati offriamo a prezzo di favore: .svilll;ppo negli ultimi anni. Sonq stati usati l'iodoformio, il sublimato, l'acido fenico·. IHTUBAZIOUE DlllA LARIHfiE. E TftA[HfOTOMIA SUTURA DELL' ORIFICIO SUPERIORE DELI/UREPratica ed importante pubblicazione del prof. 'T;ERE. - Ha per iscopo di ottener,e una occlusione Frances~o Egidi, Docente di L·a ringologia nella • R. Università di Roma . durevole della parte superio\e èell'uretere. Elegante volume in c trta di lusso di oltre 300 paSE'ZIONE DELL'URETERE FUORI DELLA FERITA. gine con 46 figure. - In commercio L. 3.50 pitì le Si seziona l'uretere al òifuori della ferita quando spese di spedizione. Pei nostri Abbonati, franco ·essa è suturata, e si fissa poi il moncherinò urete- · di porto .e raccomandato, L. 2.75 . rale a lla ferita stessa. Ma questa tecnica espone - In\fiare cartolina-vaglia direttamente al prof. E1'TRICO MoREL~I, \ 7ia Sistina, 14 · Roma. ~a fistole interminabili. ~
I
i
1
•
•
' •
.
•
l
'
. .
,
'
.
I
/20
MEDICINA.
Gli-insegnamenti della guerra relativi al tetano.
1.s
(L . BAZ\t. ] ourn.a.l d es Prai icieris,
marzo 1919) .
Il _teta110 è . ttna delle 1nalattie sttt,dia te più a lungo sia dal punto di , -ista clinico che batteriologico: sembrava ch·e dopo le ri~erche ·di Ro.tJ.x e Vaillard [di Tizzoni• e di Ileliring - 1?-ata del redat.], cl1e ci hanno daLo la siieroterapi1a an.t iteta11ica, fosse s tata detta l'ultima parola~ La guerra ' ci ha.n1ostrato in\1eoe _cl1e, a 1nalgrado l'iniezione at1titetainic;.a p.r;et··enti Ya, ~si possono ossier,rare dei casi. di tetano, che sono stati chiamati post-serici ; si tratta di una forma p~r immunizzazione , . incompleta , che r.appresenta un bell'esempio dei tipi morbosi modificati, di cui la medicin a preventi1va sta çlotando la storia n aturale dell~ malattie infettive. - r .L \.:Ull ' . Ad ogni lLùdo dalla g uerra noi a bbiamo a·p preso : l ) che la s ieroterapia pre,·enti,·a antitetanica è efficace 11ella gra11de · 111aggidranza dei casi; 2) che essa, quando agisoe incompletamente, . modifica talmente l'anda m ento dell~malattia, che ne balza fuori una forma 1ìuo,·a; 3) s i d.e,-e dunq~ cercare di u sare il siero in modo più ·razionale, e co1nplet are ],a sua azione con quella del • vaccino. 1
--
---
-
I
* * *
Sull'efficacia della si~roterapia 11on ~-'è più da avere alcun dubbio; diversi fatti che dimostrano ' tale asserto sono portati dall' A .., fra C'ui quello di 200 fe~·iti tedeschi di cui per mancanza di siero solo l OO "poterono ricevere 1'iniezione prevenrt:i,·a ; in questi si v eri:ficò un soJ-01 caso di tetano sviluppatosi 11el ~iorno s a sseguente all'iniezione, negli altri roo se ne verificarono 18. L'immun'ità data da!l siero non è però assoluta , per due ~ause principali : a) la qu.antità di tossina secreta è 't roppo g rande in confro11to con la dose di· siero 'SÌ ha a llor a un tetano post-serico precoce; b) talora l'i1nn1unità è esaurita nel momento i1n cui, per un inter,·eiuto chirurgico o un r traumatismo., s i liberano delle spore racchiuse nei c-0rpi estranei incist ati: s i ha allo~a un tetano . post-serico tardivo. I teta.n i post-serici, ·con · il loro quadro sintoma tico particolare, s ono la .pro,1a migliore aella ef:fiçaci.a del s i'ero; è la presenza dell 'anti,tossina che domina ila situazione e tutto si riduoe allà - lotta fra essa e la tossina. Nel tetano .ordinario, -che si ,-erifica negli individui~ ch e non hanno mai ricevuto i111iezi'On. 1e di siero, la tossina rag• giunge man mano tutte le tappe del sistema ner'\-oso, .dai ner\1i lesi ai centri b11lbo-midollari. Nel tetano post-serico, in, ece, ·C'h e è il ris ultato di una prot ezione i11completa, la reazio11e dei centri
e
1
1
(16) ,
XX\11,
FASC.
231
superiori può mostrarsi irregolare ed incoÒrdinata; vengono · di solito risparmia ti i centri superiori, che .sono di soli·to gli ultimi aff,e tti, e si osser,rano molti tetani localizzati aill 'arto leso \;ere nevri1ti tetaniche, con diisturbi tropici, fra' cui l'osteoporosi ·c·h e può ·a nche condurre a fratture spontanee. Si notano inoltre degli accidenti cerebrali comè disturbI· men.tali, allucinazioni, deliri, eh.e , per l'invasione graduale del tetano, arrestantesi quindi al bulbo, non si erano mai os&ervati prima di ora . Da qt1esti fatti si possono trarre delle indicnzilQlli per la prognosi; qu~sta è anc-0r più graYe, y_uanto .. pW:t lungo è l 'int•ervallo fra l 'iniezi9ne p1eventiva e lo sviluppo diei pnmi segni, e quanto. meglio sono stati protetti ~ centri nervosì superiori. Sotto tale punto di vista si deve prestare grande· attenzione alla presenza o meno del tri-s ma; S'e questo· è assente, s i tratta di forme con minore gi:_avità: se si presenta t artli v.a:n1ente, ed indompleta.mente insieme con la contrattura locaile, s i deve concludere per una incompleta proezione dei centri bulbo-midollari' e per una prognosi mie.no favorevole : sè poi il trisma si presenta subitaneamente, se ne deve inferire che lo. effetto prote!tore è esaurito, i ce11tri, st1p.e r.iori possono venire affetti, ed il caso è quasi sempré· m.ortalie. ,
•
,. ,
•
1
I
'
(.i.\N.~O
IL POLICLINICO
•
** * -
C onclus-ioni terap e1~ticJie. - La cura del tteta110. deve iessere da un tempo pa,rtogenico e sinto,tnf}tico. Ten11to conto· che I 'iniezione di s iero modi-il decorso del teta110 .e gli imprime un carattere di beni.g nità, si può sp erare di curarl o, a11che se . s i sono già manif.e stati i primi 5i11t J1ni. Si iniettano a llora iin due o tre giorni·, 100-200 cmç. di siero .ed anche -p iù' ; esso se non agisce s1111 a toSJSina già :fissata sugli ele menti ner "Osi : può· agire s u queilla che i bacilli non ancora distrntti ·secernono ·a ncora nella ferita. · Pe r quanto riguarda il 11todo d 'i11tro~Iuzic:11e , sono state te11tate parecchie •; ie ; praticamc11te· però la migliore è quella sottocurt:anea. ·A questa .cura occorre aggiungere qµella sint o111aitica, e cioè ·: l ) i persolfati . alcalini1 che ten- · dono ·a distruggere la tossina (i11iezioni endo,1e- . nose di 20 eme. di ' persolfato di sodio neutro ar 5 %~ una o due volte al giorno) ; 2) la" novocaina (1.5 % con una goccia di adrenalina a 1 %0) per . provocare l 'an'estesia regionale : l 'inie~ione si fa nella regione del plèsso brachiale per l'arto s uperiore éd in generale vicinanza a~ tronchì nervosi dell'arto contratto; 3) il cloroformio o l'etere aJl momento, delle crisi) e sempre quando· un tetanico debba venir sottoposto a qualche in_, terv ento doloroso.
fica
1
in
1
-
• '
• I
•
•
. '
-
•
[-..\.NNO
XXVI,
FASC.
23]
•
SEZIONE PRATICA
•
, '
'
Mfglio · però vale preyenire lo s\·iluppo del teNon, è u·no studio tlle urologico, ·Ch1è l'esame tano\post-serico. de1l'orecchio interno appartiene all'etologo. Barany ~a ueso ~e,ridente cihe .e sso implica quello Questo può verificarsi s opr.atu.tt o per secrezione abbondante di tossina quale si ha in ferite delle \ ie i ntracranich·e : è un sis tema indissolusuppuranti, mai drenate. Specialmente i11 caso dt bj]e , che va dalle ter111i nazioni nervose nel la · ferite gravi dell'arto inferiore, e di congelamenti, . birinto non aictts.~ico a lle v~e e ai ceutri cere-. bisog·n a far subito un 'inieziDne di 20-30 eme . di orali e cerebellari. Ora, questo s tudio :n<Yil può siei:'° e ripeterla ogni atto gior11i per u11 buon essere n è .complicato n è astruso, ch·e le centi.- · mese; qua ndo si sia it1 presenza di ferite innaia di combinazioni e di permut:azio,n i dell.e rifette. • sposte agli s timoli dell 'oreccbio seguono dellePer quanto riguarda la pre,·enzione dei tetani leggi ben definite, che regol ano i'l ni.stagmo, la ,·ertigi·ne, i mo,·ime.n ti di reaziotie. Così gli octardivi (1-4 mesii ·dopo la ferita), occorre tener presente che le spore tetaniche poso i10 rimanere chi so.n·o .se1npre traitti nella d.irezione del moviallo staito latente nell'orga11ismo e pt1ò bastare mento dell'endolin•f a; lia ,·ertigine in,·ece è semun !traumatismo quàlsiasi (op erazio11e, massa·gpre in direzi.o ne opposta al mo\imento di quella. gio, mobilizzazione) p er fare sviluppare l'infeLo ] 011es Ì·n siste rnell 'illustrare ci.l ,·alore di zion1e. Da ciò Ila regola di fare una nt1o~·a iniequesto s t11dio n1e ll 'esam e pratico delle co.ndizion1 zione di. s iero, prima di ogni in.t er,·ento. çlell 'orecchio. Occorre u111 esame ·00111pléto d el Siccome però ·vi sono ferite ·ad e\·oluzi<>ne segmento intei1no del! 'organo .acusti-co, i11 cui J.a I lenta, o racchiudenti tuttora corpi estranei, che porzione ,·esiliib o1are è di eguale importanZia d·ella costituiscono una minaccia permanente di teta110, paTte co~leare . occorre garantirsi- meglio contro l'infezione, ciò Le pr·o ,·e della sec1ia girante e l a pro,·a cache si ottiene per mezzo dei vaccini, ad a~ione più lorioa 11.anno tanta im·p ortainza e .sig11ificato 'Dellenta ma. più durevole . L' A. ha u sat-0 un ,~accino l'a.ualisi della funzione del labiri·nto · ,-estibolare, jodato mescolando 2/3 di t ossina (di cui l ./10,000 q"t1.anto la seri1e dei diapason e gli alitri esami di eme. uccideva 400 g·r . di cav~ia) ed r i 3 di ser,·ono allo studio della fu11zione dell'udito . . soluzione jodaita (joclio gr. r, joduro di p otasQO"ni otolo0" 0 si tr-0,·a di con.tinuo di ifr onte a .'.:::> b sio gr. 2, acqua dist. 200) . Si iniiettano 4 eme. la casi di sordi tà . in ct1i il risultato ·d iel1a l)rova dei prima volta, poi 8, poi 12; si può aume11itare i1 diapason è oscure;> e non conalusivo . Se in tali numero e la dose. I risuJtati ottenuti dall' _-.\. con casi si può di·m .o strare un i'11teTessamen1to del la-· questo vaccino, perfettamente tollerato, son9 m01lto biri uto \•estibo1are si ha t1n)a conferma della les9ddisfacenti, sicchè egli no11 esita a r~ccoman sione della porzione cocleare dell ' orecch.io .in- . darlo. Egli consiglia di u sarlo non più tardi di terno . ' 5 giorni' dotpo l 'ultima. iniezione serica , in modo Lo stimolo dell'orecchio .interno a mezzo della da evitare che una p arte della tossina ''enga as~ ro.tazirone o .della doccia cale.la o fredda, fa risalsorbita dalle antitossin1e del si,e ro. e diYe11ga ina- tare u11 nistagmo elle è di oggetti·va e\•idenza daJtta per assicurare la rea.z ione immunizzante. nei1a funzione· della porzione statica · diel labifil. rinto e dell'VIII p ado; inv·e ce il ditçtpason e le altre pro\1e d·ella coclie a sono sogg.etti,·e e dipendon,o tota11nente dal paziente.. Nel ca~ in cui SEMEIOTJCA. l'udito è norma1e, come .mostra l'esam e della coclea - sal,10 una marcata 1diminuzione della Valore dell'esllme sistematico del lab~rinto. co11d11zione per ,·ia ossea - 1'otologo è abitua to Ne,.dl Y'ork State ]ourn,aL .of Med., ' (J. H . J ONES. a sosp ettare subito u11'affezio111e sistematica, come 1918, n . 5): la sifilide, pre rciò lie nuove prove st1ll 'orecchio• . sono specialm~nte utili e la rotazion·e e la d.oc·cia Di solito è data poca im.por~ainza ·d agli .ot'()logci. mostraino definiti\ran1elllte se l'orecchio interno è stessi a llo stuclio del labiritlto cocleare; ma essj • riconosco110 ch e i progressi della 1ieuro-oto.logia preso o m~o . Facendo semplicemente g·irare il paziente djeci __:_ cioè dello studio della porzio11e vestibo1are volte a destra e ottenendo un nistagmo di un 25", diell 'oreccbio interno e delle s ue ' 'ie intracraniche - hanno t1na pratica utilità noti da tufti rico- .n ,o i possiamo .con~ludere subito che ambed11e i la1birinti sono 1n°o rma1i. È m~gliio ripetere la prova :tJ.osciu ta. · · anche a sinistra. ll medico sarà sorpreso .in molti Intorno a questo studio vigono due' m a lintesi : è impressione gen erale che lo .stu·d io dell 'orec- casi ch·e u11a nt10,·a lt1ce è gittata sulle condizioni del paziente : q11elli di n oi che ha~no usato rra sechio inter·n o ·e delle s u e ·y ie intracra.niche sia un dia rotante come parte dell'esame somat1co, conla\·1o ro neurologie-O; l'a ltro pr 1eg1udizio s i è che ,·engono che 1no.n può farsi senza di essa, poiichè ' tali esami siano estren1a11]e11te diffi ci1i . 1
1
----
I
1
0
1
1
•
'
•
1
(17) • •
,
•
..
'
•
722
IL POLICLINICO
' 1a .n ostra roncezi-0ne sulle molteplici, condizionì
•
[.-\.NNO
•
dell'orecchio è .p iù ehiara dopo tali esperi·e nze. . Quando sorgono dci problemi chir~rgici sul1 'or.ecchio interno, come le flogosi del la:birinto, Ja di1ffusione del 1pro9esso suppura-ti V·o èiella cassa timpaiuica, lll.On v'è bisogno di ag.g iunger·e che le prove de1 oalore, delta · rotazione, della verti\ gine _g alva•nie.a, della !fistola sono indispensaibili .a determinare la 1nait11ra e il g.rado dell'interessa• mento del . labirinto; queste prove· sOJJ.o il sòlo mezw icol .quale il chirurgo otolog-0 può giudi·c.are ooIÌ ·esattezza se l ',op eriazione sul .l abiri·nto è • necessaria o no. Ma v'è di più . .Con questi s tudi l'otologo può -Ottenere ampie, utili Ìrn formazi,oni 111eJ. più 1ar.g o campo delle relazioni ira l'orecchio e il resto - del c9rpo, a traverso il sisitie ma rnervoso. Il va- , lore dei dati di ,f atto raccolti c0'11 l'esame del1'6cchio dei suoi 11ervi è uni·versalmente ammesso; ma. è solo da pochi anni che un'eguale possibilità è sorta per l'orecchio. Le prove vestibolari non debbono sol.tanto usar.si nell'ainra.lisi d elle condizioni ·dell'orecchio, ma nel più -esteso .Canìpo delle diag;nosi generab') mediche e èhirurgiche. L'orecchio interno, come ipr~ncicpal1e ·org.a no dell'equilibrio, assume un'importa'llza di g_ran 1u.n.g a più 1g.r:ande dell 'ior·e cchio considerato ' come_orga·n o dell'udito : quesro organo statico e c1.1 orientamento è intimamente connesso con ntt. m·erosii1 centri e nervi, che nella loro ultima distribuzion e interessano l 'i111€ero rorpo. Quando 's i consid.e ri che u·n o stin1olo applicato all 'orec- . eh.io ·produce dei movimenti in parli lontane -c ome il piede ç la mano e che non ·vi è 1)orzione ' muscolare del corpo eh.e non sia interessait:a drallo stimolo del 1abiri111to vestibol.aire, è evidente che tutte qu·e ste p.ar.t i possonò· essere coi1nvolte solo -perchè i nervi conduttori si connettono con l 'or:e cchio. Qu.aindo Jo stimolo delliorecchio prod11ce fenomeni ·no.rmali è dimositr.ato che queste particolari vie sono i111tatte; a l contra.rio l'assenza di · risultati normali, 111.clica u1na lesione .d i u1na parte -d i quelle v.i,e, causata da malattia. L'otologo a mez~o di queste prove può servire a l medico nell 'an:alisi dei ca5Ì' di vertigine. Siccome la vertigine è invariabilmente dovuta allia irritazi.oine o indebolimento o d~struzione di u.:na <> più parti ctel1l'orec~hio o delle ,rie centrali di associazi·one, lo s tudiro ne riesoe di una gralllde · evidenza. ·Q ui l'oper.a de1l'otologo deve al~eru:si a .quella rd•el neurologo e spesso dell'oculista, per il rfondo dell'occhio. . Importante è .il .nostro compito specialmente nello sceverar.e le forme organiche da quelle funzionali· e ·n•el loealizZJare con accuratezza le le' ' sioni dell'angolo ponto-cerebellare, del bulbo, de'l 1
.e
XXVI,
FASC. 23]
•
ponte, del cervelletto, e delle varie province del cen;ello, oompresi i lobi pari·etàli, temf>orali e occipitali. L'A. complet a il suo lavoro esponendo quanto l'otologo ·può dare alla aviazione : di ciò ci siamo già occ.u pati. Prima di chiudere questa breve r.asseg.nia mi sia ùecito .r ichmmare sul i.fatto, che ·1e ·idee .esposte dall 'A. americano collimano con la convi111"' zione c~e lo sciivente si è potuto formare dura'llte il s•ervizio otologioo i·n un 1stituto psicofisiol1o gico di aviazione militare . e che ha già e$pos.to altrove, circa 1'importanza generale deg·l i esami del labirÌlllto rnon acustico, 'llella sem·e iotica m edica e chirurgica. · Tali ,s tudi sono destitllalti cer:tamente a sviluppare iin avrv enire il loro oam . . po di azione ; essi non debbono, per l 'utili.tà del mi0stro pt•ogresso s~entifico, limitarsi all'otologia e ia1'1a neurologi.a, ma sara?llilo chi:amati al più ampio compito . . sopra accennato. G. BILANCIONt. 1
1
1
•
1
OSSERVAZIONI CLINIC·H·E. . OSPEDALE
S.
GIOVANNI IN TORINO.
Sez. chir. diretta dal prof. BOBBIO.
P ... M ... , di _!\.ost a, d'anni 41,. canrerr:er.a, entrò I?-ell,Ospedale iJ 17 febbraio 1916. Nttlla nel gentilizio. .t\ ll 'étà di r4 anni sofferse ileotifo e ne guarl bene. Prfrma mestruazione a 17 anni , le suc-
cessiv1e regolarj per. quantità e periodo. Ebbe tre parti normali, ùi cui l'ultimo dieci anni oJ; sono. · All'età di 32 ·a nni contrasse la ble11orragi:a, qella quale. non è st ata be11 curata, per cui ha sempre sofferto perdite leucorroiche, senza a ltri disturbi. A quanto afferma l'am1naJata, non fu ma i dedita • a .praticl;ie ona·n istich·e , nè ebbe traumi alla reglione geni tal e. Nel 1909, p1 ecisamente due ianni dopo av·er con- - ' tratta la blenorragia, cominciò a nota!e ~na tumefazione in oorri sponde1iza della faccia nnterna al terzQ superiore de1 grande labbro sinistro ~ella vulva ; sei mesi dopo, paral.lelaimente al~a prima, comparvé un 'altra tum•efazione .al l~b?ro. destro e dùe ianni dopo 4 coim parsa d11 quiest ultima, 1:e ' due 11eoformazii.()ni si fusero insieme dando ori.i. o-ine ad un solo tumore, ch1e ailJClò ina11 mano cre~cendo senza dare a llia donna altro dis~urbo al1,infuori d>t1n impacC?io nella d~bulaz1one, nel eoi to e di un senso di peso e di §tanchezza , per cui l~ammalata dovette ricorrere all'Ospedal e. All'esame obbiettivo si rileva donna di robus~ costituzione scheletro regolane, masse mustolan e pannicolo' adipo~o non tanto .s:r!l.u_ppati. Colo- . rito della cute pallido, mucose visib1l1 rose.e. Esame negatiVo del capo, tC'Ollo, torace, ad,dome ed artti. • 1
1
1
/
•
..
• •
'
Di un caso di elefantiasi vulvare. 'Nota clinica del dott. J. A ·BOULARAGE, assisten~.
•
(18)
,..
·-
•
•
[ANNO
XXVI,
FASC. 23]
SEZIONi PRATICA
I
. All '~ame deg·li organi g·euitali esterni l 'ispegame11to del tu.more contro d;i. ·esse. Non :si riz1one di1mostra la p11esenza cli un tumore del vo- scontrano nè r.esidu1 di ·ùinfangite, nè delle ghianlume di un.a testa d'adulto, di colore grigio spor- dole inguinali •palpa bili. · In' queste condri.zioni di. cose si r.icorre all'atto co, a. :forma gl<)bosa, .ciondolante tra le coscie, sostenuto da un peJunc:olo che si continua con operativo,, che ve11ne .eseguito dal prof. Bobbio (al quale nendo grazia e riconosoenza devota), la cute del mont~ di venere. La cute è spessa e .non sollevabile in pliche. Il tumore si presenta · asportando il tumore ii1 corrispondenza del suo ·diviso da un solco antei:o-posteriore quasi me- pre duncolo· ·e suturando per ·primam la cute. La diano in due grossi lobi, uno a destra, l'altro a g·uarigione è a vventitai per prin1~ intenzione in sinistra. In ·q~aseuno dei lobi si 11otano dei lobuli 6 g ibrni ,e 1·',a . lasciò l'Ospedai1e cotnpletamente di diversa grandezza, da un pisello ad una noce, guarita. UltimaJn.ente la rividi e la trovai in otper cui il tumore assume un aspetto mamm·ello- . time condizioni di salute.· Il pezzo asportato ha il \·olume di una lesta nuto. La cute che lo ri«:opre in aJlcune parti · è d'~du1to, gliobosa, a for1na .ençefaloide. Pesa chi·'Coperta da croste _e d ha un colore violaceo. logrammi 5. Dian1etro verticale cent. 34, trasverso· 1cent. 30, ai1tero-posterii1ore oent. ro. :B: di colore bruno g·rigiiastr-0. I.~a consistenza. è • varia, dall'uovo sodo a qll'ellia :inplle elastlica, ,. specialmente alle parti iù~eriori do,·e l'edema è pi_ù s-vilup_Paito. Le faccie later.ali del tumore sono più 11scie del ri1na.nente ecl appa-ilono più umidicc.~ a c.a usa della secrezione vaginale e vulvare. Spaccato il tumore in diverse direzioni, esso presenta superfic1e biancastra, splendenit1e, e ne cola del ]i•'q uido fila11te. La cttte ,.è à.ntimamente açlerente agli strati sottostanti e mostra . clell1e produzionJi p:a.p :llo1uatose. . L'es-ame microsoopioo, previa fissazione in formalina e colorazione con iematoosilina ed eosina, ha dimost1·ato un 'ipertrofia aello . strato corneo, infiltrazio11e parvicellulare deliia cute e del connettivo c11taneo ed ectasia dei1 ' rasi li'nfatici con larghe aree necrotich.e .. 1
1
f
.
'
•
J
,
.
,
A11a palpa~ione :il tumore è comp~etame:ite i'!l·dolente e pre&enta i~ alcune parti consistenza solida,. in· .altr.e, spec1.almente.. al centro e alla ·parte .i:nfer1ore La cons·tstenza e pastosa e · ~olle. '" Sollevando il tumore in . modo da scopnre la vu1va si nota che i~ v.estibolo rdi questa è roseo, ·u mido per scolo leucorroièo. 1,a clitor:: ~e è. sana. ~ In oorrispondenza. della.i forchetta . s1 :io~ano due tumoretti grossi come uovo di p1cc1one <li colone rose'o (co11clilom~i acuminati). Il con-· torno dell'orifizio anal e è normale. Con La pressione digitale vag·inale de1l'ur:etra non ne fuoriesce alcun secreto. · · . All'esame combinato degli org·ani goenitali i11·terni si rileva ch1e il corpo uterino è un po' ino-rossato in posiz.ione normaJ1e, gli annessi norm~li · me~tre invece all' esame con1lo S11Jeculum si co~stata che l'orifizio uterino è circondat.o da un alone ros,eo infia,m 1natorio, granuloso (erosioni). La cute delle faccie int\rne delle. coscie in alcune parti pres~nta una p1grr_ientazn.?ne blu~ -stra, ii1 altre è erlte1natosa per .11 cont1n110 sfre1
1
Con1e si sa, l'elefantiasi <lélla vulva è u11'affiezione assai rara in Europa, mentre è freqùente nei paesi' tropicali, dpve si1 manifesta in maggior numero agli arti "ilnteriori in individui affetti da filariosii. (Petrick ..Manson). · Io stesso. ne ,,idi diversi casi iin quei paesi e potei constatar.e che la 1naggi9r pwte dei pazienti affetti da elefantiasi presentava1lo nel sangue la filaria, 1a qttale imfiligrando ed otturando· i li11fatici delle estremità o del1e grandi labl)ra, dava origine all'affezilOlle. In quei casi poii. in cui il rep.erto del sangue_era niegativo, ho .p otuto constatane che essi . avevano pri•m a sofferto la fi1ario~i., di cui erano già g·uarjiti, li1bera11dosi essi stessi dal parassita :filarico mediante 'un fusc~llo. J1n qttesti casi bisogna ammettere che la elefantiasi non è dovuta direttamente alla filaria (Pichei;rin), bensì alla lesìion~ che essa produce nei vasi linfatici, altla litnfang·ite. In Europa i1Tvece 's'invoca generalmente • come movente eziolog.:co della e~ef.antiasi la sifilide (Cova, Lauro, Conrait), oppure affezioni gouorro1i~he, la .er,e sipela, ,i traumi (Valdagn:il, Hart, Barbur, Curchil). Ad og11i m odo gli ·at1tori am1nettono semp·r e o una di's truzipne o almeno 11na obliterazione idei ,,asi 1i11fan;ci e delle gl1ia11do1e linfatiche. Altri· autori in,·ocano I 'ereditarietà (Virchow), la razza , l'età, in quanto l 1el ef~11tiasi si sviluppa in ·generale d0 i 2 0 a\: 30 anni (&1ayer ), •
•
I
I
"
-
(19)
, •
724
IL POLICLINICO
A
[
•
..\NNO
XXVI, FASC. 23]
'
:
•
sebbeae ' 'j siano sta.ti o.sservati dei casi a 7 anni (Valdagni), ,a 12 (Brassac), a 17 (Scanzooi) , ed infine in v. ecchi1e (Meille, Pean). }\Itri ancora in. vocano la predisposizio ne come ca11sa predisponente e la gravidanza come efficiente, in q11anto che p er una causa ig.D.10ta ~1 1 tumore sarebbe comparso [>rima ·~ella. g ravidanza per acquistare notevoLe sviluppo nella gestazione per opera del maggior afflusso sanguigno (Serafini). M:a nel nostro caso il movente eziologico si dev e ricercare in a ltre oircostanze. È vero che la; dJonna non sofferse nè limfangite, n è ,adenite ing u>inialè nel periodo acuto della sua blenorragia , ma è ben vero ,che essa a' reva delle abbondantissime perdi.te leucorroiche che le provocavano deÌle irritazioni molest e, continue, per cui do,-eva ricorrere molto sovent e al grattamento de~ genitali esterni·. Ora è facile -che queste irritazioni possano •essere il mo·vente. eziologico cJella elefantiasi del nostro caso, come ~che in quelle donne delle regioni tropicali nelle quali non potciil risco11t ra:re altro mo,ren-te eziolog ico ohe la azione m eccanica .del grralttamento dovt1to ad abbondanti leucorree endometriticlie. 1
giche fra: ilo .scorbuto imfainti.}re e quello degl·i adulti. Passando al repe rto radiolo,g ico, 1'0. afferma che- agli s ta.ti .b arlowiaini mi:nim:i o rudimentali corr:i;sponde, conne unico reperto ai raggi X, in corrispoodenza. delle ginocchia, un ispessi.menit o della •linea diaepifisaria delle estremità dist..aili dei femòri, re:i1~11tio ben disti-ngui1bile in questo· periodo dai segni r çidiologitoi del r.achitisrno puro. Quanto all'importapza dia_g nostica dell'ematuria 1'0., 1111 .base ai suoi casi d~ osservazione,' ti.ène ch'e , a differenza della gengi·v ite, 11on possa .r itenersi u n segno precooe, tan.t o ·p iù che' è tutt'altro che lin seg.no costant e della forma mor~ 1bosa.
ri"' -
#
•
l
Un caso di megacolon eqngenito. Prof. ·O. .cozzoLINO. - .S i tratta di un bam... bi110 di 13 mesi ch~e a l 3° .g iorno di vita ebb.e 1a sj ntomatologia classica del megacolon congendto, con pausa completa fino al· 10° mese. Dal l o0 mese :fino a ll'epoca attuaile ebbe alter·nati,Te di rigonJfiam.e n.t o m et eoris tic-0 dell'addome .e .Jli relati ,ro benessere se11za però ,,era s titichezza. So-· lo negli ul1himi ·,q ttindici giorni vi fu ripresa della fenomenologia im ponen te e classi.ca. L'addome a·ve,ra una circo111f·e r:enza di 58 1/2 cm ., che dopo abbondantissime evacuazioni si ridusse a 44 cm. N°essurn ·o stacolo nel lume in.t estinale a:nche dopo l',esan1e c.011 un:a lu11ga sonda molle. R acliologii ca1n.e n,t e s i .trovò enorme. ·d ilatazion·e del colo11 discende.nte e della S iliaca con due strozz;a~11.re corrispond.enti 1'una a ll a flessura .i-etto-sigmoi~ dea, l'altra a ll'angolo sple1.1ico del colon•. J,l tras\·re rso re il .ci·eco• a pparivano1 dìstesi da gas, e, come il colon diséendentd e l'S iliaca, privi, di austra . . L'.0. m1ette ·i11 rilie\1.0 in qu1e sto .caso la spie- ) .. cata eredità familia,r e: u.n fratello, una - zia materna e fors·e a111che la ma.dr.e ebbero a soffrire · di una ~orma simj le. · La lunga tregua del morbo, i dati del1 'esp1ora- · zione rettale e radiografici confermano , secòndo, · l'O ., la patog~nesi s tenotica meccanica. ifUJDzio.. nàl.e·, non organica ed anatomica della mala ttia di Hirschpru11.g -Mya. ' , Sulla eonstatazlone del treponema nella nefrite ,
-
I
\
ACCADEMIE, SOCIETÀ MEDICHE, CONGRESSI (NOSTRI RESOCONTI I'~RTICOLARI).
Società ~ Medica di Parn1a. Seduta dell' l
I
aprile 1919.
Presidenza del prof. I
RONCORONI.
'
La fase iniziale del morbo di Barlow.
,,
Prof. O. CozzoLI NO . - L' O. dop-0 av:er i-icordato la rarità dì p.o ter osservare casi iniz,i.ali di sco.rbuto in-fa,ntrl.le, illustra t r e casi sivoltisi sotto i propri occ·h i in 1bambini rispettivamente di 20, 26, ie 12 mes i. Di qu1e sti tre casi u.no venne a 1noute per ·bronco-polmoni·t e i1ntercorrente, e il reperto a:nato,m ico oolllfermò :1:a .d i1ag1no.si ip.r.ecooe di n1or.bo cli Barlòw. Egli ha potuto qui coruferniare, oltrie ad .altri casi precedentemenite illus trati, che per il maniifestarsi d:ella. forma. oc~orre Utlar ··predisposizione d.ndividual_e. costituzio11ale, e mette itllJ rili1evo il.. 'importa.n za .p r.epondera:nte, per la diag11r0Si precoce del mor·b o, della . siftlltiea. gengivite .scor.b utica, Ja qttale si ·m a·n i1:6esta. pre1COPELLI M. - I·:tl u.n caso ·-veJ1uto a morte p.er cocissima nel 90 % d,ei e.asi, e là dove miem .la; si nefrite. s ifilitica secondaria precoce e presentante è osservata 1'0. a mmette che sia già passata a guarigione . Quindi 1'0. illustra i criteri diffieren- a ll'a utopsia i caratteri di una nefrite parenchiizi01i tra lo stato normale delle g·e11give, la denti- m,a le s ub-acuta, ,} 'A. pose tn ·e videnza 1a s piro- · tio d ifficilis del piccolo 1b amb1no, e la ·ge11givite · cheta pa1,lida: ·br;a tta:11do le sezioni col metodo Lescorbutica, e dimostra c·o me a l lume dei reperti \a.diti. Le spirochete appar\·ero isol?-te o a grupbene· apprezzati :fin dall'iruizio d.ella forma, no~ petti di due , tre , con'-carat teri assolutamente ti• siano cl1e apparenti le divergen...ze sinton1atolo- p101. 0
1
...
(20). •
-
\
•
•
:(ANNO XXVI, FASC. 23] '
SEZIONE PRATICA
•
. ~gli esaminò 438 sezioni ed ·ebbe reperto pos1t1vo per 47 ''ol.te : 26 , ·olte trovò le s•piri0ch·~te nell'epitelio .dei tubulci., 7 volte nel lume d.ei tubuli, 6 folte nel ·connettivo inter~tiziale, 3 volte nei1 follicoli, 3 volte nella compagine di ammassi cellulari linfocitoidi, c1h e · l 'O. considera come · gomme miliari, 2 ·volte nell'avventizia dei ·v asi. Presenta i preparaitri. ··per la dimo.s trazione. Questi .reperti darebbero la d.imostrazione .sci·entifica d ella c olonizzaz,ione ·del1e spirochete nel rene, ·e porterebbero un argomento decisivo _per .g iudicare .l a .i1·efriite s ifilitica quale ttrua ma·n itestazione locale della sifilide, a'11zichè una le.siQlle da tossine lt1etiche . · ' Il prof. VALENTI presen.ta in .fine d:i seduta una aggiu1~ta a l regolame11to della ,Società per ammetten·i gli studenti cli m.edicina quali soci stra1ordin:B:ri. La proposta è :app1-.o\ra,t a a.ill'u~nimità. A . \ '1\L.
rati dapprima dall '_-\.. secondo il principio dei ri~essi, e ridlessi di particolarità degli occl1i, per cui, con la correzione di cert~ difetti della , ista , . , 1 do.lori cosi co1ue l e cefalee sc01npaiono: ma coi mezzi scientifici del tropometro e dlel clinoscopio · ' . "'\ ' e dllillostrato. ~he tali fenomeni dipendo110 da cat1se specifiche mecca11iche, che 11aI1no la loro or.i1s-ine nella particolarità dell'accomodazione degli occhi. I punti dolorosi sono situati in corrispondenza del1le inserzio11i (ii · itn1portanti n1uscoli o dei loro tendini. Tutti .ha.11110 a che fare con 1 ~qui:librio della par.t e superiore d.el corpo, e so- no influenzati nella loro tensione dalla posizione di queste pa'nti. Nel caso per ·e sempio d i dqlore localizzato al p11nto di ins·erzione dello sple1iius capitis, la tensione del m.uscolo è pro'\'dcata da un IT}o,·il;nento forzato in dietro •O in avanti sulle prominenze occipitali. Ora, nella posizione idea.ile del ora11io, .e sso è portato in posizione eretta rispetto alla colonna vertebraJ.e ; e nei cambiamenti di rapporto fra iJ1 corpo è! la testa u11 'abb:ondante ri·serva è fatta -acl essi ; t111 'altra forma di accon1odazione. è accompagnatà da fatica o dolore , se CASISTICA. conti1111ata ~ lungo. L' A. sostiene che queste e . varie altre posizioni della tes.ta dipendono dal Cefalea cronica con punti dolorosi. G . 'f. Stie\.·ens (New York 1Vled. foit,tn., 1 ° 1nar-· natt1ral.e desiderio di \'isione netta, e la ' 'isione netta dipend·e da .c erte accom-0dazio11i d.egli1 oczo 1919) riéhian1a ·I '.attenzione sulle forme comtttii chi. Il . piano 11el quale ·1e orbit~ sono po~te e d i cefalea ricorrente associata a punti dolorosi l'inclinazione alla quale sono soggetti i merinella parte posteriore del capo, nel collo e nel éliani ·verticali d·egli occhi sono elementi del fedorso. L'_i.\.. ricorda un s uo la,·oro pubblicato dalnomeno. Se i l piano . di visio ne è. a lquanto ab1'Accademia Reale di Medicina del Belgio 35 anni brussato, allora sono posti fn azion·e i muscoli inor sono, in cui tali punti dolorosi ierano localiz' t•eressaiti per ·la 1direzione degli occhi, re i muscoli zati : .a·l l 'origine del nluscolo trapezio, all'estrecir.c ostanti del globo, no:a. soJo, ma anche quelli 1nità del processo spi.naso della settima ,·ertebra de]l1a parte postie riore del cranio: la posizione cervicale, agli angoli inferiori d·ell.e' scapole, al processo spinoso della vertebra situata fra gli. del cranio ne è influ1e 11zata per accomodarsi a angoli d·ella -sca,Pola, 11ell.a parte più bassa della oerte declinazio·n i. Similmente se il piario di vi•sione è troppo alto. N·el caso in cui la tes ta è regione dorsale, nel giro delle spalle, lungo. il abi ttial1nente alzata, lo sple:n.ius capitis è sopramuscolo tricipite, ·e n ella· parte sup.er.iore del tutto ii1teressatq; mentre nel caso in ct1i la testa petto. i\~ punti soYraindicati aggiunge quelli sulla fronte fra i sopracigli, 1a l vertice del cranio è portata in a.' ranti., i muscoli trap.ez1 .sono coine finalmente .al puuto più basso della colo11na ,·olti nell'azione di sopportare •il sranio, con la vertebralie . P·e r carattere essi sono di intensità loro influenza sul processo spinoso delta settima " differente e di durata -i.neguale; generalmente ,·ertebra cervicale. .' . . . . Le cefalee dipe11dono dalle -inserzioni più difsono 1p1u o meno cont1uu1 e raramente 1ntens1. fuse dei muscoli coi.n vòlti. Il dolore frontale diSpesso sono rivela·t i clalla rompre~sio11~ . I/affepende dalla tensione del muscolo fron1tale e di ·zio111e è un po' più co.tnu11e fra le donne ch e fra gli liOmini' ; è rara nei bambini. Gener~lmetÌte var1 mt1scoli della facc1a, CJnelli sopraitutto che compar.e ' 1 erso I 'età ,di r5 ai111i. Se i punti. dolo- ·co11trollanq g·li occhi. I sintomi general i che tarosi sono situati al di sopra del processo spi·noso lora si accompagnano, come 11ausea o \Tertigine, possono òipéndere. dall a co1npressio11e dei m11delùa s ettima \ r.e rtebra cervicale, è possibile trovare tutti i punti al di sopra dii questo pu11to ·; scoli sopra certi .n er\ri, o dalla posizio11e del cranio ri~petto al corpo. m·e ntre che se la vertebra ieer,ricale localizza un L' A. consig·lia, con1e trattame11to della· cefalea punto doloroso, a1tri punti sono tro,rati al di cronica con· pu,nti dolorosi, la correzione della ·sotto di1 c1uesta località. refrazione e la correzio11e del\l 'accomodamento deTali dolori attribuiti cla altri al reu1natismo, Lr\'IA LoLLINI. :a malattie del fegato e malari.a, furono co11side- gli occl1i. 1
1
0
1
APPUNTI DI MEDICINA PRATICA.
'
•
1
•
1
1
-
-
(2 1)
• \
IL POLICLINICO
e
J
TERAPIA. La soluzione di benzoato di mercurio per iniezioni. Fra i compo~ti mercuriali, mio dei più usati è il ben~oato di mercurio, . .che, essendo -"insolubile nell'acqua, vi vien e portato in soluzione, con l'aggiunta di cloruro d i sod io. La formoia usata da Gaucher è la §eguente, che era stata proposta per pr~mo da Stoukowenko:ff : Benzoato di m erc1:rio gr. uno : 1 cloruro di sodio p uro cg. 75 : acq. dist. q. b. per lOO eme. Risulta da ricerch e chi•• miche• che in questa fotniola, avviene una doppia decomposizione idei · d ue sali, sicchè si h ?. alla :fine bicloruro m er curio e benzoato di sodio , riman endo un certo ec;cesso di 'cloruro di sodio, èccesso p erò t che è stato ritenuto insufficiente, tanto ch e Gaucher nella nuova formula ve ne ha messo gr . 2.50. Tale modificazione è necessaria, poichè le ~iezioni, fatte, con quantità minori di cloruro di sodio sono dolorose forse per il fatto ch e le soluzioni di bicloruro di mercurio che coagulano l'albumina, perdono tale proprietà in presenza di tin notevole eccesso di cloruro di sodio. ' Tenuto quindi~ conto del fatto che n elle accennate formule non vi è traccià di benzoato di • mercurio, E. Leger Bull. de l' Académie de médec., 15 apr. 1919) '. consiglia di ricorrere senz'altro al bicloruro di mercurio, di cùi prescrive, ,nella sua formula, sessanta cg., cloruro di sodio gr. 2.25, benzoato di sodio cg. 70 ; · acq. dist. q. b. per lOO eme. L'aggiunta del cloruro di sodio è necessaria per impedire l'azione irritante del bicloruro di . m etcu_rio; quella d~l benzoato · di sodio, sarebbe · utile per il fatto che, essendo il sale d i mercurio parzialmente jonizzato, il benzoato di sodio :fisserebbe gli joni di acido cloridrico metten do in libertà altrettanti joni di acido benzoico, meno . irritante del primo. La formula e stata sperimentata per diciotto m esi, con decine di migliaia d'iniezioni: ·i suoi effetti · sono stati riscontrati · affatto simjli a quelli ottenuti col benzoato. '
•
-
1
fil. Valore comparativo dell'ipecacuaqa e dei suoi alcaloidi nella dissenteria amebica. •
•
Da uno stv.dio dì Sidn ey E. Simon (]ouf n . of Ame1. med. Assoc., 21 dic. 1918) risult~ che tanto l'ipecacuana quanto i suoi alcaloidi (emetina e cefelina) hanno azion e specifica sulle forme libere di ;Entamoeba hystolitria; La radica di ipecacuana, in dosi sufficienti pet distruggere tali organismi, non è mai to8sica, inyece l'emetina ~ la cefeilna m anifestano spesso proprietà tossiche nella dose med ia -di tre-sei centigrammi al giorno. Tali alcaloiqi da soli som( 2·2)
ministrati in dosi innocue per l'organismo, son oincdpaci di d~struggere le forme incistate di ameba dissen~eri_ca; invece la radice di ipecacuana, usata nei debiti modi, ,d ist rugge le forme libere e le ·incistate, impedendo le ricadute. Il trattamento consigliato dall' A. è il seguente:il paziente viene tenuto a letto p er una diecina di giorni ed a dieta (brodi acqua alb~m.inosa): permettendo del latte solo al 50-60 giorno: al primo giorno gli si dà ]>olio di ricino, ed alla sera ro-15 pillole di polvere di ipecacuan a da 3z centrigrammi l'u11a, rivestite dì salolo. Tali pillole vanno inghiottite lentamente aiutandosi con una cérta quantità (i' acqua. Il pazi~nte non deve aver preso cibo d a due ore, nè deve riprel;lderne che dopo altre sei ore. Nei giorni seguent i si os. serverà se nelle feci sono passate delle pillole, e si continuerà tutte le sere il trattamento :fino a che siano state trattenute lOo pillole, sospenden- . dolo eventualmente per una se!a, qualora si ve· rifi.cassero fenomet;li di depressione ; nel caso si avesse nausea e vomito si a\lmenti il rivestimento con salolo, che di solito è sufficiente quando ha 'Io spessore di ,due-tre · millimetri.• In caso di intolleranza assoluta, si ricorre all'intubazione duo- . denale,. con 20 cg. di polvere di ipecact1ana, so. spesa in acqua . ' l. b. I
•
1
•
IGIENE. '
·Profilassi del tifo esantematico.
Il l\1inistero cl ella Guerra (Direzione generale di Sanità militare) ha diraanato able autorità competenti una circolare, in data 15 maggio c. a. , che precisa le dir;ettive per la profilassi del tifo· esantematico nei campi di concentramento di pri-· gionieri di guerra. ' , E ssa costitui$ae un v1ero capitolo _d'igiene appl~cata. Ne ripor.tiamo larga parte. . . Ri:Sulta a questo Ministero che un grave ostacolo alla applicazione razionale delle misure di bonifica nei campi di prig~on;ieri. deriva spie sso dalla : inadatt a sistemazione d'i' questi, ·formati p er ~o più a tipo, cli baraccamento o di ' accampamento uniforme, senza. alc-u11a disti~zione dii · reparti, tal~ da permettere un passag·gio graduale dei prig ionieri, do.Ido essere st ati sottoposti alle opera.zioni di ·. pulizi:a, dallà zo1ia in.fetta '!'d una zona inde·n,ne . :.È per.tanto necessario che, per cur~ delle Aut-0rita alle quali spetta e .c0n quegli adattamenti ch e sol.t anto·. caso per casò ppssono essere suggeriti .sullai ' base della diretta· .conoscenza dei luoghi ·e delle condizioni locali, la sistemazibne e 1
'
,
•
l
.. ,
(~L\.NNO
XXVI, FASC. 23J
SEZIONE PRATICA
i.I funzionamento d.ei ·campi .siainq trasformati, per quanto è possibile, secondo le seguenti diretti,·e • .di caratter·e generale. ,
i panni infestati da parassiti, e quella o·re, dopo
il Qagno, si: ri\restono c.:-011 panni nuo~ri o disinfettati . (Segue La descrizione di t111 +mpianto di Yentura). · • 1° REPARTl PRI.c-;CIPALI b) Disinfe.stazio1ie dcglì ind1.l,1nenti. - Base ' . DEI, CAMPO DI C0NCEN1'RAMENTO. de11iai profi.l~ssi contro il dermotifo è la distruDovranno anzi_tutto essere stabiliti tre reparti zione dei, pidocchi e, in ispecie, del pidoçch.i o dei principali, ~ettamente divisi : vestiti, tenefido conto della nozi.one che l'infe· a) Un reparto i·n,fetlo, nel qua1e. saran110 rac- zione 'p uò esserae inoculata. non solo da pidocchi colti tutti gli individui da bonificare, oompresi che abbianò succhiàto sangue 'infetto, ma anch e i nuovi afflu1enti al concentramento. dai nuo\ri nat1 n1ei quali 1'jnfezione stessa .S~' traNelle pr eS enti C'onc1izioni potrà essere talora smette congenit~mente; e che possono essere innecessario considerare com~ tale l'intero campo, fettanti anche le deiezioni dei pidocchi (croste attualmente esistente; , emaitiche s ulle bi~ch erie) . (La circolare consib) Una stazione di bonifica · (bagni ie dis infe- glia in specie il 'impiego di forni o camere ad aria zione - distruzione par?Ssiti - 1avanr1eria) ; c.alda che si. possono rapiidamente costr11ire, e nei è) Un reparto inden1ic, nel quale . s i raccoglie- qual.i si ponta la temperatura oltre i, 100° fino a ra~.no gli individui dopo 1'applicazio11e delle,,_ mi120° 001 risca]damento di1ietto, mediante un fo-· sure di bonifica. c.'Olare sottostante, del pavìment-0 che può essere· · Questo reparto, nel caso considerato in prece- tutto in cotto o meglio avere una parte in medenza, che c1oè jl campo esistente sia da consi- taJllo.- Qu·a ndo vi sia il dttbbio cÌtie 1e lendini non ' derarsi quale campo iirletto, potrà essere rapida- siano state tutte uccise1 conv1errà ripetere l'opemente fonlJ;àto con tende comuni evitando ,l':af- r.aiZio~e dopo cinque giorni ci!ca, per colpirè i folliatnento (non più dii tre prigionieri per tenda nuovi pidocchi, praticando così una disinfestaIlucciantini). ezione dizione discontinua · analoga alla di&inf, , scontinua metodo Tyndall. 2° DISPOSIZIONI E REPARTI . c) S er'Viz·io dei burbieri. - I capelli ie peli' PER IL SÈRVIZIO CùN'fU niIACIALE. · tagliati dovranno e_ssere raccolti su fogli éli ca.rrt;a • a) I due reparti principali, infetto e i1idenne, ·o su lamiere metalliche e bruciati, evitandone, dovranno possibilmente essiere divisi in più se- in modo assoluto, la dispersione; zioni, allo scopo di poter limiitare ad una so~a d) Scorta di. 'Vestiti e di bia1ich.eria - La'Van- . di queste le misure speciali che occon·essero p.er de1ria. - Occorre a·vere una. adeguata scorta dì la manife&tazione di q.ualche caso sospetto. vestiti e di biancheria, al èui rii.fornimento doInoltre, e appunto per far fronte alla eventua- vranno prO\TVedere gli Uffici yesti~rio ·ed eq11i•• • li tà ora dett'a, dovranno essere pred1spost1, e con ' paggiament-0 di Corpo d 'Armaita. Inol~tre dovrà · dislocazione adatta: essere atti\ ato, p·er ~1ezzo dei prigionieri, il ser-. b) Un locale di isolame'nlo (~nche in baracca ·vizio di lavanderia. . o in tende da ospedale) pel ricovero provv1sor10 Il ~ funzionameuto dell·e 's tazioni di bonifica do-. di qualche caso sospetto; , vrà essere dir~ttainente i.nvigi<lato daill'ufficiale c) Un reparto èo11,tu1naciale, .di capacità ade- · medi'co incaricato dei servizi igienico-profilattici guata (4-5qo uomini) per 1>isolamento in. contu- del campo di concentram~nto. macia dei .1prigioni~ri sanii che avessero a\ruto contatto con infer1ni riconosciuti infetti . o so· 40 NORME GENERALI PE!! IL FUNZIONAME!-tTO. ' spetti; · a) Perso1iale sa?-1itario. - I 1a direzione ~el d) Infine i rirri,a1ienli ser'Vizi, e cioè quelli di infermeria, cucina, acqua, laJtrine ecc., che do- ser,rizio sanitario dei maggiori . caiupi di concen\rranno avere sistemazione adegttata e disti1ita tramè11to sarà affidata.nell'attuale mom ento ad p.e r c~ascuno dei reparti principali, infe~to o in- u.n ufficiale ~edico superiore, possibilmente in S. A. P., che abbita esp,e rjenza di servizi profidenne, e p·er i·l reparto contumaciale. Le infermerie comuni do"t.rranno essere disp.o- lattici. Egli avrà alla sua dipendenza: ste, rispetto agli all9ggiamenti, in modo tale' da • un utfìciaae inferiore medico esperto di seresser,e · sufficientemente isolate per ogni possi-. vizi di i oo-iene e .profilassi, come tt.fficiale sanitario bile evemenza. del campo; ' 30 STAZIONE DI BONIFICA.: . . un numero adeguato cli ufficiali medici per l 'assisitenza sanitaria dci prigionieri; a) Bdg1ii çi doc,cia. - Il locale per bagni a personale cli .truppa di 54nità .in numero suf.. docciia deve avere una netta separazione . fra 1~ parte ove i prigionieri ~i spogliano e lasciano ficiente· e che 'd eve essere ·istruito nelle s peciali (23) 1
1
1
;
1
I
1
•
• t
•
1
1
•
'
•
•
•
'
(
•
'
\
..
I
,
mansioni, s·o pratutto 11iella lotta coµtro i paras.siti; detto personale sar.à fornito di adatte ,·esti· protettive oontro i pidoccl1i, a tipo C01ID;binazio11e; -potranno essere impieg.ate come tali le combinaz ioni antip1itic1ie chie per icura di qttesto M1nis tero s ono stat e desti~ate a11e s qua.dre di ,p1ofil assi dei. Corpi di _L\.rmata; s qttadr·e di pttliziia e · clisi11fezione for~mate con elementi'. adattti e 11el numero necessario, scelti tra i prigionieri stessi, per l 'es.ecuzion e clelle operazioni di bonifica indivicluale e · degli allog·giamenti (barbieri, b ag·nini,. addetti alle stttfe. e ad altri mezzi di disinfesta~ione , spazzini, in1biain~~b ini, ecc. ecc.). In parti~olare è da tener .nota che cotTverrà i mpiegare c~me .i11fer1nìeri uei re·parti di isolam ento (1e ne i lazzaretti) rrig)u11ieri che a bbiano superato la 1nalattia e sia110 q·.ti J1di protetti. La Direzione d'ì' SaJ.?ità del Corpo d' ...\.rmat . a disporrà inoltre che in aiuto al p ersonale proprio di ciascun campo cli .conce11ttamento anche la squadra di pro/i.lassi, costituita con mi1itar-i di sanità secondo le disposizioni <lella circolare 54447 D . G. S . M. - J9 april e - sia impiegata p er ini·ziare e indirizzare il ser,rizio di bonifica e di risanamento nei co11centr.ame11ti più colpiti; ad essa saranno aggr~g·ate le sopradette squadre di prigionieri in moclo c.:he, istruendos1 n el servizio~ q ttest e possano poi bastare da ·sole, re11dendosr ntto,ramente disponibil.e la s quadra di profilassi; b) Af,a teriali e 1,1np._ianti speciali . - Oltre la scorta di vestiti 1e biancheria p er la st azione di bonifica, 1e la quantità necessaria di ,resti protetti'(e a tipo conibiuazion~, ben chiuse al collo e -a.ii polsi, p.e r tutto il p1ersonale addetto alla pulizia p erson1a le d ei pri.g io11i et' (barbieri, bagnini, recc .) alla disinfestazione degli indufe~ti e dei localil, alla cura deg·li infermi ecc ., e a ll'intero reparto infetti, - oltre gli' apparecchi ed i mezzi. nec1essari p.e r la s tazione d i bonìfi.ca - oceorre sia assicurato un buon · rifor.nimeno di disinfettanti (special.m ente miscela di Laplace - carbonato sodico - calce viva) di petrolio, dii benzina, di• zol1'0, ecc. · È in·o ltre n.ecessario· d<)tare il campo · di un apparecchio incerieritore da. campo o di . un for1io • cre1nato'rio, costruito in modo s.emplice ed · in Jocalità adatta, , per la distruzione d·ei rifiuti infe. st ati da parassi ti ; · . le squadre di pulizia e dis infezione , formate <la prigionieri, do,·rann~ averE: gli art:trezzi necessari da spazzini, da st erra t.ori, da imb-i.arichini e mezzi di trasporto adatti (carriol e a m ano, car1-iette) ; alla squadra di p.rofilassi ricordata .sopra, saria nno assegnati urto o due aurt:ocarri, in modo che es.sa possa ùeleretnente dislocarsi tutta o in 1
-
1
~
1
1
I
· [-1\..NNO XXVI, FASC. 23]
IL POLICLINICO
1
•
~a~·t.e,
portando ~nc~e _iJ :nateriaJe occorrente· pe~ 1n1z1are le operaz1oru di~rJ.sanamento ; , c) l'vletodo per l-' applir.aziorie del..Ze misure di • risa1iame1ito . - E necessario che le misure di bonifica s~ano applicate ordinatamente per grupp1 di prigio,n ieri (quelli . di una barac~a-, o di una " sezione ecc.) . A scaglioni di f€>rza .commi:sttrata al rendi1nento della stazione di bonific·a , essi passeranno attraverso questa, sube11dovi· le successiv·e operazioni: t aglio della barba e dei capelli, bag110 caJdro sapo11ato, e frizior1;e co11 miscela di-- benzina e petrolio alle parti pelQse, ri ve-etizione con panni · e biancheria pulita e s icuramente disinfestata. Qui11di i prigionieri saranno raccolti nel re- · parto bo11ificati o indenne, formato e.on nuo,v i locali o co11 baraicche o tende comuni (no11 più di .3 p er tenda) siicura1nente privre di parassiti; in. 11essttn caso essi potranno essere riportati nel , pri·miti\ 10 alloggiamento, se questo •non sia stato radicalme11te tra.t tato per ]a distruzione dei pa• r assifi, e oltre tutto, 1LOn si sia lasciato trascorr.e-ve un. periodo di tempo di una 'Ue n ti11 11 ·1 g·ior1ii p er assicurare meglio la riuscita della oompleta disinfestazione. I ipanni lasciati qài prigioniie ri saranno p as. sat~ subito agli impianti di disinfestazione, usando niefi trasnorto le precau~ioni necessarie per e,·itare l 'i'nfestazione da parassiti agli addetti a tale sen·iz:io, .a locali ecc., (uso di sacchi per gli inclu·m enti1, ba dando che non abbiano scuciture te che si'ano ben chiusi alla bocca, vesti protetti,·e ,p er gli adtdetti a l lavoro ecc .). I cenci non utilizzabili, i rifit1ti di og ni genere che p,ossano essere ,,,.eicoli di piarassiiti, saranno inceneriti' nel for110.
•
In nessun caso i·ndurtie1iti e arredi di prig·io1iieri (coperte, ·tende) ecc .) potrà'l'ino essere in'Viati a la'vare o riparare o comunqite essere utf, lizzati o spostati se non siano stati pri1na traittati iii niodo adatto per la distruzi(n1 e dei parassiti ». «
\
Per il risanamento dei1 locali. baracche ecc., si ra·c~omanda 1;uso ùell 'anidri'd e solforosa ogni qualvolta è poss'ibile, (brucian do Ibo gr. di zolfo per ·mc. - assicur.ando la chit1sura del\'aimbiente - trattamento p er :almen·o 24 ore), la --lavatl}ria ,d elle . par~ti e del pavimento con miscela di I.,aplaoe ral ~-Io % o con solu zione calda di carbonato sodico fil 1 0 7~ , e quindi l'imbi~ncamento c1el.l•e paretii e del pavimento stesso con latte dti calce. L'accantonamento e le baraicche, dopo il trattame11to ora detto, e cl1e è b·ene si a ·ripetuto, 11on saranno rioccupati se 1ion dopo una 'Ue'1'iti'na di
I
1
•
• giorni. •
Trattandosi di tende, i t eli saranno trattati . nei I
(24)
•
•
•
•
(
•
•
•
..
'
•
[A~NO XXVI, FASC. 23]
729
forni ad. aria calda, o passati alla stufa: la pa- di assistenza sarà naturalmente tenuto anche glia de'Ve essere bruciata, ·non riutilizzata 1iè · esso in contumacia ; ·· 'Venduta a pri'Vati; il suolo della tenda sarà Il periodo di ùsser'Vazio1ie co,,..itumaciale per . . ' asperso idi· lat~ di calce e lasciato per un pe- · t~tti i sospetti (indi·vidui ·sani che abbiano avuito riodo di più giorni scoperto ; contatti con infermi di dermotifo o appartengano d) Vigilanza sanitanria - Isolamento infermi a reparti rolpiti'; p.ersonaJe addetto alla assisten7.a e profilassi relati'Va. ·- Cura speciale dovrà es- dei tifosi, ecc.) è fissato in giorni 'Ventuno. sere posta, da parte del dirigente il servizio sa- / e) Propaganda delle nozioni essenziali sul nitario di un concentramento. prigionieri, n€l}lo dermotifo e sulle misure difensi'Ve. - Tale proattuare un sistema efficace di vigi1anza sanitaria paganda dovrà essere fatta dagli .ufnciali meper i1. pronto riconoscimento dei casi sospetti, dici con attività e persuasione, mediante istrud.a.ndo istruzioni precise ·agli ufficiali medici di- zioni pratiche, semplici conferenze, e soprattutto pendenti perchè eseguano frequeDJti visite sanita- con l'esempio nella rigorosa applicazione delle rie a tutti i prigionieri, e assicurandosi il con- norme prescritte. corso di tutti gli ufficiali e del personale di truppa addetti! al campo, e .di elementi adatti, POSTA DEGLI ABBONATI. scelti• fra gli stessi prigionieri. Tutti i febbricitanti dovranno essere dapprian0. (rogo) Tecnica della vaccinazione fenneY·iana. considerati come sospetti, e to[ti dagli alloggia- All'abbon~to n. ro256: " m1e nti, ricoverandoli in una infermeria apposita, L'11so del taffetà sul punto di innesto in geneprevio un rigoroso trattamento antiparassitario, rale non p11ò ritenersi consigliabile, . perchè, ~n per l'osservazione clinica e le· indagini siero-dia- causa della impermeabilità, m antiene · la cute in gnostiche di accertamrento. un ambiente caldo-umido e può provocare derNell'iruermeria di: osservazione dei sospeititi, e miti, che possono eventualmente confondersi con nei reparti di isolame11to clegli infermi accertati, reazioni positive. Meglio· vale l'applicazione di oltre le misure antiparassitarie più scrupolose, garza tenuta ferma da striscie <li cerotto. saranno adottate anche le riisi nfezioni, degli l. b. escret1 degli infermi (espettorato, ori.ne, feci) con (109r) Trattati di chirurgia. - All'abb. n. i283 miscela di Lapliace o con liaitte di calce. • La biancheria sudicila, prima <li essere rimossa. (C. D. P.) : Le Dentu e P. Delbet: Traité de Chirurgie. (Bailsarà immersa in acqua bollente co11 carbonato · · lière, Parigi). L: 300; sodico per 15' o in soluz1one saponosa di forFaure, Alglave. Desmarets : Précis de Patholomolo al 10 % per un'ora; gli effetti di lana sagie externe (Baillière, Parigi). L. 40; . ranno cosparsi di benzinai, tenendoli chi1 si entro Trattato di patologia e terapia chirurgica (in sacchi; il it utto poi sarà passato alla c:>tufa di dicorso· di pubblicazione) (Unione tipografico-edi• sinfezione. r. s. trice, Torino). Quanto ai convalescenti, oltre al mantenerli in (r092) Nozioni elementari d'igiene. - All'abbomodo sicuro ·privi di patiassiti, e al continuare le disinfezioni, degli escreti1, .p otendo forse essere nato n. 9203: S. Santori: « L'igiene e la vita ». Roma, Boninfettanti aincora per qualche giorno dopo. 1'apiressia, essi non do\·ran.no essere dimessi dal re- tempelli e Invernizzi, r9r2 (2 vol11mi) ; A. Devito-:fommasi: « Vita sana», 2a. edizione, parto di isolamento se non dopo ripetuti bagni . caldi saponati, e dopo trascorso un periodo di · Torino, G. B. Paravia & C... r899; Giov. Galli: cc Come posso mantenermi sano e . -venti giorni dalla g-itarigione clinica. . 1 n personale di assistenza, medici e infermiietj, prolungarmi la ~ta? ». Milano, U . Hoepli, rBgg; D. Lamuraghi: cc Elementi d'igiene per le sc11ole indosserà le vesti protettive a tipo combi~azione, ». S. Remo, Casa Editrice Scolacon un .cappuccio o cuffia per la proteiirone de~ e •per il popolo • capo; terrà barba rasa e capelli corti, e dovrà · st1ca; R. Guaita: « L'igiene nella scuola e nella famifare frequenti ispezioni degli indumeniti per rd• oonoscere e allontanare eventuali parassit~, e fre- glia ». Milano, Trevisini. A. Piperno: «Salute; letture d'igiene ad uso quenti .bagni con cambio della bianéheria. Utile sarà anche l'impiego dei corredini antiparassi- dèlle scuole medie». Roma, Società Editr. Dante ·ta.ri, o più semplicemente l'impregnare con so- , Alighieri, 1907•. « Libriccino d'igiene ». Torino, 5~ ediz., C. Claustanze volatili nocive ai pidocchi parte degli ind11metllti {benzina, cloroformio, essenza~ berga- · sen, 18g5. Veda inoltre la risposta data nel fase. 15 sotto ·motto; speciale attività. p·a re abbia 1'ortocresolo, · R. B. non facile per altro a provvedere). Il personale il n.' 1o65. 1
1
•
(25) •
-
•
-
•
730
'
IL POLICLINICO
NOTIZIA BIBLIO.GRAFICA. I
' Studi clinici'
sull~
tubercolosL
.
( _-\.NNO XXVI, FAsc. 2J]
gnosi s tetoscopica (e radioscopica e in esso l'aufo~e stuoia la regione dell'apice polmonare nella qua1e bisogna ricercare i primi segni fisici della tubèrcolosi , avvertendo che non bisogna confondere i1 pritn.1 segni peroett.i bili all'esame fi- ) si€o con le lesioni iniziali. · • La seconda parte contiene un-0 studio vera mente rimarchevole sull'importanza del terreno nella tuberco[osi e sull'associazione della sifilide con la tubercolosi. L'autore dimostra q~e gran~ importanza abbia l:.l terreno nelila evol11zione della · tub·erc.olosi, studia a fondo i ràpporti tra. sifilide e . tub'e rcolosi, e .le v.çi.r~e m.a.nif1estazioni sifilàtiche che pç>Jssono essere confuse con delle manifestaziorui tubercolani, _c ome pure le svariate rorme in cui si t rovano associat~ ·le due malattie e conchiud.e che .la sifili~zazione acquisita o ereditaria crea un terreno di elezione per la tubercolizzazione· e che lottare contro la s jfilide è lottare pure contro la tuberco[osi. r~a terza parte è td estnnata alla prognosi e alla .cura. L'autore, dopo di avere conside:r~'to quanto è ilnportante la. prognosi, sia dal punto di vista individual1e c.ome pure da qt1ello sociale, anali,z za tutti. gli el.em•e nti di c11i clispone il medico per. .stabilire 1il pronosti00 e fa la critica. del ,,alore di ciascuno di essi. Passa quindi ·a studiare la teoria del Ferrier, tratta difius·a mente della cura "' della tubercolosi coa ..metodo di ricalcifiç~zione e dell'azione dell'adrenalina come fav()11izz.ante 1il processo di ' ricalcificazione, ed espone i risultati1 v·e ramente incoraggianti ottenuti con questo metodo che l'autore esperimenta g-:ià da più di quattordici anni. 1 Il volume si .termina con una s.eriie di studi sulla.. tubercolosi d~r guerra. Il Sergent, che ha dir.etto grande ospedale m-ilitare e cl1e .è stato mess~ a capo del più '.importante fra .i oontrii di accertamento per i • militari tubercolosi o sospetti , tali, ha vis't.9 ,sfilare dava:nti a sè Jgiù di 17 ,ooo soggetti1• In .qùesto campo di osserv.qzione così vasto ·ha. potuto· spµgola11e una n1esse abbondante di osservazioni che t!a.ttano p~incip~ln11ente del problema tanto difficile· e dclicato del}a. -dJiag11osi, t d1el problema della tubercolosi c~nsecutiva ai traumatis1ni del torace. .. ' ..._ . · , I>ossiamo conchi udere cl?ie: il dott. Sergent ha compiuto un'opera· di· grande originalità, ricca di . nozioni nuove, assai · importanti scientificamente e pr.at,;camente. Il lri.ib ro rius.oirà particola:rmente uti1e ai medici e rappresenta una guida preziosa per coloro 1che per le . fùnzioni medic<r militarli che esercitano si trovano spesso pi fronte ai pr:oqlemi che la tubercolosi. nei $ttoi ~<;>l tepltlci rapporti. con la guer.ra f~ s_orger~.
r
Il prof. Emile Serg1ent, sotto id titolo Etudes cliniques sur la T·ube1 culose, ha pubblicato cOli tip'i d=1- A . .Maloine & ~ils (Parigi, 19.!9} un'opera che ipteresserà viva1111eut~ gli studiosi. I.,a sola enumeraz~one delle singole p·ai-ti basterebbe a 1nostrarne tutto l'interesse ; non s1 tratta di uno studio banaJe, mp. di un complesso di ricerche ~li11iche in cui sono descritti d~ faiti che in generale non . sono consi<lerati nelle opere che trattano dèila tubercolosi. • Due idee fondaruenta1i domi.n ano costantemente · l'auto11e e dirigono le sue investigazioni cliniche : 1° la necessita di precisare la ·d iagnosi di tubercolosi; 2° la nozione del terren.q i1ella pat~gen•esi e nel •m odo 1dri 1evoluzione deala tubercolosi. lJna trasf·o rmazion.e profo11da si è man man9 prod~ta nell' orientazione delùa · tisiologia : si tende ora a dare .al fattote ter11eno organi1c o una importanza· che si può cons1iderare aert.amente ~on mino11~ di quella da attribuire al fattore bacillo. Ciò è m·esso felice1nente in eviden~a in . quest'Òp1era che . rappresenta ll31 sintesi ~ oltre un decennio di ricerche condotte còn /hl; eomp.e• tenza ch·e. al .S ergent vien·e riconoso:ruta. Noi non possiamo. qui che dar.e -·uno sguardo gene~~e all 't<?Pera che è destinaita a prendere un posto 'importante fra le iniglìori · g~ide non solo ·p:eT rlt n1edici pratiic(i ma anche per gli specia, listi della tubercolosi. . Il libro del dott. Sergèn.t è diviso in quattro parti: · Nella ·prJima son~ riuniti tutta una serie di articoUd e d·i1 conferenze sulla _s1ntoma~ologia e 1 la diagnosi. L~a parte "'s emiologica vi è trattata in modo- ,;eramente perfetto . .a cominciare dlall'esaime al ' letto dell'.a mn1alato sino alle più r,e• . oenti rioerche di laboratorio: Tube-r~olino-reazione>-Siero-diagnosi, Reaziorie di fissàzione, Ricerca· • dell'i1idice 9psonico, Reazion e dell'antigene. Il Sergent combatte la tendenz..a attuale che spinge i medici a ·est endere in modo esagerato ~11. dominio d!ella tub1 e rcolosi. Fa una · critica se". vera ·delle var~e ricercl1e diagnos.tic.h e mo&tr~ndo 11 valore che bis·o.g na att.ribuire a c1a"scuno dci lllletodi d1 esame di cui disponiamo per fare la diagnosi di tubercolosii sia al letto dell ,ammalato sia nel \l.aborato:cio -e conchiude eh~ la diag·nosiÌ « non può e ·non deve essere che 1'~nterpre~ tazione dell;insieme delle constatazioni fornite dai diversi ·m etodi e proced1imenti. di esplorazione dell'apparato rE$pimtorti.o . Un , capitolo importante è desti.nato alla .clia1
1
un
'
·notl. .ANTO·NIQ
(26) . •
.
•
F'ECAROTTA•CAMPISI.
\
[ANNO
XXVI,
•
FASC. 23 Ì
SEZIONE PRATICA
NELL·A VITA •
Cronaca del movimento professionale. Il Congresso della Federazione dei mediéi addetti alla Vigilanza igienica.
•
•
Il .Congresso della Federaz~one dei · medie-i addetti alla ,.,igilania igienica, avvenuto in Rom~ • • • net giorni 23-24 maggio testè decorso, merita di . essere rilevato per l'importanza degli argomenti e delle , discussioni. La benemerita Associazione, che,· anche dur®te la guerra, mantenne la sua attività nel campo li.ella propaganda d'igiene .alimentare e nella poUtica dei consumi, per una più valida resistenza interna, ha ripreso trionfalmente il suo programma e il suo posto d'azione. Questa ripresa non poteva essere inaugurata in modo più solenne. , Autorevoli rappresentanze .del Governo, della Camera dei Deputati e del Municipio: illustrazioni della Scienza aprirono i lavori del Congre.."so, bene auspicando per i suoi successi nelle gravi questioni della salute pubblica. Il risveglio della Federazione avviene in un momento più che mai opportuno, quando cioè l'o· pera sua, come quella di altre organizzazioni sanitarie, è considerata quale efficace . e necessario elemento integratore nella _complessa e feconda azione Statale, che va progressivamente iniziandosi contro gli assillanti problemi igienico-sociali dell'ora storica attuale. In questà grande opera di risanamento e di prevenzione, gli Uffici d'Igiene rappresentano infatti i .nat11rali e indispensabili alleati dello Stato, e ·perciò la loro Federazione, in una comune armonia d'intenti e di volontà, acquista oggi più, alto valore e · posizione preminente fra gli organi d~ difesa igienico-sanitaria. , Con· questa condizione, quasi di privilegio, essa inizia la sua ricomposizione e rianima con una forza nuova, derivante dalla più larga fiducia nei · poteri centrali, il suo interrotto lavoro. Di tale· situazione si è valsa la Federazione nel suo· receP.te Convegno, non solo per riaffermare i concetti e le linee fondamentali del suo indirizzo, ma per lumeg~iare 1a necessità della sua collaborazione nei serVizi di vigilan~a igienica. ' A tale riordinamento dovrà infatti contribuire }>azione p eriferica degli Uffici d'Igiene, modificati con criteri. più uniforrr~i e quella dep.li ufficiali sanitari, con una determinazione giuridica e funzionàle piu razionale della loro figura. 'Questo voto culminò nei Convegni antecedenti, poìchè ben si tomprese che intorno ad esso si compendiavano i massimi e più urgenti problemi dell'igiene e dell'assistenza pubblica. Se le risoluI
, zioni di allora rimasero fino ad oggi un semplice desiderio, valsero, per altro, a richiamare su di esse l'attenzion e delle Autorità sanitarie Centrali, e a preparare il terreno per il costituirsi (1i quella Commissione goveynativa, cui oggi è affidato l' incarico dell'accennata sistemazione e il rinnovamento della politica sanitaria .n azionale. Gli Uffici d'igiene ne saranno i necessari e validi coope- " ratori . . On~' . è. che molto opportunamente e. con maggiore 1ns1steJ:!za, nel recente Congresso, si è ripreso 11 concetto; che le provvidenze igienico-sanitarie cittadine si allaccino con quelle più vaste e più complesse dello Stato. Gravi còmpiti pesano, in . quest'ora, sulle Amministrazioni locali, nel campo della profilassi e dell'assistenza. Agli Uffici comp.e tenti è affidato di assolverli con semplicità e chiarezza di proposte, con energia e discipl!na di lavoro. LÒ studio di tali proposte e dei mezzi di azione non potevano trovare_sej e migliore d1 questo Congresso, • ove si sono raccolte le maggiori illustrazioni d~l l'igiene mo:Ierna: La relazione del prof. Gualdi indicò magistralmente la via entro cui dowà svolgersi l'opera della Sanità locale, rilevando innanzi tutto l' importanza nella scuola, della casa, del lavoro e della propaganda igienica, quali fattori essenziali di prevenzi0ne è è i rigenera.z ione sociale: Intorno a questi importanti problemi dovrà muoversi una feconda 9rganizzazione di servizi e di iniziative, ed attivarsi una valida concorrenza di libere istituzioni cittaèl ine. I Tale progra1IltDa, che ri~hiede provvidenze specifiche e a ttriquzioni specializzate, si compenetra ' con. quello della lotta antitubercolare, dove ormai va · principalm~nte raccolta l'attività 'deìle pub- • bliche e private AD?-ministrazioni. Urge infatti ehe i Comuni dispong§lno :finalmente del necessario e conveniente armamento profilattico e assistenziale, per fronteggiare efficacemente il crescènte diffondersi del contagio tubercolare e per aSsicu.rare al Paese, colla tutela dell'infanzia, generazioni produttive. Stato e Comuni, in un armonica coordinazione di opere, debbono congiungersi per t1na comu.ne ed imneriosa :finalità, per quella cioè di conservare alla Nazione il suo massimò e più geloso p atrimonio, depvante preval~ntemente dalla ricchezza e dalla forza delle sue braccia. r. Problema di viva e preoccupante attualità è senza dubbio quella della tµbercolosi, ma esso investe, per l'avvenire di nostra gente, altre necessità di rigenerazione sociale, altri provvedimenti che occorre. attuare se11za ulteriori e colpevoli dilazioni. I
(27)
'
• •
•,
732
.
\
. [ ..\.N~O .
IL POLICLINICO
XXVI, FASC. 23]
. La lotta contro l'alcolismo, ·c ontro la mala1'ia, « Si è perciò comu1tlcato alle Direzioni territo• che va riprendendo il suo largo e minacciQSo riali di Sanità militare, mediante apposita cir• ..cammino, la difesa ·contro l'estendersi clella sifi- ooLare, che ai medici ·assimilati le indennità di " lide, la cura della prima infanzia per garàntirne cong1eda.n1elllto sono dovute, abbiano o DJO preil normale sviluppo, tutto questo dovrà informare stato servizio nell 'ieserci.to mo~ilitato. l'azione della vigilanza igienica per. istituzioni Pel Ministro: F ·. to Monteverde·». ·corrispoµderlti à.llà complessità ed importanz~ dèi . . Limiti di età nei pubblici concorsi problemi accennati. Ma aila più facile soluzione di • per g~i smobilitanti. . questi probl~mi dovrà cbncorrere la forza della propaganda, che ogni Comune ha l'obbligo di organiz.. Una ·Commissione della Associazione generale con i mezzi di cui può disporre e.nelle forme più degli smobilitati, presentata dall'on. Federzoni, . adatte alle sue condizioni. venne ricevuta dall' on. Colosimo, .il quale però Quanto è stato brevemente esposto ·rias.sume i · non volle P!endere impegni espliciti sulla que.:. capi saldi contenuti nella relazione che il profes- · ·stione d~i limiti di età n~i pubblici concorsi p~r sore Gualdi presentò alla· di~cussione del Con- gli smobilitandi, pretestando che . vige tutt'ora gresso. I voti che ne seguirono, dopo sapienti ed il D. L. ch;e sospese i concorsi. , effi.c~ci diba.t titi, espressero il · gener~le co~senti.. mento dell'Assemblea nell'opera: che la FederaPer i medici condotti del Trentino. · zione dei medici addetti alla vigilanza igienica è L'amministrazione provi.niciale del T~entino ha chiamata a svolg~re sulle direttive tracciate dal diramato ai circondari saniitari la seguente cirprof. Gùaldi e .da altri autorevoli suoi Colleghi. colare : Noi siamo sicuri che le ponderate ed opportune « Considerata J:a i1ecessità cli regolare gli sti.- · · deliberazioni prese dal Congresso, troveranno gra.. ' penid.1 dei medici condotti der.ivante dal . seguito dita accoglienza pres5o la Direzione della Sanità cambio della valuta austriac<l;, visto che l 'ammonPubblica del Regno, nonchè l'appoggio imman~a t are dello stipendio in . corone . venne fissato in bile dell'uomo illustre che la presiede.' Egli, che con un'epoca ~n cui le corone avevano l'identico vatanta larghezza di vedute, tanta fede e costanza lore o anche un valore ma.g giore delle lire e cihe di propositi, attende alla trasf9ri:xiazioi:i~ dell~ gli · esigtti aumenti degli stipendi accordati <tuPolitica Sanitaria italiana e alla soluzione dei rante la o(Tuerra si· rendono .·sènza .cfll;bbio neces' . più gravi problemi igienico-sociali. non ·p uò es...... sari anche in &eguitq; sere che all'unisono con i desiderati della Fedevisto che a t.utti i pubblici funzionari dello • razione. Stato e della Provincia vennero èommutati gli· U. MARIOTI, anteriori stipendi in cor-0ne, comprese anche le Pribblic~eremo nel prossimo n11mero gli ordini ·· aggiunte di attività, in altrettante [ire e che essi del giorno approvati dal Conv~gno. -. percepi5cono un'aggiunta di caro-viveri certo su' • periore agli aumenti accordati durante la guerr~ Per la indennità di eongedamento ai! medici condotti ; viste le rispettiV~ d~mandJe • ai medici tassimilati. dei'. medici condotti, le qu.a.11 non possono punto L'Orid.in-e dei Medici della .Prov'incia. di Roma considerarsi come non fondate;·. sì era vivamente e prontamente i1:1teressato presl'amministrazione provinci!ale ilnvioo, . d'ac- ' so ·il ~Iinistero dèlla Guerra perchè ~sè re:vocordo col Regio Governatorato, la rappreseytanza cata la disposizione per la quale i medici .assi- di codesto circondario sanittano a convertire 1'atìniaati 'erano stati esciusi . dalla indennità di con- iuale stipendio i.n corone· del proprio mediico c-0~ to. · Il Ministero ha comunicato al.La pre- dotto in pa.r i numero di 1ire oa edamen . . sidenza la lettera seguiente : · Anche le tasse per le visi.te mediche dei meu In rela:tiione a quanto è staito iespo5to da t:odici condotti vengono convertite da corone in testo spettabile Ordine a riguardo delle inden- · lire alla ·pari. nità di congedan1ent~ p~i medici che hanno prestato servizio per l'Esercito in qualità di assi· La sottoscrizione promossa dalla Presidenz.a. milati, questo Ministero ~ il pregfu di sitgni~ della Federazione degli Ordini dei medici per un . ficare che il diniego id i ·quella indennità ai çlett1 Fàndo di soccorso contro i più gravi. da.nni de11~ medici è dipeso da equ~voco, non avendo~i avut.o . gue.r ra patiti dai medici e. . loro famiglie (a disposizione del f11turo Congresso Fe~e~ale perc~è l~intenzione ·di contemplare tali medici nella dine stabilisca la erogazione e a term1n1 della Ctrsposizione restrittiva della circolare I 59 del Gior-. 1 colare n. 6 - Prot. n. 451, 18 agosto 1915) hà nale Militare corr. ànno, cui cotesto Ordine al- raggiunto col trentacinquesimo elenco delle oflttde, e <:he. si riferisce solamente agli impiega.~i . ferte (a tutto il 30 ·apri·l e r9r9) il to~a1'e generalè di lire ~6g.245,?5· . dello Statt1to assimilati a grado di ufficiale: •
I
I
I
,
•
I
•
1).
f
•
(28)
•
I I
•
[ANNO x\v~,
FASC.
23]
SEZIONE PRATICA
•
J
'
7.33
.
••
•
•
~l'U~T~ A QUESITI E ! DOMANDE.
(7808) 1'ariffa per prestazioni sa1iìtarie . - Dot_tor P. C. da M. La giurisprudenza del Consiglio di Stato lia iin più rincontri affermato il principio ohe il Consiglio Comunale possa stabilire una tariffa per lie prestazio1ù mediche agli abbienti, ma s·olament·e quando ùnico sia il sanitario che nel Comu~1e compia prestazioni a -favore dei pove_i;i e degli abbienti. Quando, invece n1el Comune esista più di un medico condotte» ad uno o più· liberi esercenti", la tariffa noi1 è giustificata perchè essa ,·iola la libertà nel la pratiic a a1ttuazione dell'esercizio prof.essionale. Però, siccome la condotta fu àccettata mentre quella tariffa esisteva, non sarebbe ia.111missibi l ~ ora alcuna postuma ec·cezione. Si potrebbe, itutto ~l più, diffi1dare con ati<> legale iq Comune preavvisando che in vista di quella i11gius1tificata restrizione, s'intende dai condottati in çarica rassegnare le proprie 9-imissioni, se non. v.e nga modificata in mod<? da non d.a1meggiare gl'interessi patrinionialì <li ognuno . (7810) Indennità caro-viveri - ln,dennità complementare . - Dobt . . A. C. da T. L'indennità caro-viveri spettante a 11 'impiegato va considerata, agli effetti del:J.'atnmontare dello stipendio, .separatq.mente con qttella complementare spetta11te ~i figli. ~n modo che se tanto l'u·na quamto I ,altra, separatam ene presa superi la oom.ma di lire roo, a tal .cifra deve essere ridoitta la rispetti,·a indennità. Ji:lla pertanto, che ha lo stipendio di lire 1500 può esigere la su.a indennità di lire roo e quella dei figli in lire .51 mensili. Tale ~riterio di benevola interpetrazione trovasi espresso nellia ci!fcolare de1 l\.finistero del Tesoro del 6 aprile• 1919, n . 5742. (7811) Pensioni. - · Dott. E. C. da C. C. La pensione si liquida se1npre in· base ad un . . sol ti .tolo o quello, cioè, di medico condotto o quello di ufficiale sanitario e non in base ad entrambi ' ' raddoppiandone l'ammontare. E lla, quindi, che ha attualmente 30 anni di sei,d·zi-0 e 56 di età, 1iquiderà l'annua· so1nma di lire 1324. Con 60 anni di età 1e 34 di servizìò liquiderà, in·, 1 ece; la somma di lke 1984. Doctor }1JsTrTrA . 1
1
•
•
~-i.11 'abb.
n. 8746 : Circolari 190 e 276 del (;iornale Militare del éorrente anno. Non . tutti i tenenti ·medici con anzianità dal . 5 ma rzo 1917 sono compresi s~l quadro di avàinza•mento. (Cfr. Dispensa n. 52 del Bollettino Militare del 1917). · Agli abb . nn. ·8996 e 9295 : Sta di frutto .che i medici che si trovano . in zona di guerra non hanno p.o tuto fruire di corsi di integrazione. Ciò si de,·e evidente1nente ra. n ecessità di ser\·izio superiori ad ogni a1tra considerazione. _<\ll'abb . 11. 9787 : Come Ella suppone, .avviene realmente che le promoziqn·i degli ufficiali in servizio attivo per.: manente danno ]a norma per ciò che riguarda l'anzianità, , a quellè degli ufficiali di compleinenlto, il cui quadro di avanzamento si regola. su quello qegli effettivi. E lla qujndi, . data la sua a?zianirtà (11 febbraio 1917), ha pieno diritto all'iscrizione sul quadro di avanzamento. Per 1'11lti~o qttesito, q1:1esta rubrica ~on è comp·etente. Occorre ri ,·olgersi alla s egreteria dellh Uni,·ersità di Tor~110. .. ' ( _l\l dott. F" S . da C. ~ Il numero del primo Bollettino che riguarda ]'av-anzamento dei tc:-nenti medici con anzianità I febbra1io 1917 è la dispensa 24a. del Bol~ettino Militar.e ·del 1917. . . M. G.
•
e
NOM1NE, PROMOZIONI, ONORIFICENZE. •
\
' NELLA CROCE ROSSA ITALIANA.
Il Consiglio direttivo della Croce Rossa Italiana, ·preso atto delta clecisione de1 n1aggiore g-enerAl1e 111eclico co111n1. dott. (}iusepp.e Brezzi, di lasciare entro l '·~11110 iiu corso, ·dopo la presen=t azione e l'approvazione del resoconto morale ed· eco11onnico · dt:!ll 'o.p ei·a svolta .dalla Croce Rossa dur?n~e la guerra, l'ufficio di direttore generale, nonche delle premure insistentemente ma in.u tilmente fatte ·dalla presidenza perchè fosse conservato ap.cora all'Associazione 11 suo prezioso contributò di attività e di competenza., ha àeliberaito di desio-nare fin d'ora alla carica di direttore generale tiella Croce Rossa Italiana, il Servizio medico-1'nilitare. _ All'abb. n. 9342 : coilonnello medico comcrn. prof. Cesare Baduel, il . · quale dovrà assumerla il giorno in cui il magÈ realJlle~~ l'uffi:io. di .a~inistrazioue dello giore generale Brezzi si ritirerà, e nel frattempo ' 1 Ospedale militare pnnc1pa1e di Geno·va che do- lo coadiuverà nelle funzioni della carica stessa; vrebbe mandarle gli assegni per il periodo pas- , e ciò allo scopo di mantenere la continuità delsato nella· g iurisdizione di quel corpo d'a11lnata. l'importante ,servizio e <?. assictt_rar~i un ele, · lla · · · · , mento che per la sua posiziorne sc1entifìca e -per D.ccorre pero un ordine ~ Dir~zi.on~ ~ Saruita la pratica ~cquistata nei diversi servizi: della Crodt Genova con la (}U.a1'e Ella dovra tn!:pstere nella ce Rossa, dia il miglior affidamento p.e r svolgere sua legi•ttima· richi~sta . , . il nuo~o .programma. de~le . proyvidenze, s~i~l~, . Se avesse a Genova persova di •c:onoscenz.a, po- ch1e sara ~l ~uturo campo . di azione .dell attivita trebb~ preo-arla di- interessarsi p·e rsonalmente del1l'A?so~iazio11e ~ur~nte il tempo di p~ce. • h • • • All 'insigm,e samtario che è stato chiamato a press? gli uffici s:i~detti, :~unendo~ de1 ~ocucoprire l'alta· carica porgiàmo i nositri rallegramenti comprova•nti il servizio da le1 prestato. menti ·cordiali. '
• I
'
• •
734
IL POLICLINICO
[ : \ KNO
XX\lI, FASC. 23]
•
AMMINISTRAZIONE SANITARIA.
t rattazione di tutte le questioni relaitive allo stato • del personale medesin10, comprese pertanto quelle consegue11ti alle pratiche medico-legali e così pure Sciogli1ne11to della Direzione Generale le d1!sposizioni inerenti alle desti.nazioni ed ai modi Sanità militare. • • v]menti in genere deg·li ufficiali anzidetti-; ' Il lVIinistero della g uerra (Di visione Stato l\il age) alla Direzione ·Generale Leve e 1'ruppe la giore, Sezione 4n) h<l; diramaito, in data 2q maggio · g·estione disciplinare del personale di truppa imc. a ., la seguente ordina1nza all'Isp,e ttorato Gene- piegruto in sen'1ziQ sanitario, . iJ servizio delle rasrale Sa,nità Militare, alla Direziione General e di segne -e le pratiche medico legali interessainrt:ri. i . San~tà Militare, al ·S egretariato Generaile Divisio~ militari di truppa e relativi ri~orsi.; • n ale Personale de l MiJiis, ~ 0, alla Direzione Ge-ne., d) alla Di1;ezione Genera11e Servizi Logistici rale Personali . Ufficiali, all a Direzione G·enera1e ed _i\mministrativi la gestione di tutto il maiteLeve e 'frupp e, ailla Direzione General•e Servizi ria1e sanitario ·(m a11sioni cle1la 3a Divisione della Logistici ed Amministrativi, alla Direzione GeDirezione Generale di Sanità l\llilitar~) ; nerale Personalii Civili Affari l}e11erali : e) · alla ' D irezione Generale Personali Civili e L' importanza assunta durante la guerra dal Affari Generali la trattazio11e delle pratiche ineservizio sa nitario .militare, la necessi.t à di realiz- renti al personale _.\.sso.ciazioni . di soccorso (Croce zare il mag·giore possibile rendime~to della ener- Rossa, Ordine di l\1alta, Cappellani miliiit ari,' Pergica e concorde azione cli tutte le autorità propo-' sonale di assisten za femminile, iV'Iedici civili,_ . . ·stevil, n ònchè qt1ella di valo.rizzare nel miglior Suore, ecc.) . • modo possibile l e risorse . che ki fini stessi il 11 provvedim.e nto legis la tiv9 relativo a tale si·Paese poteva offrire, _provocarono, céirn'è noto, stemazione è àn preparazione e sarà appena posnel 1917 la• · costituzione presso questo Minist ero sibile p u bblka1to . D aita l a ristrettezza del tempo· d·e1la Direzione General e di Saniltà Militare (Dee la niecessità ch e dal' passag·gio di aftribu~ione creto Luo,goten~nzi.ale 23 agosto 1917, 11· 1349) . nessuna dannosa rip1ercussione si abbia s ul serRapidamente organizz~tasi, l a Direzione Genevizio, è inciispensabile che l 'lspetorato General~ r ale stessa egregi.ame11te rispose alla st1a fundà. Sanità Militare e Jé sopraccennate Direzioni zi,on~,. s pecie per merito della illuminata aitti, ·iità g·enerali . prendano immediato .c ontatto c-0n i corspiegata dadi suoi dirigenti . rispond1e nti uffici della cessait.a Direzione Generale È noto p ur tuttavia che, con la conclusione deled iniizino lo scambio ottdinato e gr aduale delle 1'armistizio e con la cessazione deile operazioni consegne relail1ve. di g uerrç1., sono venute grandemente a ridursi le Si tenga presente che tale sistemazione .dovrà accenna.t e complesse esigenz~ del servizio sani ~ssicurar.e la massima economia di personal~ e tario miitare e che :ancora pi.ù .si ridurranno col che gli uffì.ci da sopprimere dovranno essere asco1nple t amento della smobiitazione in corso e col sorbirti dagli organi corrispondenti ~ non essere ri:torno dell'Eserciìbo alie propo,r zioni ed alle fu11ad essi sempriicemente aggiunti. , zio11i d·el tempo di pace. Solo' in priano tempo, O\"€' l a defici·enza dei locali Tal1e statQ. di cose messo in confronto ~on la lo .i mponga, ·gli uffici ste~si potranno essere lan ecessità di urgente.mente "semplificar,e o ridurre sciati! n·ella loro attuale installazione, p ur p astutte le organizzazioni sor.te durain1te la ,g uerra e sando (dal prlmo luglio p. v .) alla · dipendenza per lai g uerra , inauce Jo scrivente a provved·er e, delle Direzioni! Generali rispettivamente sopra . . che a datare dal r 0 lugllo p. v . ·1a Direzione Ge- elencate. nerale di Sanità sia disciolta e che le corrisponL'Ispettorato Generale di Sani1tà Militare, cui, denti attribuzioni siano redecentra t e come segue: come si e detto, dov rà essere affidata l a furu:done a) all'Ispettorato Generale di Sanità militare diretti\Ta del servizio di cui si tratta, prenderà lai funzione direttiva tecnica del servizio sani~rio diiretti aècordi colla Direzione Generale di Sanità m ilitare crli accertamenti ·sanitari e le · pratiche ·e colle altre Direzioni Generali int eressate e non ' -=medico,-legali per gli ufficia li e tutte le funzioni oltre il 15 gi~gno p. v., ' e riferirà sulla attu~zion~ che attualmente disimpegnano l'Ufficio del Di.delle.' disposizioni, formulando quelle . part1colan r ettore Generale e la Divis ione. 4a. della Dir,ezione proposte che ri tene~se iconforini a ll'interesse del - General,e di Sanità milit are (igiene, profilassi e F .to : Il Ministro : CAVIGLIA. servizi tecnici), ii servizio . di sta tisti1aa sanitaria . e la dir:ezione e pubblicazione del giornale di me. Questa ·ordinanza çompro,ra·, ancora una volita~ dicina militare; . · _ jn quale scarsissima considerazione sia~o tenuti b) alla Direzione ('~ nerale P·ersonali Ufficiali, i Servizi sanitari presso il nostro Esercito. . oltre all a ocrestione disciplinaTe che ha sempre con. . . Essa riduce in fra11tumi Ùn 'istituzione tecnica senratò del person ale impiegato in serv1z10 sanitario (ufficiali medici ed ufficiali farmacisti), la l a quale, pur non essendo immune da pecche; 1
'\
..
1
•
1
1
(30) •
•
•
•
[ANNO
XXVI, F ASC. 23]
SEZIONE PRATICA
735
· a'Veva. saputo assolvere un arduo C'ompito ed ave3. Vivanti ca\r. u:ff. dott. Ragaele, ttfficiaìe sa,~a acquistato molte benemerenze. ni tario di Venezia ; Pur tr.oppo ci. tutori supremi del nostro Esercito, 4. Zapp ello11i co111111. Federico, ispettore genecompreso il condottiero dalle larghe conoeiioni ra1le del Ministero c.1el 'fesoro ; che attualm~nrte ne regge le sorti, non sono an5 . · Ragnisco corum. dott. Leonida, capo di\·ioora compenetrati dell'importa1nza che spetta ai sione al l\r1inistero dell'Interno ,· servizi saniitari nella difesa della salute e della 6. CliateLain comm. dott. Federico, capo diYivita del soldato e, quindi, nel mantenere e nelsione al Ministero dell 1lfl.iterno ,· 1'accrescere l'efficienza. bellica dell'Esercito. 7. Fomaciari cav. uff. dott. Bruno, prin1D seForse essi non s ospettano neppure la vasti;t à gr1e tario, :al Mi11istero c1ell ;Interno e la complessità de11e organizzazi,oni -profilattif'Jonsiglio di Sanità della· provincia di Roma. che o di quelle per l'assistenza specializzata. · Il Cons.i glio provinciale di sanità di Roma, nelCosì accade iehe, mentre in altri Eserciti i servizi sanitari assumono un postp sempre più emi- l 'ultima sua sèd11ta, intesa la relazio,n e dcl menelllte, presso di noi inviece se ne spezza l'unità dico provinciale, prof. comm. G. Badaloni,, sulle faticosamente raggiunta e se .n,e sconyolg,e il fun- condizioni sanitarie della ProvinciaJ da cui ~isul • • z1-0na, m ento. ta,ra che serp eggia qua e là da qualcl1e· tempo il Comuni si sono m.a nifeAvretnn10 conoepito che la Direzione· di Sanità vaiuolo e che in alcuni . . militare venisse ridotta eutro limiti modesti, in stati gravi focolai di questa :ii11fezione, 11a riterapporto con la smobjlitazione; che ne venisse 11wto essere necessario di ilntensificare le misure semp[·i ficata l'organizzazione. Invece la compe- profilattiche. tenza del corpo sanitario militare viene posta di Poi_.chè nessuno ignru;a che la difesa sicura connuove, come ante bellum, sotto il controllo della tro 1tale terribile malattia, che anche in Roma va incompetenza ! · facendo qualch·e vittima, consiste Ùella vaccinaQuesto affronto è nsentito da tutta la famiglia zione, h a fatto vive raccomandazioni affìnchè la medica. cittadina nza vog·lia, senza indugio, prem1llnirsi Noi confidiamo che il D. 11. preannun1zi:aito dal- contro il vaiuolo, a,ccorrendo soillecita agli ttffìci l'ukase ministeriale possa essere stornato dalla raunicipali per assoggettarsi alla sana praticà che non basta di contraria persuasio11e cui dai competenti sarà della rivaccinazione, ricorda.udo • \ condotto il mi1nistro, in modo da scongiurare la 1 avere sub1ta la vaccinazione in giori1i lontaini, ma completa · disorganizzazione clei servizi sanirt:-ari cne l'immunità non si acquista senza' ripetere l'innesto del vaccino ogni 8 o 10 anni. •militari. Noi prendiamo posizione contro tali deleteri La Giunta del Consiglio st-esso - fra gli aJ.t_r i procedimenti. affari• sanitari - ha dato il suo parere favore·vo1e all'approvazio1ne d'i progetti di edifizi sanitari per C'-0mmissiooe per la riforma dei servizi i~ comune dì Corneto Tarquinia, di si?temazione di vigilanza. igienica. Allo scopo di migliorare 'l 'ot:di11aimento dei del servizio di condotta a Genzano di Roma e di del Capitolato san1rtario di varii Coservizi, ~nerenti alla vigilanza igienica. ed i'.n or- modificazioni • 1nutli1. dine ailla necessità, oggi imp:ellente, di provveHa poi preso ii1 esa1ne la questione tielativa al dere alla modifi ca delle disposizioni in vigore a riguardo dell'assetto e del funzionan1ento dei ser- riposo festivo integrale di un numero .~imitato di vizi locali d! , ,igila 11za igienico-sanitari0, con De- farmacie, p·e r turno, sentito il p arere fa·vorevolle creto del M,i nistro dell 'Initerl}o in data 14 mag- dell'Ordine. La Giunta ha ritenuto opportuno di gio corr., è stàta nominata una specia1 e Con1mis- · sottoporre l'importante qu.estionf a.1 parere drel 1 Consiglio in una prossin_ia sedt1ta da tenersi ensione alla quale è stato affidato l'i11carico éj.i studÌJaire e di proporre - entro il t ermine di tre tro il mese di giug110, per modo che la proposta mesi dalla data del .Dee:reto - uno schema di di,. possa tradursi in atto, .in via d'esperimento , nei sposizioni i.ntese a dare, completando ep. inte- mesi estivi, a comin0iare dalla prima domenica grando il sistema organico tracciato dalle norme di lugilio. raccolte nel testo unico delle leggi sanitarie del l') agosto 1907, n. 636, una . sistemazio11e. più deCONDOTTE E CONCORSI finitiva e più salda di ser,1izà. igienico-sanitari ANCONA . Ospedale Civile « U rnbe rto I >>. Cercasi medico assistente. Stipendio annuale lorclo locali. lire 2184 compresa .1' applic~ione de11' a1:1ment? La Commissione è così composta : del 30 ~~ e caro ·vi,·er1, oltre ':1t~o ed alloggio tut~1 l. Mosconi gr. u:ff . dott'. -~ntonio, consigliere i giorni nell'Istituito. È q~~i certo che lo stidi Stato, presidente ; pendio verrà fra poco sens1b1lment~ aui-1;ienit:ato. Preferiscesi laureato di recente. Nom1na biennale. 2 . Gualdi· comm. ·dott. Tito, ufficiale sanitario Rivolg·,ersi. per infor1na.zioni Direzione Sanitaria. drl. Roma; 1
1
1
.,
.
---
(31)
•
•
IL POLICLINICO
[-t\.NNO XXVI, FASC. 23]
I
NOTIZIE DIVERSE.
Il premio . Carnegle ad un capitano medico.
, L'assicurazfone obbligatoria contro le malattie.
La Fondazione Carnegie per gli atti di eroismo nell'adunanza del r2 aprile r9r9 in Roma hai accordato, a rtitolo di benemerenza e di onore la grande · medaglaa d'argento al dott. Ottavio C~la mita, capitano me dico, per la coraggiosai prontezza con cui, con sprezzo della sua vita, riuscì ·a salvare quella di un soldato che aff-0gava nel profondo e insidioso canale di Mirano, pel quale iai~o di .eroismo ' gli ven11e già conferita la medaglia· d'argento al valore civi·le. ·
Il prof. U. 9obbi, relatore della Commissione per la legge sull 'assic11razione obbligatoria: colltro le malattie, ha presentaito il suo ra pporto, il quale :verrà discusso prossimamente in seno alla Com• • nuss1one.
Congresso Nazionale per l'incremento .e la difesa della industria ehinico-farmaceutica italiana. Si terrà f ~filano .il 4 e 5 luglio, ad i1ùziativa
,
•
Al sanatorio del . <t Giornale d'Italia ».
dell'Unione Naiionale dei Me<lici Ita:liani. · Gli Uffici del ComitatQ promotore della Commissione ordinatrice ed esecutiva e di. Segreteria hanno sede presso l'Unione, in via S. Paolo 10, palazzo della Fed.erazione delle Società Scientifiche e Tecniche. Aderenti e partecipanti al -Congresso debbono m1mirsi· di una tessera personale d i L·'. 20.
Pe.r Io sviluppo
'
•
dell~
Il direttore generale della Sanità pt1bblica, commiend.aitor prof. Alberto Lutrario> ha ' ·isitato- il Sanatoni.o cli Ariccia del « Giornale d ·1 talia » per i bambipi tubercolotici. Era accompaganato da!1 tenente colonnelllo medico dott. Guido Mendes, capo divisione al Ministerò della gu~rra, dal commenda.tor dott. Alberto Massone, dal dott. ca , ·alier Bruno Fornaci.ari· e dal dott. cav. Giuseppe Tedaldi, della Direzione generale di Sanità pubblica. Venne guidato dal comm. Schisa, dal dottor Stagni e dal dott. Eschilo Della Seta. Egli ha espresso la: sua ammirazione senza riserve per il perfetto funziona·m ento dell'Istituto che acqoglìe e cura r 20 ba mbi11i, re$ti~uendop.e alla . vita la grande maggioranza.
Igiene scolastica.
L'associazione Italiana per l 'Igiene della Scuola fondata nel 1913 per promuovere l'i1ncreme11to e lo sviluppo dell 'igirene della scuola., per favorirne le pratiche applicazioni, per agev.olare i rapporti fra i cultori ·di quesita scienza intesa nel suo più: ampio sig·nificato, 'ha ripreso la ·sua alttiviità e mentre prepara una. serie di pubblicazioni di propagan·d a che v1erranno diffuse a migliaiClJ di copie per tuttà 1'Ita:1ia, richia ma in una circolare l'attenzione di tutte le Autorità amministrative, sanita.rie, scolastich~ e di quantti cittadini hanno a cu.çre il mig;lioràmento della scuola e, attraverso di es.sa, del cittadino, sulla urgente necessità sociale: r. Di promuovere 1'istituzione del ~1edico scolastico; 2. di. dare sviluppo alle Opere pa1~ascol ~sti che, refezione (possibilmente calda) , bag·ni-doccie, scuole e ric1;1eatori· all 'ap1erto per fancit1lli gracili, Colonie montane, marine e camp~tri, A~-. bulatori diagnostici e terapeutici gratuiti, 8cuole cliniche per tracoma tosi, tignosi, ecc., Sc11ole sp eciali - · autonome p·er deficienti p sichici - e c]ia ssi differ·enziali per ritardatari; 3. di· provvedere alJa preparazione di vigilatrici scolastiche; . · 4. · di provvedere alla prepa.Tazione dell 'inse-. gnante. 1
Indice
•
Onoranze al prof. Ruggi. Compiendo il 70° anno di età ed il 45° di insegnamento, .ill Clinico chirurgo di Bo1ogna si è ritirato, il 20 maggio u. s., dalla cattedra, ove la sua ultima lezione ha dato luogo ad una :.>olenne manifestazione di stima, di devozione e di affetto da parte dei suoi allievi e dei suo.i ammiratori . . ·
Per i medici ospedalieri a Londra . ~
· Si ann11nzia che il « London Hospital », ad iniziativa di lorcl Knutsford, ha stabilito di asse.. gnare ai medici ospedalieri uno stipendio fisso ed elevato, a condizio:ne che essi dedichino tutto il loro tempo esclusivamente al lavoro ospedaliero (cura def malati, ricerche di laboratorio, iri.segnamento parà-universitari9, ecc.), rinunziando . del tutto alla pratica privata.
alfabetic~
per materie .
Asma bronchiale: moderne vedute sulLa.birinto: valore dell'esa.m e sistematico Pag. 721 l'etiopaitogenesi e sulla terapia . . . Pag. 709 Megacolon congenito: casistica . . » 724 Cefalea cronica con punti dolorosi . . » 725 Mercurio benzOa.to per ' iniezioni . . . .,, 726 COm.missione per la riforma dei servilzi Morbo di Barlow : fase 'i nizia1e . . » 724 di vigilanza igienica · · · · · · » • 735 ' Nefijte sifilitica: constatazione del treCongresso della . Federazione medici . . . dei . pone.ma . . . . . . . . . . ' . » 724 addetti .a lla v1g11anza 1g1en1ca . . . » 73r · · · · Direzion•e Generale di Sanità militare: · I'rovincia cli J{oma: condizioru san1tar1e >> 735 . scioglimento della _ . . . . . . » 73 6 . Tetano: insegnam~ti della guerra reElefantiasi · vulvare . . . . . . . . » 722 lativi al - · · · · · · · · · · » 720 Influenza: ulteriori osservazioni sulla Tifo esantematiéo: profilassi . . · . 1> 762 riecente pàndemia . . » 705 Tubercolosi dell 'ureter.e . . . · . . » 716 Ipecacuana e suoi alcaloidi : vall.ore com. Tubercolosi : studi clinici . . . . . . » 730 parativo nella dissenteria amebica . » 726 · Vaccinazione jenneriana : tecnica · · · » 729 1
•
1
•
•
•
•
•
•
L. PoHI, resp. ·
Tip. Naz. Bertero di G. Guadaanini & C.
Roma, 1919 -
(32)
•
•
• •\
I
... •
I
'
Anno XXVI
.
Roma; 15 giu_gno 1919
Fase. 24
I
•
,, .· •
fondato dai professori: BACCELLI FRANCESCO
'
,
GUIDO
REnATToiu: CAPo: PRo:r.
--
..
DURANTE
VITTORIO 'ASCOLI·
•
SOMMARIO.
\
I
J
Lavori originali: G. Genoese: Il liquido cefalo-rachidiano e trattamento dello scorbuto infa ntile. Trattamento dell'ano- · nella malaria dei bambini. • ressia nervosa dal bambino. - DIAGNOST1CA: Tabelle per Riviste sintetiche: G. Bilancioni: I recenti progressi della diagnosi differenziali. · oto-rino-laringoiatria. · ' Igi~ne: Sulla profilassi dell~ influenza. - Epidemiologia del :Sunti e Rassegne: PATOLOGIA GENERALE: I. Bond: Sulva1uolo . . l'azione agglutinante e opsonica di alcune sostanze chi111icbe Medicina scientifica:' Le funzioni della corteccia delle casu~IE; ema.zie e sull.a possibilità di applic.arla aila ·fagocitosi psule surrenali. dei germi patogeni. - CHIRURGIA : C. Wìllems e De CaestePosta degli abbonati. cker: La deambul~zione immediata dopo l'estirpazione dei Varia. . . co~p~ mobili del ginocchjo. - MALATTIE V'ENEREE: P.ineo e :Nella vita p:rofessionale: P. Di Pascarella: Una nuova fase Ba•llle: Cura della blenorragia. cronica mediante vaccini ottedella condotta. - Cronaca del movimento professionale. nuti dal pus gonococcico. Giur1sprudenza sanitaria: Revoca di deliberazione di no Osservazioni Clinicbe: R. .Vergano: Un caso di cisti da mina a vita. echinococco delle pareti addominali. Bisposte ·a (luesiti e a domande. -Commenti: P. Castellani: A proposito dell'immunità per èondotte e concorsi. . 1' influenza conferita ai malarici dal chinino . Nomine, promòzio~i, onorificenze • .Accademie, Società Mèdiche, Congressi : Società MeColtura superiore: Sul nuovo ordinamento degli .studi dico· chirurgica di Pavia. medici in Germania ed in Austria . .Appunti di Medicina Pratica: CASISTICA : Ostruzione Medicina sociale: Per l' igien'e delle scuole di Roma. ·acuta appendicolare. - Occlusione intestinale cro nica durata Notizie di-verse. . undici anni. - TERAPlA: Il succo d arancio nella profilassi Indice alfabetico per materie.
•
1
I
'=================================================================================================::!: .
AZ BZ7!ARDA 7!AB.I.
Preghiamo vivamente quel signori Associati cui abbiam~ testè rivolto 11e l'S<Ynf!le Invito di pagamento del dovuto importo d, ab~onamento pel corrente 1919, a .non ·frappor.re altro Indugio e a fartene pertanto rimessa, mediante cartolina-vaglia. con cortese sollecitudine. . 1
Rammentiamo che la Carrtoliria-Vaglia dorrà e1sere indirizzata 11omi11atn·af1'lente al 'prof. ENRICO MORELLI, via Sisti11a, 14, Roma, e che .la medesima (nel po1to 7Ueri·ato al lollo dell' V01c'io Po1talf' pagatort) dere es•Pre mu.n1·ra drlla.pre1critta rnqrca I.a bollo da ocentesimi. Cht si trova sprovvisto della m_arra accre.~ cere di:tti 6 Ctntes1'mi all'importo della: Cartolina-Vaglia stes1a. L'AMM1N1STRAZJONE.
P""
Diritti di proprieià riservati. d-i essi senza cita1'nè la fonte.
È vietata la tif>1odu1iond di lavori pubblicat; nel POLICLINICO o la pubbUcaiicme dt •tfflli ' · li
'
numerosi casi di. f1ebbre malarica, clei quali alcuni lievi, a lt-ri abbastanza g·ravi, provenienti • partioolar111·ente dalle ite11ute di Boccal.eone (chi~CLINICA PEDIATRICA DELLA R. UNIVERSITÀ DI ROMA lometri .5) , 'l'or Sapienza (Km. 8), Cervell·etta . . diretta dal prof. I,. CONCETTI • (I{m. ro), . che fa111no p.a rte del1l' agro romano e • si trova no fuori Porta Maggiore, sul1le vi e Ptenestina e Coll.ati_i1a, abitate in genere d·a popo.. Il .l iquido cefalo-rachidiano nella malaria lazione in1mrig·ràta da al~ri paesi . della provincf ei bambini. \ cia ,e dedita alla coltivazione dell'orto ed alla Ricerc:Jie del dott. GrovANNI GENOESE, assistente. industrìia del lart:;be. I ' rari dati cl1e ci .1offrono gli epidemiologi , di-' Nel periodo d1ella guetra, e più specialmente most1"alli0 ch!'. ara1nent.e un.a preferenza dell 'et~ negli ultimi due an11i (1917-918), è noto a tutti come si sia avuto un aumento note-v·,o.Ie di ma- infantile ·p er l'i.nfezion~ lnal ar·Ìca e· non vi è clubbio eh.e 11elle ,ttiegiioni ·mailiarl.c.h e 1-a nìaggilc~re laria in varie regioni .d'Italia :ed anche J1e1la provincia romana, ii1 ispecie nel st1b11rbio e nel- · percent11ale di malati è data 9ai bambini, tutta;via gll'.. autoiri non sono tutti di aiccordò nello in-1'agro e come del fatt6 si sia gius tamente preoccupata l'autorità tutoria che ha rintens.ifìcata in di~arci quali siano gli anni nei quali più facilmente i b·a mbini sono· questi ultimi ~empi L1. lotta contro la malattia. , colpiti dalla infezione: alcuni la dicono rara 11el lattante spea:oe nei priI bambini1 non furi o no risparmiati ond. e tanto . 1Jella nostra Clinìca come nella pratica privata .nl!Ì tre. niesi, altri dicono come si possa riscon-·ari' è stato possibile 11e1 decorso biennio osservare trare i1n qualsiasi età e speci almente nei printl
LAVORI ORI GIN ALI.
\
1
•
.
•
,
(I)
..
IL POLICLINICO
[ A .NNO
XXVI, FAsc. 24I
due anni di vita, altri anoqra la , trovarono pil) parassitaria) ed alle lesioni ad. essa consecutive frequente dopo 1i dµc anni : in una statistica del (congestioni '!'apide e variabili) ; ma se queste> Concetti su 360 ossery,p.zioni 327 si rifet'iscono fattore gi uoca una parte principale non è il a paziienti di età varia fra i. due e ~. sette anni solo, altri ne intervengono e sopratutto l'influened il Gosio dalle osservazioni fatte a Grosseto za delle tossine del parassita stesso . . non h a potuto st abilire una notevol·e differenza Queste tossine p ossono esercitare azione pre. nella morbilità dei bambini di \ 7a ria età e ci in- valentemente sui plessi coroidei, ed allora sii handica il 54.2 '% per i bambini al disotto dei due no .m<?dificazioni quantitative del liquido cefaloanni, il 5~·59 % per quelli fra i due e i cinque rachidiano, ~entre i vasi melilingei pure rispon... anni, il 52.11 % per qu.elli fra i 5 e ii, ro anni, dendo alla azione tossica con la cong1estione non ~ ed ìl 58.17 % per queJ.:1i fra i. 10 •e i 15 anni hanno subite le alterazioni così note\;oli che' sono di età. necessarie per il passag·gio dei leucociti e delLa malaria nei ba1nbin·i piccoli no11 preseµta l'albumina, che si pùò verificare al contrario se il solito quadro clinico dell'adulto, cioè febbr.e l'azione delle tossine è t almente intensa e conche ·si inizia con brivido e cadè con .profuso su- tinua da ledere i vasi. dore; :il bnivido spesso lÌl·a nca ed è rimpiazzato Appunto queste modificazioni del liquido spi. . ·da stato stuporoso o da C<?nvulsioni .o da dilarrea nale finora nei bamb~ini non studiate, speciie net. e vomito ed il sudore è lieve e spesso limitato suoi elementi principali, durante e all'infuori a11'a sola fronte o a qualche regio11e del corpo : dell'accesso malariic·o ho voluto studiia.re nella ma• nel p eriodo della febbre , possono cont!~nuar.e le laria infantile, sciegliendo per l'oss~rv?-zione 10: convulsioni o aversi tremori, agitazione o uno casi, dei quali alcuni1 come in seguito vedremo, stato dii . sonnolenza. ed abbattimento continuo. mostravano fenomeni nervo5i più o meno gravi che allarnla. ii parenti: tantd nei .casi lievi che e d altri, da servire direi quasi di control!o, notl! n ei gravi il s istema nervoso del ba.r ubino è il presentavano disturbi1 di sorta. da parte del si' più freq.uentemente colpito e compromesso: s:e- sterna nervosq: in tutti ho praticata la puntura condo le statistiche di Concetti e Valagussa, dopo 101-Tibare durante I 'attacco febbrile, ed in qualil sistema d·i ger.ente è il sistetn.a nervoso che è cuno fu r1petuta all'infuori dell'accesso. • più colpito e non rari sono i· casi nei quali la Dei bambini presi in ·esame nei riguardi all'età forma clinica della p erniciosa. si_·confonde con la uno era allattato dalla madre ed aveva rr mesi, meningit_e (Ascoli) . tre erano di due anni, gli ailtr.i dti età variabile Quesito legame fra sintomi nervosi e mru1aria fra i tre ed i sette anni : ·in q u.anto al sesso tr~· era del . resto noto anche agli anticl1i e ·così già erano femmine e sette maschi e per la provetroviamo in Galéno sotoo il capitolo della cata- nienza, eccetto tre ..che erano della città, gli a1ltri :fora, la pernicios·a carotic.a caratterizzata da so- sette prove~ivano dal suburbio e dall'agro pur. pore profondo chre non ·cessa dop? qualsiasi sti- essendoci tra i primi qualcuno che aveva dittno-· molJo ed iin Paolo di Eg.ina, in Riverio, :in Avi- rato con la famiglia tra nsitoriamente in zona ma-· · cenna, in Zacuto si trovano descrizioni, di per- 1arica. ·Trascriverò primi:i brevemente le storie cliniciose comatose, di p·e rniciose · apoplettiche e di apoplessie periodiche : le pubblieazioni po- niche ed i risultati dell'esame del liquido spi/ steriori ,che riguardano sindromi net..\ 'Ose da ma- n~le e poi mi limiterò a poche osservazioni illaria, in ·adulti, appartengono iii massima parte . lustrati:ve dei risultati ottenuti. ad italiani e sopriatiitto ailla scuola medica ror) . V ... C ... , di anni 2 , da Roma-, entra in Climana e noti1sono i casi osser vati da Tortrl, Ange- lina :il 13-9-917 (letto u. 5, scheda 302) . Nulla lini, Celli, Bi,g nami, l\t1a'rchiafava., Bastianelli, di notevole nel gentiliztlo paterno : m·a<lre malaChiarini, Rummo, Bardellini, Vespa, Schupfer, rica avendo contratte ad ·Ostia le febbri; fu al-Panichi, ecc., che notarono nella ~alaria turbe lattaio per 18 me•i c1alla madre, camminò-tardi: quest'anno il piccino fu p.ortato ad Ostia ed ivf nervose varie, paresi e p aralis i transitorie, emi- fu colpito da febbri che gli vengono .col freddo- • pligie, afasi•a , convulsioni epilettiche, nevriti, po- e vanno via col sudore. Bambino p'.a llido, anemioo rachitico, con scadenté stato di nutrizio. linevriti' pseudo tabi, coree, ecc. Le osservazioni in bambin,i non m-a11cano .e fu- ne : è abbattuto, vomiita a;d ogni ingestione di cibo, ha lingua patitnosa, milza g~ossa, dura. . rono . segnalati nella ma laria, oltre al lieve meDal lato del si:istema nervoso s1 nota assopiningismo; stati meningei gravi, e lesi1oni più mento, lieve rigidità della nuca, non Keìl?1g, complesse per spi·e gare le quali è stata in,yocata non Babinsky: urine negative per l' alb11m1na_ la ·teori:ai meccanica la quale tende a dimostrare , Esame del sangue (Dott.• Pavignano) positivo per la .malaria · (terzana primaverile). . · . . che i fenomeni nervosi che s·i · riscontrano nella Il r6 continuando i . sintomi nervosi notati s1 . malaria si debbono alla occlusio11e dei capillari · pratica la puntura ·lombare durante 1'~cesso .:te~-. per l' accumtt:lo in essi dei parassiti (trombosi brile (T. 38:5). Fuoriescono oltre 15 eme. d'ì 11~
'
..
\
--
~
i
•
(~ •
•
••
-
•
,
\
[ANNO XX\71, FASC. 24]
SltZIONE PRATICA
. quido, ad alta pressione, limpido come acqua di rocca .che 1e saminato dà: albumina 0.40 % 0 , clo~ ruri 8.30 % 0 , aceto1ie assente, reticolo assent~, reazion.e di Bo'Veri negativa. Nel sedimento d~ screto numero di li1ifvciii (4 o 5 per campo 1Il1.croscopico), non g ermi. . Dopo la puntura si nota miglioramento dei fenomeni ne rvosi che scompariscono con la cura del chinino ed il ba1nbino esce dalla clinica guanito il 21-10.
•
•
•
2). i\. ... F ... , di anni ·5 , da Roma, entra in Clin:~ca. dl 28-9-917 (lietto 1, scheda 307) . Padre tubercoloso, madre in ospedale al 6° padiglione. diel Policl1nico p er m alaria. Dal 23 corr. ha fel)bri a lte m att1na -e ser,a, dolori a ddominali, cefalea. ~ntensa : la febbre è preceduta da briv~do e cade col sudore . È bambino ii+ discreto st ato di nutrizione, cute bruno-pallida, 1nilza p alpabiJe , dura. A carico del sistema n ervoso oltre la cefalea., si nota dermografismo lento e persis tente, plantari vivaci, ro tulei che non si rjesce a pro·yocare, non K ernig·, pr.esente a ùest:ra l 'Oppenheim, vomito, non ngidità nucale. E same del san g ue positivo p er la r 1al.aria. Puntura lombare il 28, all'acbettazione, co.1 temperatura 38.8 . Si h anno oltre 20 eme . di li{{Uido limpido ad altissiina press·io111e . Albit1tina 0.40, cloruri 8, aceton.e assente, reticolo a ssente, reaz" di Bo,..veri n egaitiva . Nel sedimento scarsi linfociti, non germi. · Dopo la puntura la cefalea è scompat1Sa, ,_b a dormitQ tranquillo: jll 5 ottobre. ha 3~ . 3 e s1 la gna ancora di cefalea i11teu sa : si prat1ca una seconda puntura 19 mbare da lla quale s:i otte:ngono ci~ca 15 eme. di liquido limpi1d o, a gett_o . Album ina . 0 .30 , cloruri 8, acetone ~ssente , ret1~olo assente, reazione di Bo'Veri n eg at iva. Nel sedimento qualche raro ili1rlocito. fJop o l a puntura ~on . ~cus~ più cefa lea e dopo ttna cura adatt a di ch1n1no e dimesso guarito il 21-10-917. I
3). L.. . F ... , di anni 6, da Boccaleon~, entra in Clinica il 4-10-918 (letto l?, sched~ ,357) .. Mad.re· e p adre malarici abitan do :1n local1ta .eminentemente m alarica : ebbe mor billo a 4 anni : da otto o-iorni h a febbri ogni d ue giorni preceduta da brivido e remit t ente col St1dore: è un po' pallida in dis~reto s tato di nutriz1'. one : milza palpabile sensorio un po' o ttuso e lieve rigidità della ~uèa : dolente alla pressione il punto retromandibolare clel Sig11orelli . E same · del ~angue positivo p er la mal aria. Pt1ntura lom~ar·e 11 5-10 (durante l'attacco febbrile) : fuoriescono oltre. -20 eme. di liquido limpi do a ziaµipillo: A_lbitmina , 0.30, cloruri 8.50, acetone as.s enite, retico_lo a s; sente, Pro'Va di BO"JeriJ n egativa . Nel s edimento 1
•
note'Vole linfocitosi. ·
-.. ..
.
Si ripet e la puntura 1'11. avendo vomi~o. (t~m p~ratùra 36 . ~) e si h an1;1o circa 10 eme. d_i 11qu1do limpido a goccia affrettata col} albumina 0.20, cloruri 7.20, acetori~ assente,_ reti~ olo assente. N~ sedimento qualche scarso 11nfoci:ta.; n<;>n germi. Esce guarita dopo la cura del ch~n1no 11 13-ro. 4). G ... F ... (1), da Formello, di mesi 11, entra con la madre in Clinica il 9-9-g17 (letto n. I?)· Dall 'anamn.esi si rileva che il p adre ha maila r1a, (1) Debbo alla cortesia del prof. Spol.verini il
poterie riprodurre i~ sl'tccitito l 'osservaz1-0ne che eo-li i.Illustrerà particolarmente. o
ch e la madre l '·h a a vUJta due anni or sono e che un bambino a 16 miesi è morto di mal.aria. La picc·:n~ è stata sempre bene ; il 3 settembre ebbe febbre e dopo otto o dieci ore attacchi convulsLvi clonico to nici generalizzati oon rotazione in · :alto dei bulbi oculari, respiro stertoroso ed emissione di bava dalla bocca.: le convulsioni durarono forti per tre ore poi v.e rso sera dll?inuirono pi intensità. Il 4 la febbre era inodica e non s1 ebbero attacch i, convulsi vi ch e si. r:ipr.esentarono il 5 m a. solo a destra (arto su p . e inf.) à caratte1ie accessuale e si ripeterono fino al 7: fra l'aittacco con,1 ulsivo avuto il 3 e quello a vuito il 7 la madr e si aècorse che la metà destra del còrpo ed in ispecie l'arto s up. ed inf . erano colpi ti come da paralisi, risp armiandoli la bambina nei movimenti che faceva con il corpo e non potendo muove rli .. Per la febbre .a lta e .l e convt1ls.oniJ il 9 è por1tata iilJ. Clinica . All'accettazion.e con temperatura a 39 è pratipat a la pUJntura lom·b are (dott: Scelba) dal[a quale si hanno circa 20 ctric. di liquido prima emaJti.co, poi l;impido, con ~lta pressione. albu·1nina 0.50, cloruri 7.50 : nel sedi.m ento scar si linfociti, non germi. La piccina è p allida , 11a milza aumentata di \•olume e di consistenza , senisorio presente, si attacca al petto. Dal la to del sistema nervoso si ha lie·ve s trabismo con vergente, e lieve dermografismo : riflessi rotulei p :ù vivaci. a destra dove è presente il Babins k:r, acliillei quasi spenti , ~dem i plantari, nòn l{ernig: nulla a carico dei · 1n ovimenti deg-li artii superiore ed inferiore di sinistra : l'arto inferiore e superiore di destra giaccio110 quasi .imn1obili, s i osservano tSol.o ~ei piccoli movi.1ne~t1i delle di ta. Quan~o 1~ p1cc1na pia nge , la meta dest ra d.ella faccia Sl contr~e meno bene della sinistra : gli a:çti di dest ra oppongono ~ movin1enti pas sivi una resist enza un po ' maggiore della 11orma. , . . Ll 12 la m adre ch e la allatta e colpita da brivido e febbre alta che iimette col s udore: l'esa1ne 1del ~angue della niadr~ ~ l?o.sitivo per la ~·laria (estivo-autunnale) . S1 1ruz1a la cura ch1ninica e si pratdca alla picci.n a anch·e l 'es.ame del sang ue che dà lo stesso r ep erto positivo, abbondantissimo. Il 15 pers'.ste Ilo strabismo ma meno acoentuato (dopo il chinino cl1e si dà anch e alla piccina), i movimenti degli arti di destra sembrano più liberi,, non è assopita : il 16 è ripetuta là punt ura lomba re m a fuoriesc~ qel sangue on?e non si insist e e si rip.ete la prova il 17 t~nto p1ù che si n ota un po' di rig·idità nucale e l11eve dermoo-rafismo. TemperatuÌ·a 37.6 : si ha nno da~la pt1; tura lomb.a re oJ.tre 20 eme. id i . liquido lin1pido, ad alta pressf:on e con a~bumi1 ia 0.50, cloruri 7.80, acetone as~ente , reticol.o assent~ , reaz1one di Bo'Veri negat iva. : nel sedim ento d1scret~ ·n umero di linfociti• (4 o 5 per campo) ; •non germ1.• • Il 13 i fenom·en1 n er,rosi so110 quasi scomparsi (rigidità e <;]ermo$ra:fi~mo) ~ p~site l a 1imi1:azio11e dei movimenti agli a rt1 d1 destra! spe~ie al superiore. La piccina esoe il 1,, ottobre ~n t aJ11 condizioni1· è ' rivista ambulatoriamente 11 25 dello stesso .:nese e s i nota una mig lioria spiccata, r~ siduando solo lie vissima linutazione dei m ov1: mentii .attivi dell'arto superiore cl~stro che non s1 compiono in modo complet~ e .son .1~ st essa forza co~ a 1Sin~stra.. Dopo non e p1u nv1sta. 5). A... M ... dtl anni 2, da Boccaleone. P ad re iè madre m.al~rici, vive in località malarica : l'an1
aata
1
•
/
I
0
• •
\
739
•
..
\
IL POLICLINICO
[ANNO
XXVI,
FASC.
24]
\
no scorso ebb.e morb1llo: da più giorni hsi. febbri al;te a tipo irregolare, pallore, vomito, diarrea. Esame del sangue pos:tivo per la malaria. Bambino piuttosto gracile, con c.hiare note di _rac.hitismo: nulla al torace, milza dura palpabi1e. Teinp. 39.5. Si pratica }a puntura lombare il 21-91918 : fuoriescono oltr.e 20 eme. di liqu1:do limpido ad alt a pressionie : ai,burrii1ia 0.50, cl_oruri .8.20, acetone assente, reticolo assente, reazione di Bo'Veri nega:_ti và : se-di11ie·rito : discreta lirnfocitosi, non germi. · Dopo la cura col chinino in 14 giorni guarisce. 6) . A ... L ... (r )i~ di anni 6, da Grotte di Cre·g·na, località n;ia_larica:-, vi~in<? B~ocaleone : padre· e madr.e ma~ar1~1: da ?t~o. g ior.111 ba. f~bbre alta ogni due giorru che s1 inizia col brivido · e cade col sudore e che lascia il bambino abbattuto ed. ass,o pito per ~irca, mezza giornat?-. ~ dia me vi.sto il 23-:9-1918 perche da qualche gi.orno ha \1o~to, cefalea intensa, rig idità della nt1ca ed eruzione .scarlattiniforme più spiccata al . vis<;> ma 0:bb.a.. stanza evidente al tronco ed agli arti superiori~ : g li arti inferiori sono risparmiati : i parenti dicono che a.ll't:nizio della febbre una settimana fa il piccino .e bbe ~a stessa eruzione che poi · scomparve. Nulla ' agli organi toracici: add<?me piuttosto meteorico, i·ndolente : milza palpabil.e, dura : a carico del sistema nervoso oltre l a cefalea e la rio-idità della n11ca si nota Kernig. Temp. 38.9. pratica l a pt1ntura l~m~ar~ il ~3-9-.1918 : fuoriesc6no oltre 20 eme. di 11qu1do limpido a zamp :llo: albumina 0.50, cloruri 8.20 : aceto-ne ·assente , reticolo .assent e, -ff'eazione . . di .Bo·ueri nega... tiva : sedi11ie1ito: inte11sa 11nfocitosi, non germi. Dopo l a. puntura ]on1bare è praticata ui1a ~n~e zione di 50 cgr. di cb.ini.~a a la · s~ra, altra 1?iezion.e. l f.euomeni nervosi scompariscono sub!to: il bambi110 nori acc11sa più cefalea : l' eruzione scarlattiniforme dopo tre· giorni sp~risc~ d'un tratto : · il ba1nbino ,dopo ro giorni è guarito .
si
1
dopb 4 giorni si ripries·e11ta p er un focolaio di broncopulmonite destra che si rileva all'esame del torace e eh.e richiama l'attenzione per la tosse e l'affanno che mol~stano il bambino, che dopo ' c irca due settimane ·g·uarisc.e e ritorna a Montalto. I-1'esame del sangue anch•e in questo caso fu positivo per la malar:ia. 1
8) . G... R ... , di an11i 4, abitante in via della · Ranocchia presso Cau1po Verano, entra iri Clini ca '.il io-10-1918 (letto n. 15, sch.eda 364). Nulla nel gentili.zio, non ebb.e malattie degne di nota : da tre giorni ha frebbre alta, vomito, cefalea, onde è portata al deposito del Policlinico col sospetto di meillngite: è praticata la puntura 101nb<.tre il 10 stesso .e si ottengo110 circa 20 omc d~ liqt1ido · limpido, a g1etto: all'esame : alb1:tmin.a 0.25, cloruri 7.80,. acetone asse11t.e, ref,icolo assente, reazione di Bo'Veri negativa; nel sedimento : qualche rarissimo linfocita, non germi. In clinica è fatto l'esame del sangue che è · positivo per la malaria, e dai parenti si sa che la macli·e dt-11.a bambina è degente al VI padiglione p er febbri inalarich e. Dopo la puntura la cefalea · cade ed ancb,e sparisce la, l\eve rigidità nucale e be 1 >esa..: me obiettivo aveva fatto rileivare in assenza di altri fenomeni nervosi; con la cura cl1ininiLa g·11arisce ed è dimessa il 20-11-1918. · .9) .· L... M ... , dii anni 2, da Grotte qi Cr.egna (Via Collatina). · Padre e madr·e malarici : è da me visit ato il 20-9-1918 perchè d~ giorni ha febbri che cadono col sudor:e, vomito e diarrea; bambino pallido con milza dura: positivo l'esame del sangue : non ha f enotueui nervosi eccetto che lie\'e .a ssopimento : l a puntura lombare praticata durante l 'accesso febbrile dà circa 15 eme. di liquido limpido a goccia affrettata : albumi1ia 0.30, cloruri 8, acetone assente, ret-icolo assente, reazio1ie di Bo'V eri negativa; nel seqimento qt1ai1che raro linfocita, 11on germi. Guarisce rol chinino dopo 8 gJ:orni di cura. ,
•
•
•
•
•
1
7) . F .. : C ... , di anni 6, nato a Chiarone, presso' Moltalto di Castro, figlio di ferroviere: madre malarica; nell'ottobre 1918 aniche il piccino ebbe le febbri di n11alaria èLelle quali guarì do.)20 una . cura dj 20 0o-iorni. Viene a Roma il 6 gennaio 1919 ed è v isto da me .lq stesso gior110 in via Tiburtina 26, p.erchè h a f1ebbre . alta, vomitò, assopimento, cefalea intensa, dolore alla nuca : per qu<:sti fatti è mandia to da Montalto a\rei1do :avuto 11 sanit ario curante sospetto di matli:ng:ite. B~mbin? pallido, con inilza gross.a e clu~a , alito fet~do, ngidità nucale; presente il Kernig, non Bab1ns~y : dermoo-rafismo pronto. Il 6-1-1919 , durante 1 ace.esso febbri•le (39 L/2), € praticata la puntùra lo·n1bare dalla q11ale si ottengon<? oltre 25 o~c. di liquido limpido ad alta pressiloru.e : albunii.na 0.50, cloruri 8.50, ret'Ìlolo asse1?-te,, acet.one assente, reazione di Bo'Veri negativa: sedi!1ie1ito : discreta linfoc.itosi (4 ·o 5 per caimpo mtcroscop~co, qualche pqbinucleato). · Si inizia subito la cura c11ininica e ma110 man<? .che si aumenta nella dose i sintom)i nervosi s1 ~ttenuano : notevole il co111port arsi della rigidità · nucale che in certi momenti dt1rante 1' attacco febbrile è più accentuaita; altre volte appena rilev·abile. Dopo 8 g iorni lli cura la febbre cede, ma
'
io). C .. . V ... , dt ann~· 4, da Roccaleone, è da me, visto il 7-9-1917 ; p adre e madre m alarici ; bambino anemioo, con febbre àlta che si inizia col brivido ·e cade col suclorè a gior111i a lterni; ha vomito, diarr·ea, milza dura, nessun fenomeno nervoso all 'ii1fuori di uno spiccato dermografismo pronto e persis,t enté. I~ puntura lom~are dà esiito a 15 eme;. di liquic1o a med:.a pTess1one che al1'esame risulta con albunii·ria 0,20, cloritri 7.80, reticolo assente, aceto1ie assent e, reazio1ie di Bo'Veri neo-ati va, sedinie nto : qt1alche rarissimo linfocita, ~.on germi. L'esam e del sangu1e è positivo p.er ·la malaria. Si inizia la cura col cl1iJ1ino ed il piccino guarisoe dopo IJochi giorni.
* **
. L'esame del liquido sp.i nale nei casi suddescritti, fu fatto i;icorrendo a i comuni· metodi di labor.atorio : pier l'alb·i{,n·~ina mi son'O servito del 1
• (
(4)
'
•
,
1netodo di Nissl che mentre permette di potere usar e f1'.ccol1e qlian.t ità di liquido d'altro lato dà - risultaiti abbastanza sicuri oltre che è metodo . (.1) Questo caso dal lato delle manifestazioni· ra.l.ido e cli .facile ·applicazione: per i cloruri la cut anee sarà illustrato più · amp1ame11te sul P oP licLi?iico. tecnica seguìta è stait.a qurella col.· nitrato di ar-
\
•
•
•
,
I
f .l\.NNO XXVI,
•
•
l~ASC. 24]
gento ,ed il bi'cromato di potassa, consigliata dalla maggioi: parte d.egli osserva.tori fra i quali autorevoli in materia, quali il M.estrezat e il Denriges, • e per .l'aceton e (che ho volt1to ·rioereare amchè per completare esperienz.e 'in corso sulla presen: za di esso nei liquidi spin0li normali e patologici) ho pref.erito servirmi del m etodo dì .Fromer con l'aldeide salicilica o la potassa, che è reazion1e molto delicata, oltr.e èhe non è data da altre sostanze e svela n~i· liquid1i anche le minime traccie di ;aoetone. P·er l'esame citologico e batteriologico ho tts ato la soluzione <li' bleu di metilene ed in qualche caso del May Grun,vald irt:ak.a.n o del Monti di Pavia che dà c0i1orazioni abbastanza chiare e nette: dello st esso May; Gru.nwald e d.el bC.eu boracico (Manson) mi sono servito anche per la ·ric.erca del p arassita nel sangue dei bambini esamina ti. Come osservazioJ?-e generale posso d ire ch e la. puntura lombare nei bambini malarici con sintomi a carico del sisema: n ervoso,. migliora subito i sintomi stessi, ispecie la cefalea e la rigiditjl della nuca e ciò per ragioni facili a comprenders1i quando si tiene conto dell'aumentata te11sione del liquor; cosi pure· il chinino mod1era sttbito la sintomatologia &: queste forme n1e1le quali i fe• nomeni nervosi si presentano com e ad accessi, senza una successio?e regolare ma disordi11ati, mute·v oli, i11stabili; in gen ere questi fep.omeni sono tumultuari ed imponenti all'inizio ùel parossismo febbrile e poi mano mano ch e la cura chininica. è intensificat a si dilegu ano rapidamente fino a sparire del tutto anche in casi i11 appa- . 11enza disperati. • La pressione del liquido rachidiàno c 1'11 1,e si può vede.r e dalle storie surrifen:.te è sta.t a troya.t a da me a umentata nella massima parte ~l é:lle <1Sservazioni in isp ecie in qu1elle nelle quali predolminavano i, fatti nervos1: da alcu11e punture lom- . , bari si è avuto liquido a getto, a zampillo, da poche altre, a nzi solo in due sui 10 casi riportati, si è avuto liquido a goccia affr ettata. ossia a m edia pressione : it1 genene il liquido otte11uto è st ato limpido come ·acqua di rocca in q11asi tutte le rachidocentesi praticate: alcuni a utori in perniciose g r a, i h a11no a,·uto liquido torbido ~d altre variazioni di colore son-0 state segnalate da Pe nde che in un caso (fra i s uoi ci,nqtre affetti da perniciose dei quali esaminò til liquido spinale) otte11ne uri li.qti.or a tinta giallastra con emazie nel sedi'mento .ed 1in altro caso·. che presel}.tava sub::. ittero diffuso ottenne liquidp verdastro fluorescenite come se fosse mis to ad urobilina . · Mai n ei casi studiati il liquido presentò reticolo alcu.no n è a dito cli guanto, nè qu·ello a tela di ragno; negati va ftt poi on tutti i liquidi esaminati la reazione al permanga 11ato o prova di Bo~
. .
1
•
SEZlONE PRATICA
741
veri .che dagli autori è ritenuta specifica delle meningiti batteriche in isp ecie. Il tasso dell 'àlbuniina nei liquidi 'cefalorachidiani normali non supera n1ai secondo· gl1i osservatori più autorevoli il 0 .30 %0 . l\1estriez,at che è il più completo trattatista in materia e che studiò le variaz(olli fisico-chimiche e citologiche di n t1merosi liql}.idi spinali, asse.g;na co111 e m.e dia la cifra di 0 .. 18 %o ~ . ac~etta ~ome cifre possibili, valori oscillanti fra il 0.13 e ~1 0.30 ,p er millre ; nei casi da me osserva ti ottenni cifre da.1 0.20 al 0.50 %o ; le cifre più b asse i11 ge11ere t;l.elle forme chie non priesenfavan? gra, i fatti dal .la to del . si. st enia nervose , le cifre più a l t e nei casi'. con notevoli· disturbi nervosi e ciò in rappo1·to ad una reazion,e più o meno intensa da p arte delle meni·ngi che si traduoe appunto oltre che con l'aumento del liquor con 1'aumento del t asso deld'albumina . Per i cloritri ho ottenuto in tutti i casi cifre .superiori <4La norma ~~1e è in genere n•e g]i adulti di 7.32 %o (Mestriezat ), 11ei ba,m bini 7 .30 a 7.50 (SanLangelo) . ~ell a massin1a p arte dei casi da me studiati ·si ebbe quincli· iperclorurotachia che. si può spiegar.e a111n1ett.endo t111.a clisf11nz1:one transitoria del filtro 'renale dura11te l'acces•so m alàrico p1er etti sanebbe con1~ro.mes~a la permeabilità r enale ai cloruri : è questo 11 m eccanismo p atogenetico della iperc:lorurorachta amnl-esso da Santangelo della nostra Cli11ica : egli in un noteYole lavoro sUl comportan1ento dei cloruri nel liquido cefalo-rachidiano di bambini san i ed am-· malati trovò cifre osci1lan1:i fra il 7.30 .e il 7:50 %o nei soggetti n ortnal : ; not ò diminuzione del tas.so dei cloruri n elle infia mmazioni delle meningi, diminu_zi•o,11e ch e va d~ pari passo con la intens.ità "delle .lesioni così da avere le cifre _pitt basse · nelle f·orme act1te sp ecialm1ente cli natL1ra tub1ercolare .e richia11ì.ò ] 'attenzio11e sul rapporto intimo eh.e p assa fra l'aumento dei c].o.r ttri nel liquor e la diminuita per~1eabiJ1: tà r.en ale p er essi con conseguente cloruremia . Pende , nei. cinque aidulti con perniciose g ravi dei .quali es.aminò 7.1 liquor ed i etti risultati comunicò alla Società T~a11cisi.ana degli Ospeclali di • Roma nel 1 905 , t roYÒ anch.e l'abbass-amento del tasso dei clor11ri non sempre parallelo con I 'abbassamento diel ptùnto criosco1)ico, abbassa·n1ento notevole in dtte casii · n1ei quali i cloruri scesero a 5. 20 e 5 .50 ~~o, m a l\1estrczat che riferisce 1e ossie rvazioni del Pende e che è u11 cc:impetentìe della mat eri:a , di1ce che queste cifre d·e vono esser e riv~ dute e controllate m eglio : sono cifre ii1fatti opposte' a quelle da me t rovate che si aggirano nei soggetti: esa minati sul1'8 e 1'8.50 %o con un minimo di 7 .80, e si possono spiegare solo; come di sopra ho dietto, ammettendo che l'accesso mala1
1
1
1
1
1
(5)
••
• • \
•
lL POLICLINICO
742
[ ...~NNO
1
XXV l, F ASC. 24] ,
.
. rìco compromette le co11dizioni di funziona1;iento del filtro renale. Questa · 1nia, ip0tesi trovierehbe conforto da ri• cerche esegu~te dal Crespin che volle saggiare in 10 malarici col bleu di metilene, '18J permeabi- . lità renale durante l'a.ccesso : le esperienze del Crespin hanno climosrato che durainte il p.erioclo • • iniziale del paross·Ismo e più specialmente dttrante il brivido si ha una vaso-costrizione ,renale • ed il bleu o non si elin1ina o si elimina male; cl11rante. il periodo fel1brile il bleu si elim ina con intermitte11za, mentre $'.Ì eli·mina m·eglio vers·o la :tìne delÌ'accesso, quando il r ene ri~upera la sua cap.acità di eliminazione. Nei liquidi spinaltl da m e esaminati 1T1.ai ho trovato de11'aceto'n.e, nemmeno in tracci~. L'esame citologico in due casi fece rilev<Ìre notevole liniocitos~ anzi inte nsa; ,.. in q_11attro oasi discreta linfocitosi (4 o 5 p er campo microscopi00), in un caso scar sa linfocitosi ed inI due soli casi 1 'es.ame diel sed.:1111eno fu quasi negativo essendosi riscontrato qualche raro linfocito: in. ge-" n ere quindi si può dire che durante l 'accesso ma}arico n ei bambi11ri, co·n f,enomeni nervosi, la reazione cellula.re è molto note'Zole .. • Questo reperto ci•t ologico corrisponde con le osser\razioni. clei pochi autori che si sono occupati~ de~l'argomento, uno dei pri:rni il nostro Pe11de (1905) che nei cinque casi di soprà accenri.at: e che erano <'·OStitui~i da perniciose a forma meni111g itic.a, coreica, co1i /~rio;n.eni ,di contrattur_a, dis·senterifor1ne alg·ida, e alg·ida settice11tica, in due trovò citodiagnosi positiva per una discreta linfocitasi; posteriori sono le osservazioni di Laff orgue~he in un caso di malaria con fenomeni disartrioi e con paraliì si• periferica del fac.ciale trovò a n che discreto numero di linfociti nel liqùido spinale, di Lortat-Iacob e Ca1n (Soc. l\1ed. Hop. de Paris, i 909) che in un caso di cO'I11a malarico notarono r eazione 1ir1focitaria, di Flottes (-Bu1lletti11 med. d' ..i\lgerie; 1910) ch e in u11 i11alari1c o. con meningo-n1ielite diff11sa, constatò 'i ntensa linfoci tosi. f Dumolard ed Aubry ir1 un pregevol·e lavoro " (Revue neurologique, 191 2) bainno portato 11n notevole contribL1to allo s ud.io delle co1nplicanze nervose della malaria ; su ~oo casi esaminati quasi tutti rigtiardanti adulti, in I I h an110 riscont rato manifestazioni ner,1ose div.erse e più o 1ne110 · gravi e fra questi 11lti~i , in d11e casi l'esame del liquor fu positiv~ per un.a disc1«eta li11focitoS)i1; j s uddetti autori sopra una ve11tina d1ei 200 malari~i studiiaiti n ei quali la . malattia ebbe un clecorso senza nulla di rn otevole a cai."1jco del sistem a ner, ·oso, hanno praticat a la puntura lombare ed in 2 .casi h anno trovato m odificazione del liquor, per linfocitosi onde co1ne n ella V osserv.a zione mia 1
\
1
•
1
si può avere nella malaria reazior1ie citologica senza, espressione c~inica, 1ieazione che solo le punture lombari sistematiche possono mettere in evidenza. \ ' Alle v0lte la linfocitosi non è notevo1e ma secondo ·m'.e anche 1e cifre di 2 o 3 linfoc1 ti per millimetro· cubo di liquido spi1Jale, che figurano dagli autori rite11ute co111e normali, non lo sono : il liquido assolutamente· nprmale contiene meno di un linfocita per m i:l:limetro .cubo onde clfre maggiori sono sempre indice di reazione meningèa leggiera si, ma maillfesta. Imp,o rtante, p er di1n9strar.e anche g li errori cÌi diagnosi a i quali ,può esporre la malaria (e c(ò sanno i medici che esercitano in zone màlariche) è. l'osservazione pubo1iicata dal Rubino (Rtv . Ospedalie ra , 1914) rigua rda nte un giovanetto d1 9 anni, da Ariccia, àccolto al Policlinico con· febbre alta , stato general1e g rav·e ; sensorio ottuso, decuh'. to a cane di fuci.le, pallore della cute, polso ' . a 160 molle e che da otto giorni in casa a\-eva feb· bri alte a tipo c011tinuo ren1ilttente; il pazie11te· presentava a nche rig·idità della nuca., riflessi esageratJi, Kernig, iperestesia neuro-muscolare, onde pensandosi ad una meningite fu pratioata la puntura lombare dalla quale si. ebbe liquildo limpido, ad altissima pressione, senza formazione di r·etiicolo, oon 0.50 di albumina e nel sedime11to numerosi linfociti. Il bambino morì in qt1arta gi'Orn:ata cli degenza ospedaliera, in pieno coma , agitato frequenteme11te da scosse cQonich.e e senza avere ottenuto -alcun benefizio da 11na secontla . punt11na lombare che dette un l iqttid·o limpido ·:::<.1 • volta. con lo s tesso rep1erto : la febanche questa bre sempre ·alta , la vVidal negati,·a fece n ascere i primi sospetti dato hnche il rapido decorso del :n.ale, onde si pensò alla malaria. e l 'esa111e r sangue ·mise infatti in evii.denza 1a presenza éli 11umerosi parassìti di terzana estiva: al ta..rolo anaitomico s i riscont rar:eno i segni del~a pern•ciosa malarica e n elle meningi forte iperemia. S i può quindi con c~rtez~ afferrllare che nel1;accesso mala11~co, in un buon numero di casi . esiste una reazione meningea che sp esso si tra duce co·n una modificazio·n!e, citologica del liquido spinale che in ispecie è data da. linfociti, raramente da polinucleati (non n1ancano osser-<~azioni con t aJe reperto) : recenti ri.Cerche di ·Monier-Vinard di Pat:sseau e di Lemaire confer1nar10 que' . silo fatto che ultimamente fu anche n otato da J\.rmand-Delìlle ed _t\.brami nei casi dl mail.aria grav,e osservati tra le truppe . francesi operanti. in , l.YLacedonia. • Ooncluc1endo da l}e mie poche osservazioni in " bambin~ , si può declurre cl1e : 1) Nell'a.ccesso di malaria in b am~ini, specie nelle forme gravi, neJla massima parte dei casi 1
•
I
•
.. •
• •
'
(6)
I
•
•
I~.\NNO .
XXVI, FASC. 24J
SEZIONE PRA'tICA
. 743
I
{8 su
•
nei miei pazienti) si ha irritazione me~im.gea più o meno forte e si possono notare variazioni nel liquido spinale sia :fìsicl1e che chimi..: -che e citolo~iche. , 2) L'albumina è quasi sempre aumentata ma :non a tal puntò da arrivare alle cifre che S\i h anno nelle meningiti acute. 3) Il liquido spinale è quasi sempre chiaro, ad alta pressione. 4) I cloruri sono aumentati (7.80-8 .50 9-100 (e ··ciò per una disfunzione diel filtro renale <lttrante l'attacco febbrile. • 5) L'esame citologico del liquor dimostra in molti oasi una linfocitosi p iù o meno intensa, ra, .ramente polinuclieosi. 6) T alora come nella oss·ervazione V si può ~vere una reazione cellulare muta senza cioè espressio11e clinica e v-ice\rersa può mane.are un parallelismo fra le n1a nifest azioni cliniche e la reazione del liquido poichè con sindrome meningea completa si può avere solo un liquido ad alta ])ressione e con albumina m a se11za elementi cellulari (oss. 2&). 10
RIVISTE SINTETICHE. I
~eeenti
progressi · della oto-rino-laringoiatrla -
per i l prof. GUGLIELMO BILANCIONI.
In questi ultimi ai111i, ancor prima della g uerra , l'oto-riino-laringoiatria accennava a un fondamentale m utamento del suo indirizzo generale. L a mod·e rna oto-r.ino-laring·oiatri1a · non è più la spe cia lità minuta, fatta di piccole m anovre industri che poneva la diagnosi d,elle lesioni, le aggrediva se ei;-.amo ac0essibi-li p er le vie naturali e • dopo avere prescritto dei lavacri, delle insufflazioni o delle pennellature affidava eventuialmente al chirurgo la cura radica1e. La g uerra ha affrettato e completato questo orientamento nuo\ 0 d-ella specia:lità; scJ;iiett amente chirurgico; essa è: stata fra le discipline mediche 1q uella che più ha tratto profitto da lla immane palestra 1?er il pie.n o riconoscime nto• ch·e .le era finora ·manoato nella coltura universitaria e nella v.i1ta civ.Lle. Con .l,a guerra l'oto-rino-laringoiaitra ha veduto ampliarsi il suo .c ampo d'azione, da «specialista di .g abi·n etto » dci.venne :nel • BIBLTOGRAFIA . senso più elevato della parola « m edico e chirurgo ' ASCOLI. La malaria. Soc. Ed. Lib., 1905 . cli ospedale )) . . B-rosEFFI. L~infezion.e 11ialaric1:i dei bambi1'ii. « RiCol .secolo XX è sorta ·l a rivendicazione della • chirurgi:a ·d el collo e ·dellla. fa1cci.a alla nostra spe'rista di Clinica Ped. ,, , . 1908 . . Fusco. La malaria nell~i'r~fanzia.. « Policlir1ico,, cialità, forse 5ulle · orme dei vittoriosi interventi Sez. prait., 1912. - Si1idro ~n-i -rier'vose da 1nala- dell'otoiatria s ui seni, entiro il cranio, sul cer. vel1o •e 1s ul · c1ervell·ett~. E ·o ggi essa è orm0:i di ria. « Gaz. Osp . », i 9 t:I . RuBÌNo . «Rivista Osp. )>, 1914. pratica corrente e si riflette nei trat tati : il gra1:}de Handbuch d er speziellen Chir'1A-rgie d er Ohres CONCETTI. Resoconti de11a Cliuica peù. di Roma. VALAGUSSA. C 01isultazioni di clinica e terap. inund der Qberen L ·uft·w ege di Katz , Preysing e . . RlÙmenfeld a nnette in .m odo pac ifico i mascelfantile . lMi, l a lingua, .la fa ring1 e, l'esofag-o e le regioni MESTREZAT. Il liquido ccfalo-rachid·ia·no '1ior1nale e , del collo. ,All'estero, ove :g ià esistono cospicui patologico . polic1i11ici della: specia.lirt:·à dotati di larghi mezzi .PENDE. Il liquido cef. rach. i1i alcu1'ii casi di per.chiru.r gici, il nu.ovo ptiognamma . è espletato da niciosa 11ialarica. « Soc. Lainçis . Osp . », 1905 . anni, oon le plastiche ·n.asali e d·el palato duro, .BARDELLI NI. Disturbi ed alterazi6ni del sistema con le résezio11i dei m.a scellari superiori, per sar-,.ier'Voso 1iella malaria) 1898. .ScHUPFER. Disturbi -,.1,er'vosi da ·1'nalaria. cc Bollet- comi e carcinomi d'el naso, . p·èr fi1b romi .ang·iomatosii del cavo naso-faringeo, con le laringectotino Ac.cad~~ia Ruma >) , 1912. :\.RMAND, DELILLE e LEIVIAIRE. La 'malaria in Ma- mie pa~ziali o totali , con le tirotòmie, icon la 1arin·g ostomia, per i .tum,or.i del collo, 1e fistole cedonia) 1917 . · branchiali congenite. . MONIER-VINARD e PAISSEAU. « Soc. lVled. HopiN ella clinica del Sebileau al Laboris'ière di Pataux » di Paris , 1916. 1~igi , è di piratica corrente · la cJ;iir u r·g ia de1La te-PoRoT. Malaria e stati meningei. « Tunisie Médi.s1t1a e del collo, che acquistò muovo impulso con cal, 1911. le 11esioni belliche; e quella del F erreri in Roma ·BARILLON·, _i\.LLIOT. M en,ingismo e 1ne,n·i ngiti da propu.g na stren uamente, con l'esempio, l'indim.alaria. « Press . Med. ,. , 1918. rizzo chirurgico della specialità. E sarebbe utile ~5ANTANGELO. Sul comportamento dei cloritri nel istituire d ei cen,tri. ospeda1lieri ove ex professo liquido cejaLo-rach1diano dei bambini .sani e malati . « Gazz. Int . di med . e chirurgia », Na- si facesse quest a.chirurgia, che no n presenta difficoltà maggiori d:i quella aurJcolare, sia per poli, 19r7. 1
0
1
1
(7) . I
•
'
.
_ _ _I
•
[ANNO XX\tI,
IL POLICLINICO
744
.B'.~sc.
24}
•
.
,
•
l'orecchio e Je cav.ità anrnesse, ch1è .pecr- le complioanze 'più o meno remote. Il diagnostica.re a pro dei chirurgi .non è neppu.re utile al malato, perchè solo chi s~bilisce la ma.tura della malaittia e la segue ·ha pieno possesso del. caso olinico, può pr~~ere 1e compl.icazioni operative", misura.re la resisteniZa del sog• ·getto, giudicare quando. 1' intervento debba essere affrettato, prudenteme11te suddiviso o ab• bandonato. Le correnti seguite da una .sp.ecialità, il suo • a:ff.ermarsi in un dato senso, sono il risulrt:ato . di necessità e di condizioni complesse, di cui ") · noi non siamo ar.bi1tri: quindi come si' è imposta 1'otologia nei pae.si più progrediti, supierando misoneismi .e resistenze passive, così' dovrà essere anche fra noi, che pur. contiamo dei ge~ali ~ntesignani. in tale ge1l-er·e di studi. Valga, a convin.c ere i mie.110 procljvi, il grande progresso fatto dalla laring.ectomia ·dopo che se n.e appassionarono i Laringologi. Nello scorrere gli atti delle società mostre si rile.va .che, passando dal campo g j enerico de1la chirurgia iin . quello specialistico, la ·discussione e la disanima si fa acuta, minuz.ios·a, vag.liando quanto riguai:rda la diagnosi precoce di sede e di estension1e, Ja temirl.Ca. operativa e le cure posteriori, protesa a ifaggiungere urn suc·cesso curativo più: che un • trio~9 .o peratorio. La storia, cosi suggestiva, dell'ultì·nia malat.tia di Federico il ]\lobile :_ dettata da J\.forell • Mackenzie, sotto il prungolo d~lla concitata P<>- · lemica con von Bergtnann - . mostra, paradigma tipi~o, come il laringologo si impon~sse per :fine accorgimento .e per esperienza clinica in tutte le ev_enienze ~ le complicanze di un ·cancro · la~
#
,
•
media pur.u.lenta acuta, dolori intensi temporoparietali e del •profondo dell'orb.ita, paralisi isoJata dell'oculomotore esterno omonimo». Onodi ha consacrato la sua migliore attività allo studio •• . d.ei rapport>i che corrono fu-a le cavità .nasali, i seni annessi e [ 'organo visivo. Toti ha contnibui to ai più stretti rapporti fra :rinoiatria e ocu- _ listica dando forma moderna alla dacriocistorinostomf,a, ·modifiicata dalla scuola di Cirincione, per la cura radicale della dacriocistite con conservazione funziona1e .del sacco per le Jacrime. . L 'argom.e nto del nistagmo 'Vestibolare, già fra noi trattato da Borgheggiani, Gradenigo, Nieddu, Ostino, Pinaroli, 'I'aniturri, Trombetta ed altri, ebbe inatteso jmpul.so con J.a istituzione, durante la guerra, di uffici per l'esame d,egli aviatori militari.: per il g iudizio della loro idoneità al ·volo, la 1ntegrità delle funzioni 1abirint1che s.i è dimostrata del massimo ·valore ed ha dato dccasione a numerose ricerche (Hahn, Malan, Bilancioni, ecc.). R.a pporti con l 'endoori.nologia : Poppi, Ci valleri, Citelli, Agazzi, Lungh-et1i, Pende, Bruni 11·anno !J.:!esso in luce, oltre molti fatti g.enerali, numerose osservazioni., specie in .rapporto alla 'ipofisi farin~a, nei su-0i consensi con quell~ cer ebrale, riiconoscendo in quella l'omologo di ~na delle parti della seconda. Dal progredire di questi studi -si attende la risoluzione del complesso • problerµa dell'adenoidismo. Harrower 1(1916) ha studiato i raipportiÌ fra secrezioni inte11ne e :l'oto-rinològia. In primis è la tiroide; già Hertoghe· m.e nzionò la f!iequenza con la qual.e l 'i poitiroidismo si associa a ru.mo:ni d 'o:rècchrlo e a stordiment9 ; ora 1'A. americano afferma di avere riscontrato parecchi casi .di stenosi d.ella tuba accompagnati da u.11 certo grado • di . s~rdità, in parte dovuta a insuf:fìeienza tiroi• dea. e che dispare co.n l'opoterapia. La discrasia • Hanno -contribuito a muta.re l'orientamerlto tiroidea può avere pure dei rapporti di oausa ad delQa nostra branca, i rapport~ stabiliti con altre eff.etto con l'iperrtrofia adeùo~dea. Stu·di recenti harnno tpirovato. ·che le infezio.nrl. naso-tonsillari d.iscipline, come .l'oculistica e l'endocrinologia. i·l Indiis.p ensabile co~plemento al sapere otorino- sono• una causa comune degli stati tiroidei; • • semplice, e sipecialmente l'esoftalmo s'aclogico sono le conosoenz;e di ofta1mologia. I mol- _ ·o-ozw o .. teplici, intimi rapporti etio1ogici e cli·n ici che in- compagnano e 1Sono intimamen.te collegati a itnterc1e dono ·:tira n.aso, . occhio e orecchio, ha:nno per- fezioni ·hocca:li, n~ali e tonsillari, che passano . suaso gli otologi a declicare u.n o studio esau- sov.e nte d.nosservate. (· jC ome contributi :nositri si debbono il"icordare riente anche all'organo de11a vista. La determinazione del ~mpo di :s~ardo . :e il reperto oftal- lo studio chirurgico, da un punto di vista srpemoscopico sono assolutam~nt:e necessari per com-: cialistri.co, ·d el Graziani, sul gozzo e 1e prime vie pletaa-e ie nostre <liag•nosi. Negli Stati Uniti J'aib- del respiro; l'inizdale studio della funzione enbinamento d.ell 'oculistiie:a e dell'otoiatria è usuale : docrina della pituitaria (Mazzini Volpe), e infine bastano i nomi di Knapp, Mc Kernon 1 Brow.n, i reperti ottenuti nei cani stimizzati, in ordine I alle relazioni fra gl~ndole en~ocrine e otoscle' Bradford Dench. • Grad-enigo ha descritto una sindrome, che va rosi (rallentata ossi.ficazione che si rivela. m~lla col suo ·n ome, e che risulta della' triade « otdte chioociola, ·Turtur). Naturalmente numeros1ss1me • 1
(8)
•
'
•
" \
• •
•
•
•
[ANNO XXVI,
FASC.
24]
S~ZIONE
•
• PRATICA
•
745 ,
.sono le altre questioni ch·e sono sorte da presuppC>Sti èndocrinologici; e ne.n è possibile qui n:eppure racoonnarle. in un elenco. Entro 1'àmbito delle influenze endocrino-simp ·a tiche rientrano forse alcune fomne di· asma che ci interessano; nella scuola cÌel Fe.rreri s± è praticata la cura con un siero, ottenendone buon± risu1tati. I.n vari casi • cli asma ·b ro.n c.hiale sembra -0pportuno iJ metodo .di Ep hraim, delle polverizzazioni di novbc~ina-adr~rralina dell 'alb;ei:o respiratorio, mediante un istrumentario ad hoc. . . In questi ultimi anni si 5ono raccolti più ampi ,, _ documenti sulla i~portanza del~e · l~ioo.i de11e ton·si11e e delle ihfezioni naso-faringee in giène-: .a:-a1e n~lla ·g enesi del re.u ma.tismo arbicolare, delle ·miositi e mial.g ie, tlel1a corea, delle nefriti., delle pleuriti, delle endocardiiti, dell'ipertrofia delle glandole cervicali. ln America Cro\.ve, Shelton, Watkirn.s e tA • .s. Rothholtz, fra · noi l'Arcànieli e il ~edeli 'specialmente,. hanno portato dei .contributi notevoli su casi e possibilità di complican.ze generali,, che .t nolti medici tuttavia .t rrascu-. ramo o considerano .con scetticismo. .
lentè dell'otecch.io medio, De 1Car.ti iha rt:ientato con su.ocesso il drenagigio della dura. Quanto aJJ 'orecchio interno) i.n pa~icolar modo -il compito _dell'o.tologo militare dti fronte . alle sordd.tà sim.u.1at~,. ba stimolato 1a· ricerca di :nuovi mezzi e sussidi diagnostici di acumetria (Foy, Lombard; Gradenigo, Escat, "iec~.). Si sono pur~ ~esi più pràti'Cr e ~emplifì.ca.ti i mezzi di rieduèazione .(anacusia · vooale) e · la lettura sulÌe 1ab.b ra per i . sordi di .g uer.ra. · · Abbiamo accennato agli studi sul ·nistagmo 1Jestibulo-cer-ebellare e sui mò1Jimenti reazione :· <tt..tte le funzioni del la:biri11.to non acu-· ' stioo so~o state riesaminate, avvalendoci . . del gran _numero .di soggetti, che ci ha foJ;nilto speci.àlmente .la guerra. Si pensi ralla congerie dd. ·J.abinntici da scoppio, ai feriti del -cervelletto (A. Thoma.s, Gordon · Holm,es, Chateli:n et de Mar.tel, 1A. Léri, e<;>c.), ~lle migliaia di candidati :aJla av·i azio.ne ! ·T al cum.u1o di- ~rvazioni sistema- · tiche sulla fisio-pa:tologia del labirin~ :non acu,st1co e sul cervell.etto hanno permesso di compiere ·n umerosi prog'l"essi, dl cui frutto sarà m.à. . rturo .:f.ra •b reve. In questo campo i legami, già so. • • • lidi, fra otologia e ineuropatologia si sono riba.. d.i;bi con r.éci proco vantaggio.. . . .' 1 Passiamo .ai singoli organi. · La .:fisiologia dei cana1i semilcircolari, condotta ' Q.recchio esterno : ricca la patologia, purtroppo, C'On nuovi accorgimenìti ("fullio), la 'patol<;>gia spedelle .auto.lesioni specie a carico del co?-dotto, so- rimentate 'delle labirintiti purulente (Beliotti) in -vénte · con occlusion°e cQmpleta a diaf,ramma ·di qu.esti! anni ~a bccupato con profitto varii autori. .q~esto. La. lesione' rìchiede una plastica per yia Nraso e çaviità annesse: per le ferite comp,lesse ..rétroa uni.colare. 'della fac0ia, per ·!l e amputaziond, per i tramiti Marie ha osservat~ con una certa frequenza stabiiiti fu-a seni masoellar<i, fronto-etmoidali e .l a :nei prigionieri di guer.ria. l'otoe,m ato·nia, la cui ge- cavità boccale o fra loro,- nelle più s variate co1Ilr mesi è tuttora oscma; forse vi influisco110 le dibi.nazioni, si è progredito .n ella cura .c hirua-gioà fettose condizioni igieniche e 1a cattiva aliimen- t""estauratrice (Sebileau, 1Caboch~, ecc.), che hra '-· tratto. profi.tto'a.llche ·dii. tutti i sussidi a.c-quistati t.azio11e. • Le otiti mroie i»uru.lente cron·iche e le loro com- sugli. innesti e trapian~i della chirurgia generale. A tail propooito dobbiamo ricordare lo sviluppo J>licanze hanno offerto largo ma.ter'ia~e, come vamiirabil·e dell'indagine rontgenologica del oranio i-i~tà di metodi c urativi, .sp·e cie per utilizzare i.1 -meglio possibile i pazienti dal punto di. vista nell 'àmbito dell"oto-rinologia (Mila.ni). Il cranio · belli.c-0; anch,e le i.frequenti lesioni da fenomeni ha offerto alla ricerc~ m~d}iante .i raggi X le .da s.coppio hanno dato ~mpia messe .di studio e . più b.elle vittorie e le più seduc,e nti ricerche, · a p·r endo .n·u ove vie alla semeiotica speciale : oggi di . -.oss-ervazioni. ' . . . Quanto alla mastoid1e si è a lLa ricerca qi un non sapremmo. più ripttnciare ad .un mezzo di -mezzo di cc piombaggio » della cavità, dopo l'an- controllo che p·o ne su solide basi il sospetto dia-trotomia ~asta, quale og·g i s i pratica : un metod~ gnostico e dà s.icu.r.i aif:fidamenti in tutti gli inche p'er.m ettesse di ottenier,e J.a printa intezione t.e rventi ohirurigici. F.airi.nge ied eso%tgo : 1'an.g ina .di · Pla'ut- Tl i1icent .sempre, ._ ra.bbrevd.erebbe dQ nwl.to il p~ri?<lo di cura e sarebbe desidera·b il.e anche da:l lato este- si rico.nosce -0ra 'con u'lla c.e r.t a frequ~nza: 1e d ha • I • :nelle iJiiezioJ?.i endovenose . di arsenobenzolo 11ll 1:ico. . Una illuova f~rma ·d i mastpidite .è stata descritta · mezzo di cura rapido e sicuro, che mette al ri' da Bilancioni', le « mastoid~ti da . fenomeni da paro dalle gravi lesioni · distruttive a cui eS:SQ .. · sco.ppio >~, varietà cli.niea coruférmata di il"ece:n te espone di sovente. In u·n mio ~asola ·R. W .. era p·o sitiva completa, sebbene l'esame batteriosco.da osservaZJio.nd. dri. Bruzzone. , Nelle .m eningiti complicanti le flogosi puru- pico desse i1 reperto .fuso--spirillar~ carattenistico. <
I
'
•
.di
. . •
. r
,.,
..
-
' • •
•
.
.. \
(9)
.
IL POLICLINICO
(ANNO XX~I, FAsc. 24)
• I
Oggi si veggono pure non di rado delle setticernie di origine boccale e dentaria (Ba.ude-, Dufournfentel e F1·i~, Sebileau, ecc.): .. . La: tecnié4 e le indica~ioni dell'esofagoscopia ha.nno trovat o in un ·otoiatra, l'IJ~bn,' un i'llustratore monogirafico, .sperimentato sicuro. 11,l alcuni casi dii stenosi. Guisez propone la dila>azione
e
.cauchutée .
·Li gu-erra J:ia
I
•
•
•
' •
"" inoltre ofiferto argomen;~ di stu-
'
nervi' ·cranici ha, portatq ~ serie ,lf l esioni elle solta~io un sagac~ e fortunato sperimentatore a~vrebb~. potl:to p;odurre, cosi che si è. av1.tt.9 agj'o dt st~diar~ molte . qu~stioni relative alla ·:fisiopatolog.ia dei ralil.i · derivanti• dal 6-Iosso-farino-·PO dal vago; dallo spinale e dall'ipo~losso. Le ~in~ ,~orni di.· onghi-Aveliis, di Schmidt, di ,Jackson, d 1 T ap1a, sono state poste in con1pleta ràvisione; e. ai:tre combinazioni se ebbero, come la sindr<?me àeZl~ spa?io retrò-pq,rotideo, postèriore (Villar·et), 1~ sindrome totàle degli itltimi ner-vi oranic~1 (Vern~t} o del ca rr~four· condylo-dechiré pos-. t~rieur - (S1card) , che · dà un'emiplegia. glosso-lar1ngo-scapolo7faringea ; o iurlìne quella dez.f oranie L_
..
ne
diio delle Lesioni faringee e laringe~ da gas q,sfi~sianti, . specie bromo, cloro, . fosgene, ypri·t e, sia in soldati c-0lpiti,_ siia sperimen.talmen.t.~ :negli aniivali . (Grivot, . Moµre; Bilancioni .presso Lo: monaco). . Laringe.. e ;tJrachea : nella com.u ne ·patologia di lacero posteriore. · questi organi si ebbero numerosi contributi nofe- .... Molto promettenti. sono tiusciti i tentativi di volli, sui papil~omi laringei .(Pu~ateri, Gare!, ecc.), trapianti ~etvos'i nelle ,pçiralisi dei nervi d~llà sull~ condriti e vericondriti d~lla laringe (Tor- laringe, specie del ricorrente (Serafini ' ie . U:ffremene), sulle plasti~he d~l tubo l aringo-tracheale ciuzzi). • . . ~ (Cfill:estro, Della Vedova, Torretta, Caldera), sui Le· ferite belliche della laringe e della tr~chrea,. corpi estranei, sui pseudo-papilloni della laringe non molto frequenti assolutamente, hanno messo (Cipollone), sulla, laringoseòpia in sospensione in evidenza, se ancor ve pie foss:e stato bisogno, alla Killian. . . · la ~up.eriori.tà della larìng·ostomia nella cura delle Qltlest'.ultima, ide~ta nel . 1 912, risponde a una stenosi croniche su tutti gli alttri metodi, orinai tende1:J.za s~mpre più ac;oentuata. di preferire l'au.- abbandona.~~· ~ . tos~opia n~lle manovre entro la laringe e la Nel territorio delU'organo della voc,e, psichiatri,. trachea. l\'1entre un 'tempo sembrava che la pra- · ,neyrologi e laringo~ogi, ponendo a vantaggio tica . della Jaringoscopia fosse riservata soltanto anche tutte l e conoscenre della rinascente fonea der « virtuosi », c.h e si erano · resi padroni , del tiea sperimentale o biologica - il · fondatore lo . còmplicato funzionamenrt:o déi mezzi di es'2.tne ie . abbiamo in LeG>nardo da ·Vinci - hanno recato di cura nei tratti pr~f..~ndi delle vie respiratorie, validi strtdi e aperto !a v~a fl. · nu.ov9 c.~mmino co? la laringosc·o pia in sos·pe11sione - mediante nelle questioni d~lle afonie, d e1 mutismo, della una spatola che agis.c~ aùtomatica mente p:el p.eso · blesità,· · specie di origine cOllD.motivo-temotiva del capo del paziente, liberan1eute esteso oltre il (l\1assei, Tanturri, Gradenigo, Pighini, Fa:zio, margine del Letto operatorio, si oper~ in ~aringe, Bi.lanreioni, •ecc.) : uno dei fatti meglio casscx!ati si COtne fa Ull ginecologo ·a trave·rso il collo di un è C·h e non tutte queste f<>rme SOÙO presenti . irr ute'r o di.s ceso e dilatato - è facile. non solo l a individui ist.erici, come un t.empo si ritene·v~ . diagnosi delle affezioni laringo-tracl1eali, ma la · U:n'ultima parola SÌ! de,~e conced,e re ai progr<essi laring.e, l:a tra.c h·e a, i bronchi, l'esofago sono di- compiuti nel oampq della 11iedicina legale delle rett amente accessibili · alla nostrai osservazione ma1atfie dell'orecchio, della gola e del naso, di e arii · nostri situmenti. In tal modo sono· ridotti cui Balla e Caldera hanno scritto un manuale. ~I ·i nini·mo gli ostac?li . che s'oppongono agli in- Durante la guerra l'otoiatra h a dovuto affrontare terventi intralaringei nei bambini. ed è elimi- i piµ diversi problemi ~nch·e nel~ zona-limite n ato il difetto rimpro~erato all'aUJtoscopia di E::ir- della specialità : di . org~nizzazione sanitaria, dì stein .e alla trach,eo-bronçosoopia · di Briinings, profilassi, di trattame!llto, ·di neurologia e cli me.dell a me.no~ata libertà ~ movimenti nell.I'~pe- d~cina forense . in relazione ; alle più varie eve- · ratore, una mano del quale deve guidare il tubo ntenze. ·. ·. • o la spaitola. I drisagi della guerra, la vita di· ag.g lomera• • m.ento e di .incuria personale. ha d ato impulso ·alDa questa. J:>reve, forse troppo ·breve, e monca: l'opera d~ profilassi antitubercolare, per la pre- rassegna , -si vede ch e nelle nostre disè:ìpiine - . venzion.e e 1.'~soliame.n•to delle . prim1e localizza-· - cosi come criell 'arri11go di tutte le atti vìtà ·umane· zioni d,el B. di Koch in laringe : forme spesso - le conoscenze scientifiche, anche le più «pure» trascura te, miisconosciute, rapidamente aggra- ed eievate, che possono apparir.e agli spiriti distr atti ùµ lusso ingombrante, trovano larga e di·vantesi S€ non curate in tempo. · , Il moltiplica rsi· dei casi di ferite degli . ultimi retta. app~icazione nella pratica, · quando siar-<>
•
'
•
1
I
•
I
•
.
1
'
.
•
(10)
•
•
I
-
I
• I I
•
•
•
•
t..\NNO
•
•
XXVI, FASC. 24]
SEZIONE PRATICA
I
guidate da quei. sani c'riteri, clI<e permettono di . ' rong1 ungere in .armonjcò legame 1e idealità della scienza e le esigenze della vita reale. . .\. . noi sembra risulti e\i:dente come 1'oto-rinolaringoiatria non sia ·più un ramo, di discreto interesse, sorto dal~a necessi~à della suddivisione del lavoro scientifico; che conduca una grama esistenza ~ sé; tutta conchiusa nel suo rigido contenuto.• No. Come ·il clinico ge11.erico ha bisogno dell'opera ~ostra, · così noi dobbiamo di contintto rinnovare e atnpJiare le foRtii del nostro sapere, attingendo a tutta l·a patologia. · . L'oto-rino--lar.ingologia ·m oderna è ramo· florido e vivacissimo, che partecipa della vita di tutto. il grande albero frondoso delle scienze mediche; come essa trae succo dalle altre parti: dell 'organismo, da quella ritorn~llP linfe conquistatrici delle più al.t e cime. , ~ •
\
'
I
..
I
SUNTI E RASSEGNE. • ,I
•
PATOLOGIA GENERALE. -
\
•
•
I
Sull'azione agglutinante e opsonica di alcune so· stanze chi~niche sulle emazie e sulla possibilità di applicarla alla fagocitosi dei germi patogeni: . <I. Bo~n. - •rhe British n1 edical Tri:rnal , . II Jan. 19I9, n. 3028, pag. 35).
L '_.\.. ha studiato la fagocitosi eh.e i leucociti . esercitano sullié emazi,e e ha trcYvato che 'ordinariamente g li .effett.i che un siero esercita sull~ fa-. . - gocitosi vanno di pari passo oon la propri.età di agglutinare le emazie. Se1nbra• cl1e · la agglb:ti1iazi,o ne delLe emazie· sia cbme il primo .effetto della st essa causa; · il seco11do sarebbe l 'ades1011e delle . ' emazie ai fagociti, il terzo ~ a fag-0citosi . I piu pronti effetti op?onici si . hanno con sieri provenienti· dall 'i11ùi ·viduo che forni sce i fagociti, ma questa specificità non è assolu•t an1ente neoessar1a nè si può dirè · c~é 'og11i siero aggJutinante sia anche provvisto di proprietà opsoniche. Vi sono dei' sieri che agglutinano l·é etn•azie, ma sono contempora neame11te t~ssici per i leucociti. I.n questi casi la fagocitosi manca. Le .emazie sono più i-esistenti all'azione fagoci~tica dei leucociti dello stesso individuo che 11on a quella d.e i Leucociti di· 11n al1tro individuo. I leucociti di alcuni individui della specie umana hànn-0 u11a capacità d·i fag·?citar.e emazie di pecora la,Tate molto maggiore di q nella <lim?-. strata da leucociti di altri jndividui. La resistenza alla fagocitosi presenta1ta dalle e111azie di di,·ersi soggetti · u·ma11f y·aria anche ,-
·per diverse con.dizioni. Così, se si fa una sosp~n sione · di" emazie triturate in un mortaio e la si mette ~ co?:itatto con alcune gocce di sangue dello s tesso individuo, . contenente. tutti gli elementi costitutivi del sangue, si tr~va che i frammenti di emazia, non solo non ' rengono-fas-ocit€lti, ma esercitano anche . . una forte azione tossica sui leuC<:>cdti. L'flzione' leucotossica è molto minore se le .emazie ·tr1turate vengono 1Jlesse in c~tatto ... , con S·angu~· di un altro individuo. Or.a èo·m e spiegare il fatto che, mentfe le emazi.e sane sono ip.nocue per i leucociti, le èm.azie disi.ntegrate hanno unai azione .1.eucotossica sug·li stessi ' leucociti? Come. si ·vedrà ·in seguito, Ja tossicità de_i frammenti' di ema.zia può esser neu~ trailizzata COJ?. alcuni reag·enti chimici~ Sembra perciò - che, . mentre le emazie rton . harino effetti dannosi sui leucociti, conteng0t110 sostanze velenose clìe, se liberate in forti quantità, sono per essi velenose.· . Durante l'aggluti'~zio11e, una certa quantità di y_uesto veleno endooorpusco:are filtra nel plasma. Se esso è in quantità piccola, stimola 11n'azio11e adesi,ra ~tii leucociti e favorisè,e la fagocitosi; ma se è liberato i~ grarlde quauti,tà, come ~vvie·ne quando le emazie v,e ngono pesbarte, esso è tossico per i leucociti. Il mecc.a nismo secondo il quale le emazie , -engono preparate alJla fagocqtosi c-0nsisterebq.e in una reazione determinata dalle agglutinine del· • siero sttlle emazie le quali contengono nel loro. stroma un agglutinogeno. Sorge ora il problen1a dir sapere se j sierì agg·ln tina.n ti possano essere qosti tui ti da un quai~he reagente chimi.cc. L' A . h a,'tr0vato che la paraf·fina liquida. e la so1uzio11e 5 % di gommçt di acacia in soluzione fi.siolog1ca dànno bµoni risul~ti. Se quest~ re,agenti vengo110 messi a digerire in. s~eme con sangue, si h a11no i seguenti effetti : I leucociti p_resentano uria forte attivi1tà . pseud~ podica e, trattati CQJ?. soluzione iodica 1 %, dànno una intensa reaziÒne iodofila . Sembra che [a ·paraffina protegga· i leucociti dalla dis integrazione e stimoli-la loro attiv'ità. Il ben noit o fatto che la coagulazione · del sangue è ritardata nei ·v asi iniparaffìnatlii non dipende perciò solamente dallla levigatezza de~la superficie, lna anche dal fatto che resta impedito il rapido passaggio de11 fermenti dei leucociti n~l plasma . Il fatto che là sostanza: i-0dofila tè11de rimanere neille cellule in ' presenza della p'araffiria liqu.i da sembra probativo a questo riguardo .. La solttzione di gom1na l1a sui leucociti -gli stessi ·e ffetti che ·ha la pa , raffina. ~a paraffina liquida, con1e le soluzioni cli gomma, usàte per ·la medicazione delle ferite,
a
•
'
•
(11)
•
• . ..
747
.
. •
•
\,
•
•
•
•
•
' '
'
I
•
•
• IL POLICLI.!11,CO •
.. (ANNO XXVI, FASC. 24]
•
.
\
\
sembrano .favorire la fagocitosi e stimolare il distacco delle parti necrotiche. Se a una soluzione dii gomma &i aggiunge una sospensione di ~mazie lavate, si otti~ne in pochi minuti una agglutinazìone :in simi·l e a . tutto . quella prod<:>tta dai siJeri. Le emaziie. la:vate mescolate con paraffina liquida, si aggrupp~o :"in·_ picèole masse. Questo. effetto sembra dovut-0 all'azione meccanica del r.eagente più che a un a.u mento d~lla viscosità .. delle emazie. · Anche altre sostanze chimiche ,producono sulle sospensioni di emazìe degli '-~.ggruppa~enti non • distinguibili microscopica..me11te dalla . agglutinazione da · siero. Tra gli antisettic'l., la. ,a.Criftavina . I %o produce questo effetto· in modo spiccato. Gli antisettici più potenti alterano . rapidamente le emazie che si decompongono: ciò non avviene usando le soluzioni di gomma o la paraffina li. . quida. .... · Si pr.esenta ora il qù.~si-to di sapere. se le emazie ' . agglutinate con la gomma · o con la paraffina • .. siiano anche opso•izza~e, cioè P!eparate ad essere i11gerite dai leucociti ·nello · stesso modo come lo sono quelle agglutinate dar sieri. · I seguenti fatti ~embrerebbero autorizzare una tale supposizione. a) l~fjetti della aggLuti1iazione azie . siiLle e·m . frammentate. - I fr:ammenti di emazie possono , essere .agglutinati da un sierq. agglutinante come le einazie intere. Egualmente 1' a.~giutinazione dei fr~mmenti di emazie può essere ottenuta con ]e soluzioni di go1n·m a o con la p-araf:fina liquida. Una ,·olta che i frammenti di• emazie sono stati cosi agglutiRati, messi a digerire con un.ai .goccia di sangue, i ' leucociti di questo sono. capaci dì ingerirli. La fagoci~osi cioè ch·e, come abbiamo precede-nt€menrt:e· veduto, ·n on pote·v a es plicarsi sui fra1nmenti di emazie non agglutin ati per la nagione che i fra1n1ne11ti di emazie sono intensame11te leucotossici,' può oi·a aver luogo. b) Effetto dell-' agR·LutinazìÒne artificiale sulle eJnazie i1itere. - Le emazie l o.vate di pecora soi:o toss iche p er i letJ.cocit1-di alcuni ind1vidtti. Se esse vengono tra ttate cou soluzioni · di gomma o cpn paraffina liquicla, 1:azione leueotossi\1 a va p ,erduta. Avviene una adesione tra le emazie e i leucociti e un certo num,e. ro di emazie viene fa. . gocitato . · Il trat~mento preliminare ·con gomma o con paraffina dunque produce n011 solo una agglutinazione delle emazie intere o fraipmeniate, ma diminu.i sce a nche il loro potere leuc~t9ss1.co · e le prepara alla ingestione 1eu cocitica. Sembra che questi fatti siano l'eff.e tto di · n1ut a1nenti,, avvenuti nello stron1a, per 1 quali l'endotossina non può diffondeliSi rapida1)1ente nel (12) ·
mezzo ambiente e avVielénare ii lett.cociti; nello stesso .tempo le emazie aderiscono tra loro e ai leucociti coi quali sono in, contatto. • Non tutti i reagenti che agglutinano 1e emaz,ie le preparano alla fagocitosi. Jl bicloruro di mercurio, e.be in · solu~ioni diluite è agglutinantè, è tossiço per i leucociti. L'actifla"\·ina che in soluzioni diluite non è qua& affatto leucotossica non si dimostra capace di stimolare la. fagocitosi. • È un f~tto di una certa imp0rtatiza suggestiva . che queste sostanze (per es. la paraffina e la · [SO~ma) le quali stimqlano la fagocitosi leucocitica delle ·emazie siano sostainze inerti ; esse proteggono i leucociti isolati dalla rapi·d a devitalizdi sostanze iozazione, stimolano l 'elaboràzione . dofile e ne ritardano la diffusione nel mezzo am- , biente; alterano . la: densità del siero . e modifica110 la tensione · di superfici~ dei corpi cellulari che inviluppano. Nt>p. sono emolitiche e non hanno azione di eritrocidia. Una soluzione 5 % <!i gomma agglutina le emazie, ma non le disintegra; . esse possono esseré diisagglutinate col l avaggio e. poi agglutinate di nuovo. · · Al corutrario quei reagenti che. emolizza.110 e distruggono le emazie impediscono la fagocitosi "probabilmente perchè producono una rapida diff11sione dell'endotossina la quale si libera in quantità tossièa per i leticoéiti. ~uò essere che nell~ 11ostre ric.ercl:ie di reage1~ti chimici per s terilizzare le ferite sì è tenu~o troppo conto della capacità batteri.cidia è · si è trascurata tròppo l'influenza esercitata dagli antisettici sui meccanismi difensivi naturali. Sar-ebbe'forse bene oeroare deg li antis~ttici che potessero cooperare con i poteri fisiologici .p roducendo una aggluti-· .nazione o una opsonizzazione dei microrganis~i e lì r ende·s sero più vulnerah~li alla .fagocitosi. • Le osservazioni riferite da11 'A. rischiara.no t1n problema affine e inclucono la speran7.-a che si p ossano rtro\rare sos~anze capaci· di agglt1ttnare i batteri e i cocchi e di renderli così più facilmente pr.e da della fag·ocitosi. G. EGIDI. •
•
\
1
1
-
•
La
deamb.u~azi
..' . CHIRURGIA. •
ne immediata dopo
l'estirp3~iooe
dei corpi mobili · del ginocchio.
·
(CH. \VILLEMS e DE CAESTECKF,R. A f'Chi.ves · _ Médicales B elges , dic. 19I8)·.
•
Gli AA. riportano la storia di 17 inclividui aff.etti . da oorpi mobi1ì1 del ginocchio,· trattati ~01 1 l'artr~tomia, l'estirpa~ione del corpo mobile e l a deall}.bttlazione immediatà o quasi immediata. Si trattava di persone quasi- tutte affette da corpi mobili, per lo più post-traumatici (cadute, colpi,
. .. ... •
..
..
, •
•
l~~NNO XXVI, FASC. 24]
.
•
Sl!;ZION:S PRATICA
•
749
calci, distorsioni, ecc.), ora completainente li, Quct!lcu:no ha presej1t.ato per i primi giorni una beri (es . n:ienischi ·cartilagine~ lussati), ora pe- elevazione ~bbastanza note·vole della· temPeratudunco~ati, ora sessili, con idarttosi croni1Ca :necira (38° ed :anche 38°.5), si11to1no coincidente ge• C! ivante malgrado le punture evacuaitrici, con neralmente con i'l dolore spontaneo, non in rap-; deambulazione dolorosa e liifnitazione dei movi- 'porto con un eventua.le infezione ma probabil- · n1enti clel gin~hio. menJte espressione di uno dei fenomeni di rias°:l'er sopprimere il dolore .durante · l'atito operasorbimento sanguigno. tiv.o, gli Al1. s i son serviti per i pr'inii casi qel· Dolori e ten1peratura .sono .scomparsi" in qual1'aneSltesia generale, alla quale han110 sostituito ch·e giorno, senza lasciar traccia, senz,a impedire 1n seguito l'anestesia locale sto·v ainica, risparla mobi[izzazione, che è stata continuata .senza miando così agli ammalati. i pericoli' d 'una ane- interruzione, facendo tlnunziare t-q.tt'al più alla· stèsia ge11erale. e approfitt~ndo . all' occorr~nza deambulazjone i1m1ued1ata. d,ella integrità di coscienza del m alato per fargli Un altro incidente · post-op.e ratorio· ·abbastanza compiere movimenti attivi del ginocchio e facifrequente è stato la compars·a cli u'.n vers,amento . lita.re la ricerca del c0rpo mobile. e·nd9-arti~òlare più o n1-eno abbondante, accomLa tecnica usata è sempJicissin1a : si tratta d~ p agnato da d~lore e da un certo grado di- rìd.u un'artroton1ia '!ertjcale laterale~ Prima si raccozione .nell'estensione dei moviane11ti. ·Ma è stato .. . n:iandava l'artrort:omia trasversale per 1' estirpasufficiente di ,-11otare questo versa mento con la zione dei menischi, e, . siccome l 'interno è il più punt11ra per ,-edere riprj stiita.rsi le condizioni sp esso i1n causa, si faceva portar e quest'artroto- norn1ali . . Sappiamo ~he questi· ve1·samenti si promia s ulla metà interna dell 'i11terlinea articolare. dt1c~ono :.frequentemente quando uina sup.e rficie .· S i pretendeva che la scoperta e l 'escisione del cruentata deve essere abbandonata n,e Jlà cavità menisco f<;>sse più faci1e ·attraverso qu·e sta inci- articolare rinchiusa ; questa st1perficie dà un ge!::ione trasver sale che in .quella ver1:ica1e. Invece ttlizio s a11guigno che, p er poco che sia açbonu11'incisione vertiL-ale basta perfettan1ente a rag9.a nte, non è più riassorbito a tnisttra che si. progiu11gere lo scopo. La sola condizione necessaria d~e, e s a~cumula· nella cavit à . In parecchi casi ~ che questa incisione sia lu1;.g~, ch'essa sorpassi 1a puntura s'irmpone ed è be11e di non !tardare a o ragg~u11ga · alm~no l'estremità superiore del farla, perchè non bisogna lasciar prolungare la cu.1-di-sacco sott o-quaclricipit ale e, in basso, l'i1nimpot.enza funzio.u alre che ne r isul:ta e che l a pun-· t f'rlinea, perchè p ermet ta l't:splorazione a:ccurata tura sopprime ist antaneam ente. della cavità articolare, do\-e il corpo mobi1e non In :t11tti gli operati la gu.arigione è stata comè sempre unico: spesso si rinvengono frange ·iper- pleta, sia an atonlicam·ente che ft111zionalmente e • trofiche con un m enisco lussato. con una rapidiità sorprendente , av·endo pot11to gli Regola generale : bisogna evitare d 'abbando- am·m alati riprendere ]e loro occt1pazioni dopo nare nell'a rticolazi9n e delle SUJ?erfic'i cruentate. 15-20 gi-0rni dall'atto operativo. Questa guarigjo-. . . ti necessario dunque d.i ri11ui1·e con la sutura al ne perf-étta è stat a ort:tenuta con la sempJic:e mocat g ut il letto d'impianto d'un corpo 1nobile 11on billzzazione attiva, serlza agg·i1111ta di a lcun .altro 'pedu11colato,. e la leg·atùra dev1e. essere p1ief~rita mezzo, $enza alcttn traittaJ11e11to fisioterapico, alla sen1plioe escisione per i corpi pe{luncolati. CTolto pi.ù presto e meglio del nletodo classi-co di . È itnJ?ot"tantissimo che 'la ferita operatoria sia immobilizzazione seguìtn da fisioterapia. Jl segreto clella , b11ona rj uscita de1 metodo con~ corr~ttamente e co1npletamen~e cl1it1sa, senza a lct111 · drenaggio, neppure tempora1100. Bisogna siste nella precoce mobilizzazion·e del! ~icola zione. L'operato clovr à fa'rla p er pura ~bilizza stut11rare in piani disti11ti Ja sinoviale, Ila capsula con le inser zioni muscolari e tendinee, e 'la pelle. zio11e atti v-a, ad esc1usio ne di ogn1 mobilizzazione • passi"\;·a. Egli do,1rà {arla senza d ilazione, per cosl Subito dopo l'atto operat Ì\.'O deve cominciare dire senza 1nterruzion-e, fino · a lla stanchezza. ] Q mobilizzazione atti,·a del ginocchio. l\1entre la incisione tr<!sver&:tle h a l '1.n conveniente .di pre- · Egli dovrà eseguire moYimenti d-'a mpiezza crescente, in modo da raggi11ngere nel minor tempo starsi m e110 bene alla n1obilizzazione atti-va imme• possibile la massima escursjone. Si otiterrà semdiata , la tensione della capsula che s i produce pre tutto quel che si vuqle, a condizione che l'in' d11rante i m 0Virnenti te].fcl.endo a disgiungiere la linea di rìunione, la linea di sutura di un'artro- fe11mo .sia dotato di 0110.i1a volontà e di tenacità, e che il cl1irutgo non 1'abbandt>ni a sè stesso, ma t omia v1e rticale non è a:ffatt q. $tirata <lura11te i 1110si occupi continualnent~ di l11i e ne vinca la navimenti di estensione e di ·fl,e ssione del ginocchi,o. turale ripugnan za che cla pri11cipio h a per i moLe conseguen ze operatorie sono state sen1pre vimenrt:i attivi. · b11one. In alcuni operati si sono avuti, per alcune • ore o per qual.eh.e giorno, dolori spoJ;Iitanei abbaB. MASCI. stanza forti. 1
, I
-
I
1
•
I
1
J
. (13)
,,.
•
•
• •
..
\
'
•
•
750 .
..
~ora
•
•
•
..
I.L POLICLINICO
.
.
.
MAL~ TTIE
VENE.R EE. .. ,• • drlla bleoqrr-agia cronica mediante vaccini · ot~en11ti dal pus gon_ocoecico. I
•
[ANNO XX\l l, FASC. 24] .
OSSERVAZIONI . CLINICH~E . OSPEDALE C9tror"ENGO DI. TORINO. (Sezione Chirurgica diretta dal dott. · LOMllARDI).
I
{PINEO e BAILLIE.~ Th~ La·ncét, 29 marzo 1919; . ree. in Presse méd~cale, r 0 ~aggio · i919, n. 25).
Un ·caso di cisti da ·echlnoco~eo delle pareti addominali I
Gli ~utorì hanno curato migliaia 'd i soldati afper il dott. \ TERGANO ROBERTO, assistente. . fetti da iµf ezione gonoçoccica·, con i più diversi I F. Giovannina, anni 50. , . metodi compresi I ·più noti vaccini (Rochester, Entr.a in ospedale, il 2 f€bbiaio 1919. Nessuna Nicollè . e 1Blaizot) èd anche, ma in pochi casi, malattia ·Q.egna di nota. Circa due anni or sono l'auto-vaccino. · ebbe a rilevare per la prima vofta e quasi inciden• Essi cominciarono nel quadrante superiore destro dell'ad.. • - le loro ricerche . con vaccino talmente, ottenuto dal pus b~enorragico prelevato da cinque dome, un t11moretto della grandezza di una piccola noce, affatto indoloro, facilmente palpabile ed ebbero nel reumatismo blenorracasi diversi, •• . ' . d~lla mala~a stessa, molto mobil€, spostabile cioè · g.ico e n~ll'epididi èimite risultati incoraggianti. d1 lato e. 1? seri.so .verticale, non però riducibile P~epàrarono quindi un .vaccino col pus di 2 l ma- · nella. cavità addominale. Detto tumore andò prolati in periodo acuto. La distruzio11é microbica gressivamente a11mentando di vol11me, ma'. in modo col loto metodo è ·o ttenuta mercè l'im'mersione molto lento,. sino a raggiungere in due anni il · , vol11me attuale che è quello. all'incirca di un manin soluzione fénica. Nei casi cJ;onici. ·essi combi-· darino. Durante tuttò quèsto tempo -l'ammalata n·arori.o que~to. vaccinQ ad .un emU;lsione d i ~o specie non ·.ebbe mai alcun disturb~ ne soggettivo, n.e di bacilli difteroidi Gram-positivi ed a 7 specie funzionale, nessun fenomeno viscerale di alcun gedi stafilococco bianco p'r oveniente da blenorragie nere,. ne fénemeni reattivi infiammatori locali, non accusò mai dolori ne diffusi ne ·localizzati croniche. Le d os.i minime-di questi microbi furono · in alcuna parte dell?addome. Entra in ospedale rispettivamente di 60 e 240 milioni. solo impressionata dal volµme assunto dal ti1more . ' L'associazione _d el- vaccino e del bacillo. difte- e perchè _desidera un interven.t o chimrgico. E . O: Apiressia, costituzione regolàre, stato di roide dava nelle uretriti croniche risultati migliori nutrizione discreto, lieve grado di anemia. Nulla ' . che non il vaccino solo, con assenza q,uasi .com- a carico dei visceri toracici. Addome: trattabile, · ' pleta di fase negativa benchè le iniezioni. fossero indolente, · non àséitico ne meteorico. Fegato e milza in limiti. rjpetute ogn.i tre giornl. · La palp·a zione nel quadrante superiore destro, ~econdo le loro esperienze, l'uso del vaccino è fa rilevare a due dita trasverse al disotto dell.' arco , inutile, talvolta noci"vo, nelle forme acute ad ec- còstale e sul prolungaménto della linea emiclaveare cèzione dei casi , d'infezione generalizzata. un ti1mote della grandezza circa di un mandarino, .. . In generale bisogna incominciare da · dosi iniziali mi- rotondeggiante, a ljmiti non ben netti, a superfi. . nime, · assai \nfer,i ori a quelle. che si aqoperano cie liscta e regolare, di .consistenz~ elastica.; parzial- · · .mente .mobile a p::treti addominali rilasciate, questo · abitualmente, ed a11mentarle q,1indi a poco a t~ore viene fissato nella contrazione dei muscoli poco. C0n questo siStema si avrebbero i . risultati (facendo ·sedere l'ammalata sul letto), rimanendo tuttavia palpabile, benchè in modo. a~sai meno dimigliori ·con il minimo di recidive. I casi nei quali il. vaccino ebbe ,maggiore effi- stinto. Detto tumore non è mòbile con gli atti re. . · · spiratori. La palpazione è affatto indolora. La percacia {tirono: a) le uretriti in periodo avanzato, cussione dà suono · ottuso. .' . . vent~ o . ,renticinque giorni dalla comparsa_delL'anamnesi._ e l'esame clinico mentre permet:. 1' essu:lato. con gonococchi int1:"a- ed extra-cellulari; t evano in via generic~ di stabilire la aiagnosi di b) le ricadÙte c~usate çla una ripresa troppo. pre· • coce di rapporti sessuali o àell'uso di bevande tumore benigno, profondo delle pareti addominali, eccitanti; e) il reumatismo acuto o cronico; d) le . lasci~vano partic~lar~ente in dup'Qio sia la sede oftalmie blenorragiche per infezione met~statica: precisa sia la natura del tumore.« Poteva infatti trattarsi, dat~ la grande . mobilità del t11more aç... ., o locale; e) le 'rare setticemie gonococciche. La scala delle dosi che ha dato i migliori ri- ·cusata 9-àll'infe~ma,_ di un fibroma del epip!oon; che a:vesse contratto ulteriormente aderenze ·con sultati. fu la segùente: 6, 12, 18, 24, 36, 60, 72; . . le parti vicine, mancava peJÒ- ogni segno di epi90, 120, 150 milioni, di germi, somministrate ad • intervalli· di tre giorni l'una dall' alt_ra. La ·maggior ploite per spiegare le avvenute aderenze; o di un lipoma preperitòneale, oppure di ·u n tumore proparte dei malati guarì a cominciare ·dalle dosi prio delle f asèe aponeurotiche o dei ~u5coli. \ di 60 a 72 milio~i. , .. , D'altra parte la forma, regolannente sferica, la • consistenza elastica, 'la superficie liscia e tesa daV . MONTESANO. I
•
•
•
•
I
l
•
• I
•
...
•
' •
•
•
,
I
r...'.\.NNo
xxvr,
FAsc. f4J
l.
S:EZIONE PRATICA
•
•
.
751
)"
•
•
•
vano 1'lln.pressìone che.si trattasse di un tumore di natura .cistica, ed è con questo sospetto che si ri.. corse, . come ad_ulteriore sus~idio diagnostico, . all'esame del sangue; néi preparàti colorati con metodo di Jennèr' si rilevò il .9 % di cellule eosino:file, cioè una netta eosinofilia, . che richiamò alla mente lq possibi~tà della natura parassitar~a del tumore, nonostante . la "localizzanoné rara. · . L'ammalata vi~ne ope~ata il giotno 24 dal dort. ~ombm:-di. Si pratica una incisione longitudinale sulla· parte esterna del mùscolo retto antetiGre, dissociando ottusamente e divaricandone le ·fibre muscolari. Le fibre del foglie~to posteriore della· guaina di rivestimento di questo m~sçolo appaiono sfiancate d alla presep.za di un tumore sottostante. Incisy prudentemente, appare urt. t11more evid~n- . temente cistico, a supèr:fi.cie lisci~, .a paret~ sottile, di colore grigio blu.astro splendente. Il tumore hà · aderenze tenàci special!µente anteriormente, con' , l' ap.o neurosi e coi fasci muscolari del retto antertore; ment;re sono lasse le aderenze che il tumore con la sua superficie posteriore ha èontratto, attraverso smagliàture della fascia trasversale, col • tèssuto preperiton~ale e col peritoneo. · · Unà puntura esplorativa da esito a liq~do limpido, tra.sparente, simile ad acqua di fo_nte_. Svu~ tata la cisti si procede all'isolamento della sua membrana e si asporta completament~ la sacca. Chiu.·sura delle pareti. addominali, guar~gi~ne rapida I per prima. \.. . . Il liquido estratto ha i seguenti caratteri: litp.pido, trasparente; privo di alb111nina (non si intor.. ... bid~ col calore e l'aggiunta ·a.i acido acetico); con.~ ·tien~ cloruro di sodio (precipita trattato éon solu~ ziol:!-e di nitrato d'argentò); l'esame microscopico ·fa rilevare per. qùanto scarsi i caratteristici uncini a forma di alabarda. Coli' esame del liquido restava, • ' , pertanto chiaramente. dimostrata la natura parassitaria del tirwore, e che pr~cisam~nte, si trattav~ • di una cisti da echinococco. · . . Si credette pertanto opportuno esporre.quest'os.. servazione clinica per-la rarità del cas È noto infatti come siano rare le localizzazioni .e xtravi, scerali della cisti da echinococ~o, e còme q elle dei muscoli ·rappresentino appena il 5 % di ~utti i" casi ,di echino~occosi; per il caso nostro in specie è poi ·da ricordare come il Madelung potè citare solo un ' -caso di una cisti isolata delle pareti addominali. Per questa localizzazi~ne è pr~babiie, ·s~condo l' o• pinio~e· di alcuni autori (F. Lommel), la pe~ora izione attiva attraverso le pareti intestinali e la migrazione degli embrioni attraverso il peritoneo . e · nel tess,uto cellulare sòttoperitoil.eal~. Nel caso nostro consolidérebberp quest8: supposizione le ade.. re~e del t11rpore col peritoneo e il ·tessuto preperitoneale. " . Degn~ di nota poi nel caso in questione è la netta .
1
eositio:filia, che pur non avendo un valore patognomonico ed. esclusivo è pur sempre da -ricercarsi e da tenersi in ·considèrazione, essen<Ìo accertato che neila massima parte degli ìndi~dui affetti da echinococcosi le cellule eosillo:file del sangue·aumèntano sino 3:11~8 .e .a ll'rr %, rappresentando pertanto nei casi dubbi tin sussidio diagnostico non trascurabile. · · L'eosinofilia andò rapidamente modificandosi dopo l!intenrento, tari:to che -la foiinul~ leucocitana 'n~i preparati di sang~e esegwti cinqu~ giorni . dopo era norm~Je. Risultato· questo, che nei li. miti relativi in cui· deve essere· tenuto· if sintomo,· può avttre importanza come elemento·prognostico. •
J
•
.
.
•
\
.
a
1
f
...
.
'
f
'
• •
CbMM. EN-TI .
I
'
A pròposito · de'1~·iQimunità P.er . l~ inlluenza . · conferita ~i malarici dal ehinmo. . . •
.
.
.
.
ti:f
'
\
. ~
•
.
. ••
•
•
.
1-I9 letto oon non poca sorpresa alc.u ne note apparse nei nutneri . del Policlinico del corrente anno, .in s0steg110 di ùna e-erta iunmunità ·di. ·cui ~vrebbiero . goduto ·i 1nalarici chininizzàti nella decorsa epiçlemia d:influ~n~. . . ' . ' Le numerose osservazioni da m·e fatte non convalida110 ita~.e~ opinioné, anzi dimoS:trerebbero il co~trario. Inf-atti nei' mesi di ottobre e novembre soonsi vennero ricoverati nell'Ospedaletto da me diretto centinai·a ~(in · r\lbania g·li Ospedaletti · as-: sumono ·capacità dai 500 ai' 1.0 00 letti e .P.iù) di militari malarici colpii:tì dall'i~fltienza. .Alcuni efano inviati all'Ospedale con diagnosi di malaria, per solito di n1alaria recidiva e all~es·anie . , . clin.ico risultavano affetti ·anehe d'i.nffuenza spe·s :: SÒ· con· f.enotµelli ,])tOllCO-polm·on:ari, tanto che ~rano iniine'd iaitamente · isolati .n el reparto broncopolmoniit ici; ìn altri il11viati per 1.1~fluenza, veniva adcertata pure ·1a màlaria sia all'e~ame clinico · ch·e iematolog·ico. Si tr~ltas~~ o no di soggetti malairici, tutti i ricoverati d'influenza etano stati • abbondantemente chininizzati. • Quando compianre l'influenza si era in piìena campagna :antima1ari~a ' : la profilassi !Chininica è conosciuta da .t utti .in Albania, severa.m ente prescritta dalle autorità 1ned.i che superiori e in vià gene~ale. o•e ne osservata. Epptire l'influ.e nza è stata violenta·, l'epidemia s'è diffusa rapidamente ron caratteri di intensa gravità . facendo molte vittime. N<;>n pocl1i· ufficiiali mediçi risparmi~ti per uno o due ai1ni dalla malaria : mercè la pradi una rigorosa profilassi meccanica e chininica, non 'lo furono dalla influenza. . ' .Cosi pure d'influenza ammalarono non pochi malarici men~re ·si trovavano rico·verati all 'Ospe-
,
I
•
,
• •
•
•
IL POLICLINICO
dJle~to
ed era:no sottoposti a una cura energica ~ in;ensa di 5'h inin:o. per ~niezionj. • Certamente· la p~ofi1ass11 (o, per essere più . esa~i la èura) chininica nei malarici ha loro in• dirett<11mente gi-0vato moltissimo a sostenere b nuova infezione, la quale qual).do colpivà uJn malarico ben ~ininizzato trovava t1ecessariainente un terreno meno labile di , quello offerto da un ma]aricQ non chininizzato ; e perciò appuJ?tO p.ella • cura di tali pazienti malarici-influenzat{ l'uso del 1 cl1inino iu sempre razionalmente · continuatò. Pertanto senza vo:1er discutere l 'effì.cacia o no della profilassi chinini~ per l'influenza nell 'in1.. sano, e. ritenendo fe:tm!3n1ente che la te.dividuo . . . rapia chinino-arsenicale nel malarico mentre com- batte il parassita r·e nde ]~organismo più forte a sostenere una eventuale· nuova infezione sopraggiunta (tifo, . d~~te, intlt1enza, ecc .) ~ pos~o con oertèzza affermare per i molti casi osservati, quasi un migliaio, che l'iutlttenza .non sola1;,Uente non risparmia .i mal~rici pèr quai1to . chininizzati, ma che in essi hà un deçorso peculia.Fmente• grave, spe~ie quando trattasi di . malarici r ecidivi, con. deper.imento orgà11ico, oligoemici, splencnomegalici, e ancor più quando ii:i essi l'influenza si presenta con fenomeni bronco-tpolmonari è ciò · per il pei;icolo del collasso cardiaco a cui più far cilmente sono esposti tali pazienti1. . Oapita:no ~1edico . · .CASTELI,ANI . dott. PIETRO . Direttore Ospedaletto da Campo 332. · Durazzo, !prile r9J:9. '
'
.lCCADEMIE, SOCIETÀ MEDICHE, ·coNGRESSI. (NOSTRI RESOCONTI .
l'ARTTCOLA~I).
· . Soeief.à.-medico-chlrnrgiea di Pavia. Sed:uta del 9 maggio 1919.
Sulla cura dell'empieJlla col metodo Morelli. C. VERCESI. - L'O., espos.t i i criteri su ·cui si basa il metodo Morelli e le norm.è pratiche relative al suo impiego, riferisce su una serie di 17' feriti empiematiçi da lui. curati nell'ospedaletto n. 79 (II. C. A.) di cui 12 rappresentano la totalità degli empiemi yerificatisi su 274 casi di ferite al torace. · Distingue due gruppi, il primo di 6 casi, ad in.. sorgenza precocissima, complicati da gravi fatti setticemici, il secondo di 2 casi ad insorgenza più tardiva, con essudato nettamente purulento · e con più spiccate alterazioni pleuriche e polmonari (forte produzione di cotenne fibrino-purulenti.,' retrazione spiccata del polmone), In tutti i casi, previa toracotomia (solo in un . I
•
(16)
.
(ANNb XXVI, FASJ:. 24]
caso venne eseguita soltanto · la pleurotomia) fu · applicato l'intero dispositivo Morelli con cui fn possibile la rapida eliminazione della raccolta. pleurica e si poterono eseguire i lavaggi della cavità in compressione . e in decompressione. Il periodo di comp~essione ·fu vario in rapporto alla maggiore o minore vicinanza della data della ferita e fu quindi più 'prolungata nei casi qel primo che non in quelli del secondo gruppo : l'aspirazione dovette essere più protratta nel secondo gruppo di casi. ~ ' • • Si ebbero· 4 decessi: 3 nei feriti del.primo gtuppo per setticemia, r in quelli del secondo -gruppo,. in un ferito toraco-addominale in cui insbrse tardivamente una peritonite mortale. . .Tutti gli altri .vennero a guarigione in un periodo variante da 25 a 35 giorni: in due cast si ebbe. la produzione di una fistola polmonare (riapertura della ferita) per troppo forte e troppo precoce. aspirazione: con opportuna ripresa della compressione' si la chiusura della fistola . ottenne . ~ più tardi la guarigio~e. · L'O. rileva la rapidità del miglioramento nelle condizioni generali dei feriti che, coi ripetuti lavaggi e colla completa elimjnazione del pus, sono sottratti precocemente alle azioni tossiche de~ proGesso empiematico: sopratutto è da tenersi in considerazione l'alto grado della riparazione funzio~ale che viene raggiunt.o : l'aspirazione eseguita col metodo Mor~lli permette di ottenere la riespansi<?ne del polmone anche -i n casi con• fort'e retrazione e di evitare le deformità toraciche che . spesso rappresentano l'esito più manifesto degli empiemi considerati guariti dopo i trattamenti • comuni. .
..
.
•
Sulla cur~ dell'.eÌnpiema · co~une.
•
In parecchi lavori (« La ~ra delle ·, ferite torac-opollll;onari », Bologna, rgt8,. . edit. Cappelli) il prof. Morelli ha descri~to minutamente il metodo e i risultati ottenuti nella cura ' dell' empiema da ferita toraco-polmonare; ~ra o'V vio pénsare che anche negli empi comuni i tisuJ.tati fossero .altrettanto. buoni. È noto che il metodo essenzialmente consiste nella ricostruzione d~lla pressione negativa de1 cavo pleurico dopo l~ attuazione della toracotpmia (metodo questo già preconizzato dal prof. Forla- _ nini) accompagnato o no da lavatura della pleur~. Morelli dice di tre casi cur.a ti. Il primo ·si rife. risce ad ~na persona di ap.ni 50, entrata nell'Isti_tuto di patologia tnédica in condizioni. gravissime per un empiema destro st~eptococcico. La.tqracentesi diede esito ai e.e. 1600 di pus, l'a toraèotomia fatta il giorno appresso ad altro i;nezzo litro circa. Il polm9nè si . dimostrò all'inizio difficilmente dilatapile, ma poi èoll' aspirazione graduale si
• •
E. MORELLI. -
•
.
-
•
emi
--
•
• •
•
•
. rANNO
xxvr,
•
FAsc. 2 4J
SEZIONI': rnATlCA •
753 •
,
•
espanse così bene che la cavità pleurica risultò . !~le · fenomeno sarebbe frequente .nel periodo del tutto obl~terata in 28 giorni. La guarigione .-Jn1z1ale della meningite e speçialmente della forma fu t~l~ ,che ncomparve 'dopo un mese e mezZ9 tubercolare, mob1l:ta polmonare. Nessun spostainento visceAvrebbe ùn .. valore diagnostico non trascurabile. rale. insorse, ne~suna deformazione toracica il t'Q.uanto alle n.:iodalità cliniche, ai rapport i colle respiro quasi, normale. Ùna radiografia dimo~tra altre manifestazioni della ip.eningite e all~ lesioni la guarigione ottilll:a. anatomo-patalogiche, che _possono presiedere alla Il prof. Morelli presenta un altro malato un comparsa del ·fenomeno, l'autore si riserva in llno , · soldato, nel quale con la toracotomia veu'ne~o studiò più dettagliato. e.vaJu~ti dal~a cavità toracica destra più di due e.osi p~e si rise;va ogni . giùdizio sulla p~toge l1tr1 · · . gio'Ynt · · · nes1 ana1ogo a quello di altri feno1neni caratte. dt. pus .. forte.mente pti trido • Dopo sei d1 asp1raz1one,· la pleura era completamente chiusa ristici della meningite e noti da lungo tempo e cessata ogni emissione. di pus . .La guarigione fu come i segni di Kernig, di BrudZinski e I di , perfetta, n?n d~for_mazioni toraciche,_respiro ab-. Fléssinger: A. GASBARRr,INI. bondante, 1n alcuni punti ripi:istino della mobilita • del margine. La radiogr;;tfia dimostra testitutio ad • i~tegrum del polmone; senza nessun spostamei;ito • V1scerale o deformazione diaframmatica • • , ' Un terzo ammalato era affetto da · 5 mesi da , , empiema, ne residuava una fistola toracièa comu• C,ASISTlCA. • n~cante con una cavità del volume di circa mezzo litro. Dopo 17 giorni di aspirazione con una forte Ostruzione acuta appendicolare. pera di gomma, si potè levare l'apparecchio perch~ S . T: IRWIN: 1'h.e LQ.Jicet, 18 gennaio, 1919) le pleure erano del tutto saldate. Il respiro.scarespone l 'a:nalisi di 131 casi urgenti chi.rurgici • • • s1ss1mo era ntornato abb9ndant~, pur essendo il di appendi cit~ acuta, e dà _sp~ciale peso a11'oc-. polmone rimasto retratto per 5 mesi. Il Morelli corren~a , sintomi, diag·nosi e . tra:tt an1ento d~accenna ad altri due malati ancora cura, di l'ostruziQne . aicuta appendicolat"e. L'appendicite cui uno ammalato di empiema da due anni circa, acuta è ge11~ralmep.te· di, inizio indeterminruto, con polmone cosi poco dilatabile che ·si dovette s~nza grande dolore iniziale, e costip.azio11e. Sin ricorrere ad una demolizione costale. Ne residuò · dall'inizio la · frequenza del polso ,e 1-a temperf).-· I ancora una ca~tà di cirça tre quarti di litro · di tura s~ ele\rano e il dolore è localizzato nellf\. volume·. I~ circa 25 giorni di aspirazione la cavità fossa iliiaca destra. Se in t ali casi. è ·presente pus, è ridotta a circa 10 e.e. U n quinto ammalato affetto • esso è generalmente in piccola quantità, e ben da empiema che durava da airca un anno, aveva circoscritto dalle a desioni, se le pf!.reti dell 'appentemperatura osçillante fra i 39 ed i 40' gradi: dice sono ·spesse, e i1on è po·ssibi1e. una rottura. l'applicazione dell'apparecchio portò in due'giomi D'altra parte ·1a ·gral;l.c 1e maggioranza dei casi 6 , la temperatura ad oscfllare fra i 36 ed i 38 çome di appendicite act+ta sono casi di dstruzio,n e acumassimo di alcuni giorni. La cavità và riducendosi . ta dovut a a concr.e zioni, restringimenti, pieghe, . L'autore conclude ·che an che per gli. empiemi di ,·ermi,. semi e altri corpi estranei : Un caso t~pico pace dev~i procedere immediatamente all'aspi- . . di ostruzi·o ne . acuta oominciai con dolore g~ve, • • razione permanente. La temperatura cade, l'in·riferito all'epigastrio o alla regione ombelicale tossicazione si può dir nulla, le condizioni gene.. e con cararttere di colica. Sopr.a.g giunge presto il rali si migliorano immediatamente. · · vomito ed ·è ricorre11te, è la stitichezza è u11 sinLa guarigione sarà più o meno rapida e per: tomo pr@minente. ~etta a ·seconda della m,agg1ore o rminore ' dilataQuesti sono i sintomi del prih10 stadio, e sono • bilità Q.el polmone. L' ~spirazione- anche qui deve associati a piccolo at1mento della freqt1enza del essere elev:ata grad;ualmente pe:c non incorrete nel .· polso •e della temperatura ; talora no. Vi è una pericolo di p erforazione polmona~e per distacco scarsa dolorabilità nei11a regione appendicolar~, di a derenze. e quasi manéante 1.a.- rì.g iclità dell 'addome. In
I
I
•
APPUNTI DI MEDICINA· PRATICA.
•
..
in
, ..
-
•
•
•
'
•
-
•
questo stadio s i trova a ll'operazione u11a appe11· Il fenomeno della spalla. dice rigiìda, distesa.. Cir~a ventiquattro ore più .contrìb~~o al1'1 studio nosograftco della meningite. tardi vi· è una dimi unzione del dolore e · scom. 1 pare il vomito. La t emperatura è allora ·lieveP. BINDA. -:.... L'autore descrive un nuovo sinmente ,elevata e il, polso accèlrerato. La dolorabit9mo di irritazione meningea consistente in un lità sopra 1'appendice è massima, e vi e una \.yasta mov imento a scatto di proiezione in avanti della area dii rigidità. I~ 'operazione mostra un organo spalla in seguito alla rotazione passiva del capo in parte o completa1nente cangrenato, circonverso il l~to opposto. ~ I
(17) I
• ' ,
•
• '
•
•
•
•
754
· IL POLICLINICO
•
'
'
dai~o
da essµ_d~ti fi.btinosi ma generalmente non ·· · ·TERAPIA: b<=?-e limitato. Il terzo stadio si· inizia con la rot' tura delQ'org.ano cangrenatò, e l'infezione del pe- . . ·I l succo d;arancio nell~ 'profilassi· e trattamento' ritoneo, ed è segnato dal1'inso.rgenza d'i dolore · dello scorbuto infa~tile.· . 11ellà. fossa iliaca destra .i ntenso e continuo e asÈ noto che il succo di lirnone è .considerato come soc1ato a nausea, solo a scarso ,romito. La temu_n o specifico contro lo scorbUJto dell 'adu~to : ora peratura può cadere al di sotto . della normale· ·ma presto tSi eleva e _il ·polso. si acoelera. L'addo: da reoenti t.icerche si è vedutò che n~llo scorbuto . me è simile a una tavola di legno. L'illlter,·ent o s~.eriment.ale de.11 'animale, la semplice. aggiunta da succo di · ar3:ncio 9 di cedro fa soon;iparire in rivela peritonite o localizzata o diffusa. _ L.a _perforazione dunque ·è generalmente })r.ece- 8-10 giorni i fenom.~ni patologici e periùettè un • duta da tre~tasei ore di• sintomi ben defi11iti, che accres-cimento normale. Questo fa.ttto è di notevole importanza pratica, permettono lia diagnos i di ostruzione acuta delpoichè p~rme~ di f.ar sopportar.e 1'allattamento l'appendice·. · . L'in~rvento d ev·e a'1er luogo prima ~he la ma- artificiale aggiungendo al latte sterilizzato od alle , . latti.a raggiunga il terzo stadio. Irt tale . caso lQ: farine. laittee, del succo d'a1-<ancio o di cedr~ .. • • Con la semplice ebollizione del latte n6n si diprognosi è molto buona, ma a11orc11è si è ii1c).u. · giati sino al terzo ·stadio ·ia mortalità . :a1ia . dal sti;ugg9no tutte lie vitamine, ciò che spiega come s:ila possibile l'allattamento :artificiale .s enza in... nove al quindici per cento. C'o rrere in gravi disturbi; la distruzione delle ':iLIVIA LOLLINI. • tamine è invece totale con l~ sterilizzazion~ a 12r0 , quin..éLi us ando .un simile latte l'aggiund:a di · Occlusione intestinale• cronicà durata ·undici anni. , ,jtàmine è indispeusaùile. ... ~n - c~so di allattamento artificiale, si darà ogni . M. Barbier (Progrés 1?1:t.!~., s ap~. 1919), ha osg·iorno, sin dai primi mesi., seco11do le indicaser~"ato una donna. che, dopo c'risi di icolica ad.z ioni di A .. Delille '(/ our1ial. d·es Praticiens, 12 dominale e diarrea, el)he una stitichezza. tanto april·e 1919) un ct1cci1iaino da· caffè di s ucco d'aosti.n ata che per undici ·anni ·1iori e'mise 11iai f eci rancio,. che si potrà zuccherar.e e diluire con acma solo, e con difficoltà, dci ga~ e delle tracce qua; in ma·n canzà si darà del ·~ucco di cedro (r./2 ~i mat~rie fecali. Ogni 10-15' giorni ·a,rveni,ra una c-t tcchiaino ben zucicherafo) oppur,e anche , di ci- • ...:. crisi di occlus ione acuta; con dÒtl.ori addominali liège, ·di mele, d 'uva, sebbene l'ruttività di queste atroci e gonfiamento dell'addome : tutto ciò non. ultime frutta sia minore. Si potrà in tal• modo hia 'impedito .una gra,1i.d anza portata 'regolar- eviitare n·o n s0ilo lo scorbuto, ma anche cittei dimente· a termine . , ' · sturbi distrofici · me.no gravi chè hanno non pic. Nel qorSd di una -delle crisi, l' _t\ , ha . rittenuto cola influenza sull 'accrescim~etito del bambino.. . necessario intervenire d'urgenza. La laparotomia fil. .. ha mostrato un colon °pel vico es·treman),entie dila- . · tato, del volume di una grossa ·g omma d'a11toTrattamento dell'anoressia nervosa del . bambino. . mobile, t almente pieno di sostanze i ecali che era È frequente specialmente nei grandicelli e nelle im.possib!le estrarlo dall 'iaJ..c isione; il ·.col~n disoendente e~a di . c.aliblX> triplo 1del normale, il ragazze verso l'epoca çlel]a pubertà : i dis~urbi in queste ultime JCOi,ncidonò .con quelli della' am·eoeco pttr~ , dilatato, il tenue normale. • I,'A. in conseguenza, fissò i1 colÒn pel,·ico al- norrea e p0;rtano rapidamente ad un profondo di. l 'incisione ad~orminale ; prored.e ndo poi alt 'aper- m3:grimento. . Si pot~· u sare la p~rst1asione e la suggestione, tura col t ermocauterito, ed· e&traendo ogni p;iorno, pe~ parecchie settimane, una quan.t ità ~norme di spesso è oonsig;liabile ~'isolan1e11to (Con1b)·, c .o nsultation pour les maladjes de l) e1ifa'née) . Si sostanze fecali indurite, di coproliti (almeno· un p€r :t5 giorru, prc1. bendo .centinaio, ·d-i grandezza ,rariabile ~ un? piccola · p11escriverà poi il riposo • noce ad un uovo) .· D.op.o 3 set~imane, si stabili in seguito le cors~, i salti, ogni gittoco che affatichi; c.onsigli.alSili anc~e le cure d'aria. 11na emissionoe spontanea cli feci. · L 'alimentaziione sarà . .$OS~anziosa : uova , puJn seguito, si potè ri.tro,·are la causa dell'oc-· elusione, che risiedeva in 11n restringimel:lto a.~la ree, paste alimenta-ri , carni .arrostite, frutta e \·. erdura cotta, lat te. . fine c1el colon pelvico : . è stata praticata la reDuè ,ro1te al gjQl"rio pr~.ma dei pasti . prenclei·e sezione <lel tratto stenosato e più t ardi la · chiu~ · sura delÌ'ano arti:fi'ciale. L'ammalata si è. r ist a- una cartina con creta prepàrata, benzonaftol, · glicerofosfato di calce ania cg. 20; polvere di noce bilita completamente. ' • • • cg.• uno •e mezzo .. \·om1ca l. b . •
I
1
~
•
'
•
J
'
,
I
• I
•
.
I
'
.. ..
..
•
(18)
.
•
.. •
•
•
~
•
.
.\
•
,
•
•
I
-
I